And i will give you all my heart, so we can start it all over again.

di seituttolouis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 23: *** AVVISO! ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


Introduzione.
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
E ti darò tutto il mio cuore
Così potremo ricominciare tutto da capo. 
 
Ma lui non aveva mantenuto la promessa, lei ci aveva sperato, sapeva di aver sbagliato, aveva cercato di rimediare a tutto quello che è successo, e ci era riuscita, aveva riconquistato il cuore del suo unico amore, lui le aveva ridato l’amore, le aveva dato il suo cuore, ma non hanno mai ricominciato niente da capo. Lui le aveva fatto una promessa, e lui non l’ha mantenuta. Lui aveva spezzato il cuore a quella piccola ma grande ragazza indifesa. Ma lei ancora ci spera. Lei spera ancora che lui ritorni, e lei sarà ad aspettarlo a braccia aperte. Ma lei sa, anche lei sa che lui non tornerà più. Lei si meritava di soffrire per quello che aveva fatto, ma non in questo modo, non così profondamente da ucciderla interiormente. Lui non doveva morire, lui era così giovane, era troppo giovane. Si era suicidato. Non doveva andare così, doveva esserci lei al suo posto, lei doveva morire, lei aveva sbagliato, non lui.Lui era un ragazzo per bene, lo dicevano tutti. Professori, amici, genitori, vicini di casa, LEI. 
Ma per qualcuno lui non meritava di vivere. E questo lei non lo può sopportare, lei aveva già sofferto abbastanza, perché farla soffrire maggiormente?
A lui andava tutto per il verso giusto. Andava bene a scuola, aveva dei buoni amici, a casa andava tutto bene. Ma c’era una cosa che non sapevano, neanche lei lo sapeva. 
Lui soffriva di autolesionismo. Sembrava che andasse tutto bene, ma non era così. Lui odiava la sua vita, e aveva provato più di una volta ad uccidersi, anche se con scarso successo. E per un po’ aveva smesso, credeva di aver trovato l’amore, lei. Ma lei non era stata sincera, lei l’aveva tradito. Così lui ricominciò a soffrire di nuovo. 
Lei riuscì con il suo amore a farlo di nuovo suo, ma non sapeva che lui soffriva ugualmente e che non sarebbe riuscito a fidarsi di nuovo completamente di lei. 
L’unica cosa che riuscì a fare per non soffrire è stato impiccarsi, un modo per lui non doloroso per morire. 
E lei era stata la prima a trovarlo in quel modo. Lei era andata a casa sua per festeggiare il loro anno insieme, ma appena entrata nella sua stanza non aveva un bell’aspetta. Si inginocchiò davanti a lui, e si mise a gridare e piangere. Davanti a lei c’era lui appeso a una maledetta corda, e tutto il sangue che ancora non smetteva di uscire. Lei era immobile, non si muoveva, piangeva e basta, dovette aspettare i genitori di lui per potersi riprendere dalla shock. La portarono in ospedale. Da lì la vita di lei cambiò radicalmente. Iniziò a non mangiare più, iniziò a non andare più a scuola, perse tutti i contatti con i suoi amici. Lei non voleva più parlare con nessuno, per lei esisteva solo la sua camera, e quella canzone, la loro canzone. E questo andò avanti per un mese, due mesi, tre mesi, finché non passo un anno, le cose non cambiarono molto, incominciò a mangiare verso la fine del primo mese, sennò sarebbe morta se non avesse mai mangiato. Anche se a lei non sarebbe dispiaciuto, avrebbe raggiunto lui. Ma sua madre cercava di aiutarla in ogni possibile modo. Tutti cercavano di farla tornare la ragazza di prima. 
 
25/03/2011
E’ venuto a mancare Harry Styles, di età 16. 
Ne danno il triste annuncio i genitori, la fidanzata e tutti i parenti. 
Riposi in pace.
 
 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
E ti darò tutto il mio cuore
Così potremo ricominciare tutto da capo. 


Ciao a tutti, questa è la mia prima storia, quindi non è proprio perfetta, spero che vi piaccia! E se vi va lasciate una recensione, ci vediamo col prossimo capitolo! c:

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1

Il suo nome, Hope, è vero un nome molto usato, ma pur sempre bello.
Ma non per lei, ha sempre odiato il suo nome, forse proprio per il fatto che molte si chiamino come lei, ma più per il fatto che l’abbia scelto il padre.
Suo padre, forse non si può nemmeno reputare tale.
Per colpa sua, Hope ha sofferto moltissimo, lui l’ha abbandonata, anzi le ha abbandonate, madre e figlia.
Per quale motivo poi? Lui spacciava droga, e nessuna delle due era a conoscenza di nulla, lo vennero a scoprire dopo un mese.
polizia era venuta apposta per lui.
Fu arrestato.
Fu portato in prigione.
Dopo un anno morì di qualche malattia di cui non si sa nemmeno il nome.
Lei era così piccola, aveva solo otto anni, non si meritava tutto questo dolore.
Hope ormai ha sedici anni, è ancora nell’età dell’adolescenza.
E lei odia quella parola, la odia perché per lei è il momento più spaventoso della sua vita, la odia perché l’ha fatta soffrire abbastanza. Ma la odia soprattutto perché in questo periodo lui si è suicidato.
Ma prima o poi lei dovrà farsene una ragione, Harry non c’è più e lei dovrà capirlo, dovrà iniziare a sorridere di nuovo, ma servirà ancora del tempo, molto tempo.
E’ in sala da pranzo con sua mamma, stanno mangiando, o almeno Hope cerca di mangiare. -Hope. La voce soave di sua mamma la interrompe da tutti i suoi problemi.
Ma Hope non risponde, si limita ad alzare lo sguardo verso di lei per poi riabbassarlo.
E questo a sua mamma basta. -So che sarà difficile, ma secondo me dovresti provare a ritornare a scuola, c’erano tutti i tuoi amici, anche Niall, ormai non li senti più. Almeno provaci, che dici? Dal suo tono di voce, Hope capii che era più una supplica che una proposta.
Ma lei non ci voleva ritornare, non voleva proprio.
Ma dovette ammettere a se stessa che Niall gli mancava tantissimo. Quei suoi occhi color ghiaccio che ti penetravano con uno sguardo, quella sua risata così contagiosa, quel suo continuo mangiare.
Sì, il suo migliore amico gli mancava davvero tanto.
Aveva deciso. -Tornerò a scuola, ma solo per Niall. La sua risposta, fredda ma sincera, bastò a sua mamma perché subito si alzò e andò ad abbracciare sua figlia.
Era da tanto che Hope non abbracciava qualcuno.
E con quell’abbraccio si era sentita meglio.
Come rinata.
Per ritornare quella di prima capì che avevo solo bisogno di un grande affetto. -Finalmente, fai davvero bene a ritornare, Niall appena ti vedrà ti salterà addosso, non sai quanto gli manchi.
E Hope non poté far altro che sorridere dopo tanto tempo, finalmente.

Spazio autrice.
Mi odio da sola, perchè non è proprio lunghissimo, ma vi prometto che i prossimi saranno molto più lunghi, spero che vi piaccia e se vi va recensite c:

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2
 
Hope odiava la sveglia.
Era così fastidioso dover sentire quel rumore ogni santa mattina.
E poi era da un anno che non si svegliava così presto.
Ma ora avrebbe dovuto ricominciare.
Così, controvoglia si alzò. Hope odiava vestirsi alla moda, con tutti i vestiti firmati. Indossò un jeans comprato al mercato, e una maglia che lasciava intravedere la spalla. Mise le blazer, un filo di trucco ed era pronta.
Scese in cucina e trovò sua madre.
La salutò.
Non fece nemmeno colazione.
Prese lo zaino ed uscii. 
Sua mamma sapeva che non avrebbe mangiato, quindi non disse niente. 
Mentre camminava, pensava al fatto che a scuola ci andava sempre con lui. 
Lui la passava a prendere davanti a casa sua, e si avviavano mano per mano verso la scuola.
Alla ragazza scese una piccola lacrime che subito levò con il pollice.
Pensava seriamente che non avrebbe mai superato tutto questo.
Ma si sbagliava. 
Senza accorgersene arrivò a scuola.
E dopo aver sospirato entrò. 
Tutti gli occhi dei ragazzi della scuola e dei professori si puntarono sulla ragazza.
Ecco perché non voleva ritornare a scuola.
Sapeva che sarebbe successo tutto questo, si sentiva troppo a disagio. Ma cercò di farci troppo caso e si avviò verso la segreteria. 
-Hope, pensavo che non saresti più ritornata. 
La voce della preside le arrivò dritta alle orecchie. 
-Finalmente sono ritornata. 
Ma non era felice, non lo era affatto.
Sapeva che l’unica cosa che l’avrebbe fatta stare meglio era incontrare Niall. Quanto gli mancava. 
-Sono davvero felice che ti sei decisa a ritornare. 
-Sarà difficile abituarmi di nuovo a tutto questo, dopotutto è già da un anno che non vengo a scuola. 
-Sì è vero, ma vedrai che ti ambienterai di nuovo molto facilmente, dai dopo farai l’iscrizione, ora ti accompagno in classe. 
-Ok. 
Non voleva proprio andare in classe, in quella classe, non le era mai piaciuta, forse per la gente che c’era, tutti drogati, fumatori, spacciatori, chi più ne ha più ne metta.
La cosa positiva era che Niall fosse in classe con lei. Loro erano gli unici in un certo senso “normali”. 
Arrivarono in terza A ed entrarono. 
-Ragazzi, dopo un anno, Hope è finalmente ritornata a scuola, spero che si ritroverà bene come gli anni scorsi. Buona permanenza, arrivederci. 
Il professore accomoda Hope a sedersi all’unico banco vuoto.
La ragazza si va a sedere senza nemmeno far caso di chi ci sia di fianco a lei.
Ma poi si volta e vede quel ragazzo.
Il suo migliore amico.
E’ da un anno che non lo vede, e davvero le è mancato tantissimo, e quel ragazzo è cambiato tantissimo.
Si vedeva la ricrescita dei capelli del biondo, e piano piano stavano ritornando mori, aveva messo l’apparecchio, ma era pur sempre bellissimo.
Davanti a sé trovava lo stesso sorriso di un anno fa.
I suoi occhi color ghiaccio che la penetravano con uno sguardo.
E non poté altro che pensare che fosse diventato ancora più bello di quanto lo era prima.
Per lei quel ragazzo è sempre stato perfetto.
Ma non quanto il suo Harry.
Questo nome ormai le sarebbe rimasto in testa per sempre.
Dopotutto era stato il suo primo amore, e il primo amore non si dimentica. 
-Hope.
Quanto le era mancata la voce del biondo, sempre con quell’accento irlandese, le venne da sorridere. 
-Niall. 
E in un attimo si ritrovarono abbracciati.
Da quanto tempo desiderava di poterlo riabbracciare.
E ora finalmente lo aveva ritrovato.
Non lo avrebbe abbandonato più.
Spazio Autrice: 
Volevo dirvi che vi amo, cioè 8 recensione ai primi capitoli, e poi 200 visite ai primi 2 capitoli. 
VI AMO! c':
Grazie mille! Ringrazio tutti voi, davvero! 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.
 
Dopo il loro caloroso abbraccio furono richiamati, quindi per tutta la giornata non riuscirono a parlare.
Ma andava bene così, Hope aveva paura di parlare con Niall.
Aveva paura del fatto che magari Niall non la voleva più vedere, che le avesse detto cose che le avrebbero fatto del male. 
Lei era di sicuro sempre stata la ragazza più pessimista che sia esistita.
Nella sua mente non c’era mai niente di positivo. 
Si era così persa nei suoi pensieri che non si accorse che la campanella suonò.
Era arrivato il momento, già programmava di correre a casa piena di lacrime, sapeva che sarebbe successo.
Lui era lì, davanti a lei.
Si stavano guardando.
Lui scoppiò a piangere.
E il mondo della ragazza crollò.
Da sempre non aveva mai sopportato il fatto che il suo migliore amico piangeva.
E ora si sentiva in colpa.
Avrebbe voluto scappare via, non avrebbe retto ancora per molto. 
Però lo abbracciò. 
E lui era il ragazzo più felice del mondo.
Niall non vedeva da un anno quella ragazza.
Non vedeva da un anno la sua migliore amica.
Non vedeva da un anno la ragazza di cui si era perdutamente innamorato.
Ma lui sapeva, aveva sempre saputo che il suo amore non era ricambiato.
Sapeva che lei sicuramente non avrebbe superato facilmente la perdita di Harry. 
Harry. 
Harry. 
Quel nome lo faceva sentire male.
Dopotutto erano migliori amici.
Niall e Harry. Harry e Niall.
Dopo un anno anche lui non era riuscito a superare la sua scomparsa.
Riuscii a trattenere le lacrime per non piangere di nuovo.
Non voleva vedere Hope preoccuparsi ancora per lui. 
Lui sapeva che lei non avrebbe superato tutto facilmente.
Ma lui sarebbe stato ugualmente accanto a lei ogni istante. 
-Scusa.
Finalmente Hope riuscì a parlare.
Doveva scusarsi con lui.
Lui la pensava sempre, era sempre in pensiero per lei.
Mentre lei aveva solo pensieri su Harry e la loro canzone.
Nient’altro. 
 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
Ormai non erano più abbracciati.
Niall si staccò non appena sentì Hope chiedergli scusa. 
-Perché Hope? 
-Sono stata una stupida, ho pensato solo ad Harry, pensavo solo a me, stavo male, e non pensavo a tutti gli altri che stavano male quanto me. E mi dispiace, perché non ho mai pensato a te. Avrei dovuto pensare che anche tu stessi male, dopotutto eri il suo migliore amico. 
-Non devi scusarti, lui era il tuo primo amore Hope, è normale che non hai pensato agli altri. Ti sei chiusa in te stessa, anche io l’ho fatto. Ma poi mi sono rialzato. C’è lo fatta. Sono ritornato alla quotidianità. Ma forse io sono più forte. Tu sei debole Hope, e lo sai. Quindi dopo quello che è successo non c’è l’hai fatta. Sei caduta e non ti sei rialzata. E ci vorrà molto tempo finché tutto passi.
Ed aveva ragione.
Niall aveva ragione.
Aveva sempre ragione.
Non riuscì a trattenersi e piccole lacrime caddero sul suo viso. 
Non riusciva a stare un secondo di più lì dentro.
Doveva scappare.
E scappò.
Abbandonò Niall.
Ancora.
 
Angolo Autrice:
Mi odio, ci ho messo un po’ di tempo, scusate. Poi vi siete anche ritrovate questo capitolo di cacca. Non sono fiera di me stessa. Spero che a voi piaccia. E spero anche di riuscire a postare presto la prossima volta. Vi voglio bene, davvero. E grazie per le 5 recensioni nello scorso capitolo.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4.
Lacrime. Troppe lacrime scendevano dal viso di Hope.
Finalmente arrivò a casa, per fortuna sua mamma non c’era.
Si sarebbe preoccupata troppo.
Stava piangendo di nuovo per Harry, dopo aver avuto quella conversazione con Niall ripensava di nuovo a lui.
Harry era sempre nella sua mente, il suo primo pensiero.
Non poteva continuare in questo modo.
Doveva superare questo problema.
Doveva finalmente ritornare a vivere e c’è l’avrebbe fatta. 
Si asciugò le lacrime.
Ripensò a Niall.
Lo aveva abbandonato, era scappata da lui, di nuovo.
Lui era sempre stato così disponibile per lei, e lei non aveva pensato minimamente a lui, che amica che era.
Si vergognava di se stessa.
Ma da ora sarebbe tutto cambiato. 
Andò ad aprire la porta e si ritrovò il suo migliore amico.
Aveva il respiro affannato.
Aveva corso molto, solo per raggiungere la ragazza. 
-Niall, mi dispiace. 
Il ragazzo non la ascoltò ma la abbracciò.
-Immaginavo che avessi reagito in questo modo, ma stai tranquilla ora ci sono io, non ti lascerò andare via ancora. 
E Hope si sentiva benissimo, lui dopotutto le voleva ancora bene.
Sorrise. 
-Grazie Niall, davvero. Sono felicissima di avere un amico come te, non saprei come fare senza di te. Tu sei l’unico che mi fa sentire viva, e non posso far altro che ringraziarti. 
-Hope, per te questo ed altro. Potrei chiederti una cosa?
-Tutto quello che vuoi Niall. 
-Verresti a casa mia? Sai, è da tanto che non vieni, e i miei genitori non vedono l’ora di vederti. E poi vorrei passare una giornata con la mia migliore amica come ai vecchi tempi. Ci stai? 
-Solo perché sei tu Niall.
-Grazie Hope, però c’è un problema.. 
La ragazza inizia a preoccuparsi. 
-A casa mia dovrebbero venire due miei amici. E poi in casa c’è già mio cugino. Spero che non sia un problema per te. 
La ragazza si rilassò. 
-Sto cercando di cambiare, sto cercando di ritornare la ragazza di prima, grazie a te c’è la farò. Quindi verrò.
-Bene allora andiamo subito. 
In quel momento Niall era il ragazzo più felice del mondo.
Non pensava che la ragazza avrebbe accettato, e soprattutto non pensava che lei le potesse dire tutte quelle cose.
Pensava che non avrebbe mai superato il problema, invece si era accorto che la ragazza faceva di tutto per dimenticare e tornare la ragazza di prima.
E lui ne era contento. 
Per tutto il tragitto non parlarono affatto.
Arrivarono a casa del ragazzo. 
-Hope, i miei torneranno verso sera, se ti va puoi rimanere a mangiare da me. 
-Certo Niall, però dovrò chiedere a mia mamma. 
-Sono sicuro che ne sarà contenta. Dopo tanto tempo sei riuscita ad uscire di casa. 
-Lo so, non sai quanto mi faccia sentire felice. 
Entrarono in casa.
La casa era completamente uguale a com’era l’anno scorso. All’entrata c’era la sala con un grande divano bianco, e di fianco un tavolino di legno.
Di fronte al divano c’era il camino.
Era acceso.
Al muro erano appesi moltissimi quadri.
Uno della sua famiglia, un altro dove c’era lui da solo.
Ma quello che l’aveva colpita di più era una foto dove ritraeva lui e lei.
Non poté far altro che sorridere.
Le scese anche una lacrima.
Ma era per la felicità. 
-Hai visto? La casa è rimasta sempre la stessa, come l’hai vista tu un anno fa.
-Sì, ed è sempre bellissima. 
Silenzio.
Ancora silenzio.
E lei non lo sopportava.
Una voce mai sentita la distrasse. 
-Niall, sei ritornato finalmente. 
Un ragazzo scese dalla scale fino ad arrivare in sala. 
La ragazza perse un battito. 
Si sentì male. 
Si sentì benissimo. 
Non aveva mai visto creatura così bella. 
Lo osservò bene. 
I suoi occhi azzurri tendenti al grigio.
Erano così magnetici.
La ragazza credeva di non aver mai visto occhi così belli. 
Le sue labbra così sottili. 
Poi quel sorriso, così spontaneo, così pieno di vita.
Sembrava che appartenesse a lui anche non conoscendolo.
La cosa che la colpì di più era la sua voce.
Acuta.
Forse un po’ femminile.
Ma per lei fu la cosa più bella che avesse sentito in vita sua. 
Quello fu l’unico momento in cui non pensò ad Harry. 
Fu distolta dai sui pensieri, proprio da quel ragazzo. 
-Piacere, sono Louis Tomlinson e sono il cugino di Niall. 
Il ragazzo tese la mano alla ragazza.
Lei la prese. 
La ragazza pensò seriamente di svenire. 
-Piacere mio, Hope. Hope Logan.
Il ragazzo le mostrò un sorriso e lei si sentì rinata.


Angolo Autrice: 
Ho aggiornato finalmente. Spero che vi piaccia questo capitolo. VI devo ringraziare, tutti. Per chi ha messo nei preferiti, per chi ha messo nelle seguite e chi nelle ricordate! Grazie mille! c: 
Aggiornerò presto, alla prossima.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5.
Louis non credeva di aver mai visto ragazza più bella. 
Appena scese le scale e la vide ne rimase folgorato. 
Ma si riprese subito per non sembrare uno stupido. 
Niall gli aveva parlato di questa ragazza, ma non pensava che fosse così dannatamente bella. 
Ma non poteva pensare a quella ragazza in quel modo.
Niall gli aveva confessato di essere innamorato di lei da molto tempo. 
Però era più forte di lui.
I capelli lunghi e biondi che le ricadevano perfettamente sul suo bellissimo viso. I suoi occhi nocciola, un colore che hanno quasi tutti, ma che a lei davano una luce diversa. 
E se il suo fosse stato amore a prima vista? No, non poteva assolutamente innamorarsi di lei, non avrebbe mai fatto un torto così al cugino. L’unico modo che aveva era dimenticarla. 
Alla ragazza sembrò di stare in paradiso, aveva una mano così delicata, così morbida, non avrebbe mai voluto staccarsi da lui. Ma un pensiero si incentrò su di lei.
 
*Come ogni giorno Hope si dirigeva a scuola. 
Incontrò Niall a metà tragitto e di diressero insieme. 
Un ragazzo andò incontro a loro. 
Per Hope fu amore a prima vista. 
-Hope lui è un mio amico, si chiama Harry. 
Harry. 
Il nome più bello che avesse mai sentito. 
Era un angelo. 
L’angelo più bello che avesse mai visto. 
Lui le tese la mano.
-Ciao, sono Harry Styles, piacere di conoscerti. 
La ragazza non riusciva a parlare. 
Le sue mani erano così grandi. 
Poi la sua voce così roca. 
Doveva reagire. 
-Io sono Hope Logan, piacere mio.* 
 
Lasciò bruscamente la mano del ragazzo. 
Le ricordava così tanto il loro primo incontro.
-Scusami, non so cosa mi sia preso. 
Doveva scusarsi, così all’improvviso aveva avuto quella reazione. 
Non poteva continuare così. 
-Tranquilla è tutto apposto. 
Non era normale. 
Nulla andava bene. 
Nulla era normale. 
Quel ragazzo le ricordava così tanto il suo Harry. 
Ma erano così diversi. 
Ma erano così dannatamente simili. 
Niall si accorse di tutto. 
Doveva fare assolutamente qualcosa. 
-Ragazzi volete qualcosa da bere? 
Hope non sembrò ascoltarlo, troppo persa nei suoi pensieri.
Solo Louis sembrò considerarlo. 
-Sì grazie, potrei avere dell’acqua? 
-Certo, te la porto subito. 
Niall sparì in cucina. 
Dopo meno di un minuto suonarono alla porta. 
Hope si spaventò.
Ma si riprese subito ed andò ad aprire. 
Un ragazzo moro prese parola. 
-Ciao, noi stavamo cercando Niall, è qui? 
La ragazza avrebbe potuto rispondere cose che non avrebbero fatto piacere al moro, ma si limitò ad un -Sì, è in cucina. 
-Ok, possiamo entrare? 
-Certo. 
Andarono in cucina e trovarono Niall e Louis mangiare. 
Hope sapeva del fatto che Niall era uno che amava mangiare molto, ma non pensava che lo fosse anche Louis. 
Ragiona Hope. 
Sono cugini. 
Stupida. 
Stupida ragazza. 
-Niall, qua ci sono due tuoi amici..
Il moro fu il primo a parlare.
-Zayn, piacere. 
Poi si aggiunse un ragazzo castano, più silenzio del moro di cui già non ricordava il nome. 
-Liam.
Niall allora si alzò, seguito da Louis.
-Ciao ragazzi.
Si salutano con un abbraccio e iniziano a parlare. 
Allora Hope crede di dare fastidio ai ragazzi. 
Se ne va in sala e accende la televisione.
Dopo dieci minuti di zapping la raggiunge Niall. 
-Cosa ci fai qua? Perché non sei rimasta con noi?
La ragazza allora si alza. 
-Mi chiedi anche perché non sono rimasta in cucina? Appena sono arrivata quei due non mi hai più considerata, avevi detto che sarebbe dovuta essere una giornata tra noi due migliori amici dopo tanto tempo. Mi ha detto che c’erano anche loro, ma non ho detto niente. Credeva che se anche se ci fossero loro non mi avresti trascurata cosa che hai fatto.
-Scusami se volevo stare anche con loro che non vedo da tanto tempo. 
Questo era davvero troppo. 
-Ah sì, quindi noi due l’ultima volta ci siamo visti ieri, non è così? No, dillo se per te è così. Perché a me pare che per un anno fino a ieri sia stata chiusa in casa. E sono tornata a scuola solo per te, per il mio migliore amico. Anche se non me lo hai molto dimostrato. 
-Ma io sono il tuo migliore amico. 
-Non mi sembra. Ciao Niall.
E per la seconda volta la ragazza scappa. 
Ma stavolta non sarebbe ritornata indietro. 
Lei ci teneva a lui. 
Stavolta è stato lui ad abbandonarla.
 
 
Angolo Autrice:
Finalmente sono riuscita ad aggiornare. Scusate per il ritardo, questo capitolo non è nemmeno il massimo, scusate! c: 
Spero che il prossimo sai migliore! Grazie per le recensione, e grazie per tutti quelli che seguono la storia! Grazie mille, davveroo c:

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


Capitolo 6.
Lei e Niall non avevano mai discusso in vita loro. 
Lui era troppo orgoglioso per ammettere di aver sbagliato.
Come lei dopotutto. 
Ma stavolta aveva davvero sbagliato lui. 
Ma lui non l’avrebbe mai ammesso. 
Avrebbe cercato altre scuse. 
E lei non lo sopportava quando si comportava in quel modo. 
Lei però lo avrebbe aspettato. 
Stavolta non sarebbe andata lei da lui. 
Sarebbe dovuto venire lui da lei, e chiederle scusa per come l’abbia trascurata. 
Le sarebbe bastato solo quello e lei sarebbe caduta tra le sue braccia. 
Un difetto della ragazza:era buona, troppo buona.
Se qualcuno l’avrebbe fatta stare male, lei non si sarebbe mai stata delusa da quella persona, anzi l’avrebbe subito perdonata. 
Anche se dentro di sé sta malissimo, ha paura che possa succedere di nuovo, che stia male ancora, che sia delusa ancora, ancora e ancora.
A casa non ci sarebbe mai andata, c’era sua madre, e farsi vedere mentre piangeva non voleva proprio. 
Andò in uno dei tanti parchi della città. 
Ma quello non era uno dei tanti. 
Quello era il loro parco. 
Là si erano baciati per la prima volta Hope e Harry. 
 
*
Per Hope era il giorno più bello della sua vita. 
Harry l’aveva invitata ad uscire. 
Appena glielo chiese, la ragazza sentì un colpo al cuore. 
E poi farfalle nello stomaco.
Quanto le odiava. 
Si era innamorata follemente. 
Mai un ragazzo le aveva fatto provare emozioni di questo tipo. 
Ma poi è arrivato lui, e ha sconvolto tutto. 
Si preparò velocemente. Era troppo eccitata. 
Non vedeva l’ora di vederlo.
Salutò sua mamma con un bacio ed uscì di casa. 
Dopo 10 minuti arrivò al parco, e lui era lì ad aspettarla. 
Bello come sempre. 
Lo raggiunse, e il ragazzo appena la vide si alzò da una delle tante panchine e le sorrise. 
-Ciao Hope. 
La salutò poi con un abbraccio. 
-Ciao Harry, come stai? 
-Benissimo, e tu?
-Bene. Ma come mai mi hai invitata ad uscire? 
-Volevo parlarti. Vieni andiamo a sederci. 
La prese per mano e andarono a sedersi. 
-Sai.. Ormai è da tanto che ci conosciamo. Ed era da tanto che volevo dirtelo.. 
-Cosa volevi dirmi? 
E se Harry le avesse detto che l’amava?
Impossibile. 
Harry l’avrebbe vista solo come un’amica.
Almeno era quello che credeva. 
-Beh, non sono bravo con le parole, te lo dimostrerò.
Prima che Hope potesse ribattere, il ragazzo si appropriò delle labbra della ragazza. 
Era solo uno sfioramento, ma la ragazza si sentii morire. Lei voleva di più. 
Lo avvicinò ancora di più a se. Il ragazzo la strinse di più a sé. 
Approfondirono il bacio. 
Le loro lingue finalmente si erano incontrate.
Era come se si conoscessero già, si esploravano, si incrociavano, era un incontro perfetto. Il bacio più bello.
Da quanto tempo aspettava questo momento. 
Da quel giorno le loro vite cambiarono radicalmente. 
Non si sarebbero mai aspettati di tutto quello che sarebbe successo in futuro.
*
 
Di nuovo? No, non poteva pensare ancora a lui. Soprattutto al loro primo bacio, non poteva. E soprattutto non poteva permettersi di piangere ancora. Ma era impossibile. Lacrime scesero da suo viso. Voleva morire. Sì morire. Finalmente avrebbe incontrato di nuovo Harry, e sarebbero stati di nuovo insieme. 
Sì, l’avrebbe fatto.
Voleva uccidersi. 
Nessuno l’avrebbe fermata. 
Si mise a correre verso il ponte. 
Non era molto lontano da casa sua. 
Eccolo. 
Si andò a sedere, e cautamente di alzò. 
Era giunta la sua fine. 
Ma qualcosa la fermò. 
O meglio. 
Qualcuno.
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi, ho aggiornato finalmente, fa altamente schifo lo so. Spero che vi piaccia. Ci tengo tanto a questa storia. Quindi spero di non restare da sola. Grazie per tutti quelli che recensiscono e seguono la storia! GRAZIE MILLE! Alla prossima! 
 
Ps:Avete visto “On way Or Another”? Io sì, è semplicemente perfetto, non sono riuscita a trattenere le lacrime e sono scoppiata. 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


Capitolo 7.
La ragazza si girò per vedere bene chi fosse. 
Solo una domanda le passò per la testa: Perché un ragazzo appena conosciuto la stava aiutando? 
Louis.
-Hope, mi spieghi che intenzione avevi di fare? 
-Non ha molta importanza, e poi si capisce cosa stavo per fare.
-Sì che ha importanza, Hope..
-Perché ti preoccupi così tanto per me? Non mi conosci nemmeno. Potevi anche evitare di venirmi a salvare. 
-Quindi credevi di star facendo la cosa giusta? 
-Sì, stavo facendo la cosa giusta, finalmente sarei stata felice. 
-Davvero? E non pensi a tutti quelli che ti vogliono bene? 
-Ho perso tutti quelli che mi volevano davvero bene. 
-Ma non è vero! Non pensi a Niall? Non pensi ai tuoi genitori? Loro ti vogliono bene. 
Non avrebbe dovuto mettere in mezzo i suoi, loro proprio no. 
Anche se il ragazzo non sapeva nulla della storia del padre. 
-Tu non potrai mai capire! Tu non sai niente di me! 
La ragazza non si rese conto che stesse urlando e piangendo. 
Ancora una volta. 
-Hope non piangere.. 
-Louis dovevi lasciarmi, ormai qua nessuno ha più bisogno di me, già da un anno. 
La ragazza continuava a piangere.
Ad un tratto sentì qualcosa di caldo avvolgerla.
Louis la stava abbracciando. 
La ragazza lo abbracciò a sua volta. 
Lei continuò a piangere. 
Lui le accarezzava i capelli per calmarla. 
-Hope, ci sono io con te, io ti aiuterò. 
-Nessuno può aiutarmi, tantomeno tu che non sai niente di quello che è successo. Io non ero così. Io ero diversa. Tutto cambiò un anno fa. 
-Guarda che se non vuoi parlarne tranquilla.
Ma la ragazza voleva dirgli tutto. 
Non capiva perché. 
Ma si fidava di quel ragazzo. 
-Più di un anno fa ho conosciuto un ragazzo, si chiamava Harry. Appena lo vidi fu amore a prima vista. Ma non pensavo che il mio amore fosse ricambiato. Era davvero bellissimo. Occhi verdi, una pelle delicata, quando sorrideva comparivano le fossette, poi i suoi capelli. Erano bellissimi. I suoi riccioli lo rendevano perfetto. Iniziammo ad uscire insieme, finché non si dichiarò, fu bellissimo, mi baciò. Ci fidanzammo. Era il giorno più bello della mia vita. Se ci siamo conosciuti è solo grazie a Niall. 
Una lacrima scese da viso della ragazza. 
Il ragazzo la raccolse con un dito. 
Poi la ragazza continuò a parlare. 
-Un giorno uscimmo, andammo in discoteca, eravamo insieme, ma poi ci perdemmo di vista. Io non so per quale motivo iniziai a bere, e mi ubriacai. Un ragazzo venne da me e incominciammo a ballare, poi lui d’un tratto mi baciò, io lo lasciai fare, ma non mi accorsi che Harry stava guardando la scena. Scappò. Ma io mi sentivo troppo male per staccarmi e andare da lui. Il giorno dopo stavo malissimo, lui non voleva più avere niente a che fare con me, era deluso. Per una settimana mi chiusi in casa. Ma poi decisi che dovevo fare qualcosa. Dovevo riprendermi la fiducia di Harry. In ogni santo modo provai a farmi perdonare, decisi anche di dedicargli una canzone. Si chiama “Over Again” è la nostra canzone, lo sarà per sempre. Lo vidi piangere, mi corse incontro e mi abbracciò. Piansi anche io. Gli chiesi scusa in ogni modo. Finalmente mi aveva perdonata. Continuò la nostra storia, andava tutto benissimo. Ma c’era una cosa che nessuno sapeva.. 
La ragazza iniziò a singhiozzare, non aveva la forza di continuare a parlare, quella era la parte più brutta della storia. Ma trovò la forza. Louis doveva sapere, si fidava di quel ragazzo. Prese un respiro e continuò a parlare. 
-Nessuno sapeva che lui soffriva di autolesionismo, nemmeno io, nemmeno i suoi genitori. Lo faceva prima di incontrare me. Poi quando mi incontrò smise di farlo, aveva trovato l’amore, tutti e due avevamo trovato l’amore, ma quando lo tradì lui ricominciò. Lui odiava la sua vita. Anche quando ritornammo insieme continuò, non si fidava ancora perfettamente di me. Anche io dovevo aspettarmelo, sapevo che non si sarebbe più fidato come prima. Però andava tutto benissimo. Anzi non proprio. Era il giorno del nostro anniversario, gli avevo fatto una sorpresa, quindi andai a casa sua, i suoi non c’erano. Però, appena aprii la porta della sua stanza mi sentii male.
Lui, lui era appeso ad una corda, si era impiccato.
La ragazza scoppiò a piangere completamente. 
Il ragazzo era sconvolto, non avrebbe mai pensato che potesse fare una cosa del genere, anche lui pensava che ormai Harry fosse felice con Hope, invece si è suicidato.
-Io.. Io lo amavo, io lo amo. Lui è stato il mio primo amore.. La mia prima volta.. Il mio primo tutto.. Non riuscirò mai a dimenticarlo. 
-Mi dispiace Hope, davvero. Però non hai un buon motivo per ucciderti, lui non tornerà da te. E lo sai. 
-Io dovevo morire, non lui. Lui si meritava solo tutta la felicità. Lui era un bravo ragazzo. Io l’ho tradito, io sono quella che l’ha fatto stare male. Non se lo meritava, per niente. 
-Lo so Hope, lui doveva vivere, ma anche tu. Tutti e due.
-Perfavore abbracciami, ne ho davvero bisogno. 
Il ragazzo la abbracciò. 
Lui si sentiva così bene tra le sue braccia. 
Non pensava che avesse questa storia nel passato.
Anche lui sapeva che sarebbe stato difficile andare avanti, dopotutto era il primo amore della ragazza. 
Ma lui l’avrebbe aiutata, o almeno ci avrebbe provato. 
 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Eccomi con il nuovo capitolo, ammetto di aver pianto mentre lo scrivevo. 
Questo capitolo è l’unico che mi piace. Spero che piaccia anche a voi. 
Grazie per le recensioni, e per tutte le visite, davvero grazie mille! 
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


Capitolo 8.
Rimasero abbracciati per un tempo indefinito, finché dopo un po’ non si staccarono. 
-Hope, ti va se andiamo a casa di Niall? 
-Dobbiamo andare per forza da lui? 
-Lo sai che prima o poi dovrai parlare con lui per chiarire la situazione, sai anche tu che non era sua intenzione escluderti, non lo farebbe mai, ci tiene davvero tanto a te. 
-Se avesse tenuto davvero tanto a me, non mi avrebbe trascurata fidati, non l’ha mai fatto. 
-Lo pensi davvero? Sai, io conosco molto bene Niall, dopotutto è mio cugino. E poi quando sei scappata si è preoccupato per te, è scoppiato a piangere. 
Oh no, la ragazza si sentì pervadere dal senso di colpa. Come aveva detto odiava vedere Niall piangere. E per la prima volta il ragazzo stava piangendo per lei. Si sentì male. Louis si accorse che la ragazza non stava bene, sembrava stesse per svenire. Infatti fu così. La ragazza si accasciò per terra e gli occhi si chiusero. Sperò con tutta se stessa che non si aprissero mai più. 
Il ragazzo si preoccupò. 
La prese subito in braccio, e la portò a casa di Niall. 
Dopo dieci minuti arrivarono e lei ancora non dava segno. 
Si preoccupò ancora di più. 
Busso incessantemente la porta, e dopo due minuti un Niall ancora piangente aprì la porta. 
Appena vide la ragazza in braccio al cugino e incosciente incominciò a piangere più forte. 
-Dimmi che non è vero, dimmelo. 
-E’ svenuta. 
-E’ tutta colpa mia vero? 
-Non lo è Niall, ma ora fammi entrare. 
Il ragazzo entrò in casa, andò verso il soggiorno e appoggiò la ragazza sul divano. 
Zayn e Liam ormai erano andati via da più di un’ ora. 
-E’ strano, è già passato un quarto d’ora e non si è svegliata. 
-Io non so cosa possiamo fare, forse dobbiamo solo aspettare. E’ solo che io, davvero Louis mi sento così in colpa, se non l’avrei trascurata ora sarebbe ancora qui a parlare con noi, e tutto sarebbe assolutamente normale. Niente litigi, niente di niente. Sarebbe tutto tranquillo. Invece per colpa mia lei è svenuta. 
-La colpa non è tua Niall, è successo quello che è successo, non è colpa di nessuno. 
-Sì, però come mai è svenuta. 
-Non capisco, le ho detto che tu eri molto preoccupato per lei, che avessi pianto, che le volessi tanto bene, poi si è persa per un minuto nei suoi pensieri e ad un tratto si è sentita male, poi è svenuta. 
-Io, io credo che bisogna solo aspettare. 
-Lo credo anche io.
I due ragazzi erano davvero preoccupati. 
Niall faceva avanti e indietro per la stanza. 
Louis teneva la mano di Hope. 
Dopo dieci minuti Louis sentì la mano della ragazza muoversi, e lentamente i suoi occhi si aprirono. 
La ragazza aveva male la testa. Ma non le interessava, si alzò di colpo e di fatti sentì la testa girare. 
-Hope, finalmente ti sei ripresa, ma non devi fare questi scatti, devi stare tranquilla. 
Hope non poteva smettere di ripetere che quel ragazzo avesse la voce più bella che avesse mai sentito. 
Anche se si sentiva ancora stordita. 
Sentendo la voce del ragazzo di sentiva meglio. 
Niall appena sentì Louis parlare si diresse velocemente in soggiorno. 
-Oddio Hope, tu non puoi capire quanto mi sia preoccupato, meno male che ora sei qui e che ti senti meglio. 
La ragazza si alzò lentamente e si diresse verso Niall. 
Lo abbracciò. 
Il ragazzo si sentì morire. 
-Scusami Niall, è colpa mia. 
-Non è vero Hope, non avrei dovuto comportarmi in quel modo, perdonami. 
-Oh, ma io l’ho già fatto. 
-Grazie Hope.
-Grazie a te. 
Louis ormai non poteva negare l’evidenza, quella ragazza le piaceva, e anche tanto. 
Ma in quel momento non era geloso. 
Anzi, era felice di vedere suo cugino felice mentre abbracciava Hope. 
Lui sì che era veramente innamorato. 
Altroché Louis, magari la sua era solo una cotta. 
Anche se era improbabile. 
L’ha conosciuta solo oggi e ormai sa ogni particolare di lei. 
Come si sposta i suoi lunghi capelli biondi mentre parla. 
Come muove le sue labbra. 
Come si prende le colpe per tutto, per ogni cosa. 
Come sia dannatamente testarda. 
Come sia dannatamente perfetta. 
Per Louis è stato davvero amore a prima vista. 
Ma non sarebbe mai stato ricambiato. 
Lui lo sapeva benissimo. 
Sapeva benissimo che amava ancora Harry. 
Lui è stato il suo primo amore. 
Non lo dimenticherà mai. 
E sicuramente non lo dimenticherà con l’arrivo di Louis. 
Ma ci sono tante cose che Louis non sa della ragazza. 
Tutte le ragazze si sarebbero fermate ad ammirare quegli occhi azzurri, ma tendenti al grigio. 
Tutte si sarebbero fermate ad ammirare le sue labbra così sottili. 
Tutte si sarebbero fermate ad ascoltare la sua voce acuta. 
E lei era una di quelle tutte. 
Ma non avrebbe mai ammesso di avere un debole per quel ragazzo pieno di difetti, ma assolutamente perfetto.
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Uccidetemi, fatemi quello che volete, so che questo capitolo fa pienamente schifo, e mi dispiace, ma proverò a farmi perdonare col prossimo capitolo! Poi cioè 7 recensioni al capitolo precedente. Ma io vi amo! Non potrò mai ringraziarvi abbastanza c: Spero che comunque questo capitolo vi piaccia, magari lasciate una recensione. 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


Capitolo 9.

La ragazza si sentiva bene, si sentiva a casa. 
Sentiva che le persone che erano con lei in quel momento le volessero bene, ma davvero.
Niall, il suo migliore amico. 
Non sarebbe mai riuscita a stare senza di lui.
Per quel poco tempo che non si sono visti si è sentita vuota.
Per un anno intero si è sentita vuota. 
Senza il suo migliore amico. 
Senza il ragazzo che la faceva sentire bene. 
Senza il ragazzo a cui voleva bene. 
Da ora non si sarebbe più arresa, ma avrebbe lottato. 
Lottato per stare bene.
Lottato per risolvere ogni problema. 
Ci avrebbe provato. 
Poi c’era lui.
Quel ragazzo conosciuto da pochissimo. 
Ma per lei era come se lo conoscesse da sempre. 
Come pensava sempre c’era qualcosa di Louis che le faceva ricordare Harry. 
Ma non sapeva cosa. 
Forse gli occhi di Louis. 
La ragazza mentre fissava i suoi occhi sentiva un brivido passarle per tutto il corpo.
Provava lo stesso effetto con Harry. 
Oppure le labbra di Louis. 
Così sottili, ma assolutamente perfette. 
La ragazza aveva sempre voglia di poterle assaggiare, poterle baciare, poterle fare sue. 
Questo succedeva anche con Harry. 
La ragazza si preoccupò.
Perché pensava sempre Louis?
Le aveva forse sconvolto la vita? 
Perché lo voleva baciare? 
Si faceva troppo domande. 
Ma lei avrebbe dovuto darsi una risposta, e sapeva come fare. 
Era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse che Niall le stava parlando. 
-Hope? Mi stai ascoltando? 
-Sì, scusa è solo che stavo pensando. 
-Me ne sono accorto. Comunque io e Louis ti volevamo chiedere se ti andrebbe di restare a mangiare qua. 
-Mi farebbe piacere Niall, ma devo proprio tornare a casa. Poi domani dobbiamo anche andare a scuola. Io sono stanchissima. 
-Certo non ti preoccupare. 
Il ragazzo sorrise. 
Ma Hope sapeva che gli dispiaceva. 
-Scusami! Comunque ragazzi grazie per tutto, ma ora devo proprio andare a casa. 
-Sai, ti accompagnerei io, ma devo cucinare. 
-Oh, ma tranquillo Niall, vado da sola. 
-Se vuoi ti accompagno io. 
La ragazza sentì le guancie andare a fuoco, ma non voleva mostrare ai ragazzi di essere arrossita. 
-Posso andare tranquillamente da sola, non disturbarti. 
-Ma quale disturbo, poi è anche sera, dai ti accompagno io. 
-Va bene, grazie Louis.
Il ragazzo le sorrise. 
-Hope? 
-Dimmi Niall. 
-Domani ti passo a prendere per andare a scuola, va bene? 
-Certo Niall, ci vediamo domani! 
La ragazza era davvero felice. 
Niall la sarebbe venuta a prendere come erano soliti fare un anno fa. 
Si salutarono con un abbraccio. 
Hope e Louis uscirono da casa e si avviarono verso quella della ragazza. 
Arrivarono dopo cinque minuti, non parlarono per tutto il tragitto. 
Si fermarono davanti alla porta. 
La ragazza lo avrebbe fatto. 
Lo avrebbe fatto per risolvere ogni dubbio. 
-Grazie Louis per tutto quello che hai fatto per me.
-Non ringraziarmi Hope, mi fa piacere vedere che tu sia felice. 
Il ragazzo l’abbracciò. 
Hope arrossì. 
Per la seconda volta. 
Quel ragazzo le dava troppe attenzioni. 
Ma a lei piaceva. 
Mentre si staccarono i loro occhi si incontrarono. 
Il ragazzo perse un battito. 
Quei bellissimi occhi. 
La doveva assolutamente baciare.
Il ragazzo si avvicinò lentamente a lei. 
Lei fece ugualmente. 
La ragazza voleva baciarlo per togliere ogni dubbio. 
Ma qualcosa la bloccò.
O meglio qualcuno. 
Harry.
Ancora lui.
Le immagini del loro primo bacio le passarono per la testa. 
Intanto le labbra dei due ragazzi si sfiorarono. 
Un semplice sfioramento. 
La ragazza si allontanò bruscamente. 
-Scusami Louis, non posso!
Il ragazzo in quel momento si sentiva uno stupido. 
-No, scusami tu. Mi hai raccontato la storia di Harry, e io ora sono qui che stavo per baciarti, mi dispiace!
-Stai tranquillo Louis, è tutto apposto! E’ solo colpa mia. Ora è meglio che vada. Ciao Louis, ci vediamo. 
Lasciò al ragazzo un veloce bacio sulla guancia ed entrò in casa. 
Si accasciò per terra. 
Quel semplice sfiorarsi di labbra fece scoppiare il cuore a tutti e due i ragazzi.
Quel contatto con la pelle delicata del ragazzo fece pensare solo una cosa alla ragazza: 
HARRY. 



ANGOLO AUTRICE:
Ho aggiornato presto questa volta, come sempre i miei capitolo fanno pena, ma va bene così! Spero che a voi piaccia! Grazie mille per tutte le recensioni.
Poi il prologo ha superato le 600 visite, cioè ma io vi amo! Poi ringrazio tutti voi per seguire la storia, non saprei come fare senza di voi! Grazie mille, non so come ringraziarvi. c: Al prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


Capitolo 10.
La ragazza non sapeva più cosa fare.
Pensava seriamente che non sarebbe più riuscita a rifarsi una vita. 
Harry era continuamente nei suoi pensieri. 
Anche mentre stava per baciare Louis. 
Si sentiva così tanto in colpa. 
Lei voleva baciarlo. 
E da come lo aveva osservato il bacio sarebbe stato sicuramente ricambiato. 
Ma ora non ci avrebbe dovuto pensare.
Ora era davvero stanca, aveva solo voglia di andare finalmente a letto per rilassarsi.
Non aveva neanche fame. 
Si alzò da terra e nello stesso momento sua madre aprì la porta di casa. 
-Ciao Hope, sei appena arrivata? 
-Si. 
Non aveva assolutamente voglia di parlare con nessuno. 
-E’ successo qualcosa tesoro? 
Sua mamma la capiva sempre. 
Si volevano molto bene. 
L’avrebbe ringraziata per tutta la vita.
-No mamma, sono solo molto stanca, quindi andrò a dormire.
-Ma non mangi? 
-Non ho fame. Buonanotte mamma. 
Le da un bacio sulla guancia e si dirige verso la sua stanza. 
Non amava molto la sua stanza. 
Era così semplice. 
Le pareti bianche. 
Nessuno quadro, nessuno poster. 
Niente di niente.  
Però sulla scrivania c’era una foto.
Ritraeva lei ed Harry.
Si stavano abbracciando. 
La ragazza prese la foto e la strinse a sé. 
Poi si ricordò una cosa. 
La felpa che indossava gliel’aveva regalata lui.
Ci teneva molto a quella felpa. 
Proprio perché era di Harry.
La andò a cercare nell’armadio. 
*
I due ragazzi erano a casa di lui. 
Erano sdraiati sul letto e si stavano abbracciando. 
Lui fissava il soffitto immerso nei suoi pensieri. 
Tutto d’un tratto si alzò.
-Hei, cosa ti prende?
-Mi sono ricordato di una cosa. 
Il ragazzo andò verso l’armadio, lo aprì e cominciò a frugare al suo interno. 
Dopo un po’ ne tirò fuori una felpa di un blu scuro, ma intenso. La aprì e si avvicinò calmo alla ragazza con un sorriso compiaciuto.
Gliela diede e lei lo guardò con sguardo interrogativo. 
-E’ per te.
-Davvero? 
-Certo, è una delle mie felpe preferite, ma voglio regalarla a te, così ti ricorderai sempre di me. 
-Oh, grazie mille amore. 
Alla ragazza scese una lacrima di gioia.
Andò verso il suo ragazzo e lo baciò. 
*
 
La ragazza ricordava quella scena come se fosse ieri. 
Finalmente la trovò e se la mise. 
Profumava ancora di lui. 
La ragazza incominciò a piangere.
Andò a sdraiarsi sopra il letto. 
Si strinse alla felpa. 
Si addormentò così.
 
Il giorno dopo.
La ragazza sentì la sveglia suonare. 
Si alzò lentamente, e andò verso il bagno. 
Si guardò allo specchio.
Aveva le occhiaie. 
Tutto il viso rovinato. 
Poi guardò la felpa.
Ricordò il giorno prima e se la tolse immediatamente.
Si spogliò e si andò a fare una doccia. 
Proprio quello che le serviva. 
Fece tutto con calma.
Tanto Niall sarebbe venuto a prenderla alle sette e quaranta. 
Ora erano solo le sette. 
Andò giù dove c’era sua madre pronta per andare a lavoro. 
-Buongiorno tesoro, ti ho preparato la colazione, mangia tutto quello che vuoi, io ora devo proprio scappare, ci vediamo stasera, ti voglio bene. 
La salutò con un abbracciò e se ne andò. 
Come ogni mattina restò da sola. 
Incominciò a mangiare. 
Sua mamma le aveva preparato troppe cose.
Non mangiò neanche la metà di tutto quello che c’era. 
Si stava avviando verso la sala quando suonarono alla porta. 
Era impossibile che Niall fosse arrivato così presto. 
Andò ad aprire, ed effettivamente non era lui. 
Si stupì nel vedere chi fosse. 
Ma cosa ci faceva a casa sua a quest’ora? 
-Buongiorno Hope, posso entrare? 
-Giorno, certo entra pure. 
-Ti starai chiedendo perché sono qui, beh io volevo chiederti una cosa. 
-Dimmi. 
Si sentiva a disagio a parlare con lui dopotutto quello che era successo il giorno prima. 
-Intanto sono venuto adesso perché poi tu dovrai andare a scuola. Mi dispiace che abbia interrotto qualunque cosa tu stessi facendo. Però volevo chiederti se stasera usciresti con me? 
Quella domanda spiazzò la ragazza. 
Cosa avrebbe dovuto rispondere?
 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Eccomi con un nuovo capitolo c: 
Mi dispiace di avervi lasciate in questo modo alla fine. 
Naturalmente avete  tutte capite di chi stiamo parlando. 
Il nostro Louis ha invitato la cara Hope ad uscire. 
Lei cosa risponderà?
Lasciatemi le vostre risposte in una recensione, noi ci sentiamo al prossimo capitolo! Ciaoo c:

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***


Capitolo 11.
Cosa avrebbe dovuto rispondere? 
La ragazza voleva uscire con lui, ma aveva paura. 
Paura di sbagliare con lui. 
Paura di scappare. 
Paura di pensare di nuovo a lui
Sì, perché ogni volta che è con Louis pensa ad Harry. 
Se gli avrebbe detto di no se ne sarebbe pentita. 
La ragazza non voleva farsi scappare un’opportunità del genere.
Ma se avrebbe accettato avrebbe rovinato tutta la serata. 
Ormai sapeva cosa rispondere. 
-Emh, credo che il tuo silenzio sia un no. Sapevo che sarebbe stata un’idiozia.
Ma la ragazza non lo ascoltò. 
-Sì, voglio uscire con te. 
Il ragazzo per poco non si strozzò col la sua saliva. 
-Da-davvero? 
Era così dolce mentre balbettava. 
-Certo. 
La ragazza era sicura che quella era la decisione giusta. 
-Non pensavo che avresti accettato. 
La ragazza vedeva gli occhi del ragazzo più luminosi del solito. 
Sorrise spontaneamente. 
-Invece ho accettato. Ora però dimmi a che ora usciamo? 
-Tieniti pronta verso le nove, ti vengo a prendere e poi al resto ci penso io. 
-Oh Louis, vorrei dirti solo una cosa. Non voglio che tu faccia le cose in grande solo per me. Saresti davvero dolce, ma vorrei qualcosa di semplice. 
Il ragazzo annuì distratto. 
-Ora sarà meglio che vada. Così potrai finire di prepararti. Ci vediamo stasera, ciao Hope, e grazie. 
-Ciao Louis.
Il ragazzo si avvicinò alla ragazza e la abbracciò dolcemente. 
La ragazza per poco non svenì.
Poi il ragazzo si staccò, e si avviò verso la porta, la aprì e uscì salutando di nuovo la ragazza. 
Appena il ragazzo chiuse la porta alle sue spalle la ragazza fece un salto dalla gioia. 
Era davvero felice. 
Stasera sarebbe dovuto essere l’appuntamento perfetto. 
Niente pensieri nella mente. 
E per una volta avrebbe cercato di levarsi dalla testa il suo Harry.
Sì, ci sarebbe riuscita. 
E se.. 
E se Louis sarebbe stato il ragazzo che cercava? 
Magari sarebbe stato il suo presente. 
Finalmente sarebbe tutto cambiato. 
Per un po’ scacciò via questi pensieri e andò in camera sua per preparare lo zaino. 
Appena riscese in sala il campanello suonò un’altra volta. 
Stavolta era Niall. 
La ragazza sorrise. 
Il suo bellissimo migliore amico era davanti a lei.
-Buongiorno Hope.
-Buongiorno Niall. 
Il ragazzo lasciò un bacio alla ragazza.
-Andiamo?
-Certo, andiamo. 
I due ragazzi si avviarono verso la scuola.
Silenzio. 
I due ragazzi erano in silenzio. 
Finché Niall incominciò a parlare.
-Come stai? 
Bella domanda. 
Come stava? 
Non sapeva esattamente come stava. 
-Sto bene, e tu? 
Risposta scontatissima. 
Non avrebbe dovuto rispondere in questo modo, Niall avrebbe capito il suo stato d’animo. 
Ma stavolta non se ne accorse visto che non le chiese nulla. 
-Bene. 
Di nuovo il silenzio, ma dopo un minuto Niall parlò di nuovo. 
-Sai, stamattina Louis è uscito presto senza dirmi niente, e quando è ritornato a casa sembrava al settimo cielo. Gli ho chiesto che succedeva, ma lui sembrava immerso nei suoi pensieri, infatti non mi ha considerato e se n’è andato senza spiaccicare parola. Certe volte mi chiedo che cosa passa per la mente a quel ragazzo. 
La ragazza avvampò, ma si ricompose subito. 
-Beh, lo dovresti sapere, è pur sempre tuo cugino. 
-Certe volte però non lo capisco nemmeno io. Forse ha trovato una ragazza. 
Oddio, questa se la poteva risparmiare.
Ora era rossa come un pomodoro. 
Ok che non era la sua ragazza, ma la sera sarebbe dovuta uscire con lui. 
Quindi si limitò a rispondere:
-Può essere. 
Dopo quella conversazione non parlarono più finché non arrivarono a scuola.
-Alla prima ora non siamo insieme vero? 
-Non credo Niall, perché io ora ho Matematica.
-Infatti, io ho Chimica ora. 
-Però saremo insieme alle prossime due ore.
-Giusto, ci vediamo dopo Hope. 
La abbracciò e poi scomparì in mezzo a tutti gli altri allievi. 
Rimase da sola.
A parte Niall, in quella scuola non aveva nessuno. 
Quindi si avviò verso la sua classe, quando però andò a sbattere contro qualcuno. 
-Ciao Hope. 
Alzò lo sguardo e lo scrutò attentamente. 
Capelli castani, occhi cioccolato, voglia sul collo. 
Ora Hope si ricordò chi era.
Era Liam, l’amico di Niall. 
-Ciao Liam. 
Il ragazzo tese una mano alla ragazza e l’aiutò ad alzarsi. 
-Fortunatamente ricordi il mio nome. 
-Beh sì, sembravi molto più simpatico dell’altro ragazzo moro di cui non ricordo il nome.
-Zayn, si chiama così, ed è il mio migliore amico. 
-Giusto. Ed ora non è con te? 
-Oggi non verrà a scuola perché non si è sentito bene. 
Forse si sbagliava, ma il tono di voce del ragazzo sembrava malinconico. 
-Oh, capisco. 
Restarono in silenzio per un po’ di secondi, finché da nulla non piombò una ragazza.
Ed era davvero bella. 
I capelli lunghi, castani e mossi che le ricadevano sul viso.
Viso perfetto. 
Aveva un fisico fantastico, sembrava una modella. 
Hope davanti a quella ragazza si sentiva inferiore. 
-Hope, questa è la mia ragazza, si chiama Clare. 
La ragazza subito tese la mano ad Hope.
-Ciao, io sono Clare, è un vero piacere conoscerti.
Aveva un bel sorriso, denti perfettamente bianchi. 
-Hope, piacere mio. 
Poi qualcuno toccò la spalla della ragazza. 
Si girò. 
Sbaglio o Liam le aveva detto che Zayn oggi non sarebbe venuto a scuola perché stava male?
Ed era sicura di aver sentito le parole giuste. 
Ma ora perché quel “misterioso” ragazzo era davanti a lei? 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Eccomi, finalmente sono riuscita ad aggiornare, scusate per il ritardo. 
Questo capitolo mi piace solo all’inizio, poi da metà fino alla fine mi fa schifo. 
Scusate se magari ho scritto un obrobrio di capitolo! 
Spero che questo capitolo vi piaccia! Grazie mille per tutte le recensioni che mi avete lasciato, grazie per chi mette nei preferiti, nelle seguite e nelle ricordate! Cioè, vi amo c’: Alla prossima!
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***


Capitolo 12.

Già dalla prima volta che aveva visto quel ragazzo pensò che non avrebbe mai avuto un rapporto d’amicizia con lui. 
Quel ragazzo non le piaceva affatto, voleva solo stare il più lontano possibile da lui. 
Ma se il ragazzo si avvicinava lei non si allontanava. 
Aveva paura di lui. 
-Ciao Hope.
Sì, aveva molta paura, ma quel ragazzo non le aveva fatto assolutamente niente. 
-Ciao Zayn. 
Fortunatamente la voce della ragazza era sicura.
Non balbettava. 
Non tremava. 
Nessuna insicurezza. 
-Come stai? 
Quel suo sorriso. 
Così indifferente. 
Così strafottente. 
Avrebbe tanto voluto dargli un pugno. 
Ma Hope non lo avrebbe mai fatto. 
Si limitò solamente a rispondere. 
-Bene, e tu? 
-Benissimo. 
Sperava che la conversazione fosse finita, ma fu proprio Hope a continuare a parlare. 
Lei e la sua maledetta curiosità.
-Sai, Liam mi ha detto che non saresti venuto perché stavi male..
Il ragazzo fulminò l’amico senza farsi vedere dalla ragazza. 
-In effetti credevo di sentirmi male, ma non era così, sono in perfetta forma. 
-E come mai sei arrivato in ritardo? 
Quella ragazza le stava facendo troppe domande. 
-Avevo da fare, una cosa molto importante che ho lasciato sospesa tempo fa. 
Il ragazzo finì la frase con un ghigno in faccia. 
La ragazza si spaventò. 
Poi il ragazzo se ne andò lasciando la ragazza con Liam e Clare. 
 
Un’ora prima.
Zayn camminava tranquillo verso casa del suo amico Niall. 
Doveva “parlare” con Louis. 
Parlare forse non era la parola giusta. 
Louis era il suo migliore amico. 
Un anno prima erano successe molte cose. 
 
*
Louis Tomlinson e Zayn Malik erano i ragazzi più conosciuti della scuola. 
Louis era il capitano della squadra di calcio della scuola. 
Bravissimo attaccante.
Zayn era il migliore amico del ragazzo. 
Portiere della squadra. 
I due ragazzi erano come fratelli. 
I due ragazzi erano all’ultimo anno. 
Ma non tutto andava per il verso giusto. 
Un giorno si iscrisse una nuova ragazza a scuola. 
Tutti i ragazzi pensavano che fosse davvero bellissima. 
Tra quei ragazzi erano compresi anche Louis e Zayn. 
Zayn appena la vide se ne invaghì. 
Il suo nome era Clare. 
Doveva conquistarla in tutti i modi. 
Sarebbe stata sua. 
Era sicuro. 
Subito cercò di avere una conversazione con la ragazza. 
Ma lei non era della stessa idea. 
Si diresse verso un altro ragazzo. 
Quel ragazzo era proprio Louis. 
La rabbia si faceva spazio nel corpo di Zayn. 
Zayn aveva sempre saputo che Louis aveva più corteggiatrici. 
Il ragazzo non voleva vedere i due ragazzi insieme.
Scappò a casa. 
Credeva di essersene innamorato. 
Il giorno dopo il ragazzo cercava in tutti i modi di evitare Louis. 
Ma quest’ultimo se ne accorse. 
-Zayn, cosa ti succede? Sai che con me puoi parlare di tutto, sono il tuo migliore amico. 
Ed era così. 
I due ragazzi parlavano di tutto.
-Beh, sai la nuova ragazza, Clare..
-Sì..
-Lei mi piace. 
-E qual’ è il problema? 
-Ieri ho cercato di avere una conversazione con lei, ma non mi ha calcolato ed è venuta da te.
-Davvero? Scusami, non me ne ero accorto. 
-Tranquillo, me ne farò una ragione. 
-No, se ti piace davvero dovresti provarci. Potrei provare a parlare con lei domani mattina. 
-Grazie amico.
-Questo ed altro per te. 
I due ragazzi si abbracciarono. 
Zayn era felice.
Forse avrebbe avuto un’opportunità.
Ma la sua felicità non durò molto.
Il giorno dopo vide il suo migliore amico baciarsi con Clare. 
Non ci poteva credere. 
Non ci voleva credere. 
Non era arrabbiato. 
Era deluso. 
Molto deluso da suo migliore amico.
Non pensava che potesse mai fare una cosa del genere. 
Scappò via. 
E da quel giorno Zayn e Louis erano come due sconosciuti. 
*

Zayn non pensava che avrebbe potuto fare una cosa del genere. 
Ma adesso con lui c’era Liam. 
Liam è il suo migliore.
Lo sarà sempre. 
Lui lo ha cambiato. 
Da quando non aveva più Louis era diventato violento. 
Era stato anche bocciato a scuola. 
Quindi quest’anno dovrà ripetere l’anno.
Ma con Liam cambiato tutto. 
E’ diventato il ragazzo di prima.
E’ vero, il ragazzo è fidanzato con Clare, ma a Zayn va bene. 
A lui va bene perché aveva capito che non era innamorato. 
Era una cotta passeggera.
Magari avrebbe voluto solo portarsela a letto. 
Non come Liam e Clare. 
Loro due erano davvero innamorati, infatti erano ormai insieme da quasi un anno. 
Era felice per loro.
Lui e Clare ora erano ottimi amici. 
Eccola la casa di Niall. 
Era davvero bella. 
Lui sapeva tutta la storia. 
Zayn non avrebbe mai dimenticato. 
Suonò il campanello. 
Fu Niall ad aprire la porta. 
-Ehi amico, non vai a scuola?
-Ehi. Sì ci vado, però prima di andarci avevo bisogno di parlare con Louis.
-Louis?
-Sì può sembrare strano ma ho bisogno di lui. 
-Non è in casa, in realtà non so neanche dove sia andato, ma dovrebbe arrivare fra poco, quindi se vuoi aspettarlo entra pure. 
-Ok, grazie. 
Il ragazzo entrò e si andò ad appoggiare sul divano. 
-Vuoi qualcosa? 
-Potrei avere un bicchiere d’acqua? 
-Certo. Arrivo subito. 
Il ragazzo ritornò e diede il bicchiere al ragazzo. 
Poi il campanello suonò. 
Niall andò ad aprire. 
Poi vide Louis entrare in sala. 
E il sorriso che aveva subito si spense. 
Zayn si alzò. 
-Ciao Louis. 
-Ciao Zayn. 
I due ragazzi si fissarono per un tempo indeterminato, finché Niall non li chiamò.
-Ragazzi io ora devo andare a prendere Hope per andare a scuola. Zayn ci vediamo più tardi, e non fate casini, ciao! 
I due ragazzi lo salutarono con un cenno della mano. 
Il ragazzo se ne andò. 
Rimasero da soli. 
Nessuno dei due osava parlare. 
Louis ruppe il silenzio che c’era. 
-Perché sei venuto Zayn? 
-Per parlare con te. 
-Dimmi tutto. 
-Sai ho visto che hai un rapporto stretto con Hope.. 
-Dove vorresti arrivare? 
-Devi stare lontano da lei. Hope mi piace, quindi vorrei provarci con lei. 
In realtà Zayn avrebbe voluto solo portarsela a letto. 
Per il ragazzo lei era davvero una bella ragazza. 
Ma niente di più. 
-E quindi solo perché ti piace io dovrei lasciarla perdere? 
-Esattamente. Sai hai sempre avuto più fortuna tu di me con le ragazze, ma non dovrebbe più succedere. Non voglio che succede come con Clare.. 
-Ma lei non ti piaceva, tu volevi solo portartela a letto.
Louis incominciò ad alzare la voce. 
-Perché tu no? 
Anche Zayn incominciò ad alzare la voce. 
-Io no! C’è stato solo un bacio, ma è stata lei a baciarmi! Io le volevo solo chiedere se volesse uscire con te, invece lei mi ha baciato, perché non lo vuoi capire? ABBIAMO LITIGATO PER UNA CAZZATA! 
Il ragazzo urlò. 
Zayn non sapeva che fosse andata in questo modo. 
Quindi Louis voleva davvero chiederlo alla ragazza? 
Ma Zayn era troppo orgoglioso di sé. 
Non ci avrebbe mai creduto. 
-Non ti credo! Non ti posso credere! 
-Perché? Ero il tuo migliore amico. 
-Infatti, eri.. 
Stettero in silenzio per altro tempo.
Poi Louis parlò di nuovo. 
-Mi dispiace, ma non potrò staccarmi da Hope. Io mi sono innamorato di lei..
-Non puoi vincere sempre tu, tu devi perdere! Per una volta devi perdere. E sarà così. Hope sarà mia. 
-Lei non si innamorerà mai di te. 
-Non lo puoi sapere, lei si innamorerà di me, nel bene o nel male. 
-Oh no, non lo farà, e tu non le farai del male. 
Il ragazzo sorrise.
Poi ad un certo punto tirò un pugno al castano. 
-Questo è per quello che non ti ho mai dato l’anno prima. 
Poi tirò un altro pungo allo stomaco del ragazzo che si accasciò a terra. 
-E questo è per il fatto che io conquisterò Hope, lei sarà mia, e tu non potrai fare nulla per impedirlo. 
Poi Zayn se ne andò a scuola come se non fosse successo niente. 
 
****
Hope era rimasta con Liam e Clare. 
Quel ragazzo era davvero strano. 
Ma non ci voleva pensare. 
Ormai i suoi pensieri erano tutti concentrati su Louis. 
Chissà come sarebbe andata la serata? 
Sperava bene. 
-Ragazzi io vado in classe!
-Tu hai matematica ora vero? 
-Sì. 
-Anche io, se vuoi andiamo in classe insieme! 
-Certo, va bene! 
Clare salutò Liam con un bacio. 
Le due ragazze si diressero in classe insieme.
    
****    
Finalmente Hope era a casa. 
Questo giorno stranamente le era piaciuto. 
Prima Louis che la invita ad uscire.
Poi si dirige a scuola insieme a Niall. 
Poi incontra Liam e scopre che è un ragazzo molto simpatico. 
Poi conosce la sua ragazza che è altrettanto simpatica. 
Le due ragazze si sono anche scambiate i numeri. 
Forse finalmente avrebbe avuto un’amica. 
Questo era un grande cambiamento. 
Sua mamma come sempre sarebbe arrivata la sera. 
Quindi la ragazza si preparò da mangiare. 
Poi andò in camera, e ascoltò la musica. 
Ad un certo punto iniziò la loro canzone. 
Come sempre la ascoltò in silenzio con le lacrime agli occhi.
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Finalmente ho aggiornato! Questo capitolo sono riuscita a farlo più lungo, finalmente! Questo capitolo mi piace, ma non credo ci sia un motivo valido, mi piace e basta! Spero che piaccia anche a voi! Scusate se alcune di voi avrebbero voluto l’uscita con Louis! L’uscita sarà al prossimo capitolo! Alla prossima! Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo con una recensione!

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Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***


Capitolo 13. 
Il ragazzo si sentiva umiliato. 
Anzi, nemmeno umiliato. 
Ma distrutto. 
Tradito. 
Tradito dal suo migliore amico. 
Anzi, ex migliore amico.
Si sentiva tradito. 
Zayn non credeva a Louis, e questo non lo poteva sopportare. 
Louis voleva troppo bene Zayn per poterlo tradire. 
Era tutta colpa di Clare. 
Quella ragazza non le era mai stata simpatica. 
Chissà cosa ci aveva visto Zayn in lei un anno fa. 
Non ci aveva neanche mai parlato. 
Al contrario di lui. 
Ma come si dice sempre: sarà stato un colpo di fulmine. 
 
*
Zayn aveva confessato a Louis che le interessava la nuova arrivata, Clare. 
Louis aveva avuto “l’onore “ di parlarci prima che Zayn glielo confessasse. 
Poteva anche essere una bella ragazza, ma non le piaceva affatto. 
Non la trovava per niente simpatica, anzi non la sopportava proprio. 
Aveva un carattere troppo invadente, e a Louis le ragazze invadenti non piacciono proprio. 
Sperava solo che se avesse parlato con Clare lei avrebbe accettato l’invito di Zayn. 
Magari lui si sarebbe anche accorto di che ragazza è.
La mattina dopo andò subito a cercare Clare.
La trovò con delle sue “amiche” conosciute..oggi.
-Clare, avrei bisogno di parlarti. 
La ragazza si girò e vide Louis, e i suoi occhi si illuminarono. 
Louis non aveva un buon presentimento, forse non sarebbe dovuto “sacrificarsi” per Zayn parlando con la ragazza.
-Sì, arrivo subito. 
Odiava la sua voce, era così stridula.
Era un’oca, come tutte le altre dopotutto. 
La ragazza salutò le ragazze. 
I due andarono davanti all’entrata della scuola, tanto ormai non sarebbe venuto nessuno.
La ragazza sembrava elettrizzata, forse sperava che Louis la invitasse ad uscire. 
Ma si sbagliava di grosso. 
-Cosa vorresti dirmi Louis? 
Il suo nome pronunciato da lei era così.. Schifoso. 
Sì, in quel momento odiava il suo nome. 
-Bene, vado subito al punto, c’è un mio amico che vorrebbe uscire con te. 
-E chi sarebbe questo ragazzo? 
-Il mio migliore amico, Zayn. 
-E sei sicuro che non vorresti uscire tu con me? 
Louis si stava irritando. 
-Se davvero volessi uscire con te, te lo avrei già detto, stanne certa, ma io non voglio uscire con te, Zayn vuole uscire con te. 
-Ma io non voglio uscire con lui, voglio uscire con te, tu mi piaci Louis. 
-Mi conosci da un giorno solo. 
Si stava davvero, davvero alterando. 
-Ma sai conosci la frase: è stato un colpo di fulmine. 
Sì, sulla tua testa.
Avrebbe voluto rispondere così Louis. 
Ma non voleva offenderla. 
-Ma tu non mi piaci Clare, mi dispiace. 
-Ne sei davvero sicuro? 
Prima che il ragazzo potesse rispondere, la ragazza si avventò sul ragazzo baciandolo. 
Louis non riusciva a staccarsi, la ragazza lo teneva troppo stretto a sé. 
Ma subito dopo si staccò lei.
-E ora? Ora ti piaccio?
Se non fosse stata una ragazza, le avrebbe già tirato un pugno. 
Ma visto che lui non era un tipo violento restò calmo. 
-Con un bacio non risolvi nulla, tu non mi piaci ugualmente, ora vado, ciao Clare. 
Prima che la ragazza gli potesse rispondere, Louis continuò a parlare. 
-Non sai cosa ti sei persa, avresti dovuto accettare l’invito di Zayn, ti sei persa un ragazzo d’oro, il ragazzo migliore che si potesse conoscere. Ma tanto sei tu a perderci Clare. 
A quel punto il ragazzo se ne andò definitivamente, ma non sapeva che a osservare la scena c’era Zayn.
Non lo avrebbe saputo, perché non si sarebbero mai più parlati.
Ormai i due ragazzi non si conoscevano più.
*
 
Il dolore che Louis provava al labbro e allo stomaco, non era paragonabile al dolore che provava al cuore. 
Voleva sparire, sparire per sempre, così non avrebbe più provato dolore. 
Pensava seriamente di ritornare a Doncaster dalla sua famiglia, qui a Londra stava soffrendo davvero troppo. 
Lui voleva la tranquillità, non voleva che si creasse nessun problema, che tutti fossero felici. 
Quindi quello sicuramente non era il posto giusto dove bisognava restare. 
Ma forse una cosa positiva in tutto questo c’era. 
Anzi, leviamo il forse. 
Aveva conosciuto Hope, l’unica ragazza che potesse farlo sentire veramente bene. 
Louis fino ad adesso non aveva mai creduto al colpo di fulmine, all’amore a prima vista. 
Ma con Hope tutto è cambiato. 
Per lui è stato amore a prima vista, ormai era diventata parte integrante della sua vita. 
Se non avrebbe lasciato Londra, sarebbe stato solo per lei. 
Non credeva di aver mai visto ragazza così bella. 
Ma poi ha visto Hope. 
Non credeva di aver mia visto una ragazza che per lui fosse perfetta. 
Ma poi ha visto Hope. 
Hope. 
Amava così tanto il suo nome, ma amava lei. 
La amava così tanto. 
La amava così tanto da non andarsene. 
La amava così tanto da non lasciarsela scappare. 
La amava così tanto da proteggerla.
La amava così tanto da proteggerla da Zayn. 
La amava così tanto da non poter respirare se lei non c’era. 
Perché lei è aria.
E’ aria per quel ragazzo, è ossigeno.
Lui respira per lei, solo per lei. 
Lui la ama.
Ma lei non lo ama. 
Lei non lo ama come ama Harry.
E non lo avrebbe mai amato come ama lui. 
Perché il loro amore non potrà mai cancellarsi, non potrà mai scomparire. 
Hope e Harry sono così lontani, ma così vicini. 
Louis non aveva mai assistito ad un amore così bello. 
Stasera Louis avrebbe fatto di tutto pur di vederla sorridere, ci avrebbe messo tutto l’amore possibile per farla felice. 
Lui avrebbe accontentato la ragazza in ogni cosa. 
Anche la più banale. 
Pur di farla felice. 
Pur di vederla felice. 
E ci sarebbe riuscito. 
 
****
La ragazza era agitata. 
Stasera era sicura che non c’è l’avrebbe fatta. 
Era sicura che avrebbe rovinato tutto. 
Come sempre.
La ragazza appena sveglia si era ritrovata con il trucco tutto sbavato. 
Logico, aveva pianto. 
La ragazza prima di addormentarsi piange sempre. 
La ragazza aveva sempre paura. 
Paura che avrebbe fatto degli incubi. 
E questa sua paura si verificò appena dopo la morte di Harry. 
La ragazza ogni singola notte faceva incubi su di lui, così successe per un anno intero. 
Ma appena ritornò a scuola non successe più. 
Ma la paura c’è sempre. 
 
****
La ragazza non aveva la minima idea di come vestirsi. 
Erano le sette, e lei si doveva ancora andare a lavare. 
Era il primo appuntamento, quindi Hope non aveva assolutamente fare una brutta figura. 
Non voleva essere troppo elegante. 
Ma non voleva sembrare nemmeno una che stesse per andare a fare la spesa. 
Aprì l’armadio. 
Aveva così tanti vestiti, alcuni di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. 
Fissò l’armadio per almeno dieci minuti, poi si decise. 
Optò per dei Jeans stretti, così avrebbero risaltato le lunghe gambe della ragazza. 
Poi prese una maglietta bianca che lasciava scoperta una spalla. 
Quella maglia le fu regalata al suo scorso compleanno.
Da Harry.
Ma lei questa sera non avrebbe dovuto pensare a Harry. 
Esisteva solo Louis. 
Lei e lui. 
Lui e lei. 
Hope e Louis. 
Louis e Hope. 
Doveva concentrarsi solo ed esclusivamente a loro due.
Era così concentrata sui suoi pensieri che non si accorse che erano le otto meno venti. 
Andò subito a farsi la doccia, da cui ne uscì dopo ben venti minuti. 
Non era mai stata veloce a farsi la doccia, le serviva il suo tempo per rilassarsi. 
Si asciugò velocemente con l’asciugamano ed iniziò a vestirsi.
Si guardò per un attimo allo specchio. 
Non si reputava una brutta ragazza, ma nemmeno bellissima. 
E quella sera credeva di essere carina, non era male. 
Andò in bagno e si piastrò i capelli.
La cosa che amava di più erano proprio i suoi capelli. 
Così lunghi, così lisci. 
E la cosa più importante era che fossero biondi. 
Ma biondi naturali, davvero belli. 
Poi si limitò ad un filo di matita, ed un po’ di lucidalabbra.
Scese in sala e trovò sua mamma, era appena tornata. 
Stavolta più tardi del solito visto che erano le nove meno venti. 
-Ciao tesoro, dove vai stasera?
Avrebbe dovuto dirlo? 
Sì, avrebbe dovuto. 
-Esco con un ragazzo. 
-Davvero? Ma è una cosa bellissima Hope. 
Sua mamma andò verso di lei e l’abbracciò. 
Era così felice per lei. 
Dopo un anno finalmente si era decisa ad andare avanti. 
Per sua mamma era davvero un passo importante. 
La cosa che le piaceva di più di sua mamma era che non si impicciava di nulla. 
Stava sempre per sé. 
Le chiedeva le cose più indispensabili. 
-Spero che andrà bene la serata. 
-Lo spero anche io, mamma.
Ormai erano quasi le nove, e la ragazza era agitatissima. 
E se non sarebbe venuto? 
Questa domanda la tormentava troppo. 
Ma lui sarebbe venuto ne era sicura. 
Dopo due minuti suonò il campanello e la ragazza andò ad aprire. 
Davanti a sé aveva un angelo. 
Louis quella sera era più bello del solito. 
Una camicia bianca aderente, e dei pantaloni neri, sempre aderenti. 
Avrebbe potuto avere un collasso da un momento all’altro. 
I suoi occhi.
I suoi occhi erano più luminosi del solito. 
Erano semplicemente perfetti. 
Si incantò a venerarlo per un tempo indefinito. 
Finché non la fece ritornare in se stessa la sua risata inconfondibile. 
-Hope, hai deciso di restare a fissarmi per tutta la serata? 
Oddio, se ne era accorto. 
Ma chi non se ne sarebbe accorto?
Era così evidente. 
La serata non era iniziata nei modi migliori. 
-Sc-scusami e che.. 
Peggio di così non sarebbe potuta andare.
Si era anche ritrovata a balbettare.
Sarebbe voluta sprofondare.
-Tranquilla Hope, devi stare tranquilla, va tutto bene, ok? 
La ragazza si limitò ad annuire.
-Vado a prendere la giacca, io arrivo subito. 
La ragazza prese la giacca, salutò la madre e se ne andò chiudendo la porta di casa. 
-Ok, ho preso tutto. 
-Sei sicura?
-Certamente. 
-Bene, allora andiamo. 
Entrarono nella macchina del ragazzo e partirono. 
Il ragazzo per smorzare il silenzio che si era creato, fece partire della musica. 
I due ragazzi cominciarono a canticchiare tutte le canzoni che passavano alla radio. 
Per un momento la ragazza smise di cantare ed ascoltò attentamente il ragazzo. 
Era davvero bravo, aveva un voce così dolce, così calma, non si sforzava nemmeno. 
Quel ragazzo allora era davvero un angelo. 
Non solo lui lo era, ma aveva anche la voce di un angelo. 
La ragazza si beò della sua voce, finché il ragazzo ad un certo punto smise di cantare. 
La ragazza fece una smorfia. 
-Perfavore continua a cantare, sei bravissimo. 
Il ragazzo arrossì. 
-Grazie, forse canterò dopo. Sai ora dobbiamo scendere, siamo arrivati. 
La ragazza non se n’era nemmeno accorto, troppo persa dal ragazzo.
Scesero e entrarono nel ristorante più famoso di Londra. 
-Per fortuna che ti avevo detto di non fare le cose in grande. 
-Dai Hope, un ristorante ogni tanto non fa mai male. Non dirmi che odi i ristoranti? 
-No, è solo che pensavo che andassimo in uno meno costoso, sai io non ho molti soldi. 
-Chi ha mai detto che sarai tu quella che dovrà pagare?
-No, Louis davvero, non devi scomodarti. 
-Stai tranquilla Hope, tu vieni con me. 
Il ragazzo la prese per mano e andarono verso il tavolo assegnato dal cameriere. 
Si sedettero e iniziarono a guardare il menù.
-Un giorno dovrò ripagarti per tutto quello che fai per me. 
La ragazza doveva dirlo, aveva il bisogno di dirlo.
Quel ragazzo era così dolce, doveva ripagarlo in qualche modo. 
-Non c’è ne bisogno davvero, e comunque stasera sei davvero bella.
La ragazza arrossì.
Dopo incominciarono a parlare un po’ di tutto. 
La ragazza rise alle battute del ragazzo.
Era davvero divertente e simpatico.
Ogni giorno adorava sempre di più quel ragazzo. 
 
****
La serata era andata davvero bene. 
E semplice come sperava lei. 
Il ragazzo l’aveva accontentata. 
Si trovavano davanti alla porta di casa della ragazza. 
Lei stava cercando le chiavi e lui stava “aiutando”. 
-Sì Louis, ho preso tutto, possiamo andare.
Il ragazzo la stava imitando. 
-Non posso ricordarmi sempre tutto ok? 
-Ma almeno le chiavi Hope potresti ricordarle, sono le più importanti. 
-Ok, ok la prossima volta controllerò meglio di avere tutto. Io ora però come faccio? Anche se domani è Domenica mia mamma va ugualmente al lavoro, quindi non voglio disturbarla. 
-Beh, vieni da me e Niall. 
Ok, forse il ragazzo non avrebbe dovuto dirlo.
Primo perché la ragazza era diventata tutta rossa.
Secondo perché Louis non aveva detto a Niall che usciva con Hope.
-Vengo solo se tu hai le chiavi di casa. 
-Io le ho prese per fortuna, andiamo.
I due ragazzi entrarono piano in casa. 
Ma Niall uscì dalla cucina con un bicchiere di latte mezzo assonnato. 
-Louis, sei arrivato finalmente. 
Niall ancora non si era accorto di lei. 
-Sì sono tornato, ma tu come mai ti sei svegliato? 
-Ho fatto un incubo, quindi sono sceso a prendere da bere. 
Quando Niall si accorse di Hope gli cadde il bicchiere dalle mani.
-Hope ma perché sei qui?
La ragazza non rispose.
Andò a prendere una scopa, una paletta e dei tovaglioli. 
Pulì il pavimento e poi andò a buttare tutto. 
Quando ritornò vide Niall piangere. 
No, Niall piangere no. 
Tutto ma non quello. 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Ciao, sono ritornata! Tranquille sono viva! Solamente che i miei mi avevano ritirato il computer, poi ora mi devo anche subire internet che funziona malissimo. 
Finalmente sto iniziando a fare i capitoli un po’ più lunghi! Spero che questo capitolo vi piaccia, e spero che continuerete a seguire la mia storia! Vi ringrazio davvero per il fatto che vi piaccia la mia storia. 
Sono così felice, grazie ancora, alla prossima! 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14. ***


Capitolo 14.
 
Se c’era una cosa che Hope odiava era vedere Niall piangere.
Il suo migliore amico. 
E ora proprio davanti a lei il ragazzo piangeva. 
E la colpa era solo sua
Sua perché era egoista. 
Sua perché pensava alla sua felicità e non a quella di Niall. 
E la ragazza in quel momento voleva sparire, morire. 
Non sapeva cosa fare, che cosa dire. 
Si limitò a rimanere immobile, fissando il suo migliore amico che ora singhiozzava tra le braccia di Louis. 
Ma perché non viene da me?
Perché tu non puoi aiutarlo, tu non puoi fare nulla. 
Ed era vero. Lei era inutile. 
Cosa aveva fatto lei di buono nella sua vita? 
Nulla. Lei aveva solo peggiorato ogni cosa. 
Ma ora voleva solo capire una cosa: Perché Niall piangeva? 
-Niall perché stai piangendo?
Questo le uscì dalle labbra, l’unica cosa che in quel momento avrebbe potuto chiedere. 
Ma tanto lei sapeva che Niall non le avrebbe mai risposto, perché ormai lo conosceva bene. 
Infatti il ragazzo non le rispose, anzi il suo pianto aumentò di più. 
L’unica cosa che Niall sapeva fare era piangere. 
Perché Niall era destinato a soffrire.
E lui ne era consapevole. 
Lui era nato per soffrire. 
Soffrire per tutto. 
Per la sua famiglia, per la scuola, per l’amicizia, per l’amore. 
L’amore per Hope. 
Lui soffriva per l’amore di Hope. 
Lui era innamorato di lei da molto tempo. 
Quando lei ancora non conosceva Harry. 
Quando esistevano solo Niall e Hope. 
Maledetto Niall. 
Maledetto quel giorno che presentò Harry a Hope. 
 
*
Harry e Niall si erano conosciuti quella mattina il primo giorno di scuola. 
Per Harry era la prima volta in quella scuola. 
E Niall l’aveva visto bene. 
Il ragazzo non sapeva come muoversi, correva da una parte all’altra per trovare la sua classe, ma senza risultato. 
Niall decise che avrebbe voluto aiutarlo. 
Si avvicinò al ragazzo. 
-Ciao, sei nuovo in questa scuola? 
Il ragazzo si girò verso di lui. 
-Emh, sì, non riesco nemmeno a trovare la mia classe.
-Se vuoi ti aiuto io. 
-Davvero? Grazie mille. 
Harry sorrise al ragazzo. 
Ai lati aveva due adorabili fossette. 
Niall si limitò a muovere il capo. 
Non era un ragazzo molto socievole. 
-Comunque mi chiamo Harry.
Il ragazzo tese la mano a Niall. 
Niall per essere gentile gli tese la mano. 
-Io sono Niall.
Perché Niall doveva sempre cacciarsi nei guai? 
Lui odiava la gente, odiava parlarci.
Non ha mai avuto degli amici, lui era solo, e a lui andava bene così. 
Poche persone erano riuscite a far uscire il vero Niall. 
Un Niall completamente diverso.
Solare, simpatico, con la risposta pronta al momento, un Niall fuori dal normale. 
Ma questo succedeva solo con Zayn, Liam, Hope e Louis. 
Louis, suo cugino. 
I due ragazzi erano lontani, ma si vedevano ogni anno, stavano ogni anno insieme, erano inseparabili.
Zayn e Liam li aveva conosciuti da poco, ma i due ragazzi avevano imparato a conoscerlo bene, e ormai erano come fratelli. 
Poi c’era Hope. 
La sua migliore amica, la sua ancora di salvezza. 
Lei l’aveva aiutato sempre, in ogni caso.
Una volta stava per compiere la cazzata più grande della sua vita, stava per togliersi la vita. 
Ma la ragazza l’aveva aiutato, l’aveva convinto a non farlo. 
Perché lui non la poteva lasciare, come avrebbe fatto poi Hope a stare senza di lui? 
E Niall non lo fece, non lo fece perché teneva troppo a lei. 
Perché l’amava così tanto da non lasciarla mai andare. 
E il ragazzo baciò la ragazza. 
Ma lei non si staccò, perché la ragazza pensava che la stesse baciando perché Niall stava male, e aveva bisogno di affetto. 
Ma la ragazza non sapeva che lui era innamorato di lei. 
E non l’avrebbe mai saputo. 
-Ehi, Niall, ci sei? 
Il ragazzo si ricompose subito.
-Scusami Harry, stavo solo pensando. 
-Tranquillo, ora però mi diresti dove si trova la mia aula? La materia che ho adesso è Matematica. 
Harry gli sorrise. 
Quel ragazzo era così aperto con gli altri, si vedeva. 
Voleva fare amicizia con Niall, ma non sapeva che sarebbe stato difficile.
-Oh, anche io ho Matematica, vieni con me. 
 Mentre i due ragazzi andarono verso la classe, Niall si accorse di Hope.
-Ehi Hope!
La ragazza si accorse di lui e si avviò verso il ragazzo, poi si accorse di Harry. 
-Hope, lui è Harry, è la sua prima volta in questa scuola. 
Il ragazzo le sorrise e si presentò porgendole la mano.
La ragazza la afferrò tremante.
-Piacere, sono Harry Styles.
-Piacere mio, Hope Logan. 
Poi si lasciarono la mano. 
Niall da quel giorno non pensò che i due ragazzi sarebbero diventati migliori amici. 
Ma Niall credeva che la ragazza non l’avrebbe mai sostituito, dopotutto era il suo migliore amico. 
Ma si sbagliava.
Aveva un bel rapporto con Harry, ma Hope si stava allontanando.
*
Niall cacciò via tutti quei pensieri.
Se lei e Harry non si sarebbero conosciuti magari ora il loro rapporto era diverso. 
Forse Niall sarebbe riuscito a dirle tutto quello che provava alla ragazza. 
Ma tanto la ragazza non l’avrebbe mai amato. 
Per lei erano solo migliori amici, e sarebbero rimasti tali. 
E dopo la domanda della ragazza, lui cosa avrebbe dovuto dire? 
Dille che sei innamorato di lei. 
Ma Niall non lo avrebbe fatto. 
Con loro c’era Louis. 
E Niall non era così stupido, aveva capito che Louis era innamorato della ragazza, conosceva benissimo suo cugino. 
E sapeva anche il perché non gliel’avesse detto: Louis aveva paura che lo avrebbe ferito. 
Niall invece avrebbe voluto che glielo dicesse. 
Non avrebbe voluto scoprirlo in questo modo. 
Vederli insieme nella sua casa lo aveva distrutto, in tutti i sensi. 
Che poi, lui e Louis si erano sempre detti tutto. 
Ma ora cos’era successo? 
-Hope, non ti preoccupare per me, non è successo niente, se sto piangendo è solo per l’incubo che ho fatto, tu non hai fatto niente, non prenderti colpe che non hai.
Sembrava così credibile che Niall si stupì da solo. 
-Oh ok.
Ma forse Hope era l’unica che non credeva alla frase di Niall. 
-Niall ora ti senti meglio? 
Louis non aveva parlato per tutto il tempo, e ora era riuscito a chiedere come stesse. 
Sapeva cosa avrebbe risposto, perché lo conosceva. 
Ma sa che Niall avrebbe voluto rispondere che non stava affatto bene, che voleva scomparire per non soffrire più.
Stava male, tanto male. 
E la colpa era anche di Louis.
Lui stesso che si è innamorato di Hope. 
Lui è il cugino peggiore che possa esistere sulla faccia della terra. 
Il suo comportamento è stato uno dei peggiori. 
E’ stato come tradire suo cugino. 
E Louis non lo può sopportare. 
E ora non sapeva comportarsi, perché Niall ormai aveva capito tutto. 
Non riusciva a parlare con lui, a stare nella stessa casa con lui, perché il senso di colpa lo divorava ogni volta che lo guardava negli occhi. 
Perché doveva innamorarsi proprio di lei? 
Perché proprio della sua migliore amica?
-Sì, sto meglio, però ora vorrei andare a letto, buonanotte ragazzi a domani. 
E Niall scomparì nel nulla.
La ragazza lo vedeva allontanarsi sempre di più da lei. 
E voleva capire il perché, voleva capire il perché di questo brusco allontanamento. 
Che c’entri qualcosa Louis? 
Perché lei proprio non capiva. 
Oppure era proprio lei il problema? 
-Louis, è colpa mia vero? Sono io il problema?
Tutte quelle parole le uscirono di botto. 
Il ragazzo strabuzzò gli occhi e andò verso di lei. 
-Ma cosa ti salta in mente Hope? Perché dici queste cose? Ma non hai sentito cos’ha detto? Ha detto che era colpa dell’incubo che piangeva. 
L’incubo era proprio Hope, ne era sicura. 
Per il bene di Niall doveva allontanarsi il più possibile da lui. 
-Io credo che è meglio che non vedi più Niall, e forse nemmeno te, è per il suo bene.
La ragazza ci mise un grande sforzo per far uscire quelle parole. 
Lei non voleva allontanarsi da loro, soprattutto da Louis. 
-Cosa? No Hope, perfavore non farlo, non andartene, noi abbiamo bisogno di te, io ho bisogno di te. 
Delle lacrime scesero dal viso del ragazzo. 
E la ragazza le vide. 
Si sentì morire, non pensava che lei fosse così importante per lui.
Il ragazzo continuò a parlare. 
-Perfavore non lasciarmi, tu non puoi capire quanto io tenga a te, in così poco tempo sei diventata importante per me, e forse io lo sono per te, quindi perfavore non rovinare tutto. Non lasciare Niall, lui è il tuo migliore amico, ti vuole troppo bene per lasciarti andare, non vorrebbe mai che tu te ne andassi, come non lo voglio io. Ho solo te, io ho solo te capisci? 
Louis non aveva mai pianto in vita sua, e ora sentiva il suo viso riempirsi di lacrime. 
Era stato con tante ragazze, ma nessuna di loro gli avevano fatto provare dei sentimenti così forti che gli faceva provare Hope. 
E quei due ragazzi non erano nemmeno fidanzati. 
-Louis.. Non piangere perfavore, non piangere per colpa mia. E’ per questo che me ne devo andare, vi sto facendo soffrire troppo, tutti e due. E questo non lo posso sopportare. 
-Ma tu devi capire che io non voglio che tu te ne vada.
-Non mi convincerai Louis, non mi convincerai in nessun modo. 
E in quel momento Louis doveva farlo, sapeva che avrebbe peggiorato ogni cosa, ma doveva farlo. 
Doveva dirle tutto.
-Hope, io sono innamorato di te. Per me è stato amore a prima vista. Appena ti ho vista qui, in questa sala. Ci siamo presentati. La tua mano era così delicata. 
E tu per me sei davvero perfetta Hope. Amo i tuoi capelli, così lunghi, così biondi, che ti ricadono perfettamente sul tuo viso. Amo i tuoi occhi, sono così semplici, ma io ci vedo il mondo, il mio mondo. Amo la tua risata Hope, la amo così tanto, come amo il tuo sorriso. Amo quando arrossisci, sei bellissima anche in quel modo. C’è una cosa che però odio: odio quando piangi, come in questo momento, lo odio così tanto, perché tu non ti meriti di piangere, io voglio che tu sia sempre felice, voglio vedere sempre quel meraviglioso sorriso. Hope, davvero, io ti amo.
La ragazza non sapeva cosa dire, era senza parole. 
Piangeva, piangeva in continuazione. 
Louis la amava. 
Il ragazzo continuò a parlare. 
-Non mi aspetto che tu mi dica che mi ami, perché lo so perfettamente che non sei innamorata di me. So che ami ancora Harry, e so che forse non troverai mai più un ragazzo come lui, ne sono consapevole. Sicuramente non sono il ragazzo perfetto. Sicuramente non potrò mai sostituire Harry. Ma io sono pronto anche a soffrire pur di averti. Voglio che tu sia di nuovo felice con qualcun altro. Che ti dia tutto l’amore possibile. E io vorrei essere quel ragazzo. So che ora mi rifiuterai, ma me ne farò una ragione, io ti aspetterò, ti aspetterò finché non sarai pronta. E non mi interessa se dovrò aspettare tanto tempo.
La ragazza era immobile. 
E ora cosa avrebbe dovuto dire? 
Lui l’avrebbe aspettata, finché non sarebbe stata pronta. 
E se magari lei fosse già stata pronta? 
-Io te l’ho detto ti aspetterò e lo farò veramente, però promettimi che non te ne andrai, promettimi solo questo. 
La ragazza glielo doveva. 
Non se ne sarebbe andata. 
Finalmente parlò.
-Ti prometto che non me ne andrò, però tu non andare mai via, resta sempre con me perfavore. 
-Lo farò.
-Grazie Louis. Grazie per tutto quello che fai per me. Vorrei fare qualcosa per poter ricambiare tutto quello che hai fatto per me.
-Hope, posso fare una cosa? 
-Sì Louis. 
-Tu però promettimi di non andare via. 
-Non lo farò Louis. 
Il ragazzo si avvicinò lentamente a lei, le prese il viso e si avvicinò ancora di più. 
Le loro labbra si sfiorarono fino a toccarsi. 
Questa volta però la ragazza non si sarebbe staccata. 
Perché lei lo voleva baciare. 
Già dalla prima volta che l’aveva visto. 
E stavolta non sarebbe scappata. 
Stavolta era sicura di baciarlo. 
Il loro era un semplice bacio a stampo, ma alla ragazza non bastava. 
Voleva sentire il sapore della bocca del ragazzo sulla sua. 
Voleva sentirlo. 
La ragazza chiese accesso alla bocca di Louis di far entrare la sua lingua. 
Il ragazzo schiuse subito le labbra. 
E finalmente si incontrarono. 
Ai due ragazzi scoppiò il cuore. 
La ragazza era al settimo cielo. 
Le lingue si scontrano, lottarono tra loro.
Il bacio durò finché ai due ragazzi non mancò il respiro. 
I due ragazzi si guardarono negli occhi. 
Louis poi parlò.
-Dimmi che non ti sei pentita.
Non si era per niente pentita. 
E’ stato uno dei baci più belli che potesse ricevere. 
-Non me ne sono pentita Louis. 
Allora il ragazzo sorrise. 
E la ragazza ricambiò. 
Poi andarono in camera del ragazzo.
Si coricarono sul letto. 
Il ragazzo si addormentò subito tra le braccia della ragazza. 
Hope invece rimase sveglia per quasi tutta la notte. 
Ripensava al bacio. 
Era stato bellissimo. 
Ma una cosa la tormentava: Harry.
L’avrebbe mai lasciata in pace?
No, non credeva. 
 
Said i’d never leave her
Cause our hands fit like my T-shirt
Tongue tied over three words, cursed
Running over thoughts that made my feet hurt
Body’s intertwined with her lips. 
 
 
Now she’s feeling so low since she went solo
Hole in the middle of my heart like a polo 
And It’s no joke to me 
So we can we do it all over again.
 
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
 
Can we take the same road two days in the same clothes 
And i know just what she’ll say if i make all this pain go
Can we stop this for a minute 
You know, i can tell that your heart isn’t in it or with it.
 
 
Tell me with your mind, body and spirit
I can make your tears fall down like the showers
That are British 
Whether we’re together or apart
We can both remove the masks and admit we 
Regret it from the start.
 
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
 
You’ll never know how to make it your own 
And you’ll never show weakness for letting go
I guess you’re still hurts if this is over 
But do you really want to be alone?
 
 
If you’re pretending from the start like this,
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
 
 
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again
 
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
 
So we can start it all over again.
 
 
ANGOLO AUTRICE:
No, non sono morta! Scusatemi per l’enorme ritardo, davvero scusatemi tanto. Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare. Spero davvero che vi piaccia. 
Mi sono davvero impegnata per questo capitolo! Grazie a tutti quelli che recensiscono e seguono la mia storia! Non saprei come fare senza di voi! Grazie mille! 
Il prologo è quasi arrivato a mille visualizzazioni, grazie mille ancora! Grazie!

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Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***


Capitolo 15.
 
“Hope, io sono innamorato di te. Per me è stato amore a prima vista. Appena ti ho vista qui, in questa sala. Ci siamo presentati. La tua mano era così delicata. 
E tu per me sei davvero perfetta Hope. Amo i tuoi capelli, così lunghi, così biondi, che ti ricadono perfettamente sul tuo viso. Amo i tuoi occhi, sono così semplici, ma io ci vedo il mondo, il mio mondo. Amo la tua risata Hope, la amo così tanto, come amo il tuo sorriso. Amo quando arrossisci, sei bellissima anche in quel modo. C’è una cosa che però odio: odio quando piangi, come in questo momento, lo odio così tanto, perché tu non ti meriti di piangere, io voglio che tu sia sempre felice, voglio vedere sempre quel meraviglioso sorriso. Hope, davvero, io ti amo.”
 
“Non mi aspetto che tu mi dica che mi ami, perché lo so perfettamente che non sei innamorata di me. So che ami ancora Harry, e so che forse non troverai mai più un ragazzo come lui, ne sono consapevole. Sicuramente non sono il ragazzo perfetto. Sicuramente non potrò mai sostituire Harry. Ma io sono pronto anche a soffrire pur di averti. Voglio che tu sia di nuovo felice con qualcun altro. Che ti dia tutto l’amore possibile. E io vorrei essere quel ragazzo. So che ora mi rifiuterai, ma me ne farò una ragione, io ti aspetterò, ti aspetterò finché non sarai pronta. E non mi interessa se dovrò aspettare tanto tempo”
 
Quelle frasi risuonavano nella mente della ragazza.
Nessuno le aveva mai detto queste parole. 
Nemmeno Harry si era dichiarato in quel modo. 
Ma per lei quel “Ti amo” di Harry fu la dichiarazione più bella che avesse mai ricevuto. 
Fino ad adesso. 
Louis aveva scombussolato tutto. 
Quel ragazzo le avrebbe fatto perdere la testa.
Louis gli piaceva, ma tanto. 
Il verbo piacere era assolutamente diverso dal verbo amare.
Lei non lo amava, non era innamorata di lui. 
Ma provava piacere verso quel ragazzo. 
Non avrebbe mai amato Louis come ama Harry. 
Harry non l’avrebbe mai dimenticato. 
E questa cosa non faceva altro che pesare alla ragazza. 
Lei voleva innamorarsi di nuovo, di una persona in vita.
Non voleva amare una persona morta. 
Ma Harry ormai era come un incubo per lei, non se ne sarebbe mai andato. 
Era come se l’anima di Harry fosse rimasta nel corpo di Hope. 
Il ragazzo impediva a lei di vivere, di rifarsi una nuova vita. 
Doveva combatterlo, era sicura che l’avrebbe distrutto. 
Avrebbe distrutto nuovamente Harry. 
E senza accorgersene lo stava distruggendo. 
Mentre baciava Louis non pensava a Harry. 
Harry non era lì per farla ritirare dal bacio. 
Era come se l’anima di Harry avesse paura di Louis. 
Perché è come se Harry sapesse che sia il nuovo amore della ragazza, ma non riesce in nessun modo ad allontanarla dal ragazzo. 
Perché forse Harry capisce che la ragazza vuole rifarsi una nuova vita. 
Hope pensava che Harry ormai fosse la sua anima. 
Ma non era la sua anima quando era con Louis. 
Hope pensava che Harry odiasse Louis, quindi cercava di stargli il più lontano possibile. 
Sì, Louis era il punto debole di Harry. 
E la ragazza non poteva che esserne felice di questo. 
Forse finalmente l’avrebbe lasciata stare per sempre.
Mentre la ragazza pensava a tutto questo, il ragazzo di fianco a lei si stava svegliando. 
E la ragazza non poté far altro che pensare che fosse davvero bellissimo. 
Gli occhi leggermente dischiusi, la bocca socchiusa e i suoi capelli scompigliati. 
Il ragazzo quando si svegliò completamente notò la ragazza intenta a fissarlo. 
Ma appena si accorse che avesse aperto gli occhi distolse lo sguardo. 
Al ragazzo venne da ridere. 
-Buongiorno. 
Il ragazzo non poteva ricevere un buongiorno migliore. 
-Buongiorno Hope, hai dormito bene? 
In realtà la ragazza non aveva dormito per tutta notte. 
-Sì, bene grazie, e tu? 
-Benissimo. 
La ragazza sorrise, e il ragazzo ricambiò. 
Ora c’era un problema: cosa avrebbero dovuto fare con Niall? Come dovevano comportarsi con lui dopo quello che era successo la notte prima? E soprattutto, come dovevano comportarsi loro due dopo il bacio? 
-Senti Hope, per ieri sera.. Non so cosa penserai ora.. Cioè.. Scusami.
La ragazza aveva voglia di ridergli in faccia, era davvero esilarante. 
-Louis stai tranquillo, mi vedi preoccupata? No, quindi stai tranquillo. 
-No, anche perché dopo quello che ti ho detto ieri sera, sai.. Credevo che poi non mi avresti più rivolto la parola. 
-E perché dovrei? Hai detto tutto quello che pensavi, e io sono felice che pensi tutto questo, però.. C’è sempre quel problema.
-Hope.. Io voglio aiutarti, o almeno vorrei provarci. Come ho detto ieri sera, so che non potrai mai amarmi come ami Harry, ma mi basterebbe anche solo un “ti voglio bene” o qualsiasi altra cosa.  Basta che tu non mi dica che mi odi, perché non potrei sopportarlo..
-Louis, come potrei odiarti? Cavolo, mi stai aiutando in ogni modo, e ci stai riuscendo. Tu mi piaci Louis, ma finisce lì. Almeno per adesso. 
Il ragazzo non poteva credere alle parole della ragazza. 
Le aveva dette veramente? 
-Io.. Io ti pia-piaccio? 
Non si era MAI ritrovato a balbettare davanti ad una ragazza, ma con lei era tutto diverso. 
-Sì Louis. 
Aveva avuto la conferma, era il ragazzo più felice del mondo. 
Il suo sorriso andava da una parte all’altra. 
-Tu mi rendi il ragazzo più felice di questa terra. 
La ragazza allora arrossì. 
Ancora non credeva di aver trovato tutto quel coraggio per dire al ragazzo tutto quello.
Però sentiva di essersi liberata di un peso e stava bene.
-Louis..
-Davvero Hope, dico davvero, mai nessuna ragazza mi ha fatto sentire così bene come fai tu.
In quel momento la ragazza si sentiva in colpa. 
Si sentiva inferiore.
Non meritava un ragazzo come Louis. 
Non lo meritava affatto.
Come non meritava Harry.
Se non si fossero messi insieme forse lui ora era ancora vivo. 
Tutta colpa sua. 
Sempre e solo colpa sua. 
Una lacrima solcò il viso della ragazza. 
Louis se ne accorse. 
-Hope..
-Louis.. Io non ti merito affatto, tu sei così perfetto, mentre io non sono nulla. Non merito nessuno, io merito di stare da sola. Sono inutile. Come sono stata inutile quando Harry stava male. Io non l’ho potuto aiutare, non potevo fare nulla. Se non mi avesse conosciuta lui ora era ancora vivo..
Ormai stava piangendo, e senza sentire la risposta del ragazzo scappò da quella camera e andò verso l’uscita.
-Hope cosa succede?
Il suo migliore amico la stava fissando, voleva capire il perché stesse piangendo. 
Senza dirgli nulla andò verso di lui e lo abbracciò forte. 
Aveva bisogno di lui adesso.
Però prima doveva scusarsi con lui. 
Aveva fatto del male a Niall, e questo non lo poteva sopportare. 
-Scusa Niall.. P-per ieri sera.. Io..
-Hope, non ti scusare, ti ho detto che non è successo nulla, stai tranquilla, ma ora dimmi tu cos’è successo?
Intanto Louis era corso in sala. 
Niall lasciò la ragazza e andò infuriato verso il cugino. 
-TU, cosa lei hai fatto? Perché sta piangendo?
-Niall.. Ti giuro che non le ho fatto nulla, sai che non le farei mai del male.
-E ALLORA PERCHE’ STA PIANGENDO?
-Niall..
A Niall bastò sentire la voce tremante della ragazza per calmarsi. 
-Louis.. N-non ha fatto nulla.. D-dav-vero. E’ tut-ta col-pa di Ha-rry.
Harry, di nuovo Harry. 
L’avrebbe mai dimenticato? 
No, non lo avrebbe fatto. 
-Louis scusami, è solo che odio vedere Hope piangere. 
-Tranquillo. Fa male anche a me vederla così. Lei dice che è inutile, che non ha potuto aiutare Harry. Io credo che Hope l’avrebbe potuto aiutare se solo Harry le avesse detto il suo problema. Quindi non credo che sia colpa sua. 
-Ma infatti non lo è. Io sono d’accordo con te Louis. 
-Io vorrei tanto aiutarla, ma non so come fare. 
La ragazza dopo essersi calmata, si alzò e andò verso i due ragazzi, poi parlò.
-Voi non capite, se Harry mi avesse detto il suo problema, io non sarei riuscita ugualmente ad aiutarlo. E sapete perché? Perché io sono inutile, non sono riuscita ad aiutare Harry, non sono riuscita ad aiutare nessuno. Non riesco nemmeno ad aiutare me stessa. E’ tutta colpa mia, se non fosse mai esistita ora tutto non soffrirebbero. Io stessa sto soffrendo. State soffrendo voi due, sta soffrendo mia mamma, stanno soffrendo i parenti di Harry.. E’ tutto questo è solo per colpa mia. Io non ho potuto aiutare nessuno. Per questo vi chiedo di lasciarmi andare, di essere finalmente felice.
Con Harry sarò felice. E voi non potrete fare nulla per impedirmelo. 
La ragazza senza ascoltare le urla dei due ragazzi, si diresse verso la strada. 
Non passava nessuna macchina, ma avrebbe aspettato. 
Ad un certo punto vide qualcosa davanti a lei. 
O meglio qualcuno. 
Era Harry.
La ragazza andò verso quella figura, voleva baciarla fino allo sfinimento, ma quando la toccò non sentì nulla, solo aria. 
Poi però lo sentì parlare. 
-Hope, cosa stai facendo?
La sua voce roca, quanto le era mancata. 
-Sto venendo da te Harry. 
Il ragazzo le toccò la guancia, ma lei non sentì nulla. 
Aria.
-Amore mio, tu hai ancora tutta la vita davanti. Vuoi davvero lasciare tutti i tuoi amici? Tua mamma? Il tuo migliore amico? E soprattutto vuoi davvero lasciare il ragazzo di cui ti stai innamorando? 
-Ma io amo te Harry e lo farò sempre. 
-Questo lo so amore, anche io ti amerò sempre. Ma ormai devi ammettere a te stessa che Louis è il tuo presente, e sarà il tuo futuro. Ma saprò sempre che io sarò in un posto nel tuo cuore. 
-In un grande posto nel mio cuore.. 
-Lo so amore.. Ora però torna da loro, stai con loro.. Ti amo Hope, addio.
-NO, HARRY, NO. PERFAVORE, NON LASCIARMI PORTAMI CON TE.
Il ragazzo la baciò e sparì. 
Ma lei sentì solo aria. 
-Ti amo anche io..
La ragazza si accasciò per terra in mezzo alla strada.
Non accennava a muoversi.
Pianse, pianse come non aveva mai fatto in vita sua. 
Poi qualcuno la prese in braccio e la portò in casa. 
Perché Harry non l’ha portata con sé? 
Sarebbero potuti stare insieme per sempre. 
Finalmente.
 
ANGOLO AUTRICE. 
Scuuusate per l’immenso ritardo. Una settimana. Uccidetemi. 
Scusate davvero tanto, ma finalmente ho aggiornato. 
Ammetto che questo capitolo faccia schifo, me ne rendo conto, però fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, spero solo che vi piaccia. Mi dispiace anche per il fatto che sia corto.
Alla prossima.

Ps: il prologo è arrivato a più di 1000 visiteeee! GRAZIE MILLE!

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Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


Capitolo 16.
 
Louis portò la ragazza in casa e la appoggiò sul divano. 
Intanto Niall andò verso loro due.
La ragazza incominciò a parlare.
-Sapete, è stato strano, ma io l’ho visto, ho visto Harry, e abbiamo parlato, mi ha detto che mi ama, che mi amerà sempre.. Gli ho chiesto di portarmi con lui, ma lui non ha voluto, poi è scomparso..
La ragazza non aveva più la forza di piangere, ormai aveva capito che non sarebbe servito a nulla, Harry non l’avrebbe portata con sé.
Hope non raccontò tutto quello che Harry le aveva detto ai due ragazzi.
Non voleva dire ai due ragazzi che Louis era il suo presente, non lo avrebbe mai detto. 
Ancora non poteva credere a quello che le avesse detto Harry.
-Hope.. E’ impossibile che tu abbia visto Harry, lui non c’è..più.
La ragazza si alzò e incominciò a camminare avanti e indietro.
-No, Niall, lui c’è, lui c’è sempre stato, almeno per me, e ti giuro che l’ho visto, era davanti a me, mi ha parlato.. Sai era bellissimo, lo è sempre stato, però vederlo dopo un anno mi ha fatto uno strano effetto.. 
-Ma-ma sei sicura? Cioè..
-Sì, ne sono sicura.. E’ solo che quando l’ho toccato non ho sentito niente, solo aria..
-Io credo che sia stata solo una tua immaginazione.
-Non lo so e non lo voglio sapere.. Mi è bastato rivederlo.
Louis era seduto sul divano, incapace di fare nulla, non aveva la forza di far niente. 
Era distrutto, stava male, non parlava, non ne aveva il coraggio. 
Se avesse parlato avrebbe creato qualche guaio, ne era sicuro, quindi si limitò a rimanere in silenzio e ascoltare.
Ascoltare tutto quello che diceva la ragazza, tutte le emozioni che aveva provato vedendo Harry, oppure parlando con un fantasma, o un ombra, o qualunque altra cosa.
Harry l’amava ancora, e l’avrebbe amata per sempre. 
Ma era naturale, come fai a dimenticarti del tuo primo amore? Non puoi. 
Si amavano ancora, l’laverebbe sempre fatto.
Louis non poteva aiutarla, non ci sarebbe riuscito. 
Al ragazzo rimaneva solo una soluzione: andare via.
Tanto chi se ne sarebbe mai accorto? Nessuno.
Nessuno voleva bene a Louis. 
Nessuno amava Louis.
Nessuno aveva mai voluto Louis.
Nemmeno quando era piccolo.
Nessuno voleva bene a Louis.
Nessuno avrebbe mai voluto bene a Louis.
Adesso invece aveva creduto di aver trovato qualcuno. 
Hope.
Ma Hope non lo avrebbe mai amato. 
Non avrebbe mai voluto bene a Louis. 
Louis sarebbe dovuto rimanere da solo
Per sempre.
 
*
Louis aveva solo dieci anni. 
Era così piccolo, così indifeso, non meritava di soffrire. 
Ma per lui la vita non sarebbe andata bene. 
Sua mamma era in cucina e preparava la cena. 
Aspettavano il padre del bambino. 
Ogni sera arrivava sempre più tardi, e sempre più ubriaco. 
Ma sapeva che sua mamma amava tanto il papà, quindi non lo avrebbe mai lasciato.
Ma il bambino pensava sempre che il papà non amasse la mamma.
Come pensava che il papà non volesse bene a lui. 
E il bambino l’aveva capito proprio quella sera stessa.
Il padre tornò a casa alle dieci.
Il bambino era ancora sveglio, quindi andò in sala per salutarlo, lo voleva abbracciare.
Aveva bisogno un po’ di affetto.
Ma quando il bambino si avvicinò, il padre lo spintonò a terra.
Poi gli urlò contro, e il bambino pianse.
Non voleva che il padre si comportasse così, voleva tanti abbracci, tante coccole, ma era ancora ingenuo per capire che non avrebbe avuto niente di tutto ciò. 
Ma avrebbe sofferto, sofferto per tanto tempo. 

*

Louis ora stava meglio.
Un anno fa, dopo aver compiuto diociotto anni, andò via di casa.
Andò a vivere da solo.
Ormai era da un anno che non lo vedeva. 
Era da un anno che non soffriva per colpa sua. 
Era da un anno che non piangeva per copa sua. 
Ed era felice senza di lui. 
Ma stava male, perché la madre non era più con lui. 
 
*
Louis aveva quattordici anni. 
Erano quatto anni da quando il padre aveva iniziato a picchiarlo. 
E la madre non poteva fare nulla. 
Nemmeno denunciarlo. 
Se avrebbe fatto un passo falso, il padre l’avrebbe uccisa. 
Era controllata. 
In ogni posto in cui andava. 
Un giorno Louis e la mamma erano insieme, senza il padre, per un po’ sarebbero stati tranquilli. 
Ma sarebbe durato poco. 
La madre iniziò a piangere. 
-Mamma.. Mamma che succede? 
-Io.. Io non c’è la faccio più.
La madre si alzò e andò in cucina, prese un coltello. 
Il ragazzo la seguì.
-Mamma, cosa vuoi fare? 
-Louis, ti vorrò sempre bene. 
-Mamma, no perfavore non lasciarmi, non lasciarmi solo.
Ma la madre iniziò a tagliarsi. 
Prima i polsi e poi il collo.
Tutto davanti al figlio. 
Poi si accasciò a terra. 
Louis non fece nulla. 
La guardò, poi pianse.
Rabbia. 
Dolore.
Delusione. 
Tristezza.
Non c’è l’avrebbe fatta da solo.
O forse sì.
Avrebbe aspettato, aspettato che il suo incubo finisse, e poi finalmente sarebbe stato felice.
*
Il ragazzo non si accorse che stesse piangendo. 
Niall e Hope lo guardarono, poi andarono subito verso di lui. 
-Louis, cosa succede?
Lei non l’avrebbe voluta sentire in quel momento. 
Tutti ma non lei. 
Perché doveva innamorarsi di lei? 
Perché di una ragazza che è ancora innamorata di un altro?
Soprattutto non in vita?
Perché?
Perché Louis era sempre quello che doveva soffrire? 
Per una volta non poteva essere felice anche lui?
Forse no. 
Solo una cosa avrebbe potuto fare. 
-Ragazzi.. Io torno a casa.
Louis si alzò e andò in camera, sicuramente per preparare la valigia. 
La ragazza sentì il mondo caderle addosso.
Dov’è che abitava Louis?
Giusto.
Doncaster.
NO.
NO.
NO.
Non poteva lasciarla.
Non doveva andare via.
Non sarebbe andato via.
Gli avrebbe parlato. 
Lo avrebbe aspettato e gli avrebbe parlato.
Dopo mezzora la ragazza era ancora seduta sul divano e aspattava Louis. 
Niall era uscito per fare delle commissioni. 
Il ragazzo scese con la valigia in mano. 
-Hope..
La ragazza si alzò di scatto e andò verso di lui. 
-Louis, perfavore non andare via non farlo. Non me ne sono andata via io, perché ora tu? Perché? Non lasciarmi sola, perfavore..
-Hope, mi dispiace, ma la cosa migliore è che me ne vada. 
-E io cosa farò?
-Niall, sì, Niall ti aiuterà. 
-Ma io voglio che sia tu ad aiutarmi, io voglio te. 
Hope..
Non posso rimanere. 
E’ per il tuo bene.
-Ma non posso rimanere, starai meglio senza di me. 
-NON E’ VERO. Harry mi ha detto qualcosa che mi ha fatto pensare, lui ha detto che sei il mio presente, che piano piano mi sto innamorando di te. HA DETTO CHE SEI IL MIO PRESENTE, SARAI IL MIO FUTURO. Solo se tu non te ne andrai. 
In quel momento Louis voleva baciarla fino allo sfinimento, ma non poteva.
Lui meritava di soffrire.
Sempre.
-Allora dovrai trovare qualcun altro, io non sono quello giusto, io ti farei soffrire Hope. Ti amo così tanto da lasciarti andare. 
-IO VOGLIO TE. VOGLIO TE E SOLO TE.
Prima che il ragazzo potesse rispondere, la ragazza si buttò su di lui e lo baciò.
Quando i due ragazzi si staccarono, il ragazzo aveva delle lacrime sul viso. 
-Perfavore, non lasciarmi..
-Hope.. Ricordati che ti amerò sempre, lo farò sempre. 
-Louis.. T-ti a-amo..
Il ragazzo incominciò a singhiozzare.
-Non mi amerai mai come ami Harry.. Addio Hope.
Il ragazzo si girò e andò verso la macchina. 
-NON LO PUOI SAPERE. 
Invece lo so Hope, lo so perfettamente.
Entrò e si avviò verso la sua città: Doncaster.
Mancava davvero poco e sarebbe rimasto con Hope.
Ma per il suo bene doveva andare via. 
Doveva lasciarla col ragazzo che l’avrebbe veramente farla felice: Niall.
Si ritrovò a piangere, chiuse gli occhi per un secondo e quando li riaprò vide qualcosa venire contro di lui.
Forse una macchina?
Non si può sapere.
Forse morire sarebbe stato meglio per lui, sarebbe stato davvero molto meglio. 
Si schiantò contro qualcosa, poi chiuse gli occhi definitivamente.
 
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi qua con un altro capitolo, mentre lo scrivevo ho pianto. 
La parte di Hope e Louis mi ha fatto male scriverla. 
Soprattutto la parte di Louis. 
Spero solo che il capitolo piaccia anche a voi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate con una recensione. Alla prossima!
 
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 17. ***


Capitolo 17.
 
2 Mesi. 
Erano passati due mesi dall’incidente di suo cugino.
E ancora non ci può credere. 
Non ci vuole credere. 
Due mesi da quando l’hanno chiamato.
Due mesi da quando è corso in ospedale. 
Due mesi da quando ha dovuto chiamare Hope per dirle quello che era successo. 
Due mesi da quando hanno saputo che Louis è in coma. 
Ed ora è qui in sala d’attesa ad aspettare il suo risveglio.
Da due mesi a questa parte. 
 
*
2 Mesi prima.
Niall non capiva perché Louis voleva ritornare a Doncaster. 
Sarebbe stato da solo.
Louis là non ha nessuno. 
Almeno venendo a Londra poteva stare con suo cugino. 
Come faceva ogni anno. 
E si sempre trovato benissimo. 
Niall aveva chiesto al cugino di venire ad abitare qua, ma il ragazzo non voleva. 
Diceva che non poteva lasciare casa sua. 
E lo capiva, quindi lasciò perdere. 
Ora però non capiva cosa succedeva. 
In questi ultimi giorni si era accorto che il cugino non stava affatto bene.
Era sempre triste. 
E la notte lo sentiva singhiozzare. 
Forse era per la madre. 
Louis la pensava sempre. 
Ma non poteva proprio pensare che la colpa dei suoi pianti fosse quella persona:
Hope.
Era impossibile, non poteva essere lei, non doveva essere lei. 
Si conoscevano da così poco, era impossibile che fosse lei, ma ci avrebbe parlato, avrebbe parlato con Hope, o almeno ci avrebbe provato. 
Venne riscosso dai suoi pensieri il suono del suo cellulare.
Era un numero sconosciuto. 
In un primo momento pensava di non rispondere, ma poi pensò che magari era importante, quindi rispose. 
-Pronto?
-Salve, la chiamo dall’ospedale, lei è Niall Horan? 
-Sì, sono io, ma cos’è successo? 
-Suo cugino, Louis Tomlinson, ha avuto un grave incidente e ora è ricoverato all’ospedale di Doncaster, le consiglio di venire presto, Arrivederci. 
La chiamata finì così. 
Il cellulare del ragazzo cadde a terra. 
Non poteva essere, sperava che fosse uno scherzo, ma non era così. 
Andò subito verso la sua macchina e partì subito per Doncaster. 
In venti minuti arrivò e corse subito dentro l’ospedale. 
Andò verso la segretaria. 
-Mi scusi, mi sa dire in che stanza si trova Louis Tomlinson? 
-Lei chi è?
-Sono il cugino. 
-Il ragazzo si trova nella camera 212, ma ora non può andare da lui perché è appena stato ricoverato. 
-Ok, allora io aspetterò. 
Il ragazzo aveva intenzione di andarsi a sedere, ma poi si ricordò che doveva chiamare Hope, doveva sapere. 
Andò fuori e chiamò la ragazza. 
-Niall, dimmi.. 
-Hope, devi venire subito a Doncaster, subito. Louis ha fatto un incidente, e ora è all’ospedale, io ora sono qua, perfavore fai presto. 
-I-io arrivo subito. 
Chiuse la chiamata. 
Niall andò dentro e si sedette. 
Dopo mezzora vide una ragazza correre verso di lui. 
Era Hope. 
-Niall, ho fatto il possibile per arrivare presto, cos’è successo? 
-Io non lo so.. 
-Come non lo sai? Io voglio sapere come sta, devo subito chiedere a qualcuno. 
I due ragazzi trovarono un dottore con una cartellina in mano e andarono verso di lui. 
-Salve.
-Salve ragazzi, per cosa vi posso essere utile? 
-Noi volevamo sapere cos’è successo a Louis Tomlinson? Non sappiamo nulla..
-Oh, questa è proprio la sua cartellina. Mi dispiace ragazzi, ma devo darvi delle brutte notizie. Il ragazzo ha delle costole rotte, ha avuto una forte botta in testa. L’abbiamo ricoverato e abbiamo fatto delle analisi. Il ragazzo è in coma. Mi dispiace. 
Poi il dottore se ne andò. 
-C-cosa? No, non può essere, non può essere così. 
Hope stava male, tanto male. Si mise a piangere. L’unica cosa che poteva fare. 
Niall non poteva dirle nulla non sarebbe servito, si limitò ad abbracciarla. 
Intanto delle lacrime scesero anche dal viso del ragazzo. 
*
 
Chissà quando si sveglierà. 
Il dottore aveva assicurato ai due ragazzi che si sarebbe svegliato, ma quando?
Lui non riusciva più ad aspettare. 
Hope era con Louis ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, non andava mai via, stava sempre con lui. 
E da là capì tutto. 
Capì che Hope era innamorata di Louis.
Capì il perché Louis piangeva ogni notte. 
Capì perché Louis voleva tornare a Doncaster. 
TUTTO.
Capì tutto.
Ma avrebbe dovuto immaginarselo. 
Avrebbe dovuto capirlo da come si guardavano. 
Avrebbe dovuto capirlo dal fatto che uscivano sempre insieme.
Avrebbe dovuto capirlo dal fatto che si amavano così tanto. 
Avrebbe dovuto solo capirlo.
Capì perché Louis voleva scappare. 
Hope non lo avrebbe mai amato come ama Harry. 
Perché Harry lo amerà sempre. 
Harry non andrà mai via. 
MAI.
Però Niall capì che Hope lo amava. 
Lo amava molto. 
Sennò non sarebbe mai rimasta con lui. 
Louis era il suo presente, sarebbe stato il suo futuro. 
Niall ormai avrebbe dovuto rassegnarsi. 
Doveva dimenticarla. 
Dimenticare Hope e trovare un’altra ragazza che lo avrebbe amato.
E l’avrebbe trovata. 
 
___________
 
Da quanto tempo era lì? 
Ah sì, da due mesi. 
Due mesi che aspettava che Louis finalmente si svegliasse. 
Per poterlo finalmente abbracciare e baciare. 
Gli avrebbe ripetuto fino all’infinito di amarlo. 
Voleva stare con lui. 
Era sicura di voler stare con lui. 
Lo amava, ormai non poteva più nasconderlo. 
Ora era seduta su questa sedia, così scomoda. 
E fissava Louis. 
Lo fissava costantemente per aspettare una sua qualche mossa. 
Non mangiava quasi mai. 
Non aveva fame, non voleva affatto mangiare. 
Aspettava, aspettava e basta. 
Qualcuno bussò alla porta. 
-Avanti. 
Un ragazzo moro entrò nella stanza. 
Zayn.
Perché lui?
-Ciao Hope. 
-Ciao. 
Non voleva parlare con nessuno, tantomeno con lui. 
Non parlava nemmeno con sua mamma. 
L’aveva solo avvisata che non sarebbe tornata a casa per un po’. 
-Come stai?
Come stava? 
Male, stava davvero male. 
-Non molto bene. 
-Mi dispiace, dopotutto era il mio migliore amico.. 
La ragazza si girò verso il moro.
-Cosa? 
-Beh sì, però poi abbiamo litigato e ora beh, lo vedi tu. 
Davvero erano migliori amici?
Non ci poteva credere. 
-Oh, ho capito. 
Il moro si avvicinò a Hope e l’abbracciò. 
All’inizio voleva staccarsi, ma poi pensò che non sarebbe stato educato. 
Quindi lasciò che le braccia del moro la avvolgessero. 
Appena i due si staccarono, lui si avvicinò a lei.
Ma lei lo allontanò.
-Scusa Zayn, ma non voglio baciarti. 
-Oh giusto, tu vuoi Louis. Tutti preferiscono Louis. Nessuno vuole me. Nessuno. 
-Non è vero, hai della gente che ti vuole bene. 
-Ho solo Liam. 
-La tua famiglia, sì, la tua famiglia ti vuole bene. 
-Non è vero. Tu non capisci. 
-Scusa..
-Io ti voglio Hope, tu mi piaci.
Zayn si avvicinò nuovamente a lei, ma Hope lo allontanò di nuovo. 
-Perfavore, capiscimi, non voglio. 
-Ok, come vuoi, ma fidati che ti conquisterò, e lo farò, ciao Hope. 
Ok, quel ragazzo le faceva paura. 
Perché la costringeva a stare con lui?
Lei non voleva. 
Lei non lo amava.
Lei amava Louis. 
Lei non voleva nessun altro che non fosse Louis. 
Si ritrovò a piangere, ancora. 
Si avvicinò al letto. 
-Lou, perfavore svegliati. Sono passati due mesi, ma per me è come se fosse passata un’ eternità. Non potrei stare senza di te, ho capito che ti amo. Ma forse l’ho capito troppo tardi. Ma meglio tardi che mai, vero? Tu mi hai fatta rinascere. Io ero morta, morta nel mondo di Harry, ma poi sei arrivato tu, e ora sei diventato tu il mio mondo, la mia anima, vigili su di me. Sono felice, finalmente sono di nuovo felice. Sono felice grazie a te. Voglio stare sempre con te. Voglio svegliarmi la mattina accanto a te, vorrei poter baciarti fino allo sfinimento, vorrei abbracciarti, vorrei fare l’amore con te, sì, perché vorrei sentirti dentro di me, sentire te, sentire la tua anima. Però devi svegliarti. Ormai la mia vita non ha più nessun senso senza di te. Perfavore svegliati, e passa tutta la tua vita con me. Finalmente insieme. Ti amo Louis, ti amo.
Finì con un sorriso sulle labbra mentre le lacrime solcavano sul suo viso. 
Prese la mano di Louis e si sedette.
E aspettò. 
La ragazza stava per addormentarsi, quando sentì qualcosa muoversi. 
Si alzò di scatto e vide la mano di Louis muoversi lentamente. 
-Oddio, Louis, dimmi che mi senti. 
Il ragazzo aprì lentamente gli occhi, e si guardò intorno spaesato. 
Non capiva dov’era. 
Poi vide una ragazza con le lacrime agli occhi che lo guardava. 
-Lou, ti sei svegliato finalmente. 
-Chi sei?
 
No Louis, dimmi che non l’hai detto davvero, dimmi che non hai veramente perso la memoria, perfavore ditemi che è solo un bruttissimo sogno. 
 
ANGOLO AUTRICE: 
Finalmente sono riuscita ad aggiornare. Voleva aggiornare ieri, ma non mi sentivo bene, quindi ho pensato di farlo oggi.
Spero che questo capitolo vi piaccia, mi farebbe piacere un vostro sapere. 
Fatemi sapere cosa ne pensate con un recensione se vi va. 
Grazie a tutti voi che seguite la mia storia, non vi ringrazierò mai abbastanza. 
Ci tengo molto a questa storia. Alla prossima. 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18. ***


Capitolo 18.
 
Era come se il tempo si fosse fermato. 
Come se non ci fosse più vita per lei.
Era a pezzi, come un vaso appena caduto, con tutti i vetri per terra. 
Ormai per lei non c’era più vita.
C’e’ l’aveva fatta, aveva ricominciato a vivere, aveva vissuto cose bellissime con lui.
Ma per sua sfortuna doveva andare tutto male.
Perché ogni volta che c’era lei le persone più vicine e care a lei stavano male?
Semplice. 
Era lei il problema.
Sempre e solo lei. 
“Chi sei?” 
Cosa doveva rispondere ad un ragazzo che aveva perso la memoria? 
Non ne aveva idea. 
Poteva semplicemente dirgli che era una sua amica, sì dirgli quello sarebbe stata la cosa migliore.
Non avrebbe potuto dirgli che lo amava.
Louis l’avrebbe presa per pazza. 
-Son-sono una tua amica, m-ma forse non ricordi. 
Non riusciva a parlare, avrebbe dovuto dire cose assolutamente diverse. 
Avrebbe potuto dire cose migliori, ma le era solo uscito tutto quello.
-Sì, beh in effetti ho solo un gran mal di testa. So che mi chiamo Louis Tomlinson, che ho 19 anni, e poi tutto il resto è sfocato. Ma tu come ti chiami? 
-Io mi chiamo Hope..Logan.
-E quanti anni hai?
-16, quasi 17.
-Davvero? Sai, sempre più grande. 
-Sì, me lo dicono in molti.
-Ma, noi due da quanto ci conosciamo? Sai, scusa se ti faccio tutte queste domande, ma vorrei sapere un po’ di cose, sai visto che siamo amici.
Amici.
Louis non dirlo, non dire quella parola. 
Io non voglio assolutamente essere solo tua amica, e nemmeno tu lo vuoi. 
Tu mi ami Louis, io ti amo. 
Perché non possiamo stare insieme? Perché? 
Perché è colpa tua Hope, è sempre colpa tua. 
-Beh, non ci conosciamo da moltissimo, tu sei venuto qua a Londra e grazie a tuo cugino Niall ci siamo conosciuti. 
-Oh, sì Niall, mi ricordo di lui. Ah lui è mio cugino? 
-Sì Louis. Però ora forse è meglio che vada a chiamare un dottore, deve sapere che ti sei svegliato. 
-Certo, grazie Hope. 
-Di nulla.
La ragazza si diresse verso la porta, stava per andare via, quando il ragazzo la fermò.
-Hope..
-Dimmi Louis. 
-Torna presto perfavore, non voglio stare solo.
-Tornerò presto, promesso. 
Poi la ragazza uscì dalla stanza. 
Mentre andò a cercare qualche dottore, pensò a Louis.
Come sempre.
Le era mancata così tanto la sua voce. 
Le erano mancati così tanto i suoi occhi. 
Le era mancato quell’angelo. 
Le era mancato Louis.
E finalmente si era svegliato. 
Anche se non si era svegliato nel migliore dei modi. 
Finalmente trovò proprio il dottore di Louis. 
-Ehi Hope, hai bisogno di qualcosa? 
-Louis..si è svegliato.
-Davvero? E’ una grandissima notizia, ora vado subito da lui per fargli qualche esame. 
-Però c’è un problema..lui ha per-perso la memoria. 
La ragazza allora scoppiò a piangere. 
Il dottore l’abbracciò per tranquillizzarla.
-Hope, sono sicurissimo che Louis abbia solo una perdita di memoria temporanea, nell’arco di un mesetto ricorderà tutto, fidati. Però ora tu devi aiutarlo a ricordare le cose più essenziali, potresti dirgli anche tutto quello che avete passato.
-Non lo so, non so davvero che cosa fare. 
-Ora intanto andiamo nella sua stanza. 
-Ok.
Andarono verso la stanza, ma prima di entrare videro Niall andare verso di loro. 
-Hope, si è svegliato?
-Sì Niall, però..
-Però cosa Hope? Perfavore dimmelo.
Il dottore parlò al posto della ragazza. 
-Louis ha una perdita di memoria temporanea, ma entro un mesetto la recupererà, voi però dovete aiutarlo. 
-Co-come? 
-Sì, ora andrò a fargli degli esami. Hope, tu però non puoi venire. 
-Ma..
-Appena finirò ti chiamerò e ti farò entrare, se vuoi puoi entrare anche tu Niall. 
-Certo, grazie. 
Poi il dottore entrò in stanza. 
-Hope, ora cosa facciamo? 
-Aspettiamo.
Poi più niente. 
Silenzio. 
Ma Niall doveva sapere, doveva chiedere alla ragazza di Louis. 
-Hope..ti devo chiedere una cosa, ma tu promettimi che mi dirai la verità, dopotutto sono il tuo migliore amico. 
-Se vuoi parlare di Louis, non ne voglio parlare. 
-Ma Hope, io voglio solo sapere, voglio sapere se sei innamorata di lui.
La ragazza si girò verso il suo migliore amico strabuzzando gli occhi.
Si vede così tanto che sono innamorata di lui? 
Sì Hope. Non sei mai uscita da quella stanza nemmeno una volta, sei stata sempre con lui. Niall è il tuo migliore amico, lui ha capito.
Sì, lui avrà capito, tanto vale dirglielo. 
-Sì Niall, io lo amo, non posso nasconderlo. Prima non lo ammettevo per il problema..di Harry. Ma ora non posso più negarlo.
-Io lo sapevo Hope, lo sapevo. Ma perché non me ne hai parlato? 
-Non lo so, pensavo che ci saresti rimasto male. Perché so che quando ti parlavo di Harry ci rimanevi male. 
-Un po’ ci rimanevo male, ma solo perché parlavi solo di lui, e non parlavamo mai magari della nostra giornata. Solo questo.
-Oh ok, comunque scusa.
-Non ti scusare Hope.. Ricordati che ti voglio bene. 
-Anche io Niall. 
I due ragazzi si abbracciarono. 
-Comunque avrei fame, vado a cercare le macchinette. 
La ragazzo scoppiò a ridere.
Era da tanto che non rideva di gusto. 
-Non è divertente, io ho davvero fame, quindi vado, torno subito. 
Si alzò e lasciò la ragazza ridere da sola.
Era davvero felice, finalmente era riuscito a farla ridere. 
Dopo due mesi.
Ma ora c’era un problema:dov’erano le macchinette? 
Andò a chiedere ad una ragazza che stava mangiando delle patatine. 
Ancora meglio, magari potrei fregarle delle patatine. 
Si avvicinò meglio a lei, ma poi si fermò di scatto. 
E’ davvero bellissima. 
Capelli lunghi, neri, corpo minuto. 
Poi i suoi occhi..
Verdi. 
Molto simili a quelli di Harry. 
Si accorse che la ragazza lo stava guardando..spaventata.
-Emh, hai bisogno di qualcosa? 
Aveva appena parlato.
Può una ragazza avere una voce così bella?
Sì.
-In realtà sì, stavo cercando le macchinette, ma non le trovo.
Intanto Niall si avvicinò a lei. 
-Oh, allora vedi quel lungo corridoio? 
Il ragazzo annuì.
-Bene, vai fino in fondo quel corridoio, e poi giri subito a destra, troverai le macchinette, così potrai finalmente mangiare. E magari smetterai anche di fissare le mie patatine. 
Il ragazzo scoppiò a ridere. 
-Le stavo veramente fissando?
-Sì. 
Niall rise ancora di più e si aggiunse anche la ragazza.
Dopo cinque minuti abbondanti smisero di ridere. 
-Comunque mi chiamo Niall, piacere.
Il ragazzo le tese la mano, e la ragazza la prese. 
-Io mi chiamo Jennifer, e se te lo stai chiedendo, sì sono Italiana. 
-Oh, bello, io adoro le Italiane, e anche l’Italia, soprattutto perché fanno una pizza buonissima. 
La ragazza scoppiò a ridere. 
-Ma tu pensi solo al mangiare? 
-Sì, io sono un amante del cibo. 
-Lo avevo capito. 
-Comunque ora vado, sai ho fame. 
-Certo, certo, vai. 
Niall non capiva perché stesse parlando con una ragazza appena conosciuta, si stupiva di se stesso, lui aveva sempre odiato parlare con le persone, ma Jennifer..le stava simpatica.
-Comunque se ti va, ma solo se ti va, potremmo risentirci o magari vederci. 
Era strano, davvero strano che un ragazzo le stesse chiedendo di uscire. 
Chissà da quanto non usciva con un ragazzo. 
E poi come si faceva a non accettare un invito da un ragazzo così bello? 
-Ma certo, ti do il mio numero, così mi puoi chiamare quando vuoi.
Il ragazzo annuì, poi si scambiarono i numeri. 
Si salutarono e Niall andò verso le macchinette. 
Finalmente comprò da mangiare. 
 
__________
 
Hope stava aspettando da venti minuti fuori dalla stanza di Louis. 
Non riusciva più ad aspettare, doveva entrare e stare con Louis. 
Voleva stare con lui, sempre con lui. 
Chissà dov’è finito Niall? 
Dopo un minuto arrivò l’interessato tutto pimpante. 
La ragazza si alzò e andò verso di lui. 
-Niall, cosa ti prende? 
-Sono troppo felice, ho appena conosciuto una ragazza. Uscirò con lei, è davvero bellissima, non puoi capire quanto sia felice.
-Oh Niall, sono felicissima per te, davvero. 
Il ragazzo stava per rispondere, ma qualcuno li interrompò. 
-Ehi ragazzi!
I ragazzi si girarono e videro Liam, con Clare. 
-Ciao. 
-Come sta Louis? 
Niall prese parola, sapeva che Hope non sarebbe riuscita a parlare. 
-Louis si è svegliato, ora il dottore gli sta facendo degli esami. 
-Ma è bellissimo. 
-Sì, però c’è un problema, il dottore ha anche detto che Louis ha perso la memoria, ma è sicuramente una cosa temporanea, tra un mesetto gli ritornerà. Però ci ha anche chiesto si aiutarlo, più che altro l’ha chiesto a me e Hope. 
-Mi dispiace, spero solo che recuperi presto la memoria. 
-Lo speriamo anche noi. 
Intanto il dottore uscì.
-Ragazzi ho fatti gli esami, tra poco vi saprò dire meglio.
Se ne stava per andare, quando si girò a guardare Hope. 
-Ah Hope, Louis vorrebbe vederti. 
-Dav-davvero? 
-Sì.
Il dottore le sorrise e lei ricambiò. 
-Hope, ma è una cosa bellissima, anche se ha perso la memoria vuole vederti.
Clare finalmente parlò, era stata tutto il tempo in silenzio. 
-Sì, adesso vado subito da lui. 
Clare andò verso di lei e l’abbracciò, poi si staccarono. 
La ragazza entrò in stanza e chiuse la porta. 
Louis non si era ancora accorto di lei perché era concentrato a guardare la televisione. 
-Louis.. 
Il ragazzo allora si girò e sorrise alla ragazza. 
-Hope, sei ritornata.
-Te l’avevo promesso, e poi non sarei andata da nessuna parte. 
-Grazie Hope per essere sempre con me. 
-Oh, di nulla Louis, voglio solo che tu stia bene, e poi ti voglio bene..
Hope, non “ti voglio bene”. 
Non quello.
“ti amo”.
Tu lo ami. 
Ma no, non avrebbe potuto dirgli di amarlo. 
-Te ne voglio anche io Hope, anche se non mi ricordo bene di te, ma mi stai aiutando già molto a stare con me. 
La ragazza fece un sorriso sforzato. 
No Louis. 
Tu non mi vuoi bene. 
Tu mi ami Louis, come ti amo io.
Noi due ci amiamo. 
-Hope, vieni qua vicino a me. 
La ragazza si diresse verso Louis poi si sedette su una delle tante poltrone.
-Sai Hope..
-Dimmi Louis.
-Sei davvero bellissima. 
La ragazza arrossì.
Louis pensava che fosse bellissima. 
-Gra-grazie Louis. 
Il ragazzo sorrise.
Poi restarono in silenzio per un po’, finché Louis non ricominciò a parlare. 
-Ma il dottore cos’ha detto di preciso?
-Beh, ha detto che la tua è un perdita di memoria temporanea, quindi entro un mesetto recupererai la memoria, però a chiesto a me e a Niall di aiutarti a ricordarti qualcosa. 
-Oh ok. 
Louis stava male per questo. 
Si sentiva davvero male nel sapere di aver perso la memoria. 
Anche se era temporanea, non gli interessava, lui stava male, era davvero brutto sapere che non si ricordasse niente del passato. 
Si chiedeva anche come mai era qui.
Chissà cos’era successo prima dell’incidente. 
Poteva chiedere a Hope. 
Si poteva fidare, la vedeva come una vera amica.
Lo stava aiutando molto, e non poteva che esserne felice. 
Poi era davvero una bellissima ragazza. 
-Sai Hope, c’è una cosa che mi sto chiedendo da quando mi sono svegliato..Cos’è successo prima dell’incidente? 
Louis vide la ragazza agitarsi. 
Cos’era successo? Lui voleva sapere, lui doveva sapere.
-Noi due abbiamo avuto una specie di convergenza..
-Cioè?
-Beh, tu volevi tornare a casa tua, però io non volevo, voleva che rimanessi insieme a me per aiutarmi..però tu dicevi che saresti stato solo un problema e poi..
La ragazza non riuscì a continuare che scoppiò a piangere. 
-Hope..
-Scusami Louis, scusami tanto, perdonami è stata solo colpa mia. 
Prima che il ragazzo potesse ribattere, la ragazza scappò via.
Perché? Perché sei andata via? Avevi promesso, avevi promesso che mi saresti stata con me, che mi avresti aiutato. 
Ma sei andata via.
Sei andata via piangendo. 
E tu mi manchi. 
Non so perché, ma mi manchi. 
Torna da me perfavore. 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi, finalmente ho continuato, dai però ammettete che ho fatto prima, almeno credo. HAHAHA. Ok, basta. Spero che questo capitolo vi piaccia, spero anche che lasciate una recensione per sapere com’è. Nello scorso ho avuto 7 RECENSIONI. SETTE. IO NON CI POSSO ANCORA CREDERE. Grazie, grazie mille davvero. Grazie a tutti quelli che seguono la storia, spero che continuiate a leggerla. 
Alla prossima. 
 
-Giada. 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19. ***


Capitolo 19.
 
Da quanto tempo si era risvegliato?
Da pochissime ore. 
Ma già sentiva un nodo allo stomaco. 
Gli mancava qualcosa.
O meglio qualcuno. 
Hope.
Era come se la conoscesse già.
Ma per colpa della perdita di memoria non poteva ricordarsi di lei.
E stava male, perché lui voleva sapere. 
Voleva sapere tutto quello che aveva passato con lei. 
I momenti belli. 
I momenti brutti. 
Voleva sapere ogni cosa.
Ma forse lei non gliene avrebbe mai parlato.
Era scappata via piangendo, e Louis non poteva sopportarlo.
Sarebbe ritornata?
Il ragazzo sperava di sì.
Guardami sono distrutto, io sto solo aspettando te. 
Vieni da me, stai con me. Raccontami tutto, e io sarò felice. 
Staremo sempre insieme.
Ma perfavore non scappare.
Non scappare da me. 
 
__________
 
Hope stava scappando di nuovo da tutto, perché lei era debole, lei non era forte. 
Lei non poteva affrontare nulla, lei stava ferma ad aspettare. 
Ad aspettare che tutto si risolvesse con uno schiocco. 
Ma non funzionava così.
Lei doveva combattere.
Solo quello, e se non l’avrebbe fatto se ne sarebbe pentita. 
Louis non sarebbe mai stato suo se avrebbe continuato così.
Ma lei era così, non poteva cambiare. 
Stava per parlare, stava per dire a Louis quello che era successo, ma qualcosa l’ha fermata. 
Forse il senso di colpa, era solo colpa sua se Louis era in quello stato. 
Se lei non gli avesse detto quelle cose non sarebbe successo. 
Se lei lo avrebbe lasciato andare senza trattenerlo non sarebbe successo. 
Ma lei doveva fare di testa sua, sempre e solo di testa sua. 
Ed ecco cos’ha combinato facendo di testa sua.
Louis ha fatto quel dannato incidente, è stato in come per due mesi e ora si è risvegliato, ma senza memoria. 
Lei combinava solo guai, guai su guai. 
Doveva andarsene, andare via da tutto.
Sì, sarebbe andata via, ma nessuno avrebbe saputo nulla.
Nemmeno sua mamma. 
Questa era decisamente la cosa migliore da fare, e lei era convinta che l’avrebbe fatto. 
Tanto stavolta non ci sarebbe stato nessuno a fermarla. 
Ormai nessuno l’avrebbe convinta. 
 
_________
 
Niall era seduto su una delle tante poltrone a pensare. 
Era da un’ ora che non si muoveva da là.
Da quando Hope era scappata via piangendo senza dire nulla. 
Perché non sei andato da lei?
Perché tanto non avrei potuto fare nulla per aiutarla. 
Ed era vero, non poteva fare nulla. 
Louis sarebbe stato l’unico in grado di poterla aiutare, ma lui non poteva. 
Non poteva fare nulla. 
Non avrebbe potuto muoversi per una settimana. 
E Hope? 
Niall si chiedeva cosa avrebbe fatto Hope per questa settimana. 
Sarebbe andata a trovarlo? 
Avrebbe cercato di fargli ricordare qualcosa? 
Niall non era convinto che l’avrebbe fatto.
Niall sapeva che scappava sempre da tutto.
E se stavolta sarebbe scappata definitivamente? 
Avrebbe dovuto fermarla.
E quindi Niall non vai da lei per fermarla? 
Non ne vedo il motivo, per lei non valgo più nulla, da quando c’è Louis per lei non esisto, ormai non ne vale più la pena, vuole scappare dai problemi? Vuole scappare dall’amore per Louis per farlo stare meglio? Che faccia pure. 
Niall non sarebbe andato per davvero.
 
__________
 
Che cosa stai facendo? 
Stai rovinando tutto, stai rovinando tutto quello che avete costruito.
Non è colpa tua. 
NON E’ COLPA TUA SE HA AVUTO QUEL MALEDETTO INCIDENTE. 
Non è colpa tua. 
Capiscilo perfavore.
Hope sei ancora in tempo, non scappare, non andare via. 
Non andare via dall’amore.
Louis ti sta aspettando, và da lui. 
Tu mi hai dato sempre ragione vero? 
Bene, ascoltami allora Hope.
Hope, sono Harry, ti ricordi di me? 
Ti ricordi di questo ragazzo che si è suicidato? 
Sì che ti ricordi di me.
Ci siamo amati per così tanto tempo, ma io sono voluto andare via, ora però non andare via anche tu, resta qua, con LUI. 
Non andare via Hope, non farlo, non fare questo sbaglio, fidati che starai bene con lui, starai bene con te stessa e finalmente avrai una nuova vita. 
Non pensare a me, per una volta non pensarmi, pensa a te e Louis. 
Siete voi due i protagonisti. 
Hope, ascoltami perfavore, fallo. 
Lo farai? Sì che lo farai. 
Hope, ti ricordi la nostra canzone? So che te la ricordi. 
Se fossi vivo te la canterei.
 
Oh, Harry, cantala perfavore, cantala lo stesso per me. 
Ti giuro che non me ne andrò, lo farò solo per te, ma cantami la nostra canzone, cantala perfavore, voglio sentire la tua voce. So che è bellissima come sempre.
 
Oh, amore tu non devi farlo per me, tu devi farlo per te e per Louis. 
Voi due siete quelli che finalmente dovranno essere felici. 
 
Harry, io resterò, perché amo Louis, ma amerò sempre te. 
 
Lo so Hope, lo so perfettamente. 
 
Canta per me amore, canta per me. 
 
Amore canta con me, per l’ultima volta. 
 
Non sarà mai l’ultima. 
 
 
Said i’d never leave her
Cause our hands fit like my T-shirt
Tongue tied over three words, cursed
Running over thoughts that made my feet hurt
Body’s intertwined with her lips. 
 
Now she’s feeling so low since she went solo
Hole in the middle of my heart like a polo 
And It’s no joke to me 
So we can we do it all over again.
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
Can we take the same road two days in the same clothes 
And i know just what she’ll say if i make all this pain go
Can we stop this for a minute 
You know, i can tell that your heart isn’t in it or with it.
 
Tell me with your mind, body and spirit
I can make your tears fall down like the showers
That are British 
Whether we’re together or apart
We can both remove the masks and admit we 
Regret it from the start.
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
You’ll never know how to make it your own 
And you’ll never show weakness for letting go
I guess you’re still hurts if this is over 
But do you really want to be alone?
 
If you’re pretending from the start like this,
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
 
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
So we can start it all over again. 
 
If you’re pretending from the start like this, 
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart 
I might miss everything you said to me
And i can lend your broken parts 
Than might fit like this 
And i will give you all my heart
 
So we can start it all over again.
 
 
Hope, ti amo tanto, ricordalo. 
Ti amo anche io Harry, sempre.
Ora và da Louis e salvalo. 
Lo farò amore, lo farò.
 
 
Come avrebbe fatto se Harry non l’avesse aiutata? 
Nulla, non avrebbe fatto nulla.
Avrebbe solo peggiorato tutto. 
Ma ora doveva andare da Louis. 
Andare da lui e aiutarlo. 
Sto arrivando Louis, aspettami. 
 
__________
 
 
Il dottore era uscito da dieci minuti, aveva chiesto a Louis di riposarsi un po’.
Ma Louis non ne vuole sapere di dormire. 
Lui vuole aspettare Hope, lui è sicuro che ritornerà.
E la aspetterà sveglio. 
Il ragazzo si chiede come mai ha tutto questo interessamento verso quella ragazza, ma non lo sa nemmeno lui. 
Sa solo che la vorrebbe vedere, la vorrebbe abbracciare, vorrebbe parlare con lei. 
Chiederle tante cose.
Ma prima deve aspettare che arrivi e lui sa che da un momento all’ altro Hope entrerà da quella dannata porta.
Ti sto aspettando Hope.
Ti sto aspettando da due ore.
Aspetterò un giorno per te.
Aspetterò un mese per te. 
Aspetterò anche un anno per te. 
Aspetterò tutta la vita per te. 
 
__________
 
Da quanto tempo era là?
Da tre ore ormai. 
Stava aspettando qualcosa?
No, nulla. 
Stava aspettando qualcuno? 
No, nessuno. 
Allora perché era ancora lì? 
Non lo sa.
Oppure lo sa. 
Sì, Niall lo sa.
Niall vorrebbe tanto entrare in quella stanza, e vedere finalmente il cugino, e abbracciarlo. 
Ma non ne ha il coraggio. 
Anzi non vuole. 
Non vuole perché vedrà suo cugino con un falso sorriso. 
Sì, perché lui non è felice. 
E Niall lo vorrebbe vedere sorridente. 
Non vuole perché sa che il ragazzo vuole sapere tante cose su Hope. 
Vorrà sapere come mai è stato in coma.
E Niall non vuole parlarne perché si sentirebbe male. 
Però rimane là seduto su una delle tante poltrone ad aspettare. 
Ad aspettare il nulla. 
 
_________
 
Hope, un ultimo sforzo e sei quasi arrivata. 
Finalmente potrai vedere Louis. 
La ragazza era stanca, davvero stanca. 
Ormai stava correndo da dieci minuti e non c’è la faceva più. 
Ma ne sarebbe valsa la pena, perché pur di vedere Louis avrebbe fatto di tutto. 
Entrò velocemente in ospedale, e si diresse verso la stanza di Louis.
Ma prima di entrare, qualcosa la fermò.
Niall era immobile, seduto su una di quelle scomode poltrone. 
Cosa ci faceva là senza fare nulla? 
Sarà andato da Louis? 
Sarà andato a trovare suo cugino? 
Si avvicinò a lui lentamente. 
Ma il ragazzo disse qualcosa che Hope non avrebbe scordato facilmente. 
-NON avvicinarti a me.
-Niall? 
-Ti ho detto di non avvicinarti, non voglio vederti, non voglio parlarti, và via, vai da Louis. 
-Niall, ma cos’è successo? Che cos’hai?
-Vai via. 
Cos’era successo a Niall? 
Quello non era il suo migliore amico.
La ragazza trattenne qualche lacrime ed andò nella stanza di Louis. 
 
___________
 
Louis sobbalzò non appena sentì qualcuno entrare. 
Era lei. 
Sì era lei. 
Il ragazzo era felice di vederla.
Ma lei era triste, lei stava piangendo.
Hope, perché stai piangendo?
Odio vederti piangere.
Vorrei tanto aiutarti. 
Se avesse potuto si sarebbe alzato per andare ad abbracciarla, ma sfortunatamente non poteva. 
-Hope..
La ragazza si girò verso di lui. 
-Louis..
-Perché stai piangendo? 
La ragazza non rispose, ma andò verso il ragazzo e lo abbracciò. 
-Louis scusami tanto. 
-Perché Hope? 
-Perché è stata colpa mia, è stata colpa mia se hai avuto quell’ incidente. 
-Ma cos’è successo Hope? Perfavore dimmelo, io voglio sapere. 
-Prima promettimi una cosa. 
-Qualunque cosa.
-Non odiarmi. 
Ragazza come potrei odiarti? 
Come potrei odiare una ragazza perfetta come te?
Sarebbe impossibile. 
-Te lo prometto. 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Scuuuuusatemiii, davvero. Cioè, ho aggiornato davvero in ritardo. Mi dispiace davvero, spero che non succederà più. In questi giorni ho avuto un sacco di problemi quindi non riuscivo mai ad aggiornare, ma per fortuna c’è l’ho fatta. 
Spero solo che questo capitolo vi piaccia.
Quando Harry e Hope parlano e cantano la canzone, sarebbero così le parti:
In corsivo a sinistra: Harry. 
In corsivo, grassetto a destra: Hope. 
In corsivo, grassetto in mezzo: Tutti e due. 
Ok, basta ho parlato troppo me ne vado. 
Spero che non abbia creato un capitolo schifoso. 
Alla prossimaa! 

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Capitolo 21
*** Capitolo 20. ***


Capitolo 20.
 
Ormai ci era dentro fino il collo.
Hope avrebbe dovuto dire tutto a Louis. 
Non aveva altra scelta, ma tanto prima o poi Louis avrebbe dovuto sapere. 
Doveva aiutarlo a ricordare qualcosa.
Non poteva rimanere senza ricordi per un mese. 
-Hope, però parlami perfavore.
-Scusami Louis, è solo che ho tante cose da dirti e non so da dove cominciare.
-Dì tutto quello che senti e pensi, io ascolterò.
Allora Hope incominciò a parlare. 
Parlò del giorno in cui si sono visti e conosciuti per la prima volta.
Per lei fu un colpo di fulmine. 
 
*
Un ragazzo scese dalla scale fino ad arrivare in sala. 
La ragazza perse un battito. 
Si sentì male. 
Si sentì benissimo. 
Non aveva mai visto creatura così bella. 
Lo osservò bene. 
I suoi occhi azzurri tendenti al grigio. Erano così magnetici. La ragazza credeva di non aver mai visto occhi così belli. 
Le sue labbra così sottili. 
Poi quel sorriso, così spontaneo, così pieno di vita.
Sembrava che appartenesse a lui anche non conoscendolo.
La cosa che la colpì di più era la sua voce. Acuta. Forse un po’ femminile. Ma per lei fu la cosa più bella che avesse sentito in vita sua. 
Quello fu l’unico momento in cui non pensò ad Harry. 
Fu distolta dai sui pensieri, proprio da quel ragazzo. 
-Piacere, sono Louis Tomlinson e sono il cugino di Niall. 
Il ragazzo tese la mano alla ragazza. Lei la prese. 
La ragazza pensò seriamente di svenire. 
-Piacere mio, Hope. Hope Logan.
Il ragazzo le mostrò un sorriso e lei si sentì rinata.
*
 
Parlò di quando lui la salvò prima che si suicidasse, quindi parlò di Harry. 
 
*
Voleva morire. Sì morire. Finalmente avrebbe incontrato di nuovo Harry, e sarebbero stati di nuovo insieme. 
Sì, l’avrebbe fatto.
Voleva uccidersi. 
Nessuno l’avrebbe fermata. 
Si mise a correre verso il ponte. 
Non era molto lontano da casa sua. 
Eccolo. 
Si andò a sedere, e cautamente di alzò. 
Era giunta la sua fine. 
Ma qualcosa la fermò. 
O meglio. 
Qualcuno.
*
 
Gli raccontò di Harry e di quanto gli mancava.
 
*
-Più di un anno fa ho conosciuto un ragazzo, si chiamava Harry. Appena lo vidi fu amore a prima vista. Ma non pensavo che il mio amore fosse ricambiato. Era davvero bellissimo. Occhi verdi, una pelle delicata, quando sorrideva comparivano le fossette, poi i suoi capelli. Erano bellissimi. I suoi riccioli lo rendevano perfetto. Iniziammo ad uscire insieme, finché non si dichiarò, fu bellissimo, mi baciò. Ci fidanzammo. Era il giorno più bello della mia vita. Se ci siamo conosciuti è solo grazie a Niall. 
Una lacrima scese da viso della ragazza. 
Il ragazzo la raccolse con un dito. 
Poi la ragazza continuò a parlare. 
-Un giorno uscimmo, andammo in discoteca, eravamo insieme, ma poi ci perdemmo di vista. Io non so per quale motivo iniziai a bere, e mi ubriacai. Un ragazzo venne da me e incominciammo a ballare, poi lui d’un tratto mi baciò, io lo lasciai fare, ma non mi accorsi che Harry stava guardando la scena. Scappò. Ma io mi sentivo troppo male per staccarmi e andare da lui. Il giorno dopo stavo malissimo, lui non voleva più avere niente a che fare con me, era deluso. Per una settimana mi chiusi in casa. Ma poi decisi che dovevo fare qualcosa. Dovevo riprendermi la fiducia di Harry. In ogni santo modo provai a farmi perdonare, decisi anche di dedicargli una canzone. Si chiama “Over Again” è la nostra canzone, lo sarà per sempre. Lo vidi piangere, mi corse incontro e mi abbracciò. Piansi anche io. Gli chiesi scusa in ogni modo. Finalmente mi aveva perdonata. Continuò la nostra storia, andava tutto benissimo. Ma c’era una cosa che nessuno sapeva.. 
La ragazza iniziò a singhiozzare, non aveva la forza di continuare a parlare, quella era la parte più brutta della storia. Ma trovò la forza. Louis doveva sapere, si fidava di quel ragazzo. Prese un respiro e continuò a parlare. 
-Nessuno sapeva che lui soffriva di autolesionismo, nemmeno io, nemmeno i suoi genitori. Lo faceva prima di incontrare me. Poi quando mi incontrò smise di farlo, aveva trovato l’amore, tutti e due avevamo trovato l’amore, ma quando lo tradì lui ricominciò. Lui odiava la sua vita. Anche quando ritornammo insieme continuò, non si fidava ancora perfettamente di me. Anche io dovevo aspettarmelo, sapevo che non si sarebbe più fidato come prima. Però andava tutto benissimo. Anzi non proprio. Era il giorno del nostro anniversario, gli avevo fatto una sorpresa, quindi andai a casa sua, i suoi non c’erano. Però, appena aprii la porta della sua stanza mi sentii male.
Lui, lui era appeso ad una corda, si era impiccato.
La ragazza scoppiò a piangere completamente. 
Il ragazzo era sconvolto, non avrebbe mai pensato che potesse fare una cosa del genere, anche lui pensava che ormai Harry fosse felice con Hope, invece si è suicidato.
-Io.. Io lo amavo, io lo amo. Lui è stato il mio primo amore.. La mia prima volta.. Il mio primo tutto.. Non riuscirò mai a dimenticarlo. 
*
Gli disse che lui nonostante tutto è stato sempre con lei per aiutarla.
Gli raccontò del giorno in cui Louis chiese alla ragazza di uscire, e lei ne era davvero felice. 
 
*
-Stasera usciresti con me? 
Quella domanda spiazzò la ragazza.
Cosa avrebbe dovuto rispondere?
La ragazza voleva uscire con lui, ma aveva paura. 
Paura di sbagliare con lui. 
Paura di scappare. 
Paura di pensare di nuovo a lui. 
Sì, perché ogni volta che è con Louis pensa ad Harry. 
Se gli avrebbe detto di no se ne sarebbe pentita. 
La ragazza non voleva farsi scappare un’opportunità del genere.
Ma se avrebbe accettato avrebbe rovinato tutta la serata. 
Ormai sapeva cosa rispondere. 
-Emh, credo che il tuo silenzio sia un no. Sapevo che sarebbe stata un’idiozia.
Ma la ragazza non lo ascoltò. 
-Sì, voglio uscire con te. 
Il ragazzo per poco non si strozzò col la sua saliva. 
-Da-davvero? 
Era così dolce mentre balbettava. 
-Certo. 
La ragazza era sicura che quella era la decisione giusta. 
-Non pensavo che avresti accettato. 
La ragazza vedeva gli occhi del ragazzo più luminosi del solito. 
Sorrise spontaneamente. 
-Invece ho accettato. Ora però dimmi a che ora usciamo? 
-Tieniti pronta verso le nove, ti vengo a prendere e poi al resto ci penso io. 
-Oh Louis, vorrei dirti solo una cosa. Non voglio che tu faccia le cose in grande solo per me. Saresti davvero dolce, ma vorrei qualcosa di semplice. 
Il ragazzo annuì distratto. 
-Ora sarà meglio che vada. Così potrai finire di prepararti. Ci vediamo stasera, ciao Hope, e grazie. 
-Ciao Louis.
Il ragazzo si avvicinò alla ragazza e la abbracciò dolcemente. 
La ragazza per poco non svenì.
Poi il ragazzo si staccò, e si avviò verso la porta, la aprì e uscì salutando di nuovo la ragazza. 
Appena il ragazzo chiuse la porta alle sue spalle la ragazza fece un salto dalla gioia. 
Era davvero felice. 
Stasera sarebbe dovuto essere l’appuntamento perfetto. 
Niente pensieri nella mente. 
E per una volta avrebbe cercato di levarsi dalla testa il suo Harry.
Sì, ci sarebbe riuscita. 
*
 
Gli raccontò del giorno in cui Louis si dichiarò a lei.
*
-Hope, io sono innamorato di te. Per me è stato amore a prima vista. Appena ti ho vista qui, in questa sala. Ci siamo presentati. La tua mano era così delicata. 
E tu per me sei davvero perfetta Hope. Amo i tuoi capelli, così lunghi, così biondi, che ti ricadono perfettamente sul tuo viso. Amo i tuoi occhi, sono così semplici, ma io ci vedo il mondo, il mio mondo. Amo la tua risata Hope, la amo così tanto, come amo il tuo sorriso. Amo quando arrossisci, sei bellissima anche in quel modo. C’è una cosa che però odio: odio quando piangi, come in questo momento, lo odio così tanto, perché tu non ti meriti di piangere, io voglio che tu sia sempre felice, voglio vedere sempre quel meraviglioso sorriso. Hope, davvero, io ti amo.
 
-Non mi aspetto che tu mi dica che mi ami, perché lo so perfettamente che non sei innamorata di me. So che ami ancora Harry, e so che forse non troverai mai più un ragazzo come lui, ne sono consapevole. Sicuramente non sono il ragazzo perfetto. Sicuramente non potrò mai sostituire Harry. Ma io sono pronto anche a soffrire pur di averti. Voglio che tu sia di nuovo felice con qualcun altro. Che ti dia tutto l’amore possibile. E io vorrei essere quel ragazzo. So che ora mi rifiuterai, ma me ne farò una ragione, io ti aspetterò, ti aspetterò finché non sarai pronta. E non mi interessa se dovrò aspettare tanto tempo.
*
 
Gli disse quello che successe prima dell’ incidente.
Quando lui voleva andare via, a Doncaster, perché non poteva più stare lì.
Quando lei però cercò di farlo ragionare e non farlo andare via, ma lui era irremovibile. 
Quando lei le disse “ti amo”  ma lui le rispose che non lo avrebbe mai amato come ama Harry. 
 
*
-Ragazzi.. Io torno a casa.
Louis si alzò e andò in camera, sicuramente per preparare la valigia. 
La ragazza sentì il mondo caderle addosso.
Dov’è che abitava Louis?
Giusto.
Doncaster.
NO.
NO.
NO.
Non poteva lasciarla.
Non doveva andare via.
Non sarebbe andato via.
Gli avrebbe parlato. 
Lo avrebbe aspettato e gli avrebbe parlato.
Dopo mezzora la ragazza era ancora seduta sul divano e aspattava Louis. 
Niall era uscito per fare delle commissioni. 
Il ragazzo scese con la valigia in mano. 
-Hope..
La ragazza si alzò di scatto e andò verso di lui. 
-Louis, perfavore non andare via non farlo. Non me ne sono andata via io, perché ora tu? Perché? Non lasciarmi sola, perfavore..
-Hope, mi dispiace, ma la cosa migliore è che me ne vada. 
-E io cosa farò?
-Niall, sì, Niall ti aiuterà. 
-Ma io voglio che sia tu ad aiutarmi, io voglio te. 
Hope..
Non posso rimanere. 
E’ per il tuo bene.
-Ma non posso rimanere, starai meglio senza di me. 
-NON E’ VERO. Harry mi ha detto qualcosa che mi ha fatto pensare, lui ha detto che sei il mio presente, che piano piano mi sto innamorando di te. HA DETTO CHE SEI IL MIO PRESENTE, SARAI IL MIO FUTURO. Solo se tu non te ne andrai. 
In quel momento Louis voleva baciarla fino allo sfinimento, ma non poteva.
Lui meritava di soffrire.
Sempre.
-Allora dovrai trovare qualcun altro, io non sono quello giusto, io ti farei soffrire Hope. Ti amo così tanto da lasciarti andare. 
-IO VOGLIO TE. VOGLIO TE E SOLO TE.
Prima che il ragazzo potesse rispondere, la ragazza si buttò su di lui e lo baciò.
Quando i due ragazzi si staccarono, il ragazzo aveva delle lacrime sul viso. 
-Perfavore, non lasciarmi..
-Hope.. Ricordati che ti amerò sempre, lo farò sempre. 
-Louis.. T-ti a-amo..
Il ragazzo incominciò a singhiozzare.
-Non mi amerai mai come ami Harry.. Addio Hope.
Il ragazzo si girò e andò verso la macchina. 
-NON LO PUOI SAPERE. 
Invece lo so Hope, lo so perfettamente.
Entrò e si avviò verso la sua città: Doncaster.
Mancava davvero poco e sarebbe rimasto con Hope.
Ma per il suo bene doveva andare via. 
Doveva lasciarla col ragazzo che l’avrebbe veramente farla felice: Niall.
Si ritrovò a piangere, chiuse gli occhi per un secondo e quando li riaprò vide qualcosa venire contro di lui.
Forse una macchina?
Non si può sapere.
Forse morire sarebbe stato meglio per lui, sarebbe stato davvero molto meglio. 
Si schiantò contro qualcosa, poi chiuse gli occhi definitivamente.
*
 
Quel giorno non lo avrebbe dimenticato facilmente. 
Dopo aver raccontato tutto questo, dopo essersi sfogata e aver detto tutto delle lacrime scesero dal suo viso.
Non riusciva a trattenerle.
Perfavore mandami via Louis, io non ti merito, non ti merito affatto.
Mandami via, buttami via. 
Levami dalla tua mente. 
Non sono adatta a te, sono una nullità, non potrei aiutarti.
Ti amo da lasciarti andare. 
Tu dimmelo e io lo farò.
E l’avrebbe fatto veramente. 
Bastava un “vai via” di Louis e le sarebbe andata via senza obbiettare. 
Era tutta colpa sua. 
Se non si fossero conosciuti lui ora non sarebbe in questo ospedale. 
E lei ora starebbe bene nella sua solitudine a pensare ad Harry. 
Chiusa in casa a pensare lui. 
Chiusa in casa per lui.
Ma l’ha conosciuto, ha conosciuto Louis e se n’è innamorata accidentalmente. 
-Hope.. Io non so davvero cosa dire.. Su Harry intendo, cioè ne avevamo già parlato, anche se per colpa della perdita di memoria non ricordo, comunque mi stupisco del fatto che tu lo stia dimenticando..per me. Io ti ho sempre promesso che ti avrei aiutata, ma non pensavo nemmeno lontanamente che ci sarei riuscito, almeno è quello che penso ora. Mi sono innamorato di te, e tu ti sei innamorata di me. Ma perché di me? Perché? 
-Oh Louis, la domanda giusta sarebbe: perché tu ti sei innamorato di me? Con tutti i problemi che avevo tu mi sei rimasto accanto, e grazie a te sono rinata, mi sono innamorata di una persona in vita, e devo dirti grazie per questo. 
-Ora come ora non saprei risponderti, ma se mi sono innamorato di te ci sarà un motivo. Mi stai conquistando anche adesso. 
-Co-cosa?
Il ragazzo prese tra le mani il viso della ragazza e la avvicinò a sé.
Lei si avvicinò a sua volta, e finalmente si baciarono. 
Le labbra di Louis le erano mancate così tanto, non vedeva l’ora di ribaciarle, e finalmente era arrivato il momento.
Era un bacio pieno di dolcezza.
La ragazza voleva esprimere al ragazzo tutto quello che provava per lui. 
Voleva donargli amore, tanto amore. 
I due ragazzi finalmente sarebbero riusciti a vivere il loro amore in pace?
Forse sì.
 
_________
 
Ormai Niall era stanco di aspettare.
Stanco di aspettare un suo minimo movimento. 
Tanto non si sarebbe alzato da quella poltrona. 
Nemmeno se in questo momento stesse passando una bellissima ragazza di nome Jennifer, Niall?
In questo caso mi alzerei. 
Ed era quello che fece il ragazzo. 
Non pensava di rincontrarla così presto. 
E soprattutto non in questo stato.
La ragazza stava piangendo, ed era accasciata a terra. 
Non accennava a muoversi.
Il ragazzo si sentì morire. 
Niall perché non vai da lei? 
Ho paura del fatto che mi manderà via. 
Non lo farà, ora vai.
E il ragazzo andò velocemente da lei.
-Jennifer..
La ragazza alzò leggermente la testa per vedere bene chi fosse, poi la riabbassò velocemente. 
-Niall, va via perfavore voglio stare da sola.
Davvero vuoi che vada via?
Non hai bisogno di nessun aiuto? 
Non hai bisogno di me?
Perché io ho bisogno di te. 
Potrei aiutarti, ma parlami. 
-Scusami, vado subito via.
Il ragazzo stava andando via, quando la ragazza lo richiamò.
-Niall, scusa è solo che non sto affatto bene.. Mia..madre..è morta..
Ecco perché era in ospedale, si chiedeva perché fosse là, e ora l’ha scoperto. 
Ma non avrebbe mai voluto scoprirlo in quel modo. 
-Mi..mi dispiace davvero tanto, credimi. Anche se il nostro dolore non la farà ritornare indietro.
-Sì..lo so. Io la amavo tanto, e ora non c’è più. Sono rimasta sola ormai, non ho nemmeno mio padre. 
Il ragazzo allora si abbassò e la abbracciò. 
-Ora hai me.
E la ragazza ci credette.
 
________
 
Perché doveva essere così?
Perché è diventato così?
Perché non voleva credere a Louis?
Dopotutto era il suo migliore amico. 
Non voleva ammetterlo ma gli mancava davvero tanto. 
Gli mancavano i suoi abbracci e le sue risate, il suo essere così esuberante.
Louis era il migliore amico che si potesse mai avere. 
Ma lui l’ha lasciato andare via come l’aria, e ora se ne pente così tanto. 
Voleva rimediare, lo voleva fare davvero, voleva ritornare ad avere quei bellissimi rapporti che avevano prima. 
Ma come avrebbe fatto? 
Louis aveva perso la memoria.
Doveva trovare qualche modo, e l’unico modo era aspettare. 
Aspettare che al ragazzo ritornasse la memoria. 
E finalmente Zayn sarebbe ritornato felice come i vecchi tempi. 
Liam non era Louis. 
Liam non era lontanamente paragonabile a Louis. 
Ma gli voleva un bene nell’anima. 
Ma non poteva essere Louis. 
Non avrebbe mai preso il posto di Louis. 
La cosa principale che ora Zayn avrebbe dovuto fare era chiedere scusa ad Hope per come si è comportato con lei. 
Voleva risolvere i suoi errori. 
Voleva essere il ragazzo spensierato di una volta. 
E ci sarebbe riuscito. 
 




ANGOLO AUTRICE: 
Ciaao, sono ritornata con un nuovo capitolo. Ammetto che non sia uno dei migliori, però spero che a voi piaccia. Non mi convince molto.
Mi ispira solo l’ultima parte, quella di Zayn. Vuole cambiare, finalmente! Comunque spero che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate al capitolo con una recensione. Alla prossima! 
Ps:Grazie a tutte voi che seguite la storia e che la recensite. E grazie a tutti quelli che la leggono e basta!

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Capitolo 22
*** Capitolo 21. ***


Capitolo 21.
 
Un mese dopo.
 
Louis era felicissimo, finalmente oggi sarebbe uscito da quell’ospedale.
Non c’è la faceva davvero più.
Odiava i letti che c’erano lì dentro, odiava l’odore che c’era nell’aria, odiava il cibo che gli portavano. 
Odiava tutto lì dentro. 
Odiava perfino i dottori e le infermieri.
Non gli facevano fare nulla.
Non poteva alzarsi se non per andare in bagno.
Ma oggi finalmente era arrivato il momento di uscire.
Però non aveva la minima idea di dove sarebbe andato. 
Niall non lo voleva più, o almeno era quello che pensava.
Nemmeno una volta si è degnato di andarlo a trovare. 
Lui che lo aspettava ogni giorno su quel letto.
Sperava che da un momento all’altro lui sarebbe entrato da quella porta. 
Ma non era mai successo. 
E si sentiva male per questo.
Suo cugino non lo voleva più.
Ma poi perché? Perché non lo voleva più?
Lui ancora non ricordava perfettamente.
Non ricordava ancora tutto. 
Niall entra da quella maledetta porta.
Dimmi cosa ho fatto, perché io non ricordo.
Dimmi che mi odi. 
Poi potrai andare via.
Andrò via dalla tua vita. 
In quel momento bussarono alla porta, e Louis sperava davvero che fosse suo cugino.
Ma non fu così.
Era un uomo.
Ma non era un uomo qualunque.
Quello era suo padre.
Era cambiato davvero tanto dall’ultima volta, era più alto, più robusto, i capelli più corti.
Louis aveva sempre invidiato i suoi occhi, erano più luminosi, più belli.
Ma ora, perché era qui? Come faceva a sapere che suo figlio era qui? Lui non lo voleva.
Louis lo odiava, è stata colpa sua se sua mamma si era uccisa. 
A Louis mancava sua mamma. 
Tanto. 
-Louis..
NO! Louis non lo voleva vedere, voleva solo che andasse via.
-Vedo che ti ricordi come mi chiamo.
Freddezza.
Louis usava la freddezza solo con lui.
Solo con le persone che odiava e lui era una di quelle persone.
-Credi che mi posso scordare come si chiama mio figlio? 
Mio figlio.
-Solo adesso sono tuo figlio? Solo quando sono in ospedale? Mi hai picchiato per tutti quegli anni, e non hai mai smesso, se non me ne fossi andato tu avresti continuato a rendermi la vita un inferno. Per me è stato un sollievo andare via te. Ora sono felice, felice con le persone che mi vogliono davvero bene. E ora non puoi venire qua come se non fosse successo nulla. Non puoi venire qua e pretendere che ti perdoni, questo non succederà mai, tu non sei mio padre. Io ti odio. 
E Louis senza rendersene conto stava piangendo. 
Perché sto piangendo per uno come lui? 
Lui non merita le mie lacrime.
-Io credevo che tu mi volessi bene, ma mi ero sbagliato, ora vai via, vai via dalla mia vita, non ti voglio più vedere, mai più.
-Louis sono cambiato, davvero. 
-NON TI CREDO! 
-Scusa, quando facevo tutto quello non ero in me, e quando te ne sei andato sono andato in un centro di riabilitazione, e là mi hanno aiutato davvero tanto, sono cambiato, mi dispiace così tanto. 
-La mamma è morta per colpa tua, io ti volevo bene..
-Scusa Louis, scusa, se potessi ritornare indietro lo farei.
-Ormai è troppo tardi, io non ti perdonerò per quello che hai fatto.
Ormai non c’erano più scusanti.
L’uomo ormai aveva capito che suo figlio non l’avrebbe mai perdonato.
-Louis, ricordati che ti voglio bene. 
Uscì velocemente dalla porta.
Il ragazzo pianse ancora di più, poi sussurrò:
-Ti voglio bene anche io.
 
__________
 
Louis oggi sarebbe finalmente uscito, e Hope era davvero felicissima di questo.
A pomeriggio lei e sua mamma sarebbero andate a prendere il ragazzo.
Poi lo avrebbero portato a casa loro.
Il ragazzo avrebbe vissuto con loro, ma ancora non lo sapeva. 
E Hope di questo era preoccupata.
E se Louis non avrebbe voluto? 
Louis non poteva andare da Niall.
Nessuno dei due sentiva Niall da più di un mese. 
Anche se erano vicini di casa, lei non andava mai da lui, e lui non andava mai da lei. 
Però lei non andava da lui per un solo motivo: non voleva disturbarlo. 
Ogni giorno vede il ragazzo uscire con una ragazza. 
Forse era proprio la sua fidanzata.
Camminavano sempre mano nella mano, e vedeva Niall sorridere. 
Era felice.
E la ragazza era felice per lui.
Però a Hope mancava Niall, davvero tanto.
 
_______
 
Che cosa stava facendo? Stava andando da Hope.
Dopo così tanto tempo.
Doveva scusarsi con la ragazza, si era comportato male con lei. 
Arrivò davanti a casa sua.
Busso o non busso?
Aveva anche lasciato Jennifer in casa da sola.
Ormai la casa di Niall era la casa di Jennifer, vivevano insieme da quando la madre di lei è morta.
Stavano insieme da tre settimane.
Amava così tanto quella ragazza.
E la settimana scorsa, lei si è concessa a lui, e lui si è concesso a lei. 
 
*
-Tu ami ancora Hope, io me lo sento.
-Co-cosa? No, io non la amo, grazie a te finalmente l’ho dimenticata, e ora non puoi dirmi questo.
-Niall, dimmi che ami me, dimmi che mi ami e io sarò tua in tutti i modi, per sempre tua. 
Niall la amava? Sì che la amava, stava aspettando il momento giusto per dirglielo ed era ora il momento. 
-Ti amo Jennifer.
La ragazza si avvicinò al ragazzo e lo baciò.
-Anche io Niall, ora fammi tua.
I due ragazzi incominciarono a baciarsi e spogliarsi.
Niall adagiò la ragazza sopra il letto quando finalmente erano nudi.
-Sei sicura?
-Sì Niall.
Il ragazzo allora entrò lentamente dentro di lei.
Piano piano le spinte si fecero più veloci.
Continuarono così finché non vennero.
-Ti amo Niall.
-Anche io.
Si addormentarono abbracciati.
 
*
 
Il giorno più bello della sua vita.
Ma adesso doveva pensare ad Hope.
Bussò alla porta.
Dopo un po’ venne ad aprire proprio lei.
-Ciao Hope.
-Ciao Niall, entra pure.
Il ragazzo entrò a casa e si andò a sedere su divano in sala.
-Perché sei qui, Niall?
-Io sono venuto qua per chiederti scusa. Il mio è stato un atteggiamento da bambino, non avrei dovuto comportarmi in questo modo, è solo che ero arrabbiato e volevo sfogarmi, scusa se non mi sono fatto sentire per tutto questo tempo.
Il ragazzo si alzò e la ragazza lo seguì a ruota, poi si buttò si di lui per abbracciarlo. 
Era stato così stupido, come ha fatto comportarsi così con lei? 
Con la sua migliore amica?
Era imperdonabile.
-Vuol dire che mi perdoni? 
-Sì Niall, certo che ti perdono, come potrei arrabbiarmi con te, so solo che mi sei mancato così tanto.
-Anche tu Hope.
Dopo essersi staccati si sedettero di nuovo sul divano e incominciarono a parlare.
Parlarono di Louis, del fatto che oggi sarebbe uscito, e Niall sarebbe andato con Hope. 
Niall voleva parlare con Louis.
Parlarono di Jennifer.
Niall incominciò a parlare di lei, di quanto l’amava, di quanto fosse importante per lui. 
Parlano di tutto.
Finalmente erano ritornati i ragazzi di prima. 
 
_______
 
Hope e Niall erano seduti ad aspettare Louis che uscisse dalla camera. 
La mamma di Hope era andata alle macchinette per prendere da bere. 
Hope era ansiosa, non vedeva Louis da due giorni.
In quei giorni lei non era riuscita ad andare da lui.
E gli mancava.
Doveva assolutamente vederlo e abbracciarlo.
Finalmente si aprì la porta ed uscì un Louis più bello del solito con la sua valigia in mano.
Non aveva più quella vestaglia bianca per l’ospedale.
Indossava dei pantaloni neri attillati e una camicia bianca che metteva in risalto i suoi muscoli.
La ragazza sembrava che stesse per morire. 
-Non si saluta Hope?
La sua voce, e poi la sua risata cristallina.
Decisamente sì, stava morendo. 
Stava vedendo un angelo. 
Il suo angelo.
Niall diede una spallata alla ragazza. 
La ragazza si riprese all’istante, e si buttò addosso al ragazzo.
E sentì il ragazzo ridere ancora.
Allora rise anche lei. 
Rise perché lui era felice. 
E se lui era felice, allora era felice anche lei. 
Quei due ragazzi si univano. 
-Ti sono mancato? 
-Tantissimo.
-Anche tu mi sei mancata.
E la ragazza sorrise.
Poi il ragazzo prese il viso della ragazza e la baciò.
Davanti a tutti. 
Non gli interessava se tutti li stessero guardando.
C’erano solo loro.
Louis e Hope.
Hope e Louis.
Questo era l’importante.
Quando si staccarono tutti i due avevano un gran sorriso sulle labbra.
Poi Louis si girò verso Niall.
-Niall, lo sai che mi sei mancato? 
Prima che il biondo potesse ribattere, il castano andò verso di lui e lo abbracciò.
-Louis non sai quanto mi dispiace, mi sono comportato malissimo con te, non dovevo. 
-Niall, è tutta colpa mia, sai tu eri innamorato di lei, e io me ne sono innamorato.
-E’ tutta acqua passata, io amo un’altra. Ma aspetta tu ricordi? 
-Sì Niall ricordo tutto, ma solo adesso, fino a stamattina non ricordavo tutto.
-Sono felicissimo. 
-Lo sono anche io. 
Dopo un po’ arrivò la madre, ed andarono via dall’ospedale. 
Finalmente Louis era di nuovo a casa. 
-Louis, io e Hope avevamo pensato ad una cosa: Ti andrebbe di venire a vivere da noi?
-Non vorrei disturbare. 
-Ma quale disturbo! Tu sei il benvenuto.
Il ragazzo sorrise.
-Allora va bene!
-Benissimo, io entro in casa e porto anche la tua valigia.
La donna andò via.
Rimasero da soli i tre ragazzi. 
-Sai Louis sono felice che tu vada da Hope, io non sono nemmeno da solo, c’è Jennifer.
-Oh giusto, la vorremo conoscere!
-Sìsì, io sono la tua migliore amica e non l’ho ancora conosciuta, complimenti.
I ragazzi risero.
-Io ora vado, se volete un giorno passate da me.
Niall abbracciò i ragazzi e se ne andò.
Rimasero Louis e Hope.
-Sai Louis sono felice.
-E perché? 
-Perché sono con te, non sai quanto mi rendi felice, come avrei fatto se non ci fossi stato tu?
-Non lo so Hope, non lo so, ma ora ci sono io e mi prenderò cura di te. 
La ragazza lo baciò.
-Hope.. Vuoi essere la mia ragazza? Vuoi essere finalmente felice con questo ragazzo che ti ama? 
Alla ragazza scese una lacrima.
-Sì Louis. Ti amo. 
-Ti amo anche io Hope.
E i due ragazzi si baciarono ancora, e ancora e ancora. 
-Niente di più Harry, solo noi due.
-Te lo prometto Louis, niente più Harry.
Guardami Harry, sono felice finalmente.
Ma stavolta il ragazzo che mi fa felice non sei tu.
Ma è lui.
E’ Louis.
E io lo amo. 
Come amavo te.
“Amavo” sì Harry. 
Ma tranquillo, non mi dimenticherò mai di te.
 
ANGOLO AUTRICE: 
Eccomi finalmente, se ve lo state chiedendo, sì sono viva.  
Comunque passando al capitolo spero che vi piaccia. 
Poi edizione straordinaria: LA STORIA FINIRA’ TRA POCO. 
Non so tra quanti capitoli, ma finirà presto. 
Per me è una notizia tragica, spero che lo sia anche per voi HAHA
Comunque da 11 recensioni siamo scesi a 7, è una tragedia per me. *si dispera e piange* 
Spero che questo capitolo vi piaccia, e magari lasciate una recensione, vorrei sapere cosa ne pensate! Alla prossima.

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Capitolo 23
*** AVVISO! ***


ATTENZIONE A ME! 

NO, DA COME SI PU' DEDURRE NON E' UN CAPITOLO.
SCRIVO QUESTA COSA PERCHE' SONO DEPRESSA. 
PRIMA LA STORIA ERA MOLTO PIU' SEGUITA, IN CERTI CAPITOLI ARRIVAVO A PIU' DI 10 RECENSIONI, MENTRE ORA SONO CALATE, SONO ARRIVATA A 5. 
PER ME E' UNA COSA BRUTTISSIMA, PERCHE' IO TENGO TANTISSIMO A QUESTA STORIA E SICURAMENTE NON VORREI ELIMINARLA, QUINDI SE VI VA LASCIATE UNA RECENSIONE E DITEMI CHE VI PIACE O CHE NON VI PIACE. 
IO POTREI ANCHE CANCELLARLA. 
DIPENDE DA VOI. 

 

CIAO BELLI! :)

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