Un amore sul fil di lama di Lord_Ainz_Ooal_Gown (/viewuser.php?uid=332873)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo incarico ***
Capitolo 2: *** Infiltrazione ***
Capitolo 3: *** Inizia lo show ***
Capitolo 4: *** Il patto ***
Capitolo 5: *** I migliori ***
Capitolo 6: *** Situazione difficile ***
Capitolo 7: *** Agguato tra le fiamme ***
Capitolo 8: *** Rettili e pistoleri ***
Capitolo 9: *** Non ti azzardare a morire! ***
Capitolo 10: *** Una rivale... in amore? ***
Capitolo 11: *** Attacco a sorpresa ***
Capitolo 12: *** Una decisione inaspettata ***
Capitolo 13: *** Inizia l'addestramento! ***
Capitolo 1 *** Un nuovo incarico ***
Chaos come va? Spero tutto bene. Se avete letto la descrizione della storia e non credete ai vostri occhi ve lo confermo io...inizio una quarta long!!! Sì, perchè a me piace soffrire XD (Tutti: hai già tre long da mandare avanti!) e dato che vedo tante nuove ff con la nota “AU”, ho deciso di provare anch'io a scrivere una storia in un universo alternativo. Vi avviso da ora, è una NaLu, con parecchi accenni di altre coppie, dalle più famose: GaLe, Gerza e Gruvia...alle più anonime: Rogue x Yukino e Cobra x Kinana (se leggete questo messaggio, per favore, votate per mettere Cobra tra i personaggi selezionabili >.< ). La trama potrebbe sembrarvi poco originale e facilmente prevedibile...ma ripeto, è la mia prima ff con AU quindi siate clementi...ma bando alle ciance e vai con il primo capitolo.
CAPITOLO 1: UN NUOVO INCARICO
Era un giorno come tanti nella grande città di Magnolia. Essendo a fine primavera, il sole scaldava parecchio e gli alberi erano completamente fioriti. In una delle più prestigiose scuole superiori della città, la Fairy Tail School (scusate la semplicità, ma non avevo idee...), studiava una giovane ragazza di nome Lucy Heartphilia, aveva gli occhi color nocciola e dei bellissimi capelli biondi, era simpatica, molto socievole e amata da tutti i suoi amici. In più, era l'erede del patrimonio Heartphilia, dato che suo fratello non era interessato, suo padre, Jude Heartphilia, era un importante uomo d'affari, mentre sua madre, Layla Heartphilia, era una famosa scrittrice di romanzi gialli, purtroppo, tutta questa fortuna, più volte le si era rivoltata contro, visto che in 17 anni, avevano cercato di rapirla 15 volte e cercato di farla fuori ben 35 volte, ma era sempre riuscita ad uscirne grazie alle sue guardie del corpo e a una dose non indifferente di fortuna. La giovane ragazza, in quel momento si trovava nella mensa della scuola, intenta a chiacchierare con le sue amiche e compagne di classe.
-Senti Lucy.- disse una ragazza più bassa di lei con i capelli azzurri
-Sì Levy?- disse Lucy
-Ma le tue guardie del corpo devono proprio seguirti ovunque?- chiese Levy, alludendo ai tre energumeni vestiti di nero che stavano in piedi poco dietro a Lucy. La bionda trattenne una risatina.
-Scusami Levy, so che non è il massimo pranzare con quei tre vicino, ma è solo grazie a loro se posso rilassarmi così- disse Lucy sorridendo e l'amica sospirò annuendo.
Lucy aveva ragione, le sue tre guardie del corpo: Azuma, Dusty Rose e Bluenote, le avevano salvato la vita almeno una ventina di volte, beccandosi un proiettile al suo posto. La ragazza era molto riconoscente verso quei tre uomini che dimostravano una fede incrollabile verso la sua famiglia.
-Ehi Lucy, per stasera, alla fine, il pigiama party si fa da te?- chiese una ragazza dai capelli bianchi, seduta davanti a lei.
-Certo Lisanna, è da un mese che aspetto e non intendo rinunciarci facilmente!- rispose Lucy alzando un pugno in segno di vittoria.
-Ehm...Juvia si chiedeva se è possibile invitare anche Gray.- disse timidamente una ragazza dai lunghi capelli blu, seduta alla sua destra.
La bionda le sorrise e poi le disse -Mi piacerebbe Juvia, ma ci sono due cose che lo impediscono: primo, è un pigiama party solo per ragazze, secondo, un ragazzo che si spoglia di continuo in mezzo ad un sacco di ragazze? Hai idea di cosa potrebbero pensare i miei genitori?-
-H...hai ragione! Però mi sarebbe davvero piaciuto!- disse Juvia, immaginandosi abbracciata a Gray senza vestiti.
La campanella suonò segnando la fine della ricreazione e le ragazze tornarono in classe. La giornata passò tranquilla e Lucy, suonata l'ultima campanella, tornò a casa. La “casa” in questione era un lussuosissimo attico all'ultimo piano del palazzo più alto di Magnolia. Azuma le aprì la porta e Lucy corse subito ad abbracciare la madre e fece merenda raccontando la sua giornata alla madre che ascoltava sorridendole e, finita la merenda, andò in camera sua a studiare. Mentre cercava di risolvere una difficilissima equazione, Lucy pensò “Non vedo l'ora che venga stasera, sarà una notte indimenticabile!”, la giovane non lo sapeva ma aveva ragione, sarebbe stata una notte indimenticabile, ma non nel modo da lei immaginato.
Intanto, dall'altra parte della città, in periferia.
Un uomo camminava veloce per una stradina poco battuta. Aveva i capelli rosso scuro raccolti in una coda di cavallo e gli occhi neri, era vestito elegante e teneva in mano una valigetta di ferro. Si fermò davanti ad un grosso edificio nero che una volta doveva essere un bar, visto che l'insegna era ancora presente. Entrò velocemente e salì al secondo piano. Questo, a differenza del piano terra, era arredato bene, e vi erano diversi oggetti costosi come un jukebox, un tavolo da biliardo e...un armeria per spade di grandezza variabile. Senza soffermarsi sull'arredamento, l'uomo si avvicinò ad una porta chiusa e bussò tre volte con una pausa di due secondi tra un colpo e l'altro. La porta si aprì lentamente e lui entrò ritrovandosi in una stanza che sembrava l'ufficio di un detective, ma non lo era. L'uomo si fermò subito oltre l'uscio e osservò i ragazzi dentro quella stanza: alla sua sinistra, seduto su un tavolo di legno tutto rovinato, c'era un ragazzo dagli occhi rossi e dai lunghi capelli color oro, intenzionato a pulite una Desert Eagle, il ragazzo lo ignorò completamente continuò il suo lavoro di lucidatura; voltandosi verso destra, l'uomo vide un ragazzo dai capelli rosso scuro come i suoi, sparati verso l'alto, il ragazzo in questione stava armeggiando con diverse boccette su cui vi era appiccicato un adesivo su cui era raffigurato un teschio nero, “Veleno.” pensò l'uomo volgendo lo sguardo sul terzo ragazzo che era comodamente seduto su una poltrona imbottita con i piedi buttati sulla scrivania, il volto del ragazzo era coperto da un lungo cappuccio nero. Ci volle qualche secondo perchè l'uomo si accorgesse che, per quanto potesse sembrare assurdo, il ragazzo teneva un accendino acceso esattamente sotto la sua mano destra, ma non sembrava provar dolore, anzi, sembrava che gli piacesse quel calore. L'uomo si schiarì la voce e il ragazzo incappucciato lo degnò, finalmente, di un'occhiata.
-Mi chiamo Jose.- iniziò l'uomo -Ho sentito dire...che voi siete i migliori in quello che fate.-
Il ragazzo si sedette composto e, guardando l'uomo dritto negli occhi, disse -Con il giusto compenso siamo i migliori.- e gli altri due ragazzi sorrisero, alzando lo sguardo su Jose.
-Bene dunque. Ho un nuovo incarico per voi, sempre che siate interessati.- disse Jose
-Missione e compenso?- chiese il ragazzo
-Oh la missione è piuttosto semplice, voglio che eliminiate la figlia di Jude Heartphilia, Lucy Heartphilia!- disse Jose e, sentendo quel cognome, i tre ragazzi si fecero attenti.
-Continui...-lo incoraggiò il biondo, che intanto si era alzato in piedi
-Jude è sempre stato un presuntuoso, dicendo a tutti che la sua azienda era meglio della mia, e con la dipartita della sua preziosa figliola, abbasserà definitivamente la cresta!-
-Un bersaglio interessante, non c'è che dire...ma...la paga dovrà essere altrettanto interessante.- disse il ragazzo
-Oh, sarete ricompensati lautamente! Vi offro la bellezza di un, e dico ben UN MILIARDO DI JEWELS!!!- disse Jose euforico, posando la valigetta sulla scrivania e aprendola. I tre rimasero impressionati nel vedere che era piena di verdoni. -Vi darò 400 milioni in anticipo e il resto a lavoro compiuto. Allora? Accettate?- chiese Jose tendendo la mano al ragazzo incappucciato
Il ragazzo sorrise e, dopo essersi alzato e tolto il cappuccio, strinse la mano dell'uomo -Beh signor Jose, è un piacere fare affari con lei!-
-Oh...- iniziò Jose osservando i bizzarri capelli rosa del ragazzo -Il piacere è tutto mio signor Natsu Dragneel!- disse mostrando un sorriso incredibilmente malvagio.
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì! Allora? Che ne pensate dell'idea? Ammettetelo, ci siete rimasti male alla fine eh? Muahahahahahahahahhahah!!!!! *si ricompone* Spero che seguirete questa storia nei suoi futuri capitoli e che lascerete una piccola recensione >.< intanto vi do un'anticipazione del prossimo capitolo: faremo la conoscenza del fratello di Lucy e rimarrete senza parole, alla prossima!!! CHAOS!!!
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Capitolo 2 *** Infiltrazione ***
Chaos come va? Spero tutto bene...manca poco meno di un mese e sta scuola finirà, ma se bene o male, questo non lo so ancora...incrociamo le dita! Dunque, essendo una nuova long, devo almeno arrivare a due capitoli e poi potrò inserirla tra i vari impegni che mi perseguitano. Sono rimasto soddisfatto dalla reazione di alcuni di voi sul finale del primo capitolo, era proprio quello che volevo. Bene, bando alle ciance e iniziamo questo benedetto secondo capitolo. Buona lettura!!!
Capitolo 2: Infiltrazione
Ormai erano le dieci e Lucy stava aspettando le ultime ritardatarie del suo gruppo: Kinana e Meredy. “Finisce sempre così!” pensò Lucy mentre guardava l'orologio, fin da quando le conosceva, non erano mai arrivate in orario agli incontri e alle feste, ma in fondo erano fatte così e ormai la giovane si era abituata. Guardandosi attorno, studiò la situazione, tutte le sue amiche erano in quell'enorme sala completa di tv gigante, tavolo ricco di snack e bibite, due enormi divani e uno stereo di ultima generazione che però non potevano usare perchè se no avrebbero disturbato i vicini. Cercando di ingannare il tempo, guardò cosa stavano facendo le sue amiche: Levy, Lisanna e Juvia stavano chiacchierando allegramente sedute su un divano, Erza e Mira si stavano sfidando a una gara in cui bisognava riconoscere una canzone a caso scelta da Cana, Yukino sgranocchiava un po' di patatine mentre ascoltava Evergreen che si vantava della sua nuova acconciatura.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta e Lucy, esultando mentalmente, aprì di colpo la porta credendo di trovarsi davanti Meredy e Kinana. In effetti, loro due c'erano, ma c'era una terza persona dietro di loro, era un ragazzo poco più alto di lei, capelli biondi e occhi azzurri, indossava una giacca di pelle nera e dei jeans attillati, oltre a un paio di scarpe da ginnastica.
-S...Sting!- disse Lucy -Cosa ci fai tu qui?-
-Ehm...lo abbiamo incontrato qui sotto ed è salito con noi.- spiegò Meredy, visibilmente imbarazzata.
-Che c'è Lucy? Non sei felice di vedermi?- chiese Sting
-Oh certo che lo sono! Te ne vai in giro per l'America con la tua squadra di baseball e torni qui ogni cento anni! Come potrei non essere contenta?- disse sarcasticamente la bionda
Il biondo le mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli -E dai, sii gentile con me! Non tutti gli uomini salterebbero un allenamento per venire a trovare la loro sorellina!- disse Sting sorridendo.
Lucy fece entrare Meredy e Kinana che si unirono subito alle altre ragazze e poi tornò a concentrarsi su suo fratello maggiore. Aveva due anni in più di lei e appena finiti gli studi, si era unito ad una famosa squadra di baseball, diventando in breve tempo uno dei migliori lanciatori del mondo, lo chiamavano “Il lanciatore d luce” ma lui non dava molto credito a queste cose. Sta di fatto che lui passava più tempo con la squadra che con la sua famiglia e Lucy detestava questo lato della sua persona.
-Mamma e papà dove sono?- chiese Sting
-A cena fuori, e non sperare di restare qui, la casa stasera è mia e delle mie amiche!- disse Lucy seccata
-Ok, ok non ti scaldare che ti vengono le rughe- disse Sting mettendosi a ridere. Dopo averla salutata si girò, avviandosi verso l'ascensore e, prima di entrare, le urlò -Ho sentito che al piano di sotto si sono appena trasferiti tre ragazzi della tua età! Forse questa è la volta buona che ti trovi un ragazzo!- ed entrò nell'ascensore, giusto un secondo prima che una ciabatta lo prendesse in piena fronte.
Lucy era adirata, ogni singola volta che si incontravano, suo fratello la punzecchiava sul fatto che non avesse mai avuto un ragazzo, al contrario di lui che aveva schiere di ragazze pronte ad esaudire ogni suo desiderio.
Unendosi anch'essa alle amiche, Lucy pensò “Tre ragazzi...”
-Senti Lucy.- disse Lisanna
-Sì Lisanna?- chiese Lucy
-Abbiamo notato dei camion dei traslochi qui sotto. Chi è che se ne va?- chiese l'albina
-Non se ne va nessuno, a quanto pare al piano di sotto sono appena arrivati tre ragazzi.- rispose la bionda e le amiche, sentendo quelle due parole, si fecero subito più attente.
-Tre ragazzi? Senza genitori? Solo loro tre?- iniziò a domandare Erza
-Sono carini?- chiese a sua volta Mira
-Li hai già incontrati?- aggiunse Cana
-Ferme!- sbottò Lucy, cercando di farle smettere -Allora, me lo ha appena detto mio fratello, so solo che tre ragazzi si sono trasferiti al piano di sotto.-
-Uhm...- fecero in coro Mira e Lisanna, mentre un leggero ghigno compariva sui loro visi -Forse questa è la volta buona che voi tre riusciate a trovarvi un compagno!- dissero le due sorelle, indicando Meredy, Kinana e la povera Lucy.
-P...perchè proprio noi tre?- chiese Kinana
-Beh, forse perchè siete le uniche single del gruppo?- disse Cana
-Ma questo non è v...!- iniziò Lucy ma venne subito “placcata” dagli sguardi delle amiche. Cercò di fare mente locale e si disperò “Levy fa coppia con Gajeel, Erza con Gerard, Evergreen sta con Elfman, Cana si è appena fidanzata con quel Leon, Juvia è pressoché sposata con Gray, Mira è fidanzata con Freed, Yukino con il cugino di Gajeel, Rogue...e Lisanna è riuscita a mettersi con quel figo di Luxus! Maledizione, manchiamo solo io, Meredy e Kinana!” la bionda sospirò, imitata a ruota dalle due amiche.
-Juvia pensa che Lucy, Kinana e Meredy dovrebbero andare a presentarsi!- disse Juvia
-Cosa? Ma sei pazza? Non ci penso nemmeno!- disse Lucy tutta rossa in viso
-Lucy! Non ti permetterò di gettare alle ortiche questa occasione! Ora vai e ti presenti ai nuovi vicini!- disse Erza con aura rossa che le vorticava tutt'attorno.
Lucy, Kinana e Meredy si fecero scure in volto e risposero con un debole -Aye...-
Qualche minuto dopo, le tre ragazze stavano scendendo al piano inferiore (il 99°, visto che il loro attico era all'ultimo piano, cioè al 100°), sempre accompagnate dalle fedeli guardie del corpo. Negli ultimi dieci piani del palazzo, c'erano solo due enormi appartamenti per piano e, per adesso, solo cinque dei venti appartamenti erano occupati. Le tre amiche si fermarono davanti ad una porta, la sola delle due ad avere il campanello acceso, di legno ben tenuta. Lucy, cercando lo sguardo delle amiche, alzò il braccio e bussò debolmente tre volte. Per almeno dieci secondi non si sentì nulla e le ragazze stavano per ritirarsi, quando di colpo la porta si aprì, illuminando parte del corridoio a causa della forte luce nell'appartamento. Le tre ragazze rimasero ferme sul posto, ma non per la paura di non sapere cosa fare, ma per la sorpresa di aver scoperto che i tre ragazzi di cui aveva parlato Sting, erano tre figoni da paura! Quello che aveva aperto la porta, aveva i capelli di un particolare color rosa e gli occhi neri, indossava solo dei pantaloncini corti, lasciando in bella mostra l'incredibile fisico muscoloso; poco dietro di lui, sulla sua destra, stava in piedi un ragazzo dalla carnagione più scura, con dei capelli rossi sparati verso l'alto e degli occhi viola incredibilmente scuri, questi oltre ai pantaloncini, indossava anche una canotta senza maniche, ma questo non bastava a nascondere i muscoli e il tatuaggio a forma di serpente sulla spalla destra; di fianco a quest'ultimo, seduto su una sedia di legno c'era un ragazzo dagli occhi rossi e con dei lunghi capelli color oro, idem come prima, indossava solo canotta senza maniche e pantaloncini e anche l suo fisico era invidiabile. Il rosato guardò Lucy dritto negli occhi e lei, inconsciamente, arrossì.
-B...buonasera!- disse la bionda
-Salve.- rispose semplicemente il rosato strofinandosi l'occhio destro, e solo allora a Lucy venne il dubbio che forse li avevano svegliati
-Mi...mi dispiace, vi abbiamo svegliato? Non era nostra intenzione- si scusò la bionda
-Oh no sta tranquilla, eravamo ancora svegli.- rispose il rosato sorridendole e Lucy rimase completamente rapita da quel sorriso.
-Io sono Lucy Heartphilia e...e sono la vostra vicina, volevo solo salutarvi e darvi il benvenuto...-
disse Lucy
-Grazie! Io sono Natsu Ordam, e loro sono Erik Mirom...- il ragazzo dai capelli rossi salutò con un semplice “Ciao”-...e Malcom Grimore.- stavolta fu il turno del biondo a salutare, ma lui oltre al saluto, posò il suo sguardo su Meredy che, dopo essere arrossita, distolse lo sguardo, facendo sorridere il biondo.
-Lieta di conoscervi.- disse Lucy sorridendo -Ora noi dobbiamo tornare su, a presto!- e le tre ragazze se ne andarono.
Le tre ragazze, non appena furono rientrate, vennero bombardate da una quantità assurda di domande e, arrossendo leggermente, Lucy disse -F...forse non è stata una cattiva idea- e le due compagne annuirono, anch'esse arrossendo. Il resto delle ragazze si mise a ridere vedendole arrossire e, dopo un breve momento di rabbia delle tre, tutte quante, iniziarono il loro benedetto pigiama party.
Intanto, al piano inferiore.
-Muih ih ih ih ih! Gentile la biondina a venirci a trovare!- disse un ragazzo biondo.
-Già, ci ha risparmiato la fatica di avvicinarla.- aggiunse il ragazzo da capelli rossi
-Ehi Natsu, sembra che l'infiltrazione sia andata a buon fine, dico bene?- chiese il biondo
-Hai ragione Zancrow, è andato tutto liscio!- rispose Natsu estraendo un coltello da combattimento -Cobra, chiama il nostro cliente e aggiornalo sulla situazione.- e il ragazzo prese il telefono.
Natsu, intanto, iniziò ad osservare una vecchia foto appiccicata al centro di un bersaglio per freccette, la foto ritraeva una bellissima famiglia composta da un uomo, una donna, un bambino biondo alla sinistra della madre e una bambina bionda in braccio al padre, tutti e quattro sorridevano.
-Natsu, il cliente chiede entro quanto verrà portato a termine il lavoro.- disse Cobra.
Natsu si voltò verso di lui e fece quattro passi -Una settimana...- e si voltò di scatto, lanciando il coltello e colpendo in pieno la foto, precisamente la bambina -...entro una settimana, la cara Lucy Heartphilia ci lascerà!- e sentendo queste parole, i due compagni sorrisero, pregustando già la loro ricompensa.
Natsu continuò ad osservare la foro e, sorridendo, pensò “Mi dispiace Lucy Heartphilia, ma sei appena entrata nella tana del drago.”
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Alloooooooooooooora, che ve ne pare del fratello di Lucy, questo è per tutte le persone che tifano la coppia LucyxSting muahahahahahahaahhaahhahahahhaha *si ricompone* ehm...sì...spero che anche il resto vi sia piaciuto e per rispondere a PRINCE_OF_FLAME...come hai fatto a non riconoscere Zancrow? Capelli biondi e occhi rossi non sono tanto comuni nel manga XD beh dai, un vuoto di memoria capita a tutti XD con questo vi saluto e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!
Ringrazio le persone che hanno recensito il primo capitolo:
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Jeo 95
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_ANNA17_
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Wilwarind86
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Giuly_san
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PRINCE_OF_FLAME
Grazie a tutti e a presto!!!
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Capitolo 3 *** Inizia lo show ***
Chaos come va? Spero stiate tutti bene! Vi sembrerà incredibile, ma sono riuscito a scrivere in fretta anche il terzo capitolo di questa storia che, con mia grande sorpresa, sta riscuotendo un discreto successo (io non ci avrei mai scommesso XD). Una cosa che mi rende particolarmente felice è che riesco sempre a “sorprendere” (si fa per dire u.u) i lettori con alcuni colpi di scena, ma essendo una AU, tutto è possibile. Bene, ci eravamo lasciati con il primo incontro tra preda e predatore e la scoperta del fratello di Lucy. Oggi, iniziamo a giocare pesante, quindi occhio che può scapparci il morto XD...non fa ridere...
P.S: questo è un capitolo di introduzione, per il prossimo che sarà la vera svolta della storia, quindi non arrabbiatevi se sarà corto.
P.P.S: so che vi sembrerà strano, ma io sono un patito delle armi da fuoco, quindi perdonatemi se scriverò i nomi propri delle armi XD
Vi lascio al capitolo, buona lettura!!!
Capitolo 3: INIZIA LO SHOW
Lucy non riusciva a dormire. Continuava a pensare al suo nuovo vicino e a quell'incredibile sorriso. Arrossì leggermente e si nascose dentro il sacco a pelo maledicendosi per il suo infantilismo. Le sue amiche erano rimaste a dormire da lei, ognuna con il suo sacco a pelo e, tendendo le orecchie, Lucy riuscì a capire che non era l'unica rimasta sveglia. Si mise seduta e, a bassissima voce, disse -Pssst chi è sveglia?- e un ancora più basso -Noi- le arrivò alle orecchie, facendole identificare le ragazze sveglie, e cioè Kinana e Meredy. Tutte e tre, silenziosamente, si alzarono e andarono in cucina dove iniziarono a discutere sull'incontro di qualche ora prima.
-Ragazze, avete visto che muscoli?- chiese Kinana
-Già, non saprei dire chi dei tre avesse il fisico più scolpito.- disse Lucy
-Secondo me il migliore era Malcom.- disse Meredy e le due amiche la guardarono con sguardo ambiguo
-Ooooh la nostra Meredy si ricorda già il nome dell'uomo dei suoi sogni?- chiese Lucy
-N...non è come pensate!- disse Meredy, arrossendo
-Dai a noi puoi dirlo, in fondo siamo sulla stessa barca.- disse Kinana
-E...e va bene! Sì lo ammetto, mi piace! Però anche voi siete rimaste prese dagli altri due! Tu Lucy sei rimasta incantata dal sorriso del ragazzo con i capelli rosa, mentre Kinana è rimasta particolarmente colpita dall'altro!- disse Meredy e le altre due, dopo essere arrossite, annuirono.
-Beh, domani penseremo sul da farsi...ora andiamo a dormire.- disse Lucy e si avviò verso la sala, seguita dalle amiche.
I giorni passarono tranquilli, diverse volte incontrava Natsu o per strada o in ascensore e ogni volta il cuore le batteva a mille. Meredy e Kinana le facevano visita più spesso del solito solo per poter scambiare qualche occasionale parola con Erik e Malcom.
Un giorno, mentre studiava, Lucy guardò il calendario e pensò “Sigh...è passata una settimana e non ho ancora trovato il coraggio di chiedere a Natsu il numero di telefono...”
In poche ore giunse la sera. Una caratteristica dell'ultimo piano era che i due enormi appartamenti erano stati modificati, ora erano un mega appartamento, per Lucy e famiglia, e un appartamento più piccolo, pur sempre più grande della media, per le guardie del corpo che, in quel momento stavano aspettando la cena ordinata al ristorante giapponese. Il campanello suonò e Azuma aprì la porta, trovandosi davanti un ragazzo delle consegne dalla carnagione abbronzata e con i capelli neri, gli occhi erano coperti dalla visiera del berretto.
-Buona sera, ecco a voi la vostra cena!- disse il ragazzo
-Uh? Non è venuto Jack?- chiese Azuma dubbioso
-Purtroppo il poveraccio si è rotto una gamba cadendo dal motorino.- spiegò il moro
-Uhm..capisco...quanto fa?- chiese Azuma
-Oh non si preoccupi, solo per oggi le cene sono gratis! Sa, è l'anniversario di matrimonio del capo!- disse il ragazzo sorridendo
-Ah bene, allora ti ringrazio! Buona serata!- disse Azuma e poi chiuse la porta. Il ragazzo delle consegne si allontanò e non appena entrò nell'ascensore, si tolse berretto, divisa e parrucca, sistemandosi i capelli rosso scuro. Un ghigno malefico sul volto -Buona serata anche a lei.-
Nell'appartamento delle guardie intanto, Azuma e Rose si erano già messi a tavola, mentre Bluenote stava finendo di stirare la giacca del completo nero. I due mangiarono tranquillamente quell'ottimo cibo giapponese, ma ad un tratto Rose smise di mangiare e sgranò gli occhi, seguito a ruota da Azuma che vomitò una discreta quantità di sangue. Bluenote accorse in fretta cercando di aiutare i compagni, ma la porta di ingresso si aprì di scatto ed entrarono tre ragazzi, e non erano tre semplici ragazzi, erano i tre nuovi vicini della famiglia Heartphilia!
-Cosa?- disse attonito Bluenote
-Ah peccato, quindi il mio speciale veleno non ha preso tutti e tre?- chiese il ragazzo dai capelli rossi che, vedendo lo sguardo confuso dei tre bodyguard, continuò -E' uno speciale veleno di mia creazione, va ingerito e dopo pochi secondi, evapora facendo sciogliere le corde vocali e parte dell'esofago. Si muore in pochi minuti e, essendo senza voce, le vittime non possono chiedere aiuto.- i due uomini vicino al tavolo, vomitarono altro sangue e caddero in ginocchio agonizzanti.
Bluenote si mise in guardia distendendo il braccio aperto verso gli avversari con il palmo della mano verso l'alto. Era cintura nera in diverse arti marziali e poteva benissimo gestire più avversari nello stesso tempo. Di colpo, però, il biondo, con uno scatto rapidissimo, si portò alle spalle di Azuma e Rose, estraendo nel contempo due P99 con silenziatore annesso. Ne puntò una alla testa di Azuma e l'altra alla testa di Rose e, come se fosse la cosa più semplice e normale del mondo, premette i grilletti, facendo saltare le cervella dei due uomini che caddero a terra privi di vita. Bluenote osservò inorridito la scena e rimase ancora più inorridito nel vedere un grosso sorriso malefico sul volto del carnefice. Non ebbe tempo di stare a pregare per i morti che il ragazzo dai capelli rosa, gli si lanciò contro cercando di colpirlo in affondo, con un coltello da combattimento. L'uomo dovette usare entrambe le mani per bloccare il colpo, fermando la lama a pochi centimetri dal torace, esattamente davanti al cuore. “Che velocità! Ma chi sono questi ragazzi?!?” la guardia del corpo stava per reagire, quando però vide il sorriso del rosato, sbiancò pensando all'enorme errore che aveva commesso. Abbassò lo sguardo sull'arma e solo allora notò un piccolo pulsante poco sotto la guardia del pugnale. Il ragazzo premette con il pollice il pulsante e la lama partì di colpo trafiggendo il cuore di Bluenote. Un rivolo di sangue uscì dalla bocca dell'uomo che, mentre cadeva in ginocchio, riuscì a pensare “Un coltello balistico...questi ragazzi non sono semplici killer...signorina Lucy, la prego....scap...pi...” e cadde a terra, privo di vita.
-Tsk che dilettanti- disse Cobra
-Muih ih ih ih speravo in un combattimento serio...ma è evidente che noi siamo troppo superiori!- disse compiaciuto Zancrow.
-Bene ragazzi, è ora di portare a termine il compito per la quale ci hanno pagato.- disse Natsu -Cobra, assicurati che il sistema d'allarme sia inerme e tu Zancrow, vai a prendere il “kit”. Se non torturiamo neanche una persona, divento di pessimo umore ih ih ih ih!- e i due eseguirono, sogghignando.
Natsu estrasse la lama del coltello dal corpo senza vita di Bluenote e, mentre la rimetteva nella guardia del coltello, pensò “Bene cara la mia Lucy, inizia lo show!” e uscì dall'appartamento dei tre uomini, chiuse la porta e si diresse verso l'appartamento della sua preda, sorridendo.
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Dunque, che ve ne pare del nostro Killer Team? Efficienti vero? Spero che continuerete a seguire questa storia anche in futuro e intanto vi do una piccola anticipazione del prossimo capitolo: ….......scherzetto :P vi toccherà aspettare XD
Ringrazio le persone che hanno recensito il secondo capitolo che sono (sempre loro):
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Wilwarind86
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Jeo 95
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_ANNA17_
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Giuly_san
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PRINCE_OF_FLAME
Alla prossima, chaos!!!
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Capitolo 4 *** Il patto ***
Chaos come va? Spero tutto bene. Allora, oggi parliamo direttamente della storia. Il fatto è che questo capitolo l’ho scritto a scuola, quindi devo essere sbrigativo <.< Ci eravamo lasciati con la dipartita delle tre guardie del corpo, ad opera dei tre killer che, malgrado siano cattivi, stanno riscuotendo un discreto successo…W i killer :D cosa faranno i tre sicari ora che tra loro e Lucy si trova solo una porta di legno?
Allora, uso questo piccolo spazio per le premesse/scuse: prima di tutto chiedo scusa ai lettori che vorrebbero leggere un nuovo capitolo delle altre long, ma il fatto è che questa fic mi ha preso troppo XD secondo, probabilmente, alcuni di voi che volevano recensire il cap precedente, chiederanno scusa (o magari se ne fotteranno altamente) per non averlo fatto e...sono io che vi chiedo scusa per il fatto che sto aggiornando di continuo...nessuno di voi sta 24 ore su 24 su questo sito, quindi è più che normale che non recensite di continuo. Bene, il “breve spazio” è finito e vi lascio al capitolo :)
Capitolo 3: IL PATTO
Lucy si svegliò di colpo, respirando affannosamente e con la fronte bagnata di sudore. Si guardò attorno cercando di calmarsi “Cos’era quell’incubo?” era ancora scioccata dal brutto sogno in cui le sue tre guardie del corpo venivano eliminate e subito dopo anche lei subiva la stessa sorte. Guardando la finestra, si accorse di un particolare: la piccola lucina rossa, che indicava il corretto funzionamento dell'allarme, era spenta. Provo ad accendere la luce sul comodino ma quella non si accese, mettendo ancora più angoscia addosso a Lucy che cercò di calmarsi pensando “Sarà solo un black-out...non c'è niente di cui preoccuparsi.” e si alzò dal letto per andare in cucina a bere un bicchiere di latte caldo. Uscì dalla sua camera e, tastando il muro con una mano, andò verso la sala, e da li sarebbe andata in cucina; appena arrivata in sala, però, vide una cosa che le fece perdere un battito del cuore: sul tavolino di vetro e legno al centro della stanza, c'erano quattro candele accese e la loro luce illuminava le due figure sedute sul divano di pelle bianco. Lucy riconobbe subito sua madre e suo padre, con le braccia dietro la schiena e le gambe appoggiate sul tavolino, avvicinandosi lentamente, Lucy riuscì a vedere delle corde legate intorno alle caviglie dei suoi genitori e un pezzo di stoffa legato sulla bocca che gli impediva di parlare. Si avvicinò di corsa verso i due e cercò subito di slegargli le caviglie ma le corde erano troppo resistenti e i nodi troppo complicati.
-Mmmmmhhh!!!!- suo padre cercò di parlare ma, a causa del pezzo di stoffa non ci riuscì.
-State tranquilli! Adesso vi libero io!- disse Lucy cercando di sciogliere quei tremendi nodi. La ragazza, alzò un secondo lo sguardo e incrociò lo sguardo di sua madre, che con occhi bagnati dalle lacrime, continuava ad alternare lo sguardo da sua figlia ad un punto alle sue spalle. Lucy, capendo quello che sua madre stava cercando di dirgli, si voltò di scatto e sulla sua fronte si appoggio un oggetto di metallo freddo. La luce si accese e Lucy riuscì a focalizzare l'oggetto di ferro: un silenziatore attaccato ad una pistola impugnata da un ragazzo dai capelli rosa, vestito con una starna divisa nera, che le sorrise.
-Buona sera Lucy.- disse il ragazzo.
-Na...tsu...?- disse sconvolta Lucy con gli occhi che si facevano lucidi.
-Indovinato!- disse lui mostrando di nuovo quel sorriso che l'aveva conquistata.
-Ma...cosa...- disse Lucy, senza riuscire a muoversi per lo shock. Dietro a Natsu comparvero anche gli altri due ragazzi, vestiti allo stesso modo, e Lucy spostò lo sguardo da uno all'altro, sempre più sconvolta. Dietro di lei, suo padre riuscì finalmente a muovere il bavaglio quel tanto che bastava per parlare -Lucy scappa!!! Questi tre sono dei killer e vogliono ucciderti!!!- un pugno lo prese in pieno viso, spaccandogli il labbro. Cobra lo guardò cadere a terra di faccia e lo fece restare a terra, mettendogli un piede sopra la testa e schiacciandolo come se fosse uno scarafaggio. Layla era sconvolta, le lacrime scendevano e lei tremava come una foglia. Qualcuno le mise una mano sulla fronte e le sussurrò nell'orecchio -Stai tranquilla, dopo ci divertiremo anche con te.- e la donna si voltò di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con Zancrow intento a caricare una sparachiodi.
Lucy continuava ad osservare Natsu senza proferire parola, era completamente paralizzata dal terrore e non riusciva neanche ad urlare “aiuto”. Il rosato le sorrise, mise la pistola in una fondina sulla coscia destra e mollò un malrovescio a Lucy, facendola cadere a terra. La ragazza non riuscì, anzi non provò neanche a rialzarsi, tanto era il terrore.
-Coraggio Lucy, divertiamoci un po' !- e la sollevo dal pavimento, tirandola per i capelli.
-Aaaaaaahhh!- urlò di dolore la ragazza che portò le mani alla testa cercando di liberarsi ma il suo tentativo fallì miseramente.
-Uhm...sembra che con questa qui non riusciremo proprio a divertirci...- disse sconsolato Natsu che si avvicinò a Cobra facendogli un cenno della testa rivolto al padre della ragazza. Cobra capì al volo e sollevò di peso l'uomo, lo portò dall'altra parte della stanza e lo lego ad una sedia lasciandogli la bocca libera.
Lucy e sua madre non capirono il perchè di quel gesto, ma bastò un semplice movimento di Zancrow a farglielo capire. Il biondo si mise in piedi dietro al divano, dov'era sdraiata Layla e prese la mira con la sparachiodi, mirando a Jude. Le due sbiancarono e Zancrow, dopo aver chiuso gli occhi, premette il grilletto...il chiodo si conficcò nella caviglia destra dell'uomo, dritta nell'osso. L'uomo urlò agonizzante e Layla svenne per lo shock.
-Tsk sei un pivello, gli hai preso la caviglia.- lo prese in giro Cobra e gli strappò l'arma dalle mani, mettendosi a sua volta in posizione di mira.
-N...no...vi prego...basta...- supplicò Lucy, ma il ragazzo la ignorò completamente e sparò, colpendo Jude alla spalla sinistra e sorridendo nel sentire le urla dell'uomo.
-Bene ragazzi, è quasi mezzanotte e ho promesso al nostro cliente che entro una settimana avremmo completato il lavoro.- disse Natsu, avvicinandosi pericolosamente a Lucy, che rimase paralizzata sul posto, senza neanche cercare di scappare. Il rosato la prese e la lanciò sul tavolino, facendola atterrare di schiena, la ragazza urlò per la botta e cercò di girarsi su un lato, ma Natsu la bloccò, si mise carponi su di lei, i loro volti erano vicinissimi e Lucy si mise a piangere silenziosamente senza distogliere lo sguardo dagli occhi neri di Natsu. Il rosato sorrise e si sedette sulla pancia della ragazza, facendole fare una smorfia di dolore. Lucy, in un breve momento di lucidità cercò di buttarlo a terra con le mani, ma lui fu più veloce e gli bloccò i polsi sopra la testa. Zancrow si avvicinò e fisso entrambi i polsi al tavolino con parecchio nastro bio adesivo. Lucy era disperata, l'unica cosa che riusciva a pensare era “E' così che finisce la mia vita? Almeno non dovrò più sentirmi costantemente sotto pericolo...addio papà, mamma, Sting....vi voglio bene!” e chiuse gli occhi, in attesa della sua fine. Natsu sollevò il braccio destro e, dalla sua manica, uscì una lama celata (sì esatto, proprio come quella di assassin's creed.) e si apprestò a tagliarle la gola con un colpo rapido e preciso. La lama calò...
Jude osservò terrorizzato la scena e in quel momento gli venne un'idea folle!
Quando un umano è sottoposto ad un forte stress o shock, il cervello, prima che il soggetto svenga o collassi, inizia a produrre uno speciale enzima che permette alla persona di pensare lucidamente e ad una velocità allarmante, ma l'effetto dura solo pochi secondi.
Fu proprio grazie a questo enzima che Jude Heartphilia riuscì ad escogitare una strategia folle: sua figlia era una persona importante, quindi era necessario ricorrere ai migliori per eliminarla e i migliori costano molto. Fu quel pensiero a farlo scattare. Alzò di poco la testa e con tutto il fiato che aveva in corpo urlò -VI OFFRO IL DOPPIO!!!!!!-
Natsu bloccò la lama a pochi millimetri dalla gola di Lucy e si voltò verso l'uomo legato alla sedia. Aveva sentito bene?
-Cosa?- chiese il rosato
-Io...- iniziò Jude -...vi offrirò il doppio se...se...non ucciderete mia figlia!- urlò, con le lacrime agli occhi.
I tre killer rimasero confusi da quella frase. Non gli era mai successo che qualcuno gli offrisse il doppio per non svolgere il loro lavoro.
-Ti avviso vecchio, la cifra di base è molto alta.- disse Natsu
-Non m'importa! Pagherò! Tutto quello che volete, ma non fate più del male alla mia bambina!- gli urlò di rimando Jude
Lucy guardò suo padre e con le lacrime agli occhi, riuscì solo a dire -Papà...-
-Che facciamo Natsu?- chiese Cobra
-Già, è una situazione strana...- aggiunse Zancrow
Natsu rimase qualche secondo in silenzio, pensando al da farsi e poi gli venne un'idea che lo fece sorridere. Chiamò a se gli altri due e gli spiegò alcune cose sottovoce. Cobra e Zancrow all'inizio rimasero sorpresi, ma poi sorrisero a loro volta, approvando la scelta del loro compagno.
Natsu si avvicinò lentamente a Jude, fece scattare di nuovo la lama celata e, con un movimento secco e veloce, tagliò le corde che lo tenevano legato. L'uomo cadde in ginocchio e Natsu, dopo essersi abbassato al suo livello, gli disse -Sai vecchio, la tua idea ci piace, ma non rinunceremo alla nostra preda, per cui...- disse Natsu con un sorriso che fece preoccupare Jude -...per cui ci assicureremo che nessun'altro ce la rubi, quindi d'ora in poi, saremo le nuove guardie del corpo di sua figlia!- concluse il rosato, lasciando a bocca aperta sia Jude che Lucy.
-Cosa...- disse l'uomo
-Ovviamente, avremo uno stipendio che sarà uguale al doppio di quello che avevano quei tre energumeni di prima.- disse Natsu aiutando Jude a sedersi.
-Voi...perchè?- chiese Jude ma Natsu lo bloccò tendendogli una mano
-Questo è un patto signor Heartphilia, accetta?- chiese Natsu
Jude guardò prima la mano, poi il ragazzo ed infine sua figlia. “Questi ragazzi sono dei killer di altissimo calibro...forse con loro Lucy sarà davvero al sicuro...” pensò l'uomo e, senza esitazione, strinse la mano del rosato -Vi avverto, se verrà torto anche un solo capello a mia figlia, voi tre sarete spacciati!- disse Jude guardando Natsu dritto negli occhi.
-Stai tranquillo vecchio! Con il giusto compenso, noi siamo i migliori.- disse tranquillamente Natsu. -Voi due, aiutateli a riprendersi, è stata una nottataccia.- aggiunse il rosato, rivolgendosi agli altri due, poi si avvicinò a Lucy, che si era messa a sedere, e le diete un piccolo bacio sulla guancia che le aveva colpito poc'anzi, lasciando la ragazza di sasso. -Ci vediamo domani, signorina Lucy.- e, dopo aver fatto un inchino, se ne andò dalla stanza.
Lucy si portò una mano sulla guancia e rimase sorpresa nel constatare che non le faceva più male.
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Visto? Alla fine può sembrare davvero una Nalu XD va beh, oggi sarò veloce, per cui vi saluto e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!
Ringrazio le persone che hanno recensito il cap n.3:
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GigiAngele4
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bice_97
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Wilwarind86
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Giuly_san
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_ANNA17_
Grazie a tutti e alla prossima!!!
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Capitolo 5 *** I migliori ***
Chaos come va? Spero tutto bene. Ultimamente sto trascurando le altre long…e mi dispiace, ma sono bloccato con tutte, tranne Baby Fairy Tail, con quella sono in difficoltà con le scene divertenti. Quindi, fino a quando non mi passerà il blocco, continuerò con questa fic. Dunque, ci siamo lasciati con il team di killer capitanato da Natsu, diventare le nuove guardie del corpo di Lucy (morta una guardia se ne fa un’altra) e mi fa piacere sapere che la lama di assassin’s creed è piaciuta al pubblico XD beh, la smetto di scocciarvi e vi lascio al capitolo. Buona lettura!
P.S: so che ormai mi odierete per questo, ma vi avviso che questo cap sarà più corto del precedente (almeno credo), per cui non uccidetemi.
Capitolo 5: I MIGLIORI
Lucy aprì lentamente gli occhi e senza muoversi, guardò la stanza in cui si trovava. Era nella camera dei suoi genitori, abbracciata a sua madre. Rimase ferma per alcuni secondi, poi come una molla, scattò e si mise seduta sul bordo del letto. Si mise una mano sulla fronte e iniziò a massaggiarsela a causa di una forte emicrania, e, pian piano, i ricordi iniziarono ad affluire.
Flash-back
Dopo aver detto che sarebbero diventate le sue nuove guardie del corpo, Natsu, Cobra e Zancrow, li avevano aiutati a bendarsi le ferite e poi avevano chiamato la polizia. Suo padre era riuscito ad inventare una scusa abbastanza credibile, dicendo che dei terroristi si erano intrufolati di nascosto e avevano ucciso le guardie del corpo, ma per fortuna, erano riusciti a chiamare la polizia e quindi i terroristi erano scappati, dopo averlo ferito con una sparachiodi. La stampa ci aveva subito creduto e non aveva fatto altre domande. Dopo la breve conferenza, suo padre era stato trasportato in ospedale e avrebbe passato la notte lì, mentre Lucy e sua madre avevano preferito restare a casa, ancora scosse. Lucy, prima di addormentarsi, si era chiesta centinaia di volte se quei tre ragazzi, che avevano cercato di farla fuori, sarebbero mai riusciti a proteggerla.
Fine flash-back
Lucy si toccò la guancia destra, e arrossì leggermente ripensando a quando Natsu le aveva dato un bacio proprio su quella guancia. Di colpo, sentì un rumore in cucina e si preoccupò tantissimo “Lo sapevo...era una balla, ora verranno qui e mi uccideranno!” pensò la ragazza, mentre, svegliava sua madre. Si sentirono dei passi farsi sempre più vicini e Lucy e sua madre, ormai erano terrorizzate all'idea che fossero i tre ragazzi venuti per ucciderle. Lucy prese la lampada sopra il comodino e si preparò a lanciarla contro gli assalitori. La porta si aprì lentamente e Lucy, urlando come una pazza, lanciò la lampada con tutta la sua forza.
Grazie ad i suoi sensi allentai, Natsu riuscì a prendere la lampada al volo e la poggiò subito sul mobile a sinistra della porta. Il rosato guardò stupito Lucy e, mostrando un sorriso malizioso, disse -Già così attive di prima mattina?- ma nessuna delle due rispose, continuando a fissare Natsu con rabbia.
-Se vi interessa, signorina Lucy e signora Layla, la colazione è pronta.- disse Natsu e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Lucy guardò sua madre e le chiese -Secondo te dobbiamo fidarci?- e sua madre -Non lo so Lucy, ho ancora la pelle d'oca per quanto successo stanotte...ma d'altro canto, ci hanno risparmiato la vita, per cui una possibilità gliela possiamo ancora concedere.- e Lucy annuì, si alzò dal letto e si diresse verso la cucina ma sua madre la bloccò per un polso -Lucy, loro sono le tue nuove guardie del corpo, è vero, ma se per caso dovessero anche solo sfiorarti con un dito, non esitare a farmelo sapere.- Lucy guardò la madre dritto negli occhi e le sorrise -Tranquilla mamma, di me ti puoi fidare.- e uscì dalla stanza, seguita poco dopo dalla madre.
Le due arrivarono in cucina e rimasero a bocca aperta. Il tavolo era stato apparecchiato in maniera perfetta, davanti ad ogni sedia c'erano: un piattino con toast, una tazzina piena di caffè, una tazza poco più grande con del latte caldo, una forma di burro, tre barattoli con tre diverse marmellate, un croissant ancora caldo, un bicchiere con spremuta d'arancia e una ciotola con della macedonia di frutta fresca (wow manco in un hotel a 5 stelle c'è sto servizio XD). Natsu guardò soddisfatto Lucy e, facendo un breve inchino, disse -Spero che la colazione sia di vostro gradimento.- e, aiutato da Cobra, fece accomodare Lucy e Layla.
-Per caso è avvelenato?- chiese subito Lucy
-Ahahahahah no, quando vi avvelenerò il cibo, vi avviserò.- disse compiaciuto Cobra che rideva come un pazzo nel vedere lo sguardo dubbioso della sua cliente.
Lucy osservò per un po' il cibo e, spinta dalla fame, iniziò a mangiare, rimanendo commossa da quanto fosse buona quella roba, anche sua madre rimase colpita dal sapore e in pochi minuti avevano finito tutto.
-Era tutto ottimo...- si complimentò Layla
-Grazie madame, noi siamo i migliori, in qualunque cosa.- disse Cobra, facendo un breve inchino
-Madame? Oh ti prego non chiamarmi così, mi fai sentire vecchia.- disse Layla -Puoi chiamarmi Miss Layla se vuoi.- aggiunse la donna, facendo sorprendere la figlia che pensò “Mamma ti ricordo che neanche 12 ore fa, questi stavano cercando di ucciderci! Come fai a dargli subito tutta questa confidenza?”
-Signorina Lucy, noi dovremmo assentarci per un po', saremo di ritorno tra un'ora. Ho controllato la sua agenda, oggi è domenica e lei non ha impegni, quindi le chiedo di non uscire fino al nostro ritorno- disse Natsu
-Ah...ok...- disse la bionda, chiedendosi dove andassero.
Arrivò Zancrow, sporco d'olio sulla faccia e i tre, se ne andarono, lasciando le due donne Heartphilia da sole.
-Che razza di guardie del corpo! Lasciarmi da sola così di punto in bianco!- disse arrabbiata Lucy e la madre la guardò divertita -Sembra che tu ti sia già abituata all'idea di averli sempre attorno.-
-Sempre attorno dici?- e Lucy, dopo aver detto quella frase, sbiancò. Come avrebbe spiegato alle amiche che i tre nuovi vicini erano le sue nuove guardie del corpo? Di sicuro Kinana e Meredy l'avrebbero uccisa accusandola di avergli rubato i ragazzi! La bionda appoggiò la testa sul tavolo, meditando sul da farsi.
Dopo qualche minuto, prese il telefono e chiamò Kinana e Meredy, dicendogli di venire subito a casa sua.
Le due amiche arrivarono dopo circa venti minuti e si sedettero nella stanza della bionda.
-Lucy, mi dispiace per quello che è successo alle tue guardie del corpo, l'ho sentito poco fa alla radio.- disse Kinana
-Sì anche a me dispiace un sacco- aggiunse Meredy
-Grazie ragazze.- disse Lucy, rabbuiandosi al ricordo delle sue precedenti guardie -Ecco, volevo dirvi delle novità per quel che riguarda i miei nuovi bodyguard...- e le amiche si fecero attente, ma soprattutto curiose -...i miei nuovi bodyguard...sono...sono Natsu, Erik e Malcom!-
Il silenzio più totale calò nella stanza e le amiche rimasero a bocca aperta.
-V...vuoi dire che verranno a scuola con te tutti i giorni?- chiese titubante Kinana
-Sì, mi dispiace, io...!- non poté finire la frase che le amiche iniziarono a urlare e abbracciarsi, ripetendo -Quindi anche noi li potremo vedere tutti i giorni!!!- e un gocciolone cadde sulla testa di Lucy “Oddio queste sono innamorate perse...”
Superato il momento di iniziale stupore, Lucy le raccontò della colazione e di come continuassero a chiamarla “Signorina Lucy” e a inchinarsi di continuo. Non appena sentirono la storia della colazione, Kinana e Meredy, si immaginarono, rispettivamente Erik e Malcom, che gli preparavano la colazione, e arrossirono di colpo.
-Uhm...ci stavo già pensando da tempo...ma sembra che debba farlo!- disse Kinana alzandosi -Lucy, io mi trasferirò in questo palazzo!- e le amiche rimasero sbigottite da quell'affermazione.
-Cosa? Perchè?- chiese Meredy
-Perchè così potrò stare più vicina a Erik...ehm..volevo dire, così potrò aiutare Lucy in caso di bisogno!- disse Kinana arrossendo per la figuraccia
-Se...se lo fai tu, lo farò anch'io!- disse Meredy
-Lucy, sai per caso quanto costano i vari appartamenti?- chiese Kinana
-Er no, ma vi farò avere i prezzi via sms.- disse Lucy e, alzandosi in piedi, abbracciò le amiche dicendo -Grazie ragazze, ora che sarete così vicine, mi sentirò più tranquilla.- e le due ricambiarono l'abbraccio sorridendo.
Intanto lungo una strada al centro della città, dentro una berlina jaguar nera, Natsu & co stavano chiamando Jose per avvertirlo del loro cambio di fazione.
-C...cosa avete detto?- chiese Jose furioso
-Ci hai sentito Jose, noi lasciamo, abbiamo trovato un affare più grosso.- disse Natsu
-Ma voi non potete! Vi ho già pagato 400 milioni!-
-Stai tranquillo, la valigetta con i soldi è già dentro il baule della tua macchina.- rispose calmo Cobra
-Cosa? Ma quando?- Jose era incredulo
-Pochi minuti fa muih ih ih ih ih ih!!!- disse Zancrow, divertito dallo scherzetto appena fatto.
-Voi non la passerete liscia! Vi darò la caccia e vi ucciderò! Proprio come farò con quella sgualdrina di Lucy Heartphilia!!!- urlò Jose
-Mi dispiace Jose, ma tu non toccherai Lucy neanche con un dito, perchè noi siamo i migliori- disse Natsu, chiudendo la telefonata e buttando il cellulare fuori dal finestrino.
-Che parole grosse Natsu!- si complimentò Cobra
-Grazie, mi sono allenato!- rispose Natsu. Il rosato si accorse dello strano sorrisetto stampato sulla faccia di Zancrow e, mosso da un dubbio, chiese -Zancrow...non è che hai...lasciato qualcos'altro nella macchina di Jose?- e il biondo, tolse la mano sinistra dal volante e frugò nella tasca della giacca, estraendo un detonatore.
-Merda...- riuscì a dire Cobra prima che Zancrow premesse il pulsante, facendo saltare in aria la macchina di Jose: una nuovissima Ferrari 458 Italia rossa fiammante.
I tre guardarono l'esplosione nello specchietto retrovisore e Natsu chiese -I soldi?- e Zancrow -Nel nostro bagagliaio.- I tre si misero a ridere, mentre, in un certo ufficio, qualche centinaio di metri dietro di loro, un uomo dai capelli rossi si disperava urlando come un pazzo.
I tre ragazzi tornarono da Lucy e la giornata passò tranquillamente, anche se Lucy avrebbe voluto che i tre preparassero anche il pranzo e la cena, ma si accontentò del cibo preparato da altri cuochi.
Il giorno dopo, Lucy venne accompagnata a scuola dai tre ragazzi e vedendo che loro non la seguivano, chiese -Non entrate?- e Natsu -Stia tranquilla, tra qualche secondo arriviamo, lei inizi ad andare in classe, ci vediamo lì.- e se ne andarono.
Lucy entrò in classe e salutò i vari amici e amiche, quando di colpo entrò il preside della scuola, Makarov che, essendo di statura bassa, salì sulla cattedra e, dopo che tutti si erano seduti, disse -Ragazzi, il ministero dell'istruzione ha detto che le scuole devono dare più spazio ai giovani, quindi da oggi in poi il vostro insegnate di storia, matematica, scienze, giapponese, informatica e geografia, non sarà più il professor Caprico.- il vecchietto si voltò verso la porta e disse -Puoi entrare!- la porta si aprì ed entrò un ragazzo vestito elegante: scarpe nere, pantaloni grigi, una camicia bianca e un paio di occhiali con montatura rettangolare rossi. Tutti gli studenti rimasero sorpresi nel vedere quanto fosse giovane e figo il ragazzo.
Lucy si sentì mancare nel vedere una chioma rosa e un paio di occhi neri a lei tanto familiari. Il ragazzo si fermò vicino al preside, guardò gli studenti e, sorridendo, disse -Buongiorno a tutti! Io sono il professor Natsu Ordam e da oggi sarò il vostro nuovo insegnante, piacere di conoscervi!-
Lucy sgrano gli occhi e urlò -EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHH?????????????-
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Dunque, come vi sembra la cosa? Sono riuscito ad aggiungerci anche un tema scolastico, vai così XD prima che me lo chiediate, ho deciso di adottare un sistema scolastico in cui la maggior parte delle materie è adibita ad un solo insegnate, così lavoro meglio XD beh spero che recensirete numerosi e ci vediamo alla prossima, chaos!!!
Ringrazio le persone che hanno recensito il quarto capitolo:
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GigiAngeles4
-
Wilwarind86
-
bice_97
-
_ANNA17_
-
Giuly_san
-
PRINCE_OF_FLAME
Grazie a tutti!!!
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Capitolo 6 *** Situazione difficile ***
Chaos come va? Spero tutto bene. Lo so, dopo i primi cinque capitoli lampo, ho abbandonato questa storia, ma spero che questo capitolo aiuterà a farmi perdonare ^.^ alloooooooora....dove eravamo rimasti? * si rilegge il capitolo precedente * ah sì, Lucy aveva appena scoperto che il suo nuovo insegnate, altri non era che Natsu, il suo ex-assassino e nuova guardia del corpo! Che sorpresa vero? XD beh, non vi annoio con altre sciocchezze e vi lascio al vostro capitolo. Buona lettura!!!
Capitolo 6: Situazione difficile
Natsu, il preside Makarov e tutti i suoi compagni di classe si girarono verso di lei. Lucy era ancora immobile, con la bocca aperta e gli occhi sgranati. Non riusciva ancora a credere a quello che vedeva...NON voleva credere a quello che vedeva “Ma che gli passa per la testa a quello squinternato?!?” pensò Lucy, che non si era neanche accorta del fatto che Natsu si era avvicinato a lei e la guardava con sguardo divertito.
-Tu devi essere Lucy Heartphilia giusto?- chiese il rosato
-Eh? Ah..s...sì sono io.- rispose Lucy, leggermente rossa in viso, sia per la figuraccia sia per la vicinanza del ragazzo.
-Uhm...- disse Natsu poggiando la sua mano sulla fronte di Lucy -Sei molto calda, forse hai qualche linea di febbre, meglio che vai in infermeria.- il ragazzo si guardò attorno e soffermò il suo sguardo su Meredy e Kinana.-Quali sono i vostri nomi?- chiese il ragazzo
-Ehm...io sono Meredy. Meredy Ulmir.- rispose la ragazza dai capelli rosa
-Io mi chiamo Kinana, Kinana Serpen.- aggiunse la sua mica dalla chioma viola
-Bene, Meredy, Kinana, sareste così gentili da accompagnare Lucy in infermeria?- chiese Natsu e le due ragazze, dopo aver annuito, portarono Lucy, ancora rossa in volto, fuori dalla classe.
-Beh, io ritorno nel mio ufficio. Mi faccia sapere se ha bisogno di qualcosa.- disse Makarov, rivolgendosi a Natsu, e poi uscì anch'egli dalla classe.
Natsu, si guardò attorno per riuscire ad identificare tutti i ragazzi di quella classe e il suo sguardo si soffermò su di un ragazzo dai capelli neri che, con sua grande sorpresa, era a petto nudo -Ehm...tu senza camicia! Come ti chiami?- chiese Natsu e l'altro -Gray. Gray Fullbuster.-
-Lo sai che sei a petto nudo?- chiese Natsu
Il ragazzo si guardò il fisico scolpito e urlò -Cosa? Ma quando...?-
-Juvia pensa che Gray stia molto meglio così!- disse la ragazza dai capelli blu seduta dietro al ragazzo.
Natsu guardò confuso la scenetta e si chiese se quella fosse una classe normale. Andò alla cattedra, si sedette e, dopo aver preso il libro di matematica, disse -Bene ragazzi, aprite il vostro...- una voce lo zittì di colpo -Aspetti professore!-
Natsu alzò lo sguardo e vide una ragazza dai lunghi capelli scarlatti in piedi davanti alla cattedra.
-Ehm...sì cosa c'è signorina....non ho afferrato il nome.- disse Natsu
-Mi chiamo Erza. Erza Scarlett e volevo dirle che, prima di iniziare la lezione, dovrebbe sentire i nomi di tutti gli studenti, così da poterli chiamare senza problemi.- disse la ragazza
-Ah ma per quello non c'è problema, io...- iniziò Natsu ma Erza sbatté violentemente le mani sulla cattedra facendolo sussultare. Il ragazzo la guardò ed impallidì nel vedere un'enorme aura rossa vorticargli attorno, la ragazza disse -Non può permettersi di ignorare i consigli della rappresentante di classe!- e lui -Ehm...ok...procediamo pure...- e Erza tornò a sedersi mentre, uno dopo l'altro i vari ragazzi si presentavano. Natsu ascoltò annoiato quell'interminabile elenco e pensò “Uffa...che rottura...spero che agli altri stia andando meglio.-
Intanto, nei corridoi della scuola, Lucy, Meredy e Kinana si stavano dirigendo verso l'infermeria.
-Non posso ancora crederci! La tua guardia del corpo è anche il nostro professore!- disse entusiasta Kinana
-Già, mi chiedo se ci siano anche Malcom ed Erik!- aggiunse Meredy
-Non capisco cosa ci troviate di così figo in questa situazione.- disse Lucy con una starna aura nera attorno che fece rabbrividire le amiche
La bionda girò un angolo e andò a sbattere contro la schiena di una persona. Lucy, massaggiandosi il naso dolorante, disse -Mi scusi, non l'avevo...- appena vide il volto della persona sbiancò -...vista?-
La persona contro la quale aveva sbattuto, era un ragazzo più alto di lei con una lunga chioma dorata e due occhi rossi, in più indossava una tuta da ginnastica nera e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Portava un fischietto ed un cronometro appesi al collo e aveva un pallone da basket sotto al braccio destro. Lucy non riuscì a parlare e, stranamente, neanche Meredy ne fu capace
-Buongiorno.- disse Zancrow -Io sono il vostro insegnate di educazione fisica.-
-Ehm...che fine ha fatto il professore Taurus?- chiese Kinana
-Diciamo che si è preso un periodo di ferie.- disse Zancrow esibendo un sorriso che fece arrossire all'inverosimile Meredy -Piuttosto, cosa fate ora per i corridoi? Non è orario di lezione?-
-No è che stiamo accompagnando la nostra amica in infermeria.- spiegò Kinana
-Capisco, allora potete andare, ci vedremo alle ultime due ore. Ciao!- disse Zancrow e si allontanò dalle ragazze che, ripresesi dallo shock, ripresero la strada per l'infermeria.
-Non è possibile...pure Malcom...- ormai Lucy era disperata, la sua vita sociale stava per andare a farsi benedire!
-G...già che fortuna...- disse Meredy che non si accorse degli sguardi maliziosi delle amiche.
Le tre raggiunsero l'infermeria e, dopo aver bussato, aprirono la porta ed entrarono. Le sorprese per Lucy, quel giorno, non erano ancora finite, perchè non si trovò davanti la dottoressa Poluskya, ma si ritrovò a guardare un ragazzo dalla corta chioma rossa e due occhi viola. Il ragazzo in questione, indossava un paio di jeans, delle scarpe nere, una camicia rossa ed un camicie bianco da dottore. Il “medico” si girò verso le tre ragazze e disse -Piacere, io sono Erik Mirom e da oggi sarò il dottore di questa scuola.-
Lucy lo guardò allibita. Ok, ora era davvero troppo! La ragazza si avvicinò a Cobra e gli disse -Ma si può sapere cosa state facendo?- e lui -Non capisco di cosa stia parlando.-
-Stai tranquillo, loro sanno che siete i miei nuovi bodyguard.- disse Lucy, facendo un cenno della testa verso Meredy e Kinana, che intanto era diventata rossa fuoco.
-Ah capisco...beh questo cambia tutto. Tornando alla sua domanda, signorina Lucy, stiamo solo svolgendo il nostro lavoro di guardie del corpo...a modo nostro.- disse Cobra con un sorrisetto
Lucy sospirò e disse -E va bene, cercherò di farci l'abitudine, ma state attenti a non farvi scoprire!-
-Stia tranquilla, infiltrarci è la nostra specialità.- disse Cobra e Lucy rabbrividì, dopodichè se ne andò verso l'uscita, dicendo -Su ragazze torniamo in classe.- ma ci una protesta -Io resto qui, non penso di sentirmi molto bene.-
Lucy e Meredy si girarono verso Kinana, che intanto si era avvicinata a Cobra e gli chiese -Infermiere Erik, posso stendermi per un po'?- e Cobra -Ma certo. Puoi restare qui finchè non starai meglio.-
La ragazza, di nascosto, fece l'occhiolino alle amiche e, mentre si stendeva, pensò “Pensò che il mio malessere non passerà tanto presto” e chiuse gli occhi con un sorriso sulle labbra
Lucy e Meredy tornarono in classe e videro una scena che le lasciò a bocca aperta. Natsu stava scrivendo alla lavagna, ad una velocità anormale, una serie di equazioni che andavano dalle semplici equazioni di primo grado alle difficilissime equazioni di sesto grado a castello.
Il ragazzo le notò e disse -Ah Lucy, Meredy ben tornate. Dov'è Kinana?-
-Ehm...ha avuto un giramento di testa ed è rimasta in infermeria.- disse Lucy
-Ah capisco, beh intanto tornate al vostro posto e copiate queste equazioni alla lavagna. Per la fine dell'ora, voglio che siano svolte tutte.- disse Natsu e le due ragazze, con sguardo scioccato, tornarono al loro posto.
Mentre Natsu scriveva l'ultima (era la venticinquesima) equazione, Lucy chiese di nascosto alla sua amica Levy -Ma si può sapere cos'è successo?- e Levy -Beh...-
Inizio flash-back
Lucy e le altre due avevano da poco lasciato la classe e i vari studenti si erano presentati. Natsu stava per iniziare la lezione, ma un rumore fastidioso lo interruppe subito. Il rosato si alzò e notò, al fondo della classe, un ragazzo alto e biondo, che con strafottenza teneva i piedi sul banco e ascoltava la musica da un MP3. Natsu si avvicinò al biondo e disse -Luxus Dreher. Dico bene?-
Il biondo lo guardò con aria di sufficienza e disse -Sì sono io. Cosa vuole prof?-
-Vorrei che ti sedessi composto e che la smettessi di ascoltare la musica...ma so già che non lo farai giusto?- chiese il rosato
-Esatto hai fatto centro! Sei bravo ad indovinare!- disse un ragazzo dalla starna capigliatura blu alle sue spalle. Natsu si voltò e chiese -Tu sei Bixlow Magics?- e l'altro -Wow sei proprio una forza ad indovinare i nomi delle persone!-
Un ragazzo dai capelli verdi seduto a fianco a Bixlow disse -Professore se non l'avesse capito, non siamo interessati alla sua lezione, ma forse agli altri gliene importa qualcosa.-
Natsu osservò da capo a piedi il verdino e disse -Tu invece sei Freed Justine.- e ancora Bixlow -UOOOOHH ragazzi questo è un dio! AHAHAHAHAHAH!!!-
Natsu, con una calma che non poteva avere neanche un santo, se ne tornò alla cattedra, prese il cellulare ed inviò un messaggio dopodiché aspettò, sotto lo sguardo confuso di tutti. Dopo qualche minuto, la porta si aprì ed entro Zancrow che esibiva un ghigno satanico. Il biondo guardò la classe e disse -Luxus Dreher, Bixlow Magics e Freed Justine! Venite con me, la matematica non fa per voi, vi anticipo l'ora di ginnastica!- e i tre furono ben felici di seguirlo, anche se erano completamente inconsapevoli di essersi appena buttati di loro spontanea volontà nella fauci del lupo.
Fine flash-back
-E ora dove sono?- chiese Lucy
-Guarda fuori dalla finestra.- le disse Levy
Lucy aveva il posto attaccato alla finestra che dava sul campo sportivo della scuola. La bionda guardò fuori e provò un'enorme pena per quei tre poveri disgraziati che, in quel momento stavano facendo dei piegamenti sulle braccia e Zancrow gli urlava -...ottocentotrentasette...ottocentotrentotto...ottocentotrentanove...coraggio ragazzi, la lezione di matematica non è ancora finita e finchè non conteremo fino a cinquemila, nessuno se ne andrà da qui!- inutile dire che le facce di Luxus, Freed e Bixlow erano un misto di stanchezza pura e terrore.
-Bene ragazzi, avete trenta minuti. Buon lavoro!- disse Natsu e si sedette alla cattedra
Lucy guardò sconvolta l'enorme quantità di equazioni e pensò “Sono capitata proprio in una situazione difficile...vi prego, che qualcuno venga ad uccidermi!” ed iniziò con il primo esercizio, sotto lo sguardo divertito del professore
Sul tetto di un palazzo poco lontano dalla scuola, un ragazzo sorrise e disse -Natsu Dragneel...finalmente ci incontriamo!- e si accese una sigaretta che illuminò una folta capigliatura argentata ed un sorriso maligno. -Mi dispiace per te, ma la tua cara Lucy sarà il mio più grande trofeo!- e scomparve all'ombra di un camino, lasciando dietro di se una risata.
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Allora? Che ve ne pare dei nuovi prof di Lucy. Scommetto che d'ora in poi, Luxus & co seguiranno attentamente tutte le lezioni di Natsu XD beh io vi saluto e ci vediamo alla prossima. Chaos!!!
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Capitolo 7 *** Agguato tra le fiamme ***
Chaos come va? Spero tutto bene. Dato che in questo periodo sono impegnato con due storie a OC, mi sembrava giusto staccare un po', quindi ho deciso di scrivere il nuovo capitolo di questa NaLu. Non sto qui ad annoiarvi oltre e vi auguro una buona lettura!!!
Capitolo 7: Agguato tra le fiamme
Pausa pranzo. “Finalmente un'ora di pausa!” pensò Lucy sedendosi al tavolo della mensa. Era stata una mattinata piuttosto impegnativa, dopo un'ora di matematica, avevano avuto due ore di inglese e due ore di giapponese, mentre nel pomeriggio avrebbero avuto un'ora di storia e due ore di educazione fisica, il solo pensiero di due ore in compagnia di Zancrow la faceva rabbrividire, ma sembrava rendere molto felice Meredy.
-Uff...credevo di morire stamattina...- disse Gray seduto di fianco a lei
-Già, questo nuovo insegnante ci va giù pesante.- disse Gajeel
-E' colpa vostra che non avete studiato fino ad oggi! Se vi foste impegnati, non avrei dovuto passarvi tutte quelle equazioni!- disse Levy sbuffando e Gajeel le cinse le spalle con un braccio dicendo -Perchè mai dovrei impegnarmi se ho un gamberetto così intelligente al mio fianco?-
-Ehm...qualcuno sa che fine hanno fatto Luxus e i suoi?- chiese Lucy
-Sono in infermeria. A quanto pare i loro muscoli sono diventati dei pezzi di vetro e ogni singolo movimento li fa impazzire dal dolore.- disse Kinana
-Se penso che quello che li ha ridotti così è il nostro insegnante di ginnastica...- disse Lucy abbassando il capo.
-Tranquilla, secondo me è una persona adorabile!- disse Meredy sorridendo
-Ma se non gli hai mai parlato!- disse Lucy
-Non importa. E' la prima impressione che conta.- disse Meredy con sguardo sognante
-Meredy ha ragione Lucy.- disse Kinana
-Uhm...di un po' Kinana, di cosa avete parlato tu e Erik in infermeria?- chiese Lucy con sguardo malizioso
-Ehm...di niente! Ho dormito tutto il tempo...eh eh eh...- disse Kinana arrossendo
-Non mi convinci sai?- disse Lucy facendosi più vicina
-E va bene...abbiamo chiacchierato un po' e ho scoperto che abbiamo alcune cose in comune!- disse Kinana
-Per esempio?- chiese Meredy
-A entrambi piacciono i serpenti ed il colore viola.- disse Kinana sorridendo
-E' già un inizio!- si congratulò Meredy
“Mi chiedo che razza di film mentali si stiano facendo queste due...” pensò Lucy, osservando le due amiche perse nel mondo dei sogni.
Intanto, in segretaria.
-Mi scusi.- disse un voce maschile
La segretaria della scuola, una donna sulla trentina di nome Jenny, si avvicinò allo sconosciuto, notando che si trattava di un uomo dalla chioma argentata con gli occhi neri, vestito elegante e disse -Buongiorno, come posso aiutarla?-
-Dovrei fare un controllo sulle misure di sicurezza presenti in questa scuola.- disse l'uomo
-Davvero?- chiese dubbiosa la segretaria, per poi controllare sulla sua agenda -Io non ho segnato niente per oggi.-
-Infatti.- disse semplicemente l'uomo. La donna alzò lo sguardo e si trovò puntata una pistola con silenziatore in mezzo alla fronte. L'uomo sorrise e disse -Bye bye.- e premette il grilletto.
* * *
L'ora di storia si stava rivelando di una noia mortale, dato che Natsu faceva leggere a qualcuno un paragrafo del libro, e poi glielo faceva riassumere a voce. Una cosa che Lucy e gli altri notarono subito, fu il fatto che Luxus, Freed e Bixlow seguivano assiduamente la lezione, senza distrarsi neanche un secondo, cosa che divertiva molto il professore.
Lucy guardava annoiata fuori dalla finestra, ripensando alle lezioni di storia con il professor Caprico che riusciva ad attirare tutti i ragazzi con le sue spiegazioni, senza dover ricorrere a minacce come ad esempio quella di chiamare il prof di ginnastica e costringere gli allievi disattenti ad ammazzarsi di esercizi fisici.
-Uhm...Lucy continua tu.- disse Natsu, destandola dai suoi pensieri.
-Eh? Uh? Cosa?- disse Lucy guardandosi attorno. Per la classe si sentirono delle piccole risate e la bionda arrossì per l'imbarazzo. Natsu sospirò e disse -Lucy, ti ho chiesto di continuare a leggere dal punto in cui si è fermata Erza.-
Lucy lanciò un'occhiata furtiva ad Erza per chiedere aiuto, ma trovò la rossa intenta a scrivere qualcosa, per cui la sua richiesta d'aiuto non arrivò a destinazione -Ehm...ho perso il segno.- disse timidamente Lucy
Natsu sospirò e disse -Non ci siamo Lucy, dovrò metterti un “meno”.-
-Come un meno?- disse Lucy, ma Natsu non si scompose minimamente e disse -L'ho detto a inizio lezione no? Chi beccavo senza segno avrebbe ricevuto un meno. Le sue amiche Kinana e Meredy hanno ricevuto lo stesso trattamento.- per poi indicare le due ragazze che arrossirono per l'imbarazzo.
-C...chiedo scusa. Cercherò di essere più attenta.- disse Lucy, abbassando la testa
-Molto bene.- disse Natsu sorridendo, per poi aggiungere -Luxus vorresti continuare?-
Il biondo, manco fosse una macchina, prese in mano il libro e disse -Sì professore!- e poi iniziò a leggere ad alta voce il paragrafo.
Lucy tornò ad osservare il cielo e, non appena si accorse che Luxus aveva finito e lei non aveva di nuovo il segno, alzò la mano e chiese -Professore posso andare in bagno?-
Natsu guardò la bionda per qualche secondo e pensò “Furba la ragazza.” per poi dire -Sì, vai pure.- Lucy ringraziò e poi uscì dall'aula diretta verso i bagni femminili.
Natsu attese che Lucy uscisse per riprendere la lezione, sperando che non ci fosse nessuno pronto ad approfittare di quel momento in cui la sua protetta era vulnerabile.
Passò qualche minuto, quando di colpo la lezione venne interrotta da un allarme, l'allarme antincendio per la precisione. Natsu rimase qualche secondo ad ascoltare l'allarme, mentre alcuni studenti iniziavano ad allarmarsi “Strano, il preside non mi aveva parlato di nessuna prova antincendio.” pensò il rosato, ma poi, Luxus, Juvia e Gray, che erano seduti vicino alla finestra, si allarmarono e Gray disse -Professore, la scuola va davvero a fuoco!-
Natsu si avvicinò dio corsa alla finestra e guardò fuori, constatando che, effettivamente, la scuola stava davvero andando a fuoco. Si girò verso gli studenti e disse -Ok ragazzi, sapete come ci si comporta giusto? Mettetevi in fila per due e dirigetevi verso l'uscita assegnata a questa classe!-
In pochi secondi gli studenti si prepararono e uscirono dalla classe, ma all'ultimo Natsu si ricordò di un particolare importante “Lucy non è ancora tornata!” pensò il rosato, poi si avvicinò a Erza e disse -Erza tu sei la rappresentante di classe, conducili tu fuori.-
-Ma quello è il suo compito!- disse la rossa
-Lucy Heartphilia non è ancora tornata, vado a prenderla.- disse Natsu con sguardo serio e Erza, sentendo che una sua compagna era assente, sgranò gli occhi per poi dire -D'accordo! Coraggio ragazzi l'uscita è qui vicina!- e andò avanti, seguita dagli altri studenti.
Natsu tornò indietro, ricordandosi che i bagni femminili erano proprio vicino al punto in cui la scuola stava bruciando. “Maledizione! Cobra è in infermeria che si trova dall'altra parte della scuola, non farà mai in tempo, mentre Zancrow era con un'altra classe e non può andarsene senza motivo!- pensò il rosato, per poi fermarsi di colpo e annusare l'aria, sentendo l'indistinguibile puzza di bruciato e zolfo, infine notò che sul soffitto c'era già un po' di fumo nero che continuava a diffondersi a gran velocità. Prese un grosso respiro e continuò a correre, sperando di trovare in fretta Lucy.
* * *
Lucy uscì di corsa dal bagno non appena sentì l'allarme. Si guardò attorno preoccupata non sapendo cosa fare “Torno in classe e esco con gli altri e esco dalla porta qua vicino?” pensò la bionda, mentre un denso fumo nero si avvicinava a lei.
La bionda iniziò a tossire e gli occhi iniziarono ad inumidirsi “Maledizione, non vedo più niente!”
D'un tratto, però, sentì una voce maschile che diceva -Ehi tu biondina!- Lucy si girò e in mezzo al fumo scorse una porta semi aperta e un uomo dalla chioma argentata che le faceva cenno con la mano di avvicinarsi. La giovane, non sapendo che pesci prendere, corse verso la porta e non appena varcò la soglia, il ragazzo chiuse di colpo la porta per impedire che il fumo entrasse troppo.
-Anf...anf...grazie...- disse Lucy
-Di nulla.- disse l'uomo
Lucy si girò per guardarlo e notò che era vestito in maniera elegante e aveva due piccoli occhi neri, anche se il suo sorriso le metteva addosso una strana sensazione.
-Non ti avevo mai visto a scuola.- disse Lucy
-Ero venuto per un incontro con il preside.- disse l'uomo
-Posso sapere come ti chiami?- chiese Lucy
-Mi chiamo Eligor.-
-Ah...ehm...guarda che il fumo passa nelle fessure delle porte, tra poco le fiamme saranno qui.- disse Lucy
-Non c'è nessun incendio, è solo fumo.- disse Eligor sorridendo e avvicinandosi a Lucy
-Cosa?- disse Lucy, iniziando ad indietreggiare
Eligor fece uno scatto rapidissimo e si portò alle spalle di Lucy, bloccandole il braccio sinistro dietro la schiena e chiudendole la gola nell'incavo del suo braccio destro. Lucy non riusciva a respirare bene e cercò disperatamente di liberarsi, ma i suoi tentativi furono vani e Eligor si mise a ridere come un pazzo, dicendo -Ah ah ah sei così patetica! Ucciderti sarà una passeggiata!-
Lucy iniziava ad avere la vista annebbiata e con un ultimo filo di voce, disse -Na...tsu...- e iniziò a chiudere pian piano gli occhi, ma un forte rumore la costrinse a riaprirli, e quello che vide la rese molto felice.
Natsu aveva sfondato la porta con un calcio ed era entrato di corsa, per poi piazzarsi di fronte a lei -Lucy!- disse il rosato, per poi guardare Eligor e aggiungere -Ti consiglio di lasciarla andare.-
-Ah ah ah ma sei matto? Questa preda vale milioni! Col cavolo che la lascio! Non appena l'avrò uccisa, potrò nuotare nei soldi!- disse Eligor, allentando un po' la presa sul collo di Lucy, permettendole di tornare a respirare.
-Ti correggo...- disse Natsu -...non appena l'avrai uccisa, nuoterai nel tuo stesso sangue, perchè io ti ucciderò.- e mostrò uno sguardo carico d'istinto omicida che fece indietreggiare Eligor.
-Tsk e va bene Natsu Dragneel! Risolviamola alla vecchia maniera!- disse Eligor, per poi buttare di lato Lucy ed estrarre da sotto la giacca, un piccolo falcetto che lanciò immediatamente, in modo orizzontale, verso Natsu.
-Attento Natsu!- urlò Lucy ma il rosato non si mosse di un millimetro e la lama arrivò a lui, all'altezza della bocca.
Sia Eligor che Lucy sgranarono gli occhi, il falcetto aveva raggiunto Natsu, ma il rosato aveva bloccato la lama con i denti, senza battere ciglio. Natsu lasciò andare la lama che cadde a terra e poi chiese -Tutto qui?-
-M...maledetto!- urlò Eligor e gli lanciò contro, ma all'ultimo Natsu gli fece uno sgambetto, facendolo cadere di faccia. Il rosato fu poi rapidissimo a togliersi gli occhiali che teneva appesi al collo con un cordino e fece passare attorno al collo di Eligor proprio quel cordino, e infine, iniziò a stringere.
Eligor sgranò gli occhi e cercò di liberarsi, ma era a pancia a terra e Natsu era appoggiato sulla sua schiena, impedendogli di muoversi. Cercò di liberarsi la gola, ma Natsu strinse ancora di più e, pian piano, le forze abbandonarono il sicario, il cui volto divenne ben presto blu e gli occhi bianchi.
Il rosato rimase in quella posizione per alcuni secondi, poi notando che Eligor non respirava più, tolse il cordino dalla sua gola, e si rimise gli occhiali come se niente fosse, dopodiché si avvicinò a Lucy e le chiese -Signorina Lucy, tutto a posto?-
Lucy gli saltò al collo e lo abbracciò, iniziando a piangere silenziosamente, poi disse -Grazie...mi hai salvata...-
Natsu rimase sorpreso da quella reazione, poi, un po' titubante, ricambiò l'abbraccio e, sorridendo, disse -E' il mio lavoro e poi dovresti saperlo...siamo i migliori in quello che facciamo.-
Dopo alcuni minuti uscirono dalla scuola e si riunirono alla classe che era felice di rivedere la sua compagna.
Intanto, in un palazzo lussuoso, nel centro di Magnolia...
-Maledizione!!!!- urlò Jose
-Cosa succede Monsieur?- chiese il suo maggiordomo, un uomo di nome Sol dalla chioma verde
-Eligor ha fallito!!!- urlò Jose in preda ad una furia cieca
-Non non non monsieur Jose questo non è un atteggiamento adatto, cerchi di calmarsi.- disse Sol, cercando di tranquillizzarlo
Jose lo prese per il colletto e gli urlò in faccia -Come potrei calmarmi mentre la figlia di quel dannato Jude respira ancora?!?-
Sol non disse nulla, terrorizzato dall'espressione del suo capo che, dopo essersi versato un bicchiere di brandy ed esserlo tirato tutto d'un fiato, lo guardò e disse -Voglio i corvi.-
-C...cosa? Ma...ma...- iniziò Sol ma Jose lo interruppe subito -Non accetto discussioni!!! Obbedisci!!!-
Sol, a malincuore, prese un telefono e, dopo aver digitato un numero, passò il telefono a Jose che se lo portò all'orecchio.
-Oh signor Jose quanto tempo.- disse un uomo dall'altra parte del telefono.
-Risparmiami i convenevoli! Ho un incarico per voi, si tratta di Lucy Heartphilia, potete eliminarla?- chiese Jose
-Uh uh uh...nessun problema signor Jose, le faremo sapere il conto, ma la avviso, sarà una bella cifra- disse l'uomo e riattaccò
Jose sorrise e si sedette alla sua scrivania dicendo -Come sempre del resto uh uh uh.-
Sol intanto era rimasto fuori dalla stanza e pensò “Il signor Jose dev'essere davvero adirato con quei killer se ha chiamato loro...non vorrei mai trovarmi sulla strada di Raven Tail...”
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Chaos piaciuto come capitolo? Spero di sì ^.^ scusate se scrivo poco ma sono di fretta, ci vediamo alla prossima chaos!!!
P.S: Raven Tail Vs Natsu, Cobra e Zancrow si preannuncia una bella sfida!
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Capitolo 8 *** Rettili e pistoleri ***
Chaos come vanno le vacanze? Spero che ve la stiate spassando :) dunque, è passato un po' da quando ho aggiornato questa fic...per cui cercherò di rimediare scrivendo un buon capitolo :D vi do subito un avviso, questo capitolo sarà incentrato principalmente sulle coppie CobraxKinana e ZancrowxMeredy ^.^ Riesco a mettere questo capitolo malgrado sono in mezzo alla campagna grazie ad alcuni “trucchi” eh eh eh...Buona lettura!!!
P.S: purtroppo sarà un capitolo breve, chiedo perdono.
Capitolo 8: Rettili e pistoleri
Domenica. Il giorno preferito di Lucy. Niente impegni, niente scuola, la casa tutta per lei dato che i suoi genitori vanno sempre a giocare a golf con degli amici di suo padre.
Lucy si alzò stiracchiandosi senza ritegno e la maglietta striminzita che lei usava come pigiama riusciva a coprirle solo i seni quindi la zona dell'ombelico era completamente in bella vista.
-Hai finito?- chiese una voce maschile dietro di lei
-Kyaaa!- urlò Lucy girandosi di scattò e prendendo un cuscino per usarlo come arma contro l'intruso che altri non era che Natsu. Il fissato indossava dei semplici jeans e una camicia bianca con alcuni bottoni sbottonati che permettevano di vedere il suo fisico allenato. -Maledetto! Perchè non hai bussato?!?-
-L'ho fatto...- disse Natsu sospirando -...tre volte.-
-Ah...non ti ho sentito.- disse Lucy guardando da un'altra parte
-Quando sei pronta...le tue amiche ti stanno aspettando per la colazione.- disse Natsu per poi congedarsi
-Ok.- disse Lucy ma poi le venne un dubbio -Amiche?-
Dopo qualche minuto, uscì dalla sua stanza e corse in cucina. Scendendo le scale che portavano dal piano superiore al grosso dell'appartamento, vide Zancrow seduto sul divano in sala che leggeva un libro
“Non lo facevo tipo da libri...” pensò Lucy ma non appena fu al suo stesso livello, riuscì a leggere il titolo del libro: “LE MIGLIORI ESPLOSIONI”. Un gocciolone cadde sulla testa della ragazza mentre entrava in cucina.
Sedute al tavolo, completamente apparecchiato e pieno di ogni ben di dio, c'erano Kinana e Meredy che la fissavano sorridendole, mentre Cobra lavava alcuni piatti e Natsu si beveva una tazza di caffè.
-Ma che sta succedendo qui?!?- chiese Lucy
-Buongiorno Lucy!- disse Kinana
-Siamo venute a tenerti compagnia. Credevamo che ti sentissi sola.- disse Meredy per poi addentare una brioche
Lucy sospirò pesantemente, dopodichè si sedette di fianco a Meredy e iniziò a sua volta la colazione. Mangiarono tranquillamente, parlando di tanto in tanto.
Finita la colazione, Meredy e Kinana aspettarono in sala mentre Lucy si cambiava e, dopo pochi minuti, eccola lì: scarpe da ginnastica bianche, pantaloncini neri e una maglietta a maniche lunghe larghe bianca.
-Bene! Andiamo!- disse Lucy candidamente avviandosi verso la porta d'ingresso seguita a ruota dalle sue due amiche e poi dalle tre guardie del corpo.
Non appena furono nell'atrio, Zancrow precedette tutti e andò a prendere la macchina, questa volta si trattava di un suv americano enorme che poteva contenere tranquillamente dieci persone, figuriamoci sei.
Arrivati in centro, Lucy ebbe un'idea per far sì che le sue due amiche si avvicinassero un po' di più ai loro principi.
-Ragazzi, ho un compito per voi.- disse Lucy rivolgendosi a Cobra e Zancrow
-Quale?- chiesero i due sicari.
-Voglio che andiate in giro con Meredy e Kinana.- disse Lucy sorridendo
-EH?!?- fecero i quattro diretti interessati mentre Natsu se la rideva sotto i baffi
-Con le mie vecchie guardie facevo così, solo una mi stava vicino mentre le altre due stavano sempre in zona, in più, dividendovi potreste individuare prima eventuali killer!- spiegò Lucy mettendo una certa enfasi nell'ultima parola
Cobra e Zancrow si guardarono, così come Meredy e Kinana ma alla fine le due guardie del corpo accettarono.
-Mi raccomando divertitevi!- disse Lucy salutandoli con una mano
-Appuntamento qui tra tre ore.- disse Natsu rivolgendosi ai suoi due compagni i quali fecero partire un timer sui loro orologi. Dopodiché i tre gruppi si divisero sotto lo sguardo divertito di tre uomini nascosti nell'ombra.
-Ih ih ih si sono divisi.- disse uno dei tre, un uomo basso e tarchiato con la punta del mento divisa in due.
-Cosssì ci rendono le cossse più facili.- disse il secondo, un uomo alto e magro con le iridi degli occhi uguali a quelle di un serpente.
Il terzo uomo, il più alto, con una tuba in testa e una specie di gatto nero appoggiato su una spalla, non disse nulla e si limitò a seguire Natsu e Lucy muovendosi come un fantasma.
-Io seguo il biondino. Tu occupati dell'altro.- ordinò il primo per poi mettersi all'inseguimento di Zancrow e Meredy
-Ricevuto.- disse il terzo prima di iniziare a pedinare Cobra e Kinana.
* * *
Cobra si guardava attorno leggermente agitato, cosa strana per lui. L'idea proposta da Lucy gli era subito piaciuta infatti, malgrado non l'avesse detto ai suoi due amici, gli piaceva la compagnia di Kinana. Era simpatica, divertente e avevano diverse cose in comune. Di sicuro non si aspettava che ad una ragazza così carina potessero piacere i serpenti così, non appena adocchiò l'insegna, fece un respiro profondo e chiese a Kinana -Ti...andrebbe di andare a vedere l'acquario?-
Kinana arrossì subito sentendo la sua voce. Per tutto il tempo non aveva fatto altro che pensare ad un modo per aprire una conversazione e ora lui se ne usciva così! Invitandola in uno dei suoi posti preferiti, manco lo avesse saputo. Alzò la testa, incatenando i suoi occhi in quelli di Cobra e disse -Mi piacerebbe molto...ma solo ad una condizione.-
-Quale?- chiese Cobra preparandosi mentalmente ad ogni possibile richiesta
-Non usciamo da lì finchè non abbiamo visto anche il rettilario.- disse Kinana sorridendogli
Ogni possibile richiesta...evidentemente quella gli mancava perchè lo colse impreparato ma riuscì comunque a rispondere -Certo, non vedo perchè no.- e con un braccio, la invitò ad entrare. Cosa che la ragazza fece subito, sentendosi al settimo cielo. Non appena furono entrati, un'ombra entrò a sua volta, con l'intenzione di non farli più uscire da lì.
* * *
Meredy e Zancrow, a differenza dei loro amici, non avevano avuto nessuna difficoltà a sciogliersi. Zancrow era molto simpatico e rideva a qualunque sciocchezza, facendo ridere di conseguenza Meredy.
Quello che la ragazza non sapeva era Zancrow stava improvvisando su quasi tutto. Il ragazzo, purtroppo, non aveva mai avuto modo di passare del tempo con una ragazza, ad eccezione della sua maestra Ultear che però si limitava a spezzarlo in due con esercizi disumani e questa cosa gli era rimasta nel sangue come potevano benissimo dimostrare Luxus, Freed e Bixlow.
“Se mi chiede di portarla da qualche parte sono finito...” pensò il biondo guardandosi attorno.
Meredy lo stava tenendo per un braccio e la cosa non lo disturbava minimamente, anzi, gli piaceva quel contatto e sembrava che anche a Meredy le piacesse. Lo sguardo di Zancrow si posò su un locale che lui frequentava spesso: un poligono di tiro.
Sospirò al pensiero di non poterci fare un salto ma il suo sguardo cadde sul viso di Meredy e per poco non gli cadde la mascella. La ragazza stava fissando lo stesso locale con sguardo affascinato.
“Non dirmi che lei...” pensò Zancrow prima di dire -Ti andrebbe di sparare due colpi al poligono?- per poi darsi dell'idiota vista la finezza di quella domanda
-Certo che mi andrebbe!- rispose Meredy sorridendogli per poi arrossire -Ehm...ecco io...ci...ci vengo una volta alla settimana...-
La mascella di Zancrow venne messa di nuovo a dura prova ma riuscì comunque ad esibire un sorriso a trentadue denti e disse -Sai...inizio veramente ad apprezzare la tua compagnia!- e il viso di Meredy avvampò completamente
-A...andiamo?- disse lei e i due si avviarono verso il poligono di tiro, sempre seguiti dall'uomo basso e tarchiato.
* * *
Kinana era felicissima. Stava tenendo per mano Cobra e lui non sembrava intenzionato a lasciarla. Arrossì leggermente mentre fissava un delfino nuotare dentro una grossa vasca. Si chiese come fosse possibile che un ragazzo come lui rimanesse vicino a una come lei.
“Forse è perchè glielo ha ordinato Lucy...” pensò la ragazza abbassando lo sguardo
-Qualcosa non va?- chiese Cobra
-Senti Erik...se non fosse stata Lucy a chiederti di venire con me ma fossi stata io...tu...ecco...saresti venuto?- chiese Kinana
Cobra non si scompose minimamente e, sorridendo, disse -Certo! In fondo Natsu le sta sempre vicino e lui è più che sufficiente, in più se ti succedesse qualcosa, Lucy ne soffrirebbe.-
Kinana avvampò ancora di più e annuì sorridendo.
Finirono il giro dell'acquario e, prima di iniziare il percorso nel rettilario, Kinana andò un attimo in bagno, mentre Cobra si sedette su una panchina li fuori.
Il ragazzo stava tranquillamente aspettando, quando all'improvviso avvertì una sensazione vomitevole e oscura che lo fece alzare di scatto.
“Di chi è questa sete di sangue?” pensò il ragazzo guardandosi attorno a non individuò nessuno di particolarmente sospetto.
Due ragazze arrivarono davanti alla porta dei servizi e una disse -Oh che palle questo bagno è fuori servizio!- e l'altra -Dai non fa niente, cerchiamone un altro.- e se ne andarono lasciando Cobra in preda al più brutto presentimento della sua vita.
“Fuori servizio? Non è possibile! Kinana non è ancora...oh merda Kinana!!!” pensò il ragazzo prima di correre contro la porta e buttarla giù con una spallata.
Davanti a lui vide un uomo alto dai capelli neri con gli occhi uguali a quelli di un serpente. Indossava una maglietta nera a maniche lunghe, dei jeans e delle scarpe nere. Con la mano sinistra stava tenendo Kinana per la gola, mentre nella mano destra aveva un coltello.
-Kinana!- urlò Cobra prima di lanciarsi contro l'uomo che si spostò subito di alto lasciando andare Kinana che venne presa al volo da Cobra. Il ragazzo si sincerò subito delle condizioni di Kinana traendo un sospiro di sollievo nel constatare che era solo svenuta, dopodichè alzo lo sguardo sull'uomo e chiese -Tu chi diavolo sei?-
-Ih ih ih sono Ssserpente Nero, ma le mie vittime possono chiamarmi Sssnake- disse l'uomo sorridendo.
-Serpente Nero? Sei un sicario di Raven Tail!- disse Cobra
-Indovinato e ora, ssse non ti dissspiace, dovresssti morire.- disse Serpente Nero prima di scagliarsi contro Cobra brandendo il coltello.
Il ragazzo posò a terra Kinana e affrontò l'avversario a viso aperto. Cercò subito di colpirlo con un pugno al costato ma Snake scansò di lato e cercò di colpirlo al polso con il coltello. Cobra ritrasse subito la mano e riuscì ad afferrare l'avversario per il braccio sinistro, per scaraventarlo contro uno specchio, mandandolo in frantumi.
Snake urlò di dolore ma si girò subito e lanciò un frammento di vetro contro Cobra, colpendolo alla spalla destra il quale indietreggiò di qualche passo ma Snake gli fu subito addosso e riuscì a colpirlo con il coltello all'occhio destro, procurandogli un taglio che partiva dalla fronte e arrivava fino alla fine della guancia.
Cobra si portò la mano destra sulla ferita mentre con l'altra prese dalla tasca dei pantaloni una piccola boccetta di vetro piena di liquido verde. Snake gli si avventò contro ma Cobra scansò di lato facendogli lo sgambetto. Il sicario cadde in avanti e Cobra riuscì a rubargli il coltello e bagnarlo con la sostanza verde.
-Ridammi il coltello!- urlò Snake rialzandosi
-E' tutto tuo!- urlò di rimando Cobra lanciandogli il coltello e conficcandoglielo nella gamba destra.
Snake urlò per il dolore poi, con un'espressione sorpresa sul volto, si accasciò al suolo con un tonfo.
-Veleno paralizzante...con questo te ne starai buono per almeno tre ore.- disse Cobra prima di sedersi vicino a Kinana, la quale riaprì gli occhi.
-Erik?-
-Kinana, stai bene?- chiese Cobra aiutandola a sedersi
-Sì...mi gira solo un po' la testa.- disse Kinana, poi notò Snake a terra e disse -E'...è...-
-Tranquilla, non è morto...è solo paralizzato.- spiegò Cobra alzandosi per poi aiutare la ragazza ad alzarsi a sua volta.
-Chi è?- chiese la ragazza
-Un sicario...probabilmente il suo compito era quello di eliminare me...tu eri solo...un extra.- spiegò Cobra con voce lugubre e Kinana non rispose limitandosi a guardarlo. Fu sempre il ragazzo a parlare -Scusami...se non avessi accettato di dividerci e tu fossi rimasta con Lucy e Meredy...non avresti corso nessun rischio.-
-Quale rischio?- chiese di colpo Kinana
Cobra la fissò confuso
-Sì è vero, quel tipo mi ha aggredita ma io...ecco...- disse Kinana iniziando ad arrossire -...s...sapevo che saresti arrivato. Quindi io non mai corso nessun pericolo...-
-Kinana...- disse Cobra ma la ragazza gli tappò la bocca
-Non darti colpe che non hai. Se tu sei vicino a me...non devo preoccuparmi di nulla.- disse Kinana sorridendo e quel sorriso contagiò Cobra che sorrise a sua volta.
-D'accordo. Su andiamocene da qui, potrebbero esserci altri sicari.- disse Cobra e, dopo essersi bendato l'occhio, uscirono dal bagno, proprio pochi secondi prima che arrivassero dei poliziotti.
* * *
Zancrow era allibito. Attualmente stava perdendo di 134 punti contro Meredy in un gara di tiro al bersaglio con carabina. Lui era un maestro delle armi, il migliore! Eppure una ragazza poco più giovane di lui gli stava dando il ben servito senza troppe cerimonie.
-Sì, un altro colpo alla testa!- disse Meredy sorridendo
-Non credevo che fossi così brava...- disse Zancrow con una strana aura nera tutt'attorno
-E' stato mio padre ad insegnarmi a sparare. Era un poliziotto.- disse Meredy
-Era?-
-Già...è mancato due anni fa in una sparatoria con dei ladri in una banca.- spiegò Meredy
Zancrow si diede mentalmente dell'idiota e cercò subito di rimediare -Beh...se può fargli onore, ha addestrato una bravissima pistolera!- e, con una mano, scompigliò i capelli a Meredy che arrossì subito e gli passò il fucile -T...tocca...a te...-
La sfida durò circa un'ora e alla fine, con uno scarto di 99 punti, vinse Meredy.
Mentre uscivano, Zancrow notò nel reparto addetto alla vendita di armi, un uomo basso e tarchiato dai corti capelli biondi scuri. Aveva una carnagione violastra e indossava dei pantaloni rossi, delle scarpe nere e una specie di mantellina giallastra sopra una maglietta viola.
L'uomo aveva appena acquistato una pistola semiautomatica con silenziatore esposta in vetrina e il venditore sembrava parecchio preoccupato della sua presenza.
“C'è qualcosa che non va...” pensò Zancrow “...quell'uomo deve aver un qualche tipo di contatto con i dirigenti del negozio altrimenti avrebbe dovuto aspettare settimane prima di poter prendere la pistola.”
I due ragazzi uscirono dal lcoale, seguiti a ruota dall'uomo e Zancrow se ne accorse subito.
-Meredy...- disse Zancrow
-Sì?-
-C'è un sicario dietro di noi...probabilmente il suo avversario sono io.- spiegò Zancrow con voce calma e Meredy iniziò pian piano ad agitarsi -Stai calma. Conosco questa zona e nel vicolo poco più avanti potremo sbarazzarci di lui ma ti chiedo di fidarti di me e di non andare nel panico.-
Meredy notò subito che Zancrow le aveva cinto le spalle con il braccio e la stava stringendo a se “Vuole proteggermi.”
-Ok...mi fido di te.- disse la ragazza e insieme entrarono in un vicolo laterale.
L'uomo che li stava pedinando attese qualche secondo dopodiché entro a sua volta nel vicolo restando sorpreso dal fatto di non vederli più. Il vicolo era abbastanza lungo e stretto e, più o meno a metà, c'era un altro vicolo che portava a destra.
Iniziò a camminare lentamente lungo quel vicolo buio, estraendo nel frattempo una pistola con silenziatore.
Sopra di lui, un ragazzo dai lunghi capelli biondi sorrise e voltandosi verso il secondo vicolo, lanciò un bullone che cadde rumorosamente per terra, mettendo in allerta l'uomo che puntò subito la pistola in quella direzione.
Dopo pochi secondi, dal vicolo sbucò fuori una figura dai capelli biondi con una giacca di pelle nera, la stessa di Zancrow. L'uomo non esitò un secondo e sparò quattro colpi alla figura, beccandola sempre al torace. Si avvicinò al corpo steso a terra e si sorprese nel vedere che era solo un manichino con una parrucca.
-Cosa?- disse l'uomo prima di voltarsi verso il vicolo e vedere Meredy in piedi vicino al muro -Tu lurida...!- e le puntò la pistola contro ma non riuscì mai a premere il grilletto perchè, sopra di lui, arrivò Zancrow che lo colpì con un colpo di tacco in pieno viso, mandandolo K.O.
Meredy si lanciò addosso a Zancrow e disse -Ce l'hai fatta!-
-No, ce l'abbiamo fatta!- la corresse Zancrow -Su, andiamocene da qui. Non voglio doverne affrontare altri.- e uscirono dal vicolo, lasciando l'uomo svenuto a terra.
-Posso farti una domanda?- chiese Meredy
-Certo.-
.Come facevi a sapere che in quel vicolo avremmo trovato una parrucca e un manichino?-
-In realtà ci speravo! Quel vicolo è sul retro di un negozio di costumi e molte vole buttano lì quello che non usano.- spiegò Zancrow
-Ok capisco.- disse Meredy prima di indicare una gelateria e dire -Gelato?-
-Andata.- disse Zancrow ed entrarono a comprarsi un gelato.
* * *
[ Quartier generale Raven Tail. Ufficio del capo ]
-Capo, Serpente Nero e Nulpudding hanno fallito.- disse una donna dai lunghi capelli rossi con gli occhi del medesimo colore.
-Tsk quei due imbecilli!- disse l'uomo seduto dietro una grossa scrivania. Aveva dei corti capelli neri e gli occhi dello stesso colore. -Dovevano solo eliminare quei due! Come hanno fatto a sbagliare!-
-Non lo so, però Obra non ha ancora comunicato nulla.- disse la rossa
-Bene, di lui possiamo fidarci ciecamente. Quel povero idiota di Natsu morirà e con lui anche la sua amichetta Lucy.- disse l'uomo mostrando un sorriso che mise i brividi alla donna davanti a lui
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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì! Allora? Che ve ne pare delle due coppiette? Carine vero? Nel prossimo capitolo ci sarà un altro scontro, ovvero Natsu vs Obra e, fidatevi, non sarà per niente una passeggiata.
Ci vediamo alla prossima, chaos!!!
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Capitolo 9 *** Non ti azzardare a morire! ***
Chaos,
come va? Spero
tutto bene! Era da un bel po' che non aggiornavo questa fic vero?
Sono passati mesi! Beh, meglio tardi che mai ^^ perciò
tuffiamoci
subito in questo nuovo capitolo che, come già detto nello
scorso
capitolo, vedrà Natsu impegnato ad affrontare il terzo dei
sicari:
Obra.
Qui
vi saluto e vi auguro
una buona lettura! Chaos!
Capitolo
9: Non ti
azzardare a morire!
Per
Lucy, la vita le sembrava tornata alla normalità. Era una
tranquilla
domenica e lei stava passeggiando per le vie del centro soffermandosi
davanti alle varie vetrine che attiravano la sua attenzione. Niente
killer, niente giubbotti anti-proiettile, niente di niente.
L'unica
cosa che, le ricordava la sua situazione, era il ragazzo dal fisico
scolpito che le camminava di fianco. Natsu, la sua nuova guardia del
corpo, diventata tale dopo aver ucciso le sue precedenti guardie del
corpo ed averla quasi uccisa di fronte ai suoi genitori. Una cosa
normalissima, no?
Eppure
la ragazza non si sentiva disturbata da ciò. Non
più almeno. Non da
quando il rosato si era catapultato nella scuola e aveva affrontato
un sicario a mani nude solo per salvarla. Da quel momento in poi,
Lucy aveva iniziato a vederlo con un altro sguardo.
“Posso
farti una domanda?” chiese all'improvviso Natsu, ridestandola
dai
suoi pensieri.
“Sì,
certo. Chiedi pure.” rispose Lucy sorridendo.
“Perchè
hai chiesto a Cobra e Zancrow di andare in giro con Kinana e
Meredy?”
chiese di nuovo il ragazzo guardando un punto indefinito davanti a se
“La storia delle guardie del corpo era una balla bella e
buona.”
“Mi
hai scoperto eh?” disse Lucy “Beh, non so se te ne
sei accorto,
ma penso che quelle due si siano invaghite dei tuoi compagni e la
cosa sembra reciproca!”
Natsu
alzò un sopracciglio e la guardò come a voler
dire -Ma che cavolo
stai dicendo?- però, dopo averci riflettuto su, si convinse
di
quella possibilità. Da quando avevano iniziato quel nuovo
lavoro, suoi due compagni erano più tranquilli e sereni,
inoltre, a
rafforzare la tesi di Lucy, andava detto che Kinana aveva spesso
degli strani dolori allo stomaco che, inspiegabilmente, sparivano
dopo soli quindici minuti passati in infermeria, mentre Meredy, ogni
volta che c'era educazione fisica, era la prima a precipitarsi
dall'aula negli spogliatoi e l'ultima ad andarsene.
-Keh,
potresti aver ragione ma dubito che quei due si lascino attrarre come
se niente fosse. Non siamo stati addestrati a questo.” disse
Natsu
ghignando
A
quelle parole Lucy si rabbuiò. Le veniva in mente solo ora,
lei non
sapeva assolutamente nulla delle sue nuove guardie del corpo mentre
loro sapevano perfino le sue abitudini settimanali e i suoi piatti
preferiti! In teoria, essendo sue guardie del corpo, avrebbero
passato molto tempo insieme a loro perciò era meglio
conoscerli fino
in fondo.
“Che...che
tipo di infanzia hai avuto?” chiese Lucy mandandosi da sola a
quel
paese per la banalità della domanda. Per qualche secondo
Natsu non
rispose e un imbarazzante silenzio calò sui due. La bionda
era ormai
prossima a chiedere scusa, sicura di aver appena rovinato la giornata
ad entrambi quando Natsu iniziò a raccontare.
“Non
penso di aver avuto quella che in genere viene definita infanzia
felice. Fin da piccolo sono stato addestrato a correre, arrampicarmi,
combattere con diverse armi da fuoco e da corpo a corpo, nascondermi,
ingannare, hackerare, uccidere...” il giovane fece una breve
pausa
per poi riprendere “Ormai ho vent'anni ma la mia prima
vittima l'ho
uccisa a dieci.”
Lucy
ascoltava in silenzio, catturata da quel racconto, ma una domanda le
sorse spontanea “E...i tuoi genitori...?”
“Non
li ho mai conosciuti. Da che ho memoria sono cresciuto col mio
maestro, un uomo di nome Gildarts. Mi ha cresciuto come se fossi suo
figlio ed è stato lui ad insegnarmi tutte quelle cose...in
fondo lui
era...anzi è uno dei più grandi killer
esistenti!” spiegò Natsu
sorridendo riuscendo, nuovamente, a far arrossire Lucy che nulla
poteva contro quel sorriso a trentadue denti.
“Invece,
Cobra e Zancrow? Sono stati addestrati insieme a te?” chiese
la
ragazza cercando di distrarsi
“No,
loro sono stati addestrati da altri due sicari. Cobra da un sicario
particolarmente abile di nome Zero, mentre Zancrow ha ricevuto
l'addestramento da un sicario molto vecchio. Un certo Hades se non
sbaglio.” raccontò Natsu “Durante un
incarico, venimmo assoldati
tutti e tre e fu così che scoprimmo di saper lavorare
particolarmente bene in squadra al che decidemmo di creare una
squadra per conto nostro con la “benedizione” dei
nostri
maestri.”
“Ah
capisco.” disse Lucy “Beh, di sicuro ne avete
passate di cote e
di crude, eh?”
“Ah
ah ah già, ma ce la siamo sempre c...!!!” Natsu si
interruppe
all'ultimo notando, solo in quel momento, quanto lui e la ragazza
fossero vicini. Troppo vicini. I due avvamparono all'istante e
volsero all'unisono lo sguardo da un'altra parte.
A
completare la scenetta ci pensarono due anziane signore che,
vedendoli, dissero “Oh, che dolci. Una novella
coppia.”
“E
già, l'amore sboccia per tutti oh oh oh!”
Il
rossore sulle guance dei due aumento ancora, per quanto fosse
possibile. Per diversi minuti camminarono in silenzio, visibilmente
imbarazzati. Per Lucy non era una situazione critica, non troppo
almeno, ma per Natsu era una tragedia...
-Ma
che diavolo mi prende? Ho ucciso a sangue freddo decine di persone e
il mio cuore è sempre rimasto calmo! Ora invece sembra
quello di un
atleta a fine gara...e la causa è Lucy. Maledizione, quando
ho
cercato di ucciderla non ho avuto questo problema...- i pensieri del
ragazzo lo stavano ormai soverchiando quando, fortunatamente, Lucy lo
riportò alla realtà.
“Waaah!
Che bei portachiavi!” esclamò la ragazza
avvicinandosi di colpo
alla vetrina di un negozio che vendeva oggetti di vario genere, dai
mobili antichi ai gioielli e tante altre cose. Lucy si
abbassò un
poco per poter vedere meglio gli oggetti che avevano catturato la sua
attenzione mentre Natsu rimase in piedi a pochi metri da lei quando,
senza volerlo, gli arrivarono alle orecchie alcune frasi di un
gruppetto di ragazzi posizionati poco più in la.
“Ehi
hai visto quella biondina?”
“Oh
sì! Non è per niente male!”
“Ehi
amico, perché non ci provi?”
“Molto
volentieri!” disse uno dei ragazzi per poi fare un passo in
direzione di Lucy ma un suo compagno fu lesto a salvarlo da una
brutta esperienza.
“Ehi...guarda
lì...”
Il
ragazzo che voleva provarci con Lucy seguì il dito del
compagno per
poi individuare Natsu, ora avvolto da un'aura rossa omicida che lo
stava letteralmente trapassando con i suoi occhi iniettati di sangue.
Bastò un secondo a far desistere quel ragazzo che, insieme
ai suoi
amici, si allontanò molto velocemente.
“Ehi
Natsu, io entro un secondo. Mi aspetti qui?” chiese Lucy
voltandosi
e ritrovandosi un Natsu sorridente che annuì. La ragazza non
poteva
neanche immaginare la velocità con la quale Natsu era
passato dalla
modalità “Killer psicopatico” alla
modalità “Killer
dormiente” e questo, probabilmente, era un bene...
La
bionda entrò dentro il negozio e, dopo pochi secondi, lo
sguardo di
Natsu tornò immediatamente serio.
“Puoi
uscire ora, so che sei li dietro.” sibilò il
rosato voltandosi
verso una colonna. Da dietro ad essa sbucò un uomo con
indosso un
mantello nero e una tuba del medesimo colore. Aveva la pelle
piuttosto pallida e gli occhi erano neri come la pece, in contrasto
con i suoi capelli blu. Sulla spalla destra era appollaiato una
specie di gatto nero dagli occhi bianchi che stava...ghignando?
“Tu
devi essere Obra.” disse Natsu fissando con astio l'uomo che
non si
mosse di un millimetro, limitandosi a guardarlo “Ho sentito
parlare
di te e dei tuoi compagni. Se non sono qua...è probabile che
stiano
pedinando Cobra e Zancrow.”
L'uomo
continuò a stare in silenzio iniziando, però, a
fare dei piccoli
passi verso il ragazzo che, girandosi completamente verso di lui, gli
disse “Risolviamola da un'altra parte.”
* *
*
Lucy
uscì dal negozio sorridendo e sventolando al vento un
piccolo
sacchetto bianco.
“Ehi
Natsu, guarda cosa ho comprato!” disse la bionda guardandosi
attorno ma il suo sorriso svanì nel nulla non appena si
accorse del
fatto che il ragazzo era scomparso.
“Natsu?”
le sue parole vennero disperse dal vento. Natsu non era lì e
lei,
per la prima volta, sentì una strana sensazione di disagio
nel
ritrovarsi da sola. Il cuore iniziò a batterle sempre
più forte
mentre si guardava attorno, sperando di scorgere quella chioma rosata
che tanto l'aveva colpita ma niente. Non era più
lì.
“Natsu...dove
sei finito?”
* *
*
Un
vecchio cantiere abbandonato era proprio quello che ci voleva.
Nessuno poteva vederli ed erano solo loro due. Una situazione
perfetta per Natsu.
Il
giovane si scrocchiò le nocche pregustando la vittoria
mentre
squadrava il suo avversario. Non aveva un fisico particolarmente
robusto perciò doveva essere piuttosto agile.
“Bene,
possiamo iniziare.” sentenziò Natsu prima di
scattare verso il suo
avversario per poi tirargli un pugno al volto che venne evitato
prontamente. Prima che il rosato potesse ritrarre il braccio, Obra lo
bloccò col suo braccio destro e per poco a Natsu venne da
pensare se
il suo avversario fosse effettivamente umano.
Il
braccio di Obra era incredibilmente elastico e non sembrava avere
delle articolazioni in più non aveva una mano ma una specie
di
moncherino. Un'altra cosa piuttosto inquietante era che il braccio di
Obra si era attorcigliato attorno a quello del rosato come un
serpente e ora il moncherino era all'altezza della spalla.
Il
ragazzo cercò allora di colpirlo col braccio destro ma Obra
lo
bloccò alla stessa maniera dopodichè gli
tirò una testata sul
naso. Natsu, anche se solo per pochi secondi, perse conoscenza e, non
appena rimise a fuoco il suo avversario gli parve di essere appena
stato colpito da una martellata.
In
quel momento gli venne un'idea e colpì le gambe
dell'avversario
all'altezza delle ginocchia con una serie di calci. Obra
sembrò
risentirne e il suo equilibrio si fece precario così Natsu
si lasciò
cadere all'indietro portandosi con se l'avversario ma, prima che la
sua schiena toccasse terra, aveva piegato le gambe al petto e, non
appena la suola venne in contatto con il torace di Obra, il rosato
distese di colpo le gambe, riuscendo a liberarsi e scaraventando
l'avversario ad un paio di metri di distanza.
Il
giovane si rialzò massaggiandosi le spalle mentre Obra
rimase a
terra.
-Strano...-
pensò Natsu -...già finita?- ma non appena ebbe
mosso un piede,
Obra si rialzò in una maniera inquietante. Inarcò
di colpo la
schiena e, senza usare le mani, tornò in piedi. Le opzioni
erano
due: o non era umano o aveva degli addominali d'acciaio.
Natsu
si guardò attorno, notando poi un mucchio di bastoni di
ferro usati
per le tubature. Lentamente ne prese uno, mantenendo comunque lo
sguardo puntato sul suo avversario, per poi partire all'attacco.
Dato
che Obra aveva le braccia distese lungo i fianchi, il rosato
provò a
colpirlo dall'alto ma, veloce come un fulmine, il suo avversario
incrociò le braccia sopra la testa, parando l'attacco. Una
persona
normale si sarebbe ritrovata le ossa rotte ma, incredibilmente, Obra
non subì alcun danno mentre il tubo di ferrò si
piegò brutalmente
all'indietro.
Natsu
si allontanò con un balzo e gettò a terra il tubo
di ferro ormai
rotto.
-Ma
stiamo scherzando? Che razza di mostro è? Un tubo di ferro
non gli
ha fatto niente.-
“Vedo
che ti trovi in difficoltà, caro il mio Natsu.”
Una
voce meccanica riscosse il ragazzo dai suoi pensieri che
iniziò a
guardarsi attorno cercando la fonte di quella voce.
“Non
mi vedi, sono proprio davanti a te.” disse la voce che, molto
probabilmente, apparteneva ad un uomo così Natsu
guardò avanti a se
e scoprì che era stato Obra a parlare.
“Oh,
quindi sai anche parlare?” chiese Natsu con fare ironico
“Beh,
dal mio bell'ufficio posso fare molte cose.” disse la voce
proveniente da dentro Obra, dato che l'uomo non aveva neanche aperto
bocca. Il rosato inarcò un sopracciglio confuso e la voce
dell'uomo
tornò a farsi sentire “Ah ah ah ti vedo
leggermente confuso! Se tu
non l'avessi capito, stai combattendo contro un robot! Io sono solo
colui che lo comanda e anche il capo del gruppo che è stato
assoldato per eliminare te, i tuoi amici e la tua padroncina.”
“Tsk,
devi essere davvero coraggioso se preferisci svolgere il tuo lavoro
attraverso una macchina radiocomandata.” disse Natsu
visibilmente
contrario a ciò.
“Uh
uh uh il fine giustifica i mezzi no? Io ti uccido e guadagno il
compenso, non sta scritto da nessuna parte come devo
ucciderti.”
disse l'uomo.
“Allora
mostrami come riesci a uccidermi grazie a quello stupido
robot!” lo
provocò Natsu mettendosi in posizione di combattimento e
l'uomo,
tramite Obra, scattò in avanti. Quando fu a pochi metri di
distanza,
il robot aprì di colpo la bocca e, dalla canna di una
pistola
nascosta proprio nella bocca, partì un proiettile che
beccò Natsu
alla spalla sinistra, trapassandola da parte a parte.
Il
giovane digrignò i denti per il dolore ma riuscì
comunque a portare
a segno un buon colpo. Approfittando dello slancio del nemico, gli
tirò un montante al mento, estraendo all'ultimo la sua lama
nascosta
e perforando il mento di Obra. Dalla ferita iniziarono a scaturire
delle scintille e, prima che Natsu potesse allontanarsi, l'avversario
lo colpì con un potentissimo pugno al costato,
scaraventandolo
contro una trave di ferro.
Il
rosato si rialzò barcollante e, portando una mano sul fianco
colpito, potè constatare il danno subito. Tre costole erano
andate e
una era incrinata. Poteva anche essere un inutile robot, ma i suoi
pugni facevano di certo un gran male.
Con
la coda dell'occhio Natsu notò una cassa vuota e, voltandosi
verso
di essa, potè notare che era una cassa vuota e dentro ad
essa, un
tempo, erano contenute delle bombole di gas. Uno strano ghigno si
impadronì delle sue labbra e, senza esitare, corse dentro
l'edificio
in costruzione.
Obra
non si preoccupò minimamente di questo suo comportamento e
lo seguì
immediatamente dentro l'edificio, iniziando a cercarlo in lungo e in
largo. Lo trovò in una grossa stanza pressoché
vuota, con la
schiena rivolta a due grossi buchi che, in teoria, sarebbero dovuti
essere delle finestre.
“Così
hai deciso di smettere di nasconderti, eh? Mi sembra una soluzione
più che saggia!” disse la voce meccanica
“Beh,
volevo chiederti una cosa prima di distruggere il tuo robot.”
disse
Nastu ghignando “Chi sei tu?”
“Ah
ah ah distruggerlo?!? Questa è proprio bella! E sia, ti
accontenterò
come ultimo desiderio. Io sono Ivan, capo di Raven Tail.” si
presentò l'uomo che stava manovrando Obra.
“Raven
Tail eh? Me ne ricorderò...ora, devo salutarti. La prossima
volta,
spero di poterti incontrare di persona.” disse Natsu per poi
estrarre un accendino.
“Cosa
vuoi fare?” chiese Ivan, leggermente preoccupato e, solo in
quel
momento si accorse di alcune bombole grige poste ai lati della porta.
Bombole di gas.
“TU!
Maledetto!” urlò Ivan per poi vedere Natsu con
l'accendino acceso
intento a lanciarglielo contro.
Prima
che le fiamme divampassero ferocemente, Natsu riuscì a
saltare fuori
da una finestra e ripararsi dietro ad un muretto. L'esplosione che
scaturì dalla stanza generò una forte folata di
vento bollente e
creò anche un grosso polverone. Il rosato, dopo qualche
secondo, si
rialzò in piedi e fissò la finestra dalla quale
era saltato.
-Idiota.
Se tu fossi stato davanti a me di persona, avresti sentito subito il
forte odore di gas nella stanza.- pensò il rosato quando
però,
dalla stessa finestra, uscì Obra con sua grande sorpresa.
Il
robot era gravemente danneggiato. Entrambe le braccia erano distrutte
e metà della faccia era fusa.
“Male-bzzz-to,
ti bzzz-erò! Te e tutti i bzzz amici!”
biascicò Ivan prima di
scagliare il suo robot contro Natsu ma, un secondo dopo ciò,
Obra
venne colpito in mezzo agli occhi da una grossa lama che gli fece
esplodere la testa. L'ultima immagine che Ivan riuscì a
vedere fu
Natsu intento a ghignare con l'impugnatura di un coltello balistico
ben stretta nella mano destra. Il robot si accasciò al suolo
e smise
completamente di muoversi.
“Uff...e
anche questa è fatta.” disse Natsu per poi
voltarsi e ritrovarsi
di fronte una Lucy attonita e con gli occhi prossimi alle lacrime
“Lucy, cosa ci fai tu...?” ma le parole gli
morirono in bocca non
appena avvertì l'abbraccio della ragazza sul collo.
Preso
dallo slancio di Lucy, Nastu cadde seduto a terra, portandosela con
se e, in pochi secondi, potè sentire le sue lacrime
bagnargli il
colletto della camicia.
“Idiota...perchè
non mi hai detto nulla...?”
“Io...non
potevo coinvolgerti. Era un nemico pericoloso.” disse Natsu
con una
voce leggermente strozzata. Per qualche motivo, sentirla piangere lo
metteva a disagio.
“Non
ti azzardare a farlo mai più, è chiaro? E non ti
azzardare neanche
a morire! Sei la mia guardia del corpo! Non puoi morire...”
disse
Lucy senza smettere di piangere e rafforzando la stretta intorno al
collo di Natsu
“D'accordo...te
lo prometto.” disse Natsu prima di allontanarla un poco da
se. La
ragazza parve tornare quella di sempre e si strappò un pezzo
della
sua maglietta per poi bendare la ferita alla spalla di Natsu.
“Non
è un granché...credo sia meglio se troviamo un
dottore.” disse
Lucy
“Non
preoccuparti va benissimo. Meglio raggrupparsi con gli
altri.”
disse Natsu con un sorriso per poi alzarsi in piedi e, in seguito,
aiutare la ragazza ad alzarsi. Prima che potessero avviarsi verso
l'uscita del cantiere, Lucy gli porse un piccolo sacchetto bianco
“Tieni...è per te.” disse la bionda
rossa come un pomodoro.
Natsu
prese il sacchetto, visibilmente confuso, e ne estrasse un piccolo
portachiavi raffigurante un gatto azzurro con due ali d'angelo.
“Un
gatto con le ali?” chiese il rosato e la bionda fu rapida a
ribattere “Se...se non ti piace puoi anche
ridarmelo!”
“No,
mi piace molto invece.” ammise Natsu sorridendole e tutta la
rabbia
che stava per riversare sul ragazzo svanì nel nulla
più totale
lasciando spazio all'imbarazzo assoluto.
“S...sono
contenta che ti piaccia! Ora andiamo dagli altri!” disse la
bionda
per poi voltarsi e dirigersi a passo di marcia verso il punto di
ritrovo, seguita a ruota dal rosato. Di sicuro era stata una domenica
pomeriggio diversa dal solito per tutti.
* *
*
Quella
sera, i tre body-guard erano seduti sul divano dell'appartamento di
Lucy. I genitori di lei avevano chiamato nel tardo pomeriggio,
dicendogli che sarebbero arrivati più tardi del solito e che
non
dovevano preoccuparsi.
Zancrow
stava facendo un po' di zapping sulla tv quando beccò un
telegiornale che stava parlando di alcuni eventi avvenuti nel
pomeriggio in centro: una colluttazione in un bagno pubblico, una
sparatoria in un vicolo e una grossa esplosione in un edificio in
costruzione.
“Tsk,
non c'è niente di interessante.” si
lamentò il biondo e Natsu,
notando l'ora, disse “E' ora di preparare la cena per la
signorina
e le sue amiche.” ma, non appena si furono alzati, si
ritrovarono
di fronte Lucy, insieme a Kinana e Meredy, parecchio rosse in volto.
“Noi...vi...vi
abbiamo preparato la cena.” disse la bionda
“Eh?”
fu la reazione corale dei tre assassini
“Oggi
ci avete salvato da morte certa.” disse Kinana guardando Cobra
“Quindi
volevamo ringraziarvi in qualche modo.” aggiunse Meredy
arrossendo
alla vista del ghigno di Zancrow.
I
tre entrarono in cucina e rimasero sorpresi nel vedere la tavola
imbandita e piena di cibo. Si sedettero con calma e notarono che le
tre ragazze erano in trepidante attesa di sapere se il cibo preparato
era buono o meno.
Natsu,
visibilmente a disagio, assaggiò un boccone per poi sgranare
di
colpo gli occhi “E'...è buono.”
“D...davvero?!?”
chiese Lucy e il rosato annuì sorridendo per poi mandar
giù un
altro boccone, imitato dagli altri due. Le tre ragazze sorrisero
felici e, dopo averli salutati, andarono a stravaccarsi sul divano,
contente di aver fatto una buona cosa.
“Ehi
Natsu...” disse Cobra leggermente verde in volto
“Dimmi...”
“Non
ce la facevi proprio a dirle che fanno pena in cucina, vero?”
chiese l'assassino del veleno soffocando un conato
“Beh...non
era un pensiero comune...” ammise Natsu fissando Zancrow che,
come
se niente fosse, si stava strafogando di cibo.
“Schiffinofi!”
disse il biondo con la bocca piena facendo sospirare gli altri due.
Il fatto di essere le guardie del corpo gli dava delle limitazioni e
una di esse era proprio quella di lamentarsi...soprattutto per un
gesto fatto col cuore dalla loro cliente ma questo non gli
impedì di
pensare -Speriamo che imparino presto...-
Nello
stesso istante, dalla parte opposta della città, Jose stava
salendo
in cima ad un enorme palazzo, in ascensore. Quando arrivò
all'ultimo
piano, una donna gli disse che Ivan lo stava aspettando nel suo
ufficio in fondo al corridoio.
L'uomo
ghignò e si diresse in quella direzione. Non appena ebbe
aperto la
porta, gli si parò di fronte una scena molto appagante: Ivan
era
riverso in un lago di sangue con una grossa ferita alla gola che,
probabilmente, lo aveva ucciso. Poco più in la, seduta sulla
scrivania, vide una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi che lo
guardò sorridendo.
“Signor
Jose, è un piacere vederla.” disse la ragazza
“Flare,
vedo che hai svolto divinamente il tuo errore.” disse Jose
per poi
rivolgersi al cadavere di Ivan “Io non tollero i fallimenti e
tu lo
sapevi bene, lurido idiota!”
Flare
si avvicinò all'uomo e chiese “E ora cosa
faremo?”
“Eh
eh eh non ti preoccupare, ho un piano per poter eliminare quella
stupida mocciosa e tu, mia cara Flare, mi aiuterai
nell'impresa.”
disse l'uomo ghignando mentre, insieme, uscivano dall'ufficio
chiudendosi la porta alle spalle.
Un
altro giorno era giunto al termine ma i guai per i tre assassini non
erano ancora finiti.
Angolo
dell'autore:
Chaos,
piaciuto il capitolo, seppure breve? Spero di sì ^^ dunque,
vi
chiedo ancora scusa per l'enorme ritardo con cui ho aggiornato questa
fic ma cercherò di rifarmi, promesso!
Per
ora vi lascio e ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso
capitolo:
-
Wilwarind86
-
AngelWings_DwarfGigi4
-
Jeo 95
-
sailorvenus87
-
FairyLucy94
-
PRINCE_OF_THUNDER
-
lucy_465
-
ilCiccio
Grazie
a tutti e alla prossima, chaos!!!
|
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Capitolo 10 *** Una rivale... in amore? ***
Capitolo
10: Una rivale... in amore?
I
primi raggi
di luce filtrarono attraverso le tapparelle della camera di Lucy,
illuminando il volto della ragazza, che, stiracchiandosi le braccia,
diede le spalle alla finestra, ritrovandosi di fronte a due occhi
neri incredibilmente belli e un sorriso a trentadue denti che, solo
per un istante, le sembrò più luminoso di quella
stramaledetta luce
che l'aveva svegliata.
Nei
successivi
secondi, altri dettagli andarono ad arricchire la sua vista, come ad
esempio la folta chioma rosata del ragazzo che era sdraiato di fianco
a lei. Ovviamente il fatto che fosse nudo le provocò solo un
cambio
di colore degno di un camaleonte, passando dal rosa chiaro al rosso
pomodoro.
“N...
N...
N... Natsu...?” balbettò la ragazza, non riuscendo
tuttavia a
distogliere lo sguardo dagli occhi della sua guardia del corpo.
“Sì,
Lucy?”
chiese il ragazzo mostrandole ancora quel sorriso.
“C...
cosa ci
fai... n... nel mio letto...?” ormai anche il solo formulare
una
frase era uno sforzo degno di nota per la bionda.
“Che
domande,
ci dormo. Non ti ricordi cos'è successo ieri
sera?” chiese il
ragazzo iniziando piano piano ad avvicinarsi al volto della ragazza.
“C...
c...
cos'è successo?” chiese Lucy avvampando ancora di
più.
“Lascia
che
ti dia un aiuto per ricordare...” sussurrò Natsu
prima di
avvicinarsi ulteriormente al volto della ragazza. Le labbra ormai
prossime ad incontrarsi...
* * *
“KYAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!”
Un urlo spacca-timpani echeggiò nel palazzo mentre una
giovane
ragazza dai capelli biondi cadeva dal letto, rossa come un pomodoro.
Lucy si mise subito a sedere, guardandosi attorno come alla ricerca
di qualcosa... o qualcuno. Purtroppo per lei, la ricerca ebbe vita
breve. Tre secondi dopo il suo urlo, la porta di camera sua venne
letteralmente buttata giù da Natsu, il quale
entrò armato di due
coltelli militari, seguito a ruota da Zancrow e Cobra che estrassero
delle pistole, puntandole in diversi punti della stanza.
“Lucy, che succede? Ti abbiamo sentita urlare!”
disse Natsu
scrutando la stanza in lungo e in largo, alla ricerca di potenziali
minacce.
“E' tutto a posto! Non è successo nulla! Ho
solo... ehm... fatto
un brutto sogno...” spiegò Lucy ancora rossa in
volto,
distogliendo lo sguardo dagli occhi di Natsu che alzò un
sopracciglio confuso.
“Tutto 'sto casino per un incubo?” Doveva essere
davvero brutto!
Cos'è? Eri finita a letto con Natsu?” chiese
Zancrow scoppiando
poi a ridere, mentre Natsu, con un leggero rossore sulle guance, si
girava per zittirlo.
Per fortuna, nessuno dei tre notò l'aumento di rossore sulle
guance
di Lucy che si alzò in fretta e furia, correndo poi in bagno.
“Signorina Lucy, la colazione sarà pronta tra
dieci minuti.”
disse Cobra, passando davanti alla porta del bagno e la ragazza gli
rispose che andava bene.
Lucy si guardò nello specchio, dandosi poi una bella
rinfrescata con
l'acqua gelida. Attimi di silenzio passarono uno dopo l'altro.
“Che diavolo di sogno era?”
* * *
Un'ora dopo, la ragazza era seduta in classe, con la testa
abbandonata sul banco e gli sguardi preoccupati di Meredy e Kinana
puntati su di lei.
“Lucy... tutto bene?” chiese Kinana.
“Sì... una meraviglia...”
mugugnò la bionda alzando una mano
per rassicurarle.
“Per caso hai dormito poco?” chiese Meredy ma Lucy
si destò
all'istante “E' il caso di dire che ho dormito
troppo!”
Meredy e Kinana si scambiarono un'occhiata confusa ma, prima che
potessero indagare ulteriormente, Natsu entrò in classe,
andando a
sedersi alla scrivania ed Erza invito tutti i suoi compagni a
sedersi.
“Dunque...” iniziò Natsu “...
prima di iniziare con la
lezione, ho da fare una comunicazione. Da oggi, in questa classe, ci
sarà una nuova studentessa, trasferita giusto oggi. Entra
pure”.
La porta della classe si aprì nuovamente e una ragazza dal
seno più
che prosperoso fece il suo ingresso, strappando degli sguardi
parecchio interessati a tutti i maschi della classe. I lunghi capelli
rossi erano legati in una treccia che le cadeva dolcemente sulla
schiena, mentre gli occhi del medesimo colore scrutarono attentamente
gli altri studenti, soffermandosi per lo più su di Lucy che
avvertì
una strana sensazione lungo la schiena.
“Piacere di conoscervi, mi chiamo Flare Valentine. Spero che
potremo andare d'accordo.” si presentò la rossa,
sorridendo solare
agli altri.
“Bene Flare, puoi andare a sederti vicino a Lucy, attualmente
è
l'unico posto libero.” disse Natsu facendole cenno con la
mano. La
rossa annuì ed andò a sedersi vicino alla bionda,
mentre il
professore iniziava a scrivere qualcosa alla lavagna.
Lucy iniziò a prendere appunti ma continuava ad avvertire
quella
strana sensazione lungo la schiena. Senza volerlo, si girò
verso
Flare e la vide intenta a... fissarla con sguardo da stalker?
Sembrava davvero una stalker che osservava la sua vittima.
“Ehi, biondina...” disse Flare, inclinando
leggermente la testa
di lato.
“S... sì, Flare?” chiese Lucy forzando
un sorriso e Flare le
tese la mano “Spero che potremo essere buone
amiche”.
“Ah... certamente, non vedo perché no.”
disse Lucy mostrando un
sorriso meno tirato per poi stringerle la mano.
“Senti un po'... ma il professore è
impegnato?” chiese poi la
rossa, sorprendendo Lucy.
“In che senso?”
“E' fidanzato o single?” specificò
Flare, fissando nel mentre la
schiena del professore. Meglio così, almeno il barlume di
rabbia
mista a sorpresa che si accese negli occhi di Lucy non venne notato
da nessuno.
“Credo sia...” iniziò la bionda, con
tutta l'intenzione di dirle
una grossa bugia “...single.” ma ovviamente il suo
cuore, o la
sua mente, non era d'accordo.
“Oh, molto interessante.” commentò Flare
“Grazie per
l'informazione, biondina.” e tornò a concentrarsi
sulla lezione,
lasciando Lucy alle prese con varie domande, molte delle quali non le
piacevano per nulla.
Qualche ora dopo, Lucy e le sue amiche erano sedute nella mensa della
scuola e una piccola nuvoletta nera gironzolava sulla testa della
bionda. Ovviamente Kinana e Meredy avevano fatto di tutto per farla
distrarre ma la nuvoletta non accennava ad andarsene.
D'un tratto, purtroppo, alcuni commenti di un tavolo vicino giunsero
all'orecchio di Lucy.
“Hai visto la nuova arrivata? Dev'essere molto dedita allo
studio”.
“Eh già, io non salterei mai la pausa pranzo per
restare in aula
con il professore, solo per recuperare alcuni argomenti”.
La nuvoletta crebbe, caricandosi anche di elettricità,
mentre la
bionda non distoglieva l'attenzione da quel tavolo. Dopo ulteriori
conferme per quella notizia, la ragazza si alzò in piedi ma
Kinana e
Meredy la costrinsero a sedersi nuovamente.
“Lucy, calmati, ricordati che oggi pomeriggio dobbiamo andare
dal
parrucchiere e tutto il resto, perciò non guastarti
l'umore.”
disse Kinana. La bionda sospirò, dandosi mentalmente
dell'idiota.
Perchè diavolo si stava dannando per Natsu?
In fondo era una persona adulta e poteva cavarsela benissimo da solo,
inoltre non c'era motivo per cui doveva intromettersi nei suoi affari
sentimentali. Dopo esserselo ripetuto a mente un'altra decina di
volte, si decise a pensare ad altro e, finalmente, ritrovò
il suo
solito sorriso.
Qualche ora più tardi, Lucy era seduta dal suo barbiere di
fiducia,
un uomo di nome Cancer con la mania per i granchi, come dimostrava la
sua strana capigliatura.
“Ah... ci voleva proprio...” commentò la
bionda, mentre alla sua
sinistra Meredy e Kinana annuivano convinte.
“Solita acconciatura? Ebi.” chiese Cancer e Lucy
annuì chiudendo
gli occhi mentre l'uomo le lavava i capelli con lo shampoo, facendo
estrema attenzione a non tirarle neanche un capello.
Il trattamento andò avanti per diversi minuti ma alle
ragazze non
importava molto, tanto non avevano altri impegni. Purtroppo per Lucy,
però, una voce a lei familiare le raggiunse l'orecchio
destro.
“Oh, biondina. Che coincidenza. Anche tu vieni
qui?” chiese
Flare, scoccandole quello stesso sguardo da stalker che le aveva
mostrato qualche ora prima in classe.
“F... Flare?” chiese Lucy nettamente sorpresa
“S... sì, vengo
sempre qui da molto tempo ormai”.
“Oh ma che bella notizia, così potremo incontrarci
più spesso.”
disse Flare sorridendo, mantenendo lo sguardo da stalker mentre
Cancer le lavava i capelli. Meredy e Kinana rabbrividirono davanti a
quello sguardo ma, per fortuna loro, la rossa non le aveva
minimamente prese in considerazione.
Lucy si limitò a sospirare, chiudendo poi gli occhi per
concentrarsi
su qualcos'altro, quando una breve discussione tra Flare e Cancer
attirò la sua attenzione.
“Potresti finire me per prima? Stasera ho un ospite a cena e
devo
ancora preparare alcune cose”.
“Oh, certamente. Ebi. Chi sarebbe questo fortunato
ospite?”
chiese Cancer prendendo in mano le sue fidate forbici.
“Il mio professore, un ragazzo poco più grande di
me di nome
Natsu!” spiegò Flare sorridendo.
Meredy e Kinana si pietrificarono sulle loro sedie, ruotando poi di
poco la testa verso di Lucy. Se prima c'era una semplice nuvoletta
sopra la sua testa, ora c'era la tempesta perfetta, con tanto di
fulmini...
“Scusa Flare... potresti ripetere?” chiese la
bionda esibendo un
sorriso che era tutto fuorché spontaneo.
“Ho detto che il nostro prof verrà a cena da me
stasera. Oggi gli
ho fatto saltare la pausa pranzo per aiutarmi in alcune cose. Mi
sembra giusto ripagarlo.” spiegò Flare mantenendo
il suo sorriso
“Ha già accettato perciò devo
sbrigarmi”.
Fu solo per un secondo, ma tra le due scattarono sguardi carichi di
scintille che spaventarono Cancer così come Meredy e Kinana.
“La cosa ti da fastidio, biondina?” chiese la rossa
e in quel
momento Lucy parve tornare in sé, arrossendo leggermente. Si
voltò
dall'altra parte e disse “Niente affatto! Mi sembra solo che
tu
stia cercando di farti bella ai suoi occhi!”
Flare mostrò di nuovo il suo sorriso inquietante e
tornò a
rilassarsi. Pochi minuti dopo, pagò il trattamento ed
uscì dal
negozio, mandando un occhiolino a Lucy.
“Ehi Lucy... sicura che non ti dia fastidio?”
chiese Kinana,
nascondendo il suo sorrisetto.
“Certo che mi da fastidio! In fondo Natsu
è...!” iniziò Lucy
accorgendosi poi dello sguardo sornione di Meredy e del fatto che
Kinana stesse registrando il tutto con il suo cellulare “Cosa
stai
registrando, maledetta?!?”
Le sue amiche scoppiarono a ridere e la loro seduta dal parrucchiere
si concluse nel giro di una decina di minuti, a cui seguì
un'ora di
shopping, il tutto sotto lo sguardo vigile di Natsu, Cobra e Zancrow.
Il fatto che i tre non fossero vicini alla loro cliente, era che
proprio Lucy, gli aveva imposto di non starle appiccicata durante i
pomeriggi di shopping e loro si erano dovuti adattare, e con ottimi
risultati dato che non si era minimamente accorta di averceli poco
lontani.
Verso sera, quando furono rincasati, Natsu si avvicinò a
Lucy e le
disse “Stasera sono stato invitato ad una cena. Ci penseranno
Zancrow e Cobra a proteggerti a dovere”.
Quello che lo lasciò sorpreso fu lo sguardo particolarmente
stizzito
di Lucy che si limitò a dire “Puoi fare quello che
vuoi! Buona
serata!” e andò in camera sua con passo pesante,
sbattendo la
porta.
Zancrow e Cobra lo fissarono con sguardo di rimprovero.
“Che c'è?” chiese il rosato ancora
confuso.
“Ammettilo...” iniziò Zancrow.
“... hai dato dei compiti in più per domani,
vero?” concluse
Cobra. Ora capiva perché molti studenti, tra cui soprattutto
Kinana,
venivano a riposarsi in infermeria per almeno dieci minuti.
“NO! Oggi sono stato addirittura benevolo e li ho fatti
uscire
dieci minuti prima!” si difese Natsu, cercando intanto di
capire
che cosa avesse fatto di male.
-Le parlerò al mio ritorno...- pensò l'assassino
per poi uscire e
dirigersi verso la casa di Flare.
Intanto, sdraiata sul suo letto, Lucy stava affondando la faccia fino
alle orecchie nel cuscino. Dopo diversi minuti di completa
immobilità, si girò di scatto scagliando il
cuscino contro la porta
e si portò una mano sul petto.
-Perchè?- pensò la ragazza -Perchè mi
da così fastidio sapere che
Flare ci sta provando con Natsu?-
* * *
Intanto, dall'altra parte della città...
“E' davvero un onore conoscere delle leggende come
voi!” disse
Jose, stringendo la mano ai tre uomini seduti di fronte a lui.
“Basta con questi convenevoli.” disse un uomo con
una benda
sull'occhio, lisciandosi la sua lunga barba bianca
“Qual'è il
nostro obiettivo?”
Jose mostrò un ghigno tutt'altro che rassicurante e disse
“L'erede
della famiglia Heartphilia e... prima di essa, i vostri vecchi
allievi!”
I tre uomini parvero sorprendersi ma alla fine annuirono sena
esitazione.
“Quindi Natsu sarà la mia prossima
sfida?” disse un uomo dai
capelli arancioni tirati all'indietro, parlando tra sé e
sé.
“Cobra... quanto tempo è passato dal nostro ultimo
incontro?”
proferì un uomo dagli occhi interamente rossi con i capelli
grigi
mossi.
“Zancrow eh? Vediamo cos'ha imparato quella testa
calda.”
commentò l'uomo con la barba prima di alzarsi e dirigersi
verso
l'uscita, seguito a ruota dai suoi compagni.
Jose ampliò ancora di più il suo ghigno
osservando la porta che si
chiudeva.
-I tre migliori assassini mai esistiti... vediamo come te la cavi
contro di loro, signor Natsu Dragneel!-
Angolo dell'autore:
Sì, lo so! LO SO! Faccio schifo... non ho aggiornato per
eoni e ora
ritorno dall'aldilà con questo schifo di capitolo. Questa
fic è più
difficile di quanto pensassi T.T il fluff mi da contro! Giustamente
io do contro di lui u.u
Devo ancora capire che cazzo avevo in mente quando ho iniziato questa
fic... ma, dato che piace a così tanta gente,
farò il sacrificio di
finirla! Ho comunque una buona notizia per voi! Le mie fic NON ad OC
verranno aggiornate molto più velocemente ora ^^
Intanto vi saluto e ci vediamo alla prossima, sperando che non
abbiate tentato il suicidio dopo aver letto questo schifo di capitolo
^^”
CHAOS!!!
P.S: vediamo se indovinate chi sono i tre sicari alla fine XD
|
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Capitolo 11 *** Attacco a sorpresa ***
Capitolo
11: Attacco
a sorpresa
Un
nuovo giorno era arrivato e la vita di tre assassini diventati
body-guard sembrava andare per il meglio.
Natsu
entrò in cucina stiracchiandosi ma le profonde occhiaie
facevano
intuire che non avesse dormito molto bene. Zancrow gli
scoccò un
ghigno abbinato ad uno sguardo indagatore ma fu Cobra a porre la
domanda “Dormito male?”
“Dormito
poco... ieri sera sono tornato tardi e mi ci è voluto
parecchio
tempo per digerire.” spiegò svogliatamente Natsu
riempiendosi una
tazza di caffè.
Zancrow
scoppiò in una sonora risata, riprendendo poi a leggere il
quotidiano tra le sue mani “La tua nuova amichetta cucina
così
bene?”
Natsu
sorseggiò tranquillamente il nettare del mattino e, dopo
qualche
secondo di pausa, rispose “Ti dirò, la cucina di
Flare è davvero
di alta qualità! Ne è valsa la pena di saltare la
pausa pranzo per
aiutarla!”
“Oh?
E' da parecchio che non facevi i complimenti per la cucina di
qualcuno.” notò Cobra mettendosi ai fornelli
mentre Zancrow si
fregava una fetta di pane con marmellata dal piatto del cuoco.
“Beh,
a parte la tua cucina, ho avuto modo di assaggiare solo quella di
Lucy e non era proprio sopraffina.” ammise Natsu con un mezzo
ghigno, notando poi lo sguardo impietrito di Zancrow verso un punto
alle spalle del rosato.
Lentamente,
Natsu si girò, ritrovandosi di fronte ad una ragazza bionda
il cui
sguardo non assicurava nulla di buono. Il biondo dagli occhi
scarlatti rimase in silenzio per godersi al meglio la scena mentre
Cobra, intuendo il pericolo, domandò “La colazione
è quasi
pronta, signorina Lucy. Desidera uova e pancetta o pane e
marmellata?”
“Grazie
Cobra... ma non ho fame. Prenderò qualcosa a
scuola.” rispose
freddamente Lucy dando poi le spalle a Natsu, avviandosi subito dopo
verso il bagno “Vado a prepararmi. Ci vediamo alla
macchina”.
Quando
il rumore della porta del bagno venne udito dai tre ragazzi, Zancrow
scoppiò nuovamente a ridere, dandosi delle pacche sulle
cosce,
arrivando perfino a piangere “Davvero un'ottima mossa! Questa
me la
ricorderò per tutta la vita!”
Poche
ore di sonno ed era riuscito a far arrabbiare la ragazza che doveva
proteggere. Ottimo inizio di giornata.
Il
rosato andò a sedersi al tavolo e chiese delle uova con
pancetta ma
Cobra, con sguardo serio, sentenziò “Niente
colazione finché non
ti sarai scusato con Lucy. E' la nostra cliente e non possiamo
permettere che diventi fredda e distaccata nei nostri
confronti”.
Natsu
ascoltò quelle parole iniziando a fare le bollicine nel
caffè come
un bambino. Poche ore di sonno, Lucy offesa e/o arrabbiata, niente
carne a colazione e due compagni di squadra altamente menefreghisti
delle sue condizioni. Davvero un meraviglioso inizio di giornata.
La
colazione, per Cobra e Zancrow, si consumò velocemente e,
pochi
minuti dopo, raggiunsero la loro cliente, affiancata da
Meredy e Kinana. Le due ragazze salutarono calorosamente le tre
guardie del corpo mentre Lucy mantenne un atteggiamento distaccato,
soprattutto da Natsu e questa cosa non passò inosservata
agli occhi
delle due amiche.
Più
tardi, durante l'intervallo di metà mattinata, le due
andarono
vicino a Lucy e Kinana domandò “Si può
sapere cos'è successo tra
te e Natsu? Non gli hai rivolto neanche mezza parola durante il
viaggio e hai passato la mattinata a prendere appunti come un
robot”.
“A
quanto pare le mie doti culinarie non sono apprezzate da quello
lì!”
rispose seccamente Lucy sbattendo le mani sul banco, per poi voltarsi
verso Flare, comodamente seduta, intenta a leggere un libro con uno
sguardo fin troppo inquietante “Soprattutto dopo che ha
provato i
piatti di qualcun altro...”
Meredy
sospirò pesantemente, mettendole poi una mano sulla spalla
“Dai
non farla tanto tragica. Flare è un fenomeno in economia
domestica e
ha dato prova di saper cucinare ottimi dolci... a differenza
tua...”
Una
strana aura blu avvolse Lucy e Meredy si pentì subito delle
sue
parole ma, prima che potesse porvi rimedio, la campanella
suonò e la
lezione riprese.
Per
fortuna, quel giorno, avevano lezione solo al mattino e, dopo la
quinta ora, tutti si salutarono, precipitandosi verso casa. Lucy
uscì
quasi per ultima insieme a Meredy e Kinana ma alle sue spalle
udì la
voce di colei che era riuscita a rovinargli la vita nel giro di un
giorno.
“Professore!
Posso chiederle una cosa?” domandò Flare
avvicinandosi a Natsu
che, sorridendo, annuì senza alcun problema. Lucy non si
trattenne
un secondo di più e si avviò verso la macchina,
seguita a ruota
dalle amiche, che si scambiarono un'occhiata preoccupata.
Dopo
svariati minuti, il rosato raggiunse il resto della compagnia in
macchina e avvertì all'istante un brivido gelido lungo la
schiena.
Non gli ci volle molto a capire che si trattava di Lucy, intenta a
trucidarlo con lo sguardo dal sedile dietro.
Il
viaggio di ritornò si consumò nel più
totale silenzio. Solo
Zancrow sembrava divertito dalla cosa ma Meredy gli fece svanire il
ghigno dalle labbra con una leggera botta sulla nuca. Cobra e Kinana
non sembravano troppo tesi o altro ma non erano inclini ad iniziare
una conversazione. Non con Natsu intento a fissare la strada davanti
a lui con tutto sé stesso pur di non notare lo sguardo
assassino
della bionda.
Non
appena la destinazione sbucò di fronte a loro, Meredy,
Cobra, Natsu
e Kinana sospirarono di sollievo e, dandosi il cambio con Zancrow, il
rosato lasciò a lui il compito di posteggiare la macchina.
Spiegando
che 'non voleva lasciarlo solo', Meredy lo accompagnò
sorridendo
alle amiche che annuirono, avviandosi poi verso l'ascensore con Cobra
e Natsu.
Arrivati
all'appartamento di Lucy, Kinana e Cobra si avviarono in cucina
mentre la ragazza andò spedita in camera sua e si chiuse la
porta
alle spalle.
L'amica
dai capelli viola si girò verso Natsu e gli chiese
“Potresti
andare a parlarle? Forse potreste risolvere i vostri
problemi...”
Natsu
annuì, avviandosi verso la camera di Lucy ma, non appena
Kinana fu
di nuovo in cucina, bofonchiò “Ma io non ho fatto
nulla...”
Quando
fu davanti alla porta della ragazza, bussò tre volte,
attendendo una
risposta, la quale però non arrivò.
Bussò nuovamente ma continuò
a non ricevere alcuna risposta.
“Lucy,
sono io...” iniziò Natsu restando fermo davanti
alla porta “...
io non so perché sei arrabbiata. Se si tratta di quello che
ho detto
stamattina, non devi offenderti! Possiamo sempre insegnarti a
cucinare!”
Dopo
qualche secondo, però, si rese conto di come quelle parole
servissero solo ad alimentare le fiamme della rabbia di Lucy,
così
aggiunse “Mi dispiace di aver detto che non sei brava a
cucinare,
ok? Ora potresti aprire per favore?”
Dopo
diversi secondi, non udì nessuna risposta ma
sentì distintamente il
rumore di una lampada che cadeva sul pavimento.
Senza
esitare, sfondò la porta con una spallata e si
precipitò dentro la
stanza, estraendo i suoi fidati coltelli. In meno di un secondo,
individuò un uomo di mezz'età dal fisico scolpito
e dai folti
capelli arancioni.
L'uomo
stava tenendo Lucy sotto il braccio destro e Natsu notò che
la
giovane era legata ed imbavagliata ma, a parte la lampada a terra,
non vedeva alcun segno di lotta.
“Gildarts...
tu eri già qui prima del nostro
arrivò.” sibilò Natsu
incrociando lo sguardo con quello dell'uomo che, alzando il braccio
sinistro, sostituito da una protesi d'acciaio, per salutarlo,
esclamò
“Yo, Natsu! Irruente come al solito vedo!”
“Lasciala
andare subito!” urlò il rosato lanciandosi addosso
all'uomo che,
senza alcuna difficoltà evitò i suoi attacchi e,
con un calcio ben
piazzato, lo scagliò contro una parete, facendolo finire a
terra.
“Mi
piacerebbe parlare dei vecchi tempi, Natsu, ma il mio compito
è di
rapire questa ragazza.” spiegò Gildarts con un
sorriso, avviandosi
poi verso le finestre aperte che davano su un grosso terrazzo.
“Non
ti azzardare ad ignorarmi!!!”
Il
rosato si scagliò nuovamente addosso al suo ex-maestro e,
cogliendolo di sorpresa, scagliò la lama del suo coltello
tattico,
ferendolo alla spalla destra ma l'uomo ne approfittò e lo
colpì con
la protesi, assestandogli un pugno in pieno volto.
Natsu
volò direttamente dall'altro lato della stanza e Gildarts,
notando
che il ragazzo era ancora incline a rialzarsi, lasciò cadere
Lucy a
terra e si scrocchiò il collo, avvicinandosi a Natsu,
notando poi
una figura sulla soglia della stanza.
“Oh?
Come mai da queste parti?” domandò Gildarts,
fissando il nuovo
arrivato.
“Volevo
incontrare Natsu un'ultima volta, maestro.” rispose il
ragazzo
sorridendo leggermente, spostando lo sguardo sul rosato che,
notandolo, sgranò gli occhi e sibilò
“Tu... sei ancora vivo...?”
*
* *
Cobra
si era precipitato fuori dalla cucina non appena aveva sentito Natsu
sfondare la porta della camera di Lucy ma era stato costretto a
fermarsi quasi subito.
A
pochi metri da lui, vicino alla porta d'ingresso, un uomo dai capelli
grigi con la sclera degli occhi completamente rossa era intento a
fissarlo, mostrando un ghigno per nulla rassicurante.
“Maestro
Zero...” iniziò Cobra flettendo le ginocchia
“... cosa ci fai tu
qui?”
“Ma
come? Niente festa di bentornato?” domandò Zero
ampliando il
ghigno quando, da dietro di lui, scattò un ragazzo dalla
particolare
acconciatura bionda con gli occhi coperti da degli occhiali da sole.
Il
biondo colpì Cobra al petto con un pugno, allontanandosi
altrettanto
velocemente. L'assassino dai capelli rossi lo fulminò con lo
sguardo, digrignando i denti “Racer... ci sei pure
tu”.
“Ormai
dovresti saperlo, Cobra!” disse il biondo “Io seguo
il maestro
ovunque vada”.
Cobra
scattò in avanti e Racer fece altrettanto. Il biondo,
tuttavia, era
molto più veloce e riuscì ad atterrarlo con poche
mosse,
riportandosi di fianco a Zero.
“Maledetto
bastardo...” sputò Cobra rialzandosi, mentre alle
sue spalle,
avvertiva un movimento. Girandosi di scattò
individuò Kinana armata
di coltello ma era chiaro come il sole che non aveva mai impugnato un
coltello da cucina per ferire qualcuno.
“Oh?
Chi è? La tua fidanzata?” domandò Zero
“Ti sei rammollito così
tanto, Cobra?”
“C...
Cobra?” ripeté Kinana spostando lo sguardo sul
ragazzo che l'aveva
salvata pochi giorni prima “P... perché ti ha
chiamata così?”
“Ah!
Perciò non le hai detto nulla.” osservò
Zero indicando la ragazza
“Credo proprio che questa rimpatriata sarà molto
divertente!”
Cobra
assottigliò lo sguardo e si liberò della giacca,
restando solo con
la camicia, ed estraendo una pistola ed un coltello dalla lama lunga.
In pochi secondi, calmò drasticamente il suo respiro e
sibilò “Vi
eliminerò entrambi... qui ed ora!”
*
* *
Zancrow
si arrestò di colpo, girandosi verso la macchina che aveva
appena
posteggiato. Meredy notò il comportamento del ragazzo e il
fatto che
avesse uno sguardo stranamente serio e concentrato.
“Tutto
bene?” domandò la ragazza avvicinandosi al biondo
ma,
d'improvviso, Zancrow la spinse a terra e dal nulla sbucò
una catena
con la punta uguale a quella di un paio di manette. Il biondo venne
bloccato al polso destro e trascinato in avanti, venendo poi
scagliato sul parabrezza del suv.
“Sembra
proprio che tu abbia perso la tua proverbiale follia.”
commentò
una voce maschile nell'ombra. Zancrow riaprì di
scattò gli occhi
“Questa voce...”
La
catena venne tesa di nuovo e il biondo cadde a terra, rialzandosi
subito, mentre Meredy cercava di aiutarlo, salvo poi essere sollevata
da un energumeno dai capelli neri e dalla carnagione cadaverica.
“Kain!
Lurido bastardo, lasciala andare!” urlò Zancrow
portando la mano
libera sulla pistola tenuta sotto l'ascella ma la voce dall'altra
parte della catena lo fermò “Se non vuoi che la
tua amichetta si
faccia del male, ti consiglio di lasciare il ferro lì nella
fondina”.
“Master
Hades... questo tuo comportamento mi offende.”
commentò Zancrow
riacquistando il suo solito ghigno.
Meredy
cercò di liberarsi, ma il ragazzo di nome Kain le
piegò le braccia
dietro la schiena, facendola urlare per il dolore.
Le
pupille di Zancrow si ridussero a due minuscoli puntini rossi e,
fissando l'uomo con una benda nera sull'occhio destro, appena sbucato
dall'ombra, sibilò “Non venire a lamentarti con
me, quando ti
caverò anche l'altro occhio!”
*
* *
Una
giovane dai capelli rossi camminava serenamente verso l'edificio dove
la famiglia Heartphilia risiedeva. I suoi occhi rossi erano puntati
sull'ingresso della hall e il sorriso sadico sembrava quasi quello di
una maschera di teatro.
Velocemente,
aprì il protone di vetro e, dalla sua cartella,
tirò fuori un
pugnale dal manico interamente rosso. Rispecchiandosi nella lama, la
giovane si avviò verso l'ascensore.
“Mentre
quei tre tengono impegnati le guardie del corpo... io
eliminerò la
biondina.” si disse Flare, pregustando già il
momento in cui
avrebbe trafitto il cuore di Lucy con il suo pugnale ma, prima che
potesse entrare nell'ascensore, una voce femminile la costrinse a
girarsi “Spiacente, ma non ti permetterò di
raggiungerla. Natsu e
gli altri devono vedersela con delle loro vecchie conoscenze e tu non
ti intrometterai!”
Flare
fissò estasiata la nuova arrivata e ampliando il ghigno,
sibilò
“Molto bene... se per arrivare a lei dovrò prima
uccidere te...
non esiterò a farlo!” e, brandendo il suo
coltello, si scagliò
addosso alla sua avversaria.
Angolo
dell'autore:
Good
evening!
Come
state? Tutto bene? Spero che possiate perdonare questo mio
incredibile ritardo! E' da mesi che questa fic non va avanti e ve la
riporto con un capitolo di sie misere pagine... ma spero comunque di
avervi lasciato un minimo sulle spine u.u
Spero
ancora che possiate perdonarmi e aspetto le vostre recensioni!
Have
a good night!
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Capitolo 12 *** Una decisione inaspettata ***
Capitolo 12: Una decisione
inaspettata
Flare soffocò un'imprecazione nel mancare
nuovamente la sua avversaria con il pugnale. All'inizio aveva pensato
ad uno scontro rapido che sis arebbe dovuto concludere in suo favore,
ma quella ragazzina che stava affrontando era una spina nel fianco.
Poco lontano da lei, una ragazzina molto giovane dai lunghi
capelli blu, legati in due code laterali, la fissò con
sguardo serio "Non ti lascerò andare da Natsu-san!"
"Wendy Marvell, credevo che le storie su una ragazzina
così giovane come assassina fossero solo delle favole per
bambini." sibilò Flare leccando la lama del suo coltello.
Dopo qualche secondo di studio, la ragazza dai capelli rossi si
scagliò addosso a Wendy e tentò di ferirla con
dei rapidi fendenti ma l'avversaria continuava a schivarli
indietreggiando velocemente, finché non si trovò
con le spalle contro il portone di vetro.
"Presa!" esultò Flare menando un veloce affondo, ma
Wendy aprì verso l'interno il portone all'ultimo e deviando
così la lama dopodiché rotolò in
avanti e poi colpì con un calcio al fianco Flare. La ragazza
digrignò i denti a causa della botta e cercò
nuovamente di ferirla ma Wendy le saltò sul braccio e glielo
bloccò contro il corpo, facendola cadere a terra.
-Una presa articolare al braccio? Maledetta mocciosa!-
Flare cercò di liberarsi il braccio e, non
riuscendoci, provò a ferire Wendy al volto col coltello ma
la ragazzina le morse con violenza la mano, facendole perdere la presa
sull'arma. Urlando con rabbia, Flare riuscì a rimettersi in
piedi e sollevò Wendy di pesò scagiandola poi
contro il portone di vetro che andò in frantumi, ferendo la
ragazzina al volto. Alcuni passanti si girarono spaventati e Flare
notò che qualcuno aveva già messo mano al
cellulare per chiamare la polizia.
"Maledizione!" sbottò Flare colpendo Wendy con un
calcio alla testa per poi correre via, salendo su un SUV nero che
accelerò all'istante, portandola via. Dopo essersi leccata
un po' la ferita alla mano, la ragazza prese il cellulare e
chiamò il suo capo.
"Allora?" domandò Jose con tono speranzoso.
"I tre sicari sono ancora impegnati a gestire i traditori. Io
sono stata fermata da un'altra assassina." spiegò Flare e,
un istante dopo, poté udire un vaso andare in frantumi.
"Maledizione! Non è possibile che ogni volta
qualcosa vada storto!" urlò adirato Jose massaggiandosi poi
le tempie "Spero solo che quei tre abbiano più successo di
te..."
***
Zancrow fissò con sguardo folle Hades, tenendo
però Meredy e l'altro ragazzo nel suo campo visivo. Il polso
destro era ancora bloccato dalla catena dell'anziano e aveva
già subito diversi danni quando era stato scagliato contro
il SUV.
Di punto in bianco si girò verso l'altro avversario
per cercare di correre verso di lui ma Hades lo strattonò
con la catena e Zancrow ne approfittò subito correndo invece
verso di lui. Tuttavia l'uomo aveva già previsto una tattica
simile perciò scartò di lato e, tirando la
catena, fece in modo di bloccargli il braccio destro contro il corpo,
costringendolo poi in ginocchio e mettendogli un piede in mezzo alle
scapole per tenerlo fermo.
"Sei ancora troppo agitato, Zancrow." disse Hades con tono
calmo ma, malgrado avesse un solo occhio, notò un leggero
movimento sotto la giacca del biondo e fece appena in tempo a balzare
di lato prima che un proiettile lo centrasse in pieno.
Zancrow si rialzò velocemente in piedi puntando la
pistola contro Kain ma Hades, muovendo rapidamente la catena,
colpì l'arma facendola finire in aria, dopodiché
si lanciò contro il biondo che saltò in alto
afferrando la postola con i denti. Iniziò quindi a deviare
alcuni colpi di Hades usando solo il braccio sinistro e, quando fu in
una buona posizione, usò la lingua per premere il grilletto
ma Hades evitò senza problemi, colpendolo poi con un
montante alla bocca dello stomaco.
Il biondo strinse i denti sull'impugnatura dell'arma e
ribatté con una ginocchiata nel ventre, facendo
indietreggiare l'uomo per poi tentare di afferrarlo con entrambe le
mani. Hades non ci pensò due volte e, con un movimento della
catena, blocco un polso contro l'altro, ma un proiettile di Zancrow gli
ferì l'orecchio destro, costringendolo a gettarsi a
sinistra, lasciando così una buona visuale per Kain.
Zancrow chiuse appena l'occhio destro e premette nuovamente il
grilletto con la lingua, colpendo il moro in pieno nella spalla destra,
facendolo urlare per il dolore. Il ragazzo fu costretto a lasciare
andare Meredy che corse a nascondersi dietro al SUV continuando
però a guardare lo scontro e, in quel momento, Zancrow fu
colpito con un calcio al volto da Hades, facendo finire la pistola
lontano dal sicario.
"Sei sempre stato un portento con le armi da fuoco." ammise
Hades tirando la catena per sbilanciare Zancrow che riuscì
comunque a bloccare un pugno in arrivo ghignando "Tutto merito dei suoi
insegnamenti, Master Hades!"
I due iniziarono un serrato combattimento corpo a corpo ma a
causa della catena Zancrow veniva più volte sbilanciato e
non riusciva a concludere molto. Poco lontano, Kain si riprese dal
dolore alla spalla e si avvicinò a Zancrow con
un'incredibile velocità, colpendolo con un calcio nel
ginocchio, facendogli perdere l'equilibrio, permettendo così
ad Hades di sagliarlo contro un pilastro di cemento con un calcio.
Zancrow tossì un po' di sangue ma si
rialzò subito e Hades tese di nuovo la catena, preparandosi
ad attaccarlo di nuovo ma uno sparo echeggiò nel posteggio e
un anello della catena si spezzò all'istante, sorprendendo i
tre sicari che si girarono all'unisono verso l'origine del suono,
individuando Meredy con la pistola di Zancro, ancora fumante, stretta
nelle mani.
"L... lasciatelo stare!" urlò poi la ragazza
mirando a Kain e Hades. Il primo la fissò con uno sguardo a
metà tra il preoccupato ed il terrorizzato, mentre il
secondo rimase particolarmente calmo "Hai davvero una buona mira,
ragaz...!" ma un cazzotto di Zancrow gli impedì di finire la
frase, facendolo volare a terra. Il biondo poi colpì Kain
con un calcio al volto e lo fece sbattere contro un pilastro di
cemento, dopodiché si avvicinò a Meredy,
prendendo la pistola.
"Uhm... pare che io abbia commesso un errore di calcolo."
disse Hades massaggiandosi la faccia per poi estrarre una strana sfera
viola che lanciò a terra, generando un fortissimo bagliore
il quale costrinse Zancrow e Meredy a coprirsi gli occhi. Il bagliore
durò diversi secondi e, quando furono in grado di vedere di
nuovo, Hades e Kain erano svaniti nel nulla.
"Tsk... sono scappati." sibilò Zancrow sedendosi
contro il SUV mentre un rivolo di sangue gli scendeva lungo la fronte.
Meredy si sedette di fianco a lui e il ragazzo la guardò
"Ottimo colpo con la catena".
La ragazza mostrò un timido sorriso "Il mio hobby
è servito a qualcosa... su, cerchiamo di andare dagli altri,
potrebbero aver biogno di te." e lo aiutò ad alzarsi.
***
Cobra era in seria difficoltà. Di solito lui
combatteva usandoi suoi veleni che permettevano di concludere lo
scontro con facilità ma ora era costretto a combattere
contro il suo ex-maestro e un suo ex-compagno, entrambi più
predisposti al combattimento corpo a corpo rispetto a lui.
Racer si scagliò contro di lui e Cobra
tentò di mirarlo con la pistola dovendo poi ripiegare sul
coltello nell'esatto momento in cui mancò il bersaglio col
primo colpo, riuscendo a tenerlo a distanza.
-Ho già sparato tre colpi, me ne restano sei.-
ricapitolò Cobra avvertendo Kinana alle sue spalle
evidentemente scossa da quanto stava succedendo davanti a lei. Poco
lontano da lui, Zero aveva impugnato due lunghe fruste dentate e lo
aveva colpito giusto un paio di volte, per il puro gusto di stuzzicarlo.
Il biondo si avvicinò nuovamente verso di lui
passando alla sua sinistra ma, non appena Cobra tentò di
colpirlo col coltello, una sferzata di Zero gli ferì il
braccio, facendolo rallentare, e Racer ne approfittò per
colpirlo con una gomitata al volto. Cobra sparò quindi due
colpi contando di prenderlo ma l'avversario si era già
spostato verso la sua destra e quindi riuscì solo a ferirlo
entrambe le volte sul fianco destro.
Non appena Racer si allontanò per tornare da Zero,
però Cobra puntò la pistola verso i due e
sparò un altro colpo. Stavolta fu Zero ad essere ferito alla
coscia destra ma era solo un graffio per lui e quindi non diede troppo
peso alla cosa.
La guardia del corpo assunse di nuovo una posizione di
guardia. Aveva solo ferito i suoi avversari e gli restavano due
proiettili. C'erano due motivi per cui non era in grado di combattere
al meglio in quel momento, il primo era che, seppur non lo desse a
vedere, Racer stava mirando a Kinana la maggior parte delle volte e
perciò Cobra doveva combattere sulla difensiva mentre,
sempre riguardante Kinana, non voleva uccidere qualcuno davanti a lei
come se niente fosse. L'aveva visto combattere nel bagno pubblico
qualche giorno prima ma ora la situazione era diversa.
"Coraggio Cobra, so bene che puoi fare più di
così." lo incitò Zero con quel suo sorriso
inquietante.
Il ragazzo fece dei respiri profondi ma, proprio in
quell'attimo di tregua, Racer scattò nuovamente verso di lui
e lo colpì con un calcio al ventre, ricevendo
però un ampio taglio sulla coscia da parte di Cobra che si
fece sotto a sua volta, puntandogli la pistola contro il petto. Racer
la deviò con un braccio ma l'avversario riuscì a
riportarla verso di lui, colpendolo al mento con la canna.
Il biondo sputò un po' di sangue ma non
esitò a colpirgli di taglio la mano armata di pistola. Cobra
non perse la presa e premette il grilletto. Il proiettile
sfiorò la temia di Racer aprendogli un altro taglio rovente
che lo fece urlare per il dolore mentre Cobra tentò di
ferirlo col pugnale attaccandolo con un fendente dall'alto, ma una
sferzata improvvisa di Zero lo colpì all'occhio destro
facendo urlare anche lui.
I due ragazzi caddero a terra tenendosi una mano sulle ferite
e Cobra andò leggermente nel panico avvertendo quel tipo di
dolore dato che, conla precisione di Zero, era probabile che avesse
appena perso l'occhio. Il suddetto uomo, mantenendo il sorriso,
ignorò completamente Racer e si avviò verso
Kinana che iniziò a tremare senza controllo, alzando
lentamente il braccio con cui teneva il coltello da cucina.
"Le ragazze non dovrebbero giocare coi coltelli." disse Zero
"Ora, perché non me lo dai e fai un viaggetto
nell'aldilà?"
La paura si impadronì della ragazza e, urlando,
scagliò il coltello addosso a Zero che, avendo messo via le
fruste, non ebbe problema ad alzare una mano per prenderlo al volo ma,
con sua somma sorpresa, Cobra alzò un braccio e
afferrò il coltello prima di lui, conficcandoglielo poi nel
piede destro.
Zero si lasciò sfuggire un'imprecazione e, con la
gamba buona, colpì Cbra al ventre, scagliandolo contro un
mobiletto. L'uomo poi si tolse il coltello dal piede e fu sul punto di
avventarsi su Cobra ma si arrestò all'ultimo, portando due
dita su un piccol auricolare all'orecchio.
"Sono io." rispose l'uomo sgranando leggermente gli occhi "Oh
siete scappati? Questa è bella!" e dopo alcuni secondi di
silenzio aggiunse "Ricevuto, ci ritiriamo anche noi".
Guardando divertito Cobra e Kinana, si voltò e,
dopo aver sollevato Racer, se ne andò "Ci vediamo Cobra,
stai pur certo che avremo un altro modo di parlare nei giorni a
venire!" e uscì dall'appartamento, lasciandosi alle spalle
un'inquietante risata.
L'assassino sospriò e si sistemò meglio
contro il mobiletto, cercando di riprendere fiato mentre Kinana si
avvicinò a lui.
"Mi dispiace..." disse poi Cobra confondendola "Ti ho fatto
assistere a tutto questo..."
"Non dire niente." sussurrò Kinana portando una
mano sulla ferita all'occhio "Ora pensiamo alla ferita, poi parleremo,
ok?" e il ragazzo si ritrovò suo malgrado ad annuire.
***
Natsu era ancora contro il muro, fissando in cagnesco il
ragazzo che si stagliava vicino alla porta della camera, fissandolo con
i suoi calmi occhi neri.
"Non vieni ad abbracciare tuo fratello?"
"Zeref..." sibilò Natsu indurendo lo sguardo
"Credevo che fossi morto anni fa".
"Io non posso morire Natsu, non per mano di alcuni
terroristi." precisò Zeref con un sorriso "Mi piacerebbe
morire per mano tua se possibile, ma sembra che oggi non
sarà il giorno".
Natsu spostò rapidamente lo sguardo verso Gildarts
e poi su Lucy, ancora a terra dopo che l'uomo l'aveva lasciata cadere a
terra.
"Non crediate di poterla portare via senza lottare."
sibilò il rosato infilando un'altra lama nel suo coltello
tattico "Dovrete prima uccidere me".
"Lo sai bene che non potrei mai fare una cosa simile." disse
Gildarts con un sorriso "Sei pur sempre un mio ex-allievo!"
Natsu non badò troppo a quelle parole, valutando la
situazione: Lucy era a terra e non poteva muoversi liberamente,
Gildarts era vicino a lei e, in un combattimento corpo a corpo, avrebbe
facilmente allontanato Natsu impedendogli di liberarla, e poi c'era
Zeref, suo fratello che credeva morto da anni. Il rosato si
scrocchiò il collo e si scagliò verso Gildarts
ma, all'ultimo, scagliò la lama del suo coltello balistico
contro Zeref che la evitò all'istante.
L'uomo si preparò a riceverlo ma Natsu
afferrò la coperta del letto di Lucy e la lanciò
in avanti, aprendola il più possibile. Gildarts non
batté ciglio e distese in avanti la protesi dove era
installato uno strano apparecchio che, dal palmo, generò un
violento spostamento d'aria che spazzò via la coperta ma
Natsu era già scomparso.
Gildarts abbassò lo sguardo giusto in tempo per
vedere un pugno del suo ex-allievo che lo colpì in pieno sul
mento, facendogli piegare la testa all'indietro. Natsu ne
approfitò poi per prendere Lucy con un braccio e gettarsi di
nuovo oltre il letto. Nel tempo in cui Gildarts riportò lo
sguardo su di lui, Natsu mise una mano sotto al letto della ragazza e
tirò fuori una magnum a sei colpi, sorprendendo l'uomo che
si gettò di lato evitando i primi tre proiettili.
Il rosato spostò il braccio per aggiustare la mira
ma Zeref gli fu addosso e bloccò la canna dell'arma con una
mano, cercando di afferrargli il polso con l'altra. Natsu
lasciò andare l'arma ma colpì il fratello con un
cazzotto al costato, facendogli perdere la presa sulla pistola che
venne presa al volo dalla guardia del corpo.
Gildarts si sistemò in quel momento e lo
colpì con lo spostamento d'aria scagliandolo contro un
armadio e distruggendo le ante di legno. Malgrado fosse a terra, Natsu
cercò di rialzarsi subito per sparare gli ultimi proiettili
ma l'ex-maestro gli afferrò la canna della pistola con la
protesi e, stringendo le dita, piegò il metallo,
impedendogli di sparare.
Soffocando un'imprecazione Natsu lasciò andare
l'arma e cercò di colpire l'uomo al volto con un pugno ma
Gildarts balzò all'indietro gettando a terra la magnum
inutilizzabile.
La situazione tornò stabile per qualche secondo,
finché Gildarts non portò due dita su un
auricolare "Che succede?" e dopo qualche secondo "Cosa? Ma ho qua il
bersaglio, devo solo togliere di mezzo una seccatura! ... Tsk,
d'accordo".
L'uomo sospirò con delusione "Sei fortunato Natsu,
devo tornare indietro. Prenderò la tua amichetta la prossima
volta." e il rumore di un elicottero si udì fuori dalla
finestra che andò in frantumi. Una scaletta di corda
iniziò a sventolare sul balcone della stanza e Zeref e
Gildarts si appesero ad essa.
"Ci vediamo Natsu, spero che un giorno potremo risolvere la
questione una volta per tutte." disse Zeref sorridendogli prima che
l'elicottero li portasse via. Natsu rimase qualche secondo in silenzio
dopodiché tirò un pugno a terra "Maledizione!"
Cercando di calmarsi, slegò Lucy che lo
abbracciò di slancio, stringendosi a lui "Scusami, scusami
davvero... ti ho trattato da schifo e... e..."
"Non fa niente." disse Natsu accarezzandole la schiena "E'
stata colpa mia, non succederà più... non
permetterò più che si avvcinino a te." e, dopo
averle asciugato le lacrime, la aiutò a rialzarsi. Dovevano
parlare con gli altri.
***
Dopo qualche ora, quando la polizia se ne era andata e le
ferite dei vari ragazzi erano state bendate, tutti e sei più
Wendy erano seduti nel salotto della casa di Lucy. I tre
assassini/guardie del corpo su un divano e le tre ragazza su quello di
fronte, con Wendy seduta su una poltrona che lanciava delle timide
occhiate di tanto in tanto.
"Quindi... siete stati voi ad uccidere le precedenti guardie
del corpo di Lucy e stavate anche per uccidere lei..." disse Kinana e
Cobra annuì senza guardarla.
"Quelli che ci hanno attaccato erano vostri... compagni
assoldati probabilmente da quello che vi ha assoldato prima a voi,
giusto?" domandò Meredy fissando Zancrow che
annuì, sostenendo comunque lo sguardo della ragazza.
Lucy rimase per qualche secondo in silenzio poi si
voltò verso Wendy "Anche lei è un'assassina?"
"Più o meno..." rispose Natsu "Anche lei
è esperta nel combattere come noi, ma lei è una
vera e propria guardia del corpo, solo che abbiamo avuto modo di
lavorare assieme alcune volte, inoltre ha un'alta conoscenza medica".
Il silenzio tornò a regnare nella stanza e Lucy non
poté dire nulla alle sue amiche. Le aveva tenute all'oscuro
di tutto e, benché fossero ormai 'buoni', le aveva mandate
da sole con degli assassini, rishiando di farle morire per ben due
volte.
"Perché?" domandò poi Kinana attirando
la loro attenzione "Perché non potete fare qualcosa per
quello che vi ha assoldato? Sta cercando di uccidere Lucy!"
Cobra si strinse nelle spalle "Non possiamo farlo. Noi
assassini siamo persone orribili che hanno abbandonato molti principi,
ma seguiamo un codice e quel codice ci impedisce di rivelare il nostro
datore di lavoro e di ucciderlo finché il nostro nuovo
datore di lavoro non ce lo chiederà espressamente.
Ovviamente la prima regola proteggere la suddetta persona
pericò noi possiamo solo difendere la signorina Lucy".
Kinana rimase in silezio non riuscendo a capacitarsi della
situazione in cui si era cacciata.
"Natsu..." iniziò Lucy alzando lo sguardo sul
rosato "Voi ora servite la mia famiglia no? Ogni mia richiesta deve
essere esaudita, è corretto?"
Il rosato alzò un sopracciglio ma annuì.
"Allora... per favore, addestratemi a combattere o per lo meno
a difendermi." sentenziò Lucy lasciando tutti i presenti
basiti.
"Cosa? Perché mai dovremmo farlo? Noi siamo qui per
proteggerti!" protestò Natsu ma Lucy ribatté "Lo
so bene ma se per caso dovesse succedere di nuovo come oggi? Se non
avessi fatto cadere quell'oggetto forse tu non saresti entrato e mi
avrebbero portata via! Non voglio impedervi di fare il vostro lavoro ma
non voglio dipendere solo da voi per la mia sicurezza! L'ho fatto per
troppi anni..."
Natsu e i suoi compagni si scambiarono delle occhiate ma,
prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, Meredy si alzò
"Zancrow, addestra anche me per favore!" e il biondo la
fissò allibito "Voi non potete essere sempre presenti anche
se siete molto bravi... io voglio aiutare la mia amica e questo
è l'unico modo che mi viene in mente!"
"Ma Meredy..." iniziò Kinana guardando l'amica
sapendo benissimo che aveva ragione. Lentamente spostò lo
sguardo su Cobra che la fissò confuso "P... potresti
addestrare anche me? Non voglio essere tenuta fuori..."
"Ragazze..." sussurrò Lucy ma Meredy le
tappò la bocca "Non preoccuparti Lucy, ormai siamo dentro
anche noi!" e le sorrise prima di abbracciarla imitata subito da Kinana.
Wendy sorrise alla vista delle ragazze, Zancrow
ritrovò il suo ghigno divertito mentre Cobra
fissò Natsu "Allora? La tua decisione?"
Natsu si massaggiò le tempie sospirando,
dopodiché fissò le ragazze "E sia... vi
addestreremo a difendervi." le ragazza esultarono ma si calmarono non
appena videro un ghigno sulle labbra di Natsu "Ma vi avviso,
rimpiangerete questo momento per il resto delle vostre vite".
Le ragazze deglutirono e, solo per un secondo, ebbero
l'impressione di aver fatto una scelta tutt'altro che saggia...
Angolo dell'autore:
Ed eccoci tornati anche su questa fic! Chiedo scusa come al
solito per il ritardo ma ormai ho davvero poco tempo per scrivere...
spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il
prossimo dove inizierà il temutissimo addestramento!
See you around and have a good day!!!
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Capitolo 13 *** Inizia l'addestramento! ***
Capitolo 13: Inizia l'addestramento!
Il dormiveglia era una
delle cose che
Lucy amava di più. Non completamente sveglia ma neanche
addormentata, in un momento di puro silenzio senza alcun tipo di
fastidio o problema. Si era quasi dimenticata di come fossero le
mattine di quel genere, visto quanto successo nei giorni precedenti.
Il leggero rumore prodotto
dalla
pioggia era pressoché inesistente per lei, anzi la aiutava a
rilassarsi ancora di più raggomitolandosi sotto le coperte.
Era in
momenti come quello che Lucy era contenta della sua vita ed era certa
che niente avrebbe rovinato una giornata come quella.
SLAM!
O forse no?
“In piedi! E'
ora di fare
colazione!” tuonò Natsu facendo trasalire la
povera ragazza che
saltò sul letto mettendosi a sedere per poi guardarsi
attorno con
sguardo agitato e spaventato, fino a quando non individuò la
sua
guardia del corpo.
“N... Natsu?!
Che diavolo ti è
preso?!” Lucy urlò senza notare il nuovo look del
rosato composto
da scarponcini neri, pantaloni militari grigi e una canottiera nera
aderente. Continuando ad ignorare tutti quei dettagli, la bionda
spostò lo sguardo sulla sua sveglia, sgranando gli occhi
all'inverosimile “Sono solo le sei del mattino!”
“Oh scusami, non
sapevo che ci
fossero delle nuove regole tra gli assassini.” si
scusò Natsu con
un sorriso fin troppo finto “Devo essermi perso la notifica
dove
tutti i miei colleghi decidono di agire solo quando il loro bersaglio
è riposato, calmo e pronto.”
Una piccola vena
spuntò sulla fronte
di Lucy “Ti stai prendendo gioco di me?”
“Lungi da me
tale pensiero.” Natsu
alzò le mani in segno di difesa ma poi si avviò
verso il letto
della ragazza e, quando le fu di fianco, si chinò
pericolosamente
verso di lei, facendola arrossire leggermente. Tuttavia, il ragazzo
afferrò con forza il bordo del materasso e lo
ribaltò all'istante
strappando un urlo a Lucy che finì faccia a terra con il
materasso
sopra di lei.
“Ho detto che
è tempo di fare
colazione. Hai cinque minuti per scendere di sotto. Se non dovessi
esserci, salterai il pasto.” spiegò il ragazzo per
poi uscire
della stanza e chiudersi la porta alle spalle.
Distesa a terra, Lucy
rimase in
silenzio per qualche secondo, contemplando la sua vita. Dopo quasi un
intero minuto, si alzò in piedi massaggiandosi il naso
“Mi sto
quasi pentendo di avergli chiesto di addestrarmi...”
Ricordandosi delle parole
di Natsu, la
ragazza si sbarazzò in fretta del pigiama e corse di sotto
con
indosso una semplice tuta da ginnastica rossa. Entrando in cucina
trovò le sue due amiche intende a consumare la 'colazione':
gallette
di riso, una strana crema marrone e un bicchierone pieno di un denso
liquido verde. A giudicare dagli sguardi agonizzanti di Meredy e
Kinana non doveva essere buonissima.
“Vedo che sei
arrivata.” la
ragazza si girò di scatto notando Cobra appoggiato contro il
muro
“Hai dieci minuti per mangiare. Butta giù quante
più gallette
puoi e non esagerare con la crema. Il frullato energetico devi
finirlo tutto.” e, detto ciò, uscì
dalla cucina, lasciandole da
sole. Lucy spostò lo sguardo da Kinana a Meredy e viceversa
per un
paio di volte fino a quando non chiese “Hanno un sapore
così
orribile?”
“Le gallette
sembrano fatte di
polistirolo... solo che queste sono più
croccanti.” iniziò Meredy
buttando giù un boccone a fatica “La crema invece
sembra alla
nocciola ma c'è qualcosa dentro che ammazzo completamente il
gusto.”
“Il frullato
invece sembra più un
minestrone... ho visto Cobra mentre buttava via delle bucce di
pomodoro...” aggiunse Kinana trattenendo un conato di vomito.
Sospirando, Lucy si
sedette a tavola e
iniziò a mangiare quella sottospecie di tortura
gastronomica.
Scaduti i dieci minuti, Cobra ritornò puntuale come un
orologio
svizzero e gettò a terra tre zaini militari pieni di roba e
delle
mimetiche vegetate fatte di macchie verdi, marroni e nere. Solo in
quel momento Lucy si accorse del fatto che Cobra era vestito
esattamente come Natsu, solo che lui aveva anche dei guanti neri in
aggiunta.
“Cinque minuti
per cambiarvi, i
vostri vestiti lasciateli pure qui. Quando avete finito di
prepararvi, venite di là in sala.”
ordinò il ragazzo dai capelli
rossi per poi chiudere all'istante la porta. Guardandosi tra di loro,
le ragazze sopprimettero l'impulso di tirarsi indietro e iniziarono a
spogliarsi per poi indossare le loro divise composte da scarponcini,
pantaloni, cintura, canottiera, giacca e guanti senza dita.
Mettendosi gli zaini in spalla, uscirono dalla cucina ritrovandosi di
fronte a Zancrow nel bel mezzo della sala.
“Dove sono
finiti i divani e tutto
il resto?” domandò Lucy non proprio sicura di
volerlo sapere.
“Li abbiamo
momentaneamente
trasferiti nel nostro appartamento. Una volta finito con voi, li
riporteremo qui.” spiegò Zancrow con un ghigno per
poi indurire di
colpo lo sguardo “Sull'attenti davanti a me! Due metri di
distanza
tra di voi!”
Trasalendo all'improvviso
urlo, le
ragazze impiegarono qualche secondo per fare come richiesto,
sistemandosi con Lucy al centro, Kinana alla sua destra e Meredy a
sinistra. Inconsciamente, iniziarono a sudare davanti allo sguardo
scrutatore di Zancrow che assomigliava di più allo sguardo
di un
predatore davanti alle sue prede inermi.
“Molto bene
ragazzine! Da oggi
inizia ufficialmente il vostro addestramento dove vi insegneremo a
difendervi da sole contro eventuali sicari e altri tipi di minacce!
L'intero periodo di addestramento sarà di un mese e mezzo,
ovvero
tutto il tempo che vi resta prima della fine delle vacanze
estive!”
spiegò Zancrow facendo impallidire le tre ragazze
“Per le prossime
sei settimane imparerete a combattere, a sopravvivere con poco o
niente a vostra disposizione e a trovare sempre un modo per trovarvi
in una posizione di vantaggio! Ci sono domande?”
Meredy alzò
timidamente una mano e,
dopo averle scoccato una breve occhiata, Zancrow annuì
dandole il
permesso di parlare “C... ci addestreremo qui per
caso?” e il
ghigno del ragazzo si ampliò ancora di più.
“Ovviamente no,
gomma da masticare!”
il soprannome lasciò basita Meredy mentre le sue amiche
trattenettero a stento una risata “Tra pochi minuti saliremo
su un
veicolo che ci porterà in mezzo alle montagne, dove un tempo
ci
siamo allenati anche noi! Ora, se non ci sono altre
domande...”
nessuno alzò la mano “Perfetto! In tal caso,
scattare! Vi voglio
vedere di sotto in garage entro cinque minuti!”
Senza attendere un solo
istante, tutte
e tre corsero sul pianerottolo e Lucy premette con forza il pulsante
per chiamare l'ascensore ma, in un battito di ciglia, un dardo si
conficcò nel muro, poco sopra il pulsante. Ruotando
lentamente la
testa, le ragazze videro Zancrow con una balestra in mano
“Dovete
usare le scale e sono già passati quindici
secondi!”
Con sommo orrore, lo
videro ricaricare
la balestra e, senza neanche pensarci, si misero a correre
giù per
la tromba delle scale, saltando più scalini alla volta e
rischiando
costantemente di cadere di faccia sui vari scalini.
Quando il tempo era ormai
agli
sgoccioli, si gettarono di prepotenza contro la porta che le divideva
dal grosso garage dell'edificio, rischiando di sradicarla dai
cardini. Cadendo a terra di faccia riuscirono comunque a superarla e,
rialzandosi il più in fretta possibile, si guardarono
attorno alla
ricerca di Zancrow o delle altre due guardie del corpo.
La prima cosa che notarono
fu la
chioma rosata di Natsu, intento a riempire il bagagliaio di un SUV
nero con delle valigie insieme a Cobra. Subito dopo, alle loro spalle
spuntò Zancrow con la balestra sempre pronta a scoccare un
dardo
d'acciaio e, usando la suddetta arma come incentivo, le fece andare
verso la macchina. Quando furono vicine al veicolo, Cobra prese i
loro zaini e, prima che le ragazze potessero parlare, il biondo
infilò dei sacchi neri sulle loro teste.
“Non toglieteli,
vi addestreremo nel
nostro vecchio campo ma è meglio che non sappiate come
arrivarci. E'
un gesto prettamente precauzionale.” le informò
Natsu salendo in
macchina mentre Cobra e Zancrow aiutarono Lucy e le sue amiche a
salire a loro volta. Quando le ebbero sistemate sui sedili
posteriori, Zancrow si mise alla guida e fece ruggire il motore del
SUV per poi lanciarlo a tutta velocità per le strade della
città.
Le ragazze sentirono
distintamente i
clacson di altre macchine suonare di fianco a loro ma nessuno poteva
vederle a causa dei vetri a specchio di cui era dotato il veicolo.
“Primo
esercizio!” la voce di
Natsu impedì loro di concentrarsi sui suoni esterni e, dopo
pochi
secondi, qualcosa cadde sulle loro gambe. Afferrando con incertezza
l'oggetto, ciascuna ragazza si ritrovò tra le mani un cubo
sui cui
lati erano presenti dei simboli incisi o sovrimpressi sulla
superficie.
“Quelli sono
degli speciali cubi di
Rubik. Sono completamente bianchi ma ciascun quadratino delle sei
facce ha dei simboli particolari come ad esempio un cerchio inciso al
centro o una croce sovrimpressa. Dovete riuscire a ricomporre i cubi
sfruttando solo il tatto. Se non ci riuscirete prima del nostro
arrivo, salterete la cena.”
Deglutendo alla minaccia,
le ragazze
si misero all'opera cercando disperatamente di ricomporre le facce
dei cubi.
Più facile a
dirsi che a farsi.
Le loro dita non erano
così sensibili
da riconoscere al tatto degli elementi così piccoli, senza
contare
che, rigirandoselo tra le dita, perdevano la cognizione della
posizione di alcuni simboli. Le tre povere reclute continuarono a
lavorare in silenzio sotto lo sguardo attento di Cobra e Natsu, i
quali avevano notato che solo Kinana pareva avere un'idea sul
dà
farsi. La ragazza dai capelli viola aveva infatti iniziato a toccare
ciascun singolo quadratino del cubo per poi fermarsi qualche secondo,
probabilmente per memorizzare la sua posizione. Le sue amiche stavano
invece andando alla cieca. Letteralmente.
Dopo quasi circa tre ore
di viaggio,
Natsu e Cobra si girarono nuovamente per osservare il lavoro delle
ragazze e un grosso gocciolone calò sulle loro teste nel
vedere
Meredy accasciata contro il sedile e il cubo tra le sue mani, ancora
più incasinato di quando glielo avevano consegnato. Lucy
aveva le
ginocchia contro il petto e il cubo, fatto a pezzi, era sparpagliato
sui tappetini del SUV, mentre Kinana pareva essersi addormentata con
la testa contro il finestrino e il suo cubo, perfettamente ordinato,
era stretto tra le sue mani.
Cobra mostrò un
piccolo sorriso alla
vista del cubo e, lentamente, glielo tolse dalle mani per poi
adagiarlo sul cruscotto.
“Chi?”
domandò Zancrow
continuando a guidare lungo una strada sterrata in mezzo ad un bosco.
“Kinana.”
nella voce di Cobra
sembrava quasi esserci una nota d'orgoglio.
“Un punto per la
melanzana!”
esclamò il biondo del trio, ignorando l'occhiata assassina
del suo
compagno di team.
“Beh, almeno ora
potremo aggiungere
una prova per stasera.” commentò Natsu appuntando
qualcosa su un
block-notes ove erano segnati orari, esercizi e altre cose. Gli altri
due annuirono per poi rimanere in silenzio fino alla loro
destinazione, ovvero una grossa baita in una radura circondata da
alti pini e rocce ricoperte di muschio.
Senza esitare, Zancrow
suonò il
clacson all'improvviso e si deliziò degli urletti spaventati
delle
ragazze sedute dietro di lui.
“Ok ragazze,
potete togliervi i
sacchi.” Natsu non si girò neanche per guardare i
loro sguardi
confusi e stanchi. Specialmente quello di Lucy che, probabilmente
posseduta da qualche spirito, lanciò un'occhiata furente ai
resti
del cubo di Rubik che aveva precedentemente fatto a pezzi.
Dopo essere scese dal SUV,
Natsu le
condusse dietro alla baita mentre Zancrow e Cobra iniziarono a
svuotare la macchina e a portare le valigie dentro al rifugio di
pietra e legno.
“Dove
siamo?” domandò Meredy
guardandosi attorno, non riuscendo a vedere nessuna montagna a causa
dei pini.
“In un luogo
sicuro e soprattutto
segreto.” spiegò Natsu per poi alzare un dito
verso il cielo.
Pochi istanti dopo, si udì un tuono in lontananza
“Come avete
sentito, tra poco il temporale ci raggiungerà e per voi
diventerà
molto più dura perciò inizieremo subito! Il
vostro secondo
esercizio sarà una semplice corsa campestre di quindici
chilometri
in mezzo a questi boschi! Il sentiero non sarà sempre
presente e,
ogni tanto, ci saranno due alberi con delle X incise nel tronco. Se
li trovate significa che state andando per la strada giusta. Essendo
la vostra prima volta qui, verremo anche noi con voi per essere
sicuri che non vi perdiate o non veniate attaccate da lupi e
orsi.”
“L... lupi e
orsi?” ripeté Kinana
leggermente insicura.
“Esatto. Questa
zona è molto
pericolosa in quanto ci sono crepacci, lupi, orsi e anche qualche
serpente velenoso.” ricapitolò il rosato non
curandosi della loro
preoccupazione. Zancrow e Cobra lo raggiunsero poco dopo e
l'esercizio ebbe inizio.
All'inizio le cose non
parvero andare
troppo male. Tutte e tre le ragazze si tenevano in forma e avevano
comunque una buona dose di energia, ma nessuna di loro aveva mai
corso con uno zaino sulla schiena in mezzo ad un bosco. Come
anticipato da Natsu, il sentiero svanì nel nulla dopo i
primi tre
chilometri e Lucy per poco non finì faccia a terra a causa
di alcuni
rovi nascosti nel sottobosco.
Continuando a correre
senza fermarsi,
tutte e tre le giovani reclute sopprimettero un'imprecazione nel
sentire le prime gocce di pioggia colpirle sulla testa. Nel giro di
un minuto si ritrovarono sotto ad un vero e proprio acquazzone che
non fece altro se non rendere fangoso il terreno e inzupparle dalla
testa ai piedi, appesantendo ancora di più i loro vestiti.
“Kya!”
Meredy e Lucy si girarono
di colpo verso la loro amica che era inciampata e si trovata a
carponi con il fiato corto, cercando di rialzarsi. La bionda si
fermò
di colpo per poter tornare indietro ma una palla di fango la
colpì
in piena faccia.
“Non potete
aiutarla! Questo
esercizio serve per testare la vostra resistenza, se vi fermate siete
perdute. Continuate a correre!” tuonò Natsu
costringendo entrambe
a riprendere la corsa, mentre Kinana rimase indietro, ancora intenta
a rialzarsi ma lo zaino sulla schiena le impediva di riuscire nel suo
intendo.
Malgrado la pioggia e gli
occasionali
tuoni, sentì qualcuno fermarsi di fianco a lei e, alzando lo
sguardo, vide Cobra intento a fissarla. Prevedendo una strigliata di
tutto rispetto, la ragazza chiuse gli occhi preparandosi all'assalto
verbale ma sorprendentemente, la voce del ragazzo fu calma e leggera
“Ce la fai?”
“Eh...?”
“Ho chiesto se
ce la fai a
continuare. Questo non è uno scherzo Kinana.”
disse Cobra
inginocchiandosi a terra senza curarsi del fango o della pioggia
“Siete state voi a chiederci di addestrarvi ma nulla ti vieta
di
tirarti indietro. Nessuna di voi si è mai preparata per
qualcosa del
genere perciò non sentirti in colpa se decidi di
mollare.” e le
tese una mano per aiutarla ad alzarsi.
Kinana osservò
la mano per qualche
secondo, muovendosi poi per afferrarla ma all'ultimo ritrasse la sua
mano e la piantò a terra, alzandosi con immensa fatica.
“Non posso
tirarmi indietro. Non
voglio abbandonare le mie amiche...” sussurrò la
ragazza prima di
rimettersi a correre sotto lo sguardo soddisfatto dell'assassino che
riprese a correre insieme a lei, fino a quando non raggiunsero Meredy
e Lucy, entrambe a inginocchiate a terra intente a sistemarsi gli
scarponi.
“Non sapete
neanche allacciarvi
degli scarponi? Muovetevi!” urlò Zancrow con voce
annoiata e le
due, una volta notata Kinana, si alzarono di corsa e ripresero a
correre. Natsu guardò Cobra che gli mostrò un
ampio ghigno, subito
imitato dal rosato e da Zancrow.
Nessuno di loro aveva
detto che non
potevano fermarsi per aspettarla e ciò aveva solo dimostrato
che il
loro legame era indubbiamente forte.
“Sembra proprio
che ci sarà da
divertirsi.” commentò il biondo prima di correre
dietro alle
ragazze. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era che si perdessero
in mezzo a quel bosco.
* * *
Dopo quasi due ore passate
a correre,
le ragazze spuntarono nuovamente nella radura con la baita prima di
collassare al suolo con i volti pallidi e i cuori che parevano sul
punto di scoppiare. Per fortuna aveva smesso di piovere.
“Complimenti
signorine! Siete
sopravvissute al primo esercizio fisico della giornata!”
esclamò
Zancrow facendole impallidire ancora di più “Ora
passeremo ad un
altro tipo di esercizio! Primo soccorso per ferite d'armi da fuoco!
La cara principessina è stata appena ferita al braccio. Voi
due
dovete aiutarla!”
“Come... come
simulo una ferita?”
domandò incerta Lucy visto che, per fortuna, nessun
proiettile
l'aveva mai raggiunta.
“Così.”
sibilò Zancrow prima di
spararle nel braccio destro. Il colpo non le bucò neanche la
giacca
ma rimbalzò contro di essa, cadendo poi a terra.
Meredy e Kinana
osservarono la pallina
di gomma nera prima di trasalire all'urlo di Lucy che lasciò
cadere
a terra di schiena tenendosi il braccio ferito che ora era
completamente irresponsivo.
“Ora che ci
penso... anche voi siete
state ferite e dovete fare in fretta!” aggiunse Zancrow prima
di
sparare un proiettile di gomma nella gamba di Kinana e puntare la
pistola a Meredy.
“Aspetta! Posso
simulare!”
Proiettile di gomma nella
spalla
sinistra e successivo urlo di dolore.
“Il dolore non
può essere simulato
e purtroppo non posso spararvi con proiettili veri ma bando alle
ciance e muovetevi! Troverete dei medi-kit nei vostri zaini!”
Poco dietro di lui, Cobra
si girò
verso Natsu “Dici che abbiamo fatto bene a lasciare a lui
questa
parte?”
Natsu fissò per
qualche istante le
tre ragazze intente a cercare i medi-kit prima di sussultare ad un
colpo sparato in aria da Zancrow “Avete solo tre minuti! Un
cecchino non mancherà un bersaglio fermo e ferito!”
Il rosato si
girò verso il compagno
con un ghigno “Decisamente.”
* * *
“Non ce la
faccio più!” sbottò
Lucy lasciandosi cadere sul divano nel salotto della baita. Di fianco
a lei, le sue amiche erano ricoperte di tagli, fango secco e qualche
livido come lei.
“Ottimo lavoro,
siete sopravvissute
al primo giorno! Ne restano ottantanove!” esultò
Natsu con un
ghigno, ricevendo tre occhiate cariche di odio, paura e stanchezza.
“Meglio
preparare la cena, sono
sicuro che abbiate fame.” aggiunse Cobra e il brontolio dei
loro
stomaci gli diede una risposta ben precisa, oltre a strappargli una
risata a causa del rossore sulle guance delle ragazze. Svanendo in
cucina, il rosso lasciò la parola a Zancrow che
indicò una porta
dall'altra parte della stanza.
“Il bagno
è pronto. Avete almeno
un'ora per rilassarvi e sfruttatela tutta sia per lavarvi che per
riposarvi. Nell'acqua ci sono dei sali speciali perciò
cercate di
godervi questa pausa. Da domani faremo sul serio.” disse il
biondo
e le tre ragazze parvero ritrovare il sorriso all'idea di potersi
rilassare. Dopo aver salutato i due assassini, si chiusero la porta
del bagno alle spalle.
“Dici che ce la
faranno?” domandò
Zancrow fissando la porta di legno, notando comunque il sorriso sul
volto del suo amico.
“Sì,
sono sicuro che diventeranno
ottime combattenti. Sono volenterose di imparare.” disse
Natsu
ripensando ad alcuni episodi avvenuti nel corso della giornata.
Durante la simulazione di ferita di arma da fuoco, Meredy era quella
che aveva avuto più difficoltà a fasciare una
ferita ma, dopo aver
visto Zancrow fasciare la sua 'ferita' alla spalla, aveva riprovato
per diverse volte fino a riuscire a fasciare le ferite di entrambe le
sue amiche; Lucy aveva subito diversi atterramenti durante le due ore
di combattimento corpo a corpo ma si era rialzata ogni volta, inoltre
aveva notato un leggero velo rosato sulle guance di tutte le ragazze
ogni volta che venivano afferrate o riuscivano ad afferrare i loro
istruttori (che si erano volutamente lasciati afferrare), e per
finire, Kinana sembrava essere finita nel paese delle meraviglie non
appena Cobra aveva iniziato a spiegare loro come preparare un potente
agente paralizzante con delle cose comunemente presenti in una casa.
Una cosa che Cobra aveva apprezzato moltissimo visto che poteva
insegnarle le ricette delle sue creazioni migliori, oltre ad aiutarla
a crearne di nuove.
“Beh lo credo,
soprattutto Lucy.”
commentò Cobra ritornando dalla cucina con un grembiule a
coprirgli
il petto insieme ad una maglietta rossa asciutta “Con la vita
che
le è toccata credo che sia più che felice di
potersi difendere da
sola senza dover far affidamento su delle guardie del corpo.
Natsu e Zancrow annuirono
ma, prima
che potessero aggiungere altro, dal bagno arrivarono le voci delle
ragazze.
“Oh Meredy-chan!
Sbaglio o sono
cresciute?”
“Kya! Lu-chan
smettila! Q... quelle
di Kinana sono comunque più grosse!”
“N... non
è colpa mia! Kya!
Lu-chan!”
“Scusa Kinana ma
devo ammettere di
essere un po' gelosa! Non oso immaginare cosa direbbe
Levy-chan!”
“Hai poco da
essere gelosa!”
“Kya! M...
Meredy-chan quello era un
colpo basso!”
“Oh scusa, non
volevo che le tue due
amiche si sentissero ignorate!”
Malgrado le risate
successive, i tre
ragazzi non riuscirono a fermare un rivolo di sangue colare
giù dai
loro nasi.
“Credo... credo
che andrò a farmi
una doccia fredda...” fu l'unico commento di Natsu che venne
ben
presto imitato da Zancrow e da Cobra. La cena poteva aspettare.
Angolo dell'autore:
Nel prossimo capitolo: un
bel
time–skip fino alla fine dell'estate!
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