Altro che vacanza studio.. di Marty_Kaulitz (/viewuser.php?uid=36356)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destinazione Lipsia.. ***
Capitolo 2: *** IST DAS EIN TRAUM? ***
Capitolo 3: *** Super..ciceroni ***
Capitolo 4: *** Warum? ***
Capitolo 5: *** Because of you ***
Capitolo 6: *** KÜSS MICH ***
Capitolo 7: *** Beach-volleyball! ***
Capitolo 8: *** Nur die Sterne sehn uns ***
Capitolo 9: *** WIR SIND DA ***
Capitolo 10: *** WIEDER ***
Capitolo 11: *** Ich bleib hier, Ich versprech’s ***
Capitolo 12: *** FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL PRESENTE ***
Capitolo 13: *** FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI ***
Capitolo 14: *** MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP.. ***
Capitolo 15: *** CERETTA (AAAAAA!) ***
Capitolo 16: *** Immersioni subacque ***
Capitolo 17: *** Tikkio Hotel?? ***
Capitolo 18: *** DER WEIN? ***
Capitolo 19: *** dreaming ***
Capitolo 20: *** Non deve essere un addio.. ***
Capitolo 21: *** ICH VERBRENNE INNERLICHT ***
Capitolo 22: *** RETTE MICH ***
Capitolo 23: *** ANCORA INSIEME ***
Capitolo 24: *** ANCORA UN GIORNO DI TE ***
Capitolo 25: *** I'm with you ***
Capitolo 26: *** FÜR DICH ***
Capitolo 27: *** SUR LE TOUR EIFFEL ***
Capitolo 28: *** VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT ***
Capitolo 1 *** Destinazione Lipsia.. ***
storia
Allora.. questa è la mia prima FF, non vi garantisco
niente.. sono contenta di averla fatta sui Tokio Hotle! Comunque..
né Tom, né Bill, né Georg,
né Gustav mi appartengono (purtroppo..) e nemmeno Saki e
Andreas. Questa storia non è scritta a scopo di lucro..
Ho detto tutto? Credo di sì..
Perfetto, ora a voi.. e siate clementi se recensite, bitte!!
****
CAPITOLO 1 –DESTINAZIONE LIPSIA..
-AAAAAA!!!! Non ci posso credere!!!! AAAAAA!!!!!
-Ehi, datti una calmata!
-E come faccio? Ti rendi conto? AAAAAA!!! Che bello!!!
-Si è stupendo ma se continui a urlare così ci
scambieranno per matte!
-Perché cosa siamo scusa?...AAAAAA!!! Non ci posso ancora
credere!!!
-Eccola che ricomincia...- Eleonora perse le
speranze del calmare l’amica che continuava a urlare come una
pazza. Era eccitatissima per questo viaggio in Germania! E anche lei,
Eleonora, lo era ma mettersi a urlare in mezzo alla strada (cosa che
Roxi stava facendo da quando erano uscite di casa) le sembrava
eccessivo.
I loro genitori, come premio per l’essere uscite dal corso di
tedesco che frequentavano da quando avevano 13 anni (ora ne avevano 19)
col massimo dei voti, avevano deciso di mandarle a fare un viaggio in
Germania da sole, per due mesi. Era fantastico!
...ma Roxi non era proprio interessata alla Germania, bensì
ad un gruppo di 4 ragazzi che si facevano chiamare Tokio Hotel e che
vivevano là.
-Avrò la possibilità di incontrare Tom Kaulitz!!!
Il MIO adorato Tom!!!
-Roxi, Lipsia è grande, sarebbe già una fortuna
riuscire a non perdersi, figurati se incontriamo quei 4! Ma poi cosa ci
troverai in quel “capelli di paglia” dico io!
E’ solo uno che si crede d’essere e che usa il suo
successo per andare a letto con qualche fan!!
A Eleonora non piacevano proprio quei 4 tizi. A dire il vero degli
altri 3 non sapeva molto, ma quel rastaro lo odiava profondamente.
Gli interessava solo il sesso e non gliene fregava nulla se poi la
gente ci stava male. Lo conosceva quel tipo di ragazzo, e anche troppo
bene visto che il suo ex.. ma i suoi pensieri furono interrotti da un
urlo disumano che proveniva da Roxi.
-Guarda quella mini!!!!!!! Se indosso quella Tom non potrà
fare a meno di saltarmi addosso appena mi vede!!
Dato che stava letteralmente sbavando sulla vetrina (e la cosa era
abbastanza imbarazzante), Eleonora propose di entrare.
La commessa fu gentilissima e, uscite dal negozio, Roxi stringeva avida
la sua nuova mini di jeans mentre Eleonora si era pressa una maglietta
viola con lo scollo a V.
Dato che oltre a quello avevano già comprato tante altre
cose, decisero di andare a casa di Roxi per aiutarla a preparare la
valigia mentre, a preparare quella di Eleonora, ci avrebbero pensato il
giorno seguente.
Salutando educatamente i genitori dell’altra, Eleonora
seguì l’amica in camera che, come al solito, era
super ordinata.
-allora..- iniziò Roxi –direi di cominciare dai
vestiti.. AAAAAA!! Ti rendi conto che forse io e Tom usciremo insieme?
Devo essere al top!! AAAAAAAAA!!!!!
-Oddio ancora...
-Vediamo un po’... magliette scollate e mini sono bene
accette quindi..- e detto fatto svuotò ben due cassetti in
una valigia che risultò essere già piena.
-Scusa ma quante valige vuoi portare?- le chiese Eleonora
-Emh...quante ne servono per contenere il mio armadio??
Alla fine, aiutata dall’amica, Roxi riuscì a far
star tutto (compresi spazzola, phon, trucchi e tutto il resto) in una
sola valigia.
-Alleluia ce l’abbiamo fatta!- esclamò Eleonora
-Aspetta, domani c’è ancora la tua..
-Già è vero!! Mio Dio che stress!
-Ma ne vale la pena.. e poi dopodomani.. AAAAAAAAA!!!!
-Sì, Roxi, anche se non mi rompi i timpani, lo so che
dopodomani si parte
Seguì un urlo ancora più forte.
Mezz’ora dopo, Eleonora, un po’ perché
era ora di cena e un po’ perché era certa di non
sentirci più da un orecchio, decise di tornare a casa,
lasciando Roxi alle sue fantasie su Tom.
“Chissà forse conoscendomi cambierà e
vorrà passare il resto della sua vita con me!”
pensò Roxi rimasta sola in camera sua.
Si alzò e andò allo specchio. I riccioli neri le
ricadevano sul petto e quel naso particolare le dava
quell’aria ‘da Roxi’ come diceva
Eleonora, che solo lei aveva.
“Tom...” questo fu il pensiero che
l’accompagnò per tutta la cena fino a quando non
tornò in camera sua e, stravaccandosi sul letto si
addormentò sorridendo: forse avrebbe avuto la
possibilità di incontrarlo..
**
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.... DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
-No.. per favore no..
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN...
DRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNN!!!
- mannaggia a me..
Eleonora si alzò di malavoglia spegnendo la sveglia. Erano
le 7 e 30.
Ma come cavolo aveva fatto a scordarsi di disattivarla visto che da 5
giorni erano iniziate le vacanze estive e da cinque giorni quella
dannata sveglia continuava a svegliarla inutilmente?!
Levò le pile. “Ah-ah domani potrò
dormire in pace!” pensò soddisfatta.
Poi si arrestò di botto.
Domani la sveglia l’aveva alle 6 e 30 per prendere
l’aereo diretto a Lipsia!! Oddio la valigia non era pronta!
No! Passava oggi Roxi per aiutarla..ok.. qualcos’altro da
ricordare? Sembrerebbe di no.
La mattina proprio non connetteva!
Ormai il sonno era passato così, cercando di fare il meno
rumore possibile, andò a farsi una doccia rilassante.
Brutta idea.. Guardò l’acqua scorrerle su quella
cicatrice vicino al bacino che, come sempre, rievocava brutti ricordi.
Sentì due calde lacrime scenderle dagli occhi e bagnarle le
guance. Si mise la doccia in faccia godendosi la freschezza
dell’acqua.. non doveva pensarci.. era tutto finito.. e
allora perché quella cicatrice, in senso metaforico, le
bruciava ancora così tanto?
Decise di non pensarci, almeno per ora.
Uscì dalla doccia si asciugò e avvolse il lunghi
capelli lisci e castani con qualche ciocca rossa in un asciugamano. Si
rimise addosso il suo adorato mini-pigiama lilla (composto da
canottiera e mini calzoncini) e guardò sconsolata camera
sua: era proprio in disordine..
L’orologio segnava le 8:00.
Aveva tempo prima che arrivasse Roxi (che, in effetti veniva alle 2 di
pomeriggio), così decise almeno di provare a rendere la sua
stanza un po’ più decente anche perché,
se all’ultimo momento non avesse più trovato
qualcosa che desiderava mettere in valigia, sarebbe stata la fine.
Ritrovò quelle mutandine viola che le piacevano tanto tra
due libri (e come c’erano finite?Bo!) un CD senza custodia
sotto il letto (meglio buttarlo..) l’eyeliner in una tasca
dei pantaloni e via dicendo.
Poi venne la difficile impresa di separare gonne, calzini, t-shirt,
maglioni e pantaloni che stavano lì nell’armadio a
creare un ammasso informe di una sostanza non definita.
Quando ebbe finito anche quello era mezzogiorno e decise di pranzare
anche perché, non avendo fatto colazione, un certo appetito
c’era.
Quando finì, si mise a pulire gli specchi e le finestre per
poi passare al pavimento e al lampadario.
In tutto questo mettere in ordine aveva creato dei sacchi con roba da
buttare come vestiti piccoli, bambole con cui giocava da piccola ecc.
Così andò a buttarli fuori di casa e poi si fece
un’altra doccia rilassante, per levarsi di dosso tutta quella
polvere.
Si vestì, lanciò un rapido sguardo soddisfatto al
suo lavoro e poi aprì a Roxi, che aveva appena citofonato.
La mora salutò i genitori dell’amica, poi si
diresse in camera insieme a quest’ultima.
-Cavolo!- fu quello che disse Roxi appena vide l’ordine
innaturale di quella stanza –ti sei data da fare vedo!
-Io sono bravissima in queste cose quando mi va!
-Già.. ma perché oggi ti andava? Di solito
rimandi sempre!
-Dovevo tenermi impegnata per non pensare a..- s’interruppe
di botto. Era da tanto che non parlava più di quella
faccenda..
A Roxi bastò un solo sguardo alla faccia rabbuiata
dell’amica per capire a cosa pensava.
-Dai non fare così.. stai tranquilla se si riavvicina a te,
ci penso io, gli do un bel pugno in bocca, giuro che lo stendo!!
Eleonora sorrise debolmente e Roxi l’abbracciò.
Non voleva piangere, non adesso. Né ora né mai.
Ma come poteva riuscirci? Quel fatto l’aveva segnata per
sempre!
Oh, adesso basta!
Si staccò dolcemente dall’abbraccio
dell’amica e, ricacciando le lacrime, disse: - allora!
Aiutami un po’ a fare questa valigia!
Roxi acconsentì.
Ora che la camera era in ordine e che quindi le cose si trovavano bene,
anche Eleonora fece fatica a non fare più di una valigia.
Quando ebbero finito e ricontrollato che ci fosse tutto erano le 19:00,
così Roxi tornò a casa, mentre Eleonora, stanca
per il troppo lavoro fatto quella mattina, si sdraiò sul
letto e si addormentò subito, saltando la cena.
**
Roxi questa volta, oltre che a Tom Kaulitz, pensava a Eleonora e alla
sua faccia non appena aveva anche solo sfiorato col pensiero tutta
quella storia un’altra volta.
Tom rispecchiava quasi perfettamente quello stronzo del suo ex, anche
se lui, il rastaro, non era proprio così bastardo e infame
come quello lì.
Comunque poteva capire perché lo odiasse così
tanto.
Lei invece si era ripromessa di saltargli addosso non appena lo avesse
visto!
Si addormentò con questo pensiero in testa e così
fece un sogno niente male fra lei e Tom Kaulitz.. poi però
la scena cambiò: c’era Eleonora che e piangeva
circondata dal suo stesso sangue, la testa ciondolante e i capelli in
disordine.. proprio come quella sera.
Roxi si svegliò di soprassalto tutta sudata e spaventata.
Ci mise qualche secondo prima di capire che era stato tutto un
sogno e quindi si rilassò. Guardò
l’orologio, le 6.
“Mezz’ora più, mezz’ora
meno..” e così dicendo si alzò,
inciampando nella valigia lì vicino. Trattenne due urli: uno
di dolore per la ginocchiata appena presa e uno di eccitazione
perché quel giorno, sì QUEL GIORNO, partiva per
la Germania!
Controllò ancora che la sua valigia avesse tutto, ma proprio
tutto, e poi alle 6 e 30 chiamò Eleonora.
-Pronto...- le rispose una voce assonnata
-Ciao! Allora sei pronta? Non mi dire che dormivi ancora!
-Sì dormivo e tu mi hai rubato due minuti di sonno
perché la mia sveglia fa le 6 e 28
-Mmmm.. quando torneremo portala a far vedere.. comunque.. stai bene,
sì?- chiese lei ripensando al sogno..
-Certo perché?
-Nulla così.. AAAAAAAAA!! Fra poco si parte!! Ti rendi
conto? No cioè TI RENDI CONTOOO??
-Sì mi rendiconto, mi rendo conto.. mi rendo conto che non
ho più un orecchio! Ma come fai a essere così
energica appena sveglia?
-Non mi sono appena svegliata!
-No?
-No, perché ho fatto un brutto sogno su di t.. su Tom e
quindi non riuscivo più a prendere sonno..
-Accidenti! Quel ragazzo ti tortura anche in sogno!
-Già ma tra poco sarà mio anche nella
realtà!
-Sì vabbè.. fammi andare a preparare
sennò non sono pronta neanche dopo domani..
-Ok sbrigati.. non vedo l’ora! AAAAAAAAAAAAAA!!
-Sì..ok, ciao Roxi un bacio!
E così dicendo Eleonora, che non ci teneva a perdere un
altro orecchio (il terzo ormai..) riattaccò.
**
Due ragazze, due matte probabilmente, a un aeroporto, che salutavano
velocemente i genitori e salivano su un volo per Lipsia.
Erano Eleonora e Roxi che, prendendo posto, chiacchierano un
po’. Poi la rossa prese l’mp3 e la mora fece lo
stesso.
-Che ascolti?- chiese la prima dopo circa due ore di viaggio (erano in
tutto quattro).
-I Tokio Hotel, ovvio! Vuoi sentire? Questa canzone ti
piacerà una cifra, piace a tutti e.. fa piangere tutti!
Eleonora acconsentì senza troppa voglia e, portandosi una
cuffietta all’orecchio sentì partire le splendide
parole di Spring Nicht e, capendone il significato e ascoltando la
malinconia della musica, non poté fare a meno di versare
lacrime su lacrime.. sentì anche altre canzoni di quei tizi
e.. be’ non erano così male dopotutto!
..Musicalmente parlando, ovvio.
Arrivarono a destinazione alle 12, puntuali. Sistemarono la roba in
albergo e poi andarono a girovagare per negozi, comprando vestiti
(è nuova..).
Roxi era particolarmente felice perché aveva trovato una
maglietta con la faccia di Tom Kaulitz sopra.
Tornarono presto in albergo, erano stanche. Dopo qualche commento sulla
giornata appena vissuta, si addormentarono profondamente.
Lipsia era proprio una bella città.. piena di sorprese.. sorprese..
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Capitolo 2 *** IST DAS EIN TRAUM? ***
Ecco il secondo capitolo! Lo so, è cortissimo, scusate, mi
farò perdonare..
La traduzione del titolo è: ' Questo è un sogno?
'
Alla fine per i ringraziamenti.. buona lettura!!
***
Il giorno seguente, le due ragazze si alzarono abbastanza presto e
andarono a fare una passeggiata perché Roxi doveva sfoggiare
la maglietta nuova. Oltre a quella indossava dei pantaloni al ginocchio
e vari braccialetti.
La rossa invece portava una maglietta viola con delle scritte nere e
dei jeans abbastanza stretti.
La prima non si lasciava sfuggire nessuna vetrina, piagnucolando
davanti ai prezzi troppo alti, l'altra invece, leggeva una rivista
tedesca, Bravo,
e non guardava dove stava andando, così
finì addosso a un tizio con degli occhiali enormi e un
berretto da baseball.
Cadendo a terra cominciò a dire in tedesco:- mi dispiace,
non volevo..
Sentì Roxi trattenere il respiro ma non ne capì
il motivo.
Prese la mano che il ragazzo appena travolto le stava tendendo: solo
quando fu di nuovo in piedi si accorse che quello era uno di quei 4,
dei Tokio Hotel, e forse era..
-TOM!!! TOM KAULITZ!!!!!!!!!- gridò Roxi agitando le mani
-Shhh.. -fece quello –se qualcuno si accorgesse che siamo qui
saremmo sommersi dalle fan!
-Ci siete tutti e 4?????????- chiese eccitata Roxi portandosi le mani
alla bocca
-Ehi, Tom! Che succede?
-Nulla fratellino, sono andato addosso a una ragazza e ora
l’ho aiutata a rialzarsi..
-Ma no, sono io che ti sono venuta addosso, scusa ancora..- Eleonora
voleva aggiungere qualcos’altro ma il rastaro si
girò e le pigiò un dito sulle labbra
–E’ tutto ok!- le disse sorridendo.
Eleonora si sentì avvampare e in più con la coda
dell’occhio poteva vedere gli sguardi assassini che le
lanciava l’amica. Così scostò, forse un
po’ troppo bruscamente, il braccio del ragazzo e fece un
sorriso come dire ‘ ok ma se non mi tocchi è
meglio! ’
Ma chi si credeva di essere quel bamboccio?
Tom Kaulitz sembrò vagamente deluso ma, in quel momento, un
altro ragazzo dai capelli liscissimi, forse piastrati, gli
poggiò le mani sulle spalle e disse- ehi Tom, vuoi tenerti
tutte per te queste meravigliose ragazze o magari ce le presenti?- era
Georg Listing che rivolse un sorriso tutto denti a Roxi.
-Be’ veramente non le conosco nemmeno io..
-Oh santo cielo, anche senza sapere come si chiamano, adesso!-
esclamò il suo gemello, Bill Kaulitz.
-Ma cosa vai a pensare male, le ho appena incontrate!
-Bene allora.. volete presentarvi? Credo che noi ci conosciate
già..- disse un 4° ragazzo che ricordava molto un
orsacchiotto: era Gustav Schafer.
-Oh.. emh.. sì io sono.. sono.. emh..
- ‘ Roxi ’ -le bisbigliò Eleonora -ti
chiami ‘ Roxi ’ ..
-Roxi! Sì, io sono Roxi- disse la ragazza benedicendo
mentalmente l’amica.
-E io sono Eleonora
-Eleonora, Roxi, Gustav, Bill, Georg- e poi indicando sé
stesso- Tom. Bene, mi ricordo tutti i nomi- fece il rastaro.
Le ragazze sorrisero debolmente. Erano talmente in imbarazzo!
Provate a pensarci: se voi da un giorno all’altro vi trovaste
per strada a parlare tranquillamente con delle celebrità
cosa direste loro?
Così si lanciarono un unico sguardo e poi fu Eleonora a
parlare.
-Emh.. scusate ora noi.. noi dovremmo tornare in albergo..
-Ma allora non siete di qui?- chiese il ragazzo-orsacchiotto(no
così può sembrare offensivo.. chiamiamolo Gustav
e basta!)
-No, veniamo dall’Italia- rispose Roxi
-Complimenti, tedesco perfetto!- commentò Bill
-Qual è il vostro albergo?- chiese Tom ricevendo subito
un’occhiataccia dal fratello –ehi era una domanda
innocente.. per ora..
-Noi dobbiamo proprio andare- disse Eleonora prendendo Roxi per un
polso e trascinandola verso l’albergo
-Aspettate, vi accompagniamo!- si offrì Gustav
-Non ce n’è bisogno grazie.. –disse
Eleonora
-Però magari possiamo rivederci?- chiese Roxi puntando i
tacchi e bloccandosi stile statua in modo che la rossa non potesse
trascinarla via.
-Sicuro! Domani siamo a fare un giro qui intorno.. vi aspettiamo- fece
Tom concludendo con un gioco di lingua col piercing che era solito fare.
Arrivate in albergo, Roxi non la smetteva più con quei suoi
tipici AAAAAAAAAA.
-Ma perché ti piace così tanto quel Tom Kaulitz?-
le chiese alla fine Eleonora
-Hai visto quanto è bello porca miseria?
-Sì, e tu hai visto quanto è stronzo?
-Non puoi negare che sia bello da paura
-No, quello no però..
-Non nego che mi sono ingelosita parecchio, quando ti ha messo il dito
sulle labbra..
-Oddio se ci ripenso mi dà i nervi..
-Hai visto che carino che era Gustav?
-Quello che sembra un orsacchiotto?
-Sì! Gentile e anche carino, a modo suo
- E’ vero.. però nessuno di loro mi ispira.. Tom
perché è TOM, Bill.. dicono che sia dolce e lo
sembra davvero, però è troppo effeminato.. anche
se nemmeno lui è brutto.. Gustav lo vedo più come
peluche che come fidanzato.. e Georg non mi ispira, forse
perché lo invidio.. riesce a farsi la piastra meglio di me!
-Su Bill e Georg hai ragione.. Tom a me piace perché
è TOM, e Gustav.. che ne sai.. mi sa tanto di dolce e tenero
orsetto..
-Se lo dici tu..
Le due non stettero ancora molto a chiacchierare, l’indomani
avevano un appuntamento e Roxi, non voleva arrivarci con le occhiaie!
******
Ringraziamenti:
loryherm
: Grazie!!! Sono contenta che ti piaccia!!! E' stata la prima
recensione la tua, e quando l'ho letta, ero talmente felice che mi sono
messa a saltare come una pazza!!!! Ho fatto entrare i Tokio Hotel
finalmente.. sennò che FF era?? Grazie per tutti i
complimenti e i consigli!!!! KUSS!!!
_virgy-roxy94_:
Davvero ti piace?? Che bello!!Ti sei già impersonata in
Roxi?? E lo credo.. mi sono ispirata a te per ' crearla ' !!! Anch'io
tvttttb baci8li!
...Georg...Fregno:
Grazie Francy!!!!!!!!!!!! Ma come l'avremo studiata bene storia quel
giorno.. Bel nome hai messo! W la tua pen driveee!!! tvtrtrtrb!!!
Grazie anche a chi a letto senza commentare!!!!
Ciaooooooooooooooooo!!!
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Capitolo 3 *** Super..ciceroni ***
Ciauuuuuu!!!
Scusate se ci ho messo tanto per questo capitolo ma non ero molto
convinta di alcune cose..
I ringraziamenti sono alla fine, ma vorrei dire un grazie particolare a
Mariam (=MaryM) che mi ha aiutata nella revisione.. anzi.. ha letto in
anticipo tutto il capitolo perché mi serviva un parere!
E ora eccolo qua.. KUSS!!!
_________
CAPITOLO 3 –Super..ciceroni
Le ragazze, più o meno alla stessa ora del giorno
precedente, scesero in strada, apparentemente tranquille ma, dentro,
almeno Roxi, era agitatissima.
Li avrebbero rivisti? E dove? Avevano detto solo per scherzo che si
sarebbero rincontrati oppure no? Cosa aveva pensato Tom della sua
maglietta?
Quel giorno non l’aveva messa.. indossava una maglietta
bianca, a rete sulla schiena e scollatissima davanti, dei jeans a tubo
con delle ballerine dello stesso colore della maglietta. I riccioli
neri, particolarmente lucidi a causa di una spuma che ci aveva messo,
erano tenuti indietro da un cerchietto.
Eleonora invece indossava dei jeans neri non molto larghi, ma nemmeno
stretti come quelli di Roxi e una maglietta azzurra con sopra un cuore
nero trafitto da due ossa incrociate.
Si era piastrata i capelli e la frangetta le copriva l’occhio
sinistro.
Ritornarono nel posto dove il giorno prima avevano incontrato i Tokio
Hotel per la prima volta, ma di loro nessuna traccia..
-Oddio.. e se non vengono?
-Roxi, le celebrità si fanno sempre aspettare..
-Sì ma io non posso aspettare!! Devo rivedere Tom!
Adessoooo!!
Eleonora sospirò
-Sai fare solo questo? Un sospiro??
-Sei completamente partita per questo tizio, eh?
-Sììì! E poi.. mi piace troppo quel
dannatissimo piercing!! AAAAAAAAAAAA!!
L’urlo di Roxi aveva attirato l’attenzione di
quattro ragazzi, che cominciarono a scrutare le due
-Roxi ci guardano tutti! Sta un po’ zitta, per favore!
-Chi sono quei quattro? –chiese stringendo gli occhi per
vederli meglio
-Non i Tokio Hotel, tranquilla..
-Lo so.. Eleonora.. si stanno avvicinando.. Che facciamo??
-Cosa? –Eleonora si girò e si trovò
davanti un ragazzo alto con i capelli biondi e la cresta rossa. Anche
gli altri quattro avevano la cresta rossa, solo che due erano mori, e
uno castano.
I quattro le guardavano con aria di sfida
-Be’? Che avete da guardare? –chiese Roxi
-Ma che modi! Di solito si tende una mano e ci si presenta!
–disse il biondo
-Non è il nostro caso.. se non avete niente di interessante
da dirci, smammate pure –continuò Roxi e, girando
sui tacchi, prese il braccio di Eleonora per portarla via, ma uno dei
due mori, la afferrò per un polso.
-Forse qualcuno dovrebbe insegnarti un po’ di buone maniere..
-Non sarai certo tu! –disse Roxi scrollando il braccio
cosicché il ragazzo lasciò la presa e
poté correre via con Eleonora.
Non sapevano se quei tizi le stessero seguendo o meno, ma corsero a
più non posso, giustamente spaventate.
Voltando un angolo però, andarono a sbattere contro altri
due tizi finendo, Eleonora completamente sdraiata sulla
‘vittima’ e Roxi semi seduta a gambe aperte sul
poveraccio sul quale era caduta.
Eleonora si mise sui gomiti, ancora col fiatone, pronta a scusarsi col
malcapitato, quando si accorse di essere finita , di nuovo, addosso a
Tom Kaulitz
-Ancora tu?? –gli chiese
-Oh, non ti preoccupare, non mi hai fatto nulla, grazie per avermelo
chiesto..
La ragazza si alzò immediatamente e gli tese una mano per
farlo rialzare.
Nel frattempo guardò Roxi che stava ridendo come una matta
seduta su Gustav Schafer, il quale sorrideva suo malgrado, ma sarebbe
stato più felice se si fosse potuto rialzare.
Bill e Georg intanto se la ridevano.
Quando Roxi si calmò e, alzandosi, permise a Gustav di
tirarsi su a sua volta, quest’ultimo chiese –Si
può sapere perché stavate correndo
così come due matte?
Eleonora e Roxi si ricordarono immediatamente dei quattro ragazzi di
prima e, lanciandosi uno sguardo preoccupato, si misero a sbirciare
dietro l’angolo: tutto apposto, niente ragazzi con cresta in
vista.
Gli altri quattro intanto si guardavano straniti senza capire.
-Emh.. è un po’ lunga da spiegare comunque..
–fece Roxi –stavamo camminando tranquillamente
quando ci fermano quattro tizi, non certo con buone intenzioni e uno mi
prende per un polso.. quando mi sono liberata, io e Eleonora ci siamo
messe a correre per scappare.. il resto lo sapete..
-Ma voi state bene? –chiese Bill
-Sì, non ti preoccupare –rispose Eleonora
-Certo che ne girano di tipacci.. –commentò Tom
-Sì, e il primo sei tu! –fece Georg
-Ha parlato l’angelume!
-Angelume? Non usa più dire angelo? –chiese Roxi
sbattendo le ciglia
-Naa, troppo comune –rispose il rastaro
Dopo le risatine, seguì un silenzio imbarazzante, che fu
interrotto da Gustav –Allora.. che si fa?
-Be’.. fateci vedere un po’ la città!
E’ la prima volta che veniamo qui..
–azzardò Roxi senza sapere cosa dire
I ragazzi si guardarono: non conoscevano particolari attrattive della
città, così..
-Emh.. andiamo a visitare quel ponte! –fece Gustav indicando
un ponte sopra un fiumiciattolo dove passavano biciclette e persone.
-E.. cosa avrebbe di speciale? –chiese Roxi mentre Eleonora
tratteneva un sorrisetto
-E’.. è artistico! –lo aiutò
Bill mentre Tom e Georg si guardavano scuotendo la testa.
Le ragazze risero e acconsentirono a farsi portare su quel ponte.
-Nozioni storiche? –chiese Roxi divertita
-Emh.. –iniziò Gustav
-E’ il posto privilegiato dalle coppiette –disse
Tom. In effetti c’erano molte persone impegnate a
sbaciucchiarsi..
-Uh, adesso sì che so molto di più
–commentò la mora passandosi una mano fra i capelli
-Ok, basta.. non sapremmo proprio dove portarvi! –fece Georg
–quindi accontentavi di questa sottospecie di ponte e.. un
gelato?
-Sì! –esclamò Roxi
-Ok –fece Eleonora
-Sì.. però dovremmo camminare un po’
–annunciò Gustav che sapeva bene dove si trovava
la migliore gelateria della zona..
Quando arrivarono e comprarono i gelati, le ragazze tirarono fuori i
soldi, ma Bill le bloccò.
-Paghiamo noi, non vi preoccupate!
-Ma no! –fece Eleonora
Dopo varie proteste, la spuntarono i ragazzi che pagarono anche i
gelati delle altre due.
-Ufffff.. la prossima volta paghiamo noi.. –disse Eleonora
-Certo, come no –replicò Tom
Continuarono a passeggiare e, senza accorgersene, arrivarono davanti
all’hotel dei ragazzi (naturalmente, a 5 stelle).
-Allora è qui che state! –fece Roxi
-Già –rispose Georg
-Magari qualche volta potreste venire a trovarci.. –fece Tom
-A proposito, è tardi.. facciamo in tempo a riaccompagnarvi
al vostro albergo, poi però dobbiamo tornare qui.. domani
abbiamo un servizio fotografico e se abbiamo le occhiaie, è
un disastro! –disse Bill
-Ma non c’è problema, non vorremmo disturbarvi
troppo.. torniamo da sole! –disse Roxi
-Sicure? –chiese il moro. In un’altra situazione,
avrebbe insistito, ma quel servizio era piuttosto importante.
-Sicure –fece Eleonora
-Ma ci rivediamo? –chiese Gustav –dopodomani siamo
liberi!
-Ok! –disse subito Roxi
-Va bene allora a dopodomani!
-Ok.. ciao, ciao!
E le ragazze si diressero in albergo.
Come il giorno precedente, ordinarono il servizio in camera per la cena
e si misero a chiacchierare.
-Tom ha chiesto se andiamo a trovarli in albergo!! Forse gli
interesso!! AAAAAAAAAAA!!
-Roxi, calmati, guarda che quello lì, lo dice a tutte!
-No, non è vero!
-Ma se me lo hai letto tu da qualche parte!
-Sì, ma allora non mi conosceva.. ora invece..
-Se, se..
Quando ci si metteva, Roxi sapeva fare certi film!
Per tutta la sera, Eleonora si dovette sorbire fiumi e fiumi di parole
e discorsi che riguardavano Tom.. si stupì quando venne
introdotto un altro nome nel dialogo
-Però, oggi finire addosso a Gustav non mi è
dispiaciuto per niente..
-Cosa?? –Eleonora sgranò gli occhi
-Sì, Gustav è carino.. e poi è
sicuramente meno bastardo di Tom!
-Ma allora chi ti piace?
-Diciamo così: Tom è l’amore della mia
vita.. ma ora sto valutando possibili cambiamenti..
-Oddio santo! –Eleonora si premette il cuscino in
faccia per non sentire i discorsi a vanvera dell’amica e,
piano, piano, si addormentò
-... tu cosa ne pensi? ..Eleonora? Eleonora? –Roxi
levò il cuscino dalla faccia dell’amica e vide che
si era addormentata –Ufffffff!!!! E vabbè.. tanto
glielo dico domani!! –e così dicendo si
sistemò fra le coperte addormentandosi a sua volta.
Mantenne la promessa: il giorno dopo, passato interamente in albergo
davanti alla tv, la rossa dovette ascoltare tutti i drammi amorosi di
Roxi.
-...ma mi stai ascoltando??
-Certo, continua pure.. –rispose Eloenora che intanto,
davanti allo specchio con il phon, cercava dare un po’ di
volume a quella dannata frangetta che non le stava mai apposto.
-.. cioè voglio dire.. Tom è stupendo..
però Gustav.. non lo so.. stanotte prima di addormentarmi mi
sono ritrovata a pensare a lui..
-Oh-oh..
-Cioè.. oh, insomma non so che fare! Tu che faresti al mio
posto?
-Io penserei a guardarmi intorno.. i tedeschi non sono niente male..
–disse la ragazza riponendo il phon e sedendosi sul letto.
-Loro sono tedeschi!
-Roxi, in Germania non ci vivono solo i Tokio Hotel!
La mora guardò l’altra come avesse appena detto
che le pecore volano.
Stettero tutta la giornata in albergo a guardare la tv e ascoltare
canzoni dei Tokio Hotel e, a sera, misero lo stereo basso, in modo che
solo loro potessero sentirne le note e, cullate dalla voce di Bill, la
chitarra di Tom, la batteria di Gustav e il basso di Georg, si
addormentarono...
_________
Buonanotte! Ecco il capitolo 3 finito..
E ora, i ringraziamenti:
MaryM:
Dankeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
...ma la data che c'entrava? E' il giorno che hai finito di leggerla?
Non ti chiedo se il capitolo ti è piaciuto.. hihihi!! Ancora
dankeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!! Kusssss!
...Georg...Fregno: Ahahahahah!!! Lo sapevoooo!!! Quando ho scritto quel
pezzo ci avrei scommesso 1000 meere che mi dicevi qualcosa!!!
...Perché ho detto 1000 meere invece di 1000 euro? bo..
Comunque il nome è bello!! Anche se Tom ogni volta che
scrivo ' Georg fregno ' si ingelosisce e ci rimane male.. ma ci penso
io a consolarlo!!! Ciauz!!
Grazie anche a chi ha letto senza commentare!!!!
|
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Capitolo 4 *** Warum? ***
Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!
Ecco anche il quarto
capitolo.. il
titolo vuol dire PERCHE'? in tedesco.. sinceramente non volevo farlo
venire così lungo ma non mi andava di dividerlo..
Premessa: Andreas non mi
appartiene, e non credo che apparirà in altri capitoli..
Le parti in corsivo
rapperesentano il pensiero dei protagonisti
Ok, ora vi lascio alla
lettura.. se qualcosa non vi piace ditemelo.. solo così
posso migliorare!!
I ringraziamenti alla
fine
_________
CAPITOLO 4- WARUM?
-Corri, ci hai fatto
fare tardi! –disse Bill tenendo un passo svelto.
-Sempre il solito, eh
Bill? –chiese un ragazzo biondissimo che era in compagnia
degli altri quattro.
-Abituatici..
–gli disse Tom con la faccia di chi la sa lunga.
Georg e Gustav
sghignazzarono.
-Eccole!!
–esclamò a un tratto Gustav, tutto entusiasta.
-Com’è
tutto ‘ sto entusiasmo? –chiese Georg. Il ragazzo
non rispose.
-Ciao Roxi! Ciao
Eleonora!
-Ciao ragazzi!
–risposero le due per poi volgere sguardi incuriositi al
ragazzo biondo.
-Lui è
Andreas.. –spiegò Georg -ne avete sentito parlare?
-Andreas!! Certooo!
–esclamò Roxi –tu gestisci il sito
ufficiale dei
Tokio Hotel!!! E sei anche il miglior amico di Bill e Tom!!
-Esatto
–confermò Andreas aprendosi in un largo sorriso.
I sette cominciarono a
passeggiare..
Roxi fece il terzo grado
al povero
Andreas (-Come funziona di preciso il sito?? Da quanto tempo conosci i
gemelli?? Cosa pensi delle loro canzoni??I capelli li tingi o sono
naturali??), il quale però sembrava più
interessato a
Eleonora..
La mora decise allora di
mollare
l’osso e prese a conversare con Gustav, cosicché
il
ragazzo si diresse verso la rossa, che stava chiacchierando con Bill.
-Salve! Disturbo?
–chiese inserendosi fra i due e mettendo una mano sulle
spalle di entrambi.
-No, no
–risposero i due.
-Mi dici una cosa?
–chiese poi rivolto a Eleonora –Ma quella tua amica
chiacchiera sempre così tanto??
La rossa sorrise
–Sì, purtroppo!
Il biondo
levò la mano dalla spalla di Bill, ma non da quella della
ragazza –Come vi siete conosciute?
Il moro capì
che lì
stava facendo un po’ da ‘ terzo incomodo
’
così decise di andare da Tom e Georg lasciandoli soli a
chiacchierare.
-Allora Bill?
–chiese Tom
-Allora cosa?
-Che si dicono quei due?
-E che ne so? Me ne sono
andato apposta per non sentirli!
-Ci avviciniamo un
po’? Così li sentiamo..
A quel punto Georg e
Bill si guardarono alzando un sopracciglio.
-Tom..
-Nononononononono! Non
pensate male! E’ solo per sfottere Andreas! Non
m’importa della rossa!
-La rossa
–fece notare Bill –ha un nome
-Ma a lui non interessa
il nome.. –fece Georg
Bill rise, Tom si
limitò a
sorridere, sorriso che scomparve quando Andreas, dalla mano sulla
spalla, passò tutto il braccio attorno alle spalle di
Eleonora,
la quale però, sembrava un po’ a disagio.
-Andiamo a rompere un
po’ le
palle ad Andreas? –chiese e, senza aspettare risposta,
andò vicino al biondo –Andreas.. ti dai da fare,
vedo!
Andreas lo
guardò male e levò il braccio dalle spalle della
rossa (che sembrò sollevata).
-Be’ se ci sei
tu fra i piedi non posso combinare nulla, di sicuro..
-Emh.. scusate un
attimo.. –fece Eleonora che desiderava levarsi da quella
situazione imbarazzante..
Si diresse da Georg e
Bill
-Ma che è
successo? –chiesero questi ultimi
-Non lo so.. chiedo
asilo!
I due sorrisero, poi
iniziarono a chiacchierare con la rossa del più e del meno
Forse fu proprio da quel
giorno che Eleonora instaurò con Bill e Georg un rapporto
d’amicizia molto solido.
Invece quel giorno Tom e
Andreas, amici da sempre, sembravano cane e gatto..
-Oddio,
com’è tardi! –esclamò a un
certo punto Roxi
-Tardi? Per cosa?
–le chiese Eleonora
-Stasera in tv
c’è Wer bin Ich.. la critica lo ha descritto
bene, sono curiosa! E’ uno di quei film d’amore che
adoro io!
-Oook! Andiamo!
–fece Eleonora.
In altre circostanze, si sarebbe messa a replicare, ma non quel giorno
che si sentiva gli occhi di Andreas addosso.. non che la cosa le
dispiacesse.. era carino quel ragazzo!.. ma c’era qualcosa
che la
turbava.. qualcosa legata a Tom.. ma non sapeva bene cosa..
-E’ stato un
piacere, Andreas! –fece Roxi
-Oh, sì anche
per me! Spero di rivedervi presto! –e fece un sorriso tutto
denti a Eleonora.
Lei fece finta di non
vederlo e Tom gli lanciò uno sguardo inceneritore.
-Vi accompagniamo?
–chiese Gustav
-Gustav.. devi sapere
che Roxi per un
programma tv che le interessa, saprebbe correre più
velocemente
di un leopardo.. non vi conviene seguirci..
-Appunto.. e poi questo
interessa pure a te! –fece la mora
-Davvero?? ..Ah,
sì e’ quello di cui mi avevi già
parlato!!! Che bellooo!! –fece Eleonora
-Ok, allora noi andiamo!
–disse Roxi sorridendo a tutti e soffermandosi una frazione
di secondo di più su Gustav.
-Ciao, ciao!
–fece Eleonora,
sorridendo a sua volta a tutti i presenti. Quando guardò
Tom, il
viso cupo del ragazzo, si aprì in un sorriso.
Anche gli altri
salutarono, poi le
due presero a correre più veloci di un criminale che scappa
dal
poliziotto e, in cinque minuti, furono all’albergo.
Si precipitarono in
camera, ordinarono la cena e s’incollarono al televisore.
Il programma interessava
alle
ragazze, oltre che per tutti i vari intrighi amorosi, perché
era
stato girato nei presi della Torre Eiffel, dove le due sognavano di
andare da quando avevano ancora i denti da latte.
Durò
un’oretta, poi le ragazze si misero sotto le coperte e
iniziarono a chiacchierare.
-Ah, che bello!
–commentò Roxi
-Già, proprio
una bella trama –rispose la rossa
-Trama? Ma di che parli?
-... del film?!
-Ah! ..no, io stavo
parlando della giornata di oggi..
-Ah..
-Gustav è
proprio simpatico!
-Veramente?
-Sì,
sì! Comunque.. certo che oggi Andreas ci provava!
–e le diede una gomitata
-Sì.. mamma
mia!
-A te lui piace?
-No.. cioè
non è brutto.. neanche un po’.. però
non è il mio tipo..
-E chi è il
tuo tipo? Dai dimmi chi ti piace dei ragazzi!
-Ma no, nessuno!
–rispose
Eleonora ignorando una vocina dentro di lei che urlava il nome
dell’interessato.. in quel preciso momento, aveva appena
capito
cos’era stata quella sensazione provata qualche ora fa..
Impossibile! pensò, ma fu
distratta da Roxi: -Se lo dici tu..
-E a te?
-Mmm.. non lo so.. ma
secondo te io a chi piaccio?
-Guarda non è
detto che dobbiamo per forza piacere a uno di loro.. anzi è
semplicemente impossibile!
-Però sarebbe
stupendo! E
poi.. Cioè a me sembra che mi guardino tutti e due
–la
mora si riferiva a Tom e Gustav
-Roxi, a te sembra
sempre che tutti ti guardino..
-Certo, sono
così bella che nessuno ne può fare a meno!
-Ma va là!
-Comunque.. io avrei
un’ideuzza.. prima vado con Tom, e poi mi metto con Gustav!
-Cosa? Ma sei matta? No,
dico, ti dà di volta il cervello?? Non puoi!
Cioè, ma cosa ti viene in mente???
-Calma, calma,
scherzavo! Perché te la prendi tanto?!
-Niente, niente,
è solo che.. ho sonno, sono stanca.. e quando sono stanca
divento nervosa!
-Nevrotica,
più che altro.. ok, allora meglio riposarci un po’
e.. AAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
-ROXI!!! Santo cielo,
che hai adesso? Mi hai fatto prendere un colpo!
-Non abbiamo
appuntamento con i ragazzi domani.. non ci siamo detti nulla.. oh, no!
Non li vedremo mai più, me lo sento..
-Oh, no.. ma dai, domani
scendiamo,
girovaghiamo un po’ e vedrai che verranno anche loro! Ci
troveremo in giro, come sempre –disse cercando
contemporaneamente
di autoconvincersi di ciò.
-Eleonora.. sono delle
rock star, loro non vanno in giro così a uffa..
-Sono sicura che se
scendiamo li incontreremo..
-E come fai ad esserne
sicura?
-Non lo sono ma.. Hai un
piano migliore?
-No
-Appunto..
-Ok.. allora domani
andiamo.. e incrociamo le dita!
-Sì! Vedrai,
li troveremo!
-Lo spero..
**
-Siamo in giro da
mezz’ora e di loro neanche l’ombra!!
–Roxi era disperata
-Calmati.. dai,
cerchiamoli ancora
E iniziarono a
percorrere la via che portava al ponte dell’altra volta.
I piedi cominciavano a
dolere visto che tutte e due indossavano delle ballerine strettissime.
Roxi portava una
minigonna che arrivava appena sopra il ginocchio e una maglietta che
lasciava intravedere le ossa del bacino.
Eleonora invece portava
dei jeans a
tubo e una camicetta, con i primi bottoni aperti. Si era fatta i
capelli ricci, solo la frangetta era piastrata.
Stavano ormai perdendo
le speranze quando, svoltato l’angolo videro i quattro venire
loro incontro
-Ragazze! –le
salutò Bill
-Hey, ciao!
–fecero le due
-Ieri non ci eravamo
messi d’accordo su niente.. menomale che ci siamo incontrati!
–fece Gustav
-Sì
però non possiamo fermarci.. –disse Bill
-E perché?
–chiese Eleonora dispiaciuta
-Impegni..
–spiegò Georg alzando gli occhi al cielo
-Però..
–cominciò Gustav arrossendo un
po’ –stasera.. che fate?
-Nulla di particolare!
–rispose subito Roxi
-Perfetto, neanche noi!
–esclamò Tom
-Allora ci potremmo
vedere! Andiamo a mangiare qualcosa insieme, che ne dite?
–chiese Bill
Le ragazze si guardarono
un momento, poi dissero in coro:
-Sìììì!
-Ok.. conoscete il
ristorante qui all’angolo?
-Sì, ci siamo
appena passate davanti –rispose Roxi
-Ce la fate ad essere
lì per le nove?
-Umh.. sì..
sì, ce la dovremmo fare
-Ok, allora ci vediamo
dopo!
Le due guardarono i
ragazzi andarsene, poi si lanciarono uno sguardo
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
–urlarono mettendosi a saltare come due matte
-NON CI CREDOOOOO!!
–fece Eleonora
-AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
–Ripeté Roxi
-Dobbiamo andare in
albergo, lavarci,
farci i capelli, vestirci, truccarci.. oddio muoviamoci!!!
–Eleonora era piuttosto agitata
-Andiamooooo!!
AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
E, correndo a
più non posso, si diressero verso l’hotel.
**
-Cosa mi sta meglio??
Questo o quello??
Erano le 20 e 30, le
ragazze si erano già fatte la doccia e piastrate i capelli,
ora stavano scegliendo il vestito.
-Roxi, non puoi metterti
un abito da
principessa! E’ un ristorante qualunque! –fece
Eleonora
allacciando la lampo della sua mini. Oltre a quella indossava una
felpa, non molto pesante e un paio di scaldamuscoli.
-Ok.. allora.. oh,
sì ho
trovato! –e così dicendo si mise una maglia
scollatissima
e un paio di jeans azzurri infilati negli stivali neri.
-Così va
meglio –commentò Eleonora, mentre si truccava.
Quando anche Roxi ebbe
finito di truccarsi, le due uscirono, dirette al ristorante.
-Mamma mia! Che dico?
Che faccio?
Cioè ma ti rendi conto? Delle celebrità ci
invitano a
cena!! Normalissimo, succede tutti i giorni.. come diavolo fai a essere
così rilassata, dico io?? AAAAAAAAAA!
-Roxi, calmati!
–rispose la rossa, maestra nel nascondere l’ansia,
se serviva.
-Non possoooo!
-Devi se non vuoi fare
figuracce.. siamo arrivate.. eccoli là, seduti che ci
aspettano!!
-Oddiooo! Non ce la
facciooo!!
-Roxi, respira
-Non ci riesco! Dimmi
qualcosa, qualsiasi cosa, per darmi coraggio ti supplico!!
-Emh.. ce la puoi fare!
-Ma no! ..senti,
facciamo così: fai finta di essere me.. io sono te.
Invertiamo i ruoli! Cosa mi diresti adesso?
-Emh.. –la
ragazza ci
pensò un attimo, poi rispose (urlando visto che doveva
impersonarsi nell’amica) –Roxiiiiii!!!! Vai
là
dentro!!!!! Roxi mi sto incazzando!!!!!!! VAIIIIIIIIII!!! Guarda,
m’incavolo veramente, VAIIIIIIII!!! MUOVITI!!!
-Ma..
-Guarda, mi sto
incavolando sul serio!!! Vai là dentroooooooOOOO!!!!
La mora batté
due volta le
ciglia –Ok.. mi hai convinta.. sì,sì
–e
così dicendo spinse la porta del ristorante, che si
aprì,
lasciandole entrare.
Appena le videro Bill e
Georg salutarono con la mano, Gustav s’incantò e
Tom sorrise.
Le due raggiunsero il
tavolo e,
salutando, presero posto, Roxi fra Gustav e Eleonora e di fronte a
Georg, la rossa fra la mora e Bill e di fronte a Tom.
Fecero le loro
ordinazioni, poi iniziarono a chiacchierare dell’impegno che
avevano avuto quel giorno i ragazzi.
-Le solite interviste
con le solite domande.. –commentò Georg
-Bill è
ancora incavolato
perché gli hanno chiesto se i suoi capelli sono veri o
è
una parrucca.. –fece Tom
-Certo che
sì! Ma dico io! –disse il moro indignato
Tutti risero.
-E oltretutto continuano
a farci la solita domanda: perché vi chiamate TOKIO HOTEL??
Ufffffffff... –disse Gustav
Le ragazze,
all’inizio, erano
piuttosto preoccupate per quella sera, avevano paura di non trovare
niente da dire, invece si accorsero che gli argomenti venivano da soli:
c’era sintonia.
A un certo punto,
Eleonora
notò che Gustav, parlando,aveva messo una mano su quella di
Roxi
(che non ne sembrava per niente dispiaciuta!)
Bill, Georg e Tom
stavano
chiacchierando, lei in quel momento non parlava con nessuno. Si accorse
però che il rastaro la stava guardando e le sorrise appena i
loro sguardi s’incrociarono
La ragazza
ragionò un attimo: ricambiare
il sorriso? Poi sembro ebbbete (ND:scritto con tre B è
più artistico!)! Distogliere lo sguardo? Faccio la figura da
fredda e insensibile! Far finta di niente? Sì, se voglio
sembrare tonta!
Ma
perché si faceva tutte queste paranoie??
Comunque alla fine
decise di
ricambiare il sorriso, ma distolse ugualmente lo sguardo per
l’imbarazzo. Il ragazzo però cominciò a
parlarle
-Sai.. credo proprio che
il nostro Andreas si è innamorato..
-Chi?? Oh, ah,
sì.. e di chi??
‘Oh,
ah, sì’.. se non l’avevo fatta prima la
figura da ebete, l’ho fatta adesso!
-Di te!
-Di me?
-Sì.. non mi
dire che non te ne sei accorta
-Be’
veramente..
Che imbarazzo! Stava
palando con Tom
Kaulitz e non voleva apparire come una piena di sé dicendo
che
in effetti, sì, se ne era accorta.. ma neanche passare da
scema
affermando che non sospettava nulla!
Decise di non rispondere
e dire un’altra cosa –Grazie per.. emh..
– trova
un sinonimo ad ‘ avermelo levato di torno
’, trova un
sinonimo ad ‘ avermelo levato di torno ’ !! –avermelo levato di
torno.. –complimenti,
bel sinonimo..
-Mi ero accorto che eri
un po’ scocciata..
Eleonora sorrise
debolmente, era così in imbarazzo!
Forse Tom stava per
dirle qualcos’altro, ma Bill lo chiamò
-Tom, senti questa..
Eleonora si
rigirò verso Roxi
e si accorse che stava ancora chiacchierando con Gustav, ma le mani non
erano più sovrapposte.
Al momento di pagare, le
ragazze si opposero invano ai ragazzi, che pagarono tutto.
-Però non
è giusto! –commentò Roxi
-Dura la vita, eh?
–le disse ironicamente Tom
Lei lo guardò
alzando un sopracciglio e fece il solito battito di ciglia, quasi a
volerlo incantare.
Eleonora ebbe una strana
fitta alla vista di quella scena, ma non disse nulla.
Intanto erano arrivati
sotto l’albergo delle ragazze.
-Perché non
ci scambiamo i
numeri di cellulare? –chiese ad un tratto Tom guardando le
ragazze –così possiamo organizzarci meglio per
vederci..
Le ragazze non ci
pensarono due volte e scambiarono i numeri con gli altri quattro.
Dopo essersi messi
d’accordo
per vedersi il giorno seguente, le due salutarono e salirono in
albergo, mentre gli altri tornavano al loro.
Non chiacchierarono
molto, erano stanche, e si addormentarono quasi subito.
**
Alle
14:00 del giorno dopo..
-Eyeliner o matita? Cosa
mi sta meglio?- chiese consiglio Eleonora
-Allora ti piace uno di
loro!- la punzecchiò l’altra
-Ma che dici!
E’ solo che
voglio essere carina.. non per loro, per me! –rispose
diventando
tutta rossa, in tinta con le meches dei capelli
Roxi le rivolse uno
sguardo malizioso
e, prima di tornare ad occuparsi della lampo della sua mini rosa, le
disse- matita. Sta meglio con l’azzurro dei tuoi occhi
rispetto
all’ eyeliner.
-Grazie..
Pranzarono in hotel e
poi uscirono
tutte eccitate. Roxi però adocchiò subito un
negozio con
dei polsini e si volle fermare lì.
-Guarda questo rosa!
Starebbe benissimo con la mia mini!
-Prendilo allora! Quanto
viene?- chiese rivolta al commesso
-3 e 50- rispose quello
-No, non prenderlo-fece
una voce alle loro spalle
-Gustav!-
esclamò Roxi
-In persona- poi in un
sussurro- c’è un altro negozio che li fa a molto
meno..-
-Ma non ti preoccupare
stavo solo guardando..
-A me piace questo col
teschio-
commentò Tom avvicinandosi al trio e indicando un polsino
nero
con un teschio grigio sopra.
Eleonora ne stava
guardando uno violetto con un cuore sopra. Tom se ne accorse e mosse
qualche passo per andare da lei.
-Ti piace quello?- le
chiese con un tono di voce piuttosto profondo.
La ragazza quasi
sobbalzò
nell’udirlo e fece altrettanto quando si girò a
guardarlo.
Sapeva che era alto un metro e 80 (lei invece era intorno a 1 e 65) ma
una cosa è vederlo nei poster (di Roxi) un’altra
è
trovarselo a pochi centimetri di distanza.
Il rastaro se ne accorse
e assunse un
sorrisetto compiaciuto, sempre senza staccare gli occhi dalla ragazza
che, arrossendo un po’ e distogliendo lo sguardo rispose
–sì
-Sai, il mio caro
fratellino Bill ne ha uno uguale- disse, ma non si era accorto che il
moro era proprio alle sue spalle
-Si può
sapere che cavolo stai dicendo?- gli chiese.
Eleonora sembrava
piuttosto divertita.
Intanto a fare
conversazione con Gustav e Roxi si era aggiunto anche Georg.
-La verità
fratellino
-Ma sta zitto! Eleonora
non gli credere!
-Figurati se gli credo..
ne dice
così tante.. e poi conosco la sua reputazione..- quelle
parole
le uscirono prima che potesse fermarle.
Bill faceva andare lo
sguardo dall’uno all’altro che per ora non
parlavano.
Tom la fissava non si sa
se
incuriosito, dispiaciuto o soddisfatto e lei teneva lo sguardo fisso in
terra, piuttosto rossa in viso.
-Io.. be’..
Georg mi sta
chiamando, scusate- e così Bill lasciò soli i
due, anche
se nessuno lo stava chiamando.
Eleonora non ce la
faceva più,
si sentiva il suo sguardo addosso, decise di parlare- Senti scusa, io
non volevo dire quello che ho detto..
-Cosa si vocifera in
Italia su di me?- chiese lui alzando un sopracciglio
-Be’..-
alzò lo sguardo verso di lui ma le si seccò la
gola. Cosa le succedeva?
-Dai sono curioso!
-Nulla, sono voci..
-E le voglio sapere!
-Credi di poter ottenere
tutto quello che vuoi?- non voleva dirglielo col tono burbero che le
era uscito, ma orami era fatta.
Il rastaro
sembrò un po’
sorpreso, ma si riprese subito e rispose –Dipende dalle
capacità di persuasione..- e poggiò una mano
sulla parete
del negozio, dove stava appoggiata la ragazza, appena sopra la spalla
di quest’ultima.
Si stava piegando verso
di lei, che
per un attimo si sentì persa, credeva che la stesse per
baciare
ma lei non voleva baciarlo.. giusto??
Comunque
all’ultimo momento si
fermò all’orecchio e le sussurrò: -
Dai.. cosa
dicono di me?- e poi tornò a guardarla con quel suo sguardo
da
gran bastardo così tremendamente sexy.
Eleonora si sentiva
strana.. il respiro di Tom vicino al suo orecchio le aveva fatto venire
i brividi..
In quel momento, Roxi
rise forte a una battuta fatta da uno dei ragazzi e la rossa
tornò su quel pianeta chiamato Terra.
-Scusa..- fece scansando
via Tom per andare dall’altro gruppetto.
Il rastaro
sembrò un po’ deluso, ma dopo un po’
seguì la ragazza.
-Allora..- fece lei
–c’era un negozio dove i polsini venivano a meno
avevi detto, Gustav?-
-Oh, sì.
Andiamo là?-
-Aggiudicato- fece Roxi
sorridendo a Gustav e poi guardando Tom che aveva ripreso la sua
espressione imperscrutabile di sempre.
Allora forse non si era
accorta di nulla.. menomale..
Lungo la strada per
l’altro
negozio, Eleonora cercò di stare il più lontano
possibile
dal rastaro e per fortuna Bill le facilitò il compito.
Infatti a un tratto le
disse
–Puoi venire un attimo?- e fecero in modo di rimanere un
po’ indietro rispetto al resto del gruppo
-Senti.. non per farmi i
fatti tuoi.. tra te e mio fratello c’è stato o
c’è qualcosa sicuramente e..
-Ma che dici? Non
è vero!
-be’ quando
siete rimasti voi due da soli, poco fa..
-no, no e poi dopo un
po’ me ne
sono andata.. a me non piace Tom! –Eleonora cercò
di
stamparsi quelle parole nella mente come i dieci comandamenti sulle
tavole. NON poteva farsi piacere Tom!
-Ah, menomale!
Perché lui ha
già fatto soffrire molte ragazze, sai
com’è fatto,
ma io e te siamo amici, ormai, e mi sembrava giusto avvisarti. Lui non
è proprio un bravo ragazzo. Comunque se mi dici che non ti
piace, non ci sono problemi!
-Grazie, Bill
–la rossa gli sorrise
-Invece la tua amica,
Roxi è
più fortunata- continuò lui- Gustav è
un bravo
ragazzo. E sembra ricambiarla.
-Gustav? Che
c’entra Gustav con Roxi?- Eleonora non ci stava capendo
più niente
-Perché non
le piace Gustav?
Da come lo guardava e rideva alle sue battute, anche quelle che non
facevano ridere, sembrerebbe proprio di sì..
-Oh, bella! Fino a ieri
sera le
piaceva Tom!- capì solo a fine frase di aver parlato troppo
e si
portò subito una mano alla bocca
-Tranquilla, non glielo
dirò- la rassicurò il ragazzo- comunque molto
meglio Gustav di Tom, è certo!
-Questo si chiama amore
fraterno!
I due si riattaccarono
al resto del
gruppo e Eleonora notò che Tom lanciò una rapida
occhiataccia al fratello (chissà, forse di gelosia?).
Vide che in effetti
Gustav e Roxi sembravano già GRANDI amici..
-Ahahahahah!- rideva lei
-Ti dico che
è vero! Se ha una sola ciocca fuori posto dà di
matto!
-Di chi state
parlando?-si intromise Bill che ovviamente aveva capito che parlavano
di lui
-Nessuno
perché?- chiese Gustav con fare innocente
-Ecco il negozio!-
esclamò Georg
I 6 entrarono e Roxi
notò subito un polsino identico all’altro che
costava solo 50 cent.
-Questo si chiama saper
girare fra i negozi! Bravo Gus!- fece Roxi facendogli
l’occhiolino mentre pagava quel polsino.
Gustav le sorrise e non
riuscì a staccarle gli occhi di dosso, nemmeno quando lei si
rigirò verso la cassiera.
Usciti dal negozio,
decisero che era
ora di tornare in albergo. Gustav sembrava un po’
giù,
Georg se ne stava per i fatti suoi e Tom guardava torvo in tutte le
direzioni meno che quella di Bill e Eleonora.
Roxi era intenta a
mettersi il
polsino, che le andava un tantino stretto, Eleonora era un
po’
turbata dagli eventi di quella giornata.
Bill, alla fine, prese
la parola.
-Allora.. domani siamo
impegnati
tutto il giorno per “ roba da gente famosa, estremamente
noiosa
” come dice Georg, ma la sera siamo liberi.. che ne dite di
andare a quel bar? C’è anche la musica.
–chiese
indicando un locale poco lontano
-Perché
no?-fece Eleonora
-Ci sto- disse Roxi
-Perfetto-
commentò Bill
-Oggi possiamo
accompagnarvi fino all’albergo o c’è
qualche strana soap in tv?- chiese Tom
-No, no ..Se ci tieni
tanto accompagnaci..- fece Roxi con voce maliziosa e un sorrisetto
perfido.
Gustav si
rabbuiò, Eleonora non ci capiva più nulla.
Lungo il tragitto, Tom e
Georg
parlarono fra di loro di sport, videofonini e Angelina Jolie (ND: la
odio questa tiziaL!!), Roxi era a parlare con Gustav che si era ripreso
e Bill, il quale si era accorto che Eleonora era un po’
giù, si avvicinò alla ragazza.
-Allora domani si
riesce- fece lui tanto per parlare di qualcosa
-Già!
-Vi piacerà
quel locale, non c’è molta gente quindi possiamo
anche abbandonare l’incognito
-Hai detto che
c’è la musica, ma anche la vostra?
-Credo di sì..
-Bene perché
mi piace un sacco! Da quando ho sentito Spring nicht sono una patita, ma non solo di
quella!
-Wow, è un
onore!
-Hai una voce stupenda e
un’intonatura perfetta, Bill
Tom, che alle loro
spalle aveva smesso di parlare con Georg, fece un colpo di tosse troppo
forzato per essere vero.
-Grazie mille- rispose
Bill compiaciuto e ignorando il fratello.
**
Davanti
all’albergo, i ragazzi
salutarono e si avviarono verso il loro. Le ragazze invece, appena
entrate nelle camere si iniziarono a struccare.
Davanti alla cena
servita in camera, iniziarono poi a chiacchierare.
-Roxi?
-Sì?
-Ti posso fare una
domanda?
-Spara
-In definitiva.. ti
piace Tom o ti piace Gustav?
-Tutti e due-
rispose lei come se fosse la cosa più normale di questo mondo
-Cosa?
-Sì,
cioè.. –si
pulì la bocca con un tovagliolo –Li voglio tutti e
due,
non so decidermi. E quindi tutti e due.
-Ma non puoi fare
così! Non puoi giocare così con i sentimenti
delle persone!
-Ehi, perché
ti scaldi tanto?
-Peché..
perché.. no lo so il perché, so solo che non
è giusto!
-Magari è che
ti piace uno dei due..
-Santo cielo, no!
E’ solo che
non ci si comporta così, e lo sai –Eleonora era
più
rossa dei suoi capelli.
-E infatti scherzavo
La rossa assunse
un’espressione
da perfetta rincoglionita: succede quando uno è sollevato e
non
capisce nulla allo stesso tempo.
-Sì
perché
-spiegò Roxi- io volevo solo che ti accorgessi di.. quello
che
provi per Tom! E lo sai bene a cosa mi riferisco..
-Ma cosa dici?!
–quasi urlò
-Guarda che non sono
stupida,
l’ho capito subito che ti interessava. Ma non ce
l’ho con
te, anche perché mi piace Gustav. Ho fatto un po’
il
doppio gioco per farti capire cosa volevi veramente, e cioè
Tom.
Ottima scelta, direi -aggiunse poi pensando al ragazzo.
Eleonora la
guardò un attimo, poi scoppiò in lacrime.
-Grazie Roxi, sei
un’amica!
E’ solo che mi sembra strano.. vedi, io conosco quel tipo di
ragazzo, lo conosco fin troppo. E’ per questo che non capisco
perché ora mi piaccia Tom..
-Ehi, Tom Kaulitz non
è
proprio un santo, ma non è neanche così bastardo
come
quello stronzo di Steve, il tuo ex.
-Lo spero- fece
l’altra
asciugandosi le lacrime –comunque non è certo il
tipo da
storia seria, lui è di quelli da una notte e via e io non
voglio
stare con uno così, ammesso il fatto che magari in un
lontano
domani io gli possa piacere.
-SVEGLIA! Uno che da te
vuole la
storia di una notte o uno a cui non piaci, non mette il muso lungo 3
metri se lo respingi in un negozio di polsini, se il suo migliore amico
ci prova o se fai conversazione con suo fratello!
Eleonora ci
pensò su.. dopotutto Roxi non aveva tutti i torti.. ma non
voleva illudersi
-Ok, ma io non sono
più tanto sicura di volermi fidare dei ragazzi in genere..
-Eleonora, devi farlo o
non ne
uscirai mai! Mica sono tutti stronzi! E sono sicura che se Tom te lo
chiedesse e tu gli rispondessi di no, lo accetterebbe, non ti
costringerebbe a fare quello che non vuoi. Le riviste lo descrivono
come un gran bastardo, ma fino a questo punto non penso proprio!
-Hai ragione..
be’, ci penserò su.. E comunque non è
detto che io gli piaccia!
Finita la cena, fecero
un po’
di zapping, ma non c’era nulla di interessante,
così
s’infilarono sotto le coperte dormendo come due ghiri.
O almeno, Roxi
dormì come un ghiro.
Eleonora
passò due ore buone a
chiedersi perché le piaceva proprio Tom, ma non
riuscì a
rispondersi e, alla fine, si lasciò cadere fra le braccia di
Morfeo.
_____________
RINGRAZIAMENTI:
Sara93
:Grazieeeeeeeee!! Sono contenta che ti stia piacendo!! Grazie per
questa recensione! Diventare una scrittrice è il mio sogno,
e
ancora più bello sarebbe scrivere dei Tokio Hotel! Ho molte
idee, anche per FF future (sempre sui TH!) e scrivere mi piace molto..
non credo che smetterò!! Grazie ancora!! TVB!!
_virgy-roxy94_ :Davvero?? Menomale.. io invece
non ne ero tanto sicura dell'altro capitolo.. PREGO, PREGO!! W il tuo
lafeizzamento!! Baciiiiii
|
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Capitolo 5 *** Because of you ***
Ciauuuuuuuuuuz!!
Allora.. questo capitolo è incentrato principalmente su
Eleonora e Tom.. ma presto anche Gustav e Roxi si daranno da fare non
preoccupatevi!!.. il titolo vuol dire ' il perché di te '
(spero.. io e l'inglese non andiamo proprio d'accordissimo.. ^^ ' )..
però.. no, ve lo dico alla fine!!
Ecco cosa ha creato la mia mente malata una sera che stavo ascoltando
Rette Mich.. ditemi che ne pensate!!!
________
CAPITOLO 5 - BECAUSE OF YOU
La sera successiva Roxi e Eleonora (rigorosamente in minigonna) si
stavano diressero verso il bar indicato da Bill il giorno precedente.
Eleonora indossava dei pantaloni neri che arrivavano al ginocchio e una
maglietta sbrillucciosa d’argento. I capelli erano lisci e,
solo nelle punte, si vedeva qualche ricciolo
Roxi invece una mini che più mini non si può, con
dei pantacollant coi teschi sopra e una maglietta nera con dei fiocchi
bianchi stampati. I capelli erano ricci e abbastanza voluminosi.
-Non sono ancora arrivati- fece Eleonora entrando.
Le due decisero di prendere un analcolico ciascuna, poi si misero a
sedere su uno dei divani ai lati della pista da ballo.
Le luci erano fioche, fioche (ND: vero Mariam??? XD), di colore viola,
blu e argento. La musica non era troppo forte, le bibite squisite e
c’era pochissima gente.
L’ambiente era perfetto e Eleonora non poté fare a
meno di immaginarsi a ballare un lento con Tom proprio al centro della
pista.. poi lui la guarda.. lei lo riguarda.. lui avvicina il viso a
quello di lei.. lei chiude gli occhi.. sì vabbè,
Terra chiama Eleonora, ci sei?
E’ che lei ci sperava così tanto in quel bacio..
doveva farsi aiutare da Bill che, ovviamente, conosceva Tom molto
meglio di lei.
Chissà cosa avrebbe pensato di lei.. il giorno prima gli
aveva assicurato di non essere attratta da suo fratello..
vabbè..
Sì, ma qui non arrivava nessuno e le ragazze iniziavano a
pensare di aver ricevuto un bel bidone.
Stavano per alzarsi e andarsene (era mezz’ora che
aspettavano) ma proprio in quel momento quattro bei ragazzi entrarono
nel bar e le raggiunsero.
-Scusate se vi abbiamo fatto aspettare, ma il servizio fotografico
è durato più del previsto- fece Gustav
-Roba da gente famosa, estremamente noiosa- commentò Georg
Le ragazze risero
-Vi offriamo da bere- fece Tom andando con il fratello al bancone e
ordinando 4 birre.
-E a noi?-protestò Gustav mentre Bill offriva una delle due
birre a Roxi che ringraziò.
-Voi muovete le chiappe e andate a prendervele- rispose Tom porgendo
una birra a Eleonora e tenendo l’altra per
sé.
-Grazie- fece lei un po’ in imbarazzo.
-Quando vuoi- rispose lui lanciandole uno sguardo intenso.
-Balliamo un po’?-chiese Bill a nessuno in particolare-
è tutto il giorno che sto in posa, avrei bisogno di
sgranchirmi un po’!
-Idem!- fece Georg che andò a ballare al centro della pista
senza aspettare Bill, che fu fermato da Eleonora
-Bill aspetta un attimo!- gli disse. Lui alzò un
sopracciglio alla Bill.
-Puoi venire un attimo?- gli chiese conducendolo appena un
po’ più in là.
Tom intanto gli lanciava sguardi da far venire i brividi a
chiunque, tanto erano torvi.
-Dimmi tutto- fece Bill a Eleonora
-Ho fatto un casino
-Cioè?
-Io.. sì insomma, lo so ieri ti ho detto di no..
è che me ne sono resa conto stanotte..
mi-piace-tuo-fratello!- disse tutto d’un fiato
-Oh! Be’ sai.. un po’ lo avevo sospettato..
–poi divenendo più serio –ti
farà soffrire, è molto probabile, lo sai vero?
-Sì ma non ci posso fare nulla.. ormai è
successo.. e quindi visto che non si può rimediare..
sapresti darmi.. delle dritte? –le sembrava di essere una
bimbetta di 10 anni alle prime armi, ma non era riuscita a trovare
parole diverse
-Eleonora -Bill fece un sorrisetto -gli piaci già
-Coooooooosa??? E non potevi dirlo prima??
-Non mi avevi detto che ti piaceva! Comunque questa volta sembra che
non sia interessato a te solo per...hai capito... ma sembra che ci
tenga te.. sembra. Però se stai qui a parlare con me invece
che andare da lui non combinerai mai nulla. Inizia da lì, il
resto verrà da sé. Fidati.
-Oh, grazie Bill!!
-Di nulla, vai ora!
E così, mentre Bill raggiungeva nella pista da ballo Georg,
Roxi e Gustav (questi due si erano appena aggiunti), Eleonora
andò a sedersi sul divano vicino a Tom, che non le disse
nulla, né la guardò.
Situazione piuttosto imbarazzante...
-Emh.. allora... emh... come è andato il servizio
fotografico oggi?-chiese lei
-Bene- rispose lui secco fissando un punto davanti a sé,
deciso a non guardarla
-Oh..ok..- fece lei incerta.
Poi lui, sopraffatto dalla curiosità, prese la parola,
finalmente guardandola. -Si può sapere cos’hai
sempre da dire a Bill?
-A Bill? Oh, no, nulla...
-Allora è come pensavo –fece una smorfia
amareggiata
-Cosa pensavi?
-Ti piace..
-Ma cosa dici, non è vero!
- ‘ Bill hai una voce stupenda ’ - fece lui
cercando di imitare la voce della ragazza
-Quello era solo un complimento! E comunque se lo vuoi sapere...mi
piace un sacco come suoni la chitarra..
In quel momento partì rette
mich.
-Sì certo- fece lui sarcastico
-Perché non ci vuoi credere?
-Perché non vai a dire anche a Gustav e a Georg che suonano
bene basso e batteria?
-Lo farei volentieri. Il fatto è che la vostra musica mi
piace, veramente.
-E questa? Rette mich?
Ti piace?
-Sì..
-Bene allora perché non- iniziò a strofinarsi
l’orecchio.. che carino!!! Lo faceva sempre quando era in
imbarazzo!! –insomma.. la vuoi ballare con me? –il
tono era sempre da incavolato, ma negli occhi del ragazzo si poteva
leggere l’imbarazzo.
Sul viso di Eleonora si dipinse un sorriso da a orecchio a orecchio e
avrebbe voluto gridare: certo che mi va, non aspettavo
altro!!!’, ma si limitò a dire: -sì
perché no?
Il ragazzo allora si alzò e, leccandosi il labbro inferiore
le porse la mano.
Lei la prese sorridendo e si diressero in pista.
Appena li vide, Bill sorrise a Eleonora. La ragazza, sorrideva
già, stile ebete.
Rette mich,
non era proprio rock sfrenato, così iniziarono ad ondeggiare
dolcemente, lei con le mani sulle spalle del ragazzo e lui con le mani
sui fianchi di lei.
All’inizio si guardarono a lungo poi lui disse: -sei stupenda.
Eccolo che si avvicinava sempre di più al suo viso.. lei non
era ancora sicura di volerlo.. o almeno prima voleva chiarire delle
cose..
-Tom- lo chiamò. Il ragazzo si fermò e la
guardò negli occhi –io.. cioè.. io
non.. non così.. non come tutte le altre.. non una delle
tante..
Ich seh noch
uns’ren Namen und wisch sie wieder weg..
-Tu non sei una delle tante- le disse guardandola dolcemente
-Allora cosa sono per te?
-Sei una ragazza speciale.. una ragazza da non perdere.. vorrei anche
che tu fossi.. se vuoi.. la mia ragazza..
- L-la tua ragazza?
-Sì.. se vuoi.
Unsere Träume
waren gelogen..
Lei lo guardò come per capire dove stava la fregatura. Lui
come leggendole nel pensiero disse –niente fregature. Io a te
ci tengo. Veramente.
Lo guardò ancora un po’.. i suoi dolci occhi
profondi esprimevano ansia, ed erano ancora più belli
-Sì.. sì.. voglio essere la tua ragazza!
Und keine Träne
echt..
Il ragazzo la guardò intensamente poi le sorrise dolcemente
e chinò leggermente il viso.
Lei prese un bel respiro, come per darsi coraggio poi
sollevò leggermente il collo, verso di lui.
Tom si chinò, lei si alzò leggermente in punta;
le loro labbra si sfiorarono delicatamente.
Hörst du mich?
Hörst du mich nicht?
Eleonora aveva la pella d’oca.
Komm und rette mich..
rette mich!
Tom socchiuse leggermente le labbra e lei fece lo stesso. Fu un bacio
dolcissimo e intenso.
Quando si staccarono, il cuore di tutti e due era a mille. Si
guardarono sorridendo poi lui la strinse di più a
sé e lei gli appoggiò la testa sulla spalla,
permettendogli di baciarle il collo.
La canzone nel frattempo era cambiata, ma era sempre un lento.
Dopo un po’ lei alzò la testa dalla spalla del
ragazzo per baciarlo di nuovo. Poi lui le sussurrò a un
orecchio:- ci sediamo?
E così, mano nella mano si diressero a uno dei divani.
Eleonora non ci credeva ancora. Moriva dalla voglia di gridare:
‘ HO BACIATO TOM KAULITZ E SONO LA SUA RAGAZZA!!!!!!!
’ ma si trattenne.
Quando furono seduti tutti e due, lui le mise un braccio attorno alle
spalle e lei gli si appoggiò addosso.
Tom era un ragazzo così dolce nonostante tutte le riviste lo
descrivessero come il bastardo della situazione.. Eleonora si ripromise
di non credere mai più a nessuna rivista pettegola.
-Tom..- lo chiamò mentre lui le accarezzava i capelli
-Mmh?
-Mi dispiace per quello che ti ho detto...
Lui assunse un’espressione interrogativa così lei
cercò di spiegarsi meglio.
-Sì.. al negozio dei polsini.. mi dispiace di aver creduto a
quello che le riviste dicevano su di te
-No.. hanno ragione..- il viso della ragazza diventò pallido
come un cencio. Tom se ne accorse e aggiunse subito- voglio dire, fino
a poco tempo fa ero così, è vero.. ma ora ho
conosciuto te e.. –fece un sorrisetto che lasciava intendere
il resto
Eleonora sorrise e gli diede un bacio a stampo, ma lui la trattenne e
le diede un altro bacio alla francese. Sarebbe durato anche di
più di quanto poi non fu, ma arrivò Georg e..
-Ehi, Tom! Ti sei dato da fare , vedo!
-Fottiti, Georg. Proprio sul più bello dovevi arrivare!
-Eheheh.. oh, ecco anche Bill.
-Ehi Tomi, non perdi tempo! –il ragazzo poi, senza farsi
vedere dagli altri, fece l’occhiolino alla rossa.
-Cazzo, una sera che uno dice voglio andare in un posto tranquillo dove
non ci sono rompiscatole, arrivate e voi due e rovinate tutto!
-Sì, vabbè! Cambiando discorso.. Eleonora sai se
a Roxi piace Gus?- chiese Georg
Eleonora era incerta se rispondere o no, guardò Bill che le
fece cenno di sì con la testa –Emh.. ecco..
-Come pensavo! –fece Georg interpretando correttamente il
balbettio della ragazza
-Non hanno combinato ancora nulla..- dsse Bill
-Certo che Gustav dorme in piedi!- fece Tom
-Sì e balla pure.. è finito il lento! Si torna in
pista, Bill?
-Certo! Ciao ragazzi.. divertitevi!!
-Senz’altro!- rispose Tom che si guadagnò
così una spinta da Eleonora
Allora lui iniziò a farle il solletico
-Ahahahah... no per favore.. ahahaha! Basta per favore!.. ahahahahah
questa me la paghi!- e così dicendo lo spinse giù
dal divano ma lui la trascinò con sé.
Si ritrovarono per terra, lei a cavalcioni sopra di lui con i capelli
che arrivavano fino a sfiorare il bel viso di lui.
Si diedero una serie di lunghi baci, ma poi lei si rialzò e
si mise seduta sul divano.
Il ragazzo la guardò poi alzò le sopracciglia
come invitandola a tornare nella posizione di prima ma lei scosse la
testa maliziosamente e incrociò le braccia.
Tom strinse gli occhi, ma poi si alzò e si mise anche lui
sul divano. Più che sul divano si mise sulla ragazza e
iniziò a ricoprirla di baci mente lei gli accarezzava le
spalle e il petto.
Stettero così ancora un altro po’, poi
però gli altri li vennero a chiamare: era tardi dovevano
tornare in albergo.
-Domani ti va di fare una passeggiata in periferia?- chiese Tom a
Eleonora davanti all’albergo.
Lei sorrideva e stava per rispondere affermativamente, se non fosse
stato per Gustav che s’intromise- Sì e veniamo
anche io e Roxi!
-Gus il tuo cervellino bacato non arriva a capire che forse io volevo
stare da solo con la mia ragazza?- ma non fece in tempo a finire la
frase che Georg disse:
-Veniamo anche io e Bill, domani siamo liberi!
-Perfetto- approvò questo alzando i pollici
-Allora domani ci aspetta una passeggiata coi fiocchi!- fece Roxi
entusiasta
Tom guardò sconsolato Eleonora che ridendo si
aggrappò al braccio di quest’ultimo e gli
sussurrò:- non ti preoccupare.. io sarò tutta tua
lo stesso.. -era strafelice. L’aveva appena chiamata
‘ la sua ragazza ’ davanti a tutti!!
Lui la guardò, la baciò appassionatamente e
abbracciandola la salutò. Lei salutò con la mano
e un semplice ‘ciao’ gli altri. Uguale fece Roxi,
tranne che con Gustav, con il quale si scambiò due baci
sulla guancia, ma niente di più.
In camera delle ragazze..
-Oook..- cominciò Roxi chiudendo la porta –sbaglio
o hai appena baciato Tom Kaulitz qua fuori?
-Sììììì.....
AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! –e cominciò a saltellare
muovendo le braccia come una gallina che cerca di spiccare il volo.
-Ehi, ma non ero io quella che faceva gli urli disumani?
-Hai ragione scusa non volevo rubati la parte!! Sono troppo felice!! :D
-Sì vede!! Ma come è successo esattamente? Voglio
i particolari!
-Be’.. all’inizio stavamo quasi litigando.. poi mi
ha chiesto se volevo ballare Rette mich io ho risposto di sì
e... una cosa tira l’altra, insomma!
-Cioè.. prima litigate e poi ballate insieme un lento?
-E’ complicata da spiegare..
-Ah, wow.. Ma come hai fatto a diventare la sua ragazza invece che..
be’.. una di quelle da una sera e via?
-Gliel’ho detto. Gli ho detto che non mi andava di passare
come una di quelle tante troiette.
-Wow!!!! Magari succedesse così anche fra me e Gustav!
-Già, fra di voi invece come è andata? Successo
nulla?
-No.. non capisco.. a volte lo vedo che gli piaccio ma altre penso che
mi consideri solo un’amica...
-Bill mi ha detto che gli piaci
I battiti di Roxi aumentarono notevolmente
-D-davvero?
-Sì! :D
-Oh mio Dio... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Eccola..- Eleonora sprofondò nel letto premendosi il
cuscino sulle orecchie per non sentire gli ultrasuoni di Roxi.
-Ok: questo è il piano- fece poi Roxi strappando via il
cuscino all’amica- domani voi lasciate me e Gustav da soli
così che quando arriverà il momento.. lo
bacerò!!
-Facile a dirsi..
-Guarda che mi regge! Ora che so che gli piaccio, non ho paura di un no!
-Bene allora auguri.. comunque anche io e Tom volevamo stare da soli..
poveracci Bill e Georg però..
-Capiranno!
-Sì però mi dispiace lo stesso..
-Va a finire che si mettono insieme per disperazione..
-Roxi!!
-Scherzavo!
In camera dei ragazzi..
I quattro ragazzi stavano salendo le scale per andare
all’ultimo piano, dove vi erano le rispettive 4 camere.
Tom fischiettava.
-Ehi, sembri piuttosto allegro- commentò Bill dandogli una
gomitata
-E chi non lo sarebbe?- rispose lui sorridendo
Risatine da parte di tutti
-Non la farai soffrire, vero?- chiese Bill ad un tratto più
serio.
-Certo che no.
-Bene perché io a lei ci tengo.. come amica, ovvio- aggiunse
subito dato che Tom si era immediatamente girato a guardarlo.
-Mi spieghi una cosa? Ma che vi dicevate sempre tu e Eleonora?
-Parlavamo di te –disse come se fosse la cosa più
ovvia del mondo
-Di me?
-Certo. All’inizio non me lo voleva dire che le piacevi,
forse perché lei stessa SPERAVA che non le piacessi. Ha
molta paura di soffrire, probabilmente ha già sofferto tanto
in passato per storie finite male o che ne so io..
Tom assunse un’espressione pensierosa.
-E di Roxi non ti ha detto nulla?- chiese ad un tratto Gustav.
-Gus, ma te provaci con Roxi! Perché ti dovrebbe dire per
forza di no?
-Perché.. sarebbe troppo bello!!
-Comunque domani vi lasciamo soli voi due e vedi di darti da fare.. -
fece Georg
-Sì e lasciate soli anche me e Eleonora, grazie- aggiunse Tom
-Ok Georg, allora domani saremo costretti a stare io e te.. non ti far
venire in mente strane idee!
-Ma per favore!- rispose quello- il mio UOMO ideale è molto
diverso da te!
Tutti risero e, ormai arrivati all’ultimo piano, si diressero
ognuno nella propria stanza.
-Ah, Tom! –lo chiamò Bill
-Sì?
-Hai.. emh.. del lucidalabbra sulla bocca.. notte, notte! –e
chiuse la propria porta.
Il ragazzo entrò nella propria camera e si guardò
allo specchio. Sorridendo, constatò che il gemello aveva
ragione, e si strofinò leggermente il labbro.
Prima di andare a dormire, mandò un sms della buonanotte a
Eleonora.. che stesse diventando troppo sdolcinato? Naaa..
________
Allora che ne dite?? Aspetto tanti pareri..
Ora quella cosa che dovevo dirvi all'inizio: questo è
l'ultimo capitolo.. fino al prossimo anno!! Eh, sì dovrete
aspettare la fine delle vacanze, per vedere il sesto capitolo.. ma il 7
gennaio sera vi prometto che lo pubblico! PROMESSA!
Ora i ringraziamenti..
Lucrezia : vuoi sapere di Roxi e Gustav? Non dovrai aspettare molto,
tranquilla.. Sono contenta che ti piaccia la storia!! Continua a
leggere!!
Volevo ringraziare anche Francesca (= ...Georg..Fregno) che mi ha dato
l'ispirazione per il lucidalabbra sulla bocca di Tom!! muahahahaah!!!
E per finire:
BUON NATALE E BUON ANNO A TUUUUUUUUUTTI!!!!!!! VVTRTRTRTRTRTRB!!!!!!!
KUSS!!!
Ci vediamo il 7!!!
Ciauz!!
|
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Capitolo 6 *** KÜSS MICH ***
Ben ritrovateeeeeeeee!!!!
Passate bene le vacanze??
Allora... avevo promesso che oggi pubblicavo e siccome sono una che
mantiene le promesse (tranne quella di mettere in ordine la mia
stanza), ecco qui il sesto capitolo!
Ditemi che ne pensate di Gustav.... ok non aggiungo altro, ecco il
capitolo. Buona lettura!!!!
ps: il titolo significa baciami
_________________________________
CAPITOLO 6 – KÜSS MICH
Le 16. I ragazzi sarebbero arrivati tra mezz’ora.
-AAAAAAAAAAAAAA! Che lucidalabbra mi metto? Santo cielo oggi forse
bacerò
Gustafffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff!!!!
-Potresti smetterla di correre per tutta la stanza? Mi deconcentri-
fece calma Eleonora che si stava mettendo accuratamente
l’eyeliner.. ce ne voleva di attenzione per non sbaffare!
Roxi indossava dei jeans al ginocchio con una maglietta a mezze maniche
azzurra e nera.
Eleonora invece dei jeans lunghi e neri e una maglietta a bretelline
con varie sfumature di rosa. Siccome era abbastanza scollata aveva
aggiunto anche un ciondolo a stella.
I capelli se li erano entrambe pilastrate e, dopo un bel bagno
rilassante, la loro pelle profumava di fragola.
Roxi si era già truccata, Eleonora ora si stava mettendo il
mascara e fin qui tutto bene, se non fosse stato per l’amica
che, sempre correndo come una matta, le aveva inavvertitamente dato una
gomitata, e ora aveva una scia di nero dall’occhio fin sopra
il sopracciglio.
-Roxi io ti uccidooooo!!
-Scusa non volevo! Dai c’è tempo puoi
riaggiustarti..- ma non fece in tempo a finire la frase che il telefono
dell’albergo suonò annunciando quattro ragazzi che
le aspettavano all’ingresso.
-Roxi- sibilò Eleonora- come cavolo faccio ora a farmi
vedere così da Tom?
-Emh.. scendi con una mano sull’occhio!
Strano ma vero, Eleonora la prese in parola. Appena si videro, i sei si
salutarono e, quando Eleonora si avvicinò di più,
Tom le chiese -che hai fatto all’occhio?
-Oh.. nulla..
Il rastaro alzò un sopracciglio così lei si
levò la mano dall’occhio e indicò
Roxi:- opera sua.
Tutti risero, compreso Tom che, bagnandosi leggermente un dito con la
lingua, lo strofinò un po’ sulla riga nera di
mascara che andò via.
-Fatto
-Grazie- e si baciarono
I sei uscirono e si trovarono davanti a quattro moto.
-Chi sale con chi?- chiese Georg
-Come? Andiamo in moto?- chiese Roxi
-Certo, la periferia non è dietro l’angolo!-fece
Bill
-Comunque non è molto lunga non vi preoccupate- aggiunse Tom
-Un quarto d’ora e ci siamo.. c’è un
vialetto carino lì- precisò Georg infilandosi il
casco.
-Vuoi montare con me?-chiese Tom voltandosi verso Eleonora
-Ok- rispose lei prendendo il casco che le porse il ragazzo. Poi
né tirò fuori un altro per sé,
salì, aspettò che anche la ragazza salisse e poi
disse: -noi andiamo.. ci vediamo là!- e dando gas,
partì con Eleonora che lo teneva per la vita
-Bene..-fece Gustav incerto –emh.. che.. che cosa.. ne dici
di.. di montare con me?-chiese a Roxi
-Ah non lo so ci devo pensare..-rispose quella. Gustav fece una faccia
buffa e lei aggiunse- ci ho pensato: ok!
Gustav sorrise divertito e le porse uno dei due caschi che teneva in
mano e i due salirono sulla moto.
Bill era appena partito, mentre Georg partì in contemporanea
con loro.
Roxi ci aveva messo un po’ prima di scegliere se aggrapparsi
alle maniglie della moto o alla vita di lui, così
alla fine era andata per le spalle.
Rimpianse di non aver infilato tutti i capelli dentro al casco come
invece aveva fatto Eleonora. Scesa di lì sarebbe stato come
se non si fosse mai pilastrata! Ma avanti, non poteva dipendere da una
piastra se piaceva a Gustav o meno!
Il ragazzo si fermò a un semaforo rosso (Georg
passò e per poco non si fece investire!) e, girandosi a
guardarla, le sorrise.
Purtroppo scattò il verde così dovette rigirarsi.
Roxi però, che si era ripromessa di non starsene con le mani
in mano, fece scivolare le braccia fino alla vita di lui e gli si
appoggiò alla schiena con la testa. Come si stava comodi!
Intanto l’altra coppia era quasi arrivata.
D’un tratto Tom, si voltò (senza fermarsi con la
moto) e diede un bacio a stampo alla ragazza. Per poco non andarono a
sbattere!
-Tu sei tutto matto!- fece lei divertita
-No, è che mi andava di baciarti!- rispose lui sorridendo
Lei allora gli diede qualche bacio sul collo ma lui disse –Se
fai così, allora sì che andiamo a sbattere!- lei
ridacchiò.
Di lui le piaceva soprattutto la mattizzia (dal vocabolario di
Virginia: pazzia) e il fatto che, solo perché stavano
insieme, lui non dava per scontato nulla del loro rapporto, la
conquistava in ogni gesto, ogni giorno.
Un esempio stava nel fatto che poco prima, le aveva chiesto se voleva
montare con lui in moto anche se stavano insieme: un altro le avrebbe
porto il casco e basta.
Furono i primi ad arrivare.
-Accidenti, Georg aveva ragione, è stupendo qui!-
commentò Eleonora appoggiandosi a una ringhiera dove, una
decina di metri più sotto, vi era un campo di fiori
-Già- fece Tom abbracciandola da dietro. Lei allora si
girò e iniziarono a baciarsi. Lui le accarezzava i fianchi e
la schiena lei invece giocherellava con i suoi rasta.
Quando si staccarono la ragazza, per gioco, gli tirò piano
un rasta e lui le diede un pizzicotto su un fianco.
Allora Eleonora si staccò da lui e iniziò a
correre ridendo.
Il rastaro si meravigliò un po’, ma poi, stando al
gioco, iniziò a rincorrerla sorridendo
-Tanto non mi prendi!
-Lo dici tu!
Sembravano due bambini di 5 anni che giocavano ad acchiapparella.. Si
rincorsero ancora un po’ ma poi Tom la raggiunse e la strinse
a sé, mentre lei gli appoggiò le mani sulle
spalle.
-Ti ho presa! XD
-Ora sono tutta tua..
-Tutta, tutta, tutta?
La ragazza si morse il labbro inferiore e abbassò lo
sguardo. Era diventata pallida. Sapeva cosa intendeva Tom, ma non era
sicura di volerlo anche lei.
-Tutto bene?- le chiese lui notando il cambiamento d’umore.
-Sì, sì..- rispose sempre senza guardarlo
-Eleonora?
-Mmh?
-Cosa c’è che non va?- le chiese ancora.
-Nulla.. io non.. oh guarda ci sono gli altri!- fece lei felice di aver
trovato una via di fuga
-Sì ma..- cominciò Tom, ma Eleonora stava
già andando verso gli altri
-Bill, Georg! Dove sono Gustav e Roxi?
-Non lo so sono partito prima..- rispose Bill
-E io li ho superati a un semaforo.. staranno arrivando- fece Georg
-Ok..-
-Allora ti piace qui?- le chiese Bill
-Oh, sì è fantastico!
-Se poi ci viene voglia di bere o mangiare qualcosa
c’è un chioschetto più in
là..
-Sempre il solito!-fece Georg
-No, davvero, fa della roba squisita, io e Tom ci veniamo spesso! Vero
Tom?
-Cosa?.. oh.. sì, è vero..- rispose lui che stava
pensando a tutt’altro..
In quel momento arrivarono Gustav e Roxi che, dopo aver posato i
caschi, raggiunsero gli altri.
-Eccovi! Gus, sei proprio un lumacone!- esclamò Georg
-Sì e tu che per un pelo non ti sei fatto investire?!
-Dettagli, dettagli..
-Eleonora- fece Roxi andando verso l’amica –ti
prego aiutami! Guarda che capelli!
In effetti non solo i suoi capelli erano ritornati quasi del tutto
ricci ma erano anche annodati
-Accidenti! Ma perché non te li sei messa nel casco?
-Non ci ho pensato!
-Fatevi aiutare da Georg o da Bill! Sono due esperti in fatto di
capelli!- fece Gustav
Georg per tutta risposta si passò una mano fra i capelli e
Bill commentò: -modestamente!
Tuttavia Eleonora, dopo due o tre volte che passava la mano fra i
capelli dell’amica, le aveva già sfatto tutti i
nodi.
-Ma che ti importa dei capelli? Stai bene sempre..- le disse poi
Gustav. Roxi gli sorrise e andò verso di lui.
Iniziarono tutti a camminare. Bill e Georg erano in testa, seguiti da
Roxi e Gustav. Tom e Eleonora erano un po’ distanziati
rispetto al resto del gruppo e si tenevano per mano.
Ad un tratto Tom, cominciò a palare
-Eleonora.. dopo quello che ci siamo detti prima, io non voglio che tu
pensi male di me.. cioè, ne avresti tutte le ragioni dato il
mio passato.. ma ora non sono più così.. non sto
con te solo per.. quello. Io non ti chiedo nulla, ti
aspetterò fin quando non ti sentirai pronta..
-Tom..
-Non voglio che tu ti sena obbligata a fare qualcosa se non vuoi
Lei riuscì solo a guardarlo incantata per poi gli
sorridergli e annuire con la testa.
Lui allora le passò un braccio intorno alle spalle,
baciandola sulla testa per poi ricevere un bacio a stampo dalla ragazza.
Gustav e Roxi intanto stavano conversando..
-Andavo davvero così lento oggi?
-Ma no, è Georg che va troppo veloce!
Lui rise e poi, non sapendo cosa dire prese a fissarsi le scarpe.
Allora lei prese in mano la situazione.
-Gustav.. ce l’hai la ragazza?
-L-la ragazza?
-Sì.. mai sentita questa parola?
-No.. cioè sì l’ho sentita.. e ho avuto
delle ragazze! Ma ora sono single..
-Buono a sapersi..
-E.. e te?
-Per ora no..
-Per ora?
-Sì.. chi lo sa.. magari qualcuno me lo chiede..- lo
guardò intensamente –e magari dico anche di
sì.
Gustav arrossì un po’ e disse: -e come dovrebbe
essere il tuo ragazzo?
-Mmh non saprei.. innanzitutto deve guidare piano la moto
perché ho paura!
-Ah sì?
-Sì. Invece la tua di ragazza come dovrebbe essere?
-Vediamo un po’.. sì diciamo.. identica a te!
Anzi.. sei tu la mia ragazza ideale..
Roxi si sentì il cuore uscire dal petto –come
me?.. Me?
-Sì... Roxi.. ti piacerebbe essere la mia fidanzata?
-Io.. la.. la tua.. cosa? Oh, sì! Sì certo che
sì! Sì, sì, sì!
–fece uno sforzo incredibile per non mettersi a saltellare
come una scema.
Gustav la guardò intensamente e le mise un braccio intorno
alle spalle. Lei con un sorriso a 3756348 denti fece scivolare il suo
alla vita di lui.
Poi i loro visi si avvicinarono e le loro labbra si unirono in un dolce
bacio.
-Guarda, guarda!- esclamò Tom
-Cos.. oh!- fece Eleonora osservando la scena dei due piccioncini che
altri non erano se non Gustav e Roxi!
-Ce l’ha fatta Gus, alla fine!
-Sono felice per loro!!!
-Certo che brutto però per il primo bacio in mezzo alla
strada e camminando..
-Ogni cosa è bella in compagnia della persona giusta..- fece
lei
Il rastaro la guardò, capì che si riferiva a loro
due e, sorridendo, la baciò.
-Girati!- fece Georg a Bill
-E bravo Gus!- commentò Bill osservando la scena
-Era ora..
-Sì ma adesso rigiriamoci se non vogliamo passare per due
guardoni..
Quando i ragazzi si sedettero insieme al chioschetto, tutti erano
impegnati a prendere in giro la nuova coppietta..
-Ma si può sapere perché Tom non lo avete preso
in giro così, ieri? E’ ingiusto!-
protestò Gustav
-Rimediamo subito- rispose Bill
-Provaci fratellino e vedrai.. guarda che ti scompiglio i capelli!
-No! I miei capelli no!- esclamò il moro
Risate da parte di tutti.
-Domani si va al mare?- chiese ad un tratto Georg
-Il mare? In Germania? Ma fa freddo!-fece Eleonora
-No, noi abbiamo una casa in Corsica, la usiamo quando abbiamo voglia
di andare al mare visto che sta a due passi da lì.. -le
spiegò Bill –se ne avete voglia sarebbe carino
andarci.
Eleonora e Roxi si scambiarono uno sguardo titubante –Non
vorremmo disturbare..
-Ma quale disturbo! Ci fa piacere! –fece Tom
-Se la mettete così..
-Allora è deciso!- fece Gustav
-Però c’è una cosa..- iniziò
Bill
-Giusto..- fece Tom iniziando a torturarsi l’orecchio
-Potreste spiegarci?-chiese Roxi
-Le camere.. sono solo 4..- rispose Bill
Roxi sembrava contenta, Eleonora tranquilla: Tom le aveva
già detto che non pretendeva niente.
-Be’ in qualche modo si farà..- fece Gustav incerto
-Sì... ma per voi va bene se ci stiamo.. non so.. cinque
giorni? Perché andarci per un giorno e basta, non ne vale la
pena- chiese Georg
-Oh, sì! Il mare mi piace tantissimo!- fece Eleonora
-Va benissimo!- sì unì Roxi.
-Allora domani mattina passiamo con la limousine a prendervi, scusate
se è poco..- fece Bill
Stettero il resto della giornata lì seduti a chiacchierare
del più e del meno, del corso di tedesco delle ragazze,
degli impegni dei ragazzi..
Poi i ragazzi riaccompagnarono le ragazze in hotel (le due coppie si
salutarono ‘calorosamente’) e andarono anche loro
al proprio albergo e poi.. subito a nanna!! Il giorno dopo li aspettava
una giornata impegnativa!
______________________________
Oggi non mi andava di scrivere come al solito ' i ringraziamenti alla
fine ' così li ho messi e basta! Eccoli:
Ringraziamenti
Lucrezia:
eccoti accontentata!! Il nostro Gustav si è finalmente dato
una mossa!!! Spero che questo capitolo ti sia piacuito!! Davvero ti
è partita Rette mich?? Allora ho scelto la canzone giusta!!
Eddy:
Anch'io a volte leggendo altre storie mi metto a ridere e tutti mi
guardano come una matta.. XDXDXD!! Sono contenta che ti piaccia! KUSS!!
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Capitolo 7 *** Beach-volleyball! ***
Ok, per il
titolo non mi veniva in mente nulla, lo ammetto..
Comunque
ecco a voi una giornata tutta mare e sole per le ragazze e i Tokio
Hotel, alla faccia di questo gennaio gelido!! Brrrrrrrrr!!
Per i
ringraziamenti andate alla fine del capitolo (sono stata tutta la notte
a pensare a un altro modo per dirlo invece di ' alla fine per i
ringraziamenti ' XD)
Un bacio!!
_________________
CAPITOLO
7 – BEACH-VOLLEYBALL!
-Cinque
giorni.. cinque costumi.. cinque abbinamenti diversi..
c’è tutto, credo.- Eleonora chiuse il borsone e lo
poggiò vicino a quello di Roxi, già pronto e
molto più grande di quello dell’altra.
-Ma secondo
te vengono davvero con la limousine?
-Roxi, me
lo hai già chiesto dieci volte! Penso di sì!
-Wow!
-A
proposito ieri sembravi piuttosto felice quando ci hanno detto che le
camere erano quattro..
Roxi fece
un sorrisetto.
-Ma tu..-
continuò Eleonora –con Gus hai intenzione di..
-Be..
Sì!.. di lui mi fido.. non ho paura.. credo che anche lui lo
abbia già fatto.. Ovviamente non sto con lui solo per
quello, però l’idea è eccitante!!
Eleonora
rise
-E tu con
Tom?
-No.. per
ora no.. non sono ancora pronta.. comunque lui ha già detto
che mi aspetterà.. E’ un ragazzo fantastico, me ne
accorgo ogni giorno di più!
-Eheheh..
Siccome
erano un po’ in anticipo, le ragazze decisero di scendere
già in strada ad aspettare gli altri.
-Oh mio
Dio..AAAAAAAAAA!- fece a un tratto Roxi
-Oh, no
ancora! Cosa c’è adesso?
-Sono
davvero in limousine!!!
Una
limousine si fermò davanti al marciapiede dove erano le
ragazze
-Ciao belle
signorine. Ci fate l’onore di salire?- Era Gustav che, con
aria da galantuomo aveva abbassato il finestrino.
Si
sentì una voce dall’interno- Oh, Gustav levati e
falle salire! Venite, ragazze- Era Tom che, scavalcando Gustav,
aprì la portiera.
-Grazie-
fecero quelle ridendo e prendendo posto.
Tom
salutò Eleonora con un lungo bacio, mentre Gustav e Roxi si
salutarono con un rapido bacio a stampo.
Per tutto
il viaggio fino all’aeroporto e anche su di esso, di altro
non si parlò se non del mare e di questa casa in Corsica.
Ma la cosa
più spettacolare, fu quando vi arrivarono. Le due ragazze
trattennero il respiro.
La villetta
non attirava molto l’attenzione, ma era comunque bellissima,
e ancora meglio era la vista dal suo balcone che si affacciava su un
mare cristallino di una spiaggia libera dove, spiegò Bill,
non andava mai nessuno. Avevano scelto quel luogo apposta.
-Oh, mio
Dio!- fece Eleonora
-Cavolo!-
sì unì Roxi
-Al piano
di sopra ci sono le camere da letto.. a proposito.. come le dividiamo?-
chiese Gustav
Salirono
tutti e sei di sopra. Il problema dei letti non c’era
perché ai ragazzi piaceva stare comodi e quindi erano tutti
matrimoniali!
-Be’
io direi che, le coppie dovrebbero dormire insieme così
possono farsi gli affari loro..- commentò Bill
Tom
guardò Eleonora e, come quasi ogni volta che si trovava in
imbarazzo, decise di sdrammatizzare: -be’ allora sceglietene
una tu e Georg!
Tutti
risero, Bill alzò un sopracciglio e Georg
commentò: -ancora? Lui non è il mio tipo!
-E
menomale!- fece Bill. Poi aggiunse:- dai seriamente.. Gustav?Roxi? Vi
va bene condividere la stanza?
-Emh..-
Gustav la guardò e lei gli sorrise incoraggiante
–sì.. sì va bene- fece lui sempre
guardandola.
-Tom?
Eleonora?
I due non
fecero in tempo a rispondere che Georg s’intromise
-Deve andar
bene per forza, perché io con te non ci dormo! Forza,
andiamo a mangiare qualcosa che è ora di pranzo! -concluse
scuotendo i capelli per levarsi dagli occhi una ciocca.
Scesero
tutti in cucina, le due coppie per mano.
Tom
però, appena in fondo alle scale, trattenne Eleonora,
iniziando a strofinarsi l’orecchio.
-Eleonora..
se non vuoi dormire con me, basta dirlo, Georg lo convinco io ad andare
da Bill..
-Tom, non
c’è problema, veramente. Io di te mi fido.
-Davvero?
-Certo!
-Ok,
allora..- e, sorridendole teneramente, la baciò
-Andiamo di
là?-le chiese poi
-Se proprio
dobbiamo..- rispose lei
-No che non
dobbiamo.. potremmo anche starcene un po’ per i fatti nostri-
e iniziò a baciarla sul collo.
-Questo
è già meglio- commentò lei iniziando
ad accarezzargli i rasta.
**
-Ehi, ma
quei due dove sono finiti? E’ da un quarto d’ora
che sono spariti!- chiese Gustav
-Usa la
fantasia, Gus..- rispose Bill
-I panini
non freddano mica.. -disse Georg. Poi colto da un enorme dubbio -non
glieli devo mettere in forno, vero?
-Ma tu vuoi
mettere mozzarella e pomodoro in forno? Per l’amor del cielo,
no!- rispose Roxi che gli stava dando una mano nel prepararli
-Se lo dici
tu..- fece lui scrollando le spalle
-Il tempo
è bello.. dopo ci infiliamo i costumi e dritti al mare, ok?
E’ un secolo che non ci vado!- fece Bill guardando fuori
dalla finestra
-Sì,
se non moriamo prima per le schifezze che quei due stanno mettendo nei
panini..- rispose Gustav
-Uomo di
poca fede- replicò Georg. Roxi rise.
-Come sei
bella quando ridi- le disse Gustav
Lei
s’immobilizzò sul posto. Era la prima volta che le
faceva un complimento davanti agli altri. Gli sorrise teneramente e lui
ricambiò, ma il momento fu rovinato da Bill e Georg che
gridarono insieme:-
Boooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!
-Oh, ma vi
fate i cazzi vostri?- esclamò Gustav arrossendo
Roxi
ridacchiando, tornò ad occuparsi dei panini.
In quel
momento entrarono Tom ed Eleonora, per mano.
-Alla buon
ora!- li accolse Bill
-Avete
preparato qualcosa di commestibile?-chiese il rastaro ignorando il
fratello
-Be’
prima Georg voleva mettere in forno i panini alla mozzarella, ma per il
resto dovrebbe essere tutto apposto- rispose Roxi
Eleonora
rise, poi andarono tutti a sedersi a tavola e iniziarono a mangiare.
-Tom, non
indovinerai mai cos’è successo!- fece ad un tratto
Georg –te lo immagini Gustav che fa l’audace?
Tom
alzò un sopracciglio e Gustav esclamò: -ma la
smettete?
Roxi si
stava mordicchiando un labbro e tratteneva il sorriso.
-Perché
dovremo smetterla, Gus? Questo giorno entrerà nella storia!
-Mi
spiegate bene cos’è successo?- chiese Tom
-Be’
è successo che..
-Ma allora
dopo scendiamo in spiaggia?- chiese Roxi interrompendo Georg per levare
dall’imbarazzo Gustav
-Oh,
sì!- fece Eleonora
-Mi
raccomando, la crema solare!- fece Bill
E
riattaccarono a parlare di quanto fosse bello il mare e tutto il resto..
**
Eleonora se
ne stava comoda, comoda stesa su un asciugamano al sole mentre Tom
Kaulitz, ripeto TOM KAULITZ, le spalmava delicatamente la crema solare
sulla schiena.
Sembrava un
sogno.. “ be’ allora non svegliatemi! ”
pensò lei sorridendo fra sé
-La vuoi
anche sulle gambe?- le chiese lui
-Sì,
grazie... Tom, sulle gambe, non sul sedere..
-Oh, scusa-
fece lui sorridendo
Quando la
ragazza fu completamente incremata, Tom si sdraiò a sua
volta (sempre di schiena) e questa volta fu il turno di lei di
spalmargliela.
Partì
dalle spalle per poi scendere ai fianchi. Qui vi passò
più delicatamente e con un accenno di unghie, in modo da far
solletico al ragazzo.
-A che
gioco stai giocando?-fece lui scherzosamente
Eleonora
rise e lui, alzandosi, si girò verso di lei e la
attirò a se per baciarla.
I due per
un po’ furono impegnati in ‘ questioni private
’ ..
Un’altra
coppia, invece, era già andata a fare il bagno.
-Ho
freddo..- si lamentò Roxi
-Veramente?
Be’.. potrei provare io a riscaldarti..- rispose Gustav
-I tuoi
amici hanno ragione, sei proprio audace..
-E non hai
ancora visto niente..- E così dicendo la prese per la vita e
la trascinò sott’acqua con sé, per
baciarla.
Quando
riemersero però la ragazza stava tremando dal freddo. Gustav
se ne accorse e la abbracciò.
-Dai,
usciamo- propose lui.
Mano nella
mano, i due tornarono sulla spiaggia.
Appena
raggiunsero gli asciugamani, lei si avvolse subito nel suo, un
po’ per il freddo, ma anche perché il costume
bianco che indossava non lasciava molto all’immaginazione.
Guardò
invidiosa il costume di Eleonora che, invece, era viola, con due teschi
neri (uno sul sedere e l’altro sul seno sinistro).
Georg e
Bill intanto stavano giocando a palla a riva. Dopo un po’, a
loro si aggiunsero anche Tom ed Eleonora.
Roxi, dopo
aver controllato bene che il costume fosse asciutto e avesse quindi
perso l’effetto trasparente, propose a Gustav di
unirsi a loro.
Erano tutti
e sei a giocare a palla, l'acqua del mare che a malapena arrivava a
sfiorare le piante dei loro piedi, e le prese in giro su tiri sbagliati
o bagher che avrebbero potuto sfondare un qualsiasi soffitto non
mancavano!
Poi
decisero di andare a fare un bagno prima di tornare in casa.
Gustav e
Roxi però, rimasero in spiaggia.
-Accidenti!
E’ freddina!- commentò Eleonora
Tom, che
non aspettava pretesto migliore, l’abbracciò.
Bill,
intanto, era impegnato a cercare di affogare Georg.
Dopo averle
dato un ‘caldo’ bacio, le chiese: -hai ancora
freddo?
-Da
morire..-rispose lei cercando di mettere la voce su un tono seducente.
Lui sorrise
e la baciò ancora, ancora, ancora, ancora...
Non si
sarebbe mai stancato di quella ragazza, ne era sicuro..
_____________________
RINGRAZIAMENTI
...Georg...Fregno
:in effetti mi era sembrato strano quando hai scritto ' baciozzi da
Georg ' ! E poi, prima che ti prenda un colpo: Bill non è
riuscito ad affogare Georg, nel prossimo capitolo ci sarà
ancora^^ ...ma chissà cosa succederà nei
prossimi.. mwhahahaha!!
mery
:wow, sono onorata che tu definisca la mia storia unica!! Grazie!!
Questo capitolo ti è piaciuto?? Gustavino è
ancora più ' audace ' come dice Georg.. hihi!! Grazie per
tutti i complimenti :)
Grazie
anche a chi legge senza commentare!
Ci
vediamoooooooooooooooo!!
|
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Capitolo 8 *** Nur die Sterne sehn uns ***
Eccomiiii!!! Oggi non sarò molto chiacchierona
perché sto facendo dei casini col computer, devo finire di
farli e poi devo cercare di rimettere tutto apposto (non vi
preoccupate, neanch'io ho capito quello che sto facendo.. ^^' )
La traduzione del titolo è: ci vedono solo le stelle
Buona lettura!!
CAPITOLO 8 - Nur die Sterne sehn uns zu
La sera, in casa, Tom e Bill stavano cercando di cuocere della carne,
Gustav e Roxi si stavano raccontando molte cose (...) e Georg e
Eleonora parlavano, ma a bassa voce, perché
l’interessato dei loro discorsi era in quella stanza..
-Davvvero, Tom ha proprio perso la testa per te
Eleonora non poté fare a meno di sorridere e guardare il suo
ragazzo. Tom, si accorse di lei e le ricambiò il sorriso,
per poi tornare ad occuparsi della carne.
La ragazza tornò a guardare Georg che continuò:-
nessuno di noi lo aveva mai visto così, con la
testa fra nuvole.. a volte sembra anche rincoglionito perché
sorride senza che nessuno faccia o dica nulla.
Eleonora rise. Era così tenero!
-A me sembra tutto così strano, irreale. Trooooooppo bello
per essere vero!
-Invece è tutto vero- la rassicurò Georg
-Tom è stato sempre descritto da tutti come uno che se ne
frega, che vuole solo.. hai capito, no? Invece è
così dolce..
-Be’ non aspettarti che stanotte non ci provi!
Eleonora sapeva che Tom non l’avrebbe fatto, ma non le andava
di raccontare a Georg i fatti loro così sorrise di nuovo.
-Ah e poi non è certo un gran cuoco..
Proprio in quel momento Bill esclamò:- Tom,
perché diavolo hai messo tutto quell’olio?
-Mi hai detto tu di aggiungerne un po’ e io..
-Sì ma qui hai creato una piscina!
-Ora non esagerare fratellino..
-Visto?-fece Georg alla ragazza ridendo.
Anche lei rise, osservando Tom che cercava di levare l’olio
in eccesso dalla carne usando lo scola pasta..
-Be’ credo proprio che stasera si mangerà mooolto
tardi.. quindi ti va una partita a dama?- chiese Georg
-Sìììì!-rispose Eleonora
I due fecero qualche partita però poi, siccome i gemelli
erano sempre allo stesso punto nel cuocere e condire quella benedetta
carne, Eleonora decise di andare a dare una mano.
-Ma le ragazze non dovrebbero lavorare e poi noi qui ce la caviamo
benissimo- le disse Tom.
Proprio in quel momento, Bill, aprendo uno scaffale si fece cadere
addosso tutte le pentole che vi erano appoggiate.
-Ok, mettiti pure al lavoro- fece il rastaro lanciando un grembiule
alla ragazza.
Lei se lo infilò e si mise al lavoro.
-Passami il basilico, per favore- chiese a Tom
-Eccolo- il ragazzo glielo porse ma quando lei allungò la
mano per agguantarlo, lui la prese per un polso e, attirandola a
sé la baciò.
-Ora puoi prenderlo veramente-le disse poi
-Grazie- rispose lei dandogli un pizzicotto sul fianco.
Alla fine tutti si sedettero a tavola e, la cena, non era neanche
venuta tanto male.
Dopo mangiato, tutti si misero a giocare al Mercante in Fiera e Bill fu
quello che vinse più di tutti, anche se non giocavano con i
soldi.
Roxi e Gustav furono i primi a salire di sopra, e non certo per
dormire..
Roxi era un po’ agitata.. è vero che non era la
prima volta, né per lei, né per lui, ma se non
gli fosse piaciuta? Se lo avesse deluso in qualche modo? E come poteva
fargli capire che lo voleva fare? Be’ quella sera non gli
aveva dato tregua un attimo a quel ragazzo, soffocandolo di baci..
forse qualcosa aveva capito.
Andò al bagno per prima e, quando tornò lei, ci
andò lui.
“Ecco. Ci siamo.” pensò Roxi cercando di
auto calmarsi e contemporaneamente svestendosi e rimanendo solo in
mutande e reggiseno neri. Spense la luce accendendo una lucetta fioca,
sul comodino.
Si distese sul letto e aspettò, col cuore a mille.
Finalmente la porta si aprì. Gustav entrò e si
arrestò sulla soglia per la sorpresa.
-Ciao- disse lei in tono seducente
-Ciao..- rispose lui senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
-Non vieni?- gli chiese visto che il ragazzo si era letteralmente
imbambolato sulla soglia.
-Oh...sì, certo...-Gustav sorrise, particolarmente contento
di quella ' sorpresa '
Si distese accanto a lei.
I due si guardarono un attimo e poi iniziarono a baciarsi
appassionatamente.
Inizialmente, lui le passava le mani fra i capelli e lei sulle spalle,
poi la ragazza lo accarezzò dolcemente da sotto la
maglietta, fino a levargliela.
Lui invece le abbassò le spalline del reggiseno e poi si
mise a trafficare con i gancini dietro.
La ragazza lo spinse dall’altro lato e vi si sedette sopra a
gambe aperte. Lui, che le aveva tolto il sopra, le accarezzò
i bordi delle mutandine, sfilandogliele.
Lei fece lo stesso con i jeans e i boxer di lui.
..I loro corpi si stavano unendo e il piacere, per entrambi, non
tardò ad arrivare.
Lui intanto le accarezzava il bacino e lei gli passava le mani fra i
capelli corti.
Quando ebbero finito (dopo un bel po’!!) si guardarono
intensamente.
-Roxi.. sei stata fantastica- le disse lui
Lei, ridendo rispose:- Grazie.. anche tu, devo dire, non sei niente
male!
I due si addormentarono abbracciati, lei con la testa sulla spalla del
ragazzo. Prima di cadere nel mondo dei sogni sorrise fra sé
e sé, ripensando alla splendida nottata appena passata
insieme a Gustav..
FLASH-BACK.. stessa sera, Roxi e Gustav erano di sopra da un
po’..
-Accidenti, non ne vinco una oggi- fece Georg
-Perché di solito?
-Bill, ora non ti gasare perché questa sera ti sta andando
bene.. domani quando ritorno in me, ti sfondo!
-Ha parlato Hercules- fece Tom
-Sì ma Hercules è molto stanco, vado a dormire..
E non svegliatemi, sennò vi uccido!- disse Georg alzandosi
-Vengo anch’io, ho vinto abbastanza per oggi-
annunciò Bill stiracchiandosi –fate i bravi voi
due- aggiunse guardando Eleonora e Tom
-Semmai te e Georg dovreste fare i bravi e non fare riunioni
equivoche..!- rispose Tom
-Non ho la forza per picchiarti, Tom, ti è andata bene-
commentò Georg salendo di sopra, seguito da Bill
Tom ed Eleonora rimasero soli. Il ragazzo sbadigliò.
-Andiamo a dormire anche noi?- chiese la ragazza
-Ok..- rispose lui alzandosi e prendendola per mano.
La ragazza si diresse poi verso il bagno. Si guardò allo
specchio.
Era un po’ tesa, sapeva che Tom non l’avrebbe
obbligata a far nulla, ma lei si sentiva a disagio lo stesso,
perché comunque sapeva che il ragazzo avrebbe voluto..
Cercando di scacciar via questi pensieri, si preparò, poi
tornò in camera.
Tom, regalandole uno dei suoi stupendi sorrisi, si diresse a sua volta
verso il bagno.
La ragazza allora s’infilò il suo pigiama
preferito: dei calzoncini che arrivavano a metà coscia,
color lilla con una canottiera dello stesso colore.
Guardandosi allo specchio, notò riflesso un balcone e vi si
affacciò. Appoggiò le mani sulla ringhiera,
osservando ammaliata il panorama.
Il mare, col lento rumore delle onde, si confondeva con la spiaggia
nell’oscurità della notte. Sopra, il cielo,
offriva un meraviglioso spettacolo di stelle.
Era tutto un grande buco nero, e faceva anche un po’ paura.
Ma ancora più paura ebbe Eleonora, quando sentì
due mani scorrerle lentamente sulla pancia e qualcuno che la
abbracciava da dietro. Subito riconobbe il corpo di Tom e si
tranquillizzò.
Si rigirò a baciarlo. Il ragazzo prese a baciarla sul collo
e lei non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Dopo un po’ il rastaro disse:- Dai, andiamo dentro o ci
beccheremo un malanno..
Così si misero entrambi sotto le coperte. Si baciarono, poi
lui la fece appoggiare con la testa sulla sua spalla osservando la sua
mano che gli accarezzava dolcemente i rasta. Poi, dopo un po’
si fermò: si era addormentata.
Tom la osservò dormire e si chiese come facesse a essere
così sexy anche in una situazione simile. Con questa domanda
nella testa, si addormentò appoggiando la sua testa su
quella della ragazza.
Ooooooook e ora i ringraziamenti!!!!!
eddy
:sì, lo so è un po' comune ma non potevo farne a
meno: io adoooooooooro il mare!!!! E, considerato che adoro anche i
Tokio Hotel..^^ Grazie per aver recensito!!! 1bacione!!
Grazie anche a chi legge senza commentare.. ci vediamoooooooooo!!!
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Capitolo 9 *** WIR SIND DA ***
Vi ho fatto aspettare un pochino per questo capitolo.. scusate!!!
L'ispirazione per la prima parte l'ho presa da un fatto che
è successo veramente quest'estate.. avevo fatta un pigiama
party con delle mie amiche e la mattina le ho svegliate tutte alle sei
(ci eravamo addormentate solo un'ora prima..) per far vedere loro
l'alba! Be', lo spettacolo era bellissimo ma chissà
perché ho ricevuto molti vaffa... eheheh!! Anche
perché dopo le ho fatte rimanere tutte sveglie, per
prepararci e andare al mare.. me rompiscatole (per non dire di peggio)!!
Ma ora basta, non posso raccontarvi tutto il capitolo.. a proposito la
traduzione del titolo è ' noi siamo qui '
I ringraziamenti alla fine.. buona lettura!!!
_______________
CAPITOLO 9 – WIR SIND DA
La mattina dopo, Bill si svegliò di buon ora e decise di
svegliare anche Georg perché c’era
un’alba stupenda. Così si diresse verso camera sua.
-Si può sapere che cazzo vuoi a quest’ora?
-Buongiorno anche a te, Georg, comunque ti volevo far vedere
l’alba.. Non se ne vedono spesso di così belle! Se
proponessimo anche agli altri di andare a fare un bel bagno mattutino?
Dopo vari sbuffi, Georg acconsentì -E va bene.. tanto ormai
mi hai svegliato, accidenti a te!
Bill si diresse verso la camera di Tom e Eleonora e, bussando,
aspettò la risposta di un assonnato Tom che diceva
“avanti” sbadigliando.
-Che ne dite di un bagno mattutino? Guardate che alba splendida!
Eleonora che si era messa seduta e si stava stiracchiando,
buttò un occhio alla finestra e vide che in effetti era
proprio un bello spettacolo.
Tom invece si tirò le coperte fino alla fronte, cercando di
riprendere a dormire.
-E dai Tomi! -fece il moro
Il rastaro si tirò giù le coperte e
guardò la ragazza.
-Vuoi andare?
-Non so.. a me piacerebbe ma se non ti va, fa lo stesso- rispose lei un
po’ in imbarazzo.
-Andiamo, allora!- le disse lui sorridendo e alzandosi.
Lei ricambiò il sorriso e si alzò a sua volta
levandosi le coperte, mettendo così in mostra i mini
pantaloncini del pigiama che portava.
Bill la squadrò da cima a fondo, Tom se ne accorse e,
dirigendosi verso di lui: -ok, ok ora tu però te ne vai e
lasci guardare a me!- e gli chiuse la porta in faccia.
Eleonora lo guardò alzando un sopracciglio.
-Ti guardava..- si giustificò Tom –e a me non
stava bene..
-Sei geloso?- chiese lei maliziosamente
-No ma che! Geloso io?- iniziò a torturarsi
l’orecchio e arrossendo un po’
–figurati.. io, Tom Kaulitz geloso.. no, no, no..
La ragazza gli andò vicino sorridendo e lo
abbracciò
Il biondo ricambiò l’abbraccio e le disse:-Sai
cosa penso? Che stamattina grazie a quel coglione di mio fratello non
ci siamo salutati bene..- e, alzandole il mento, la baciò
dolcemente.
**
Georg, bussò alla camera di Gustav e Roxi e, Gustav, in
boxer e parecchio assonnato, gli andò ad aprire
-Che c’è?
-Venite a fare un bagno mattutino? Idea di Bill.. allora stanotte pazze
gioie, eh? –aggiunse dato che Gustav era solo in intimo
-Non lo so sento Roxi comunque credo di sì. Per il resto,
fottiti.
-Ok Gus, a dopo- e così dicendo scese di sotto dove
c’era Bill, già in costume che preparava i
caffè (almeno quelli li sapeva fare).
Dopo un po’ scesero anche le due coppie.
-Allora venite voi due?-chiese Georg soffocando una risata
-Sì- rispose Gustav fulminandolo con lo sguardo.
Il rastaro e l’orsacchiotto, si sedettero al tavolo con
Georg, prendendo in giro Bill per come maneggiava la caffetteria.
Le ragazze, invece, si misero sul divano (nella stessa stanza, visto
che salone e cucina erano uniti in un unico camerone) e parlarono in
modo che gli altri non potessero sentire.
-Eleonora..
-Dimmi
-Oh mio Dio, non ci riesco. E’ troppo bello per essere vero!
-Aspetta, aspetta, aspetta.. non è che qui tu e Gustav..
-Sì!!!!!- squittì Roxi
-Nooo!!! E come è stato? Racconta!
-Stupendo! E’ un ragazzo così dolce!
-Wow!!!!
-Però.. Stamani Georg è venuto a chiamarci, e Gus
gli ha aperto.. in boxer.. credo abbia intuito che.. oh, mammamia che
vergogna!
-Ecco perché è mezz’ora che ride!
-Sì.. ma senti una cosa.. te e Tom..
-No..
-Lo immaginavo.. Eleonora, non sono tutti come Steve, mettitelo in
testa!
-Lo so, e ne abbiamo già parlato, ..ma io e Tom ci
conosciamo da troppo poco tempo..
-Uffa, te e i detti tua nonna!
-Senti, Tom è un ragazzo stupendo, e io mi sento sicura con
lui, mi fido di lui, non è lui il problema: sono io, non mi
sento ancora pronta, non dopo quello che è successo..
-Ancora? Steve è uno stronzo, è vero ma tu non
puoi chiuderti a riccio solo per colpa sua!
-Non mi sto chiudendo a riccio, solo.. non lo so, per ora non ci
riesco! Mi devo fidare al mille per cento.. e con Tom è
così ma, ripeto, ci conosciamo da troppo poco tempo! Guarda
Steve: ci conoscevamo da una vita, ma io non mi fidavo ancora e non
volevo.. e allora lui..- le scese una lacrima che si asciugò
subito con la mano.
-Dai, non piangere però.. non ci pensare più..
-Non posso non pensarci.. tutte le notti, prima di addormentarmi mi
torna in mente, mi fa star male.. non ce la faccio- Eleonora cercava
con tutte le sue forze di trattenere le lacrime. Non voleva che Tom,
né tanto meno gli altri ragazzi, la vedessero piangere.
-Sì che ce la fai- le prese le mani. Tremavano –tu
sei forte e hai attorno persone che ti vogliono bene e che ti
proteggono. Non sei sola.
Eleonora scoppiò in lacrime sulla spalla
dell’amica, un pianto silenzioso accompagnato da leggeri
tremiti.
In realtà avrebbe voluto urlare, ringraziare Roxi per quelle
splendide parole, ma non voleva farsi notare.
Peccato che l’avessero notata tutti.
-Ehi, cos’hai?- chiese Tom preoccupato sedendosi accanto a
lei. Eleonora si sciolse dolcemente dall’abbraccio di Roxi e,
dopo essersi asciugata le lacrime, si girò a guardarlo.
-Niente, non ti preoccupare- abbozzò un sorriso
-Come niente? -insisté il rastaro.
Gustav, Georg e Bill, nel frattempo si erano radunati attorno al divano
-Sto bene, davvero- e così dicendo corse di sopra. Tom
guardò Roxi che era decisa a tenere lo sguardo basso, poi
corse dietro a Eleonora.
La trovò affacciata al balcone della loro camera. Non
piangeva più per fortuna.
Le mise un braccio attorno alle spalle e la guardò insieme
preoccupato e triste, perché se stava male lei, era
inevitabile, stava male anche lui.
Lei lo guardò e sorrise, gli occhi ancora lucidi, poi
tornò a guardare il mare.
No, no, no!
si diceva da sola dentro di sé non piangere adesso! Non adesso!
Eppure quell’abbraccio le faceva venire una gran voglia di
piangere, di farsi consolare dalla persona a cui teneva di
più al mondo.
Ma non poteva.
Non poteva perché se l’avesse fatto avrebbe dovuto
motivare tale comportamento e questa, era l’ultima cosa che
desiderava fare.
Ma non poteva neanche continuare a stare in silenzio con lui che la
fissava.
-Scusa..- fu l’unica cosa che riuscì a dire
-Scusa per cosa?- chiese sempre più preoccupato il ragazzo.
-Per come mi sono comportata. Mi sono messa a piangere senza motivo-
risatina forzata- che stupida!
-Non è vero. Tu non stavi piangendo senza un motivo.
C’è sempre un motivo- vedendo che la ragazza non
diceva niente, continuò:- forse ora non ti va di parlarne,
ma sappi che se un giorno avrai bisogno di qualcuno con cui sfogarti,
io ci sarò sempre.
-Tom..- questa volta pianse, pianse forte, pianse di un pianto
liberatorio, mentre Tom, abbracciandola, le accarezzava i capelli.
Quando si calmò, il ragazzo la guardò e sorrise
e, asciugandole le lacrime, le disse:- dai, sciacquati il viso..
La ragazza annuì e si diresse verso il bagno.
Quando uscì, Tom era lì che l’aspettava
e, prendendola per mano, la portò di nuovo giù
dagli altri.
Tre sguardi interrogativi e preoccupati li accolsero (Roxi invece, si
mordicchiava un labbro fissando il pavimento).
Eleonora si sentì tremendamente in imbarazzo ma, per
fortuna, Tom la tirò fuori dai guai
-Allora si va a fare ‘sto bagno mattutino? Sennò
da mattutino diventa pomeridiano..
-Oh, sì certo- rispose Bill un po’
sorpreso
-Va bene- fece Gustav pensando che probabilmente andava tutto bene,
visto che Tom sembrava così spontaneo
-Ok. Il caffè non c’è perché
Bill è riuscito a bruciare anche quello- informò
Georg
-Capita- commentò Bill.
Eleonora rise, passati (quasi) i brutti pensieri.
Quel giorno al mare, tutti fecero finta di nulla riguardo al
comportamento di quella mattina di Eleonora.
Roxi, le raccontò che gli altri tre ragazzi avevano provato
a chiederle cosa avesse l’altra, ma lei MUTA!
-Oh, grazie!- le disse Eleonora abbracciandola
La sera tuttavia, la rossa, decise che avrebbe spiegato il suo
comportamento, almeno a Tom..
Di lui si fidava ciecamente e inoltre non voleva che la prendesse per
una psicopatica..
I sei avevano appena finito di cenare, tutti erano nelle rispettive
camere.
-Vai tu in bagno? –chiese Tom a Eleonora
-Emh.. ecco.. io a dire il vero.. vorrei parlarti.. –disse
senza trovare il coraggio di guardarlo in faccia e torcendosi le mani
-Oh, ok.. –il rastaro, un po’ stupito, sedette sul
letto, vicino alla rossa, e cominciò a guardarla.
-Ecco.. io ti devo delle spiegazioni per il mio comportamento di questa
mattina..
-No –la interruppe lui –non mi devi nessuna
spiegazione.. se non vuoi dirmi qualcosa perché ti fa star
male, non preoccuparti.. io non ti forzo.
Lei sorrise, pensando a quanto fosse fortunata ad avere un ragazzo
così.. ma proprio per questo, proprio perché lui
era importantissimo per lei e perché se ne fidava
ciecamente, doveva dirglielo.. doveva dirgli quello che le era successo.
-Grazie.. Ma io te ne voglio parlare. Ne ho bisogno.- Tom allora le
mise un braccio intorno alle spalle.
La ragazza prese un lungo respiro e continuò –
Dunque.. tempo fa, stavo con un certo Steve, un poco di buono.. Una
sera, stavamo tornando da una festa e decidemmo di passare per il
parco. Di notte non c’è mai nessuno lì.
Io ero tranquilla, lui non mi aveva mai chiesto nulla, non sospettavo
alcunché.- sorriso triste, lotta per non far scendere le
lacrime, Tom che già sospettava qualcosa ma che sperava
ardentemente di essersi sbagliato –a un certo punto mi prese
e mi mise su una panchina. Poi si mise sopra di me. Io gli chiesi cosa
stesse facendo ma lui rispose solo ‘ dai che piace anche a te
’- scese la prima lacrima. Sentì Tom stringerla
più forte a sé mentre la guardava sconvolto
–io cercai di scappare, ma non ce la feci.. allora cercai di
urlare ma non c’è mai un anima lì!-
ormai le lacrime le rigavano il viso ininterrottamente –lui..
lui fece tutti i suoi comodi e poi mi lasciò lì
così.. se ne andò ridendo.
Tom era sconvolto e nei suoi occhi si poteva leggere tutto il dolore
che provava pensando a quello che aveva passato la ragazza
–Oddio.. Eleonora, mi dispiace tantissimo..io..
c'è qualcosa che posso fare pre farti star meglio? ..se lo
prendo quel pezzo di merda lo faccio a fettine.. dai, non piangere..
–disse mentre la abbracciava accarezzandole i capelli
Lei intanto piangeva ininterrottamente e, fra le lacrime, disse
–No.. te l’ho detto è un poco di buono e
se ti accadesse qualcosa..
-Non mi accadrà nulla.. e.. –le prese il viso fra
le mani asciugandole qualche lacrima con i pollici -Voglio che tu
sappia che non permetterò più a nessuno di farti
del male d’ora in poi.. adesso sono qui
La ragazza lo abbracciò più forte e stavano per
baciarsi, ma, proprio in quel momento, entrò Bill nella
stanza.
-Tom, non è che mi presti.. oh scusate, mi sa che ho
interrotto qualc.. Eleonora!? Ma stai piangendo??
La ragazza si asciugò velocemente il viso
-Bill.. –Tom stava per mandar via il fratello, ma Eleonora lo
fermò
-No, aspetta.. voglio dirlo anche a lui.. –in effetti con
Bill ormai si era instaurato un bel rapporto d’amicizia e
sentiva il bisogno di alleggerirsi.. quel segreto era troppo pesante
per portarlo da sola (ND: che poetezza
ragazze..)
-Ma.. –Bill non ci stava capendo niente
-Zitto e ascolta! –fece lei mentre Tom le cingeva le spalle.
Quando finì di parlare, Eleonora era di nuovo in lacrime, il
rastaro che cercava di consolarla e Bill con la bocca spalancata.
-Santo cielo.. mi dispiace, io.. io.. –e si
avvicinò per abbracciare la rossa
-Eleonora.. –disse poi –se c’è
qualcosa che possiamo fare..
La ragazza sorrise riemergendo da Bill –Grazie.. ma non
preoccuparti -poi guardando entrambi i ragazzi -già il fatto
che siete qui mi fa star meglio..
I gemelli stettero fino alle sei di mattina a parlare con la ragazza,
per consolarla, per farla distrarre.
La rossa non ricordava di essere mai stata più felice di
quella notte
Alle sei però Bill, annunciò che tornava in
camera.
-Allora buonanotte –disse facendo un cenno col capo al
fratello e baciando Eleonora sulla fronte
-Notte –risposero i due
Quando il moro ebbe chiuso la porta, Tom abbracciò
nuovamente la rossa per poi darle un lungo bacio.
Si sdraiarono sul letto, abbracciati. Tom cominciò ad
accarezzarle dolcemente i capelli. Lei alzò il viso e gli
sorrise, gli occhi ancora lucidi, ma non più tristi: ora non
era più sola.
Era bello stare lì sdraiata accanto a lui.. anche se stavano
in silenzio, senza fare nulla, solo guardandosi.. perché a
volte, questo vale più di mille parole (ND: non so cos'ho
oggi.. credo che mi darò alla poesia!.. ovviamente scherzo,
non voglio far vomitare nessuno!XD)
Si addormentò quasi subito, la mano di Tom che le scorreva
piano fra i capelli.
Il ragazzo, invece, quella notte (o almeno, quel che ne restava) non
chiuse occhio nemmeno per un secondo.
Non si sarebbe mai immaginato che, alla ragazza, fosse successa una
cosa così brutta..
Rimase a guardarla, come per controllare che stesse bene..
**
La mattina dopo, a colazione, Eleonora, si sentiva addosso gli sguardi
di Georg e Gustav, i quali temevano che la ragazza si potesse rimettere
a piangere da un momento all’altro.
La rossa non ce la faceva più, il silenzio era quasi totale
apparte i ' mi passi lo zucchero? ' e 'dove sono i biscotti? ' ..
-Sentite.. disse a un tratto posando il cucchiaino che teneva in mano e
mordicchiandosi il labbro inferiore. Non trovava il coraggio di alzare
lo sguardo. Gli altri invece la fissavano –io non voglio che
voi pensiate che sia una psicopatica che a volte sbotta a piangere
senza motivo..
-Non lo pensiamo affatto! –disse subito Gustav
-Sappiamo che dei motivi ci sono, ma sappiamo anche se non ne vuoi
parlare di certo, noi non ti costringeremo –si aggiunse Georg
Roxi, che aveva capito che l’amica voleva raccontare la sua
esperienza, le sorrideva comprensiva.
Bill e Tom alternavano sguardi fra di loro e sguardi rivolti alla
ragazza.
Eleonora, che aveva alzato lo sguardo, sorrideva, gli occhi velati
però dalla tristezza, e disse, riprendendo a guardare
giù : -Ma io ve ne voglio parlare.. voi siete i miei
migliori amici.. –Tom, seduto vicino a lei, da sotto il
tavolo, le prese la mano, come per darle coraggio. Lei lo
guardò e gli sorrise, poi raccontò
un’altra volta tutta la sua brutta esperienza.
Georg e Gustav spalancavano sempre di più la bocca, Roxi
credette più volte che la ragazza si sarebbe fermata, ma non
lo fece.
Inoltre, pianse molto meno di quanto si sarebbe aspettata: giusto
qualche lacrima.
Meglio così
pensò sollevata la mora.
Quando Eleonora finì di parlare, Georg e Gustav
l’abbracciarono a turno, dicendole parole di conforto e
giurando di uccidere Steve
-Grazie, ragazzi.. sto meglio da quando ve ne ho parlato.. ma ora non
pensiamoci, ok? E.. non voglio che voi da oggi mi guardiate in modo
strano o mi trattaste come una malata.. io sto bene! Non vi dovete
preoccupare!–disse liberandosi dolcemente dal braccio di Tom
che le cingeva le spalle e alzandosi –andiamo a fare un bel
bagno! E’ una giornata fantastica!
I ragazzi sorrisero, poi acconsentirono.
Quel giorno, tutti furono molto più calorosi del solito con
Eleonora ed erano ancora sconvolti.
A un certo punto, Roxi la prese in disparte –Ele, vieni un
attimo.. sono contenta!
-Di cosa?
-Lo hai detto agli altri, ti sei aperta!
-Sì.. e adesso sto meglio. A Tom e Bill lo avevo
già detto ieri sera.
-Hai fatto la cosa giusta
-Lo penso anch’io –le due sorrisero e si riunirono
gli altri quattro
-Ragazze! –fece Gustav mentre queste si avvicinavano
–che ne dite di un tuffo?
Le due non se lo fecero ripetere due volte e si fiondarono in acqua con
gli altri quattro.
Cominciarono a schizzarsi e fare le torri, tutti tranne Tom ed
Eleonora, che si distanziarono un po’ dal resto del gruppo.
Tom si sentiva un po’ in imbarazzo: voleva rincuorarla, ma
allo stesso tempo aveva paura di farla sentire ‘ una malata
‘ come diceva lei.
-Eleonora –iniziò ma lei lo interruppe
-No.. non dire nulla, ti prego –gli disse –non dire
nulla.. va bene così.. non sono diversa, sono quella di
prima. Non voglio essere trattata diversamente.. per favore..
Tom la guardò un attimo senza fare nulla, come per
registrare quelle parole, poi le sorrise e annuì col capo. I
due si sciolsero in un dolce bacio.
Gli altri intanto stavano giocando a palla, ma un tratto, Roxi, disse
–Ragazzi.. sentite.. Eleonora vi ha raccontato della sua
esperienza, io non credevo che lo avrebbe mai fatto con qualcuno. Ora
voi però, non dovete farglielo pesare, né
trattarla diversamente, ok? Siete davvero importanti per lei se vi ha
rivelato una cosa simile.. a e fra parentesi.. anche voi per me siete
molto importanti, ovviamente!
I tre sorrisero.
-Tranquilla.. penso di parlare a nome di tutti, quando dico che non le
faremo mai pesare nulla –fece Bill
-Sì
-Certo
Confermarono gli altri due
-Bene.. ecco, stanno tornando –disse la ragazza.
Tom ed Eleonora si unirono al resto del gruppo e giocarono a palla
tutto il tempo.
Nessuno dei ragazzi proferì parola sull’accaduto,
e Eleonora ne fu molto grata.
Quella sera cucinarono lei e Roxi e quindi, la cena fu relativamente
commestibile.
-Che ne dite di guardare un po’ di tv? –propose
Georg mentre finiva di lavare l’ultimo piatto
-Perché no? –fece Roxi sprofondando nel divano,
vicino a Eleonora.
Tutti presero posto e Bill accese la tv.
Il moro trovò un programma che parlava di alieni e tutta la
fantascienza correlata e, assecondato dagli altri, lasciò su
quel canale. Solo lui e Georg erano veramente interessati al film.. le
coppie avevano altro da fare..
Quando fu il momento di andare a dormire, Georg e Bill furono moooolo
sollevati.
I due si addormentarono subito, mentre Roxi e Gustav fecero
ben altro..
Nell’altra stanza, Tom, nel letto, prese Eleonora fra le
braccia e si mise ad accarezzarle lentamente i capelli. La
guardò addormentarsi, per poi cedere, a sua volta, al sonno.
Quelle due giornate non erano state proprio leggerissime..
__________
RINGRAZIAMENTI
mery
: grazieeeeeeeeeeeeeeee!!!! Tvttttttb!!!!
eddy
: hihi.. menomale che ti sono piaciuti!! Scusa se aggiorno solo ora!!!
Grazie
anche a chi ha letto senza commentare!!
ps: scusate se i ringraziamenti mi sono venuti un po' brevi!!!
Bacioniiiiiiii!!!
|
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Capitolo 10 *** WIEDER ***
Eccomi per pubblicare un altro capitolo che ha partorito la mia mente
malata!!
Avevamo lasciato Eleonora che si era confidata con i ragazzi.. questo
capitolo include una ' sorpresa ' finale.. mwahahahahah!!
Il titolo significa ' ancora ' ..
Premetto che io non penso affatto che Bill o qualcun altro della band
sia dell'altra sponda, anche se a volte lo faccio dire da qualcuno dei
personaggi.. ma è per fare ironia!! Forse avrei dovuto dirlo
qualche capitolo fa, comunque meglio tardi che mai..
lascio a voi adesso!
Buona lettura!!
**********************
CAPITOLO 10- WIEDER
Eleonora aprì un occhio. Dei lunghi rasta ricadevano sulle
spalle di un bel ragazzo.. che in quel momento dormiva tenendola fra le
braccia.
Aprì anche l’altro occhio e guardò il
viso del ragazzo: Tom dormiva profondamente.
Sbadigliò e, a metà di tale sbadiglio si
ricordò del giorno prima, di come si era confidata con i
ragazzi. Ecco perché stava meglio.
Scostò con delicatezza il braccio di Tom e si
alzò dirigendosi verso il bagno.
Il rastaro, dopo poco, si svegliò a sua volta.
Perlustrò tutta la stanza con lo sguardo, ma non vide la
ragazza; capì che doveva essere in bagno e restò
lì sdraiato ad aspettarla.
Alla fine lei uscì –Ti sei svegliato..
–gli disse
-Sì –fece lui mettendosi sui gomiti mentre lei gli
veniva incontro dandogli un lungo bacio.
Quando si furono vestiti, decisero di andare giù, dove
trovarono gli altri
-Daiiiii! Per favore!! –diceva Roxi
-Ufffff.. –fece Gustav
-Ma tanto piove! –insisté la ragazza
-Mi piace stare in casa a guardare la pioggia..
-GUSSS!! –lo implorò la mora
-Che succede? –chiese Tom
-Oh, buongiorno, ragazzi! Gustav e gli altri non vogliono venire in
giro per negozi ma tanto piove, al mare non si può andare e
quindi tanto vale.. e daiiiii!!!
Eleonora non poté evitare di fare un sorrisetto.
-Ma io ho sonno –si lamentò Georg
-Ma voi avete proprio la fissa per ‘ sti negozietti, eh?!
–chiese Tom mentre si sedeva al tavolo con gli altri,
imitando Eleonora.
-Sì.. però lei di più! –fece
Eleonora
-A me non dispiacerebbe andare a comprare qualcosuccia..
–commentò Bill ricevendo sguardi di profondo odio
dagli altri ragazzi –che c’è?
–chiese notando tali sguardi
-Ok, allora è deciso, oggi negozietti, che vi piaccia o no!
–disse Roxi.. e tutti sapevano che era impossibile farle
cambiare idea..
-Però fra un po’, ok? Almeno
mezz’oretta.. –implorò Georg
Cinque minuti dopo, erano già tutti per strada.
Le due ragazze, entrarono subito in un negozio di vestiti e si
provarono di tutto e di più.
I ragazzi erano fuori dai camerini e le commentavano.
A un certo punto si sentì Roxi da dentro un camerino:-
Gustav, mi aiuti ad allacciare un top?
-Lo devi proprio allacciare? Stai meglio senza!- fece lui entrando nel
camerino.
Nello stesso momento, Eleonora uscì con una mini rosa, un
maglioncino grigio e ' peloso ' con un cappellino alla
ventitré dello stesso colore della gonna.
-Carino, però la gonna è troppo
lunga..-commentò Tom
-Scemo!- le rispose mettendogli il cappello alla ventitré
sopra quello che il ragazzo già portava.
Gustav, uscendo in quel momento dal camerino di Roxi, vide Tom e gli
disse:- Vuoi lanciare una nuova moda?
-Sì, come ci sto?- rispose il rastaro esibendosi in pose da
effeminato
Eleonora rise, Georg commentò:- male, l’unico
effeminato di questa band è Bill!
-Hai ragione! Scusa, fratellino- e così dicendo gli mise il
cappello in testa
-NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I miei
capelli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Quante storie!- e riprese il cappello e lo poggiò sulla
testa della ragazza –sta meglio a te.
Dopo altri 89475302398 cambi di vestito uscirono.
-Ma non comprate nulla?- chiese Gustav
-No! Facciamo sempre così- rispose Roxi
-Ci proviamo tutto ma non compriamo nulla- aggiunse Eleonora
-Insomma, normale- le prese in giro Tom
Mangiarono qualcosa al volo e poi continuarono a spulciare nei negozi.
Entrarono in uno di sport, così che anche i ragazzi poterono
dare un’occhiata alle tute o agli strumenti da palestra.
Dopo aver girato altri (tanti!) negozi diversi, i ragazzi chiesero
pietà
-Per favore, cinque minuti di pausa!- implorò Georg
-Minuti? Giorni!- si aggiunse Tom stravaccandosi su una panchina.
Bill e Gustav in tutta risposta, si sedettero a loro volta. Georg li
imitò.
Le ragazze si guardarono esasperate
-Che uomini!- commentò Roxi sedendo tra Gustav e Georg
-Eh sì, proprio- fece Eleonora sedendosi fra i gemelli.
-Certo che siamo uomini! Però ora siamo uomini sfiniti per
il troppo camminare..- si difese Tom
-I nostri piedi chiedono pietà- si lamentò Gustav
allungando le gambe
-Povere piccole stelle!- li prese in giro Eleonora
-Sì e Bill è la stella polare grazie ai capelli-
fece Georg ridendo
-Secondo me tu sei geloso dei miei capelli perché sono
più belli dei tuoi, bel piastrato!
-Bill non mi chiamare bel piastrato, farai ingelosire il mio ragazzo
-Posso interrompere questo gay-party per chiedere di tornare a casa?-
fece Gustav –non siamo molto lontani
-Ci sto in pieno- disse subito Tom
-Certo che sì- disse Bill alzandosi
-Subito- si unì Georg
-E va bene..- risposero insieme le ragazze sospirando
**
Bill non fece in tempo a chiudere la porta di casa che gli
suonò il cellulare.
-Pronto? Sì.. come l’hanno spostato a domani? E
come facciamo? Non possiamo! Come?.. l’aereo privato.. ma non
si può rimandare.. uffffffffff.. e quanto dura? Come non si
sa? In Italia? Ok, ok.. va bene.. accidenti-disse attaccando
-Che succede fratellino?
-Il servizio fotografico.. l’hanno anticipato a domani e
hanno cambiato il posto: l’Italia!
-Davvero?- fece Roxi
-Sì e ci impegna due giorni perché
non-so-chi domani aveva da fare, ma un altro non-so-chi poteva SOLO
domani, quindi.. che scocciatura! Però il secondo giorno
abbiamo il pomeriggio libero. Poi dovremmo stare anche non si sa quanti
altri giorni, per altri impegni.
-E quindi come facciamo?-domandò Gustav
-Domani mattina ci vengono a prendere con il jet privato e ci portano
in Italia.. voi ragazze che fate? Venite con noi?
Le due si guardarono un attimo
-Sì, pare brutto restare qui..- fece Roxi
-Appunto. Ma in Italia dove?- si aggiunse Eleonora
-Milano. Ma non vi preoccupate, starete nel nostro albergo
-Ma certo che no! Quanto vi costa poi?-esclamò Eleonora
-Se è l’albergo che penso io, ci siamo
già stato ha solo matrimoniali e sia che ci siano una o due
persone, si paga uguale- spiegò Tom
-Sì è quello- confermò Bill
-Be’ allora..- le ragazze erano titubanti
-5 stelle..
-Mmh..
-Giardino..
-Però..
-Piscina che cambia colore con le luci..
-Ci stiamo!!!!!- esclamarono. Adoravano la piscina!
-Perfetto così la sera potremo stare con voi-
commentò Tom accarezzando i fianchi di Eleonora
Gustav mise sorridendo un braccio intorno alle spalle a Roxi che si
girò verso di lui e lo baciò dolcemente.
Quella sera, non andarono a letto tardi, li aspettava una bella
giornatina!
**
Il jet arrivò puntuale e per tutto il viaggio, i sei non
fecero che cantare, stonandole, a squarcia gola, le canzoni del gruppo
e, una volta scesi a terra non avevano un granché di voce!
I ragazzi non misero neanche piede in albergo. Dei fattorini presero le
loro valige cosicché i 4 poterono subito salire sul taxi e
andare a quel servizio.
Gustav, diede un dolce ma abbastanza rapido bacio a Roxi con le dita
fra i capelli di lei, e salì in macchina, girandosi e
regalandole un ulteriore sorriso. Tom, invece se la prese
più comoda..Salutò ‘bene’ la
rossa e poi le sussurrò a un orecchio: -ciao, piccola- e
sorridendo andò verso il taxi da dentro il quale Bill gli
stava urlando da mezz’ora di salire.
Le ragazze guardarono la vettura allontanarsi, ridendo di Georg che si
passava convulsamente la mano tra i capelli e poi seguirono i fattorini
su per le scale. Ognuno ripose le valige in una delle 4 camere e poi
chiesero alle ragazze dove sistemare le loro.
-In quelle di Gustav Schafer e Tom Kaulitz, grazie- rispose Roxi fiera.
-Che facciamo?- chiese Eleonora quando i fattorini ebbero finito.
-Be’.. a Milano ci sono un sacco di negozietti...
Si guardarono un attimo
-Prossima tappa: NEGOZZIETTI!!!!!!!!!
Solo che cominciava ad essere una cert’ora e lo stomaco
reclamava.. così andarono a un ristorante.
-Ah, ti prego oggi niente vestiti... dopo questa mangiata!- disse Roxi
appena uscirono.
-No, no.. oggi.. profumeria!!
-Sìììììì
E così le due entrarono e mezz’ora dopo avevano
tante di quelle fragranze diverse addosso da far venire la nausea!
-Ble! Non torniamo tardi, così ci laviamo e ci togliamo di
dosso questa puzza!- esclamò Eleonora
-Assolutamente sì! A proposito di che so?
Eleonora “annusò” l’amica e
disse:- piedi di drago ammuffiti
-Come fa un drago ad avere i piedi? e soprattutto come fanno ad essere
ammuffiti?
-E dai! Questo si chiama fare dell'umorismo!
-Mha.. comunque preferisco gli orsacchiotti ai draghi..- risatine
stupide da parte di tutte e due.
-Dai, raccontami un po’ di Gustav!
-Be’.. iniziamo dal sodo! Dopo la prima volta
l’abbiamo rifatto il giorno dopo, ieri no perché
oggi avevamo l’aereo presto.. mhuauauauhaha...
-Wow!
-Che dice Tom? Intendo dopo che gli hai raccontato di..
Eleonora sentì gli occhi bruciare. Ma bruciavano molto meno
da quando si era aperta con i suoi amici. Con loro sentiva di poter
affrontare tutto. Stava meglio, era più leggera. Rispose
tranquillamente: -non sapeva che dire, era in imbarazzo, era
dispiaciuto... che carino, quando è in imbarazzo si strofina
sempre l’orecchio!!^^
-Ehehe... anche gli altri erano sconvolti. Comunque hai fatto bene a
parlarne
-In effetti, mi sento molto meglio, ora
Le ragazze, sorridendo si abbracciarono. Era così bello
essere circondate da amici!
-Ma tu pensi che un giorno o l’altro con Tom...
-Forse, chi può dirlo? Ma mi devo sentire pronta e noi ci
conosciamo da troppo poco tempo.
-Ehehe, io sono ‘più spontanea!^_^ ’
-Eh, sì!
Ridendo, le ragazze ripresero a passeggiare.
-Sai, oggi mi sono divertita un sacco a urlare le loro canzoni, in
aereo- fece Roxi, guardando complice l’altra. Lei
capì al volo
-Remix?
-Quale?
-Schrei! Ready, set, go!, la facciamo sempre, variamo!
-Ok!
E così si misero a urlare come due matte il testo di quella
canzone! La gente che passava le guardava come due da rinchiudere, ma a
loro non importava!
Dopo averla cantata 5 volte, si poterono dire soddisfatte e iniziarono
a parlare con un tono di voce normale.
-Andiamo in albergo a farci belle?- propose Roxi un’ora dopo.
-Sì! Direi che abbiamo girato abbastanza!
Arrivate alle camere, si fecero entrambe la doccia, poi si rivestirono.
Eleonora indossò una mini viola con cintura borchiata nera e
una maglietta nera attillatat al seno e più larga
al ventre; si era arricciata i capelli.
Roxi una mini blu jeans con cintura rosa e una canottiera piuttosto
scollata dello stesso colore della cintura. Lei invece aveva i capelli
piastrati.
Cenarono fuori e, dopo essersi rifatte il trucco, si misero nel salone
d’ingresso ad aspettare i ragazzi.
Dopo un tempo che sembrò infinito, videro Georg e Gustav.
Quest’ultimo andò dritto, dritto alle labbra di
Roxi!
-Ciao, ragazzi- li salutò Eleonora –tutto apposto?
-Sì, tutto ok.. Tom e Bill sono ancora lì
perché è saltato fuori che dovevano fare
un’intervista per parlare di come erano da piccoli o qualcosa
del genere... fra un’oretta o due dovrebbero essere qui-
rispose Georg.
-Oh.. grazie..- peccato! Aveva tanta voglia di rivedere Tom!
-Voi che avete fatto?- chiese Gustav
-Dunque.. abbiamo saccheggiato un ristorante, esaurito i tester di una
profumeria, stordito i passanti cantando schrei e.. basta. Accidenti,
stiamo perdendo la nostra reputazione da casiniste!
-Rimedieremo...- rispose Eleonora
Dopo un po’ Gustav e Roxi presero a manifestarsi a vicenda
quanto si erano mancati e Georg ed Eleonora erano comprensibilmente in
imbarazzo.
-Allora... programmi per domani?- chiese la ragazza
-Le solite cose-estremamente-noiose-per-persone-famose... voi?
-Negozi come al solito, credo!
-Ma fate sempre così?
-E’ divertente!
-Contente voi..
I due risero. Chiacchierarono ancora un altro po’, poi Georg
disse che aveva sonno, voleva andare a dormire.
-Notte Georg!
-Notte Ele... notte piccioncini!
-Andiamo di sopra anche noi... te che fai Eleonora?- chiese Roxi
alzandosi
-Credo che aspetterò qui...
-Ok... notte!
-Notte, Ele- la salutò Gustav
-Notte ragazzi.
Eleonora guardò i tre andare di sopra, poi tornò
a fissare la porta spalancata dell’albergo.
Chissà quando sarebbe arrivato.. incredibile, un giorno che
non lo vedeva e già le mancava da morire! Ma come avrebbe
fatto alla fine della vacanza? Avrebbero continuato a vedersi o almeno
a sentirsi?
Cominciò a rivivere tutti i momenti belli passati con lui
(la porta ispirava molto) e le si dipinse sul viso un sorriso stupido.
Rette mich.. ballare con
lui.. baciarlo!!!
Il giro in moto, lui che
si gira in pieno traffico per baciarla... la camminata nel
parco.. il mare.. lui che la consolava dopo il
‘raccconto’
Tutto. Era lì da un’ora e mezza ormai, cominciava
ad essere stanca.
E poi lo vide.
Questo la fece svegliare.
Il cuore iniziò a batterle a mille, sentì il
sangue gelarsi nelle vene.
Sì alzò, facendo quasi cadere la sedia.
Lui la guardava squadrandola e le sorrideva di un sorriso perverso.
Eleonora si girò, correndo a tutta velocità nella
camera.
Si buttò sul letto e, tremando, cominciò a
piangere forte.
Come poteva essere lì? Perché proprio
lì? E dov’era Tom?
Voleva solo lui, solo Tom! Voleva un suo abbraccio e voleva sentirgli
dire che era tutto apposto.
Ma nulla era apposto.
Non dopo aver visto Steve davanti al suo albergo.
Ecco qui!! Volete sapere cosa succede dopo?
E ve lo dirò.. ma nel prossimo capitolo *me cattivissima*
Ora invece, ecco i ringraziamenti:
mery : Concordo forse sono troppo crudele.. ora lo ha anche rivisto!
Grazie per i complimenti! Tvttttb!!!
Ci vediamo al prossimo capitolo!! KUSS a tuttiiiiiiii!!!
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Capitolo 11 *** Ich bleib hier, Ich versprech’s ***
Eccomi!!!
Siccome sono cattivacattivacattiva questo capitolo non
finirà affatto bene.. mwhahahaahh!! ...Dai scherzo! O no?
Leggete se lo volete sapere!!
La traduzione del titolo è ' io resto qui, te lo prometto '
Buna lettura!!!!!!!!
___________________________________________
CAPITOLO 11 - Ich bleib hier, Ich versprech’s
-Non si può andare più veloce?
-Se andassimo più veloce ci schianteremmo, Tom! Non lo
ascolti, autista!
Il rastaro, sospirando si accasciò al sedile. Ma poteva
durare due ore e mezza una semplice intervista? Certo, a Bill non
importava, non aveva una ragazza che lo stava aspettando da quasi tre
ore! Chissà che faceva Eleonora? Sarà stata
ancora sveglia?
La risposta alla sua domanda non si fece attendere più di
tanto.
L’auto parcheggiò davanti all’albergo e
i due gemelli scesero. Tom si catapultò di sopra, mentre un
assonnato Bill lo seguiva a passo decisamente più lento.
Dando la buonanotte al fratello, bussò alla porta della sua
stanza. Nessuna risposta. Aprì e vide Eleonora sdraiata sul
letto. Si era addormentata vestita!
Le si avvicinò e, sfiorandole la guancia con le labbra,
notò che era rigata da lacrime.
Preoccupato, la scrutò meglio: non aveva
un’espressione particolarmente felice neanche nel sonno.
Si sdraiò vestito accanto a lei e, con delicatezza per non
svegliarla, la strinse a sé.
Sentì due nuove calde lacrime della ragazza scendergli sul
collo.
Allora era sveglia.. ma cosa le era successo? Perché faceva
finta di dormire?
Pensò che forse, qualunque cosa fosse successa, non le
andava di parlarne.
Così si limitò ad accarezzarle i capelli facendo
finta di nulla. Solo quando fu certo che si fosse addormentata, si fece
vincere a sua volta dal sonno.
**
I singhiozzi si erano un po’ calmati, il tremito attutito, ma
la paura era ancora forte. Dove cavolo era Tom? E che cosa ci faceva
quello davanti all’albergo? Era una coincidenza o sapeva che
era lì? L’aveva riconosciuta? Era ancora
lì?
Tom!! Tom, dove sei??
Dopo qualche minuto di pianto silenzioso, sentì qualcuno
bussare alla porta..
“Tom?” voleva chiedere ma era come se le parole le
si fossero gelate in gola.
Alla fine il ragazzo aprì piano la porta. Eleonora tenne gli
occhi chiusi.
Lo sentì avvicinarsi e darle un bacio sulla guancia. Che
carino! Sì, ma adesso si era accorto delle lacrime.
Dopo qualche ansioso attimo d’attesa, lo sentì
sdraiarsi accanto a lei e abbracciarla.
Tom sapeva sempre cosa fare e al momento giusto.
Poi improvvisamente gli occhi ripresero a bruciare, ed ecco due lacrime
scenderle sulle guance fino al collo di lui
Ti prego fa che non se
ne sia accorto, fa che non se ne sia accorto! implorava la
ragazza.
Poi sentì il rastaro accarezzarle dolcemente i capelli.
Forse aveva capito, forse no, non lo sapeva, ma questo gesto
bastò a calmarla.
Ora era al sicuro fra le sue braccia, quello stronzo di Steve non
poteva farle nulla.
Solo lei e Tom.
Ascoltò ancora per un po’ il respiro lento e
regolare del ragazzo e, piano, piano si addormentò.
**
Tom si svegliò abbastanza presto (le 9 per Tom Kaulitz sono
come notte fonda, considerando poi le ore piccole della notte prima..).
Non aveva dormito bene. Aveva sognato Eleonora che piangeva e che lo
respingeva ogni volta che lui provava a consolarla.
Ora dormiva tranquilla sul suo petto, le lacrime si erano asciugate.
Forse era a causa di quello stronzo di Steve che aveva pianto
così... riprese a passarle le dita fra i capelli, ma molto
piano: non voleva svegliarla.
Non seppe di preciso per quanto andò avanti, però
a un certo punto si interruppe perché la ragazza si stava
muovendo.
Aprì lentamente gli occhi e si spostò vicino a
lui, per guardarlo negli occhi.
-Ciao..- gli disse abbozzando un sorriso
-Ciao..- rispose lui. Non sapeva se la ragazza voleva parlare o meno
del pianto di ieri sera, così iniziò a parlare
d’altro:- scusa per ieri sera ma quella cavolo di intervista
non finiva più.. sarei voluto venire prima ma non ho potuto..
-Non ti preoccupare..- che doveva fare? Dirglielo? Sì,
glielo voleva dire.
Cominciò a organizzarsi mentalmente la frase e gli occhi le
si riempirono di lacrime..
-Ehi..- fece Tom alzandole il mento
-Non è nulla!- disse lei guardando in alto (buon metodo per
non piangere) –ora ti spiego.. è che.. ieri sera
ho visto.. ho visto..- le lacrime scendevano libere
-Ele, calmati..
-Ho visto Steve davanti alla porta dell’hotel!- quasi
urlò, e prese a piangere sulla spalla del ragazzo che la
strinse forte a sé
-Oh, cazzo..- ecco: un’altra volta che lei aveva bisogno di
lui e lui non c’era! –Eleonora.. non ti
preoccupare: se quello ti torce anche un solo capello, lo ammazzo a
mani nude.
-Credo.. credo che mi abbia riconosciuta.. ha sorriso!
-Che pezzo di merda- cominciò ad accarezzarle la schiena
–mi prometti una cosa?
-dimmi..
-Oggi non uscire dall’albergo, almeno finché non
ritorniamo
-Promesso.
Il ragazzo le sorrise, lei ricambiò e si diedero un lungo
bacio.
-Ma come stai adesso?- le chiese poi.
-Adesso meglio. Sono con te.
-E io per te ci sarò sempre.
Altro abbraccio, altro bacio.
Poi scesero al bar, appena fuori dall’hotel, dove gli altri
quattro avevano già iniziato a fare colazione.
-Alla buon ora! Ma ti sei resoconto che fra 40 minuti noi DOVREMMO
essere a rispondere alle domande dei giornalisti?
-No, Bill: è colpa mia- ammise Eleonora, ed era vero: Tom
aveva perso mezz’ora a consolarla.
-Sì ma comunque siete in ritardo anche voi!-
esclamò Tom notando le tazze di caffè ancora
mezze piene e le brioches intatte.
-Sì è vero.. abbiamo già avvertito che
faremo tardi. Ieri sera ci siamo dimenticati di dire al proprietario di
svegliarci con il telefono- spiegò Gustav
-Sì, dillo che avevi di meglio da fare!- lo
stuzzicò Georg
-E tu che non hai proprio nulla da fare, invece?
-Non è vero, io ho molto da fare, solo che non lo faccio
sapere..
Fino a quando non arrivò la limousine, stettero
lì a scherzare anche se Tom sembrava più
pensieroso del solito e ogni tanto lanciava sguardi preoccupati ad
Eleonora, per controllare che stesse bene. Quest’ultima a
volte guardava la strada fuori il bar dalla vetrata trasparente, in
ansia.
-Ecco la macchina-annunciò Bill
-Che rottura.. vabbé a dopo ragazze-salutò Georg
-Ciao!- salutò il moro seguendo il piastrato
-Ciao, ragazzi!- salutarono le altre due.
Gustav e Roxi presero a salutarsi come fa ogni coppia che si rispetti,
mentre Tom si avvicinò piano a Eleonora sussurrandole:-
ricorda..
-tranquillo..- rispose lei
-E per qualsiasi cosa, chiamami
-Ok.. -la ragazza gli sorrise dolcemente
Si “salutarono” anche loro e poi il rastaro prese
posto in limousine, mentre Gustav salutava dal finestrino.
Mentre si incamminavano per tornare in albergo, Roxi, che si era
accorta dello strano umore di Eleonora, chiese all’altra:- Ma
si può sapere cos’hai?
-Te lo dico dentro..
Una volta nella camera di Tom, Roxi si sedette sul letto, in attesa;
Eleonora invece prese a camminare avanti e indietro raccontando
l’accaduto dell’altra sera.
-Sei sicura che fosse PROPRIO lui?- chiese Roxi alla fine
-Sì!- rispose l’altra asciugandosi una lacrima.
Roxi andò ad abbracciarla:- calmati, calmati. Ha ragione
Tom, noi oggi da qui non usciamo. Facciamo così.. questa
giorata la dedichiamo solo a noi due: per stasera dovremo esserci
trasformate in delle fighe da paura per Gustav e Tom.. quindi staremo
tutto il giorno a farci belle, così te non pensi a niente,
ok?
-Va bene- rispose sorridendo
-Ok.. da che si inizia?
-Doccia?
-Doccia!- confermò l’altra
Roxi andò in camera di Gustav e, un’ora dopo aveva
i capelli avvolti in un asciugamano e si dava lo smalto coi brillantini
alle mani.
Bussarono alla porta. –Avanti
Era Eleonora, anche lei con un asciugamano in testa –Vuoi un
po’ di smalto?- chiese Roxi
-No, però se hai una limetta..
Poi si piastrarono entrambe i capelli. Pranzarono con patatine e
popcorn e poi fu la volta di vestirsi.
Un’ora e cinquemila cambi più tardi avevano scelto
il loro abbigliamento: Roxi indossava dei calzoncini di jeans sopra il
ginocchio con una maglietta fucsia sopra. Eleonora invece un paio di
jeans strappati in più punti e una camicetta nera.
Si concessero anche una pedicure e poi, via col trucco.
Cenarono in hotel e, dopo essersi date una veloce spazzolata ai capelli
ed essersi lucidate i denti, presero posto in uno dei comodi divani
della sala d’ingresso dell’hotel, e aspettarono.
Qui a Eleonora, tornò l' " ansia da Steve " che per tutto il
giorno non si era fatta sentire, ma cercò di non badarci..
**
-Fermati, cazzo!
-Ma che ti frega? Ormai il servizio fotografico è finito! E
poi mi piace troppo scompigliarti i capelli!- e Gustav, nel taxi,
continuò ad arruffare i capelli di Georg. Bill
ringraziò il cielo di non essersi seduto al posto del
piastrato.
Tom, quella sera aveva un’aria insolitamente seria e guardava
fuori dal finestrino, senza però vedere nulla.
-Ehi?- la voce del fratello lo fece riemergere bruscamente dai suoi
pensieri –che hai?
-Nulla- rispose.
Intanto infuriava la battaglia fra Georg e Gustav.
-Non è vero
-Lo ha rivisto
-Chi? Cosa?
-Eleonora. Ha visto quello Steve davanti all’albergo, ieri.
Bill spalancò gli occhi, in sottofondo le urla degli altri
due.
-No
-E’ così. Le ho detto di non uscire oggi, nel
caso, sai..- non riuscì a finire la frase. Non voleva
neanche pensarci.
-Non ti devi preoccupare. Vedrai, adesso torneremo là e
sarà tutto apposto.
-Certo..
Rimasero in silenzio per il resto del viaggio mentre Gustav e Georg,
ignari di tutto, continuavano a scazzottarsi.
La macchina fermò davanti alla porta trasparente
dell’hotel e, quello che vide Tom, lo rassicurò
molto. Eleonora era seduta su un divano con Roxi e stava ridendo di
gusto. Nessuno Steve in giro.
Entrarono tutti e quattro e le ragazze salutarono con un
“ciao” generale, per poi accogliere meglio i loro
due fidanzati.
-Tutto apposto?- chiese Tom a Eleonora
-Sì- rispose sorridendo.
Si riunirono tutti in camera di Bill perché
quest’ultimo doveva farsi la french-manicure.
-Bill, quel coso puzza!- fece Tom non appena il gemello
iniziò a darsi lo smalto.
-Frena, non vorrei togliere il primato alle tue scarpe
-Se vuoi te ne regalo una
-No, grazie!
Continuarono a prendersi in giro per tutta la sera, e Steve sembrava
ormai un ricordo lontano..
_____________________________
Piaciuto?? Mi considerate un po' meno cattiva? Se sì,
sbagliate perché chi ha detto che Steve non possa risbucare
da un momento all'altro? No, forse non lo farò ricomparire..
oppure..
Vabbé basta!
Via con i ringraziamenti!!!!
RINGRAZIAMENTI
forse
so k sei... :sì sono io! Tu chi sei??
mery
:eccolo!! Tom è arrivato subito (o quasi!).. Questo non
è proprio un ' capitolone ' ma spero che ti sia piaciuto lo
stesso! Tvtttttttb!!!
TOMMINATHEBEST
:quale altra? Ti riferisci a una storia? Non ne ho scritte altre per
ora.. grazie per i complimenti e..sì sono proprio cattiva!!!
Ma adesso le ho mandato Tom a consolarla, quindi.. hihihi!
_Pink
Me_ :Grazie!! Menomale che ti piace! ^^
Grazie anche a chi legge senza recensire!!
Un mega-kuss a tutti ci vediamo al prossimo
capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
|
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Capitolo 12 *** FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL PRESENTE ***
Ciauuuuuuuuuuuuu!!!
Lo so, lo so, lo so: sono sempre più cattiva specialmente
nella prima parte di questo capitolo.. ma che volete farci??
Scusate il titolo lungo 1 Km ma non mi veniva in mente altro.. buona
lettura!!!
CAPITOLO 12 – FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL
PRESENTE
I giorni passavano sereni ma, due settimane dopo, Steve si fece
rivedere.
Eleonora stava aspettando Tom, dove si erano dati appuntamento e sedeva
su una panchina. Il ragazzo aveva avuto un'intervista, e sarebbe
tornato a momenti.
A un certo punto, la rossa si sentì chiamare. Ma la voce non
era quella rassicurante di Tom.
Non aveva quel tono dolce che assumeva parlando con lei.
Non aveva quella tonalità indurita dal troppo fumare.
Non aveva nulla di rassicurante e annunciava solo guai.
Non aveva nulla di Tom.
Era bassa e rauca con una nota malefica che dava inquietudine.
Eleonora si girò lentamente, pregando che non fosse.. e
invece era proprio lui.
In piedi affianco alla sua panchina, un ragazzo di media statura con
mille catenine al collo a mo’ di figo, le sorrideva beffardo.
-Ci si rivede.
**
-Roxi?? Sei pronta?
-No, aspetta un attimo!
Gustav si sedette sul letto: un attimo per Roxi equivaleva
un’ora.
Quel giorno dovevano uscire insieme per fare una passeggiata, ma di
questo passo avrebbero dovuto rimandare all’indomani.
Gustav, stava perdendo le speranze, quando Roxi riemerse dal bagno,
truccata più di Paris Hilton e con una camicetta semi
sbottonata
bianca. Portava inoltre dei jeans blu scuro con degli stivali dello
stesso colore della camicetta.
-Sono pronta! –annunciò
-Di già?
Roxi gli diede una debole spinta e, insieme, uscirono
dall’hotel (lui con gli occhiali da sole e un cappellino).
Cominciarono a chiacchierare normalmente ma, a un tratto Roxi
sgranò gli occhi, lo sguardo fisso avanti a sé.
**
-Steve, vattene!- esclamò Eleonora balzando in piedi
-E perché? Sono stato così bene l’altra
volta!
Però se stavolta eviti di graffiarmi te ne sarei grato..
Ma che stava blaterando quel pazzo? E dov’era Tom?
-Il mio ragazzo sta per arrivare. Ti conviene andartene.
-E tu credi che quel paio d’ossa messe in croce
riuscirà a stendermi?
-Ma..- come faceva a sapere che Tom era magro? Non è che..
-Ti ho tenuta d’occhio questi giorni, da quando ti ho visto
quella sera nell’hotel. Be’ scusa se te lo dico, ma
io sono
molto meglio di quello lì.
Allora stavano così le cose. Si guardò intorno.
Tom aveva
scelto quel posto perché non c’era mai nessuno e
quindi
avrebbe potuto abbandonare l’incognito.. ma a chi poteva
chiedere
aiuto adesso lei? Se si fosse messa a urlare non l’avrebbe
sentita nessuno. Probabilmente non c’era anima viva nel
raggio di
2374027058 km.
Aveva gli occhi spalancati dalla paura. Tom non arrivava.
Non voleva finire come l’altra volta..
-Allora, cominciamo?- Steve si avvicinava..
**
-Gustav!!! Guarda!!!
-Chi? Cosa? Dove?
-Lì davanti a te! –e la mora gli indicò
un ragazzo
che stava passeggiando e andava verso di loro. Aveva un naso piuttosto
grosso i capelli e gli occhi castani.
-E chi è?
-Il mio ex! Quello stronzo! Ci sono stata male mesi per lui! Ma che ci
fa qui?
Gustav aveva entrambe le sopracciglia alzate e scrutava quel tizio.
-Ma è brutto! –commentò
-Già! –rise –dolce vendetta.. dai,
continuiamo a camminare..
Il ragazzo, riconobbe Roxi e sul suo viso si dipinse un certo stupore.
-Roxi! –la salutò
-Emiliano.. –fece lei.
I due stavano fermi l’uno davanti all’altro
scrutandosi,
Gustav al fianco di Roxi che spostava lo sgardo dall'uno all'altro.
-O che sbadata! –esclamò Roxi –le
presentazioni! Emiliano, questo è Gu.. Guglielmo, il mio
fidanzato.. emh.. Guglielmo.. questo è Emiliano
Non aveva detto il vero nome di Gustav, altrimenti il ragazzo avrebbe
potuto riconoscerlo
-Piacere –fece secco Emiliano tendendo la mano, che Gustav
strinse.
-Allora.. come mai da queste parti? –gli chiese la ragazza
-Una vacanza.. e te?
-Idem..
-Oh.. bene.. emh.. se non sono indiscreto.. da quanto tempo state..
insieme?
-Oh! All’incirca un mese! –rispose Roxi mentre
Gustav sorrideva, anche se un po’ imbarazzato
-Ah.. bene.. mi fa piacere.. –disse Emiliano, ma la sua
faccia esprimeva tutto il contrario..
-Senti.. Guglielmo.. puoi lasciarci un attimo soli? –chiese
poi il ragazzo a Gustav
Il biondo guardò incerto Roxi che gli rispose con una
smorfia come dire “tranquillo, ci penso io”.
Così acconsentì e si allontanò, ma li
tenne
comunque sott’occhio, non perché non si fidasse di
Roxi,
ma perché non si fidava di lui.
**
Eleonora meditava di mettersi a correre, ma sarebbe stato stupido. Se
Tom fosse arrivato, avrebbe potuto difenderla lui, ma se correva via..
Il fatto era che Steve si avvicinava sempre di più, con quel
ghigno sul viso. Indietreggiò di qualche passo
-Non devi avere paura, sono convinto che ti
piacerà!
-Bastardo!
Fu un attimo.
Steve la prese per un braccio e la attirò a sé.
Non
c’era via di scampo, le cingeva la vita e la baciava
rudemente
sul collo. La ragazza urlò, urlò e
urlò ma nessuno
si fece vivo.
Steve iniziò a toccarle la pelle sotto la maglietta, prima
la pancia, poi più su..
Lei gli batteva i pugni sulle spalle urlando e cercando di liberarsi,
ma era tutto inutile. Cominciò a piangere, tanto che la
vista le
si annebbiò. Si sentì scaraventare a terra da
Steve, che
le salì sopra.
Sempre con gli occhi inondati, continuò a urlare, ma senza
speranza.
Non sarebbe arrivato nessuno.
**
-Devi dirmi qualcosa? –chiese Roxi
-Sì.. –rispose Emiliano –Si
può sapere perché stai con quello lì?
-Guglielmo? Semplice! Mi piace
-Ma ti sei resa conto di che razza di nome ha? E poi ha la faccia da
topo!
E il tuo naso invece è normale?! pensò la
ragazza, ma si
limitò a dire –Guardalo meglio, va.. e comunque se
è solo di questo che mi vuoi parlare, me ne vado, ho altro
da
fare..
-No aspetta!
-Che c’è?
-Io.. scusa, ho sbagliato a dire quelle cose.. Sono contentissimo di
averti rincontrata.. ti ho pensata molto in questo periodo..
è
stato un colpo di fortuna incontrarti, veramente! E.. devo proporti una
cosa.. io..
-Tu? -incalzò la ragazza
-io vorrei tornare a stare con te!
Roxi alzò un sopracciglio-Emiliano.. non ti sembra un
po’ tardi ormai?
-Sì ma.. io non ho mai smesso di pensare a te! E neanche te
a me, ammettilo!
-E’ da tanto ormai che sei uscito dai miei pensieri..
-Dammi almeno una possibilità!
-Emiliano.. adesso a me interessa Guglielmo, lo capisci?
-Ti prego..
-Mi dispiace, no
-Ma perché? Non mi sembra di chiedere troppo!
-Non ti sembra di chiedere troppo? E invece sì. Io sto con
Guglielmo, e non intendo lasciarlo. Per favore, basta adesso.
Emiliano aveva un’espressione da funerale –Comunque
se.. se ci ripensi chiamami..
Roxi scosse la testa –mi dispiace.. ma non credo che ci
ripenserò. Cerca di scordarti di me.. non sono l'unica
ragazza al mondo
Per me sì avrebbe
voluto dirle il ragazzo, ma si limitò ad annuire tristemente
–ok.. allora.. allora, ciao
-Ciao
E il ragazzo la oltrepassò rassegnato, continuando la sua
passeggiata.
Poveretto! Un
po’ mi fa pena! pensò Roxi per poi
dirigersi da Gustav.
**
Eleonora non aveva le forze per staccarlo da sé, si stava
rassegnando quando, tutto ad un tratto, sentì Steve che si
sollevava... anzi che veniva
sollevato.
Guardò la scena, ma con gli occhi appannati non ci capiva
niente. Se li strofinò rapidamente e vide un ragazzo che
teneva
Steve per il colletto della camicia e lo prendeva a pugni
-Brutto stronzo che non sei altro!- gli urlava intanto. Era Tom.
Steve però reagì: si liberò dalla
presa e
buttò l’altro a terra, cominciando a prenderlo a
calci.
-Fermati, Steve!- gridò Eleonora fra le lacrime.
Quello nemmeno la ascoltava.
Ma Tom gli bloccò una gamba con le braccia e, tirandola,
fece
cadere il suo avversario a terra e, questa volta, fu lui che prese a
calci l’altro
-Basta, Tom, ti prego!- piagnucolò Eleonora
–andiamo via!- non voleva che la cosa finisse male..
-Ma..- esitò il rastaro. Poi guardò
l’altro. se ne
stava a terra raggomitolato, le mani allo stomaco. Ovviamente, avrebbe
volentieri continuato ancora per un bel po’, ma si
limitò
a dargli un ultimo calcio e poi condusse Eleonora lontano, su un'altra
panchina.
Nel frattempo Steve fuggì per quanto veloce gli
consentissero le botte che aveva preso.
-Stai bene?- le chiese sedendosi vicino a lei.
-Io sì.. te piuttosto?- la ragazza aveva smesso di piangere.
-Certo- disse asciugandosi il sangue che gli colava da labbro.
Eleonora lo guardò un attimo, poi gli buttò le
braccia al collo.
-Tom, ma ti rendi conto di quello che poteva succederti a fare a botte
con quello lì? Oddio, non me lo sarei mai perdonata!
-No, non dire così. Sarei dovuto arrivare prima, non sarebbe
successo- rispose abbracciandola –Ma ora non ti preoccupare.
Se
quel bastardo torna, gliela faccio vedere io. Sta tranquilla,
è
tutto finito.
Stettero secoli così abbracciati, poi quando
iniziò a calare la sera, decisero di tornare in albergo.
Tom, alzandosi, emise un piccolo gemito. Eleonora lo guardò
preoccupata.
-E’ tutto apposto..
-No, non è vero.
-Non mi ha fatto nulla, davvero!
La ragazza, per tutta risposta, gli si avvicinò e gli
sollevò l’enorme maglietta.
-Aspetta almeno di essere in albergo..- le disse lui ammicando
-Oddio!- ma la ragazza stava guardando preoccupata i lividi sul torace
del ragazzo. Tom si tirò giù bruscamente la
t-shirt.
-Non è nulla- borbottò.
Gli occhi di Eleonora si riempirono di lacrime. Pose delicatamente le
mani sui pettorali del ragazzo e poggiò debolmente la testa
fra
di essi,ascoltando il battito del suo cuore, mentre dagli occhi
uscivano lacrime silenziose.
Tom appoggiò il mento sulla testa di lei mentre le
accarezzava piano la schiena.
Un’altra mezz’ora la passarono in quella posizione,
senza parlare.
**
-Ma che voleva? – chiese Gustav a Roxi riferendosi a Emiliano
-Mi ha chiesto di tornare insieme.. Io naturalmente gli ho detto di no!
-Oh! –Gustav era abbastanza sorpreso
Roxi gli sorrise –Eh, questi uomini che mi girano intorno!
-Eh, già! Devo stare in guardia, potrebbero rapirti!
I due si sorrisero, poi si baciarono
-Certo un nomignolo migliore me lo potevi trovare.. Guglielmo..
Roxi rise
-Che dici torniamo in albergo? Tanto ormai.. –disse poi
-Sì, dai, andiamo.. -rispose il ragazzo
E, mano nella mano, arrivarono fino a destinazione.
-Ciao! –li salutarono Bill e Georg nell’ingresso
incollati a un televisore
-Salve! –risposero i due
-Sentite, stiamo guardando un telefilm troppo bello.. non
è che potreste andarci voi due a prenotare alla pizzeria per
stasera al posto nostro? –chiese Georg
-Certo che sei proprio uno scansafatiche! –fece Gustav
-E me ne vanto!
-Ok, ma che non diventi un’abitudine!
–esclamò Roxi
-Danke!!! -fecero
Bill e Gustav in coro
Così i due uscirono di nuovo, diretti alla pizzeria.
**
Tom e Eleonora, alla fine, fine si avviarono veramente verso
l’hotel, lui che le cingeva le spalle con un braccio, le con
la
mano sulla vita di lui, attenta a non stringere troppo per via dei
lividi.
Trovarono Bill e Georg, abbastanza assonnati, stravaccati su un divano
dell’ingresso che guardavano la TV.
-Ciao, ragazzi- li accolse Bill senza staccare gli occhi dallo schermo
–Gustav e Roxi sono andati a prenotare in pizzeria per
stasera e..
-Che cavolo hai fatto al labbro?- chiese Georg guardando il labbro
inferire di Tom, molto gonfio al lato
-Già! Che hai fatto?- si unì Bill che si era
girato a guardare il gemello
-Be’.. ecco..- non sapeva se Eleonora voleva dirlo o no..
-Steve- rispose per lui la ragazza –Tom mi ha difesa.
Silenzio.
-Steve??- chiesero insieme Bill e Georg
-Sì, lui. Ha avuto anche il coraggio di farsi rivedere,
quello stronzo!- esclamò Tom.
-Ti ha fatto del male?- chiese Bill a Eleonora
-No, Tom è arrivato in tempo- rispose aggrappandosi a un
braccio del biondo.
Georg era cupo –Basta io lo faccio secco, quel bastardo
-No, Georg!- esclamò Eleonora –Insomma, lo volete
capire
che siete troppo importanti? Lascia perdere, non si farà
più vedere!
-Sarà- borbottò il piastrato
-Anche perché se torna, questa volta lo ammazzo veramente-
dichiarò Tom stringendo i pugni.
-E io ti aiuto- si aggiunse Bill.
-A fare cosa?- chiese Gustav rientrando, con Roxi.
-Uccidere Steve se torna ancora. Ci stai?
-Che significa ancora?- chiese Roxi preoccupata guardando Eleonora
-Oggi è tornato- rispose la roscia.
-Cooosa? E tu stai bene?- chiese appoggiandole una mano sul braccio.
-Io sì..- fece Eleonora guardando Tom preoccupata.
Roxi e Gustav allora spostarono lo sguardo sul ragazzo.
-Che hai al labbro?- chiese Gustav
-Nulla.
-Vi siete presi a pugni?- domandò Roxi
-Insomma io sto bene! E’ di Eleonora che ci dovremmo
preoccupare!
-Ma no! IO sto bene..
-Anch’io!
-Perfetto, stiamo tutti bene... Ma quello stronzo che ci faceva qui?-
domandò Gustav
-Secondo te?- chiese Tom cupo
-Comunque non tornerà. Fa tanto il bullo, ma è
abbastanza
fifone, se non ricordo male. Se Tom gliele ha date bene, vedrete che
non si farà più vedere- disse Roxi
-Appunto- convenne Eleonora
-Ma te sei tranquilla Eleonora?- chiese Bill
-Certo prima ho avuto paura, ma adesso sto bene, davvero
-Tom posso abbracciare la mia migliore amica?- chiese al gemello
-..però non mettere le mani dove non dovresti..- rispose il
rastaro.
Tutti risero, Eleonora e Bill si abbracciarono.
-Permettendo..- fece Georg e abbracciò la ragazza a sua
volta.
-Voi due che dite io posso?- chiese Gustav a Roxi e Tom, che annuirono.
Eleonora abbracciò anche lui, poi fu il turno di Roxi.
Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzante, Georg disse: -allora si
va a mangiare questa pizza sì o no? Sto morendo di fame!
Tutti risposero di sì, ma Eleonora vide proprio in quel
momento
che Tom si stava massaggiando un ginocchio, così gli si
avvicinò
-Ti fa male? Restiamo qui noi due?
-Ma no non ti preoccupare non è niente! Però
l’idea di stare solo con te mi alletta parecchio..
Lei gli diede una piccola spinta, ma se ne pentì appena
sentì il piccolo gemito di dolore del ragazzo
-Scusa! Non volevo! Accidenti..
-Fa niente- rispose sorridendo e sfirandole le labbra con le sue.
-Ragazzi, vi dispiace se questa sera io e Tom non veniamo?- chiese poi
Eleonora rivolta agli altri
-Va bene, non preoccuparti.. tanto la pizzaiola mi adora, non fa mai
storie con me!- fece Gustav. Roxi gli diede una manata sulla spalla.
-Ehi scherzavo!
-Be’, allora a dopo o a domani, non so che ora faremo.. fate
i bravi!- Bill ammiccò
Tom ed Eleonora si diressero di sopra e, arrivati alla camera, si
chiusero la porta alle spalle.
Nessuno dei due aveva fame, quindi non ordinarono nulla e si sedettero
entrambi sul letto.
-Come va?- chiese lei
-Ma come va cosa? A me non è successo niente! Te invece come
stai?
-Tom..
-Oggi hai rischiato grosso.. io non me lo sarei mai potuto perdonare..
-Anche tu! Steve avrebbe potuto farti molto più male..- al
solo pensiero gli occhi le si riempirono di lacrime
Il ragazzo la abbracciò -No, non piangere.. e poi ci vuole
ben
altro per farmi fuori, soprattutto quando ho una persona
così
speciale accanto a me.. che ci vado a fare in Paradiso??
Lei rise –perché pensi che andrai in Paradiso?
-Scusa, un angioletto come me dove può andare?
-Angioletto? Di chi parli?
-Ah sì, eh?- e iniziò a farle il solletico
-No!!- fece lei ridendo. Poi si alzò e iniziò a
correre
per tutta la camera, con lui che la inseguiva, ma non molto velocemente.
A un certo punto, il ragazzo tagliò saltando il letto e
Eleonora
se lo ritrovò a mezzo millimetro dal suo viso. Allora si
girò e spalancò la porta finestra, unica
‘via di
fuga’ dato che lui le bloccava la strada.
-Capolinea!- annunciò Tom mentre lei poggiava le mani sulla
ringhiera.
Eleonora rise guardandolo provocatoriamente. Lui le si
avvicinò e le poggio le mani sui fianchi.
Avvicinò lentamente le labbra a quelle di lei, sfiorandole
delicatamente. Prese a baciarle tutta la guancia, poi il collo, la
spalla. Risalì dolcemente e le diede un intenso bacio. Con
le
mani, le percorreva tutta la schiena con desiderio.
La ragazza non poteva certo dire che non le piaceva, ma forse Tom
voleva qualcosa che lei non era ancora pronta a concedere.
Così
gli tirò i cordini della felpa che portava (poco
però, non voleva
strozzarlo veramente!) in modo che lui si dovette fermare per
allentarli e
lei ebbe il tempo di ricominciare a correre.
-E dai! Ci stavo prendendo gusto!- protestò, ma col sorriso
sulle labbra
-Ma fa freddo fuori..- azzardò lei
Lui allora chiuse la finestra
-Meglio!- commentò lei –ora devo andare in bagno..
E così dicendo entrò in bagno e si
preparò, mettendo il solito mini-pigiama.
Stava per uscire quando, dalla fessura della porta socchiusa, vide Tom
che si spogliava.
Quanti lividi, poveretto. Era stato così coraggioso quel
giorno.. Eccolo, vestito solo da quei larghi boxer, in tutto il suo
splendore.
S’incantò a guardarlo e non si accorse di quando
la porta cigolò, facendolo girare.
Vedendo come lo guardava, il ragazzo prima alzò un
sopracciglio, poi si mise a fare pose stile Mr Olimpo.
Lei scoppiò a ridere e uscì dal bagno, lasciando
il posto al ragazzo.
Fallo.
Disse una vocina dentro di lei
Tu sei di fuori!
Rispose lei sempre dentro di sé
Cazzo, hai Tom Kaulitz
tutto per te e non ci hai ancora combinato nulla! Ma dico, stai bene?
Ho paura!
E’ normale!
E se non gli piaccio?
Gli piaci, gli piaci..
Ho paura!
L’hai
già detto!
Non posso!
Chi te lo impedisce?
Mi vergogno!
Avrai altre cose a cui
pensare che alla vergogna, quando..
No, no, no!
Ma perché?
Avanti! Perché devi fare sempre la brava ragazza?
Brava ragazza a chi, oh?!
A te! Scervellata!
Io non sono una brava
ragazza! E lo dimostrerò!
Ottimo, ma fallo in
fretta perché sta uscendo adesso..
Tom Kaulitz, più bello del sole, uscì dal bagno.
Oddio..
Adesso!
Poi non torno
più indietro..
Che aspetti??
Ho paura! MI vergogno!
Non voglio! Come glielo dico?
Vedrai, le parole ti
verranno..
-T-Tom..- lo chiamò. Il ragazzo la guardò.
Che faccio? Che faccio??
Calmati e digli qualcosa
se non vuoi che pensi che sei mentalmente disturbata
-Io..
See, vabbé..
ma svegliati Eleonora!
-Tom, io..
Perfetto hai messo
insieme due monosillabi, facciamo progressi
Vuoi stare zitta?!
-Tutto bene?- chiese il ragazzo
Ecco appunto.
-Sì.. cioè no.. cioè sì
però..no..
Tom alzò un sopracciglio
Stupida, stupida,
stupida, stupida..
-Emh.. che ore sono?
Ma che cazzo di domande
fai?????? Oddio mi cascano le braccia..
Come fai? Sei solo una
vocina!
Lo credi tu..
muwauwauwauwauwauw.. ok stop.
-Emh.. quasi mezzanotte.. perché?
-No niente così..
Dio santo, salvaci
tuuuuuuuuuu.
-C’è qualcosa che non va?
-No!- rispose in tono acuto- tutto ok!
-Ok.. hai sonno?
Crede che
gliel’abbia chiesto perché ho sonno?
Evidentemente..
E io che dico?
Hai sonno?
Glielo devo richiedere?
No! TU hai sonno? Santo
cielo, gli innamorati!
Io non sono innamorata!!
Comunque non ho sonno! Io volevo.. hai capito! Anzi non ne sono tanto
sicura..
Diglielo!
Cosa?
Che non hai sonno! In
tono provocante, così capisce..
Ma io voglio che capisca?
Certo che
sì!!!
Ok.. oh mio Dio!
Fallo e non discutere!
Ok.. lo faccio.. un
attimino solo..
Adesso.
Ma..
ORA!
Ok..
-Veramente no..- rispose usando il tono suggerito dalla vocina. Poi
iniziò a stuzzicarsi l’elastico delle mutandine
viola che
usciva dai pantaloni.
Lui notò quel gesto.. –no?
-No..
Santo cielo!!
Calma.
Fai presto te a parlare!!
-E.. che cosa vorresti fare allora?- le si avvicinò
torturandosi il piercing con la lingua
Gli salterei addosso
quando fa così..
Anch’io!
Giù le zampe,
stupida voce!
-Un’ideuzza ce l’avrei..
-Anch’io avevo fatto un pensierino..- poi a un tratto
diventò serio –però devi essere sicura.
Non devi
farlo solo perché ti senti in debito per oggi..
-Lo so. Infatti adesso mi sento pronta.
-Sicura? Guarda che io aspetto..
-No. Sono sicura!
Tom sorrise -Allora.. vuoi.. vuoi fare l’amore con me?
Porca miseria se lo
voglioooooooooo!! JAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
-Sì..
Si guardarono per un po’ poi iniziarono a baciarsi
appassionatamente. Lei gli accarezzava il collo mentre lui la schiena.
Si stesero sul letto e lui le tirò giù le
spalline del
pigiama e del reggiseno. La ragazza stese le braccia
all’indietro
e lui le levò definitivamente la canottiera del pigiama.
A quel punto notò una cicatrice che la ragazza aveva proprio
vicino al bacino.. come aveva fatto a non vederla al mare? Vi
passò sopra il pollice sopra, poi guardò
interrogativo la rossa.
-Steve –disse quella –ma non pensarci ora, per
favore..
Tom abbassò lo sguardo, allora lei avvicinò il
proprio
viso a quello del ragazzo e lo baciò, ricominciando da dove
erano rimasti prima.
Mentre gli accarezzava il petto, lui faceva scorrere le mani sotto i
pantaloncini del pigiama, sfilandoglieli.
Eleonora lo spinse su, seduto e si sedette su di lui a gambe aperte.
Il rastaro le sganciò il reggiseno, mentre lei trafficava
con le mani nei suoi boxer.
Toccandole i fianchi, fece scendere le mutandine. La rimise sdraiata
così da potergliele levare del tutto. Lei fece lo stesso coi
suoi boxer (0_o)
Si baciarono e accarezzarono per un po’, poi Eleonora
sentì che lui stava per entrare..
Quella situazione le piaceva molto (:P) e ancora di più
quando Tom iniziò ad andare più forte.
Raggiunsero tutti e due il piacere..
-Sai una cosa?- le domandò poi lui, ancora con il respiro
irregolare.
-Cosa?
-Avevi ragione. Io non posso andare in Paradiso. Ci sono già.
Ehyyyyyyyy!!!!!
Piaciuto questo capitolo?? Io l'ho detto che sono sempre più
cattiva.. mwhahahah!!
Ci vediamo al possimo cap!!!
Vtrtrtrtrtrtrtrtrtb!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E ora ecco i ringraziamenti:
tomminathebest
: grazie ma.. quale altro capitolo???? Be' sono stata un po' cattivella
nella prima parte di questo capitolo.. però poi ho rimediato
XD
eddy
: Tom lo ha pestato abbastanza, non credo che si farà
rivedere.. comunque se ritornasse sarebbe giusto per morire (me sempre
più cattiva)!!
mery
: Grazie!!!!! Questo capitolo è un più lungo del
precedente, spero che ti sia piaciuto!!! Tvtttttb!!!
Grazie anche a chi legge senza recensire!!!!
|
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Capitolo 13 *** FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI ***
Ciauuuuuuuuu!!!
Scusate se vi ho fatto aspettare ma ho avuto un po' da fare in questo
periodo..
Comunque eccovi finalmente il tredicesimo capitolo!!
Vado un po' di fretta quindi..
UN MEGA GRAZIE GENERALE A TUTTI!!!!
Buona lettura!!!
CAPITOLO 13
–FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI
FLASH-BACK: Bill,
Gustav, Georg e Roxi sono in pizzeria..
Bill aveva appena fatto una battuta orrida, solo Georg rideva; Gustav
sospirò.
-Che hai?- gli chiese Roxi
-Potevamo restare anche noi in albergo.. chissà come si
staranno divertendo Eleonora e Tom!- le disse in modo che solo lei
potesse sentire.
-Ma come? Non c’è quella cameriera che ti adora?-
chiese perfida
-Chi? Ah! Ma te mi stai pure a sentire?
-No effettivamente no..
Si guardarono e scoppiarono a ridere.
-Ti va di venire un attimo con me?- le chiese lui
-Ok..
-Ehi dove andate?- chiese Bill mentre i due si alzavano
-Torniamo subito..- rispose Gustav
-Io non credo..- commentò malizioso Georg.
-Allora dove mi porti?- chiese Roxi al ragazzo
-Vedrai.. Eccoci!-erano avanti a un ascensore
-In ascensore?
-Aspetta..
L’ascensore si aprì e la gente sopra scese,
lasciandolo vuoto.
-Ma ha due piani questa pizzeria?- chiese Roxi
-Sì..
Entrarono e Gustav premette il tasto per andare al piano superiore; poi
subito dopo premette ALT.
-Qui?- chiese Roxi capendo le sue intenzioni
-Perché no?- chiese lui poggiandole le mani sui fianchi
-Ma..
Il ragazzo iniziò a baciarle il collo
-E va bene..- cedette Roxi facendogli l’ochhiolino.
Poveri camerieri che dovettero fare per tutta la sera le scale senza
sapersi spiegare il perché di quell’ascensore che
non funzionava..
**
-Georg, perché noi siamo gli unici a non rimorchiare?
-Dunque.. io perché stasera non sono in vena.. e te
perché vai in giro vestito.. come vai vestito, ti fai il
french alle unghie e ti trucchi meglio delle ragazze!
-Non so se prenderlo come un complimento o no..
-No
-Ah, ecco.
-Ufffffffff.. che si fa andiamo? Roxi e Gustav non si vedono da
mezz’ora..
-No eccoli! ..Ehi, Roxi ha i capelli più sparati di me, non
è giusto!
-Sì ma lei per altri motivi li ha così..
-Ma non avete pagato il conto?- chiese Gustav spostando la sedia per
far sedere Roxi e poi sedendosi a sua volta.
-No aspettavamo te!
-Me?
-E’ prenotato a tuo nome, paghi te!- fece Bill
-Certo, ragazzi.. io pago per Roxi, voi altri tirate fuori i soldi!
-Grazie, tesoro
-Di nulla- e si diedero un bacio a stampo.
-Tirchio- fecero Bill e Georg all'unisono tirando fuori i soldi.
Uscirono dal locale, dirigendosi all’albergo.
-Brrrrr, che freddo!- esclamò Roxi
Gustav le mise allora un braccio attorno alle spalle.
Ridendo e scherzando, arrivarono all’albergo e ognuno, dopo
essersi salutati, andò nella propria camera, Roxi in quella
di Gustav.
**
La mattina dopo..
Eleonora si svegliò prima di Tom, quella mattina, ma non si
alzò per non svegliarlo (aveva un braccio di lui intorno
alle spalle ed era sdraiata sopra il suo torace), approfittando per
scrutare ogni millimetro quadrato del suo viso.
Ripensando alla sera prima, si sentiva un po’ strana, diversa.
Si sentiva più donna, più adulta. E vicino a lei
c’era Tom. Incredibile.
Il più piano possibile, gli sfiorò le morbide
labbra con un dito.
E pensare che prima, addirittura, disprezzava il suo gruppo, i Tokio
Hotel.
Ora, stava con uno di loro!
Non le sembrava vero..
Tom si mosse nel sonno bofonchiando qualcosa di incomprensibile.
La ragazza rise piano a quella scena e si mise a fissare il soffitto.
Un mese della loro vacanza, ormai era passato. Un nodo le strinse lo
stomaco.
Cosa sarebbe successo dopo? Lei e Tom avrebbero continuato a vedersi?
Sentiva che senza di lui non ce la poteva fare. Lo fissò
intensamente. Non voleva perdersi un solo secondo di lui, nel caso che
dopo la vacanza... no, non ci voleva nemmeno pensare!
Rieccole affiorare, tutte le sue paure, le sue incertezze.
Guardò Tom. Probabilmente presto non avrebbe più
avuto nemmeno lui. Quanto avrebbe voluto che le vacanze fossero
infinite!
Cercò di non pensare.. perché a volte pensare fa
troppo male.
Il ragazzo si mosse ancora, scostando via il braccio dalle spalle della
ragazza.
Perfetto ora poteva alzarsi e distrarsi.
Infilò una maglietta del ragazzo (che le arrivava al
ginocchio) assaporandone il dolce profumo, e si sentì un
po’ meglio: per ora lui c’era.
Sì ma dopo?
Eleonora ignorò questa vocina bastarda.
Andò in bagno si sistemò i capelli e si
lavò i denti.
Quando uscì Tom si era alzato ed era già vestito.
-Buongiorno- le disse sorridendo
Ogni brutto pensiero se ne andò di fronte a quel sorriso che
avrebbe potuto far sciogliere anche un sasso.
-Buongirno- rispose avvicinandosi per baciarlo. Era un po’
imbarazzata, se ripensava a quello che avevano fatto..
-Dormito bene?- lei annuì arrossendo. Poi
ricordandosi di ciò che indossava –oh,
scusa ho preso una tua maglietta..
-Fa nulla, anzi meglio così ci lasci il tuo profumo
Lei gli sorrise perdendosi in quegli occhi nocciola, così
profondi.
-Ora però me la levo così mi vesto..-disse
risvegliandosi
-Ecco, questa è la parte che preferisco!
La ragazza, per tutta risposta, gli tirò una cuscinata.
-Questa me la paghi!- fece il ragazzo afferrando un altro cuscino e
facendo a lotta di cuscinate con la ragazza.
Dato che nel frattempo ridevano come matti, svegliarono anche gli altri
quattro e qualche altro povero cliente.
-Ma che cazzo fanno?- chiese Gustav a Roxi, sdraiata su di lui (quella
sera non avevano proprio dormito..)
-Um... mgf..- fu quello che riuscì a rispondere Roxi
stropicciandosi gli occhi.
-Molto chiara, tesoro. Vado a uccidere Tom e torno. Eleonora la lascio
viva solo perché è tua amica, ok?
-Gumfp..
Intanto si erano svegliati anche Georg e Bill che stavano per bussare
alla porta quando Gustav li raggiunse.
-Ma che combinano?
-Bo ora lo scopriremo..
Bill bussò –Tom! Ma che combinate? A
quest’ora, poi!
-BIIIIIILL!! Salvami! Una vichinga coi capelli rossi mi sta soffocando
con un cuscino!!!
-Brutto.. -era la voce di Eleonora
-AAAAAA!!- Tom strillò ancora di più
-Ok, allora tutto apposto. Continua pure, Eleonora, ci vediamo dopo
nella hall- fece Bill
-Ma che stronzi!- protestò Tom
Bill e Georg si cambiarono e andarono subito nella hall (Bill decise di
legare distrattamente i capelli senza spendere le solite 2364390 ore di
preparazione), mentre Gustav e Roxi li raggiunsero qualche minuto dopo.
Alla fine scesero anche Tom ed Eleonora, il ragazzo con i rasta legati
disordinatamente in una coda, senza cappello né cuffia, e
lei con un’aria trionfante.
-Allora Tomi, te le hanno suonate?
-Zitto va... perdere a cuscinate con una ragazza.. mi vergogno di me
stesso..
-Preparati, perché non sarà l’unica
volta!- gli disse Eleonora
-No invece, tu non ci prendere il vizio perché la prossima
volta vinco io!
-Scommettiamo?
-Ok! Cosa vuoi scommettere?
-Umh..- la ragazza si premette un dito sulle labbra, pensando e poi
esclamò –Chi perde dorme sul tappeto!
-Ci sto! Ma ricordati è scomodo..
-Oh, problemi tuoi!
-Ma sentila! -rise il rastaro
-Scusate, adesso potremmo andare? Vorrei fare colazione!- fece Georg
sbadigliando.
-Va bene.. tanto non la passi liscia- aggiunse Tom
all’orecchio della roscia che gli diede un pizzicotto sul
sedere.
A colazione chiacchierarono allegramente tutto il tempo, poi Tom
chiese: -Oggi vi va di fare un giro in moto?
-Ottima idea!- disse Georg
-Per dove?- chiese Bill
-Ma no.. stavo dicendo a Eleonora e Roxi se volevano provare a guidare..
-Ma che sei matto??- chiesero all’unisono Eleonora e Roxi
-Non abbiamo la patente!- continuò Roxi
-Sì, ma mica andiamo su strade trafficate! Era
così, per farvi fare un giro- si aggiunse Gustav
-Ma allora eravate d’accordo voi due!- fece Eleonora
-Sì.. era già da un po’ che ci
pensavamo.- confermò Tom
-Allora?- insisté Gustav
Le ragazze si guardarono, poi ripensarono a quanto era stato bello
stare dietro, figurarsi a guidare!
-Va bene!- dissero infine
-Perfetto!- esclamò Gustav
-Verremo anche noi, non vogliamo mica perderci lo spettacolo!- fece
Georg
-Ci sarà da ridere!- si aggiunse Bill
Le ragazze fecero una risata sarcastica, poi scoppiarono tutti a
ridere, loro due comprese.
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Capitolo 14 *** MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP.. ***
Eccomi di nuovo con il quattordicesimo capitolo.. Scusate
è un po' demente comunque.. leggete e fatemi sapere come vi
sembra!! KUSS A TUTTI!!!
_______________________________________________
CAPITOLO 14 – MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP..
Le 17. Su una stradina di campagna, vi era un po’ di
trambusto quel giorno..
-Pronta?
-Sì!
-Ok, ora ti aiuto a dare gas, poi vai
-Ok.. NO ASPETTA!!
-Eleonora!! E’ la quinta (anzi quintesima come dice
Virginia!!XD) volta che fai così!
-Lo so Tom, è che non ci riesco!
Tom rise guardando i modi impacciati della ragazza con la sua
moto.
Roxi invece partì in quel momento
-Guuuuuusss!!! Sto giudando!! AAAAAAAAAAAAA!!
-Sì tesoro, ma se guardi la strada forse
è meglio..
-Oh, giusto- fece Roxi voltandosi davanti alla strada. Dopo
pochi metri però le si spense il motore –E che
cavolo!!
-Non ti preoccupare succede sempre le prime volte..- fece
Gustav paziente
Tom ed Eleonora risero a quella scena, poi Eleonora disse al
rastaro:- Tom, se te stai seduto dietro e reggi il manubrio con me,
sono più tranquilla..
-Ok..- fece lui infilando un casco e montando nel sedile
posteriore. Poi si chinò sulla ragazza e prima di prendere i
comandi le diede un bacio sul collo.
Bill e Georg intanto stavano piangendo dal troppo ridere alla
vista di Roxi, alla quale si era piantato un’altra volta il
motore.
-Allora..- disse poi Tom –Guarda si fa
così..
Posò le mani su quelle della ragazza e
iniziò a eseguire con lei tutte le procedure. Ecco, stava
partendo
-Oh mio Dio! Che faccio??
-Tranquilla.. magari non curvare così
sennò ci schiantiamo.. ecco brava.. e ora vai dritta, segui
la strada
-Ok.. facile..- disse prendendoci la mano
-Appunto!
Poi tornò a occuparsi del suo collo, le mani sulla
sua vita, e i capelli di lei che gli schiaffeggiavano piano il viso.
-Tom..
-Mmh?
-Come si frena?
Il ragazzo, di malavoglia, si staccò dal collo di
lei e, sempre mettendole sopra le mani, la aiutò a frenare..
e appena in tempo visto che stavano per andare contro un albero..
-E’ bello, ma non credo faccia per me!
-Perché no? Ti ci devi solo abituare un
po’!
-Sarà.. comunque.. torniamo dagli altri?
-No perché?
La ragazza gli lesse negli occhi il desiderio.
-Tom.. qui? Ma dai..
-Nononononono! Non pensare male!.. Però almeno un
bacio me lo dai?
Lei sorrise e, dopo pochi istanti, rese nulla la distanza fra
le loro labbra.
Quando si staccarono, lui provò a darle un altro
bacio, ma la rossa lo respinse: -avevi detto uno!
-Tu me ne hai dato uno, ma ora io te ne voglio ridare un altro
-Non sono mica così facile..- e così
dicendo, si mise a correre.
-Ehi!- fece lui stupito e divertito insieme, poi le corse
dietro.
La ragazza si infiltrò in un boschetto, correndo e
ridendo, con Tom che le veniva dietro.
Dopo qualche minuto, la ragazza si sentì tirare a
terra da dietro: era stato Tom, che si era steso a sua volta.
-E ora dove scappi?- le chiese accarezzandole il mento
-Mi rassegnerò ad essere una povera prigioniera del
re cattivo!
-Il re cattivo è molto contento della sua bella
prigioniera..
La ragazza gli sorrise, poi iniziarono a baciarsi
appassionatamente, rotolandosi sull’erba.
Intanto Roxi, non faceva grandi progressi.
-Attenta.. ecco così.. no ferma.. spostati sulla
destra..
Gustav (che, seguendo l’esempio dell’altra
coppia si era seduto sul sedile posteriore), la guidava pazientemente
ma la ragazza alla fine rinunciò.
-No, davvero, basta. Non me la sento! E poi se Bill e Georg
continuano così se la fanno sotto- aggiunse alludendo al
fatto che i due stavano ridendo come due matti.
-E va bene..
Poi arrivando da loro
-Che vi ridete, voi?
-Ahahah.. scusate.. ma Roxi.. Roxi sei troppo comica!-
boccheggiò Georg fra le risate mentre Bill era accasciato a
terra, tanto rideva.
-Sì vabbè..- fece Roxi –gli
altri due dove sono?
-Pensavamo fossero con voi- fece Bill ad un tratto serio.
Ma non fecero in tempo ad iniziare a preoccuparsi, che due
figure, quella più alta che portava la moto per il manubrio,
si avvicinarono a loro.
Erano Tom ed Eleonora e, stranamente, avevano delle foglie fra
i capelli e i vestiti erano macchiati dalle classiche chiazze che
lascia l’erba (non sto parlando di droga, non pensate
malle!!).
-Ehi, Tom il parco ispira? No perché sembrate
piuttosto.. trasandati.. quasi aveste..
-Fottiti, Georg –gli rispose il ragazzo mentre le
guance di Eleonora diventavano di un leggero colorito roseo.
Tutti risero, poi Roxi chiese: -allora? Fatto progressi?
-Macché!- rispose Eleonora
-Dai, raccontate, così ridiamo anche di voi!- fece
Bill
-No, Bill. Se ci raccontano quello che hanno fatto rimarremo
scandalizzati a vita! –rise il piastrato
-Ancora? Smettila! Non abbiamo fatto proprio niente!- disse
ancora Tom
-Emh.. Tomi.. hai una foglia incastrata nella zip dei
pantaloni.. -gli fece notare Bill
-Cos.. oh.. sì.. grazie..- disse lui imbarazzato,
levandosela
Georg tossì forte, per sottolineare quel momento;
Roxi alzò i pollici a Eleonora che scoppiò a
ridere come una scema, seguita poi da tutti gli altri.
-Mi spieghi come c’è finita lì
quella foglia?- chiese poi lei a Tom in modo che solo lui potesse
sentire
-E io che ne so! No.. non pensare male, non avevo tirato
giù la zip!- rispose lui sempre sussurrando
-Sarà..
Ritornarono in albergo con le moto (Eleonora e Roxi non
guidarono naturalmente).
I ragazzi informarono che quella sera non sarebbero potuti
stare insieme a causa di alcuni impegni improvvisi della band (David,il
manager, aveva telefonato a Bill).
-La lotta dei cuscini è solo rimandata!- disse Tom
a Eleonora
-Oggi o domani ti ribatto lo stesso!- rispose lei.
Lui le diede un pizzicotto sul sedere e lei gli diede una
leggera spinta.
Poi ‘si salutarono’, cosa che Roxi e
Gustav stavano già facendo.
Le due ragazze si riunirono in camera di Gustav, sul letto.
-Allora?- le chiese Roxi scansando il piatto dove poco fa
aveva consumato la cena portata dal servizio in camera.
-Allora cosa?- le chiese l’altra mandando
giù l’ultimo boccone della sua pietanza.
-La foglia nella zip di Tom.. come c’è
finita??- Roxi ammiccò
-Ma no! Non abbiamo fatto nulla.. oggi.. ieri sera invece..
-COOOOSA??
-Sìììììììììììììì!!
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Roxi ti prego!
-No cioè tu e Tom..??
-Sì ma non urlare!
-Oddio!! Io sto con Gustav da tempo.. la mia migliore amica ha
appena scopato con Tom Kaulitz..
-Cavolo, la smetti di urlare??- le disse tirandole un cuscino.
-Oh mio Dio!! Non mi sembra vero!!!AAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
-ROXIII!! Piantala di strillare!
-Ok scusa.. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Uffffffffff..- questa volta Eleonora, il cuscino, lo mise in
testa a sé stessa
-Menomale! Io pensavo che dopo Steve..- Roxi si
bloccò di colpo. Di solito quel nome faceva sempre piangere
la ragazza.
Ma non questa volta. Né quella, né altre.
-Di Steve non me ne frega un’acca.
-Brava!!!!!!! E’ così che si fa!!!!!!!!!
Oddio.. Tu e Tom!! AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-R_O_X_I!!!!
-Grazie, ma lo so come mi chiamo.. comunque.. AAAAAAAAA!! Ma
chi l’avrebbe mai detto! Le due secchione del corso di
tedesco coi Tokio Hotel!!! Mammamia!!!!!!
-Ricordi.. a te all’inizio piaceva Tom!
-Sì ma poi è arrivato Gustav e allora...
Risatine.
-Insomma tu e Tom.. ma come è stato??
-Emh.. non so.. direi delicato.. –disse diventando
un peperone
-E..
-Basta! Io non ti ho fatto una testa così, quando
mi hai detto di te e Gustav!!
-Oh, va bene, provo a smetterla.. devo distrarmi.. CERETTAAA!!
-Eh?
-Sì mi devo distrarre per non stressarti e devo
anche farmi la ceretta. Mi farò la ceretta per distrarmi!!-
disse con aria risoluta andando verso il bagno
-Bella distrazione..
-Guarda che dopo un po’ di volte non fa
più male!
-E’ il prima che mi preoccupa! Meglio il rasoio per
me!
-Dai provo a fartela?- chiese Roxi con le strisce di ceretta
in mano
-No! Non voglio morire!
-Secondo me dovresti iniziare..
-Sì domani..- disse Eleonora sarcasticamente
-Ok
-Cosa?
-Domani ceretta! Però te la dovrà fare
Tom perché io sarò impegnata con Gus e te da sola
faresti un casino, me lo immagino.. tieni- le passò un
po’ di strisce –conservale per domani, dovrebbero
bastare
-Ma sei scema?
-No!
-Appunto..PEGGIO! Ma dico io! Ma posso mettermi a chiedere a
Tom se mi fa la ceretta?!
-Bo, dici sempre che è DELICATO, almeno non ti fa
male!
Eleonora, capendo che l’amica alludeva al fatto di
come lei le avesse descritto la notte con Tom, le sferrò un
debole calcio.
-ahahahah! Dai, chiediglielo!
-Tu sei fumata! Perché dovrebbe farmela lui?
-Loro ci hanno fatto entrare nel loro mondo facendoci provare
le moto, _e credimi un ragazzo si strapperebbe i capelli piuttosto di
cedere quel veicolo a qualcuno_ e noi facciamoli entrare nel nostro!
-Roxi..
-No, davvero!
-Fusa!
-E poi le previsioni domani danno pioggia, quindi.. tutto il
giorno in albergo!
-Sai una cosa.. forse mi hai convinta..- disse lei guardando
le strisce –sono più fusa di te.
Roxi rise –mitico ti ho convinta!
-Vado a metterle in camera sennò me le scordo..
-Ok..
Eleonora uscì per dirigersi alla camera di Tom.
La attirava l’idea della ceretta, nonostante sapeva
che facesse male da morire le prime volte, soprattutto dopo anni, anni,
anni e anni di rasoio.. chissà come l’avrebbe
presa Tom!
Mha.. dopotutto però quel ragazzo, era
più pazzo di lei!
Sorridendo, aprì la porta e appoggiò le
strisce sul comò.
Guardò il letto che la sera precedente era stato
testimone di CERTI AVVENIMENTI.. la maglietta di Tom era ancora sul
letto, stropicciata. La prese: sapeva di lui, ma anche un po’
di lei visto che quella mattina l’aveva indossata.
Si spogliò e se l’infilò.
Tanto per lei era come una camicia da notte!
Richiuse la porta e andò da Roxi
-Cambio di stile?- le chiese quella vedendola
-Senti profuma di Tom!
-Ah, allora..- fece Roxi, sarcastica.
Dopo qualche ora di chiacchiere e pettegolezzi, il sonno
cominciava a farsi sentire, ed Eleonora decise di andare a dormire,
dando la buonanotte all’amica.
Si sdraiò beatamente sul letto enorme, troppo
grande per una persona sola
Spero che
arrivi presto.. pensò, e subito dopo si
addormentò.
**
Un’ora dopo, una chiave girò nella serratura della
stessa stanza: era Tom.
La fioca luce che entrava dal corridoio gli permetteva di
vedere i lineamenti di Eleonora.
Sarebbe rimasto ore così, se non fosse stato per
Gustav che, passando poco dopo, gli diede una pacca sulla spalla e gli
disse: -ti sei incantato?
-Perché tu cosa farai fra circa cinque secondi con
Roxi?
-Io non mi incanto!
-Notte Gus..
-Notte..- fece Gustav, per poi aprire la porta della sua
camera e incantarsi alla vista di Roxi che dormiva.
Intanto Tom, aveva chiuso la porta e, nel buio, si
spogliò rimanendo, come al solito quando dormiva, in boxer e
si sdraiò accanto alla ragazza.
Indossava la stessa sua maglietta di quella mattina.
Appoggiò dolcemente le labbra sulla fronte di lei.
La ragazza, si mosse leggermente, mugugnando qualcosa di molto simile a
‘Tom’.
Il ragazzo sorrise e, appoggiando la testa sul cuscino, si
addormentò a sua volta.
**
Gustav, non appena si riscosse, si diresse verso il letto.
Guardando Roxi da quella nuova angolazione,
s’incantò un’altra volta.
Cercando di andare verso il bagno e, contemporaneamente,
guardarla, inciampò su qualcosa lì per terra,
finendo rumorosamente disteso.
-Cazzo.. –sussurrò. Aveva paura di aver
svegliato Roxi e, in effetti, la ragazza si stava mettendo seduta sul
letto e ora lo guardava.
-Scusa, non volevo!! –le disse
-Non preoccuparti.. –fece lei soffocando uno
sbadiglio e stiracchiandosi –Vuoi sapere gli ultimi
pettegolezzi? -chiese ad un tratto sveglissima
-Dimmi -rispose il ragazzo sapendo che nulla avrebbe pouto
fermarla quando si trattava di ' spettegolare ' .
-Eleonora e Tom lo hanno fatto!
-Davvero? Quando?
-Ieri –rispose mentre lui si avvicinava e le dava un
lungo bacio
-Sinceramente sono più stupito dal fatto che non
l’abbiano fatto prima, conoscendo Tom..
-Sì, ma ricordati quello che è successo
a Eleonora..
-Giusto..
Chiacchierarono ancora un po’, poi il ragazzo
andò in bagno.
Roxi cercò di aspettarlo sveglia, ma il sonno la
vinse.
Quando Gustav uscì dal bagno,
s’incantò per l’ennesima volta a
guardarla dormire. Poi, facendo attenzione a dove metteva i piedi, si
diresse verso il letto, per addormentarsi a sua volta.
_________________
GRAZIE
A:
ale
:non ho aggiornato prestissimo comunque.. eccomi qua!! Sono cntenta che
ti piaccia questa ff e per come andrà a finire.. lo vedrai!
Per ora siamo più o meno a metà storia..
1bacione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^^
Chi legge senza commentare!
Ci
vediamoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!
Tschuss!!!!!!
|
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Capitolo 15 *** CERETTA (AAAAAA!) ***
Salve a
tutti.. lo so, ultimamente non aggiorno molto spesso ma sono un po'
incasinata.. comunque eccovi il 15° capitolo, ancora
più demente del precedente.. la prima parte riguarda
soprattutto Tom e Eleonora ma poi arrivano anche Gustav e Roxi non vi
preoccupate (e come potrebbero mancare??)
Ringrazio:
tesorinely
Bea
ale
Buona lettura^^
___________________________________________
CAPITOLO 15 – CERETTA (AAAAAA!)
La mattina dopo, Eleonora fu svegliata da qualcuno che bussava con
delicatezza alla porta.
-Eleonora?
Ci sei?- sussurrò quello che lei riconobbe per Bill.
La ragazza
guardò Tom, al suo fianco che era immerso in un sonno
profondo. Sorrise sfirandogli una guancia con la mano, poi
andò ad aprire a Bill.
-Scusa,
dormivi?
-No, non ti
preoccupare..
-Ok.. non
è che per caso hai della lacca? Va bene una qualsiasi,
guarda che disastro questi capelli!
La ragazza
rise piano –Sì.. aspetta..
E, andando
in bagno, prese la sua lacca e la diede a Bill
-Ok,
grazie- poi, guardandola meglio –ma quella maglietta
è di Tom?
-Oh.. emh..
ecco.. sì..- la ragazza abbassò il viso
Bill la
guardò un attimo poi disse sorridendo maliziosamente: -Vieni
che mi racconti tutto!- e, detto fatto la trascinò in camera
sua.
-Parla, ti
ascolo!- disse mettendosi davanti allo specchio e sistemandosi i
capelli con la lacca
-Ecco..
emh..
-Dai! Non
si nasconde nulla al miglior amico!
-Ok..
-Quando??-
chiese curioso
-Ieri..
-Wow!
-Già..
CIOE’..- disse diventando tutta rossa
Bill
scoppiò a ridere fortissimo.
-Bill!
Così svegli tutti!
-Scusa,
solo che..- riprese a ridere, mentre la ragazza diventava ancora
più rossa- Comunque- iniziò calmandosi
–l’hai cambiato, e di questo ti sono grato.
Lei lo
guardò senza capire.
-Sì,
cioè.. avrai letto qualche rivista.. una ragazza a notte..
cose del genere..
-Oh..
sì..
-Ecco, tu
non so come, lo hai cambiato e te ne sono grato! Scommetto che anche
lui lo è!
La ragazza
sorrise.
-Anche
Gustav, sta cambiando. Sta diventando meno timido grazie a Roxi. Io non
so che potere abbiate voi donne su di noi, davvero!
La ragazza
rise, non sapeva che dire.
In quel
momento qualcuno bussò alla porta
-Bill?- era
Tom
-Tomi,
entra- gli disse aprendo la porta
-E
così voi due fate tutto alle mie spalle, eh?- disse il
ragazzo scherzando.
-Certo, che
non lo sai?- gli rispose Eleonora prima di salutarlo con un bacio a
stampo. Poi il rastaro si sedette sul letto vicino a lei e Bill
tornò ai suoi capelli
-Fratellino,
la prossima volta eviti di ridere in quel modo così forse io
e altro mezzo albergo riusciamo a dormire?
-Oh scusa,
ma la tua ragazza aveva appena detto una cosa davvero, davvero
esilarante..
Eleonora
ritornò rossa come un peperone e Tom chiese: -Cosa, cosa?
-Ma no,
nulla..
Bill rise
un’altra volta
-Uffffff,
voi e i vostri complotti!
-Noi due
abbiamo ancora una lotta di cuscinate in sospeso!- fece Eleonora per
cambiare argomento
-Giustooooo!-
a Tom si illuminarono gli occhi –andiamo!- disse alzandosi e
prendendola per mano
-Bill, la
lacca puoi tenerla, non mi serve!- disse Eleonora
-Grazie, ti
adoro!
Tom ed
Eleonora arrivarono in camera, poi lui le disse:
-Pronta per
essere sconfitta?
-No,
carino, io sconfiggerò te!
E
così dicendo iniziarono a prendersi a cuscinate, a farsi il
solletico, a darsi pizzicotti, a buttarsi sul letto per poi ritirarsi
in terra..
Peggio dei
bambini di due anni..
Dopo
un’ora buona, Tom stava tormentando i fianchi di Eleonora con
il solletico e, alla fine, lei quasi urlò fra le risate:
-ok, ok! Hai vinto mi arrendo, ti prego basta!
-Sì!!!-
esclamò Tom.
La ragazza
si buttò sul letto esausta e, Tom, le si mise subito sopra
-Allora
stasera.. sul tappeto!!
-Nooooo!!!!-fece
piagnucolando lei
-Però
un modo per evitarlo ci sarebbe.. un ‘premio’ per
la vittoria!!
-Ehi! Tu
mica me lo hai dato un premio la volta scorsa!
-Allora,
facciamo così.. Oggi farò tutto quello che vuoi!
Ok?
-E’
il mio premio?
-Direi di
sì!
-Tutto,
tutto, tutto?- chiese Eleonora pensando alla ceretta che stava ancora
sul comodino.
-Tutto,
tutto, tutto.
-Ok! Bene
ora il tuo premio.. vediamo un po’.. gli altri si stanno
svegliando ora più o meno- disse Eleonora controllando
l’ora
-Abbiamo
tutto il tempo..- fece Tom iniziando a baciarle il collo
-Il tuo
premio è tutto tuo..- disse Eleonora abbandonandosi a quei
baci.
Fu la loro
seconda volta.
**
Quando scesero per la colazione, erano riusciti a ridarsi un aspetto
decente e ora camminavano mano nella mano.
Come al
solito, durante la colazione, si chiacchierò del
più e del meno poi, dato che iniziò a piovere
come previsto, tutti tornarono nelle loro stanze.
-Allora ci
vediamo per l’ora di pranzo e se ha smesso di piovere andiamo
da qualche parte?- chiese conferma dei piani stabiliti in precedenza
Georg
-Ok.-
risposero gli altri in coro.
Quando Tom,
dopo aver fatto entrare Eleonora, si chiuse la porta alle spalle, lei
si girò a guardarlo.
-Allora..
avevi detto qualunque cosa, giusto?
-Ah ah-
fece segno di sì.
-Bene...
Fammi la ceretta!
-La
ceretta??
-Sì,
per favore! Da sola non ho il coraggio e non sono neanche tanto capace!
-Scusa, se
non sei capace te figurati io!! Ma poi mi spieghi perché?
Non hai neanche un pelo!- le disse approfittandone per toccarle una
gamba che, in effetti, era liscissima
-L’ho
promesso a Roxi!! Mi uccide se non lo faccio!
-Uffffff..
La ragazza
fece labbrino
-Non so..
Spalancò
gli occhi
-E va bene!
Ma se urli non è colpa mia! Lo dice sempre anche Bill che fa
male..
-Bill si fa
la ceretta?!
-No,
scherzavo!
-Aaaah..
-Allora..
vediamo un po’..- fece Tom prendendo una delle strisce che
gli porgeva la ragazza –agitare prima dell’uso.. no
questo non c’è scritto.. separare le due strisce..
applicare nel verso del pelo.. strappare nella direzione opposta..
umh.. non è poi così compl..- si
bloccò a metà frase perché, alzando
gli occhi, aveva visto che Eleonora si era tolta i pantaloncini di
jeans che prima indossava.
-Che
c’è? Mica puoi fare la ceretta ai pantaloni!
-Wow,
quasi, quasi te la faccio più spesso
-Scemo!-
disse lei sistemando le gambe su quelle di lui.
Il ragazzo
sistemò tutto come indicato dalle istruzioni ma quando
arrivò il momento di strappare, temporeggiò.
-Pronta?
-Sì
-Sicura?
-Sì..
-Vado?
-Tom..
-Ok, ma non
metterti a urlare..
E
strappò la striscia.
Un dolore
atroce!! Eleonora avrebbe voluto urlare ma si limitò a
emettere un piccolo gemito e posare la testa sulla spalla del ragazzo
-Male??
-Nuuuooo!!-
fece lei sarcastica
-Se vuoi
smettiamo
-No, no,
soffrirò in silenzio..
-Come vuoi,
se poi fa troppo male dimmelo, però..
La ragazza
annuì e si nascose nella maglietta del ragazzo, emettendo
solo a volte qualche piccolo gemito. Tom le chiese più volte
se era ancora convinta di voler continuare, e lei rispondeva sempre di
sì.
Alla fine
dell’opera, Eleonora aveva due gambe liscissime!
-Ora Roxi
starà zitta per un po’!
-Devo dire
che questa cosa diabolica funziona..- affermò Tom prendendo
la ragazza in braccio a sé e accarezzandole le gambe.
-Vuoi che
io la faccia a te adesso?
-Nonononononononononononononono,
grazie non ci tengo!!
La ragazza
rise, poi Tom le diede un bacio sulle labbra.
Guardò
l’orologio: -è ora, dobbiamo andare..
-Ok.. mi
vesto e sono pronta!
-Ti aspetto.
Dopo che la
ragazza si fu vestita, si diressero insieme nella hall. Fortunatamente,
non pioveva più.
-Ciao
ragazzi! Aspettiamo Gustav e Roxi poi si va- informò Georg.
I due
arrivarono pochi minuti dopo e, tutti insieme, andarono a mangiare
qualcosa.
-Accidenti che mangiata!- esclamò Bill uscendo dal fast food
dove avevano appena pranzato.
Le due
coppie erano per mano, stavano andando tutti e sei a fare una
passeggiata.
-Attento
poi non ti entrano più quelle magliette striminzite- lo
prese in giro Tom
-In quel
caso ne prenderò qualcuna delle tue
-Scordatelo!
-Ehi, ma..-
iniziò a un tratto Roxi fissando le gambe di Eleonora
-Sì!-
fece Eleonora
-No! Non
credevo che avresti mai trovato il coraggio!!
-Di che
state parlando?- chiese Gustav
-Donna di
poca fede! –replicò Eleonora
-Eh?- fece
Georg, mentre Bill sollevava un sopracciglio.
Tom
sembrava l’unico che ci stesse capendo qualcosa
–state parlando di cerette e robe varie?
-E te
l’ha fatta lui?!- chiese Roxi sempre più stupita
-Ah ah-
annuì Eleonora
-Secondo me
voi donne siete un po’ masochiste però..-
commentò il rastaro
-Però
funziona..- fece Georg che aveva capito e guardava le gambe di Eleonora
-Anche i
tuoi occhi funzionano, pure troppo direi!- fece Tom
-Gelosone!!-
gli disse Georg.
Eleonora
guardava il rastaro sorridendo.
E' così carino!!
pensò
-Billucciolo,
hai mai provato a fartela anche tu?- chiese poi Tom rivolto al fratello
-Non
chiamarmi Billucciolo! E comunque no, mica sono una donna, io!
Tom
tossì forte tradendo volontariamente una sghignazzata.
Dovette poi lasciare la mano di Eleonora per scappare dal fratello il
quale però lo raggiunse subito dandogli uno schiaffetto sul
collo.
-Bill, vedi
di trattarmelo bene!- esclamò Eleonora
-Eleonora,
Eleonora.. tu dici così perché ancora non lo
conosci bene, ma vedrai fra qualche giorno..
Tom gli
fece lo sgambetto e Bill dovette reggersi a un muro per non cadere.
La
passeggiata continuò fra punzecchiamenti vari.
A un certo
punto Roxi e Gustav si distanziarono un po’ dal resto del
gruppo per ‘farsi i fatti loro’. Arrivò
una folata di vento e il cappello alla ventitré di Roxi
volò via, così Gustav andò a
recuperarlo, poco più in là.
Quando lo
prese e si voltò per tornare indietro, però, la
scena che vide non gli piacque affatto: tre loschi ragazzi si erano
avvicinati a Roxi (che sembrava piuttosto spaventata) e uno le
stringeva un polso cercando di attirarla a sé.
-Lasciami!
-Scordatelo,
bella
-Chi cazzo
siete voi?- chiese il biondo avvicinandosi.
-Chi cazzo
sei tu- ribatté uno dei tre
-Il suo
ragazzo.
-Oh..-
quello che aveva il braccio sulle spalle della ragazza lo
levò immediatamente, reggendo a malapena lo sguardo
minacciosissimo di Gustav.
-Volevate
qualcosa?
-No, noi..
-Voi cosa?
Fate un favore a voi stessi, non fatevi più rivedere
-Noi.. noi
andiamo
-Sarà
meglio- concluse gelido Gustav
-Sì..
forza, ragazzi..- e i tre si allontanarono.
Roxi si
buttò fra le braccia del ragazzo.
-Tutto ok?-
le chiese il biondo
-Sì
adesso sì.. grazie..
Intanto gli
altri si avvicinarono.
-Roxi che
è successo?- chiese Eleonora fissando preoccupata la faccia
spaventata dell'amica.
-Appena
abbiamo visto Gustav discutere con quei tipi siamo venuti..-
spiegò Bill mentre gli altri due guardavano Roxi in ansia.
-Grazie
ragazzi.. è tutto ok.. grazie a Gustav
I quattro
tirarono un sospiro di sollievo.
-Il tuo
cappello..- fece Gustav porgendo il berretto alla ragazza
-Grazie..-
sorrise lei, infilandoselo.
Il biondo
poi le passò un braccio attorno alle spalle e lei
poggiò la testa su una di esse, facendo scivolare il braccio
sulla vita dil lui.
Tornarono
all’albergo, e anche quella sera, il telefono di Bill
suonò.
-Pronto? Ma
come anche stasera?? David, io ti uccido!! No! Come fino a tardi?
Accidenti! Sì, sì, lo so, il lavoro delle
celebrità è duro... sì, sì
in Italia siamo appena diventati popolari, quindi è normale
che sia così.. sì.. sì, ci saremo..
sì,sì.. ah, preparati: Tom e Gustav saranno
ancora più incazzati di me. Sì, ok..
sì.. a dopo.....Uffffff..
-Che
succede?- fece Tom già intuendolo
-Siamo
occupati anche stasera?- chiese Georg
-Sì,
purtroppo
-Nooo!-
esclamò Gustav
-E dura
fino a tardi.
Tom
sbuffò, poi guardò Eleonora
-Mi
dispiace..
-Non
preoccuparti...- rispose passandogli un dito sul mento.
Tom la
baciò.
Gustav
incrociò lo sguardo di Roxi che alzò le spalle,
rassegnata. Allora lui, la strinse a sé.
-Tesoro,
scusa..
-E di che?
Lo so che non è colpa tua.. -e sorridendogli, lo
baciò sulle labbra.
Georg
sbuffava, mentre Bill malediceva mentalmente David.
Insomma,
erano tutti molto contenti!
Quella sera
però, dopo che i ragazzi furono andati, Roxi e Eleonora
decisero di andare a mangiare fuori.
-Che eroe
il mio Gus! –commentava tutta eccitata Roxi
-Già!
Ma che volevano quei tizi? –chiese l’altra
-Be’
si sono avvicinati, mi hanno detto qualcosa tipo ‘hey bella,
come va?’. Io ho detto loro di lasciarmi in pace e uno, per
tutta risposta, mi ha afferrata per un polso.. e devo dire mi ha fatto
anche piuttosto male.. Gli altri due mi stavano attorno per non farmi
scappare. Ho avuto una paura! Menomale che è arrivato
Gustav.. CHE EROE!!!
Eleonora
rise
-E invece
la tua ceretta come è andata?
-Dolorosaaa!
Roxi rise
–vedrai, ti ci abituerai! E poi, non va fatta spessissimo.
-E
menomale..
-Ma Tom che
faccia ha fatto quando glielo hai chiesto?
-Te lo
lascio immaginare..
Roxi rise
-Ti va di
andare a ballare un po’? Ho le gambe intorpidite..
–propose la rossa
-Sì,
perché no!
Andarono in
un altro locale e ballarono per molto tempo; verso le tre,
però, decisero di tornare in albergo e, dopo essersi date la
buonanotte, andarono nei rispettivi letti addormentandosi subito.
|
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Capitolo 16 *** Immersioni subacque ***
Ciauuuuuuuuu!!!!!!!!
Allora... vi devo confessare una cosa.. per una scena di
questo capitolo mi sono un po' ispirata a 3msc... ma pocopocopoco!!!!!
I ringraziamenti sono alla fine..
Buona lettura!!!!
CAPITOLO 16 –IMMERSIONI SUBACQUE
Tre ore dopo, quattro ragazzi, particolarmente assonnati e incazzati
con i loro produttori, entrarono nello stesso albergo, ognuno nella sua
camera.
Due di loro, Bill e Georg, si addormentarono subito. Lo
stesso fece Gustav ma non prima di aver baciato
un’addormentata Roxi sulla fronte.
Anche Tom baciò sulla fronte Eleonora, ma decise
di non mettersi a dormire.
Era così bella quella ragazza, mentre dormiva e di
solito si svegliava sempre prima di lui: questa volta voleva farle una
sorpresa.
Si mise in boxer e si stese accanto a lei, fissandola a
lungo.. molto a lungo.. ne fotografò ogni millimetro
quadrato pensando a quanto fosse stato fortunato ad incontrarla.. era
una ragazza d'oro e in più lo aveva salvato dal
tunnel in cui stava cadendo.. quello della birra e del sesso
occasionale.
Molti penserebbero ' che figata! ' e forse i primi tempi
è così, ma poi.. Poi diventa tutto uguale, nulla
ha più senso, non te ne frega più niente di
niente, non hai più obbiettivi da raggiungere, nessuna
ragione per cui svegliarti ogni mattina.
Invece ora lui ce l'aveva e in questo momento gli dormiva
accanto, il respiro lento e i capelli in disordine sul cuscino. Lei era
la sua ragione per andare avanti.
E di questo la ringraziava ogni giorno.. il pensiero che la
loro storia potesse finire gli dava i brividi. Scostò una
ciocca di capelli dal collo della ragazza e si perse ascoltando il suo
respiro e osservando il suo volto, candido come la neve.
Lui amava il colore di quella pelle, anche se la ragazza lo
aveva sempre detestato!
Alle nove, Eleonora aprì gli occhi; Tom, era
ancora lì che la guardava.
-Buongirno
-Ciao..- rispose lei soffocando uno sbadiglio e baciandolo a
stampo –da quanto sei sveglio?
-Mmm.. più o meno da ieri mattina..
-Cosa? -chiese stiracchiandosi, ancora mezza addormentata
-Sì quegli stupidi ci hanno trattenuto fino alle
sei nello studio.. poi siamo tornati qui.. ma tu eri troppo bella per
riuscire a dormire!
-Mi hai guardata mentre dormivo??- chiese imbarazzata la
ragazza
Fa che non
abbia russato, fa che non abbia russato, fa che non abbia russato..
-Ah ah- confermò lui con un sorrisetto
Oddio!! E se
ho russato?? Che gli dico adesso??
-Allora sei uno di quei maniaci a cui piace spiare la gente
mentre dorme!
-Non la gente.. a me piace spiare te!
Che
carinooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!
-Oh.. emh..
Tom sembrò divertito dal balbettio della ragazza e
infatti fece una mezza risata, per poi darle un lungo bacio.
-Ma non sei stanco? Voglio dire, non hai dormito..
-Un po’, ma non è la prima volta che
succede.. te l’ho detto, a volte mettono certi orari!- il
ragazzo sbadigliò.
-E gli altri? Saranno stati stanchi anche loro, immagino
-Sì, infatti, soprattutto Bill: parla sempre lui
nelle interviste e ieri ce ne hanno fatte tipo 27476590
-Oh, sì Roxi me lo aveva detto che parla
soprattutto lui..
Il ragazzo sembrò stupito
-Sì, Roxi è patita per voi, mi ha fatto
una testa così con tutti quegli articoli che mi leggeva!
Quando poi abbiamo saputo che saremmo andate in Germania, si
è letteralmente messa a urlare!
-Ehehe.. me lo immagino. Ma è un’altra
cosa che non capisco... tu quindi ci conoscevi solo per voce
di Roxi?
-Be’ sì.. e a essere sincera
all’inizio non mi piacevate molto.. poi però ho
iniziato a sentire le canzoni.. belle, davvero!
-Grazie.. ma.. cosa pensavi di me prima di venire qua??
O cavolo!! Non
posso dirgli che lo consideravo un bamboccio stupido e arrogante
-Emh.. niente.. non sapevo che pensare, non ti conoscevo..
-Dai, non mi offendo!
-Ma...
Tom alzò un sopracciglio.
-Uffffff.. devo proprio essere sincera?
-Sì!!
-Ok.. ecco.. io.. sì ecco.. –non dirglielo..
-ora non lo penso più.. però io.. prima..
–no, no, no -io..
ti credevo un bamboccio stupido e arrogante!
Ok, iscritta a
pieno titolo nel club dei deficienti.. complimenti!
Eleonora si aspettava che Tom ci fosse rimasto male, invece
la sorprese con una risata.
-Sai, lo avevo capito..
-Cosa??
-Sì.. voglio dire.. il tuo sguardo non era mai
troppo amichevole! Poi, al negozio dei polsini..
Eleonora diventò tutta rossa. Si ricordava quel
giorno e se si concentrava bene riusciva ancora a sentire il punto
esatto dove il fiato del rastaro le aveva accarezzato
l’orecchio per la prima volta. E si ricordava anche di come
lei lo aveva respinto in malo modo.
-Ma non ti devi sentire in colpa
–continuò Tom –Ero veramente un
bamboccio stupido e arrogante! Poi però ho conosciuto te, e
allora.. –il ragazzo assunse l’espressione di chi
ricorda qualcosa di molto bello. E anche lui era molto bello in quella
posa!
Eleonora sorrise e gli fece scivolare le braccia dietro il
collo per poi dargli un dolce bacio sulla bocca. Lui però la
trattenne per la vita e poggiò nuovamente le labbra sulle
sue, accarezzandogliele con la lingua.
La ragazza le socchiuse e i due si unirono in un bacio
lunghissimo.
Quando si staccarono, lei poggiò dolcemente la
testa sulla spalla di lui, e lui poggiò la sua testa su
quella di lei.
Eleonora ormai era sveglia, ma lui, che non aveva dormito per
niente, era stanco morto e, un minuto dopo, dormiva beatamente.
La ragazza sorrise ascoltandone il respiro lento e regolare.
Due ore dopo però, verso le 11 e 30, Bill
bussò alla porta. Dalla voce sembrava molto stanco.
-Tom.. Eleonora.. alzatevi.. fra mezz’ora nella
hall..
Tom si svegliò e si stropicciò,
mettendosi seduto.
-Uffa.. proprio ora doveva venire quello lì?? Ti
stavo sognando!
-Ora mi hai in carne ed ossa però..- disse la
ragazza sedendosi su di lui a gambe aperte.
-Benedetto fratellino.. –commentò Tom
per poi ‘salutare nuovamente’ la ragazza.
**
Anche Roxi e Gustav erano stati svegliati da Bill
La mora, notò che il ragazzo, invece di alzarsi,
si era girato sull’altro fianco
-Gustav, tesoro? Dobbiamo alzarci..
-Uffffffffffffffffff..
-A che ora siete tornati? –gli chiese passandogli
dolcemente una mano sulle spalle.
-Alle 6..
-Oh, ora ti capisco..
Il biondo però si girò verso di lei e
la baciò.
-Non è la prima volta che succede.. ci
è anche andata bene! Vabbé.. dai, ora mi alzo
–e, facendosi forza, scese dal letto.
Roxi si stiracchiò per poi alzarsi a sua volta e
stava per andare a vestirsi quando il ragazzo l'abbracciò da
dietro e cominciò a baciarla sul collo provocandole dei
piccoli brividi.
-Tesoro.. dovremmo scendere..
-Dovremmo -ripeté Gustav occupandosi della spalla
della ragazza, che però si scansò
-Ho capito vado io in bagno mentre tu ti vesti
-Uffffffffff -sbuffò il biondo mettendosi il cuore
(e anche qualcos altro..) in pace
[ND:emh..scusate la frase oscena fra parentesi...]
Mezz’ora dopo, come previsto, si trovarono tutti nella hall.
-Allora io direi di andare dai cinesi a fare un bel
pranzetto, saltando la colazione, tanto ormai è mezzogiorno,
poi..
-Georg! Ma tu ragioni solo con lo stomaco??- chiese Gustav,
assonnato –non potremmo mangiare qualcosa qui in albergo e
poi andare a fare una bella dormita??
-Che cavaliere che sei Gustav! Mai pensato che forse Roxi e
Eleonora non hanno sonno? –ribatté Georg
-Ma.. io.. cioè..
Roxi lo guardava minacciosa, poi però si sciolse
in una risata.
-Io proporrei di pranzare velocemente e poi fiondarci nella
piscina dell’hotel, così ci svegliamo un
po’.. –propose Tom.
-Ma poi Bill non si tuffa sennò si
rovina i capelli!- disse scherzosamente Georg
-Non mi parlare di capelli! Oggi sono depresso
perché non sono riuscito a farmeli a modo.. credo che
verrò a fare il bagno con voi, tanto..
-Ok.. ragazze voi che dite?- chiese Gustav
-E’ perfetto!- risposero in coro le due
I sei mangiarono qualcosa velocemente e poi, tutti
in piscina!
Dato che le celebrità hanno la fortuna di poter
far esaudire ogni loro capriccio, riuscirono ad ottenere la piscina
libera, solo per loro, per qualche ora.
Iniziarono a schizzarsi, fare le torri e affogarsi: la
stanchezza, come previsto da Tom se ne era andata!
-Ahi!! Non vale!! –Urlò Roxi, appena
caduta dalle spalle di Gustav perché Bill (il quale invece
si trovava su quelle di Georg) le aveva appena dato uno spintone
-Sì che vale! Sennò perché
si chiama lotta delle torr.. AAAAAAAHHH! –Bill concluse la
frase perché Eleonora, sulle spalle di Tom, lo aveva appena
fatto cadere.
-Sììììììììììììììììì!
–esclamarono i due ‘vincitori’
Gli altri quattro, per vendetta, saltarono letteralmente
addosso a essi, facendoli andare sott’acqua.
Dopo un po’ Georg e Bill si misero a bordo piscina,
a chiacchierare, mentre le due coppie sperimentavano il bacio
sott’acqua (‘Bello!’ fu il pensiero di
tutti quanti).
Mezz’ora dopo, visto che le due coppie non
accennavano a staccarsi, i due annunciarono che andavano di sopra a
riposarsi un po’.
Anche Gustav e Roxi, siccome lei aveva freddo, decisero di
andare di sopra. Nella piscina rimasero solo Tom e Eleonora.
Dopo un po’ la ragazza sentì il rastaro
litigare con il nodo del pezzo sopra del costume.
-Qui??- gli chiese staccandosi da lui
-Perché no?- le chiese lui
-Ma non si può! Avete ottenuto a malapena il
permesso di averla tutta libera, figurati se ci beccano..
-Se tu non urli come al solito, non ci sentiranno!- la prese
in giro Tom.
-Coooosa???- La ragazza lo schizzò –e
così sono io quella che urla, eh? Ora vedremo..
E si gettò fra le braccia del ragazzo
baciandolo appassionatamente.
-Wow.. l’inizio promette bene..-
commentò Tom leccandosi le labbra.
Fortunatamente non venne nessuno a controllare e,
“dopo”, i due rimasero un po’ a bordo
piscina a chiacchierare.
-Chi è che urla?- chiese divertita lei
-E va bene, va bene –si rassegnò lui
–hai vinto!
La ragazza alzò le braccia in segno di vittoria,
poi Tom la abbracciò.
-Stavo pensando..- le disse sempre abbracciandola
–tu sai alla perfezione il tedesco.. ma io in italiano so
solo mandare a quel paese.. perché non mi insegni
qualcosuccia??
-Vuoi imparare l’italiano??
-Be’ sì.. sarebbe bello!
-Veramente??
-Sì!
-Per me è ok, ma le lezioni costano 3975710850
euro ognuna.
-Ha la faccia! Però per una prof così
bella, tutto
-Non fare il lecchino perché non ti promuovo!
-No! Che cattiva!
La ragazza rise –Comunque, scherzi a parte, va
bene.. ma sei sicuro??
-Sì.. voglio dire: stare con uno che non parla la
tua lingua e dovergli parlare in continuazione nella sua senza che lui
cerchi di imparare la tua non è proprio il massimo..
Eleonora gli sorrise e gli diede un piccolo bacio a stampo.
Lui ricambiò il sorriso.
Voleva imparare l’italiano! Per lei! PER LEI!!
Dopo un po’, uscirono, ringraziando il responsabile della
piscina e tornando in camera. Poi andarono a chiamare gli altri quattro
per la cena.
-Noi non veniamo.. ceniamo qui in hotel –rispose
Roxi per sé e Gustav.
Bill e Georg invece erano profondamente addormentati.
-Ti va di venire in un posticino carino con me? –le
chiese allora Tom –Però dove è una
sorpresa..
-Mmmh... e io faccio bene a fidarmi di te?
-Dubiti forse di un bravo ragazzo come me??
-Lasciamo perdere.. dai andiamo!!- disse ridendo
-Poi questa cosa me la spieghi..- disse Tom mettendole una
benda sugli occhi e conducendola fuori dall’hotel.
Arrivarono alla moto di Tom e il ragazzo
l’aiutò a montare.
Chissà cosa aveva in mente Tom.. be’, lo
avrebbe scoperto molto presto!
___________________________________________
Avete capito dove mi
sono ispirata a 3msc?? Sì, quando Eleonora e Tom sono
rimasti soli in piscina!
RINGRAZIAMENTI
tesorinely:
devo dire che anch'io mi sono divertita a scrivere il capitolo della
ceretta anche se era un po' demente!!XDXD Prima o poi la
farò fare anche a Georg.. no scherzo non sono ancora
così matta!!! Grazie per i complimentiXDXD
Grazie anche a chi legge senza commentare!!!!!
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Capitolo 17 *** Tikkio Hotel?? ***
Rieccomi!!!
Vi ricordate dove eravamo
rimasti??? Tom stava portando Eleonora da qualche parte.. no, non vi
preoccupate questo capitolo non è così demenziale
come i precedenti..
Eccolo qui, spero che vi
piaccia!!!
_____________________________________________________________________________
CAPITOLO 17 –
TIKKIO HOTEL??
Eleonora, che riguardo a senso dell’orientamento non era
proprio un fenomeno, non aveva la minima idea di dove stessero andando.
-Ma dove mi porti??
-Un po’ di
pazienza ci siamo quasi.. però qui devi stare attenta, ci
sono dei gradini
La prese per mano e,
cautamente, l’aiutò a salire.
-Se mi togliessi la benda
sarebbe più facile..
-Non se ne parla!
-Uffffffffff!
Ma alla fine dei gradini,
quando Tom tolse dagli occhi della ragazza la benda,
quast’ultima, si trovò di fronte a un ristorante
stile rustico con sopra una terrazza spaziosissima e alle spalle la
città di notte, ma molto, mooolto più in basso.
C’era una luna splendida e il cielo era ricoperto di stelle.
-Oh, mio Dio!
-Ti piace?
-Da matti!
-In pratica è
solo per noi visto che, essendo così in alto, non ci viene
mai nessuno..
-Wow, è
fantastico!
I due entrarono sorridendo
e si fecero dare un tavolo all’ultimo piano dei due coperti
che aveva il ristorante prima della terrazza. E’ per questo
che si chiamava Le Tre
Terrazze.
Ordinarono ognuno la sua
cena anche se poi, assaggiarono entrambi un po’ di quella
dell’altro.
Nel frattempo
chiacchieravano tranquillamente.
A un certo punto,
però, una cameriera, scrutando Tom, esclamò:
-Ecco dove ti ho già visto! Tu sei uno dei Tikkio Hotel, o
qualcosa del genere.. mia figlia adora le vostre canzoni!
-Oh.. emh.. veramente?-
fece Tom imbarazzato mentre Eleonora rideva sotto i baffi
dell’imbarazzo del rastaro.
-Sì e sono
sicura che le piacerebbe moltissimo avere un tuo autografo! Ti va?
-Certo, con piacere-
rispose prendendo carta e penna che la donna gli porgeva e firmando
-Oh, grazie mille! Sai che
ti dico? La cena a te e alla tua amica ve la offro io!
I due protestarono ma la
donna era irremovibile.
Dopo che ebbero finito di
mangiare, li invitò ad andare sulla terrazza.
-E’ uno
spettacolo stupendo da quassù, non potete perdervelo!
E così salirono.
Dopo che la cameriera ebbe loro aperto la porta, ritornò di
sotto.
-Ti riconoscono proprio
ovunque!- commentò Eleonora
-Purtroppo sì..
e menomale che non era la figlia altrimenti mi sarebbe saltata addsso!
-Come sei modesto!
-Guarda che è
vero, è sempre così.. e Bill ogni volta rosica!
La ragazza alzò
un sopracciglio –Non mi pare che tuo fratello sia
così brutto da non avere ammiratrici!
Tom la guardò un
attimo poi disse –Cioè.. tu stai dicendo che mio
fratello è bello??
-Be’ non
è brutto..
Tom spalancò la
bocca, non perché considerasse Bill brutto, ma per quello
che gli stava dicendo Eleonora
-Ora non pensare male.....
-Ok, domani mi tolgo i
rasta, mi metto un parruccone stile Bill, mi faccio prestare un
po’ dei suoi vestiti, mi faccio truccare da Roxi
perché di lui non mi fido e..
-Frena, frena, frena! Non
sto mica dicendo che tuo fratello è più bello di
te! Solo è.. carino, ecco tutto.. ma a me piaci tu..- e gli
si avvicinò cominciando a giocherellare con un suo rasta
–mi piacciono i tuoi capelli.. il tuo modo di vestire.. e
sinceramente non ti ci vedo con mascara e eyeliner..
Tom
l’abbracciò
-Comunque sappi che per te
lo farei.. anzi, mi concerei anche peggio di mio fratello se necessario
Lei sorrise poi
alzò il viso, come per fargli capire che voleva un bacio. E
infatti Tom chinò il capo e poggiò le labbra
sulle sue, per poi approfondire il contatto.
A mezzanotte e mezzo, la solita cameriera, li informò che il
ristorante doveva chiudere e li accompagnò fino alla porta,
ringraziando Tom per l’ennesima volta.
Il ragazzo, che teneva
Eleonora per mano, invece di condurla al parcheggio, la condusse in un
viale alberato, in salita.
-Ci sono stato
quassù, è stupendo..- le disse mentre
camminavano, lui con il braccio sulle spalle di lei e lei con il
braccio sulla vita di lui.
Tom aveva ragione, infatti,
quando arrivarono in cima al viale, lo spettacolo era veramente
eccezionale.
Le numerose luci della ben
più bassa città, erano piccoli puntini che si
disperdevano a poco a poco.
Le stelle da lì
si vedevano molto meglio e la luna sembrava vicinissima.
-Ma è stupendo-
commentò, incredula, Eleonora.
Lui la abbracciò
da dietro sorridendole e lei, ricambiando il sorriso, alzò
il viso all’indietro alla ricerca delle labbra del ragazzo.
Si baciarono a lungo e
più volte ma, mezz’ora dopo, decisero di andare:
il sonno stava iniziando a farsi sentire, soprattutto per Tom, che non
voleva rischiare di addormentarsi mentre guidava..
Arrivarono in albergo,
dalle altre quattro camere non proveniva alcun suono, segno che
dormivano tutti.
Tom si mise in boxer e si
sdraiò a pancia in su sul letto, sbadigliando e chiudendo
gli occhi. Dopo un po’ sentì una mano scorrere
lentamente sul suo petto e aprì gli occhi. Eleonora
indossava solo delle culottes nere e una camicetta viola
sbottonata.
Si sdraiò
accanto a lui e gli sussurrò
‘buonanotte’ all’orecchio.
-Mmm... ma è
presto per dormire.. è solo l’una e mezzo.. e
vedendoti con quel PIGIAMA ENORME mi è passato il sonno..-
disse appoggiandosi sui gomiti
-E se io ti dicessi di no..?
-Mi rassegnerei
amaramente..- disse rimettendosi giù.
La ragazza
aspettò qualche secondo, poi si sedette su di lui
–Ho detto se.. e infatti non ho alcuna intenzione di dirti di
no.. - gli disse giocherellando con uno dei suoi rasta
-Allora colgo al volo
l’occasione..- e il rastaro spense la luce..
**
-SVEGLIAAAAAA!!- urlò Roxi saltando addosso a Gustav che
fino a cinque secondi prima dormiva tranquillamente
-Roxi ma che ti prende??-
le chiese con la voce impastata dal sonno –è
prestissimo..
-Veramente sono le undici,
e ti ricordo che hai un impegno con gli altri della band fra due
orette.. ti conviene muoverti! Ah, e devi avvisare anche Tom..
-Già.. ieri sera
è tornato talmente tardi che Bill non è riuscito
ad aspettarlo sveglio per dirglielo.
-Appunto.. in piedi!!
-E va bene..- le diede un
bacio e, di malavoglia si alzò.
Si vestì,
imitato da Roxi, e andò a bussare in camera di Tom.
-Chi è che rompe
a quest’ora dell’alba??- chiese una voce parecchio
assonnata che apparteneva a Tom.
-Tom, sono Gustav. Oggi
siamo impegnati tutto il pomeriggio e tra due ore dobbiamo andare..
preparati. La colazione però riusciamo a farla con le
ragazze.. quindi vestiti anche te Eleonora!
-Va bene, Gus.. a tra
poco!- rispose una voce di ragazza, sempre assonnata, ma il tono era
più gentile di quello di Tom.
-Che rottura!-
commentò Tom mentre Gustav si allontanava
-Ma la sera siete liberi?-
chiese Eleonora mentre si rimetteva la biancheria intima (Tom intanto
le stava facendo una radiografia)
-Non lo so, spero di
sì.. appena andiamo giù lo chiedo a Bill..
Quaranta minuti dopo..
(così Bill ha avuto il tempo di farsi i capelli..)
-Sì, la sera siamo liberi- rispose Bill alla domanda che il
gemello gli aveva appena posto.
-Perfetto!!
-Sì..
però stavolta è un po' diverso.. potremo mangiare
quando ci intervistano, non ci danno la "pausa pranzo.."
-Pancia mia fatti
capanna..- commentò Georg
-Ragazzi, secondo me invece
dovreste pensare di più alla linea! Prendete esempio da me!-
fece Gustav mentre sgranocchiava delle arachidi in omaggio sul bancone
dell’hotel
-La tua dieta consiste in
quello?- gli chiese Bill
-Esatto.- tutti scoppiarono
a ridere, comprese le ragazze
-No, veramente! Mangiucchio
qualcosa prima così ho meno fame dopo!
-Funzionasse..-
commentò Tom
-A proposito..-
cominciò Georg –io avrei una certa fame..
perché non andiamo a fare colazione??
-Ok
–approvò Eleonora
-Assolutamente
sì –si aggiunse Roxi
-Ok! Andiamo
–disse Bill guidando gli altri fuori.
Andarono al solito bar ma
la limousine dei ragazzi era in anticipo quindi mangiarono pochissimo.
-Stasera quando torno mi
insegni qualcosuccia, ok?- chiese Tom a Eleonora.
Eleonora lo
guardò senza capire di cosa stesse parlando.
-Dell’italiano..-
la aiutò Tom
-Oh! Sì, certo.
-Bene..- e la
baciò –allora a stasera.. ciao- l’ultima
parola la disse in italiano
-Vedi che allora qualcosa
sai già!
-Solo questo..
-E’
già un inizio –i due si sorrisero e si diedero un
altro bacio.
-Tesoro, allora ci vediamo
stasera.. –disse Gustav a Roxi
-Va bene, torna presto..
-Lo spero –e il
ragazzo baciò la mora accarezzandole dolcemente la schiena.
Georg, vedendo le coppie
che si salutavano, commentò –Poi ci salutate anche
a noi, ragazze??
-Sognatelo!- rispose Tom
-Fottiti, Georg!-
esclamò Gustav mentre Roxi rideva
I ragazzi partirono e Roxi
ed Eleonora si guardarono un attimo, poi esclamarono
-SHOPPING!!!
Girarono un sacco di negozi
ma, come al solito, non comprarono nulla.
-Però quella
mini, mi piaceva veramente.. –commentò Roxi
-Pace.. –rispose
Eleonora
Verso le cinque, ora in cui
i ragazzi sarebbero dovuti tornare, rientrarono in albergo ad
aspettarli.
Avevano tutti un
sorrisetto, tutti tranne Bill, che sembrava scocciato e imbarazzato.
Aveva un leggero colorito bianco sul viso.. ma le ragazze non si
accorsero di nulla.
-Allora come è
andata?- chiesero le due baciando i rispettivi compagni
-Bene, bene..- fece Gustav
Georg rise, Bill guardava
fuori
-Oh.. e perché
avete queste facce?- chiese Eleonora scrutando i tre.
-Perché sono le
nostre! Comunque.. ci aspettano le nostre lezioni.. –le
rispose Tom
-Oh già
è vero! –Eleonora scattò in piedi, lo
stesso fece Tom.
Anche Gustav e Roxi si
alzarono.
-Ricordate alle nove qua
sotto che vi portiamo fuori a cena- avvertì Georg
-Ok!- risposero le ragazze
prima di andarsene con Tom e Gustav su per le scale e, successivamente,
nelle loro camere
Non vi dico cosa fecero
Gustav e Roxi, ma Tom ed Eleonora si trasformarono letteralmente in
prof e alunno.
Alle otto e mezza, Tom
sapeva dire ‘sì’,
‘no’, il verbo essere e gli articoli determinativi
e indeterminativi.
-Ripetimelo
un’ultima volta.. senza errori!
-Ok.. allora io sono.. tu è.. no,
tu sei.. egli è.. noi siamo.. voi siete.. essi.. essi.. sono!
-Bravo!
-Grazie!
-E questo dove
l’hai imparato??
-Te l'ho detto, qualcosa la
sapevo già!
-Ahhh..
-Comunque.. ci prepariamo?
-Ma non è presto?
-Per capire come si indossa
quel cavolo di smoking, mezz’ora mi ci vuole tutta.. e poi
non ti vuoi tirare a lucido con il trucco? Bill lo fa sempre prima di
una serata elegante..
La bocca di Eleonora
arrivavò fino al piano di sotto
-Serata.. elegante??
Tom sembrò
compiaciuto –Eheh.. Piccola sorpresa...
-E tu metti anche lo
smoking?????
-Sì-
disse in italiano
Eleonora ci
pensò un attimo. Lui, che portava magliette e pantaloni
XXXXXXXXXXXL.. in smoking???... scoppiò a ridere.
-Ehi! Che hai da ridere?
-E’ solo che-
risata –tu –risata –in smoking
–risata –mi fa starno!!
Tom iniziò a
pizzicarle i fianchi per dispetto, lei rise ancora di più.
Quando i due si calmarono,
lei gli disse –però devi dirmi se ti piace il
vestito.. perché io non mi ci sento molto a mio agio!
-Ok! Mi piace vederti
sfilare!
Lei gli tirò una
cucinata poi prese un abito dall’armadio e andò in
bagno.
-Perché vai in
bagno?? –chiese Tom che sperava di vederle fare lo
spogliarello
-Effetto sorpresa
-Uffffffff, come siete
complicate voi donne!- disse sdraiandosi a pancia in su sul letto.
-Ah, mi devo anche
truccare.. quindi fai in tempo a metterti lo smoking!
-Ok..- rispose il ragazzo
alzandosi e andando verso l’armadio. Si guardò
allo specchio.
-Eleonora?
-Sì?
–rispose dal bagno
-Il cappello lo posso
tenere?
-Certo che no!
-E ti pareva..
Tempo che si fu messo lo
smoking nero e la ragazza uscì dal bagno.
Ognuno rimase stupito nel
vedere l’altro ‘tirato a lucido’
**
-AAAAAAAAAAAAAAAAA!! Guuuuuuuuuuuuuuuuss!! Cosa mi
mettoooooooooooooooo??
-Calmati, Roxi, ti prego!
–la implorò Gustav massaggiandosi le orecchie
-Certo anche te, me lo dici
solo adesso che è una cena elegante!!
-Roxi, tesoro.. siediti..
rilassati –e, prendendola per le spalle la fece sedere sul
letto –Vuoi un consiglio? Secondo me, quello viola e nero ti
sta meglio di tutti..
-Dici? –chiese
lei facendo riemergere il vestito in questione dalla catasta che aveva
formato sul letto.
-Assolutamente
sì.
-Ok, mi fido! ..Aspetta
qui.. –e si fiondò in bagno
Gustav ne
approfittò per controllarsi allo specchio per
l’ennesima volta. Non gli capitava molto spesso di indossare
lo smoking, e non gli stava neanche male!
Dopo un quarto
d’ora, la mora uscì, con il vestito a scollo a U
che le arrivava appena sopra il ginocchio e che le stava perfettamente.
Si era messa l’ombretto viola con i brillantini e la matita,
le ciglia riavviate dal mascara e le labbra messe in evidenza dal
lucidalabbra rosa.
Gustav rimase senza parole,
facendo scoppiare a ridere Roxi
-Sei stupenda..
–le disse
-Grazie.. anche tu stai
molto bene.. lo so te l’avevo già detto, ma mi
andava di ridirtelo!
Gustav le sorrise e la
baciò.
-Scendiamo? –gli
chiese poi lei.
Il ragazzo annuì
con la testa e, mano nella mano, i due si diressero nella hall
dell’albergo.
**
Tom nel suo completo era semplicemente fantastico e senza fascia
né cappellino il suo bel viso risaltava ancora di
più, soprattutto gli occhi, che ora luccicavano alla vista
di Eleonora.
La ragazza indossava un
abito argentato che finiva a strascico appena sotto il ginocchio. La
stoffa della scollatura a V era arrotolata. Indossava delle scarpe nere
con appena un po’ di tacco e portava una collanina nera. Era
truccata con mascara, matita nera e ombretto argentato.
-Stai.. stai da favola..-
le disse
-E te sei proprio un gran
bel pezzo di fi.. emh.. stai molto bene..
Tom rise e andò
ad abbracciarla, assaporandone il dolce profumo alla vaniglia che
metteva sempre.
Improvvisamente, una fitta
gli strinse lo stomaco: fra poco meno di tre settimane lei sarebbe
ripartita.. avrebbe sentito ancora quel profumo?
Sì
sentì bruciare gli occhi e si staccò da lei per
non scoppiare.
-Stai benissimo
così.. però c’è un problema..
-Cioè??
-A vederti così,
mi viene già voglia di togliertelo, quel vestito..
-Mi dispiace dovrai
aspettare un po’- disse lei atteggiandosi a gran diva e
andando verso la porta ancheggiando eccessivamente
-Be’,
così non mi aiuti!
La ragazza rise e, insieme,
si diressero nella hall.
___________________________________________________________________________________
Volete sapere come
andrà la cenetta?? Leggete il prossimo cap!!!
Ora, ecco i ringraziamenti:
tesorinely:
emh.. credo che un capitolo con georg che si fa la ceretta non ci
sarà!! Era una battuttaXDXD Spero che anche questo capitolo
ti sia piaciuto!! Baci!!!
ps: Le Tre Terrazze
esiste veramente!!!
Ci
vediamoXDXDXD!!!!!!!!
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Capitolo 18 *** DER WEIN? ***
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!
Sorprese che aggiorno così presto???
Be', anch'io!! In effetti questo capitolo non è
lunghissimo, comunque..
Scoprirete perché Bill nel capitolo precedente era
un po'.. " strano " e come va la faccenda del ristorante..
Ringrazio:
eddy
tesorinely
Buona lettura!!!!!!!!!!!!!!
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CAPITOLO 18 – DER WEIN? (vino?)
Gustav, Georg e Bill portavano tutti lo smoking più o meno
uguale a quello di Tom
-Che eleganza! –esclamò Georg vedendo il
rastaro che scendeva, tenendo per mano Eleonora.
-Anche voi non siete niente male!- rispose la ragazza rivolta
ai quattro.
Dopo complimenti vari, si diressero al locale, elegantissimo.
L’antipasto arrivò 5 secondi dopo che i
sei ebbero ordinato ed era accompagnato da una bottiglia di vino bianco.
-Bill, vuoi un po’ di vino?- chiese Tom divertito
mentre gli altri trattenevano un sorrisetto.
-No, grazie
-Dai che ti fa bene, bevi, bevi! –e glielo
versò
Gli altri risero, tranne le ragazze che non riuscivano a
trovare il senso ironico della faccenda.
-Allora...- cominciò Gustav –se tutto
rimane com’è, abbiamo una settimana libera, da
domani!
-Wow! E’ fantastico!- esclamò Roxi
-Veramente? Mitico!- si aggiunse Eleonora
-Finalmente un po’ di tregua!- Georg si
stiracchiò.
-Ci voleva proprio..- commentò Bill.
-Già!!- fece Gustav
Calò il silenzio
-Bill, bevi un po’ di vino- disse Tom
riversandogliene un po’
-Ma basta con questa storia!- protestò il gemello
-Ma cos..- cominciò Roxi, ma in quel momento
arrivò il cameriere con il primo.
La conversazione riprese normalmente ma, varie volte, Tom
continuava ad offrire vino a Bill facendo scompisciare gli altri due
ragazzi.
Erano ormai al dolce.
-Fratellino?
-Sì Tomi?
-Bevi un po’ di vino! –e gli
riempì il bicchiere.
Georg e Gustav quasi si strozzarono dal ridere. Le ragazze si
guardarono stupite, poi Eleonora chiese: -Ma perché continui
a offrire da bere a tuo fratello??
Georg e Gustav risero talmente forte da far girare mezzo
ristorante, Bill arrosì e Tom si mise a ridere a sua volta.
-Perché oggi, il mio caro fratellino si
è ubriacato!
-Nooo!!!!!!! Veramente????- chiesero all’unisono le
due ragazze
-Non è stata colpa mia!- protestò Bill
–pensavo fosse una cosa leggera!
-Sì infatti c’era scritto sopra grosso
come una casa GRAPPA! Ne avrà mandati giù 4 o 5
di fila..- spiegò Tom
-Ma io ti ho mai preso in giro tutte le volte che tornavi
ubriaco fradicio da qualche megaparty? E poi non ero ubriaco, solo un
po’ allegro.. se avessi preso una sbronza vera ora sarei in
camera svaccato sul divano col mal di testa!
I tre ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere
un’altra volta mentre le ragazze cercavano di nascondere i
sorrisetti.
Dopo un po’ che i tre insistevano a prenderlo in
giro, anche Bill prese a riderci su.
Al momento di pagare il conto, le ragazze tirarono fuori i
portafogli, ma gli altri quattro protestarono
-Ma non ci pensate neppure!- fece Tom
-Paghiamo noi!- si aggiunse Gustav
-Ma..
-Niente ma!!- esclamarono insieme i due ragazzi
Le due non poterono fare nient’altro che ringraziare
e rassegnarsi.
-Perfetto.. Fratellino, prima di andare... vuoi un altro
po’ di vino??
-Vai a cagare.
Tutti risero e uscirono dal locale.
-Gusy!!!- esclamò a un certo punto Roxi
-Aiuto.. quando mi chiama così vuol dire che mi
deve chiedere qualcosa..
-Ma no, che dici! Comunque.. domani andiamo a quel negozietto
che hanno appena aperto in
via-non-mi-ricordo-come-si-chiama-ma-mi-verrà-in-mente ??
-Ecco lo sapevo..
Gli altri risero.
-Cosa vende?
-Be’ un po’ di tutto..- e
iniziò a fare un elenco lunghissimo di tutto quello che si
poteva trovare nel negozio.
Alla fine, a Gustav girava la testa
-Auguri, Gus –fece sarcastico Georg
Gli altri tre sghignazzavano
-E daiiiiiiii! –pregò Roxi
-Ufffff.. e va bene!
-Sììììììì!!!
–e gli saltò in braccio
-Eleonora, Tom.. ci sarete anche voi? –chiese Gustav
cercando di non soffocare fra i capelli della ragazza.
Tom si girò verso Eleonora e, anche se non avrebbe
voluto darlo a vedere, i suoi occhi chiedevano pietà!
Shopping? Aiutoooooooooooo!!
-No, Gus.. sinceramente non mi attira.. –Rispose
Eleonora, ed era vero. Di vestiti, scarpe, orecchini e accessori vari,
ne aveva già.
Tom, sembrò molto sollevato
-Bill?
-Mmm... non lo so, un po’ di shopping mi piacerebbe
ma mi dovrei camuffare.. e poi sono stanco.. no, meglio di no! Mi
rilasserò in albergo.
-Georog?
-Neanche morto. E poi devo stare con Bill, a controllare che,
in preda a una crisi di astinenza, non ricominci a bere!
-Ancora? Ma cos’è una cospirazione contro
di me??
E, di nuovo, tutti a prendere in giro Bill. Tom, stranamente
no: era impegnato a parlare con Eleonora.
-Posso farti una domanda un po’ così? -le
chiese
-Così come?
-Non te lo so spiegare.. un po’.. personale.. se
vuoi, puoi non rispondermi
-Oh.. ok.. dimmi..- rispose lei presa un po’ alla
sprovvista
-Hai dei sogni che ti piacerebbe realizzare??
-Be’... tutti li abbiamo.. credo.. ma i miei
sinceramente sono un po’ stupidi..
Tom le sorrise –ti va di raccontarmeli?
-Cosa? Vuoi ascoltare le mie fantasie perverse?
-Esatto!
-Ok.. a tuo rischio e pericolo.. umh.. dunque vediamo.. ah
sì.. mi piacerebbe pattinare sul ghiaccio.. voglio dire,
l’ho già fatto due volte insieme a una mia amica
ma eravamo delle frane tutte e due e non facevamo che caderci addosso!
Ora vorrei ritentare.. poi.. ah, stare in due posti contemporaneamente,
strambo lo so.. mmm... andare a cavallo.. E poi... basta!!
-Non sono poi tanto perverse!!!
-Se lo dici tu.. comunque.. i tuoi quali sono??
-Be’.. tagliare di nascosto i capelli a Bill.. ma
non lo faccio sennò mi squarta vivo.. no, apparte gli
scherzi.. il mio sogno è.. io.. vorrei passare tutto il
tempo possibile con te.
La ragazza rimase senza fiato. Quasi involontariamente, le
labbra le si aprirono in un larghissimo sorriso e buttò le
braccia al collo del ragazzo.
Lui sorrise e ricambiò l’abbraccio.
Quella notte poi, lo ringraziò ancora meglio per
quelle dolci parole............
E anche l'altra coppia combinò qualcosa..
Gustav, seduto sul letto in albergo, osservava estasiato, Roxi
che si levava il vestito.
La ragazza se ne accorse e gli sorrise. Poi, dirigendosi verso
il ragazzo, lo spinse giu sdraiato per il petto con una mano.
Quella notte durò molto per loro..
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Capitolo 19 *** dreaming ***
CAPITOLO
19 - DREAMING
Il giorno dopo, Roxi e Gustav si svegliarono mattinieri per dedicare
tutta la giornata a quel nuovo negozio tanto amato da Roxi; Bill e
Georg dormirono fino a tardi, mentre Tom si svegliò prima
del solito.
Si vestì e si preparò come faceva per
uscire e, infatti, quel girono usciva... con Eleonora... anche se lei
non lo sapeva... Non ancora.
Si sedette sul letto, accanto a lei, attendendo che si
svegliasse; non ci mise molto.
-Ciao.. –lo salutò
-Buongiorno
Lei si stiracchiò, poi lo osservò meglio
–come mai sei già vestito?
-Oggi ho un bel programmino in mente! Ci divertiremo!
-Cosa ha elaborato la tua mente diabolica??
Tom rise –dovresti iniziare a preoccuparti
seriamente.. mwhahahahaua!
-Oddio che paura! –la ragazza si tirò il
lenzuolo fin sopra la testa. Tom si sdraiò su di lei e, dopo
aver individuato le labbra, vi poggiò le sue
Eleonora allora, si levò di dosso il lenzuolo e gli
diede un bacio appassionato mentre lui la toccava praticamente
dappertutto.
-Allora, mi vuoi dire in cosa consiste questo programmino?
–gli chiese poi
-No, no.. lo vedrai dopo!
-Ok.. allora mi vesto
Tom annuì sorridendo.
Si vestì e fece colazione col rastaro nel solito
bar.
Poi lui, tenendola per mano, la condusse alla moto e la fece
salire dietro.
Per tutto il tragitto, Eleonora si tenne stretta a lui, e non
solo perché aveva paura di cadere..
Arrivarono a una specie di parchetto con un
capannone al centro.
-Ok, ora vieni con me.. –le disse Tom prendendola
nuovamente per mano e conducendola verso quel capannone.
Eleonora, non capiva, ma le fu tutto chiaro quando lesse la
scritta sul capannone: Palazzetto
del Ghiaccio.
-Ma.. –la ragazza si fermò osservando la
scritta, poi guardò Tom, che la stava scrutando
–tu.. quello.. è..
Tom sorrise e fece segno di sì con il capo.
-Oh, mio Dio!!!!! Mi hai portata a pattinareeeeeeee!!
Oddio!!!! –e gli saltò in braccio, attorcigliando
le gambe intorno alla vita di lui, che la teneva saldamente.
-Be’... mi avevi detto che era uno dei tuoi sogni e
così..
-Oh, grazieeee!! Non so che dire! Sono senza parole!!!!
-Ehehe.. dai andiamo.. –disse rimettendola a terra.
I due entrarono nell’edificio, pagarono
l’affitto per i pattini e i cappotti e se li infilarono. Al
momento di entrare in pista però, Eleonora si
bloccò.
-Che succede? –le chiese il ragazzo
-Tom.. io non so pattinare!!
Tom le porse la mano sorridendo –allora ti
insegnerò. Ti fidi?
Eleonora ricambiò il sorriso
–Sì..
-Bene.. –e la condusse nella pista
-Oh, mamma! Ma si scivola!
-Che ti aspettavi??
Quasi non finì la frase, che Eleonora gli cadde
addosso.
-Oh, scusa! ..Io l’avevo detto che non so pattinare!
-Non ti preoccupare! –le rispose lui
tutt’altro che dispiaciuto dal fatto che gli fosse finita
addosso.
Iniziarono a pattinare lentamente a bordo pista. Tom, pur
sapendo pattinare discretamente, si adeguò ai ritmi della
ragazza.
La guardò muovere a stento qualche passo e
trattenne difficilmente una risata, che non sfuggì alla
vista della rossa
-Che ti ridi! Sto facendo una figuraccia pazzesca, lo so!
Guarda quanta gente.. mi vergogno troppoooo!!
Il ragazzo le andò vicino sorridendo e le fece
scivolare una mano sulla vita –aggrappati a me
-Ok.. –e anche lei mise il suo braccio attorno alla
vita di lui.
Il ragazzo iniziò a pattinare piano, allontanandosi
dal bordo. Lei muoveva un po’ i piedi ma, in sostanza, era
lui a guidarla.
Dopo un po’ però le disse: -ora continua
da sola
-Cos..? –ma già Tom si era staccato.
Mosse qualche passo, ma sarebbe caduta a terra, se non fosse
stato per il biondo che la riprese all’ultimo momento.
Pattinarono attaccati per un po’, poi lui si
staccò di nuovo; anche questa volta, Eleonora stava per
cascare e, anche questa volta, Tom cercò di riprenderla, ma
lei, involontariamente, se lo trascinò giù con
se, ritrovandosi il suo viso vicinissimo.
I due si guardarono e scoppiarono a ridere, poi, distesi
lì, in mezzo alla pista, si baciarono.
La gente guardava quella scena insolita, ma per i due era come
se non esistesse nessuno.
Quando si staccarono e si rialzarono, ripresero a pattinare.
Un quarto d’ora dopo, Eleonora aveva imparato, anche
se a volte cadeva ancora.
I due si sfidarono a chi arrivava prima da una parte
all’altra della pista ma, la ragazza, a metà
corsa, cadde e Tom si fermò ad aiutarla.
Quando uscirono, l’aria calda
dell’ambiente li riscaldò piacevolmente.
-Tom, è stato fantastico, veramente, grazie..
-E non hai ancora visto tutto..
-??
-Vedrai.. dai, sali –e, dandole un bacio sulle
labbra le porse il casco della moto.
Non si diressero verso l’albergo, ma verso la
periferia della città, in campagna.
Man mano che andavano avanti si iniziava a intravedere
qualcosa, che Eleonora scoprì essere.. una riserva per
cavalli!
Tom si fermò e sistemò come meglio
poteva la moto, poi il proprietario venne loro incontro e
affittò loro due cavalli per un’ora, come
richiesto.
-Tom..
Il ragazzo la guardò sorridendo
-Tu.. tu hai fatto tutto questo per me??
Lui annuì con la testa, strofinandosi
l’orecchio.
La ragazza lo abbracciò sprofondando nella sua
larghissima maglietta.
Poi lo guardò sorridendo e lui ricambiò
il sorriso.
-Che cavallo vuoi??
Lei si girò a guardarli, erano uno bianco e uno
marrone; senza pensarci troppo su, scelse quello marrone
Tom l’aiutò a salire, poi salì
a sua volta sull’altro. Fecero andare i cavalli nel
boschetto, intanto chiacchieravano proprio come una coppia di
fidanzatini DOC!
Il rastaro le stava raccontando di come Bill stava per
bruciarsi i capelli con il phon da piccolo, ma si bloccò di
colpo.
-Tom?.. va.. va tutto bene?
-Cos.. oh, sì. E’ solo che..
c’è una persona che non avrei voluto rivedere..
che invece è qui..
Eleonora seguì la direzione del suo sguardo torvo:
andava in direzione di una ragazza a cavallo, piuttosto carina, i
capelli neri riccissimi, la pelle scura, e gli occhi castano scuro. Si
avvicinava alla coppia.
-Hey, che sorpresa –disse la nuova arrivata
poggiando una mano sulla spalla di Tom
-Che ci fai qui? –chiese lui in tono amaro
scansandole la mano
-Tu piuttosto.. non è che mi stai pedinando??
-Io? Che ti sto pedinando?? Ma tu sei tutta matta!
Eleonora ascoltava ammutolita. Chi era quella tipa? E cosa
aveva a che fare con Tom?... No, forse non lo voleva sapere.
Ma in quel momento la ragazza si accorse di lei –E
questa? E’ nuova? Quanto pensi di farla durare?
-Julie, lei lasciala fuori
Eleonora non sapeva che fare né cosa pensare
-Certo che ti sei ridotto proprio male.. potresti avere me e
vai con lei!
-Emh.. io vi lascio soli.. –dichiarò
Eleonora
-Eleonora..- cominciò Tom, ma la ragazza era
già andata lontano con il cavallo
-Si può sapere che ti passa per quel cervellino
bacato?? –chiese Tom a Julie e stava già per
andare dietro a Eleonora, quando la mora lo fermò.
-Ti sto solo mettendo davanti le tue possibilità.
Potresti avere.. riavere.. me, e invece di.. perdere tempo con quella.
-‘Quella’, è la persona
più importante della mia vita. Quindi, togliti di mezzo per
favore! E grazie per avermi rovinato la giornata!
-Quando scopavamo non la pensavi così!!
–urlò fortissimo
Il rastaro si girò lentamente –le persone
cambiano. Io sono cambiato.
E fece partire il cavallo
-Un giorno tornerai. Lo so! –sussurrò
Julie per poi continuare il suo giro.
**
Ma dove cavolo si era cacciata??
Tom stava cercando Eleonora, ma senza risultati.
Poi vide un cavallo marrone scuotere la criniera, vicino a un
albero, seduta ai piedi del quale, stava la rossa, a capo basso.
-Eleonora! –scese dal cavallo –ti ho
cercata dappertutto!
Nessuna risposta
-Senti, quella ragazza, Julie.. mi dispiace.. hai.. hai
sentito il ..suo urlo?
La ragazza annuì con la testa
Tom sospirò –io qualche tempo fa.. non
ero proprio un bravo ragazzo, lo sai.. ma adesso..
-Lo so –finalmente alzò il viso. Gli
occhi erano leggermente lucidi –non ce l’ho con
te.. Solo.. mi ha fatto un po’ strano, nulla di che
–si alzò e si diresse verso il cavallo
–riportiamoli, ormai è ora.. –ma Tom la
fermò prendendola per un braccio e stringendola a
sé
-Eleonora, io ci tengo tantissimo a te.. e non voglio che tu
stia male per una cosa successa tempo fa, di cui non vado fiero.. di
tante cose del mio passato non vado fiero. Ma non vorrei che qualcosa
che ho fatto influisse adesso sul nostro rapporto. Perché...
perché io sto benissimo con te!
Lei ricambiò l’abbraccio
–anch’io sto benissimo con te.. E non voglio
perderti..
-Non mi perderai
Seguì un lungo bacio.
-Però adesso, non facciamoci rovinare la giornata
-No, infatti.. a proposito: ho una fame! –fece lei
massaggiandosi il ventre
-E lo credo bene, sono le tre! Andiamo, ho visto un ristorante
per qui.. non è proprio il massimo, però..
-Ok!
E si avviarono per mano verso il posto che diceva Tom, la
serenità ritrovata.
Un’ora dopo, con la pancia piena, uscirono dal
locale, dirigendosi nuovamente alla moto del ragazzo.
-Andiamo all’albergo? –chiese la ragazza
-All’albergo?? Certo che no! Dai, sali!!
–e le fece un sorrisone.
La rossa ricambiò il sorriso e, proprio quando
stava per mettere in moto, gli diede un bacio sulla guancia; lui si
girò e gliene diede uno sulla bocca, poi partirono.
Arrivarono in un posto anonimo, Eleonora non ci era mai stata.
Non c’era nulla di nulla, neanche a pagare oro. Solo
dell’asfalto, con una linea bianca in mezzo.
-Allora –cominciò Tom –metti un
piede qua –le stava indicando la parte sinistra dopo la linea
–e uno qui –ora le indicava la parte destra dopo la
linea
La ragazza eseguì, poi lo guardò senza
capire.
-Questo è il confine fra due regioni..
-E..? –la ragazza non capiva
-E quindi.. sei in due posti diversi contemporaneamente!
La ragazza adesso aveva capito -Tom, sei un tesoro!!!
–e gli saltò addosso un’altra volta ma,
il ragazzo, colto di sorpresa, cadde a terra, con lei sopra
-Oddio, ti ho fatto male? –gli chiese
-Ma se sei un chiodo!
-Quel titolo è riservato a te! –rispose
lei, alla quale, sarebbe piaciuto veramente tanto essere un chiodo!
-Comunque non mi dispiace se rimani così..
–la ragazza era a cavalcioni su di lui e, essendo piegata,
dalla scollatura della maglietta si vedeva il reggiseno viola che
portava, e che, oltretutto, piaceva tantissimo a Tom...
-Ehi, hai messo il reggiseno che mi piace tanto!
-Ma dove guardi!! –la ragazza arrossì.
Tom se ne accorse e sorrise, accarezzandole una guancia.
Lei si chinò fino ad arrivare a dargli un bacio a
stampo, poi però si mise a sedere, sempre sopra di lui e lo
fissò come a incitarlo a raggiungerla.
Lui si mise a sedere a sua volta e, prendendole il viso fra le
mani le diede un lungo bacio, mentre lei gli accarezzava le spalle.
Rimasero lì per minuti, ore, poi quando si
accorsero che iniziava a fare buio, decisero di tornare
all’hotel.
-Tom –lo chiamò lei prima che entrassero
in albergo, dove ci sarebbero stati anche gli altri
-Sì?
-Oggi è stata una giornata bellissima, non me la
scorderò mai, grazie.. –e lo abbracciò
Stava per dirle qualcosa di carino, ma proprio in quel
momento, dall’hotel uscì Bill
-Ciao ragazzi!
-Ciao, rompiscatole –lo accolse Tom
-Hey, Bill!- fece Eleonora un po’ imbarazzata
-Ho.. interrotto qualcosa? Anzi no, non lo voglio sapere!!
Comunque.. sto andando a prenotare al ristorante qui dietro
l’angolo.. ci sarete anche voi?
-Emh.. –il biondo guardò la ragazza che
gli fece una smorfia come dire ‘perché
no?’ –ok, ci saremo
-Allora avete una mezz’oretta per preparavi.
muovetevi!
I due si guardarono un attimo, poi esclamarono
all’unisono –LA DOCCIA E’ MIAAAAA!!!
–e iniziarono a correre per le scale come due bimbetti,
travolgendo quasi Georg che passava di là.
-Quei due non cambieranno mai! –fece Bill
dirigendosi verso il ristorante
-Putroppo -arrivò la risposta di Georg che,
seccato, si stava risistemando una ciocca di capelli
Mezz’ora
dopo..
I sei erano seduti a un tavolo del ristorante e Roxi stava facendo di
nuovo l’elenco di tutto quello che vi era nel famoso negozio,
anche se lei si era limitata a un paio di ballerine, due orecchini, un
maglione verde militare, un cerchietto per capelli, dei pantacollant,
due jeans, una camicetta fucsia, un paio di stivali viola, una cravatta
femminile, un nuovo mascara, cinque braccialetti, uno smalto con i
brillantini, una spazzola per capelli, una felpa celeste, una
canottiera nera, un ombretto dorato, due guanti grigi e un ciondolo a
cuore.
-Ah, però! Poca roba!
–commentò Georg
-poi c’era un casino là dentro!
–commentò Gustav massaggiandosi la testa
-Dai, stasera Roxi ti premia.. –fece Bill
-Chi lo sa..- rispose maliziosa Roxi
-E voi dove siete stati tutto il giorno? –chiese
Gustav all’altra coppia per cambiare argomento.
I due si guardarono sorridendo, e Tom, sotto il tavolo, mise
una mano su quella della ragazza che la strinse.
Nessuno dei due, comunque, rispose.
__________________________________________
Ciao a tutti! Piaciuto il capitolo???
Scusate ma vado subito con i ringraziamenti:
eddy:
emh..... mi mancava un terzo desiderio.. volevo che fossero 3... eh
sì hai ragione!!!^^'.... me chiede perdono....
tesorinely:
eheheh.. ora ho in mente di pubblicarne almeno due o tre prima di
pasqua.. perché in quel periodo sarò via e
così.. boh, vedremo!!
UN GROSSO BACIO A
TUTTIIIIIIIIII!!!!!XDXD
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Capitolo 20 *** Non deve essere un addio.. ***
Ciao a tutti!!! Cerco di tener fede alla mia promessa.. ecco
il ventesimo capitolo!!
Prima, i ringraziamenti però:
eddy
: Grazie
mille!! Comunque quel film mi è piaciuto un sacco.. hihihi!!
tesorinely
: ci provo!! Davvero li leggi in un attimo? Wow, sono lusingata!!!
Grazie!!!
jolly24: grazie mille!!
Continua a leggere!!!
Ed ora ecco il capitolo che, vi avverto, è un po'
più malinconico del solito..
CAPITOLO
20 – NON DEVE ESSERE UN ADDIO..
Le giornate passavano serene, ma il momento della partenza delle
ragazze, inevitabilmente, arrivò.
La sera prima le due coppie, avevano sfruttato tutto il tempo
che avevano avuto, cercando di convincersi che fosse tutto uno scherzo,
che le due non sarebbero partite veramente.
Ma la verità cadde loro addosso come la fredda
pioggia che, quel giorno, scendeva inesorabile. Meglio, almeno le
lacrime non si sarebbero notate troppo.
Tom stringeva la mano di Eleonora e lei ricambiava tale
stretta. Perché dovevano lasciarsi? Si erano appena trovati,
perché proprio a loro un destino così crudele?
Gustav e Roxi pensavano la stessa cosa mentre lui
l’abbracciava e lei piangeva, in attesa dell’aereo
che avrebbe riportato lei e l'amica a Roma. Quello dei ragazzi
per Berlino partiva mezz’ora dopo.
Bill e Georg si erano allontanati un po’ dalle
coppie per dare loro modo di stare ancora un
po’ soli.
Tom non voleva abbracciare Eleonora: sapeva che
quell'abbraccio sarebbe stato l’ultimo, poi più
nulla.. e lui non voleva. Guardò verso il cielo, per evitare
a due lacrime di scendere. Sentì Eleonora tirare su piano
con il naso e, voltandosi, vide che aveva lo sguardo basso, per cercare
di nascondere senza successo le lacrime che le rigavano il viso.
Non poteva non abbracciarla. Quando lo fece, lei strinse la
stoffa della maglietta delle spalle, quasi volesse tenerlo
lì con sé per sempre, e affondò il
viso nel petto del ragazzo, mentre il flusso di lacrime raddoppiava.
Anche a Tom le lacrime iniziavano a rigare il viso.
Una voce di donna registrata annunciò che
l’aereo che stavano aspettando le ragazze era arrivato. Le
coppie non si mossero di un millimetro. Al secondo richiamo, Gustav e
Roxi iniziarono a baciarsi. Tom alzò dolcemente il viso di
Eleonora con un dito e le disse –Eleonora.. io non voglio
lasciarti..
-Neanch’io Tom, ma è inevitabile..
Terzo ed ultimo richiamo.
-Ragazze.. scusate.. il vostro aereo.. –fece Bill
dispiaciuto, avvicinandosi
Georg si mordicchiava il labbro, nessuno dei due sapeva bene
come comportarsi.
-Sì.. sì, ora andiamo –fece
Roxi staccandosi da Gustav
Le ragazze abbracciarono a turno Bill e Georg e anche il
ragazzo dell’altra, poi diedero un ultimo bacio e un ultimo
abbraccio a Tom e Gustav. Tom però, quando Eleonora stava
per staccarsi per l’ultima volta, la strinse di
più, per farla restare qualche istante di più fra
le sue braccia.
Roxi sussurrò a Gustav –Addio..
-No, non è un addio.. non mi piacciono gli addii..
–rispose lui. La ragazza gli accarezzò una guancia
cercando di trattenere le lacrime.
-Non piangere.. –disse Tom a Eleonora con le mani
sul collo di lei e lei con le mani appoggiate su quelle di lui.
-Non ci riesco..
-Scusate, l’aereo sta per partire, dovete andare
–disse un uomo del personale.
Roxi diede un bacio a stampo a Gustav, disse un rapido ciao
agli altri tre, e andò oltre il passaggio per poi salire le
scale dell’aereo. Sull’entrata si voltò,
gli occhi gonfissimi, e entrò.
Eleonora diede a sua volta un bacio al suo ragazzo
sussurrandogli ‘ciao’. Lui le rispose ciao in
italiano, riuscendo così a strapparle un sorriso.
Salutò anche gli altri tre e stava per andare, quando Bill
le porse un contenitore cilindrico
-La lacca che mi avevi prestato.. –Le disse con un
sorriso triste. Eleonora ricordava quel giorno: il giorno prima ancora
aveva fatto per la prima volta l’amore con Tom.
-Tienila pure –gli disse per poi voltarsi e quasi
correre verso l’aereo, mentre gli occhi bruciavano,
bruciavano da morire. Non si voltò al portello.. altrimenti
non ce l’avrebbe fatta ad andarsene.
Sedette vicino a Roxi che indossava due occhiali da sole
enormi e si mangiucchiava le unghie. Non disse nulla, non era il
momento, né per l’amica, né per lei.
Si mise ad ascoltare l’mp3 mettendo una canzone a
caso, aveva bisogno di distrarsi.
Quella canzone si rivelò essere Rette Mich.
Parecchie lacrime ricominciarono a rigare il volto di Eleonora
(perché quando mai avevano smesso?).
Su quella canzone lei e Tom si erano baciati la prima volta,
in quel locale. Era la loro canzone. Nascose il viso fra le mani, per
non far vedere che stava piangendo. Ma le lacrime erano così
tante che passavano fra un dito e un altro, bagnandole le mani e le
braccia. Avrebbe voluto smettere, ma non ce la faceva. Il pianto quasi
le toglieva il respiro, la testa doleva da morire.
Sentire quella canzone la faceva star male ma allo stesso
tempo era come aria per lei, perché la legava a lui. Eccolo,
proprio il pezzo dove lui le aveva detto che era bella.. dove
l’aveva baciata..
No, non poteva farcela, non ci riusciva. Guardò
Roxi: gli occhialoni non riuscivano a nascondere le lacrime sulle
guance.
Questi due mesi erano stati stupendi, ma ora era finito tutto,
doveva farsene una ragione. Eppure non poteva crederci, non voleva
crederci. Tom aveva detto che non voleva lasciarla, ma era impossibile,
lo sapevano tutti e due: lui con il gruppo aveva troppi impegni, che lo
portavano ogni volta lontano, con tutti quei concerti.
Eleonora ebbe una stretta allo stomaco. Concerti.. una volta
Roxi le aveva che dopo ogni concerto Tom sceglieva una ragazza tra le
prime file e.. no, non voleva pensarci. Chissà se avrebbe
‘ricominciato’ adesso.
Chissà cosa stava facendo, se la stava pensando, se
stava male..
**
Bill non aveva mai visto suo fratello così.
Se ne stava lì seduto con la testa fra le mani, le
guance umide, gli occhi gonfi.
Avrebbe voluto dirgli qualcosa per consolarlo, ma non
sapeva come l’avrebbe presa. Pur conoscendolo da prima che
nascessero, si trovava in difficoltà perché era
la prima volta che lo vedeva così per una ragazza.
Guardò Gustav che invece se ne stava appoggiato a
una colonna, la visiera del cappello abbassata sul viso chino.
-Perché non vai a parlare a Tom? Io intanto provo
con Gustav.. –gli disse a un certo punto Georg
-Ok.. –acconsentì Bill pur essendo un
po’ incerto. Si sedette vicino al fratello che non si mosse.
-Hey.. –cominciò mettendogli una mano
sulla spalla. Nessuna reazione
-Tom.. io non so bene cosa dirti.. ma se hai bisogno di
parlare, io ci sono.
-Grazie, Bill –rispose Tom con voce nasale. Poi si
girò a guardarlo –Io sto troppo male
-Lo so –disse guardando i suoi occhi lucidi e
tremendamente gonfi.
-Non voglio separarmi da lei, non ce la farò mai
-Ce la farai, vedrai, noi siamo con te. E poi non è
detto che non la rivedrai.. magari una volta che facciamo un concerto
in Italia..
-Fra due mesi..
-Esatto
-Troppo. E poi non è detto che verrà
-Perché no?
Tom fece un sorrisetto –sa a malapena che siamo noi
i componenti dei Tokio Hotel. Conosce le canzoni grazie a Roxi. Se non
fosse stato per lei non avrebbe saputo neanche della nostra esistenza
-Coooooosa?? –Bill era scandalizzato –e
che musica ascoltava prima??
Tom fece un altro sorrisetto –Fratellino, non
esistiamo mica solo noi
-Ma non è possibile che non ci
conoscesse!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tom guardò il fratello: non cambierà mai!,
pensò. Poi pensò di nuovo a Eleonora: gli scese
una lacrima dall’occhio destro, che si affrettò ad
asciugare, ma Bill la notò.
-Tom.. –non trovava le parole. Così lo
abbracciò direttamente. Il fratello rimase un po’
sorpreso, ma poi ricambiò l’abbraccio e smise di
lottare contro le lacrime.
Stettero a lungo così, fino a quando una voce
femminile metallica non annunciò l’arrivo del loro
aereo.
I gemelli si staccarono e Tom si asciugò
rapidamente il viso. Bill gli sorrise e insieme si diressero verso gli
altri due.
Georg diede una pacca amichevole alla spalla di Gustav mentre
quest’ultimo si strofinava gli occhi.
Salirono insieme sull’aereo, Bill e Georg si
rivolsero uno sguardo come dire ‘e che ci vuoi
fare?’ poi presero posto sui sedili, imitati dagli altri due.
Tutto il viaggio fu silenzioso, tranne per qualche vano
tentativo di Georg e Bill di aprire un dialogo. Anche loro erano tristi
per il distacco dalle ragazze ma sapevano che Tom e Gustav lo erano di
più e che dovevano consolarli.
Tutti e due stavano ripensando ai momenti passati in compagnia
delle ragazze e sentivano come un nodo allo stomaco. Nostalgia,
malinconia tristezza, voglia di urlare, di piangere di spaccare tutto,
di mandare a fanculo la carriera per poter stare con loro, di
rivederle, almeno per un po’.
Ma nulla di tutto questo era possibile. Fino a ieri erano
felicissimi, realizzati, si sentivano completati dalla rispettiva
metà. Adesso avevano solo loro stessi. Forse non proprio
soli, Bill e Georg stavano loro vicini, ma avere una ragazza
è diverso.
Ma cosa ci facevano su quell’aereo?
Perché non erano rimasti con Eleonora e Roxi?
Perché erano due idioti.
_______________
Piaciuto?? Un po' triste lo so.. che volete farci??
Baci!
|
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Capitolo 21 *** ICH VERBRENNE INNERLICHT ***
Rieccomi con un altro capitolo che è allegro quanto il
precedente.. è un capitolo.. come dire, di riflesione.. una
pausa, per capire meglio come stanno i personaggi.. forse lo troverete
noioso e stopposo ma mi sentivo di pubblicarlo..
Ormai siamo quasi alla fine.. ho detto quasi, qualche altro capitoluzzo
c'è ancora! Per ora leggetevi questo!
La traduzione del titolo è: brucio dentro.
RINGRAZIO:
eddy
tesorinely
jolly24
Grazie anche a chi legge senza commentare!!
Un bacione!!!!
CAPITOLO
21 - ICH VERBRENNE INNERLICHT
Un mese dopo..
Una ragazza dai lunghi capelli castani mechati di rosso, stava cercando
il suo cellulare, che ogni volta lasciava in un posto diverso. Questa
volta lo trovò dietro la televisione e, abituata a trovarlo
in posti di gran lunga più strani, non si chiese come vi
fosse finito. Controllò invece il display, e
sobbalzò quando vide che aveva ricevuto un messaggio, ma si
calmò quasi subito: era Roxi, la sua coinquilina.
Compro le pizze per
stasera??
Tadtrtrtrdb!!:)
Rispose affermativamente, ormai era di routine comprare pizza per cena.
Dopo la vacanza in Germania, avevano deciso di dividere un
appartamento vicino all’università che entrambe
avevano scelto di frequentare.
Quella casa era abbastanza (anzi molto) incasinata e i
fornelli avrebbero presto fatto la muffa, dato che le ragazze andavano
avanti a pizza e cocacola.
Eleonora si era ripromessa di mettere in ordine uno di quei
giorni, ma ogni volta rimandava, anche perché doveva
studiare molto, idem per Roxi.
Buttò il cellulare sul tavolo e si stese sul
divano, le braccia dietro la testa. Era dimagrita molto in quel
periodo, non mangiava quasi più, era sempre stanca,
svogliata.
Non ne poteva più di andare avanti così!
Serviva una svolta.. anzi, un ritorno al passato.
Eccolo, quel familiare fastidio alla gola che precede le
lacrime, ed ecco queste ultime sgorgare dagli occhi.
Abbracciò un cuscinetto del divano e iniziò a
piangere forte.
Questa scena si ripeteva tutte le sere.
Eccezionalmente, quel giorno era durava fin dalla mattina,
dato che non era andata all’università. Le faceva
male la testa. Forse era perché la sera prima aveva pianto
troppo.
Cercò di calmarsi, di lì a poco sarebbe
arrivata Roxi e non voleva che la trovasse in quelle condizioni per
l’ennesima volta.
Si asciugò le lacrime con il bordo della maglietta
e si soffiò il naso con i fazzoletti che portava sempre in
tasca.
Si fece forza e andò in bagno a sciacquarsi il
viso. Si guardò allo specchio: viso scavato, occhiaie e
capelli in disordine. Bel mix.
Si appoggiò al lavandino.
Non voleva farlo ancora ma era necessario. Facendolo era come
se tirasse via i pensieri cattivi, se si alleggerisse di un peso
superfluo. Era solo una sensazione temporanea, ma se serviva a levarsi
da quell’inferno per almeno 5 minuti..
Chiuse la porta a chiave. Non c’era nessuno, ma era
abituata a fare così.
Prese un mollettone e raccolse i lunghi capelli. Poi si
inginocchiò davanti al wc e si ficcò due dita in
gola.
Fece appena in tempo a lavarsi i denti e aprire la finestra
che sentì Roxi entrare in casa.
Si levò il mollettone e uscì dal bagno
dipingendosi in faccia un falso sorriso.
-Ciao Ele!
-Ciao Roxi
-Allora, oggi ho preso due pizze per uno: hai bisogno di
mangiare, sei troppo magra.
-Roxi, io.. ti ringrazio, ma non ho fame..
-Tu non hai mai fame. Ma oggi ti faccio mangiare, a costo di
usare l’imbuto.
-No, davvero, sono stanca.. vado a farmi una dormita
-No –disse Roxi con voce ferma e seria come non mai
–l’hai fatto di nuovo, vero?
-Cosa?
-Eleonora, non sono scema. Lo so che vai in bagno a vomitare,
e lo hai fatto anche stasera. Non basta lavarsi i denti
perché l’odore non si senta più.
Eleonora guardò la ragazza, poi scoppiò
a piangere –Roxi, io non ce la faccio più! In un
mese non una telefonata, non un messaggio! Forse è meglio,
se non la pensassi così l’avrei chiamato io.. ma
ci sto male comunque!
-Ma questo non è il modo di reagire!
–Fece l’altra abbracciandola –fai come
me! Esci, divertiti, fai shopping! Neanche con Gustav ci siamo
più ricercati, ma io ho reagito! Non ho fatto come te!
-Non è vero –Eleonora si
staccò dall’amica –io ti sento alle tre
di notte che ti alzi e piangi. Il tuo armadio è pieno di
vestiti perché cerchi di compensare il dolore con cose
materiali, ma così non risolvi niente!
Roxi si mordicchiò le labbra e sospirò
mentre le lacrime incominciavano a sgorgare anche dai suoi occhi
–la verità è che dovremmo reagire tutte
e due
-Non voglio. Per me c’è solo lui, ormai
-Fra un mesetto c’è il loro concerto..
-Non so se voglio andarci..
-Io sì.. e come sempre trascinerò anche
te!
-Uffffff.. –le ragazze si guardarono un attimo, poi
risero asciugandosi le lacrime.
-Dai andiamo a mangiare. Perché tu stasera mangi!
Stasera come anche i prossimi giorni. Ed è vietato vomitare,
naturalmente
-Ok.. e tu quando ti senti sola, non andare a spendere
metà dei soldi che ci servono per pagare
l’affitto: chiamami, proverò a consolarti!
-Ok..
Le due si diressero in cucina e, mentre mangiavano, Roxi
spiegava all’altra la lezione che avevano tenuto quel giorno
ed Eleonora la informava sulle svolte del suo telefilm preferito.
**
-Cosa vi piace di più del vostro lavoro?
-Bhe, immagino la possibilità di esprimere i nostri
sentimenti attraverso la musica e..
Esprimere i sentimenti attraverso la musica? Bhe, in quel
periodo lui non aveva un briciolo di ispirazione e suo fratello Bill,
che ora seguitava nel rispondere alla domanda, lo aveva ripreso
più volte per questo.
Ma che ci doveva fare? Non era colpa sua se la sua vita
sentimentale stava andando a puttane e di conseguenza in quel momento
non aveva molta voglia di comporre!
Non era più stato con nessuna ragazza, non ce la
faceva. Solo lei nei suoi pensieri, Eleonora.
Da quel maledetto giorno che li aveva divisi, si era come
creato un muro invisibile con gli altri, non si apriva più.
Forse un po’ con Gustav, lui poteva capirlo. Ma Gus si era
chiuso più di lui, era sempre silenzioso, lo sguardo basso,
le mani in tasca.
Bill e Georg all’inizio si erano mostrati gentili,
comprensivi, ma ora si erano scocciati.
“Dovete reagire!” continuavano a dire.
Facile per loro parlare! Non stavano così da schifo come
loro, non potevano capire cosa si provasse!
-E con l’amore come va? –chiese
l’intervistatore
“Che cazzo te ne frega?” avrebbe voluto
rispondere Tom
-Siamo tutti single! –rispose più
educatamente il fratello
-Scusate.. ho bisogno del bagno –disse Gustav
alzandosi
-Bene, tanto abbiamo finito! Grazie ragazzi!
-Di nulla è stato un piacere! –rispose
come al solito Bill
-Ma vaffanculo! –sussurrò Tom
all'orecchio del gemello
-Con i giornalisti bisogna sempre essere gentili, Tom
–spiegò il fratello
-Ho capito ma anche se ad ogni fine intervista non ripeti
sempre quella benedetta frase è uguale!
-Sei troppo nervoso! Rilassati! –gli disse Georg
-Sì come no.. io vado a fumare.. potete aspettare 5
minuti, no?
-Sì ma che siano 5.. –lo
ammonì il gemello
Tom si allontanò e si accese una sigaretta. Fumare
lo rilassava sempre. Quando stava con Eleonora era riuscito a smettere,
ma ora..
Doveva rivederla. Voleva almeno risentirla! Ma di mandarle un
messaggio non se ne parla, ormai era passato troppo tempo.
E allora perché non lo aveva fatto prima?
Perché aveva sperato di riuscire a dimenticarla, ma ormai si
era reso conto che non era possibile. Al solo pensiero che lei potesse
stare con un altro, gli si attorcigliava lo stomaco. Non ne aveva il
diritto, non stavano più insieme, ma continuava a succedere.
Continuava a essere geloso di lei. Una volta l’aveva sognata
con un altro, e si era svegliato di soprassalto e dolorante
perché, nel sonno, aveva dato un cazzotto al muro.
L’unica speranza che aveva per rivederla, era il
concerto di Roma. Chissà se sarebbe venuta, però.
Troppi pensieri, troppe preoccupazioni. Diede un ultimo
intenso tiro alla sigaretta, quasi fosse più preziosa
dell’ossigeno, e poi raggiunse gli altri che lo stavano
aspettando.
Salì nella limousine di malavoglia e
sprofondò nel sedile, insieme a tutti i suoi problemi.
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Capitolo 22 *** RETTE MICH ***
Ciao
a tutti!! Allora, vado di fretta quindi faccio un ringraziamento
generale a tutti!!!!
Volevo
dirvi anche che la storia non sta proprio finendo.. cioè,
sì, però ancora 5 capitoli credo che ci saranno..
Ora
vi lascio con questo!! Non so se riuscirò a riaggiornare
prima della fine delle vacanze.. quindi un augurio di buona Pasqua a
tutti!!!
Un
bacio!!!!
CAPITOLO
22 – RETTE MICH
-Ho detto che non ci voglio venire!
-Ma
perché?? Devi farti bella! Oggi c’è il
loro concerto!
-Forse non hai
capito.. non voglio andare nemmeno al concerto!
-Ma
perché?? –ripeté Roxi
-Perché..
–Eleonora non riuscì a rispondere, non
riuscì a dire “perché ho paura di
vedere Tom che alla fine del concerto si porta una nel
camerino!”
-Vedi? Non lo
sai neanche te! Quindi andiamo! –e Roxi la
trascinò fuori. La rossa non si oppose: lottare con
l’amica, ormai lo sapeva, era impossibile.
-Allora.. si
chiama il trasformatore,
dovrebbe essere per qua.. ECCOLO! –Roxi indicò un
negozietto che era insieme un negozio d’abbigliamento,
un’ estetista e un parrucchiere.
-Usciremo da qui
stupendissime, vedrai!!!!
-Oh, mamma..
-Salve, posso
aiutarvi? –chiese una responsabile dell’edificio.
-Un trattamento
completo, per tutte e due –spiegò Roxi
-Perfetto,
seguitemi. Marilena, vieni ad aiutarmi –chiamò
un’ altra commessa.
Le due prima
spuntarono i capelli delle ragazze e ripassarono le meches di Eleonora.
Quest’ultima
aveva ora i capelli liscissimi, piastrati e così sembravano
ancora più lunghi. Quelli di Roxi invece erano ricci e se li
era fatti mechare di biondo.
Poi le
depilarono... con la ceretta. Ora, Eleonora, aveva ricominciato col
rasoio ma, l’ultima volta che aveva fatto una ceretta
c’era Tom con lei, anzi gliela aveva fatta direttamente lui!
La ragazza delle
due che si occupava di lei (Rose, o qualcosa di simile)
pensò che le lacrime di Eleonora fossero dovute al dolore
provocato dalla ceretta, ma Roxi, anche se non disse nulla,
capì che era per Tom.
Poi fu la volta
di scegliere i vestiti. Roxi scelse una maglietta scollata a V dorata e
una gonna nera sotto il ginocchio con gli stivali del medesimo colore
con i laccetti dorati. Portava un cerchietto fra i capelli.
Eleonora invece
aveva una camicetta lilla con i primi bottoni aperti, una mini di jeans
con una cintura dello stesso colore della camicetta e gli stivali neri
come quelli dell’amica, ma senza laccetti.
Poi le
truccarono con matita, mascara e ombretto.
Le improfumarono
ben, bene (Eleonora rifiutò perché voleva mettere
il suo alla vaniglia) e poi chiesero il conto.
Le ragazze
uscirono, Roxi pareva mooolto soddisfatta.
-Devi passare a
casa per il profumo? Però muoviti, sennò saremo
in ultima fila al concerto! –le disse
Una volta a casa
Eleonora si improfumò, poi, adocchiando un laccetto nero, si
legò con una coda alta i capelli liscissimi che, anche
così, se li metteva davanti, le arrivavano fino sotto al
seno.
-perché
ti sei legata i capelli? –le chiese Roxi mentre si dirigevano
alla fermata dell’autobus per andare nel luogo del concerto.
-Non avevano un
briciolo di volume..
Arrivate, nel
posto dove ci sarebbe stato il concerto, trovarono avanti a loro una
fila lunghissima
-Oh, no guarda!
–si lamentava Roxi
-Roxi..
c’è tanta fila.. abbiamo la casa da risistemare..
andiamocene!
-Eh, no! Ora tu
non ti tiri indietro! Dobbiamo rivedere Tom e Gustav!
Eleonora
sospirò, rassegnata. Aveva un’ansia tremenda
addosso.. ma ormai era fatta! Non poteva ritirarsi..
Ecco, le porte
si erano aperte. Quanta gente! Erano finite lontanissime dal palco.
“Meglio,
forse non mi vede” pensò Eleonora cercando di
farsi piccola, piccola mentre Roxi urlava a squarciagola con tutte le
altre 7863419 ragazze presenti ‘TOKIO HOTEL! TOKIO
HOTEL!’
**
-Ho deciso –disse Tom mentre controllava le corde della sua
chitarra per l’ennesima volta
-Cosa?
–gli chiese Gustav. C’erano solo loro in quel
momento, Bill e Georg erano andati a fare rifornimento di bottiglie
d’acqua.
-Da stanotte
torno alla vita di prima. Sto troppo male adesso. Cos’ho da
perdere se ricomincio?
-Tom..
-Ormai ho
deciso. Sex Gott è tornato. Da ora.
-Sei sicuro?
-Devo reagire in
qualche modo.
-Contento te..
In quel momento
entrarono Bill e Georg
-Scorta fatta e
depositata –annunciò Georg
-Tutto
è pronto.. andiamo? –chiese Bill
-Andiamo
–confermò Tom mentre Gustav si alzava
svogliatamente.
Appena salirono
sul palco, le fan (che già stavano urlando qualcosa prima)
esplosero in urli e grida assordanti. Tom guardò tre volte
tutto il pubblico ma non riuscì a vedere la ragazza che
cercava. Allora si occupò delle prima file.
C’erano ragazze di tutti i tipi: rosse, more, bionde, magre,
robuste, alte, basse.. Il tutto mentre Bill faceva il suo solito
discorso in inglese di cui non capiva mai niente. Le ultime due parole
le capì però:- Ora, iniziamo! –le disse
in italiano(le fan urlarono ancora di più), e partirono le
note della prima canzone.
Negli ultimi due
mesi era diventato un mago di quella lingua. Lui, non Bill. Ci si era
applicato moltissimo perché lo faceva sentire vicino a
Eleonora. Sì, forse era stato tutto inutile, ma gli era
sembrata l’unica cosa da fare.
Fra il pubblico
vide Julie, quella che aveva rincontrato quando era a cavallo con
Eleonora.
Forse avrebbe
scelto lei quella sera..
Attaccarono con
la seconda canzone, un altro sguardo al pubblico intero,
un’altra perdita di tempo. Non c’era.
Ma
perché Gustav gesticolava in quel modo verso di lui, appena
poteva? Mha..
Tom non sapeva che Gustav si era accorto della presenza di Eleonora e
Roxi e voleva informarlo..
**
-Ele... GUS si è accorto di meeeeeeeee!!!!! E mi
sorrideeeeeee!!!! AAAAAAAAAAAAA!!!!!
Eleonora
notò che Roxi era felice come non lo era da tanto tempo
ormai, ed era tantissimo che non sentiva quell’urlo, che
tanto aveva odiato ma che (doveva ammetterlo) tanto le era mancato!
Poi si
pietrificò sul posto. Gustav stava gesticolando per attirare
l’attenzione di Tom: voleva avvertirlo. Ma lei non voleva che
sapesse che era venuta!
-Roxi.. io non
voglio che Tom... cioè.. te rimani io ti aspetto fuori!
-Ma Eleonora..
-Non discutere!
E’ già tanto se ho accettato di venire!
-Ok.. ma secondo
me sei di fuori!
Ma Eleonora non
l’aveva sentita: all’ok era già partita.
Roxi
tornò a guardare il concerto. Ora la prima cosa da fare era
ristabilire un contatto con Gustav, poi si sarebbe occupata di far
rinsavire l’amica.
**
Forse Gustav si era sbagliato, l’altra ragazza non era
Eleonora. Sennò perché se ne sarebbe andata?
Smise di
gesticolare verso Tom e tornò a guardare Roxi,
più bella che mai. Anche se era abbastanza lontana, aveva
notato le meches bionde che figuravano sui capelli della ragazza: le
stavano benissimo.
Quanto aveva
sperato di rivederla, non gli pareva vero!
Appena il
concerto fosse finito, sarebbe corso da lei.
**
Il concerto era finito.
Tom non
urlò il solito ‘danke’ come faceva alla
fine di ogni concerto.
Andò
dietro le quinte con gli altri, poi si diresse al mini-frigo che
usavano per i post-concerti.
Aveva bisogno di
bere, per riuscire ad andare con un’ altra..
perché a mente lucida non ce l’avrebbe mai fatta.
Eleonora..
pensò
Prese una
bottiglia di birra, se la scolò.. andava già
molto meglio..
Stava per aprire
la seconda, ma Bill lo vide
-Tom!
-Non rompere,
fratellino –mandò giù un altro sorso
-Hai
ricominciato..
-Già
–si asciugò il bordo del labbro inferiore
Bill
sospirò –il problema è Eleonora, vero?
-Cosa cazzo ne
vuoi sapere te??
-Tom, posa
quella bottiglia
-Fottiti
-Perché
bevi? Credi di risolvere qualcosa in questo modo? Be’,
Così non concludi proprio niente! Comincia ad affrontare
veramente le difficoltà invece di rifugiarti in una
fottutissima bottiglia!
-Bill, tu non
capisci niente!
-No, Tom, sei tu
che non stai capendo, ora. Posa quella bottiglia.
-Col cavolo!
-Lo dico per il
tuo bene!
-Grazie mammina,
ma so badare a me stesso!
-Non mi pare
proprio
-Non mi importa
di quello che pensi tu –e così dicendo
uscì dalla stanza, incavolato nero.
Stava bevendo
gli ultimi sorsi della sua bottiglia quando David lo fermò
-Tom
c’è una ragazza che chiede di te. La faccio venire
qui dietro le quinte?
-Sì
–grugnì in risposta senza pensarci
Una ragazza, con
occhi e capelli scuri riccissimi, si avvicinò al rastaro
ancheggiando e lui la riconobbe subito.
-Ciao..
Il rastaro le
fece un cenno col capo.
-Vi lascio soli
–annunciò David andandosene
Julie lo
guardò allontanarsi, poi tornò a rivolgersi a Tom
–stai ancora con quella rossa?
-Eleonora? No..
–rispose Tom amareggiato e sempre più di cattivo
umore, ora incavolato anche con Julie. Non sopportava che qualcuno
invadesse la sua sfera privata senza permesso.
-Bene..
–
Bene un cazzo,
pensò lui, ma non disse nulla e continuò ad
ascoltarla –bhe’.. se tu vuoi io sono qui..
Il rastaro
capì subito le intenzioni della ragazza; anzi le aveva
capite appena ella si era presentata dietro le quinte. Fece i suoi
calcoli :doveva dimenticare Eleonora, almeno per un po’, e
smaltire la rabbia provocatagli dalla discussione col fratello.
Forse Julie
poteva essere la soluzione di questi problemi.
-Vieni
–le disse e, senza troppi complimenti la trascinò
nel suo camerino.
**
-ROXI!!!!
-GUSTAV!!!!
I due si
guardarono un attimo, poi si corsero incontro per abbracciarsi.
Bill, dopo la
litigata col gemello, si era visto correre incontro un agitato Gustav
che gli chiedeva di far venire dietro le quinte una determinata
persona.. di conseguenza, aveva fatto entrare Roxi e ora guardava
divertito la scenetta con Georg
I due si
baciarono appassionatamente: finalmente si erano ritrovati!
Roxi si commosse
fra le braccia del ragazzo mentre questo le accarezzava i capelli.
-Emh.. scusa
Roxi ma.. Eleonora?? –chiese Georg pensando a Tom. Non sapeva
che ora era nel camerino con Julie.
Neanche Gustav
lo sospettava, non pensava che il rastaro dicesse sul serio quando gli
aveva fatto quel discorso prima del concerto.
-E’
fuori... emh.. non.. non si era sentita tanto bene.. emh.. aveva..
-Tom?
–chiese Bill intuendo il problema di Eleonora
Roxi
sospirò -Sì.
-Non
c’è. Si è chiuso nel camerino, credo
–rispose Bill
-Ok.. aspettate,
la chiamo al cellulare così ci raggiunge.
E detto fatto,
chiamò l’amica che, dopo aver chiesto mille volte
conferma dell’assenza di Tom, acconsentì a venire.
-Ciao, ragazzi!
-Eleonora!
–esclamarono quelli abbracciandola a turno
-Sei diventata
quasi più magra di me! Ma che hai fatto? –le
chiese Bill
-Emh..
-Allora! Come vi
va la vita nel mondo dei vip? –chiese Roxi, sempre
abbracciata a Gustav, per cambiare discorso
-Bene, ma
abbiamo un sacco di impegni –rispose Georg
-Già..
–cominciò Gustav. Poi si girò verso
Roxi e, prendendole le mani le disse: -Roxi, questi mesi senza te sono
stati terribili! Io lo so che può essere difficile..
sicuramente lo sarà.. ma.. ma insieme possiamo farcela..
Roxi, continuiamo a stare insieme, anche a distanza!
La ragazza si
commosse un’altra volta. Aveva provato a immaginarsi tante
volte questa scena da quando si erano lasciati, ma dal vivo era molto
meglio –Oh, sì! Gus, ce la faremo vedrai
–i due si abbracciarono e baciarono di nuovo.
Eleonora
sentì la terribile mancanza di Tom alla vista di quella
scena, ma cercò di non darlo a vedere. Quando
però Bill le mise un braccio attorno alle spalle come per
consolarla, capì di non esserci riuscita.
I ragazzi
offrirono loro da bere dell’acqua naturale, non era il
massimo, ma non avevano altro.
Chiacchierarono
per un po’, poi si sentì una porta aprirsi. Era
quella del camerino di Tom.
Il rastaro
uscì con l’aria un po’ intontita, poi
spalancò gli occhi vedendo Eleonora.
Nello stesso
momento, alle sue spalle comparve Julie, un po’ imbronciata.
Riconobbe subito
Eleonora e, girandosi verso Tom gli domandò ad alta voce
–Quando lo rifacciamo?
Tom si
voltò lentamente a guardarla, quasi avesse voluto
incenerirla con lo sguardo. Purtroppo non ci riuscì.
**
FLASH-BACK
Julie si stava lentamente e seducentemente spogliando davanti agli
occhi di Tom, il quale però pensava ad altro.
Perché
lo stava facendo? Perché al posto di Julie non
c’era Eleonora?
La ragazza si
sedette su di lui a gambe aperte e gli fece togliere la maglietta, poi
prese a lottare con la lampo dei pantaloni.
Il rastaro
sentiva delle voci fuori, delle risate. Evidentemente Bill, Gustav e
Georg si stavano divertendo.
Ecco, ora lui e
Julie erano completamente nudi. Lei lo stava baciando sul collo, ma il
ragazzo non sentiva assolutamente nulla. Julie non aveva nulla di
Eleonora. Non poteva cercarla in altre ragazze, era tutto inutile.
Eleonora era là fuori, avevano l’occasione di
trovarsi nella stessa città. Che ci faceva chiuso in un
camerino con Julie? Perché non era a cercarla? Una cosa
però la sapeva: doveva fermarsi.
-Julie..
-Dimmi
–rispose lei col fiatone
-Non posso
andare avanti. Non ce la faccio, fermati
-Tranquillo..
ora ci penso io..
-No, Julie, non
è questo il punto –disse levandosela di dosso e
iniziando a rivestirsi –è che io.. io ho ancora in
mente un’altra persona..
-Quella
Eleonora, giusto? –chiese Julie amareggiata seduta ora al
bordo del letto
-Già..
La ragazza fece
una smorfia di disgusto e si rivestì a sua volta.
Controllando che
la ragazza si fosse completamente rivestita, Tom aprì la
porta e uscì.
Si
fermò subito: c’era Eleonora.
Il sangue nelle
vene gli si bloccò, eppure il cuore batteva a mille.
La ragazza dei
suoi sogni era lì a pochi metri da lui, ma
un’altra stava comparendo alle sue spalle.
Si
sentì morire quando Eleonora, guardando Julie
aprì leggermente la bocca mentre gli occhi spalancati
divenivano, a poco, a poco, sempre più lucidi.
Il colpo di
grazia glielo diede Julie, quando gli chiese ad alta voce
‘quando lo rifacciamo?’ Come se avessero fatto
qualcosa! Che infame!
FINE FLASH-BACK
Il ragazzo tornò a guardare Eleonora, in ansia, ma lei non
lo stava più guardando. Teneva lo sguardo basso.
-Ragazzi,
scusate, io vado.. –annunciò con gli occhi che
bruciavano tremendamente, grossi come due mongolfiere. Poi si
girò e corse fuori dal retro.
-Eleonora!
–urlò Tom –ELEONORA! –poi si
girò verso gli altri, disperato
-Coglione
–lo insultò Bill
Tom
iniziò a correre dietro alla ragazza –Eleonora,
fermati!
Ma la ragazza
continuava a correre, e a piangere. Non sapeva neanche dove stesse
andando, non ci vedeva per quanto piangeva.
Non voleva
fermarsi, non voleva voltarsi, voleva solo mettere più
distanza possibile fra lei e Tom.
Ma lui era
più veloce e, in poco tempo la raggiunse, prendendola per un
polso
-Fermati,
accidenti!
-Lasciami andare!
Gli occhi gonfi
di Eleonora e le guance umide fecero sentire Tom ancora più
stronzo.
-Eleonora..
-No, non voglio
ascoltarti! Lasciami!
-No, non ti
lascio! Ho già commesso questo errore una volta, non lo
farò ancora
-Ma non dire
stupidaggini! Tornatene a scopare con quella là!
-Non lo abbiamo
fatto!
-Ma a chi la
vuoi dare a bere!
-E’
vero.. l’intenzione era quella, non lo nego ma poi.. non
potevo farlo.. io penso ancora a te
-E’
per questo che oggi volevi farlo con un’altra
-Ti prego,
perdonami, ho sbagliato..
Eleonora, sempre
piangendo, scosse la testa
-Eleonora.. io
ormai credevo di averti persa, stavo malissimo. Volevo provare a
pensare ad altro almeno per un po’.. ma te sei troppo
importante per me e una scopata non può far niente.. tu sei
tutto per me.. ed oggi stavo per commettere lo sbaglio più
grosso della mia vita..
Eleonora
guardò quegli occhi profondissimi e ora lucidi. Come sapeva,
a modo suo, essere dolce quel ragazzo.
Forse.. no, non
voleva cedere. Non voleva cascarci un’altra volta per poi
rivivere quell’inferno.
Si
liberò bruscamente dalla presa del ragazzo, si
voltò, stava per rimettersi a correre, ma si
fermò di botto.
- Komm und rette mich, Ich
verbrenne Ich verbrenne innerlich –cantava Tom
La ragazza si
voltò a guardarlo. La loro canzone.. se ne ricordava
ancora...
-Komm und rette mich, Ich
schaff’s nicht ohne dich- continuava
-Tom..
- Ich seh noch uns’ren
Namen und wisch sie wieder weg.. Unsere Träume waren gelogen
Le lacrime
scendevano a scroscio dagli occhi di Eleonora e una anche
dall’occhio destro di Tom, nonostante ci avesse lottato a
lungo
-Und keine Träne echt
..Hörst du mich? Hörst du mich nicht?
Forse Tom
sarebbe andato avanti, ma non poté perché
Eleonora gli buttò le braccia al collo singhiozzando sulla
sua spalla.
Tom
ricambiò la stretta, abbracciandola come se fosse
più preziosa dell'aria che non avrebbe mai voluto lasciar
andar
via e, allo stesso tempo, una cosa delicata, capace di
rompersi al minimo tocco.
Stettero a lungo
così, lei che piangeva, lui che le accarezzava dolcemente i
capelli cercando di calmarla. Poi lei alzò il viso,
mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore e specchiandosi in quei
meravigliosi occhi color nocciola.
Tom le sorrise,
il sorriso più dolce che ci si possa immaginare. La ragazza
si alzò in punta di piedi, un po’ incerta e Tom si
chinò. Esitarono un attimo, l’uno a un millimetro
dall’altra poi però si sciolsero in lungo bacio,
prima calmo, quasi come se si stessero scoprendo quel giorno per la
prima volta, poi più passionale ed insistente.
Quando si
staccarono, Tom asciugò con le proprie dita le lacrime sul
volto della ragazza e le sorrise.
Lei
ricambiò il sorriso
-Non voglio
più perderti.. –le disse
-Neanch’io..
-Con tutti gli
impegni del gruppo, non sarà facile continuare la nostra
storia ma.. sono convinto che insieme ce la faremo –le mise
le mani sulle spalle –vuoi essere.. di nuovo.. la mia ragazza?
Lei gli sorrise,
poi abbassò lo sguardo, tornando seria.
-Tom.. sei
sicuro?
-Sì..
verrò da te ogni secondo che avrò libero,
prenderò l’aereo.. mi defilerò dalle
interviste, fregherò la lacca a mio fratello così
passerà una giornata a cercarla, annullando tutti i nostri
impegni e io portò venire da te..
La ragazza rise,
anche Tom le sorrideva.
-Sì..
ce la possiamo fare..- gli disse la ragazza
Tom le sorrise
un’altra volta, poi i due si abbracciarono e baciarono
un’altra volta.
-Torniamo dagli
altri? Non ne abbia molta voglia, ma poi si preoccupano.. -fece Tom
pensando a tutti i manager e le guardie del corpo.
-Ok..
I due si
incamminarono, lui le mise un braccio attorno alle spalle e lei fece
scivolare il suo sulla vita di lui.
Non dissero
nulla per tutto il tragitto, non c’era bisogno di parlare.
Rientrarono dal
retro per evitare un assalto delle fan.
Gustav, Roxi,
Bill e Georg si voltarono a guardarli, con un sorriso molto
‘dentoso’.
-Sì!!
Anche voi vi siete rimessi insieme! –esclamò Gustav
-Lo sapevo, lo
sapevo!!! –si aggiunse Roxi
Tom ed Eleonora
si sorrisero complici, di nuovo uniti.
I sei
ricominciarono a ridere e scherzare come un tempo.Quel girono non solo
si erano ritrovate due coppie, ma anche una compagnia di amici, ormai
molto affiatata.
Tom e Bill,
però, si staccarono un attimo dal resto del gruppo, per
chiarirsi
-Scusa
fratellino se prima.. -cominciò il rastaro
-Non
preoccuparti -sorrise Bill -tanto ora c'è chi non ti
farà più bere
Tom sapeva che
il fratello si riferiva a Eleonora e si voltò a guardarla
sorridendo
-A proposito
-riprese Bill -ci siamo fatti dire da Julie come sono andate veramente
le cose poco fa..
-Aspetta.. qual
è la SUA versione di verità? -chiese il biondo
conoscendo la ragazza
-Che non avete
fatto nulla perché tu avevi ancora in testa ' quella stupida
roscia ' ..parole sue non guardarmi male
-Ok..
sì è vero.. è andata così..
-Non ne dubitavo
I due fratelli
sorrisero e tornarono dagli altri.
I ragazzi
raccontavano a Roxi ed Eleonora di quello che avevano combinato in quei
mesi ed Eleonora e Roxi dell’Università e
dell’appartamento che condividevano.
-Aspettate.. che
ideona!!! Eleonora, e se li invitassimo a dormire da noi invece che
farli andare in albergo? –chiese Roxi
-Giustoooo!!!
..No, aspetta.. quattro posti letto ci sono.. poi però
entrano in gioco quei COMODISSIMI divani.. –rispose Eleonora
mentre giocherellava con un rasta di Tom. Quanto le erano mancati quei
capelli!
-Oh,
è vero..
-Ma non
c’è problema! –fece Georg
-Giusto e poi
sinceramente ne ho fin sopra i capelli di questi alberghi..
–si aggiunse Bill
-Più
su dei tuoi capelli? No, impossibile –commentò Tom
facendo ridere tutti.
-Sì
però, mi dovete assicurare che questi divani stiano moooolto
lontani dalle camere da letto.. non vorrei sentire certi rumori..
-GEORG!!!
–esclamarono le due ragazze mentre gli altri ridevano
-Uh,
già.. –fece Roxi premendosi un dito sulla bocca
–i letti delle due camere.. non sono staccati, sono
matrimoniali..
-E che problema
c’è? –chiese Gustav
-Anzi meglio!
–fece Tom ricevendo in risposta un pizzicotto da Eleonora.
-Ok, allora
è deciso, vado a comunicarlo a David.. –e Bill si
girò e andò a cercare il manager
Dopo di questo,
Tom prese da dietro Eleonora, che piegò la testa
all’indietro; il rastaro si chinò sulle sue labbra
baciandole dolcemente.
Gustav invece
prese Roxi per la vita, lei gli appoggiò le mani sulle
spalle. Il ragazzo prese a baciarla sul collo lasciando una lunga scia
di baci fino alla bocca.
-Bill, ho deciso
vengo con te! Qui mi sento un po’ troppo
‘quinto’ incomodo! -fece Georg
|
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Capitolo 23 *** ANCORA INSIEME ***
Ben ritrovati!! Passata una
buona Pasqua? Spero di sì!
Ed ecco a voi una '
sorpresina ' 2 nuovi capitoli il 23 e il 24!
Spero vi piacciano..
muhahaha le disgrazie non finiscono mai per i miei poveri
personaggi!!!! Leggere per credere..
I ringraziamenti alla fine
del 24! Ciauuuuuuuuuuu!!!
CAPITOLO 23 – ANCORA INSIEME
-Ma qui è meglio che all’albergo!
–commentò
Bill entrando nella casa delle ragazze che Eleonora aveva appena aperto.
-Ecco, allora fermati qui perché più
là è
un macello! –gli consigliò la rossa mentre anche
gli altri
tre e Roxi entravano.
-Perché che c’è di
là?? –chiese Gustav
-Be’ ecco –cominciò Roxi
mentre, insieme a Eleonora,
stava davanti alla porta dell’ingresso per impedire ai
ragazzi di
vedere il caos che regnava nelle altre stanze –è
da un
po’ che non mettiamo in ordine..
-Moltissimo- precisò Eleonora
-Circa emh.. emh.. –Roxi cercava di ricordare. La
verità è che non avevano mai messo in ordine.
-Se ci date un momento sistemiamo tutto!
–assicurò Eleonora
-Mica ci spaventiamo! –fece Tom
-Io non ne sarei così sicura..
–mormorò Roxi fra i denti
-Vi aiuteremo a mettere in ordine
–suggerì Gustav ricevendo uno sguardo di profondo
odio da Georg.
-NO! –esclamarono all’unisono le ragazze.
Non volevano
farli lavorare e soprattutto non volevano che vedessero tutta la loro
roba!
-Ok, lo prendiamo per un sì
–tagliò corto Bill passando in mezzo alle due,
seguito poi dagli altri tre.
-Aspettate! –Eleonora prese Tom per un braccio.
-Avanti! Cosa ci sarà mai?? –le chiese
lui sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Oddio.. –Bill aveva appena visto
-Ecco appunto! –Roxi si nascose il viso fra le mani
ed Eleonora
chinò il capo mentre Tom sbirciava nell’altra
stanza, il
braccio sempre tenuto dalla ragazza.
-Ehi, fratellino! E’ quasi peggio della nostra
stanza da piccoli!
-Hai ragione!
-Ci vorrà un anno per sistemarla!
–commentò Georg
-Ma noi lo faremo in una sera!- fece Gustav
-Al lavoro! –ordinò Bill
Tom si staccò dolcemente dalla ragazza e
seguì gli altri.
-Ma non dovete.. –cominciò Roxi
-Facciamo noi, non vi preoccupate! –si aggiunse
Eleonora
-No, tutti insieme! –Fece Bill deciso, passando uno
straccio per
la polvere a Tom, uno sgrassante per i vetri a Gustav e una scopa a
Georg.
-E te che fai? –gli chiese Georg
-Io coordino!
-Un ciufolo! Prendi questo e occupati del lampadario
–gli disse Tom lanciandogli un altro straccio per la polvere
-Uffffffffffffffffffffffffff! –sbuffò
Bill
-Emh.. –cominciò Roxi
-Voi occupatevi delle camere –disse Bill
interpretando correttamente l’ ‘emh’ di
Roxi.
Le ragazze andarono ognuna nella sua stanza, e iniziarono a
pulire.
Sembrava vi fosse stata la Seconda Guerra Mondiale in quella
casa!
-E queste? –chiese Georg prendendo da sotto il
tappeto un paio di mutandine viola
Tom le riconobbe subito: Eleonora le aveva indossate
‘la prima volta’
-Dà qua! –disse afferrandole
-Mi sembra di capire che siano di Eleonora... che mutandine
sexy che porta!
-Brutto arrapato-piastrato che non sei altro! –gli
disse Tom
uscendo dalla stanza e dirigendosi in camera della ragazza mentre, l' "
arrapato-piastrato " sghignazzava.
-Si può? –chiese bussando sulla porta
aperta per poi rimettere le mani dietro la schiena
-Vieni ma non ti spaventare.. siediti –gli rispose
lei. Era riuscita a sistemare il più delle cose, ormai.
-Ok.. –e si sedette sul letto.
-Di là come procede?- chiese lei sedendosi accanto
a lui.
-Bene, bene.. però credo che tu abbia perso
qualcosa..
-Cosa? -chiese lei voltandosi a guardarlo
Tom levò la mano da dietro la schiena mostrando
quel paio di mini-mutande viola
-Oddio!!! –la ragazza le prese imbarazzatissima
–dimmi che gli altri non le hanno viste!
-Emh..
-Che vuol dire emh??
-Le ha trovate Georg..
-Oddio!!!!! –la ragazza si nascose il viso fra le
mani mentre Tom, ridendo leggermente, la tirò a
sé.
-Non uscirò mai più da questa stanza
-Ora non la fare così tragica, non è
successo nulla!
-Fai presto a parlare te! Ma perché lascio sempre
le mie cose in
giro? ...E non ridere! –e, liberandosi dal suo abbraccio
iniziò a dargli delle deboli cuscinate.
Tom, per farla smettere le prese i polsi. Poi però
si
sbilanciò e le cadde addosso: si trovavano sdraiati sul
letto.
Il rastaro la guardò intensamente, lei gli sorrise.
Lui
ricambiò il sorriso e si stava abbassando su di lei, per
baciarla, ma un urlo disumano, interruppe quella bella atmosfera
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! –era Bill (sì,
per una volta non era Roxi!)
I due si girarono istintivamente verso la porta, ma la visuale
consisteva solo in un muro del corridoio.
-Ma che è successo? –le chiese lei
-Non lo so, andiamo a controllare..
Il ragazzo si alzò, poi porse la mano a lei, per
aiutarla ad alzarsi.
Sempre mano nella mano, si diressero in salone, dove trovarono
i tre, che nel frattempo erano stati raggiunti anche da Roxi
-Che succede? –chiese Eleonora
-Si è sentito tipo un urlo disumano..
–spiegò Tom
-Sì, era Bill che tra un po’ si sfonda
–rispose
Georg scrollando le spalle come se fosse la cosa più normale
del
mondo.
-Non ci torno più a pulire il lampadario! Tra un
po’ casco dalla scala! –fece Bill.
-Quante storie!! Ci vado io! –si offrì
Gustav
-Ok, allora io pulisco lo specchio. Decisamente meglio! Tom,
tu continua a spolverare!
-Io devo finire di sistemarmi la camera, scusate..
–fece Eleonora
andandosene e sorridendo a Tom. Lui le fece l’occhiolino.
-Vado anch’io e vedete di non uccidervi
–fece Roxi seguendo l’amica.
Circa mezz’ora dopo, avevano finito di sistemare ed erano
arrivate le quattro margherite che Roxi aveva ordinato un quarto
d’ora prima.
-Pancia mia, fatti capanna! –disse Georg prendendo
posto a tavola come gli altri
-Ehi, Georg, ma non dovresti metterti un po' a dieta?
–gli chiese Gustav
-Parli te! –e gli indicò la pancia
-Cosa vorresti dire? La mia linea è perfetta!
-In effetti potresti fare la top model, Gus –lo
punzecchiò Tom
-Sì, sì, ce lo vedo in bikini!
–si aggiunse Bill
-Sì però con le mutande piccole,
piccole, come quelle che
usa Eleonora! –ironizzò Georg rendendosi conto
solo dopo
di quello che aveva detto.
Alla ragazza, quasi andò di traverso la
pizza.
Roxi, che non sapeva niente di questa faccenda fraintese tutto
–cioè.. non dirmi che.. che.. tu e Georg..??
-Ma che dici!! –rispose quella tossendo
-E allora..??
-Niente, è solo che la tua amica ha
l’abitudine di
lasciare la biancheria intima a giro.. –spiegò
Georg
-Uh, ho capito. In effetti, dovresti essere più
ordinata, Ele!
-Ha parlato lei! –fece Eleonora che nel frattempo
era riuscita a calmare la tosse.
Non era cambiato niente da quando si erano separati. Sia i
ragazzi che
le ragazze erano rimasti gli stessi, e questo faceva piacere a tutti.
-Bill... –fece Tom dopo un po’ -... vuoi
un po’ di vino??
-BASTA CON QUESTA STORIA!! –esclamò Bill
seccato dal fatto
che tutti continuassero a prenderlo in giro per il fatto avvenuto mesi
fa.
-Ormai è di routine prendere in giro Bill su questa
storia!
–spiegò Gustav mentre gli altri, anche il moro,
ridevano.
Finita la cena, le ragazze preparano i divani con coperte e
cuscini per Georg e Bill.
-Ok, ora vieni, ti faccio vedere la mia camera
–disse Roxi prendendo Gustav per un braccio
-Ok.. ma stasera guardiamo solo la tua camera o si fa anche
qualcos’altro??
-Dipende da come ti comporti..
-Gus, sei avvertito! –lo prese in giro Georg.
I due diedero la buonanotte, poi si diressero in camera della
ragazza.
-Io la tua camera l’ho già vista quindi
potremmo passare subito al sodo.. –disse Tom a Eleonora
-Vedremo.. notte, notte, ragazzi –disse a
Bill e Georg (che
ricambiarono il saluto) e voltò le spalle al rastaro andando
in
camera sua. Tom, letteralmente, si catapultò nella stessa
stanza
e chiuse la porta.
Eleonora, lo guardò sorridendo. Lui
ricambiò il sorriso,
ma rimase appoggiato alla porta senza muovere un passo, fissandola.
-Vuoi rimanere lì a vita?? –gli chiese
lei dopo un po’
-Be’ se anche tu rimani, allora sì..
Eleonora rise, poi gli andò vicino appoggiandosi
anche lei alla porta.
Tom si girò verso di lei e accarezzò una
delle guance
scavate della ragazza –Ho notato che sei dimagrita
tantissimo..
non che tu non mi piaccia così.. sei sempre bellissima.. ma
si
può sapere che hai fatto?
La ragazza abbassò lo sguardo –niente,
è solo che..
le schifezze che prepara Roxi non mi piacciono proprio..
-Ma il resto va tutto bene?
-Ora che ci sei tu, sì..
Tom le sorrise incerto, non sapeva se la ragazza gli avesse
detto tutta
la verità, ma sapeva che se un giorno avesse voluto, gli
avrebbe
raccontato tutto, forse ora non se la sentiva.
L’abbracciò e le baciò i
capelli mentre lei gli si accoccolava sul petto, con le mani sulle
spalle.
Stettero per molto tempo lì abbracciati, finalmente
insieme.
Poi si guardarono intensamente. Lei alzò
leggermente il viso,
lui si chinò per darle un bacio appassionato. Quando si
staccarono lei, accarezzandogli la vita, gli fece salire la maglietta.
Il rastaro alzò le braccia e la ragazza poté
togliergliela definitivamente; fu il turno di Tom per levare la
maglietta alla ragazza.
Poi il ragazzo la prese in braccio e la portò sul
letto; la fece
sdraiare e prese a baciarle la pancia. Quando arrivò ai
pantaloni, la guardò. Lei gli sorrise e lui capì
che
poteva: le slacciò i pantaloni, poi si occupò
della sua
bocca mentre lei trafficava con la lampo dei suoi jeans che, alla fine,
finirono sul pavimento. L’intimo non tardò a
seguirli.
I due fecero l’amore per tutta la notte e,
all’alba, si addormentarono abbracciati.
FLASH BACK: la sera
prima, Gustav e Roxi sono in camera..
Gustav chiuse delicatamente la porta alle sue spalle, poi
guardò
Roxi –che volevi dire con dipende da come ti comporti??
-Che mi dovrai conquistare! –fece lei maliziosa
-E va bene.. allora preparati.. –Gustav
iniziò a fare uno
spogliarello volutamente ridicolo davanti alla ragazza, facendola
ridere come ormai non faceva da tempo.
Anche lui rise –allora che te ne pare?
-Sei proprio uno scemo! –rispose lei asciugandosi le
lacrime che
le erano venute per il troppo ridere -forse.. è per questo
che
ti amo così tanto.. –aggiunse mordicchiandosi un
unghia
Perché glielo aveva detto? Forse era troppo presto!
Il fatto
è che lo sentiva dal cuore, in quei due mesi senza lui lo
aveva
capito. Ma forse per lui non era lo stesso: la fissava, mooolto stupito.
-Scusa.. forse è troppo presto.. ho sbagliato.. fai
come se non..
-Roxi.. –la interruppe Gustav. Allo stupore si era
sostituito un largo sorriso –anch’io ti amo..
Roxi lo guardò un attimo, ricambiando il
mega-sorriso
-NOI CI AMIAMO!!!! –quasi urlarono, per poi saltarsi
addosso l’uno all’altra.
Che matti quei due..
Poi, di nuovo seri, si guardarono negli occhi per riaprirsi in
un altro sorriso.
Gustav fece cadere sé stesso e la ragazza sul
letto.
Poco a poco la spogliò (lui era in boxer dallo
spogliarello di
prima) e alla fine, sia l’intimo di lui che di lei fu tolto.
Anche loro fecero l’amore, senza mai dormire.
Alle 10, quando Bill, puntuale come un orologio svizzero,
bussò alle camere di tutti; i due si vestirono, poi
uscirono.
Dopo un po’, anche l’altra coppia
uscì dalla stanza,
ma la ragazza si trovava in braccio a Tom sulla schiena, che la teneva
per il sotto delle ginocchia.
Gustav e Roxi li guardarono stupiti. Georg, che
uscì in quel momento dal bagno, chiese –ma che
state facendo??
-Non aveva voglia di alzarsi.. –spiegò Tom
Eleonora rise nascondendo la testa dietro il collo di lui.
-Contenti voi.. –commentò Georg
-Ok, ora puoi scendere.. però se vuoi ti accompagno
anche in bagno.. –Disse Tom a Eleonora
-No, grazie, vado.. –disse lei scendendo. Tom le
diede un
pizzicotto sul sedere tenendole la mano e allungando il braccio, fin
quando non si dovettero sciogliere.
Dopo Eleonora andarono al bagno anche gli altri. Tom
passò un
braccio attorno alle spalle della ragazza, quando tornò,
mentre
Roxi e Gustav si stavano baciando.
Quando anche Bill uscì dal bagno, tutti ne notarono
la faccia da funerale
-Si può sapere che hai? –chiese Gustav
-Nulla...
-Bill.. –esortò Georg
-Nulla, veramente
-Fratellino ti conosco troppo bene.. avanti che è
successo? –gli chiese Tom
Bill guardò le ragazze che lo fissavano con gli
occhi che
esprmevano curiosità ma anche ansia.. quasi sapessero quello
che
stava per dire.
-Io ve lo dico.. è solo che.. non volevo rovinare
tutto..
–sospirò –è che.. ha chiamato
David.. non
partiamo domani come previsto.. oggi
|
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Capitolo 24 *** ANCORA UN GIORNO DI TE ***
CAPITOLO 24 –ANCORA UN GIORNO DI TE
-OGGI??? –esclamarono all’unisono Tom e Gustav
mentre le due ragazze si guardavano, disperate.
-Oggi –confermò Bill
-Quando? –chiese Georg, con una mano sulla fronte
-Fra tre ore all’aeroporto
Eleonora sentì Tom stringerla di più
mentre Gustav prendeva Roxi per mano; Georg incrociò lo
sguardo dei quattro e li guardò cercando di esprimere loro
il suo dispiacere.
-Ma perché?? –chiese il rastaro
-Perché il concerto in Francia è stato
anticipato di un giorno a causa del maltempo che è previsto
per la data iniziale..
Il piastrato sbuffò, Gustav si massaggiava la testa
e Tom abbracciò Eleonora
-Mi dispiace, ragazzi.. –disse il moro
-Non è colpa tua, Bill –gli rispose
Eleonora che intanto lottava contro le lacrime.
-Comunque se voi avete in programma di uscire, fatelo adesso,
non c’è molto tempo..
-Che facciamo? –chiese Gustav a Roxi
-Andiamo fuori da questo buco di casa! -rispose la ragazza
strofinandosi il bordo degli occhi
-Ok.. allora.. noi usciamo.. ciao ragazzi..
-Ce la fate a.. essere qui fra due ore al massimo?
–chiese Bill sentendosi una... non si può dire.
-Non preoccuparti –rispose Gustav chiudendo la porta.
-La pensi come Roxi? –chiese Tom a Eleonora che ne
frattempo si era staccata
La ragazza annuì con la testa
-Come la amate questa casa.. -il ragazzo cercò di
sdrammatizzare- ok, andiamo.. a dopo..
-Ciao ragazzi –Eleonora salutò gli altri,
che ricambiarono
-Tom.. ci conviene non stare in luoghi con troppe persone.. ti
conoscono tutti! –gli disse Eleonora una volta fuori.
-Hai ragione.. ma dove andiamo?? Non ho la moto qui..
-Già ma.. ce l’ho io..
-COOOOOOOOOOOSA?????? Tu che non la sapevi nemmeno guidare?????
-Mi sono data da fare! -rispose fiera -Vieni.. –e
prendendolo per un braccio, lo trascinò dove aveva
parcheggiato la sua moto.
Gli porse un casco e lui, ancora stupito, prese posto nel
sedile posteriore mentre la ragazza si metteva alla guida.
Per tutto il viaggio, Tom si godette il leggero schiaffeggiare
dei capelli di lei sul viso.
Quando arrivarono, scoprì che la rossa lo aveva
portato in una spiaggia deserta. Quel giorno non faceva freddo e
comunque i due erano vestiti pesanti, quindi stavano bene.
-Non so se a te, ma a me è sempre piaciuto il mare
nelle stagioni più fredde..
-Anche a me.. ancora più bello è
guardarlo con te..
La ragazza lo baciò, poi entrambi si distesero
sulla sabbia, abbracciati, dopo essersi però tolti le scarpe.
Eleonora ce la mise tutta, ma non ce la fece: due grosse
lacrime le uscirono dagli occhi; pregò con tutto il cuore
che Tom non se ne fosse accorto, ma il ragazzo, che non stava proprio
guardando il mare, aveva visto tutto..
-Hey..
-Scusa, Tom..
-Non ti devi scusare..
-Io non ce la faccio a stare senza te! –gli disse
sempre piangendo
Tom la strinse ancora di più a sé
–Eleonora.. quando tornerò staremo tutto il tempo
insieme
-E quando sarà?
-Non lo so.. spero presto..
La ragazza pianse ancora di più, mentre Tom la
accarezzava dolcemente. Aspettò che si fosse calmata, poi le
alzò il mento con un dito e le sorrise. Lei, seppur con gli
occhi lucidi e gonfi, ricambiò il sorriso.
Poi a un tratto, il rastaro tornò serio.
-Eleonora..
-dimmi
-Io non so.. forse è troppo presto, anzi no..
però.. cioè ci conosciamo da tanto
però insomma.. non ci siamo visti tanto, l’estate
poi, ..no cioè.. uffa mi sto incasinando da solo..
–e iniziò a torturarsi l’orecchio.
Eleonora sorrise all’imbarazzo del rastaro.
Tom la guardò e ricambiò il sorriso
–ti amo
Eleonora trattenne il respiro. Tom le aveva appena dichiarato
il suo amore, e in italiano addirittura!!
Oddeeeeeeeeeeeooo!!!!!
Yuppyyyyyy!!!!! Yaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! strillo la
vocina dentro di lei
Quello fu di sicuro il momento più bello della sua
vita..
Già ma ora doveva fare qualcosa, altrimenti Tom
avrebbe potuto pensare di non essere ricambiato. Aprì due
volte la bocca per richiuderla subito dopo. Non sapeva che dire...
Perché non riusciva a dirglielo? Lei lo amava... ma doveva
trovare il tempo per prepararsi psicologicamente a dirlo. Erano parole
pesanti. E poi sentirle pronunciate da Tom per lei, le aveva
letteralmente mandato in pappa il cervello.
Tom sorrise di nuovo, abbassando però lo sguardo.
Brava idiota!
Ora pensa che tu non lo ami! Il solito
battibecco fra lei e la vocina ebbe inizio
Io lo amo!
Diglielo!
E se poi mi
trema la voce? Se mi fermo al ‘ti’
perché non riesco ad andare avanti?
Se non ci provi
non lo saprai mai! Avanti diglielo!
Ma..
E in tedesco
visto che lui te lo ha detto in italiano
Ich liebe dich..
Esatto. VAI!
Oddiiiiiiiiiiiiiiio!
Muoviti!!!
Nuuuu!
Coraggio!
Basta! Ora
glielo dico!
Vai
così!
-Tom.. –ma non ce la fece ad andare avanti, le
parole le morivano in gola.
-Non preoccuparti.. –le disse lui capendo che non
riusciva ad andare avanti.
La ragazza lo abbracciò di più per
fargli capire quello che non riusciva a dirgli a parole. Tom riprese ad
accarezzarle i capelli mentre lei giocherellava con i suoi rasta.
Poi si alzarono, per scrollarsi di dosso la sabbia. Allora
Eleonora fece lo sgambetto al ragazzo, che quasi cadde. Voleva fargli
capire che non doveva sentirsi in imbarazzo per quello che le aveva
detto.
-Hey!!
-Ahahah! Prendimi! –e iniziò a correre
lungo la riva i piedi nudi leggermente bagnati dall’acqua del
mare, con Tom che le andava dietro; con lui non c’era storia,
dopo poco le fu subito alle calcagna, abbracciandola da dietro.
Lei mise la testa all’indietro e lo tirò
piano per un rasta così da fargli abbassare il viso per
baciarlo.
Quando lui iniziò a farle il solletico, la ragazza
si piegò letteralmente in due dalle risate, e cadde,
trascinandoselo dietro.
I due si rotolarono nella sabbia facendosi il solletico come
bambini di due anni per un quarto d’ora buono.
Poi, sfiniti, si distesero l’uno al fianco
dell’altra a pancia in su, tenendosi per mano e guardandosi.
Eleonora guardò quegli occhi nocciola,
così profondi, così espressivi, così
belli.. gli occhi della persona che amava.
Alla quale però non riusciva a dire ciò
che provava, e che quel giorno sarebbe partita e che avrebbe rivisto
chissà quando.
Si perse in quei meravigliosi occhi.. e capì.
Si sdraiò sul ragazzo reggendosi sui gomiti e lo
baciò.
-Tom.. anch’io ti amo..
Tom socchiuse leggermente le labbra, gli occhi più
dolci che mai, mentre guardava il viso della ragazza che ora era un
po’ più rosso del solito.
Le sorrise mostrando leggermente i denti. La ragazza
ricambiò il sorriso sempre guardandolo in quei suoi occhi
magnetici.
Tom le accarezzò una guancia giocando con una delle
sue ciocche di capelli, poi si mise a sua volta sui gomiti per arrivare
al suo viso e darle un lungo bacio.
Avrebbero continuato a baciarsi ancora per molto se non fosse
stato per il cellulare di Tom che iniziò a suonare.
-Non rispondi? -chiese la ragazza dato che era già
un po' che l'apparecchio squillava
-Mmh.. ho di meglio da fare..
-E dai! -fece la ragazza che aveva già intuito chi
fosse..
-Uff.. o porc.. è Bill! -disse guardando il display
del cellulare per poi rispondere -..Pronto? Dimmi, fratellino... ma non
urlare! Sì, sì ho capito... sì,
sì.. però smettila di urlare! .. lo so, mi sono
distratto! Sì, ora torniamo.. sì.. ok a dopo..
Eleonora, guardò l’ora: erano fuori da
due ore e mezza e Bill aveva detto di rientrare dopo due per non far
tardi all’aeroporto!
-Eleonora.. dobbiamo andare.. –Tom sembrava
piuttosto abbattuto.
-Ok -rispose lei cercando di mascherare la tristezza con un
sorriso. Tom si alzò e le porse la mano per poi tirarla a
sé e darle un lungo bacio.
I due si diressero alla moto e Tom prese posto dietro dicendo
–però fammi un favore.. non andare così
a passo di lumaca come prima!
-Io vado a passo di lumaca??
-Sìsìsìsìsì
-Bene, bene, ora vedrai..
-Eleonora, guarda che scherzavo..
-No, no ora ti faccio vedere di cosa siamo capaci..
-Siamo?
-Io e la mia moto
-Ah, certo..
La ragazza gli lanciò uno sguardo perfido senza
riuscire a nascondere un sorrisetto, poi diede gas e partì.
Era tardi, quel giorno non c’era molto traffico e
due più due fa quattro: Eleonora andò velocissima
per tutto il tragitto, con Tom che alle curve le stringeva di
più la vita, alla quale era aggrappato.
Arrivati a destinazione, il rastaro era piuttosto scosso.
-Lo dicono tutti... mai far guidare una donna!
-Fifone!
-Fifone a me??
-Esattamente
Tom stava per risponderle a tono, ma erano appena arrivati al
portone, davanti al quale Bill aspettava battendo un piede a terra.
-Dov' eri? -gli chiese subito il gemello
-Ti giuro che in cinque secondi sono pronto
-Cinque minuti? E' troppo tardi! Siete in ritardissimo!
-Mi dispiace Bill, è anche colpa mia..
–disse Eleonora
-No, tu non c’entri, sono io che avrei dovuto
guardare di più l’orologio.. -fece il rastaro
-Appunto! E ora fila a fare la valigia
–ordinò Bill
-Ok, ok..
E si diresse con Eleonora, in camera.
-Vuoi che ti dia una mano? –gli domandò
lei
-No, stai tranquilla.. –rispose Tom infilando
disordinatamente nella sua valigia i vestiti ancora a terra dalla
scorsa notte.
Eleonora era seduta sul letto, che si guardava i piedi.
Quello era stato il giorno più bello della sua
vita, Tom le aveva detto che l’amava e lei aveva fatto
altrettanto per lui.
Ma lui sarebbe dovuto ripartire, e da giorno più
bello, quello si sarebbe trasformato nel giorno più brutto,
della sua vita.
Lottava contro le lacrime, non voleva farsi vedere sempre
così debole, anche se in fondo.. lo era.
Tom aveva finito di sistemare tutto e portò il
borsone nell’ingresso assieme a quelli degli altri, poi
tornò da Eleonora.
Si sedette sul letto accanto a lei e
l’abbracciò, facendole appoggiare la testa sulla
sua spalla.
Eleonora assaporò quel buon profumo che il ragazzo
aveva sempre addosso. Non se lo era mai scordato e aveva atteso a lungo
il momento per risentirlo. Ma ora, lo stava per perdere di nuovo.
Appoggiò le braccia su quelle del ragazzo che le
cingevano le spalle. Non voleva lasciarlo andar via. Neanche lui
sarebbe voluto andarsene, ma era inevitabile e lo sapevano tutti e due.
Si sentì suonare alla porta, qualcuno
annunciò che la limousine era arrivata.
Tom sciolse l’abbraccio e si mordicchio il labbro
inferire mentre Eleonora teneva lo sguardo basso.
-Dobbiamo andare.. –disse Tom cupo
-Sì..
Il ragazzo le diede un bacio sulla fronte, poi i due si
alzarono; Bill e Georg erano già nell’ingresso.
Tom mise un braccio attorno alle spalle della rossa e lei gli prese la
mano.
Gustav e Roxi uscirono dalla camera, erano rientrati prima
dell’altra coppia. La ragazza aveva gli occhi leggermente
gonfi e arrossati.
**
FLASH-BACK:
qualche ora prima, Gustav e Roxi..
-Allora dove si va?
-Ti porto in posticino dove non ci va mai nessuno..
-Mmm.. solo io e te –Gustav si strofinò
le mani
-Solo io e te –confermò Roxi
I due si diressero, mano nella mano, verso un parco. Rimasero
in silenzio per tutto il tragitto: il pensiero che di lì a
qualche ora si sarebbero dovuti separare pesava come un macigno.
Arrivati a destinazione, Roxi si sedette su una panchina e
fece cenno al biondo di venire accanto a lei.
Lui non se lo fece ripetere due volte e le prese nuovamente la
mano.
-Qui ci venivamo io e Eleonora, quando volevamo starcene un
po’ in pace..
-E’ un bel posto.. mi piace,
c’è tranquillità
-E soprattutto non ci sono fan impazzite che ti rincorrono!
-Già.. comunque tu sei molto più bella
di tutte loro messe insieme
-E lo credo.. pensa che mix: un occhio marrone di una, uno
celeste di un'altra, capelli neri e verdi,..
-Ma non intendevo in quel senso!
-Lo so, ti prendevo in giro..
-Ti piace proprio prendermi in giro, eh?
-Sì!!!!
Gustav rise, seguito dalla ragazza.
Stavano così bene insieme, perché
dovevano separarsi?
Passeggiarono nel parco parlando tranquillamente, ma
c’era qualcosa che li turbava, e tutti e due sapevano cos'era.
Dopo l’ennesimo imbarazzante silenzio, Gustav
propose: -Perché non torniamo a casa tua? E’ quasi
ora ormai..
-Già.. sì, andiamo
Fecero dietro-front e tornarono verso casa, mano nella mano.
-Salve.. –li salutò Georg
-Ciao, Georg –lo salutò Roxi
-Bill? –domandò Gustav
-E’ di là che prepara la valigia.. anzi
le valige.. peggio delle donne!
-Ti sento! –gli urlò in risposta Bill dal
salotto.
Scoppiarono tutti a ridere, poi Roxi e Gustav annunciarono che
stavano andando nella camera della ragazza.
-Mi raccomando, Gus, i bagagli! –lo
avvertì Bill
-Billucciolo
caro, come ti chiama Tom, non credi che forse il nostro
Gus avrà qualcos’altro di meglio da fare che
preparare le valige?! –fece Georg
-Hey!!! –esclamò Roxi imbarazzata mentre
Gustav rideva.
Entrati in camera, però, non fecero quello che
immaginava Georg: stettero semplicemente abbracciati sul letto,
cercando di far rallentare il tempo. Dopo un po’ Roxi
iniziò a piangere nascondendosi fra il collo e la spalla del
ragazzo, il quale la accarezzava dolcemente sussurrandole parole di
conforo.
Non seppero con esattezza quanto stettero così.
Sentirono Bill urlare qualcosa al telefono e poi Tom ed Eleonora che
rientravano. Ma non importava: ora c’erano solo loro.
Quando però sentirono Bill urlare
un’altra volta, ora per dire che la limousine era arrivata,
non poterono continuare a far finta di nulla e, di malavoglia si
alzarono.
Gustav asciugò dolcemente le lacrime sul volto di
Roxi ed ella, suo malgrado, gli sorrise.
Il ragazzo fece in fretta la valigia, poi uscirono dalla
stanza, trovando già tutti nell’ingresso.
Con lo sguardo basso e l’umore ancora più
in basso, i sei salirono sulla limousine che li portò
all’aeroporto.
Nessuno proferì parola per tutto il tragitto. Tom
stringeva la mano di Eleonora che aveva i denti serrati per lo sforzo
di trattenere le lacrime; Roxi e Gustav erano abbracciati e lui le
accarezzava i capelli; Bill e Georg si guardavano le ginocchia,
giocherellando con le dita. Nessuno dei quattro voleva andarsene,
né tanto meno le ragazze volevano lasciarli andare.
Tuttavia, all’aeroporto, fu chiaro a tutti quanti
che non si sarebbe potuto fare altrimenti.
____________
Poveretti..
vabbè che volete farci lo sapete quanto sono crudele!!!
Il titolo di questo
capitolo, ' ancora un giorno di te ' è anche il ttolo di una
canzone di Nek.. questo per dirvi da dove l'ho preso e per suggerirvi
di ascoltare questa (ma anche altre) sua canzone^^
Ok, ora i ringraziamenti:
jolly24
:Grazie! Leggerò la tua ff, solo non so quando! Troppi
impegni.. ma la leggerò PROMESSO!!^^
eddy
:scusa se ho aggiornato dopo così tanto tempo ma c'erano le
vacanze di Pasqua in mezzo e.. mi sono presa una vacanza anch'io dal
pubblicare!!
tesorinely
:eh sì si erano ritrovati ma ora.. chissà!
Muhahahah!!! Me crudele..
Grazie
anche a chi legge senza commentare!!!
Ci vediamo al prossimo
capitolo!!! Bacioni!!!!
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Capitolo 25 *** I'm with you ***
CAPITOLO 25– I’M WITH YOU
All'areoporto, Bill e Georg si sedettero ad aspettare, Tom
buttò a terra la valigia e abbracciò Eleonora
prendendola per la vita, mentre lei gli stringeva le spalle
assaporandone il profumo.
-Questa volta ti chiamerò.. resteremo in contatto..
-le disse
-Promettilo..
-Te lo prometto.
A questo punto la rossa scoppiò a piangere, non ce
la faceva più.
Tom la strinse più forte e chiuse gli occhi.
Perché se ne doveva separare di nuovo?
-E’ strano..
-Cosa? –chiese Eleonora fra le lacrime
-Dicono sempre che l’amore è il
sentimento più forte che lega due persone, indistruttibile,
bla, bla, bla... allora perché ci dobbiamo separare? Non sai
quanta voglia avrei di gridare al mondo che ti amo, che voglio stare
con te, che non me ne frega un cazzo dei concerti, del successo..
perché senza te nulla di tutto questo ha senso.
-Tom.. –riuscì a dire solo questo e a
piangere ancora più forte. Nessuno le aveva mai detto parole
più belle –Tom, ti amo, ti prego non lasciarmi..
-Se potessi..
Ma una voce di donna registrata annunciò
l’arrivo dell’aereo. La odiavano quella voce.
-Ti chiamo.. ti chiamo appena arrivo..
-Ok..
-Ti amo.
-Anch’io ti amo..
Si diedero un lungo bacio mentre, puntuale, partiva il secondo
richiamo per i passeggeri.
Eleonora salutò e abbracciò gli altri
tre ragazzi.
-Ciao, Georg..
-Ciao, Ele –le disse per poi abbracciarla
-Bill! Ciao, ‘amicheccio’ mio..
-Ciao, ‘amicheccia’.. –anche lui
l’abbracciò
-Ciao anche a te Gustav
-Ciao, stammi bene, mi raccomando –e
abbracciò anche lui.
Anche Roxi nel frattempo aveva abbracciato e salutato tutti,
in particolare Gustav.
-Gus, io..
-Roxi, ci rivedremo e presto, te lo prometto.
-Ok.. ti amo
-Anch'io ti amo.. non dimenticarlo
-Non lo farò
Gustav prese fra le braccia la bionda per poi baciarla
dolcemente, mentre lei piangeva.
Le due ragazze guardarono i quattro salire svogliati
sull’aereo. In cima, tutti si voltarono: Bill e Georg
salutarono con la mano, le facce erano tristi, ed entrarono. Tom e
Gustav, invece, si impalarono lì, a guardare le loro
rispettive ragazze (che ricambiavano tale sguardo, pieno di tristezza e
desiderio) finché un hostess non venne a rimproverarli
perché stavano bloccando la fila; allora si voltarono e si
diressero ai loro posti, i gemelli vicini e Georg e Gustav vicini a
loro volta, tutti e quattro di fronte.
Gustav ripensò a quegli ultimi minuti di Roxi, a
quegli occhi gonfi che non smettevano un attimo di lacrimare sulle
guance, non umide, zuppe.
L’aveva abbracciata, l’aveva baciata, ma
il momento della separazione era arrivato. Aveva cercato di non perdere
neanche un secondo di lei, osservando i suoi capelli lucidi,
scintillare mentre abbracciava gli altri suoi tre amici per salutarli..
chissà quando si sarebbero rivisti. Certo lui le aveva
assicurato che sarebbe stato presto, ma nessuno poteva dirlo con
certezza.
Guardò Tom, che fissava con una faccia da funerale,
il paesaggio fuori dal finestrino, senza vederlo.
Pensava a Eleonora, a quanto l’amava. A quanto era
ingiusto partire, non vederla per chissà quanto.
Era stanco, quella notte non aveva dormito un
granché (e ti credo..). Si accomodò meglio sul
sedile e chiuse gli occhi, lasciando la testa penzolante verso il petto.
Voleva ancora un po’ di tempo con lei, anche solo un
minuto, non importava. Ma la rivoleva adesso.
Stress e voglia di fuggire dalla dura realtà sono
peggio di diecimila sonniferi messi insieme: dopo poco, Tom si
addormentò e, inconsciamente, poggiò la testa
sulla spalla del fratello.
Bill lo guardò sorpreso, poi capì che
stava dormendo.
Menomale,
pensò, ne
aveva bisogno. Guardò Gustav per vedere se
anche lui si fosse addormentato.
Il biondo teneva lo sguardo basso, ma non dormiva; Georg
invece fissava il soffitto, senza espressione.
Il moro non lo dava a vedere, ma era un po’
preoccupato della sorte dei Tokio Hotel come band. Né Tom,
né Gustav erano contenti di partire e chissà
quante volte avevano maledetto il loro lavoro, e Georg sembrava sempre
più scocciato di tutti questi viaggi.
Certo ci sono cose molto più importanti del
successo ma, al di là di questo, a lui piaceva comporre
musica con i ragazzi. E se si fossero sciolti, che avrebbe fatto?
No, non ci voleva pensare ora. Appoggiò la testa su
quella del gemello e si addormentò a sua volta, sognando
spade enormi che dividevano in quattro un poster gigante
dell’album Schrei; queste quattro parti venivano pio
sistemate lontane fra di loro. Ognuna aveva raffigurato sopra uno dei
componenti della band.
Quando si svegliò, scoprì di avere la
testa appoggiata a un cuscinetto che probabilmente gli aveva messo Tom,
il quale ora era sveglio e aveva ripreso a guardare fuori dal
finestrino, tutt’altro che allegro; Georg e Gustav dormivano.
Bill pensò bene di tirare una cucinata al rastaro,
che si girò e gli disse in tono burbero –che cazzo
fai?
-Oh, scusa, eh..
-No, scusa te, fratellino.. sono un po’ nervoso.
-Ti capisco –Tom gli fece un leggero sorriso e
tornò a guardare fuori.
Un quarto d’ora dopo, l’aereo
atterrò nell’aeroporto di Marsiglia dove, due
giorni dopo, avevano il concerto.
I ragazzi furono sballottati in un'altra limousine: Georg era
nervoso per essere stato svegliato così di soprassalto,
Gustav e Tom per motivi sentimentali ormai ben noti e Bill era sfinito
(essendo il leader, era lui, insieme ai manager, che pianificava tutto
e, alla lunga, era veramente snervante).
Almeno i letti (come al solito matrimoniali, per stare
più larghi) delle quattro camere in albergo, erano
comodissimi e ognuno aveva la propria stanza.
Bill e Georg si addormentarono appena toccarono i letti,
mentre Tom chiamò Eleonora, come promesso
-Pronto? –rispose una voce femminile ma piuttosto
nasale dall’altra parte
-Amore mio! –la salutò lui.
A Eleonora quasi saltò via il cuore. Tom
l’aveva chiamato ‘amore mio’...
-C-ciao... allora sei.. arrivato?
Che domanda
idiota.. certo! Altrimenti non ti avrebbe chiamato!
commentò puntuale la vocina..
Ma la smetti!
Ci vuoi parlare te?
Mmm.. magari!
Sognatelo!
-Sì.. questo posto non posto non mi
piace.. parlano tutti in francese!
-Be’ cosa ti aspettavi??
-Non lo so.. tedesco!
-Ceeeerto –lo prese in giro lei
-A parte quello.. non mi piace perché sono lontano
da te..
Tom sentì la ragazza tirare piano su col naso
-Eleonora.. stai piangendo?
-Nonononono –rispose lei asciugandosi le lacrime.
Grazie al cielo non poteva vederla.
Ma Tom sospirò: aveva capito ugualmente che la
ragazza era in lacrime –Sai cosa odio di più? Che
non posso venire a consolarti.. tu stai piangendo e io sono lontano
anni luce..
-Ma no! Io non sto piangendo.. comunque.. il.. il concerto
c’è dopodomani vero?- chiese lei, cercando di non
far tremare la voce, per cambiare discorso.
-Sì.. –disse Tom che stava ancora
pensando al pianto della rossa.
-E domani invece fate le prove?
-Esatto.. occupano un sacco di tempo.. tutto il pomeriggio a
provare... ma cambiando discorso.. tu che hai fatto invece oggi?
Eleonora rifletté. Non poteva dirgli che dopo
essere tornata a casa aveva pianto abbracciata Roxi (che piangeva a sua
volta) sul divano e che aveva smesso solo un quarto d’ora fa
per andare ad annusare le coperte dove il rastaro aveva dormito
lasciando il suo buon profumo..
Comunque la conversazione fu interrotta da Roxi, che
entrò come una furia nella stanza dell’amica
-ELEONORAAAAAAAAA!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Roxi?! Ma che ti strilli???
-E’ successa una cosa stupenda!!
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Ti devo raccontare tuuuuttoooooo!!!!!
-Non puoi aspettare un attimo? Sono al telefono..
Intanto Tom dall’altra parte, rideva
-Che hai da ridere? –gli chiese
-Roxi non cambierà mai! –disse lui che
aveva riconosciuto la proprietaria dell’altra voce
-No, putroppo..
-Insomma sbrigati!!! Ti devo raccontare!!!!! –e Roxi
prese a saltare come una pazza per tutta la stanza
-Tom, scusa, ma se non l’ascolto, quella non mi
dà pace..
-Non preoccuparti! Ci sentiamo domani..
-Ok..
-Ah, Eleonora?
-Sì?
-Ti amo.
-Anch’io ti amo, Tom.. ciao..
Tom riattaccò, ma fece in tempo a sentire Roxi
urlare: –GLI HAI DETTO TI AMO??????????????
Sorrise e, girandosi a pancia in giù, si
addormentò con il telefono ancora in mano.
**
-GLI HAI DETTO TI AMO?????????????????? –urlò Roxi
mentre Eleonora riattaccava
-Sì.. –rispose quella sorridendo e
diventando rossa come un peperone
-ODDIOOOOO!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
-Roxi, non urlare, ti prego!!!
-Ok.. AAAAAAAAAA!!!! Gli hai detto ti amoooo!!!!!!!!!!
-Aiuto..
-Ma anche lui te lo ha detto vero? ..Certo, gli hai detto
‘anche io ti amo’... AAAAAAAAAA!!
-Sì.. e in italiano!
-Ma allora ha veramente imparato l’italiano per te!!
-Sì!!
-AAAAAAAAA!! Che carino!!!
Eleonora rise e cominciò a mordicchiare imbarazzata
il bordo della federa del cuscino del letto (dove lei era seduta a
gambe incrociate)
-Comunque.. anche io e Gustav ci siamo detti ti amo!!!
-No!! Veramente??? Wowwwwwwwww!!!!!!
-Sì.. prima io, però!
-Che audacia!!!!! Sono contentissima per voi!!!
-Ehehe!! –anche Roxi era diventata rossa
-Ma.. qual era la cosa così tanto urgente di cui mi
volevi parlare? –le chiese stando attenta a non far trapelare
quella punta di seccatura, che però c’era: sarebbe
potuta stare di più al telefono con Tom!
-Ah, sì!! AAAAAAAAAAAAA!!! Gustav mi ha
telefonato!!!! Abbiamo parlato fino a adesso e ti voglio raccontare
tuuuuuuuuutto!!!!
-Ok, vai!
-Mi ha chiamato lui, mi ha chiesto come stavo.. io gli ho
risposto che stavo male, mi manca troppo.. lui mi ha detto che non devo
piangere, che mi è sempre vicino, anche se non
c’è.. questa non l’ho capita molto,
comunque.. poi mi ha detto che domani mi richiamerà verso
sera, a quest’ora perché si devono svegliare
prestissimo e hanno tutto il pomeriggio occupato dalle prove e..
-ROXI!!!!
-Poi dici a me di non strillare.. che c’è?
-Mi è venuta un’ideona.. andiamo al
concerto!
-Coooosa??
-Sì, facciamo loro una sorpresa!
-Ma sei matta??
-No.. innamorata! Dai, domani compriamo i biglietti per il
volo e partiamo!
-Ce ne saranno rimasti?
-Be’.. possiamo sempre provare, no?
-Mmm.. è una follia.. giusto, giusto nel nostro
stile!
-Appunto!
-Ma come facciamo con l’Università?
Abbiamo già perso molte lezioni..
-Ok ascoltami: da una parte c’è Gustav...
dall’altra la De Simons, che più che
all’Università, farebbe bene a insegnare ai
rospi.. dove vuoi andare?
-GUSTAV!!!
-Lo vedi? Allora ci stai??
-Mmm.. ... ...
Sìììììììììì!!
-Perfetto!!!!!!!!!!!! Domani si parteee!!! Prenoti tu o io per
l’albergo?
-Io!
-Però non uno troppo lussuoso naturalmente..
-AAAAAAAAAAAAAAAA! Faccio la valigia!!! –e la
ragazza corse in camera sua sbattendo la porta
Eleonora sorrise.. dopodomani avrebbe rivisto Tom..
Però prima doveva fare un’ulteriore chiamata..
-Pronto?
-Bill?
- Ohy, ciao Eleonora! Dimmi –rispose il moro
soffocando uno sbadiglio, dato che il telefono lo aveva appena
svegliato.
-Senti.. lo sai che io e Roxi siamo pazze, giusto?
-Sì
-Ok.. non è che al concerto, appena ci vedi ci puoi
mandare qualcuno che abbia i biglietti, che ce li possa dare?
Naturalmente paghiamo, è che ormai quelli messi in vendita
normalmente, saranno già finiti e non sapevo a chi altri
rivolgermi..
-No, no, aspetta frena.. -Bill credette di essere ancora mezzo
addormentato e si mise a sedere -di che concerto stai parlando?
-Quello di dopodomani
-E tu e Roxi..??
-Sì!
-Oh, ma è.. pazzo! Però fantastico: Tom
e Gustav saranno strafelici!
-Ecco è questo il punto.. loro non lo sanno.. e non
lo devono sapere.. è una sorpresa!
-Ah, ho capito! Bell’idea!
-Comunque.. allora va bene per quella storia dei biglietti?
-Oh, ma voi entrate gratis
-No, Bill, ti prego, già che quando andavamo fuori
pagavate sempre voi, ora anche il concerto, no!
-E invece sì! Lo dirò a Saki, la nostra
guardia del corpo che vi saprà riconoscere sicuramente
-No, Bill!
-Sì invece! E non discutere!!
-Ufffffffffffffffff.. allora grazie..
-Di niente! Ok, allora a dopodomani!
-Sì e acqua in bocca!
-Sarò muto come un pesce affogato!
-Eh?
-Niente, lascia stare.. ciao, ciao!
-Ciao!
Era fatta! Doveva resistere solo un altro po’ e poi
di nuovo con lui..
Fece la valigia scegliendo con cura i vestiti da indossare per
il concerto, poi si rimise sul letto, dove si addormentò
stringendo il cuscino al petto e sognando Tom.
**
Roxi era agitatissima, correva a destra a manca: non sapeva cosa
mettere in valigia! Come si sarebbe vestita? Minigonna o jeans?
Scollatura o top? No, top, no iniziava a fare fresco ormai..
Decise di infilare mezzo armadio nella valigia, avrebbe deciso
sul momento cosa mettersi.
Invece chiamò il numero informazioni francese.
-Desiderez-vuos?-gli
rispose una voce maschile
-Emh.. Parla italiano?
-Attendez..
Dopo cinque minuti buoni, alla voce maschile si
sostituì una di donna.
-Desidera?
-Oh, grazie al cielo! Dunque.. sa dirmi un hotel poco costoso
nel centro di Marsiglia?
-Be’ in centro è difficile trovarne uno
economico, comunque.. il Paris è piuttosto economico,
cinquanta euro al giorno vitto e alloggio inclusi. Prezzo uguale anche
per le matrimoniali, mentre se ne sceglie due singole
pagherà il doppio
-Perfetto, mi può dare il numero?
-07 38975834
-Grazie mille, arrivederci
-Arrivederci
Roxi copiò sul telefono il numero appena scritto
sul foglietto di carta e, quando le risposero, chiese come al solito se
c’era qualcuno che parlava italiano
-Oui.. je
.. parlare poco però..
-Certo, certo.. comunque volevo prenotare una camera
matrimoniale per due notti e tre giorni..
-Trois
giorni.. deux
notti.. oui,
c’est possible. Quali giorni ?
-I prossimi tre a partire da domani pomeriggio.
-Oui,
très bien. Merci.
-A voi.
E Roxi riagganciò. Poi ci pensò un
attimo: aveva prenotato, sì, ma i biglietti per
l’aereo?
Ma quei biglietti DOVEVANO esserci, quindi..
Anche lei si addormentò, con ancora i vestiti
addosso.
Stava facendo un sogno talmente bello di lei e Gustav insieme che
quando Eleonora la svegliò la mattina dopo, quasi la
mandò a quel paese.
-No, lasciami dormire...
-No che non ti lascio dormire! Aereo? Francia? Gustav? Tom? Ti
dice niente tutto questo?
La ragazza balzò in piedi, sveglissima
–la colazioneee!! Forza, muoviti, facciamo tardi! Non
sappiamo neanche se c’è il volo.. speriamo bene
perché per l’albergo ho già prenotato..
-Cosa?! –chiese la roscia seguendo l’altra
in cucina
-Be’.. sì.. ma tanto il volo ci
sarà sicuramente, no problem.. life is now..
-Oddio.. vabbè, ormai lo so, con te è
sempre così..
-Io sono la matta per eccellenza, lo sai, no?
-Sì purtroppo..
-Bene! Allora.. facciamo colazione, io mi vesto e poi andiamo
-Ok..
E tutto filò secondo i piani di Roxi e trovarono
anche il biglietto.
-..E parte fra un quarto d’ora.. MITICO!!
–esclamò Eleonora
-Stiamo per partire.. AAAAAAAAA!!!!
Un quarto d’ora dopo, l’aereo
arrivò puntuale e le ragazze vi salirono sopra.
-Dunque, arriveremo verso le dieci, ora in cui più
o meno ci chiameranno Tom e Gustav.. ma noi non diremo loro che siamo
qui!–ragionò Eleonora
-No, infatti! –convenne Roxi
Le due sorrisero soddisfatte e si infilarono i rispettivi mp3.
Inutile dire che ascoltarono solo Tokio Hotel.
Quando scesero, presero un taxi diretto al loro albergo e,
mentre viaggiavano, il cellulare di Roxi suonò.
-Oddio, è Gustav!!!!! Che faccio????
-Mmm, fammi pensare... aspetta, aspetta, aspetta.. ah,
sì! Devi rispondere!... che domande intelligenti che fai,
Roxi.
-Ok.. allora rispondo.. Pronto?
-Roxi!
-Gus, ciao!
-Come va?
-Va.. va tutto bene! Allora, emh.. domani hai il concerto!
-Sì.. ma sinceramente non m’importa
molto.. preferirei stare con te
-Presto saremo insieme di nuovo..
-Lo spero tanto.. comunque tu che mi racconti?
-Emh.. sono su un taxi e.. –ma si bloccò
grazie alla gomitata di Eleonora –emh.. sai, non mi andava di
tornare a casa a piedi!
-Scansafatiche! –la prese in giro lui
-In persona!
I due risero per poi perdersi in parole dolci come ogni coppia
di innamorati.
Eleonora a quel punto mise rette mich al
massimo, per cercare di non sentire. Fu molto sollevata quando Roxi
riattaccò.
-Che carino che è!!
-E’? –chiese Eleonora rimettendo il mp3 a
volume normale
-Dicevo che Gus è carinissimo.. comunque.. hanno
finito le prove, quindi anche Tom ti chiamerà presto!
-Già –Eleonora si girò verso
il finestrino per evitare di mostrare un sorrisetto.
Arrivate all’ albergo, pagarono la corsa e si
diressero nella stanza loro assegnata.
-Chi si lava per prima? –chiese Roxi poggiando la
valigia (enorme) sul letto matrimoniale.
-Tu! Mi squilla il cellulare!
Roxi alzò i pollici facendo l’occhiolino
all’amica e andò a farsi una doccia, mentre
Eleonora rispondeva, con il cuore a mille.
-Pronto?
-Eleonora..
-Ciao, Tom! Come stai?
-Bene, bene, grazie tu?
-Anch’io.. come sono andate le prove?
-Umh.. bene, bene, grazie..
-Sei agitato per il concerto di domani?
-Non è che me ne importi più di tanto..
un po’ sì ma non eccessivamente.. per esempio non
faccio come fai te quando mi vedi perché sei agitata!
-E che farei io??
-Ahh, meglio che non te lo dico è moooolto
imbarazzante..
-Ah sì? Vedremo che farai te la prossima volta che
mi vedi! Di sicuro molta più scena di me..
-Hai in serbo qualche sorpresa??
-E chi può dirlo..
-Così mi tieni sulle spine!
-Lo so!
Tom sbuffò, Eleonora rise.
-Tu invece che hai combinato oggi?
-Nulla di ché.. –disse lei con fare
innocente, ma ormai Tom la conosceva troppo bene
-Mi nascondi qualcosa..
-Chi? Io? Noooooooo! –e soffocò una
risata -comunque adesso devo andare, Roxi ha appena finito la doccia,
è il mio turno! –gli spiegò mentre
l’altra, avvolta da un asciugamano, usciva dal bagno
-Ok.. però devo scoprire cosa stai tramando!
-Lo scoprirai molto presto! Ciao amoruccio mio!
-Se se.. ciao ‘amoruccia’
Eleonora rise, salutò ulteriormente il ragazzo e
chiuse il telefono.
-Roxi.. vado a farmi la doccia.. ordini il servizio in camera
intanto?
-Jaaaa!
-Perfetto.. a dopo!
**
Chissà cosa
mi nasconde quella matta! pensò Tom dopo aver
attaccato il telefono.
Fece scorrere velocemente tutte le immagini salvate nella
memoria del cellulare, per poi arrivare alla sua preferita: quella che
aveva scattato di nascosto a Eleonora. La ragazza stava ridendo,
tappandosi la bocca con una mano. Gli piaceva così tanto..
Sarebbe rimasto molte ore a guardarla ma Bill lo
chiamò.
-TOOOOMIII!! Vieni!!! Dobbiamo andare al ristorante! Sbrigati
a vestirti!
Tom si chiese perché dovessero andare a mangiare
fuori, era stanco morto, ma tanto non valeva la pena di discutere,
così iniziò a vestirsi.
____________________________
Ciaooooooo!! Piaciuto
questo capitoluzzo?? Spero di sì..
Ringrazio:
tesorinely
jolly24
Nel prossimo vedremo Tom fare una cosa moooooooolto carina per
Eleonora.. senza sapere che lei lo stava guardando.. hihihi!!! ..cosa
non ci si inventa per queste FF!!Ah volevo dirvi.. mancano 3 capitoli
alla fine.. e vi giuro, mi dispiace!!:(:(:(
Comunque.. Ci vediamo
presto!
|
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Capitolo 26 *** FÜR DICH ***
Eccomi!!
Scusate il ritardo ma il mio computer aveva circa 38758470157 virus e
quindi l'ho potrato a fargli dare una pulitina.. ora è tutto
ok, ed ecco il nuovo capitolo:
No, prima una cosa!
La canzone che compare
in questo capitolo non è dei Tokio Hotel, ma di Lukas
Hilbert (lo stesso di Sex)
I ringraziamenti alla
fine e.. Buona lettura!!
_________________________________________________
CAPITOLO 26 – FÜR DICH
-Cosa mi metto?? COSA CAVOLO MI METTOOOO????
-Roxi stai calma! Ma perché non te li sei scelti a
casa i vestiti invece di portarti tutto l’armadio?!
-Ero un po’ indecisa..
-UN PO’?
-Un po’ tanto..
-Appunto..
-Aspetta un attimo.. –Roxi era diventata tutta
pallida
-Cosa? –chiese Eleonora preoccupata
-AAAAAAAAAAAAAAAAA! Non abbiamo i biglietti per il concerto!!!
Oddio, come facciamo?????AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Roxi, calmati, ho parlato con Bill, ci fa entrare Saki! Qui
se non ci penso io..
-Ma te sei una grande!!!!!!! ..ok, torniamo ai miei vestiti!
Questa? –e mostrò alla rossa una canottiera blu
-Roxi l’estate è passata da un pezzo..
-E te come ti vesti?? Anzi, vestiti prima te e poi mi aiuti!
-Ok..
Eleonora indossò una felpa nera con delle stelle
fucsia sopra e dei jeans strappati in più punti color
nero-grigi con una cinta dello stesso colore delle stelle.
-Uhm, bello! –commentò Roxi
-Secondo me, ti starebbero bene questa.. questi.. e questa!
–e porse all’altra una felpa con la cerniera
celeste, dei pantaloni neri a tubo e una cintola celeste e bianca.
-Sììììì!
–Roxi s’illuminò –è
perfetto, ti adoro!
-Sì, ma ora sbrigati! Anche se ci fa entrare Saki
non è detto che non finiamo in ultima fila!
-Ok..
Indossarono la scarpe, si truccarono, si sistemarono i capelli
e partirono con un taxi.
Dopo circa un quarto d’ora, arrivarono nel luogo
prestabilito: era già pieno di fan!
Le due amiche si misero in fila, ma Saki fu gentilissimo:
appena le vide, le fece passare avanti a tutte le altre (che le
guardarono con profondo odio) e, anche se le due cercarono di dargli i
soldi del biglietto, l’uomo rifiutò e le spinse
dentro.
C’erano un sacco di ragazze, da quelle imbacuccate
fino al midollo, a quelle che sembravano aver scambiato il posto per
una spiaggia; alcune erano tutte vestite di rosa stile confetto, altre
piene di borchie, spuntoni, teschi e braccialetti; altre ancora
portavano cappelli, cravatte, orecchini in contrapposizione ad alcune
che sembrava stessero andando in chiesa.
Una cosa però era comune: urlavano tutte in coro
come matte ‘Volgiamo la band! Volgiamo la band!’ e
la cosa era piuttosto stressante, soprattutto per il fatto che la
durarono tutte le sei ore che le dividevano dall’inizio del
concerto.
Anzi, quando sul palco iniziò un gioco di luci,
come avviene quando sta per salirvi qualcuno, urlarono ancora di
più, neanche qualcuno le stesse squartando.
I ragazzi non si fecero attendere molto e
salirono sul palco salutando.
Roxi ed Eleonora guardarono i rispettivi fidanzati, poi si
guardarono fra loro e si scambiarono un sorrisetto.
Iniziarono con Leb die Sekunde, poi Spring nicht,
unendlichkeit, 1000 Meere, Forgotten children, ready set go!, Scream,
Wenn Nichts Mehr Geht, Schwarz, Hilf Mir Fliegen, In die Nacht e molte
altre.
Ma, alla fine, successe una cosa insolita..
Bill cominciò a parlare, in inglese, e disse
–Bene! Grazie mille a tutti!! Ora c’è
una novità.. –e guardò il fratello che
gli sorrise teso mentre gli strilli delle fan erano alle stelle
–.. per la prima volta, Tom canterà da solista!
Il pubblico, che evidentemente aveva capito, quasi perse la
voce a causa dell’urlo che fece.
Anche Eleonora e Roxi avevano capito
-Cosa????? Oh, mio Dio! AAAAAAAAAA!!
-Ehi, quello è il mio urlo! –la prese in
giro Roxi
-Ma hai capito cosa ha detto Bill??
-Sì!! Goditelo!
-Ma..
-Ssssht! –le disse Roxi, perché il
rastaro stava per parlare, sempre in inglese (anche se il suo era un
po’ più scarso di quello del fratello)
-Emh.. bene.. ecco.. ora canterò una canzone fatta
da me.. la vorrei dedicare a Eleonora.. la mia ragazza.. si chiama.. ich liebe dich..
siate clementi, è la prima volta che canto davanti a tante
persone! – le fan erano rimaste un po’ deluse
quando Tom aveva annunciato di avere una ragazza, ma ora erano tornate
a strillare come matte.. il rastaro cominciò.
Cantava bene, forse non come Bill, ma bastò a far
commuovere Eleonora, anche perché le parole di quella
canzone erano così dolci..
Ausgerechnet mir muss
das passieren
Wir haben 1999
und ich altes Trottelgesicht hab mich verliebt
Ich sitz hier
vor deinem dummen Foto
Und bemerk
immer wieder wie hübsch du eigentlich bist
Und wenn ich
hoch guck
Seh ich den
Telefonhörer und ich denk mir
Ich heb ihn ab
und ich ruf dich an
Und ich sag's
dir einfach
Ist doch die
einfachste normalste Sache der Welt
Vorher, vorher
rauch ich noch 'ne Zigarette
Meistens rauch
ich dann zwei oder drei Schachteln
Und halt die
Klappe
Ne, du bist
nicht nur hübsch
Du bist mehr
für mich
[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere
siamo nel 1999 e quel vecchio ha lasciato che ci innamorassimo
sto qui, davanti alla tua foto sbiadita
e penso all'infinito quanto sei bella
e se io fossi alla tua altezza
vedrei il telefono e m'immaginerei
la smetterei e ti telefonerei
non è facile anche se è la cosa
più normale del mondo
fumo,fumo e poi prendo un’altra sigaretta
devo fumare e dopo prendo altri 2-3 pacchetti
e mi fermo
no, no tu nn sei solo carina
sei di più per me]
Ich liebe dich
[ti amo]
Fast kommt es mir wie
eine Krankheit vor
Nimmst du meine
Hand dann denk ich
Es muss wohl
Fieber sein
Ja ja ich weiss
das geht ja auch wieder weg
Doch ich will
das danach Freundschaft bleibt und nicht bloß Dreck
Oh, bitte lach
jetzt nicht
[questa cosa mi ammala
mi prendi per mano e penso
che deve essere febbre
sì,sì sarà di nuovo una
separazione tranquilla
però voglio che dopo,questa l'amicizia rimanga e
non solo il dolore
oh, ti prego non ridere adesso]
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
[ti amo]
Manchmal spür
ich, dass du mich ohne ein Wort verstehst
Und wenn du mit
mir schläfst, dass sich unter mir
Der Boden dreht
Wir versprechen
uns wirklich keine Ewigkeit
Ach, es kommt
wie es kommen muss
Ich bin zu
allem bereit
Oh, bitte lach
jetzt nicht
[a volte sento che tu capisci una parola per il fatto che sei con me
e se tu dormi con me significa
sotto di me il pavimento si muove
non ci siamo promessi eternità
oh,questo succede così come deve succedere
sono pronto a fare qualunque cosa
oh, ti prego non ridere adesso]
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
[ti amo]
Ausgerechnet mir muss
das passieren
[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere]
Oh, bitte lach jetzt
nicht
[oh,ti prego non ridere adesso]
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Ich liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
Liebe dich
[ti amo]
Ausgerechnet mir muss
das passïeren
[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere.]
Quando finì gli applausi e le grida furono
rumorosissimi, Bill tornò sul palco e raggiunse il fratello,
che intanto stava sorridendo, un po’ imbarazzato.
Tom passò il microfono al gemello che
iniziò a dire qualcos’altro al pubblico.
Probabilmente parlò anche di Tom, visto che a un
certo punto diede una gomitata a quest’ultimo e gli porse il
microfono.
Ma il rastaro non lo ascoltava: stava guardando un punto
preciso tra la folla, una persona. Aveva i capelli mechati di rosso,
ricambiava lo sguardo sorridendo e asciugandosi le ultime lacrime (Non
capita tutti i giorni che qualcuno ti dedichi una canzone
d’amore e annunci a mezzo mondo che sei la sua fidanzata!).
Bill rinunciò a far parlare il fratello, poi,
letteralmente, lo trascinò dietro le quinte per un gomito.
-Bill! Bill, l’hai vista?
-Ah ah.. –annuì lui con un sorrisetto
-Ma che ci fa qui???
-Ma c’è anche Roxi?? –chiese
Gustav
-Sì, l’ho vista
–dichiarò Georg
-E perché non mi hai detto niente??
-La domanda è perché sono qui! E
soprattutto, dobbiamo farle chiamare sennò se ne vanno!!
–fece il rastaro
-Ho già mandato Saki, non preoccupatevi..
–li tranquillizzò Bill
-Oh, bene.. no aspetta ma te sapevi già qualcosa in
anticipo? –chiese Gustav
-Io? Ma quando mai! –Bill si girò
sorridendo.
In quel momento entrò Saki –Prego
–disse facendo entrare Eleonora e Roxi e poi uscendo di nuovo.
Tom e Gustav rimasero incantati. Georg e Bill si guardarono un
attimo
–Noi andiamo, dobbiamo.. fare le prove per il
concerto -fece Bill dirigendosi verso la porta
-Ma se lo abbiamo appena fatto?!- gli fece notare Georg
seguendolo
-Shhhht! -sibilò il moro chiudendo la porta alle
loro spalle
Le ragazze sorrisero mordicchiandosi il labbro inferiore.
Gustav aveva la mandibola sotto le ginocchia dallo
stupore, mentre Tom assunse un’espressione da rincoglionito.
Eleonora, che era più in imbarazzo di Roxi, non se
la sentiva di stare ancora lì a fissare Tom come una cretina
(anche se la cosa non le dispiaceva affatto: quegli occhi erano
troooooppo belli!), così gli si avvicinò e gli
mise una mano sul petto spingendolo indietro verso una porta, con aria
furbetta.
Anche Roxi andò verso Gustav e gli mise un dito
sotto il mento facendogli chiudere la bocca.
-Non sei tanto carino così... ecco, meglio!
Gustav le sorrise –cosa ci fai qui??
-Sorpresaaa! ..Ok, forse dovevo dirtelo appena entrata,
però..
Gustav le prese il viso fra le mani e la baciò
appassionatamente.
-Una sorpresa stupenda..
-Aspetta non è finita.. –e Roxi lo
baciò ancora
-Wow, ma c’è chi sa fare di meglio..
Roxi assunse un’espressione indignata –Ma
come ti permetti?????
Gustav sorrise e l’abbracciò
–scherzavo.. è bello averti qui..
Roxi ricambiò l’abbraccio abbandonandosi
ai gesti dolci che del ragazzo.. che dopo un po’
iniziò a spogliarla..
-Gustav! Ma qui??
-Amore, ti prego.. sto impazzendo.. c’è
un divano comodissimo.. basta chiudere a chiave la porta..
La ragazza lo scrutò un attimo ma poi, sorrise,
ancora in trance per come il ragazzo l'aveva appena chiamata
–E va bene.. ritieniti fortunato.. –e
iniziò a passargli le dita fra i corti capelli
I due risero, poi... poi non ve lo dico!
**
Eleonora si chiuse la porta alle spalle sempre guardando Tom, che
ricambiava lo sguardo.
Si appoggiò con la schiena e attese un
po’, ma il ragazzo non accennava a voler parlare e la cosa
era piuttosto imbarazzante..
-Ok.. ti ho portato di qua almeno avremmo potuto fare qualcosa
di più costruttivo che fissarci come due ebeti.. ma se anche
qui continuiamo così non serve a molto! -fece lei per
rompere il silenzio
Tom le sorrise, poi fece un passo per abbracciarla.
-Così va meglio.. –Eleonora poteva
sentire battere, un po’ più velocemente del
normale, il cuore del ragazzo, ed era una cosa stupenda.
-Mi sei mancata.. –le disse lui tornando a guardarla.
-Anche tu.. –poi sorrise abbassando lo sguardo
–Comunque.. quella canzone era stupenda..
Tom arrossì leggermente –Oh.. emh..
sì.. grazie... era per te.. già che stupido, lo
avrai sentito.. anche se tu non mi avresti potuto sentire, o almeno
così credevo, volevo cantarla..
Eleonora gli mise le braccia attorno al collo, e lo
baciò.
Poi la ragazza scoppiò a ridere
-Che ti ridi??
-Ti ricordi, al telefono quando ti ho detto che avresti
sicuramente fatto più scena di me la prossima volta che mi
avresti vista?
-Sì..
Rise di nuovo –Non puoi immaginare la faccia che
avevi oggi sul palco, quando mi hai vista!
-Perché, che faccia avevo?? Be’ di sicuro
non me l’aspettavo.. ma mi piacciono queste sorprese..
Eleonora fece un sorriso malizioso –Devi ringraziare
anche tuo fratello.. altrimenti non saremmo potute venire..
-Bill?
-Sì.. ha organizzato tutto per farci entrare.. e mi
ha anche fatto incavolare perché non ci ha fatte pagare!
Tom rise, poi l’abbracciò
un’altra volta –Santo Bill..
Eleonora sorrise e appoggiò la testa sulla spalla
del ragazzo, permettendogli di baciarle il collo.
Poi tornò a guardarla –Eleonora?
-Umh?
-Ti amo
____________________________________
RINGRAZIAMENTI
jolly24: grazie mille! Ho iniziato a leggere la tua storia!! Bella mi
piace! Non ho commentato perché sto un po' indietro con i
capitoluzzi.. ma rimedierò presto!!
tesorinely: hihihi, concordo! Un seguito.. non ci sarà mi
dispiace.. continuerò a scrivere, ma altre storie.. mi
dispiace!!!
eddy: Grazie!! Non ti preoccupare^^ sono contentissima anche se leggete
e basta!!
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Capitolo 27 *** SUR LE TOUR EIFFEL ***
Scusate se vi
ho fatto attendere un po'.. comunque eccovi il penultimo capitolo :'(
Il titolo vuol
dire sulla torre eiffel..
I
ringraziamenti alla fine!!
CAPITOLO 27 – SUR LE TOUR EIFFEL
-Perfetto, stasera scegliete voi il locale, dobbiamo festeggiare!
–disse Georg alle ragazze che erano tenute per mano dai
rispettivi fidanzati, passeggiando alla ricerca di un posto dove cenare
(avevano leggermente fame dato che erano le 22 e 30).
-Ma noi qui non conosciamo nulla –disse Roxi
-Perfetto, neanche noi! –dichiarò Bill
-Andiamo a zonzo.. sento che di là
c’è qualcosa.. –fece Gustav
-E’ diventato un sensitivo
–dichiarò Tom in un sussurro perfettamente udibile
che fece ridere tutti.
Alla fine trovarono un ristorante abbastanza retrò,
e decisero per quello.
Fecero le loro ordinazioni ed iniziarono a chiacchierare del
più e del meno.
-Ma in che albergo state? –chiese Georg addentando
una fetta di torta
-Uno qua vicino.. Paris,
o qualcosa del genere.. –rispose Eleonora
-Non lo conosco, probabilmente non ci siamo mai stati..
–ragionò Bill
-Be’ non è certo un hotel a cinque
stelle! –fece notare Roxi
-Perché non venite nel nostro? –chiese Tom
-No –disse Eleonora con fare autoritario
–vi abbiamo già sfruttati abbastanza, grazie!
-Avanti!! –pregò Gustav
-No – disse Roxi
I quattro ragazzi le guardarono male.
-No, mi dispiace! – ripeté Roxi
Quando uscirono dal ristorante (neanche questa volta le due
erano riuscite a pagare la loro parte), i quattro tenevano ancora il
muso.
-Ma la volete smettere?? –chiese Eleonora
-No finché non acconsentirete a venire nel nostro
hotel! –rispose Tom. Intanto Bill aveva chiamato un autista
che li venisse a prendere.
-Non provare a chiamare limousine o robe varie! –lo
avvertì Roxi
-Già fatto.. e naturalmente ci porterà
al nostro hotel, voi comprese
-No, ragazzi.. –implorò Eleonora
-Ma cosa vi costa? –chiese Gustav
-A noi niente! A voi, semmai!
-Ma lo volete capire che noi prendiamo solo matrimoniali e
quindi non fa differenza se c’è una persona in
più o in meno? –fece Tom
-Sì, ma.. –cominciò Roxi, per
essere subito interrotta da Georg –Ma, niente!
Le ragazze sbuffarono, mentre la limousine arrivò.
Bill e Georg salirono, Gustav e Tom guardarono le due ragazze
che però non accennavano a muoversi.
Allora Gustav andò dietro Roxi e la spinse nella
macchina, ignorando le sue proteste.
Tom invece porse la mano a Eleonora, che non la prese. Allora
le andò vicino e la prese in braccio.
-Noooo! Mettimi
giùùùùùùùù!
–gridava lei
Ma lui la fece accomodare dolcemente sul sedile e si sedette
accanto a lei, mettendole un braccio attorno alle spalle. La ragazza lo
guardò malissimo incrociando le braccia, ma lui sorrise,
facendola sciogliere; per resistere alla tentazione di baciarlo, la
ragazza si girò dall’altra parte.
Roxi invece stava già
‘perdonando’ Gustav....
Intanto, Bill e Georg stavano chiacchierando a proposito del
concerto di quel giorno: Eleonora rivide come un film, Tom che cantava Ich liebe dich
per lei e si sentì così stupida a tenergli il
broncio per averle pagato la cena, portata in braccio alla limousine e
ospitarla nel suo albergo a cinquemila stelle..
Gli prese la mano che le teneva penzolante sulla sua spalla.
Tom si girò verso di lei, che gli sorrideva. La ragazza
allungò il collo e gli diede un bacio a fior di labbra, per
poi appoggiare la testa sulla sua spalla. Il ragazzo
appoggiò il capo su quello di lei e le mise
l’altro braccio attorno alla vita mentre la roscia stringeva
fra le mani la stoffa della sua felpa XXL.
Improvvisamente, tutti e due avrebbero voluto che quel viaggio
non finisse mai.
Ma le cose belle non durano e, dieci minuti dopo, eccoli tutti
e sei davanti a un lussuoso albergo del centro.
I quattro presero le rispettive chiavi e salirono fino
all’ultimo piano, dove vi erano le loro stanze.
-Ok, allora buonanotte ragazze –sbadigliò
Bill
-‘Nottte.. –fece Georg
-Notte! –dissero in coro le ragazze ma non li
lasciarono andar via senza dar loro due baci sulle guance, cosa che poi
fecero anche l’una con il ragazzo dell’altra
-Comodo il letto.. –fece Roxi una volta in camera,
sedendosi su un grande letto con delle lenzuola bianche.
-Già.. sono stanco morto..
–annunciò Gustav scaraventandosi sullo stesso
letto.
-Ma come sei stanco?? –chiese Roxi accomodandosi
sopra di lui
-Roxi..
-E che non ce la fai a farlo due volte in un giorno?? (ND:
scusate la battuta oscena..)
-Cosa?? –Gustav era un tipo piuttosto orgoglioso in
questo ‘ campo ‘ ..-Ora ti faccio vedere!
–Punzecchiandolo come solo Roxi sapeva fare, lo aveva
svegliato!
..Ed ecco un’altra notte passata insonne..
**
-Che bello fuori! –disse Eleonora non appena fu in camera con
Tom.
-Aspetta.. –e il rastaro aprì la porta
finestra così da permetterle l’ingresso nel
balcone, dove si recarono entrambi.
La ragazza appoggiò le mani sulla ringhiera e
guardò Tom: quella scena le ricordava una sera, quando erano
andati al mare.. anche quella volta erano andati in balcone a guardare
le stelle.
Tom le sorrise, anche lui se ne ricordava. E infatti,
l’aveva pensata tante volte, il giorno precedente, mentre
stava seduto su quel balcone a fumare sigarette. Ormai aveva quasi
smesso, ne fumava solo una ogni tanto.
Si avvicinò alla ragazza e la strinse a
sé. Dopo un po’ le alzò il viso e le
diede un bacio.
La ragazza, quando si staccarono, gli poggiò una
mano sulla guancia e gli sussurrò –Tom.. ti amo..
–non si era ancora abituata bene a dire quelle parole, ma
ogni volta che guardava quegli splendidi occhi le esplodevano dentro.
Tom le regalò uno dei suoi sguardi più
dolci e piegò il viso, fino ad arrivare alle labbra della
ragazza.
Si staccò un attimo per sussurrarle
–anch’io.. –poi la prese in braccio e la
portò fino al letto, dove la poggiò dolcemente
per mettersi sopra reggendosi sui gomiti. Le baciò il collo
mentre lei giocherellava con i suoi rasta.
Iniziarono a spogliarsi.. e di certo quella notte non la
passero dormendo..
**
La mattina dopo, istintivamente tutti si recarono nella hall
dell’albergo, come ai vecchi tempi.
-Programmi per oggi? –chiese Georg riavviandosi i
capelli, appena lavati, piastrati, laccati e lucidati.
-Mmm.. non lo so.. voi ragazze alle dieci massimo dovete
passare a prendere le valige nel vostro albergo vero? –chiese
Tom e le due annuirono
-Allora facciamo un giro là intorno
–suggerì Bill
-Oppure andiamo da un’altra parte e un po’
prima delle dieci torniamo –disse ancora Gustav
-Buona idea! –convenne Eleonora seguita subito a Roxi
-Ok.. dove volete andare? –chiese Tom
-Dobbiamo scegliere noi? –domandò Roxi
-Certo! –incoraggiò Georg
-Un posto a caso, uno qualsiasi –fece Bill. Le due
ragazze si guardarono.. avevano sempre desiderato andarci.. ma era
lontano e soprattutto non gratis.. e in più Tom e Bill
soffrivano di vertigini.. cioè finché
è un balcone va bene, a viaggiare in aereo ormai erano
abituati.. ma in cima alla Torre
Eiffel!
-Allora? –chiese Gustav
-Mmm.. bo.. Non lo sappiamo..
-Fate voi..
I quattro si guardarono straniti
-Dite, dite, non preoccupatevi..
–incoraggiò Bill
-No.. davvero, non abbiamo idee –fece incerta
Eleonora. Tom incrociando lo sguardo della ragazza, alzò un
sopracciglio.
Orami i ragazzi avevano capito che qualcosa frullava nella
mente delle altre, così le due decisero di cambiare
strategia –E’ troppo lontano..
–cominciò Roxi
-Troppo faticoso.. –aggiunse Eleonora
I quattro le guardarono come si guardano due alieni che non
riescono a capire la tua lingua –Ragazze, se ci diceste DOVE..
-No, no, no, non fa niente –disse Roxi mentre
Eleonora scuoteva la testa
I ragazzi sospirarono e cominciarono a fissarle..
-Ok, ok! –fece Roxi –ve lo diciamo!
-Alleluia! –Tom alzò le braccia in segno
di vittoria
-La Torre Eiffel –dichiarò Eleonora. Tom
abbassò piano le braccia fissando la rossa
–Q-Quella cosa alta.. altissima.. a forma di piramide?
Bill intanto era impallidito
-Quella cosa altissima a forma di piramide
–confermò lei –ma non fa niente, non
andiamoci, tanto è troppo lontano..
-No.. Andiamo! –esclamò il rastaro
riprendendosi
-Cos..? –cominciarono le due
-Si va a Parigi! –annunciò Bill, anche
lui ripresosi e afferrando il telefono mentre Gustav prendeva per mano
Roxi e Georg sorrideva.
-Ma voi non.. non soffrivate di vertigini? –chiese
la rossa ai gemelli. Gustav soffocò una risata maligna
ricevendo una gomitata da Roxi
-Be’ sì ma.. non fa niente! E poi basta
che non guardo giù.. E’ tutto ok!
–rispose Tom
-Lo stesso vale per me! –si aggiunse Bill
staccandosi un attimo dal cellulare
-Sarà.. ma guardate che possiamo anche non andare..
giusto Roxi? –la ragazza annuì
-No, veramente, è tutto apposto!
–insisté il rastaro.
-Ok, ragazzi, fra mezz’ora ci viene a prendere il
jet privato.. in un’altra mezz’ora saremo a
destinazione.. fatevi trovare pronti! –disse Bill chiudendo
il telefono
Eleonora guardò incerta Tom, che però le
sorrise rassicurante, passandole un braccio attorno alle spalle.
Un’ora dopo..
-AAAAAAAAAAAAAAA!! Eccolaaaaaaaaaaaaa!!!
-Amore, calmati, così attiri
l’attenzione.. ci potrebbero riconoscere!! –fece
Gustav allarmato rivolgendosi a Roxi
-Ma guarda quant’è bellaaaaa!
–fece Roxi indicando la Torre Eiffel, ai piedi della quale
ora si trovavano tutti e sei.
-Entriamo? –chiese Georg
-Sì dai..- disse Bill deglutendo
I sei si avviarono, Tom stringeva la mano di Eleonora
normalmente, ma aveva l’espressione un po’ tesa,
anche se cercava di fare il disinvolto.
Appena entrati, pagarono la tariffa d’ingresso (i
ragazzi dovettero letteralmente immobilizzare le ragazze per impedire
loro di pagare) e presero l’ascensore (-troppa fatica, le
scale! –commentò Georg).
-Che piano? –chiese Gustav pronto per schiacciare un
pulsante
-Quello, più alto, ovvio! –rispose Roxi
eccitata come una bambina.
Eleonora i gemelli: Tom provava a far finta di niente
ma intanto faceva ballare la gamba sinistra, la mano della roscia
sempre stretta nella sua; Bill si guardava le unghie
perfette, fingendosi disinvolto.
-Ok! –fece Gustav premendo l’ultimo
bottone.
Il viaggio in ascensore fu abbastanza lungo. Salirono tanti...
tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. piani. Tom variò da
appoggiato al muro, in piedi, in piedi facendo ballare la gamba, falso
disinvolto, ecc..
Bill invece passò a torturarsi qualche ciocca di
capelli battendo nervosamente un piede a terra.
L’ ascensore si fermò poi
all’ultimo piano e i sei scesero.
-Cavolo!! Guardate come siamo in alto!!
–commentò Roxi che si era già
precipitata a sporgersi per guardare in basso.
-Beeeeeello! –fu il commento di Georg e Gustav che,
a loro volta stavano osservando il paesaggio.
-Emh.. dai, andiamo.. –fece Tom e stava per
raggiungere gli altri, ma Eleonora non si mosse; lui la
guardò stupito.
Bill era con gli altri, ma si guardava bene dal girarsi verso
il paesaggio.
-Tom, non devi farlo per forza..
-Ma che per forza? Lo faccio volentieri!
-Eeeeeeeeeee!
-Veramente! –e la trascinò dagli altri
-anzi fammi vedere quanto è... alto.. –disse
l’ultima parola con un filo di voce guardando di sotto.
Eleonora lo prese per un braccio e lo portò dove
erano prima mentre gli altri tornarono alla contemplazione (o alla
non-contemplazione come nel caso di Bill) del paesaggio.
-Tom.. tutto apposto?? Certo che sei proprio furbo!
-No, sì, tutto apposto..
-Lo vedo.. ‘no, sì’..
–gli accarezzò una guancia, un
po’ preoccupata, ma lui le sorrise
-No, veramente, sto bene, solo mi ha fatto un po’
strano.. pensavo fosse, sai.. più
bassa
-Sicuro?
-Sì, sì, tranquilla –le prese
la mano fra le sue.
La ragazza gli sorrise, appoggiò la
testa su una sua spalla e lui l’abbracciò.
Arrivò Bill –Disturbo?
-Eh, insomma.. –rispose il gemello
-Eleonora, ha detto Roxi se vai lì con lei..
c’entra qualcosa una cosa di quando eravate piccole, ma non
ho capito bene cosa.. io nel frattempo terrò compagnia a Tom!
-Oh sì, è vero.. ok vado, grazie, Bill
–Diede un bacio a stampo al rastaro a ‘mo di saluto
per poi raggiungere l’amica.
-Roxi –fece Eleonora
-Oh, eccoti!
-Io e Georg andiamo con gli altri
–annunciò Gustav intuendo che quella cosa doveva
riguardare solo loro due.
-Eccoci! –fece Roxi guardando il meraviglioso
paesaggio
-Già! Ti ricordi quante volte ci siamo sognate di
stare quassù??
-Sì! Non mi sembra vero che ci siamo veramente!
-Ti prego non fare il tuo solito urlo..
-No, mi tratterrò.. certo che è
bellissimo il panorama!
Stettero qualche minuto a contemplarlo ancora, poi tornarono
dai ragazzi.
-Ok, noi siamo a posto! –fece Eleonora soddisfatta
-Bene, adesso che facciamo? –chiese Gustav passando
un braccio attorno alla vita di Roxi mentre Tom faceva lo stesso con le
spalle di Eleonora
-Be’.. a Parigi ci sono tanti bei
negozietti.. –azzardò Roxi
-Perché tu sai parlare il francese? –le
chiese scettica Eleonora
-Emh..
-Ci siamo salvatiiii!! –fece Georg attirando
l’attenzione di alcuni visitatori
-Ufffffffffffff.. –sbuffò Roxi
-Perché non noleggiamo un DVD in tedesco? Di solito
ci sono anche in altre lingue rispetto a quella del Paese.. e poi non
c’è da parlare tanto per acquistarlo...
–suggerì Eleonora
-Sìììì!
–Bill era entusiasta
-Che genere di film noleggiamo? Non quelli sdolcinati che
piacciono a voi donne vero? Vi prego! Io e Bill ne abbiamo fin sopra i
capelli di coppiette felici! –fece Georg alludendo a Tom e
Eleonora e a Gustav e Roxi
-Be’ abituati perché sarà
sempre così –rispose Tom
A Eleonora il cuore fece una capriola di
felicità... sempre..
-Appunto che almeno nei film potreste risparmiarci..
-Comunque facciamo scegliere le ragazze –disse Bill
-Eh, no! –si impose Roxi -Scegliamo sempre tutto
noi, ora tocca un po’ a voi!
Seguirono una serie di battibecchi ma Tom li interruppe
chiedendo –Nel frattempo non potremmo, che so.. scendere?
Tanto dobbiamo farlo comunque..
-Uh, ci eravamo dimenticati delle
Signorine-ho-paura-delle-altezze! –fece Georg
-Signorina, ci sarai tu con quei capelli piastrati lunghi due
metri! –replicò Tom mentre il gemello alzava un
sopracciglio.
I sei, ridendo, presero l’ascensore, scesero, e
uscirono dalla Torre.
-Quello sembra un negozio di noleggio DVD –disse
Bill indicando quello che, in effetti, era un negozio noleggio.
-Che genere di film preferite? –chiesero le ragazze
-Ma..
-Niente ma! –interruppe Roxi
-Ora scegliete voi e senza discutere – fece
Eleonora
-Ok.. allora vediamo..
I ragazzi si guardarono un attimo poi esclamarono: -HORROR!!!!
Le ragazze ci rimasero un attimo, poi si fecero seguire nel
negozio.
-Parlo io! In fondo, un po' di cultura me la sono fatta al
telefono con quello dell’albergo.. –fece Roxi fiera.
-Se lo dici tu.. –le rispose Eleonora
-Bonjour!
–disse al negoziante
-Bonjour –rispose
quello
-Emh.. emh.. eheheh.. je..
je.. un DVD!
-DVD?
-Oui!
Il negoziante capendo che erano stranieri iniziò a
parlare in inglese facilitando loro la vita.
Dopo cinque minuti, quando ebbero scelto il DVD
dell’horror, li accompagnò in una piccola sala
video nel retro, con sì e no dieci posti. Era tutta per loro!
Tom e Bill andarono a trafficare con il lettore DVD e alla
fine riuscirono a farlo partire.
Roxi era seduta fra Gustav e Georg, mentre Eleonora fra i due
gemelli; Bill e Georg erano vicini e Tom e Gustav tenevano una delle
loro braccia sulle spalle delle rispettive ragazze le quali avevano la
testa appoggiata sulle loro spalle.
Il film iniziò e non era la solita solfa stile
sgozza quello, ammazza quell’altro, trova un cadavere, ecc.
No, faceva molta più paura.
A una scena particolarmente paurosa, Eleonora si nascose nella
larga felpa di Tom e Roxi, si gettò sul petto di Gustav.
Gustav la prese dolcemente per le spalle e, alzandole il viso,
le disse –Tranquilla, ci sono io.. –per poi
baciarla. Georg sussurrò un fortunatamente non udibile
‘eh allora sì che sta tranquilla..’
facendo scoppiare a ridere Bill proprio mentre la madre del bambino
protagonista veniva uccisa e questo scoppiava in un pianto straziante.
Tuttavia la coppia non smise di baciarsi fino alla fine del
film.
Tom invece accarezzò il viso di Eleonora
guardandola sorridendo.
-Sta calma,
è solo un film.. –glielo disse in
italiano per evitare altri commenti di Georg o Bill
-Lo so, ma ho
paura lo stesso! –rispose lei nella stessa
lingua
Tom allora la strinse forte a sé, sentendo il cuore
che batteva forte per lo spavento e non solo.. Le accarezzò
i lunghi capelli, lei sistemò meglio la testa fra
l’incavo del collo e la spalla del ragazzo, passandogli
delicatamente le unghie sul collo. Improvvisamente Tom
desiderò trovarsi in un qualsiasi posto che avesse un letto
e una porta da chiudere a chiave, solo con lei.. e glielo
sussurrò, sempre in italiano, a un orecchio.
La ragazza lo guardò con aria complice, un
sorrisetto stampato sulle labbra. Tom le ripassò dolcemente
con un dito il contorno di queste ultime poi, prendendola per il mento,
le diede un lungo bacio mentre lei tornava a occuparsi del suo collo
con le unghie.
-Eleonora.. basta con le unghie, ti prego!
-Ma mi hai appena detto che ti piace..
-Infatti.. troppo.........
-Mmm, ho capito -_____- .. me ne starò buona, buona
–e si riappoggiò sulla sua spalla. Tom le diede un
bacio sulla testa, poi tornarono a guardare il film, ormai quasi finito.
Bill e Georg uscirono dalla sala mezzi addormentati, Roxi con
i capelli completamente in disordine, Gustav con aria soddisfatta e Tom
ed Eleonora erano impegnati a sbaciucchiarsi. Pagarono e uscirono dal
negozio, poi Bill guardò l’orologio.
-Ragazzi –sbadigliò
–è ora.. tra poco arriva il get..
-Ma vi è piaciuto il film? –chiese Roxi
vedendo le arie assonnate dei due ragazzi
-Non basta robetta simile a spaventarci! –disse
orgoglioso Georg
-Ma sentitelo! –lo prese in giro Tom
-A te basta non trovare più la piastra per andare
nel panico! –completò Gustav
-QUELLA sì che è una cosa seria!
–e Georg si riavviò i capelli mentre le ragazze
ridevano.
Appena saliti a bordo del jet, Roxi che voleva ascoltare un
po’ di musica con Gustav, constatò amaramente che
il suo mp3 era scarico.
-Oh, cavolo! Eleonora mi potresti prestare il tuo?
-Ma il mio è da un secolo che è
impazzito! Dopo dieci secondi cambia canzone da solo.. Sono
disperata!
-Oh, già è vero.. steeeeeeeeeeella!
...Bill.. non è che potresti.. non so.. una canzoncina..??
-Mmm.. non lo so ci devo pensare.. poi se non mi resta
più voce per il tour.. oh, al diavolo! Ok!! Che vuoi che ti
canti??
-Non lo so.. mi piacciono tutte! E se ce le cantassi tutte?
Tipregotipregotipregotiprego!!
-Tutte?? ..ma sì!
Così Bill iniziò a cantare..
naturalmente non poté cantarle tutte, il viaggio era troppo
corto.
Gustav dava il ritmo a battiti di mani, accompagnato dal
battito di piede di Georg, mentre Tom, dove serviva, faceva la seconda
voce.
Alla fine di ogni canzone, le ragazze applaudivano ammirate
ma, a metà di nach
dir kommt nichts, l’aereo atterrò e i
sei scesero.
Il macchinone che li venne a prendere, li scaricò
davanti all’albergo delle ragazze che presero le valigie,
consegnarono la chiave della stanza al responsabile e poi risalirono
sulla stessa macchina, diretta all’albergo dei ragazzi.
Siccome c’era ancora tempo per la partenza
dell’aereo, Georg e Bill decisero che avrebbero salutato le
ragazze dopo, ora sarebbero state un po’ con i rispettivi
ragazzi.
Gustav e Roxi, sfruttarono a pieno il tempo rimasto, cosa che
fecero anche Tom ed Eleonora
La rossa a un certo punto chiese al rastaro –Tom..
te le posso passare le unghie sul collo?
-Sarebbe un sogno..
**
Mezz’ora dopo, erano tutti nella hall per aspettare
l’ennesima macchina diretta all’ennesimo aeroporto
per un ennesimo viaggio.. quanto sarebbe durato ancora tutto questo?
Per quanto avrebbero retto?
Gustav e Tom tentarono inutilmente di asciugare le numerose
lacrime sul volto delle rispettive ragazze quando la solita odiatissima
voce annunciò l’arrivo dell’aereo.
-Non piangere, amore.. ci rivedremo.. -sussurrava Gustav
all’orecchio di Roxi abbracciandola
Tom invece prese il viso di Eleonora fra le mani e le diede un
lungo bacio.
-Questi giorni con te sono stati stupendi, non me li
dimenticherò.. –le disse
Lei non riuscì a far altro se non sorridere
debolmente fra i singhiozzi per poi abbandonarsi al nuovo abbraccio che
le regalò Tom.
Le ragazze abbracciarono a turno Bill, Georg e il ragazzo
dell’altra. Diedero un ultimo bacio al proprio, poi salirono
le scale per l’aereo.
In cima, Roxi tirò un bacio a Gustav e
salutò gli altri con la mano, mentre Eleonora si
limitò a sorridere tristemente a tutti e quattro.
Eccole di nuovo, in lacrime su un maledettissimo aereo che le
avrebbe riportate in Italia, lontane da Tom e Gustav.. Roxi dopo un
po’ si addormentò mentre Eleonora, per tutto il
viaggio guardò fuori dal finestrino. Quando si
sarebbero rivisti? La loro relazione era destinata a durare?
Solo il tempo poteva dirlo..
RINGRAZIAMENTI:
tesorinely: Grazie per i complimenti! Comunque..niente seguito, mi
dispiace! Scriverò altre storie, ma non il seguito di
questa..
Grazie anche a chi legge senza commentare!!!!
Baciiiii!! Al prox cap!!!!
|
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Capitolo 28 *** VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT ***
Eccomi qui con l'ultimo
capitolo (sigsig).. ora capirete perché non posso fare un
seguito..
Volevo ringraziare tutti
quelli che hanno commentato o anche solo letto questa storia.. vi
adoro!!!
A dire il vero ho
già scritto un'altra fic.. ma non so se la
pubblicherò.. e in compenso ne sto scrivendo una terza!.. ma
non pubblico mai prima di aver scritto un bel po' di capitoluzzi..
In sintesi, comunque, sentirete
ancora parlare di me!!
Ora vi lascio alla
lettura, sperando di non deludervi proprio all'ultimo.. ciau!!!
ps: il titolo vuol dire
" davanti a noi il cielo, alle nostre spalle il mondo "
CAPITOLO 28 - VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT
6 anni dopo..
-Dov’è Gustav??
DOV’E’ GUSTAVVVVV???????
-Roxi, calmati adesso lo vado a cercare.. Bill, tu resta qui
–disse Georg uscendo
-Roxi, calamti.. –le disse il moro
-Mi spieghi come cavolo faccio a calamarmi???
-Già... be’ io non sono mai stato incinto
non so cosa si provi..
-E lo credo! Oddio, e se nasce e Gustav non
c’è?????
-Roxi, ci sarà, Georg lo è andato a
cercare!
-E Eleonora??? Lei ci deve essere, è chiaro!
DOV’E?????????
-Sta arrivando, con Tom
In quel momento una ragazza con una lunga chioma castana,
senza meches riccia sulle punte e un ragazzo con i rasta biondi e
lunghi e un piercing al labbro, entrarono quasi sfondando la porta
della stanza d’ospedale
-Roxi!!! –esclamarono i due
-Finalmente!!!
-Ma dov’è Gustav? –chiese il
rastaro mentre Eleonora le si avvicinava e le prendeva le mani
-E’ quello che mi chiedo anch’io!! La
bambina sta per nascere e lui è chissà dove! Tra
poco mi portano in sala parto..
-Oddio, Roxi sono contentissima per te!!! –le disse
Eleonora
-Io invece non te lo augurerei mai! Un dolore queste
contrazioni!! AAAAAAAAAA!!!
-Ma puoi metterti a urlare anche in un ospedale?
–chiese entrando un ragazzo biondo dai capelli corti
-Ma allora sei vivo!
-Scusa, amore, questo ospedale è così
grande che mi sono perso..
-E io l’ho salvato! –disse Georg
orgoglioso, alle sue spalle
-Signora, è pronta? –chiese un’
infermiera appena entrata a Roxi
-Sì.. andiamo!
E la donna cominciò a spingere il lettino fino alla
sala parto; i sei l’avevano seguita ma solo Gustav, che,
inoltre, per tutto il tragitto aveva tenuto la mano della moglie, era
potuto entrare.
Gli altri quattro si sedettero nella sala d’attesa.
-E’ puntuale.. –commentò Georg
-Cosa? –chiese Bill
-La bambina! Pensate se fosse nata prematura! Matrimonio a
monte..
-Mi sembra un po’ raro che uno possa nascere
prematuro di 4 mesi! –gli fece notare Eleonora.
In effetti, Gustav e Roxi si erano sposati 4 mesi fa, e non
solo per via del parto, ma perché si amavano e ormai non
potevano più fare a meno l’uno
dell’altra. Questa figlia, era stato un po’ una
sorpresa, ma non di certo indesiderata, anzi i due ne erano stati
subito felicissimi e avevano subito avviato tutti i preparativi per il
matrimonio, invitando mezzo mondo!
L’abito di Roxi, che a larghezza avrebbe potuto
competere con le magliette di Tom, era bianco e lungo, con un velo che
strusciava a terra. C’erano molti fiori, sempre bianchi messi
a rilievo sull’orlo della gonna e sulle spalline. Per
l’occasione, si era fatta dei ricci stupendi, tutti biondi,
tinta che ancora le durava.
-Come hanno deciso di chiamarla? –chiese Tom
-Agnese.. bel nome vero? –rispose Eleonora mentre
gli altri annuivano con la testa.
Dopo un po’, la solita infermiera,
annunciò che potevano entrare.
La scena che videro fu stupenda: Roxi teneva fra le braccia
una bambina piccolissima e Gustav, seduto al bordo del letto
giocherellava con le sue manine minuscole.
-Oddio che bella! –fu il commento di Eleonora appena
vide da vicino la bimba
-Le somiglia tantissimo, vero? –chiese Gustav
-Eh, sì, da grande farà la top model
–affermò Roxi. I cinque la guardarono terrorizzati
-Era una battuta! –spiegò la bionda
facendo tirare sospiri di sollievo ai ragazzi.
Stettero parecchio tempo a contemplare la nuova famigliola,
poi l’infermiera annunciò che l’ora del
passo era finita e solo Gustav poteva restare.
Gli altri quattro, salutarono e uscirono.
-Bene.. andiamo a casa? –chiese Bill
I ragazzi vivevano in quattro belle casette (Eleonora e Roxi
con Tom e Gustav), distanti l’una dall’altra solo
pochi metri.
Ogni sera si riunivano a chiacchierare o.. fare musica. I
Tokio Hotel, ormai si erano sciolti, non suonavano più:
basta viaggi, concerti, stress, fan impazzite.. ora suonavano solo per
Eleonora e Roxi le quali a volte s’improvvisavano seconde
voci o addirittura soliste! Tom stava insegnando a Eleonora a suonare
la chitarra, le faceva fare pratica su una a caso delle 2874584539 che
aveva. Le lezioni di Roxi per la batteria di Gustav invece, erano state
interrotte inevitabilmente dalla gravidanza.
Tutti e 4 sapevano (anche se Tom lo aveva imparato prima degli
altri tre) parlare perfettamente l’italiano.
-Io sì.. sono appena le 20 ma sto morendo di sonno!
–annunciò Georg per rispondere alla domanda di
Bill –voi?
I due si guardarono –No, facciamo una passeggiata
per qua.. –disse Tom
-Ok! A dopo!
-Ciao!
Tom ed Eleonora cominciarono a passeggiare per le vie della
città, non faceva freddo, era Maggio. Lui le cingeva le
spalle con un braccio mentre lei aveva il suo sulla vita di lui.
-Roxi e Gustav erano proprio contentissimi!
–commentò Tom
-Già, è sempre stato il loro sogno..
-Saranno dei genitori modello
-E anche degli sposi perfetti!
-Già.. e noi?
Eleonora lo guardò senza capire
-Sì, cioè.. voglio dire.. noi..
perché non ci sposiamo?
Eleonora trattenne il respiro fermandosi di botto
–S-sposarci??
-Sì, sempre che tu voglia.. io non ho mai creduto
molto nel matrimonio.. però con te.. mi piacerebbe...
–e Tom, rinunciando a cercare di ripetere tutti i paroloni
che aveva imparato la sera prima come discorso,
s’inginocchiò ai piedi della ragazza, facendole
trattenere il respiro un’altra volta
-Tom..
-Eleonora.. mi vuoi sposare? –e le aprì
una scatoletta con dentro un anello d’argento, con una pietra
viola (il colore preferito di Eleonora, e Tom lo sapeva bene) al centro.
-Oh, mio Dio!
Tom la guardava, in attesa, catturandone ogni piccolo
movimento.
La ragazza si poggiò una mano sul petto, come a
voler fermare il cuore che batteva all’impazzata
–Io.. Sì.. lo voglio
Tom si aprì nel suo più bel sorriso,
felice come non mai. Si alzò e infilò
l’anello al dito della futura sposa.
-E’ bellissimo.. –commentò
Eleonora, alla quale sembrava tutto troppo bello per essere vero
-Sei più bella tu.. –le disse Tom
ricevendo un bacio lunghissimo.
Quando si staccarono, si sorrisero un’altra volta, e
lei mise un dito sul labbro inferiore del ragazzo, come per esaminarlo
prima di baciarlo un’altra volta. Si abbracciarono e
baciarono svariate volte, erano troppo contenti.
-Però io l’abito bianco non me lo metto..
troppo tradizionale.. –fece lei
-Ok.. e io voglio una cravatta azzurra.. è il mio
colore preferito!
Mezz’ora dopo, decisero di tornare a casa, mano
nella mano
-Possiamo passare un attimo da Bill? –le chiese lui,
mentre erano quasi davanti a casa loro.
-Ok.. perché??
-Perché.. ci eravamo promessi che quando uno dei
due si stesse per sposare, l’altro doveva essere il primo a
saperlo, e allora.. sempre che a te vada bene, ovvio
-Sìsì va bene –disse lei
sorridendo per l’ennesima volta quel giorno: di lì
a poco sposata!
Tom le lasciò la mano per passarle un braccio
attorno alle spalle e, insieme, andarono da Bill.
Il moro aprì la porta e trovandosi davanti quei due
si stupì un po’ –No, avete sbagliato, la
vostra casa, è quella lì a fianco..
-No, no facci entrare.. –gli disse Tom
-Avete finito il sale? ..ok, ok entrate pure.. –e li
fece accomodare sul divano arancione (suo colore preferito) del salotto
–Allora?
Tom ed Eleonora si tenevano forte per mano e si guardavano
sorridenti, per poi tornare a guardare il moro.
Bill alzò un sopracciglio.
-Fratellino.. –cominciò Tom mentre
Eleonora sfoggiava un sorriso da orecchio a orecchio –io e
Eleonora.. ci sposiamo!
-COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAA???????????? CHE BELLOOOOOO!!!
Quando????????
-Non lo sappiamo ancora.. –rispose lei
-Ma perché me lo dite solo adesso???
-Veramente lo abbiamo deciso un’ora fa,
più o meno..
-Ah, allora va bene.. WOWWW!!!! Mio fratello si sposa!!! E chi
l’avrebbe mai detto???? Ma.. è per qualche
marmocchio in vista come per Roxi e Gustav?
-No! –dissero entrambi
-Ah.. però mi piacerebbe tanto essere zio!!
–buttò lì Bill
Eleonora non sapeva che dire.. come la pensava Tom in riguardo?
-Be’ forse un domani..
–commentò il rastaro. La ragazza si
girò a guardarlo e, in un primo momento, rimase senza
parole, poi si riprese
-Guarda che si ingrassa un botto in gravidanza.. ti potrei
piacere anche piena di smagliature con tre colli e ottantotto pance??
Tom rise –Amore, tu mi piacerai sempre e comunque..
Eleonora questa volta rimase definitivamente senza parole,
seppe solo sorridere scoprendo leggermente i denti. Poi Tom le diede un
bacio a stampo
-Ah, fate bene a sposarvi, state proprio bene insieme!
..‘Sposarsi’.. sembra un parolone, eh? -fece Bill
I due sorrisero al moro.
Stettero a chiacchierare fino a mezzanotte passata, ma il
sonno cominciava a farsi sentire, così decisero di tornare a
casa.
I gemelli si salutarono battendo il pugno e Bill e Eleonora
con due baci sulle guance.
Per quanto riguarda Tom e Eleonora, si diedero la buonanotte
in un modo un po’ diverso..
Quel giorno era stato stupendo..
Era nata Agnese..
Tom aveva chiesto a Eleonora di sposarla..
E chissà forse due mesi dopo, i due si sarebbero
sposati.. lei con un lungo vestito rosato, lui in smoking elegantissimo
e cravatta azzurra..
E magari un anno dopo avrebbero avuto una bellissima bimba..
E chi può dirlo??
___THE END______
Vi è
piaciuto??? Ditemi di sì anche se non è vero,
grazie!!^^
Ci vediamo alla
prossima... Vi adoroooooooooooooo!!!!!!
Ciauuuuuuuuuuuuuuu^^
|
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