as long as you love me di Belieber_Giustino (/viewuser.php?uid=326945)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io chi sono ? Non lo so nemmeno io ... ***
Capitolo 2: *** Tu saresti ... ?? ***
Capitolo 3: *** Lo conoscevo da poco ma ... ***
Capitolo 1 *** Io chi sono ? Non lo so nemmeno io ... ***
è buffo come le vanno le cose :
un giorno vivi in un orfanotrofio e quello seguente stai dormendo su un
aereo vicino al tuo ragazzo e state volando verso la Vostra Casa ...
Mi chiamo Anastacia, ho 17 anni e vivo in un orfanotrofio da non so
quanti anni, sono cosi tanti che non li conto neanche più.
Tutti, quando mi presento, mi dicono che il mio nome sembra quello di
una principessa, ma io di regale non ho niente, solo il nome. Sono un
vero e proprio maschiacccio: non esco mai di casa con una gonna ( a
dirla tutta, non sono mai uscita con una gonna); indosso sempre un paio
di jeans con una maglietta e una felpa, in modo da mischiarmi tra la
folla, non mi piace essere al centro dell'attenzione, mi fa sentire
troppo "sotto tiro".
Ma apparte questo, di cose importanti non ce ne sono da dire su di me,
a sì, forse una (è una storia lunga mettetevi
comodi) :
sono nata prematura, di 5 mesi e i miei "genitori" (se così
si possono chiamare) hanno pensato bene di abbandonarmi nell'ospedale
perchè pensavano che non sarei sopravvissuta e che sarei
stata solo un peso per loro. Così, le infermiere, dopo
avermi trovata sola, hanno pensato bene di mandarmi all'orfanotrofio.
Pensavo fosse brutto, invece era come una famiglia per me con Suor
Angela e tutti gli altri bambini che raramente venivano addottati. Io,
in tutto, ho avuto 15 "famiglie" diverse, ma, dopo avermi conosciuto
bene, mi rimandavano indietro e quando on lo facevano,
combinavo qualche disastro in modo da andermene. Non sono una di quelle
ragazze che quando avrà 18 anni se ne andrà anche
, perchè io non so dove andare. Rimarrò
lì a badare a tutti.
L'unica cosa che mi sta a cuore sono i miei amici e la Musica : infatti
all'orfanotrofio insegno breakdance ai più piccoli. Inoltre,
dopo la scuola, vado tutti i pomeriggi a far volontariato, a volte al
canile, a volte all'ospedale, altre ad aiutare le persone che non
riescono ad arrivare a fine mese, come i barboni, anche se non mi piace
chiamarli cosi, perchè da un senso di rozzo la parola
"barbone". Invece loro sono molto simpatici. Ultima cosa :
due anni fa ero ostinata a scoprire chi fossero i miei genitori e
così li cercai e me ne pentii subito. Dopo averli trovati su
internet, scoprii che erano famosi dottori che avevano 3 figli e
vivevano allegramente senza sentirsi in colpa per aver abbandonato la
lro primogenita ...
Anche se avrei voluto combinare un casino (tipo rovinare la famiglia),
non mi sembrava giusto infliggere dolore ai loro figli che non sapevano
niente (almeno lo spero). Sta di fatto che da quel momento non mi sono
voluta fidare più di nessuno, solo dei ragazzi
dell'orfanotrofio.
Beh, questa è, o perlomeno era, la mia vita fino a un giorno
che cambiò tutto. Come è possibile che un
semplice spintone di una persona possa cambiare la tua vita e quella di
altre persone ?? Non mi sono mai potuta rispondere.
Ecco come sono :
una tipa difficile che non si fida di nessuno e che vive anei quartieri
basisi di New York, precisamente a Greenwich Village ...
Se vi piaccio bene, se no ... Amen, lo aggiungerò alla lista
di cui non me ne frega un cazzo.
Angolo autrice
Hey ciauuuu come state ?? Vi è piaciuto ?? Lo so
è un pò corto ma rimedierò nei
prossimi capitoli... Che ne dite di lascitami una recensione ?? Grazie
e buona notte a tutti
Anastacia
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Capitolo 2 *** Tu saresti ... ?? ***
Era una giornata semplice come le altre, monotona. Stavo appollaiata
sul mio letto a dormire, fino a che quella maledetta sveglia non ha
fatto il suo lavoro, ovvero rompermi il cazzo. Mi sono alzata di
malavoglia e subito in camera mia è piombata Suor Angela che
spalancando le finestre, come se fosse la scena di un cartone animato
di una principessa, ha detto con una voce molto dolce :
" Svegliati raggio di sole o farai tardi a scuola. "
" Suor Angela, ma toglimi una curiosità: perchè
sei
così allegra se è mattina ?? Io non ti capisco
proprio. "
" Amore mio sono io quella che non capisce ... è un nuovo
giorno, si felice di aver ricevuto questo privilegio. "
" Va bene Suor Angela, sfoggierò un sorriso solo per te. "
" Oh grazie tesoro ma fallo non solo per me, ma anche per i tuoi
fratelli che sono qui con te. "
Già, i miei fratelli che in realtà sono delle
vere e prorpie Pesti. Ma io li amo con tutto il cuore
perchè, in fondo, sono le uniche persone che mi conoscono
bene.
Saranno state le sette e mezza e se non mi sbrigavo avrei fatto tardi a
scuola. Mi catapultai all'aramdio e presi un pantaloncino di jeans
corto e una maglia con su scritto "New York City". Dopo di
chè volai alla cucina, diedi un bacio veloce a tutti, presi
una brioche alla panna, la borsa con i libri e lo skate e uscii di casa.
Sarà stata la fretta, ho lo stato confusionale che ho
sempre, ma riuscii ada andare contro un tizio, anzi, a dire la
verità fu quel cretino che venne addosso a me.
Come un sacco di patate, caddì a terrà come una
cretina e tutta quella gente che era di fretta non mi degnò
nenache di uno sguardo e pensai "Eih, sto bene eh, grazie per avermelo
chiesto !!"
Mi guardai il ginocchio e vidi del sangue, ma, grazie alla mia
esperienza nelle "dissavventure", non mi faceva male.
Mi alzai, presi la borsa e il telefono che mi erano caduti e vidi lo
schermo rotto. Ok che per i ricconi un "telefono rotto" non significa
niente, ma io per guadagnarmelo mi ci è voluta 1 anno di
risparmi !!
Guardai in modo atroce quel cretino che mi era venuto addosso. Lo presi
per il colletto e solo allora notai quegli splendidi occhi color
caramello.
Ma non potevo lasciarmi distrarre tanto facilmente così gli
dissi : " Tu, sappi che sei nei guai fino al collo. Ora, o mi ripaghi
il telefono, o ti rompo la faccia. La scelta è solo tua. "
In quel momento mi accorsi che un grande uomo di colore si stava
avvicinando a noi e "Il cretino senza nome" si decise finalmente ad
aprire quella cazzo di bocca.
"Eih, è tutto a posto, tranquillo" Disse a quella specie di
guardia del corpo. Perchè sto qua ne aveva una ?? Bah ...
Poi mi guardò negli occhi e lì sciolsi la presa
dal suo colletto.
"Mi dispiace tantissimo, non ti avevo vis-"
"Non è la prima volta che succede, sono invisibile per tutti
... "
"Non dire cosi- Ma aspetta stai sanguinando, lascia che ti porto
all'ospedale ! "
"è solo un taglietto, non mi fa male tranquillo, ma sono
arrabbiata per il telefono, non tentare di cambiare discorso ! "
"Te lo ripagherò solo se andrai all'ospedale con me ! "
"Stronzo ! Così però farò in ritardo a
scuola "
"In che scuola vai ?? "
"Perchè ? "
" Tu dimmelo. "
" Lincoln high school "
Si girò verso la guardia del corpo e le disse di avvisare la
scuola del mio ritardo. Ma dico, ma chi cazzo sei ??
" Vieni andiamo in ospedale "
Mi prese per la vita e ci dirigemmo in ospedale. Non so
perchè ma quando mi toccò sentii come una scossa
e lui se ne deve essere accorto perchè ritirò
subito la mano e dopo pochi secondi la rimise ( o forse aveva provato
le mie stesse sensazioni ?? Impossibile, io non piaccio a nessuno ).
Dopo un pò ruppi il silenzio, era troppo imbarazzante. " Mi
chiamo Anastacia e tu ?? "
Non so cosa avessi detto ma lui fece una faccia sbalordita, come se non
capisse e sinceramente neanche io.
" Che c'è ?? Ho qualcosa che non va ?? "
" No, anzi sei perfetta. Solo, non sai davvero il mio nome ?? "
" Primo, no, credimi, sono tante cose ma "perfetta" non è
tra quelle. E secondo, perchè ti dovrei conoscere ?? "
" Sono un famoso cantante, Justin, Justin Bieber. " Disse con la faccia
delusa, probabilmente perchè non lo conoscevo.
" Ahhhhhhhhhhhhh, si Justin "
Lui si mise a ridere e io continuavo a non capire.
" Cos'hai da ridere ?? Sentiamo "
" Tu "
" Io ?? "
" Sei buffa "
E lì iniziammo a ridere come due scemi.
Spazio autrice :
eih ciauuu belle, mi dispiace di avervi fatto aspettare ma ci sono
stati molti casini. Spero vi sia piaciuto aggiornerò presto
( spero :) )
lasciatemi una vostra recensione o se avete fan fiction ditemi il
titolo che le vengo a leggere
bacioniiiiiii |
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Capitolo 3 *** Lo conoscevo da poco ma ... ***
Quindi, ricapitolando, stavo andando all'ospedale con il famoso
cantante Justin Bieber. Dopo tutto, non era così male; ovvio
non
aveva ancora la mia fiducia e la mia simpatia ( soprattutto dopo
"l'incidente" con il MIO telefono ), ma non era antipatico e neanche
una di quelle star montate; anzi mi faceva ridere, era buffo. Se devo
essere sincera, mi sentivo a disagio a camminare stretta-stretta a lui.
La gente intorno a noi lo riconosceva e subito si catapultava per un
autografo o una foto. A me non piaceva attirare l'attenzione,
così, dopo un pò, decisi di staccarmi da lui, ma
il mio
tentativo fallì perchè caddi subito a causa della
mia
"ferita". Fortunatamente Justin mi prese.
" Scusate ragazze ma ora devo accompagnare questa bellissima ragazza
all'ospedale. " disse alle sue fan. Io rimasi lì,
pietrificata
non sapendo che dire. Ci incamminammo di nuovo e lui si
avvicinò
al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa, che io non capì
perchè ero troppo occupata a guardare quei bellissimi
lineamenti
del viso contrarsi ad ogni suo movimento.
" Piccola siamo arrivati, vuoi entrare o continuare a guardarmi ? "
Se ne era accorto !! Diventai rossa come un pomodoro, anzi di
più !
" Non chiamarmi 'piccola' " fu l'unica cosa che riuscii a dire.
" Va bene, piccola "
Era irritante, così gli diedi uno schiaffo sul braccio.
" Così mi ferisci "
" Era quello il secondo fine "
" E quale sarebbe il primo ? Baciarmi ? " < Seh, magari >
pensai.
Ma che stavo pensando. Stupida Anastasia !! Stupida !! Mi diedi uno
schiaffo mentalmente.
" Seh, nei tuoi sogni " sul suo viso spuntò un sorriso che
mi fece scioglere. ODDIO !!
Arrivò un'infermiera che mi distolse dai miei pensieri e mi
fece riportare alla realtà.
Mi fece distendere sul lettino e poi sparì di nuovo,
probabilmente per prendere il materiale medico.
Justin prese una sedia, si mise vicino a me e mi prese la mano. Tutto
senza staccare gli occhi dai miei.
" Non cè bisogno che tu stia con me, sei libero di andare. "
Insomma, chi vorrebbe stare tanto con una tipa come me ??
" Senti, ti posso fare una domada ? "
" Spara "
" Perchè sei così negativa verso te stessa ? "
Sbiancai.
Non volevo raccontargli i miei fatti personali, così lo
liquidai
con una risposta vaga.
" Perchè non sono mai stata accettata " Ed era vero, basta
guardare quante famiglie adottive ho cambiato.
" Impossibile: sei stupenda, forte, tenace e carismatica "
" E tutto questo lo hai capito dopo due ore che mi conosci ? "
" Sì, riesco a vedere che cosa provi attraverso i tuoi occhi
...
" Rimasi delusa da quella risposta perchè nessuno era in
grado
di farlo. Ritornai alla realtà quando notai che Justin si
stava
avvicinando a me. Lo avrei voluto fermare, ma volevo vedere dove andava
a parare. Ci trovammo faccia a faccia, le mie labbra erano a pochi
centrimetri dalle sue.
" Sei perfetta, come puoi non notarlo ? " Si avvicinò ancor
di più alle mie labbra e ...
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