She's not afraid

di julia_ange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

 

Ero nella mia camera, una piccola stanza con le pareti blu e il letto di una che ha quattro anni. Io ne ho 17, e in quel letto non dormivo più da tanto tempo. Dormivo per terra, perchè i miei non avevano i soldi per comprarmi cose decenti. Per questo li odiavo. A scuola mi prendevano sempre in giro, e io li ascoltavo, standomene in silenzio. “ La smetteranno, prima o poi” pensavo, “ quando capiranno che non mi interessa”. Ma non accadde. Anzi, continuavano di più. Comunque, quel giorno ero arrabbiata con i miei perchè non avevamo niente da mangiare. Avevo deciso di fare una passeggiata, così uscì senza giubbotto, dato che non ne avevo uno. Mi ritrovai a camminare nel parco, alle 5 del pomeriggio, quando tutto è più buio. Le ombre erano sempre più fitte e io, chiusa nella mia rabbia, non mi accorsi che ero rimasta sola. Aspettai la notte su un albero, poi scesi e tornai a casa.

Quando rincasai, i miei genitori stanno dormendo. Guardo l'orologio e mi stupii che l'ora sia così tarda. Erano le tre del mattino, e decisi di uscire. Avrei dormito su un albero, lo facevo così tante volte che le volte in cui stavo a casa a dormire si potevano contare sulle dita.

 Alle 3:30 sono fuori di casa con un berretto consunto di mio padre e un cappotto di mia madre. Niente cibo, tanto non ce n'era in casa. Uscì dal vicolo in cui si trova casa mia e mi trovai davanti un ragazzo, che penso sia ubriaco, che mi guarda con desiderio. Subito mi montò un odio nel cuore, unita ad una rabbia molto potente,che non so da dove venga. Provò ad allungare una mano e io gli piantai un calcio nella parte bassa dello stinco. Poi scappai. Corsi più veloce che posso, sperando che quel ragazzo non mi insegua. Arrivai di nuovo al parco e mi nascosi dietro ad un albero, mentre ascolto il silenzio del parco. Non sentii nessun rumore, quindi uscii dal mio nascondiglio, cercando di calmarmi e di ricordarmi chi sono. Perchè neanche quello mi ricordavo, nella foga della fuga. Guardai la luna, poi il mio orologio. Erano passate 3 ore dalla mia fuga e mio padre si sarebbe svegliato a momenti. Per la prima volta da quando ero uscita di casa, fui presa dalla paura. Mi arrampicai su quell'albero che mi aveva fatto da nascondiglio e trovai un ramo abbastanza robusto per farmi da letto. Mi misi il cappotto come coperta e mi addormentai.

Sognai quel ragazzo, quello ubriaco e mi accorsi che me lo ricordavo perfettamente, anche se non lo avevo guardato sul serio. Aveva i capelli ricci, di un colore come il mio, solo più scuro, e gli occhi verdi come la speranza.... l'avrei anche considerato carino, o meglio, figo, se non ci avesse provato con me.

Mi svegliai con il fiatone, la fine di quel sogno me la ricordavo molto bene: quel ragazzo che tentava di uccidermi. Ditemi pazzoide, ma mi sono spaventata. Scesi dall'albero e mi avvicinai al laghetto dell'incontro, bevvi e mi incamminai verso la mia scuola. Era una fortuna che a scuola avevamo gli armadietti, così avevo tutto a portata di mano. Non avevo fatto i compiti, ma chissene, non li facevo mai, sapevo come non farmi beccare.

Arrivata davanti alla scuola mi bloccai. “Oddio” pensai. Davanti a me c'era quel figo che avevo gambizzato la sera prima! Era insieme ai soliti puttanieri della classe ( già, sono proprio sfortunata). Quei due ci avevano provato anche con me... ma col cazzo che mi faccio abbindolare! Infatti tutti e due si erano ritrovati castrati in meno di due giorni. Mi incamminai verso l'ingresso, cercando di ignorarli, ma non funzionò.

-Ehi, Smile! - mi chiamò uno di loro, penso che si chiamasse Louis.

-Cazzo vuoi, Tomlinson!- risposi, non volevo perdere tempo.

-Hai mangiato pane e gentilezza stamattina?-

-Va a farti fottere!- ero molto calma quella mattina! Ricominciai ad incamminarmi, ma lui mi bloccò ad un polso.

-Cos'è sta fretta? Ti volevo presentare un mio amico!- e mi portò davanti al riccio. - Lui è Harry

-Piacere- dissi, sorridendo, ovviamente un sorriso falso. - bene, ora posso andare, ho lezione.-

-E dove sarebbero i libri?- chiese Harry. Non se li poteva fare i cazzi suoi!

-Nell'armadietto- risposi tranquillamente.- ora, se mi scusate, vado a prenderli e ci si vede in classe.-

Mi staccai dalla presa di Tomlinson e corsi verso il mio armadietto. Per strada incontrai Lucy, la mia vicina di armadietto e chiacchierammo del più e del meno. Lei è la mia unica amica qui dentro. Sapeva tutto di me e certe volte, quando non c'era cibo a casa mia, lei mi invitava a stare da lei per qualche giorno. Solo che non eravamo nella stessa classe. Io ero da sola in classe, senza compagno di banco, e mi piaceva, rimanevo da sola a pensare.

Quando arrivai alla porta della mia classe, pensai a una cosa: “ ma se quell'Harry è amico di Tomlinson, andrà in classe con lui,no?” Mi diedi una manata sulla fronte. “ Cazzo!” Addio momenti di solitudine!



Angolo Autrice:
Ciao! Allora... questa è la mia prima FF e ho paura che non vi piaccia.....
Comunque, se non vi piace, per favore, ditemelo che la cambio!
Spero di aggiornare al più presto, il tempo di scoprire che la FF vi piace!
Bye Juljia!


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

Come volevasi dimostrare, appena la prof. arrivò, Harry era accanto a lei e quella megera annunciò che da quel giorno avremmo avuto un nuovo compagno di classe, yuppi! Si, come no....

Tutte le troiette della classe (tutte le ragazze tranne me) si esibirono in finti svenimenti vedendo Harry. Io alzai gli occhi al cielo. Non mi piacevano i puttanieri e, visto il comportamento di Harry quella stessa notte, non mi fidavo. Okkei, era ubriaco, ma chissene! Ci aveva provato e a me bastava.

Intanto la prof. continuava a parlare, dicendo quanto era bella la scuola, e tutte le cazzate che una prof. può dire. Poi, all'improvviso, disse: -Ora vai a prendere posto, caro. Mi dispiace ma non ci sono posti disponibili tranne quello vicino alla signorina Smile.-

-Ok- rispose. E si venne a sedere accanto a me.

-Ciao- gli dissi, e lui mi rispose con un cenno. Per il resto della lezione non parlammo. Io disegnavo i soliti schizzi sul foglio e lui, non credevo ai miei occhi, era attento alla lezione!

Io non sono una secchiona, faccio ciò che devo per poter uscire da questa scuola e andarmene da casa mia. Ma un maschio che fa il secchione, così figo, non è normale!

Quando la campanella suonò, mi alzai di colpo per cambiare i libri al mio armadietto e corsi via. Arrivata all'armadietto, vidi che Lucy era là. “Una cosa positiva oggi” pensai.

-Grazie a tutti gli Dei della Terra e del Cielo!- esclamai vedendola.

-Cosa c'è di così shockante da farti venire a parlare?- mi chiese. Io risi, guardandola.

Lucy era davvero una bella ragazza. Occhi color cielo, capelli biondi (so per esperienza che sono naturali) che le arrivano al fondo schiena, pelle abbronzata e corpo di una modella. Il contrario di me, a parer mio. Occhi color dell'oro, che diventano rossi quando mi arrabbio, praticamente sempre, capelli castani con ciocche bionde che arrivano a metà schiena, curve al posto giusto con l'altezza di uno gnomo. Okkei, ero alta 1,60 scarso, ma i tacchi fanno miracoli!

Comunque, guardai Lucy con occhi da cucciolo e le chiesi: -Oggi posso venire da te? Non ho voglia di vedere i miei.

-Ma certo che puoi! Ma perchè non vuoi vedere i tuoi?- chiese.

-Ieri sono uscita alle 3 e non sono tornata.... Non voglio affrontare mio papà quando è già incazzato per via del cibo. E poi ho delle notizie da darti!- conclusi guardandola affettuosamente.

-In che senso notizie?- quasi urlò.

-Ti dico tutto oggi pomeriggio a casa tua.- risposi misteriosamente. -Ora devo andare, è già troppo tempo che sto qui.- la abbracciai e tornai in classe, per le due ore di Inglese.

Mi sedetti di fianco a Harry, che mi guardò strano.

-Beh, che hai? Vuoi un autografo?- gli chiesi.

-No, volevo solo vedere se i tuoi occhi cambiano davvero colore- rispose.

Io rimasi a bocca aperta. Cazzo!

-Ma certo che cambiano colore! Dipendono dall'umore.- gli risposi scazzata.

-ok,ok, ma calmati!- mi guardò con timore.

-Cos'è, hai paura che una ragazza ti faccia la bua?- chiesi, schernendolo.

-No, ma il prof. ci beccherà se ti metti ad urlare nel bel mezzo della lezio....

-Styles, Smile interrogati!- ci richiamò il prof.

-Come non detto- borbottò Harry.

Io mi incamminai a peso morto verso la cattedra.

 

La campanella suonò la pausa pranzo e io scappai come al solito. Avevo una fame da lupi! Per l'interrogazione avevo rimediato un sette regalato. Quasi mi scontrai con Lucy quando arrivai all'armadietto.

-Hey, attenta!- mi disse lei.

-Scusa,scusa! E' che ho fame!- risposi mentre per la fretta sbagliavo due volte la combinazione dell'armadietto. - Cazzo!- imprecai.

-Da qui, faccio io.- mi disse una voce conosciuta. Mi girai e mi trovai davanti Harry.

-E tu che ci fai qui?- gli chiesi, mentre gli passavo il lucchetto e gli dicevo la combinazione.

-Il mio armadietto è quello a destra del tuo- mi rispose, aprendo (finalmente) il mio armadietto.

Subito ficcai i libri e l'astuccio in quel rettangolo di metallo, poi lo salutai velocemente e tirai Lucy fino alla mensa.

-Che fame!- dissi per la centesima volta in un'ora mentre prendevo doppia razione di tutto.

Non le diedi nemmeno il tempo di prendere il suo cibo, tanto avrebbe scroccato da me. Quando ci sedemmo le diedi una porzione di pasta e, mentre io mi abbuffavo, lei mi chiese chi era Harry.

-Il mio nuovo compagno di banco- risposi semplicemente.

-CHE COSA?!- urlò lei.

-ehi,ehi abbassa la voce, che se mi sente ti faccio la cazziata.- la intimai.

-Si, ma come può un figo del genere essere il tuo compagno di banco? Non eri da sola in classe?-

-Si,ero da sola. Fino a quando quel “figo” è arrivato a scuola stamattina e lo hanno messo in classe e in banco con me. Solo che lo conoscevo già. Con mia grande sfortuna.

-Perchè?

-Ieri notte, quando sono uscita, l'ho incontrato per strada ubriaco, lui ci ha provato e si è beccato un calcio nello stinco.

-Vai così ragazza!- esclamò quella pazza di Lucy.

-Poi, stamattina, Tomlinson me lo ha presentato.

-Cosacosacosa? E tu che ci facevi con Tomlinson?- si, lo so, a volte può sembrare sclerata, ma non illudetevi, non sembra, lei lo è.

-Mi ha agguantato il polso stamattina al cancello.- mi giustificai.

-Sicura?- disse Lucy maliziosa.

-Sicura, Lu! E se non ci credi,...- mi bloccai, sapendo che se le avessi chiesto di chiederlo a lui, lui le avrebbe detto che mi aveva portato a letto. E ciò non era per niente vero.

-Se non ci credo...?- chiese lei.

-Beh, devi crederci e basta!- sbottai. Lei scoppiò a ridere, contagiando anche me.

-Ehi, ragazze, posso sedermi con voi?- una voce roca raggiunse le mi orecchie, costringendomi a smettere di ridere.

-Ma certo Harry- rispose prontamente la mia amica. Se le occhiate potessero uccidere!

-Di cosa stavate parlando, voi due?- chiese Harry sedendosi.

-Di come si trova con te come compagno di banco!- rispose Lucy, beccandosi un'altra occhiataccia da parte mia.

-Bene, e come ti trovi con me come vicino?- mi chiese Harry, girandosi a guardarmi.

-Di merda è una risposta?- lui scoppiò a ridere.

-Perchè,scusa?-

-Tranquillo- lo tranquillizzò Lucy- è che lei è refrattaria ai ragazzi.....

-E perchè mai? Sei così carina!- mi disse Harry. Io arrossii. “ Cazzo, contegno, Nikki!” mi dissi.

-Molto divertente,Styles- ribattei.

All'improvviso la sua espressione cambiò da giocosa a seria. Guardava un punto dietro di me, così mi dovetti girare per capire il perchè del suo cambio d'umore. “Oh, cazzo!”



Angolo Mio
Ciao! Scusate per il ritardo! 
Cmq, vi piace la storia? 
Se vi piace allora RECENSITE, please!
Bene, ho detto tutto 
Bye da Juljia! :)

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 2

Tomlinson e l'altro puttaniere della classe, Malik, stavano venendo verso il nostro tavolo.

-Ciao ragazzi!- esordì Tomlinson.

-Ciao....- risposi al saluto meravigliandomi di me stessa.

-COSA? Nikki Smile risponde al mio saluto?! Cosa ti è successo?- disse Tomlinson in uno stato di apparente panico -stop! Riavvolgi! Rivoglio la vecchia Nikki!- sbottò all'improvviso.

-Bene... non ritornerà, quindi puoi metterti comodo e aspettare il tram!- ribattei.

-Bentornata Nikki!- rise e mi abbracciò. Io mi scansai, ma lui mi strinse forte. Allora lo minacciai:

-Louis Tomlinson togli le tue odiose manacce dal mio corpo oppure ti castro un'altra volta!

Lui mi mollò subito. Harry scoppiò a ridere.

-Cazzo ridi?- gli chiese Louis, serio.

-Perchè...ahah..ti sei staccato....come se lei avesse la lebbra! Ahahah- tentò di rispondere Harry, cosa che riuscì solo dopo che ebbe contagiato tutti con la sua risata. Era uno strano ragazzo, devo ammetterlo.

-Beh, non so se tu hai provato i suoi calci nelle palle, ma non te lo auguro.... - esclamò Louis.

-Perchè? Tu li hai provati?- gli chiese Harry con un sorrisetto sulle labbra.

-Se ci fate sedere ti raccontiamo.... possiamo, Nikki?- come facevo a non dirgli si?! Aveva quell'espressione da cucciolo!

-Basta che non ci provi né con me né con Lucy,ok?-

-Giuro-

Gli feci spazio nella panca del tavolo da picnic che costituiscono la mensa e, come avevo preannunciato, provò a toccarmi il sedere senza farsi vedere.

-Le vecchie abitudini tardano a scomparire, vero Tomlinson?- chiesi innocentemente. Lui capì e tolse la mano dal mio caro fondo schiena.

-Allora, come ti sei beccato quel calcio nelle palle, Tommo?- chiese Harry.

-E' una storia lunga....- cercava di svicolare, lo stronzo!

-Lascia parlare me... In poche parole, Harry, lui ci ha provato e dopo nemmeno due giorni si è trovato quelle parti doloranti! E la stessa cosa è accaduta all'altro, né Malik?- spiegai.

Lui mi guardò come se gli facesse ancora male.

-Non mi piace essere rifiutato e lo sai.

-Appunto per questo ti ho rifiutato con un colpo secco.- risposi fredda.

La conversazione finì lì. E finì anche il pranzo. La campanella suonò e quei tre, insieme alla sottoscritta, scapparono alla loro classe. Io salutai Lucy e le promisi di aspettarla all'uscita.

Nelle successive due ore pensai che quei due (Louis e Malik) non erano tanto male, quando non facevano gli stronzi. All'ultima ora Harry mi passò un biglietto. C'era scritto: “oggi sei libera?”

Lo guardai strano, poi, velocemente, scrissi una risposta : “devo andare da Lucy, perchè?” e glielo rimandai. Non mi guardò neanche, scrisse subito. “ volevo sapere se ti andava di uscire con me”.

“ è uno scherzo?” gli scrissi.

“ no”rispose. Poi, senza aspettare la mia risposta, riprese il biglietto e scrisse: “dammi il tuo numero che ti chiamo”. Io lo guardai confusa. Da una semplice serie di numeri potevamo diventare amici. Allora presi il foglietto e gli scrissi il mio numero aggiungendo di scrivermi il suo. Cosa che fece con molto entusiasmo.

Senza farmi vedere presi il cellulare e salvai il suo numero in rubrica. Poi, ripreso il bigliettino, gli scrissi: “magari domani, no?” e lui riscrisse : “certo! ti chiamo io!”

Detto questo finimmo la “conversazione”. Poi suonò l'ultima campanella.

 

HARRY'S POV

Era già fatta. Quei due avrebbero capito chi era il capo. Quella mattina mi avevano afferrato e mi avevano proposto una scommessa.

-Vediamo se riesci a farti la Smile! Non è riuscito nessuno!- mi disse Tommo appena varcai il cancello.

-E chi è la Smile?- chiesi.

-Ho capito.- Louis mi guardò con apprensione -probabilmente sarà la tua nuova compagna di banco-

-E perchè? Non mi posso sedere vicino a voi?- chiesi.

-Non ci sono più posti liberi... tranne quello vicino a lei- mi rispose con un sorriso triste Zayn.

-Ah.- Ero preoccupato. Odiavo stare in banco con una ragazza! Erano troppo... femminili! Sempre a parlare di moda e ragazzi....l'unica cosa che mi piaceva di loro era che sono sempre disponibili dopo un po' di bicchieri. Non speravo più di andare in banco con una ragazza che non parla e che non ti fa beccare. E ora avrei dovuto studiare ogni giorno, perchè mi avrebbe fatto beccare alla prima occasione che avrebbe avuto di parlare con me.

-Okkei ragazzi, accetto la scommessa, non passerà più di un mese e sarà mia! Voi vedete di trovare il premio.- Accettai, colto da un'improvvisa curiosità. Chi mai poteva essere quella ragazza per resistere alle avences di due dei ragazzi più fighi del mondo?

-Se vuoi sapere chi è, te la faccio conoscere!- esclamò Tommo di colpo.

Io non feci in tempo a rispondere, che lui stava già chiamando una ragazza senza zaino e malandata, carina, ma non era valorizzata in quei vecchi vestiti che portava.

-Ehi, Smile! - la chiamò Louis.

-Cazzo vuoi, Tomlinson!- rispose.

-Hai mangiato pane e gentilezza stamattina?-

-Va a farti fottere!- era davvero aggressiva! Ricominciò ad incamminarsi, ma Louis le bloccò un polso.

-Cos'è sta fretta? Ti volevo presentare un mio amico!- e la portò davanti a me. - Lui è Harry.

-Piacere- disse, sorridendo. - bene, ora posso andare, ho lezione.-

-E dove sarebbero i libri?- chiesi. Ero curioso di sapere se quella ragazza era la solita troietta, ma a me sembrava una poveretta.

-Nell'armadietto- rispose tranquillamente.- ora, se mi scusate, vado a prenderli e ci si vede in classe.-

E se ne andò. Mi aveva lasciato a bocca aperta.

-Bella, eh?- Tommo mi riscosse dalla trance.

-Cazzo, si.- risposi.

-E' una di quelle che non si fanno abbindolare, sai?- probabilmente Zayn era stato rifiutato da lei e ancora non se ne capacitava.

-Ve l'ho detto, come minimo un mese e sarà mia.- Si lo so, mi sopravvaluto, ma ci sapevo fare con le ragazze.


Spazio Mio:
Ecco a voi il 3° capitolo! 
Lo so, fa pena, ma dovevo far vedere le emozioni di Harry quando ha conosciuto Nikki.
Comunque, voglio ringraziare tutte quelle che hanno recensito e che hanno messo la storia in preferite/ricordate/preferite,
GRAZIE MILLE!
Okay, ora vi lascio, ho già rotto abbastanza. 
Bye, Juljia

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Qualche ora dopo avevo già cambiato idea su quella ragazza. Per fortuna non parlava molto, anzi, stava in silenzio e disegnava. Io, invece, provai a stare attento, magari mi avrebbe notato. Lei mi guardò strana, forse stava pensando che ero un deficiente.

Per iniziare una conversazione, ho dovuto trovare un pretesto stupido, il colore degli occhi. Ma lei mi rispose fredda. (S)fortunatamente li prof. ci interruppe, così mi guadagnai un bell'8 il primo giorno.

Quando la campanella suonò, Nikki si alzò di colpo e scappò via. Io, invece, me la presi con più calma, facendomi raggiungere da Louis e Zayn,

-Simpatica la ragazza?- Domandò retoricamente Lou.

-Come una spina nel culo- risposi.

Li salutai e andai al mio armadietto. Guarda caso, di fianco a quello di Nikki. “Che coincidenza” pensai. La vidi parlare (urlare) con una bionda, con un fisico da modella. Forse ci farò un pensierino, quando la storia della scommessa sarà finita. Perchè durante la durata di una scommessa non puoi farti altre ragazze al di fuori di quella su cui si basa la scommessa. E' una sfortuna, lo so.

Aiutai Nikki ad aprire l'armadietto, così seppi la combinazione. La seguii in mensa e mi ci sedetti accanto. Volevo vedere la sua faccia. Dopo poco si aggiunsero Louis e Zayn. Li fulminai con lo sguardo. Dovevano lasciarmi da solo con lei!

Il pranzo finì e avevo capito due cose di lei: che non sopportava i ragazzi e che tutti i ragazzi che ci hanno provato con lei sono finiti male.

Ma a fine giornata ho ottenuto qualcosa: il suo numero di cellulare!

Ci metterò prima del previsto ad averla.

 

NIKKI'S POV

Il giorno dopo mi svegliai in un letto. Ero a casa di Lucy. Il giorno prima era finito tra risate e divertimento.

-Lu, mi presti i vestiti?!- le urlai nell'orecchio. Lei era ancora addormentata, così mi tirò uno scappellotto a vuoto.

-Armadio a destra- rispose sbadigliando mentre si metteva a sedere.

-Logico.

Dormivo così tante volte a casa di Lucy che il suo secondo armadio (e quello che conteneva) ormai era diventato mio. La camera (o meglio dire, l'appartamento) di Lucy era divisa in tre: la parte con il letto, poi passavi una porta e c'erano gli armadi, altra porta e trovavi la scrivania e la libreria. Infine, vicino al letto, c'era un'altra porta che conduceva al bagno (più grande di camera mia). Lei era di famiglia benestante, non come la mia.

Mi diressi verso l'armadio, lo aprì e presi qualche maglietta a caso, le portai a Lucy e, dato che erano solo le 7:00, le chiesi di aiutarmi a capire quale mi stava meglio.

Alla fine optai per una maglietta rosa salmone e dei jeans strappati, con lo zaino di jeans e le scarpe nere (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=75115645&.locale=it).

Aspettai anche Lucy, che invece scelse una canotta con il teschio, coperta da una camicia nera, con pantaloncini di jeans e stivaletti (http://www.polyvore.com/lucys_school/set?id=75115901).

Appena fummo pronte, scendemmo a fare colazione.

-Muoviti, che è tardi!- mi urlò Lucy alle 7:55.

-Ma fammi almeno ingoiare!

-Non puoi! Mancano solo 10 minuti alla campanella e noi siamo ancora a casa!- detto questo, prese le chiavi della sua macchina, logicamente nera, e mi spinse dentro di essa.

Arrivammo a scuola in ritardo, c'era traffico.

Quando entrai in classe, urlando alla prof. un “mi scusi la macchina non partiva” Styles mi guardò a bocca aperta.

-Chiudi quella bocca che ci entrano le mosche- gli dissi sedendocisi accanto.

-Che fine ha fatto la ragazza di ieri?- mi chiese lui di rimando.

-E' andata a dormire dalla sua amica e ne ha approfittato.

-Ah.

La conversazione finì lì. La lezione passò come al solito, a disegnare. Ma ogni tanto percepivo le occhiate di Harry e degli altri due, che mi spingevano a credere al fatto che erano dei puttanieri senza scampo.

Quando la campanella suonò la pausa pranzo, mi precipitai da Lucy, ma Harry mi bloccò il polso.

-Perchè non hai risposto ai messaggi?- mi chiese.

-Sinceramente non guardo il cellulare da ieri pomeriggio.

E mi liberai il polso. Andando verso l'armadietto presi il cellulare e controllai. In effetti c'era un messaggio:

Da: Harry:

“Ti va se stasera ti porto fuori? xoxo”

 

Non gli risposi neanche, tanto tra poco l'avrei rivisto. Agguantai Lucy per il braccio e la trascinai in mensa, fino a quando non la spinsi sulla sedia del nostro tavolo. Poi corsi a prendere da mangiare, per lei e per me. Ovviamente quando tornai c'era anche Harry al tavolo.

-Affamata?- mi chiese.

-Molto.

-Lo hai letto il messaggio?

Io gli feci segno di continuare la conversazione dopo a lezione, non volevo che Lucy lo sapesse prima che glielo dicessi io. Fortunatamente lui capì e smise di parlarne. Mi sedetti e cominciai a mangiare. Fortunatamente il pranzo finì senza altre allusioni al messaggio.

 

Quando tornai al mio banco, però, Harry mi bloccò per un polso.

-Allora?- mi chiese.

-Ti aspetto davanti a casa mia alle 18:00, ok?- dissi io. Gli occhi gli si illuminarono.

-Ok... ma dov'è casa tua?

-L'indirizzo è questo- glielo scrissi su un foglietto e lo misi nel suo astuccio, dopodiché mi persi nei miei pensieri.


Angolo Mio:
Ciao a tutte! 
Ecco a voi il 4° capitolo... che dire? 
A parte il fatto che l'ho scritto di fretta, a scuola (logicamente su un quaderno e poi l'ho battuto a computer)
non mi convince molto.
Vabbè, deve piacere a voi e spero che non mi lincerete :)
Ora me ne vado, vi ho già scassato troppo. Prima di finire, però, ringrazio tutte quelle che hanno recensito e messo tra le preferite/ricordate/preferite la mia storia.
VI AMO!
Bye Juljia!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Quando tornai a casa ad aspettarmi c'era una brutta sorpresa. I miei genitori non erano arrabbiati per il fatto che due notti fa sono uscita senza avvisare, anzi, mi abbracciarono come non avevano mai fatto. Sembrava fosse l'ultima volta che mi avrebbero visto. Quando si staccarono, gli chiesi cosa era successo. Mia madre mi guardò con le lacrime agli occhi.

-E' venuta l'assistente sociale- disse poi. Io rimasi a bocca aperta. Un assistente sociale non porta mai buone notizie. Le feci segno di continuare.

-Visto che non riusciamo a mandare avanti la famiglia, hanno deciso di affidarti ad un'altra famiglia...- si bloccò, le lacrime cominciavano a fare la loro comparsa.

-E che famiglia è?- chiesi, con il tono da dura, in modo che i miei non notassero che mi stavo per mettere a piangere.

-La famiglia Styles.- mi rispose mio padre. Un'altra famiglia no, eh? Tipo quella di Lucy?

Avrei avuto Harry per fratello!

-Ma terrò il mio cognome?- chiesi, con un peso nello stomaco.

-Certo, cara. E' una cosa provvisoria, fino a quando non ci rimetteremo in sesto.

-Ah.

 

HARRY'S POV

-Ciao mamma- dissi entrando in casa.

-Harry- disse lei abbracciandomi- devo dirti una cosa.

-Cosa?- chiesi con voce tremolante.

Lei mi trascinò verso il divano. Ero leggermente preoccupato. E se avessimo cambiato casa un'altra volta? Forse era successo qualcosa a Gemma.

Mamma prese fiato e disse:- ci hanno affidato una ragazza, ha la tua età.

-E chi è?

-Nicole Smile- disse lei con un sorriso. Il mio cuore perse un battito.

-La devo considerare mia sorella?- chiesi preoccupato. Questo avrebbe mandato tutto a monte! Non puoi scoparti tua sorella!

-No, stai tranquillo. Lei sarà come un ospite e terrà il suo cognome. Comunque è una cosa provvisoria.

Ero molto più tranquillo.

-Quando verrà a stare da noi?- chiesi con nonchalance.

-Forse domani.

-Stasera va bene?

-Perchè? Sei ansioso di conoscerla?- mi guardò con sguardo divertito, come se leggesse dentro l'anima.

-No, la conosco già, è la mia compagna di banco- lei rimase a bocca aperta – è che stasera ho un appuntamento con lei.

Mia mamma sgranò gli occhi. Poi si rilassò, sorridendomi.

-Quanto starete fuori?- chiese alla fine di una lunga pausa.

-Un paio di orette- risposi – se vuoi posso dirle di preparare le valigie, così la porto qua.

-Penso che sia un'ottima idea. Di certo a quest'ora i suoi genitori gliel'hanno detto.

-Okay.

Presi il cellulare e notai un messaggio. Lo aprii.

Da : Nikki:

“Dimmi che è uno scherzo. Non verrò a stare da te, vero?”

 

Sorrisi. Poi le risposi.

A:Nikki:

“Non ci credevo neanche io. Prepara le valigie, ti passo a prendere tra poco. xoxo”

 

-Mamma, io esco!- urlai.

-Non tornare tardi!- mi disse di rimando.

Non le risposi neanche, tanto me lo diceva sempre e io tornavo sempre a mezzanotte/l'una. Mi presi un po' di calma, tanto erano appena le cinque. Andai da Louis e gli raccontai tutto ciò che era successo. Lui mi guardò stranito, poi si riscosse e mi scrollò per le spalle :-Ma ti rendi conto del culo che hai?!- mi urlò.


ANGOLO MIO:
Ma ciao belle! Eccovi il 5° capitolo!
Scommetto che non ve lo aspettavate che Nikki andasse a vivere da Harry, vero?
Comunque, per avere il capitolo dell'uscita dovrete aspettare domani!
Ringrazio tutte le ragazze che leggono e mettono tra preferite/ricordate/preferite la storia, 


ma sopratutto un GRAZIE a Kalika ColeiCheDistrugge e a sharondirectioner, che recensiscono sempre.

Per finire,(e smettere di rompervi) vi lascio con i link delle foto di come immagino Lucy e Nikki (ancora non ho capito come si mettono le foto), solo che non saranno perfettamente uguali,ok?

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://static.fanpage.it/gossipfanpage/wp-content/uploads/2012/08/Perrie-Edwards-crede-a-Zayn-nonostante-il-video-del-tradimento-300x225.jpg&imgrefurl=http://gossip.fanpage.it/perrie-edwards-crede-a-zayn-nonostante-il-video-del-tradimento/&h=225&w=300&sz=21&tbnid=D8TzLaoptY_iTM:&tbnh=99&tbnw=132&zoom=1&usg=__UVJxcFn8MS-PmFxjaGZzWQ-Njoc=&docid=OnSb0DM_cobhHM&hl=it&sa=X&ei=J39AUfaoNISTOKXvgfAF&sqi=2&ved=0CDoQ9QEwAw&dur=336
Questa è Lucy (so che è Perrie della Little Mix, ma è quella che si avvicina di più)
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.contactmusic.com/pics/le/itv_7_041111/x-factor-finalist-jesy-nelson-of-little_3592505.jpg&imgrefurl=http://www.contactmusic.com/photo/x-factor-finalist-jesy-nelson-of-little-mix-at-the-itv-studios-london_3592505&h=618&w=500&sz=59&tbnid=9g-Unv0ZDG2S5M:&tbnh=90&tbnw=73&zoom=1&usg=__JpEfdoPtkzjM__lFf6mFwue_Gsg=&docid=7XcFWbJH2UqCIM&hl=it&sa=X&ei=4YBAUZycKKeM4gSZ_YC4DQ&ved=0CDEQ9QEwAA&dur=2901
Nikki ;)(Stessa cosa di prima.... :) Solo che lei non mi convince molto, ma è quella che ci assomiglia di più)

BYE Juljia!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6

NIKKI'S POV

Dopo essermi calmata per la rivelazione ed aver mandato ad Harry un messaggio per chiedere conferma, preparai una borsa con dentro libri, quei pochi vestiti che avevo e la mia meraviglia:il mio flauto traverso. Me lo avevano regalato i miei genitori quando ero piccola e stavamo bene economicamente. E' stato l'ultimo regalo che mi avevano fatto. Io, durante le ore buca, mi mettevo in sala musica e suonavo, perchè mi aiutava a rilassarmi. Non l'avevo mai detto a nessuno, neanche a Lucy, che suonavo, e nemmeno la mia nuova famiglia lo avrebbe saputo. Dopo aver messo la borsa nell'ingresso, andai dai miei genitori e li abbracciai come quando ero piccola, stretti stretti. Poi, senza una parola, mi voltai, presi la borsa e andai da Lucy. Era ora che sapesse tutto di me.

 

Mi aprì Kayla, la mamma di Lucy.

-C'è Lucy?- chiesi, - lo so che non ho avvertito, ma ho bisogno di parlarle.

-Certo che c'è, Nicole- mi rispose cordialmente. -E' di sopra. Entra e te la chiamo.

-Grazie Kayla.

Mi sedetti sul divano, mentre Kayla andava a chiamare Lucy. Mi ritrovai a pensare se la mamma di Harry mi avrebbe fatto tornare qui. Magari è una che ha il coprifuoco. Sperai di no. Mi sarebbe mancato il dormire sugli alberi. Poi ricordai. Quella notte, quando ho incontrato Harry, erano le tre di notte. Quindi potevo uscire la sera! Sorrisi. Ad un certo punto non vedo più niente. Nel turbinio dei miei pensieri non mi ero accorta che era arrivata Lucy.

-Lu! Mi soffochi!- urlai, nel tentativo di togliermela di dosso. Dopo un po' si staccò.

-Ciao, Nikki! Anch'io sono molto felice di vederti!- disse ironicamente. - Di cosa mi dovevi parlare? Come mai hai il borsone?-

-Andiamo di sopra- dissi, poi la trascinai nel suo appartamento. La buttai di peso sul letto e mi sedetti accanto a lei.

-E' successa una cosa...- cominciai. Lei si riscosse. -Cosa?

Le raccontai tutto. Del flauto, dell'affidamento, dell'appuntamento che avrei avuto tra poco più di mezz'ora. Quando finii, Lucy non credeva alle mie parole.

-Quindi... mi aiuti a trovare qualcosa da mettermi?!- la supplicai, con le lacrime agli occhi. Lei mi guardò, poi guardò l'armadio, di nuovo me e poi il bagno. Io iniziai a preoccuparmi, non sopportavo quando mi guardava in quel modo, significava che se accettava di aiutarmi io dovevo accettare che lei mi facesse di tutto. Alla fine mi riguardò e disse: -Ok.

Ed io avevo firmato la mia condanna.

 

Dopo mezz'oretta, dopo aver avvisato Harry di venirmi a prendere a casa di Lucy (logicamente gli avevo scritto anche l'indirizzo), ero pronta. Lucy aveva fatto del suo meglio: avevo un vestito con una spalla sola, di colore nero fino alla vita, poi da un lato scendeva fino alla caviglia, l'altro invece si fermava al ginocchio; un paio di scarpe con il tacco e una borsetta pucciosa a forma di cuore. Infine il trucco e i capelli acconciati in una coda di cavallo, però molto elegante (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=75312856&.locale=it).

La guardai con gratitudine.

-Cazzo, Lu, sai che sai fare miracoli?- le dissi, alludendo alla mia figura nello specchio.

-Lo so, Nikki, ma non mi ringraziare. L'unica cosa che puoi fare per ringraziarmi è divertirti stasera.

La abbracciai di slancio. Lei mi sarà sempre vicina, lo so. Mentre siamo abbracciate, suona il campanello.

-Sono già le sei?!?- urlai, in preda al panico. Lo so che è strano, ma non esco molto, e sopratutto non con dei ragazzi che presto diventeranno la tua famiglia.

Lucy mi abbracciò di nuovo.

-Stai tranquilla, ce la farai.- mi disse. Le diedi un bacio sulla guancia e scesi. Abbracciai anche Kayla e la ringraziai della sua ospitalità in quei mesi.

-Lo sai che puoi sempre tornare, vero?- mi disse.

-Dipende se mi lasceranno uscire.- risposi.

-Comunque sia, sarai sempre la benvenuta in casa nostra.

-Grazie.

Andai ad aprire la porta. Harry mi aspettava appoggiato alla ringhiera degli scalini che portavano alla casa di Lucy. Appena mi vide, sgranò gli occhi.

-Ciao.- dissi. Lui mi prese per mano e mi diede un bacio sulla guancia.

-Ciao.- disse poi. Mi accompagnò alla sua macchina, ma cos'è? Son tutti fissati con il nero?!? Di fatto, la sua era una spider nera decappottabile. Rimasi a bocca aperta davanti a quello splendore. Era la macchina dei miei sogni!

-Oh, cazzo.

-Tutto ok, Nikki?- mi chiese Harry preoccupato. Io mi riscossi e risposi:

-Tutto ok,tranquillo. E' solo che... la tua è la macchina dei miei sogni...

-Bene, allora è vero che i sogni si avverano.

-Hai ragione.- sorrisi.

Dopo questo, mi fece salire in macchina. Ancora non sapevo dove saremmo andati.

-Dove mi porti?- chiesi allora.

-Mhh.... non so. Che ne dici del cinema? O un parco? Scegli tu.- mi rispose.

-Cinema!- esplosi io. Urlai talmente forte che una vecchietta mi guardò male. Me che ci posso fare, l'ultima volta che sono andata al cinema avevo quattro anni!

-Cos'è quest'entusiasmo?- mi chiese Harry. “Glielo devo dire? Mah... tanto saprà la mia condizione economica, sono stata affidata alla sua famiglia...”

-L'ultima volta che sono andata al cinema avevo quattro anni.- dissi abbassando lo sguardo. Mi sentivo in imbarazzo a parlare dei soldi che non avevo. Per questo non avevo amiche. Non mi piaceva stare con ragazze che parlano continuamente dei vestiti che si devono comprare, quando io non avevo neanche i soldi per prendere un caffè alla macchinetta (che costa 0,50£). E i ragazzi? Non ne parliamo. Volevano solo una cosa da noi ed era passato il tempo in cui facevo la troia.

-Ehi, guardami- Harry mi riscosse dai miei pensieri. - Non essere imbarazzata a parlare di queste cose. Ora rimediamo a tutte le uscite che non hai fatto, hai vestiti che non hai comprato e a tutto quello che la tua condizione non ti ha permesso di avere.

-Grazie, Harry.- risposi, guardandolo negli occhi. Mi piacevano quegli occhi. Era come se potessi leggere la sua anima in quei suoi occhi verdi e limpidi.

-Bene, allora. Cinema arriviamo!- E mise in moto. Mi è piaciuto particolarmente il viaggio in macchina. Il vento nei capelli, il fatto di trovarmi sulla macchina dei miei sogni, tutto questo mi faceva stare bene. “Allora è questo che si prova ad avere i soldi” pensai.

Mi divertii un mondo, quella sera. Al cinema il film lo scelsi io e, tra tutti quelli strappalacrime e horror, scelsi un film fantasy, tipo Harry Potter.

Harry mi guardò stranito di fronte a quella scelta, ma mi accontentò. Io adoravo i fantasy. Ma non avevo considerato il fatto che nei film fantasy ci potesse essere una parte horror. In quel momento mi strinsi ad Harry senza imbarazzarmi, come se fosse un fratello, ma sapevo che non era così per me. Senza volerlo, mi stavo innamorando di lui.

Il film finì e ci ritrovammo davanti a casa sua, ops, casa nostra. Era carina, con le pareti color cielo e le finestre ornate di fiori, aveva anche un giardino.

-Dietro c'è la piscina- mi informò Harry. A me girava la testa. Certo, a casa di Lucy c'era la piscina, ma non era MIA, né ci avevo vissuto per più di una settimana. Ma ora avrei vissuto qui. “Datemi un pizzicotto che sto sognando” pensai. Mentre guardavo la casa sognante, Harry prese il mio borsone.

-Tutto qui?- mi chiese.

-Non ho nient'altro- risposi.

-Okay.

Si mise il borsone sulle spalle, poi mi prese la mano ed entrammo in casa. Era così accogliente!

Un grande salone mi si aprì davanti, con a destra un grande divano ad U, che fronteggiava un televisore al plasma di una grandezza che neanche pensavo esistesse. A sinistra, invece, si apriva la cucina, bianca con un grande bancone a sei posti. Già mi ci vedevo, a fare colazione lì.

Ma poi, lo vidi. Il pianoforte. Spiccava su tutta la stanza, forse perchè era proprio al centro. Lasciai la mano di Harry e mi ci avvicinai. Era nero, lucente, probabilmente Harry lo sapeva suonare.

-Sai suonare?- chiesi, appunto.

-Più o meno.- rispose, imbarazzato. - E' mia sorella la musicista.- spiega poi.

-Oh. Non sapevo che avessi una sorella.- ora ero io quella imbarazzata.

-Sono tante le cose che non sai di me.-ribatté con voce roca.

-Harry, sei tu?- una voce interruppe la nostra conversazione.

-Si mamma!- rispose Harry, irritato. E ora che gli prende? -Con me c'è Nicole.

Una donna spuntò da una porta, probabilmente era quella che portava di sopra.

-Oh, cara! Benvenuta!- mi abbracciò e io mi irrigidii. Non mi piaceva essere toccata senza il mio consenso.

-Mamma, lasciala respirare.- Harry mi salvò.

-Ok, ma portala a vedere la sua stanza.

-Subito, mamma.

Mi prese per mano e mi portò di sopra, dove c'erano molte porte. Erano tutte disposte attorno ad uno spazio vuoto, colmato solo da un tavolino con su un vaso di fiori. Tutte le porte avevano la porta decorata, qualcuna con un nome, che pensai fosse quello della persona che dormiva lì. Harry mi portò davanti all'unica bianca.

-Ecco, questa è la tua camera.

Io aprii quella porta, mi sembrava di stare su Extreme MakeOver Home Edition, quando arrivi nella casa nuova e non sai che aspettarti. La mia stanza era bellissima, e molto grande. Le pareti erano di un blu che ti faceva rilassare, come quello della mia vecchia camera. Ciò mi confortò molto e sorrisi involontariamente.

-Perchè sorridi?- mi chiese Harry.

-Perchè questa camera ha lo stesso colore di quella che avevo nella mia vecchia casa.

-Oh.

La camera era bellissima, ma ciò che mi colpì fu il letto. Finalmente avevo un letto tutto mio! E perdi più con il baldacchino! L'armadio era grande ed in una stanza a parte, dato che davanti al letto c'era la scrivania con un pc posato sopra. Un pc ?!? Quello era davvero troppo. Mi avvicinai al letto e mi ci sedetti sopra. Harry posò il borsone sulla sedia della scrivania e si sedette accanto a me.

-Ehi, tutto ok?- mi chiese con fare protettivo.

-Si.... cioè no.

-Cosa c'è che non va?

-Il fatto che un giorno sei povera e senza niente, poi il giorno dopo arrivi a casa e i tuoi genitori ti dicono che andrai a stare da una famiglia che ha tutto, una bella casa, macchina e cose del genere. Poi arrivo qui e trovo un letto, il pc e una libreria grandissima! Non è facile da digerire, sai?- dissi tutto d'un fiato. Finalmente avevo detto quello che mi opprimeva da quando i miei mi avevano dato quella notizia. A dire il vero, non sentivo più il peso nello stomaco che avevo prima.

-Stai tranquilla, ti ci abituerai. E ora andiamo a dormire, domani dobbiamo andare a scuola.- mi abbracciò e io, come mio solito, mi irrigidii. Lui però se ne accorse.

-Come mai non ti piace essere toccata?- mi chiese, infatti.

-E' solo che non ci sono abituata. Nella mia vecchia casa non c'era molto amore, si viveva di tensione, perchè non mangiavamo molto. Quindi non avevamo slanci di affetto.- gli risposi.- Comunque, pensi che posso uscire fuori?

-Perchè vorresti uscire? E' mezzanotte, non c'è nessuno in giro. Ed è anche pericoloso.

-Sta tranquillo, ci sono abituata. Qualche volta uscivo tardi e andavo a dormire sugli alberi. Lo so, posso sembrare pazza, ma erano molto più comodi del pavimento di casa mia, dato che nel letto non ci stavo più.

Harry rimase a bocca aperta. Quella cosa non la sapeva nessuno, tranne Lucy.

-Non dirlo a nessuno, però.- gli raccomandai.

-Cosa mi dai in cambio?- eccolo, il solito puttaniere! Non riusciva a comportarsi da ragazzo normale?!?

-Un cavolo! Sai, qui vicino c'è un supermercato che li vende a poco prezzo!

-Io invece pensavo a questo.....- si avvicinò e mi baciò a stampo. Io mi allontanai di colpo e gli diedi uno schiaffo, lasciandogli il segno delle cinque dita.

-Okay, okay, non avrei dovuto farlo, ma non riuscivo a resistere- si scusò.

-Si, si, va bene. Ora vai a dormire, ci penso io a sistemare il borsone.

Lo salutai con un bacio sulla guancia.

-'notte.- poi lo spinsi fuori e gli chiusi la porta in faccia.

Angolo Mio:
Ecco a voi il tanto atteso appuntamento! Ci sta anche il bacio (più un bacetto, però)
Beh, che dire.... a me non convince molto, però dovete considerare il fatto che lo scrivo a scuola rischiando di essere beccata!
Ecco qua il bene che vi voglio! Okkei, fatemi smettere che non mi piace fare la sdolcinata....
Allora, come al solito voglio ringraziare tutte quelle che mettono la storia nelle seguite/preferite/ricordate e tutte le lettrici silenziose....
Poi, saluto le mie lettrici (a cui sono molto affezionata) che recensiscono, Kalika_ColeiCheDistrugge e Sharondirectioner... vi voglio molto bene!
Va bene, ora vi saluto... 
BYE Juljia! :)

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

HARRY'S POV

Cosa diavolo mi era saltato in mente?!? Avrei dovuto aspettare un altro po', forse non mi avrebbe rifiutato. Ma non riuscivo a resistere. I suoi occhi mi attiravano. Erano tutta la sua bellezza. Ma non erano solo gli occhi. Con quel vestito lei era uno schianto.

Scesi le scale con questi pensieri, andando a sbattere contro mia madre.

-Scusa, ma- le dissi.

-Tranquillo, caro.

-Mamma, come ti sembra Nikki?- le chiesi.

-E' una ragazza di buon cuore. E' cresciuta senza niente ed ora sta avendo tutto, mi chiedo come starà.

Detto questo mi diede la buonanotte e salì di sopra, probabilmente andava da lei. Io, invece, andai in cucina a farmi un tè.

 

NIKKI'S POV

Avevo appena finito di mettere i libri in libreria quando bussarono alla porta. Andai ad aprire tremolante. Mi ero cambiata. Ora indossavo degli shorts con una canotta bianca.

Era la mamma di Harry.

-Ciao, Nicole. Scusa per il disturbo. Volevo vedere come stavi e volevo presentarmi. Io sono Anne.

-Piacere.- dissi stringendole la mano. - Mi trovo molto bene qui, anche se è stato un duro colpo passare dal niente al tutto- aggiunsi con un sorriso.

-Ti ci abituerai, piccola. Buonanotte.- mi diede un bacio sulla guancia ed uscì.

-Buonanotte, Anne- dissi in un sussurro.

 

DRIIIN!

La sveglia mi riscosse dal mio torpore. Mi alzai e andai nel mio bagno. Erano passate due settimane dal mio arrivo in casa Styles, e mi ero abituata alla serenità che c'era in quella casa. Avevo conosciuto Gemma, una ragazza solare poco più grande di me; Lucy (quanto adoro quella ragazza!) mi aveva regalato il contenuto dell'armadio che usavo quando dormivo da lei, così avevo ogni giorno un vestito diverso; e nessuno sapeva il mio segreto. Ah, un'altra cosa, Harry non ci aveva più provato con me dopo quella sera, era diventato simpatico, ogni giorno andavamo a scuola insieme. Non mi dispiaceva l'amicizia che si era creata tra noi, ma, in fondo al cuore, volevo qualcosa di più.

 

Quel giorno, finalmente, avevamo delle ore buca! Ciò significava, rilassamento in sala musica. Decisi di vestirmi comoda, almeno non sarei rimasta senza fiato alla fine di quell'ora. Misi dei jeans a sigaretta, una canotta bianca con la stampa della bandiera inglese con una felpa nera con il cappuccio. Ai piedi le mie converse bianche. Misi il flauto nel mio zaino a tracolla di jeans, presi il cellulare (regalato da Harry il mio secondo giorno in quella casa) e scesi a fare colazione. Ai fornelli c'era Harry, una cosa che mi stupiva sempre. Ma i maschi non sono scansafatiche?!? Bah... Harry mi aveva detto che gli piaceva cucinare e che lo faceva volentieri. E gli veniva anche bene. Ri-bah, lui poteva fare quello che voleva, almeno mi sarei mangiata una buona colazione.

-Buongiorno.- Dissi io entrando. Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia.

-Che c'è di buono?- chiesi poi.

-Crepes con la nutella.- rispose con un sorriso.

-Mhhh....

 

La colazione era una cosa a cui non mi ero ancora abituata, prima mi bastava un bicchiere d'acqua per arrivare a pranzo. Okkei, dopo mi abbuffavo come un maiale, ma la colazione non era una della mie priorità. Ora la colazione era un momento di svago, rallegrato dal fatto che eravamo solo io ed Harry, perchè Anne dormiva e Gemma tornava tardi dal lavoro e dormiva anche lei, solo che lei dormiva fino alle 11:00.

Mi sedetti su uno sgabello e gettai un occhio al cellulare : fortunatamente erano ancora le 7:00. Posai la borsa sullo sgabello alla mia destra, mentre Harry si sedeva di fronte a me con le crepes calde. Mangiammo parlando del più e del meno, fino a quando finimmo. Allora andammo a scuola, con quella macchina fantastica, quanto l'adoro!

Era ancora presto per andare a scuola, circa le 7:30, ma Harry doveva incontrarsi con i suoi amici, che erano diventati i miei, per il semplice motivo che non mi andava di fare la figura della scema che quando arrivava a scuola scappava via lasciando solo l'amico. Quegli amici erano, logicamente, Louis e (ora avevo scoperto il nome) Zayn. Al gruppo si erano aggiunti Liam,un ragazzo dolce e che ti capisce, e Niall, un mangione, ma molto simpatico.

 

La campanella suonò la pausa pranzo, menomale, così avremmo avuto due ore buca. Stavo per precipitarmi in mensa quando Harry mi bloccò.

-Io e i ragazzi vorremmo uscire un po', tu vieni?- mi chiese.

-Mhhh.... non so, dove si va?

-Al solito, da Nando's.

-Okkei, allora. Ma torniamo per le ore buca? Dovrei fare una cosa.- Dissi, pensando che non avrei ricevuto la mia dose quasi giornaliera di rilassamento.

-Si, sta tranquilla. Tanto abbiamo anche noi da fare.


Angolo Mio:
Ciaooo ! 
Allora... non so che dire... 
Comunque, comincio col dire che questo è un capitolo di passaggio, nel prossimo arriveranno delle belle sorprese.
L'ho fatto finire così, perchè volevo creare un pò di suspence, e per farvi diventare pazze :)
Okkei, prima di andarmene, ringrazio (come al solito) tutte quelle che hanno messo nelle preferite/ ricordate/ seguite la storia, GRAZIE
Poi, le mie amiche Kalika_ColeiCheDistrugge e Sharondirectioner, vi voglio un mondo di bene... :)
Va bene, ora me ne vado, devo finire il prossimo capitolo...
BYE Juljia!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8

 

Uscimmo dalla scuola, ero riuscita a convincere anche Lucy, solo che lei aveva dovuto bigiare un'ora. Andammo da Nando's, dove ordinammo di tutto, sopratutto io e Niall.

Dopo aver mangiato, andammo in un parco e ci coricammo sull'erba. Ad un certo punto mi accorsi che se ne erano andati tutti, tranne me ed Harry, che era coricato accanto a me ad occhi chiusi. Eravamo sotto un albero molto grande, una quercia penso, quindi decisi di fargli uno scherzo. Mi arrampicai su quell'albero, ed anche se era un po' di tempo che non mi arrampicavo, riuscii ad arrivare abbastanza in alto da non farmi vedere con agilità. Di sotto, lui continuava a essere ignaro di tutto, probabilmente si era addormentato. Appena arrivai su un ramo abbastanza robusto da sostenermi, staccai un rametto e lo lanciai addosso ad Harry, che si svegliò di soprassalto. Io ridevo sotto i baffi, quando lui si alzò spaventato. Ridevo così tanto che probabilmente lui mi sentì, visto che guardò in alto.

-Nikki! Lo so che sei lassù! Scendi dai!- urlò.

Cominciai a scendere, quando misi male il piede e volai giù. Solo che non caddi a terra. Infatti qualcuno mi aveva preso prima. Quel qualcuno che in quel momento mi baciò, chiedendomi di ricambiare. E io ricambiai il bacio, aggrappandomi al collo di lui e accarezzando i suoi capelli. Poi, appena capii cosa stavo facendo, mi staccai di colpo, nascondendo il volto nell'incavo della sua spalla. Lui mi cullò tenendomi stretta, poi mi mise in piedi. Solo allora ebbi il coraggio ci alzare lo sguardo. Come già sapevo, colui che mi aveva salvata e baciata era Harry. Subito arrossii. Lui, invece, si avvicinò e mi sollevò il mento, guardandomi negli occhi. Io mi scansai e corsi via. Andai a scuola, presi il flauto e corsi in sala musica. Adesso, non fraintendetemi. Non è stato il bacio a farmi correre via, anzi, il bacio di per sé era stato piacevole, ma il fatto che non potevo permettermi di innamorarmi di lui. Avete presente la reputazione che ha a scuola?! E' quella del puttaniere, quindi non avrei avuto nient'altro che interesse fisico da parte sua.

Con quei pensieri, montai il flauto (e già, si deve montare...) e cominciai a suonare All By Myself di Celine Dion. Quella canzone mi calmò. Quando la finii, passai ad un'altra canzone, poi ad un'altra ancora, fino a non avere più fiato. Lì mi sentivo a casa.

Angolo Mio:
Ciao! 
Questo capitolo, lo so, è corto, ma non avevo molte idee, e non vi volevo lasciare sulle spine... :)
Qui c'è Nikki che dopo il bacio scappa, è leggermente sconvolta, anche perchè non capisce se a Harry interessa lei o il suo corpo.
Nel dubbio, meglio andare a rilassarsi, no?
Nel prossimo capitolo (sembra una serie televisiva!) ci sarà l'Harry's Pov, così capiremo che cosa farà.
Quindi, saziatevi con questo e attendete domani!
Alla prossima! Juljia :)
P.S.: Un saluto a Kalika_ColeiCheDistrugge e Sharondirectioner! Vi voglio sempre più bene!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9

HARRY'S POV

Non avevo capito il perchè della sua reazione. Così la seguii. Prima, però, chiamai i ragazzi, che mi avevano appoggiato in quel piano.

-Allora, come è andata?- mi chiese Lou.

-Bene....- come facevo a dirgli che lei era scappata?!

-Mi sa di no- ribatté lui. Non potevo mentirgli, mi conosceva troppo bene. Così gli raccontai tutto, dallo scherzo che mi aveva fatto al bacio alla sua fuga. Dopo che ebbi finito, Lou mi guardò.

-Inseguila, dai!- mi esortò.- e' solo spaventata che tu la lasci, ma non credo che debba avere questa paura....- aggiunse sorridendo.

-E perchè?

-Si vede che ti piace....- sorrideva ancora, con quel sorriso che hanno i secchioni quando non sai una cosa e loro te la devono spiegare. Il tipico sorriso che vorresti togliere dalla faccia con un pugno. Ma mi trattenni, era il mio migliore amico dopotutto.

-Okay, ma dove può essere?

-A scuola, non ha detto che voleva tornare per le ore buche per fare una cosa? E poi anche noi dobbiamo andarci, dobbiamo provare.- disse Zayn. Ah, si, dimenticavo, abbiamo una band, per ora non abbiamo nome, ma ci riuniamo per cantare insieme canzoni vecchie e nuove, e qualche volte le scriviamo anche.

-Okay, muoviamoci sennò non ce la facciamo.

Ci incamminammo. Man mano che ci avvicinavamo alla scuola, cominciai ad avere paura di come l'avrebbe presa Nikki. Si, perchè avevo deciso di dirle i sentimenti che provavo per lei, magari con una canzone. Presi mentalmente nota di dirlo ai ragazzi. Arrivati, andammo nella sala di musica, tranne Lucy che doveva andare a lezione.

Solo che, a pochi passi dalla sala, cominciammo a sentire una musica che arrivava da lì, credo che si trattasse di un flauto. Era una musica malinconica, come se chi stesse suonando stesse anche piangendo. Aprii un poco la porta. Era là.

-L'ho trovata.- dissi in un sussurro. Ascoltai in silenzio tutto ciò che suonava, perchè lo suonava divinamente. Che fosse andata ad un corso di musica?

Appena finì di suonare alzò lo sguardo e mi vide. Le sorrisi. Nikki mi guardò spaventata, come se avessi scoperto un segreto che non sapeva nessuno. E probabilmente era così.

Mi avvicinai a lei e le dissi soltanto:- Continua.

Poi mi girai verso la porta e vidi Lou e Zayn che mi guardavano divertiti. Gli scoccai un'occhiataccia alla tipo “cazzo vuoi?” e mi rigirai verso Nikki, che aveva ricominciato a suonare. Riconobbi la canzone. Era una dei Queen, credo We Are The Champions. Così mi sedetti accanto a lei e cominciai a canticchiarla sottovoce. Lei smise subito di suonare e mi guardò sorpresa.

-Hai una voce bellissima- disse poi.

-Anche tu non sei niente male, con quello.- indicai il flauto.- Hai fatto corsi di musica?

-No.- rispose, arrossendo.

-Da quanto suoni?

-Da quando ho 4 anni. Questo flauto è stato l'ultimo regalo che i miei genitori mi hanno fatto. Non ho mai frequentato corsi, ho fatto tutto con il pc delle scuole in cui stavo. E le canzoni le faccio ad orecchio.

-Sei bravissima.

-Tu, invece, hai fatto un corso di canto?

-Co-cosa? No... mai fatto. Però canto con un gruppo di amici.

-Lou, Zayn, Liam e Niall?

-Si, loro.

-Mi piacerebbe sentirvi.

-Solo se tu accetti di suonare per noi.

-Cosa? Io? Suonare per il vostro gruppo?

Annuii.


CIAO!
Come va ragazze? Spero bene.
Comunque, in questo capitolo Harry si rente conto dei sentimenti che prova per Nikki, la quale non sa niente, e le fa questa proposta.
Cosa ne pensate? Cosa farà Nikki? Lo scopriremo nel prossimo capitolo ( fa tutto molto cartoni animati manga alla fine) :)
Ringrazio tutte quelle che hanno messo la storia tra preferiti/ricordate/seguite e le immancabili Kalika_ColeiCheDistrugge e Sharondirectioner che con le loro recensioni mi incoraggiano a continuare con la storia. GRAZIE e alla prossima! Juljia :)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO 10

 

NIKKI'S POV

-Non so, è una scelta difficile.- dissi imbarazzata.

-E dai, provaci. Se poi non ci riesci ti aiuterò a trovare un'orchestra, così che potrai continuare il tuo sogno.

-Non è il mio sogno! E' il solo modo di scaricare la tensione.- dissi, offesa. Ci avrei dovuto pensare prima, magari ora sarei con i miei genitori.

-Io invece credo che il tuo sia un sogno. Ed è anche realizzabile.

-Come?

-Visto? Questo è il tuo sogno.- mi rimbeccò lui. Quanto odiavo quando faceva così!

-Okkei, è il mio sogno. Ho sempre sognato di entrare in un orchestra o in una band, sin da quando ero bambina, ma non me ne sono mai resa conto.- mi arresi. Tanto aveva ragione. Non ho mai voluto accorgermene. Il mio sogno (quello che ho appena confessato) non posso realizzarlo.

-Allora, ora chiamo i ragazzi, tanto dovevamo fare le prove.- mi disse Harry.

-Davvero?

-Era quella la cosa che dovevamo fare nelle ore buca.

-Ah.

Harry si alzò per chiamare i ragazzi ed io rimasi sola. Non mi rimase che ricominciare a suonare. Ma proprio in quel momento entrarono i ragazzi. Ora è affermativo: quei cinque mi volevano morta. Avanzarono verso di me ed io ero tipo così : *-*. Poi Harry si avvicinò a me, mi prese il mento e m studiò gli occhi, nei quali, penso, era presente ammirazione verso ciò che vedevo. Mi riscossi dallo stato di trance e lo colpii piano con il flauto.

-Allora? Vi volete muovere? Non ho tutto il tempo, sapete.- dissi con freddezza.

Lui si scostò, scuotendo la testa divertito. Poi mi allungò un foglio.

-Questa è la nostra nuova canzone.- Lessi il titolo: “Change My Mind”.

-Le scrivete voi?-chiesi incredula.

-Certo. Ci hai presi per quelli che copiano le canzoni degli altri? Noi, quando abbiamo un emozione, la riscriviamo su un foglio, facendone una canzone. Questa è l'ultima.- disse Lou, un po' offeso.

-E chi di voi l'ha scritta?- chiesi, realmente incuriosita. Volevo sapere chi avrebbe “cambiato la sua mente (?)”.

-Hazza- risposero in coro tutti tranne Harry, il quale arrossì, facendomi scoppiare a ridere. Gli altri mi seguirono a ruota.

-Muoviamoci. Abbiamo mezz'ora per provare questa canzone e convincere Nikki a suonare per noi.- Harry era arrabbiato.

-Hey, ti sei offeso perchè abbiamo riso di te?- mi piaceva il modo in cui metteva il broncio, ma, sinceramente, scatenava in me pensieri poco casti. Quindi era meglio se toglieva il broncio, sennò era a rischio stupro.

-Si, certo che mi sono offeso.- rispose lui imbronciato.

-Dai, stavo solo scherzando. Comunque, mi fate sentire questa canzone?

-Okay.

Si posizionarono sul palco, Niall prese una chitarra lì vicino, cominciando ad accordarla, mentre Liam accese il pc che si era portato dietro, collegandolo alle casse della sala musica e mettendo su la base. Appena cominciarono a cantare, io rimasi a bocca aperta. Da dove cacchio le cacciavano quelle voci?! Poi, alla fine della seconda strofa, quando ormai avevo individuato la melodia e le note, cantò Harry e subito tutta la rabbia che avevo verso di lui (a proposito del bacio) svanì, sostituita dalla meraviglia che avevo nell'ascoltare quella voce che mentre parlava era roca, ma quando cantava diventava qualcosa di indescrivibile.

La canzone finì, ed io fantasticavo su quella voce che mi sussurrava cose dolci all'orecchio...

X: “Sei innamorata! Ti sei fregata.”

“Tu chi sei?”

X: “Sono la tua coscienza, colei che ammette ciò che non vuoi ammettere. Puoi chiamarmi Jimmy.”

“Ah, okkei. Comunque non i piace, è solo attrazione fisica.”

J: “ Se lo dici tu.”

 

Nel frattempo i ragazzi si erano preoccupati, visto che quando rinvenni dalla mia trance Lou mi stava tirando degli schiaffetti sul viso.

-Si,si, che c'è?- chiesi, scazzata.

-Ti sei incantata.- mi rispose Lou con un sorrisetto.

-Si e allora? Avete delle voci fantastiche.- Dissi con sincerità.

-Davvero?- chiese Zayn. Io annuii. Pensate, due settimane fa lo odiavo e lui odiava me, ed ora voleva la conferma sulle loro voci, come se fosse un bambino che chiede alla mamma se può comprare un gioco.

-E anche la canzone era bella. Ho capito le note. Entro domani credo di avere pronta la melodia.- dissi orgogliosa. Loro mi guardarono stupefatti.

-Che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- chiesi preoccupata.

-No,no. E' solo che è la prima volta che la cantiamo e non la conosciamo neanche noi e tu ci vieni a dire che sai già la melodia. Siamo solo sorpresi.- mi disse Liam.

-Beh, è facile. Sono sempre le stesse note ripetute. Dissi con ovvietà.- E poi, se voi non avete orecchio io non ci posso far niente.

-Allora, con questo, vuol dire che suonerai per noi?- mi chiese Harry esaltato.

-Mhhh..... penso di si.- Dissi. Subito cominciarono ad esultare. Lou mi abbracciò, e stavolta non mi irrigidii. Anzi, lo strinsi anche io, però come un amico. Dopo che mi sciolsi dall'abbraccio vidi Harry con le mani strette a pugno e la mascella rigida. Allora abbracciai anche lui, che si rilassò. Mi trattenni dal baciarlo davanti a tutti, la tentazione era forte, ma grazie a Jimmy ce la feci. Quando ci staccammo, suonò la campanella, smontai il flauto e andammo a lezione.

Ciao!
Okkei, ragazze, contro ogni mia aspettativa sono arrivata al 10° capitolo!
Non so dirvi quanti capitoli durerà questa FF, io scrivo di getto, senza pensare al finale. Però posso dirvi che dopo di questa, FORSE, pubblicherò un'altra FF.
Comunque, tornando al capitolo, la coscienza di Nikki ha fatto la sua comparsa, e ciò la aiuterà (a Nikki) a capire i suoi sentimenti verso di Harry.
Lei dice che è solo attrazione fisica, ma come andrà a finire?
Bah.... meglio che vada, vi ho già rotto abbastanza....  Ciao a tutte Juljia!
P.S.: Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia fra preferite/ricordate/seguite e le immancabili Kalika_ColeiCheDistrugge e Sharondirectioner :)

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO 11

 

Qualche giorno dopo....
 

HARRY'S POV
 

-CHE COSA?!-Urlai.

-Hai capito bene.- Mi disse mia mamma. -Domani è il compleanno di Nikki.

-E perchè non me lo hai detto qualche giorno fa? Avrei potuto comprarle un regalo o qualcosa. Ora come faccio?

-Harry, me lo ha chiesto lei di non dirtelo.

-E perchè, di grazia?- Chiesi esasperato.

-Perchè non le piace festeggiare il compleanno.

-Ah.- Dissi come un coglione. -Beh, le potrà non piacere, ma io le organizzo qualcosa.

E me ne andai.

 

-Pronto?

-Hey, Lou, mi serve un favore.

-Chiedi pure.

-Allora, domani è il compleanno di Nikki e vorrei organizzarle una festa a sorpresa. Puoi pensarci tu?

-Si, certo.- rispose senza esitazione. Avevo deciso di chiedere a lui perchè era il migliore a organizzare le feste. Dopo una pausa, però, aggiunse: -ma come va tra voi due? Ancora niente?

-No, ma se succede qualcosa sarai il primo a saperlo.- Dissi scazzato.

-Si, certo. Ma la scommessa è ancora in corso o ti sei arreso all'amore?

-Lou, sei fortunato che stiamo parlando al telefono, perchè ti meriteresti un cazzotto. Comunque, non lo so, ma la scommessa la vincerò.

-Okay. Allora, il locale è il Fifty, quella a Piccadilly Circus.

-Si, lo conosco.- Era il mio locale preferito quando ero piccolo, mia mamma ci portava sempre a mangia lì, a me e a Gemma.

-Chi stai invitando?- Chiesi.

-Tutta la scuola. Per la musica, però, ci pensiamo noi, okay?

Certo che era okay. Sarebbe stato un compleanno magnifico per Nikki.

-Si, è ora di farci conoscere.- Risposi, sicuro. Poi chiusi la chiamata.





 

SCUSATEMI, SCUSATEMI TANTO!

Lo so che non aggiorno da un paio di settimane, ma tra la scuola, il blocco e tutto il resto non ce l'ho fatta.
E so anche che questo capitolo è cortissimo, ma spero di ritornare nelle vostre grazie col prossimo capitolo.
Questa volta sarò puntuale, lo giuro!
Bene, ora vado.
Ciao Juljia :)
P.S.: Buona Pasqua in ritardo!
P.P.S.: Grazie a tutte per le recensioni e grazie a tutte quelle che hanno messo la storia in preferiti/ricordate/seguiti e a chi mi ha messo tra gli autori preferiti.
P.P.P.S.: C'è qualcuna di voi che sa fare un banner ed è disposta a farlo per me? *occhi da cucciolo*

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


CAPITOLO 12

 

NIKKI'S POV

-Tanti auguri a me, tanti auguri a me, tanti auguri...- canticchiai sottovoce sotto la doccia. Ogni anno era così. Lo sapevano tutti quando era il mio compleanno ma, dato che non facevo le megafeste che facevano tutti, nessuno mi faceva gli auguri. Così avevo cominciato a odiare il mio compleanno. L'unica che mi faceva gli auguri, e qualche volta un regalo, era Lucy.

Uscii dalla doccia e mi vestii (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=78038166&.locale=it).

 

-Auguri!

Ero appena scesa quando fui travolta da Harry e da Gemma.

-Ehm..... Uh... grazie ragazzi- dissi io imbarazzata.

Harry mi abbracciò.

-Non prendere impegni per stasera.- Mi sussurrò vicino all'orecchio.

-Okkei.- gli risposi allo stesso modo.

-Dai, ragazzi. Muovetevi che vi accompagno a scuola- ci disse Gemma.

-Ce l'ho la macchina.-replicò Harry.

-Si, ma hai dimenticato di mettere la benzina.

A quel punto Harry fece una faccia così offesa che scoppiai a ridere.

-Okay, hai vinto.- si arrese Harry, dopo un lungo silenzio.

 

Quando arrivammo a scuola, salutammo Gemma e scendemmo. Mentre camminavamo, Harry mi prese la mano. Io cercai di staccarmi, ma lui la strinse forte. Allora mi arresi e mi rilassai. Arrivammo dai nostri amici, che mi abbracciarono, e Lucy mi tese un pacchetto.

-Aprilo a casa e mettilo stasera.-Mi disse. Io annuii confusa. Dopo poco suonò la campanella ed entrammo. Io e Harry non staccammo le nostre mani finché non iniziò la lezione.

 

-Uao!- esclamai togliendola carta dal regalo. Era il vestito più bello che avessi mai visto. Me lo provai: mi stava da dio. Valorizzava le mie forme e, dato che insieme ad esso c'era anche un paio di tacchi, non si vedeva la mia altezza ridotta(http://www.polyvore.com/cgi/set?id=78039446&.locale=it).

 

-Hey, è permesso?- qualcuno bussò.

-Si.

La porta si aprì ed entrò Harry, che però si fermò guardandomi a bocca aperta.

-O cazzo...- sussurrò.

Io lo guardai interrogativa, ma lui non rispose. Anzi, si avvicinò a me e mi baciò. Così, senza nessun motivo.

J: “ Dai, ricambia.”

E io seguii il suo consiglio. Ricambiai, schiudendo le labbra per far si che le nostre lingue giocassero. Lo sentii sorridere nel bacio. Le mie mani raggiunsero il suo petto, mentre le sue erano intorno alla mia vita. Ci interruppe il campanello, ed io sobbalzai spaventata.

-Devono essere gli altri- disse Harry, prendendomi la mano e trascinandomi giù. Grazie al cielo ero già vestita.

-Dove andiamo? Perchè mi avete fatto vestire così?- chiesi confusa.

-Sorpresa.

Quando arrivammo al piano di sotto, i ragazzi mi stritolarono in un abbraccio di gruppo, augurandomi buon compleanno. Io, ovviamente, ringraziai tutti. A un certo punto Lou disse che eravamo in ritardo e io, che ero ancora confusa, seguii tutti alle macchine. Andammo con due macchine, quella di Louis e quella di Lucy. Io ero in macchina con Louis ed Harry, che continuavano a parlare tra loro, ma il volume della radio era talmente alto che non sentii niente finché non mi sporsi verso di loro, ma a quel punto eravamo arrivati. Harry e Louis scesero, e stavo per farlo anche io, quando mi accorsi che eravamo davanti ad un locale, di quelli chic. Il suo nome, scritto a caratteri cubitali e in led sopra la porta, era Fifty. Davanti alla porta c'era un sacco di gente e la musica si sentiva fino a dentro la macchina. Di colpo mi ritrovai l'aria in faccia, con Harry davanti che mi sorrideva. Lo guardai.

-Che cosa è tutto questo?- chiesi, al limite della confusione.

-Il tuo regalo di compleanno da parte dei ragazzi.- rispose semplicemente. -Allora, sei pronta a buttarti nella mischia?- Mi chiese poi, porgendomi una mano.

-S-si...- risposi.

Poi presi la sua mano e lo seguii all'interno del locale.
 

Ma ciao! 
Allora, come va ragazze? 
Vi devo dire una piccola cosina: domani e dopodomani sono in gita con la scuola, quindi non potrò aggiornare.
So che attendevate il capitolo sulla festa, ma ho voglia di fare la cattiva e postarlo giovedì sera :).
So che sarete arrabbiate con me, ma non vi deluderò, dato che quel capitolo è già pronto.
Un'ultima cosa: c'è qualcuna che sa fare un banner? (io non so come diavolo si fa....:( lo so che sono una frana)
Ora vi lascio, sennò divento logorroica..
Bye Juljia

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


CAPITOLO 13

 

La musica era alta, inebriava i sensi e ti obbligava a fare quello che voleva le: ballare. Attaccata al braccio di Harry, lo seguii fino ad arrivare al bancone, dove prese due birre. Poi mi portò verso un palco, mentre mi divincolavo (non mi andava di essere vista da tutti), stringendomi le spalle in un abbraccio protettivo.

-Shh, stai tranquilla.-Mi sussurrò-urlò nell'orecchio. Io annuii. Quando salimmo sul palco, ad aspettarci c'erano Louis, Niall, Liam, Zayn e, alla tastiera, Lucy. Era loro la musica che avevo sentito fino a quel momento!

Harry li guardò, poi prese la mia mano e mi portò davanti, quasi al bordo del palco. Louis gli passò il microfono e Harry esclamò: -Hey, ragazzi! Vi state divertendo?

La folla urlò.

-Non vi sento!

Era un intrattenitore nato. La folla urlò più forte.

-Bene. Allora facciamo gli auguri a questa splendida ragazza che oggi compie 18 anni!

Io arrossii di botto, ma la sala era buia e non si vide. La folla alzò i bicchieri e brindarono, chi con un cocktail, chi con l'acqua e chi, come noi sul palco, con la birra. A quel bicchiere, ne seguirono altri, fino a che mi persi in un vortice di sensazioni e confusione. Mi ubriacai, volontariamente, e quando un ragazzo mi circondò i fianchi con le braccia per portarmi fuori e probabilmente a casa sua, non mi opposi. Ero troppo ubriaca. Ma quando mi accorsi che quel ragazzo era perfettamente lucido e per di più era Harry, lo presi per mano trasportandolo in macchina. Lui sorrise e si fece trascinare, sedendosi al posto di guida. Arrivati, scesi come una furia e, appena entrammo, mi appoggiai al muro trascinandolo con me, in modo che le nostre bocche si incollassero. Mi abbandonai ai miei istinti, repressi per tanto tempo e, quando entrammo in camera sua, non esitai a togliergli la camicia. E mentre facevamo l'amore, mi accorsi che volevo che lui rimanesse sempre con me, che per lui non fossi la ragazza da una botta e via, che lui mi amasse come io amavo lui. Si, perchè era questo ciò che provavo per Harry: amore.

Quando ci addormentammo eravamo abbracciati come due amanti.
 

Hey girls!

Sono tornata! 

Alors, questo capitolo è decisivo.... finalmente Harry riesce a portarsi a letto Nikki.... 

anche se lei è ubriaca! 

Che ne pensate... Secondo voi Harry ricambierà i suoi sentimenti? 

Sarà quel che sarà, lo potrete sapere solo se vivrete....

Ora me ne vado... ho già rotto troppo le palle.... :)

Bye, Juljia :)

P.S.: Chiedo scusa alle ragazze se non ho aggiornato prima, ma quando sono tornata dalla gita ero troppo stanca e non ho avuto la forza di accendere il pc... mi perdonate?
 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14

 

HARRY'S POV

La mattina dopo mi svegliai con la testa di Nikki sul petto, profondamente addormentata. La guardai e mi accorsi che quei tratti che mi erano tanto familiari d'un tratto mi sembravano sconosciuti. La sera prima avevo scoperto un lato di lei che mi aveva lasciato sorpreso. Era stata così arrendevole. Ma le rivelazioni che provavo per lei mi avevano colpito come un uragano: io l'amavo. E così, mentre accarezzavo i suoi capelli, le sussurrai: -Ti amo.

Poi presi il cellulare e scrissi un messaggio.

A:Louis

Ti devo parlare. Tra mezz'ora al solito bar.

 

Volevo farla finita con questa storia della scommessa. Gli avrei detto che la volevo annullare e che mi ero innamorato di Nikki. Mi arrivò la risposta.

Da:Louis

Ok.

 

Facendo attenzione a non svegliarla, appoggiai la testa di Nikki sul mio cuscino e mi alzai, raccogliendo i vestiti dal pavimento e vestendomi. Dovevo aver fatto rumore, perchè Nikki si svegliò.

-Dove vai?- mi chiese assonnata.

-Tranquilla, non scappo mica. Vado a fare colazione con Lou.-Le dissi, accarezzandole il viso.

-E dove vai?- Chiese ancora strofinando il viso sulla mia mano.

-Al solito bar. Da Joe.

-Okkei.- rispose e si accucciò sul cuscino. Era di una dolcezza infinita. Le diedi un bacio sulla fronte poi, silenziosamente, me ne andai.

 

NIKKI'S POV

Aspettai il rumore della porta d'ingresso che sbatteva, poi uscii dal letto con un lenzuolo avvolto intorno al corpo, recuperai i vestiti e mi fiondai in camera mia. Avevo un mal di testa che non mi lasciava pensare, ma grazie al cielo nella mia borsa avevo un'aspirina. Feci la doccia e mi cambiai (http://www.polyvore.com/night_in_disco/set?id=76183560), presi la pillola e scesi di sotto. Non c'era nessuno. Uscii di casa e andai al bar. Volevo sapere di che cosa parlavano Harry e Louis. Li adocchiai seduti ad un tavolino non distante dal bancone. Avevo messo una felpa con il cappuccio prima di uscire, così mi calcai il cappuccio sul viso e mi avvicinai al bancone.

-Hey, Joe!- salutai il barista. Era un uomo sulla quarantina, il solito omone che non farebbe male a nessuno.

-Ciao, Nik...

.Shh! Non mi chiamare per nome e non fare domande. Fammi un cappuccio, piuttosto.- Lo bloccai. Quando Joe andò verso la macchina del caffè, mi concentrai sulle voci di Harry e Lou. Non riuscivo a sentire molto, ma sentii le parole “scommessa” e “sesso”. Mi bloccai, mentre il mio cervello collegava tutto. Le parole le aveva dette Harry, ciò significava che io ero un'altra ragazza da una botta e via? Eh, no! Mentre bevevo il cappuccio pensai alla migliore vendette. Avrei potuto andarmene. Si, avrei fatto così. Tanto ero maggiorenne e me la sapevo cavare da sola. Finii di bere il cappuccio e pagai. Me ne sarei andata, si, ma prima avrei parlato con Harry.

 

J: “Senti quello che ha da dire. Chiedi spiegazioni e, se non ti soddisfano, vattene.”

“Grazie, J. Mi aiuti sempre” ribattei schernendolo.

 

Mi diressi a casa incazzata. Appena entra corsi di sopra, lasciando Anne a bocca aperta. Andai in camera mia, a passare il tempo suonando. Mi avrebbe calmato. Alla fine, dato che Harry non tornava, gli mandai un messaggio.

A:Harry

Dove sei? Mi manchi :(. xx

 

In effetti mi mancava. Scusatemi, ma lo amavo lo stesso, anche se mi aveva usata...

 

Da:Harry

Ti manco, eh? Allora arrivo subito.

 

Sorrisi leggendo quel messaggio. Lo aspettai, ma dovevo essermi addormentata, perchè venni svegliata da un bacio sulla fronte. Aprii gli occhi e mi trovai Harry, il sorriso strafottente e gli occhi scintillanti, a portata di bacio. Di colpo la rabbia che avevo verso di lui si affievolì. Non era sparita, era passata in secondo piano. Mi alzai di slancio e unii la mia bocca alla sua, abbracciandolo e tirandogli i ricci. Lui rimase sorpreso, ma poi si riscosse e mi circondò la vita stringendomi i fianchi. Poi mi buttò sul letto, poggiandosi sui gomiti per non pesarmi. Interruppe il bacio e cominciò a baciarmi il collo. Mi lasciai sfuggire un gemito.

-Allora ti mancavo davvero.- Mi chiese Harry con voce roca.

-Mmmh.- risposi, anche se non era una domanda. Non avevo la forza di parlare. Mossi il bacino contro il suo. Lui si bloccò per un attimo.

-Questo non dovevi farlo...- Mi disse, con voce minacciosa. Mi rubò dalle labbra un bacio appassionato. Dopodiché ci perdemmo l'uno dentro l'altro.

Hey Girls!
Eccomi qua!
Come va? Spero bene... Da me la scuola mi sta uccidendo...
Bah, comunque, non mi va di rompervi con le mie cazzate...
Ho una brutta notizia (per alcuni)... Penso che tra un paio di capitoli (escluso questo) la storia finirà...
Ma, se vi dicessi che vorrei scrivere un'altra storia, in quante la leggerebbero?
Ora vi lascio, sennò domani non riuscirò a svegliarmi per andare a scuola...
Grazie a tutte quelle che recensiscono, sopratutto a IlaVettel1D, che mi ha aggiunto tra gli autori preferiti, e a _My Destiny_, che mi recensisce sempre....
e a tutte le altre che hanno messo la storia in seguite/preferitericordate...
Love you!
Bye, al prossimo capitolo! 
J. :)

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


CAPITOLO 15

 

-Harry, ti devo chiedere una cosa- esordii, mentre ero accoccolata sul suo petto.

-Dimmi.- disse lui accarezzandomi i capelli.

-Ti ho visto al bar. - lui si irrigidì a quelle parole. -Cos'è questa storia della scommessa? - chiesi, districandomi dal suo abbraccio per guardarlo negli occhi.

-Me l'hanno fatta Lou e Zayn, il primo giorno che sono arrivato. Prima era solo un gioco tra ragazzi, ma ora... non lo so più.

Io mi alzai e raccolsi i vestiti, vestendomi. Lo guardai negli occhi e scossi la testa.

-Mi spiace, Harry... ma non ti credo. Non più.- dissi, con le lacrime agli occhi. Presi una borsa che avevo preparato precedentemente e uscii. Scappai, lasciando quella vita che mi stava stretta. Lasciando l'unica persona che avessi mai amato.

HARRY'S POV

 

Mi aveva lasciato. Se ne era andata. Ed era solo colpa mia. Mia e della mia stupidaggine. Erano passati due anni e non sapevo se era viva o dov'era. In quei due anni sentivo un vuoto in mezzo al petto, dove prima c'era il mio cuore. Che lei si era portato via. Pian piano mi rialzai, soprattutto grazie a Louis e agli altri. Diventammo famosi, e la cercai, non smisi un attimo di cercarla. Dovevo farmi perdonare. E per farlo avevo un piano. Mi avrebbe ucciso, credo, ma c'era la possibilità che mi perdonasse. Mi aiutarono tutti, e quando la trovai, andai personalmente a imbucare quel biglietto. “O la va o la spacca” mi dissi, allontanandomi da quella casa. 



 

Hey Girls!
*Si nasconde* Scusatemi! Per tre motivi:
1.Il ritardo. Quant'è che non aggiorno? 20 giorni? Giorno più giorno meno, siamo lì. Ho una spiegazione. Dato che le ragazze mi avevano chiesto di allungare la storia, ho provato a cambiarla, ma non ci sono riuscita, e ciò ci porta al 2° motivo;
2.Mi ucciderete, ma devo finire la storia. Ho finito le idee, e poi ho gli esami, quindi questo è l'ultimo capitolo, ma tranquille, c'è l'epilogo.
3. Il capitolo cortissimo. Fa schifo, ma è l'ultimo e avevo proprio finito le idee.

Comunque, dopo queste scuse, la nuova storia è più o meno pronta, ma la pubblicherò verso fine giugno, così potrò dedicarvi molto più tempo. Si chiamerà "Is a Summer Love or a Eternal Love? I Don't Know....".

Per farmi perdonare, se volete, vi pubblico l'epilogo, visto che è già pronto.
Ora vado, 
Bye, J. :)

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Capitolo 16
*** Epilogo ***


EPILOGO

 

Due anni dopo...

 

NIKKI'S POV

 

Rientrai in casa sbuffando sonoramente. Il mio capo mi aveva distrutta. Lavoravo in una casa editrice, come segretaria del capo, e non era un lavoro leggero. Controllai la posta, e lo sguardo mi cade su un foglio giallo. Lo presi. Era un biglietto per un concerto.

-Where We Are Tour – lessi. -One Direction. Che diavolo...?

 

“J?” chiamai Jimmy.

J: “Si, che c'è?”

“Harry mi ha trovata.”

 

Si, si, lo so cosa penserete. Sono una scema ancorata all'amore. Tutto quello che mi ha fatto, eccetera. Ma io lo amavo ancora. E mi sono tenuta in contatto con Liam. Così so che loro sono una boy band, che sono arrivati 3° a X-Factor e tutte quelle cose lì. Ma non mi aspettavo che mi mandassero un biglietto per un loro concerto.

 

“Che faccio, J? Ci vado?” chiesi al mio silenzioso amico.

J: “Secondo me dovresti andare. Almeno rivedi tutti i ragazzi. Quand'è il concerto?”

“Domani sera.”

J: “Vacci.”

 

La sera dopo...

 

-Hey, non spingere!- urlai spostando quella fan squilibrata. Directioner, scusate.

“Non pensavo ci fosse un casino del genere.” pensai.

 

Ero riuscita a trovare un posto in prima fila, anche se, probabilmente, avrei fatto la figura della scema, dato che non conoscevo neanche una canzone. Il concerto cominciò e mi venne un tuffo al cuore. Il primo ad uscire fu Harry, cantando non so quale canzone. Poi entrarono gli altri, e dovetti ammettere che erano migliorati dall'ultima volta che li avevo sentiti cantare. Cantarono molte canzoni, quando, ad un certo punto, Harry mi vide e fece un sorriso strano, come se sapesse che sarei venuta. Io gli feci un saluto timido. Le altre ragazze si sbracciarono verso il palco, pensando che il sorriso di Harry fosse rivolto a loro. “Illuse...” pensai, con una punta di orgoglio. Sapevo benissimo che Harry lo aveva rivolto a me il sorriso.

 

Verso la fine del concerto, un uomo si avvicinò a noi.

-Lei è la signorina Nikki Smile?- mi chiese.

-Si, perchè?- risposi.

-Deve venire con me, la vogliono sul palco.- mi disse prendendomi il braccio e scortandomi lontano dalle ragazze, che ora mi guardavano furiose. Io, per levarmi lo sfizio, mi girai e feci loro una linguaccia seguita da un saluto.

J: “Ben fatto Nikki! Fai vedere loro chi sei!”

 

-Non sa quanto sono felice che lei sia qui – mi confessò l'uomo mentre entravamo nel backstage. Lo guardai confusa. -Harry, da quando faccio la loro guardia del corpo, mi è sempre sembrato molto triste. Mi ha rivelato che il motivo di quella tristezza è una ragazza. L'ho aiutato a scoprire dove abitava quella ragazza, tu, e ora, da quando ti ha vista, sprizza felicità da tutti i pori!- specificò. Io rimasi a bocca aperta. Nel frattempo eravamo arrivati vicino al palco, dove c'era Liam che ci aspettava. Lo abbracciai forte, mi era mancato.

-Grazie, Paul, puoi andare ora.- disse lui ancora stretto nel mio abbraccio. Lo lasciai andare.

-Nikki, sei pronta?- mi chiese.

-Pronta a cosa?

-Sorpresa.

Mi prese per mano e mi condusse sul palco. Io avvampai. Lì fuori c'erano centinaia di Directioners che mi avrebbero uccisa per la fortuna che avevo avuto a salire sul palco.

Inoltre i ragazzi mi stavano abbracciando, tranne Harry che si teneva a distanza di sicurezza. Liam prese il microfono e mi presentò.

-Ragazze, lei è Nikki, una nostra cara amica. Senza di lei non saremmo niente. L'abbiamo conosciuta al liceo e ci ha sempre sostenuto. Ora le vorremmo dedicare una canzone : Change My Mind.- ma quella era la canzone che aveva scritto Harry!

Cominciarono a cantare e mi vennero le lacrime agli occhi, ripensando che sulle note di quella canzone mi ero resa conto di essere innamorata di Harry. Quest'ultimo, alla fine della canzone, venne verso di me e, ancora col microfono in mano, mi disse:- So che probabilmente mi odi, e mi odio anch'io, ma in questi ultimi due anni mi sono reso conto che senza di te sono vuoto, mi sono pentito e ho capito che TI AMO- fece una pausa e continuò,- Quindi, davanti a tutte queste fan, che di sicuro si arrabbieranno un pò- ridacchiò leggermenteti chiedo solo una cosa: perdonami, perchè per me sei come l'aria che respiro, e in questi due anni ero morto. Ti chiedo solo di perdonarmi, perchè ti amo.

Lo guardai negli occhi e questa volta gli credetti.

-Io ti perdono.- dissi un attimo prima di fiondarmi sulle sue labbra, che tanto mi erano mancate, incurante delle ragazze che ci guardavano, dei ragazzi che cantavano e dei paparazzi che scattavano foto. In quel momento eravamo solo io e lui, nella nostra bolla. Fu un bacio dolce, delicato, e mi staccai solo per sussurrargli : -Ti amo.

 

 

THE END




Ciao Ragazze!

Eccoci qua. La fine. Che dire?
Ha sorpreso anche me. Devo dire però, che questo finale lo avevo in mente già da un pò.
Vabbè, passiamo ai ringraziamenti.


Grazie a tutte le ragazze che mi recensivano sempre, che mi hanno sopportato, con i miei lunghi ritardi,
ma che hanno letto e recensito sempre, anche se a volte mi volevano uccidere.
Grazie alle lettrici che hanno messo la storia nelle preferite/ricordate/seguite.
Grazie alle lettrici silenziose.


Grazie a tutte!
E a presto, con una nuova storia.
Julia :)

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