Crazy Events! di sakura182blast (/viewuser.php?uid=29164)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shopping! ***
Capitolo 2: *** Shaoran And Little Keiko:A Day Together ***
Capitolo 3: *** Shaoran And The Axe Effect (Anche Se Lui Non Usa Deodoranti Axe) ***
Capitolo 4: *** A Romantic Anniversary... ***
Capitolo 5: *** Once Again ?? -part one- ***
Capitolo 6: *** Once Again ?? -part two- ***
Capitolo 7: *** Shaoran's Tortures Never Give Up =_=''' ***
Capitolo 8: *** Marry Me! -flash back cap- ***
Capitolo 1 *** Shopping! ***
Allora,non so né come né perché ma oggi improvvisamente mi è venuta l’idea di
fare questa one-shot abbastanza strana. Non che sia bella,però mi è parsa
caruccia e mi dispiaceva lasciarla nel computer a fare la muffa,così mi è venuta
l’idea di pubblicarla!
Lo so che non è un granchè,però mi è sembrato carino parlare di Sakura e
Shaoran alle prese con un bambino! Beh,detto questo spero che sia di vostro
gradimento!
"Allora...miso,latte,pannolini,rafano bianco,mandarini..." borbottava una
giovane donna castana osservando scrupolosamente con i suoi bellissimi occhi
verdi una lista della spesa e camminando veloce fra i vari reparti di un
supermercato.
"S-sakura aspetta ti prego! Non correre così!" Ansimava il suo povero
maritino,un bellissimo uomo dai capelli castani e gli occhi color miele,che
correva come un disperato con una bambina a cavalcioni sulle spalle.
"Corri papà! Corri!" urlava a squarciagola la piccola bambina che sembrava
divertirsi un mondo sulla schiena del padre.
"Keiko,tesorino,faccio quel che posso!" disse Shaoran correndo sempre dietro
a Sakura che camminava come una forsennata tra i vari banchi del negozio.
La ragazza,si e no ventiduenne,si fermò all’improvviso ed il ragazzo,stessa
età,le andò a sbattere conrtro,non avendo riuscito a frenare in tempo.
"Sakura! Perché ti sei fermata in mezzo alla strada?" chiese il giovane uomo
rialzandosi in piedi e porgendo una mano alla moglie per aiutarla a
sollevarsi.
"Uffa Shaoran,ci siamo dimenticati di prendere l’acqua,sai che è finita
vero?" disse lei di rimando,accettando ben volentieri l’aiuto che il ragazzo le
offriva.
"Vado io." Proferì Shaoran facendo retro-front ma Sakura lo bloccò.
"Tanto è vicina alle casse,possiamo benissimo andarci ora insieme,qui abbiamo
finito!" esclamò la ragazza iniziando a raccogliere tutta la spesa che le era
caduta in terra nell’impatto di poco prima.
Una commessa li notò e si avvicinò a loro.
"Avete bisogno di una mano?" Chiese cordialmente,raccogliendo da terra parte
della spesa che era uscita dal cestino di Sakura.
"No,no grazie!" esclamò Shaoran raccogliendo l’ultimo cartone di latte.
S’incamminarono verso le casse ma Sakura era piuttosto turbata,cosa che Li
naturalmente notò.
"Che c’è amore?" le chiese curioso.
La giovane si portò una mano al mento e sembrò rifletterci su.
"Mah,non lo so,forse è solo un’impressione ma...mi sembra di stare ancora
dimenticando qualcosa..." Ammise lei piuttosto turbata.
"Non saprei dirti...." Proferì lui di risposta controllando il contenuto del
cestino, "qui mi sembra che ci sia tutto ciò che ci occorreva..."
"Sì..." sospirò Kinomoto,che ancora non sembrava comunque tranquilla.
Pagata la spesa i due uscirono dal supermercato,ma quella strana sensazione
non abbandonava il cuore di Sakura. Anzi,ora che era uscita dal negozio si era
amplificata.
"Non sarà mica n’altra carta di Cow,vero?" chiese lui piuttosto preoccupato
aprendo con il telecomando elettronico la loro auto.
"Ma va,no. È tutta un’altra sensazione. Ci mancherebbe solo che le carte
tornassero a combinare casotti!" proferì lei entrando in macchina.
"Sarà solo una sensazione così,non darci peso Sakura." Le consigliò
Shaoran,mettendo in moto l’auto e facendo retromarcia per uscire dal
parcheggio.
Raggiunsero l’uscita e si fermarono al semaforo rosso che c’era appena
dopo.
"Eppure..." continuò Sakura,girando il busto e tornando con lo sguardo verso
il centro commerciale.
"Non sei sicura che si tratti solo di una sensazione strana?" le chiese
Shaoran tamburellando le dita sul volante in attesa che il semaforo tornasse
verde.
Improvvisamente scattò il verde e sia Kinomoto che Li erano talmente
concentrati sulla conversazione che non se ne accorsero fino a quando da dietro
un auto cominciò a strombazzare col clacson a tutto spiano.
Shaoran partì bruscamente e qualcosa cadde nel sedile di dietro incominciando
a suonare una bella melodia.
"Che cos’è?" domandò il ragazzo.
La giovane si girò sul sedile ed afferrò l’oggetto caduto.
"Oh,non è niente" proferì, "è solo il pupazzetto di Keiko che suona la sua
ninna nanna preferita."
All’improvviso i volti dei due divennero bianco cadavere ed un’espressione
sconvolta si dipinse sulle loro facce.
Shaoran frenò bruscamente rischiando un tamponamento ed i due si guardarono
sgomenti.
Si levò un urlo unanime da dentro l’auto che potette essere precepito anche
all’esterno.
"DANNAZIONE! ABBIAMO LASCIATO KEIKO AL SUPERMERCATO!!"
Tranquilli,la piccola Keiko era stata recuperata da quella commessa che aveva
offerto aiuto ai due ed è poi stata riconsegnata ai suoi genitori sana e salva!
Ho pensato a mamma ho perso l’aereo per questa one shot,quel film mi ha sempre
fatto riflettere però,fossi stata in quel bambino io,dopo essere stata
dimenticata a casa dai miei genitori,avrei telefonato subito senza indugi al
telefono azzurro! Grazie a chiunque leggerà questa fiction che proprio non ha
senso!! XDXD almeno l’imbranataggine dei due l’ho inquadrata vero? XDXD
Non so,secondo me sono tanto pucci Shaoran e Sakura alle prese con un
figlio!! Magari se vi piace potrei far diventare questa one-shot una raccolta di
one-shot su Saku/Shaory versione genitori. Magari ditemi voi se vi piace o no
XD.
Grazie milleeee bacioni la vostra soili!!
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Capitolo 2 *** Shaoran And Little Keiko:A Day Together ***
Ciau a tutti! Dai,sono contenta che la one shot vi sia piaciuta e che vi sia
piaciiuta anche l’idea della raccolta,quindi adesso penso che ne scriverò
altre,anche perché le trovo dannatamente pucce!! Ahah in questa troviamo il
povero shaory che fa da baby sitter a sua figlia! Buona lettura!
Sakura si diede un’ultima occhiata nello specchio che stava accanto alla
porta dell’ingresso.
Era tutto a posto,era pronta ad uscire.
Diede un’occhiata furtiva a destra e a sinistra,bene! Shaoran non era nelle
vicinanze e di certo questa volta non sarebbe riuscito a fermerla.
Si avvicinò quatta quatta alla porta e,non appena fu sicura di averla aperta
impercettibilmente in modo tale da poter catapultarsi fuori in meno di un nano
secondo,urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.
"Shaoran,io esco con Tomoyo! Pensa tu a Keiko!"
Ecco! Era fatta! Si lanciò fuori ma due braccia possenti l’afferrarono
improvvisamente per le gambe e la fecero cadere a terra.
"Shaoran perchè? Perché deve sempre ripetersi la stessa solfa tutte le volte
che esco?!" domandò la ragazza al marito tentando di divincolarsi da quella
presa ferrea che le aveva serrato le gambe in una morsa.
"Sakura sei una persona senza sentimenti!" la accusò Shaoran,stringendo
ancora più forte le gambe della moglie.
"Ma che cavolo dici?! Dai fammi uscire con Tomoyo!" urlò lei in preda alla
disperazione.
"No ti prego non lasciarmi a casa con quel mostro!" la implorò lui.
Al sentire quelle parole la ragazza scattò in piedi.
"Ma che cavolo dici?? Guarda che quel mostro è tua figlia!" proferì
lei riuscendo a liberarsi totalmente dalle braccia di Li.
Il giovane si sedette in terra massaggiandosi i polsi con lo sguardo
basso.
"Lo so,lo so ma quella bambina mi inquieta! Io non riesco a badare a lei ed
alla sua incolumità,non ne sono in grado!" disse lui,sentendosi colpevole.
Stare a casa da solo con Keiko lo metteva a disagio non poco,aveva timore che
sotto la sua sola sorveglianza quella piccola bambina di nemmeno quattro anni
avrebbe potuto farsi male,non si sentiva poi un granchè come padre.
Lo sguardo della ragazza cambiò;si chinò e guardò Li nei suoi profondi occhi
nocciola.
"Perché sei così severo con te stesso? Tu dici di essere un pessimo padre ma
questo non è assolutamente vero!" esclamò lei per infondere coraggio a
Shaoran,che coi bambini proprio non ci sapeva fare.
"Dici Sakura? E allora che mi dici di quella volta che tu eri uscita per
delle commissioni e quando sei tornata Keiko aveva cinque punti sul ginocchio
sinistro perché era caduta dalle scale e si era tagliata? Non è forse stata
colpa mia? Non ho saputo guardarla come si doveva e di risultato lei si è
ferita." Disse lui cupo,ribattendo alla precedente affermazione della
giovane.
"Ma Shaoran,queste cose capitano più spesso di quanto tu creda,sarebbe
capitato anche se io fossi stata in casa." Ammise Sakura,sorridendo a
Shaoran.
Lui si alzò in piedi e si appoggiò al muro con la schiena incrociando le
braccia al petto.
"Dici?"
"Certo!" esclamò lei convinta.
"Dai ti prego,lasciami andare da Tomoyo! Lo sai che si sposa con Hiiragisawa
e mi ha chiesto se l’aiutavo coi preparativi dato che io già ci sono passata!"
lo implorò lei di nuovo,facendogli due occhioni dolci che non sapevano farsi
dire di no.
"Oh e va bene,vai pure,cercherò di evitare che Keiko muoia,però non ti
prometto di ritrovarla integra al tuo ritorno!" scherzò lui,inserendo però un
po’ di serietà nelle sue parole pronunciate con tanta ironia.
Sakura emise un gridolino di gioia e si lanciò al collo del ragazzo
baciandolo a fior di labbra.
"Sei il marito migliore del mondo! Ti amo!" esclamò.
Pochi secondi dopo stava già correndo filata lungo la strada nel timore che
Shaoran potesse avere un ripensamento.
Il ragazzo sospirò sconsolato,e così quel pomeriggio la casa sarebbe stata
solo sua e di Keiko.
"Dov’è annata la mamma?" domandò una voce argentina alle sue spalle.
Shaoran si voltò,dietro di lui c’era la piccola Keiko.
Quattro anni da compiere,lunghi capelli castano scuro legati in due codini ai
lati della testa,due occhioni verde smeraldo che la rendevano tanto puccia,una
maglietta rosa ed una saloppette di jeans. In una mano teneva Mao-chan,un
peluche a forma di gatto che la piccola aveva chiamato così perché lo riteneva
una sorta di compagno di vita di Kero-chan,mentre invece l’altra mano era
alta,all’altezza del viso e la bambina si succhiava il pollice di quella mano
con insistenza.
Li sorrise e si avvicinò alla bambina prendendola in braccio.
"È andata ad aiutare zia Tomoyo,ma torna presto...spero...." disse Shaoran
avviandosi verso il salotto. Ora le avrebbe messo su una delle tante cassette
della Walt Disney che Sakura si ostinava a comprarle sempre così Keiko se ne
sarebbe stata tranquilla incollata al televisore fino al ritorno della
madre.
" apetta!" esclamò la bambina divincolandosi dalle braccia forti del ragazzo
intenzionata a scendere.
"Aspetta? Perché,cos’è successo?" domandò spaesato Shaoran.
"Caduto Mao-chan!" disse la bambina correndo verso il peluche che le era
sfuggito dalle mani.
Recuperato il gatto,la bambina corse di nuovo verso il padre e gli si parò
davanti allungando le braccia verso l’alto per essere di nuovo presa in
braccio.
"che tenera!" pensò Shaoran sorridendo,notando che allungando le sue
corte braccina arrivava a malapena all’altezza del suo ventre.
"Braccio! Braccio!" esclamava alzandosi sulle punte dei piedi.
Il ragazzo l’accontentò,così si abbassò per riprenderla fra le braccia.
"Allora Keiko,che cosa vorresti guardare?" le domandò.
La bambina si portò una mano sul mento,proprio come i grandi pensatori,poi
sorrise.
"Bella e bettia!" esclamò tutta felice.
Shaoran,invece,cadde in preda ad una profonda depressione.
"L-la bella e la b-bestia?" domandò sgomento.
"Tì!" urlò felice Keiko,sorridendo ancora di più.
"Ma Keiko...lo abbiamo già visto un centinaio di volte,non possiamo cambiare
film?" le chiese il ragazzo,in piena crisi depressiva.
Gli occhioni della bambina iniziano a tremolare tutti e delle lacrime
timidamente presero ad impossessarsi di quegli smeraldi lucidi.
"A te papi non piace la bella e la bettia?" chiese con la voce rotta dal
pianto.
"Kyaaaaah! No scherzavo scherzavo Keiko! La bella e la bestia! Evviva
evviva!" esclamò Shaoran sull’onda dell’entusiasmo.
La piccola tirò su col naso e si asciugò le lacrimone che avrebbero volute
scenderle lungo le guance.
"Bella e bettia!" urlò correndo verso il mobiletto adibito a porta-cassette e
mettendosi a cercare quella che voleva vedere.
La sua ricerca durò venti minuti buoni,ma della cassetta nessuna
traccia;anche Shaoran le diede una mano ma non riuscì a cavare un ragno dal
buco.
"Non c’è!" disse Keiko ancora sul punto di una crisi di pianto.
Li sudava freddo,che avrebbe dovuto fare? Passarla sulla piastra col gas
aperto finchè non si addormentava così sarebbe stata a letto almeno fino al
ritorno della madre? Ma mica poteva farlo! Se Sakura lo fosse venuta a sapere lo
avrebbe sbattuto fuori di casa come minimo,anzi,forse lo avrebbe ucciso con le
sue stesse mani,quindi quella era un’ipotesi da scartare.
"Ehm....Keiko...perchè non..perchè non...." iniziò lui balbettando in attesa
che una qualsiasi divinazione gli giungesse dal cielo in suo soccorso.
Detto fatto. Gli cadde in testa una di quelle bambole di plastica,era una
Barbie.
Shaoran osservò la bambola,poi confuso guardò verso il cielo con timore:la
divinazione era giunta,il grande demone celeste aveva ascoltato la sua
preghiera.
Un’altra cosa lo colpì in testa e lui raccolse anche questa.
Stavolta non era Barbie,bensì Ken. Dio li fa e poi li accoppia.
Sentì un risolino,era sua figlia.
Ma quale demone celeste! Era stata Keiko a lanciargli dietro quelle
bambole.
"Giochiamo a Barbie!" esclamò tutta felice,afferrandone un’altra per iniziare
a giocare insieme al padre.
Una crisi depressiva doppia razione colse di nuovo Shaoran,questa volta
toccava alle bambole,c’era qualcosa di più deprimente che giocare con le bambole
di tua figlia?
Rassegnato e con un’aura oscura che lo circondava iniziò un piccolo teatrino
per il sollazzo della sua bambina. Afferò una bambola femmina ed una bambola
maschio ed iniziò un dialogo felice per giochi felici con bambini felici.
"Ehy Barbie!"
"Ehy Ken!"
"Cosa fai?"
"Niente! E tu?"
"Niente!"
"Papi quetta ‘toria è noiooooosa!" disse Keiko con disappunto.
"Uffa Keiko,io non so giocare con le bambole! Non posso insegnarti a giocare
a Baseball e a fare un ottimo Home Run?" disse lui di rimando agitando la Barbie
sotto il naso della figlia,forse con troppo impeto,fatto sta che la testa della
bambola si staccò ed arrivò dritta in faccia alla piccola Keiko che urlò per lo
spavento.
"Kyaaaaaaaaah!"
La bambina scappò e si nascose nell’armadio degli asciugamani.
Shaoran la seguì e si acquattò accanto all’anta dell’armadio che Keiko aveva
prontamente chiuso.
Il ragazzo iniziò a grattare l’anta richiamando l’attenzione della
bambina.
"Keiko,scusa se ho urlato e se ho decapitato la tua bambola..." mormorò
cupo.
Sapeva che sarebbe finita male quella giornata.
"Voglio la mia mamma!" disse secca la piccola,iniziando a piangere.
"Anch’io,e non sai quanto!" ribattè Shaoran disperato.
Sakura si fidava di lui e gli aveva detto tutte quelle bellissime cose prima
di uscire...come avrebbe reagito quando sarebbe venuta a sapere che lui aveva
fallito?
Improvvisamente Shaoran si ritrovò a pensare alla prima volta che i suoi
occhi avevano incontrato quelli di sua figlia,sorridendo a quel tenero
ricordo.
"Lo sai Keiko..." iniziò lì un discorso che probabilmente la bambina non
sarebbe mai riuscita a capire,ma lui sperava che in fondo al suo cuore lei
potesse comprendere che cosa le stesse dicendo. "Il giorno in cui sei nata non
lo dimenticherò mai."
"Pecchè?" chiese la bambina curiosa.
Shaoran sorrise appoggiando il capo all’armadio.
"Perché quello è stato uno dei giorni più belli di tutta la mia vita." Ammise
lui.
"I Gionni belli delle tua vita?" ripetè lei,non comprendendo bene.
"Sì Keiko. Il giorno in cui vidi per la prima volta tua madre,il giorno in
cui l’ho sposata,il giorno in cui sei nata tu...sono tutti giorni che mai mi
scorderò. Vuoi sapere che cosa successe il giorno in cui sei nata?" le domandò
lui tamburellando le dita sul legno dell’armadio.
"Tì!" esclamò la bambina,ormai dimentica delle lacrime che stava versando
fino a poco prima.
"Ecco" iniziò lui "quel giorno io ero andato all’aereoporto a prendere nonna
Yelan,gliel’avevo detto per telefono che presto saresti nata e lei era voluta
venire qui per poterti vedere fin da subito. La stavo aspettando con Touya
quando tuo nonno Fujitaka mi chiamò,dicendomi che la mamma aveva le doglie e
l’aveva portata in ospedale. Capisci Keiko? Stavi nascendo,ed anche con un po’
di anticipo,avevi tanta voglia di venire al mondo non è vero?"
La piccola aprì l’anta ed uscì sedendosi sulle gambe del padre.
"E poi?" domandò curiosa.
"Io sono corso come un pazzo all’ospedale ed ho raggiunto la mamma,aveva un
po’ di paura ma disse che la mia presenza l’aveva tranquillizzata. Non so fino a
che punto potetti tranquillizzarla dato che in sala parto sono svenuto e caduto
a terra come una pera cotta. Mi svegliai qualche ora dopo in un letto d’ospedale
e lì realizzai quello che era successo;corsi nella stanza di Sakura e vidi che
lei stava bene. Tirai un sospiro di sollievo e tentai di parlare ma le parole mi
morirono in gola non appena ti vidi. La mamma ti teneva tra le braccia. Eri così
piccola,così bella che non sapevo nemeno io cosa dire."
Keiko lo abbracciò stringendolo forte e Shaoran le baciò la testa fra i suoi
capelli castani.
"Non penso però che tu ora possa capire ciò che sto cercando di dirti,ma non
importa." Disse lui accarezzando la nuca della bambina.
"Ti voglio bene anch’io papi!" esclamò Keiko sosprendendo non poco Li. Allora
infine lei aveva capito più di quanto c’era da capire.
Si alzò in piedi e lo stesso fece la piccola.
"Ti va se ti leggo una bella favola?" le domandò lui stringendole una
mano.
"Tì!" esclamò Keiko "La bella e la bettia!"
Shaoran la guardò sgomento e si abbassò all’altezza del suo viso afferrandole
le spalle.
"Perché abbiamo anche il libro?" le chiese sconvolto.
"Tì,me l’ha comprato la mamma!" disse lei tutta contenta,correndo poi verso
il salotto e sedendosi sul divano in attesa che il padre tornasse con il
libro.
Shaoran recuperò la fiaba e si recò in salotto sedendole accanto. Si
accingeva ad iniziare la lettura ma la bambina lo fermò.
"Apetta papi,a te non piace la bella e la bettia,vuoi leggere un’altra
fabia?" gli domandò Keiko guardandolo preoccupata.
Shaoran le sorrise facendole una carezza.
"Non importa tesoro,te lo leggo volentieri."
La porta dell’ingresso di casa Li si aprì e fece capolino Sakura.
"Scusami Shaoran-kun se ho fatto così tardi!" disse togliandosi il cappotto
ed appoggiandolo sull’appendiabiti in attesa della sfuriata del marito.
Nessuno però era venuto ad accoglierla,né per sgridarla per il ritardo,né per
accoglierla con un bell’abbraccio.
Confusa entrò in salotto e ciò che vide le parve a dir poco
straordinario.
Shaoran e la piccola Keiko erano vivi (soprattutto questo!!) addormentati,lui
con un libro di favole aperto sulla faccia,lei coricata sul petto del padre che
lo abbracciava incosciamente anche nel sonno.
Sakura non potette fare a meno di sorridere.
Si avvicinò ai due ed evitando di svegliarli prese la bambina in braccio per
portarla nel suo letto. Quando tornò nel salotto Shaoran stava ancora
dormendo,così gli si avvicinò e lo baciò sulla guancia svegliandolo.
"Non vorrai mica dormire sul divano?" gli chiese Sakura sorridendo.
Un po’ frastornato,il ragazzo si alzò a sedere guardandosi attorno:notò dalla
finestra che fuori era già buio.
"Keiko?" domandò lui,notando la sua assenza.
"L’ho messa a letto." Rispose la ragazza recandosi in cucina per preparare la
cena.
"Che cosa vuoi che ti prepari Shaoran-kun?" gli chiese Sakura rovistando nel
frigorifero.
"Mah,quello che vuoi,per me va bene tutto. Basta che cucini quaclosa perché
ho davvero una fame da lupi!" ammise Shaoran raggiungendo la moglie in
cucina.
"Piuttosto dimmi Shaoran-kun,che cosa avete fatto tu e Keiko oggi
pomeriggio?" domandò Sakura sorridendo mentre che su un tagliere tagliuzzava
veloce un po’ di verza.
"Sai,le solite cose nulla di che." Rispose vago Shaoran,sedendosi a tavola
davvero esausto per quel pomeriggio faticosissimo.
Sakura sorrise ma poi pestò qualcosa con un piede. Si chinò curiosa di sapere
che cosa fosse e quando si rialzò osservò il marito confusa.
"E questa che cos’è?" chiese la ragazza mostrando a Shaoran la testa di una
Barbie.
Il ragazzo rise,prendeno fra le mani quel pezzo di giocattolo.
"Niente Sakura,solo un piccolo incidente!"
Kyaaaaah ma quanto è kawaii Shaory versione padre?? Io lo trovo tanto dolce!!
^o^
Ringrazio tantissimo chi ha recensito lo scorso
capitolo:Enzasakura,Piajoe22,Sakuretta94,Yumemi,Ichigo_91 ed
Eragon1001!
Grazie mille per aver recensito la scorsa one shot!!
Spero che anche quetsa sia di vostro gradimento,ciauuu alla prossima shot!
^-^
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Capitolo 3 *** Shaoran And The Axe Effect (Anche Se Lui Non Usa Deodoranti Axe) ***
Auguri a tutti quantiiii!! Spero che tutti voi passiate uno stupendo
Natale!!
Io come una malata mentale continuo ad aggiornare ad orari stranissimi (ieri
ho aggiornato alle 4 del mattino dopo la discoteca,oggi aggiorno all’una di
notte). Poi oggi mi è tornata un po’ d’ispirazione per questa raccolta che era
rimasta nel dimeticatoio. Per la prossima one shot ho in mente una
sorpresina...hihihi!! Beh,vi lascio leggere questa shot a cui non ho nemmeno
dato un titolo...mmmmh vediamo...considerato che è l’1 e il mio cervello già
dorme io direi che devo dare un titolo assolutamente non-sense
tipo..
Shaoran And The Axe Effect (Anche Se Lui Non Usa Deodoranti
Axe)
Un altro giorno era arrivato in casa Li,una bellissima mattinata di primavera
cogli uccellini che cinguettano festosi,le spoglie piante che pian piano vanno a
tingersi di verde,i primi fiori che sbocciano...ed il nuovo anno d’asilo di
Keiko che inizia.
"NON CI VOIO ANDARE!!!"
"Invece tu ci vai! Keiko molla la spalliera del letto!!"
"NOOOOOO!!"
Un altro giorno di primavera era arrivato,e con quello era ritornata al
solita solfa mattutina che caratterizzava casa Li.
La piccola Keiko aggrappata alla spalliera del suo letto che non vuole
scendere,Shaoran che la tira per i piedi per farla alzare e Sakura che tira
Shaoran strillandogli dietro che così può fare male alla sua bambina.
All’improvviso un ruggito li riportò alla realtà delle cose,era Kero chan
(mica ti ho lasciato fuori kero,anche se nelle altre one shot non compari!! Nd
me).
"Insomma la volete finire con questo chiasso?? Io sto cercando di dormire!"
tuonò la bestia del sigillo con la faccia evidentemente molto assonnata.
Sakura lasciò andare il marito e scese al piano inferiore per cucinare
un’ottima colazione per corrompere un po’ la bambina e convincerla ad andare
alla scuola materna.
Keiko si mise a piangere e lasciò la presa.
"Kyaaaah! Io non voio andare all’asilo,voio rettare a casa con la mamma e con
il papààà!" urlò la bambina emettendo un’acuto che avrebbe spaccato anche il
vetro.
Shaoran l’afferrò e se la caricò sulle spalle portandola al piano
inferiore.
"Tesoro,tanto oggi anche il papà va a lavoro e la mamma invece deve andare al
negozio,non puoi certamente restare a casa da sola,ti pare?" disse Shaoran
posandola delicatamente per terra.
"Sappi che nella vita bisogna anche impegnarsi a fare cose che possono non
andarci proprio a genio,non possiamo certamente oziare tutto il giorno sul
divano del salotto guardando la tv ed ingozzandoci di dolci fino a stare male!"
concluse il ragazzo prendendola per mano e portandola in cucina dove Sakura era
scesa a preparare latte e cereali alla figlia.
Al sentire quelle parole però,il guardiano del sigillo si sentì chiamato in
causa.
"Ehy cinesino!" sbraitò parandosi davanti a Li e a Keiko bloccandogli la
strada. "perché sento che quel discorsetto da bravo papà si ispira moooolto ma
moooolto alla mia attuale situazione?" ringhiò la belva tentando di difendere il
suo rigore di vita.
Il ragazzo si aprì in un sorriso a 38 denti e cominciò a carezzare la
spelacchiata testa di Kero-chan.
"Micetto,naturalmente ogni riferimento era puramente casuale!" affermò
convinto.
Kero,colto da quel momento di grande affettuosità,iniziò a fare le fusa senza
nemmeno accorgersene,cosa che ovviamente lo mandò su tutte le furie.
"Guadda guadda papi,Keochan fa i rumori dei gatti!" esclamò contenta la
bambina iniziando a tirargli i baffi.
"Non sono un gatto!! Sono un leone alato!" ringhiò allora lui ferito
nell’orgoglio.
"Sempre felino rimani,peluche spelacchiato!" proferì Shaoran con un sorriso
sulla faccia arrivando infine in cucina dove Sakura stava ancora cucinando la
colazione.
Keiko balzò sulla schiena della belva tutta contenta.
"Avanti marsc!!" (sarebbe marche. Nd Me) comandò lei divertita alzando un
braccino indicando la sala da pranzo.
"Ma per cosa mi hai preso??" domandò Kero stizzito, "per una bestia da
soma??"
Nulla da fare,la bambina non voleva saperne di scendere dalla sua povera
schiena forgiata dalle numerose battaglie passate.
Con volto cupo e capo chino arrancò fino alla cucina.
Arrivato al tavolo chinò la schiena facendo scivolare giù la bambina poi
afferrandola con le fauci per la maglietta la depositò sulla seggiola alta.
"Grazie Keo!" esclamò lei poco prima di ingoiare un’intera cucchiaiata di
cereali inzuppati nel latte e cacao.
"Sakura la colazione?? Anch’io ho bisogno di energie proprio come Keiko!"
proferì Shaoran accasciato sul tavolo un po’ morto un pò addormentato.
La ragazza spense il fornello e portò sul tavolo la padella contenente il
bacon e le uova e ne diede un’ abbondante razione a quel suo maritino molto
affamato.
Infine si sedette accanto a Keiko facendole una carezza sulla nuca intanto
che la bambina era intenta a raccogliere col cucchiaio il poco cacao non
disciolto che stava sul fondo della sua tazza.
Kero invece riassunse le sue fattezze di copertura e si sedette sul tavolo
accanto a Li mangiucchiando una fettina di bacon arrosto,ormai completamente
dimentico dei discorsi di poco prima.
"Finitooo!" disse Keiko contenta mostrando alla madre la tazza completamente
vuota.
Sakura sorrise prendendo un tovagliolo di carta e pulendo il viso della
bambina che presentava due bei baffi di latte e cioccolato.
"Shaoran-kun,ti ricordi vero che ora ce la devi portare tu Keiko a scuola?"
proferì Sakura continuando a pulire la bocca della figlia.
Al ragazzo andò di traverso il caffè.
"C-che cosa??" domandò lui sconvolto "Sakura io non posso proprio portare
Keiko a scuola,no no no!!" affermò lui con un tono che non ammetteva
repliche.
"Dai Shaoran! Nemmeno te lo avessi mai chiesto! Io quest’anno ho il turno che
inizia prima e non faccio in tempo a portarcela! Dai insomma l’anno scorso ce
l’hai portata tu solamente un decina di volte,che ti costa quest’anno darmi una
mano?" replicò lei un poco alterata.
Il ragazzo si prese il volto fra le mani.
"Sakura non capisci,non è che non voglio ho detto che non posso!" affermò il
giovane convinto.
"Non puoi??" domandò Sakura confusa "perché??"
"Perché..." iniziò Kero-chan deglutendo un pezzo di pane "perché all’asilo
tutte le...." ma fu impossibilitato di proseguire perché Shaoran gli infilò
svelto un panino intero in bocca per cucirgli quel buco parlante.
"Nulla nulla Sakura!" affermò scuotendo le mani "ce la porto,non ti
preoccupare,fa lo stesso!"
Sul volto di Sakura si dipinse un’espressione confusa,ma infine fece
spallucce e si alzò in piedi per sparecchiare la tavola.
"Ok Shaoran-kun."
Quando finalmente Kero-chan era riuscito ad inghiottire quell’enorme panino
attese che Sakura portasse via Keiko per cambiarla per parlare a quattrocchi con
Li.
"Ma perché cavolo non le dici la verità??" gli domandò il peluche dimenando
in aria una forchetta.
"Cioè,secondo te che cosa le dovrei dire? Ehy Sakura,lo sai che non posso
mettere piede in quell’asilo perché tutte quelle giovani maestrine e tutte le
madri single appena mi vedono iniziano a sbavare?? E poi mi prenderebbe per un
povero cretino dicendo che sono tutte delle mie fissazioni!" affermò Shaoran
alzandosi dal tavolo per andare a vestirsi anche lui.
Kero però non demorse e seguì il ragazzo su per le scale.
"Secondo me dovresti dirglielo...e poi ti ricordi con la signora
Matsura?"
Al sentire il nome di quella donna Shaoran si pietrificò.
"C-che cavolo c’entra la singora Matsura ora??" domandò evidentemente
imbarazzato.
"C’entra solo che quella donna ambigua ti aveva chiaramente detto che ti
trovava sessualmente attraente,cinesino!" precisò Kero rabbrividendo al solo
pensiero.
"Lo so,lo so...fortuna che ho saputo come tirarmi fuori da quel discorso
imbarazzante...." ammise Shaoran bloccandosi all’improvviso.
"Ed ora perché ti fermi??" domandò il guardiano del sigillo confuso.
"Beh peluche siamo in camera da letto ed io dovrei cambiarmi,ti spiacerebbe
uscire oppure vuoi rimanere perché anche tu mi trovi sessualmente attraente?"
domandò Shaoran fissandolo con sguardo serio.
"Ma che caz...." proferì inorridito il peluche fuggendo fuori da quella
stanza.
Shaoran chiuse la porta ed aprì l’armadio afferrando il completo giacca e
cravatta che era costretto a portare al lavoro.
"Certo che quello più che un asilo,sembra un ricovero per zitelle incallite a
caccia di uomini..." pensò Shaoran agitato sempre più al pensiero che avrebbe
dovuto di nuovo metterci piede.
Quando il ragazzo scese le scale Keiko lo stava già aspettando seduta sugli
ultimi gradini.
Quando la bambina si accorse di lui si alzò in piedi con uno scatto.
"Dai papiiiii!!! Andiamoooo!" urlò la bambina smaniante di arrivare a
scuola.
"Come mai ora sei così contenta di andarci?" le domandò confuso Shaoran
sistemandosi la giacca.
"Perché la mamma mi ha promesso che se faccio la brava oggi quanno torno mi
porta una sopresa!!" esclamò lei allora per tutta risposta.
Sakura raggiunse la bambina e le diede il pranzo.
"Mi raccomando mangialo tutto e non fare i capricci va bene?" le disse la
ragazza chinandosi di fronte a lei e sistemandole il vestitino.
"Va bene mammaaa!" rispose Keiko facendo un sorriso.
Sakura le diede un bacio sulla guancia e le carezzò i capelli per sistemare
un ciuffetto castano in disordine,poi si avvicinò a Shaoran.
"Fai il bravo anche tu e niente capricci capito?" disse Sakura al ragazzo
ridendo.
"Capito mamma!" scherzò Shaoran.
"Shaoran-kun hai la cravatta storta!" proferì Sakura aggiustandogliela "Non
sei neanche capace di vestirti,sei proprio un bambino!" rise lei divertita.
Aggiustata la cravatta Shaoran le diede un bacio sulle labbra ed infine
afferrò Keiko per la mano portandola fuori dalla porta.
"Buona giornata!" esclamò Sakura stando sulla soglia di casa.
"Ciao mammaaaa!" disse Keiko poco prima di sparire dietro l’angolo.
Il sorriso sulla bocca della ragazza imrpovvisamente sparì.
"KEROOOO vieni subito qui!" urlò stizzita.
Il guardiano sopraggiunse immediatamente.
"Che c’è Sakura? Perché urli come un’assatanata?!" disse Kero-chan mettendosi
davanti a lei.
Sakura lo afferò serrandolo in una morsa d’acciaio.
"Adesso tu mi dici subito che cavolo succede e perché Shaoran non vuole
portare Keiko all’asilo!" disse secca la ragazza.
"Ma io non lo so! Non so nulla di questa storia!" mentì la belva del sigillo
iniziando a sudare freddo.
Sakura si avvicinò al volto del peluche con sguardo cattivo.
"Ne sei sicuro?" insistette lei convinta che lui sapesse qualcosa e che non
glielo volesse dire.
Il guardiano deglutì.
"Ecco...ineffetti...ci sarebbe...un motivo..." balbettò lui
sconnessamente,iniziando a far galoppare la fantasia di Sakura.
"Oddio lo sapevo,lui ha una relazione con una delle maestre di
Keiko...probabilmente la tresca l’ha iniziata l’anno scorso la prima volta che
l’ha portata all’asilo e da allora è continuata fino a quest’estate,quando lui
ha chiuso definitivamente questo rapporto clandestino. Ora lui non vuole andarci
perché sa che lì incontrerà Satsuki la giovane maestra...l’incontro potrebbe
riaccendere la fiamma della passione e si ritroverebbero a farlo nel magazzino
delle scope..." vaneggiò la ragazza.
Ormai la sua immaginazione aveva preso il largo ed era in alto mare,aveva
addirittura trovato un nome all’amante immaginaria di suo marito.
Kero-chan scosse la testa rassegnato,ormai avrebbe dovuto dire tutto a
Sakura,altrimenti chissà quali altre strane congetture si sarebbe costruita in
testa.
"Senti te le spiego io le cose come stanno..." disse il piccolo guardiano
accarezzandole una guancia "ormai certo non posso fare altrimenti."
"IO ODIO QUELLE DONNE!"
"Sakura per favore calmati!!"
Dopo essere venuta a conoscenza dei fatti come stavano la ragazza non aveva
potuto fare a meno di degenerare anche se Kero aveva ccercato di tenerla
tranquilla.
"Ah quelle stronze oh Sakura ma tu e tuo marito siete molto giovani...già
una bambina a quest’età?...Li è un ragazzo molto affascinante,percaso fa il
modello?" disse lei con voce da gallina tentando di imitare tutte quelle
donne che spesso e volentieri si erano intromesse nella vita sua e di
Shaoran.
"CHE NERVOSOOOOO!" urlò di nuovo lei portamdosi le mani nei capelli.
"Sakura è tardi,devi andare al lavoro!" la avvertì il piccolo peluche
portandole la sua borsa.
"E comunque il cinese se la sa cavare anche da solo,non penso che un’orda di
donne giovani e single possano in qualche modo avere la meglio su di lui" asserì
infine accompagnando Sakura alla porta.
"Uffa,è la figura del giovane papà sexy che fa tendenza,lo sanno tutti che
questa immagine attira noi donne come il miele con le mosche" riconobbe la
ragazza mortificata.
"Insomma,se percaso Shaoran dovesse incontrare una ragazza e se ne dovesse
innamorare io che farei senza di lui?" domandò infine guardando Kero-chan.
"Tsk,figurati se questo può succedere,quel marmocchio ti ama così tanto che
non si permetterebbe di tradirti nemmeno col pensiero!" asserì il guardiano
passandole la giacchetta leggera di jeans.
Sakura abbozzò un sorriso.
"Lo sai Kero,secondo me il tradimento dev’essere una cosa bruttissima..."
asserì Sakura poco prima di uscire definitivamente di casa.
Più si avvicinavano alla scuola materna,più lui si sentiva irrequieto.
"ma chi me l’ha fatto fare? ma chi me l’ha fatto fare?" si domandava
mentalmente il povero Shaoran in preda ad una crisi di nervi.
Keiko,che ancora teneva stretta la mano in quella del padre,lo osservava con
sguardo curioso,non lo aveva mai visto sclerato al punto da parlare addirittura
da solo.
All’improvviso il ragazzo si sentì fissato e notò che sua figlia lo stava
osservando con un’insistenza che solo i bambini piccoli possono avere.
Al vedere lo sguardo ricambiato la bambina gli sorrise poi riprese a fissare
la strada davanti a sé,scorgendo dopo pochi minuti la scuola materna.
"Guadda papi,la scuola!" disse tutta felice lasciando la mano di Shaoran e
mettendosi a correre lungo quel corto tratto di strada che la separava
dall’edificio.
Il ragazzò sbiancò ma poi non potè fare altro se non correre dietro alla
figlia che stava pericolosamente procedendo in mezzo alla strada.
Arrivati davanti alla porta vennero accolti da una ragazza,una delle maestre
di Keiko,la più giovane.
La ragazza si chinò all’altezza del viso della bambina.
"Ciao Keiko! Sono molto felice di rivederti!" esclamò lei avendo ben notato
che assieme alla piccola c’era anche il padre. Molto probabilmente era per
quello che era così felice.
"Li-san,non vorrebbe entrare a dare un’occhiata? L’asilo ha subito delle
modifiche rispetto all’anno scorso..." proferì lei rivolgendosi a Shaoran con un
enorme sorriso appoggiandogli una mano sull’avanbraccio.
Il ragazzo si scansò bruscamente allontanandosi.
"Sono spiacente ma devo andare al lavoro." Affermò secco lui mentre se ne
stava andando verso il cancelletto principale per poter poi finalmente uscire da
quel ritrovo di single.
"Papiii!" esclamò Keiko cercando di corrergli dietro ma venne bloccata dalla
giovane.
Il ragazzo si fermò.
"Pecchè non mi saluti?" disse innocentemente la bambina scansandosi dalla
presa della ragazza e correndo verso di lui.
Shaoran si riavvicinò a lei chinandosi alla sua altezza e le diede un bacio
sulla fronte.
"Scusami tesoro." Disse lui mortificato accarezzandole la testa.
La bambina scosse la testa.
"Non impotta!" gli rispose lei dedicandogli uno dei suo dolcissimi
sorrisi.
Se ne andò sul serio poi lasciando la giovane maestrina alquanto delusa.
"Dimmi Keiko" iniziò la ragazza "Come vanno le cose fra i tuoi genitori?"
La piccola sorrise.
"Tutto bene,la mamma e il papà non litigano mai. Pecchè?" s’informò allora la
bambina portandosi una mano sul mento.
"Niente piccola,andiamo dentro." Proferì la giovane afferrando la mano di
Keiko.
"Uffyyyy...beata la tua mamma Keiko!" pensò poi la ragazza entrando
nell’edificio per accompagnare in classe la bambina.
La giornata passò molto rapidamente. Al pomeriggio passò Sakura a prendere la
piccola Keiko e così facendo la ragazza si guadagnò degli sguardi storti da
parte di qualche donna che teneva particolarmente che quel pomeriggio venisse il
padre per recuperare la figlia.
Appena giunte a casa Keiko si addormentò di botto sul divano mentre guardava
una cassetta così Sakura la mise a letto prima del tempo ritrovandosi per la
prima volta dopo tanto tempo in casa da sola,essendo anche Kero fuori da Suppy
per una rimpatriata.
dall’ingresso fece capolino Shaoran,quella sera arrivato con un po’ di
ritardo.
"Come mai hai fatto così tardi?" gli domandò Sakura appena lui aveva messo
piede in cucina.
"Sono passato a prendere Keiko all’asilo ma lei non c’era..." disse lui
togliendosi la giacca e la cravatta dando un attento sguardo intorno "Ma..non la
vedo nemmeno qui,dov’è?"
"Sono passata a prenderla io un po’ prima oggi pomeriggio. Ora però è di
sopra che dorme." Proferì lei mettendo in tavola la cena.
La ragazza indugiò un poco prima di continuare a parlare,cercando di mettere
insieme le parole.
"Senti Shaoran-kun..." iniziò lei posando la pentola sul vano della
cucina.
"Ti dispiacerebbe se d’ora in avanti pensassi io a portare Keiko all’asilo?
Mi sono fatta cambiare i turni stamattina..." concluse sedendosi a tavola.
Il ragazzo la fissò confuso per un paio di minuti,ma poi acconsentì.
"Certo,fai pure Sakura,anzi,mi fai un piacere!" affermò Shaoran vistosamente
felice come una pasqua.
Anche la ragazza sorrise,evidentemente sollevata del fatto che Shaoran non
avrebbe più dovuto mettere piede all’asilo.
Il ragazzo tava per iniziare a mangiare ma poco prima di infilarsi il primo
boccone in bocca si bloccò.
"Keiko sta dormendo davvero?" domandò lui posando la forchetta sul
tavolo.
Sakura ingoiò ciò che aveva in bocca ed assentì.
Shaoran sembrò riflettere qualche secondo.
"E il baka-peluche è da Spinel-sun giusto?"
La ragazza assentì di nuovo.
Il giovane sorrise,poi con uno scatto si alzò in piedi e si caricò Sakura
sulle spalle iniziando a salire velocemente le scale.
"Ma che fai??" domandò la ragazza divertita.
"Sakura,onestamente,quando ci ricapiterà più di poter essere ancora in casa
indisturbati?" domandò Shaoran avanzando verso la camera da letto.
"Ma,credo fra circa 15 anni,quando nostra figlia sarà autosufficiente." Rise
Sakura colta di sorpresa da questo scatto del marito.
"Appunto!" affermò il ragazzo aprendo la porta della stanza e facendo cadere
Sakura sul letto.
La ragazza si alzò a sedere e tirò il marito sul letto assieme a lei
iniziando a baciarlo.
"Quindi stasera salti la cena...ma stamattina non dicevi che ti servono
energie?" gli domandò Sakura divertita intanto che il giovane le baciava il
collo e le sfilava i jeans.
"Non mi risulta che io stia saltando la cena!"
Eccoci alla fine,spero che vi sia piaciuta! Shaoran fa strage di donne
ovunque vada..*ç* bello lui! L’idea me l’hanno data i miei amori Piajoe22
e Sakura93thebest :oggi abbiamo creato un account misterioso,vero
ragazze? L’avete capito perché poi qui mi è venuta l’idea dello Shaoran che
spopola fra le donne di tutte le età? Magari ci sarà un fanclub nascosto
nell’asilo di Keiko!! Hihihi!!
Grazie mille a:
Sakura93thebest : visto le vostre idee che mi fanno
pensare?? Ahahah certo che solo noi potevamo chiamarci con nome del genere!!!
Ciau amò bacioni tadbtttttttttttttttttttttttttt
Piajoe22 : hai abbassato il voume dell’amplificatore?
Si vero? Brava tesò! Che se no piglio il monopattino,il nostro mezzo di
locomozione preferito,e sai cosa succede poi!! ahahah ciau tesò bacioni
tvtttttttttttttttttttttttb
Eragon1001 : sisi Shaory è proprio the best!! Forever
*ç* !!! dove te lo trovi un altro che si impegna così con i bambini? È da
sposareeeee!! Hihi ciauuu bacioni!!
Yumemi : grazie ancora con le dritte di
Tsubasa,adesso ho una curiosità morbosa addosso che mi rode il fegato e non
riesco più ad aspettare! Voglio che sia il 17 gennaio così entra in scena anche
Shaory sottaceto!! Ciauu bacioni!!
Sakuretta94 : non l’ho scritta proprio presto però ce
l’ho fatta a postarne un’altra di one shot,contenta ^-^ ? spero che continuino a
piacerti! Ciauu bacioni!
Ichigo_91 : ciauu sorèè!!
Tanti auguri di buona natale! Sembra un’eternità che non ci sentiamo più...uffy
ç_ç che tristezza. Adesso spero di fare presto una ricarica al cella così ci
sentiamo per mess. Ciau sorè,bacioni tvtttttttttttttttttttttttttb
Sakurabethovina : ciauu allora come va per la tua
storia? Non riesci ancora a pubblicarla? Poi adesso sei molto impegnata vero? io
cmq spero ancora che un lontano giorno riusciremo a beccarci su msn...!! Prova
ancora a dirmi un giorno in cui riesci a connetterti,che farò di tutto e di più
per esserci! Ciauu bacioni tvtttttttttttttttttttttttttb
Sakura93 : sono contenta che ti piaccia ^-^ ! Notato
vero che Shaory padre ha un fascino tutto suo?? Ahahah davvero tanto puccioooo!!
Ciauuu bacioni tvttttb!
Ancora tanti auguri di Buon Natale a tutti voiiiiii!!
Ciauu e alla prossima one shot!! Baciiiii!
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Capitolo 4 *** A Romantic Anniversary... ***
Ciauuu!! Ho aggiornato ancora questa su consiglio dell’enzuccia!! Qui il
rating mi sa che sia un po’ più alto di verde...uhuhuh in questa shot si tratta
dell’anniversario di matrimonio di Sakura e Shaoran! Li faccio andare moooolto
lontano hihi!! Buona lettura!
A Romantic Anniversary...
Quel giorno Sakura si svegliò relativamente presto,nonostante la sera prima
lei e Shaoran avessero fatto le ore piccole (non chiedetemi a fare cosa..si
capisce!! Nd me!!).
Alzandosi sentì una strana calma che aleggiava per tutta la casa. Non c’era
Keiko che urlava per qualsiasi ragione,non c’era Kero chan che urlava perché
Keiko urlava e non c’era Shaoran che urlava a Kero che urlava perché Keiko
urlava.
Pensò di essere solo in un sogno così decise di ributtarsi a letto ma pochi
secondi dopo la porta della sua camera si spalancò.
"BUONGIONNO MAMMAAAA!"
Urlò la piccola Keiko poco prima di saltare sulla pancia della madre
spaccandole quattro o cinque costole.
"Keiko ti avevo detto di non entrare a svegliare la mamma! È ancora presto!"
urlò Shaoran correndo dietro alla figlia ed afferrandola con le sue braccia
forti tirandola giù dalla madre.
Sakura si alzò a sedere e si guardò intorno. Shaoran aveva urlato,Keiko aveva
urlato ma...mancava qualcuno all’appello.
"EHY VOI!! DOVE AVETE NASCOSTO I MIEI DOLCETTI DI RISO??" schiamazzò
Kero-chan dal piano terra.
Ok,era tutto regolare. Si stese di nuovo e si mise a fissare il soffitto.
"Keiko perché non vai di sotto a prendere Kero a calci perché è un leone
puzzone che mangia a iosa?" domandò Shaoran alla figlioletta parlando
seriamente.
"Cosa??" chiese Keiko non avendo ben capito il discorso del padre.
"Niente..." disse Shaoran accarezzandole la nuca "Vai di sotto e basta."
La bambina obbedì e corse al piano inferiore per andare a tartassare il
peluche come era solita fare quando non aveva altro a cui pensare.
Shaoran invece rimase lì qualche secondo a fissare preoccupato la moglie poco
prima di sederle accanto.
"Sakura che cos’hai?" le domandò accarezzandole i capelli.
La ragazza stava distesa sul letto e fissava ancora il vuoto.
"Niente tesoro...solo pensavo..." iniziò lei.
"Pensavi che cosa?"
"Domani è il nostro quarto anniversario di matrimonio ed insomma...pensavo
che noi non abbiamo mai organizzato nulla di chè per i nostri anniversari...ogni
tanto vorrei fare qualcosa di un po’ particolare...sai,qualcosa che non facciamo
tutti i giorni..." sospirò la ragazza sbuffando un poco.
Shaoran ci pensò su un attimo poi si allontanò da lei più pensieroso di
prima.
Sakura si alzò all’improvviso a sedere un po’ confusa ed intimorita dal fatto
che lui avesse potuto fraintendere le sue parole.
Scese veloce le scale per chiarire un po’ la situazione ma non lo trovò al
piano inferiore.
Corse in cucina e li trovò Keiko e Kero che giocavano a fare la lotta. (In
realtà il baka-peluche le prende solo,non le da Nd me XDXD).
"Kero,hai visto dov’è Shaoran?" domandò lei un po’ trafelata e
preoccupata.
"Non AHI!" la piccola Keiko gli aveva strappato cinque o sei baffi ed ora
rideva divertita.
Il guardiano se la scrollò di dosso.
"Dicevo non so dove sia andato,ma l’ho visto correre fuori di casa già tutto
agghindato a festa. Sarà andato a lavorare un po’ prima del solito,no?" disse
Kero chan poco prima di scappare dall’ira della bambina che ora lo stava
inseguendo con un mestolo in mano.
"CATTIVO MICIO!!!" gli urlava prendendolo a mestolate sulla testa.
"SAKURAAA!"
Dove poteva essere andato di mattina così presto? Il suo turno sarebbe
iniziato solo mezz’ora più tardi.
"SAKURAAA!"
E poi poteva essersi offeso per aver frainteso il suo discorso di poco prima?
Magari l’aveva preso per un’offesa nei suoi confronti per il fatto che non
sapeva essere né romantico né originale,ma non era poi propro così. Sapeva
essere tanto dolce anche lui quando voleva...
"Sakura cavolo levami tua figlia di dossoooo!" urlò per l’ultima volta
Kero.
"Insomma Keiko dai vai a prepararti che fai tardi a scuola se no!" disse
Sakura un po’ alterata afferrando la bambina in braccio.
"Ok corro mamma!"
Nel frattanto anche Sakura andò a prepararsi per andare al lavoro ma il suo
pensiero era sempre rivolto a Shaoran,per quale motivo fosse scappato così di
casa quella mattina.
La sera Shaoran ritornò nettamente in ritardo,facendo preoccupare oltre ogni
modo Sakura che aveva anche ben pensato di chiamare la polizia ma nell’attimo
stesso in cui stava per comporre il numero suo marito entrò in casa.
La ragazza appoggiò rumorosamente la cornetta del telefono e con le lacrime
agli occhi corse verso l’ingresso raggiungendo Li.
Lo guardò qualche istante negli occhi poi gli mollò un sonoro schiaffo
mettendosi a piangere.
"Ehy Sakura,ma che cavolo fai??" le domandò Shaoran alquanto alterato mentre
si massaggiava la guancia indolenzita.
"Ma sei totalmente scemo o cosa??" proferì Sakura piangendo a dirotto.
Quelle lacrime lasciarono il ragazzo di stucco,anche perché non ne conosceva
il motivo.
"Cioè,stamattina esci di casa prima senza dire niente a nessuno poi ritorni
la sera con un ritardo mostruoso senza nemmeno aver chiamato per avvertire. Lo
sai che Keiko stava piangendo come una matta quando ha visto che non eri ancora
tornato a casa quando fuori c’era già buio?!" domandò la ragazza continuando a
piangere.
"S-stava piangendo...?" chiese Shaoran alla moglie mortificato.
"No guarda rdeva! Era preoccupata per te,proprio come me. Shaoran ti prego
non farmi più queste cazzate,lo sai che ho temuto il peggio,ho pensato che
potessi aver avuto un incidente e che tu potessi..potessi essere..." disse lei
continuando a piangere e ad urlare cedendo però alla fine.
Shaoran la prese per le spalle e la strinse forte a se facendo poggiare la
sua fronte sul petto.
"Scusami Sakura io.....non pensavo..." farfugliò lui sempre più mortificato
ad ogni sobbalzo in più che Sakura faceva per un singhiozzo.
"Dimmi almeno dove sei stato...." mormorò Sakura ancora un po’ agitata.
Shaoran l’allontanò da sé e dal taschino interno della sua giacca estraette
una busta di carta.
"Ho girato un sacco di agenzie ma alla fine li ho trovati!" esclamò
soddisfatto porgendo alla moglie la busta.
Sakura la aprì e vide che conteneva due biglietti aerei per Parigi.
Le parole le morirono in gola.
"C-cosa...cioè che...ma noi..cioè andiamo a Parigi??" farfugliò lei sorpresa
come non mai.
Il ragazzo la baciò ed infine staccandosi mormorò all’orecchio della
giovane.
"Buon Anniversario amore mio...."
"V-vuoi dire che..ci andiamo per il nostro anniversario...?" balbettò lei
sempre più incredula.
"Certo che sì,anzi,corri a fare i bagagli che abbiamo il volo alle 9 e mezza
di stasera!" esclamò lui correndo al piano di sopra.
Sakura rimasta ancora un poco sconvolta per tutta quella sorpresa si riebbe e
corse di sopra per fare le valigie con un sorriso enorme stampato sul volto.
"Ehy tu! Baka-peluche! Svegliati!" disse Shaoran punzecchiando la schiena di
Kero-chan con un mestolo che aveva trovato sul pavimento della stanza dove
dormivano lui e Keiko.
Stava all’improvviso per chiedersi che cosa ci facesse un mestolo in terra
nella camera di sua figlia ma Kero si svegliò.
"Che cavolo vuoi marmocchio??" chiese Kero con la voce impastata dal sonno e
gli occhi ancora semichiusi. Lui e Keiko se n’erano andati a letto presto dopo
aver passato tutto il pomeriggio a rincorrersi e a picchiarsi.
"Io e Sakura partiamo per Parigi,tu bada a Keiko fino a domattina. Prima di
andare chiamo Touya e gli dico di passarvi a prendere domani." Disse Li
sottovoce per non svegliare la bambina che dormiva profondamente.
"Ah sì sì,d’accordo..." mormorò Kero poco prima di ricadere in un sonno
pesante.
Shaoran si avvicinò alla figlia e le carezzò leggermente la testolina stando
attento a non svegliarla baciandole poi la fronte.
"Scusami se ti ho fatto preoccupare tesoro..."
Detto questo uscì dalla camera e corse nella sua per preparare il suo
bagaglio. Tempo venti minuti ed i due erano già in macchina diretti verso
l’aereoporto.
Kero chan si risvegliò all’improvviso colto da un lapsus.
"Ma come andate a Parigi??" domandò ad alta voce guardandosi intorno.
"COME?!"
"Sì spilungone,ora stiamo in aereoporto."
Shaoran aveva chiamato il cognato per avvertirlo della loro partenza
improvvisata.
"E quando tornereste? E col lavoro come fate? E con la bambina?" chiese Touya a raffica abbastanza alterato dal comportamente
irresponsabile tenuto dai due.
"Calmati! Almeno una domanda alla volta. Punto uno:torniamo domani
mattina,punto due:io oggi ho chiesto permesso sia per me che per Sakura,punto
tre:ora Keiko è con Kero chan però se domattina passassi tu presto a prenderli e
la portassi gentilmente a scuola ci faresti proprio un gran favore!" precisò
Shaoran.
"Certo che voi due che razza di idea! Almeno avvisare un po’ prima!"
accusò Touya sempre più contrariato.
"Dai cognatino caro,è per salvare l’intimità del nostro matrimonio che
partiamo,ora ti saluto che mi è finito il credito,ciao ciao!"
"Dannato cinese,stai parlando di mia sorella!! Come..." ma la frase non terminò perché Li spense il cellulare e presa
Sakura per mano dirigendosi verso il check in.
E fu così che la fuga romantica ebbe inizio.
L’aereo atterrò la mattina presto e la prima cosa che i due fecero fu
prendere il metrò per arrivare nel centro di Paris.
Shaoran aveva già prenotato una camera in un albergo a cinque stelle e non
appena lo disse a Sakura la ragazza gli saltò al collo,cos’altro poteva
desiderare? Era nella città più romantica del mondo con l’amore della sua vita
per il suo anniversario ed avrebbe alloggiato in un hotel a cinque stelle? Per
lei il ragazzo non stava proprio badando a spese.
Raggiunto l’hotel Sakura rimase totalmente senza fiato:era davvero
altissimo,bellissimo,lussuosissimo e tantissimi altri "issimo" che non sto qui
ad elencare. Contenta come un bambina la mattina di Natale corse nella hall
rimanendo di nuovo a bocca aperta per il grande sfarzo che le si parava davanti
anche all’interno.
I due si avvicinarono alla reception e Shaoran tentò di farfuglaire qualcosa
in un francese a dir poco improponibile.
"Ehm...come caspita si diceva??...escusè mua,nus avons prenotè..."
(ragazzi,questo è il francese come lo parlo io a scuola! Nd me)
L’uomo al di là del bancone lo osservò sconvolto.
Sakura scoppiò a ridere come una cretina.
"Ma dimmi un po’ come cavolo hai prenotato la stanza al telefono??" chiese
lei con la voce rotta dalle risate.
"Beh,mica c’ho parlato io,è stato il tipo dell’agenzia di viaggi!" ammise
Shaoran evidentemente seccato dalla reazione di Sakura.
"Beh dai,parlaci tu se sei così brava!" disse infine,notando che la moglie
non la piantava di ridere.
La ragazza smise di ridere e si avvicinò al bancone.
"Excusè moi,nous avons réservè une chambre. Notre nom est Li." Disse Sakura
in un francese pressochè impeccabile con l’uomo che ancora li fissava
storto.
"Oh oui,la chambre 307. Si vous voulez suivre notre serveur François…" disse
l’uomo in una lingua che al povero Shaoran parve arabo.
"Merci beaucoup!" disse Sakura,poi rivolgendosi a Shaoran : "Allora
andiamo?"
Il ragazzo,che l’aveva fissata sconvolto per tutto il tempo,la prese per mano
e la guardò un po’ stranito mentre lei camminava serena.
"Ma tu da quando parli il francese...?" le domandò infine quando furono in
ascensore.
"Beh Shaoran,da quando al liceo lo facevamo forse..." disse la ragazza
sorridendo.
Shaoran si grattò la testa,non avendo il minimo ricordo di aver fatto
francese al liceo.
Il cameriere li lasciò all’intero della camera dove Sakura rimase un’altra
volta senza parole per l’entusiasmo:era davvero bellissima e poi era
enorme,senza contare il fatto che era lussuosa almeno quanto il resto
dell’albergo.
"Kyaaah Shaoran-kun c’è pure il letto a baldacchinooo!! Esclamò Sakura
lanciandosi sul letto tra quelle lenzuola di seta e piumini in vera piuma
d’oca.
"Wow Sakura,non ti facevo così precipitosa!" ammise Shaoran lasciando cadere
le valigie sul pavimento.
La ragazza lo fissò confusa.
"Insomma,non siamo ancora entrati e tu già ti butti sul letto?" le domandò
malizioso il ragazzo.
"Uuuuh Shaoran come siamo audaci!" proferì lei fissandolo languidamente. A
quello sguardo lanciato con tanta provocazione Shaoran si lanciò sul letto
proprio sopra Sakura ed iniziò a baciarle il collo portandole intanto le mani
sotto la gonna accarezzandole le gambe.
"Dai Shaoran,non iniziare subito a fare il porcello maniaco..." disse Sakura
cercando di trattenere le risate.
Il ragazzo le infilò le mani negi slip trasformando quella carezze innocenti
in qualcosa di più intimo.
"Dai Shaoran...ora non possiamo...magari più tardi...anche se...." mormorò
lei con voce flebile iniziando un po’ a sciogliersi fra le braccia
dell’amato.
Si alzarono a sedere ed intanto che Sakura questa volta era alle prese con il
collo di Shaoran il ragazzo le stava lentamente calando gli slip.
La giovane gli passò le mani nella folta chioma castana e prese a baciarlo
sulla bocca con una passione che le sembrava di non avere più ma all’improvviso
il magico momento venne spezzato da qualcuno che bussò alla porta. I due veloci
si separarono e Shaoran nascose l’intimo di Sakura sotto un cuscino.
"A-avanti!" esclamò imbarazzato intanto che la ragazza teneva bassa la testa
per l’agitazione.
Entrò un cameriere vestito da pinguino che portava un carrello.
"Scusate il disturbo,vi ho portato la colazione." (Non uso più il francese
perché magari qualcuno –compresa me- potrebbe non gradire! ND me) Disse il
cameriere fingendo di non notare che i due stavano seduti sul letto con i
capelli spettinati e che quindi molto probabilmente aveva interrotto qualcosa.
Si dileguò dalla stanza molto rapidamente prima che Shaoran potesse saltargli
addosso con un coltello da macellaio in mano.
Quando fu uscito il ragazzo corse a chudere a chiave la porta ed infine si
rituffò sul letto.
"Allora Sakura dov’eravamo rimasti?" domandò ma notò che la ragazza si era
addormentata,le era bastata una manciata di secondi per cadere nel mondo dei
sogni.
Shaoran le baciò la fronte e poi andò a sgranocchiare qualcosa,la colazione
era lì,perché non approfittarne?
Sakura si svegliò che era già mezzogiorno. Certo,Shaoran aveva avuto la
tentazione di svegliarla un paio di volte perché dormendo a quel modo si stava
bruciando tutto il loro anniversario ma lei dormiva così bene che non aveva il
cuore di farla alzare.
"Ma quanto ho dormito?" domandò ancora un po’ assonnata ed un po’
frastornata.
"Qualche ora amore." rispose Shaoran alzandosi dalla seggiola su cui era
seduto e dandole un bacio a fior di labbra.
"Che ore sono?" domandò stropicciandosi un occhio.
"È quasi mezzogiorno." Disse Shaoran spostando la seggiola dal tavolo per
farla sedere.
"Hai fame?" le domandò.
"No..." la ragazza sorrise e si allontanò ancheggiando un po’. "Credo che mi
farò un bagno caldo..." proferì appoggiandosi allo stipite della porta del bagno
ed incominciando a sbottonarsi la camicia.
"D’accordo amore,quando hai finito dimmelo che ci vado io." Rispose Shaoran
continuando a leggere un quotidiano francese senza capirci un acca.
Sakura si schiarì rumorosamente la gola guadagnandosi l’attenzione del
marito.
"Ho detto che vado a farmi un bel bagno caldo immersa in una vasca piena di
bagnoschiuma profumato e con qualche candela di contorno..." ripetè lei
levandosi del tutto la camicia e lanciandola per terra. "E lo farò tutto da
sola..." continuò lei con un tono malizioso abbassandosi la spallina del
reggiseno per provocare un po’ Shaoran che non sembrava ben capire il concetto
di tutto ciò.
Il ragazzo facendo il finto tonto la guardava senza malizia,alchè Sakura
sbuffò ed entrò nel bagno da sola.
Shaoran aspettò qualche minuto poi abbandonò la rivista e corse verso il
bagno investendo il tavolo facendosi un male boia.
"Caz.....!" esclamò dolorante mentre si toglieva tutti i vestiti nel tragitto
che lo divideva dall’accogliente vasca.
"Eccomi!" urlò poco prima di buttarsi nella vasca spaventando a morte Sakura
che non lo aveva visto arrivare.
"Ma sarai cretino!" esclamò Sakura ridendo iniziando a schizzare il ragazzo
con l’acqua.
Shaoran però l’attirò a sé facendo entrare in contatto i loro corpi bagnati
così che lui poteva nitidamente sentire le rotondità della ragazza sul suo
petto.
I loro volti erano a pochi millimetri di distanza.
"Questa volta cosa pensi che ci interromperà?" le domandò il ragazzo
ansimando.
"Spero niente.." affermò Sakura con un sussurro poco prima di iniziare a
baciarlo di nuovo.
Anche le intimità stavano per entrare in contatto quando ed un certo punto un
cellulare squillò.
Shaoran voleva semplicemente ignorarlo ma la ragazza gli disse che era meglio
rispondere.
"Potrebbe essere Keiko!" proferì allungandosi fuori dalla vasca per
raggiungere il telefono che stava nella tasca della sua gonna.
"Pronto?"
"Ciaoo mammaaa!!" esclamò una vocina dall’altra
parte.
"Oh ciao amore mio! Come stai?" chiese Sakura un po’ sollevata dal fatto di
aver sentito la sua piccola. Questa era la prima volta che la lasciava a casa da
sola ed un po’ era preoccupata.
"Io to bene però zio Touya è arrabbiato e lo sono anch’io!" disse la bambina con voce decisa.
"E perché sei arrabbiata amore?" domandò Sakura appoggiandosi al bordo della
vasca.
"Pecchè tamattina quando mi sono vegliata tu non c’eri e neacche il papi
c’era!" proferì Keiko un po’ offesa.
"Mi dispiace cucciola...io..." iniziò Sakura ma Shaoran l’aveva abbracciata
da dietro e le stava baciando le spalle distraendola un poco dalla
conversazione.
"Mamma che cosa tate facendo lì a Parigi ?" domandò
la bambina curiosa.
"Il bagno stellina..." mormorò la ragazza un po’ disattenta impegnata più che
altro ad impedire a Shaoran di mangiarsela di baci.
"Il bagno? C’è anche il papi lì con te? Lo voio salutare!" proferì la bambina ingenuamente,ma al sentire le parole
bagno-c’è-papi Touya afferrò il ricevitore dalle mani della piccola.
Nonostante ormai sapesse che Sakura e Shaoran facessero certe cose dato che
Keiko certamente non poteva essere nata sotto un cavolo in una magica notte (più
che altro al massimo sotto un pisello!! XDXD Nd di me –allora,vi dico che mi
vergogno molto x questa battuta che fa proprio pena,però perdonatemela sono le
due di notte!! XDXD),lui si incazzava enormemente quando si veniva a parlare di
quelle certe cose.
"Allora sorella se il cinese sta con te in quella vasca gli do cinque secondi
per uscire da lì altrimenti passo attraverso la cornetta e lo prendo a calci in
culo!" urlò il fratello,talmente forte che perfino
Shaoran,nonostante fosse lontano dal cellulare,sentì benissimo le parole e per
un riflesso condizionato uscì immediatamente dalla vasca,anche se sapeva
perfettamente che secondo tutte le leggi della fisica era proprio impossibile
che Touya potesse materializzarsi al di là della cornetta del telefono.
A quel punto l’uomo ripassò alla bimba il telefono.
"Mamma quanno torni?" domandò Keiko un po’
triste.
"Ti prometto che domattina sono a casa piccolina." Disse Sakura con un
sorriso.
"Va bene...ora metto giù pecchè lo zio Touya ta dicendo qualcosa riguardo
alle collette del telefono e dice che devo riagganciare..."
"Va bene amore. Ci vediamo domani,mi raccomando,fai la brava. Ti voglio
bene."proferì Sakura un po’ triste.
"Anch’io mamma! Tanto tanto bene! ciaooooo!!"
E riagganciò.
Sakura sbuffò ed appoggiò il cellulare sul pavimento.
Shaoran le si avvicinò ed iniziò a giocherellare coi suoi capelli notando il
suo sguardo un po’ accigliato.
"Che c’è tesoro?" le domandò carezzandole poi i delicati lineamenti.
"Mah...solo che aver lasciato Keiko da sola...sono un po’ triste...un po’ mi
manca il solito casino che c’è in casa nostra qui...è così silenzioso..."
proferì la ragazza guardandosi intorno nella stanza dove regnava il silenzio
assoluto.
"Lo so..." ammise Shaoran sospirando alzandosi in piedi "sia Kero che
Keiko,senza di loro non è la stessa cosa...però stasera torniamo a casa,perciò
dovremmo goderci la giornata qui,non ti pare?" concluse poi sorridendo.
Anche Sakura sorrise ed annuì con la testa.
"Forza cambiati che ora andiamo a farci un bel giro fuori,non possiamo mica
stare tutta la giornata chiusi qui dentro!"
La ragazza fu pronta in meno di un nano secondo.
Dato che era comunque abbastanza tarduccio avrebbero visitato solo una delle
tante cose che avrebbero voluto vedere.
"Il Louvre!" esclamò Sakura entusiasta.
"Come? Sakura ma che noiaaaa....!" disse Shaoran abbastanza contrario a
questa idea culturale della moglie.
"Uff che barba che sei!" proferì Sakura gonfiando le guance "Allora che ne
pensi di Versailles?" esordì allora con occhi luccicanti.
"Troppo lontano,non abbiamo il tempo materiale di arrivarci..." disse
sconsolato Shaoran spegnendo un’altra volta l’entusiasmo della ragazza.
"Gli Champs Elysées?" tentò di nuovo.
Shaoran verificò sulla cartina.
"Accidenti,stessa storia di Versailles....troppo distante e se non vogliamo
perdere l’aereo ci dobbiamo rinunciare" ammise il ragazzo.
"Cooosa??" disse Sakura incredula "E quindi alla fine che ci resta da
fare?"
Shaoran in realtà si era un po’ inventato tutti questi dettagli,lui aveva già
un programmino preciso in mente.
"Non ti preoccupare!" esclamò lui afferrandola per un braccio e trascinandola
fuori dalla stanza.
"Ho già organizzato io qualcosa di molto molto romantico!" disse infine.
"Come come??" chiese Sakura incredula "Cioè,tu,l’uomo che non spiccica
neanche mezza parola in francese sei riuscito ad organizzare qualcosa di carino
in questa terra straniera?" rise la ragazza divertita mentre i due stavano
scendendo al piano terra con l’ascensore.
"Non io,l’omino dell’agenzia di viaggi. Però tutta l’idea è stata mia,sia
chiaro!" puntualizzò Shaoran per evitare di generare dei fraintendimenti.
Appena furono fuori dall’albergo Sakura lo fissò con occhi sognanti.
"Allora? Che cosa si fa??" domandò entusiasta.
"Inanzitutto un giro per questa vie di Parigi,il tipo dell’agenzia di viaggi
mi ha assicurato che sono le più belle della città." Disse Shaoran prendendo la
ragazza per mano ed iniziando a condurla fra quelle strade ricolme di persone
perse fra le loro spese.
Quelle vie erano davvero ricolme di negozi di ogni marca e Sakura correva
come una bambina da una vetrina all’altra per fissare con due occhioni enormi
tutti i bellissimi vestiti che le si presentavano dinnanzi.
Passò così l’intero pomeriggio,fermandosi ad indugiare in ogni botique
trascinandosi dietro Shaoran che di vedere vestiti proprio non ne poteva
più,anche se in fondo il ragazzo si ritrovò ad essere felice di essersi un po’
sacrificato perché l’unica cosa che gli bastava era vedere la sua Sakura
contenta.
Verso sera la ragazza era davvero esausta,dopo tutto quel correre,avrebbe
voluto tornarsene in albergo per farsi una bella doccia e preparare con calma la
valiga dato che entro qualche ora avrebbero dovuto essere su un aeredo di
ritorno per il Giappone,ma Shaoran le disse che proprio ora arrivava il pezzo
forte della giornata.
"E quale sarebbe??" domandò Sakura curiosa.
"Eh amore,lo scoprirai!"
Detto questo il ragazzo dette un’occhiata alla cartina poi prese di nuovo la
moglie per mano e la portò con passo sicuro verso una strada che non avevano
percorso prima.
Alla fine Shaoran si fermò davanti ad un ristorante davvero tanto tanto ma
tanto lussuoso,così tanto che quasi Sakura aveva paura a guardarlo per timore di
dover pagare anche solo per averci posato sopra lo sguardo.
"E qui dove siamo?" chiese un po’ confusa.
"Siamo nel posto dove tra poco mangerai la migliore cena della tua vita."
Proferì Shaoran trascinando all’interno una Sakura sempre più allibita.
Il ragazzo si fermò anche qui al bancone e stava per aprire bocca quando però
ripensò al suo stupendosissimo francese maccheronico di quella mattina.
"Ehm Sakura...forse è meglio se ci parli tu...il tavolo è riservato sempre
sotto il mio nome..." proferì Shaoran abbassando il capo un po’ imbarazzato.
La ragazza rise poi si rivolse alla cameriera che le stava dirimpetto.
La donna li condusse ad un tavolo un po’ più isolato delgi altri,proprio
accanto ad una grandissima vetrata che dava su un parco illuminato di tante
lucette artificiali.
Sakura stava per mettersi a piangere per l’emozione ma a momenti non svenne
quando il marito cavò fuori un cofanetto in velluto blu dalla tasca.
"Oddio!" esclamò lei senza riuscire a pensare a nient’altro.
Il ragazzo aprì il cofanetto e le mostrò il contenuto,un
bellissimo,sfarzosissimo Trilogy (perché un diamante è per sempre,ma tre sono
ancora meglio! Nd me).
Mancò poco che stavolta lei cadesse in coma.
"Dammi la mano..." le sussurrò il ragazzo.
Lei tremante gliela porse e Shaoran le infilò l’anello proprio dove stava la
fede del loro matrimonio.
"Buon anniversario amore mio." Le disse il ragazzo poco prima di
baciarla.
Sakura iniziò a piangere e abbracciò forte Shaoran,forse per convincersi che
non era tutto un sogno.
"Ti amo,ti amo tantissimo..." mormorò lei continuando ad abbracciarlo.
"Anch’io,da sempre,da quando mi sono reso conto di quanto sei fantastica e da
quanto la mia vita sia più bella accanto a te..." proferì lui tenendola stretta
a sé.
La ragazza si staccò e si asciugò le lacrime.
"Dai andiamo!" esclamò lei trascinando il marito per la mano.
"Cosa? Ma Sakura e la cena? Ce ne andiamo così?" domandò Shaoran
disorientato.
"Certo!" disse Sakura "Ho in mente un programmino un po’ diverso!"
Il ragazzo naturalmente colse la malizia nello sguardo della moglie così fu
lui ad iniziare a trascinarla.
"Forza Sakura insomma? Andiamo!" la incitò.
In men che non si dica i due si ritrovarono ancora davanti all’albergo.
Correndo si infilarono in ascensore e lì non riuscendo a resistere alla foga
del momento iniziarono a baciarsi con le mani che vagavano un po’ ovunque.
Giunti al loro piano Shaoran la prese in braccio e la portò davanti alla
porta della loro stanza aprendola con un piede e riochiudendola con un
calcio.
Lasciò cadere Sakura sul letto e poi tornò a chiudere a chiave onde evitare
che qualcuno rientrasse come quella stessa mattina.
la ragazza si distese sul letto e cominciò a ridere fino a quando non arrivò
Shaoran che si mise a cavalcioni sopra di lei ed iniziò a slacciarle il vestito
bianco che indossava quella sera buttandolo con nocuranza in qualche angolo
della stanza lasciandola solo con gli indumenti intimi.
Sakura lo obbligò a girare alchè lei fu sopra di lui. Gli slacciò i bottoni
della camicia con una lentezza immane in modo da far perdere un po’ le staffe al
ragazzo.
"Vuoi una mano?" domandò ironico Shaoran.
La ragazza fece una finta faccia stizzita,poi con un violento strattone
strappò gli ultimi bottoni rimasti e gli tolse la camicia.
"Ehy Sakura ma mi hai rotto la camicia!" esclamò il ragazzo
scandalizzato.
"E che t’importa?" le domandò Sakura maliziosa iniziando poi a baciarlo
intanto che le sue mani si lavoravano i pantaloni del ragazzo.
Tolti anche questi Shaoran si girò di nuovo portando la ragazza sotto di
sé.
"Uffiii!" si lamentò Sakura con voce da bambina.
Shaoran riprese a baciarla e lei gli passò le mani intorno al collo
attirandolo più vicino a sé.
Il ragazzo nel frattempo le portò le mani dietro alla schiena e le sganciò il
reggiseno lanciando anche questo chissà dove in quella stanza,poi le sue mani si
abbassarono fino ad arrivare agli slip della ragazza.
Glieli sfilò lentamente,proprio usando lo stesso giochetto che aveva
adoperato lei con la sua camicia facendola aspettare un po’.
Sempre senza interrompere quel lungo bacio Sakura accarezzò il petto di
Shaoran passando suoi suoi pettorali,poi sugli addominali ben definiti
(descrizione del fisico di Shaory *ç*!! Nd me) arrivando infine ai suoi boxer
che sfilò senza ulteriore indugio anche perché era abbastanza snervata dal dover
attendere di nuovo.
Tolto anche l’utlimo indumento più nulla impediva di andare fino in fondo ma
i due aspettarono qualche secondo staccandosi e guardandosi negli occhi:nessuno
bussava alla porta e nessun cellulare stava squillando,questa volta era davvero
tutto calmo.
Sakura sorrise e riattirò a sé il viso di Shaoran riprendendo a baciarlo e
dopo qualche istante i ragazzo era dentro di lei.
Dopo tutta una giornata di insuccessi finalmente erano riusciti ad andare
fino in fondo.
"Siamo arrivati!" esclamò Sakura appena varcata la soglia di casa.
Keiko corse come una pazza verso i suoi genitori e saltò al collo della
madre.
"Mammaaaa! Papiiiiii! Finalmette!!" disse la bambina contenta che finalmente
i suoi genitori fossero tornati a casa.
"Vi siete divertiti?" domandò la piccola andando verso il padre e prendendolo
poer mano.
"Certo,molto." Disse Shaoran prendendola in braccio.
La bambina mise il muso.
"Però la prossima votta portate anche me!" disse Keiko un po’
contrariata.
"D’accordo amore,vedremo di accontentarti!" proferì Sakura sorridendole.
"Allora apetto il prossimo anniversario!"
Eheh Shaory che porcellino però,pensa solo a quello!!
Allora,inanzitutto grazie a Sakura93thebest che mi ha convinto a
scrivere questo cap,poi ringrazio tantissimo tutti quelli che seguono e
recensiscono: Sakura93,Sakuretta94,Piajoe22,Monny
e
Robby,Ichigo_91,Yumemi,Sakurabethovina!!
Grazie anche a tutti quelli che leggono solo!
Ciauuu alla prossima shot!!
Bacioni,la vostra so!!
|
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Capitolo 5 *** Once Again ?? -part one- ***
nuovo
Vi do il permesso di lapidarmi per aver aggiornato questa povera raccolta
dopo tantissimo tempo…ç_ç mi dispiace,sono imperdonabile!! Poi io mi dico…dovrei
continuare anche l’altra storia perché sono indietro in un modo pazzesco (ho
scritto inizio e fine,mancano praticamente tutti i cap intermedi =_=’’’’),ma
ultimamente la mia concentrazione è tutta dedicata a Twilight *__* ( ed alla
nuova fiction basata su Twilight che sto scrivendo),quindi l’ispirazione per
l’altra storia sta prendendo il largo…sooob!
Beh,vi anticipo che questo cap l’ho diviso in due perché sennò veniva una
cosa esageratamente lunga ^__^ dopo questo posso solo augurarvi buona
lettura!
Once Again ?? –part one-
L’estate ormai si avvicinava,lo si poteva nitidamente sentire dal vento
fattosi più caldo e dalle giornate che si allungavano sempre di più,anche se lo
si poteva comunque capire dando solamente uno sguardo al calendario. Quella
mattina Keiko si svegliò presto,cosa molto rara per lei avendo ereditato dalla
madre la sua innata capacità per alzarsi sempre in ritardo. "Evviva!" esclamò
aprendo la finestra della sua stanza e dando un attento sguardo a ciò che la
circondava. "È quasi ettate! Poi ci sono le vacanze ettive!" questo era in fondo
l’unico motivo della sua iperattività mattutina. La bambina corse al piano
inferiore notando che Shaoran era già alzato e stava preparando la colazione
mentre Kero stava aspettando impazientemente la sua dose mattutina di
cibo. "Buongionno papi! Buongionno Keo!" disse lei con un sorriso
avvicinandosi al tavolo e facendo dei piccoli saltelli per riuscire a sedersi
sulla seggiola molto alta. "Buongiorno tesoro." Disse Shaoran avvicinadosi a
lei per sollevarla permettendole di sedersi. La piccola sorrise ma poi si
guardò attorno con sguardo interrogativo. "Dov’è la mamma?" domandò confusa
anche dal fatto che quella mattina era il padre a preparare la colazione. Li
si riavvicinò ai fornelli. "Sai oggi non sta molto bene..." proferì il
ragazzo. "No? Che cos’ha?" chiese la bimba curiosa. "Mah non saprei
dirti..." ammise Shaoran portando in tavola la colazione. "Probabilmente è solo
un’influenza passeggera,non preoccuparti." Concluse infine accarezzandole i
capelli. Keiko,rassicurata da quelle parole,prese a mangiare soddisfatta la
colazione quando un rumore di passi le giunse alle orecchie. Dalla porta
della cucina fece il suo ingresso Sakura: volto pallidissimo,due occhiaie nere
che proprio stonavano col colore dei suoi occhi,viso stanco e passi che
trascinavano i piedi sul pavimento anziché alzarli da
terra. "Buongiorno...suppongo..." disse lei arrancando fino alla più vicina
seggiola per posarci stancamente il suo corpo inerme. "Sakura,ma ti avevo
detto che non dovevi alzarti!" esclamò Shaoran fissandola con disappunto ed
agitandole davanti un mestolo. "Devo andare al lavoro...." mugunò lei
stancamente intanto che allungava una mano nel tentativo di arraffare una fetta
di pane tostato. "Ridotta così? Ah te lo sogni tesoro. Tu oggi di casa non
esci!" proferì infine Li con tono autoritario. La ragazza,davvero stanca e
stremata,sbocconcellò la fetta di pane,poi si lasciò cadere pesantemente sul
tavolo. "Figurati Shaoran-kun...oggi dovevamo fare l’inventario in
negozio...non posso stare a casa..." ammise Sakura cercando di rialzarsi. Il
marito sbuffò appoggiando il mestolo sul ripiano della cucina e togliendosi il
grembiule. Si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio riportandola nella
camera da letto. Sakura però tentò di oppore resistenza a quella rimozione
forzata dandogli dei colpetti senza vigore sul petto. "Dai lasciami...devo
andare al...lavoro..." proferì lei stancamente prima di addormentarsi di botto
fra le sue braccia. Shaoran scosse la testa rassegnato all’orgoglio tremendo
di Sakura e la portò nella loro stanza adagiandola delicatamente sul
letto. Tornò poi al piano terra,dove lo stavano aspettando una Keiko ed un
Kero vistosamente preoccupati. "Ma la mamma ta bene? Non l’ho mai vitta così
male..." mormorò la bambina trattenendo un poco le lacrime. "Ma certo!"
esclamò Shaoran sorridendo, "È solo un’influenza passeggera non vi
preoccupate,domattina si sveglierà pimpante come sempre!"
Casa Li. Giorno seguente. Ore 3 e 45 del mattino.
CRASH! Al sentire quel frastuono Shaoran si alzò immediatamente da letto e
raggiunse il piano inferiore armato di ciabatta,nel timore che qualche
malintenzionato si fosse intrufolato in casa sua. Raggiunse la lavanderia,da
dove proveniva tutto quel rumore,e si rese conto che non erano dei
criminali. "S-Sakura..? Che ci fai in piedi a quest’ora del mattino?" le
domandò il ragazzo confuso mentre metteva per terra la pantofola. La ragazza
poggiò a terra un pesante mucchio di abiti. "Oh buongiorno Shaoran-kun!"
esclamò la giovane prendendo ferro da stiro ed asse. "C-che cosa stai facendo
amore? ti rendi conto che sono quasi le 4 del mattino?" le disse Li nel tono più
gentile possibile,certamente nemmeno lui poteva essere di buon umore svegliato
di soprassalto nel cuore della notte. Sakura premette un bottone del ferro da
stiro ed una profonda nuvola di vapore investì il povero ragazzo,che finì mezzo
ustionato. "Oh mio Dio,mi dispiace Shaoran-kun!" esclamò la ragazza lasciando
ricadere l’arnese sull’asse da striro e correndo in soccorso del marito che
aveva tutta la faccia rossa. "Però...mpfff..." sogghignò allora. "Con la
faccia color cremisi sei proprio ridicolo!" disse poco prima di mettersi a
ridere come una pazza senza nemeno avere un motivo logico. Shaoran la fissava
basito. Da quando in qua sua moglie era diventata così pazza? Ad un certo
punto un odore di bruciato li investì,il ferro abbandonato dalla ragazza aveva
leggermente bruciacchiato qualcosa. Veloce Sakura si rialzò ed afferrò
l’elettrodomestico,constatando spiacevolemente che aveva mezzo fritto una
camicia di Li. Dopo quest’ultimo disastro il ragazzo si caricò di peso la
moglie sulle spalle e la riportò di sopra. "Ma che cavolo fai Shaoran?? Devo
ancora finire di stendere i panni!" protestò la ragazza colpendolo sulla
schiena. "Dannazione Sakura,è notte! La notte le persone normali dormono,o
no?" le domandò lui leggermente alterato,ma dalla ragazza non ricevette nessuna
risposta. Si era di nuovo addormentata di botto cullata dai suoi
movimenti.
Quando fu finalmente un orario del mattino decente,i componenti della
famiglia iniziarono a svegliarsi. Quando la piccola Keiko scese,notò che era
nuovamente il padre a preparare la colazione. "La mamma è ancora malata?"
domandò la bambina preoccupata mentre si arrampicava sulla seggiola per
sedersi. "Non proprio tesoro,è solo stanca. Ieri notte..beh..è un po’ lungo
da raccontare..." ammise il ragazzo servendo la colazione a tavola. Si
sentirono all’improvviso dei pesanti passi che scendevano le scale ed infine un
mezzo tonfo accompagnato da un "Porca p...." Ma Shaoran aveva velocemente
tappato le orecchie alla figlia poco prima che la frase potesse finire. Per
fortuna;la sua innocenza sarebbe stata preservata almeno per altri 3 o 4
anni. La porta della cucina sbattè violentemente e fece ingresso una Sakura
tutta incazzosa con una faccia livida,tanto sembrava avercela con il mondo
quella mattina. "Ehy tu!" urlò indicando Shaoran. "Sappi che non ti ho
perdonato per ieri sera! Non mi hai lasciato svolgere le mie mansioni
domestiche!" disse con un tono di voce abbastanza minaccioso. "Sìsì
Sakura,ok." disse il ragazzo distrattamente,tutto intento a finire di preparare
il pranzo per Keiko che avrebbe poi consumato all’asilo. L’espressione
arrabbiata di Sakura cambiò radicalmente al notare che suo marito non l’aveva
nemmeno ascoltata. Sembrava sul punto di arrabbiarsi ancora di più ma ad un
certo punto le sue labbra s’incurvarono all’ingiù e delle lacrime cominciarono a
nascere nei suoi occhi. "L-lo sapevo!! Non mi ascolti mai quando ti parlo sei
un insensibile! Insensibile insensibile!" esclamò la ragazza nascondendo il viso
fra le mani ed abbandonandosi ad un pianto disperato. Al sentirla piangere Li
levò la testa e le corse incontro per capirci qualcosa. "Ma perché ora
piangi?" le domandò basito,davvero confuso nel vedere la moglie in lacrime senza
nessun motivo scatenante. "Perché il nostro matrimonio si sta sfasciando!"
esagerò lei,parlando fra i singhiozzi. "Non vi lascierete mica vero?" saltò
su Keiko ad un certo punto,mettendosi a piangere pure lei. In quel momento le
due donne di casa Li stavano piangendo come due fontane e Shaoran,che era
proprio fra i due fuochi,non sapeva chi andare a consolare per prima. "Ma
insomma che cos’è tutto ‘sto chiasso?? Non si può dormire in questa casa!"
sbraitò Kero-chan,che era sceso al piano di sotto non riuscendo più a riposare
tranquillo con tutti quei rumori. "Aiutami peluche,qui non so più che cosa
fare!" disse Shaoran esasperato. Guardò di nuovo la moglie e la figlia che
ancora piangevano,poi un poco alterato da quel comportamento disumano lanciò un
urlo. "MA LA VOLETE FINIRE NO??" Avendole messe a tacere,si sentì
realizzato e continuò il suo discorso. "Allora,qui nessuno si sta
separando,d’accordo. Sakura non dire per l’aria che tira che il nostro
matrimonio sta andando in rovina!" disse un poco spazientito nei confronti della
ragazza che aveva spaventato a morte la piccola Keiko. "Scusa scusa
Shaoran-kun!" disse allora lei per tutta risposta con un sorriso radioso sul
volto. "Allora Keiko vieni che ti cambio per andare all’asilo?" disse poi con
volto solare rivolgendosi alla bambina. Kero e Shaoran la fissavano
basiti,ultimamente aveva dei cambi d’umore straordinariamente
repentini. Quando la ragazza e la figlia furono uscite dalla stanza il
peluche si sentì libero di esprimere la sua opinione. "Eppure questa
situazione è molto omologa ad un’altra successa un po’ di tempo fa.." disse Kero
fissando Li negli occhi. "Dici?....l’ho leggermente notato anch’io...."
ammise Li coprendosi il volto con una mano. "Se lo hai fatto di nuovo sono
sicuro che Touya ti sbrana,assolutamente....." asserì il guardiano
deglutendo. "A meno che non ci sbrani prima lei Cerberus...te la ricordi?"
domandò il ragazzo,leggermente terrorizzato. "E chi se la dimentica
più,nanerottolo? I nove mesi più strani di tutta la mia vita..." Si
guardarono per un attimo infinito negli occhi e poi scoppiarono a ridere. "Ma
va,figurati se è successo di nuovo!" esclamò Shaoran agitando una mano. "Già
moccioso,sarebbe proprio strano,direi che per ora Keiko basta e avanza!" rispose
Kero sorridendo. Non sapevano però che la stessa Sakura,nonostante fosse
altamente sclerata negli ultimi giorni,si era accorta che qualcosa nel suo
comportamento non andava. Quello stesso pomeriggio,prima di andare a prendere
Keiko all’asilo,era passata dal medico per fare alcune analisi,ma soprattutto
per confermare anche tutti i suoi dubbi. Ci sarebbero volute due settimane,ed
in tutto quel tempo la ragazza non faceva altro che pensare a tutti i pro ed i
contro che quella situazione presentava. Certo,un altro bambino le sarebbe
piaciuto davvero tanto,in fondo quella casa era un poco grande per loro e così
alle volte pensava che sarebbe stato bello riempire tutto quel silenzio che si
creava ogni tanto con la presenza di un altro figlio. D’altro canto,Shaoran
si trovava già abbastanza in difficoltà solo con Keiko,figuriamoci se avesse
avuto un altro bambino piccolo a carico,sicuramente sarebbe impazzito. Sakura
si scopriva,alle volte,ad accarezzarsi il ventre,quasi fosse già sicura di
tutto,come se fosse stata già conscia della verità,anche se ancora non ne aveva
le prove certe. Due settimane dopo,esattamente come le aveva chiesto il suo
medico,si era ripresentata allo studio e le analisi avevano confermato tutte le
sue idee. Incinta di nuovo. Un altro bambino stava per entrare nella famiglia
Li. Se ne uscì dalla clinica con tutti quei fogli di risultati in mano e si
sfiorò di nuovo il ventre,questa volta con la certezza che davvero c’era
un’altra vita lì. Non vedeva l’ora di dirlo a Shaoran,così corse a casa più
in fretta che potè per dare la bella notizia a tutta la sua famiglia. Quando
arrivò Li era già in casa. Ineffetti aveva fatto molto tardi quella sera,dato
che appena uscita dal lavoro era subito corsa dal dottore. "Bentornata,e viva
meno male!" esclamò Shaoran non appena la ragazza mise piede in
soggiorno. "S-scusami Shaoran-kun!" proferì lei alquanto trafelata. "Non
ti sei dimenticata nulla?" le domandò il ragazzo fissandola severo. Sakura si
guardò intorno un po’ intimorita da quello sguardo. "Dimenticata? No,non
penso. Ma di che cosa stai parlando?" chiese lei confusa. Li sospirò,davvero
sua moglie aveva la testa fra le nuvole di recente. Si alzò e le si avvicinò
ticchettandole con un dito sulla fronte. "Dico solo due parole: asilo e
Keiko." Disse lui senza cambiare espressione. Il volto della ragazza sbiancò
all’istante. Era stata così presa da quella novità che si era totalmente
scordata di sua figlia. "O-oddio!!" esclamò Sakura portandosi le mani sul
volto. "Già!" asserì Shaoran allontanandosi da lei. "Non preoccuparti,una
delle sua maestre mi ha chiamato al lavoro dicendomi che non eri passata a
prenderla,così sono andato io." La ragazza si abbandonò a sedere sul
divano,come aveva potuto scordarsi di Keiko? Pensò seriamente in quel momento
di essere una pessima madre. "Come mi dispiace povera piccolina...." mormorò
la giovane prendendosi il volto fra le mani. "Dove sei stata? Non è da te
dimenticarsi una cosa così importante..." le chiese Li sedendosi accanto a
lei. "Ehm....preferirei dirlo a cena davanti a tutti,ok?" disse lei senza
incrociare lo sguardo del marito. "Beh..poco male..." proferì il
ragazzo,abbastanza confuso da tutta questa segretezza. "La cena è quasi
pronta." Shaoran si alzò per finire di apparecchiare mentre Sakura andò a
chiamare Keiko e Kero-chan al piano di sopra. La ragazza bussò alla stanza
della bambina ed entrò senza attendere risposta. "Senti Keiko..mi dispiace
per oggi pomeriggio...ma la mamma ha avuto una strana giornata..." proferì la
giovane parlando con la bambina che le dava le spalle e non accennava a
voltarsi. Keiko tentò di tenere il broncio alla madre,ma appena aveva sentito
la sua voce si era abbandonata in un sorriso e dopo le sue scuse si era voltata
correndole incontro per abbracciarla. "Non impotta!" esclamò stringendola
forte. Sakura sorrise e la prese in braccio. "Forza Kero-chan. Vieni a
mangiare,è pronta la cena!" Al sentire la parola "cena" il peluche si
risvegliò dal suo pisolino e si precipitò al piano inferiore,guidato anche da un
delizioso profumino di pasta al sugo. La ragazza riuscì a fare due o tre
scalini con la bambina in braccio ma al quarto crollò e quasi Keiko non le cascò
giù dalle scale. "S-scusami Keiko ma la mamma è un po’ stanca,potresti
scendere per favore?" le domandò Sakura con la voce più dolce possibile. La
bambina sorrise e corse da sola al piano terra dove fu raggiunta,dopo qualche
secondo,anche dalla madre. Consumarono il pasto in un silenzio
tombale,nessuno sembrava avere voglia di aprire la bocca. Sakura era troppo
stanca addirittura per mangiare,non se la ricordava così pressante una
gravidanza. Consumato il pasto la ragazza prese il coraggio a quattro mani e
si decise ad annunciare ciò che aveva scoperto. "Ehm..io vi dovrei dire un
cosa..." mormorò Sakura abbassando lo sguardo ed arrossendo
terribilmente. "E-ecco,lo so che ultimamente mi sono comportata in modo un
po’ strano e di questo mi scuso,ma temo che continuerà a capitare anche in
futuro..." continuò la ragazza,stando ben attenta a non incrociare lo sguardo di
nessuno. "Che cosa intendi dire?" le chiese Kero,che non capiva assolutamente
niente di quel discorso un po’ complicato. "Eheh..beh ecco,sì
insomma....io..sarei..incinta di nuovo ecco!" esclamò la ragazza sorridente
alzando due dita,proprio come fra poco sarebbero stati i suoi figli. Kero
chan sputò tutto quello che stava bevendo,Keiko tentennava il capo da una parte
all’altra perché stava cascando dal sonno ed anche perché non sapeva che cosa
volesse dire la parola "incinta",Shaoran divenne cianotico,spalancò la bocca e
cadde secco sul pavimento svenuto. "Ehm..qualcuno ha qualche domanda?" chiese
alla fine ironica. La piccola si svegliò dal suo stato di intorpidimento ed
alzò la mano prendendo la parola. "Io...cosa vuol dire essere
incinta?" Per prima cosa però la ragazza si preoccupò di fra rinvenire il
marito,che era proprio caduto a terra come una pera cotta. "Shaoran? Shaoran!
Su non morirmi adesso,aspetta almeno che i tuoi figli siano maggioreni ed
autosufficienti." Diceva Sakura intanto che dava degli schiaffetti più o meno
violenti sul volto al ragazzo nel cercare di farlo tornare in sé. Lentamente
Li aprì gli occhi,convinto di essere ancora nel suo letto e che quindi tutto
quello che era capitato era stato frutto di un bruttissimo
sogno. Completamente sveglio,però,si rese conto che non si trovava in camera
sua,bensì in cucina e che quindi tutto quello che era capitato era
reale. "Tesoro ti senti bene?" gli domandò Sakura sorridendogli. Il
ragazzo si alzò in piedi guardandosi un poco attorno leggermente
frastornato,infine si risedette pesantemente sulla seggiola,cosa che anche
Sakura fece. "Sìsì,sto bene...scusami Sakura se ho reagito così,però
sai...insomma è una notizia..bella forte ecco..." disse il ragazzo grattandosi
la testa,ancora un po’ incredulo per quello che sua moglie gli aveva appena
detto. "N-non sei...contento?" domandò la ragazza con tono triste ed
abbassando il capo. "Come? Certo che ne sono felice Sakura,come potrei non
esserlo?" rispose Li sorridendole convinto. Al sentire quella risposta
convinta,Sakura alzò il volto,sorridendo. "Io non ho acora capito cosa ta
succendendo..." sbuffò Keiko stufa di tutti quei misteri. "Beh
Keiko,significa che presto avrai un fratellino o una sorellina." Disse Sakura
alla bambina,che ora la fissava con occhi sognanti. "Davvero? Che bello!
Allora io voio una sorellina per giocare con le bambole!" esclamò la bambina
contenta di quella notizia. "Ma stellina,non possiamo deciderlo noi se avere
un bambino o una bambina!" affermò la ragazza scoppiando a ridere. Keiko però
la guarava perplessa. "Ma sì invece,basta andare al negozio di bambini e
scegliere...è semplice!" dichiarò la piccola portandosi un indice al
mento. La giovane iniziò a fissarla stravolta. "I-il negozo...di bambini?
Ma Keiko chi te l’ha detta una cosa simile?" le chiese Sakura sempre più
confusa. "È stato il mio papi!" asserì innocentemente la
bambina. "Ehm...io dovrei lavare i piatti,se non vi dispiace!" esclamò
Shaoran sentendosi chiamare in una causa del genere,ma un’occhiataccia della
moglie lo costrinse a riposare il sedere su quella seggiola improvvisamente
diventata alquanto scomoda. "Spiegami un po’,Keiko,questa storia del negozio
di bambini..." esordì Sakura iniziando a tamburellare le dita sulla
tavola. La bambina alzò gli occhi al cielo,tentando di ricordarsi tutto ciò
che il padre le aveva spiegato un po’ di tempo prima. "Alloooora...il mio
papi mi ha detto che esittono dei negozi di bambini,dove le mamme e i papà vanno
per comprare i loro bambini,e lì scelgono come li voiono. Semplice!" dichiarò
sorridendo. La ragazza si voltò sconvolta verso Shaoran che la fissava
sarcastico. "Negozi...di bambini?" domandò lei ancora incredula dalla grande
cagata che suo marito aveva raccontato alla bambina. "Non guardarmi così,non
è colpa mia! Questa bambina una mattina appena alzati salta su e mi chiede
"Papi,papi,come nascono i bambini?" cosa avrei dovuto dirle? Le raccontavo la
storia del polline e dell’ape? Mi ero appena svegliato ed è stata la prima cosa
che mi è venuta in mente...non potevo certo raccontarle la verità!" dichiarò lui
per giustificarsi con la ragazza che ancora lo fissava omicida. "D’accordo
Shaoran però non potevi inventarti qualcos’altro? Proprio un negozio di bambini?
Povera la mia piccola,crescerà con dei terribili traumi infantili!" esclamò la
ragazza prendendosi il volto fra le mani,intanto che si faceva venire un’idea
per rimediare a tutte quelle idee sbagliate che la figlia aveva in
testa. "Trovato!" esclamò contenta. "Stellina ascoltami bene!" disse poi
rivolgendosi alla figlia. "Tì mamma!" "Allora,tutte quelle cose che ti ha
detto il papà non sono corrette,quindi ora che ne dici se lui ti rispiegasse
daccapo come nascono davvero i bambini?" proferì Sakura entusiasta. "C-CHE
COSAAA?!!"
Lo interrompo qui,anche perché sennò non saprei proprio dove fermarmi hihi!
Tanto l’altro pezzo è solo da completare,quindi lo posterò presto,promesso!!
Scusatemi ma ho un sonno pazzesco,perciò non posso ringraziarvi apertamente
come vorrei,ma al prossimo cap lo faccio promesso!
Ringrazio
Sakura93thebest,Yumemi,Sakuretta94,Sakura93,Piajoe22,Ichigo_91,Monny e Robby
e Sakurabethovina per aver recensito lo scorso cap!!
A presto!! Mmm….kissà con quale fiction aggiornata..mistero! ^____^ taoo
bacioni!!
A proposito,consiglio caldamente,a chi non l’abbia ancora fatto,di leggere
quel bellissimissimissimo libro di "Twilight" scritto da Stephenie Meyer!! È
semplicemente DIVINO e Edward..beh..indescrivibile! Lui è bellissimo e
dolcissimo!!
Taoooooooooooooooo!
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Capitolo 6 *** Once Again ?? -part two- ***
nuovo
Chi è quella scema che promette di aggiornare presto e poi
non lo fa mai? *me alza la mano* però capitemi per favore…T_T ho
sempre così tante cose da fare….uff…a proposito,oggi mi
hanno dato il pagellino delle insufficienze,fortuna che ce l’ho solo in latino ed
in chimica,ma non sonoleinsufficienzechemipreoccupano…=_=’’’ è il mio comportamento che lascia molto
a desiderare in effetti…eheh..chissà che voto mi metteranno in condotta?
Mah!
Comunque mi dispiace per la piattezza di questo capitolo,non è uscita una
cosa proprio brillante,ma mi serve da introduzione per la prossima parte della
raccolta ^___^
Ora vi lascio al cap,buona lettura!!
"C-CHE COSAAA?!!" urlò Shaoran alzandosi in piedi di scatto. "Dai
tesoro,non puoi lasciare certe idee strambe nella testa di tua figlia come fosse
niente! E al prossimo bambino che cosa dirai? Che l’abbiamo ordinato su un
catalogo di vendita per corrispondenza?" affermò Sakura adirata. Al sentire
quelle parole il ragazzo si rassegnò,la moglie ineffetti non aveva tutti i
torti. "D’accordo Sakura me ne assumo la responsabilità ed ora spiegherò a
nostra figlia per filo e per segno come nascono i bambini." Affermò il ragazzo
convinto. Sakura sorrise compiaciuta,infine trascinò Kero-chan fuori dalla
stanza e lasciò che Shaoran e Keiko parlassero tranquillamente della
riproduzione umana. "Trauma in aggiunta per quella povera bambina!" esclamò
la bestia del sigillo poco prima di essere totalmente uscita dalla porta della
cucina. La piccola lo fissava curiosa dall’altra parte del tavolo,lui invece
sudava freddo. In che modo poteva spiegare una cosa come il sesso ad una bambina
di circa quattro anni? "Ehm...allora Keiko..i bambini nascono...beh,come
spiegarti...insomma all’inizio ci sono una mamma ed un papà,giusto?" iniziò lui
un po’ titubante e notevolmente in imbarazzo per la delicata
situazione. "Tì,una mamma ed un papà." Ripetè Keiko dando segno di essere
molto attenta ed interessata alla spiegazione del padre. "E poi questa mamma
e questo papà..come dire..." Sakura chiuse del tutto la porta della
cucina,smettendo di spiare i due intenti in una conversazione del
genere. "L’hai fatto apposta,non è
vero?" le domandò Kero,scoprendola a ridacchiare sotto i baffi. (vi risparmio
la spiegazione di Shaoran sulla riproduzione..penso sia lacosapiùsaggiadafare..=_=’’’’) "Non
proprio..vorrei vedere se Shaoran-kun riesce a fare una cosa del genere,diciamo
che è una specie di prova di dimostrazione della maturità!" esclamò la ragazza
convinta. "Ora però se non ti dispiace..avrei un impegnetto un poco più
urgente! Dimmi poi com’è andato Shaoran!" disse ancora poco prima di fuggire
verso il bagno tappandosi la bocca con una mano per non rigettare sul
pavimento. Kero-chan sorrise,poi riaprì la porta della cucina,notando con
piacere che Shaoran era riuscito nell’ardua impresa. "Hai capito adesso?" le
domandò il ragazzo asciugandosi il sudore dalla fronte. Che discorso
impegnativo. "Quindi gli adulti fanno quette cose per avere un bambino?"
chiese Keiko per tutta risposta,ancora un po’ incredula alla spiegazione datale
poco prima. Li annuì convinto,così la bambina non potè far altro che
crederci. "Certo che voi grandi fate cose così trane...non vi capicco..nono!"
disse poi la piccola scuotendo la testa rassegnata. Il ragazzo si alzò in
piedi sospirando rasserenato dal grande ostacolo appena superato
brillantemente. Fece il suo ingresso anche il peluche che aveva iniziato a
ridere come un pazzo e non accennava a smetterla. "Dovrebbero regalarti una
tazza con scritto World’s Greatest Daddy,lo sai ragazzino?" ironizzò
Kero. Shaoran gli si avvicinò minaccioso e gli schioccò un dito sulla
fronte. "Zitto baka-peluche!" esclamò poco prima di sparire alla ricerca
della moglie. "Sakura comunque è in bagno a rimettere i pasti degli ultimi
cinque giorni!" esclamò la bestia comprendendo bene dove il ragazzo stesse
andando. Shaoran raggiunse in bagno la moglie,che in quel momento era seduta
sul bordo della vasca massaggiandosi lo stomaco. "Ehy Kaiju!" scherzò il
ragazzo sedendole accanto."Tutto bene?" le domandò infine spostandole i capelli
da davanti al viso. "N-non proprio...non mi sentivo così male con Keiko..."
ammise la giovane un po’ preoccupata. "Non ci pensare Sakura,sono sicuro che
non è niente di allarmante. Piuttosto,io mi allarmerei ora,dato che dovremmo
dare la notizia alle nostre famiglie e non so se ti ricordi Touya che ci ha
detto la scorsa volta..." asserì Shaoran passandole un braccio sopra le
spalle. "Eheh...me lo ricordo eccome...^_^’’ "
"CHE COSA AVETE DETTO?!" "Dai fratellone calmati,non essere così
agitato,non fa bene alla salute!" "Sakura ha ragione spilungone,tutta
quell’agitazione potrebbe avere delle conseguenze!" Soggiorno di casa
Kinomoto. Poco più di quattro anni prima. "Insomma,come faccio a calmarmi?!
Tu,incinta di quel nanerottolo?! E mi spieghi io come faccio a non rompergli la
faccia ora?!" urlava Touya camminando nervosamente avanti ed indietro dopo aver
ricevuta la notizia della dolce attesa della sua sorellina. Lui era l’unico
tanto agitato,Fujitaka aveva fatto subito i suoi complimenti ai
ragazzi. "Vuoi picchiarti per caso?! Io sono pronto forza,fatti sotto!"
esclamò Shaoran alzandosi in piedi e seminando tempesta con suo
cognato. Sakura lo trattenne afferrandolo per la maglia e lanciò
un’occhiataccia a Touya. "Shaoran è mio marito ormai,non pensi che per una
coppia sposata sia normale avere dei figli e farsi una famiglia?" domandò la
ragazza tetando ancora di trattenere Shaoran che si dimenava in direzione di suo
fratello. "..." Touya non rispose più niente. Ineffetti il ragionamento di
sua sorella non faceva proprio nemmeno una grinza. Lei ed il cinese ora erano
sposati e non c’era nulla di sbagliato nella decisione di mettere su
famiglia. "Uff..e va bene mocciosi,però uno solo! Parlo con te cinese,fai
un’altra volta a mia sorella una cosa del genere e giuro che ti picchio sul
serio!" dichiarò fissando Li con sguardo di sfida. "Tsk! Parli come se il
merito di questo bambino fosse solo mio!" affermò Shaoran voltando di scatto la
testa da un altro lato e mettendosi a braccia conserte. Al sentire quelle
parole,però,Touya andò su tutte le furie. "Argh! Non me lo ricordare,dannato
moccioso! Se penso a quello che hai osato fare con mia sorella mi viene da
piangere!" esclamò Kinomoto allontanandosi da quella stanza.
"Quando glielo diciamo?" chiese Sakura un po’ in apprensione. "Mmh..sì
trovato,che ne dici di dirglielo una volta nato il bambino?" propose Shaoran
guadagnandosi anche un piccolo pugno dalla moglie. "Shaoran!" esclamò
scandalizzata Sakura, "Non scherzare,sto parlando seriamente!" "Ok ok,domani
andiamo a trovare tuo padre e lo diciamo anche a
Touya." "D’accordo...speriamo che vada tutto bene..." mormorò la ragazza
pensierosa.
La sera dopo. Portico di casa Kinomoto.
"Allora Shaoran-kun,ti raccomando di non aizzarti fin da subito con mio
fratello,ok?" disse la ragazza mentre sotto la porta della sua vecchia casa
ripassava col marito ciò che avrebbero dovuto fare quella sera. "Lo so Sakura
è da quando siamo usciti di casa che mi dici esattamente le stesse cose."
Proferì esasperato Shaoran,che dopo tutte quelle raccomandazioni sul fatto di
andare d’accordo con Touya non ne poteva proprio più. "MI STAI PERCASO
ACCUSANDO DI ESSERE RIPETITIVA?!" urlò all’improvviso la ragazza colpita da un
attacco di isteria. "Ma no,lo so che sei agitata ed il tuo umore è a pezzi
però cerca di calmarti!" le consigliò Li afferrandola per le spalle e cercando
di rassicurarla un po’. "La mamma è nevrotica!" esclamò Keiko,che si era
momentaneamente seduta sul dondolo che suo nonno le aveva messo apposta lì nel
porticato anni prima. "Chi te l’ha insegnata questa parola??" le domandò
Shaoran avvicinandosi un attimo a lei. "Keo,dice che la mia mamma è diventata
nevrotica,ma non so cosa vuole dire..." ammise allora la bambina portandosi una
mano al mento. "Lo sapevo...sono nevrotica e ripetitiva!!" guaì Sakura poco
prima di mettersi a piangere come una fontana. "Eh no ti prego,non puoi
piangere proprio adesso!" esclamò il ragazzo ricorrendo dalla moglie nel
tentativo di evitare un diluvio. "Amore mio,siamo sotto questo portico da
almeno 15 minuti e non abbiamo nemmeno suonato il campanello per farci aprire,ti
sembra normale?" le chiese Shaoran fissandola convinto. La ragazza dissentì
con la testa. "Allora suona,forza!" aggiunse poco prima di asciugarsi le
ultime lacrime. Con mano ferma e sicura Shaoran si avvicinò al campanello e
lo suonò due volte. Pochi secodni più tardi arrivò Fujitaka ad aprire la
porta. "Oh,ciao ragazzi. Non vi aspettavo qui stasera,non mi avete
avvertito,vi avrei invitato a cena!" esclamò l’uomo un po’ sorpreso da
quell’improvvisata della figlia e del genero. "Ciao nonno!" urlò Keiko poco
prima di saltargli al collo rischiando di far cadere entrambe. "Ecco la mia
nipotina preferita!" proferì abbracciando forte la bambina, "Voi che fate lì
sulla porta? Entrate forza!" disse infine rivolgendosi a Sakura e a
Shaoran. "Ehm..papà Touya è in casa?" domandò la ragazza titubante nel mentre
che richiudeva la porta di casa. "Sì certamente,ora si sta facendo una
doccia." Affermò Fujitaka lasciando cadere la nipotina sul divano del salotto.
"Perché me lo chiedi?"
La ragazza scosse la testa. "Così per sapere…anzi…ineffetti avremmo una cosa
da dire a tutti e due."
Detto questo,il discorso cadde lì. L’uomo capì che sia figlio che genero non
avevano tanta voglia di perdersi in vari fronzoli,così decise di lasciarli in
pace,concentrandosi solamente sulla sua nipotina.
"Keiko ti andrebbe un po’ di gelato? Lo zio Touya l’ha portato a casa
stasera." Le chiese Fujitaka con volto sorridente.
La bambina si alzò in piedi stracolma di gioia,basta così poco per renderci
felici da piccoli.
"Tiii! A me va!" poi il suo entusiasmo si mosrzò un poco e guardò dubitante i
suoi genitori. "Sempre se mamma e papi voiono…posso?"
Sakura le sorrise. "E perché no?"
la bambina lanciò un urletto di felicità,infine corse verso la cucina in
attesa che arrivassero il nonno ed il gelato.
Stancamente,Fujitaka si alzò ma prima di raggiungere Keiko si diresse verso
la figlia ed il genero.
"L’avete cresciuta splendidamente…" esordì ad un certo punto indicando con un
cenno della testa la stanza dove stava la piccola Keiko.
"Grazie papà…" rispose Sakura a mezza voce.
L’uomo sorrise comprensivo. "Farete un ottimo lavoro anche con l’altro."
Concluse avviandosi verso la stanza dove la nipotina lo aspettava.
Sakura e Shaoran si osservarono per qualche istante negli occhi
increduli,finchè Li non distolse lo sguardo e si alzò in piedi voltandosi verso
il suocero.
"Fujitaka-san…come fai a saperlo?" gli domandò il ragazzo esterrefatto.
"Non dimenticatevi che sono la reincarnazione del signor Clow Leed…" (ho poi
scoperto che si chiama Leed e non Reed!! Che storia!! Nd me)
Detto questo l’uomo uscì di scena lasciando i due ragazzi da soli.
"Beh…" disse Shaoran incerto dopo qualche secondo di silenzio. "Tuo padre lo
sa…resta solo Touya..vedrai che non si arrabbierà…più di tanto…"
I due rimasero nel salotto seduti l’uno accanto all’altra per almeno altri
venti minuti prima che il tanto atteso Touya facesse il suo ingresso nella
stanza.
Aveva indosso una semplice tuta grigia e si stava frizionando i capelli con
un asciugamano.
"To’!" esordì una volta entrato in cucina, "Il cinesino e la mia kaiju*!"
"C-ciao nii-san!" salutò Sakura balbettando.
Shaoran,invece,non disse nulla,si limitò ad abbassare lo sguardo incrociando
le braccia al petto ed iniziò a sudare freddo.
"E la mini-kaiju?" domandò,riferendosi ovviamente a loro figlia.
"Smettila di chamarla mini-kaiju!" sbottò Sakura,"A me hai rovinato
l’infanzia con quel nomignolo!"
Il ragazzo si mise a ridere e si sedette stancamente sul divano che stava
affianco a quello dove erano seduti i due ragazzi.
Fecero il loro ritorno Keiko e Fujitaka,la prima stava ancora
smangiucchiandosi una coppetta di gelato alla panna,il primo era abbastanza
teso. Probabilmente anche lui già sapeva che il figlio avrebbe fatto una scenata
davanti ai due ragazzi.
Il moro attese che sia il padre che la nipotina riprendessero posto sul
divano prima di ricominciare a parlare.
"Allora? A cosa dobbiamo questa improvvisata?" domandò il ragazzo smettendo
di asciugarsi i capelli ancora gocciolanti.
Fujitaka scosse la testaun po’ comunque divertito dalla situazione..come non
esserlo?
Shaoran e Sakura si fissarono negli occhi per un momento che parve
interminabile,poi si strinsero una mano ed annuirono decisi.
"Touya…" iniziò Shaoran un po’ titubante.
Il ragazzo lo guardava curioso,non capendo bene dove il cognato stesse
cercando di andare a parare.
"Cosa?" lo esortò a quel punto il moro,un po’ scocciato dall’attesa.
"E-ecco noi…noi…beh,noi…" belbettava Li,nel tentativo di dire tutto al
ragazzo.
Sakura invece si stringeva nervosamente con le mani l’orlo della
gonna,tetando di calmarsi un po’.
"Noi…ecco…" Shaoran scosse la testa. Niente da fare,non ce la faceva.
"Volevamo augurarti buon compleanno!" esordì infine,non trovando nessun’altra
scusa migliore di quella ,lì su due piedi.
Fujitaka si prese il viso fra le mani mentre Sakura,senza essere vista da
Touya,piantò un calcio ben assestato nella gamba del marito.
Touya,dal canto suo,era rimasto abbastanza perplesso.
"Ma se il mio compleanno è fra quattro mesi =_=’’ "
La ragazza afferrò Shaoran per la camicia e lo costrinse ad abbassarsi fino
ad arrivarle a meo di cinque centimetri di distanza.
"Razza di deficiente! Che scusa ti sei inventato?? E poi perché non gliel’hai
detto?" abbaiò sottovoce Sakura.
"E perché non lo fai tu,allora?!" sbottò a quel punto Li,che era stufo di
doversi sempre preoccupare di Touya per ogni singola cosa.
Sakura a quella provocazione si alzò,tutta decisa a rivelare la verità al
fratellone.
"Allora?" domandò Touya inarcando un sopracciglio.
"Ehm…" iniziò Kinomoto giocherellando nervosamente con le mani. "Sì
fratellone! Tanti auguri! Tanti auguri!" concluse infine,sventolando una
mano.
Shaoran,essendo gentiluomo,non le tirò un calcio ma le diede un piccolo
pizzicotto che la fece sussultare.
I due si rassegnarono,quella sera non ce l’avrebbero fatta a dire tutto a
Touya. Così,scartando il motivo principale della loro visita,iniziarono a
parlare del più e del meno fino a quando non si fece ora di tornare a casa.
"Non fate casini voi due!" raccomandò Touya ai due ragazzi mentre si stavano
congedando sulla porta di casa.
Shaoran e Sakura risero,più per il nervosismo che per altro.
Il moro si chinò poi all’altezza di Keiko e le diede un bacio sulla
guancia.
"Anche tu fai la brava,mi raccomando!" le disse carezzandole la testa.
"Tì!" fu l’unica risposta della bambina,che gli sorrise.
"Ciao e buona notte!" dissero all’unisono i due ragazzi poco prima di aprire
la porta di casa.
Ma,appena prima di uscire,la bambina si ricordò di una cosa importante.
"Nonno! Zio Touya! Lo sapete che la mia mamma è incitta?"
Touya si chinò di nuovo e sorrise alla bambina che lo fissava
innocentemente.
"Incinta,dici?" le chiese sorridendo.
"Tì."
Lo sguardo del moro si alzò infine sui due colpevoli,il suo caro cognatino e
la sua dolce sorellina.
Sembrava sorridere. Brutto,bruttissimo segno.
All’improvviso la sua espressione si tramutò in pura ira ed indicò i due
ragazzi puntandogli incontro il dito.
"VOI DUE!! DISGRAZIATI!!!" urlò in preda ad una crisi isterica.
Si voltò poi verso Shaoran,che considerava come il vero colpevole della
faccenda,e lo afferrò per il colletto della camicia.
"Soprattutto tu,dannato moccioso! Lo hai rifatto! Te l’avevo detto che non
dovevi farlo più! Non ci posso credere!"
"Touya,ma che dici? Non è colpa sua. Non è colpa di nessuno! È un bambino
porca miseria,niente di sbagliato. Non c’è niente di sbagliato in una nuova
vita!" esordì Sakura,bloccando il fratello dallo spaccare il naso al suo povero
marito.
Non sapendo cosa replicare alle parole di Sakura,il ragazzo mollò Shaoran ed
indietreggiò di un paio di passi.
"Ma perché deve sempre finire così?!" si chiese Touya mezzo disperato
portandosi le mani nei capelli.
La piccola Keiko gli si avvicinò e gli strattonò la t-shirt richiamando la
sua attenzione.
"Io sono contenta di avere un fratellino o una sorellina." Disse la bambina
entusiasta.
Come si poteva rimanere seri davanti a tanta innocenza?
"Ed è giusto,Keiko,essere felici." Le rispose il moro carezzadole la
nuca.
"Però voi due…" disse infine rivolgendosi a Sakura e Li, "Cerchiamo di darci
una calmata,con i figli!"
La ragazza divenne tutta rossa,un po’ per l’imbarazzo,un po’ per la
rabbia.
"TOUYA!!"
*per chi non lo sapesse,Kaiju è praticamente il modo in cui Touya chiama
sempre sua sorella (praticamente sta per "mostriciattolo")
Lo so,non è un granchè..mi dispiace!! Proprio sono fusa ultimamente e non
riesco nemmeno a scrivere..sigh!
Cmq ringrazio:
Sakura93 : sono contenta che il cap ti sia piaciuto!
^___^ ho cercato di fare una Sakuronzola il più fuori possibile,spero di essere
riuscita nell’intento. Riguardo alle rielaborazioni sulla riproduzione umana di
Shaoran,meglio metterci una pietra sopra ihih poverino lui!! ^___^ ciauuu
bacioni tvtttttttb!!
Piajoe22 : sensei! ç_ç non dire queste cose col
monopattino,lo sai che mi fai paura >_< cattivo monopattino! Cmq mi è
arrivata la lettera sensei!! con l’autografo di Leuzzo *___* bellissimo!! Ite
missa est coca cola is the best! Poi questa me la spieghi poi!!! Cmq Leo ai
pavoni è proprio affezionato,eh? Ciauu sensei bacioni
tvttttttttttttttttttttttttb!
Ichigo_91 : sorèè!!
Dai,non ci sentiamo da…qualche oretta ^___^ comunque sorè,adesso vengo io a
controllare che tu non venga più ipnotizzata da quelle cavolo di macchinette
>_< !! fanno male alla salute sorè! Cmq oggi al telefono mi hai fatto
crepare dal ridere,poi con sta storia di tua madre e della visita XDXD come fa
la kiattola: nononono! ^___^ ciauuz sorè bacioni
tvtttttttttttttttttttttttttb!
Sakuretta94 : è vero,Shao mi è uscito alquanto
ooc..XDXD riguardo a Keiko,lo penso anch’io che assomigli a sakuronzola da
giovane per il carattere,tutte e due sono un po’ ritardate poverine…^___^ per
il/la nuovo/a pargolo/a in arrivo,chissà se sarà maschio o sarà femmina…? ^____^
mistero!! Hihi ciauuu bacioni tvtttttttb!
Sakura bethovina :
ritachan! Mi è piaciuto il tuo sfogo iniziale! Penso che ne farò uno
anch’io:pepepepepepe! Ok a posto! Beh che dire,riguardo alla spiegazione di Shao
ho pensato che fosse meglio lasciar perdere =_=’’’ non trovavo nulla di
intelligente da fargli dire XDXD però dai è tantissimo che non ci sentiamo più
su msn sigh!! Ciauuuu bacioni tvtttttttttttttttttttttttb!
Monny e Robby : che
bello!! Un'altra Twilight-fan!! Cmq la fan fiction è ancora in via di sviluppo
purtroppo,mi piacerebbe pubblicarla presto! Ho riadattato la storiuccia della
Meyer e ci ho messo in mezzo sakura e Shao…spero uscirà infine qualcosa di
decente ^___^ ciauuu bacioni!
Yumemi : sere diciassettenne da un giorno! Ma è vera
questa storia dei semi d’anguria?? XDXDXD adesso appena ci ribecchiamo su msn me
la spieghi. Cmq dai apparte la nostra materia preferita (ginnastica! >_<
)sembra che il tuo comple sia andato proprio bene giagia!! Poi la collanina
lolitosa…kawaii *___* hihi ciauu sere bacioni!
Un grazie va anche al mio amò (Sakura93thebest) che per cause di forza
maggiore non può recensire e anche a tutti quelli che solo leggono!
Ciauuuu! Al prossimo cap!
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Capitolo 7 *** Shaoran's Tortures Never Give Up =_=''' ***
nuovo
Ciao a tuttiii ^__^’’ (me è pronta per essere lapidata!) mi scuso per
il ritardo ma tra una cosa e l’altra non ho più avuto tempo di scrivere
capitoli per questa storia ç___ç me fa schifo!! Comunque ora prometto che cercherò
di farmi perdonare, soprattutto per l’interruzione dell’altrastoria…=_=’’’
Alloooora, che dire per reinserirci un po’ nella trama? Touya sembra avere
accettato la gravidanza di Sakura, quindi tutto dovrebbe essere tornato alla
normalità, o forse no?
Ihih detto questo vi lascio al capitolo! Buona lettura
^__^
Shaoran’s Tortures Never Give Up =_=’’’
E così il peggio era passato. Touya sapeva della gravidanza della sorella ed
aveva, anche se a malincuore, acctteto la situazione senza spaccare la faccia a
Shaoran.
Passò circa una settimana da quel giorno, le nausee di Sakura si erano fatte
più frequenti, le sue voglie sempre più strane ed i suoi sbalzi d’umore sempre
più repentini, e tutto questo aveva fatto sì che Li si dimenticasse di fare una
cosa abbastanza importante.
Quella sera tornò a casa dal lavoro stanchissimo, l’avevano abbastanza
sfruttato in ufficio, e nonostante sperasse di mettersi a tavola per gustare una
deliziosa cenetta sfornata dalle mani d’oro di Sakura sapeva già, molto
tristemente, che non sarebbe mai andata così.
Quando sua moglie era incinta non aveva più cognizione di alcun tipo, era
capace di infilare manciate di sale nell’acqua per la pasta e definirla poi
ancora insipida, lo aveva imparato in quei lunghissimi nove mesi di travaglio
con la piccola Keiko.
Varcò la soglia di casa e non appena mise piede nell’ingresso il telefono
cominciò a suonare.
Trovandosi questo sul tavolino posto accanto alla porta Li lo afferrò per
primo e rispose.
"Pronto?"
"Ciao, Shaoran. Sono tua madre, colei che non chiami più da circa un mese!"
esclamò una voce adirata al di là della cornetta.
Il casano si battè una mano sulla fronte.
"Scusami mamma, ma sai, sono successe un po’ di cose e non ho trovato il
tempo di chiamarti." Si giustificò lui togliendosi le scarpe ed avviandosi con
il cordless in cucina.
"Lo so, me ne sono resa conto!"
"Che intendi dire?" le domandò Li raggiungendo la stanza dove Sakura, strano
ma vero, sembrava essere intenta a cucinare qualcosa di commestibile.
"Intendo dire che non hai nemmeno trovato il tempo per chiamarmi ed
avvertirmi che Sakura aspetta un altro bambino!" disse alterata Yelan.
Sakura si voltò verso la porta della cucina, dove Shaoran si era fermato, e
salutò il marito con un cenno della mano, gesto che venne ricambiato da Li con
un sorriso.
"Eh? Ah, sì, sì. Hai ragione." Proferì il ragazzo senza nemmeno aver
ascoltato davvero la madre intanto che si avvicinava a Sakura.
Le diede un bacio a fior di labbra e gli chiese come stesse intanto che la
madre ancora sbraitava dall’altra parte del telefono.
"Shaoran, ma mi stai ascoltando?!" gli chiese adirata.
"Sì, è stata una bella sorpresa anche per noi." Proferì di nuovo Li dando poi
un altro bacio alla moglie.
La donna si rassegnò, capì che non era il caso di parlarne con lui.
"Passami Sakura, che sarà meglio secondo me!" gli ordinò scocciata.
Il ragazzo passò il telefono alla castana senza fiatare.
"Pronto?" rispose lei incastrando la cornetta tra l’orecchio e la spalle
mentre girava con un mestolo del sugo di pomodoro.
"Ciao Sakura, sono io, Yelan." Proferì la donna gioiosa di parlare con la sua
nuora di nuovo in dolce attesa.
"Ciao Yelan!...sì, sì, sto bene, e tu?...no, figurati, va tutto bene, le
nausee sono fastidiose come al solito ma non è nulla di insopportabile."
Proferiva la ragazza mentre sfaccendava con i fornelli.
Shaoran le si avvicinò da dietro e l’abbracciò accarezzandole il ventre che
già iniziava a mostrare un minimo di rigonfiamento.
"Lo sai com’è fatto Shaoran, è peggio di un bambino dispettoso, ma…" Sakura
posò una delle sue mani su quelle di Li, che ancora erano posate sul suo addome,
e prese a carezzarne il dorso mentre ascoltava attentamente ciò che Yelan le
stava dicendo.
"M-ma no, non ce n’è bisogno, ce la caviamo perfettamente e…..ah, avete già
anche affittato un appartamento? Ma cosa……sì, è qui accanto a me, glielo
dirò….va bene, ciao Yelan."
Sakura chiuse la conversazione e posò il cordless sul ripiano della cucina,
osservando poi suo marito con sguardo preoccupato.
"Che hai?" le chiese ansioso lui. "Non ti senti bene?"
La ragazza scosse energicamente la testa.
"No, non si tratta di questo…ecco, tua madre mi ha detto che lei e le tue
sorelle hanno intenzione di venire qui in Giappone per un po’…" gli disse lei
stando un po’ sul vago.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio, confuso.
"Un po’ quanto?" le domandò Li timoroso, però, della risposta.
"Ehm…fino a quando…non nasce il bambino…" ammise lei voltandosi di nuovo
verso il fornello.
"Cosa hai detto?!" urlò Shaoran facendo rigirare Sakura nella sua direzione.
"Resteranno qui per nove mesi interi?!"
"Giorno più, giorno meno…" sorrise la ragazza sarcastica.
A Li cascarono le braccia, non poteva crederci. Avrebbe dovuto sopportare sua
madre e quelle sue rumorosissime sorelle per tutto quel tempo?
Sakura spense il fornello e finì di mescolare insieme gli ingredienti per la
pasta.
"Dai Shaoran, non fare quella faccia, è pur sempre la tua famiglia, no?"
proferì la castana mettendo in tavola la cena.
"Non diresti così se fossi nel tuo solito stato fisico!"
Il ragazzo si sedette a tavola disperato, prendendosi la testa fra le mani e
borbottando parole incomprensibili.
Sakura gli sorrise, dandogli una pacca sulle spalle intanto che andava verso
le scale per chiamare Keiko e Kerochan.
Rimasto solo nella stanza, il ragazzo si mise a fissare quell’invitante
piatto di pasta al sugo fumante e decise di dargli un assaggio in anteprima, in
modo da affogare i suoi dispiaceri nel cibo.
Non l’avesse mai fatto…
Quando Sakura tornò al piano di sotto suo marito era riverso inerme sul
tavolo, con un espressione disgustata dipinta sul volto.
Gli corse incontro atterrita e lo scrollò per le spalle nel tentativo si
svegliarlo.
"Shaoran, che cosa è successo?" le domandò visibilmente preoccupata.
"Sakura…" mormorò disperato lui, stringendo forte la forchetta che aveva
nella mano destra. "Questa pasta…questa pasta…"
La ragazza osservò il piatto perplessa, infine afferrò la posata dalle mani
del marito e se ne mise in bocca una bella forchettata.
Iniziò masticando velocemente, poi sempre più piano, fino ad arrestare
completamente quel movimento.
"Accidenti…" proferì la giovane con le lacrime agli occhi. "È disgustosamente
dolce…"
"Non sarà perché hai confuso il sale con lo zucchero?" le domandò ironico il
guardiano delle carte che si era rassegnato anche per quel giorno ad ordinare
l’ennesima pizza d’asporto del mese.
Sakura si avvicinò al ripiano della cucina e sollevò il barattolo che
conteneva il sale da cucina, infilandovi dentro la punta del dito per poi
estrarla ed assaggiarne il contenuto.
"Oh no…" disse la castana abbattuta. "Quando ho messo sale e zucchero nei
rispettivi contenitori ho invertito i barattoli…"
Keiko la fissò sconvolta, non poteva davvero credere che anche quella sera la
cena era saltata.
"Ma mamma! Io sono ‘tufa di mangiare pizza!" si lamentò la bambina sedendosi
goffamente sulla seggiola davanti a quella del padre.
"Oh insomma, non è colpa mia, io sono incinta, sapete?!" esclamò scocciata
Sakura intanto che rimediava all’errore madornale che aveva fatto, rimettendo
sale e zucchero nei barattoli corretti.
"Non dare la colpa alla tua condizione se sei così imbranata!" disse sicuro
Kero prima di avvicinarsi al frigorifero per estrarre qualcosa da sgranocchiare
in attesa dell’ormai solita pizza serale.
"Come la volete stavolta?" domandò Shaoran alzandosi in piedi per raggiungere
il telefono e chiamare la pizzeria d’asporto che ormai li conosceva bene.
Quella notte aveva fatto relativamente freddo, nonostante ormai l’estate si
stesse avvicinando sempre di più, così si era aggiunta un'altra tortura al
povero Shaoran in quei giorni di gestazione della sua Sakura: i piedi congelati
della sua adorata mogliettina piazzati proprio sopra la sua pancia.
Era un suo vizio, che sicuramente non avrebbe perso mai, quello di usare suo
marito come piccola stufa umana nelle notti fredde.
Non contenta così, però, a metà nottata, dato che asseriva di continuo di
essere in preda al freddo totale, si avvinghiò a Li come una cozza fa con lo
scoglio, finendo, nel sonno, per addormentarsi sdraiata addosso a lui.
Dato che, infine, continuava ad agitarsi anche da addormentata, per Shaoran
fu impossibile dormire oltre quella notte, ma la cosa non gli dispiacque
affatto.
Aprì gli occhi la mattina successiva, quando la sveglia suonò. Evidentemente
infine era riuscito a dormire.
Sakura era ancora lì, nella stessa posizione, addormentata accoccolata sul
suo petto.
Molto lentamente, Shaoran la sollevò e la fece ricadere dolcemente sul
materasso, in modo da non svegliarla, infine le baciò la fronte carezzandole i
capelli.
Quando le sue labbra incontrarono il suo volto, però, si rese subito conto
che qualcosa non andava: infatti era molto più calda del solito.
Poggiò una mano sulla sua fronte, scostando di mezzo la frangia. Sicuramente
aveva la febbre.
Al contatto con la mano fredda di Li Sakura si risvegliò di soprassalto,
facendo sobbalzare il cinese che ancora la guardava apprensivo.
"Scusa se ti ho svegliata,tesoro. Ma…ti senti bene?" le domandò preoccupato
sedendole accanto.
Kinomoto si guardò attorno frastornata, massaggiandosi la nuca con movimenti
circolari del palmo della mano.
"Non proprio…mi gira la testa…" ammise lei chiudendo gli occhi.
Il ragazzo notò solo allora che il suo viso era notevolmente arrossato.
"Hai la febbre, Sakura." Constatò lui passandole una mano sul volto.
"La tua mano è gelida…" sussurrò la giovane tremante a causa di un brivido
che le aveva percorso la schiena.
"Tu invece sei bollente. Oggi resti a casa, chiamo io la tua collega per
dirle che sei malata."
Questa volta Sakura non aveva nemmeno la forza di ribattere, la salute del
suo bambino veniva ovviamente prima della propria, quindi decise di dare ascolto
a Shaoran e non aggravare la sua situazione.
Si rannicchiò in posizione fetale stando al centro del letto e chiuse gi
occhi. La testa ora le martellava ed aveva tantissimo freddo, così iniziò a
tremare come una foglia.
Li la coprì e scese al piano di sotto, armandosi di telefono e di
termometro.
Intanto che risaliva le scale compose il numero di Haruko, la collega di
Sakura, e le spiegò tutto per filo e per segno.
Fortuna che quella ragazza era solare con tutti, così asserì che non c’era
problema per lei, poteva tranquillamente sostiuire Sakura nel suo turno di
lavoro.
Salì gli ultimi scalini con uno scatto e raggiunse la ragazza in camera da
letto.
Si era addormentata di nuovo, sonno dovuto alla debolezza, e tremava più di
prima, stretta nelle pesanti coperte.
Le provò la temperatura, constatando spiacevolmente che sfiorava all’incirca
i 39 gradi.
La svegliò di nuovo, facendole delle leggere carezze sul capo.
"Sakura? Come ti senti? Dimmi qualcosa." La esortò lui.
La ragazza aprì stancamente gli occhi fissando quelli castani di Shaoran.
"Non mi sento molto bene…" ammise lei cercando con la sua mano quella di
lui.
Li gliela strinse, guardandola apprensivo richiudere gli occhi e sprofondare
di nuovo in un sonno leggero.
Indugiò qualche istante scrutando il suo viso, infine si decise e compose il
numero del suo ufficio.
Rispose quell’odiosa segretaria del vice presidente della compagnia.
"Ufficio del signor Hakuraze. Mi dica." Disse con quell’odiosa vocina
stridula.
"Sono io, Mariko, Shaoran."
"Ah, Shaoran. Come mai hai chiamato?" rispose di nuovo con tono di
sufficienza.
Maleducata e sfacciata come al solito. Se ancora lavorava lì era perché aveva
un gran balcone ed un paio di gambe chilometriche.
"Mia moglie sta male, oggi non vengo in ufficio, non la posso lasciare a casa
da sola." Dichiarò deciso Shaoran accarezzando la mano di Sakura che era ancora
stretta nella sua.
"Lo sai che Hakuraze non ne sarà affatto contento…"
"Non me ne frega niente di lui, Sakura sta male ed io a casa da sola non ce
la lascio!" esclamò seccato Li.
"Va bene, va bene Shaoran. Come vuoi. Spero che guarisca presto. Ciao." E
riattaccò secca la cornetta del telefono.
Il ragazzo posò il corldess sul comodino e sistemò meglio Sakura, che si era
addormentata in una brutta posizione.
Andò in camera di Keiko e la svegliò, preparandola poi per andare a
scuola.
"E la mamma?" domandò la bambina mentre il ragazzo le allacciava i bottoni
del grembiulino rosa.
"Ha la febbre Keiko, si è ammalata ancora." Le disse lui chinandolesi accanto
ed allacciandole le scarpe.
"È per colpa del bambino che ‘ta nella pancia della mamma?" chiese di nuovo
lei portandosi un indice al mento.
"C-come?" proferì Shaoran perplesso alzando il capo di scatto. "N-no
tesoro…almeno, non penso…"
"Cattivo bambino che fa ammalare la mia mamma!" esclamò risoluta la bambina
pestando un piede.
"M-ma Keiko! Non puoi dire così!" ribattè il padre fissandola scandalizzato.
"Forza andiamo a scuola!" disse infine, cercando di sviare l’argomento.
Il ragazzo fece scendere la bambina dalle sceale, chiedendole di aspettarlo
davanti alla porta, infine tornò per un attimo nella stanza dove ancora stava
Sakura.
La giovane era ancora piegata su sé stessa, il suo petto si alzava e si
abbassava velocemente, segno che il suo respiro si era fatto più corto.
Li andò in bagno e recuperò una salvietta, che bagnò con dell’acqua fredda;
ritornò poi nella stanza e si avvicinò al letto, posandole il canovaccio fresco
sul viso.
"Proprio nei momenti meno consoni ti vai sempre ad ammalare, vero?" proferì
sommessamente il ragazzo, tremendamente preoccupato per lei.
Se ne andò, esitando un altro attimo sulla porta mentre fissava Sakura
rigirarsi stancamente nel letto, infine scese gli scalini intraprendendoli a due
a due e raggiunse la bambina al piano di sotto.
"Andiamo Keiko!" esclamò lui aprendole la porta di casa.
La piccola scese la gradinata davanti a casa trotterellando ed era già pronta
ai soliti passi mattutini per andare a scuola, ma vide che il padre raggiungeva
il portone del garage ed estraeva un mazzo di chiavi, infilando una di queste
nella serratura.
"Cosa fai, papà?" domandò perplessa raggiungendo il ragazzo.
"Oggi niente passeggiata, Keiko. Andiamo in macchina, ci mettiamo meno
tempo." Asserì lui, aprendo l’auto con il telecomando elettronico.
Keiko corse entusiasta verso la Volvo del padre, completamente tirata a
lucido come sempre, e stette bene attenta a non ammaccare o sporcare nulla della
sua preziosissima macchina.
"A ‘cuola in macchina!" esclamò contenta alzando le braccia una volta
sedutasi sul sedile anteriore.
Li le allacciò la cintura di sicurezza, infine con un bel rombo fece partire
il motore, mise la marcia ed uscì dal garage.
Tornando indietro decise di fermarsi in una farmacia e di comprare a Sakura
delle aspirine, in modo da farle passare in fretta questa brutta influenza.
Era a poche centinaia di metri da casa quando il suo cellulare cominciò a
squillare.
Pensando che a casa potesse essere successo qualcosa, afferrò allarmato il
telefono richiando di andare anche fuori strada.
"Sì?"
"Shaoran, sono io." Dichiarò una voce di donna.
"M-mamma? Come mai mi chiami a quest’ora del mattino?" le chiese il ragazzo
rilassandosi sul sedile.
"Semplicemente per avvertirti che io e le tue sorelle stiamo per arrivare a
Tomoeda." Asserì Yelan.
"Come?" proferì Shaoran incredulo. "Ma quando?!"
"Esattamente fra venti minuti."
Li sbiancò di colpo, quella era la notizia più brutta che gli potesse
dare.
Sua madre era già arrivata a Tomoeda e vi si sarebbe fermata per più di nove
mesi.
"Venti minuti…" ripetè il castano ancora sconvolto.
"Esatto! Non sei felice, Shaoran? Ora avrai un po’ più di tempo per stare
insieme alla tua famiglia! Ed intanto noi potremmo prenderci cura di
Sakura."
Doveva essere un incubo. Sì, non c’era altra spiegazione logica! Eppure…il
telefono fra le sue mani aveva consistenza, la voce di sua madre la sentiva
nitidamente…ed ecco un’ulteriore tortura che Li avrebbe dovuto aggiungere alla
sua lunga lista.
Stavano per iniziare i nove mesi più lunghi di tutta la sua vita.
Muhaha! Come sono malvagia, faccio sopportare a Shao per almeno nove mesi sua
madre..XDXDXD me crudele!
Secondo voi cosa potrà capitare ora? Beh…questo non lo so nemmeno io XDXDXD
vedremo un po’ quando lancerò il mio cervello allo sbaraglio sulle pagine
bianche di word che cosa ne uscirà ^__^
Ringrazio specialmente Monny e Robby, Yumemi, Sakura93thebest, Piajoe22,
Ichigo_91, Lady Marion, Sakura Bethovina, Sakura93 e DarkSelene89Noemi per
aver recensito lo scorso cap e soprattutto per avere così tanta pazienza con me!
>__< grazieee!
Al prossimo aggiornamento, taooooo!! XDXD
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Capitolo 8 *** Marry Me! -flash back cap- ***
Ciao
a tutti! Dovrei fare dei compiti ora ma nel momento esatto in cui ho
preso il foglio per fare il riassunto della lettrice di francese mi
è tornata in mente Crazy Events ed il fatto che non la
aggiornavo più da quanto…? Dall’era dei
dinosauri? E poi mi sono ricordata di quel cap che avevo promesso ad
Enza un lontanissimo giorno di tanto tempo fa e che avrei dovuto
aggiungere a questa raccolta nonostante c’entrasse poi poco
con tutto.
La
mia idea era di inserire dei capitoli che parlassero del passato, una
sorta di cap flash back… forse adesso Enza si ricorda di
quale cap sto parlando XDXDXD (te lo ricordi amò??)
Quindi,
questo cap non c’entra assolutamente con il precedente,
bensì è il flash back di un evento avvenuto nel
passato, spero che vi piaccia! ^___^
Un’ultima
cosa, Yumemi-chan ha salvato questa FF convincendomi a togliere una
delle due cosucce che mi ero prefissata di mettere! (Però
Shele solo una, non tutte e due, lascio alla tua immaginazione di
sapere quale ho tolto ^___^)
Ah,
un’ultima cosa ancora! (Bastaaa! Nd tutti) volevo solo dirvi
che non ho proprio idea se in Giappone i diplomi delle superiori si
consegnano all’americana oppure no e, dato che non ho trovato
informazioni al riguardo, lo lascerò così.
Buona
lettura a tutti!
Marry Me !
Si
guardò nello specchio almeno una decina di volte prima di
essere completamente sicuro di avere tutto al posto giusto.
Quel giorno sarebbe
stato un giorno importante, per tanti motivi, non poteva assolutamente
permettersi di avere qualcosa fuori posto.
Si era appena
allontanato dalla specchiera quando, nervoso, ci rifece immediatamente
ritorno sistemandosi i folti capelli castani con le mani cercando di
sistemare quelle arruffate ciocche fuori posto.
Qualcuno
improvvisamente bussò alla porta della sua camera in maniera
sommessa, come se la persona al di là della soglia avesse
paura di spaventarlo.
“Shaoran,
posso entrare?” domandò una serafica voce di donna
pochi istanti dopo che la porta di noce si fu lievemente aperta.
Il ragazzo si
voltò verso di essa e realizzò che ad entrare
nella sua stanza era stata sua madre.
“Certo
mamma. Ho finito, se è ora sono pronto per
andare.” Affermò Li allontanadosi, finalmente una
volta per tutte, dal quel nefasto specchio.
“Ineffetti
io volevo parlarti un solo istante.” Dichiarò la
donna richiudendosi la porta alle spalle. “Ti
dispiace?”
Il castano scosse
la testa e si sedette sul letto, facendo cenno alla madre di fare lo
stesso.
“Di cosa
volermi parlarmi?” iniziò Shaoran una volta che
Yelan fu accanto a lui.
“Volevo
solo dirti che sono molto orgogliosa di te. Sai bene che io non avevo
visto di buon occhio il tuo trasferimento in Giappone solo per stare
accanto a Sakura…”
Il ragazzo sapeva
che doveva per forza esserci qualcosa sotto. Sbuffò seccato,
sua madre non sarebbe mai cambiata.
“Mamma,
senti…” tentò di ribattereare lui, ma
con un cenno della mano la mora lo zittì.
“Ma col
tempo, Shaoran, ho capito quanto quella ragazza sia importante per te
ed ho imparato a volerle bene, quasi come fosse figlia mia
ormai.” Ammise la donna rassicurandolo con un sorriso.
Shaoran le prese
una mano e le sorrise di rimando.
“Sono
felice di sentirti parlare così.”
Yelan si
alzò in piedi e si sistemò il lungo kimono rosso,
indossato apposta per quella giornata di festa, infine
riposò lo sguardo sul figlio facendo trapelare un
po’ di commozione dai suoi occhi.
“Sei
riuscito a portare a termine tutti gli obbiettivi che ti eri
prefissato, sia in abito affettivo che in quello scolastico.
Congratulazioni per il tuo diploma, figlio mio.”
Mormorò cercando di trattenere le lacrime di gioia in un
giorno per lei così carico di felicità.
Shaoran si
alzò lesto dal letto e si avvicinò alla madre
allarmato.
“Non
piangerai mica adesso, vero?” le domandò
asciugandole una lacrima che, dispettosa, era scappata dal suo occhio
destro senza chiederle il permesso. “È solo un
diploma!”
La donna prese un
fazzoletto dalla borsa che portava con sé e si
asciugò le lacrime che seguirono la prima.
“Non
è solo per il diploma…” ammise Yelan
osservando il figlio malinconica.
“No?”
Li la fissava un po’ confuso. “Oltre al diploma per
cosa allora?”
La mora non
rispose; si allontanò dal figlio e raggiunse la scrivania,
prendendo poi da sopra questa un confanetto in velluto blu e
mostrandolo al ragazzo sorridente.
“Ah…”
proferì Shaoran abbassando lo sguardo imbarazzato ed
arrossendo lievemente. “Parli di quello…”
La donna
annuì sorridendo ed aprì il confanetto, guardando
commossa il bellissimo anello di fidanzamento in fine oro bianco che vi
era custodito all’interno.
“È
davvero bellissimo… scometto che a Sakura
piacerà.” Asserì Yelan avvicinandosi al
figlio e posandogli il delicato oggetto fra le mani.
“Dici
davvero?” le domandò il ragazzo osservando ansioso
il piccolo diamate incastonato sul sottile anello.
“Certo!”
esclamò la mora posando le sue mani su quelle del castano e
chiudendogliele dolcemente attorno al soffice scatolino. “Hai
parlato con Touya e Fujitaka?”
“Sì.”
Asserì Li. “Sono andato da loro ieri
sera… Fujitaka ovviamente mi ha dato la sua benedizione, ma
avresti dovuto vedere la faccia di Touya quando ho domandato ad
entrambi il permesso di chiedere a Sakura di
sposarmi…”
Shaoran
sbuffò ripensando all’espressione allibita del
moro quando lui aveva pronunciato le parole “Sakura”
e “sposarmi”
nella stessa frase.
“Glielo
chiederai oggi?” gli chiese di nuovo la donna mentre,
scuotendo la testa divertita, aggiustava la cravatta della divisa del
ragazzo.
“Ancora
non lo so…” ammise Shaoran pensoso abbassando il
capo. “Più che altro è trovare il
coraggio di farlo…”
Yelan lo
guardò stupita. “Il coraggio? Di che cosa hai
paura? Io sono sicura che la risposta sarà palesemente
affermativa.” Disse infine con un sorriso.
“Ne sei
così convinta? E se rifiutasse? Magari non vuole correre
così… se rifiutasse non so che potrei fare, non
la voglio perdere solo perché sono impaziente.”
Shaoran si stava
agitando per niente, costruendosi in testa delle paranoie che non
avevano né capo né coda.
La madre lo
afferrò per le spalle e gli voltò la testa in
modo che fu costretto a fissarla in quei profondi occhi cinerei.
“Figlio
mio tu ora devi calmarti!” esclamò Yelan
bloccandolo con la sola forza del suo profondo sguardo. “Lei
non dirà di no, ne sono sicura.”
Li le sorrise
dolcemente, posandole una mano sulla spalla. “Grazie,
mamma.”
Infine il suo
sguardo ambrato cadde sulla sveglia che era sul comodino accanto al suo
letto e si rese conto che si stava facendo molto tardi.
“Caspita,
sarà meglio andare!” esclamò il giovane
in ansia afferrando la giacca azzurra della divisa scolastica del liceo
Seijou che giaceva sul copriletto. “Raduna tutte le tue
figlie, altrimenti faremo tardi!”
C’era una
gran ressa nel cortile della scuola e, in mezzo a tutta quella gente,
non riusciva a distinguere la figura dell’unica persona che
in quell’istante avrebbe voluto vedere.
Si faceva strada
fra quella immane folla trascinandosi dietro l’intera
famiglia che non ne poteva proprio più di camminare a vuoto
per tutto l’edificio.
“Magari
è solo in ritardo.” Disse la giovane Fei Mei che,
stravolta dalla lunga camminata fatta, si era seduta sul bordo di un
muretto facendo riposare i suoi poveri piedi costretti nella morsa di
due scomodissime ballerine.
“Cavolo,
Sakura!” esclamò Shaoran prendendosi il volto fra
le mani rassegnato. “Anche il giorno del diploma devi essere
in ritardo?”
Si
sedette sconsolato sul muretto accanto alla sorella ciondolando la
testa mesto da una parte all’altra.
“Shaoran!”
si sentì chiamare all’improvviso.
Quella voce aveva
avuto la facoltà di farlo velocemente riprendere dal suo
stato di tristezza.
Levò il
capo e si alzò di scatto in piedi quando riconobbe la
persona che stava velocemente correndo verso di lui con la mano alta in
segno di saluto.
“Sakura!”
esclamò correndo a sua volta verso di lei con espressione
radiosa.
Si fermarono uno di
fronte all’altra e si diedero un leggero bacio a fior di
labbra per salutarsi.
“Sono
felice di vederti. Avevo il terrore che ti fossi addormentata,
sai?” le riferì Li prendendola per mano e
portandola verso la sua famiglia.
“Ineffetti…”
ammise la castana imbarazzata. “Fortuna che c’era
mio fratello a svegliarmi… a proposito di Touya, lo sai che
è da ieri sera che si comporta in modo strano? È
sempre arrabbiato e non capisco perché.”
Ogni singolo
muscolo del corpo del castano si irrigidì
all’istante. “S-strano? Ti ha detto qualcosa per
caso?”
Sakura
inclinò la testa di lato confusa. “No, so solo che
prima che io uscissi il pomeriggio con Tomoyo era normalissimo,
antipatico come al solito, ovvio. Quando poi la sera tardi sono tornata
era corrucciato, sembrava molto alterato.”
Li si
abbandonò ad un sospiro di sollievo ma, nonostante
ciò, la rigidità del suo corpo fu mantenuta viva
a causa dello sguardo acido del moro che ora stava alle sue spalle e
che il ragazzo sentiva addosso a sé.
“Tesoro,
mi sembri nervoso. Qualcosa non va? Agitato per il diploma?”
gli domandò Kinomoto un po’ preoccupata.
Shaoran
dissentì con un sicuro cenno del capo per rassicurarla.
“Tutto a posto, Sakura.” Le disse con un sorriso.
Rincuorata da
questo, la ragazza si congedò da lui per andare a salutare
in privato le donne di casa Li mentre il castano andò ad
intrattenersi col cognato e col suocero.
“Buongiorno
Fujitaka-san… Touya.” Salutò
cortesemente una volta raggiunti i due.
“Buongiorno
a te, Shaoran.” Rispose al saluto Fujitaka, arricchendo il
tutto con un sorriso radioso.
“
‘Giorno.” Bofonchiò Touya voltando la
testa da tutt’altra parte.
Il padre
fissò il maggiore dei fratelli Kinomoto con sguardo grave,
ma notando che questi non aveva intenzione di cambiare atteggiamento
decise di lasciare perdere.
“Un
po’ teso, figliolo?” domandò
l’uomo a Li posandogli una mano su una spalla.
Il ragazzo si
abbandonò ad una risata nervosa. “Un
po’…” ammise passandosi una mano fra i
folti capelli castani.
Il suo sguardo
dolce si soffermò poi sulla sua Sakura che stava discutendo
animatamente con sua madre di chissà che cosa, un argomento
che, probabilmente, la divertiva alquanto, vedendo il bellissimo
sorriso che si era aperto sul suo viso.
“Glielo
chiederai presto, vero?” disse all’improvviso
Fujitaka al ragazzo notando lo sguardo assorto con il quale stava
osservando sua figlia.
“Spero di
riuscirci, sì.” Rispose Li riportando la sua
attenzione all’uomo.
“Lei,
secondo me, non aspetta altro.” Gli disse infine Kinomoto
osservando con sguardo paterno Sakura.
Era cresciuta
davvero tanto in tutti quegli anni, Nadeshiko doveva sicuramente essere
orgogliosa di lei.
Una voce che
proveniva da un microfono ridestò l’attenzione di
tutti i presenti, annunciando che la cerimonia dei diplomi stava per
avere inizio.
I parenti dei
diplomandi presero posto nelle seggiole poste sotto al grande palco
mentre gli studenti si allinearono in una fila indiana composta,
aspettando di essere chiamati sul palco per ritirare
l’attestato che garantiva loro la libertà dalla
scuola.
“Ragazzi…
non posso credere che sia davvero finita…” ammise
Daidouji rattristata rivolgendosi ai compagni che stavano accodati
dietro di lei.
“Hai
ragione Tomoyo… è triste pensare che
l’anno prossimo non metteremo più piede in
un’aula...” proferì amareggiata Naoko
togliendosi gli occhialetti tondi ed asciugandosi le lacrime che
avevano preso a scorrerle lungo le gote arrossate.
“Questo
non è esatto!” la corresse
all’improvviso Takashi. “Pensa se qualcuno
vorrà diventare avvocato… metterà
piede in un’aula di tribunale, oppure…”
Voleva cominciare a
sparare le sue storie per compensare il fatto che non lo avrebbe
più potuto fare davanti a loro, ma Chiharu lo
strattonò per il solito, povero orecchio intimandogli
dolcemente di chiudere la bocca.
“Sia
Chiharu-chan che Sakura-chan sono state molto fortunate…
hanno mantenuto intatto il loro rapporto con Li-kun e Yamazaki-kun per
tutto questo tempo… è sicuro che voi non vi
perderete mai di vista.” Asserì con un sorriso
Rika mentre, con delle amichevoli pacche sulle spalle, consolava la
povera Yanagisawa in preda alle lacrime.
Il discorso avrebbe
voluto proseguire ma il preside aveva preso a chiamare gli alunni ad
uno ad uno.
“È
stato un piacere condividere con voi tutti questi anni di scuola
ragazzi, vi voglio bene.” Disse, per la prima volta con somma
serietà, Takashi poco prima di risistemarsi composto nella
fila.
E di sicuro tutti
gli avevano dato ragione.
Terminata la
cerimonia, tutte le famiglie si erano radunate di nuovo in piccoli
gruppi per congratularsi con i diplomati del liceo Sejou.
Shaoran e Sakura
corsero verso i loro famigliari orgogliosi tenendo fra le mani i loro
diplomi.
“Siete
stati davvero bravissimi ragazzi. Sono davvero commossa!”
esclamò Yelan asciugandosi le varie lacrime di commozione
che avevano preso a scorrerle sul viso.
“Ormai
non resta che una sola prova da affrontare, vero ragazzi?”
disse sibillino Fujitaka, rivolgendo specialmente lo sguardo si Shaoran.
La giovane Kinomoto
inclinò la testa di lato confusa mentre Li fissò
l’uomo a sua volta, annuendo sicuro.
“Andiamo
a pranzo, che ne dite? Io muoio di fame!” esclamò
all’improvviso Shei Fa richiamando l’attenzione dei
presenti.
Gli altri annuirono
e si recarono al ristorante dove insieme avevano prenotato per il
pranzo di festeggiamento del diploma.
Si sedettero ognuno
al proprio posto e mangiarono discutendo del più e del meno,
su cosa avrebbero fatto e nono avrebbero fatto ora che erano diplomati,
su quali erano i loro progetti per il futuro… le solite cose.
Shaoran,
però, non partecipò attivamente alla
conversazione instauratasi fra i componenti delle due famiglie; la sua
attenzione era focalizzata solo su Sakura e sull’anello che
portava nella tasca destra dei suoi pantaloni, anello che, stranamente,
sembrava essere più pesante ogni secondo di indugio in
più.
La guardava, mentre
era seduta tra Yelan e sua sorella Fei Mei, e studiava ogni singolo
cambiamento di espressione che i dolci lineamenti del suo viso
assumevano.
Quanto era
bella… lo aveva semopre pensato, fin dal prima momento in
cui l’aveva vista.
Avrebbe dovuto
perdere una creatura tanto celestiale, un dono del cielo esclusivamente
per lui, solo perché era un vigliacco?
Era quasi convinto
di chiederglielo… quasi… strinse nervosamente la
mano destra sul cofanetto che era avvolto dalla stoffa della tasca dei
pantaloni e cercò di fare appello a tutto il suo coraggio.
All’improvviso
eccola, la goccia che fece traboccare il vaso, ciò che gli
donò l’adrenalina necessaria per portare a termine
ciò che stava per fare.
Una volta accortasi
che Shaoran la stava insistentemente fissando con quei due profondi
occhi ambra, sul volto di Sakura si aprì un bellissimo
sorriso che dedicò solo a lui.
“Al
diavolo tutto!” sbottò il ragazzo scocciato,
alzandosi in piedi all’improvviso e battendo nel mani sul
tavolo.
Uscì dal
suo posto e si avvicinò a Kinomoto che lo fissava stupita,
non capendo bene che cosa stesse cercando di fare.
Shaoran
lanciò uno sguardo complice alla madre che, seduta accanto
alla ragazza, lo fissava sorridente.
“Mamma,
ti dispiace farmi spazio?” domandò risoluto il
castano.
La donna
dissentì con un cenno del capo e si alzò dalla
sedia, spostandola per dare al figlio lo spazio necessario.
“Certo che no, figliolo.”
Li le sorrise,
infine il suo volto ritornò serio e si
inginocchiò davanti a Sakura prendendole entrambe le mani
per stringerle nelle sue.
Touya si agitava
sulla sua seggiola come se avesse un fastidioso formicolio ovunque, ma
di sicuro non poteva interrompere la proposta di matrimonio di sua
sorella così si limitò a fare da passivo
spettatore alla messa in scena più terrificante che era in
grado di immaginare.
“Sakura…
io ti amo.” Disse sicuro Shaoran cogliendola alla sprovvista,
così tanto impreparata che la ragazza arrossì di
botto, vergognandosi del fatto che, ad ascoltarli, erano presenti tutti
i loro famigliari.
Dopo un attimo di
imbarazzo iniziale riuscì, però, a rispondergli
tornando un poco del suo colorito naturale.
“A-anch’io ti amo, Shaoran.”
Li le sorrise e le
baciò le dita di una mano, riprendendo poi a parlarle.
“Abbiamo passato insieme sei anni, anche se sembra
incredibile a dirsi, ti pare?”
Per tutta risposta
la ragazza assentì con un cenno del capo abozzando un tenero
sorriso.
“Eppure
per me ogni giorno che passo con te non è mai uguale
all’altro, c’è sempre qualcosa di nuovo
in te che scopro, non finisco mai di stupirmi stando al tuo
fianco.”
la ragazza aveva
tanta voglia di baciarlo dopo tutte quelle belle parole, ma non si
sarebbe mai nemmeno sognata di farlo davanti a tutte quelle persone.
“Amo il
modo in cui mi sorridi.” Continuò Li stringendole
le mani.”Amo anche quando fai affidamento su di me e piangi
sulla mia spalla, proprio come amo potermi svegliare al tuo finaco la
mattina e scoprire che non sei un sogno, bensì la mia
stupenda realtà.”
Quelle parole erano
troppo belle per essere dedicate solo a lei; improvvisamente si
ritrovò a piangere senza nemmeno accorgersene, profondamente
commossa da ciò che il ragazzo le stava dicendo.
Shaoran sorrise e
le prese il volto fra le mani asciugandole con i pollici quelle lacrime
che scorrevano imperterrite lungo le sue guance. “Mi faresti
l’enorme dono di poter condividere ancora tutto questo e
quant’ altro insieme a te, per sempre?” le
domandò infine sorridendole dolcemente.
“Sha-Shaoran…
che cosa…?” cercò di chiedere Sakura,
ma le parole le morirono in gola non appena vide Li mettersi una mano
in tasca e prendere da questa un cofanetto di velluto blu.
La castana si
portò entrambe le mani sulla bocca e sgranò gli
occhi quel tanto che ler era concesso di fare.
Shaoran
portò la piccola scatola più prossima alla
ragazza e la aprì mostrandole il contenuto.
“Sakura
Kinomoto, mi vuoi sposare?” chiese infine schietto, lasciando
la giovane di pietra.
Sakura, colta da
troppe emozioni nello stesso momento, si riportò entrambe le
mani sul viso e cominciò a piangere scossa da singulti che
le facevano sobbalzare le spalle.
“Sa-Sakura…
c’è qualcosa che non va?”
domandò Li mal interpretando la reazione della sua ragazza.
“Per caso non vuoi…?” disse infine
mesto, ritraendo l’anello.
la giovane si
scostò le mani dal viso permettendo al ragazzo di guardarla
dritta in quegli occhi giada ricolmi di lacrime.
“Ma certo
che lo voglio!” esclamò fra i singhiozzi
lanciandosi al collo di Shaoran con così tanta energia che
fece cadere entrambi stesi a terra sul pavimento del ristorante,
diventando una sorta di picolo spattacolo per gli altri presenti nel
locale.
“Però
potevi dirmelo che mi avresti chiesto di sposarti!” si
lamentò la giovane Kinomoto stringendosi forte al collo del
suo ragazzo. “Almeno mi sarei preparata psicologicamente alla
situazione!”
“Ma che
sorpresa era, se no?” le domandò lui allora
carezzandole il capo.
Li si
rialzò a sedere ed aiutò Sakura a fare
altrettanto, prendendole poi delicatamente la mano sinistra;
afferrò poi il piccolo anello d’oro bianco e lo
fece scivolare lentamente lungo il suo esile anulare.
“Questo
adesso è tuo… e lo sarà per
sempre.” Le disse infine Shaoran, anche lui un po’
commosso dalla situazione.
“Mi piace
questo per sempre…”
ammise la ragazza guardando entusiasta l’anello che portava
al dito.
I due si rialzarono
in piedi e si guardarono intensamente negli occhi.
“Oh,
al diavolo tutto e tutti!”
Fu il loro pensiero
unanime; lentamente si avvicinarono ed unirono le loro labbra in un
dolcissimo bacio in modo da sigillare pe sempre le loro reciproche
promesse di amore eterno.
Eh no,
però! Questo era troppo, oltre alla proposta di matrimonio
ora quel cinese della malora si baciava addirittura la sua povera
sorellina?
Scocciato, Touya si
alzò in piedi battendo entrambe le mani sul tavolo.
“Ora basta baci!!”
È
finita! Spero che vi sia piaciuto il cap flash back, ne volevo fare
degli altri, tipo quando Sakura scopre di essere incinta per la prima
volta (con conseguente reazione di Shaoran), la prima ecografia con la
piccola Keiko o cose così, ditemi un po’ voi cosa
ne pensate!
Dato
che è tardi non posso ringraziarvi singolarmente, per cui
ringrazio Lady Marion, Sakura93, Ichigo_91, Piajoe22, Sakura Bethovina,
Yumemi, Monny e Robby e Sakura93thebest per la recensione allo scorso
capitolo!
Ciaooooo!
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