Room 814

di benedettx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 / presentation ***
Capitolo 2: *** 2 / Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** 3 / Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** 4 / Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** 1 / presentation ***


                                                                                                                                    

Pronta ad andare contro tutto e tutti per far vivere il nostro amore?

 
                                       Una ragazza indio-amerciana con un padre freddo e rigido,dalla quale lei e la madre da un anno subiscono violenze,è innamorata da due anni di un           ragazzo,l'irraggiungibile Justin Bieber.
Ma cosa succederà quando suo padre farà un incidente in auto con lo stesso Justin Bieber?

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Capitolo 2
*** 2 / Capitolo 1 ***


Battei le unghie smaltate di fuxia sullo specchietto dell'auto,in modo da seguire una specie di melodia improvvisata,orecchiabile direi.

Mio padre mi lanciò un occhiataccia in segno che avrei subito dovuto smettere,e lo feci.

Mi girai verso il finestrino e guardai verso la scuola,che era a due passi da casa,sul serio;ma ancora mio padre non mi permetteva di andare a piedi.

Non che non si fidasse di me,lui non si fida degli uomini,i ragazzi,i maschi,o come li chiama lui 'babbuini in preda agli ormoni'.

 

Ovviamente non si sbaglia,sono tutti diciamo un po'...arrappati,con le ragazze.

Ma non con me,io,non sono tipa.

Sono timida,riservata,preferisco tenermi a distanza da queste situazioni,non mi trovo a mio agio con i ragazzi.

Le mie guance si tingono di rosso facilmente e quando la gente se ne accorge,sbianco per la vergogna e me ne vado.

Preferisco evitare.

 

Diedi un colpetto sulla spalla a mio padre prima delle solite raccomandazioni giornaliere.

"Beryl,non ti avvicinare ai ragazzi,studia,dai retta ai professori e fai la brava ragazza." e blah blah blah.

Sono raccomandazioni che fanno tutti i genitori,ma il mio è indiano e tiene particolarmente alla mia 'purezza'.

Tradizioni indiane che non vi sto a spiegare,il fatto è che io non ho ancora dato mai il mio primo bacio.

Ed è abbastanza preoccupante per una ragazza diciotenne.

Inoltre mi attribuisce la colpa se non assomiglio a una ragazza indiana.

Nessuno lo direbbe mai a prima vista,ho preso tutto da mia madre che è statunitense e con un occasione lavorativa,ha convinto mio padre a trasferirci qui,a Los Angeles.

 

Immersa da questi ricordi andai a sbattere contro di lui,facendo cadere la metà dei libri,senza staccare per un attimo gli occhi dai suoi.

 

Oh mio dio.

Dovevo cercare di non dare a vedere che il mio cuore stava andando a mille all'ora.

 

Abbassai la testa con disinvoltura,che credo,mi fosse uscita malissimo,presi i libri e cercai di andare,ma Justin mi fermò con una spinta leggera riportandomi

alla posizione di prima,cioè,io in balia dei suoi occhi fantastici.

 

« Dove credi di andare piccola? Scusa eh,sai..per i libri » Mi appoggiò le mani sulle spalle e continuò a guardarmi..

Non sapevo che fare.

Presa dal panico dissi « Senti,ora devo andare » mi liberai dalla sua presa e scappai dentro il corridoio,gremito di gente che si dirigeva da qualunque parte prima delle lezioni.

 

Mi appoggiai all'armadietto e presi un respiro di sollievo,liberatorio.

Se mio padre avesse visto la scena probabilmente non avrei mai più visto Justin per il resto della mia vita e mi avrebbe cambiato ancora di scuola.

 

Mi girai verso l'armadietto e solo in quel momento realizzai,che il ragazzo che mi piaceva da due anni per la prima volta si era accorto di me.

Non era tutto.

Mi aveva chiamato 'piccola'.

'Piccola',quella parola,dio.

 

Annmarie mi risvegliò dai miei sogni dandomi un colpetto sulla spalla,era insopportabile.Mamma mia.

 

Era figlia di un amico di mio padre ed era l'unica amica che mio padre mi consentiva di avere..beh certo sotto il suo controllo.

Non che la odiassi di mio ma era proprio impicciona,insopportabile,un prezzemolo,sempre ovunque a farsi gli affari degli altri.

 

« Beeeryl,stavi pensando al compito di storia? » interruppe di nuovo i miei pensieri.

Eh che cavolo.

« Si,ora se non ti dispiace dovrei andare in classe » La scostai e a testa bassa entrai nella classe di Storia.

 

Mi diressi verso il primo banco a destra.

Dovevo aspettare l'ultima ora per vederlo di nuovo,ma che avrei detto?o fatto?

Si sarà già dimenticato del nostro scontro probabilmente..già,devo starmi zitta.

Pensai a come passare un po' il tempo prima dell' arrivo del professor Long.

 

Presi una penna e cominciai a scrivere ripetutamente con diversi caratteri 'Justin'..

Ogni volta che lo vedevo mi tremavano le braccia,sudavo freddo e per quanto cercassi di iniziare un discorso o anche solo di capire cosa dire mi scoppiava la testa perchè riuscivo a pensare solo al suo sorriso.

 

Potrei anche fare a meno del sole se a illuminarmi fosse il suo sorriso.

 

« Signorina Bhatt,ha intenzione di degnarmi di qualche attenzione e seguire la lezione o vuole continuare a vivere nel mondo dei sogni? »

 

Mondo dei sogni.

Mondo dei sogni

Mondo dei sogni.

 

 

« Si,emh,scusi prof.»

 

Dopo le ore passate ad aspettare questo momento mi sedetti nella classe di Chimica all'ultimo banco,in fondo.

Dietro il suo banco.

Aspettai,aspettai,aspettai..

 

La lezione ormai era iniziata e di Justin non c'era traccia..

Mi salìuna tale rabbia,aver aspettato tutto il giorno questo momento pensando a cosa dire o fare.

Anche dopo aver elaborato solo un semplice 'Ciao,scusa per esserti andata adosso'

ci sono rimasta male.

 

L'ora passò molto più lenta del previsto,le lancette erano affaticate a quanto pare e non capivano il mio nervosismo e la mia estrema voglia di tornare a casa.

 

La campanella finalmente suonò e io senza aspettare nulla mi diressi verso la macchina di mio padre,delusa e scocciata

 

                                                                            note dell'autrice                                                         


Ciao a tutti :)
Mi chiamo Benedetta,ho già scritto una ff ma ho un blocco e non riesco a continuarla,non credo che la continuerò mai più quindi vi presento la mia nuova fanfic su JUSTIN!
Spero vi piaccia,ditemi che ne pensate per adesso della storia!
Grazie a tutti 

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Capitolo 3
*** 3 / Capitolo 2 ***


Aprii lo sportello dell'auto e lo chiusi sbattendolo.

« Beh?Come ti permetti?Tratta bene la mia macchina »

Presi un respiro profondo e mi calmai ripetendomi mentalmente che dovevo stare zitta o le avrei prese di brutto.

E poi avrei visto Justin domani..non era nulla di che.

 

Durante il viaggio ogni tanto i miei guardi rimanevano fermi su delle famiglie,magari al parco.

Bambine normali con genitori normali e una vita normale.

Dovevano fare cose normali e non imparare il galateo,essere perfette o mangiare perfetto cibo indiano come il 'Saag'.

 

Decisamente no,questa non era la vita che volevo.

 

Mio padre mi lasciò davanti a casa,stava per far ruggire il motore per la terza volta quando lo interruppi.

« Papà dove vai? »

« Non sono affari tuoi capito?Ora entra e vai da mamma,vedi di comportarti bene. » mi rispose,senza lasciar trasparire nessuna sensazione dai suoi occhi.

Mi veniva da piangere,che gli prendeva?

« Ma che dici?Dove vai? »

Senza ascoltarmi sfrecciò verso non so dove,ancora.

 

E io rimasi lì,ad aspettare qualcuno che mi dicesse.

'Ehi tesoro,stai tranquilla,lui non sta andando a bere di nuovo,questo è solo un brutto anno,tornerà tutto come prima te lo prometto'

ma nessuno arrivò.

Nessun conforto,nessun aiuto da parte di nessuno.

 

Mi sedetti sul marciapiede,in lacrime,ripensando all'ultimo anno.

Mio padre era cambiato,aveva cominciato a frequentare persone che lo hanno reso un altro.

Ha cominciato a bere e tutti i giorni finiva così:

lui tornava da non si sà dove,ubriaco fradicio.

Mia madre gli chiedeva dove era stato e lui la picchiava,riempendola di lividi.

Una volta provai a mettermi in mezzo e per poco non mi uccise con una bottiglia di vodka.

 

Cominciò a piovere e io piansi,piansi,piansi,sempre più forte.

Mia madre probabilmente si accorse di me e lanciò un urlo dall'inizio del vialetto « Beryl! Cosa ci fai lì? vieni dentro! »,mi corse incontro e mi portò dentro casa.

 

Prese una coperta e sistemandosi accanto a me sul divano indiano,color grigio topo fece una cosa che non faceva da tanto.

Mi abbracciò forte.

Era di questo che parlavo.

Gli abbracci caldi della mamma sono i migliori,tutt'ora.

 

Sciolse la nostra unione tra madre e figlia e mi disse « Tesoro,papà...beh sai che questo periodo non è dei migliori perciò non piangere » Era talmente dolce.

« Mamma,non puoi sapere se andrà tutto bene.Papà ti picchia da ormai un anno intero e tu non riesci a difenderti,questa è la realtà.»

 

 

Buttai uno sguardo vuoto verso il fuoco che mamma aveva organizzato nel camino prima del mio arrivo.

Anche lei è una donna molto precisa,è per questo che la casa era sempre in ordine e pulita nonostante lei abbia il suo lavoro che le occupa il 97% della mattinata,lava,stira e pulisce.

Mia madre è una donna straordinaria a cui devo tutto.

 

« Si tesoro ma ti starò vicina ok?Non lascerò che mai nessuno ti possa toccare » Le sue parole interruppero i miei pensieri stupidi.Poi continuò « Riguardo questo,sei come tuo padre. »

La guardai perplessa e le posi la domanda che ormai era sottintesa « Riguardo cosa?»

Mi sistemai di fronte a lei per poterla guardare negli occhi.

 

« Preferisci riflettere che parlare. »

 

Justin's Part Of View

 

Saltare le lezioni non era probabilmente nel mio stile ma Jaden era riuscito a convincermi per decidere il luogo d'incontro per il sabato,quindi domani.

 

« Justin ti concentri un cazzuto secondo e mi ascolti?Allora dove vuoi andare? »

Jaden avvicinò la canna alle labbra aspirando un po' di quella che in quest'ultimo periodo era diventata la sua stupefacenza preferita.

Io non fumavo,si a volte quando sono stressato succede,ma io non sono Jaden e non voglio assomigliargli minimamente.

 

 

« Non lo so Jaden,potremmo andare al pub della settimana scorsa » Suggerii distrattamente mentre mi sistemavo sul posto.

Eravamo seduti sul lungomare di una spiaggia sperduta guardando l'infragersi delle onde.

 

« Nah,poche ragazze,diciamo poche ragazze,di quelle giuste. » Mi leccai il labbro ripensando alla bionda tutta seno e culo che avevo visto e fatto mia in quel locale.

Dio mio.

 

« Quindi dove andiamo? » Chiesi disinvolto.

« Prova questa. » Mi propose Jaden.

« Umh,no,sto bene così grazie. » Girai il capo verso un altro lato della spiaggia.

L'odore della canna artigianale mi stava asfissiando le narici.

 

« Cos'hai paura? » Mi urtò lui con aria di sfida e un sopracciglio sollevato.

« Nah,solo non sono così rincoglionito come te.

Ops,forse ti ho dato fastidio? » Si alzò in piedi subito dopo di me,prima che mi potesse spingere lo fermai. « Non puoi vincere,e lo sai. Non rompere il cazzo e fumati la tua canna in pace. »

 

Prese un respiro e si calmò.

Bravo ragazzo,qui comando io.

 

« Mi hai fatto passare la voglia di stare qui a cazzeggiare.

Domani decidiamo. »

Mi sistemai la canotta bianca,ripresi lo zaino e mi allontanai dall'ombrellone sotto cui mi trovavo un secondo prima,per tornare a casa a riflettere.

                                                                            note dell'autrice                                                         

Ehi ciao a tutti asjdlak.
Avevo questo capitolo pronto da un po' ma ho voluto aspettare di arrivare almeno a 10 recensioni e ne ho avute 14.
Oddiio vi amo già jsaksd.
Alla prossima,ditemi che pensate di quello che sta succedendo adjk.
( sono @crombieber su twittah )

 

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Capitolo 4
*** 4 / Capitolo 3 ***


Dopo la discussione faccia a faccia con mia madre mi sentii meglio,e le dissi che oggi avrebbe dormito con me.

In modo che non le succedesse niente.

 

Verso le tre di mattina mi svegliai a causa di un rumore forte proveniente dalla cucina che aveva risuonato fino a camera mia,il rumore di un

lucchetto che scattava e di una bottiglia che si frantumava in pezzi.

Decisi di star zitta e ferma finchè non si sarebbe placato tutto.

Strinsi forte la mamma,e anche se fuori cercavo di essere sicura davanti ai suoi occhi,non lo ero.

Dentro piangevo lacrime amare.

 

Mi svegliai verso le sette e facendo attenzione a non svegliare mamma scelsi le prime cose che mi capitarono in mano,presi la borsa e

mi diressi verso la cucina.

 

La poggiai sul pianerottolo in marmo e mi preparai il latte.

Almeno quello era normale in casa nostra.

Il resto delle cose era indiano o prodotto da degli indiani.

 

Mio padre senza neanche guardarmi in faccia andò dritto verso l'auto urlando « Muoviti a bere quel latte ed entra subito in auto,poi devo uscire. »

« Mh,va bene papà. »

 

Mi rilassai solo al pensiero che oggi a scuola avrei potuto rivederlo..

Presi la borsa ed entrai in macchina in fretta,praticamente nello stesso tempo nel quale arrivammo a scuola.

 

Salutai mio padre e evitando la folla entrai a scuola,andando verso l'armadietto,mi vidi nel riflesso dello specchio del corridoio.

 

Oh cazzo.

 

Capelli scompigliati,giacca spiegazzata e faccia sconvolta.
Mi girai e incontrai lo sguardo,grazie alla mia mia sfacciata sfortuna con Justin.

 

Farfalle nello stomaco?Il mio stomaco moltiplicava tutto all'ennesima potenza tutto+ con un esercito di rinoceronti mi stava attaccando
tutto l'apparato digerente.

I suoi capelli scompigliati erano perfetti,io probabilmente sembravo una pazza.
Istintivamente mi nascosi nel bagno delle ragazze,anche per darmi una sistemata.

 

Justin's Part Of View.


« Quindi Justin stasera andiamo al 'The Road',ci facciamo un paio di ragazze a testa e poi torniamo a casa. » Jaden fece un riassunto della situazione per l'uscita di stasera con tutto il gruppo che scoppiò in una risata generale.C'era ancora un po' di tensione tra noi vista la sera prima.


Comunque,il 'The Road' è un pub,il più grande della zona,ma sta fuori città,sta un po' fuori città,pieno di ragazze,anche se viene gente di tutte le età circa,è ancora un posto dove divertirsi.
Jaden mi diede una pacca sulla spalla dal lato in cui voleva che io mi girassi,e vidi la ragazza con cui mi ero scontrato ieri.

 

Era così goffa e impacciata,eppure non smettevo mai di sorridere in sua presenza.

 

« Allora Justin preferisci fissare lei o cagarmi un momento? » Non lo ascoltai anche se cercò di ruotare il mio corpo verso di lui.

Appena ebbi l'occasione di rigirarmi lei non c'era più.
Non che mi interessasse...no per nulla..ma era l'unica ragazza che non ci aveva mai provato con me...che non mi aveva proprio mai dato attenzioni.
E mi faceva salire i nervi.

 

Come faceva a resistermi?
Di lei sapevo ben poco.Sapevo che fosse indiana,anche se non ci assomigliava per nulla,e che forse si chiamasse....Beryl?
Credo.

 

« Apettando che il biondino abbia intenzione di ascoltarmi,ci vediamo lì stasera,sta fuori città il 'The Road' e per messaggio vi dirò il luogo esatto »

 

Ripresi ad ascoltare Jaden nonostante il mio completo disinteresse temporaneo.
« Si umh,okay,a stasera. » Facemmo la nostra stretta di mano e andammo tutti verso la classe che ci aspettava in quel momento.

 

 

Stavo andando verso la classe di storia dell'arte fino al momento in cui passai di fronte al bagno delle ragazze,con la porta principale spalancata.

 

E lì la vidi,mentre si sistemava i capelli e apriva la trousse dei trucchi per sistemarsi.

 

Appoggiai la spalla sullo stipite della porta e rimasi lì,a guardarla muoversi distrattamente con i suoi modi impacciati,per spiccicarsi un po' di trucco sul viso.

Quando mi accorsi che lei stava quasi per uscire dal bagno mi spostai e con la mia camminata sciancata e svogliata andai verso le ultime tre ore di storia dell'arte.

 

Spolier

 

« Papà,non sei sobrio,torniamo a casa,su. » Continuai a cercare di fargli cambiare idea invano,mentre sterzava nell'autostrada dirigendosi non so dove ubriaco fradicio.

 

* * *

 

Più avanti intravidi una luce che si faceva sempre più grande.

Durante il suo avvicinamento capii che era una moto,e che noi ci trovavamo nella corsia sbagliata.
 

                                                                           note dell'autrice                                                         

Fanculo non vi dirò mai il continuo eheheh.
Allora come state tutti?vedo che battete la fiacca.
Solo cinque recensioni?vabbì.
Spero solo di avervi risvegliato la voglia di recensire con questo spolier intrigante... 
Nien'altro da dirvi,solo che stavolta aggiorno almeno a dieci recensioni.
O magari la storia non va bene..ditemi voi.
Grazie a tutti 

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