La Strada più Lunga

di Khayla
(/viewuser.php?uid=334872)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Young Renette: Incubo ***
Capitolo 2: *** Ten: Bacio ***
Capitolo 3: *** Renette: Impressione ***
Capitolo 4: *** Ten: Porta ***
Capitolo 5: *** Renette: Terrore ***
Capitolo 6: *** Ten: Decisione ***
Capitolo 7: *** Renette: Fede ***
Capitolo 8: *** Ten: Vuoto ***



Capitolo 1
*** Young Renette: Incubo ***


La Strada più Lunga

Yung Renette: Incubo

 
L’uomo del caminetto era tornato.
L’aveva visto vicino alla finestra, svegliandosi di soprassalto, osservare la neve cadere lenta su Parigi, gli occhi che esploravano il cielo con sicurezza, quasi ne conoscessero ogni angolo, ogni singola stella nascosta dalle nubi.
Ne era stata felice, perché era così curiosa da quando lo aveva visto dall’altra parte delle fiamme.
Ma adesso era spaventata. Adesso era terrorizzata, perché il mostro che era spuntato da sotto il suo letto voleva lei, e sia lui sia il bizzarro individuo parlavano in un modo che lei non capiva, che la spaventava.
Fortunatamente aveva lui.
“Tutti hanno paura di qualcosa, anche i mostri sotto il letto!” Affermò l’uomo.
“Ma di cosa possono avere paura i mostri?”
“Di me!” Le lanciò uno sguardo guizzante, poi scomparve insieme alla creatura dall’altra parte del camino.
E Renette, con la mente confusa e un sorriso sulle labbra, pensò che dovesse essere un angelo per far paura ad un simile orrore.

[158 parole]


 

Angolo autrice scribacchina

E sono tornata! Più allegra (si fa per dire) che mai, reduce dall'aver rivisto The Girl in the Fireplace mi sono chiesta perchè mai questi due poveracci non li shippasse nessuno e ho deciso di rimediare.
La raccolta è ambientata durante tutto l'episodio e i vari punti di vista (Ten e Renette) sono alternati, giusto per complicare di più le cose. So di aver sforato parecchio dalla drabble, ma non è assolutamente una flash, quindi sopportate gli stiracchiamenti, vi prego ^^'
E giuro che, dopo aver finito questo orrore, mi dedicherò alla storia più fluff che esista e smetterò di scrivere deprimente.
Sì, come no ...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ten: Bacio ***


La Strada più Lunga

Ten: Bacio

“Ho così tante domande, e così poco tempo.” Sussurrò la ragazza, gli occhi fissi – letteralmente inchiodati – nei suoi, come se non volesse distogliere lo sguardo per il resto della sua vita.
E una frazione di secondo dopo si trovò con la schiena contro il muro e qualcosa di morbido sulle labbra.
Qualcosa …
Per un istante il cervello smise di funzionare, assorbendo passivamente le informazioni – che era Renette a spingerlo contro la parete e che gli stava infilando la lingua in bocca – poi riprese a funzionare correttamente.
E non avrebbe dovuto – no, davvero – perché la ragazza che lo stava baciando aveva solo sette anni cinque minuti prima, e in fondo la conosceva appena, ma le circondò lo stesso la vita con un braccio.
Finì tutto troppo in fretta: Renette Poisson – Madame de Pompadour! – era già uscita correndo, lasciandogli solamente il suo sapore sulla lingua.

[144 parole]


Angolo autrice scribacchina

Finalmente riesco a postare, in un sonnolento giorno di maggio ove libera son dall'infingardo studio (?) Spero di non avervi fatto aspettare troppo, ma quest'anno ho gli esami (gli esami, capite?! *panico totale*) e il tempo scarseggia...
Comunque! Personalmente adoro questa scena, la faccia da pesce lesso che Ten fa alla fine è uno spettacolo (Tennant, I love you!) e immagino che buona parte della popolazione Whoviana femminile sia diventata verde d'invidia per quei tre secondi XD (io no... Be'... Un pochino, forse)
Ditemi che ne pensate, please.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Renette: Impressione ***


La Strada più Lunga

Renette: Impressione

 
Poteva anche rilassarsi. Fare una passeggiata, chiacchierare, concedersi il lusso di essere perfida. O essere soddisfatta di se stessa, perché forse avrebbe davvero incontrato il re al Ballo del Tasso.
Poteva.
Ma le sarebbe sempre rimasta quella malinconia di fondo, quella strana sensazione … Cos’era …? Nostalgia.
Nostalgia … Di cosa?
Meglio, di chi?
Dell’uomo del caminetto. Sebbene l’avesse incontrato solo tre volte, sempre per pochi secondi, era certa di essergli strettamente legata: l’aveva baciato con l’intenzione di farlo, non era stato un atto dovuto all’impulsività.
In quel momento, ebbe l’impressione di essere osservata da una presenza familiare. Due occhi scuri che le sfioravano la schiena.
Si girò, ma non vide nessuno. Eppure la sensazione rimase, e l’idea del suo angelo custode rifiorì nella sua mente come una splendida rosa rossa.

[131 parole]


Angolo autrice scribacchina

Schfezza, schifezza, schifezza! Di tutte le drabble che ho già scritto, questa è quella che mi è piaciuta di meno, per quanto ci abbia messo le mani. Siete autorizzati a prendere a mazzate la mia autostima *vergogna profonda* ma non mi viene niente di meglio... Che vi devo dire, compenserò con la prossima...


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ten: Porta ***


La Strada più Lunga

Ten: Porta

 
Lo guardava, oh, come lo guardava! Adesso era diverso.
E sotto lo sguardo di quei due meravigliosi occhi si sentì così piccolo … Cos’era lui, privato di ogni mezza verità, di ogni bugia, di tutta la sua aura di mistero? Nient’altro che se stesso.
Quando una porta è aperta, può essere attraversata in entrambe le direzioni.
Tremava al pensiero che Renette avesse potuto vedere i suoi ricordi. Tutti i segreti che avevano accuratamente nascosto per secoli, tutti gli sbagli commessi – ed erano così tanti! – e le orribili azioni compiute durante la Guerra che ancora lo tormentavano, di notte.
Con voce spezzata, chiese “Cos’hai visto?”
E il mezzo sorriso di Renette, accompagnato da un brillio malizioso negli occhi, gli fece capire che, no, non aveva nessuna intenzione di dirglielo.

[128 parole]

 
Angolo autrice scribacchina

Pietà di me, lettori, pietà di me. Sono reduce da tre ore consecutive di Geometria analitica e Arte, e dopo cena dovrò continuare a preparare l'esame orale. Sono distrutta. La drabble era già pronta, fortunatamente, solo non riuscivo a trovare il tempo per postarla.
Comunque, questa che mi piace. Più la rileggo e più mi piace, come anche le altre due che ho già scritto *autostimacheschizzaallestelle*
E ci stiamo avvicinando al momento clou...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Renette: Terrore ***


La Strada più Lunga

Renette: Terrore

 

Quelle urla.
Quelle urla erano il suo futuro.
La sua voce, la sua voce che urlava e chiamava, chiamava quel nome assurdo, impossibile, falso, quel nome …
Dottore.
La ragazza aveva detto che non sarebbe dovuto succedere, che non era previsto. Aveva detto che stavano cambiando la storia.
Cambiando la storia? Renette non capiva, era sempre stato così, fin dall’inizio. Nonostante la facilità con cui accettava certe informazioni, c’erano cose che non riusciva a concepire.
O forse era il terrore che le annebbiava la mente, chissà.
Soltanto di una cosa era certa: sarebbe venuto. L’avrebbe rivisto.
L’aveva promesso. E lei si fidava del suo angelo.
Sempre.

[106 parole]

 
Angolo autrice scribacchina

E annuncio a tutti, signore e signori, che finalmente sono riuscita a non sforare dalla drabble! Miracolo! *canti angelici in sottofondo*
Sì, sono lievemente euforica, dato che stamattina ho fatto la prova di francese e penso di averla fatta bene *gongola*
Tornando seri: questa drabble mi piace discretamente, il che è già un passo avanti, ma la prossima la adoro *.* Non vedo l'ora di postarla.
E, no, non so cosa sta succedendo alla mia autostima, ma finché dura mi va benissimo.
ps: Cari lettori in ascolto - sì, anche voi che non commentate - vi dispiacerebbe andare nella sezione 'Aggiungi Personaggi' e votare la nostra cara Madame, da me proposta? Thanks ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ten: Decisione ***


La Strada più Lunga

Ten: Decisione

 
Lui lo sapeva, sapeva che avrebbe dovuto avere paura. Mentre armeggiava con tutte quelle leve, con i pulsanti, con gli spinotti – certo che le navi del cinquantunesimo secolo erano ancora così obsolete! Quel pulsante, per esempio, era superfluo – e capiva che l’unica cosa che poteva fare era rompere il vetro.
Ma non ci riusciva, proprio non ci riusciva ad avere paura, perché la sua testa era così piena di lei, in ogni angolo – tra l’altro, non era cosa da poco, vista l’enorme capienza del suo cervello, sapeva di aver bisogno di una testa più grande! – che non c’era spazio per la paura.
Non poteva lasciarlo succedere, la storia sarebbe stata sconvolta, e lui, be’, lui si sarebbe sentito in colpa, questo era ciò che si ripeteva.
Sapeva che non era vero.

[131 parole]

 

Angolo autrice scribacchina

Ritardo, ritardo, ritardissimo! Scusate davvero tanto, è l'effetto post-esame che si fa sentire, mi sono rilassata un tantinello troppo. E il risultato è che il mio post è in ritardo, ho un numero arretrato di recensioni a cui rispondere e altrettante recensioni da scrivere. Che disastro -_-
Comunque, il tanto sospirato momento è arrivato: mancano solo due capitoli, poi vi lascerò in pace e Madame andrà a rifugiarsi in un recondito angolino del mio cervello per non farsi più vedere.
Fatemi sapere cosa ne pensate :-)

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Renette: Fede ***


La Strada più Lunga

Renette: Fede

 

Si era fidata di lui dalla prima volta in cui l’aveva visto, dall’altra parte di quel caminetto. Lui era il suo angelo, e anche quando non lo vedeva, sapeva che era con lei. Anzi, il Dottore era più dal suo custode, era l’elemento attorno a cui tutto, nella sua vita, girava attorno.
Per un attimo, a volte, le capitava di perdere la fiducia. Come quando l’aveva visto sparire dietro a quel portale, poco dopo averla salvata dai mostri che la tormentavano fin dall’infanzia. Ma poi aveva sentito la sua voce chiamarla dall’altra parte, ed era letteralmente rifiorita dentro.
Renette si fida del Dottore, anche adesso che brucia di febbre, si fida della promessa che le ha fatto.
Scegli una stella.

[120 parole]

 

Angolo autrice scribacchina

Già, e io sto morendo da overdose di angst già di prima mattina, ovvero quando ho finito di scrivere tutta la raccolta con Nightmares dei Chameleon Circuit sparato nelle orecchie.
Manca solo un capitolo. Capitolo che posterò tra una settimana esatta, e che darà fine alla mia agonia da drogata di sadismo con i personaggi.
Un'ultima cosa: se posso, vorrei chiedere a tutti i lettori silenziosi di lasciare un minicommento, giusto quelle dieci parole ^.^ Mi renderebbe la persona più felice del mondo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ten: Vuoto ***


La Strada più Lunga

Ten: Vuoto

 
Non dovrebbe legarsi alle persone. Per quanto dotati di un’enorme volontà, che forse supera persino quella della razza più antica dell’universo, gli umani sono così fragili! Basta un soffio di vento per spegnerli, e in questo sono tali e quali alla fiamma di una candela.
Eppure non ci riesce. Non riesce proprio a smettere di portarseli dietro, no, anche se la solitudine sarebbe infinitamente meglio di tutto questo.
Morire un po’ alla volta per delle creature così insignificanti, a chiunque sembrerebbe una follia.
Anche il Dottore lo pensa, a volte. La solitudine sarebbe infinitamente meglio di quel vuoto che lo assale tutte le volte che perde qualcuno.
Oh, Madame …
Proprio non riesce a smettere di farsi del male.

[120 parole]
 

Angolo autrice scribacchina

E l'ho finita! Yay!
E, lo ammetto, questa roba è estremamente confusa, ma è una cosa volontaria. Almeno. Forse.
Ringrazio con tutto il cuore Erianthe, che ha commentato tuuuutti i capitoli di questa cosa anche se l'episodio in sé non gli piaceva. Sei grande ^^
Comunque io continuo a sperare che qualche anima pia mi posti un minicommentino. Dieci parole. Anche solo una sequela di insulti mi vanno bene. Forse a leggere tali orribile cose vi sanguinano gli occhi, ma di certo non vi sanguineranno le dita se le battete un secondo sulla tastiera.

Annuncio importante

Me ne vado! Lascio i lidi di questo fandom per posare il mio sguardo altrove, oltre il mare dell'isoletta di Doctor Who! Nuovi posti da esplorare, cosa da scoprire...
Scherzavo! XD Sul serio credevate che vi avrei mollato? Nonono, di certo non abbandonerò il fandom del mio telefilm preferito, su cui ho ancora un sacco di idee. Il punto è che finora ho scritto solo su Doctor Who, e vorrei provare a postare qualcosa di diverso. Ho pronte due shot, una su Star Wars (non ditemi che non lo conoscete, mi verrà un colpo apoplettico!) e un'altra nelle originali, sezione Soprannaturale (Licantropi), e ne sto scrivendo un'altra sul Ciclo dell'Eredità, la famosa serie di libri di Christopher Paolini. Se qualcuno di molto, molto caritatevole volesse, chessò, betarmele, oppure semplicemente dirmi quale postare per prima (poi però voglio un commento! *lol*) sarei molto, molto felice.
Alla prossima!
Khayla



 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1843303