Be alright

di Takenomore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 23rdmarch ***
Capitolo 2: *** “Ricordami come la tua Belieber” ***
Capitolo 3: *** Lei. ***
Capitolo 4: *** What will she do? ***
Capitolo 5: *** He/She brokes ***
Capitolo 6: *** ti amo- ***



Capitolo 1
*** 23rdmarch ***


JUSTIN POV:
Mi guardai un’ultima volta allo specchio per poi correre verso il palco dalle mie Beliebers.
Le amo, sono la mia vita non penso che riuscirei a stare senza di loro.
Ecco che mi agganciano alle ali, sono troppo pesanti, per poi cominciare a farmi “volare”.
Dentro di me sto morendo di paura perché io in realtà soffro di vertigini ma non mi piace dirlo, ho una certa reputazione da difendere.
Ok ok, può sembrare una cosa strana ma sarebbe come uno shock per le mie Beliebers, cioè loro mi vedono sempre aria.
Cioè durante il My World Tour ero sul cuore, durante il Believe Tour prima mi agganciano a delle ali, poi devo stare a suonare la chitarra su un piccolissimo palco sospeso per aria, poi mi mettono su questa piattaforma ancora più piccola e mi fanno salire in aria.
Sono sicuro che a loro fregherebbe poco, a loro importa vedere me non tutti gli effetti speciali.
Ok, sto parlando da solo. Ma sto per arrivare all’entrata del palco e sento le urla.
Le loro urla.
Sono così tenere quando piangono mentre io canto, mi fanno capire il vero senso del mio sogno.
Subito vengo abbagliato dalla luce che mi puntano addosso gli addetti alle luci, è la mia terza data in Italia e devo dire che non pensavo fossero così in tante e soprattutto così cariche.
Mi guardo attorno e vedo le bandiere del Canada con scritto: “ITALY LOVES U”, altri cartelloni con scritto: “STILL KIDRAUHL”.
Semplicemente le amo.                                                                    
Mi slegano dalle ali e subito comincio a ballare e a cantare,felice di essere nuovamente in Italia.
La serata passa e fra una canzone ed un’altra arriva il momento in cui devo cantare Be al right e Fall, e questo vuol dire salire su quel coso. Subito mi agganciano una corda ad una cinghia dei pantaloni per poi prendere in mano la chitarra e sistemarmi il microfono vicino alle labbra. Mi tolgo il guanto d’oro e impugno saldamente la chitarra con il sudore che gocciolava lungo il mio viso.
Oltre al caldo tremendo avevo anche molta paura, troppa paura. Ma chi me lo fa fare? Eh?
Inizio a suonare le prime note di Be Alright e sento loro cominciare a cantare prima di me:
Across the ocean, across the sea
Startin’ to forget the way you look at me now
Sono bellissime, lo devo ammettere. Anche se non le conosco una per una, sono sicuro che sono sicuro che sono perfette.
Le dovetti fermare, anche se volevo che continuassero a cantare.
“Hei ragazze, avete una bellissima voce, ma devo cantare anche io. Ricominciamo, pronte?”
Lì sentii un boato di urla e da lì ripresi a suonare questa volta iniziando prima io e poco dopo loro che mi seguirono cantando, sempre girando su quel fottuto coso odioso.
Lo odio.
Ma devo dire che grazie a quel sistema sarei riuscito a vedere anche le ragazze sulle tribune, quelle che non avevano avuto l’opportunità di prendere il biglietto per il parterre e che mi potevano, di conseguenza, vedere solo da lontano.
Mi girai più volte mentre cantavo e suonavo, finchè non incrociai i suoi occhi.
La luce l’abbagliava e vedevo le lacrime sul suo viso che risplendevano e di conseguenza tutto il trucco colato, una fascetta in testa con il mio nome che le facevo indietro i suoi lunghi capelli biondi, una maglietta con l’immagine della mia iscrizione su Youtube di qualche anno prima.
Era bellissima.
 
ARIANNA POV:

Era da nove mesi che aspettavo questo momento, non ci potevo credere che finalmente lo avrei visto.
Oggi dopo 4 anni che mi piace, che lo amo, che lo ritengo la mia vita, lo vedrò.
Partii di casa alle 7.45 del mattino per poi incontrarmi con Giorgia alle 8, e dopo partire per Casalecchio.
Eravamo gasattissime all’idea di poterlo incontrare.
Arrivate a Bologna, andammo subito al Baglioni (il presunto hotel dove avrebbe alloggiato), subito corremmo per assicurarci i posti migliori almeno da poter avere una foto o che lui potesse toccarci e sorriderci.
Aspettammo davanti a quell’hotel per circa nove ore, finchè non avemmo la conferma che lui era all’Arena da tutta la mattina.
Ci guardammo e le dissi:
“ Andiamo Giorgia, ora, subito”
Lei mi guardò e subito chiamò sua mamma per farci venire a prendere e portarci davanti all’Arena, arrivate là andammo a prendere i biglietti in biglietteria e lì cominciò a piovere.
“Giorgia, te ne rendi conto? Lo vedremmo!” Strillai.
“Oddio, si Ari. Ti giuro sono felicissima” Strillò di conseguenza Giorgia.
Fummo interrotte da delle urla davanti al cancello dello staff, ci affacciammo meglio e vedemmo Dan.
Dan Kanter era davanti a noi e non riuscivamo a muoverci, cercavamo di fare foto ma subito la sicurezza ci urlò:
“Vi sembra il momento di fare delle foto? Andate via”
MA BRUTTO PEZZO DI MERDA, C’E’ DAN DAVANTI A NOI, CHE CAZZO SEI TU PER DIRCI DI NO? STRONZO. Pensai..
Guardai Giorgia che mi disse che forse era meglio se andavamo a prendere i biglietti, arrivate davanti alla biglietteria sua mamma aveva già preso i biglietti e ce li diede in mano.
La guardai e mi scese una lacrima per poi urlare:
“Giorgia, abbiamo i biglietti! LO VEDREMMO!” Urlai facendomi notare dalle Beliebers accanto a me, che risero.
“Si Ari, oddio non ci credo ancora!” Mi abbracciò.
Ma subito andammo in fila.
 
Pioveva e noi eravamo ancora in fila, ma per fortuna aprirono presto.
Appena arrivate davanti ai cancelli dammo i biglietti e subito corremmo dentro.
Vidi il palco, le Beliebers che urlavano mentre correvano per entrare.
Era la mia famiglia, il mio mondo.
 
 
Ecco mancavano 10 secondi e io ero in piedi nelle tribune con il cuore a mille, non ci credevo ancora.
Il countdown finì e dopo 5 minuti lui uscì attaccato a queste ali gigantesche, completamente vestito di bianco con gli occhiali da sole.
E’ bello da star male.
Appena toccò terra lo slegarono e lui cominciò a cantare e ballare, era perfetto.
Dopo varie canzoni salì su questo palco piccolo che lo elevava in aria in modo che potevo averlo “vicino” almeno per qualche secondo.
Appena salito su sto “coso” si posizionò il microfono vicino alle labbra.
Quanto avrei voluto che quelle labbra cantassero solo per me, un sogno..
Ritornai con i piedi per terra e lo vidi che si tolse un guanto d’oro e prese in mano la chitarra cominciando a suonare le prime note di Be Alright, ma subito cominciammo a cantare.
Stavo piangendo, mi ha sempre fatto sto effetto questa canzone.
Lui ci fermò dicendo dolcemente:
“Hei ragazze, avete una bellissima voce, ma devo cantare anche io. Ricominciamo, pronte?”
Tutte ci fermammo, ma poi cominciammo subito ad urlare come pazze finchè non ricominciammo a cantare, ma questa volta assieme a lui.
Era su questo aggeggio che faceva il giro di tutta l’Arena, ora era girato verso il settore Ovest.
Anche se avessi fatto di tutto per farmi notare non mi avrebbe mai vista, in mezzo a 15.000 persone è impossibile che veda me.
Arianna, una ragazza normalissima, è impossibile.
Eccolo, eccolo, eccolo. Sta venendo dalla mia parte.
La luce mi abbagliava e facevo fatica a tenere gli occhi aperti.
Ma bastava quel poco per vedere che lui in mezzo a 15.000 persone aveva incrociato il mio sguardo.
Mi stava fissando.
Il mio idolo, Justin Drew Bieber, mi stava fissando.

   

                         Hei ciao bellezze, come avete visto è un "riassunto" del 23 Marzo.
                      E' stato il mio primo concerto, ma non mi 
                        fermerò qui con i capitoli, domani
                             aggiorno e spero vi piacerà 
                             I LOVE U

 

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Capitolo 2
*** “Ricordami come la tua Belieber” ***


ARIANNA POV:
Dopo pochi secondi lo vidi distogliere lo sguardo dai miei occhi, ma io ancora non potevo crederci.
Mi aveva guardata negli occhi.
Mi sedetti nella poltrona delle tribune quasi tremando e stordita, un po’ dalla musica un po’ dal suo sguardo.
Mi misi le mani sul viso, cercando di non piangere dal vuoto che mi aveva lasciato dopo quello sguardo.
Ecco che stava rifacendo il giro sopra quel “coso”.
Cercai di mettermi in piedi sulla transenna che separava i settori delle tribune, ma il risultato fu solamente quello che cadetti per terra e sbattei il ginocchio contro il pavimento.
Giorgia mi guardò e mi urlò: “Arianna cosa diamine stai facendo? Ma sei pazza? Se cadevi e ti rompevi il collo?” Si avvicinò a me e mi aiutò a tirare su in piedi.
Misi saldamente le mani sulla transenna delle tribune e lo guardai ma ora era sceso e stava girando il palco cantando.
Bene, ho perso la mia opportunità.
Mi sento così vuota.                               
Strinsi più forte il metallo della transenna fra le mani.
Appena finito il concerto, costi quello che costi, io lo vedrò.. mi intrufolerò.
Passò tutto il concerto e continuai a piangere di gioia, dopotutto avevo il mio idolo davanti a me e quell’inconvegnente non mi avrebbe scoraggiata!
Finì il concerto e tutto stava andando bene, quando decisi di uscire e andare nel retro dell’Arena cercando di intrufolarmi nel backstage.
Uscii freneticamente dall’Arena ma pioveva, me ne fregai e mi misi il cappuccio in testa e cominciai a correre dove prima avevo visto Dan.
Stavo correndo a testa bassa perché le gocce d’acqua mi andavano negli occhi e bruciavano.
Arrivai davanti al cancello ma non c’era nessuno se non delle guardie che stavano cercando di accendersi una sigaretta sotto la pioggia.
Mi misi di più il cappuccio davanti alla faccia e cercai di entrare mentre stava entrando un’altra guardia, appena entrata mi nascosi dietro una cassa cercando di diminuire il fiatone che mi aveva procurato la corsa verso quel posto.
Mi sedetti e mi lasciai andare, cercando di calmarmi.
 
JUSTIN POV:
Dopo quell’attimo in cui vidi i suoi occhi non la vidi più, o per lo più l’ho vista mentre cercava di scavalcare le transenne delle tribune per cercare di farsi notare di nuovo da me.
C’è riuscita, era troppo tenera.
Ma decisi di levarmela dalla testa perché tanto mi succede così in tutti i concerti, vedo una ragazza carina ci penso per un po’ ma poi penso che sarebbe stata solo una di quelle da una notte, ma non voglio pensare così delle mie Beliebers.
Ma andiamo sono un ragazzo, o sbaglio?
Mi incamminai verso il mio camerino, lasciando il microfono ad un addetto per poi aprire la porta del camerino ed entrare.
Mi sedetti sulla poltrona quando arrivò Evelyn.
“Hei ciao tesoro” si avvicinò a me abbracciandomi e lasciandomi un bacio sulle labbra.
“Ciao” Risposi freddo e staccandola. “Senti sono stanco ho appena finito un concerto, non stasera piccola” La guardai negli occhi, per poi alzarmi dalla poltrona e andandomene in bagno a farmi una doccia.
Fra circa un’ora sarei dovuto partire e andare di nuovo sul tour bus e ricominciare a girare l’Europa e non l’avrei più vista.
Perché sto continuando a pensarci?
Buttai i miei vestiti per terra e mi infilai sotto il getto d’acqua caldo, mentre sentii Evelyn uscire sbattendo forte la porta del camerino
 
ARIANNA POV:
Ok, mi ero calmata e stavo un po’ meglio.

Decisi di togliermi il cappuccio, presi fuori il cellulare e mi specchiai.
Cristo, sembro un panda.
Avevo tutti i capelli bagnati e il trucco colato dalla lacrime, ma poco mi importava dovevo vederlo.
Alzai la testa guardando se c’era qualcuno, non c’era nessuno.
Via libera.
Cominciai a camminare velocemente guardando i fogli appesi alle porte con scritto chi c’era dentro.
Dove cazzo era il suo camerino?
Continuai a camminare finchè non trovai il suo camerino.
“Pattie dov’è Justin?”
“Nel camerino Fredo, digli che si deve sbrigare che fra mezz’ora deve essere su tour bus che dobbiamo partire”
Mi sentii il sangue fermarsi nelle vene, se Alfredo mi avesse scoperta mi avrebbe fatta buttare fuori e non avrei potuto parlare con Justin.
Entrai frettolosamente dentro al camerino di Justin per poi nascondermi dietro alla sua poltrona.
 
JUSTIN POV:
Mi misi l’asciugamano intorno alla vita passandomi una mano fra i capelli scrollandomeli quando sentii nuovamente la porta sbattere.
Cosa voleva Evelyn?
“Evelyn ti ho detto che non mi va di scopare” Sbraitai.
 Uscii dal bagno ritrovandomi davanti la ragazza bionda del concerto.
Era nascosta dietro alla mia poltrona, mi stava guardando e io stavo guardando lei.
Ecco, stava succedendo di nuovo. Ci stavamo guardando negli occhi.
Come poteva farmi questo effetto? Non la conoscevo! Non sapevo neanche chi fosse!
Ma lo sguardo durante il concerto e questo mi stavano facendo capire che era come se ci conoscessimo da sempre, i nostri occhi si conoscevano da sempre.
“Justin sbrigati!” Alfredo entrò frettolosamente nel mio camerino guardandomi.
“Alfredo, non vedi che sono mezzo nudo? Dammi mezz’ora e sono fuori, mi vesto e sono fuori! Ora esci per favore” Lo spinsi fuori dal camerino e chiusi la porta a chiave.
Mi girai verso la poltrona e me la vidi a pochi centimetri dal viso.
“Me ne vado, sono di troppo! Hai di meglio di fare” Sussurrò mettendosi il cappuccio in testa.
Le fermai per un polso e la guardai.
“No scusami, l’ho mandata via e poi non ho voglia.” Guardai la mia mano che avvolgeva il suo polso e mi staccai subito.
Lei abbassò lo sguardo cercando di non far incontrare nuovamente i nostri sguardi, ma io lo volevo così tanto.
 
ARIANNA POV:
Mi trattenni dal piangere, non potevo piangere di nuovo davanti a lui, dovevo essere forte.
Continuai a tenere il viso e lo sguardo abbassato.
Finchè non sentì una sua mano sul mio viso che mi prendeva delicatamente il viso e me lo alzava dolcemente.
“C-cosa vuoi?” Risposi tremando.
“E’ così che si risponde al tuo idolo? Prima quando ci guardavamo durante Be Alright non credevo che fossi poi così arrabbiata” Sussurrò facendomi venire una fitta allo stomaco dolorosa ma piacevole, essendo causata da lui.
“C-cioè tu mi hai vista quindi?” Deglutii cercando i suoi occhi e guardandolo intensamente negli occhi.
Rimase in silenzio guardando ogni millimetro dei miei occhi, esplorando le emozioni che potevano trapelare quei miei occhi marroni grandi e pieni di emozioni come non mai.
“Rispondimi” Dissi più ad alta voce.
Si “svegliò” dai miei occhi e mi rispose:
“Davvero pensavi non ti avessi vista? Pensavi stessi guardando quello dietro di te? I tuoi occhi abbagliati dalla luce mi hanno colpito”
Si avvicino di più a me facendomi appoggiare alla porta.
Anche se aveva il petto scoperto e bagnato, non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, erano troppo profondi, belli, grandi, marroni per essere veri.
Respirai più affannosamente, mordendomi la guancia e poi il labbro inferiore.
“Ti prego non farlo” Sussurrò Justin.
Mi tolsi dalla sua leggera presa e mi misi dietro di lui finchè non si girò verso di me.
“Non voglio dartela poi domani essere una delle tante che te hanno scopato con te. Per me sei il mio idolo, niente di più. Sei come un migliore amico, niente di più Justin”.
Lo guardai fisso negli occhi per poi cercare di aprire la porta chiusa a chiave.
“No!” Urlò piano. “Voglio sapere il tuo nome, non posso lasciarti andare così senza nemmeno sapere chi sei, da dove vieni”
Lo guardai e abbassai lo sguardo.
“Ricordami come la tua Belieber
Sussurrai per poi dargli un bacio sulla guancia e uscire dalla porta ritornando da Giorgia.


Ciaaaau ragazze mie belle, vi piace questo capitolo?
Nel primo non siete state molto presenti, ma vabbè
spero che questo vi sia piaciuto di più!
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Ci sarà una grandissima sorpresa..vi posso dire solo questo.
Ma se continuate a seguirla lo scoprirete! :)

Grazie a @
AleSwagBieber per il messaggio
e a @
BieberHasSwag
 per la recensione.
Recensite ragazze dsjfhsjf, vi amo, al prossimo aggiornamento u.u

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Capitolo 3
*** Lei. ***


ARIANNA POV:
Mi chiusi la porta dietro alle spalle assicurandomi che non stesse uscendo. Mi asciugai le lacrime che avevano cominciato a rigare il mio viso nel momento in cui avevo varcato la soglia del suo camerino.
Non poteva succedermi questo, no non poteva.
Cominciai a camminare velocemente lungo questo immenso corridoio sperando che nessuno della Crew mi vedesse e mi facesse cacciare fuori, presi fuori il cellulare e vidi che avevo 15 chiamate senza risposta e 5 messaggi di Giorgia.
GIORGIA! CAZZO GIORGIA!
Aumentai il passo, quasi correndo, ed uscii dal retro..anche se non sapevo bene da dove sarei uscita. Trovata l’uscita giusta mi ritrovai dietro all’Arena così la chiamai.
“Hei Giorgia..” Dissi con tono impaurito
“DOVE CAZZO SEI FINTA? TI HA RAPITA QUALCUNO? ARI DOVE SEI?”Urlò quasi isterica e in preda al panico.
Potevo quasi sentire le sue urla dal quanto erano forti.
No aspetta, le sentivo.
Mi girai un po’ attorno e la vidi che mandava delle bestemmie al suo iphone perché non c’era più campo, decisi di andare da lei ma quando mi vide si fermò e e mi guardò malissimo.
“ARIANNA CHE FINE AVEVI FATTO?” Urlò facendo un pausa fra una parola e l’altra.
“Ero da…” Non mi fece finire la frase che ricominciò ad urlarmi contro.
“DA CHI ERI EH? ARIANNA, FRA 10 MINUTI MIA MAMMA CI VIENE A PRENDERE E TU ERI NON SO DOVE CON NON SO CHI, BOLOGNA E’ UN POSTO DI MERDA, E TU LO SAI. CI VIVIAMO” Urlò più forte quasi piangendo.
“Ero da Justin. Giorgia ero nel camerino di Justin” Sussurrai mentre le mie lacrime si fondevano con le gocce della pioggia che cadeva senza sosta da ormai 2 ore.
Lei scoppiò a ridere poi mi guardò. “Cioè tu vuoi dirmi che eri nel camerino di Justin Bieber? Cioè Justin il nostro idolo?”
Fece fatica a non ridere quando poi mi vide piangere. “Hei Ari, perché piangi?” Si avvicinò a me alzandomi il viso.
Ero rossissima ed assomigliavo ad un panda in via d’estinzione. Gli occhi erano gonfi e pieni di lacrime. Le labbra salate dalle lacrime. E le guancie, il viso bagnato da lacrime e pioggia.
Mi abbracciò e mi tranquillizzò per poi staccarsi. “Perché eri nel suo camerino? Perché hai voluto farti ancora più male?”
Non risposi e vidi la mamma di Giorgia arrivare.
“Giorgia è arrivata tua mamma, andiamo. Sono stanca e voglio solamente dormire ti prego.”
Le sussurrai per poi avviarmi verso la macchina di sua mamma, aprire la portiera e coricarmi nei sedili posteriori, così da far sedere Giorgia davanti con sua mamma. Così da non farle vedere che in realtà ancora stavo male, ancora stavo piangendo, ancora mi sentivo vuote, ancora mi ero pentita di quello che avevo fatto.
Non mi ero pentita di quello che gli avevo detto, ma di quello che avevo fatto.
Se fossi stata fuori con Giorgia, senza cercare di uccidermi più di quanto aveva fatto lui guardandomi per quei 10 secondi, i dieci secondi più lunghi della mia vita.
In quei dieci secondi c’eravamo solo noi, le altre 14.999 persone non c’erano.
Io e lui. Da soli.
Presi la mia macchina fotografica e guardai le foto e alcuni video mentre cantava o parlava.
Arrivò un video e lo guardai. Si vedeva Justin. Mi vedevo io.
Mi vedevo assieme.
Giorgia! La uccido, ha finito di vivere ora. Aveva fatto il video nel momento in cui ci siamo guardati.
“Giorgia, chi ti ha dato il permesso di prendere la mia macchina fotografica e di fare il video mentre ci guarda..”
Mi bloccai quando la mamma di Giorgia inchiodò nel bel mezzo della strada.
“Che cazzo fai mamma?” Strillò Giorgia
“Un idiota mi ha tagliato la strada. Sti disgraziati che tagliano la strada. Voi state bene?”
Chiese per poi girarsi verso di me, che ero mezza incastrata fra i sedili posteriori e quelli anteriori.
“Sisi, grazie mille” Le sorrisi dolcemente per poi ristendermi sui sedili posteriori.
 
JUSTIN POV:
Avrei rimandato una data, non me ne fregava ora come ora.  
Dovevo Trovarla.
Appena uscì dal mio camerino mi vestii subito e presi il cellulare chiamando mia mamma:
“Mamma senti, dì con Scooter di rimandare le prossimo tre date ho da fare, devo trovare una ragazza” Dissi mentre cercai di infilarmi le supra senza cadere.
“Justin ma sei pezzo? Cosa ti prende? Non stai con Evelyn?” Mi sbraitò al telefono.
“Lei è la mia bambolina” Dissi indifferente.
“La tua bambolina? Va bene hai tre giorni per trovarla Justin. Fra tre giorni fatti portare dall’autista all’areoporto di Bologna.”
Mise giù senza neanche avere il tempo di salutarla.
Mi misi il cellulare in tasca e uscii dal camerino mettendomi il cappuccio e gli occhiali da soli.
La vedevo stava uscendo dall’Arena.
Ripresi il cellulare e chiamai l’autista: “Fatti trovare dietro all’Arena fra..” Guardai l’orologio “Due secondi” Misi giù.
Allungai il passo e uscii dall’Arena e vidi la macchina e salì.
Restai un po’ in macchina finchè non vidi Lei entrare con un’altra ragazza in una macchina.
“Segui quella macchina, ma senza dare troppo nell’occhio” Ordinai impaziente.
“Ok Signorino Bieber” Disse l’autista con tono formale.
Appena la macchina di Lei partì, anche la mia macchina partì e la seguimmo.
Lei sapeva il mio nome e io non sapevo il suo, cazzo.
Pioveva forte e sentivo le gocce sbattere contro il vetro del finestrino..mi rilassava quel rumore, mi faceva addormentare.
NO, Justin no!
Resta sveglio, devi trovarla e parlarle questa volta. Non rimanere imbambolato davanti ai suoi occhi, così marroni, così grandi, così veri, così.. Ecco che sta succedendo di nuovo.
Non posso perdermi nei suoi occhi anche quando non li ho davanti.
“Allora a che punto siamo? Sorpassale in modo che dopo loro sorpasseranno di nuovo noi” Ordinai strofinandomi gli occhi.
Lo fece e sentì le gomme della macchina in cui c’era Lei sfregare sulla strada bagnata.
Perfetto.
“Ora accosta e aspetta che loro passano di nuovo” Dissi.
Lo fece e appena loro passarono, noi ripartimmo.
Le seguimmo finchè la macchina non si fermò davanti ad una casa in campagna e la vidi scendere.
A quel punto accostammo un po’più lontano della sua casa e scesi, dicendogli di nascondersi con la macchina dopodichè scesi e andai davanti a casa sua.
Tutte le finestre erano chiuse finchè non ne vidi una aprirsi di poco allora decisi di provare ad arrampicarmi senza uccidermi.
Stava ancora piovendo.
Misi un piede sui fili della luce fuori e poi su alcuni mattoni sporgenti finchè non arrivai fino al davanzale di casa sua, bussai piano.
Sentii silenzio e la musica spegnersi.
Stava ascoltando Nothing Like Us.
Aprì la finestra e mi vide.
Era in reggiseno con le leggins.
Subito entrai in camera sua e la spinsi contro il muro lentamente, senza farle male. Per poi intrappolarla fra le braccia e guardarla negli occhi.
Sta accadendo di nuovo.

Hei hei heeei! Ciao bellezze, ho visto che il secondo capitolo vi è piaciuto ahahahah! 
Soprattutto la fine! <33
Vi avevo detto che ci sarebbe stata una sorpresa, ecco questo 
è un inizio della sorpresa, ma ancora non è finita qui.
Ci sarà un altro colpo di scena nel quarto capitolo.
Grazie per le recensioni e le visualizzazioni :))
Alla prossima c:

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Capitolo 4
*** What will she do? ***


JUSTIN POV:
Era intrappolata fra le mie braccia, non la stavo abbracciando ma potevo sentire il suo respiro affannato e
il suo cuore battere a mille nel silenzio assoluto della sua camera.
“Che ci fai qui Justin?” Sussurrò lei?
“Avevo bisogno di vederti, ho bisogno di sapere il tuo nome. Almeno quello” Dissi mordendomi l’interno delle labbra.
“Arianna. Il mio nome è Arianna. Ora vattene da camera mia prima che arrivano i miei genitori” Sussurrò spingendomi verso la finestra.
“Tu stai dicendo al tuo idolo di andarsene? Ma sei una mia Belieber o no? Di solito si strapperebbero i capelli per avermi nella loro camera”
Sussurrai al suo orecchio maliziosamente.
“Lo sapevo! Sapevo che eri venuto solo per quello.” Mi spinse via. “Ora vattene Justin, lasciami in pace” Urlò.
“Arianna io non me ne vado io resto, chi sei per dirmi di andarmene? Chi?”  Le misi due dita sulle labbra cercando di farla star zitta.
“Innanzi tutto questa è camera mia, decido io se puoi starci o no. Poi è casa mia e io potrei denunciarti perché ti sei intrufolato furtivamente nella mia casa senza il consenso di nessuno. E terza cosa non ti ho invitato. Sei il mio idolo niente di più Ora lasciami in pace ho di meglio da fare.” Disse guardandomi negli occhi.
“Zitta. Zitta, tu mi vuoi. Tu vuoi me, il mio amore, i miei occhi, i miei baci.” La presi per un braccio e la strattonai verso di me fino ad abbracciala. Non ho bisogno di scopare quando sono con te. Quando sono con te ho solo bisogno di guardarti negli occhi o baciarti o averti mia. Ma senza arrivare a scopare. Ed è buffa la cosa perché ci conosciamo da stasera e già non riesco a fare a meno di te. La trovi una cosa stupida? “  
Mi guardò sbalordita arrossendo poco.
Le accarezzai il viso sorridendole.
“Sei bellissima quando arrossisci”
“Justin..” Mise una mano sopra alla mia guardandomi. “Ok, ma ora vai” Ritornò fredda e spinse via la mia mano.
“Ora vai via, ci vediamo domani” Disse mettendosi una maglietta coprendosi.
“Ho rimandato tre date per te, non so dove dormire Arianna.” La guardai. “Hai un posto dove farmi dormire? Cioè hai due letti in camera, magari possiamo risparmiare e usarne solo uno” Le presi i fianchi e l’avvicinai a me avvicinandomi alle sue labbra.
“Justin ci sono i miei genitori nella stanza accanto, secondo te ti faccio dormire nel letto con me? Ragiona. Ti faccio dormire sul divano.”
“Ma si dai, fammi dormire sul divano così quando domani i tuoi genitori si sveglieranno e andranno in cucina mi vedranno tutto steso sul divano e poi ti chiederanno perché il ragazzo nei poster improvvisamente ora è nel tuo divano a petto nudo che dorme” Le tolsi la risposta ridendo appena.
“Ok, allora dormi lì. Non provare a toccarmi o a venire nel letto con me Justin.” Sospirò. “Ah lavati i denti”Rise sfidandomi.
“Ma vuoi dirmi perché fai così? Fino a 3 ore fa mentre cantavo Be Alright e ci guardavamo negli occhi sembrava che mi volessi, e ora? Ora mi stai buttando fuori. Perché fai così? Lo so che non lo vuoi, tu non vuoi mandarmi via ma perchè lo fai?”La guardai.
“Perché sei Justin Bieber. Non sei un ragazzo normale, capisci? Io so come sono fatta. Sono appiccicosa, gelosissima di ciò che mi appartiene, sono stressante. Lo faccio per te, e poi non voglio soffrire! Non di nuovo, ora ti è più chiaro Justin? Ora dormi e domani pensiamo a cosa fare.” Mi disse.
“Ok” Mi avvicinai e le diedi un bacio veloce sulle labbra per poi aprire la finestra e calarmi di nuovo giù fino al cortile per poi andare alla macchina.
Corsi, non potevo piangere davanti a lei.
Lei mi credeva uno stronzo. Un ragazzo che non sa cosa vuol dire essere geloso o appiccicoso.
Forse avrei dovuto lasciar perdere una volta per tutto.
Pensare alla musica, al tour, alle mie Beliebers.
Ma aspetta..se dovevo pensare alle mie Beliebers, avrei pensato anche a lei.
Mi sedetti sul terreno bagnato mettendomi le mani fra i capelli sospirando.
“Non ce la posso fare” Sussurrai fra me e me.
“A fare cosa?” Sentii una voce femminile e una felpa porsi sopra le mie spalle.
Arianna.
Hei Arianna, non mi trovavi uno stronzo o quelle cose lì?” Sospirai guardandola negli occhi.
Ogni volta che la guardavo mi passava tutto il male che mi aveva procurato fino a 10 minuti prima.
 
 
 

ARIANNA POV:
Non ci credo.
Justin Bieber è a casa mia, cioè mi sembra impossibile.
Ma ora ho capito la vera persona che è e ho preso le mie decisioni.
“Forse, ma ho anche capito tante cose attraverso quel misero bacio” Sorrisi. “Ora vieni dietro, asciugati e andiamo a dormire.” Mi alzai e gli porsi la mano.
Mi prese la mano e si alzò. “Ok..ma prima vorrei fare una cosa” Sussurrò.
“Cosa?” Lo guardai restando sotto alla pioggia incessante da ormai 4 ore.
“Questo”
Mi prese fra le sue braccia e dolcemente premette le labbra contro le mie, non potei far altro che ricambiare.
Era quel bacio che volevo ormai da troppo per respingerlo.
Ricambiai il bacio quando sentì la sua lingua farsi spazio fra le mie labbra, gli permisi di entrare e cominciammo a conoscere l’uno la lingua dell’altro.
Era come se ci conoscessimo da sempre, come se eravamo fatti per stare insieme.
Continuammo a baciarci per quasi dieci minuti sotto la pioggia, era tutto così perfetto.
Mi staccai lentamente.
“Direi che per stasera possa bastare Justin, mi hai tolto l’aria per vivere. In tutti i sensi” Gli sorrisi dolcemente.
“Ora entriamo che piove e se continuiamo a restare qui ci becchiamo la febbre” Gli dissi.
“Ok amore” Mi sorrise.
“Poca confidenza, io e te ancora dobbiamo finire di parlare” Lo guardai seria.
“Direi che le nostre bocche, le nostre labbra e le nostre lingue si sono già dette tutto. E direi che è quello che volevamo, o sbaglio?” Mi disse storcendo le labbra.
“Non vantarti Bieber, ora entriamo. Domani ne parliamo meglio”Entrai in casa andando in camera mia e aspettandolo con un asciugamano in mano.
“Ecco tieni, asciugati.” Glielo porsi e mi misi nel mio letto coprendomi.
“Mi fai posto?” Mi guardò facendomi una faccia da cucciolo.
“Bieber quello è il letto, stenditi e dormi.” Ammiccai e rimisi la testa sul cuscino chiudendo gli occhi.
“Ah spegni la luce” Dissi.
Fece un verso di approvazione e spense la luce per poi stendersi sul letto.
Non riuscivo a dormire.
Sentivo il suo respiro e qualche volta lui muoversi fra le coperte.
Sospirai e mi alzai lentamente.
“Che stai facendo? “Sentii la sua voce flebile nel buio della notte.
“Devo andare a fare la pipì” Risi appena.
Mi alzai dal letto e andai in bagno. Mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli.
Avevo sempre Justin Bieber in camera, non potevo presentarmi come una barbona. Dovevo essere presentabile anche mentre dormo.
Sorrisi a me stessa e ritornai in camera.
“Vuoi dormire con me? Prima ho sentito che non riuscivi a dormire, ti vedevo anche se era buio.”
“Prometti che non allunghi le mani Bieber?” Mi diressi verso il letto nel quale era coricato”
“Lo prometto piccola, ora vieni che dormiamo un po’” Mi prese la mano tanto da condurmi fino al suo letto.
Mi stesi vicino a lui e lui si mse dietro di me.
Mi abbracciò e mi mise le mani sulla pancia, sentivo il suo respiro sul collo e il suo cuore battere contro la mia schiena.
Con queste due cose altamente rilassanti mi addormentai  e lui pure.
 
 
 

JUSTIN POV:
Mi svegliai e tolsi le mani dalla sua pancia stiracchiandomi appena.
“La smetti di strusciare la tua erezione mattutina contro il mio sedere?” Mi disse.
“Ma è così bello” Risi e glielo palpai appena.
“Cosa ti ho detto stanotte? Di tenerti le mani in tasca.” Si girò e mi guardò.
“Buongiorno piccola” Le diedi un bacio sulle labbra cercando di cambiare discorso per evitare delle litigate.
“Ora io e te dobbiamo parlare ok? Non puoi restare qui per sempre e dobbiamo decidere cosa fare.” Si mise a sedere sul letto guardandomi per poi strofinarsi gli occhi.
Era così maledettamente bella.
“Io dopodomani devo ritornare all’aeroporto di Bologna.” Mi misi su un fianco e gli misi una mano sul suo fianco.
“Bene..” Sopirò triste abbassando lo sguardo.
“Ecco appunto. Arianna ti volevo chiedere una cosa.” Mi misi a sedere davanti a lei guardandola negli occhi.
“Cosa Justin?” Mi guardò ancora con aria trsite.
“Vuoi venire con me?” La guardai più intensamente negli occhi mordendomi l’interno della guancia.



ANGOLO AUTRICE:
Ciao bellezze mie asjfhddjshfs wow 3 recensioni! sono felice che vi piaccia, davvero!
Bien bien, in questo angolo dell'autrice oggi vi svelerò i volti delle due ragazze protagoniste (Arianna e Giorgia) e
dell'altro protagonista, Justin, ma immagino che già sapete com'è fatto lui AHAHAHAHHA
Allora inizio con il dire che Arianna è il mio vero nome e Giorgia è il vero nome della ragazza 
con cui sono andata al concerto (La mia Giorgia jsfdhs)
Ho deciso di mettere le nostre fto reali, può essere una buona idea ma può essere anche una cattiva
idea, ditemi che ne pensate.

   

Lei è Giorgia, bella vero? sfjdsfs

E questa sono io,Arianna, niente a confronto di Giorgia vero? ahahah

Ed infine c'è Justin:

Lui è imbattibile, è bellissimo sdfjufhs
Mado' è perfetto
AAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAH OK BASTA, MI RIPRENDO.
Comunque apparte questo, secondo voi Arianna cosa risponderà?
Cosa dirà Giorgia quando Arianna le dirà che Justin le ha chiesto di partire con lui?
ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI, IO CONCLUDO IN BASE,ANCHE, A QUELLO CHE DITE VOI..
PERCIO' RECENSITE SDFJKSFS

VI AMO BELLE MIE. sjfsdkfhs
Al prossimo capitolo!
-Arianna
 ditemi che ne pensate su Twitter
Baci

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Capitolo 5
*** He/She brokes ***


ARIANNA POV:
Mi aveva davvero chiesto di partire con lui? Sarei davvero andata in giro per il mondo con lui?
Ma stiamo scherzando? Ho la mia vita, non posso. Cioè se lui lo facesse solo per lo scopo di portarmi a letto?
Se fossi solo la sua groupie e niente di più?
Potrei morire dentro.
“Justin stai scherzando vero?” Dissi balbettando.
“Ok, ho capito non vuoi venire” Si alzò e cominciò a vestirsi.
Rimasi a guardarlo un po’ mordendomi l’interno della guancia. “Non ho detto questo, ma ho paura”
Cominciai a giocare con il bordo della maglietta che avevo usato per dormire abbassando lo sguardo, cercando che lui non arrivasse e mi alzasse il viso per guardarmi negli occhi..ma così fu.
Si mise davanti a me in piedi alzandomi lo sguardo e guardandomi negli occhi.
Potevo perdermi nei suoi occhi color miele.
“Arianna, vuoi venire con me o no? Non voglio portarti a letto o cose del genere. Voglio stare con te e basta. Voglio te” mi sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra.
“Mi conosci da ieri sera Justin, neanche un giorno”Gli dissi.
“Ma queste ore mi sono bastate per capire che ti voglio mia”mi sussurrò avvicinandosi di più alle mie labbra, mordendosi maliziosamente le labbra.
Gli misi una mano dietro al collo portandolo a me e premendo le labbra contro le sue, per poi cominciarlo a baciarlo con dolcezza.
Cominciai a giocare freneticamente con la sua lingua.
Si mise sul letto mettendosi sopra di me continuando a baciarmi.
“Justin, Justin..aspetta” Mi scansai e lo guardai.
“Cosa c’è Arianna?” Mi guardò negli occhi.
“Devo pensarci ancora, non posso dirtelo ora, cioè dovrei lasciare la mia famiglia e tutto.” Sospirai. “Non lo so Justin”Lo guardai.
“Devi saperlo Arianna. Non posso stare ai tuoi comodi ok? Io domani devo ritornare a Bologna e partire se vuoi venire con me bene, se no ciao” Si tolse e si mise il giubbotto.
Rimasi in silenzio.
“Da dove posso uscire?” Mi chiese.
“Dalla porta, tanto i miei genitori ancora stanno dormendo”Sospirai triste.
“Te ne vai Justin?” Chiesi con le lacrime in gola, alzandomi dal letto.
“Cosa resto a farci qui? Ho solamente perso tempo con te.” Mi guardò male per poi scendere e andarsene.
Mi lasciò così.
Senza niente, con un altro vuoto immenso da colmare ma che solo lui poteva farlo.
Sono stata una stupida.
Non ci potevo credere.
L’unica cosa che riuscii a fare fu stato stendermi sul letto e cominciare a piangere ininterrottamente.
 
 
 
JUSTIN POV:
Mi aveva fatto girare i coglioni ok?
Prima mi vuole fare capire che mi vuole anche lei e ora? Ora fa la lunatica bipolare?
Eh no, non posso stare ai suoi giochetti.
Ho un tour da fare, una carriera da proseguire e delle vere Beliebers da rendere felici.
L’unica cosa che aveva fatto lei ora è stato quello di avermi lasciato un grande vuoto.
Un vuoto che nessuno aveva mai lasciato e che nessuno, se non lei, avrebbe riuscito a colmare di nuovo.
Salii in macchina e dissi con l’autista di portarmi da mia madre in aeroporto.
 
“Mamma, andiamo subito. Non voglio perdere altro tempo” Dissi furioso.
“Che è successo Justin?” Cercò di abbracciarmi ma io mi imbarcai subito e mi misi a sedere in uno dei sedili dello jet senza neanche guardarla.
“Niente mamma, lasciami in pace” Dissi con tono alquanto brusco e prepotente.
Mia mamma rimase in silenzio e andò a sedersi in un altro sedile.
Lei sapeva bene che quando ero incazzato o triste doveva lasciarmi da solo, giusto per evitare ulteriori litigate o sceneggiate inutili.
“Presi le cuffie e mi misi ad ascoltare la musica”
Non potevo neanche pensare di poterle mandare un messaggio, non avevo il suo numero.
Dovevo rassegnarmi, io Justin Bieber popstar mondiale non posso “rovinarmi” così l’immagine stando con una ragazza qualunque.
Subito mi pentii di quello che avevo pensato.
Lei mi rendeva felice solo guardandomi negli occhi.
Mi strofinai freneticamente gli occhi per poi addormentarmi.
 
“JUSTIN SVEGLIATI!” Sentii urlare mia mamma.
“Si ma stai calma” Dissi ancora con la bocca impastata dal sonno per poi alzarmi dal sedile.
“Dove siamo?” Chiesi cominciando a prendere su la mia roba dal sedile.
“Magari siamo a casa Justin” Disse con tono “ovvio”.
“Ok ok” dissi per poi scendere.
“Ma perché siamo a casa? Cioè ho le tappe in Europa, non quelle americane mamma.” Dissi.
“Lo so, ma devi prenderti una pausa.” Mi disse accarezzandomi i capelli.
“Buona idea, chiamo Chaz e Ryan”
Subito presi fuori il cellulare e mandai un messaggio ad entrambi aspettando mi rispondessero.
 
Mi immersi lentamente dentro alla vasca idromassaggio con il cellulare in mano navigando su twitter,
stavo guardando i tweet delle mie Beliebers e avevo deciso di renderne felici un paio, quando non vidi un tweet con scritto:
“Le persone arrivano quando meno te l’aspetti. Non credi Bieber?”
Era Arianna, era stata lei.
Ma cosa intendeva?
 
Un altro tweet:
“A volte le cose grandi passano anche per una porta piccola”
 
Ma cosa stava dicendo?
Non ci stavo più capendo nulla.
 
Poco dopo sentii il campanello suonare.
“Mamma puoi andare tu? Io sto facendo il bagno!”Urlai.
“Mamma ci sei?” Urlai più forte.
No ok non c’è.
 
Mi alzai e mi misi un asciugamano in vita e andai fino alla porta, il campanello continuava a suonare incessantemente.
Chi cristo eh? Porca puttana.
Viva la finezza..
Aprii la porta urlando:
“chi cazzo è ora?”
Rimasi paralizzato, senza fiato.
I miei occhi si ripersero nei suoi occhi.



ANGOLO AUTRICE:

è cortissimo lo so, uccidetemi ora! AHAHAHAHAH
Ma seriamente non ho avuo tempo e non credo fino a sabato sono super impegnata.
Anche perchè sabato ho un raduno con le Beliebers di Bologna, al limite aggiorno di sera. YESSSSS IL SABATO SERA
Spero che vi piaccia lo stesso anche se è misero, mi farò perdonare.
SONO STATA SEGUITA DA MELLY(la scimmi di Justin) sto a morì rega ahahahahah da ieri! LOL
Vabbè recensite così aggiorno!

l
sono io su twitter, ditemi che ne pensate <33

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Capitolo 6
*** ti amo- ***


JUSTIN POV:
La guardai rimanendo a bocca aperta e lasciando cadere l’asciugamano dalla vita.
“Bel saluto che mi dai Bieber” Mi disse sorridendomi per poi raccogliere e porgermi l’asciugamano.
“C-che ci fai qui Arianna? Come hai fatto a trovarmi? Chi ti ha dato il mio indirizzo?” Mi avvolsi nuovamente l’asciugamano in vita e la guardai.
“Se non ti fa piacere che sia qui, basta dirlo. Posso anche ritornarmene in Italia” fece un passo indietro per poi voltarsi e scendere i gradini dell’ingresso.
“Non ci provare”
 
La presi per il polso e la tirai a me: “Ora che sei qui, non te ne vai per nulla al mondo, capito?”. Avvolsi la sua vita nelle mie braccia e spinsi il bacino contro il suo fino ad essere completamente attaccati l’uno all’altro e la baciai lentamente e dolcemente. Era un bacio pieno d’amore. Non avevo mai dato un bacio del genere. Strinsi la sua schiena facendola aderire di più a me con tutto il suo esile corpo e chiusi la porta d’ingresso con un piede. La mia lingua scavava fra le sue labbra cercando inesorabilmente di entrare e danzare dolcemente con la sua. E così fu, le nostre lingue si incontrarono e lentamente feci scendere una mano su un suo fianco, stringendoglielo, cercando di conoscere meglio la sua lingua.
Sentii il suo respiro affannato congiungersi al bacio. Dalle sue labbra, bagnate ancora la mia saliva, passai al suo collo; i nostri respiri andavano in simultaneità quando sentì la sua mano salire sui miei capelli e tirarmi lentamente le punte dei capelli, facendomi sussultare appena.
Intanto io ero perso nel suo collo,gli lasciai scie di baci umidi e cominciai a giocarci con la punta della lingua, per poi alzare il viso.
 
“Justin..” Disse aprendo gli occhi e guardandomi negli occhi.
“Arianna, amore. Non andartene mai più, mi sei mancata troppo.”
 
Sospirai e la strinsi lentamente fra le mie braccia e lei ricambiò stringendosi a me, mettendo le braccia sulle mie spalle e attorno al mio collo cercando un altro bacio.
 
“Che ne dici se prima mi vesto? Potrebbe arrivare i miei o mia sorella o mio fratello. Tu aspetta sul divano, fai come se fossi a casa tua, arrivo subito” Le diedi un bacio sulle fronte e le accarezzai i capelli per poi ritornare in camera a cambiarmi.
 
 
 
ARIANNA POV:
 
Ero seduta sul divano di casa Bieber.
Era enorme. Mi sarebbe servito un navigatore.
 
Mi guardai attorno e intravidi la piscina sul retro della casa; decisi di alzarmi ed esplorare questa umile casa, camminai fino alle porte di vetro e vidi che c’erano quattro piscine.
“Ma cosa se ne fa di quattro piscine uguali?” Dissi a bassa voce fra me e me.
“Beh vedi, una è prevalentemente per Jazmin e Jaxon perché ha l’acqua bassa e riscaldata, una è ad idromassaggio, e le altre due hanno gli scivoli come puoi vedere. Non sono inutili. Quando ci sono le feste sono anche poche quattro piscine” Sentii una voce dietro di me.
 
Sussultai appena girandomi di scatto.
“Justin non farlo più ti prego” Risi appena e mi avvicinai a lui.
“Paura piccola? Tranquilla, stai tranquilla. Dai dopo ti faccio fare un giro per casa, promesso. Ora metti in ordine le tue valigie e la tua roba, poi decidiamo che fare. Sei arrivata qui per restare..giusto?” Mi guardò con gli occhi pieni di speranza.
“Si credo di si, ho lasciato un biglietto a mia mamma con scritto:
Mi hai sempre detto di inseguire i miei
sogni, ora sto inseguendo il mio sogno.
Lo amo ma non solo come idolo, lo amo sul serio.
Spero che un giorno mi potrai perdonare
per tutto questo mamma.
Salutami papà, vi amo.
Gli ho lasciato un misero biglietto”
Conclusi guardandolo con aria triste e malinconica.
“Solo con un biglietto? Non vuoi chiamarli per dirgli che stai bene, piccola?”
“Non credo Justin, riceverei solamente sgridate e ora non ne ho bisogno. Perciò tempo al tempo. Prima o poi li chiamerò” Dissi serrando le labbra e mordendone l’interno.
“Quando sarai pronta per farlo c’è un telefono in qualsiasi angolo della casa a tua disposizione, amore” Mi sorrise e mi abbracciò dolcemente.
“Come mai tutta questa dolcezza Bieber?” Dissi mentre misi le mani sulla sua schiena sorridendogli.
“Mi sei mancata. E poi tu mi chiami Bieber.” Imitò la mia voce facendomi il verso. “Mentre io ti chiamo amore e piccola. Quanto sei acida.” Rise appena e mi strinse più forte.
“Lasciami almeno respirare o dovrai convivere con la paranoia che mi hai uccisa” Mi dimenai un poco togliendomi dall’abbraccio ma gli diedi un bacio casto sulle labbra.
 
“Vado a svuotare le valigie Justin. Dove mi posso mettere?”
“In camera mia, che domande sono?” Mi guardò perplesso.
“Stai scherzando? Hai una villa enorme e non hai una stanza per me?” Lo guardai.
“Forse ce l’ho ma non voglio dartela” Mi tirò a lui e mi guardò negli occhi.
Subito distolsi lo sguardo, se no avrei ceduto a lui troppo facilmente.
“Dammi la camera vuota Bieber” Dissi guardandolo.
“Come vuoi. Dammi le valigie che ti aiuto”
Gli porsi le valigie e si incamminò e io lo seguii.
Salì le scale e mi fece entrare in una stanza arredata benissimo e lo guardai.
“Quella vicina è camera tua, giusto?”
Non mi rispose e mi lasciò le valigie vicino al muro per poi girarsi verso di me.
“Sì, siccome non posso averti in camera con me, almeno ti avrò vicina.”
“Non voglio venire, semplicemente per il fatto che se fossi lì..potresti avermi quando vuoi” Incisi le ultime parole.
“Posso averti quando voglio. Sei mia.” Ringhiò appena.
“Questo lo dici tu” Sorrisi maliziosamente.
 
Mi prese per i fianchi e mi buttò sul letto guardandomi negli occhi.
E lentamente mi spostò i capelli dal collo e cominciò a lasciarci una scia di baci, quando cominciò a succhiare un piccolo lembo di pelle non riuscì a trattenermi un leggero gemito che però lui prese come gesto di approvazione, mise le mani sotto la maglietta per poi sfilarmela e con una mano mi slacciò il reggiseno cominciando a baciare un mio seno.
Gli misi una mano sulla spalla spingendolo di più verso di me e muovendo di poco il bacino contro il suo sentendo la sua erezione.
 
“Poco eccitato Bieber” Gli sussurrai all’orecchio, mordendogli lentamente il lobo e giocandoci un po’.
 
 
JUSTIN POV:
 
Mi stava facendo eccitare con pochissimo e nessuna ci era mai riuscita.
Continuai a giocare con i suoi seni mentre sentivo lei sotto di me muoversi lentamente.
Mi tolse la maglietta e con una mano andò a finire sul cavallo dei miei pantaloni e lentamente me li slacciò, portandomeli fino alle ginocchia assieme ai boxer, i quali poi mi tolsi aiutandomi con i piedi.
Le slaccia i pantaloncini e glieli tolsi assieme alle mutandine.
Eravamo nudi, l’uno sopra l’altro.
Gli misi una mano fra i capelli e glieli tirai appena quando sentii la sua mano porsi sopra il mio pene e la sua mano cominciare a muoversi, dapprima con un gesto ma poi diventò sempre più veloce, venni sommerso da un’ondata di calore e piacere.
Non ce la facevo più, dovevo averla.
Mi sporsi un attimo verso il comodino e subito presi un preservativo che aprì e me lo misi velocemente.
 
“Non voglio venire con una sega, piccola” dissi con respiro affannato.
 
La penetrai dolcemente cominciando a muovermi dentro di lei molto lentamente senza farle male.
Sentii lei muoversi sotto di me con voglia e gemendo, perciò aumentai il ritmo andando sempre più forte.
Il letto tremava, il suo fiato si fondeva al sudore che mi stava provocando tutto quel muoversi.
Le sue labbra venivano bagnate dalla sua saliva e la sua voce..pronunciava il mio nome e questo mi fece eccitare più di prima.
Cominciai a dare spinte più forti ma comunque dolci e senza violenza.
Le mie mani si intrecciarono alle sue, prendendo anche il lenzuolo che stringemmo assieme, finchè non venì.
Le mie mani strinsero di più le sue e la bacia sulle labbra, per poi togliermi da dentro lei, buttai il preservativo per terra e mi misi accanto a lei ancora ansimante.
“Arianna..” Dissi con un filo di voce.
“Dimmi amore..” Mi rispose mettendo una mano sul mio petto.
“Ti amo piccola” Le bacia una guancia per poi guardarla negli occhi.
“Ti amo anche io Justin” Mi guardò sorridendo e baciandomi il naso.






ANGOLO AUTRICE:
Ciao ragazze miei, vi è piaciuto questo capitolo? Spero di si.
E soprattutto spero di essermi fatta perdonare per il capitolo precendente che era
corto e brutto ahahahah
Ecco la sorpresa! Justin ha detto "Ti amo" ad Arianna, prima o poi LOL.
E poi è arrivata la parte hot tanto attesa mlml ahahahah
Grazie per le visualizzazioni, i messaggi privati e la recensione:)

@
ecco il mio twitter c:
Alla prossima, vi amo c:

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