Anche mia... di bambi88 (/viewuser.php?uid=11548)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Per le strade di Suna ***
Capitolo 2: *** l'incontro... ***
Capitolo 3: *** al palazzo ***
Capitolo 4: *** incontro e notte ***
Capitolo 5: *** allenamento... ***
Capitolo 6: *** ricordi che tornano ***
Capitolo 7: *** ...è suo figlio, Temari... ***
Capitolo 8: *** ...lei è anche mia! ***
Capitolo 9: *** Karura... ***
Capitolo 10: *** se tu non... ***
Capitolo 11: *** specchio... ***
Capitolo 12: *** ma lei non poteva saperlo... ***
Capitolo 13: *** tornare ad essere... ***
Capitolo 14: *** semplici ringraziamenti ***
Capitolo 1 *** Per le strade di Suna ***
temari what if
La donna camminava per la strada polverosa di Suna, mentre il sole, alle sue
spalle, illuminava feroce quell’angolo di nulla. Sospirò, raccogliendo tra le
dita una ciocca bionda, forse ingrigita, ma ancora incredibilmente
selvaggia. Alcuni passanti, osservando le sue vesti a lutto, abbassarono lo
sguardo, bisbigliando parole reverenziali. Lei li guardava con il suo solito
cipiglio severo, increspando le labbra però in un materno sorriso. Materno
solo con il popolo di Suna. Il sorriso si tramutò in una smorfia di
dolore. Quaranta anni. Vedova. Nessun figlio. Riprese a camminare,
mentre la sua ombra si andava allungando tra i ciottoli della stradina. -
Temari-sama…- un uomo si inchinò, mostrandole il viso sfregiato. - Baki…-
sospirò lei, aprendo un sorriso teso. Il vecchio maestro si inchinò, mentre
le rughe attorno agli angoli della bocca si piegavano impercettibilmente. -
condoglianze. Suo marito è morto con onore – sollevò lo sguardo sulla
donna. Gli occhi di lei non tradivano la minima emozione. Come accadeva
ormai sempre più spesso, Baki si chiese se davvero quella donna sapesse
provarle. Eppure una volta, tanto tempo prima, quando lui era ancora un
temuto jonin e lei una genin avventata, Temari era stata diversa. - lo so…-
bisbigliò in un sussurro, poggiando la mano ancora minuta sulla spalla dell’uomo
– porta i miei saluti agli Anziani – continuò poi – e ringraziali da parte mia –
concluse. Baki si sforzò di sorridere. Non c’era più la ferocia di un
tempo tra la famiglia Sabaku no e quel gruppo di cosiddetti "saggi" che
l’avevano portata quasi alla rovina, ma le vecchie ferite non si rimarginano
facilmente… - sarà fatto, Temari-sama – - per te solo Temari, Baki
–sensei… – sorrise –…mi fai sentire così vecchia – No. Non era più la
vera Temari quella che ora gli si parava davanti. Baki sospirò,
avvertendo il tocco di lei farsi più saldo - sta andando al
mausoleo?- Temari abbassò lo sguardo – doveri di una moglie devota – La
folla del mercato si stava riunendo nella piazza alle loro spalle. Temari gettò
una rapida occhiata a quella massa palpitante che si andava snodando tra gli
stretti vicoli, sospirando pensierosa. - è meglio che vada…- tirò il
cappuccio scuro sui capelli, che le scivolarono, sempre così incredibilmente
ribelli, sul collo abbronzato. - Arrivederci, Baki – sensei – sussurrò,
fissandolo negli occhi. - Arrivederci…Temari – rispose lui, annusando il
profumo fiorato di quella donna. Quello era tutto ciò che era rimasto di
lei.
- permesso!- la ragazza scansò l’uomo che le si era parato davanti,
incrociando con i suoi occhi scuri un viso imbronciato. - Qui a Suna c’è
qualcuno che conosce le buone maniere?- sibilò, avanzando tra la
calca. Guadagnato, dopo qualche spinta e una notevole fatica, un riparo sotto
un porticato isolato, la ragazza spinse dietro l’orecchio ( con più foga del
necessario, a dir la verità) la ciocca chiara che le era sfuggita dalla presa
della coda. Combattendo tra la foga di accasciarsi e riposare prima dello
scendere della notte e il suo innato buonsenso ( che le ricordava quanto potesse
essere pericoloso un villaggio straniero di notte), prese ad accarezzare il
coprifronte che teneva strettamente legato in fronte. Sbuffò, brutto vizio
d’eredità, crocchiandosi le dita. - volete la guerra?- chiese, fissando con
gli occhi scuri le persone sfilare incuranti accanto a lei – non crederete
davvero che io mi dia per vinta!- esclamò, rimboccandosi teatralmente le
maniche. - Io non mi do mai per vinta…- sibilò, mentre la mente volava alla
notte di tre giorni prima. Ad una scontata coperta arrotolata sotto le
lenzuola e ad un biglietto lasciato sul comodino. - ehi ragazzina!- la voce
possente del venditore la riportò rapidamente alla realtà, facendola
indietreggiare – spostati, ci intralci il cammino! – urlò ancora lui, mentre
lei, mordendosi la lingua per non liberare uno di quegli insulti che le venivano
così facili ed arretrando ancora, venne urtata da ( o meglio, urtò ) qualcosa di
pesante e viscido. - Il mio pesce! Qui vale più dell’oro! – una donna robusta
le si era avvicinata urlando, brandendo un coltellaccio arrugginito come arma –
vedi di filartela, prima che chiami le guardie! – La ragazza alzò gli occhi
al cielo, sparendo tra le folla. - che palle…- riuscì solo a sibilare, prima
di essere nuovamente risucchiata da quel vortice umano che poteva diventare
l’ora del mercato nella piazza principale di Suna. Una sola domanda sulle
labbra. - scusi…dov’è il palazzo del kazekage?-
Temari rispose ad altri sguardi apprensivi, si fermò persino a consolare una
vecchia mendicante che ripeteva che la morte di suo marito era stato un immenso
lutto per tutta Suna, prima di far sparire completamente la chioma bionda sotto
il mantello. Trasse un sospiro di sollievo, voltando in una via
secondaria. Poggiò le spalle alla parete arenosa, togliendosi la sabbia dalla
trama del vestito bordato a lutto. Accarezzò l’elsa del kunai che teneva
stretto alla gamba destra, nonostante Gaara l’avesse, almeno per il tempo
necessario a metabolizzare la morte del marito, sospesa dai doveri
ninjia. Eppure, senza quella sgradevole sensazione di freddo sulla pelle, non
riusciva proprio a camminare tranquillamente. Respirò profondamente,
osservando con la coda dell’occhio un numero incredibile di persone agitarsi
frenetiche davanti un banco. Lunedì…giornata del pesce, pensò
divertita. Pensare che a lei non era mai piaciuta quella cosa viscida e
esotica. Sparì dietro uno degli angoli, continuando la sua marcia verso il
mausoleo. Verso quello che stava diventando il suo mausoleo. Giorno
dopo giorno. Ora dopo ora.
Ecco la mia nuova ficcy...è ambientata parecchi anni nel futuro di Naruto. I
nostri protagonisti sono ormai cresciuti, ognuno con i suoi scheletri
nell'armadio. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze...c'è molto di più di
qual che sembri. Spero che il primo capitolo vi abbia incuriosito. Un
bacione, fatemi sapere cosa ne pensate. Aspetto le vostre recensioni
*_*...Scusate dal chappy un pò cortino, i prossimi saranno più sostanziosi.
Gli aggiornamenti saranno abbastanza regolari ( la fic è già scritta) ogni
2/3 giorni.
Un bacio Ale, un abbraccio Cami....senza voi forse questa fic non ci
sarebbe.
Roberta
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Capitolo 2 *** l'incontro... ***
temari what if 2
- il palazzo del kazekage!- la ragazza sbuffò irritata – cazzo, qualcuno
può rispondermi!- trattenne il fiato, iniziando a contare
lentamente. Uno - sparisci microbo – due - mi
dispiace…- tre - mamma mi ha detto di non parlare agli
sconosciuti.- inutile. Lottò ancora con il ciuffo che le era sfuggito alla
coda alta, trattenendo una di quelle parole gradevoli che colorivano le serate
famigliari insieme a quella fottuta puzza di sigaretta. Ecco, l’aveva
detto. Fottuta. Sigaretta. Rovistò nella sacca che portava alla cintola,
assicurandosi del prezioso contenuto. La rigirò tra le dita giovanissime,
chiedendosi, come sempre, perché una come lei non trovasse la forza di
smettere. - bha, cazzate…- sibilò, infilandosi in una via secondaria. Si
poggiò ad uno dei muri, lasciandosi scivolare a terra. - ragioniamo…- pensò,
aspirando una boccata - …non può essere così piccolo il palazzo. Imponente,
ovvio. E in piena vista. Come quello a Ko…- alzò lo sguardo sulla figura
incappucciata che le era passata accanto. Due occhi verdi incrociarono i
suoi, soffermandosi, poi, con malcelato disgusto, sulla sigaretta che ancora
teneva tra le dita. Distolse lo sguardo, imbarazzata, gettando la cicca ai
suoi piedi. I passi della figura si allontanavano sempre più nella
stradina. Trattenne il fiato. Si alzò a fatica, spostando l’attenzione su
degli strani ciuffi biondi che spuntavano dal cappuccio. - ehi!- urlò,
infilando le mani in tasca. La figura si fermò, voltandosi rapidamente. Il
cappuccio si allentò, rivelando il volto ancora affascinante della bionda. La
ragazza inghiottì il groppo alla gola, degno rappresentante del suo
terrore. - cosa cercavi?- chiese la donna gentilmente, non celando, però, una
certa rigidezza. - Il palazzo del kazekage…- rispose l’altra - …Sabaku no
Temari – La donna sgranò lo sguardo, prima tesa, poi sottilmente
divertita. - …cercavo lei…- riprese la ragazza, piantandosi di fronte alla
donna - e a cosa devo tanto onore?- chiese l’altra, portandosi le mani ai
fianchi, in quel vecchio gesto che nulla era riuscito a cancellare - voglio
diventare la sua allieva – rispose semplicemente la più giovane, facendo
luccicare, con uno scuotere repentino del capo, il coprifronte.
Temari si morse un labbro. Avrebbe riconosciuto ovunque quel simbolo. -
Konoha…- sibilò, con voce stanca - Mi presento…- la ragazza si avvicinò di un
passo, mostrandosi in tutta la sua giovane età - Sono Chono Nara – concluse,
mentre gli occhi scuri si piegavano in un’espressione di sfida. Temari
appoggiò una mano alla parete della strada, mentre il respiro sembrò
mancarle. - la figlia di Nara…e di Yamanaka, suppongo – rispose, recuperando
freddezza. - Esatto – la ragazza portò una mano sul fianco, mentre la stoffa
viola del vestito aderiva ai fianchi giovani. Sbuffò irritata, allargandosi, con
l’altra mano, il collo di rete. - E cosa ti porta qui?- - Il vento-
rispose, sorridendo. La donna sembrò perdere per un attimo lo sguardo
sull’elsa che sporgeva prepotente alle spalle di Chono. - guarda il mio
ventaglio? – chiese la ragazza, sfilandolo dall’elsa. - Mi sembra di
conoscerlo…- Temari si voltò, allontanandosi lungo la strada. Chono la fissò,
mutando il suo malizioso sorriso in un’espressione attonita. - ma dove va?-
chiese, urlando Temari si voltò, osservandola con sguardo piatto. - non
posso accettare. Non sono la sensei di nessuno.- Chono fece un passo in
avanti, maledicendo la sua impulsività - io sono scappata di casa per venire
qui da lei!- trattenne un singhiozzo. Temari riprese a camminare,
incurante. - mi avevano avvertito che lei fosse…- Una folata di
vento. Un dolore allo sterno. - che io fossi?- Chono sollevò lo sguardo
appena il tempo per vedere il mantello della donna ondeggiare sensibilmente,
ancora ferma. A diversi metri da lei. Eppure, cavolo, era sicura
l’avesse…colpita. - Che le fosse…una vera seccatura…- Chono asciugò la
lacrima che aveva preso a rigarle il volto pallido - tale e quale a tuo
padre…- Temari si era avvicinata, osservando con disprezzo la ragazza seduta
scompostamente a terra. - Alzati, cry-girl – disse, imperiosa - …o dovrò
pensare che sei una debole come…- si morse il labbro, mente Chono rifiutava la
sua mano. - Non sono una debole. – scandì lentamente, rispondendo con lo
stesso sguardo sdegnoso. - Lei è la migliore manipolatrice del vento.
Insuperabile nell’arte del ventaglio. – disse, con voce bassa. – e io voglio
essere migliore di lei – sibilò poi, aprendo il pesante ventaglio davanti ai
suoi piedi. - Illusa.- - Ho dodici anni. Sono testarda e
intelligente.- - Supponente.- - Sono brava in quello che faccio. E non
accetto rifiuti – - Presuntuosa.- Temari la fissò brandire in ventaglio
con la sinistra, ravvivandosi i capelli con l’altra mano. - hai preso i
peggiori difetti di quei due dobe che ti hanno messo al mondo – scandì,
lentamente – non voglio avere a che fare con questa oscenità – Chono
sorrise. - anche mia madre la pensava così, quando mi ha trovato con questo –
indicò il ventaglio - tua madre…- Temari strinse i pugni al vestito
nero - mio padre invece si è limitato ad un brontolio sommesso. Poi se ne è
andato a ubriacarsi. Nulla di nuovo, insomma – Chono abbassò lo sguardo – non ho
fatto in modo che fossero quei due a rovinare le mie ambizioni…non ci riuscirà
lei di certo!- disse, trattenendo la rabbia. - Sei troppo impulsiva,
cry-girl…- un buffo sulla fronte – troppo emozioni – ribadì, voltandosi
nuovamente. Si strinse nel mantello, cogliendo però distintamente la rabbia
della giovane kunoichi di Konoha montare livida. - ma dimmi…- si voltò – dove
hai trovato quel ventaglio?- Chono abbassò lo sguardo scuro. - nel nostro
posto segreto…- sospirò, buttando indietro la testa - ancora quella stupida
terrazza di Nara…- sibilò Temari di rimando, mentre l’altra l’osservò
scettica - allora è vero quello che si dice…- - e cosa si direbbe a
Konoha?- sorriso malizioso. Quasi le faceva male alle labbra. Chono fissò lo
sguardo sulle punte delle scarpe, nascondendo il rossore. - che tu eri la
donna di mio padre- silenzio. Chono alzò lo sguardo proprio nell’attimo in
cui una risata fragorosa, trattenuta,isterica, prorompeva nell’aria. - non
volevo imbarazzarti, cry-girl!- Temari si scostò una ciocca dagli occhi con un
dito. - È stato tanto tempo fa – concluse poi, afferrando il ventaglio –
quasi tutto è cambiato – incrociò gli occhi scuri della ragazza. Spostò poi
lo sguardo sui tre astri viola, piegando le labbra in una smorfia tirata. -
sai dove dormire?- chiese, a bruciapelo - no- ammise la ragazza, spostando
con un piede un sassolino, distrattamente. - Al palazzo…tra un’ora.- Chono
alzò lo sguardo, stupita – e domani mattina l’allenamento è all’alba. Qui non si
gioca. – Chono tentò di aprire bocca ma la donna sparì in una di quelle
odiosissime nuvolette da jonin. - cavolo…- sibilò – e ora ho lo stesso
problema di prima…- aggiunse, con un tono a metà tra il frastornato, il felice e
l’annoiato. - Dove cazzo è il palazzo del kazekage?!-
Il secondo chappy è postato! Per ora sono puntuale, vero?! *_* si accende una
speranza…^_^. Che ne pensate della piccola Chono? Va bene, chi mi conosce ha
avuto un colpo alla rivelazione dell’identità dei genitori. Lo so, è preso anche
a me quando l’ho immaginato. Ma le vie delle possibilità sono infinite *ghigno
malefico *. Fatemi sapere se vi è piaciuto…un bacione! recensite *_*...grazie
anche solo a chi legge ^_^...
Un bacio grande e un abbraccio forte ( forte) a:
Ino_chan96: grazie ^///^ Temari è uno dei miei personaggi preferiti…credo che
ormai si sia più che capito. Ma in questa storia non sarà tutto facile per lei.
Fammi sapere che ne pensi…bacio!
Arwen5786: sempai! *_* ma sono io quella commossa! Ecco chi erano poi i
genitori di Chono. NON MI UCCIDERE…c’è una spiegazione, promesso…continua a
seguire e vedrai *me mooolto cattiva*. Temari eroina greca? IH IH IH già me la
immagino in versione amazzone molto aggressiva inseguire un povero shikamaru
oblita…va bene, ho una fantasia decisamente troppo fervida. ^^" Spero di
sentirti presto su MSN…^__^ bacio!
Shikatema: no, Shika era al sicuro a Konoha…per ora. *risata malvagia * ..il
marito morto è qualcun altro…ma le sorprese non sono finite qui. Ti assicuro che
ce ne saranno altre. Bacione!
Lily_90: ciao Lily! Che piacere che tu mi abbia recensito…*_* credo che tu
abbia capito quanto ami la tua storia ma non posso fare a meno di ripetertelo:
IO LA ADORO. Ok, ora posso andare avanti…grazie! Spero che l’identità della
ragazzina non ti abbia sconvolto troppo…effettivamente sei stata molto acuta
nell’analizzarla…e tra poco capirai il perché…un bacio! Fammi sapere che ne
pensi!
_Eleuthera_: sensei!! *Roberta scoppia a piangere abbracciata all’idolo d’oro
di Tobi *…sniff, sniff…il piccolo tesoro mascherato non c’è…ha costretto Deidara
ad accompagnarlo a comprare il vestito da renna di babbo natale. Credo che abbia
una strana idea delle festività @_@ ma mi ha lasciato un messaggio da darti:
"ELE-SENSEI TOBI LE VUOLE TANTO TANTO AFFETTO NATALIZIO". Non ha senso, ma
povero, le luci dei negozi gli hanno dato alla testa. Ha fritto anche gli ultimi
neuroni sopravvissuti al chiasso delle esplosioni di deidy-chan. Comunque…il
marito ( incredibile conoscendomi) non era Shika..che al contrario se ne sta
tranquillo e sposato a Konoha…tranquillo…per ora BWAWAWAWA!Spero di non averti
deluso troppo ^^". Un bacione!
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Capitolo 3 *** al palazzo ***
temari what if 3
Forse sarebbe stato meglio tornarsene a casa. Ferma davanti la grande
porta, alzò lo sguardo sulle mura arrossate dal sole calante. Era tardi, fin
troppo tardi, ma il caldo le attanagliava ancora il respiro. - ce l’ho
fatta…- mormorò, grattandosi una spalla, dove la rete le sfregava con l’elsa del
ventaglio - …mamma, con questa fissazione della moda!- sbottò infine,
sollevando gli occhi al cielo. Niente nuvole. Questo era l’unico
particolare dei racconti su Suna che per ora le sembrava confermato. Niente
della dolcezza delle parole di Hinata, dei sorrisi e degli imbarazzi di Sakura e
delle risate di Naruto. Sembrava quasi che la vecchia Suna, quella dei tre
giovani shinobi del torneo di selezione, dell’orgogliosa Chiyo e del malinconico
kazekage dei suoi racconti di bambina, avesse deciso di fuggire, lasciando al
suo posto un nugolo di case ingiallite, gente rozza e cielo senza nuvole. E
questa era la parte peggiore. Chono avanzò di un passo, mordendosi un
labbro. Era lì per essere forte. Lo sarebbe diventata. - sono attesa da
Temari-sama – disse, con voce limpida, nonostante il lieve tremore che la
scuoteva. La guardia mal celò lo stupore, portandosi una mano al mento,
accarezzandosi il pizzetto. La ragazza sorrise. Quel gesto gli ricordava
suo padre… - scansati, guardia- alle spalle di Chono era apparsa una
ragazza dai ribelli capelli scuri, trascinando una marionetta evidentemente
danneggiata. Fissò Chono con aria di disappunto, scostandola con una mano
sporca di terra - e lasciami passare…- biascicò, con sguardo truce. Chono
accarezzò l’elsa del ventaglio, stringendola con forza - chi credi di essere
nanerottola!- le urlò, agitando la lunga coda, che le frustò la schiena
magra l’altra si fermò, mentre la guardia deglutì rumorosamente. - dovrei
chiederti chi sei tu, razza di pulce…- sollevò lo sguardo sul coprifronte -
…pulce…di Konoha – sillabò, come un insulto. - AYUMI!- le ragazze,
digrignati ormai i denti e sfoderate le armi, si voltarono verso un ragazzo in
kimono scuro, emerso dal palazzo. - Sei il solito rompiscatole, onii-san…-
- E tu la solita attaccabrighe…- la rimbeccò lui, mostrandole con un cenno
del capo l’entrata, per poi rivolgersi alla guardia - Anche l’altra può
passare…è la nuova allieva di Temari-sama – disse, mentre Chono, rinfoderato il
ventaglio, scambiava un’ultima occhiata furente con Ayumi - E nostra zia
avrebbe scelto una come lei? Una di Konoha? – sibilò, con disprezzo,
allontanandosi nell’ingresso del palazzo. Il ragazzo scansò una ciocca di
capelli ramati che gli cadeva davanti gli occhi acquamarina, lasciandosi
sfuggire un sorriso. - sono Sabaku no Masahiro – disse, con un piccolo
inchino – primogenito del Kazekage – continuò, quando la ragazza incrociò il suo
sguardo – piacere di conoscerti – la voce bassa e calda del ragazzo la fece
sussultare. - è un piacere anche per me…- sussurrò, arrossendo. Si maledì
per aver preso dalla madre quanto meno la suscettibilità di
sentimenti. Almeno così la chiamava suo padre. - perdona mia
cugina…quando rompe una delle sue marionette diventa insopportabile…– sorrise,
porgendole una mano - …ti mostro la tua stanza.-
Chono chiuse la porta alle spalle, dopo aver mostrato l’ennesimo sorriso
beato al ragazzo. Certo, aveva un anno meno di lei. Certo, era il figlio
di un ex squilibrato mentale. Certo, sembrava a malapena essersi accorto che
lei fosse una ragazza ma…deglutì. Cavolo se era carino! Si gettò sul
letto, allungando le braccia sopra il capo. Sciolse i lunghi capelli,
ripromettendosi di tagliarli. Tanto, sbuffò, sua madre non glielo avrebbe mai
permesso. Un bussare lieve alla porta la fece sussultare, prima di alzarsi a
malincuore dalla comoda posizione. - avanti – biascicò, già insonnolita un
volto pallido spuntò, avvolto da una veste scura. - ciao…- un caldo
sorriso. La ragazza osservò la giovane donna entrare nella stanza, tirando
dietro di sé la porta - chi è lei?- chiese la giovane Nara, sistemandosi con
le mani i capelli disordinati l’altra sorrise, avanzando di un passo -
Matsuri…la madre di Masahiro – gli occhi scuri indagarono il volto della giovane
– volevo darti il benvenuto – Chono si alzò, piegandosi in un dimesso
inchino - onorata di fare la vostra conoscenza…- bisbigliò arrossendo -
non c’è bisogno!- si schernì la donna. Chono sollevò lo sguardo - avrei
giurato avessi gli occhi chiari…- biascicò l’altra, continuando a fissarla
mentre la ragazza assumeva un’espressione sospettosa. - E perché?- - Tua
madre ha degli occhi bellissimi – rispose semplicemente, sedendosi accanto
Chono. - Com’è Konoha?...Gaara me ne parla spesso – chiese poi, con
un’innocenza insolita - Meno assolata di Suna – si limitò a rispondere Chono,
imbarazzata. L’altra sollevò lo sguardo al soffitto, sorridendo. - questa
è stata la mia stanza…- rise – tanto tempo fa, ormai – Chono si portò, a
disagio, una ciocca dietro l’orecchio. - con Temari sei in buone mani,
piccola Nara – le portò una mano tra i capelli, scapigliandoglieli. - Lo
spero…- sussurrò per risposta Chono. La donna sorrise ancora. - sarai
affamata. Tra poco è pronta la cena. Il Kazekage sarà lieto di averti con noi…-
portò una mano davanti la bocca, in un gesto famigliare – anche se probabilmente
non sembrerà - Chono annuì. Gli avevano parlato di Gaara. Ovviamente
non tra le pareti domestiche. Li, Suna, semplicemente, non esisteva.
Temari entrò nel palazzo, salutando con un cenno del capo la
guardia. Questa si inchinò appena, lasciandole libero il passaggio,
indietreggiando. La donna riprese il suo passo sicuro, nella grande sala
d’ingresso, gettando su una panca il mantello scuro. Sbuffò, ravvivandosi i
capelli sciolti. Si specchiò malvolentieri nell’ampia specchiera, ricordando
la giovane kunoichi che percorreva, con il grande ventaglio e i suoi sbarazzini
codini, quelle stesse sale qualche anno prima… - zia!- un furia dai
capelli scuri era entrata nella stanza, fissandola truce con gli occhi
verdi. I suoi stessi occhi, pensò sorridendo. - hai di nuovo rotto Karasu,
Ayumi? – chiese, quasi divertita. La ragazzina, non più di dieci anni,
incrociò le braccia al petto. - anche…- si imbronciò – è arrivata una bionda
di Konoha – sbottò, additando la zia - papà dice che…- Temari sollevò la
mano - tuo padre sa essere un vero idiota – l’interruppe, seria – e ora fila
in camera. Tra poco si mangia- La ragazzina borbottò qualcosa, dirigendosi a
passo spedito verso le scale, ondeggiando i quattro codini scuri. Temari si
ritrovò a sorridere, incrociando il suo sguardo furente. - somiglia più a
te che a quella bisbetica di sua madre…- Temari si voltò verso la figura che
era apparsa alle sue spalle appena la bambina si era allontanata – e grazie
per l’idiota – - Kankuro…- biascicò lei, con voce stanca - È un errore
allenare quella Nara…- - Non sei divertito all’idea?- chiese, assottigliando
lo sguardo. - Affatto- incrociò le braccia, fissandola torvo – ma…- Temari
sbuffò - tuo marito è morto da poco. Hai bisogno di…- - amavo mio marito
come tu ami tua moglie. – sibilò lei, fissandolo negli occhi Kankuro non
sostenne lo sguardo, voltando la testa, sul viso un’espressione di
disappunto - ha il mio ventaglio – aggiunse Temari Lui la fissò
avvicinarsi – non ti preoccupare nii-chan. Saprò cavarmela. – un leggero bacio
sulla guancia - e ora andiamo anche noi. Ho fame…-
Terzo chappy! Ma che puntualità ^_^ ( mi sto auto beando perché per una volta
ho degli aggiornamenti non bradipo-style). Ok, la smetto di fare la
scema…piaciuto il chappy? E soprattutto…piaciuta la piccalo e adorabile Ayumi?
XD Per Matsuri ormai era scontato…anche perché di solito mi ci piace Ino con
lui, ma qui *Roberta si guarda intorno molto preoccupata*…è già
impegnata ( si, lo ammetto, mi vergogno da sola!). Ovviamente vorrei
ricordare che Ino mi piace con tutti i personaggi maschili di Naruto ad eccezion
fatta del Nara-love-love. Spero che la storia continui a intrigarvi…nel
prossimo chappy vi anticipo solo una cosa: Nara e Sabaku alla stessa
tavola.
Un bacione, fatemi sapere cosa ne pensate!
Grazie anche a tutti quelli che leggono ( se recensite il grazie si raddoppia
e avrete più regali a natale. E non è corruzione…XD)
Un abbraccio mooolto coccoloso a:
shikatema: ^^"..lo sapevo che avrebbe fatto quest’effetto…non ti preoccupare,
va avanti e confida in me ^_- ( anche se anche l’akatsuki mi ha confermato che
sono troppo pazza anche per loro). Vedrai che Shika la pagherà!! Bwawawawa! Te
lo avevo detto che non sono del tutto normale? ^_^ fammi sapere che ne pensi dei
nuovi personaggi! Un bacione!
Himawari: no per carità, non voglio avere nessuno sulla coscienza per un
altro po’ di tempo ^^"…che ne pensi di questo chappy? Credi nella fertile via
delle possibilità…e nel mio accennato sadismo! XD…un bacione!
Talpina Pensierosa: ciao! Che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere!
Bacione!
Ino_chan96: più grande Shika/tema fan?!...^///^ si nota così tanto? XD grazie
di tutto…sono contenta che la storia continui a piacerti! E in questo chappy?
Che ne pensi? Per il marito si scoprirà tra poco…un bacione!
NaTemari: Ciaoooooo! Da quento…*_* no no..shika è abbastanza vivo (e temari
pensa che lo sia pure troppo XD )…che ne pensi di questo chappy? Non è un amore
la figlioletta di kankuro? ^_^ un bacione!
Arwen5786: cami…come stai? Tutto ok, ripresa? Mi fa piacere che ami Chono…ma
secondo me anche la piccola Ayumi occuperà presto un posto nel tuo cuore…^_^ ( o
sarà masahiro? XD ) Grazie, davvero per tutto. Non merito tutti quei
complimenti…e ricorda sempre che senza un certo angioletto questa fic sarebbe
rimasta tra i miei file nascosti…^_^. Un bacione!
Lily_90: la tua analisi, ripeto, è davvero molto acuta. Hai colto molti degli
aspetti caratterizzanti del nuovo personaggio…mi hai stupito e mi ha fatto
davvero piacere! ^_^ti ringrazio ancora per apprezzare il personaggio di Temari
adulta. La vedo molto più sfaccettato come personaggio rispetto alla bisbetica
presuntuosa, il suo cliché. Ma forse perché sono di parte! ^_^ chissà se la tua
ipotesi si verificherà…vedremo XD…fammi sapere che ne pensi! Un bacione!
_eleuthera_ * "tobi bells tobi tobi bells" nd Tobi *…scusa è che ha preso
possesso del pc allontanandomi con un sonaglio delle winx ( ha unito le sue due
più recenti passioni, il natale e le fatine ^^")…sensei io sono come dire…
lusingata? No molto di più dalle tue parole…spero che questo
capitolo non abbia deluso le tue aspettative…che ne pensi di questo chappy? I
figlio dei sabaku no? spero di non essere caduta troppo nel banale con quei
due…fammi sapere che ne pensi e se vuoi, posso mandarti Tobi e il suo costume da
renna con il naso rosso per regalo? Ti metto anche Deidara Natale, con tanto di
sacco e risata OH OH OH…*.* ti prego…mi stanno facendo impazzire! Un bazo grande
grande!
Un bacione!
Roberta
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Capitolo 4 *** incontro e notte ***
tema what if 4
- onii-san quello è il mio posto!- - Ayumi perché sei così
dannatamente prepotente?! – Kankuro aveva afferrato per le spalle la figlia, già
pronta a lanciarsi sul cugino che, masticando un pezzo di focaccia, la fissava
con un’espressione tra l’assente e l’offeso Temari, seduta accanto a Matsuri,
sembrava agitata. Picchiettava con le dita sul tavolino, fissando la porta
socchiusa del salotto. Porta che si aprì improvvisamente, rivelando l’esile
figura del kazekage. Sguardo basso, quasi assente. - tale padre…- biascicò
Kankuro, osservando con la coda dell’occhio il nipote. - Scusate…- Chono
seguiva a qualche passo Gaara, intimorita ma non affatto spaventata. Temari
deglutì, quando gli occhi del minore si posarono sul volto della ragazzina, per
lunghi e interminabili secondi. - Nara…- biascicò poi, spostando lo sguardo
sulla sorella, balzata in piedi. - Vieni, Chono – l’invitò la bionda,
offrendole il posto accanto a sé. Gaara fissò interessato la ragazza prendere
posto a tavola, seguita dagli sguardi più o meno ostili degli altri
commensali. Ayumi voltò la testa irritata, giocherellando, indispettita, con
il cibo nel piatto. Kankuro sembrò squadrarla per lunghi minuti, prima di
decidersi a mettere in bocca la forchetta. Matsuri stringeva nervosamente le
mani in grembo, spostando, di tanto in tanto, lo sguardo sul kazekage, ora
seduto a capotavola. Il silenzio era caduto pesantemente sulla sala. Chono
ingoiò faticosamente l’ultimo boccone, passandosi continuamente le dita dietro
l’orecchio, come per spostare un’inesistente ciocca. - ti piace?- chiese
infine il kazekage, notando la difficoltà della ragazza - molto…- Chono alzò
lo sguardo – ma non sono abituata a mangiare così tanto – si sforzò di
sorridere. Sorridi e sii sempre educata. Questo, dopotutto sua
madre glielo aveva insegnato. - probabilmente non fatichi abbastanza negli
allenamenti…- proclamò Ayumi – mangiare da energie…certo, se passi tutto il
giorno a pettinarti i capelli…- aggiunse, con un tocco acido nella voce -
almeno non vado in giro come una pazza isterica…e comunque credo che tu mangi un
po’ troppo… – ribatté Chono, sorridendo di sfida Kankuro sbuffò. - non mi
mancavano affatto gli scontri Yamanaka / Sabaku …- - io non sono come mia
madre…- sbottò Chono, spostando lo sguardo sul moro di Suna. L’uomo scoppiò
in una fragorosa risata. - ormai mi trattano male tutte le donne che mi
incontrano…senza distinzione d’età!- Temari fissò il posto vuoto accanto al
fratello. - tua moglie?- chiese, disinteressata - aveva di meglio da
fare…gli Anziani mi hanno scelto una compagna amorevole, nee-san!- Gaara
tossì stizzito, sollevando lo sguardo e abbassando le posate sul piatto. -
Temari, finito il pasto recati nel mio ufficio. Dobbiamo parlare – La donna
incrociò lo sguardo gelido del fratello, annuendo. - e tu, Nara, tieniti
pronta. Ti farò chiamare appena avrò finito con mia sorella- aggiunse, uscendo
dalla sala. La ragazzina abbassò lo sguardo. Forse Matsuri aveva avuto
ragione. Se Gaara era stato lieto di averla avuta come commensale allora non
lo aveva mostrato affatto.
- …Cosa? – Temari si avvicinò alla scrivania del fratello, che, con le mani a
nascondergli il volto, l’osservava dalle fessure delle dita - niente
obiezioni Temari. E ora falla entrare – rispose lui, lugubre - Ma Gaara…-
obiettò lei, interrompendosi quando l’altro le scoccò un’occhiata gelida -
Certo…- sibilò, aprendo la porta e facendo cenno alla ragazza di
avvicinarsi. Chono entrò a larghi passi nella stanza, le mani ovviamente
infilate nelle tasche del corto abito viola. - Kazekage – sussurrò,
avvicinandosi al centro della stanza. - Non posso lasciarti restare a Suna –
l’interruppe lui, con voce fredda. La ragazza sbarrò gli occhi, chiudendo a
pugno le mani. - certo che può!- sbottò - senza un permesso del tuo Hokage
tu sei una kunoichi traditrice…non posso ospitarti…- spiegò, con voce calcolata
e distaccata. A Chono ricordò suo padre, per un attimo. O sé stessa,
quando batteva quel tonto avventato dell’Inuzuka a shogi. Mossa sbagliata,
scacco. La ragazza rovistò nella tasca, poggiando sul tavolo un foglio
ripiegato. - questo è il mio permesso. C’è anche un messaggio per lei –
Errore: Scacco. Matto. Gaara abbassò lo sguardo sul foglio mentre
Temari, avvicinatasi di un passo, si accostava alla ragazza. - è da parte
dell’Hokage – proseguì la giovane, mostrando un sorriso che per Gaara aveva
qualcosa di famigliare. Era di scherno. Il kazekage aprì il plico con
attenzione, sciogliendo un sigillo, respirando l’odore del foglio
ingiallito - ramen…- disse poi, sottovoce - …sei sempre il solito Naruto- le
labbra si piegarono innaturalmente verso l’alto in quello che, ipotizzò Chono,
dovesse essere un sorriso. Temari seguì lo sguardo del fratello scorrere
rapidamente sulla pagina, divorando le poche righe. - sei in missione,
quindi…- disse, spostando gli occhi azzurri sul volto di Nara - …di
allenamento. A Konoha non c’è nessuno con una tale preparazione nel ventaglio…-
aggiunse la ragazzina - chi era il tuo sensei?- chiese Gaara,
interrompendola - TenTen. Mi parla spesso di Temari. La stima molto –
Temari abbassò lo sguardo, ripensando all’ultima volta che aveva visto
l’altra. Era arrabbiata, tesa. Era semplicemente corsa via. Che
stupida. - da oggi sarà Temari- sensei per te – Gaara ripiegò il foglio,
riponendolo in uno dei cassetti. Temari cercò di controbattere socchiudendo
le labbra - è un ordine – concluse lapidario il kazekage, indicando la porta
con un cenno della mano. - Nara, puoi andare – disse infine, mentre la
ragazza si allontanava. La donna si voltò verso di lei, seguendone i
movimenti lenti. Deglutì, incerta sull’espressione da mantenere. Quando la
porta si chiuse alle spalle della kunoichi di Konoha, la bionda fissò il
fratello. - è per poco. Devi essere forte –
Chono si voltò nella coperta leggera, respirando l’aria secca del
deserto. Non le era mai capitato di allontanarsi per tanto tempo da casa
propria. Si sollevò lasciando scivolare sulle gambe il lenzuolo,
sbuffando. Ci si metteva anche quella stupida insonnia, a rovinarle il
riposo. Riposo che era un vero obbligo per una buona Nara che si
rispetti. Si alzò dal letto, infilando le pantofole rigide che aveva trovato
ben allineate vicino la porta. Regalo dei suoi ospiti, concluse. La luna
che si intravedeva dalla finestra socchiusa attirò la sua attenzione. Si
accostò al vetro, sollevando lo sguardo. - mi mancate…- sospirò, con un filo
di voce. Konoha, per lei non era stata mai tanto lontana.
Temari si lasciò cadere sfinita sullo schienale della sedia. Lasciò che la
penna le scivolasse dalle dita indolenzite, sbavando con l’inchiostro troppo
liquido uno dei bordi del documento. Non si sprecò in un’inutile
imprecazione, sospirando però pesantemente. La foto di una Temari poco più
che trentenne, avvolta da un candido abito, svettava sulla scrivania. Al suo
braccio, serio e composto, stava un uomo. Capelli chiari, occhi pallidi. -
Matsuo…- sospirò lei. L’attenzione della donna cadde sul viso di lei nella
fotografia. Occhiaie, sguardo triste, occhi lucidi. Malata?
Forse. Infelice…? Sicuramente. - non è mai stata colpa tua, Matsuo-kun –
ripeté, spostando lo sguardo sull’uomo ritratto.
Ecco il quarto capitolo…come avrete immaginato dal nome, il personaggio
marito di Temari non è uno dei protagonisti di Naruto…effettivamente ho pensato
che lei avesse voluto tagliare i ponti con Konoha…anche se devo ammettere che in
una delle versioni/prova i mariti sono stati kakashi o neji. E Kankuro...la
moglie non si vedrà, ma dal carattere di Ayumi e dalla considerazione degli
altri capirete che tipetto può essere. OK, dopo questi pairing
azzardati…che ne pensate del chappy? Per ora Cho e Ayumi sono state calme….ma
con il caratterino che si ritrovano ^///^. UN bacione, fatemi sapere che ne
pensate!
Grazie a tutti coloro che leggono ( mi farebbero piacere i vostri commenti
^_^) e soprattutto a:
Himawari: Grazie per Matsuri..è sempre molto complicato
descriverla…probabilmente perché si vede così poco ^_^. Ti fidi di me per shika
e tema…chissà se farai bene?! Bwawawawa! Un bacione! Fammi sapere che ne
pensi!
Arwen5786: per il marito ti ho deluso vero? Ci sono molti motivi per cui ho
scelto un uomo di Suna e si scopriranno tra poco…e così sarà per la donna di
Kankuro. Ho notato il rispetto verso il villaggioe la fedeltà agli anziani che
dovrebbe essere nei Sabaku no. si detestano. In pratica ho voluto peggiorare la
situazione dei fratellini per evidenziare la loro condizione. OK, ho vaneggiato
^_^. Che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere…sono curiosissima! Bacio!
Shikatema: Bwawawawa! Me molto più malvagia di quanto tu pensi…vedrai,
vedrai…non ti anticipo nulla XD. Che ne pensi di questo? Indizi a tuo favore?
Fammi sapere…un bacione!
Ino_chan96: ok, il marito di temari è un semplice ninjia di Suna..il perché
si saprà tra un pochino…sorry! Che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere! Un
bacione!
ORenIshi:ciao! Sono contenta che la ficcy ti piaccia! Bacione!
_Eleuthera_: sensei lei è nataliziamente adorabile ( sono termini suggeriti
da Tobi. Mi perdoni). Kanku/Sakura…bhe, questo è un capitolo tutto aperto, per
ora ( adoro questa coppia quasi quanto la Ino/Kanku)…ma vedremo. Per ora fidati
di me, c’è un perché è un ninjia sconosciuto ad essere marito di Temari. Come al
solito, per prima cosa, mi piace complicarmi la vita! Grazie per la
Gaara/matsuri…credo che diverranno un po’ OOC, aspetto i tuoi commenti su di
loro ( descrivere Gaara è sempre una tragedia per me). Un bacione!
Lily_90: Ayumi carattere scorbutico? Ma se è dolce come un arancia acerba!
^_^ che ne pensi di questo chappy? …per Shika/Tem…posso solo dirti che ci
saranno Shika E Tem…come si relazioneranno…chissà! Bwawawawa! Un bacione, fammi
sapere che ne pensi!
NaTemari: prendila come esigenza di copione la Gaara/matsuri. ^_^ Che ne
pensi di questo chappy? Fammi sapere! Un bacione!
Lolly: *___* grazie. MI hai tolto il fiato. Spero che continuerai ad
appassionarti alla ficcy! Fammi sapere che ne pensi! Un bacione!!
Roberta
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Capitolo 5 *** allenamento... ***
temari what if 5
L’alba di Suna era incredibile. Il sole sorgeva improvviso, volgare,
illuminando la piana con la forza disperata dell’amante tradito. Per i
sospiri che nella notte popolavano quel villaggio. Per il piacere del freddo,
tanto raro nel deserto. Per gli sguardi celati dall’oscurità. Temari
sollevò lo sguardo all’orizzonte. Ogni giorno, l’alba, era, per lei, come una
vendetta. - sono arrivata…- Temari si voltò, incrociando la figura smunta
della ragazza di Konoha. - è tardi – disse solamente, voltandole le
spalle - ma se il sole è appena sorto!- la donna portò irritata le mani
sui fianchi - primo, ragazzina: rispondimi bene. Sono la tua sensei, non tua
madre – Chono abbassò lo sguardo, fissando la terra smossa ai suoi
piedi - secondo: qui fa caldo. Tra poco farà molto caldo. Tra un paio d’ore
ti sentirai morire sotto questo sole. Se io dico presto, devi venire
presto!- urlò, autoritaria. Chono strinse le dita attorno l’elsa del
ventaglio, cercando di sfuggire allo sguardo severo della sensei. - cosa devo
fare?- Temari le si avvicinò, mostrandole la radura. - fammi vedere cosa
sai fare – Chono aprì il ventaglio con un gesto secco, afferrandolo con le
due mani. Trattenne il respiro, prima di spazzare l’aria con un colpo
deciso. Sorrise compiaciuta, quando la piccola roccia davanti a sé si
frantumò in piccoli massi, sfrecciando nell’aria. - bene?- chiese, con
sguardo soddisfatto. - Affatto…- Temari le strappò il ventaglio dalle mani,
facendolo roteare in aria. La folata di vento abbatté i pochi arbusti,
scaricandosi poi sulla parete della montagna accanto a loro, scavando una grotta
profonda. - questo era il minimo per essere anche solamente considerata,
quando ero io una genin.- Chono chiuse la bocca, annuendo. - ho molto
esercizio da fare?- chiese, dispiaciuta - senza non si ottiene nulla.- la
ragazza spostò lo sguardo su una nuvola – che seccatura. Speravo fossi più brava
– sorrise. - Ma sono una scansafatiche molto decisa, lo sa?- Temari le
restituì il ventaglio - te l’ho detto: hai preso i peggiori vizi dei tuoi
genitori. – cercò il suo sguardo – fai ancora in tempo ad andartene – aggiunse,
seria. - Io voglio diventare più forte – Chono le strappò il ventaglio,
stringendolo convulsamente. - Perché?- - Perché sono una frana nel resto.
– Chono sollevò, fiera, lo sguardo – so eseguire una misera Kage Mane…per la
tecnica di mia madre…nonno Yoshino ha detto che posso anche smettere di provare.
– portò lo sguardo sull’astro viola del ventaglio – e come venditrice di fiori…-
sbuffò. Temari le si avvicinò – sono il tuo sensei ora – - non abbiamo
tempo di perderci in chiacchiere…- aggiunse, afferrando un piccolo
ventaglio. - Ora segui i miei movimenti…-
- basta…- sibilò la donna quando Chono cadde nuovamente riversa prona sulle
sterpaglie. La ragazzina sollevò lo sguardo, asciugandosi un rivolo di sudore
con la manica del vestito. Respirava affannosamente, poggiandosi all’elsa del
ventaglio chiuso. - vatti a riposare, dopo il pranzo ci alleniamo un paio
d’ore – aggiunse, aiutandola a sollevarsi. Chono afferrò la mano, fissandole
gli occhi. - secondo lei…fa per me?- Temari l’osservò incuriosita -
cosa?- - questo – Chono agitò il ventaglio – secondo lei sono portata?
– Temari abbassò lo sguardo – non ne ho dubbi.- rispose - Purtroppo.-
aggiunse, con un filo di voce - Zia Temari!- la donna voltò lo sguardo verso
la piccola stradina che portava alla radura, scorgendo la figura scura della
nipote - Ayumi, che diavolo ci fai qui?- chiese, imbronciandosi - Papà mi
ha chiesto di venire a cercarti, zia – rivolse un’occhiata di scherno alla
ragazzina – mi ha fatto pure smettere di allenare!- Temari le passò una mano
tra i ciuffi scuri sfuggiti ai codini - …e tua madre che voleva una nobildonna
come figlia…- rise Ayumi tirò fuori la lingua, incrociando le braccia la
petto. - e con la mia sorellina ci sta quasi riuscendo!- pigolò poi,
storcendo le labbra in una smorfia - non ti preoccupare…i Sabaku ce l’hanno
nelle vene l’anticonformismo!- Chono seguì la scena con lo sguardo
basso. Stirava la gonna con le mani ferite, soffocando il dolore in pesanti
sospiri. - posso andare?- chiese, ritrovando coraggio. Temari si voltò,
osservandola mortificata. - certo…Ayumi, tornate a casa insieme. – disse – e
vedi di non essere troppo scontrosa – aggiunse, in un sussurro. - Non ti
assicuro niente – ripose a tono la ragazzina, voltando le spalle alle altre
due. - Se vuoi, signorina sciacquetta, possiamo anche andare –sibilò verso
Chono, assottigliando gli occhi verdi chiaro. - Certo, brutta imbecille di
una…- Temari le fissò severa - se scopro che vi siete accapigliate di
nuovo…- scurì lo sguardo - …ve la vedrete con me personalmente – Ayumi
deglutì, chinando la testa, mentre Chono, storcendo le bocca, continuava a
massaggiarsi il palmo della mano ferito. - ok – riposero le due
all’unisono - e ora sbrigatevi…Ayumi non fare arrabbiare Matsuri. Ricorda
quello che ha detto il dottore. Deve rimanere calma…è incinta di due mesi. Non.
Farla. Arrabbiare- l’ammonì la donna, mentre la ragazzina roteava stufa gli
occhi - si certo, zia…- si limitò a rispondere, correndo via, seguita da una
scocciata e stanca Chono.
La mora si voltò verso di lei, grattandosi i sottili segni viola che le
imbrattavano le gote. - già stanca pivellina?- Chono sbadigliò, quantomeno
per reprimere la risposta acida che le era salita alle labbra. - avrei potuto
allenarmi ancora. E comunque non sono una pivellina…- - scommettiamo che ti
batto muovendo solo le dita?- rispose l’altra, sorridendo - certo, mi prendi
per imbecille? Sei una marionettista!- rispose Chono, mentre l’altra scoppiava
in una risata sguaiata. Si fermò nella stradina, porgendole una mano. -
abbiamo iniziato male…ma la povera Karasu si era ferita …- - ferita?- Chono
la guardò scettica – devo ricordarti che è solo una marionett…- si interruppe
quando incrociò lo sguardo omicida negli occhi dell’altra - Karasu non è solo
una marionetta…- scandì lentamente - Credo che noi due ci assomigliamo più di
quanto ammetteremmo mai…- Chono afferrò la mano porta dall’altra - Forse…-
Ayumi si passò una mano tra i codini, tirandoli con due dita - …ma rimani una
piagnucolona antipatica…- - E tu una scorbutica viziata…-
- sciatta pettegola!- - stupida ochetta!- - ma senti chi parla…e l’oca
sarei io?...- - hai ragione...tu con quel codino sembri più
un…maialino!- Masahiro sbuffò irritato. Erano due ore che quelle due si
urlavo gli insulti più fantasiosi. E nulla era bastato rinchiuderle nelle
loro stanze. Avevano semplicemente alzato il tono della voce. - ti odio,
Nara!- - sentimento reciproco…- Il ragazzo giocherellò con i pezzi della
scacchiera, tirandone uno verso la parete che divideva la propria stanza da
quella della cugina. - a undici anni devo occuparmi di due pazze
scalmanate…non bastava solo Ayumi – disse, mentre la cugina minore lanciava uno
strillo lancinante. - Non ti ci mettere pure tu Masa-oniisan – urlò – o
spacco il tuo bel faccino manco fosse un’anguria matura!- Masahiro ringraziò
tutti i buoni consigli del padre riguardo il rispetto e la non
violenza. L’aveva preparato a quella peste della cugina,
forse. Improvvisamente calò il silenzio. - si saranno uccise – decretò il
ragazzo, socchiudendo soddisfatto gli occhi chiari. - MASAHIRO!- Quello a
cui quella donna dolcissima di sua madre non arrivava, il terrorizzarlo, era il
campo personalissimo di sua zia. - dove sono finite?- Temari era
entrata come una furia nella stanza del ragazzo, sbattendo la porta. - Chi?-
chiese, scostandosi le ciocche ramate scure dagli occhi appisolati - A volte
mi chiedo come hai fatto ad ereditare tutto l’autocontrollo di quel ghiacciolo
di tuo padre!- sbottò la donna, portando le mani ai fianchi – Ayumi e
Chono!- - Parlavano di volersi tirare il collo…saranno al campo di
allenamento…- fece l’occhiolino – magari da domani ci sarà pace se vince la
ragazzina di Konoha!-
Quinto in arrivo! Che ne pensate? Piaciuto l’allenamento…ok, non sono brava
nelle scene di lotta, chiedo venia ^^". Chissà che sta succedendo tra le due
piccole pesti…*risata malvagia*…XD. Ok, forse Ayumi è fuori di testa, ma il
suo papino è così puccioso che non riesco a resistere ( lo so, non c’entra
nulla…). Fatemi sapere…un bacione!
Grazie a chi legge ( commentino? *.*) e un bacione, abbraccio e pure una
mezza slinguazzata ( sono raccapricciante, me lo dico da sola) a :
Talpina Pensierosa: Grazie, sono davvero lusingata che la mia storia continui
a piacerti…cosa ne pensi di questo chappy? Fammi sapere…un bacione!
Shikatema: tranquilla si saprà tutto tra pochissimo…molto poco te lo
assicuro. Ci sei andata vicino comunque…fuochino! ^_^ Hai ragione
comunque…Temari fa tanta tristezza pure a me ( ma io sono troppo sadica XD).
Bacio, fammi sapere che ne pensi!
Lily_90: abche se quoto appieno le tue dichiarazioni su Ino, anzi glielo lo
auguro caldamente U_U…per ora Ino rimarrà in vita. Per ora…bwawawawa…ok, smetto
di sclerare. Grazie come sempre, sei gentilissima. Se l’aria a cena era tesa…che
ne pensi di quello che sta succedendo? ^^…fammi sapere. Un bacione!
_Eleuthera_: Senseiiiiii *Tobi corre alla spina e accende le luci dell’albero
che si è avvolto attorno ed iniziando a canticchiare "gingol bells rock –
pronuncia autentica-* Che emozione leggere il suo commento…ero molto nervosa
per il marito di Tem. Ma credo che metterla con Neji avrebbe reso la situazione
ancor più "forzata". Per la Kanku/Saku…non disperare. C’è una
sorpresina-ina-ina…aspetto il suo commento..un bacione!
Himawari: Eccoti l’allenamento…e non aver paura. Sono diabolica, ma non senza
cuore *_*…XD. Che ne pensi di questo chappy? Un bacione!
Arwen5786:_ SEMPAIIIIIIIIIIIIII…ok, ora che mi sono sgolata…grazie *_* sei in
vena di ipotesi stravaganti su Chono? E dopo questo chappy?...mi fa piacere che
tu abbia notato la tensione a tavola…tensione che per ora è solo sospesa. Chissà
se e quando esploderà ^_^Spero di sentirti prestissimo! Un bacione!
Roberta
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Capitolo 6 *** ricordi che tornano ***
temari what if 6+
- se succede qualcosa a una delle due…- Masahiro seguiva la donna a pochi
passi di distanza. Tre per l’esattezza. Secondo zio Kankuro era la distanza
giusta per riuscire ad intuire le sue mosse, evitare un eventuale ceffone o
scappare prima dello scoppio dell’ira. - stupido Kankuro…lui e le sue scenate
da fratello scemo…- borbottava la donna, camminando a larghe falcate – me le ha
fatte lasciare sole…quelle due vipere!- - Calmati zia…- ripeteva il ragazzo,
sollevando nuvole di sabbia con il piede, sospirando.
- no! hai sbagliato!- - senti faccio del mio
meglio!- - giù le mani!- - e dai mica te lo rompo!- -
e invece si, sei una tale imbranata – - ah dici
così?-
Temari accelerò il passo, ascoltando le voci in lontananza delle due
ragazzine. - stavolta gliela faccio vedere a quelle due pesti!- Chono
fissava imbronciata l’altra sistemare un braccio di Karasu.
- ti ho detto che non te l’avrei rotta…- - e io ti ho detto
che di te non mi fido…-
La donna trattenne il respiro, sciogliendo il suo grugno in un sorriso.
- che faresti se ti strappassi il tuo amato ventaglio?- - ti
strapperei la testa a morsi… - vedo che ci capiamo alla
perfezione!-
Un risata. Temari abbassò lo sguardo affranta. - ehi, onee- chan…-
Masahiro si era avvicinato alle due ragazzine, sedendosi su una roccia sabbiosa
accanto a loro - Masahiro- kun!- Chono sorrise, portandosi una ciocca dietro
l’orecchio - Con questa tua mania del ciuffo mi farai impazzire…- Ayumi
sbatté a terra un pezzo di Karasu, sciogliendosi un codino - Vieni qui!-
ordinò all’altra - Non osare toccarmi i capelli…mi madre ha passato tutta la
mia vita a cercare di domarli…li avrò presi da mio padre…- - Macché…sono come
i miei, in fondo – biascicò Ayumi, tenendo l’elastico tra le labbra. - Ad un
secondo codino devono arrendersi per forza!- rise, mentre l’altra si toccava la
testolina agghindata a quel buffo modo dalla Sabaku. - Se mi vedesse mia
madre le prenderebbe un infarto…- - Zia dice che ci si allena meglio con i
capelli così…- - Mia madre ribadisce che una donna deve sempre essere in
ordine…- Risa Temari corse via. Un singhiozzo le sfuggì alle labbra,
maledicendosi. - cazzo…ho sbagliato tutto…-
- Gaara…cosa volevi dirmi?- Gaara sollevò lo sguardo dalle carte. Due
profonde occhiaie avevano ripreso a segnargli il viso da quando Matsuri aveva
avuto le prime crisi, qualche settimana prima. Il loro secondo figlio li
stava facendo penare. - ho ricevuto un messaggio da Naruto. Non è riuscito a
trattenerlo oltre.- Temari cambiò espressione, sbiancando, per poi accendersi
di un roso cupo. - lui?- - l’avevo previsto…- Gaara scosse i
capelli rossi davanti gli occhi topazio - …fai in modo di stare con lei in
questi tre giorni. Sarà qui presto.- aggiunse, riprendendo a firmare. -
Dovrebbe imparare l’essenziale…- disse la donna, mente il labbro iniziava a
tremarle. - Tem…- Gaara la fissò imperscrutabile - …puoi farcela?- La
donna annuì, stanca, mentre i fili chiari le velavano gli occhi arrossati -
tra tre giorni Shikamaru Nara sarà qui…- - c’è anche lei?- chiese Temari, con
lo sguardo lucido - Naruto l’ha spedita in missione… ma Nara è praticamente
scappato a riprendersi la figlia…- Temari annuì ancora, riprendendo lo
sguardo sicuro. - tienigli Kankuro lontano…altrimenti…- sorrise, tirando
stancamente le labbra - certo…- Gaara si alzò, afferrandole una mano - …sai
come la pensavo. Avresti dovuto…- Temari sollevò una mano, poggiandola su
quella del minore. - ti prego…- Si voltò, uscendo dalla stanza. Gaara
osservò la foto del suo vecchio team. Quando, ormai dodici anni prima, suo
fratello era uno scalmanato marionettista impulsivo e sua sorella una ragazza
testarda e innamorata. Quando sua sorella era ancora sua sorella. Imprecò,
passandosi una mano tra i capelli. - dovevi credermi, neesan…-
Chono entrò nella cucina deserta. Due timidi passi e aprì la credenza,
riprendendo sicurezza, canticchiando le note di una vecchia canzoncina da
bambina. Infilò un cucchiaio in bocca, sedendosi sulla panca, cominciando a
mangiare avidamente il budino al cioccolato. Ayumi le aveva detto che quelle
facevano parte delle porcherie personali di quel gelosone di suo zio kazekage…ma
che qualche furtarello ogni tanto passava quasi sempre
inosservato. -ehi…- bhe, quasi sempre. - Kankuro- san!- la
ragazzina lasciò cadere il cucchiaio, alzandosi in piedi. L’uomo la squadrò
accigliato – almeno me ne hai lasciato un po’?- Chono annuì, ancora tesa -
bene…- Kankuro scoppiò in una risata - …mi ricordi una persona che conoscevo
tanto tempo fa – disse, malinconico - ah si?- Chono si sedette, portandosi
una mano a sorreggere la testa Kankuro scosse la testa, infilando un
cucchiaio nel budino della ragazza – si – rispose, evasivo. - mia figlia odia
i budini. Sicuramente l’avrà ripreso dalla madre – continuò, sprezzante-
fortunatamente la genetica si è limitata a questo!- - chi è sua madre?-
chiese la ragazzina, guardandolo annoiata ma ancora tesa con gli occhi
scuri. - Non quella che avrei voluto…- Kankuro bloccò il cucchiaino davanti
le labbra socchiuse – l’hanno scelta tra le famiglie nobili di Suna gli Anziani.
Non hanno mai avuto molto riguardo per la mia famiglia- si limitò ad aggiungere,
abbassando la voce ad un fruscio ruvido. Chono rubò un’altra cucchiaiata -
l’allenamento di oggi pomeriggio è stato duro – riprese la ragazzina, cambiando
argomento – Temari- sensei era agitata- Kankuro portò un altro cucchiaio alle
labbra – lo immaginavo. Ha detto che vuole farti completare la kamaitachi entro
due giorni – Chono strabuzzò gli occhi – due giorni?!- sbatté il cucchiaio
sul tavolino – impossibile!- Kankuro affondò il cucchiaio nuovamente – a ah –
mormorò, annuendo– e prendi un altro budino…questo è già finito – I due
mangiarono in silenzio per qualche minuto. - come hai trovato il
ventaglio?- Chono fissò il profilo dell’uomo illuminato dalla tenue luce
della strada - era sulla panchina della terrazza dove papà mi porta a…- -
…vedere le nuvole- Kankuro annuì - …come non conoscere la stupida fissazione di
quell’imbecille – - ehi!- sbottò Chono, portandosi le mani sui fianchi – è
mio padre!- Kankuro sorrise – per questo mi dispiace per te piccola…- disse,
con tono rammaricato- dai continua…- - era il giorno del mio compleanno…tutto
qui – Chono scosse le spalle – l’ho preso e TenTen mi ha spiegato qualcosa…-
ingoiò un boccone - …ma era insufficiente. Ho provato a parlarne a mio padre…-
sbuffò - …ma lui si è limitato ad un " non l’ho mai saputo usare…" – - …poi
mamma mi ha trovato ad allenarmi. – abbassò lo sguardo - …è scoppiato l’inferno
– Sorrise, affrontando il cucchiaio dell’altro in una disperata lotta
all’ultimo budino. - da Ino c’era da aspettarselo…- si intromise Kankuro, con
sguardo perso - mi ha intimato di non usarlo più. Ovviamente non le ho
obbedito…- disse Chono, facendogli l’occhiolino. Kankuro lasciò alla ragazza
l’ultima cucchiaiata - ha pianto, quella sera…- abbassò lo sguardo sul tavolo
– e papà non si è fatto vedere per ore…- - codardo come al suo
solito…- Chono gli scoccò un’occhiata gelida – è stato l’Hokage a parlarmi di
Temari –sensei – spostò lo sguardo verso la finestra socchiusa – a casa
l’argomento Suna è tabù…-sorrise – non state proprio simpatici ai miei
genitori…- - sentimento reciproco…- - strano come mi sembrino già sentite
queste parole…- Chono posò delicatamente il cucchiaio sulla tavola di legno,
osservandosi nervosa la punta delle ciabatte. - posso farti una domanda?-
Kankuro avevo portato le mani dietro la testa, immergendo le dita tra i capelli
scuri. La ragazzina annuì, leccandosi un dito sporco di cioccolata -
Haruno-san…come sta?- Chono sgranò gli occhi, sorpresa – zia Sakura?- chiese,
dubbiosa. Il marionettista scosse la testa, alzando un sopracciglio – si, lei
– - si occupa dell’ospedale di Konoha – rispose semplicemente,
sbadigliando Kankuro l’osservò con la coda dell’occhio – tutto qui?- -
viene spesso da noi…sai, non essendo sposata fa compagnia a mamma quando papà è
in missione…- o quando è troppo ubriaco, avrebbe dovuto aggiungere
Chono - allora è vero quello che si dice di Sasuke…- La ragazzina gonfiò
le guance, sbuffando – papà dice che Sasuke è solo un…- - …borioso bastardo,
giusto?- Chono increspò le labbra secche in sorriso – mi hai tolto le parole
di bocca – - È l’unica cosa per la quale Nara ed io andavamo d’accordo
– Chono osservò le iridi verdi dell’altro vagare nella stanza. Sabaku no
Kankuro. Marionettista di Konoha. Fratello maggiore del kazekage di
Suna. Era stata proprio zia Sakura a parlale per la prima volta di
lui. Sorrideva, mentre le diceva che era un irruente pazzoide e che non aveva
mai paura per la sua vita, se c’erano di mezzo i fratelli. E arrossiva, zia
Sakura, quando le raccontava di come lei l’avesse salvato, anni prima. Chono
raccolse il cucchiaino, rigirandoselo tra le dita. - perché ti interessa di
lei?- Kankuro si passò una mano tra i capelli, alzandosi – è uno dei pochi
bei ricordi che ho del tuo villaggio-
Sento chappy! Ok, non ho resistito…premeto che AMO le sasu/saku…però nella
prospettiva di Shika e Kanky…chissà perché poi quest’ultimo lo odia tanto XD…che
ne dite del chappy? Piaciuto? E le novità? Shika is coming…siete
avvertite…^///^…che accadrà ora? Povera Tem, non faccio che incasinarle la vita
^__^
Un bacione a chi legge e uno enormissimo ( ma si dimentichiamo
l’italiano!)
Arwen5786: Si i figlioletti sono un po’ incasinati…ma con tali genitori, così
coccolosi! XD…masahiro poi, un bimbo perfetto! ^_^ come vedi c’è stato spazio
anche per il pairing fissa XD oh quanto amo Kankuruccio! Che ne pensi di questo
chappy? Ci sentiamo presto su msn, un bacio!
Talpina Pensierosa: grazie!! ^///^ che ne pensi di questo chappy? Un
bacione!
Shikatema: anche la mia preferita è Ayumi a dir la verità…sarà che se io
fossi armata a kunoichi sarei come lei! XD…che ne pensi di questo chappy? Fammi
sapere!
Himawari: teorie? Mmm…vedremo XD…che ne pensile chappy? Fammi sapere!
Lily_90: Grazie ^///^ ogni volta che devo descrivere un combattimento mi
vengono i brividi! XD…che dici di questo chappy? Che succederà ora che Shika è
in arrivo?...fammi sapere che ne pensi!
_Eleuthera_: buon sangue non mente…ma alla fine non sono volati ceffoni tra
le due…forse un po’ di paroloni…Chono ha ereditato tutto l’autocontrollo del
papy! XD…piaciuto l’accennino alla kanku/saku moooolto velato? Ok, no ho
resistito ^^". E poi è un regalino per te! ^^ mia compagna nella battaglia di
diffondere il sakukankurismo ^_^. Tobi ti manda i suoi saluti, anche se ora è in
uno studio di registrazione, intento nel canticchiare "anh oll tisi s crismas" (
pronuncia fedele all’originale). Un bacione!
Lolly: perdonatissima! davvero ti è piaciuto il chappy?sono contentissima! Ho
preso l’attitudine da te a complicare la vita di Shika e Tem, mi hai
influenzato! ^_^. Che ne pensi di queste novità? Fammi sapere!!
Un bacione!
Roberta
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Capitolo 7 *** ...è suo figlio, Temari... ***
temari what if 7
Ancora. Alzati. Ancora. Sputa il
sangue. Ancora. Non ce la farai…
- Chono!- La ragazza aprì gli occhi, ritrovandosi con la
faccia su un cumulo di sabbia. - ecco…sensei…- tentò di sollevarsi, issandosi
con il ventaglio. Un ginocchio cedette, facendola ricadere carponi sulla
rena. - Chono non abbiamo molto tempo…- Temari le passò un braccio attorno la
vita - …ma non voglio che tu ti ammazzi per nulla…torniamocene a casa –
Chono abbassò la testa, mordendosi un labbro screpolato - in due giorni
devo saper completare la kamaitachi…- rispose, divincolandosi con uno sforzo -
…e ancora non riesco ad aprire il secondo astro – si lagnò, sfuggendo alla
sensei - perciò…- forzò sulle gambe stanche, aprendo davanti ai suoi piedi
il ventaglio - …riprendiamo l’allenamento…- Temari sorrise – Tenten ti ha
insegnato a non mollare mai…- afferrò un nuovo ventaglio, fissando scettica
Chono. - forse il ventaglio che hai è troppo pesante per te…- iniziò a dire,
porgendogliene uno più piccolo - questo è il mio ventaglio…- l’interruppe la
ragazza, stringendolo tra le mani ferite - …mio…- ripeté ancora,
sollevandolo. - Ichi no Hoshi! – (prima stella) - KAMAITACHI NO
JUTSU!- Chono saltò indietro, sfiorando il tornado di vento alzato dalla
tecnica della sensei. Alzò lo sguardo, osservando il pietrisco
sollevato. Si sporse da un lato, rotolando su sé stessa. - ora!- il
ventaglio si piantò a terra – kage mane no jutsu !- l’esile ombra della ragazza
seguì e intercettò quella delle pietre ancora in volo, finendo la propria corsa
nel polverone alzato attorno Temari. Silenzio. Chono si sollevò,
passandosi una mano sotto il naso. - va meglio sensei!?- urlò,
ridendo. Temari la fissava scocciata, una mano sotto il naso. - devi
imparare la kamaitachi, non ripassare questa stupida tecnica di quel ritardato
di Shikamaru!- sbraitò, forzando il chakra, finché l’ombra della ragazza non si
ritirò fino ai suoi piedi - scusi…non ho resistito!- Chono scoppiò in una
risata, mente Temari, avvicinatasi a grandi falcate, le afferrava il
ventaglio. - E ora allenati seriamente…niente scherzi…- Chono scoppiò in
una risata, tenendosi la pancia con due mani - che c’è?- chiese la donna,
incuriosita e scocciata - è tutta sporca di polvere…non è molto seria –
sbottò la ragazzina mentre Temari, imbronciandosi, si passava una mano tra i
capelli chiari - guarda come mi hai ridotto…- le sfuggì un sorriso - …era
tanto tempo che non mi capitava una cosa simile in un allenamento…- Si voltò
verso un grosso albero, che si ergeva nella sabbiosa radura. - potrai ridere,
cry-girl, solo quando riuscirai a buttare giù quel coso…e con la
kamaitachi!- Chono si imbronciò, passandosi una mano dietro la nuca -
hai, sensei
-
- fame!- - io di più!- - potesti passarmi il pane, zia
Temari?- - io ne ho di più!- - certo con quella pancia che ti ritrovi
Ayumi…dovrai pure riempirla!- - è un modo per dirmi che sono grassa,
Cho?- - certo…cicciona!- - grazie, zia…- Masahiro afferrò la
fetta, portandosela lentamente alla bocca. - Masahiro-oniisan…mi ha detto che
sono cicciona!- Ayumi gli si era aggrappata al braccio, mostrandogli i grandi
occhi verdi chiaro Chono, accanto a lei, mostrò una poco elegante imitazione
dell’altra, mentre il volto di Kankuro, ancora preso nel divorare la minestra,
si sformava in una risata trattenuta. - cosa?- il ragazzo ondeggiò la testa,
scuotendo i capelli ramati – scusa oneechan non stavo ascoltando…- Ayumi
trattenne il respiro indignata mentre la rivale scoppiava in una risata - ti
prego…almeno tu Masahiro…fa il bravo – Matsuri gli era apparsa alle spalle,
porgendo ai ragazzi delle scodelle di minestra - si mamma…- borbottò il
ragazzo,fissando il posto vuoto del padre. - Zio dov’è?- chiese l’indiscreta
Ayumi, divorando una fetta di pane in pochi attimi - Fatti gli affari tuoi…e
mangia a bocca chiusa…- Kankuro sollevò la testa dal piatto - Stavo per dirti
lo stesso papà!- l’interruppe la ragazzina
- kamaitachi no jutsu – la notte era calata sul silenzioso
villaggio, spegnendo le ultime luci e facendo calare le ombre più scure nelle
case. L’albero ondeggiò e le fronde frustarono i rami più solidi. -
cavolo!- Chono si gettò a terra, lasciandosi cadere sul ventaglio spalancato. –
Sei troppo grosso da buttare giù!- Con le mani tremanti raccolse l’ultima
sigaretta vittima delle scorribande notturne nel giacchetto da jonin del
padre. L’accese con uno scatto secco dell’accendino, aspirando una boccata
che la disgustò. - merda…- spense la cicca nell’erba umida della sera,
sdraiandosi. - …guardi le nuvole anche tu, papà?- chiese al vento, portandosi
le mani dietro la nuca Si sollevò, raccogliendo il ventaglio - si
ricomincia, pigrona di una Nara!...- - …KAMAITACHI NO JUTSU!-
Chono aprì gli occhi, stropicciandosi con la mano la palpebra - yaaaawn!-
sbadigliò, tirandosi a sedere, stiracchiandosi le braccia. - Complimenti…-
Temari le era davanti, porgendole una tazza di caffè scuro -…alle fine ce l’hai
fatta stanotte…- si scansò, mostrandole l’albero divelto. Chono arrossì,
abbassando lo sguardo – è stata una vera seccatura…- borbottò - Bene…- la
donna le si sedette accanto - …ora possiamo iniziare il vero allenamento…-
sorrise. E Chono capì perché Naruto, quando le aveva parlato di lei, le aveva
detto che Shikamaru l’apostrofasse come " spaventosa". - come
vero?- Temari si sollevò, afferrando il ventaglio. Portò un dito
alla bocca, mordendosi il polpastrello - Kuchiyose no Jutsu: Kirikiri mai!-
Una donnola apparve, guardandosi cautamente attorno - se mi hai
disturbato per nulla, Temari, stavolta ti metto a soqquadro tutta casa…e a Gaara
glielo spieghi tu!- - benvenuta Kirikiri mai…- la donna sorrise – ti
presento la tua prossima evocatrice – la donnola fissò il suo unico occhio
sulla figura esile della ragazzina - c’è la sua puzza addosso…- - sii
gentile…- - e c’è anche la tua…- riprese, avvicinandosi -…ti credo se dici
che è degna di me…ma speriamo non abbia ripreso troppo da suo padre…-
- Sono a pezzi…- Chono si sedette accanto la sensei, ingoiando avidamente il
panino - Ti è venuto pure l’appetito!- Temari le si avvicinò - Sai il
perché del tuo nome?- le chiese, fissando l’orizzonte - Mio zio Choji è morto
qualche tempo prima della mia nascita…- morse un altro pezzo -…è in suo
onore.- Temari annuì – tu eri ancora ambasciatrice a Konoha quando sono
nata?- chiese ancora la ragazzina, osservandola. - ti sei informata su di
me?!- chiese, scurendo lo sguardo - no…ma papà ha delle foto…ci siete quasi
tutti…- Chono arrossì - …e tu e papà siete sempre insieme. Ma c’è anche mamma e
lo zio Cho…- Temari si alzò – mi è passata la fame- - perché tra te e papà
è finita?- - Chono…- - Scusa…- - Ci sono cose che cambiano…- Chono
deglutì – sembravate felici…- Temari fissò la buffa testolina chiara
dell’allieva – sembravamo…- - è stata colpa mia?- Temari abbassò lo
sguardo, stringendo con forza la veste scura.
- sono incinta, Temari..- - è suo?- -
si…- - Ino…non so cosa dire…-
- finisci di mangiare…domani sarà una giornata lunga… sveglia
all’alba e allenamenti fino al pranzo.- Chono annuì. - e il
pomeriggio?- Temari distolse lo sguardo - vedremo…-
Settimo chappy…che ne pensate? Come sta andando Chono nel
suo allenamento? Ha la testaccia dura, su questo non ci sono
dubbi…Da quale genitore avrà preso? *ghigno*.
Un bacio a tutti quelli che leggono...e uno forte forte, quasi da
stritolamento ( me la sento boa costrictor) a:
arwen5786: mia tesssssssssssssssssssssssssssoooooooooora! avevo letto
il suo commento di ieri, mi ha fatto intenerire troppo. Ok, manda giù il groppo
amaro dei genitori di Chono, vedrai...Ti mando un abbraccio forte forte, non
vedo l'ora di risentirti su MSN. Grazie per aver notato la scena con Kanky e
Cho...adoro lui, no ce la faccio a aresistergli! o mio gattoso
tesoro! bacio!
lily_90: Ciao *_*! scusa se ti rispondo solo ora...grazie
anche per il commento di ieri...sei sempre dolcissima! Ebbene si, kankuro/sakura
è uno dei miei canon obbligati. Adoro il gattone e lei è un amore quando gli fa
da infermierina...ok, smetto di sclerare! ^_^ tra poco ci sarà l'incontro
shika/tema...chissà! un bacione1
lolly: effetivamente le kankuro/sakura sono un pairing
che adoro ^///^ *imba*...non potevo non metterlo! allora che ne pensi di questo
chappy? che ne dici del piccolo flashback? Grazie per i complimenti...sei
dolcissima! e tra poco scontro shika/tema...vedrai! bacione
talpina pensierosa: divina io? XD...ma se sono un
diavoletto! ^_^ grazie, sei davvero troppo dolce...fammi sapere che ne pensi! ti aspetto!
shikatema: Si siamo sue piccole Ayumi! ^_^ e hai
ragione...sarà un incontro turbolento quello tra shika e tema...vadrai...che ne
pensi di questo chappy? un bacione!
_eleuthera_: oh sensei...lei mi fa sempre
commuovere...sono io a doverla ringaziare per aver aperto alla mia mente le
luminose porte del sakukankurismo...*_* e vedrà un giorno infetterem...ahm,
convinceremo anche kishy-sensei...*_* anche Tobi è d'accordo...vuole scrivere
una canzone dedicata a loro come bonus track sul suo album..per lei sensei!..a
proposito di Tobi e feste...ieri ho sentito che deidare borbottava un "sarà un
natale con il botto per Tobi" incartando il suo regalo...che dice, c'è da
preoccuparsi?^ bha! che ne pensa di questo chappy? ...lentamente si sta
scoprendo qualcosa sul passato...per ora c'è solo quello scambio di battute
Ino/Tema...ma vedrai, piano piano tutto tornerà a posto ( o almeno spero).
Effettivamente hai ragione: l'arrivo di Shika porterà un bel pò di turbamento.
Un bacione, ti aspetto!
himawari: immaginazione? e cosa immagini? questo chappy
ti ha dato conferme? *ghigno*...ok, sono malvagia...ora sappiamo che Ino era
incinta...ç_ç...che ne pensi del chappy? fammi sapere! un bacione!
ninfadellaterra ( benvenuta!): grazie per tuti i
complimenti di ieri..avevo letto la recensione, sei stata splendida! Un bacione,
sono fgelicissima che la ficcy ti piaccia! bacio!
NaTemari: adoro i pairing assurdi...perchè ancora non ho
propinato altri miei amati pairing assurdi! *_*...che ne pensi di questo chappy?
fammi sapere!
Lasciate un commentino?
Baci!
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Capitolo 8 *** ...lei è anche mia! ***
temari what if 8
Tre giorni. Era invecchiata, ma sapeva che poteva raggiungere Konoha
ancora in due giornate e qualche ora di cammino. Certo non era più come una
volta, quando per lui percorreva la distesa del deserto e quell’irritante
foresta solo per passarci insieme una notte. Sorrise, ripensando alle
occhiate gelide di Gaara mentre l’osservava rientrare dalle sue "perlustrazioni
al confine della terra del fuoco". Come quella volta che quel piccolo
bastardo di Shikamaru aveva deciso di tenersi un souvenir. E lei era stata
costretta a infilarsi il primo capo intimo che aveva trovato: i boxer viola di
Kankuro. Che già erano brutti di loro, ma ad aggravare l’ambigua situazione
si aggiungeva l’orrida testa di Karasu che quel demente aveva voluto farci
ricamare sopra. - stupida, stupida, stupida!- si gettò sul letto, reprimendo
in un singhiozzo la risata che le era salita alle labbra. - Tra poco sarà
qui…- si disse, osservando il terribile sole del meriggio dalla persiana
socchiusa. Tre giorni. Illusa. Per sua figlia avrebbe corso come una
volta. Forse era già li, con la sua dannata sigaretta tra le labbra, i suoi
capelli scuri raccolti e quell’aria da maledetto genio. Lei lo
sapeva. L’avrebbe portata via. Strinse il cuscino con le unghie,
forandolo. - stavolta non ti renderò la vita così facile…Nara –
- devo sposarla…- - che vuol dire?- - che è
incinta!- - …lo so…- - ma io…Temari, ti amo…- - Shikamaru, torno a
Suna…-
Ovvio. Sigaretta tra le labbra, capelli scuri raccolti, aria da
maledetto genio. - sembri sempre lo stesso…- Temari era in piedi, il
ventaglio appena aperto ai suoi piedi, ben piantato al suolo. - …sempre la
solita calorosa accoglienza – Shikamaru alzò gelido lo sguardo su di lei. -
Non ci vediamo da tredici anni…preferivi che ad attenderti ci fosse Kankuro…o
Gaara? – chiese lei , scoppiando in una risata decisamente non allegra. Il
sole illuminava prepotente la vallata, scaldando le pietre che li
circondavano. - non me ne andrò senza di lei…- Temari seguì la linea dura
del viso dell’altro. - …è venuta per allenarsi…- rispose, cercando di
mascherare la voce alterata dall’ira. - È venuta per te – l’uomo allontanò la
sigaretta dalle labbra – ma sapevamo entrambi che sarebbe successo…- la gettò a
terra, fissando la kunoichi negli occhi - Io non vi ho cercati – Temari
rispose fiera allo sguardo, mentre un rumore famigliare le rimbombava nelle
orecchie. Calma Temari. È solo il tuo cuore che va in pezzi. - di
questo me ne sono accorto. Sempre così egoista, Temari – Shikamaru fece un passo
in avanti, passandosi una manica sulla fronte accaldata – a Suna fa dannatamente
troppo caldo – si lagnò, sbuffando. - Allora vattene – sibilò Temari – sai
benissimo di non essere ben accetto…ex ambasciatore- - Sai chi è lei?-
Shikamaru la guardava - Tua figlia. – sospirò –come non
notarlo…- Shikamaru sorrise provocatorio - credi sia stato facile? Tu di
noi te ne sei lavata le mani…- Temari lo fissò furente. - IO ME NE SAREI
LAVATA LE MANI?- Shikamaru portò lentamente alle labbra un’ennesima
sigaretta - è cresciuta con me…- - è cresciuta con una famiglia…- Temari
imbronciò le labbra in un ghigno insofferente - cazzo Temari…- Shikamaru
gettò la sigaretta, irritato - non hai il diritto di giudicare!- la donna
fece un passo in avanti, stringendo i pugni – ogni respiro…ogni attimo… ma lei è
anche te!- Shikamaru passò nervosamente una mano tra i capelli - lei è
anche te!?- urlò – Chono è nostra figlia…- Temari abbassò lo sguardo,
indietreggiando - quando l’hai capito…?- - Kankuro non è mai stato capace
di mantenere i segreti… quando Ino ed io l’abbiamo trovata…aveva con sé una
delle sue stupide marionette – La donna sbuffò - gli avevo chiesto di
stare attento…- - perché non sei venuta tu?- chiese l’uomo - perché ci
stavo per rimettere le penne con il parto…sai che non posso più avere figli? –
ringhiò lei – pensi ancora che io sia egoista?- - l’hai capito subito quando
è arrivata?- Shikamaru nascose lo sguardo abbassando il capo - Ino era
incinta di un maschio. Si, ho capito subito fosse mia figlia- - Chono…il
vero Chono…è nato morto.- Temari abbassò lo sguardo - è sepolto…- -
…accanto a suo padre…- Shikamaru avvertì le palpebre bruciargli – Ino va da loro
spesso…- - Choji era un ottimo ninjia. Un ottimo amico… – Temari sospirò – e
tutto è cambiato da quando lui se n’è andato…- Shikamaru le fissò il volto
perennemente abbronzato - il ventaglio…ce l’hai lasciato tu?- Temari annuì
– è l’unico regalo che le ho mai fatto…- uno sbuffo – sapevo che l’avresti
portata lì – - Ino l’ha cresciuta come fosse sua…- - E io ho cercato di
credere che fosse davvero sua…- Shikamaru si osservò le mani
ingiallite dalla nicotina - era una promessa…Choji non voleva che Ino
rimanesse sola…che suo figlio rimanesse solo…- Temari strinse i pugni sulla
stoffa leggera dell’abito scuro - il tuo dannato senso del dovere…come
dimenticare l’eroico Shikamaru…- l’interruppe lei, sprezzante - non sapevo tu
aspettassi mia figlia…- Shikamaru si ritrovò ad urlare – che cazzo hai fatto?
Perché me l’hai portata?! Credevo fossi…- - morta?- Temari scoppiò in una
risata – lo credevo anche io…e i miei fratelli. Stavo per morire. Una settimana
di coma. Tre mesi per ristabilirmi… – - potevamo essere una famiglia…- -
credevo che tu ed Ino…credevo che Chono non fosse morto. Credevo di
morire…credevo…di darle una vita più serena- Temari scoppiò in un pianto
disperato - sei stata…- - un mostro…- la donna si voltò, nascondendo il
viso - …sono tornata. – Shikamaru la fissò interdetto. - Lei compiva sei
mesi…- sorrise - …vi rivolevo indietro…- L’uomo la guardò scettico - ma
non ho potuto. Tu e lei camminavate tenendola in braccio. Forse non vi
amavate…ma potevate darle quello che io non avrei potuto.- Shikamaru le si
avvicinò - come credi che siano stati questi anni? Con lei che ogni giorno di
più ti assomigliava?- Shikamaru portò le mani al mento di Temari, costringendola
a fissarlo - …quando si arrabbiava e si mordeva il labbro, quando incrociava le
braccia e sbuffava. Quando urlava con Ino, quando si arrabbiava per la mia
pigrizia, quando mi fissava con quei suoi dannati occhi…- deglutì – quando
litigava con i suoi capelli…quando mi chiedeva perché…perché fossi così…- -
tu e lei eravate sposati. Io ero sola. Con una famiglia da ricostruire… un
passato da dimenticare…- l’interruppe la donna, sfuggendo alla presa di
Shikamaru - Temari…- - Io volevo la mia piccola… mi sono sposata. Ho
provato a dimenticare…ma ora che è qui…- - Temari…- - Io non ci riesco
Nara…Chono è mia
figlia…-
- tua figlia?- Mai quegli occhi neri seppero ferirla tanto. -
Chono?- si asciugò le lacrime, osservando la ragazzina fissarla sconvolta -
…dovevi essere a riposare…- - TUA FIGLIA?- Chono era scattata in avanti,
aggrappandosi alla veste della donna – sono tua figlia, Temari-sensei?- spostò
lo sguardo sul padre – sono sua figlia, vecchio?- - Si…- Shikamaru sollevò
gli occhi al cielo - Vi odio…- sbottò Chono - Chono…- - Mi chiamo
davvero così?- ringhiò la ragazzina, fissando la donna - Chi
sono…Temari-sensei?- disse, strusciando l’ultima parola. Prima di fuggire
verso i campi di allenamento. Lontano da suo padre. Lontano da quella
dannata donna bionda. Lontano da sua madre.
Ottavo chappy!! Dai, ammettetelo…c’ero quasi riuscita a farvi credere che
Chono era di Ino, vero?!...suuuuuu fatemi contenta! XD ma dai! Io che scrivo
Shika/Ino senza uno scopo subdolo e miserevole!? Non mi sembra razionale ^__^
che ne pensate del colpo di scena? Ok, forse ho fatto fin troppa confusione
@_@...ma ditemi se tra Shika Tema e compagnia cantante sono normali…^///^…che ne
pensate? Un bacione! Fatemi sapere…e secondo voi…che ccadrà nei prossimi chappy?
Quale sarà la reazione di tutti? E soprattutto… ci sarà l’happy end?
Un bacio grande grande a che legge e uno straenorme ( si, si, sto inventando
nuovi vocaboli) a:
ninfa della terra: la recensione è stata cancellata per il resettaggio del
sito ma avevo letto entrambe ed erano dolcissime! Davvero mi ero commossa! Un
bacione! Grazie! *_*
arwen5786: adorata mia!! *_* che dici, quanto erano vicine le tue ipotesi?!
Sono una criminale, vero?! Me mooooolto perfida! Che ne pensi di questo dialogo
shika/tema?! Già che lei non l’ha ucciso…dovrebbe ringraziare solo la
figlioletta! Un bacione sempai! Le voglio tanto tanto bene! *occhioni pucci*
Lily_90: *_* dici davvero, ti piacciono i miei combattimenti?! Grazie,
davvero. Sono la mia crisi più profonda ( con tutte le storie dove appaiono
personaggi emo, ma quella è un’altra questione ^_^). Spaventosa Kirikiri mai?!
Effettivamente…l’unica apparizione che fa in Naruto, devasta mezza foresta…si è
tale e quale a Temari-chan! Ok, ora la domanda: tu avevi capito di chi era figli
Chono, vero?! Lo sapevo…ma che ne pensi? Ti ha almeno un tantino
sconvolta?^_-…fammi sapere! Un bacione!
Himawari: che ne pensi? No potevo tradire il shikamaterismo! Chono è davvero
loro figlia…che ne pensi? Un bacione! Grazie per tutti i complimenti, sei
dolcissima!
Shikatema: una grande?! *///* grazie…lo pensi anche dopo questo chappy? Ti ho
fatto commuovere ancora? Fammi sapere! Un bacione!
Talpina Pensierosa: piaciuto questo chappy? Fammi sapere! Un bacione!
NaTemari: no poteva essere altrimenti…Shika tema rulez! Che ne pensi del
capitolo?! Un bacione!
Maobh: grazie, davvero. Ho letto centinaia di volte la tua recensione che,
devo ammettere, ha fatto molto bene alla mia autostima. Sei stata davvero troppo
gentile, mi è piaciuta molto l’analisi dei personaggi. Ti ringrazio ancora…che
ne pensi di questo colpo di scena? Concordo su tutti gli epiteti che hai
implicitamente rivolto a Ino…se li merita *insult insult insult* …chissà cosa
succederà nei prossimi chappy! *ghigno*…un bacione!
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Capitolo 9 *** Karura... ***
temari what if 9
Ayumi aveva provato a trattenerla, ma lei aveva deciso lo stesso di cercare
Temari-sensei. Chono sentiva l’aria secca del deserto ferirle il viso. Le
aveva detto di riposare, quella dannata ragazzina, le aveva detto che dopo un
buon sonno si sarebbe sentita meglio Ma lei, no…non poteva permettersi di
perdersi un solo allenamento. Singhiozzò. Aveva cercato Temari nel
palazzo, nei corridoi, nelle stanze. Dannata lei e la sua
intelligenza. Aveva corso per mezza Suna. E…alla faccia del tempismo. -
sua figlia!- strillò, con una voce acuta che si perse nelle dune sabbiose. Si
lasciò cadere a terra, mentre il volto di Ino, la sua mamma Ino, le tornava alla
mente. Le sue urla, i suoi sospiri, i suoi sorrisi. Come era stato
accudire una figlia non sua? Come le aveva potuto mentire…? Singhiozzò
ancora. - mamma…- sospirò, tenendosi le gambe strette al petto. Razionale
come sempre, respirò profondamente. Non poteva negare di aver capito da tempo
che i suoi genitori non si amassero affatto. Eppure pensava di essere
l’errore. Giusto. Un terribile errore che aveva condannato due amici a
sposarsi, a rinunciare alle persone che amavano. Ma…deglutì. Certo, i suoi
capelli indomabili, la sua irascibilità, la sua abilità nel ventaglio… -
forse avrei dovuto arrivarci prima…- si disse, mentre le sfuggiva un sorriso
amaro - …e io che mi vanto di essere intelligente…- - Karura – La
ragazzina si voltò, mentre un famigliare odore di nicotina l’avvolgeva -
papà…- sospirò, stringendosi nelle spalle - è il tuo vero nome…- sospirò
l’uomo, sedendosi accanto a lei - …come quello della madre di Temari. L’hanno
scelto i tuoi zii…- Chono digrignò i denti – tu e mamma siete figli
unici…- L’uomo le passò il braccio lungo le spalle - Gaara e Kankuro…- la
strinse a sé - …non avercela con tua…con Temari – si corresse, lasciandole un
bacio tra i capelli - Le somiglio tanto, vecchio?- chiese fissandolo -
Abbastanza da essere spaventosa quasi quanto lei…- sorrise - Perché non sei
andato da Temari, se sapevi che ero sua…- deglutì - …figlia?- - Pensavo fosse
morta – sospirò – o pensavo che mi odiasse troppo per tenere qualcosa che fosse
anche mio – Chono abbassò lo sguardo, pensierosa - meglio la verità,
giusto?- - è così…problematico tutto questo, vecchio…- rispose lei,
asciugandosi le lacrime con il palmo della mano - ti stanno bene i codini…-
commentò l’uomo osservandola - smettila…- la ragazzina si divincolò
-...dobbiamo tornare a Konoha…?- chiese alzandosi - se vuoi…- biascicò
l’uomo - voglio salutare Ayumi e gli altri…- sospirò – e…papà, la ami
ancora?- Shikamaru distolse lo sguardo – molte cose cambiano…- Chono si
voltò – anche lei ha risposto così…- sorrise - …probabilmente non tutte le cose
cambiano…-
- Karura…- Chono sollevò lo sguardo, osservando la schiena della donna,
affacciata alla balconata sulle mura di Suna. Donna che si voltò quasi
spaventata, mostrando il volto rigato dal pianto. - Scusami se non ti piace
come nome…- Chono negò con la testa – non voglio chiederti perché mi hai
abbandonata- rimarcò l’ultima parola, sollevando fiera lo sguardo – ma
cosa hai provato nel riconoscermi…- Temari si morse il labbro, distogliendo
lo sguardo – che avevi preso il suo brutto vizio da tuo padre – disse,
ricordando la sigaretta - …ho pensato che eri cresciuta. E che…- - che sei
mia madre!- Chono incrinò il ghigno - come hai fatto a tenermelo segreto!- -
volevi che te lo dicessi? Volevi davvero che…- Chono arrossò il volto,
stringendo i pugni – si! Volevo la verità! Ti sembra incredibile da
credere?- Temari portò le mani al volto – speravo assomigliassi a tuo padre…
e invece sei tale e quale a me…- Chono digrignò i denti – e la cry-girl sarei
io…dove hai lasciato l’allenamento emozionale?- - in una culla dodici anni
fa – rispose lei, gelida - torni a Konoha…?- - mio padre ed… Ino si sono
lasciati- l’interruppe Chono – quando sono fuggita. Hanno capito che lo avrei
scoperto…e la crisi tanto attesa è arrivata.- Temari socchiuse appena le
labbra - sono rimasti insieme solo per me, credo. Mio padre mi ha raccontato
di…Chono. Di zio Cho e della…di Ino – sollevò lo sguardo sulla donna - sarebbe
successo comunque…- Chono sentì gli occhi inumidirsi - …resterò finché non sarò
in grado di evocare Kirikiri…mai – le lacrime cominciarono a fluirle libere
dagli occhi scuri, bagnando il corpetto chiaro. Temari le si avvicinò,
stringendole delicatamente le spalle con un abbraccio. - scusami…ci ho
rovinato…- disse, passandole una mano tra i fili chiari dei capelli - non
sarei dovuta nascere…sarebbe stato tutto più semplice…- Chono singhiozzava -
sei stata l’unica nota bella della mia vita…- Temari sospirò - …non potevo
permettermi di distruggerti…come ho fatto con me stessa…- le due si
strinsero, mentre il sole di Suna calava all’orizzonte. - vorrei tanto
odiarti…- Chono affondò il volto nel kimono scuro della donna - a quello ci
penso io da quando ti ho lasciata…- Un filo di fumo si sollevava malinconico,
dalle labbra di quell’uomo che, sprezzante, entrava nel palazzo del
Kazekage. - sono Nara Shikamaru, Konoha. Chiedo udienza con Sabaku no
Gaara…-
Ok, forse è troppo scontato. Sono un po’ imbarazzata nello scrivere una ficcy
che parla di un tema così delicato…spero non sia uscito qualcosa di
terribile. Mi sento un po’ natalizia per far finire tutto nelle lacrime…per
oggi, ovvio ^_^. Grazie a tutti/e quelli che leggono e soprattutto a chi è
così gentile ( vi adoro) da lasciare un recensione! Un bacione!
E soprattutto…BUON NATALEEEEEE!!!
Un grazie enorme a:
Himawari
Lily_90
Shikatema
Arwen5786
Ninfadellaterra
Jiraya ( benvenuto!! E grazie di averla messa tra i preferiti!)
Talpina Pensierosa
NaTemari
Xari-chan ( su kankuro qualcosa è in arrivo…con un pairing un po’ stravagante
ma che io adoro!)
maobh
|
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Capitolo 10 *** se tu non... ***
temari what if 10
- avanti…- Chono si voltò, sistemando la coperta sul futon, osservando
una buffa testolina scura spuntare dalla porta - Cho?- Ayumi era entrata
nella stanza - …tu e quell’imbecille di tuo padre rimarrete a lungo?- Chono
incrociò le braccia, seccata – e chi ti avrebbe detto che mio padre è un
imbecille?- - l’altro imbecille di mio padre – Ayumi sorrise, facendo
timidamente un altro passo Chono rise, sedendosi sul futon - allora
saresti…- deglutì, osservando la bionda accomodarsi accanto a lei – proprio mia
cugina?- chiese, tesa. Chono portò una, ovviamente inesistente, ciocca dietro
l’orecchio, annuendo – già – Le due iniziarono quasi simultaneamente a
torturate il tappetino sotto i loro piedi, ritrovandosi a sorridere,
imbarazzate. - non sei poi così terribile…- sbottò Chono mentre l’altra
tirava il tappeto dalla sua parte - e tu non sei così troppo magrolina .
– Sorrisero, mostrandosi a vicenda il loro famoso ghigno. - Onee-chan?…-
Masahiro spuntò dalla porta, entrando con un’irruenza che non sembrava
appartenergli nella stanza Le due ragazze si voltarono, stupite - quale
delle due cercavi?- chiese Ayumi, stringendosi al braccio di Chono, che
arrossì - quindi saresti una Sabaku anche tu?- il ragazzo sorrise – non ne
avevo dubbi, dopo le urla dell’altro giorno – le due ragazzine gli rivolsero
chi un’occhiata glaciale, chi gli mostrò la lingua - baka…- sospirò Ayumi,
alzandosi -…allora, per quanto resterai con i tuoi adorati cuginetti?- Ayumi
rideva, battendo i piedi a terra e ondeggiando i ciuffi scuri - qualche
settimana. Finisco la preparazione e torno a Konoha…- la mora assentì
pensierosa - ma tra qualche mese c’è l’esame di selezione chunnin!- fece
schioccare le dita – e allora ci rivedremo!- alzò il braccio Chono sbadigliò
– a ah – annuì, mente Ayumi iniziava una lunga tiritera su quanto sarebbe stata
forte e quanti avversari avrebbe abbattuto con la sua amata Karasu. Chono
sorrise quando suo padre entrò nella stanza. - cavolo…- disse, mentre due
paia di occhi chiari lo scrutavano feroci - …mi sembra di essere tornato
indietro nel tempo…-
- allora, che gli hai detto?- Kankuro ordinò la pila di fogli che Gaara aveva
provveduto a sbattere a terra durante il suo, sicuramente piacevole,
colloquio con lo shinobi di Konoha. - Niente che non gli avresti detto anche
tu – il kazekage sollevò lo sguardo, annoiato - Io lo avrei spedito all’altro
mondo prima di riuscire ad aprire bocca.- Gaara sospirò – è per questo che tu
stai raccogliendo fogli ed io sono il kazekage – Kankuro si imbronciò – parla
l’angioletto…- Il kazekage portò lo sguardo fuori dalla finestra, verso una
Suna al tramonto. - spero di aver preso la decisione giusta – - non devi
sentirti in colpa per Cho…cioè per Karura – Kankuro gli si avvicinò,
poggiandogli una mano sulla spalla. Gaara spostò lo sguardo negli occhi
verdi del fratello – ora soffrirà ancora di più – - che vuoi…è la dote innata
dei Sabaku quella di complicarsi l’esistenza – - Shikamaru affiancherà la
figlia durante gli allenamenti.- si sforzò di sorridere - …e Temari potrà
passare del tempo con Karura. – - L’avremmo potuta crescere..insieme-
Kankuro abbassò lo sguardo, ripensando a quei dolci occhi grigi che aveva
incrociato dodici anni prima, nel fagotto che Matsuri, uscendo dalla stanza di
Temari, stringeva tra le braccia esili. - Temari voleva che sua figlia
crescesse con suo padre…- Gaara sospirò – anche io ho obiettato – Eppure, nei
loro ricordi, emerse, violento, il volto esangue della sorella. Le mani
sporche di sangue dei medici. Il pianto debole della bambina. Le voci
concitate. Ancora il sangue, che imbrattava il lenzuolo chiaro. E le loro
mani. Strette. Come due bambini impauriti. Perché Temari, la loro Temari,
sembrava una bambola rotta. E Temari, la loro grande, piccola Temari, che
chiedeva, sussurrava, di portare la sua bambina lontano. Da suo padre, dalla sua
nuova famiglia. E Matsuo, seduto a stringerle la sua mano fredda, giurarle
che sarebbe sopravvissuta. Giurarle che sarebbe tornato tutto come era prima. O
meglio che tutto sarebbe stato diverso. Gaara si sollevò, mentre il
ricordo si posava sul volto fedele dell’uomo che per dieci anni aveva cercato,
inutilmente, di rendere felice la sua Temari. - gli anziani avevano ragione.
Temari doveva sposarsi…Matsuo era la scelta giusta. L’amava come l’amiamo
noi.- Kankuro sospirò – era Temari che non era più in grado di
amare…- Gaara si passò due dita sul kanji che gli imbrattava ancora la fronte
pallida. - forse, niisan –
Temari si alzò dal divano, poggiando la tazza di the sul
bracciolo. Sbuffò, rabbrividendo. - Temari…- Sollevò gli occhi,
incrociando quelli scuri dell’uomo poggiato allo stipite della porta. -
faresti bene a tornare a Konoha. Allenerò Karu…Chono con più tranquillità –
Shikamaru scosse la testa, incrociando le braccia - voglio esserle accanto.
Deve perfezionare anche la Kage Mane prima dell’esame – rispose, riaprendo
lentamente gli occhi Temari sbuffò contrariata. - ho saputo di te ed Ino.
Mi dispiace…- biascicò poi, imbarazzata - mi ami ancora?- La donna sollevò
irritata lo sguardo - non ti vergogni neanche un po’?- chiese, tradendo, con
il fremere della voce, l’ira. Shikamaru alzò le spalle - credevo di
doverti fare io questa domanda. – sorrise - bastardo – Shikamaru le si
avvicinò, gettandosi sul divano - ho saputo che sei vedova…- si grattò la
nuca - …com’era andare a letto con un altro?...- Temari si voltò, fissandolo
truce - vuoi litigare Nara…?- chiese, in un sibilo - credo di si…sarebbe
più facile…- Temari strinse i pugni - cosa?- l’uomo gettò le braccia
tra le gambe, lasciando ciondolare la testa - fare finta di odiarti…- la
bionda prese a camminare verso la porta - sei il solito debole piagnone. Tu
ed Ino vi meritate a vicenda…- rispose, maligna lui si voltò, cercando di
incrociare i suoi occhi verdi - e comunque la risposta è si. Non ti avrei
donato l’unica cosa che nella mia vita ha avuto senso se non lo avessi fatto…e
se non lo facessi ancora. -
Kankuro scartò il pacchetto di sigarette, portandosene una alle
labbra. Lasciò cadere nel secchio la scatola di biscotti al cioccolato,
sperando dal profondo che Gaara fosse troppo preso da sua moglie per accorgersi
che le sue scorte di dolci stavano diminuendo esponenzialmente. - i vecchi
difetti non muoiono mai, vero gattaccio?- Il marionettista non si voltò
neppure verso la figura che era emersa dal corridoio, limitandosi a
sbuffare - io non sono misericordioso come Gaara. Non devo più rispondere a
nessuno, Nara – I suoi occhi verde scuro cercarono quelli pece dell’altro,
riflettendovi quel profondo odio che negli anni non aveva fatto che
accumularsi. - e io non sono qui per litigare…- Nara abbassò lo sguardo –
cerco di fare la cosa giusta per Chono…- gli mancò il fiato - …Karura, volevo
dire – Kankuro afferrò un fiammifero, accendendo la sigaretta – vuoi
finalmente liberarci della tua presenza?- cercò i suoi occhi – sono ancora
disponibile ad eliminarti personalmente.- Shikamaru sorrise sbieco – non ne
avevo dubbi – si appoggiò al muro, facendo un passo in avanti – amo ancora
Temari – sbottò poi, passandosi una mano sul mento. Kankuro scoppiò in una
risata tutt’altro che allegra – come l’amavi tredici anni fa? – ringhiò poi,
aggressivo - scopata e abbandonata…- sputò a terra - …bastardo…- - non
provare a giudicare…- Shikamaru lo fissò in tralice – pensavo di poter parlare
ad un uomo…e invece sei rimasto lo stesso fottuto stronzo che eri da ragazzo –
Kankuro strinse il pugno, cercando di contenere la rabbia che gli pulsava
sotto la pelle - …e non credere di potermi dimostrare di avere più palle di
me – continuò, irrisorio – tu sei scappato appena Sasuke ha rimesso piede nel
villaggio. Complimenti - - Nara…- biascicò, con voce tremante L’altro lo
guardò sprezzante - e comunque Karura è cresciuta…ora non avrà bisogno che tu o
Gaara scegliate per lei…- Il pugno di Kankuro colpì il labbro secco del
jonin, facendolo indietreggiare - sta zitto…- disse poi, mentre gli occhi si
arrossavano - …sta zitto…- mormorò ancora, osservando il rivolo di sangue
scendere sul collo del vecchio amante della sorella. - Se tu non…- ingoiò la
bile che gli era salita alla bocca -…ora forse Temari non sarebbe quella che
è- Shikamaru lasciò il sangue inzaccherargli la maglia scura – picchiami
ancora se la cosa può calmarti…- L’altro si passò una mano tra i capelli
corti, ribelli – vattene…vattene lontano da noi…- disse infine, uscendo dalla
stanza. Shikamaru rimase a fissare un punto, per una quantità indefinita di
secondi, prima di passarsi una mano sul labbro, grondante. - Per essere un
marionettista, sai dare bei pugni, Kankuro…- sorrise, lasciandosi cadere su una
sedia.
Ok, lo scontro con Gaara è un degno omissis di quelli grossi e violenti…però
ho messo il confronto Kanku/Shika…non so perché ma mi dava meno del trito…più
insolito. Di solito il mio gattone è un personaggio così pucci…l’ho voluto
rendere più maschio complessato. O mio MachoCat!
Che ne pensate di questo chappy? Spero di non avervi deluso troppo…fatemi
sapere! Bacio!
Un abbraccio a tutti/e coloro che leggono e recensiscono…ma uno davvero
enorme a:
Arwen5786: sempaiiiii!! Ok, siamo su msn e seguo il suo saggio consiglio…2
parole…allora: TI ADORO. Sono le 2 parole più significative. Grazie di tutto
sempai, pazienza e affini compresi ^_^. Spero che questo chappy ti sia piaciuto!
Un bacione!
Himawari:*_* grazie, davvero. Che ne pensi di questo? Un bacione!
Shikatema: ma se tu che fai commuovere me…e di questo che ne pensi?
Bacione!
Talpina Pensierosa: ciao! Che ne pensi di questo chappy? Un bacio!
NaTemari: ciao! ^_^ che ne pensi di questo chappy? Un bacione!
Xari-chan: certo che puoi chiamarmi roby! Che ne pensi di questo? Continuano
gli accenni alla kanku/saku…spero ti siano piaciuti! Bacio!
_Eleuthera_: hai ragione…Roberta NON SCRIVE shika/Ino U.U …XD allora una
parte tutta per kankuruccio nostro! E nuovi accenni saku/kanku…nostro tesoro!
Ah, tobi-notizia: ha deciso che si veste da scopa della befana. E vuole
costringere Deidy a recitare la parte dell’allegra vecchietta! Help me!
Jirayia: è intero. Shika è rimasto intero. Credo almeno. Kankuro ha la manina
più delicata! ^_^ che ne pensi di questo chappy? Un bacio!
Ninfadellaterra: che ne pensi di questo chappy? Shika è ancora vivo…ma chissà
che succederà ora *ghigno malvagio*…un bacione!
Lily_90: effettivamente Karura è un nome a cui penso subito, specialmente se
scelto da tem…che ne pensi di questo chappy? P.s. grazie di tutto…sei sempre
dolcissima. E una delle mie più solide garanzie di vera qualità! Un bacione!
Un bacio!
|
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Capitolo 11 *** specchio... ***
temari what if 11
Temari osservò Kankuro rollare tra le dita quello che era sicuramente più
pesante di una semplice sigaretta. Si strinse nel suo cappuccio,
nascondendosi nell’ombra della terrazza. Aveva smesso di piangere da qualche
minuto, ma gli occhi ancora rossi non potevano negare l’evidenza. E, notando
l’espressione sconvolta del fratello, comprese che forse anche lui aveva bisogno
di rimanere da solo. Non era l’unica infelice in quella casa. Kankuro e il
suo matrimonio. Un’unione con ancor meno amore di quello che aveva
caratterizzato la sua. Lui che aveva avuto la possibilità di essere felice.
Dentro degli occhi verdi che ancora non riusciva a dimenticare. Gaara e la
debolezza di Matsuri. Una condanna di cui si aspettava terrorizzati l’esecuzione
ogni giorno. Temari sbuffo, desiderando ardentemente un tiro della canna del
fratello, forse avrebbe potuto davvero calmare quei suoi demoni. Si accasciò,
stringendo le ginocchia al petto. Erano anni che non ripeteva quel
gesto…l’ultima volta lei era solo un’adolescente spaventata. E anche quella
volta si era ritrovata tra le braccia di Shikamaru. Shikamaru… soffocò
il singhiozzo che le era salito alle labbra, cercando di chiudere gli
occhi. Ricordò i giorni concitati della nascita di sua figlia e l’immagine di
Shikamaru e Ino, stretti davanti la tomba di Choji. Ino. La bionda, bella,
simpatica Ino. La ragazza che sedeva davanti a lei quando si andava a cena
fuori con il team di Shikamaru. La ragazza che si pettinava e si incipriava
il naso in bagno, mentre lei, Temari, si annoiava controllando l’orologio,
poggiandosi distrattamente alla ceramica del lavandino. La ragazza che
fissandola le aveva detto di dover sposare l’uomo che lei amava. La ragazza
che aveva perso suo figlio. La ragazza che aveva abbracciato la sua bambina,
che aveva cresciuto la sua bambina. Ino. Una ragazza che, nonostante
tutto, era anche stata coraggiosa. Ino. Una donna che ora si vedeva
strappata la figlia. Temari si sollevò, stropicciando il foglio che teneva
tra le dita. La lettera, vergata a mano, trovata sul suo futon solo qualche
ora prima, crocchiò alla sua presa, mentre tra le pieghe una sola frase si
leggeva, chiara: " non portarmela via, Temari"
Chono soffocò la risata, nel vedere Ayumi boccheggiare, sorpresa da una
spinta del cugino. - non ti facevo così infantile Masahiro!- sbottò poi,
mentre l’altro faceva spallucce - TI AMMAZZO!- strillò Ayumi, rialzandosi a
fatica, tentando di aggrapparsi alla maglia larga del ragazzo. Chono si
lasciò ricadere sul futon, poggiando una mano sulla pancia che ringhiò
affamata. - mentre voi decidete chi dei sue uscirà vivo dalla mia stanza,
vado a mettere qualcosa sotto i denti!- disse, scalpitando fino alla
porta. Percorse il corridoio velocemente, nascondendo l’ansia che le gravava
nel petto. Osservò le foto che svettavano da cornici d’argento, così tristi e
fredde, cercando nel viso di quei personaggi muti i suoi tratti. Si rivide
bambina, nello sguardo vispo di un Ayumi in fasce. Vide le sue mani paffute
in quelle di un Kankuro aggrappato orgogliosamente alla sua ultima
marionetta. Specchiò la sua espressione severa in quella di un Gaara, serio
sotto il grande cappello da Kazekage, con il piccolo Masahiro in braccio. -
Temari diceva che Kankuro non fosse fotogenico…- La ragazzina si
voltò, incrociando lo sguardo scuro del padre. -…e aveva ragione,
effettivamente- - papà! Che hai fatto?!- urlò, osservandolo tenere
premuto sul labbro un fazzoletto umido - niente…le solite seccature…-
rispose, osservando disgustato la macchia rossastra che sporcava il
tessuto. Chono impuntò le braccia ai fianchi, scrutandolo - hai fatto a
botte!- lo sgridò - …papà!- Shikamaru si strinse nelle spalle, fermandosi ad
osservare la foto di una giovane Temari, pallida e triste, avvolta in un vestito
candido, al braccio di un uomo. - Non l’ho conosciuto…- disse - …ma dicono
che l’amasse – continuò, sprezzante, fissando gli occhi chiari del marito della
donna che aveva amato. Chono lo guardò trepidante – dovrebbero essere i miei
genitori a risolvere i miei problemi di cuore…non il contrario…- mormorò, stanca
-…dov’è la mamma?- chiese infine, grattandosi imbarazzata il gomito. - sta
arrivando…- Temari era apparsa dal corridoio laterale, occhi cerchiati e labbra
screpolate. - Ino?- Shikamaru lasciò la presa al fazzoletto, che si allentò,
srotolandosi, fino a toccare la maglia. Temari annuì, sicura – le sei
mancata, Chono – forzò l’ultima parola, come a convincersi che quello fosse il
bene per la ragazza. Chono la fissò, decisa – anche lei mi è mancata…- Temari
abbassò lo sguardo -…ma mi sei mancata anche tu…- Temari osò sfidare il suo
autocontrollo, sorridendo - grazie…- sussurrò, voltandosi. - Vieni tra
un’ora nel campo d’allenamento tre…sono pur sempre la tua sensei…- Shikamaru
osservò la schiena rigida di Temari, chiedendosi come facesse a piangere senza
incrinare la voce. Forse era l’abitudine…forse era anche colpa sua, pensò
infine, amareggiato.
Ino alzò lo sguardo sulla duna che appariva, scura e morbida,
all’orizzonte. Si sedette sulla coperta, incrociando le gambe fin troppo
magre, mugugnando dal dolore. Le ferite ai piedi le pulsavano
tormentosamente, facendole storcere le belle labbra. Chiuse le palpebre
sottili, lasciando scendere liberamente le lacrime. Unì le mani sotto al
mento, mentre un vento freddo si alzava nella terribile notte di Suna. - ti
prego…voglio la mia bambina…- pregò muovendo lentamente le labbra – solo la mia
bambina…-. Un singhiozzo le scosse i fragile petto, facendola riversare, come
foglia morta, a terra. Non le era facile lasciarsi trasportare dal dolore di
quella verità che aveva deciso di tener nascosta per così tanti anni. Si era
illusa che i capelli grano della figlia fossero come i suoi…o che il suo sguardo
deciso, forse quasi arrogante, fosse solo uno splendido riflesso del suo. Che
i suoi gesti irruenti fossero come i suoi…che la sua
ribellione… Temari. Il fiato le mancò in gola, quando il volto della sua
vecchia, antica, amica le tornò alla mente. Lei, Temari, in piedi.
Orgogliosa, sicura mentre il suo cuore le si spezzava. Lei, Temari, che aveva
amato talmente tanto Shikamaru da donargli Chono. Lei, Temari, che non era
mai riuscita a sostituire nel cuore di Shikamaru. Si piegò, avvertendo un
nuovo dolore dilaniarle il petto.
Undicesimo chappy! Yatta! Ok, mancava solo Ino a rompere altre uova nel
paniere…ma senza lei…in fondo è stata la mamma di Karura/Chono per così tanto
tempo! ^_^ che ne pensate di questo chappy? Ho notato che il sexi micione ( vai
MACHOCAT) è stato gradito! XD…
Spero davvero vi sia piaciuto! Fatemi sapere attendo ansiossima i vostri
commenti…
Un bacione a chi legge e uno stra grossisimissimo a:
spinosa89: Ciao! Grazie per tutto…^///^ non merito tutti quei complimenti!
Concordo con te su Shika e Tema…sono perfetti insieme! Alla faccia della "strega
anoressica" XD! Che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere! Un bacione!
Arwen5786: pazientissima sempai!! Che ne dici di questo chappy? Di nuovo un
complessatissimo Kankuro! XD…oddio quanto lo adoro! Io sono cos’ emozionata
quando leggo i tuoi commenti che non riesco mai a rispondere
adeguatamente…Grazie cami, davvero. Un bacione! Fammi sapere che ne pensi di
questo!
Lily_90: ti sta iniziando a piacere la kanku/saku? Speriamo…faccio di tutto
per diffondere questo pairing! XD che ne dici di questo chappy? L’avvicinarsi
della simpaticissima Ino come ti è sembrato? Fammi sapere! Bacio!
Shikatema: *_* grazie sei troppo dolce! Ormai mi sciolgo ochi volta che leggo
un tuo commento! Grazie grazie! Che ne pensi di questo? Fammi sapere!
Himawari: grazei, sono commossa. Sono così felice che ti piaccia…in questo
chappy ci sono le donne della storia…che ne pensi? Un bacione!
_Eleuthera_: oltre il fatto che devo ripeterti che T I A D O R O con tutto il
mio cuore…grazie Ele. Per lo splendido commento, che ha reso la mia autostima
una specie di mongolfiera XD e per la tua meravigliosa nuova ficcy. Sono ancora
senza parole. Anche Tobi che ormai pretende di essere chiamato Darth Good Boy (
e si è pure vestito da darth fenner di star wars – ha detto che si addice). Il
nuovo Kanky-kun è tutto per te, sua fan numero 1 comma 1 ( io sono 1 comma 2
XD)…ora che se ne sta li tutto solo che pensa al triste passato fa pure un po’
emo, vero?!XD…un bacione! Fammi sapere che ne pensi!
Xari-chan: oh mia fan del machocat! Anche io! *_* che ne pensi di questo
chappy? Un po’ più femminile dello scorso però…fammi sapere! Un bacione!
Jiraiya: come allegria andiamo di male in peggio XD…che ne pensi di questo
chappy? Fammi sapere! Un bacione!
NinfaDellaTerra: il mio sexy micione! Che ne pensi di questo chappy? Un
bacione!
Stefy90: ma certo che puoi chiamarmi Roberta! E SHIKATEMA RULEZ! XD che ne
pensi di questo chappy? Troppo angoscioso? Fammi sapere e grazie di tutto! Sei
stata gentilissima! Un bacione!
Maobh: *.*..grazie! per gli Uchiha…non è che non li sopporto…ma diciamo che
mi piace maltrattarli ogni tanto! Un po’ con tutti gli emo finisce così nelle
mie ficcy! XD..che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere!
NaTemari: il Kankuro aggressivo ti è piaciuto? Qui è un po’ più spento…ma che
ne pensi? E chissà come finirà ora che Ino si avvicina! Un bacione!
Un bacione!!
Roberta
|
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Capitolo 12 *** ma lei non poteva saperlo... ***
temari what if 12
I giorni erano passati sereni. In apparenza, almeno. Ayumi aveva deciso
di trasferirsi nella stanza di Chono, che ora ospitava un sempre più distaccato
Shikamaru e due ragazzine, così diversamente simili da essere spaventose (
parola di Nara, almeno). In compenso Kankuro era tornato da sua moglie, dopo
due giorni passati tra le peggiori bettole. Temari gli aveva curato le ferite
da rissa e lo aveva disintossicato a forza di urla. Matsuri aveva avuto altre
crisi e il bambino peggiorava con lei. Gaara si era rinchiuso nella sua
stanza e la sua voce, un’eterna preghiera, scandiva i secondi nella notte
tetra. Ma Ino questo non lo poteva sapere, quando varcò la porta di Suna,
decisa e sicura.
Temari passò una mano sulla testa di Ayumi, che si gettò stravolta a
terra. Chono le si avvicinò sorridendo maliziosa – chi era la piccola
perdente?- le domandò, ondeggiandosi nel vestito aderente. - ti…ammazzo…-
sospirò l’altra, imbronciandosi. - Non litigate – si limitò a sgridarle
Temari, quando Shikamaru si sollevò dalla comoda posizione nella quale si era
addormentato, sbadigliando. - È il tuo turno…- sibilò, indicando ad Ayumi di
raccogliere le proprie cose – sbrigati, comincia a preparare il campo due…- le
disse, mentre la ragazzina, già in piedi e pronta alla rissa con la nuova
"cugina", cominciava a correre per la stradina.
Ayumi scosse i codini castani, saltellando sull’unico piede rimasto indenne
dopo la lotta con Chono…possibile che ogni occasione fosse buona per azzuffarsi?
Sorrise divertita, portandosi una mano davanti la bocca, inclinando la
testa. - scusa?- Ayumi si voltò verso la donna che aveva attirato la
sua attenzione, trattenendola per la manica. - …sei una Sabaku no?-
chiese quella, osservandola stupita La ragazzina la guardò scettica, prima di
piantarsi sulle gambe tornite – figlia di Sabaku no Kankuro- disse, facendo
luccicare gli occhi d’orgoglio. - non di Temari?- chiese ancora la donna,
facendo un passo verso di lei, osservandole incuriosita i codini. La
ragazzina notò il suo splendido viso, pallido e delicato. Gli occhi chiari
della donna la scrutavano ancora, quando lei negò con un leggero movimento del
capo. - mia zia non ha figli…- disse, abbassando lo sguardo,
imbarazzata. - Capisco…- l’interruppe l’altra, portandosi un dito al mento –
…e Chono?- Ayumi alzò gli occhi, aprendo la bocca – è nel campo numero
tre…più avanti…- rispose, mesta. La donna sorrise, porgendole la mano
eccessivamente magra – grazie, sei gentile…- Si voltò, frustando l’aria con
la lunga coda bionda - sei la madre di Cho?- chiese Ayumi
urlando. L’altra si voltò, gli occhi lucidi – così credevo…-
- Kagemane!- Chono saltò indietro, colpendo con il braccio una roccia aguzza,
ferendosi. Temari, poco distante dai due Nara, presi in un allenamento a
ritmi da bradipo ( lo dettava Shikamaru, ovviamente) , osservò con una nota
d’ansia la ferita della ragazzina, mordendosi il labbro nervosamente. - è
irruente come lo eri tu alla sua età- Temari annuì, mentre l’altra le si
avvicinava. - ben arrivata, Ino – biascicò, continuando a fissare
l’allenamento. - Grazie…- la bionda l’osservò, svettando dai suoi tacchi
alti. Temari strinse nervosamente la mani attorno il kimono scuro,
impallidendo. - va da loro…sono la tua famiglia…- sussurrò, con voce ferma,
tradita solo dallo sguardo perso. - Sarebbero stati la tua – Ino cercò i suoi
occhi, stringendo le labbra. L’altra si voltò – mi stai sgridando?- - ti
sto ringraziando per l’opportunità di essere felice che mi hai dato…mi dispiace
che abbia fallito - Temari le diede le spalle, prendendo a camminare – e io
ti chiedo scusa…- sospirò - ...mi dispiace…-
- Chono! Fatti curare quella ferita!- La ragazzina scosse i codini,
indietreggiando, scartando l’ombra del padre – mamma non rompere…è solo un
taglio!- rispose, concentrata. Fu solo quando l’attacco di Shikamaru scemò
che si fermò ad osservare la donna bionda, ferma al limitare del campo. -
mamma…- bisbigliò, abbassando colpevole lo sguardo. - Dov’è finita
l’educazione? Non ti ho insegnato a salutare per bene?- Ino si era portata le
mani ai fianchi, stizzita. Chono la guardò ancora, prima di correrle
incontro. Shikamaru, sigaretta tra le labbra, le osservava
distaccato. Salutò Ino con un cenno appena accennato del capo. Il loro
ultimo incontro era stato a dir poco "ostile". Forse Ino non si era ancora
rassegnata come lui. - forse è ora di parlare…- si disse avvicinandosi alle
due.
Ecco l’arrivo di Ino…che ne pensate?! L’ho resa meno terribile?...lo spero!E
ora che succederà?! Fatemi sapere! Un bacione!...e BUON ANNOOOOOOO!!!!
Un saluto veloce e un ringraziamento infinito, scusate vado di fretta, a
:
arwen5786: sempai la adoro troppo! Un bacionissimo! Fammi sapere…torno su
mns…vado veloce così lo puoi leggere subito! ^_-
xari-chan: certo che è in arrivo la fic su kanky…con un pairing a me
carissimo! Un bacione…fammi sapere che ne pensi di questa…
_Eleuthera_ : vorrei dirle tante di quelle cose dolci dolci mia sensei…ma
vado di corsa e le dirò solo: LA ADORISSIMISSIMO! Grazie per le parole su Ino,
mi ha fatto un immenso piacere sapere che questo personaggio a me ostico riesca
a trasmettere così tante emozioni…ti sono grata. Un bacione…fammi sapere che ne
pensi del loro incontro.
Shikatema: che ne pensi di questo chappy?...e ripeto: mi sciolgo come una
fonduta di cioccolato fondente sbav sbav quando leggo le tue recensioni! Un
bacione!
NinfaDellaTerra: che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere! Un bacione! E
per la kanku/saku…ci sarà una sorpresina per le amanti di questo pairing
HInawari: grazie!!! Che ne pensi di questo chappy? Ino? Ti ha fatto ancora
pena? Fammi sapere! Un bacione!
Spinosa89: XD…oltre gli ulceri contro Ino – ben meritati – che ne pensi di
questo chappy? Fammi sapere e grazie di tutto! Un bacione!
Stefy90: ecco l’arrivo di Ino…che ne pensi? Che succederà ora? Fammi sapere!
Un bacione!
Lily_90: chissà come finirà…forse l’arrivo di Ino rimescolerà le carte in
tavola?! Vendetta per il seguito della tua meravigliosa ficcy con il triangolo
*ghigno malvagio* . che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere! Un bacione!
Jiraiya: eccola Ino…che ne pensi? Fammi sapere! Un bacione!
Talpina Pensierosa: XD spero che le vacanze siano state speciali! ^_^ un
bacione! Fammi sapere che ne pensi di questo!
Maobh: se sei passata al pat pat mi sento orgogliosa! Che ne pensi ora, però?
Fammi sapere…un bacione!
Grazie a tutti/e…
Roberta
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Capitolo 13 *** tornare ad essere... ***
Matsuri si accarezzava la pancia con fare premuroso, ma la mano, sempre più
piccola e pallida, si muoveva con dolorosa lentezza. Temari, seduta ai piedi
del letto, intenta nel mescolarle il piatto di minestra, sospirò. - lo so che
è noioso per te prenderti cura di una povera inferma…- sussurrò la moglie del
kazekage, rivelando, nelle pieghe del sorriso, la sua giovane età. - Non è
per questo…- Temari lasciò cadere il cucchiaio nel piatto, mentre gocce viscose
di minestra cadevano sul copriletto pulito. L’altra alzò lo sguardo sul corpo
solido della cognata. I fianchi, già morbidi, non avevano ancora dimenticato
la gravidanza di tanti anni prima e la pelle, una volta così luminosa, sembrava
ora tela grigia. - vuoi chiedermi qualcosa, Tem-chan?- La bionda portò lo
sguardo ad incrociare quello di Matsuri, socchiudendo la bocca -
com’è…?- Matsuri si illuminò, portando entrambe le mani sul piccolo
rigonfiamento del ventre, dove, ancora minuscolo, già scalciava il futuro erede
dei Sabaku. - tu lo sai, com’è essere madri…- le sorrise - …perché non hai
mai smesso di esserlo - L’altra si rabbuiò, mordendosi le labbra - essere
madre vuol dire anche rinunciare a sé stesse per la propria creatura…non ho
conosciuto nessuna più madre di te, Temari…- le sussurrò, lentamente. Temari
riprese a mescolare la minestrina, con gli occhi socchiusi. - riposati
Matsuri...- le mormorò, avvicinandola il piatto tiepido - …io devo
andare…-
- fermati, Temari…- Ino era apparsa nel corridoio, avvolta dal suo eterno
abito troppo corto, ondeggiando su quelle che erano state le gambe più fischiate
di Konoha, anni prima. L’altra ingoiò la battuta amara che le era salita alle
labbra. Ricordava quella scena, come fosse accaduta solo poche ore
prima. Ino che la fermava. Ino che le si avvicinava. Ino che le
diceva di voler essere felice. Ino che le chiedeva scusa per averle portato
via Shikamaru. Ino che la guardava con quegli occhi chiari, che sembravano
non accorgersi, o non importare, del suo cuore che andava in frantumi. -
Io torno a Konoha – disse, avvicinandosi a piccoli passi. Temari le osservò
le labbra, chiedendosi, con un dolore allo stomaco, quante volte, in quegli
anni, lei le avesse poggiate contro la fronte di Karura o contro quelle di
Shikamaru. - Karura?- le sfuggì, come un sussurro Ino abbasso lo sguardo
mentre la ciocca che continuava a portare libera sulla fronte le sfiorava la
punta del naso. - resterà fino all’esame di selezione…- gli occhi le si
arrossarono di lacrime -…devi finire di allenarla…e di conoscerla- Temari
ruppe il suo usuale gelo, portando una mano a cerchiare la bocca - perché?-
chiese, stupita. Ino si accarezzò le lunghe ciglia – Abbiamo parlato…è la
decisione migliore…- sospirò. -promettimi una sola cosa, Temari – aggiunse
titubante – non osare più pettinare Chono in quel modo orribile!- la sgridò,
sorridendo. Temari annuì, tirando un sospiro – promesso…- annuì, tirando le
labbra in un sorriso innaturale. Ino le porse la mano bianca, stringendo
quella fredda dell’altra - datti un’altra occasione…- le disse, in un
sussurro, fissandola negli occhi verdi - …ti sei punita abbastanza - Temari
spalancò gli occhi, annuendo – si…- - umh umh…- Ino sorrise,
voltandosi e sparendo nel corridoio, mentre Temari incrociava lo sguardo di
Shikamaru, poggiato alla porta della stanza di Chono, ancora la mano davanti la
bocca, fingendo di tossicchiare. La donna indietreggiò di un passo, prima di
ritrovare l’usuale sicurezza - l’hai mandata tu?- - voleva parlarti…non
potevo negarglielo…- Temari si portò la ciocca dietro l’orecchio,
meccanicamente - anche tu hai preso qualcosa da Karura – Shikamaru
l’osservò lentamente, soffermandosi sulla curva delle gambe, sulla pancia appena
accennata, sul seno prosperoso, sulle labbra morbide… Avvertì il respiro
appesantirsi come mai, da tempo, gli capitava - sei ancora bellissima…- le
disse, mentre lei lo guardava furente - …scordavo che tu non c’hai mai creduto,
seccatura – aggiunse, sbuffando. Temari fece scattare il mento, incrociando
le braccia - Tem…- lei gli si avvicinò, poggiandogli un dito sulla
bocca. La bionda gli fissava interrogativa gli occhi scuri, accarezzandogli
le labbra secche - baciami…- chiese infine, con voce roca. E solo quando
le labbra di lui si premettero sulle sue, con violenza, che cominciò a
ricordare. Come era essere donne. Come era essere Sabaku no Temari.
La folla urlava incitando alla lotta. Gli sguardi lucidi dal sangue
brillarono feroci, quando la ragazzina si sollevò dall’arena, ondeggiando sulle
gambe tornite, facendo cadere, stancamente, la marionetta che teneva sulle
spalle. - Ayumi!- urlò Kankuro, entrando nell’arena, spostando a lato i
ninjia medici venuti a prelevare l’avversario della Sabaku no, riverso a terra,
spossato. L’uomo afferrò la figlia per la vita, scuotendola. - l’ho
colpito, pa'?- chiese, con un filo di voce, socchiudendo gli occhi con le
palpebre impiastricciate di sangue. - L’hai quasi ammazzato! – scoppiò in una
risata il padre, sollevandola da terra. Sakura, presa a tastare il polso del
ragazzino, avvolta nel suo camice chiaro, alzò lo sguardo su quella strana
coppia, ritrovandosi a arrossire, incrociando gli occhi verdi dello shinobi di
Suna. Temari sorrise, osservando il fratello ridere poi sguaiatamente con la
figlia, ormai semisvenuta, tra le braccia. Ino, seduta accanto a lei sugli
spalti, sorrise nervosa, portandosi nuovamente la mano alla bocca, riprendendo a
sgranocchiare le unghie. - Il prossimo è il suo turno?- chiese, mentre
nell’arena, qualche metro sotto di loro, Lee, giudice della competizione,
entrava a passo svelto. - Già…- rispose l’altra, cercando stizzosamente tra
la folla di aspiranti chunnin una chioma bionda e un ventaglio troppo
grande. - prossimo turno: Nara Chono Karura e Sabaku no Masahiro- annunciò la
voce pimpante di Lee dall’amplificatore. Ino si alzò, alzando un pugno,
ondeggiando nei corti calzoncini - vai Cho!- urlò attirando su di sé gli
sguardi di adoranti uomini e rispettive inferocite mogli - dai sempre
troppo spettacolo, Ino-chan…- Shikamaru si avvicinò alle due donne,
sedendosi accanto a quella di Suna, stringendole una mano. Ino li osservò
sorridendo serena, ricadendo seduta sulla sedia dello spalto. - allora....è
il turno di tua figlia, cry-baby…- sussurrò Temari all’orecchio del Nara che,
poggiando la bocca sul suo orecchio sibilò – è il turno di tua
figlia…mendesuke…- Naruto, di fronte a loro, nella tribuna dei kage, sbatté
violentemente una mano sulla spalla di Gaara, sicuramente commentando il giovane
dai capelli rossi che aveva fatto ingresso nell’arena, facendo sfuggire una
risata al Nara. Nessuna piccola Matsuri accanto al Kage di Suna. Troppo
debole, giaceva su un letto pulito nella sua stanza, accanto la sua minuscola
bambina, nata prematura. Prematura ma viva. - Fatti valere…- sussurrò
Shikamaru, quando la figlia, planando sul grande ventaglio, atterrò sulla rena
arrossata dal sangue degli altri incontri. Temari gli strinse la mano appena
lei alzò lo sguardo sui suoi genitori, salutandoli con un cenno rapido del
capo. Una nuvola oscurò il sole, filtrando rapida i suoi raggi. Una sola
voce ruppe l’aria del meriggio. - Potete iniziare!-
Ecco a voi…l’ULTIMO capitolo. Ebbene si, sai conclude questa ficcy nata da
una giornataccia al paese e che mi è rimasta attaccata addosso. Ovviante
termina con Shika/tema, non c’erano dubbi, XD ma spero di aver comunque reso
evidente i contrasti e le sofferenze che rimangono.
Spero vi sia piaciuta, naturalmente tutti i miei più profondi ringraziamenti
vanno a Arwen, la dolcissima Camilla. Senza lei questa e molto altro non
sarebbe mai stato scritto. E senza lei io sarei meno felice. Grazie Cami
per quella che sei.
E ora… Ino è un personaggio che non mi piace ma che mi affascina molto. Spero
di averlo reso in quella profondità che ho voluto accennare. Amo le
Shika/Tema, ma non esito a difendere le autrici che se lo meritano. Chiaro
riferimento a ciò che è successo. Pregherei solo di non ritornarci più.
Non vi preoccupate, comunque, lunedì sta arrivando una cosina nuova, una
raccolta per chi ama le AU. E stavolta vi assicuro che è un Au molto
originale…vero Cami?! XD
I miei più profondi ringraziamenti vanno a coloro che mi hanno recensito, a
coloro che hanno letto e a coloro che l’hanno messa tra preferiti. Sperando che
un giorno idilliaco le cose coincidano perfettamente XD.
Saluterò velocemente perché è tardi…ma sappiate che siete tutte/i nel mio
cuore, grazie.
Un bacio a:
Shikatema
Arwen5786
Krisy
Talpina Pensierosa
NinfaDellaTerra
Spinosa89
Himawari
Lily_90
Stefy90
_Eleuthera_
aggiornerò un capitolo per ringraziarvi ad una ad una…un bacio…
Roberta
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Capitolo 14 *** semplici ringraziamenti ***
ringraziamenti temari what if
Come avevo promesso, sono tornata con un capitolo per ringraziare tutte
coloro che hanno recensito la mia ficcy.
Non c’è bisogno che rispondiate, tranquille, è solo un modo per farvi capire
che il merito delle mie ficcy – se si può parlare di merito XD – è anche, anzi
soprattutto, vostro.
E ora…
Grazie, davvero grazie.
Himawari: Le tue parole su Ino mi hanno fatto piacere. Nonostante tutto, a me
quella gallina bionda, in fondo, piace. E sapere di avertela fatta apprezzare mi
da una grande gioia. Ovviamente ti ringrazio per i complimenti, sei stata
dolcissima…non credevo che una ficcy così potesse prenderti tanto. Grazie, dal
profondo del cuore. Un bacio
Arwen5786: per te, sempai, non trovo mai le parole giuste. Vorrei dirti come
è divertente passare del tempo a chiacchierare del più e del meno con te…a
prenderci in giro su Neji o sulle tue carissime Lee/Ten ( per non parlare delle
Lee/Neji XD), a parlare delle mie interminabili cene e delle tue illuminazioni
da sogni XD…ma sarebbe sempre troppo poco, sempai. Perciò solo un grazie di
tutto. ^///^ e riguardo la ficcy…Anche tu hai compreso il ruolo di Ino ed è la
cosa che più di tutto mi ha reso orgogliosa, sul serio. E sapere poi che i
personaggi rimarranno mnel tuo cuore..lì mi sono commossa io sempai. Un bacio e
un abbraccio…mia "amica virtuale" ^^…
Stefy90: Grazie, davvero per le tue parole. Mi hanno davvero reso felice…alla
fine la mia missione di rendere più accettabile Ino è riuscita, almeno un
pochino. ^_^ La raccolta arriverà tra qualche ora…e sta tranquilla…ci sarà
qualcosa anche per la nostra coppia ^_^ ovviamente, conoscendomi! ^_^ Concordo
con te sulla storia delle Shika/ino…e mi dispiace dello scambio di persona che
ti ha colpito per il nick. Un bacio!
Spinosa89: Grazie, sei dolcissima...le tue parole hanno reso più felice me e
più grassa e pasciuta la mia autostima! ^_^ spero che continuerai a seguire le
mie ficcy…un bacio!
Saku89: Grazie per il tuo commento...mi ha fatto piacere sapere che la ficcy
ti è piaciuta…ovviamente ti invito a seguire anche le altre mie storie, sperando
che ti piacciano. Un bacione!
Shikatema: Sempre più dolce! Davvero ti ringrazio per le tue parole…sono così
felice *:*geniale io?! Scherzi?! Io mica posto tutti i giorni come qualcuno di
mia conoscenza! ^_- grazie, grazie ancora…
Lily_90: ogni tua parola mi ha fatto emozionare. Perché quando è un’Autrice
con la A maiuscola a scrivere che sentirà la mancanza della mia ficcy…rimango
senza fiato. Ringrazio anche te per l’apprezzamento su Ino. In questa ficcy è ,
in fondo, un’altra vittima degli eventi. Grazie. E per la raccolta…spero ti
piacerà, è un’altra delle mie idee pazze. Un bacio!
NinfaDellaTerra: ma certo che puoi chiamarmi Roberta, non può che farmi
piacere! E grazie per le tue parole…sei stata dolcissima. Spero continuerai a
seguire le mie ficcy…anche perché ovviamente ci saranno altre – milioni –
di shika/tema…siamo in periodo di magra! ç_ç a presto… un bacione!
Talpina Pensierosa: Grazie…sono felicissima che la mia ficcy ti sia piaciuta!
Spero seguirai anche le mie prossime ficcy…^_-..per il titolo della raccolta…bhe
non lo so ancora ( sono un’eterna idecisa) ma uscirà verso sera! Un bacio…
_Eleuthera_: una delle recensioni che attendevo con più ansia...mi hai fatto
penare sensei ^_^. Grazie per le tue note finali. Ogni volta che leggo le tue
recensioni un po’ mi commuovo un po’ mi sganascio dalle risate. Anche pensando
all’espressione di Gaara. ^_^ La conclusione è stata la nota dolente delle
ficcy. La situazione era molto complessa e delicata…ho deciso di lasciare aperto
proprio per dare una sensazione di indefinito. A prestissimo sensei…stasera
infatti uscirà una delle mie creazioni più strane. Sperando che tu la segua…ci
terrei molto – oddio sono arrossita sul serio ^///^. Un bacio
per krisy: grazie per il commento allo scorso capitolo. La moglie di kankuro
non si è vista effettivamente...forse perché kankuro è di mia proprietà, al
massimo di Sakura, se proprio voglio esagerare…perciò già la odiavo a priori
U_U. Grazie per aver seguito la ficcy. Un bacio
Roberta
E ricordate…
OMN – Orgoglio Mosca Nera – forse saremo in minoranza…ma non
crediate che staremo buonin buonine…
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