Bruise Pristine

di Ranessa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Draco - I'm asking for your benediction ***
Capitolo 2: *** Lucius - Still standing ***



Capitolo 1
*** Draco - I'm asking for your benediction ***


[ Draco - I'm asking for your benediction ]


Lo so, che ami la canzone ma non il cantante
Lo so, che mi tieni tra le tue dita
Lo so, vuoi il peccato ma non il peccatore
Lo so...
Lo so, il passato ti raggiungerà anche se corri più veloce
Lo so, che l'ultimo della fila è ritenuto il bastardo
Lo so, il passato ti prenderà anche se corri più veloce
Lo so...
Lo so, che mi tagli fuori nella mia contraddizione
Lo so, sono avvolto in dolci lotte
Lo so, che sto chiedendo la tua benedizione
Lo so
Lo so

“I know”, Placebo


Riconosco il sigillo di Azkaban ancor prima che Errantry atterri aggraziato sul bracciolo del divano.
Riconosco il sigillo e lascio il mio gufo lì, in attesa.
Me ne vado.
Abbandono la stanza con un senso di urgenza sotto la pelle e fra le dita che mi infastidisce notevolmente.
Fuggo.
Come se quella lettera fosse uno dei tanti grifondoro vendicativi pronti a saltarmi addosso a scuola. Come se in quella stanza ci fosse ancora mia madre che mi fissa con le lacrime dietro alle palpebre, cercando di ritrovare il suo volto nel mio. I suoi occhi nei miei eccessivamente azzurri, i suoi capelli nei miei troppo corti, le sue labbra nelle mie non abbastanza pallide... Come se sapessi già che la lettera non è per lei ma per me. Come qualsiasi mia speranza che svanisce ancor prima di concedermi il coraggio per andare avanti.
E ogni giorno la linea di confine è sempre più sottile. Ho sempre saputo che prima o poi avrei dovuto affrontare anche questo, perchè i detenuti ad Azkaban non scrivono lettere, non ricevono visite e gli acclamati carcerieri gli portano via anche il loro nome, perchè non gli serve più, perchè non sono più umani.
Ma Malfoy è un nome pesante.
Difficile da strappar via... e da portare...
E allora ho sempre saputo che avrei dovuto affrontarlo, ma perchè ora?! Sono sicuro che il Tempo non è così crudele con tutti gli altri! Perchè ora?! Perchè non fra un mese, o un anno, o nella mia prossima vita...
Anch'io ho diritto a un'altra vita dopo questa, vero?
Vero?!

“Possono portarci via tutto, Draco. Ma non il nostro nome. Noi sapremo sempre chi siamo e ne andremo fieri.”

Ne eri davvero convinto, papà, quando me lo hai detto? Perchè è vero, hai ancora il tuo nobilissimo nome, e con ciò? Cosa ti sei guadagnato? Il diritto di scrivere una stupida lettera per chiedere di vedere un'ultima volta tuo figlio prima di morire come un animale tra quattro mura spoglie? Hai ragione. Fra una settimana sarai ancora Lucius Malfoy e il tuo brodo troppo acquoso arriverà ancora un po' più caldo di quello degli altri. E hai ragione. E fra un mese sarai ancora Lucius Malfoy e sarai ancora l'ultimo ad essere riportato in cella dopo l'ora d'aria. Ma fra un anno, papà? Credi che si ricorderanno ancora del tuo nome fra un anno? E credi davvero che io voglia venire a vederti, papà? E sei ancora fiero di te? Perchè, lo sai?,a quest'ora dovresti già essere morto, o no...
...Peggio... A quest'ora un Dissennatore avrebbe già dovuto baciarti, papà.
Chissà com'è la lingua dell'emissario del Diavolo, papà.
Avrei voluto che tu me lo spiegassi. Avrei voluto venire ad Azkaban e leggerlo nei tuoi occhi com'è. Vederli fissare lo stesso Inferno che guardo io da quando ho vita. La senti quella sensazione di impotenza, papà? Quella che parte dallo stomaco e ti risale dentro. Quell'emicrania che non ti fa dormire, e quel bruciore agli occhi che non ti fa vedere che il mondo è bello, perchè di questi tempi la gente raccoglie i fiori nei campi e lo canta per le strade, ma io non riesco a vedere. Perchè IO non riesco a vedere? Perchè IO e non gli altri? Eh? Perchè? Tu me lo sai spiegare? Io credo di sì, papà, perchè sei tu quello che tiene in mano i fili del mio teatrino. Già, io non sono solo un pupazzo nelle tue mani, no, io sono tutto il tuo palcoscenico papà. Io sono il tuo saltimbanco sciocco, il buffone che non fa ridere, l'acrobata sul filo, il capro espiatorio, la ballerina senza scarpette, l'orso in gabbia e il giocoliere che perde i pezzi, sono la bambola rotta e un vecchio disco incantato, io sono stato questo per sedici anni, papà, e lo sono ancora ora dannazione!! Ora che tu sei ad Azkaban insieme a tutti quei morti di fame che mi hai sempre insegnato a disprezzare, che dormi con i topi e conti gli scarafaggi per non impazzire sei ancora il regista... non potrai mai più tornare indietro e io continuo ad essere tuo... castello in aria nella mente di un servo in disgrazia... Stai lì dentro e mi tieni ancora tra le tue dita. Mi condanni un'altra volta papà, perchè sei stato fortunato. Avrei voluto venire ad Azkaban e leggerlo nei tuoi occhi com'è. Vederli fissare lo stesso Inferno che guardo io da quando ho vita e invece no! Perchè una di quelle orrende e blasfeme bestie (hanno forma umana lo sapevi papà? Perchè se sono così orribili? Perchè il Dio in cui non crediamo li ha fatti somigliare agli uomini se sono così sporchi e rivoltanti?) una di quelle cose avrebbe già dovuto stuprarti papà. E invece no! Perchè tutti quei dannati (cosa prova un Dissennatore quando bacia un uomo? Suppongo disgusto per essere costretto a cibarsi dell'anima di una così ignobile creatura...) quei dannati si sono già schierati dalla parte dell'Oscuro.
Non sono più nella loro prigione papà.
Nessuno verrà a castigarti.
Ma io sto arrivando, TU mi hai invitato nella tua casa papà.
Riesci a vedere la contraddizione, mio signore?
Mi tieni tra le tue dita, ma io ti conosco: tu vuoi il peccato, ma senza macchia, sei l'ultimo a rientrare in cella dopo l'ora d'aria, ma lo sai papà che l'ultimo della fila è ritenuto il bastardo? ...Il passato ti prenderà anche se corri più veloce... Ed io sono avvolto in dolci lotte papà perchè la mia mente continua a non trovare pace e si domanda: e se decidessi di combattere? Di restare a casa e sbattere la porta in faccia a Narcissa Malfoy? Immaginarti mentre ti sbavi addosso come un cane in calore mi darà la stessa soddisfazione del venirti a vedere di persona?
Già... Sai, forse non è poi una così cattiva idea...
Dimmi... Come sono gli Auror papà? Te le hanno messe le catene? E ti sputano nel piatto prima di infilarti il cucchiaio in gola? Come sei vestito papà? Oppure i tuoi torturatori si beffano della tua nudità? È abbastanza fredda la cella? Le senti le ossa che spingono per uscire dalle tue carni papà? Sai... è la mia mente che pensa queste cose papà. Ti piacciono? Tu le hai pensate per le tue vittime? Hai concesso loro tale onore? Sì, penso di sì. Penso che tu abbia sempre curato tutto nei minimi particolari... come qui a casa... Penso che tu ti sia sempre assicurato che tutto fosse come doveva essere: la cella sufficientemente umida, il marcio, le carni roventi e il divertimento dei tuoi amici Purosangue... Te la ricordi la cella dei nostri sotterranei? La vostra preferita, quella dove venivate quando la torre del nostro Signore era troppo... come dire... affollata? Tu la notte non dormivi, ma io sì. Le urla erano la mia ninna nanna e i gemiti degli stupratori sono incisi nel mio cranio.
È la mia mente che pensa queste cose papà.
Ti piacciono?
Perchè, sai, io sono la mia mente e se lei pensa qualcosa io la penso, e sei lei prova disgusto nel vedere il grande quadro che ti raffigura nel salone la tua immagine disgusta anche me, e se lei ti odia allora io ti odio. Ma non preoccuparti papà. Domani è un altro giorno. Forse mi sveglierò e penserò che in fondo sei ancora mio padre e devo amarti e rispettarti. Sì forse ti vorrò bene e domani verrò a trovarti ad Azkaban per alleviare le tue sofferenze. Sì forse domani potrei essere buono perchè oggi mi sono sfogato e stanotte potrebbe essere la prima in cui dormo senza quelle urla nel cervello, ormai sono cresciuto, non ho più bisogno della ninna nanna, papà, allora forse potrei cambiare e diventare una persona migliore.
Sì.
Già mi preoccupo per te papà sai?
Dico sul serio.
Ho una domanda nella testa.
Riguarda il tuo bene.
La tua serenità.
Infondo sei ad Azkaban.
Ecco la domanda: voglio sapere se hai ricevuto il mio regalo papà.
Sei ad Azkaban, decine di prigionieri tutti intorno a te...
... la senti la ninna nanna, papà?

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Capitolo 2
*** Lucius - Still standing ***


[ Lucius - Still standing ]


Mani rosse della tua colpa
un megafono che urla il mio nome
piagnucola qualcuno che avresti dovuto amare
anime che piangono dall'alto
E ho visto
quello che mi stai facendo
distruggendo i fili dei burattini
delle nostre anime
Il batterio, il microbo mi rende folle
una lama che si insinua nel tuo cervello
suona come una forchetta su un piatto
lavagne graffiate con odio...

“Micro cuts”, Muse.


Ti vedo entrare nella stanza.
Regale e sprezzante come sempre.
O come non saresti stato se non mi avessi mai incontrato.
Ti vedo avanzare a testa alta e cercarmi con lo sguardo.
Quando mi trovi so cosa vedi, lì, ancora così vicino alla soglia... sembri quasi pronto a fuggire...
Non vedi tuo padre.
Forse neanche un uomo.
Vedi solo come sono diventato.
Posso immaginarlo.
I miei capelli biondi sono neri della sporcizia di questa mia nuova casa. E suppongo che le mie palpebre siano strette, sento le lacrime scivolare giù, sulle guance incavate. No. Non sto piangendo, figlio mio, tranquillo... un Malfoy non piange mai... E' solo che, sai, i miei occhi non sono più abituati alla luce... E le mie mani sono nervose. Non riesco a fermarle... non riesco mai a fermarle... Giocano con l'orlo dei miei stracci... Ah, già, gli hai visti gli stracci... figlio mio? E i lividi? Non so i loro nomi... ma ricordo le facce. Quello lì, quello sulla gamba sinistra sì... Due giorni fa. Era giovane, con i capelli neri, alto e le gambe... le sue... erano così possenti... E quell'altro, quello lì lo vedi? Oh, hai ragione, gli stracci lo coprono, ma il sangue c'è ancora, quello si vede e lui era biondo, basso e tarchiato con mani così grandi figlio mio... Questa mattina... E ce ne sono così tanti altri figliolo, ma non si vedono perchè gli stracci sono pochi e laceri ma uno scopo ce l'hanno... sì, un unico vero scopo ce l'hanno... Non è ripararci dal freddo... Forse l'avevi capito anche tu, vero? Quanto ci hai messo, trenta secondi? Allora io sono stato più fortunato di te... Sai io ci ho messo tre giorni... tre giorni... Ma sono ancora in piedi.
Anche tu sei ancora in piedi.
Sei ancora lì sulla soglia e mi guardi.
Perchè mi guardi?!
Mi hai chiesto il permesso di farlo?
Ed io te l'ho concesso?
Stai lì, nei tuoi abiti profumati, con le mani pulite, gli occhi in ordine e i capelli sprezzanti, il sangue nel cervello e la cena in bocca, i piedi in carne e le guance ben salde per terra. Stai lì così e mi guardi. Come osi tu guardare me?! E perchè non vieni avanti? Ti faccio così schifo? Eh? Dillo. Dillo che ti disgusto! Prendimi in giro, so che vorresti farlo... Perchè non esci di qua e vai per i campi a raccogliere fiori e per le strade a cantarlo come sono diventato??
Ti piacerebbe farlo vero?
Sai che non puoi... ma sai anche il perchè? Perchè rimani sulla soglia come se io fossi uno di quei pezzenti appestati che tanto disprezziamo? Oh, figlio mio, lo so che non lo sai, non ancora, ma ci sono qui io... Ed io sono tuo padre... Posso spiegartelo, vuoi?... E' perchè hai paura, Draco! Sì mi guardi e sei terrorizzato perchè sai che questa è la sorte che toccherà anche a te, non è vero? Perchè io ora sono qui ma ti tengo ancora fra le mie dita Draco e tu diventerai un Mangiamorte, come me... Lo sai che non potrai tirarti indietro... Guardi me e vedi te in un futuro che forse non è poi così lontano come credevi, vero figlio mio? Ma perchè preoccuparsi? Infondo quando quel giorno arriverà noi saremo di nuovo insieme no? Non ne sei felice Draco? Io sì... immensamente... E allora non ci lasceremo mai più e giocheremo insieme a contare gli scarafaggi nella nostra cella e uccideremo i topi a morsi e li mangeremo crudi col brodo troppo acquoso e ogni giorno saremo sempre un po' più pazzi e un po' più felici e accarezzeremo i lividi come fossero i nostri figli ascoltando il mare che sibila contro le rocce e canteremo insieme a tutti i nostri compagni sì canteremo la ninna nanna per chi non riesce ad addormentarsi e sarà una melodia tanto bella e dolce che nessuno riuscirà mai a dimenticarla, come qualcosa che ti rende folle, come una lama che si insinua nel tuo cervello, una ninna nanna che suona come una forchetta su un piatto e lavagne graffiate con odio... Sì e non ci lasceremo mai più neanche dopo la morte perchè noi non moriremo mai, lo sai questo vero Draco? No noi non moriremo, andremo insieme all'Inferno e danzeremo in cerchio con le mani rosse delle nostre colpe per l'eternità e canteremo ancora sì per le anime che piangono dall'alto e ogni momento la nostra danza sarà sempre più selvaggia e frenetica e le mani sempre più rosse finchè non cominceranno a sanguinare e allora berremo il nostro sangue Draco e laveremo via i peccati dal nostro corpo col nostro sangue, io, te e i nostri compagni perchè lo sai Draco?
Io so cosa sta facendo.
L'ho visto.
Sì Lui sta distruggendo i fili dei suoi burattini, delle nostre anime... Distrugge i fili e non sarà qui a salvarci. Nessuno sarà qui per noi Draco. Non ci sarà mai qualcuno per noi. Né il nostro Signore, né tua madre, né il Dio in cui non crediamo. Un giorno forse ci saranno i Dissennatori e allora scopriremo com'è la lingua degli emissari del Diavolo. Sì Draco, il Diavolo in persona li manderà qui per noi, solo per noi. Lui ci farà questo grandissimo regalo e allora i nostri occhi saranno sbarrati e il nostro Inferno lo fisseremo da qui, dalle nostre celle, quelle che non lasceremo mai più Draco... Non sarebbe un onore immenso figlio mio? Già perchè allora non saremmo più noi a danzare e a cantare e a dissanguarci facendo finta di esserci pentiti, no. Allora saranno gli altri a fare tutto questo per noi e noi assisteremo solo allo spettacolo Draco, noi saremo i privilegiati, le anime che piangono dall'alto... Ma ora i Dissennatori sono suoi alleati e Lui non ci sarà qui per noi e allora forse neanche loro ci saranno e non ci faranno questo dono, non ci consegneranno all'oblio togliendoci per sempre la coscienza di noi e dei nostri peccati e delle nostre sofferenze perchè lo sai Draco? È questo che fanno i Dissennatori. Loro non ci puniscono figlio mio, no... Loro ci rendono immortali Draco ed invincibili, non è il castigo divino che portano con sé ma il premio che meritiamo...
Ci credi Draco?
A tutto ciò che ti ho detto ci credi?
Io penso di sì.
Siamo tra i pochi fortunati al mondo che conoscono il loro destino.
Non ne sei felice?
Io sì... immensamente...
E mi piace stare qui a guardarti mentre tu stai lì a guardare me.
Già...
Perchè tu hai gli occhi in ordine e i capelli sprezzanti, i piedi in carne e le guance ben salde per terra, ma sono io quello che è in vantaggio... ancora una volta... sono io quello che sta meglio, il più vicino al suo destino di gloria, colui che verrà celebrato negli Inferi come il più grande peccatore, colui che non morirà mai. Noi siamo gli immortali, quelli che danzeranno in cerchio per l'eternità e mentre tu stai lì e mi guardi e mi invidi io sono già qui e mentre aspetto che il mio futuro diventi il mio presente danzo già nella mia mente e per mano non stringo ancora te figlio mio, ma un giorno lo farò... Ti porterò giù con me... Perchè prima ero io quello che invidiava sai? Ti invidiavo Draco. Io invidiavo mio figlio. Perchè tu non sei mai stato come me. Non hai mai creduto nell'Oscuro e in tutto quello che io ho sempre cercato di insegnarti. No. Tu eri più forte. Pensavi con la tua testa in un modo in cui io non sono mai riuscito a fare. Ti prendevi gioco di tuo padre, di me, come io avrei sempre voluto fare con il mio, come io non sono mai riuscito a fare. Annuivi e mi guardavi negli occhi Draco, dicevi sì hai ragione con la voce e non mi avrai mai con la mente. Non sai quanto avrei voluto essere come te, figlio mio, come l'erba che si piega e sopporta e sopravvive in quel campo in cui poi si sotterrano i morti. Io ero il morto Draco e tu l'erba che deturpava la mia tomba, tutto ciò che mi rimaneva. Non potevo fare altro che invidiarti e poi ho capito. Potevi ribellarti a me, ma Lui... Lui non ti avrebbe mai lasciato andare... Non saresti mai stato mio, ma saresti stato suo è difficile a credersi ma la cosa mi bastava e sai perchè? Perchè anche lui è come l'erba Draco e sopravviverà, ma noi no. Una mano uscirà fuori dalla mia tomba strapperà l'erba e afferrerà la tua ed io ti dirò ti trascinerò giù con me e tu risponderai sono stato giù e ho strisciato non tornerò mai più in basso... sarà troppo tardi...
Ma al momento siamo ancora qui, figlio mio.
Siamo ancora in piedi e intanto dimmi Draco, mentre ancora stai lì e mi fissi, dimmi.
Infondo ci siamo guardati negli occhi e ci siamo capiti.
Dimmelo mentre mi invidi, perchè io non sono un cattivo padre, no.
Io mi preoccupo per te.
Dico sul serio.
Ho una domanda nella testa.
Riguarda il tuo bene.
La tua serenità.
Infondo non sei ancora ad Azkaban.
Ecco la domanda: voglio sapere se hai ricevuto il mio regalo figlio mio.
Non sei ancora ad Azkaban, sei a casa...
... tu ce l'hai qualcuno che ti canti la ninna nanna, figlio mio?

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