Altro che vacanza studio..

di Marty_Kaulitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destinazione Lipsia.. ***
Capitolo 2: *** IST DAS EIN TRAUM? ***
Capitolo 3: *** Super..ciceroni ***
Capitolo 4: *** Warum? ***
Capitolo 5: *** Because of you ***
Capitolo 6: *** KÜSS MICH ***
Capitolo 7: *** Beach-volleyball! ***
Capitolo 8: *** Nur die Sterne sehn uns ***
Capitolo 9: *** WIR SIND DA ***
Capitolo 10: *** WIEDER ***
Capitolo 11: *** Ich bleib hier, Ich versprech’s ***
Capitolo 12: *** FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL PRESENTE ***
Capitolo 13: *** FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI ***
Capitolo 14: *** MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP.. ***
Capitolo 15: *** CERETTA (AAAAAA!) ***
Capitolo 16: *** Immersioni subacque ***
Capitolo 17: *** Tikkio Hotel?? ***
Capitolo 18: *** DER WEIN? ***
Capitolo 19: *** dreaming ***
Capitolo 20: *** Non deve essere un addio.. ***
Capitolo 21: *** ICH VERBRENNE INNERLICHT ***
Capitolo 22: *** RETTE MICH ***
Capitolo 23: *** ANCORA INSIEME ***
Capitolo 24: *** ANCORA UN GIORNO DI TE ***
Capitolo 25: *** I'm with you ***
Capitolo 26: *** FÜR DICH ***
Capitolo 27: *** SUR LE TOUR EIFFEL ***
Capitolo 28: *** VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT ***



Capitolo 1
*** Destinazione Lipsia.. ***


storia Allora.. questa è la mia prima FF, non vi garantisco niente.. sono contenta di averla fatta sui Tokio Hotle! Comunque.. né Tom, né Bill, né Georg, né Gustav mi appartengono (purtroppo..) e nemmeno Saki e Andreas. Questa storia non è scritta a scopo di lucro..
Ho detto tutto? Credo di sì..
Perfetto, ora a voi.. e siate clementi se recensite, bitte!!

****

CAPITOLO 1 –DESTINAZIONE LIPSIA..

-AAAAAA!!!! Non ci posso credere!!!! AAAAAA!!!!!
-Ehi, datti una calmata!
-E come faccio? Ti rendi conto? AAAAAA!!! Che bello!!!
-Si è stupendo ma se continui a urlare così ci scambieranno per matte!
-Perché cosa siamo scusa?...AAAAAA!!! Non ci posso ancora credere!!!
-Eccola che ricomincia...- Eleonora perse le speranze del calmare l’amica che continuava a urlare come una pazza. Era eccitatissima per questo viaggio in Germania! E anche lei, Eleonora, lo era ma mettersi a urlare in mezzo alla strada (cosa che Roxi stava facendo da quando erano uscite di casa) le sembrava eccessivo.
I loro genitori, come premio per l’essere uscite dal corso di tedesco che frequentavano da quando avevano 13 anni (ora ne avevano 19) col massimo dei voti, avevano deciso di mandarle a fare un viaggio in Germania da sole, per due mesi. Era fantastico!
...ma Roxi non era proprio interessata alla Germania, bensì ad un gruppo di 4 ragazzi che si facevano chiamare Tokio Hotel e che vivevano là.
-Avrò la possibilità di incontrare Tom Kaulitz!!! Il MIO adorato Tom!!!
-Roxi, Lipsia è grande, sarebbe già una fortuna riuscire a non perdersi, figurati se incontriamo quei 4! Ma poi cosa ci troverai in quel “capelli di paglia” dico io! E’ solo uno che si crede d’essere e che usa il suo successo per andare a letto con qualche fan!!
A Eleonora non piacevano proprio quei 4 tizi. A dire il vero degli altri 3 non sapeva molto, ma quel rastaro lo odiava profondamente.
Gli interessava solo il sesso e non gliene fregava nulla se poi la gente ci stava male. Lo conosceva quel tipo di ragazzo, e anche troppo bene visto che il suo ex.. ma i suoi pensieri furono interrotti da un urlo disumano che proveniva da Roxi.
-Guarda quella mini!!!!!!! Se indosso quella Tom non potrà fare a meno di saltarmi addosso appena mi vede!!
Dato che stava letteralmente sbavando sulla vetrina (e la cosa era abbastanza imbarazzante), Eleonora propose di entrare.
La commessa fu gentilissima e, uscite dal negozio, Roxi stringeva avida la sua nuova mini di jeans mentre Eleonora si era pressa una maglietta viola con lo scollo a V.
Dato che oltre a quello avevano già comprato tante altre cose, decisero di andare a casa di Roxi per aiutarla a preparare la valigia mentre, a preparare quella di Eleonora, ci avrebbero pensato il giorno seguente.
Salutando educatamente i genitori dell’altra, Eleonora seguì l’amica in camera che, come al solito, era super ordinata.
-allora..- iniziò Roxi –direi di cominciare dai vestiti.. AAAAAA!! Ti rendi conto che forse io e Tom usciremo insieme? Devo essere al top!! AAAAAAAAA!!!!!
-Oddio ancora...
-Vediamo un po’... magliette scollate e mini sono bene accette quindi..- e detto fatto svuotò ben due cassetti in una valigia che risultò essere già piena.
-Scusa ma quante valige vuoi portare?- le chiese Eleonora
-Emh...quante ne servono per contenere il mio armadio??
Alla fine, aiutata dall’amica, Roxi riuscì a far star tutto (compresi spazzola, phon, trucchi e tutto il resto) in una sola valigia.
-Alleluia ce l’abbiamo fatta!- esclamò Eleonora
-Aspetta, domani c’è ancora la tua..
-Già è vero!! Mio Dio che stress!
-Ma ne vale la pena.. e poi dopodomani.. AAAAAAAAA!!!!
-Sì, Roxi, anche se non mi rompi i timpani, lo so che dopodomani si parte
Seguì un urlo ancora più forte.
Mezz’ora dopo, Eleonora, un po’ perché era ora di cena e un po’ perché era certa di non sentirci più da un orecchio, decise di tornare a casa, lasciando Roxi alle sue fantasie su Tom.
“Chissà forse conoscendomi cambierà e vorrà passare il resto della sua vita con me!” pensò Roxi rimasta sola in camera sua.
Si alzò e andò allo specchio. I riccioli neri le ricadevano sul petto e quel naso particolare le dava quell’aria ‘da Roxi’ come diceva Eleonora, che solo lei aveva.
“Tom...” questo fu il pensiero che l’accompagnò per tutta la cena fino a quando non tornò in camera sua e, stravaccandosi sul letto si addormentò sorridendo: forse avrebbe avuto la possibilità di incontrarlo..

**

-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.... DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
-No.. per favore no..
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN... DRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNN!!!
- mannaggia a me..
Eleonora si alzò di malavoglia spegnendo la sveglia. Erano le 7 e 30.
Ma come cavolo aveva fatto a scordarsi di disattivarla visto che da 5 giorni erano iniziate le vacanze estive e da cinque giorni quella dannata sveglia continuava a svegliarla inutilmente?!
Levò le pile. “Ah-ah domani potrò dormire in pace!” pensò soddisfatta.
Poi si arrestò di botto.
Domani la sveglia l’aveva alle 6 e 30 per prendere l’aereo diretto a Lipsia!! Oddio la valigia non era pronta! No! Passava oggi Roxi per aiutarla..ok.. qualcos’altro da ricordare? Sembrerebbe di no.
La mattina proprio non connetteva!
Ormai il sonno era passato così, cercando di fare il meno rumore possibile, andò a farsi una doccia rilassante.
Brutta idea.. Guardò l’acqua scorrerle su quella cicatrice vicino al bacino che, come sempre, rievocava brutti ricordi.
Sentì due calde lacrime scenderle dagli occhi e bagnarle le guance. Si mise la doccia in faccia godendosi la freschezza dell’acqua.. non doveva pensarci.. era tutto finito.. e allora perché quella cicatrice, in senso metaforico, le bruciava ancora così tanto?
Decise di non pensarci, almeno per ora.
Uscì dalla doccia si asciugò e avvolse il lunghi capelli lisci e castani con qualche ciocca rossa in un asciugamano. Si rimise addosso il suo adorato mini-pigiama lilla (composto da canottiera e mini calzoncini) e guardò sconsolata camera sua: era proprio in disordine..
L’orologio segnava le 8:00.
Aveva tempo prima che arrivasse Roxi (che, in effetti veniva alle 2 di pomeriggio), così decise almeno di provare a rendere la sua stanza un po’ più decente anche perché, se all’ultimo momento non avesse più trovato qualcosa che desiderava mettere in valigia, sarebbe stata la fine.
Ritrovò quelle mutandine viola che le piacevano tanto tra due libri (e come c’erano finite?Bo!) un CD senza custodia sotto il letto (meglio buttarlo..) l’eyeliner in una tasca dei pantaloni e via dicendo.
Poi venne la difficile impresa di separare gonne, calzini, t-shirt, maglioni e pantaloni che stavano lì nell’armadio a creare un ammasso informe di una sostanza non definita.
Quando ebbe finito anche quello era mezzogiorno e decise di pranzare anche perché, non avendo fatto colazione, un certo appetito c’era.
Quando finì, si mise a pulire gli specchi e le finestre per poi passare al pavimento e al lampadario.
In tutto questo mettere in ordine aveva creato dei sacchi con roba da buttare come vestiti piccoli, bambole con cui giocava da piccola ecc.
Così andò a buttarli fuori di casa e poi si fece un’altra doccia rilassante, per levarsi di dosso tutta quella polvere.
Si vestì, lanciò un rapido sguardo soddisfatto al suo lavoro e poi aprì a Roxi, che aveva appena citofonato.
La mora salutò i genitori dell’amica, poi si diresse in camera insieme a quest’ultima.
-Cavolo!- fu quello che disse Roxi appena vide l’ordine innaturale di quella stanza –ti sei data da fare vedo!
-Io sono bravissima in queste cose quando mi va!
-Già.. ma perché oggi ti andava? Di solito rimandi sempre!
-Dovevo tenermi impegnata per non pensare a..- s’interruppe di botto. Era da tanto che non parlava più di quella faccenda..
A Roxi bastò un solo sguardo alla faccia rabbuiata dell’amica per capire a cosa pensava.
-Dai non fare così.. stai tranquilla se si riavvicina a te, ci penso io, gli do un bel pugno in bocca, giuro che lo stendo!!
Eleonora sorrise debolmente e Roxi l’abbracciò.
Non voleva piangere, non adesso. Né ora né mai. Ma come poteva riuscirci? Quel fatto l’aveva segnata per sempre!
Oh, adesso basta!
Si staccò dolcemente dall’abbraccio dell’amica e, ricacciando le lacrime, disse: - allora! Aiutami un po’ a fare questa valigia!
Roxi acconsentì.
Ora che la camera era in ordine e che quindi le cose si trovavano bene, anche Eleonora fece fatica a non fare più di una valigia.
Quando ebbero finito e ricontrollato che ci fosse tutto erano le 19:00, così Roxi tornò a casa, mentre Eleonora, stanca per il troppo lavoro fatto quella mattina, si sdraiò sul letto e si addormentò subito, saltando la cena.

**

Roxi questa volta, oltre che a Tom Kaulitz, pensava a Eleonora e alla sua faccia non appena aveva anche solo sfiorato col pensiero tutta quella storia un’altra volta.
Tom rispecchiava quasi perfettamente quello stronzo del suo ex, anche se lui, il rastaro, non era proprio così bastardo e infame come quello lì.
Comunque poteva capire perché lo odiasse così tanto.
Lei invece si era ripromessa di saltargli addosso non appena lo avesse visto!
Si addormentò con questo pensiero in testa e così fece un sogno niente male fra lei e Tom Kaulitz.. poi però la scena cambiò: c’era Eleonora che e piangeva circondata dal suo stesso sangue, la testa ciondolante e i capelli in disordine.. proprio come quella sera.
Roxi si svegliò di soprassalto tutta sudata e spaventata.
Ci mise qualche secondo prima di capire che era stato tutto un sogno e quindi si rilassò. Guardò l’orologio, le 6.
“Mezz’ora più, mezz’ora meno..” e così dicendo si alzò, inciampando nella valigia lì vicino. Trattenne due urli: uno di dolore per la ginocchiata appena presa e uno di eccitazione perché quel giorno, sì QUEL GIORNO, partiva per la Germania!
Controllò ancora che la sua valigia avesse tutto, ma proprio tutto, e poi alle 6 e 30 chiamò Eleonora.
-Pronto...- le rispose una voce assonnata
-Ciao! Allora sei pronta? Non mi dire che dormivi ancora!
-Sì dormivo e tu mi hai rubato due minuti di sonno perché la mia sveglia fa le 6 e 28
-Mmmm.. quando torneremo portala a far vedere.. comunque.. stai bene, sì?- chiese lei ripensando al sogno..
-Certo perché?
-Nulla così.. AAAAAAAAA!! Fra poco si parte!! Ti rendi conto? No cioè TI RENDI CONTOOO??
-Sì mi rendiconto, mi rendo conto.. mi rendo conto che non ho più un orecchio! Ma come fai a essere così energica appena sveglia?
-Non mi sono appena svegliata!
-No?
-No, perché ho fatto un brutto sogno su di t.. su Tom e quindi non riuscivo più a prendere sonno..
-Accidenti! Quel ragazzo ti tortura anche in sogno!
-Già ma tra poco sarà mio anche nella realtà!
-Sì vabbè.. fammi andare a preparare sennò non sono pronta neanche dopo domani..
-Ok sbrigati.. non vedo l’ora! AAAAAAAAAAAAAA!!
-Sì..ok, ciao Roxi un bacio!
E così dicendo Eleonora, che non ci teneva a perdere un altro orecchio (il terzo ormai..) riattaccò.

**

Due ragazze, due matte probabilmente, a un aeroporto, che salutavano velocemente i genitori e salivano su un volo per Lipsia.
Erano Eleonora e Roxi che, prendendo posto, chiacchierano un po’. Poi la rossa prese l’mp3 e la mora fece lo stesso.
-Che ascolti?- chiese la prima dopo circa due ore di viaggio (erano in tutto quattro).
-I Tokio Hotel, ovvio! Vuoi sentire? Questa canzone ti piacerà una cifra, piace a tutti e.. fa piangere tutti!
Eleonora acconsentì senza troppa voglia e, portandosi una cuffietta all’orecchio sentì partire le splendide parole di Spring Nicht e, capendone il significato e ascoltando la malinconia della musica, non poté fare a meno di versare lacrime su lacrime.. sentì anche altre canzoni di quei tizi e.. be’ non erano così male dopotutto! ..Musicalmente parlando, ovvio.
Arrivarono a destinazione alle 12, puntuali. Sistemarono la roba in albergo e poi andarono a girovagare per negozi, comprando vestiti (è nuova..).
Roxi era particolarmente felice perché aveva trovato una maglietta con la faccia di Tom Kaulitz sopra.
Tornarono presto in albergo, erano stanche. Dopo qualche commento sulla giornata appena vissuta, si addormentarono profondamente.
Lipsia era proprio una bella città.. piena di sorprese.. sorprese..

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Capitolo 2
*** IST DAS EIN TRAUM? ***


Ecco il secondo capitolo! Lo so, è cortissimo, scusate, mi farò perdonare..
La traduzione del titolo è: ' Questo è un sogno? '
Alla fine per i ringraziamenti.. buona lettura!!


***

Il giorno seguente, le due ragazze si alzarono abbastanza presto e andarono a fare una passeggiata perché Roxi doveva sfoggiare la maglietta nuova. Oltre a quella indossava dei pantaloni al ginocchio e vari braccialetti.
La rossa invece portava una maglietta viola con delle scritte nere e dei jeans abbastanza stretti.
La prima non si lasciava sfuggire nessuna vetrina, piagnucolando davanti ai prezzi troppo alti, l'altra invece, leggeva una rivista tedesca, Bravo, e non guardava dove stava andando, così finì addosso a un tizio con degli occhiali enormi e un berretto da baseball.
Cadendo a terra cominciò a dire in tedesco:- mi dispiace, non volevo..
Sentì Roxi trattenere il respiro ma non ne capì il motivo.
Prese la mano che il ragazzo appena travolto le stava tendendo: solo quando fu di nuovo in piedi si accorse che quello era uno di quei 4, dei Tokio Hotel, e forse era..
-TOM!!! TOM KAULITZ!!!!!!!!!- gridò Roxi agitando le mani
-Shhh.. -fece quello –se qualcuno si accorgesse che siamo qui saremmo sommersi dalle fan!
-Ci siete tutti e 4?????????- chiese eccitata Roxi portandosi le mani alla bocca
-Ehi, Tom! Che succede?
-Nulla fratellino, sono andato addosso a una ragazza e ora l’ho aiutata a rialzarsi..
-Ma no, sono io che ti sono venuta addosso, scusa ancora..- Eleonora voleva aggiungere qualcos’altro ma il rastaro si girò e le pigiò un dito sulle labbra –E’ tutto ok!- le disse sorridendo.
Eleonora si sentì avvampare e in più con la coda dell’occhio poteva vedere gli sguardi assassini che le lanciava l’amica. Così scostò, forse un po’ troppo bruscamente, il braccio del ragazzo e fece un sorriso come dire ‘ ok ma se non mi tocchi è meglio! ’
Ma chi si credeva di essere quel bamboccio?
Tom Kaulitz sembrò vagamente deluso ma, in quel momento, un altro ragazzo dai capelli liscissimi, forse piastrati, gli poggiò le mani sulle spalle e disse- ehi Tom, vuoi tenerti tutte per te queste meravigliose ragazze o magari ce le presenti?- era Georg Listing che rivolse un sorriso tutto denti a Roxi.
-Be’ veramente non le conosco nemmeno io..
-Oh santo cielo, anche senza sapere come si chiamano, adesso!- esclamò il suo gemello, Bill Kaulitz.
-Ma cosa vai a pensare male, le ho appena incontrate!
-Bene allora.. volete presentarvi? Credo che noi ci conosciate già..- disse un 4° ragazzo che ricordava molto un orsacchiotto: era Gustav Schafer.
-Oh.. emh.. sì io sono.. sono.. emh..
- ‘ Roxi ’ -le bisbigliò Eleonora -ti chiami ‘ Roxi ’ ..
-Roxi! Sì, io sono Roxi- disse la ragazza benedicendo mentalmente l’amica.
-E io sono Eleonora
-Eleonora, Roxi, Gustav, Bill, Georg- e poi indicando sé stesso- Tom. Bene, mi ricordo tutti i nomi- fece il rastaro.
Le ragazze sorrisero debolmente. Erano talmente in imbarazzo!
Provate a pensarci: se voi da un giorno all’altro vi trovaste per strada a parlare tranquillamente con delle celebrità cosa direste loro?
Così si lanciarono un unico sguardo e poi fu Eleonora a parlare.
-Emh.. scusate ora noi.. noi dovremmo tornare in albergo..
-Ma allora non siete di qui?- chiese il ragazzo-orsacchiotto(no così può sembrare offensivo.. chiamiamolo Gustav e basta!)
-No, veniamo dall’Italia- rispose Roxi
-Complimenti, tedesco perfetto!- commentò Bill
-Qual è il vostro albergo?- chiese Tom ricevendo subito un’occhiataccia dal fratello –ehi era una domanda innocente.. per ora..
-Noi dobbiamo proprio andare- disse Eleonora prendendo Roxi per un polso e trascinandola verso l’albergo
-Aspettate, vi accompagniamo!- si offrì Gustav
-Non ce n’è bisogno grazie.. –disse Eleonora
-Però magari possiamo rivederci?- chiese Roxi puntando i tacchi e bloccandosi stile statua in modo che la rossa non potesse trascinarla via.
-Sicuro! Domani siamo a fare un giro qui intorno.. vi aspettiamo- fece Tom concludendo con un gioco di lingua col piercing che era solito fare.

Arrivate in albergo, Roxi non la smetteva più con quei suoi tipici AAAAAAAAAA.
-Ma perché ti piace così tanto quel Tom Kaulitz?- le chiese alla fine Eleonora
-Hai visto quanto è bello porca miseria?
-Sì, e tu hai visto quanto è stronzo?
-Non puoi negare che sia bello da paura
-No, quello no però..
-Non nego che mi sono ingelosita parecchio, quando ti ha messo il dito sulle labbra..
-Oddio se ci ripenso mi dà i nervi..
-Hai visto che carino che era Gustav?
-Quello che sembra un orsacchiotto?
-Sì! Gentile e anche carino, a modo suo
- E’ vero.. però nessuno di loro mi ispira.. Tom perché è TOM, Bill.. dicono che sia dolce e lo sembra davvero, però è troppo effeminato.. anche se nemmeno lui è brutto.. Gustav lo vedo più come peluche che come fidanzato.. e Georg non mi ispira, forse perché lo invidio.. riesce a farsi la piastra meglio di me!
-Su Bill e Georg hai ragione.. Tom a me piace perché è TOM, e Gustav.. che ne sai.. mi sa tanto di dolce e tenero orsetto..
-Se lo dici tu..
Le due non stettero ancora molto a chiacchierare, l’indomani avevano un appuntamento e Roxi, non voleva arrivarci con le occhiaie!


******


Ringraziamenti:

loryherm : Grazie!!! Sono contenta che ti piaccia!!! E' stata la prima recensione la tua, e quando l'ho letta, ero talmente felice che mi sono messa a saltare come una pazza!!!! Ho fatto entrare i Tokio Hotel finalmente.. sennò che FF era?? Grazie per tutti i complimenti e i consigli!!!! KUSS!!!

_virgy-roxy94­_: Davvero ti piace?? Che bello!!Ti sei già impersonata in Roxi?? E lo credo.. mi sono ispirata a te per ' crearla ' !!! Anch'io tvttttb baci8li!

...Georg...Fregno: Grazie Francy!!!!!!!!!!!! Ma come l'avremo studiata bene storia quel giorno.. Bel nome hai messo! W la tua pen driveee!!! tvtrtrtrb!!!




Grazie anche a chi a letto senza commentare!!!!
Ciaooooooooooooooooo!!!

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Capitolo 3
*** Super..ciceroni ***


Ciauuuuuu!!!
Scusate se ci ho messo tanto per questo capitolo ma non ero molto convinta di alcune cose..
I ringraziamenti sono alla fine, ma vorrei dire un grazie particolare a Mariam (=MaryM) che mi ha aiutata nella revisione.. anzi.. ha letto in
anticipo tutto il capitolo perché mi serviva un parere!
E ora eccolo qua.. KUSS!!!

_________


CAPITOLO 3 –Super..ciceroni

Le ragazze, più o meno alla stessa ora del giorno precedente, scesero in strada, apparentemente tranquille ma, dentro, almeno Roxi, era agitatissima.
Li avrebbero rivisti? E dove? Avevano detto solo per scherzo che si sarebbero rincontrati oppure no? Cosa aveva pensato Tom della sua maglietta?
Quel giorno non l’aveva messa.. indossava una maglietta bianca, a rete sulla schiena e scollatissima davanti, dei jeans a tubo con delle ballerine dello stesso colore della maglietta. I riccioli neri, particolarmente lucidi a causa di una spuma che ci aveva messo, erano tenuti indietro da un cerchietto.
Eleonora invece indossava dei jeans neri non molto larghi, ma nemmeno stretti come quelli di Roxi e una maglietta azzurra con sopra un cuore nero trafitto da due ossa incrociate.
Si era piastrata i capelli e la frangetta le copriva l’occhio sinistro.
Ritornarono nel posto dove il giorno prima avevano incontrato i Tokio Hotel per la prima volta, ma di loro nessuna traccia..
-Oddio.. e se non vengono?
-Roxi, le celebrità si fanno sempre aspettare..
-Sì ma io non posso aspettare!! Devo rivedere Tom! Adessoooo!!
Eleonora sospirò
-Sai fare solo questo? Un sospiro??
-Sei completamente partita per questo tizio, eh?
-Sììì! E poi.. mi piace troppo quel dannatissimo piercing!! AAAAAAAAAAAA!!
L’urlo di Roxi aveva attirato l’attenzione di quattro ragazzi, che cominciarono a scrutare le due
-Roxi ci guardano tutti! Sta un po’ zitta, per favore!
-Chi sono quei quattro? –chiese stringendo gli occhi per vederli meglio
-Non i Tokio Hotel, tranquilla..
-Lo so.. Eleonora.. si stanno avvicinando.. Che facciamo??
-Cosa? –Eleonora si girò e si trovò davanti un ragazzo alto con i capelli biondi e la cresta rossa. Anche gli altri quattro avevano la cresta rossa, solo che due erano mori, e uno castano.
I quattro le guardavano con aria di sfida
-Be’? Che avete da guardare? –chiese Roxi
-Ma che modi! Di solito si tende una mano e ci si presenta! –disse il biondo
-Non è il nostro caso.. se non avete niente di interessante da dirci, smammate pure –continuò Roxi e, girando sui tacchi, prese il braccio di Eleonora per portarla via, ma uno dei due mori, la afferrò per un polso.
-Forse qualcuno dovrebbe insegnarti un po’ di buone maniere..
-Non sarai certo tu! –disse Roxi scrollando il braccio cosicché il ragazzo lasciò la presa e poté correre via con Eleonora.
Non sapevano se quei tizi le stessero seguendo o meno, ma corsero a più non posso, giustamente spaventate.
Voltando un angolo però, andarono a sbattere contro altri due tizi finendo, Eleonora completamente sdraiata sulla ‘vittima’ e Roxi semi seduta a gambe aperte sul poveraccio sul quale era caduta.
Eleonora si mise sui gomiti, ancora col fiatone, pronta a scusarsi col malcapitato, quando si accorse di essere finita , di nuovo, addosso a Tom Kaulitz
-Ancora tu?? –gli chiese
-Oh, non ti preoccupare, non mi hai fatto nulla, grazie per avermelo chiesto..
La ragazza si alzò immediatamente e gli tese una mano per farlo rialzare.
Nel frattempo guardò Roxi che stava ridendo come una matta seduta su Gustav Schafer, il quale sorrideva suo malgrado, ma sarebbe stato più felice se si fosse potuto rialzare.
Bill e Georg intanto se la ridevano.
Quando Roxi si calmò e, alzandosi, permise a Gustav di tirarsi su a sua volta, quest’ultimo chiese –Si può sapere perché stavate correndo così come due matte?
Eleonora e Roxi si ricordarono immediatamente dei quattro ragazzi di prima e, lanciandosi uno sguardo preoccupato, si misero a sbirciare dietro l’angolo: tutto apposto, niente ragazzi con cresta in vista.
Gli altri quattro intanto si guardavano straniti senza capire.
-Emh.. è un po’ lunga da spiegare comunque.. –fece Roxi –stavamo camminando tranquillamente quando ci fermano quattro tizi, non certo con buone intenzioni e uno mi prende per un polso.. quando mi sono liberata, io e Eleonora ci siamo messe a correre per scappare.. il resto lo sapete..
-Ma voi state bene? –chiese Bill
-Sì, non ti preoccupare –rispose Eleonora
-Certo che ne girano di tipacci.. –commentò Tom
-Sì, e il primo sei tu! –fece Georg
-Ha parlato l’angelume!
-Angelume? Non usa più dire angelo? –chiese Roxi sbattendo le ciglia
-Naa, troppo comune –rispose il rastaro
Dopo le risatine, seguì un silenzio imbarazzante, che fu interrotto da Gustav –Allora.. che si fa?
-Be’.. fateci vedere un po’ la città! E’ la prima volta che veniamo qui.. –azzardò Roxi senza sapere cosa dire
I ragazzi si guardarono: non conoscevano particolari attrattive della città, così..
-Emh.. andiamo a visitare quel ponte! –fece Gustav indicando un ponte sopra un fiumiciattolo dove passavano biciclette e persone.
-E.. cosa avrebbe di speciale? –chiese Roxi mentre Eleonora tratteneva un sorrisetto
-E’.. è artistico! –lo aiutò Bill mentre Tom e Georg si guardavano scuotendo la testa.
Le ragazze risero e acconsentirono a farsi portare su quel ponte.
-Nozioni storiche? –chiese Roxi divertita
-Emh.. –iniziò Gustav
-E’ il posto privilegiato dalle coppiette –disse Tom. In effetti c’erano molte persone impegnate a sbaciucchiarsi..
-Uh, adesso sì che so molto di più –commentò la mora passandosi una mano fra i capelli
-Ok, basta.. non sapremmo proprio dove portarvi! –fece Georg –quindi accontentavi di questa sottospecie di ponte e.. un gelato?
-Sì! –esclamò Roxi
-Ok –fece Eleonora
-Sì.. però dovremmo camminare un po’ –annunciò Gustav che sapeva bene dove si trovava la migliore gelateria della zona..
Quando arrivarono e comprarono i gelati, le ragazze tirarono fuori i soldi, ma Bill le bloccò.
-Paghiamo noi, non vi preoccupate!
-Ma no! –fece Eleonora
Dopo varie proteste, la spuntarono i ragazzi che pagarono anche i gelati delle altre due.
-Ufffff.. la prossima volta paghiamo noi.. –disse Eleonora
-Certo, come no –replicò Tom
Continuarono a passeggiare e, senza accorgersene, arrivarono davanti all’hotel dei ragazzi (naturalmente, a 5 stelle).
-Allora è qui che state! –fece Roxi
-Già –rispose Georg
-Magari qualche volta potreste venire a trovarci.. –fece Tom
-A proposito, è tardi.. facciamo in tempo a riaccompagnarvi al vostro albergo, poi però dobbiamo tornare qui.. domani abbiamo un servizio fotografico e se abbiamo le occhiaie, è un disastro! –disse Bill
-Ma non c’è problema, non vorremmo disturbarvi troppo.. torniamo da sole! –disse Roxi
-Sicure? –chiese il moro. In un’altra situazione, avrebbe insistito, ma quel servizio era piuttosto importante.
-Sicure –fece Eleonora
-Ma ci rivediamo? –chiese Gustav –dopodomani siamo liberi!
-Ok! –disse subito Roxi
-Va bene allora a dopodomani!
-Ok.. ciao, ciao!
E le ragazze si diressero in albergo.
Come il giorno precedente, ordinarono il servizio in camera per la cena e si misero a chiacchierare.
-Tom ha chiesto se andiamo a trovarli in albergo!! Forse gli interesso!! AAAAAAAAAAA!!
-Roxi, calmati, guarda che quello lì, lo dice a tutte!
-No, non è vero!
-Ma se me lo hai letto tu da qualche parte!
-Sì, ma allora non mi conosceva.. ora invece..
-Se, se..
Quando ci si metteva, Roxi sapeva fare certi film!
Per tutta la sera, Eleonora si dovette sorbire fiumi e fiumi di parole e discorsi che riguardavano Tom.. si stupì quando venne introdotto un altro nome nel dialogo
-Però, oggi finire addosso a Gustav non mi è dispiaciuto per niente..
-Cosa?? –Eleonora sgranò gli occhi
-Sì, Gustav è carino.. e poi è sicuramente meno bastardo di Tom!
-Ma allora chi ti piace?
-Diciamo così: Tom è l’amore della mia vita.. ma ora sto valutando possibili cambiamenti..
-Oddio santo! –Eleonora si premette il cuscino in faccia per non sentire i discorsi a vanvera dell’amica e, piano, piano, si addormentò
-... tu cosa ne pensi? ..Eleonora? Eleonora? –Roxi levò il cuscino dalla faccia dell’amica e vide che si era addormentata –Ufffffff!!!! E vabbè.. tanto glielo dico domani!! –e così dicendo si sistemò fra le coperte addormentandosi a sua volta.

Mantenne la promessa: il giorno dopo, passato interamente in albergo davanti alla tv, la rossa dovette ascoltare tutti i drammi amorosi di Roxi.
-...ma mi stai ascoltando??
-Certo, continua pure.. –rispose Eloenora che intanto, davanti allo specchio con il phon, cercava dare un po’ di volume a quella dannata frangetta che non le stava mai apposto.
-.. cioè voglio dire.. Tom è stupendo.. però Gustav.. non lo so.. stanotte prima di addormentarmi mi sono ritrovata a pensare a lui..
-Oh-oh..
-Cioè.. oh, insomma non so che fare! Tu che faresti al mio posto?
-Io penserei a guardarmi intorno.. i tedeschi non sono niente male.. –disse la ragazza riponendo il phon e sedendosi sul letto.
-Loro sono tedeschi!
-Roxi, in Germania non ci vivono solo i Tokio Hotel!
La mora guardò l’altra come avesse appena detto che le pecore volano.
Stettero tutta la giornata in albergo a guardare la tv e ascoltare canzoni dei Tokio Hotel e, a sera, misero lo stereo basso, in modo che solo loro potessero sentirne le note e, cullate dalla voce di Bill, la chitarra di Tom, la batteria di Gustav e il basso di Georg, si addormentarono...
_________


Buonanotte! Ecco il capitolo 3 finito..
E ora, i ringraziamenti:

MaryM: Dankeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! ...ma la data che c'entrava? E' il giorno che hai finito di leggerla? Non ti chiedo se il capitolo ti è piaciuto.. hihihi!! Ancora dankeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!! Kusssss!

...Georg...Fregno: Ahahahahah!!! Lo sapevoooo!!! Quando ho scritto quel pezzo ci avrei scommesso 1000 meere che mi dicevi qualcosa!!! ...Perché ho detto 1000 meere invece di 1000 euro? bo.. Comunque il nome è bello!! Anche se Tom ogni volta che scrivo ' Georg fregno ' si ingelosisce e ci rimane male.. ma ci penso io a consolarlo!!! Ciauz!!




Grazie anche a chi ha letto senza commentare!!!!

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Capitolo 4
*** Warum? ***


Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!
Ecco anche il quarto capitolo.. il titolo vuol dire PERCHE'? in tedesco.. sinceramente non volevo farlo venire così lungo ma non mi andava di dividerlo..
Premessa: Andreas non mi appartiene, e non credo che apparirà in altri capitoli..
Le parti in corsivo rapperesentano il pensiero dei protagonisti
Ok, ora vi lascio alla lettura.. se qualcosa non vi piace ditemelo.. solo così posso migliorare!!


I ringraziamenti alla fine

_________


CAPITOLO 4- WARUM?

-Corri, ci hai fatto fare tardi! –disse Bill tenendo un passo svelto.
-Sempre il solito, eh Bill? –chiese un ragazzo biondissimo che era in compagnia degli altri quattro.
-Abituatici.. –gli disse Tom con la faccia di chi la sa lunga.
Georg e Gustav sghignazzarono.
-Eccole!! –esclamò a un tratto Gustav, tutto entusiasta.
-Com’è tutto ‘ sto entusiasmo? –chiese Georg. Il ragazzo non rispose.
-Ciao Roxi! Ciao Eleonora!
-Ciao ragazzi! –risposero le due per poi volgere sguardi incuriositi al ragazzo biondo.
-Lui è Andreas.. –spiegò Georg -ne avete sentito parlare?
-Andreas!! Certooo! –esclamò Roxi –tu gestisci il sito ufficiale dei Tokio Hotel!!! E sei anche il miglior amico di Bill e Tom!!
-Esatto –confermò Andreas aprendosi in un largo sorriso.
I sette cominciarono a passeggiare..
Roxi fece il terzo grado al povero Andreas (-Come funziona di preciso il sito?? Da quanto tempo conosci i gemelli?? Cosa pensi delle loro canzoni??I capelli li tingi o sono naturali??), il quale però sembrava più interessato a Eleonora..
La mora decise allora di mollare l’osso e prese a conversare con Gustav, cosicché il ragazzo si diresse verso la rossa, che stava chiacchierando con Bill.
-Salve! Disturbo? –chiese inserendosi fra i due e mettendo una mano sulle spalle di entrambi.
-No, no –risposero i due.
-Mi dici una cosa? –chiese poi rivolto a Eleonora –Ma quella tua amica chiacchiera sempre così tanto??
La rossa sorrise –Sì, purtroppo!
Il biondo levò la mano dalla spalla di Bill, ma non da quella della ragazza –Come vi siete conosciute?
Il moro capì che lì stava facendo un po’ da ‘ terzo incomodo ’ così decise di andare da Tom e Georg lasciandoli soli a chiacchierare.
-Allora Bill? –chiese Tom
-Allora cosa?
-Che si dicono quei due?
-E che ne so? Me ne sono andato apposta per non sentirli!
-Ci avviciniamo un po’? Così li sentiamo..
A quel punto Georg e Bill si guardarono alzando un sopracciglio.
-Tom..
-Nononononononono! Non pensate male! E’ solo per sfottere Andreas! Non m’importa della rossa!
-La rossa –fece notare Bill –ha un nome
-Ma a lui non interessa il nome.. –fece Georg
Bill rise, Tom si limitò a sorridere, sorriso che scomparve quando Andreas, dalla mano sulla spalla, passò tutto il braccio attorno alle spalle di Eleonora, la quale però, sembrava un po’ a disagio.
-Andiamo a rompere un po’ le palle ad Andreas? –chiese e, senza aspettare risposta, andò vicino al biondo –Andreas.. ti dai da fare, vedo!
Andreas lo guardò male e levò il braccio dalle spalle della rossa (che sembrò sollevata).
-Be’ se ci sei tu fra i piedi non posso combinare nulla, di sicuro..
-Emh.. scusate un attimo.. –fece Eleonora che desiderava levarsi da quella situazione imbarazzante..
Si diresse da Georg e Bill
-Ma che è successo? –chiesero questi ultimi
-Non lo so.. chiedo asilo!
I due sorrisero, poi iniziarono a chiacchierare con la rossa del più e del meno
Forse fu proprio da quel giorno che Eleonora instaurò con Bill e Georg un rapporto d’amicizia molto solido.
Invece quel giorno Tom e Andreas, amici da sempre, sembravano cane e gatto..
-Oddio, com’è tardi! –esclamò a un certo punto Roxi
-Tardi? Per cosa? –le chiese Eleonora
-Stasera in tv c’è Wer bin Ich.. la critica lo ha descritto bene, sono curiosa! E’ uno di quei film d’amore che adoro io!
-Oook! Andiamo! –fece Eleonora. In altre circostanze, si sarebbe messa a replicare, ma non quel giorno che si sentiva gli occhi di Andreas addosso.. non che la cosa le dispiacesse.. era carino quel ragazzo!.. ma c’era qualcosa che la turbava.. qualcosa legata a Tom.. ma non sapeva bene cosa..
-E’ stato un piacere, Andreas! –fece Roxi
-Oh, sì anche per me! Spero di rivedervi presto! –e fece un sorriso tutto denti a Eleonora.
Lei fece finta di non vederlo e Tom gli lanciò uno sguardo inceneritore.
-Vi accompagniamo? –chiese Gustav
-Gustav.. devi sapere che Roxi per un programma tv che le interessa, saprebbe correre più velocemente di un leopardo.. non vi conviene seguirci..
-Appunto.. e poi questo interessa pure a te! –fece la mora
-Davvero?? ..Ah, sì e’ quello di cui mi avevi già parlato!!! Che bellooo!! –fece Eleonora
-Ok, allora noi andiamo! –disse Roxi sorridendo a tutti e soffermandosi una frazione di secondo di più su Gustav.
-Ciao, ciao! –fece Eleonora, sorridendo a sua volta a tutti i presenti. Quando guardò Tom, il viso cupo del ragazzo, si aprì in un sorriso.
Anche gli altri salutarono, poi le due presero a correre più veloci di un criminale che scappa dal poliziotto e, in cinque minuti, furono all’albergo.
Si precipitarono in camera, ordinarono la cena e s’incollarono al televisore.
Il programma interessava alle ragazze, oltre che per tutti i vari intrighi amorosi, perché era stato girato nei presi della Torre Eiffel, dove le due sognavano di andare da quando avevano ancora i denti da latte.
Durò un’oretta, poi le ragazze si misero sotto le coperte e iniziarono a chiacchierare.
-Ah, che bello! –commentò Roxi
-Già, proprio una bella trama –rispose la rossa
-Trama? Ma di che parli?
-... del film?!
-Ah! ..no, io stavo parlando della giornata di oggi..
-Ah..
-Gustav è proprio simpatico!
-Veramente?
-Sì, sì! Comunque.. certo che oggi Andreas ci provava! –e le diede una gomitata
-Sì.. mamma mia!
-A te lui piace?
-No.. cioè non è brutto.. neanche un po’.. però non è il mio tipo..
-E chi è il tuo tipo? Dai dimmi chi ti piace dei ragazzi!
-Ma no, nessuno! –rispose Eleonora ignorando una vocina dentro di lei che urlava il nome dell’interessato.. in quel preciso momento, aveva appena capito cos’era stata quella sensazione provata qualche ora fa..
Impossibile! pensò, ma fu distratta da Roxi: -Se lo dici tu..
-E a te?
-Mmm.. non lo so.. ma secondo te io a chi piaccio?
-Guarda non è detto che dobbiamo per forza piacere a uno di loro.. anzi è semplicemente impossibile!
-Però sarebbe stupendo! E poi.. Cioè a me sembra che mi guardino tutti e due –la mora si riferiva a Tom e Gustav
-Roxi, a te sembra sempre che tutti ti guardino..
-Certo, sono così bella che nessuno ne può fare a meno!
-Ma va là!
-Comunque.. io avrei un’ideuzza.. prima vado con Tom, e poi mi metto con Gustav!
-Cosa? Ma sei matta? No, dico, ti dà di volta il cervello?? Non puoi! Cioè, ma cosa ti viene in mente???
-Calma, calma, scherzavo! Perché te la prendi tanto?!
-Niente, niente, è solo che.. ho sonno, sono stanca.. e quando sono stanca divento nervosa!
-Nevrotica, più che altro.. ok, allora meglio riposarci un po’ e.. AAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
-ROXI!!! Santo cielo, che hai adesso? Mi hai fatto prendere un colpo!
-Non abbiamo appuntamento con i ragazzi domani.. non ci siamo detti nulla.. oh, no! Non li vedremo mai più, me lo sento..
-Oh, no.. ma dai, domani scendiamo, girovaghiamo un po’ e vedrai che verranno anche loro! Ci troveremo in giro, come sempre –disse cercando contemporaneamente di autoconvincersi di ciò.
-Eleonora.. sono delle rock star, loro non vanno in giro così a uffa..
-Sono sicura che se scendiamo li incontreremo..
-E come fai ad esserne sicura?
-Non lo sono ma.. Hai un piano migliore?
-No
-Appunto..
-Ok.. allora domani andiamo.. e incrociamo le dita!
-Sì! Vedrai, li troveremo!
-Lo spero..

**

-Siamo in giro da mezz’ora e di loro neanche l’ombra!! –Roxi era disperata
-Calmati.. dai, cerchiamoli ancora
E iniziarono a percorrere la via che portava al ponte dell’altra volta.
I piedi cominciavano a dolere visto che tutte e due indossavano delle ballerine strettissime.
Roxi portava una minigonna che arrivava appena sopra il ginocchio e una maglietta che lasciava intravedere le ossa del bacino.
Eleonora invece portava dei jeans a tubo e una camicetta, con i primi bottoni aperti. Si era fatta i capelli ricci, solo la frangetta era piastrata.
Stavano ormai perdendo le speranze quando, svoltato l’angolo videro i quattro venire loro incontro
-Ragazze! –le salutò Bill
-Hey, ciao! –fecero le due
-Ieri non ci eravamo messi d’accordo su niente.. menomale che ci siamo incontrati! –fece Gustav
-Sì però non possiamo fermarci.. –disse Bill
-E perché? –chiese Eleonora dispiaciuta
-Impegni.. –spiegò Georg alzando gli occhi al cielo
-Però.. –cominciò Gustav arrossendo un po’ –stasera.. che fate?
-Nulla di particolare! –rispose subito Roxi
-Perfetto, neanche noi! –esclamò Tom
-Allora ci potremmo vedere! Andiamo a mangiare qualcosa insieme, che ne dite? –chiese Bill
Le ragazze si guardarono un momento, poi dissero in coro: -Sìììì!
-Ok.. conoscete il ristorante qui all’angolo?
-Sì, ci siamo appena passate davanti –rispose Roxi
-Ce la fate ad essere lì per le nove?
-Umh.. sì.. sì, ce la dovremmo fare
-Ok, allora ci vediamo dopo!
Le due guardarono i ragazzi andarsene, poi si lanciarono uno sguardo
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! –urlarono mettendosi a saltare come due matte
-NON CI CREDOOOOO!! –fece Eleonora
-AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! –Ripeté Roxi
-Dobbiamo andare in albergo, lavarci, farci i capelli, vestirci, truccarci.. oddio muoviamoci!!! –Eleonora era piuttosto agitata
-Andiamooooo!! AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
E, correndo a più non posso, si diressero verso l’hotel.

**

-Cosa mi sta meglio?? Questo o quello??
Erano le 20 e 30, le ragazze si erano già fatte la doccia e piastrate i capelli, ora stavano scegliendo il vestito.
-Roxi, non puoi metterti un abito da principessa! E’ un ristorante qualunque! –fece Eleonora allacciando la lampo della sua mini. Oltre a quella indossava una felpa, non molto pesante e un paio di scaldamuscoli.
-Ok.. allora.. oh, sì ho trovato! –e così dicendo si mise una maglia scollatissima e un paio di jeans azzurri infilati negli stivali neri.
-Così va meglio –commentò Eleonora, mentre si truccava.
Quando anche Roxi ebbe finito di truccarsi, le due uscirono, dirette al ristorante.
-Mamma mia! Che dico? Che faccio? Cioè ma ti rendi conto? Delle celebrità ci invitano a cena!! Normalissimo, succede tutti i giorni.. come diavolo fai a essere così rilassata, dico io?? AAAAAAAAAA!
-Roxi, calmati! –rispose la rossa, maestra nel nascondere l’ansia, se serviva.
-Non possoooo!
-Devi se non vuoi fare figuracce.. siamo arrivate.. eccoli là, seduti che ci aspettano!!
-Oddiooo! Non ce la facciooo!!
-Roxi, respira
-Non ci riesco! Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa, per darmi coraggio ti supplico!!
-Emh.. ce la puoi fare!
-Ma no! ..senti, facciamo così: fai finta di essere me.. io sono te. Invertiamo i ruoli! Cosa mi diresti adesso?
-Emh.. –la ragazza ci pensò un attimo, poi rispose (urlando visto che doveva impersonarsi nell’amica) –Roxiiiiii!!!! Vai là dentro!!!!! Roxi mi sto incazzando!!!!!!! VAIIIIIIIIII!!! Guarda, m’incavolo veramente, VAIIIIIIII!!! MUOVITI!!!
-Ma..
-Guarda, mi sto incavolando sul serio!!! Vai là dentroooooooOOOO!!!!
La mora batté due volta le ciglia –Ok.. mi hai convinta.. sì,sì –e così dicendo spinse la porta del ristorante, che si aprì, lasciandole entrare.
Appena le videro Bill e Georg salutarono con la mano, Gustav s’incantò e Tom sorrise.
Le due raggiunsero il tavolo e, salutando, presero posto, Roxi fra Gustav e Eleonora e di fronte a Georg, la rossa fra la mora e Bill e di fronte a Tom.
Fecero le loro ordinazioni, poi iniziarono a chiacchierare dell’impegno che avevano avuto quel giorno i ragazzi.
-Le solite interviste con le solite domande.. –commentò Georg
-Bill è ancora incavolato perché gli hanno chiesto se i suoi capelli sono veri o è una parrucca.. –fece Tom
-Certo che sì! Ma dico io! –disse il moro indignato
Tutti risero.
-E oltretutto continuano a farci la solita domanda: perché vi chiamate TOKIO HOTEL?? Ufffffffff... –disse Gustav
Le ragazze, all’inizio, erano piuttosto preoccupate per quella sera, avevano paura di non trovare niente da dire, invece si accorsero che gli argomenti venivano da soli: c’era sintonia.
A un certo punto, Eleonora notò che Gustav, parlando,aveva messo una mano su quella di Roxi (che non ne sembrava per niente dispiaciuta!)
Bill, Georg e Tom stavano chiacchierando, lei in quel momento non parlava con nessuno. Si accorse però che il rastaro la stava guardando e le sorrise appena i loro sguardi s’incrociarono
La ragazza ragionò un attimo: ricambiare il sorriso? Poi sembro ebbbete (ND:scritto con tre B è più artistico!)! Distogliere lo sguardo? Faccio la figura da fredda e insensibile! Far finta di niente? Sì, se voglio sembrare tonta!
Ma perché si faceva tutte queste paranoie??
Comunque alla fine decise di ricambiare il sorriso, ma distolse ugualmente lo sguardo per l’imbarazzo. Il ragazzo però cominciò a parlarle
-Sai.. credo proprio che il nostro Andreas si è innamorato..
-Chi?? Oh, ah, sì.. e di chi??
‘Oh, ah, sì’.. se non l’avevo fatta prima la figura da ebete, l’ho fatta adesso!
-Di te!
-Di me?
-Sì.. non mi dire che non te ne sei accorta
-Be’ veramente..
Che imbarazzo! Stava palando con Tom Kaulitz e non voleva apparire come una piena di sé dicendo che in effetti, sì, se ne era accorta.. ma neanche passare da scema affermando che non sospettava nulla!
Decise di non rispondere e dire un’altra cosa –Grazie per.. emh.. – trova un sinonimo ad ‘ avermelo levato di torno ’, trova un sinonimo ad ‘ avermelo levato di torno ’ !! –avermelo levato di torno.. –complimenti, bel sinonimo..
-Mi ero accorto che eri un po’ scocciata..
Eleonora sorrise debolmente, era così in imbarazzo!
Forse Tom stava per dirle qualcos’altro, ma Bill lo chiamò
-Tom, senti questa..
Eleonora si rigirò verso Roxi e si accorse che stava ancora chiacchierando con Gustav, ma le mani non erano più sovrapposte.
Al momento di pagare, le ragazze si opposero invano ai ragazzi, che pagarono tutto.
-Però non è giusto! –commentò Roxi
-Dura la vita, eh? –le disse ironicamente Tom
Lei lo guardò alzando un sopracciglio e fece il solito battito di ciglia, quasi a volerlo incantare.
Eleonora ebbe una strana fitta alla vista di quella scena, ma non disse nulla.
Intanto erano arrivati sotto l’albergo delle ragazze.
-Perché non ci scambiamo i numeri di cellulare? –chiese ad un tratto Tom guardando le ragazze –così possiamo organizzarci meglio per vederci..
Le ragazze non ci pensarono due volte e scambiarono i numeri con gli altri quattro.
Dopo essersi messi d’accordo per vedersi il giorno seguente, le due salutarono e salirono in albergo, mentre gli altri tornavano al loro.
Non chiacchierarono molto, erano stanche, e si addormentarono quasi subito.

**

Alle 14:00 del giorno dopo..

-Eyeliner o matita? Cosa mi sta meglio?- chiese consiglio Eleonora
-Allora ti piace uno di loro!- la punzecchiò l’altra
-Ma che dici! E’ solo che voglio essere carina.. non per loro, per me! –rispose diventando tutta rossa, in tinta con le meches dei capelli
Roxi le rivolse uno sguardo malizioso e, prima di tornare ad occuparsi della lampo della sua mini rosa, le disse- matita. Sta meglio con l’azzurro dei tuoi occhi rispetto all’ eyeliner.
-Grazie..
Pranzarono in hotel e poi uscirono tutte eccitate. Roxi però adocchiò subito un negozio con dei polsini e si volle fermare lì.
-Guarda questo rosa! Starebbe benissimo con la mia mini!
-Prendilo allora! Quanto viene?- chiese rivolta al commesso
-3 e 50- rispose quello
-No, non prenderlo-fece una voce alle loro spalle
-Gustav!- esclamò Roxi
-In persona- poi in un sussurro- c’è un altro negozio che li fa a molto meno..-
-Ma non ti preoccupare stavo solo guardando..
-A me piace questo col teschio- commentò Tom avvicinandosi al trio e indicando un polsino nero con un teschio grigio sopra.
Eleonora ne stava guardando uno violetto con un cuore sopra. Tom se ne accorse e mosse qualche passo per andare da lei.
-Ti piace quello?- le chiese con un tono di voce piuttosto profondo.
La ragazza quasi sobbalzò nell’udirlo e fece altrettanto quando si girò a guardarlo. Sapeva che era alto un metro e 80 (lei invece era intorno a 1 e 65) ma una cosa è vederlo nei poster (di Roxi) un’altra è trovarselo a pochi centimetri di distanza.
Il rastaro se ne accorse e assunse un sorrisetto compiaciuto, sempre senza staccare gli occhi dalla ragazza che, arrossendo un po’ e distogliendo lo sguardo rispose –sì
-Sai, il mio caro fratellino Bill ne ha uno uguale- disse, ma non si era accorto che il moro era proprio alle sue spalle
-Si può sapere che cavolo stai dicendo?- gli chiese.
Eleonora sembrava piuttosto divertita.
Intanto a fare conversazione con Gustav e Roxi si era aggiunto anche Georg.
-La verità fratellino
-Ma sta zitto! Eleonora non gli credere!
-Figurati se gli credo.. ne dice così tante.. e poi conosco la sua reputazione..- quelle parole le uscirono prima che potesse fermarle.
Bill faceva andare lo sguardo dall’uno all’altro che per ora non parlavano.
Tom la fissava non si sa se incuriosito, dispiaciuto o soddisfatto e lei teneva lo sguardo fisso in terra, piuttosto rossa in viso.
-Io.. be’.. Georg mi sta chiamando, scusate- e così Bill lasciò soli i due, anche se nessuno lo stava chiamando.
Eleonora non ce la faceva più, si sentiva il suo sguardo addosso, decise di parlare- Senti scusa, io non volevo dire quello che ho detto..
-Cosa si vocifera in Italia su di me?- chiese lui alzando un sopracciglio
-Be’..- alzò lo sguardo verso di lui ma le si seccò la gola. Cosa le succedeva?
-Dai sono curioso!
-Nulla, sono voci..
-E le voglio sapere!
-Credi di poter ottenere tutto quello che vuoi?- non voleva dirglielo col tono burbero che le era uscito, ma orami era fatta.
Il rastaro sembrò un po’ sorpreso, ma si riprese subito e rispose –Dipende dalle capacità di persuasione..- e poggiò una mano sulla parete del negozio, dove stava appoggiata la ragazza, appena sopra la spalla di quest’ultima.
Si stava piegando verso di lei, che per un attimo si sentì persa, credeva che la stesse per baciare ma lei non voleva baciarlo.. giusto??
Comunque all’ultimo momento si fermò all’orecchio e le sussurrò: - Dai.. cosa dicono di me?- e poi tornò a guardarla con quel suo sguardo da gran bastardo così tremendamente sexy.
Eleonora si sentiva strana.. il respiro di Tom vicino al suo orecchio le aveva fatto venire i brividi..
In quel momento, Roxi rise forte a una battuta fatta da uno dei ragazzi e la rossa tornò su quel pianeta chiamato Terra.
-Scusa..- fece scansando via Tom per andare dall’altro gruppetto.
Il rastaro sembrò un po’ deluso, ma dopo un po’ seguì la ragazza.
-Allora..- fece lei –c’era un negozio dove i polsini venivano a meno avevi detto, Gustav?-
-Oh, sì. Andiamo là?-
-Aggiudicato- fece Roxi sorridendo a Gustav e poi guardando Tom che aveva ripreso la sua espressione imperscrutabile di sempre.
Allora forse non si era accorta di nulla.. menomale..

Lungo la strada per l’altro negozio, Eleonora cercò di stare il più lontano possibile dal rastaro e per fortuna Bill le facilitò il compito.
Infatti a un tratto le disse –Puoi venire un attimo?- e fecero in modo di rimanere un po’ indietro rispetto al resto del gruppo
-Senti.. non per farmi i fatti tuoi.. tra te e mio fratello c’è stato o c’è qualcosa sicuramente e..
-Ma che dici? Non è vero!
-be’ quando siete rimasti voi due da soli, poco fa..
-no, no e poi dopo un po’ me ne sono andata.. a me non piace Tom! –Eleonora cercò di stamparsi quelle parole nella mente come i dieci comandamenti sulle tavole. NON poteva farsi piacere Tom!
-Ah, menomale! Perché lui ha già fatto soffrire molte ragazze, sai com’è fatto, ma io e te siamo amici, ormai, e mi sembrava giusto avvisarti. Lui non è proprio un bravo ragazzo. Comunque se mi dici che non ti piace, non ci sono problemi!
-Grazie, Bill –la rossa gli sorrise
-Invece la tua amica, Roxi è più fortunata- continuò lui- Gustav è un bravo ragazzo. E sembra ricambiarla.
-Gustav? Che c’entra Gustav con Roxi?- Eleonora non ci stava capendo più niente
-Perché non le piace Gustav? Da come lo guardava e rideva alle sue battute, anche quelle che non facevano ridere, sembrerebbe proprio di sì..
-Oh, bella! Fino a ieri sera le piaceva Tom!- capì solo a fine frase di aver parlato troppo e si portò subito una mano alla bocca
-Tranquilla, non glielo dirò- la rassicurò il ragazzo- comunque molto meglio Gustav di Tom, è certo!
-Questo si chiama amore fraterno!
I due si riattaccarono al resto del gruppo e Eleonora notò che Tom lanciò una rapida occhiataccia al fratello (chissà, forse di gelosia?).
Vide che in effetti Gustav e Roxi sembravano già GRANDI amici..
-Ahahahahah!- rideva lei
-Ti dico che è vero! Se ha una sola ciocca fuori posto dà di matto!
-Di chi state parlando?-si intromise Bill che ovviamente aveva capito che parlavano di lui
-Nessuno perché?- chiese Gustav con fare innocente
-Ecco il negozio!- esclamò Georg
I 6 entrarono e Roxi notò subito un polsino identico all’altro che costava solo 50 cent.
-Questo si chiama saper girare fra i negozi! Bravo Gus!- fece Roxi facendogli l’occhiolino mentre pagava quel polsino.
Gustav le sorrise e non riuscì a staccarle gli occhi di dosso, nemmeno quando lei si rigirò verso la cassiera.
Usciti dal negozio, decisero che era ora di tornare in albergo. Gustav sembrava un po’ giù, Georg se ne stava per i fatti suoi e Tom guardava torvo in tutte le direzioni meno che quella di Bill e Eleonora.
Roxi era intenta a mettersi il polsino, che le andava un tantino stretto, Eleonora era un po’ turbata dagli eventi di quella giornata.
Bill, alla fine, prese la parola.
-Allora.. domani siamo impegnati tutto il giorno per “ roba da gente famosa, estremamente noiosa ” come dice Georg, ma la sera siamo liberi.. che ne dite di andare a quel bar? C’è anche la musica. –chiese indicando un locale poco lontano
-Perché no?-fece Eleonora
-Ci sto- disse Roxi
-Perfetto- commentò Bill
-Oggi possiamo accompagnarvi fino all’albergo o c’è qualche strana soap in tv?- chiese Tom
-No, no ..Se ci tieni tanto accompagnaci..- fece Roxi con voce maliziosa e un sorrisetto perfido.
Gustav si rabbuiò, Eleonora non ci capiva più nulla.
Lungo il tragitto, Tom e Georg parlarono fra di loro di sport, videofonini e Angelina Jolie (ND: la odio questa tiziaL!!), Roxi era a parlare con Gustav che si era ripreso e Bill, il quale si era accorto che Eleonora era un po’ giù, si avvicinò alla ragazza.
-Allora domani si riesce- fece lui tanto per parlare di qualcosa
-Già!
-Vi piacerà quel locale, non c’è molta gente quindi possiamo anche abbandonare l’incognito
-Hai detto che c’è la musica, ma anche la vostra?
-Credo di sì..
-Bene perché mi piace un sacco! Da quando ho sentito Spring nicht sono una patita, ma non solo di quella!
-Wow, è un onore!
-Hai una voce stupenda e un’intonatura perfetta, Bill
Tom, che alle loro spalle aveva smesso di parlare con Georg, fece un colpo di tosse troppo forzato per essere vero.
-Grazie mille- rispose Bill compiaciuto e ignorando il fratello.

**

Davanti all’albergo, i ragazzi salutarono e si avviarono verso il loro. Le ragazze invece, appena entrate nelle camere si iniziarono a struccare.
Davanti alla cena servita in camera, iniziarono poi a chiacchierare.
-Roxi?
-Sì?
-Ti posso fare una domanda?
-Spara
-In definitiva.. ti piace Tom o ti piace Gustav?
-Tutti e due- rispose lei come se fosse la cosa più normale di questo mondo
-Cosa?
-Sì, cioè.. –si pulì la bocca con un tovagliolo –Li voglio tutti e due, non so decidermi. E quindi tutti e due.
-Ma non puoi fare così! Non puoi giocare così con i sentimenti delle persone!
-Ehi, perché ti scaldi tanto?
-Peché.. perché.. no lo so il perché, so solo che non è giusto!
-Magari è che ti piace uno dei due..
-Santo cielo, no! E’ solo che non ci si comporta così, e lo sai –Eleonora era più rossa dei suoi capelli.
-E infatti scherzavo
La rossa assunse un’espressione da perfetta rincoglionita: succede quando uno è sollevato e non capisce nulla allo stesso tempo.
-Sì perché -spiegò Roxi- io volevo solo che ti accorgessi di.. quello che provi per Tom! E lo sai bene a cosa mi riferisco..
-Ma cosa dici?! –quasi urlò
-Guarda che non sono stupida, l’ho capito subito che ti interessava. Ma non ce l’ho con te, anche perché mi piace Gustav. Ho fatto un po’ il doppio gioco per farti capire cosa volevi veramente, e cioè Tom. Ottima scelta, direi -aggiunse poi pensando al ragazzo.
Eleonora la guardò un attimo, poi scoppiò in lacrime.
-Grazie Roxi, sei un’amica! E’ solo che mi sembra strano.. vedi, io conosco quel tipo di ragazzo, lo conosco fin troppo. E’ per questo che non capisco perché ora mi piaccia Tom..
-Ehi, Tom Kaulitz non è proprio un santo, ma non è neanche così bastardo come quello stronzo di Steve, il tuo ex.
-Lo spero- fece l’altra asciugandosi le lacrime –comunque non è certo il tipo da storia seria, lui è di quelli da una notte e via e io non voglio stare con uno così, ammesso il fatto che magari in un lontano domani io gli possa piacere.
-SVEGLIA! Uno che da te vuole la storia di una notte o uno a cui non piaci, non mette il muso lungo 3 metri se lo respingi in un negozio di polsini, se il suo migliore amico ci prova o se fai conversazione con suo fratello!
Eleonora ci pensò su.. dopotutto Roxi non aveva tutti i torti.. ma non voleva illudersi
-Ok, ma io non sono più tanto sicura di volermi fidare dei ragazzi in genere..
-Eleonora, devi farlo o non ne uscirai mai! Mica sono tutti stronzi! E sono sicura che se Tom te lo chiedesse e tu gli rispondessi di no, lo accetterebbe, non ti costringerebbe a fare quello che non vuoi. Le riviste lo descrivono come un gran bastardo, ma fino a questo punto non penso proprio!
-Hai ragione.. be’, ci penserò su.. E comunque non è detto che io gli piaccia!
Finita la cena, fecero un po’ di zapping, ma non c’era nulla di interessante, così s’infilarono sotto le coperte dormendo come due ghiri.
O almeno, Roxi dormì come un ghiro.
Eleonora passò due ore buone a chiedersi perché le piaceva proprio Tom, ma non riuscì a rispondersi e, alla fine, si lasciò cadere fra le braccia di Morfeo.

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RINGRAZIAMENTI:

Sara93 :Grazieeeeeeeee!! Sono contenta che ti stia piacendo!! Grazie per questa recensione! Diventare una scrittrice è il mio sogno, e ancora più bello sarebbe scrivere dei Tokio Hotel! Ho molte idee, anche per FF future (sempre sui TH!) e scrivere mi piace molto.. non credo che smetterò!! Grazie ancora!! TVB!!

_virgy-roxy94_ :Davvero?? Menomale.. io invece non ne ero tanto sicura dell'altro capitolo.. PREGO, PREGO!! W il tuo lafeizzamento!! Baciiiiii

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Capitolo 5
*** Because of you ***


Ciauuuuuuuuuuz!!
Allora.. questo capitolo è incentrato principalmente su Eleonora e Tom.. ma presto anche Gustav e Roxi si daranno da fare non preoccupatevi!!.. il titolo vuol dire ' il perché di te ' (spero.. io e l'inglese non andiamo proprio d'accordissimo.. ^^ ' ).. però.. no, ve lo dico alla fine!!
Ecco cosa ha creato la mia mente malata una sera che stavo ascoltando Rette Mich.. ditemi che ne pensate!!!

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CAPITOLO 5 - BECAUSE OF YOU

La sera successiva Roxi e Eleonora (rigorosamente in minigonna) si stavano diressero verso il bar indicato da Bill il giorno precedente.
Eleonora indossava dei pantaloni neri che arrivavano al ginocchio e una maglietta sbrillucciosa d’argento. I capelli erano lisci e, solo nelle punte, si vedeva qualche ricciolo
Roxi invece una mini che più mini non si può, con dei pantacollant coi teschi sopra e una maglietta nera con dei fiocchi bianchi stampati. I capelli erano ricci e abbastanza voluminosi.
-Non sono ancora arrivati- fece Eleonora entrando.
Le due decisero di prendere un analcolico ciascuna, poi si misero a sedere su uno dei divani ai lati della pista da ballo.
Le luci erano fioche, fioche (ND: vero Mariam??? XD), di colore viola, blu e argento. La musica non era troppo forte, le bibite squisite e c’era pochissima gente.
L’ambiente era perfetto e Eleonora non poté fare a meno di immaginarsi a ballare un lento con Tom proprio al centro della pista.. poi lui la guarda.. lei lo riguarda.. lui avvicina il viso a quello di lei.. lei chiude gli occhi.. sì vabbè, Terra chiama Eleonora, ci sei?
E’ che lei ci sperava così tanto in quel bacio.. doveva farsi aiutare da Bill che, ovviamente, conosceva Tom molto meglio di lei.
Chissà cosa avrebbe pensato di lei.. il giorno prima gli aveva assicurato di non essere attratta da suo fratello.. vabbè..
Sì, ma qui non arrivava nessuno e le ragazze iniziavano a pensare di aver ricevuto un bel bidone.
Stavano per alzarsi e andarsene (era mezz’ora che aspettavano) ma proprio in quel momento quattro bei ragazzi entrarono nel bar e le raggiunsero.
-Scusate se vi abbiamo fatto aspettare, ma il servizio fotografico è durato più del previsto- fece Gustav
-Roba da gente famosa, estremamente noiosa- commentò Georg
Le ragazze risero
-Vi offriamo da bere- fece Tom andando con il fratello al bancone e ordinando 4 birre.
-E a noi?-protestò Gustav mentre Bill offriva una delle due birre a Roxi che ringraziò.
-Voi muovete le chiappe e andate a prendervele- rispose Tom porgendo una birra a Eleonora e tenendo l’altra per sé.
-Grazie- fece lei un po’ in imbarazzo.
-Quando vuoi- rispose lui lanciandole uno sguardo intenso.
-Balliamo un po’?-chiese Bill a nessuno in particolare- è tutto il giorno che sto in posa, avrei bisogno di sgranchirmi un po’!
-Idem!- fece Georg che andò a ballare al centro della pista senza aspettare Bill, che fu fermato da Eleonora
-Bill aspetta un attimo!- gli disse. Lui alzò un sopracciglio alla Bill.
-Puoi venire un attimo?- gli chiese conducendolo appena un po’ più in là.
Tom intanto gli lanciava sguardi da far venire i brividi a chiunque, tanto erano torvi.
-Dimmi tutto- fece Bill a Eleonora
-Ho fatto un casino
-Cioè?
-Io.. sì insomma, lo so ieri ti ho detto di no.. è che me ne sono resa conto stanotte.. mi-piace-tuo-fratello!- disse tutto d’un fiato
-Oh! Be’ sai.. un po’ lo avevo sospettato.. –poi divenendo più serio –ti farà soffrire, è molto probabile, lo sai vero?
-Sì ma non ci posso fare nulla.. ormai è successo.. e quindi visto che non si può rimediare.. sapresti darmi.. delle dritte? –le sembrava di essere una bimbetta di 10 anni alle prime armi, ma non era riuscita a trovare parole diverse
-Eleonora -Bill fece un sorrisetto -gli piaci già
-Coooooooosa??? E non potevi dirlo prima??
-Non mi avevi detto che ti piaceva! Comunque questa volta sembra che non sia interessato a te solo per...hai capito... ma sembra che ci tenga te.. sembra. Però se stai qui a parlare con me invece che andare da lui non combinerai mai nulla. Inizia da lì, il resto verrà da sé. Fidati.
-Oh, grazie Bill!!
-Di nulla, vai ora!
E così, mentre Bill raggiungeva nella pista da ballo Georg, Roxi e Gustav (questi due si erano appena aggiunti), Eleonora andò a sedersi sul divano vicino a Tom, che non le disse nulla, né la guardò.
Situazione piuttosto imbarazzante...
-Emh.. allora... emh... come è andato il servizio fotografico oggi?-chiese lei
-Bene- rispose lui secco fissando un punto davanti a sé, deciso a non guardarla
-Oh..ok..- fece lei incerta.
Poi lui, sopraffatto dalla curiosità, prese la parola, finalmente guardandola. -Si può sapere cos’hai sempre da dire a Bill?
-A Bill? Oh, no, nulla...
-Allora è come pensavo –fece una smorfia amareggiata
-Cosa pensavi?
-Ti piace..
-Ma cosa dici, non è vero!
- ‘ Bill hai una voce stupenda ’ - fece lui cercando di imitare la voce della ragazza
-Quello era solo un complimento! E comunque se lo vuoi sapere...mi piace un sacco come suoni la chitarra..
In quel momento partì rette mich.
-Sì certo- fece lui sarcastico
-Perché non ci vuoi credere?
-Perché non vai a dire anche a Gustav e a Georg che suonano bene basso e batteria?
-Lo farei volentieri. Il fatto è che la vostra musica mi piace, veramente.
-E questa? Rette mich? Ti piace?
-Sì..
-Bene allora perché non- iniziò a strofinarsi l’orecchio.. che carino!!! Lo faceva sempre quando era in imbarazzo!! –insomma.. la vuoi ballare con me? –il tono era sempre da incavolato, ma negli occhi del ragazzo si poteva leggere l’imbarazzo.
Sul viso di Eleonora si dipinse un sorriso da a orecchio a orecchio e avrebbe voluto gridare: certo che mi va, non aspettavo altro!!!’, ma si limitò a dire: -sì perché no?
Il ragazzo allora si alzò e, leccandosi il labbro inferiore le porse la mano.
Lei la prese sorridendo e si diressero in pista.
Appena li vide, Bill sorrise a Eleonora. La ragazza, sorrideva già, stile ebete.
Rette mich, non era proprio rock sfrenato, così iniziarono ad ondeggiare dolcemente, lei con le mani sulle spalle del ragazzo e lui con le mani sui fianchi di lei.
All’inizio si guardarono a lungo poi lui disse: -sei stupenda.
Eccolo che si avvicinava sempre di più al suo viso.. lei non era ancora sicura di volerlo.. o almeno prima voleva chiarire delle cose..
-Tom- lo chiamò. Il ragazzo si fermò e la guardò negli occhi –io.. cioè.. io non.. non così.. non come tutte le altre.. non una delle tante..

Ich seh noch uns’ren Namen und wisch sie wieder weg..

-Tu non sei una delle tante- le disse guardandola dolcemente
-Allora cosa sono per te?
-Sei una ragazza speciale.. una ragazza da non perdere.. vorrei anche che tu fossi.. se vuoi.. la mia ragazza..
- L-la tua ragazza?
-Sì.. se vuoi.

Unsere Träume waren gelogen..

Lei lo guardò come per capire dove stava la fregatura. Lui come leggendole nel pensiero disse –niente fregature. Io a te ci tengo. Veramente.
Lo guardò ancora un po’.. i suoi dolci occhi profondi esprimevano ansia, ed erano ancora più belli
-Sì.. sì.. voglio essere la tua ragazza!

Und keine Träne echt..

Il ragazzo la guardò intensamente poi le sorrise dolcemente e chinò leggermente il viso.
Lei prese un bel respiro, come per darsi coraggio poi sollevò leggermente il collo, verso di lui.
Tom si chinò, lei si alzò leggermente in punta; le loro labbra si sfiorarono delicatamente.

Hörst du mich? Hörst du mich nicht?

Eleonora aveva la pella d’oca.

Komm und rette mich.. rette mich!

Tom socchiuse leggermente le labbra e lei fece lo stesso. Fu un bacio dolcissimo e intenso.
Quando si staccarono, il cuore di tutti e due era a mille. Si guardarono sorridendo poi lui la strinse di più a sé e lei gli appoggiò la testa sulla spalla, permettendogli di baciarle il collo.
La canzone nel frattempo era cambiata, ma era sempre un lento.
Dopo un po’ lei alzò la testa dalla spalla del ragazzo per baciarlo di nuovo. Poi lui le sussurrò a un orecchio:- ci sediamo?
E così, mano nella mano si diressero a uno dei divani.
Eleonora non ci credeva ancora. Moriva dalla voglia di gridare: ‘ HO BACIATO TOM KAULITZ E SONO LA SUA RAGAZZA!!!!!!! ’ ma si trattenne.
Quando furono seduti tutti e due, lui le mise un braccio attorno alle spalle e lei gli si appoggiò addosso.
Tom era un ragazzo così dolce nonostante tutte le riviste lo descrivessero come il bastardo della situazione.. Eleonora si ripromise di non credere mai più a nessuna rivista pettegola.
-Tom..- lo chiamò mentre lui le accarezzava i capelli
-Mmh?
-Mi dispiace per quello che ti ho detto...
Lui assunse un’espressione interrogativa così lei cercò di spiegarsi meglio.
-Sì.. al negozio dei polsini.. mi dispiace di aver creduto a quello che le riviste dicevano su di te
-No.. hanno ragione..- il viso della ragazza diventò pallido come un cencio. Tom se ne accorse e aggiunse subito- voglio dire, fino a poco tempo fa ero così, è vero.. ma ora ho conosciuto te e.. –fece un sorrisetto che lasciava intendere il resto
Eleonora sorrise e gli diede un bacio a stampo, ma lui la trattenne e le diede un altro bacio alla francese. Sarebbe durato anche di più di quanto poi non fu, ma arrivò Georg e..
-Ehi, Tom! Ti sei dato da fare , vedo!
-Fottiti, Georg. Proprio sul più bello dovevi arrivare!
-Eheheh.. oh, ecco anche Bill.
-Ehi Tomi, non perdi tempo! –il ragazzo poi, senza farsi vedere dagli altri, fece l’occhiolino alla rossa.
-Cazzo, una sera che uno dice voglio andare in un posto tranquillo dove non ci sono rompiscatole, arrivate e voi due e rovinate tutto!
-Sì, vabbè! Cambiando discorso.. Eleonora sai se a Roxi piace Gus?- chiese Georg
Eleonora era incerta se rispondere o no, guardò Bill che le fece cenno di sì con la testa –Emh.. ecco..
-Come pensavo! –fece Georg interpretando correttamente il balbettio della ragazza
-Non hanno combinato ancora nulla..- dsse Bill
-Certo che Gustav dorme in piedi!- fece Tom
-Sì e balla pure.. è finito il lento! Si torna in pista, Bill?
-Certo! Ciao ragazzi.. divertitevi!!
-Senz’altro!- rispose Tom che si guadagnò così una spinta da Eleonora
Allora lui iniziò a farle il solletico
-Ahahahah... no per favore.. ahahaha! Basta per favore!.. ahahahahah questa me la paghi!- e così dicendo lo spinse giù dal divano ma lui la trascinò con sé.
Si ritrovarono per terra, lei a cavalcioni sopra di lui con i capelli che arrivavano fino a sfiorare il bel viso di lui.
Si diedero una serie di lunghi baci, ma poi lei si rialzò e si mise seduta sul divano.
Il ragazzo la guardò poi alzò le sopracciglia come invitandola a tornare nella posizione di prima ma lei scosse la testa maliziosamente e incrociò le braccia.
Tom strinse gli occhi, ma poi si alzò e si mise anche lui sul divano. Più che sul divano si mise sulla ragazza e iniziò a ricoprirla di baci mente lei gli accarezzava le spalle e il petto.
Stettero così ancora un altro po’, poi però gli altri li vennero a chiamare: era tardi dovevano tornare in albergo.
-Domani ti va di fare una passeggiata in periferia?- chiese Tom a Eleonora davanti all’albergo.
Lei sorrideva e stava per rispondere affermativamente, se non fosse stato per Gustav che s’intromise- Sì e veniamo anche io e Roxi!
-Gus il tuo cervellino bacato non arriva a capire che forse io volevo stare da solo con la mia ragazza?- ma non fece in tempo a finire la frase che Georg disse:
-Veniamo anche io e Bill, domani siamo liberi!
-Perfetto- approvò questo alzando i pollici
-Allora domani ci aspetta una passeggiata coi fiocchi!- fece Roxi entusiasta
Tom guardò sconsolato Eleonora che ridendo si aggrappò al braccio di quest’ultimo e gli sussurrò:- non ti preoccupare.. io sarò tutta tua lo stesso.. -era strafelice. L’aveva appena chiamata ‘ la sua ragazza ’ davanti a tutti!!
Lui la guardò, la baciò appassionatamente e abbracciandola la salutò. Lei salutò con la mano e un semplice ‘ciao’ gli altri. Uguale fece Roxi, tranne che con Gustav, con il quale si scambiò due baci sulla guancia, ma niente di più.

In camera delle ragazze..

-Oook..- cominciò Roxi chiudendo la porta –sbaglio o hai appena baciato Tom Kaulitz qua fuori?
-Sììììì..... AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! –e cominciò a saltellare muovendo le braccia come una gallina che cerca di spiccare il volo.
-Ehi, ma non ero io quella che faceva gli urli disumani?
-Hai ragione scusa non volevo rubati la parte!! Sono troppo felice!! :D
-Sì vede!! Ma come è successo esattamente? Voglio i particolari!
-Be’.. all’inizio stavamo quasi litigando.. poi mi ha chiesto se volevo ballare Rette mich io ho risposto di sì e... una cosa tira l’altra, insomma!
-Cioè.. prima litigate e poi ballate insieme un lento?
-E’ complicata da spiegare..
-Ah, wow.. Ma come hai fatto a diventare la sua ragazza invece che.. be’.. una di quelle da una sera e via?
-Gliel’ho detto. Gli ho detto che non mi andava di passare come una di quelle tante troiette.
-Wow!!!! Magari succedesse così anche fra me e Gustav!
-Già, fra di voi invece come è andata? Successo nulla?
-No.. non capisco.. a volte lo vedo che gli piaccio ma altre penso che mi consideri solo un’amica...
-Bill mi ha detto che gli piaci
I battiti di Roxi aumentarono notevolmente
-D-davvero?
-Sì! :D
-Oh mio Dio... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
-Eccola..- Eleonora sprofondò nel letto premendosi il cuscino sulle orecchie per non sentire gli ultrasuoni di Roxi.
-Ok: questo è il piano- fece poi Roxi strappando via il cuscino all’amica- domani voi lasciate me e Gustav da soli così che quando arriverà il momento.. lo bacerò!!
-Facile a dirsi..
-Guarda che mi regge! Ora che so che gli piaccio, non ho paura di un no!
-Bene allora auguri.. comunque anche io e Tom volevamo stare da soli.. poveracci Bill e Georg però..
-Capiranno!
-Sì però mi dispiace lo stesso..
-Va a finire che si mettono insieme per disperazione..
-Roxi!!
-Scherzavo!

In camera dei ragazzi..

I quattro ragazzi stavano salendo le scale per andare all’ultimo piano, dove vi erano le rispettive 4 camere.
Tom fischiettava.
-Ehi, sembri piuttosto allegro- commentò Bill dandogli una gomitata
-E chi non lo sarebbe?- rispose lui sorridendo
Risatine da parte di tutti
-Non la farai soffrire, vero?- chiese Bill ad un tratto più serio.
-Certo che no.
-Bene perché io a lei ci tengo.. come amica, ovvio- aggiunse subito dato che Tom si era immediatamente girato a guardarlo.
-Mi spieghi una cosa? Ma che vi dicevate sempre tu e Eleonora?
-Parlavamo di te –disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo
-Di me?
-Certo. All’inizio non me lo voleva dire che le piacevi, forse perché lei stessa SPERAVA che non le piacessi. Ha molta paura di soffrire, probabilmente ha già sofferto tanto in passato per storie finite male o che ne so io..
Tom assunse un’espressione pensierosa.
-E di Roxi non ti ha detto nulla?- chiese ad un tratto Gustav.
-Gus, ma te provaci con Roxi! Perché ti dovrebbe dire per forza di no?
-Perché.. sarebbe troppo bello!!
-Comunque domani vi lasciamo soli voi due e vedi di darti da fare.. - fece Georg
-Sì e lasciate soli anche me e Eleonora, grazie- aggiunse Tom
-Ok Georg, allora domani saremo costretti a stare io e te.. non ti far venire in mente strane idee!
-Ma per favore!- rispose quello- il mio UOMO ideale è molto diverso da te!
Tutti risero e, ormai arrivati all’ultimo piano, si diressero ognuno nella propria stanza.
-Ah, Tom! –lo chiamò Bill
-Sì?
-Hai.. emh.. del lucidalabbra sulla bocca.. notte, notte! –e chiuse la propria porta.
Il ragazzo entrò nella propria camera e si guardò allo specchio. Sorridendo, constatò che il gemello aveva ragione, e si strofinò leggermente il labbro.
Prima di andare a dormire, mandò un sms della buonanotte a Eleonora.. che stesse diventando troppo sdolcinato? Naaa..

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Allora che ne dite?? Aspetto tanti pareri..
Ora quella cosa che dovevo dirvi all'inizio: questo è l'ultimo capitolo.. fino al prossimo anno!! Eh, sì dovrete aspettare la fine delle vacanze, per vedere il sesto capitolo.. ma il 7 gennaio sera vi prometto che lo pubblico! PROMESSA!

Ora i ringraziamenti..

Lucrezia : vuoi sapere di Roxi e Gustav? Non dovrai aspettare molto, tranquilla.. Sono contenta che ti piaccia la storia!! Continua a leggere!!

Volevo ringraziare anche Francesca (= ...Georg..Fregno) che mi ha dato l'ispirazione per il lucidalabbra sulla bocca di Tom!! muahahahaah!!!

E per finire:

BUON NATALE E BUON ANNO A TUUUUUUUUUTTI!!!!!!! VVTRTRTRTRTRTRB!!!!!!! KUSS!!!
Ci vediamo il 7!!!

Ciauz!!

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Capitolo 6
*** KÜSS MICH ***


Ben ritrovateeeeeeeee!!!!
Passate bene le vacanze??
Allora... avevo promesso che oggi pubblicavo e siccome sono una che mantiene le promesse (tranne quella di mettere in ordine la mia stanza), ecco qui il sesto capitolo!
Ditemi che ne pensate di Gustav.... ok non aggiungo altro, ecco il capitolo. Buona lettura!!!!
ps: il titolo significa baciami


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CAPITOLO 6 – KÜSS MICH

Le 16. I ragazzi sarebbero arrivati tra mezz’ora.
-AAAAAAAAAAAAAA! Che lucidalabbra mi metto? Santo cielo oggi forse bacerò Gustafffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff!!!!
-Potresti smetterla di correre per tutta la stanza? Mi deconcentri- fece calma Eleonora che si stava mettendo accuratamente l’eyeliner.. ce ne voleva di attenzione per non sbaffare!
Roxi indossava dei jeans al ginocchio con una maglietta a mezze maniche azzurra e nera.
Eleonora invece dei jeans lunghi e neri e una maglietta a bretelline con varie sfumature di rosa. Siccome era abbastanza scollata aveva aggiunto anche un ciondolo a stella.
I capelli se li erano entrambe pilastrate e, dopo un bel bagno rilassante, la loro pelle profumava di fragola.
Roxi si era già truccata, Eleonora ora si stava mettendo il mascara e fin qui tutto bene, se non fosse stato per l’amica che, sempre correndo come una matta, le aveva inavvertitamente dato una gomitata, e ora aveva una scia di nero dall’occhio fin sopra il sopracciglio.
-Roxi io ti uccidooooo!!
-Scusa non volevo! Dai c’è tempo puoi riaggiustarti..- ma non fece in tempo a finire la frase che il telefono dell’albergo suonò annunciando quattro ragazzi che le aspettavano all’ingresso.
-Roxi- sibilò Eleonora- come cavolo faccio ora a farmi vedere così da Tom?
-Emh.. scendi con una mano sull’occhio!
Strano ma vero, Eleonora la prese in parola. Appena si videro, i sei si salutarono e, quando Eleonora si avvicinò di più, Tom le chiese -che hai fatto all’occhio?
-Oh.. nulla..
Il rastaro alzò un sopracciglio così lei si levò la mano dall’occhio e indicò Roxi:- opera sua.
Tutti risero, compreso Tom che, bagnandosi leggermente un dito con la lingua, lo strofinò un po’ sulla riga nera di mascara che andò via.
-Fatto
-Grazie- e si baciarono
I sei uscirono e si trovarono davanti a quattro moto.
-Chi sale con chi?- chiese Georg
-Come? Andiamo in moto?- chiese Roxi
-Certo, la periferia non è dietro l’angolo!-fece Bill
-Comunque non è molto lunga non vi preoccupate- aggiunse Tom
-Un quarto d’ora e ci siamo.. c’è un vialetto carino lì- precisò Georg infilandosi il casco.
-Vuoi montare con me?-chiese Tom voltandosi verso Eleonora
-Ok- rispose lei prendendo il casco che le porse il ragazzo. Poi né tirò fuori un altro per sé, salì, aspettò che anche la ragazza salisse e poi disse: -noi andiamo.. ci vediamo là!- e dando gas, partì con Eleonora che lo teneva per la vita
-Bene..-fece Gustav incerto –emh.. che.. che cosa.. ne dici di.. di montare con me?-chiese a Roxi
-Ah non lo so ci devo pensare..-rispose quella. Gustav fece una faccia buffa e lei aggiunse- ci ho pensato: ok!
Gustav sorrise divertito e le porse uno dei due caschi che teneva in mano e i due salirono sulla moto.
Bill era appena partito, mentre Georg partì in contemporanea con loro.
Roxi ci aveva messo un po’ prima di scegliere se aggrapparsi alle maniglie della moto o alla vita di lui, così alla fine era andata per le spalle.
Rimpianse di non aver infilato tutti i capelli dentro al casco come invece aveva fatto Eleonora. Scesa di lì sarebbe stato come se non si fosse mai pilastrata! Ma avanti, non poteva dipendere da una piastra se piaceva a Gustav o meno!
Il ragazzo si fermò a un semaforo rosso (Georg passò e per poco non si fece investire!) e, girandosi a guardarla, le sorrise.
Purtroppo scattò il verde così dovette rigirarsi.
Roxi però, che si era ripromessa di non starsene con le mani in mano, fece scivolare le braccia fino alla vita di lui e gli si appoggiò alla schiena con la testa. Come si stava comodi!
Intanto l’altra coppia era quasi arrivata.
D’un tratto Tom, si voltò (senza fermarsi con la moto) e diede un bacio a stampo alla ragazza. Per poco non andarono a sbattere!
-Tu sei tutto matto!- fece lei divertita
-No, è che mi andava di baciarti!- rispose lui sorridendo
Lei allora gli diede qualche bacio sul collo ma lui disse –Se fai così, allora sì che andiamo a sbattere!- lei ridacchiò.
Di lui le piaceva soprattutto la mattizzia (dal vocabolario di Virginia: pazzia) e il fatto che, solo perché stavano insieme, lui non dava per scontato nulla del loro rapporto, la conquistava in ogni gesto, ogni giorno.
Un esempio stava nel fatto che poco prima, le aveva chiesto se voleva montare con lui in moto anche se stavano insieme: un altro le avrebbe porto il casco e basta.
Furono i primi ad arrivare.
-Accidenti, Georg aveva ragione, è stupendo qui!- commentò Eleonora appoggiandosi a una ringhiera dove, una decina di metri più sotto, vi era un campo di fiori
-Già- fece Tom abbracciandola da dietro. Lei allora si girò e iniziarono a baciarsi. Lui le accarezzava i fianchi e la schiena lei invece giocherellava con i suoi rasta.
Quando si staccarono la ragazza, per gioco, gli tirò piano un rasta e lui le diede un pizzicotto su un fianco.
Allora Eleonora si staccò da lui e iniziò a correre ridendo.
Il rastaro si meravigliò un po’, ma poi, stando al gioco, iniziò a rincorrerla sorridendo
-Tanto non mi prendi!
-Lo dici tu!
Sembravano due bambini di 5 anni che giocavano ad acchiapparella.. Si rincorsero ancora un po’ ma poi Tom la raggiunse e la strinse a sé, mentre lei gli appoggiò le mani sulle spalle.
-Ti ho presa! XD
-Ora sono tutta tua..
-Tutta, tutta, tutta?
La ragazza si morse il labbro inferiore e abbassò lo sguardo. Era diventata pallida. Sapeva cosa intendeva Tom, ma non era sicura di volerlo anche lei.
-Tutto bene?- le chiese lui notando il cambiamento d’umore.
-Sì, sì..- rispose sempre senza guardarlo
-Eleonora?
-Mmh?
-Cosa c’è che non va?- le chiese ancora.
-Nulla.. io non.. oh guarda ci sono gli altri!- fece lei felice di aver trovato una via di fuga
-Sì ma..- cominciò Tom, ma Eleonora stava già andando verso gli altri
-Bill, Georg! Dove sono Gustav e Roxi?
-Non lo so sono partito prima..- rispose Bill
-E io li ho superati a un semaforo.. staranno arrivando- fece Georg
-Ok..-
-Allora ti piace qui?- le chiese Bill
-Oh, sì è fantastico!
-Se poi ci viene voglia di bere o mangiare qualcosa c’è un chioschetto più in là..
-Sempre il solito!-fece Georg
-No, davvero, fa della roba squisita, io e Tom ci veniamo spesso! Vero Tom?
-Cosa?.. oh.. sì, è vero..- rispose lui che stava pensando a tutt’altro..
In quel momento arrivarono Gustav e Roxi che, dopo aver posato i caschi, raggiunsero gli altri.
-Eccovi! Gus, sei proprio un lumacone!- esclamò Georg
-Sì e tu che per un pelo non ti sei fatto investire?!
-Dettagli, dettagli..
-Eleonora- fece Roxi andando verso l’amica –ti prego aiutami! Guarda che capelli!
In effetti non solo i suoi capelli erano ritornati quasi del tutto ricci ma erano anche annodati
-Accidenti! Ma perché non te li sei messa nel casco?
-Non ci ho pensato!
-Fatevi aiutare da Georg o da Bill! Sono due esperti in fatto di capelli!- fece Gustav
Georg per tutta risposta si passò una mano fra i capelli e Bill commentò: -modestamente!
Tuttavia Eleonora, dopo due o tre volte che passava la mano fra i capelli dell’amica, le aveva già sfatto tutti i nodi.
-Ma che ti importa dei capelli? Stai bene sempre..- le disse poi Gustav. Roxi gli sorrise e andò verso di lui.
Iniziarono tutti a camminare. Bill e Georg erano in testa, seguiti da Roxi e Gustav. Tom e Eleonora erano un po’ distanziati rispetto al resto del gruppo e si tenevano per mano.
Ad un tratto Tom, cominciò a palare
-Eleonora.. dopo quello che ci siamo detti prima, io non voglio che tu pensi male di me.. cioè, ne avresti tutte le ragioni dato il mio passato.. ma ora non sono più così.. non sto con te solo per.. quello. Io non ti chiedo nulla, ti aspetterò fin quando non ti sentirai pronta..
-Tom..
-Non voglio che tu ti sena obbligata a fare qualcosa se non vuoi
Lei riuscì solo a guardarlo incantata per poi gli sorridergli e annuire con la testa.
Lui allora le passò un braccio intorno alle spalle, baciandola sulla testa per poi ricevere un bacio a stampo dalla ragazza.
Gustav e Roxi intanto stavano conversando..
-Andavo davvero così lento oggi?
-Ma no, è Georg che va troppo veloce!
Lui rise e poi, non sapendo cosa dire prese a fissarsi le scarpe. Allora lei prese in mano la situazione.
-Gustav.. ce l’hai la ragazza?
-L-la ragazza?
-Sì.. mai sentita questa parola?
-No.. cioè sì l’ho sentita.. e ho avuto delle ragazze! Ma ora sono single..
-Buono a sapersi..
-E.. e te?
-Per ora no..
-Per ora?
-Sì.. chi lo sa.. magari qualcuno me lo chiede..- lo guardò intensamente –e magari dico anche di sì.
Gustav arrossì un po’ e disse: -e come dovrebbe essere il tuo ragazzo?
-Mmh non saprei.. innanzitutto deve guidare piano la moto perché ho paura!
-Ah sì?
-Sì. Invece la tua di ragazza come dovrebbe essere?
-Vediamo un po’.. sì diciamo.. identica a te! Anzi.. sei tu la mia ragazza ideale..
Roxi si sentì il cuore uscire dal petto –come me?.. Me?
-Sì... Roxi.. ti piacerebbe essere la mia fidanzata?
-Io.. la.. la tua.. cosa? Oh, sì! Sì certo che sì! Sì, sì, sì! –fece uno sforzo incredibile per non mettersi a saltellare come una scema.
Gustav la guardò intensamente e le mise un braccio intorno alle spalle. Lei con un sorriso a 3756348 denti fece scivolare il suo alla vita di lui.
Poi i loro visi si avvicinarono e le loro labbra si unirono in un dolce bacio.

-Guarda, guarda!- esclamò Tom
-Cos.. oh!- fece Eleonora osservando la scena dei due piccioncini che altri non erano se non Gustav e Roxi!
-Ce l’ha fatta Gus, alla fine!
-Sono felice per loro!!!
-Certo che brutto però per il primo bacio in mezzo alla strada e camminando..
-Ogni cosa è bella in compagnia della persona giusta..- fece lei
Il rastaro la guardò, capì che si riferiva a loro due e, sorridendo, la baciò.

-Girati!- fece Georg a Bill
-E bravo Gus!- commentò Bill osservando la scena
-Era ora..
-Sì ma adesso rigiriamoci se non vogliamo passare per due guardoni..
Quando i ragazzi si sedettero insieme al chioschetto, tutti erano impegnati a prendere in giro la nuova coppietta..
-Ma si può sapere perché Tom non lo avete preso in giro così, ieri? E’ ingiusto!- protestò Gustav
-Rimediamo subito- rispose Bill
-Provaci fratellino e vedrai.. guarda che ti scompiglio i capelli!
-No! I miei capelli no!- esclamò il moro
Risate da parte di tutti.
-Domani si va al mare?- chiese ad un tratto Georg
-Il mare? In Germania? Ma fa freddo!-fece Eleonora
-No, noi abbiamo una casa in Corsica, la usiamo quando abbiamo voglia di andare al mare visto che sta a due passi da lì.. -le spiegò Bill –se ne avete voglia sarebbe carino andarci.
Eleonora e Roxi si scambiarono uno sguardo titubante –Non vorremmo disturbare..
-Ma quale disturbo! Ci fa piacere! –fece Tom
-Se la mettete così..
-Allora è deciso!- fece Gustav
-Però c’è una cosa..- iniziò Bill
-Giusto..- fece Tom iniziando a torturarsi l’orecchio
-Potreste spiegarci?-chiese Roxi
-Le camere.. sono solo 4..- rispose Bill
Roxi sembrava contenta, Eleonora tranquilla: Tom le aveva già detto che non pretendeva niente.
-Be’ in qualche modo si farà..- fece Gustav incerto
-Sì... ma per voi va bene se ci stiamo.. non so.. cinque giorni? Perché andarci per un giorno e basta, non ne vale la pena- chiese Georg
-Oh, sì! Il mare mi piace tantissimo!- fece Eleonora
-Va benissimo!- sì unì Roxi.
-Allora domani mattina passiamo con la limousine a prendervi, scusate se è poco..- fece Bill
Stettero il resto della giornata lì seduti a chiacchierare del più e del meno, del corso di tedesco delle ragazze, degli impegni dei ragazzi..
Poi i ragazzi riaccompagnarono le ragazze in hotel (le due coppie si salutarono ‘calorosamente’) e andarono anche loro al proprio albergo e poi.. subito a nanna!! Il giorno dopo li aspettava una giornata impegnativa!


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Oggi non mi andava di scrivere come al solito ' i ringraziamenti alla fine ' così li ho messi e basta! Eccoli:

Ringraziamenti

Lucrezia: eccoti accontentata!! Il nostro Gustav si è finalmente dato una mossa!!! Spero che questo capitolo ti sia piacuito!! Davvero ti è partita Rette mich?? Allora ho scelto la canzone giusta!!

Eddy: Anch'io a volte leggendo altre storie mi metto a ridere e tutti mi guardano come una matta.. XDXDXD!! Sono contenta che ti piaccia! KUSS!!

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Capitolo 7
*** Beach-volleyball! ***


Ok, per il titolo non mi veniva in mente nulla, lo ammetto..
Comunque ecco a voi una giornata tutta mare e sole per le ragazze e i Tokio Hotel, alla faccia di questo gennaio gelido!! Brrrrrrrrr!!
Per i ringraziamenti andate alla fine del capitolo (sono stata tutta la notte a pensare a un altro modo per dirlo invece di ' alla fine per i ringraziamenti ' XD)
Un bacio!!

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CAPITOLO 7 – BEACH-VOLLEYBALL!

-Cinque giorni.. cinque costumi.. cinque abbinamenti diversi.. c’è tutto, credo.- Eleonora chiuse il borsone e lo poggiò vicino a quello di Roxi, già pronto e molto più grande di quello dell’altra.
-Ma secondo te vengono davvero con la limousine?
-Roxi, me lo hai già chiesto dieci volte! Penso di sì!
-Wow!
-A proposito ieri sembravi piuttosto felice quando ci hanno detto che le camere erano quattro..
Roxi fece un sorrisetto.
-Ma tu..- continuò Eleonora –con Gus hai intenzione di..
-Be.. Sì!.. di lui mi fido.. non ho paura.. credo che anche lui lo abbia già fatto.. Ovviamente non sto con lui solo per quello, però l’idea è eccitante!!
Eleonora rise
-E tu con Tom?
-No.. per ora no.. non sono ancora pronta.. comunque lui ha già detto che mi aspetterà.. E’ un ragazzo fantastico, me ne accorgo ogni giorno di più!
-Eheheh..
Siccome erano un po’ in anticipo, le ragazze decisero di scendere già in strada ad aspettare gli altri.
-Oh mio Dio..AAAAAAAAAA!- fece a un tratto Roxi
-Oh, no ancora! Cosa c’è adesso?
-Sono davvero in limousine!!!
Una limousine si fermò davanti al marciapiede dove erano le ragazze
-Ciao belle signorine. Ci fate l’onore di salire?- Era Gustav che, con aria da galantuomo aveva abbassato il finestrino.
Si sentì una voce dall’interno- Oh, Gustav levati e falle salire! Venite, ragazze- Era Tom che, scavalcando Gustav, aprì la portiera.
-Grazie- fecero quelle ridendo e prendendo posto.
Tom salutò Eleonora con un lungo bacio, mentre Gustav e Roxi si salutarono con un rapido bacio a stampo.
Per tutto il viaggio fino all’aeroporto e anche su di esso, di altro non si parlò se non del mare e di questa casa in Corsica.
Ma la cosa più spettacolare, fu quando vi arrivarono. Le due ragazze trattennero il respiro.
La villetta non attirava molto l’attenzione, ma era comunque bellissima, e ancora meglio era la vista dal suo balcone che si affacciava su un mare cristallino di una spiaggia libera dove, spiegò Bill, non andava mai nessuno. Avevano scelto quel luogo apposta.
-Oh, mio Dio!- fece Eleonora
-Cavolo!- sì unì Roxi
-Al piano di sopra ci sono le camere da letto.. a proposito.. come le dividiamo?- chiese Gustav
Salirono tutti e sei di sopra. Il problema dei letti non c’era perché ai ragazzi piaceva stare comodi e quindi erano tutti matrimoniali!
-Be’ io direi che, le coppie dovrebbero dormire insieme così possono farsi gli affari loro..- commentò Bill
Tom guardò Eleonora e, come quasi ogni volta che si trovava in imbarazzo, decise di sdrammatizzare: -be’ allora sceglietene una tu e Georg!
Tutti risero, Bill alzò un sopracciglio e Georg commentò: -ancora? Lui non è il mio tipo!
-E menomale!- fece Bill. Poi aggiunse:- dai seriamente.. Gustav?Roxi? Vi va bene condividere la stanza?
-Emh..- Gustav la guardò e lei gli sorrise incoraggiante –sì.. sì va bene- fece lui sempre guardandola.
-Tom? Eleonora?
I due non fecero in tempo a rispondere che Georg s’intromise
-Deve andar bene per forza, perché io con te non ci dormo! Forza, andiamo a mangiare qualcosa che è ora di pranzo! -concluse scuotendo i capelli per levarsi dagli occhi una ciocca.
Scesero tutti in cucina, le due coppie per mano.
Tom però, appena in fondo alle scale, trattenne Eleonora, iniziando a strofinarsi l’orecchio.
-Eleonora.. se non vuoi dormire con me, basta dirlo, Georg lo convinco io ad andare da Bill..
-Tom, non c’è problema, veramente. Io di te mi fido.
-Davvero?
-Certo!
-Ok, allora..- e, sorridendole teneramente, la baciò
-Andiamo di là?-le chiese poi
-Se proprio dobbiamo..- rispose lei
-No che non dobbiamo.. potremmo anche starcene un po’ per i fatti nostri- e iniziò a baciarla sul collo.
-Questo è già meglio- commentò lei iniziando ad accarezzargli i rasta.

**

-Ehi, ma quei due dove sono finiti? E’ da un quarto d’ora che sono spariti!- chiese Gustav
-Usa la fantasia, Gus..- rispose Bill
-I panini non freddano mica.. -disse Georg. Poi colto da un enorme dubbio -non glieli devo mettere in forno, vero?
-Ma tu vuoi mettere mozzarella e pomodoro in forno? Per l’amor del cielo, no!- rispose Roxi che gli stava dando una mano nel prepararli
-Se lo dici tu..- fece lui scrollando le spalle
-Il tempo è bello.. dopo ci infiliamo i costumi e dritti al mare, ok? E’ un secolo che non ci vado!- fece Bill guardando fuori dalla finestra
-Sì, se non moriamo prima per le schifezze che quei due stanno mettendo nei panini..- rispose Gustav
-Uomo di poca fede- replicò Georg. Roxi rise.
-Come sei bella quando ridi- le disse Gustav
Lei s’immobilizzò sul posto. Era la prima volta che le faceva un complimento davanti agli altri. Gli sorrise teneramente e lui ricambiò, ma il momento fu rovinato da Bill e Georg che gridarono insieme:- Boooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!
-Oh, ma vi fate i cazzi vostri?- esclamò Gustav arrossendo
Roxi ridacchiando, tornò ad occuparsi dei panini.
In quel momento entrarono Tom ed Eleonora, per mano.
-Alla buon ora!- li accolse Bill
-Avete preparato qualcosa di commestibile?-chiese il rastaro ignorando il fratello
-Be’ prima Georg voleva mettere in forno i panini alla mozzarella, ma per il resto dovrebbe essere tutto apposto- rispose Roxi
Eleonora rise, poi andarono tutti a sedersi a tavola e iniziarono a mangiare.
-Tom, non indovinerai mai cos’è successo!- fece ad un tratto Georg –te lo immagini Gustav che fa l’audace?
Tom alzò un sopracciglio e Gustav esclamò: -ma la smettete?
Roxi si stava mordicchiando un labbro e tratteneva il sorriso.
-Perché dovremo smetterla, Gus? Questo giorno entrerà nella storia!
-Mi spiegate bene cos’è successo?- chiese Tom
-Be’ è successo che..
-Ma allora dopo scendiamo in spiaggia?- chiese Roxi interrompendo Georg per levare dall’imbarazzo Gustav
-Oh, sì!- fece Eleonora
-Mi raccomando, la crema solare!- fece Bill
E riattaccarono a parlare di quanto fosse bello il mare e tutto il resto..

**

Eleonora se ne stava comoda, comoda stesa su un asciugamano al sole mentre Tom Kaulitz, ripeto TOM KAULITZ, le spalmava delicatamente la crema solare sulla schiena.
Sembrava un sogno.. “ be’ allora non svegliatemi! ” pensò lei sorridendo fra sé
-La vuoi anche sulle gambe?- le chiese lui
-Sì, grazie... Tom, sulle gambe, non sul sedere..
-Oh, scusa- fece lui sorridendo
Quando la ragazza fu completamente incremata, Tom si sdraiò a sua volta (sempre di schiena) e questa volta fu il turno di lei di spalmargliela.
Partì dalle spalle per poi scendere ai fianchi. Qui vi passò più delicatamente e con un accenno di unghie, in modo da far solletico al ragazzo.
-A che gioco stai giocando?-fece lui scherzosamente
Eleonora rise e lui, alzandosi, si girò verso di lei e la attirò a se per baciarla.
I due per un po’ furono impegnati in ‘ questioni private ’ ..

Un’altra coppia, invece, era già andata a fare il bagno.
-Ho freddo..- si lamentò Roxi
-Veramente? Be’.. potrei provare io a riscaldarti..- rispose Gustav
-I tuoi amici hanno ragione, sei proprio audace..
-E non hai ancora visto niente..- E così dicendo la prese per la vita e la trascinò sott’acqua con sé, per baciarla.
Quando riemersero però la ragazza stava tremando dal freddo. Gustav se ne accorse e la abbracciò.
-Dai, usciamo- propose lui.
Mano nella mano, i due tornarono sulla spiaggia.
Appena raggiunsero gli asciugamani, lei si avvolse subito nel suo, un po’ per il freddo, ma anche perché il costume bianco che indossava non lasciava molto all’immaginazione.
Guardò invidiosa il costume di Eleonora che, invece, era viola, con due teschi neri (uno sul sedere e l’altro sul seno sinistro).
Georg e Bill intanto stavano giocando a palla a riva. Dopo un po’, a loro si aggiunsero anche Tom ed Eleonora.
Roxi, dopo aver controllato bene che il costume fosse asciutto e avesse quindi perso l’effetto trasparente, propose a Gustav di unirsi a loro.
Erano tutti e sei a giocare a palla, l'acqua del mare che a malapena arrivava a sfiorare le piante dei loro piedi, e le prese in giro su tiri sbagliati o bagher che avrebbero potuto sfondare un qualsiasi soffitto non mancavano!
Poi decisero di andare a fare un bagno prima di tornare in casa.
Gustav e Roxi però, rimasero in spiaggia.
-Accidenti! E’ freddina!- commentò Eleonora
Tom, che non aspettava pretesto migliore, l’abbracciò.
Bill, intanto, era impegnato a cercare di affogare Georg.
Dopo averle dato un ‘caldo’ bacio, le chiese: -hai ancora freddo?
-Da morire..-rispose lei cercando di mettere la voce su un tono seducente.
Lui sorrise e la baciò ancora, ancora, ancora, ancora...
Non si sarebbe mai stancato di quella ragazza, ne era sicuro..

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RINGRAZIAMENTI

...Georg...Fregno :in effetti mi era sembrato strano quando hai scritto ' baciozzi da Georg ' ! E poi, prima che ti prenda un colpo: Bill non è riuscito ad affogare Georg, nel prossimo capitolo ci sarà ancora^^ ...ma chissà cosa succederà nei prossimi.. mwhahahaha!!


mery :wow, sono onorata che tu definisca la mia storia unica!! Grazie!! Questo capitolo ti è piaciuto?? Gustavino è ancora più ' audace ' come dice Georg.. hihi!! Grazie per tutti i complimenti :)



Grazie anche a chi legge senza commentare!

Ci vediamoooooooooooooooo!!

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Capitolo 8
*** Nur die Sterne sehn uns ***


Eccomiiii!!! Oggi non sarò molto chiacchierona perché sto facendo dei casini col computer, devo finire di farli e poi devo cercare di rimettere tutto apposto (non vi preoccupate, neanch'io ho capito quello che sto facendo.. ^^' )
La traduzione del titolo è: ci vedono solo le stelle
Buona lettura!!

CAPITOLO 8 - Nur die Sterne sehn uns zu

La sera, in casa, Tom e Bill stavano cercando di cuocere della carne, Gustav e Roxi si stavano raccontando molte cose (...) e Georg e Eleonora parlavano, ma a bassa voce, perché l’interessato dei loro discorsi era in quella stanza..
-Davvvero, Tom ha proprio perso la testa per te
Eleonora non poté fare a meno di sorridere e guardare il suo ragazzo. Tom, si accorse di lei e le ricambiò il sorriso, per poi tornare ad occuparsi della carne.
La ragazza tornò a guardare Georg che continuò:- nessuno di noi lo aveva mai visto così, con la testa fra nuvole.. a volte sembra anche rincoglionito perché sorride senza che nessuno faccia o dica nulla.
Eleonora rise. Era così tenero!
-A me sembra tutto così strano, irreale. Trooooooppo bello per essere vero!
-Invece è tutto vero- la rassicurò Georg
-Tom è stato sempre descritto da tutti come uno che se ne frega, che vuole solo.. hai capito, no? Invece è così dolce..
-Be’ non aspettarti che stanotte non ci provi!
Eleonora sapeva che Tom non l’avrebbe fatto, ma non le andava di raccontare a Georg i fatti loro così sorrise di nuovo.
-Ah e poi non è certo un gran cuoco..
Proprio in quel momento Bill esclamò:- Tom, perché diavolo hai messo tutto quell’olio?
-Mi hai detto tu di aggiungerne un po’ e io..
-Sì ma qui hai creato una piscina!
-Ora non esagerare fratellino..
-Visto?-fece Georg alla ragazza ridendo.
Anche lei rise, osservando Tom che cercava di levare l’olio in eccesso dalla carne usando lo scola pasta..
-Be’ credo proprio che stasera si mangerà mooolto tardi.. quindi ti va una partita a dama?- chiese Georg
-Sìììì!-rispose Eleonora
I due fecero qualche partita però poi, siccome i gemelli erano sempre allo stesso punto nel cuocere e condire quella benedetta carne, Eleonora decise di andare a dare una mano.
-Ma le ragazze non dovrebbero lavorare e poi noi qui ce la caviamo benissimo- le disse Tom.
Proprio in quel momento, Bill, aprendo uno scaffale si fece cadere addosso tutte le pentole che vi erano appoggiate.
-Ok, mettiti pure al lavoro- fece il rastaro lanciando un grembiule alla ragazza.
Lei se lo infilò e si mise al lavoro.
-Passami il basilico, per favore- chiese a Tom
-Eccolo- il ragazzo glielo porse ma quando lei allungò la mano per agguantarlo, lui la prese per un polso e, attirandola a sé la baciò.
-Ora puoi prenderlo veramente-le disse poi
-Grazie- rispose lei dandogli un pizzicotto sul fianco.
Alla fine tutti si sedettero a tavola e, la cena, non era neanche venuta tanto male.
Dopo mangiato, tutti si misero a giocare al Mercante in Fiera e Bill fu quello che vinse più di tutti, anche se non giocavano con i soldi.

Roxi e Gustav furono i primi a salire di sopra, e non certo per dormire..
Roxi era un po’ agitata.. è vero che non era la prima volta, né per lei, né per lui, ma se non gli fosse piaciuta? Se lo avesse deluso in qualche modo? E come poteva fargli capire che lo voleva fare? Be’ quella sera non gli aveva dato tregua un attimo a quel ragazzo, soffocandolo di baci.. forse qualcosa aveva capito.
Andò al bagno per prima e, quando tornò lei, ci andò lui.
“Ecco. Ci siamo.” pensò Roxi cercando di auto calmarsi e contemporaneamente svestendosi e rimanendo solo in mutande e reggiseno neri. Spense la luce accendendo una lucetta fioca, sul comodino.
Si distese sul letto e aspettò, col cuore a mille. Finalmente la porta si aprì. Gustav entrò e si arrestò sulla soglia per la sorpresa.
-Ciao- disse lei in tono seducente
-Ciao..- rispose lui senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
-Non vieni?- gli chiese visto che il ragazzo si era letteralmente imbambolato sulla soglia.
-Oh...sì, certo...-Gustav sorrise, particolarmente contento di quella ' sorpresa '
Si distese accanto a lei.
I due si guardarono un attimo e poi iniziarono a baciarsi appassionatamente.
Inizialmente, lui le passava le mani fra i capelli e lei sulle spalle, poi la ragazza lo accarezzò dolcemente da sotto la maglietta, fino a levargliela.
Lui invece le abbassò le spalline del reggiseno e poi si mise a trafficare con i gancini dietro.
La ragazza lo spinse dall’altro lato e vi si sedette sopra a gambe aperte. Lui, che le aveva tolto il sopra, le accarezzò i bordi delle mutandine, sfilandogliele.
Lei fece lo stesso con i jeans e i boxer di lui.
..I loro corpi si stavano unendo e il piacere, per entrambi, non tardò ad arrivare.
Lui intanto le accarezzava il bacino e lei gli passava le mani fra i capelli corti.
Quando ebbero finito (dopo un bel po’!!) si guardarono intensamente.
-Roxi.. sei stata fantastica- le disse lui
Lei, ridendo rispose:- Grazie.. anche tu, devo dire, non sei niente male!
I due si addormentarono abbracciati, lei con la testa sulla spalla del ragazzo. Prima di cadere nel mondo dei sogni sorrise fra sé e sé, ripensando alla splendida nottata appena passata insieme a Gustav..


FLASH-BACK.. stessa sera, Roxi e Gustav erano di sopra da un po’..


-Accidenti, non ne vinco una oggi- fece Georg
-Perché di solito?
-Bill, ora non ti gasare perché questa sera ti sta andando bene.. domani quando ritorno in me, ti sfondo!
-Ha parlato Hercules- fece Tom
-Sì ma Hercules è molto stanco, vado a dormire.. E non svegliatemi, sennò vi uccido!- disse Georg alzandosi
-Vengo anch’io, ho vinto abbastanza per oggi- annunciò Bill stiracchiandosi –fate i bravi voi due- aggiunse guardando Eleonora e Tom
-Semmai te e Georg dovreste fare i bravi e non fare riunioni equivoche..!- rispose Tom
-Non ho la forza per picchiarti, Tom, ti è andata bene- commentò Georg salendo di sopra, seguito da Bill
Tom ed Eleonora rimasero soli. Il ragazzo sbadigliò.
-Andiamo a dormire anche noi?- chiese la ragazza
-Ok..- rispose lui alzandosi e prendendola per mano.
La ragazza si diresse poi verso il bagno. Si guardò allo specchio.
Era un po’ tesa, sapeva che Tom non l’avrebbe obbligata a far nulla, ma lei si sentiva a disagio lo stesso, perché comunque sapeva che il ragazzo avrebbe voluto..
Cercando di scacciar via questi pensieri, si preparò, poi tornò in camera.
Tom, regalandole uno dei suoi stupendi sorrisi, si diresse a sua volta verso il bagno.
La ragazza allora s’infilò il suo pigiama preferito: dei calzoncini che arrivavano a metà coscia, color lilla con una canottiera dello stesso colore.
Guardandosi allo specchio, notò riflesso un balcone e vi si affacciò. Appoggiò le mani sulla ringhiera, osservando ammaliata il panorama.
Il mare, col lento rumore delle onde, si confondeva con la spiaggia nell’oscurità della notte. Sopra, il cielo, offriva un meraviglioso spettacolo di stelle.
Era tutto un grande buco nero, e faceva anche un po’ paura.
Ma ancora più paura ebbe Eleonora, quando sentì due mani scorrerle lentamente sulla pancia e qualcuno che la abbracciava da dietro. Subito riconobbe il corpo di Tom e si tranquillizzò.
Si rigirò a baciarlo. Il ragazzo prese a baciarla sul collo e lei non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Dopo un po’ il rastaro disse:- Dai, andiamo dentro o ci beccheremo un malanno..
Così si misero entrambi sotto le coperte. Si baciarono, poi lui la fece appoggiare con la testa sulla sua spalla osservando la sua mano che gli accarezzava dolcemente i rasta. Poi, dopo un po’ si fermò: si era addormentata.
Tom la osservò dormire e si chiese come facesse a essere così sexy anche in una situazione simile. Con questa domanda nella testa, si addormentò appoggiando la sua testa su quella della ragazza.



Ooooooook e ora i ringraziamenti!!!!!

eddy :sì, lo so è un po' comune ma non potevo farne a meno: io adoooooooooro il mare!!!! E, considerato che adoro anche i Tokio Hotel..^^ Grazie per aver recensito!!! 1bacione!!

Grazie anche a chi legge senza commentare.. ci vediamoooooooooo!!!

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Capitolo 9
*** WIR SIND DA ***


Vi ho fatto aspettare un pochino per questo capitolo.. scusate!!!
L'ispirazione per la prima parte l'ho presa da un fatto che è successo veramente quest'estate.. avevo fatta un pigiama party con delle mie amiche e la mattina le ho svegliate tutte alle sei (ci eravamo addormentate solo un'ora prima..) per far vedere loro l'alba! Be', lo spettacolo era bellissimo ma chissà perché ho ricevuto molti vaffa... eheheh!! Anche perché dopo le ho fatte rimanere tutte sveglie, per prepararci e andare al mare.. me rompiscatole (per non dire di peggio)!!
Ma ora basta, non posso raccontarvi tutto il capitolo.. a proposito la traduzione del titolo è ' noi siamo qui '

I ringraziamenti alla fine.. buona lettura!!!

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CAPITOLO 9 – WIR SIND DA


La mattina dopo, Bill si svegliò di buon ora e decise di svegliare anche Georg perché c’era un’alba stupenda. Così si diresse verso camera sua.
-Si può sapere che cazzo vuoi a quest’ora?
-Buongiorno anche a te, Georg, comunque ti volevo far vedere l’alba.. Non se ne vedono spesso di così belle! Se proponessimo anche agli altri di andare a fare un bel bagno mattutino?
Dopo vari sbuffi, Georg acconsentì -E va bene.. tanto ormai mi hai svegliato, accidenti a te!
Bill si diresse verso la camera di Tom e Eleonora e, bussando, aspettò la risposta di un assonnato Tom che diceva “avanti” sbadigliando.
-Che ne dite di un bagno mattutino? Guardate che alba splendida!
Eleonora che si era messa seduta e si stava stiracchiando, buttò un occhio alla finestra e vide che in effetti era proprio un bello spettacolo.
Tom invece si tirò le coperte fino alla fronte, cercando di riprendere a dormire.
-E dai Tomi! -fece il moro
Il rastaro si tirò giù le coperte e guardò la ragazza.
-Vuoi andare?
-Non so.. a me piacerebbe ma se non ti va, fa lo stesso- rispose lei un po’ in imbarazzo.
-Andiamo, allora!- le disse lui sorridendo e alzandosi.
Lei ricambiò il sorriso e si alzò a sua volta levandosi le coperte, mettendo così in mostra i mini pantaloncini del pigiama che portava.
Bill la squadrò da cima a fondo, Tom se ne accorse e, dirigendosi verso di lui: -ok, ok ora tu però te ne vai e lasci guardare a me!- e gli chiuse la porta in faccia.
Eleonora lo guardò alzando un sopracciglio.
-Ti guardava..- si giustificò Tom –e a me non stava bene..
-Sei geloso?- chiese lei maliziosamente
-No ma che! Geloso io?- iniziò a torturarsi l’orecchio e arrossendo un po’ –figurati.. io, Tom Kaulitz geloso.. no, no, no..
La ragazza gli andò vicino sorridendo e lo abbracciò
Il biondo ricambiò l’abbraccio e le disse:-Sai cosa penso? Che stamattina grazie a quel coglione di mio fratello non ci siamo salutati bene..- e, alzandole il mento, la baciò dolcemente.

**

Georg, bussò alla camera di Gustav e Roxi e, Gustav, in boxer e parecchio assonnato, gli andò ad aprire
-Che c’è?
-Venite a fare un bagno mattutino? Idea di Bill.. allora stanotte pazze gioie, eh? –aggiunse dato che Gustav era solo in intimo
-Non lo so sento Roxi comunque credo di sì. Per il resto, fottiti.
-Ok Gus, a dopo- e così dicendo scese di sotto dove c’era Bill, già in costume che preparava i caffè (almeno quelli li sapeva fare).
Dopo un po’ scesero anche le due coppie.
-Allora venite voi due?-chiese Georg soffocando una risata
-Sì- rispose Gustav fulminandolo con lo sguardo.
Il rastaro e l’orsacchiotto, si sedettero al tavolo con Georg, prendendo in giro Bill per come maneggiava la caffetteria.
Le ragazze, invece, si misero sul divano (nella stessa stanza, visto che salone e cucina erano uniti in un unico camerone) e parlarono in modo che gli altri non potessero sentire.
-Eleonora..
-Dimmi
-Oh mio Dio, non ci riesco. E’ troppo bello per essere vero!
-Aspetta, aspetta, aspetta.. non è che qui tu e Gustav..
-Sì!!!!!- squittì Roxi
-Nooo!!! E come è stato? Racconta!
-Stupendo! E’ un ragazzo così dolce!
-Wow!!!!
-Però.. Stamani Georg è venuto a chiamarci, e Gus gli ha aperto.. in boxer.. credo abbia intuito che.. oh, mammamia che vergogna!
-Ecco perché è mezz’ora che ride!
-Sì.. ma senti una cosa.. te e Tom..
-No..
-Lo immaginavo.. Eleonora, non sono tutti come Steve, mettitelo in testa!
-Lo so, e ne abbiamo già parlato, ..ma io e Tom ci conosciamo da troppo poco tempo..
-Uffa, te e i detti tua nonna!
-Senti, Tom è un ragazzo stupendo, e io mi sento sicura con lui, mi fido di lui, non è lui il problema: sono io, non mi sento ancora pronta, non dopo quello che è successo..
-Ancora? Steve è uno stronzo, è vero ma tu non puoi chiuderti a riccio solo per colpa sua!
-Non mi sto chiudendo a riccio, solo.. non lo so, per ora non ci riesco! Mi devo fidare al mille per cento.. e con Tom è così ma, ripeto, ci conosciamo da troppo poco tempo! Guarda Steve: ci conoscevamo da una vita, ma io non mi fidavo ancora e non volevo.. e allora lui..- le scese una lacrima che si asciugò subito con la mano.
-Dai, non piangere però.. non ci pensare più..
-Non posso non pensarci.. tutte le notti, prima di addormentarmi mi torna in mente, mi fa star male.. non ce la faccio- Eleonora cercava con tutte le sue forze di trattenere le lacrime. Non voleva che Tom, né tanto meno gli altri ragazzi, la vedessero piangere.
-Sì che ce la fai- le prese le mani. Tremavano –tu sei forte e hai attorno persone che ti vogliono bene e che ti proteggono. Non sei sola.
Eleonora scoppiò in lacrime sulla spalla dell’amica, un pianto silenzioso accompagnato da leggeri tremiti.
In realtà avrebbe voluto urlare, ringraziare Roxi per quelle splendide parole, ma non voleva farsi notare.
Peccato che l’avessero notata tutti.
-Ehi, cos’hai?- chiese Tom preoccupato sedendosi accanto a lei. Eleonora si sciolse dolcemente dall’abbraccio di Roxi e, dopo essersi asciugata le lacrime, si girò a guardarlo.
-Niente, non ti preoccupare- abbozzò un sorriso
-Come niente? -insisté il rastaro.
Gustav, Georg e Bill, nel frattempo si erano radunati attorno al divano
-Sto bene, davvero- e così dicendo corse di sopra. Tom guardò Roxi che era decisa a tenere lo sguardo basso, poi corse dietro a Eleonora.
La trovò affacciata al balcone della loro camera. Non piangeva più per fortuna.
Le mise un braccio attorno alle spalle e la guardò insieme preoccupato e triste, perché se stava male lei, era inevitabile, stava male anche lui.
Lei lo guardò e sorrise, gli occhi ancora lucidi, poi tornò a guardare il mare.
No, no, no! si diceva da sola dentro di sé non piangere adesso! Non adesso!
Eppure quell’abbraccio le faceva venire una gran voglia di piangere, di farsi consolare dalla persona a cui teneva di più al mondo.
Ma non poteva.
Non poteva perché se l’avesse fatto avrebbe dovuto motivare tale comportamento e questa, era l’ultima cosa che desiderava fare.
Ma non poteva neanche continuare a stare in silenzio con lui che la fissava.
-Scusa..- fu l’unica cosa che riuscì a dire
-Scusa per cosa?- chiese sempre più preoccupato il ragazzo.
-Per come mi sono comportata. Mi sono messa a piangere senza motivo- risatina forzata- che stupida!
-Non è vero. Tu non stavi piangendo senza un motivo. C’è sempre un motivo- vedendo che la ragazza non diceva niente, continuò:- forse ora non ti va di parlarne, ma sappi che se un giorno avrai bisogno di qualcuno con cui sfogarti, io ci sarò sempre.
-Tom..- questa volta pianse, pianse forte, pianse di un pianto liberatorio, mentre Tom, abbracciandola, le accarezzava i capelli.
Quando si calmò, il ragazzo la guardò e sorrise e, asciugandole le lacrime, le disse:- dai, sciacquati il viso..
La ragazza annuì e si diresse verso il bagno.
Quando uscì, Tom era lì che l’aspettava e, prendendola per mano, la portò di nuovo giù dagli altri.
Tre sguardi interrogativi e preoccupati li accolsero (Roxi invece, si mordicchiava un labbro fissando il pavimento).
Eleonora si sentì tremendamente in imbarazzo ma, per fortuna, Tom la tirò fuori dai guai
-Allora si va a fare ‘sto bagno mattutino? Sennò da mattutino diventa pomeridiano..
-Oh, sì certo- rispose Bill un po’ sorpreso
-Va bene- fece Gustav pensando che probabilmente andava tutto bene, visto che Tom sembrava così spontaneo
-Ok. Il caffè non c’è perché Bill è riuscito a bruciare anche quello- informò Georg
-Capita- commentò Bill.
Eleonora rise, passati (quasi) i brutti pensieri.
Quel giorno al mare, tutti fecero finta di nulla riguardo al comportamento di quella mattina di Eleonora.
Roxi, le raccontò che gli altri tre ragazzi avevano provato a chiederle cosa avesse l’altra, ma lei MUTA!
-Oh, grazie!- le disse Eleonora abbracciandola
La sera tuttavia, la rossa, decise che avrebbe spiegato il suo comportamento, almeno a Tom..
Di lui si fidava ciecamente e inoltre non voleva che la prendesse per una psicopatica..

I sei avevano appena finito di cenare, tutti erano nelle rispettive camere.
-Vai tu in bagno? –chiese Tom a Eleonora
-Emh.. ecco.. io a dire il vero.. vorrei parlarti.. –disse senza trovare il coraggio di guardarlo in faccia e torcendosi le mani
-Oh, ok.. –il rastaro, un po’ stupito, sedette sul letto, vicino alla rossa, e cominciò a guardarla.
-Ecco.. io ti devo delle spiegazioni per il mio comportamento di questa mattina..
-No –la interruppe lui –non mi devi nessuna spiegazione.. se non vuoi dirmi qualcosa perché ti fa star male, non preoccuparti.. io non ti forzo.
Lei sorrise, pensando a quanto fosse fortunata ad avere un ragazzo così.. ma proprio per questo, proprio perché lui era importantissimo per lei e perché se ne fidava ciecamente, doveva dirglielo.. doveva dirgli quello che le era successo.
-Grazie.. Ma io te ne voglio parlare. Ne ho bisogno.- Tom allora le mise un braccio intorno alle spalle.
La ragazza prese un lungo respiro e continuò – Dunque.. tempo fa, stavo con un certo Steve, un poco di buono.. Una sera, stavamo tornando da una festa e decidemmo di passare per il parco. Di notte non c’è mai nessuno lì. Io ero tranquilla, lui non mi aveva mai chiesto nulla, non sospettavo alcunché.- sorriso triste, lotta per non far scendere le lacrime, Tom che già sospettava qualcosa ma che sperava ardentemente di essersi sbagliato –a un certo punto mi prese e mi mise su una panchina. Poi si mise sopra di me. Io gli chiesi cosa stesse facendo ma lui rispose solo ‘ dai che piace anche a te ’- scese la prima lacrima. Sentì Tom stringerla più forte a sé mentre la guardava sconvolto –io cercai di scappare, ma non ce la feci.. allora cercai di urlare ma non c’è mai un anima lì!- ormai le lacrime le rigavano il viso ininterrottamente –lui.. lui fece tutti i suoi comodi e poi mi lasciò lì così.. se ne andò ridendo.
Tom era sconvolto e nei suoi occhi si poteva leggere tutto il dolore che provava pensando a quello che aveva passato la ragazza –Oddio.. Eleonora, mi dispiace tantissimo..io.. c'è qualcosa che posso fare pre farti star meglio? ..se lo prendo quel pezzo di merda lo faccio a fettine.. dai, non piangere.. –disse mentre la abbracciava accarezzandole i capelli
Lei intanto piangeva ininterrottamente e, fra le lacrime, disse –No.. te l’ho detto è un poco di buono e se ti accadesse qualcosa..
-Non mi accadrà nulla.. e.. –le prese il viso fra le mani asciugandole qualche lacrima con i pollici -Voglio che tu sappia che non permetterò più a nessuno di farti del male d’ora in poi.. adesso sono qui
La ragazza lo abbracciò più forte e stavano per baciarsi, ma, proprio in quel momento, entrò Bill nella stanza.
-Tom, non è che mi presti.. oh scusate, mi sa che ho interrotto qualc.. Eleonora!? Ma stai piangendo??
La ragazza si asciugò velocemente il viso
-Bill.. –Tom stava per mandar via il fratello, ma Eleonora lo fermò
-No, aspetta.. voglio dirlo anche a lui.. –in effetti con Bill ormai si era instaurato un bel rapporto d’amicizia e sentiva il bisogno di alleggerirsi.. quel segreto era troppo pesante per portarlo da sola (ND: che poetezza ragazze..)
-Ma.. –Bill non ci stava capendo niente
-Zitto e ascolta! –fece lei mentre Tom le cingeva le spalle.
Quando finì di parlare, Eleonora era di nuovo in lacrime, il rastaro che cercava di consolarla e Bill con la bocca spalancata.
-Santo cielo.. mi dispiace, io.. io.. –e si avvicinò per abbracciare la rossa
-Eleonora.. –disse poi –se c’è qualcosa che possiamo fare..
La ragazza sorrise riemergendo da Bill –Grazie.. ma non preoccuparti -poi guardando entrambi i ragazzi -già il fatto che siete qui mi fa star meglio..
I gemelli stettero fino alle sei di mattina a parlare con la ragazza, per consolarla, per farla distrarre.
La rossa non ricordava di essere mai stata più felice di quella notte
Alle sei però Bill, annunciò che tornava in camera.
-Allora buonanotte –disse facendo un cenno col capo al fratello e baciando Eleonora sulla fronte
-Notte –risposero i due
Quando il moro ebbe chiuso la porta, Tom abbracciò nuovamente la rossa per poi darle un lungo bacio.
Si sdraiarono sul letto, abbracciati. Tom cominciò ad accarezzarle dolcemente i capelli. Lei alzò il viso e gli sorrise, gli occhi ancora lucidi, ma non più tristi: ora non era più sola.
Era bello stare lì sdraiata accanto a lui.. anche se stavano in silenzio, senza fare nulla, solo guardandosi.. perché a volte, questo vale più di mille parole (ND: non so cos'ho oggi.. credo che mi darò alla poesia!.. ovviamente scherzo, non voglio far vomitare nessuno!XD)
Si addormentò quasi subito, la mano di Tom che le scorreva piano fra i capelli.
Il ragazzo, invece, quella notte (o almeno, quel che ne restava) non chiuse occhio nemmeno per un secondo.
Non si sarebbe mai immaginato che, alla ragazza, fosse successa una cosa così brutta..
Rimase a guardarla, come per controllare che stesse bene..

**

La mattina dopo, a colazione, Eleonora, si sentiva addosso gli sguardi di Georg e Gustav, i quali temevano che la ragazza si potesse rimettere a piangere da un momento all’altro.
La rossa non ce la faceva più, il silenzio era quasi totale apparte i ' mi passi lo zucchero? ' e 'dove sono i biscotti? ' ..
-Sentite.. disse a un tratto posando il cucchiaino che teneva in mano e mordicchiandosi il labbro inferiore. Non trovava il coraggio di alzare lo sguardo. Gli altri invece la fissavano –io non voglio che voi pensiate che sia una psicopatica che a volte sbotta a piangere senza motivo..
-Non lo pensiamo affatto! –disse subito Gustav
-Sappiamo che dei motivi ci sono, ma sappiamo anche se non ne vuoi parlare di certo, noi non ti costringeremo –si aggiunse Georg
Roxi, che aveva capito che l’amica voleva raccontare la sua esperienza, le sorrideva comprensiva.
Bill e Tom alternavano sguardi fra di loro e sguardi rivolti alla ragazza.
Eleonora, che aveva alzato lo sguardo, sorrideva, gli occhi velati però dalla tristezza, e disse, riprendendo a guardare giù : -Ma io ve ne voglio parlare.. voi siete i miei migliori amici.. –Tom, seduto vicino a lei, da sotto il tavolo, le prese la mano, come per darle coraggio. Lei lo guardò e gli sorrise, poi raccontò un’altra volta tutta la sua brutta esperienza.
Georg e Gustav spalancavano sempre di più la bocca, Roxi credette più volte che la ragazza si sarebbe fermata, ma non lo fece.
Inoltre, pianse molto meno di quanto si sarebbe aspettata: giusto qualche lacrima.
Meglio così pensò sollevata la mora.
Quando Eleonora finì di parlare, Georg e Gustav l’abbracciarono a turno, dicendole parole di conforto e giurando di uccidere Steve
-Grazie, ragazzi.. sto meglio da quando ve ne ho parlato.. ma ora non pensiamoci, ok? E.. non voglio che voi da oggi mi guardiate in modo strano o mi trattaste come una malata.. io sto bene! Non vi dovete preoccupare!–disse liberandosi dolcemente dal braccio di Tom che le cingeva le spalle e alzandosi –andiamo a fare un bel bagno! E’ una giornata fantastica!
I ragazzi sorrisero, poi acconsentirono.
Quel giorno, tutti furono molto più calorosi del solito con Eleonora ed erano ancora sconvolti.
A un certo punto, Roxi la prese in disparte –Ele, vieni un attimo.. sono contenta!
-Di cosa?
-Lo hai detto agli altri, ti sei aperta!
-Sì.. e adesso sto meglio. A Tom e Bill lo avevo già detto ieri sera.
-Hai fatto la cosa giusta
-Lo penso anch’io –le due sorrisero e si riunirono gli altri quattro
-Ragazze! –fece Gustav mentre queste si avvicinavano –che ne dite di un tuffo?
Le due non se lo fecero ripetere due volte e si fiondarono in acqua con gli altri quattro.
Cominciarono a schizzarsi e fare le torri, tutti tranne Tom ed Eleonora, che si distanziarono un po’ dal resto del gruppo.
Tom si sentiva un po’ in imbarazzo: voleva rincuorarla, ma allo stesso tempo aveva paura di farla sentire ‘ una malata ‘ come diceva lei.
-Eleonora –iniziò ma lei lo interruppe
-No.. non dire nulla, ti prego –gli disse –non dire nulla.. va bene così.. non sono diversa, sono quella di prima. Non voglio essere trattata diversamente.. per favore..
Tom la guardò un attimo senza fare nulla, come per registrare quelle parole, poi le sorrise e annuì col capo. I due si sciolsero in un dolce bacio.
Gli altri intanto stavano giocando a palla, ma un tratto, Roxi, disse –Ragazzi.. sentite.. Eleonora vi ha raccontato della sua esperienza, io non credevo che lo avrebbe mai fatto con qualcuno. Ora voi però, non dovete farglielo pesare, né trattarla diversamente, ok? Siete davvero importanti per lei se vi ha rivelato una cosa simile.. a e fra parentesi.. anche voi per me siete molto importanti, ovviamente!
I tre sorrisero.
-Tranquilla.. penso di parlare a nome di tutti, quando dico che non le faremo mai pesare nulla –fece Bill
-Sì
-Certo
Confermarono gli altri due
-Bene.. ecco, stanno tornando –disse la ragazza.
Tom ed Eleonora si unirono al resto del gruppo e giocarono a palla tutto il tempo.
Nessuno dei ragazzi proferì parola sull’accaduto, e Eleonora ne fu molto grata.
Quella sera cucinarono lei e Roxi e quindi, la cena fu relativamente commestibile.
-Che ne dite di guardare un po’ di tv? –propose Georg mentre finiva di lavare l’ultimo piatto
-Perché no? –fece Roxi sprofondando nel divano, vicino a Eleonora.
Tutti presero posto e Bill accese la tv.
Il moro trovò un programma che parlava di alieni e tutta la fantascienza correlata e, assecondato dagli altri, lasciò su quel canale. Solo lui e Georg erano veramente interessati al film.. le coppie avevano altro da fare..
Quando fu il momento di andare a dormire, Georg e Bill furono moooolo sollevati.
I due si addormentarono subito, mentre Roxi e Gustav fecero ben altro..
Nell’altra stanza, Tom, nel letto, prese Eleonora fra le braccia e si mise ad accarezzarle lentamente i capelli. La guardò addormentarsi, per poi cedere, a sua volta, al sonno.
Quelle due giornate non erano state proprio leggerissime..

__________

RINGRAZIAMENTI

mery : grazieeeeeeeeeeeeeeee!!!! Tvttttttb!!!!

eddy : hihi.. menomale che ti sono piaciuti!! Scusa se aggiorno solo ora!!!

Grazie anche a chi ha letto senza commentare!!

ps: scusate se i ringraziamenti mi sono venuti un po' brevi!!! Bacioniiiiiiii!!!

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Capitolo 10
*** WIEDER ***


Eccomi per pubblicare un altro capitolo che ha partorito la mia mente malata!!
Avevamo lasciato Eleonora che si era confidata con i ragazzi.. questo capitolo include una ' sorpresa ' finale.. mwahahahahah!!
Il titolo significa ' ancora ' ..
Premetto che io non penso affatto che Bill o qualcun altro della band sia dell'altra sponda, anche se a volte lo faccio dire da qualcuno dei personaggi.. ma è per fare ironia!! Forse avrei dovuto dirlo qualche capitolo fa, comunque meglio tardi che mai..
lascio a voi adesso!
Buona lettura!!

**********************

CAPITOLO 10- WIEDER

Eleonora aprì un occhio. Dei lunghi rasta ricadevano sulle spalle di un bel ragazzo.. che in quel momento dormiva tenendola fra le braccia.
Aprì anche l’altro occhio e guardò il viso del ragazzo: Tom dormiva profondamente.
Sbadigliò e, a metà di tale sbadiglio si ricordò del giorno prima, di come si era confidata con i ragazzi. Ecco perché stava meglio.
Scostò con delicatezza il braccio di Tom e si alzò dirigendosi verso il bagno.
Il rastaro, dopo poco, si svegliò a sua volta. Perlustrò tutta la stanza con lo sguardo, ma non vide la ragazza; capì che doveva essere in bagno e restò lì sdraiato ad aspettarla.
Alla fine lei uscì –Ti sei svegliato.. –gli disse
-Sì –fece lui mettendosi sui gomiti mentre lei gli veniva incontro dandogli un lungo bacio.
Quando si furono vestiti, decisero di andare giù, dove trovarono gli altri
-Daiiiii! Per favore!! –diceva Roxi
-Ufffff.. –fece Gustav
-Ma tanto piove! –insisté la ragazza
-Mi piace stare in casa a guardare la pioggia..
-GUSSS!! –lo implorò la mora
-Che succede? –chiese Tom
-Oh, buongiorno, ragazzi! Gustav e gli altri non vogliono venire in giro per negozi ma tanto piove, al mare non si può andare e quindi tanto vale.. e daiiiii!!!
Eleonora non poté evitare di fare un sorrisetto.
-Ma io ho sonno –si lamentò Georg
-Ma voi avete proprio la fissa per ‘ sti negozietti, eh?! –chiese Tom mentre si sedeva al tavolo con gli altri, imitando Eleonora.
-Sì.. però lei di più! –fece Eleonora
-A me non dispiacerebbe andare a comprare qualcosuccia.. –commentò Bill ricevendo sguardi di profondo odio dagli altri ragazzi –che c’è? –chiese notando tali sguardi
-Ok, allora è deciso, oggi negozietti, che vi piaccia o no! –disse Roxi.. e tutti sapevano che era impossibile farle cambiare idea..
-Però fra un po’, ok? Almeno mezz’oretta.. –implorò Georg
Cinque minuti dopo, erano già tutti per strada.
Le due ragazze, entrarono subito in un negozio di vestiti e si provarono di tutto e di più.
I ragazzi erano fuori dai camerini e le commentavano.
A un certo punto si sentì Roxi da dentro un camerino:- Gustav, mi aiuti ad allacciare un top?
-Lo devi proprio allacciare? Stai meglio senza!- fece lui entrando nel camerino.
Nello stesso momento, Eleonora uscì con una mini rosa, un maglioncino grigio e ' peloso ' con un cappellino alla ventitré dello stesso colore della gonna.
-Carino, però la gonna è troppo lunga..-commentò Tom
-Scemo!- le rispose mettendogli il cappello alla ventitré sopra quello che il ragazzo già portava.
Gustav, uscendo in quel momento dal camerino di Roxi, vide Tom e gli disse:- Vuoi lanciare una nuova moda?
-Sì, come ci sto?- rispose il rastaro esibendosi in pose da effeminato
Eleonora rise, Georg commentò:- male, l’unico effeminato di questa band è Bill!
-Hai ragione! Scusa, fratellino- e così dicendo gli mise il cappello in testa
-NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I miei capelli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Quante storie!- e riprese il cappello e lo poggiò sulla testa della ragazza –sta meglio a te.
Dopo altri 89475302398 cambi di vestito uscirono.
-Ma non comprate nulla?- chiese Gustav
-No! Facciamo sempre così- rispose Roxi
-Ci proviamo tutto ma non compriamo nulla- aggiunse Eleonora
-Insomma, normale- le prese in giro Tom
Mangiarono qualcosa al volo e poi continuarono a spulciare nei negozi.
Entrarono in uno di sport, così che anche i ragazzi poterono dare un’occhiata alle tute o agli strumenti da palestra.
Dopo aver girato altri (tanti!) negozi diversi, i ragazzi chiesero pietà
-Per favore, cinque minuti di pausa!- implorò Georg
-Minuti? Giorni!- si aggiunse Tom stravaccandosi su una panchina.
Bill e Gustav in tutta risposta, si sedettero a loro volta. Georg li imitò.
Le ragazze si guardarono esasperate
-Che uomini!- commentò Roxi sedendo tra Gustav e Georg
-Eh sì, proprio- fece Eleonora sedendosi fra i gemelli.
-Certo che siamo uomini! Però ora siamo uomini sfiniti per il troppo camminare..- si difese Tom
-I nostri piedi chiedono pietà- si lamentò Gustav allungando le gambe
-Povere piccole stelle!- li prese in giro Eleonora
-Sì e Bill è la stella polare grazie ai capelli- fece Georg ridendo
-Secondo me tu sei geloso dei miei capelli perché sono più belli dei tuoi, bel piastrato!
-Bill non mi chiamare bel piastrato, farai ingelosire il mio ragazzo
-Posso interrompere questo gay-party per chiedere di tornare a casa?- fece Gustav –non siamo molto lontani
-Ci sto in pieno- disse subito Tom
-Certo che sì- disse Bill alzandosi
-Subito- si unì Georg
-E va bene..- risposero insieme le ragazze sospirando

**

Bill non fece in tempo a chiudere la porta di casa che gli suonò il cellulare.
-Pronto? Sì.. come l’hanno spostato a domani? E come facciamo? Non possiamo! Come?.. l’aereo privato.. ma non si può rimandare.. uffffffffff.. e quanto dura? Come non si sa? In Italia? Ok, ok.. va bene.. accidenti-disse attaccando
-Che succede fratellino?
-Il servizio fotografico.. l’hanno anticipato a domani e hanno cambiato il posto: l’Italia!
-Davvero?- fece Roxi
-Sì e ci impegna due giorni perché non-so-chi domani aveva da fare, ma un altro non-so-chi poteva SOLO domani, quindi.. che scocciatura! Però il secondo giorno abbiamo il pomeriggio libero. Poi dovremmo stare anche non si sa quanti altri giorni, per altri impegni.
-E quindi come facciamo?-domandò Gustav
-Domani mattina ci vengono a prendere con il jet privato e ci portano in Italia.. voi ragazze che fate? Venite con noi?
Le due si guardarono un attimo
-Sì, pare brutto restare qui..- fece Roxi
-Appunto. Ma in Italia dove?- si aggiunse Eleonora
-Milano. Ma non vi preoccupate, starete nel nostro albergo
-Ma certo che no! Quanto vi costa poi?-esclamò Eleonora
-Se è l’albergo che penso io, ci siamo già stato ha solo matrimoniali e sia che ci siano una o due persone, si paga uguale- spiegò Tom
-Sì è quello- confermò Bill
-Be’ allora..- le ragazze erano titubanti
-5 stelle..
-Mmh..
-Giardino..
-Però..
-Piscina che cambia colore con le luci..
-Ci stiamo!!!!!- esclamarono. Adoravano la piscina!
-Perfetto così la sera potremo stare con voi- commentò Tom accarezzando i fianchi di Eleonora
Gustav mise sorridendo un braccio intorno alle spalle a Roxi che si girò verso di lui e lo baciò dolcemente.
Quella sera, non andarono a letto tardi, li aspettava una bella giornatina!

**

Il jet arrivò puntuale e per tutto il viaggio, i sei non fecero che cantare, stonandole, a squarcia gola, le canzoni del gruppo e, una volta scesi a terra non avevano un granché di voce!
I ragazzi non misero neanche piede in albergo. Dei fattorini presero le loro valige cosicché i 4 poterono subito salire sul taxi e andare a quel servizio.
Gustav, diede un dolce ma abbastanza rapido bacio a Roxi con le dita fra i capelli di lei, e salì in macchina, girandosi e regalandole un ulteriore sorriso. Tom, invece se la prese più comoda..Salutò ‘bene’ la rossa e poi le sussurrò a un orecchio: -ciao, piccola- e sorridendo andò verso il taxi da dentro il quale Bill gli stava urlando da mezz’ora di salire.
Le ragazze guardarono la vettura allontanarsi, ridendo di Georg che si passava convulsamente la mano tra i capelli e poi seguirono i fattorini su per le scale. Ognuno ripose le valige in una delle 4 camere e poi chiesero alle ragazze dove sistemare le loro.
-In quelle di Gustav Schafer e Tom Kaulitz, grazie- rispose Roxi fiera.
-Che facciamo?- chiese Eleonora quando i fattorini ebbero finito.
-Be’.. a Milano ci sono un sacco di negozietti...
Si guardarono un attimo
-Prossima tappa: NEGOZZIETTI!!!!!!!!!
Solo che cominciava ad essere una cert’ora e lo stomaco reclamava.. così andarono a un ristorante.
-Ah, ti prego oggi niente vestiti... dopo questa mangiata!- disse Roxi appena uscirono.
-No, no.. oggi.. profumeria!!
-Sìììììì
E così le due entrarono e mezz’ora dopo avevano tante di quelle fragranze diverse addosso da far venire la nausea!
-Ble! Non torniamo tardi, così ci laviamo e ci togliamo di dosso questa puzza!- esclamò Eleonora
-Assolutamente sì! A proposito di che so?
Eleonora “annusò” l’amica e disse:- piedi di drago ammuffiti
-Come fa un drago ad avere i piedi? e soprattutto come fanno ad essere ammuffiti?
-E dai! Questo si chiama fare dell'umorismo!
-Mha.. comunque preferisco gli orsacchiotti ai draghi..- risatine stupide da parte di tutte e due.
-Dai, raccontami un po’ di Gustav!
-Be’.. iniziamo dal sodo! Dopo la prima volta l’abbiamo rifatto il giorno dopo, ieri no perché oggi avevamo l’aereo presto.. mhuauauauhaha...
-Wow!
-Che dice Tom? Intendo dopo che gli hai raccontato di..
Eleonora sentì gli occhi bruciare. Ma bruciavano molto meno da quando si era aperta con i suoi amici. Con loro sentiva di poter affrontare tutto. Stava meglio, era più leggera. Rispose tranquillamente: -non sapeva che dire, era in imbarazzo, era dispiaciuto... che carino, quando è in imbarazzo si strofina sempre l’orecchio!!^^
-Ehehe... anche gli altri erano sconvolti. Comunque hai fatto bene a parlarne
-In effetti, mi sento molto meglio, ora
Le ragazze, sorridendo si abbracciarono. Era così bello essere circondate da amici!
-Ma tu pensi che un giorno o l’altro con Tom...
-Forse, chi può dirlo? Ma mi devo sentire pronta e noi ci conosciamo da troppo poco tempo.
-Ehehe, io sono ‘più spontanea!^_^ ’
-Eh, sì!
Ridendo, le ragazze ripresero a passeggiare.
-Sai, oggi mi sono divertita un sacco a urlare le loro canzoni, in aereo- fece Roxi, guardando complice l’altra. Lei capì al volo
-Remix?
-Quale?
-Schrei! Ready, set, go!, la facciamo sempre, variamo!
-Ok!
E così si misero a urlare come due matte il testo di quella canzone! La gente che passava le guardava come due da rinchiudere, ma a loro non importava!
Dopo averla cantata 5 volte, si poterono dire soddisfatte e iniziarono a parlare con un tono di voce normale.

-Andiamo in albergo a farci belle?- propose Roxi un’ora dopo.
-Sì! Direi che abbiamo girato abbastanza!
Arrivate alle camere, si fecero entrambe la doccia, poi si rivestirono.
Eleonora indossò una mini viola con cintura borchiata nera e una maglietta nera attillatat al seno e più larga al ventre; si era arricciata i capelli.
Roxi una mini blu jeans con cintura rosa e una canottiera piuttosto scollata dello stesso colore della cintura. Lei invece aveva i capelli piastrati.
Cenarono fuori e, dopo essersi rifatte il trucco, si misero nel salone d’ingresso ad aspettare i ragazzi.
Dopo un tempo che sembrò infinito, videro Georg e Gustav. Quest’ultimo andò dritto, dritto alle labbra di Roxi!
-Ciao, ragazzi- li salutò Eleonora –tutto apposto?
-Sì, tutto ok.. Tom e Bill sono ancora lì perché è saltato fuori che dovevano fare un’intervista per parlare di come erano da piccoli o qualcosa del genere... fra un’oretta o due dovrebbero essere qui- rispose Georg.
-Oh.. grazie..- peccato! Aveva tanta voglia di rivedere Tom!
-Voi che avete fatto?- chiese Gustav
-Dunque.. abbiamo saccheggiato un ristorante, esaurito i tester di una profumeria, stordito i passanti cantando schrei e.. basta. Accidenti, stiamo perdendo la nostra reputazione da casiniste!
-Rimedieremo...- rispose Eleonora
Dopo un po’ Gustav e Roxi presero a manifestarsi a vicenda quanto si erano mancati e Georg ed Eleonora erano comprensibilmente in imbarazzo.
-Allora... programmi per domani?- chiese la ragazza
-Le solite cose-estremamente-noiose-per-persone-famose... voi?
-Negozi come al solito, credo!
-Ma fate sempre così?
-E’ divertente!
-Contente voi..
I due risero. Chiacchierarono ancora un altro po’, poi Georg disse che aveva sonno, voleva andare a dormire.
-Notte Georg!
-Notte Ele... notte piccioncini!
-Andiamo di sopra anche noi... te che fai Eleonora?- chiese Roxi alzandosi
-Credo che aspetterò qui...
-Ok... notte!
-Notte, Ele- la salutò Gustav
-Notte ragazzi.
Eleonora guardò i tre andare di sopra, poi tornò a fissare la porta spalancata dell’albergo.
Chissà quando sarebbe arrivato.. incredibile, un giorno che non lo vedeva e già le mancava da morire! Ma come avrebbe fatto alla fine della vacanza? Avrebbero continuato a vedersi o almeno a sentirsi?
Cominciò a rivivere tutti i momenti belli passati con lui (la porta ispirava molto) e le si dipinse sul viso un sorriso stupido.
Rette mich.. ballare con lui.. baciarlo!!!
Il giro in moto, lui che si gira in pieno traffico per baciarla... la camminata nel parco.. il mare.. lui che la consolava dopo il ‘raccconto’
Tutto. Era lì da un’ora e mezza ormai, cominciava ad essere stanca.
E poi lo vide.
Questo la fece svegliare.
Il cuore iniziò a batterle a mille, sentì il sangue gelarsi nelle vene.
Sì alzò, facendo quasi cadere la sedia.
Lui la guardava squadrandola e le sorrideva di un sorriso perverso.
Eleonora si girò, correndo a tutta velocità nella camera.
Si buttò sul letto e, tremando, cominciò a piangere forte.
Come poteva essere lì? Perché proprio lì? E dov’era Tom?
Voleva solo lui, solo Tom! Voleva un suo abbraccio e voleva sentirgli dire che era tutto apposto.
Ma nulla era apposto.
Non dopo aver visto Steve davanti al suo albergo.


Ecco qui!! Volete sapere cosa succede dopo?
E ve lo dirò.. ma nel prossimo capitolo *me cattivissima*
Ora invece, ecco i ringraziamenti:

mery : Concordo forse sono troppo crudele.. ora lo ha anche rivisto! Grazie per i complimenti! Tvttttb!!!


Ci vediamo al prossimo capitolo!! KUSS a tuttiiiiiiii!!!

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Capitolo 11
*** Ich bleib hier, Ich versprech’s ***


Eccomi!!!
Siccome sono cattivacattivacattiva questo capitolo non finirà affatto bene.. mwhahahaahh!! ...Dai scherzo! O no?
Leggete se lo volete sapere!!
La traduzione del titolo è ' io resto qui, te lo prometto '

Buna lettura!!!!!!!!

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CAPITOLO 11 - Ich bleib hier, Ich versprech’s


-Non si può andare più veloce?
-Se andassimo più veloce ci schianteremmo, Tom! Non lo ascolti, autista!
Il rastaro, sospirando si accasciò al sedile. Ma poteva durare due ore e mezza una semplice intervista? Certo, a Bill non importava, non aveva una ragazza che lo stava aspettando da quasi tre ore! Chissà che faceva Eleonora? Sarà stata ancora sveglia?
La risposta alla sua domanda non si fece attendere più di tanto.
L’auto parcheggiò davanti all’albergo e i due gemelli scesero. Tom si catapultò di sopra, mentre un assonnato Bill lo seguiva a passo decisamente più lento.
Dando la buonanotte al fratello, bussò alla porta della sua stanza. Nessuna risposta. Aprì e vide Eleonora sdraiata sul letto. Si era addormentata vestita!
Le si avvicinò e, sfiorandole la guancia con le labbra, notò che era rigata da lacrime.
Preoccupato, la scrutò meglio: non aveva un’espressione particolarmente felice neanche nel sonno.
Si sdraiò vestito accanto a lei e, con delicatezza per non svegliarla, la strinse a sé.
Sentì due nuove calde lacrime della ragazza scendergli sul collo.
Allora era sveglia.. ma cosa le era successo? Perché faceva finta di dormire?
Pensò che forse, qualunque cosa fosse successa, non le andava di parlarne.
Così si limitò ad accarezzarle i capelli facendo finta di nulla. Solo quando fu certo che si fosse addormentata, si fece vincere a sua volta dal sonno.

**

I singhiozzi si erano un po’ calmati, il tremito attutito, ma la paura era ancora forte. Dove cavolo era Tom? E che cosa ci faceva quello davanti all’albergo? Era una coincidenza o sapeva che era lì? L’aveva riconosciuta? Era ancora lì?
Tom!! Tom, dove sei??
Dopo qualche minuto di pianto silenzioso, sentì qualcuno bussare alla porta..
“Tom?” voleva chiedere ma era come se le parole le si fossero gelate in gola.
Alla fine il ragazzo aprì piano la porta. Eleonora tenne gli occhi chiusi.
Lo sentì avvicinarsi e darle un bacio sulla guancia. Che carino! Sì, ma adesso si era accorto delle lacrime.
Dopo qualche ansioso attimo d’attesa, lo sentì sdraiarsi accanto a lei e abbracciarla.
Tom sapeva sempre cosa fare e al momento giusto.
Poi improvvisamente gli occhi ripresero a bruciare, ed ecco due lacrime scenderle sulle guance fino al collo di lui
Ti prego fa che non se ne sia accorto, fa che non se ne sia accorto! implorava la ragazza.
Poi sentì il rastaro accarezzarle dolcemente i capelli.
Forse aveva capito, forse no, non lo sapeva, ma questo gesto bastò a calmarla.
Ora era al sicuro fra le sue braccia, quello stronzo di Steve non poteva farle nulla.
Solo lei e Tom.
Ascoltò ancora per un po’ il respiro lento e regolare del ragazzo e, piano, piano si addormentò.

**

Tom si svegliò abbastanza presto (le 9 per Tom Kaulitz sono come notte fonda, considerando poi le ore piccole della notte prima..).
Non aveva dormito bene. Aveva sognato Eleonora che piangeva e che lo respingeva ogni volta che lui provava a consolarla.
Ora dormiva tranquilla sul suo petto, le lacrime si erano asciugate.
Forse era a causa di quello stronzo di Steve che aveva pianto così... riprese a passarle le dita fra i capelli, ma molto piano: non voleva svegliarla.
Non seppe di preciso per quanto andò avanti, però a un certo punto si interruppe perché la ragazza si stava muovendo.
Aprì lentamente gli occhi e si spostò vicino a lui, per guardarlo negli occhi.
-Ciao..- gli disse abbozzando un sorriso
-Ciao..- rispose lui. Non sapeva se la ragazza voleva parlare o meno del pianto di ieri sera, così iniziò a parlare d’altro:- scusa per ieri sera ma quella cavolo di intervista non finiva più.. sarei voluto venire prima ma non ho potuto..
-Non ti preoccupare..- che doveva fare? Dirglielo? Sì, glielo voleva dire.
Cominciò a organizzarsi mentalmente la frase e gli occhi le si riempirono di lacrime..
-Ehi..- fece Tom alzandole il mento
-Non è nulla!- disse lei guardando in alto (buon metodo per non piangere) –ora ti spiego.. è che.. ieri sera ho visto.. ho visto..- le lacrime scendevano libere
-Ele, calmati..
-Ho visto Steve davanti alla porta dell’hotel!- quasi urlò, e prese a piangere sulla spalla del ragazzo che la strinse forte a sé
-Oh, cazzo..- ecco: un’altra volta che lei aveva bisogno di lui e lui non c’era! –Eleonora.. non ti preoccupare: se quello ti torce anche un solo capello, lo ammazzo a mani nude.
-Credo.. credo che mi abbia riconosciuta.. ha sorriso!
-Che pezzo di merda- cominciò ad accarezzarle la schiena –mi prometti una cosa?
-dimmi..
-Oggi non uscire dall’albergo, almeno finché non ritorniamo
-Promesso.
Il ragazzo le sorrise, lei ricambiò e si diedero un lungo bacio.
-Ma come stai adesso?- le chiese poi.
-Adesso meglio. Sono con te.
-E io per te ci sarò sempre.
Altro abbraccio, altro bacio.
Poi scesero al bar, appena fuori dall’hotel, dove gli altri quattro avevano già iniziato a fare colazione.
-Alla buon ora! Ma ti sei resoconto che fra 40 minuti noi DOVREMMO essere a rispondere alle domande dei giornalisti?
-No, Bill: è colpa mia- ammise Eleonora, ed era vero: Tom aveva perso mezz’ora a consolarla.
-Sì ma comunque siete in ritardo anche voi!- esclamò Tom notando le tazze di caffè ancora mezze piene e le brioches intatte.
-Sì è vero.. abbiamo già avvertito che faremo tardi. Ieri sera ci siamo dimenticati di dire al proprietario di svegliarci con il telefono- spiegò Gustav
-Sì, dillo che avevi di meglio da fare!- lo stuzzicò Georg
-E tu che non hai proprio nulla da fare, invece?
-Non è vero, io ho molto da fare, solo che non lo faccio sapere..
Fino a quando non arrivò la limousine, stettero lì a scherzare anche se Tom sembrava più pensieroso del solito e ogni tanto lanciava sguardi preoccupati ad Eleonora, per controllare che stesse bene. Quest’ultima a volte guardava la strada fuori il bar dalla vetrata trasparente, in ansia.
-Ecco la macchina-annunciò Bill
-Che rottura.. vabbé a dopo ragazze-salutò Georg
-Ciao!- salutò il moro seguendo il piastrato
-Ciao, ragazzi!- salutarono le altre due.
Gustav e Roxi presero a salutarsi come fa ogni coppia che si rispetti, mentre Tom si avvicinò piano a Eleonora sussurrandole:- ricorda..
-tranquillo..- rispose lei
-E per qualsiasi cosa, chiamami
-Ok.. -la ragazza gli sorrise dolcemente
Si “salutarono” anche loro e poi il rastaro prese posto in limousine, mentre Gustav salutava dal finestrino.
Mentre si incamminavano per tornare in albergo, Roxi, che si era accorta dello strano umore di Eleonora, chiese all’altra:- Ma si può sapere cos’hai?
-Te lo dico dentro..
Una volta nella camera di Tom, Roxi si sedette sul letto, in attesa; Eleonora invece prese a camminare avanti e indietro raccontando l’accaduto dell’altra sera.
-Sei sicura che fosse PROPRIO lui?- chiese Roxi alla fine
-Sì!- rispose l’altra asciugandosi una lacrima.
Roxi andò ad abbracciarla:- calmati, calmati. Ha ragione Tom, noi oggi da qui non usciamo. Facciamo così.. questa giorata la dedichiamo solo a noi due: per stasera dovremo esserci trasformate in delle fighe da paura per Gustav e Tom.. quindi staremo tutto il giorno a farci belle, così te non pensi a niente, ok?
-Va bene- rispose sorridendo
-Ok.. da che si inizia?
-Doccia?
-Doccia!- confermò l’altra
Roxi andò in camera di Gustav e, un’ora dopo aveva i capelli avvolti in un asciugamano e si dava lo smalto coi brillantini alle mani.
Bussarono alla porta. –Avanti
Era Eleonora, anche lei con un asciugamano in testa –Vuoi un po’ di smalto?- chiese Roxi
-No, però se hai una limetta..
Poi si piastrarono entrambe i capelli. Pranzarono con patatine e popcorn e poi fu la volta di vestirsi.
Un’ora e cinquemila cambi più tardi avevano scelto il loro abbigliamento: Roxi indossava dei calzoncini di jeans sopra il ginocchio con una maglietta fucsia sopra. Eleonora invece un paio di jeans strappati in più punti e una camicetta nera.
Si concessero anche una pedicure e poi, via col trucco.
Cenarono in hotel e, dopo essersi date una veloce spazzolata ai capelli ed essersi lucidate i denti, presero posto in uno dei comodi divani della sala d’ingresso dell’hotel, e aspettarono.
Qui a Eleonora, tornò l' " ansia da Steve " che per tutto il giorno non si era fatta sentire, ma cercò di non badarci..

**

-Fermati, cazzo!
-Ma che ti frega? Ormai il servizio fotografico è finito! E poi mi piace troppo scompigliarti i capelli!- e Gustav, nel taxi, continuò ad arruffare i capelli di Georg. Bill ringraziò il cielo di non essersi seduto al posto del piastrato.
Tom, quella sera aveva un’aria insolitamente seria e guardava fuori dal finestrino, senza però vedere nulla.
-Ehi?- la voce del fratello lo fece riemergere bruscamente dai suoi pensieri –che hai?
-Nulla- rispose.
Intanto infuriava la battaglia fra Georg e Gustav.
-Non è vero
-Lo ha rivisto
-Chi? Cosa?
-Eleonora. Ha visto quello Steve davanti all’albergo, ieri.
Bill spalancò gli occhi, in sottofondo le urla degli altri due.
-No
-E’ così. Le ho detto di non uscire oggi, nel caso, sai..- non riuscì a finire la frase. Non voleva neanche pensarci.
-Non ti devi preoccupare. Vedrai, adesso torneremo là e sarà tutto apposto.
-Certo..
Rimasero in silenzio per il resto del viaggio mentre Gustav e Georg, ignari di tutto, continuavano a scazzottarsi.
La macchina fermò davanti alla porta trasparente dell’hotel e, quello che vide Tom, lo rassicurò molto. Eleonora era seduta su un divano con Roxi e stava ridendo di gusto. Nessuno Steve in giro.
Entrarono tutti e quattro e le ragazze salutarono con un “ciao” generale, per poi accogliere meglio i loro due fidanzati.
-Tutto apposto?- chiese Tom a Eleonora
-Sì- rispose sorridendo.
Si riunirono tutti in camera di Bill perché quest’ultimo doveva farsi la french-manicure.
-Bill, quel coso puzza!- fece Tom non appena il gemello iniziò a darsi lo smalto.
-Frena, non vorrei togliere il primato alle tue scarpe
-Se vuoi te ne regalo una
-No, grazie!
Continuarono a prendersi in giro per tutta la sera, e Steve sembrava ormai un ricordo lontano..

_____________________________

Piaciuto?? Mi considerate un po' meno cattiva? Se sì, sbagliate perché chi ha detto che Steve non possa risbucare da un momento all'altro? No, forse non lo farò ricomparire.. oppure..
Vabbé basta!
Via con i ringraziamenti!!!!

RINGRAZIAMENTI


forse so k sei... :sì sono io! Tu chi sei??

mery :eccolo!! Tom è arrivato subito (o quasi!).. Questo non è proprio un ' capitolone ' ma spero che ti sia piaciuto lo stesso! Tvtttttttb!!!

TOMMINATHEBEST :quale altra? Ti riferisci a una storia? Non ne ho scritte altre per ora.. grazie per i complimenti e..sì sono proprio cattiva!!! Ma adesso le ho mandato Tom a consolarla, quindi.. hihihi!

_Pink Me_ :Grazie!! Menomale che ti piace! ^^

Grazie anche a chi legge senza recensire!!
Un mega-kuss a tutti ci vediamo al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 12
*** FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL PRESENTE ***


Ciauuuuuuuuuuuuu!!!
Lo so, lo so, lo so: sono sempre più cattiva specialmente nella prima parte di questo capitolo.. ma che volete farci??
Scusate il titolo lungo 1 Km ma non mi veniva in mente altro.. buona lettura!!!


CAPITOLO 12 – FANTASMI DAL PASSATO E NUOVE CERTEZZE DAL PRESENTE


I giorni passavano sereni ma, due settimane dopo, Steve si fece rivedere.
Eleonora stava aspettando Tom, dove si erano dati appuntamento e sedeva su una panchina. Il ragazzo aveva avuto un'intervista, e sarebbe tornato a momenti.
A un certo punto, la rossa si sentì chiamare. Ma la voce non era quella rassicurante di Tom.
Non aveva quel tono dolce che assumeva parlando con lei.
Non aveva quella tonalità indurita dal troppo fumare.
Non aveva nulla di rassicurante e annunciava solo guai.
Non aveva nulla di Tom.
Era bassa e rauca con una nota malefica che dava inquietudine.
Eleonora si girò lentamente, pregando che non fosse.. e invece era proprio lui.
In piedi affianco alla sua panchina, un ragazzo di media statura con mille catenine al collo a mo’ di figo, le sorrideva beffardo.
-Ci si rivede.

**

-Roxi?? Sei pronta?
-No, aspetta un attimo!
Gustav si sedette sul letto: un attimo per Roxi equivaleva un’ora.
Quel giorno dovevano uscire insieme per fare una passeggiata, ma di questo passo avrebbero dovuto rimandare all’indomani.
Gustav, stava perdendo le speranze, quando Roxi riemerse dal bagno, truccata più di Paris Hilton e con una camicetta semi sbottonata bianca. Portava inoltre dei jeans blu scuro con degli stivali dello stesso colore della camicetta.
-Sono pronta! –annunciò
-Di già?
Roxi gli diede una debole spinta e, insieme, uscirono dall’hotel (lui con gli occhiali da sole e un cappellino).
Cominciarono a chiacchierare normalmente ma, a un tratto Roxi sgranò gli occhi, lo sguardo fisso avanti a sé.

**

-Steve, vattene!- esclamò Eleonora balzando in piedi
-E perché? Sono stato così bene l’altra volta! Però se stavolta eviti di graffiarmi te ne sarei grato..
Ma che stava blaterando quel pazzo? E dov’era Tom?
-Il mio ragazzo sta per arrivare. Ti conviene andartene.
-E tu credi che quel paio d’ossa messe in croce riuscirà a stendermi?
-Ma..- come faceva a sapere che Tom era magro? Non è che..
-Ti ho tenuta d’occhio questi giorni, da quando ti ho visto quella sera nell’hotel. Be’ scusa se te lo dico, ma io sono molto meglio di quello lì.
Allora stavano così le cose. Si guardò intorno. Tom aveva scelto quel posto perché non c’era mai nessuno e quindi avrebbe potuto abbandonare l’incognito.. ma a chi poteva chiedere aiuto adesso lei? Se si fosse messa a urlare non l’avrebbe sentita nessuno. Probabilmente non c’era anima viva nel raggio di 2374027058 km.
Aveva gli occhi spalancati dalla paura. Tom non arrivava.
Non voleva finire come l’altra volta..
-Allora, cominciamo?- Steve si avvicinava..

**

-Gustav!!! Guarda!!!
-Chi? Cosa? Dove?
-Lì davanti a te! –e la mora gli indicò un ragazzo che stava passeggiando e andava verso di loro. Aveva un naso piuttosto grosso i capelli e gli occhi castani.
-E chi è?
-Il mio ex! Quello stronzo! Ci sono stata male mesi per lui! Ma che ci fa qui?
Gustav aveva entrambe le sopracciglia alzate e scrutava quel tizio.
-Ma è brutto! –commentò
-Già! –rise –dolce vendetta.. dai, continuiamo a camminare..
Il ragazzo, riconobbe Roxi e sul suo viso si dipinse un certo stupore.
-Roxi! –la salutò
-Emiliano.. –fece lei.
I due stavano fermi l’uno davanti all’altro scrutandosi, Gustav al fianco di Roxi che spostava lo sgardo dall'uno all'altro.
-O che sbadata! –esclamò Roxi –le presentazioni! Emiliano, questo è Gu.. Guglielmo, il mio fidanzato.. emh.. Guglielmo.. questo è Emiliano
Non aveva detto il vero nome di Gustav, altrimenti il ragazzo avrebbe potuto riconoscerlo
-Piacere –fece secco Emiliano tendendo la mano, che Gustav strinse.
-Allora.. come mai da queste parti? –gli chiese la ragazza
-Una vacanza.. e te?
-Idem..
-Oh.. bene.. emh.. se non sono indiscreto.. da quanto tempo state.. insieme?
-Oh! All’incirca un mese! –rispose Roxi mentre Gustav sorrideva, anche se un po’ imbarazzato
-Ah.. bene.. mi fa piacere.. –disse Emiliano, ma la sua faccia esprimeva tutto il contrario..
-Senti.. Guglielmo.. puoi lasciarci un attimo soli? –chiese poi il ragazzo a Gustav
Il biondo guardò incerto Roxi che gli rispose con una smorfia come dire “tranquillo, ci penso io”.
Così acconsentì e si allontanò, ma li tenne comunque sott’occhio, non perché non si fidasse di Roxi, ma perché non si fidava di lui.

**

Eleonora meditava di mettersi a correre, ma sarebbe stato stupido. Se Tom fosse arrivato, avrebbe potuto difenderla lui, ma se correva via..
Il fatto era che Steve si avvicinava sempre di più, con quel ghigno sul viso. Indietreggiò di qualche passo
-Non devi avere paura, sono convinto che ti piacerà!
-Bastardo!
Fu un attimo.
Steve la prese per un braccio e la attirò a sé. Non c’era via di scampo, le cingeva la vita e la baciava rudemente sul collo. La ragazza urlò, urlò e urlò ma nessuno si fece vivo.
Steve iniziò a toccarle la pelle sotto la maglietta, prima la pancia, poi più su..
Lei gli batteva i pugni sulle spalle urlando e cercando di liberarsi, ma era tutto inutile. Cominciò a piangere, tanto che la vista le si annebbiò. Si sentì scaraventare a terra da Steve, che le salì sopra.
Sempre con gli occhi inondati, continuò a urlare, ma senza speranza.
Non sarebbe arrivato nessuno.

**

-Devi dirmi qualcosa? –chiese Roxi
-Sì.. –rispose Emiliano –Si può sapere perché stai con quello lì?
-Guglielmo? Semplice! Mi piace
-Ma ti sei resa conto di che razza di nome ha? E poi ha la faccia da topo!
E il tuo naso invece è normale?! pensò la ragazza, ma si limitò a dire –Guardalo meglio, va.. e comunque se è solo di questo che mi vuoi parlare, me ne vado, ho altro da fare..
-No aspetta!
-Che c’è?
-Io.. scusa, ho sbagliato a dire quelle cose.. Sono contentissimo di averti rincontrata.. ti ho pensata molto in questo periodo.. è stato un colpo di fortuna incontrarti, veramente! E.. devo proporti una cosa.. io..
-Tu? -incalzò la ragazza
-io vorrei tornare a stare con te!
Roxi alzò un sopracciglio-Emiliano.. non ti sembra un po’ tardi ormai?
-Sì ma.. io non ho mai smesso di pensare a te! E neanche te a me, ammettilo!
-E’ da tanto ormai che sei uscito dai miei pensieri..
-Dammi almeno una possibilità!
-Emiliano.. adesso a me interessa Guglielmo, lo capisci?
-Ti prego..
-Mi dispiace, no
-Ma perché? Non mi sembra di chiedere troppo!
-Non ti sembra di chiedere troppo? E invece sì. Io sto con Guglielmo, e non intendo lasciarlo. Per favore, basta adesso.
Emiliano aveva un’espressione da funerale –Comunque se.. se ci ripensi chiamami..
Roxi scosse la testa –mi dispiace.. ma non credo che ci ripenserò. Cerca di scordarti di me.. non sono l'unica ragazza al mondo
Per me sì avrebbe voluto dirle il ragazzo, ma si limitò ad annuire tristemente –ok.. allora.. allora, ciao
-Ciao
E il ragazzo la oltrepassò rassegnato, continuando la sua passeggiata.
Poveretto! Un po’ mi fa pena! pensò Roxi per poi dirigersi da Gustav.

**

Eleonora non aveva le forze per staccarlo da sé, si stava rassegnando quando, tutto ad un tratto, sentì Steve che si sollevava... anzi che veniva sollevato.
Guardò la scena, ma con gli occhi appannati non ci capiva niente. Se li strofinò rapidamente e vide un ragazzo che teneva Steve per il colletto della camicia e lo prendeva a pugni
-Brutto stronzo che non sei altro!- gli urlava intanto. Era Tom.
Steve però reagì: si liberò dalla presa e buttò l’altro a terra, cominciando a prenderlo a calci.
-Fermati, Steve!- gridò Eleonora fra le lacrime.
Quello nemmeno la ascoltava.
Ma Tom gli bloccò una gamba con le braccia e, tirandola, fece cadere il suo avversario a terra e, questa volta, fu lui che prese a calci l’altro
-Basta, Tom, ti prego!- piagnucolò Eleonora –andiamo via!- non voleva che la cosa finisse male..
-Ma..- esitò il rastaro. Poi guardò l’altro. se ne stava a terra raggomitolato, le mani allo stomaco. Ovviamente, avrebbe volentieri continuato ancora per un bel po’, ma si limitò a dargli un ultimo calcio e poi condusse Eleonora lontano, su un'altra panchina.
Nel frattempo Steve fuggì per quanto veloce gli consentissero le botte che aveva preso.
-Stai bene?- le chiese sedendosi vicino a lei.
-Io sì.. te piuttosto?- la ragazza aveva smesso di piangere.
-Certo- disse asciugandosi il sangue che gli colava da labbro.
Eleonora lo guardò un attimo, poi gli buttò le braccia al collo.
-Tom, ma ti rendi conto di quello che poteva succederti a fare a botte con quello lì? Oddio, non me lo sarei mai perdonata!
-No, non dire così. Sarei dovuto arrivare prima, non sarebbe successo- rispose abbracciandola –Ma ora non ti preoccupare. Se quel bastardo torna, gliela faccio vedere io. Sta tranquilla, è tutto finito.
Stettero secoli così abbracciati, poi quando iniziò a calare la sera, decisero di tornare in albergo.
Tom, alzandosi, emise un piccolo gemito. Eleonora lo guardò preoccupata.
-E’ tutto apposto..
-No, non è vero.
-Non mi ha fatto nulla, davvero!
La ragazza, per tutta risposta, gli si avvicinò e gli sollevò l’enorme maglietta.
-Aspetta almeno di essere in albergo..- le disse lui ammicando
-Oddio!- ma la ragazza stava guardando preoccupata i lividi sul torace del ragazzo. Tom si tirò giù bruscamente la t-shirt.
-Non è nulla- borbottò.
Gli occhi di Eleonora si riempirono di lacrime. Pose delicatamente le mani sui pettorali del ragazzo e poggiò debolmente la testa fra di essi,ascoltando il battito del suo cuore, mentre dagli occhi uscivano lacrime silenziose.
Tom appoggiò il mento sulla testa di lei mentre le accarezzava piano la schiena.
Un’altra mezz’ora la passarono in quella posizione, senza parlare.

**

-Ma che voleva? – chiese Gustav a Roxi riferendosi a Emiliano
-Mi ha chiesto di tornare insieme.. Io naturalmente gli ho detto di no!
-Oh! –Gustav era abbastanza sorpreso
Roxi gli sorrise –Eh, questi uomini che mi girano intorno!
-Eh, già! Devo stare in guardia, potrebbero rapirti!
I due si sorrisero, poi si baciarono
-Certo un nomignolo migliore me lo potevi trovare.. Guglielmo..
Roxi rise
-Che dici torniamo in albergo? Tanto ormai.. –disse poi
-Sì, dai, andiamo.. -rispose il ragazzo
E, mano nella mano, arrivarono fino a destinazione.
-Ciao! –li salutarono Bill e Georg nell’ingresso incollati a un televisore
-Salve! –risposero i due
-Sentite, stiamo guardando un telefilm troppo bello.. non è che potreste andarci voi due a prenotare alla pizzeria per stasera al posto nostro? –chiese Georg
-Certo che sei proprio uno scansafatiche! –fece Gustav
-E me ne vanto!
-Ok, ma che non diventi un’abitudine! –esclamò Roxi
-Danke!!! -fecero Bill e Gustav in coro
Così i due uscirono di nuovo, diretti alla pizzeria.

**

Tom e Eleonora, alla fine, fine si avviarono veramente verso l’hotel, lui che le cingeva le spalle con un braccio, le con la mano sulla vita di lui, attenta a non stringere troppo per via dei lividi.
Trovarono Bill e Georg, abbastanza assonnati, stravaccati su un divano dell’ingresso che guardavano la TV.
-Ciao, ragazzi- li accolse Bill senza staccare gli occhi dallo schermo –Gustav e Roxi sono andati a prenotare in pizzeria per stasera e..
-Che cavolo hai fatto al labbro?- chiese Georg guardando il labbro inferire di Tom, molto gonfio al lato
-Già! Che hai fatto?- si unì Bill che si era girato a guardare il gemello
-Be’.. ecco..- non sapeva se Eleonora voleva dirlo o no..
-Steve- rispose per lui la ragazza –Tom mi ha difesa.
Silenzio.
-Steve??- chiesero insieme Bill e Georg
-Sì, lui. Ha avuto anche il coraggio di farsi rivedere, quello stronzo!- esclamò Tom.
-Ti ha fatto del male?- chiese Bill a Eleonora
-No, Tom è arrivato in tempo- rispose aggrappandosi a un braccio del biondo.
Georg era cupo –Basta io lo faccio secco, quel bastardo
-No, Georg!- esclamò Eleonora –Insomma, lo volete capire che siete troppo importanti? Lascia perdere, non si farà più vedere!
-Sarà- borbottò il piastrato
-Anche perché se torna, questa volta lo ammazzo veramente- dichiarò Tom stringendo i pugni.
-E io ti aiuto- si aggiunse Bill.
-A fare cosa?- chiese Gustav rientrando, con Roxi.
-Uccidere Steve se torna ancora. Ci stai?
-Che significa ancora?- chiese Roxi preoccupata guardando Eleonora
-Oggi è tornato- rispose la roscia.
-Cooosa? E tu stai bene?- chiese appoggiandole una mano sul braccio.
-Io sì..- fece Eleonora guardando Tom preoccupata.
Roxi e Gustav allora spostarono lo sguardo sul ragazzo.
-Che hai al labbro?- chiese Gustav
-Nulla.
-Vi siete presi a pugni?- domandò Roxi
-Insomma io sto bene! E’ di Eleonora che ci dovremmo preoccupare!
-Ma no! IO sto bene..
-Anch’io!
-Perfetto, stiamo tutti bene... Ma quello stronzo che ci faceva qui?- domandò Gustav
-Secondo te?- chiese Tom cupo
-Comunque non tornerà. Fa tanto il bullo, ma è abbastanza fifone, se non ricordo male. Se Tom gliele ha date bene, vedrete che non si farà più vedere- disse Roxi
-Appunto- convenne Eleonora
-Ma te sei tranquilla Eleonora?- chiese Bill
-Certo prima ho avuto paura, ma adesso sto bene, davvero
-Tom posso abbracciare la mia migliore amica?- chiese al gemello
-..però non mettere le mani dove non dovresti..- rispose il rastaro.
Tutti risero, Eleonora e Bill si abbracciarono.
-Permettendo..- fece Georg e abbracciò la ragazza a sua volta.
-Voi due che dite io posso?- chiese Gustav a Roxi e Tom, che annuirono.
Eleonora abbracciò anche lui, poi fu il turno di Roxi.
Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzante, Georg disse: -allora si va a mangiare questa pizza sì o no? Sto morendo di fame!
Tutti risposero di sì, ma Eleonora vide proprio in quel momento che Tom si stava massaggiando un ginocchio, così gli si avvicinò
-Ti fa male? Restiamo qui noi due?
-Ma no non ti preoccupare non è niente! Però l’idea di stare solo con te mi alletta parecchio..
Lei gli diede una piccola spinta, ma se ne pentì appena sentì il piccolo gemito di dolore del ragazzo
-Scusa! Non volevo! Accidenti..
-Fa niente- rispose sorridendo e sfirandole le labbra con le sue.
-Ragazzi, vi dispiace se questa sera io e Tom non veniamo?- chiese poi Eleonora rivolta agli altri
-Va bene, non preoccuparti.. tanto la pizzaiola mi adora, non fa mai storie con me!- fece Gustav. Roxi gli diede una manata sulla spalla.
-Ehi scherzavo!
-Be’, allora a dopo o a domani, non so che ora faremo.. fate i bravi!- Bill ammiccò
Tom ed Eleonora si diressero di sopra e, arrivati alla camera, si chiusero la porta alle spalle.
Nessuno dei due aveva fame, quindi non ordinarono nulla e si sedettero entrambi sul letto.
-Come va?- chiese lei
-Ma come va cosa? A me non è successo niente! Te invece come stai?
-Tom..
-Oggi hai rischiato grosso.. io non me lo sarei mai potuto perdonare..
-Anche tu! Steve avrebbe potuto farti molto più male..- al solo pensiero gli occhi le si riempirono di lacrime
Il ragazzo la abbracciò -No, non piangere.. e poi ci vuole ben altro per farmi fuori, soprattutto quando ho una persona così speciale accanto a me.. che ci vado a fare in Paradiso??
Lei rise –perché pensi che andrai in Paradiso?
-Scusa, un angioletto come me dove può andare?
-Angioletto? Di chi parli?
-Ah sì, eh?- e iniziò a farle il solletico
-No!!- fece lei ridendo. Poi si alzò e iniziò a correre per tutta la camera, con lui che la inseguiva, ma non molto velocemente.
A un certo punto, il ragazzo tagliò saltando il letto e Eleonora se lo ritrovò a mezzo millimetro dal suo viso. Allora si girò e spalancò la porta finestra, unica ‘via di fuga’ dato che lui le bloccava la strada.
-Capolinea!- annunciò Tom mentre lei poggiava le mani sulla ringhiera.
Eleonora rise guardandolo provocatoriamente. Lui le si avvicinò e le poggio le mani sui fianchi.
Avvicinò lentamente le labbra a quelle di lei, sfiorandole delicatamente. Prese a baciarle tutta la guancia, poi il collo, la spalla. Risalì dolcemente e le diede un intenso bacio. Con le mani, le percorreva tutta la schiena con desiderio.
La ragazza non poteva certo dire che non le piaceva, ma forse Tom voleva qualcosa che lei non era ancora pronta a concedere. Così gli tirò i cordini della felpa che portava (poco però, non voleva strozzarlo veramente!) in modo che lui si dovette fermare per allentarli e lei ebbe il tempo di ricominciare a correre.
-E dai! Ci stavo prendendo gusto!- protestò, ma col sorriso sulle labbra
-Ma fa freddo fuori..- azzardò lei
Lui allora chiuse la finestra
-Meglio!- commentò lei –ora devo andare in bagno..
E così dicendo entrò in bagno e si preparò, mettendo il solito mini-pigiama.
Stava per uscire quando, dalla fessura della porta socchiusa, vide Tom che si spogliava.
Quanti lividi, poveretto. Era stato così coraggioso quel giorno.. Eccolo, vestito solo da quei larghi boxer, in tutto il suo splendore.
S’incantò a guardarlo e non si accorse di quando la porta cigolò, facendolo girare.
Vedendo come lo guardava, il ragazzo prima alzò un sopracciglio, poi si mise a fare pose stile Mr Olimpo.
Lei scoppiò a ridere e uscì dal bagno, lasciando il posto al ragazzo.
Fallo. Disse una vocina dentro di lei
Tu sei di fuori! Rispose lei sempre dentro di sé
Cazzo, hai Tom Kaulitz tutto per te e non ci hai ancora combinato nulla! Ma dico, stai bene?
Ho paura!
E’ normale!
E se non gli piaccio?
Gli piaci, gli piaci..
Ho paura!
L’hai già detto!
Non posso!
Chi te lo impedisce?
Mi vergogno!
Avrai altre cose a cui pensare che alla vergogna, quando..
No, no, no!
Ma perché? Avanti! Perché devi fare sempre la brava ragazza?
Brava ragazza a chi, oh?!
A te! Scervellata!
Io non sono una brava ragazza! E lo dimostrerò!
Ottimo, ma fallo in fretta perché sta uscendo adesso..
Tom Kaulitz, più bello del sole, uscì dal bagno.
Oddio..
Adesso!
Poi non torno più indietro..
Che aspetti??
Ho paura! MI vergogno! Non voglio! Come glielo dico?
Vedrai, le parole ti verranno..
-T-Tom..- lo chiamò. Il ragazzo la guardò.
Che faccio? Che faccio??
Calmati e digli qualcosa se non vuoi che pensi che sei mentalmente disturbata
-Io..
See, vabbé.. ma svegliati Eleonora!
-Tom, io..
Perfetto hai messo insieme due monosillabi, facciamo progressi
Vuoi stare zitta?!
-Tutto bene?- chiese il ragazzo
Ecco appunto.
-Sì.. cioè no.. cioè sì però..no..
Tom alzò un sopracciglio
Stupida, stupida, stupida, stupida..
-Emh.. che ore sono?
Ma che cazzo di domande fai?????? Oddio mi cascano le braccia..
Come fai? Sei solo una vocina!
Lo credi tu.. muwauwauwauwauwauw.. ok stop.
-Emh.. quasi mezzanotte.. perché?
-No niente così..
Dio santo, salvaci tuuuuuuuuuu.
-C’è qualcosa che non va?
-No!- rispose in tono acuto- tutto ok!
-Ok.. hai sonno?
Crede che gliel’abbia chiesto perché ho sonno?
Evidentemente..
E io che dico?
Hai sonno?
Glielo devo richiedere?
No! TU hai sonno? Santo cielo, gli innamorati!
Io non sono innamorata!! Comunque non ho sonno! Io volevo.. hai capito! Anzi non ne sono tanto sicura..
Diglielo!
Cosa?
Che non hai sonno! In tono provocante, così capisce..
Ma io voglio che capisca?
Certo che sì!!!
Ok.. oh mio Dio!
Fallo e non discutere!
Ok.. lo faccio.. un attimino solo..
Adesso.
Ma..
ORA!
Ok..
-Veramente no..- rispose usando il tono suggerito dalla vocina. Poi iniziò a stuzzicarsi l’elastico delle mutandine viola che usciva dai pantaloni.
Lui notò quel gesto.. –no?
-No..
Santo cielo!!
Calma.
Fai presto te a parlare!!
-E.. che cosa vorresti fare allora?- le si avvicinò torturandosi il piercing con la lingua
Gli salterei addosso quando fa così..
Anch’io!
Giù le zampe, stupida voce!
-Un’ideuzza ce l’avrei..
-Anch’io avevo fatto un pensierino..- poi a un tratto diventò serio –però devi essere sicura. Non devi farlo solo perché ti senti in debito per oggi..
-Lo so. Infatti adesso mi sento pronta.
-Sicura? Guarda che io aspetto..
-No. Sono sicura!
Tom sorrise -Allora.. vuoi.. vuoi fare l’amore con me?
Porca miseria se lo voglioooooooooo!! JAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
-Sì..
Si guardarono per un po’ poi iniziarono a baciarsi appassionatamente. Lei gli accarezzava il collo mentre lui la schiena.
Si stesero sul letto e lui le tirò giù le spalline del pigiama e del reggiseno. La ragazza stese le braccia all’indietro e lui le levò definitivamente la canottiera del pigiama.
A quel punto notò una cicatrice che la ragazza aveva proprio vicino al bacino.. come aveva fatto a non vederla al mare? Vi passò sopra il pollice sopra, poi guardò interrogativo la rossa.
-Steve –disse quella –ma non pensarci ora, per favore..
Tom abbassò lo sguardo, allora lei avvicinò il proprio viso a quello del ragazzo e lo baciò, ricominciando da dove erano rimasti prima.
Mentre gli accarezzava il petto, lui faceva scorrere le mani sotto i pantaloncini del pigiama, sfilandoglieli.
Eleonora lo spinse su, seduto e si sedette su di lui a gambe aperte.
Il rastaro le sganciò il reggiseno, mentre lei trafficava con le mani nei suoi boxer.
Toccandole i fianchi, fece scendere le mutandine. La rimise sdraiata così da potergliele levare del tutto. Lei fece lo stesso coi suoi boxer (0_o)
Si baciarono e accarezzarono per un po’, poi Eleonora sentì che lui stava per entrare..
Quella situazione le piaceva molto (:P) e ancora di più quando Tom iniziò ad andare più forte.
Raggiunsero tutti e due il piacere..
-Sai una cosa?- le domandò poi lui, ancora con il respiro irregolare.
-Cosa?
-Avevi ragione. Io non posso andare in Paradiso. Ci sono già.

Ehyyyyyyyy!!!!!
Piaciuto questo capitolo?? Io l'ho detto che sono sempre più cattiva.. mwhahahah!!
Ci vediamo al possimo cap!!!
Vtrtrtrtrtrtrtrtrtb!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E ora ecco i ringraziamenti:

tomminathebest : grazie ma.. quale altro capitolo???? Be' sono stata un po' cattivella nella prima parte di questo capitolo.. però poi ho rimediato XD

eddy : Tom lo ha pestato abbastanza, non credo che si farà rivedere.. comunque se ritornasse sarebbe giusto per morire (me sempre più cattiva)!!

mery : Grazie!!!!! Questo capitolo è un più lungo del precedente, spero che ti sia piaciuto!!! Tvtttttb!!!

Grazie anche a chi legge senza recensire!!!!

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Capitolo 13
*** FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI ***


Ciauuuuuuuuu!!!
Scusate se vi ho fatto aspettare ma ho avuto un po' da fare in questo periodo..
Comunque eccovi finalmente il tredicesimo capitolo!!
Vado un po' di fretta quindi..

UN MEGA GRAZIE GENERALE A TUTTI!!!!


Buona lettura!!!





CAPITOLO 13 –FRA SCOMMESSE E ASCENSORI BLOCCATI


FLASH-BACK: Bill, Gustav, Georg e Roxi sono in pizzeria..


Bill aveva appena fatto una battuta orrida, solo Georg rideva; Gustav sospirò.
-Che hai?- gli chiese Roxi
-Potevamo restare anche noi in albergo.. chissà come si staranno divertendo Eleonora e Tom!- le disse in modo che solo lei potesse sentire.
-Ma come? Non c’è quella cameriera che ti adora?- chiese perfida
-Chi? Ah! Ma te mi stai pure a sentire?
-No effettivamente no..
Si guardarono e scoppiarono a ridere.
-Ti va di venire un attimo con me?- le chiese lui
-Ok..
-Ehi dove andate?- chiese Bill mentre i due si alzavano
-Torniamo subito..- rispose Gustav
-Io non credo..- commentò malizioso Georg.
-Allora dove mi porti?- chiese Roxi al ragazzo
-Vedrai.. Eccoci!-erano avanti a un ascensore
-In ascensore?
-Aspetta..
L’ascensore si aprì e la gente sopra scese, lasciandolo vuoto.
-Ma ha due piani questa pizzeria?- chiese Roxi
-Sì..
Entrarono e Gustav premette il tasto per andare al piano superiore; poi subito dopo premette ALT.
-Qui?- chiese Roxi capendo le sue intenzioni
-Perché no?- chiese lui poggiandole le mani sui fianchi
-Ma..
Il ragazzo iniziò a baciarle il collo
-E va bene..- cedette Roxi facendogli l’ochhiolino.
Poveri camerieri che dovettero fare per tutta la sera le scale senza sapersi spiegare il perché di quell’ascensore che non funzionava..

**

-Georg, perché noi siamo gli unici a non rimorchiare?
-Dunque.. io perché stasera non sono in vena.. e te perché vai in giro vestito.. come vai vestito, ti fai il french alle unghie e ti trucchi meglio delle ragazze!
-Non so se prenderlo come un complimento o no..
-No
-Ah, ecco.
-Ufffffffff.. che si fa andiamo? Roxi e Gustav non si vedono da mezz’ora..
-No eccoli! ..Ehi, Roxi ha i capelli più sparati di me, non è giusto!
-Sì ma lei per altri motivi li ha così..
-Ma non avete pagato il conto?- chiese Gustav spostando la sedia per far sedere Roxi e poi sedendosi a sua volta.
-No aspettavamo te!
-Me?
-E’ prenotato a tuo nome, paghi te!- fece Bill
-Certo, ragazzi.. io pago per Roxi, voi altri tirate fuori i soldi!
-Grazie, tesoro
-Di nulla- e si diedero un bacio a stampo.
-Tirchio- fecero Bill e Georg all'unisono tirando fuori i soldi.
Uscirono dal locale, dirigendosi all’albergo.
-Brrrrr, che freddo!- esclamò Roxi
Gustav le mise allora un braccio attorno alle spalle.
Ridendo e scherzando, arrivarono all’albergo e ognuno, dopo essersi salutati, andò nella propria camera, Roxi in quella di Gustav.

**
La mattina dopo..

Eleonora si svegliò prima di Tom, quella mattina, ma non si alzò per non svegliarlo (aveva un braccio di lui intorno alle spalle ed era sdraiata sopra il suo torace), approfittando per scrutare ogni millimetro quadrato del suo viso.
Ripensando alla sera prima, si sentiva un po’ strana, diversa.
Si sentiva più donna, più adulta. E vicino a lei c’era Tom. Incredibile.
Il più piano possibile, gli sfiorò le morbide labbra con un dito.
E pensare che prima, addirittura, disprezzava il suo gruppo, i Tokio Hotel.
Ora, stava con uno di loro!
Non le sembrava vero..
Tom si mosse nel sonno bofonchiando qualcosa di incomprensibile.
La ragazza rise piano a quella scena e si mise a fissare il soffitto.
Un mese della loro vacanza, ormai era passato. Un nodo le strinse lo stomaco.
Cosa sarebbe successo dopo? Lei e Tom avrebbero continuato a vedersi?
Sentiva che senza di lui non ce la poteva fare. Lo fissò intensamente. Non voleva perdersi un solo secondo di lui, nel caso che dopo la vacanza... no, non ci voleva nemmeno pensare!
Rieccole affiorare, tutte le sue paure, le sue incertezze.
Guardò Tom. Probabilmente presto non avrebbe più avuto nemmeno lui. Quanto avrebbe voluto che le vacanze fossero infinite!
Cercò di non pensare.. perché a volte pensare fa troppo male.
Il ragazzo si mosse ancora, scostando via il braccio dalle spalle della ragazza.
Perfetto ora poteva alzarsi e distrarsi.
Infilò una maglietta del ragazzo (che le arrivava al ginocchio) assaporandone il dolce profumo, e si sentì un po’ meglio: per ora lui c’era.
Sì ma dopo?
Eleonora ignorò questa vocina bastarda.
Andò in bagno si sistemò i capelli e si lavò i denti.
Quando uscì Tom si era alzato ed era già vestito.
-Buongiorno- le disse sorridendo
Ogni brutto pensiero se ne andò di fronte a quel sorriso che avrebbe potuto far sciogliere anche un sasso.
-Buongirno- rispose avvicinandosi per baciarlo. Era un po’ imbarazzata, se ripensava a quello che avevano fatto..
-Dormito bene?- lei annuì arrossendo. Poi ricordandosi di ciò che indossava –oh, scusa ho preso una tua maglietta..
-Fa nulla, anzi meglio così ci lasci il tuo profumo
Lei gli sorrise perdendosi in quegli occhi nocciola, così profondi.
-Ora però me la levo così mi vesto..-disse risvegliandosi
-Ecco, questa è la parte che preferisco!
La ragazza, per tutta risposta, gli tirò una cuscinata.
-Questa me la paghi!- fece il ragazzo afferrando un altro cuscino e facendo a lotta di cuscinate con la ragazza.
Dato che nel frattempo ridevano come matti, svegliarono anche gli altri quattro e qualche altro povero cliente.
-Ma che cazzo fanno?- chiese Gustav a Roxi, sdraiata su di lui (quella sera non avevano proprio dormito..)
-Um... mgf..- fu quello che riuscì a rispondere Roxi stropicciandosi gli occhi.
-Molto chiara, tesoro. Vado a uccidere Tom e torno. Eleonora la lascio viva solo perché è tua amica, ok?
-Gumfp..
Intanto si erano svegliati anche Georg e Bill che stavano per bussare alla porta quando Gustav li raggiunse.
-Ma che combinano?
-Bo ora lo scopriremo..
Bill bussò –Tom! Ma che combinate? A quest’ora, poi!
-BIIIIIILL!! Salvami! Una vichinga coi capelli rossi mi sta soffocando con un cuscino!!!
-Brutto.. -era la voce di Eleonora
-AAAAAA!!- Tom strillò ancora di più
-Ok, allora tutto apposto. Continua pure, Eleonora, ci vediamo dopo nella hall- fece Bill
-Ma che stronzi!- protestò Tom
Bill e Georg si cambiarono e andarono subito nella hall (Bill decise di legare distrattamente i capelli senza spendere le solite 2364390 ore di preparazione), mentre Gustav e Roxi li raggiunsero qualche minuto dopo.
Alla fine scesero anche Tom ed Eleonora, il ragazzo con i rasta legati disordinatamente in una coda, senza cappello né cuffia, e lei con un’aria trionfante.
-Allora Tomi, te le hanno suonate?
-Zitto va... perdere a cuscinate con una ragazza.. mi vergogno di me stesso..
-Preparati, perché non sarà l’unica volta!- gli disse Eleonora
-No invece, tu non ci prendere il vizio perché la prossima volta vinco io!
-Scommettiamo?
-Ok! Cosa vuoi scommettere?
-Umh..- la ragazza si premette un dito sulle labbra, pensando e poi esclamò –Chi perde dorme sul tappeto!
-Ci sto! Ma ricordati è scomodo..
-Oh, problemi tuoi!
-Ma sentila! -rise il rastaro
-Scusate, adesso potremmo andare? Vorrei fare colazione!- fece Georg sbadigliando.
-Va bene.. tanto non la passi liscia- aggiunse Tom all’orecchio della roscia che gli diede un pizzicotto sul sedere.
A colazione chiacchierarono allegramente tutto il tempo, poi Tom chiese: -Oggi vi va di fare un giro in moto?
-Ottima idea!- disse Georg
-Per dove?- chiese Bill
-Ma no.. stavo dicendo a Eleonora e Roxi se volevano provare a guidare..
-Ma che sei matto??- chiesero all’unisono Eleonora e Roxi
-Non abbiamo la patente!- continuò Roxi
-Sì, ma mica andiamo su strade trafficate! Era così, per farvi fare un giro- si aggiunse Gustav
-Ma allora eravate d’accordo voi due!- fece Eleonora
-Sì.. era già da un po’ che ci pensavamo.- confermò Tom
-Allora?- insisté Gustav
Le ragazze si guardarono, poi ripensarono a quanto era stato bello stare dietro, figurarsi a guidare!
-Va bene!- dissero infine
-Perfetto!- esclamò Gustav
-Verremo anche noi, non vogliamo mica perderci lo spettacolo!- fece Georg
-Ci sarà da ridere!- si aggiunse Bill
Le ragazze fecero una risata sarcastica, poi scoppiarono tutti a ridere, loro due comprese.

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Capitolo 14
*** MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP.. ***


Eccomi di nuovo con il quattordicesimo capitolo.. Scusate è un po' demente comunque.. leggete e fatemi sapere come vi sembra!! KUSS A TUTTI!!!

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CAPITOLO 14 – MATTIZZIA, MOTO E FOGLIE NELLA ZIP..


Le 17. Su una stradina di campagna, vi era un po’ di trambusto quel giorno..

-Pronta?

-Sì!

-Ok, ora ti aiuto a dare gas, poi vai

-Ok.. NO ASPETTA!!

-Eleonora!! E’ la quinta (anzi quintesima come dice Virginia!!XD) volta che fai così!

-Lo so Tom, è che non ci riesco!

Tom rise guardando i modi impacciati della ragazza con la sua moto.

Roxi invece partì in quel momento

-Guuuuuusss!!! Sto giudando!! AAAAAAAAAAAAA!!

-Sì tesoro, ma se guardi la strada forse è meglio..

-Oh, giusto- fece Roxi voltandosi davanti alla strada. Dopo pochi metri però le si spense il motore –E che cavolo!!

-Non ti preoccupare succede sempre le prime volte..- fece Gustav paziente

Tom ed Eleonora risero a quella scena, poi Eleonora disse al rastaro:- Tom, se te stai seduto dietro e reggi il manubrio con me, sono più tranquilla..

-Ok..- fece lui infilando un casco e montando nel sedile posteriore. Poi si chinò sulla ragazza e prima di prendere i comandi le diede un bacio sul collo.

Bill e Georg intanto stavano piangendo dal troppo ridere alla vista di Roxi, alla quale si era piantato un’altra volta il motore.

-Allora..- disse poi Tom –Guarda si fa così..

Posò le mani su quelle della ragazza e iniziò a eseguire con lei tutte le procedure. Ecco, stava partendo

-Oh mio Dio! Che faccio??

-Tranquilla.. magari non curvare così sennò ci schiantiamo.. ecco brava.. e ora vai dritta, segui la strada

-Ok.. facile..- disse prendendoci la mano

-Appunto!

Poi tornò a occuparsi del suo collo, le mani sulla sua vita, e i capelli di lei che gli schiaffeggiavano piano il viso.

-Tom..

-Mmh?

-Come si frena?

Il ragazzo, di malavoglia, si staccò dal collo di lei e, sempre mettendole sopra le mani, la aiutò a frenare.. e appena in tempo visto che stavano per andare contro un albero..

-E’ bello, ma non credo faccia per me!

-Perché no? Ti ci devi solo abituare un po’!

-Sarà.. comunque.. torniamo dagli altri?

-No perché?

La ragazza gli lesse negli occhi il desiderio.

-Tom.. qui? Ma dai..

-Nononononono! Non pensare male!.. Però almeno un bacio me lo dai?

Lei sorrise e, dopo pochi istanti, rese nulla la distanza fra le loro labbra.

Quando si staccarono, lui provò a darle un altro bacio, ma la rossa lo respinse: -avevi detto uno!

-Tu me ne hai dato uno, ma ora io te ne voglio ridare un altro

-Non sono mica così facile..- e così dicendo, si mise a correre.

-Ehi!- fece lui stupito e divertito insieme, poi le corse dietro.

La ragazza si infiltrò in un boschetto, correndo e ridendo, con Tom che le veniva dietro.

Dopo qualche minuto, la ragazza si sentì tirare a terra da dietro: era stato Tom, che si era steso a sua volta.

-E ora dove scappi?- le chiese accarezzandole il mento

-Mi rassegnerò ad essere una povera prigioniera del re cattivo!

-Il re cattivo è molto contento della sua bella prigioniera..

La ragazza gli sorrise, poi iniziarono a baciarsi appassionatamente, rotolandosi sull’erba.

Intanto Roxi, non faceva grandi progressi.

-Attenta.. ecco così.. no ferma.. spostati sulla destra..

Gustav (che, seguendo l’esempio dell’altra coppia si era seduto sul sedile posteriore), la guidava pazientemente ma la ragazza alla fine rinunciò.

-No, davvero, basta. Non me la sento! E poi se Bill e Georg continuano così se la fanno sotto- aggiunse alludendo al fatto che i due stavano ridendo come due matti.

-E va bene..

Poi arrivando da loro

-Che vi ridete, voi?

-Ahahah.. scusate.. ma Roxi.. Roxi sei troppo comica!- boccheggiò Georg fra le risate mentre Bill era accasciato a terra, tanto rideva.

-Sì vabbè..- fece Roxi –gli altri due dove sono?

-Pensavamo fossero con voi- fece Bill ad un tratto serio.

Ma non fecero in tempo ad iniziare a preoccuparsi, che due figure, quella più alta che portava la moto per il manubrio, si avvicinarono a loro.

Erano Tom ed Eleonora e, stranamente, avevano delle foglie fra i capelli e i vestiti erano macchiati dalle classiche chiazze che lascia l’erba (non sto parlando di droga, non pensate malle!!).

-Ehi, Tom il parco ispira? No perché sembrate piuttosto.. trasandati.. quasi aveste..

-Fottiti, Georg –gli rispose il ragazzo mentre le guance di Eleonora diventavano di un leggero colorito roseo.

Tutti risero, poi Roxi chiese: -allora? Fatto progressi?

-Macché!- rispose Eleonora

-Dai, raccontate, così ridiamo anche di voi!- fece Bill

-No, Bill. Se ci raccontano quello che hanno fatto rimarremo scandalizzati a vita! –rise il piastrato

-Ancora? Smettila! Non abbiamo fatto proprio niente!- disse ancora Tom

-Emh.. Tomi.. hai una foglia incastrata nella zip dei pantaloni.. -gli fece notare Bill

-Cos.. oh.. sì.. grazie..- disse lui imbarazzato, levandosela

Georg tossì forte, per sottolineare quel momento; Roxi alzò i pollici a Eleonora che scoppiò a ridere come una scema, seguita poi da tutti gli altri.

-Mi spieghi come c’è finita lì quella foglia?- chiese poi lei a Tom in modo che solo lui potesse sentire

-E io che ne so! No.. non pensare male, non avevo tirato giù la zip!- rispose lui sempre sussurrando

-Sarà..

Ritornarono in albergo con le moto (Eleonora e Roxi non guidarono naturalmente).

I ragazzi informarono che quella sera non sarebbero potuti stare insieme a causa di alcuni impegni improvvisi della band (David,il manager, aveva telefonato a Bill).

-La lotta dei cuscini è solo rimandata!- disse Tom a Eleonora

-Oggi o domani ti ribatto lo stesso!- rispose lei.

Lui le diede un pizzicotto sul sedere e lei gli diede una leggera spinta.

Poi ‘si salutarono’, cosa che Roxi e Gustav stavano già facendo.

Le due ragazze si riunirono in camera di Gustav, sul letto.

-Allora?- le chiese Roxi scansando il piatto dove poco fa aveva consumato la cena portata dal servizio in camera.

-Allora cosa?- le chiese l’altra mandando giù l’ultimo boccone della sua pietanza.

-La foglia nella zip di Tom.. come c’è finita??- Roxi ammiccò

-Ma no! Non abbiamo fatto nulla.. oggi.. ieri sera invece..

-COOOOSA??

-Sìììììììììììììì!!

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-Roxi ti prego!

-No cioè tu e Tom..??

-Sì ma non urlare!

-Oddio!! Io sto con Gustav da tempo.. la mia migliore amica ha appena scopato con Tom Kaulitz..

-Cavolo, la smetti di urlare??- le disse tirandole un cuscino.

-Oh mio Dio!! Non mi sembra vero!!!AAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

-ROXIII!! Piantala di strillare!

-Ok scusa.. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-Uffffffffff..- questa volta Eleonora, il cuscino, lo mise in testa a sé stessa

-Menomale! Io pensavo che dopo Steve..- Roxi si bloccò di colpo. Di solito quel nome faceva sempre piangere la ragazza.

Ma non questa volta. Né quella, né altre.

-Di Steve non me ne frega un’acca.

-Brava!!!!!!! E’ così che si fa!!!!!!!!! Oddio.. Tu e Tom!! AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-R_O_X_I!!!!

-Grazie, ma lo so come mi chiamo.. comunque.. AAAAAAAAA!! Ma chi l’avrebbe mai detto! Le due secchione del corso di tedesco coi Tokio Hotel!!! Mammamia!!!!!!

-Ricordi.. a te all’inizio piaceva Tom!

-Sì ma poi è arrivato Gustav e allora...

Risatine.

-Insomma tu e Tom.. ma come è stato??

-Emh.. non so.. direi delicato.. –disse diventando un peperone

-E..

-Basta! Io non ti ho fatto una testa così, quando mi hai detto di te e Gustav!!

-Oh, va bene, provo a smetterla.. devo distrarmi.. CERETTAAA!!

-Eh?

-Sì mi devo distrarre per non stressarti e devo anche farmi la ceretta. Mi farò la ceretta per distrarmi!!- disse con aria risoluta andando verso il bagno

-Bella distrazione..

-Guarda che dopo un po’ di volte non fa più male!

-E’ il prima che mi preoccupa! Meglio il rasoio per me!

-Dai provo a fartela?- chiese Roxi con le strisce di ceretta in mano

-No! Non voglio morire!

-Secondo me dovresti iniziare..

-Sì domani..- disse Eleonora sarcasticamente

-Ok

-Cosa?

-Domani ceretta! Però te la dovrà fare Tom perché io sarò impegnata con Gus e te da sola faresti un casino, me lo immagino.. tieni- le passò un po’ di strisce –conservale per domani, dovrebbero bastare

-Ma sei scema?

-No!

-Appunto..PEGGIO! Ma dico io! Ma posso mettermi a chiedere a Tom se mi fa la ceretta?!

-Bo, dici sempre che è DELICATO, almeno non ti fa male!

Eleonora, capendo che l’amica alludeva al fatto di come lei le avesse descritto la notte con Tom, le sferrò un debole calcio.

-ahahahah! Dai, chiediglielo!

-Tu sei fumata! Perché dovrebbe farmela lui?

-Loro ci hanno fatto entrare nel loro mondo facendoci provare le moto, _e credimi un ragazzo si strapperebbe i capelli piuttosto di cedere quel veicolo a qualcuno_ e noi facciamoli entrare nel nostro!

-Roxi..

-No, davvero!

-Fusa!

-E poi le previsioni domani danno pioggia, quindi.. tutto il giorno in albergo!

-Sai una cosa.. forse mi hai convinta..- disse lei guardando le strisce –sono più fusa di te.

Roxi rise –mitico ti ho convinta!

-Vado a metterle in camera sennò me le scordo..

-Ok..

Eleonora uscì per dirigersi alla camera di Tom.

La attirava l’idea della ceretta, nonostante sapeva che facesse male da morire le prime volte, soprattutto dopo anni, anni, anni e anni di rasoio.. chissà come l’avrebbe presa Tom!

Mha.. dopotutto però quel ragazzo, era più pazzo di lei!

Sorridendo, aprì la porta e appoggiò le strisce sul comò.

Guardò il letto che la sera precedente era stato testimone di CERTI AVVENIMENTI.. la maglietta di Tom era ancora sul letto, stropicciata. La prese: sapeva di lui, ma anche un po’ di lei visto che quella mattina l’aveva indossata.

Si spogliò e se l’infilò. Tanto per lei era come una camicia da notte!

Richiuse la porta e andò da Roxi

-Cambio di stile?- le chiese quella vedendola

-Senti profuma di Tom!

-Ah, allora..- fece Roxi, sarcastica.

Dopo qualche ora di chiacchiere e pettegolezzi, il sonno cominciava a farsi sentire, ed Eleonora decise di andare a dormire, dando la buonanotte all’amica.

Si sdraiò beatamente sul letto enorme, troppo grande per una persona sola

Spero che arrivi presto.. pensò, e subito dopo si addormentò.


**


Un’ora dopo, una chiave girò nella serratura della stessa stanza: era Tom.

La fioca luce che entrava dal corridoio gli permetteva di vedere i lineamenti di Eleonora.

Sarebbe rimasto ore così, se non fosse stato per Gustav che, passando poco dopo, gli diede una pacca sulla spalla e gli disse: -ti sei incantato?

-Perché tu cosa farai fra circa cinque secondi con Roxi?

-Io non mi incanto!

-Notte Gus..

-Notte..- fece Gustav, per poi aprire la porta della sua camera e incantarsi alla vista di Roxi che dormiva.

Intanto Tom, aveva chiuso la porta e, nel buio, si spogliò rimanendo, come al solito quando dormiva, in boxer e si sdraiò accanto alla ragazza.

Indossava la stessa sua maglietta di quella mattina.

Appoggiò dolcemente le labbra sulla fronte di lei. La ragazza, si mosse leggermente, mugugnando qualcosa di molto simile a ‘Tom’.

Il ragazzo sorrise e, appoggiando la testa sul cuscino, si addormentò a sua volta.


**

Gustav, non appena si riscosse, si diresse verso il letto. Guardando Roxi da quella nuova angolazione, s’incantò un’altra volta.

Cercando di andare verso il bagno e, contemporaneamente, guardarla, inciampò su qualcosa lì per terra, finendo rumorosamente disteso.

-Cazzo.. –sussurrò. Aveva paura di aver svegliato Roxi e, in effetti, la ragazza si stava mettendo seduta sul letto e ora lo guardava.

-Scusa, non volevo!! –le disse

-Non preoccuparti.. –fece lei soffocando uno sbadiglio e stiracchiandosi –Vuoi sapere gli ultimi pettegolezzi? -chiese ad un tratto sveglissima

-Dimmi -rispose il ragazzo sapendo che nulla avrebbe pouto fermarla quando si trattava di ' spettegolare ' .

-Eleonora e Tom lo hanno fatto!

-Davvero? Quando?

-Ieri –rispose mentre lui si avvicinava e le dava un lungo bacio

-Sinceramente sono più stupito dal fatto che non l’abbiano fatto prima, conoscendo Tom..

-Sì, ma ricordati quello che è successo a Eleonora..

-Giusto..

Chiacchierarono ancora un po’, poi il ragazzo andò in bagno.

Roxi cercò di aspettarlo sveglia, ma il sonno la vinse.

Quando Gustav uscì dal bagno, s’incantò per l’ennesima volta a guardarla dormire. Poi, facendo attenzione a dove metteva i piedi, si diresse verso il letto, per addormentarsi a sua volta.


_________________


GRAZIE A:


ale :non ho aggiornato prestissimo comunque.. eccomi qua!! Sono cntenta che ti piaccia questa ff e per come andrà a finire.. lo vedrai! Per ora siamo più o meno a metà storia.. 1bacione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^^


Chi legge senza commentare!


Ci vediamoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! Tschuss!!!!!!

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Capitolo 15
*** CERETTA (AAAAAA!) ***


Salve a tutti.. lo so, ultimamente non aggiorno molto spesso ma sono un po' incasinata.. comunque eccovi il 15° capitolo, ancora più demente del precedente.. la prima parte riguarda soprattutto Tom e Eleonora ma poi arrivano anche Gustav e Roxi non vi preoccupate (e come potrebbero mancare??)

Ringrazio:

tesorinely

Bea

ale


Buona lettura^^

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CAPITOLO 15 – CERETTA (AAAAAA!)


La mattina dopo, Eleonora fu svegliata da qualcuno che bussava con delicatezza alla porta.

-Eleonora? Ci sei?- sussurrò quello che lei riconobbe per Bill.

La ragazza guardò Tom, al suo fianco che era immerso in un sonno profondo. Sorrise sfirandogli una guancia con la mano, poi andò ad aprire a Bill.

-Scusa, dormivi?

-No, non ti preoccupare..

-Ok.. non è che per caso hai della lacca? Va bene una qualsiasi, guarda che disastro questi capelli!

La ragazza rise piano –Sì.. aspetta..

E, andando in bagno, prese la sua lacca e la diede a Bill

-Ok, grazie- poi, guardandola meglio –ma quella maglietta è di Tom?

-Oh.. emh.. ecco.. sì..- la ragazza abbassò il viso

Bill la guardò un attimo poi disse sorridendo maliziosamente: -Vieni che mi racconti tutto!- e, detto fatto la trascinò in camera sua.

-Parla, ti ascolo!- disse mettendosi davanti allo specchio e sistemandosi i capelli con la lacca

-Ecco.. emh..

-Dai! Non si nasconde nulla al miglior amico!

-Ok..

-Quando??- chiese curioso

-Ieri..

-Wow!

-Già.. CIOE’..- disse diventando tutta rossa

Bill scoppiò a ridere fortissimo.

-Bill! Così svegli tutti!

-Scusa, solo che..- riprese a ridere, mentre la ragazza diventava ancora più rossa- Comunque- iniziò calmandosi –l’hai cambiato, e di questo ti sono grato.

Lei lo guardò senza capire.

-Sì, cioè.. avrai letto qualche rivista.. una ragazza a notte.. cose del genere..

-Oh.. sì..

-Ecco, tu non so come, lo hai cambiato e te ne sono grato! Scommetto che anche lui lo è!

La ragazza sorrise.

-Anche Gustav, sta cambiando. Sta diventando meno timido grazie a Roxi. Io non so che potere abbiate voi donne su di noi, davvero!

La ragazza rise, non sapeva che dire.

In quel momento qualcuno bussò alla porta

-Bill?- era Tom

-Tomi, entra- gli disse aprendo la porta

-E così voi due fate tutto alle mie spalle, eh?- disse il ragazzo scherzando.

-Certo, che non lo sai?- gli rispose Eleonora prima di salutarlo con un bacio a stampo. Poi il rastaro si sedette sul letto vicino a lei e Bill tornò ai suoi capelli

-Fratellino, la prossima volta eviti di ridere in quel modo così forse io e altro mezzo albergo riusciamo a dormire?

-Oh scusa, ma la tua ragazza aveva appena detto una cosa davvero, davvero esilarante..

Eleonora ritornò rossa come un peperone e Tom chiese: -Cosa, cosa?

-Ma no, nulla..

Bill rise un’altra volta

-Uffffff, voi e i vostri complotti!

-Noi due abbiamo ancora una lotta di cuscinate in sospeso!- fece Eleonora per cambiare argomento

-Giustooooo!- a Tom si illuminarono gli occhi –andiamo!- disse alzandosi e prendendola per mano

-Bill, la lacca puoi tenerla, non mi serve!- disse Eleonora

-Grazie, ti adoro!

Tom ed Eleonora arrivarono in camera, poi lui le disse:

-Pronta per essere sconfitta?

-No, carino, io sconfiggerò te!

E così dicendo iniziarono a prendersi a cuscinate, a farsi il solletico, a darsi pizzicotti, a buttarsi sul letto per poi ritirarsi in terra..

Peggio dei bambini di due anni..

Dopo un’ora buona, Tom stava tormentando i fianchi di Eleonora con il solletico e, alla fine, lei quasi urlò fra le risate: -ok, ok! Hai vinto mi arrendo, ti prego basta!

-Sì!!!- esclamò Tom.

La ragazza si buttò sul letto esausta e, Tom, le si mise subito sopra

-Allora stasera.. sul tappeto!!

-Nooooo!!!!-fece piagnucolando lei

-Però un modo per evitarlo ci sarebbe.. un ‘premio’ per la vittoria!!

-Ehi! Tu mica me lo hai dato un premio la volta scorsa!

-Allora, facciamo così.. Oggi farò tutto quello che vuoi! Ok?

-E’ il mio premio?

-Direi di sì!

-Tutto, tutto, tutto?- chiese Eleonora pensando alla ceretta che stava ancora sul comodino.

-Tutto, tutto, tutto.

-Ok! Bene ora il tuo premio.. vediamo un po’.. gli altri si stanno svegliando ora più o meno- disse Eleonora controllando l’ora

-Abbiamo tutto il tempo..- fece Tom iniziando a baciarle il collo

-Il tuo premio è tutto tuo..- disse Eleonora abbandonandosi a quei baci.

Fu la loro seconda volta.


**


Quando scesero per la colazione, erano riusciti a ridarsi un aspetto decente e ora camminavano mano nella mano.

Come al solito, durante la colazione, si chiacchierò del più e del meno poi, dato che iniziò a piovere come previsto, tutti tornarono nelle loro stanze.

-Allora ci vediamo per l’ora di pranzo e se ha smesso di piovere andiamo da qualche parte?- chiese conferma dei piani stabiliti in precedenza Georg

-Ok.- risposero gli altri in coro.

Quando Tom, dopo aver fatto entrare Eleonora, si chiuse la porta alle spalle, lei si girò a guardarlo.

-Allora.. avevi detto qualunque cosa, giusto?

-Ah ah- fece segno di sì.

-Bene... Fammi la ceretta!

-La ceretta??

-Sì, per favore! Da sola non ho il coraggio e non sono neanche tanto capace!

-Scusa, se non sei capace te figurati io!! Ma poi mi spieghi perché? Non hai neanche un pelo!- le disse approfittandone per toccarle una gamba che, in effetti, era liscissima

-L’ho promesso a Roxi!! Mi uccide se non lo faccio!

-Uffffff..

La ragazza fece labbrino

-Non so..

Spalancò gli occhi

-E va bene! Ma se urli non è colpa mia! Lo dice sempre anche Bill che fa male..

-Bill si fa la ceretta?!

-No, scherzavo!

-Aaaah..

-Allora.. vediamo un po’..- fece Tom prendendo una delle strisce che gli porgeva la ragazza –agitare prima dell’uso.. no questo non c’è scritto.. separare le due strisce.. applicare nel verso del pelo.. strappare nella direzione opposta.. umh.. non è poi così compl..- si bloccò a metà frase perché, alzando gli occhi, aveva visto che Eleonora si era tolta i pantaloncini di jeans che prima indossava.

-Che c’è? Mica puoi fare la ceretta ai pantaloni!

-Wow, quasi, quasi te la faccio più spesso

-Scemo!- disse lei sistemando le gambe su quelle di lui.

Il ragazzo sistemò tutto come indicato dalle istruzioni ma quando arrivò il momento di strappare, temporeggiò.

-Pronta?

-Sì

-Sicura?

-Sì..

-Vado?

-Tom..

-Ok, ma non metterti a urlare..

E strappò la striscia.

Un dolore atroce!! Eleonora avrebbe voluto urlare ma si limitò a emettere un piccolo gemito e posare la testa sulla spalla del ragazzo

-Male??

-Nuuuooo!!- fece lei sarcastica

-Se vuoi smettiamo

-No, no, soffrirò in silenzio..

-Come vuoi, se poi fa troppo male dimmelo, però..

La ragazza annuì e si nascose nella maglietta del ragazzo, emettendo solo a volte qualche piccolo gemito. Tom le chiese più volte se era ancora convinta di voler continuare, e lei rispondeva sempre di sì.

Alla fine dell’opera, Eleonora aveva due gambe liscissime!

-Ora Roxi starà zitta per un po’!

-Devo dire che questa cosa diabolica funziona..- affermò Tom prendendo la ragazza in braccio a sé e accarezzandole le gambe.

-Vuoi che io la faccia a te adesso?

-Nonononononononononononononono, grazie non ci tengo!!

La ragazza rise, poi Tom le diede un bacio sulle labbra.

Guardò l’orologio: -è ora, dobbiamo andare..

-Ok.. mi vesto e sono pronta!

-Ti aspetto.

Dopo che la ragazza si fu vestita, si diressero insieme nella hall. Fortunatamente, non pioveva più.

-Ciao ragazzi! Aspettiamo Gustav e Roxi poi si va- informò Georg.

I due arrivarono pochi minuti dopo e, tutti insieme, andarono a mangiare qualcosa.


-Accidenti che mangiata!- esclamò Bill uscendo dal fast food dove avevano appena pranzato.

Le due coppie erano per mano, stavano andando tutti e sei a fare una passeggiata.

-Attento poi non ti entrano più quelle magliette striminzite- lo prese in giro Tom

-In quel caso ne prenderò qualcuna delle tue

-Scordatelo!

-Ehi, ma..- iniziò a un tratto Roxi fissando le gambe di Eleonora

-Sì!- fece Eleonora

-No! Non credevo che avresti mai trovato il coraggio!!

-Di che state parlando?- chiese Gustav

-Donna di poca fede! –replicò Eleonora

-Eh?- fece Georg, mentre Bill sollevava un sopracciglio.

Tom sembrava l’unico che ci stesse capendo qualcosa –state parlando di cerette e robe varie?

-E te l’ha fatta lui?!- chiese Roxi sempre più stupita

-Ah ah- annuì Eleonora

-Secondo me voi donne siete un po’ masochiste però..- commentò il rastaro

-Però funziona..- fece Georg che aveva capito e guardava le gambe di Eleonora

-Anche i tuoi occhi funzionano, pure troppo direi!- fece Tom

-Gelosone!!- gli disse Georg.

Eleonora guardava il rastaro sorridendo.

E' così carino!! pensò

-Billucciolo, hai mai provato a fartela anche tu?- chiese poi Tom rivolto al fratello

-Non chiamarmi Billucciolo! E comunque no, mica sono una donna, io!

Tom tossì forte tradendo volontariamente una sghignazzata. Dovette poi lasciare la mano di Eleonora per scappare dal fratello il quale però lo raggiunse subito dandogli uno schiaffetto sul collo.

-Bill, vedi di trattarmelo bene!- esclamò Eleonora

-Eleonora, Eleonora.. tu dici così perché ancora non lo conosci bene, ma vedrai fra qualche giorno..

Tom gli fece lo sgambetto e Bill dovette reggersi a un muro per non cadere.

La passeggiata continuò fra punzecchiamenti vari.

A un certo punto Roxi e Gustav si distanziarono un po’ dal resto del gruppo per ‘farsi i fatti loro’. Arrivò una folata di vento e il cappello alla ventitré di Roxi volò via, così Gustav andò a recuperarlo, poco più in là.

Quando lo prese e si voltò per tornare indietro, però, la scena che vide non gli piacque affatto: tre loschi ragazzi si erano avvicinati a Roxi (che sembrava piuttosto spaventata) e uno le stringeva un polso cercando di attirarla a sé.

-Lasciami!

-Scordatelo, bella

-Chi cazzo siete voi?- chiese il biondo avvicinandosi.

-Chi cazzo sei tu- ribatté uno dei tre

-Il suo ragazzo.

-Oh..- quello che aveva il braccio sulle spalle della ragazza lo levò immediatamente, reggendo a malapena lo sguardo minacciosissimo di Gustav.

-Volevate qualcosa?

-No, noi..

-Voi cosa? Fate un favore a voi stessi, non fatevi più rivedere

-Noi.. noi andiamo

-Sarà meglio- concluse gelido Gustav

-Sì.. forza, ragazzi..- e i tre si allontanarono.

Roxi si buttò fra le braccia del ragazzo.

-Tutto ok?- le chiese il biondo

-Sì adesso sì.. grazie..

Intanto gli altri si avvicinarono.

-Roxi che è successo?- chiese Eleonora fissando preoccupata la faccia spaventata dell'amica.

-Appena abbiamo visto Gustav discutere con quei tipi siamo venuti..- spiegò Bill mentre gli altri due guardavano Roxi in ansia.

-Grazie ragazzi.. è tutto ok.. grazie a Gustav

I quattro tirarono un sospiro di sollievo.

-Il tuo cappello..- fece Gustav porgendo il berretto alla ragazza

-Grazie..- sorrise lei, infilandoselo.

Il biondo poi le passò un braccio attorno alle spalle e lei poggiò la testa su una di esse, facendo scivolare il braccio sulla vita dil lui.

Tornarono all’albergo, e anche quella sera, il telefono di Bill suonò.

-Pronto? Ma come anche stasera?? David, io ti uccido!! No! Come fino a tardi? Accidenti! Sì, sì, lo so, il lavoro delle celebrità è duro... sì, sì in Italia siamo appena diventati popolari, quindi è normale che sia così.. sì.. sì, ci saremo.. sì,sì.. ah, preparati: Tom e Gustav saranno ancora più incazzati di me. Sì, ok.. sì.. a dopo.....Uffffff..

-Che succede?- fece Tom già intuendolo

-Siamo occupati anche stasera?- chiese Georg

-Sì, purtroppo

-Nooo!- esclamò Gustav

-E dura fino a tardi.

Tom sbuffò, poi guardò Eleonora

-Mi dispiace..

-Non preoccuparti...- rispose passandogli un dito sul mento.

Tom la baciò.

Gustav incrociò lo sguardo di Roxi che alzò le spalle, rassegnata. Allora lui, la strinse a sé.

-Tesoro, scusa..

-E di che? Lo so che non è colpa tua.. -e sorridendogli, lo baciò sulle labbra.

Georg sbuffava, mentre Bill malediceva mentalmente David.

Insomma, erano tutti molto contenti!

Quella sera però, dopo che i ragazzi furono andati, Roxi e Eleonora decisero di andare a mangiare fuori.

-Che eroe il mio Gus! –commentava tutta eccitata Roxi

-Già! Ma che volevano quei tizi? –chiese l’altra

-Be’ si sono avvicinati, mi hanno detto qualcosa tipo ‘hey bella, come va?’. Io ho detto loro di lasciarmi in pace e uno, per tutta risposta, mi ha afferrata per un polso.. e devo dire mi ha fatto anche piuttosto male.. Gli altri due mi stavano attorno per non farmi scappare. Ho avuto una paura! Menomale che è arrivato Gustav.. CHE EROE!!!

Eleonora rise

-E invece la tua ceretta come è andata?

-Dolorosaaa!

Roxi rise –vedrai, ti ci abituerai! E poi, non va fatta spessissimo.

-E menomale..

-Ma Tom che faccia ha fatto quando glielo hai chiesto?

-Te lo lascio immaginare..

Roxi rise

-Ti va di andare a ballare un po’? Ho le gambe intorpidite.. –propose la rossa

-Sì, perché no!

Andarono in un altro locale e ballarono per molto tempo; verso le tre, però, decisero di tornare in albergo e, dopo essersi date la buonanotte, andarono nei rispettivi letti addormentandosi subito.


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Capitolo 16
*** Immersioni subacque ***


Ciauuuuuuuuu!!!!!!!!

Allora... vi devo confessare una cosa.. per una scena di questo capitolo mi sono un po' ispirata a 3msc... ma pocopocopoco!!!!!

I ringraziamenti sono alla fine..

Buona lettura!!!!


CAPITOLO 16 –IMMERSIONI SUBACQUE


Tre ore dopo, quattro ragazzi, particolarmente assonnati e incazzati con i loro produttori, entrarono nello stesso albergo, ognuno nella sua camera.

Due di loro, Bill e Georg, si addormentarono subito. Lo stesso fece Gustav ma non prima di aver baciato un’addormentata Roxi sulla fronte.

Anche Tom baciò sulla fronte Eleonora, ma decise di non mettersi a dormire.

Era così bella quella ragazza, mentre dormiva e di solito si svegliava sempre prima di lui: questa volta voleva farle una sorpresa.

Si mise in boxer e si stese accanto a lei, fissandola a lungo.. molto a lungo.. ne fotografò ogni millimetro quadrato pensando a quanto fosse stato fortunato ad incontrarla.. era una ragazza d'oro e in più lo aveva salvato dal tunnel in cui stava cadendo.. quello della birra e del sesso occasionale.

Molti penserebbero ' che figata! ' e forse i primi tempi è così, ma poi.. Poi diventa tutto uguale, nulla ha più senso, non te ne frega più niente di niente, non hai più obbiettivi da raggiungere, nessuna ragione per cui svegliarti ogni mattina.

Invece ora lui ce l'aveva e in questo momento gli dormiva accanto, il respiro lento e i capelli in disordine sul cuscino. Lei era la sua ragione per andare avanti.

E di questo la ringraziava ogni giorno.. il pensiero che la loro storia potesse finire gli dava i brividi. Scostò una ciocca di capelli dal collo della ragazza e si perse ascoltando il suo respiro e osservando il suo volto, candido come la neve.

Lui amava il colore di quella pelle, anche se la ragazza lo aveva sempre detestato!

Alle nove, Eleonora aprì gli occhi; Tom, era ancora lì che la guardava.

-Buongirno

-Ciao..- rispose lei soffocando uno sbadiglio e baciandolo a stampo –da quanto sei sveglio?

-Mmm.. più o meno da ieri mattina..

-Cosa? -chiese stiracchiandosi, ancora mezza addormentata

-Sì quegli stupidi ci hanno trattenuto fino alle sei nello studio.. poi siamo tornati qui.. ma tu eri troppo bella per riuscire a dormire!

-Mi hai guardata mentre dormivo??- chiese imbarazzata la ragazza

Fa che non abbia russato, fa che non abbia russato, fa che non abbia russato..

-Ah ah- confermò lui con un sorrisetto

Oddio!! E se ho russato?? Che gli dico adesso??

-Allora sei uno di quei maniaci a cui piace spiare la gente mentre dorme!

-Non la gente.. a me piace spiare te!

Che carinooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!

-Oh.. emh..

Tom sembrò divertito dal balbettio della ragazza e infatti fece una mezza risata, per poi darle un lungo bacio.

-Ma non sei stanco? Voglio dire, non hai dormito..

-Un po’, ma non è la prima volta che succede.. te l’ho detto, a volte mettono certi orari!- il ragazzo sbadigliò.

-E gli altri? Saranno stati stanchi anche loro, immagino

-Sì, infatti, soprattutto Bill: parla sempre lui nelle interviste e ieri ce ne hanno fatte tipo 27476590

-Oh, sì Roxi me lo aveva detto che parla soprattutto lui..

Il ragazzo sembrò stupito

-Sì, Roxi è patita per voi, mi ha fatto una testa così con tutti quegli articoli che mi leggeva! Quando poi abbiamo saputo che saremmo andate in Germania, si è letteralmente messa a urlare!

-Ehehe.. me lo immagino. Ma è un’altra cosa che non capisco... tu quindi ci conoscevi solo per voce di Roxi?

-Be’ sì.. e a essere sincera all’inizio non mi piacevate molto.. poi però ho iniziato a sentire le canzoni.. belle, davvero!

-Grazie.. ma.. cosa pensavi di me prima di venire qua??

O cavolo!! Non posso dirgli che lo consideravo un bamboccio stupido e arrogante

-Emh.. niente.. non sapevo che pensare, non ti conoscevo..

-Dai, non mi offendo!

-Ma...

Tom alzò un sopracciglio.

-Uffffff.. devo proprio essere sincera?

-Sì!!

-Ok.. ecco.. io.. sì ecco.. –non dirglielo.. -ora non lo penso più.. però io.. prima.. –no, no, no -io.. ti credevo un bamboccio stupido e arrogante!

Ok, iscritta a pieno titolo nel club dei deficienti.. complimenti!

Eleonora si aspettava che Tom ci fosse rimasto male, invece la sorprese con una risata.

-Sai, lo avevo capito..

-Cosa??

-Sì.. voglio dire.. il tuo sguardo non era mai troppo amichevole! Poi, al negozio dei polsini..

Eleonora diventò tutta rossa. Si ricordava quel giorno e se si concentrava bene riusciva ancora a sentire il punto esatto dove il fiato del rastaro le aveva accarezzato l’orecchio per la prima volta. E si ricordava anche di come lei lo aveva respinto in malo modo.

-Ma non ti devi sentire in colpa –continuò Tom –Ero veramente un bamboccio stupido e arrogante! Poi però ho conosciuto te, e allora.. –il ragazzo assunse l’espressione di chi ricorda qualcosa di molto bello. E anche lui era molto bello in quella posa!

Eleonora sorrise e gli fece scivolare le braccia dietro il collo per poi dargli un dolce bacio sulla bocca. Lui però la trattenne per la vita e poggiò nuovamente le labbra sulle sue, accarezzandogliele con la lingua.

La ragazza le socchiuse e i due si unirono in un bacio lunghissimo.

Quando si staccarono, lei poggiò dolcemente la testa sulla spalla di lui, e lui poggiò la sua testa su quella di lei.

Eleonora ormai era sveglia, ma lui, che non aveva dormito per niente, era stanco morto e, un minuto dopo, dormiva beatamente.

La ragazza sorrise ascoltandone il respiro lento e regolare.

Due ore dopo però, verso le 11 e 30, Bill bussò alla porta. Dalla voce sembrava molto stanco.

-Tom.. Eleonora.. alzatevi.. fra mezz’ora nella hall..

Tom si svegliò e si stropicciò, mettendosi seduto.

-Uffa.. proprio ora doveva venire quello lì?? Ti stavo sognando!

-Ora mi hai in carne ed ossa però..- disse la ragazza sedendosi su di lui a gambe aperte.

-Benedetto fratellino.. –commentò Tom per poi ‘salutare nuovamente’ la ragazza.


**


Anche Roxi e Gustav erano stati svegliati da Bill

La mora, notò che il ragazzo, invece di alzarsi, si era girato sull’altro fianco

-Gustav, tesoro? Dobbiamo alzarci..

-Uffffffffffffffffff..

-A che ora siete tornati? –gli chiese passandogli dolcemente una mano sulle spalle.

-Alle 6..

-Oh, ora ti capisco..

Il biondo però si girò verso di lei e la baciò.

-Non è la prima volta che succede.. ci è anche andata bene! Vabbé.. dai, ora mi alzo –e, facendosi forza, scese dal letto.

Roxi si stiracchiò per poi alzarsi a sua volta e stava per andare a vestirsi quando il ragazzo l'abbracciò da dietro e cominciò a baciarla sul collo provocandole dei piccoli brividi.

-Tesoro.. dovremmo scendere..

-Dovremmo -ripeté Gustav occupandosi della spalla della ragazza, che però si scansò

-Ho capito vado io in bagno mentre tu ti vesti

-Uffffffffff -sbuffò il biondo mettendosi il cuore (e anche qualcos altro..) in pace [ND:emh..scusate la frase oscena fra parentesi...]


Mezz’ora dopo, come previsto, si trovarono tutti nella hall.

-Allora io direi di andare dai cinesi a fare un bel pranzetto, saltando la colazione, tanto ormai è mezzogiorno, poi..

-Georg! Ma tu ragioni solo con lo stomaco??- chiese Gustav, assonnato –non potremmo mangiare qualcosa qui in albergo e poi andare a fare una bella dormita??

-Che cavaliere che sei Gustav! Mai pensato che forse Roxi e Eleonora non hanno sonno? –ribatté Georg

-Ma.. io.. cioè..

Roxi lo guardava minacciosa, poi però si sciolse in una risata.

-Io proporrei di pranzare velocemente e poi fiondarci nella piscina dell’hotel, così ci svegliamo un po’.. –propose Tom.

-Ma poi Bill non si tuffa sennò si rovina i capelli!- disse scherzosamente Georg

-Non mi parlare di capelli! Oggi sono depresso perché non sono riuscito a farmeli a modo.. credo che verrò a fare il bagno con voi, tanto..

-Ok.. ragazze voi che dite?- chiese Gustav

-E’ perfetto!- risposero in coro le due

I sei mangiarono qualcosa velocemente e poi, tutti in piscina!

Dato che le celebrità hanno la fortuna di poter far esaudire ogni loro capriccio, riuscirono ad ottenere la piscina libera, solo per loro, per qualche ora.

Iniziarono a schizzarsi, fare le torri e affogarsi: la stanchezza, come previsto da Tom se ne era andata!

-Ahi!! Non vale!! –Urlò Roxi, appena caduta dalle spalle di Gustav perché Bill (il quale invece si trovava su quelle di Georg) le aveva appena dato uno spintone

-Sì che vale! Sennò perché si chiama lotta delle torr.. AAAAAAAHHH! –Bill concluse la frase perché Eleonora, sulle spalle di Tom, lo aveva appena fatto cadere.

-Sììììììììììììììììì! –esclamarono i due ‘vincitori’

Gli altri quattro, per vendetta, saltarono letteralmente addosso a essi, facendoli andare sott’acqua.

Dopo un po’ Georg e Bill si misero a bordo piscina, a chiacchierare, mentre le due coppie sperimentavano il bacio sott’acqua (‘Bello!’ fu il pensiero di tutti quanti).

Mezz’ora dopo, visto che le due coppie non accennavano a staccarsi, i due annunciarono che andavano di sopra a riposarsi un po’.

Anche Gustav e Roxi, siccome lei aveva freddo, decisero di andare di sopra. Nella piscina rimasero solo Tom e Eleonora.

Dopo un po’ la ragazza sentì il rastaro litigare con il nodo del pezzo sopra del costume.

-Qui??- gli chiese staccandosi da lui

-Perché no?- le chiese lui

-Ma non si può! Avete ottenuto a malapena il permesso di averla tutta libera, figurati se ci beccano..

-Se tu non urli come al solito, non ci sentiranno!- la prese in giro Tom.

-Coooosa???- La ragazza lo schizzò –e così sono io quella che urla, eh? Ora vedremo..

E si gettò fra le braccia del ragazzo baciandolo appassionatamente.

-Wow.. l’inizio promette bene..- commentò Tom leccandosi le labbra.

Fortunatamente non venne nessuno a controllare e, “dopo”, i due rimasero un po’ a bordo piscina a chiacchierare.

-Chi è che urla?- chiese divertita lei

-E va bene, va bene –si rassegnò lui –hai vinto!

La ragazza alzò le braccia in segno di vittoria, poi Tom la abbracciò.

-Stavo pensando..- le disse sempre abbracciandola –tu sai alla perfezione il tedesco.. ma io in italiano so solo mandare a quel paese.. perché non mi insegni qualcosuccia??

-Vuoi imparare l’italiano??

-Be’ sì.. sarebbe bello!

-Veramente??

-Sì!

-Per me è ok, ma le lezioni costano 3975710850 euro ognuna.

-Ha la faccia! Però per una prof così bella, tutto

-Non fare il lecchino perché non ti promuovo!

-No! Che cattiva!

La ragazza rise –Comunque, scherzi a parte, va bene.. ma sei sicuro??

-Sì.. voglio dire: stare con uno che non parla la tua lingua e dovergli parlare in continuazione nella sua senza che lui cerchi di imparare la tua non è proprio il massimo..

Eleonora gli sorrise e gli diede un piccolo bacio a stampo. Lui ricambiò il sorriso.

Voleva imparare l’italiano! Per lei! PER LEI!!


Dopo un po’, uscirono, ringraziando il responsabile della piscina e tornando in camera. Poi andarono a chiamare gli altri quattro per la cena.

-Noi non veniamo.. ceniamo qui in hotel –rispose Roxi per sé e Gustav.

Bill e Georg invece erano profondamente addormentati.

-Ti va di venire in un posticino carino con me? –le chiese allora Tom –Però dove è una sorpresa..

-Mmmh... e io faccio bene a fidarmi di te?

-Dubiti forse di un bravo ragazzo come me??

-Lasciamo perdere.. dai andiamo!!- disse ridendo

-Poi questa cosa me la spieghi..- disse Tom mettendole una benda sugli occhi e conducendola fuori dall’hotel.

Arrivarono alla moto di Tom e il ragazzo l’aiutò a montare.

Chissà cosa aveva in mente Tom.. be’, lo avrebbe scoperto molto presto!


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Avete capito dove mi sono ispirata a 3msc?? Sì, quando Eleonora e Tom sono rimasti soli in piscina!


RINGRAZIAMENTI


tesorinely: devo dire che anch'io mi sono divertita a scrivere il capitolo della ceretta anche se era un po' demente!!XDXD Prima o poi la farò fare anche a Georg.. no scherzo non sono ancora così matta!!! Grazie per i complimentiXDXD


Grazie anche a chi legge senza commentare!!!!!

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Capitolo 17
*** Tikkio Hotel?? ***


Rieccomi!!!

Vi ricordate dove eravamo rimasti??? Tom stava portando Eleonora da qualche parte.. no, non vi preoccupate questo capitolo non è così demenziale come i precedenti..

Eccolo qui, spero che vi piaccia!!!

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CAPITOLO 17 – TIKKIO HOTEL??


Eleonora, che riguardo a senso dell’orientamento non era proprio un fenomeno, non aveva la minima idea di dove stessero andando.

-Ma dove mi porti??

-Un po’ di pazienza ci siamo quasi.. però qui devi stare attenta, ci sono dei gradini

La prese per mano e, cautamente, l’aiutò a salire.

-Se mi togliessi la benda sarebbe più facile..

-Non se ne parla!

-Uffffffffff!

Ma alla fine dei gradini, quando Tom tolse dagli occhi della ragazza la benda, quast’ultima, si trovò di fronte a un ristorante stile rustico con sopra una terrazza spaziosissima e alle spalle la città di notte, ma molto, mooolto più in basso. C’era una luna splendida e il cielo era ricoperto di stelle.

-Oh, mio Dio!

-Ti piace?

-Da matti!

-In pratica è solo per noi visto che, essendo così in alto, non ci viene mai nessuno..

-Wow, è fantastico!

I due entrarono sorridendo e si fecero dare un tavolo all’ultimo piano dei due coperti che aveva il ristorante prima della terrazza. E’ per questo che si chiamava Le Tre Terrazze.

Ordinarono ognuno la sua cena anche se poi, assaggiarono entrambi un po’ di quella dell’altro.

Nel frattempo chiacchieravano tranquillamente.

A un certo punto, però, una cameriera, scrutando Tom, esclamò: -Ecco dove ti ho già visto! Tu sei uno dei Tikkio Hotel, o qualcosa del genere.. mia figlia adora le vostre canzoni!

-Oh.. emh.. veramente?- fece Tom imbarazzato mentre Eleonora rideva sotto i baffi dell’imbarazzo del rastaro.

-Sì e sono sicura che le piacerebbe moltissimo avere un tuo autografo! Ti va?

-Certo, con piacere- rispose prendendo carta e penna che la donna gli porgeva e firmando

-Oh, grazie mille! Sai che ti dico? La cena a te e alla tua amica ve la offro io!

I due protestarono ma la donna era irremovibile.

Dopo che ebbero finito di mangiare, li invitò ad andare sulla terrazza.

-E’ uno spettacolo stupendo da quassù, non potete perdervelo!

E così salirono. Dopo che la cameriera ebbe loro aperto la porta, ritornò di sotto.

-Ti riconoscono proprio ovunque!- commentò Eleonora

-Purtroppo sì.. e menomale che non era la figlia altrimenti mi sarebbe saltata addsso!

-Come sei modesto!

-Guarda che è vero, è sempre così.. e Bill ogni volta rosica!

La ragazza alzò un sopracciglio –Non mi pare che tuo fratello sia così brutto da non avere ammiratrici!

Tom la guardò un attimo poi disse –Cioè.. tu stai dicendo che mio fratello è bello??

-Be’ non è brutto..

Tom spalancò la bocca, non perché considerasse Bill brutto, ma per quello che gli stava dicendo Eleonora

-Ora non pensare male.....

-Ok, domani mi tolgo i rasta, mi metto un parruccone stile Bill, mi faccio prestare un po’ dei suoi vestiti, mi faccio truccare da Roxi perché di lui non mi fido e..

-Frena, frena, frena! Non sto mica dicendo che tuo fratello è più bello di te! Solo è.. carino, ecco tutto.. ma a me piaci tu..- e gli si avvicinò cominciando a giocherellare con un suo rasta –mi piacciono i tuoi capelli.. il tuo modo di vestire.. e sinceramente non ti ci vedo con mascara e eyeliner..

Tom l’abbracciò

-Comunque sappi che per te lo farei.. anzi, mi concerei anche peggio di mio fratello se necessario

Lei sorrise poi alzò il viso, come per fargli capire che voleva un bacio. E infatti Tom chinò il capo e poggiò le labbra sulle sue, per poi approfondire il contatto.


A mezzanotte e mezzo, la solita cameriera, li informò che il ristorante doveva chiudere e li accompagnò fino alla porta, ringraziando Tom per l’ennesima volta.

Il ragazzo, che teneva Eleonora per mano, invece di condurla al parcheggio, la condusse in un viale alberato, in salita.

-Ci sono stato quassù, è stupendo..- le disse mentre camminavano, lui con il braccio sulle spalle di lei e lei con il braccio sulla vita di lui.

Tom aveva ragione, infatti, quando arrivarono in cima al viale, lo spettacolo era veramente eccezionale.

Le numerose luci della ben più bassa città, erano piccoli puntini che si disperdevano a poco a poco.

Le stelle da lì si vedevano molto meglio e la luna sembrava vicinissima.

-Ma è stupendo- commentò, incredula, Eleonora.

Lui la abbracciò da dietro sorridendole e lei, ricambiando il sorriso, alzò il viso all’indietro alla ricerca delle labbra del ragazzo.

Si baciarono a lungo e più volte ma, mezz’ora dopo, decisero di andare: il sonno stava iniziando a farsi sentire, soprattutto per Tom, che non voleva rischiare di addormentarsi mentre guidava..

Arrivarono in albergo, dalle altre quattro camere non proveniva alcun suono, segno che dormivano tutti.

Tom si mise in boxer e si sdraiò a pancia in su sul letto, sbadigliando e chiudendo gli occhi. Dopo un po’ sentì una mano scorrere lentamente sul suo petto e aprì gli occhi. Eleonora indossava solo delle culottes nere e una camicetta viola sbottonata.

Si sdraiò accanto a lui e gli sussurrò ‘buonanotte’ all’orecchio.

-Mmm... ma è presto per dormire.. è solo l’una e mezzo.. e vedendoti con quel PIGIAMA ENORME mi è passato il sonno..- disse appoggiandosi sui gomiti

-E se io ti dicessi di no..?

-Mi rassegnerei amaramente..- disse rimettendosi giù.

La ragazza aspettò qualche secondo, poi si sedette su di lui –Ho detto se.. e infatti non ho alcuna intenzione di dirti di no.. - gli disse giocherellando con uno dei suoi rasta

-Allora colgo al volo l’occasione..- e il rastaro spense la luce..


**


-SVEGLIAAAAAA!!- urlò Roxi saltando addosso a Gustav che fino a cinque secondi prima dormiva tranquillamente

-Roxi ma che ti prende??- le chiese con la voce impastata dal sonno –è prestissimo..

-Veramente sono le undici, e ti ricordo che hai un impegno con gli altri della band fra due orette.. ti conviene muoverti! Ah, e devi avvisare anche Tom..

-Già.. ieri sera è tornato talmente tardi che Bill non è riuscito ad aspettarlo sveglio per dirglielo.

-Appunto.. in piedi!!

-E va bene..- le diede un bacio e, di malavoglia si alzò.

Si vestì, imitato da Roxi, e andò a bussare in camera di Tom.

-Chi è che rompe a quest’ora dell’alba??- chiese una voce parecchio assonnata che apparteneva a Tom.

-Tom, sono Gustav. Oggi siamo impegnati tutto il pomeriggio e tra due ore dobbiamo andare.. preparati. La colazione però riusciamo a farla con le ragazze.. quindi vestiti anche te Eleonora!

-Va bene, Gus.. a tra poco!- rispose una voce di ragazza, sempre assonnata, ma il tono era più gentile di quello di Tom.

-Che rottura!- commentò Tom mentre Gustav si allontanava

-Ma la sera siete liberi?- chiese Eleonora mentre si rimetteva la biancheria intima (Tom intanto le stava facendo una radiografia)

-Non lo so, spero di sì.. appena andiamo giù lo chiedo a Bill..


Quaranta minuti dopo.. (così Bill ha avuto il tempo di farsi i capelli..)


-Sì, la sera siamo liberi- rispose Bill alla domanda che il gemello gli aveva appena posto.

-Perfetto!!

-Sì.. però stavolta è un po' diverso.. potremo mangiare quando ci intervistano, non ci danno la "pausa pranzo.."

-Pancia mia fatti capanna..- commentò Georg

-Ragazzi, secondo me invece dovreste pensare di più alla linea! Prendete esempio da me!- fece Gustav mentre sgranocchiava delle arachidi in omaggio sul bancone dell’hotel

-La tua dieta consiste in quello?- gli chiese Bill

-Esatto.- tutti scoppiarono a ridere, comprese le ragazze

-No, veramente! Mangiucchio qualcosa prima così ho meno fame dopo!

-Funzionasse..- commentò Tom

-A proposito..- cominciò Georg –io avrei una certa fame.. perché non andiamo a fare colazione??

-Ok –approvò Eleonora

-Assolutamente sì –si aggiunse Roxi

-Ok! Andiamo –disse Bill guidando gli altri fuori.

Andarono al solito bar ma la limousine dei ragazzi era in anticipo quindi mangiarono pochissimo.

-Stasera quando torno mi insegni qualcosuccia, ok?- chiese Tom a Eleonora.

Eleonora lo guardò senza capire di cosa stesse parlando.

-Dell’italiano..- la aiutò Tom

-Oh! Sì, certo.

-Bene..- e la baciò –allora a stasera.. ciao- l’ultima parola la disse in italiano

-Vedi che allora qualcosa sai già!

-Solo questo..

-E’ già un inizio –i due si sorrisero e si diedero un altro bacio.

-Tesoro, allora ci vediamo stasera.. –disse Gustav a Roxi

-Va bene, torna presto..

-Lo spero –e il ragazzo baciò la mora accarezzandole dolcemente la schiena.

Georg, vedendo le coppie che si salutavano, commentò –Poi ci salutate anche a noi, ragazze??

-Sognatelo!- rispose Tom

-Fottiti, Georg!- esclamò Gustav mentre Roxi rideva

I ragazzi partirono e Roxi ed Eleonora si guardarono un attimo, poi esclamarono

-SHOPPING!!!

Girarono un sacco di negozi ma, come al solito, non comprarono nulla.

-Però quella mini, mi piaceva veramente.. –commentò Roxi

-Pace.. –rispose Eleonora

Verso le cinque, ora in cui i ragazzi sarebbero dovuti tornare, rientrarono in albergo ad aspettarli.

Avevano tutti un sorrisetto, tutti tranne Bill, che sembrava scocciato e imbarazzato. Aveva un leggero colorito bianco sul viso.. ma le ragazze non si accorsero di nulla.

-Allora come è andata?- chiesero le due baciando i rispettivi compagni

-Bene, bene..- fece Gustav

Georg rise, Bill guardava fuori

-Oh.. e perché avete queste facce?- chiese Eleonora scrutando i tre.

-Perché sono le nostre! Comunque.. ci aspettano le nostre lezioni.. –le rispose Tom

-Oh già è vero! –Eleonora scattò in piedi, lo stesso fece Tom.

Anche Gustav e Roxi si alzarono.

-Ricordate alle nove qua sotto che vi portiamo fuori a cena- avvertì Georg

-Ok!- risposero le ragazze prima di andarsene con Tom e Gustav su per le scale e, successivamente, nelle loro camere

Non vi dico cosa fecero Gustav e Roxi, ma Tom ed Eleonora si trasformarono letteralmente in prof e alunno.

Alle otto e mezza, Tom sapeva dire ‘sì’, ‘no’, il verbo essere e gli articoli determinativi e indeterminativi.

-Ripetimelo un’ultima volta.. senza errori!

-Ok.. allora io sono.. tu è.. no, tu sei.. egli è.. noi siamo.. voi siete.. essi.. essi.. sono!

-Bravo!

-Grazie!

-E questo dove l’hai imparato??

-Te l'ho detto, qualcosa la sapevo già!

-Ahhh..

-Comunque.. ci prepariamo?

-Ma non è presto?

-Per capire come si indossa quel cavolo di smoking, mezz’ora mi ci vuole tutta.. e poi non ti vuoi tirare a lucido con il trucco? Bill lo fa sempre prima di una serata elegante..

La bocca di Eleonora arrivavò fino al piano di sotto

-Serata.. elegante??

Tom sembrò compiaciuto –Eheh.. Piccola sorpresa...

-E tu metti anche lo smoking?????

-- disse in italiano

Eleonora ci pensò un attimo. Lui, che portava magliette e pantaloni XXXXXXXXXXXL.. in smoking???... scoppiò a ridere.

-Ehi! Che hai da ridere?

-E’ solo che- risata –tu –risata –in smoking –risata –mi fa starno!!

Tom iniziò a pizzicarle i fianchi per dispetto, lei rise ancora di più.

Quando i due si calmarono, lei gli disse –però devi dirmi se ti piace il vestito.. perché io non mi ci sento molto a mio agio!

-Ok! Mi piace vederti sfilare!

Lei gli tirò una cucinata poi prese un abito dall’armadio e andò in bagno.

-Perché vai in bagno?? –chiese Tom che sperava di vederle fare lo spogliarello

-Effetto sorpresa

-Uffffffff, come siete complicate voi donne!- disse sdraiandosi a pancia in su sul letto.

-Ah, mi devo anche truccare.. quindi fai in tempo a metterti lo smoking!

-Ok..- rispose il ragazzo alzandosi e andando verso l’armadio. Si guardò allo specchio.

-Eleonora?

-Sì? –rispose dal bagno

-Il cappello lo posso tenere?

-Certo che no!

-E ti pareva..

Tempo che si fu messo lo smoking nero e la ragazza uscì dal bagno.

Ognuno rimase stupito nel vedere l’altro ‘tirato a lucido’


**


-AAAAAAAAAAAAAAAAA!! Guuuuuuuuuuuuuuuuss!! Cosa mi mettoooooooooooooooo??

-Calmati, Roxi, ti prego! –la implorò Gustav massaggiandosi le orecchie

-Certo anche te, me lo dici solo adesso che è una cena elegante!!

-Roxi, tesoro.. siediti.. rilassati –e, prendendola per le spalle la fece sedere sul letto –Vuoi un consiglio? Secondo me, quello viola e nero ti sta meglio di tutti..

-Dici? –chiese lei facendo riemergere il vestito in questione dalla catasta che aveva formato sul letto.

-Assolutamente sì.

-Ok, mi fido! ..Aspetta qui.. –e si fiondò in bagno

Gustav ne approfittò per controllarsi allo specchio per l’ennesima volta. Non gli capitava molto spesso di indossare lo smoking, e non gli stava neanche male!

Dopo un quarto d’ora, la mora uscì, con il vestito a scollo a U che le arrivava appena sopra il ginocchio e che le stava perfettamente. Si era messa l’ombretto viola con i brillantini e la matita, le ciglia riavviate dal mascara e le labbra messe in evidenza dal lucidalabbra rosa.

Gustav rimase senza parole, facendo scoppiare a ridere Roxi

-Sei stupenda.. –le disse

-Grazie.. anche tu stai molto bene.. lo so te l’avevo già detto, ma mi andava di ridirtelo!

Gustav le sorrise e la baciò.

-Scendiamo? –gli chiese poi lei.

Il ragazzo annuì con la testa e, mano nella mano, i due si diressero nella hall dell’albergo.


**


Tom nel suo completo era semplicemente fantastico e senza fascia né cappellino il suo bel viso risaltava ancora di più, soprattutto gli occhi, che ora luccicavano alla vista di Eleonora.

La ragazza indossava un abito argentato che finiva a strascico appena sotto il ginocchio. La stoffa della scollatura a V era arrotolata. Indossava delle scarpe nere con appena un po’ di tacco e portava una collanina nera. Era truccata con mascara, matita nera e ombretto argentato.

-Stai.. stai da favola..- le disse

-E te sei proprio un gran bel pezzo di fi.. emh.. stai molto bene..

Tom rise e andò ad abbracciarla, assaporandone il dolce profumo alla vaniglia che metteva sempre.

Improvvisamente, una fitta gli strinse lo stomaco: fra poco meno di tre settimane lei sarebbe ripartita.. avrebbe sentito ancora quel profumo?

Sì sentì bruciare gli occhi e si staccò da lei per non scoppiare.

-Stai benissimo così.. però c’è un problema..

-Cioè??

-A vederti così, mi viene già voglia di togliertelo, quel vestito..

-Mi dispiace dovrai aspettare un po’- disse lei atteggiandosi a gran diva e andando verso la porta ancheggiando eccessivamente

-Be’, così non mi aiuti!

La ragazza rise e, insieme, si diressero nella hall.

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Volete sapere come andrà la cenetta?? Leggete il prossimo cap!!!

Ora, ecco i ringraziamenti:


tesorinely: emh.. credo che un capitolo con georg che si fa la ceretta non ci sarà!! Era una battuttaXDXD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Baci!!!


ps: Le Tre Terrazze esiste veramente!!!

Ci vediamoXDXDXD!!!!!!!!

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Capitolo 18
*** DER WEIN? ***


Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!

Sorprese che aggiorno così presto???

Be', anch'io!! In effetti questo capitolo non è lunghissimo, comunque..

Scoprirete perché Bill nel capitolo precedente era un po'.. " strano " e come va la faccenda del ristorante..


Ringrazio:

eddy

tesorinely


Buona lettura!!!!!!!!!!!!!!


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CAPITOLO 18 – DER WEIN? (vino?)


Gustav, Georg e Bill portavano tutti lo smoking più o meno uguale a quello di Tom

-Che eleganza! –esclamò Georg vedendo il rastaro che scendeva, tenendo per mano Eleonora.

-Anche voi non siete niente male!- rispose la ragazza rivolta ai quattro.

Dopo complimenti vari, si diressero al locale, elegantissimo.

L’antipasto arrivò 5 secondi dopo che i sei ebbero ordinato ed era accompagnato da una bottiglia di vino bianco.

-Bill, vuoi un po’ di vino?- chiese Tom divertito mentre gli altri trattenevano un sorrisetto.

-No, grazie

-Dai che ti fa bene, bevi, bevi! –e glielo versò

Gli altri risero, tranne le ragazze che non riuscivano a trovare il senso ironico della faccenda.

-Allora...- cominciò Gustav –se tutto rimane com’è, abbiamo una settimana libera, da domani!

-Wow! E’ fantastico!- esclamò Roxi

-Veramente? Mitico!- si aggiunse Eleonora

-Finalmente un po’ di tregua!- Georg si stiracchiò.

-Ci voleva proprio..- commentò Bill.

-Già!!- fece Gustav

Calò il silenzio

-Bill, bevi un po’ di vino- disse Tom riversandogliene un po’

-Ma basta con questa storia!- protestò il gemello

-Ma cos..- cominciò Roxi, ma in quel momento arrivò il cameriere con il primo.

La conversazione riprese normalmente ma, varie volte, Tom continuava ad offrire vino a Bill facendo scompisciare gli altri due ragazzi.

Erano ormai al dolce.

-Fratellino?

-Sì Tomi?

-Bevi un po’ di vino! –e gli riempì il bicchiere.

Georg e Gustav quasi si strozzarono dal ridere. Le ragazze si guardarono stupite, poi Eleonora chiese: -Ma perché continui a offrire da bere a tuo fratello??

Georg e Gustav risero talmente forte da far girare mezzo ristorante, Bill arrosì e Tom si mise a ridere a sua volta.

-Perché oggi, il mio caro fratellino si è ubriacato!

-Nooo!!!!!!! Veramente????- chiesero all’unisono le due ragazze

-Non è stata colpa mia!- protestò Bill –pensavo fosse una cosa leggera!

-Sì infatti c’era scritto sopra grosso come una casa GRAPPA! Ne avrà mandati giù 4 o 5 di fila..- spiegò Tom

-Ma io ti ho mai preso in giro tutte le volte che tornavi ubriaco fradicio da qualche megaparty? E poi non ero ubriaco, solo un po’ allegro.. se avessi preso una sbronza vera ora sarei in camera svaccato sul divano col mal di testa!

I tre ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere un’altra volta mentre le ragazze cercavano di nascondere i sorrisetti.

Dopo un po’ che i tre insistevano a prenderlo in giro, anche Bill prese a riderci su.

Al momento di pagare il conto, le ragazze tirarono fuori i portafogli, ma gli altri quattro protestarono

-Ma non ci pensate neppure!- fece Tom

-Paghiamo noi!- si aggiunse Gustav

-Ma..

-Niente ma!!- esclamarono insieme i due ragazzi

Le due non poterono fare nient’altro che ringraziare e rassegnarsi.

-Perfetto.. Fratellino, prima di andare... vuoi un altro po’ di vino??

-Vai a cagare.

Tutti risero e uscirono dal locale.

-Gusy!!!- esclamò a un certo punto Roxi

-Aiuto.. quando mi chiama così vuol dire che mi deve chiedere qualcosa..

-Ma no, che dici! Comunque.. domani andiamo a quel negozietto che hanno appena aperto in via-non-mi-ricordo-come-si-chiama-ma-mi-verrà-in-mente ??

-Ecco lo sapevo..

Gli altri risero.

-Cosa vende?

-Be’ un po’ di tutto..- e iniziò a fare un elenco lunghissimo di tutto quello che si poteva trovare nel negozio.

Alla fine, a Gustav girava la testa

-Auguri, Gus –fece sarcastico Georg

Gli altri tre sghignazzavano

-E daiiiiiiii! –pregò Roxi

-Ufffff.. e va bene!

-Sììììììì!!! –e gli saltò in braccio

-Eleonora, Tom.. ci sarete anche voi? –chiese Gustav cercando di non soffocare fra i capelli della ragazza.

Tom si girò verso Eleonora e, anche se non avrebbe voluto darlo a vedere, i suoi occhi chiedevano pietà! Shopping? Aiutoooooooooooo!!

-No, Gus.. sinceramente non mi attira.. –Rispose Eleonora, ed era vero. Di vestiti, scarpe, orecchini e accessori vari, ne aveva già.

Tom, sembrò molto sollevato

-Bill?

-Mmm... non lo so, un po’ di shopping mi piacerebbe ma mi dovrei camuffare.. e poi sono stanco.. no, meglio di no! Mi rilasserò in albergo.

-Georog?

-Neanche morto. E poi devo stare con Bill, a controllare che, in preda a una crisi di astinenza, non ricominci a bere!

-Ancora? Ma cos’è una cospirazione contro di me??

E, di nuovo, tutti a prendere in giro Bill. Tom, stranamente no: era impegnato a parlare con Eleonora.

-Posso farti una domanda un po’ così? -le chiese

-Così come?

-Non te lo so spiegare.. un po’.. personale.. se vuoi, puoi non rispondermi

-Oh.. ok.. dimmi..- rispose lei presa un po’ alla sprovvista

-Hai dei sogni che ti piacerebbe realizzare??

-Be’... tutti li abbiamo.. credo.. ma i miei sinceramente sono un po’ stupidi..

Tom le sorrise –ti va di raccontarmeli?

-Cosa? Vuoi ascoltare le mie fantasie perverse?

-Esatto!

-Ok.. a tuo rischio e pericolo.. umh.. dunque vediamo.. ah sì.. mi piacerebbe pattinare sul ghiaccio.. voglio dire, l’ho già fatto due volte insieme a una mia amica ma eravamo delle frane tutte e due e non facevamo che caderci addosso! Ora vorrei ritentare.. poi.. ah, stare in due posti contemporaneamente, strambo lo so.. mmm... andare a cavallo.. E poi... basta!!

-Non sono poi tanto perverse!!!

-Se lo dici tu.. comunque.. i tuoi quali sono??

-Be’.. tagliare di nascosto i capelli a Bill.. ma non lo faccio sennò mi squarta vivo.. no, apparte gli scherzi.. il mio sogno è.. io.. vorrei passare tutto il tempo possibile con te.

La ragazza rimase senza fiato. Quasi involontariamente, le labbra le si aprirono in un larghissimo sorriso e buttò le braccia al collo del ragazzo.

Lui sorrise e ricambiò l’abbraccio.

Quella notte poi, lo ringraziò ancora meglio per quelle dolci parole............

E anche l'altra coppia combinò qualcosa..

Gustav, seduto sul letto in albergo, osservava estasiato, Roxi che si levava il vestito.

La ragazza se ne accorse e gli sorrise. Poi, dirigendosi verso il ragazzo, lo spinse giu sdraiato per il petto con una mano.

Quella notte durò molto per loro..

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Capitolo 19
*** dreaming ***


CAPITOLO 19 - DREAMING


Il giorno dopo, Roxi e Gustav si svegliarono mattinieri per dedicare tutta la giornata a quel nuovo negozio tanto amato da Roxi; Bill e Georg dormirono fino a tardi, mentre Tom si svegliò prima del solito.

Si vestì e si preparò come faceva per uscire e, infatti, quel girono usciva... con Eleonora... anche se lei non lo sapeva... Non ancora.

Si sedette sul letto, accanto a lei, attendendo che si svegliasse; non ci mise molto.

-Ciao.. –lo salutò

-Buongiorno

Lei si stiracchiò, poi lo osservò meglio –come mai sei già vestito?

-Oggi ho un bel programmino in mente! Ci divertiremo!

-Cosa ha elaborato la tua mente diabolica??

Tom rise –dovresti iniziare a preoccuparti seriamente.. mwhahahahaua!

-Oddio che paura! –la ragazza si tirò il lenzuolo fin sopra la testa. Tom si sdraiò su di lei e, dopo aver individuato le labbra, vi poggiò le sue

Eleonora allora, si levò di dosso il lenzuolo e gli diede un bacio appassionato mentre lui la toccava praticamente dappertutto.

-Allora, mi vuoi dire in cosa consiste questo programmino? –gli chiese poi

-No, no.. lo vedrai dopo!

-Ok.. allora mi vesto

Tom annuì sorridendo.

Si vestì e fece colazione col rastaro nel solito bar.

Poi lui, tenendola per mano, la condusse alla moto e la fece salire dietro.

Per tutto il tragitto, Eleonora si tenne stretta a lui, e non solo perché aveva paura di cadere..

Arrivarono a una specie di parchetto con un capannone al centro.

-Ok, ora vieni con me.. –le disse Tom prendendola nuovamente per mano e conducendola verso quel capannone.

Eleonora, non capiva, ma le fu tutto chiaro quando lesse la scritta sul capannone: Palazzetto del Ghiaccio.

-Ma.. –la ragazza si fermò osservando la scritta, poi guardò Tom, che la stava scrutando –tu.. quello.. è..

Tom sorrise e fece segno di sì con il capo.

-Oh, mio Dio!!!!! Mi hai portata a pattinareeeeeeee!! Oddio!!!! –e gli saltò in braccio, attorcigliando le gambe intorno alla vita di lui, che la teneva saldamente.

-Be’... mi avevi detto che era uno dei tuoi sogni e così..

-Oh, grazieeee!! Non so che dire! Sono senza parole!!!!

-Ehehe.. dai andiamo.. –disse rimettendola a terra.

I due entrarono nell’edificio, pagarono l’affitto per i pattini e i cappotti e se li infilarono. Al momento di entrare in pista però, Eleonora si bloccò.

-Che succede? –le chiese il ragazzo

-Tom.. io non so pattinare!!

Tom le porse la mano sorridendo –allora ti insegnerò. Ti fidi?

Eleonora ricambiò il sorriso –Sì..

-Bene.. –e la condusse nella pista

-Oh, mamma! Ma si scivola!

-Che ti aspettavi??

Quasi non finì la frase, che Eleonora gli cadde addosso.

-Oh, scusa! ..Io l’avevo detto che non so pattinare!

-Non ti preoccupare! –le rispose lui tutt’altro che dispiaciuto dal fatto che gli fosse finita addosso.

Iniziarono a pattinare lentamente a bordo pista. Tom, pur sapendo pattinare discretamente, si adeguò ai ritmi della ragazza.

La guardò muovere a stento qualche passo e trattenne difficilmente una risata, che non sfuggì alla vista della rossa

-Che ti ridi! Sto facendo una figuraccia pazzesca, lo so! Guarda quanta gente.. mi vergogno troppoooo!!

Il ragazzo le andò vicino sorridendo e le fece scivolare una mano sulla vita –aggrappati a me

-Ok.. –e anche lei mise il suo braccio attorno alla vita di lui.

Il ragazzo iniziò a pattinare piano, allontanandosi dal bordo. Lei muoveva un po’ i piedi ma, in sostanza, era lui a guidarla.

Dopo un po’ però le disse: -ora continua da sola

-Cos..? –ma già Tom si era staccato.

Mosse qualche passo, ma sarebbe caduta a terra, se non fosse stato per il biondo che la riprese all’ultimo momento.

Pattinarono attaccati per un po’, poi lui si staccò di nuovo; anche questa volta, Eleonora stava per cascare e, anche questa volta, Tom cercò di riprenderla, ma lei, involontariamente, se lo trascinò giù con se, ritrovandosi il suo viso vicinissimo.

I due si guardarono e scoppiarono a ridere, poi, distesi lì, in mezzo alla pista, si baciarono.

La gente guardava quella scena insolita, ma per i due era come se non esistesse nessuno.

Quando si staccarono e si rialzarono, ripresero a pattinare.

Un quarto d’ora dopo, Eleonora aveva imparato, anche se a volte cadeva ancora.

I due si sfidarono a chi arrivava prima da una parte all’altra della pista ma, la ragazza, a metà corsa, cadde e Tom si fermò ad aiutarla.

Quando uscirono, l’aria calda dell’ambiente li riscaldò piacevolmente.

-Tom, è stato fantastico, veramente, grazie..

-E non hai ancora visto tutto..

-??

-Vedrai.. dai, sali –e, dandole un bacio sulle labbra le porse il casco della moto.

Non si diressero verso l’albergo, ma verso la periferia della città, in campagna.

Man mano che andavano avanti si iniziava a intravedere qualcosa, che Eleonora scoprì essere.. una riserva per cavalli!

Tom si fermò e sistemò come meglio poteva la moto, poi il proprietario venne loro incontro e affittò loro due cavalli per un’ora, come richiesto.

-Tom..

Il ragazzo la guardò sorridendo

-Tu.. tu hai fatto tutto questo per me??

Lui annuì con la testa, strofinandosi l’orecchio.

La ragazza lo abbracciò sprofondando nella sua larghissima maglietta.

Poi lo guardò sorridendo e lui ricambiò il sorriso.

-Che cavallo vuoi??

Lei si girò a guardarli, erano uno bianco e uno marrone; senza pensarci troppo su, scelse quello marrone

Tom l’aiutò a salire, poi salì a sua volta sull’altro. Fecero andare i cavalli nel boschetto, intanto chiacchieravano proprio come una coppia di fidanzatini DOC!

Il rastaro le stava raccontando di come Bill stava per bruciarsi i capelli con il phon da piccolo, ma si bloccò di colpo.

-Tom?.. va.. va tutto bene?

-Cos.. oh, sì. E’ solo che.. c’è una persona che non avrei voluto rivedere.. che invece è qui..

Eleonora seguì la direzione del suo sguardo torvo: andava in direzione di una ragazza a cavallo, piuttosto carina, i capelli neri riccissimi, la pelle scura, e gli occhi castano scuro. Si avvicinava alla coppia.

-Hey, che sorpresa –disse la nuova arrivata poggiando una mano sulla spalla di Tom

-Che ci fai qui? –chiese lui in tono amaro scansandole la mano

-Tu piuttosto.. non è che mi stai pedinando??

-Io? Che ti sto pedinando?? Ma tu sei tutta matta!

Eleonora ascoltava ammutolita. Chi era quella tipa? E cosa aveva a che fare con Tom?... No, forse non lo voleva sapere.

Ma in quel momento la ragazza si accorse di lei –E questa? E’ nuova? Quanto pensi di farla durare?

-Julie, lei lasciala fuori

Eleonora non sapeva che fare né cosa pensare

-Certo che ti sei ridotto proprio male.. potresti avere me e vai con lei!

-Emh.. io vi lascio soli.. –dichiarò Eleonora

-Eleonora..- cominciò Tom, ma la ragazza era già andata lontano con il cavallo

-Si può sapere che ti passa per quel cervellino bacato?? –chiese Tom a Julie e stava già per andare dietro a Eleonora, quando la mora lo fermò.

-Ti sto solo mettendo davanti le tue possibilità. Potresti avere.. riavere.. me, e invece di.. perdere tempo con quella.

-‘Quella’, è la persona più importante della mia vita. Quindi, togliti di mezzo per favore! E grazie per avermi rovinato la giornata!

-Quando scopavamo non la pensavi così!! –urlò fortissimo

Il rastaro si girò lentamente –le persone cambiano. Io sono cambiato.

E fece partire il cavallo

-Un giorno tornerai. Lo so! –sussurrò Julie per poi continuare il suo giro.


**


Ma dove cavolo si era cacciata??

Tom stava cercando Eleonora, ma senza risultati.

Poi vide un cavallo marrone scuotere la criniera, vicino a un albero, seduta ai piedi del quale, stava la rossa, a capo basso.

-Eleonora! –scese dal cavallo –ti ho cercata dappertutto!

Nessuna risposta

-Senti, quella ragazza, Julie.. mi dispiace.. hai.. hai sentito il ..suo urlo?

La ragazza annuì con la testa

Tom sospirò –io qualche tempo fa.. non ero proprio un bravo ragazzo, lo sai.. ma adesso..

-Lo so –finalmente alzò il viso. Gli occhi erano leggermente lucidi –non ce l’ho con te.. Solo.. mi ha fatto un po’ strano, nulla di che –si alzò e si diresse verso il cavallo –riportiamoli, ormai è ora.. –ma Tom la fermò prendendola per un braccio e stringendola a sé

-Eleonora, io ci tengo tantissimo a te.. e non voglio che tu stia male per una cosa successa tempo fa, di cui non vado fiero.. di tante cose del mio passato non vado fiero. Ma non vorrei che qualcosa che ho fatto influisse adesso sul nostro rapporto. Perché... perché io sto benissimo con te!

Lei ricambiò l’abbraccio –anch’io sto benissimo con te.. E non voglio perderti..

-Non mi perderai

Seguì un lungo bacio.

-Però adesso, non facciamoci rovinare la giornata

-No, infatti.. a proposito: ho una fame! –fece lei massaggiandosi il ventre

-E lo credo bene, sono le tre! Andiamo, ho visto un ristorante per qui.. non è proprio il massimo, però..

-Ok!

E si avviarono per mano verso il posto che diceva Tom, la serenità ritrovata.

Un’ora dopo, con la pancia piena, uscirono dal locale, dirigendosi nuovamente alla moto del ragazzo.

-Andiamo all’albergo? –chiese la ragazza

-All’albergo?? Certo che no! Dai, sali!! –e le fece un sorrisone.

La rossa ricambiò il sorriso e, proprio quando stava per mettere in moto, gli diede un bacio sulla guancia; lui si girò e gliene diede uno sulla bocca, poi partirono.

Arrivarono in un posto anonimo, Eleonora non ci era mai stata. Non c’era nulla di nulla, neanche a pagare oro. Solo dell’asfalto, con una linea bianca in mezzo.

-Allora –cominciò Tom –metti un piede qua –le stava indicando la parte sinistra dopo la linea –e uno qui –ora le indicava la parte destra dopo la linea

La ragazza eseguì, poi lo guardò senza capire.

-Questo è il confine fra due regioni..

-E..? –la ragazza non capiva

-E quindi.. sei in due posti diversi contemporaneamente!

La ragazza adesso aveva capito -Tom, sei un tesoro!!! –e gli saltò addosso un’altra volta ma, il ragazzo, colto di sorpresa, cadde a terra, con lei sopra

-Oddio, ti ho fatto male? –gli chiese

-Ma se sei un chiodo!

-Quel titolo è riservato a te! –rispose lei, alla quale, sarebbe piaciuto veramente tanto essere un chiodo!

-Comunque non mi dispiace se rimani così.. –la ragazza era a cavalcioni su di lui e, essendo piegata, dalla scollatura della maglietta si vedeva il reggiseno viola che portava, e che, oltretutto, piaceva tantissimo a Tom...

-Ehi, hai messo il reggiseno che mi piace tanto!

-Ma dove guardi!! –la ragazza arrossì. Tom se ne accorse e sorrise, accarezzandole una guancia.

Lei si chinò fino ad arrivare a dargli un bacio a stampo, poi però si mise a sedere, sempre sopra di lui e lo fissò come a incitarlo a raggiungerla.

Lui si mise a sedere a sua volta e, prendendole il viso fra le mani le diede un lungo bacio, mentre lei gli accarezzava le spalle.

Rimasero lì per minuti, ore, poi quando si accorsero che iniziava a fare buio, decisero di tornare all’hotel.

-Tom –lo chiamò lei prima che entrassero in albergo, dove ci sarebbero stati anche gli altri

-Sì?

-Oggi è stata una giornata bellissima, non me la scorderò mai, grazie.. –e lo abbracciò

Stava per dirle qualcosa di carino, ma proprio in quel momento, dall’hotel uscì Bill

-Ciao ragazzi!

-Ciao, rompiscatole –lo accolse Tom

-Hey, Bill!- fece Eleonora un po’ imbarazzata

-Ho.. interrotto qualcosa? Anzi no, non lo voglio sapere!! Comunque.. sto andando a prenotare al ristorante qui dietro l’angolo.. ci sarete anche voi?

-Emh.. –il biondo guardò la ragazza che gli fece una smorfia come dire ‘perché no?’ –ok, ci saremo

-Allora avete una mezz’oretta per preparavi. muovetevi!

I due si guardarono un attimo, poi esclamarono all’unisono –LA DOCCIA E’ MIAAAAA!!! –e iniziarono a correre per le scale come due bimbetti, travolgendo quasi Georg che passava di là.

-Quei due non cambieranno mai! –fece Bill dirigendosi verso il ristorante

-Putroppo -arrivò la risposta di Georg che, seccato, si stava risistemando una ciocca di capelli


Mezz’ora dopo..


I sei erano seduti a un tavolo del ristorante e Roxi stava facendo di nuovo l’elenco di tutto quello che vi era nel famoso negozio, anche se lei si era limitata a un paio di ballerine, due orecchini, un maglione verde militare, un cerchietto per capelli, dei pantacollant, due jeans, una camicetta fucsia, un paio di stivali viola, una cravatta femminile, un nuovo mascara, cinque braccialetti, uno smalto con i brillantini, una spazzola per capelli, una felpa celeste, una canottiera nera, un ombretto dorato, due guanti grigi e un ciondolo a cuore.

-Ah, però! Poca roba! –commentò Georg

-poi c’era un casino là dentro! –commentò Gustav massaggiandosi la testa

-Dai, stasera Roxi ti premia.. –fece Bill

-Chi lo sa..- rispose maliziosa Roxi

-E voi dove siete stati tutto il giorno? –chiese Gustav all’altra coppia per cambiare argomento.

I due si guardarono sorridendo, e Tom, sotto il tavolo, mise una mano su quella della ragazza che la strinse.

Nessuno dei due, comunque, rispose.


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Ciao a tutti! Piaciuto il capitolo???

Scusate ma vado subito con i ringraziamenti:


eddy: emh..... mi mancava un terzo desiderio.. volevo che fossero 3... eh sì hai ragione!!!^^'.... me chiede perdono....


tesorinely: eheheh.. ora ho in mente di pubblicarne almeno due o tre prima di pasqua.. perché in quel periodo sarò via e così.. boh, vedremo!!


UN GROSSO BACIO A TUTTIIIIIIIIII!!!!!XDXD

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Capitolo 20
*** Non deve essere un addio.. ***


Ciao a tutti!!! Cerco di tener fede alla mia promessa.. ecco il ventesimo capitolo!!


Prima, i ringraziamenti però:

eddy : Grazie mille!! Comunque quel film mi è piaciuto un sacco.. hihihi!!

tesorinely : ci provo!! Davvero li leggi in un attimo? Wow, sono lusingata!!! Grazie!!!

jolly24: grazie mille!! Continua a leggere!!!


Ed ora ecco il capitolo che, vi avverto, è un po' più malinconico del solito..


CAPITOLO 20 – NON DEVE ESSERE UN ADDIO..


Le giornate passavano serene, ma il momento della partenza delle ragazze, inevitabilmente, arrivò.

La sera prima le due coppie, avevano sfruttato tutto il tempo che avevano avuto, cercando di convincersi che fosse tutto uno scherzo, che le due non sarebbero partite veramente.

Ma la verità cadde loro addosso come la fredda pioggia che, quel giorno, scendeva inesorabile. Meglio, almeno le lacrime non si sarebbero notate troppo.

Tom stringeva la mano di Eleonora e lei ricambiava tale stretta. Perché dovevano lasciarsi? Si erano appena trovati, perché proprio a loro un destino così crudele?

Gustav e Roxi pensavano la stessa cosa mentre lui l’abbracciava e lei piangeva, in attesa dell’aereo che avrebbe riportato lei e l'amica a Roma. Quello dei ragazzi per Berlino partiva mezz’ora dopo.

Bill e Georg si erano allontanati un po’ dalle coppie per dare loro modo di stare ancora un po’ soli.

Tom non voleva abbracciare Eleonora: sapeva che quell'abbraccio sarebbe stato l’ultimo, poi più nulla.. e lui non voleva. Guardò verso il cielo, per evitare a due lacrime di scendere. Sentì Eleonora tirare su piano con il naso e, voltandosi, vide che aveva lo sguardo basso, per cercare di nascondere senza successo le lacrime che le rigavano il viso.

Non poteva non abbracciarla. Quando lo fece, lei strinse la stoffa della maglietta delle spalle, quasi volesse tenerlo lì con sé per sempre, e affondò il viso nel petto del ragazzo, mentre il flusso di lacrime raddoppiava. Anche a Tom le lacrime iniziavano a rigare il viso.

Una voce di donna registrata annunciò che l’aereo che stavano aspettando le ragazze era arrivato. Le coppie non si mossero di un millimetro. Al secondo richiamo, Gustav e Roxi iniziarono a baciarsi. Tom alzò dolcemente il viso di Eleonora con un dito e le disse –Eleonora.. io non voglio lasciarti..

-Neanch’io Tom, ma è inevitabile..

Terzo ed ultimo richiamo.

-Ragazze.. scusate.. il vostro aereo.. –fece Bill dispiaciuto, avvicinandosi

Georg si mordicchiava il labbro, nessuno dei due sapeva bene come comportarsi.

-Sì.. sì, ora andiamo –fece Roxi staccandosi da Gustav

Le ragazze abbracciarono a turno Bill e Georg e anche il ragazzo dell’altra, poi diedero un ultimo bacio e un ultimo abbraccio a Tom e Gustav. Tom però, quando Eleonora stava per staccarsi per l’ultima volta, la strinse di più, per farla restare qualche istante di più fra le sue braccia.

Roxi sussurrò a Gustav –Addio..

-No, non è un addio.. non mi piacciono gli addii.. –rispose lui. La ragazza gli accarezzò una guancia cercando di trattenere le lacrime.

-Non piangere.. –disse Tom a Eleonora con le mani sul collo di lei e lei con le mani appoggiate su quelle di lui.

-Non ci riesco..

-Scusate, l’aereo sta per partire, dovete andare –disse un uomo del personale.

Roxi diede un bacio a stampo a Gustav, disse un rapido ciao agli altri tre, e andò oltre il passaggio per poi salire le scale dell’aereo. Sull’entrata si voltò, gli occhi gonfissimi, e entrò.

Eleonora diede a sua volta un bacio al suo ragazzo sussurrandogli ‘ciao’. Lui le rispose ciao in italiano, riuscendo così a strapparle un sorriso. Salutò anche gli altri tre e stava per andare, quando Bill le porse un contenitore cilindrico

-La lacca che mi avevi prestato.. –Le disse con un sorriso triste. Eleonora ricordava quel giorno: il giorno prima ancora aveva fatto per la prima volta l’amore con Tom.

-Tienila pure –gli disse per poi voltarsi e quasi correre verso l’aereo, mentre gli occhi bruciavano, bruciavano da morire. Non si voltò al portello.. altrimenti non ce l’avrebbe fatta ad andarsene.

Sedette vicino a Roxi che indossava due occhiali da sole enormi e si mangiucchiava le unghie. Non disse nulla, non era il momento, né per l’amica, né per lei.

Si mise ad ascoltare l’mp3 mettendo una canzone a caso, aveva bisogno di distrarsi.

Quella canzone si rivelò essere Rette Mich.

Parecchie lacrime ricominciarono a rigare il volto di Eleonora (perché quando mai avevano smesso?).

Su quella canzone lei e Tom si erano baciati la prima volta, in quel locale. Era la loro canzone. Nascose il viso fra le mani, per non far vedere che stava piangendo. Ma le lacrime erano così tante che passavano fra un dito e un altro, bagnandole le mani e le braccia. Avrebbe voluto smettere, ma non ce la faceva. Il pianto quasi le toglieva il respiro, la testa doleva da morire.

Sentire quella canzone la faceva star male ma allo stesso tempo era come aria per lei, perché la legava a lui. Eccolo, proprio il pezzo dove lui le aveva detto che era bella.. dove l’aveva baciata..

No, non poteva farcela, non ci riusciva. Guardò Roxi: gli occhialoni non riuscivano a nascondere le lacrime sulle guance.

Questi due mesi erano stati stupendi, ma ora era finito tutto, doveva farsene una ragione. Eppure non poteva crederci, non voleva crederci. Tom aveva detto che non voleva lasciarla, ma era impossibile, lo sapevano tutti e due: lui con il gruppo aveva troppi impegni, che lo portavano ogni volta lontano, con tutti quei concerti.

Eleonora ebbe una stretta allo stomaco. Concerti.. una volta Roxi le aveva che dopo ogni concerto Tom sceglieva una ragazza tra le prime file e.. no, non voleva pensarci. Chissà se avrebbe ‘ricominciato’ adesso.

Chissà cosa stava facendo, se la stava pensando, se stava male..


**


Bill non aveva mai visto suo fratello così.

Se ne stava lì seduto con la testa fra le mani, le guance umide, gli occhi gonfi.

Avrebbe voluto dirgli qualcosa per consolarlo, ma non sapeva come l’avrebbe presa. Pur conoscendolo da prima che nascessero, si trovava in difficoltà perché era la prima volta che lo vedeva così per una ragazza.

Guardò Gustav che invece se ne stava appoggiato a una colonna, la visiera del cappello abbassata sul viso chino.

-Perché non vai a parlare a Tom? Io intanto provo con Gustav.. –gli disse a un certo punto Georg

-Ok.. –acconsentì Bill pur essendo un po’ incerto. Si sedette vicino al fratello che non si mosse.

-Hey.. –cominciò mettendogli una mano sulla spalla. Nessuna reazione

-Tom.. io non so bene cosa dirti.. ma se hai bisogno di parlare, io ci sono.

-Grazie, Bill –rispose Tom con voce nasale. Poi si girò a guardarlo –Io sto troppo male

-Lo so –disse guardando i suoi occhi lucidi e tremendamente gonfi.

-Non voglio separarmi da lei, non ce la farò mai

-Ce la farai, vedrai, noi siamo con te. E poi non è detto che non la rivedrai.. magari una volta che facciamo un concerto in Italia..

-Fra due mesi..

-Esatto

-Troppo. E poi non è detto che verrà

-Perché no?

Tom fece un sorrisetto –sa a malapena che siamo noi i componenti dei Tokio Hotel. Conosce le canzoni grazie a Roxi. Se non fosse stato per lei non avrebbe saputo neanche della nostra esistenza

-Coooooosa?? –Bill era scandalizzato –e che musica ascoltava prima??

Tom fece un altro sorrisetto –Fratellino, non esistiamo mica solo noi

-Ma non è possibile che non ci conoscesse!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tom guardò il fratello: non cambierà mai!, pensò. Poi pensò di nuovo a Eleonora: gli scese una lacrima dall’occhio destro, che si affrettò ad asciugare, ma Bill la notò.

-Tom.. –non trovava le parole. Così lo abbracciò direttamente. Il fratello rimase un po’ sorpreso, ma poi ricambiò l’abbraccio e smise di lottare contro le lacrime.

Stettero a lungo così, fino a quando una voce femminile metallica non annunciò l’arrivo del loro aereo.

I gemelli si staccarono e Tom si asciugò rapidamente il viso. Bill gli sorrise e insieme si diressero verso gli altri due.

Georg diede una pacca amichevole alla spalla di Gustav mentre quest’ultimo si strofinava gli occhi.

Salirono insieme sull’aereo, Bill e Georg si rivolsero uno sguardo come dire ‘e che ci vuoi fare?’ poi presero posto sui sedili, imitati dagli altri due.

Tutto il viaggio fu silenzioso, tranne per qualche vano tentativo di Georg e Bill di aprire un dialogo. Anche loro erano tristi per il distacco dalle ragazze ma sapevano che Tom e Gustav lo erano di più e che dovevano consolarli.

Tutti e due stavano ripensando ai momenti passati in compagnia delle ragazze e sentivano come un nodo allo stomaco. Nostalgia, malinconia tristezza, voglia di urlare, di piangere di spaccare tutto, di mandare a fanculo la carriera per poter stare con loro, di rivederle, almeno per un po’.

Ma nulla di tutto questo era possibile. Fino a ieri erano felicissimi, realizzati, si sentivano completati dalla rispettiva metà. Adesso avevano solo loro stessi. Forse non proprio soli, Bill e Georg stavano loro vicini, ma avere una ragazza è diverso.

Ma cosa ci facevano su quell’aereo? Perché non erano rimasti con Eleonora e Roxi?

Perché erano due idioti.


_______________


Piaciuto?? Un po' triste lo so.. che volete farci??

Baci!

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Capitolo 21
*** ICH VERBRENNE INNERLICHT ***


Rieccomi con un altro capitolo che è allegro quanto il precedente.. è un capitolo.. come dire, di riflesione.. una pausa, per capire meglio come stanno i personaggi.. forse lo troverete noioso e stopposo ma mi sentivo di pubblicarlo..
Ormai siamo quasi alla fine.. ho detto quasi, qualche altro capitoluzzo c'è ancora! Per ora leggetevi questo!
La traduzione del titolo è: brucio dentro.

RINGRAZIO:


eddy

tesorinely

jolly24


Grazie anche a chi legge senza commentare!!

Un bacione!!!!



CAPITOLO 21 - ICH VERBRENNE INNERLICHT


Un mese dopo..


Una ragazza dai lunghi capelli castani mechati di rosso, stava cercando il suo cellulare, che ogni volta lasciava in un posto diverso. Questa volta lo trovò dietro la televisione e, abituata a trovarlo in posti di gran lunga più strani, non si chiese come vi fosse finito. Controllò invece il display, e sobbalzò quando vide che aveva ricevuto un messaggio, ma si calmò quasi subito: era Roxi, la sua coinquilina.


Compro le pizze per stasera??

Tadtrtrtrdb!!:)


Rispose affermativamente, ormai era di routine comprare pizza per cena.

Dopo la vacanza in Germania, avevano deciso di dividere un appartamento vicino all’università che entrambe avevano scelto di frequentare.

Quella casa era abbastanza (anzi molto) incasinata e i fornelli avrebbero presto fatto la muffa, dato che le ragazze andavano avanti a pizza e cocacola.

Eleonora si era ripromessa di mettere in ordine uno di quei giorni, ma ogni volta rimandava, anche perché doveva studiare molto, idem per Roxi.

Buttò il cellulare sul tavolo e si stese sul divano, le braccia dietro la testa. Era dimagrita molto in quel periodo, non mangiava quasi più, era sempre stanca, svogliata.

Non ne poteva più di andare avanti così! Serviva una svolta.. anzi, un ritorno al passato.

Eccolo, quel familiare fastidio alla gola che precede le lacrime, ed ecco queste ultime sgorgare dagli occhi. Abbracciò un cuscinetto del divano e iniziò a piangere forte.

Questa scena si ripeteva tutte le sere.

Eccezionalmente, quel giorno era durava fin dalla mattina, dato che non era andata all’università. Le faceva male la testa. Forse era perché la sera prima aveva pianto troppo.

Cercò di calmarsi, di lì a poco sarebbe arrivata Roxi e non voleva che la trovasse in quelle condizioni per l’ennesima volta.

Si asciugò le lacrime con il bordo della maglietta e si soffiò il naso con i fazzoletti che portava sempre in tasca.

Si fece forza e andò in bagno a sciacquarsi il viso. Si guardò allo specchio: viso scavato, occhiaie e capelli in disordine. Bel mix.

Si appoggiò al lavandino.

Non voleva farlo ancora ma era necessario. Facendolo era come se tirasse via i pensieri cattivi, se si alleggerisse di un peso superfluo. Era solo una sensazione temporanea, ma se serviva a levarsi da quell’inferno per almeno 5 minuti..

Chiuse la porta a chiave. Non c’era nessuno, ma era abituata a fare così.

Prese un mollettone e raccolse i lunghi capelli. Poi si inginocchiò davanti al wc e si ficcò due dita in gola.

Fece appena in tempo a lavarsi i denti e aprire la finestra che sentì Roxi entrare in casa.

Si levò il mollettone e uscì dal bagno dipingendosi in faccia un falso sorriso.

-Ciao Ele!

-Ciao Roxi

-Allora, oggi ho preso due pizze per uno: hai bisogno di mangiare, sei troppo magra.

-Roxi, io.. ti ringrazio, ma non ho fame..

-Tu non hai mai fame. Ma oggi ti faccio mangiare, a costo di usare l’imbuto.

-No, davvero, sono stanca.. vado a farmi una dormita

-No –disse Roxi con voce ferma e seria come non mai –l’hai fatto di nuovo, vero?

-Cosa?

-Eleonora, non sono scema. Lo so che vai in bagno a vomitare, e lo hai fatto anche stasera. Non basta lavarsi i denti perché l’odore non si senta più.

Eleonora guardò la ragazza, poi scoppiò a piangere –Roxi, io non ce la faccio più! In un mese non una telefonata, non un messaggio! Forse è meglio, se non la pensassi così l’avrei chiamato io.. ma ci sto male comunque!

-Ma questo non è il modo di reagire! –Fece l’altra abbracciandola –fai come me! Esci, divertiti, fai shopping! Neanche con Gustav ci siamo più ricercati, ma io ho reagito! Non ho fatto come te!

-Non è vero –Eleonora si staccò dall’amica –io ti sento alle tre di notte che ti alzi e piangi. Il tuo armadio è pieno di vestiti perché cerchi di compensare il dolore con cose materiali, ma così non risolvi niente!

Roxi si mordicchiò le labbra e sospirò mentre le lacrime incominciavano a sgorgare anche dai suoi occhi –la verità è che dovremmo reagire tutte e due

-Non voglio. Per me c’è solo lui, ormai

-Fra un mesetto c’è il loro concerto..

-Non so se voglio andarci..

-Io sì.. e come sempre trascinerò anche te!

-Uffffff.. –le ragazze si guardarono un attimo, poi risero asciugandosi le lacrime.

-Dai andiamo a mangiare. Perché tu stasera mangi! Stasera come anche i prossimi giorni. Ed è vietato vomitare, naturalmente

-Ok.. e tu quando ti senti sola, non andare a spendere metà dei soldi che ci servono per pagare l’affitto: chiamami, proverò a consolarti!

-Ok..

Le due si diressero in cucina e, mentre mangiavano, Roxi spiegava all’altra la lezione che avevano tenuto quel giorno ed Eleonora la informava sulle svolte del suo telefilm preferito.


**


-Cosa vi piace di più del vostro lavoro?

-Bhe, immagino la possibilità di esprimere i nostri sentimenti attraverso la musica e..

Esprimere i sentimenti attraverso la musica? Bhe, in quel periodo lui non aveva un briciolo di ispirazione e suo fratello Bill, che ora seguitava nel rispondere alla domanda, lo aveva ripreso più volte per questo.

Ma che ci doveva fare? Non era colpa sua se la sua vita sentimentale stava andando a puttane e di conseguenza in quel momento non aveva molta voglia di comporre!

Non era più stato con nessuna ragazza, non ce la faceva. Solo lei nei suoi pensieri, Eleonora.

Da quel maledetto giorno che li aveva divisi, si era come creato un muro invisibile con gli altri, non si apriva più. Forse un po’ con Gustav, lui poteva capirlo. Ma Gus si era chiuso più di lui, era sempre silenzioso, lo sguardo basso, le mani in tasca.

Bill e Georg all’inizio si erano mostrati gentili, comprensivi, ma ora si erano scocciati.

“Dovete reagire!” continuavano a dire. Facile per loro parlare! Non stavano così da schifo come loro, non potevano capire cosa si provasse!

-E con l’amore come va? –chiese l’intervistatore

“Che cazzo te ne frega?” avrebbe voluto rispondere Tom

-Siamo tutti single! –rispose più educatamente il fratello

-Scusate.. ho bisogno del bagno –disse Gustav alzandosi

-Bene, tanto abbiamo finito! Grazie ragazzi!

-Di nulla è stato un piacere! –rispose come al solito Bill

-Ma vaffanculo! –sussurrò Tom all'orecchio del gemello

-Con i giornalisti bisogna sempre essere gentili, Tom –spiegò il fratello

-Ho capito ma anche se ad ogni fine intervista non ripeti sempre quella benedetta frase è uguale!

-Sei troppo nervoso! Rilassati! –gli disse Georg

-Sì come no.. io vado a fumare.. potete aspettare 5 minuti, no?

-Sì ma che siano 5.. –lo ammonì il gemello

Tom si allontanò e si accese una sigaretta. Fumare lo rilassava sempre. Quando stava con Eleonora era riuscito a smettere, ma ora..

Doveva rivederla. Voleva almeno risentirla! Ma di mandarle un messaggio non se ne parla, ormai era passato troppo tempo.

E allora perché non lo aveva fatto prima? Perché aveva sperato di riuscire a dimenticarla, ma ormai si era reso conto che non era possibile. Al solo pensiero che lei potesse stare con un altro, gli si attorcigliava lo stomaco. Non ne aveva il diritto, non stavano più insieme, ma continuava a succedere. Continuava a essere geloso di lei. Una volta l’aveva sognata con un altro, e si era svegliato di soprassalto e dolorante perché, nel sonno, aveva dato un cazzotto al muro.

L’unica speranza che aveva per rivederla, era il concerto di Roma. Chissà se sarebbe venuta, però.

Troppi pensieri, troppe preoccupazioni. Diede un ultimo intenso tiro alla sigaretta, quasi fosse più preziosa dell’ossigeno, e poi raggiunse gli altri che lo stavano aspettando.

Salì nella limousine di malavoglia e sprofondò nel sedile, insieme a tutti i suoi problemi.

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Capitolo 22
*** RETTE MICH ***


Ciao a tutti!! Allora, vado di fretta quindi faccio un ringraziamento generale a tutti!!!!

Volevo dirvi anche che la storia non sta proprio finendo.. cioè, sì, però ancora 5 capitoli credo che ci saranno..

Ora vi lascio con questo!! Non so se riuscirò a riaggiornare prima della fine delle vacanze.. quindi un augurio di buona Pasqua a tutti!!!

Un bacio!!!!


CAPITOLO 22 – RETTE MICH


-Ho detto che non ci voglio venire!

-Ma perché?? Devi farti bella! Oggi c’è il loro concerto!

-Forse non hai capito.. non voglio andare nemmeno al concerto!

-Ma perché?? –ripeté Roxi

-Perché.. –Eleonora non riuscì a rispondere, non riuscì a dire “perché ho paura di vedere Tom che alla fine del concerto si porta una nel camerino!”

-Vedi? Non lo sai neanche te! Quindi andiamo! –e Roxi la trascinò fuori. La rossa non si oppose: lottare con l’amica, ormai lo sapeva, era impossibile.

-Allora.. si chiama il trasformatore, dovrebbe essere per qua.. ECCOLO! –Roxi indicò un negozietto che era insieme un negozio d’abbigliamento, un’ estetista e un parrucchiere.

-Usciremo da qui stupendissime, vedrai!!!!

-Oh, mamma..

-Salve, posso aiutarvi? –chiese una responsabile dell’edificio.

-Un trattamento completo, per tutte e due –spiegò Roxi

-Perfetto, seguitemi. Marilena, vieni ad aiutarmi –chiamò un’ altra commessa.

Le due prima spuntarono i capelli delle ragazze e ripassarono le meches di Eleonora.

Quest’ultima aveva ora i capelli liscissimi, piastrati e così sembravano ancora più lunghi. Quelli di Roxi invece erano ricci e se li era fatti mechare di biondo.

Poi le depilarono... con la ceretta. Ora, Eleonora, aveva ricominciato col rasoio ma, l’ultima volta che aveva fatto una ceretta c’era Tom con lei, anzi gliela aveva fatta direttamente lui!

La ragazza delle due che si occupava di lei (Rose, o qualcosa di simile) pensò che le lacrime di Eleonora fossero dovute al dolore provocato dalla ceretta, ma Roxi, anche se non disse nulla, capì che era per Tom.

Poi fu la volta di scegliere i vestiti. Roxi scelse una maglietta scollata a V dorata e una gonna nera sotto il ginocchio con gli stivali del medesimo colore con i laccetti dorati. Portava un cerchietto fra i capelli.

Eleonora invece aveva una camicetta lilla con i primi bottoni aperti, una mini di jeans con una cintura dello stesso colore della camicetta e gli stivali neri come quelli dell’amica, ma senza laccetti.

Poi le truccarono con matita, mascara e ombretto.

Le improfumarono ben, bene (Eleonora rifiutò perché voleva mettere il suo alla vaniglia) e poi chiesero il conto.

Le ragazze uscirono, Roxi pareva mooolto soddisfatta.

-Devi passare a casa per il profumo? Però muoviti, sennò saremo in ultima fila al concerto! –le disse

Una volta a casa Eleonora si improfumò, poi, adocchiando un laccetto nero, si legò con una coda alta i capelli liscissimi che, anche così, se li metteva davanti, le arrivavano fino sotto al seno.

-perché ti sei legata i capelli? –le chiese Roxi mentre si dirigevano alla fermata dell’autobus per andare nel luogo del concerto.

-Non avevano un briciolo di volume..

Arrivate, nel posto dove ci sarebbe stato il concerto, trovarono avanti a loro una fila lunghissima

-Oh, no guarda! –si lamentava Roxi

-Roxi.. c’è tanta fila.. abbiamo la casa da risistemare.. andiamocene!

-Eh, no! Ora tu non ti tiri indietro! Dobbiamo rivedere Tom e Gustav!

Eleonora sospirò, rassegnata. Aveva un’ansia tremenda addosso.. ma ormai era fatta! Non poteva ritirarsi..

Ecco, le porte si erano aperte. Quanta gente! Erano finite lontanissime dal palco.

“Meglio, forse non mi vede” pensò Eleonora cercando di farsi piccola, piccola mentre Roxi urlava a squarciagola con tutte le altre 7863419 ragazze presenti ‘TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL!’


**


-Ho deciso –disse Tom mentre controllava le corde della sua chitarra per l’ennesima volta

-Cosa? –gli chiese Gustav. C’erano solo loro in quel momento, Bill e Georg erano andati a fare rifornimento di bottiglie d’acqua.

-Da stanotte torno alla vita di prima. Sto troppo male adesso. Cos’ho da perdere se ricomincio?

-Tom..

-Ormai ho deciso. Sex Gott è tornato. Da ora.

-Sei sicuro?

-Devo reagire in qualche modo.

-Contento te..

In quel momento entrarono Bill e Georg

-Scorta fatta e depositata –annunciò Georg

-Tutto è pronto.. andiamo? –chiese Bill

-Andiamo –confermò Tom mentre Gustav si alzava svogliatamente.

Appena salirono sul palco, le fan (che già stavano urlando qualcosa prima) esplosero in urli e grida assordanti. Tom guardò tre volte tutto il pubblico ma non riuscì a vedere la ragazza che cercava. Allora si occupò delle prima file. C’erano ragazze di tutti i tipi: rosse, more, bionde, magre, robuste, alte, basse.. Il tutto mentre Bill faceva il suo solito discorso in inglese di cui non capiva mai niente. Le ultime due parole le capì però:- Ora, iniziamo! –le disse in italiano(le fan urlarono ancora di più), e partirono le note della prima canzone.

Negli ultimi due mesi era diventato un mago di quella lingua. Lui, non Bill. Ci si era applicato moltissimo perché lo faceva sentire vicino a Eleonora. Sì, forse era stato tutto inutile, ma gli era sembrata l’unica cosa da fare.

Fra il pubblico vide Julie, quella che aveva rincontrato quando era a cavallo con Eleonora.

Forse avrebbe scelto lei quella sera..

Attaccarono con la seconda canzone, un altro sguardo al pubblico intero, un’altra perdita di tempo. Non c’era.

Ma perché Gustav gesticolava in quel modo verso di lui, appena poteva? Mha..


Tom non sapeva che Gustav si era accorto della presenza di Eleonora e Roxi e voleva informarlo..


**


-Ele... GUS si è accorto di meeeeeeeee!!!!! E mi sorrideeeeeee!!!! AAAAAAAAAAAAA!!!!!

Eleonora notò che Roxi era felice come non lo era da tanto tempo ormai, ed era tantissimo che non sentiva quell’urlo, che tanto aveva odiato ma che (doveva ammetterlo) tanto le era mancato!

Poi si pietrificò sul posto. Gustav stava gesticolando per attirare l’attenzione di Tom: voleva avvertirlo. Ma lei non voleva che sapesse che era venuta!

-Roxi.. io non voglio che Tom... cioè.. te rimani io ti aspetto fuori!

-Ma Eleonora..

-Non discutere! E’ già tanto se ho accettato di venire!

-Ok.. ma secondo me sei di fuori!

Ma Eleonora non l’aveva sentita: all’ok era già partita.

Roxi tornò a guardare il concerto. Ora la prima cosa da fare era ristabilire un contatto con Gustav, poi si sarebbe occupata di far rinsavire l’amica.


**


Forse Gustav si era sbagliato, l’altra ragazza non era Eleonora. Sennò perché se ne sarebbe andata?

Smise di gesticolare verso Tom e tornò a guardare Roxi, più bella che mai. Anche se era abbastanza lontana, aveva notato le meches bionde che figuravano sui capelli della ragazza: le stavano benissimo.

Quanto aveva sperato di rivederla, non gli pareva vero!

Appena il concerto fosse finito, sarebbe corso da lei.


**


Il concerto era finito.

Tom non urlò il solito ‘danke’ come faceva alla fine di ogni concerto.

Andò dietro le quinte con gli altri, poi si diresse al mini-frigo che usavano per i post-concerti.

Aveva bisogno di bere, per riuscire ad andare con un’ altra.. perché a mente lucida non ce l’avrebbe mai fatta.

Eleonora.. pensò

Prese una bottiglia di birra, se la scolò.. andava già molto meglio..

Stava per aprire la seconda, ma Bill lo vide

-Tom!

-Non rompere, fratellino –mandò giù un altro sorso

-Hai ricominciato..

-Già –si asciugò il bordo del labbro inferiore

Bill sospirò –il problema è Eleonora, vero?

-Cosa cazzo ne vuoi sapere te??

-Tom, posa quella bottiglia

-Fottiti

-Perché bevi? Credi di risolvere qualcosa in questo modo? Be’, Così non concludi proprio niente! Comincia ad affrontare veramente le difficoltà invece di rifugiarti in una fottutissima bottiglia!

-Bill, tu non capisci niente!

-No, Tom, sei tu che non stai capendo, ora. Posa quella bottiglia.

-Col cavolo!

-Lo dico per il tuo bene!

-Grazie mammina, ma so badare a me stesso!

-Non mi pare proprio

-Non mi importa di quello che pensi tu –e così dicendo uscì dalla stanza, incavolato nero.

Stava bevendo gli ultimi sorsi della sua bottiglia quando David lo fermò

-Tom c’è una ragazza che chiede di te. La faccio venire qui dietro le quinte?

-Sì –grugnì in risposta senza pensarci

Una ragazza, con occhi e capelli scuri riccissimi, si avvicinò al rastaro ancheggiando e lui la riconobbe subito.

-Ciao..

Il rastaro le fece un cenno col capo.

-Vi lascio soli –annunciò David andandosene

Julie lo guardò allontanarsi, poi tornò a rivolgersi a Tom –stai ancora con quella rossa?

-Eleonora? No.. –rispose Tom amareggiato e sempre più di cattivo umore, ora incavolato anche con Julie. Non sopportava che qualcuno invadesse la sua sfera privata senza permesso.

-Bene.. –

Bene un cazzo, pensò lui, ma non disse nulla e continuò ad ascoltarla –bhe’.. se tu vuoi io sono qui..

Il rastaro capì subito le intenzioni della ragazza; anzi le aveva capite appena ella si era presentata dietro le quinte. Fece i suoi calcoli :doveva dimenticare Eleonora, almeno per un po’, e smaltire la rabbia provocatagli dalla discussione col fratello.

Forse Julie poteva essere la soluzione di questi problemi.

-Vieni –le disse e, senza troppi complimenti la trascinò nel suo camerino.


**


-ROXI!!!!

-GUSTAV!!!!

I due si guardarono un attimo, poi si corsero incontro per abbracciarsi.

Bill, dopo la litigata col gemello, si era visto correre incontro un agitato Gustav che gli chiedeva di far venire dietro le quinte una determinata persona.. di conseguenza, aveva fatto entrare Roxi e ora guardava divertito la scenetta con Georg

I due si baciarono appassionatamente: finalmente si erano ritrovati!

Roxi si commosse fra le braccia del ragazzo mentre questo le accarezzava i capelli.

-Emh.. scusa Roxi ma.. Eleonora?? –chiese Georg pensando a Tom. Non sapeva che ora era nel camerino con Julie.

Neanche Gustav lo sospettava, non pensava che il rastaro dicesse sul serio quando gli aveva fatto quel discorso prima del concerto.

-E’ fuori... emh.. non.. non si era sentita tanto bene.. emh.. aveva..

-Tom? –chiese Bill intuendo il problema di Eleonora

Roxi sospirò -Sì.

-Non c’è. Si è chiuso nel camerino, credo –rispose Bill

-Ok.. aspettate, la chiamo al cellulare così ci raggiunge.

E detto fatto, chiamò l’amica che, dopo aver chiesto mille volte conferma dell’assenza di Tom, acconsentì a venire.

-Ciao, ragazzi!

-Eleonora! –esclamarono quelli abbracciandola a turno

-Sei diventata quasi più magra di me! Ma che hai fatto? –le chiese Bill

-Emh..

-Allora! Come vi va la vita nel mondo dei vip? –chiese Roxi, sempre abbracciata a Gustav, per cambiare discorso

-Bene, ma abbiamo un sacco di impegni –rispose Georg

-Già.. –cominciò Gustav. Poi si girò verso Roxi e, prendendole le mani le disse: -Roxi, questi mesi senza te sono stati terribili! Io lo so che può essere difficile.. sicuramente lo sarà.. ma.. ma insieme possiamo farcela.. Roxi, continuiamo a stare insieme, anche a distanza!

La ragazza si commosse un’altra volta. Aveva provato a immaginarsi tante volte questa scena da quando si erano lasciati, ma dal vivo era molto meglio –Oh, sì! Gus, ce la faremo vedrai –i due si abbracciarono e baciarono di nuovo.

Eleonora sentì la terribile mancanza di Tom alla vista di quella scena, ma cercò di non darlo a vedere. Quando però Bill le mise un braccio attorno alle spalle come per consolarla, capì di non esserci riuscita.

I ragazzi offrirono loro da bere dell’acqua naturale, non era il massimo, ma non avevano altro.

Chiacchierarono per un po’, poi si sentì una porta aprirsi. Era quella del camerino di Tom.

Il rastaro uscì con l’aria un po’ intontita, poi spalancò gli occhi vedendo Eleonora.

Nello stesso momento, alle sue spalle comparve Julie, un po’ imbronciata.

Riconobbe subito Eleonora e, girandosi verso Tom gli domandò ad alta voce –Quando lo rifacciamo?

Tom si voltò lentamente a guardarla, quasi avesse voluto incenerirla con lo sguardo. Purtroppo non ci riuscì.


**

FLASH-BACK


Julie si stava lentamente e seducentemente spogliando davanti agli occhi di Tom, il quale però pensava ad altro.

Perché lo stava facendo? Perché al posto di Julie non c’era Eleonora?

La ragazza si sedette su di lui a gambe aperte e gli fece togliere la maglietta, poi prese a lottare con la lampo dei pantaloni.

Il rastaro sentiva delle voci fuori, delle risate. Evidentemente Bill, Gustav e Georg si stavano divertendo.

Ecco, ora lui e Julie erano completamente nudi. Lei lo stava baciando sul collo, ma il ragazzo non sentiva assolutamente nulla. Julie non aveva nulla di Eleonora. Non poteva cercarla in altre ragazze, era tutto inutile. Eleonora era là fuori, avevano l’occasione di trovarsi nella stessa città. Che ci faceva chiuso in un camerino con Julie? Perché non era a cercarla? Una cosa però la sapeva: doveva fermarsi.

-Julie..

-Dimmi –rispose lei col fiatone

-Non posso andare avanti. Non ce la faccio, fermati

-Tranquillo.. ora ci penso io..

-No, Julie, non è questo il punto –disse levandosela di dosso e iniziando a rivestirsi –è che io.. io ho ancora in mente un’altra persona..

-Quella Eleonora, giusto? –chiese Julie amareggiata seduta ora al bordo del letto

-Già..

La ragazza fece una smorfia di disgusto e si rivestì a sua volta.

Controllando che la ragazza si fosse completamente rivestita, Tom aprì la porta e uscì.

Si fermò subito: c’era Eleonora.

Il sangue nelle vene gli si bloccò, eppure il cuore batteva a mille.

La ragazza dei suoi sogni era lì a pochi metri da lui, ma un’altra stava comparendo alle sue spalle.

Si sentì morire quando Eleonora, guardando Julie aprì leggermente la bocca mentre gli occhi spalancati divenivano, a poco, a poco, sempre più lucidi.

Il colpo di grazia glielo diede Julie, quando gli chiese ad alta voce ‘quando lo rifacciamo?’ Come se avessero fatto qualcosa! Che infame!


FINE FLASH-BACK


Il ragazzo tornò a guardare Eleonora, in ansia, ma lei non lo stava più guardando. Teneva lo sguardo basso.

-Ragazzi, scusate, io vado.. –annunciò con gli occhi che bruciavano tremendamente, grossi come due mongolfiere. Poi si girò e corse fuori dal retro.

-Eleonora! –urlò Tom –ELEONORA! –poi si girò verso gli altri, disperato

-Coglione –lo insultò Bill

Tom iniziò a correre dietro alla ragazza –Eleonora, fermati!

Ma la ragazza continuava a correre, e a piangere. Non sapeva neanche dove stesse andando, non ci vedeva per quanto piangeva.

Non voleva fermarsi, non voleva voltarsi, voleva solo mettere più distanza possibile fra lei e Tom.

Ma lui era più veloce e, in poco tempo la raggiunse, prendendola per un polso

-Fermati, accidenti!

-Lasciami andare!

Gli occhi gonfi di Eleonora e le guance umide fecero sentire Tom ancora più stronzo.

-Eleonora..

-No, non voglio ascoltarti! Lasciami!

-No, non ti lascio! Ho già commesso questo errore una volta, non lo farò ancora

-Ma non dire stupidaggini! Tornatene a scopare con quella là!

-Non lo abbiamo fatto!

-Ma a chi la vuoi dare a bere!

-E’ vero.. l’intenzione era quella, non lo nego ma poi.. non potevo farlo.. io penso ancora a te

-E’ per questo che oggi volevi farlo con un’altra

-Ti prego, perdonami, ho sbagliato..

Eleonora, sempre piangendo, scosse la testa

-Eleonora.. io ormai credevo di averti persa, stavo malissimo. Volevo provare a pensare ad altro almeno per un po’.. ma te sei troppo importante per me e una scopata non può far niente.. tu sei tutto per me.. ed oggi stavo per commettere lo sbaglio più grosso della mia vita..

Eleonora guardò quegli occhi profondissimi e ora lucidi. Come sapeva, a modo suo, essere dolce quel ragazzo.

Forse.. no, non voleva cedere. Non voleva cascarci un’altra volta per poi rivivere quell’inferno.

Si liberò bruscamente dalla presa del ragazzo, si voltò, stava per rimettersi a correre, ma si fermò di botto.

- Komm und rette mich, Ich verbrenne Ich verbrenne innerlich –cantava Tom

La ragazza si voltò a guardarlo. La loro canzone.. se ne ricordava ancora...

-Komm und rette mich, Ich schaff’s nicht ohne dich- continuava

-Tom..

- Ich seh noch uns’ren Namen und wisch sie wieder weg.. Unsere Träume waren gelogen

Le lacrime scendevano a scroscio dagli occhi di Eleonora e una anche dall’occhio destro di Tom, nonostante ci avesse lottato a lungo

-Und keine Träne echt ..Hörst du mich? Hörst du mich nicht?

Forse Tom sarebbe andato avanti, ma non poté perché Eleonora gli buttò le braccia al collo singhiozzando sulla sua spalla.

Tom ricambiò la stretta, abbracciandola come se fosse più preziosa dell'aria che non avrebbe mai voluto lasciar andar via e, allo stesso tempo, una cosa delicata, capace di rompersi al minimo tocco.

Stettero a lungo così, lei che piangeva, lui che le accarezzava dolcemente i capelli cercando di calmarla. Poi lei alzò il viso, mordicchiandosi leggermente il labbro inferiore e specchiandosi in quei meravigliosi occhi color nocciola.

Tom le sorrise, il sorriso più dolce che ci si possa immaginare. La ragazza si alzò in punta di piedi, un po’ incerta e Tom si chinò. Esitarono un attimo, l’uno a un millimetro dall’altra poi però si sciolsero in lungo bacio, prima calmo, quasi come se si stessero scoprendo quel giorno per la prima volta, poi più passionale ed insistente.

Quando si staccarono, Tom asciugò con le proprie dita le lacrime sul volto della ragazza e le sorrise.

Lei ricambiò il sorriso

-Non voglio più perderti.. –le disse

-Neanch’io..

-Con tutti gli impegni del gruppo, non sarà facile continuare la nostra storia ma.. sono convinto che insieme ce la faremo –le mise le mani sulle spalle –vuoi essere.. di nuovo.. la mia ragazza?

Lei gli sorrise, poi abbassò lo sguardo, tornando seria.

-Tom.. sei sicuro?

-Sì.. verrò da te ogni secondo che avrò libero, prenderò l’aereo.. mi defilerò dalle interviste, fregherò la lacca a mio fratello così passerà una giornata a cercarla, annullando tutti i nostri impegni e io portò venire da te..

La ragazza rise, anche Tom le sorrideva.

-Sì.. ce la possiamo fare..- gli disse la ragazza

Tom le sorrise un’altra volta, poi i due si abbracciarono e baciarono un’altra volta.

-Torniamo dagli altri? Non ne abbia molta voglia, ma poi si preoccupano.. -fece Tom pensando a tutti i manager e le guardie del corpo.

-Ok..

I due si incamminarono, lui le mise un braccio attorno alle spalle e lei fece scivolare il suo sulla vita di lui.

Non dissero nulla per tutto il tragitto, non c’era bisogno di parlare.

Rientrarono dal retro per evitare un assalto delle fan.

Gustav, Roxi, Bill e Georg si voltarono a guardarli, con un sorriso molto ‘dentoso’.

-Sì!! Anche voi vi siete rimessi insieme! –esclamò Gustav

-Lo sapevo, lo sapevo!!! –si aggiunse Roxi

Tom ed Eleonora si sorrisero complici, di nuovo uniti.

I sei ricominciarono a ridere e scherzare come un tempo.Quel girono non solo si erano ritrovate due coppie, ma anche una compagnia di amici, ormai molto affiatata.

Tom e Bill, però, si staccarono un attimo dal resto del gruppo, per chiarirsi

-Scusa fratellino se prima.. -cominciò il rastaro

-Non preoccuparti -sorrise Bill -tanto ora c'è chi non ti farà più bere

Tom sapeva che il fratello si riferiva a Eleonora e si voltò a guardarla sorridendo

-A proposito -riprese Bill -ci siamo fatti dire da Julie come sono andate veramente le cose poco fa..

-Aspetta.. qual è la SUA versione di verità? -chiese il biondo conoscendo la ragazza

-Che non avete fatto nulla perché tu avevi ancora in testa ' quella stupida roscia ' ..parole sue non guardarmi male

-Ok.. sì è vero.. è andata così..

-Non ne dubitavo

I due fratelli sorrisero e tornarono dagli altri.

I ragazzi raccontavano a Roxi ed Eleonora di quello che avevano combinato in quei mesi ed Eleonora e Roxi dell’Università e dell’appartamento che condividevano.

-Aspettate.. che ideona!!! Eleonora, e se li invitassimo a dormire da noi invece che farli andare in albergo? –chiese Roxi

-Giustoooo!!! ..No, aspetta.. quattro posti letto ci sono.. poi però entrano in gioco quei COMODISSIMI divani.. –rispose Eleonora mentre giocherellava con un rasta di Tom. Quanto le erano mancati quei capelli!

-Oh, è vero..

-Ma non c’è problema! –fece Georg

-Giusto e poi sinceramente ne ho fin sopra i capelli di questi alberghi.. –si aggiunse Bill

-Più su dei tuoi capelli? No, impossibile –commentò Tom facendo ridere tutti.

-Sì però, mi dovete assicurare che questi divani stiano moooolto lontani dalle camere da letto.. non vorrei sentire certi rumori..

-GEORG!!! –esclamarono le due ragazze mentre gli altri ridevano

-Uh, già.. –fece Roxi premendosi un dito sulla bocca –i letti delle due camere.. non sono staccati, sono matrimoniali..

-E che problema c’è? –chiese Gustav

-Anzi meglio! –fece Tom ricevendo in risposta un pizzicotto da Eleonora.

-Ok, allora è deciso, vado a comunicarlo a David.. –e Bill si girò e andò a cercare il manager

Dopo di questo, Tom prese da dietro Eleonora, che piegò la testa all’indietro; il rastaro si chinò sulle sue labbra baciandole dolcemente.

Gustav invece prese Roxi per la vita, lei gli appoggiò le mani sulle spalle. Il ragazzo prese a baciarla sul collo lasciando una lunga scia di baci fino alla bocca.

-Bill, ho deciso vengo con te! Qui mi sento un po’ troppo ‘quinto’ incomodo! -fece Georg

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Capitolo 23
*** ANCORA INSIEME ***


Ben ritrovati!! Passata una buona Pasqua? Spero di sì!

Ed ecco a voi una ' sorpresina ' 2 nuovi capitoli il 23 e il 24!

Spero vi piacciano.. muhahaha le disgrazie non finiscono mai per i miei poveri personaggi!!!! Leggere per credere..

I ringraziamenti alla fine del 24! Ciauuuuuuuuuuu!!!


CAPITOLO 23 – ANCORA INSIEME


-Ma qui è meglio che all’albergo! –commentò Bill entrando nella casa delle ragazze che Eleonora aveva appena aperto.

-Ecco, allora fermati qui perché più là è un macello! –gli consigliò la rossa mentre anche gli altri tre e Roxi entravano.

-Perché che c’è di là?? –chiese Gustav

-Be’ ecco –cominciò Roxi mentre, insieme a Eleonora, stava davanti alla porta dell’ingresso per impedire ai ragazzi di vedere il caos che regnava nelle altre stanze –è da un po’ che non mettiamo in ordine..

-Moltissimo- precisò Eleonora

-Circa emh.. emh.. –Roxi cercava di ricordare. La verità è che non avevano mai messo in ordine.

-Se ci date un momento sistemiamo tutto! –assicurò Eleonora

-Mica ci spaventiamo! –fece Tom

-Io non ne sarei così sicura.. –mormorò Roxi fra i denti

-Vi aiuteremo a mettere in ordine –suggerì Gustav ricevendo uno sguardo di profondo odio da Georg.

-NO! –esclamarono all’unisono le ragazze. Non volevano farli lavorare e soprattutto non volevano che vedessero tutta la loro roba!

-Ok, lo prendiamo per un sì –tagliò corto Bill passando in mezzo alle due, seguito poi dagli altri tre.

-Aspettate! –Eleonora prese Tom per un braccio.

-Avanti! Cosa ci sarà mai?? –le chiese lui sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-Oddio.. –Bill aveva appena visto

-Ecco appunto! –Roxi si nascose il viso fra le mani ed Eleonora chinò il capo mentre Tom sbirciava nell’altra stanza, il braccio sempre tenuto dalla ragazza.

-Ehi, fratellino! E’ quasi peggio della nostra stanza da piccoli!

-Hai ragione!

-Ci vorrà un anno per sistemarla! –commentò Georg

-Ma noi lo faremo in una sera!- fece Gustav

-Al lavoro! –ordinò Bill

Tom si staccò dolcemente dalla ragazza e seguì gli altri.

-Ma non dovete.. –cominciò Roxi

-Facciamo noi, non vi preoccupate! –si aggiunse Eleonora

-No, tutti insieme! –Fece Bill deciso, passando uno straccio per la polvere a Tom, uno sgrassante per i vetri a Gustav e una scopa a Georg.

-E te che fai? –gli chiese Georg

-Io coordino!

-Un ciufolo! Prendi questo e occupati del lampadario –gli disse Tom lanciandogli un altro straccio per la polvere

-Uffffffffffffffffffffffffff! –sbuffò Bill

-Emh.. –cominciò Roxi

-Voi occupatevi delle camere –disse Bill interpretando correttamente l’ ‘emh’ di Roxi.

Le ragazze andarono ognuna nella sua stanza, e iniziarono a pulire.

Sembrava vi fosse stata la Seconda Guerra Mondiale in quella casa!

-E queste? –chiese Georg prendendo da sotto il tappeto un paio di mutandine viola

Tom le riconobbe subito: Eleonora le aveva indossate ‘la prima volta’

-Dà qua! –disse afferrandole

-Mi sembra di capire che siano di Eleonora... che mutandine sexy che porta!

-Brutto arrapato-piastrato che non sei altro! –gli disse Tom uscendo dalla stanza e dirigendosi in camera della ragazza mentre, l' " arrapato-piastrato " sghignazzava.

-Si può? –chiese bussando sulla porta aperta per poi rimettere le mani dietro la schiena

-Vieni ma non ti spaventare.. siediti –gli rispose lei. Era riuscita a sistemare il più delle cose, ormai.

-Ok.. –e si sedette sul letto.

-Di là come procede?- chiese lei sedendosi accanto a lui.

-Bene, bene.. però credo che tu abbia perso qualcosa..

-Cosa? -chiese lei voltandosi a guardarlo

Tom levò la mano da dietro la schiena mostrando quel paio di mini-mutande viola

-Oddio!!! –la ragazza le prese imbarazzatissima –dimmi che gli altri non le hanno viste!

-Emh..

-Che vuol dire emh??

-Le ha trovate Georg..

-Oddio!!!!! –la ragazza si nascose il viso fra le mani mentre Tom, ridendo leggermente, la tirò a sé.

-Non uscirò mai più da questa stanza

-Ora non la fare così tragica, non è successo nulla!

-Fai presto a parlare te! Ma perché lascio sempre le mie cose in giro? ...E non ridere! –e, liberandosi dal suo abbraccio iniziò a dargli delle deboli cuscinate.

Tom, per farla smettere le prese i polsi. Poi però si sbilanciò e le cadde addosso: si trovavano sdraiati sul letto.

Il rastaro la guardò intensamente, lei gli sorrise. Lui ricambiò il sorriso e si stava abbassando su di lei, per baciarla, ma un urlo disumano, interruppe quella bella atmosfera

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! –era Bill (sì, per una volta non era Roxi!)

I due si girarono istintivamente verso la porta, ma la visuale consisteva solo in un muro del corridoio.

-Ma che è successo? –le chiese lei

-Non lo so, andiamo a controllare..

Il ragazzo si alzò, poi porse la mano a lei, per aiutarla ad alzarsi.

Sempre mano nella mano, si diressero in salone, dove trovarono i tre, che nel frattempo erano stati raggiunti anche da Roxi

-Che succede? –chiese Eleonora

-Si è sentito tipo un urlo disumano.. –spiegò Tom

-Sì, era Bill che tra un po’ si sfonda –rispose Georg scrollando le spalle come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Non ci torno più a pulire il lampadario! Tra un po’ casco dalla scala! –fece Bill.

-Quante storie!! Ci vado io! –si offrì Gustav

-Ok, allora io pulisco lo specchio. Decisamente meglio! Tom, tu continua a spolverare!

-Io devo finire di sistemarmi la camera, scusate.. –fece Eleonora andandosene e sorridendo a Tom. Lui le fece l’occhiolino.

-Vado anch’io e vedete di non uccidervi –fece Roxi seguendo l’amica.


Circa mezz’ora dopo, avevano finito di sistemare ed erano arrivate le quattro margherite che Roxi aveva ordinato un quarto d’ora prima.

-Pancia mia, fatti capanna! –disse Georg prendendo posto a tavola come gli altri

-Ehi, Georg, ma non dovresti metterti un po' a dieta? –gli chiese Gustav

-Parli te! –e gli indicò la pancia

-Cosa vorresti dire? La mia linea è perfetta!

-In effetti potresti fare la top model, Gus –lo punzecchiò Tom

-Sì, sì, ce lo vedo in bikini! –si aggiunse Bill

-Sì però con le mutande piccole, piccole, come quelle che usa Eleonora! –ironizzò Georg rendendosi conto solo dopo di quello che aveva detto.

Alla ragazza, quasi andò di traverso la pizza.

Roxi, che non sapeva niente di questa faccenda fraintese tutto –cioè.. non dirmi che.. che.. tu e Georg..??

-Ma che dici!! –rispose quella tossendo

-E allora..??

-Niente, è solo che la tua amica ha l’abitudine di lasciare la biancheria intima a giro.. –spiegò Georg

-Uh, ho capito. In effetti, dovresti essere più ordinata, Ele!

-Ha parlato lei! –fece Eleonora che nel frattempo era riuscita a calmare la tosse.

Non era cambiato niente da quando si erano separati. Sia i ragazzi che le ragazze erano rimasti gli stessi, e questo faceva piacere a tutti.

-Bill... –fece Tom dopo un po’ -... vuoi un po’ di vino??

-BASTA CON QUESTA STORIA!! –esclamò Bill seccato dal fatto che tutti continuassero a prenderlo in giro per il fatto avvenuto mesi fa.

-Ormai è di routine prendere in giro Bill su questa storia! –spiegò Gustav mentre gli altri, anche il moro, ridevano.

Finita la cena, le ragazze preparano i divani con coperte e cuscini per Georg e Bill.

-Ok, ora vieni, ti faccio vedere la mia camera –disse Roxi prendendo Gustav per un braccio

-Ok.. ma stasera guardiamo solo la tua camera o si fa anche qualcos’altro??

-Dipende da come ti comporti..

-Gus, sei avvertito! –lo prese in giro Georg.

I due diedero la buonanotte, poi si diressero in camera della ragazza.

-Io la tua camera l’ho già vista quindi potremmo passare subito al sodo.. –disse Tom a Eleonora

-Vedremo.. notte, notte, ragazzi –disse a Bill e Georg (che ricambiarono il saluto) e voltò le spalle al rastaro andando in camera sua. Tom, letteralmente, si catapultò nella stessa stanza e chiuse la porta.

Eleonora, lo guardò sorridendo. Lui ricambiò il sorriso, ma rimase appoggiato alla porta senza muovere un passo, fissandola.

-Vuoi rimanere lì a vita?? –gli chiese lei dopo un po’

-Be’ se anche tu rimani, allora sì..

Eleonora rise, poi gli andò vicino appoggiandosi anche lei alla porta.

Tom si girò verso di lei e accarezzò una delle guance scavate della ragazza –Ho notato che sei dimagrita tantissimo.. non che tu non mi piaccia così.. sei sempre bellissima.. ma si può sapere che hai fatto?

La ragazza abbassò lo sguardo –niente, è solo che.. le schifezze che prepara Roxi non mi piacciono proprio..

-Ma il resto va tutto bene?

-Ora che ci sei tu, sì..

Tom le sorrise incerto, non sapeva se la ragazza gli avesse detto tutta la verità, ma sapeva che se un giorno avesse voluto, gli avrebbe raccontato tutto, forse ora non se la sentiva.

L’abbracciò e le baciò i capelli mentre lei gli si accoccolava sul petto, con le mani sulle spalle.

Stettero per molto tempo lì abbracciati, finalmente insieme.

Poi si guardarono intensamente. Lei alzò leggermente il viso, lui si chinò per darle un bacio appassionato. Quando si staccarono lei, accarezzandogli la vita, gli fece salire la maglietta. Il rastaro alzò le braccia e la ragazza poté togliergliela definitivamente; fu il turno di Tom per levare la maglietta alla ragazza.

Poi il ragazzo la prese in braccio e la portò sul letto; la fece sdraiare e prese a baciarle la pancia. Quando arrivò ai pantaloni, la guardò. Lei gli sorrise e lui capì che poteva: le slacciò i pantaloni, poi si occupò della sua bocca mentre lei trafficava con la lampo dei suoi jeans che, alla fine, finirono sul pavimento. L’intimo non tardò a seguirli.

I due fecero l’amore per tutta la notte e, all’alba, si addormentarono abbracciati.


FLASH BACK: la sera prima, Gustav e Roxi sono in camera..


Gustav chiuse delicatamente la porta alle sue spalle, poi guardò Roxi –che volevi dire con dipende da come ti comporti??

-Che mi dovrai conquistare! –fece lei maliziosa

-E va bene.. allora preparati.. –Gustav iniziò a fare uno spogliarello volutamente ridicolo davanti alla ragazza, facendola ridere come ormai non faceva da tempo.

Anche lui rise –allora che te ne pare?

-Sei proprio uno scemo! –rispose lei asciugandosi le lacrime che le erano venute per il troppo ridere -forse.. è per questo che ti amo così tanto.. –aggiunse mordicchiandosi un unghia

Perché glielo aveva detto? Forse era troppo presto! Il fatto è che lo sentiva dal cuore, in quei due mesi senza lui lo aveva capito. Ma forse per lui non era lo stesso: la fissava, mooolto stupito.

-Scusa.. forse è troppo presto.. ho sbagliato.. fai come se non..

-Roxi.. –la interruppe Gustav. Allo stupore si era sostituito un largo sorriso –anch’io ti amo..

Roxi lo guardò un attimo, ricambiando il mega-sorriso

-NOI CI AMIAMO!!!! –quasi urlarono, per poi saltarsi addosso l’uno all’altra.

Che matti quei due..

Poi, di nuovo seri, si guardarono negli occhi per riaprirsi in un altro sorriso.

Gustav fece cadere sé stesso e la ragazza sul letto.

Poco a poco la spogliò (lui era in boxer dallo spogliarello di prima) e alla fine, sia l’intimo di lui che di lei fu tolto.

Anche loro fecero l’amore, senza mai dormire.


Alle 10, quando Bill, puntuale come un orologio svizzero, bussò alle camere di tutti; i due si vestirono, poi uscirono.

Dopo un po’, anche l’altra coppia uscì dalla stanza, ma la ragazza si trovava in braccio a Tom sulla schiena, che la teneva per il sotto delle ginocchia.

Gustav e Roxi li guardarono stupiti. Georg, che uscì in quel momento dal bagno, chiese –ma che state facendo??

-Non aveva voglia di alzarsi.. –spiegò Tom

Eleonora rise nascondendo la testa dietro il collo di lui.

-Contenti voi.. –commentò Georg

-Ok, ora puoi scendere.. però se vuoi ti accompagno anche in bagno.. –Disse Tom a Eleonora

-No, grazie, vado.. –disse lei scendendo. Tom le diede un pizzicotto sul sedere tenendole la mano e allungando il braccio, fin quando non si dovettero sciogliere.

Dopo Eleonora andarono al bagno anche gli altri. Tom passò un braccio attorno alle spalle della ragazza, quando tornò, mentre Roxi e Gustav si stavano baciando.

Quando anche Bill uscì dal bagno, tutti ne notarono la faccia da funerale

-Si può sapere che hai? –chiese Gustav

-Nulla...

-Bill.. –esortò Georg

-Nulla, veramente

-Fratellino ti conosco troppo bene.. avanti che è successo? –gli chiese Tom

Bill guardò le ragazze che lo fissavano con gli occhi che esprmevano curiosità ma anche ansia.. quasi sapessero quello che stava per dire.

-Io ve lo dico.. è solo che.. non volevo rovinare tutto.. –sospirò –è che.. ha chiamato David.. non partiamo domani come previsto.. oggi

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Capitolo 24
*** ANCORA UN GIORNO DI TE ***


CAPITOLO 24 –ANCORA UN GIORNO DI TE


-OGGI??? –esclamarono all’unisono Tom e Gustav mentre le due ragazze si guardavano, disperate.

-Oggi –confermò Bill

-Quando? –chiese Georg, con una mano sulla fronte

-Fra tre ore all’aeroporto

Eleonora sentì Tom stringerla di più mentre Gustav prendeva Roxi per mano; Georg incrociò lo sguardo dei quattro e li guardò cercando di esprimere loro il suo dispiacere.

-Ma perché?? –chiese il rastaro

-Perché il concerto in Francia è stato anticipato di un giorno a causa del maltempo che è previsto per la data iniziale..

Il piastrato sbuffò, Gustav si massaggiava la testa e Tom abbracciò Eleonora

-Mi dispiace, ragazzi.. –disse il moro

-Non è colpa tua, Bill –gli rispose Eleonora che intanto lottava contro le lacrime.

-Comunque se voi avete in programma di uscire, fatelo adesso, non c’è molto tempo..

-Che facciamo? –chiese Gustav a Roxi

-Andiamo fuori da questo buco di casa! -rispose la ragazza strofinandosi il bordo degli occhi

-Ok.. allora.. noi usciamo.. ciao ragazzi..

-Ce la fate a.. essere qui fra due ore al massimo? –chiese Bill sentendosi una... non si può dire.

-Non preoccuparti –rispose Gustav chiudendo la porta.

-La pensi come Roxi? –chiese Tom a Eleonora che ne frattempo si era staccata

La ragazza annuì con la testa

-Come la amate questa casa.. -il ragazzo cercò di sdrammatizzare- ok, andiamo.. a dopo..

-Ciao ragazzi –Eleonora salutò gli altri, che ricambiarono

-Tom.. ci conviene non stare in luoghi con troppe persone.. ti conoscono tutti! –gli disse Eleonora una volta fuori.

-Hai ragione.. ma dove andiamo?? Non ho la moto qui..

-Già ma.. ce l’ho io..

-COOOOOOOOOOOSA?????? Tu che non la sapevi nemmeno guidare?????

-Mi sono data da fare! -rispose fiera -Vieni.. –e prendendolo per un braccio, lo trascinò dove aveva parcheggiato la sua moto.

Gli porse un casco e lui, ancora stupito, prese posto nel sedile posteriore mentre la ragazza si metteva alla guida.

Per tutto il viaggio, Tom si godette il leggero schiaffeggiare dei capelli di lei sul viso.

Quando arrivarono, scoprì che la rossa lo aveva portato in una spiaggia deserta. Quel giorno non faceva freddo e comunque i due erano vestiti pesanti, quindi stavano bene.

-Non so se a te, ma a me è sempre piaciuto il mare nelle stagioni più fredde..

-Anche a me.. ancora più bello è guardarlo con te..

La ragazza lo baciò, poi entrambi si distesero sulla sabbia, abbracciati, dopo essersi però tolti le scarpe.

Eleonora ce la mise tutta, ma non ce la fece: due grosse lacrime le uscirono dagli occhi; pregò con tutto il cuore che Tom non se ne fosse accorto, ma il ragazzo, che non stava proprio guardando il mare, aveva visto tutto..

-Hey..

-Scusa, Tom..

-Non ti devi scusare..

-Io non ce la faccio a stare senza te! –gli disse sempre piangendo

Tom la strinse ancora di più a sé –Eleonora.. quando tornerò staremo tutto il tempo insieme

-E quando sarà?

-Non lo so.. spero presto..

La ragazza pianse ancora di più, mentre Tom la accarezzava dolcemente. Aspettò che si fosse calmata, poi le alzò il mento con un dito e le sorrise. Lei, seppur con gli occhi lucidi e gonfi, ricambiò il sorriso.

Poi a un tratto, il rastaro tornò serio.

-Eleonora..

-dimmi

-Io non so.. forse è troppo presto, anzi no.. però.. cioè ci conosciamo da tanto però insomma.. non ci siamo visti tanto, l’estate poi, ..no cioè.. uffa mi sto incasinando da solo.. –e iniziò a torturarsi l’orecchio.

Eleonora sorrise all’imbarazzo del rastaro.

Tom la guardò e ricambiò il sorriso –ti amo

Eleonora trattenne il respiro. Tom le aveva appena dichiarato il suo amore, e in italiano addirittura!!

Oddeeeeeeeeeeeooo!!!!! Yuppyyyyyy!!!!! Yaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! strillo la vocina dentro di lei

Quello fu di sicuro il momento più bello della sua vita..

Già ma ora doveva fare qualcosa, altrimenti Tom avrebbe potuto pensare di non essere ricambiato. Aprì due volte la bocca per richiuderla subito dopo. Non sapeva che dire... Perché non riusciva a dirglielo? Lei lo amava... ma doveva trovare il tempo per prepararsi psicologicamente a dirlo. Erano parole pesanti. E poi sentirle pronunciate da Tom per lei, le aveva letteralmente mandato in pappa il cervello.

Tom sorrise di nuovo, abbassando però lo sguardo.

Brava idiota! Ora pensa che tu non lo ami! Il solito battibecco fra lei e la vocina ebbe inizio

Io lo amo!

Diglielo!

E se poi mi trema la voce? Se mi fermo al ‘ti’ perché non riesco ad andare avanti?

Se non ci provi non lo saprai mai! Avanti diglielo!

Ma..

E in tedesco visto che lui te lo ha detto in italiano

Ich liebe dich..

Esatto. VAI!

Oddiiiiiiiiiiiiiiio!

Muoviti!!!

Nuuuu!

Coraggio!

Basta! Ora glielo dico!

Vai così!

-Tom.. –ma non ce la fece ad andare avanti, le parole le morivano in gola.

-Non preoccuparti.. –le disse lui capendo che non riusciva ad andare avanti.

La ragazza lo abbracciò di più per fargli capire quello che non riusciva a dirgli a parole. Tom riprese ad accarezzarle i capelli mentre lei giocherellava con i suoi rasta.

Poi si alzarono, per scrollarsi di dosso la sabbia. Allora Eleonora fece lo sgambetto al ragazzo, che quasi cadde. Voleva fargli capire che non doveva sentirsi in imbarazzo per quello che le aveva detto.

-Hey!!

-Ahahah! Prendimi! –e iniziò a correre lungo la riva i piedi nudi leggermente bagnati dall’acqua del mare, con Tom che le andava dietro; con lui non c’era storia, dopo poco le fu subito alle calcagna, abbracciandola da dietro.

Lei mise la testa all’indietro e lo tirò piano per un rasta così da fargli abbassare il viso per baciarlo.

Quando lui iniziò a farle il solletico, la ragazza si piegò letteralmente in due dalle risate, e cadde, trascinandoselo dietro.

I due si rotolarono nella sabbia facendosi il solletico come bambini di due anni per un quarto d’ora buono.

Poi, sfiniti, si distesero l’uno al fianco dell’altra a pancia in su, tenendosi per mano e guardandosi.

Eleonora guardò quegli occhi nocciola, così profondi, così espressivi, così belli.. gli occhi della persona che amava.

Alla quale però non riusciva a dire ciò che provava, e che quel giorno sarebbe partita e che avrebbe rivisto chissà quando.

Si perse in quei meravigliosi occhi.. e capì.

Si sdraiò sul ragazzo reggendosi sui gomiti e lo baciò.

-Tom.. anch’io ti amo..

Tom socchiuse leggermente le labbra, gli occhi più dolci che mai, mentre guardava il viso della ragazza che ora era un po’ più rosso del solito.

Le sorrise mostrando leggermente i denti. La ragazza ricambiò il sorriso sempre guardandolo in quei suoi occhi magnetici.

Tom le accarezzò una guancia giocando con una delle sue ciocche di capelli, poi si mise a sua volta sui gomiti per arrivare al suo viso e darle un lungo bacio.

Avrebbero continuato a baciarsi ancora per molto se non fosse stato per il cellulare di Tom che iniziò a suonare.

-Non rispondi? -chiese la ragazza dato che era già un po' che l'apparecchio squillava

-Mmh.. ho di meglio da fare..

-E dai! -fece la ragazza che aveva già intuito chi fosse..

-Uff.. o porc.. è Bill! -disse guardando il display del cellulare per poi rispondere -..Pronto? Dimmi, fratellino... ma non urlare! Sì, sì ho capito... sì, sì.. però smettila di urlare! .. lo so, mi sono distratto! Sì, ora torniamo.. sì.. ok a dopo..

Eleonora, guardò l’ora: erano fuori da due ore e mezza e Bill aveva detto di rientrare dopo due per non far tardi all’aeroporto!

-Eleonora.. dobbiamo andare.. –Tom sembrava piuttosto abbattuto.

-Ok -rispose lei cercando di mascherare la tristezza con un sorriso. Tom si alzò e le porse la mano per poi tirarla a sé e darle un lungo bacio.

I due si diressero alla moto e Tom prese posto dietro dicendo –però fammi un favore.. non andare così a passo di lumaca come prima!

-Io vado a passo di lumaca??

-Sìsìsìsìsì

-Bene, bene, ora vedrai..

-Eleonora, guarda che scherzavo..

-No, no ora ti faccio vedere di cosa siamo capaci..

-Siamo?

-Io e la mia moto

-Ah, certo..

La ragazza gli lanciò uno sguardo perfido senza riuscire a nascondere un sorrisetto, poi diede gas e partì.

Era tardi, quel giorno non c’era molto traffico e due più due fa quattro: Eleonora andò velocissima per tutto il tragitto, con Tom che alle curve le stringeva di più la vita, alla quale era aggrappato.

Arrivati a destinazione, il rastaro era piuttosto scosso.

-Lo dicono tutti... mai far guidare una donna!

-Fifone!

-Fifone a me??

-Esattamente

Tom stava per risponderle a tono, ma erano appena arrivati al portone, davanti al quale Bill aspettava battendo un piede a terra.

-Dov' eri? -gli chiese subito il gemello

-Ti giuro che in cinque secondi sono pronto

-Cinque minuti? E' troppo tardi! Siete in ritardissimo!

-Mi dispiace Bill, è anche colpa mia.. –disse Eleonora

-No, tu non c’entri, sono io che avrei dovuto guardare di più l’orologio.. -fece il rastaro

-Appunto! E ora fila a fare la valigia –ordinò Bill

-Ok, ok..

E si diresse con Eleonora, in camera.

-Vuoi che ti dia una mano? –gli domandò lei

-No, stai tranquilla.. –rispose Tom infilando disordinatamente nella sua valigia i vestiti ancora a terra dalla scorsa notte.

Eleonora era seduta sul letto, che si guardava i piedi.

Quello era stato il giorno più bello della sua vita, Tom le aveva detto che l’amava e lei aveva fatto altrettanto per lui.

Ma lui sarebbe dovuto ripartire, e da giorno più bello, quello si sarebbe trasformato nel giorno più brutto, della sua vita.

Lottava contro le lacrime, non voleva farsi vedere sempre così debole, anche se in fondo.. lo era.

Tom aveva finito di sistemare tutto e portò il borsone nell’ingresso assieme a quelli degli altri, poi tornò da Eleonora.

Si sedette sul letto accanto a lei e l’abbracciò, facendole appoggiare la testa sulla sua spalla.

Eleonora assaporò quel buon profumo che il ragazzo aveva sempre addosso. Non se lo era mai scordato e aveva atteso a lungo il momento per risentirlo. Ma ora, lo stava per perdere di nuovo.

Appoggiò le braccia su quelle del ragazzo che le cingevano le spalle. Non voleva lasciarlo andar via. Neanche lui sarebbe voluto andarsene, ma era inevitabile e lo sapevano tutti e due.

Si sentì suonare alla porta, qualcuno annunciò che la limousine era arrivata.

Tom sciolse l’abbraccio e si mordicchio il labbro inferire mentre Eleonora teneva lo sguardo basso.

-Dobbiamo andare.. –disse Tom cupo

-Sì..

Il ragazzo le diede un bacio sulla fronte, poi i due si alzarono; Bill e Georg erano già nell’ingresso. Tom mise un braccio attorno alle spalle della rossa e lei gli prese la mano.

Gustav e Roxi uscirono dalla camera, erano rientrati prima dell’altra coppia. La ragazza aveva gli occhi leggermente gonfi e arrossati.


**

FLASH-BACK: qualche ora prima, Gustav e Roxi..


-Allora dove si va?

-Ti porto in posticino dove non ci va mai nessuno..

-Mmm.. solo io e te –Gustav si strofinò le mani

-Solo io e te –confermò Roxi

I due si diressero, mano nella mano, verso un parco. Rimasero in silenzio per tutto il tragitto: il pensiero che di lì a qualche ora si sarebbero dovuti separare pesava come un macigno.

Arrivati a destinazione, Roxi si sedette su una panchina e fece cenno al biondo di venire accanto a lei.

Lui non se lo fece ripetere due volte e le prese nuovamente la mano.

-Qui ci venivamo io e Eleonora, quando volevamo starcene un po’ in pace..

-E’ un bel posto.. mi piace, c’è tranquillità

-E soprattutto non ci sono fan impazzite che ti rincorrono!

-Già.. comunque tu sei molto più bella di tutte loro messe insieme

-E lo credo.. pensa che mix: un occhio marrone di una, uno celeste di un'altra, capelli neri e verdi,..

-Ma non intendevo in quel senso!

-Lo so, ti prendevo in giro..

-Ti piace proprio prendermi in giro, eh?

-Sì!!!!

Gustav rise, seguito dalla ragazza.

Stavano così bene insieme, perché dovevano separarsi?

Passeggiarono nel parco parlando tranquillamente, ma c’era qualcosa che li turbava, e tutti e due sapevano cos'era.

Dopo l’ennesimo imbarazzante silenzio, Gustav propose: -Perché non torniamo a casa tua? E’ quasi ora ormai..

-Già.. sì, andiamo

Fecero dietro-front e tornarono verso casa, mano nella mano.

-Salve.. –li salutò Georg

-Ciao, Georg –lo salutò Roxi

-Bill? –domandò Gustav

-E’ di là che prepara la valigia.. anzi le valige.. peggio delle donne!

-Ti sento! –gli urlò in risposta Bill dal salotto.

Scoppiarono tutti a ridere, poi Roxi e Gustav annunciarono che stavano andando nella camera della ragazza.

-Mi raccomando, Gus, i bagagli! –lo avvertì Bill

-Billucciolo caro, come ti chiama Tom, non credi che forse il nostro Gus avrà qualcos’altro di meglio da fare che preparare le valige?! –fece Georg

-Hey!!! –esclamò Roxi imbarazzata mentre Gustav rideva.

Entrati in camera, però, non fecero quello che immaginava Georg: stettero semplicemente abbracciati sul letto, cercando di far rallentare il tempo. Dopo un po’ Roxi iniziò a piangere nascondendosi fra il collo e la spalla del ragazzo, il quale la accarezzava dolcemente sussurrandole parole di conforo.

Non seppero con esattezza quanto stettero così. Sentirono Bill urlare qualcosa al telefono e poi Tom ed Eleonora che rientravano. Ma non importava: ora c’erano solo loro.

Quando però sentirono Bill urlare un’altra volta, ora per dire che la limousine era arrivata, non poterono continuare a far finta di nulla e, di malavoglia si alzarono.

Gustav asciugò dolcemente le lacrime sul volto di Roxi ed ella, suo malgrado, gli sorrise.

Il ragazzo fece in fretta la valigia, poi uscirono dalla stanza, trovando già tutti nell’ingresso.

Con lo sguardo basso e l’umore ancora più in basso, i sei salirono sulla limousine che li portò all’aeroporto.

Nessuno proferì parola per tutto il tragitto. Tom stringeva la mano di Eleonora che aveva i denti serrati per lo sforzo di trattenere le lacrime; Roxi e Gustav erano abbracciati e lui le accarezzava i capelli; Bill e Georg si guardavano le ginocchia, giocherellando con le dita. Nessuno dei quattro voleva andarsene, né tanto meno le ragazze volevano lasciarli andare.

Tuttavia, all’aeroporto, fu chiaro a tutti quanti che non si sarebbe potuto fare altrimenti.


____________

Poveretti.. vabbè che volete farci lo sapete quanto sono crudele!!!
Il titolo di questo capitolo, ' ancora un giorno di te ' è anche il ttolo di una canzone di Nek.. questo per dirvi da dove l'ho preso e per suggerirvi di ascoltare questa (ma anche altre) sua canzone^^

Ok, ora i ringraziamenti:

jolly24 :Grazie! Leggerò la tua ff, solo non so quando! Troppi impegni.. ma la leggerò PROMESSO!!^^
eddy :scusa se ho aggiornato dopo così tanto tempo ma c'erano le vacanze di Pasqua in mezzo e.. mi sono presa una vacanza anch'io dal pubblicare!!
tesorinely :eh sì si erano ritrovati ma ora.. chissà! Muhahahah!!! Me crudele..

Grazie anche a chi legge senza commentare!!!
Ci vediamo al prossimo capitolo!!! Bacioni!!!!

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Capitolo 25
*** I'm with you ***


CAPITOLO 25– I’M WITH YOU


All'areoporto, Bill e Georg si sedettero ad aspettare, Tom buttò a terra la valigia e abbracciò Eleonora prendendola per la vita, mentre lei gli stringeva le spalle assaporandone il profumo.

-Questa volta ti chiamerò.. resteremo in contatto.. -le disse

-Promettilo..

-Te lo prometto.

A questo punto la rossa scoppiò a piangere, non ce la faceva più.

Tom la strinse più forte e chiuse gli occhi. Perché se ne doveva separare di nuovo?

-E’ strano..

-Cosa? –chiese Eleonora fra le lacrime

-Dicono sempre che l’amore è il sentimento più forte che lega due persone, indistruttibile, bla, bla, bla... allora perché ci dobbiamo separare? Non sai quanta voglia avrei di gridare al mondo che ti amo, che voglio stare con te, che non me ne frega un cazzo dei concerti, del successo.. perché senza te nulla di tutto questo ha senso.

-Tom.. –riuscì a dire solo questo e a piangere ancora più forte. Nessuno le aveva mai detto parole più belle –Tom, ti amo, ti prego non lasciarmi..

-Se potessi..

Ma una voce di donna registrata annunciò l’arrivo dell’aereo. La odiavano quella voce.

-Ti chiamo.. ti chiamo appena arrivo..

-Ok..

-Ti amo.

-Anch’io ti amo..

Si diedero un lungo bacio mentre, puntuale, partiva il secondo richiamo per i passeggeri.

Eleonora salutò e abbracciò gli altri tre ragazzi.

-Ciao, Georg..

-Ciao, Ele –le disse per poi abbracciarla

-Bill! Ciao, ‘amicheccio’ mio..

-Ciao, ‘amicheccia’.. –anche lui l’abbracciò

-Ciao anche a te Gustav

-Ciao, stammi bene, mi raccomando –e abbracciò anche lui.

Anche Roxi nel frattempo aveva abbracciato e salutato tutti, in particolare Gustav.

-Gus, io..

-Roxi, ci rivedremo e presto, te lo prometto.

-Ok.. ti amo

-Anch'io ti amo.. non dimenticarlo

-Non lo farò

Gustav prese fra le braccia la bionda per poi baciarla dolcemente, mentre lei piangeva.

Le due ragazze guardarono i quattro salire svogliati sull’aereo. In cima, tutti si voltarono: Bill e Georg salutarono con la mano, le facce erano tristi, ed entrarono. Tom e Gustav, invece, si impalarono lì, a guardare le loro rispettive ragazze (che ricambiavano tale sguardo, pieno di tristezza e desiderio) finché un hostess non venne a rimproverarli perché stavano bloccando la fila; allora si voltarono e si diressero ai loro posti, i gemelli vicini e Georg e Gustav vicini a loro volta, tutti e quattro di fronte.

Gustav ripensò a quegli ultimi minuti di Roxi, a quegli occhi gonfi che non smettevano un attimo di lacrimare sulle guance, non umide, zuppe.

L’aveva abbracciata, l’aveva baciata, ma il momento della separazione era arrivato. Aveva cercato di non perdere neanche un secondo di lei, osservando i suoi capelli lucidi, scintillare mentre abbracciava gli altri suoi tre amici per salutarli.. chissà quando si sarebbero rivisti. Certo lui le aveva assicurato che sarebbe stato presto, ma nessuno poteva dirlo con certezza.

Guardò Tom, che fissava con una faccia da funerale, il paesaggio fuori dal finestrino, senza vederlo.

Pensava a Eleonora, a quanto l’amava. A quanto era ingiusto partire, non vederla per chissà quanto.

Era stanco, quella notte non aveva dormito un granché (e ti credo..). Si accomodò meglio sul sedile e chiuse gli occhi, lasciando la testa penzolante verso il petto.

Voleva ancora un po’ di tempo con lei, anche solo un minuto, non importava. Ma la rivoleva adesso.

Stress e voglia di fuggire dalla dura realtà sono peggio di diecimila sonniferi messi insieme: dopo poco, Tom si addormentò e, inconsciamente, poggiò la testa sulla spalla del fratello.

Bill lo guardò sorpreso, poi capì che stava dormendo.

Menomale, pensò, ne aveva bisogno. Guardò Gustav per vedere se anche lui si fosse addormentato.

Il biondo teneva lo sguardo basso, ma non dormiva; Georg invece fissava il soffitto, senza espressione.

Il moro non lo dava a vedere, ma era un po’ preoccupato della sorte dei Tokio Hotel come band. Né Tom, né Gustav erano contenti di partire e chissà quante volte avevano maledetto il loro lavoro, e Georg sembrava sempre più scocciato di tutti questi viaggi.

Certo ci sono cose molto più importanti del successo ma, al di là di questo, a lui piaceva comporre musica con i ragazzi. E se si fossero sciolti, che avrebbe fatto?

No, non ci voleva pensare ora. Appoggiò la testa su quella del gemello e si addormentò a sua volta, sognando spade enormi che dividevano in quattro un poster gigante dell’album Schrei; queste quattro parti venivano pio sistemate lontane fra di loro. Ognuna aveva raffigurato sopra uno dei componenti della band.

Quando si svegliò, scoprì di avere la testa appoggiata a un cuscinetto che probabilmente gli aveva messo Tom, il quale ora era sveglio e aveva ripreso a guardare fuori dal finestrino, tutt’altro che allegro; Georg e Gustav dormivano.

Bill pensò bene di tirare una cucinata al rastaro, che si girò e gli disse in tono burbero –che cazzo fai?

-Oh, scusa, eh..

-No, scusa te, fratellino.. sono un po’ nervoso.

-Ti capisco –Tom gli fece un leggero sorriso e tornò a guardare fuori.

Un quarto d’ora dopo, l’aereo atterrò nell’aeroporto di Marsiglia dove, due giorni dopo, avevano il concerto.

I ragazzi furono sballottati in un'altra limousine: Georg era nervoso per essere stato svegliato così di soprassalto, Gustav e Tom per motivi sentimentali ormai ben noti e Bill era sfinito (essendo il leader, era lui, insieme ai manager, che pianificava tutto e, alla lunga, era veramente snervante).

Almeno i letti (come al solito matrimoniali, per stare più larghi) delle quattro camere in albergo, erano comodissimi e ognuno aveva la propria stanza.

Bill e Georg si addormentarono appena toccarono i letti, mentre Tom chiamò Eleonora, come promesso

-Pronto? –rispose una voce femminile ma piuttosto nasale dall’altra parte

-Amore mio! –la salutò lui.

A Eleonora quasi saltò via il cuore. Tom l’aveva chiamato ‘amore mio’...

-C-ciao... allora sei.. arrivato?

Che domanda idiota.. certo! Altrimenti non ti avrebbe chiamato! commentò puntuale la vocina..

Ma la smetti! Ci vuoi parlare te?

Mmm.. magari!

Sognatelo!

-Sì.. questo posto non posto non mi piace.. parlano tutti in francese!

-Be’ cosa ti aspettavi??

-Non lo so.. tedesco!

-Ceeeerto –lo prese in giro lei

-A parte quello.. non mi piace perché sono lontano da te..

Tom sentì la ragazza tirare piano su col naso

-Eleonora.. stai piangendo?

-Nonononono –rispose lei asciugandosi le lacrime. Grazie al cielo non poteva vederla.

Ma Tom sospirò: aveva capito ugualmente che la ragazza era in lacrime –Sai cosa odio di più? Che non posso venire a consolarti.. tu stai piangendo e io sono lontano anni luce..

-Ma no! Io non sto piangendo.. comunque.. il.. il concerto c’è dopodomani vero?- chiese lei, cercando di non far tremare la voce, per cambiare discorso.

-Sì.. –disse Tom che stava ancora pensando al pianto della rossa.

-E domani invece fate le prove?

-Esatto.. occupano un sacco di tempo.. tutto il pomeriggio a provare... ma cambiando discorso.. tu che hai fatto invece oggi?

Eleonora rifletté. Non poteva dirgli che dopo essere tornata a casa aveva pianto abbracciata Roxi (che piangeva a sua volta) sul divano e che aveva smesso solo un quarto d’ora fa per andare ad annusare le coperte dove il rastaro aveva dormito lasciando il suo buon profumo..

Comunque la conversazione fu interrotta da Roxi, che entrò come una furia nella stanza dell’amica

-ELEONORAAAAAAAAA!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-Roxi?! Ma che ti strilli???

-E’ successa una cosa stupenda!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Ti devo raccontare tuuuuttoooooo!!!!!

-Non puoi aspettare un attimo? Sono al telefono..

Intanto Tom dall’altra parte, rideva

-Che hai da ridere? –gli chiese

-Roxi non cambierà mai! –disse lui che aveva riconosciuto la proprietaria dell’altra voce

-No, putroppo..

-Insomma sbrigati!!! Ti devo raccontare!!!!! –e Roxi prese a saltare come una pazza per tutta la stanza

-Tom, scusa, ma se non l’ascolto, quella non mi dà pace..

-Non preoccuparti! Ci sentiamo domani..

-Ok..

-Ah, Eleonora?

-Sì?

-Ti amo.

-Anch’io ti amo, Tom.. ciao..

Tom riattaccò, ma fece in tempo a sentire Roxi urlare: –GLI HAI DETTO TI AMO??????????????

Sorrise e, girandosi a pancia in giù, si addormentò con il telefono ancora in mano.


**


-GLI HAI DETTO TI AMO?????????????????? –urlò Roxi mentre Eleonora riattaccava

-Sì.. –rispose quella sorridendo e diventando rossa come un peperone

-ODDIOOOOO!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

-Roxi, non urlare, ti prego!!!

-Ok.. AAAAAAAAAA!!!! Gli hai detto ti amoooo!!!!!!!!!!

-Aiuto..

-Ma anche lui te lo ha detto vero? ..Certo, gli hai detto ‘anche io ti amo’... AAAAAAAAAA!!

-Sì.. e in italiano!

-Ma allora ha veramente imparato l’italiano per te!!

-Sì!!

-AAAAAAAAA!! Che carino!!!

Eleonora rise e cominciò a mordicchiare imbarazzata il bordo della federa del cuscino del letto (dove lei era seduta a gambe incrociate)

-Comunque.. anche io e Gustav ci siamo detti ti amo!!!

-No!! Veramente??? Wowwwwwwwww!!!!!!

-Sì.. prima io, però!

-Che audacia!!!!! Sono contentissima per voi!!!

-Ehehe!! –anche Roxi era diventata rossa

-Ma.. qual era la cosa così tanto urgente di cui mi volevi parlare? –le chiese stando attenta a non far trapelare quella punta di seccatura, che però c’era: sarebbe potuta stare di più al telefono con Tom!

-Ah, sì!! AAAAAAAAAAAAA!!! Gustav mi ha telefonato!!!! Abbiamo parlato fino a adesso e ti voglio raccontare tuuuuuuuuutto!!!!

-Ok, vai!

-Mi ha chiamato lui, mi ha chiesto come stavo.. io gli ho risposto che stavo male, mi manca troppo.. lui mi ha detto che non devo piangere, che mi è sempre vicino, anche se non c’è.. questa non l’ho capita molto, comunque.. poi mi ha detto che domani mi richiamerà verso sera, a quest’ora perché si devono svegliare prestissimo e hanno tutto il pomeriggio occupato dalle prove e..

-ROXI!!!!

-Poi dici a me di non strillare.. che c’è?

-Mi è venuta un’ideona.. andiamo al concerto!

-Coooosa??

-Sì, facciamo loro una sorpresa!

-Ma sei matta??

-No.. innamorata! Dai, domani compriamo i biglietti per il volo e partiamo!

-Ce ne saranno rimasti?

-Be’.. possiamo sempre provare, no?

-Mmm.. è una follia.. giusto, giusto nel nostro stile!

-Appunto!

-Ma come facciamo con l’Università? Abbiamo già perso molte lezioni..

-Ok ascoltami: da una parte c’è Gustav... dall’altra la De Simons, che più che all’Università, farebbe bene a insegnare ai rospi.. dove vuoi andare?

-GUSTAV!!!

-Lo vedi? Allora ci stai??

-Mmm.. ... ... Sìììììììììì!!

-Perfetto!!!!!!!!!!!! Domani si parteee!!! Prenoti tu o io per l’albergo?

-Io!

-Però non uno troppo lussuoso naturalmente..

-AAAAAAAAAAAAAAAA! Faccio la valigia!!! –e la ragazza corse in camera sua sbattendo la porta

Eleonora sorrise.. dopodomani avrebbe rivisto Tom.. Però prima doveva fare un’ulteriore chiamata..

-Pronto?

-Bill?

- Ohy, ciao Eleonora! Dimmi –rispose il moro soffocando uno sbadiglio, dato che il telefono lo aveva appena svegliato.

-Senti.. lo sai che io e Roxi siamo pazze, giusto?

-Sì

-Ok.. non è che al concerto, appena ci vedi ci puoi mandare qualcuno che abbia i biglietti, che ce li possa dare? Naturalmente paghiamo, è che ormai quelli messi in vendita normalmente, saranno già finiti e non sapevo a chi altri rivolgermi..

-No, no, aspetta frena.. -Bill credette di essere ancora mezzo addormentato e si mise a sedere -di che concerto stai parlando?

-Quello di dopodomani

-E tu e Roxi..??

-Sì!

-Oh, ma è.. pazzo! Però fantastico: Tom e Gustav saranno strafelici!

-Ecco è questo il punto.. loro non lo sanno.. e non lo devono sapere.. è una sorpresa!

-Ah, ho capito! Bell’idea!

-Comunque.. allora va bene per quella storia dei biglietti?

-Oh, ma voi entrate gratis

-No, Bill, ti prego, già che quando andavamo fuori pagavate sempre voi, ora anche il concerto, no!

-E invece sì! Lo dirò a Saki, la nostra guardia del corpo che vi saprà riconoscere sicuramente

-No, Bill!

-Sì invece! E non discutere!!

-Ufffffffffffffffff.. allora grazie..

-Di niente! Ok, allora a dopodomani!

-Sì e acqua in bocca!

-Sarò muto come un pesce affogato!

-Eh?

-Niente, lascia stare.. ciao, ciao!

-Ciao!

Era fatta! Doveva resistere solo un altro po’ e poi di nuovo con lui..

Fece la valigia scegliendo con cura i vestiti da indossare per il concerto, poi si rimise sul letto, dove si addormentò stringendo il cuscino al petto e sognando Tom.


**


Roxi era agitatissima, correva a destra a manca: non sapeva cosa mettere in valigia! Come si sarebbe vestita? Minigonna o jeans? Scollatura o top? No, top, no iniziava a fare fresco ormai..

Decise di infilare mezzo armadio nella valigia, avrebbe deciso sul momento cosa mettersi.

Invece chiamò il numero informazioni francese.

-Desiderez-vuos?-gli rispose una voce maschile

-Emh.. Parla italiano?

-Attendez..

Dopo cinque minuti buoni, alla voce maschile si sostituì una di donna.

-Desidera?

-Oh, grazie al cielo! Dunque.. sa dirmi un hotel poco costoso nel centro di Marsiglia?

-Be’ in centro è difficile trovarne uno economico, comunque.. il Paris è piuttosto economico, cinquanta euro al giorno vitto e alloggio inclusi. Prezzo uguale anche per le matrimoniali, mentre se ne sceglie due singole pagherà il doppio

-Perfetto, mi può dare il numero?

-07 38975834

-Grazie mille, arrivederci

-Arrivederci

Roxi copiò sul telefono il numero appena scritto sul foglietto di carta e, quando le risposero, chiese come al solito se c’era qualcuno che parlava italiano

-Oui.. je .. parlare poco però..

-Certo, certo.. comunque volevo prenotare una camera matrimoniale per due notti e tre giorni..

-Trois giorni.. deux notti.. oui, c’est possible. Quali giorni ?

-I prossimi tre a partire da domani pomeriggio.

-Oui, très bien. Merci.

-A voi.

E Roxi riagganciò. Poi ci pensò un attimo: aveva prenotato, sì, ma i biglietti per l’aereo?

Ma quei biglietti DOVEVANO esserci, quindi..

Anche lei si addormentò, con ancora i vestiti addosso.


Stava facendo un sogno talmente bello di lei e Gustav insieme che quando Eleonora la svegliò la mattina dopo, quasi la mandò a quel paese.

-No, lasciami dormire...

-No che non ti lascio dormire! Aereo? Francia? Gustav? Tom? Ti dice niente tutto questo?

La ragazza balzò in piedi, sveglissima –la colazioneee!! Forza, muoviti, facciamo tardi! Non sappiamo neanche se c’è il volo.. speriamo bene perché per l’albergo ho già prenotato..

-Cosa?! –chiese la roscia seguendo l’altra in cucina

-Be’.. sì.. ma tanto il volo ci sarà sicuramente, no problem.. life is now..

-Oddio.. vabbè, ormai lo so, con te è sempre così..

-Io sono la matta per eccellenza, lo sai, no?

-Sì purtroppo..

-Bene! Allora.. facciamo colazione, io mi vesto e poi andiamo

-Ok..

E tutto filò secondo i piani di Roxi e trovarono anche il biglietto.

-..E parte fra un quarto d’ora.. MITICO!! –esclamò Eleonora

-Stiamo per partire.. AAAAAAAAA!!!!

Un quarto d’ora dopo, l’aereo arrivò puntuale e le ragazze vi salirono sopra.

-Dunque, arriveremo verso le dieci, ora in cui più o meno ci chiameranno Tom e Gustav.. ma noi non diremo loro che siamo qui!–ragionò Eleonora

-No, infatti! –convenne Roxi

Le due sorrisero soddisfatte e si infilarono i rispettivi mp3. Inutile dire che ascoltarono solo Tokio Hotel.

Quando scesero, presero un taxi diretto al loro albergo e, mentre viaggiavano, il cellulare di Roxi suonò.

-Oddio, è Gustav!!!!! Che faccio????

-Mmm, fammi pensare... aspetta, aspetta, aspetta.. ah, sì! Devi rispondere!... che domande intelligenti che fai, Roxi.

-Ok.. allora rispondo.. Pronto?

-Roxi!

-Gus, ciao!

-Come va?

-Va.. va tutto bene! Allora, emh.. domani hai il concerto!

-Sì.. ma sinceramente non m’importa molto.. preferirei stare con te

-Presto saremo insieme di nuovo..

-Lo spero tanto.. comunque tu che mi racconti?

-Emh.. sono su un taxi e.. –ma si bloccò grazie alla gomitata di Eleonora –emh.. sai, non mi andava di tornare a casa a piedi!

-Scansafatiche! –la prese in giro lui

-In persona!

I due risero per poi perdersi in parole dolci come ogni coppia di innamorati.

Eleonora a quel punto mise rette mich al massimo, per cercare di non sentire. Fu molto sollevata quando Roxi riattaccò.

-Che carino che è!!

-E’? –chiese Eleonora rimettendo il mp3 a volume normale

-Dicevo che Gus è carinissimo.. comunque.. hanno finito le prove, quindi anche Tom ti chiamerà presto!

-Già –Eleonora si girò verso il finestrino per evitare di mostrare un sorrisetto.

Arrivate all’ albergo, pagarono la corsa e si diressero nella stanza loro assegnata.

-Chi si lava per prima? –chiese Roxi poggiando la valigia (enorme) sul letto matrimoniale.

-Tu! Mi squilla il cellulare!

Roxi alzò i pollici facendo l’occhiolino all’amica e andò a farsi una doccia, mentre Eleonora rispondeva, con il cuore a mille.

-Pronto?

-Eleonora..

-Ciao, Tom! Come stai?

-Bene, bene, grazie tu?

-Anch’io.. come sono andate le prove?

-Umh.. bene, bene, grazie..

-Sei agitato per il concerto di domani?

-Non è che me ne importi più di tanto.. un po’ sì ma non eccessivamente.. per esempio non faccio come fai te quando mi vedi perché sei agitata!

-E che farei io??

-Ahh, meglio che non te lo dico è moooolto imbarazzante..

-Ah sì? Vedremo che farai te la prossima volta che mi vedi! Di sicuro molta più scena di me..

-Hai in serbo qualche sorpresa??

-E chi può dirlo..

-Così mi tieni sulle spine!

-Lo so!

Tom sbuffò, Eleonora rise.

-Tu invece che hai combinato oggi?

-Nulla di ché.. –disse lei con fare innocente, ma ormai Tom la conosceva troppo bene

-Mi nascondi qualcosa..

-Chi? Io? Noooooooo! –e soffocò una risata -comunque adesso devo andare, Roxi ha appena finito la doccia, è il mio turno! –gli spiegò mentre l’altra, avvolta da un asciugamano, usciva dal bagno

-Ok.. però devo scoprire cosa stai tramando!

-Lo scoprirai molto presto! Ciao amoruccio mio!

-Se se.. ciao ‘amoruccia’

Eleonora rise, salutò ulteriormente il ragazzo e chiuse il telefono.

-Roxi.. vado a farmi la doccia.. ordini il servizio in camera intanto?

-Jaaaa!

-Perfetto.. a dopo!


**


Chissà cosa mi nasconde quella matta! pensò Tom dopo aver attaccato il telefono.

Fece scorrere velocemente tutte le immagini salvate nella memoria del cellulare, per poi arrivare alla sua preferita: quella che aveva scattato di nascosto a Eleonora. La ragazza stava ridendo, tappandosi la bocca con una mano. Gli piaceva così tanto..

Sarebbe rimasto molte ore a guardarla ma Bill lo chiamò.

-TOOOOMIII!! Vieni!!! Dobbiamo andare al ristorante! Sbrigati a vestirti!

Tom si chiese perché dovessero andare a mangiare fuori, era stanco morto, ma tanto non valeva la pena di discutere, così iniziò a vestirsi.


____________________________


Ciaooooooo!! Piaciuto questo capitoluzzo?? Spero di sì..

Ringrazio:

tesorinely

jolly24


Nel prossimo vedremo Tom fare una cosa moooooooolto carina per Eleonora.. senza sapere che lei lo stava guardando.. hihihi!!! ..cosa non ci si inventa per queste FF!!Ah volevo dirvi.. mancano 3 capitoli alla fine.. e vi giuro, mi dispiace!!:(:(:(

Comunque.. Ci vediamo presto!

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Capitolo 26
*** FÜR DICH ***


Eccomi!! Scusate il ritardo ma il mio computer aveva circa 38758470157 virus e quindi l'ho potrato a fargli dare una pulitina.. ora è tutto ok, ed ecco il nuovo capitolo:


No, prima una cosa!


La canzone che compare in questo capitolo non è dei Tokio Hotel, ma di Lukas Hilbert (lo stesso di Sex)


I ringraziamenti alla fine e.. Buona lettura!!


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CAPITOLO 26 – FÜR DICH


-Cosa mi metto?? COSA CAVOLO MI METTOOOO????

-Roxi stai calma! Ma perché non te li sei scelti a casa i vestiti invece di portarti tutto l’armadio?!

-Ero un po’ indecisa..

-UN PO’?

-Un po’ tanto..

-Appunto..

-Aspetta un attimo.. –Roxi era diventata tutta pallida

-Cosa? –chiese Eleonora preoccupata

-AAAAAAAAAAAAAAAAA! Non abbiamo i biglietti per il concerto!!! Oddio, come facciamo?????AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

-Roxi, calmati, ho parlato con Bill, ci fa entrare Saki! Qui se non ci penso io..

-Ma te sei una grande!!!!!!! ..ok, torniamo ai miei vestiti! Questa? –e mostrò alla rossa una canottiera blu

-Roxi l’estate è passata da un pezzo..

-E te come ti vesti?? Anzi, vestiti prima te e poi mi aiuti!

-Ok..

Eleonora indossò una felpa nera con delle stelle fucsia sopra e dei jeans strappati in più punti color nero-grigi con una cinta dello stesso colore delle stelle.

-Uhm, bello! –commentò Roxi

-Secondo me, ti starebbero bene questa.. questi.. e questa! –e porse all’altra una felpa con la cerniera celeste, dei pantaloni neri a tubo e una cintola celeste e bianca.

-Sììììì! –Roxi s’illuminò –è perfetto, ti adoro!

-Sì, ma ora sbrigati! Anche se ci fa entrare Saki non è detto che non finiamo in ultima fila!

-Ok..

Indossarono la scarpe, si truccarono, si sistemarono i capelli e partirono con un taxi.

Dopo circa un quarto d’ora, arrivarono nel luogo prestabilito: era già pieno di fan!

Le due amiche si misero in fila, ma Saki fu gentilissimo: appena le vide, le fece passare avanti a tutte le altre (che le guardarono con profondo odio) e, anche se le due cercarono di dargli i soldi del biglietto, l’uomo rifiutò e le spinse dentro.

C’erano un sacco di ragazze, da quelle imbacuccate fino al midollo, a quelle che sembravano aver scambiato il posto per una spiaggia; alcune erano tutte vestite di rosa stile confetto, altre piene di borchie, spuntoni, teschi e braccialetti; altre ancora portavano cappelli, cravatte, orecchini in contrapposizione ad alcune che sembrava stessero andando in chiesa.

Una cosa però era comune: urlavano tutte in coro come matte ‘Volgiamo la band! Volgiamo la band!’ e la cosa era piuttosto stressante, soprattutto per il fatto che la durarono tutte le sei ore che le dividevano dall’inizio del concerto.

Anzi, quando sul palco iniziò un gioco di luci, come avviene quando sta per salirvi qualcuno, urlarono ancora di più, neanche qualcuno le stesse squartando.

I ragazzi non si fecero attendere molto e salirono sul palco salutando.

Roxi ed Eleonora guardarono i rispettivi fidanzati, poi si guardarono fra loro e si scambiarono un sorrisetto.

Iniziarono con Leb die Sekunde, poi Spring nicht, unendlichkeit, 1000 Meere, Forgotten children, ready set go!, Scream, Wenn Nichts Mehr Geht, Schwarz, Hilf Mir Fliegen, In die Nacht e molte altre.

Ma, alla fine, successe una cosa insolita..

Bill cominciò a parlare, in inglese, e disse –Bene! Grazie mille a tutti!! Ora c’è una novità.. –e guardò il fratello che gli sorrise teso mentre gli strilli delle fan erano alle stelle –.. per la prima volta, Tom canterà da solista!

Il pubblico, che evidentemente aveva capito, quasi perse la voce a causa dell’urlo che fece.

Anche Eleonora e Roxi avevano capito

-Cosa????? Oh, mio Dio! AAAAAAAAAA!!

-Ehi, quello è il mio urlo! –la prese in giro Roxi

-Ma hai capito cosa ha detto Bill??

-Sì!! Goditelo!

-Ma..

-Ssssht! –le disse Roxi, perché il rastaro stava per parlare, sempre in inglese (anche se il suo era un po’ più scarso di quello del fratello)

-Emh.. bene.. ecco.. ora canterò una canzone fatta da me.. la vorrei dedicare a Eleonora.. la mia ragazza.. si chiama.. ich liebe dich.. siate clementi, è la prima volta che canto davanti a tante persone! – le fan erano rimaste un po’ deluse quando Tom aveva annunciato di avere una ragazza, ma ora erano tornate a strillare come matte.. il rastaro cominciò.

Cantava bene, forse non come Bill, ma bastò a far commuovere Eleonora, anche perché le parole di quella canzone erano così dolci..


Ausgerechnet mir muss das passieren

Wir haben 1999 und ich altes Trottelgesicht hab mich verliebt

Ich sitz hier vor deinem dummen Foto

Und bemerk immer wieder wie hübsch du eigentlich bist

Und wenn ich hoch guck

Seh ich den Telefonhörer und ich denk mir

Ich heb ihn ab und ich ruf dich an

Und ich sag's dir einfach

Ist doch die einfachste normalste Sache der Welt

Vorher, vorher rauch ich noch 'ne Zigarette

Meistens rauch ich dann zwei oder drei Schachteln

Und halt die Klappe

Ne, du bist nicht nur hübsch

Du bist mehr für mich


[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere

siamo nel 1999 e quel vecchio ha lasciato che ci innamorassimo

sto qui, davanti alla tua foto sbiadita

e penso all'infinito quanto sei bella

e se io fossi alla tua altezza

vedrei il telefono e m'immaginerei

la smetterei e ti telefonerei

non è facile anche se è la cosa più normale del mondo

fumo,fumo e poi prendo un’altra sigaretta

devo fumare e dopo prendo altri 2-3 pacchetti

e mi fermo

no, no tu nn sei solo carina

sei di più per me]


Ich liebe dich

[ti amo]


Fast kommt es mir wie eine Krankheit vor

Nimmst du meine Hand dann denk ich

Es muss wohl Fieber sein

Ja ja ich weiss das geht ja auch wieder weg

Doch ich will das danach Freundschaft bleibt und nicht bloß Dreck

Oh, bitte lach jetzt nicht


[questa cosa mi ammala

mi prendi per mano e penso

che deve essere febbre

sì,sì sarà di nuovo una separazione tranquilla

però voglio che dopo,questa l'amicizia rimanga e non solo il dolore

oh, ti prego non ridere adesso]


Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich


[ti amo]


Manchmal spür ich, dass du mich ohne ein Wort verstehst

Und wenn du mit mir schläfst, dass sich unter mir

Der Boden dreht

Wir versprechen uns wirklich keine Ewigkeit

Ach, es kommt wie es kommen muss

Ich bin zu allem bereit

Oh, bitte lach jetzt nicht


[a volte sento che tu capisci una parola per il fatto che sei con me

e se tu dormi con me significa

sotto di me il pavimento si muove

non ci siamo promessi eternità

oh,questo succede così come deve succedere

sono pronto a fare qualunque cosa

oh, ti prego non ridere adesso]


Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich


[ti amo]


Ausgerechnet mir muss das passieren


[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere]


Oh, bitte lach jetzt nicht


[oh,ti prego non ridere adesso]


Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Ich liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich

Liebe dich


[ti amo]


Ausgerechnet mir muss das passïeren


[ho pensato che mi sarebbe dovuto succedere.]


Quando finì gli applausi e le grida furono rumorosissimi, Bill tornò sul palco e raggiunse il fratello, che intanto stava sorridendo, un po’ imbarazzato.

Tom passò il microfono al gemello che iniziò a dire qualcos’altro al pubblico.

Probabilmente parlò anche di Tom, visto che a un certo punto diede una gomitata a quest’ultimo e gli porse il microfono.

Ma il rastaro non lo ascoltava: stava guardando un punto preciso tra la folla, una persona. Aveva i capelli mechati di rosso, ricambiava lo sguardo sorridendo e asciugandosi le ultime lacrime (Non capita tutti i giorni che qualcuno ti dedichi una canzone d’amore e annunci a mezzo mondo che sei la sua fidanzata!).

Bill rinunciò a far parlare il fratello, poi, letteralmente, lo trascinò dietro le quinte per un gomito.

-Bill! Bill, l’hai vista?

-Ah ah.. –annuì lui con un sorrisetto

-Ma che ci fa qui???

-Ma c’è anche Roxi?? –chiese Gustav

-Sì, l’ho vista –dichiarò Georg

-E perché non mi hai detto niente??

-La domanda è perché sono qui! E soprattutto, dobbiamo farle chiamare sennò se ne vanno!! –fece il rastaro

-Ho già mandato Saki, non preoccupatevi.. –li tranquillizzò Bill

-Oh, bene.. no aspetta ma te sapevi già qualcosa in anticipo? –chiese Gustav

-Io? Ma quando mai! –Bill si girò sorridendo.

In quel momento entrò Saki –Prego –disse facendo entrare Eleonora e Roxi e poi uscendo di nuovo.

Tom e Gustav rimasero incantati. Georg e Bill si guardarono un attimo

–Noi andiamo, dobbiamo.. fare le prove per il concerto -fece Bill dirigendosi verso la porta

-Ma se lo abbiamo appena fatto?!- gli fece notare Georg seguendolo

-Shhhht! -sibilò il moro chiudendo la porta alle loro spalle

Le ragazze sorrisero mordicchiandosi il labbro inferiore.

Gustav aveva la mandibola sotto le ginocchia dallo stupore, mentre Tom assunse un’espressione da rincoglionito.

Eleonora, che era più in imbarazzo di Roxi, non se la sentiva di stare ancora lì a fissare Tom come una cretina (anche se la cosa non le dispiaceva affatto: quegli occhi erano troooooppo belli!), così gli si avvicinò e gli mise una mano sul petto spingendolo indietro verso una porta, con aria furbetta.

Anche Roxi andò verso Gustav e gli mise un dito sotto il mento facendogli chiudere la bocca.

-Non sei tanto carino così... ecco, meglio!

Gustav le sorrise –cosa ci fai qui??

-Sorpresaaa! ..Ok, forse dovevo dirtelo appena entrata, però..

Gustav le prese il viso fra le mani e la baciò appassionatamente.

-Una sorpresa stupenda..

-Aspetta non è finita.. –e Roxi lo baciò ancora

-Wow, ma c’è chi sa fare di meglio..

Roxi assunse un’espressione indignata –Ma come ti permetti?????

Gustav sorrise e l’abbracciò –scherzavo.. è bello averti qui..

Roxi ricambiò l’abbraccio abbandonandosi ai gesti dolci che del ragazzo.. che dopo un po’ iniziò a spogliarla..

-Gustav! Ma qui??

-Amore, ti prego.. sto impazzendo.. c’è un divano comodissimo.. basta chiudere a chiave la porta..

La ragazza lo scrutò un attimo ma poi, sorrise, ancora in trance per come il ragazzo l'aveva appena chiamata –E va bene.. ritieniti fortunato.. –e iniziò a passargli le dita fra i corti capelli

I due risero, poi... poi non ve lo dico!


**


Eleonora si chiuse la porta alle spalle sempre guardando Tom, che ricambiava lo sguardo.

Si appoggiò con la schiena e attese un po’, ma il ragazzo non accennava a voler parlare e la cosa era piuttosto imbarazzante..

-Ok.. ti ho portato di qua almeno avremmo potuto fare qualcosa di più costruttivo che fissarci come due ebeti.. ma se anche qui continuiamo così non serve a molto! -fece lei per rompere il silenzio

Tom le sorrise, poi fece un passo per abbracciarla.

-Così va meglio.. –Eleonora poteva sentire battere, un po’ più velocemente del normale, il cuore del ragazzo, ed era una cosa stupenda.

-Mi sei mancata.. –le disse lui tornando a guardarla.

-Anche tu.. –poi sorrise abbassando lo sguardo –Comunque.. quella canzone era stupenda..

Tom arrossì leggermente –Oh.. emh.. sì.. grazie... era per te.. già che stupido, lo avrai sentito.. anche se tu non mi avresti potuto sentire, o almeno così credevo, volevo cantarla..

Eleonora gli mise le braccia attorno al collo, e lo baciò.

Poi la ragazza scoppiò a ridere

-Che ti ridi??

-Ti ricordi, al telefono quando ti ho detto che avresti sicuramente fatto più scena di me la prossima volta che mi avresti vista?

-Sì..

Rise di nuovo –Non puoi immaginare la faccia che avevi oggi sul palco, quando mi hai vista!

-Perché, che faccia avevo?? Be’ di sicuro non me l’aspettavo.. ma mi piacciono queste sorprese..

Eleonora fece un sorriso malizioso –Devi ringraziare anche tuo fratello.. altrimenti non saremmo potute venire..

-Bill?

-Sì.. ha organizzato tutto per farci entrare.. e mi ha anche fatto incavolare perché non ci ha fatte pagare!

Tom rise, poi l’abbracciò un’altra volta –Santo Bill..

Eleonora sorrise e appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo, permettendogli di baciarle il collo.

Poi tornò a guardarla –Eleonora?

-Umh?

-Ti amo


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RINGRAZIAMENTI


jolly24: grazie mille! Ho iniziato a leggere la tua storia!! Bella mi piace! Non ho commentato perché sto un po' indietro con i capitoluzzi.. ma rimedierò presto!!


tesorinely: hihihi, concordo! Un seguito.. non ci sarà mi dispiace.. continuerò a scrivere, ma altre storie.. mi dispiace!!!


eddy: Grazie!! Non ti preoccupare^^ sono contentissima anche se leggete e basta!!

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Capitolo 27
*** SUR LE TOUR EIFFEL ***


Scusate se vi ho fatto attendere un po'.. comunque eccovi il penultimo capitolo :'(

Il titolo vuol dire sulla torre eiffel..

I ringraziamenti alla fine!!


CAPITOLO 27 – SUR LE TOUR EIFFEL


-Perfetto, stasera scegliete voi il locale, dobbiamo festeggiare! –disse Georg alle ragazze che erano tenute per mano dai rispettivi fidanzati, passeggiando alla ricerca di un posto dove cenare (avevano leggermente fame dato che erano le 22 e 30).

-Ma noi qui non conosciamo nulla –disse Roxi

-Perfetto, neanche noi! –dichiarò Bill

-Andiamo a zonzo.. sento che di là c’è qualcosa.. –fece Gustav

-E’ diventato un sensitivo –dichiarò Tom in un sussurro perfettamente udibile che fece ridere tutti.

Alla fine trovarono un ristorante abbastanza retrò, e decisero per quello.

Fecero le loro ordinazioni ed iniziarono a chiacchierare del più e del meno.

-Ma in che albergo state? –chiese Georg addentando una fetta di torta

-Uno qua vicino.. Paris, o qualcosa del genere.. –rispose Eleonora

-Non lo conosco, probabilmente non ci siamo mai stati.. –ragionò Bill

-Be’ non è certo un hotel a cinque stelle! –fece notare Roxi

-Perché non venite nel nostro? –chiese Tom

-No –disse Eleonora con fare autoritario –vi abbiamo già sfruttati abbastanza, grazie!

-Avanti!! –pregò Gustav

-No – disse Roxi

I quattro ragazzi le guardarono male.

-No, mi dispiace! – ripeté Roxi

Quando uscirono dal ristorante (neanche questa volta le due erano riuscite a pagare la loro parte), i quattro tenevano ancora il muso.

-Ma la volete smettere?? –chiese Eleonora

-No finché non acconsentirete a venire nel nostro hotel! –rispose Tom. Intanto Bill aveva chiamato un autista che li venisse a prendere.

-Non provare a chiamare limousine o robe varie! –lo avvertì Roxi

-Già fatto.. e naturalmente ci porterà al nostro hotel, voi comprese

-No, ragazzi.. –implorò Eleonora

-Ma cosa vi costa? –chiese Gustav

-A noi niente! A voi, semmai!

-Ma lo volete capire che noi prendiamo solo matrimoniali e quindi non fa differenza se c’è una persona in più o in meno? –fece Tom

-Sì, ma.. –cominciò Roxi, per essere subito interrotta da Georg –Ma, niente!

Le ragazze sbuffarono, mentre la limousine arrivò.

Bill e Georg salirono, Gustav e Tom guardarono le due ragazze che però non accennavano a muoversi.

Allora Gustav andò dietro Roxi e la spinse nella macchina, ignorando le sue proteste.

Tom invece porse la mano a Eleonora, che non la prese. Allora le andò vicino e la prese in braccio.

-Noooo! Mettimi giùùùùùùùù! –gridava lei

Ma lui la fece accomodare dolcemente sul sedile e si sedette accanto a lei, mettendole un braccio attorno alle spalle. La ragazza lo guardò malissimo incrociando le braccia, ma lui sorrise, facendola sciogliere; per resistere alla tentazione di baciarlo, la ragazza si girò dall’altra parte.

Roxi invece stava già ‘perdonando’ Gustav....

Intanto, Bill e Georg stavano chiacchierando a proposito del concerto di quel giorno: Eleonora rivide come un film, Tom che cantava Ich liebe dich per lei e si sentì così stupida a tenergli il broncio per averle pagato la cena, portata in braccio alla limousine e ospitarla nel suo albergo a cinquemila stelle..

Gli prese la mano che le teneva penzolante sulla sua spalla. Tom si girò verso di lei, che gli sorrideva. La ragazza allungò il collo e gli diede un bacio a fior di labbra, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla. Il ragazzo appoggiò il capo su quello di lei e le mise l’altro braccio attorno alla vita mentre la roscia stringeva fra le mani la stoffa della sua felpa XXL.

Improvvisamente, tutti e due avrebbero voluto che quel viaggio non finisse mai.

Ma le cose belle non durano e, dieci minuti dopo, eccoli tutti e sei davanti a un lussuoso albergo del centro.

I quattro presero le rispettive chiavi e salirono fino all’ultimo piano, dove vi erano le loro stanze.

-Ok, allora buonanotte ragazze –sbadigliò Bill

-‘Nottte.. –fece Georg

-Notte! –dissero in coro le ragazze ma non li lasciarono andar via senza dar loro due baci sulle guance, cosa che poi fecero anche l’una con il ragazzo dell’altra

-Comodo il letto.. –fece Roxi una volta in camera, sedendosi su un grande letto con delle lenzuola bianche.

-Già.. sono stanco morto.. –annunciò Gustav scaraventandosi sullo stesso letto.

-Ma come sei stanco?? –chiese Roxi accomodandosi sopra di lui

-Roxi..

-E che non ce la fai a farlo due volte in un giorno?? (ND: scusate la battuta oscena..)

-Cosa?? –Gustav era un tipo piuttosto orgoglioso in questo ‘ campo ‘ ..-Ora ti faccio vedere! –Punzecchiandolo come solo Roxi sapeva fare, lo aveva svegliato!

..Ed ecco un’altra notte passata insonne..


**


-Che bello fuori! –disse Eleonora non appena fu in camera con Tom.

-Aspetta.. –e il rastaro aprì la porta finestra così da permetterle l’ingresso nel balcone, dove si recarono entrambi.

La ragazza appoggiò le mani sulla ringhiera e guardò Tom: quella scena le ricordava una sera, quando erano andati al mare.. anche quella volta erano andati in balcone a guardare le stelle.

Tom le sorrise, anche lui se ne ricordava. E infatti, l’aveva pensata tante volte, il giorno precedente, mentre stava seduto su quel balcone a fumare sigarette. Ormai aveva quasi smesso, ne fumava solo una ogni tanto.

Si avvicinò alla ragazza e la strinse a sé. Dopo un po’ le alzò il viso e le diede un bacio.

La ragazza, quando si staccarono, gli poggiò una mano sulla guancia e gli sussurrò –Tom.. ti amo.. –non si era ancora abituata bene a dire quelle parole, ma ogni volta che guardava quegli splendidi occhi le esplodevano dentro.

Tom le regalò uno dei suoi sguardi più dolci e piegò il viso, fino ad arrivare alle labbra della ragazza.

Si staccò un attimo per sussurrarle –anch’io.. –poi la prese in braccio e la portò fino al letto, dove la poggiò dolcemente per mettersi sopra reggendosi sui gomiti. Le baciò il collo mentre lei giocherellava con i suoi rasta.

Iniziarono a spogliarsi.. e di certo quella notte non la passero dormendo..


**


La mattina dopo, istintivamente tutti si recarono nella hall dell’albergo, come ai vecchi tempi.

-Programmi per oggi? –chiese Georg riavviandosi i capelli, appena lavati, piastrati, laccati e lucidati.

-Mmm.. non lo so.. voi ragazze alle dieci massimo dovete passare a prendere le valige nel vostro albergo vero? –chiese Tom e le due annuirono

-Allora facciamo un giro là intorno –suggerì Bill

-Oppure andiamo da un’altra parte e un po’ prima delle dieci torniamo –disse ancora Gustav

-Buona idea! –convenne Eleonora seguita subito a Roxi

-Ok.. dove volete andare? –chiese Tom

-Dobbiamo scegliere noi? –domandò Roxi

-Certo! –incoraggiò Georg

-Un posto a caso, uno qualsiasi –fece Bill. Le due ragazze si guardarono.. avevano sempre desiderato andarci.. ma era lontano e soprattutto non gratis.. e in più Tom e Bill soffrivano di vertigini.. cioè finché è un balcone va bene, a viaggiare in aereo ormai erano abituati.. ma in cima alla Torre Eiffel!

-Allora? –chiese Gustav

-Mmm.. bo.. Non lo sappiamo..

-Fate voi..

I quattro si guardarono straniti

-Dite, dite, non preoccupatevi.. –incoraggiò Bill

-No.. davvero, non abbiamo idee –fece incerta Eleonora. Tom incrociando lo sguardo della ragazza, alzò un sopracciglio.

Orami i ragazzi avevano capito che qualcosa frullava nella mente delle altre, così le due decisero di cambiare strategia –E’ troppo lontano.. –cominciò Roxi

-Troppo faticoso.. –aggiunse Eleonora

I quattro le guardarono come si guardano due alieni che non riescono a capire la tua lingua –Ragazze, se ci diceste DOVE..

-No, no, no, non fa niente –disse Roxi mentre Eleonora scuoteva la testa

I ragazzi sospirarono e cominciarono a fissarle..

-Ok, ok! –fece Roxi –ve lo diciamo!

-Alleluia! –Tom alzò le braccia in segno di vittoria

-La Torre Eiffel –dichiarò Eleonora. Tom abbassò piano le braccia fissando la rossa –Q-Quella cosa alta.. altissima.. a forma di piramide?

Bill intanto era impallidito

-Quella cosa altissima a forma di piramide –confermò lei –ma non fa niente, non andiamoci, tanto è troppo lontano..

-No.. Andiamo! –esclamò il rastaro riprendendosi

-Cos..? –cominciarono le due

-Si va a Parigi! –annunciò Bill, anche lui ripresosi e afferrando il telefono mentre Gustav prendeva per mano Roxi e Georg sorrideva.

-Ma voi non.. non soffrivate di vertigini? –chiese la rossa ai gemelli. Gustav soffocò una risata maligna ricevendo una gomitata da Roxi

-Be’ sì ma.. non fa niente! E poi basta che non guardo giù.. E’ tutto ok! –rispose Tom

-Lo stesso vale per me! –si aggiunse Bill staccandosi un attimo dal cellulare

-Sarà.. ma guardate che possiamo anche non andare.. giusto Roxi? –la ragazza annuì

-No, veramente, è tutto apposto! –insisté il rastaro.

-Ok, ragazzi, fra mezz’ora ci viene a prendere il jet privato.. in un’altra mezz’ora saremo a destinazione.. fatevi trovare pronti! –disse Bill chiudendo il telefono

Eleonora guardò incerta Tom, che però le sorrise rassicurante, passandole un braccio attorno alle spalle.


Un’ora dopo..


-AAAAAAAAAAAAAAA!! Eccolaaaaaaaaaaaaa!!!

-Amore, calmati, così attiri l’attenzione.. ci potrebbero riconoscere!! –fece Gustav allarmato rivolgendosi a Roxi

-Ma guarda quant’è bellaaaaa! –fece Roxi indicando la Torre Eiffel, ai piedi della quale ora si trovavano tutti e sei.

-Entriamo? –chiese Georg

-Sì dai..- disse Bill deglutendo

I sei si avviarono, Tom stringeva la mano di Eleonora normalmente, ma aveva l’espressione un po’ tesa, anche se cercava di fare il disinvolto.

Appena entrati, pagarono la tariffa d’ingresso (i ragazzi dovettero letteralmente immobilizzare le ragazze per impedire loro di pagare) e presero l’ascensore (-troppa fatica, le scale! –commentò Georg).

-Che piano? –chiese Gustav pronto per schiacciare un pulsante

-Quello, più alto, ovvio! –rispose Roxi eccitata come una bambina.

Eleonora i gemelli: Tom provava a far finta di niente ma intanto faceva ballare la gamba sinistra, la mano della roscia sempre stretta nella sua; Bill si guardava le unghie perfette, fingendosi disinvolto.

-Ok! –fece Gustav premendo l’ultimo bottone.

Il viaggio in ascensore fu abbastanza lungo. Salirono tanti... tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. piani. Tom variò da appoggiato al muro, in piedi, in piedi facendo ballare la gamba, falso disinvolto, ecc..

Bill invece passò a torturarsi qualche ciocca di capelli battendo nervosamente un piede a terra.

L’ ascensore si fermò poi all’ultimo piano e i sei scesero.

-Cavolo!! Guardate come siamo in alto!! –commentò Roxi che si era già precipitata a sporgersi per guardare in basso.

-Beeeeeello! –fu il commento di Georg e Gustav che, a loro volta stavano osservando il paesaggio.

-Emh.. dai, andiamo.. –fece Tom e stava per raggiungere gli altri, ma Eleonora non si mosse; lui la guardò stupito.

Bill era con gli altri, ma si guardava bene dal girarsi verso il paesaggio.

-Tom, non devi farlo per forza..

-Ma che per forza? Lo faccio volentieri!

-Eeeeeeeeeee!

-Veramente! –e la trascinò dagli altri -anzi fammi vedere quanto è... alto.. –disse l’ultima parola con un filo di voce guardando di sotto.

Eleonora lo prese per un braccio e lo portò dove erano prima mentre gli altri tornarono alla contemplazione (o alla non-contemplazione come nel caso di Bill) del paesaggio.

-Tom.. tutto apposto?? Certo che sei proprio furbo!

-No, sì, tutto apposto..

-Lo vedo.. ‘no, sì’.. –gli accarezzò una guancia, un po’ preoccupata, ma lui le sorrise

-No, veramente, sto bene, solo mi ha fatto un po’ strano.. pensavo fosse, sai.. più bassa

-Sicuro?

-Sì, sì, tranquilla –le prese la mano fra le sue.

La ragazza gli sorrise, appoggiò la testa su una sua spalla e lui l’abbracciò.

Arrivò Bill –Disturbo?

-Eh, insomma.. –rispose il gemello

-Eleonora, ha detto Roxi se vai lì con lei.. c’entra qualcosa una cosa di quando eravate piccole, ma non ho capito bene cosa.. io nel frattempo terrò compagnia a Tom!

-Oh sì, è vero.. ok vado, grazie, Bill –Diede un bacio a stampo al rastaro a ‘mo di saluto per poi raggiungere l’amica.

-Roxi –fece Eleonora

-Oh, eccoti!

-Io e Georg andiamo con gli altri –annunciò Gustav intuendo che quella cosa doveva riguardare solo loro due.

-Eccoci! –fece Roxi guardando il meraviglioso paesaggio

-Già! Ti ricordi quante volte ci siamo sognate di stare quassù??

-Sì! Non mi sembra vero che ci siamo veramente!

-Ti prego non fare il tuo solito urlo..

-No, mi tratterrò.. certo che è bellissimo il panorama!

Stettero qualche minuto a contemplarlo ancora, poi tornarono dai ragazzi.

-Ok, noi siamo a posto! –fece Eleonora soddisfatta

-Bene, adesso che facciamo? –chiese Gustav passando un braccio attorno alla vita di Roxi mentre Tom faceva lo stesso con le spalle di Eleonora

-Be’.. a Parigi ci sono tanti bei negozietti.. –azzardò Roxi

-Perché tu sai parlare il francese? –le chiese scettica Eleonora

-Emh..

-Ci siamo salvatiiii!! –fece Georg attirando l’attenzione di alcuni visitatori

-Ufffffffffffff.. –sbuffò Roxi

-Perché non noleggiamo un DVD in tedesco? Di solito ci sono anche in altre lingue rispetto a quella del Paese.. e poi non c’è da parlare tanto per acquistarlo... –suggerì Eleonora

-Sìììì! –Bill era entusiasta

-Che genere di film noleggiamo? Non quelli sdolcinati che piacciono a voi donne vero? Vi prego! Io e Bill ne abbiamo fin sopra i capelli di coppiette felici! –fece Georg alludendo a Tom e Eleonora e a Gustav e Roxi

-Be’ abituati perché sarà sempre così –rispose Tom

A Eleonora il cuore fece una capriola di felicità... sempre..

-Appunto che almeno nei film potreste risparmiarci..

-Comunque facciamo scegliere le ragazze –disse Bill

-Eh, no! –si impose Roxi -Scegliamo sempre tutto noi, ora tocca un po’ a voi!

Seguirono una serie di battibecchi ma Tom li interruppe chiedendo –Nel frattempo non potremmo, che so.. scendere? Tanto dobbiamo farlo comunque..

-Uh, ci eravamo dimenticati delle Signorine-ho-paura-delle-altezze! –fece Georg

-Signorina, ci sarai tu con quei capelli piastrati lunghi due metri! –replicò Tom mentre il gemello alzava un sopracciglio.

I sei, ridendo, presero l’ascensore, scesero, e uscirono dalla Torre.

-Quello sembra un negozio di noleggio DVD –disse Bill indicando quello che, in effetti, era un negozio noleggio.

-Che genere di film preferite? –chiesero le ragazze

-Ma..

-Niente ma! –interruppe Roxi

-Ora scegliete voi e senza discutere – fece Eleonora

-Ok.. allora vediamo..

I ragazzi si guardarono un attimo poi esclamarono: -HORROR!!!!

Le ragazze ci rimasero un attimo, poi si fecero seguire nel negozio.

-Parlo io! In fondo, un po' di cultura me la sono fatta al telefono con quello dell’albergo.. –fece Roxi fiera.

-Se lo dici tu.. –le rispose Eleonora

-Bonjour! –disse al negoziante

-Bonjour –rispose quello

-Emh.. emh.. eheheh.. je.. je.. un DVD!

-DVD?

-Oui!

Il negoziante capendo che erano stranieri iniziò a parlare in inglese facilitando loro la vita.

Dopo cinque minuti, quando ebbero scelto il DVD dell’horror, li accompagnò in una piccola sala video nel retro, con sì e no dieci posti. Era tutta per loro!

Tom e Bill andarono a trafficare con il lettore DVD e alla fine riuscirono a farlo partire.

Roxi era seduta fra Gustav e Georg, mentre Eleonora fra i due gemelli; Bill e Georg erano vicini e Tom e Gustav tenevano una delle loro braccia sulle spalle delle rispettive ragazze le quali avevano la testa appoggiata sulle loro spalle.

Il film iniziò e non era la solita solfa stile sgozza quello, ammazza quell’altro, trova un cadavere, ecc. No, faceva molta più paura.

A una scena particolarmente paurosa, Eleonora si nascose nella larga felpa di Tom e Roxi, si gettò sul petto di Gustav.

Gustav la prese dolcemente per le spalle e, alzandole il viso, le disse –Tranquilla, ci sono io.. –per poi baciarla. Georg sussurrò un fortunatamente non udibile ‘eh allora sì che sta tranquilla..’ facendo scoppiare a ridere Bill proprio mentre la madre del bambino protagonista veniva uccisa e questo scoppiava in un pianto straziante.

Tuttavia la coppia non smise di baciarsi fino alla fine del film.

Tom invece accarezzò il viso di Eleonora guardandola sorridendo.

-Sta calma, è solo un film.. –glielo disse in italiano per evitare altri commenti di Georg o Bill

-Lo so, ma ho paura lo stesso! –rispose lei nella stessa lingua

Tom allora la strinse forte a sé, sentendo il cuore che batteva forte per lo spavento e non solo.. Le accarezzò i lunghi capelli, lei sistemò meglio la testa fra l’incavo del collo e la spalla del ragazzo, passandogli delicatamente le unghie sul collo. Improvvisamente Tom desiderò trovarsi in un qualsiasi posto che avesse un letto e una porta da chiudere a chiave, solo con lei.. e glielo sussurrò, sempre in italiano, a un orecchio.

La ragazza lo guardò con aria complice, un sorrisetto stampato sulle labbra. Tom le ripassò dolcemente con un dito il contorno di queste ultime poi, prendendola per il mento, le diede un lungo bacio mentre lei tornava a occuparsi del suo collo con le unghie.

-Eleonora.. basta con le unghie, ti prego!

-Ma mi hai appena detto che ti piace..

-Infatti.. troppo.........

-Mmm, ho capito -_____- .. me ne starò buona, buona –e si riappoggiò sulla sua spalla. Tom le diede un bacio sulla testa, poi tornarono a guardare il film, ormai quasi finito.

Bill e Georg uscirono dalla sala mezzi addormentati, Roxi con i capelli completamente in disordine, Gustav con aria soddisfatta e Tom ed Eleonora erano impegnati a sbaciucchiarsi. Pagarono e uscirono dal negozio, poi Bill guardò l’orologio.

-Ragazzi –sbadigliò –è ora.. tra poco arriva il get..

-Ma vi è piaciuto il film? –chiese Roxi vedendo le arie assonnate dei due ragazzi

-Non basta robetta simile a spaventarci! –disse orgoglioso Georg

-Ma sentitelo! –lo prese in giro Tom

-A te basta non trovare più la piastra per andare nel panico! –completò Gustav

-QUELLA sì che è una cosa seria! –e Georg si riavviò i capelli mentre le ragazze ridevano.


Appena saliti a bordo del jet, Roxi che voleva ascoltare un po’ di musica con Gustav, constatò amaramente che il suo mp3 era scarico.

-Oh, cavolo! Eleonora mi potresti prestare il tuo?

-Ma il mio è da un secolo che è impazzito! Dopo dieci secondi cambia canzone da solo.. Sono disperata!

-Oh, già è vero.. steeeeeeeeeeella! ...Bill.. non è che potresti.. non so.. una canzoncina..??

-Mmm.. non lo so ci devo pensare.. poi se non mi resta più voce per il tour.. oh, al diavolo! Ok!! Che vuoi che ti canti??

-Non lo so.. mi piacciono tutte! E se ce le cantassi tutte? Tipregotipregotipregotiprego!!

-Tutte?? ..ma sì!

Così Bill iniziò a cantare.. naturalmente non poté cantarle tutte, il viaggio era troppo corto.

Gustav dava il ritmo a battiti di mani, accompagnato dal battito di piede di Georg, mentre Tom, dove serviva, faceva la seconda voce.

Alla fine di ogni canzone, le ragazze applaudivano ammirate ma, a metà di nach dir kommt nichts, l’aereo atterrò e i sei scesero.

Il macchinone che li venne a prendere, li scaricò davanti all’albergo delle ragazze che presero le valigie, consegnarono la chiave della stanza al responsabile e poi risalirono sulla stessa macchina, diretta all’albergo dei ragazzi.

Siccome c’era ancora tempo per la partenza dell’aereo, Georg e Bill decisero che avrebbero salutato le ragazze dopo, ora sarebbero state un po’ con i rispettivi ragazzi.

Gustav e Roxi, sfruttarono a pieno il tempo rimasto, cosa che fecero anche Tom ed Eleonora

La rossa a un certo punto chiese al rastaro –Tom.. te le posso passare le unghie sul collo?

-Sarebbe un sogno..


**


Mezz’ora dopo, erano tutti nella hall per aspettare l’ennesima macchina diretta all’ennesimo aeroporto per un ennesimo viaggio.. quanto sarebbe durato ancora tutto questo? Per quanto avrebbero retto?

Gustav e Tom tentarono inutilmente di asciugare le numerose lacrime sul volto delle rispettive ragazze quando la solita odiatissima voce annunciò l’arrivo dell’aereo.

-Non piangere, amore.. ci rivedremo.. -sussurrava Gustav all’orecchio di Roxi abbracciandola

Tom invece prese il viso di Eleonora fra le mani e le diede un lungo bacio.

-Questi giorni con te sono stati stupendi, non me li dimenticherò.. –le disse

Lei non riuscì a far altro se non sorridere debolmente fra i singhiozzi per poi abbandonarsi al nuovo abbraccio che le regalò Tom.

Le ragazze abbracciarono a turno Bill, Georg e il ragazzo dell’altra. Diedero un ultimo bacio al proprio, poi salirono le scale per l’aereo.

In cima, Roxi tirò un bacio a Gustav e salutò gli altri con la mano, mentre Eleonora si limitò a sorridere tristemente a tutti e quattro.

Eccole di nuovo, in lacrime su un maledettissimo aereo che le avrebbe riportate in Italia, lontane da Tom e Gustav.. Roxi dopo un po’ si addormentò mentre Eleonora, per tutto il viaggio guardò fuori dal finestrino. Quando si sarebbero rivisti? La loro relazione era destinata a durare?

Solo il tempo poteva dirlo..



RINGRAZIAMENTI:


tesorinely: Grazie per i complimenti! Comunque..niente seguito, mi dispiace! Scriverò altre storie, ma non il seguito di questa..


Grazie anche a chi legge senza commentare!!!!


Baciiiii!! Al prox cap!!!!

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Capitolo 28
*** VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT ***


Eccomi qui con l'ultimo capitolo (sigsig).. ora capirete perché non posso fare un seguito..
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato o anche solo letto questa storia.. vi adoro!!!
A dire il vero ho già scritto un'altra fic.. ma non so se la pubblicherò.. e in compenso ne sto scrivendo una terza!.. ma non pubblico mai prima di aver scritto un bel po' di capitoluzzi..
In sintesi, comunque, sentirete ancora parlare di me!!
Ora vi lascio alla lettura, sperando di non deludervi proprio all'ultimo.. ciau!!!

ps: il titolo vuol dire " davanti a noi il cielo, alle nostre spalle il mondo "


CAPITOLO 28 - VOR UNS DER HIMMEL IM RÜCKEN DIE WELT


6 anni dopo..

-Dov’è Gustav?? DOV’E’ GUSTAVVVVV???????

-Roxi, calmati adesso lo vado a cercare.. Bill, tu resta qui –disse Georg uscendo

-Roxi, calamti.. –le disse il moro

-Mi spieghi come cavolo faccio a calamarmi???

-Già... be’ io non sono mai stato incinto non so cosa si provi..

-E lo credo! Oddio, e se nasce e Gustav non c’è?????

-Roxi, ci sarà, Georg lo è andato a cercare!

-E Eleonora??? Lei ci deve essere, è chiaro! DOV’E?????????

-Sta arrivando, con Tom

In quel momento una ragazza con una lunga chioma castana, senza meches riccia sulle punte e un ragazzo con i rasta biondi e lunghi e un piercing al labbro, entrarono quasi sfondando la porta della stanza d’ospedale

-Roxi!!! –esclamarono i due

-Finalmente!!!

-Ma dov’è Gustav? –chiese il rastaro mentre Eleonora le si avvicinava e le prendeva le mani

-E’ quello che mi chiedo anch’io!! La bambina sta per nascere e lui è chissà dove! Tra poco mi portano in sala parto..

-Oddio, Roxi sono contentissima per te!!! –le disse Eleonora

-Io invece non te lo augurerei mai! Un dolore queste contrazioni!! AAAAAAAAAA!!!

-Ma puoi metterti a urlare anche in un ospedale? –chiese entrando un ragazzo biondo dai capelli corti

-Ma allora sei vivo!

-Scusa, amore, questo ospedale è così grande che mi sono perso..

-E io l’ho salvato! –disse Georg orgoglioso, alle sue spalle

-Signora, è pronta? –chiese un’ infermiera appena entrata a Roxi

-Sì.. andiamo!

E la donna cominciò a spingere il lettino fino alla sala parto; i sei l’avevano seguita ma solo Gustav, che, inoltre, per tutto il tragitto aveva tenuto la mano della moglie, era potuto entrare.

Gli altri quattro si sedettero nella sala d’attesa.

-E’ puntuale.. –commentò Georg

-Cosa? –chiese Bill

-La bambina! Pensate se fosse nata prematura! Matrimonio a monte..

-Mi sembra un po’ raro che uno possa nascere prematuro di 4 mesi! –gli fece notare Eleonora.

In effetti, Gustav e Roxi si erano sposati 4 mesi fa, e non solo per via del parto, ma perché si amavano e ormai non potevano più fare a meno l’uno dell’altra. Questa figlia, era stato un po’ una sorpresa, ma non di certo indesiderata, anzi i due ne erano stati subito felicissimi e avevano subito avviato tutti i preparativi per il matrimonio, invitando mezzo mondo!

L’abito di Roxi, che a larghezza avrebbe potuto competere con le magliette di Tom, era bianco e lungo, con un velo che strusciava a terra. C’erano molti fiori, sempre bianchi messi a rilievo sull’orlo della gonna e sulle spalline. Per l’occasione, si era fatta dei ricci stupendi, tutti biondi, tinta che ancora le durava.

-Come hanno deciso di chiamarla? –chiese Tom

-Agnese.. bel nome vero? –rispose Eleonora mentre gli altri annuivano con la testa.

Dopo un po’, la solita infermiera, annunciò che potevano entrare.

La scena che videro fu stupenda: Roxi teneva fra le braccia una bambina piccolissima e Gustav, seduto al bordo del letto giocherellava con le sue manine minuscole.

-Oddio che bella! –fu il commento di Eleonora appena vide da vicino la bimba

-Le somiglia tantissimo, vero? –chiese Gustav

-Eh, sì, da grande farà la top model –affermò Roxi. I cinque la guardarono terrorizzati

-Era una battuta! –spiegò la bionda facendo tirare sospiri di sollievo ai ragazzi.

Stettero parecchio tempo a contemplare la nuova famigliola, poi l’infermiera annunciò che l’ora del passo era finita e solo Gustav poteva restare.

Gli altri quattro, salutarono e uscirono.

-Bene.. andiamo a casa? –chiese Bill

I ragazzi vivevano in quattro belle casette (Eleonora e Roxi con Tom e Gustav), distanti l’una dall’altra solo pochi metri.

Ogni sera si riunivano a chiacchierare o.. fare musica. I Tokio Hotel, ormai si erano sciolti, non suonavano più: basta viaggi, concerti, stress, fan impazzite.. ora suonavano solo per Eleonora e Roxi le quali a volte s’improvvisavano seconde voci o addirittura soliste! Tom stava insegnando a Eleonora a suonare la chitarra, le faceva fare pratica su una a caso delle 2874584539 che aveva. Le lezioni di Roxi per la batteria di Gustav invece, erano state interrotte inevitabilmente dalla gravidanza.

Tutti e 4 sapevano (anche se Tom lo aveva imparato prima degli altri tre) parlare perfettamente l’italiano.

-Io sì.. sono appena le 20 ma sto morendo di sonno! –annunciò Georg per rispondere alla domanda di Bill –voi?

I due si guardarono –No, facciamo una passeggiata per qua.. –disse Tom

-Ok! A dopo!

-Ciao!

Tom ed Eleonora cominciarono a passeggiare per le vie della città, non faceva freddo, era Maggio. Lui le cingeva le spalle con un braccio mentre lei aveva il suo sulla vita di lui.

-Roxi e Gustav erano proprio contentissimi! –commentò Tom

-Già, è sempre stato il loro sogno..

-Saranno dei genitori modello

-E anche degli sposi perfetti!

-Già.. e noi?

Eleonora lo guardò senza capire

-Sì, cioè.. voglio dire.. noi.. perché non ci sposiamo?

Eleonora trattenne il respiro fermandosi di botto –S-sposarci??

-Sì, sempre che tu voglia.. io non ho mai creduto molto nel matrimonio.. però con te.. mi piacerebbe... –e Tom, rinunciando a cercare di ripetere tutti i paroloni che aveva imparato la sera prima come discorso, s’inginocchiò ai piedi della ragazza, facendole trattenere il respiro un’altra volta

-Tom..

-Eleonora.. mi vuoi sposare? –e le aprì una scatoletta con dentro un anello d’argento, con una pietra viola (il colore preferito di Eleonora, e Tom lo sapeva bene) al centro.

-Oh, mio Dio!

Tom la guardava, in attesa, catturandone ogni piccolo movimento.

La ragazza si poggiò una mano sul petto, come a voler fermare il cuore che batteva all’impazzata –Io.. Sì.. lo voglio

Tom si aprì nel suo più bel sorriso, felice come non mai. Si alzò e infilò l’anello al dito della futura sposa.

-E’ bellissimo.. –commentò Eleonora, alla quale sembrava tutto troppo bello per essere vero

-Sei più bella tu.. –le disse Tom ricevendo un bacio lunghissimo.

Quando si staccarono, si sorrisero un’altra volta, e lei mise un dito sul labbro inferiore del ragazzo, come per esaminarlo prima di baciarlo un’altra volta. Si abbracciarono e baciarono svariate volte, erano troppo contenti.

-Però io l’abito bianco non me lo metto.. troppo tradizionale.. –fece lei

-Ok.. e io voglio una cravatta azzurra.. è il mio colore preferito!

Mezz’ora dopo, decisero di tornare a casa, mano nella mano

-Possiamo passare un attimo da Bill? –le chiese lui, mentre erano quasi davanti a casa loro.

-Ok.. perché??

-Perché.. ci eravamo promessi che quando uno dei due si stesse per sposare, l’altro doveva essere il primo a saperlo, e allora.. sempre che a te vada bene, ovvio

-Sìsì va bene –disse lei sorridendo per l’ennesima volta quel giorno: di lì a poco sposata!

Tom le lasciò la mano per passarle un braccio attorno alle spalle e, insieme, andarono da Bill.

Il moro aprì la porta e trovandosi davanti quei due si stupì un po’ –No, avete sbagliato, la vostra casa, è quella lì a fianco..

-No, no facci entrare.. –gli disse Tom

-Avete finito il sale? ..ok, ok entrate pure.. –e li fece accomodare sul divano arancione (suo colore preferito) del salotto –Allora?

Tom ed Eleonora si tenevano forte per mano e si guardavano sorridenti, per poi tornare a guardare il moro.

Bill alzò un sopracciglio.

-Fratellino.. –cominciò Tom mentre Eleonora sfoggiava un sorriso da orecchio a orecchio –io e Eleonora.. ci sposiamo!

-COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAA???????????? CHE BELLOOOOOO!!! Quando????????

-Non lo sappiamo ancora.. –rispose lei

-Ma perché me lo dite solo adesso???

-Veramente lo abbiamo deciso un’ora fa, più o meno..

-Ah, allora va bene.. WOWWW!!!! Mio fratello si sposa!!! E chi l’avrebbe mai detto???? Ma.. è per qualche marmocchio in vista come per Roxi e Gustav?

-No! –dissero entrambi

-Ah.. però mi piacerebbe tanto essere zio!! –buttò lì Bill

Eleonora non sapeva che dire.. come la pensava Tom in riguardo?

-Be’ forse un domani.. –commentò il rastaro. La ragazza si girò a guardarlo e, in un primo momento, rimase senza parole, poi si riprese

-Guarda che si ingrassa un botto in gravidanza.. ti potrei piacere anche piena di smagliature con tre colli e ottantotto pance??

Tom rise –Amore, tu mi piacerai sempre e comunque..

Eleonora questa volta rimase definitivamente senza parole, seppe solo sorridere scoprendo leggermente i denti. Poi Tom le diede un bacio a stampo

-Ah, fate bene a sposarvi, state proprio bene insieme! ..‘Sposarsi’.. sembra un parolone, eh? -fece Bill

I due sorrisero al moro.

Stettero a chiacchierare fino a mezzanotte passata, ma il sonno cominciava a farsi sentire, così decisero di tornare a casa.

I gemelli si salutarono battendo il pugno e Bill e Eleonora con due baci sulle guance.

Per quanto riguarda Tom e Eleonora, si diedero la buonanotte in un modo un po’ diverso..


Quel giorno era stato stupendo..

Era nata Agnese..

Tom aveva chiesto a Eleonora di sposarla..

E chissà forse due mesi dopo, i due si sarebbero sposati.. lei con un lungo vestito rosato, lui in smoking elegantissimo e cravatta azzurra..

E magari un anno dopo avrebbero avuto una bellissima bimba..


E chi può dirlo??




___THE END______



Vi è piaciuto??? Ditemi di sì anche se non è vero, grazie!!^^
Ci vediamo alla prossima... Vi adoroooooooooooooo!!!!!!
Ciauuuuuuuuuuuuuuu^^

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