Un amore sul fil di lama

di Lord_Ainz_Ooal_Gown
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo incarico ***
Capitolo 2: *** Infiltrazione ***
Capitolo 3: *** Inizia lo show ***
Capitolo 4: *** Il patto ***
Capitolo 5: *** I migliori ***
Capitolo 6: *** Situazione difficile ***
Capitolo 7: *** Agguato tra le fiamme ***
Capitolo 8: *** Rettili e pistoleri ***
Capitolo 9: *** Non ti azzardare a morire! ***
Capitolo 10: *** Una rivale... in amore? ***
Capitolo 11: *** Attacco a sorpresa ***
Capitolo 12: *** Una decisione inaspettata ***
Capitolo 13: *** Inizia l'addestramento! ***



Capitolo 1
*** Un nuovo incarico ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene. Se avete letto la descrizione della storia e non credete ai vostri occhi ve lo confermo io...inizio una quarta long!!! Sì, perchè a me piace soffrire XD (Tutti: hai già tre long da mandare avanti!) e dato che vedo tante nuove ff con la nota “AU”, ho deciso di provare anch'io a scrivere una storia in un universo alternativo. Vi avviso da ora, è una NaLu, con parecchi accenni di altre coppie, dalle più famose: GaLe, Gerza e Gruvia...alle più anonime: Rogue x Yukino e Cobra x Kinana (se leggete questo messaggio, per favore, votate per mettere Cobra tra i personaggi selezionabili >.< ). La trama potrebbe sembrarvi poco originale e facilmente prevedibile...ma ripeto, è la mia prima ff con AU quindi siate clementi...ma bando alle ciance e vai con il primo capitolo.

 

CAPITOLO 1: UN NUOVO INCARICO

 

Era un giorno come tanti nella grande città di Magnolia. Essendo a fine primavera, il sole scaldava parecchio e gli alberi erano completamente fioriti. In una delle più prestigiose scuole superiori della città, la Fairy Tail School (scusate la semplicità, ma non avevo idee...), studiava una giovane ragazza di nome Lucy Heartphilia, aveva gli occhi color nocciola e dei bellissimi capelli biondi, era simpatica, molto socievole e amata da tutti i suoi amici. In più, era l'erede del patrimonio Heartphilia, dato che suo fratello non era interessato, suo padre, Jude Heartphilia, era un importante uomo d'affari, mentre sua madre, Layla Heartphilia, era una famosa scrittrice di romanzi gialli, purtroppo, tutta questa fortuna, più volte le si era rivoltata contro, visto che in 17 anni, avevano cercato di rapirla 15 volte e cercato di farla fuori ben 35 volte, ma era sempre riuscita ad uscirne grazie alle sue guardie del corpo e a una dose non indifferente di fortuna. La giovane ragazza, in quel momento si trovava nella mensa della scuola, intenta a chiacchierare con le sue amiche e compagne di classe.

 

-Senti Lucy.- disse una ragazza più bassa di lei con i capelli azzurri

 

-Sì Levy?- disse Lucy

 

-Ma le tue guardie del corpo devono proprio seguirti ovunque?- chiese Levy, alludendo ai tre energumeni vestiti di nero che stavano in piedi poco dietro a Lucy. La bionda trattenne una risatina.

 

-Scusami Levy, so che non è il massimo pranzare con quei tre vicino, ma è solo grazie a loro se posso rilassarmi così- disse Lucy sorridendo e l'amica sospirò annuendo.

 

Lucy aveva ragione, le sue tre guardie del corpo: Azuma, Dusty Rose e Bluenote, le avevano salvato la vita almeno una ventina di volte, beccandosi un proiettile al suo posto. La ragazza era molto riconoscente verso quei tre uomini che dimostravano una fede incrollabile verso la sua famiglia.

 

-Ehi Lucy, per stasera, alla fine, il pigiama party si fa da te?- chiese una ragazza dai capelli bianchi, seduta davanti a lei.

 

-Certo Lisanna, è da un mese che aspetto e non intendo rinunciarci facilmente!- rispose Lucy alzando un pugno in segno di vittoria.

 

-Ehm...Juvia si chiedeva se è possibile invitare anche Gray.- disse timidamente una ragazza dai lunghi capelli blu, seduta alla sua destra.

 

La bionda le sorrise e poi le disse -Mi piacerebbe Juvia, ma ci sono due cose che lo impediscono: primo, è un pigiama party solo per ragazze, secondo, un ragazzo che si spoglia di continuo in mezzo ad un sacco di ragazze? Hai idea di cosa potrebbero pensare i miei genitori?-

 

-H...hai ragione! Però mi sarebbe davvero piaciuto!- disse Juvia, immaginandosi abbracciata a Gray senza vestiti.

 

La campanella suonò segnando la fine della ricreazione e le ragazze tornarono in classe. La giornata passò tranquilla e Lucy, suonata l'ultima campanella, tornò a casa. La “casa” in questione era un lussuosissimo attico all'ultimo piano del palazzo più alto di Magnolia. Azuma le aprì la porta e Lucy corse subito ad abbracciare la madre e fece merenda raccontando la sua giornata alla madre che ascoltava sorridendole e, finita la merenda, andò in camera sua a studiare. Mentre cercava di risolvere una difficilissima equazione, Lucy pensò “Non vedo l'ora che venga stasera, sarà una notte indimenticabile!”, la giovane non lo sapeva ma aveva ragione, sarebbe stata una notte indimenticabile, ma non nel modo da lei immaginato.

 

Intanto, dall'altra parte della città, in periferia.

 

Un uomo camminava veloce per una stradina poco battuta. Aveva i capelli rosso scuro raccolti in una coda di cavallo e gli occhi neri, era vestito elegante e teneva in mano una valigetta di ferro. Si fermò davanti ad un grosso edificio nero che una volta doveva essere un bar, visto che l'insegna era ancora presente. Entrò velocemente e salì al secondo piano. Questo, a differenza del piano terra, era arredato bene, e vi erano diversi oggetti costosi come un jukebox, un tavolo da biliardo e...un armeria per spade di grandezza variabile. Senza soffermarsi sull'arredamento, l'uomo si avvicinò ad una porta chiusa e bussò tre volte con una pausa di due secondi tra un colpo e l'altro. La porta si aprì lentamente e lui entrò ritrovandosi in una stanza che sembrava l'ufficio di un detective, ma non lo era. L'uomo si fermò subito oltre l'uscio e osservò i ragazzi dentro quella stanza: alla sua sinistra, seduto su un tavolo di legno tutto rovinato, c'era un ragazzo dagli occhi rossi e dai lunghi capelli color oro, intenzionato a pulite una Desert Eagle, il ragazzo lo ignorò completamente continuò il suo lavoro di lucidatura; voltandosi verso destra, l'uomo vide un ragazzo dai capelli rosso scuro come i suoi, sparati verso l'alto, il ragazzo in questione stava armeggiando con diverse boccette su cui vi era appiccicato un adesivo su cui era raffigurato un teschio nero, “Veleno.” pensò l'uomo volgendo lo sguardo sul terzo ragazzo che era comodamente seduto su una poltrona imbottita con i piedi buttati sulla scrivania, il volto del ragazzo era coperto da un lungo cappuccio nero. Ci volle qualche secondo perchè l'uomo si accorgesse che, per quanto potesse sembrare assurdo, il ragazzo teneva un accendino acceso esattamente sotto la sua mano destra, ma non sembrava provar dolore, anzi, sembrava che gli piacesse quel calore. L'uomo si schiarì la voce e il ragazzo incappucciato lo degnò, finalmente, di un'occhiata.

 

-Mi chiamo Jose.- iniziò l'uomo -Ho sentito dire...che voi siete i migliori in quello che fate.-

 

Il ragazzo si sedette composto e, guardando l'uomo dritto negli occhi, disse -Con il giusto compenso siamo i migliori.- e gli altri due ragazzi sorrisero, alzando lo sguardo su Jose.

 

-Bene dunque. Ho un nuovo incarico per voi, sempre che siate interessati.- disse Jose

 

-Missione e compenso?- chiese il ragazzo

 

-Oh la missione è piuttosto semplice, voglio che eliminiate la figlia di Jude Heartphilia, Lucy Heartphilia!- disse Jose e, sentendo quel cognome, i tre ragazzi si fecero attenti.

 

-Continui...-lo incoraggiò il biondo, che intanto si era alzato in piedi

 

-Jude è sempre stato un presuntuoso, dicendo a tutti che la sua azienda era meglio della mia, e con la dipartita della sua preziosa figliola, abbasserà definitivamente la cresta!-

 

-Un bersaglio interessante, non c'è che dire...ma...la paga dovrà essere altrettanto interessante.- disse il ragazzo

 

-Oh, sarete ricompensati lautamente! Vi offro la bellezza di un, e dico ben UN MILIARDO DI JEWELS!!!- disse Jose euforico, posando la valigetta sulla scrivania e aprendola. I tre rimasero impressionati nel vedere che era piena di verdoni. -Vi darò 400 milioni in anticipo e il resto a lavoro compiuto. Allora? Accettate?- chiese Jose tendendo la mano al ragazzo incappucciato

 

Il ragazzo sorrise e, dopo essersi alzato e tolto il cappuccio, strinse la mano dell'uomo -Beh signor Jose, è un piacere fare affari con lei!-

 

-Oh...- iniziò Jose osservando i bizzarri capelli rosa del ragazzo -Il piacere è tutto mio signor Natsu Dragneel!- disse mostrando un sorriso incredibilmente malvagio.

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì! Allora? Che ne pensate dell'idea? Ammettetelo, ci siete rimasti male alla fine eh? Muahahahahahahahahhahah!!!!! *si ricompone* Spero che seguirete questa storia nei suoi futuri capitoli e che lascerete una piccola recensione >.< intanto vi do un'anticipazione del prossimo capitolo: faremo la conoscenza del fratello di Lucy e rimarrete senza parole, alla prossima!!! CHAOS!!!

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Capitolo 2
*** Infiltrazione ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene...manca poco meno di un mese e sta scuola finirà, ma se bene o male, questo non lo so ancora...incrociamo le dita! Dunque, essendo una nuova long, devo almeno arrivare a due capitoli e poi potrò inserirla tra i vari impegni che mi perseguitano. Sono rimasto soddisfatto dalla reazione di alcuni di voi sul finale del primo capitolo, era proprio quello che volevo. Bene, bando alle ciance e iniziamo questo benedetto secondo capitolo. Buona lettura!!!

 

Capitolo 2: Infiltrazione

 

Ormai erano le dieci e Lucy stava aspettando le ultime ritardatarie del suo gruppo: Kinana e Meredy. “Finisce sempre così!” pensò Lucy mentre guardava l'orologio, fin da quando le conosceva, non erano mai arrivate in orario agli incontri e alle feste, ma in fondo erano fatte così e ormai la giovane si era abituata. Guardandosi attorno, studiò la situazione, tutte le sue amiche erano in quell'enorme sala completa di tv gigante, tavolo ricco di snack e bibite, due enormi divani e uno stereo di ultima generazione che però non potevano usare perchè se no avrebbero disturbato i vicini. Cercando di ingannare il tempo, guardò cosa stavano facendo le sue amiche: Levy, Lisanna e Juvia stavano chiacchierando allegramente sedute su un divano, Erza e Mira si stavano sfidando a una gara in cui bisognava riconoscere una canzone a caso scelta da Cana, Yukino sgranocchiava un po' di patatine mentre ascoltava Evergreen che si vantava della sua nuova acconciatura.

 

In quel momento, qualcuno bussò alla porta e Lucy, esultando mentalmente, aprì di colpo la porta credendo di trovarsi davanti Meredy e Kinana. In effetti, loro due c'erano, ma c'era una terza persona dietro di loro, era un ragazzo poco più alto di lei, capelli biondi e occhi azzurri, indossava una giacca di pelle nera e dei jeans attillati, oltre a un paio di scarpe da ginnastica.

 

-S...Sting!- disse Lucy -Cosa ci fai tu qui?-

 

-Ehm...lo abbiamo incontrato qui sotto ed è salito con noi.- spiegò Meredy, visibilmente imbarazzata.

 

-Che c'è Lucy? Non sei felice di vedermi?- chiese Sting

 

-Oh certo che lo sono! Te ne vai in giro per l'America con la tua squadra di baseball e torni qui ogni cento anni! Come potrei non essere contenta?- disse sarcasticamente la bionda

 

Il biondo le mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli -E dai, sii gentile con me! Non tutti gli uomini salterebbero un allenamento per venire a trovare la loro sorellina!- disse Sting sorridendo.

 

Lucy fece entrare Meredy e Kinana che si unirono subito alle altre ragazze e poi tornò a concentrarsi su suo fratello maggiore. Aveva due anni in più di lei e appena finiti gli studi, si era unito ad una famosa squadra di baseball, diventando in breve tempo uno dei migliori lanciatori del mondo, lo chiamavano “Il lanciatore d luce” ma lui non dava molto credito a queste cose. Sta di fatto che lui passava più tempo con la squadra che con la sua famiglia e Lucy detestava questo lato della sua persona.

 

-Mamma e papà dove sono?- chiese Sting

 

-A cena fuori, e non sperare di restare qui, la casa stasera è mia e delle mie amiche!- disse Lucy seccata

 

-Ok, ok non ti scaldare che ti vengono le rughe- disse Sting mettendosi a ridere. Dopo averla salutata si girò, avviandosi verso l'ascensore e, prima di entrare, le urlò -Ho sentito che al piano di sotto si sono appena trasferiti tre ragazzi della tua età! Forse questa è la volta buona che ti trovi un ragazzo!- ed entrò nell'ascensore, giusto un secondo prima che una ciabatta lo prendesse in piena fronte.

 

Lucy era adirata, ogni singola volta che si incontravano, suo fratello la punzecchiava sul fatto che non avesse mai avuto un ragazzo, al contrario di lui che aveva schiere di ragazze pronte ad esaudire ogni suo desiderio.

 

Unendosi anch'essa alle amiche, Lucy pensò “Tre ragazzi...”

 

-Senti Lucy.- disse Lisanna

 

-Sì Lisanna?- chiese Lucy

 

-Abbiamo notato dei camion dei traslochi qui sotto. Chi è che se ne va?- chiese l'albina

 

-Non se ne va nessuno, a quanto pare al piano di sotto sono appena arrivati tre ragazzi.- rispose la bionda e le amiche, sentendo quelle due parole, si fecero subito più attente.

 

-Tre ragazzi? Senza genitori? Solo loro tre?- iniziò a domandare Erza

 

-Sono carini?- chiese a sua volta Mira

 

-Li hai già incontrati?- aggiunse Cana

 

-Ferme!- sbottò Lucy, cercando di farle smettere -Allora, me lo ha appena detto mio fratello, so solo che tre ragazzi si sono trasferiti al piano di sotto.-

 

-Uhm...- fecero in coro Mira e Lisanna, mentre un leggero ghigno compariva sui loro visi -Forse questa è la volta buona che voi tre riusciate a trovarvi un compagno!- dissero le due sorelle, indicando Meredy, Kinana e la povera Lucy.

 

-P...perchè proprio noi tre?- chiese Kinana

 

-Beh, forse perchè siete le uniche single del gruppo?- disse Cana

 

-Ma questo non è v...!- iniziò Lucy ma venne subito “placcata” dagli sguardi delle amiche. Cercò di fare mente locale e si disperò “Levy fa coppia con Gajeel, Erza con Gerard, Evergreen sta con Elfman, Cana si è appena fidanzata con quel Leon, Juvia è pressoché sposata con Gray, Mira è fidanzata con Freed, Yukino con il cugino di Gajeel, Rogue...e Lisanna è riuscita a mettersi con quel figo di Luxus! Maledizione, manchiamo solo io, Meredy e Kinana!” la bionda sospirò, imitata a ruota dalle due amiche.

 

-Juvia pensa che Lucy, Kinana e Meredy dovrebbero andare a presentarsi!- disse Juvia

 

-Cosa? Ma sei pazza? Non ci penso nemmeno!- disse Lucy tutta rossa in viso

 

-Lucy! Non ti permetterò di gettare alle ortiche questa occasione! Ora vai e ti presenti ai nuovi vicini!- disse Erza con aura rossa che le vorticava tutt'attorno.

 

Lucy, Kinana e Meredy si fecero scure in volto e risposero con un debole -Aye...-

 

Qualche minuto dopo, le tre ragazze stavano scendendo al piano inferiore (il 99°, visto che il loro attico era all'ultimo piano, cioè al 100°), sempre accompagnate dalle fedeli guardie del corpo. Negli ultimi dieci piani del palazzo, c'erano solo due enormi appartamenti per piano e, per adesso, solo cinque dei venti appartamenti erano occupati. Le tre amiche si fermarono davanti ad una porta, la sola delle due ad avere il campanello acceso, di legno ben tenuta. Lucy, cercando lo sguardo delle amiche, alzò il braccio e bussò debolmente tre volte. Per almeno dieci secondi non si sentì nulla e le ragazze stavano per ritirarsi, quando di colpo la porta si aprì, illuminando parte del corridoio a causa della forte luce nell'appartamento. Le tre ragazze rimasero ferme sul posto, ma non per la paura di non sapere cosa fare, ma per la sorpresa di aver scoperto che i tre ragazzi di cui aveva parlato Sting, erano tre figoni da paura! Quello che aveva aperto la porta, aveva i capelli di un particolare color rosa e gli occhi neri, indossava solo dei pantaloncini corti, lasciando in bella mostra l'incredibile fisico muscoloso; poco dietro di lui, sulla sua destra, stava in piedi un ragazzo dalla carnagione più scura, con dei capelli rossi sparati verso l'alto e degli occhi viola incredibilmente scuri, questi oltre ai pantaloncini, indossava anche una canotta senza maniche, ma questo non bastava a nascondere i muscoli e il tatuaggio a forma di serpente sulla spalla destra; di fianco a quest'ultimo, seduto su una sedia di legno c'era un ragazzo dagli occhi rossi e con dei lunghi capelli color oro, idem come prima, indossava solo canotta senza maniche e pantaloncini e anche l suo fisico era invidiabile. Il rosato guardò Lucy dritto negli occhi e lei, inconsciamente, arrossì.

 

-B...buonasera!- disse la bionda

 

-Salve.- rispose semplicemente il rosato strofinandosi l'occhio destro, e solo allora a Lucy venne il dubbio che forse li avevano svegliati

 

-Mi...mi dispiace, vi abbiamo svegliato? Non era nostra intenzione- si scusò la bionda

 

-Oh no sta tranquilla, eravamo ancora svegli.- rispose il rosato sorridendole e Lucy rimase completamente rapita da quel sorriso.

 

-Io sono Lucy Heartphilia e...e sono la vostra vicina, volevo solo salutarvi e darvi il benvenuto...-

disse Lucy

 

-Grazie! Io sono Natsu Ordam, e loro sono Erik Mirom...- il ragazzo dai capelli rossi salutò con un semplice “Ciao”-...e Malcom Grimore.- stavolta fu il turno del biondo a salutare, ma lui oltre al saluto, posò il suo sguardo su Meredy che, dopo essere arrossita, distolse lo sguardo, facendo sorridere il biondo.

 

-Lieta di conoscervi.- disse Lucy sorridendo -Ora noi dobbiamo tornare su, a presto!- e le tre ragazze se ne andarono.

 

Le tre ragazze, non appena furono rientrate, vennero bombardate da una quantità assurda di domande e, arrossendo leggermente, Lucy disse -F...forse non è stata una cattiva idea- e le due compagne annuirono, anch'esse arrossendo. Il resto delle ragazze si mise a ridere vedendole arrossire e, dopo un breve momento di rabbia delle tre, tutte quante, iniziarono il loro benedetto pigiama party.

 

Intanto, al piano inferiore.

 

-Muih ih ih ih ih! Gentile la biondina a venirci a trovare!- disse un ragazzo biondo.

 

-Già, ci ha risparmiato la fatica di avvicinarla.- aggiunse il ragazzo da capelli rossi

 

-Ehi Natsu, sembra che l'infiltrazione sia andata a buon fine, dico bene?- chiese il biondo

 

-Hai ragione Zancrow, è andato tutto liscio!- rispose Natsu estraendo un coltello da combattimento -Cobra, chiama il nostro cliente e aggiornalo sulla situazione.- e il ragazzo prese il telefono.

 

Natsu, intanto, iniziò ad osservare una vecchia foto appiccicata al centro di un bersaglio per freccette, la foto ritraeva una bellissima famiglia composta da un uomo, una donna, un bambino biondo alla sinistra della madre e una bambina bionda in braccio al padre, tutti e quattro sorridevano.

 

-Natsu, il cliente chiede entro quanto verrà portato a termine il lavoro.- disse Cobra.

 

Natsu si voltò verso di lui e fece quattro passi -Una settimana...- e si voltò di scatto, lanciando il coltello e colpendo in pieno la foto, precisamente la bambina -...entro una settimana, la cara Lucy Heartphilia ci lascerà!- e sentendo queste parole, i due compagni sorrisero, pregustando già la loro ricompensa.

 

Natsu continuò ad osservare la foro e, sorridendo, pensò “Mi dispiace Lucy Heartphilia, ma sei appena entrata nella tana del drago.”

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Alloooooooooooooora, che ve ne pare del fratello di Lucy, questo è per tutte le persone che tifano la coppia LucyxSting muahahahahahahaahhaahhahahahhaha *si ricompone* ehm...sì...spero che anche il resto vi sia piaciuto e per rispondere a PRINCE_OF_FLAME...come hai fatto a non riconoscere Zancrow? Capelli biondi e occhi rossi non sono tanto comuni nel manga XD beh dai, un vuoto di memoria capita a tutti XD con questo vi saluto e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!

 

Ringrazio le persone che hanno recensito il primo capitolo:

 

  • Jeo 95

  • _ANNA17_

  • Wilwarind86

  • Giuly_san

  • PRINCE_OF_FLAME

 

Grazie a tutti e a presto!!!

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Capitolo 3
*** Inizia lo show ***


 

Chaos come va? Spero stiate tutti bene! Vi sembrerà incredibile, ma sono riuscito a scrivere in fretta anche il terzo capitolo di questa storia che, con mia grande sorpresa, sta riscuotendo un discreto successo (io non ci avrei mai scommesso XD). Una cosa che mi rende particolarmente felice è che riesco sempre a “sorprendere” (si fa per dire u.u) i lettori con alcuni colpi di scena, ma essendo una AU, tutto è possibile. Bene, ci eravamo lasciati con il primo incontro tra preda e predatore e la scoperta del fratello di Lucy. Oggi, iniziamo a giocare pesante, quindi occhio che può scapparci il morto XD...non fa ridere...

 

P.S: questo è un capitolo di introduzione, per il prossimo che sarà la vera svolta della storia, quindi non arrabbiatevi se sarà corto.

 

P.P.S: so che vi sembrerà strano, ma io sono un patito delle armi da fuoco, quindi perdonatemi se scriverò i nomi propri delle armi XD

 

Vi lascio al capitolo, buona lettura!!!

 

Capitolo 3: INIZIA LO SHOW

 

Lucy non riusciva a dormire. Continuava a pensare al suo nuovo vicino e a quell'incredibile sorriso. Arrossì leggermente e si nascose dentro il sacco a pelo maledicendosi per il suo infantilismo. Le sue amiche erano rimaste a dormire da lei, ognuna con il suo sacco a pelo e, tendendo le orecchie, Lucy riuscì a capire che non era l'unica rimasta sveglia. Si mise seduta e, a bassissima voce, disse -Pssst chi è sveglia?- e un ancora più basso -Noi- le arrivò alle orecchie, facendole identificare le ragazze sveglie, e cioè Kinana e Meredy. Tutte e tre, silenziosamente, si alzarono e andarono in cucina dove iniziarono a discutere sull'incontro di qualche ora prima.

 

-Ragazze, avete visto che muscoli?- chiese Kinana

 

-Già, non saprei dire chi dei tre avesse il fisico più scolpito.- disse Lucy

 

-Secondo me il migliore era Malcom.- disse Meredy e le due amiche la guardarono con sguardo ambiguo

 

-Ooooh la nostra Meredy si ricorda già il nome dell'uomo dei suoi sogni?- chiese Lucy

 

-N...non è come pensate!- disse Meredy, arrossendo

 

-Dai a noi puoi dirlo, in fondo siamo sulla stessa barca.- disse Kinana

 

-E...e va bene! Sì lo ammetto, mi piace! Però anche voi siete rimaste prese dagli altri due! Tu Lucy sei rimasta incantata dal sorriso del ragazzo con i capelli rosa, mentre Kinana è rimasta particolarmente colpita dall'altro!- disse Meredy e le altre due, dopo essere arrossite, annuirono.

 

-Beh, domani penseremo sul da farsi...ora andiamo a dormire.- disse Lucy e si avviò verso la sala, seguita dalle amiche.

 

I giorni passarono tranquilli, diverse volte incontrava Natsu o per strada o in ascensore e ogni volta il cuore le batteva a mille. Meredy e Kinana le facevano visita più spesso del solito solo per poter scambiare qualche occasionale parola con Erik e Malcom.

 

Un giorno, mentre studiava, Lucy guardò il calendario e pensò “Sigh...è passata una settimana e non ho ancora trovato il coraggio di chiedere a Natsu il numero di telefono...”

 

In poche ore giunse la sera. Una caratteristica dell'ultimo piano era che i due enormi appartamenti erano stati modificati, ora erano un mega appartamento, per Lucy e famiglia, e un appartamento più piccolo, pur sempre più grande della media, per le guardie del corpo che, in quel momento stavano aspettando la cena ordinata al ristorante giapponese. Il campanello suonò e Azuma aprì la porta, trovandosi davanti un ragazzo delle consegne dalla carnagione abbronzata e con i capelli neri, gli occhi erano coperti dalla visiera del berretto.

 

-Buona sera, ecco a voi la vostra cena!- disse il ragazzo

 

-Uh? Non è venuto Jack?- chiese Azuma dubbioso

 

-Purtroppo il poveraccio si è rotto una gamba cadendo dal motorino.- spiegò il moro

 

-Uhm..capisco...quanto fa?- chiese Azuma

 

-Oh non si preoccupi, solo per oggi le cene sono gratis! Sa, è l'anniversario di matrimonio del capo!- disse il ragazzo sorridendo

 

-Ah bene, allora ti ringrazio! Buona serata!- disse Azuma e poi chiuse la porta. Il ragazzo delle consegne si allontanò e non appena entrò nell'ascensore, si tolse berretto, divisa e parrucca, sistemandosi i capelli rosso scuro. Un ghigno malefico sul volto -Buona serata anche a lei.-

 

Nell'appartamento delle guardie intanto, Azuma e Rose si erano già messi a tavola, mentre Bluenote stava finendo di stirare la giacca del completo nero. I due mangiarono tranquillamente quell'ottimo cibo giapponese, ma ad un tratto Rose smise di mangiare e sgranò gli occhi, seguito a ruota da Azuma che vomitò una discreta quantità di sangue. Bluenote accorse in fretta cercando di aiutare i compagni, ma la porta di ingresso si aprì di scatto ed entrarono tre ragazzi, e non erano tre semplici ragazzi, erano i tre nuovi vicini della famiglia Heartphilia!

 

-Cosa?- disse attonito Bluenote

 

-Ah peccato, quindi il mio speciale veleno non ha preso tutti e tre?- chiese il ragazzo dai capelli rossi che, vedendo lo sguardo confuso dei tre bodyguard, continuò -E' uno speciale veleno di mia creazione, va ingerito e dopo pochi secondi, evapora facendo sciogliere le corde vocali e parte dell'esofago. Si muore in pochi minuti e, essendo senza voce, le vittime non possono chiedere aiuto.- i due uomini vicino al tavolo, vomitarono altro sangue e caddero in ginocchio agonizzanti.

 

Bluenote si mise in guardia distendendo il braccio aperto verso gli avversari con il palmo della mano verso l'alto. Era cintura nera in diverse arti marziali e poteva benissimo gestire più avversari nello stesso tempo. Di colpo, però, il biondo, con uno scatto rapidissimo, si portò alle spalle di Azuma e Rose, estraendo nel contempo due P99 con silenziatore annesso. Ne puntò una alla testa di Azuma e l'altra alla testa di Rose e, come se fosse la cosa più semplice e normale del mondo, premette i grilletti, facendo saltare le cervella dei due uomini che caddero a terra privi di vita. Bluenote osservò inorridito la scena e rimase ancora più inorridito nel vedere un grosso sorriso malefico sul volto del carnefice. Non ebbe tempo di stare a pregare per i morti che il ragazzo dai capelli rosa, gli si lanciò contro cercando di colpirlo in affondo, con un coltello da combattimento. L'uomo dovette usare entrambe le mani per bloccare il colpo, fermando la lama a pochi centimetri dal torace, esattamente davanti al cuore. “Che velocità! Ma chi sono questi ragazzi?!?” la guardia del corpo stava per reagire, quando però vide il sorriso del rosato, sbiancò pensando all'enorme errore che aveva commesso. Abbassò lo sguardo sull'arma e solo allora notò un piccolo pulsante poco sotto la guardia del pugnale. Il ragazzo premette con il pollice il pulsante e la lama partì di colpo trafiggendo il cuore di Bluenote. Un rivolo di sangue uscì dalla bocca dell'uomo che, mentre cadeva in ginocchio, riuscì a pensare “Un coltello balistico...questi ragazzi non sono semplici killer...signorina Lucy, la prego....scap...pi...” e cadde a terra, privo di vita.

 

-Tsk che dilettanti- disse Cobra

 

-Muih ih ih ih speravo in un combattimento serio...ma è evidente che noi siamo troppo superiori!- disse compiaciuto Zancrow.

 

-Bene ragazzi, è ora di portare a termine il compito per la quale ci hanno pagato.- disse Natsu -Cobra, assicurati che il sistema d'allarme sia inerme e tu Zancrow, vai a prendere il “kit”. Se non torturiamo neanche una persona, divento di pessimo umore ih ih ih ih!- e i due eseguirono, sogghignando.

 

Natsu estrasse la lama del coltello dal corpo senza vita di Bluenote e, mentre la rimetteva nella guardia del coltello, pensò “Bene cara la mia Lucy, inizia lo show!” e uscì dall'appartamento dei tre uomini, chiuse la porta e si diresse verso l'appartamento della sua preda, sorridendo.

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Dunque, che ve ne pare del nostro Killer Team? Efficienti vero? Spero che continuerete a seguire questa storia anche in futuro e intanto vi do una piccola anticipazione del prossimo capitolo: ….......scherzetto :P vi toccherà aspettare XD

 

Ringrazio le persone che hanno recensito il secondo capitolo che sono (sempre loro):

 

  • Wilwarind86

  • Jeo 95

  • _ANNA17_

  • Giuly_san

  • PRINCE_OF_FLAME

 

Alla prossima, chaos!!!

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Capitolo 4
*** Il patto ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene. Allora, oggi parliamo direttamente della storia. Il fatto è che questo capitolo l’ho scritto a scuola, quindi devo essere sbrigativo <.< Ci eravamo lasciati con la dipartita delle tre guardie del corpo, ad opera dei tre killer che, malgrado siano cattivi, stanno riscuotendo un discreto successo…W i killer :D cosa faranno i tre sicari ora che tra loro e Lucy si trova solo una porta di legno?

 

Allora, uso questo piccolo spazio per le premesse/scuse: prima di tutto chiedo scusa ai lettori che vorrebbero leggere un nuovo capitolo delle altre long, ma il fatto è che questa fic mi ha preso troppo XD secondo, probabilmente, alcuni di voi che volevano recensire il cap precedente, chiederanno scusa (o magari se ne fotteranno altamente) per non averlo fatto e...sono io che vi chiedo scusa per il fatto che sto aggiornando di continuo...nessuno di voi sta 24 ore su 24 su questo sito, quindi è più che normale che non recensite di continuo. Bene, il “breve spazio” è finito e vi lascio al capitolo :)

 

Capitolo 3: IL PATTO

 

Lucy si svegliò di colpo, respirando affannosamente e con la fronte bagnata di sudore. Si guardò attorno cercando di calmarsi “Cos’era quell’incubo?” era ancora scioccata dal brutto sogno in cui le sue tre guardie del corpo venivano eliminate e subito dopo anche lei subiva la stessa sorte. Guardando la finestra, si accorse di un particolare: la piccola lucina rossa, che indicava il corretto funzionamento dell'allarme, era spenta. Provo ad accendere la luce sul comodino ma quella non si accese, mettendo ancora più angoscia addosso a Lucy che cercò di calmarsi pensando “Sarà solo un black-out...non c'è niente di cui preoccuparsi.” e si alzò dal letto per andare in cucina a bere un bicchiere di latte caldo. Uscì dalla sua camera e, tastando il muro con una mano, andò verso la sala, e da li sarebbe andata in cucina; appena arrivata in sala, però, vide una cosa che le fece perdere un battito del cuore: sul tavolino di vetro e legno al centro della stanza, c'erano quattro candele accese e la loro luce illuminava le due figure sedute sul divano di pelle bianco. Lucy riconobbe subito sua madre e suo padre, con le braccia dietro la schiena e le gambe appoggiate sul tavolino, avvicinandosi lentamente, Lucy riuscì a vedere delle corde legate intorno alle caviglie dei suoi genitori e un pezzo di stoffa legato sulla bocca che gli impediva di parlare. Si avvicinò di corsa verso i due e cercò subito di slegargli le caviglie ma le corde erano troppo resistenti e i nodi troppo complicati.

 

-Mmmmmhhh!!!!- suo padre cercò di parlare ma, a causa del pezzo di stoffa non ci riuscì.

 

-State tranquilli! Adesso vi libero io!- disse Lucy cercando di sciogliere quei tremendi nodi. La ragazza, alzò un secondo lo sguardo e incrociò lo sguardo di sua madre, che con occhi bagnati dalle lacrime, continuava ad alternare lo sguardo da sua figlia ad un punto alle sue spalle. Lucy, capendo quello che sua madre stava cercando di dirgli, si voltò di scatto e sulla sua fronte si appoggio un oggetto di metallo freddo. La luce si accese e Lucy riuscì a focalizzare l'oggetto di ferro: un silenziatore attaccato ad una pistola impugnata da un ragazzo dai capelli rosa, vestito con una starna divisa nera, che le sorrise.

 

-Buona sera Lucy.- disse il ragazzo.

 

-Na...tsu...?- disse sconvolta Lucy con gli occhi che si facevano lucidi.

 

-Indovinato!- disse lui mostrando di nuovo quel sorriso che l'aveva conquistata.

 

-Ma...cosa...- disse Lucy, senza riuscire a muoversi per lo shock. Dietro a Natsu comparvero anche gli altri due ragazzi, vestiti allo stesso modo, e Lucy spostò lo sguardo da uno all'altro, sempre più sconvolta. Dietro di lei, suo padre riuscì finalmente a muovere il bavaglio quel tanto che bastava per parlare -Lucy scappa!!! Questi tre sono dei killer e vogliono ucciderti!!!- un pugno lo prese in pieno viso, spaccandogli il labbro. Cobra lo guardò cadere a terra di faccia e lo fece restare a terra, mettendogli un piede sopra la testa e schiacciandolo come se fosse uno scarafaggio. Layla era sconvolta, le lacrime scendevano e lei tremava come una foglia. Qualcuno le mise una mano sulla fronte e le sussurrò nell'orecchio -Stai tranquilla, dopo ci divertiremo anche con te.- e la donna si voltò di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con Zancrow intento a caricare una sparachiodi.

 

Lucy continuava ad osservare Natsu senza proferire parola, era completamente paralizzata dal terrore e non riusciva neanche ad urlare “aiuto”. Il rosato le sorrise, mise la pistola in una fondina sulla coscia destra e mollò un malrovescio a Lucy, facendola cadere a terra. La ragazza non riuscì, anzi non provò neanche a rialzarsi, tanto era il terrore.

 

-Coraggio Lucy, divertiamoci un po' !- e la sollevo dal pavimento, tirandola per i capelli.

 

-Aaaaaaahhh!- urlò di dolore la ragazza che portò le mani alla testa cercando di liberarsi ma il suo tentativo fallì miseramente.

 

-Uhm...sembra che con questa qui non riusciremo proprio a divertirci...- disse sconsolato Natsu che si avvicinò a Cobra facendogli un cenno della testa rivolto al padre della ragazza. Cobra capì al volo e sollevò di peso l'uomo, lo portò dall'altra parte della stanza e lo lego ad una sedia lasciandogli la bocca libera.

 

Lucy e sua madre non capirono il perchè di quel gesto, ma bastò un semplice movimento di Zancrow a farglielo capire. Il biondo si mise in piedi dietro al divano, dov'era sdraiata Layla e prese la mira con la sparachiodi, mirando a Jude. Le due sbiancarono e Zancrow, dopo aver chiuso gli occhi, premette il grilletto...il chiodo si conficcò nella caviglia destra dell'uomo, dritta nell'osso. L'uomo urlò agonizzante e Layla svenne per lo shock.

 

-Tsk sei un pivello, gli hai preso la caviglia.- lo prese in giro Cobra e gli strappò l'arma dalle mani, mettendosi a sua volta in posizione di mira.

 

-N...no...vi prego...basta...- supplicò Lucy, ma il ragazzo la ignorò completamente e sparò, colpendo Jude alla spalla sinistra e sorridendo nel sentire le urla dell'uomo.

 

-Bene ragazzi, è quasi mezzanotte e ho promesso al nostro cliente che entro una settimana avremmo completato il lavoro.- disse Natsu, avvicinandosi pericolosamente a Lucy, che rimase paralizzata sul posto, senza neanche cercare di scappare. Il rosato la prese e la lanciò sul tavolino, facendola atterrare di schiena, la ragazza urlò per la botta e cercò di girarsi su un lato, ma Natsu la bloccò, si mise carponi su di lei, i loro volti erano vicinissimi e Lucy si mise a piangere silenziosamente senza distogliere lo sguardo dagli occhi neri di Natsu. Il rosato sorrise e si sedette sulla pancia della ragazza, facendole fare una smorfia di dolore. Lucy, in un breve momento di lucidità cercò di buttarlo a terra con le mani, ma lui fu più veloce e gli bloccò i polsi sopra la testa. Zancrow si avvicinò e fisso entrambi i polsi al tavolino con parecchio nastro bio adesivo. Lucy era disperata, l'unica cosa che riusciva a pensare era “E' così che finisce la mia vita? Almeno non dovrò più sentirmi costantemente sotto pericolo...addio papà, mamma, Sting....vi voglio bene!” e chiuse gli occhi, in attesa della sua fine. Natsu sollevò il braccio destro e, dalla sua manica, uscì una lama celata (sì esatto, proprio come quella di assassin's creed.) e si apprestò a tagliarle la gola con un colpo rapido e preciso. La lama calò...

 

Jude osservò terrorizzato la scena e in quel momento gli venne un'idea folle!

 

Quando un umano è sottoposto ad un forte stress o shock, il cervello, prima che il soggetto svenga o collassi, inizia a produrre uno speciale enzima che permette alla persona di pensare lucidamente e ad una velocità allarmante, ma l'effetto dura solo pochi secondi.

 

Fu proprio grazie a questo enzima che Jude Heartphilia riuscì ad escogitare una strategia folle: sua figlia era una persona importante, quindi era necessario ricorrere ai migliori per eliminarla e i migliori costano molto. Fu quel pensiero a farlo scattare. Alzò di poco la testa e con tutto il fiato che aveva in corpo urlò -VI OFFRO IL DOPPIO!!!!!!-

 

Natsu bloccò la lama a pochi millimetri dalla gola di Lucy e si voltò verso l'uomo legato alla sedia. Aveva sentito bene?

 

-Cosa?- chiese il rosato

 

-Io...- iniziò Jude -...vi offrirò il doppio se...se...non ucciderete mia figlia!- urlò, con le lacrime agli occhi.

 

I tre killer rimasero confusi da quella frase. Non gli era mai successo che qualcuno gli offrisse il doppio per non svolgere il loro lavoro.

 

-Ti avviso vecchio, la cifra di base è molto alta.- disse Natsu

 

-Non m'importa! Pagherò! Tutto quello che volete, ma non fate più del male alla mia bambina!- gli urlò di rimando Jude

 

Lucy guardò suo padre e con le lacrime agli occhi, riuscì solo a dire -Papà...-

 

-Che facciamo Natsu?- chiese Cobra

 

-Già, è una situazione strana...- aggiunse Zancrow

 

Natsu rimase qualche secondo in silenzio, pensando al da farsi e poi gli venne un'idea che lo fece sorridere. Chiamò a se gli altri due e gli spiegò alcune cose sottovoce. Cobra e Zancrow all'inizio rimasero sorpresi, ma poi sorrisero a loro volta, approvando la scelta del loro compagno.

 

Natsu si avvicinò lentamente a Jude, fece scattare di nuovo la lama celata e, con un movimento secco e veloce, tagliò le corde che lo tenevano legato. L'uomo cadde in ginocchio e Natsu, dopo essersi abbassato al suo livello, gli disse -Sai vecchio, la tua idea ci piace, ma non rinunceremo alla nostra preda, per cui...- disse Natsu con un sorriso che fece preoccupare Jude -...per cui ci assicureremo che nessun'altro ce la rubi, quindi d'ora in poi, saremo le nuove guardie del corpo di sua figlia!- concluse il rosato, lasciando a bocca aperta sia Jude che Lucy.

 

-Cosa...- disse l'uomo

 

-Ovviamente, avremo uno stipendio che sarà uguale al doppio di quello che avevano quei tre energumeni di prima.- disse Natsu aiutando Jude a sedersi.

 

-Voi...perchè?- chiese Jude ma Natsu lo bloccò tendendogli una mano

 

-Questo è un patto signor Heartphilia, accetta?- chiese Natsu

 

Jude guardò prima la mano, poi il ragazzo ed infine sua figlia. “Questi ragazzi sono dei killer di altissimo calibro...forse con loro Lucy sarà davvero al sicuro...” pensò l'uomo e, senza esitazione, strinse la mano del rosato -Vi avverto, se verrà torto anche un solo capello a mia figlia, voi tre sarete spacciati!- disse Jude guardando Natsu dritto negli occhi.

 

-Stai tranquillo vecchio! Con il giusto compenso, noi siamo i migliori.- disse tranquillamente Natsu. -Voi due, aiutateli a riprendersi, è stata una nottataccia.- aggiunse il rosato, rivolgendosi agli altri due, poi si avvicinò a Lucy, che si era messa a sedere, e le diete un piccolo bacio sulla guancia che le aveva colpito poc'anzi, lasciando la ragazza di sasso. -Ci vediamo domani, signorina Lucy.- e, dopo aver fatto un inchino, se ne andò dalla stanza.

 

Lucy si portò una mano sulla guancia e rimase sorpresa nel constatare che non le faceva più male.

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Visto? Alla fine può sembrare davvero una Nalu XD va beh, oggi sarò veloce, per cui vi saluto e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!

 

Ringrazio le persone che hanno recensito il cap n.3:

 

  • GigiAngele4

  • bice_97

  • Wilwarind86

  • Giuly_san

  • _ANNA17_

 

Grazie a tutti e alla prossima!!!

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Capitolo 5
*** I migliori ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene. Ultimamente sto trascurando le altre long…e mi dispiace, ma sono bloccato con tutte, tranne Baby Fairy Tail, con quella sono in difficoltà con le scene divertenti. Quindi, fino a quando non mi passerà il blocco, continuerò con questa fic. Dunque, ci siamo lasciati con il team di killer capitanato da Natsu, diventare le nuove guardie del corpo di Lucy (morta una guardia se ne fa un’altra) e mi fa piacere sapere che la lama di assassin’s creed è piaciuta al pubblico XD beh, la smetto di scocciarvi e vi lascio al capitolo. Buona lettura!

 

P.S: so che ormai mi odierete per questo, ma vi avviso che questo cap sarà più corto del precedente (almeno credo), per cui non uccidetemi.

 

Capitolo 5: I MIGLIORI

 

Lucy aprì lentamente gli occhi e senza muoversi, guardò la stanza in cui si trovava. Era nella camera dei suoi genitori, abbracciata a sua madre. Rimase ferma per alcuni secondi, poi come una molla, scattò e si mise seduta sul bordo del letto. Si mise una mano sulla fronte e iniziò a massaggiarsela a causa di una forte emicrania, e, pian piano, i ricordi iniziarono ad affluire.


Flash-back

 

Dopo aver detto che sarebbero diventate le sue nuove guardie del corpo, Natsu, Cobra e Zancrow, li avevano aiutati a bendarsi le ferite e poi avevano chiamato la polizia. Suo padre era riuscito ad inventare una scusa abbastanza credibile, dicendo che dei terroristi si erano intrufolati di nascosto e avevano ucciso le guardie del corpo, ma per fortuna, erano riusciti a chiamare la polizia e quindi i terroristi erano scappati, dopo averlo ferito con una sparachiodi. La stampa ci aveva subito creduto e non aveva fatto altre domande. Dopo la breve conferenza, suo padre era stato trasportato in ospedale e avrebbe passato la notte lì, mentre Lucy e sua madre avevano preferito restare a casa, ancora scosse. Lucy, prima di addormentarsi, si era chiesta centinaia di volte se quei tre ragazzi, che avevano cercato di farla fuori, sarebbero mai riusciti a proteggerla.

 

Fine flash-back

 

Lucy si toccò la guancia destra, e arrossì leggermente ripensando a quando Natsu le aveva dato un bacio proprio su quella guancia. Di colpo, sentì un rumore in cucina e si preoccupò tantissimo “Lo sapevo...era una balla, ora verranno qui e mi uccideranno!” pensò la ragazza, mentre, svegliava sua madre. Si sentirono dei passi farsi sempre più vicini e Lucy e sua madre, ormai erano terrorizzate all'idea che fossero i tre ragazzi venuti per ucciderle. Lucy prese la lampada sopra il comodino e si preparò a lanciarla contro gli assalitori. La porta si aprì lentamente e Lucy, urlando come una pazza, lanciò la lampada con tutta la sua forza.

 

Grazie ad i suoi sensi allentai, Natsu riuscì a prendere la lampada al volo e la poggiò subito sul mobile a sinistra della porta. Il rosato guardò stupito Lucy e, mostrando un sorriso malizioso, disse -Già così attive di prima mattina?- ma nessuna delle due rispose, continuando a fissare Natsu con rabbia.

 

-Se vi interessa, signorina Lucy e signora Layla, la colazione è pronta.- disse Natsu e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Lucy guardò sua madre e le chiese -Secondo te dobbiamo fidarci?- e sua madre -Non lo so Lucy, ho ancora la pelle d'oca per quanto successo stanotte...ma d'altro canto, ci hanno risparmiato la vita, per cui una possibilità gliela possiamo ancora concedere.- e Lucy annuì, si alzò dal letto e si diresse verso la cucina ma sua madre la bloccò per un polso -Lucy, loro sono le tue nuove guardie del corpo, è vero, ma se per caso dovessero anche solo sfiorarti con un dito, non esitare a farmelo sapere.- Lucy guardò la madre dritto negli occhi e le sorrise -Tranquilla mamma, di me ti puoi fidare.- e uscì dalla stanza, seguita poco dopo dalla madre.

 

Le due arrivarono in cucina e rimasero a bocca aperta. Il tavolo era stato apparecchiato in maniera perfetta, davanti ad ogni sedia c'erano: un piattino con toast, una tazzina piena di caffè, una tazza poco più grande con del latte caldo, una forma di burro, tre barattoli con tre diverse marmellate, un croissant ancora caldo, un bicchiere con spremuta d'arancia e una ciotola con della macedonia di frutta fresca (wow manco in un hotel a 5 stelle c'è sto servizio XD). Natsu guardò soddisfatto Lucy e, facendo un breve inchino, disse -Spero che la colazione sia di vostro gradimento.- e, aiutato da Cobra, fece accomodare Lucy e Layla.

 

-Per caso è avvelenato?- chiese subito Lucy

 

-Ahahahahah no, quando vi avvelenerò il cibo, vi avviserò.- disse compiaciuto Cobra che rideva come un pazzo nel vedere lo sguardo dubbioso della sua cliente.

 

Lucy osservò per un po' il cibo e, spinta dalla fame, iniziò a mangiare, rimanendo commossa da quanto fosse buona quella roba, anche sua madre rimase colpita dal sapore e in pochi minuti avevano finito tutto.

 

-Era tutto ottimo...- si complimentò Layla

 

-Grazie madame, noi siamo i migliori, in qualunque cosa.- disse Cobra, facendo un breve inchino

 

-Madame? Oh ti prego non chiamarmi così, mi fai sentire vecchia.- disse Layla -Puoi chiamarmi Miss Layla se vuoi.- aggiunse la donna, facendo sorprendere la figlia che pensò “Mamma ti ricordo che neanche 12 ore fa, questi stavano cercando di ucciderci! Come fai a dargli subito tutta questa confidenza?”

 

-Signorina Lucy, noi dovremmo assentarci per un po', saremo di ritorno tra un'ora. Ho controllato la sua agenda, oggi è domenica e lei non ha impegni, quindi le chiedo di non uscire fino al nostro ritorno- disse Natsu

 

-Ah...ok...- disse la bionda, chiedendosi dove andassero.

 

Arrivò Zancrow, sporco d'olio sulla faccia e i tre, se ne andarono, lasciando le due donne Heartphilia da sole.

 

-Che razza di guardie del corpo! Lasciarmi da sola così di punto in bianco!- disse arrabbiata Lucy e la madre la guardò divertita -Sembra che tu ti sia già abituata all'idea di averli sempre attorno.-

 

-Sempre attorno dici?- e Lucy, dopo aver detto quella frase, sbiancò. Come avrebbe spiegato alle amiche che i tre nuovi vicini erano le sue nuove guardie del corpo? Di sicuro Kinana e Meredy l'avrebbero uccisa accusandola di avergli rubato i ragazzi! La bionda appoggiò la testa sul tavolo, meditando sul da farsi.

 

Dopo qualche minuto, prese il telefono e chiamò Kinana e Meredy, dicendogli di venire subito a casa sua.

 

Le due amiche arrivarono dopo circa venti minuti e si sedettero nella stanza della bionda.

 

-Lucy, mi dispiace per quello che è successo alle tue guardie del corpo, l'ho sentito poco fa alla radio.- disse Kinana

 

-Sì anche a me dispiace un sacco- aggiunse Meredy

 

-Grazie ragazze.- disse Lucy, rabbuiandosi al ricordo delle sue precedenti guardie -Ecco, volevo dirvi delle novità per quel che riguarda i miei nuovi bodyguard...- e le amiche si fecero attente, ma soprattutto curiose -...i miei nuovi bodyguard...sono...sono Natsu, Erik e Malcom!-

 

Il silenzio più totale calò nella stanza e le amiche rimasero a bocca aperta.

 

-V...vuoi dire che verranno a scuola con te tutti i giorni?- chiese titubante Kinana

 

-Sì, mi dispiace, io...!- non poté finire la frase che le amiche iniziarono a urlare e abbracciarsi, ripetendo -Quindi anche noi li potremo vedere tutti i giorni!!!- e un gocciolone cadde sulla testa di Lucy “Oddio queste sono innamorate perse...”

 

Superato il momento di iniziale stupore, Lucy le raccontò della colazione e di come continuassero a chiamarla “Signorina Lucy” e a inchinarsi di continuo. Non appena sentirono la storia della colazione, Kinana e Meredy, si immaginarono, rispettivamente Erik e Malcom, che gli preparavano la colazione, e arrossirono di colpo.

 

-Uhm...ci stavo già pensando da tempo...ma sembra che debba farlo!- disse Kinana alzandosi -Lucy, io mi trasferirò in questo palazzo!- e le amiche rimasero sbigottite da quell'affermazione.

 

-Cosa? Perchè?- chiese Meredy

 

-Perchè così potrò stare più vicina a Erik...ehm..volevo dire, così potrò aiutare Lucy in caso di bisogno!- disse Kinana arrossendo per la figuraccia

 

-Se...se lo fai tu, lo farò anch'io!- disse Meredy

 

-Lucy, sai per caso quanto costano i vari appartamenti?- chiese Kinana

 

-Er no, ma vi farò avere i prezzi via sms.- disse Lucy e, alzandosi in piedi, abbracciò le amiche dicendo -Grazie ragazze, ora che sarete così vicine, mi sentirò più tranquilla.- e le due ricambiarono l'abbraccio sorridendo.

 

Intanto lungo una strada al centro della città, dentro una berlina jaguar nera, Natsu & co stavano chiamando Jose per avvertirlo del loro cambio di fazione.

 

-C...cosa avete detto?- chiese Jose furioso

 

-Ci hai sentito Jose, noi lasciamo, abbiamo trovato un affare più grosso.- disse Natsu

 

-Ma voi non potete! Vi ho già pagato 400 milioni!-

 

-Stai tranquillo, la valigetta con i soldi è già dentro il baule della tua macchina.- rispose calmo Cobra

 

-Cosa? Ma quando?- Jose era incredulo

 

-Pochi minuti fa muih ih ih ih ih ih!!!- disse Zancrow, divertito dallo scherzetto appena fatto.

 

-Voi non la passerete liscia! Vi darò la caccia e vi ucciderò! Proprio come farò con quella sgualdrina di Lucy Heartphilia!!!- urlò Jose

 

-Mi dispiace Jose, ma tu non toccherai Lucy neanche con un dito, perchè noi siamo i migliori- disse Natsu, chiudendo la telefonata e buttando il cellulare fuori dal finestrino.

 

-Che parole grosse Natsu!- si complimentò Cobra

 

-Grazie, mi sono allenato!- rispose Natsu. Il rosato si accorse dello strano sorrisetto stampato sulla faccia di Zancrow e, mosso da un dubbio, chiese -Zancrow...non è che hai...lasciato qualcos'altro nella macchina di Jose?- e il biondo, tolse la mano sinistra dal volante e frugò nella tasca della giacca, estraendo un detonatore.

 

-Merda...- riuscì a dire Cobra prima che Zancrow premesse il pulsante, facendo saltare in aria la macchina di Jose: una nuovissima Ferrari 458 Italia rossa fiammante.

 

I tre guardarono l'esplosione nello specchietto retrovisore e Natsu chiese -I soldi?- e Zancrow -Nel nostro bagagliaio.- I tre si misero a ridere, mentre, in un certo ufficio, qualche centinaio di metri dietro di loro, un uomo dai capelli rossi si disperava urlando come un pazzo.

 

I tre ragazzi tornarono da Lucy e la giornata passò tranquillamente, anche se Lucy avrebbe voluto che i tre preparassero anche il pranzo e la cena, ma si accontentò del cibo preparato da altri cuochi.

 

Il giorno dopo, Lucy venne accompagnata a scuola dai tre ragazzi e vedendo che loro non la seguivano, chiese -Non entrate?- e Natsu -Stia tranquilla, tra qualche secondo arriviamo, lei inizi ad andare in classe, ci vediamo lì.- e se ne andarono.

 

Lucy entrò in classe e salutò i vari amici e amiche, quando di colpo entrò il preside della scuola, Makarov che, essendo di statura bassa, salì sulla cattedra e, dopo che tutti si erano seduti, disse -Ragazzi, il ministero dell'istruzione ha detto che le scuole devono dare più spazio ai giovani, quindi da oggi in poi il vostro insegnate di storia, matematica, scienze, giapponese, informatica e geografia, non sarà più il professor Caprico.- il vecchietto si voltò verso la porta e disse -Puoi entrare!- la porta si aprì ed entrò un ragazzo vestito elegante: scarpe nere, pantaloni grigi, una camicia bianca e un paio di occhiali con montatura rettangolare rossi. Tutti gli studenti rimasero sorpresi nel vedere quanto fosse giovane e figo il ragazzo.

 

Lucy si sentì mancare nel vedere una chioma rosa e un paio di occhi neri a lei tanto familiari. Il ragazzo si fermò vicino al preside, guardò gli studenti e, sorridendo, disse -Buongiorno a tutti! Io sono il professor Natsu Ordam e da oggi sarò il vostro nuovo insegnante, piacere di conoscervi!-

 

Lucy sgrano gli occhi e urlò -EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHH?????????????-

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Dunque, come vi sembra la cosa? Sono riuscito ad aggiungerci anche un tema scolastico, vai così XD prima che me lo chiediate, ho deciso di adottare un sistema scolastico in cui la maggior parte delle materie è adibita ad un solo insegnate, così lavoro meglio XD beh spero che recensirete numerosi e ci vediamo alla prossima, chaos!!!

 

Ringrazio le persone che hanno recensito il quarto capitolo:

 

  • GigiAngeles4

  • Wilwarind86

  • bice_97

  • _ANNA17_

  • Giuly_san

  • PRINCE_OF_FLAME

 

Grazie a tutti!!!

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Capitolo 6
*** Situazione difficile ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene. Lo so, dopo i primi cinque capitoli lampo, ho abbandonato questa storia, ma spero che questo capitolo aiuterà a farmi perdonare ^.^ alloooooooora....dove eravamo rimasti? * si rilegge il capitolo precedente * ah sì, Lucy aveva appena scoperto che il suo nuovo insegnate, altri non era che Natsu, il suo ex-assassino e nuova guardia del corpo! Che sorpresa vero? XD beh, non vi annoio con altre sciocchezze e vi lascio al vostro capitolo. Buona lettura!!!

 

Capitolo 6: Situazione difficile

 

Natsu, il preside Makarov e tutti i suoi compagni di classe si girarono verso di lei. Lucy era ancora immobile, con la bocca aperta e gli occhi sgranati. Non riusciva ancora a credere a quello che vedeva...NON voleva credere a quello che vedeva “Ma che gli passa per la testa a quello squinternato?!?” pensò Lucy, che non si era neanche accorta del fatto che Natsu si era avvicinato a lei e la guardava con sguardo divertito.

 

-Tu devi essere Lucy Heartphilia giusto?- chiese il rosato

 

-Eh? Ah..s...sì sono io.- rispose Lucy, leggermente rossa in viso, sia per la figuraccia sia per la vicinanza del ragazzo.

 

-Uhm...- disse Natsu poggiando la sua mano sulla fronte di Lucy -Sei molto calda, forse hai qualche linea di febbre, meglio che vai in infermeria.- il ragazzo si guardò attorno e soffermò il suo sguardo su Meredy e Kinana.-Quali sono i vostri nomi?- chiese il ragazzo

 

-Ehm...io sono Meredy. Meredy Ulmir.- rispose la ragazza dai capelli rosa

 

-Io mi chiamo Kinana, Kinana Serpen.- aggiunse la sua mica dalla chioma viola

 

-Bene, Meredy, Kinana, sareste così gentili da accompagnare Lucy in infermeria?- chiese Natsu e le due ragazze, dopo aver annuito, portarono Lucy, ancora rossa in volto, fuori dalla classe.

 

-Beh, io ritorno nel mio ufficio. Mi faccia sapere se ha bisogno di qualcosa.- disse Makarov, rivolgendosi a Natsu, e poi uscì anch'egli dalla classe.

 

Natsu, si guardò attorno per riuscire ad identificare tutti i ragazzi di quella classe e il suo sguardo si soffermò su di un ragazzo dai capelli neri che, con sua grande sorpresa, era a petto nudo -Ehm...tu senza camicia! Come ti chiami?- chiese Natsu e l'altro -Gray. Gray Fullbuster.-

 

-Lo sai che sei a petto nudo?- chiese Natsu

 

Il ragazzo si guardò il fisico scolpito e urlò -Cosa? Ma quando...?-

 

-Juvia pensa che Gray stia molto meglio così!- disse la ragazza dai capelli blu seduta dietro al ragazzo.

 

Natsu guardò confuso la scenetta e si chiese se quella fosse una classe normale. Andò alla cattedra, si sedette e, dopo aver preso il libro di matematica, disse -Bene ragazzi, aprite il vostro...- una voce lo zittì di colpo -Aspetti professore!-

 

Natsu alzò lo sguardo e vide una ragazza dai lunghi capelli scarlatti in piedi davanti alla cattedra.

 

-Ehm...sì cosa c'è signorina....non ho afferrato il nome.- disse Natsu

 

-Mi chiamo Erza. Erza Scarlett e volevo dirle che, prima di iniziare la lezione, dovrebbe sentire i nomi di tutti gli studenti, così da poterli chiamare senza problemi.- disse la ragazza

 

-Ah ma per quello non c'è problema, io...- iniziò Natsu ma Erza sbatté violentemente le mani sulla cattedra facendolo sussultare. Il ragazzo la guardò ed impallidì nel vedere un'enorme aura rossa vorticargli attorno, la ragazza disse -Non può permettersi di ignorare i consigli della rappresentante di classe!- e lui -Ehm...ok...procediamo pure...- e Erza tornò a sedersi mentre, uno dopo l'altro i vari ragazzi si presentavano. Natsu ascoltò annoiato quell'interminabile elenco e pensò “Uffa...che rottura...spero che agli altri stia andando meglio.-

 

Intanto, nei corridoi della scuola, Lucy, Meredy e Kinana si stavano dirigendo verso l'infermeria.

 

-Non posso ancora crederci! La tua guardia del corpo è anche il nostro professore!- disse entusiasta Kinana

 

-Già, mi chiedo se ci siano anche Malcom ed Erik!- aggiunse Meredy

 

-Non capisco cosa ci troviate di così figo in questa situazione.- disse Lucy con una starna aura nera attorno che fece rabbrividire le amiche

 

La bionda girò un angolo e andò a sbattere contro la schiena di una persona. Lucy, massaggiandosi il naso dolorante, disse -Mi scusi, non l'avevo...- appena vide il volto della persona sbiancò -...vista?-

 

La persona contro la quale aveva sbattuto, era un ragazzo più alto di lei con una lunga chioma dorata e due occhi rossi, in più indossava una tuta da ginnastica nera e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Portava un fischietto ed un cronometro appesi al collo e aveva un pallone da basket sotto al braccio destro. Lucy non riuscì a parlare e, stranamente, neanche Meredy ne fu capace

 

-Buongiorno.- disse Zancrow -Io sono il vostro insegnate di educazione fisica.-

 

-Ehm...che fine ha fatto il professore Taurus?- chiese Kinana

 

-Diciamo che si è preso un periodo di ferie.- disse Zancrow esibendo un sorriso che fece arrossire all'inverosimile Meredy -Piuttosto, cosa fate ora per i corridoi? Non è orario di lezione?-

 

-No è che stiamo accompagnando la nostra amica in infermeria.- spiegò Kinana

 

-Capisco, allora potete andare, ci vedremo alle ultime due ore. Ciao!- disse Zancrow e si allontanò dalle ragazze che, ripresesi dallo shock, ripresero la strada per l'infermeria.

 

-Non è possibile...pure Malcom...- ormai Lucy era disperata, la sua vita sociale stava per andare a farsi benedire!

 

-G...già che fortuna...- disse Meredy che non si accorse degli sguardi maliziosi delle amiche.

 

Le tre raggiunsero l'infermeria e, dopo aver bussato, aprirono la porta ed entrarono. Le sorprese per Lucy, quel giorno, non erano ancora finite, perchè non si trovò davanti la dottoressa Poluskya, ma si ritrovò a guardare un ragazzo dalla corta chioma rossa e due occhi viola. Il ragazzo in questione, indossava un paio di jeans, delle scarpe nere, una camicia rossa ed un camicie bianco da dottore. Il “medico” si girò verso le tre ragazze e disse -Piacere, io sono Erik Mirom e da oggi sarò il dottore di questa scuola.-

 

Lucy lo guardò allibita. Ok, ora era davvero troppo! La ragazza si avvicinò a Cobra e gli disse -Ma si può sapere cosa state facendo?- e lui -Non capisco di cosa stia parlando.-

 

-Stai tranquillo, loro sanno che siete i miei nuovi bodyguard.- disse Lucy, facendo un cenno della testa verso Meredy e Kinana, che intanto era diventata rossa fuoco.

 

-Ah capisco...beh questo cambia tutto. Tornando alla sua domanda, signorina Lucy, stiamo solo svolgendo il nostro lavoro di guardie del corpo...a modo nostro.- disse Cobra con un sorrisetto

 

Lucy sospirò e disse -E va bene, cercherò di farci l'abitudine, ma state attenti a non farvi scoprire!-

 

-Stia tranquilla, infiltrarci è la nostra specialità.- disse Cobra e Lucy rabbrividì, dopodichè se ne andò verso l'uscita, dicendo -Su ragazze torniamo in classe.- ma ci una protesta -Io resto qui, non penso di sentirmi molto bene.-

 

Lucy e Meredy si girarono verso Kinana, che intanto si era avvicinata a Cobra e gli chiese -Infermiere Erik, posso stendermi per un po'?- e Cobra -Ma certo. Puoi restare qui finchè non starai meglio.-

 

La ragazza, di nascosto, fece l'occhiolino alle amiche e, mentre si stendeva, pensò “Pensò che il mio malessere non passerà tanto presto” e chiuse gli occhi con un sorriso sulle labbra

 

Lucy e Meredy tornarono in classe e videro una scena che le lasciò a bocca aperta. Natsu stava scrivendo alla lavagna, ad una velocità anormale, una serie di equazioni che andavano dalle semplici equazioni di primo grado alle difficilissime equazioni di sesto grado a castello.

 

Il ragazzo le notò e disse -Ah Lucy, Meredy ben tornate. Dov'è Kinana?-

 

-Ehm...ha avuto un giramento di testa ed è rimasta in infermeria.- disse Lucy

 

-Ah capisco, beh intanto tornate al vostro posto e copiate queste equazioni alla lavagna. Per la fine dell'ora, voglio che siano svolte tutte.- disse Natsu e le due ragazze, con sguardo scioccato, tornarono al loro posto.

 

Mentre Natsu scriveva l'ultima (era la venticinquesima) equazione, Lucy chiese di nascosto alla sua amica Levy -Ma si può sapere cos'è successo?- e Levy -Beh...-

 

Inizio flash-back

 

Lucy e le altre due avevano da poco lasciato la classe e i vari studenti si erano presentati. Natsu stava per iniziare la lezione, ma un rumore fastidioso lo interruppe subito. Il rosato si alzò e notò, al fondo della classe, un ragazzo alto e biondo, che con strafottenza teneva i piedi sul banco e ascoltava la musica da un MP3. Natsu si avvicinò al biondo e disse -Luxus Dreher. Dico bene?-

 

Il biondo lo guardò con aria di sufficienza e disse -Sì sono io. Cosa vuole prof?-

 

-Vorrei che ti sedessi composto e che la smettessi di ascoltare la musica...ma so già che non lo farai giusto?- chiese il rosato

 

-Esatto hai fatto centro! Sei bravo ad indovinare!- disse un ragazzo dalla starna capigliatura blu alle sue spalle. Natsu si voltò e chiese -Tu sei Bixlow Magics?- e l'altro -Wow sei proprio una forza ad indovinare i nomi delle persone!-

 

Un ragazzo dai capelli verdi seduto a fianco a Bixlow disse -Professore se non l'avesse capito, non siamo interessati alla sua lezione, ma forse agli altri gliene importa qualcosa.-

 

Natsu osservò da capo a piedi il verdino e disse -Tu invece sei Freed Justine.- e ancora Bixlow -UOOOOHH ragazzi questo è un dio! AHAHAHAHAHAH!!!-

 

Natsu, con una calma che non poteva avere neanche un santo, se ne tornò alla cattedra, prese il cellulare ed inviò un messaggio dopodiché aspettò, sotto lo sguardo confuso di tutti. Dopo qualche minuto, la porta si aprì ed entro Zancrow che esibiva un ghigno satanico. Il biondo guardò la classe e disse -Luxus Dreher, Bixlow Magics e Freed Justine! Venite con me, la matematica non fa per voi, vi anticipo l'ora di ginnastica!- e i tre furono ben felici di seguirlo, anche se erano completamente inconsapevoli di essersi appena buttati di loro spontanea volontà nella fauci del lupo.

 

Fine flash-back

 

-E ora dove sono?- chiese Lucy

 

-Guarda fuori dalla finestra.- le disse Levy

 

Lucy aveva il posto attaccato alla finestra che dava sul campo sportivo della scuola. La bionda guardò fuori e provò un'enorme pena per quei tre poveri disgraziati che, in quel momento stavano facendo dei piegamenti sulle braccia e Zancrow gli urlava -...ottocentotrentasette...ottocentotrentotto...ottocentotrentanove...coraggio ragazzi, la lezione di matematica non è ancora finita e finchè non conteremo fino a cinquemila, nessuno se ne andrà da qui!- inutile dire che le facce di Luxus, Freed e Bixlow erano un misto di stanchezza pura e terrore.

 

-Bene ragazzi, avete trenta minuti. Buon lavoro!- disse Natsu e si sedette alla cattedra

 

Lucy guardò sconvolta l'enorme quantità di equazioni e pensò “Sono capitata proprio in una situazione difficile...vi prego, che qualcuno venga ad uccidermi!” ed iniziò con il primo esercizio, sotto lo sguardo divertito del professore

 

Sul tetto di un palazzo poco lontano dalla scuola, un ragazzo sorrise e disse -Natsu Dragneel...finalmente ci incontriamo!- e si accese una sigaretta che illuminò una folta capigliatura argentata ed un sorriso maligno. -Mi dispiace per te, ma la tua cara Lucy sarà il mio più grande trofeo!- e scomparve all'ombra di un camino, lasciando dietro di se una risata.

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Allora? Che ve ne pare dei nuovi prof di Lucy. Scommetto che d'ora in poi, Luxus & co seguiranno attentamente tutte le lezioni di Natsu XD beh io vi saluto e ci vediamo alla prossima. Chaos!!!

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Capitolo 7
*** Agguato tra le fiamme ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene. Dato che in questo periodo sono impegnato con due storie a OC, mi sembrava giusto staccare un po', quindi ho deciso di scrivere il nuovo capitolo di questa NaLu. Non sto qui ad annoiarvi oltre e vi auguro una buona lettura!!!

 

Capitolo 7: Agguato tra le fiamme

 

Pausa pranzo. “Finalmente un'ora di pausa!” pensò Lucy sedendosi al tavolo della mensa. Era stata una mattinata piuttosto impegnativa, dopo un'ora di matematica, avevano avuto due ore di inglese e due ore di giapponese, mentre nel pomeriggio avrebbero avuto un'ora di storia e due ore di educazione fisica, il solo pensiero di due ore in compagnia di Zancrow la faceva rabbrividire, ma sembrava rendere molto felice Meredy.

 

-Uff...credevo di morire stamattina...- disse Gray seduto di fianco a lei

 

-Già, questo nuovo insegnante ci va giù pesante.- disse Gajeel

 

-E' colpa vostra che non avete studiato fino ad oggi! Se vi foste impegnati, non avrei dovuto passarvi tutte quelle equazioni!- disse Levy sbuffando e Gajeel le cinse le spalle con un braccio dicendo -Perchè mai dovrei impegnarmi se ho un gamberetto così intelligente al mio fianco?-

 

-Ehm...qualcuno sa che fine hanno fatto Luxus e i suoi?- chiese Lucy

 

-Sono in infermeria. A quanto pare i loro muscoli sono diventati dei pezzi di vetro e ogni singolo movimento li fa impazzire dal dolore.- disse Kinana

 

-Se penso che quello che li ha ridotti così è il nostro insegnante di ginnastica...- disse Lucy abbassando il capo.

 

-Tranquilla, secondo me è una persona adorabile!- disse Meredy sorridendo

 

-Ma se non gli hai mai parlato!- disse Lucy

 

-Non importa. E' la prima impressione che conta.- disse Meredy con sguardo sognante

 

-Meredy ha ragione Lucy.- disse Kinana

 

-Uhm...di un po' Kinana, di cosa avete parlato tu e Erik in infermeria?- chiese Lucy con sguardo malizioso

 

-Ehm...di niente! Ho dormito tutto il tempo...eh eh eh...- disse Kinana arrossendo

 

-Non mi convinci sai?- disse Lucy facendosi più vicina

 

-E va bene...abbiamo chiacchierato un po' e ho scoperto che abbiamo alcune cose in comune!- disse Kinana

 

-Per esempio?- chiese Meredy

 

-A entrambi piacciono i serpenti ed il colore viola.- disse Kinana sorridendo

 

-E' già un inizio!- si congratulò Meredy

 

“Mi chiedo che razza di film mentali si stiano facendo queste due...” pensò Lucy, osservando le due amiche perse nel mondo dei sogni.

 

Intanto, in segretaria.

 

-Mi scusi.- disse un voce maschile

 

La segretaria della scuola, una donna sulla trentina di nome Jenny, si avvicinò allo sconosciuto, notando che si trattava di un uomo dalla chioma argentata con gli occhi neri, vestito elegante e disse -Buongiorno, come posso aiutarla?-

 

-Dovrei fare un controllo sulle misure di sicurezza presenti in questa scuola.- disse l'uomo

 

-Davvero?- chiese dubbiosa la segretaria, per poi controllare sulla sua agenda -Io non ho segnato niente per oggi.-

 

-Infatti.- disse semplicemente l'uomo. La donna alzò lo sguardo e si trovò puntata una pistola con silenziatore in mezzo alla fronte. L'uomo sorrise e disse -Bye bye.- e premette il grilletto.

 

* * *

 

L'ora di storia si stava rivelando di una noia mortale, dato che Natsu faceva leggere a qualcuno un paragrafo del libro, e poi glielo faceva riassumere a voce. Una cosa che Lucy e gli altri notarono subito, fu il fatto che Luxus, Freed e Bixlow seguivano assiduamente la lezione, senza distrarsi neanche un secondo, cosa che divertiva molto il professore.

 

Lucy guardava annoiata fuori dalla finestra, ripensando alle lezioni di storia con il professor Caprico che riusciva ad attirare tutti i ragazzi con le sue spiegazioni, senza dover ricorrere a minacce come ad esempio quella di chiamare il prof di ginnastica e costringere gli allievi disattenti ad ammazzarsi di esercizi fisici.

 

-Uhm...Lucy continua tu.- disse Natsu, destandola dai suoi pensieri.

 

-Eh? Uh? Cosa?- disse Lucy guardandosi attorno. Per la classe si sentirono delle piccole risate e la bionda arrossì per l'imbarazzo. Natsu sospirò e disse -Lucy, ti ho chiesto di continuare a leggere dal punto in cui si è fermata Erza.-

 

Lucy lanciò un'occhiata furtiva ad Erza per chiedere aiuto, ma trovò la rossa intenta a scrivere qualcosa, per cui la sua richiesta d'aiuto non arrivò a destinazione -Ehm...ho perso il segno.- disse timidamente Lucy

 

Natsu sospirò e disse -Non ci siamo Lucy, dovrò metterti un “meno”.-

 

-Come un meno?- disse Lucy, ma Natsu non si scompose minimamente e disse -L'ho detto a inizio lezione no? Chi beccavo senza segno avrebbe ricevuto un meno. Le sue amiche Kinana e Meredy hanno ricevuto lo stesso trattamento.- per poi indicare le due ragazze che arrossirono per l'imbarazzo.

 

-C...chiedo scusa. Cercherò di essere più attenta.- disse Lucy, abbassando la testa

 

-Molto bene.- disse Natsu sorridendo, per poi aggiungere -Luxus vorresti continuare?-

 

Il biondo, manco fosse una macchina, prese in mano il libro e disse -Sì professore!- e poi iniziò a leggere ad alta voce il paragrafo.

 

Lucy tornò ad osservare il cielo e, non appena si accorse che Luxus aveva finito e lei non aveva di nuovo il segno, alzò la mano e chiese -Professore posso andare in bagno?-

 

Natsu guardò la bionda per qualche secondo e pensò “Furba la ragazza.” per poi dire -Sì, vai pure.- Lucy ringraziò e poi uscì dall'aula diretta verso i bagni femminili.

 

Natsu attese che Lucy uscisse per riprendere la lezione, sperando che non ci fosse nessuno pronto ad approfittare di quel momento in cui la sua protetta era vulnerabile.

 

Passò qualche minuto, quando di colpo la lezione venne interrotta da un allarme, l'allarme antincendio per la precisione. Natsu rimase qualche secondo ad ascoltare l'allarme, mentre alcuni studenti iniziavano ad allarmarsi “Strano, il preside non mi aveva parlato di nessuna prova antincendio.” pensò il rosato, ma poi, Luxus, Juvia e Gray, che erano seduti vicino alla finestra, si allarmarono e Gray disse -Professore, la scuola va davvero a fuoco!-

 

Natsu si avvicinò dio corsa alla finestra e guardò fuori, constatando che, effettivamente, la scuola stava davvero andando a fuoco. Si girò verso gli studenti e disse -Ok ragazzi, sapete come ci si comporta giusto? Mettetevi in fila per due e dirigetevi verso l'uscita assegnata a questa classe!-

 

In pochi secondi gli studenti si prepararono e uscirono dalla classe, ma all'ultimo Natsu si ricordò di un particolare importante “Lucy non è ancora tornata!” pensò il rosato, poi si avvicinò a Erza e disse -Erza tu sei la rappresentante di classe, conducili tu fuori.-

 

-Ma quello è il suo compito!- disse la rossa

 

-Lucy Heartphilia non è ancora tornata, vado a prenderla.- disse Natsu con sguardo serio e Erza, sentendo che una sua compagna era assente, sgranò gli occhi per poi dire -D'accordo! Coraggio ragazzi l'uscita è qui vicina!- e andò avanti, seguita dagli altri studenti.

 

Natsu tornò indietro, ricordandosi che i bagni femminili erano proprio vicino al punto in cui la scuola stava bruciando. “Maledizione! Cobra è in infermeria che si trova dall'altra parte della scuola, non farà mai in tempo, mentre Zancrow era con un'altra classe e non può andarsene senza motivo!- pensò il rosato, per poi fermarsi di colpo e annusare l'aria, sentendo l'indistinguibile puzza di bruciato e zolfo, infine notò che sul soffitto c'era già un po' di fumo nero che continuava a diffondersi a gran velocità. Prese un grosso respiro e continuò a correre, sperando di trovare in fretta Lucy.

 

* * *

 

Lucy uscì di corsa dal bagno non appena sentì l'allarme. Si guardò attorno preoccupata non sapendo cosa fare “Torno in classe e esco con gli altri e esco dalla porta qua vicino?” pensò la bionda, mentre un denso fumo nero si avvicinava a lei.

 

La bionda iniziò a tossire e gli occhi iniziarono ad inumidirsi “Maledizione, non vedo più niente!”

 

D'un tratto, però, sentì una voce maschile che diceva -Ehi tu biondina!- Lucy si girò e in mezzo al fumo scorse una porta semi aperta e un uomo dalla chioma argentata che le faceva cenno con la mano di avvicinarsi. La giovane, non sapendo che pesci prendere, corse verso la porta e non appena varcò la soglia, il ragazzo chiuse di colpo la porta per impedire che il fumo entrasse troppo.

 

-Anf...anf...grazie...- disse Lucy

 

-Di nulla.- disse l'uomo

 

Lucy si girò per guardarlo e notò che era vestito in maniera elegante e aveva due piccoli occhi neri, anche se il suo sorriso le metteva addosso una strana sensazione.

 

-Non ti avevo mai visto a scuola.- disse Lucy

 

-Ero venuto per un incontro con il preside.- disse l'uomo

 

-Posso sapere come ti chiami?- chiese Lucy

 

-Mi chiamo Eligor.-

 

-Ah...ehm...guarda che il fumo passa nelle fessure delle porte, tra poco le fiamme saranno qui.- disse Lucy

 

-Non c'è nessun incendio, è solo fumo.- disse Eligor sorridendo e avvicinandosi a Lucy

 

-Cosa?- disse Lucy, iniziando ad indietreggiare

 

Eligor fece uno scatto rapidissimo e si portò alle spalle di Lucy, bloccandole il braccio sinistro dietro la schiena e chiudendole la gola nell'incavo del suo braccio destro. Lucy non riusciva a respirare bene e cercò disperatamente di liberarsi, ma i suoi tentativi furono vani e Eligor si mise a ridere come un pazzo, dicendo -Ah ah ah sei così patetica! Ucciderti sarà una passeggiata!-

 

Lucy iniziava ad avere la vista annebbiata e con un ultimo filo di voce, disse -Na...tsu...- e iniziò a chiudere pian piano gli occhi, ma un forte rumore la costrinse a riaprirli, e quello che vide la rese molto felice.

 

Natsu aveva sfondato la porta con un calcio ed era entrato di corsa, per poi piazzarsi di fronte a lei -Lucy!- disse il rosato, per poi guardare Eligor e aggiungere -Ti consiglio di lasciarla andare.-

 

-Ah ah ah ma sei matto? Questa preda vale milioni! Col cavolo che la lascio! Non appena l'avrò uccisa, potrò nuotare nei soldi!- disse Eligor, allentando un po' la presa sul collo di Lucy, permettendole di tornare a respirare.

 

-Ti correggo...- disse Natsu -...non appena l'avrai uccisa, nuoterai nel tuo stesso sangue, perchè io ti ucciderò.- e mostrò uno sguardo carico d'istinto omicida che fece indietreggiare Eligor.

 

-Tsk e va bene Natsu Dragneel! Risolviamola alla vecchia maniera!- disse Eligor, per poi buttare di lato Lucy ed estrarre da sotto la giacca, un piccolo falcetto che lanciò immediatamente, in modo orizzontale, verso Natsu.

 

-Attento Natsu!- urlò Lucy ma il rosato non si mosse di un millimetro e la lama arrivò a lui, all'altezza della bocca.

 

Sia Eligor che Lucy sgranarono gli occhi, il falcetto aveva raggiunto Natsu, ma il rosato aveva bloccato la lama con i denti, senza battere ciglio. Natsu lasciò andare la lama che cadde a terra e poi chiese -Tutto qui?-

 

-M...maledetto!- urlò Eligor e gli lanciò contro, ma all'ultimo Natsu gli fece uno sgambetto, facendolo cadere di faccia. Il rosato fu poi rapidissimo a togliersi gli occhiali che teneva appesi al collo con un cordino e fece passare attorno al collo di Eligor proprio quel cordino, e infine, iniziò a stringere.

 

Eligor sgranò gli occhi e cercò di liberarsi, ma era a pancia a terra e Natsu era appoggiato sulla sua schiena, impedendogli di muoversi. Cercò di liberarsi la gola, ma Natsu strinse ancora di più e, pian piano, le forze abbandonarono il sicario, il cui volto divenne ben presto blu e gli occhi bianchi.

 

Il rosato rimase in quella posizione per alcuni secondi, poi notando che Eligor non respirava più, tolse il cordino dalla sua gola, e si rimise gli occhiali come se niente fosse, dopodiché si avvicinò a Lucy e le chiese -Signorina Lucy, tutto a posto?-

 

Lucy gli saltò al collo e lo abbracciò, iniziando a piangere silenziosamente, poi disse -Grazie...mi hai salvata...-

 

Natsu rimase sorpreso da quella reazione, poi, un po' titubante, ricambiò l'abbraccio e, sorridendo, disse -E' il mio lavoro e poi dovresti saperlo...siamo i migliori in quello che facciamo.-

 

Dopo alcuni minuti uscirono dalla scuola e si riunirono alla classe che era felice di rivedere la sua compagna.

 

Intanto, in un palazzo lussuoso, nel centro di Magnolia...

 

-Maledizione!!!!- urlò Jose

 

-Cosa succede Monsieur?- chiese il suo maggiordomo, un uomo di nome Sol dalla chioma verde

 

-Eligor ha fallito!!!- urlò Jose in preda ad una furia cieca

 

-Non non non monsieur Jose questo non è un atteggiamento adatto, cerchi di calmarsi.- disse Sol, cercando di tranquillizzarlo

 

Jose lo prese per il colletto e gli urlò in faccia -Come potrei calmarmi mentre la figlia di quel dannato Jude respira ancora?!?-

 

Sol non disse nulla, terrorizzato dall'espressione del suo capo che, dopo essersi versato un bicchiere di brandy ed esserlo tirato tutto d'un fiato, lo guardò e disse -Voglio i corvi.-

 

-C...cosa? Ma...ma...- iniziò Sol ma Jose lo interruppe subito -Non accetto discussioni!!! Obbedisci!!!-

 

Sol, a malincuore, prese un telefono e, dopo aver digitato un numero, passò il telefono a Jose che se lo portò all'orecchio.

 

-Oh signor Jose quanto tempo.- disse un uomo dall'altra parte del telefono.

 

-Risparmiami i convenevoli! Ho un incarico per voi, si tratta di Lucy Heartphilia, potete eliminarla?- chiese Jose

 

-Uh uh uh...nessun problema signor Jose, le faremo sapere il conto, ma la avviso, sarà una bella cifra- disse l'uomo e riattaccò

 

Jose sorrise e si sedette alla sua scrivania dicendo -Come sempre del resto uh uh uh.-

 

Sol intanto era rimasto fuori dalla stanza e pensò “Il signor Jose dev'essere davvero adirato con quei killer se ha chiamato loro...non vorrei mai trovarmi sulla strada di Raven Tail...”

 

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Chaos piaciuto come capitolo? Spero di sì ^.^ scusate se scrivo poco ma sono di fretta, ci vediamo alla prossima chaos!!!

 

P.S: Raven Tail Vs Natsu, Cobra e Zancrow si preannuncia una bella sfida!

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Capitolo 8
*** Rettili e pistoleri ***


 

Chaos come vanno le vacanze? Spero che ve la stiate spassando :) dunque, è passato un po' da quando ho aggiornato questa fic...per cui cercherò di rimediare scrivendo un buon capitolo :D vi do subito un avviso, questo capitolo sarà incentrato principalmente sulle coppie CobraxKinana e ZancrowxMeredy ^.^ Riesco a mettere questo capitolo malgrado sono in mezzo alla campagna grazie ad alcuni “trucchi” eh eh eh...Buona lettura!!!

 

P.S: purtroppo sarà un capitolo breve, chiedo perdono.

 

Capitolo 8: Rettili e pistoleri

 

Domenica. Il giorno preferito di Lucy. Niente impegni, niente scuola, la casa tutta per lei dato che i suoi genitori vanno sempre a giocare a golf con degli amici di suo padre.

 

Lucy si alzò stiracchiandosi senza ritegno e la maglietta striminzita che lei usava come pigiama riusciva a coprirle solo i seni quindi la zona dell'ombelico era completamente in bella vista.

 

-Hai finito?- chiese una voce maschile dietro di lei

 

-Kyaaa!- urlò Lucy girandosi di scattò e prendendo un cuscino per usarlo come arma contro l'intruso che altri non era che Natsu. Il fissato indossava dei semplici jeans e una camicia bianca con alcuni bottoni sbottonati che permettevano di vedere il suo fisico allenato. -Maledetto! Perchè non hai bussato?!?-

 

-L'ho fatto...- disse Natsu sospirando -...tre volte.-

 

-Ah...non ti ho sentito.- disse Lucy guardando da un'altra parte

 

-Quando sei pronta...le tue amiche ti stanno aspettando per la colazione.- disse Natsu per poi congedarsi

 

-Ok.- disse Lucy ma poi le venne un dubbio -Amiche?-

 

Dopo qualche minuto, uscì dalla sua stanza e corse in cucina. Scendendo le scale che portavano dal piano superiore al grosso dell'appartamento, vide Zancrow seduto sul divano in sala che leggeva un libro

 

“Non lo facevo tipo da libri...” pensò Lucy ma non appena fu al suo stesso livello, riuscì a leggere il titolo del libro: “LE MIGLIORI ESPLOSIONI”. Un gocciolone cadde sulla testa della ragazza mentre entrava in cucina.

 

Sedute al tavolo, completamente apparecchiato e pieno di ogni ben di dio, c'erano Kinana e Meredy che la fissavano sorridendole, mentre Cobra lavava alcuni piatti e Natsu si beveva una tazza di caffè.

 

-Ma che sta succedendo qui?!?- chiese Lucy

 

-Buongiorno Lucy!- disse Kinana

 

-Siamo venute a tenerti compagnia. Credevamo che ti sentissi sola.- disse Meredy per poi addentare una brioche

 

Lucy sospirò pesantemente, dopodichè si sedette di fianco a Meredy e iniziò a sua volta la colazione. Mangiarono tranquillamente, parlando di tanto in tanto.

 

Finita la colazione, Meredy e Kinana aspettarono in sala mentre Lucy si cambiava e, dopo pochi minuti, eccola lì: scarpe da ginnastica bianche, pantaloncini neri e una maglietta a maniche lunghe larghe bianca.

 

-Bene! Andiamo!- disse Lucy candidamente avviandosi verso la porta d'ingresso seguita a ruota dalle sue due amiche e poi dalle tre guardie del corpo.

 

Non appena furono nell'atrio, Zancrow precedette tutti e andò a prendere la macchina, questa volta si trattava di un suv americano enorme che poteva contenere tranquillamente dieci persone, figuriamoci sei.

 

Arrivati in centro, Lucy ebbe un'idea per far sì che le sue due amiche si avvicinassero un po' di più ai loro principi.

 

-Ragazzi, ho un compito per voi.- disse Lucy rivolgendosi a Cobra e Zancrow

 

-Quale?- chiesero i due sicari.

 

-Voglio che andiate in giro con Meredy e Kinana.- disse Lucy sorridendo

 

-EH?!?- fecero i quattro diretti interessati mentre Natsu se la rideva sotto i baffi

 

-Con le mie vecchie guardie facevo così, solo una mi stava vicino mentre le altre due stavano sempre in zona, in più, dividendovi potreste individuare prima eventuali killer!- spiegò Lucy mettendo una certa enfasi nell'ultima parola

 

Cobra e Zancrow si guardarono, così come Meredy e Kinana ma alla fine le due guardie del corpo accettarono.

 

-Mi raccomando divertitevi!- disse Lucy salutandoli con una mano

 

-Appuntamento qui tra tre ore.- disse Natsu rivolgendosi ai suoi due compagni i quali fecero partire un timer sui loro orologi. Dopodiché i tre gruppi si divisero sotto lo sguardo divertito di tre uomini nascosti nell'ombra.

 

-Ih ih ih si sono divisi.- disse uno dei tre, un uomo basso e tarchiato con la punta del mento divisa in due.

 

-Cosssì ci rendono le cossse più facili.- disse il secondo, un uomo alto e magro con le iridi degli occhi uguali a quelle di un serpente.

 

Il terzo uomo, il più alto, con una tuba in testa e una specie di gatto nero appoggiato su una spalla, non disse nulla e si limitò a seguire Natsu e Lucy muovendosi come un fantasma.

 

-Io seguo il biondino. Tu occupati dell'altro.- ordinò il primo per poi mettersi all'inseguimento di Zancrow e Meredy

 

-Ricevuto.- disse il terzo prima di iniziare a pedinare Cobra e Kinana.

 

* * *

 

Cobra si guardava attorno leggermente agitato, cosa strana per lui. L'idea proposta da Lucy gli era subito piaciuta infatti, malgrado non l'avesse detto ai suoi due amici, gli piaceva la compagnia di Kinana. Era simpatica, divertente e avevano diverse cose in comune. Di sicuro non si aspettava che ad una ragazza così carina potessero piacere i serpenti così, non appena adocchiò l'insegna, fece un respiro profondo e chiese a Kinana -Ti...andrebbe di andare a vedere l'acquario?-

 

Kinana arrossì subito sentendo la sua voce. Per tutto il tempo non aveva fatto altro che pensare ad un modo per aprire una conversazione e ora lui se ne usciva così! Invitandola in uno dei suoi posti preferiti, manco lo avesse saputo. Alzò la testa, incatenando i suoi occhi in quelli di Cobra e disse -Mi piacerebbe molto...ma solo ad una condizione.-

 

-Quale?- chiese Cobra preparandosi mentalmente ad ogni possibile richiesta

 

-Non usciamo da lì finchè non abbiamo visto anche il rettilario.- disse Kinana sorridendogli

 

Ogni possibile richiesta...evidentemente quella gli mancava perchè lo colse impreparato ma riuscì comunque a rispondere -Certo, non vedo perchè no.- e con un braccio, la invitò ad entrare. Cosa che la ragazza fece subito, sentendosi al settimo cielo. Non appena furono entrati, un'ombra entrò a sua volta, con l'intenzione di non farli più uscire da lì.

 

* * *

 

Meredy e Zancrow, a differenza dei loro amici, non avevano avuto nessuna difficoltà a sciogliersi. Zancrow era molto simpatico e rideva a qualunque sciocchezza, facendo ridere di conseguenza Meredy.

 

Quello che la ragazza non sapeva era Zancrow stava improvvisando su quasi tutto. Il ragazzo, purtroppo, non aveva mai avuto modo di passare del tempo con una ragazza, ad eccezione della sua maestra Ultear che però si limitava a spezzarlo in due con esercizi disumani e questa cosa gli era rimasta nel sangue come potevano benissimo dimostrare Luxus, Freed e Bixlow.

 

“Se mi chiede di portarla da qualche parte sono finito...” pensò il biondo guardandosi attorno.

 

Meredy lo stava tenendo per un braccio e la cosa non lo disturbava minimamente, anzi, gli piaceva quel contatto e sembrava che anche a Meredy le piacesse. Lo sguardo di Zancrow si posò su un locale che lui frequentava spesso: un poligono di tiro.

 

Sospirò al pensiero di non poterci fare un salto ma il suo sguardo cadde sul viso di Meredy e per poco non gli cadde la mascella. La ragazza stava fissando lo stesso locale con sguardo affascinato.

 

“Non dirmi che lei...” pensò Zancrow prima di dire -Ti andrebbe di sparare due colpi al poligono?- per poi darsi dell'idiota vista la finezza di quella domanda

 

-Certo che mi andrebbe!- rispose Meredy sorridendogli per poi arrossire -Ehm...ecco io...ci...ci vengo una volta alla settimana...-

 

La mascella di Zancrow venne messa di nuovo a dura prova ma riuscì comunque ad esibire un sorriso a trentadue denti e disse -Sai...inizio veramente ad apprezzare la tua compagnia!- e il viso di Meredy avvampò completamente

 

-A...andiamo?- disse lei e i due si avviarono verso il poligono di tiro, sempre seguiti dall'uomo basso e tarchiato.

 

* * *

 

Kinana era felicissima. Stava tenendo per mano Cobra e lui non sembrava intenzionato a lasciarla. Arrossì leggermente mentre fissava un delfino nuotare dentro una grossa vasca. Si chiese come fosse possibile che un ragazzo come lui rimanesse vicino a una come lei.

 

“Forse è perchè glielo ha ordinato Lucy...” pensò la ragazza abbassando lo sguardo

 

-Qualcosa non va?- chiese Cobra

 

-Senti Erik...se non fosse stata Lucy a chiederti di venire con me ma fossi stata io...tu...ecco...saresti venuto?- chiese Kinana

 

Cobra non si scompose minimamente e, sorridendo, disse -Certo! In fondo Natsu le sta sempre vicino e lui è più che sufficiente, in più se ti succedesse qualcosa, Lucy ne soffrirebbe.-

 

Kinana avvampò ancora di più e annuì sorridendo.

 

Finirono il giro dell'acquario e, prima di iniziare il percorso nel rettilario, Kinana andò un attimo in bagno, mentre Cobra si sedette su una panchina li fuori.

 

Il ragazzo stava tranquillamente aspettando, quando all'improvviso avvertì una sensazione vomitevole e oscura che lo fece alzare di scatto.

 

“Di chi è questa sete di sangue?” pensò il ragazzo guardandosi attorno a non individuò nessuno di particolarmente sospetto.

 

Due ragazze arrivarono davanti alla porta dei servizi e una disse -Oh che palle questo bagno è fuori servizio!- e l'altra -Dai non fa niente, cerchiamone un altro.- e se ne andarono lasciando Cobra in preda al più brutto presentimento della sua vita.

 

“Fuori servizio? Non è possibile! Kinana non è ancora...oh merda Kinana!!!” pensò il ragazzo prima di correre contro la porta e buttarla giù con una spallata.

 

Davanti a lui vide un uomo alto dai capelli neri con gli occhi uguali a quelli di un serpente. Indossava una maglietta nera a maniche lunghe, dei jeans e delle scarpe nere. Con la mano sinistra stava tenendo Kinana per la gola, mentre nella mano destra aveva un coltello.

 

-Kinana!- urlò Cobra prima di lanciarsi contro l'uomo che si spostò subito di alto lasciando andare Kinana che venne presa al volo da Cobra. Il ragazzo si sincerò subito delle condizioni di Kinana traendo un sospiro di sollievo nel constatare che era solo svenuta, dopodichè alzo lo sguardo sull'uomo e chiese -Tu chi diavolo sei?-

 

-Ih ih ih sono Ssserpente Nero, ma le mie vittime possono chiamarmi Sssnake- disse l'uomo sorridendo.

 

-Serpente Nero? Sei un sicario di Raven Tail!- disse Cobra

 

-Indovinato e ora, ssse non ti dissspiace, dovresssti morire.- disse Serpente Nero prima di scagliarsi contro Cobra brandendo il coltello.

 

Il ragazzo posò a terra Kinana e affrontò l'avversario a viso aperto. Cercò subito di colpirlo con un pugno al costato ma Snake scansò di lato e cercò di colpirlo al polso con il coltello. Cobra ritrasse subito la mano e riuscì ad afferrare l'avversario per il braccio sinistro, per scaraventarlo contro uno specchio, mandandolo in frantumi.

 

Snake urlò di dolore ma si girò subito e lanciò un frammento di vetro contro Cobra, colpendolo alla spalla destra il quale indietreggiò di qualche passo ma Snake gli fu subito addosso e riuscì a colpirlo con il coltello all'occhio destro, procurandogli un taglio che partiva dalla fronte e arrivava fino alla fine della guancia.

 

Cobra si portò la mano destra sulla ferita mentre con l'altra prese dalla tasca dei pantaloni una piccola boccetta di vetro piena di liquido verde. Snake gli si avventò contro ma Cobra scansò di lato facendogli lo sgambetto. Il sicario cadde in avanti e Cobra riuscì a rubargli il coltello e bagnarlo con la sostanza verde.

 

-Ridammi il coltello!- urlò Snake rialzandosi

 

-E' tutto tuo!- urlò di rimando Cobra lanciandogli il coltello e conficcandoglielo nella gamba destra.

 

Snake urlò per il dolore poi, con un'espressione sorpresa sul volto, si accasciò al suolo con un tonfo.

 

-Veleno paralizzante...con questo te ne starai buono per almeno tre ore.- disse Cobra prima di sedersi vicino a Kinana, la quale riaprì gli occhi.

 

-Erik?-

 

-Kinana, stai bene?- chiese Cobra aiutandola a sedersi

 

-Sì...mi gira solo un po' la testa.- disse Kinana, poi notò Snake a terra e disse -E'...è...-

 

-Tranquilla, non è morto...è solo paralizzato.- spiegò Cobra alzandosi per poi aiutare la ragazza ad alzarsi a sua volta.

 

-Chi è?- chiese la ragazza

 

-Un sicario...probabilmente il suo compito era quello di eliminare me...tu eri solo...un extra.- spiegò Cobra con voce lugubre e Kinana non rispose limitandosi a guardarlo. Fu sempre il ragazzo a parlare -Scusami...se non avessi accettato di dividerci e tu fossi rimasta con Lucy e Meredy...non avresti corso nessun rischio.-

 

-Quale rischio?- chiese di colpo Kinana

 

Cobra la fissò confuso

 

-Sì è vero, quel tipo mi ha aggredita ma io...ecco...- disse Kinana iniziando ad arrossire -...s...sapevo che saresti arrivato. Quindi io non mai corso nessun pericolo...-

 

-Kinana...- disse Cobra ma la ragazza gli tappò la bocca

 

-Non darti colpe che non hai. Se tu sei vicino a me...non devo preoccuparmi di nulla.- disse Kinana sorridendo e quel sorriso contagiò Cobra che sorrise a sua volta.

 

-D'accordo. Su andiamocene da qui, potrebbero esserci altri sicari.- disse Cobra e, dopo essersi bendato l'occhio, uscirono dal bagno, proprio pochi secondi prima che arrivassero dei poliziotti.

 

* * *

 

Zancrow era allibito. Attualmente stava perdendo di 134 punti contro Meredy in un gara di tiro al bersaglio con carabina. Lui era un maestro delle armi, il migliore! Eppure una ragazza poco più giovane di lui gli stava dando il ben servito senza troppe cerimonie.

 

-Sì, un altro colpo alla testa!- disse Meredy sorridendo

 

-Non credevo che fossi così brava...- disse Zancrow con una strana aura nera tutt'attorno

 

-E' stato mio padre ad insegnarmi a sparare. Era un poliziotto.- disse Meredy

 

-Era?-

 

-Già...è mancato due anni fa in una sparatoria con dei ladri in una banca.- spiegò Meredy

 

Zancrow si diede mentalmente dell'idiota e cercò subito di rimediare -Beh...se può fargli onore, ha addestrato una bravissima pistolera!- e, con una mano, scompigliò i capelli a Meredy che arrossì subito e gli passò il fucile -T...tocca...a te...-

 

La sfida durò circa un'ora e alla fine, con uno scarto di 99 punti, vinse Meredy.

 

Mentre uscivano, Zancrow notò nel reparto addetto alla vendita di armi, un uomo basso e tarchiato dai corti capelli biondi scuri. Aveva una carnagione violastra e indossava dei pantaloni rossi, delle scarpe nere e una specie di mantellina giallastra sopra una maglietta viola.

 

L'uomo aveva appena acquistato una pistola semiautomatica con silenziatore esposta in vetrina e il venditore sembrava parecchio preoccupato della sua presenza.

 

“C'è qualcosa che non va...” pensò Zancrow “...quell'uomo deve aver un qualche tipo di contatto con i dirigenti del negozio altrimenti avrebbe dovuto aspettare settimane prima di poter prendere la pistola.”

 

I due ragazzi uscirono dal lcoale, seguiti a ruota dall'uomo e Zancrow se ne accorse subito.

 

-Meredy...- disse Zancrow

 

-Sì?-

 

-C'è un sicario dietro di noi...probabilmente il suo avversario sono io.- spiegò Zancrow con voce calma e Meredy iniziò pian piano ad agitarsi -Stai calma. Conosco questa zona e nel vicolo poco più avanti potremo sbarazzarci di lui ma ti chiedo di fidarti di me e di non andare nel panico.-

 

Meredy notò subito che Zancrow le aveva cinto le spalle con il braccio e la stava stringendo a se “Vuole proteggermi.”

 

-Ok...mi fido di te.- disse la ragazza e insieme entrarono in un vicolo laterale.

 

L'uomo che li stava pedinando attese qualche secondo dopodiché entro a sua volta nel vicolo restando sorpreso dal fatto di non vederli più. Il vicolo era abbastanza lungo e stretto e, più o meno a metà, c'era un altro vicolo che portava a destra.

 

Iniziò a camminare lentamente lungo quel vicolo buio, estraendo nel frattempo una pistola con silenziatore.

 

Sopra di lui, un ragazzo dai lunghi capelli biondi sorrise e voltandosi verso il secondo vicolo, lanciò un bullone che cadde rumorosamente per terra, mettendo in allerta l'uomo che puntò subito la pistola in quella direzione.

 

Dopo pochi secondi, dal vicolo sbucò fuori una figura dai capelli biondi con una giacca di pelle nera, la stessa di Zancrow. L'uomo non esitò un secondo e sparò quattro colpi alla figura, beccandola sempre al torace. Si avvicinò al corpo steso a terra e si sorprese nel vedere che era solo un manichino con una parrucca.

 

-Cosa?- disse l'uomo prima di voltarsi verso il vicolo e vedere Meredy in piedi vicino al muro -Tu lurida...!- e le puntò la pistola contro ma non riuscì mai a premere il grilletto perchè, sopra di lui, arrivò Zancrow che lo colpì con un colpo di tacco in pieno viso, mandandolo K.O.

 

Meredy si lanciò addosso a Zancrow e disse -Ce l'hai fatta!-

 

-No, ce l'abbiamo fatta!- la corresse Zancrow -Su, andiamocene da qui. Non voglio doverne affrontare altri.- e uscirono dal vicolo, lasciando l'uomo svenuto a terra.

 

-Posso farti una domanda?- chiese Meredy

 

-Certo.-

 

.Come facevi a sapere che in quel vicolo avremmo trovato una parrucca e un manichino?-

 

-In realtà ci speravo! Quel vicolo è sul retro di un negozio di costumi e molte vole buttano lì quello che non usano.- spiegò Zancrow

 

-Ok capisco.- disse Meredy prima di indicare una gelateria e dire -Gelato?-

 

-Andata.- disse Zancrow ed entrarono a comprarsi un gelato.

 

* * *

 

[ Quartier generale Raven Tail. Ufficio del capo ]

 

-Capo, Serpente Nero e Nulpudding hanno fallito.- disse una donna dai lunghi capelli rossi con gli occhi del medesimo colore.

 

-Tsk quei due imbecilli!- disse l'uomo seduto dietro una grossa scrivania. Aveva dei corti capelli neri e gli occhi dello stesso colore. -Dovevano solo eliminare quei due! Come hanno fatto a sbagliare!-

 

-Non lo so, però Obra non ha ancora comunicato nulla.- disse la rossa

 

-Bene, di lui possiamo fidarci ciecamente. Quel povero idiota di Natsu morirà e con lui anche la sua amichetta Lucy.- disse l'uomo mostrando un sorriso che mise i brividi alla donna davanti a lui

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì! Allora? Che ve ne pare delle due coppiette? Carine vero? Nel prossimo capitolo ci sarà un altro scontro, ovvero Natsu vs Obra e, fidatevi, non sarà per niente una passeggiata.

 

Ci vediamo alla prossima, chaos!!!

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Capitolo 9
*** Non ti azzardare a morire! ***


Chaos, come va? Spero tutto bene! Era da un bel po' che non aggiornavo questa fic vero? Sono passati mesi! Beh, meglio tardi che mai ^^ perciò tuffiamoci subito in questo nuovo capitolo che, come già detto nello scorso capitolo, vedrà Natsu impegnato ad affrontare il terzo dei sicari: Obra.


Qui vi saluto e vi auguro una buona lettura! Chaos!


Capitolo 9: Non ti azzardare a morire!


Per Lucy, la vita le sembrava tornata alla normalità. Era una tranquilla domenica e lei stava passeggiando per le vie del centro soffermandosi davanti alle varie vetrine che attiravano la sua attenzione. Niente killer, niente giubbotti anti-proiettile, niente di niente.


L'unica cosa che, le ricordava la sua situazione, era il ragazzo dal fisico scolpito che le camminava di fianco. Natsu, la sua nuova guardia del corpo, diventata tale dopo aver ucciso le sue precedenti guardie del corpo ed averla quasi uccisa di fronte ai suoi genitori. Una cosa normalissima, no?


Eppure la ragazza non si sentiva disturbata da ciò. Non più almeno. Non da quando il rosato si era catapultato nella scuola e aveva affrontato un sicario a mani nude solo per salvarla. Da quel momento in poi, Lucy aveva iniziato a vederlo con un altro sguardo.


“Posso farti una domanda?” chiese all'improvviso Natsu, ridestandola dai suoi pensieri.


“Sì, certo. Chiedi pure.” rispose Lucy sorridendo.


“Perchè hai chiesto a Cobra e Zancrow di andare in giro con Kinana e Meredy?” chiese di nuovo il ragazzo guardando un punto indefinito davanti a se “La storia delle guardie del corpo era una balla bella e buona.”


“Mi hai scoperto eh?” disse Lucy “Beh, non so se te ne sei accorto, ma penso che quelle due si siano invaghite dei tuoi compagni e la cosa sembra reciproca!”


Natsu alzò un sopracciglio e la guardò come a voler dire -Ma che cavolo stai dicendo?- però, dopo averci riflettuto su, si convinse di quella possibilità. Da quando avevano iniziato quel nuovo lavoro, suoi due compagni erano più tranquilli e sereni, inoltre, a rafforzare la tesi di Lucy, andava detto che Kinana aveva spesso degli strani dolori allo stomaco che, inspiegabilmente, sparivano dopo soli quindici minuti passati in infermeria, mentre Meredy, ogni volta che c'era educazione fisica, era la prima a precipitarsi dall'aula negli spogliatoi e l'ultima ad andarsene.


-Keh, potresti aver ragione ma dubito che quei due si lascino attrarre come se niente fosse. Non siamo stati addestrati a questo.” disse Natsu ghignando


A quelle parole Lucy si rabbuiò. Le veniva in mente solo ora, lei non sapeva assolutamente nulla delle sue nuove guardie del corpo mentre loro sapevano perfino le sue abitudini settimanali e i suoi piatti preferiti! In teoria, essendo sue guardie del corpo, avrebbero passato molto tempo insieme a loro perciò era meglio conoscerli fino in fondo.


“Che...che tipo di infanzia hai avuto?” chiese Lucy mandandosi da sola a quel paese per la banalità della domanda. Per qualche secondo Natsu non rispose e un imbarazzante silenzio calò sui due. La bionda era ormai prossima a chiedere scusa, sicura di aver appena rovinato la giornata ad entrambi quando Natsu iniziò a raccontare.


“Non penso di aver avuto quella che in genere viene definita infanzia felice. Fin da piccolo sono stato addestrato a correre, arrampicarmi, combattere con diverse armi da fuoco e da corpo a corpo, nascondermi, ingannare, hackerare, uccidere...” il giovane fece una breve pausa per poi riprendere “Ormai ho vent'anni ma la mia prima vittima l'ho uccisa a dieci.”


Lucy ascoltava in silenzio, catturata da quel racconto, ma una domanda le sorse spontanea “E...i tuoi genitori...?”


“Non li ho mai conosciuti. Da che ho memoria sono cresciuto col mio maestro, un uomo di nome Gildarts. Mi ha cresciuto come se fossi suo figlio ed è stato lui ad insegnarmi tutte quelle cose...in fondo lui era...anzi è uno dei più grandi killer esistenti!” spiegò Natsu sorridendo riuscendo, nuovamente, a far arrossire Lucy che nulla poteva contro quel sorriso a trentadue denti.


“Invece, Cobra e Zancrow? Sono stati addestrati insieme a te?” chiese la ragazza cercando di distrarsi


“No, loro sono stati addestrati da altri due sicari. Cobra da un sicario particolarmente abile di nome Zero, mentre Zancrow ha ricevuto l'addestramento da un sicario molto vecchio. Un certo Hades se non sbaglio.” raccontò Natsu “Durante un incarico, venimmo assoldati tutti e tre e fu così che scoprimmo di saper lavorare particolarmente bene in squadra al che decidemmo di creare una squadra per conto nostro con la “benedizione” dei nostri maestri.”


“Ah capisco.” disse Lucy “Beh, di sicuro ne avete passate di cote e di crude, eh?”


“Ah ah ah già, ma ce la siamo sempre c...!!!” Natsu si interruppe all'ultimo notando, solo in quel momento, quanto lui e la ragazza fossero vicini. Troppo vicini. I due avvamparono all'istante e volsero all'unisono lo sguardo da un'altra parte.


A completare la scenetta ci pensarono due anziane signore che, vedendoli, dissero “Oh, che dolci. Una novella coppia.”


“E già, l'amore sboccia per tutti oh oh oh!”


Il rossore sulle guance dei due aumento ancora, per quanto fosse possibile. Per diversi minuti camminarono in silenzio, visibilmente imbarazzati. Per Lucy non era una situazione critica, non troppo almeno, ma per Natsu era una tragedia...


-Ma che diavolo mi prende? Ho ucciso a sangue freddo decine di persone e il mio cuore è sempre rimasto calmo! Ora invece sembra quello di un atleta a fine gara...e la causa è Lucy. Maledizione, quando ho cercato di ucciderla non ho avuto questo problema...- i pensieri del ragazzo lo stavano ormai soverchiando quando, fortunatamente, Lucy lo riportò alla realtà.


“Waaah! Che bei portachiavi!” esclamò la ragazza avvicinandosi di colpo alla vetrina di un negozio che vendeva oggetti di vario genere, dai mobili antichi ai gioielli e tante altre cose. Lucy si abbassò un poco per poter vedere meglio gli oggetti che avevano catturato la sua attenzione mentre Natsu rimase in piedi a pochi metri da lei quando, senza volerlo, gli arrivarono alle orecchie alcune frasi di un gruppetto di ragazzi posizionati poco più in la.


“Ehi hai visto quella biondina?”


“Oh sì! Non è per niente male!”


“Ehi amico, perché non ci provi?”


“Molto volentieri!” disse uno dei ragazzi per poi fare un passo in direzione di Lucy ma un suo compagno fu lesto a salvarlo da una brutta esperienza.


“Ehi...guarda lì...”


Il ragazzo che voleva provarci con Lucy seguì il dito del compagno per poi individuare Natsu, ora avvolto da un'aura rossa omicida che lo stava letteralmente trapassando con i suoi occhi iniettati di sangue. Bastò un secondo a far desistere quel ragazzo che, insieme ai suoi amici, si allontanò molto velocemente.


“Ehi Natsu, io entro un secondo. Mi aspetti qui?” chiese Lucy voltandosi e ritrovandosi un Natsu sorridente che annuì. La ragazza non poteva neanche immaginare la velocità con la quale Natsu era passato dalla modalità “Killer psicopatico” alla modalità “Killer dormiente” e questo, probabilmente, era un bene...


La bionda entrò dentro il negozio e, dopo pochi secondi, lo sguardo di Natsu tornò immediatamente serio.


“Puoi uscire ora, so che sei li dietro.” sibilò il rosato voltandosi verso una colonna. Da dietro ad essa sbucò un uomo con indosso un mantello nero e una tuba del medesimo colore. Aveva la pelle piuttosto pallida e gli occhi erano neri come la pece, in contrasto con i suoi capelli blu. Sulla spalla destra era appollaiato una specie di gatto nero dagli occhi bianchi che stava...ghignando?


“Tu devi essere Obra.” disse Natsu fissando con astio l'uomo che non si mosse di un millimetro, limitandosi a guardarlo “Ho sentito parlare di te e dei tuoi compagni. Se non sono qua...è probabile che stiano pedinando Cobra e Zancrow.”


L'uomo continuò a stare in silenzio iniziando, però, a fare dei piccoli passi verso il ragazzo che, girandosi completamente verso di lui, gli disse “Risolviamola da un'altra parte.”


* * *


Lucy uscì dal negozio sorridendo e sventolando al vento un piccolo sacchetto bianco.


“Ehi Natsu, guarda cosa ho comprato!” disse la bionda guardandosi attorno ma il suo sorriso svanì nel nulla non appena si accorse del fatto che il ragazzo era scomparso.


“Natsu?” le sue parole vennero disperse dal vento. Natsu non era lì e lei, per la prima volta, sentì una strana sensazione di disagio nel ritrovarsi da sola. Il cuore iniziò a batterle sempre più forte mentre si guardava attorno, sperando di scorgere quella chioma rosata che tanto l'aveva colpita ma niente. Non era più lì.


“Natsu...dove sei finito?”


* * *


Un vecchio cantiere abbandonato era proprio quello che ci voleva. Nessuno poteva vederli ed erano solo loro due. Una situazione perfetta per Natsu.


Il giovane si scrocchiò le nocche pregustando la vittoria mentre squadrava il suo avversario. Non aveva un fisico particolarmente robusto perciò doveva essere piuttosto agile.


“Bene, possiamo iniziare.” sentenziò Natsu prima di scattare verso il suo avversario per poi tirargli un pugno al volto che venne evitato prontamente. Prima che il rosato potesse ritrarre il braccio, Obra lo bloccò col suo braccio destro e per poco a Natsu venne da pensare se il suo avversario fosse effettivamente umano.


Il braccio di Obra era incredibilmente elastico e non sembrava avere delle articolazioni in più non aveva una mano ma una specie di moncherino. Un'altra cosa piuttosto inquietante era che il braccio di Obra si era attorcigliato attorno a quello del rosato come un serpente e ora il moncherino era all'altezza della spalla.


Il ragazzo cercò allora di colpirlo col braccio destro ma Obra lo bloccò alla stessa maniera dopodichè gli tirò una testata sul naso. Natsu, anche se solo per pochi secondi, perse conoscenza e, non appena rimise a fuoco il suo avversario gli parve di essere appena stato colpito da una martellata.


In quel momento gli venne un'idea e colpì le gambe dell'avversario all'altezza delle ginocchia con una serie di calci. Obra sembrò risentirne e il suo equilibrio si fece precario così Natsu si lasciò cadere all'indietro portandosi con se l'avversario ma, prima che la sua schiena toccasse terra, aveva piegato le gambe al petto e, non appena la suola venne in contatto con il torace di Obra, il rosato distese di colpo le gambe, riuscendo a liberarsi e scaraventando l'avversario ad un paio di metri di distanza.


Il giovane si rialzò massaggiandosi le spalle mentre Obra rimase a terra.


-Strano...- pensò Natsu -...già finita?- ma non appena ebbe mosso un piede, Obra si rialzò in una maniera inquietante. Inarcò di colpo la schiena e, senza usare le mani, tornò in piedi. Le opzioni erano due: o non era umano o aveva degli addominali d'acciaio.


Natsu si guardò attorno, notando poi un mucchio di bastoni di ferro usati per le tubature. Lentamente ne prese uno, mantenendo comunque lo sguardo puntato sul suo avversario, per poi partire all'attacco.


Dato che Obra aveva le braccia distese lungo i fianchi, il rosato provò a colpirlo dall'alto ma, veloce come un fulmine, il suo avversario incrociò le braccia sopra la testa, parando l'attacco. Una persona normale si sarebbe ritrovata le ossa rotte ma, incredibilmente, Obra non subì alcun danno mentre il tubo di ferrò si piegò brutalmente all'indietro.


Natsu si allontanò con un balzo e gettò a terra il tubo di ferro ormai rotto.


-Ma stiamo scherzando? Che razza di mostro è? Un tubo di ferro non gli ha fatto niente.-


“Vedo che ti trovi in difficoltà, caro il mio Natsu.”


Una voce meccanica riscosse il ragazzo dai suoi pensieri che iniziò a guardarsi attorno cercando la fonte di quella voce.


“Non mi vedi, sono proprio davanti a te.” disse la voce che, molto probabilmente, apparteneva ad un uomo così Natsu guardò avanti a se e scoprì che era stato Obra a parlare.


“Oh, quindi sai anche parlare?” chiese Natsu con fare ironico


“Beh, dal mio bell'ufficio posso fare molte cose.” disse la voce proveniente da dentro Obra, dato che l'uomo non aveva neanche aperto bocca. Il rosato inarcò un sopracciglio confuso e la voce dell'uomo tornò a farsi sentire “Ah ah ah ti vedo leggermente confuso! Se tu non l'avessi capito, stai combattendo contro un robot! Io sono solo colui che lo comanda e anche il capo del gruppo che è stato assoldato per eliminare te, i tuoi amici e la tua padroncina.”


“Tsk, devi essere davvero coraggioso se preferisci svolgere il tuo lavoro attraverso una macchina radiocomandata.” disse Natsu visibilmente contrario a ciò.


“Uh uh uh il fine giustifica i mezzi no? Io ti uccido e guadagno il compenso, non sta scritto da nessuna parte come devo ucciderti.” disse l'uomo.


“Allora mostrami come riesci a uccidermi grazie a quello stupido robot!” lo provocò Natsu mettendosi in posizione di combattimento e l'uomo, tramite Obra, scattò in avanti. Quando fu a pochi metri di distanza, il robot aprì di colpo la bocca e, dalla canna di una pistola nascosta proprio nella bocca, partì un proiettile che beccò Natsu alla spalla sinistra, trapassandola da parte a parte.


Il giovane digrignò i denti per il dolore ma riuscì comunque a portare a segno un buon colpo. Approfittando dello slancio del nemico, gli tirò un montante al mento, estraendo all'ultimo la sua lama nascosta e perforando il mento di Obra. Dalla ferita iniziarono a scaturire delle scintille e, prima che Natsu potesse allontanarsi, l'avversario lo colpì con un potentissimo pugno al costato, scaraventandolo contro una trave di ferro.


Il rosato si rialzò barcollante e, portando una mano sul fianco colpito, potè constatare il danno subito. Tre costole erano andate e una era incrinata. Poteva anche essere un inutile robot, ma i suoi pugni facevano di certo un gran male.


Con la coda dell'occhio Natsu notò una cassa vuota e, voltandosi verso di essa, potè notare che era una cassa vuota e dentro ad essa, un tempo, erano contenute delle bombole di gas. Uno strano ghigno si impadronì delle sue labbra e, senza esitare, corse dentro l'edificio in costruzione.


Obra non si preoccupò minimamente di questo suo comportamento e lo seguì immediatamente dentro l'edificio, iniziando a cercarlo in lungo e in largo. Lo trovò in una grossa stanza pressoché vuota, con la schiena rivolta a due grossi buchi che, in teoria, sarebbero dovuti essere delle finestre.


“Così hai deciso di smettere di nasconderti, eh? Mi sembra una soluzione più che saggia!” disse la voce meccanica


“Beh, volevo chiederti una cosa prima di distruggere il tuo robot.” disse Nastu ghignando “Chi sei tu?”


“Ah ah ah distruggerlo?!? Questa è proprio bella! E sia, ti accontenterò come ultimo desiderio. Io sono Ivan, capo di Raven Tail.” si presentò l'uomo che stava manovrando Obra.


“Raven Tail eh? Me ne ricorderò...ora, devo salutarti. La prossima volta, spero di poterti incontrare di persona.” disse Natsu per poi estrarre un accendino.


“Cosa vuoi fare?” chiese Ivan, leggermente preoccupato e, solo in quel momento si accorse di alcune bombole grige poste ai lati della porta. Bombole di gas.


“TU! Maledetto!” urlò Ivan per poi vedere Natsu con l'accendino acceso intento a lanciarglielo contro.


Prima che le fiamme divampassero ferocemente, Natsu riuscì a saltare fuori da una finestra e ripararsi dietro ad un muretto. L'esplosione che scaturì dalla stanza generò una forte folata di vento bollente e creò anche un grosso polverone. Il rosato, dopo qualche secondo, si rialzò in piedi e fissò la finestra dalla quale era saltato.


-Idiota. Se tu fossi stato davanti a me di persona, avresti sentito subito il forte odore di gas nella stanza.- pensò il rosato quando però, dalla stessa finestra, uscì Obra con sua grande sorpresa.


Il robot era gravemente danneggiato. Entrambe le braccia erano distrutte e metà della faccia era fusa.


“Male-bzzz-to, ti bzzz-erò! Te e tutti i bzzz amici!” biascicò Ivan prima di scagliare il suo robot contro Natsu ma, un secondo dopo ciò, Obra venne colpito in mezzo agli occhi da una grossa lama che gli fece esplodere la testa. L'ultima immagine che Ivan riuscì a vedere fu Natsu intento a ghignare con l'impugnatura di un coltello balistico ben stretta nella mano destra. Il robot si accasciò al suolo e smise completamente di muoversi.


“Uff...e anche questa è fatta.” disse Natsu per poi voltarsi e ritrovarsi di fronte una Lucy attonita e con gli occhi prossimi alle lacrime “Lucy, cosa ci fai tu...?” ma le parole gli morirono in bocca non appena avvertì l'abbraccio della ragazza sul collo.


Preso dallo slancio di Lucy, Nastu cadde seduto a terra, portandosela con se e, in pochi secondi, potè sentire le sue lacrime bagnargli il colletto della camicia.


“Idiota...perchè non mi hai detto nulla...?”


“Io...non potevo coinvolgerti. Era un nemico pericoloso.” disse Natsu con una voce leggermente strozzata. Per qualche motivo, sentirla piangere lo metteva a disagio.


“Non ti azzardare a farlo mai più, è chiaro? E non ti azzardare neanche a morire! Sei la mia guardia del corpo! Non puoi morire...” disse Lucy senza smettere di piangere e rafforzando la stretta intorno al collo di Natsu


“D'accordo...te lo prometto.” disse Natsu prima di allontanarla un poco da se. La ragazza parve tornare quella di sempre e si strappò un pezzo della sua maglietta per poi bendare la ferita alla spalla di Natsu.


“Non è un granché...credo sia meglio se troviamo un dottore.” disse Lucy


“Non preoccuparti va benissimo. Meglio raggrupparsi con gli altri.” disse Natsu con un sorriso per poi alzarsi in piedi e, in seguito, aiutare la ragazza ad alzarsi. Prima che potessero avviarsi verso l'uscita del cantiere, Lucy gli porse un piccolo sacchetto bianco “Tieni...è per te.” disse la bionda rossa come un pomodoro.


Natsu prese il sacchetto, visibilmente confuso, e ne estrasse un piccolo portachiavi raffigurante un gatto azzurro con due ali d'angelo.


“Un gatto con le ali?” chiese il rosato e la bionda fu rapida a ribattere “Se...se non ti piace puoi anche ridarmelo!”


“No, mi piace molto invece.” ammise Natsu sorridendole e tutta la rabbia che stava per riversare sul ragazzo svanì nel nulla più totale lasciando spazio all'imbarazzo assoluto.


“S...sono contenta che ti piaccia! Ora andiamo dagli altri!” disse la bionda per poi voltarsi e dirigersi a passo di marcia verso il punto di ritrovo, seguita a ruota dal rosato. Di sicuro era stata una domenica pomeriggio diversa dal solito per tutti.


* * *


Quella sera, i tre body-guard erano seduti sul divano dell'appartamento di Lucy. I genitori di lei avevano chiamato nel tardo pomeriggio, dicendogli che sarebbero arrivati più tardi del solito e che non dovevano preoccuparsi.


Zancrow stava facendo un po' di zapping sulla tv quando beccò un telegiornale che stava parlando di alcuni eventi avvenuti nel pomeriggio in centro: una colluttazione in un bagno pubblico, una sparatoria in un vicolo e una grossa esplosione in un edificio in costruzione.


“Tsk, non c'è niente di interessante.” si lamentò il biondo e Natsu, notando l'ora, disse “E' ora di preparare la cena per la signorina e le sue amiche.” ma, non appena si furono alzati, si ritrovarono di fronte Lucy, insieme a Kinana e Meredy, parecchio rosse in volto.


“Noi...vi...vi abbiamo preparato la cena.” disse la bionda


“Eh?” fu la reazione corale dei tre assassini


“Oggi ci avete salvato da morte certa.” disse Kinana guardando Cobra


“Quindi volevamo ringraziarvi in qualche modo.” aggiunse Meredy arrossendo alla vista del ghigno di Zancrow.


I tre entrarono in cucina e rimasero sorpresi nel vedere la tavola imbandita e piena di cibo. Si sedettero con calma e notarono che le tre ragazze erano in trepidante attesa di sapere se il cibo preparato era buono o meno.


Natsu, visibilmente a disagio, assaggiò un boccone per poi sgranare di colpo gli occhi “E'...è buono.”


“D...davvero?!?” chiese Lucy e il rosato annuì sorridendo per poi mandar giù un altro boccone, imitato dagli altri due. Le tre ragazze sorrisero felici e, dopo averli salutati, andarono a stravaccarsi sul divano, contente di aver fatto una buona cosa.


“Ehi Natsu...” disse Cobra leggermente verde in volto


“Dimmi...”


“Non ce la facevi proprio a dirle che fanno pena in cucina, vero?” chiese l'assassino del veleno soffocando un conato


“Beh...non era un pensiero comune...” ammise Natsu fissando Zancrow che, come se niente fosse, si stava strafogando di cibo.


“Schiffinofi!” disse il biondo con la bocca piena facendo sospirare gli altri due. Il fatto di essere le guardie del corpo gli dava delle limitazioni e una di esse era proprio quella di lamentarsi...soprattutto per un gesto fatto col cuore dalla loro cliente ma questo non gli impedì di pensare -Speriamo che imparino presto...-


Nello stesso istante, dalla parte opposta della città, Jose stava salendo in cima ad un enorme palazzo, in ascensore. Quando arrivò all'ultimo piano, una donna gli disse che Ivan lo stava aspettando nel suo ufficio in fondo al corridoio.


L'uomo ghignò e si diresse in quella direzione. Non appena ebbe aperto la porta, gli si parò di fronte una scena molto appagante: Ivan era riverso in un lago di sangue con una grossa ferita alla gola che, probabilmente, lo aveva ucciso. Poco più in la, seduta sulla scrivania, vide una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi che lo guardò sorridendo.


“Signor Jose, è un piacere vederla.” disse la ragazza


“Flare, vedo che hai svolto divinamente il tuo errore.” disse Jose per poi rivolgersi al cadavere di Ivan “Io non tollero i fallimenti e tu lo sapevi bene, lurido idiota!”


Flare si avvicinò all'uomo e chiese “E ora cosa faremo?”


“Eh eh eh non ti preoccupare, ho un piano per poter eliminare quella stupida mocciosa e tu, mia cara Flare, mi aiuterai nell'impresa.” disse l'uomo ghignando mentre, insieme, uscivano dall'ufficio chiudendosi la porta alle spalle.


Un altro giorno era giunto al termine ma i guai per i tre assassini non erano ancora finiti.











Angolo dell'autore:


Chaos, piaciuto il capitolo, seppure breve? Spero di sì ^^ dunque, vi chiedo ancora scusa per l'enorme ritardo con cui ho aggiornato questa fic ma cercherò di rifarmi, promesso!


Per ora vi lascio e ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso capitolo:


  • Wilwarind86

  • AngelWings_DwarfGigi4

  • Jeo 95

  • sailorvenus87

  • FairyLucy94

  • PRINCE_OF_THUNDER

  • lucy_465

  • ilCiccio


Grazie a tutti e alla prossima, chaos!!!









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Capitolo 10
*** Una rivale... in amore? ***


Capitolo 10: Una rivale... in amore?


I primi raggi di luce filtrarono attraverso le tapparelle della camera di Lucy, illuminando il volto della ragazza, che, stiracchiandosi le braccia, diede le spalle alla finestra, ritrovandosi di fronte a due occhi neri incredibilmente belli e un sorriso a trentadue denti che, solo per un istante, le sembrò più luminoso di quella stramaledetta luce che l'aveva svegliata.


Nei successivi secondi, altri dettagli andarono ad arricchire la sua vista, come ad esempio la folta chioma rosata del ragazzo che era sdraiato di fianco a lei. Ovviamente il fatto che fosse nudo le provocò solo un cambio di colore degno di un camaleonte, passando dal rosa chiaro al rosso pomodoro.


N... N... N... Natsu...?” balbettò la ragazza, non riuscendo tuttavia a distogliere lo sguardo dagli occhi della sua guardia del corpo.


Sì, Lucy?” chiese il ragazzo mostrandole ancora quel sorriso.


C... cosa ci fai... n... nel mio letto...?” ormai anche il solo formulare una frase era uno sforzo degno di nota per la bionda.


Che domande, ci dormo. Non ti ricordi cos'è successo ieri sera?” chiese il ragazzo iniziando piano piano ad avvicinarsi al volto della ragazza.


C... c... cos'è successo?” chiese Lucy avvampando ancora di più.


Lascia che ti dia un aiuto per ricordare...” sussurrò Natsu prima di avvicinarsi ulteriormente al volto della ragazza. Le labbra ormai prossime ad incontrarsi...


* * *


“KYAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!”


Un urlo spacca-timpani echeggiò nel palazzo mentre una giovane ragazza dai capelli biondi cadeva dal letto, rossa come un pomodoro.


Lucy si mise subito a sedere, guardandosi attorno come alla ricerca di qualcosa... o qualcuno. Purtroppo per lei, la ricerca ebbe vita breve. Tre secondi dopo il suo urlo, la porta di camera sua venne letteralmente buttata giù da Natsu, il quale entrò armato di due coltelli militari, seguito a ruota da Zancrow e Cobra che estrassero delle pistole, puntandole in diversi punti della stanza.


“Lucy, che succede? Ti abbiamo sentita urlare!” disse Natsu scrutando la stanza in lungo e in largo, alla ricerca di potenziali minacce.


“E' tutto a posto! Non è successo nulla! Ho solo... ehm... fatto un brutto sogno...” spiegò Lucy ancora rossa in volto, distogliendo lo sguardo dagli occhi di Natsu che alzò un sopracciglio confuso.


“Tutto 'sto casino per un incubo?” Doveva essere davvero brutto! Cos'è? Eri finita a letto con Natsu?” chiese Zancrow scoppiando poi a ridere, mentre Natsu, con un leggero rossore sulle guance, si girava per zittirlo.


Per fortuna, nessuno dei tre notò l'aumento di rossore sulle guance di Lucy che si alzò in fretta e furia, correndo poi in bagno.


“Signorina Lucy, la colazione sarà pronta tra dieci minuti.” disse Cobra, passando davanti alla porta del bagno e la ragazza gli rispose che andava bene.


Lucy si guardò nello specchio, dandosi poi una bella rinfrescata con l'acqua gelida. Attimi di silenzio passarono uno dopo l'altro.


“Che diavolo di sogno era?”


* * *


Un'ora dopo, la ragazza era seduta in classe, con la testa abbandonata sul banco e gli sguardi preoccupati di Meredy e Kinana puntati su di lei.


“Lucy... tutto bene?” chiese Kinana.


“Sì... una meraviglia...” mugugnò la bionda alzando una mano per rassicurarle.


“Per caso hai dormito poco?” chiese Meredy ma Lucy si destò all'istante “E' il caso di dire che ho dormito troppo!”


Meredy e Kinana si scambiarono un'occhiata confusa ma, prima che potessero indagare ulteriormente, Natsu entrò in classe, andando a sedersi alla scrivania ed Erza invito tutti i suoi compagni a sedersi.


“Dunque...” iniziò Natsu “... prima di iniziare con la lezione, ho da fare una comunicazione. Da oggi, in questa classe, ci sarà una nuova studentessa, trasferita giusto oggi. Entra pure”.


La porta della classe si aprì nuovamente e una ragazza dal seno più che prosperoso fece il suo ingresso, strappando degli sguardi parecchio interessati a tutti i maschi della classe. I lunghi capelli rossi erano legati in una treccia che le cadeva dolcemente sulla schiena, mentre gli occhi del medesimo colore scrutarono attentamente gli altri studenti, soffermandosi per lo più su di Lucy che avvertì una strana sensazione lungo la schiena.


“Piacere di conoscervi, mi chiamo Flare Valentine. Spero che potremo andare d'accordo.” si presentò la rossa, sorridendo solare agli altri.


“Bene Flare, puoi andare a sederti vicino a Lucy, attualmente è l'unico posto libero.” disse Natsu facendole cenno con la mano. La rossa annuì ed andò a sedersi vicino alla bionda, mentre il professore iniziava a scrivere qualcosa alla lavagna.


Lucy iniziò a prendere appunti ma continuava ad avvertire quella strana sensazione lungo la schiena. Senza volerlo, si girò verso Flare e la vide intenta a... fissarla con sguardo da stalker?


Sembrava davvero una stalker che osservava la sua vittima.


“Ehi, biondina...” disse Flare, inclinando leggermente la testa di lato.


“S... sì, Flare?” chiese Lucy forzando un sorriso e Flare le tese la mano “Spero che potremo essere buone amiche”.


“Ah... certamente, non vedo perché no.” disse Lucy mostrando un sorriso meno tirato per poi stringerle la mano.


“Senti un po'... ma il professore è impegnato?” chiese poi la rossa, sorprendendo Lucy.


“In che senso?”


“E' fidanzato o single?” specificò Flare, fissando nel mentre la schiena del professore. Meglio così, almeno il barlume di rabbia mista a sorpresa che si accese negli occhi di Lucy non venne notato da nessuno.


“Credo sia...” iniziò la bionda, con tutta l'intenzione di dirle una grossa bugia “...single.” ma ovviamente il suo cuore, o la sua mente, non era d'accordo.


“Oh, molto interessante.” commentò Flare “Grazie per l'informazione, biondina.” e tornò a concentrarsi sulla lezione, lasciando Lucy alle prese con varie domande, molte delle quali non le piacevano per nulla.


Qualche ora dopo, Lucy e le sue amiche erano sedute nella mensa della scuola e una piccola nuvoletta nera gironzolava sulla testa della bionda. Ovviamente Kinana e Meredy avevano fatto di tutto per farla distrarre ma la nuvoletta non accennava ad andarsene.


D'un tratto, purtroppo, alcuni commenti di un tavolo vicino giunsero all'orecchio di Lucy.


“Hai visto la nuova arrivata? Dev'essere molto dedita allo studio”.


“Eh già, io non salterei mai la pausa pranzo per restare in aula con il professore, solo per recuperare alcuni argomenti”.


La nuvoletta crebbe, caricandosi anche di elettricità, mentre la bionda non distoglieva l'attenzione da quel tavolo. Dopo ulteriori conferme per quella notizia, la ragazza si alzò in piedi ma Kinana e Meredy la costrinsero a sedersi nuovamente.


“Lucy, calmati, ricordati che oggi pomeriggio dobbiamo andare dal parrucchiere e tutto il resto, perciò non guastarti l'umore.” disse Kinana. La bionda sospirò, dandosi mentalmente dell'idiota. Perchè diavolo si stava dannando per Natsu?


In fondo era una persona adulta e poteva cavarsela benissimo da solo, inoltre non c'era motivo per cui doveva intromettersi nei suoi affari sentimentali. Dopo esserselo ripetuto a mente un'altra decina di volte, si decise a pensare ad altro e, finalmente, ritrovò il suo solito sorriso.


Qualche ora più tardi, Lucy era seduta dal suo barbiere di fiducia, un uomo di nome Cancer con la mania per i granchi, come dimostrava la sua strana capigliatura.


“Ah... ci voleva proprio...” commentò la bionda, mentre alla sua sinistra Meredy e Kinana annuivano convinte.


“Solita acconciatura? Ebi.” chiese Cancer e Lucy annuì chiudendo gli occhi mentre l'uomo le lavava i capelli con lo shampoo, facendo estrema attenzione a non tirarle neanche un capello.


Il trattamento andò avanti per diversi minuti ma alle ragazze non importava molto, tanto non avevano altri impegni. Purtroppo per Lucy, però, una voce a lei familiare le raggiunse l'orecchio destro.


“Oh, biondina. Che coincidenza. Anche tu vieni qui?” chiese Flare, scoccandole quello stesso sguardo da stalker che le aveva mostrato qualche ora prima in classe.


“F... Flare?” chiese Lucy nettamente sorpresa “S... sì, vengo sempre qui da molto tempo ormai”.


“Oh ma che bella notizia, così potremo incontrarci più spesso.” disse Flare sorridendo, mantenendo lo sguardo da stalker mentre Cancer le lavava i capelli. Meredy e Kinana rabbrividirono davanti a quello sguardo ma, per fortuna loro, la rossa non le aveva minimamente prese in considerazione.


Lucy si limitò a sospirare, chiudendo poi gli occhi per concentrarsi su qualcos'altro, quando una breve discussione tra Flare e Cancer attirò la sua attenzione.


“Potresti finire me per prima? Stasera ho un ospite a cena e devo ancora preparare alcune cose”.


“Oh, certamente. Ebi. Chi sarebbe questo fortunato ospite?” chiese Cancer prendendo in mano le sue fidate forbici.


“Il mio professore, un ragazzo poco più grande di me di nome Natsu!” spiegò Flare sorridendo.


Meredy e Kinana si pietrificarono sulle loro sedie, ruotando poi di poco la testa verso di Lucy. Se prima c'era una semplice nuvoletta sopra la sua testa, ora c'era la tempesta perfetta, con tanto di fulmini...


“Scusa Flare... potresti ripetere?” chiese la bionda esibendo un sorriso che era tutto fuorché spontaneo.


“Ho detto che il nostro prof verrà a cena da me stasera. Oggi gli ho fatto saltare la pausa pranzo per aiutarmi in alcune cose. Mi sembra giusto ripagarlo.” spiegò Flare mantenendo il suo sorriso “Ha già accettato perciò devo sbrigarmi”.


Fu solo per un secondo, ma tra le due scattarono sguardi carichi di scintille che spaventarono Cancer così come Meredy e Kinana.


“La cosa ti da fastidio, biondina?” chiese la rossa e in quel momento Lucy parve tornare in sé, arrossendo leggermente. Si voltò dall'altra parte e disse “Niente affatto! Mi sembra solo che tu stia cercando di farti bella ai suoi occhi!”


Flare mostrò di nuovo il suo sorriso inquietante e tornò a rilassarsi. Pochi minuti dopo, pagò il trattamento ed uscì dal negozio, mandando un occhiolino a Lucy.


“Ehi Lucy... sicura che non ti dia fastidio?” chiese Kinana, nascondendo il suo sorrisetto.


“Certo che mi da fastidio! In fondo Natsu è...!” iniziò Lucy accorgendosi poi dello sguardo sornione di Meredy e del fatto che Kinana stesse registrando il tutto con il suo cellulare “Cosa stai registrando, maledetta?!?”

Le sue amiche scoppiarono a ridere e la loro seduta dal parrucchiere si concluse nel giro di una decina di minuti, a cui seguì un'ora di shopping, il tutto sotto lo sguardo vigile di Natsu, Cobra e Zancrow.


Il fatto che i tre non fossero vicini alla loro cliente, era che proprio Lucy, gli aveva imposto di non starle appiccicata durante i pomeriggi di shopping e loro si erano dovuti adattare, e con ottimi risultati dato che non si era minimamente accorta di averceli poco lontani.


Verso sera, quando furono rincasati, Natsu si avvicinò a Lucy e le disse “Stasera sono stato invitato ad una cena. Ci penseranno Zancrow e Cobra a proteggerti a dovere”.


Quello che lo lasciò sorpreso fu lo sguardo particolarmente stizzito di Lucy che si limitò a dire “Puoi fare quello che vuoi! Buona serata!” e andò in camera sua con passo pesante, sbattendo la porta.


Zancrow e Cobra lo fissarono con sguardo di rimprovero.


“Che c'è?” chiese il rosato ancora confuso.


“Ammettilo...” iniziò Zancrow.


“... hai dato dei compiti in più per domani, vero?” concluse Cobra. Ora capiva perché molti studenti, tra cui soprattutto Kinana, venivano a riposarsi in infermeria per almeno dieci minuti.


“NO! Oggi sono stato addirittura benevolo e li ho fatti uscire dieci minuti prima!” si difese Natsu, cercando intanto di capire che cosa avesse fatto di male.


-Le parlerò al mio ritorno...- pensò l'assassino per poi uscire e dirigersi verso la casa di Flare.


Intanto, sdraiata sul suo letto, Lucy stava affondando la faccia fino alle orecchie nel cuscino. Dopo diversi minuti di completa immobilità, si girò di scatto scagliando il cuscino contro la porta e si portò una mano sul petto.


-Perchè?- pensò la ragazza -Perchè mi da così fastidio sapere che Flare ci sta provando con Natsu?-


* * *


Intanto, dall'altra parte della città...


“E' davvero un onore conoscere delle leggende come voi!” disse Jose, stringendo la mano ai tre uomini seduti di fronte a lui.


“Basta con questi convenevoli.” disse un uomo con una benda sull'occhio, lisciandosi la sua lunga barba bianca “Qual'è il nostro obiettivo?”


Jose mostrò un ghigno tutt'altro che rassicurante e disse “L'erede della famiglia Heartphilia e... prima di essa, i vostri vecchi allievi!”


I tre uomini parvero sorprendersi ma alla fine annuirono sena esitazione.


“Quindi Natsu sarà la mia prossima sfida?” disse un uomo dai capelli arancioni tirati all'indietro, parlando tra sé e sé.


“Cobra... quanto tempo è passato dal nostro ultimo incontro?” proferì un uomo dagli occhi interamente rossi con i capelli grigi mossi.


“Zancrow eh? Vediamo cos'ha imparato quella testa calda.” commentò l'uomo con la barba prima di alzarsi e dirigersi verso l'uscita, seguito a ruota dai suoi compagni.


Jose ampliò ancora di più il suo ghigno osservando la porta che si chiudeva.


-I tre migliori assassini mai esistiti... vediamo come te la cavi contro di loro, signor Natsu Dragneel!-

























Angolo dell'autore:


Sì, lo so! LO SO! Faccio schifo... non ho aggiornato per eoni e ora ritorno dall'aldilà con questo schifo di capitolo. Questa fic è più difficile di quanto pensassi T.T il fluff mi da contro! Giustamente io do contro di lui u.u


Devo ancora capire che cazzo avevo in mente quando ho iniziato questa fic... ma, dato che piace a così tanta gente, farò il sacrificio di finirla! Ho comunque una buona notizia per voi! Le mie fic NON ad OC verranno aggiornate molto più velocemente ora ^^


Intanto vi saluto e ci vediamo alla prossima, sperando che non abbiate tentato il suicidio dopo aver letto questo schifo di capitolo ^^”


CHAOS!!!

P.S: vediamo se indovinate chi sono i tre sicari alla fine XD

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Capitolo 11
*** Attacco a sorpresa ***


Capitolo 11: Attacco a sorpresa

Un nuovo giorno era arrivato e la vita di tre assassini diventati body-guard sembrava andare per il meglio.

Natsu entrò in cucina stiracchiandosi ma le profonde occhiaie facevano intuire che non avesse dormito molto bene. Zancrow gli scoccò un ghigno abbinato ad uno sguardo indagatore ma fu Cobra a porre la domanda “Dormito male?”

“Dormito poco... ieri sera sono tornato tardi e mi ci è voluto parecchio tempo per digerire.” spiegò svogliatamente Natsu riempiendosi una tazza di caffè.

Zancrow scoppiò in una sonora risata, riprendendo poi a leggere il quotidiano tra le sue mani “La tua nuova amichetta cucina così bene?”

Natsu sorseggiò tranquillamente il nettare del mattino e, dopo qualche secondo di pausa, rispose “Ti dirò, la cucina di Flare è davvero di alta qualità! Ne è valsa la pena di saltare la pausa pranzo per aiutarla!”

“Oh? E' da parecchio che non facevi i complimenti per la cucina di qualcuno.” notò Cobra mettendosi ai fornelli mentre Zancrow si fregava una fetta di pane con marmellata dal piatto del cuoco.

“Beh, a parte la tua cucina, ho avuto modo di assaggiare solo quella di Lucy e non era proprio sopraffina.” ammise Natsu con un mezzo ghigno, notando poi lo sguardo impietrito di Zancrow verso un punto alle spalle del rosato.

Lentamente, Natsu si girò, ritrovandosi di fronte ad una ragazza bionda il cui sguardo non assicurava nulla di buono. Il biondo dagli occhi scarlatti rimase in silenzio per godersi al meglio la scena mentre Cobra, intuendo il pericolo, domandò “La colazione è quasi pronta, signorina Lucy. Desidera uova e pancetta o pane e marmellata?”

“Grazie Cobra... ma non ho fame. Prenderò qualcosa a scuola.” rispose freddamente Lucy dando poi le spalle a Natsu, avviandosi subito dopo verso il bagno “Vado a prepararmi. Ci vediamo alla macchina”.

Quando il rumore della porta del bagno venne udito dai tre ragazzi, Zancrow scoppiò nuovamente a ridere, dandosi delle pacche sulle cosce, arrivando perfino a piangere “Davvero un'ottima mossa! Questa me la ricorderò per tutta la vita!”

Poche ore di sonno ed era riuscito a far arrabbiare la ragazza che doveva proteggere. Ottimo inizio di giornata.

Il rosato andò a sedersi al tavolo e chiese delle uova con pancetta ma Cobra, con sguardo serio, sentenziò “Niente colazione finché non ti sarai scusato con Lucy. E' la nostra cliente e non possiamo permettere che diventi fredda e distaccata nei nostri confronti”.

Natsu ascoltò quelle parole iniziando a fare le bollicine nel caffè come un bambino. Poche ore di sonno, Lucy offesa e/o arrabbiata, niente carne a colazione e due compagni di squadra altamente menefreghisti delle sue condizioni. Davvero un meraviglioso inizio di giornata.

La colazione, per Cobra e Zancrow, si consumò velocemente e, pochi minuti dopo, raggiunsero la loro cliente, affiancata da Meredy e Kinana. Le due ragazze salutarono calorosamente le tre guardie del corpo mentre Lucy mantenne un atteggiamento distaccato, soprattutto da Natsu e questa cosa non passò inosservata agli occhi delle due amiche.

Più tardi, durante l'intervallo di metà mattinata, le due andarono vicino a Lucy e Kinana domandò “Si può sapere cos'è successo tra te e Natsu? Non gli hai rivolto neanche mezza parola durante il viaggio e hai passato la mattinata a prendere appunti come un robot”.

“A quanto pare le mie doti culinarie non sono apprezzate da quello lì!” rispose seccamente Lucy sbattendo le mani sul banco, per poi voltarsi verso Flare, comodamente seduta, intenta a leggere un libro con uno sguardo fin troppo inquietante “Soprattutto dopo che ha provato i piatti di qualcun altro...”

Meredy sospirò pesantemente, mettendole poi una mano sulla spalla “Dai non farla tanto tragica. Flare è un fenomeno in economia domestica e ha dato prova di saper cucinare ottimi dolci... a differenza tua...”

Una strana aura blu avvolse Lucy e Meredy si pentì subito delle sue parole ma, prima che potesse porvi rimedio, la campanella suonò e la lezione riprese.

Per fortuna, quel giorno, avevano lezione solo al mattino e, dopo la quinta ora, tutti si salutarono, precipitandosi verso casa. Lucy uscì quasi per ultima insieme a Meredy e Kinana ma alle sue spalle udì la voce di colei che era riuscita a rovinargli la vita nel giro di un giorno.

“Professore! Posso chiederle una cosa?” domandò Flare avvicinandosi a Natsu che, sorridendo, annuì senza alcun problema. Lucy non si trattenne un secondo di più e si avviò verso la macchina, seguita a ruota dalle amiche, che si scambiarono un'occhiata preoccupata.

Dopo svariati minuti, il rosato raggiunse il resto della compagnia in macchina e avvertì all'istante un brivido gelido lungo la schiena. Non gli ci volle molto a capire che si trattava di Lucy, intenta a trucidarlo con lo sguardo dal sedile dietro.

Il viaggio di ritornò si consumò nel più totale silenzio. Solo Zancrow sembrava divertito dalla cosa ma Meredy gli fece svanire il ghigno dalle labbra con una leggera botta sulla nuca. Cobra e Kinana non sembravano troppo tesi o altro ma non erano inclini ad iniziare una conversazione. Non con Natsu intento a fissare la strada davanti a lui con tutto sé stesso pur di non notare lo sguardo assassino della bionda.

Non appena la destinazione sbucò di fronte a loro, Meredy, Cobra, Natsu e Kinana sospirarono di sollievo e, dandosi il cambio con Zancrow, il rosato lasciò a lui il compito di posteggiare la macchina.

Spiegando che 'non voleva lasciarlo solo', Meredy lo accompagnò sorridendo alle amiche che annuirono, avviandosi poi verso l'ascensore con Cobra e Natsu.

Arrivati all'appartamento di Lucy, Kinana e Cobra si avviarono in cucina mentre la ragazza andò spedita in camera sua e si chiuse la porta alle spalle.

L'amica dai capelli viola si girò verso Natsu e gli chiese “Potresti andare a parlarle? Forse potreste risolvere i vostri problemi...”

Natsu annuì, avviandosi verso la camera di Lucy ma, non appena Kinana fu di nuovo in cucina, bofonchiò “Ma io non ho fatto nulla...”

Quando fu davanti alla porta della ragazza, bussò tre volte, attendendo una risposta, la quale però non arrivò. Bussò nuovamente ma continuò a non ricevere alcuna risposta.

“Lucy, sono io...” iniziò Natsu restando fermo davanti alla porta “... io non so perché sei arrabbiata. Se si tratta di quello che ho detto stamattina, non devi offenderti! Possiamo sempre insegnarti a cucinare!”

Dopo qualche secondo, però, si rese conto di come quelle parole servissero solo ad alimentare le fiamme della rabbia di Lucy, così aggiunse “Mi dispiace di aver detto che non sei brava a cucinare, ok? Ora potresti aprire per favore?”

Dopo diversi secondi, non udì nessuna risposta ma sentì distintamente il rumore di una lampada che cadeva sul pavimento.

Senza esitare, sfondò la porta con una spallata e si precipitò dentro la stanza, estraendo i suoi fidati coltelli. In meno di un secondo, individuò un uomo di mezz'età dal fisico scolpito e dai folti capelli arancioni.

L'uomo stava tenendo Lucy sotto il braccio destro e Natsu notò che la giovane era legata ed imbavagliata ma, a parte la lampada a terra, non vedeva alcun segno di lotta.

“Gildarts... tu eri già qui prima del nostro arrivò.” sibilò Natsu incrociando lo sguardo con quello dell'uomo che, alzando il braccio sinistro, sostituito da una protesi d'acciaio, per salutarlo, esclamò “Yo, Natsu! Irruente come al solito vedo!”

“Lasciala andare subito!” urlò il rosato lanciandosi addosso all'uomo che, senza alcuna difficoltà evitò i suoi attacchi e, con un calcio ben piazzato, lo scagliò contro una parete, facendolo finire a terra.

“Mi piacerebbe parlare dei vecchi tempi, Natsu, ma il mio compito è di rapire questa ragazza.” spiegò Gildarts con un sorriso, avviandosi poi verso le finestre aperte che davano su un grosso terrazzo.

“Non ti azzardare ad ignorarmi!!!”

Il rosato si scagliò nuovamente addosso al suo ex-maestro e, cogliendolo di sorpresa, scagliò la lama del suo coltello tattico, ferendolo alla spalla destra ma l'uomo ne approfittò e lo colpì con la protesi, assestandogli un pugno in pieno volto.

Natsu volò direttamente dall'altro lato della stanza e Gildarts, notando che il ragazzo era ancora incline a rialzarsi, lasciò cadere Lucy a terra e si scrocchiò il collo, avvicinandosi a Natsu, notando poi una figura sulla soglia della stanza.

“Oh? Come mai da queste parti?” domandò Gildarts, fissando il nuovo arrivato.

“Volevo incontrare Natsu un'ultima volta, maestro.” rispose il ragazzo sorridendo leggermente, spostando lo sguardo sul rosato che, notandolo, sgranò gli occhi e sibilò “Tu... sei ancora vivo...?”

* * *

Cobra si era precipitato fuori dalla cucina non appena aveva sentito Natsu sfondare la porta della camera di Lucy ma era stato costretto a fermarsi quasi subito.

A pochi metri da lui, vicino alla porta d'ingresso, un uomo dai capelli grigi con la sclera degli occhi completamente rossa era intento a fissarlo, mostrando un ghigno per nulla rassicurante.

“Maestro Zero...” iniziò Cobra flettendo le ginocchia “... cosa ci fai tu qui?”

“Ma come? Niente festa di bentornato?” domandò Zero ampliando il ghigno quando, da dietro di lui, scattò un ragazzo dalla particolare acconciatura bionda con gli occhi coperti da degli occhiali da sole.

Il biondo colpì Cobra al petto con un pugno, allontanandosi altrettanto velocemente. L'assassino dai capelli rossi lo fulminò con lo sguardo, digrignando i denti “Racer... ci sei pure tu”.

“Ormai dovresti saperlo, Cobra!” disse il biondo “Io seguo il maestro ovunque vada”.

Cobra scattò in avanti e Racer fece altrettanto. Il biondo, tuttavia, era molto più veloce e riuscì ad atterrarlo con poche mosse, riportandosi di fianco a Zero.

“Maledetto bastardo...” sputò Cobra rialzandosi, mentre alle sue spalle, avvertiva un movimento. Girandosi di scattò individuò Kinana armata di coltello ma era chiaro come il sole che non aveva mai impugnato un coltello da cucina per ferire qualcuno.

“Oh? Chi è? La tua fidanzata?” domandò Zero “Ti sei rammollito così tanto, Cobra?”

“C... Cobra?” ripeté Kinana spostando lo sguardo sul ragazzo che l'aveva salvata pochi giorni prima “P... perché ti ha chiamata così?”

“Ah! Perciò non le hai detto nulla.” osservò Zero indicando la ragazza “Credo proprio che questa rimpatriata sarà molto divertente!”

Cobra assottigliò lo sguardo e si liberò della giacca, restando solo con la camicia, ed estraendo una pistola ed un coltello dalla lama lunga. In pochi secondi, calmò drasticamente il suo respiro e sibilò “Vi eliminerò entrambi... qui ed ora!”

* * *

Zancrow si arrestò di colpo, girandosi verso la macchina che aveva appena posteggiato. Meredy notò il comportamento del ragazzo e il fatto che avesse uno sguardo stranamente serio e concentrato.

“Tutto bene?” domandò la ragazza avvicinandosi al biondo ma, d'improvviso, Zancrow la spinse a terra e dal nulla sbucò una catena con la punta uguale a quella di un paio di manette. Il biondo venne bloccato al polso destro e trascinato in avanti, venendo poi scagliato sul parabrezza del suv.

“Sembra proprio che tu abbia perso la tua proverbiale follia.” commentò una voce maschile nell'ombra. Zancrow riaprì di scattò gli occhi “Questa voce...”

La catena venne tesa di nuovo e il biondo cadde a terra, rialzandosi subito, mentre Meredy cercava di aiutarlo, salvo poi essere sollevata da un energumeno dai capelli neri e dalla carnagione cadaverica.

“Kain! Lurido bastardo, lasciala andare!” urlò Zancrow portando la mano libera sulla pistola tenuta sotto l'ascella ma la voce dall'altra parte della catena lo fermò “Se non vuoi che la tua amichetta si faccia del male, ti consiglio di lasciare il ferro lì nella fondina”.

“Master Hades... questo tuo comportamento mi offende.” commentò Zancrow riacquistando il suo solito ghigno.

Meredy cercò di liberarsi, ma il ragazzo di nome Kain le piegò le braccia dietro la schiena, facendola urlare per il dolore.

Le pupille di Zancrow si ridussero a due minuscoli puntini rossi e, fissando l'uomo con una benda nera sull'occhio destro, appena sbucato dall'ombra, sibilò “Non venire a lamentarti con me, quando ti caverò anche l'altro occhio!”

* * *

Una giovane dai capelli rossi camminava serenamente verso l'edificio dove la famiglia Heartphilia risiedeva. I suoi occhi rossi erano puntati sull'ingresso della hall e il sorriso sadico sembrava quasi quello di una maschera di teatro.

Velocemente, aprì il protone di vetro e, dalla sua cartella, tirò fuori un pugnale dal manico interamente rosso. Rispecchiandosi nella lama, la giovane si avviò verso l'ascensore.

“Mentre quei tre tengono impegnati le guardie del corpo... io eliminerò la biondina.” si disse Flare, pregustando già il momento in cui avrebbe trafitto il cuore di Lucy con il suo pugnale ma, prima che potesse entrare nell'ascensore, una voce femminile la costrinse a girarsi “Spiacente, ma non ti permetterò di raggiungerla. Natsu e gli altri devono vedersela con delle loro vecchie conoscenze e tu non ti intrometterai!”

Flare fissò estasiata la nuova arrivata e ampliando il ghigno, sibilò “Molto bene... se per arrivare a lei dovrò prima uccidere te... non esiterò a farlo!” e, brandendo il suo coltello, si scagliò addosso alla sua avversaria.























Angolo dell'autore:

Good evening!

Come state? Tutto bene? Spero che possiate perdonare questo mio incredibile ritardo! E' da mesi che questa fic non va avanti e ve la riporto con un capitolo di sie misere pagine... ma spero comunque di avervi lasciato un minimo sulle spine u.u

Spero ancora che possiate perdonarmi e aspetto le vostre recensioni!

Have a good night!

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Capitolo 12
*** Una decisione inaspettata ***


Capitolo 12: Una decisione inaspettata

Flare soffocò un'imprecazione nel mancare nuovamente la sua avversaria con il pugnale. All'inizio aveva pensato ad uno scontro rapido che sis arebbe dovuto concludere in suo favore, ma quella ragazzina che stava affrontando era una spina nel fianco.

Poco lontano da lei, una ragazzina molto giovane dai lunghi capelli blu, legati in due code laterali, la fissò con sguardo serio "Non ti lascerò andare da Natsu-san!"

"Wendy Marvell, credevo che le storie su una ragazzina così giovane come assassina fossero solo delle favole per bambini." sibilò Flare leccando la lama del suo coltello. Dopo qualche secondo di studio, la ragazza dai capelli rossi si scagliò addosso a Wendy e tentò di ferirla con dei rapidi fendenti ma l'avversaria continuava a schivarli indietreggiando velocemente, finché non si trovò con le spalle contro il portone di vetro.

"Presa!" esultò Flare menando un veloce affondo, ma Wendy aprì verso l'interno il portone all'ultimo e deviando così la lama dopodiché rotolò in avanti e poi colpì con un calcio al fianco Flare. La ragazza digrignò i denti a causa della botta e cercò nuovamente di ferirla ma Wendy le saltò sul braccio e glielo bloccò contro il corpo, facendola cadere a terra.

-Una presa articolare al braccio? Maledetta mocciosa!-

Flare cercò di liberarsi il braccio e, non riuscendoci, provò a ferire Wendy al volto col coltello ma la ragazzina le morse con violenza la mano, facendole perdere la presa sull'arma. Urlando con rabbia, Flare riuscì a rimettersi in piedi e sollevò Wendy di pesò scagiandola poi contro il portone di vetro che andò in frantumi, ferendo la ragazzina al volto. Alcuni passanti si girarono spaventati e Flare notò che qualcuno aveva già messo mano al cellulare per chiamare la polizia.

"Maledizione!" sbottò Flare colpendo Wendy con un calcio alla testa per poi correre via, salendo su un SUV nero che accelerò all'istante, portandola via. Dopo essersi leccata un po' la ferita alla mano, la ragazza prese il cellulare e chiamò il suo capo.

"Allora?" domandò Jose con tono speranzoso.

"I tre sicari sono ancora impegnati a gestire i traditori. Io sono stata fermata da un'altra assassina." spiegò Flare e, un istante dopo, poté udire un vaso andare in frantumi.

"Maledizione! Non è possibile che ogni volta qualcosa vada storto!" urlò adirato Jose massaggiandosi poi le tempie "Spero solo che quei tre abbiano più successo di te..."

***

Zancrow fissò con sguardo folle Hades, tenendo però Meredy e l'altro ragazzo nel suo campo visivo. Il polso destro era ancora bloccato dalla catena dell'anziano e aveva già subito diversi danni quando era stato scagliato contro il SUV.

Di punto in bianco si girò verso l'altro avversario per cercare di correre verso di lui ma Hades lo strattonò con la catena e Zancrow ne approfittò subito correndo invece verso di lui. Tuttavia l'uomo aveva già previsto una tattica simile perciò scartò di lato e, tirando la catena, fece in modo di bloccargli il braccio destro contro il corpo, costringendolo poi in ginocchio e mettendogli un piede in mezzo alle scapole per tenerlo fermo.

"Sei ancora troppo agitato, Zancrow." disse Hades con tono calmo ma, malgrado avesse un solo occhio, notò un leggero movimento sotto la giacca del biondo e fece appena in tempo a balzare di lato prima che un proiettile lo centrasse in pieno.

Zancrow si rialzò velocemente in piedi puntando la pistola contro Kain ma Hades, muovendo rapidamente la catena, colpì l'arma facendola finire in aria, dopodiché si lanciò contro il biondo che saltò in alto afferrando la postola con i denti. Iniziò quindi a deviare alcuni colpi di Hades usando solo il braccio sinistro e, quando fu in una buona posizione, usò la lingua per premere il grilletto ma Hades evitò senza problemi, colpendolo poi con un montante alla bocca dello stomaco.

Il biondo strinse i denti sull'impugnatura dell'arma e ribatté con una ginocchiata nel ventre, facendo indietreggiare l'uomo per poi tentare di afferrarlo con entrambe le mani. Hades non ci pensò due volte e, con un movimento della catena, blocco un polso contro l'altro, ma un proiettile di Zancrow gli ferì l'orecchio destro, costringendolo a gettarsi a sinistra, lasciando così una buona visuale per Kain.

Zancrow chiuse appena l'occhio destro e premette nuovamente il grilletto con la lingua, colpendo il moro in pieno nella spalla destra, facendolo urlare per il dolore. Il ragazzo fu costretto a lasciare andare Meredy che corse a nascondersi dietro al SUV continuando però a guardare lo scontro e, in quel momento, Zancrow fu colpito con un calcio al volto da Hades, facendo finire la pistola lontano dal sicario.

"Sei sempre stato un portento con le armi da fuoco." ammise Hades tirando la catena per sbilanciare Zancrow che riuscì comunque a bloccare un pugno in arrivo ghignando "Tutto merito dei suoi insegnamenti, Master Hades!"

I due iniziarono un serrato combattimento corpo a corpo ma a causa della catena Zancrow veniva più volte sbilanciato e non riusciva a concludere molto. Poco lontano, Kain si riprese dal dolore alla spalla e si avvicinò a Zancrow con un'incredibile velocità, colpendolo con un calcio nel ginocchio, facendogli perdere l'equilibrio, permettendo così ad Hades di sagliarlo contro un pilastro di cemento con un calcio.

Zancrow tossì un po' di sangue ma si rialzò subito e Hades tese di nuovo la catena, preparandosi ad attaccarlo di nuovo ma uno sparo echeggiò nel posteggio e un anello della catena si spezzò all'istante, sorprendendo i tre sicari che si girarono all'unisono verso l'origine del suono, individuando Meredy con la pistola di Zancro, ancora fumante, stretta nelle mani.

"L... lasciatelo stare!" urlò poi la ragazza mirando a Kain e Hades. Il primo la fissò con uno sguardo a metà tra il preoccupato ed il terrorizzato, mentre il secondo rimase particolarmente calmo "Hai davvero una buona mira, ragaz...!" ma un cazzotto di Zancrow gli impedì di finire la frase, facendolo volare a terra. Il biondo poi colpì Kain con un calcio al volto e lo fece sbattere contro un pilastro di cemento, dopodiché si avvicinò a Meredy, prendendo la pistola.

"Uhm... pare che io abbia commesso un errore di calcolo." disse Hades massaggiandosi la faccia per poi estrarre una strana sfera viola che lanciò a terra, generando un fortissimo bagliore il quale costrinse Zancrow e Meredy a coprirsi gli occhi. Il bagliore durò diversi secondi e, quando furono in grado di vedere di nuovo, Hades e Kain erano svaniti nel nulla.

"Tsk... sono scappati." sibilò Zancrow sedendosi contro il SUV mentre un rivolo di sangue gli scendeva lungo la fronte. Meredy si sedette di fianco a lui e il ragazzo la guardò "Ottimo colpo con la catena".

La ragazza mostrò un timido sorriso "Il mio hobby è servito a qualcosa... su, cerchiamo di andare dagli altri, potrebbero aver biogno di te." e lo aiutò ad alzarsi.

***

Cobra era in seria difficoltà. Di solito lui combatteva usandoi suoi veleni che permettevano di concludere lo scontro con facilità ma ora era costretto a combattere contro il suo ex-maestro e un suo ex-compagno, entrambi più predisposti al combattimento corpo a corpo rispetto a lui.

Racer si scagliò contro di lui e Cobra tentò di mirarlo con la pistola dovendo poi ripiegare sul coltello nell'esatto momento in cui mancò il bersaglio col primo colpo, riuscendo a tenerlo a distanza.

-Ho già sparato tre colpi, me ne restano sei.- ricapitolò Cobra avvertendo Kinana alle sue spalle evidentemente scossa da quanto stava succedendo davanti a lei. Poco lontano da lui, Zero aveva impugnato due lunghe fruste dentate e lo aveva colpito giusto un paio di volte, per il puro gusto di stuzzicarlo.

Il biondo si avvicinò nuovamente verso di lui passando alla sua sinistra ma, non appena Cobra tentò di colpirlo col coltello, una sferzata di Zero gli ferì il braccio, facendolo rallentare, e Racer ne approfittò per colpirlo con una gomitata al volto. Cobra sparò quindi due colpi contando di prenderlo ma l'avversario si era già spostato verso la sua destra e quindi riuscì solo a ferirlo entrambe le volte sul fianco destro.

Non appena Racer si allontanò per tornare da Zero, però Cobra puntò la pistola verso i due e sparò un altro colpo. Stavolta fu Zero ad essere ferito alla coscia destra ma era solo un graffio per lui e quindi non diede troppo peso alla cosa.

La guardia del corpo assunse di nuovo una posizione di guardia. Aveva solo ferito i suoi avversari e gli restavano due proiettili. C'erano due motivi per cui non era in grado di combattere al meglio in quel momento, il primo era che, seppur non lo desse a vedere, Racer stava mirando a Kinana la maggior parte delle volte e perciò Cobra doveva combattere sulla difensiva mentre, sempre riguardante Kinana, non voleva uccidere qualcuno davanti a lei come se niente fosse. L'aveva visto combattere nel bagno pubblico qualche giorno prima ma ora la situazione era diversa.

"Coraggio Cobra, so bene che puoi fare più di così." lo incitò Zero con quel suo sorriso inquietante.

Il ragazzo fece dei respiri profondi ma, proprio in quell'attimo di tregua, Racer scattò nuovamente verso di lui e lo colpì con un calcio al ventre, ricevendo però un ampio taglio sulla coscia da parte di Cobra che si fece sotto a sua volta, puntandogli la pistola contro il petto. Racer la deviò con un braccio ma l'avversario riuscì a riportarla verso di lui, colpendolo al mento con la canna.

Il biondo sputò un po' di sangue ma non esitò a colpirgli di taglio la mano armata di pistola. Cobra non perse la presa e premette il grilletto. Il proiettile sfiorò la temia di Racer aprendogli un altro taglio rovente che lo fece urlare per il dolore mentre Cobra tentò di ferirlo col pugnale attaccandolo con un fendente dall'alto, ma una sferzata improvvisa di Zero lo colpì all'occhio destro facendo urlare anche lui.

I due ragazzi caddero a terra tenendosi una mano sulle ferite e Cobra andò leggermente nel panico avvertendo quel tipo di dolore dato che, conla precisione di Zero, era probabile che avesse appena perso l'occhio. Il suddetto uomo, mantenendo il sorriso, ignorò completamente Racer e si avviò verso Kinana che iniziò a tremare senza controllo, alzando lentamente il braccio con cui teneva il coltello da cucina.

"Le ragazze non dovrebbero giocare coi coltelli." disse Zero "Ora, perché non me lo dai e fai un viaggetto nell'aldilà?"

La paura si impadronì della ragazza e, urlando, scagliò il coltello addosso a Zero che, avendo messo via le fruste, non ebbe problema ad alzare una mano per prenderlo al volo ma, con sua somma sorpresa, Cobra alzò un braccio e afferrò il coltello prima di lui, conficcandoglielo poi nel piede destro.

Zero si lasciò sfuggire un'imprecazione e, con la gamba buona, colpì Cbra al ventre, scagliandolo contro un mobiletto. L'uomo poi si tolse il coltello dal piede e fu sul punto di avventarsi su Cobra ma si arrestò all'ultimo, portando due dita su un piccol auricolare all'orecchio.

"Sono io." rispose l'uomo sgranando leggermente gli occhi "Oh siete scappati? Questa è bella!" e dopo alcuni secondi di silenzio aggiunse "Ricevuto, ci ritiriamo anche noi".

Guardando divertito Cobra e Kinana, si voltò e, dopo aver sollevato Racer, se ne andò "Ci vediamo Cobra, stai pur certo che avremo un altro modo di parlare nei giorni a venire!" e uscì dall'appartamento, lasciandosi alle spalle un'inquietante risata.

L'assassino sospriò e si sistemò meglio contro il mobiletto, cercando di riprendere fiato mentre Kinana si avvicinò a lui.

"Mi dispiace..." disse poi Cobra confondendola "Ti ho fatto assistere a tutto questo..."

"Non dire niente." sussurrò Kinana portando una mano sulla ferita all'occhio "Ora pensiamo alla ferita, poi parleremo, ok?" e il ragazzo si ritrovò suo malgrado ad annuire.

***

Natsu era ancora contro il muro, fissando in cagnesco il ragazzo che si stagliava vicino alla porta della camera, fissandolo con i suoi calmi occhi neri.

"Non vieni ad abbracciare tuo fratello?"

"Zeref..." sibilò Natsu indurendo lo sguardo "Credevo che fossi morto anni fa".

"Io non posso morire Natsu, non per mano di alcuni terroristi." precisò Zeref con un sorriso "Mi piacerebbe morire per mano tua se possibile, ma sembra che oggi non sarà il giorno".

Natsu spostò rapidamente lo sguardo verso Gildarts e poi su Lucy, ancora a terra dopo che l'uomo l'aveva lasciata cadere a terra.

"Non crediate di poterla portare via senza lottare." sibilò il rosato infilando un'altra lama nel suo coltello tattico "Dovrete prima uccidere me".

"Lo sai bene che non potrei mai fare una cosa simile." disse Gildarts con un sorriso "Sei pur sempre un mio ex-allievo!"

Natsu non badò troppo a quelle parole, valutando la situazione: Lucy era a terra e non poteva muoversi liberamente, Gildarts era vicino a lei e, in un combattimento corpo a corpo, avrebbe facilmente allontanato Natsu impedendogli di liberarla, e poi c'era Zeref, suo fratello che credeva morto da anni. Il rosato si scrocchiò il collo e si scagliò verso Gildarts ma, all'ultimo, scagliò la lama del suo coltello balistico contro Zeref che la evitò all'istante.

L'uomo si preparò a riceverlo ma Natsu afferrò la coperta del letto di Lucy e la lanciò in avanti, aprendola il più possibile. Gildarts non batté ciglio e distese in avanti la protesi dove era installato uno strano apparecchio che, dal palmo, generò un violento spostamento d'aria che spazzò via la coperta ma Natsu era già scomparso.

Gildarts abbassò lo sguardo giusto in tempo per vedere un pugno del suo ex-allievo che lo colpì in pieno sul mento, facendogli piegare la testa all'indietro. Natsu ne approfitò poi per prendere Lucy con un braccio e gettarsi di nuovo oltre il letto. Nel tempo in cui Gildarts riportò lo sguardo su di lui, Natsu mise una mano sotto al letto della ragazza e tirò fuori una magnum a sei colpi, sorprendendo l'uomo che si gettò di lato evitando i primi tre proiettili.

Il rosato spostò il braccio per aggiustare la mira ma Zeref gli fu addosso e bloccò la canna dell'arma con una mano, cercando di afferrargli il polso con l'altra. Natsu lasciò andare l'arma ma colpì il fratello con un cazzotto al costato, facendogli perdere la presa sulla pistola che venne presa al volo dalla guardia del corpo.

Gildarts si sistemò in quel momento e lo colpì con lo spostamento d'aria scagliandolo contro un armadio e distruggendo le ante di legno. Malgrado fosse a terra, Natsu cercò di rialzarsi subito per sparare gli ultimi proiettili ma l'ex-maestro gli afferrò la canna della pistola con la protesi e, stringendo le dita, piegò il metallo, impedendogli di sparare.

Soffocando un'imprecazione Natsu lasciò andare l'arma e cercò di colpire l'uomo al volto con un pugno ma Gildarts balzò all'indietro gettando a terra la magnum inutilizzabile.

La situazione tornò stabile per qualche secondo, finché Gildarts non portò due dita su un auricolare "Che succede?" e dopo qualche secondo "Cosa? Ma ho qua il bersaglio, devo solo togliere di mezzo una seccatura! ... Tsk, d'accordo".

L'uomo sospirò con delusione "Sei fortunato Natsu, devo tornare indietro. Prenderò la tua amichetta la prossima volta." e il rumore di un elicottero si udì fuori dalla finestra che andò in frantumi. Una scaletta di corda iniziò a sventolare sul balcone della stanza e Zeref e Gildarts si appesero ad essa.

"Ci vediamo Natsu, spero che un giorno potremo risolvere la questione una volta per tutte." disse Zeref sorridendogli prima che l'elicottero li portasse via. Natsu rimase qualche secondo in silenzio dopodiché tirò un pugno a terra "Maledizione!"

Cercando di calmarsi, slegò Lucy che lo abbracciò di slancio, stringendosi a lui "Scusami, scusami davvero... ti ho trattato da schifo e... e..."

"Non fa niente." disse Natsu accarezzandole la schiena "E' stata colpa mia, non succederà più... non permetterò più che si avvcinino a te." e, dopo averle asciugato le lacrime, la aiutò a rialzarsi. Dovevano parlare con gli altri.

***

Dopo qualche ora, quando la polizia se ne era andata e le ferite dei vari ragazzi erano state bendate, tutti e sei più Wendy erano seduti nel salotto della casa di Lucy. I tre assassini/guardie del corpo su un divano e le tre ragazza su quello di fronte, con Wendy seduta su una poltrona che lanciava delle timide occhiate di tanto in tanto.

"Quindi... siete stati voi ad uccidere le precedenti guardie del corpo di Lucy e stavate anche per uccidere lei..." disse Kinana e Cobra annuì senza guardarla.

"Quelli che ci hanno attaccato erano vostri... compagni assoldati probabilmente da quello che vi ha assoldato prima a voi, giusto?" domandò Meredy fissando Zancrow che annuì, sostenendo comunque lo sguardo della ragazza.

Lucy rimase per qualche secondo in silenzio poi si voltò verso Wendy "Anche lei è un'assassina?"

"Più o meno..." rispose Natsu "Anche lei è esperta nel combattere come noi, ma lei è una vera e propria guardia del corpo, solo che abbiamo avuto modo di lavorare assieme alcune volte, inoltre ha un'alta conoscenza medica".

Il silenzio tornò a regnare nella stanza e Lucy non poté dire nulla alle sue amiche. Le aveva tenute all'oscuro di tutto e, benché fossero ormai 'buoni', le aveva mandate da sole con degli assassini, rishiando di farle morire per ben due volte.

"Perché?" domandò poi Kinana attirando la loro attenzione "Perché non potete fare qualcosa per quello che vi ha assoldato? Sta cercando di uccidere Lucy!"

Cobra si strinse nelle spalle "Non possiamo farlo. Noi assassini siamo persone orribili che hanno abbandonato molti principi, ma seguiamo un codice e quel codice ci impedisce di rivelare il nostro datore di lavoro e di ucciderlo finché il nostro nuovo datore di lavoro non ce lo chiederà espressamente. Ovviamente la prima regola proteggere la suddetta persona pericò noi possiamo solo difendere la signorina Lucy".

Kinana rimase in silezio non riuscendo a capacitarsi della situazione in cui si era cacciata.

"Natsu..." iniziò Lucy alzando lo sguardo sul rosato "Voi ora servite la mia famiglia no? Ogni mia richiesta deve essere esaudita, è corretto?"

Il rosato alzò un sopracciglio ma annuì.

"Allora... per favore, addestratemi a combattere o per lo meno a difendermi." sentenziò Lucy lasciando tutti i presenti basiti.

"Cosa? Perché mai dovremmo farlo? Noi siamo qui per proteggerti!" protestò Natsu ma Lucy ribatté "Lo so bene ma se per caso dovesse succedere di nuovo come oggi? Se non avessi fatto cadere quell'oggetto forse tu non saresti entrato e mi avrebbero portata via! Non voglio impedervi di fare il vostro lavoro ma non voglio dipendere solo da voi per la mia sicurezza! L'ho fatto per troppi anni..."

Natsu e i suoi compagni si scambiarono delle occhiate ma, prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, Meredy si alzò "Zancrow, addestra anche me per favore!" e il biondo la fissò allibito "Voi non potete essere sempre presenti anche se siete molto bravi... io voglio aiutare la mia amica e questo è l'unico modo che mi viene in mente!"

"Ma Meredy..." iniziò Kinana guardando l'amica sapendo benissimo che aveva ragione. Lentamente spostò lo sguardo su Cobra che la fissò confuso "P... potresti addestrare anche me? Non voglio essere tenuta fuori..."

"Ragazze..." sussurrò Lucy ma Meredy le tappò la bocca "Non preoccuparti Lucy, ormai siamo dentro anche noi!" e le sorrise prima di abbracciarla imitata subito da Kinana.

Wendy sorrise alla vista delle ragazze, Zancrow ritrovò il suo ghigno divertito mentre Cobra fissò Natsu "Allora? La tua decisione?"

Natsu si massaggiò le tempie sospirando, dopodiché fissò le ragazze "E sia... vi addestreremo a difendervi." le ragazza esultarono ma si calmarono non appena videro un ghigno sulle labbra di Natsu "Ma vi avviso, rimpiangerete questo momento per il resto delle vostre vite".

Le ragazze deglutirono e, solo per un secondo, ebbero l'impressione di aver fatto una scelta tutt'altro che saggia...






Angolo dell'autore:

Ed eccoci tornati anche su questa fic! Chiedo scusa come al solito per il ritardo ma ormai ho davvero poco tempo per scrivere... spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il prossimo dove inizierà il temutissimo addestramento!

See you around and have a good day!!!

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Capitolo 13
*** Inizia l'addestramento! ***


Capitolo 13: Inizia l'addestramento!

Il dormiveglia era una delle cose che Lucy amava di più. Non completamente sveglia ma neanche addormentata, in un momento di puro silenzio senza alcun tipo di fastidio o problema. Si era quasi dimenticata di come fossero le mattine di quel genere, visto quanto successo nei giorni precedenti.

Il leggero rumore prodotto dalla pioggia era pressoché inesistente per lei, anzi la aiutava a rilassarsi ancora di più raggomitolandosi sotto le coperte. Era in momenti come quello che Lucy era contenta della sua vita ed era certa che niente avrebbe rovinato una giornata come quella.

SLAM!

O forse no?

“In piedi! E' ora di fare colazione!” tuonò Natsu facendo trasalire la povera ragazza che saltò sul letto mettendosi a sedere per poi guardarsi attorno con sguardo agitato e spaventato, fino a quando non individuò la sua guardia del corpo.

“N... Natsu?! Che diavolo ti è preso?!” Lucy urlò senza notare il nuovo look del rosato composto da scarponcini neri, pantaloni militari grigi e una canottiera nera aderente. Continuando ad ignorare tutti quei dettagli, la bionda spostò lo sguardo sulla sua sveglia, sgranando gli occhi all'inverosimile “Sono solo le sei del mattino!”

“Oh scusami, non sapevo che ci fossero delle nuove regole tra gli assassini.” si scusò Natsu con un sorriso fin troppo finto “Devo essermi perso la notifica dove tutti i miei colleghi decidono di agire solo quando il loro bersaglio è riposato, calmo e pronto.”

Una piccola vena spuntò sulla fronte di Lucy “Ti stai prendendo gioco di me?”

“Lungi da me tale pensiero.” Natsu alzò le mani in segno di difesa ma poi si avviò verso il letto della ragazza e, quando le fu di fianco, si chinò pericolosamente verso di lei, facendola arrossire leggermente. Tuttavia, il ragazzo afferrò con forza il bordo del materasso e lo ribaltò all'istante strappando un urlo a Lucy che finì faccia a terra con il materasso sopra di lei.

“Ho detto che è tempo di fare colazione. Hai cinque minuti per scendere di sotto. Se non dovessi esserci, salterai il pasto.” spiegò il ragazzo per poi uscire della stanza e chiudersi la porta alle spalle.

Distesa a terra, Lucy rimase in silenzio per qualche secondo, contemplando la sua vita. Dopo quasi un intero minuto, si alzò in piedi massaggiandosi il naso “Mi sto quasi pentendo di avergli chiesto di addestrarmi...”

Ricordandosi delle parole di Natsu, la ragazza si sbarazzò in fretta del pigiama e corse di sotto con indosso una semplice tuta da ginnastica rossa. Entrando in cucina trovò le sue due amiche intende a consumare la 'colazione': gallette di riso, una strana crema marrone e un bicchierone pieno di un denso liquido verde. A giudicare dagli sguardi agonizzanti di Meredy e Kinana non doveva essere buonissima.

“Vedo che sei arrivata.” la ragazza si girò di scatto notando Cobra appoggiato contro il muro “Hai dieci minuti per mangiare. Butta giù quante più gallette puoi e non esagerare con la crema. Il frullato energetico devi finirlo tutto.” e, detto ciò, uscì dalla cucina, lasciandole da sole. Lucy spostò lo sguardo da Kinana a Meredy e viceversa per un paio di volte fino a quando non chiese “Hanno un sapore così orribile?”

“Le gallette sembrano fatte di polistirolo... solo che queste sono più croccanti.” iniziò Meredy buttando giù un boccone a fatica “La crema invece sembra alla nocciola ma c'è qualcosa dentro che ammazzo completamente il gusto.”

“Il frullato invece sembra più un minestrone... ho visto Cobra mentre buttava via delle bucce di pomodoro...” aggiunse Kinana trattenendo un conato di vomito.

Sospirando, Lucy si sedette a tavola e iniziò a mangiare quella sottospecie di tortura gastronomica. Scaduti i dieci minuti, Cobra ritornò puntuale come un orologio svizzero e gettò a terra tre zaini militari pieni di roba e delle mimetiche vegetate fatte di macchie verdi, marroni e nere. Solo in quel momento Lucy si accorse del fatto che Cobra era vestito esattamente come Natsu, solo che lui aveva anche dei guanti neri in aggiunta.

“Cinque minuti per cambiarvi, i vostri vestiti lasciateli pure qui. Quando avete finito di prepararvi, venite di là in sala.” ordinò il ragazzo dai capelli rossi per poi chiudere all'istante la porta. Guardandosi tra di loro, le ragazze sopprimettero l'impulso di tirarsi indietro e iniziarono a spogliarsi per poi indossare le loro divise composte da scarponcini, pantaloni, cintura, canottiera, giacca e guanti senza dita. Mettendosi gli zaini in spalla, uscirono dalla cucina ritrovandosi di fronte a Zancrow nel bel mezzo della sala.

“Dove sono finiti i divani e tutto il resto?” domandò Lucy non proprio sicura di volerlo sapere.

“Li abbiamo momentaneamente trasferiti nel nostro appartamento. Una volta finito con voi, li riporteremo qui.” spiegò Zancrow con un ghigno per poi indurire di colpo lo sguardo “Sull'attenti davanti a me! Due metri di distanza tra di voi!”

Trasalendo all'improvviso urlo, le ragazze impiegarono qualche secondo per fare come richiesto, sistemandosi con Lucy al centro, Kinana alla sua destra e Meredy a sinistra. Inconsciamente, iniziarono a sudare davanti allo sguardo scrutatore di Zancrow che assomigliava di più allo sguardo di un predatore davanti alle sue prede inermi.

“Molto bene ragazzine! Da oggi inizia ufficialmente il vostro addestramento dove vi insegneremo a difendervi da sole contro eventuali sicari e altri tipi di minacce! L'intero periodo di addestramento sarà di un mese e mezzo, ovvero tutto il tempo che vi resta prima della fine delle vacanze estive!” spiegò Zancrow facendo impallidire le tre ragazze “Per le prossime sei settimane imparerete a combattere, a sopravvivere con poco o niente a vostra disposizione e a trovare sempre un modo per trovarvi in una posizione di vantaggio! Ci sono domande?”

Meredy alzò timidamente una mano e, dopo averle scoccato una breve occhiata, Zancrow annuì dandole il permesso di parlare “C... ci addestreremo qui per caso?” e il ghigno del ragazzo si ampliò ancora di più.

“Ovviamente no, gomma da masticare!” il soprannome lasciò basita Meredy mentre le sue amiche trattenettero a stento una risata “Tra pochi minuti saliremo su un veicolo che ci porterà in mezzo alle montagne, dove un tempo ci siamo allenati anche noi! Ora, se non ci sono altre domande...” nessuno alzò la mano “Perfetto! In tal caso, scattare! Vi voglio vedere di sotto in garage entro cinque minuti!”

Senza attendere un solo istante, tutte e tre corsero sul pianerottolo e Lucy premette con forza il pulsante per chiamare l'ascensore ma, in un battito di ciglia, un dardo si conficcò nel muro, poco sopra il pulsante. Ruotando lentamente la testa, le ragazze videro Zancrow con una balestra in mano “Dovete usare le scale e sono già passati quindici secondi!”

Con sommo orrore, lo videro ricaricare la balestra e, senza neanche pensarci, si misero a correre giù per la tromba delle scale, saltando più scalini alla volta e rischiando costantemente di cadere di faccia sui vari scalini.

Quando il tempo era ormai agli sgoccioli, si gettarono di prepotenza contro la porta che le divideva dal grosso garage dell'edificio, rischiando di sradicarla dai cardini. Cadendo a terra di faccia riuscirono comunque a superarla e, rialzandosi il più in fretta possibile, si guardarono attorno alla ricerca di Zancrow o delle altre due guardie del corpo.

La prima cosa che notarono fu la chioma rosata di Natsu, intento a riempire il bagagliaio di un SUV nero con delle valigie insieme a Cobra. Subito dopo, alle loro spalle spuntò Zancrow con la balestra sempre pronta a scoccare un dardo d'acciaio e, usando la suddetta arma come incentivo, le fece andare verso la macchina. Quando furono vicine al veicolo, Cobra prese i loro zaini e, prima che le ragazze potessero parlare, il biondo infilò dei sacchi neri sulle loro teste.

“Non toglieteli, vi addestreremo nel nostro vecchio campo ma è meglio che non sappiate come arrivarci. E' un gesto prettamente precauzionale.” le informò Natsu salendo in macchina mentre Cobra e Zancrow aiutarono Lucy e le sue amiche a salire a loro volta. Quando le ebbero sistemate sui sedili posteriori, Zancrow si mise alla guida e fece ruggire il motore del SUV per poi lanciarlo a tutta velocità per le strade della città.

Le ragazze sentirono distintamente i clacson di altre macchine suonare di fianco a loro ma nessuno poteva vederle a causa dei vetri a specchio di cui era dotato il veicolo.

“Primo esercizio!” la voce di Natsu impedì loro di concentrarsi sui suoni esterni e, dopo pochi secondi, qualcosa cadde sulle loro gambe. Afferrando con incertezza l'oggetto, ciascuna ragazza si ritrovò tra le mani un cubo sui cui lati erano presenti dei simboli incisi o sovrimpressi sulla superficie.

“Quelli sono degli speciali cubi di Rubik. Sono completamente bianchi ma ciascun quadratino delle sei facce ha dei simboli particolari come ad esempio un cerchio inciso al centro o una croce sovrimpressa. Dovete riuscire a ricomporre i cubi sfruttando solo il tatto. Se non ci riuscirete prima del nostro arrivo, salterete la cena.”

Deglutendo alla minaccia, le ragazze si misero all'opera cercando disperatamente di ricomporre le facce dei cubi.

Più facile a dirsi che a farsi.

Le loro dita non erano così sensibili da riconoscere al tatto degli elementi così piccoli, senza contare che, rigirandoselo tra le dita, perdevano la cognizione della posizione di alcuni simboli. Le tre povere reclute continuarono a lavorare in silenzio sotto lo sguardo attento di Cobra e Natsu, i quali avevano notato che solo Kinana pareva avere un'idea sul dà farsi. La ragazza dai capelli viola aveva infatti iniziato a toccare ciascun singolo quadratino del cubo per poi fermarsi qualche secondo, probabilmente per memorizzare la sua posizione. Le sue amiche stavano invece andando alla cieca. Letteralmente.

Dopo quasi circa tre ore di viaggio, Natsu e Cobra si girarono nuovamente per osservare il lavoro delle ragazze e un grosso gocciolone calò sulle loro teste nel vedere Meredy accasciata contro il sedile e il cubo tra le sue mani, ancora più incasinato di quando glielo avevano consegnato. Lucy aveva le ginocchia contro il petto e il cubo, fatto a pezzi, era sparpagliato sui tappetini del SUV, mentre Kinana pareva essersi addormentata con la testa contro il finestrino e il suo cubo, perfettamente ordinato, era stretto tra le sue mani.

Cobra mostrò un piccolo sorriso alla vista del cubo e, lentamente, glielo tolse dalle mani per poi adagiarlo sul cruscotto.

“Chi?” domandò Zancrow continuando a guidare lungo una strada sterrata in mezzo ad un bosco.

“Kinana.” nella voce di Cobra sembrava quasi esserci una nota d'orgoglio.

“Un punto per la melanzana!” esclamò il biondo del trio, ignorando l'occhiata assassina del suo compagno di team.

“Beh, almeno ora potremo aggiungere una prova per stasera.” commentò Natsu appuntando qualcosa su un block-notes ove erano segnati orari, esercizi e altre cose. Gli altri due annuirono per poi rimanere in silenzio fino alla loro destinazione, ovvero una grossa baita in una radura circondata da alti pini e rocce ricoperte di muschio.

Senza esitare, Zancrow suonò il clacson all'improvviso e si deliziò degli urletti spaventati delle ragazze sedute dietro di lui.

“Ok ragazze, potete togliervi i sacchi.” Natsu non si girò neanche per guardare i loro sguardi confusi e stanchi. Specialmente quello di Lucy che, probabilmente posseduta da qualche spirito, lanciò un'occhiata furente ai resti del cubo di Rubik che aveva precedentemente fatto a pezzi.

Dopo essere scese dal SUV, Natsu le condusse dietro alla baita mentre Zancrow e Cobra iniziarono a svuotare la macchina e a portare le valigie dentro al rifugio di pietra e legno.

“Dove siamo?” domandò Meredy guardandosi attorno, non riuscendo a vedere nessuna montagna a causa dei pini.

“In un luogo sicuro e soprattutto segreto.” spiegò Natsu per poi alzare un dito verso il cielo. Pochi istanti dopo, si udì un tuono in lontananza “Come avete sentito, tra poco il temporale ci raggiungerà e per voi diventerà molto più dura perciò inizieremo subito! Il vostro secondo esercizio sarà una semplice corsa campestre di quindici chilometri in mezzo a questi boschi! Il sentiero non sarà sempre presente e, ogni tanto, ci saranno due alberi con delle X incise nel tronco. Se li trovate significa che state andando per la strada giusta. Essendo la vostra prima volta qui, verremo anche noi con voi per essere sicuri che non vi perdiate o non veniate attaccate da lupi e orsi.”

“L... lupi e orsi?” ripeté Kinana leggermente insicura.

“Esatto. Questa zona è molto pericolosa in quanto ci sono crepacci, lupi, orsi e anche qualche serpente velenoso.” ricapitolò il rosato non curandosi della loro preoccupazione. Zancrow e Cobra lo raggiunsero poco dopo e l'esercizio ebbe inizio.

All'inizio le cose non parvero andare troppo male. Tutte e tre le ragazze si tenevano in forma e avevano comunque una buona dose di energia, ma nessuna di loro aveva mai corso con uno zaino sulla schiena in mezzo ad un bosco. Come anticipato da Natsu, il sentiero svanì nel nulla dopo i primi tre chilometri e Lucy per poco non finì faccia a terra a causa di alcuni rovi nascosti nel sottobosco.

Continuando a correre senza fermarsi, tutte e tre le giovani reclute sopprimettero un'imprecazione nel sentire le prime gocce di pioggia colpirle sulla testa. Nel giro di un minuto si ritrovarono sotto ad un vero e proprio acquazzone che non fece altro se non rendere fangoso il terreno e inzupparle dalla testa ai piedi, appesantendo ancora di più i loro vestiti.

“Kya!” Meredy e Lucy si girarono di colpo verso la loro amica che era inciampata e si trovata a carponi con il fiato corto, cercando di rialzarsi. La bionda si fermò di colpo per poter tornare indietro ma una palla di fango la colpì in piena faccia.

“Non potete aiutarla! Questo esercizio serve per testare la vostra resistenza, se vi fermate siete perdute. Continuate a correre!” tuonò Natsu costringendo entrambe a riprendere la corsa, mentre Kinana rimase indietro, ancora intenta a rialzarsi ma lo zaino sulla schiena le impediva di riuscire nel suo intendo.

Malgrado la pioggia e gli occasionali tuoni, sentì qualcuno fermarsi di fianco a lei e, alzando lo sguardo, vide Cobra intento a fissarla. Prevedendo una strigliata di tutto rispetto, la ragazza chiuse gli occhi preparandosi all'assalto verbale ma sorprendentemente, la voce del ragazzo fu calma e leggera “Ce la fai?”

“Eh...?”

“Ho chiesto se ce la fai a continuare. Questo non è uno scherzo Kinana.” disse Cobra inginocchiandosi a terra senza curarsi del fango o della pioggia “Siete state voi a chiederci di addestrarvi ma nulla ti vieta di tirarti indietro. Nessuna di voi si è mai preparata per qualcosa del genere perciò non sentirti in colpa se decidi di mollare.” e le tese una mano per aiutarla ad alzarsi.

Kinana osservò la mano per qualche secondo, muovendosi poi per afferrarla ma all'ultimo ritrasse la sua mano e la piantò a terra, alzandosi con immensa fatica.

“Non posso tirarmi indietro. Non voglio abbandonare le mie amiche...” sussurrò la ragazza prima di rimettersi a correre sotto lo sguardo soddisfatto dell'assassino che riprese a correre insieme a lei, fino a quando non raggiunsero Meredy e Lucy, entrambe a inginocchiate a terra intente a sistemarsi gli scarponi.

“Non sapete neanche allacciarvi degli scarponi? Muovetevi!” urlò Zancrow con voce annoiata e le due, una volta notata Kinana, si alzarono di corsa e ripresero a correre. Natsu guardò Cobra che gli mostrò un ampio ghigno, subito imitato dal rosato e da Zancrow.

Nessuno di loro aveva detto che non potevano fermarsi per aspettarla e ciò aveva solo dimostrato che il loro legame era indubbiamente forte.

“Sembra proprio che ci sarà da divertirsi.” commentò il biondo prima di correre dietro alle ragazze. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era che si perdessero in mezzo a quel bosco.

* * *

Dopo quasi due ore passate a correre, le ragazze spuntarono nuovamente nella radura con la baita prima di collassare al suolo con i volti pallidi e i cuori che parevano sul punto di scoppiare. Per fortuna aveva smesso di piovere.

“Complimenti signorine! Siete sopravvissute al primo esercizio fisico della giornata!” esclamò Zancrow facendole impallidire ancora di più “Ora passeremo ad un altro tipo di esercizio! Primo soccorso per ferite d'armi da fuoco! La cara principessina è stata appena ferita al braccio. Voi due dovete aiutarla!”

“Come... come simulo una ferita?” domandò incerta Lucy visto che, per fortuna, nessun proiettile l'aveva mai raggiunta.

“Così.” sibilò Zancrow prima di spararle nel braccio destro. Il colpo non le bucò neanche la giacca ma rimbalzò contro di essa, cadendo poi a terra.

Meredy e Kinana osservarono la pallina di gomma nera prima di trasalire all'urlo di Lucy che lasciò cadere a terra di schiena tenendosi il braccio ferito che ora era completamente irresponsivo.

“Ora che ci penso... anche voi siete state ferite e dovete fare in fretta!” aggiunse Zancrow prima di sparare un proiettile di gomma nella gamba di Kinana e puntare la pistola a Meredy.

“Aspetta! Posso simulare!”

Proiettile di gomma nella spalla sinistra e successivo urlo di dolore.

“Il dolore non può essere simulato e purtroppo non posso spararvi con proiettili veri ma bando alle ciance e muovetevi! Troverete dei medi-kit nei vostri zaini!”

Poco dietro di lui, Cobra si girò verso Natsu “Dici che abbiamo fatto bene a lasciare a lui questa parte?”

Natsu fissò per qualche istante le tre ragazze intente a cercare i medi-kit prima di sussultare ad un colpo sparato in aria da Zancrow “Avete solo tre minuti! Un cecchino non mancherà un bersaglio fermo e ferito!”

Il rosato si girò verso il compagno con un ghigno “Decisamente.”

* * *

“Non ce la faccio più!” sbottò Lucy lasciandosi cadere sul divano nel salotto della baita. Di fianco a lei, le sue amiche erano ricoperte di tagli, fango secco e qualche livido come lei.

“Ottimo lavoro, siete sopravvissute al primo giorno! Ne restano ottantanove!” esultò Natsu con un ghigno, ricevendo tre occhiate cariche di odio, paura e stanchezza.

“Meglio preparare la cena, sono sicuro che abbiate fame.” aggiunse Cobra e il brontolio dei loro stomaci gli diede una risposta ben precisa, oltre a strappargli una risata a causa del rossore sulle guance delle ragazze. Svanendo in cucina, il rosso lasciò la parola a Zancrow che indicò una porta dall'altra parte della stanza.

“Il bagno è pronto. Avete almeno un'ora per rilassarvi e sfruttatela tutta sia per lavarvi che per riposarvi. Nell'acqua ci sono dei sali speciali perciò cercate di godervi questa pausa. Da domani faremo sul serio.” disse il biondo e le tre ragazze parvero ritrovare il sorriso all'idea di potersi rilassare. Dopo aver salutato i due assassini, si chiusero la porta del bagno alle spalle.

“Dici che ce la faranno?” domandò Zancrow fissando la porta di legno, notando comunque il sorriso sul volto del suo amico.

“Sì, sono sicuro che diventeranno ottime combattenti. Sono volenterose di imparare.” disse Natsu ripensando ad alcuni episodi avvenuti nel corso della giornata. Durante la simulazione di ferita di arma da fuoco, Meredy era quella che aveva avuto più difficoltà a fasciare una ferita ma, dopo aver visto Zancrow fasciare la sua 'ferita' alla spalla, aveva riprovato per diverse volte fino a riuscire a fasciare le ferite di entrambe le sue amiche; Lucy aveva subito diversi atterramenti durante le due ore di combattimento corpo a corpo ma si era rialzata ogni volta, inoltre aveva notato un leggero velo rosato sulle guance di tutte le ragazze ogni volta che venivano afferrate o riuscivano ad afferrare i loro istruttori (che si erano volutamente lasciati afferrare), e per finire, Kinana sembrava essere finita nel paese delle meraviglie non appena Cobra aveva iniziato a spiegare loro come preparare un potente agente paralizzante con delle cose comunemente presenti in una casa. Una cosa che Cobra aveva apprezzato moltissimo visto che poteva insegnarle le ricette delle sue creazioni migliori, oltre ad aiutarla a crearne di nuove.

“Beh lo credo, soprattutto Lucy.” commentò Cobra ritornando dalla cucina con un grembiule a coprirgli il petto insieme ad una maglietta rossa asciutta “Con la vita che le è toccata credo che sia più che felice di potersi difendere da sola senza dover far affidamento su delle guardie del corpo.

Natsu e Zancrow annuirono ma, prima che potessero aggiungere altro, dal bagno arrivarono le voci delle ragazze.

“Oh Meredy-chan! Sbaglio o sono cresciute?”

“Kya! Lu-chan smettila! Q... quelle di Kinana sono comunque più grosse!”

“N... non è colpa mia! Kya! Lu-chan!”

“Scusa Kinana ma devo ammettere di essere un po' gelosa! Non oso immaginare cosa direbbe Levy-chan!”

“Hai poco da essere gelosa!”

“Kya! M... Meredy-chan quello era un colpo basso!”

“Oh scusa, non volevo che le tue due amiche si sentissero ignorate!”

Malgrado le risate successive, i tre ragazzi non riuscirono a fermare un rivolo di sangue colare giù dai loro nasi.

“Credo... credo che andrò a farmi una doccia fredda...” fu l'unico commento di Natsu che venne ben presto imitato da Zancrow e da Cobra. La cena poteva aspettare.











Angolo dell'autore:

Nel prossimo capitolo: un bel time–skip fino alla fine dell'estate!

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