as long as you love me

di Belieber_Giustino
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io chi sono ? Non lo so nemmeno io ... ***
Capitolo 2: *** Tu saresti ... ?? ***
Capitolo 3: *** Lo conoscevo da poco ma ... ***



Capitolo 1
*** Io chi sono ? Non lo so nemmeno io ... ***


è buffo come le vanno le cose :
un giorno vivi in un orfanotrofio e quello seguente stai dormendo su un aereo vicino al tuo ragazzo e state volando verso la Vostra Casa ...


Mi chiamo Anastacia, ho 17 anni e vivo in un orfanotrofio da non so quanti anni, sono cosi tanti che non li conto neanche più. Tutti, quando mi presento, mi dicono che il mio nome sembra quello di una principessa, ma io di regale non ho niente, solo il nome. Sono un vero e proprio maschiacccio: non esco mai di casa con una gonna ( a dirla tutta, non sono mai uscita con una gonna); indosso sempre un paio di jeans con una maglietta e una felpa, in modo da mischiarmi tra la folla, non mi piace essere al centro dell'attenzione, mi fa sentire troppo "sotto tiro".

Ma apparte questo, di cose importanti non ce ne sono da dire su di me, a sì, forse una (è una storia lunga mettetevi comodi) :
sono nata prematura, di 5 mesi e i miei "genitori" (se così si possono chiamare) hanno pensato bene di abbandonarmi nell'ospedale perchè pensavano che non sarei sopravvissuta e che sarei stata solo un peso per loro. Così, le infermiere, dopo avermi trovata sola, hanno pensato bene di mandarmi all'orfanotrofio. Pensavo fosse brutto, invece era come una famiglia per me con Suor Angela e tutti gli altri bambini che raramente venivano addottati. Io, in tutto, ho avuto 15 "famiglie" diverse, ma, dopo avermi conosciuto bene, mi rimandavano indietro e quando  on lo facevano, combinavo qualche disastro in modo da andermene. Non sono una di quelle ragazze che quando avrà 18 anni se ne andrà anche , perchè io non so dove andare. Rimarrò lì a badare a tutti.

L'unica cosa che mi sta a cuore sono i miei amici e la Musica : infatti all'orfanotrofio insegno breakdance ai più piccoli. Inoltre, dopo la scuola, vado tutti i pomeriggi a far volontariato, a volte al canile, a volte all'ospedale, altre ad aiutare le persone che non riescono ad arrivare a fine mese, come i barboni, anche se non mi piace chiamarli cosi, perchè da un senso di rozzo la parola "barbone". Invece loro sono molto simpatici. Ultima cosa :
due anni fa ero ostinata a scoprire chi fossero i miei genitori e così li cercai e me ne pentii subito. Dopo averli trovati su internet, scoprii che erano famosi dottori che avevano 3 figli e vivevano allegramente senza sentirsi in colpa per aver abbandonato la lro primogenita ...

Anche se avrei voluto combinare un casino (tipo rovinare la famiglia), non mi sembrava giusto infliggere dolore ai loro figli che non sapevano niente (almeno lo spero). Sta di fatto che da quel momento non mi sono voluta fidare più di nessuno, solo dei ragazzi dell'orfanotrofio.

Beh, questa è, o perlomeno era, la mia vita fino a un giorno che cambiò tutto. Come è possibile che un semplice spintone di una persona possa cambiare la tua vita e quella di altre persone ?? Non mi sono mai potuta rispondere.

Ecco come sono :
una tipa difficile che non si fida di nessuno e che vive anei quartieri basisi di New York, precisamente a Greenwich Village ...
Se vi piaccio bene, se no ... Amen, lo aggiungerò alla lista di cui non me ne frega un cazzo.



Angolo autrice
Hey ciauuuu come state ?? Vi è piaciuto ?? Lo so è un pò corto ma rimedierò nei prossimi capitoli... Che ne dite di lascitami una recensione ?? Grazie e buona notte a tutti



Anastacia

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Capitolo 2
*** Tu saresti ... ?? ***


Era una giornata semplice come le altre, monotona. Stavo appollaiata sul mio letto a dormire, fino a che quella maledetta sveglia non ha fatto il suo lavoro, ovvero rompermi il cazzo. Mi sono alzata di malavoglia e subito in camera mia è piombata Suor Angela che spalancando le finestre, come se fosse la scena di un cartone animato di una principessa, ha detto con una voce molto dolce :
" Svegliati raggio di sole o farai tardi a scuola. "
" Suor Angela, ma toglimi una curiosità: perchè sei così allegra se è mattina ?? Io non ti capisco proprio. "
" Amore mio sono io quella che non capisce ... è un nuovo giorno, si felice di aver ricevuto questo privilegio. "
" Va bene Suor Angela, sfoggierò un sorriso solo per te. "
" Oh grazie tesoro ma fallo non solo per me, ma anche per i tuoi fratelli che sono qui con te. "
Già, i miei fratelli che in realtà sono delle vere e prorpie Pesti. Ma io li amo con tutto il cuore perchè, in fondo, sono le uniche persone che mi conoscono bene.
Saranno state le sette e mezza e se non mi sbrigavo avrei fatto tardi a scuola. Mi catapultai all'aramdio e presi un pantaloncino di jeans corto e una maglia con su scritto "New York City". Dopo di chè volai alla cucina, diedi un bacio veloce a tutti, presi una brioche alla panna, la borsa con i libri e lo skate e uscii di casa.
Sarà stata la fretta, ho lo stato confusionale che ho sempre, ma riuscii ada andare contro un tizio, anzi, a dire la verità fu quel cretino che venne addosso a me.
Come un sacco di patate, caddì a terrà come una cretina e tutta quella gente che era di fretta non mi degnò nenache di uno sguardo e pensai "Eih, sto bene eh, grazie per avermelo chiesto !!"
Mi guardai il ginocchio e vidi del sangue, ma, grazie alla mia esperienza nelle "dissavventure", non mi faceva male.
Mi alzai, presi la borsa e il telefono che mi erano caduti e vidi lo schermo rotto. Ok che per i ricconi un "telefono rotto" non significa niente, ma io per guadagnarmelo mi ci è voluta 1 anno di risparmi !!
Guardai in modo atroce quel cretino che mi era venuto addosso. Lo presi per il colletto e solo allora notai quegli splendidi occhi color caramello.
Ma non potevo lasciarmi distrarre tanto facilmente così gli dissi : " Tu, sappi che sei nei guai fino al collo. Ora, o mi ripaghi il telefono, o ti rompo la faccia. La scelta è solo tua. "
In quel momento mi accorsi che un grande uomo di colore si stava avvicinando a noi e "Il cretino senza nome" si decise finalmente ad aprire quella cazzo di bocca.
"Eih, è tutto a posto, tranquillo" Disse a quella specie di guardia del corpo. Perchè sto qua ne aveva una ?? Bah ...
Poi mi guardò negli occhi e lì sciolsi la presa dal suo colletto.
"Mi dispiace tantissimo, non ti avevo vis-"
"Non è la prima volta che succede, sono invisibile per tutti ... "
"Non dire cosi- Ma aspetta stai sanguinando, lascia che ti porto all'ospedale ! "
"è solo un taglietto, non mi fa male tranquillo, ma sono arrabbiata per il telefono, non tentare di cambiare discorso ! "
"Te lo ripagherò solo se andrai all'ospedale con me ! "
"Stronzo ! Così però farò in ritardo a scuola "
"In che scuola vai ?? "
"Perchè ? "
" Tu dimmelo. "
" Lincoln high school "
Si girò verso la guardia del corpo e le disse di avvisare la scuola del mio ritardo. Ma dico, ma chi cazzo sei ??
" Vieni andiamo in ospedale "
Mi prese per la vita e ci dirigemmo in ospedale. Non so perchè ma quando mi toccò sentii come una scossa e lui se ne deve essere accorto perchè ritirò subito la mano e dopo pochi secondi la rimise ( o forse aveva provato le mie stesse sensazioni ?? Impossibile, io non piaccio a nessuno ).
Dopo un pò ruppi il silenzio, era troppo imbarazzante. " Mi chiamo Anastacia e tu ?? "
Non so cosa avessi detto ma lui fece una faccia sbalordita, come se non capisse e sinceramente neanche io.
" Che c'è ?? Ho qualcosa che non va ?? "
" No, anzi sei perfetta. Solo, non sai davvero il mio nome ?? "
" Primo, no, credimi, sono tante cose ma "perfetta" non è tra quelle. E secondo, perchè ti dovrei conoscere ?? "
" Sono un famoso cantante, Justin, Justin Bieber. " Disse con la faccia delusa, probabilmente perchè non lo conoscevo.
" Ahhhhhhhhhhhhh, si Justin "
Lui si mise a ridere e io continuavo a non capire.
" Cos'hai da ridere ?? Sentiamo "
" Tu "
" Io ?? "
" Sei buffa "
E lì iniziammo a ridere come due scemi.    




Spazio autrice :
eih ciauuu belle, mi dispiace di avervi fatto aspettare ma ci sono stati molti casini. Spero vi sia piaciuto aggiornerò presto ( spero :)  )
lasciatemi una vostra recensione o se avete fan fiction ditemi il titolo che le vengo a leggere
bacioniiiiiii

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Capitolo 3
*** Lo conoscevo da poco ma ... ***


Quindi, ricapitolando, stavo andando all'ospedale con il famoso cantante Justin Bieber. Dopo tutto, non era così male; ovvio non aveva ancora la mia fiducia e la mia simpatia ( soprattutto dopo "l'incidente" con il MIO telefono ), ma non era antipatico e neanche una di quelle star montate; anzi mi faceva ridere, era buffo. Se devo essere sincera, mi sentivo a disagio a camminare stretta-stretta a lui. La gente intorno a noi lo riconosceva e subito si catapultava per un autografo o una foto. A me non piaceva attirare l'attenzione, così, dopo un pò, decisi di staccarmi da lui, ma il mio tentativo fallì perchè caddi subito a causa della mia "ferita". Fortunatamente Justin mi prese.
" Scusate ragazze ma ora devo accompagnare questa bellissima ragazza all'ospedale. " disse alle sue fan. Io rimasi lì, pietrificata non sapendo che dire. Ci incamminammo di nuovo e lui si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa, che io non capì perchè ero troppo occupata a guardare quei bellissimi lineamenti del viso contrarsi ad ogni suo movimento.
" Piccola siamo arrivati, vuoi entrare o continuare a guardarmi ? "
Se ne era accorto !! Diventai rossa come un pomodoro, anzi di più !
" Non chiamarmi 'piccola' " fu l'unica cosa che riuscii a dire.
" Va bene, piccola " Era irritante, così gli diedi uno schiaffo sul braccio.
" Così mi ferisci "
" Era quello il secondo fine "
" E quale sarebbe il primo ? Baciarmi ? " < Seh, magari > pensai.
Ma che stavo pensando. Stupida Anastasia !! Stupida !! Mi diedi uno schiaffo mentalmente.
" Seh, nei tuoi sogni " sul suo viso spuntò un sorriso che mi fece scioglere. ODDIO !!
Arrivò un'infermiera che mi distolse dai miei pensieri e mi fece riportare alla realtà.
Mi fece distendere sul lettino e poi sparì di nuovo, probabilmente per prendere il materiale medico.
Justin prese una sedia, si mise vicino a me e mi prese la mano. Tutto senza staccare gli occhi dai miei.
" Non cè bisogno che tu stia con me, sei libero di andare. " Insomma, chi vorrebbe stare tanto con una tipa come me ??
" Senti, ti posso fare una domada ? "
" Spara "
" Perchè sei così negativa verso te stessa ? " Sbiancai. Non volevo raccontargli i miei fatti personali, così lo liquidai con una risposta vaga.
" Perchè non sono mai stata accettata " Ed era vero, basta guardare quante famiglie adottive ho cambiato.
" Impossibile: sei stupenda, forte, tenace e carismatica "
" E tutto questo lo hai capito dopo due ore che mi conosci ? "
" Sì, riesco a vedere che cosa provi attraverso i tuoi occhi ... " Rimasi delusa da quella risposta perchè nessuno era in grado di farlo. Ritornai alla realtà quando notai che Justin si stava avvicinando a me. Lo avrei voluto fermare, ma volevo vedere dove andava a parare. Ci trovammo faccia a faccia, le mie labbra erano a pochi centrimetri dalle sue.
" Sei perfetta, come puoi non notarlo ? " Si avvicinò ancor di più alle mie labbra e ...

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