Herobrine is back

di zedef111
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pace sconvolta ***
Capitolo 2: *** Incontri ravvicinati ***
Capitolo 3: *** Sotteranei ***
Capitolo 4: *** Incontri notturni ***
Capitolo 5: *** Mare. ***
Capitolo 6: *** Abissi. ***



Capitolo 1
*** Pace sconvolta ***


Steve tornò dalla miniera con il piccone di ferro in spalla e la borsa con il pane e la carne di maiale, attraversà il villaggio lentamente, osservando i muri di pietra e il grande castello del re sulla collina sopra il villaggio.
Arrivò a casa sua e bussò alla porta, la sua ragazza lo saluto con un bacio ed entrarono, lei aveva preparato torta di zucca e pesce arrosto, la cena era deliziosa, mentre mangiavano lei citò il fatto che avevano catturato un altro creeper proprio ai margini della città,  parlarono di come il numero di mostri stava crescendo pericolosamente quando vennero interrotti da un rumore assordante,  un' esplosione proveniente dal castello del re
-Aspettami!- gridò Steve -Corro a prendere la spada!-
Corse a perdifiato giù per le scale, staccò la spada dalla parete  quando sentì uno schianto, la porta era stata sfondata
-No, NO!-
Tornò sopra ma lei, lei era a terra, due figure verdi sullo sfondo ma ormai Steve vedeva rosso, colpì pazzamente dove vedeva il verde, sangue denso, di zombie, lo schizzò ma lui non se ne curò, colpi ancora e ancora, corse fuori e menò un fendente alla sua destra, odore di polvere da sparo, aveva ucciso un creeper, poi un'ondata di calore lo investì, venne sbalzato qualche metro più in là e svenne.
Sì risveglio qualche minuto dopo, un'alito caldo e umido sulla faccia, si alzò, un maialino lo guardavo con i suoi occhietti storti, massaggiandosi la testa si rialzò e si guardò intorno, c'erano vari corpi e detriti, vide il cadavere di una guardia e raccolse la sua spada poi raccolse l'elmo e lo mise in testa al maialino.
Si aggirò per la città seguito dal suo maialino,  non sapeva quanto era rimasto privo di sensi  ma la città era deserta tranne i corpi dei suoi concittadini e dei mostri morti in combattimento,  dove c'era la sua casa rimaneva solo una buca piena di detriti e pietre come per gran parte delle case della città, stava albeggiando e il clima era freddo pungente, il suo maialino si avvicinò alla sua gamba per riscaldarsi  e lui gli accarezzò la testa con l'elmetto sopra e decise di raggiungere un posto più sicuro.
Uscì dalla città ormai distrutta attraverso la porta di pietra stranamente ancora intatta, camminò sull'erba fresca di rugiada fino a uno svicolo qualche metro dopo alla città, si inginocchiò e pianse, un pianto senza ritegno, un pianto disperato, calde lacrime gli rigavano il volto fino a cadere sulla terra nuda , il maialino non capiva e si avvicnò a Steve strusciandogli il muso sulla camicia blu.
Fu così che una nuova alba lasciò dietro di sè una città devastata e un uomo allaricerca delle sue risposte.

<< Storia ispirata alla canzone :''The Fallen Kingdom'' di Captainsparklez e Tryhardninja
Mi raccomando se la storia vi è piaciuta  fate una bella recensione

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Capitolo 2
*** Incontri ravvicinati ***


Steve si svegliò, la schiena appoggiata sull' erba, aveva viaggiato per vari giorni ma aveva trovato solo altri villaggi distrutti, sembrava che i mostri avessero scatenato una guerra contro i pochi umani che vivevano nelle terre di minecraft.
Stava riposando sdraiato su un prato con il maialino seduto al suo fianco, si sentiva immensamente stanco, aveva camminato tutto il giorno senza vedere altro che distruzione.
Era quasi sera, il sole lentamente calava per lasciare il posto alla placida luna, Steve sbadigliò e poi si alzò di colpo, ne era sicuro, dietro una casa distrutta a qualche metro di distanza aveva visto qualcosa, si trovava in un villaggio devastato e la figura era scomparsa dietro un castello di pietra,.
Il maialino si alzò assonato, non capiva perchè Steve avesse messo mano alla spada ma lo seguì pigramente.
Steve aveva il cuore a mille, aveva scorto la figura solo per un istante ma non era sicuramente un mostro, nella penombra sembrava un essere umano ma non aveva l'andatura caracollante degli zombie e sicuramente non era un creeper, ma allora cosa...
Non ebbe tempo di chiederselo, mentre pensava aveva seguito la figura passando di casa in casa ed ora si trovava in una villetta di un paio di piani, si era perso nei suoi pensieri ed ora tratteneva il respiro stringendo la spada.
Davanti a lui uno zombie era chinato su un corpo umano, mangiava producendo rumori snistri e rivoltanti di ossa rosicchiate.
Steve alzò lentamente  la spada e lo calò con violenza sul collo della creatura tranciandogli di netto la testa, il corpo rivoltante rimase accasciato e decapitato per un attimo e poi si cadde a terra .
Steve era sicuro di non avere fatto alcun rumore ma sicuramente la figura avrebbe potuto sentire lo zombie che crollava a terra.
In punta di piedi e con il cuore in gola uscì dalla casa e si ritrovò nello stradone principale dl villaggio, davanti a lui la figura era alla fine del viale e sembrava godere dell' ultimissimo raggio del sole.
Sicuro di non essere scorto Steve mosse un passo in avanti ma si bloccò all' improvviso, il sangue gelato nelle vene, in una frazione di secondo la figura aveva ruotato la testa di 180° in modo da fissarlo negli occhi, ma Steve si accorse che l'uomo non aveva occhi ma solo due pozzi bianchi di luce e senza fondo.
Poi sparì, come in un turbine viaggiò più velocemente di qualsiasi cosa che Steve avesse visto e si gettò dietro una casa, il sole era ormai scomparso e Steve, tremante di paura, accese una torcia, si guardò un po' in giro in cerca della figura e poi alzò gli occhi al cielo.
L'uomo era lì, lo fissava, levitava a circa tre metri da terra ed era scosso da un leggero tremito frenetico, poi piegò la testa di lato e si bloccò di colpo.
Steve rimase paralizzatoe qunado l'uomo piegò la testa di lato lui vide...
vide il suo mondo sparire rimpiazzato da codici, centinaia di migliaia di codidci, scritte fitte di simboli senza senso si sostituivano all'erba, alle case, al cielo, si guardò la mano, anche lui era composto di codici, l'unica cosa non codificata era l'uomo che  lo fissava dall'alto in basso.
Poi tutto come era iniziato finì, l'uomo ripiegò la testa nella sua posizione naturale, continuando a fissare Steve, poi altri codici, rossi, comparivano negli occhi di Steve sovrapponendosi al suo mondo  e poi un flash e lui svenì.

Si svegliò qualche tempo dopo, era in una specie di stanza rettangolare, era molto buio e le pareti di roccia erano liscie e fredde, la stanza era molto stretta, c'era appena spazio per stare in piedi.
Steve calcolò che non ci fosserò uscite dalla stanza quindi iniziò a sfondare il muro e dopo un lungo lavoro uscì con le mani doloranti, c' era il sole, era rimasto svenuto tutta la notte, il maialino era accoccolato contro il rettangolo di roccia da qui  era appena uscito, la figura in qualche modo aveva fatto comparire quella prigiojne di roccia intornò a lui.
Trovò la sua spada  conficcata nel terreno ed infilzato nella lam c'era un bigliettino:
-ARRIVEDERCI-
firmato da : ''H''
Steve getto il foglietto accartocciato a terra si alzò con la spada in mano e si mise a camminare seguendo il sole.

--Ciao a tutti, sono ancora io: Zedef, scusate la lunga assenza e scusatemi in anticipo perchè farò un'altra lunga assenza a breveT.T comunque spero che vi sia pèiaciuta la storia e insomma, arrivederci al prossimo capitolo.--

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Capitolo 3
*** Sotteranei ***


Dopo quell' incontro steve decise di viaggiare durante  il giorno e gran parte della notte ed accamparsi per poche ore consecutive.
Il ritmo serrato stremava sia lui che il maialino, ma Steve continuava a camminare imperterrito senza quasi fermarsi.
Quando accadde era il crepuscolo, Steve era affamato e combatteva per trascinarsi avanti attraverso la tormenta che imperversava; riusciva già a vedere oscure sagome stagliarsi nella tormenta quindi decise di affrettare ancora il passo.
Il maialino dietro di lui sembrava sul punto di svenire e Steve non era messo meglio, infatti, quando si accorse del precipizio, era quasi troppo tardi per fermarsi.
Si era bloccato appena in tempo per non cadere in una profonda fenditura nel terreo, si sentì sollevato di essersene accorto, ma il suo buonumore sparì quando si trovò a precipitare nel pozzo, cadde per una decina di metri , poi svenne.
Si svegliò sul fondo del burrone e cercò di riordinare i fatti dentro la sua testa, la confusione si schiarì quando guardò il maialino: ma certo! Pensò,sicuramente il maiale non si è accorto del precipizio e, stanco com'era mi ci ha spinto dentro.
Improvvisamente venne colto da una violenta fitta di dolore che lo lasciò boccheggiante a terra, si rialzò e si guardò
Fece il punto della situazione: aveva sicuramente una costola rotta e la  lunga marcia e la caduta lo avevano stremato, se lo avessero attaccato non sarebbe di certo soppravissuto.
a questo pensiero gli corse la mano all'elsa della spada che però mancava dalla cintura, alzò gli occhi e la vide, piantata nel muro a sei o sette metri sopra di lui.
Merda!
Esclamò ad alta voce; l'urlo fece svegliare di soprassalto il maialino che era disteso al suo fianco.
Steve ormai privo di forze si accasciò a terra ormai privo di energie, dopo qualche minuto riuscì a radunare le idee, doveva uscire di lì, e mangiare qualcosa, ma ancora più importante, trovare un'arma e un riparo.
Si alzò ed estrasse dalla borsa una torcia che aveva preso in un villaggio, vide ai suoi piedi un binario che sprofondava nelle viscere della terra.
Steve sapeva che il sottosuolo era pieno di miniere abbandonate da molto tempo.
Raccolse la torcia ed andò avanti raccogliendo tutte le proprie energie residue anche in vista di un combattimento, ma per fortuna gli unici animali che incontrò furono degli innocui e spaventati pipistrelli.
 Dopo aver vagato per qualche minuto, che però a lui parevano ore, si imbatte in un piccolo avamposto deserto il quale aveva subito un attacco molto tempo prima, vi erano scheletri un po ovunque ed anche un residuo di esplosione.
Steve raccolse una spada dalle mani di uno swcheletro e vagò per l'avamposto, dopo qualche minuto giunse ad una stanza con le pareti intatte ed una chest.
Distrutto Steve prese due assi dalla borsa e le piazzò davanti alla porta, piantò la torcia in mezzo alla stanza e cadde semisvenuto per via della stanchezza.
Si risvegliò solo molte ore dopo, ancora sdraiato scompostamente nella stanza, si svegliò, e cominciò a far mente locale: era molto affamato ed il dolore non accennava a diminuire.
Si trascino fino alla cassapanca e la aprì: con sua gioia all'interno trovò varie forme di pane e persino un po di grano e mele per il maialino.
mangiò a sazieta e poi, risollevato dopo il pasto, decise di rialzarsi e di andarsene da quella grotta.
A una seconda occhiata la chest si mostrava anche più utile di prima visto che al suo interno Steve trovò dei gambali in oro, un'ascia di pietra e addirittura un paio di diamanti.
Raccolse tutto e spaccò le assi che sbarravano la porta, poi uscì nella caverna.
Steve viaggiò per molte ore, incontrando solo qualche zombie o qualche scheletro solitario, ninte che non potesse risolvere con un colpo di spada o di ascia, alla fine si ritrovò in una ampia grotta nella quale scendeva una cascata di lava.
Steve si distrasse un attimo a guardare la sorgente della lava e notò solo all'ultimo momento una mano verde che calava su di lui.
Mollò un fendente di spada verso la creatura ma ormai la mano aveva già tracciato tre grossi solchi rossastri sul suo braccio.
Solo quando alzò gli occhi Steve capì quanto fosse drastica la situazione: davanti a lui c'erano due zombie, uno reggeva una spada, ed in fondo alla stanza vide numerose altre figure stagliarsi nell'oscurità.
Mentre combatteva con il primo zombie, sentì alla spalla un dolore bruciante, una freccia lo aveva colpito, ma lui non si perse d'animo e travolse il primo zombie mozzandogli la testa con la spada e, con un gesto fulmineo, lanciò l'ascia contro la testa dello scheletro che si spaccò in due metà perfette prima di cadere a terra.
Il secondo zombie si dimostrava più ostico, aveva una spada  in mano ed un elmo calcato sulla testa.
Mentre combatteva diede un'occhiata dietro allo zombie e si sentì perduto, in rinforzo del suo avversario erano arrivati altri tre della sua specie ed uno scheletro si stava arrampicando in alto per avere più visuale di campo.
il suo maialino ormai era schiacciato contro la parete ed ormai anche lui non potè più ritirarsi, nel frattempo il secondo zombie era caduto ed altri due cercavano di azzannarlo.
In quel momento sentì le proprie gambe cedere e, con la coda dell'occhio, vide una freccia penetrare nel suo ginocchio.
 A terra ormai era un bersaglio facile e non fu un problema per i due zombie sopraffarlo.
L'ultima cosa che sentì fu il caldo sangue abbandonarlo mentre uno zombie lo azzannava al collo.
--                                                       
Ma ciao gente, sono ancora io: zedef ^^ scusatemi davvero tanto per la mia lunga ed ingiustificabile assenza, ma scommetto che è stata più dura per me che per voi... non avete idea di come sia stare un mese senza connessione internet XD
Parlando della storia: wow che finale shock, neanche io me lo sarei aspettato, ho deciso tutto all'ultimo minuto,ma vi anticipo che la nostra storia andrà avanti comunque, con o senza Steve e, per farmi perdonare, la mia storia d'ora in poi avrà una scadenza settimanale o quasi.
Baci da zedef111

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Capitolo 4
*** Incontri notturni ***


Steve aprì gli occhi.
Sentiva sotto alla sua schiena un morbido materasso.
Si mise a sedere, si guardò attorno per capire dove si trovava.
Era in una stanza cubica di circa dieci metri quadrati già perfettamente arredata con tanto di librerie e finestre, appoggiato al letto c'era il suo maialino.
Si alzò in piedi ed esplorò la casa, nella fornace trovò carne cotta di mucca sufficiente per un pasto, nella cassa c'era tutto ciò che aveva con se al momento della sua morte.
Lui era morto!
si riscosse come da un brutto sogno e si tastò, lui non era morto, erà vivo, vivissimo.
Ricordava bene la lotta nella caverna, i mostri ed il dolore del morso.
Si guardò il collo, una lunga cicatrice sostituiva quella che sarebbe dovuta essere la causa della sua morte, era tutto reale.
Poì notò nella cassa un foglietto, lo prese e lesse:

Non è ancora giunto il momento
H.

Lo rilesse più volte dopodichè lo buttò nella cassa che aveva svuotato.
Alla fine decise di rimettersi in marcia svegliò il maialino ed aprì la porta, davanti a lui c'era il mare.
Il mare? Ma allora doveva essere a decine di chilometri dal luogo dove era entrato sotto terra.
Alla fine pensò che non aveva una meta precisa, e poi seguendo il mare avrebbe trovato sicuramente una città o  un porto.
Quindi si mise in marcia.
Prima avevano camminato sempre per territori più o meno freddi e Steve era contento di marciare sotto il sole.
Dovette ricredersi, dopo un paio d'ore erano entrambi spossati dal calore e dalla lunga marcia, vicino alla spiaggia c'era un boschetto e Steve decise di accamparsi.
Gli alberi erano meli e ne mangiarono a sazietà, dopodichè il maialino si addormentò mentre Steve appoggiò la schiena contro un albero.
Dopo un'ora circa di tranquillità steve vide un'anomalia nell'erba , la mano gli corse all'elsa della spada, la sua vista era migliorata durante la fuga e non aveva dubbi su cosa fosse quella strana erba, senza esitazioni andò in contro alla figura quadrupede.
Ormai il creeper si era accorto di essere scoperto e si era lanciato alla carica contro Steve.
Lui non si era lasciato cogliere impreparato, con un solo fendente decapitò il creeper.
Pulì la spada sulle foglie di un albero ed infilò la mano nella vescica esplodente, un organo in cui i creeper producevano la polvere da sparo, estrasse un paio di manciate di polvere e se le mise in tasca.
Si era allontanato di qualche centinaio di metri nella boscaglia ed aveva perso di vista il maialino, si mosse in direzione dei meli quando vide qualcosa.
Un uomo con l'elmo di pelle trafficava con qualcosa proprio dove si trovava il maiale, un altro uomo comparve davanti a lui, questo aveva un armatura di ferro ed una spada arrugginita gli pendeva dal fianco, allora Steve capì: erano avventurieri, sicuramente avevano visto il maiale ed avevano pensato ad un animale selvatico.
Steve si avvicinò e udì i loro discorsi.
-Mhh finalmente faremo una bella cena!
-Ooh sì, mi sembra un eternità che mangio solo mele.Mele, mele, mele non ne posso proprio più.
-Come mi piacerebbe mangiarlo adesso, solo noi due mentre gli altri sono in giro.
Quando Steve capì che c'erano altri avventurieri in giro si arrampicò su un albero, nel giro di una mezz'ora tornarono gli altri.
Steve rimase sull'albero tutto il giorno, dai loro discorsi capì che stavano fuggendo anche loro dai mostri, avevano abbandonato le loro città in fiamme per darsi alla macchia.
Il suo maialino era legato ad un albero, sicuramente l'avrebbero mangiato la sera.
Steve escogitò un piano: avrebbe aspettato fino a sera e poi quando fossero stati presi dall' uccidere il suo compagno di viaggio li avrebbe  colti di sorpresa, non voleva uccideri ma l'avrebbe fatto per salvare il maialino.
Aspettò fino a sera poi quando iniziarono le esclamazioni di fame si preparò a colpire.
-Attenti stanno arrivando dei mobs!
Il grido era stato lanciato da uno degli avventurieri, gli altri sfoderarono le armi, era un gruppetto di mobs, qualche zombie, uno scheletro, un paio di ragni ed un creepers.
Steve notò un altro mobs nella boscaglia, un centinaio di metri dietro agli altri.
Era uno zombie senza dubbio, aveva una spada d'oro in mano, ma la cosa che colpì Steve furono gli occhi, luminosi come quelli di un enderman ma bianchi, Steve aveva già visto quegli occhi.
-Hey quello stronzetto è rimasto indietro
Il gruppo di avventurieri aveva massacrato i mobs ed ora si erano acorti dello zombie dagli occhi bianchi.
-Secondo me non ha il coraggio di venire qui ha ha!
-Dai stronzetto vieni qui se ne hai il coraggio.
Detto fatto.
Lo zombie si precipitò sul primo avventuriero, lui non si accorse di nulla, era accaduto troppo velocemente ma lo zombie gli aveva strappato la testa e buona parte della spina dorsale con una mano.
esclamò uno degli avventurieri.
sfoderarono, inutilmente, le armi.
Lo zombie aveva già trafitto ed aperto in due quello con l'elmo di pelle ed un secondo dopo aveva preso un altro per le braccia e gliele aveva strappate.
era rimasto solo quello con la corazza di pelle che scappando si era trovato con la schiena contro un albero.

Non ebbe l'occasione di finire la frase, lo zombie con un pugno gli aveva trapassato la faccia, e l'albero dietro la faccia, con un solo pugno.
Poi lo zombie si spense, gli occhi bianchi si svuotarono dalla luce e si accasciò a terra come una marionetta a cui vengono tagliati i fili.
Steve che era rimasto impietrito sull'albero ad osservare la scena si lasciò cadere a terra.
Si avvicinò al cadavere dello zombie posseduto e lo toccò.
Due scritte rosse passarono davanti ai suoi occhi e cadde addormentato.
lui non poteva saperlo ma queste erano le scritte:
//#command.input\&\sleep##\=?**\#//
//#command.input\^[Steve.]^&\forget##\=%|^+\#//

--
Ebbene ho mantenuto la promessa, ecco a voi il quarto capitolo della storia , ebbene sì, Steve non è morto in quella caverna buia e piena di simpaticoni.
A proposito, perdonatemi per gli infiniti errori di battitura ed accenti mancati delle precedenti storie ma sono sicuro che non vi arrabbierete per quel :-Per il sangue di Notch! Vi giuro che mi è venuto così XD.
Beh che posso dire, alla prossima.

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Capitolo 5
*** Mare. ***


Steve si risvegliò sdraiato sull'erba, la notte passata a dormire tranquillamente sull' erba e la cena della sera prima lo avevano molto riposato.
Si mise a sedere ed uscì dal boschetto in cui aveva trascorso la notte, gli sembrava tutto calmo ma qualcosa non lo convinceva.
Girò un po' per il boschetto e sfasciò un paio di blocchi di terra ma niente quindi, rincuorato, si mise in cammino.
Seguì la costa come si era prefissato e dopo un paio di chilometri trovò il primo segno di civiltà, una barchetta mezza sfasciata, prima si avvicinò con cautela inutile visto che l'unica cosa che occupava la barchetta era un cadavere mezzo putrefatto.
Steve si allontanò disgustato facendo un largo giro, così facendo vide una grande torre, decise di entrare nella città per vedere se c'era qualcuno.
Arrivò alle porte della città, sfondate.
Scavalcò i rottami delle porte, demolite come la sua speranza di trovare qualcuno di vivo, la cosa più vivtale oltre a lui ed al maialino erano i gabbiani appoggiate sulle case che cercavano qualche pezzo di carne ancora intero sugli scheletri dei villici e delle guardie massacrati dai mobs.
Steve girò un po per la città ma niente, non c'era anima viva, quindi si girò, e vide il mare, un grande ed infinito mare.
Quindi una fiaccola si accese nella sua testa: il mare!
Ma certo! Nel mare niente avrebbe potuto disturbarlo, quindi, spada in pugno, andò verso il molo.
Arrivato fino al molo si mise a cercare qualche barca utilizzabile ma ne trovò solo sfasciate o piene di cadaveri in cui non voleva entrare.
Alla fine, tovò una zattera grande e piena di casse, ne aprì una e scopri con gioia che era piena di carne essicata e mele, quindi caricò il maiale e tagliò gli ormeggi.
Dopo qualche ora la costa era sparità e lui si trovava nel mare sperduto e cominciava ad avere molta fame, quindi aprì una cassa cercando cibo ma trovò ben altro ma  un grosso ragno velenoso.
il ragno accecato dal sole saltò sopra a Steve che lo infilzò con la spada e lo lanciò nell'oceano.
Mail ragno lo aveva morso e lui non aveva latte per curarsi.
Dopo qualche minuto il veleno fece effetto e Steve si ritrovò boccheggiante sul pavimento della zattera in preda al delirio della febbre con le labbra secche e la fronte imperlata di sudore.
E così, svenuto sul legno, non si accorse della notte che calava placida.

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Heilà, sno ancora io, e già, vi prego di non linciarmi perchè ho ritardato un po' con la storia ma, sapete com'è, inizia la scuola, compiti, rottue di balle etc. etc. comunque pensavo di aggiungere una mini rubrica che parla dei mobs che non ci sono nel gioco ma di qui io parlerò nella  storia.
Non ho nient'altro da dirvi, quindi ciao a tutti e tanto ammore!

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Capitolo 6
*** Abissi. ***


Steve si svegliò, era sdraiato sulle assi di legno della zattera con il maialino addormentato contro una cassa.
Sete, un gran bisogno di acqua.
Steve si alzò in piedi, il caldo torrido lo massacrava, si avvicinò ad una delle casse sulla barca e ne tirò fuori una bottiglia d'acqua.
Dissetato, fece mente locale: si trovava su una barca, in mezzo al mare, niente terra all'orizzonte, il sole allo zenit.
Lui non aveva la minima idea di come condurre una barca, quindi decise di aspettare che il vento lo portasse da qualche parte.
L'effetto del veleno era passato, solo il morso continuava a pulsare ma Steve sapeva che il veleno non era letale.
E così passarono ore e giorni, Steve riusciva a capire lo scorrere del tempo solo grazie alla luna e al sole, quindi dopo quelli che sembravano tre giorni il cibo e acqua iniziavano a scarseggiare, per il cibo poteva pescare ma con l'acqua era un grande problema, certo, poteva sperare nella pioggia ma era molto improbabile, comunque non se ne preoccupava visto che contava di arrivare a giorni da qualche parte.
dopo altri due giorni stava morendo di sete ed il maialino era messo male, l'afa lo stava massacrando e non riusciva a distinguere le allucinazioni dalla realtà.
Infatti all'inizio non riuscì a capire quando una pioggia torrenziale inondò la barca, poi appena sentì il freddo si rialzò immediatamente.
Pioggia, pioggia,  pioggia!
Era salvo, salvo, sarebbe sopravvissuto!
Ma dopo l'iniziale  euforia si rese conto che la pioggia avrebbe potuto causare più danni la pioggia che il sole, visto che il temporale stava diventando un vera tempesta.
In pochi secondi il sole era scomparso sostituito da nuvole nere  come la morte ed il mare si stava infuriando.
Steve cercò di piegare le vele ma un'onda anomala lo sbattè per terra e strappo l'albero dalla barca.
Steve di rialzò ma il vento lo risbattè di nuovo contro le assi.
Ancora una volta riuscì a mettersi in piedi e ad appoggiarsi contro il tronco dell' albero, in un attimo di tregua guardò e capì che stava andando verso un pericolo cento volte maggiore.
Un'enorme gorgo era aperto circa 50 metri da lui, e lo stava risucchiando a tutta forza verso il suo centro mortale.
Quando vide un enorme tentacolo viola.
Ricordava quando da piccolo il nonno gli raccontava le fiabe attorno al fuoco.
-Ed a quel punto comparve il Craken, ed attaccò il capitano con la sua nave e riuscì a spezzare un galeone in un solo colpo!-
-Ma nonno, è tutto vera questa storia?-
-O certo Steve, tutte le storie del nonno sono vere-
Già, tutte le storie del nonno sono vere.
Ed ora le storie del nonno si stavano dimostrando vere per davvero, un mostro gigantesco, i tentacoli si aggrovigliavano e cercavano di acchiappare la nave, e l'occhio, un enorme, giallo occhio mostruoso, pieno di morte.
Ed ecco che un fulmine colpisce la zattera spaccandola in due, e Steve si trovò su una metà della barca con la spada nella fodera alla cintura.
Poi un altro fulmine squarciò l'aria e lui si ritrovò sollevato dalla barca sollevato per una caviglia da un enorme e viscido tentacolo.
Un attimo, la spada la lama contro la pelle livida, il tentacolo si taglia e Steve sprofondò nel gorgo.

--Enciclopedia dei mobs nuovi:
Gabbiani: I gabbiani sono mobs passivi e volanti che vivono nei pressi del mare o delle grandi città, se attaccati o disturbati reagiscono volando, sono soliti mangiare  carogne o comunque rifiuti in genere.
Se uccisi droppano piume o carne.

-Okkkey gente, eccomi qua con questo nuovo capitolo di herobrine is Back, in realtà è da un po' che non si vede herobrine quindi provvederò presto, comunque avvisatemi cosa ne pensate della mobs enciclopedie?
Allora, ancora una volta tanti baci ed alla prossima ;).

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