Grazie a una frattura ossea

di Stilinski24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


Due settimane. Erano passate due fottute settimane e di quel ragazzino logorroico non c’è n’era l’ombra.
Non sapeva che fine avesse fatto. Non aveva chiesto niente a nessuno; si era solo limitato ad andare a scuola per poterlo vedere e assicurarsi che stesse bene ma, l’unica cosa che vide, fu uno Scott senza un briciolo di voglia di andare a scuola, distrutto per la fine della storia con Allison, con l’aria di uno che non sa niente di nessuno, depresso come non mai e lui, tramite Scott, cercava anche un minimo segnale che potesse fargli capire che quel ragazzino stesse bene. Magari una chiamata indirizzata al suo migliore amico per salutarlo la mattina presto o un messaggio o , per mettere i puntini sulle “ i ” e far capire persino a se stesso come si era ridotto, un minimo segno del suo odore sui vestiti di Scott.
Dopo due settimane in cui aveva continuato a comportarsi in quel modo, aveva deciso di andare a controllare di persona cosa fosse successo al suo piccolo ragazzino logorroico.
Ormai non poteva più negarlo a se stesso. Il grande e cattivo Alpha aveva trovato la sua parte umana, la sua compagna.. o meglio.. compagno. Eh si. Stiles Stilinski, quel piccolo ragazzino logorroico era il suo compagno.
Ci aveva impiegato parecchio a capirlo ma alla fine, si disse, meglio tardi che mai.
E così, eccolo lì sul tetto di casa Stilinski, alle 9 del mattino, impegnato a guardare il moccioso sdraiato nel suo letto, intento a dormire beatamente.
Cercando di fare il meno rumore possibile, alzò la finestra, la quale era già leggermente alzata e l’aprì in modo che potesse entrare.
Quando fu all’interno della stanza vide chiaramente il modo in cui Stiles era sdraiato.
Stava dormendo a pancia in giù, un braccio sotto il cuscino e l’altro a penzoloni del letto, una gamba piegata ad angolo e l’altra nascosta sotto le coperte.
Si stava avvicinando lentamente, per vedere se stesse bene, quando sentì suo padre salire le scale.
A quel punto, preso dal panico, si nascose nell’armadio del ragazzino chiudendosi l’anta alle spalle, appena in tempo per vedere suo padre entrare nella camera.
 
Okay bene..  uhm che dire..
Come inizio è corto lo so ma dovrò pur capire se può suscitare interesse o meno, giusto? XD
In ogni caso.. eccomi qui con una nuova storia su quei due che ormai mi hanno fuso il cervello!
Non sarà molto lunga forse 2 o 3 capitoli.. non so ancora XD
Ciao a tutti e un grazie in anticipo a chi la leggerà :) 

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Capitolo 2
*** Cap. 2 ***


< Stiles.. > lo sentì dire mentre scuoteva leggermente il figlio < Stiles, svegliati >
< Uhm hm hmm.. 5 inuti.. non ho voglia di alzarmi adesso > bofonchiò nel dormiveglia.
Derek sorrise. Quel ragazzino iperattivo, di prima mattina era così? Scosse la testa.. era un caso perso.
< Non mi importa. Anche se non vai a scuola tu ti alzi > riprese lo sceriffo < Giù c’è la colazione, sulla sedia ti ho messo i vestiti lavati e sul comodino le pastiglie per il dolore. Ora alzati che io devo andare in centrale >
< D’accordo va bene > sbuffò il ragazzino, buttando le coperte per terra.
In quel momento Derek si accorse che Stiles aveva il gesso alla gamba destra.
Ecco perché non lo vedevo più in giro, pensò mentre lo osservava scendere a fatica dal letto.
< Io vado >
< Si ciao >
Appena il padre uscì dalla stanza Stiles si sdraiò nuovamente sul letto.
< Rompiscatole di un padre! So che si comporta così per ripicca. E so anche il perché! Perché gli faccio mangiare solo cose salutari! Ma crede che così facendo cambi idea? Eh no bello mio! Quell’uomo me la pagherà cara se crede che.. >
< La finisci di parlare? >
< OhmioDio! > urlò Stiles prima di capitombolare giù dal letto, per poi cominciare ad urlare per il dolore alla gamba < Ahia, porca miseria! Che male! Dannazione a te Derek! Da dove cavolo sei entrato? >
< Dalla finestra > gli rispose, cercando di trattenere le risate.
< Dalla finestra? Ma che? > si girò a guardare la finestra dietro di sé per poi guardare Derek dall’altra parte della stanza mentre assottigliava gli occhi confuso.
È un lupo okay.. ma non è invisibile lo avrei visto passare, rifletté il ragazzo.
Derek sentì l’odore della sua confusione così gli spiegò che era successo.
< Sono entrato dalla finestra e poi ho sentito tuo padre e così mi sono nascosto nell’armadio e.. ti fai preparare i vestiti da tuo padre? > gli chiese indicando i vestiti sulla sedia.
< No, certo che no! Ma, se non hai notato, sono leggermente disabilitato per certe cose > gli disse indicando la gamba.
< Giusto, giusto > gli disse il lupo, mentre si avvicinava per aiutare il ragazzo a mettersi in piedi.
< Oh.. questo non è da te.. >
< Cosa? >
< Aiutarmi.. si insomma.. hai capito, no? Mi sbatti continuamente a destra e a manca, facendomi del male e mi ringhi contro in continuazione e.. >
< Vuoi essere sbattuto da qualche parte? > gli chiese, per poi rendersi conto del doppio senso della frase, ma a quanto pare il ragazzino non diede segno di aver afferrato l’altro senso.
< No grazie, per questa volta passo >
< Bene, allora chiudi la bocca >
Il ragazzino annuì, mentre Derek si pentiva per averlo trattato così. Sospirò e cercò di riparare al danno fatto.
< Che ti sei fatto? >
< Uh? >
< Alla gamba.. >
< Ah.. beh.. sono.. ecco.. uhm.. >
< Hai perso la parola tutto d’un tratto? >
< Ecco.. non ridi se te lo dico vero? >
Derek alzò le sopracciglia e lo guardò come a dire “ Sei serio? ”.
< No, giusto. Tu sei Derek-non-sorrido-barra-rido-mai-Hale.. quindi.. ero in ritardo per la scuola e stavo correndo giù per le scale e.. sono inciampato e mi sono fratturato la caviglia.. > terminò la frase con un filo di voce, sicuro che l’altro avrebbe sentito.
Derek cercò di sopprimere un sorriso che stava per sorgere sulle sue labbra. Era impossibile persino per lui cercare di non ridere con uno come Stiles.
< Aspetta fammi capire.. > iniziò mentre uno sbuffo di risata fuoriusciva dalle sue labbra, inutile negare che avrebbe voluto poter ridere liberamente, almeno di fronte a lui poteva farlo < Tu frequenti licantropi, hai a che fare con cacciatori e pericoli mortali e potresti finire nei guai ogni giorno che passa e.. ti fai male cadendo dalle scale? > finì di parlare e iniziò a ridere.
Non ce la faceva più. Quel ragazzino era incredibile.
< Ecco sapevo che avresti riso.. perché te lo detto? > si disse scuotendo la testa per poi spalancare gli occhi di colpo < No aspetta.. tu stai ridendo! Oh mio Dio! Tu stai ridendo! È una cosa meravigliosa e stupenda! >
La risata di Derek si spense all’improvviso dopo aver sentito Stiles.
< Cioè.. ecco.. non è che è meravigliosa la tua risata.. si okay forse lo è > disse a bassa voce < Ma io intendevo che è bello vederti ridere.. cioè che.. >
< Zitto > disse solamente Derek.
< Si scusa.. > disse per poi andare a prendere i vestiti che suo padre aveva poggiato sulla sedia.
Si tolse la maglietta del pigiama e fece per togliersi i pantaloni, ma poi si ricordò di avere dietro di se Derek.
< Ehm.. potresti..? >
< Di che ti preoccupi? Sei un maschio anche tu.. stesso mio corpo.. più o meno >
< Stai dicendo che io non ho muscoli? >
< Si decisamente si > mentì.
In realtà Stiles li aveva eccome. Certo ovviamente meno di quelli di Derek, ma però c’è li aveva.
< Pff.. almeno io ho un cervello >
All’improvviso Stiles si ritrovò sospeso in aria e, successivamente, seduto sulla sua scrivania con Derek di fronte a se.
 
 
 
Angolo autrice * cerca di convincersi a essere chiamata così XD *
Alloraaa che dire..
Grazie infinite a chi ha recensito, a chi ha letto senza commentare.. insomma grazie a tutti e…
KiloCharlie05.. non ti preoccupare arriveremo presto anche a quel punto :)
Un saluto a tutti 

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Capitolo 3
*** Cap. 3 ***


< Ehm.. non vorrai farmi del male, vero? No perché non saprei come spiegarlo a mio padre.. >
< Si può sempre dire che sei ricaduto dalle scale e hai sbattuto contro qualcosa >
< Ma perché devi sempre trattarmi così? Che ti ho fatto di male? >
< Che mi hai fatto di male? Lo vuoi proprio sapere? >
< Si! >
< D’accordo l’hai voluto tu.. > e, così dicendo, se lo tirò contro, poggiando le labbra alle sue carnose e così invitanti, gustandone il sapore per pochi secondi < Ecco che mi hai fatto! Non riesco a non vederti, a non sentirti, a non averti tra i piedi, a non sentire il tuo odore e il tuo cuore battere all’impazzata ogni volta che mi vedi! E, dannazione! Sono due settimane che non ti vedo e non sai quanto avrei voluto vederti e assicurarmi che stessi bene e fosti sempre il solito ragazzino logorroico e impiccione quale sei! E non so nemmeno perché ti sto dicendo tutto questo! Vedi? È questo quello che mi hai fatto! Mi hai trascinato in qualcosa che non avrei voluto che capitasse! Tu mi sei entrato dentro, Stiles! Ho.. ho un calore in tutto il corpo ogni volta che ti vedo e riesco a stare bene solo quando ci sei tu! Tu sei.. sei.. > non finì la frase, per paura che il ragazzino una volta  capito, lo avrebbe cacciato da casa.
Ma non successe assolutamente niente.
Stiles rimase immobile, con gli occhi sgranati e senza respiro per pochi secondi, ma a Derek sembrarono ore e poi, così semplicemente sbattendo un paio di volte gli occhi, si riavvicinò a lui facendo incontrare nuovamente le loro labbra.
Stiles aveva capito perfettamente quello che Derek gli aveva detto. Lui era il suo compagno e quando un lupo sceglie un compagno.. beh è per tutta la vita. E lui non poteva che esserne estremamente felice.
Stiles aveva fatto il passo che avrebbe deciso tutto.
Stava ricambiando, senza parole per una buona volta, i sentimenti di Derek.
E così, quel bacio iniziato in modo dolce e casto, si trasformò ben presto in uno più “ sconcio ”.
Le loro lingue iniziarono a cercarsi e, una volta trovate, iniziarono ad assaporare il gusto dell’altro. Derek, ovviamente, sentiva molto di più di Stiles e, grazie al suo olfatto, sentì chiaramente l’aria intorno a lui farsi più dolce e intossicante.. eccitazione.
Il ragazzino era eccitato e lo era pure il lupo.
Stiles, preso da un motto di coraggio, decise di sfilare la maglietta al licantropo, interrompendo il bacio giusto quel momento in cui arrivò alla testa per potergliela sfilare, per poi riappropriarsi di quelle labbra perfette.
Fece scorrere le mani sull’addome ben delineato di Derek, soffermandosi sull’ombelico dove tracciò dei piccoli cerchi leggeri.
Derek ringhiava, o meglio, faceva fuoriuscire dalla bocca bassi ringhi di piacere per quello che il ragazzino stava facendo.
Stiles sentendo i bassi ringhi di approvazione di Derek fece il passo che li avrebbe portati al punto di non ritorno.
Con mani tramanti iniziò a slacciare la cintura dei jeans del licantropo per poi abbassarglieli facendoli cadere a terra.
Stiles, preso dall’eccitazione di poter vedere di più di quel corpo così perfetto, non si rese conto di aver interrotto il bacio e di aver seguito ogni piccolo movimento delle sue mani che lasciavano intravedere, oltre il bordo dei jeans, dei boxer neri dove il fisico dell’Alpha formava un V che indicava l’entrata al paradiso.
Derek sorrise per poi avvicinarsi al ragazzino e partendo dal collo lasciò una scia di baci fino al bordo dei sui pantaloni e, sentendolo gemere, glieli sfilò con estrema lentezza, mentre ritornava a baciarlo.
Si guardarono un attimo poi Derek prese in braccio Stiles, facendogli attorcigliare le gambe intorno alla sua vita, ignorando il gesso freddo sulla sua pelle, mettendo così a contatto le loro erezioni.
Stiles buttò la testa all’indietro, facendo uscire dalle sue labbra dei gemiti mal trattenuti mentre si spingeva in avanti, cercando di dare soddisfazione alla sua erezione bisognosa di attenzioni.
< Vacci piano.. > gli sussurrò Derek all’orecchio mentre lo faceva sdraiare sul letto < Non vorrai far finire tutto così alla svelta, spero >
< E tu vuoi farmi patire le pene dell’inferno? >
< Assolutamente si e lo farò.. > iniziò a dire Derek abbassandosi sul corpo del più giovane facendo scontrare ancora di più i loro membri < .. fino a quando non mi implorerai >
< Ti sto già im-implorando > rispose Stiles tra un gemito e l’altro.
Fatto sta che pur essendo il ragazzo più logorroico esistente sulla faccia della terra, in un momento del genere.. con un bellimbusto come Derek sopra di se che continua a spingersi contro la propria erezione, le parole fanno fatica a fuoriuscire dalla bocca persino a lui.
< Non ti sento.. >
< Sei un bastardo >
Derek ghignò e subito dopo si abbassò verso il viso del ragazzo.
Prese a baciare il suo collo, passandoci la lingua ogni tanto per poi soffermarsi alla base.
Nel frattempo, le mani del ragazzo erano scese all’interno delle cosce dell’Alpha dove cercava di togliergli i boxer, con scarso successo.
Quando finalmente ci riuscì, senza esitazioni prese in mano il membro del lupo, iniziando a fare leggeri movimenti dalla base fino in cima e viceversa per un po’ di volte fino a quando toccò con il pollice la punta del suo membro e Derek si lasciò sfuggire un basso ringhio di assoluto piacere e, senza rendersene conto, venne in modo del tutto inaspettato.
Sentì Stiles sorridere e lo guardò, curioso.
< Avevi detto che non volevi far finire tutto alla svelta.. ma a quanto pare qualcuno non c’è la faceva più.. > continuò con un sorriso stampato sul volto.
Derek ringhiò, non più per il piacere ma perché – non lo avrebbe mai ammesso – quel ragazzino aveva ragione.
È colpa sua, si disse il licantropo, mi basta solo vederlo in questo stato e sentirlo gemere e vengo subito.
Senza proferire parola lasciò perdere il collo del ragazzo e si insinuò con il viso tra le sue gambe.
L’odore d’eccitazione era assolutamente più forte e inebriante ora che si trovava di fronte il membro pulsante di Stiles.
Riusciva a sentire il sangue scorrere furioso nelle vene e sorridendo sfilò i boxer azzurri del ragazzo.
Dopo averli lanciati a terra – non si sa bene in quale parte della camera – riportò lo sguardo sull’erezione del ragazzo e iniziò a passare solamente un dito all’interno coscia senza toccare il membro.
< Oh Dio! > sussurrò Stiles < Se queste sono le pene dell’inferno ci rimarrei per sempre >
Uno sbuffo uscì dalle labbra del lupo e, senza preoccuparsi di avvisare il ragazzo, prese a masturbarlo in modo lento.
< Oh Dio, Dio, Dio, Dio, Dio, Dio, Dio, Dio > cominciò a cantilenare Stiles, mentre agguantava con una mano le coperte.
< Pregami.. > sussurrò Derek sorridendo mentre con il naso sfiorava la punta di Stiles.
< Dio! Derek.. ti prego.. >
Si arrende subito, pensò il licantropo.
Scosse la testa per non ridere e prese il membro del ragazzino in bocca, iniziando subito a stimolarlo.
Stiles gemeva in modo incontrollato e buttava la testa all’indietro sul cuscino.
Bastarono poche lappate in punta e Stiles venne anche lui, macchiando il viso del licantropo.
Rimase sdraiato sul letto, cercando di riprendere fiato e poi guardò il lupo che era di fronte a se inginocchiato sul letto.
< Oh Dio! Scusa! > gli disse accorgendosi di come era messo il suo viso < Vado a prendere qualcosa per pul.. >
Si bloccò di colpo quando vide Derek passarsi le dita sulla faccia prendendo lo sperma per poi metterlo in bocca.
Sorrise, pensando che l’odore o meglio il sapore di Stiles e perfetto anche sotto quel punto di vista.
< Oh.. > disse solamente il ragazzino, mettendosi a sedere.
Rimasero in silenzio, mentre si guardavano negli occhi, poi il piccolo ricominciò a parlare.
< Quindi io sarei il tuo.. >
< Compagno, si >
< Oh.. e da quando lo sai? >
< Credo di saperlo da sempre.. o meglio avevo dei sospetti che fosse così, solo non ho mai avuto il coraggio di accettarli > disse abbassando lo sguardo.
Stiles, capendo quello che intendeva, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
< Non sono Kate.. >
< Lo so >
< Quindi non ti preoccupare, okay? Io non ti lascio > gli disse con un sorriso.
< Grazie.. > rispose il lupo. Lui non era bravo a parole ma sperava che Stiles capisse quello che intendeva con quel grazie.
Grazie per esserci, grazie di esistere, grazie per stare qui con me, grazie per avermi sempre capito, grazie per avermi amato per quello che sono e grazie per farti amare da uno come me.
 < Io.. lo sai no? Insomma.. io ti.. > provò comunque a dire, con scarso successo.
Stiles sorrise e lo tirò verso di se per un abbraccio che Derek ricambiò subito.
< Lo so.. anche io Derek, anche io > gli disse a bassa voce, sentendo la stretta di Derek farsi più forte.
Rimasero così per vari minuti poi lentamente sciolsero l’abbraccio, ma Stiles prese una mano di Derek e la tenne tra le sue disegnandoci sopra piccoli cerchi.
< A proposito.. dov’è che mi vorresti sbattere? > gli chiese ghignando.
Ah! Quel ragazzino! Derek pensava non lo avesse sentito.
Rise e poi fece sdraiare Stiles sul letto, mettendosi sopra per baciarlo.
Derek avrebbe sbattuto quel ragazzino in qualsiasi posto e in qualsiasi momento – non quelli in cui si trovavano in pericolo di morte, ovviamente.
Continuarono a baciarsi. Derek pensando che non esistesse niente di più perfetto e Stiles pensando a Derek che aveva confessato tutto quanto e al fatto che, a volte, una frattura ossea non è poi tanto una rottura di scatole.
Oh, dannazione!Pensò Stiles. Devo bere le pastiglie! Si ricordò di colpo il ragazzino.
Scansò Derek e scese dal letto prendendo le pastiglie che erano sul comodino.
< Che vuoi? > chiese in modo brusco a Derek che lo guardava allibito.
Il lupo scosse la testa e avvicinandosi a Stiles, aspettò che finisse di bere le pastiglie per poi trascinarlo nuovamente sul letto con se.
 
 
 
Angolo autrice * se se come no *
Allora.. ^///////////^ ahahah dio quando scrivo queste scene è sempre imbarazzante XD * si imbarazza con se stessa *
Anyway.. siccome nelle storie che ho letto è Stiles che viene prima.. questa volta ho pensato di far venire prima Derek XD muahahhahah!
I’m sorry Sourwolf ;)
Bene.. è finitaaaa! :(
Però penso di ritornare presto con una nuova storiella..
Ringrazio tutti quanti per le recensioni, per chi l’avesse inserita nelle seguite, preferite e ricordate :)
Ora torno a leggere il mio libro ;) The Maze Runner ovvero il labirinto ovvero il film che stanno girando con Dylan :D
Si sono ossessionata da lui XD
Grazie ancora a tutti :)
Ciaoooooo 

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