I can love you more than this.

di __hOpe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm nothing without you. ***
Capitolo 2: *** Up all night. ***
Capitolo 3: *** Trouble. ***
Capitolo 4: *** Run away. ***



Capitolo 1
*** I'm nothing without you. ***


1- I'm nothing without you.

L'ansia iniziava a farsi sentire, ormai era abituata a cantare davanti a un grande pubblico ma ogni volta prima di ogni esibizione l'agitazione si impossessava di lei rendendola particolarmente nervosa.  Aveva il terrore di non farcela, di dimenticarsi qualche pezzo mentre cantava di sbagliare qualche acuto... Lei e le ragazze si sarebbero dovute esibire quella sera e all'evento mancavano poche ore. Perrie prese un gran respiro e andò verso il bagno, una doccia l'avrebbe calmata almeno un pò, l'avrebbe fatta rilassare. Sale le scale dell'enorme casa dove abitava da ormai tre mesi con lui. Zayn Malik uno dei cantanti dei one direction che si trovava attualmente in tour, mentre lei era lì a Londra che stava per avere una crisi di panico. Apre la porta del bagno ed entra, si guarda allo specchio, scioglie i capelli ed entra nella doccia iniziando a lavarsi. L'acqua calda che sfiorava la sua pelle aveva un potere così rilassante su di lei, chiude gli occhi e rimanendo una buona mezz'ora sotto la doccia. 
 
Quando esce finalmente è rilassata e quasi non pensa più al concerto che avrebbe dovuto tenere a breve. Mette l'accappatoio e va verso la sua camera, o meglio verso la camera sua e di Zayn. Si siede sul letto e guarda i due cuscini, il suo e quello di Lui. Gli mancava terribilmente eppure era partito soltanto la settimana scorsa. Si morde il labbro e guarda alla sua destra leggendo l'orario della sveglia che aveva sul comodino. Merda, era in ritardo! Sgrana gli occhi fissando l'orologio. Erano già le 7 e lei sarebbe dovuta essere lì per le 7 e mezza, maledizione. Si precipita verso l'armadio e infila le prime cose che le capitano, tanto i vestiti che avrebbe dovuto indossare per esibirsi si trovavano nel suo camerino. In fretta e furia asciuga i capelli, infila le scarpe e si precipita di corsa verso la macchina. Ma, ops... le chiavi. Di corsa rientra in camera e sale le scale prendendo le chiavi dell'auto che erano sul comodino delle sua camera, scende giù e finalmente entra in macchina mettendo in moto. Perfetto, l'ansia si stava di nuovo impossessando di lei. Che macello, non poteva assolutamente permettersi di fare tardi... non poteva permetterselo per se stessa e per le altre. Fortunatamente la strada era sgombra, forse poteva farcela. C'era una speranza. Spinge il piede sull'accelleratore e allaccia la cintura, ed ecco che in 10minuti riesce a raggiungere la  O2 Arena. Era la prima volta che le little mix si esibivano in quel posto. Scende dall'auto e guarda l'orologio che aveva sul polso, solo 5 minuti di ritardo. Va immediatamente nel camerino dove trova le altre ragazze che si stavano vestendo.
<< ben arrivata, ci stavamo preoccupando! che fine avevi fatto? >> dice Jade appena la vede.
Perrie ride appena e prende i propri vestiti iniziando a cambiarsi << scusate ragazze, è che avevo perso la cognizione del tempo >>
<< Ci pensate che è la prima volta che ci esibiamo alla  O2 Arena? sono agitatissima... >>  dice  Leigh-Anne guardandosi allo specchio mentre la parrucchiera gli sistema i capelli.
<< Non sei la sola! ho paura di non farcela. >> ammette Perrie sedendosi alla sedia vicino all'amica lasciando che lo staff le sistemi i capelli.
Non ce l'avrebbe fatta, mancava solo mezz'ora all'esibizione e già da lì si sentiva il pubblico che le acclamava. Non poteva farcela. Le iniziano a tremare le mani e il suo tic di mordersi il labbro inizia a farsi vedere. Troppe persone, questa era la prima volta che si esibiva di fronte ad un arena così grande e così piena di gente. Qualcuno bussa al loro camerino ' cinque minuti e si va in scena '. << cinque minuti >> ripete tra se e se. le altre ragazze erano anche loro agitate ma non quanto lei, anche perchè la sua iniziale agitazione stava diventando terrore. Già, terrore di salire sul palco, terrore di deludere le sue compagne e sopratutto le fan che le avevano sostenute da xfactor. Qualcuno le tocca la spalla e lei quasi salta in aria, poi si volta e vede che è Jesy. 
<< hei, tutto bene? >> le chiede l'amica notanto quanto fosse preoccupata.
<< non proprio >> sussurra Perrie continuando a torturarsi il labbro.
Leigh-Anne e Jade si avvicinano << allora, siamo pronte? >>
Perrie le guarda senza dire nulla e abbassa lo sguardo. Le tre ragazze si guardano negli occhi e le due che si sono appena avvicinate capiscono al volo quale sia il problema. Il bello della loro amicizia era anche questo, riuscivano a capire subito che problema avesse una di loro. 
Jade abbraccia l'amica e le sussurra all'orecchio << anche noi siamo super agitate ma fidati andrà bene >> dice sperando di rassicurarla. << si, andrà bene ne sono certa! >> interviene Jesy.
Perrie ricambia l'abbraccio sentendosi già un pò meglio. Credeva alle parole delle sue amiche ma, era un momento molto importante per lei e aveva bisogno di Zayn. Aveva bisogno anche del suo supporto, aveva bisogno sopratutto del suo supporto. Lui era la sua forza. 
Qualcuno bussa ancora alla porta del camerino ' ragazze si va in scena '.
Bene, non aveva scelta ormai. Le ragazze l'avevano quasi rassicurata e le avevano dato un pò di forza, per il resto se la sarebbe cavata. Sorride alle sue tre amiche facendo capire a tutte loro che era pronta, in un modo o nell'altro. Si alza dalla sedia e va verso la porta quando sente il suo cellulare squillare incerta se andare a vedere chi fosse o precipitarsi sul palco alla fine decide di andare a vedere il cellulare. Lo prende e vede che le è arrivato un messaggio, è Zayn. Immediatamente un sorriso le appare sul viso, apre il messaggio e legge ' buona fortuna piccola, fai del tuo meglio. Io sono qui con te. ' Improvvisamente tutta l'ansia e l'agitazione che l'avevano perseguitata fino a qualche istante prima scompaiono, una sensazione di calma e tranquillità la pervade. Lui credeva in lei, ora era certa che sarebbe andato tutto bene. Blocca il cellulare e si dirige verso il palco era pronta e carica. E tutto grazie a Lui al suo Zayn.

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Capitolo 2
*** Up all night. ***


2- Up all night

Fine dello show, Perrie poteva vedere tutti i suoi fan acclamare il suo nome e quello del suo gruppo. Migliaia di ragazzi e ragazze avevano cantato per tutta la sera le loro canzoni e ora non volevano più farle andare via chiedendo di continuo dei bis. Quando scende dal palco aveva gli occhi lucidi dall'emozione, aveva sempre pensato che non ci fosse nulla di più bello di rendere felici delle persone e lei con le altre quella sera ci erano riuscite. Lo leggeva negli occhi dei fan, lo vedeva nelle loro espressioni. Jesy si avvicina a lei e l'abbraccia << Pezz, ce l'abbiamo fatta! >> oh, si ce l'abbiamo fatta ripete tra se e se. Intanto le altre si avvicinano a loro << un abbraccio di gruppo direi proprio che ci sta, no? >> dice Leigh- Anne aprendo le braccia. << tutte addosso a Leigh! >> urla Jade, così ci precipitiamo ad andarla ad abbracciare e scoppiamo a ridere non appena la facciamo quasi cadere per terra.
<< dobbiamo festeggiare! >> incalza Jesy << che ne dite? stasera facciamo qualcosa? >>
L'idea non era affatto male, stare a casa senza Zayn le dava una certa malinconia, quella casa era troppo grande solo per lei. << io ci sto.. >> Anche le altre sembravano d'accordo perciò rimaneva soltando decidere dove andare e che fare. E ovviamente  a chi viene in mente cosa fare? A Leigh-Anne. << ragazze, vi va una serata in discoteca? conosco un posto perfetto! >> Perrie e le altre approvano la sua idea con entusiasmo. Il programma era questo, ora ognuna andava a casa propria a cambiarsi e a rilassarsi un pò fino a mezzanotte e mezza. Dopo aver salutato le altre prende le sue cose e va verso l'auto, sale e mette in moto andando verso casa. Appena arriva scende dall'auto e entra in casa, si siede sul divano e prende il cellulare, doveva ringraziare il suo Zayn. In parte era merito suo se era andato tutto bene. Lui l'aveva spronata. 'il concerto è andato una meraviglia, non ce l'avrei fatta senza il tuo buona fortuna. Grazie amore mio riesci sempre a darmi forza' scrive e invia. Posa il cellulare e va verso la sua camera, si sdraia sul letto e abbraccia il cuscino, quello di Lui. Chiude per qualche istante gli occhi e stringe quel cuscino stretto a se. Sente un rumore che la disturba e apre gli occhi, lascia il cuscino e li strofina. Ma non era un rumore era la suoneria del suo cellulare. Perrie scende di corsa le scale e prende il cellulare, era Jade che la stava chiamando. Ma perchè? Poi alza lo sguardo verso l'orologio del soggiorno e legge l'orario era l'una. Si era addormentata senza nemmeno accorgersene. Maledizione! Risponde immediatamente al telefono << hei >> si limita a dire. << Ma che fine hai fatto? è da un quarto d'ora che provimo a chiamarti. Mi spieghi dove sei? >> sembrava piùttosto preoccupata, stavolta l'aveva combinata grossa. << Jade mi dispiace, mi sono addormentata... >> << Pezz non importa, comunque vieni? >> per qualche istante Perrie fu indecisa se andare o meno << certo che vengo, 10 minuti e sono da voi. >> spegne la chiamata e va al piano di sopra, si cambia e in pochi minuti è in macchina pronta per andare in discoteca da loro. E in 10 minuti o poco più arriva a destinazione come aveva detto a Jade. Entra nel locale e si guarda intorno cercandole, le vede e sorride raggiungendole un pò imbarazzata << hei >> << Perrie! >> urlano tutte in coro. La serata poteva avere inizio! 
Erano le 4 del mattino e ormai tutte e 4 erano stanche, avevano bevuto, ballato e si erano divertite abbastanza, ora era arrivato il momento di tornare a casa. Perrie e Leigh-Anne però erano un pò sbronze, perciò toccava a Jade e Jesy portarle a casa. << Jesy a Pezz ci penso io, ok? a domani >> disse Jade prendendo a braccetto l'amica e portandola verso la macchina << ti porto a casa >> mormora facendo sedere la bionda sul sedile posteriore dell'auto. Arrivata le apre lo sportello << buonanotte, l'alcool è peggio del sonnifero per te mh? >> ride appena e saluta l'amica tornandosene a casa. Perrie ricambia la buonanotte e lentamente si avvia verso la porta di casa, le bastavano 2 bicchieri di troppo e l'alcool per lei diventava peggio del sonnifero. Infila la mano nella tasca prendendo le chiavi di casa e quando va a poggiare la mano sulla maniglia si accorge che è già aperta. Ma come era possibile? l'aveva chiusa la porta ne era certa. Incerta se entrare o meno mezza addormentata apre la porta e entra in casa. Apre la borsa aveva lo spray al peperoncino, per ogni evenienza, perfetto ora era pronta a difendersi. Accende la luce e si guarda intorno con aria sospetta, va verso la cucina stando attenta a non far troppo rumore ma non vede nessuno, poi va in soggiorno ma ancora nulla. Sente un rumore provenire dal piano di sopra e improvvisamente un brivido di terrore le attraversa tutto il corpo, poi sente una voce chimarla << Perrie? >> si morde il labbro, aspetta aspetta... aveva già sentito quella voce, se solo fosse stata meno ubriaca. 

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Capitolo 3
*** Trouble. ***


3- Trouble

Silenziosamente inizia a salire le scale sperando che davvero quella voce fosse di una persona amica. Si guarda intorno andando verso la camera da letto quando sente dei passi... Si ferma immediatamente indecisa se proseguire o tornare indietro. ''Perrie quanto sei ridicola'' pensa tra se e se e si decide a continuare a camminare. 
<< Pezz, amore! >> disse la voce e vide una figura scura uscire dalla propria camera da letto. Lui accende la luce e finalmente lei capisce che non è nessuno sconosciuto, che la voce che aveva sentito era la sua. << Zayn! >> mormora con gli occhi lucidi, senza pensarci nemmeno per un istante gli corre in contro e gli si butta tra le braccia << Zayn! >> ripete e inizia a singhiozzare, sia per via dell'alcool sia per l'emozione. << ciao piccola... >> le sussurra all'orecchio accogliendola immediatamente tra le braccia e accarezzandole i capelli << hei, hei >> le alza il viso e le da un lieve bacio sulle labbra << va tutto bene, sono qui.. e... >> si lecca le labbra  << mi sa che tu hai bevuto >>
Perrie si stringe a lui e appoggia la testa sul suo petto, gli era mancato così tanto. Gli accarezza l'addome e lascia che il suo odore e le sue braccia la circondino completamente. Ora era al sicuro, ora stava bene. Rimane qualche istante in silenzio godendosi quelle sensazioni per poi rispondergli << io, sono stata con le ragazze in un locale... e  beh hai ragione ho bevuto un pò >> ammette. << ecco, lo immaginavo >> dice lui prendendola in braccio e sorridendo << perciò signorina ora si va subito a letto >> dice portandola verso la camera da letto. La fa sdraiare e la copre con le lenzuola mettendosi subito vicino a lei.
<< mi sei mancato Zayn >> << anche tu piccola, vieni qui... >> sussurra. Perrie si avvicina verso il suo lato di letto gli da un bacio sulle labbra e poggia la testa sul petto di lui chiudendo gli occhi e rilassandosi.
<< sei tornato prima... >> << beh si, ci hanno dato una settimana di riposo perciò con i ragazzi abbiamo deciso di tornare a Londra >> sussurra al suo orecchio arricciando una ciocca dei capelli di lei con un dito << sono felice che tu sia tornato da me, anche se per poco... >> sospira. Non si sarebbe mai abituata a sentirlo distante per dei lunghi periodi, mai ne era certa. Ma, ora Lui era al suo fianco perciò quel pensiero andò via. A Perrie scappa uno sbadiglio e Zayn lo nota subito, era evidentemenete stanca e anche lui lo era. Otto ore di aereo non erano una passeggiata nemmeno per lui che ormai a viaggiare era abituato. << buonanotte amore >> dice dandole un bacio sulla fronte e sorridendole << notte Zayn >> risponde lei e in poco tempo i due si addormentano, Perrie poteva sentire il cuore di Lui battere stando poggiata sul suo petto e la cosa la rassicurava e rendeva il suo sonno più tranquillo. Entrambi erano caduti in un sonno profondo e stavano dormendo serenamente quando un rumore disturba il loro sonno. Zayn di mala voglia apre gli occhi e vede una luce sul comodino. Ma che diavolo era? si strofina gli occhi e con molta attenzione fa poggiare lei sull'altro lato del letto stando attento a non svegliarla. Si alza e va verso il comodino e vede il suo cellulare capedo subito cosa fosse quel rumore. Lo prende in mano e legge sulla schermata 'Liam' oh maledizione, erano le quattro e mezza per chiamare a quell'ora doveva essere per forza successa qualcosa di grave.
Perciò senza nessuna esitazione clicca il pulsante verde e si avvia verso la porta, esce e si siede sulle scale sussurrando << Liam, che succede? >> dall'altro lato del telefono Liam singhiozza riuscendo a stendo a parlare << Zayn, è successo un casino! L- Lou... Louis.. >> inizia a singhiozzare non riuscendo a terminare la frase. << Liam ti prego dimmi che succede! >> urla Zayn esasperato non riuscendosi a controllare e andando in ansia sentendo le proprie mani tremare. Perrie appena sente il suo urlo apre gli occhi e non trovandolo al suo fianco si alza e e va verso la porta aprendola e trovandolo sulle scale, che diavolo stava succedendo?

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Capitolo 4
*** Run away. ***


4- Run away

Perrie premette l'accelleratore dando una veloce occhiata verso Zayn. Erano le 5 del mattino e Perrie e Zayn si stavano dirigendo di fretta verso l’ospedale dove si trovava Louis. Ma era possibile che ogni volta che le succedeva qualcosa di bello doveva succedere un disastro subito dopo? Era così assurdo, così ingiusto.
Non ci sarebbe voluto molto ad arrivare all’ospedale grazie a Dio. Louis si trovava in auto con Harry quando accadde tutto. Louis e Harry stavano insieme e questo lo sapevamo tutti ormai, ma per qualche ragione oscura la modest non voleva che lo sapessero tutti, anche se era piuttosto evidente. Ed era per questo motivo che i paparazzi non riuscivano a darsi pace, in cerca della notizia dell’anno.
Louis ed Harry erano tranquillamente in macchina per dirigersi in un posto poco conosciuto in modo da poter stare finalmente un po’ insieme, in pace.
Ma, evidentemente qualcuno non era d’accordo. Negli ultimi tempi i paparazzi erano diventati sempre più insistenti con loro, e quella sera non era diverso. Louis ed Harry si accorsero che una motocicletta con le luci spente, ovviamente per non farsi vedere li stava inseguendo, e la strada sembrava libera, a senso unico.. Louis accellerò contando di seminarlo e non lo vide, non vide quella maledetta freccia che gli indicava di svoltare a destra perché la strada a senso unico era finita. Louis e Harry andarono a sbattere ad un’albero, una quercia bella grossa. Louis era alla guida senza cintura, e all’impatto l’airberg non si aprì, a differenza di quello di Harry. Louis era in coma.
 
Finalmente arrivarono  davanti all’ospedale, Perrie parcheggiò  e aspettò che Zayn scendesse. Non parlava, sul suo volto non si leggeva alcune espressione, come se fosse morto. Stava lì impassibile a fissare il nulla, gli prese la mano e la strinse alla sua. Non poteva vederlo in quelle condizioni, faceva male. Male, estremamente male.
<< hey, ci sono io >> gli sussurrò, anche se sapeva bene che quelle 4 parole non avrebbero cambiato di molto la situazione. Eppure Zayn reagì, strinse la mano di lei a sua volta. Perrie accennò un piccolo sorriso per quel gesto.
Entrarono nell’ospedale, dopo aver chiesto informazioni su dove fosse Louis raggiunsero la camera dove si trovava e lì fuori videro Harry e Liam.
<< Harry! >> urlò Zayn raggiungendolo e abbracciandolo stretto scoppiando a piangere. << Harry almeno tu stai bene >> mugugnò singhiozzando.
Perrie andò vicino a Liam e gli diede una pacca sulla spalla << Ci sono delle novità? >> Liam continuava a fissare il pavimento e non la rispose, si limitò a scuotere la testa e a sedersi sulla sedia vicino a lui.
Come era potuto accadere tutto questo? Lei si voltò verso la camera di Louis, vi era una specie di vetro trasparente in modo che si potesse vedere. Era lì, immobile sul letto… Non ce la faceva, silenziosamente anche Perrie iniziò a piangere, delle lacrime che sembravano pesanti come macigni iniziarono a scorrerle sulle guance. Voleva un bene dell’anima a Louis, ad Harry, a Liam a Niall a tutti loro.
Harry non riusciva a smettere di piangere, Zayn lo stringeva ma piangeva anche lui, Liam era lì impassibile a fissare il pavimento e Niall aveva preso il primo aereo che aveva trovato per raggiungerli dall’Irlanda. Tutto quel dolore, era troppo da vedere, da sopportare… Sarebbe scoppiata da un momento all’altro, doveva uscire. Era troppo. Così di scatto senza nemmeno pensarci più di tanti disse quasi in un sussurro
<< Zayn perdonami.. perdonatemi >> e corse via, uscendo dall’ospedale continuando a piangere.

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