Our Story

di Celine_Falilith
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rimedi Dolorosi ***
Capitolo 2: *** Una Sorpresa ***
Capitolo 3: *** Ombra ***
Capitolo 4: *** Perchè? ***
Capitolo 5: *** Futuro ***
Capitolo 6: *** Ricordi di Giornale ***
Capitolo 7: *** Affetto ***
Capitolo 8: *** Speranza ***
Capitolo 9: *** Morte ***
Capitolo 10: *** Supplica ***
Capitolo 11: *** Guardami ***
Capitolo 12: *** Come un Principe ***
Capitolo 13: *** Promesse ***
Capitolo 14: *** Famiglia ***
Capitolo 15: *** Solitudine ***
Capitolo 16: *** Protezione ***
Capitolo 17: *** Gelo ***
Capitolo 18: *** Raggio di Sole ***
Capitolo 19: *** Tentazione ***
Capitolo 20: *** Il Desiderio del Cuore ***



Capitolo 1
*** Rimedi Dolorosi ***


EDIT 09/06/09
OMG, la prima drabble di Our Story -__-
Perdonatemi, è orrenda.
Non ero in me quando l'ho scritta.
Please, adocchiate solo quelle dopo la dieci, sono le più leggibili.
Grazie! TwT



Hogwarts, Maggio 1974

Rimedi Dolorosi

•••

«AAARGH!!!»
«Eddai, Sev! »
«No, no e poi NO! Ho fatto male a fidarmi di te, Lily…»
«Hai fatto benissimo, invece! I rimedi babbani sono i migliori! Non ti costa niente provare! E poi me l’avevi promesso! E…»
Senza nemmeno degnarla di una risposta, Severus si apprestò ad uscire dal bagno. Lily però lo afferrò all’ultimo momento per il braccio, lo fece voltare e lo guardò dritto negli occhi.

Quegli occhi…
«E…e va bene! Ma questa è l’ultima volta, chiaro?! »
Detto fatto: Lily sorrise, e vuotò sulla testa dell’amico tutta la confezione di shampoo per capelli grassi.

•••

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Capitolo 2
*** Una Sorpresa ***


Hogwarts, Febbraio 1976

Una Sorpresa

•••

«Lily! Ho una sorpresa per te!»
«Davvero? Di che si tratta? »
«Ti ho detto che è una sorpresa! Che sorpresa è se te lo dico? Appena finito il banchetto serale raggiungimi alla riva del Lago Nero. A stasera! »
«Ma…Sev! Dove corri? HEI! »

*

La gelida brezza notturna solleticava le foglie delle querce e delle betulle, impedendo loro di addormentarsi come il sole appena calato. Ma altri raggi si erano sostituiti a quelli dorati dell’astro diurno, rischiarando il paesaggio circostante: erano i raggi argentei di una piccola cerva, di consistenza gassosa, che saltellava felice sul pelo dell’acqua del Lago Nero. La sua luce benefica illuminava i volti di due ragazzi, entrambi concentrati su quella insolita ma straordinaria apparizione.
«Oh, Sev…come…come…?»
Il ragazzo aveva la fronte costellata di goccioline di sudore, ma sorrise trionfante.
La cerva si slanciò in alto, verso il cielo e verso la luna calante, per poi dissolversi lentamente.
Il ragazzo cadde sulle ginocchia, tremante. L’amica, per un attimo, restò a fissare il punto dove la cerva era sparita: poi si inginocchiò vicino al ragazzo e gli mise un braccio attorno alle spalle.
«Severus, cos’era? Dove hai imparato a farla? Santo cielo, era…era…bellissima! »
“Sì”, pensò il ragazzo, alzando lo sguardo e contemplando gli smeraldi incastonati nel volto candido della ragazza.

“Bellissima”.

 •••

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Capitolo 3
*** Ombra ***


Hogwarts, 1977 - 1978

Ombra

•••

Sono diventato la tua ombra
Ti seguo per i corridoi
Mi nascondo, ti guardo, ti spio
Ieri ti ho accarezzato i capelli
E mi hai sentito: ti sei voltata
Ma io non c’ero più 

Sono veloce, impalpabile, come un alito di vento
Ora vivo nutrendomi dei tuoi sorrisi
Rubati da lontano
Ho dimenticato il sapore delle tue parole 

Ti ho lasciato una rosa sul banco
“Alla tua bellezza”
E hai dato un bacio a James, pensando che fosse sua.

Sono mesi che non mi vedi
Perché sono mesi che sono dietro di te
Assaporando una vita
Che non sarà mai mia

Sono solo un’ombra

•••

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Capitolo 4
*** Perchè? ***


Perchè

Hogwarts, 1972, 1974, 1991

Perché?

•••

«Perché saltelli, Lily? »
«Sono felice, Sev! »
«Perché sei felice? »
«C’è bisogno di un motivo per essere felici? »

~

«Perché mi vuoi bene, Lily? Perché mi vuoi bene quando tutti mi odiano, mi disprezzano…quando non sono amico di nessuno? »
«Nessuno ha mai capito quanto fosse preziosa la tua amicizia, Sev. »

~

Anni dopo i due si ritrovarono. Di nuovo insieme.
Lui, un professore. Lei, un riflesso.
Un riflesso di un ricordo.
I due si guardarono. Gli occhi lucidi dell’uomo incontrarono quelli di vetro della donna.
Lo sguardo di Severus Piton cedette: serrò le palpebre e volse il capo verso l’alto, mentre una lacrima silenziosa percorreva i tormentati lineamenti del suo viso.

«Perché? »
E, per la prima volta, Lily non rispose.

•••

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Capitolo 5
*** Futuro ***


Futuro

Hogwarts, Novembre 1971

Futuro

•••

«Sev! Aiutami, ti prego! »
«Che succede, Lily? »
«La Pozione Cura Ferite! E’ un disastro! »
«Fa vedere…»
«Allora? Allora?! »
«Non è grave! Hai dimenticato le Radici di Asfodelo… buttale e mescola tre volte in senso antiorario. »
«Funziona! Sei un genio…potresti fare l’insegnante, un giorno! »
«Ma per favore…»
«E cosa vorresti fare da grande? »
Il ragazzino guardò l’amica, pensieroso.

Potere. Gloria. Ricchezza.
Lily.

«Allora? Allora?! »
Severus sorrise.
«Decideremo. »

•••

 

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Capitolo 6
*** Ricordi di Giornale ***


Ricordi di Giornale
Ricordi di Giornale
Ogni cosa ha il suo profumo: i campi, il sole, i fiori, la libertà.

•••

Una volta io e Lily passeggiavamo. Era estate, e soffiava un vento molto caldo.
Improvvisamente una folata d’aria ci portò un foglio di giornale. Poi due. Poi tre.

Lily li raccolse: erano i ritagli di un giornale scandalistico, dove quei giornalisti ficcanaso (come si chiamano? Paperazzi? Paparazzi?) ci mettevano le loro foto fatte di nascosto o roba del genere.

Però lei sorrise, e mi prese per un braccio. Mi portò alle radici di una grande quercia, e mi disse di arrampicarmi. Una volta seduti sui rami dell’albero mi insegnò a piegare la carta in modo che ne venisse fuori un cigno. O forse era un passero…


« Al mio tre, lascialo andare! »
« Cosa?! »
« TRE!! »  


Non era la Magia, era la Natura: i cigni volavano, nuotando nel vento, leggeri e aggraziati.
E mi si gonfiò il cuore…


*  


Lily sapeva far nascere cose meravigliose da altre cose, per quanto brutte e disprezzate potessero essere.
Prendeva giornali e li tramutava in cigni.
Prendeva fiori appassiti e ne faceva farfalle.
Prendeva rospi e li trasformava in principi.

 L’amavo per questo.

•••

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Capitolo 7
*** Affetto ***


Affetto

Casa di Lily, Natale 1975

Affetto

•••


Il fuoco scoppiettante danzava allegro nel camino del salotto, diffondendo il suo piacevole tepore nella stanza: i due ragazzi se lo godevano in silenzio, sdraiati sul pavimento e coperti da un unico panno colorato.
«
Il Natale non è poi così tremendo, Sev…» mormorò Lily, riprendendo una discussione precedente.
«
Quest’anno no, Lily. Ma gli altri anni è stato orribile. Nessuno a casa mia si è mai scomodato a festeggiarlo, il Natale…ed è meglio così. »
La ragazza si voltò per guardarlo:
«Sei così pieno di amarezza, amico mio… a volte mi sento inutile. Non ti è piaciuta questa serata? »
Sul viso di Severus fiorì un raro sorriso. Un fiore piccolo e prezioso.
«
Mi è piaciuta tantissimo, Lily. A parte le occhiatacce di tua sorella…»
«
I miei genitori ti adorano, però! » rispose la ragazza, guardando il fuoco e socchiudendo gli occhi.
Babbani…
Fra i due calò un silenzio sonnacchioso.
«
Non andare via, Lily…» disse piano Severus, dopo un po’.
«
Devo. Non vedo i miei parenti da molti mesi, Sev…. Mi mancano. E io manco a loro. »
«
E quando tornerai? »
«
Dopo capodanno, temo. »
«
E io? »

 
Lily gli si avvicinò, sorridendo.
«
Per te…» disse, portandosi le mani al collo e sfilandone una collanina: «Ho qualcosa di molto speciale. »
«
Che cos’è? » bisbigliò Severus mentre la ragazza gli sistemava la catenina attorno al collo magro.
«
Ti ricordi quando ti ho insegnato a pattinare sul ghiaccio? Beh, ho chiesto a Canon se poteva fotografarci di nascosto…»
Il ragazzo guardò il ciondolo: era una piccola foto incorniciata elegantemente, raffigurante …
«
Aspetta, bisogna dare un colpo di bacchetta perché l’immagine si allarghi! »
…un impacciato Severus aggrappato al braccio di Lily, la quale scivolava con disinvoltura sulle acque ghiacciate del Lago Nero.

 
I loro sguardi si erano incontrati per un breve, meraviglioso attimo. Sguardi che promettevano amicizia, amore e affetto.

 
«
Non sarò mai lontana da te. Mai. »

 
E mentre la ragazza lo abbracciava, Severus pensò che sarebbe stato davvero così. Per sempre.
 

••• 

 

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Capitolo 8
*** Speranza ***


Speranza

Hogwarts, Giugno 1976

Speranza

•••

«Allora… chi vuole vedermi togliere le mutande a Mocciosus? »

Molti fanno smorfie di disgusto, ma non si muovono.
Altri ridacchiano con malizia.
Altri se ne vanno.

Potter guarda la folla, soddisfatto.

E io sono sospeso a testa in giù, aspettando la prossima umiliazione.
O punizione, come la chiama Potter.
Ma penso a quello che ho appena fatto…

Dio. Perché l’ho fatto?

«Non mi serve l’aiuto di una piccola schifosa Mezzosangue!»

L’ho chiamata piccola, come la chiama Potter qualche volta.
Ma l’ho chiamata anche schifosa… e Mezzosangue
Gli artigli dell’angoscia mi stritolano il cuore…

Mi perdonerai, Lily?

«Siete uguali, voi due!»

So che lo farai.
Lo capisco, mentre ti guardo andare via.
Mi hai già perdonato tante volte…
Lo farai ancora, me lo sento.

E l’angoscia se ne và.

Potter si avvicina: vuole ridicolizzarmi.
Un’altra volta.
Ma adesso lo guardo negli occhi,
sorridendo. E sussurro, in modo che solo lui possa sentirmi:

«Io ho qualcosa che tu non hai, Potter. »

•••

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Capitolo 9
*** Morte ***


Morte

Morte

•••

«Riconosci la nostra ospite, Severus?»

 

Oh no… è Charity! Adesso capisco il piano del Signore Oscuro… La ucciderà. È condannata a morte, come tutti noi.

 

 «Severus! Aiutami!»

 

Non posso, Charity… Non posso. Sei costretta a morire, e io devo assistere alla tua morte senza poter fare nulla per impedirla.

 

 «Severus… ti prego… ti prego…»

 

Devo ostentare indifferenza. E sembrare impassibile, davanti a una moglie, una madre… che muore… per questa pazzia, che tutti chiamano guerra.
Posso farcela. Ci sono abituato.

 
Però… ti prego, Charity, non piangere.
Non sono insensibile. Sono impotente.
Morirai credendomi un impostore, un codardo,
un vigliacco...

 

 «Avada Kedavra»

 

 Addio…

•••

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Capitolo 10
*** Supplica ***


Supplica

Hogwarts, Giugno 1974

Supplica


•••

«Severus, ti prego…»
«
No!»
«
Non puoi negarmela così freddamente!»
«
Ci sono 40 gradi all’--- »
«
TI PREGO! Ti ricordi l’ultima volta?»
«
Dieci minuti fa? Sì, ed è stato umiliante…»
Ma i muscoli facciali di Severus stavano lottando per trattenere un sorriso.
«
Visto? Visto? Stai ridendo! Non puoi rifarlo solo un’altra volta?»
«
Ma… proprio qui?»
«
Dai! Non c’è nessuno, adesso…»
Severus si alzò, sbuffò e si guardò a destra, a sinistra e scrutò persino il cielo.
«
Dai!»
Il ragazzo chiuse gli occhi per un istante, sbuffò ancora e…

 

 

… si passò una mano fra i capelli flosci, ammiccando.
«
Ti piaccio, Evans?» gracchiò, in una perfetta imitazione di James Potter.
Il giardino di Hogwarts si riempì delle risate di Lily, che attirarono il vero Potter e la sua banda: arrivò giusto in tempo per osservare la seconda esibizione di Severus, prima che tutti –tranne James
, che guardò furioso i suoi amici– cadessero a terra per le risate.

•••

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Capitolo 11
*** Guardami ***


Guardami

Hogwarts, 9 Gennaio 1976

Guardami

•••

« Chiudi gli occhi! »
« Lily…»
« Chiudili! »
Il ragazzo si finse contrariato, ma ubbidì. Subito dopo sentì un piccolo peso sulle sue gambe incrociate.
Capendo, cominciò a scartare il regalo. Le dita sottili sciolsero i nodi che chiudevano il pacchetto, poi scivolarono all’interno, toccandone il contenuto.

Tirandoli fuori, li indossò: erano guanti, morbidi, caldi e…
«
Verdi!! » esclamò Severus, aprendo le palpebre e guardando l’amica.
« Proprio come…» ma si bloccò, arrossendo e distogliendo lo sguardo dagli occhi della ragazza.
« Sì, come Serpeverde! Li ho presi apposta…» rispose Lily.

Il ragazzo sentì la delusione pizzicargli l’intestino. Possibile che non riuscisse a fare nemmeno una semplice considerazione sui suoi occhi?
« Sev…» riprese Lily, leggendo la tristezza sul volto dell’amico: « Non ti piacciono? »
Severus sospirò, ma non rispose. Come poteva dirle quanto le fosse grato per essere l’unica amica che avesse mai avuto, l’unica ad essersi ricordata del suo compleanno…come?

 « Guardami » sussurrò Lily.

E Severus lo fece, per la prima volta senza il timore di essere scoperto, senza temere di indugiare troppo su quelle iridi…
Poi scosse la testa, e con un cipiglio irritato rispose: « Ma sì che mi piacciono! »

•••

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Capitolo 12
*** Come un Principe ***


Come un Principe

Sentiero di Spinner’s End, Luglio 1972

Come un Principe

•••

« Severus… perché ti sei messo un berretto di lana in pieno Luglio? »
Il ragazzino guardò basito l’amica, come se non si aspettasse quest’osservazione da parte sua.
Poi s’incupì.
« Lascia perdere…»
Lily notò che dal cappello non spuntava nemmeno una ciocca dei lunghi capelli di Severus.
« Va bene, Sev. Ti rispetto ».
Detto ciò si sedette di fianco all’amico, socchiudendo gli occhi e godendosi le carezze del venticello estivo.
Non passò molto prima che Severus, con un sospiro profondo, si sfilasse il berretto, rivelando una capigliatura lavorata con fretta, rabbia e noncuranza: molte ciocche erano state tagliate alle radici, altre erano state appena spuntate e molte erano del tutto assenti.

Lily non si scompose, per quanto lo spettacolo la intristisse parecchio.
« È stato mio padre » disse Severus: ogni sillaba era carica d’odio e disprezzo.
« Non è così male » fece Lily, sicura.
Il ragazzino la guardò, inarcando le sopracciglia: « Cosa? »
Lily si avvicinò all’amico, sorridendo.

« Così malandato, sembri un eroe! Un eroe di ritorno da un lunghissimo viaggio, che ha dovuto affrontare draghi, giganti, troll… Un po’ provato, abbattuto, rasato… ma che non ha perso il suo coraggio e la speranza per il futuro! »
Severus si umettò le labbra prima di rispondere, con gli occhi sgranati: « Come… un cavaliere? »

« Sì, un cavaliere… o un principe! Sei un principe magnifico, Severus! »
Il ragazzino si guardò le scarpe, arrossendo: e la sua principessa?
Sentì il peso della testa di Lily sulla spalla: trasalì appena.
« I capelli ricresceranno presto, Severus, vedrai! A me non importa, comunque…»

“ E questo basta “ si disse Severus, sorridendo felice.

 •••

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Capitolo 13
*** Promesse ***


Amicizia

Infermeria di Hogwarts, Ottobre 1971

Promesse

•••

« Piton! Esci di qui, ragazzo: sono ore che vegli sulla mia paziente! Ci bado io a lei. »
« Ma io devo restare con Lily, Madama! »
La donna si girò, guardando il ragazzino seduto al capezzale dell’amica addormentata.
« Gliel’ho promesso! »

 

« Severus…»
« Sì? »
« Resterai qui con me, anche mentre dormo? »

Il ragazzino aveva sbirciato per un attimo fuori dalla finestra, guardando gli altri studenti godersi una delle ultime domeniche di sole.
« Finchè non guarirai, resterò qui, Lily. Sempre. »

 

« Capisco » disse Madama Chips, insolitamente comprensiva: « Ma è quasi ora di pranzo, e non puoi fare molto per --- »
Non fece in tempo a finire la frase: Severus era già schizzato fuori dall’infermeria, diretto alla Sala Grande, spinto da un’idea prepotente.
Tremendamente idiota, ma era l’unica soluzione.

*

Lily si svegliò alcune ore dopo, e la prima cosa che vide fu il volto verdognolo di Severus nel letto accanto al suo: per un attimo avvertì lo sguardo nero dell’amico su di se.
«
 Indigestione » spiegò Madama Chips quando le portò la medicina: « Troppo cibo. Ha il sonno tranquillo, quel ragazzo: non si è mai mosso…»

•••

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Capitolo 14
*** Famiglia ***


Famiglia

Casa dei Piton, Agosto 1973

Famiglia

•••

« Benvenuta in casa Piton » disse Severus mestamente, aprendo la porta a Lily.
L’ambiente era squallido: pareti ingiallite, pochi vecchi mobili. Severus si sentì ardere di vergogna.
« Ci sediamo? Sono stanchissima… » disse Lily, accomodandosi su una poltrona: « Dov’è la tua camera, Sev? »
Il ragazzo puntò l’indice verso una stretta scala, nel lato destro del salotto.
« Beh, non è un granchè… » bisbigliò Severus, nervoso.
« Non importa! Sono… »
Voci rabbiose. Un cigolio. Una chiave infilata nella toppa…
In un attimo, la mano di Lily si trovò serrata in quella dell’amico. “Dobbiamo nasconderci…”
Salirono velocemente le scale: i passi di Lily sembravano pesantissimi rispetto a quelli di Severus, che aveva imparato a non fare alcun rumore.
Entrarono nella camera da letto, raggomitolandosi dietro la porta.
« Lily… io… pensavo che tornassero tardi…»
Ma Lily guardava le persone in salotto, affranta, ascoltando le loro grida violente, mentre il rancore e la delusione scendevano dagli occhi di Severus.

•••

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Capitolo 15
*** Solitudine ***


Solitudine

Hogwarts, Giugno 1976

Solitudine

•••

 

Il buco del ritratto si chiuse, separando per sempre i due ragazzi.
Entrambi si sedettero con le spalle al muro, ai piedi della Signora Grassa,
che ebbe la delicatezza di non lamentarsi.

 

Lily sentì un prurito al naso.
Lo conosceva bene,
ma era troppo arrabbiata per piangere.

 

Severus si afferrò i capelli:
« Perché io dovrei essere diversa? »
Già… perché?

 

Erano mesi che insisteva.
Non poteva certo costringerlo a mollare i suoi “amici”.
O forse sì?

 

Perché lei dovrebbe essere diversa?
Il perché lo sai benissimo, idiota.

E lo sa anche lei”.

Peggio per lui.
Lily non poteva rimetterci la sua felicità per colpa di Severus.

Ma… se la sua felicità fosse proprio Severus?


Chiamala. Riprovaci”.
C’è tempo. C’è sempre tempo per essere perdonato.
Vero. Ma il vostro tempo è finito, ormai.

 

  È troppo grande il desiderio di chiamarlo e di tornare indietro
ma non è così semplice cambiare
ciò che il destino ha già stabilito.

Severus si alzò:
aveva sentito un singhiozzo dall’altra parte del quadro.
L’aveva fatta piangere...

 

Oltre la rabbia, l’angoscia e la tristezza,
c’è la solitudine.
I due ragazzi non ne conoscevano il sapore da sei anni.


•••

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Capitolo 16
*** Protezione ***


Protezione

Spinner’s End, Luglio 1970

 

Protezione

 •••


Quattro piccoli piedi guizzavano allegramente nelle acque chiare del fiumiciattolo, mentre i loro proprietari chiacchieravano ridendo.
« Ma dai! Non può essere vero! » esclamò divertita la bambina.
« Sì, invece! Te lo giuro » replicò l’amico, divertito anche lui: « Non prendermi in giro, so di che parlo! »
« Sì, ma è difficile credere che esistano creature buffe come i troll! »
« Buffe?! Alcuni li trovano spaventosi » rispose il bambino sorpreso: « Se ne incontrerai uno, non ti sembrerà tanto buffo, vedrai » disse annuendo saviamente: « Comunque, ci sono cose peggiori dei troll nel mondo magico ».
« Per esempio? »
« Per esempio… » il bambino spalancò i grandi occhi neri, guardandosi intorno per accertarsi che nessuno li stesse ascoltando. « Per esempio… Lord Voldemort » sussurrò.
« Lord che? »
« Voldemort. Lui si che è spaventoso. Ma è anche potente » aggiunse ripensandoci, con un’impercettibile nota di ammirazione nella voce.
« E chi è? Il preside di Hogwarts? »
« No, quello è Silente. Lui è buono, mentre Voldemort è cattivo. Molto cattivo ».
La bambina sembrava impressionata, ma decise di non approfondire l’argomento. Guardò i suoi piedini immersi nell’acqua, poi sorrise.
« Sai, Sev, non credo che mi spaventi tanto questo tizio » disse poi, guardando l’amico apertamente: « Finchè sarai con me, non avrò paura ».
Severus era davvero colpito. « Certo. Non lascerò che ti faccia del male » riuscì a borbottare nel suo immenso stupore.
Lily gli circondò le spalle con un braccio, sorridendo, prima di spingerlo nell’acqua a tradimento. 

•••

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Capitolo 17
*** Gelo ***


Gelo

Hogwarts, Marzo 1976

Gelo
•••

« Expecto… expecto… »
«
Forza, puoi farcela! »
«
Ci sto provando! » fece Lily stizzita, abbassando la bacchetta e accasciandosi a terra:  « Non sono un genio come te! »
«
Ci puoi riuscire benissimo » sussurrò Severus con un cupo cipiglio di rimprovero: « Devi solo concentrarti più intensamente sul tuo pensiero felice. »
Si sedette di fianco all’amica, contemplando l’orizzonte.
«
Sev? »
«
Cosa? »
«
Mi dici qual è il tuo pensiero felice? »
Ecco. Incredibile come una domanda apparentemente innocente possa scatenare un tale flusso di coscienza.

Severus socchiuse gli occhi, che ormai non potevano più vedere i mille colori del tramonto. 

Ricordò quando la vide per la prima volta, quando il sole stava calando ed era stata una giornata terribile per lui: Lily fu come un balsamo sulle ferite aperte da suo padre…

Ricordò quando l’aspettava sotto quel salice nel sentiero di Spinner’s End, a come si arrabbiava per il suo ritardo quando in realtà avere un’amica da aspettare in un mondo così buio fosse così bello…

Ricordò quando gli aveva sorriso per la prima volta: provò un sentimento diverso dall’angoscia, dall’invidia e dal dolore, ma decise di soffocarlo, come molte altre volte nel futuro…

Ricordò ogni abbraccio, ogni carezza, ogni bacio sulla guancia.
Ogni sguardo.

« Allora? » fece Lily impaziente.

Severus la guardò con intensità, poi guardò dietro di lei, dove Avery e Mulciber gli facevano segno di seguirlo.

« Devo andare » disse sbrigativo, e raggiunse i suoi compagni.

Quella parola mai detta ricadde nel cuore da cui era venuta, gelandolo.

 

Tu”.

•••

 

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Capitolo 18
*** Raggio di Sole ***


18 - Raggio di Sole

Raggio di Sole

•••

Quando Severus Piton era piccolo, e il mondo già gli sembrava un luogo oscuro e sinistro, amava distendersi nel giardino dietro casa sua - dopo che suo padre aveva finito di "educarlo" - e aspettare che il sole calasse.
Era così bello il manto tenero e sereno del tramonto, che lo riscaldava coi suoi ultimi raggi teporosi. Sembrava una grandissima coperta colorata, che faceva sparire i dolori, i lividi… e faceva persino sorridere il piccolo Sev!
Ma una sera, quando Severus raggiunse il giardino - gattonando, perché era tanto stanco - alzò gli occhi verso il sole e quello… non c’era più.

Al suo posto, la ciminiera di una grande fabbrica.

Gli avevano rubato il suo tramonto… dov’era finito?

*

Hogwarts, Settembre 1971

Lily aveva ascoltato Severus senza interromperlo, fissando attentamente le sue labbra impegnate nel raccontare.
« Da allora non l’ho più visto. Non volevo ricordare » aggiunse il ragazzino, lo sguardo fisso a terra: non si accorse del luccichio negli occhi dell’amica, che bruciavano di commozione.

« Sev… » disse lei, e quando l’amico si voltò a guardarla vide che aveva le braccia aperte.

E si accorse che Lily era calda e colorata proprio come quella coperta che lo scaldava da piccolo, e scoprì che il suo più grande desiderio era di starne avvolto per tutta la vita.
Ma proprio quando stava per superare l’imbarazzo e finire fra le braccia dell'amica…

«Sirius, guarda! C’è il nostro Mocciosus! » fece James Potter fingendo di essere appena arrivato.  

•••

 

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Capitolo 19
*** Tentazione ***


Tentazione

Giardino di Spinner’s End, Agosto 1975

Tentazione

•••

Era disteso sull’erba imperlata di rugiada, ed era notte inoltrata: si era addormentato.
L’ultima cosa che ricordava era la conversazione con lei, qualche ora prima…

Infatti, improvvisamente sentì qualcosa sul suo petto: una mano stringeva timidamente la sua t-shirt, e Lily dormiva di fianco a lui, vicina al suo viso come non lo era mai stata.

Il ragazzo si allontanò, intimorito da quel contatto.
Poi si diede dello sciocco per l’essersi scostato dall’unica persona che avesse mai desiderato stargli vicino.
Si rimise di fianco Lily, cercando nell’oscurità i suoi lineamenti assopiti e indugiando sulle… sulle labbra.

No, non lo avrebbe fatto.


Mai.

Cosa poteva ottenere, con un bacio rubato nel sonno? Lei rimaneva irraggiungibile, come quelle stelle che le illuminavano un poco il viso, anche se in quel momento Severus poteva ascoltare il suo respiro regolare, e scostarle dal viso quella ciocca che, ne era certo, la infastidiva…

 

Ma più tardi, nel dormiveglia, un battito di ciglia, e qualcosa di umido e soffice gli sfiorò le labbra secche.  

Non rispose, né diede segno di essere sveglio.

Un’altra goccia in quel mare di occasioni perdute.

•••

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Capitolo 20
*** Il Desiderio del Cuore ***


Il Desiderio del Cuore

DATA LA MIA LUNGA ASSENZA SU EFP, PREGO AVVISATEMI SE NEL FRATTEMPO E’ STATA SCRITTA UNA FICTION SIMILE A QUELLA CHE STATE PER LEGGERE.
Thanks! ^3^

 

 

***

 

 

Stamberga Strillante, Giugno 1998

Il Desiderio del Cuore

•••

 Sangue venefico fra le venature del legno.

 

Il volto di un ragazzo odiato, l’ultimo che vedrai.

 

 

Stai morendo.

 

 

 

Sei.

 

 

 

Sono questi i battiti che ti rimangono.
Il tuo cuore ti ha sempre parlato chiaro,
ma solo poche volte hai voluto ascoltarlo.

 

 

 

Cinque.

 

 

 

Il tuo cuore. Quella cosa offesa e raggrinzita.
Chiusa in se stessa, sgonfia di amore.
Riuscirai ad aprirlo, ora che te stai andando?

 

 

 

Quattro.

 

 

 

È da lì che sgorga quel sussurro pietoso?

 
« Guar… da… mi »

 
Stai pregando, Severus?

 

 

 

Tre.

 

 

 

Sì. Preghi. Preghi che il tuo unico desiderio venga esaudito.
Rivederla. Quella luce che illuminò l’oblio della tua anima.
Tanto, tanto tempo fa.

 

 

 

Due.

 

 

 

E in un lampo di smeraldo, eccola.
È lei. Ed è sempre stata con te, con suo figlio.
Le tue labbra insanguinate si schiudono…

 

 

 

Uno.

 

 

 

… ma non puoi chiederle scusa.
Di lei resta solo un ragazzo addolorato
il cui perdono non avrai mai.

 

 

 

Zero.

 

 

 Un ultimo sussulto.

 

 

 Non sarai mai redento.

•••

 

 

 

 

°°°

 

•Celine’s Space•

 

Hem… urg.
Ci tengo a precisare che non sono…
*va a vedere la data dell’ultimo aggiornamento e inorridisce*
… SETTE MESI che sto lavorando a questa… cosa.
Quando la scrissi ero intenzionata a pubblicarla il più presto.

Ma… non ci sono riuscita.

In sette mesi può accadere di tutto. In una vita può accadere di tutto.

Vi chiedo scusa, è indecente che vi abbia fatto aspettare così tanto, soprattutto per i pochi fedeli che erano rimasti affezionati a questa raccolta tanto speciale per me.
Non so se questo sarà l’ultimo capitolo… probabilmente sì. Mi sembrava ingiusto lasciare inconclusa Our Story.

Ho poco da aggiungere. Grazie per tutto quello che è stato, prima che sparissi.

 

Grazie.

 

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