Star of light

di Nightmare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 Lettera da Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Sogno o Realtà? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 Il segreto di Hermione ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 Viaggio a Londra ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 Attacco al Treno ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 Il Canto dei Dissennatori ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 I pensieri di Silente ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 Sensazioni ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 Benvenuti ad Hogwarts ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 Nonostante tutto ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 Colloquio con Silente ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 Pozioni ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 Torna da me… ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 Quello che non ti ho mai detto ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 Luci ed Ombre ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 Lettera da Hogwarts ***


Capitolo 1 Lettera da Hogwarts

Capitolo 1

 Lettera da Hogwarts

 

Era un’altra giornata soleggiata, afosa. Dalle case del quartiere di Privet Drive si poteva percepire la sonnacchiosa e monotona atmosfera di tutti i giorni. Nessun cambiamento. Niente di niente. In effetti, non era cambiato molto dall’estate precedente. Harry Potter, ormai sedicenne, viveva sempre a casa dei suoi zii, era visto come uno squilibrato da tutti ed era escluso dal suo mondo. Dal mondo magico. Nel complesso, ad ogni modo, la vita al numero 4 era migliorata. Riceveva, quasi ogni giorno, notizie dai suoi amici Ron e Hermione, corredate da ingenti quantità di doni e cibo per la sua sopravvivenza sia mentale sia fisica e poi poteva andare a trovare la sig.ra Figg per tutto il tempo che voleva. Durante uno dei loro lunghi incontri la sig.ra Figg si era lasciata scappare qualcosa riguardo ad un piano. Purtroppo, quando si era accorta dell’errore, aveva cambiato discorso in fretta e furia lasciando Harry con l'amaro in bocca per non averne potuto sapere di più.

Ma tutti questi segreti sarebbero finiti, stava per ritornare a casa. Alla sua vera casa. A Hogwarts. Un gufo era arrivato giusto un giorno prima con una pergamena molto voluminosa per avvertirlo dell’inizio dei corsi. Non si aspettava di trovare alcuna novità su di essa, ma si sbagliava.

 

Caro signor Potter,

la informiamo che il nuovo anno scolastico comincerà il primo settembre. L’Espresso per Hogwarts partirà dalla stazione di King’s Cross al binario nove e tre quarti, alle ore undici in punto. Mi duole doverla informare che le visite al villaggio di Hosgmeade sono sospese. Tutto ciò è fatto per garantire una maggior sicurezza per tutti gli studenti dopo il ritorno di Lei-Sa-Chi.

Accludo la lista dei libri per il prossimo anno.

 

LIBRI DI TESTO

Dovrà procurarsi i seguenti libri per il nuovo anno:

Manuale degli incantesimi, Volume Sesto, Incantesimi di Magia Bianca e magia Nera, di Miranda Gadula.

Guida teorica e pratica alla trasfigurazione avanzata di corpi complessi, di Gregor Metamorfus.

L’arte delle Pozioni e i loro effetti sull’uomo, di Dedalus Effluvius.

Le Forze Oscure: guida avanzata per il livello M.A.G.O, Primo Volume, di Imago Ombrus.

Il Ritorno di Voldemort: guida pratica ed elementare per evitare contatti con il Signore oscuro, dal Ministero della Magia

Manuale per la materializzazione di oggetti e persone, Corso Avanzato, di Peter Invisibilum.

 

N.B. Quest’ultimo libro ci dà l’occasione di informarla sui corsi di Materializzazione:

       Si terranno presso l’Ufficio Misteri al Ministero della Magia il giorno 3 Febbraio alle ore 9 dell’anno prossimo.

 

La sua richiesta per diventare Auror è stata accettata in conseguimento dei seguenti voti:

Incantesimi OLTRE OGNI PREVISIONE

Trasfigurazione OLTRE OGNI PREVISIONE

Difesa Contro le arti Oscure ECCEZIONALE

Pozioni OLTRE OGNI PREVISIONE (in questa materia si poteva essere ammessi solo con ECCEZIONALE ma il professor Piton durante l’estate ha abbassato il livello ad OLTRE OGNI PREVISIONE e quindi lei è stato ammesso)

Erbologia OLTRE OGNI PREVISIONE

Come ben saprà dovrà sostenere una serie di esami psicologici ed attitudinali alla fine del settimo sotto la visione del Ministero della Magia.

 

P.S. Il prof. Silente si unisce a me nel congratularsi per il risultato ottenuto.

P.S.2 La tua squalifica a Quidditch è stata revocata. Potrai tornare a volare e la Firebolt ti sarà riconsegnata appena arrivato a scuola.

 

Distinti saluti

Minerva McGranitt

Vicedirettrice

 

Era stato preso. Non riusciva a crederci. Si era completamente dimenticato dei risultati. La scomparsa di Sirius aveva creato una barriera tra di se e il mondo esterno. Aveva passato l’estate a commiserarsi, ad incolparsi e si era scordato di tutto. Anche nelle lettere che rispediva a Ron e a Hermione era stato freddo, quasi impassibile. Ma adesso basta, avrebbe ricominciato da zero e avrebbe lottato. Sì, avrebbe lottato da Auror nella causa contro Voldemort.Un Auror, poteva diventarlo davvero. Come poteva essersi dimenticato degli esami?

Decise di scrivere una lettera alla Tana per i suoi amici, dovevano essere sicuramente lì. Voleva informarli del suo successo e sapere se anche loro erano stati presi. Chissà se anche Ron era diventato Auror. Ed Hermione che lavoro avrebbe voluto fare? Non glielo aveva mai detto.

Prese un pezzo di pergamena ed iniziò a scrivere:

 

Cari Ron ed Hermione,

come state? Vi ho scritto per informarvi di una cosa … Sono stato preso nel corso per Auror, non ci posso credere.

E a voi come è andata? Rispondetemi presto voglio sapere tutto.

A dir la verità vi scrivo anche per dirvi un’altra cosa. Ho deciso di ricominciare. Basta musi lunghi, autocommiserazione e quant’altro.Voglio ricominciare da zero. Sirius non avrebbe voluto vedermi così.

Non vedo l’ora di riabbracciarvi. Aspetto presto vostre notizie.

 

Con affetto

Harry

 

P.S. Hermione, ma che corso hai scelto? Rispondimi presto.

 

Edvige era appena tornata. Con delicatezza Harry le legò la lettera alla zampa, accarezzandole il becco.

”La lettera è per la tana, stai attenta e fai buon viaggio”

E per la prima volta in tutta l’estate Harry si senti veramente felice. Con un sorriso guardò sparire Edvige oltre il cielo limpido.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 Sogno o Realtà? ***


Capitolo 2 Sogno o Realtà

Capitolo 2

Sogno o Realtà

 

Una stanza buia. Freddo, molto freddo. Si sentiva gelare le mani. Dove si trovava? Cosa era mai quel posto? Si guardo intorno. Una porta luminosa spiccava in lontananza. Emanava una luce strana, quasi magnetica. Ancora tremante per il freddo, si alzo e si diresse verso di essa. Dove l’avrebbe condotto oltrepassarla? Faceva bene ad andare avanti? Questi erano i pensieri che lo tormentavano.

“ Devo continuare, dopotutto non posso restare qui per sempre” si disse

Con passo mal fermo si avvicinò alla porta. Da vicino era ancora più luminosa. Sulla maniglia c’erano delle strane incisioni. Antiche Rune, forse.

Si decise. Con una forte spinta riuscì ad aprirla. Luce, solo luce. Una luce accecante e una forza misteriosa lo respinsero. Cadde a terra, dolorante.

”Ma che razza di posto è questo” urlo

In fondo alla sala, su un piedistallo d’argento, vi era l’oggetto che scatenava così tanta forza e così tanta luce.

Una stella. Una stella luminosa, accecante. Poi d’un tratto, una voce. Una voce stanca, ma chiara pervase l’aria.

” Questa stella contiene una forza, una forza che al tempo stesso è più meravigliosa e più terribile della morte, dell’intelligenza umana e della natura. Se saprai usarla emanerà grande potere, ma se la usi solo per te stesso e non per gli altri ti si ritorcerà contro ”

Un botto assordante. Dopo le parole della voce sconosciuta, stava tremando tutto. Stava per crollare tutto. Iniziò a correre a perdifiato, ma non c’erano vie d’uscita. Guardò in giro. A destra. A sinistra. Niente, non c’era via di scampo. La voragine si stava facendo strada verso di lui. Che fare?

Fece la cosa più insensata e più coraggiosa che potesse fare. Ci si butto dentro.

Un tonfo secco. Era atterrato sul morbido. Aprì gli occhi. Li schiuse piano paiano. Era in camera sua. La notte era ancora fonda e il cielo era stellato.

 “ E’ stato solo un sogno, eppure era così reale. Cosa avrà voluto significare tutto ciò? “ si disse.

Harry Potter era stanco di tutto questo. Di sogni strani, indecifrabili. Che spesso portavano a conseguenze catastrofiche.

 Guardò fuori. Edvige era partita due giorni prima, ma non era ancora tornata. Aspettava con ansia la risposta dei suoi amici. Non vedeva l’ora di rivederli e di riabbracciarli, ma purtroppo all’inizio della scuola mancava ancora un po’. Il cielo aveva un suo certo fascino. Una brezza leggera, gli accarezzò il viso. Guardò in alto. Stelle, milioni di stelle.

 “Cosa può essere e a cosa può servire ?” si disse.

Gli tornarono in mente le parole di quella voce ignota, parole che da qualche parte aveva già sentito. Si sforzò di ricordare. Chi poteva avergliele dette? Ma certo, era stato Silente.

” Questa stella contiene una forza, una forza che al tempo stesso è più meravigliosa e più terribile della morte, dell’intelligenza umana e della natura”

Durante il loro ultimo incontro ne aveva parlato.

Un lume di comprensione gli illuminò il volto. Ora sapeva dove si trovava quella stella: all’Ufficio Misteri.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 Il segreto di Hermione ***


Capitolo 3 Il segreto di Hermione

Capitolo 3

Il segreto di Hermione

 

Il sole era già sorto quando Harry si svegliò. Aveva passato una notte insonne costellata da sogni confusi, porte che si aprono e corridoi bui. Soltanto un sogno si ricordava. Quello della stella. Nitida e luminosa. Ci aveva rimuginato su tutta la notte, formulando ipotesi, supposizioni e congetture.

Ed era arrivato ad una sola conclusione: quell’oggetto, così forte, così lucente, doveva essere la forza dell’amore. Quell’amore che lo aveva protetto dall’ira e la furia di Voldemort. L’amore di sua madre.

Cerco di alzarsi. Era stanco, svuotato di energie dopo quella notte insonne. Gli doleva la testa e la cicatrice pizzicava in maniera fastidiosa. Ma ormai c’era abituato. Con il ritorno di Voldemort, ormai gli bruciava e gli doleva quasi continuamente. Purtroppo c’erano momenti nei quali non solo gli faceva male ma si sentiva impazzire dal dolore. Quegl’attimi stavano a significare soltanto una cosa. Voldemort uccideva. Voldemort distruggeva. Voldemort torturava. Notizie di morti inspiegabili dai notiziari babbani. Mondo magico nel caos. Erano alcuni dei segnali del suo ritorno.

La seconda guerra era iniziata. Dopo più di un decennio di pace, l’oscuro signore tornava a colpire. Così come aveva predetto Fiorenzo.

“ Nell’ultima decade, si sono avute avvisaglie che prevedono solo una breve parentesi di pace fra le due guerre”

“E così è stato” penso Harry, dirigendosi verso la finestra per scrutare il cielo.

Come al solito, si trovo di fronte un paesaggio limpido, senza nubi. Con un sole talmente forte da spaccare le pietre.

Poi ad un tratto, un battito d’ali. La sua civetta era tornata. Portava legata alla zampa una pergamena ingiallita e consunta ed un’altra pulita e infiocchettata.

“ Bentornata Edvige, ce ne hai messo di tempo “ le disse accarezzandola

Con avidità mise mano alla prima lettera ed iniziò a leggere:

 

Caro Harry,

spero che tu stia bene. Qui le cose vanno come al solito. Nessuna notizia rilevante.

Per quanto riguarda i corsi …

Bhè non so se te l’ho mai detto, ma a me sarebbe piaciuto fare l’Auror ed, in effetti, ho fatto domanda per quel corso, ma purtroppo ….

Purtroppo per te dovrai sopportarmi ancora perché anch’io sono stato preso! E’ magnifico!

Vedessi mia madre com’era orgogliosa. Dalla gioia mi ha comprato tutti i libri nuovi e non di seconda mano.

“ Un Auror deve avere il meglio del meglio” così ha detto.

Sono strafelice. Spero di vederti presto.

Mi dispiace che tu non possa venire alla Tana, ma Silente dice che sei più al sicuro lì, anche se non ho capito bene perché!

 

Con affetto

Ron

 

P.S. Hermione non vuole dirmi che corso ha preso. Dice che è un segreto, anche se per me ha soltanto vergogna. Secondo te cosa ha scelto?

 

Harry sorridendo ripose la lettera di Ron in un cassetto. Era felice. Avrebbero seguito i corsi insieme, come sempre. Ma Hermione? Qual’è questo segreto che nasconde?

Decise di leggere la seconda lettera che diceva:

 

Caro Harry,

come stai? In questo momento mi trovo nel Sud dell’Italia e non puoi immaginare come mi sto divertendo.

Questo paese trasuda magia da tutte le parti. Si dice che i più grandi maghi del Medioevo si trovassero qui, proprio in queste regioni.

Mi appresto a tornare a Londra per l’inizio dei corsi. Non chiedermi quale ho scelto perché tanto non te lo dirò. Ron sono mesi che mi assilla.

E’ un segreto e deve rimanere tale.

 Mi congratulo con te per avercela fatta. In primis, per essere stato ammesso al corso e poi, per aver deciso di tornare a sorridere e a lottare, di continuare a combattere.

 

Un bacio grande

Hermione

 

P.S. Sono contenta anche per Ron. Credo che non se l’ho aspettasse.

       Spero di vederti presto.

 

Con un sorriso ancora più ampio depose anche questa lettera. Il ritorno a scuola si prospettava interessante.

Si prospettavano grandi novità e ormai mancava poco. Sarebbe tornato a casa, alla sua vera casa.

Decise di scendere per fare colazione e trovò già a tavola l’intera famiglia Dursley. Come al solito nessuno lo degnò di uno sguardo.

Anche a questo era abituato. Di gran lunga preferiva essere ignorato, che essere guardato con disprezzo e disgusto ogni santa volta.

Si sedette al suo posto. La colazione era abbondante. Dudley aveva rinunciato alla sua dieta e i genitori avevano concordato che se l’avesse continuata non avrebbe potuto fargli altro che male, visto che era un ragazzo in crescita e che aveva bisogno di cibo. Per come la pensava Harry comunque, Dudley non aveva bisogno di mangiare ancora, ma aveva la necessità di un lungo digiuno. Aveva raggiunto le dimensioni di un ippopotamo particolarmente robusto. Non c’era sedia che resisteva più di tre settimane in casa Dursley.

I coniugi, pur di non incolpare il figlio davano la colpa prima al materiale, poi alla mal lavorazione e successivamente inviano lettere di protesta ai fabbricanti delle sedie. Alcune di queste erano fatte addirittura in acciaio. Ridendo al pensiero di poter vedere Dudley cadere ancora una volta, iniziò a mangiare.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 Viaggio a Londra ***


Capitolo 4 Viaggio a Londra

Per cominciare, volevo ringraziarvi tutti. Quelli che hanno recensito e anche quelli che hanno solo letto. Vi sono molto grato. Ricevere commenti è il miglior carburante possibile per uno scrittore. Penso che lo sappiate meglio di me.

Continuate a recensire, quindi. Accetto qualsiasi critica, l’importante è che sia costruttiva e non offensiva. Vi ringrazio inoltre per i consigli riguardo all’html. Penso che il problema si possa racchiudere in poche semplici parole: sono alquanto pigro. Mi spiego meglio: visto che è da poco, anzi pochissimo, che mi sono iscritto, non conosco bene il sito come alcuni di voi. Il mio errore sta in questo. Non ho, molto semplicemente, avuto voglia di leggere il regolamento o la guida del sito. Ecco tutto. Sono imperdonabile lo so, ma vedete, sono stato abituato diversamente. Ero un frequentatore assiduo di Fanfiction.it, che purtroppo come mi ha comunicato la mia cara amica silverwings è inspiegabilmente “morto”, e in quel sito non c’era bisogno di tutto questo. Un tasto e via! Tutto pronto! Ammetto che sia meglio potersi gestire la stesura del testo e quant’altro, ma come vi ho già detto sono stato abituato male. Cercherò comunque di rimediare, provando e tentando di seguire la procedura. Forse mi sono dilungato troppo. Mi succede sempre, caspita!

Concludo con i ringraziamenti personali:

-      silverwings: visto che ho già parlato anche troppo e ti ho già ringraziato ieri sera, non mi dilungherò troppo. Voglio solo dirti che sei speciale e il tuo supporto è provvidenziale in tutti i versi. Una sola parola, che a volte vuol dire molto: grazie.

-      HermioneWeasley: un ringraziamento speciale anche a te cara Hermione, spero che continuerai a commentare. Lo sai che Hermione è il mio personaggio preferito? Lo avresti mai detto? Senza Hermione i libri della Rowling perderebbero molto. Come farei senza di lei? E’ fantastica.

-      Piper91: ti ringrazio infinitamente di aver commentato anche stavolta. Spero diventi un abitudine!

-     Ceres88: grazie per i consigli, ma come ti ho spiegato si tratta di pigrizia! Vuoi che Hermione si metta con Harry? Non farti sentire da HermioneWeasley però, potrebbe massacrarmi se li metto insieme! ( ed è proprio quello che farò! N.d Hermione Weasley) ( povero me! N.d Nightmare)

 

Angolo del lettore: siete annoiati? Avete bisogno di una lettura coinvolgente? Siete appassionati alle storie Dark? Avete trovato la persona giusta! Per chi avesse risposto affermativo alle tre domande sopra, consiglio vivamente di leggere la seguente storia:

You are my Angel – silverwings.

Mi dispiace Chiara, ma mi è venuto un’impellente voglia di farti pubblicità. Spero non ti dispiaccia.

 

Capitolo 4

Viaggio a Londra

 

“ Zio Vernon dovresti portarmi a Londra, oggi “ disse Harry

“ E’ perché mai, dovrei? “ lo gelo lo zio

“ Perché devo comprare i libri di scuola e gli accessori per iniziare il nuovo anno”

“ E chi ti dice che io voglia accompagnarti a Londra. Già faccio uno sforzo per portarti al treno il 1° Settembre e ora non ho intenzione di farti da accompagnatore in queste tue uscite. Vacci da solo” sbraitò zio Vernon

“ Va bene, mi arrangerò. Vado a scrivere una lettera “

Stette qualche secondo a gustarsi l’effetto delle sue parole. Zio Vernon era impietrito.

Aveva il terrore, da quando lo aveva visto per la prima volta, di Malocchio Moody. Quell’occhio di un blu elettrico lo aveva letteralmente impressionato.

“ A chi … chi scriverai? “ chiese in panico lo zio

“ Bhè, penso che scriverò a Malocchio, sai, è un po’ che non lo sento “ gli rispose

“ E chi è Ma..locchio? “ il panico crescente nella voce

“ Oh, Malocchio è quello bassino. Lo dovresti aver visto, gli manca un pezzo di naso e ha un occhio …”

“ NON DIRLO, ho capito chi è, ho capito chi è “ grido zio Vernon agitato totalmente

“ Bhè, vado. Dovrò scrivergli una lettera abbastanza lunga “ disse Harry

“ E’ cosa… cosa ci scriverai? “ chiese Zio Vernon, ormai di una tonalità giallo-verdognolo

“ Sicuramente dovrò informarlo degli ultimi avvenimenti. Poi ...” cominciò Harry

“ Va bene, hai vinto. Ti accompagnerò a Londra, ma non pretendere che entri con te nei negozi. Non lo sopporterei ” esclamo, allo stremo, lo zio

“ OK. Grazie del favore ”

Il muro eretto da Vernon Dursley, aveva ceduto. Erano finiti i tempi in cui doveva sottomettersi completamente al volere dei suoi zii. Non si faceva più intimidire dalle minacce.

Sorrise beffardo ad uno zio Vernon ancora accalorato e tornò in camera a preparare le sue cose.

“Zio Vernon, sono pronto” gridò il nipote

“Va bene, va bene. Andiamo” disse a malincuore lo zio

Non si parlarono per tutto il viaggio e quando arrivarono a Londra ed Harry scese, zio Vernon non lo degnò neanche di un saluto.

“ Guarda di sbrigarti, ti aspetterò qui soltanto un ora, se non sarai puntuale… farai il tragitto di ritorno a piedi” disse acido il primo membro di casa Dursley

“ Sarò puntuale, a più tardi” rispose Harry

S’incamminò verso il Paiolo Magico. Come al solito ebbe la sensazione di essere l’unico a vederlo.

Entrò. Vide di fronte a se persone abbastanza note, che gli fecero l’inchino. Decise di tirar dritto.

Saluto Tom, il vecchio oste della locanda e si diresse verso Diagon Alley. La prima cosa che notò appena arrivato fu la totale mancanza di gente in giro per i negozi, o perlomeno rispetto al solito standard ce n’era molto poca. In giro si vedevano volti lugubri e stanchi e per un attimo a Harry sembrò di essere a Nocturn Alley.

Scansò questi pensieri dalla testa e si diresse al Ghirigoro. Anch’esso di solito pieno di gente era insolitamente vuoto. Il commesso era guardingo e quando Harry lo saluto ci mancò poco che non gli prendesse un infarto per lo spavento.

“ Chi… chi sei, non farmi del male” disse con un filo di voce l’uomo

Harry si ritrovò a pensare che quel tipo avesse persino paura della sua stessa ombra.

“ Non si preoccupi signore, sono uno studente di Hogwarts. Ho solo bisogno di libri” tentò di rassicurarlo il moretto

“ E’ chi mi dice che tu non sia un Mangiamorte sotto effetto della Pozione Polisucco? “ esclamò sempre più in agitazione l’uomo

“ Questa” disse Harry indicando la cicatrice

Il commesso sembrò riprendere un po’ più di colore alla vista della saetta. Con un grande sforzo riuscì a proporre anche un leggero e stiracchiato sorriso.

“ Mi scusi signor Potter, non l’avevo riconosciuta. In cosa posso servirla? “

“ Avrei bisogno di questi libri, se non le dispiace “ disse il moretto porgendogli la lista con il necessario

“ Nessun problema. Torno subito, farò in un lampo” disse il commesso scomparendo dietro gli scaffali

“Come mai è tutto in subbuglio? Come mai nessuno esce e i proprietari dei negozi sono così sospettosi? Deve essere per colpa sua. E’ tutta colpa sua. Voldemort ha creato tutto questo. Lui semina discordia, lui uccide, lui terrorizza. E’ lui che gode della disperazione e dei mali altrui” pensò Harry in un crescendo di rabbia

Il commesso era arrivato. Portava con sé una pila di libri molto voluminosa e sembrava poter cadere sotto il suo peso.

“ Ecco a lei, signor Potter. Ecco i sui libri “ disse sbattendoli sul tavolo con sollievo

“ Grazie a lei, quanto le devo “

“ 20 galeoni e 16 falci, grazie “

“ Ecco a lei “ disse Harry pagando e facendo per andarsene

“Ah, signor Potter, adesso dimenticavo. Volevo scusarmi per prima, ma sa, in questo periodo e tutto così. Città in allerta, gente nel caos e io non so più di chi fidarmi. Mi spiace di averle dato del Mangiamorte prima” si sfogò l’uomo visibilmente imbarazzato

“ Non si scusi. L’unico responsabile di tutto ciò resta uno e verrà il giorno in cui sarà sconfitto. Arrivederci” disse con foga Harry

Mille pensieri gli affollarono la mente.

Perché deve essere così?  Perché le persone che amo e a cui voglio bene devono rischiare sempre?

Perché esiste il male?

Per riconoscere il bene, gli disse una voce nella sua testa.

Impegnato così tanto nei suoi pensieri, non si accorse di essere arrivato alla macchina. Alla macchina di uno zio Vernon infuriato.

Era arrivato in ritardo.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 Attacco al Treno ***


Ed eccomi di nuovo qua, con un nuovo capitolo

Ed eccomi di nuovo qua, con un nuovo capitolo! L’ultima volta ho ricevuto pochi commenti, però. Devo smettere? Forse non è ancora giunto il momento, dopotutto. Ho bisogno di molte riprove prima di convincermi che la storia fa schifo. Talmente schifo da non essere continuata. Comunque, come dicevo, non è arrivata ancora l’ora per questo e quindi ecco a voi un nuovo capitolo! In anticipo vi dico che, da questo momento in poi, ci sarà molta più azione e con il ritorno ad Hogwarts si succederanno una serie di eventi che… no, sto dicendo troppo. Dopo che gusto c’è a leggere se sapete già tutto!

I ringraziamenti, ad ogni modo, vanno a tutti quelli che hanno recensito e anche a quelli che hanno solo letto ( potreste commentare qualche volta, però. N.D. Nightmare rivolto soltanto a quelli che leggono e non commentano ) ( non ne abbiamo voglia! N.D. lettori)

( scansafatiche che non siete altri! N.D. Nightmare). Scusate un piccolo diverbio…

Arriviamo ai ringraziamenti personali:

-         HermioneWeasley: ti ringrazio nuovamente per il commento e ti invito a commentare sempre... non abbandonarmi in sostanza! Harry e Hermione proprio non li digerisci, eh? Bè spero che non mi ucciderai se li metto insieme!

-         Nikky Potter: ti ringrazio per il commento. Mi fa piacere che ti sia piaciuto l’ultimo capitolo!

-         Silverwings: non ho molto tempo e quindi non ti scriverò cose molto lunghe. Ribadisco comunque quella parola magica che dedico solo alle persone speciali: grazie. Grazie di esistere!

 

Angolo del lettore: Continua anche in questo capitolo la pubblicità alle più belle fanfiction che mi sia mai capitato di leggere!

Avete bisogno di leggere di scontri accesi? Di tenere riappacificazioni? Di una notte nella capanna di Hagrid? Siete amanti della coppia Hermione/Ron? Allora ho quello che fa per voi:

Punizione con Ron – HermioneWeasley

A proposito quando aggiorni? Devo sapere assolutamente come si evolve la situazione tra i due! Conto in un aggiornamento quanto mai prossimo!

 

Dopo tutte queste chiacchiere vi lascio alla lettura… il titolo dovrebbe dirvi molte cose!

 

Capitolo 5 Attacco al Treno

 

Ore 10,30. Stazione di King’s Cross. Harry era già arrivato in stazione e non stava più nella pelle. Non vedeva l’ora di riabbracciare i suoi amici. Era in anticipo perché, “gentilmente”, i Dursley lo avevano accompagnato prima. Avevano giustificato questa premura nei più svariati modi, ma in cuor suo Harry sapeva che volevano solo sbarazzarsi di lui più in fretta. Ma lui ne era ugualmente felice.

Si guardò intorno. Nessun babbano lo stava guardando. Con noncuranza si appoggiò alla barriera, che separava i binario nove e dieci, e la attraversò. Con cautela spinse in avanti il carrello dei bagagli. L’espresso di Hogwarts era ancora deserto e soltanto pochi ragazzi si trovavano già sul treno.

“ Meglio” penso Harry “ cosi potrò prendere uno scompartimento totalmente libero”

Trascinò, con non poca fatica, il suo baule sul treno e prese dei posti a sedere abbastanza buoni. Edvige giaceva nella sua gabbia profondamente addormentata ed Harry fece il possibile per non svegliarla.

La sua testa iniziò a rilavorare febbrilmente. Molte domande gli si affacciarono alla mente.

Chi sarebbe stato il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure? Avrebbe rivisto Voldemort ancora una volta? E se lo avesse rivisto ancora sarebbe stata l’ultima? Il nuovo anno come sarebbe andato? Bene o male?

Scaccio dalla mente questi pensieri.

 Un mare di folla stava entrando in stazione. Cerco, sporgendosi dal finestrino del treno, di rintracciare con lo sguardo i suoi amici.

Eccoli là, appena in fondo al binario. Vide nell’ordine: una signora Weasley alquanto accaldata, accompagnare come una morsa d’acciaio i sue due figli minori, Ron e Ginny. Ron strepitare, gridare e ancora strepitare per essere lasciato in pace. Ginny rossa come un peperone per tutte le attenzioni, forse eccessive, di sua madre. Ed infine vide Hermione. Un Hermione, sorridente oltre ogni dire, che guardava  teneramente lo strano trio.

Sorrise a sua volta anche Harry. Erano rimasti gli stessi. Sempre i suoi soliti mitici e pazzi amici.

Appena lo videro gridarono come matti. Era contento, felice di riabbracciarli.

Fu letteralmente travolto da un ondata di contentezza, che non provava da mesi.

Il treno stava per partire. Con un ultimo sorriso salutò la signora Weasley.

“ Arrivederci signora Weasley, spero di rivederla presto” gridò Harry dal treno in partenza

“ Arrivederci anche a te Harry caro, e che dio vi protegga” urlò di rimando  lei

I suoi amici erano già seduti e più sorridenti che mai lo fissavano.

“ E’ già un po’ che non ci vede signor Potter, spero si sia comportato bene in nostra assenza” disse cordiale Ron scimmiottando la voce di Percy

“ Siamo cresciuti, vedo. Forse troppo ” disse scherzosamente Hermione

“ Oh, smettetela voi due “ rispose Harry ridendo

Infondo Hermione non aveva tutti i torti comunque. Harry era veramente cresciuto. Aveva addirittura superato Ron in altezza e il suo corpo era diventato nella fattispecie …. adulto. Era maturato in fretta. Ne aveva passate troppe perché accadesse il contrario.

“ Piuttosto come avete passato le vostre vacanze? “ chiese il cercatore di Grifondoro

“ Oh bhè”  inizio Ron “a dir la verità io mi sono annoiato a morte. Uno strazio. E’ poi sentire di quei morti ogni giorno, è stato…. è stato deprimente” concluse

“ Concordo “ disse Harry

“ Purtroppo sarà così ancora per molto” sentenziò Hermione

Harry la fissò. Sul suo volto c’era un velo di tristezza, un qualcosa che la fece apparire ancora più carina. Era cresciuta Hermione.

Si era fatta donna. Ed Harry se ne trovò ragionevolmente colpito.

Smise di guardarla, per non attirare troppa attenzione.

Aveva preso la sua decisione. Avrebbe detto ai suoi amici sempre e comunque  la verità e gli avrebbe rivelato una parte di lui che forse non conoscevano ancora. Decise di condividere con i suoi amici il segreto che per troppo tempo, aveva tenuto dentro di se. Per liberarsi da quel peso che lo opprimeva.

“ Ragazzi “ disse facendosi coraggio “devo confidarvi un segreto? “

Le facce dei suoi amici si fecero allarmate.

“ Ma ve lo racconterò” proseguì Harry “ solo se Hermione mi dirà quale corso ha scelto per Hogwarts”

Ron assunse un espressione al tempo stesso sia compiaciuta sia trionfante e iniziò a canterellare per la gioia.

“ Ti assicurò, Hermione, che il mio segreto è molto pesante da sopportare e se non posso condividerlo con voi non so cosa posso fare per alleviarne il peso. E poi dai, tanto il tuo lo verremo comunque a sapere” disse lui seriamente

Forse fu la sua espressione risoluta a convincerla. La ragazza non si fece pregare.

“ E va bene ve lo dirò, ma promettetemi che non riderete” disse guardandoli minacciosi

“ Giuriamo “ dissero in coro i due

“ Va bene. Io ho deciso di prendere un corso per il quale ci vuole il massimo dei voti, molto impegno e grande forza di volontà. Il corso è …” disse Hermione

Un botto tremendo. Urla da tutte le parti. Il treno si era fermato e in tutti gli scompartimenti regnava il caos.

I tre si sporsero oltre il finestrino e quel che videro li lasciò praticamente pietrificati.

Migliaia di dissennatori stavano attaccando il treno. Erano tantissimi, più di quanti Harry aveva mai visto in vita sua.

Decise in un lampo, doveva fare qualcosa.

“ Ron, Hermione radunate tutti i membri dell’ES che riuscite a trovare e portateli qui al più presto” gridò in piena concitazione Harry

Manco a dirlo, i due era partiti come razzi alla ricerca dei compagni.

Harry pensava, pensava e pensava.

“ Non l’avrai vinta stavolta, Voldemort, farò di tutto per contrastarti” pensò Harry rabbiosamente

In pochissimo tempo, meno di quanto Harry si fosse aspettato, Ron ed Hermione erano tornati con una piccola folla al seguito.

C’erano proprio tutti. Con un moto di orgoglio, Harry iniziò a parlare.

“ Il treno è senza difese, dobbiamo proteggere i più deboli ad ogni costo. Voglio che un gruppo si occupi della parte alta del treno, un altro della parte bassa e i rimanenti proteggano il centro con me” disse tutto di un fiato Harry

Tutti i presenti fecero segni di assenso incondizionato. Si fidavano di lui e lui li avrebbe condotti per il meglio.

“ Bene. Dovete usare i vostri Patronus al meglio delle vostre capacità. Concentratevi su qualcosa di positivo e attaccate. Non fate gesti avventati e soprattutto tenetevi fuori tiro.” Continuò Harry

“Adesso voglio con me” ed indicò i designati con il dito “ Ron, Hermione, Ginny, Cho Chang e i fratelli Cannon. Gli altri si dividano in due gruppi e vadano alla testa e alla fine del treno. Rendetemi fieri di voi” concluse Harry sempre più concitato

Tutti quanti partirono come razzi ai loro posti.

La guerra aveva iniziò.

 

Lo so, sono perfido! Vi ho lasciato sulle spine, vero?

Ho preferito creare un po’ di suspense… Cosa succederà agli studenti? Come si comporteranno i membri dell’ES? Pazientate fino a domani e lo saprete!

Nightmare

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 Il Canto dei Dissennatori ***


Sono di nuovo qui

Sono di nuovo qui! Ho deciso, visto che è l’ultimo giorno di vacanza che mi rimane, prima del tragico ritorno a scuola, di regalarvi non un capitolo, ma ben 2! Spero apprezzerete! Non ho molto tempo, perciò ringrazio HermioneWeasley, immancabile, e Piper91 per aver commentato e ringrazio anche quelli che hanno solo letto. Silverwings sei sparita? Spero di no. Commenta al più presto!

 

Concludo con l’angolo del lettore: volete avere l’impressione di leggere il nuovo libro della Rowling? Avete bisogno di leggere Harry Potter e il Principe Mezzosangue? Non ci sono problemi! Leggete:

Harry Potter and the Mudblood Prince – HermioneWeasley ( a proposito, quando aggiorni? Ieri sera mi sono letto la storia tutta di un fiato! Continua così!)

 

E adesso vi lascio a questi 2 nuovi capitoli. Spero che vi piaceranno!

Nightmare

 

Capitolo 6 Il Canto dei Dissennatori

 

Harry scortò il suo gruppo fino al centro. Le bacchette erano alzate, tese. Pronte a rispondere a qualsiasi attacco.

Le urla si sentivano ancora, ma provenivano da lontano. Un baccano infernale proveniva invece da fuori. I dissennatori dovevano divertirsi parecchio laggiù.

“ Ragazzi, l’unico modo per contrastare quei luridi esseri è uscire allo scoperto e attaccare. È molto rischioso. Se qualcuno di voi vuole ritirarsi lo faccia ora o non lo faccia mai più” disse Harry risoluto, rivolgendosi ai suoi compagni

I loro sguardi, anche se preoccupati e ansiosi, erano decisi. Continuavano.

“ Siamo tutti con te Harry” disse Ginny

“ Proprio così “ confermarono gli altri

“ Bene, allora andiamo “ disse il Grifondoro

Prendendo il coraggio a due mani, Harry, aprì la porta che li separava dall’esterno. Si trovavano in una radura ampia e senza segni di civiltà.

Scesero tutti assieme. Quel che videro, purtroppo, era peggio di quanto avessero immaginato.

Migliaia di dissennatori stavano attaccando la testa del treno, dove tutti gli studenti, o quasi, si erano rinchiusi per proteggersi. Molti membri dell’ES stavano lottando per difendersi, ma sembrava non potessero resistere più di così.

Come una furia Harry si abbatte contro i dissennatori, seguito a ruota dai suoi compagni.

“Expecto Patronus” gridarono molte voci

Una luce di un bianco infinito accecò i presenti. I Patronus stavano lottando insieme, come un esercito di soldati, contro le creature del male.

I dissennatori si ritiravano in massa, ma per quanti ne fuggiva ne arrivavano altrettanti a combattere.

 Lo sforzo era disumano. Tenere un incantesimo così potente, per così tanto tempo, richiedeva un gran dispendio d’energie, che molti di loro non riuscirono a sostenere. Uno ad uno i membri dell’ES, caddero al suolo, stremati e senza forze.

Solo Harry continuava a resistere. Era piegato sulle ginocchia, il suo volto mostrava un’espressione sofferente, ma continuava a lottare. Sentiva che le sue forze stavano per venirgli meno, ma doveva continuare, altrimenti non ci sarebbero state altre difese.

Il Patronus di Harry, sempre più debole, continuava comunque a cacciare dissennatori su dissennatori. Ne erano rimasti soltanto un centinaio.

Poi accadde una cosa strana. Smisero di attaccare.

Come poteva essere? Non si erano fermati mai di fronte a niente e a nessuno. Perché, allora, avevano cessato di combattere?

Si erano messi in cerchio e avevano accerchiato Harry, che continuava a non capire.

 Poi un canto straziante ruppe il silenzio che si era creato. Un canto terribile, senza perdono.

Voci remote provenivano da quegli orrendi esseri, voci di persone maledette, dannate. Era insopportabile. Era un canto di morte.

Poi accadde in un lampo. Quando  Harry ormai credeva di impazzire. Quando le forze sembravano venirgli meno e quando la speranza sembrava essersi dissolta, arrivarono i rinforzi.

I membri dell’ES inviati da Harry alla fine del treno, erano sopraggiunti in soccorso e in aiuto degl’altri. Un moto di sollievo si impadronì di lui.

Forse ce l’avrebbero fatta, per questa volta.

E, infatti, fu così. Gli ultimi dissennatori rimasti furono cacciati, senza tanti complimenti, dai suoi compagni e si portarono dietro l’oscurità del cielo.

La notte diventò giorno, il pianto diventò riso.

“Ce l’abbiamo fatto, ci siamo riusciti “ gridò Neville Paciock sprizzante di gioia.

 I membri dell’ES furono portati in trionfo da una folla festante. Una festa furibonda si scatenò sul treno.

Ma questo era solo l’inizio. Presto ci sarebbe stato un nuovo scontro, e poi un altro e un altro ancora.

“ L’importante è restare uniti ” pensò Harry portato in alto dai compagni

Uniti come le stelle luminose del cielo.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 I pensieri di Silente ***


Ed eccovi un altro capitolo in omaggio

Ed eccovi un altro capitolo in omaggio! Recensite vi prego!

 

Capitolo 7 I pensieri di Silente

 

Albus Silente era furioso. Il suo viso anche se vecchio e stanco sprigionava un’aura di potere fuori dal comune. Sembrava in grado, in quelle condizioni, di poter distruggere l’intero castello, se avesse voluto. Ma si contenne e cercò di calmarsi.

Come aveva potuto essere così sciocco? Perché non aveva previsto l’attacco di Voldemort?

“Era naturale che provasse un attacco” si disse “e quale posto migliore del treno per Hogwarts?”

Il treno. L’attacco dei dissennatori. L’eroica resistenza.

Era scritto tutto nella lettera che gli aveva spedito via gufo Harry Potter, chiedendo rinforzi e soccorsi.

 

Caro Prof. Silente,

spero che la lettera le arrivi il prima possibile. L’Espresso per Hogwarts si è fermato in una landa desolata e non può ripartire.

Tutto ciò non è dovuto ad un guasto meccanico o a incidenti della stessa natura, ma a qualcosa di molto peggio. Siamo stati attaccati dai dissennatori.

Non sto scherzando. Erano moltissimi, credo che fossero alcune migliaia. Forse non sarei qui a raccontarle tutto questo se non avessimo lavorato di squadra. Tutti i componenti dell’ES, che lei dovrebbe conoscere dall’anno scorso, si sono dati da fare per proteggere i più deboli dal potere dei dissennatori. Questo grazie ai Patronus. Ne avremmo evocati a milioni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Li abbiamo cacciati. Eravamo allo stremo delle forze, le nostre difese stavano per crollare ma ci siamo riusciti.

Penso sia meglio parlare degli altri dettagli al sicuro, dentro le mura del castello.

Sperando in soccorsi prossimi

 

Distinti saluti

Harry Potter

 

 

Naturalmente l’anziano mago aveva già mandato gli aiuti. Si sarebbe occupata di tutto la professoressa McGranitt, fornendo soccorso ove ce ne fosse stato bisogno e  facendo di tutto perché il treno ripartisse al più presto. La festa di benvenuto di inizio anno sarebbe stata naturalmente posticipata di qualche ora e per quella volta se la sarebbero cavata senza gravissimi danni. Senza morti, ne feriti.

Ma doveva stare più attento. Con il ritorno di Voldemort sarebbe stato tutto più difficile. Avrebbe dovuto controllare tutto e meglio per assicurarsi che i suoi amati studenti fossero al sicuro. Doveva farcela.

Doveva , ma il suo vecchio e sfinito corpo non avrebbero resistito ancora per molto. Stava diventando vecchio e lo sapeva.

Con fare stanco depose la lettera sulla scrivania. Il suo sguardo fu catturato dal nome di quel ragazzo, Harry, che su di sé aveva la più grande responsabilità del mondo. La responsabilità della vita e della pace, degli uomini e di tutti gli esseri viventi. Perché da lui dipenderà tutto e l’unica speranza verrà racchiusa in lui.

Era ora di scendere in sala grande. Doveva accogliere quegli alunni, molti di loro impauriti e spaesati, che necessitavano di una parola di conforto e di quel sorriso rassicurante che solo lui sapeva dargli.

Mentre scendeva il suo sguardo incrociò il cielo stellato. Candido di stelle luminose.

Le stelle …  custodi del destino dell’animo umano e unica luce quando il buio prende il sopravvento.

“ Prima o poi dovrò parlargli del potere degli astri ” disse ad alta voce l’anziano mago camminando per il corridoio principale.

 

Avvertimento: da questo momento in poi, aggiornerò con molta meno frequenza. Gli impegni scolastici non mi permetteranno altrimenti. Spero che sappiate comprendermi!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 Sensazioni ***


Scusate tutti quanti

Scusate tutti quanti!!! Sono imperdonabile! Ma vedete la scuola… che strazio. Purtroppo saranno tempi bui, d’ora in avanti. Vado di fretta! Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche quelli che hanno solo letto. I ringraziamenti personali li farò un’altra volta. Un ultimo appunto alla mia amica silverwings: ti spiegherò via e-mail perché non ho potuto chiamarti. Controlla le tue e-mail!!! Adesso devo scappare. Ciaooooooooooooooooo!

 

Capitolo 8 Sensazioni

 

Il treno aveva ripreso a correre sui binari ed era quasi giunto alla sua meta: Hogwarts.

Harry guardava pensoso fuori dal finestrino e scrutava l’ormai più che riconoscibile castello, con le sue torri illuminate e i suoi innumerevoli posti.

Forse qualcosa sarebbe cambiato veramente quell’anno. Durante lo scontro, a caldo, non ci aveva pensato. Era troppo occupato a combattere e ha spronare i compagni per rendersene conto, ma riflettendo capiva la sua situazione più chiaramente che mai.

Era il suo destino. Era stato macchiato da quella maledizione e prima o poi avrebbe dovuto fronteggiare l’incubo che per anni lo aveva tormentato.

Lo scontro con Voldemort. Prima o poi sarebbe successo. Avrebbe dovuto confrontasi nella resa dei conti con il Signore Oscuro.

Ma per adesso non si sentiva ancora pronto. Aveva soltanto rabbia in corpo. Tanta rabbia. Tanto rancore. Tanto odio.

Odio. Un sentimento che un ragazzo della sua età non avrebbe dovuto conoscere. Un sentimento che si faceva strada dentro di lui sempre di più, e che sapeva lo avrebbe sopraffatto, portandolo a fare qualche sciocchezza.

Era questo il sentimento di cui parlava Bellatrix? Era questo che doveva usare per fare del male? E lui voleva o no fare del male? Voleva vendicarsi brutalmente contro coloro che lo avevano fatto soffrire? Non lo sapeva nemmeno lui.

Poi la vide in tutta la sua bellezza. Gli venne incontro sfoderando un gran sorriso.

In quel momento seppe che lui non voleva fare del male ma voleva soltanto la pace, l’amore. Come si poteva pensare di essere cattivi quando sulla terra esistevano creature del genere.

Rispose al sorriso. In quel momento dimentico tutto. Soltanto un semplice gesto, che in certi momenti può essere grande, aveva distrutto quella specie di scudo d’odio che i suoi pensieri avevano creato.

Si alzò. Hermione era ancora lì che lo fissava, con quei suoi occhi avvolgenti e penetranti, e il suo viso esprimeva allo stesso tempo calma e calore, ma traspariva anche una certa insicurezza. .

Lei lo squadrò meglio e poi disse:

“ Perché mi guardi in quel modo?”

Harry ridestandosi come da un grande sogno, sorrise.

“Stavo pensando” rispose il moretto “ tutto qui”

Hermione lo guardo sospettosa.

“ E a cosa stavi pensando, se è possibile saperlo? “

Harry prese un attimo di tempo per rispondere. Voleva dirle tante cose, ma sul momento non ne trovava il coraggio.

“ A molte cose. Alla mia vita, a come sarà. E a voi, miei amici” si ritrovo a dire

Hermione continuava a scrutarlo. La sua espressione al momento era indecifrabile. C’era un solo particolare che lo turbava. I suoi occhi. Sempre così vivi, così pieni di vita… si erano spenti. Come se si trovasse a miliardi di chilometri da lui. Fu un attimo. Durò poco.

La sentiva lontana… irraggiungibile

Finì. Quella sensazione che lo aveva così fortemente turbato finì. E non lasciò più traccia di sé.

Hermione era ancora lì. Sul volto dipinta un’espressione di impazienza.

Gli rivolse un sorriso e concluse:

“ Ero venuta a dirti che il treno sta per giungere a destinazione. Ti conviene mettere la divisa Harry”

Fece per andarsene. Ma appena fuori dallo scompartimento si blocco.

Si rivolse nuovamente ad Harry:

“ Se hai bisogno di dirmi qualcosa, qualsiasi cosa ti turbi… puoi dirmela senza esitare.” Iniziò Hermione. “ Ci sarò sempre per te…”

Fuggì via.

Harry era sconvolto. Cosa voleva dire? Lo aveva forse scoperto. Aveva scoperto il suo segreto. Aveva forse scoperto che sarebbe, presto o tardi, diventato un assassino? O che forse avrebbe dovuto morire tra le più angoscianti pene?

No, non poteva averlo scoperto. Era impossibile. Eppure…

Scacciò la strana sensazione che gli avvolgeva il cuore e la mente.

Il treno era arrivato.

Sarebbe stato un anno difficile. Lo sapeva.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 Benvenuti ad Hogwarts ***


Una mega ringraziamento a tutti

Una mega ringraziamento a tutti! Ringrazio infinitamente chi ha recensito, come potrei non farlo, e anche chi ha solo, purtroppo, letto. Questo capitolo introduce grandissime novità. Per prima cosa è molto più lungo dei precedenti, come richiesto da HermioneWeasley e Cho89, e introduco alcune novità che si riveleranno importanti nel corso della storia. Posso dirvi che questa parte, comunque, resta una delle parti più tranquille della mia ff. Non ci saranno ne attacchi sconvolgenti ne morti premature, o almeno non per il momento. Sarà un lento riadattamento alla vita ad Hogwarts, con tutte le conseguenze portate dall’Oscuro Signore, comunque. Verranno proibite delle cose e ne verranno permesse altre. Si scoprirà infine che corso ha scelto Hermione! Nessuno indovinerà mai che corso ha scelto. Infondo se ci pensate è abbastanza facile da capire ma… insomma lo scoprirete leggendo.

Un’ultima anticipazione che vi lasciò, e che sono sicuro vi turberà, sarà la morte, molto più avanti nella trama, di un personaggio importante: sono indeciso se far morire Ron o Hermione… sì, forse morirà proprio Hermione! ( COSAAAAAAAAAAAAAAAA? Io ti uccido. Perché vuoi farmi morire? ND Herm ) ( Perché sono l’autore e io decido ND Nightmare ) ( Protesterò con la Rowling, brutta specie di bip bip bipbip bip e ancora bip ND Herm ) ( Signorina Granger, mi aspettavo un comportamento migliore da parte sua; 20 punti in meno a Grifondoro ND Mcgranitt ) ( Ma professoressa… ND Herm ) Comunque stavo scherzando, Hermione non morirà di sicuro. E’ il mio personaggio preferito dopotutto! Un personaggio importante comunque morirà.

Adesso passiamo ai ringraziamenti personali:

-         HermioneWeasley and Cho89: vi ringrazio infinitamente per il commento e vi invito a continuare. Non potreste fare commenti separati? Sai vedere aumentare il numero delle recensioni, può essere salutare, a volte.

-         Elizabeth Potter : mi fa piacere che tu mi capisca!!! La scuola… oddio!| Commenta sempre… ti prego!

 

Angolo del lettore: dico soltanto due parole. Semplicemente fantastico!

Non dovete perdere assolutamente una storia così!

Vale – Il risveglio dell’Anima

 

Capitolo 9 Benvenuti ad Hogwarts

 

Scesero dal treno con qualche difficoltà. Era diventata una bolgia. La gioia e soprattutto il sollievo per l’arrivo ad Hogwarts, aveva scatenato tutti gli studenti. Molti di essi, per la fretta di giungere alla metà, si erano accalcati in massa sulle carrozze. Alcuni invece, solo quelli che ne erano capaci, avevano addirittura pensato di smaterializzarsi. Harry, Hermione e Ron, al contrario degli altri, decisero di fare le cose con calma concludendo che prima o poi sarebbero arrivati e che quindi non c’era alcun bisogno di fare tutta quella confusione. Al che, sentendo la familiare voce di Hagrid gridare “ Primo anno, venite da questa parte. Primo anno” si avvicinarono in tutta tranquillità al poderoso mezzogigante.

Quando li vide ci manco poco che li stritolasse, tanto era forte il suo abbraccio.

“ Harry, Ron, Hermione come siete cresciuti! Come state, eh? Non vedevo l’ora di rivedervi!” disse stringendo ancora di più la presa su di loro “ Temevo che vi potesse essere accaduto qualcosa. Maledetti dissennatori! Ero disperato!” concluse poi liberandoli, con loro gran sollievo.

“ Non preoccuparti. Stiamo bene. Siamo felici di rivederti, Hagrid ” disse Harry con un gran sorriso

E in effetti lo erano. Vedere Hagrid, così possente ma buono in quella selva di studenti, li confortava. Se lui era lì significava che tutto era a posto e che, perlomeno, una delle persone a cui tenevano di più stava bene. Significava, o almeno si poteva credere, che la vita ad Hogwarts sarebbe trascorsa normale… anche se sapevano che non era così. Ad ogni modo, vederlo lì, in buona salute, chiamare a gran voce gli studenti, aveva infuso loro nuovo coraggio.

“ Mi racconterete tutto più in là… Devo correre, ragazzi. La cerimonia di inizio è già stata rimandata anche troppo… Ci vediamo al castello “ concluse Hagrid allontanandosi, conducendo i ragazzi del primo anno lungo il sentiero.

I tre, congedatesi con un gran sorriso, salirono su una carrozza libera.

 

Il viaggio dalla stazione di Hosgmeade a Hogwarts era relativamente breve, ma mai Harry si sarebbe aspettato di giungere al castello così in fretta. Era come se il tempo volesse trascinarlo avanti, senza esitazione, con foga inaudita. Si ritrovò davanti all’immenso portone di pietra che li separava dalla sala grande. Finalmente era a casa. La sua casa. Con trepidazione entrò all’interno della stanza e restò colpito da parecchie cose. Prima di tutto mancavano parecchi insegnanti all'appello, eccezion fattasi per la professoressa Mcgranitt, che li stava scortando all’interno, per il professor Piton, con suo gran dispiacere, e naturalmente per il professor Silente; poi, come se fosse già stato deciso da tempo, i 4 tavoli che di solito accoglievano gli alunni delle loro rispettive case, non c’erano più. Al posto di essi c’era un grande tavolo a spirale. Era enorme. Intorno a questo erano accuratamente sistemate centinaia di sedie, molte delle quali adornate di simboli speciali.

Cosa può voler dire tutto questo? Harry se lo chiese.

Cercò la risposta alle sue domande con lo sguardo. Silente era là, seduto imperiosamente di fronte a loro. Sul suo volto uno sguardo carico di significati. Sembrava preoccupato ma si sforzava di dare conforto, con quel suo sorriso pacato, a coloro che ne avevano bisogno.

E sempre con quell’espressione sul viso si alzò. Con un gesto fluido della mano richiamò l’attenzione dei presenti. La sala si ammutolì all’istante. Prese la parola:

“ Cari e amati studenti” iniziò l’anziano preside “ penso, e anzi ne sono sicuro, che siate molto stanchi e soprattutto molto affamati. Credo, e a ragione, che vogliate soltanto mettervi seduti a gustare un lauto pasto. Non temete, arriveremo anche a quel momento.”

Le sue parole vennero accolte con dei bisbigli abbastanza insistenti, ma ad un suo cenno della mano la sala tornò nel silenzio.

“ Adesso è necessario, però, parlare di altri fatti e soprattutto chiarire alcuni aspetti che incontrerete in questo nuovo anno “ riprese Silente

“ Quest’anno sarà un anno molto duro, ragazzi. Lo avrete capito, ormai con il ritorno di Voldemort…” un tremito percorse la sala “ si farà tutto più difficile. Sarà necessario prendere misure di sicurezza che molti di voi giudicheranno intollerabili, ma non ho altra scelta. Per prima cosa, come avrete già saputo dalle vostre lettere, le gite a Hosgmeade sono sospese. So che ci tenete molto, ma non si può fare altrimenti. “

Molti volti erano tristi. Voldemort gli stava togliendo quanto di più bello ci fosse ad Hogwarts e molti sapevano che non si sarebbe fermato lì.

“ Un’altra misura di sicurezza che devo prendere e che so scatenerà un’accesa protesta in tutti voi… “ l’anziano mago parve esitare nel formulare la frase “ è che il campionato di Quidditch non si terra”

Silente aveva azzeccato la situazione anche stavolta. Un tumulto generale era scoppiato nella sala. Espressioni furibonde, facce ribelli e il caos generato dalla frustrazione erano solo il contorno dell’insurrezione che veniva creandosi. I componenti di tutte le squadre avevano addirittura formato un coalizione contro questa orrenda nuova notizia, che sembrava avesse sconvolto l’intero corpo studentesco della scuola. Sembravano decisi a tutto. Anche i Serpeverde erano insorti insieme alle altre casate. Testimonianza di quanto la situazione stesse degenerando.

Silente era rimasto immobile, calmo, imperturbabile…

Avrebbe aspettato che gli animi si fossero sfogati, calmati poi avrebbe ripreso a parlare. Quando vide però, che tutto ciò non era possibile, decise di prendere la parola:

“ Ragazzi, calmatevi, vi prego “ nel suo tono si leggeva più una richiesta che un ordine “ so che è difficile, ma…” provò a parlare il preside.

“ Non potete toglierci anche questo! “ scoppiarono molte voci

“ Non è giusto! “ urlò qualcun altro

“ Vogliamo il Quidditch “ esplose la sala

Tutti gli studenti, in coro, intonavano a gran voce quelle tre semplici parole:

“ Vogliamo il Quidditch. Vogliamo il Quidditch. “

Sembravano non fermarsi mai. Silente provo più volte a riportare la calma, ma non riuscendoci fu costretto ad intervenire.

Silencio “ gridò e la sala ritornò quieta per via del potente incantesimo

“ Adesso mi ascolterete senza fiatare, va bene? Vi libererò dall’incantesimo, ma dovrete lasciarmi finire, chiaro? “ il suo volto anche se aveva assunto un atteggiamento deciso era triste e stanco “ Mi dispiace, ragazzi. Ma l’attacco al treno avrebbe dovuto insegnarvi qualcosa. Siete in pericolo. Siamo in pericolo. So che è dura, ma dobbiamo farcela “ concluse con un’espressione notevolmente raddolcita

“ Adesso vi sciolgo dall’incantesimo. Silencio Evanesco “ grido Silente e la voce venne restituita a tutti.

Nonostante questo, non fiatava più nessuno e i minimi sussurri che si sentivano venivano da fuori. Dal vento.

“ Bene “ riprese Silente con tono incalzante “ devo comunicarvi altre cose. Ci sono notevoli cambiamenti quest’anno… Per prima cosa, come avrete già notato, non esistono più i 4 abituali tavoli, ma bensì questo unico grande tavolo a spirale. Gli studenti si siederanno in circolo intorno ad esso per i vari pasti e gli eventuali esami. Tutto ciò è stato fatto per unirvi ancora di più tra voi. Dovete collaborare.”

“ Naturalmente esistono ancora le 4 casate “ precisò vedendo la faccia disgustata di Malfoy, che al solo pensiero di dover mangiare accanto ai mezzosangue aveva ceduto a i conati di vomito “ non preoccupatevi. La coppa delle case si svolgerà come sempre “

“ Un ultima cosa e poi potrete dedicarvi al cibo “ riprese il preside “ come avrete notato mancano alcuni insegnanti… Molti di essi in questo momento sono occupati per la sicurezza del castello e stanno svolgendo compiti che al momento non vi devono interessare. Tutto questo mi permette di introdurre l’ultimo argomento prima delle tante agognate pietanze.”

“ Come avrete notato anche quest’anno manca il professore di Difesa contro le arti oscure e visto che la professoressa Umbridge non è più disponibile…” spiegò Silente con appena l’ombra di un sorriso “ sono felice di presentarvi il vostro nuovo insegnante! “

Gli studenti guardavano in tutte le direzioni per capire chi fosse, ma oltre a loro non c’era nessuno.

Silente vedendo gli sguardi persi concluse:

“ Il professore di Difesa contro le Arti Oscure… sono io!”

Un boato. Questa volta non di rabbia ma di giubilo. Silente avrebbe insegnato loro la difesa. Hermione aveva due occhi tondi come galeoni:

“ Ma è fantastico “ esclamo rapita dalla contentezza “ Silente ci insegnerà tutto, ma proprio tutto… Non vedo l’ora d cominciare. Sono così in ansia. Quando inizieranno i corsi…?” esclamò in totale sindrome da ragazza più felice del mondo.

“ Hermione sei irrecuperabile “ soggiunse Ron con un ghigno

Harry sorrise. Era contento di quest’ultima notizia ma non disse niente. In realtà non aveva mai parlato; neanche quando erano insorti tutti per il Quidditch. Si sentiva strano. Spossato. Voleva solo riposare. I discorsi di Silente gli avevano dato ancora più cose a cui pensare.

Come sarebbe stato il nuovo anno?

Sarebbe servito sigillare Hogwarts, e proibire ogni uscita, per evitare attacchi dall’Oscuro Signore? No, si disse. E Silente lo sa.

Lo guardò ancora. Sembrava sempre ogni giorno vecchio. Sembrava che ogni volta che lo rincontrava fosse invecchiato di 10 anni. Avrebbe resistito ancora a lungo? E quando sarebbe caduto cosa sarebbe successo ad Hogwarts?

Si sentì triste e perso. Solo…

Mai poi… fu un lampo. I loro sguardi si incrociarono. Harry lo fissava in cerca di un sostegno e la sua richiesta fu accolta.

Serenità. Lo sguardo del preside gli dava serenità e gli faceva anche piacere visto che glielo aveva negato per tutto l’anno passato.

Poi il preside riprese la parola.

“ Credo di dovervi dire un’altra cosa prima del banchetto… “ accennando un lieve sorriso “ Benvenuti ad Hogwarts “

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 Nonostante tutto ***


Ci sono ancora

Ci sono ancora! Speravate di no,eh? Purtroppo dovrete sopportarmi ancora per un po’! Mi scuso per il ritardo ma, per finire questo capitolo, ci ho messo un eternità! Se ci aggiungete i compiti scolastici… che barba. Sono già partiti a razzo!

Non voglio comunque tediarvi con i miei discorsi scolastici, che sono sicuro, nessuno vuol sentire e nemmeno io voglio raccontare. Ringrazio… i pochi recensitori… per l’esattezza le 2 recensitrici che mi sono rimaste: Hermione Weasley e Elizabeth Potter. Vi ringrazio infinitamente per la vostra pazienza. Infondo non è che cercassi molta fortuna con questa ff. So che non è un gran che … ma sapere che a qualcuno piace… è confortante!

 

Un’ultima cosa.

Per coloro che volessero scambiare quattro chiacchiere con me, per parlare di qualunque cosa lascio l’indirizzo e-mail:

godhands89@yahoo.it

Purtroppo MSN, visto computer catorcio, non è per il momento utilizzabile. Vi invito a spedire e-mail, dunque.

Questa è un’iniziativa che mi ricorda molto quella di qualcun altro. Vero, silverwings? Capisco che il tuo computer sia andato, ma cerca di farti sentire!

Un bacio a tutti

Nightmare

 

Capitolo 10 Nonostante tutto

 

Dopo il lungo discorso di Silente, una calma generale era scesa su tutti i presenti. Molti studenti, soprattutto i Serpeverde, nei quali si metteva in evidenza Malfoy, avevano protestato molto all’idea di doversi mischiare alle altre tre… casate, ma dopo alcuni appelli del preside si erano comunque seduti, forse troppo esausti ed affamati per spingere altre obiezioni. Il clima era rilassato, molto rilassato.Lo smistamento si era svolto come di consueto e nuovi ragazzi erano stati accolti con grande entusiasmo. Silente era riuscito nel suo intento. Aveva ridonato, almeno per il momento, la pace dell’animo a coloro che l’avevano persa spingendoli a credere che a Hogwarts, se le regole fossero state rispettate, non sarebbe mai potuto accadere nulla di pericoloso.

Ma mentiva. Lo sapeva. Voldemort presto avrebbe attaccato e neanche lui sapeva se ne sarebbero usciti indenni, o quantomeno vivi. Nonostante tutto questo però, si sforzava di essere forte. Cercava di non mostrarsi debole e soprattutto cercava di dare una speranza, anche quando ormai di speranza ce n’era ben poca. Doveva… Lo doveva a loro…

Tutti i presenti in sala, rinfrancati dall’ottimo pasto, avevano ripreso a chiacchierare in modo ciarliero, allegro e sembrava che nessuna preoccupazione li turbasse più.

Quando però Silente si alzò, tutti quanti ripiombarono nel silenzio più assoluto e le loro attenzioni vennero subito accolte dalla sua persona.

“ Il banchetto è finito. Spero che sia stato di vostro gradimento “ le voci che seguirono a quest’affermazione gli diedero ragione di credere che fosse così “ e che, con le forze riacquistate, possiate essere tanto forti da ascoltarmi ancora per un po’. “

“ Come vi ho già detto, quest’anno, le novità non mancano e in merito a questo ho ancora un po’ di cose da dire. “ annunciò Silente

“ Quest’anno, in seguito agli avvenimenti recenti, ho deciso, in collaborazione con gli altri insegnanti, di riproporre… il club di duellanti. “

Questa affermazione lasciò di sasso tutti i presenti. Molti di loro ricordavano infatti il club dei duellanti… come un vero disastro. C’era stato un solo incontro, presieduto tra l’altro da Allock, e questo dovrebbe dire già molto, e ci mancò poco che la situazione andasse in tragedia. E adesso Silente lo riproponeva… e a che scopo poi, per riempire l’infermeria di feriti?

Il preside vedendo gli sguardi vacui dei presenti, continuò a spiegare:

“ Con questa iniziativa contiamo di potervi maggiormente rafforzare negli incantesimi di difesa e soprattutto vogliamo giudicare il livello medio di tutta la scuola nella difesa dagli incantesimi oscuri “

“ Naturalmente cercheremo di non ripetere “ disse Silente con un sorriso “ gli errori dell’ultima volta… “ il pensiero rivolto ad Allock

“ A presiedere il tutto naturalmente ci sarò io e il mio assistente sarà il professor Piton “ proseguì Il mago senza indugi “ Spero che parteciperete numerosi. “

Gli sguardi dei presenti facevano capire che molti, nonostante le rassicurazioni, erano ancora diffidenti all’idea. Harry dal canto suo, apprezzava la cosa e pregustava già il momento in cui si sarebbe riconfrontato con Malfoy.

Il preside riprese:

“ C’è un’ultima cosa che devo dirvi, e che penso vi farà molto piacere “

“ Signorina Granger, potrebbe venire qui un momento? “ chiese gentilmente il preside

La sala rivolse tutta l’attenzione su di lei, che guardava spaesata Silente. Harry e Ron la fissarono incuriositi alzarsi e raggiungere il tavolo degli insegnanti.

“ La signorina Granger, come alcuni di voi sapranno, ha ottenuto nei M.A.G.O., e in ogni materia di essi, Eccellente. Con tali credenziali “ le rivolse un gran sorriso e lei arrossì “ avrebbe potuto far richiesta per qualsiasi corso possibile ma… ne ha scelto uno un po’ insolito per questo periodo”

Harry e Ron attentissimi come non mai, sembravano pendere dalle labbra di Silente e con molta eloquenza, lanciavano occhiate molto interrogative all’amica. Dal canto suo Hermione si chiedeva il perché di quell’assurda situazione. Non capiva, nonostante lei avesse sempre capito tutto, perché Silente stesse facendo tutto ciò. Per metterla in imbarazzo. No, il preside non era proprio il tipo. E allora? Forse aveva deciso di rendere pubblico il suo ruolo per non creare sorprese ma, con l’esperienza fatta in questi anni, lei sapeva perfettamente che c’era dell’altro.

Silente continuò:

“ Vedete, di solito è raro che un fatto del genere si verifichi così presto, ma le potenzialità della signorina Granger sono enormi quindi abbiamo deciso di dargli una possibilità. La signorina Granger ha scelto…” l’attenzione era al massimo “ di fare l’insegnante…”

L’insegnante? La sala era piena di facce interrogative. L’insegnante? Tutti i posti erano già presi. Cosa avrebbe fatto l’insegnante fantasma?

Il preside proseguì d’impeto:

“ Precisamente l’insegnante di Trasfigurazione. Giusto, signorina Granger? “

“ Giusto, professor Silente “ rispose Hermione con sguardo deciso

Harry cominciava a capire molte cose. Il perché della segretezza del corso, il perché di un Hermione così strana. Aveva paura. Paura di essere presa in giro, paura di non essere all’altezza, paura di confrontarsi con se stessa. Anche se parlare di paura forse era eccessivo. Timore, magari. Decisamente timore.

L’attenzione della sala adesso era attirata da tre persone: da Silente ed Hermione, che continuavano a guardarsi,  l’uno divertito l’altra un po’ accigliata, e soprattutto dalla professoressa McGranitt, quanto mai taciturna in quell’occasione. Tutti sapevano che la cattedra di Trasfigurazione era sua e si chiedevano se ne avesse rinunciato per favorire l’allieva.

“ Temo di dovervi un po’ di spiegazioni, credo “  riprese Silente come se stesse covando un bomba che sta per esplodere “ la signorina Granger naturalmente è troppo giovane per fare l’insegnante e i Decreti Ministeriali lo impediscono se non si è conseguita la maggiore età. Quindi… non farà ancora l’insegnante, ma bensì l’assistente della professoressa Mcgranitt, nonché la sua tirocinante. Per tutti questi motivi è necessario che la consideriate come un membro effettivo del corpo insegnanti, quindi in grado di punirvi, ma anche come una vostra compagna che frequenterà comunque le lezioni “

La sala era… non c’era un espressione per definirla. Molti ancora non capivano dove volesse andare a parare Silente. Perché dire tutto questo ora e non magari a lezione di trasfigurazione, in tutta tranquillità?

Silente, anche se involontariamente, rispose a quella domanda:

“ Molti si chiederanno il perché di tutta questa presentazione, ma vedete, era necessaria ai fini di un’altra iniziativa che abbiamo preso quest’anno…” spiegò Silente “ Abbiamo deciso di creare una specie di corpo insegnanti giovanile…“ proseguì senza esitazione.

Molti ancora non capivano. Un corpo di insegnanti giovanile? Sapevano che Silente era pazzo, ma non credevano fino a questo punto.

“ Sull’esempio della signorina Granger, abbiamo deciso di fornire ad ogni insegnate una specie di assistente. Questo assistente avrà compiti molto più limitati della signorina Granger, perché lei ha scelto il corso apposito, ma avrà comunque alcuni privilegi” disse il preside senza più freni

La sala era sconvolta. Assistenti? Studio in più? Chi avrebbe mai voluto fare l’assistente? E poi con quali criteri, venivano scelti questa specie di collaboratori?

“ Vorrei che venissero qui… “ riprese silente, mentre la sala mostrava sensazioni contrasti “ il signor… Neville Paciock “ esplose il preside con voce sicura.

I presenti in sala erano esterrefatti. Paciock? Assistente? I più maligni si chiedevano, cosa mai si fosse fatto Silente prima di prendere questa decisione. Harry da parte sua, era contento per Neville. Forse quel ruolo gli avrebbe dato un po’ più di autostima.

Neville, inciampando nella sedia, raggiunse abbastanza imbarazzato il tavolo dei professori e lanciò a Silente uno sguardo di puro terrore, in attesa del suo verdetto.

“ Vorrei qui anche i signori… Malfoy “ acclamazione dai Serpeverde “ Weasley, Potter “ stavolta le acclamazioni vennero dal tavolo dei Grifoni “ e le signorine Brown, Calì Patil e Chang “ annunciò il preside.

I ragazzi chiamati risposero all’appello con qualche incertezza ma alla fine raggiunsero, bene o male, tutti, il tavolo delle “autorità”.

“ Allora “ iniziò Silente “ il signor Neville Paciock sarà l’assistente della professoressa Sprite ad Erbologia; il signor Draco Malfoy aiuterà il professor Piton durante la lezioni di Pozioni; il signor Ronald Weasley seguirà Madama Bumb nelle sue lezioni di volo; la signorina Cho Chang darà una mano al professor Vitious nelle ore di incantesimi; le signorine Brown e Patil aiuteranno il professor Fiorenzo e la professoressa Cooman durante Divinazione; e il signor Harry Potter mi seguirà nelle lezioni di Difesa contro le arti Oscure “ finì Silente come se avesse imperato il discorso a memoria

Ad ogni nome pronunciato dal preside, le sensazioni dei presenti erano cambiate ad un ritmo forsennato. C’è chi provò quieta incredulità, chi forte compassione, chi soltanto ossequioso rispetto. Ma Harry, quando senti il suo nome legato a quello del preside provo soltanto felicità. Una felicità nata da un rapporto che poteva essersi incrinato con l’ultimo anno, ma che il preside aveva provveduto a risaldare. Ron era pazzo di gioia. Avrebbe fatto ciò di cui era veramente capace e si interessava alla follia.

“ Naturalmente vi chiederete cosa ci guadagnano questi ragazzi, da tutto ciò. Bene ve lo dirò. “ riprese il preside, fermando il flusso dei pensieri di Harry “ I suddetti sono esenti dagli esami, “ la sala era ammutolita considerando lo scetticismo che aveva dimostrato poco prima “ potranno girare per Hogwarts a qualsiasi ora della notte, in qualità di sorveglianti, e disporranno di 5 fine settimana ad Hosgmeade in più. Questo è tutto, potete andare nei vostri dormitori. E non voglio sentire proteste “ concluse l’anziano preside, guardando uno ad uno gli assistenti e poi l’intera sala. Harry era felice oltre ogni dire. Guardò Ron che ricambiò lo sguardo di pura gioia. Sarebbe stato un bell’anno. Nonostante tutto.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 Colloquio con Silente ***


Eccomi di ritorno

Eccomi di ritorno! Vi ho fatto attendere molto, eh? Sapete, con l’inizio della scuola, è un po’ difficile conciliare tutti gli impegni… sto cercando di scrivere con continuità, ma è complicato! Ringrazio tutti quelli che hanno commentato, miei fedeli lettori, e anche quelli che, purtroppo, hanno solo letto… Vi ringrazio tutti, immensamente!

Passiamo agli appunti personali:

-         Hermione Weasley: immancabile. Sono molto felice quando leggo le tue parole… prometto che risponderò al più presto alla tua e-mail… e non preoccuparti non tarderò molto a farlo! Non ti va proprio a genio la coppia Harry/Hermione,eh? Bè, vedrò se accontentarti… ma non ci sperare troppo!

-         Cho89: fedele amica di Hermione Weasley. Non ho ancora capito il soprannome “La Cosa” e se vorrai darmi delucidazioni sull’argomento… Mi auguro, e non sai quanto, che continuerai a commentare con assiduità, d’ora in avanti. Ti ringrazio per i complimenti!

-         Elizabeth Potter: ti ringrazio per il 10… ma non credete di esagerare? Non mi sento poi così bravo… Ti ringrazio comunque enormemente… Continua a commentare! Mi fa sempre piacere ricevere i tuoi commenti.

-         Piper91: finalmente ritorni a commentare! Mi mancavano un po’ i tuoi commenti… spero continuerai a recensire! Draco e Piton ne combineranno di tutti i colori al povero Harry. Statene certi!

Ripropongo l’iniziativa del 10° capitolo:

per chi volesse parlare un po’ con me, e non solo di ff, lo invito a scrivere all’indirizzo:

godhands89@yahoo.it

Adesso buona lettura!

 

Capitolo 11 Colloquio con Silente

 

Mentre la folla, come un fiume in piena, si riversava verso l’uscita dalla sala grande, Silente percorse con passo deciso lo spazio che lo separava dal tavolo dei Grifondoro. Ad attenderlo, con un espressione indecifrabile sul volto, stava Harry Potter, comodamente seduto sulla sua sedia. Harry, in un qual modo, se l’era aspettato. Sapeva che, prima o poi, il preside lo avrebbe convocato per gli avvenimenti del treno. Sapeva che gli doveva dei chiarimenti. Così aveva congedato i suoi amici, dicendo che aveva bisogno di parlare da solo con Silente e li aveva avvisati che, forse, avrebbe fatto tardi quella sera.

 Il preside non lo aveva smentito neanche quella volta. Ormai era un passo da lui e sul suo volto vi era dipinta un espressione molto divertita.

“ Sono così prevedibile, Harry? “ chiese Silente, un sorriso sul volto stanco

“ Sapevo che sarebbe successo, prima o dopo “ tagliò corto il giovane Grifondoro, che essendo molto stanco, voleva finire la conversazione quanto prima

“ Puoi venire nel mio stanza, allora “ concluse Silente, cominciando a camminare verso l’uscita

Harry con un cenno d’assenso lo seguì e insieme, fianco a fianco, cominciarono il loro tragitto verso l’ufficio di Silente.

Non si dissero praticamente nulla per tutto il tragitto. Silente continuava a camminare imperterrito e sembrava che, tutto ciò che avveniva al di fuori della sua mente non avesse importanza. Harry, di per sé, apprezzava, e non poco, questo atteggiamento. Anche lui non aveva molta voglia di discutere.

Giunsero infine al falco di pietra, l’apertura magica alla stanza di Silente, che non poche volte lo aveva visto entrare nel corso degli ultimi anni. Ogni anno, il preside dava sfogo alla sua creatività, aggiungendo una parola d’ordine sempre più strana, ogni nuovo giorno che arrivava. Naturalmente le nuove parole riguardavano sempre e in ogni caso dolci, sia babbani che magici,  vista la sua grande passione per quest’ultimi.

Così Harry rimase molto stupito quando Silente esclamò:

Esercito di Silente”

Il giovane Grifondoro lo guardò con aria interrogativa. Era stupito.

Il preside si limitò a lanciargli un sorriso di sfuggita, per poi incamminarsi verso le scale.

Giunti alla fine del loro percorso e finalmente arrivati nello studio di Silente si adagiarono su due poltrone, l’una rivolta a l’altra, molto comode. L’ambiente era come se lo ricordava; oggetti strani di ignota utilità, carte stellari sparse un po’ dovunque, scaffali interi di libri e libri, tanti da accontentare un Hermione in vena di letture… Fanny era comodamente aggrappata al suo trespolo e sembra riposare tranquillamente. Poteva considerarsi in età già adulta, vista la chioma rossa incandescente e la grandezza delle ali molto ampia. I quadri dei vari presidi di Hogwarts, come al solito, erano o volevano far credere, di dormire sommessamente. Alcuni sonnecchiavano in modo poco convincente e altri addirittura russavano in modo talmente rumoroso da risultare poco credibili anche al più tonto del mondo.

Harry provò istintivamente un moto di vergogna. L’ultima volta che era entrato in quello studio aveva scatenato una vera e propria apocalisse contro ogni oggetto che gli era capitato sottomano. Aveva distrutto uno spioscopio di valore, aveva scaraventato una sedia contro la parete… non si era proprio dato un controllo.

Silente interruppe, forse per la seconda o la terza volta nella giornata, il flusso continuo e costante dei suoi pensieri.

“ Harry, so che sei molto stanco e che vorresti solo essere a letto in questo momento, ma devi raccontarmi per filo e per segno cosa e successo “ disse cortesemente l’anziano mago

Harry iniziò il suo racconto. Descrisse minuziosamente ogni particolare; l’arresto del treno, l’attacco, i patronus, i dissennatori in fuga… Si accorse, man mano che raccontava, di sentirsi meglio. Era più facile parlare. Era come se del veleno gli venisse sottratto per un ignota ragione. Tutta la rabbia, la frustrazione provata nel raccontare si era dissolta così com’era venuta.

Silente, alla fine del suo lungo discorso, che per altro non aveva fermato minimamente, si era alzato e aveva iniziato a percorrere la stanza a grandi passi, rimuginando fra sé. Quell’operazione andò avanti per alcuni minuti. Poi, all’improvviso, Silente si fermò di colpo. Si girò con sguardo serio verso Harry e chiese:

“ Ai fatto sogni strani di recente, Harry?”

Lui sapeva. Come poteva, ogni volta, sapere tutto in anticipo.? Come faceva a saperlo? Per un folle momento si chiese se Silente fosse in grado o meno di leggere nel pensiero. Infondo era possibile, no? Era un grande mago, e poteva benissimo fare quel genere di cose.

“ Allora? ” incalzò sempre più serio Silente

Si decise. Glielo avrebbe detto.

“ Si, uno solo. Parecchio strano “ rispose Harry fremente più che mai nell’attendere la parola di Silente

“ Vorresti parlarmene? “ chiese gentilmente il preside

“ Va bene “

E iniziò così il suo racconto. Parlò della stella; di quella forza inesplicabile, che lo aveva avvolto, che lo aveva impressionato. Parlò di tutto quello che si ricordava.

Della voragine. Della voce, calma e profonda. E dei suoi sospetti su di essa. Parlò fino a quando la fatica, accumulata nella giornata, non si fece sentire veramente.

Era stanco. Voleva riposare… ma al contempo, voleva sapere. Sapere…

Silente gli rivolse la sua solita occhiata penetrante, che sembrava passarlo da parte a parte, come scrutandolo, esaminandolo.

“ Hai un’idea di cosa possa essere, Harry? “ chiese Silente

“ Non proprio. So che è qualcosa di molto potente. E potrebbe essere pericolosa. Quando l’ho sentita mi sentivo rinato. Per quell’unico attimo mi sono veramente sentito felice. In pace con tutti. In pace con me stesso. Ma poi… quella sensazione si è dissolta e ha lasciato il posto… al vuoto. Mi sono sentito incredibilmente vuoto. Senza un’anima. Senza un nome… “

“ Un giorno, Harry, ti dirò che cos’è quella stella… ma non oggi. Sei stanco… ti prometto che un giorno te ne parlerò. Non sono ancora sicuro, con precisione, di che cosa si tratta, ma quando verrà il momento ti dirò tutto quello che so… “ concluse Silente, lo sguardo imperturbabile, dietro gli occhiali a mezzaluna.

“ Adesso puoi andare, Harry. Buonanotte. “

“ Buonanotte “

Harry uscì.

Cosa poteva essere? Silente era stato chiaro. Lo avrebbe saputo al momento giusto. Al momento giusto…

Era stanco. Ci avrebbe pensato l’indomani, con maggior calma.

La cicatrice gli doleva. La testa era in fiamme.

Lontano, qualcuno, stava soffrendo. Stava morendo. Un terrore, chiamato Voldemort, lo stava lentamente uccidendo.

Lontano, qualcuno, stava soffrendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 Pozioni ***


Capitolo 12 Pozioni

Sono tornato! Lo so, lo so… sono imperdonabile. Così tanto tempo senza farmi vivo… ma cosa potevo fare? Non voglio cercare delle scuse ma, da come avrete potuto capire, sono stato parecchio impegnato. Scuola, calcio, impegni vari… è difficile saper conciliare tutto! E ad aggiungersi a questo, come se non bastasse, il mio adorato “computer” a deciso di dichiararsi scioperante! Non vi dico… aveva assunto un totale, e a sé stante, modo di vivere indipendente! Si scollegava da solo, si spegneva da solo… alle volte apriva dei programmi da solo, con la catastrofica conseguenza, e preciso catastrofica, di portarmi al più totale esaurimento nervoso. Adesso è tutto risolto, però. Una semplice formattazione, alle volte, può fare miracoli.

E così, poveri voi, sono di nuovo qui a proporvi i miei angoscianti deliri… Dovrete sopportarmi ancora per un po’, temo. Ma infondo, se state leggendo le mie parole, non dovrebbe poi pesarvi molto tutto ciò.

Questo capitolo, che Hermione Weasley e silverwings hanno letto in anteprima, è un po’…come dire… sicuramente è un capitolo molto riflessivo. I pensieri di Harry prendono gran parte del capitolo e non succedono avvenimenti particolarmente rilevanti. È un classico capitolo di transizione, che a molti potrà anche non piacere, ma che dà il là ad una serie d’avvenimenti… mi sto scoprendo troppo, forse. Per il momento non vi dico di più. Non prendetevela…

Passiamo adesso ai ringraziamenti. Ringrazio, come al solito, tutti quelli che hanno commentato e anche quelli che hanno solo letto. A proposito di quest’ultimi… ho notato che… siete tanti. Ho controllato e ho visto che l’ultimo capitolo lo hanno letto più di 200 persone! E allora perché ha commentare sono i soliti noti? Questo non so spiegarmelo… su 200 persone soltanto quelle cinque o sei persone commentano costantemente. Non mi lamento, comunque. Non sono messo poi così male…

Ma io mi rivolgo proprio a te, sì proprio tu, che stai leggendo. Non ti costa nulla commentare. E quando arriverai infondo al capitolo e non saprai come comportarti, ricordati le mie parole. Un commento fa sempre piacere, anche se negativo. L’autore sa se la storia è apprezzata e può regolarsi di conseguenza.

Adesso basta. Non vi tedierò ulteriormente con i miei vaneggiamenti.

Passo direttamente ai ringraziamenti personali:

-         Hermione Weasley: cara Hermione, come farei senza di te? Commentatrice sempre presente e pronta a dispensare consigli… ti ringrazio infinitamente di tutto! La coppia Harry/Hermione è impossibile, lo so anch’io… ma, questa storia, l’ho impostata in una certa maniera e ormai la devo finire in questo modo. E poi chi ti dice che Hermione ricambierà Harry? E Ron, secondo te, resterà con le mani in mano? Vedi un po’ tu! Continua a commentare sempre così assiduamente!

-         Cho89: la ormai celebre “COSA”… ma poi, cosa “COSA”? Prima o poi, dovrò scoprirlo! Ringrazio anche te per aver commentato. Non importa se lo farai in ritardo l’importante e che tu lo faccia. Il tuo computer è impazzito? Non crucciarti, non sei l’unica a cui è successa questa cosa! Hai visto che ho commentato la tua one-shot, il sogno? Spero avrai apprezzato il mio commento!

-         silverwings: sorella mia, come va? Sono mesi che non aggiorni la tua ff… va bene, anche io ho peccato di lentezza, ma tu perlomeno i capitoli li hai già scritti! Aggiorna presto, ti prego! Quando hai un po’ di tempo commenta, anche gli altri capitoli. Il tuo intervento è sempre ben accetto, lo sai!

-         alessandro: eccomi qua! Quando ho letto i tuoi commenti mi sono accasciato in terra dalle risate. Ahahahahahahahah! Non immagini, quanto mi sono divertito! Certo, qualche commento un po’ più serio avresti potuto anche lasciarmelo, ma va bene lo stesso. Spero continuerai a commentare… anzi, forse è meglio dire, d’ora in avanti dovrai commentare, altrimenti… Sai la mia ritorsione può essere delle più cruente! Sto scherzando naturalmente! Sai, come tuo compagno di classe, mi sento un po’ condizionato nel risponderti… con tutte le cavolate che hai scritto, ci si potrebbe fare un libro e io non ho il tempo, e forse neanche la voglia (perdonami), di rispondere a tutto! Quando mi chiedi: ma ci si becca con queste storie? Io, cosa posso risponderti? Lo faccio solo per piacere personale. Mi serve per scaricare lo stress e nient’altro. Penso che capirai… Ho apprezzato, e non sto scherzando, tutte le tue puntigliose critiche sugli errori d’ortografia… lo so, lo so… dovrei evitarli, ma sai, mi affido molto al correttore di Word… non controllo molto gli errori. Cercherò di farne il meno possibile, comunque. Quando inizi a scrivere qualcosa anche tu? Sai vorrei togliermi un certo piacere…

-         Liam Jargo: so che il linguaggio, da me usato, non è uguale a quello della Rowling! Ma, del resto, se scrivessi come la Rowling, non sarei qui a risponderti. Sarei in giro per il mondo a reclamizzare i miei libri, no? Ho apprezzato il tuo commento. Spero che, se avrai tempo e voglia, riuscirai a commentare anche gli altri capitoli. Non mi deludere!

-         Elizabeth Potter: cara la mia Elizabeth, mi dai sempre la forza di continuare a scrivere. Come farei senza di te? 10… dici che è poco, eh? Stai attenta, a dire queste cose, potrei montarmi troppo la testa d’idee di onnipotenza… Certo, mantenere questo voto non sarà facile, ma cercherò di non deluderti! Per quanto riguarda la coppia Harry/Herm penso di aver risposto già con il commento a Hermione Weasley. Il romanticismo ci sarà, non preoccuparti! Dovrai aspettare ancora qualche capitolo, però!

Continua a recensire!

 

E adesso, a grande richiesta (ma quale grande richiesta! N.D. Tutti), ripropongo l’angolo del lettore, la rubrica adatta per i lettori bisognosi di storie.

Angolo del lettore: con le sue storie, sempre ben scritte, sempre ben impostate, mi ha lentamente portato alla conoscenza di questo fantastico mondo delle fanfiction. La sua, è stata la prima ff che ho letto, e ne sono rimasto affascinato. E da allora non ho più smesso di leggere le sue storie. Alcuni la conoscono come Robrov, suo nickname in fanfiction.it, altri come Robix, nickname che ha tuttora. Non so se vi è mai capitato di leggere qualcosa scritto da lei… il mio consiglio è FATELO! Non importa quale storia sceglierete. Lei saprà sorprendervi, comunque. Personalmente vi consiglierei la seguente:

I still haven’t found what I’m looking for

 

Adesso vi lascio alla lettura del capitolo… spero vi piaccia. Al sottoscritto non pare un granché, comunque….

 Buona lettura!

 

 

Capitolo 12 Pozioni

 

Era una giornata fresca, limpida. Il castello, via via più rumoroso ogni ora che passava, era inondato da una luce non sua, che andava avvolgendolo completamente. La tensione, e soprattutto la paura del giorno prima, era svanita e il sole sembrava volere infondere nuova speranza negli animi bui.

Harry si svegliò di buon'ora. Aveva dormito bene, complice la stanchezza accumulata durante il giorno precedente, ed era molto rilassato. Come non lo era da un po’ di giorni, ormai.

La giornata si prospettava tutt’altro che riposante, comunque. Ad attenderlo c’era un orario scolastico terrificante: Trasfigurazione, se non altro Hermione lo avrebbe aiutato di più in qualità d’assistente, Incantesimi, e… Pozioni!

Pozioni… Se fare lezione con Piton lo irritava terribilmente, e irritava è una parola abbastanza dolce per la sua situazione, adesso con Draco come assistente sarebbe stata una vera tragedia! Perché doveva ricevere un castigo così ingiusto?

Piton da solo bastava e avanzava… con Draco sarebbe stato tutto più difficile! Lo avrebbe sicuramente ridicolizzato davanti alla classe, con compiacimento di Piton, e non avrebbe fatto altro che togliergli punti.

Con l’aria di un condannato a morte, si alzò e decise che era ora di andare a fare colazione. La sala grande era ancora vuota quando arrivò. Il gran tavolo a spirale, che invadeva la stanza, ospitava, per il momento, pochissimi studenti. Decise di sedersi. Un buon pasto forse, lo avrebbe risollevato.

Il suo pensiero era ancora tutto rivolto a pozioni, però. Perché Silente aveva scelto Draco? Era forse un maestro nelle pozioni? Sapeva maneggiare meglio di lui quegli inutili intrugli? No, o almeno lui non lo considerava tanto bravo. A dir la verità, non lo aveva mai osservato molto. Era troppo preso dalle minacce di Piton per accorgersi della sua… “ fantomatica bravura “. Era davvero così portato per la materia?

Infondo Piton lo aveva sempre favorito. Lo aveva sempre difeso. Non aveva mai lanciato un rimprovero contro di lui… Piton. Forse erano i docenti a scegliere gli assistenti… forse non era stato Silente. Con la sensazione insopportabile, con il presentimento, che la giornata sarebbe finita male, finì di fare colazione. Ron ed Hermione arrivarono giusto in quel momento.

“ Ti sei svegliato presto stamattina, vedo “ disse Hermione sedendosi accanto a lui

“ qualche problema? “ concluse guardandolo intensamente

Quegli occhi. Quello sguardo. Si sentì improvvisamente calmo, sereno. Come quando si era alzato. Le sue preoccupazioni su Draco, Piton e su tutto il resto, si erano volatilizzate. Non c’era nulla che potesse turbarlo, in quel momento. Nessuno.

Quella voce… quel suono melodioso, lo confortava. Non sapeva, o non voleva chiedersi il perché gli stesse accadendo tutto questo, non lo sapeva…

Cercò di tornare in sé. Lei lo stava ancora scrutando, indecifrabile.

“ Terra chiama Harry. Terra chiama Harry… rispondete “ disse Ron scrutando l’amico, che sembrava finito su un altro mondo.

Si ridestò. La voce di Ron lo aveva riportato in sé.

“ Ehm, sì… scusa. Mi ero un po’ distratto… e che… “ voleva dirle qualcosa ma, istintivamente, si fermò “ si, ecco… sono un po’ preoccupato per pozioni “ concluse dicendo la prima cosa che gli veniva in mente.

Infondo era vero. Non aveva mentito, o perlomeno non aveva mentito a loro. Aveva mentito solo a se stesso. Non poteva… non poteva.

“ Hai ragione, amico. Sarà un bel problema affrontare i sotterranei, oggi” rispose Ron, non accorgendosi degli stati d’animo di Harry.

Lei continuava a fissarlo. Era rimasta zitta tutto il tempo. Che avesse capito? Lo aveva forse intuito? No. Era impossibile. Infondo, nemmeno lui, sapeva bene cosa gli stava accadendo.

“ Forse è meglio andare, ragazzi. Le lezioni stanno per iniziare…” disse improvvisamente lei, alzandosi “ Sbrigatevi “concluse allontanandosi in fretta e furia.

No, non poteva aver capito. Era impossibile…

Ma non sapeva che si stava sbagliando di grosso.

 

La giornata di lezioni, anche se molto faticosa, era passata senza intoppi. Purtroppo, però, mancavano ancora all’appello le ore più odiate da Harry. Pozioni. A dir la verità, quella materia, non era odiata solo da lui, ma anche da tutti gli studenti che non portavano lo stemma di Serpeverde. Era ormai noto a tutti, preside compreso, l’astio che Piton provava per i Grifondoro. E in particolare per Harry. Questo chiaramente non giovava alla sua situazione.

Harry portava con sé, ormai dal primo mattino, quella sgradevole sensazione… inconsciamente sapeva, che prima o poi, la giornata sarebbe finita male. La cicatrice continuava a bruciargli e in alcuni momenti si sentiva mancare. Ma non aveva mollato. Era il primo giorno effettivo di studi, non poteva restare già indietro.

Ma come scoprì in seguito, forse sarebbe stato meglio non resistere con così tanta ostinazione.

Con umore nero, arrivò all’aula di pozioni e appena entrato scelse subito il posto più lontano e più nascosto di tutti. Ron ed Hermione si accodarono subito dietro di lui.

Piton e Draco non erano ancora arrivati. Per una volta non sarebbe stato punito per il ritardo.

I volti dei serpeverde, tutti stranamente rivolti a lui, erano pervasi da un ghigno strano. Quasi malefico. Anche questo non era un buon segno. Che avessero preparato qualcosa contro di lui? Sperando vivamente che ciò non accadesse, decise di rivolgere l’attenzione da una altra parte.

La porta si aprì con un colpo secco. Due figure avvolte in pesanti mantelli entrarono nella stanza. Un vento gelido, provocato dallo sbattere della porta, si diffuse nell’aria. Piton e Draco, espressioni trionfanti sul volto, avevano così fatto il loro ingresso.

“ Male. Molto male.” si disse Harry scrutando i due

Piton rivolse finalmente l’attenzione alla classe, che era ammutolita all’istante al momento del loro ingresso.

“ Oggi “ iniziò passando in rassegna uno ad uno i ragazzi, con lo sguardo “ prepareremo una pozione molto complessa. A questo corso sono ammessi solo i migliori, o almeno quasi sempre è così… “

Stavolta il suo sguardo era esplicitamente rivolto ad Harry. Decise di non reagire. Gli avrebbe dimostrato con i fatti di cosa era capace.

“ Mi aspetto quindi molto da voi “ continuò distogliendo lo sguardo “ La pozione che prepareremo è molto importante ed è probabile che la possiate trovare nell’esame finale dei M.A.G.O. E’ molto utile nella difesa da attacchi magici e può respingere i colpi più potenti. Sto parlando naturalmente della Pozione Scudo… qualcuno sa dirmi che cos’è?” chiese con un’indifferenza insopportabile.

La mano di Hermione scattò subito. Come al solito, sapeva già tutto. Cercava di farsi notare sbracciandosi, ma Piton la ignorò prontamente.

“ Nessuno? chiese con un ghigno “ Va bene, procediamo… “

Hermione si arrese. Aveva imparato da tempo che era meglio stare zitta, se non interpellata. Piton le avrebbe sicuramente tolto punti.

“ Draco potresti spiegare i benefici della Pozione Scudo alla classe, se non ti dispiace… mi sembrano un po’ carenti… “ chiese Piton, il ghigno sempre più ampio

“ Certo “ rispose Draco, che sembrava spassarsela un mondo “ la Pozione Scudo difende da tutte le fatture, ha la durata di due ore, ed è capace di neutralizzare persino… la maledizione Cruciatus “ concluse come se avesse imparato il discorso a memoria.

Harry iniziava a capire. La maledizione Cruciatus… la avrebbero usata contro di lui, lo sapeva. Le occhiate che gli lanciavano erano fin troppo palesi… l’avrebbero fatto. Avrebbero usato il pretesto di voler sperimentare la pozione e… ma no, non era possibile. Piton era pur sempre un insegnante. E poteva rischiare grosso, se lanciava un anatema di quel tipo su uno studente. Poteva benissimo finire ad Azkaban.

Si senti un po’ più saldo sulle gambe. Non lo avrebbero fatto. Non potevano.

Avrebbe comunque dato il massimo. Non poteva rischiare. Doveva mettercela tutta e fare una pozione perfetta.

Piton continuava a parlare. Descriveva, a più riprese, gli effetti collaterali della pozione. Sonnolenza improvvisa, pustole, scambio di parti del corpo… erano solo alcune delle possibili conseguenze se si commetteva un errore. La più catastrofica comunque, restava una ed una sola: non ti proteggeva. Se si sbagliava, non solo non ti riparava, ma c’era il rischio che gli effetti degli incantesimi si quintuplicassero di potenza. Un semplice “Petrificus Totalus” poteva pietrificarti a vita e alle volte non c’erano nemmeno rimedi. Era un pozione da non sottovalutare, quindi.

Piton aveva finito. Gli ingredienti e le istruzioni erano scritte sulla lavagna. Doveva cominciare.

Per questa lezione non avrebbero lavorato a gruppi. Doveva farcela da solo. Non avrebbe potuto contare su altri che non se stesso.

Il testo era lungo e complesso. Dovette rileggerlo un po’ di volte per capirlo a fondo.

“ Bollire a fuoco lento per tre minuti. Aggiungere 30 g di asfodelo in polvere e mescolare in senso antiorario per otto volte. Mischiare al composto pelle di salamandra e aspettare 10 minuti. “

“Come inizio non c’è male” pensò Harry, concentrato al massimo per non commettere errori

La pozione presentava difficoltà già dai primi passaggi. Mescolare in senso orario e antiorario, aggiungere ingredienti entro un dato limite di tempo… andò avanti così per una ora buona. La pozione, tanto maleodorante da far venire la nausea, continuava a lanciare effluvi poco piacevoli. Era verde. Verde acido, per la precisione. Solo alla vista faceva venire una voglia matta di vomitare. Che avesse sbagliato qualcosa? Ricontrollò la lavagna per la ventesima volta in quella mattina e appurò, con suo gran sollievo, che non aveva commesso errori. La parte difficile doveva arrivare, però.

“ Mescolare il tutto in senso orario per tre volte, in senso antiorario 22 volte e di nuovo in senso orario per 52 volte. Aggiungere 0,47g di mandragola pestata in parti finissime e cuocere per 32 secondi. Aggiungere un capello di Veela entro 1 minuto.”

Difficile, molto difficile. Ma ce la poteva fare. Non aveva sgobbato quasi due ore, sotto gli sguardi sarcastici di Piton e Draco, per niente. C’è l’avrebbe messa tutta.

3 volte… 22 volte…52 volte…mandragola… 32 secondi. Aveva fatto tutto alla perfezione. Il colore, da verde acido era passato ad un tenue azzurro, e il cattivo odore era quasi scomparso.

Adesso bastava aggiungere un capello di Veela. Un capello di Veela… ma dov’era? Non c’era. Sul suo banco, erano posate ogni genere di cose, ma dell’ultimo ingrediente non c’era traccia. Ancora 45 secondi. Non poteva averlo perso… 40 secondi. Perché non lo aveva tenuto a potata di mano? 30 secondi. Sul volto di Piton aleggiava ancora quel vago sorriso… 25 secondi. Era stato lui? Glielo aveva rubato? 20 secondi. La disperazione andava crescendo. 18 secondi. Devo trovarlo. Devo trovarlo… 15 secondi. Un capello… coma faceva a trovare un capello? 10 secondi. Devo farcela! 8 secondi… 6 secondi… 3 secondi… Trovato! Spiccò una corsa furibonda per arrivare al calderone. 2 secondi… 1…

0… Il capello era arrivato a destinazione. Ma aveva fatto in tempo? Non lo sapeva. Ogni minima parte del suo corpo sperava, pregava… forse c’e l’aveva fatta…

Piton si era alzato. Adesso lo guardava dritto negli occhi. Sapeva cosa l’attendeva.

“ Signor Potter, sarebbe così gentile da testare il suo operato? Vorrei fare un prova, se non le dispiace… “ disse in tono canzonatorio il professore

Certo che gli dispiaceva… ma non poteva sottrarsi.

Si preparò al peggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 Torna da me… ***


Capitolo 13 Infermeria

Warning: ho fatto alcune modifiche al testo… nel complesso comunque non cambia molto… (per coloro che lo avevano già letto, prima ancora che venisse pubblicato)

 

Il vostro incubo peggiore è tornato! Tremate…

Va bene, ho capito… basta con questi picchi di onnipotenza; non vorrei stancarvi troppo! Infondo sopportare uno squilibrato come me deve costarvi un grande sforzo… I miei deliri, ormai arrivati a livelli irrecuperabili, non devono essere semplici da sostenere, immagino. Ma se state leggendo, vorrà dire pur qualcosa… forse non sono così pazzo, dopotutto!

Vi ho fatto attendere molto, lo so… cercate di capirmi… non ho mai un attimo di tempo libero; sport, scuola, amici… prendono gran parte delle mie giornate e non è cosa facile organizzarsi al meglio!

Ed oltretutto, ci sono momenti in cui mi manca l’ispirazione… è snervante guardare il foglio bianco e non sapere cosa scriverci… questo capitolo l’ho costruito scrivendo una riga al giorno… non so se è venuta una schifezza o meno, ma non aspettatevi un capitolo come l’ultimo che ho postato… quello che con tanta premura, miei carissimi lettori, avete definito: “ il più bel capitolo che tu abbia mai scritto “. Penso non sia a quel livello. Sarete voi a giudicare, comunque…

Ho molte cose da dire e poco tempo per dirle, purtroppo.

Inizio, intanto, con il ringraziare tutti. Non sapete quanto mi fate felice. Non ci credevo quasi quando ho visto: “ vuoi leggere le 14 recensioni?”

14! In un capitolo! E una cosa che non mi capiterà molto spesso, lo so, ma mi ha fatto immensamente piacere. Abituato com’ero alle solite, e comunque apprezzate, quattro o cinque recensioni quando ho visto un 14, per poco non mi prende un colpo… 14… chi lo avrebbe mai detto! Va comunque sottolineato, e non è cosa da poco, che Trancho me ne lasciate 5, e naturalmente ha influito molto sul numero finale… ma comunque ne sono stato molto contento!

Un’altra cosa che mi ha fatto piacere è il voto che mi avete dato: 10.

Mi credete veramente all’altezza di questo numero? Posso io, piccolo scrittore (tra l’altro neanche tanto conosciuto), meritarmi un voto del genere? Posso io mantenere un voto del genere? Credetemi non sarà semplice…

Come ha sottolineato la mia cara amica silverwings (pronta a distruggermi moralmente e psicologicamente in caso di un capitolo non all’altezza dell’ultimo ^_^) il 10 è un voto di responsabilità! Occorrono, a mio parere, delle qualità eccezionali per riuscire a mantenerlo. E io non so se ho queste qualità…

Non vorrei deludervi in questo…

Come al solito mi dilungo troppo! È uno dei miei difetti purtroppo… vero, silverwings?

Passo ai ringraziamenti personali, altrimenti non finisco più!

-         Elizabeth Potter: cara Elizabeth, hai proprio ragione! I tuoi commenti (continua così, ti prego) sono diventati linfa vitale per me! 10, 10 e ancora 10… non ti sembra di esagerare? Io di certo non mi lamento. ^_^ Il romanticismo si aprirà proprio con questo capitolo. Giungerà al culmine nei prossimi capitoli, comunque. Spero di non deluderti… forse non sono la persona più adatta per descrivere determinati momenti, ma farò del mio meglio!

-         Hermione Weasley: Herm, come va? Fatti sentire ogni tanto! Sono giorni che non facciamo una bella chiacchierata! Ti ringrazio immensamente… ogni tuo commento mi rende sempre più felice! Stupendo? Addirittura! Il fatto che tu trovi stupendo quest’ultimo capitolo conta molto per me… davvero! Ho letto e commentato “Per Te” e trovo che sia veramente fantastica! Continua a recensire… io non mancherò mai di commentare le tue storie, non preoccuparti.

-         marty91: una new entry! Wow! Spero commenterei con assiduità d’ora in avanti… mi è già capitato di trovare lettori che lasciano un commento per poi dimenticarsi completamente della storia! Spero che non rientrerai in questa categoria… commenta, ti prego!

-         Cho89: addirittura tre recensioni mi hai lasciato! Spero diventi un’abitudine! No, davvero… mi fa molto piacere che tu apprezzi la mia storia. Quando però ho letto questa frase, la mia gioia è salita a stadi irraggiungibili: “… anzi credo che tu sia uno dei più bravi scrittori, almeno di questo sito..”. Beh… non so… ne sono lusingato! Anche se, come purtroppo ben so, la realtà e ben diversa… Già in passato trattai l’argomento con silverwings… Mi disse che, a suo parere, come scrittore (e non scrittrice, badate bene… lei ha fatto una netta distinzione tra maschi e femmine) ero soltanto inferiore a Strekon (concordo con lei che lui sia bravissimo) e che quindi ero, a suo giudizio, uno dei migliori scrittori maschi che ci fossero nel sito (non che ce ne siano molti). Chiaramente le femmine, sempre secondo lei, sono sempre un gradino superiore a noi maschi, e non posso che darle ragione, in questo genere di cose. Ora, io non so se quello che dite è vero… Ma posso dirvi che io ho letto tanto… e chi legge tanto sa… sa quello che legge! E di tutte le storie che ho letto (e sono tante) posso dirvi che molte, e sottolineo molte, erano superiori alla mia. Io ti ringrazio comunque tanto! Se lo pensi veramente, lo apprezzo molto!

-         Liam Jargo: caro Liam, come stai? Nome strano il tuo… sento aria di fumetti in questo nome, dico bene? Grazie per il 9 (il programma del Giorgini mi ha aiutato!) l’ho apprezzato tanto! Continua a commentare! Sempre così!

-         trancho: ah ah ah ah! Sempre spiritoso, vedo! Quando riuscirai mai a fare una recensione quantomeno seria? Lo so che ti diverti di più così, ma un piccolo sforzo… va bene, lascio perdere… tanto è fiato sprecato con te! Sono felice del tuo commento, anche se è un po’ idiota, e spero continuerai nella tua opera di bene! Concordo con te che Harry, descritto dalla Rowling, non è molto simpatico alla gente… io ho iniziato ad odiarlo profondamente dal 5° libro in avanti… egoista ed egocentrico… non lo sopporto! Non è neanche tanto intelligente, te lo concedo! Need for Speed Underground? Non è assolutamente vero che ci gioco a giorni interi! Ho poco tempo persino per quello! E poi, dai… dì la verità… chi è che ti ha dato una stracciata quando ci abbiamo giocato? Non certo tu! Continuavi ad andare contromano e alla fine della gara, avevi 10 minuti di distacco (la pista si faceva in 3 minuti!) … forse ti sei un po’ confuso vero? ^_^ Potevi evitare di nominare il ping-pong e il compito di matematica (ho preso 6-! Grazia divina!), però!

-         silverwings: ultima e forse la più importante di tutti! Il commento che mi hai lasciato… fantastico, non so esprimermi in maniera migliore di questa! Come farei senza di te? Tu, mia ancora di salvezza nei momenti più bui… Grazie… Grazie, davvero. Questo è senz’altro il miglior commento che ho mai ricevuto in vita mia. Chiaro, completo, essenzialmente giusto nell’analisi del testo… perfetto! Mi hai dato 10 (come potrò mai mantenere un voto del genere?), mi hai detto che questo è il capitolo più bello che tu abbia mai letto, hai ripetutamente lusingato il mio modo di scrivere (e le mie nascoste qualità latenti!) e mi hai reso per un solo, semplice attimo, una delle persone più felici del mondo! E non sto scherzando! Il tuo giudizio, gli altri non me ne vogliano, è nella scala dei valori un gradino più importante di quello di chiunque altro! Vedermi assegnare da te un 10 è… fantastico, l’ho già detto? Dici bene tu quando affermi che sono uno scrittore da paratassi! I periodi particolarmente lunghi mi riescono sempre un po’ difficili! Ho apprezzato molto il fatto che tu abbia notato le due anticipazioni: ne sono rimasto rapito anche io! Mi chiedevo: ma come è mai potuta venire a me una pensata del genere?

Hai completamente ragione sull’ultimo periodo: forse avrei dovuto staccarlo… pazienza, può starci un errore del genere…

Temo già il tuo giudizio: sei proprio decisa ha distruggermi, come dici? Vedremo…

 

Angolo del lettore: non sono molte le traduzioni che ho letto, ma mai nessuna mi ha affascinato come questa.

“Per Te” – Hermione Weasley

 

Adesso devo lasciarvi, ragazzi! Spero che questo capitolo vi piaccia!

Buona Lettura!

 

 

Capitolo 13 Torna da me…

 

La tensione si poteva captare in maniera nitida, chiara. Quasi surreale. Il silenzio, alle parole del professore, era calato istintivamente su tutta la classe. Era un silenzio innaturale. Nessuno osava muoversi. Nessuno osava turbare quel fragile equilibrio di sguardi che si era creato tra Harry e Piton. Nessuno.

Tutta l’attenzione era rivolta a lui. Come avrebbe reagito? Che cosa avrebbe fatto?

Con passo malfermo s’incamminò verso la cattedra.

Ogni secondo che passava, ogni singolo attimo che passava, si faceva strada in lui una consapevolezza, inesorabile… Non ce l’aveva fatta. Non era riuscito a completare in tempo la sua pozione. Non c’era riuscito e ne avrebbe pagato le conseguenze.

Cercò, nelle profondità della sua anima, il coraggio… il coraggio di guardare a testa alta l’intera classe. Il coraggio di guardare quegli orrendi capelli unti e quel volto maligno, che lo scrutava in silenzio, sogghignando. Il coraggio…

Il momento era giunto. Solo il fato sapeva come si sarebbe conclusa la vicenda.

Nessuno avrebbe mai pronosticato quello che, di lì a pochi secondi, sarebbe accaduto dentro quell’aula.

Harry tese la sua pozione e attese…

Draco, che per un po’ si era tenuto in disparte, sembrava attendere quel momento da mesi. Era in preda ad una malcelata euforia…

Prese la pozione di Harry e la esaminò, come a voler provare quello che ormai sospettava da un po’…

Harry era ormai consapevole, con tutto se stesso, che non c’era nulla da fare.

Draco sorrideva sempre più divertito. Lui e Piton si scambiavano sguardi complici, carichi di presagi.

“ Bene signor Potter, vediamo se ha completato il suo lavoro in maniera soddisfacente “ lo schernì Piton, che se la spassava sempre di più “ beva la pozione e poi… poi si vedrà”

Nonostante tutto era pronto. Non gli avrebbe dato alcuna soddisfazione. Anche se non c’erano vie d’uscita, anche se non c’era nessuna soluzione, lui avrebbe guardato a testa alta l’intera classe. Non voleva essere codardo. Non voleva essere debole.

Si portò la pozione alla bocca. Un odore nauseabondo, che fino a quel momento non aveva ancora sentito, lo investì in pieno. Era ripugnante. Disgustoso.

Il liquido sembrava vorticare. Come in attesa. In attesa di essere bevuto. In attesa di scorrere dentro a un corpo.

Il momento era giunto.

Bevve la pozione in un sol sorso e attese…

Un vortice di sensazioni lo investì.

Caldo, freddo e ancora caldo… figure confuse aleggiavano per la stanza.

La testa gli girava… urla strazianti da un punto indefinito…

Risa… qualcuno rideva di lui. Non distingueva più niente.

Un fitta lancinante gli attraversava il corpo. Un dolore che mai aveva provato prima. Era un dolore interno. Un dolore nell’anima.

Stava impazzendo. Le forze gli stavano venendo meno.

Voleva soltanto che tutto questo smettesse. Che tutto questo finisse.

E così come era iniziato, tutto finì.

La luce, che lo aveva accecato fino quasi a fargli male, non c’era più. Il dolore provato, quella fitta lancinante che lo aveva così scosso, era scomparso. Tutto sommato si sentiva bene. Era ancora integro, Era ancora vivo.

Si senti più saldo sulle gambe. Distingueva, anche se in modo ancora confuso, il profilo dei suoi compagni.

Si sentiva soltanto un po’ annebbiato.

Non sapeva se la pozione aveva avuto l’effetto desiderato. Non sapeva se questa era la calma prima della tempesta. Sperava soltanto che avesse funzionato.

Piton non rideva più. La sua espressione era diventata indecifrabile. Quasi inquietante.

La classe, che aveva trattenuto il respiro per diversi secondi, si era sciolta in un sospiro liberatorio alla vista di Harry ancora del tutto normale. Soltanto qualche serpeverde, tra sé e sé, lanciava improperi al giovane grifondoro.

“ E adesso… vedremo se sarai ancora così fortunato, Potter “ sibilò Draco, all’indirizzo del moretto “ non credere che sia finita qui “

Harry non si scompose. Una parte di lui ci credeva ancora. Confidava in quella speranza che col passare dei minuti andava alimentandosi sempre di più.

Avrebbe fronteggiato tutto. Senza indugiare.

“ Signor Malfoy “ disse Piton, guardando il diretto interessato “ le dispiacerebbe usare qualche incantesimo sul signor Potter? Vorrei verificare bene il suo lavoro e… “

“ Ma certo! Non ci sono problemi “ rispose Draco, interrompendolo “ Posso lanciare qualsiasi incantesimo? “

“ Tutto quello che vuole… ovviamente escluse le maledizioni senza perdono, mi sembra ovvio “ disse Piton come se gli costasse molto pronunciare quelle parole

Harry si sentì sollevato.

Sapeva bene, anche se fino a quel momento non ne era stato del tutto sicuro, che un insegnante non avrebbe mai potuto lanciargli incantesimi letali. Ma il fatto che Piton lo dicesse espressamente, gli infondeva un po’ più di coraggio.

“ Bene… cominciamo! “ esclamo Draco, l’eccitazione sempre più marcata

Harry era pronto. Nessuna esitazione lo avrebbe fermato.

Poi… poi incontrò i suoi occhi.

I suoi occhi, così puri… così belli. Quei pozzi profondi, dove il sapere era celato…

Specchi. Specchi di un vita d sacrifici. Specchi di una vita di sofferenze.

Hermione era immobile. Sembrava far parte di un altro mondo. Era come pietrificata. La sua solita aria di ragazza perfetta, il suo solito comportamento altero, la sua voglia di conoscere sempre e comunque, era scomparsa.

Non era più lei. La paura, il panico di fronte a quello che avrebbe dovuto fronteggiare, la attanagliava.

Senza Harry. Senza di lui… Come avrebbe fatto?

Harry continuava a guardarla… cercando di capire. Capire… una parola difficile… Voleva capire quello che neanche lui stesso aveva compreso.

Una voce lontana arrivò a lui. Si destò.

Stupeficium “ gridò il biondo serpeverde

Un fasciò di luce intensa si diresse verso di lui. Non poteva bloccarlo. Non poteva fermarlo. E poi…

Una luce accecante. Rosso. Solo rosso… Urla, panico, terrore…

La classe era sottosopra. Libri alla rinfusa, banchi capovolti, calderoni rovesciati… era il caos. Molte grida squarciavano l’aria. Alcuni studenti erano rimasti svenuti.

Harry era disteso. Il suo corpo inerte, al centro della stanza, dava un chiaro segnale di quanto fosse folle quella situazione. Il suo volto era pallido e il calore dei suoi occhi, sempre così puro, sempre così vivo, sembrava essersi spento.

Un rivolo di sangue gli scendeva dalle labbra.

“ Harry, Harry… svegliati, sono io… sono Hermione “

La ragazza, in lacrime per lo sgomento, era china su di lui e cercava di farlo rinvenire.

Nonostante la confusione generale si era subito precipitata da lui. Non aveva atteso un attimo.

“ Professore, mi aiuti… Harry sta male… aiuto, la prego “

Piton, anche lui profondamente scosso dall’effetto dell’incantesimo, arrivò barcollando.

“ Lo porti… lo porti in infermeria, signorina Granger…” sembrava non riuscire a stare in piede “ io mi occuperò degli altri”.

Hermione non se lo fece ripetere due volte. Corse… Corse a perdifiato su per le scale, per corridoi, sotto arazzi… non si fermò mai… Il peso di Harry, sembrava sempre avere la meglio su di lei. Ma non si dava mai per vinta. Trascinandolo, strattonandolo, portandolo sopra di sé, arrivò infine all’infermeria.

“ Madama Chips mi aiuti… venga… presto. Harry sta male “ gridò Hermione, con quanto fiato possedeva ancora

Nessuno sembrò udirla.

Urlò ancora. E ancora. Nessuno venne in suo aiuto.

Era sola. E da sola doveva combattere. Doveva riuscire a fronteggiare quella disperazione che andava avvolgendola.

Harry stava male. Non aveva ancora ripreso coscienza.

“ Non puoi lasciarmi… non puoi…”

Lacrime.

Hermione che si era sempre sforzata di essere forte, che aveva cercato in ogni maniera di non piangere, che non si era mai piegata di fronte a niente, di fronte a nessuno, stava piangendo. Piangendo sul quel corpo straziato nell’anima, straziato dentro.

Non aveva più neanche la forza di urlare.

Poi, all’improvviso…Un rumore… un rumore sordo. Qualcuno stava arrivando…

Si asciugò le lacrime. Non doveva mollare… Le energie gli stavano tornando.

“ Aiuto, vi prego… Harry sta male… vi prego… vi prego”

Madama Chips arrivò... Come un unico raggio di speranza.

 Sembrava profondamente turbata. Senza chiedere spiegazioni disse: “ Mi aiuti a sdraiarlo, signorina Granger. Vedrò cosa posso fare…”

Con un ultimo sforzo, Harry, fu adagiato su un lettino.

“ Mi dica che non è grave, Madama. Me lo dica, per favore “ disse Hermione, sempre più disperata alla vista del moretto, privo di sensi

“ Vorrei poterglielo dire, signorina… ma come vede sta molto male. È pallido, pieno di lividi e credo che abbia anche alcune lesioni interne. Purtroppo è il meno, temo. Soltanto un incantesimo molto potente poteva ridurlo in queste condizioni e…”

“ È così infatti… la classe era sottosopra alla fine… ma migliorerà vero? Si riprenderà? “ chiese Hermione, il panico crescente

“ Dobbiamo solo sperare. È in coma e… “

“ In coma? No, non può essere… la prego, mi dica che sta scherzando “ disse Hermione, gelata dentro “ Non può essere… non può…”

Madama Chips non seppe cosa rispondergli. Non trovava le parole… non sapeva come rendersi partecipe di quel dolore.

“ Stai vicino a lui… prega, vedrai che si sveglierà “ disse infine con il tono più dolce che potesse avere

“ Lo farò. Non può abbandonarmi… deve farcela...”

“ Ce la farà, vedrai. Ne ha passate tante. Ce la farà anche stavolta “

“ Voglio restare accanto a lui, Madama… posso restare qui? “ chiese Hermione, scossa dai singhiozzi

“ Ma certo, cara. Ti preparò un letto per la notte” le rispose, allontanandosi

Neanche Hermione seppe quante ore passò accanto a lui. Non lo lasciò un attimo. Anche se non poteva fare niente, anche se continuare a parlargli era inutile, continuò senza sosta. Vederlo così pallido, senza vita, le faceva male al cuore.

In coma… avrebbe avuto la forza di rialzarsi anche stavolta? Avrebbe avuto la forza di reagire?

Hermione provò ad immaginarsi la vita senza di lui.

Senza i suoi sorrisi, senza i suoi sguardi… senza quegli occhi verdi, così vitali e profondi di che ne ha passate tante… senza di lui…

Forse in quel momento, più che mai, si accorse di volergli un bene dell’anima.

“ Non lasciarmi Harry. Ti prego… non posso vivere senza di te. Non puoi mollare proprio ora. Non puoi abbandonare me… Non puoi abbandonare Ron… dobbiamo fare ancora tante cose insieme… perché deve sempre capitare tutto a te? “

 

L’alba era arrivata e le prime luci del mattino illuminavano Hogwarts. Il castello era ancora silenzioso e nulla poteva turbare la quiete che si era creata.

Hermione era sfinita. Una nottata così non l’avrebbe più scordata.

Le condizioni di Harry erano stabili. Non aveva fatto movimenti, non aveva dato segnali pronosticabili come miglioramenti, ma almeno era ancora vivo.

Madama Chips non si era ancora fatta rivedere.

Si sentì nuovamente sola.

Sola… una parola a cui non voleva neanche pensare.

Si avvicinò a Harry e unì la sua mano alla propria. Era fredda.

Fredda come il suo cuore. Che non trovava calore. Che cercava calore…

“ Harry…”

Non aveva neanche più la forza di parlare.

“ Harry…”

Con le ultime forze, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, riuscì a dire:

“ Amore, torna da me…”

 

E anche questo capitolo è concluso!

La situazione si sta facendo interessante, vero?

Il prossimo capitolo si intitolerà: Quello che non ti ho mai detto

Recensite numerosissimi, vi prego!

 

Aveva una grande nostalgia di essere amato così com’era, buono o cattivo, bello o brutto, stupido o intelligente, con tutti i suoi difetti

Michael Ende – La storia infinita

 

Ho fortissima l’impressione che il contrario dell’amore non sia l’odio, ma l’apatia, l’indifferenza

Leo Buscaglia – Vivere, amare, capirsi

 

Nulla infonde più coraggio al pauroso che la paura altrui

Umberto Eco – Il nome della rosa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 Quello che non ti ho mai detto ***


Capitolo 14 Quello che non ti ho mai detto

Eccomi di ritorno!

Lo so, lo so… lo vedo dalle vostre facce affrante, sconsolate… so di essere stato molto egoista questa volta… non mi sono fatto vivo per giorni, ho scritto con lentezza esasperante e ho messo tutto il resto prima di voi… Forgive-me!

Perdonatemi! Vi giuro (non ci fate affidamento, comunque) che non accadrà più! O quantomeno, d’ora in poi, cercherò di scrivere con più regolarità! ^_^

So che l’attesa è snervante (capita anche a me con certi racconti, vero silverwings?) e che vorreste un capitolo almeno una volta alla settimana ma… purtroppo è un vero problema! Si dice che a Natale le persone siano tutte più buone, si dice che con l’arrivo delle feste le persone siano più calme, più rilassate… naturalmente queste affermazioni non valgono per i professori. Direi proprio di no! In queste ultime settimane ci hanno tartassato, distrutto e si sono presi quanto restava del nostro buon umore! Che rabbia! Nel momento in cui scrivo sto cercando di enunciare un’intera unità di storia (tanto per cambiare, domani, compito in classe ç_ç) e sto tentando di ricordare la cause e la conseguenze della caduta dell’impero romano! Che strazio!

Per fortuna che non manca molto! Non reggerò ancora a lungo!

 

Questo capitolo, che vi confesso a me piace molto, è uno dei capitoli chiave della storia… da qui in poi succederanno molte cose e vi prometto che grandi sorprese… fidatevi! Spero di non deludervi… ho fatto del mio meglio!

Volevo ringraziare tutti, ma proprio tutti, per la fiducia che mi state dando. Anche l’ultimo capitolo che ho postato ha ricevuto un buonissimo numero di recensioni e io proprio non so come ringraziarvi… siete fantastici!

Spero che continuerete a seguire questa ff, non sapete quanto mi rendete felice!

 

Volevo anche augurarvi un caldissimo Buon Natale (mi sembrava doveroso) e soprattutto un felice anno nuovo… e come si dice, anno nuovo vita nuova… chissà che il futuro non mi riservi qualche sorpresa! ^_^

Adesso passo ai ringraziamenti, sennò finisce che faccio notte:

-         Hermione Weasley: vorresti addirittura picchiarmi? Soltanto perché questa storia potrebbe essere una Harry/ Herm? (ho detto potrebbe perché sennò mi picchia, l’assatanata! N.D. Nightmare) (come osi rivolgerti in questo modo a me, comune essere mortale! N.D. Hermione Weasley) (e da quando saresti diventata immortale? Sei proprio irrecuperabile! N.D. Nightmare) (ah sì? Allora te lo faccio vedere io! Banzai! N.D. Hermione Weasley) (la trasmissione è sospesa per motivi tecnici. Vi preghiamo di riprovare più tardi. N.D. regia) Sono ancora vivo, non preoccupatevi! ^_^ A parte gli scherzi, ho apprezzato molto il tuo commento! E concordo con te quando dici che sono migliorato piano piano, capitolo per capitolo… i primi capitoli, ai miei occhi, sembrano un insulto alla scrittura… non so se è capitato anche a voi… ma sicuramente scrivo meglio ora di quanto non scrivessi in passato. Di questo ne sono convinto. Ti chiedi il perché di Stella di Luce? Lo scoprirai un po’ più in la con i capitoli… qualche accenno, se non mi sbaglio, l’ho dato nel capitolo “ I pensieri di Silente”, ma nulla di così eclatante! E volevo dirti anche un’altra cosa: grazie… grazie di tutto! Conta veramente tanto per me il tuo giudizio! Dici che sono unico? Bè… non so di preciso a cosa tu ti riferisca ma sono molto lusingato, davvero… unico è senz’altro un complimento!

    Un bacione!

-         Cho89: wow… ribadisci quello che hai detto? Confermi tutto? Mi giudichi così bravo? Sono strafelice… io personalmente non mi sento così bravo. Non così scarso, ma neanche bravo come dici tu… ma se confermi tutto, non può che farmi piacere! Harry ed Hermione ti sembrano più un fratello ed una sorella che una possibile coppia? Anche a me da quest’impressione ma, in futuro e con l’avanzare dei capitoli, capirai perché ho deciso così! Capirai perché ho scelto Harry e non Ron… e ti assicuro che non sarà piacevole! Continua sempre a commentare, ti prego! Un bacione anche a te!

-         martypotter: addirittura 5 recensioni mi hai lasciato! Non so come ringraziarti, davvero. Considerato che sei considerata una new entry, visto che è da poco che segui la storia, non posso che pregarti di commentare sempre con quest’assiduità! Te ne sarei grato se lo facessi! ^_^ Dici che faccio concorrenza alla Rowling? Calma con le lusinghe… il mio ego potrebbe non riuscire a contenere tutti questi complimenti! La Rowling è la Rowling e pensò di non essere bravo fino a quel punto. Se lo fossi forse non sarei qui a scrivere, no? Dici che la storia è perfetta e magnifica? ^_^ mi basta questo per commentare!

-         Liam Jargo: contesti le mie origini campagnole? Dai sto scherzando! Pietrasanta, eh? Bè, non so se ai maghi piaccia o meno Pietrasanta ma sicuramente la storia si ambienta meglio in Inghilterra, no? Grazie per il 9… e vedi di commentare sempre così!

-         trancho: eccoci! Rispondere a te diventa ogni volta più difficile! Pure l’imitazione del prof. Bellotti dovevi scrivere, eh? Non riesci proprio a trattenerti? Suppongo di no! Ma in fondo è meglio così! Grazie per i voti! 9 in ortografia? Ringrazia il correttore di Word! Hai detto: ho fatto 30 posso fare anche 31, eh? Pure il prof. Caroleo! Suvvia sai che odio il disegno tecnico! Non devi neanche nominarlo! Uffa… e poi non serve che mi abbassi il voto del compito… ho preso 3 ç_ç! Vorresti più fatti? Per quello esistono le storie NC17, se sai che cosa sono… questa è solo una PG e con tale rating mi sembra di non poterti accontentare… mi dispiace! ^_^ Continua a commentare, supremo giocatore di carte!

-         lella80: si, sono proprio un ragazzo! Davvero è la prima volta che leggi la ff di un ragazzo? Bè… mi fa piacere che ti sia piaciuta! Se vuoi leggere una storia scritta da un altro ragazzo, puoi leggere le ff di Strekon… penso che ti piaceranno, fidati! Facciamo il possibile per difendere il genere maschile! Continua a commentare! Quando ho letto il tuo commento mi sono trovato a pensare: ma quanto sono fortunato?

-         alez81: wow, un’altra new entry! Ma davvero hai letto tutti i capitoli in una volta sola! Chissà… forse c’è ancora qualcuno in cielo che crede in me! Grazie di cuore! Sintetico, eh? Lo so, lo so… con il tempo però sono migliorato, dai! Quantomeno scrivo capitoli un po’ più lunghi! Non deludermi, continua nella tua opera di bene! Commenta!

-         baby: ed eccomi a ringraziare un’altra apprezzatissima new entry! Come sono contentissimo, ragazzi! Anche tu non deludermi! Non fare come già in molti hanno fatto! Recensisci!  

-         marty91: ecco chi non mi ha deluso! Grazie per aver commentato anche questa volta! ^_^ Non hai capito cosa è successo a Harry? Bè… essendo l’incantesimo quintuplicato di potenza (vedi Capitolo 12 Pozioni) il nostro povero Harry con un semplice Schiantesimo è andato in coma… tutto qua! Spero di essere stato chiaro! Recensisci sempre, ti prego!

 

Silverwings e Elizabeth Potter: Chiara, la tua assenza è giustificata… ma spero che commenterai presto anche l’altro capitolo! Rimettiti presto! Ci conto! Un bacione, principessa! E tu Elizabeth, dove sei finita? Spero non sia successo nulla di grave! Se ce la fai commenta anche il capitolo 13, ok?

 

Appello alla nazione: sono un approfittatore, lo so… non mi faccio sentire per così tanto tempo e poi vi chiedo anche questo… non ci giriamo troppo intorno… c’è un cosa che mi angoscia, ragazzi… è più un capriccio che altro ma… insomma, non è che potreste commentare anche il capitolo 6? Vedete, quando lo postai lo allegai al capitolo 7 e così tutti hanno pensato bene di commentare solo il settimo… e io mi sento così angosciato! Vedo tutti i capitoli con 5,6,7,8,12 recensioni e quell’unico capitolo ha solo 2 recensioni (tra l’altro 1 e anche mia!). Dopo mi prendono i complessi e mi viene voglia di cancellarlo… se esaudirete questa mia richiesta, vi ringrazierò a vita (Hermione Weasley ha già provveduto). Vi prego!

 

Angolo del lettore: questa ff, o per meglio dire questa saga, non avrebbe bisogno di pubblicità ma non posso non segnalarla. Vi commuoverà, vi renderà felici, vi emozionerà… un vero capolavoro dalle migliori scrittrici del sito.

 

Sunny – Being a War Mage (I,II,III,0) e One-shot

Leggete e capite quanto sia bella la vita!

 

Iniziative: visitate il forum di EFP e votate il miglior scrittore/scrittrice del sito! Troverete tutte le informazioni nella sezione concorsi.

Vi prego, votate numerosi!

 

Finito! I ringraziamenti sono più lunghi del capitolo, caspita!

Adesso devo lasciarvi, ragazzi! Spero che questo capitolo vi piaccia!

Buona Lettura!

 

 

Capitolo 14 Quello che non ti ho mai detto

 

Voglio svegliarmi…

 

Una luce intensissima, l’avvolgeva… era stanco, disorientato.

 

Lasciami andare… no, ti prego… dove mi trovo?

 

Erano ore che vagava in quel luogo ignoto senza venirne a capo. Ormai si era convinto… quel luogo era… il nulla.

Vuoto… vuoto come il suo cuore. Non sentiva più niente… non provava più niente. Voleva solo uscire da quel maledettissimo posto. Sarebbe impazzito, alla fine.

Si mise a sedere e cercò di riflettere.

Come poteva uscire da quella situazione? Come poteva fuggire da quel posto senza un aiuto? Non c’erano uscite. Non c’erano entrate. C’era solo quello spazio infinito, perennemente bianco…

 

Perché… Perché sono qui? Qualcuno mi risponda!

 

Ad un tratto una voce profonda invase l’aria.

“ È giunta l’ora! Adesso devi decidere..”

Si guardò intorno. Da dove veniva quella voce?

“ Che cosa devo decidere? Dove sono? Perché sono qui? “ le domande gli uscirono come un fiume in piena, mille interrogativi affollavano la sua mente

“ Ti trovi nel limbo delle anime perse… “ disse l’oscura voce, il tono ancor più profondo “ e devi scegliere… puoi restare qui o…”

“ Perché dovrei volere questo! Voglio tornare indietro! “

“ Potrebbe essere la tua ultima opportunità… potresti non rivedere i tuoi genitori in futuro, se non mi seguirai…”

“ Come… perché? Chi sei tu, per dire questo? “ il panico crescente nella sua voce

“ L’unico che hai il potere di dire ciò! “

Un demone. Un essere spaventoso si fece avanti. Creatura oscura. Creatura della notte. Il viso distorto da un sorriso malinconico.

“ È l’unica opportunità che hai… devi decidere, il momento è giunto.”

“ Come puoi dire questo? Chi sei tu, per dirlo? “ urlò ancora il ragazzo, frustrato e arrabbiato

“ Sono colui che fa le regole e colui che le fa rispettare… sono Orus, il custode delle anime perse… devi rispettare il mio volere “

Il demone iniziò a cantare. Era un canto stridulo… Un canto di morte… Un canto di trapasso.

“ Che cosa hai deciso, anima persa… resti o torni alla vita? “

I suoi genitori… non li avrebbe più rivisti. Non avrebbe potuto più parlare con suo padre, abbracciare sua madre… infondo, come poteva lasciarli così? Cosa c’era di così importante per lui sulla terra? Perché sarebbe dovuto tornare alla vita? Orus gli offriva l’opportunità di stare con i suoi genitori per l’eternità… gli offriva la pace eterna. Perché andarsene?

Il canto del demone si faceva sempre più insistente, i suoni sempre più profondi.

“ Ho preso una decisione… e voglio venire… “ iniziò il ragazzo

E prima che riuscisse a dire altro, una voce dolce, profondamente stanca, lo raggiunse:

“ Amore, torna da me… “

Hermione. Hermione… come poteva lasciarla?

Capì… capì e seppe cosa fare, anche se gli costava molto.

“ Voglio tornare a casa, Orus. Questa è la mia volontà. “

“ Così sia… forse ci rivedremo, anima persa… torna alla vita”

Il canto cessò. Il demone sparì…

Tutto si fece molto scuro. Molto confuso…

E così Harry, si svegliò.

 

 

Tic Tac Tic Tac

 

Un rumore indistinto. Ripetuto…

Giungeva a lui ancora flebile. Ancora sommesso.

Si sentiva spaesato… non ricordava nulla…

 

Tic Tac Tic Tac

 

Da dove veniva quel suono?

 

Tic Tac Tic Tac

 

Aumentava d’intensità. Lo sentiva più chiaramente adesso… Ma che cos’era?

Cercò di aprire gli occhi. Era tutto tremendamente confuso.

La testa gli faceva molto male e…

 

Tic Tac Tic Tac

 

Quando aprì gli occhi, capì.

Si trovava in infermeria, adagiato su un lettino.

Il suono proveniva da un orologio poggiato sul comodino alla sua destra. Aveva guidato il suo risveglio. La sua rinascita…

Ma com’era finito lì? Cosa ci faceva in infermeria?

Era forse caduto dalla scopa durante una partita? O si era fatto male in un'altra occasione?

Non ricordava assolutamente nulla…

Poi la vide.

Seduta su una sedia accanto al suo letto. Era profondamente addormentata. A vederla così, sembrava stravolta… doveva aver passato tutta la notte accanto a lui…

Un sorriso gli illuminò il volto.

Aveva fatto tutto questo per lui… Gli era stata accanto per tutto il tempo…

Doveva essere terribilmente preoccupata…

Ma perché poi? Perché avrebbe dovuto esserlo?

Era finito un centinaio di volte in infermeria, durante gli anni passati. E allora, perché?

Si sforzò di ricordare. Cosa aveva fatto? Cosa gli era successo?

Nulla… Più ci pensava e più non capiva…

Non capiva perché era lì.

“ Amore, torna da me… “

 

E all’improvviso ricordò…

Si ricordò di Piton. Si ricordò di Draco…

La pozione… il botto tremendo… la classe sottosopra e poi…

Orus… aveva vissuto veramente tutto questo? Era stato veramente al cospetto del custode delle anime perse?

Provava soltanto tanta confusione...

“ Amore, torna da me… “

 

Quella frase si ripeteva nella sua testa. Era veramente sicuro di averla sentita?

O era stata frutto della sua immaginazione?

Hermione si mosse impercettibilmente nel sonno. Non voleva svegliarla. Non voleva affrontare tutto subito.

Voleva soltanto guardarla.

Era così bella. Solo adesso se ne rendeva completamente conto. In passato non ci aveva neanche fatto caso… era Hermione, e questo gli bastava. Ma adesso, cosa gli succedeva?

Cosa provava… Cosa sentiva lui per lei?

“ Amore, torna da me… “

 

Ancora quella voce…

Era stata lei a pronunciare quelle parole? Era stata lei a risvegliarlo dal sonno eterno?

Voleva una risposta a queste domande ma, inspiegabilmente, aveva anche paura di quelle che sarebbero state le conseguenze…

E se non fosse stata lei? E se fosse stato tutto un sogno?

 

Una nuova sensazione s’impadronì di lui… Aveva paura.

Paura di perderla. Paura di illudersi… Non poteva lasciarsi andare…

Anche se il suo cuore lo guidava in maniera diversa… anche se il suo istinto sarebbe stato quello di conoscere, di sapere… lui non poteva lasciarsi andare…

Non poteva aprire il suo cuore, la sua anima… ne avrebbe sofferto troppo.

Non poteva… lui che più di chiunque altro aveva sofferto… Lui che più di chiunque altro si era chiuso in se stesso. In uno scudo d’ombra e di silenzi dal quale non si può uscire…

Aveva imparato, nel corso degli anni, che non tutte le storie hanno un lieto fine. Non tutte le storie finiscono bene. Questo lui lo sapeva… Sapeva che anche la sua storia, la sua vita, poteva finire male…

E con lui tutto quello che amava… tutti i suoi amici, tutti i suoi cari…

Chi gli stava vicino, chi era in buoni rapporti con lui, rischiava ogni giorno la vita. Rischiava ogni giorno d’essere ucciso… Lui era il sopravvissuto e doveva pagare le conseguenze di questo…

Non poteva… non poteva correre il rischio di amare una persona… Non poteva rischiare di perderla per egoismo… non poteva amare perché ciò che avrebbe amato sarebbe stato costantemente in pericolo…

Amare… era questo, quello che lui provava?

 

Ad un tratto Hermione si mosse ancora nel sonno. 

“ Harry… no… “

Il suo cuore perse un battito. Lo aveva chiamato… lo stava sognando. Che fare?

“ Harry ti prego… no, non puoi… perché…”

Una lacrima le solcò il viso. Stava soffrendo… doveva essere un incubo particolarmente doloroso. Lui voleva aiutarla… voleva svegliarla e dirle che tutto andava bene. Voleva risparmiarle altro dolore ma…

Qualcosa lo tratteneva… una sensazione strana…

Voleva veramente svegliarla? Voleva veramente affrontare le proprie paure?

Non era pronto… non ci riusciva…

“ Harry… non lasciarmi…”

Come poteva farla soffrire ancora? Come poteva, per puro egoismo, abbandonarla a se stessa? Ogni difesa cadde. Non poteva lasciarla così…

Si fece coraggio e con tutta la dolcezza possibile cercò di svegliarla.

“ Hermione… svegliati, è solo un incubo… non devi avere paura “

 

Piano piano, con una lentezza quasi esasperante aprì gli occhi. Sembrava ancora molto scossa. Alcune lacrime le ricadevano tristemente sul viso.

Ma il suo sguardo era fermo, quasi a voler accertarsi che non stava sognando. Quasi a voler verificare la realtà che le si parava davanti.

A Harry sembrò che il suo cuore stesse per balzare fuori dal petto. Non accennava a diminuire di ritmo… Cercò di calmarsi. Possibile che incrociare lo sguardo di Hermione lo rendesse così nervoso? Possibile che non riuscisse a mantenere lo sguardo fisso su di lei?

Cosa gli stava accadendo?

E poi… un abbraccio lo avvolse.

 

Hermione aveva capito… lui era vivo, non era un sogno… Aveva ardentemente bisogno di quel contatto, di quella stretta, come a voler scacciare ogni possibile dubbio… non si sarebbe staccata mai più. Lui era tornato. Non lo aveva delusa.

E così, per l’ennesima volta in quel pomeriggio, si ritrovò a piangere.

A versare ogni lacrima che gli gravava sul cuore, a versare ogni lacrima per scacciare quel dolore che per troppo volte l’aveva sconfitta.

“ Non devi piangere, Hermione”

Quella voce… quante ore aveva pregato per sentire quella voce? E adesso la stava sentendo, finalmente…

Harry le asciugò le lacrime con la mano.

“ Non devi piangere, Hermione… sai che sto male quando piangi” le ripeté

La strinse ancora di più a se e per una remota ragione del destino, i lori visi si ritrovarono sempre più vicini… Harry poteva vedere distintamente il luccichio dei suoi occhi… quanto gli piacevano quegli occhi…

Sempre più vicini.

Hermione distingueva chiaramente la sua cicatrice. Quella cicatrice che al tempo stesso era stata una benedizione e una maledizione… non se ne spiegava il motivo, ma in quel preciso attimo, sarebbe stata ore e ore a guardarla…

Sempre più vicini.

E nessuno dei due capì più niente quando le loro labbra si unirono.

Quel contatto, segretamente agognato da tempo, era l’unica cosa che, al momento, avrebbe potuto placare la tristezza che assaliva il loro cuore. Harry non si chiedeva più se quello che stava facendo era sbagliato o meno; Hermione non era più angosciata dai sensi di colpa.

Sapevano che era giusto farlo. E così si lasciarono trasportare dalle sensazioni.

Ci misero tutto quello che avevano in quel bacio. Tutta la tristezza, la gioia, il dolore, la felicità… tutto quello che si poteva provare in un solo e semplice gesto…

Ma qualcosa spezzò quel legame…

Un rumore sordo e strozzato giunse alle loro orecchie.

Si staccarono.

E quello che videro fece gelare loro il sangue…

 

Chi o cosa ha fatto gelare il sangue ai 2? Si accettano scommesse! Chi indovinerà avrà in premio il titolo di super detective universale!

Rispondete numerosi!

 

Il prossimo capitolo si intitolerà: Il litigio

Leggete e recensite!

 

                              

Solo l’infelicità è degli uomini, la disperazione è di Dio.

Gesualdo Bufalino – Diceria dell’autore

 

Il nostro peccato, ciò che logora la nostra anima, che le sottrae ogni volta un po’ della sua purezza, è il nostro rifiuto della solitudine.

Tahar Ben Jelloun – Notte fatale

 

Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo.

J.W. Goethe – Le affinità elettive

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 Luci ed Ombre ***


Capitolo 15 Il litigio

Eccomi di ritorno!

Come al solito ci ho messo un’eternità ad aggiornare! Mea culpa! Ma sapete, queste sono state settimane molto impegnative ed è già tanto che ho aggiornato prima di febbraio! Voglio dire… Capodanno, le feste, e tutto quanto… come potevo concentrarmi a tal punto da non fare una tremenda schifezza? E allora ho deciso d’attendere… sperando in un po’ d’ispirazione e improvvisamente… sono rimasto folgorato! Bè, ora non vi aspettate questo gran capitolo, però a me sinceramente piace… e vi assicuro che è stato un piacere scriverlo. Alcuni di voi potranno trovarlo pesante. Altri stressante e contorto tanto da non ritenerlo possibile. Ma così mi piaceva farlo e così l’ho fatto! Pagine e pagine di pensieri… solo pensieri. Perché, in fondo, non succede particolarmente nulla d’eclatante in questo capitolo… anzi, diciamo che non succede nulla! Però mi sentivo di farlo… e v’informo che alcuni stati d’animo presentati da questo personaggio sono anche quelli che io ho provato veramente… so che può sembrare strano, ma è la verità! Vi chiederete se sarà mai possibile, ma è proprio così… questo capitolo, che in origine si doveva chiamare “Il litigio” ha preso una forma talmente inaspettata che ho dovuto addirittura cambiare il titolo! “ Luci ed Ombre “ simboleggiate dallo stato d’animo del personaggio è il nuovo titolo che ho scelto, e direi che è anche piuttosto azzeccato, ma questo sarete voi a giudicarlo…

E piano piano, stiamo giungendo lenti alla fine… vi annunciò, anche se molti di voi lo sapranno già, che questa storia avrà ben 22 capitoli, più naturalmente un epilogo finale e che entro pochi mesi penso di riuscire a finirla… chi lo sa?

E poi… bè, forse potrebbe starci pure un sequel… sì, credo che lo farò! ^_^

Angel in Chains “ s’intitolerà o almeno credo… il titolo mi suona talmente bene, che credo che scriverò un sequel solo per il gusto di esporre proprio quel titolo tra i miei racconti… del resto, sono un po’ pazzo, no?

E adesso smetto di tediarvi ulteriormente con i miei assurdi soliloqui… e passo ai ringraziamenti!

Volevo ringraziare tutti… non so proprio cosa dire, sono commosso! Vi rendete conto di quanto siete fantastici? 17 recensioni! Cose da pazzi! Quando mai ho sperato di ricevere così tanti commenti? Io… grazie, grazie di cuore. Sappiate che per me conta molto, tutto questo. Siete Magnifici! Spero che continuerete così! In fondo, la speranza non costa nulla! ^_^

E adesso, partiamo con i ringraziamenti effettivi, che sono tanti:

-         Hermione Weasley: Wow! Non so descrivere meglio le mie emozioni! Sei stramegasuperfantastica Herm, veramente! Tu che metti da parte il tuo orgoglio e che ti congratuli addirittura con me per il bacio tra Harry ed Hermione, è qualcosa d’indescrivibile! Tu che mi hai tartassato, aggiungerei inutilmente, con la coppia Ron/Herm, ti sei veduta costretta a farmi addirittura le lodi? Paradisiaco! Voglio dire, credo che sia qualcosa di estremamente notevole! La categoria maschile ha guadagnato qualche punto? ^_^ Non siamo poi così male, in fondo… (ma molto in fondo! N.D. Hermione Weasley) Ti è piaciuto lo spettacolino? Copyright? Addirittura! Dovrò riproporlo un giorno… ^_^ E poi, dai, hai visto che ho fatto relativamente presto ad aggiornare? Quantomeno non sei invecchiata con il capitolo 14 in mano! ^_^ Continua così… e vedrai che più commenterai, più alla svelta aggiornerò! (Ricattatore… N.D. Hermione Weasley) (^_^ N.D. Nightmare)

-         marty potter: fino al 10 gennaio non puoi leggere la mia storia? E allora, quando aggiorno secondo te? Il 10 gennaio, no? ^_^ Spero ne sarai felice… e spero che continuerai a recensire con costanza come hai sempre fatto! Il bacio ti è piaciuto, eh? Bè… non so, mi è venuto di getto… non ci sono stato neanche molto a pensarci… è stato istantaneo! Chi lo avrebbe mai detto? Continua così e grazie ancora!

-         Cho89: ormai mi sembra di diventare ripetitivo ogni volta che vi ringrazio… ma che posso farci? Mi rendete veramente felice e io proprio non trovo parole per ringraziarvi! In particolare tu, Cho… anche tu hai accolto la mia richiesta disperata, come Herm, e io te ne sono grato immensamente… hai poco tempo anche tu, eh? Lo so, è un problema che accomuna un po’ tutti… ti ringrazio ancora, visto che ribadisci il concetto! Uno dei migliori scrittori del sito… suona bene, sai? ^_^ sta attenta, però. Il mio ego potrebbe diventare parecchio instabile con tutti questi elogi! Continua a recensire!

-         alez81: brava, non mi hai deluso! Hai commentato ancora! È bello trovare nuovi lettori e sentire nuovi pareri. È il tuo è particolarmente importante, vista la precisione con cui commenti ogni capitolo… hai ragione, i capitoli sono corti… ma sai, non sono molto per i periodi molto lunghi! Questo capitolo è un po’ più lungo del solito, anche se, non ti devi aspettare granché in lunghezza… appena 6 pagine… leggo racconti, che a volte ne hanno addirittura 20 e scrivono piccolo! Come fanno? Comunque ti ringrazio davvero tanto… veramente! Tu quanti anni hai? Fammi indovinare… 23 o 24? Se sei dell’81, credo proprio di sì! Io povero quindicenne cerco di fare il possibile… del resto, cresciamo tutti, no? Continua così… non deludermi!

-         trancho: ^_^ Cosa posso dirti? Sei sempre il solito, incorreggibile, inguaribile, burlone… ti è piaciuto anche se non sei un romantico per vocazione? Ne sono lusingato, davvero! Oltre ad Imperatore dei giochi da tavolo adesso pure Detective Conan… sei irrecuperabile! Scoprirai se hai avuto ragione leggendo, investigatore… ^_^ Ora ti spiego: una NC 17 è una storia vietata ai maggiori di età, anche se io personalmente non bado molto a questa cosa, e le storie che vorresti tu non possono che stare in quel rating… la mia è solo una PG! Quindi ti dovrai accontentare… ti ringrazio anche per la puntigliosa analisi tecnica della storia… veramente ammirevole! Ciao, burlone e continua a commentare!

-         Anakin87: wow, una nuova new entry! Ribadisco anche a te, non deludermi, continua anche tu a commentare e non abbandonarmi… ti prego! ^_^ Come ho già detto, in precedenza, sì, ho letto Robrov altresì Robix… lo hai notato da Orus, eh? Il custode delle anime perse… bè… nella storia di Robrov si chiamava Seth, se non mi sbaglio, e poi lei ha dedicato capitoli e capitoli sul regno dei morti… io l’ho fatto solo andare per poco, per poi ritornare subito. Dici che la mia storia è stupenda? Bè… grazie infinite! ^_^ Adesso arriverà un po’ di azione, te lo prometto! Continua a recensire anche tu!

-         Anny’88: come va, Annamaria? Diventerai mi assidua commentatrice? Fantastico! E non preoccuparti, io leggerò tutto quello che scriverai… anche se fosse veramente un testamento! Non preoccuparti… più scrivi e più mi fai felice! Mi puoi lasciare anche più commenti sei vuoi! ^_^ Sono un approfittatore, lo so! ^_^ Harry/Herm non è impossibile… questo lo sapremo solo a settembre, temo… uffa, quanto ci mette la Rowling? Spero che continuerai a commentare… le lusinghe sono molto apprezzate! Grazie, grazie… ^_^

-         slverwings: chi poteva lasciarmi la centesima recensione? Ovviamente solo tu! Sorellina mia, come farei senza di te? Aspetto con grande attesa i tuoi commenti ai capitoli, sai che li apprezzo davvero tanto, e spero che aggiornerai anche la tua ff! Vuoi farci morire senza farci sapere il finale? Perfida! ^_^ le tue recensioni, anche se sono lunghe, e annoiano qualcuno, sono il miglior carburante per continuare a scrivere! Il cento lo difenderò con le unghie e con i denti, promesso… un bacio, principessa!

-         DFC: ormai vi ho scoperto e questa volta passi… ma per favore, attenetevi alla storia. Ho sarò costretto a prendere seri provvedimenti!

 

Angolo del lettore: in questo periodo non ho avuto molto tempo per leggere… ma una storia devo segnalarvela di sicuro!

Elivi – Wiccan Dance

Entusiasmante!

 

Iniziative: visitate il forum di EFP e votate il miglior scrittore/scrittrice del sito! Troverete tutte le informazioni nella sezione concorsi.

Il concorso si chiuderà fra breve… affrettatevi!

 

E' stato aperto da qualche mese un carinissimo forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e ogni settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore propone vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp!!! Abbiamo bisogno di nuovi iscritti per dare il via al gioco ^^ Quindi perché non ci fate un salto? Ci farebbe davvero molto piacere.

 

Harry Potter Forum

Ho finito! Finalmente… vi auguro una buona lettura!

Recensite!

 

 

Capitolo 15 Luci ed Ombre

 

Ronald Weasley era letteralmente impietrito.

 

Sembrava che il suo cervello non riuscisse più a formulare alcun pensiero. Non riusciva più a connettere. Era totalmente scioccato.

La scena che gli si era parata davanti era… che cos’era?

Sconvolgente? No… non era sconvolgente… In fondo era una cosa piuttosto normale, una cosa piuttosto comune… un semplicissimo gesto come quello non poteva di certo definirsi sconvolgente…

E allora perché? Perché stava così male?

Avrebbe dovuto essere felice… avrebbe dovuto essere contento per i suoi amici. In un momento come quello, in un periodo di pericolo e paura, un’unione di quel tipo non poteva che far bene ad entrambi…

E allora perché? Perché non riusciva a levarsi quell’espressione ebete dalla faccia? Perché non riusciva a sorridere? Perché non era già corso ad abbracciarli e a prenderli in giro?

 

Lo sai benissimo il perché…

 

No, non lo so il perché… So solo che mi sento così… così… strano.

Possibile che una cosa del genere possa turbarmi a questo modo?

Forza Weasley, torna in te… sono i tuoi migliori amici, perché fai così? Perché non vai da loro?

 

Lo sai benissimo il perché…

 

Lo sai benissimo il perché…

Quella frase si ripeteva nella sua testa costantemente. Quando riusciva a riprendere per un momento il controllo di se stesso, quella frase lo ributtava giù… giù in quel pozzo di disperazione che sembrava non avere mai fine. Giù verso l’oscurità del cuore dove la luce non riesce mai a vincere.

Forse lo sapeva il perché…

Scrutando nella sua anima, prendendo conoscenza di se stesso, riusciva a capire il perché di tutto ciò…

Il suo volto da sconvolto e turbato divenne serio e imperturbabile… sembrava un automa. Uno stupido pezzo di latta senza un’anima, senza un cuore.

 

Lo sai benissimo il perché…

 

Si, adesso, lo so…

So di essere arrivato un’altra volta secondo, so di aver perso ancora una buon’occasione per essere qualcuno nella vita, so di aver atteso troppo…

E ora, ne pagherò le conseguenze…

La colpa è mia e mia soltanto.

Avrei dovuto capirlo. Avrei dovuto prevedere che sarebbe accaduta una cosa del genere…

Che colpa possono avere loro se si sono innamorati? Che colpa possono avere se sono io qui l’unico a non aver capito un accidenti della vita?

 

E allora perché… perché?

Perché vorrei distruggere tutto quello che mi si para davanti? Perché vorrei far quanto più male possibile a loro… sì, a loro, che hanno tradito la mia fiducia? Perché in questo momento vorrei ucciderli con le mie stesse mani?

 

Che colpa posso avere io, allora?

Che sono sempre stato la ruota di scorta… che in famiglia ero soltanto il più piccolo e nient’altro... che nella vita era considerato meno di zero…

Che colpa posso avere io?

Che mi sono sempre ritrovato oscurato da quella presenza; quella presenza onnipresente che si prendeva tutti i meriti, tutti gli elogi; quella presenza che mi aveva attirato così follemente sin dal primo incontro…

Sì, lui era sempre stato soltanto l’ombra del suo migliore amico… chi era ricordato per le sue gesta eroiche? Chi veniva nominato in ogni attimo e in ogni angolo della scuola?

Di certo, non lui.

Era gelosia la sua? Forse sì… ma non se ne pentiva affatto.

Ormai niente aveva più senso.

 

Lui per la gente cos’era? Ronald Weasley che cos’era?

L’amico di Harry Potter e niente di più. Era la sua ombra, il suo compare… ma nulla di che.

Quante volte aveva desiderato di ricevere più attenzioni?

Quante volte avrebbe voluto essere considerato dalle persone, speciale?

Non lo sapeva neanche lui.

 

Ma aveva senso, parlare di ciò?

No, non lo aveva… quella era l’ennesima prova. Nulla sarebbe cambiato. Avrebbe dovuto soffrire ancora in silenzio… avrebbe dovuto caricarsi dell’ennesima umiliazione, dell’ennesimo rifiuto…

 

Era davvero pronto a sopportare tutto questo?

Aveva ancora la forza di andare avanti con questa farsa?

No, non l’aveva… era stanco.

Stanco di una vita d’ombre e di fallimenti. Stanco di non poter essere se stesso, almeno una volta…

 

Il suo sguardo cadde su di lei.

Era tesa. Come in attesa di un verdetto. Come in attesa di una sentenza che avrebbe potuto condannarla alla vita o alla morte.

Aveva perso anche lei… l’unica speranza che gli era rimasta. L’unica luce che lo aveva sempre guidato contro tutto e tutti, era svanita.

Aveva soltanto freddo. Vedeva soltanto buio.

Come poteva averlo abbandonato? Come poteva averlo lasciato in balia di sé stesso dopo che si erano giurati eterna fedeltà?

 

La mente ritornò a quel giorno. A quel magnifico giorno… le ore più belle della sua vita erano incanalate in quell’unico ricordo…

Quanto tempo era passato? Giorni, settimane, mesi… chi poteva dirlo? Eppure lo ricordava come se fosse accaduto pochi attimi fa…

 

“ Prova a prendermi se ci riesci “

 

Stavano correndo per il prato… l’aria era intrisa dall’intenso profumo delle rose appena sbocciate, e una brezza leggera cullava i loro volti…

 

Era felice. Come non lo era stato da mesi…

 

“ Ci riuscirò, stai tranquilla “

 

Un’allegra risata uscì dalla sua bocca. Cosa si poteva desiderare di più?

Come si poteva chiedere di più se si toccava già il cielo con un dito?

Erano ore che stavano correndo per quell’immensa distesa di campi, ma la fatica sembrava non sopraggiungere mai… il loro cuore era leggero e nulla poteva turbarli in quel momento.

Erano passati per serre… Erano passati per distese di grano coltivato… una miriade d’odori e sensazioni li aveva investiti e loro, come non potendo farne a meno, cercavano di assaporarne ogni singolo momento…

 

“ Non ce la farai mai. Sono troppo veloce “

 

Un sorriso solcò il suo giovane volto… mai si sarebbe aspettata di passare una giornata come quella e invece…

Ormai sentiva il fiato di lui sul collo… che bella sensazione… si sarebbe lasciata cullare da quel respiro per ore…

 

“ Non ne sarei così sicuro! “

 

Con un rapido scatto riuscì ad affiancarla e poi…

Caddero insieme in quell’immensa distesa di fiori. Rotolarono a lungo nell’erba, tra scoppi di risa e urla di gioia… nessuno era più felice di loro in quel momento.

Quando si fermarono, ancora scossi da dolci risate, restarono strabiliati…

 

“ Guarda “

 

La tua voce m’indicava una distesa fantastica, un qualcosa d’incredibilmente bello…

Davanti ai nostri occhi apparvero centinaia di fiori… uno spettacolo indimenticabile. Come guidati da una mano invisibile, i fiori s’aprirono accarezzati dal sole appena nato dando vita ai loro fantastici e tenui colori… l’alba di un nuovo giorno si stava avvicinando, ma cosa importava? I loro genitori si sarebbero preoccupati… erano stati fuori tutta la notte per poter assistere a quello spettacolo… e allora?

Aveva importanza?

No… i fiori continuavano ad aprirsi sotto i loro occhi piacevolmente colpiti… un milione di profumi e di odori li circondava…

 

Ma tra gli altri… riusciva a sentire, distingueva senza sforzo quello più importante di tutti… il profumo di lei... quell’odore di vaniglia così dolce, così tenero… Come poteva non distinguerlo?

 

La sua candida pelle chiara risaltava quasi innaturalmente se colpita dai raggi del sole… il suo respiro era a tratti irregolare ma, nella sua essenza, aveva anch’esso qualcosa di melodico ed armonioso… tutto era perfetto.

Lei era perfetta… il luogo, il sole, la luce… tutto.

Avrebbe potuto desiderare di più?

 

E quando, senza preavviso, ti chinasti su di me e mi abbracciasti… nulla ebbe più un senso. Eravamo solo noi due e nulla sembrava contare di più in quel momento… niente e nessuno avrebbe potuto interrompere il nostro legame. Quel legame indissolubile che si era creato…

 

Mi guardasti… e io non seppi resistere. Come avrei potuto? Come avrei potuto lasciare che i tuoi occhi non m’imprigionassero? Come avrei potuto non rimanere affascinato dal tuo sguardo magnetico?

Mi avvicinai… sempre di più… sempre di più…

Presi la mia mano nella tua e…

 

“ Ron… devo chiederti una cosa… una cosa molto importante. “

 

Il mio cuore perse un battito. No, non poteva essere vero… io che per mesi avevo sperato, io che per mesi avevo combattuto con il mio orgoglio, potevo farmi dominare ancora dall’illusione?

Ti guardai quasi scioccato… sembravi ansiosa, come se la mia parola potesse mandarti dall’inferno al paradiso, come se tutto dipendesse da me e da me soltanto…

 

“ Ron…”

 

Cercavi il coraggio… il coraggio di parlare…

 

“ Devi promettermi che non mi lascerai mai… che mi starai sempre vicino… io ho bisogno di te… io non posso vivere senza di te… giurami, che saremo sempre amici, Ron… per l’eternità… “

 

E improvvisamente sentì il mondo cadermi addosso… anche stavolta mi ero illuso, anche stavolta ci avevo creduto troppo, quel tanto che bastava per farmi male…

 

E nonostante tutto… riuscii a sorriderti.

Mi riscossi dai miei pensieri… ormai non contava più niente.

Era inutile continuare a ricordare. In fondo per troppo tempo mi ero lasciato cullare da quegli attimi… a cosa serviva ricordare, pensare, sognare quando farlo non mi provocava altro che dolore? Perché rivivere quei momenti se dietro ad essi, per tutto questo tempo, non si è nascosto altro che inganno e tradimento?

 

Tradire… ecco cosa avevano fatto i suoi migliori amici. Lo avevano abbandonato a se stesso e lo avevano lasciato solo…

 

Solo… perché era sempre lui a dover restare solo? Perché per una volta non toccava a qualcun altro? La vita era ingiusta ma non per questo lui si sarebbe piegato…

Avrebbe reagito, come aveva sempre fatto. Si sarebbe rialzato, anche quando le sue stanche gambe, non lo avessero più sorretto. Si sarebbe armato di forza di volontà e avrebbe tirato avanti…

 

Ma c’era dell’altro… c’era anche qualcos’altro che lo turbava.

 

Tradire… ancora quella parola…

 

E un odio profondo lo invase.

Odio per quei due che stavano teneramente abbracciati sul letto. Odio per quei due che prima si stavano dolcemente baciando. Odio per tutto ciò che lo circondava. Odio per ogni cosa… anche per se stesso.

 

Solo la follia poteva spingere una persona come Ron ad odiare profondamente sé stesso… e, infatti, la luce dietro ai suoi occhi, sempre così piena di vita, sempre così deliziosa nella propria armonia, non poteva essere più folle in quel momento…

 

Sembrava che uno spirito maligno si fosse impossessato di lui… e lui non riusciva ad uscire, non riusciva proprio a ritrovare quella lucidità che sarebbe servita molto in quel momento…

 

Fu così che con il tono più cattivo che potesse avere disse:

 

“ Spero che vi stiate divertendo… vedo che non avete sofferto la mia mancanza e che non avete perso tempo… “

 

Faceva paura.

Mai nessuno si sarebbe aspettato che il povero Ronald Weasley, sempre canzonato e deriso, avrebbe potuto sprigionare una tale forza… una forza così potente da incutere terrore allo stato puro… una forza così potente da poter distruggere tutto quello che intralciava il suo passaggio.

 

E adesso voleva solo vendetta.

L’odio, ormai presente in ogni recondita parte del suo corpo, lo aveva legato a sé e ne aveva fatto una sua arma. Un suo alleato. Un suo servo.

 

“ Perdonaci “

 

Poi quella voce…

Se la ricordava ancora? Riusciva ancora a distinguerla tra le altre?

Tutto gli appariva molto confuso… eppure… poteva mai scordarsi quella voce?

 

Hermione lo stava guardando intensamente. Sembrava sul punto di scoppiare in lacrime… ma il suo sguardo era fermo e speranzoso, come se dire quella parola potesse averle dato un po’ di conforto, un po’ di speranza…

 

“ Perdonaci… ti prego “

 

Stavolta fu Harry a parlare… quelle parole sembravano costargli molto, ma sentiva di doverle dire. Scrutando nel profondo del suo cuore, sapeva che non poteva non dirle… non poteva buttare al vento sei anni di intensa, bellissima, magnifica amicizia per un singolo attimo. Non poteva.

 

E fu così… che Ron riacquistò il controllo di sé e l’ombra che lo avvolgeva si allontanò da lui… il suo volto si distese, i suoi occhi anche se adombrati da una tenue disperazione, ritornarono vivi e consapevoli.

 

Poteva perdonarli? Poteva riuscire a scacciare quell’immagine dalla sua testa e continuare a essere loro amico? Poteva semplicemente fare come se niente fosse successo?

 

Sì, poteva…

 

Ma non sarebbe finita così. O almeno non per quella volta…

 

Era proprio Ron! Avete indovinato! In fondo, non era difficile!

Il prossimo capitolo si intitolerà: Un passo verso l’oscurità

Leggete e recensite!

 

Dubbio, uno dei nomi dell’intelligenza.

J.L. Borges – A/Z

 

Il suicidio è l’espressione di una specie di nascosta volontà di vivere.

Marti Leimbach – Caro agli dei

 

Non si può andar via da se stessi solo spostandosi da un posto all’altro. Non c’è rimedio a questo.

Ernest Hemingway – Fiesta

 

Vedete quella scritta blu? Quella in basso? Bene, cliccate!

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