AVADA KEDAVRA di hunterd (/viewuser.php?uid=32161)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** AVADA KEDAVRA ***
Capitolo 2: *** MALFOY PRIGIONIERO ***
Capitolo 3: *** NEMICI ***
Capitolo 4: *** DARE PER AVERE ***
Capitolo 5: *** MANGIAMORTE ***
Capitolo 6: *** SITUAZIONE PERICOLOSA ***
Capitolo 7: *** NOTTE INSONNE ***
Capitolo 8: *** RAGIONE E SENTIMENTO ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***
Capitolo 10: *** ESSERE O NON ESSERE ***
Capitolo 11: *** UN'AMICIZIA CHE CONTA ***
Capitolo 12: *** INCERTEZZA - Prima parte ***
Capitolo 13: *** INCERTEZZA - Seconda parte ***
Capitolo 14: *** RIVELAZIONI E RICORDI ***
Capitolo 15: *** BUIO E LUCE ***
Capitolo 16: *** RICOMINCIARE ***
Capitolo 17: *** UNA REALTA' DOLOROSA ***
Capitolo 18: *** PASSATO E FUTURO ***
Capitolo 19: *** UN PRINCIPIO DI FIDUCIA ***
Capitolo 20: *** EPPURE SENTIRE ***
Capitolo 21: *** VERITA' E MENZOGNE ***
Capitolo 22: *** FUOCO PURIFICATORE ***
Capitolo 23: *** UNO STRANO MESSAGGIO ***
Capitolo 24: *** PITON - Prima parte ***
Capitolo 25: *** PITON - Seconda parte ***
Capitolo 26: *** HOGWARTS E LA STANZA DELLE NECESSITA' ***
Capitolo 27: *** UNA NUOVA REALTA' ***
Capitolo 28: *** SILENTE E I SUOI AMICI ***
Capitolo 29: *** SOLO NOI ***
Capitolo 30: *** AVVISO ***
Capitolo 31: *** MISSIONE SPECIALE ***
Capitolo 32: *** NUOVE E VECCHIE AMICIZIE ***
Capitolo 33: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** AVADA KEDAVRA ***
Ciao! Eccomi di ritorno prima di quanto mi
aspettassi anch’io… però
c’era questa idea che continuava ad affacciarsi e alla fine
non ho saputo resistere. Così mi lancio in questa nuova
sfida… Per chi volesse maggiori informazioni le
potrà trovare alla fine del capitolo, così non
rubo tempo a chi vuole leggere e basta!
Buona lettura e ben ritrovati.
Avada Kedavra. Due sole parole, che aveva continuato a ripetere dentro
sé, come a voler dimostrare che era in grado di pronunciarle.
Eppure non lo aveva fatto quando era stato il momento giusto. Non per
paura, non per pietà, non perché non ne fosse
convinto. Non le aveva pronunciate perché gli occhi della
persona davanti a lui esprimevano la certezza che non sarebbe morto per
mano sua.
E il tempo, non più di una manciata di secondi, in cui si
era attardato a capire cosa volessero dirgli quegli occhi, erano
bastati perché fosse un’altra la voce a
pronunciare quelle due semplici parole.
E il raggio verde che ne era scaturito aveva ucciso Silente. E neanche
la morte aveva cancellato dai suoi occhi la certezza che non sarebbe
stato lui ad ucciderlo.
Piton aveva ucciso Silente. E subito dopo lo aveva spronato a fuggire.
Aveva solo avuto una visione fugace di Potter che si stava riprendendo
da un incantesimo paralizzante che probabilmente gli aveva scagliato lo
stesso Silente nel momento in cui lui era comparso. Poi la voce e la
presa di Piton lo avevano nuovamente spronato a fuggire.
Era finita. Questo continuava a ripetere a tutti i Mangiamorte che
quella notte erano penetrati a Hogwarts. Era finita e dovevano lasciare
i confini della scuola prima che non fosse più possibile.
Aveva percepito distintamente che Potter li stava inseguendo. Ma tutta
la sua rabbia e il suo odio erano rivolti verso Piton.
Perché era stato lui a pronunciare quelle due semplici
parole.
E l’ultima visione che aveva avuto di Potter era quella di
lui steso a terra disarmato e Piton che gli urlava di non chiamarlo
vigliacco. Poi aveva superato il cancello e si era smaterializzato.
Per ricomparire al cospetto del Signore Oscuro. E attendere la sua
decisione. Non aveva pronunciato quelle due parole e rappresentavano
anche per lui la differenza se vivere o morire.
Ma non aveva avuto paura. Temeva più l’idea che
sua madre avrebbe perso anche lui e non avrebbe avuto indietro nemmeno
suo marito.
Il Signore Oscuro ricompensava solo coloro che ottenevano
ciò che lui comandava. E a lui era stato ordinato di
uccidere Silente. Silente era morto ma non per mano sua. Quindi suo
padre sarebbe rimasto ad Azkaban e sua madre sarebbe rimasta sola per
sempre.
Poi era comparso anche Piton. E aveva atteso anche lui in silenzio che
il Signore Oscuro parlasse con loro. E quando lo aveva fatto, la sua
unica domanda era stata per Piton: perché aveva ucciso lui
Silente? Era a me che aveva comandato di farlo. Non ero forse riuscito?
Piton non aveva perso la sua abituale freddezza. E aveva risposto che
aveva avuto a disposizione vent’anni per odiare con tutte le
sue forze Silente e quando lo aveva sentito supplicarlo, sperando che
lo salvasse da me, gli era sembrato che il destino gli desse
l’opportunità di vendicarsi giustamente di lui.
Morire per mano di colui che si credeva amico. Non c’era
morte peggiore. E non aveva saputo resistere. Anche sapendo che avrebbe
messo a repentaglio la mia e la sua di vita non rispettando il volere
del loro Signore.
Il viso del Signore Oscuro era stato attraversato da un ghigno ed era
scoppiato in una risata agghiacciante dicendo a Piton che poteva
capirlo. Non avrebbe lasciato a nessun’altro il piacere di
uccidere Potter.
Poi si era rivolto verso di me dicendomi che mi avrebbe dato una nuova
missione. E sarebbe stata un’altra occasione per dimostrare
la mia lealtà e ottenere la ricompensa promessami: liberare
mio padre.
Due settimane dopo la morte di Silente, durante uno scontro tra
Mangiamorte e Auror, mi sono volontariamente lasciato catturare. Quando
la notizia si è diffusa, è avvenuto esattamente
quello che il Signore Oscuro aveva previsto. Sono stato portato in un
luogo segreto, dove ha sede un’organizzazione di cui era a
capo Silente, formata da Auror a lui fedeli. Di cui faceva parte anche
Piton prima che mostrasse definitivamente a chi fosse realmente fedele.
E di cui ora fa parte anche il trio indissolubile con cui per anni sono
stato costretto a convivere ad Hogwarts: Harry Potter, Ronald Weasley
ed Hermione Granger.
Quello che vogliono da me sono informazioni. Sul Signore Oscuro e su
Piton. In particolar modo è Potter a volere Piton. Tutte le
volte che mi ha chiesto di lui il suo sguardo non è riuscito
a mascherare un odio profondo. Persino più profondo di
quello con cui ha sempre guardato me.
Ma per quante volte me l’abbia chiesto lui, o tutti gli
altri, e per quanto abbiano tentato di estorcermelo anche con la magia,
io non ho ceduto.
Perché questa volta non fallirò in quello che mi
ha chiesto il Signore Oscuro. Io libererò mio padre,
riportandolo a mia madre. E saremo di nuovo insieme. Questo
è quello che conta. Questo è quello che non devo
mai dimenticare. Per avere indietro la mia famiglia
c’è un prezzo da pagare ed io ho accettato.
Quando si apre la porta, non mi stupisco di vedere nuovamente Potter.
Da quando sono qui, e sono già trascorsi cinque giorni,
è venuto ripetutamente a pormi sempre la stessa domanda. Ed
ora sta per farlo nuovamente. Mi domando quando cederà.
Perché sono sicuro che lo farà. Ogni volta il suo
sguardo si fa sempre più smanioso di avere la risposta su
dove possa trovarsi Piton.
- Malfoy, la notte ti ha portato consiglio?
- Sai già la risposta…
- Lo sai che potrebbe fare la differenza se passare il resto dei tuoi
giorni ad Azkaban o…
- Potter non ho ucciso io Silente e lo sai bene…
c’eri anche tu vero?
Vedo la rabbia farsi strada in lui. E’ semplice provocarlo.
Basta riportarlo continuamente a quei minuti fatali per tenere viva in
lui la voglia di trovare Piton. Ed è di questa voglia che io
ho bisogno. Perché è grazie a lei che
otterrò il mio successo.
- Volevi anche tu la sua morte! Chi lo ha attirato lì con
l’inganno? Chi lo ha disarmato? Chi ha fatto in modo che i
Mangiamorte entrassero ad Hogwarts?
- Perché mi fai domande di cui conosci già la
risposta?
Si avvicina minacciosamente a me. Ma sa bene che qui non può
nulla contro di me. Esistono incantesimi che hanno reso impossibile
usare la magia in questa stanza.
- E allora rispondi alla domanda di cui ancora non conosco la risposta!
Dove si trova Piton?
- Potter anche a questa domanda sai già
risponderti…
- Malfoy è a me che lo dirai!
La sua voce sembra più un ringhio rabbioso… ma io
a differenza sua, so che non devo perdere la calma.
- Lo sai bene con chi parlerò. A quest’ora potevi
già avere Piton in questa stanza… ma tu
preferisci anteporre i tuoi sciocchi ideali… credo quindi
che non abbiamo più nulla da dirci.
E faccio quello che so renderlo ancora più furioso. Mi
stendo sulla branda a mia disposizione e lo ignoro. E’ il
modo consueto con cui indico che per me il colloquio è
terminato.
Infatti sento i suoi passi dirigersi alla porta, aprirla e poi
richiudersela furiosamente alle spalle.
Ci sono buone probabilità che quando si riaprirà,
sarà per fare entrare la persona di cui ho bisogno.
Allora eccomi con una nuova storia. Inizio con il solito entusiasmo e
vedo un po’ dove mi porterà.. (per chi ha
già letto una mia ff in particolare cito un proverbio molto
significativo “non tutte le ciambelle riescono col
buco” quindi…)
Volevo solo darvi alcune indicazioni generali per chiarire meglio
alcuni aspetti di questa ff.
Questa volta ho deciso di tenere conto di tutti gli avvenimenti
successi fino al sesto libro. Quindi da lì in poi, salvo
mantenere i personaggi e i loro ruoli (e qualche avvenimento), prende
il via la mia fantasia. Questo perché vorrei che fosse
ancora una Draco/Hermione e se vuoi questa coppia devi ovviamente
abbandonare ciò che succede nei libri.
Altra nota importante: mantenere il carattere dei personaggi piace
anche a me perché li rende più realistici.
Però è altrettanto ovvio che prima o poi qualcosa
(o meglio qualcuno) deve cambiare… se no (a costo di
ripetermi!) niente Draco/Hermione!
Proprio sui personaggi molto spesso ho letto lamentale sul fatto che
tutte tendiamo a cambiare Draco piuttosto che Hermione. Credo sia
abbastanza naturale: è più facile far diventare
migliore qualcuno che appare “cattivo” piuttosto
che trasformare in un essere spregevole chi è stato sempre
“buono”… (spero di essere stata
chiara…) e poi si rischia meno l’ooc (alla fine
nel suo piccolo anche la Rowling ha riscattato la figura di Malfoy non
facendolo diventare un vero Mangiamorte!).
A proposito di Draco… sappiate che da me potrete avere solo
un Malfoy capace di grandi sentimenti sia nel bene che nel male (e
avrà modo di farvi vedere che può essere anche
molto spietato…). Se dovessi seguire i tratti del suo
personaggio credo che ci annoieremmo sia io che voi… quindi
anche qui concedo spazio alla mia fantasia…
Ultima nota: ho deciso che i personaggi parleranno in prima persona e
quindi potrà capitare che all’interno di uno
stesso capitolo la narrazione passi da un protagonista
all’altro… (la narrazione con
“l’io” ho scoperto che rende
più facile far trasparire i sentimenti dei personaggi).
Dopo queste premesse, non pensate di sapere già tutto
sull’andamento della storia… perché un
colpo di genio (supposto che io ne possa avere uno : - )!) non sai mai
che scompiglio può portare…
Come al solito posso assicurarvi che chiunque avrà voglia di
commentare, suggerire, correggere, troverà sempre la mia
voglia di rispondere e confrontarmi.
Basta ho detto tutto quello che volevo dire. E pensa che fregatura se
dopo tutta questa premessa la storia mi viene una schifezza…
giuro che mi ritiro per sempre! Ciao e a presto!
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Capitolo 2 *** MALFOY PRIGIONIERO ***
Ciao! I primi capitoli di una
storia sono sempre i più difficili. La storia deve avviarsi,
e prima di entrare nel vivo ha bisogno di una presentazione. Dal
prossimo però gli avvenimenti diventeranno già
più “intensi”…
E’
ovvio che risulta difficile anche per voi capire già se la
storia può piacere o meno quindi magari tra qualche capitolo
avrete le idee più chiare… speriamo in positivo!!
E’
sempre a fine capitolo che mi ritaglio lo spazio per rispondere ai
vostri commenti.
Buona
lettura e a presto.
Da
quando è morto Silente tutto è cambiato. La sua
morte ha portato la consapevolezza che era giunta l’ora che
anche noi affrontassimo questa guerra.
Harry
ha preso la decisione, subito dopo la morte di Silente, che avrebbe
combattuto Voldemort e noi siamo stati subito al suo fianco. Abbiamo
affrontato tutto insieme e ha accettato la nostra decisione di essergli
a fianco anche ora.
Almeno
questo è quello che credevo. Perché è
da più di una settimana che ho la sensazione che mi stiano
nascondendo qualcosa. O qualcuno. Non so come abbiano potuto pensare
che non me ne sarei accorta.
Frasi
a mezza voce, a volte discussioni interrotte bruscamente non appena
facevo la mia comparsa e poi ai miei tentativi di sapere cosa stava
succedendo risposte vaghe e poco credibili.
Sono
sinceramente preoccupata. Perché Harry è
particolarmente teso. E quando gli chiedo di parlare con me risponde
che va tutto bene, che è una mia idea. Ho provato a parlarne
anche con Ron, ma anche lui mi ha risposto che va tutto bene, che Harry
non è più teso del solito.
Anche
tutti gli altri sembrano abbottonati sulla questione del suo umore.
Eppure sono sicura che stia succedendo qualcosa. Soprattutto
perché conosco Harry e Ron da sei anni e da sei anni sono la
loro migliore amica. E se pensano di ingannare proprio me si sbagliano.
Anche
ora sento provenire delle voci concitate dalla cucina e sono sicura che
non appena entrerò, smetteranno di parlare. Per poi
riprendere parlando in maniera assolutamente innaturale.
Potrei
tentare di avvicinarmi e provare ad ascoltare. Ma questa vecchia casa
che Sirius ha lasciato in eredità ad Harry oltre ad avere
dei muri spessi, ha anche porte massicce.
Però
proprio ora la porta della cucina si è spalancata e vedo
apparire Ron.
-
Hermione! Stavo per venire da te… avremmo bisogno di
parlarti…
Lo
vedo esitare un attimo.
-
Vi siete finalmente decisi a svelare anche a me il segreto che sembrate
custodire così gelosamente?
Non
ho potuto fare a meno di avere un tono un po’ sostenuto e Ron
infatti è leggermente arrossito. E’ uno dei suoi
difetti: gioia, imbarazzo, rabbia, sensi di colpa, tutto si manifesta
in lui attraverso la sua faccia che cambia colore.
-
Non è proprio cosi…
-
Io ho avuto l’impressione di sì!
Ma
ora in cucina vedo che ci sono un po’ tutti. Lupin, Tonks,
Moody, i signori Weasley, Fred e George… oltre ad Harry e
Ron, ovviamente.
E’
Harry il primo a parlare.
-
Hermione prima che tu possa arrabbiarti con altri ti dico subito che
è stata mia la decisione di non parlartene subito. Gli altri
quindi hanno rispettato la mia volontà.
E’
molto serio e la cosa mi preoccupa. Soprattutto perché tutti
ora hanno un’espressione grave. Anche Fred e George che di
solito faticano a rimanere seri più di cinque minuti.
-
E’ già qualche giorno che in una stanza del terzo
piano teniamo prigioniero Malfoy.
-
Avete preso Malfoy?
-
Lo hanno catturato quelli del Ministero e quando ci hanno informato,
abbiamo chiesto di poterlo interrogare e lo abbiamo portato qui.
-
Ed ero l’unica a non saperlo?
Ma
so già la risposta, mi basta guardare le facce colpevoli che
evitano il mio sguardo.
-
C’è un motivo per cui te lo abbiamo tenuto
nascosto fino ad ora.
-
Mi auguro che sia un buon motivo…
-
Un ottimo motivo e sono ancora convinta che non dovrebbe parlartene. Io
forse sono l’unica qui dentro che la pensa… o
meglio che la pensava come Harry…
A
parlare è stata Molly, la signora Weasley. Credo che si sia
sempre sentita un po’ mamma anche mia e di Harry.
-
Molly cara perché non lasci che Harry finisca di parlare?
Il
signor Weasley è l’unico che di solito si oppone
all’impetuoso carattere della Sig.ra Weasley.
-
Molly credo che Hermione sia in grado di decidere da sola cosa
è meglio per lei….
La
voce rude di Moody gli è valsa un’occhiataccia da
parte di Molly.
-
Harry cosa sta succedendo?
-
Vedi da quando abbiamo portato qui Malfoy lo abbiamo più
volte interrogato per avere informazioni su Voldemort e su Piton, ma si
è sempre rifiutato di parlare…
-
Mi sembra anche abbastanza ovvio…
-
Non proprio…non si rifiuta di parlare e basta. Lui non vuole
rivelare a noi le informazioni di cui è a conoscenza.
E’ da quando è stato catturato che continua a
ripetere che parlerà solo con te. Risponderà solo
se sarai tu a porgli le domande…
-
E perché avete aspettato così tanto ad
informarmi! Avete perso tempo prezioso… nel frattempo
potrebbero non essere più nel luogo conosciuto da Malfoy.
Non saranno così stupidi da pensare che…
-
Hermione calma… fermati e rifletti. Non ti chiedi nemmeno
perché Malfoy insista per parlare con te? Non ti sembra
sospetto?
-
Che importanza può avere con chi di noi voglia parlare?
L’importante è che lo voglia fare!
-
Hermione, Malfoy odia te come odia qualsiasi altra persona qui
presente… perché insiste per parlare con te?!
E’
stato Ron a parlare e il suo sguardo ha qualcosa che non mi
piace…
-
Ron me lo stai domandando perché vuoi che ti dia un parere o
me lo stai domandando perché pensi che abbia una risposta
ben precisa da fornirti?
-
Ron, Hermione forse è il caso di parlarne con più
calma. Facciamo attenzione a non fare il gioco di Malfoy. Forse
è proprio questo che cerca di fare, insinuare il dubbio tra
noi tanto da metterci in disaccordo.
La
voce calma di Remus interrompe la tensione che si era venuta a creare.
-
Non credo che Hermione stia nascondendo qualcosa… sappiamo
bene come sono sempre stati i suoi rapporti con Malfoy…
E’
Harry che ha parlato ed alle sue parole anche Ron sembra rendersi conto
di aver commesso una sciocchezza.
-
Avete ragione. Hermione perdonami. Non so cosa mi ha preso…
forse è l’idea di Malfoy che chiede di parlare da
solo con te che mi manda in tilt…
-
Non sei l’unico ad esserne preoccupato…
anch’io nutro qualche dubbio sulla sua richiesta ed
è per questo che non ho voluto che tu lo sapessi
Hermione… ti saresti precipitata da lui… e ancora
adesso non sono sicuro che sia una buona idea…
-
Scusate ma cosa potrebbe farmi? Se uno di voi resterà di
guardia fuori dalla porta, potrebbe intervenire immediatamente se
Malfoy solo si azzarda a tentare di fare qualcosa… a parte
che non credo tenterebbe di attaccarmi disarmato…
-
Anche tu saresti disarmata… la stanza in cui è
prigioniero non consente l’uso della magia… lo
abbiamo voluto proprio perché non volevamo correre il
rischio che disarmasse uno di noi…
-
Penso che allora sia ancora meno rischioso andare da lui e sentire cosa
ha da dirmi… Harry scommetto che se ti sei deciso a
parlarmene è perché ti sei reso conto che non
c’è altra soluzione…
-
Infatti. E’ come hai detto tu… sta passando troppo
tempo dal momento in cui è stato catturato e potrebbe non
essere più utile quello che ha da rivelare…
-
E allora non perdiamo altro tempo e portatemi da lui.
Ron
sembra essere ora più titubante di sua madre.
-
Harry non so se è una buona idea… io e te abbiamo
un’idea precisa di quanto possa essere sgradevole e
pericoloso Malfoy…
-
Ron non siamo più a Hogwarts…
-
Hermione ora abbiamo però la certezza che è anche
lui un Mangiamorte… ti ricordo che era sul punto di uccidere
Silente e preferirei che tu non lo sottovalutassi…
-
Io rimango del parere che non dovrebbe andare…
A
parlare è stata nuovamente Molly, forse incoraggiata anche
dal tentennamento di Ron…
-
Molly non succederà nulla… Malfoy è
rinchiuso in una stanza dove non può usare la magia, fuori
da quella porta ci saranno tutti quelli che vorranno
esserci… cosa potrebbe succedere?
-
Molly anche noi non siamo contenti che Hermione vada da lui e sai bene
che se avessimo trovato un altro modo lo avremmo evitato. Ma quel
ragazzo ha dimostrato una volontà di ferro nel non
cedere… ed Harry ha ragione quando dice che sta passando
troppo tempo…
A
parlare è stato nuovamente Moody e questa volta lo ha fatto
più gentilmente.
-
E poi io non ho paura… non sottovalutatemi…
Harry, Ron voi dovreste conoscermi molto bene… sapete che
non ho certo paura di Malfoy…
-
Lo sappiamo Mione, però Harry ha ragione nel dirti di non
sottovalutarlo… qui non stiamo più parlando del
ragazzo viziato che si faceva beffe di noi a Hogwarts…
stiamo parlando del nuovo Malfoy che non ha esitato ad unirsi a
Voldemort. Lui ora è un Mangiamorte…
-
Sarà anche un Mangiamorte… ma al momento credo
non possa fare nulla di più se non parlare con me!
Per
un attimo sembra che tutti stiano riflettendo su quanto ho appena detto
per riuscire ad esserne convinti.
Poi
è Moody il primo a parlare.
-
Allora Hermione se te la senti forse è il caso che ti dia
due o tre consigli… ho avuto modo di studiare il giovane
Malfoy e hanno ragione i tuoi amici a dirti che devi fare attenzione.
Non
oso dirlo, ma credo che improvvisamente tutti stiano sopravvalutando le
capacità di Malfoy. Comunque ascoltare quello che Malocchio
ha da dire non mi costa nulla…
-
Innanzitutto non voltargli mai le spalle… so che
può sembrare una sciocchezza, ma non sai quanti Auror ho
visto in difficoltà perché hanno peccato di
troppa sicurezza. Ricordati che lì dentro le domande sarai
solo tu a poterle fare. Lui dovrà solo rispondere. Se tenta
di farti qualche domanda non rispondere. Potrebbe tentare di scoprire
dove si trova il luogo in cui lo teniamo nascosto, chi
c’è oltre alle persone che ti dirà di
aver visto, sapere cosa sappiamo del Signore Oscuro… ti dico
questo Hermione non perché tu sia sciocca, ma
perché c’è una cosa che devi sapere su
Malfoy. Usa con grande abilità sia la legilimanzia che
l’ occlumanzia. Ha una vista molto potente ed è
stato Piton a dirmelo, una volta che mi raccontava di lui. E nonostante
i potenti incantesimi che abbiamo evocato in quella stanza,
c’è la remota possibilità che il
Signore Oscuro possa mettersi in contatto con lui. E ovviamente capirai
anche tu che non vorremmo scoprisse dove si trova il nostro quartiere
generale, per non parlare del fatto che potrebbe avere anche
informazioni su Harry.
Perciò
ricorda di parlare lo stretto indispensabile… e
un’ultima cosa… non fare concessioni senza che tu
prima ne abbia parlato con noi…
-
Concessioni di che tipo?
-
Potrebbe chiederti favori per sé o per altri in cambio delle
informazioni…
-
Okay Moody credo che così possa bastare… non
credo che Hermione dovrà trattenersi più di
tanto… se Malfoy vuole parlare lo farà subito.
-
Remus è bene che sappia chi ha di fronte… non
bisogna mai sottovalutare un nemico… anche se appare innocuo.
-
Moody ha ragione Remus. E’ bene che Hermione sia cosciente
che deve entrare vigile in quella stanza. Hermione promettici che farai
attenzione.
-
Certo che starò attenta… e state tranquilli. Non
succederà nulla. Forza non perdiamo altro tempo.
-
Va bene. Vieni Ron, aspetteremo noi fuori.
In
silenzio saliamo per le scale e una volta al terzo piano ci fermiamo
davanti ad una porta di cui ora non ignoro più il suo
contenuto.
-
Hermione sai quanto desideri trovare Piton. Ma sai anche che non vorrei
mai mettere in pericolo la vita di uno di voi…
-
Harry non corro alcun rischio… scusa come potrei mettere in
pericolo la mia vita semplicemente parlando con lui? Se non
è in grado di usare la magia, credo davvero che non possa
nuocermi in alcuna maniera…
-
Forse… non riesco a liberarmi dalla sensazione che dietro la
sua richiesta ci sia uno scopo ben preciso… non ha senso che
chieda con così tanta insistenza di parlare con
te…
-
L’unica maniera di scoprirlo è entrare in quella
stanza…
-
Anch’io nutro forti dubbi Harry, però a questo
punto non abbiamo molte scelte: o proviamo oppure tanto vale rimandare
Malfoy sotto la custodia del Ministero…
-
Giusto… aspetta qui Hermione.
Lo
vedo estrarre la bacchetta e sbloccare la porta. Poi la consegna a Ron
ed entra.
-
Tu lo hai visto Ron?
-
Sì… gli ho anche parlato. Non pensare di trovare
un Malfoy diverso da quello che conosciamo… non ha perso la
sua arroganza… anzi forse si è anche rafforzata.
Sembra essere ancora più sicuro di sè ora che
è uscito alla scoperto. Se penso che stava per uccidere
Silente… onestamente Hermione, tu lo avresti pensato capace
di farlo? Harry continuava a dircelo, ma io lo ritenevo solo un pallone
gonfiato… uno che si faceva grande all’ombra di
suo padre.
-
Lo so Ron, forse lo abbiamo sottovalutato tutti… persino
Silente. E poi chi avrebbe mai immaginato che Piton lo stesse aiutando
veramente? Tutti ormai si fidavano del giudizio che Silente aveva su di
lui…
-
Già… ed invece ha sbagliato a giudicare
entrambi… è per questo Hermione che devi fare
attenzione…
-
Ron non ho intenzione di correre alcun pericolo, alla prima mossa
sospetta che fa lascio perdere…
-
Bene… è questo che volevo sentirti
dire… sai Hermione non so cosa farei se ti dovesse capitare
qualcosa…
Il
suo sguardo ha un’espressione che gli ho visto già
diverse volte in queste ultime due settimane. E sento qualcosa agitarsi
dentro di me. Ma prima di realizzare cos’è la
porta si riapre ed Harry esce.
-
Ti aspetta. Hermione qualsiasi cosa…
-
Harry basta. Starò attenta, non farò
sciocchezze… fidatevi di me!
-
Scusa… hai ragione…
-
Fra cinque minuti sarò di ritorno e spero con le risposte
che tutti desideriamo avere…
-
Okay…
Harry
riapre la porta e questa volta sono io ad entrare.
Nicichan:
non sai come sono preoccupata… guarda che dopo aver scritto
una ff che è piaciuta è dura
ripresentarsi… però io ci provo lo
stesso… Piton piace anche a me come personaggio e vedrai che
non lo strapazzerò assolutamente… anzi
avrà un ruolo abbastanza importante…
Milu:
grazie per gli auguri … speriamo portino fortuna…
grazie anche per avermi aspettato!
Ccdd: anche
a te mille grazie per la fedeltà “sulla
fiducia” e per gli auguri… speriamo di non
deludere…
8marta8: ma
ciao! Ti ho contatto attraverso il sito, ma credo che il mio messaggio
non ti sia giunto… volevo fare due chiacchiere in attesa di
una nuova ff… se ti interessa il mio indirizzo di posta
è laura_hunterd@alice.it Per quanto riguarda la
nuova ff, so che ti farà ridere, ma resto anch’io
in attesa di vedere come va…
Marymatrix:
grazie per essere uscita allo scoperto!! A me piace tantissimo parlare
con chi trova cinque minuti del suo tempo per leggere la mia
ff… spero quindi di poterlo fare spesso…
vorrà dire che la ff procede bene e ti piace : -)!!!
Vinny: il
secondo capitolo è arrivato… io di solito
aggiorno abbastanza in fretta… vediamo se procede sempre
bene!!
Alessia87:
grazie per avermi scritto… sapevo di essere tra i tuoi
preferiti, però quando decidete di recensire sono anche
più contenta!! Vediamo se anche con te riuscirò a
farmi apprezzare ancora…
Marygenoana:
grazie per l’incoraggiamento… resto in attesa di
sapere se il proseguimento ti piacerà…
Una
piccola nota: vedete indicato il mio indirizzo di posta…
è ovvio che non l’avrei messo se avessi voluto
tenerlo nascosto… se a qualcuna viene voglia di scrivere
è libera di farlo!
Buona
giornata a tutte (io parlo al femminile perché finora di
maschietti non ne ho mai vista l’ombra quindi… ma
secondo voi ce ne saranno?) e a risentirci!
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Capitolo 3 *** NEMICI ***
Finalmente
ecco i nostri Draco/Hermione a confronto… di solito quando
leggo una ff è questo il momento che aspetto di
più… il loro primo incontro… non sai
mai come sarà… bè questo è
un po’… non ve lo dico! Leggete e lo scoprirete...
ma non traete subito conclusioni sbagliate… la storia
è appena iniziata!!
So che non è
lunghissimo il capitolo su di loro… ma arriveranno tempi
migliori… per voi… non certo per loro!!
Buona lettura e a
presto!
Nella stanza non
c’è nient’altro se non una brandina. E
su quella brandina è seduto Malfoy.
Appare ancora
più pallido di come lo ricordavo, nonostante una leggera
barba bionda ricopra il suo viso. Sembra anche meno giovane della sua
età… ma forse è proprio la leggera barba che
lo invecchia.
Indossa un paio di
jeans ed una maglietta. Il suo fisico prestante non sembra aver
risentito della prigionia. Quello che attira il mio sguardo
però è il Marchio Nero dei Mangiamorte che spicca
evidente sul suo avambraccio muscoloso.
Ron ha ragione,
nonostante la sua condizione, non ha perso la sua arroganza. Il suo
sguardo infatti mi sta squadrando con disprezzo come ha sempre fatto.
- Malfoy…
- Granger…
Sembriamo proprio due
avversari che si stanno studiando prima di una battaglia…
anche se forse è già chiaro ad entrambi chi
è il vincitore e chi il vinto.
Quando però
lo vedo alzarsi faccio involontariamente un passo indietro. Forse le
troppo raccomandazioni hanno avuto l’effetto di rendermi meno
sicura di quanto mi sentissi prima di entrare.
A lui ovviamente non
è sfuggito, perché è comparso un
sorrisetto ironico.
- Non credo sia tu
quella che ha qualcosa da temere… se non sbaglio sono io qui
il prigioniero…
- Infatti Malfoy e
visto che sembravi desideroso di parlare con me…
-
Desideroso… forse ti stai dando troppa importanza…
- Dove si trova Piton?
Tutto mi aspettavo meno
la sua risata. Sembra proprio divertirsi.
- Granger giuro che non
mi divertivo così da tanto tempo… dovresti vedere
la tua faccia ora… pensavi che sarebbe bastata la tua sola
presenza ed io avrei parlato? Davvero pensavi questo?
Questo è
quello che mi hanno fatto credere. Harry sembrava essere sicuro che
Malfoy avrebbe parlato solo con me. E sono convinta che è
quello che deve avergli detto e ripetuto, altrimenti non sarei qui. Mi
chiedo a che gioco stia giocando.
- Se non è
così perché hai chiesto di me allora?
La sua espressione
torna seria.
- Io ho chiesto di te
il primo giorno, poi il secondo, poi il terzo, poi il quarto, e poi
anche il quinto. E tu, Mezzosangue, ti sei degnata di venire solo oggi.
E con tutta l’arroganza che ti ha sempre contraddistinto ti
aspetti che io adesso ti dica tutto? Forse dovrei far passare
altrettanti giorni prima di parlare con te…
- Guarda che non sei tu
quello in grado di dettare le condizioni… Malfoy ti
consiglio di dirmi tutto quello che sai, perché questa
sarà la tua unica possibilità, non ho intenzione
di rimettere piede in questa stanza…
- Perché non
sei venuta prima? Avresti potuto sapere tutto già dal primo
giorno…
Moody aveva ragione.
Odio doverlo ammettere. Malfoy è astuto. Gli è
bastata una sola domanda e mi ha già messo in
difficoltà.
- Malfoy hai intenzione
di parlare sì o no?
- I tuoi amichetti ti
tenevano nascosto che io chiedevo di te, vero? Forse non si fidano
abbastanza di te… dopotutto anch’io non mi fiderei
di una Mezzosangue…
- E allora
perché hai chiesto di me?!
Sono una sciocca. Mi
sta facendo perdere le staffe e forse è proprio quello che
vuole. Inizio a credere che non volesse veramente parlare con me, ma
che ci stia solo prendendo in giro.
Perché
è grazie a te che otterrò la mia ricompensa. Ma
questo ovviamente non posso dirtelo.
- Forse mi piaceva
l’idea che fossi tu la prima a sapere cosa mi
succederà se parlerò…
Forse sei anche
l’unica che potrebbe provare del rimorso e di conseguenza
essere più vulnerabile. Ma anche questo non posso dirtelo.
- Forse ti
farà piacere sapere che il Signore Oscuro non
avrà nessuna pietà di me, e dopo avermi
probabilmente torturato, mi ucciderà.
Anche se tenta di
mantenere impassibile la sua espressione, in realtà
è perplessa. Non capisce cosa sto facendo. Confonderla si
sta rivelando più semplice del previsto.
- Malfoy non
è un problema mio quello che ti succederà. Credo
che tu sapessi molto bene a cosa andavi incontro quando hai accettato
di farti marchiare con quello…
E
l’espressione con cui indica il Marchio Nero che porto sul
braccio è un misto di disprezzo e… timore direi.
Questo marchio è pur sempre sinonimo di morte e sofferenza.
- Non ti facevo
così dura… in fondo hai sempre avuto
pietà per tutti… e pensavo che ne avresti potuta
avere anche per me…
Confusa. E’
così che deve essere. Non devo permetterle di capire quale
sia il vero Malfoy che ha di fronte ora: quello che la chiama ancora
Mezzosangue e si mostra arrogante, oppure quello che mostra di avere
qualche incertezza? Il dubbio sarà quello che le
farà fare il passo falso di cui ho bisogno.
Mi avvicino di
più a lei e stendo il braccio dove spicca evidente il
tatuaggio.
- Pensi di sapere tutto
Granger? Pensi di conoscermi così bene da sapere
perché porto questo, vero? Forza dimmelo tu!
Sono convinto che stia
cercando con tutta sé stessa di rimanere indifferente e
farmi vedere che non ha alcun dubbio.
- Smettila!
Ma la sua
volontà non è così forte e lo dice il
fatto che non ha resistito ad allontanare il mio braccio.
- So benissimo
perché hai deciso di diventare un Mangiamorte e niente
potrà farmi credere il contrario. Mi hai dichiarato troppo
spesso il tuo disprezzo in passato per credere ora che tu possa essere
diverso.
- Il
passato… quello che mi sembrava solo un gioco forse ora si
è trasformato in una realtà
agghiacciante…
Mi volto per darle le
spalle… voglio che abbia l’impressione che mi
costi parlare così proprio a lei.
- E la
realtà era uccidere Silente…
- Malfoy cosa stai
cercando di ottenere? A me questa sembra tutta una farsa…
- Credi che sia facile
per me parlare di questo?
- Io credo che tu
voglia solo farci perdere tempo…
- Piton mi ha salvato
dal Signore Oscuro… ha fatto lui ciò che avrei
dovuto fare io… ed ora dovrei tradirlo… per
salvare ancora una volta me stesso…
- Malfoy non credo ad
una sola parola di quello che stai dicendo… credo che tu
tradiresti anche tua madre pur di salvarti…
La rabbia che mi
provocano le sue parole è incontrollabile. E
l’istinto di voltarmi per farle rimangiare ciò che
ha appena detto è più forte della ragione. E
prima ancora che riesca a capire quello che sto per fare,
l’ho afferrata per la gola con una mano e sto stringendo con
violenza.
- Non sei nemmeno degna
di parlare di lei, sporca Mezzosangue hai capito?! Non osare mai
più parlare di lei in mia presenza… altrimenti ti
giuro che te ne faccio pentire!
La porta che si
spalanca di colpo, mi fa capire che devo aver gridato. Infatti si
precipitano dentro Potter e Weasley, che mi aggrediscono e mi
trascinano sulla branda.
- Malfoy lo sapevo che
non dovevo fidarmi di te… con questo hai chiuso. Portati
pure nella tomba le informazioni di cui sei a conoscenza!
Intravedo Weasley che
sta accompagnando fuori la Mezzosangue e l’ira che provo in
questo momento verso me stesso è tale per cui devo
triplicare i miei sforzi per evitare di perdere la testa del tutto e
tentare di aggredire Potter che mi sta ancora davanti per impedire che
mi alzi dalla branda. Forse è l’unico briciolo di
lucidità rimastomi a dirmi che ho già abbastanza
compromesso la situazione.
Sono stato uno stupido
a comportarmi così e il prezzo che potrei pagare
è altissimo. Ora anche Potter si allontana e senza darmi le
spalle esce.
Sono di nuovo solo. Con
l’unica differenza che ora so con certezza che lo sono per
davvero. La speranza che mi aveva accompagnato sino a qui è
svanita quando ho afferrato la Mezzosangue per la gola.
Ma lo rifarei mille
volte ancora. L’espressione terrorizzata che le ho visto ne
è valsa la pena. Qualsiasi cosa succeda, si
ricorderà per sempre che parlare di mia madre le
è costato quasi la vita.
L’abbraccio
in cui mi sta stringendo Ron mi fa pensare che si sia spaventato anche
più di me. Sento la porta che si richiude.
- Malfoy torna ad
Azkaban oggi stesso. Vado ad avvisare immediatamente gli altri. E poi
informiamo il Ministero.
Un braccio di Ron mi
circonda ancora le spalle. Però ora posso vedere Harry in
viso e anche lui appare molto turbato.
- Hermione mi dispiace.
Sapevo che non dovevo accettare…
- Non è
colpa tua… tutti ti abbiamo spinto a
parlargliene… tu neanche volevi…
- Perchè
alla fine ho creduto anch’io che fosse l’unica
possibilità…
- E credo ancora sia
così.
- Hermione!
Entrambi hanno
pronunciato il mio nome come se fossi impazzita.
- Credo ancora che
Malfoy ci possa aiutare… ha reagito così
perché credo di aver toccato un nervo scoperto…
- Hermione ti poteva
uccidere…
- Ma non è
successo… siete intervenuti voi…
- Perché ha
gridato! Se no forse non ci saremmo accorti di nulla…
è troppo pericoloso… non ti farò
più rientrare in quella stanza con lui!
Ron ha
un’espressione determinata.
- Mi sono spaventata
anch’io… infatti rientrerò in quella
stanza e lui avrà le mani legate. Così penso che
sarà veramente del tutto innocuo…
- Hermione ti ha detto
qualcosa per cui pensi ci possa davvero servire?
- Non
proprio… però mi è sembrato diverso da
come me lo avete descritto voi… alternava momenti in cui era
il solito a momenti in cui sembrava essere…
incerto…
- In che senso?
- Forse non ha agito di
sua spontanea volontà ed ora è combattuto su
quello che deve fare…
- Cioè
potrebbe essere comandato attraverso la Maledizione Imperius?
- No… credo
che abbia agito di sua volontà, ma forse il motivo per cui
lo ha fatto non è quello di voler servire semplicemente
Voldemort…
- Hermione ti rendi
conto di quello che stai dicendo?
-
Sì… ed è proprio per questo che voglio
parlare ancora con lui, voglio tentare di capire se è
sincero. E per capirlo ho bisogno di fargli una proposta. Per cui credo
dovremmo parlarne con tutti.
Harry e Ron si guardano
come a chiedersi l’un l’altro cosa fare. Per un
attimo mi vengono in mente le parole di Malfoy “forse non si
fidano abbastanza di te”… però io so
che non è così. Sono solo preoccupati per me.
- Harry, Ron
è vero forse ho sottovalutato che Malfoy era comunque
fisicamente più forte di me. Ma se lui sarà
legato, questa volta davvero non potrà succedere nulla. E
poi se vorrà avere un’altra
possibilità, dovrà darci subito prova della sua
buona volontà fornendoci un’indicazione valida.
Solo così potremo fargli delle concessioni.
- Concessioni?
- Quelle che ho
intenzione di proporgli se anche tutti voi sarete d’accordo.
Ora mi sembrano anche
più perplessi di prima. Non sarà facile
convincerli. Però credo che la mia intuizione sia giusta e
credo valga davvero la pena di tentare.
Nicichan:
grazie… ero semplicemente curiosa… facciamo
così tieni d’occhio quello che scriverò
su Piton, e visto che è il tuo preferito, ti do
ufficialmente il permesso di bacchettarmi se non rispetto il suo
personaggio… :-)!
Marygenoana:
terzo capitolo e altro esame…. Sempre ansiosa di non
superarlo!!!
Milu: un
po’ di suspance ci vuole… così poi se
il resto delude sono c…i miei!!! Speriamo di no…
non ti preoccupare se non vedrò la tua recensione mi
chiuderò per una settimana nella mi stanzetta per piangere,
però poi mi passerà! No dai scherzo mi spiace
piuttosto che abbia problemi col pc… io impazzirei!
8marta8:
ehi guarda che continuo ad aspettare qui la tua recensione
ufficiale… ho notato che su efp non fai mai mancare a
nessuno il tuo parere… quindi ti voglio anch’io
sempre tra le mie commentatrici!!! : -)
Vinny:
forse la tua curiosità ancora non sarà pienamente
soddisfatta… ma ci vuol pazienza… non si
può avere tutto subito!!! : -)
Alessia87:
allora questo primo faccia a faccia come è andato? Un
po’ più cattivello questo Draco vero?
Però credo abbia lo stesso il suo fascino…
Buffy88:
una ff senza Ron o Harry che si intromettono non sarebbe reale...
eh!eh!eh! So che ancora non è chiaro il perché
della richiesta di Draco… ma come ho già detto
non si può avere tutto subito… :- )!!
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Capitolo 4 *** DARE PER AVERE ***
Ciao!
Il confronto tra i nostri due prosegue… e la situazione
lentamente si va profilando… vi farete delle
idee… e nel prossimo capitolo poi troverete più o
meno conferma!!
Buona lettura e un
caloroso saluto a tutti!
Ho passato una notte
insonne e quando ho visto entrare Moody e Lupin, ho pensato che il mio
soggiorno qui fosse giunto alla fine e che stessi per iniziarne un
altro in una delle celle di Azkaban. Poi ho visto la corda e ho capito
che forse il destino mi stava concedendo un’altra
possibilità. Se fossero venuti per portarmi via sarebbero
ricorsi alla magia per immobilizzarmi. Ma quella corda voleva dire una
cosa sola: qualcuno sarebbe tornato a farmi visita in questa stanza.
Così non ho
mostrato la minima opposizione quando mi hanno ordinato di alzarmi e
unire i polsi dietro la schiena. Ora oltre ad avere i polsi legati, la
stessa corda mi tiene legato alla branda, obbligandomi a rimanere
seduto.
Ma va bene
così. Infatti sto cercando di mantenere la mente sgombra
dall’idea che sarò impotente davanti alla
Mezzosangue. Potrà dirmi o farmi quello che vuole e non
potrò reagire se non a parole. Ma sto sbagliando nuovamente.
Devo rimanere assolutamente lucido e freddo. Non mi farò
più provocare da quella stupida ragazzina. Non mi ha mai
fregato prima, quando le nostre erano solo scaramucce, non mi devo far
fregare ora che c’è in gioco molto di
più.
E’
sull’obiettivo che mi devo concentrare. Non devo perdere di
vista dove voglio arrivare e quello che lei dovrà fare per
me.
Ricordi
piacevoli… questo mi aiuterà a rimanere calmo. Ne
ho molti… di quando condividevo il mio tempo a
Hogwarts con gli amici: Blaise, Tiger, Goyle, Theodore… come
Serpeverde ci siamo sempre fatti rispettare… Potter poteva
avere i suoi seguaci, ma io non sono stato da
meno… ricordi piacevoli… sicuramente
quelli legati a mio padre e a mia madre… quando ancora tutto
andava bene… ma tutto tornerà ad andare
bene… perché la mia volontà
sarà più forte di questi sciocchi…
deve ancora nascere il Grifondoro che avrà la meglio su un
Serpeverde…
Come se
l’avessi evocata, la porta si apre ed entra la Mezzosangue.
Devo subito esercitare tutto il mio autocontrollo per trattenere un
sorriso di soddisfazione: ha un evidente livido bluastro sulla gola
dove la mia mano ha stretto con forza… scommetto che
è stata una sua idea quella di farmi legare. Mi provoca una
scarica di adrenalina sapere che ha paura di me. E penso che le cose
potranno andare solo nella direzione che voglio io. Ora posso iniziare
la mia recita.
- Non pensavo di aver
stretto con tanta forza… immagino che se anche mi scusassi
tu non mi crederesti…
- Infatti le tue scuse
non mi interessano. Sono qui perché credo ci sia una
possibilità per te… ma devi dimostrare che lo
vuoi veramente. Perciò ancora prima di parlare, voglio che
tu mia dia prova della tua volontà di
collaborare…
Il Signore Oscuro aveva
previsto anche questo. Che fosse necessario sacrificare qualcuno per
una causa più grande. Ed io non sono nella condizione di
domandarmi se sia giusto o meno. In questo momento posso solo agire.
Perciò sto per consegnare alla “giustizia
magica” due Mangiamorte.
- Da Magie Sinister
potrete trovare due Mangiamorte che risiedono lì a guardia
di alcuni oggetti che il Signore Oscuro considera
importanti… non mi chiedere quali siano perché
questo non lo so. So dei due Mangiamorte perché li ho visti
più volte e quando ho chiesto mi è stato detto
che erano lì per volere del Signore Oscuro. Ed è
meglio non essere troppo curiosi… o lo si può
pagare a caro prezzo…
- Se sarà
vero ci rivedremo Malfoy… altrimenti…
Si sente sicura ora la
Mezzosangue… lo vedo da come mi guarda. Ma non
sarà sempre così…
- Credo proprio che ci
rivedremo allora…
Non passa molto tempo
e tornano Moody e Lupin a liberarmi.
Mi domando chi ci sia
oltre a loro e al trio. Sicuramente ci saranno anche i genitori di
Weasley, quasi sicuramente anche i suoi fratelli…
chissà se c’è anche la piccola
Ginny… su di lei un pensierino l’avevo anche
fatto… così giusto per divertirsi… per
un po’ mi ha trastullato l’idea di come si sarebbe
incazzato il fratello all’idea che la sua sorellina se la
facesse con me…
Ma forse
infliggerò un colpo anche più duro a
Weasley… non mi è sfuggito il modo in cui
guardava la Mezzosangue l’ultimo anno appena passato a
Hogwarts… anche se stava con quella insulsa della Brown, si
capiva che tutta la sua attenzione era rivolta da un’altra
parte… forse dopotutto il destino ha in serbo per me grandi
soddisfazioni…
Si tratta solo di
giocare bene le mie carte. E il cerchio si potrebbe chiudere
perfettamente.
Abbiamo trovato i due
Mangiamorte proprio come ci ha indicato Malfoy. Quando Harry, Ron,
Moody e Lupin sono tornati da Notturn Alley hanno raccontato di averli
catturati facilmente: non hanno avuto neanche il tempo di capire cosa
stava succedendo. Segno che per loro è stata una vera
sorpresa il nostro arrivo.
Siamo nuovamente tutti
riuniti per decidere come dobbiamo comportarci con Malfoy. Il Ministero
vorrebbe che desse ancora prova della sua volontà di
collaborare con noi. Ma noi sappiamo che il tempo è nostro
nemico.
Sono passati altri due
giorni da quando è qui. Non possiamo sprecare altro tempo
prezioso. Perciò siamo tutti d’accordo di
assumerci il rischio e proporre un accordo a Malfoy per avere in cambio
piena collaborazione. E per piena collaborazione significa che
dovrà rivelarci tutto quello che sa per permetterci di
arrivare a Piton e Voldemort.
Sto aspettando che
escano Lupin e Moody che lo stanno nuovamente legando. Dopo quello che
è successo ieri, è ovvio che non
entrerò più in quella stanza se lui non
sarà veramente innocuo.
Se ripenso
all’espressione che aveva quando mi ha afferrato per la gola,
sento ancora una sensazione di panico invadermi. Credo che se non
fossero intervenuti Harry e Ron, non si sarebbe fermato.
Però
è stato proprio questo episodio a farmi credere che forse
Malfoy ha veramente intenzione di collaborare… credo sia
preoccupato per la sua famiglia. Forse è stato costretto ad
accettare di servire Voldemort proprio per proteggere sua madre e se
stesso dalla sua vendetta per il fallimento del padre.
E comunque sto per
scoprirlo. Perché ho intenzione di offrire protezione a lui
ed ai suoi genitori in cambio della sua collaborazione.
Quindi se il motivo che
l’ha spinto a servire Voldemort era salvare la sua famiglia,
io gli sto offrendo la possibilità di raggiungere lo stesso
scopo, ma correndo meno rischi. La certezza di non incorrere comunque
nella vendetta di Voldemort credo non la possa avere nessuno.
Sento aprirsi la porta
e ne escono Lupin e Moody.
- Allora Hermione
pronta?
- Sì.
- E’
tranquillo e come ieri non ha dato segno di non gradire il nuovo
trattamento…
- Bene…
- Se hai bisogno noi
siamo qui.
- Okay…
Un respiro profondo e
sono pronta per entrare.
Come stamattina, ha le
braccia legate dietro alla schiena e la stessa corda è
assicurata al letto per obbligarlo a rimanere seduto. Però
sembra veramente essere indifferente alla cosa. O forse lo maschera
bene, d’altronde non è che abbia molta scelta.
- Come vedi Granger
avevo ragione… che ci saremmo rivisti…
- Era nel tuo interesse
darci informazioni attendibili…
- Allora la mia
possibilità?
- Le domande qui le
faccio io Malfoy…
- Ti piace questa
situazione vero? L’idea che io sia completamente in tuo
potere… forse avresti dovuto chiedere di partecipare prima
ai miei interrogatori… forse ti saresti divertita anche di
più… oh che stupido, dimenticavo che tu
è da poco che sei a conoscenza del mio soggiorno
qui… bè allora prenditela con Potter se non hai
potuto divertirti anche tu…
Non
c’è peggior cosa di non sapere. I suoi occhi sono
una finestra sui suoi pensieri… le mie parole hanno
già fatto il loro effetto… si sta chiedendo cosa
mi abbiano fatto prima che arrivasse lei come ho chiesto. Posso anche
esagerare un pochino… in fondo quando chiederà ai
suoi amici loro le diranno la verità… ma intanto
io avrò già seminato il dubbio…
- Potresti chiedere a
loro… ma forse non avrebbero il coraggio di dirti la
verità… conoscendoti sanno che non avresti forse
approvato… tu che avresti salvato persino la categoria degli
elfi domestici… forse non tortureresti mai nemmeno un
nemico…
- Malfoy davvero mi
credi così stupida da crederti?
- La
stupidità è una prerogativa dei
Mezzosangue… però credo di avere avuto modo di
ricredermi su di te almeno in questo… anche a Hogwarts in
fondo hai sempre dato prova di possedere un cervello…
perciò dovresti domandarti come mai alla fine i tuoi
amichetti hanno ceduto e ti hanno finalmente chiesto di venire da
me… forse hanno capito che era davvero l’unico
modo per farmi parlare…
Devo aver fatto
centro… c’è meno confusione nei suoi
occhi e sembra che qualcosa nei suoi pensieri abbia trovato
conferma… il seme del dubbio se trova terreno fertile
attecchisce molto velocemente… e il fatto che le abbiano
tenuto nascosta la mia presenza, perché ormai non ho
più dubbi che le cose siano andate così, mi ha
notevolmente favorito.
- Comunque non posso
biasimarli, in fondo io sono un prigioniero e come tale non ho alcun
diritto… i prigionieri possono solo sperare nella clemenza
dei loro carcerieri…
- Malfoy tu non sei una
vittima… ti devo ricordare che solo ieri se ne avessi avuto
la possibilità mi avresti ucciso?
- Forse per mia madre
potrei uccidere veramente o essere ucciso … se
c’è una persona per cui darei la vita…
è proprio lei.
- Potrebbe non essere
necessario… la possibilità che ti offriamo
è quella di mettere in salvo te e tua madre da
Voldemort… ovviamente dovrai aiutarci a catturare sia lui
che Piton, rivelandoci tutte le informazioni di cui sei in
possesso…
- Potrebbero non essere
sufficienti per arrivare a loro…
- Giudicheremo
noi…
- Cosa intendi con
“mettere in salvo”?
- Aiuteremo te e tua
madre a nascondervi da Voldemort…
Nascondersi da
Voldemort… forse non hanno ancora capito veramente con chi
hanno a che fare… ma credo che ben presto avranno modo di
accorgersene.
- E voi pensate di
riuscire ad ostacolare i piani del Signore Oscuro?
- Mi sembra che in
passato sia già avvenuto…
- Lui non era
così potente come ora… ogni giorno si allunga la
lista dei maghi e delle streghe che decidono di tornare a
lui…
- Può
darsi… ora sei tu a dover decidere se vuoi tornare o meno su
quella lista…
- Posso pensarci?
- Mi sembrava che tu
avessi già deciso…
- Quello che mi proponi
potrebbe essere molto rischioso, tanto per me quanto per mia
madre…
- Hai tempo fino a
domattina. Poi vogliamo una risposta.
La determinazione
traspare sia dai suoi gesti che dal suo sguardo. Ma per esserlo
veramente bisogna avere molta fiducia nelle proprie
capacità… e soprattutto bisogna saper contare
solo su sé stessi. Invece lei è con un
“noi” che continua a rispondere… cosa
succederà quando non avrà più quel
“noi” dietro a cui nascondersi? Sarà un
vero piacere per me scoprirlo…
- E mio padre?
- Tuo padre rimane ad
Azkaban… ovviamente sarà aumentata la
sorveglianza su di lui a garantirne la sicurezza… ma non
avendo mai dato segno di pentimento per essersi macchiato dei crimini
commessi… per lui è troppo tardi…
Sento l’ira
pervadere ogni mia fibra. Mi sembra di sentire il sangue scorrere
più velocemente nelle vene. E’ un bene che io sia
legato, perché forse questa volta potrei davvero ucciderla.
Ed è con estrema difficoltà che sto cercando di
mantenere un’espressione impassibile.
Lei che non sarebbe
nemmeno degna di essere ammessa alla sua presenza, parla di lui come se
fosse un criminale qualsiasi. Questa ragazzina
imparerà a caro prezzo il rispetto che merita il nome
Malfoy. E per me sarà un vero piacere insegnarglielo.
- Non
c’è nulla che possa cambiare questa decisione del
Ministero?
- Al momento
no… forse se avremo successo, grazie alla tua
collaborazione, la posizione di tuo padre potrebbe essere
rivista…
Anche ora che stiamo
parlando di suo padre, sembra rimanere impassibile. Interpretare le sue
emozioni è impossibile oggi. Dopo lo scatto di ieri, credo
stia esercitando un grande autocontrollo su sé stesso.
- Malfoy io e te
apparteniamo a mondi diversi… però questo non mi
impedisce di invitarti a riflettere attentamente su quanto deciderai di
fare… se quello che mi hai detto è
vero, che la realtà si è trasformata in qualcosa
di agghiacciante per te, potrebbe essere la tua unica occasione per
cambiarla… e cercare di rimediare agli errori
fatti…
Ora ha chinato la testa
e non posso più vedere i suoi occhi. Sembra che qualcosa
dentro lui abbia ceduto. E provo quasi imbarazzo nel vederlo
così. Legato e sconfitto. E’ così che
mi appare.
- Posso rimanere solo
ora?
La sua voce quando
parla sembra che provenga da un luogo lontano, forse dentro di lui
è già iniziata la battaglia tra quello che
è sempre stato, e quello che dovrà
essere…
- Certo. Domattina
Malfoy tornerò per la risposta.
- L’avrai.
Non mi rimane altro che
uscire e lasciarlo solo con i suoi pensieri.
Quando la porta si
richiude posso finalmente rilassarmi. E’ stato molto
difficile sostenere questo colloquio con lei. Essere quello che non
sono richiede forse un impegno maggiore di quello che richiede essere
quello che sono.
E io sono un
Mangiamorte. Se porto questo marchio è perché lo
voglio. E quello che voglio è vedere di nuovo la mia
famiglia riunita. Questo è quello che ho chiesto al Signore
Oscuro in cambio dei miei servigi e questo è quello che
otterrò.
Domattina quando
rientrerà in questa stanza la Mezzosangue troverà
ad attenderla un Mangiamorte. E nulla potrà contro il mio
volere.
Prima di rispondere ad
ognuna di voi, volevo dire un grazie a tutte quante per il vostro
entusiasmo. Non sapete che ansia all’inizio di una ff quando
magari ancora non sai se piacerà o meno… quindi
trovare i vostri commenti sin dai primi capitoli è di
grandissimo stimolo!! Grazie, grazie, grazie!!! Un bacio e un abbraccio
a tutte!
Marygenoana:
contenta che ti piaccia come scrivo… per quanto riguarda
Draco forse anch’io non l’ho completamente
inquadrato… quindi le sorprese non mancheranno!!
Nicichan:
l’avevo detto all’inizio che Draco sarebbe stato
capace di grandi sentimenti sia nel bene che nel male… e
questo ovviamente è il tempo del male… davvero
vuoi che gli spacchi qualche ossicino? Forse si può fare : -
)!!!
Ccdd:
allora questo Draco legato? Potessi averlo io legato al mio letto!!!!
Piccolaserpe:
grazie mille per i complimenti! Comunque era da un po’ che
volevo descrivere un Draco più cupo e tormentato. Pazienta
ancora un pochino che stiamo per scoprire in cosa consiste la sua
“missione”… come vedi sono abbastanza
veloce nell’aggiornare… solo ogni tanto mi prendo
qualche giorno in più (magari se sono in un punto in cui la
storia deve prendere una svolta e devo capire bene in che direzione
andare!!)
Milu: come
vedi l’ho voluto fare molto s….o!! Avevo voglia di
forzare un pochino di più il loro essere nemici…
e non è ancora finita!!
NiraMalfoy:
innanzitutto grazie per i complimenti… poi come avrai
già capito per questo Draco sono io la prima ad
impazzire… non riesco a pensare al suo personaggio senza
accostare aggettivi come: tenebroso, cupo, determinato…
quindi più di una volta mi sono sentita dire che lo descrivo
come un vero e proprio figo... in fondo perché almeno nelle
ff non esagerare e farlo perfetto?! Però alla fine qualche
difettuccio lo inserisco sempre… se no diventerebbe un
supereroe!! Pazienta ancora un pochino e vedrai che i suoi scopi
diventeranno più chiari… Per quanto riguarda
Harry e Ron, riesco solo a vederli “protettivi” nei
confronti di Hermione, quindi mi viene spontaneo farli comportare
così…
Aurad:
forte e tosta. Hai scelto due aggettivi che contraddistingueranno molto
questa ff. Infatti questo è solo l’inizio.
Perché hai ragione quando dici che ho messo Draco/Hermione
proprio ai lati opposti della barricata… e saranno cavoli
amari per me tirarli giù da quelle barricate in una maniera
veritiera… (sarò fuori di testa anch’io
che le penso e me le dico da sola? :-)!!!! )
8marta8:
sembra proprio esserci cascata la nostra Hermione cosa dici?
D’altronde è lei quella “buona e
pura” di cuore in questo momento… e forse sono
anche riuscita a mescolare bene le carte… perché
credo che nel prossimo capitolo accadrà qualcosa
che… sorpresa!!
Alessia87:
l’idea generale di come deve essere la storia ce
l’ho già… se mi vedi aggiornare
così presto è perché come in ogni
storia ci sono momenti in cui è semplice portare avanti le
idee che hai in testa, ma possono arrivare anche momenti in cui
nonostante sappia cosa vuoi fare accadere, è difficile
trovare il “modo” per farlo accadere. Ecco
lì magari ho bisogno di qualche giorno in più per
rendere credibile quello che appunto vuoi fare accadere. Sono contenta
che anche il lato “oscuro” di Draco
piaccia… vedrai comunque che avrai modo di vedere in lui
ancora molte altre sfaccettature… in fondo stiamo parlando
di Draco Malfoy!!
Buffy88:
forse ancora non è chiaro cosa sta succedendo…
però d’altronde ci voleva ancora un capitolo di
“buio” prima della luce che porterà
definitivamente chiarezza nelle intenzioni del nostro Draco…
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Capitolo 5 *** MANGIAMORTE ***
Ciao!
Vi dico subito che questo capitolo è stato abbastanza
difficile. O meglio l’ultimo paragrafo è quello
che mi ha fatto arrovellare più di tutto. E alla fine ho
preso la decisione di affidare un ruolo rilevante ad un personaggio che
ho sempre ritenuto ambiguo e complesso. Quindi scrivere di lui in
futuro non sarà semplice (però io ci provo lo
stesso a renderlo credibile…).
Vediamo quale
sarà il vostro giudizio… Intanto spero di aver
reso l’idea che la tensione nella nostra coppia
sale…
Ultima nota: essendo
venerdì, vi anticipo già che mi
prenderò la pausa weekend (per scrivere in assoluta
tranquillità!! Bè certo non solo per
scrivere…) e quindi posterò il prossimo capitolo
lunedì…
Non mi rimane che
augurarvi buona lettura e soprattutto buon weekend!! Un saluto a tutti.
Quando entro in cucina,
trovo già i signori Weasley insieme a Fred e George.
C’è anche Ron. Non appena sono entrata si
è irrigidito. Segno che anche lui è ancora
turbato dopo la discussione che abbiamo avuto ieri sera.
Vorrei parlare con lui
per scusarmi, ma la presenza degli altri mi imbarazza. Sono pentita di
come ho aggredito sia lui che Harry quando sono uscita da quella stanza.
E’
incredibile ma abbiamo litigato per colpa di Malfoy. Quando eravamo a
Hogwarts non è mai successo.
Il problema
è che non sono riuscita ad escludere del tutto che fosse
possibile che avessero cercato di farlo parlare magari anche con metodi
violenti.E se così fosse avrei voluto saperlo.
Più che
altro dubitavo di Moody. La sua fama di essere spietato con i
Mangiamorte non sono solo chiacchiere. Ce ne ha parlato spesso anche
Lupin… e a suo tempo anche Silente.
Dovevo sapere se gli
avevano permesso di farlo anche con Malfoy. Solo che, come spesso
capita, il mio carattere impetuoso si è subito scontrato con
quello di Ron e il tutto è degenerato in una litigata
furiosa tra me e lui.
Ed ero talmente
arrabbiata che alla fine non ho permesso né a lui
né ad Harry di spiegarmi come sono andate veramente le cose.
Sento arrivare le voci
di Harry insieme a quelle di Lupin e Moody.
- Se non accettasse?
- Non credo che abbia
molta scelta…
- Ma se non accettasse?
- Bè credo
che…
Non appena mi vede
Harry interrompe il discorso. E’ ovvio che stavano parlando
di Malfoy.
- Hermione…
abbiamo già impacchettato il giovane Malfoy…
è pronto per la tua visita.
Sarà stata
la discussione avuta, ma le parole di Malocchio mi danno
particolarmente sui nervi…
- Forse non era
più necessario legarlo… in fondo sta dando prova
di voler collaborare…
E non ho potuto fare a
meno di lanciare un’occhiataccia in direzione di Harry.
- Hermione non essere
sciocca! Quel ragazzo ti ha aggredito!
La voce scandalizzata
della Signora Weasley mi fa sentire subito in colpa.
- Molly…
credo che Malfoy abbia capito la lezione… e credo si sia
arreso alla sua condizione…
- Potrebbe anche
scusarsi mille volte ancora, ma è legato che
rimarrà se devi entrare in quella stanza…
- Se no potresti venire
tu e magari divertirti ancora un po’ con lui, vero Ron?!
- Hermione?! Cosa
significa?
- Niente mamma, lascia
perdere… Hermione ha deciso che siccome con gli elfi
domestici non ha avuto successo, ora si dedica alla campagna
“salviamo i Mangiamorte dal loro destino
crudele”…
E dopo avermi rivolto
un’occhiata feroce si alza per andarsene.
Lasciando un
po’ tutti perplessi… effettivamente a parte Harry,
nessuno può comprendere il malumore tra me e Ron.
- Hermione, potrei
parlarti un attimo… da solo?
E’ Harry che
mi sta guardando serio.
- Certo.
- Ragazzi non mi sembra
il momento giusto per mettersi a litigare…
- Mamma fossi in te ne
resterei fuori… il nostro fratellino sembra aver trovato la
grinta giusta questa mattina… e forse non è
l’unico…
- Ben detto
Fred… stamattina non sono necessari i fuochi
d’artificio Weasley per ravvivare un po’
l’ambiente…
E come è
nella loro natura, scoppiano in una sonora risata, guadagnandosi
un’occhiataccia di Molly.
Però ormai
sono fuori nel corridoio con Harry e non ho modo di sapere se
è partita una delle ramanzine che Molly è solita
fare ai gemelli.
- Hermione posso capire
che tu sia un po’ sotto pressione, ma francamente non riesco
a capire come tu possa dubitare di noi…
- Forse se non mi
teneste nascoste le cose, se parlaste anche con me…
- Ti ho già
spiegato perché non ti ho parlato subito della presenza di
Malfoy! Quante volte ancora vorrai rinfacciarmelo…
- Lo so Harry,
è che mi sembra che non mi crediate capace di cavarmela
nelle situazioni difficili…
- Ci preoccupiamo per
te… e la cosa è ben diversa dal non credere in
te…
Mi sento
stupida… è ovvio che mi sta dicendo delle cose
logiche…
- Hermione è
stato Malfoy a farti credere che abbiamo cercato di farlo parlare in
altri modi?
Adesso mi sento anche
più stupida. Mentre guardo i suoi occhi verdi mi domando
come ho fatto ieri sera a dirgli che se non stava attento rischiava di
diventare anche lui come Voldemort, senza pietà per niente e
per nessuno.
- Mi ha detto che lo
avete interrogato diverse volte… e… e
credevo…
- Credevi che prima
avessimo tentato di strappargli con la forza quello che volevamo
sapere…
-
Sì… ho pensato che magari Moody…
avesse qualche conto in sospeso con i Malfoy e magari…
- Hermione noi abbiamo
deciso di combattere una guerra… e saremo costretti a
comportarci di conseguenza. Però ci ricorderemo sempre di
chi siamo. E non potremo mai commettere azioni malvagie
gratuitamente… sapremo sempre riconoscere il confine tra
bene e male…
- E’ vero
Harry, non so come ho potuto dubitare…
- Non ha
importanza… sono momenti difficili per tutti. Siamo chiamati
a delle responsabilità forse anche più grandi di
noi…
Ci interrompe il rumore
di una porta che sbatte furiosamente. E arriva da sopra. Come se
avessimo pensato la stessa cosa, ci precipitiamo su per le scale. In un
attimo siamo al terzo piano e dalla porta della stanza dove
c’è Malfoy sta uscendo Ron.
- Ron! Che diavolo stai
facendo?
Ma Ron è
solo me che sta guardando.
- Adesso puoi chiedermi
cosa ho fatto al tuo amico Mangiamorte… allora non vuoi
sapere? Bè te lo dico lo stesso: ho fatto solo quello che
uno come lui si merita!
E come una furia si
precipita giù per le scale…
- Hermione resta qui ma
non entrare… ti mando qualcuno.
- Ma Ron…
- Vado io da
lui…
E si precipita anche
lui giù per le scale. Solo ora penso a cosa possa aver fatto
Ron… ma dato che la magia non funziona in questa stanza,
inizio ad avere un’idea precisa.
E non mi fermo molto a
riflettere, in fondo Malfoy è legato e non può
succedere nulla. Entro.
La porta si riapre e
questa volta è la Mezzosangue. Se fosse stato di nuovo
Weasley, credo che avrei trovato la forza per liberarmi…
quel bastardo me la pagherà cara.
- Allora ti basta
questo per capire chi è che sta mentendo?
Oltre al dolore, anche
la sua espressione mi fa capire che i due pugni di Weasley hanno fatto
il loro dovere. Sento il sangue scorrere abbondante dal mio naso e ha
già imbrattato la maglietta.
E poi
l’intuito mi dice che è di questo momento che devo
approfittare. Così tento di chinare il busto in avanti, ma
la corda me lo impedisce.
- Granger devo fermare
il sangue… mi sento male…
Ci guardiamo, ma sono
attimi anche per lei: o lo fa o non lo fa.
Ed ora è
accanto a me e mi sta sciogliendo i polsi. Mi spiace Granger
ho vinto io.
Non appena sento di
avere le mani libere, mi alzo in piedi e ho solo una visione fugace
della sua faccia sorpresa, prima che l’afferri per la vita
sollevandola.
Mi precipito verso la
porta nel momento in cui si spalanca. E ci troviamo faccia a faccia con
Lupin. Ma è la stessa Mezzosangue, che sta scalciando per
liberarsi dalla mia presa, a colpirlo involontariamente facendolo
allontanare.
Ed è
sufficiente per permettermi di superarare la soglia quel tanto che
basta per concentrare tutto me stesso sul pensiero di unico luogo,
permettendomi di smaterializzarmi insieme a lei.
Freddo è la
prima sensazione che percepisco. Poi le braccia di Malfoy che ancora mi
circondano. Ed è istintivo cercare di liberarmi nuovamente.
Ma non devo lottare,
perché la presa si allenta immediatamente. E posso voltarmi
a guardarlo. E l’espressione che ha mi fa sentire
immediatamente in pericolo. Tutto in lui sta dicendo che la situazione
è cambiata.
Siamo in un lungo
corridoio dalle pareti umide, rischiarato da lanterne che emettono una
luce fioca e che sembrano sospese nel vuoto.
- Dove mi hai portato
Malfoy?
- Mezzosangue qui le
domande le faccio solo io…
E scoppia in una risata
che non ha nulla di rassicurante.
- Prego…
Mi indica di procedere
lungo il corridoio e non credo di poter fare diversamente. In fondo ci
sono delle scale e mi fermo.
- Sali…
Per un attimo penso di
non farlo. Non voglio scoprire cosa c’è alla fine
di queste scale… perché adesso i miei pensieri
corrono in una sola direzione. Il posto in cui può avermi
portato Malfoy non può che essere un posto di Mangiamorte
come lui.
Poi la sua mano preme
sulla mia schiena e nonostante le gambe malferme, mi costringo a salire
i gradini. Brividi di paura e di freddo mi percorrono la schiena. Siamo
quasi alla fine della scalinata. Devo essere forte… devo
essere forte, continuo a ripetermelo perché in questo
momento penso di non farcela ad esserlo.
Una grande sala
circolare. Vuota a parte delle sedie disposte lungo le pareti.
- Draco, sei
tornato…
Una voce che
riconoscerei tra mille. E quando mi volto nella direzione da cui viene,
lo vedo. Piton.
- E non sei
solo… bene… vedo che c’è
stato qualche problema però…
Si riferisce
probabilmente al sangue che ricopre parte del suo viso e della
maglietta…
- Weasley…
ma avrà modo di pagare anche questo…
- Draco, non davanti
alla nostra ospite… anzi forse è il caso di farla
accomodare… ci penso io… tu intanto
sistemati… presto il Signore Oscuro saprà che sei
tornato e verrà qui.
Panico. Le parole di
Piton hanno trasformato la sua espressione in puro panico. E non
potrebbe essere diversamente. Chiunque lo proverebbe all’idea
di trovarsi al cospetto di Voldemort. Ma ora sono troppo stanco per
godermi l’idea. Le ultime ore sono state particolarmente
difficili. La notte insonne passata a concentrarmi su quanto avrei
dovuto compiere il mattino, l’imprevisto con Weasley,
peraltro positivo visto che ha facilitato la mia fuga, hanno esaurito
le mie forze. Ed ho bisogno anch’io di rilassarmi prima di
incontrare l’Oscuro Signore. Trovarsi al suo cospetto
richiede massima concentrazione. Non è permesso compiere
passi falsi se non si vuole incorrere nella sua ira.
Però non
voglio privarmi di una piccola soddisfazione prima di andarmene. E mi
avvicino a lei, fino a che i nostri visi quasi si sfiorano, fissandola
negli occhi.
- Mezzosangue avevi
ragione… i nostri mondi sono diversi… solo che
adesso sei tu ad essere nel mio… e sono curioso di vedere
che fine farà tutto il coraggio e la sicurezza che hai
sempre ostentato… finalmente è giunta per te
l’ora di dimostrare quanto vali…
Sostiene il mio sguardo
con fierezza, ma non riesce a mascherare anche un’ombra di
paura.
- Avrai modo di
scoprirlo e ne rimarrai sorpreso… non ho mai avuto paura di
te Malfoy, non inizierò sicuramente ora…
- Vedremo Granger se
sarai ancora di questo parere tra qualche giorno...
- Draco ora
è meglio che tu vada…
Sposto lo sguardo su
Piton, e come al solito mi trovo a fissare due occhi neri e
imperscrutabili come la notte. Forse dopo mio padre, è
l’unico uomo di cui provi rispetto. Ha saputo insegnarmi
molto in questi anni ad Hogwarts, ed è sempre stato vicino
sia a me che a mia madre da quando mio padre è chiuso ad
Azkaban.
Da quando sono
diventato un Mangiamorte il nostro rapporto è diventato
più profondo. Ed ha saputo dimostrarmelo in più
di un’occasione, standomi vicino in momenti in cui la mia
volontà ha vacillato.
E’ questo che
mi rende sicuro che se anche fossi stato catturato veramente, non avrei
mai consegnato Piton a Potter.
Quindi anche ora seguo
il suo consiglio e mi allontano senza più guardare la
Mezzosangue. Ci sarà tempo a sufficienza per proseguire il
nostro discorso.
Ora più che
mai sono convinto di doverlo fermare. Ora più che mai
capisco che c’è un’unica strada da
percorrere per espiare la mia colpa. Questi giovani non devono
combattere questa guerra che non è loro. Perché
è una guerra che abbiamo scatenato noi con il nostro odio.
Siamo noi, con i nostri errori che abbiamo reso nemici questi ragazzi.
Abbiamo fatto in modo
che facessero loro le nostre scelte ancor prima di capire se fosse
giusto o meno.
Non avevo capito fino
in fondo le parole di Silente sino ad ora. Ma ora capisco. Loro sono il
futuro. E se gli permetteremo di commettere i nostri stessi errori non
ci sarà futuro per loro.
Nonostante non mi abbia
rivolto la parola da quando è qui, percepisco distintamente
l’odio profondo che questa ragazza prova per me. E’
comprensibile, cammina a fianco dell’uomo che ha ucciso
Silente.
Ma se per questo non
credo di poter far nulla, è l’odio che esiste tra
questi ragazzi quello che devo combattere. Le loro rispettive posizioni
possono e devono cambiare. Se riuscirò almeno in questo,
saprò che il sacrificio mio e di Silente sarà
servito a qualcosa.
E forse posso proprio
iniziare dall’odio che ho visto tra questa ragazza e Draco.
Quello che potrebbe succedere tra loro nei prossimi giorni, porterebbe
solo altra sofferenza e morte.
Pertanto
porterò avanti con determinazione la scelta fatta. Non
commetterò più l’errore imperdonabile
che ho fatto anni fa quando ho rinunciato ad ascoltare il cuore,
lasciando che l’odio diventasse la mia unica ragione di vita.
Questo sarà
un lungo weekend di riflessione… per sviluppare questa ff ci
vuole al momento molta concentrazione (e siete pregate di non ridere
perché ognuno ha i suoi problemi… dai
scherzavo!!!).
In realtà
volevo dirvi che conto molto sul vostro parere…
perché se c’è una cosa che mi smonta
più di tutto è capire che sto scrivendo qualcosa
di noioso… quindi rimanete concentrate anche voi!!!
Ccdd: resta
in attesa… perché nei prossimi capitoli Hermione
avrà modo di far vedere che anche lei sa essere una
“tosta”… come d’altronde
è il suo personaggio!
Aurad:
credo che ora siano più chiare quali sono le intenzioni di
Draco… per il momento… perché come si
dice anche nella vita reale “mai dire
mai”…
p.s.: quando ho legato
al letto Malfoy non me lo figuravo proprio come un salame…
anzi per un attimo ho avuto la tentazione di alzare il rating al
rosso… perché se fossi stata in
Hermione…… : -)!!!!!
Giorgiaspuffy:
ma ciao!!! Pensavo mi avessi abbandonato… almeno
l’inizio speravo lo leggessi (poi libera di abbandonare se la
trovi una schifezza….). Come avrai visto provo a cimentarmi
con una storia più tosta… li ho fatti iniziare
proprio nemici nemici (come ho già detto a qualcun altro
adesso sono c…i miei trovare il modo di farli
avvicinare)… bè tienimi d’occhio anche
tu e se esco troppo dal seminato bacchettami!!! E vedrai che Hermione
dimostrerà di non essere affatto una stupida…
anzi magari esagero e la faccio ancora più tosta dei suoi
due amichetti!!! :- )
8marta8: io
perfida!! Giuro che non è vero… però
se sono riuscita a confonderti vuol dire che un po’ sono
riuscita nel mio intento!! Allora cosa ne pensi che stavolta
è la cara Hermione a trovarsi nei guai fino al collo? Dopo
TPS ho deciso che anche lei doveva cavarsela da sola… e
affrontare i maschietti in prima persona!!
Marygenoana:
risolvere l’enigma che è Draco è
diventata la mia passione… anche io inizio a conoscerlo
capitolo per capitolo… con lui un’autrice sa dove
parte ma non sa dove arriva!!!
Buffy88:
allora più chiaro quello che sta succedendo? Adesso credo
che entrambi siano ben identificati nelle loro intenzioni…
eh!eh!eh! però adesso inizia il bello…
Milu: come
vedi l’intrigo si infittisce ed altri personaggi entrano in
gioco… per quanto riguarda Ron ed Hermione… ma se
ti svelo già tutto il divertimento dove sta?!
Però se ti provoca troppa ansia la prossima volta ti
rispondo…. giuro!!!
Alessia87:
adesso è chiaro ad entrambi come stanno realmente le
cose… anche se in realtà Hermione non ha ancora
il quadro generale della situazione… però ben
presto lo scoprirà!! Quindi al prossimo capitolo…
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Capitolo 6 *** SITUAZIONE PERICOLOSA ***
Spaventata. Non ci sono altre parole al
momento per descrivere come mi sento. Ma non potrebbe essere
diversamente. Tutto è accaduto molto velocemente, ma ora che
so dove mi trovo e cosa mi aspetta, capisco di trovarmi in una
situazione molto pericolosa.
E posso contare solo su me stessa e sulla mia paura. Può
sembrare un controsenso, ma ora più che mai capisco cosa
hanno cercato di farci capire tutti i membri dell’Ordine
quando ci dicevano che il coraggio nasce anche dalla paura.
E’ la paura che ti spinge a dare il massimo di te.
E’ la paura che ti permette di sopravvivere in situazioni
estreme. Perché la paura ti impedisce di crederti
invincibile e di perdere il contatto con la realtà.
E per me la realtà, in questo momento, è
camminare accanto ad un uomo che odio profondamente. Se solo avessi la
certezza di avere una solo possibilità di vendicare Silente,
agirei.
Ma la paura, mi dice razionalmente, che ora non posso fare altro che
mostrarmi docile. Devo attendere il momento in cui quella
possibilità sarà reale.
Così cerco di rimanere impassibile, sperando di rendere
illeggibili i miei sentimenti.
Stiamo percorrendo dei corridoi illuminati dalle stesse lanterne che
erano presenti dove ci siamo materializzati io e Malfoy.
Malfoy… al pensiero di come mi sono fatta ingannare sento la
rabbia sostituire il panico.
Calma Hermione, perché se mi lascio sopraffare
dall’odio e dalla rabbia è molto facile che io
faccia qualche sciocchezza. Ed invece questi sono momenti dove ho
bisogno di tutta la mia lucidità.
Piton si ferma. E io insieme a lui. Siamo davanti ad una porta, come
tante altre che ho visto lungo i corridoi percorsi. Mi chiedo dove
possa essere questo luogo in cui mi hanno portato, ma potrebbe essere
veramente ovunque.
Piton mi sta fissando ed io sostengo il suo sguardo, sperando che anche
il mio sia impenetrabile come il suo. So benissimo che potrebbe usare
la legilimanzia su di me ed io non potrei impedirglielo.
Però finchè potrò cercherò
di non facilitargli le cose.
- Granger vorrei che ascoltassi attentamente ciò che sto per
dirti. So benissimo quali siano i tuoi sentimenti verso di me, ma segui
ugualmente il mio consiglio: fai ciò che ti verrà
richiesto e la tua prigionia qui sarà breve ed
indolore…
- Non sia ridicolo! Nessuno è mai tornato per
raccontare come si trascorre il tempo prigionieri di
Voldemort… mi domando solo chi stavolta tra di voi
sarà così vigliacco da uccidere una persona
indifesa…
Ho usato volutamente la parola vigliacco, perché nonostante
i miei buoni propositi è più forte la voglia di
colpirlo. Ed in questo momento le parole sono l’unica arma a
mia disposizione.
- Non è questo l’atteggiamento che ti
permetterà di lasciare questo posto incolume…
Granger rifletti attentamente su ciò che ti ho detto
perché qui vengono concesse poche
possibilità… alla prima sciocchezza non si
rischia qualche punto in meno o una punizione… qui si
rischiano sofferenza e morte…
Il suo tono è gelido come sempre. Eppure non appare
minaccioso o crudele il suo sguardo. Sembra più che altro
espormi l’oggettiva verità per permettermi di
valutare la situazione. E ho notato che non si è lasciato ad
andare alla rabbia di cui ci ha parlato Harry quando lo ha chiamato
vigliacco quella notte… ma forse erano momenti
più concitati anche per lui.
- Sapevo che fosse un vigliacco… ed un traditore, ora so che
è anche un ipocrita! Qualsiasi sarà il mio
comportamento, per me ci saranno lo stesso poche possibilità
di lasciare questo posto.
Non avrei voluto, ma la voce mi ha tremato all’idea che
Voldemort potrebbe torturarmi per avere informazioni e poi mi rifiuto
di pensare a cosa potrebbe accadere dopo…
Perchè non sono questi i pensieri che devo fare. Devo
affrontare le cose quando sarà inevitabile e non pensarci
quando ancora non sono accadute. Vuol dire non lasciare spazio alla
speranza.
Estrae la bacchetta e trattengo il fiato. Ma gli occorre solo per
sbloccare la porta ed aprirla. Mi fa segno di entrare.
- Rifletti su quanto ti ho detto…
- Se qui c’è qualcuno che deve riflettere non sono
io… qualsiasi cosa accada, Harry vi troverà e
troverà anche Voldemort… e allora sarà
la fine per voi…
Ma lui non risponde. Si limita a fissarmi. E a farmi ancora cenno di
entrare.
Entro e la porta si richiude dietro di me. Sono in una stanza che
potrebbe essere quella dove era rinchiuso Malfoy. E’ vuota a
parte un’asse di legno attaccata alla parete e sostenuta da
due catene.
Devo sedermi perché sento le gambe cedere. Solo
un’ora fa ero al sicuro a Grimmauld Place. Circondata dalle
persone a cui voglio bene.
Sento che sto per piangere. Mi sono resa conto che l’ultimo
ricordo che avrò di Harry e Ron sono i loro sguardi
arrabbiati e le loro parole di delusione nei miei confronti.
Il Signore Oscuro mi sta fissando soddisfatto. Insieme a lui ci sono
altri Mangiamorte. E c’è anche Piton.
- Giovane Malfoy devo farti i miei complimenti. Hai ottenuto il
successo che speravo. Grazie a te, abbiamo qualcosa a cui Harry Potter
tiene molto. E dimmi come mai hai scelto la ragazza?
- Tra i due mio Signore, ho preferito la ragazza proprio
perché donna… Potter sarà ancora
più preoccupato… una ragazza appare ancora
più indifesa e vulnerabile circondata da
Mangiamorte…
Vedo il solito ghigno apparire sul suo viso.
- Sei il degno figlio di tuo padre… freddo e
calcolatore… ma oltre ad essere la sua migliore amica,
è qualcos’altro per lui?
- No mio Signore…
- E per te che cos’è questa ragazza? So che anche
tu la conosci da diverso tempo…
- Per me è solo una Mezzosangue…
Le mie parole lo soddisfano nuovamente.
- Allora non avrai problemi ad assumerti l’incarico di farla
parlare… sono sicuro che avrà molte cose
interessanti da raccontarci… ovviamente tu sai che
è lecito usare ogni mezzo in nostro possesso per ottenere
informazioni… l’unico limite che ti pongo, giovane
Malfoy, è la sua vita. Ci serve viva fino a che Potter non
sarà mio. Poi di lei potrai farne ciò che
vuoi…
- Sì mio Signore.
Per lui il colloquio è finito. Ma io ho ancora una domanda
da porgli.
- Signore…
- So già cosa vuoi chiedermi. Tu dimostrami ancora la tua
lealtà. E questa volta tua padre sarà libero. E
quando vi ricongiungerete saprà che sarà stato
grazie a te. E saprà anche che è il segno della
mia gratitudine per suo figlio.
Se mente non lo saprò mai. Ma non ho scelta. Non mi rimane
che credere alle sue parole.
- Grazie mio Signore.
E insieme ai Mangiamorte che sempre lo accompagnano lascia la stanza.
Gli altri escono lasciandomi solo con Piton. E’ rimasto
sempre in silenzio e ora mi sta osservando. Intuisco che vuole
parlarmi. Ma sembra che qualcosa lo trattenga. Così sono io
a porgli la domanda che mi toglie il sonno da tempo.
- Credi che libererà veramente mio padre?
- Il Signore Oscuro premia sempre coloro che compiono il loro
dovere…
- Io l’ho fatto, ma non è stato
sufficiente…
- Finchè tuo padre non sarà libero sa che
avrà un fedele servitore disposto a tutto…
- Allora non lo libererà mai…
- Lo farà… ma solo dopo che avrà fatto
di te un vero Mangiamorte…
Ho ancora la sensazione che voglia parlarmi, ma che non sappia se farlo
o meno.
- E per esserlo bisogna che tu uccida per lui.
- Lo avrei già fatto se tu non fossi intervenuto!
- Io dovevo uccidere Silente, ne abbiamo già
parlato…
- Dovevi opporti al volere del Signore Oscuro quando mi ha chiesto di
ucciderlo…
- Nessuno si oppone al volere del Signore Oscuro a meno che non sia
pronto poi a dimostrargli che è disposto a pagarlo con la
vita… e faresti bene a ricordartelo. E ricordati anche che
è bene non mentirgli…
- Io non ho mentito…
- Davvero Draco? Hai scelto lei per il solo motivo che è una
donna?
Mi accorgo che sto stringendo i pugni con forza. Piton mi sta facendo
innervosire…
- Pensi che ci sia altro?
- Ricordati che io c’ero a Hogwarts…
- E allora?
- In tutti questi anni hai cercato il modo di dimostrare che come
Mezzosangue non era degna della considerazione che tutti gli hanno
sempre riservato…
- Infatti… ora si vedrà quanto vale veramente.
- E sei disposto a tutto pur di farlo?
- Senti perché invece di farmi tutte queste domande non mi
dici chiaramente quello che hai in mente?
Mi sembra di avere già abbastanza motivi per essere nervoso
senza che ci si metta anche lui con il suo atteggiamento ambiguo. Ma
rimane in silenzio.
- Allora se non hai più nulla da dirmi, credo che la nostra
conversazione possa terminare qui.
E mentre mi sto dirigendo verso la stanza dove ha portato la
Mezzosangue sento la mia rabbia crescere ulteriormente. E ho la netta
sensazione che a farne le spese sarà qualcuno in particolare.
Sento la porta aprirsi e ancora prima che appaia la persona che
l’ha aperta, io so chi è. C’è
la stessa tensione che ho sempre avvertito in sua presenza.
E’ Malfoy, e non mi è mai sembrato così
minaccioso come in questo momento. I suoi occhi grigi mi fissano con
freddezza e disprezzo.
Sul suo viso non c’è più la leggera
barba e anche il suo naso deve essere stato medicato, perché
non reca traccia dei colpi subiti. Anche il suo abbigliamento
è più elegante. I jeans e la maglietta sono stati
sostituiti da un paio di pantaloni neri e da una camicia.
E’ un pensiero sciocco lo so, ma non riesco a non domandarmi
come faccia a non sentire il freddo che avverto io. Anch’io
indosso solo una camicia e sto congelando. Ma so anche che sarebbe
inutile chiedere abiti più caldi. Ora sono io la prigioniera.
Entra e richiude la porta dietro di sé. La stanza non
è molto illuminata e da una parte ne sono contenta. Non
voglio che abbia piena visibilità del mio volto e della mia
espressione.
- Immagino avrai già capito il motivo per cui ti trovi qui.
- Dimentichi che sono una stupida Mezzosangue? Forse dovresti
spiegarmelo…
- Ricordi male… ti ho detto che forse l’unica cosa
che non ti mancava, nonostante la tua condizione di Mezzosangue, era
proprio l’intelligenza… quindi cerca di non farmi
sprecare tempo ed energie…
- Cosa volete da me?
- Tu cosa volevi da me?
Informazioni. In cambio di un accordo. Ma non credo che a me
verrà proposto alcun accordo.
- Brava Granger… il tuo sguardo mi ha già fornito
la risposta che volevo.
- Non fornirò alcuna informazione… Malfoy se
pensi che parlerò sei un illuso.
- Forse sei tu che ti stai illudendo che non lo farai…
guarda Granger che è finito il tempo dei giochi…
qui non siamo più a Hogwarts…
- Sembra che siate voi a dovervene convincere… anche Piton
me l’ha ricordato. Inizio a credere che la stupida non sia
io. Proprio perché non siamo più a Hogwarts ho
più che mai la certezza che non
parlerò…
La sfida che vedo nei suoi occhi, accende la mia voglia di misurarmi
con lei. Non sa quello che sta rischiando. Dopotutto penso che non
sappia veramente dove sono disposto ad arrivare. E’ ancora
legata al Malfoy che ha conosciuto negli ultimi anni. Effettivamente
non può sapere come sono cambiato nell’anno appena
trascorso. Non può sapere come affrontare tutto
ciò che ho dovuto affrontare abbia trasformato il ragazzo
arrogante in un Mangiamorte determinato. Ma se questo è
l’atteggiamento che ha deciso di avere farà la sua
conoscenza molto presto.
- Granger non fare promesse che non sarai in grado di
mantenere… io credo che parlerai… si tratta solo
di capire in che modo lo vorrai fare…
- Sei un bastardo Malfoy… e adesso più che mai ti
odio… arriverà il giorno in cui pagherai per i
tuoi sbagli come tuo padre sta pagando per i suoi…
Adesso non sono più legato… e potrei farle
rimangiare le sue parole senza nemmeno l’uso della magia.
E’ sufficiente il solo pensiero a calmarmi. Questo e la sua
espressione. Sa di aver detto qualcosa che potrebbe scatenare la mia
ira. Evidentemente il mio gesto di qualche giorno prima ha lasciato il
segno.
- Farò finta di non aver sentito…
perché voglio darti una possibilità. Ti lascio
tempo fino a domattina per decidere se parlare…
- Malfoy sei tu che sembri non capire: io non vi dirò
nulla…
- … di tua spontanea volontà o meno.
Non mi sta ascoltando, il fatto che mi interrompa ne è la
prova. Forse ha bisogno di un aiutino, perché sembra davvero
non dare la giusta importanza alle mie parole. E la cosa dopotutto mi
sta dando fastidio.
- Granger potresti avvicinarti per cortesia?
Ovviamente l’ho colta di sorpresa. Non so se più
per la richiesta o per il fatto che abbia detto “per
cortesia”. Però non sa cosa fare.
- Se vieni tu, eviti che venga io…
Sembra già meno incerta… infatti avanza di
qualche passo. Ed è una distanza sufficiente
perché riesca ad afferrarla per i capelli e stringendo la
obbligo a rimanere ferma mentre mi chino su di lei facendo
sì che i nostri visi quasi si sfiorino.
- Non – interrompermi – quando – parlo
– e – non – sottovalutarmi…
capito?!
Qualcosa mi dice che forse inizia a capire…
perché ha annuito. Ma non è sufficiente. Se deve
essere un avvertimento voglio che sia chiaro.
- Credo di non aver sentito la risposta…
Adesso ha capito e sembra meno sorpresa… e sento che la
sfida è iniziata. Perché non vuole pronunciare il
sì che attendo.
Mi allontano e senza lasciarla andare strattono con forza per
obbligarla a piegare la testa perché i nostri sguardi si
incrocino nuovamente.
- Ho detto che credo di non aver sentito la risposta.
E’ doloroso, ma non cede. Non sa che mi sta facendo un
favore. Più cresce la sua determinazione, maggiore
sarà la mia voglia di piegarla. Ma non ora. Questo era solo
un assaggio per farle capire che non mi limiterò
più a giocare con lei.
Così la lascio andare e mi fa piacere vedere che subito si
allontana.
- Non pensare che finisca così… oggi era solo un
sì quello che volevo, quindi posso anche essere
generoso… ma domani, quando tornerò, saranno
altre le risposte che vorrò… e allora non me ne
andrò finchè non le avrò
avute…
Se uno sguardo potesse uccidere, non c’è dubbio
sarei morto.
- Non guardarmi così Mezzosangue… sei stata tu a
dire che i nostri erano mondi diversi… e io ti ripeto che
sei tu adesso ad essere nel mio… e sarà bene che
impari in fretta come ti devi comportare.
Rimango ostinatamente in silenzio, anche se vorrei gridargli tutto il
mio odio. Credevo di sapere cosa volesse dire odiare, ma mi rendo conto
che non l’ho mai capito veramente sino ad ora.
Vorrei potergli togliere dal viso quell’espressione sicura e
strafottente. Ma è altrettanto vero che non mi sono mai
sentita così impotente come ora. E’ ovvio che ha
una superiorità fisica tale per cui è solo con la
magia che potrei misurarmi con lui.
Ma posso però dimostrargli tutta la mia forza di
volontà. Se pensa di trovarmi debole avrà modo di
ricredersi. Non so come potrà finire, quello che so
è che lotterò sino a che avrò la forza
per farlo.
- Resta pure in silenzio… avremo tempo domani per parlare.
Ed è con un sorrisetto ironico che si congeda, lasciandomi
sola.
E finalmente posso crollare sulla panca. E concedermi di pensare che
sono anche spaventata. Quando mi ha aggredito la prima volta ho pensato
che l’avesse fatto seguendo un impulso. Ma ora l’ha
fatto con fredda determinazione.
Torno a sentire freddo e mi rannicchio abbracciandomi le gambe. Cerco
forse anche conforto. Temevo l’idea di trovarmi in presenza
di Voldemort, ma ora so che al posto suo ci sarà Malfoy. E
devo iniziare a credere che sia davvero capace di essere altrettanto
crudele quanto lo sarebbe lui.
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Capitolo 7 *** NOTTE INSONNE ***
Un saluto a tutti! Questo capitolo lo definirei la quiete prima della
tempesta… e siccome so come vorrei la tempesta, ma scriverla
potrebbe non essere semplice, può darsi che mi occorra un
giorno in più per pubblicare il prossimo capitolo. Spero mi
perdonerete ! : -)
Siccome avevo già pubblicato questo capitolo, ma poi
c’è stato tutto il casino del reset di EFP,
può darsi che qualcuno avesse già recensito ma
è andata perduta… se avete voglia la riscrivete?
Grazie mille!!!
Buona lettura e a presto!!
Non sono riuscito a dormire. Avrei voluto non pensare anche solo per
cinque minuti, ma non mi è stato concesso. E d’ora
in poi ci sarà solo tempo per agire.
Quando sono sceso in cucina, c’erano già i gemelli
e i Signori Weasley. Sono molto preoccupati: da una parte per Hermione
e dall’altra per Ron. Da quando Hermione è
scomparsa con Malfoy, è caduto in uno stato di disperazione
da cui nessuno è riuscito a scuoterlo. Anche ora mi hanno
rinnovato la preghiera di provare a parlargli.
Ovviamente si sente il diretto responsabile della fuga di Malfoy e del
rapimento da parte sua di Hermione. Siamo tutti in preda ad una sorta
di furia e panico nello stesso tempo. E ci sentiamo impotenti.
Hermione potrebbe trovarsi in grave pericolo e noi brancoliamo nel
buio. Non abbiamo idea di dove poterla cercare. Anch’io
alterno momenti in cui sento un’energia capace di farmi
pensare che la troveremo sana e salva a momenti in cui la paura di
quello che potrebbe già esserle successo mi getta nella
disperazione.
So esattamente dove trovarlo. Apro la porta della stanza dove tenevamo
Malfoy e Ron è lì, seduto su quella branda, la
testa tra le mani. Non ha più parlato da quando abbiamo
sentito provenire del trambusto e poi abbiamo sentito la voce di Lupin
che chiamava Hermione. Ci siamo precipitati temendo il peggio ed
infatti era successo.
Lupin ci ha raccontato come sono andate le cose, e da un lato penso che
Hermione ha dato subito prova del suo carattere. Ha cercato di
liberarsi con tutte le sue forze da Malfoy. E cerco di pensarla forte
ovunque sia e qualunque cosa sia costretta ad affrontare.
Perché l’idea che si arrenda al panico e alla
disperazione… non devo pensarci.
Ho bisogno che Ron reagisca. Devo sentire la sua forza unirsi alla mia.
Noi tre siamo sempre stati uno la forza dell’altro. E adesso
che manca Hermione io e lui dobbiamo esserlo più che mai per
aiutarla.
- Ron, smettila, non è così che potrai
aiutarla…
Non solleva nemmeno la testa. So quanto sia grande la sua sofferenza.
Non me ne ha parlato mai apertamente, ma ho intuito che per lui
Hermione ultimamente è diventata qualcosa di più
dell’amica che è sempre stata.
- Ron credo che Malfoy avesse già intenzione di portare via
Hermione… sono stato uno stupido anch’io a cedere
e a farla parlare con lui. Dovevo dare retta al mio istinto…
ma anche se abbiamo sbagliato, adesso fare così non serve a
nulla. Dobbiamo cercare di reagire e fare il possibile per trovarla.
Sto andando al Ministero, vorrei che venissi con me…
Niente è come se una barriera invisibile respingesse le
parole di tutti noi… ma non può andare avanti
così. Forse c’è un unico modo per
aiutarlo…
- E’ colpa tua! E va bene, cazzo, è questo che
volevi sentirti dire in faccia!? E’ vero, se Hermione
è in pericolo, è solo maledettamente colpa tua!!
Sei stato un bastardo irresponsabile che è stato capace di
pensare solo a se stesso senza curarsi delle…
Non posso continuare… perché è come se
fossi stato colpito. Il ragazzo che ho di fronte a me non ha
più nulla dell’amico che ricordavo. Il suo viso
è stravolto dal dolore e non fa nulla per nascondere le
lacrime che scendono copiose.
- Harry…
Ha solo pronunciato il mio nome, ma è come se avesse
parlato. Nel modo in cui lo ha pronunciato è racchiuso
tutto: il dolore, la disperazione, la colpa e l’ amore che
sente per lei.
- Lo so, Ron … è per questo che mi devi
aiutare… e devi aiutare lei. So che puoi essere
forte…
Mi sono avvicinato e gli ho teso una mano. Esita solo un attimo, poi
l’afferra e alzandosi mi abbraccia forte. Non esito a farlo
anch’io. Il conforto di questo abbraccio, libera le ultime
sue resistenze ed ora singhiozzi violenti lo scuotono.
Questo pianto liberatorio so che lo renderà più
forte di prima. E durerà tutto il tempo di cui
avrà bisogno. Quando si separa da me, non
c’è traccia di imbarazzo tra noi. Lui aveva
bisogno di sfogarsi ed io sono il suo migliore amico. Io e lui non
abbiamo mai dovuto giustificare nulla nei confronti
dell’altro. Neanche gli attimi di debolezza.
- Harry, sto impazzendo… l’idea di quello che
potrebbe farle Malfoy per colpa mia…
- Ron, Hermione sta bene… vedrai che presto riceveremo sue
notizie. Sono convinto che l’abbiano presa in ostaggio per
costringermi ad uscire allo scoperto.
- Questo non esclude che nel frattempo possano farle del
male… Malfoy la odia da sempre…
- Non devi pensare questo. Sai benissimo che Hermione è in
grado di tenere testa a Malfoy…
- Harry poteva ucciderla solo con una mano… come puoi
pensare che possa tenergli testa…
- Smettila! Ti fai solo del male così… e ne fai
anche a me! Ron ho bisogno che ci creda anche tu che lei ce la
può fare… non possiamo arrenderci proprio ora!
Dobbiamo credere che saremo capaci di trovarla… Hermione
starà cercando di farsi forza pensando che noi la stiamo
cercando e che la salveremo…
Una luce più determinata sembra accendersi nel suo sguardo.
- Anche tu conosci Hermione e sai che la sua rabbia verso di noi non
era reale. Poteva sembrare che dubitasse di noi, ma sai che non
è così. E sai anche che non ti starà
incolpando di quello che è successo… sa bene che
non l’avresti mai fatto se avessi immaginato che potesse
essere pericoloso per lei… non sai quante volte mi sono
maledetto anch’io per averla lasciata sola. Dovevo immaginare
che sarebbe entrata…
- Perché cerca sempre di vedere il bene nelle persone, prima
di arrendersi all’evidenza che non in tutti
c’è per forza…
- Ma adesso sa con chi ha a che fare… e starà
attenta. E prima che possa succederle qualcosa, noi la troveremo Ron.
- Sì Harry, noi la troveremo. E troveremo anche Malfoy.
Fosse l’ultima cosa che farò lo troverò.
- E’ questo il Ronald Weasley che conosco. Ed è su
di lui che vorrei poter contare…
- Grazie Harry… senza di te non ce l’avrei
fatta…
- Non dirlo Ron, perché sai benissimo che in passato ci sono
stati momenti in cui ho avuto bisogno di te come tu adesso hai avuto
bisogno di me…
E’ vero ci sono stati momenti in cui se non ho ceduto alla
disperazione era perché sapevo di poter contare su di lui.
- Sei pronto allora per accompagnarmi al Ministero?
- Sì… ma cosa speri di trovare? Sai che anche
loro non hanno informazioni utili…
- Non vado per questo. Voglio chiedere di poter vedere Malfoy. Voglio
parlargli.
- Non accetterà di vederti. E soprattutto non ti
dirà nulla.
- Ron dobbiamo tentare lo stesso…
- Hai ragione, dobbiamo provare ogni strada possibile…
Lo sapevo che se avessi avuto al mio fianco Ron, le cose sarebbero
andate meglio. Ed ora sembra esserne convinto anche lui. Esternare le
nostre preoccupazioni ha avuto su entrambi l’effetto di
esorcizzare parte della paura che ci accompagna. Ora sappiamo che siamo
pronti entrambi a dar fondo a tutte le nostre forze per ritrovare
Hermione.
Non sono riuscito a dormire. Avrei voluto non pensare anche solo per
cinque minuti, ma non mi è stato concesso. E d’ora
in poi ci sarà solo tempo per agire.
So benissimo da dove proviene questa inquietudine, ma non voglio
lasciare spazio a pensieri che non sono di nessuna utilità.
Avrebbero solo il potere di rendermi incerto. E non è di
incertezza che ho bisogno ora.
Cammino per il corridoio semibuio e cerco di sgombrare la mente per
potermi concentrare solo su ciò di cui ho bisogno. E sono in
grado di farlo quasi sempre efficacemente. Lo devo a Piton. In questo
ultimo anno i suoi insegnamenti per affinare la legilimanzia e
l’occlumanzia mi hanno reso capace di esercitare un grande
autocontrollo sulla mia mente e sui miei pensieri.
Persino Voldemort si è compiaciuto di queste mie doti.
Ritiene che siano molto importanti in un mago. Perché se
usate efficacemente concedono possibilità illimitate contro
il nemico.
Ma questa mattina nonostante i miei sforzi non riesco a fare il vuoto
nei miei pensieri.
- Draco!
Speravo non mi cercasse. Forse è proprio colpa sua
l’inquietudine che provo. Ma non posso ignorarlo.
Così mi volto verso di lui.
- Severus…
- Posso parlarti solo un attimo?
- Dipende da quello di cui vuoi parlare…
- Credo tu lo sappia. Non ho mai pensato di te che fossi
stupido…
- Posso dire lo stesso… quindi forse la nostra conversazione
dovrebbe chiudersi qui.
- Non ho potuto fare a meno di riflettere questa notte su quanto mi hai
chiesto ieri… se il Signore Oscuro avrebbe mai liberato tuo
padre… se te lo domandi è perché
conosci già la risposta.
- La risposta forse nessuno la conosce veramente, a parte lui. A me non
rimane che fidarmi della sua parola. Mi sembra di non avere scelta.
- Si ha sempre un’altra scelta.
Con lui è impossibile intuire cosa pensi. Non ci provo
nemmeno. Piton è una persona assolutamente impenetrabile:
nei gesti, nelle espressioni, a volte anche nel modo di
parlare.
- Severus è da ieri che ho l’impressione che tu
voglia dirmi qualcosa… credo faresti bene a dirmela,
così dopo potrai lasciarmi in pace.
Lo stesso silenzio di ieri quando ho posto la stessa domanda.
- Allora? Devo ritenermi libero di andarmene?
- Hai intenzione di fare ciò che ti ha chiesto?
- Non mi rispondere con una domanda!
Non riesco a trattenere la rabbia. Il suo comportamento da quando sono
tornato non mi è di nessun aiuto.
- Se hai qualcosa da dirmi, te lo ripeto, dimmelo e basta!
- Non credo tu debba fare quello che ti ha chiesto…
- Cosa diavolo stai dicendo!
- Quello che ho detto: lascia che siano altri ad interrogare la
Granger…
- Tu devi essere impazzito! Io farò esattamente quello che
il Signore Oscuro mi ha chiesto…
- Farlo non aiuterà tuo padre… e non
aiuterà te…
La mia rabbia esplode del tutto e mi spinge verso di lui. Siamo uno di
fronte all’altro.
- Questa volta non ti metterai in mezzo… inizio ad avere il
sospetto che tu non stia dalla mia parte come mi hai sempre fatto
credere. E che tu dopotutto non sia nemmeno dalla parte del Signore
Oscuro…
- Non è così. Ti sto solo cercando di dire che
forse non è così facile come pensi porsi di
fronte ad un innocente e…
- Da quando ti preoccupi dei nemici? Quella ragazza che tu chiami
innocente, se potesse ucciderebbe sia me che te! Io non capisco cosa ti
stia succedendo…
Ed è vero. Non ha esitato ad uccidere Silente ed ora invece
sembra esitare davanti alla Mezzosangue… e vorrebbe far
esitare anche me.
- Draco non c’è onore nel torturare una persona
indifesa…
- Onore? Onore?! Non accetto che sia proprio tu a parlarmi di onore!
Chi ha consegnato un’intera famiglia a Voldemort? Chi gli ha
permesso di tentare di uccidere un bambino indifeso!
Qualcosa sembra trapelare dal suo sguardo. Ma è solo un
attimo.
- Non venirmi a parlare di onore proprio tu!
- Forse ho imparato dai miei sbagli più di quanto tu non
creda. E forse sto cercando di fare in modo che non li commetta anche
tu.
- L’unico sbaglio che ho fatto è stato quello di
stare ad ascoltarti.
Devo andarmene perché ho la netta sensazione che potrei
aggredirlo. Ha scatenato dentro me la tempesta che ero riuscito sinora
a tenere a bada. E adesso la sento montare e pervadere ogni parte del
corpo.
E’ una rabbia che nasce dalla verità. Una
verità che conosco, ma che non voglio ammettere. E pur di
non ammetterla sono pronto a combatterla con ogni mezzo come ho sempre
fatto.
Sento lo sguardo di Piton ancora su di me. Ed è
più forte la voglia di fargli sapere che la mia
volontà sarà più forte della sua.
Mi volto. E’ ancora fermo dove l’ho lasciato.
- Non cercare mai più di dirmi quello che è
giusto o meno che faccia. Se vuoi rimanere dalla mia parte non farlo
mai più. E visto che improvvisamente sembri tenere tanto
all’onore, sappi che andrò dalla Mezzosangue e le
darò la possibilità di difendersi.
Così non potranno dire di me che sono un vigliacco!
E questa volta non ho bisogno di conferme per sapere che le mie parole
hanno lasciato il segno.
Non sono riuscita a dormire. Avrei voluto non pensare anche solo per
cinque minuti, ma non mi è stato concesso. E d’ora
in poi ci sarà solo tempo per agire.
In questa stanza spoglia e fredda, è stato difficile non
abbandonarsi allo sconforto. Non ho avuto tregua dalla sensazione che
quando Malfoy rientrerà in questa stanza, sarà
una realtà molto dura quella che dovrò affrontare.
E ho combattuto le mie paure con pensieri positivi. Ho lasciato che i
miei pensieri scorressero su Harry e Ron. Loro sono la mia forza.
Perché so che faranno l’impossibile per liberarmi.
Perché so che staranno pensando a me ogni momento.
Per loro devo resistere. Perché non posso tradire la fiducia
che ripongono sicuramente in me. Perché non posso pensare
che Voldemort riuscirà ad arrivare ad Harry e agli altri
attraverso me. Perché devo credere che se anche alla fine
cederò, sarà solo dopo che avrò
resistito anche con l’ultima briciola di forza rimastami.
E poi mi sono concentrata sul pensiero di Malfoy. Ho lasciato che
l’odio provato nei suoi confronti scavasse in me, fino a
trovare la parte più dura.
Quella parte di noi che è capace di farci commettere azioni
di cui non ci riteniamo capaci.
Quella parte di noi di cui neghiamo l’esistenza persino con
noi stessi, perché ci spaventa.
Quella parte di noi che se liberata può fare molto
male.
Però oggi, se c’è una parte di me di
cui ho bisogno, è proprio questa.
E quando Malfoy entrerà da quella porta si
troverà a dover fare i conti con lei.
So che alcune di voi non amano molto Ron… però
adesso non prendetelo a male parole perché l’ho
fatto piangere! A me piaceva l’idea di questa grande amicizia
tra loro due che non teme nulla… neanche momenti di
debolezza! Quindi se volete… massacratemi su tutto il
resto!!!! : -)
Un bacione grande grande a tutte!!!
Laura
Giorgia_spuffy: allora mi impegno il doppio perché ti voglio
vedere tra i “preferiti”… chi
è il più tosto tra i due… tra poco lo
scoprirai (tieni presente che però poi dovrò
rispettare delle esigenze di copione… perché
vista la determinazione di entrambi, questi nel prossimo capitolo si
uccidono se non sto attenta!! Hi!hi!hi!)
MaryMatrix: tranquilla! Mi spiace per te che hai il pc fuori
uso… poi magari scopri che non ti sei persa questo
granchè!!! Speriamo non sia
così… :- )
Mavi: grazie… quando usate l’aggettivo
“intrigante” mi fate felice…
perché una delle cose che mi preme di più
è che la lettura scorra piacevole e veloce… e
ancora grazie se vorrai commentare. Io seguo molto il vostro parere e
mi è capitato anche di prendere spunto (e lo dico!).
Alessia87: questo Draco piace sempre di più anche a me! Ed
Hermione è la giusta contrapposizione…
scintille!!!!
Nicichan: io ti saluto adesso… perché so
già che dal prossimo capitolo non mi parlerai
più… no perché se vuoi fare del male
adesso a Draco, immagino dopo… comunque la mia
capacità di farla diventare una Draco/Herm
lascerà tutti senza parole!!! No scherzavo, trovate sempre
le parole per commentare!! : -)
8marta8: ma incasinarmi è il mio mestiere… mi
è giusto venuta un’idea che non so dove mi
porterà… così ne faccio 100 di
capitoli!!!
Ccdd: la resa dei conti si avvicina… speriamo di riuscire a
renderla avvincente!! Io ci provo…
NiraMalfoy: questo Draco crudele e cupo mi sta facendo girare la
testa… meno male non solo a me… avevo paura che
fosse troppo… anche perché se deve far parlare
Hermione non è che le potrà offrire the e
pasticcini!! devo chiederti un chiarimento sulla tua recensione: hai
detto che Hermione ti è parsa IC: confesso non ho capito
cosa vuol dire… per Piton: sfida partita…
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Capitolo 8 *** RAGIONE E SENTIMENTO ***
Ciao!
Oggi non dico nulla. Lascerò che siate voi a parlare (per
chi vorrà farlo ovvio!!).
Buona lettura e un saluto a tutti!
Il cigolio della serratura che si sblocca mi provoca una scossa di
adrenalina. E’ giunto il momento di affrontare Malfoy.
Ma l’irruenza con cui entra nella stanza e si precipita su di
me, è qualcosa che non mi aspettavo. E quando mi afferra
rudemente per un polso ed inizia a trascinarmi lungo il corridoio, per
un attimo non riesco a reagire.
Mi aspettavo un comportamento diverso, anche se forse non so nemmeno io
quale. Però è altrettanto vero che devo scuotermi
da questa sorpresa.
Così tento di oppormi e cerco di liberarmi. Ma la sua presa
è decisamente ferrea e nonostante abbia tentato di puntare i
piedi per non seguirlo, gli è bastato strattonare con
più forza perché mi ritrovi a seguirlo
nuovamente. Ma non mi arrendo e cerco ancora di liberarmi, non fosse
altro per dimostrargli che non sarò un burattino nelle sue
mani.
- Smettila Granger, e risparmia le tue energie…
La sua voce è come una frustata. E’ rabbia e odio.
Non ho modo di rispondere perché nel frattempo siamo giunti
nella stanza circolare dove mi ha portato quando siamo arrivati e mi ha
di fatto lanciato dentro facendomi finire lunga distesa a terra.
Nel cadere ho battuto violentemente con il fianco destro e adesso fitte
di dolore si irradiano lungo la gamba. Ma non ho tempo per pensare
perché Malfoy adesso impugna la sua bacchetta e mi sta
fissando. Sento il cuore battere più forte e mi preparo
all’inevitabile.
Ma ancora non è il momento. Perché ha usato la
bacchetta per sigillare le due porte da cui si accede alla stanza.
Vuole essere certo che io non fugga. Ma non sono la codarda che pensa.
- In piedi Granger…
La gamba fa male, ma riesco ad alzarmi.
- La sedia sulla tua destra, avvicinati…
Un altro ordine. Secco come il primo. Guardo in direzione della sedia,
ma è in penombra, e non mi sembra di notare nulla di strano.
- Muoviti!
Lo fisso. Ma in questa stanza la luce crea uno strano effetto di luci e
ombre. E dove è lui, è difficile vedere bene il
suo viso. Però resto lo stesso immobile.
- Avvicinati a quella cazzo di sedia!!
Non ho potuto fare a meno di sobbalzare, perché questa volta
me l’ha gridato. Potrei non cedere, ma forse otterrei solo
che sia lui ad obbligarmi a farlo.
Mi avvicino lentamente alla sedia indicata. Ed ora che la vedo, mi
manca il respiro. Sopra c’è una bacchetta.
- Prendila…
Non capisco dove voglia arrivare… e qualcosa in me mi
suggerisce di non prenderla… è come se avvertissi
che sarà la mia fine impugnarla.
- Prendila ed usala…
Ora lo vedo. Si è spostato verso una zona di luce e vedo i
suoi occhi. Sono tornati ad essere inespressivi. Come la sua voce.
E’ come se fosse sparita di colpo la rabbia, per essere
sostituita dal niente. E non so cosa è più
pericoloso: la rabbia o il niente.
- Forse hai bisogno di un assaggio di cosa potresti evitare se sarai
abbastanza brava… everte statim!
La sensazione di volare e poi un’esplosione di dolore. Il mio
corpo è stato fermato violentemente dal muro. Nello sbattere
ho sputato fuori tutta l’aria che avevo in corpo. Ed ora non
posso più respirare. Il mio cervello chiama aria, ma non
succede nulla.
- Una sensazione orribile, vero? Sei a corto d’aria.
E’ il tuo diaframma contratto che non ne vuole sapere di
farne passare…
Sento a malapena la sua voce. Nelle orecchie avverto un rombo
assordante e delle strisce luminose si incrociano davanti ai miei
occhi. Se non respiro muoio. E’ questo l’unico
pensiero che riesco ad elaborare.
- Calma Mezzosangue. Più ti agiti e meno respiri. Rilassati.
Non avere paura, non morirai…
E poi succede. Sento che il nodo nel petto si scioglie e una corrente
d’aria scende per la trachea e dentro i miei polmoni.
Ricomincio a respirare. E posso tornare a pensare. Mi ritrovo seduta
contro il muro. Devo essere scivolata dopo averlo colpito.
- Forza, in piedi Granger…
Sento una leggera vertigine quando mi rialzo. Devo aver picchiato anche
la testa. E non oso ancora scostarmi dal sostegno del muro.
- Non farmelo più ripetere… prendi quella
bacchetta…
E’ implacabile. Che io la prenda o meno, lui farà
quello che deve fare. E’ per me che rappresenta la
possibilità di non permetterglielo. Ora ne sono convinta.
Mi slancio verso la sedia e l’afferro.
- Stupeficium!
Ma non ho ottenuto nulla. Ha schivato il mio incantesimo…
- E’ tutto qui quello che sai fare? Però mi basta
che tu la impugni… dove si nasconde Harry Potter,
Mezzosangue?
Non so per quale motivo mi abbia dato la possibilità di
usare la magia ma non posso più farmi distrarre da questo
pensiero.
- Non avrei parlato prima, non lo farò sicuramente
adesso… deprimo!
La sedia che si trova quasi di fianco a lui esplode e lo distrae per un
attimo, permettendomi di schiantarlo. E questa volta è lui a
cadere. Devo approfittare della sua momentanea impotenza. E la parte
oscura di me che ho evocato lo fa.
- Sectumsempra!
Attimi che mi sembrano eterni: ho colpito per fare male, per la prima
volta nella mia vita. Sangue. Vero. Rosso. Che schizza violento dal suo
braccio sinistro. Ma lui non sembra accorgersene, e con uno sguardo
ancora più furioso, si rialza. Una ferita profonda sul
braccio.
Sangue che cola sul pavimento, sangue sui suoi vestiti. Sento
l’odore del sangue e il mostro che c’è
in me ruggisce di soddisfazione. Sento l’altra parte di me
che cerca di dirmi che può morire e sarà colpa
mia.
Ma il mostro la mette a tacere con parole dure che rivolge a Malfoy.
- Fa male vero? Vedere che la sporca Mezzosangue ha saputo tirar fuori
il sangue prezioso che scorre nelle tue vene e che custodisci
così gelosamente!! Ma alla fine è sangue tanto
quanto il mio! E quando sarà uscita anche l’ultima
goccia, morirai. E tuo padre e tua madre sapranno che sei morto proprio
come un babbano qualsiasi…
Non sento dolore. Perché sono solo cosciente di lei. Delle
sue parole e di lei che si oppone fieramente e caparbiamente a me. Lei
che devo distruggere se voglio mettere a tacere il tormento che divide
senza pietà la mente dal cuore. Creando la tempesta che non
mi dà pace.
Ed è con tutta la forza di questo tormento che sento
esplodere una rabbia cieca. E lascio che mi colmi per poi liberarla con
una sola parola.
- Crucio!
Attimi che mi sembrano eterni: ha intuito cosa stessi per fare, ma
è tardi quando cerca di scagliare ancora su di me un altro
incantesimo.
La mia rabbia ha preso vita in un lampo rosso ed ora il dolore la
avvolge. Dolore nei suoi occhi, dolore nel suo grido, dolore nel suo
corpo. La mia rabbia passa attraverso la bacchetta puntata su di lei e
si trasforma in dolore.
Ma non è come pensavo. La sua agonia cresce, ma la mia
rabbia non diminuisce. E devo smettere, altrimenti potrei ucciderla.
Ma la rabbia trova nuove vie. Ed è implacabile nel volerla
vedere piegata e sconfitta.
- Alzati.
Posso vedere che è senza forze, ma non mi importa. E lo sa
anche lei. E’ in piedi che la voglio vedere e voglio vedere
il suo sguardo.
- Alzati e non fartelo dire un’altra volta….
Riesce a far leva sulle braccia e seppur tremante si è
alzata.
Sento anch’io un lieve stordimento, e mi rendo conto che sto
perdendo ancora molto sangue. E anche se so non essere molto efficace,
pronuncio un incantesimo che potrà solo un po’
rallentare la fuoriuscita di sangue.
I suoi occhi mi guardano sprezzanti. Sa che non ha più
nessuna possibilità, ma non cede.
- E’ l’ultima possibilità che ti offro:
dove si nasconde Potter?
- Chiedilo a quel traditore di Piton!
Sa benissimo che Piton non sa quale sia il reale nascondiglio,
perché è una delle poche informazioni che gli
sono state tenute nascoste. Come sa che le mie minacce non sono invane.
- Sarai tu invece a dirmelo…
E’ giunto il momento di porre fine a questo confronto.
Sembra aver intuito che ho preso una decisione definitiva.
Perché in un ultimo tentativo, si tuffa verso la bacchetta
che ha lasciato cadere.
Ma il lampo rosso la raggiunge prima ed è ancora una volta
preda del dolore che le infliggo. E questa volta sono animato dalla
determinazione di raggiungere quello che voglio. E non mi
fermerò sino a che non l’avrò ottenuto.
Quando capisco che ormai la sofferenza ha raggiunto il livello massimo,
faccio cessare il Cruciatus su di lei. Ora che è
così debole non incontro alcuna difficoltà a
penetrare nei suoi ricordi. Se anche mi percepisce, non riesce ad
opporsi.
Qualcuno che penetra nella tua mente e sfoglia i tuoi ricordi
è un’esperienza intima. Lo so perché
l’ho provato. Solo Piton e il Signore Oscuro sono riusciti in
passato. Ora anche loro non hanno più libero accesso. Ho
giurato che non avrei più permesso a nessuno di farlo. E mi
sono impegnato perché ciò avvenisse.
Nella mente ora della Granger scorrono veloci ricordi di ogni genere.
Bisogna spingere la persona nella direzione voluta. Ogni tanto avverto
un tentativo di resistenza, ma è troppo debole. Vedo persone
e luoghi che non mi dicono nulla che si alternano a persone e luoghi
noti.
Vedo una porta ora, e avverto una resistenza più forte, sta
cercando di non ricordare. Ma quando forzo il ricordo, la porta si apre
ed è in una cucina, dove ci sono tutti: Potter, i Weasley,
Moody, Lupin e una ragazza che mi ricorda vagamente qualcuno.
E’ questo il posto che cerco. E la spingo a ricordare ancora.
Sta salendo delle scale con Potter e Weasley. E poi li vedo. Quadri. Li
osserva. E li vedo anch’io. E riconosco una persona in
particolare. Ora so esattamente che posto sia. Non mi serve altro.
Abbandono la sua mente e riprendo contatto con la realtà. E
la realtà è lei che piange rabbiosa. Finalmente
piegata e sconfitta.
Ma io non provo la pace che mi aspettavo. Perché in me si
agita ancora quella tempesta che non riesco a placare. La rabbia e
l’incertezza che si alternano nei miei stati
d’animo mi stanno facendo impazzire.
Il braccio ha ripreso a sanguinare e ho la sensazione di non poter
resistere ancora molto. Ho bisogno di curare questa ferita.
Mi avvicino e mi chino su di lei. Rannicchiata su sé stessa,
il volto parzialmente coperto dai capelli, ora mi appare solo fragile
ed indifesa nel suo pianto. Ha lottato e ha perso.
Quando sente le mie braccia sollevarla, tenta una debole resistenza. Ma
quello che ha appena subito fisicamente, renderebbe debole anche
l’uomo più forte. E non può fare altro
che lasciarsi portare dove ho deciso.
Avrei potuto lasciarla lì e farla riportare nella sua cella
da qualcun altro. Ma qualcosa me lo ha impedito.
Credevo che sconfiggendola avrei bandito questa rabbia che mi divora.
Ma inizio a temere che niente possa più farlo. Devo parlare
con Piton, perché è l’unico che
può capirmi e forse aiutarmi. E devo farlo prima che sia
troppo tardi.
Non posso nulla contro queste braccia che mi sollevano. Ogni parte di
me grida il dolore subito. Il mio corpo quello fisico della maledizione
che ho subito due volte, e la mia mente quello morale della sconfitta.
Non ho saputo essere forte come avrei voluto. Ho pensato che avrei
potuto farcela, ma qualcosa in me non è stato capace di
andare fino in fondo. E adesso la mia sconfitta diventerà la
sconfitta di tutti.
Sento il rumore di una porta che si apre, ma ovunque mi abbiano portato
non mi importa. Poi sento qualcosa di duro e freddo sotto di me. Ma non
c’è spazio nei miei pensieri per questo.
Avrei dovuto uccidere o morire. Solo questo riesco a pensare. Niente ha
più senso. Neanche che mi ribelli al destino che questi
Mangiamorte hanno in serbo per me.
Qualcuno mormora qualcosa e mi sforzo di aprire gli occhi. E mi sembra
di vedere una figura incombere su di me. Ma pensare diventa sempre
più difficile. Tutto si fa confuso e non posso oppormi oltre
all’incoscienza che sento sopraggiungere.
Io l’avevo detto che lo volevo un po’ spietato
questo Malfoy… però forse non tutto il male viene
per nuocere… e poi so che avreste voluto forse una Hermione
più tosta ancora, ma se qualcuno non soccombeva questi due
si uccidevano per davvero!!!! E allora la ff finiva qui! (Perdonate
l’ironia ma oggi mi sento particolarmente fusa…)
Volevo avvisare che per i problemi avuti sul sito, può darsi
che la recensione di qualcuna sia andata persa prima che la leggessi,
quindi potrei non rispondere e me ne scuso profondamente.
8marta8: grazie per la rirecensione… l’idea della
stessa frase iniziale è stato uno sprazzo di
genialità che non so nemmeno io da dove arrivava... come
minimo adesso non ne avrò più per altri due mesi
: -)!!!… tornando alla ff… Piton è
vero di solito prende a male parole chiunque…
però questa volta mi serviva che facesse una piccola
eccezione per il giovane Malfoy… e chissà magari
in futuro avrà modo di rifarsi… l’uomo
non deve piangere, allora vuoi il vero uomo… quello che non
deve chiedere mai!! : -)
Giorgia_spuffy: guarda come ho detto l’idea della frase in
comune, dopo che l’ho avuta, ha stupito anche me!
Però sono veramente contenta che sia stata notata ed
apprezzata.
Devo darti ragione su Ron, perché c’è
qualcosa in lui che lo rende simpatico e poi non so perché,
ma a me ispira tenerezza il suo personaggio. Quindi alla fine ne parlo
sempre bene… se l’ho fatto piangere è
perché volevo renderlo reale… Per quanto riguarda
Harry, ti confesso che mi piace più nella versione
“cattiva” che ogni tanto gli attribuiscono nelle ff
di quella del libro.
E per concludere sappi che anch’io sono una efp dipendente.
Ieri quando il sito non era on line sono caduta nella disperazione
più nera… fortunatamente “tutto
è bene, ciò che finisce
bene”…
Non è vero, non ho concluso… cosa ne pensi della
tempesta che c’è stata?
Buffy88: hai fatto un’osservazione più che giusta:
un po’ di veritaserum e tutto era più semplice.
Però avevo bisogno di qualcosa di
“forte” da cui partire… e
così per esigenze di copione (eh!eh!eh!) ho ignorato che ci
fosse una via più facile. Spero tu possa chiudere un occhio
lo stesso… Piton diventerà sempre meno ambiguo
nelle sue intenzioni… vedrai…
Niramalfoy: e io rispondo con altrettanto cuore alla tua preziosissima
recensione (peraltro doppiamente preziosa perché ti sei
presa la briga di reinserirla). E procedo con ordine: in Hermione,
nonostante il capitolo, credo dopotutto di aver fatto prevalere
comunque la sua natura di Grifondoro… la spietatezza
assoluta non fa per lei. Per Ron ho anch’io un debole.
E’ un personaggio che mi piace, dopo Draco, vederlo accanto
ad Hermione. E poi mi piace il rapporto di amicizia che
c’è tra lui ed Harry… e non trascuro
mai di farlo emergere nelle mie ff.
E adesso veniamo alla nostra “sfida”: Piton. Hai
azzeccato in pieno quello che sarebbe successo e dove voleva portare Draco. Se non c’è la giusta chiarezza tra loro
però, è perché odio (che parolone!)
sconvolgere un personaggio nel giro di breve. Mi spiego meglio: se in
qualcuno è in atto un cambiamento, perché sta
maturando l’idea che le sue convinzioni non sia
più giuste, credo sia una persona che combatte una battaglia
contro sé stesso. Ma anche se poi raggiunge la citatissima
“pace interiore” alle volte non è detto
che sia così semplice rapportarsi con chi ti ha conosciuto
sempre in un’altra maniera… e se ti ho annoiata e
ti sei addormentata, hai anche ragione (questa psicologia da strapazzo
forse te la potevo risparmiare…).
Comunque spero di essere sempre sulla buona strada.
Joey_ms_86: innanzitutto grazie per i complimenti e per aver recensito.
Se hai letto la presentazione di questa ff, avrai scoperto che una
delle mie più grandi preoccupazioni è quella di
non stravolgere troppo i personaggi. E quindi hai ragione quando dici
che cercare di mettere insieme Draco/Hermione in una maniera
convincente non è affatto facile. Però il bello
è proprio provarci e quando ci riesci anche solo un pochino,
bè la soddisfazione è grande. Quindi ti invito a
tenermi d’occhio (eh!eh!eh!) e a bacchettarmi se fatti e
personaggi prendono una piega troppo
“irreale”… certo nei limiti di quello
che deve essere un piccolo stravolgimento per poter ottenere una
Draco/Herm… : -)
Mavi: contentissima che tu ci sia! Finalmente qualcuno che tiene in
considerazione l’amicizia tra Harry e Ron. E non mi
stancherò mai di metterla in risalto! Mi rassicura poi
leggere che trovi i personaggi ben caratterizzati…
vedrò di continuare a non deluderti… e di questo
Draco cosa ne pensi?
Fra91: grazie per aver lasciato un commento e grazie per i complimenti!
Spero possa continuare a piacerti la mia storia…
Alessia87: adesso so qual è la mia missione con
te… arrivare ad un punto in cui dovrai fare i complimenti a
Ron per qualcosa che avrà fatto!! : -)!! Scherzo
ovviamente… allora ti sono piaciute le scintille?! Ho
cercato di fare meglio che potevo… Piton ormai appassiona
anche me e quindi sarà sempre più
importante…
Nicichan: prima di tutto complimenti per il tuo esame! Spero sia andato
come volevi… però se mi dicevi che avevi tutta
quell’adrenalina in corpo, ti inserivo nella sfida tra
loro!!! Secondo me di Draco ne facevi un sol boccone!!! Piton sta
entrando in “circolo” anche a me… e dopo
tutti i vostri commenti positivi ora sono più che mai
ansiosa di leggere il settimo libro...
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Capitolo 9 *** AVVISO ***
Uso
questo spazio, oggi, solo ed esclusivamente per comunicare con tutte
voi che leggete la mia ff.
Mi sembrava doveroso
avvisarvi, che il prossimo capitolo lo posterò solo il 2
Gennaio. Già, mi ritirerò per godermi queste
vacanze natalizie e dopo tutti i festeggiamenti
tornerò.
E' ovvio che in queste
vacanze avrò anche tanto tempo per scrivere, quindi
porterò avanti la storia. E dal 2 in poi leggerete i nuovi
sviluppi.
Auguro quindi a tutti
un Buon Natale, sereno e festoso, e un Buon Anno sperando che inizi
sotto i migliori auspici...
Un bacio Laura.
Ne approffito
ovviamente anche per rispondere alle mie care amiche di commento
(permettetemi di usare per voi questa - spero - simpatica
definizione....).
A tutte volevo inviare
un abbraccio e un bacione (anche se "virtuali" sono però
molto sentiti...) e ringraziarvi ancora una volta per il tempo che mi
dedicate.
NiraMalfoy: ormai con te sta diventando
un vero e proprio dialogo... e ne sono contenta! In primis, gioia
massima per essere riuscita nell'intento di farti sentire presente in
quella stanza con loro. So di aver "forzato" un pò la mano
con Draco che nonostante il Sectumsempra si rialza, però ho
cercato di renderlo più credibile facendolo colpire ad un
braccio, sottintendendo che non fosse proprio un punto vitale.
Però ho inserito questo incantesimo perchè volevo
che anche Hermione riuscisse a colpirlo in maniera evidente...
però senza riuscire a vincere la sua natura di Grifondoro...
nel modo in cui lo ha fatto volevo lasciar capire che non era riuscita
veramente a scagliare l'incantesimo con la volontà di
ucciderlo (avrebbe potuto provocare danni più seri colpendo
il torace o l'addome). Come vedi alle volte scrivere non è
semplice anche per questo motivo, perchè magari non riesci a
far trasparire del tutto quello che vorresti.
Sfida sospesa su
Piton... ma alla ripresa avremo modo di riprenderla in maniera
esauriente.
Chiudo il nostro spazio
con due speranze: che tu ti sia ripresa dalla notte insonne (eh!eh!) e
che tu possa "disturbarmi" ancora a lungo con i tuoi sproloqui!! Baci
baci
8marta8: mitica... mi ero dimenticata
della chicca di Pollon (che bello è quel cartone
animato!!!)... e poi devo darti retta... prima o poi faccio una ff dove
Draco/Herm passano le loro giornate in un letto... e basta con questa
guerra!!!
alessia87: perfido... ecco un altro
aggettivo che su di lui sta sempre bene... al confronto tra Draco/Piton
ci lavorerò con massima attenzione... e vediamo se ci
azzecco!! (eh!eh!)
mavi: non puoi capire il sorriso a
trentaduedenti che ha scatenato il tuo commento. Però anche
un pò di preoccupazione perchè adesso devo
mantenerlo in linea questo Malfoy... e poi devo anche provare a farlo
cambiare realisticamente... e poi approfondire il carattere di
Piton.... che vacanze impegnative mi aspettano!!!
No dai scherzo! Mi ci
dedicherò con il solito entusiasmo e poi vedremo il
risultato...
fra91: siamo tutte sulla stessa
barca... se non sono cattivi non ci piacciono... in particolare poi se
lui è Draco Malfoy... comunque anche se sarà un
pochino più "buono".... di solito lo trovo comunque
"bono"!!! Lo so, questa potevo risparmiartela... : - ) !!!!!
milu: questa influenza miete
vittime ovunque... felice di sapere però che va meglio. Che
dirti, se non che hai rischiato di farmi venire un infarto! Ma sei
pazza a lasciarmi una recensione così con tutti quei
complimenti?! Scherzi a parte, mi hai reso veramente felice. Guarda
potrei scrivere adesso questa ff solo per te! Anche se adesso da un
lato è dura... perchè se non proseguo bene con
che coraggio te la faccio leggere? Bè io ci provo lo
stesso... e comunque ho capito cosa intendevi quando ti sei riferita
all'altra mia ff... in effetti sono due generi un pò diversi.
Mi spiace che ti
farò aspettare un pò per l'aggiornamento,
però non posso fare diversamente... e per concludere devo
farti anch'io un complimento: la tua lunga recensione ha dimostrato che
anche tu hai un'ottima padronanza nello scrivere... quindi
perchè non c'è ancora una tua ff su Efp?!
giorgia_spuffy: sapevo che un pò
avrei spiazzato con questo capitolo. Però volevo qualcosa di
"tosto" da cui prendere poi spunto. Ho pensato che è solo
quando si raggiunge l'apice dei propri sentimenti che si può
veramente capire quali siano le vere intenzioni. Forse sono stata un
pò ermetica in questa spiegazione... e allora provo
così: porti all'estremo una situazione e solo
così capisci se è quello che vuoi oppure no!!
Adesso però non dico altro... perchè avrai
già capito cosa significa tutto questo applicato alla ff...
adesso mi rimane solo il "facile" compito di renderlo credibile!!!!
Una
curiosità ma sei sempre negli States? Io soddisfo la tua: ho
ventidue anni... lo so... lo so... però cosa ci posso fare
se mi piace HP e non posso fare a meno di scrivere?!!!!
buffy88: Hermione a suo modo
saprà farsi valere... il potere (quello vero) non si dice
forse sia delle donne? Quindi Draco potrà essere tutto
quello che vuole, ma alla fine sempre con lei dovrà fare i
conti... eh!eh!eh!
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Capitolo 10 *** ESSERE O NON ESSERE ***
BUON
ANNO!!! Allora passate bene le feste? Io sono sopravvissuta a parenti,
pranzi e tutti gli annessi e connessi!!! E tra una fetta di panettone e
l’altra… ho anche scritto (vediamo se
l’effetto delle feste è stato positivo o
meno)…
E allora quale miglior
momento di un inizio anno per postare un capitolo dove si parla di
ricominciare… a me l’idea piaceva ora vediamo voi
che ne pensate!
Vi auguro buona lettura
e a presto!
Piton era
l’unico in grado di curare la ferita infertami. La
Mezzosangue ha usato lo stesso incantesimo usato da Potter a Hogwarts.
E se non sono morto in quell’occasione è stato
grazie al tempismo con cui è intervenuto. Questa volta
però ho capito subito che l’incantesimo non aveva
la stessa efficacia.
Tra me e Piton regna il
silenzio sin da quando sono arrivato qui, nella sua stanza. Eppure
dentro me ci sono parole che premono per uscire. Parole che quando
saranno pronunciate non mi permetteranno più di tornare
indietro. E c’è una parte di me che ancora lotta
perché rimangano sepolte dove sono. Così mi alzo
ma tutto prende a girare vorticosamente e devo risedermi.
- Hai perso molto
sangue?
- Meno che quando mi ha
colpito Potter…
- La ferita in effetti
sembrava meno profonda e meno estesa…
- La Mezzosangue non ha
colpito per uccidere… dopotutto non ne è stata
capace…
- Eppure sembravi
così convinto che ti avrebbe ucciso se ne avesse avuto
l’occasione…
Sono molte le cose che
pensavo e di cui sono sempre stato convinto. Ma ora… tutto
mi sembra confuso e… difficile. E il tormento, quello che
non mi da pace, sta diventando insopportabile. Sto perdendo contatto
con la parte razionale di me e mi ritrovo sempre più spesso
ad agire spinto da sentimenti che sfuggono al mio controllo. Mi sento
vivo solo quando provo rabbia. Rabbia che si riversa su chiunque,
persino su me stesso.
- Draco cosa
è successo?
Domande, sempre
domande. Sono sempre state tante ed io ho sempre cercato di dare le
risposte giuste. Draco perché noi siamo migliori?
Perché il nostro sangue è puro. Draco
perché devi farti rispettare? Perché sono un
Malfoy e nessuno lo deve dimenticare. Draco perché siamo
temuti? Perché non c’è nemico che sia
sopravvissuto alla nostra vendetta. Draco perché dobbiamo
servire il Signore Oscuro? Perché lui riporterà
gloria e potenza a chi davvero lo merita. Draco e per chi non lo
merita? Per loro non ci sarà nessuna pietà.
- Draco?
Non lo so cosa
è successo in quella stanza. Credevo di saperlo. E per un
attimo ho avuto la certezza che tutto sarebbe tornato come prima. Ma
c’erano quelle maledette lacrime… e quando le ho
toccate erano reali. Come le mie. E come le mie mi hanno reso
nuovamente vulnerabile. Sono riuscite a colpirmi come neanche il
più mortale degli incantesimi avrebbe potuto fare. E vorrei
non averle mai toccate.
- Draco il Signore
Oscuro sarà qui molto presto e vorrà
sapere…
Risposte. Se potessi
averne anch’io alle domande che mi tormentano. Ma
non so chi le possieda. Forse non le troverò mai. O forse
morirò nel cercarle.
- Draco…
- Severus non so cosa
devo fare… non lo so davvero.
Lo vedo nel suo sguardo
che il mio mostra tutto il tormento che sto vivendo. Forse per la prima
volta in vita mia ho il coraggio di mostrare la mia paura a qualcuno
che non sia un fantasma. Ma sono troppo vicino al punto di non ritorno
per non farlo.
Perché qui e
adesso il destino sta chiedendo a me, Draco Malfoy, chi sono e cosa
voglio veramente.
Ed è una
domanda che esige una risposta. Giusta o sbagliata per il destino
sarà quella. E a lui non importerà cosa
succederà dopo. Chi vivrà e chi morrà.
L’importante è fornire una risposta.
Perché la vita deve andare avanti. E che
cos’è la vita se non una serie di domande a cui
cerchiamo affannosamente di dare risposte?
- Draco io credo tu
sappia cosa devi fare… lo sai da tempo.
- Perché
sembri esserne così convinto solo ora?
- Ho cercato
più volte di farti capire che stavi sbagliando ma hai
preferito fingere e ti sei ostinato a credere in quello che facevi. Ma
arriva per tutti il momento che fingere diventa impossibile.
Perché la vita ti costringe ad essere quello che
sei… e quello che non sei diventa impossibile da
sostenere…
- E io chi sono?
- Quello che vorrai
essere. Devi solo trovare la forza di decidere. Non sarà
facile dopo, però posso dirti che almeno cesserà
il tormento. Sarai libero e non dovrai più lottare con te
stesso.
Non sta parlando solo
di me. Ora capisco che lui attraverso tutto questo ci è
già passato. E ha trovato la risposta. Forse l’ho
capito dopo quella ultima notte a Hogwarts, ma è vero che ho
preferito credere alle apparenze. Perché avevo una
verità in meno da combattere.
- Perché
Severus?
- Perché ho
creduto che la vita mi avesse negato tutto ciò che mi
spettava. E ho creduto che qualcuno me lo potesse restituire. Ma era
un’illusione. E quando l’ho capito era troppo
tardi. Avevo già commesso molti errori. A qualcuno ho
cercato di rimediare e forse qualcosa di buono ne è venuto.
Penso che
più di così non saprò mai. Piton
custodirà sempre dentro di sé ciò che
lo ha portato ad essere in bilico tra bene e male.
- Draco quando ti ho
detto che si ha sempre un’altra scelta lo pensavo davvero.
- Potrei non
sopravvivere abbastanza per sapere se la mia scelta è giusta
o sbagliata…
- Tutto a volte si
compie in pochi attimi… ma si ha lo stesso il tempo di
capire se è stato giusto o meno quello che abbiamo
fatto…
Se adesso ho la
possibilità di decidere lo devo all’uomo che mi
sta di fronte. Come posso ignorare che io potrei essere la sua fine?
- Severus tu hai fatto
molto per me e se adesso io…
- Non ho mai temuto il
mio destino, non inizierò certo ora…
Vorrei possedere la sua
sicurezza. Ora capisco perché mia madre si è
rivolta a lui per chiedergli di vegliare su di me. Probabilmente lo
conosce meglio di quanto immaginassi.
Pensare a lei ogni
volta mi provoca una fitta dolorosa. Perché non ho saputo
proteggerla come avrei voluto, ma anzi ancora una volta è
lei che indirettamente mi ha salvato. Ed ora so anche il
perché: sapeva che forse così non avrebbe perso
anche me.
- Draco non
c’è più molto tempo… le
nostre strade si dividono qui. D’ora in poi sarai solo tu a
decidere cosa fare e quale strada seguire. Di una cosa però
sono sicuro: che saprai affrontare con coraggio qualsiasi cosa la vita
abbia in serbo per te.
Voglio pensare che sia
il suo modo per esprimere quello che sento anch’io in questo
momento per lui: rispetto e ammirazione. Mi ricorderò di lui
come la persona che è riuscita inaspettatamente e contro
ogni logica a capirmi più di chiunque altro. Forse anche
più di mio padre.
- Severus…
grazie per tutto.
E tra noi
c’è solo uno sguardo. In cui però
c’è racchiuso tutto. Anche le parole non dette.
Mentre avverto forte
l’incertezza di quello che potrà avvenire da
adesso in poi, sono sicuro solo di una cosa: questo era il nostro
ultimo incontro.
Capisco di essere
tornata cosciente perché avverto il duro della panca di
legno su cui sono sdraiata. Apro gli occhi e la realtà della
cella in cui vengo tenuta prigioniera mi riporta al presente. E il
ricordo di tutto quello che è successo mi travolge.
Mentre io sono qui
impotente, i miei amici potrebbero essere già stati
raggiunti dai Mangiamorte. L’idea mi spinge a riscuotermi
dall’ immobilità e il dolore è
immediato. Ogni più piccola parte di me grida ancora lo
strazio subito mentre cerco di mettermi seduta.
Il dolore poi
è più forte sul fianco destro. Cerco di alzarmi,
ma le gambe non reggono il mio peso. E sento le lacrime tornare.
Insieme alla sensazione che tutto ormai è perduto.
Il cigolio della
serratura che scatta e un lampo attraversa i miei pensieri: Malfoy
è tornato. Quanto tempo sia trascorso da quando mi ha
riportato qui non lo so. Però so che è troppo
presto perché io sia in grado di affrontarlo nuovamente.
Cerco però
di asciugare velocemente le lacrime, perché per quanto
disperata, non voglio che mi veda così.
Il suo ingresso questa
volta è assolutamente l’esatto opposto del
precedente. Sembra quasi incerto sulla soglia. Quello che noto subito
dopo è che ha in mano dei vestiti. Anche lui è
tornato ad indossare jeans e maglietta.
Mi rendo conto che la
mia mente sta cercando freneticamente di cogliere qualsiasi cosa che mi
possa dare un’idea di quello che potrebbe succedere.
Il suo sguardo freddo
ora cerca il mio. Ma i suoi occhi non esprimono nulla. Poi entra.
Si avvicina, e
trattengo il fiato, ma ha solo lasciato i vestiti accanto a me.
- Devi indossare questi.
La voce è
come lo sguardo: gelida ed inespressiva.
Non riesco a pensare. E
non so cosa fare. Pensieri sparsi che mi impediscono di ragionare.
- Spero che il tuo
silenzio non voglia dire che dovrò farteli indossare
io…
Ecco un pensiero lucido
e coerente: non voglio sentire le sue mani che mi toccano.
- Posso farlo da
sola…
La mia voce…
sprezzante e sicura. Ecco chi sono. La mia voce lo sapeva anche se i
miei pensieri si erano persi. Ed è come se si fosse azionato
un meccanismo dentro me. Io sono Hermione Granger e nessun Mangiamorte
avrà mai il potere di piegare il mio spirito.
Combatterò
questa guerra sino alla fine delle mie forze come avevo promesso a me
stessa.
- Dopo che ti sarai
cambiata vieni fuori.
Ed esce lasciandomi
sola. La porta rimane aperta e avverto la sua presenza subito fuori.
Ha portato anche per me
una maglietta e un paio di jeans. Quelli che indosso sono sporchi di
sangue. Il suo. E adesso che ne sono cosciente avverto
l’urgenza di toglierli. Così seppur faticosamente
riesco a togliere la camicia e indosso la maglietta. Chissà
dove ha recuperato questi vestiti. E poi perché? Ma devo
affrontare una cosa per volta. Ed ora devo concentrarmi sullo sfilarmi
i pantaloni per indossare gli altri. Devo ordinare più volte
ai muscoli i movimenti da compiere. Alla fine mi devo sdraiare per
riuscire ad indossarli.
E rimettere le scarpe
si rivela anche più difficile. Ed ora dovrei anche riuscire
a camminare? Però devo.
Così provo a
fare un passo… e seppur incerto l’ho fatto. Provo
con l’altra gamba e ne ho fatto un altro. Mi sento
già più forte. Così raggiungo la
soglia della stanza e mi ritrovo davanti Malfoy.
Sono consapevole che
non lo sottovaluterò mai più. Non siamo
più gli stessi che eravamo a Hogwarts. E’ come se
di colpo fossimo due completi estranei.
Quando lo vedo
allungare un braccio mi ritraggo istintivamente.
- Non mi
toccare…
- Spiacente, ma credo
sia inevitabile…
E afferra con decisione
la mia mano.
- Vieni non ho tempo da
perdere.
E si avvia. Solo che le
mie gambe non sono proprio d’accordo con lui. E al suo passo
deciso rispondono con una camminata incerta che mi porta ad inciampare
quasi subito. E mi ritrovo ad aggrapparmi a lui per non cadere.
Dannazione perché devo essere così debole!
- Okay credo che
così faremo molto prima…
E mi ha preso in
braccio ancor prima che io capissi la sua intenzione. Non voglio il suo
contatto, piuttosto preferisco strisciare per terra.
- Mettimi
giù! Posso camminare… Mettimi immediatamente
giù!
Sembra deciso ad
ignorarmi e questo accresce la mia rabbia. Ora mi sento sempre meno
confusa e più determinata. Ovunque stiamo andando, ci voglio
arrivare con le mie gambe. Così cerco di divincolarmi e
sento la sua presa rafforzarsi.
- Sta buona Granger,
presto ti serviranno le poche energie che possiedi…
E’ come un
incubo che ritorna. Sono più o meno le stesse parole che ha
usato quando mi ha trascinato nella stanza circolare. E mi paralizza
l’idea che stia per affrontare tutto di nuovo.
E poi siamo nella
stanza circolare, ma non si ferma e prosegue verso l’altra
porta. Stiamo scendendo per le stesse scale da cui siamo saliti e sento
il mio cuore battere più forte. Non so perché ma
l’idea di ritrovarmi in quel corridoio umido e tetro mi
provoca un brivido. Così chiudo gli occhi. Per riaprirli
quando mi sento rimettere in piedi. Siamo più o meno a
metà del corridoio e potrei quasi dire che è dove
ci siamo materializzati.
Sento il suo sguardo
bruciarmi addosso. Ma non voglio guardarlo a mia volta. Non voglio che
veda nel mio l’ansia di non sapere cosa succederà.
- Granger ho bisogno
della tua attenzione e vorrei essere certo che sia
così…
Mi sento impotente.
Vorrei ribellarmi e poterlo colpire. Ma la mia occasione l’ho
avuta e l’ho sprecata. Ed ora sono tornata ad essere in suo
potere.
- Non ho voglia di
guardare negli occhi un viscido Mangiamorte.
E tengo il viso
ostinatamente rivolto verso terra.
- Granger
guardami…
Dovrà
costringermi. Non farò nulla per facilitargli il compito.
- Ho bisogno di vedere
che quanto sto per dirti tu lo prenda con la dovuta consapevolezza.
Perché da questo potrebbe dipendere non solo la tua
vita…
Qualcosa nel suo tono
ha raggiunto lo scopo. E ci stiamo fissando.
- Da adesso in poi,
ovunque saremo e qualsiasi cosa accada, sappi che se non farai
esattamente quello che ti dirò non sarai solo tu a pagarne
le conseguenze. Se starai buona e calma nessuno si farà
male. Tu non crearmi problemi e prima di quanto tu possa immaginare
sarai di ritorno dai tuoi amichetti sana e salva. Credo tu sappia ormai
di cosa sono capace e credo quindi che non commetterai più
l’errore di sottovalutarmi…
E’
più forte che mai l’impressione di non conoscere
assolutamente il ragazzo che ho di fronte. L’espressione
minacciosa che hanno ora i suoi occhi non è mai stata
così reale. Un ricordo riemerge prepotente: io, Harry e Ron
che stiamo raggiungendo la capanna di Hagrid e troviamo sulla nostra
strada lui, Tiger e Goyle. Il solito battibecco, però lui
oltrepassa il limite ed io lo colpisco violentemente con un pugno. Ed
è così tanta la sua sorpresa da farlo desistere
da ogni proposito. E come se fosse ora, lo vedo allontanarsi senza
più osare contraddirmi.
Quel ragazzo
è lo stesso che non ha esitato ad usare la Maledizione
Cruciatus su di me. Che non ha esitato a violare la mia mente alla
ricerca di quello che voleva sapere. E che non esiterebbe a fare quello
che mi ha appena detto. Adesso non ho più alcun dubbio.
Nel suo sguardo
c’è la risposta che voglio. E’
consapevole che quello che ho detto potrebbe avverarsi. Ed era quello
che volevo credesse. Perché la realtà
è ben diversa. Ho bisogno di lei, è vero, ma non
potrei più farle del male. Ora lo so.
Vedere nei suoi occhi
la consapevolezza che io potrei essere pericoloso, mi ricorda un altro
sguardo. Io e lei che ci fronteggiamo e dopo il mio ennesimo insulto,
il suo pugno mi colpisce violentemente. Nei suoi occhi solo rabbia e la
certezza che io non valessi nulla. Una sensazione così forte
da costringermi ad allontanarmi.
Sono passati diversi
anni da allora e siamo entrambi cambiati. Così tanto da
pensare che è come se fossimo due estranei. Lei non
è più la Hermione Granger che conoscevo ad
Hogwarts.
Come io non sono
più il Draco Malfoy alla ricerca di una
superiorità che si è rivelata priva di
significato di fronte al prezzo da pagare per ottenerla.
Ma ora non posso
più permettermi il lusso di questi pensieri. Devo pensare al
prossimo passo da compiere. Perché se voglio che ci sia una
possibilità per mia madre e forse anche per mio padre
è con lucidità e distacco che devo agire.
E questi pensieri sulla
Mezzosangue, ora, sono proprio quello che devo evitare.
- Credo di avere tutta
la tua attenzione… posso quindi dirti ora cosa
accadrà. Stiamo per lasciare questo posto.
Percepisco la sua
sorpresa. Immagino quando sentirà il resto…
- Andremo a Londra. E
saremo in mezzo a persone ovviamente ignare di quello che sta accadendo
tra me e te. Agli occhi di tutti noi saremo un ragazzo e una ragazza
qualsiasi che si tengono per mano e passeggiano.
Ora sì che
la sua espressione è davvero esterefatta.
- Sì Granger
hai capito bene. Noi saremo a Londra e tu dovrai fingere, e in maniera
credibile, che stai passeggiando con me. Non ti preoccupare non sarai
costretta anche a parlarmi… anzi ti consiglio di rimanere in
silenzio… e soprattutto di non fare sciocchezze. Penso ti
sia chiaro ora cosa intendevo dire che se starai calma e buona nessuno
si farà male. Costringimi ad usare la magia e qualcuno oltre
a te potrebbe pagarne le conseguenze… e perché il
quadro ti sia completo… sappi che se ti venisse la voglia di
smaterializzarti per ricomparire a Grimmauld Place porterai anche me
con te. E non credo che mi rivelerei un ospite gradito. Prima di essere
neutralizzato ti garantisco che mi assicurerò ci sia ad
attendermi qualcuno dei tuoi amici là dove andrò
a finire…
Penso che per il
momento sia solo in grado di provare sorpresa. E’ ovvio che
non riesce a capire cosa stia succedendo. E che tutto sia ben lontano
da quello che è successo finora. Ma penso che una volta
ripresasi sarà pronta a sfruttare qualsiasi occasione
dovessi offrirgli. Quindi dovrò stare molto attento.
- Tutto chiaro Granger?
-
Sì…
- Bene. Possiamo andare.
La prendo per mano e
questa volta non c’è nessuna resistenza.
E’ vero che non sa a cosa andrà incontro,
però forse per il momento è più forte
il sollievo di lasciare questo posto.
Io lascio questo posto
con un peso sul cuore. Sto voltando le spalle a tutto quello che sono
stato sino adesso. Per diventare che cosa ancora non lo so. Ma
è come ha detto Severus, ora sono solo cosciente di quello
che non posso più essere. E quello che non posso
più essere è un Mangiamorte.
Allora ragazze eccoci
di nuovo qui. Io a pubblicare e voi a leggere (e poi dicono anno nuovo
vita nuova… però non so voi ma io sono contenta
così : -) !!! )
Durante le feste ho
meditato su quello che volevo davvero da questa ff e il tutto ha
prodotto la svolta appena letta. Anche questa volta è
arrivato il capitolo “essere o non essere” (per chi
avesse letto altre mie ff) e porta aria di cambiamento. Forse a
qualcuna non piacerà, oppure lo giudicherà un
fulmine a ciel sereno (anche se il Draco descritto sino a qui mostrava
qualche segno di inquietudine) o magari dirà
“finalmente” (magari quelle che tifano
Draco/Herm)… però voi fatemelo sapere lo stesso.
Ci tengo lo sapete!!
Nell’attesa
di risentirci un besos. Laura.
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Capitolo 11 *** UN'AMICIZIA CHE CONTA ***
Ciao! Oggi fa la sua comparsa un
personaggio a cui (attraverso le ff) mi sono affezionata (e prima o poi
scriverò qualcosa solo su di lui) … quelle tra di
voi che hanno letto la mia precedente ff lo troveranno molto simile.
Sappiate che non ho resistito, ormai nel mio immaginario lui
può essere solo così… per chi lo
incontra ora… spero lo trovi piacevole.
Buona lettura e a presto.
Quando mi ha preso per mano ero troppo sorpresa per reagire. Poi non
c’è stato più tempo. La solita
sensazione costringente della smaterializzazione e siamo in un vicolo.
Malfoy mi tiene per mano e so che non mi lascerà andare.
E’ inutile provare a liberarmi. Il discorso che mi ha fatto
è stato veramente molto chiaro. E per il momento devo fare
come mi ha detto se non voglio mettere in pericolo la vita di altri.
Senza rivolgermi la parola iniziamo a camminare. Questa volta
lentamente, perché è cosciente della mia
difficoltà. Ma anche così si rivela difficile.
Lascia la mia mano, ma per passare il braccio intorno alla mia vita.
Ora il nostro contatto è anche più intimo.
- Appoggiati a me…
Effettivamente il suo sostegno mi permette di camminare più
facilmente. E sono costretta ad accettare il suo aiuto.
- Non ti preoccupare, non dovremo fare molta strada…
Ho la sensazione che abbia intuito il mio disappunto di essere
così vicini. E forse dopotutto anche lui non ne è
contento.
Inizio a chiedermi dove stiamo andando. E poi perché a
Londra? Io e lui soli. La mente così presa da mille domande,
da accorgermi solo ora di essere in una via piena di gente. Case basse
da ambo i lati della strada e molti negozi. Non conosco Londra molto
bene e quindi non ho idea di quale quartiere si tratti. Però
noto che c’è una gran quantità di
giovani. Che camminano a coppie o in gruppo, o che stanno seduti ai
tavolini dei bar.
Effettivamente io e lui dobbiamo sembrare una delle tante coppie che
stiamo incrociando. Osservo di sfuggita il suo viso e la sua
espressione potrebbe essere quella di chi è perso nei propri
pensieri. E forse è proprio così. Potrei tentare
di attirare l’attenzione di qualcuno oppure creare un
diversivo, ma ripenso alla sua minaccia che potrebbero andarci di mezzo
persone innocenti.
Camminiamo da circa venti minuti, però con
l’andatura lenta che abbiamo, non abbiamo fatto molta strada.
La gamba destra inizia a farmi male davvero e non credo di farcela
ancora per molto.
- Alla fine di questa strada, svoltato l’angolo siamo
arrivati. Ce la fai?
Sembra aver letto i miei pensieri. O forse più semplicemente
si è accorto che ho iniziato a zoppicare.
- Penso di sì…
La stessa sensazione che ho provato per un attimo quando mi ha detto di
appoggiarmi a lui, la sto provando ora: perché dovrebbe
interessargli se provo dolore? Non riesco a trovare un senso a niente.
Perché ci troviamo qui? Cosa devo aspettarmi?
Ma credo che se anche chiedessi non avrei risposta. Posso solo
aspettare e vedere cosa succede.
Svoltato l’angolo una via simile a quella che abbiamo appena
percorso. Solo che fatto ancora qualche metro, ci fermiamo davanti al
portoncino di una casa a due piani simile a tutte le altre. Nessun
particolare di rilievo, sembra una casa babbana a tutti gli effetti.
Forse è questo quello che mi sorprende di più. Ma
Malfoy non esita e suona il campanello.
Non ho alcun dubbio che il proprietario ci farà entrare, sto
solo sperando che sia in casa. Aspettare il suo rientro potrebbe essere
pericoloso. Suono nuovamente. Passa quella che mi sembra
un’eternità e poi finalmente il rumore della
serratura che scatta.
Quando la porta si apre e lo vedo, il primo istinto sarebbe quello di
abbracciarlo, ma non mi fido a lasciare andare la Granger.
- Amico questa sì che è una vera sorpresa! O sei
impazzito o sei incasinato…
- Fammi entrare Blaise e soddisfo la tua
curiosità…
- Questo è poco ma sicuro… tu abbracciato alla
Granger… come minimo mi devi una spiegazione.
Una volta dentro posso riprenderla per mano e la cosa non sfugge a
Blaise. Non fa commenti ma il suo sguardo è eloquente.
- C’è una stanza Blaise dove si possa riposare
mentre noi parliamo?
- Ha in effetti l’aria di essere un po’
stanca…
Ancora quello sguardo. Non ha dubbi che è una menzogna che
lei sia semplicemente stanca… e mi domando cosa
dirà quando saprà.
Ha sempre saputo che sarei diventato un Mangiamorte. E sebbene non
approvasse, non ha smesso di essermi amico. Negli ultimi tempi a
Hogwarts io ero talmente preso dal mio compito che non
c’è stato più tempo nemmeno per lui. Ma
sembrava sentire che sarebbe accaduto qualcosa di irreversibile per me,
perché uno dei giorni precedenti alla morte di Silente aveva
insistito per parlarmi: voleva sapessi che se mai avessi avuto bisogno
di lui, lui ci sarebbe sempre stato. Ed ora io sono qui a chiedergli di
mettersi in gioco e di rischiare grosso per me.
Ci ha accompagnato in una camera da letto che sembra essere quella per
gli ospiti. L’essenziale: un letto matrimoniale, un armadio e
una porta, suppongo il bagno.
- Allora fai pure con comodo, io ti aspetto giù in
salotto… Granger, lieto di averti ospite in casa
mia…
Per la prima volta da quando siamo entrati la osservo. Se è
sorpresa di dove siamo e in presenza di chi, questa volta lo maschera
bene. Il suo silenzio è inespressivo. Forse è
solo un po’ più nervosa ora che siamo rimasti
soli. Soprattutto perché continuo a tenerla per mano ed ho
capito che proprio non sopporta il mio contatto. Allora sto per farla
felice… forse.
- Hai bisogno del bagno?
Il suo sguardo diventa rabbia e disprezzo. Ma resta in silenzio.
- Non credo tu abbia molta scelta… allora?
- Sì…
Inizio a rendermi conto anch’io che averla prigioniera
implica una vicinanza troppo intima, e sebbene mi renda nervoso ed
inquieto, non ho scelta. Mi dirigo verso il bagno e sento la sua
resistenza. Ma non è che possa fare altro se non seguirmi.
- Pensi davvero che io…
Ma prima che prosegua ho già sfilato dalla tasca posteriore
le manette che ho stregato. E adesso che le ha viste si è
azzittita.
- Uno strumento davvero semplice ma molto efficace. Rende impossibile
smaterializzarsi. Forse non sarà facile, ma come vedi non
dovrai preoccuparti della mia presenza. Basterà chiamarmi
quando avrai finito…
L’ho lasciata ammanettata al portasciugamani e cedo alla
tentazione di sdraiarmi sul letto. E tutta la stanchezza mi piomba
addosso. Vorrei potermi rilassare, ma prima devo parlare con Blaise. E
se da un lato ne sono contento, dall’altro temo il suo
giudizio.
Un’imprecazione arriva da dietro la porta e il pensiero torna
a lei. Si sta dimostrando forte. Forse un’altra a
quest’ora sarebbe già stata disperata, lei invece
continua a reagire. Presto sarà sempre meno facile tenerla
all’oscuro delle mie intenzioni e mi domando come la
prenderà. Però è inutile pensarci
adesso.
- Ho finito…
La ritrovo come l’ho lasciata. Silenziosa e arrabbiata. Lo
sarà ancora di più tra qualche secondo…
- Lascerò la porta della stanza aperta…
Ha capito che sto per lasciarla legata come si trova ora. E in un gesto
di stizza tira con forza il polso ammanettato. E non posso trattenermi.
- Brutta sensazione quella di essere legati vero? Spera solo che Blaise
non decida di farti visita per farti pagare qualche vecchio
torto…
- Vaffanculo Malfoy…
- Non contarci troppo…
E non le do il tempo di ribattere altro perché me ne sto
andando. Ora ho solo voglia di trovarmi in compagnia del mio migliore
amico.
Lo trovo in salotto che sorseggia una burrobirra. E ne ha una anche per
me.
- Allora non ti sei convertito completamente alla vita
babbana…
La sua risata mi riporta a tempi felici. Prima che tutto iniziasse.
- Amico non c’è niente che eguagli una burrobirra
tra quello che servono nei locali babbani…
- E allora perché ti ostini a vivere qui? Ancora non sei
stufo di fare lo studente?
- Non puoi capire quanto sia divertente vivere qui… ma non
è di me che dobbiamo parlare.
E’ tornato serio. E aspetta di sapere cosa ci faccio qui.
- Blaise ho bisogno del tuo aiuto. Credimi avrei preferito non
coinvolgerti, ma la realtà è che non avevo nessun
altro di cui fidarmi. E in questo momento ho veramente bisogno di un
po’ di tregua per raccogliere le idee.
- Sei nel posto giusto Draco.
Sincero ed amico. E come sempre in grado di arrivarmi dritto al cuore.
- E’ difficile Blaise. Sono confuso e anche…
spaventato. Potrei aver messo in pericolo tutti quelli che mi vogliono
bene… te compreso.
- Perché non mi racconti tutto?
- Non so nemmeno da dove iniziare…
- Potresti iniziare da lei. Perché è con te?
- Perché non ha scelta. La sto tenendo prigioniera. Adesso,
infatti, è ammanettata al portasciugamani del tuo bagno.
- Avevo intuito che non fosse una fuga d’amore la
vostra…
- Già… eppure non siamo stati capaci di ucciderci
anche se ne abbiamo avuto entrambi l’occasione.
- Stai scherzando vero?
- No Blaise… ci siamo andati molto vicino.
Io perché ero preda di una rabbia incontrollabile, lei
perché spinta dall’odio. Eppure in entrambi alla
fine ha prevalso… cosa? Non saprei dirlo.
- E’ per questo motivo che l’ho vista
così “affaticata”? Vi siete affrontati?
- In un certo senso… avevo il compito di
interrogarla… come immaginerai lei possiede informazioni che
il Signore Oscuro desidera avere…
La stessa inquietudine che ho provato allora mi invade e non riesco a
rimanere seduto. Mi ritrovo a camminare per il salotto.
- E lo hai fatto?
- Ero turbato all’idea di doverlo fare.
- Perché Draco?
- Perché non riuscivo a provare la soddisfazione che avrei
dovuto provare all’idea di averla completamente in mio
potere. Perché mi sono scoperto incapace di odiarla come
avrei dovuto.
- Ma alla fine lo hai fatto.
- Ho avuto uno scontro con Piton poco prima di andare da lei. E mi ha
sbattuto in faccia quello che io stavo cercando di ignorare.
Così la rabbia ha prevalso su tutto. Volevo dimostrare a me
stesso che potevo farlo e che ero così sicuro della mia
superiorità che potevo anche concederle di difendersi. E
bè almeno all’inizio ci è
riuscita…
Rivedo i suoi occhi un attimo prima che mi colpisse: sembravano
bruciare talmente erano pieni di odio. Poi l’immagine
scompare e sono due occhi blu che vedo. E non sembrano giudicarmi.
- La mia rabbia era forte Blaise… perchè in quel
momento pensavo che se l’avessi sconfitta, avrei sconfitto
quella parte di me che stava prendendo il sopravvento ogni giorno di
più. Se avessi annientato tutto quello che lei rappresenta
avrei dimostrato alla parte debole di me che la strada intrapresa era
quella giusta. E ho fatto quello che dovevo fare per avere
l’informazione che volevo.
Ci stiamo fissando, ma la sua espressione non è cambiata.
- Draco da quando temi il mio giudizio… io ti ho sempre
accettato per quello che sei. Come tu hai fatto con me.
Alle volta ancora mi stupisco di come Blaise sappia leggere nei miei
comportamenti e sappia trovare la verità.
- Perché non mi hai voltato le spalle, Blaise?
- Perché siamo amici. E questa parola per me ha un
significato. E se adesso devo correre qualche rischio per aiutarti,
bè non hai che da chiedere. Tu avresti fatto lo stesso per
me.
- E’ vero.
E su questo non ho dubbi. E sembra non averne neanche lui.
- Non mi hai detto cosa ti ha fermato… perchè tu
e lei non siete dove dovreste essere?
- Ho usato la legilimanzia per avere l’informazione che
volevo… ed è stato come vederle l’anima
Blaise. E in quello che ho visto c’era tutto quello che
volevo per me: felicità, amore per sé e per gli
altri, innocenza… e… certezze Blaise…
per quanto fosse disperata, umiliata, sconfitta non ha mai perso la
certezza di quello che è e di quello che per lei conta.
Provo le stesse emozioni che mi hanno invaso non appena sono entrato
nella sua mente. E’ stato come aprire una porta su tutto
ciò che ho sempre desiderato provare, ma che mi è
stato negato.
- Come potevo sconfiggere tutto ciò che ho sempre
desiderato? E mi sono reso conto che niente poteva essere come prima.
Ed ho pensato che se avessi salvato lei, forse avrei potuto salvare
anche me stesso… o forse sto solo impazzendo. Non so
più cosa pensare Blaise. Non so più che cazzo mi
succede.
In un gesto di rabbia ha scagliato la bottiglietta che aveva in mano
mandandola in frantumi contro il muro. Ora seduto sulla poltrona con la
testa tra le mani cerca di recuperare la calma. Lo conosco bene e so
esattamente cosa sta per accadere.
- Perdonami… non era mia intenzione venire qui a
distruggerti casa.
Si alza e sfilando la bacchetta dalla tasca posteriore dei jeans,
pronuncia l’incantesimo per ripulire il muro e far sparire i
cocci.
- Blaise ti rendi conto che la mia ribellione al Signore Oscure
potrebbe costare la vita a mia madre a mio padre… come posso
aver pensato di farlo e riuscire ad evitare la sua vendetta?
- Se lo hai pensato è perché in cuor tuo sai di
avere una possibilità. Io ti conosco Draco e so quanto sei
in gamba. In questo ultimo anno ti ho visto affrontare
responsabilità che avrebbero fatto scappare la maggior parte
dei ragazzi che conosciamo. Io stesso non so se lo avrei fatto. Nessuno
potrà dire che tu non abbia provato ad essere tutto quello
che gli altri si aspettavano da te.
Ed è vero. Io ho visto come il padre di Draco lo ha plasmato
a sua immagine e somiglianza. Draco doveva essere in tutto simile a
lui. Era naturale che dopo l’arresto di Lucius Malfoy, il
figlio dovesse prenderne il posto. Forse lo stesso Signore Oscuro se lo
aspettava.
Ma Draco non è mai stato come suo padre. Quando eravamo ad
Hogwarts c’erano momenti in cui appariva una persona diversa.
Quando eravamo soli io e lui, a volte si intravedeva qualcosa agitarsi
dietro la superficie fredda e altera che mostrava al resto del mondo.
Brevi momenti, che sono però quelli che mi hanno spinto a
rimanergli amico. Nonostante le scelte sbagliate, nonostante tutti
dicessero che avesse tentato di uccidere Silente, io ho sempre sperato,
o forse saputo, che avrebbe saputo dimostrare in realtà
quale persona fosse veramente.
Non si può pagare tutta la vita le scelte sbagliate fatte da
altri. Anche se sono quelle dei nostri genitori. L’ho capito
anch’io a caro prezzo. Infatti ho dovuto vedere
l’arrivo del sesto matrimonio di mia madre per capire che non
avrei mai potuto ottenere l’amore che volevo da lei. Troppo
presa da sé stessa e dalla sua sete di ricchezza materiale,
per ricordarsi che c’ero anch’io e che a me non
bastava possedere vestiti, case, gioielli per essere felice.
E così quello che lei non era in grado di darmi ho provato a
cercarlo altrove, ma non ho certo pensato di diventare come lei per
cercare di compiacerla.
Draco ha commesso questo errore ed ora si trova a pagarne le
conseguenze. E farò tutto quello che posso per alleviare la
sua pena. Vorrei capisse che non è sbagliato quello che sta
provando. E’ normale che sia combattuto tra
l’affetto che comunque prova per i suoi genitori e quello che
invece vuole per sé.
- Draco dimmi come posso aiutarti…
- Lo stai già facendo Blaise. Parlare con te mi fa bene. Tu
e Piton siete forse stati gli unici in grado di capire quello che sto
vivendo. Tu perché mi conosci da sempre… e lui
perchè... bè... ho scoperto avere i miei stessi dubbi.
Il motivo per cui sono venuto qui è perché avevo
davvero bisogno di un posto dove poter recuperare le forze e pensare a
come agire. Non voglio più di tanto coinvolgerti Blaise. Non
vorrei si venisse a sapere del tuo segreto. Quindi mi
fermerò giusto il tempo necessario. E meno saprai, meno
rischi correrai.
- Sono contento di avertelo rivelato il mio segreto, anche se non
volevi. Come vedi ne hai avuto bisogno. Non mi avresti mai trovato
altrimenti… pensa che mia madre è ancora convinta
che io sia ad Hogwarts…
- Lei non sa che…
- Esatto… e conto che le cose rimangano così il
più a lungo possibile, dato che è sempre in giro per il mondo con il suo adorato Alfred. Non sai come ci si sente liberi ad
essere Bryan Gordon, studente sfigato della
University College… tutti i ragazzi, ma soprattutto le ragazze, che
frequento ora so che ambiscono veramente alla mia compagnia…
e non alla mia ricchezza. Ogni tanto sai mi ritrovo a pensare che
sarebbe bello averti accanto come ad Hogwarts e spassarcela ancora come
facevamo allora…
- Già… a pensarci ora mi sembra impossibile che
io sia riuscito anche a divertirmi prima di tutto questo…
- Tornerai a poterlo fare Draco, ne sono convinto e devi esserne
convinto anche tu. Adesso però devi riposare. Se vuoi posso
occuparmi io della Granger…
- Preferisco non perderla d’occhio… lei ora
rappresenta la mia unica possibilità di tenere a bada tutti
quelli che mi stanno dando la caccia… tutti la vogliono. E
finchè sarò io ad averla avrò modo di
dettare le condizioni. E se saprò giocare bene le mie carte,
potrei uscirne veramente vittorioso.
Dopotutto vedo nel suo sguardo una determinazione che mi fa sperare che
le cose possano davvero andare bene per lui.
Sono stanca e confusa, non riesco a capire cosa stia succedendo.
L’ultima persona che mi sarei aspettata di vedere era Zabini.
So per certo che lui non è un Mangiamorte. E’ vero
che era il migliore amico di Malfoy quando eravamo ad Hogwarts, ma
è altrettanto vero che non ha mai fatto mistero di non
condividere le sue idee. Quindi non riesco ad immaginarmi cosa possa
volere Malfoy da lui. Perché siamo venuti qui? Preferisco
continuare a farmi le stesse domande, anche se non riesco a trovare una
risposta, piuttosto che lasciare la mia mente in balia di altre
domande. Già vorrei poter sapere cosa è successo
dopo che Malfoy mi ha strappato l’informazione di dove si
trova il quartier generale dell’Ordine della Fenice.
Voldemort e i suoi si saranno già precipitati lì?
Ma se così fosse, che senso ha adesso trovarmi a Londra con
Malfoy? E a casa di Zabini che non è un Mangiamorte. Sto
impazzendo. La mia mente continua davvero a girare in tondo e mi sembra
di aver perso ogni capacità di formulare un pensiero logico.
Non mi aiuta di sicuro, poi, trovarmi legata qui, in questa posizione
scomoda. Torno ad osservare il portasciugamani dove mi ha ammanettato
per vedere se c’è la possibilità di
sfilarlo, ma so benissimo che due viti robuste lo fissano al muro: ho
passato la prima mezz’ora a cercare disperatamente di poter
far qualcosa ma non ho ottenuto nulla.
Mi ritrovo a tirare con tutte le mie forze più per rabbia
che per il pensiero di riuscire veramente a farcela. L’idea
di non poter fare nulla se non essere in balia di quel bastardo di
Malfoy è l’altra cosa che mi sta facendo
impazzire. Ero realmente in grado di annientarlo e non ne sono stata
capace. Perché? Perché non sono riuscita? Cosa me
lo ha impedito?
Ho sentito dentro me in quei momenti la volontà di colpire,
eppure all’ultimo qualcosa non ha funzionato. E’
stato impercettibile anche per me, ma la differenza è stata
grande: ferirlo anziché ucciderlo.
Torno a guardare l’ora: sono già più di
due ore che mi ha lasciato qui. Da sotto non sento provenire
né voci né rumori. Che siano usciti? Se solo
potessi trovare qualcosa, ma so altrettanto bene che non
c’è nulla in questo maledetto bagno che possa
servire. Potrei provare a gridare, al massimo vedrò arrivare
Malfoy, sempre che siano in casa. Ma l’idea che qualcuno
possa sentire ed arrivare, se lui è in casa, mi trattiene:
potrei davvero mettere a repentaglio la vita di innocenti.
- Maledizione! Maledizione! Maledizione!
So benissimo che non succederà nulla, se non forse
procurarmi ulteriore dolore, ma la rabbia che ho dentro in questo
momento trova sfogo nel tirare questo stramaledetto pezzo di metallo
attaccato a questo stramaledetto muro!
- Brutta compagnia l’impotenza, vero Granger?
Mi volto di scatto al suono della sua voce. Ero talmente furiosa che
non l’ho sentito arrivare. E devo soffrire di allucinazioni.
Perché appoggiato allo stipite sembra osservarmi
quasi… divertito davanti ai miei inutili sforzi.
O forse è solo la soddisfazione di vedermi così.
E questo mi induce subito a calmarmi. Un altro pensiero si affaccia:
forse è il momento giusto per fargli qualche domanda.
- Perché mi hai detto che sarei potuta tornare dai miei
amici, quando sai benissimo che non è
così…
Ho formulato la domanda senza neanche rendermene conto. Ma in fondo non
c’è altra cosa che mi interessi se non conoscere
il loro destino. Forse ancora più che conoscere il mio.
E’ tornata quell’espressione indecifrabile che odio
quasi quanto il suo silenzio.
- Allora? Non parli più adesso? Credevi che fossì
così stupida da credere a quello che mi hai detto? Pensavi
davvero che sarei rimasta zitta e buona per permetterti di fare
qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare?
- Peccato… perché l’unica cosa che ho
in mente ora è dormire. Ho bisogno di riposare, e se la tua
intenzione è quella di crearmi problemi, mi costringi ad
indurti alla calma…
Sono stanca di sentirmi minacciata, stanca di restare ad aspettare che
cosa non lo so, stanca di vivere questa incertezza, stanca di dover
subire la strafottenza di questo arrogante Mangiamorte e sento
nuovamente la rabbia crescermi dentro.
- Rispondi alla mia domanda! Dove dovrei tornare e da chi, quando so
benissimo che avrete già raggiunto Grimmauld Place. Dimmi
per quale cazzo di motivo dovrei credere alle parole di
un Mangiamorte come te!
Ho ceduto e la rabbia mi ha travolto. Sono tesa verso di lui e so che
se ne avessi la possibilità sarei pronta ad aggredirlo. Lui
non ha perso la calma. E continua a fissarmi. Poi mormora qualcosa e
sto per chiedergli di parlare più forte quando sento le
forze abbandonarmi. Tutto diventa sfocato e mi sembra di vedere due
Malfoy che si avvicinano.
- Malfoy stammi lontano…
Scuoto la testa con la poca forza rimastami per impedire ai miei occhi
di chiudersi, ma è troppo difficile. Il buio mi sta
avvolgendo e l’ultima sensazione che riesco a percepire
è quella di un corpo muscoloso che sostiene il mio.
Prima di rispondere personalmente ad ognuna di voi, ci tenevo a dire a
tutte che sono contentissima di avervi ritrovato più
entusiaste che mai. Dopo aver letto i vostri commenti mi viene
spontaneo dedicarmi al capitolo successivo con un entusiasmo ancora
maggiore. Scriverei comunque, perché mi piace veramente,
però sapere che anche qualcun altro apprezza è
veramente appagante.
Quindi grazie di cuore e spero di continuare ad incontrare il vostro
favore.
Un bacio. Laura
Alessia87:
ciao! Sono contenta anch’io di essere tornata. Vedo che il
cambiamento di Draco è stato apprezzato… meno
male… però non è che adesso saranno
tutte rose e fiori… quindi si vedrà…
Saretta4ever:
ben arrivata!! Allora non mi hai abbandonato… e sono
contenta che almeno l’inizio ti piaccia. Quello che hai detto
di Draco non mi ha fatto capire però se ti piace o meno il
suo cambiamento… lo volevi ancora dalla parte dei cattivi?
Ada: il tuo
commento ha centrato un aspetto di Draco che volevo emergesse: che ci
vuole coraggio per ammettere che forse le scelte fatte sono quelle
sbagliate. Come ci vuole coraggio per decidere di provare ad essere una
persona diversa. Piton: ho cercato di cimentarmi con questo personaggio
che ritengo complesso, vedrò attraverso i vostri commenti
cosa sarò riuscita a fare…
Aurad: anche
il tuo commento mi rincuora. Draco è un personaggio che
merita di essere complesso… ed effettivamente ridurlo a
cambiare idea per un battere di ciglia (anche se di Hermione : -)!!!)
mi sembra veramente un po’ riduttivo… infatti
è una sfida con me stessa sviluppare il suo personaggio in
maniera credibile… vediamo cosa riesco a fare…
Amma malandrine:
lo dico sempre… ogni volta che trovo un nome nuovo tra i
commenti ne sono troppo contenta… sapere che piace la ff ti
da sempre nuovo entusiasmo per proseguire… e meno male che
vi piace questo Draco un po’ tormentato…
Mavi:
sicuramente sviluppare il rapporto tra Draco/Herm non sarà
facile e l’ho detto più volte…
però è anche vero che è stimolante
provarci… poi conto molto sul detto “gli opposti
si attraggono” per farmi dare una mano
(eh!eh!eh!)… anche con Piton mi sono presa una bella gatta
da pelare… anche perché a quanto pare
è un personaggio che riscuote molte simpatie…
quindi…
Marymatrix:
uffa queste feste sono proprio volate… però
perlomeno mi hanno riportato efp quindi qualcosa di buono ne
è venuto… ero indecisa se rinominare un capitolo
di questa ff con un titolo già usato…
però alla fine era troppo “essere o non
essere” la situazione e così…
Nicichan: mi
vuoi vedere morta? Dirmi che sei una mia grande fan… se ti
deludo come minimo devo scomparire dalla faccia della terra!! (o
magari, dai, solo da efp…). Comunque vedere che sei
entusiasta anche per questa ff mi rende davvero felice…
grazie!
Fra91: a
volte basta veramente poco… e quel tuo
“favoloso” è sufficiente per farmi
felice!
Joker666:
non so quando vedrai questa risposta (e se la vedrai…)
comunque se arriverai a leggerla vorrà dire che stai
continuando a seguire la storia… comunque mi trovi
assolutamente d’accordo per quanto riguarda il pairing
Draco/Herm è sicuramente uno dei più difficili da
sviluppare se vuoi farlo in maniera credibile (per credibile intendo
che ci sia un avvicinamento tra i due dato da situazioni e sentimenti
che siano possibili), anche perché non
c’è un’altra coppia tra quelle
più “gettonate” in cui i sentimenti
iniziali siano così lontani dall’amore…
quindi se ne hai voglia e sei incuriosita da quello che
saprò fare, continua a lasciarmi il tuo parere…
|
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Capitolo 12 *** INCERTEZZA - Prima parte ***
Ciao! Allora inizio subito scusandomi per
il fatto che posterò questo capitolo in due parti. Ma il
tempo tiranno mi ha impedito di completarlo. Però mi affido
sempre al pensiero che mi accompagna quando leggo le ff di altri:
preferisco mezzo capitolo piuttosto che non leggere niente. Quindi ecco
la prima parte.
Per quanto riguarda il contenuto cosa potrei dire…
bè piccoli segnali (veramente molto piccoli…) che
inconsciamente iniziano a tracciare una strada… si
vedrà dove porterà!
Essendo in prossimità del weekend posso già dirvi
che la fine del capitolo la posterò solo lunedì.
Portate pazienza… e non rancore (eh!eh!eh!).
Allora non mi resta che augurarvi buona lettura e buon weekend! A
lunedì.
Laura
Quando l’incantesimo ha fatto il suo effetto ed è
precipitata nell’incoscienza, ho realizzato che mai come in
questi giorni me la sono ritrovata tra le braccia inerme. E quando non
ci sono quegli occhi dorati ad esprimere la fierezza e la
determinazione che la contraddistinguono, appare una ragazzina fragile
ed indifesa. La sua forza sta tutta nella sua volontà,
perché dal punto di vista fisico, nonostante il suo corpo
sia snello ed agile, nulla può contro la mia forza. Non so
perché mi ritrovo a fare questi pensieri. Forse
sarà che sono steso accanto a lei su questo letto, e mentre
il mio corpo si sta finalmente rilassando percepisce la sua presenza
come quella di una ragazza qualsiasi.
E il suo corpo è anche morbido ed invitante. Lo so
perché l’ho avuta tra le braccia.
Okay Draco sei teso, inquieto, spaventato e questo ti sembra un momento
di pace in mezzo alla tempesta. Ma il profumo che senti, il corpo di
cui parli è quello della Mezzosangue. E non credo tu possa
dimenticarlo così facilmente…
No è vero, ma in questo momento ho bisogno di sentirmi vivo.
E per farlo ho bisogno di provare sensazioni che facciano rinascere in
me la certezza che lo sono. E quello che il suo contatto sta provocando
in me è una delle sensazioni che mi ha sempre fatto pensare
che ci fosse almeno un buon motivo per cui vivere.
E poi ora non ho quegli dorati puntati addosso a ricordarmi chi
è lei e chi sono io. Posso fingere che sia veramente una
ragazza qualsiasi. E mi lascio andare del tutto al conforto che provo
nell’abbracciarla e nello stringere il suo corpo al mio.
Solo per qualche ora e per un po’ di pace.
Ho aperto gli occhi ma è come se non lo avessi fatto. Buio.
In questo buio un braccio che mi stringe ad un corpo caldo e muscoloso.
Un letto morbido sotto di noi. Noi? Io e… Malfoy! Oddio!
E’ il suo il corpo caldo e muscoloso. Con un balzo cerco di
scendere dal letto e mi ritrovo il peso del suo corpo attaccato al
polso. Le manette! Sono ammanettata a lui!
- Ma che cavolo…
E con uno strattone mi sento nuovamente trascinata sul letto e finisco
addosso a Malfoy. Che si è svegliato di soprassalto. Mi
ritraggo come se avessi urtato qualcosa che scotta, ma nel farlo lo
strattono nuovamente ed è immediata la sua reazione di
rifarlo con me. E gli sono nuovamente addosso.
- Liberami immediatamente!
- Mezzosangue non ti agitare… avevo bisogno di riposare, mi
sembrava di avertelo detto…
- Bè adesso sei sveglio, perciò liberami!
Ora che i miei occhi si sono abituati mi rendo conto che la stanza non
è completamente al buio. Dalla finestra entra la luce fioca
dei lampioni e nella penombra lo intravedo. E non sembra avere nessuna
intenzione di aprire queste dannate manette.
- Sai benissimo che non lo farò… ricordi? Insieme
finchè sarà necessario.
Okay ora sto iniziando a riacquistare un po’ di
lucidità e la realtà è che Malfoy mi
sta dicendo che rimarrò ammanettata a lui.
- Legami a qualsiasi altra cosa, basta che non sia tu…
Uno strattone più leggero e sono completamente sdraiata su
di lui. I nostri visi vicini.
- Mi stai dicendo che preferisci un portasciugamani a me?
Ma che cosa sto facendo? E prima ancora di cercare la risposta, mi alzo
e la costringo a fare lo stesso. Sono quasi dentro al bagno, quando mi
sento riportare indietro con forza.
Si è attaccata con la mano libera allo stipite e con il
braccio ammanettato ha tirato con tutta la sua forza. E’ vero
che non si arrende mai. Ed è anche veloce. O forse non mi
aspettavo il pugno che mi ha colpito in viso. Deve avere colpito bene,
perché sento il sapore del sangue in bocca.
Ma questa volta non ha più il fattore sorpresa ed ora
stringo nella mia mano il suo pugno che tentava di colpirmi nuovamente.
- Mezzosangue fallo di nuovo e io mi dimentico che sei una
donna…
- Non mi sembrava che ieri ti importasse molto…
- Ecco un buon motivo per non mettermi alla prova oggi…
Respingo il suo pugno e prendo la chiave delle manette per liberarmi.
Mi segue in bagno e si lascia ammanettare.
- Eccoti accontentata… qualsiasi cosa, basta che non sia
io…
Sento il suo sguardo rabbioso che non mi abbandona fino a che non
lascio la stanza. E capisco che è arrivato il momento di
parlarle. Forse sapere a cosa andrà incontro
renderà il nostro rapporto meno violento.
Prima però devo vedere una persona. E per assentarmi devo
chiedere a Blaise di occuparsi di lei. Non vorrei, ma non ho altra
scelta, non posso assolutamente portarla dove sto andando.
Lo trovo in cucina, intento a preparare quella che suppongo sia la sua
cena: un semplice panino.
- Saresti in grado di prepararne un altro e portarlo alla Granger?
Non mi ha sentito arrivare e l’ho fatto spaventare.
- Amico non lo fare più se non vuoi ritrovarti schiantato!
Poi lo vedo sogghignare. E può essere per un motivo solo.
- Ehi forse ci ha già pensato qualcun altro a darti una
lezione…
- Non ho bisogno allora di dirti che lei non è affatto
cambiata… aggressiva proprio come l’hai sempre
vista.
- Chissà magari il mio fascino potrebbe
ammansirla…
- Blaise tu sei il mio migliore amico, eri un Serpeverde, hai quasi
ucciso Weasley giocando a Quidditch… io non credo
potrà mai cedere al tuo fascino…
- Un po’ troppe cose a mio sfavore effettivamente…
e va bene, mi limiterò a portarle la cena.
- Grazie… e ovviamente qualunque cosa dovesse
chiederti…
- Risponderò che sono semplicemente il cuoco e non so
assolutamente nulla!
Solo lui poteva riuscirci. Strapparmi un sorriso quando
l’intero mondo mi sta crollando addosso. Ma Blaise ha sempre
avuto questa capacità. E’ sempre stato lui a
portare un po’ di luce nei miei momenti cupi. Ho sempre
pensato a noi come a due opposti: giorno e notte, sole e luna, buono e
cattivo. E sono contento di non essere mai stato in grado di fare il
contrario: portare il buio della mia anima a spegnere quella luce che
gli ha sempre indicato la giusta via da seguire.
- Blaise nel caso non dovessi tornare… sai cosa devi
fare…
- Venirti a cercare.
Ora è serio.
- Rimandarla dai suoi amici… attraverso il Ministero. E poi
se ancora ne avessi voglia… ti proibisco di venirmi a
cercare. Blaise qualsiasi cosa succeda mi devi giurare che ne starai
fuori. Le mie scelte hanno già messo in pericolo molte
persone… devo sapere che tu continuerai la tua vita
così come stai facendo.
- Draco non puoi pensare che possa fregarmene… ci ho
già provato una volta e non ha funzionato.
- Bè questa volta deve andare come dico io…
- Senti facciamo così: tu ritorna ed io non sarò
costretto a venirti in aiuto…
- Perché poi starò qui a perdere tempo prezioso
quando so benissimo che tu faresti comunque quello che vuoi…
- Giusto… e poi adesso ho da fare
anch’io… se non sbaglio ho una cena da
preparare…
Eccolo ritornato il solito Blaise. Solo chi lo conosce bene
può prenderlo sul serio. Perché la sua
capacità di passare dalla serietà
all’ironia lo fa sembrare superficiale e inaffidabile.
Mentre sto per smaterializzarmi rivolgo un ultimo pensiero a lei.
Potrei non vederla più. Per un attimo rivivo la sensazione
del suo corpo sul mio. Perché ho ceduto
all’impulso di attirarla più vicina?
Perché il mio orgoglio è stato capace di fare
capolino anche in una situazione così strana e
l’idea che provasse ribrezzo alla mia vicinanza, mentre per
me in quel momento non era così, era inconcepibile. Cerco
dentro me altre risposte ma non ce ne sono. E mi sento più
tranquillo. Almeno in questo sono rimasto il Draco Malfoy che conosco.
Nel ripensare a quello che è successo
c’è un particolare su cui si è
focalizzata la mia attenzione. Malfoy è stato in grado di
lanciare un incantesimo senza bacchetta. Ed ora so con certezza che
è la stessa cosa che ha fatto quando mi ha riportato in
cella ieri.
Le sue capacità sono notevolmente migliorate da quando
frequentavamo Hogwarts. Anche la sua abilità nel praticare
la legilimanzia si è dimostrata molto potente, proprio come
Moody ci aveva detto. Inizio a credere che l’anno scorso a
scuola Piton non lo abbia solo aiutato nel suo progetto di uccidere
Silente.
Malfoy potrebbe essere in grado ora di utilizzare le Arti Oscure,
grazie a Piton, che essendo un fedele servitore di Voldemort, ne
conosce ogni segreto.
Devo cercare di prestare più attenzione al Draco Malfoy con
cui ho a che fare ora. Continuo a ripetermelo, ma poi prende il
sopravvento il ricordo del ragazzino viziato che per noia, per
stupidità e per il suo cognome cercava di metterci in
difficoltà. E penso di poterlo trattare come facevo allora.
Ma lui non è più così e lo dimostra il
fatto che continuo a soccombere ogni volta che provo a misurarmi con
lui.
Anche se poi il suo modo di comportarsi continua a confondermi.
C’è la sua rabbia, l’odio, il disprezzo
che si oppone a momenti di incertezza e… qualcosa che non
saprei definire. Perchè c’è stato un
momento in cui le sue mani mi hanno sfiorato gentilmente e sembravano
voler cancellare le lacrime che avevano provocato poco prima.
E anche prima, c’è stato un momento in cui il suo
modo di stringermi è stato diverso. Sembrava cercare un
contatto tra noi.
Ma sono stati attimi e sensazioni talmente fugaci che potrei
sbagliarmi. Potrei solo voler cercare uno spiraglio di speranza nel
nulla che mi sta inghiottendo.
Ada: mi
ricordavo della nostra passione comune per Blaise… e
bè non poteva non esserci anche in questa ff! Quindi ora che
è comparso non se ne andrà tanto
facilmente… bè povera Hermione in questo momento
purtroppo non può che essere vittima…
(d’altronde all’autrice fa comodo così..
eh!eh!eh!)
Fra91:
è vero che Malfoy non è più spietato
come prima… ma dire di lui “buono”
è sempre un po’ azzardato… il suo bel
caratterino ce l’avrà sempre!! Come vedi non devi
attendere troppo per leggere il proseguo della storia… io
posto abbastanza velocemente! E grazie per i complimenti…
Buffy88: io
invece mi stavo chiedendo che fine avessi fatto tu… scherzo!
E’ solo che non avevo visto il tuo commento il capitolo
scorso e vista la tua presenza costante mi preoccupavo…
però vedo che Blaise ti ha fatto tornare allo scoperto! Quel
ragazzo è una calamita… almeno per me
sicuramente!! Per quanto riguarda Hermione è normale che per
lei ci siano momenti “tosti” e momenti in cui
soccombe… alla fine ha pur sempre a che fare con Malfoy!
Milu:
contenta che pur nella tua fretta abbia trovato il tempo per la
recensione… anche perché il pensiero espresso da
Malfoy circa i due opposti che sono lui e Blaise me l’ha
ispirato il tuo commento (e quando prendo spunto da una dei vostri
commenti mi piace dirlo…) quindi... di fretta ma ha dato i
suoi frutti!
Nicichan:
poteva mancare Blaise nella mia ff sapendo che avrei fatto contenta
anche te? Personaggio vincente non si cambia… e lui
è sicuramente un vincente!! Dai lanciamo un sondaggio
iniziando da noi due: Draco o Blaise? Chi sceglieresti e
perchè?... inizia tu a rispondere perché
l’ho proposto io (eh!eh!eh!)…
Saretta4ever:
hai visto cosa iniziano a fare i nostri due eroi? (se così
possiamo chiamarli…). Avvertono fugaci
sensazioni… E poi mi fa piacere vedere che si allarga il
piccolo fanclub di Blaise nato all’interno dello spazio
recensioni di questa ff… ovviamente autrice compresa : -)!
Un piccolo retroscena per dove l’ha ammanettata Draco: sai
che non mi veniva in mente dove potesse legarla? Il letto mi sembrava
troppo scontato e utilizzato, ad un tavolo mi sembrava improbabile in
una camera da letto e poi mi è venuto in mente il bagno!
Prima o poi tutti ne hanno bisogno no? E lì di solito
c’è un portasciugamani: così problema
risolto!!
Mavi: la
curiosità si contrappone alla monotonia… quindi
chiedere è solo sintomo di interesse e non può
stancare… contenta che i capitoli continuino a
soddisfarti…
Joker666:
non ci crederai ma il tuo commento lo aspettavo…
perchè mi hai dato l’impressione di essere una
“tosta” nel recensire. Sentirti dire che
è abbastanza credibile quello che hai letto finora mi fa
piacere. Per quanto riguarda il pairing hai assolutamente ragione: come
mi emoziona scrivere o leggere di loro non lo fa nessun’altra
coppia… anche se nutro una passione segreta per il
personaggio di Blaise (e mi piacerebbe scrivere di lui anche
perché non sono molte a farlo… però
è la “lei” che mi manca…).
Il pensiero che tengo presente per cercare di unire Draco/Hermione:
un’alchimia di sentimenti, sensazioni, situazioni, pensieri
uniti un po’ alla volta e con pazienza possono portare
l’amore anche laddove sembra impossibile (a volte succede
anche nella realtà…). Io da brava alchimista
(visto il mio ruolo di autrice) vedrò di mescolare il tutto
con attenzione per ottenere il risultato desiderato… e poi
voi che assaggiate (nel vostro ruolo di lettrici) mi darete un giudizio.
Per quanto riguarda Draco “mieloso” è
difficile rispondere: perché credo che ognuna di noi abbia
un diverso pensiero di quello che vorrebbe sentirsi dire…
però se invece intendi semplicemente che non si trasformi in
una specie di orsacchiotto innamorato… bè allora
non devi assolutamente preoccuparti: il Malfoy che ho in mente io
potrà essere anche innamorato, ma non
dimenticherà mai di essere stato un orgoglioso
Serpeverde…
Un’ultima cosa: con impazienza= voglio vedere come vai avanti
con la tua ff? Vuol dire che sarai dei nostri un altro
po’?
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Capitolo 13 *** INCERTEZZA - Seconda parte ***
Un saluto a tutti! Eccomi puntuale con la
seconda parte. Completarlo è stato un’impresa per
un unico motivo: mi sono dovuta scollare dal settimo libro che sto
“divorando”. E vi garantisco che è stata
una dura battaglia!! (eh!eh!eh!).
Comunque mai come ora ho l’impressione che con le nostre ff
noi viviamo proprio un HP di un universo parallelo… a parte
i personaggi e alcune altre cose in comune, il resto è un
vero e proprio viaggio di fantasia (in assoluto poi le Draco/Hermione).
Che però per quanto mi riguarda mi soddisfa come (e a volte,
e per alcune situazioni, quasi di più)
dell’originale!
Sarei curiosa di conoscere voi cosa ne pensate al riguardo.
Devo purtroppo avvisarvi che forse domani (martedì 8) non
riuscirò a postare il prossimo capitolo, però
arriverà sicuramente per mercoledì
(9)… problemi di tempo come al solito!!
Ora però vi auguro buona lettura e a presto!
Laura
La luce che si accende improvvisa mi acceca. E non riesco subito a
distinguere la figura che si staglia sulla soglia. Pochi secondi e i
miei occhi riescono a vedere: è Zabini! Ed è solo.
Le parole di Malfoy risuonano nella mia mente “Spera solo che
Blaise non decida di farti visita per farti pagare qualche vecchio
torto…” e sono sicura che quel bastardo non ne
sarebbe dispiaciuto.
Appoggiato allo stipite, le mani dietro la schiena mi osserva.
L’ultima volta che ci siamo visti è stato al
funerale di Silente. E’ stato Ron a farmelo notare. Si
chiedeva con che coraggio mostrasse la sua faccia… in fondo
era il migliore amico di Malfoy. E visto che mi trovo in casa sua forse
è ancora così.
Fa un passo verso me e anche se non vorrei il mio cuore prende a
battere più forte. Provo a dirmi che in fondo io e lui non
abbiamo mai avuto molto a che fare… ma siamo
comunque nemici. Grifondoro io, Serpeverde lui. Migliore amica di
Potter io, migliore amico di Malfoy lui. Solo questi due motivi sono
più che sufficienti per farmi rimanere in allerta.
Nonostante mi sia alzata in piedi, quando è di fronte a me
devo alzare il viso per guardarlo. Anche lui come Malfoy, ha un fisico
snello e muscoloso, e anche con lui è solo il fattore
sorpresa che mi può aiutare.
Quindi potrei tentare di colpirlo come ho fatto con Malfoy, ma poi?
Rimarrei comunque legata ed impotente. E forse lui sarebbe solo
più furioso.
Insomma che cosa vuole da me? Poi lentamente il suo braccio destro
compare da dietro la schiena… ma quello che vedo ha
dell’incredibile: un piatto e sopra un panino.
- La cena sarebbe pronta Granger… però
sinceramente non credo mia madre approverebbe che te la servissi in un
bagno, soprattutto perché ha impiegato veramente tante
energie per insegnarmi le buone maniere…
perciò…
Ritorna in camera ed accende la luce anche lì. Quando torna
non regge più il piatto ma le chiavi delle manette. Se le ha
lui può voler dire una cosa sola: Malfoy non è
qui. E i miei pensieri iniziano a correre veloci.
Zabini non è qui per rifarsi di nessun torto e soprattutto
non è un Mangiamorte. Forse qualcuno ha ascoltato le mie
preghiere.
- Non credo di poterti lasciare libera, però posso almeno
evitarti di cenare in bagno… perciò se sei
disposta a sopportare la mia compagnia e la mia vicinanza possiamo
andare in salotto.
So che è pazzesco, ma mentre fisso i suoi occhi blu, mi
rivedo a Hogwarts nel bagno delle ragazze che ascolto involontariamente
una conversazione tra studentesse di Corvonero.
- Senti intanto oggi siamo riuscite a parlare con lui!
- Parlare con lui? Ma se ci ha solo chiesto che ore erano!
- Non ti sei accorta che non rivolge mai la parola ad una ragazza se
non è degli ultimi tre anni?
- Ma chiedere l’ora mi sembra un po’
poco…
- Forse… però quanto era bello? Dio rimarrei per
ore a fissare quegli occhi blu… e poi quel
sorriso… non so cosa darei perché lo rivolgesse a
me!
- Perché vogliamo parlare del suo fisico? No dico ma lo
avete visto quando indossa la divisa per giocare a Quidditch?
- Blaise sarà anche divino quando la indossa,
però non sarà mai perfetto come Malfoy. Lui
veramente è il massimo.
- Il tuo massimo però lo è anche in
stronzaggine… Blaise invece è molto
più dolce. Ho saputo da Tracy, che l’ha saputo da
sua sorella Kristal che è la migliore amica di Athena, che
è stata insieme a Blaise per due settimane, che è
capace di fare cose meravigliose se gli interessi. Pensa che una sera
è stato capace di organizzarle una cena a lume di candela
nella Torre d’Astronomia… ma vi rendete conto? Se
solo chiedesse a me di cenare con lui…
Ricordo di aver pensato che io non avrei cenato con Zabini nemmeno per
tutto l’oro del mondo… ma ora mi ritrovo ad
accettare per un motivo molto più valido.
- Va bene.
E così mi ritrovo seduta accanto a lui sul divano in
salotto. Ognuno intento a mangiare il suo panino. Pensavo infatti che
non sarei riuscita a mangiare ed invece dopo il primo morso, mi sono
scoperta affamata. E avere lo stomaco pieno potrà solo
contribuire a farmi sentire più in forze.
- Vuoi qualcos’altro?
- No…
- Ti spiace se invece io me ne faccio un altro?
- Da quando si chiede il permesso ad una prigioniera?
Non sono riuscita a trattenermi dall’essere sarcastica.
- Preferirei la definizione ospite…
- E tu gli ospiti li tieni ammanettati?
- Quelli che mi porta Malfoy sì… con il
caratteraccio che si ritrova è l’unica maniera per
far sì che non scappino…
- Come fai a scherzare così su di lui sapendo benissimo che
il tuo amico è un Mangiamorte, che ha tentato di uccidere
Silente, che non ha esitato a torturarmi per avere le informazioni che
voleva, che probabilmente ora non è qui
perché…
Ma non riesco a proseguire, perché anche solo formulare il
pensiero mi provoca un terrore profondo. E sento lo stomaco ribellarsi
al cibo che ho appena ingerito.
Zabini sembra aver capito cosa mi sta succedendo perché mi
invita ad alzarmi.
- Calmati Granger e respira profondamente… forza…
Lo faccio perché l’ultima cosa che desidero
è quella di stare male di fronte a lui. E poco alla volta
sento la nausea passare… ma non l’angoscia e la
disperazione e prima ancora di rendermene conto mi spingono a
rivolgermi a lui come mai avrei pensato.
- Blaise ti prego tu puoi aiutarmi… io lo so che tu non
condividi le sue idee. Ti ho visto ad Hogwarts prendere le distanze da
lui quando ha iniziato a comportarsi in maniera strana… e ho
visto come stavi al funerale di Silente. Ho visto anche nei tuoi occhi
l’incredulità per quello che era successo e per
colpa di chi. Tu non sei come lui, tu non sei un assassino e se non
vuoi macchiarti anche tu della morte di persone innocenti, persone che
tu conosci, che sono ragazzi come te, lasciami andare… ti
prego Blaise fai la cosa giusta. Liberami…
All’improvviso mi sembra diventato la mia unica speranza.
- Lui non è un assassino.
- Lo voleva morto Blaise e ha fatto in modo che succedesse. Sai che
è vero ed infatti non hai fatto nulla per difenderlo davanti
agli altri. Lui è…
- Te lo ripeto: lui non è un assassino.
La sua voce sicura mi interrompe e mi rende ancora più
disperata.
- Perché non vuoi capire! Se uccideranno Harry nessuno
potrà più fermare Voldemort…
è questo quello che vuoi? Vivresti con questo peso sulla
coscienza pur di non tradire la fiducia di quel bastardo?! Pensi che
lui avrebbe fatto la stessa cosa per te? Uno che non ha esitato a
voltarti le spalle per rifarsi vivo solo nel momento del bisogno.
- Granger tu non sai nemmeno di cosa stai parlando…
- Allora dimmi perché ad Hogwarts tu e lui non stavate
più insieme… dimmi perché non
l’hai aiutato anche tu nel suo progetto folle se eri il suo
migliore amico… dimmelo!
Mi ritrovo a scuoterlo con forza con l’unica mano libera. Ma
nei suoi occhi c’è ancora e solo la risposta che
non voglio. E la disperazione si tramuta in rabbia. E colpisco. Con uno
schiaffo così forte da sentire bruciare la mano. Il colpo lo
ha fatto indietreggiare e prima che abbia il tempo di realizzare il mio
pugno lo colpisce ancora più duramente. Il colpo di grazia
è una ginocchiata in mezzo alle gambe. Solo che nel crollare
a terra trascina anche me. Lo sento gemere di dolore, ma non mi
importa. Perché ho solo in mente di recuperare le chiavi
delle manette. Frugo in entrambe le tasche ma non trovo nulla. Eppure
ho visto che la metteva lì! Riprovo ma niente.
- Granger lascia perdere…
Ignoro la sua voce soffocata e cercando di spostarlo sul fianco riesco
a raggiungere una delle tasche posteriori. Niente…
però quando raggiungo l’altra tasca un grido di
trionfo sgorga spontaneo: come molti è lì che
porta la sua bacchetta.
Impugnarla mi fa già sentire libera.
- Accio chiavi…
Ma non succede niente… mi aspettavo arrivassero tutte le
chiavi disponibili in casa… riprovo scandendo con
più forza ma non succede nulla. Poi faccio un altro
tentativo. Punto la bacchetta sulla serratura delle manette.
- Alohomora…
Niente. Maledizione non funziona niente. Poi mi sento strappare la
bacchetta dalle mani e Blaise la scaglia lontano. Sta meglio e riesce a
mettersi seduto.
- Non funziona la magia finchè ci sono queste…
E solleva il polso indicando proprio le manette. Malfoy ha fatto
proprio un bel lavoro. Ed io sono stata una stupida a non
pensarci… ho perso tempo prezioso e Blaise ora si
è ripreso.
- Come vedi lui non è nemmeno uno stupido… e io
anche. La chiave l’ho messa al sicuro mentre eri impegnata a
mangiare…
Guardo immediatamente verso il divano.
- Non l’ho certo lasciata lì in bella
vista… certo che hai un gancio niente male… ho
preso in giro Draco per fare la stessa fine… però
forse ne valeva la pena… essere perquisito da te non
è stato niente male…
Non mi piace come mi sta fissando. Il blu dei suoi occhi sembra essere
diventato più intenso. Forse la ragazzina di Corvonero era
uno sguardo così che voleva per sé…
- Voglio tornare di sopra…
- In camera?
- In bagno!
Tutto mi aspettavo tranne la sua risata spontanea. Si alza e mi prende
per mano aiutandomi a rimettermi in piedi.
- Avrei voluto rincontrarti in altre circostanze Granger…
saresti stata una sfida bellissima da affrontare… comunque
ringrazia il cielo che io abbia un debole per le belle ragazze,
perché altrimenti dopo uno scherzetto del genere non
l’avresti passata liscia…
E nel suo sguardo davvero non c’è né
rabbia né voglia di farmela pagare. Ho sbagliato a reagire
così prima ancora di sapere che tipo era. Forse avevo
veramente una possibilità con lui e l’ho sprecata.
Iniziano ad essere troppi gli errori che sto commettendo.
Ricordo come se fosse adesso io e Blaise che ci nascondiamo qui per
sfuggire alle ossessionanti attenzioni di Pansy e di sua cugina che
frequentavano casa mia abitualmente. Avevamo solo dieci anni, ma lei
già aveva la mania di starmi sempre appiccicata. E sua
cugina Ylania era l’ombra di Blaise.
Così attraverso uno dei tanti passaggi segreti di cui questo
maniero è pieno sparivamo qui nei sotterranei. E finalmente
liberi da quelle due piaghe, passavamo il tempo con la nostra
attività preferita: frugare tra i tesori accumulati da mio
padre. Libri di magia oscura, diari, oggetti sconosciuti e strani che
studiavamo per scoprire i loro poteri. Fino a che un giorno non siamo
stati sorpresi da uno degli elfi domestici incaricati di tenere in
ordine. E come era naturale che fosse lo aveva subito riferito a mio
padre.
Ecco ricordo anche molto bene le cinghiate prese. Mio padre ha sempre
avuto un concetto molto chiaro di quale doveva essere la mia obbedienza
nei suoi confronti. E quando ho sfidato il suo volere l’ho
sempre fatto a mio rischio e pericolo.
Sono entrato da una delle finestrelle che danno sul giardino. Entrare
come se fossi un ladro in casa mia è un’esperienza
che non avrei mai pensato di fare. Però d’altronde
esistono incantesimi molto potenti che non permettono di
materializzarsi in nessun luogo della casa, nemmeno a noi Malfoy.
E visto il rischio che corro ad essere qui, non potevo certo passare
dall’ingresso principale annunciando il mio arrivo. Il timore
è quello che il Signore Oscuro abbia già mandato
qualcuno nella possibilità che io venissi da mia madre.
Ma niente mi avrebbe tenuto lontano da lei. Devo vederla e devo essere
certo che stia bene.
Mi dirigo con estrema attenzione verso la cucina, dove sono sicuro di
trovare Krander. E’ l’elfo domestico da sempre al
servizio della mia famiglia. Era già vecchio quando io ero
bambino, ed è fedelissimo. Infatti non si è mai
ripreso del tradimento di Dobby. E non c’è giorno
in cui non parli male di lui.
Mentre percorro i corridoi provo una sensazione stranissima: mi sembra
che la casa mi stia giudicando un estraneo. O forse sono io che non
sento più mio questo posto. Però la sensazione di
ostilità che provo è reale. Su questo non mi
sbaglio e la mia attenzione diventa maggiore.
Finalmente raggiungo la porta della cucina e con delicatezza la apro
per scivolare dentro. Un borbottio mi giunge subito da dietro la
credenza.
- Se il Padrone fosse stato qui nessuno sarebbe mai venuto ad
importunare la Padrona. Ed invece Krander ora deve servire anche il
thè a quei…
- Krander!
Non faccio in tempo a pronunciare il suo nome che lo vedo apparire.
- Padroncino! Krander sogna o è proprio lui? Krander ha
sentito cose terribili su di lui…
- Krander certo che sono io… sono venuto per mia madre.
E’ qui? Sta bene?
- Oh padroncino, la Signora non fa che piangere e
disperarsi… perché ha saputo che Colui
– che – non – deve – essere
– nominato è in collera con il padroncino e teme
per la sua vita. Il padroncino non solo lo ha tradito, ma ha portato
via qualcosa che per lui è prezioso. Ha minacciato la
Padrona che se non farà in modo che lui ritorni e
restituisca quello che ha preso, ucciderà sia lei che il
Padrone.
- Krander ne sei sicuro? Come fai a sapere queste cose?
- La Padrona è sempre stata buona con Krander e si
è sempre fidata di lui. E mi ha raccontato della visita di
alcuni maghi…
- E’ sola adesso? C’è qualcuno di questi
maghi con lei?
- No se ne sono andati, ma hanno detto che torneranno…
adesso con la Padrona ci sono altri maghi… ma sono nemici
del Padrone. Vengono tutti i giorni perché vogliono sapere
anche loro del Padroncino.
Non possono essere che del Ministero. Ma non possono nulla contro mia
madre. E’ vero che è la moglie di Lucius Malfoy e
la madre di Draco Malfoy, ma lei personalmente non si è mai
macchiata di nessun crimine.
- Krander devi riuscire a farla venire qui con qualche scusa, ma senza
assolutamente fare in modo che capisca della mia presenza.
- Krander farà come vuole il Padroncino… Krander
non è come quello sciagurato di Dobby che ha tradito la
famiglia che doveva servire… Dobby ha portato il disonore a
tutti…
- Krander! Lascia perdere Dobby adesso e muoviti ad andare da mia
madre… portala qui.
- Come il Padroncino comanda…
E si avvia lento verso la porta per scomparire.
Non mi resta che attendere e sperare che Krander non si tradisca. Non
ho molte via di fuga. Così tengo pronta la mia bacchetta e
non mi permetto di pensare a nulla per rimanere concentrato sulla porta.
Mi sembra passata un’eternità quando sento
finalmente la sua voce.
- Krander se è successo veramente il disastro di cui mi hai
parlato questa volta credo che…
Le è mancata la voce non appena ha spalancato la porta e mi
ha visto. Nei suoi occhi, dello stesso grigio dei miei, ci sono diversi
sentimenti: sollievo, gioia ma anche preoccupazione e paura.
E’ quest’ultima a spingermi verso lei e ad
abbracciarla.
- Mamma!
- Draco! Stai bene?
Da quando è diventata così fragile? Ho
l’impressione che se stringessi con più forza
potrei spezzarla.
Le sue mani ora stringono il mio viso e mi accarezzano dolcemente.
- Draco non saresti dovuto venire. Qui è pericoloso per te.
- Mamma Krander mi ha detto…
- Krander non ha mai perso il vizio di parlare troppo…
- Ma è vero quello che mi ha detto?
Il suo sguardo si fa cupo.
- Mamma rispondimi!
- Sì. Dolohov e Tiger sono stati qui non appena la notizia
della tua fuga è giunta al Signore Oscuro. Ma non ha
importanza. Nulla di quello che mi hanno detto ha importanza. Draco ora
voglio che mi ascolti molto attentamente perché quello che
sto per dirti non dovrai mai dimenticarlo: io non volevo per te un
futuro da Mangiamorte. E lo so che in cuor tuo, hai sempre temuto anche
tu questo destino. Ma il Signore Oscuro è arrivato da te
prima che io potessi fare qualcosa. E’ per questo che sono
andata subito da Severus supplicandolo di aiutarti. Sapevo che era la
mia unica possibilità di salvarti. Ho fatto credere a
Bellatrix che fossi solo preoccupata che tu non riuscissi da solo a
portare a termine il compito affidatoti, mentre in realtà
speravo che lui potesse fare di più. E se adesso siamo qui a
parlarne è perché so che lui ha fatto di
più. Tuo padre aveva forti dubbi su Severus, ma il Signore
Oscuro non ha mai dubitato di lui. Tuo padre però non si era
arreso e stava cercando delle prove contro di lui. E prima che fosse
arrestato, era convinto di aver trovato qualcosa che dimostrasse il suo
tradimento.
Non avevo modo di sapere se fosse vero o meno, ma ho capito che doveva
bastarmi per rischiare. E così ho fatto. Ed ora sono
contenta di averlo fatto.
Le parole di mia madre confermano quello che ho intuito: la sua
richiesta di aiuto a Piton andava oltre il Voto Infrangibile
stretto tra loro.
- Mamma perché non mi hai mai parlato così prima?
- Draco tuo padre non mi ha mai permesso di farlo. Lui aveva
già deciso quale sarebbe stato il tuo futuro e niente e
nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea. Lui crede e crederà
per sempre in tutto quello per cui si è sempre battuto: la
purezza del sangue, la supremazia dei maghi oscuri, la
fedeltà verso il suo Signore.
Speravo di avere tempo per riuscire a parlarti, una volta che tu avessi
terminato i tuoi studi ad Hogwarts, ma poi la situazione è
precipitata all’improvviso e io mi sono ritrovata sul punto
di perdere anche te. Ho perso tuo padre tanti anni fa, e se sono
rimasta accanto a lui l’ho fatto solo per te Draco.
Perché non potevo permettere che fosse questo il tuo
destino. Non potevo lasciare che tu diventassi come lui. Tu devi vivere
Draco e devi scoprire come può essere meravigliosa la vita.
- Mamma la mia vita è troppo complicata e non
potrà mai essere meravigliosa. Tutto ciò che ho
fatto si è rivelato sbagliato e anche adesso sono solo stato
capace di peggiorare la situazione. Ti avevo promesso che saresti stata
al sicuro, che avrei liberato mio padre… ed invece ora ho
messo più che mai in pericolo entrambi.
- Draco l’unico di cui mi importa sei tu. Devi pensare solo a
te stesso. Se tu sarai al sicuro, a me non importerà nulla
di quale sarà il mio destino…
L’afferro con forza per le spalle perché non posso
sentirla parlare così. Non voglio vedere nei suoi occhi
quell’espressione determinata.
- Mamma non dire così. Adesso sei tu che devi ascoltare me:
io ti voglio bene e non permetterò che ti accada nulla.
Dovesse essere l’ultima cosa che faccio io non
permetterò che lui si vendichi su di te.
- Draco, tu sai che è impossibile…
- In questo momento ho qualcosa in grado di fermarlo. Saprai che ho
portato via con me la Mezzosangue. E il Signore Oscuro ne ha bisogno
per trovare Potter. E con lei prigioniera era sicuro di avere la
vittoria in pugno. Oltre ad avere informazioni, pensava anche di
utilizzarla per farlo uscire allo scoperto.
- Non deve succedere Draco. Devi unirti a loro. Solo così
potrai salvarti. So che potrà apparirti folle,
perché hai imparato ad odiarli e combatterli con tutte le
tue forze, ma non hai scelta.
Ripenso a questi sei lunghi anni passati ad Hogwarts e sono cosciente
che l’abisso tra me e loro non potrà mai essere
superato. Tutto quello che sono stato ha lasciato segni profondi che
non potranno essere mai dimenticati.
- Mamma quello che mi chiedi non è folle, è
impossibile. Terrò con me la Mezzosangue il tempo necessario
per trovare il modo di metterti al sicuro e poi la libererò.
E solo dopo affronterò il Signore Oscuro. Perché
è l’unica cosa che potrà darmi pace. E
non mi importa cosa succederà: l’importante
è affrontare l’unico responsabile della mia
sofferenza. Lui mi ha privato di tutto quello che avrei voluto per me.
E l’ha fatto richiamando a sé mio padre. Il suo
ritorno ha segnato la mia fine. La mia vita da quel momento
è cambiata e sono diventato agli occhi di tutti
l’erede di uno dei Mangiamorte più temuti.
- Tuo padre non sarebbe mai stato diverso anche se lui non fosse
tornato. Se pensi questo sbagli. Se mi vuoi bene come dici di
volermene, devi pensare a te. Draco devi promettermi che…
La porta che si spalanca fa sobbalzare entrambi.
- Krander si scusa perché deve interrompere la Padrona, ma
i nemici del Padrone stanno venendo qui. Dicono che la
Padrona gli sta nascondendo qualcosa.
La reazione di mia madre è immediata: mi stringe forte a
sé e mi mormora in un orecchio
- Ti voglio bene Draco, sei sempre stato il figlio che desideravo ed
ora più che mai sono orgogliosa di te. Hai avuto la forza ed
il coraggio di affrontare le tue paure e le hai sconfitte. Non dovrai
mai più dubitare di te stesso…
Mi ha lasciato andare e mi ha appoggiato una mano sul cuore.
- Perché ora sai cosa c’è dentro il tuo
cuore e non hai più paura di mostrarlo.
Mi bacia sulla guancia ed io sento il familiare profumo di violetta che
l’ha sempre accompagnata.
- Mamma ti voglio bene anch’io. Ti prego stai attenta
finchè non riceverai nuovamente mie notizie. Vedrai che
sarà prima di quanto tu non pensi. Però fino ad
allora…
Ma non mi fa finire.
- Adesso devo andare… aspetta un paio di minuti e poi esci
come sei entrato. Io terrò impegnati quelli del Ministero.
Mi guarda un’ultima volta e poi sparisce dietro la porta.
Rimango solo con Krander. E so cosa devo fare.
- Krander ti ordino di avvisarmi qualsiasi cosa dovesse succedere. E ti
ordino di non rivelare a mia madre che ti ho chiesto di farlo. Se lo
farai ti allontanerò per sempre da noi e da questa casa.
So che per lui sarebbe una punizione meno tremenda la morte, piuttosto
che essere cacciato.
- Adesso seguimi che ti mostro come potrai metterti in contatto con me.
Nei sotterranei trovo subito quello che mi serve. E mostro a Krander
come utilizzarlo. Poi rinnovo la minaccia di cacciarlo se non
seguirà i miei ordini.
Esco nuovamente in giardino e mi smaterializzo
immediatamente.
Sono comparso direttamente in camera e quando entro in bagno lei non
c’è. Mi precipito giù temendo il
peggio e corro in salotto.
Quello che vedo però mi tranquillizza subito: Blaise
è seduto comodamente sul divano che legge e lei è
addormentata al suo fianco.
- Amico scordati che le porti domani mattina la colazione…
Non appena però vede la mia faccia si interrompe.
- Blaise devo trovare il modo di proteggere mia madre. E’ in
pericolo proprio come temevo e devo portarla via al più
presto.
- Ci ho pensato e credo ci sia un modo, ma devi darmi il tempo di
organizzarmi.
Adesso che mi sono avvicinato vedo bene il viso di Blaise.
- Ci sono stati problemi Blaise?
- In effetti non è stata proprio contenta di
vedermi… però diciamo che alla fine siamo
riusciti ad appianare le nostre divergenze…
- Ma cosa è successo?
- Non ha apprezzato la mia cucina…
- Blaise!
- Draco niente di importante… io l’ho punzecchiata
e lei ha reagito. Sai come sono fatto, la mia ironia è la
mia maledizione alle volte…
Non so perché ma ho l’impressione che mi stia
mentendo. Ma non ho ora la voglia di indagare oltre.
- Ma dorme o è sotto qualche incantesimo?
- Ho dovuto ricorrere a sistemi babbani, visto che le tue manette
fermano la magia… però come vedi è
altrettanto efficace. Sonniferi. Fino a domattina non dovrai
più preoccuparti di lei.
- Bene. Un problema in meno. Domani sera Blaise me ne andrò.
- Per andare dove? Penso che dovresti rimanere qui, guarda che
è quasi impossibile scoprire questo posto per il mondo
magico…
- Meno resterò qui e più aumentano le
probabilità che le cose rimangano così. E non
provare a farmi cambiare idea. Tu pensi di riuscire a combinare
qualcosa entro un paio di giorni?
- Farò il possibile. Anzi se ti riprendi la bella
addormentata posso già mettermi in moto… la vita
a Londra non si ferma mai…
Blaise si è liberato, ma io ho un attimo di esitazione e non
è sfuggito al suo occhio attento.
- Guarda che dorme… è veramente ko.
- Non è questo… è che non avrei mai
pensato di dover sopportare la sua presenza così a lungo e
così… vicino.
- Ti da fastidio?
- Mi rende nervoso. E non vedo l’ora di potermi liberare di
lei.
- Scusa ma da quando lei ti rende nervoso?
- Blaise non provarci nemmeno. Nervoso per l’unico motivo che
conosci e che è sempre esistito in tutti questi anni: ci
odiamo. Tutto finisce lì.
E per metterlo a tacere del tutto, perché so che il minimo
sospetto lo renderebbe insopportabile, la prendo in braccio con
naturalezza.
- Starò con lei finchè non si sveglia. Quando
torni sai dove trovarmi.
E con un ultima occhiataccia lo lascio lì.
Ecco il mio momento preferito. Oggi ne approfitto anche per riprendere
con voi il discorso accennato sopra: Hp originale e ff. Sapete leggere
il settimo capitolo (anche se sapevo già come andavano le
cose…) mi riporta ancora una volta a pensare quanto sia
diverso il Draco Malfoy da noi immaginato (e che mi sembra di capire
piaccia a moltissime) da quello che compare nei libri…
scusate la parolaccia, ma rende l’idea: quasi mi sto
inca…ndo a leggere di quel Draco Malfoy che non ha nulla a
che fare con il mio o con quello di altre autrici, tanto che mi sembra
che sia la Rowling quella che sta viaggiando di fantasia!! Comunque, a
parte questa piccola divagazione, immergersi nel mondo di HP
è sempre fantastico!! E penso che la domanda che mi
porrò quando avrò finito anche questo settimo
episodio sarà: e adesso? Staremo a vedere.
Mamma, quanto ho parlato oggi… scusate… taglio
corto! (eh!eh!eh!)…
Un bacio e un abbraccio a tutte. Laura.
Saretta4ever:
innanzitutto TANTI AUGURI (ma è davvero il tuo compleanno o
ho appena fatto una figuraccia? : -) . Comunque in ogni caso spero di
averti fatto contenta arrivando puntuale come avevo promesso. Allora
soddisfatta la curiosità di chi dovesse incontrare Draco,
cosa ne pensi?
Milu: mi
soddisfa molto sentire che ti appare graduale il cambiamento di
Draco… e anche a te chiedo cosa ne pensi della persona che
ha incontrato Draco…
Nicichan:
eccomi a risponderti: ho l’impressione che tutte vogliano
Blaise… ma che nessuna se lo pigli, me compresa (eh!eh!eh!).
E tutte per lo stesso motivo: se non sono un pò bastardi
alla fine non ci piacciono. Quindi non ci resta che metterci in fila
per Draco… e che fila!!! Poi scusa mentre scrivevo ho anche
pensato che non fosse male Narcissa come suocera…
è sul suocero però che nutro ancora qualche
riserva : -)… però potrei sempre fare perfetto
anche lui!! Ah vedi il bello delle ff….
Joker666:
essere dei nostri, nel senso che se continuerai a seguire questa ff e a
commentare potrò continuare a chiacchierare piacevolmente
con te, come avviene già con altre. A volte non sono solo
soddisfatta di vedere i vostri commenti, ma li aspetto ormai come un
vero e proprio appuntamento tra amiche (“di penna”,
è vero, ma pur sempre coinvolgente…).
Tornando alla ff: è vero che Blaise così crea il
perfetto alter ego di Malfoy e come alter ego mi è sembrato
che potesse avere solo questo tipo di approccio con Hermione: morbido,
ma pur sempre dalla parte di Draco. Cosa ne pensi?
Fra91: come
vedi ogni volta si aggiunge una nuova tessera al puzzle complesso che
è Malfoy… vediamo cosa lo porterà ad
essere…
Mavi: quello
che hai detto è una verità. Si può
essere agli opposti, ma alle volte alcune sensazioni fisiche
trascendono quello che si è e quello in cui si crede. E si
sa che poi un contatto molto ravvicinato può farci vedere le
cose in maniera differente…
Ada: sono
proprio una serpe… perché non solo respinge
Draco, ma anche Blaise! Insomma hai a portata di mano due dei ragazzi
più ambiti e tu non solo preferisci un portasciugamani, ma
li prendi anche a pugni! Forse dovrei far intervenire uno psicologo per
la nostra Hermione… tu cosa ne dici? eh!eh!eh!
Buffy88:
come vedi anche Draco farebbe bene a non sottovalutare mai
l’agguerritissima Grifondoro!! Blaise nelle mie ff
avrà sempre il ruolo di “consigliere”
per Draco… e quindi avrà buone
probabilità di aiutare entrambi…
Ccdd: ma
come sono contenta di risentirti… ero un po’
rattristata della tua assenza. Però ti sei subito riscattata
perché mi hai dato soddisfazione per
l’osservazione fatta sull’episodio della
legilimanzia. Lì c’è racchiuso un
momento molto molto importante: Draco ha “sentito”
Hermione come non avrebbe mai potuto fare dato il tipo di rapporto che
hanno, e non è un particolare trascurabile
nell’evolversi della situazione. Per quanto riguarda Blaise,
non mi stancherò mai di dire che adoro veramente immaginarlo
così, nel ruolo dell’amico che compensa il
carattere spigoloso di Draco.
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Capitolo 14 *** RIVELAZIONI E RICORDI ***
Ciao! Ecco un nuovo capitolo. Su cui non
ho nulla da dire se non che spero vi piaccia come è piaciuto
a me scriverlo. E va bene sono sentimentale… però
ci sono difetti peggiori! Spero…
Volevo inoltre dirvi che sono entrata in una fase in cui ho deciso che
è arrivato il momento di movimentare un po’ la
vita a tutti quanti in questa ff (come dire… fate le valigie
che si parte!). Ormai chiarezza è stata fatta e sono tutti
pronti per affrontare ciò che il destino (= me perfida!)
avrà voglia di mettere sulla loro strada…
Buona lettura e un saluto a tutti!
Sto salendo le scale più in fretta che posso. Ma
c’è qualcosa che non va, perché
sembrano non terminare mai. Se è un incantesimo non saprei
dirlo, perché non ho mai visto niente di simile. Aggrappata
al corrimano obbligo le mie gambe ad andare ancora più
veloce. Ormai raggiungere il terzo piano, dove so che Harry ha bisogno
di aiuto, è diventato l’unico pensiero. E quando
finalmente sono sul pianerottolo estraggo la bacchetta ma anche qui
capisco che c’è qualcosa che non va: il corridoio
sembra diventato infinito e ci sono porte da ambo i lati. Deve essere
un incantesimo anche questo non c’è altra
spiegazione. Così inizio a correre lungo il corridoio
chiamando Harry a gran voce, nella speranza che la sua risposta mi
indichi in quale punto si trovi. Ma non sento nulla. Non mi arrendo e
continuo a correre.
- Harry?! Harry rispondi…
Niente. Il corridoio sembra davvero infinito.
- Harry! Harry dove sei!?
- Granger!
Una voce. Lontana ma l’ho sentita.
- Harry! Sei tu?
- Granger!
Più forte e chiara. Insieme alla sensazione che qualcuno mi
abbia afferrato. E cerco di liberarmi.
- Granger, maledizione, vuoi svegliarti!
Il tono di voce è scocciato, ma la mano che mi scuote non
è brusca. E mi ha svegliato. Grimmauld Place era un sogno,
ma devo aver gridato per davvero il nome di Harry.
La realtà è casa di Blaise, la sua camera per gli
ospiti, questo letto su cui sono sdraiata. L’unico sollievo,
questa volta, è che sono sola. Non sono ammanettata a
Malfoy. Si è solo avvicinato per svegliarmi.
Le manette stringono entrambi i miei polsi. Mi metto a sedere. E mi
sento ancora un po’ intontita. Non mi aiuta di certo poi
avere lo sguardo penetrante di Malfoy addosso.
- Posso avere dell’acqua?
- In bagno, se apri il rubinetto ne trovi quanta ne vuoi…
Lascio perdere la rispostaccia che mi è venuta in mente e mi
alzo.
- Potresti…
E sollevo i polsi sperando mi liberi.
- Prima dobbiamo parlare…
Sono bastate tre parole e l’idea che potrei subire un altro
interrogatorio mi fulmina. Cerco però di mostrare
anch’io la calma che sembra avere lui.
- E di cosa dovremmo parlare?
- Non avevi sete? Non vorrei ti si seccasse la lingua sul
più bello…
Devo prenderla come una minaccia? Perché per un attimo mi
sembra abbia usato il solito tono con cui si è sempre
rivolto a noi nei nostri battibecchi tra i corridoi di
Hogwarts… ma era prima che lui diventasse un Mangiamorte.
- Non credere che abbia qualcosa da dirti…
Sembriamo due conoscenti che stanno parlando del tempo e non due nemici
che si affrontano.
- Forse potrebbe non essere necessario che tu parli…
Se non parlo userà ancora la legilimanzia su di me.
E’ questo che mi sta dicendo. Devo provare questa volta
però a respingerlo. Devo cercare di mettere a frutto quelle
poche nozioni apprese da Harry quando ci parlava delle sue lezioni con
Piton. Non so quanto possa essere utile, vista
l’abilità dimostrata da Malfoy, ma posso almeno
provare.
Entro in bagno e chiudo la porta. Aspetto di vedere se ha intenzione di
riaprirla, ma visto che non succede, mi concedo di guardarmi allo
specchio. E non mi riconosco. Il viso tirato e pallido. Ombre scure
spengono i miei occhi. Li chiudo e subito mi appare il viso di Ron.
- Sai Mione che ci sono
un sacco di leggende che parlano di streghe dagli occhi d’oro?
- E’ un modo
carino, Ron, per dirmi che sono sulla buona strada per diventare una
stronza inacidita che se la prende con chiunque abbia la malaugurata
idea di mettersi sulla mia strada?
Diventa rosso come un
pomodoro.
- E’ inutile
parlare con te! Non riconosceresti un complimento neanche se te lo
scrivessero a lettere cubitali.
E se ne va. Harry mi
guarda e ridacchiando mi dice:
- Hermione le streghe
dagli occhi d’oro vengono descritte come donne estremamente
belle e affascinanti.
Riapro gli occhi e asciugo la lacrima solitaria che ha fatto capolino.
Non è a questo che devo pensare ora. Devo pensare che
farò parte anch’io di una leggenda. Parleranno
della strega dagli occhi d’oro che, insieme ai suoi due
amici, ha sconfitto Voldemort e tutti i suoi Mangiamorte.
Mi sciacquo il viso e bevo. Sono pronta per tornare di là.
E’ davanti alla finestra e sta guardando fuori.
- Pensa a quanto tempo perde nella sua vita un babbano solo per
spostarsi da una parte all’altra della città.
Quando smaterializzarsi ti permette di andare ovunque tu voglia in un
battito di ciglia.
Di nuovo quella sensazione. Incertezza.
- Un mago in un battito di ciglia può fare cose che un
babbano neanche immagina: scomparire, volare, modificare oggetti o
persone, piegare alla propria volontà chiunque…
O forse vuole solo ricordarmi da dove provengo e come non sia degna di
stare in quello che ritiene il “suo” mondo.
- … uccidere.
O forse sta cercando di spaventarmi.
- Mi hai sbattuto in faccia un po’ troppe volte il tuo
disprezzo per la mia condizione di Mezzosangue, per pensare che mi
faccia ancora effetto. I miei genitori sono babbani e io ne
sarò sempre fiera. Perché è grazie a
loro se sono una persona migliore di tanti Purosangue che conosco.
Si è voltato e mi guarda ancora con quello sguardo
penetrante che aveva prima.
- Dove sono adesso i tuoi genitori, Granger?
Panico. Perché mi chiede dove sono? Ma non possono averli
trovati. E soprattutto perché avrebbero dovuto cercarli?
- Immagino che tu abbia fatto tutto quello che potevi per proteggerli
da chi può ucciderli ancor prima che loro abbiano il tempo
di rendersene conto…
Non so dove voglia arrivare ma se voleva spaventarmi questa volta
c’è riuscito.
- Mamma, papà
mi spiace. Ho tentato di essere normale per impedire che tutti mi
considerassero strana, ma le cose a volte accadevano senza che io lo
volessi. Ma adesso che andrò ad Hogwarts spero che col tempo
la gente si dimenticherà della figlia
“strana” dei Granger.
- Hermione, io e la
mamma ti abbiamo mai fatto sentire “strana”? Tu sei
una ragazzina meravigliosa e la figlia che tutti vorrebbero avere. E
ricordati sempre di quanto siamo fieri che tu sia stata chiamata a
frequentare Hogwarts.
- Vieni qua piccola
mia…
L’abbraccio
caldo e confortevole di mia madre.
- Tu non sei
strana… sei speciale. E non dovrai mai dubitarne.
- Darei la vita per loro…
- Vedi Granger, per la prima volta da quando ci conosciamo, ci troviamo
d’accordo su qualcosa. I miei genitori, soprattutto mia
madre, sono l’unica cosa preziosa che mi è
rimasta. E farò tutto quello che è in mio potere
perchè nessuno li uccida.
- La giustizia magica non punisce nessuno con la morte…
- Sai Draco
perché il Signore Oscuro è così temuto?
- Perché
nessuno può sconfiggerlo…
- Perché la
sua giustizia è irrevocabile: punisce con la morte chi lo
rifiuta e premia con la vita chi lo serve.
- Che giustizia
c’è nel costringere qualcuno a scegliere se vivere
o morire? Mi sembra che il Signore Oscuro si nasconda dietro al
concetto di giustizia semplicemente per disfarsi di tutti coloro che
potrebbero mettere in discussione il suo potere.
- Credo Draco che avrai
tempo per capire che ti stai sbagliando…
Chissà se mio padre sarebbe ancora così convinto
della giustizia del Signore Oscuro, ora che sta per colpire suo figlio.
Ma ora non serve pensare a questo.
- Non è la giustizia magica che stanno rischiando i miei
genitori. Esiste una giustizia sola per il Signore Oscuro: vivere o
morire. Servire o tradire. Mangiamorte o niente.
La osservo e capisco che non sa dare un senso alle mie parole. Ma se
solo volesse, potrebbe trovare la verità anche senza bisogno
del mio aiuto.
- Non ho rivelato a nessuno il nascondiglio di Potter…
- Stai mentendo.
- Ho tradito il Signore Oscuro…
- Stai mentendo.
- E gli ho portato via quello che era sicuro gli avrebbe permesso di
avere Potter in pugno.
- Stai mentendo.
- Se sei così sicura che sto mentendo Granger,
perché stai piangendo?
Perché nel tuo sguardo la speranza che davvero non sia una
menzogna ha preso il sopravvento su tutto. Perché era
l’unica cosa che non avresti mai sperato di sentirti dire. E
hai una paura folle di credere che possa essere vero: i tuoi amici
ancora sani e salvi grazie a me.
- Ho bisogno di qualche giorno ancora e poi sarai libera di tornare da
loro.
- Perché mi fai questo? Perché! Cosa speri di
ottenere?
- Niente Granger… puoi anche non credermi, in fondo per me
non fa nessuna differenza. Volevo solo che lo sapessi per impedirti di
fare qualche sciocchezza. Quando ti ho detto che se saresti rimasta
calma e buona tutto sarebbe andato bene, non mentivo.
- Malfoy come pensi che io possa fidarmi di te?
- Non è la tua fiducia che voglio… da te non
voglio niente se non che stia buona. Per quel che mi riguarda le nostre
strade si stanno per dividere e per sempre. Non ti nascondo di provare
un certo sollievo… e sono sicuro che quando sarà
il momento ne sarai alquanto sollevata anche tu.
- Potter
perché non ci fai un favore e non sparisci per sempre? Tu e
la tua cicatrice siete dannatamente insopportabili…
- Perché non
sparisci tu Malfoy? Francamente ormai il tuo repertorio inizia a non
essere più originale…
- Potter ancora ti fai
difendere dalla Mezzosangue?
. Mezzosangue o no, sono
comunque in grado di farti sparire per non dover rincontrare
più la tua faccia…
- Mezzosangue mi sa che
allora ho cattive notizie per te: il giorno che tu riuscirai a farmi
sparire dalla tua vita sarà solo perché sarai
morta…
- Allora
attenderò con ansia quel giorno: morire per non doverti
più rivedere sarà anche piacevole…
Come vedi Granger la fortuna ha deciso di premiarti almeno in questo:
non occorrerà la tua morte per non rivedermi più.
Potrei essere io a morire. Ma pensare alla morte in questo momento non
mi fa nessun effetto. Forse ho sempre saputo che sarebbe arrivata
presto. Forse è anche per questo che ho vissuto sinora con
tutta l’arroganza e la strafottenza che mi ha sempre
contraddistinto. Quella che tutti hanno sempre pensato fosse sicurezza
che la vita a me avrebbe riservato solo meraviglie, era
l’esatto contrario: la sicurezza di sapere che una vita
così mi avrebbe solo maledetto.
Non ho più nulla da dirle. Non mi va più di
fissare quegli occhi dorati che sembrano volermi leggere
l’anima. E’ finito il tempo di misurarmi con lei.
Ora so chi sono e non ho bisogno di trovare conferme nel suo sguardo.
Se ne è andato. Ha chiuso la porta a chiave e se ne
è andato. Senza aggiungere nient’altro,
è uscito rivolgendomi un ultimo sguardo che sembrava
assolutamente consapevole di quello che mi ha appena detto.
Mentre io rimango in balia della battaglia furiosa che le sue parole
hanno scatenato dentro di me. E ci sono parole che si sono impresse a
fuoco dentro me e ora bruciano più che mai: ho tradito il Signore Oscuro.
Bruciano perché la mia mente si rifiuta di credergli, mentre
il mio cuore mi dice di credere. E io, come sempre è stato
nella mia vita, mi ritrovo a lottare tra ragione e sentimento.
- Harry per quanto
doloroso sia, Sirius non c’è più. Non
tornerà.
- Lui non è
morto. E’ da qualche parte che aspetta di poter tornare.
- Harry lo pensi
perché l’hai visto scomparire dentro
quell’arco… ma te lo ha detto anche Silente che da
lì nessuno fa ritorno.
La stava guardando con
la rabbia che ormai sempre più spesso accendeva i suoi occhi
verdi.
- Hermione tu non
capisci. Io lo sento. Qui.
E si era messo una mano
sul cuore.
- Quello che senti, non
è quello che sai.
- E tu invece pensi di
sapere sempre tutto vero? Per te esiste solo quello che la mente riesce
a capire, e tutto il resto è niente. Bè allora
sai che ti dico: ritieniti fortunata perché essendo convinta
che il cuore sia solo un muscolo che ci permette di vivere, non dovrai
mai fare i conti con lui.
Forse non te l’ho mai detto Harry, ma anche il mio cuore non
è mai stato solo un muscolo. E adesso più che mai
ne ho la certezza.
- Ron ti ho
già detto che io ho un accompagnatore.
- Mione, guarda che non
c’è nulla da vergognarsi se nessuno ti ha
invitato. Anch’io non ho ancora trovato nessuna…
- Allora non mi stai
ascoltando: io ho un accompagnatore!
- Allora dimmi chi
è!
- Tu non credi che
qualcuno possa aver desiderato di trascorrere una serata con
me… tu pensi che io non sia il tipo di ragazza che
può piacere… TU PENSI CHE IO SIA SOLO UNA
SECCHIONA!
Ma già allora avrei voluto che tu fossi la mia
“secchiona”. Perché non te
l’ho mai detto Hermione? Ma lo so il perché.
Perché ho sempre pensato che non sarei mai stato alla tua
altezza. Pensavo mi ritenessi l’amico pasticcione e
insensibile da aiutare. La terza parte di un insieme magico che
compensava la bravura e la potenza tua e di Harry.
Poi ho capito che non era così.
Mi torna in mente il momento in cui ti ho
stretto a me quando sei uscita spaventata da quella stanza: ti sei
affidata al mio abbraccio come non avevi mai fatto. Eri sicura che
lì dove ti trovavi eri al sicuro.
E ora so anche che non mi importa di sapere se anche tu provi qualcosa
per me o se rimarrò per sempre il tuo migliore amico. E non
mi interessa saperlo perché mi basta sapere che in ogni caso
non rinuncerai mai a me. Farò sempre parte della tua vita.
Come tu farai sempre parte della mia.
E’ per questo che non mi arrendo al pensiero che potrei non
rivederti più. Ho troppe cose da dirti Hermione. Devo dirti
che avrei voluto invitarti io a quel ballo e che sono stato uno stupido
a non farlo, perché sapevo benissimo che non c’era
un’altra ragazza che avrebbe potuto rendermi felice come sai
fare tu.
- Ron? Ron ti senti bene?
Tutti gli occhi stanno fissando me. I ricordi prendono il sopravvento e
mi fanno dimenticare tutto, persino dove mi trovo.
- Sì, stavo solo…
Pensando ad Hermione. Come faccio in ogni momento.
- riflettendo.
- Classico di Ron… tutti pensano ad Hermione e lui riflette!
Guardo i gemelli, ma non provo rabbia. Di solito farei fuoco e fiamme,
ma per una volta la loro dissacrante ironia è
così lontana dalla verità che posso solo
prenderla per quello che è: il loro modo per sdrammatizzare
una situazione che sta distruggendo tutti noi.
Siamo ancora una volta tutti qui per sapere da Kingsley se ci sono
novità dal Ministero. Lui e altri si sono recati anche oggi
a casa Malfoy per parlare con la madre di Draco.
Ma Narcissa Malfoy si sta dimostrando la degna moglie di Lucius Malfoy.
Nulla la smuove dalla sua posizione. Le abbiamo offerto protezione per
lei e clemenza per Draco se ci avesse aiutato a trovarlo, ma ha
continuato a ripeterci che non vede e non sente più suo
figlio da prima che Silente morisse. E’ ovvio che mente.
Ricordo come fosse ora il disprezzo con cui si è rivolta ad
Hermione l’unica volta che l’abbiamo vista.
- La sua posizione rimane la stessa. Continua a ripetere che non ha
notizie di Draco. Come ripete che non ha mai negato la colpevolezza del
figlio. Quindi è dispiaciuta per quello che potrebbe
succedere ad Hermione ma…
- Dispiaciuta! Perché non andiamo a farle visita noi Harry!
Voglio vedere se avrebbe il coraggio di ripetere davanti a noi che le
dispiace, dopo il modo in cui l’ha trattata a Diagon Alley
l’anno scorso! Maledetta lei e tutti i Malfoy!
- Ron, nessuno meglio di me ti può capire, ma valeva la pena
tentare. Come valeva la pena parlare con Lucius…
- Per sentirsi sbattere in faccia che finalmente il figlio avrebbe dato
alla Mezzosangue quello che si meritava… io davvero non vi
capisco! Stiamo usando le buone maniere con persone che…
- Ron!
Il richiamo severo di mio padre e lo sguardo di mia madre bloccano sul
nascere quello che mi è passato per la testa. Ma sono sicuro
che ci sono persone come Malocchio o Lupin che la pensano come me.
Harry invece prosegue come se non avessi detto nulla.
- … tutte le strade che potrebbero portarci ad Hermione non
vanno trascurate.
Devo uscire da questa cucina. Perché il senso di impotenza
che respiro qui dentro mi sta soffocando.
La porta si riapre subito dietro di me e non ho bisogno di voltarmi per
sapere chi è.
- Scusami. Loro non c’entrano nulla. So benissimo che tutti
stiamo facendo il possibile. E’ solo che continuo a rivederla
e…
- E saresti disposto a tutto pur di riaverla.
- Sì
- Anch’io
- E allora Harry perché stiamo perdendo tempo prezioso?
- Cosa vuoi dire Ron?
- Lo sai Harry. Non ci siamo mai tirati indietro davanti a
nulla… ed invece proprio ora sembriamo esitare… e
stiamo a sentire i consigli…
- Di persone che hanno molta più esperienza di
noi… persone che si sono già trovate in
situazioni simili…
- Harry da quando ragioni così? Sì sincero e
rispondi: quante volte non saremmo usciti dai guai se avessimo
ascoltato i consigli degli altri?
Non risponde ma il suo sguardo lo fa per lui.
- E allora! Dobbiamo essere capaci di osare… come abbiamo
sempre fatto. Hermione lo avrebbe già fatto Harry. Per
quanto sia sempre stata razionale e mite, non ha mai avuto nessuna
esitazione se uno di noi due era in pericolo.
- E’ vero Ron... è arrivato il momento di agire.
Io e te.
- Come è sempre stato.
E’ quasi
estate e siamo sdraiati sul prato. Ci stiamo godendo un momento di
assoluto relax. Osservo le nuvole correre in cielo. E mi sembra tutto
perfetto.
- Harry sai cosa mi
domando spesso?
- Se troverai mai una
ragazza disposta a sopportarti?
- Quello è un
problema tuo! No, mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi deciso
quel giorno sul treno di chiederti se potevo sedermi accanto a te.
Gira la testa appena in
cerca del mio sguardo.
- E’ facile
rispondere: non sarei qui. Senza la tua amicizia, Ron, non sarei stato
in grado di affrontare tutto quello che questa cicatrice ha provocato e
provocherà. E non c’è giorno che passi,
senza che io ringrazi il destino per avermi messo sulla tua strada quel
giorno sul treno.
Aurad:
questi “poveri ragazzuoli” mi stanno facendo
impazzire!! Già perché io non vedo
l’ora di metterli insieme e loro invece continuano ad
ignorarsi… no dai scherzo!! E’ ovvio che
è colpa mia se ancora stanno così…
però… e non aggiungo altro! Ti tocca continuare a
leggere (eh!eh!eh!..). Avevo letto anch’io però
che la Rowling è un po’ seccata del
“fenomeno” Draco nato nei racconti delle fan della
serie… diceva di non confonderlo con
l’attore… non ha capito forse che la maggior parte
di noi è Slytherin proprio nel cuore!!! Un bacio.
Illyria93:
grazie per la tua recensione e per i complimenti. Sono contenta che la
ff ti piaccia… e ti capisco, anch’io
più leggo il settimo capitolo e più ribadisco
quello che ho detto: chi è quel Draco Malfoy descritto?
Sicuramente non il Principe delle Serpi che conosco io… : -)
!!!
Buffy88: e
allora continua a leggere, perché in questa ff solo Draco e
Blaise con le caratteristiche che hai citato… a presto.
Nicichan:
sempre più bello chiacchierare con te… ci tenevo
a dirtelo : -)! Però il tuo ultimo “viva
Pitonuccio” fa scattare per forza la domanda… ma
tra Piton e Draco chi scegli? Adesso, capelli unti a parte (e qui
vediamo se scatta l’insulto da parte tua)… guarda
che più bastardo di lui credo non ci sia nessuno.
E’ vero che poi si riscatta ma prima quante ne ha combinate?
Oppure te lo immagini tenerone quando è innamorato? Comunque
tornando ad HP vero... si capiva già alla fine del sesto
libro che la Rowling non voleva fare di Draco un vero Mangiamorte (si
capiva da come Silente si rivolge a lui… e visto che Silente
era uno che ci azzeccava sempre nel giudicare… eh!eh!eh!). E
Narcissa, cuore di mamma, alla fine un briciolo di umanità
l’ha mostrata anche lei! Insomma l’unico grande
str…zo chi rimane? Ma sempre lui! Lucius Malfoy professione:
Mangiamorte convinto! Un abbraccio.
Joker666:
anch’io ho sempre letto tantissimo (e un po’ tutti
i generi) e poi mi sono ritrovata a pensare che forse potevo provare
anch’io (e con estrema modestia). Quando ho scritto il primo
racconto pensavo fosse una schifezza, poi con il tempo e iniziando a
ricevere commenti e critiche, ho preso sicurezza e anche il mio modo di
scrivere mi sembra sia migliorato.
Sulla ff ti posso dire che Narcissa non avevo intenzione di farla
comparire… ma poi mi è venuta
un’ideuzza per la Draco/Herm… bè
vediamo come verrà! Concludo dicendo che sì
è vero prendo sul serio chi commenta soprattutto
perchè credo sia giusto ripagare con lo stesso interesse chi
è stato così gentile da lasciare un commento (nel
bene e nel male). A presto.
Saretta4ever:
assolutamente d’accordo su Dobby… ho parlato male
di lui solo perché a volte nelle ff mi piace mettere dei
riferimenti al libro originale e un elfo ancora
“fedele” alla famiglia Malfoy credo non potesse
fare altro che parlare male di Dobby… Visto che
l’ho fatta comparire Narcissa ho anche deciso di
“farla” come avrei sempre voluto che
fosse… se poi non è proprio così
pazienza… il bello delle ff è anche questo. Un
bacio.
Giuly94:
grazie per la tua recensione e per i complimenti. Allora cosa ne pensi
di questo nuovo capitolo?
Ccdd: guarda
hai ragione la cosa che mi irrita più di tutto è
che il Draco della Rowling appare proprio un codardo… non
poteva farlo cattivo e basta?! Ma io vado avanti imperterrita a
scrivere del mio… è vero poi che spesso
è l’amore la chiave giusta per il cambiamento di
un personaggio… in fondo c’è anche il
modo di dire “cosa non si fa per
amore…”. A presto.
Ada: ho
già contatto lo psicologo… dovrebbe arrivare con
il prossimo capitolo… d’altronde le situazioni
vanno prese in tempo (eh!eh!eh!)… e ho già
informato Hermione che se non morirà per mano di Voldemort,
dovrà fare i conti con te… ti confesso che era un
po’ preoccupata! Baci baci.
Principessaserpeverde:
non posso che dirti grazie per i complimenti e sperare che continuerai
a seguire la ff e a commentare. E hai ragione… le dramione
ti fanno sudare le proverbiali sette camicie!!
Milu: ti
saluto adesso perché dopo il commento che hai lasciato sul
personaggio di Narcissa è probabile che nei prossimi
capitoli mi odierai… ma non ti dico perchè
così almeno fino a lì mi seguirai…
scherzi a parte anche a me Narcissa piaceva immaginarla così
e così l’ho descritta. E riscattiamo un
po’ questi Malfoy così bistrattati dalla
Rowling…
Il tuo parere su Draco è il parere che ho già
sentito in altre occasioni. Però forse più che
convinto, voleva far apparire che in fondo non aveva molte altre
scelte: una volta diventato Mangiamorte era difficile tornare indietro.
E visto che il vero Malfoy non ha le
“p…e” come quello descritto nelle ff non
poteva sicuramente ribellarsi al suo destino. Bacioni.
Mavi: forse
dal commento di ieri non è apparso chiaro, ma io farei un
monumento alla saga di Harry Potter. Come mi hanno fatto sognare questi
sette libri credo non ci sia nient’altro. Ha spalancato le
porte veramente su un mondo magico. Detto questo rimango
però dell’idea che meno male che ci sono le ff,
così possiamo cambiare quelle cose che non ci sono troppo
piaciute (o magari semplicemente divertirsi a stravolgere gli
avvenimenti).
Per quanto riguarda la ff come vedi Hermione dormiva
veramente… forse Draco se lo chiedeva perché
aveva paura di beccarsi un altro cazzotto… (eh!eh!eh!). Per
Blaise ci sarà modo di capire cosa dovrà
fare… a presto.
Giorgia_spuffy:
allora mi sa che ti devo dire bentornata (su efp e in Italia, giusto?).
Posso dirti che narrare in prima persona mi sta piacendo sempre di
più. E a volte rende anche molto semplice scrivere
(perché è come se stessi parlando io). Mi
è piaciuta la tua osservazione, perché
più leggo e più mi rendo conto che è
così. L’unico personaggio a cui permette di
riscattarsi è Piton. Ma tutti gli altri davvero o buoni o
cattivi. E i buoni con tutte le qualità del mondo (vedi
Harry) e i cattivi con tutti i difetti del mondo. A tal proposito
faccio un esempio: non ho resistito e sono andata subito a leggere il
capitolo “Diciannove anni dopo” e cosa trovo? Tutti
belli, l’unico a cui si fa un accenno di stempiatura chi
è? Draco Malfoy!! E non aggiungo altro! Comunque quando lo
avrò finito tutto e sono più o meno a
metà perché davvero me lo sto gustando con calma
(capitolo finale a parte… eh!eh!eh!), mi riservo il giudizio
finale.
Un bacione Laura.
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Capitolo 15 *** BUIO E LUCE ***
Eccomi con un capitolo che tanti pensieri
mi ha dato. E’ corto direte voi (dopo averlo letto ovvio),
però non potete capire quanta fatica mi è
costato. Fatica perché volevo momenti importanti, ma senza
troppi sproloqui. E questo è quello che ne è
nato. Come disse qualcuno “ai posteri l’ardua
sentenza”… (oggi lo spirito è quello
filosofico del venerdì… così poi ho
tutto il weekend per riflettere su quanto sono fuori di testa
– eh!eh!eh!). Comunque sapere il vostro giudizio nel bene o
nel male mi farà felice.
Il prossimo capitolo lo posterò solo
lunedì… e che capitolo. Ci sarà un
evento che ancora adesso sembra impossibile persino a me possa
succedere (e dico io sono l’autrice!!! J)….
Curiosi di sapere? Vi rispondo ancora con lo spirito filosofico di
oggi: “la pazienza è la virtù del
forte”. Quindi siate forti, passate un buon weekend e ci
rivediamo lunedì!
Buona lettura e un saluto a tutti!
Laura.
Quando ho sentito la voce di Krander che mi chiamava ho sentito un
brivido gelido corrermi lungo la schiena. Sapevo di non avere molto
tempo, ma non veramente così poco. E’ successo in
cucina, dove ero con lei per mangiare qualcosa. Ha sentito chiaramente anche lei
la sua voce, ma sono stato talmente rapido nell’agire che non
le ho lasciato il tempo di fare domande. Ho estratto la bacchetta e ho
pronunciato gli incantesimi necessari per isolare la camera dal resto
della casa, facendola diventare una cella da cui non può
uscire. Se dovesse succedermi qualcosa, Blaise sarà in grado
di liberarla e poi di fare quello che gli ho chiesto. E poi mi
smaterializzo sotto i suoi occhi.
Sono di nuovo tra i folti cespugli nel giardino che circonda casa mia.
Osservo i dintorni, ma tutto sembra tranquillo. Devono essere dentro.
Krander era spaventato e non ha saputo dirmi esattamente chi erano,
perché non appena mia madre li ha visti, gli ha ordinato di
andare nella sua stanza e di non muoversi di lì. E appena
è stato al sicuro si è messo in contatto con me.
Mi avvicino furtivo alla finestrella dei sotterranei e mi introduco
nuovamente in casa. Questa volta però non imbocco il
corridoio che porta al piano terra, ma mi infilo in una stretta
nicchia. Il passaggio a cui si accede porta direttamente nella mia
stanza. Da lì potrò andare in salotto con
maggiori probabilità di non essere visto.
Non appena entro nella mia stanza i ricordi mi investono e il mio
sguardo è attratto inesorabilmente dalle poche foto che ci
sono. Io e Blaise, il giorno prima di partire per il nostro primo anno
a Hogwarts, lo sguardo orgoglioso; lo zoccolo duro dei Serpeverde: io,
Theodore, Tiger e Goyle. Ora vedo cosa eravamo: tutti figli di
Mangiamorte, tranne Blaise. Convinti dai loro padri che anche noi
avremmo dominato al fianco del Signore Oscuro. Chissà se
hanno già provato sulla loro pelle qual è il
prezzo da pagare per poterlo fare. E se si renderanno conto che non
è libertà quella che avranno in cambio, ma
un’eterna schiavitù.
E poi c’è un’ultima foto. Un bambino che
ride felice mentre viene inseguito da una signora altrettanto
sorridente. L’unico momento di vera felicità della
mia vita lo vivo attraverso una foto. Ero troppo piccolo per
ricordarmelo. Dove iniziano i ricordi c’è solo
orgoglio, rispetto, obbedienza per mio padre. E brevi momenti con mia
madre che cercavano di compensare la durezza di mio padre. Ma mai
più una risata così felice. E poi sono iniziati
gli anni di Hogwarts. Io contro Potter: anni di rabbia, odio,
distruzione.
Seguendo un impulso sfilo la foto e la metto nella tasca posteriore dei
pantaloni. Poi vado verso la porta e la apro con cautela. Da adesso in
poi dovrò prestare la massima attenzione. Il corridoio
è deserto.
Verso la fine prima di raggiungere le scale inizio a sentire le voci.
- Narcissa il tempo che ti è stato concesso è
scaduto. Dicci dove possiamo trovarlo.
- Non so dove si trovi Draco.
La voce gelida di mia madre.
- Narcissa tu dovresti sapere bene cosa succede a chi si oppone al
volere del Signore Oscuro…
E’ Dolohov quello che sta parlando con lei. E la sua voce
è carica di odio. Non ha mai accettato che mio padre fosse
tenuto in maggior considerazione dal Signore Oscuro ed ora che anche io
non sono più presente pensa finalmente di poter occupare il
posto che merita.
- Sono sicura che tu vorresti darmene un assaggio...
- Dolohov sono sicuro che non ce ne sarà bisogno…
Narcissa si è sempre dimostrata fedele. Ti ricordo che non
ha esitato quando il Signore Oscuro le ha chiesto di portargli Draco.
Una scarica di adrenalina mi percorre: è Piton quello che ha
parlato!
- Quel traditore… ma quando lo troveremo avrà la
fine che si merita. L’unica possibile. Mi stupisco solo che
non sia avvenuto prima. Eppure avevo informato il Signore Oscuro dello
scarso impegno dimostrato da tuo figlio nel portare a termine la prima
missione affidatagli… e infatti se non fosse stato per te
Piton, Silente non sarebbe morto.
- Ti consiglio di fare attenzione a come parli, perché non
credo che al Signore Oscuro farebbe piacere sentire criticare le sue
decisioni… a maggior ragione se si sono rivelate errate.
La voce di Piton è come al solito fredda ed indifferente. Mi
chiedo se abbia chiesto lui di venire o se lo abbia mandato Lui.
Comunque l’importante è che ci sia.
- Non credo tu sia nella posizione di darmi consigli. Devo ricordarti
chi ha sempre sostenuto che Draco valesse quanto il padre?
Non c’è risposta ma immagino lo sguardo penetrante
di Piton che osserva Dolohov. Uno sguardo capace di farti ghiacciare il
sangue nelle vene.
- Vogliamo rimanere qui a discutere io e te, oppure facciamo quello che
ci è stato chiesto?
Ancora la voce gelida di Piton. A cui risponde quella rabbiosa di
Dolohov che si rivolge ancora a mia madre.
- Se ti ostini a non parlare, dovrai seguirci.
Devo assolutamente intervenire. Non posso rischiare di aspettare per
vedere cosa farà Piton. Estraggo la bacchetta e dopo un
respiro profondo scendo le scale. Conto di cogliere Dolohov di
sorpresa. Poi con Piton studieremo il modo per rendere credibile la
nostra fuga anche nei suoi confronti..
Irrompo nella stanza. Colgo di sfuggita l’espressione
sorpresa di Piton nel vedermi, ma ormai sono solo concentrato sul mio
obiettivo.
- Stupeficium!
Dolohov ha appena avuto il tempo di capire cosa stava succedendo prima
di volare e schiantarsi violentemente contro il muro. Lo vedo ricadere
privo di sensi.
- Draco!
Mia madre che grida il mio nome e mi accorgo troppo tardi del terzo
uomo che è rimasto silenzioso in un angolo. E capisco che
sono perduto.
- Avada Kedavra!
Due parole, pochi attimi. Ma io vedo scorrere le immagini come se tutto
fosse dilatato nel tempo. Sento la mia voce gridare ma anche questa mi
giunge ovattata dalla sensazione che tutto sia irreale.
Una luce verde che corre verso di me ma non mi colpisce. Un corpo che
mi fa da scudo. Un corpo che ricade su di me ormai privo di vita. Un
corpo così fragile che sembra impossibile che la maledizione
non lo abbia trapassato colpendo anche me.
- Avada Kedavra!
Luce verde di nuovo. Ma ancora una volta non era per me. Sono ancora vivo. Quando invece vorrei essere morto.
Perché non posso morire?
E poi sento il mio nome pronunciato con urgenza.
- Draco! Draco devi andare…
Andare dove? Questa è la mia casa. Qui sono cresciuto. Qui
è dove mia madre mi ha promesso che sarebbe arrivato un
giorno in cui sarei stato il ragazzo che lei voleva diventassi.
Ma io sono il ragazzo che lei voleva che diventassi… me
l’ha detto proprio ieri. Mi ha detto che era orgogliosa di
me. Mi ha detto che avrei avuto una vita meravigliosa.
Mani che tentano di portarmi via ciò che è mio.
- Draco se ora resti qui sarà stato tutto inutile…
Perché questa voce continua a darmi fastidio e quelle mani
che insistono. Voglio solo essere lasciato in pace.
- Draco è morta! Morta! E lo ha fatto perché tu
potessi vivere. Draco lo senti anche tu che sta arrivando.
Io non sento nulla. Nulla. Se non il corpo che stringo tra le braccia.
E un profumo di violetta.
- Devi ascoltarmi!
Mi viene strappato il suo corpo e mi sento smarrito. Smarrito come quel
bambino che non riusciva più ad uscire dal labirinto in
giardino. E poi era apparsa lei. E non ero riuscito a trattenere
lacrime di sollievo. E la mia mano nella sua, a farmi sentire sicuro.
Con lei accanto non avevo nulla da temere. Bastava la sua presenza nei
momenti più cupi e subito un piccolo spiraglio si apriva.
Mi sento afferrare con forza e vengo trascinato fuori. Devo ribellarmi.
Non posso lasciarla sola. Sola e fragile.
Poi la luce accecante del sole. Come fa ad esserci ancora il sole? Come
può essere ancora azzurro il cielo?
- Draco devi andare. Devi tornare da dove sei venuto. Concentrati su
quel posto e vacci.
Ma riesco solo a pensare che il sole splenda ancora in un
cielo azzurro che prima non avevo notato.
Uno schiaffo violento. E un altro. Due occhi neri che mi fissano come
se volessero trafiggermi.
- Vattene! Torna da lei e fai in modo che il sacrificio di tua madre
abbia un senso.
Chiudo gli occhi. E vedo due occhi dorati. E mi sento risucchiare,
nello stesso momento in cui l’aria intorno a noi si riempie di fumo nero.
Dove sono arrivato solo silenzio e immobilità. Crollo in
ginocchio e qualcosa dentro me cede.
Sto facendo l’ennesimo tentativo di aprire le manette, ma
niente che ho trovato in questa cucina è servito. Un
lievissimo spostamento d’aria e compare Malfoy.
Con uno sguardo che mi fa accapponare la pelle. Incapace di pensare, lo
vedo crollare in ginocchio e chinare la testa.
Un rumore secco e vedo il bicchiere sul tavolo andare in frantumi. E
poi vetri che schizzano dall’anta di un armadietto che
è esplosa. Istintivamente mi copro il viso con le braccia.
Cosa sta succedendo?
Un urlo doloroso che proviene da Malfoy e penso che si sia ferito. Ma
quando guardo non c’è sangue. Solo lui riverso su
stesso che grida.
E poi lo sento. L’aria… inizia a vibrare tutta
intorno a noi. Come se fosse percorsa da una scarica elettrica. Un
rumore sordo di qualcosa che viene strappato e vedo volare per
schiantarsi contro il muro le mensole che erano sulla parete alla mia
destra. Ed i barattoli di latta che erano sopra rimbalzano a terra con
un fracasso infernale.
La vibrazione si fa più forte e sembra voler far esplodere
la stanza stessa. L’istinto mi porta a gettarmi sotto il
tavolo un attimo primo che tutto ciò che
c’è di vetro esploda con la forza di una bomba.
Sento schegge di vetro ferirmi le braccia che ancora una volta
proteggono il viso.
Non oso guardare ma sento oggetti che cadono o si schiantano contro il
muro. Sopra tutto le urla di rabbia di Malfoy.
- Malfoy! Malfoy!
Ma non sembra sentire la mia voce. Il pavimento è pieno di
vetri e di oggetti. Poi sento un tonfo sordo e non riesco a trattenere
un grido: è schizzato fuori un cassetto come se una mano
avesse tirato con forza inaudita.
Tutto è caos, tranne intorno a lui. Tutto lo sfiora ma
niente lo colpisce. E capisco. E’ lui. Non so nemmeno io come
sia possibile, ma è la sua rabbia. Devo farlo smettere.
- Malfoy smettila!
Vedo volare un altro cassetto e tutto il suo contenuto rovesciarsi a
terra. E lo chiamo ancora.
- Malfoy così ci uccidi!
Un colpo sulla schiena mi toglie il respiro e mi fa andare a sbattere
contro la battuta del tavolo. Per non rovinare a terra appoggio le mani
e sento ferite aprirsi sui palmi.
Il dolore è quello che mi spinge ad agire ed esco da sotto
il tavolo per avvicinarmi a lui.
- Malfoy?! Malfoy devi tornare in te.
Stringe i pugni con forza e penso stia per colpirmi.
- Draco ti prego no…
Colgo un movimento, chiudo gli occhi e mi aspetto il dolore. Ma non
c’è nessun dolore, solo due braccia che mi
afferrano in un abbraccio disperato. Mi stringe con forza e affonda il
viso tra i miei capelli.
Sono paralizzata dalle sensazioni che sto provando. Il suo è
un abbraccio che cerca conforto alla disperazione che avverto forte in
lui.
E tutto è tornato silenzioso ed immobile.
Tanto che sento il suo cuore battere forte sotto le mie mani che,
stretta nel suo abbraccio, appoggiano sul suo torace. Lo sento tremare
ma mi stringe sempre forte e non oso muovermi.
- Lei non c’è più.
Un sussurro vicino all’orecchio. E tutte le mie certezze si
sgretolano.
- Non c’è più ed è solo
colpa mia.
Vorrei parlare ma la voce sembra essere scomparsa insieme alla
capacità di capire cosa sta succedendo. Perché mi
lascio abbracciare da questo Mangiamorte senza ribellarmi?
Perché la disperazione che sento è reale.
Perché la sua voce trema nello sforzo di non diventare
pianto.
- E’ morta perché non sono stato capace di
proteggerla. E non potrò mai perdonarmi per questo.
Perché le sue parole sono arrivate direttamente a quello che
per me dovrebbe essere solo un muscolo e lo sta facendo battere
più forte.
- Sono convinta, Draco, che tu abbia fatto il possibile…
Davvero è la mia voce quella che ha pronunciato queste
parole?
Le sue parole. Come balsamo sulle ferite che mi straziano
l’anima. Il calore delle sue mani sul cuore.
Perché non ha smesso di battere nonostante il dolore che
prova? Vorrei che parlasse ancora. La sua voce, che ha pronunciato il
mio nome, ha squarciato la rabbia che mi stava soffocando. Il silenzio
potrebbe farla tornare. La stringo più forte
perché mi sembra la mia unica speranza per non perdermi di
nuovo e tornare in quel luogo, dove sento annidarsi sentimenti che mi
spaventano.
La sento tremare nel mio abbraccio. Ma non tentare di ritrarsi.
Le sue mani si muovono leggermente e realizzo che sembrano bagnate. La
scosto e vedo sangue sulla mia maglietta. Le sue mani, sono sporche di
sangue. E sono stato io.
L’aiuto a sollevarsi e senza esitazioni la libero dalle
manette. Afferro la bacchetta e la dirigo sui suoi palmi, rimarginando
le ferite.
Il silenzio tra noi è rotto solo dal rumore dei vetri che
calpestiamo. Mi guardo intorno e quello che vedo è quello
che sento dentro. Caos e frammenti. La mia anima è
così che si sente.
Poi incontro i suoi occhi.
E’ qualcosa che va oltre la nostra comprensione. Avverto
forte la sensazione che anche per lui è così.
In questa stanza qualcosa ha mandato in frantumi anche tutte le nostre
certezze: quello che siamo stati, quello che siamo, quello che saremo.
Schegge impazzite di noi sfuggono alla nostra capacità di
ricomporre i pensieri. Di ricomporre le nostre anime con la certezza che tutto sarà come prima.
Silenzio tra noi. Solo uno sguardo che comunica come nessuna parola
potrebbe fare.
Ed è impossibile sottrarsi. Non possiamo impedire che i
nostri sguardi diventino una finestra su noi stessi. In cui troviamo
ciò che mai avremmo pensato di vedere.
Perchè ci sono momenti e situazioni che sfuggono ad ogni
logica. Perchè per quanto puoi opporti, ci sono momenti e
situazioni che non puoi controllare. Perchè ci sono momenti
e situazioni che cambiano il destino delle persone.
Per quanto sarà doloroso e difficile, niente
potrà essere come prima. C’è
un’unica scelta che darà un senso a tutto quello
che ora non ce l’ha. Lo so io, come lo sa lei.
Ci sono momenti e situazioni capaci di legare due persone senza che si
possa tornare indietro.
Siamo entrambi coscienti che il filo invisibile che ora ci lega
potrà portare nuove speranze a tutti noi.
Eccomi da voi. Fatemi fare una premessa: non accusatemi di aver corso
troppo con la morte di Narcissa, perché quello che ho
pensato è stato che lei e Draco non potessero pensare di
“giocare” con Voldemort e uscirne indenni.
E’ ovvio che dal momento in cui si va contro la sua
volontà, tu per lui sei un uomo morto, al di là
che tu possa servirgli o meno. Però dato che a me Draco
serve vivo (!), ecco che mi è parso logico che comunque
qualcuno vicino a lui pagasse un tributo all’ira spietata di
Voldemort.
Il perché della mia decisione non lo spiego,
perché attraverso i vostri commenti voglio vedere come
è stato recepito (me curiosa!!!).
Un ultima precisazione… maneggiate con cura
l’affermazione di Malfoy che un filo invisibile lega lui ad
Hermione… non penserete mica che tutto sia così
semplice!!!
Un abbraccio e un buon weekend a tutte.
Laura
Ccdd: allora
un primo colpo di scena è arrivato…
però è nel prossimo che mi aspetto di vedere la
tua reazione… eh!eh!eh! Sono contenta per il commento
positivo del precedente capitolo, perché sono davvero
affezionata a come l’ho concepito. A presto.
Milu: ci
sei? Sei arrivata sino a qui o mi hai già mandato a quel
paese?! Ho fatto morire Narcissa praticamente quasi nel momento stesso
in cui l’ho fatta comparire! Però la storia voleva
una vittima e la scelta per ovvie ragioni è stata
lei… però non tutto il male viene per
nuocere… e proprio tu mi chiedevi quando arrivasse la
dramione… bè vedi qualcosa adesso? E come ti
sembra? E per rispondere all’altra tua domanda: e se li
vedesse Ron? Fammi sapere! Un bacio.
Nicichan:
prima di tutto sappi che mi hai fatto fare una bella e sana risata con
il tuo commento su Hermione e la sua capacità di tirare
giù la casa a testate. Che poi è anche molto
veritiero visto il caratterino di Hermione! E il Piton di questo
capitolo? Tu hai detto giustamente che in fondo ha sempre sentito Harry
come un figlioccio, però mi sembrava ci potesse stare che in
qualche maniera si sente protettivo anche nei confronti di Draco (un
ragazzo per certi versi difficile come lo è stato lui).
Ieri ho rivisto il dvd di HP e l’ordine della
fenice… è bè su un Piton
così glaciale, ma anche capace e determinato, potrei
soffermarmi anch’io… e poi ti confesso che adoro
il suo modo di vestire… con quel mantello sempre
svolazzante.
Piton a parte il resto del capitolo come ti è sembrato? Ci
poteva stare questo legame che si è creato tra i due? Resto
in attesa. Un abbraccio. PS: grazie per
gli applausi!
Buffy88:
come vedi alla fine è accaduto il contrario. Narcissa si
è sacrificata per Draco… d’altronde il
legame tra genitori e figli è qualcosa di veramente
complesso, che può rivelare sorprese anche dove si pensa sia
tutto scontato. Poi sicuramente Draco avrà modo di
affrontare anche il rapporto di amore-odio che ha con
Lucius… ehi un momento non è che adesso ti posso
dire tutto! Baci e a presto!
Mavi: guarda
a quel capitolo ci tenevo veramente, quindi vedere che ti ha colpito mi
rende molto contenta! L’unico ricordo preso dal libro
è quello di Hermione e Ron riguardo il Ballo del Ceppo. Gli
altri nascono dalla mia fantasia e sono contenta che siano risultati
azzeccati e credibili. Un bacio.
AuraD:
siccome hai usato la parola malinconia, con te mi sbilancio.
L’ultimo flashback tra Harry e Ron mi è venuto di
getto, ma credimi mi ha emozionato tantissimo anche se è
nato dalla mia mente (nel senso che a volte si crea un certo distacco
da quello che si scrive, nel senso che ci pensi magari talmente tanto
per scriverlo bene, che alla fine lo privi delle emozioni capaci di
darti). Detto questo passo a chiederti: come ti sembra questo passo
(forse balzo è più corretto!) in avanti tra Draco
ed Hermione? Mi fa piacere che tu abbia colto nel centro con la
riflessione di Draco: era quello il concetto che volevo passasse. Per
quanto riguarda il tuo ultimo desiderio… ne riparliamo
lunedì!! Un bacio.
Marymatrix:
mi hai tirato un colpo basso sai? Hai parlato di “Tutto
può Succedere” ed io non posso che sentire una
fitta al cuore. Sapessi come mi è piaciuto scrivere quella
ff e quanta soddisfazione mi ha dato. I capitoli nascevano senza quasi
che io me ne accorgessi…
Poi hai colpito l’altro punto debole: Blaise. Che come vedi
non ho resistito ed è tornato. L’altra
metà che insieme a Draco, forma un cerchio perfetto nella
mia immaginazione!
Comunque anche questa ff è arrivata ad un punto in cui le
idee sullo svolgimento della storia iniziano ad affacciarsi con
facilità (a volte hai il senso generale, ma non
l’idea di cosa debba accadere nello specifico…).
Mi ha fatto piacere il tuo commento su Ron, perché anche se
difficilmente scriverò mai una Ron/Hermione, questo non vuol
dire che non mi piaccia. Anzi alle volte il suo modo di essere
così sensibile me lo fa preferire ad Harry (che in fondo un
pochino arrogante lo è….).
Resto in attesa di un altro poema omerico (che al contrario di quello
che hai detto, ho molto apprezzato!) per sapere cosa ne pensi dello
sviluppo che ha preso la storia. Baci.
NiraMlafoy:
ciao! Iniziavo a preoccuparmi! Anche perché ho ricevuto il
tuo messaggio attraverso efp e io ti avevo risposto con una mail.
Comunque ti ripeto il mio indirizzo mail, nel caso ti venisse la voglia
di sentirci oltre questo spazio: laura_hunterd@alice.it
Per tornare alla ff, sappi che la tua recensione mi ha fatto
immensamente piacere. Non credere che mi riferisca ai complimenti (che
ovviamente mi lusingano), perché quello che mi piace
è vedere come “entri” nella storia e la
svisceri come se fossi io a parlarne.
Voglio un tuo parere assolutamente sincero quindi su come ti
è sembrato questo ulteriore avvicinamento tra Draco ed
Hermione. Finora hai sempre dimostrato feeling con quella che era la
mia idea della storia, intuendo sempre cosa volevo far capire
attraverso un pensiero od un dialogo. Perciò sei pregata di
disturbarmi tanto e a lungo! Un bacione e a presto!
Giorgia_spuffy:
grazie, grazie, grazie! Per i complimenti e per aver apprezzato il
capitolo precedente. Quello che è successo in questo ha
soddisfatto le tue aspettative? Spero di sì.
Perché ci ho messo proprio impegno nel pensare a questo
“incontro” tra i due.
Ed inoltre vedrai che poco alla volta la nostra Hermione
saprà riprendersi dai duri momenti vissuti sinora. A presto!
PrincipessaSerpeverde:
meglio tardi che mai per un commento! Ovviamente scherzo…
sul meglio tardi… perché non voglio pensare al
mai!! Spero sempre nei vostri commenti…
E il tuo mi ha fatto davvero piacere, perché la
caratterizzazione dei personaggi è una delle mie paranoie
maggiori quando scrivo una ff. Sentirmi dire che sono “nello
standard”, credimi è uno dei più bei
complimenti che mi potessi fare! A presto.
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Capitolo 16 *** RICOMINCIARE ***
Un saluto a tutti! Eccomi di ritorno dopo
un riposante weekend (spero anche per voi). Riguardo al capitolo voglio
solo fare una piccola premessa: adoro il personaggio di Hermione.
Nonostante possa avere i suoi momenti di fragilità, alla
fine rimane il fatto che è una “tosta”
(passatemi l’aggettivo colorito, ma molto
significativo…).
E così l’ho voluta immaginare nella decisione che prende in
questo capitolo. Ora non mi rimane che sapere voi cosa ne
pensate.
Ne approfitto anche per dirvi che il prossimo capitolo lo
posterò mercoledì.
Non è vero ne approfitto ancora per fare dei ringraziamenti
che stupidamente non ho fatto sinora: ringrazio vivamente quelli che
hanno inserito la ff tra i preferiti, e quelli che mi hanno inserito
tra gli autori preferiti. (Non è pura cortesia, ma
è un vero e proprio piacere : - )!!! ).
Buona lettura e a presto.
Sono ancora qui. Niente manette, niente incantesimi. Niente che mi
impedisca di tornare a Grimmauld Place.
Niente a parte quello che è successo in quella cucina.
E il niente si trasforma in tutto. Tutto mi imprigiona qui. Tutto
quello in cui ho sempre creduto mi lega ora al ragazzo che sento chiuso
nel suo dolore da qualche parte in questa casa.
Continuano a tormentarmi le parole dette da Silente dopo la morte di
Cedreric, quando ormai sapevamo che Voldemort era tornato: dovevamo
restare uniti. Tutti coloro che credevano nei valori di
libertà e uguaglianza dovevano unire le loro forze e tentare
di sconfiggerlo.
Silente, che ha visto nel cuore di Malfoy e ha avuto parole di perdono
per lui. La certezza che lui non era un assassino.
E adesso, seppure ne sia spaventata, sono cosciente che anche in Malfoy
si cela la forza di cui ci ha parlato Silente. E’ questo
quello che ho visto nel suo sguardo: una nuova percezione di
sé e di quello che d’ora in poi sarebbe stato.
E’ pazzesco, è irreale, è…
è qualcosa che mi fa sentire sull’orlo di un
precipizio, ma è vero. Questa è la cosa che mi
terrorizza più di tutto: io gli credo. Cuore e mente. Anima
e corpo. Non c’è un solo dubbio che abbia scalfito
questa verità di cui ora sono l’unica custode
oltre a lui.
Quello che c’è stato tra me e lui è
qualcosa che non potrà mai essere spiegato a parole. Eppure
io di parole ne conosco molte. Sono sempre stata capace di tradurre
tutto in discorsi razionali e ineccepibili. Ma questo non riesco a
spiegarlo. Posso solo accettarlo e capire come viverlo.
Ci sono mille domande che attendono una risposta. Ma è a lui
che dovrei farle e in questo momento non sono in grado di affrontarlo.
Sono convinta che anche lui sia cosciente che sono ancora presente in
questa casa. Ma anche lui non saprà come affrontare questa
nuova realtà.
Fatta di me e di lui che non siamo più nemici. Di me e di
lui che siamo legati dalla certezza che d’ora in poi
è dalla stessa parte che combatteremo.
I-n-s-i-e-m-e: la mia mente continua a scandire questa parola. Granger
e Malfoy. Mezzosangue e Purosangue. Grifondoro e Serpeverde.
Un legame che attrae e respinge, ma che non può essere
negato.
Luce in corridoio e passi che si dirigono qui. Blaise! Si accende la
luce anche qui, mentre mi sto alzando. Il suo stupore che diventa
subito preoccupazione.
- Granger che diavolo è successo qua dentro!
Ora impugna la sua bacchetta e mi sta guardando duramente.
- Blaise non…
- Dov’è Draco?
- E’ qui. Da qualche parte. Ma non è come pensi.
Vedi?
E gli mostro i polsi liberi. Alla cui vista, risponde abbassando la
bacchetta.
- Blaise devi andare da lui. E’ successo qualcosa
che… che ha cambiato tutto. Sua madre …
Ma posso anche tacere. E’ già corso via.
Sento che è ancora qui. E’ forse una delle poche
cose che riesco a percepire. Perché c’è
spazio per pochi pensieri che non siano per mia madre
Anche ora che c’è buio, continuo a vedere la sua
espressione in questa foto. E’ incisa nella mia mente. Ed
è così che voglio ricordarla per
sempre. Quando sorrideva, tutto in lei cambiava. Il suo viso
era bello, ma quando compariva il sorriso si accendeva di un calore
capace di arrivare dritto al cuore.
Sapeva essere dura se voleva, ma con me lo è stata poche
volte. Mi amava senza riserve. Il suo era amore vero. E so che non ci
sarà mai nessun’altro che mi amerà
così.
Nessuno potrà mai vedere nel mio cuore come sapeva fare lei.
Che non ha mai creduto che io fossi come io stesso credevo di essere.
Ed è stata capace di fare di me quello che voleva senza
bisogno di parole.
E’ bastato che mi amasse. Il suo amore è sempre
stato dentro di me e mi ha impedito di diventare ciò che lei
non voleva.
Perché non le ho mai detto quanto significasse per me?
Perché le ho lasciato credere che lui fosse più
importante per me? Lui con le sue convinzioni, i suoi insegnamenti, le
sue regole, il suo volere.
Ma forse anche lui a suo modo mi voleva bene. E voleva come lei, farmi
diventare quello che lui riteneva giusto.
Chissà se saprà di me… e adesso di
lei. Soffrirà come sto soffrendo io ora? Forse per il mio
tradimento. Per lei non lo so. Mi rendo conto solo ora che non so cosa
c’era tra di loro. Ero troppo concentrato su me stesso per
interessarmi del loro rapporto.
Mi ha detto che era rimasta per me. Ma lui? Le voleva bene o
semplicemente aveva bisogno di una moglie?
Ancora una volta però tutto viene cancellato da due occhi
dorati. Occhi che non mi lasciano in pace. Perché ora sono
dentro di me. Li ho fatti miei.
E continuo a vederli con quell’espressione cosciente di
quello che ha visto dentro me.
E sento mente e cuore finalmente d’accordo. Anima e corpo che
sentono il legame che si è creato tra noi. E non lo temono.
- Draco…
Blaise. Una fitta dolorosa che sembra volermi strappare il cuore. E per
un attimo non sono più qui. Sono ancora nella mia stanza.
- Blaise Zabini voglio
immediatamente sapere cosa avete fatto a Pansy e Ilanya. Sono arrivate
da me piangendo disperate…
Blaise con una faccia
assolutamente innocente si rivolge a mia madre
- Signora questa volta
le giuro che io e Draco non c’entriamo… noi
eravamo qui che stavamo solo parlando…
- Draco fossi in te non
riderei… e tu Blaise, sei pregato di toglierti
quell’espressione dalla faccia, perché se
c’è una cosa di cui sono certa è che tu
non sia innocente come vuoi far credere…
- Blaise mia madre... Sono andato da lei appena Krander mi ha chiamato.
C’erano dei Mangiamorte a casa mia. Volevano sapere
dov’ero. E poi sono intervenuto…
Risento mia madre che mi chiama. Il lampo verde, lei che si mette tra
me e lui. E non posso proseguire. Sento che si siede accanto a me.
- Le volevo bene anch’io Draco. Narcissa era una donna
complessa sotto certi punti di vista. Ha sempre accettato quello che
era tuo padre, ha lasciato che tu diventassi un Mangiamorte e questo
molte volte mi faceva dubitare di lei. Però di una cosa non
ho mai dubitato: che ti amasse. Veramente. E tu sai quanto io avrei
voluto avere una madre che mi amasse…
- Lei mi ha salvato Blaise e non solo perché sono vivo. Lei
mi ha salvato in tutti i modi possibili in cui ha potuto farlo.
Io…
- Lo so. Da quando sei arrivato qui sento che qualcosa in te
è cambiato davvero. Non sai quanto ho sperato potesse
avvenire. Se sono venuto qui a Londra ed ho tagliato i ponti con il
nostro mondo è stato anche per te. Non potevo pensare che tu
fossi diventato davvero quello che tuo padre voleva. Ed ho pensato che
se avessi preso le distanze da tutto ne avrei sofferto meno. Quando
eravamo a Hogwarts ho sempre accettato quello che facevi
perché non ti sei mai spinto oltre un certo limite. Ma
l’ultimo anno quando sei tornato e ho visto quello sul tuo
braccio, ho creduto di averti perso per sempre. Se non ti ho
abbandonato è perché ti volevo bene. Bene davvero
Draco. Non ce lo siamo mai detto apertamente. Ma sappiamo che è
così. A volte però si danno per scontato molte
cose. E quando ce ne rendiamo conto è troppo tardi.
Sa che il mio rimpianto più grande è quello ora
di non essere stato abbastanza vicino a mia madre. Lo sa
perché conosce di me tutto quello che
c’è da sapere. Ha vissuto tutti i momenti
importanti della mia vita. Nel bene e nel male. E per questo gliene
sarò sempre grato.
Io e lui, al buio ed in silenzio. Tutto il tempo necessario
perché un po’ di calma torni nel caos dentro me.
- Draco, perché lei è ancora qui?
- E’ successo qualcosa che ha…
Non so se sarò in grado di spiegare qualcosa che tuttora mi
sembra impossibile.
- che ci ha legato. Blaise ora so cosa voglio. Voglio che mia madre
possa continuare ad essere orgogliosa di me. Ieri mi ha detto che lo
era, che avevo finalmente capito quello che dovevo essere. E voleva che
mi unissi a coloro che combattono il Signore Oscuro. Voleva che io li
aiutassi.
- Non te lo permetteranno mai. Tu per loro sarai sempre e soltanto un
Mangiamorte. Che ha tentato di uccidere Silente. Che voleva la morte di
Potter. E di tutti quelli che gli stavano accanto.
E’ vero. Lo avrei voluto. Ma qualcosa mi ha impedito di
compiere azioni che portassero a questo risultato. Ed è
questo che ho visto nei suoi occhi. Mi guardava come se mi vedesse per
la prima volta. Mi guardava come se non mi avesse mai conosciuto. Mi
guardava come se sapesse che potevo ricominciare.
- Non so cosa succederà. So solo che ci devo provare.
Ed è arrivato il momento di affrontare quegli occhi dorati.
Io sto scendendo e la incontro che sta salendo. E ci fermiamo
così. Entrambi consapevoli di dover parlare, ma senza sapere
come.
- Mi dispiace per quello che è successo prima… ho
perso il controllo e non mi rendevo conto di quello che stava
succedendo. Almeno fino a quando non mi hai chiamato.
- Ti ho chiamato diverse volte, ma tu sembrava non mi sentissi. E
poi… poi…
- E poi mi hai chiamato per nome.
Quando lo ha fatto ho sentito uno strappo e sono tornato. E
c’era lei davanti a me.
- Perché?
- Ero spaventata. Temevo volessi colpirmi. E… e tu eri
così disperato e pensavo… credevo… io
non lo so. Non lo so perché!
E’ turbata. Anche se si sta sforzando di non mostrarlo.
- Sono contento che tu lo abbia fatto. Mi hai permesso di tornare.
Sono stupito di averlo detto. Però è quello che
sento. E volevo che lo sapesse.
- Non so cosa devo pensare. Non so cosa sta succedendo. Io non so
più niente. C’è tutto un passato che mi
grida di andarmene e di odiarti come è sempre stato. Ma
c’è anche una nuova consapevolezza che mi spinge a
restare. E che mi obbliga a chiederti cosa è successo.
La sua volontà è forte anche se la sua voce trema.
Mi siedo perché non sono sicuro di possedere tutta la forza
di cui avrò bisogno. Lei fa lo stesso qualche gradino
più in basso.
- Non so cosa sai di quella notte.
Si è irrigidita e la sua espressione diventa tesa.
- Era di fronte a me. Indifeso e debole. Ma non impaurito. Non ha mai
abbassato lo sguardo dal mio. E i suoi occhi sembravano leggere dentro
di me come se io fossi un libro aperto per lui. Non era nella mia
mente, questo te lo posso assicurare. Erano proprio i suoi occhi che
scavavano dentro me.
E prima che le parole, sono stati loro a dirmi che non
l’avrei mai fatto. Che io non avevo dentro me la
volontà di farlo.
E io lo sapevo. Sapevo che aveva ragione. Ma non potevo accettarlo.
L’intervento di Piton ho creduto mi avesse privato della
possibilità di cambiare quello che c’era di
sbagliato in me. Perché io volevo credere di poter essere
quello che tutti pensavano di me. Perché pensavo non ci
potesse essere un altro destino per me. E sono tornato dal Signore
Oscuro. Più convinto che mai a diventarne un fedele
servitore.
Ma ormai il dubbio si era insinuato e non mi dava pace. Poi sei
arrivata tu e tutto è precipitato.
Sentirlo parlare di quella notte è agghiacciante.
Perché è l’altra versione di quello che
è accaduto. Ed è doloroso sentirla. Non solo
perché ho rivissuto la morte di Silente, ma anche
perché è palpabile il tormento vissuto da lui su
quella torre.
- Tu con le tue certezze che non hanno mai vacillato, nemmeno quando ti
ho costretto a darmi quello che volevo.
I suoi occhi ora sembrano bruciare tanto è intenso il
desiderio che esprimono.
- E io volevo poter credere in me stesso e negli altri come ho visto in
te. Vivere e non sopravvivere. Perché è questo
quello che mi sarei ritrovato a fare se non mi fossi ribellato.
Sopravvivere.
Sento che sta lottando per parlare. Parlare con me, la Mezzosangue. La
Grifondoro orgogliosa e sprezzante del suo sangue puro.
- Mia madre non voleva che mi unissi al Signore Oscuro. Ma non
immaginava che dopo l’arresto di mio padre lui venisse da me.
Pensava mi ritenesse troppo giovane. Invece lui aveva già
fatto dei progetti su di me.
Ieri quando l’ho vista era impaurita, ma non delusa. Era
fiera che io mi fossi sottratto al suo volere. E non le importava cosa
questo avrebbe comportato per lei. Voleva che io pensassi solo a me. E
voleva che mi unissi a voi. Voleva sapermi al sicuro.
L’unica volta che ho visto Narcissa Malfoy ha avuto solo
parole di disprezzo per tutti noi. In particolare per me, vista la mia
origine.
- So che ti sembrerà impossibile. Ma lei era la moglie di
Lucius Malfoy e da lei ci si aspettava un determinato comportamento.
Non averlo avrebbe messo in pericolo tutti noi. Solo ora capisco quanto
mi abbia sempre protetto.
Unirsi a noi. E’ il pensiero che si è affacciato
più volte nel corso di queste ore. Lui che combatte al
nostro fianco. Dalla nostra parte. Dalla parte di Harry Potter, colui
che Voldemort desidera con tutte le sue forze uccidere.
- E tu cosa vuoi?
- Vivere quello che adesso sento di essere: libero. E per continuare ad
esserlo ho un’unica possibilità: oppormi al
Signore Oscuro.
- Tua madre aveva ragione. Devi unirti a noi o non avrai nessuna
possibilità. Da solo nessuno può farcela. Solo
uniti potremo sconfiggerlo.
I nostri sguardi sono di nuovo legati da quella forza che ci spinge
inesorabile uno verso l’altro. Ma se ora può
sembrare possibile, fuori di qui tutto tornerà ad essere
impossibile. La sola idea di essere al fianco di persone che ho
combattuto sinora è pazzesca. E mi spinge ad alzarmi per
concludere questa conversazione.
- Non è possibile. E’ da solo che devo proseguire
ora.
Si è alzata anche lei e nel suo sguardo
c’è una determinazione che prima non
c’era.
- Non puoi sottrarti al destino Malfoy. Sei tu che hai avuto il potere
di cambiare le cose tra noi e adesso non puoi fingere che non sia
così.
- E’ stato un momento di debolezza quello che mi ha spinto a
comportarmi così.
- Avere bisogno di qualcuno non è segno di debolezza. Se
rifiuti il mio aiuto, tutti i tuoi sforzi non saranno serviti a nulla.
- Chi ti dice che non potrei farcela da solo?
- Tutti abbiamo bisogno di credere che apparteniamo ad un progetto. Lo
hai detto tu che vorresti poter credere negli altri.
- Tu non ti rendi conto di quello che stai dicendo. Pensi davvero che
potrei far parte di voi, dopo quello che c’è stato
in passato? Non c’è una persona tra di voi che non
mi vorrebbe vedere morto.
- Io no. Non sarei qui, ora.
- Aspetta di essere tornata da loro, quando ti chiederanno cosa
è successo, cosa ti ho fatto.
- Ognuno di noi può aver sbagliato in passato.
Un lampo passa nei suoi occhi. Il ricordo probabilmente del nostro
scontro.
- Ma bisogna essere capaci di dimenticare.
- Pensi davvero di poter dimenticare?
- Forse dimenticherò, o forse mai. Ma potrò
conviverci.
- Non so se io riuscirei…
Sale i gradini che ci separano e la sua vicinanza mi rende inquieto.
- Dimostra di essere la persona che dici di essere. Dimostra ai tuoi
nemici che si può cambiare. Dimostra a te stesso che ce la
puoi fare.
Sento che sta raccogliendo tutto il suo coraggio.
- Stringi con me un Voto Infrangibile. Dimostrami che davvero la tua
volontà è quella di riscattare gli errori sino a
qui commessi. Diventa l’altra metà di un insieme
che potrà dimostrare che le cose tra noi sono davvero
cambiate.
Lei che io ho odiato per così tanto tempo, ora dovrebbe
essere la mia ragione di vita? Sento il cuore accelerare i battiti.
E’ questo che la vita aveva in serbo per me?
Sento più che mai il peso del marchio che porto addosso. Ma
quando il suo sguardo mi fissa come sta facendo adesso, senza traccia
di incertezza, mi sembra che parte di quel peso svanisca.
- Se dovessi accettare, sarà per sempre. Ti rendi veramente
conto di quello che mi stai chiedendo?
Il suo sguardo non cambia.
- Sì e non ho paura. E’ da tempo che so accettare
quello che il destino mi pone dinnanzi. Ed ho imparato a fidarmi di
quello che sento.
- Hai già seguito il tuo istinto in passato e ti sei
sbagliata…
Si è fidata delle mie parole una volta e ha rischiato di
pagare con la vita la sua scelta.
- Se non lo avessi seguito ora non saremmo qui. Tu forse non saresti
qui.
L’intensità dei suoi occhi è tale che
mi sento quasi ipnotizzato. Come ho fatto in passato a non capire
quanto fosse forte il suo spirito?
- Scegli me Draco. Scegli noi. Scegli di credere in te stesso e negli
altri.
Il colore dei suoi occhi ha assunto la sfumatura del mare in tempesta.
E credo rispecchi quello che adesso si agita in lui.
Lui che credeva di avere tutte le risposte, ora si trova forse a dover
dare l’unica che non avrebbe mai immaginato. Ma lo fa.
- Scelgo te. Scelgo noi. Scelgo di credere. Scelgo di essere libero o
morire.
Non riesco ancora a credere che stia per succedere.
Eppure ci sono loro uno di fronte all’altro.
Eppure ci sono le loro mani intrecciate.
- Vuoi tu Draco aiutarmi nella lotta contro Voldemort e il male che lui
rappresenta?
La voce di lei chiara e sicura.
- Lo voglio.
A cui risponde quella di lui altrettanto sicura.
Dalla mia bacchetta puntata sulle loro mani esce un sottile filo dorato
che ora le unisce.
- E vuoi tu farlo al meglio delle tue capacità ed intenzioni?
- Lo voglio.
Un altro sottile filo dorato, questa volta però
più intenso, si aggiunge a quello già presente.
- E se io dovessi non riuscire nel tentativo, vuoi tu proseguire nella
lotta da noi intrapresa?
- Lo voglio.
Un ultimo filo, questa volta rosso, si aggiunge ai due dorati.
I tre fili brillano intensi sulle loro mani intrecciate ad unire
ciò che adesso niente e nessuno potrà
più dividere.
La sua mano chiusa sulla mia non ha mai tremato. Come non ha mai
vacillato il suo sguardo o la sua voce.
Io e lui. Uniti per sempre.
La sua mano stretta nella mia non ha mai tremato. Come non ha mai
vacillato il suo sguardo o la sua voce.
Io e lei. Uniti per sempre.
Sto per lasciare questa casa e l’ultima cosa che mi aspettavo
era che ne sarei stata terrorizzata.
Ma sto per tornare dai miei amici. E so che niente tra me e loro
sarà più come prima. Per la prima volta penso che
potrebbero anche non accettare la mia scelta e allontanarmi per sempre
dalle loro vite.
Finora niente ci ha mai diviso. Anche nei momenti più
difficili di Harry, quando tutto sembrava voler allontanarci, non
abbiamo mai ceduto. Abbiamo sempre trovato in noi la forza di capirci e
di andare avanti.
Ma quello che sto per rivelare loro potrebbe davvero essere troppo.
Nonostante sia convinta di aver fatto la scelta più giusta,
so che potrebbe rivelarsi impossibile farglielo comprendere.
Il vecchio Malfoy, come ora mi viene spontaneo pensare di lui, ha
seminato in profondità un odio che sarà difficile
da estirpare. Un odio che se in me è stato sopraffatto dalla
consapevolezza di quello che ho vissuto in questi giorni accanto a lui,
negli altri sarà accentuato proprio da quello che pensano
lui abbia fatto a me.
Posso solo contare sul fatto che mi ritroveranno sana e salva. E questo
potrebbe essere una prima prova inconfutabile di come lui sia potuto
cambiare.
- Continuo a credere che non sia la scelta giusta. Posso esservi di
aiuto attraverso di te. Non c’è bisogno che io
venga lì.
- Non c’è un altro posto al momento dove potresti
essere più al sicuro. Per non parlare del fatto che sarai
sotto la nostra protezione. E devi rimanere nascosto qui
finchè non verremo a prenderti…
- Verremo? Nessuno oltre a te deve venire qui. Questo posto deve
rimanere sconosciuto a chiunque Granger, solo così Blaise
sarà al sicuro. L’ho già messo
abbastanza in pericolo venendo qui con te.
- Lo so. Tornerò io. Da sola. Ma tu resta nascosto sino ad
allora.
- Sai che potresti anche non tornare vero? Sembri molto sicura di
quello che accadrà, ma io no.
- In ogni caso tornerò qui. Io non torno indietro.
- Davvero io ancora non riesco a capire…
- Ora devo andare. Ho atteso troppo a lungo. E devono sapere che sto
bene.
Sto scappando è vero. Ma ora non sono in grado di sostenere
alcuna conversazione con lui. Da quando abbiamo stretto il Voto, quasi
non abbiamo più parlato. Anche se sappiamo entrambi che
arriverà presto il momento di farlo. Non possiamo ignorare
il passato. Ma posso affrontare una sola cosa alla volta. E adesso
è a Harry e Ron che sto pensando.
Mi concentro su Grimmauld Place e il solito senso di buio e
soffocamento dura qualche attimo. Poi sono sull’ultimo
gradino davanti a questa porta che tante volte ho varcato, ma mai con
un bagaglio così pesante.
La porta si apre al mio tocco, essendo uno dei Custodi Segreti, e una
volta dentro infatti non succede nulla. Ora che sono qui,
c’è solo l’urgenza di poter
riabbracciare Harry e Ron. Sento delle voci provenire dalla cucina e mi
dirigo lì. Quando apro la porta, riesco solo a pensare che
mi sento a casa, prima che scoppi il finimondo.
Ci sono loro due, e poi Lupin, Tonks e Molly. Tutti hanno gridato
contemporaneamente il mio nome. Ma il primo che si è alzato
per raggiungermi è Ron. E mi stringe forte.
Anche Molly, tra le lacrime, si unisce all’abbraccio di Ron.
Ma a me non è sfuggito lo sguardo che è passato
tra Harry e Lupin.
E mi fa capire che devo parlare subito e da sola con lui e Ron.
E’ a loro che devo per primi le risposte alle domande che
sicuramente affolleranno i loro pensieri.
Così mi libero gentilmente dell’abbraccio di Molly
e guardo un po’ tutti.
- Sto bene… davvero… e vi
spiegherò… ma ho bisogno di parlare prima con
Harry e Ron… da sola. Mi spiace, ma devo assolutamente
parlare prima con loro.
Ora mi fissano tutti preoccupati. Ma Ron interviene e prendendomi per
mano si avvia fuori.
- Va bene Mione, andiamo Harry.
La mano di Ron che stringe forte la mia, mi fa pensare ad un altro mano
che ho stretto solo qualche ora fa. Come farò a spiegarlo? E
sento il cuore battere più forte.
Siamo nella stanza che condividono. E non appena dentro, parlo subito.
Perché devo liberarmi di questo peso che mi sta opprimendo
il cuore.
- Harry, Ron se sono viva e se sono potuta tornare è grazie
a Malfoy. Lui mi ha liberato. E lo ha fatto perché si
è ribellato al Signore Oscuro. Lui non è
più dalla sua parte.
Diretta e sicura, finchè sono in grado di esserlo.
E’ l’unica maniera.
Sono come paralizzati. E mi guardano sconvolti.
- So che quello che sto per dirvi non lo crederete possibile. Ma le
cose sono cambiate. Radicalmente cambiate. E prima che voi possiate
dirmi qualsiasi cosa vi prego prima di farmi parlare. Vi
dirò tutto… tutto quello che è
successo da quando mi ha portato via di qui.
Ora che ho iniziato a parlare sento che se voglio essere creduta,
dovrò essere assolutamente sincera e raccontare loro tutto
quello che è accaduto. Anche quello che di più
doloroso c’è stato.
Ragazze come avrò fatto a “partorire”
l’idea di un Voto Infrangibile tra i due ancora non lo
so… (forse dalla mia mente malata? eh!eh!eh!).
Però da quando ho iniziato a pensarci, vi giuro che sono
andata in fissa! E alla fine ho deciso che ci poteva stare. E poi ho
anche deciso che sarebbe stata Hermione per una volta ad
“incastrare” Draco! Di solito infatti è
lui che la coinvolge in qualche “casino”!!
Bè adesso è lei che lo vuole portare
nell’Ordine! Sono curiosa di vedere come va a finire (ah
già dimenticavo… sono io che devo scrivere come
va a finire… eh!eh!eh!). Bè allora
avrò da divertirmi.
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando!!
Aspettate un ultima nota: forse vi saranno sembrati un po’
spirituali questo capitolo e il precedente, perché alla fine
si parla molto di “sensazioni”, però (e
qui assoluta convinzione del tutto personale…) credo molto
che ci possano essere momenti così coinvolgenti in cui si
percepisce non solo “razionalmente” una persona. Ma
si provano appunto sensazioni che ci svelano qualcosa che diversamente
forse non avvertiremmo. Okay se adesso volete chiamare la neuro e farmi
portare via, basta che gli fate leggere quello che ho appena scritto!!
: - )
Un bacione a tutte. Laura.
Alessia87:
non devi assolutamente scusarti per non aver recensito… non
è mica un obbligo! Anzi sono io che ti devo ringraziare se
hai trovato lo stesso due minuti per lasciare un commento!
Allora la parola “speciale” che avevi usato
nell’aspettare questo capitolo è stata soddisfatta
dagli avvenimenti oppure no? E come vedi avevi ragione,
l’evento drammatico di Narcissa, li ha inevitabilmente
avvicinati. Un bacio.
Ccdd: guarda
l’entusiasmo che traspare dal commento che mi hai lasciato
è già il regalo più bello che potessi
farmi. Poi il fatto che ti ho anche resa schiava della mia
ff… bè cosa posso volere di più
(eh!eh!eh!). Scherzi a parte, spero di essere riuscita anche in questo
capitolo a ricreare una situazione coinvolgente e
“veritiera” (bè per quanto
può essere veritiero un mondo assolutamente
inventato… eh!eh!eh!). Un bacione e a presto.
Comunque guarda che l’unica ad essere schiava non sei
tu… io lo sono nei confronti dei tuoi commenti…
ormai li aspetto sempre!!
Babydany94:
grazie per i complimenti innanzitutto. Hai visto che la tua domanda si
è avvicinata molto a quello che è successo? In
fondo ora Draco è coinvolto anche lui nella battaglia contro
Voldemort. Spero ancora in tuo commento… a presto.
Milu: guarda
tra i tuoi vaneggiamenti e i miei l’unico rischio che
corriamo è quello di condividere la stessa stanza alla
neuro!! Scherzi a parte, invece mi fa piacere vedere che hai colto
perfettamente l’essenza di quello che avevo in
mente… l’incontro di due anime… sai a
volte mi sembra di diventare un po’ troppo…
diciamo “sentimentale”... o appunto
“spirituale”… però vedere che
viene apprezzato, bè questo mi rassicura molto!
Almeno sono sicura che quando saremo in stanza insieme avremo
sicuramente qualcosa di cui parlare!! Un bacione e a presto.
Giorgia_spuffy:
adesso cosa ne pensi della nuova piega tra Draco ed Hermione? E tieni
presente che non hanno nemmeno messo a posto la cucina di Blaise
(scusa, ma anch’io amo molto scherzare… non si
può solo essere seri … giusto?).
Scherzi a parte… è ovvio che ho voluto immaginare
una morte un po’ drammatica per Narcissa e con, come
conseguenza, dei momenti un po’ concitati per Draco. Un bacio.
Nicichan:
difetti? DIFETTI?! Nelle mie ff non ci possono essere difetti!!!!
Adesso minacce (e scherzi) a parte (se no qui va a finire che ci
prendiamo noi a testate eh!eh!eh!), siamo in perfetto
feeling… sapessi come mi è piaciuto scrivere quel
momento di fragilità di Draco. Perché gli uomini
non dovrebbero esserlo? E guarda che ci sono andata giù
pesante… perché ho usato l’espressione
“la sua voce trema per non diventare
pianto”… te lo vedresti Piton in un momento
così? Anzi a proposito non mi hai detto niente degli
“schiaffoni” che ha rifilato a Draco…
certo per scuoterlo, però sempre di schiaffi si tratta!!
Ormai con te non è più solo rispondere al
commento… Un abbraccio.
Mavi: sei
ancora preoccupata per quello che è successo o nei sei
più felice? Per quanto riguarda il particolare della magia
che si manifesta così, ti confesso da cosa ho preso spunto.
Nel settimo libro papà Weasley parlando con Harry gli dice
che in una situazione critica si può produrre magia che uno
non si immagina… così ho pensato che una rabbia
mista a dolore come quella di Draco potesse anche produrre un caos del
genere… (e infatti cita anche quella involontaria dei
bambini…). E poi in fondo con le ff scriviamo sì
o no di magia?! Un bacio…
Aurad:
bè anche il tuo commento mi ha regalato momenti davvero
felici… vedere come hai apprezzato il capitolo,
sottolineando quegli aspetti che speravo emergessero dal racconto,
può bastare anche se tu non facessi più altri
commenti (non ti azzardare però a farlo!!!!).
La tua curiosità è rimasta contenta o delusa da
quanto è successo? Io ho pensato al Voto come a qualcosa di
forte… magari mi sbagliavo… Un bacione e a
presto….
Joker666:
riguardo al fatto che hai trovato 2 capitoli, non posso altro che dirti
che sono in una fase in cui ho una voglia matta di scrivere questa ff,
quindi ogni minuto libero lo occupo redigendo capitoli a tutto spiano.
Forse capiterà anche a te di non vedere l’ora di
scrivere ciò che hai in mente…
Per quanto riguarda Draco, non sai quanto mi piace vederlo
arrabbiato… trovo che in quei momenti rispecchi tutto il suo
modo di essere così… Serpeverde! (che io trovo
molto affascinante…). Di Narcissa non posso dire altro se
non che hai ragione… finisce sempre male! O è
cattiva, oppure quando è buona solo disgrazie…
quando scrivi quella ff su di lei, se hai bisogno di una mano fammelo
sapere… a presto.
PrincipessaSepreverde:
bè mi dispiace per il fatto che eri giù e che era
una giornataccia (e non lo dico per dire, perché quando
capita è davvero uno schifo). Però se solo nel
leggere il capitolo un pochino è servito… me
contenta!! Anche se mi sa che ti ho colpito ancora di più
proprio per il tipo di sentimenti che esprimeva… Meno male
che in questo capitolo solo cose belle… come può
esserlo l’avvicinamento ulteriore di Draco ed Hermione.
Spero che sia passato il momentaccio… e
nell’attesa di risentirti un bacio.
NiraMalfoy:
procedo anch’io con ordine… ma al contrario, nel
senso che parto dal fondo. Ti prego non leggere la mia prima ff
“Un piano diabolico” perché ancora
adesso io provo orrore nel rileggerla! Se ancora non l’ho
tolta è perché (incredibile ma vero) trenta
persone l’hanno inserita tra le preferite. Quindi per
rispetto loro non la elimino. A mia giustificazione posso dirti questo:
l’ho scritta quando stavo leggendo il terzo libro e quando
avevo letto solo un po’ di ff (e qui un’altra
confessione: la mia passione per HP è
recentissima… ci credi se ti dico che ho letto il primo
quest’estate e poi tutti gli altri d’un fiato? Il
risultato è comunque stato che ora sono Hp
dipendente…). Quindi non mi ero ancora abbastanza immersa
nello spirito giusto… ossia non rendere i personaggi ooc e
soprattutto non inventarsi cose assurde. Guarda, te lo ripeto, a me fa
proprio orrore rileggerla!!
Poi ho scritto una one-shot che mi è piaciuta molto, poi
è arrivata Tutto può succedere ( e su quella non
dico niente, se mai la leggerai aspetto il tuo parere).
Scusa la lunga cronistoria, ma la prima ff che ho scritto non potevo
farla passare sotto silenzio…
Tornando a questa, cosa devo dirti? Ancora una volta hai detto tutto
tu! E guarda che non lo dico affatto in tono polemico e/o ironico. Ma
sempre e solo piacevolmente sorpresa!
Piton: non ho ancora letto il 30 capitolo (sono arrivata al loro
incontro con Abeforth ad Hogsmeade). Ma non vedo l’ora di
leggere di lui (adesso poi dopo il tuo commento…).
Draco che fa volare gli oggetti: l’idea mi è
venuta dal settimo libro quando papà Weasley parlando con
Harry (che si riferisce è vero alla bacchetta) gli dice che
in una situazione critica si può produrre magia che uno non
si immagina… poi ci ho aggiunto ancora un po’ di
fantasia… ed ecco che Draco fa volare gli oggetti!!
Può passare?
E l’espediente che ho usato per far avvicinare i due
piccioncini che cosa ne pensi? Una Hermione tosta, paladina del bene e
di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, poteva ignorare la
richiesta di aiuto di Draco? Certo non è che lui sia stato
esplicito, però lei ha intuito quello che si agitava in
lui…
Allora aspetto con ansia (come sempre ormai) di sapere il tuo giudizio
anche su questo nuova svolta!! Un bacione grosso grosso.
Bimba91: ma
ciao!! Che piacere ritrovarti. Eccome se mi ricordo di te! Quanto
abbiamo pianto insieme gli ultimi capitoli quando Tutto può
succedere stava per finire? (Voi perchè finiva, io
perchè non vi avrei più sentito!!)
Quindi è con gioia che ho visto il tuo nick... bè
sono contenta che ti piaccia la mia nuova ff (e a proposito se il fatto
che tu inizi sempre a leggere le mie ff quando sono già
iniziate mi porta fortuna, sei autorizzata sin d'ora a farlo anche con
la prossima!!!).
Quanto lunga verrà non lo so... però visto come
stanno per ora le cose, ancora un pò durerà
sicuramente!!
Il fatto che tu ti sia commossa poi mi fa ben sperare... forse vuol
dire che ancora non ho perso il giusto "tocco"!!
Un abbraccio.
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Capitolo 17 *** UNA REALTA' DOLOROSA ***
Ciao! Oggi fate attenzione al vostro umore
dopo questo capitolo… perché? Perché
non vorrei che la rabbia presente fosse contagiosa (eh!eh!eh!). Eh
già, qui sono tutti un po’ su di giri…
d’altronde la situazione che si è creata non
è proprio una passeggiata per nessuno… e
poi… bè prima leggete e poi ne parliamo!!
Buona lettura e a presto.
Laura.
Ho parlato per quello che mi è sembrato un tempo infinito. E
loro hanno rispettato la mia richiesta di non interrompermi. Ho visto
passare sui loro visi ogni tipo di espressione mentre raccontavo. Ma
quella che adesso hanno entrambi è rabbia e sconcerto allo
stato puro. Ed è tutta rivolta verso me. Il primo a sbottare
è Ron.
- Tu sei impazzita. Tu non puoi essere l’Hermione Granger che
noi conosciamo.
- Ron sai che sono io…
- IO NON SO PROPRIO UN BEL NIENTE! IO NON SO PIU’ CHI SEI!
Mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri dal mio. E quello che si
agita nei suoi occhi mi induce a rimanere in silenzio. Poi mi afferra
per le spalle e mi scuote violentemente.
- Ma come hai potuto fidarti di lui! Come hai potuto credere alle sue
parole, come hai potuto farci questo. Come?
Sento gli occhi inumidirsi, ma non voglio cedere al pianto. Ron
però deve aver capito, perchè mi lascia andare e
si allontana.
- Hermione come potevi pensare che noi avremmo capito?
La voce di Harry a differenza di Ron, è più calma.
- Perché se… se Voldemort non ti ha ancora
trovato o se adesso non sa più di quanto sapesse prima,
è perché lui non ha voluto. Quando ha guardato
dentro me, non ha visto solo questo posto. Ha visto molto
altro…
- E forse ora ha la possibilità di avere molto altro. Lui ti
tiene in pugno… in qualche modo, che riusciremo a scoprire,
è così…
- Harry non è così. Lui non è
più un nemico…
- Smettila! Smettila di dirlo! Lui è Malfoy! Ma cosa ti
succede Hermione?
Di nuovo la voce rabbiosa di Ron.
- Ron, Harry per quanto difficile sia da accettare dovete fidarvi di
me. Lui potrà solo essere un alleato prezioso…
lui non è più quello di prima.
- Hermione stiamo parlando della stessa persona che voleva uccidere
Silente? Che ha aiutato i Mangiamorte ad entrare ad Hogwarts, mettendo
in pericolo le vite di tutti noi? Che non ha esitato a torturarti pur
di ottenere informazioni da te? Che in passato ci ha odiato con tutte
le sue forze?
Harry non grida come Ron, e forse è anche peggio.
- Rispondi Hermione è di lui che stiamo parlando?
E’ lui che ora dovrebbe essere un nostro
“prezioso” alleato?
Non mi rimane altra scelta. All’ultimo, non so
perché, non ho raccontato loro proprio tutto.
- Lui è pronto ad aiutarci senza riserve. E il motivo per
cui ne sono sicura è perché io e lui ora siamo
legati da un Voto Infrangibile.
Non esiste passato e futuro tra noi tre in questo momento. Solo il
presente e quello che sto rivelando loro.
- Basterebbe soltanto l’intenzione di nuocere ad uno soltanto
di noi e morirebbe. Non ha più alcuna possibilità
di tornare indietro. Quello che è stato, ora non lo
è più. Tu Harry conoscevi Silente. Lui aveva
intuito che non era un assassino. E quello che ci hai sempre raccontato
di quella notte lo conferma. Se Draco avesse accettato
l’offerta di Silente, lui gli avrebbe concesso una
possibilità. E forse sarebbe già stato dalla
nostra parte.
- DALLA NOSTRA PARTE? DALLA NOSTRA PARTE?!
Ron è come impazzito. E tutto in lui sembra sul punto di
esplodere. Ma l’unica cosa che gli vedo fare è
spalancare la porta, uscire, e richiuderla violentemente.
Io e Harry ci stiamo fissando. E non sono mai stata tesa come ora, sola
con lui. Mi sembrano quelli di un estraneo gli occhi che mi scrutano.
- Un Voto Infrangibile… sei stata tu Hermione?
Scegli me.
Queste sono le parole che ho usato. Perché io avevo
già scelto lui.
- Sì Harry. Non ci sono altre verità.
L’unica è quella che vi ho detto: io mi fido di
lui. E gli ho concesso di darmene prova. Ho scelto liberamente di
legarmi a lui.
- Io non so cosa devo pensare. Siamo quasi impazziti dal dolore quando
ti ha portato via. Io e Ron, ci sentivamo perduti. Era come se mancasse
una parte di noi. La parte migliore.
- Pensi che io fossi meno disperata? Quando ho compreso che era
riuscito ad ottenere ciò che voleva, io avrei voluto solo
morire. E’ stato come tradirvi.
- Non avresti potuto fare diversamente Hermione. Su questo non ho alcun
dubbio. Quello che non riesco a capire è come sia potuto
succedere che tu…
- Harry sapevo che sarebbe stato difficile capire… ma quante
volte in passato mi hai chiesto di fidarmi di te? Quante volte le tue
scelte sono state assurde agli occhi di tutti ma non per me? Ho sempre
messo al di sopra di tutto l’amicizia che ci lega. Ho sempre
avuto piena fiducia in te, perché credo in te. Ho sempre
creduto in te. E non smetterò mai di farlo.
Mi sembra inutile continuare a parlare. La sua chiusura è
totale. Ma per quanto sia disperata dall’idea di perderli, di
perdere tutto, non sono pentita. Perché ho teso la mano ad
una persona che ne aveva bisogno. E sono sicura che se non lo avessi
fatto, lo avrei rimpianto per sempre. Perché questo
è uno degli insegnamenti più grandi che Silente
ci abbia trasmesso: bisogna cercare il bene in ogni persona, senza
riserve e liberi da pregiudizi. E quando lo si trova laddove nessuno
credeva ci fosse, bisogna aiutarlo a crescere ed a diventare forte.
E’ questa l’unica maniera possibile per sconfiggere
davvero il male. Aiutare le persone a non cedere al suo richiamo.
- Credo sia meglio per tutti che io me ne vada. So che saprai spiegare
agli altri quello che sta succedendo.
Spero ancora mi fermi. Lo desidero con tutte le mie forze. Ma non
succede. E sto salendo verso quella che sinora era stata la mia camera.
Quando entro è come tornare indietro sino a quel giorno in
cui tutto è iniziato, cambiando per sempre la mia vita.
Tutto è rimasto come l’ho lasciato. E trovo anche
la mia bacchetta.
C’è anche la foto dei miei genitori. Non ho saputo
separarmene sebbene sappia che è un rischio tenerla con me.
Il desiderio di poterli vedere, in questo momento, è
così forte.
E mi concedo quello che mi sono negata sinora: lascio che le lacrime
scorrano liberamente. Per cinque minuti mi concederò di
piangere tutto il dispiacere che sento dentro. Per loro, per me, per
tutto quello che sto per perdere. Solo cinque minuti.
Quando apro gli occhi, sono un po’ confusa e non riesco a
capire dove sono. E quando intravedo una figura seduta accanto al letto
trattengo il fiato.
Poi tutto torna a posto. Sono nella mia stanza di Grimmauld Place e mi
devo essere addormentata. E quello seduto accanto al mio letto
è Ron.
- Ron mi hai fatto…
- Lo hai chiamato per nome. Non Malfoy o Mangiamorte o
“lui”… lo hai chiamato per
nome…
Un flash, una sensazione, evocata dalle parole di Ron: le braccia di
Malfoy che mi attirano verso il suo corpo, in un contatto intimo.
- Ron non credo che il problema sia come l’ho
chiamato…
- Hai pronunciato il suo nome con la stessa naturalezza con cui dici il
mio o quello di Harry…
- Stai cercando qualcosa che non c’è…
sono stata sincera con voi. Non c’è niente oltre
quello che vi ho già detto. Ron, qualcosa in lui si
è spezzato e ha liberato una volontà di cui, devi
credermi, è spaventato anche lui.
- Spaventato… Io sono spaventato, Hermione. Sei
tornata, ma è come se non lo fossi. Ti sento lontana. Ti
guardo, vedo il tuo viso, vedo i tuoi occhi, ma non riesco a trovarti
veramente.
- Sono spaventata anch’io. Sarebbe una bugia dirti il
contrario. Ma non potevo negare la verità. Io ho sentito che
in… Malfoy, era avvenuto un cambiamento. Ed ho ripensato
alle parole di Silente. Chiunque aveva in sé la forza di
combattere doveva farlo. E lui ora vuole quello che vogliamo anche noi.
Quando ero con lui riuscivo a pensare solo a questo…
- Non che per lui sei sempre stata una Mezzosangue che faceva parte
indegnamente del suo mondo?
- Lo sono stata sicuramente per lui. Ma le persone possono cambiare
Ron, e può avvenire in anni, come in un momento.
- E a te Hermione quanto è servito? Un giorno,
un’ora… o un attimo?
Vedo la sua figura alzarsi in piedi. Sento il suo sguardo su di me.
- Non sono cambiata Ron…
- Queste sono solo parole, Hermione… solo parole. Quello che
vedo… e che sento mi dice che non è
così…
Lo sto perdendo. Ma adesso insieme al dolore inizio a provare rabbia.
Perché lui dovrebbe avere fiducia in me. In questi anni
passati fianco a fianco io ho dato tutta me stessa. Ho messo in gioco
la mia vita, i miei sentimenti. I miei genitori. Cosa ne sa lui di cosa
vuol dire perdere quello che si ha di più caro? Allontanare
chi dovrebbe prendersi cura di te ed affrontare da soli il pericolo?
Lui, ancora avvolto nel calore di una famiglia sempre pronta a
proteggerlo, a confortarlo, ad amarlo.
E qualcosa scatta in me. Ho solo voglio di ferirlo, come io mi sento
ferita da lui.
- Sei solo un bastardo Ronald Weasley. Un ipocrita bastardo.
Dov’è finita tutta l’amicizia, la
fiducia, la comprensione… L’AFFETTO CHE HAI SEMPRE
DETTO DI PROVARE PER ME!!
Sento la rabbia scorrere potente in ogni mia fibra. E mi lascio
travolgere.
- IO HO DOVUTO AFFRONTARE LA VITA SENZA POTER CONTARE
SULL’AIUTO DI NESSUNO! NON HO MAI AVUTO UNA FAMIGLIA CHE MI
POTESSE AIUTARE IN TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO DOVUTO AFFRONTARE! IO, I
MIEI GENITORI LI HO DOVUTI ABBANDONARE! E SE ADESSO HO AIUTATO MALFOY
E’ ANCHE PER QUESTO. PERCHE’ SO COSA VUOL DIRE
PERDERE TUTTO PUR DI SEGUIRE IL PROPRIO CUORE. LUI, COME ME, HA PERSO
TUTTO! HA SACRIFICATO TUTTO! UNA COSA CHE TU NON POTRAI MAI CAPIRE!
PERCHE’ SEI SOLO UNO STUPIDO RAGAZZINO CHE GIOCA A FARE
L’ADULTO! E ADESSO VATTENE! NON VOGLIO MAI PIU’
RIVEDERE LA TUA FACCIA!
Non ho pensieri in questo momento, so solo che se ne deve andare. Devo
farlo andare via. Ed afferro la bacchetta nello stesso momento in cui
la porta si apre. Non mi interessa chi sia.
- Everte Statim!
- Protego!
Lo scudo si interpone tra il mio incantesimo e Ron.
- Hermione, Ron è bello vedere che la vostra amicizia
è sempre la stessa!
- SE NE DEVE ANDARE! TE NE DEVI ANDARE!
Vorrei colpire di nuovo, ma lo scudo è sempre tra me e Ron.
E uno dei gemelli.
- Ron? Ti consiglio di andare prima che te lo chieda ancora
gentilmente…
Viene spinto fuori.
- Finitus!
Lo scudo che si frapponeva non c’è
pìù e mi ritrovo a fissare due occhi un
po’ stupiti e un po’ divertiti.
- Sai com’è fatto Ron, ci vuole un po’
prima che capisca le cose…
Ma io non ho voglia di scherzare.
- Fred o George, chiunque tu sia ti consiglio di seguire
l’esempio di tuo fratello ed andartene. Per oggi di voi
Weasley ne ho avuto abbastanza.
Sono già pentita di averlo detto. Ma al contrario di Ron, se
ne è andato subito. Non mi rimane che iniziare a preparare
le mie cose.
Siamo tutti qui e stiamo discutendo da ore. A parte Fred che non so
dove sia e Ron, che è voluto rimanere accanto ad Hermione
mentre riposa. In questo momento è combattuto tra il
sollievo di averla ritrovata sana e salva e il dolore di sapere come
stanno le cose tra lei e Malfoy.
Ho informato tutti sul ritorno di Hermione, in che modo è
avvenuto e grazie a chi è avvenuto. Ho raccontato tutto
quello che ci ha detto, omettendo solo alcuni particolari del loro
scontro e il Voto Infrangibile che hanno stretto. Ho detto loro anche
della sua convinzione assoluta che ora Malfoy è dalla nostra
parte. E della sua richiesta di accoglierlo qui, per essere al nostro
fianco.
- Il tuo giudizio, alla fine Harry, credo valga molto più
dei nostri. Se c’è una persona che conosce davvero
bene Hermione, bè quella sei tu.
E’ stato Moody a parlare.
- Hermione non ci metterebbe mai in pericolo. Tutto quello che ci ha
raccontato porta solo in una direzione: Malfoy ha tradito il Signore
Oscuro. Ed è stato punito con la morte di sua madre.
Ogni minuto che passa divento sempre più sicuro che le cose
stiano così. Il Voto Infrangibile che ha stretto con
Hermione non gli lascia alcuna possibilità. Non
c’è modo di eluderlo senza pagarlo con la morte
istantanea. Ricordo ancora con quanta paura Ron mi ha raccontato che da
bambino, i gemelli ne stavano per stringere uno con lui. Se non fosse
intervenuto suo padre a fermarli sarebbe stata la fine per loro. In
quell’occasione mi ha spiegato quanto sia potente
l’incantesimo che evoca questo Voto. Le persone che lo
stringono rimarranno per sempre legate sino a che non porteranno a
compimento ciò per cui hanno giurato. Questo vuol dire che
finchè Voldemort non sarà sconfitto, la vita di
Malfoy sarà legata a quella di Hermione. E pensarlo crea il
vuoto dentro di me. E’ la voce di Lupin che mi riscuote.
- Potrebbe non essere vero. Anche se verificassimo la sua assenza non
vorrebbe dire nulla. Potrebbe essersi nascosta ad aspettare il trionfo
del figlio che cattura Harry Potter.
- Non ha senso Remus. Perché sarebbe rimasta allo scoperto
sinora, per poi eclissarsi proprio adesso? Secondo me non sapeva
veramente quello che suo figlio stava facendo e lo ha pagato caro.
- Kingsley ha ragione. E poi se Malfoy è a conoscenza di
questo posto e di altro, io dico che è meglio tenerlo
d’occhio. Se fosse qui, con uno di noi sempre alle costole,
risolveremmo due problemi contemporaneamente: sarà sempre
sorvegliato e potremo capire se il suo “pentimento”
è reale. E se vorrà convincerci davvero
dovrà fornire più che qualche stupida
informazione…
Moody ha ritrovato i suoi modi duri. Ma gli sguardi di tutti ora
sembrano d’accordo. Anche perché credo di sapere
cosa stanno pensando da quando ho raccontato loro tutto: Hermione ha
sempre dimostrato di sapere quello che faceva. In più di
un’occasione il suo istinto si è rivelato esatto.
E soprattutto è tornata. Nessuno di loro ha mai osato dirlo
apertamente, ma erano tutti convinti che non ci fosse nessuna speranza
per lei.
E se è tornata è perché Malfoy lo ha
voluto.
- Devo chiedere a tutti di esprimere il proprio parere ora. Hermione
è decisa a raggiungerlo dove è nascosto in questo
momento e non ho intenzione di abbandonarla.
- Harry credo non ci sia altra soluzione se non quella di portare qui
Malfoy. E credo che tutti siano d’accordo su questa
decisione. Però ci dovranno essere delle regole per lui ben
precise…
Moody si interrompe perché sulla porta è comparso
Fred.
- Scusate se vi interrompo. Però volevo sapere se qualcuno
si è preso la briga di controllare se la ragazza di sopra
è veramente Hermione e non Malfoy che si è
impossessato del suo corpo…
- Fred non è questo il momento di scherzare!
La voce della sig.ra Weasley lo riprende duramente.
- Bè se non ne rimarrà nemmeno uno di noi
Weasley, non credete ad Hermione se vi dice che lei non
c’entra niente!
Inizio a temere cosa ci sia dietro l’irrefrenabile voglia di
scherzare di Fred in ogni situazione. E non perdo tempo.
- Meno male che qualcuno ha deciso di preservare la nostra stirpe!
Harry te ne sarò per sempre grato!
E si fa da parte per farmi passare.
- Fred Weasley esigo immediatamente una spiegazione!
- Mamma stava per avverarsi uno dei sogni più ricorrenti
miei e di George… stavamo per liberarci del nostro
fratellino! Ma visto che passavo di lì…
Poi non sento più niente perché sono sulle scale.
Quando arrivo davanti alla sua camera, la trovo seduta sul letto.
Accanto il suo zaino pronto.
- Se sei qui per Ron, bè non posso dirti altro che se
l’è cercata. Era qui che insinuava scemenze su di
me e Malfoy. Senza neanche domandarsi io cosa abbia passato in questi
giorni. Senza sapere quanto sia doloroso anche per me ritrovarmi in
questa situazione.
- Ron ora è arrabbiato ed incredulo. Un po’ come
tutti noi del resto. Quello che ci hai chiesto di accettare Hermione
non è cosa da poco. Stiamo parlando di Malfoy. E di tutto
quello che il suo cognome si porta dietro.
Entro e chiudo la porta.
- Ma prima che tu lo vada a prendere c’è una cosa
che voglio sapere. E voglio che tu mi risponda sinceramente:
perché hai creduto così ciecamente in lui?
- Perché poteva uccidere Silente e non lo ha fatto.
Perché poteva abbandonarmi e fuggire. Invece è
rimasto e ha scelto… Ha scelto te Harry. Senza esitazioni. E
per farlo ha perso tutto. Non ha più nulla, se non il
coraggio di vivere questa sua decisione fino in fondo.
Guardo i suoi occhi che non hanno traccia di incertezza e rivedo la
stessa espressione che animava due intensi occhi azzurri in una notte
che ha deciso il destino di molte persone.
Mi avvicino e le prendo le mani. Anche se si è riposata, il
suo viso è ancora provato da quello che ha vissuto.
- Anch’io ho sempre creduto in te, Hermione. E
continuerò a farlo. Volevo che lo sapessi.
Ho avvertito la sua presenza nel momento in cui è tornata. E
mi stupisco di come questo sia possibile.
Come stabilito la trovo in cucina. Si è cambiata e appare
più rilassata. Io invece sento la tensione tornare.
- Sei pronto?
Non lo so. Questa è la verità. Sto per recarmi in
un luogo dove sono stato prigioniero. E ho la sensazione che non
sarà molto differente anche adesso la situazione. Ma ne ho
parlato a lungo in queste ore con Blaise e ho cercato di trovare un
giusto equilibrio per affrontare quello che mi aspetta.
- Direi di sì. Prima però ho un’unica
richiesta da farti. Quando saremo lì,
parlerò…. ma solo con te e con Potter. Tienimi
lontano tutti gli altri.
- Penso di poterlo fare…
- Non mi basta come risposta, Granger. Non ho intenzione di essere
sottoposto ad un esame collettivo… credimi non sono
dell’umore giusto…
So che impressione devo darle. Anch’io riconosco una traccia
della mia arroganza. Se ci fosse Blaise sono sicuro che direbbe di me
che neanche davanti alla morte riuscirei a chinare la testa. Forse
riserverei qualche sorpresa anche a lei.
- Va bene. Posso capire. Se non c’è
altro…
- Sempre convinta?
- Te l’ho già detto, io non torno indietro.
- Allora sai anche che ne dovremo parlare…
- Lo so.
- E non ti fa paura?
- Sì. Ma non credo ci siano molte altre soluzioni.
- Abbiamo superato il punto di non ritorno giusto?
Annuisce. Anch’io ho paura. Paura di quello che
dovrò svelare di me.
- Blaise?
- Odia gli addii. Mi ha chiesto però di salutarti.
- Okay. Devi prendere qualcosa?
- Viaggio leggero.
- Okay. Allora…
Ora è lei ad essere nervosa. Però afferra la mia
mano. E la presa non è incerta.
- andiamo.
Sono in corridoio con lui. E penso che sia meglio evitare qualsiasi
incontro portandolo nella stanza che ora occuperà.
- Vieni ti mostro la tua stanza.
Saliamo per le scale e la sua presenza dietro di me per un momento mi
appare qualcosa di irreale. Ma credo di doverci fare
l’abitudine: ci saranno molti momenti così
d’ora in poi.
Riconosce subito di che stanza si tratta e compare una smorfia sul suo
viso.
- Troverò anche le corde?
- Era l’unica disponibile… a meno che tu non
voglia dividerla con Harry o Ron, o con i gemelli…
Vedo che è stato portato qui l’altro letto che era
in camera mia, e sono stati aggiunti una poltrona ed un armadio. Anche
se per il momento non so cosa potrebbe metterci dentro.
- Vado a cercare Harry.
- Granger aspetta. Non sono pronto. Non credo di farcela.
Si è seduto sul letto e lo vedo passarsi nervosamente le
mani nei capelli. Mi viene istintivo di sedermi accanto a lui.
- Da qualche parte dovrai pure iniziare. So che non è
facile, ma dopo andrà meglio.
Mi fissa.
- Forse non hai capito. Non credo di riuscire a farlo con la giusta
dose di calma. Se ho condiviso momenti particolari con te, che ci hanno
avvicinato, con lui non è così. Forse
è meglio che prima tu lo avverta. Digli che deve rimanere
calmo anche lui.
E’ spaventato ed aggressivo nello stesso tempo. Credo non si
fidi di quelle che potrebbero essere le sue reazioni.
- Penso che non succederà nulla. Se sei qui è
perché anche lui lo ha voluto.
Lo vedo passare la mano sul braccio, dove spicca evidente il Marchio.
- Tutti sappiamo che c’è. Ma se lo vorrai
sarà solo il ricordo di quanto hai saputo essere coraggioso nel rinnegarlo.
Io l’ho visto quel coraggio dentro di te.
La sento arrivare. L’intensità dei nostri sguardi
che aumenta. E c’è di nuovo quella forza tra noi
che ci lega. Non lo so da dove provenga, ma è
così. E ci permette di poter sentire la parte più
nascosta di noi.
E’ come un’onda: la sento arrivare, mi travolge e
poi mi lascia frastornata. E lui è turbato quanto me.
- Cosa ci sta succedendo, Granger? Perché ti sento
così? Perché sei dove non dovresti essere?
- Non lo so. Ma potrei chiederti la stessa cosa…
Solo che nessuno dei due ha la risposta. Si alza, di nuovo nervoso ed
irrequieto.
- Senti credo di essere troppo teso ora per affrontare qualsiasi cosa.
Ho bisogno di riposare. Possiamo rimandare tutto a domattina?
- Sì, penso sia una buona idea un po’ di riposo
per tutti.
Mi alzo e senza aggiungere altro esco.
Continuo ad insistere, quando so benissimo che non riuscirò
a dormire. Troppi pensieri che non riesco a dominare.
Quello che è successo in camera con lui, continua a
tormentarmi. Più ci penso, più mi sento confusa.
Quando ho cercato Harry per informarlo che eravamo arrivati, ho dovuto
fare uno sforzo enorme per trattenermi dal raccontargli tutto.
Basta, è inutile. Forse bere qualcosa di caldo
potrà aiutarmi. Ma invece di scendere, salgo. E mi ritrovo a
fissare la porta della sua stanza.
Ma cosa mi prende? Però non mi muovo. Spero forse di
riuscire a vedere attraverso la porta? E mi ritrovo a sorridere. Sono
ancora capace di sorridere.
- Noooo!
Un grido disperato e non esito ad entrare. Lo vedo che si agita pallido
e sudato. Sta evidentemente sognando. Ora mormora disperato.
Mi avvicino per svegliarlo. Lo chiamo e lo scuoto gentilmente per una
spalla. La sua mano scatta veloce afferrandomi per un polso e stringe
così forte che potrebbe spezzarlo.
- Malfoy sono io! Mi stai facendo male!
- Hermione…
Ha pronunciato il mio nome… un salotto. Lui che tiene sua
madre tra le braccia. Ed è disperato.
- Avada Kedavra!
La sua voce! Mi volto e la maledizione di Piton ha colpito il
Mangiamorte che aveva la bacchetta puntata contro Draco. Mi volto a
guardarlo di nuovo e i suoi occhi ora fissano me.
Ma ora il suo viso è pallido e la sua espressione rabbiosa.
- Come cazzo hai fatto!
Sono di nuovo qui. La sua stanza. Lo ritrovo in piedi, di fronte a me e
la sua mano mi sta quasi stritolando il polso. Mi scuote.
- Rispondi! Come hai fatto?
- Io… io… non lo so!
- Devi saperlo!
- Mi hai afferrato e… e poi… mi hai chiamato. E
dopo ero lì.
Mi lascia andare di colpo come se si fosse bruciato. Quasi non me ne
rendo conto. Vedo solo Piton che scaglia la sua maledizione contro
l’altro Mangiamorte.
- Voleva te, non lei…
- Voglio sapere come hai fatto!
Piton lo ha salvato! Se non lo avesse fatto, l’altro
Mangiamorte avrebbe ucciso Draco!
Faccio un passo verso di lui…
- Stammi lontana!
- Tua madre…
- Non voglio parlarne…
- Ma…
- NON VOGLIO PARLARNE CON TE, ORA! E DEVI STARMI LONTANA!
Si è allontanato ancora di più da me e
mi fissa furioso. Ho l’impressione che se lo toccassi
potrebbe andare in mille pezzi, tanto è teso.
- Non volevo vedere… io non so… perché
è successo.
- Devi andartene, subito!
- Ma…
- VA VIA! NON LO CAPISCI CHE DEVI ANDARTENE!
E dietro la rabbia con cui ha urlato queste parole, so che
c’è la stessa paura mia per quello che sta
accadendo tra di noi.
Definisco questo il mio spazio non solo perché rispondo alle
mie amiche di penna, ma anche perché è quello che
ritengo meno “formale” di quello
all’inizio… insomma è qui che se devo
dire qualche scemata la dico… : -)!!!
Allora cosa sta succedendo tra quei due? C’è forse
un mistero? Io lo so…. Eh!eh!eh!.
Mi sento in un momento di “buona” come si usa dire
e mi sto divertendo a farcire di idee questa ff come se fosse un
panino!! (E’ quasi mezzogiorno e ho fame… si
capisce?!)
Comunque spero di riuscire a mantenere sempre vivo il vostro
interesse… perché anche il vostro entusiasmo
alimenta il mio!!
Un bacio e buon appetito… ops… a presto!!
Laura.
P.S. : me contenta che vi è piaciuta l’idea del
Voto Infrangibile… un po’ meno a Ron ed Harry,
però non è che si può avere tutto
dalla vita!!!
Alessia87:
come hai potuto vedere, qui un momento di sclero lo hanno avuto un
po’ tutti… però
c’è da capirli!! Comunque ti dirò, sono
proprio contenta del tuo commento su come hai visto svilupparsi il
rapporto tra Draco ed Hermione. E sono anche contenta di aver fatto una
Hermione sempre più decisa. E non è finita qui!!
Blaise è il mio mito… e non mancherà
di dimostrarlo ancora… Un bacio.
Bimba91: voi
mi avete “aizzato” e io li ho fatti arrabbiare
davvero… ho salvato solo Harry perché se perdeva
la testa anche lui… addio ff!! (eh!eh!eh!). Per
l’incontro tra i tre maschietti devi solo pazientare sino al
prossimo capitolo… su come sarà…
bè quello lo dovrai leggere!! Un bacio.
Nicichan:
allora Nico, l’esame come è andato? Spero
bene… comunque non ti devi preoccupare… non si
è vista nessuna differenza… tu scrivi sempre cosa
senza senso!! E qui ci sta la tua risata maligna… che si
trasforma in un sorrisone (io adoro scherzare con te e spero tu lo
abbia capito!!!!!).
Ho letto finalmente il chap di Piton (ovvio nel vero HP) e devo darti
una bruttissssima notizia: è ufficiale sono innamorata di
Piton. (si faccio le corna a Draco e a Blaise!). Come si fa a non
volere un amore come il suo? E soprattutto lui sì che ha le
palle… altro che Harry Potter!! (anche a me non va molto
giù mister Perfezione!!).
Però non so qui nella ff chi è che
farà fuori Voldemort… giuro che fino a
lì ancora il pensiero non si è spinto…
(sai com’è non vorrei affaticare troppo i due
neuroni che ho in testa!!). Un abbraccione…
Ccdd: i tuoi
commenti non sono né piccoli, né
modesti… ogni recensione per me ha una vita a
sé… e tutte hanno la stessa importanza!! E poi
sbrigati con la ff… bisogna buttarsi!!
Le tue domande: alla prima credo abbia già risposto la ff.
L’Avada Kedavra del titolo è quello non
pronunciato da Draco che avrebbe dovuto uccidere Silente. In fondo (e
guarda che non ti sto dicendo poco…) il destino del mio
Draco inizia proprio da lì…
Come vedi Hermione non solo ha preso in mano la situazione…
ma si rivelerà un’ottima cavallerizza?
(saprà imbrigliare Draco?) eh!eh!eh!.... Un bacio.
Ada: ehi,
ehi… mi hai fatto quasi cadere dalla sedia con tutti quei
complimenti… stai più attenta!! In
realtà quando l’ho visto avevo un sorriso a
trentadue denti ed ero così soddisfatta che chi mi ha visto
avrà pensato che avessi vinto la lotteria!! Mi
impegnerò perché tu possa farmi cadere dalla
sedia sempre più spesso!! Un bacio.
Mavi: Ron
delle mezze scintille le ha già fatte…
però per vedere quelle vere dovrai avere ancora un
po’ di pazienza… ho una certa ideuzza in testa...
comunque ho scoperto anche in te una vena di sadismo…
eh!eh!eh… un bacione…
Milu: guarda
se mi dici chi ti rompe mentre tu leggi beata, io lo catapulto nella
mia ff e gli faccio avere un pacifico scambio di opinioni con il Draco
Malfoy che ha appena finito di urlare con la povera
Hermione… oppure con Ron… scegli pure tu!!
Scherzi a parte… e tornando alla ff sono contenta di aver
lasciato ad Hermione l’iniziativa del voto e di aver, questa
volta, reso Draco molto più inquieto e incerto sul da
farsi… perché sempre lui sicuro di tutto? Vediamo
come se la cava invece davanti ad una ragazza che si dimostra
tosta… Un bacio.
PrincipessaSerpeverde:
come avrai capito a me piace molto scherzare… e
l’ironia trovo che sia una delle qualità migliori
che si possa possedere (e adoro come ho fatto il personaggio di Blaise
proprio perché ho riversato in lui tutta l’ironia
possibile che in altri personaggi non posso inserire…).
Tutto questo per dirti che con me guai a non prendermi in giro!!! Anzi
magari potrà sollevarti il morale almeno per il tempo di
scrivere il tuo commento e di leggere la mia risposta!!
Sappi che ho adorato il tuo modo di dirmi che la ff ti sta piacendo
(guarda poche parole ma trapelava un entusiasmo genuino!!!). Grazie
mille e un bacione.
Persy:
ehilà benvenuta!! E grazie per i complimenti! Spero che il
tuo entusiasmo per la ff prosegua, e che tu abbia voglia di lasciarmi
ancora un commentino… come vedi a me piace molto il
confronto con voi… e poi che tipetto…. Sei andata
subito al sodo con Ron!! Comunque mi sa che prossimamente potresti
essere accontentata… a presto… spero!
Buffy88:
quando scrivevo del Voto ti confesso che ho dovuto stare attenta
perché rischiavo veramente di scrivere “vuoi tu
Draco prendere in moglie la qui presente etc….”.
Però l’ho scritto seguendo bene o male
l’originale tra Piton e Narcissa (anche perché non
vedevo la necessità di inventarmi qualcosa di
diverso…) e ti giuro ogni volta che lo rileggevo mi
aspettavo di sentire la marcia nuziale… eh!eh!eh!... per
Blaise non ti preoccupare, è un po’ come un fungo,
quando meno te lo aspetti salta fuori!! Narcissa anche a me
è spiaciuta che morisse… ma come vedi il
sacrificio ha dato i suoi frutti… in attesa della prossima
“stressata” (sia mia che tua…) un bacio.
Giorgia_spuffy:
eh visto con solo due neuroni cosa sono riuscita a fare? Guarda sono
ancora stupita… anche tu non disperare per
Blaise… e chi lo molla!!! Un bacio.
Aurad: per
la serie “facciamoci i fatti nostri” che poi
è anche il bello di questo spazio, ti dirò che
ora sono disperata. Ieri sera ho finito di leggere l’ultimo
libro e adesso? Ormai mi ero abituata così bene ad avere in
borsa un HP da leggere… infatti questo è stato il
bello di scoprirlo dopo che erano usciti tutti i libri (settimo a
parte), non ho mai dovuto attendere per sapere come si evolveva la
storia.
Mi hai fatto troppo ridere con l’immagine di Hermione
attaccata a Draco come una cozza con lo scoglio…
però dai non la farò così…
anche perché ha dimostrato di cavarsela bene anche senza i
suoi due amichetti (no dico ha preso a pugni due maschietti mica da
ridere… eh!eh!eh!). Per quanto riguarda il loro rapporto,
guarda sarò sincera, mi piace molto più scrivere
la parte di quando è tormentato e altalenante, piuttosto che
quando diventa consolidato! Gli alti e bassi regalano molte
più emozioni alle volte. Un bacione grosso e a presto!
Marymatrix:
guarda se stringi con me il Voto Infrangibile di non saltare
più neanche una recensione, può darsi che ti
perdono… eh!eh!eh!
Su Blaise ti do pienamente ragione. Infatti quando parlavo di una ff su
di lui, pensavo comunque ad una ff dove la figura di Draco fosse molto
presente, però in secondo piano rispetto a Blaise. Nel senso
che sarebbe stato lui a fare da spalla a Mister occhi blu per poter
comunque mantenere il ruolo di che tanto gli sta bene (ma si
è capito qualcosa di quello che ho detto? Mi sembravo un
po’ scollegata!). Comunque tieni gli occhi aperti
perché prima di una ff mi sa che arriva una one-shot su
Blaise… mi gira troppo in testa per rimanere lì.
Riguardo la ff cosa ne pensi degli sviluppi? Anche tu ti aspetti la
reazione di Ron… e allora anche tu non rimarrai delusa! Un
bacione. P.S. il tuo studio ha dato buoni frutti?
Joker666:
ansia da prestazione? Guarda quando ci sei di mezzo tu, non dormo la
notte!! Però hai lasciato un commento perfettamente in linea
con il mio pensiero (soprattutto che l’amore deve essere
tachicardia e crampi allo stomaco… e già che ci
sono aggiungerei che quando arriva per una persona che non immaginavi
è anche più travolgente!!). E’ vero che
quello di Ron ed Hermione sembra fin troppo scontato, ma forse
è anche perché l’abbiamo visto crescere
poco alla volta e senza grandi sorprese.
Sul confronto tra Draco e Ron ci sto lavorando. Perché per
quanto inevitabile vorrei che però non fosse
scontatissimo… però come ben saprai alle volte
non sempre si riesce in quello che si vuole. Però di una
cosa ti posso rassicurare… che tra sadiche ci si intende per
cui sicuramente non sarà indolore!! A presto un bacione.
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Capitolo 18 *** PASSATO E FUTURO ***
Un saluto a tutti. Oggi esercito in pieno
il mio diritto di autrice sul capitolo. In che senso? Mi piace
così e basta. L’ho scritto, l’ho riletto
e mi è piaciuto, punto.
Sappiate che è venerdì, quindi può
anche darsi che sia un po’ stressata dalla
settimana… Scherzi a parte, spero piaccia anche a voi.
Sempre difficile scrivere quando si tratta di quei due…
Come forse vi aspetterete, il prossimo capitolo arriverà
lunedì.
Quindi buon weekend, buona lettura e a presto.
Laura
E’ stata una lunga notte. Insonne e tormentata. Quello che
è successo non mi ha dato tregua. Ho cercato ogni possibile
spiegazione, ma non ne ho trovata una che avesse senso.
Lei non è entrata nella mia mente volontariamente. Questo lo
so per certo. Non è un’abile legilimens e
soprattutto non avrebbe potuto senza l’aiuto della sua
bacchetta.
Eppure qualcosa è successo. Il nostro contatto è
stato ancora più intenso di quello provato le altre volte.
Lei era dentro di me! E il ricordo con lei accanto è
diventato meno doloroso. Ecco quello che mi ha sconvolto più
di tutto.
E adesso temo il nostro incontro. Ho paura di guardare quegli occhi. Ho
paura di provare ancora quelle sensazioni.
Devo concentrarmi su qualcos’altro. Devo riuscire a
distogliere la mente. Faccio la prima cosa che mi passa per la testa e
apro l’anta dell’armadio. Dentro ci sono un paio di
magliette. E anche questo mi riporta a lei, perché
all’improvviso quella che indosso mi sembra scottare sulla
pelle nel punto dove lei l’ha toccata. La sfilo per mettere
una di quelle trovate.
E soprattutto ho bisogno di uscire da questa stanza.
Guardo verso la porta. Non lo so…. Dannazione, da quando ho
paura?
La spalanco ed esco. Potrei andare in cucina o potrei andare in
salotto. Invece so benissimo dove andrò. Questa casa la
conosco bene dato che ne ho sentito parlare molte volte da mia madre e
da Bellatrix. Passavano molto tempo qua, con i loro cugini.
Sono quasi a pianterreno e il cuore accelera, il sangue
scorre più forte. La stanza è proprio quella.
Apro la porta ed entro.
Eccola lì. La famiglia Black al completo. Buchi compresi. Il
mio sguardo che cerca e trova. Il suo nome e il mio dolore. E domande a
cui non so dare una risposta. Ha accettato il suo destino, per poi
pentirsene quando ha capito che avrebbe segnato anche il mio? Avrebbe
voluto possedere la stessa forza di Sirius e ribellarsi?
- Perché indossi una mia maglietta?
Merda! Lui no, non adesso.
- Allora?
Okay resta calmo ed ignoralo. Non è per la maglietta.
Sarebbe stato comunque qualcos’altro. Sta solo cercando il
modo di provocarti.
Sento che entra. Okay. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento. E
respiro profondamente. Lo sto facendo Blaise, un ricordo per ognuno di
loro. Sto pensando a te e alla tua scopa che lo fate cadere. Precipita
e si spiaccica al suolo. Ha sfidato Serpeverde una volta di troppo, e
ha avuto quello che si meritava… e poi dopo le nostre risate
negli spogliatoi per la tua impresa.
- Pensi di poter venire qua e prendere quello che vuoi?
Non è la maglietta. Lo sai Draco. E’ molto di
più… è per lei… ed
è difficile per te come per lui.
- Allora è così, Mangiamorte, oltre al coraggio
hai perso anche la lingua?
Sapevi che sarebbe successo. Resta calmo. Quello che devi imparare a
dominare è proprio quello che ora senti crescere dentro.
- Sei solo una merda, Malfoy!
Vaffanculo Weasley, questo no! Mi volto e parto
diretto. Il mio pugno lo colpisce in pieno e lo manda a sbattere contro
il muro. Mi avvicino e ne sferro un altro, più forte del
precedente. Il sua naso prende a sanguinare. Poi è veloce e
riesce a colpirmi. Ma io ormai mi sono spinto oltre, la mente vuota da
ogni pensiero se non quello di colpire duro.
Sento voci concitate e trambusto. Non ho nemmeno bisogno di pensare
cosa potrebbe essere e mi precipito fuori e poi giù per le
scale.
- Sta buono Malfoy, e tu George portalo via!
- Malfoy hai scritto la tua condanna. Capito?
- Non ho certo paura di te, Weasley!
- Piantala Malfoy!
- Lasciami George… non ho finito con questo
bastardo!
- Non aspetto altro Weasley, non sai che piacere mi fai…
Quando arrivo la scena che mi si presenta è peggio di come
me l’aspettavo: Harry sta trattenendo a fatica Malfoy e
George fa lo stesso con Ron. Ma a giudicare dalle loro facce, sono
arrivati troppo tardi. Ron è praticamente una maschera di
sangue, Draco perde sangue da una ferita sul sopracciglio e dal naso.
Entrambi mi hanno visto, ma mentre Ron sembra arrabbiarsi di
più, Draco sembra calmarsi.
- Ron adesso ti calmi e segui tuo fratello. Okay?
Guarda Malfoy ancora furioso ed evita di guardare me.
- Okay Ron?
Harry lo ripete e questa volta più deciso. Si fissano e
conosco troppo bene entrambi per non sapere quello che i loro sguardi
si stanno dicendo. Infatti come conseguenza Ron chiede al fratello di
lasciarlo andare e senza aggiungere altro se ne va.
- Potter se potessi lasciarmi andare…
Libero dalla stretta di Harry, si tocca il sopracciglio ferito.
- Non dovevi tenermelo lontano?
E’ duro il tono con cui mi rivolge la domanda. E la reazione
di Harry è immediata: lo afferra per la maglietta e lo
sbatte contro il muro.
- Non rivolgerti mai più a lei così! Capito?
I suoi occhi grigi cercano i miei. Un mare in tempesta. Ma sembra
trovare qualcosa nei miei perché non reagisce e annuisce. E
posso riprendere a respirare. Harry lo lascia andare e si rivolge a me.
- Hermione credo tu debba parlargli. Così non va.
- Potter pensavi davvero che sarei venuto qui per farmi pestare da voi
Grifondoro?
- Draco…
- Malfoy io faccio ancora molta fatica a pensare che tu sia
qui…
- Bè sappi che non sei il solo…
- Okay adesso posso parlare io?
Sembrano ricordarsi della mia presenza.
- Perché non ci diamo tutti una calmata?
Sono ancora uno di fronte all’altro e si guardano duramente.
- Harry ti prego…
Guarda ancora un attimo Malfoy.
- Malfoy toccala solo con un dito ed è l’ultima
cosa che fai.
Mi guarda per capire se può andarsene.
- Sono da Ron se hai bisogno…
Annuisco e così se ne va lasciandoci soli.
- Cazzo Granger, perché non sei arrivata prima?
- Pensavo fossi nella tua stanza…
Vorrei poterlo aiutare, ma la sua rabbia e il suo nervosismo sono
ancora tra di noi. Appoggiato con entrambe le mani al muro, la testa
chinata, sembra cercare di riacquistare la calma.
- E’ maledettamente difficile. Mi sento andare in pezzi.
- Lo so…
- E più mi sento andare in pezzi, più mi ostino a
rimetterli insieme…
- Devi farlo…
- Perché dovrei? Dimmelo tu, perché a me sembra
di non saperlo più…
- Uno dei motivi è di fronte a te.
Narcissa Black… e l’immagine di una bella donna
dai capelli biondi e gli occhi grigi.
- Ti odio Granger… mai come adesso sento di odiarti. Mi hai
costretto a guardarmi dentro e per questo non potrò mai
perdonarti.
Non dovrebbero eppure le sue parole mi feriscono profondamente. E non
credo di poter rimanere ancora qui. In questo momento non ce la faccio.
L’ho ferita. E lo volevo per il modo in cui riesce a farmi
sentire. Più lei si mostra sicura di me e più io
sento crescere la paura di non riuscire ad esserlo. So che
probabilmente è il fatto di essere qui. Sentire
l’odio degli altri verso di me, mi fa ricordare quanto ho
odiato anch’io. E mi fa stare male. E più mi sento
male e più cresce il timore di cedere e tornare ad essere
quello che ero. Mi ritrovo in un circolo vizioso e ne sono prigioniero.
E senza che io possa fare nulla, all’improvviso lo percepisco
distintamente. Il suo pianto. Il suo dolore. E per quanto tenti di
respingerlo, lui sembra rafforzarsi. Perché?
Perché maledizione! Perché non posso fingere di
non sentirlo? Ma la risposta ormai la conosco. Lei è dentro
di me. Mi è entrata nel sangue, nei pensieri,
nell’anima… nel cuore.
Busso alla sua porta e la sua voce soffocata dal pianto mi dice di
andarmene. Ma non ho più intenzione di scappare. Ed entro.
Non appena sono entrato si è alzata dal letto dove era
sdraiata e, tra le lacrime, mi lancia uno sguardo di fuoco.
- Vattene immediatamente. Fuori dalla mia stanza.
- Dobbiamo parlare…
E’ veloce ad afferrare la sua bacchetta sul comodino
lì vicino.
- Adesso esci da questa stanza.
La sua mano è ferma, ma la sua voce trema. Fragile ma al
tempo stesso così determinata nella sua paura.
- Hermione…
- Stupeficium!
- Protego!
Sono stato più veloce di lei, e il suo incantesimo
rimbalzando sullo scudo l’ha colpita facendola ricadere sul
letto.
- Accio bacchetta…
E mi ritrovo la sua bacchetta tra le mani. Ma non appena la stringo una
scossa mi attraversa. E sento la sua rabbia, forte che vuole colpire,
ma c’è un ostacolo tra lei e chi vuole colpire. E
poi sento molto altro. Si senta tradita, dispiaciuta, ma non
è pentita. Non è pentita di aver scelto di
credere in me.
- Smettila, vattene!
E le sue mani mi stanno colpendo dove riescono. Le afferro i polsi, ma
la sua furia non si placa e tenta di divincolarsi per colpirmi ancora.
Non voglio più che possa vedere così nei miei
sentimenti. E voglio solo che se ne vada. Ma le sue mani mi hanno
imprigionato e non riesco a liberarmi.
Tento ancora di divincolarmi e le sue braccia mi circondano. E mi
stringono a lui. E quello che sento nel suo abbraccio ha il potere di
cancellare la mia rabbia. E mi ritrovo a cercare rifugio e comprensione
in lui.
Non so quanto tempo è passato prima di trovare la forza per
sciogliermi dal suo abbraccio. Non ho il coraggio di guardarlo negli
occhi nel timore di sapere cosa troverò. O forse nel timore
di quello che lui potrebbe trovare nei miei.
- Hermione, verresti con me in un posto?
Avrei mille motivi per non andare, ma mentre penso questo, la mia mano
è già scivolata nella sua. Senza pensare a cosa potrebbe
succedere se ci vedessero scendere ora le scale, le mani intrecciate.
Fuori da questa porta potrebbe portarmi ovunque, ma non ho paura. E mi
lascio guidare da lui.
Quando riapro gli occhi il panorama che si presenta ai miei occhi
è di una bellezza mozzafiato. Siamo sulla cima di
un’alta collina, ricoperta interamente di erica, e tutto
intorno altre colline, tra cui specchi d’acqua riflettono la
luce del sole.
- Sono stato qua un intero giorno sperando di poter allontanare da me
l’idea che dovesse succedere davvero. Che non ci fosse
un’altra possibilità. Ho cercato qua il coraggio
di affrontare quello che mi veniva chiesto. Ho cercato qua le risposte
a quelle domande che mi tormentavano da tutta una vita. Ma quando il
sole è tramontato, sono andato via che ero più
spaventato e confuso di quando ero arrivato.
E quella sera, il Signore Oscuro ha fatto di me un Mangiamorte. Ed
è comparso questo. Ero definitivamente diventato quello che
avevo sempre temuto di dover diventare.
Negli anni passati ad Hogwarts, ho visto la mia vita scivolarmi tra le
dita. Ogni giorno che passava mi avvicinava sempre di più ad
un destino che non volevo, ma a cui non riuscivo a sottrarmi. E
più il timore cresceva, più il mio odio per voi
cresceva.
Ti ho odiato Hermione perché tutto in te mi ricordava quello
che io non potevo essere. Mentre tu eri libera di vivere, io ero
imprigionato dal mio sangue puro e dal mio cognome. Più tu
brillavi accanto a Potter, più io mi sentivo sprofondare nel
buio della mia dannazione.
Quando il Signore Oscuro mi ha ordinato di portargli uno dei due amici
di Harry Potter, sapevo che avrei preso te. Ero deciso a distruggerti.
Volevo che il mio buio prevalesse sulla tua luce.
Ma quando ne ho avuto la possibilità, non ho potuto. Quello
che sei Hermione, nessuno lo può distruggere. La tua forza
nel credere in quella luce che rischiara la tua anima mi ha investito e
travolto. E mi ha fatto desiderare più che mai che un
po’ del suo calore potesse riscaldare il freddo che pervadeva
la mia anima. Volevo che potesse continuare a splendere e forse
brillare anche più di prima.
Quando mi hai chiesto di scegliere te, di credere in te, ho sentito
quel calore che tanto desideravo. E non ho avuto più dubbi.
Perché se tu potevi credere in me, anch’io potevo
farlo.
Nei suoi occhi grigi c’è tutto ciò che
mi sta rivelando e mi sento sprofondare totalmente dentro di loro.
Dentro di lui e nelle emozioni che sta provando.
- Ho paura Hermione. Paura che nonostante il tuo credere in me, io non
riesca a liberarmi del buio che per troppo tempo ha oscurato i miei
sentimenti. Paura che l’odio, che avverto forte intorno a me,
possa farmi precipitare di nuovo in quel buio. Paura che non
saprò essere quello che tu dici di aver visto in me.
- Ho paura anch’io Draco. Ma l’unica cosa che
possiamo fare per affrontarla è imparare a fidarci uno
dell’altro. A fidarci di quello che sentiamo.
- Vieni voglio mostrarti una cosa.
Mi prende per mano e ci dirigiamo verso un boschetto. Una leggera
brezza calda rende l’aria limpida e tersa. Lo splendido
panorama che ci circonda crea un’atmosfera di assoluta calma.
Appena dentro il boschetto si ferma davanti ad un albero dal tronco
massiccio e me lo indica.
- La mia prima magia.
Sul tronco incisi nel legno ci sono due nomi: Draco, Blaise. E sotto lo
stemma di Serpeverde.
- Vorrei che ti fidassi di me, come hai detto e lo toccassi.
La sicurezza che sento nella sua richiesta non mi fa esitare. Mi
avvicino e sfioro i loro nomi.
Ora davanti all’albero ci sono due ragazzini. Uno biondo,
occhi di ghiaccio e il portamento già fiero.
L’altro è moro, occhi blu e già una
leggera aria di ironica indifferenza verso il mondo.
E noi siamo lì con loro. Perché il Draco adulto
è ancora accanto a me.
- Draco sbaglio o tuo
padre ti aveva proibito di volare?
- Uffa Blaise, non
rompere! E poi volevo mostrarti una cosa.
Ora impugna una bacchetta.
- Guarda cosa mi hanno
regalato per il mio compleanno. Mia madre non era d’accordo,
dice che dovrei aspettare di avere undici anni, ma mio padre dice che
è arrivato per me il momento di iniziare ad utilizzare
seriamente la mia magia. Così quando arriverò ad
Hogwarts sarò già più bravo della
maggior parte degli studenti del primo anno. Sta a guardare!
Un’espressione concentrata, la bacchetta diretta verso
l’albero, pronuncia un incantesimo. E sul tronco compaiono i
loro nomi.
- Draco questa
sì che è magia!
Il tono ironico di Blaise fa infuriare il Draco ragazzino.
- E’ la mia
prima magia! E poi posso fare anche di meglio…
Si concentra nuovamente e questa volta sotto i loro nomi compare lo
stemma di Serpeverde.
- Allora? Di questo cosa
ne dici?
- Che sei fissato
Draco…
- Non sono fissato. Se
vuoi diventare un grande mago è a Serpeverde che devi
appartenere! Mio padre dice che solo chi ha sangue puro viene
accettato. E quindi noi possiamo stare tranquilli!
- Draco io penserei meno
con la testa di tuo padre e più con la tua…
- Blaise tu non capisci!
Ad Hogwarts gli studenti di Serpeverde da sempre sono i più
temuti. Perché sono quelli che possiedono la vera magia. Il
mago più grande di tutta la storia era Serpeverde…
- Bè visto la
fine che ha fatto…
Adesso l’espressione rabbiosa del ragazzino biondo
è identica a quella che tante volte ho visto nei suoi occhi.
- Mio padre dice che
tornerà e quando lo farà chiamerà a
sé solo i migliori. E io sarò tra di loro. E se
vorrai esserci anche tu, ti consiglio di iniziare a sperare di
diventare un Serpeverde!
Poi afferra la scopa che giace a terra accanto a lui e ci monta sopra.
Ma non lo vedo volare via, perché sono di nuovo vicino
all’albero, la mano che sfiora il tronco e lo stemma
Serpeverde.
Mi ritraggo e lo guardo. Mentre io mi sento frastornata da quello che
è appena successo, lui no.
- Cosa succede Draco? Come è stato possibile che io fossi
lì… che anche tu fossi lì…
- Non lo so Hermione perchè succede. Però so che
non possiamo opporci. Ci ho provato, l’altra notte. Con tutta
la mia capacità e forza. Ma non è servito.
- Ma adesso tu sapevi come fare…
- Credo siano le nostre emozioni a provocarlo. Qualcosa tra noi ci lega
e ci permette questo. Possiamo controllarlo, ma non impedirlo.
- Perchè hai voluto mostrarmelo?
- Perché questa non è la cosa
più tremenda che potrai vedere di me…
Tutto diventa chiaro. Ha paura di quello che vedrò nel suo
passato. Il buio che per tanto tempo lo ha guidato nelle sue
intenzioni.
- Hai detto di avermi odiato in passato e io so che è vero.
Perché quell’odio l’ho vissuto sulla mia
pelle. E l’ho fatto mio, ricambiando il tuo.
Lo costringo a fissarmi negli occhi.
- Ma adesso siamo stati capaci di sconfiggerlo. Io e te insieme. Non so
dove ci porterà tutto questo, quello che so è che
niente di quello che vedrò nel tuo passato potrà
farmi tornare indietro.
- Non è solo per quello che potresti vedere…
quello che è successo prima con Weasley…
è perché ci sono sensazioni che non riesco a
dominare. Perché se provocato sono ancora capace di reagire
pensando al passato.
- Anch’io conosco la rabbia Draco. E credo che anche tu ne
abbia avuto più di una prova… quello che
può fare la differenza col passato però
è riconoscere di aver sbagliato. E cercare di non commettere
più lo stesso errore.
- Sarà difficile il mio rapporto con gli altri…
- Quando avrai parlato con loro, le cose potranno andare solo meglio.
- Non ne sono così sicuro… e tra noi?
- Sincerità. Non dobbiamo più fingere che tra noi
non ci sia questo legame. Non dobbiamo avere paura di non essere
più nemici. E anche tra noi le cose potranno andare solo
meglio.
Per un attimo ho l’impressione che non mi stia ascoltando.
Sembra completamente assorbito dalle incisioni sul tronco. Poi
però estrae la sua bacchetta. Un lieve mormorio e ora
accanto allo stemma Serpeverde, c’è quello di
Grifondoro.
- Un Serperverde e una Grifondoro. Due opposti uniti da unico destino.
Una certezza mi fa sorridere.
- Qualcuno ne sarà molto felice ed orgoglioso.
Capisco che ha intuito a chi stia pensando. E l’ombra di un
sorriso compare anche sul suo viso.
Già, sono proprio sicura che Silente non avrebbe potuto
sperare in una sorte migliore per lui.
Buio, luce, buio, luce… ma non è che si sono
dimenticati di pagare la bolletta?
Ragazze ci voleva per sdrammatizzare un po’ la situazione (a
volte mi sembra di essere Shakespeare alle prese con i dubbi
amletici…), anche perché non è che mi
posso prendere troppo sul serio, se no finisce che scrivo un trattato
sui mali oscuri dell’anima… e non mi sembra il
caso!
Volevo anche vedere i nostri due scendere un po’ dalle
barricate e stringersi la mano… (non si inizia sempre dalla
mano per poi prendersi il braccio?! E poi tutto il resto…
eh!eh!eh!)
Volevo scusarmi anche perché non avendo molto tempo ho
potuto rispondervi, ma brevemente. Mi farò
perdonare…
Un bacione a tutte e buon weekend!
Persy:
allora un po’ di soddisfazione sicuramente te l’ho
data grazie a Ron… per il resto spero ti sia piaciuto! E
come vedi un po’ di tensione si è
sciolta… A presto!
Milu: allora
per il tuo ragazzo… ricordati che quando hai bisogno, basta
che tu me lo dica e lo catapultiamo nel mondo magico e poi ci pensa il
signor Malfoy... eh!eh!eh!
Scherzi a parte, cosa ne dici di questa nuova armonia tra Draco ed
Hermione? Ma poi sarà tutto così facile? E non
credo… non hanno fatto i conti con me!! E come hai detto tu
anche della presenza ingombrante di un certo rossino…
comunque se sono cavolate le tue, le mie allora che cosa sono?!
A proposito ancora un po’ di pazienza: forse ora è
più chiaro cosa succede tra loro, più avanti si
capirà anche il perché… un bacio.
Bluesnaky:
allora sembra tutto semplice dopo questo loro parlarsi, ma in
realtà le cose si sono complicate… è
che loro ancora non lo sanno!! eh!eh!eh!... Blaise
tornerà… abbi fede! Baci.
Ccdd:
innanzitutto fatti dire che con quell’accio bottiglia mi hai
fatto veramente spaccare dalle risate. Poi ti dico che a me piacerebbe
tanto poter utilizzare il comando
“tergo”… e non credo di doverti spiegare
il perché!! Anche se tu hai dato abbastanza prova di essere
legilimens… un po’ delle ipotesi fatte su quello
che accade tra loro le avrai ritrovate nel loro discorso…
però sul perché esiste… bè
ancora non posso svelarlo. Un po’ di pazienza
ancora… eh!eh!eh!... un bacione.
Aurad:
allora lavori anche tu! Come ti capisco… ci sono dei giorni
che muoio dalla voglia di andare su efp ma non riesco a trovare cinque
minuti… e allora son dolori!! Certo che se mi sentisse il
mio capo (eh!eh!eh!). Sono sicura che ora un po’ felice lo
sarai: visto e considerato come le ha prese Ron all’inizio
del capitolo… e sugli scudi che mi dici? Il ghiacciolo
Malfoy qui si è sciolto parecchio…
però mai stare tranquilli perché è un
attimo che torna un frigo! Per mantenere ancora alta la suspance mi sto
organizzando… un bacio e a presto!
Bimba91: non
posso che aspettare il tuo commento su questo capitolo…
proprio tu volevi che loro due si avvicinassero… e allora?
PrincipessaSerpeverde:
guarda che la fila per Blaise è molto lunga… nel
tempo sta diventando lunga quasi quanto quella di Draco!! Proprio
perché anch’io ne sono una fans non
sarà di passaggio in questa ff… è solo
che il suo personaggio mi piace farlo spuntare un po’ qui e
un po’ là…un bacio.
Buffy88: mi
piace che sono riuscita a incuriosire… però parte
del mistero un po’ l’ho svelato…
Mavi: “troppissimo”
ho cercato e nel mio vocabolario l’ho trovato…
quindi usalo pure!! Le due risate vorrei sempre che diventassero
quattro… Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un
bacione.
Nicichan:
guarda mi hai fatto davvero paura con la tua recensione. Sembravi
animata dal sacro fuoco della conoscenza e ho temuto che non ti saresti
più ripresa!!! Poi però hai parlato di
prestazioni sessuali di Piton è ho capito che eri tornata in
te!! Chissà che cosa nasconde sotto quel
mantello… eh!eh!eh!... quei “due” come
vedi stanno cercando il modo di fondersi insieme. A saperlo li mandavo
in fonderia e facevo prima… okay dopo questa credo di
doverti salutare perché ho sentito citofonare…
dev’essere l’incaricato del matticomio (troppo
forte la nonnina, lasciatelo dire!!). Un bacione grosso. PS: se tu mi
presti Piton io ti faccio fare un giro con Malfoy…
Giulythebest90:
grazie, grazie, grazie per i complimenti. In particolare voglio dirti
grazie per il complimento sul modo di scrivere. So che può
sembrarti strano, ma siccome faccio molta attenzione e cerco sempre di
scrivere correttamente, bè sentirmelo dire mi ha fatto
veramente piacere (verbi compresi, perché ti do ragione, a
volte qualcuno se ne frega un po’ troppo…).
Riuscire a mantenere vivo l’interesse per la storia
è un altro dei miei crucci… alle volte non
è semplice, perché il rischio è quello
di tirare in lungo perché non si sa più cosa
scrivere… spero di non arrivare mai a farlo.
Un’altra cosa che cerco di fare è proprio quella
di postare i capitoli regolarmente perché applico su di me
quello che vorrei vedere dalle ff che seguo e che mi piacciono: non
dover aspettare settimane tra un capitolo e l’altro!! Nella
speranza di risentirti ti saluto.
Marymatrix:
non era certo la laringite che ti volevo augurare : -)…
comunque cosa ne pensi dell’evoluzione di Draco? E tieni gli
occhi aperti perché l’unico,
l’inimitabile (e un po’ mister perfezione, aggiungo
io) Harry Potter sta per arrivare. E si confronterà proprio
con il nostro Draco Malfoy… niente botte
però… quelle sono più in linea con il
caratterino di Ron… almeno trovo!
Un bacio.
Elianoir: ahi…
ho trovato un’ipercritica… questo sì
che può rappresentare una bella sfida… riuscire a
mantenerti tra le lettrici della mia ff… mi
impegnerò al massimo. Anche sul finale, lo giuro!!
Ciao e al prossimo commento (che spero ci sarà…).
Saretta4ever:
ma ciao! Contenta che sei tornata… iniziavo a preoccuparmi!
Però ti capisco mentre leggevo HP7 quasi mi sembrava
impossibile portare avanti questa ff. Davvero un universo parallelo. E
poi quando l’ho finito ho avuto il momento di depressione: e
adesso? Bè ho pensato ho sempre le ff da leggere e da
scrivere.
Ti piace come si evolve il rapporto tra i due? Meno male che
c’è Hermione (donna) perché se fosse
per Draco (uomo) lui andava avanti chissà quanto a non
capire… quindi donna=intelligente, uomo=prima che capisca
“campa cavallo che l’erba
cresce…” eh!eh!eh! Forse sono stata troppo
dura…. Un bacione e a presto!
Ada: allora visto che
eri tesa ho pensato che questo capitolo dovesse regalare un
po’ emozioni positive… spero sia andata
così!! Bè forse non proprio per Ron…
Comunque non ti preoccupare per il commento, mi avevano chiamato quelli
della neuro, ma poi ho spiegato cos’era successo e ho
sistemato tutto!! Eh!eh!eh! Un bacione.
Joker666:
allora devo tirarti le orecchie! Quanto saranno disperate le tue
lettrici (me compresa!!) che non aggiorni? Non si fa così!
Scherzi a parte, ti capisco benissimo. Infatti io preferisco fare
più capitoli ma più o meno sempre della stessa
lunghezza, così riesci a postare più spesso.
Mi è piaciuta la figura di Hermione-Pensatoio-
Ambulante… e come vedi proseguono, adesso ci si mette anche
lui!! Ron, sarà il rosso dei capelli, però me lo
vedo troppo così impulsivo. A maggior ragione ora che
è geloso. Fred e George, una loro incursione nelle mie ff
non manca mai… due miti!! Il personaggio perfetto, sempre
con la battuta pronta… e se hai capito un po’ come
sono fatta, io adoro scherzare! A presto.
PS: mi stavo per dimenticare: si è capito perché
Malfoy era così incavolato alla fine dello scorso chap?
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Capitolo 19 *** UN PRINCIPIO DI FIDUCIA ***
Ciao! Eccomi con un giorno di
ritardo… però (come ai bei tempi della
scuola…) ho portato la giustificazione!! Eh sì ho
passato il week con la febbre ed ero abbastanza ko… ma ora
sono tornata in forma! Ma basta parlare del mio stato di
salute… e parliamo del capitolo: lo definirei di
preparazione per situazioni che stanno per crearsi. So che vorreste di
più tra i due… ma abbiate fiducia
perché arriverà molto presto.
D’altronde l’avevo detto che volevo fosse un
crescendo di emozioni il loro rapporto… (in questa fase mi sento
abbastanza Jane Austen… nelle intenzioni, perché
poi nel tradurlo in parole bè ecco… lei ha
scritto Orgoglio e Pregiudizio, un capolavoro, io tento di scrivere ff
passabili… eh!eh!eh!)…
Buona lettura e a presto!!
Laura
E’ strano essere seduta accanto a lui e sentirmi
così tranquilla. Mi ha chiesto se potevamo rimanere qui
ancora un pò e mi sono ritrovata a desiderarlo
anch’io. In questo momento, dopo giorni in cui mi sono
sentita sempre sul punto di precipitare, sono in pace con me stessa. E
mi godo questa sensazione perché sono sicura che appena
torneremo la realtà ci investirà nuovamente e
dovremo far fronte a tutto quello che ci aspetta.
Lo osservo di sfuggita. E’ sdraiato, mordicchia un filo
d’erba, gli occhi chiusi, sembra davvero rilassato anche lui.
E mi sembra di vederlo per la prima volta. Lui sì che
è il massimo: così lo considerava
quella ragazzina di Corvonero e a dire il vero non solo lei. Nonostante
lui abbia sempre dedicato la sua attenzione solo ed esclusivamente alle
ragazze di Serpeverde, molte studentesse delle altre case avrebbero
voluto attirare il suo interesse.
Immagino quante vittime avranno fatto i suoi occhi grigi.
L’espressività del suo sguardo è
qualcosa che ho sperimentato anch’io. Può essere
lo specchio delle sue emozioni, tanto da non dover ricorrere alle
parole, ma può diventare anche impenetrabile come una
distesa di ghiaccio. Impenetrabile. E mi riporta ad una cosa che mi ha
detto prima.
- Draco c’è una cosa che vorrei chiederti. Prima
quando parlavamo di quello che è successo tra
noi… il modo in cui entriamo in contatto…
Si è messo a sedere ora e mi sta guardando. Limpido e
sereno. Ecco come definirei adesso il suo sguardo.
- hai detto “possiamo controllarlo”, cosa intendevi?
- Che se riesci a dominare le tue emozioni e la tua mente, il modo in
cui avviene può essere meno
“travolgente”.
- Dominare la mente?
- Rimanere in contatto con la parte razionale di
sé… riuscire a mantenere il giusto distacco da
ciò che sta accadendo… potrei aiutarti…
Si è interrotto un po’ troppo bruscamente e sembra
pentito. Non mi ci vuole molto a capire il perché.
- Quello che succede non è molto diverso da quello che
avviene quando si usa la legilimanzia, giusto?
- Già…
- Una sensazione devastante… mi sentivo impotente. E
nonostante tentassi…
- Senti Hermione…
- Draco non dobbiamo fingere che non sia successo.
- Lo so.
- E allora ne possiamo anche parlare.
- Posso aiutarti anche in questo. Con un po’ di esercizio
potresti chiudere fuori chiunque dalla tua mente. Sei una strega dalle
doti eccezionali…
- Anche se Mezzosangue?
- Sì. Il valore di una persona non è questione di
sangue…
Limpido e sereno. E’ ancora così il suo sguardo.
Penso davvero che potremo essere gli unici a capire quello che sta
succedendo tra di noi.
- Credo che accetterò volentieri il tuo aiuto.
- Bene.
- Tu come hai fatto a diventare così bravo?
- Possedevo già una predisposizione naturale, e poi Piton mi
ha aiutato a sviluppare ulteriormente queste mie capacità.
- Quando ha provato con Harry, ad insegnargli occlumanzia, è
stato un disastro totale…
- Bè credo che Potter non fosse tra i suoi studenti
preferiti…
- Già non credo proprio…
Ci siamo addentrati su un terreno insidioso…
- Te ne avrei comunque parlato prima di tornare. Sappiamo bene entrambi
che la prima cosa che vorrà da me è proprio
Piton. Ho il suo sguardo ancora davanti agli occhi ogni volta che mi ha
chiesto di lui.
E’ vero sarebbe inutile negare.
- Lo aiuterò Hermione. Ma voglio che tu sappia la
verità. Sincerità mi hai chiesto ed è
quello che avrai. Se lui lo cerca per distruggerlo, io lo cerco per
salvarlo. Se sarà ancora possibile…
Ora che so quello che è successo mi rendo conto che Piton
potrebbe già aver pagato per il suo gesto.
- Spero solo che sia riuscito ad ingannare il Signore Oscuro con la
stessa freddezza con cui gliel’ho visto fare in
più di un’occasione. Credo che se sia potuto
rimanere per così tanto tempo in bilico tra il Signore
OScuro e Silente è proprio grazie alle sue
capacità di occlumante.
- Ingannare Tu – sai – chi?
- Sì. Non sai quanto ci ho pensato Hermione. Eppure tutto
ciò che so e che provo mi porta in un’unica
direzione: lui non è ritornato al Signore Oscuro come
può sembrare.
- Draco, ha ucciso Silente. Avrebbe potuto salvarlo e invece…
- Eppure ha salvato me! E non solo come hai visto tu, ma anche quando
ho deciso di fuggire con te. E’ stato lui a farmi capire che
forse potevo avere un’altra possibilità e che
dovevo avere il coraggio di coglierla.
- Perché avrebbe dovuto incolpare lui della tua fuga?
- Perché il Signore Oscuro ha sempre fatto affidamento su di
lui perché mi sorvegliasse. Non si fidava di me dopo il mio
fallimento con Silente. E come puoi immaginare con lui sbagliare
equivale a morire.
Sentire parlare di Tu – sai - chi da qualcuno che gli
è stato così vicino è agghiacciante.
E’ reale il pericolo che traspare dal suo racconto.
- Piton non ha parlato della mia esitazione, ma si è
completamente fatto carico del suo gesto. Lo ha giustificato con
l’odio profondo che provava per Silente. E poteva anche
essere. Ma perché rischiare ancora per me? E
l’unica risposta che continuo a darmi è che voleva
che io forse mi rendessi conto che potevo combattere dalla parte giusta.
- Non so, mi sembra così difficile da credere. Sai quando
abbiamo scoperto che faceva parte dell’Ordine, Harry non
riusciva a farsene una ragione. E ne ha parlato con Silente
più di una volta. Ma lui continuava a dirgli che si fidava
di Piton e che quindi avrebbe dovuto farlo anche lui. Anche io
continuavo a ripeterglielo. Di fidarsi del giudizio di Silente. Che non
si era mai rivelato sbagliato prima…
- E’ quello che ha salvato anche me, vero? Il suo giudizio,
le parole che ha avuto per me quella notte… non sai quante
volte ho continuato a sentirle.
- Eppure ha letto dentro di te con estrema chiarezza. Non ha sbagliato
nel giudicarti.
- E’ anche per questo motivo che continuo a pensare a Piton e
a quello che anche Silente mi ha detto di lui. Che era stato lui a
chiedergli di restare accanto a me. Io pensavo che lui lo facesse solo
per il Voto stretto con mia madre…
Credo che il mio stupore sia evidente.
- Sì, lui e mia madre avevano stretto un Voto Infrangibile.
Gli aveva chiesto di portare a termine lui il compito affidatomi dal
Signore Oscuro nel caso io non ce la facessi. Quando però
l’ho vista l’ultima volta…
Sento che si sta sforzando per parlare di lei. Deve essere doloroso per
lui. E spero possa sentire che mi rendo conto di quanto sia difficile.
- Mi ha detto una cosa su di lui che mi ha ulteriormente reso certo. Si
era rivolta a lui nella speranza che si sostituisse a me e che mi
aiutasse anche a capire che stavo sbagliando. Si è rivolta a
lui essendo quasi certa che lui fosse davvero un uomo di Silente
perché mio padre, prima di essere arrestato le aveva detto
di essere entrato in possesso di informazioni che rendevano certa la
sua fedeltà a Silente. E quindi altrettanto certo il
tradimento nei confronti del Signore Oscuro.
- Perché non cerchiamo noi quelle prove? Questo potrebbe
cambiare molte cose… anche se non spiega il
perché del suo gesto.
- Non lo so Hermione, non saprei nemmeno dove cercare…
quello che so è che lui mi ha salvato la vita. E io non
posso tradirlo così. Quindi se arriveremo a lui,
sarà insieme. Io e Potter.
- Conosco Harry. Quando saprà quello che mi hai appena
rivelato, fingerà che non conti nulla. Ma
continuerà comunque a pensarci…
- Lui non saprà nulla di quello che ti ho rivelato. Lui
penserà che lo stia solo aiutando.
- Perché?
- Perché qualsiasi cosa dica è la mia parola di
Mangiamorte, contro la realtà della morte di Silente.
- Io ho visto…
- Questa è l’altra cosa di cui ti avrei parlato.
Spero ti renda conto anche tu che è meglio non parlare con
nessuno di quello che accade tra noi. Credo che creerebbe solo
più tensione. Sicuramente i tuoi amici ne sarebbero
spaventati e… minacciati.
- Minacciati?
- Hermione noi condividiamo qualcosa di molto particolare. E
c’è qualcuno che mi sembra già
abbastanza turbato da tutta la situazione…
- E’ normale. Loro sono i miei migliori amici. E la
situazione che gli ho chiesto di accettare è difficile. Ma
ci stanno provando…
- Potter forse ci sta provando…
- Ron è sempre stato molto più impulsivo rispetto
ad Harry.
- Credo che lui abbia qualche motivo in più per
odiarmi…
- Non credo di capire…
- Prima quando ho afferrato la tua bacchetta ho visto che era lui
quello che volevi colpire. Penso che per scatenare una rabbia
così in te, il tuo migliore amico abbia proprio
esagerato… poi mi ha detto una frase stamattina molto
significativa: “pensi di poter venire qua e prendere quello
che vuoi?” e non credo si riferisse a questa
maglietta… quando sei arrivata tu è diventato
ancora più furioso… penso che ci siano abbastanza
elementi per arrivare a capire perché ti sto chiedendo di
non rivelare loro cosa ci succede…
“Lo hai
chiamato per nome. Non Malfoy o Mangiamorte o
“lui”… lo hai chiamato per
nome…”. Ma non significa nulla se non
che Ron è semplicemente arrabbiato con me. Sono tornata e ho
portato con me Malfoy, il suo peggior nemico. Come dovrebbe sentirsi?
- Va bene. Non dirò nulla… ma ad una sola
condizione: io e te cercheremo le prove di cui ti ha parlato tua madre
su Piton.
- Hermione non mi ha detto nient’altro se non questo. E non
credo di poter essere adesso nella condizione di andare da mio padre a
chiedere di lui.
Capisco che suo padre debba essere un altro argomento molto doloroso
per lui. Lucius Malfoy sarà per sempre un Mangiamorte, anche
a costo di uccidere il suo stesso sangue.
- Cercheremo noi il modo di scoprirlo. Se tuo padre aveva delle prove
noi le troveremo.
- E’ troppo rischioso…
- Non posso credere che anche tu non ci abbia pensato…
- Forse. Ma è da solo che agirò. Non ho voglia di
dare a Potter un buon motivo per uccidermi…
- Io non cambierò idea…
- Allora facciamo così… studieremo la situazione
e se troveremo anche una sola possibilità concreta di
trovare qualcosa agiremo…
- Questo è un compromesso che posso accettare.
- Perché ho l’impressione che alla fine sia io ad
aver accettato un compromesso?
Ha usato un tono ironico e io sono rimasta assolutamente stupita. Forse
perché è una delle tante prime volte che sto
vivendo con lui. Sono abituata alla sua rabbia, al suo odio, al suo
disprezzo e quindi l’ironia è qualcosa di
assolutamente improvviso e sorprendente.
- Comunque credo che ora sia meglio andare… se si sono
accorti della nostra assenza, credo che questa volta il mio comitato di
benvenuto sarà ancora più caloroso
dell’ultima volta…
Ancora! E io sorrido. Ho sorriso all’ironia di Draco Malfoy!
Però non c’è più tempo per
pensarci. Le nostre mani sono già intrecciate e mi concentro
su Grimmauld Place. E purtroppo stiamo per tornare ad una
realtà molto più complessa di quella che abbiamo
vissuto qui.
- Ron vuoi stare fermo!
- Mia madre sarà anche una rompipalle però
perlomeno ha la mano delicata…
- Allora se vuoi posso sempre chiamarla…
Mi lancia un’occhiataccia, ma torna immobile. La sig.ra
Weasley fortunamente ha disseminato scorte della sua pozione
“lividi e ferite” in ogni luogo frequentato dai
suoi figli. Finisco di spalmarla sul viso di Ron.
- Ron io e te dobbiamo parlare. Così non risolverai niente.
Se non forse rendere Hermione ancora più furiosa nei tuoi
confronti.
- La tua proposta allora qual è? Accogliere Malfoy come un
eroe? Diventare il suo migliore amico?!
Il tono sarcastico, si aggira inquieto per la nostra stanza.
- Hai finito di dire scemenze? E soprattutto di farle?
- Forse…
- Bene allora quando rientri in possesso di un po’ del
cervello che so occupare la tua testa, forse ne potremo
riparlare… sempre che per allora ci sarà qualcosa
ancora di cui parlare…
- Sentiamo allora! Secondo te io cosa dovrei fare? Restare a guardare
lui che per salvarsi la pelle usa Hermione?
- Lo so che è difficile per te Ron…
- Perché Harry per te non lo è? Oppure anche tu
gli credi?
- Senti non ho detto che gli credo… però parto da
un fatto certo: se Hermione è qui, è Malfoy che
l’ha voluto. Oppure sei disposto a negare anche questo?
- Potrebbe avere ragione Lupin ed essere una trappola…
potrebbe fingere di essere fuggito per arrivare a te.
- Hermione non è stupida… ed ha pensato al Voto
Infrangibile. Tu dovresti saperne abbastanza di Voti
Infrangibili…
- E allora?
- E allora vai da lei e le parli. Come hai sempre fatto nei momenti
difficili. Quello che ha passato l’ha segnata profondamente.
E’ tornata che aveva bisogno del nostro aiuto e della nostra
comprensione. E tu cosa hai fatto? Hai perso la testa e ti sei messo ad
aggredire entrambi. Bè questa è la strada
più giusta per perderla…
- L’ho già persa…
- Non dire stronzate Ron! Non vorrai paragonarti a lui! Adesso cerca di
non esagerare… lei è sempre la nostra Hermione.
- Con un’ombra di nome Malfoy…
- Questo accadrà se noi lo permetteremo… e tu sei
assolutamente sulla buona strada…
- Harry perché mi sono ridotto così?
- Perché sei innamorato, Ron. E con me non
c’è bisogno di fingere…
Si siede sul letto e ha un espressione che mi provoca una fitta
dolorosa.
- Quando l’ho sentita chiamarlo per nome, ti giuro che non ho
capito più niente. E quando gli ho visto indosso la mia
maglietta… la sola idea che poteva essere stata lei a
dargliela…
- Senti voglio essere sincero con te. Non credo Hermione ricambi i tuoi
sentimenti. Ma rimane il fatto che tu sei il suo migliore amico e non
puoi metterti sullo stesso piano di Malfoy. Le esperienze che abbiamo
passato insieme ci hanno reso speciali l’uno per
l’altro. Lo stesso destino che avete deciso di affrontare
insieme a me, fa di noi un insieme indissolubile…
- Lo so… ma se non ci riesco lo stesso Harry? Se non riesco
a tollerare la sua presenza accanto a lei?
- Non credo tu abbia molte altre scelte… se non
perderla…
- Ma tu davvero pensi che riuscirai a fidarti di lui?
- No. Infatti io ho detto ad Hermione che mi fidavo di lei…
lui per me rimarrà sempre Malfoy e non abbasserò
mai la guardia… è anche per questo che ho bisogno
di te Ron: sei stato tu a dirlo, ricordi, io e te…
- Già…
- Mi prometti allora Ron che andrai a parlarle? Da amico e non da
nemico?
- Le parlerò, sempre che decida di poter fare a meno della
sua ombra per il tempo necessario…
- Malfoy sarà impegnato con me… ho intenzione di
mettere le cose in chiaro con lui.
- Se hai bisogno di una mano…
- Ron scusa ma finora di cosa abbiamo parlato?
- Di come cercherò di non saltare alla gola di Malfoy la
prossima volta che lo incrocio… okay Harry… prima
parlo con lei e prima forse c’è qualche speranza
che non accada di nuovo.
Nessuno si è accorto della nostra assenza. E adesso sto
aspettando di parlare con Potter. Sono contento che avvenga dopo i
momenti di tranquillità trascorsi con lei. Ha saputo
regalarmi la giusta prospettiva con cui affrontarlo. Tanto che ho
dovuto insistere perché ci lasciassi soli. Voglio parlare
con lui libero da qualsiasi vincolo. E credo che anche lui lo
preferisca. Sicuramente vorrà essere chiaro con me.
Da quando ho accettato di venire qui non ho mai pensato che ci potesse
essere qualcosa tra me e lui che non sia più di una
diffidente e fragile tregua.
Quello che saprò dare e il modo in cui lui saprà
accettarlo determinerà i nostri rapporti.
La porta si apre e compare. Almeno una cosa la condividiamo. Nel nostro
sguardo c’è la stessa espressione determinata a
non mostrare nulla.
- Sono sorpreso Malfoy che tu abbia voluto vedermi da solo.
- Sono convinto che non avresti voluto diversamente.
- Bravo. Hai indovinato. La prima cosa infatti che ci tengo a dirti
è quella che non credo ci si possa fidare di te. Ma siccome
Hermione ha già rischiato una volta per colpa tua, non
commetterò più lo stesso errore. Quindi Malfoy
non pensare di poterla usare come arma di ricatto. Perché se
mi accorgo che è così, io ti uccido.
- Questo si chiama parlare chiaro Potter. Ti giuro che mi sarei sentito
molto più in pericolo se tu fossi venuto a farmi discorsi
meno diretti. Bene non posso risponderti altro che se sono qui
è per il solo motivo che la volevo al sicuro
anch’io. Era determinata a tornare da me se non fosse
riuscita a portarmi qui. Quindi come vedi qualcosa in comune alla fine
l’abbiamo anche noi.
Questa volta un breve accenno di sorpresa è trapelato.
Dopotutto non posso biasimarlo. Io Mangiamorte gli ho appena detto che
volevo sapere al sicuro la Mezzosangue. Credo però che
sarebbe ancora molto più sorpreso di sapere che
c’è molto di più:
c’è Draco Malfoy che vuole sapere al sicuro
Hermione Granger.
- Malfoy questo è tutto da vedere. Pensi davvero che glielo
avrei permesso?
- No. Non ho dubbi. Il problema forse sarebbe stato trovarci…
- E’ una minaccia?
- No. Una constatazione.
Parlare di lei non può che aumentare l’abisso tra
noi. E forse il primo passo posso farlo io.
- Posso provare ad aiutarti a trovare Piton.
- Provare non basta…
- Potter non penserai che le cose siano rimaste le stesse dopo la
nostra fuga…
- No certo, però credo tu ne sappia abbastanza per ricavarne
qualcosa di concreto.
- Okay. C’è qualcuno al Ministero che sta
raccogliendo informazioni per conto del Signore Oscuro.
- Che genere di informazioni?
- Stanno cercando tutti i maghi purosangue che non rispettano
l’idea appunto di sangue puro.
- Perché?
- Perché per lui sono deboli, Potter. Perché
accettano che ci possano essere unioni miste, generando così
Mezzosangue.
Ho volutamente mantenuto un tono neutro. E sembra bastargli
perché mi chiede di proseguire.
- Questo McGregory sta cercando per conto del Signore Oscuro di tutti
quei maghi purosangue che sono scomparsi e di cui non
c’è più traccia. Quando li trovano gli
viene offerta la possibilità di giurare fedeltà a
lui e quindi al sangue puro. Diversamente vengono eliminati.
- Cosa c’entra questo con Piton?
- McGregory è da tempo che non porta buone notizie al
Signore Oscuro. E lui ha deciso di mettergli alle calcagne proprio
Piton. Quindi è con lui che si vede.
- Okay e quindi?
- Se McGregory entrasse in possesso di una informazione molto
importante, si attiverebbe immediatamente per vedere Piton e riferire.
- Ne sei sicuro?
- Te l’ho detto le cose potrebbero anche essere cambiate, ma
credo che un tentativo si possa fare.
- E l’informazione importante?
- Per questo c’è una condizione che devo porre.
- Malfoy parlare di condizioni mi sembra un po’
troppo…
- Potter è una condizione non trattabile.
- Sentiamo…
- L’informazione riguarda una persona che non sarebbe
più al sicuro. Deve, se lo vorrà e se
accetterà di aiutarci, poter trovare rifugio qui.
Finchè non troverà nuovamente il modo di
scomparire nell’anonimato.
- Chi è questa persona?
- Preferisco non dirtelo prima di aver parlato con lui. Se non
accetterà, non lo avrò messo in pericolo
più del dovuto.
- Dovrei accettare così, di mettere in pericolo gli altri,
perché tu me lo chiedi?
- Anch’io mi sono messo in gioco Potter, facendo rischiare
altri… ed ho pagato un prezzo altissimo. Ma sono deciso ad
andare avanti… però nessun’altro e per
nessuna ragione dovrà più pagare al posto mio.
Ci stiamo fissando. E non sappiamo nemmeno noi come sia stato possibile
essere arrivati al punto di dover decidere se fidarci l’uno
dell’altro. Ma siamo qui e stiamo per decidere il nostro
futuro. Se ora accettiamo la parola l’uno
dell’altro da qui non si tornerà più
indietro.
- Va bene Malfoy. Se questa persona ci aiuterà
potrà stare qui il tempo che giudicherà
necessario.
- Andrò a parlargli stasera. Se accetterà, come
penso, studieremo il modo di far pervenire l’informazione a
McGregory e poi in che modo scoprire come e dove si
incontrerà con Piton.
- Non c’è il rischio che faccia pervenire
l’informazione in qualche altra maniera, senza doverlo
incontrare?
- Il Signore Oscuro si fida solo delle persone. Non affida a
nessun’altro mezzo i suoi interessi. McGregory
incontrerà Piton, di questo ne puoi stare certo.
Faccio il gesto di alzarmi e succede.
- Malfoy un’ultima cosa.
Sapevo che non sarei potuto andarmene finchè non avesse
terminato il discorso che io ho interrotto.
- Conosco Hermione. Lei si sente sicuramente in debito con te,
perché alla fine è come se tu le avessi salvato
la vita. E se anche adesso pensa che ci sia dell’altro, sappi
che non è così. Il passato non si cancella e
prima o poi dovrà fare i conti con lui.
- Se sei così sicuro Potter non vedo allora
perché perdere tempo a preoccuparti. O forse non
è di te che stiamo parlando?
- Non ha importanza di chi stiamo parlando, basta che tu tenga a mente
quello che ti ho detto.
Non credo si aspetti una mia risposta, perché è
convinto che non ci sia nulla da aggiungere. Se sapesse quanto
è lontano dalla verità, credo che adesso non
avrebbe quell’espressione sicura. Perché se
conoscesse quello che custodisco nel cuore, e di cui ora ne sono
pienamente cosciente, potrebbe davvero mettere in pericolo la fragile
tregua appena nata.
Ragazze anche se so che mi avrete già perdonato, sappiate
che però mi è spiaciuto di aver tardato! So anche
che questo capitolo vi apparirà un po’ meno
“intenso” rispetto ai precedenti, però
è nato durante il mio delirare per la febbre e ha generato
questa bella ideuzza che, come avrete sicuramente capito, sta per
introdurre qualcuno (che avete dimostrato di apprezzare quanto
me…) e… dalla porta principale!!! (eh!eh!eh!).
Bè con lui in scena sappiate che non rispondo più
di me stessa… quindi dai prossimi capitoli fate conto che
c’è in giro una mina vagante…
Poi come annunciato sopra ho un po’ voglia anch’io
adesso di sentimenti alla Jane Austen… quindi visto e
considerato che i nostri due il “pregiudizio”
l’hanno già superato,
“l’orgoglio” lo stanno mettendo da
parte… cosa rimane? Bè fate un po’
voi… (non è che posso dirvi sempre tutto io!!!)
L’ultima cosa… a voi che ormai conoscete il mio
modo di essere svelo il titolo originale del capitolo: MISSION
IMPOSSIBLE 4 – Salvare Piton!!!!
(eh!eh!eh!)….
Un bacione a tutte. Laura
(tranquille ormai non è più
infettivo….)
Milu: se
vuoi io il mistero del loro legame te lo posso anche svelare
prima… il problema è che poi ti devo lanciare
l’Avada Kedavra per far sì che il segreto rimanga
segreto!! Scegli pure con calma e poi fammi sapere… eh!eh!eh!
Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto così
tanto perché sinora è il capitolo che in assoluto
mi ha coinvolto più di tutti nello scriverlo. Il ricordo poi
di Draco e Blaise ragazzini… guarda ancora adesso mi fa
impazzire!!! Comunque hai ragione tra Ron e Draco le cose potranno solo
peggiorare… e mi diverte l’idea di poter decidere
quanto!!! Un bacione e a presto
Mavi: guarda
finchè ti ripeti nel dire che ti piace ciò che
leggi… fai pure!! Comunque anche secondo me Ron gli faceva
la posta… eh!eh!eh! a presto!
Bluesnaky:
guarda che meglio di così non poteva andarti: arriva Blaise
e insieme a lui sicuramente altre complicazioni… cosa vuoi
di più?! Eh!eh!eh! Ciao e a presto!
Nicichan:
questo capitolo è per te! Come regalo di nozze (a proposito
è un sì quello con cui risponderei! Poi
però lo spieghi tu a Piton…). Comunque visto che
Piton fa il figo e non chiede aiuto a nessuno, io ho deciso di dargli
una mano lo stesso… almeno fino a che non avrò
visto cosa c’è sotto il mantello…
dopodiché vedrò se vale la pena farlo
vivere… ah!ah!ah!... Roswell non l’ho mai
visto… ma su che canale lo trasmettono? Anche lì
succedono cose strane? Bè qui non poteva che essere
così, con tutti questi maghi e streghe in
circolazione… e per concludere non sentirti
assssssolutamente in colpa se sono stata uno straccio per tutto il
weekend dopo che tu ti sei raccomandata perché lo passassi
bene… se lo fai ancora venerdì prossimo annullo
le nozze!!! Un abbraccio e un bacione.
Ccdd:
“tergo” perché pulirei in un attimo!!
Odio fare i mestieri… se proprio non esiste la magia, non
potevano almeno esistere gli elfi domestici!! Comunque la pelle
d’oca che ti ho fatto venire con lo scorso capitolo, sappi
che io l’ho avuta per tutto il tempo mentre lo scrivevo. E
quella frase che hai citato mi sembrava davvero troppo cucita addosso
al personaggio di Draco. E rappresentativa di quello che sentiva nei
confronti di Hermione. Bè adesso aspettati solo il meglio da
loro… e speriamo anche da me!!! Un bacione.
Bimba91:
come avrai capito dal commento che lo introduceva sinora anche per me,
lo scorso, è stato il capitolo più bello in
assoluto. E comunque sì, la mia sarà una
Draco/Hermione fino in fondo… per il bacio, credimi, ci sto
pensando e bene. Quando succederà, bè vorrei che
diventasse quello il mio capitolo preferito!! Io basta
delirare… ho già dato nel week…
eh!eh!eh! a presto!
Ada: mi sa
che con Ron ti accontenterei solo se lo facessi morire…
sadica!!! Grazie per il complimento personale…
d’altronde è il mio modo di essere e sono contenta
che venga interpretato nella giusta maniera!! Un bacio e a presto!!
Alaide:
grazie mille per i complimenti e per aver lasciato un commento! Abbiamo
qualcosa in comune, perché anch’io sono una
lettrice accanita (non è pazzia per me leggere anche fino
alle tre,quattro di notte per finire…). Quindi apprezzo
ancora di più i tuoi complimenti perché significa
che in un’offerta così vasta, la mia ff
è riuscita a colpirti.
Con la narrazione in prima persona mi ero già cimentata e
avendola trovata davvero scorrevole, ci ho riprovato anche in questa
ff. Finora è andato tutto bene… tengo le dita
incrociate… eh!eh!eh. Spero di risentirti. Ciao e a presto!
Mhcm:
è bello essere scoperti e con l’entusiasmo
dimostrato. Quindi grazie per i complimenti e spero di poter continuare
a soddisfare la tua curiosità. Sperando di
“vederti” ancora tra i commenti ti saluto e a
presto!
Marymatrix:
Blaise è Blaise. Piccolo o grande non fa
differenza… e poi adesso sta per arrivare! Per quanto
riguarda Draco la paura che prova è quella per sentimenti
sinora sconosciuti… d’altronde la bella Hermione
farebbe sciogliere anche i ghiacci del Polo nord, quindi
perché non Draco Malfoy? Eh!eh!eh!... Su Harry e Ron sei
d’accordo con la mia idea: Ron lo vedo più da
“botte”, Harry invece è più
stile Malfoy… mi spezzo ma non mi piego… quindi
sguardi e parole dure… che possono provocare danni
altrettanto dolorosi. Un bacio e a presto!
PrincipessaSerpeverde:
a piccoli passi nascono i grandi amori… non so se
è di qualcuno, giuro che mi è venuto in mente
leggendo il tuo commento!! La parola “appassionare”
in una recensione della mia ff è qualcosa che mi scalda
sempre il cuore! Grazie mille! Un bacione e a presto.
Aurad:
effettivamente un po’ tutta la scena accanto
all’albero aveva un che di romantico. Però mi
piaceva troppo l’idea di Draco che mostrava sé
stesso ragazzino… e poi i due stemmi vicini sono
rappresentativi di quello che inizia ad esserci tra i due. A parte che
forse solo loro non se ne sono ancora accorti… eh!eh!eh!...
comunque il sereno è sbucato e vediamo come va…
PS: come vedi sono riuscita ad arrivare più tardi io con la
risposta al tuo commento!! Un bacione e a presto.
Giulythebest90:
sei tornata!! Bene… mi fa piacere che i sentimenti del
capitolo trasparissero così… io ci metto sempre
il massimo dell’impegno!! Anche nella
punteggiatura… anche se a volte non è sempre
semplice! Un po’ di sana introspezione poi per Draco ci
voleva proprio… un bacione e a presto!
Joker666:
potrei unirmi a te nello scrivere parole sconce… io sul pc
di casa ho un virus che mi blocca word ogni mezz’ora
circa… quindi ti lascio immaginare come sia semplice
scrivere… mi toccherà resettare tutto e
già tremo all’idea!! Il pc… questo
sconosciuto (nel senso che non sono proprio una che ama smanettare
dietro al pc…).
Peccato però sarei stata curiosa di leggere la recensione
approfondita… però ti dirò mi piace
molto anche la versione light! Bellissimo e giustissimo il commento su
Ron, effettivamente dopo sette anni non è che puoi tutto
d’un botto sperare di capovolgere la situazione…
comunque proprio il sangue non lo so… però le
cose sicuramente non finiscono qui!! Infatti questo capitolo
è un po’ transitorio… però
poi si ricomincia!! Un bacione e f….lo a tutti i virus del
mondo!!
Saretta4ever:
il tuo augurio che Draco potesse ambientarsi… come vedi
è stato raccolto! Addirittura stanno per arrivare i
rinforzi… comunque la piega che sta prendendo tra Draco/Herm
piace molto molto anche a me!!
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Capitolo 20 *** EPPURE SENTIRE ***
Ciao! Oggi per introdurre il capitolo mi
basta dire davvero poco: c’è il Draco Malfoy
così come mi piace immaginarlo. Capace di vivere gli opposti
con la stessa intensità: odio e amore, rabbia e dolcezza,
paura e coraggio, fragilità e durezza.
E non mi accusate di esagerare… perché tanto vi
rispondo che “al cuor non si comanda”…
eh!eh!eh!...
Buona lettura e a presto…
Laura
PS: potreste trovare o un mezzo capitolo domani…. Oppure
l’intero lunedì… okay, okay basta con
le grida di disappunto… sono già abbastanza
dispiaciuta così…
Abbiate pazienza ma in questo periodo i miei impegni hanno subito
un’impennata!
- Blaise non te lo avrei chiesto se non avessi pensato che era la mia
unica possibilità di rintracciare Piton.
- Lo so. Non dubito che sia così.
- E poi non saresti potuto andare avanti ancora molto. Ho solo
accelerato i tempi, ma sarei comunque venuto a prenderti. Prima o poi
sarebbero arrivati davvero a te.
- Questo vuol dire che avevo un angelo custode e non lo sapevo?
- Pensavi che ti avrei lasciato in balia del Signore Oscuro? Da quando
ho saputo quali erano le sue intenzioni, tenevo d’occhio la
situazione e se solo avessi visto il tuo nome sarei arrivato
immediatamente!
- Bè direi allora che sei arrivato al momento
giusto… e con tutta la cavalleria!!
Scoppia a ridere davanti alla mia espressione assolutamente
interrogativa… cavalleria?
- Lascia perdere, Draco, troppo complicato da spiegare…
diciamo solo che sono stato abbastanza a lungo tra i babbani per
iniziare a parlare come loro…
- Questo su di te non può che aver peggiorato la situazione
già precaria del tuo stato mentale…
- Amico, non ho perso il tocco… sono ancora capace di
schiantarti prima che tu possa avere il tempo di capirlo…
- Blaise perché non la pianti e per una volta non cerchi di
essere serio?
- Guarda sei sempre bastato tu per tutti e due...
- Okay, non ho intenzione di farmi trascinare in una delle tue assurde
discussioni su come dovrei essere e perché… ti
chiedo solo di non giocare con questa situazione. Non è uno
scherzo. Dovrai restare vigile, almeno finchè non sarai al
sicuro…
- Ecco qualcosa che mi preoccupa davvero… essere sotto lo
stesso tetto con te, Potter e Weasley. A giudicare dalla tua faccia la
convivenza sta già dando i suoi frutti… e tu sai
vero quanto io tenga alla mia…
- Se vai avanti così, sarò io stesso a farti fare
la stessa fine della mia…
Ora è serio.
- Draco so che sei preoccupato, ma starò attento. Non ho
intenzione di morire per il momento. Però sai anche che io
sono fatto così. Il giorno che morirò, lo
farò col sorriso sulle labbra.
Parlare così con lui, come abbiamo sempre fatto, mi fa
sentire a casa. Ed è una sensazione bellissima. Mi mancavi
Blaise e solo ora mi accorgo quanto.
- Va bene. So che più di così da te non
otterrò. Allora nei prossimi giorni studierò il
modo di far arrivare l’informazione a chi di dovere. Nel
momento stesso in cui avverrà, qui con te ci sarà
sempre qualcuno.
- Posso esprimere la mia preferenza? Se fosse lei sarei più
contento.
- Blaise!
- E’ già territorio di caccia riservato?
- E’ il tuo modo carino per chiedermi le cose con lei come
vanno?
- No è il mio modo carino di sapere se ti ha già
fregato.
Con lui non ho mai avuto segreti. Soprattutto in fatto di ragazze. Anzi
alcune le abbiamo anche spudoratamente condivise… ma ora mi
sembra tutto così lontano. Quello che sento per lei sta
travolgendo tutta la sicurezza che ho sempre avuto in passato.
- Può darsi…
- D’altronde hai avuto la sfortuna che capita a
pochi…
- Sono convinto che muori dalla voglia di dirmelo, quindi
perché dovrei deluderti? Illuminami Blaise…
- Lei ha tutte e quattro le C: corpo, cervello, cuore, coraggio.
- Perché non ho mai saputo prima di questa storia delle
quattro C?
- Perché, io a differenza tua, non mi sono mai fatto
problemi di sangue…
Ha ragione. Se me ne avesse parlato, lo avrei liquidato con il
disprezzo che riservavo a tutto ciò che la riguardava.
- Però non hai risposto alla mia domanda… allora?
- Le cose tra noi sono complicate. E io in questo momento non ho
bisogno di complicazioni.
- Che stronzata! Draco sei il re delle stronzate quando fai
così! Perché non dici la verità? Hai
paura di quello che provi.
- Blaise non sai neanche di cosa stai parlando…
- Oh sì che lo so… sto parlando del re dei
ghiacci che si sta sciogliendo al calore di due occhi
dorati… credi che io non ti abbia visto quando eravate qui?
Quasi avevi il timore di sfiorarla… e non provare a parlarmi
delle tue cazzate da mezzosangue… sei terrorizzato che
quando tutto il ghiaccio si sarà sciolto, tu rimarrai
assolutamente impotente…
- Io non voglio più soffrire… e se
lascerò che mi innamori di lei, soffrirò Blaise.
E molto.
- Ah caro Draco, benvenuto tra noi poveri comuni mortali… i
sentimenti fanno questo effetto. L’amore fa questo
effetto… un giorno leone e il giorno dopo tremi come un
coniglio al pensiero che lei potrebbe non degnarti neanche di uno
sguardo… ma leone o coniglio quello che l’amore
porta con sé… quella sì che
è vera magia Draco…
- Blaise TU mi fai paura…
- Sai che io non sono mai stato il tipo da prendere, usare e
gettare… quella è la tua
specialità… ma adesso è il tuo turno
di scoprire cosa vuol dire amare…
- Potresti piantarla per cortesia? Io non farò proprio un
bel niente se non aiutarla in quello per cui mi sono impegnato.
- Non credo ti sarà possibile…
- E va bene tanto ho capito che finchè non ti
dirò tutto non mi lascerai in pace. Vuoi sapere di cosa ho
paura? Quello che mi fa gelare il sangue nelle vene? Quello che da
qualche giorno a questa parte paralizza tutti i miei pensieri? Che non
ho nessuna possibilità con lei. Nessuna
possibilità che lei possa mai ricambiare ciò che
io inizio a provare. Lei è qualcosa che io non
potrò mai avere Blaise. Troppa purezza ed innocenza ci
divide.
- Perché non provi a baciarla?
- Ma che cazzo dici Blaise?!
- Baciare Draco, non lo scambio di liquidi che hai sempre avuto con le
altre…
- Blaise inizi a darmi sui nervi…
- Ma è vero… un bacio è davvero un
bacio se diventa la comunione di due persone…
- Tu sei davvero andato fuori di testa…
- Dalla reazione che hai avuto mi sa che sei tu quello che sta messo
peggio… però ti giuro che lo trovo anche molto
divertente. Draco Malfoy, il ragazzo dalle mille avventure, che ha
paura di baciare...
- Adesso me ne vado… e non so se tornerò per
avvisarti quando busseranno alla tua porta.
- Allora, da buon amico, lascia che esprima il mio ultimo
desiderio…
E se il sorriso parla di uno scherzo, il suo sguardo no.
- Lasciati andare Draco, quello che senti non è sbagliato. E
potrebbe portarti quello che hai sempre desiderato. Lei potrebbe
donarti un po’ di quella purezza ed innocenza che tanto ti
spaventa e farti chiudere col passato una volta per tutte.
Poi il sorriso raggiunge anche gli occhi.
- Però adesso te ne devi andare. Come condannato a morte e
per mano tua, aggiungerei, ho un altro ultimo desiderio da
realizzare… e tu non ci puoi fare niente, ma la moretta che
sta per arrivare, sì. Sai com’è non
vorrei scoprire che preferisce i biondi dagli occhi chiari…
- Blaise…
- Se vedessi la moretta potresti anche non essere più di
questo parere… ha due occhi verdi capaci di farti
dimenticare persino come ti chiami…
Ma io sono due occhi dorati che vedo. Gli unici ormai in grado di farmi
ribollire il sangue nelle vene. Una strega dagli occhi d’oro
capace di farmi dimenticare chi sono stato e perché lo sono
stato.
Non devo pensare a questo. E mi costringo a tornare al presente.
- Ti lascio alla tua moretta. Però promettimi che starai
attento.Ti prego Blaise.
Mi mette una mano su una spalla e stringe in segno di affetto.
- Tranquillo Draco, starò attento. Mi godrò
quest’ultima serata di libertà e poi
tornerò ad essere Blaise Zabini, Serpeverde, migliore amico
di Draco Malfoy. Sarà bello tornare per te. E per Potter. E
per Weasley. Eh sì, credo proprio che noi quattro ci
ammazzeremo dalle risate…
Sembra proprio divertirsi all’idea di noi quattro insieme.
- Blaise, ti ricordo che proprio tu mi hai fatto un bellissimo discorso
non più tardi dell’altro giorno, su come dovessi
rimanere calmo, dimenticare il passato, iniziare una nuova
vita… che se provavo proprio una rabbia incontrollabile
avrei dovuto evocare un ricordo in cui loro erano già stati
umiliati da noi e farmelo bastare…
- Mi sembra però che parte del discorso tu non
l’abbia capito…
- Forse avresti dovuto farlo anche a Weasley…
- Potrebbe sempre presentarsi l’occasione no? In fondo sto
per entrare a far parte della grande famiglia anch’io!
- Finchè non troverai il modo di metterti al
sicuro…
- Ah, ma potrebbe sempre piacermi… potrei decidere di unirmi
alla causa… in fondo ho sempre saputo che avrei dovuto
scegliere. Ma il fatto che tu stessi dalla parte sbagliata mi creava
qualche problema… sarebbe stato poco carino trovarsi faccia
a faccia con te e doverti magari uccidere…
Il suono del campanello interrompe il suo discorso, ovviamente venato
di ironia, che però esprimeva la sua più grande
paura. Quella di me e di lui amici e nemici nello stesso momento.
- Dai vattene adesso…
- Okay, ci vediamo presto.
Mi smaterializzo, per ricomparire fuori dalla porta che adesso si apre
anche al mio tocco. Appena dentro sento subito la sua voce arrabbiata.
Arriva dalla cucina dove c’è la porta spalancata e
mi permette oltre che di sentire lei, di vedere Weasley che la sta
fissando altrettanto furioso.
E’ inevitabile, sento l’adrenalina che entra in
circolo.
- Te l’avevo già detto che sei solo un ipocrita
bastardo! Ma tu hai dovuto sottolinearlo ancora. Vieni a chiedermi
scusa, e poi finisce che mi dici le stesse identiche cose!
- Io ti ho chiesto scusa, e poi ti ho anche chiesto di aiutarmi a
capire! Ma quello che mi stai dicendo non ha senso!
- Sei tu che non vuoi capire, vuoi solo continuare a vedere quello che
ti fa comodo.
Lo vedo colpire violentemente il tavolo con un pugno. E quello che
provoca in me non è niente rispetto a quello che sentivo
stamattina. Ma provo di nuovo a dominarlo.
- Cazzo Hermione, tu continui a ripetermi le stesse cose! Che lui non
è più quello di prima, che non è
più un nemico! Ma mi chiedo come sia possibile che tu dica
così di uno che solo due giorni fa ti ha fatto quello che ci
hai raccontato. Tu non mi stai dicendo la verità!
- Io te l’ho detta la verità. Sono stata
assolutamente sincera. Quello che non riesci ad essere te!
Perché non mi dici tu cosa ti spinge ad aggredirmi come hai
fatto l’altra sera e come stai facendo ora?
Weasley il filo a cui eri appeso si è appena rotto. E mi
dirigo verso la cucina. Il movimento però, deve aver
attirato la sua attenzione, perchè si è girato
per vedere chi è. E non è di suo gradimento
ovviamente. Perché sfodera la bacchetta e la porta della
cucina si chiude violentemente. Ma la mia, la riapre con altrettanta
violenza. Sono di nuovo pronto a misurarmi con lui.
Ma prima che possa agire, appare lei sulla soglia. Guarda prima lui e
poi me.
- Draco, non è un problema tuo. Lascia perdere.
Ma io non riesco ad ignorare lo sguardo che mi fissa dietro di lei. Mi
sta dicendo che è un problema mio. Perché il
problema sono io.
Stringo con forza la bacchetta perché la voglia di colpire
è così tanta che è solo lei, tra noi,
che mi impedisce di farlo. Se con Potter, riusciamo a non azzannarci,
con lui è inevitabile. E purtroppo mi appare sempre
più chiaro il motivo. E’ lei. Weasley prova
qualcosa per la sua migliore amica che non ha nulla a che fare con
l’amicizia.
- Esatto Malfoy, perché non ritorni nel buco da cui sei
strisciato fuori e togli il disturbo?
- Ron! Smettila! Ma cosa ti prende?
- Weasley se solo fai due passi in avanti, possiamo tranquillamente
sistemare la cosa…
Ho usato il tono di voce strafottente che ho sempre usato nei suoi
confronti. Ed ha funzionato come sempre. Si è fatto avanti,
spostando Hermione.
Un sonoro crac e due facce identiche compaiono tra me e Weasley.
- Sai Fred, proprio non ti capisco, abbiamo finalmente la
possibilità di liberarci di lui e tu continui ad
intervenire. Inizio a preoccuparmi!
- George, lo faccio solo per Harry.
Guarda Hermione, suo fratello e poi me.
- Ci ha chiesto lui di vegliare su voi due… se non fosse per
questo vi lascerei fare… anzi George tu su chi avresti
scommesso?
- Cento galeoni su Malfoy… bè Tu – sai
– chi gli avrà pure insegnato qualche trucchetto
infallibile…
- Io forse su Ron… no dico ma l’hai vista la
faccia del nostro fratellino?
- Avete finito voi due? Così magari potete togliervi dai
piedi!
Ma non hanno nessuna intenzione di andarsene. Anzi si avvicinano a
Weasley e lo costringono a seguirli in cucina.
- Andiamo fratellino. E tieniti a mente che questa è
l’ultima volta che veniamo a salvarti. La prossima volta, che
sia Hermione o Malfoy, lasceremo che il destino faccia il suo
corso…
E sento la loro risata. In tutto questo, lei è rimasta
immobile e silenziosa.
- Blaise?
- Sta molto meglio di me in questo momento.
Non avrei voluto, soprattutto non con lei, ma sono ancora su di giri. E
quando sono così, ho bisogno di tempo.
- Mi dispiace Draco…
- Lascia stare Hermione…
E questa volta non fa nulla per trattenermi. Ha capito anche lei che
è meglio lasciarmi solo per darmi il tempo di calmarmi.
E’ un leggero bussare che mi sveglia. Dopo la doccia mi sono
sdraiato pensando di rilassarmi solo un pò mentre aspettavo
che tornasse Potter, ma mi devo essere addormentato. Bussano un pochino
più forte. Non può che essere lei.
- Vieni pure.
Entra e la vedo impegnatissima a reggere un vassoio con una mano sola,
mentre l’altra cerca di richiudere la porta. E mi viene
spontanea una mezza risata.
- Mai sentito parlare di magia?
Anche lei non trattiene un sorriso tra il divertito e
l’imbarazzato e qualcosa dentro me si agita prepotente.
- Già… tanti anni passati a studiare e poi mi
faccio fregare da un semplice vassoio! Comunque la tua cena
è salva lo stesso.
- Grazie… mi devo essere addormentato… Potter
è tornato?
- Non ancora.
Quello che è successo prima con Weasley è ancora
tra di noi. Ed è un argomento che va affrontato.
Però non adesso, ora proprio non ne ho voglia.
- Torno subito, mi stavo quasi dimenticando…
Esce di nuovo e quando rientra, stavolta ha con sé delle
magliette e un paio di jeans.
- Sono dei gemelli, penso che dovrebbero andarti bene più o
meno.
Sempre di Weasley si tratta. Però perlomeno non è
roba sua.
- Grazie…
Sembra sul punto di volermi dire qualcosa. E spero veramente che non mi
voglia parlare di lui…
- Mi chiedevo se avessi voglia di iniziare ad aiutarmi come mi hai
proposto…
Questa è gia una richiesta meno pericolosa. E potrebbe
aiutare anche me a non pensare alla mia conversazione con Blaise, ora
che lei è davanti a me, così semplice in jeans e
maglietta, ma proprio per questo così irresistibile.
- Sì certo…
- Se riuscirò ad avere più controllo su quello
che succede, sono sicura che ne sarò anche meno
spaventata…
- Tu sai evocare facilmente un Patronus?
- Certo. Ma cosa c’entra?
- Vuol dire che la tua capacità di concentrazione
è già notevole… evocare un patronus
è sicuramente uno dei primi passi da compiere per capire
cosa voglia dire utilizzare i propri pensieri per…
Ma i suoi pensieri in questo momento sono altrove. Sembra incerta se
chiedermi o meno qualcosa.
- Il tuo Patronus che forma prende?
- Un serpente.
Non sa se crederci o meno. Perché l’ho detto?
Forse volevo vedere la sua reazione in presenza di un simbolo
così carico di magia oscura… ma poi aggiungo:
- E’ una volpe. Una bellissima volpe.
Sorride soddisfatta alla mia vera risposta. E sento di nuovo agitarsi
in me la stessa sensazione. Devo riuscire a non pensarci.
- Okay. Allora per prima cosa cerca una posizione che ti permetta di
stare comoda.
La vedo guardarsi intorno e poi avvicinarsi al letto. Si sfila le
scarpe e si siede a gambe incrociate.
- Una delle cose più importanti che ti può
aiutare a dominare i tuoi pensieri è quella di saper
sgomberare la mente. Creare veramente il nulla. Così dopo
sarai in grado di farvi accedere solo quello che vorrai.
L’intensità del suo sguardo mentre segue
attentamente quello che sto dicendo, mi rende difficile ordinare i miei
di pensieri.
- Adesso inizia a respirare profondamente e lentamente. Questo ti
aiuterà a raggiungere lo stato di calma necessario per
riuscire poi a concentrarti.
Rimango in silenzio e la osservo. Quando le ho detto che era una strega
dalle doti eccezionali lo pensavo davvero. Anche se l’ho
sempre negato, nel tempo ha acquisito una padronanza notevole e una
sicurezza che le permettono di utilizzare la magia con la giusta forza
e determinazione. E come ogni cosa che le ho visto affrontare, anche
ora è pronta a farlo al massimo delle sue
capacità.
- Quando ti senti tranquilla, chiudi gli occhi e prova a concentrarti
solo sul tuo respiro. Niente ha più importanza se non
ascoltare il tuo corpo respirare.
Vorrei ma non riesco a distogliere lo sguardo: vederla così,
gli occhi chiusi, i capelli raccolti in una treccia, che mette in
risalto i lineamenti delicati del viso, la fa apparire ancora
più innocente.
E ci sono le sue labbra appena socchiuse, che sembrano non aspettare
altro che di essere baciate. O è quello che voglio credere
io. Perché è da quando è entrata in
questa stanza e mi ha sorriso che la voglia di farlo si sta facendo
sempre più incalzante. E se ho un solo motivo per farlo,
è altrettanto vero che ne ho trovati mille per cui non
dovrei farlo. Ma da quando sono con lei, niente che sia razionale
è accaduto. E anche adesso, quando ormai sono
così vicino alle sue labbra, è solo
l’irrazionalità dei miei sentimenti che mi fa
colmare anche l’ultimo piccolo spazio rimasto tra me e lei.
Quando le mie labbra sfiorano le sue, tutto cessa di esistere. Esistono
solo le sue labbra, morbide e dolci, che non fuggono dalle mie.
Due labbra che sfiorano le mie. E all’improvviso non esiste
più nulla se non questo bacio che lento e delicato assapora
le mie labbra. E che mi invita dolcemente ad offrire di più.
A permettere che non siano solo le nostre labbra a sfiorarsi. A
chiedere che la dolcezza si possa trasformare in passione. Quella che
sento esplodere prepotente quando permetto che il suo bacio diventi
più profondo. Le sue braccia mi sollevano per stringermi a
lui. In un abbraccio che sembra voler fondere i nostri corpi per
riuscire a soddisfare un bisogno che solo un bacio non può
fare.
E quando succede, questa volta è magia allo stato puro.
Perché io sono dove lui ha pensato a questo bacio, e lui non
può che essere dove l’ho pensato io.
Sopra di me uno splendido cielo stellato. Sotto i miei piedi nudi
sabbia finissima. Una notte calda e vellutata. La luna si riflette in
un mare scuro, ma non minaccioso. Tutto intorno a me è
silenzio a parte il rumore delle onde che delicate si infrangono sulla
riva. E’ qui, nella solitudine di questa dolce notte, che si
è domandato come sarebbe stato baciare qualcuno
desiderandolo con il cuore e non semplicemente con i sensi. Ed
è qui dove ha sperato che almeno una volta gli fosse
concesso di provarlo per sapere che anche lui poteva essere capace di
amare.
E adesso che quel bacio è arrivato quella notte di
solitudine si è trasformata nel ricordo più bello
che rimarrà per sempre al sicuro nel suo cuore.
E va bene… cosa ci posso fare se mi ha preso questa voglia
di romanticismo? Ho cercato di resistere, giuro ci ho
provato… ma poi l’idea di questo bacio ha iniziato
a prendere forma e allora… sono rimasta fregata!
Poi ho iniziato a pensare al titolo del film “Il bacio che
aspettavo” ( non so se l’avete visto – a
me è piaciuto davvero molto… con una delle mie
attrici preferite, Meg Ryan). E mi è venuto da pensare ai
baci che uno si aspetta di ricevere… e lì proprio
è stata la fine! Potevo lasciare che loro non ricevessero il
bacio che aspettavano?
E adesso? Forse ve lo domanderete… bè si
vedrà! C’è pur sempre una guerra e
tante altre cose di mezzo…
Però, dopo tutto questo miele, non sarei io se non ci
piazzassi anche un commentino dei miei: e il Draco insegnante Zen?
C’è stato un momento in cui me lo sono visto
troppo tipo monaco buddista… eh!eh!eh!
L’ultima nota la dedico a Blaise: a lui lascio il compito di
portare un po’ di luce in questa ff. Insomma va bene che si
parla di sentimenti tosti, però ogni tanto ci vuole anche
qualcuno che sappia cogliere il lato ironico della vita…
E adesso aspetto i vostri commenti! (che ansia… qui mi torna
la febbre… eh!eh!eh!)
Un abbraccio.
Laura
Aurad: cara
Susy, allora cosa ne dici di questo sviluppo? Proprio tu che ti
chiedevi quando si sarebbero accorti dei loro sentimenti…
ecco che arriva questo lampo che illumina la notte… se lo
sapessero il gatto e la volpe… come mi piace chiamare Harry
e Ron… comunque i tuoi tre punti su di loro non facevano una
piega… specie l’ultimo… uomini!!!
Però c’è n’è
sempre qualcuno che si salva… e a me piace troppo salvare
lui, il Principe delle Serpi! Il secondo che salvo è
l’altro bel Serpeverde dagli occhi blu… e mi
spiace se a farne le spese sarà ancora il povero
Ron… d’altronde mi sembra che i due Grifondoro si
siano già abbastanza riscattati nell’originale
della Rowling… eh!eh!eh! Un bacio e a presto!
Marymatrix:
come vedi l’unico ed inimitabile Blaise Zabini ha
già le idee chiare sul suo “soggiorno” a
casa Grifondoro… comunque su Malfoy ed Harry hai pienamente
ragione, il mio era più un dire che tra Harry e Ron, quello
che me lo vedo a dare più del filo da torcere a Malfoy
è Harry … si è capito qualcosa di
quello che ho detto? : - ) !!... comunque alla fine anche a me Ron non
è assolutamente antipatico ed infatti se hai notato non lo
dipingo mai in maniera negativa… solo un
po’ sfigato in amore… eh!eh!eh!... grazie per
l’augurio di buona ripresa… un bacio!
Giulythebest90:
ciao Giulia, mi piace vedere che ti interroghi su quello che
scrivo… vuol dire che l’attenzione per la storia
c’è veramente. La frase “pensa che ci
sia dell’altro, ma non è
così” volevo facesse pensare che Harry stava
dicendo a Malfoy che Hermione oltre al senso di gratitudine per averla
salvata, per lui non avrebbe mai provato sentimenti come amicizia,
fiducia, rispetto… sentimenti invece che sono ben presenti
nel rapporto tra lui (Harry), Ron ed Hermione. Sono riuscita a
spiegarmi? Dimmelo sinceramente se no ci riprovo!! Come vedi
è arrivata un po’ di sana Draco/Hermione e anche
nel proseguire non sarà magari tutta subito rose e
fiori… però rimarrà!! A presto un
bacio.
Bimba91:
vedi che volevamo la stessa cosa? Quando ho letto il tuo commento ho
subito pensato che saresti stata la prima ad esserne contenta!! Un
bacione
PrincipessaSerpeverde:
vedi, fai le ore piccole e poi te la prendi con il povero Ron!!
Comunque come vedi anche lui è un po’
testardo… d’altronde la bella Hermione fa battere
più di un cuoricino… eh!eh!... e quindi sulla
questione Ron non posso ancora sbilanciarmi… è
rosso di capelli e quindi molto molto impulsivo!! Un bacio.
Nicichan:
carissima consorte, il triangolo no!! A meno che non si
divida… allora forse ci può anche stare!! Come
vedi oggi lo sproloquio per me parte subito alla grande!! Comunque
sappi che dopo la creazione dei nomignoli Sfregioman e Redman ti
sposerei altre cento volte!! Posso acquistarne i diritti e metterli
nella mia ff?! eh!eh!eh!... ma tu cara avevi già potere di
vita o di morte su di me… basta che tu comandi ed io
eseguo… volevi Piton salvo? E io muovo eserciti interi per
lui… adesso cosa vuoi? Basta chiedere… Una
piccola nota su Darcy: sono tuttora innamorata di lui… e
infatti guai chi mi tocca “Orgoglio e pregiudizio”!
ma come vedo non è un tuo problema… che
sollievo!! Se no dovevo già divorziare… dimmi
piuttosto se ti è piaciuto il corso Zen di Draco ad
Hermione… che poi lo frequenterei anch’io con un
insegnante così… ma a me come minimo mi capita
uno come Silente…
Un abbraccio e un bacione.
Milu: e
allora… ciao Francesca!! Adesso però che conosco
il tuo vero nome, non posso più lanciarti l’Avada
Kedavra… un conto era uccidere un nickname… ma
Francesca proprio no!! Eh!eh!eh… Allora che te ne pare di
questo bacio? Ha svelato abbastanza cosa si celava nel cuore di Draco?
E non solo nel suo… quindi pensa se lo sapesse Harry, o il
povero Ron. Ma l’amore percorre a volte strade tortuose prima
che riesca a sbocciare davvero con tutta la sua forza…
quindi dì al tuo ragazzo che almeno per un altro
po’ hai bisogno di almeno dieci minuti di
tranquillità al giorno!! Se no potrei sempre scagliargli un
bel Petrificus Totalus almeno per il tempo che ti occorre per leggere!!
Ora sono seria e ti ringrazio per i complimenti che non manchi mai di
farmi. Davvero mi fanno molto molto piacere. Un bacione e a presto.
Ada: come
potevo ignorare il tuo grido disperato?! Ed ecco che Blaise riappare in
tutta la sua folgorante bellezza… e diventerà
anche un nuovo inquilino… eh!eh!eh!... ti sei ripresa dal
tuo momento no? Un bacio.
Ever: e meno
male che ti ho scoperto… hai fatto una recensione degna di
un critico letterario. Mi sa che sono io a doverti fare i
complimenti… e infatti: complimenti! E’ ovvio che
la tua recensione mi ha fatto davvero molto piacere perché
ha tratteggiato tutte quelle caratteristiche che speravo emergessero
dal mio racconto. Capisco che la lettura di una ff viene fatta magari
in maniera superficiale, questo però alle volte non ripaga
il lavoro di chi si “danna” per scriverle al
meglio… Però poi c’è
qualcuno che approfondisce e ti regala una bella soddisfazione. Quindi
grazie di cuore! Parlando della ff posso dirti che Harry piano piano
emergerà. Anche perché il rapporto Draco/Harry
è uno di quelli che più mi piace sviluppare. E
anche lì mi piace pensare che il loro antagonismo non
potrà mai sfociare in grandi pacche sulle spalle, ma
potrà diventare una sorta di alleanza tra persone che
riconoscono il valore di qualcuno e lo rispettano. Certo non
è facile però io ci provo! Un altro dei
personaggi che mi piace sviluppare è proprio Blaise: non
avendo delle caratteristiche specifiche ti dà la
possibilità di svilupparlo con un pochino più di
fantasia.
Che dire a conclusione di tutto, se non che spero di rivedere un tuo
commento alla mia ff. Sarà sempre ben accetto (anche se
negativo, ovvio…) e soprattutto… apprezzato.
Questo te lo garantisco!! A presto.
8marta8:
carissima, tu sapevi già che per la vita su efp senza di te
non era più la stessa… oggi è tornata
a splendere la luce!! E pensa sei persino riuscita a far accadere il
miracolo: Draco ed Hermione si sono baciati!! Che altro devo
aggiungere? Bè magari tutte le altre scemenze te le servo in
separata sede… eh!eh!eh!... un bacio a 56K!!!!
Eh!eh!eh….
Ccdd: guarda
se ti sono simpatica anche solo un pochino, ti prego non parlarmi della
mia prima ff… come avrò fatto a scrivere quella
storia non lo so… eppure non bevo, non fumo, non mi
drogo… insomma dov’ero col cervello? Per
consolarmi penso al “fresco e rilassante” che
dedichi al capitolo scorso… nella speranza che non mi
capitino più momenti bui in cui creo dei mostri al posto dei
personaggi che ho imparato tanto ad amare… un bacione e a
presto.
Kucciolaflea:
ma grazie!! Ehi il tuo entusiasmo mi ha proprio travolto! E sono
contenta che tu me l’abbia fatto sapere… aumenta
anche il mio nello scrivere!! Comunque vedo che abbiamo la stessa
malattia… la Draco/Hermione… chissà se
un giorno riuscirò a guarirne… eh!eh!eh! spero di
risentirti presto. Un bacione.
Bluesnaky:
allora da chi vuoi che inizi? Facciamo Ron: come vedi rosica ancora e
parecchio… e il peggio deve ancora arrivare. Poi
l’entrata in scena di Blaise, di cui ancora nessuno sa
nulla… altra bomba!! E poi la forza di Harry e di Draco
è destinata a crescere. Un bacio.
Joker666:
ogni volta una rivelazione… Star Wars… la forza
scorre potente… un mito!! Almeno per me…
soprattutto i primi tre episodi originali… comunque tornando
alle ff… hai letto Tutto può
succedere… che tante soddisfazioni mi ha dato… ci
credi se ti dico che quasi si scriveva da sola? Sicuramente anche per
il fatto che avevo tagliato fuori tante realtà di HP e aveva
ambientato il tutto in un ipotetico settimo, senza complicazioni
esterne. E sicuramente anche il taglio molto meno impegnato a livello
di trama voleva dire. Infatti essere alle prese con Mangiamorte ed
Auror non è semplice, perché devi inventare
qualcosa che sia credibile e soprattutto devi portare avanti questa
“guerra” sviluppandola e portandola verso una
conclusione. Ti dico molto impegnativo e ogni tanto mi ritrovo a
pensare “e adesso cosa gli faccio fare?”
però poi fortunatamente – e finora –
l’idea è sempre arrivata…
E sono contenta che anche tu abbia ripreso, anzi se mai ti servisse una
mano ben volentieri... a volte quando ho avuto qualche blocco, mi sono
confrontata con altri e mi è servito molto!!
Un bacione e a presto. PS: la forza sia sempre con te….
eh!eh!eh!
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Capitolo 21 *** VERITA' E MENZOGNE ***
Ciao! Eccomi di ritorno dopo il week e con
un nuovo capitolo. Cosa dire? La storia si sta arricchendo di
novità, e credetemi un po’ ne sono sorpresa
anch’io! Però mi piace la direzione che ha preso.
E soprattutto mi piacciono loro!! Come loro chi? Ma i miei due
piccioncini… che si concedono alla storia solo un
po’ alla volta, ma che ben presto lo faranno sempre di
più…
Non vi rubo altro tempo e vi auguro buona lettura. Un saluto e a presto!
Laura.
Non c’è passato e non c’è
futuro. Ci siamo solo noi e questo bacio. Tutto quello che vorrei
è che il tempo si potesse fermare in questo istante. Un
istante che vale una vita.
Ma fuori dal nostro abbraccio il mondo esiste ancora e bussa per
entrare.
- Malfoy? Dobbiamo parlare.
Mi sto perdendo in uno sguardo che brucia e che non sembra capace di
lasciarmi andare.
- Malfoy?
Vorrei poterle dire che non ha riempito solo la solitudine di quella
notte. Ma tutto quello che posso fare è posarle un dito
sulle labbra per farle capire che è meglio rimanere in
silenzio.
Poi mi dirigo alla porta e la apro quel tanto che basta per uscire. E
devo essere capace di tornare alla realtà con assoluta
freddezza.
- Anch’io devo parlarti Potter. Ho la risposta che
aspettavamo.
- Bene. Sarà meglio parlarne allora anche con gli altri. Li
ho già informati della tua idea.
- Gli altri chi sarebbero?
- Gente che conosci già Malfoy.
- Allora non ci sarà bisogno delle presentazioni…
- No sanno già tutto quello che c’è da
sapere…
- E’ una minaccia Potter?
- Diciamo che è più un avvertimento.
Dopo tutto quello che è successo, è cambiato
anche lui. Sembra aver acquistato una sicurezza che prima gli era
sempre mancata. O forse deriva più dall’aver
finalmente accettato il suo ruolo. Quando accetti ciò che
sei, anche con tutte le difficoltà che comporta, diventa
tutto più semplice.
E credo di sapere come possa sentirsi.
La cucina è il punto della casa che, credo di aver capito,
è stata eletta a stanza delle riunioni. E infatti le
conoscenze di cui mi ha parlato sono tutte qua. Lupin, Moody, Weasley
padre. E in ognuno di loro avverto la diffidenza che provano nei miei
confronti. In un caso è un vero e proprio sguardo ostile. Ed
è quello di Weasley figlio.
- Malfoy, Harry ci ha detto della tua idea su come trovare Piton.
Saputo che si trattava di Mcgregory ho informato Harry che mi sembrava
alquanto impossibile. Lo conosco di persona e anche le informazioni su
di lui non hanno mai fatto dubitare della sua lealtà al
Ministero.
- Il figlio di Mcgregory, avete preso informazioni anche su di lui?
- E’ in mano a Voldemort, vero?
- Bravo Potter, come vedi ha saputo trovare un argomento molto
convincente perchè diventasse un servo fidato. E gli
permette di vederlo solo ogni volta che riceve
un’informazione utile.
- Dove lo tengono?
- Non lo so con certezza, però ho il sospetto che sia nella
tenuta dei Nott che tengano i prigionieri che utilizzano come arma di
ricatto.
- Ce ne sono altri?
- Sicuramente. Sapevo di lui, perché ero presente quando li
hanno portati in presenza del Signore Oscuro.
La porta si apre ed entra anche lei. Evito di guardarla negli occhi
però, perché il timore è quello di non
riuscire a mantenere il distacco necessario. Chi invece non riesce a
staccarle gli occhi di dosso è Weasley. Ma lei ignora il
posto vuoto accanto a lui, lo supera e va a sedersi accanto al padre.
- Okay Malfoy, credo tu debba dirci chi è disposto a
sacrificare il suo anonimato per aiutarci.
Lupin sembra invecchiato ulteriormente dopo il suo anno di insegnamento
a Hogwarts.
- Blaise Zabini.
- Sta scherzando vero Harry? E tu gli hai dato la tua parola che
potrà venire qua!
- Sì.
- Non vorrai davvero permettere che un altro come lui venga qui?!
- Blaise ha sempre dimostrato di non abbracciare la causa di Tu
– sai – chi.
- Hermione non credo tu abbia la giusta dose di obiettività
per parlare…
- Tu invece sì Ron, vero?
- Ron, la famiglia di Zabini anche in passato non è mai
stata coinvolta con Tu – sai – chi.
- Moody, Blaise Zabini è il suo migliore amico…
per quanto si possa essere amici di uno così.
Sono i suoi pugni contratti che fisso e sono quelli che mi stanno
inducendo alla calma. Questo e l’essere consapevole di quello
che abbiamo condiviso solo qualche minuto fa.
- Blaise non ha nulla a che fare con il Signore Oscuro e se ha
accettato è anche perché lo ritiene giusto.
Impegnarsi nella battaglia contro di lui.
- Bene, abbiamo un altro Serpeverde pronto al martirio…
- Pensavi che solo voi Grifondoro ne foste capaci? E’ questo
quello che ti fa rodere Weasley?
- Abbiamo deciso tutti insieme di dargli una possibilità.
Quindi adesso è inutile questo atteggiamento. Pensiamo
piuttosto a come agire.
Anche Potter sembra seccato dall’atteggiamento del suo
amichetto. Guai in paradiso credo…
- Ho pensato a come poter far pervenire l’informazione a
Mcgregory e la soluzione più rapida che mi è
venuta in mente è lei Sig. Weasley. Visto che mi ha detto di
conoscerlo, e che in passato avete avuto a che fare poiché
lavora all’Ufficio Uso improprio delle arti magiche, potrebbe
essere veritiero che gli chieda il suo aiuto per
l’identificazione di un mago che vi sta creando parecchi
problemi. Avrà una serie di segnalazioni che portano
all’indirizzo di Zabini. Dove risulterà
però che abita un babbano a tutti gli effetti, giusto Malfoy?
- Sì, Blaise ha una falsa identità, risulta
essere uno studente babbano.
- A questo punto speriamo di aver abbastanza suscitato il suo sospetto
sull’identità del mago che si cela dietro queste
segnalazioni.
- Mcgregory controllerà. E’ molto che non vede
più suo figlio. Non lascerà nulla di intentato.
- Okay a quel punto come farà a sapere che è
Zabini?
- Ha una lista di tutti i maghi purosangue spariti dalla circolazione,
con relative foto. Di quella lista Piton ne ha una copia esatta. La
tenevo sott’occhio…
Piton lo sapeva e non si è mai opposto. Ora però
ne ho ben chiaro il motivo. Voleva che io sapessi di quella lista e a
che cosa servisse.
- E come mai, Malfoy i tuoi amichetti Mangiamorte non ti hanno mai
chiesto di Zabini? Dovevano pur sapere che era tuo amico.
- Lo hanno fatto Weasley. Lo ha fatto anche il Signore Oscuro, ma ho
sempre dimostrato di non sapere più nulla di lui. E li ho
convinti evidentemente, visto che Blaise è rimasto al sicuro.
Il mio sguardo sostiene il suo e forse non se lo aspettava.
Perché è lui a distoglierlo per
primo.
- Recupereremo anche la lista. Almeno sapremo anche noi chi sta
cercando Voldemort.
- Harry ma se sono nascosti non potremo avvisarli.
- Lo so Hermione, ma non voglio lasciare niente di intentato. Se
conosceremo le persone che cerca e se mai ci capiterà di
incrociare le loro strade potremo avvisarli.
- Potter ha ragione. C’è una cosa che dovete
sapere. Il Signore Oscuro teme che alcuni di questi maghi stiano
cercando di dare vita ad una resistenza. Radunando tutti coloro che
sono pronti a rinnegare il sangue puro in difesa dei mezzosangue e dei
nati babbani.
- E cosa aspettavi a dircelo Malfoy?
- Solo ieri ho avuto la conferma che le cose stanno realmente
così. Blaise mi ha detto che si sentiva sorvegliato da un
po’ di giorni a questa parte. Poi qualche giorno fa
è stato contattato. Sono riusciti a risalire alla sua falsa
identità e non sa nemmeno lui come. Comunque devono essere
ben organizzati. E soprattutto sono a conoscenza anche loro della
lista. Gli hanno chiesto di un paio di persone, se per caso fosse
ancora in contatto con loro, dato che erano anche loro di Serpeverde
con noi a Hogwarts, ma Blaise non ne sa davvero nulla.
- Potrebbero essere Mangiamorte. Potrebbero averlo già
trovato e prima di portarlo via cercare di rintracciare altri come lui.
- Moody lo posso escludere a priori. Chi si è presentato a
Blaise è al di sopra di ogni sospetto.
- Chi è Malfoy?
- Aberfhort Silente.
La loro reazione è di pura sorpresa. Ma il più
sconvolto è sicuramente Potter.
- Il fratello di Silente?! Come è possibile che non sappia
dell’Ordine! Perché non ci sta cercando?
Perché non mi sta cercando?
- Harry è una notizia che credo abbia sconvolto tutti. Ma
devi sapere che la situazione tra lui e Silente era abbastanza
complicata. Erano fratelli, ma ad un certo punto qualcosa li ha divisi.
Anche Silente non parlava mai di lui. E noi tutti sapevamo che fosse
all’estero e che non aveva nessuna intenzione di tornare.
Moody sembra perso in vecchi ricordi. Di cui sono sicuro non vuole
mettermi a conoscenza. E se devo essere sincero non mi interessa. Ma
tutti gli altri non sembrano della mia opinione. Anche lei è
sconvolta dalla notizia. E improvvisamente penso a quante cose ci
dividono.
- Da Zabini cosa voleva? Che si unisse a lui?
- E’ stato vago. All’inizio l’ha solo
informato del pericolo che correva. Lo ha messo a conoscenza della
lista in mano al Signore Oscuro. Ha avuto l’impressione
però che conoscesse molte cose di lui, perché gli
fatto anche delle domande su di me. Ma Blaise ovviamente ha mentito
dicendo che di me non sapeva più nulla. Poi gli ha detto di
riflettere su quello che voleva fare: scappare e vivere con
l’incubo di essere trovato, oppure opporsi e combattere.
Blaise gli ha risposto che doveva pensarci. Poi sono arrivato io con la
mia richiesta di aiuto e ha deciso.
- Ma ha lasciato detto a Blaise come avrebbe potuto mettersi in
contatto con lui?
La fisso negli occhi per la prima volta da quando è entrata
in questa stanza. Ma non è risentita. Sembra accettare il
fatto che non l’abbia messa a parte di questa importante
rivelazione prima di altri.
- No, ovviamente gli ha detto che sarebbe stato lui a cercarlo
nuovamente.
Il silenzio di tutti viaggia in un’unica direzione.
- Se e quando tornerà, Blaise non ci sarà
più. Lo so Harry che sei turbato da questa notizia. Ma non
possiamo fare nulla. Dobbiamo cercare Piton, lo sai che è
più importante in questo momento.
Quest’ultima frase di Moody cattura tutta la mia attenzione.
Quindi hanno un motivo ben preciso per trovare Piton. Ma non riesco ad
immaginare quale sia.
- Aberfhort se vorrà potrà cercarti, o se vorrai
proveremo noi a trovarlo. Possiamo solo sperare che il suo ritorno e
questa sua iniziativa sia il segno del suo ripensamento nei confronti
del fratello. Forse proprio la sua morte gli ha fatto capire quanto
fosse importante tornare per unirsi alla nostra battaglia contro Tu
– sai – chi.
- Questo non spiega perché non abbia cercato di mettersi in
contatto con noi. Lui deve sapere che anche noi stiamo combattendo
Voldemort.
- Lui è molto diverso da Silente, Harry. Lo è
sempre stato. Molto più impulsivo e impetuoso, non ha mai
saputo accettare alcune decisioni di suo fratello. E questo lo ha
portato lontano. Uno dei motivi di disaccordo, sei stato tu Harry.
- Moody credo che dovresti parlarne da solo con lui. Questo riguarda
solo Harry.
Lupin, la sua aria calma, è quello che mi ha sempre dato
l’impressione di essere il meno aggressivo. Forse contrasta
così il suo lato selvaggio.
- Forse basterebbe solo far uscire una persona da questa
stanza…
- Posso togliere anche immediatamente il disturbo Weasley. A me
effettivamente interessa solo la sicurezza di Blaise. Poi per il
resto…
Potter sembra tornare da un posto lontano. E’ anche troppo
semplice intuire dove fossero i suoi pensieri. Quegli occhi azzurri,
così penetranti, ogni tanto li sento ancora su di me.
- Okay, dobbiamo venire al Ministero con lei sig. Weasley. Dobbiamo
tenere d’occhio Mcgregory.
- Harry, tu non devi più correre rischi. Lo sai che il
Ministero non può più garantire la tua sicurezza.
E poi quello che abbiamo appena scoperto su Mcgregory rende tutto
diverso ora. Chissà quanti altri potrebbero essere sotto il
comando di Tu – sai – chi, senza che noi ne siamo a
conoscenza.
- Non so forse Malfoy ha qualche altra notizia di cui ci vuole rendere
partecipe… oppure hai voglia di farci qualche altra sorpresa
più avanti?
- Weasley puoi stare certo che se ci fosse da fare una sorpresa
è a te che la farei…
- Malfoy non credere di farmi paura. Forse qui dentro sono
l’unico a non aver perso di vista la tua situazione.
- Ron ti prego…
- Andremo io e Draco. E useremo il tuo mantello Harry.
- Non se ne parla nemmeno!
Se non mi sono unito alle voci di Potter e di Weasley è solo
perché è bastato il mio sguardo a farglielo
capire.
- Harry, il Sig. Weasley ha ragione, a questo punto per te il Ministero
sta diventando un posto troppo pericoloso… e tu Ron? Forse
vuoi andarci tu con lui? Se pensi di riuscire a non mandare tutto a
monte, prego accomodati pure!
La tensione che c’è in questo momento tra loro due
è qualcosa di palpabile.
- Hermione non posso permettere che tu vada. E’ troppo
pericoloso. Andremo io e Malfoy.
- Harry mi spiace insistere, ma questa volta Hermione ha ragione. Non
puoi rischiare così. Non possiamo farti rischiare
così. E per quanto ti riguarda Ron, ha sempre ragione lei.
Non sapresti tenere a bada il tuo risentimento e potresti mettere in
pericolo entrambi e l’intero piano…
Ancora una volta è la voce pacata di Lupin ad intervenire.
- Quindi sarò io ad andare con lui.
Non posso permetterlo, perché non voglio preoccuparmi per te.
- Andrò da solo. Sarà più facile e
così nessun’altro dovrà rischiare.
- Questo te lo scordi Malfoy. Qualcuno di noi ci sarà sotto
quel mantello con te.
- Ho detto che ci andrò io! E non credo ci sia bisogno di
discuterne ancora. So badare a me stessa e credo di averne dato prova
in più di un’occasione!
Il suo sguardo ora ha quell’espressione determinata che ho
imparato a conoscere così bene. E che si oppone alla mia con
così tanta caparbietà.
- Hermione ha ragione. Mi sembra la soluzione migliore lei e Malfoy.
L’intervento di Moody sembra portare tutti ad accettare la
decisione di Hermione.
- Non c’è niente che possa farti cambiare idea
vero?
- No Harry. Lo sai che è la soluzione migliore.
E adesso è il suo sguardo che mi sta dicendo che
è inutile ogni ulteriore tentativo. Ma non ho intenzione di
lasciar perdere così. Riprenderò con lei il
discorso più tardi.
- E va bene. Allora io andrò da Zabini. Qualcuno deve stare
sempre da lui.
Sapere che sarà lui a stare con Blaise in qualche maniera mi
rassicura. Forse se si fosse offerto Weasley non sarei stato
altrettanto tranquillo.
- Domattina allora verranno con lei Sig. Weasley, Malfoy ed Hermione.
- Malfoy ho bisogno di farti alcune domande per preparare un minimo di
scartoffie da presentare a Mcgregory. E poi dobbiamo anche stabilire un
piano d’azione per domattina. Sarete sotto il mantello, ma
dovrete pur sempre fare attenzione ad un paio di cose. Se volete venire
con me ne discutiamo con calma.
Nell’uscire dopo Weasley padre e lei sono cosciente dello
sguardo sia di Potter che di Weasley che non mi abbandona. A questo
punto non mi rimane altro che vedere qual sarà il primo dei
due che verrà a parlarmi di come mi ucciderà se
permetterò che succeda qualcosa ad Hermione.
Ora che Malfoy se ne è andato ci sono mille domande che
voglio rivolgere a Moody. E inizio da quella che ovviamente mi tormenta
più di tutte.
- Moody cosa c’entro io tra Silente e suo fratello?
- Non pensavo che te ne avrei mai parlato. Silente stesso non ne ha
più parlato. Era qualcosa che lo faceva soffrire molto.
Perché se mai un dubbio lo tormentava, erano proprio le
parole di suo fratello. Quando combattemmo Tu – sai
– chi la prima volta, Aberforth faceva parte anche lui
dell’Ordine. E quando quella notte successe quello che
è successo, ci fu uno scontro tra loro due su quale dovesse
essere il tuo destino.
Silente aveva deciso che saresti dovuto rimanere dai tuoi zii
perché lì godevi della massima protezione contro
Tu – sai – chi. Però saresti stato
lontano dal nostro mondo fino al compimento del tuo undicesimo anno,
quando avresti potuto frequentare Hogwarts. Aberforth invece avrebbe
voluto che tu ricevessi sin da subito un’educazione magica. E
avrebbe voluto tenerti con sè. Voleva poter fare per te
quello che non gli era stato possibile fare con sua sorella:
proteggerti dal mondo dei babbani.
Tutti conoscevamo Petunia. E sapevamo quanto odiasse la magia e quindi
tutto ciò che rappresentava sua sorella e suo marito. E
Aberforth era convinto che avrebbero fatto di tutto per fartela pagare.
Temeva che si sarebbe rifatta su di te per tutto quello che aveva
passato per colpa di tua madre. E così facendo ti avrebbe
messo in pericolo. E ci fu una litigata tremenda tra loro. Che
degenerò anche per colpa della loro sorella. Quello
è un episodio che nessuno dei due ha mai veramente superato.
Ma ora riesco a pensare ad una sola cosa.
- Aberforth mi voleva con sé?
- Sì. Avrebbe voluto portarti via all’estero, per
darti la possibilità di crescere lontano da un passato che
già gravava su di te. Pensava che così avresti
avuto la possibilità di crescere sereno e forte. Aiutandoti
ad affrontare il tuo destino già dotato di una magia molto
potente.
Silente invece ti voleva sapere al sicuro tra i babbani. Dove non
avresti comunque saputo del tuo passato sino a che questo non si
sarebbe rivelato a te. Come alla fine è stato.
Solo Moody sembra avere la forza di guardarmi negli occhi.
Perché Lupin non lo fa. Anche Ron appare turbato e non sa
come io stia prendendo questa nuova rivelazione.
Avrei potuto avere una vita completamente differente e non lo sapevo.
Silente non mi ha mai detto nulla. Questo è quello che mi
ferisce più di tutto. Eppure sapeva quanto soffrivo dai
Dursley. O forse non gli importava. Non so cosa devo pensare. O forse
riesco solo a pensare che c’era qualcuno disposto a volermi
bene, ad aiutarmi a crescere, a farmi comprendere quale fosse
l’importanza di questa cicatrice e cosa avrebbe comportato
per me.
Invece alla fine ha prevalso Silente. E io sono cresciuto senza
l’affetto di una vera famiglia. Ed è stato Silente
a decidere. A costo di perdere suo fratello.
- E voi, cosa ne pensavate? Nessuno era d’accordo con
Aberforth? Eravate tutti d’accordo con Silente?
- Harry, tu eri molto piccolo, e Aberforth pensava di andare via da
solo. Tu e lui. A tutti è sembrata un’idea troppo
pericolosa.
Lupin sembra voler giustificare la scelta di Silente. E questo la fa
sembrare ancora più sbagliata.
- Perché non ha voluto Silente?
- Aveva i suoi buoni motivi, Harry. E la sua scelta non si è
rivelata sbagliata. Tu sei comunque diventato forte abbastanza da
contrastare Tu – sai – chi.
- Ma tutti gli anni privi di qualsiasi affetto? Quelli sono stati una
scelta giusta? Forse lui mi avrebbe amato tanto quanto i Dursley mi
hanno odiato. A questo Silente non ci ha mai pensato? Ogni volta che
ero costretto a tornare in quella casa, come ha fatto a non pensare che
ci sarebbe stato qualcuno contento invece del mio ritorno?
- Harry non devi pensare questo. Nessuno più di Silente ti
ha voluto bene. E lo sai.
- Credevo di saperlo. Ma ora mi rendo conto che anche lui mi ha
mentito. E se mi ha mentito su questo, potrebbe avermi mentito anche su
altro.
- Forse non avrei dovuto parlartene. Ma non era giusto tenertelo
nascosto. Perché se Aberforth è tornato,
è per te. Credo che negli anni abbia accettato la decisione
di Silente. E adesso che lui non c’è
più è tornato per non lasciarti solo. Forse ha
pensato che se Silente se ne avesse avuto la possibilità
glielo avrebbe chiesto.
- Lo ritieni possibile Moody?
- Sì. E non escludo che abbia trovato il modo di farlo.
Silente stava male negli ultimi tempi, te ne eri accorto anche tu Harry.
L’immagine della sua mano mi tormenta tuttora. Ma tutte le
volte che ho provato a chiedergli, sviava sempre il discorso.
- Può darsi che volesse essere sicuro che tu non rimanessi
solo.
- Sapeva che c’eravate voi. Sapeva che avevo Ron ed Hermione.
E’ stato lui a dirmi quanto fosse importante la mia amicizia
con loro. Di non pensare mai che avrei dovuto affrontare tutto da solo.
- E’ vero. Ma credo che nel fratello riponesse
un’altra speranza. E credo che legato al ritorno di Aberforth
ci sia uno scopo ben preciso.
- Moody se sai qualcosa devi dirmelo.
- Non so nulla di preciso. Quello che me lo fa credere è il
fatto che sia tornato proprio ora.
- Perché allora non mi cerca? Perché non cerca
uno di voi?
- Questo non lo so. Per quello che ne sappiamo può anche
darsi lo stia facendo. Tieni presente che come si nasconde lui, lo
stiamo facendo anche noi.
Gli unici tra noi che tuttora non vivono in clandestinità,
non erano membri dell’ordine a quel tempo. Quindi lui non li
conosce.
Lo cercherò io. Dopo quello che ho saputo so già
che non potrò farne a meno. Ci sono troppe cose che ora
voglio sapere. E l’unico in grado di darmi delle risposte
valide è lui.
Quello che mi ha rivelato Moody ha persino avuto la forza di farmi
dimenticare per un momento che trovare Piton è la cosa
più importante ora. Piton e quello che ha sottratto a
Silente.
- Sarà bene ora che ognuno di noi vada a riposare. Domani
sarà una lunga giornata.
Il signor Weasley è me che guarda ovviamente. So che non
approva la mia decisione, ma conoscendomi sa che una volta deciso,
niente davvero mi fa tornare indietro. Forse vorrebbe anche parlarmi di
Ron, di quello che succede tra noi, ma credo sia troppo imbarazzato per
farlo. Così dopo averci ricordato nuovamente
l’orario per domattina, se ne va e rimaniamo da soli in
salotto. E non gli lascio il tempo di dire nulla.
- So che sei arrabbiato.
- Tu sai che posso andarci da solo, perché quello che
farò è esattamente quello che ho detto.
Porterò Potter sino a Piton.
- Non hai pensato che forse non voglio semplicemente che tu ci vada da
solo? E che voglia essere proprio io a starti vicino?
Capisco di averlo preso totalmente in contropiede. Non si aspettava che
sarei stata così diretta e sincera.
- Forse sei tu che non hai considerato che per lo stesso motivo io
preferisco andarci solo.
Ha deciso anche lui di essere diretto e sincero. In fondo è
quello che ci siamo promessi: sincerità anche se
è difficile. Ed è difficile ammettere che lui ora
sia così importante.
- Hermione sappiamo che sarebbe stupido tentare di nascondere quello
che abbiamo visto e sentito. Ma non sarei sincero se non ti dicessi che
è difficile per me viverlo.
Posso essere io a fare il primo passo. E mi avvicino a
lui.
- Penso che non avrei saputo dirlo meglio. Spaventa anche me scoprire
che all’improvviso tu sei così importante. E per
motivi che non so nemmeno spiegarmi.
Le mie mani hanno afferrato le sue ed ora sono intrecciate saldamente.
Ed il fatto che me lo abbia permesso mi fa sentire più
sicura.
- Pensi che non mi faccia paura guardare nei tuoi occhi e trovarvi
riflesso quello che provo anch’io? Vedere quella stessa
voglia irrazionale che sento anch’io di starti accanto?
Mi sollevo sulle punte e adesso sono io che sfioro il suo viso con il
mio.
- Sentirti così vicino, quando invece tutto dovrebbe
dividerci?
E sfioro leggermente le sue labbra. Per poi sussurrargli
un’ultima verità.
- Scoprire che il tuo peggior nemico occupa l’unico posto che
per nessun motivo logico dovrebbe occupare?
E adesso sono io che lo invito a concedersi in un bacio che desidero.
Come desidero che i nostri corpi tornino ad essere vicini. Per sentirmi
nuovamente viva come mi sono sentita nel suo abbraccio. Per sentirmi
nuovamente persa in lui. E quando anche lui si abbandona a me, tutto
diventa perfetto. Come è perfetto tutto ciò che
adesso riguarda me e lui. Come può essere perfetto qualcosa
che nasce dall’imperfezione? Non lo so. L’unica
cosa di cui sono certa è che ora non vorrei essere da
nessun’altra parte se non qui con lui.
Le sue labbra abbandonano le mie, ma senza lasciarmi andare si
accostano al mio orecchio.
- Il posto che occupi, Hermione, è l’unico di cui
ho sempre avuto paura. Ma adesso che ci sei tu è diventata
la parte migliore di me.
Parole sussurrate, lievi come una carezza, che però
contengono tutta la forza dei suoi sentimenti. Le sue labbra tornano a
baciarmi e mi fanno dimenticare tutto.
Senza smettere di baciarmi mi sento sollevare tra le sue braccia, per
un attimo la sensazione costringente della smaterializzazione, poi
ancora le sue labbra che non sono mai sazie delle mie.
Mi adagia su un letto, che è il mio, nella mia camera. Nella
penombra, si siede accanto a me, la sua mano che lenta segue il profilo
del mio viso, i suoi occhi che non abbandonano i
miei.
- E’ meglio se riposi un po’ ora.
- Vorrei che ti fermassi qui con me.
- Hermione…
- Non mi va di rimanere sola.
E mi scosto per fargli spazio. Esita solo un attimo e poi si stende
accanto a me. Mi accoccolo su di lui, la testa appoggiata al suo
torace. Il suo braccio che mi circonda e mi fa sentire bene.
Chiudo gli occhi e mi sento presto scivolare in un piacevole torpore.
Mi sento cullata al ritmo del suo cuore che batte sotto di me. Forte e
regolare.
E’ uno di quegli ultimi pensieri, quando già senti
che il sonno sta per cancellare ogni sensazione cosciente, che arriva
sorprendente, ma non per questo meno rassicurante: questo cuore, forte
e regolare, che adesso batte anche per me.
Sentite sarà quest’aria di
“finta” primavera, sarà che
l’amore è sempre una cosa meravigliosa, ma
l’intensità che sento correre tra loro due, spero
la possiate sentire anche voi. E finchè la sento questo
è quello che mi va di immaginare tra loro.
Pensa però se il tempo volge al brutto… torna il
Cruciatus… eh!eh!eh!
Lo sapete che per una cosa seria che dico, ne devo dire una
cretina… è la legge della
contrapposizione… a cui io non manco mai di
sottrarmi…
Un buon inizio di settimana a tutte voi, e un abbraccio.
Laura.
8marta8:
cara ragazza, Blaise da questa ff non se ne va più!! Quindi
stai tranquilla. Sei tornata a dispensare i tuoi commenti su efp a
pieno ritmo? E sono convinta che tutti abbiano tirato un sospiro di
sollievo!! Allora cosa ne dici della piega che ha preso? E poi cosa
posso dirti? Ormai non ho più segreti per te!! Un abbraccio!!
Mavi: allora
lo studio ti impegna eh? Bè allora ci vuole una pausa e cosa
meglio di una ff… possibilmente anche la mia!
Eh!eh!eh… comunque anche questo capitolo rappresenta una
bella svolta e poi Blaise si avvicina sempre di
più…!! Un bacio.
Ever: allora
ti ho beccato… dietro a quella seria facciata di
“critica letteraria” batte un cuore!!! E ovviamente
per la coppia Draco/Hermione e poi rincari la dose… anche tu
la passione per Piton!! Qui non è solo il re dei Ghiacci che
si sta sciogliendo. Comunque attendo come sempre il tuo parere che non
manca mai di cogliere gli aspetti più significativi o quei
messaggi non sempre così palesi. Davvero sono contenta di
averti ritrovata e stai attenta perché ci metto davvero poco
ad assuefarmi agli appuntamenti piacevoli… quindi sappiti
regolare!!! PS: per Piton almeno per il momento puoi stare tranquilla!!
Babydany94:
bè ti dirò, un Malfoy bello e solitario come me
lo sono figurato su quella spiaggia, credo che anch’io non lo
scaccerei più dalla mente… peccato non
trasformarlo in realtà anche per noi!! Va bè,
intanto chi continua a goderselo è proprio
Hermione… e come vedi in maniera sempre perfetta!!
Nicichan:
guarda che sei incredibilmente egoista però! Cosa vuoi che
ti costi prestarmi una volta Piton? Hai paura che te lo stanchi? In
fondo è un abile nozionista avrà pure qualche
rimedio contro un certo tipo di stanchezza no? E comunque non te lo
volevo dire, ma lo faccio lo stesso, stiamo facendo proprio la figura
delle allupate!!! E poi per uno che effettivamente, nel film,
assomiglia a Renato Zero ( e c’era una ff abbastanza in
chiave comica dove veniva proprio raffigurato come Renato Zero,
l’ho letta di sfuggita e non ricordo il titolo…).
Per le tue richieste… bè la più
fattibile mi sembra la pizza… a meno che la 3 ( e meno male
che fai matematica…) non fosse una richiesta per la
ff… comunque vedo che anche tu sei una ginnasta come
me… l’ultima volta che mi sono toccata la punta
dei miei piedi credo di aver avuto 3 anni… (oggi tutto
3… vedi che il triangolo è nella nostra
vita?!!!!!). Sarà che guardo troppo
“Lost” e i numeri inizio a darli
veramente… ecco che mi rovino tutto perché devo
parlare delle “due” cocorite… che fra un
po’ diventeranno ricci… ah ma allora è
proprio una fissa la mia!!! Va bè basta perché
qui tra un po’ arriva la buoncostume… un mega
bacio… PS: secondo me a Redman le lentiggini non torneranno
mai più… in compenso gli spunterà
qualcosa in testa… eh!eh!eh!
Giulythebest90:
chimica? Guarda l’unica cosa che mi piace della chimica
è la reazione che ci può essere tra due persone
messe a contatto e che si ritrovano innamorate… eh!eh!eh! In
fondo anche quella è una reazione chimica no?? Un
po’ quella che ha sconvolto Draco/Hermione… quanto
mi piace vederli così coinvolti… e con sentimenti
così contrastanti… e sono molto contenta di
riuscire a farteli “vedere”, perché ci
metto veramente tutto l’impegno possibile. Un bacio.
Elianoir:
allora per prima cosa devi immaginare la mia mano che virtualmente
stringe la tua: perché la descrizione che hai fatto del
ragazzo che ti piace è quella che io mi figuro quando penso
a Draco (e non solo… perché il tipo bello e
dannato se lo trovassi anche nella realtà non sarebbe poi
così male… eh!eh!eh!). Okay ti farà
anche soffrire, però che emozioni saprebbe regalarti? E poi
Darcy, Draco… non è che è la lettera D
quella su cui ci dobbiamo concentrare?... sono contenta che il tuo lato
ipercritico ti consenta di continuare a leggere la mia ff…
avvisami quando torna ad emergere, così vedo di aggiustare
il tiro!!! Un bacione. PS: come vedi almeno due o tre volte a
settimana cerco di aggiornare, perché è vero che
scrivo, ma è altrettanto vero che sono lettrice a mia volta
e so cosa vuol dire aspettare….
Ada: mi
piace che hai citato la presenza dei gemelli, due figure che per me
sono assolutamente il massimo… infatti delle loro incursioni
non mancano mai… e poi il ciclone Blaise sta proprio per
arrivare… tenetevi forte!!!! Meno male che il romanticismo
è stato apprezzato… un bacione.
PrincipessaSerpeverde:
non ho capito se ti interessava della moretta o se volevi essere la
moretta di Blaise… eh!eh!eh!... meno male che non ero
l’unica ad aspettarlo questo bacio… grazie e un
bacio
Kucciolaflea:
no dico volevi farmi venire un infarto?! Ho passato il weekend a letto
a riprendermi dal tuo commento… a cui sono rimasta IO
“senza parole”! Davvero grazie, solo il tuo
entusiasmo è già il complimento più
bello!!! Un bacione e a presto!
Marymatrix:
sono assolutamente contenta che tu mi abbia detto la verità!
E sai perché? Rendi veri tutti gli altri commenti che mi hai
sempre lasciato. Vuol dire che hai la capacità di dire che
ti piace se ti piace davvero e non solo perché è
più facile fare i complimenti piuttosto che criticare.
Comunque ho capito benissimo il tuo punto di vista… e posso
solo dirti che probabilmente il fatto di non aver mai provato rende
magari un pochino meno “vivibile” le sensazioni che
un bacio può provocare… però non
voglio entrare in una sfera che è assolutamente privata e
delicata… quindi passo a parlare del mitico
Blaise… e devo dirti che hai fatto una previsione molto
azzeccata… con chi potrebbe andare d’accordo se
non con i gemelli?! Ce lo vedo molto bene anch’io…
perciò… aspettatelo!!! Un bacione e a
presto!!
Bimba91: che
bel complimento mi hai fatto… dirmi che ti sentivi al posto
di Hermione, vuol dire che ho saputo regalare le giuste emozioni.
Comunque arriverà anche la passione, quella travolgente che
non lascia spazio alla dolcezza, ma che ha bisogno di sensazioni
più forti… però devo prima alzare il
rating… eh!eh!eh!... un bacione.
Ccdd:
finalmente posso chiederti di spiegarmi cosa intendevi con il Draco
“ideale” del tuo commento precedente…
magari non sembra, però anch’io presto davvero
attenzione ai commenti che lasciate… e per quanto riguarda
la scommessa, l’avresti vinta, non avrei mai fatto perdere
Malfoy contro Ron… eh!eh!eh!... un bacio.
Joker666:
mitico Ian Solo. Coraggio, bellezza, intelligenza, ironia e tutto in
una persona sola… sai chi mi ricorda un po’?
Blaise… anzi forse ho talmente tanto Guerre stellari nel dna
che qualcosa ho tirato fuori… l’anime di cui parli
non lo conosco… gli unici che ho letto e di cui sono
“persa” sono Hunterd (da qui il nick) e Vampire
Knight… Zero e Kaname… questo perché
sono abbastanza affascinata dalla figura dei vampiri (con una tendenza
al bene direi….).
Per il consiglio, se mai ne avrai bisogno, sappi che sono a tua
assoluta disposizione… un bacio e a presto.
Aurad:
allora come vedi altro che complicità, qua si stanno
già scambiando parole importanti. Però ho capito
cosa volevi dire e arriveranno anche i sorrisi tra loro. Ora forse sono
ancora un po’ troppo frastornati dalla forza dei sentimenti
che hanno appena scoperto. Evviva anche tu hai apprezzato la comparsa
dei gemelli! Loro insieme a Blaise sono il mio trio
preferito… altro che Harry, Ron ed Hermione!! Secondo me
quei tre sono la vera forza del mondo magico!!! Comunque tornando a
Draco, bè forse lui ancor più di Hermione prova
qualcosa che per lui è così inusuale…
quindi me lo figuro un po’ intimorito dalla forza con cui
adesso ha bisogno di Hermione… ovviamente una visione
assolutamente soggettiva del suo personaggio… un bacione e a
presto.
Bluesnaky:
alla fine c’è stato tutto il romanticismo del
primo bacio… e ne sono contenta!! Chissà come
sarebbe se provasse Ron a baciare Hermione… oddio ti ho
fatto cadere dalla sedia?! Eh!eh!eh!... comunque mai dire
mai… anche se poi bisogna vedere la reazione di Hermione!!
In fondo è quella che conta!!! Però guarda che
l’ho anticipato solo a te, e solo perché ho capito
che Ron è proprio il tuo preferito… eh!eh!eh! Un
bacione.
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Capitolo 22 *** FUOCO PURIFICATORE ***
Ciao! Allora che dire del capitolo di
oggi… bè sarò breve e concisa:
contiene un cambiamento. E anche decisamente importante. Vediamo voi
che ne pensate…
Perciò buona lettura e a presto!
Ciao. Laura.
Mi sono svegliata e il sonno non è più tornato.
Sono qui seduta accanto a te ed è già da un
po’ che ti osservo mentre dormi. I tuoi lineamenti finalmente
distesi. Ogni volta che noto un particolare di te, come quella piccola
cicatrice che intravedo sotto il mento, mi rendo conto di quanto sia
irreale la nostra situazione. Torno sulla piccola cicatrice ed
è logico domandarmi come te la sia procurata. Ma come per
questo, sono tante altre le cose che non so di te. Ignorare cose
così semplici di una persona, ma conoscere già
sentimenti che di solito si svelano dopo un lungo percorso.
Perché è successo proprio a noi? Era destino,
è stato il caso… è difficile
rispondere a questa domanda, perché ignoro la risposta tanto
quanto quella su come ti sei procurato quella cicatrice.
Ma come è vero che c’è quel piccolo
segno anche se non so come sia arrivato, è altrettanto vero
quello che c’è tra noi, anche se non so spiegare
come è stato possibile.
Il mio sguardo continua la sua esplorazione, e si sofferma su quel
ciuffo che ora ti ricade ribelle sulla fronte. Quando eravamo ad
Hogwarts anche i tuoi capelli non sfuggivano al tuo rigido controllo.
Invece adesso quel ciuffo sembra voler diventare l’ennesima
prova della ribellione che si è scatenata in te. La mia mano
si ritrova a ravviarlo senza che mi possa trattenere.
Ti muovi leggermente e mi aspetto di vedere i tuoi occhi grigi che mi
fissano, ma non succede. Occhi grigi che non avevo mai visto esprimere
altro che odio e disprezzo nei miei confronti. Occhi che sono stati
capaci con un solo sguardo di annientarmi, per poi farmi rinascere
più forte di prima. Può uno sguardo fare tanto?
Ecco un’altra domanda a cui non so rispondere.
Però è quello che avviene. Mi guardi e le parole
non servono. Mi guardi e il passato smette di esistere. Mi guardi e mi
sento parte di te. Mi guardi e tutto quello che voglio sei solo tu.
Sono sempre stata molto razionale nella mia vita.
L’impulsività non è mai stata
consigliera dei miei gesti. Se in passato in più di
un’occasione ho salvato la vita a me stessa, ad Harry e a
Ron, è grazie alla mia lucidità di pensiero.
Quella che vorrei ritrovare, per poter capire perché tu
adesso vivi nel mio cuore.
Perché Draco Malfoy guardo le tue labbra e non desidero
altro che poterti baciare? Perché guardo le tue mani e non
desidero altro che sentirle stringermi? Perché guardo il tuo
viso e vedo solo un ragazzo da amare? Ti muovi ancora, e adesso il tuo
avambraccio è ripiegato sul cuscino e mostra qualcosa di te
che non mi fa più paura.
Dovrei provare ribrezzo alla vista del Marchio che spicca evidente
sulla tua pelle bianca. In quel Marchio c’è tutto
quello che dovrebbe dividerci. E invece mi ritrovo a pensare che anche
lui fa parte di un passato che ti ha reso quello che sei ora. Quel
Marchio non ha più alcun potere su di te, perché
sei stato capace di compiere l’azione più
coraggiosa che una persona è chiamata a fare: trovare il
coraggio di cambiare.
Ogni tanto ti vedo sfiorarlo, forse vorresti poterlo cancellare, per
dimostrare agli altri che stai cercando davvero di ricominciare, che
stai cercando di riscattare le tue colpe.
Ma posso dimostrarti che davvero per me non ha più alcuna
importanza. Mi avvicino di più e la mia mano si chiude su
quel simbolo così carico di malvagità.
E’ un attimo e mi ritrovo in una stanza che riconosco
immediatamente. E’ grande e circolare. Ma questa volta al
centro c’è lui, Voldemort.
Intorno alle pareti altre figure incappucciate. L’aria
è pervasa di attesa e di tensione. Tutti sono immobili e
silenziosi.
La porta si apre e appaiono altre due figure incappucciate. Una esile,
l’altra più alta e prestante. Entrambe si fermano
al suo cospetto e attendono.
Quando la sua voce parla, è come se il gelo invadesse la
stanza.
- E’ qui di sua spontanea volontà, o lo hai dovuto
costringere?
La figura più esile abbassa il cappuccio e mostra un volto
duro e due occhi che bruciano alla presenza del suo Signore.
- Mio nipote è fiero di poterti servire mio Signore. E non
ha esitato davanti al tuo richiamo.
Ora i suoi occhi rossi fissano la figura ancora incappucciata.
- E’ così Draco? Sei venuto a me di tua spontanea
volontà?
Quando cade il cappuccio, appare il suo viso. Il suo pallore
è ancora più accentuato. Ombre scure sotto gli
occhi, ma lo sguardo non vacilla. E fissa negli occhi Il Signore Oscuro.
- Sì. Sono qui perché lo voglio.
E gli occhi rossi ora sembrano cercare la risposta anche nella mente di
Draco.
- Una volontà davvero forte. La tua abilità fa di
te il degno figlio di tuo padre, Draco. Lucius sarà fiero di
te.
Lo sguardo di Draco continua a sostenere quello del Signore Oscuro.
Bellatrix accanto a lui ne è compiaciuta.
- Draco saprà tenere alto l’onore dei Malfoy, mio
Signore.
- Bene. Presto lo potrà dimostrare.
Basta un suo lieve gesto della mano e Bellatrix si ritira
nell’ombra, anche lei ora occupa un posto tra gli altri
Mangiamorte.
Ora Voldemort impugna la sua bacchetta. E ancora gli occhi di Draco
rimangono inespressivi. Ma io sento il suo cuore battere veloce.
- Come forse saprai, caro Draco, non sono parole prive di forza quelle
che ti chiedo. Quei ridicoli giuramenti li lascio agli sciocchi che
credono nei sentimenti. Quello che ti legherà a me
è il tuo stesso sangue, che scorre puro nelle tue vene. E
che non avrà paura di incontrare la mia potenza.
Il braccio sinistro di Draco ora è steso davanti a lui.
Lo sguardo di Voldemort sembra farsi ancora più malvagio e
all’improvviso tra le sue mani la bacchetta ha assunto le
sembianze di un coltello. Ricco di disegni dalle forme striscianti, che
sembrano prendere vita nelle mani del Signore Oscuro.
La punta si avvicina alla pelle di Draco e io posso sentire la sua
anima gridare in un ultimo disperato tentativo di allontanare tutto
questo, ma la sua mente tacitarla con la certezza che non ci sia altro
destino per lui se non quello che si sta per compiere.
Quando la lama penetra nella carne, il dolore che provo è
straziante. E’ come se un fuoco liquido stesse entrando
dentro me bruciando tutto ciò che incontra. Il mio sangue
non esiste più, c’è solo questo liquido
che sale lungo il mio braccio e brucia. E non posso fare altro che
gridare tutto il mio dolore. Non posso fare altro che fissare quegli
occhi dannati e sentire le sue parole che bruciano quasi quanto il
fuoco che mi sta divorando.
- Arrogante Mezzosangue credevi di poter toccare la mia potenza e
sopravvivere? Davvero credevi che il tuo sangue sporco te lo avrebbe
permesso? Invece brucerai, Mezzosangue e di te non rimarrà
più nulla.
Non sono più in nessun luogo, ci sono solo quegli occhi
rossi e questo fuoco che mi divora straziando la mia carne.
- Hermione! Hermione no!
Il dolore che provo alla cicatrice esplode in tutta la sua violenza e
mi lascia incapace di agire per un attimo. Poi quello che ho visto
ritorna con tutta la sua intensità e mi dà la
forza di alzarmi dal letto. Fatico a reggermi in piedi, ma so che devo
andare da lei. Quello che ho visto… la paura che sia reale
nonostante Hermione sia qui, al sicuro, è più
forte di ogni logica.
Il dolore non diminuisce e può solo voler dire una cosa, lo
so bene. Come la rabbia, anche un suo grande piacere provoca
così dolore. Riesco a spingermi verso le scale, ma inciampo
e cado. Mi ritrovo a ruzzolare per alcuni gradini, prima di riuscire a
fermarmi. E quando mi rialzo il dolore sembra diminuire leggermente, ma
il mio corpo non smette di tremare, invaso ormai da un gelo che
è penetrato nelle ossa.
Per quanto me lo permettano le gambe riprendo a scendere e finalmente
arrivo davanti alla porta della stanza di Hermione che spalanco. E
quello che vedo mi paralizza e non mi permette di reagire. La mia
visione, Hermione è davvero in pericolo.
La vedo contorcersi sul letto e Malfoy è accanto a lei. E le
sta parlando con determinazione.
- Hermione, devi tornare da me! Devi guardare verso di me! Sono con te,
guardami!
C’è sangue sulla mano di Hermione che adesso vedo.
E stringe con forza il braccio di Malfoy. Ma lui non sta facendo nulla
per liberarsi, continua a chiamarla e a chiederle di guardarlo.
E poi Hermione urla ancora e agisco, riscuotendomi
dall’orrore che mi aveva soggiogato.
- Malfoy allontanati immediatamente da lei!
E gli sono già addosso per cercare di liberare Hermione. Lo
afferro per le spalle ma ora che sono vicino, rimango nuovamente
scioccato da quello che vedo.
Il viso di Hermione è contratto in una smorfia di dolore,
gli occhi rovesciati, sembra essere completamente in balia di una forza
sconosciuta. La sua mano appare innaturalmente bianca, tanto stringe
con forza l’avambraccio di Malfoy. E c’è
sangue che scorre dalla sua mano lungo il suo braccio, una macchia
scura ricopre già il lenzuolo.
- Hermione sono lì con te, guardami. Ti prego guardami!
La voce di Malfoy mi sembra innaturale. Hermione non può
sentirlo.
- Hermione cerca i miei occhi, sono lì con te! Hermione!
E poi succede. Improvvisamente. Inspiegabilmente. La mano di Hermione
ricade sul letto, totalmente priva di forza. Adesso è una
figura pallida, immobile, come priva di vita.
- Malfoy allontanati imm…
Un urlo straziante e tutto il suo corpo si irrigidisce. Malfoy
è su di lei e solo per un attimo, si volta verso di me.
- Potter devi fidarti di me… devi fidarti di me!
Me lo chiede con urgenza, come se temesse che la mia esitazione possa
essere fatale. Ed è così, lo capisco. Annuisco.
Afferra la mano di Hermione, quella che stringeva con forza il suo
braccio, e la rovescia. Sul suo palmo, una ferita che si sta
rimarginando, e sotto una macchia scura. La bacchetta di Malfoy
è puntata su quella macchia e sta pronunciando un
incantesimo che non conosco. La ferita si riapre alle sue parole e un
fluido denso e scuro ne esce. Malfoy sta premendo con forza, e quel
fluido continua ad uscire. Poi diventa sangue sempre più
rosso e liquido.
Malfoy ne fa uscire ancora, prima di riprendere la bacchetta e
pronunciare un normale incantesimo che permette alle ferite di
rimarginarsi.
Hermione è sempre pallida, ma non sembra più
sofferente. Il suo respiro è tornato regolare e se non fosse
per il sangue e il pallore, è come l’ho sempre
vista mentre riposa.
- Malfoy è stato Voldemort?
Si volta verso di me, e il suo viso stravolto penso sia
l’esatta copia del mio.
- Sì.
Poi vedo il suo braccio. Sporco solo di sangue. E non posso credere a
quello che i miei occhi stanno vedendo.
- Cosa sta succedendo?
Un gemito attira la nostra attenzione.
- Draco?
Lo vedo sedersi accanto a lei ed accarezzarle la guancia.
- Sono qui Hermione, va tutto bene ora. Va tutto bene.
- Ti ho visto… i tuoi occhi… i tuoi occhi mi
hanno riportato qui.
- Lo so. Non parlare adesso, devi riposarti.
Mi avvicino anch’io e mi vede. Il suo sguardo porta i segni
di quello che ha appena passato, ma esprimono anche la gioia di vedermi.
- Harry…
Malfoy si alza per permettermi di avvicinarmi. Le prendo la mano e lei
ricambia, seppure debolmente, la mia stretta.
- Harry, Draco non c’entra nulla.
- Hermione stai tranquilla, ero qui.
Il suo sguardo trova sul mio viso i segni che sa riconoscere
così bene.
- La cicatrice Harry…
- Stai tranquilla Hermione, l’importante è che
adesso tu stia bene.
- Tu stai bene?
- Sì, è stato come le altre volte. Sto bene,
davvero. Adesso devi riposarti.
Mi volto un attimo verso Malfoy.
- Noi staremo qui. Quando ti sveglierai saremo qui. Tutti e due.
Mi sorride fiduciosa. E io sento una stretta al cuore.
Devo porre fine a tutto questo. Non posso più permettere che
gli altri paghino un destino che grava solo su di me. Sono io che metto
in pericolo tutti loro. Voldemort è me che vuole.
Chiude gli occhi e sento che poco alla volta scivola nel sonno.
- Malfoy voglio la verità su quello che è
successo. Hermione era in balia di Voldemort pur essendo qui, al
sicuro. E mentre io ero assolutamente impotente, tu sapevi cosa fare.
Mi hai chiesto di fidarmi di te e l’ho fatto. Adesso sei tu
che devi farlo.
- Potter è qualcosa che va oltre ogni logica…
- In questi anni mi sembra che la vita mi abbia già messo
davanti a situazioni che sfuggono ad ogni logica. Tu dovresti saperlo
meglio di chiunque altro.
- Tra me e lei, è successo qualcosa. Non so dirti cosa,
perché non lo so davvero. Però adesso
c’è questo legame, che ci permette di essere uno
nei ricordi dell’altro. Avviene senza la nostra
volontà di farlo.
- La sua mano stringeva il tuo braccio.
Lo vedo passarsi una mano sul viso stanco. Come a cercare le parole per
andare avanti.
- Non so perché lo abbia fatto, ma deve aver toccato il
Marchio, ed è entrata nel ricordo di… di
quando…
- di quando Voldemort te l’ha fatto.
- Sì.
- Ma è un ricordo, dannazione, come può diventare
reale?
- Quando succede, io e lei siamo lì insieme. E’
come se lo stessimo vivendo in prima persona. Sentiamo tutto
ciò che ha provato l’altro.
- Malfoy, il tuo Marchio è entrato dentro di lei! Questo
è reale.
- Il Marchio dei Mangiamorte, Potter è magia del Signore
Oscuro. Molto potente.
- Cosa vuoi dire?
- Che quando Hermione è entrata nel mio ricordo, stringeva
il Marchio. E’ entrata in contatto anche con il Signore
Oscuro.
E’ come con la cicatrice. Che apre una connessione tra me e
lui. Mi ha cercato nel momento in cui ha colpito Hermione. Voleva che
vedessi, che sentissi la fine di Hermione.
- L’avrebbe uccisa se tu non fossi intervenuto. Sapevi cosa
fare.
- Ho agito d’istinto Potter, puro istinto.
- A me l’istinto non ha suggerito nulla…
- Non sapevi quello che stava succedendo…
- La verità, Malfoy.
- Cosa pensi, che abbia volontariamente messo in pericolo Hermione, per
poi salvarla davanti ai tuoi occhi? E’ questo quello che
pensi?
La sua voce è diventata dura, come il suo sguardo. Ma sa che
non accetterò nient’altro se non la
verità.
- La verità, Malfoy.
- E’ magia oscura, Potter. Va bene?! E’ magia
oscura, potente, pericolosa, maledetta! Quella che ho giurato a me
stesso di non usare più!
E’ arrabbiato e sembra anche tormentato.
- Ma le ha salvato la vita.
E questo è quello che adesso ci unisce più che
mai. La vita di Hermione è passata un’altra volta
attraverso le sue mani e lui gliel’ha nuovamente restituita.
E una verità a cui non posso più sottrarmi.
Sembra capirlo anche lui.
- Come mai Potter, non sono tutti qui a tentare di uccidermi?
I suoi pensieri corrono in un’altra direzione e capisco a chi
si stia riferendo in particolare. E adesso sono consapevole di quanto
sia pericolosa la situazione.
- Ron voleva starsene un po’ per conto suo ed è
andato da suo fratello Bill, i gemelli sono da un loro amico credo. Gli
altri vengono quando c’è bisogno.
Adesso però la mia preoccupazione è
un’altra.
- Pensi che Voldemort abbia potuto vedere questo posto?
- No, non credo, lei non era qui. E’ rimasto in contatto con
lei il tempo necessario per agire. Non so con te…
- Ero io che vedevo ed è stato tutto molto veloce. Sentivo
solo il suo piacere nell’infliggere dolore e vedevo Hermione
sofferente. Ma sapevo che Hermione era qui,
perciò…
Sono arrivato assolutamente impreparato a quello che stava succedendo.
Non avrei potuto fare nulla, neanche se avessi voluto. Hermione era in
pericolo e io non potevo aiutarla. L’impotenza che ho provato
mi rende furioso.
- Malfoy questa cosa che succede tra te ed Hermione, non potete fare in
modo che non avvenga? Tu dovresti riuscirci…
- Ho provato, ma non serve a nulla. Non posso impedirlo. Intuisco cosa
possa provocarlo, ma bloccarlo no.
E’ veramente turbato dalla situazione. E non solo da questo,
perché c’è dell’altro. Ma non
penso di poterne parlare con lui ora. Quello che è successo
è già più di quanto entrambi possiamo
sostenere.
- Nessun’altro deve saperlo, Malfoy.
- Nessun’altro lo sa. A parte te, ora.
- Non diremo nulla di quello che è successo. Ora Hermione
sta bene. Solo questo conta. Raccontarlo renderebbe gli altri ancora
più determinati nei tuoi confronti. Nemmeno io credo di
poter fare qualcosa.
Annuisce, ben sapendo a cosa mi riferisco.
- Non può venire con me al Ministero. Come pensi di
giustificarlo davanti agli altri?
- Vediamo come sta quando sarà il momento di decidere.
- Potter non può venire…
- Hermione ha una capacità di ripresa che potrebbe
sorprenderti. Per non parlare della sua volontà.
L’ho vista lottare in ogni situazione, senza mai
risparmiarsi. Infondere coraggio a tutti noi, nonostante la paura.
Metterei la mia vita nelle sue mani senza incertezza.
- La conosco la sua volontà, Potter. Ma questa volta
è diverso…
- Hermione ha deciso di combattere. E’ stata una sua scelta.
Se per me e per te è stato inevitabile, per lei no. Ha
deciso di credere in me e lo farà fino in fondo. Non si
tirerà indietro davanti a nulla.
Ci sarà tempo per capire ogni cosa. Anche quello che adesso
mi spinge a parlargli così. Ma io ho vissuto sulla mia pelle
troppe cose impossibili per pensare che non possano accadere. E se
c’è stato un tempo in cui avevo paura di viverle,
ora so che devo lasciare che accadano. L’istinto, che in me
è quasi sempre padrone dei miei comportamenti, non mi ha mai
tradito.
- L’unica cosa che puoi fare, Malfoy è restarle
accanto. Come lei ha deciso di fare con te. Come succede tra me e lei.
O tra lei e Ron. Credere nelle persone, nelle loro scelte, nella loro
capacità di giudizio e trarne forza.
Sento il bisogno di riposare. Quello che è accaduto mi ha
svuotato di ogni energia. Lascio andare la mano di Hermione, che
continua a riposare tranquilla e mi alzo.
- Tornerò quando sarà il momento di decidere.
Mi chiudo la porta alle spalle e resto un attimo appoggiato. Hermione
poteva morire. Una serie di emozioni mi invadono ed è
difficile riuscire a identificarle. C’è affetto,
paura, stupore, rabbia, impotenza. Verso di lei, verso di me, verso
Malfoy.
Mai come adesso vorrei avere qualcuno accanto per sentirmi dire che
andrà tutto bene, che sarò capace di affrontare
le mie paure. Che saprò proteggere le persone a cui voglio
bene. Che saprò essere tutto quello che gli altri si
aspettano da me.
Continua a riposare tranquilla sotto il mio sguardo. Non sono capace di
fare altro se non pensare che poteva morire. Per colpa mia. Io la stavo
uccidendo. La maledizione che mi porto addosso. E non deve
più accadere. Non dovrà accadare mai
più.
Quando ho sentito cosa stava accadendo era troppo tardi. E
l’impotenza provata è qualcosa che
rimarrà per sempre dentro di me. Non ho potuto impedire che
succedesse.
Le hai salvato la vita.
Ma se non fossi stato con lei, la sua vita non sarebbe stata in
pericolo. Sentivo il suo dolore ed è stato come morire.
Mi aggrappo all’unico spiraglio in grado di non farmi
impazzire: sono riuscito a riportarla da me. Ho cercato e trovato
dentro me una forza che non avevo mai provato. Che non sapevo di
possedere.
Ma è la stessa forza di cui mi ha parlato lui, a cui ora so
dare un nome ben preciso: amore. Ed è la forza
più potente che ci sia, in grado di contrastare la
malvagità più oscura.
I suoi occhi si muovono leggermente sotto le palpebre, ma la sua
espressione rimane serena.
Potevo perderla. La paura che mi invade è
un’emozione che non ho mai provato, che pensavo di non essere
in grado di provare. Mi rende vulnerabile e forte nello stesso momento.
Ma ha ragione lui, non posso che restarle accanto. Ma non è
la scelta coraggiosa che immagina. E’ la scelta di un
vigliacco. Il vero coraggio sarebbe andarmene per non farle correrre
ulteriori rischi, perchè dentro di me ci sono ancora troppe
cose in grado di metterla in pericolo.
Ma sono un vigliacco che non sa trovare quel coraggio per separarsi da
lei. E le rimarrò accanto. Perché non posso
più fare a meno di lei.
Ho la sensazione di risvegliarmi da un lungo sonno. Aprendo gli occhi
ritrovo la penombra della mia stanza. Riprendo coscienza di me e del
mio corpo. Stringo leggermente le mani e avverto un leggero fastidio a
quella destra. E tutto mi ripiomba addosso. Ma non ho il tempo di
rivivere quella paura da sola, perché Draco è
già seduto vicino a me, e mi sta stringendo forte. Un
abbraccio in cui c’è tutta la paura che ha provato
anche lui.
- Stavo per ucciderti.
- Non è colpa tua. Non voglio sentirtelo dire mai
più. Tu mi hai salvato.
- Perché lo hai fatto? Come hai fatto a non pensare che
poteva essere pericoloso?
Mi tiene il viso tra le mani, come se temesse di vedermi svanire sotto
i suoi occhi. Quegli occhi che mi hanno permesso di salvarmi.
- Non ho pensato alle conseguenze, ti stavo guardando
dormire… volevo solo poterlo toccare per sapere che lo
potevo fare… che non contava più nulla per me.
Mi guarda con occhi che parlano solo di me, dell’amore che
prova per me.
- Non c’è più.
Il suo braccio candido che si offre alla mia vista. E quello che sento
dentro è un’emozione fortissima.
- E sei stata tu a cancellarlo.
- Nel mio desiderio di toccarlo c’era anche questo. Avrei
voluto poterlo cancellare. Perché vedevo la sofferenza che
ancora esercitava su di te.
- Lo avevi già fatto Hermione, eri già riuscita a
cancellarlo.
Il mio sguardo coglie un movimento e sulla soglia ora
c’è Harry. Si avvicina e Draco gli cede nuovamente
il posto. Mi abbraccia forte anche lui. E c’è
tutto l’affetto che ha sempre provato per me.
- Hermione come stai?
- Bene Harry. Davvero.
- Ho avuto così paura.
- Credo di averla provata quella paura. E più di una volta.
- Se cercavi un modo di farmela pagare ci sei riuscita.
Ed è un momento tutto nostro. Il sorriso che
c’è tra noi racconta di tanti momenti simili
vissuti insieme. Racconta di un’amicizia che niente
potrà mai intaccare.
- Tu piuttosto come stai? La tua cicatrice…
- Ha smesso di farmi male, è tutto a posto ora.
Cerco lo sguardo di Draco, ma lui sembra tranquillo. Devono averne
già parlato. E’ per forza così.
- Cosa hai visto Harry?
- Tu che stringevi con forza qualcosa. Sentivo il tuo dolore
fortissimo… insieme al suo piacere per quello che ti stava
facendo. Quando sono riuscito ad arrivare da te, ho capito che era
reale quello avevo visto. Tu stavi soffrendo e avresti potuto morire.
Sarebbe successo se non ci fosse stato lui.
Non c’è incertezza nella sua voce e nemmeno nel
suo sguardo.
- Mi ha raccontato quello che vi succede.
E non c’è nemmeno delusione o risentimento.
- Potevi parlarmene Hermione.
- C’erano già così tanti problemi
Harry. Vi stavo già chiedendo così tanto.
- Anch’io ti ho chiesto molto.
- E’ vero. Ma temevo che questa volta fosse davvero troppo.
Hai visto la reazione di Ron? Pensa se sapesse anche questo…
- Non lo diremo a nessuno. Neanche a lui, per il
momento.Però non ti devi preoccupare, lo conosci, ha solo
bisogno di più tempo. Poi da te forse non si sarebbe mai
aspettato un comportamento del genere. Tu per noi sei sempre stata la
parte razionale, quella che non ha mai agito d’impulso. Ora
invece sembri l’esatto contrario. E’ questo che
contribuisce anche a farti sembrare diversa ai suoi occhi.
- Non è cambiato nulla tra di noi. Solo che non riesco a
farglielo capire. Quando provo a parlare con lui, sembra non ascoltarmi.
- Vedrai tutto si sistemerà.
- Lo spero.
Rivolge un attimo lo sguardo verso Malfoy e poi torna a guardarmi.
- Per oggi, credo sia meglio che Malfoy vada da solo al Ministero, sei
ancora troppo debole.
Adesso sono io a guardarlo.
- Draco non ti lascerò andare da solo.
- Hermione hai appena rischiato di morire!
- Sto bene, adesso. E poi se non venissi dovremmo spiegare agli altri
perché. E questo non è possibile.
- Degli altri non mi interessa nulla. Potter si inventerà
qualcosa.
Harry rimane silenzioso però.
- Harry io vado con lui.
- Sei sicura Hermione di farcela?
- Potter non può farcela! E devi convincerla anche tu!
Si guardano ancora. Harry con un’ espressione strana, Draco
arrabbiato. E poi tornano a fissare me.
- Harry sono tranquilla.
Alla mia risposta si alza e mi sorride. Un sorriso che sembra un inizio.
- Per me allora va bene, Hermione. Adesso devi convincere lui.
Dovete sapere che ho una vera e propria fissa per il rapporto tra
Draco/Harry. Mi piace immaginarli come due opposti, che attraverso
percorsi diversi, arrivano però a condividere gli stessi
ideali. Penso a loro come a due forze diverse che riconoscono e
rispettano il valore reciproco. Quindi è molto difficile che
riesca a figurarmeli amiconi, tutti sorrisi e pacche sulle spalle!
Perché ve lo sto dicendo? Perché magari sarete
rimaste un po’ spiazzate da quel sorriso finale di Harry! E
magari ve li immaginate già che se ne vanno a braccetto in
giro per il mondo a caccia del cattivo!! Bè non funziona
proprio così nella mia ff…
Fatta questa premessa (magari non frega niente a nessuno… e
rimane solo una fissa mia!!!) che era quella seria, ci piazzo quella
che sdrammatizza: che capitolo di sensitivi!! Tutti che si fanno gli
affari degli altri… ma il rispetto per la privacy? Questi
maghi… dovrebbero imparare un po’ da noi babbani e
farsi una forchettata di cavoli loro!!! Si campa di più
(eh!eh!eh!) e meglio!!!!
Un bacione a tutte e un abbraccio…. e state in
campana… perché vi sento… (eh!eh!eh!)
Laura.
8marta8:
allora? Visto che casino ho tirato in piedi… se vuoi ti
svelo in separata sede, dove ho partorito quest’idea
(eh!eh!eh!)… comunque ti piace questo nuovo risvolto? E poi
vedi che ho mandato in esilio, almeno per una notte, il caro vecchio
amicone di sempre… però purtroppo a volte
ritornano… lui di sicuro!!! Un bacione…
Semplicementeme:
lungi da me l’idea della puzza sotto il naso. Anzi prendo la
tua recensione, come una vera e propria critica costruttiva e in grado
di farti crescere. E poi è nella natura umana cercare sempre
di migliorarsi giusto? Quindi credo di non potermi sottrarre ad una
verità così consolidata. Ti ringrazio molto per
il commento rivolto soprattutto a me come autrice. Spesso mi
è capitato di dire che una ff è sicuramente una
lettura che può avvenire in maniera superficiale, non
rendendo così alle volte giustizia alla fatica che ognuna di
noi (autrici) mette nella propria ff. Quindi vederla riconosciuta
è una grande soddisfazione. Non posso quindi che
ringraziarti e dirti, quando ne hai voglia, di tornare a farti sentire.
E come dico sempre anche se la critica prende un risvolto negativo. Se
costruttiva fa crescere anche quella (un’altra
verità, amara magari, ma consolidata…). Ciao e a
presto!
Milu:
innanzitutto cara Francy spero tu stia meglio! Che brutto affare le
coliche renali… non ne soffro io direttamente, ma mio
fratello. Dopodiché mi dispiace per la tua trasferta a
Milano… però io la vedo tutti i giorni dato che
ci lavoro!! Oggi poi con la pioggia… una tristezza. Chiusa
la parentesi extra, torno alla ff. Guarda Aberforth è una
figura che mi ha affascinato subito nella lettura, soprattutto
perché così diverso da Silente. Così
ho deciso che lo volevo nella mia ff e anche con un ruolo abbastanza
importante… vediamo un po’ che cosa ne viene
fuori… però adesso che ci penso, mi viene un
dubbio… forse sto già parlando con un
fantasma… o il tuo ragazzo non ti ha trovato davanti al
computer? Eh!eh! un bacione.
Bimba91:
cara Vale, se mai dovessi pubblicare un libro sarebbe di…
barzellette!! Non credo che potrei fare altro! Questo non
perché non creda ai tuoi complimenti, che si sentono
sinceri, ma perché so benissimo quali sono i miei limiti. E
il mio limite è quello di scrivere una ff che possa solo
allietare per un po’ la giornata di tutte voi che leggete!
Detto questo, però sono contenta di riuscire sempre a
suscitare nuove curiosità. E un po’ mi andava di
creare un diverso scenario anche al povero Harry. E nei prossimi
capitoli avrò modo di svilupparlo. Un bacio e a
presto… PS: e grazie per il complimenti non vorrei averti
dato l’idea di essere un’ingrata!!!
Nicichan: ah
cara Jessica, non si è notato affatto un pelo di astinenza
(?!) e un po’ di rimbambimento da studio nel tuo commento.
No, no, proprio per niente. Cosa vuoi che faccia? Potrei inserire una
bella scena di sesso bollente e poi magari stangare un po’ di
prof. di Hogwarts (in fondo sempre di prof. si tratta…).
Così magari ti allento un po’ la
pressione…. Eh!eh!eh!... ovviamente sesso bollente con
Piton… è la “lei” che non
ho… chi ci metto? Qui l’unica donna è
Hermione e mi sembra che se la contendano già in
troppi… Come vedi la punteggiatura del mio commento basta e
avanza anche per il tuo. Comunque andiamo pure avanti a scriverci
così… e non ci rimane altro da fare che
scommettere se arriva prima la neuro o la buoncostume.
Speriamo solo che abbiano pietà di due novelle sposine e ci
mettano in cella (o stanza) insieme!!!! Un bacione e un
abbraccio…
Giulythebest90:
evviva la chimica! E meno male che non sono l’unica a
sentirla quella corrente… grazie per aver condiviso! Un
bacio e a presto.
Ever: adesso
è proprio ufficiale: TU sei una critica letteraria. E per
qualche motivo ti diletti a girare tra le ff pubblicate su efp e a
dispensare pareri e consigli. Ma io ne sono più che
contenta. Perché davvero come approfondisci tu il mio modo
di scrivere è strabiliante. Soprattutto quello che apprezzo
è che mi prendi sul serio. Non sono a caccia di conferme,
vorrei solo farti capire che a volte mi sembra di prendermi un
po’ troppo sul serio e di diventare troppo seria per una ff.
Nel senso che ho dato un taglio alquanto impegnato sia ai personaggi
che alla storia. E a volte penso che “carico”
troppo di tinte forti ogni passaggio. Però poi mi dico anche
che scrivo quello che sento e soprattutto come lo sento. Quindi faccio
quello che fa una persona che scrive: esprime sé stessa
attraverso i suoi racconti. Perciò quando ti soffermi su
qualche passaggio o su qualche frase che per me ha un risvolto
importante è piacevole. Molto piacevole.
Potrei dilungarmi per ore, e creare un papiro in risposta al tuo
commento, ma non voglio davvero correre il rischio di ripetermi e di
annoiarti. Quello che ti posso dire è che faccio tesoro
sempre di tutte le critiche o complimenti e da lì riparto.
Adesso smetto anch’io il tono serio e ti rassicuro sulle due
“cocorite”… come vedi qualcuno ha
provato a dividerli col fuoco, ma loro le penne bruciate, ne sono
usciti più forti di prima!! Piton per il momento
è in vacanza… ma sta per finire la
pacchia… e presto dovrà fare i conti con
sé stesso e non solo… sulla sua sorte…
mah! Però non lo dire a nicichan che se no mi uccide
davvero!!! Un saluto e spero a presto!
Mavi:
bravissima, sia per il meritato riposo, sia per la ff
“possibilmente mia” eh!eh!eh!... sai che
però mi hai messo la pulce nell’orecchio con la
tua richiesta di come classificare la ff? Dici che è
importante? Sai perché te lo chiedo? Perché io
non faccio mai caso a questi avvertimenti… dovrei farlo?
Comunque come vedi le cose procedono e si arrichiscono di un altro
particolare… un bacio.
Kucciolaflea:
mi piace che apprezzi il mio modo calmo di procedere con
loro… penso al loro rapporto come qualcosa da
“costruire” così ogni volta è
come se aggiungessi un mattone… e quando sarà
completa la costruzione, allora saranno fuochi d’artificio!!!
Ancora un po’ di pazienza e dal prossimo capitolo
inizierà l’azione vera e propria!! Un
bacione…
Marymatrix:
come vedi nella mia ff c’è spazio per tutti!! E
dal prossimo capitolo arriverà tanta azione…
comunque ti posso rassicurare su una cosa, da me non aspettarti mai
scene che ti possano mettere davvero in difficoltà. Proprio
perché i rapporti (e intendo quelli fisici) sono una sfera
così personale e delicata, è mia abitudine non
esagerare mai. Cerco un giusto equilibrio che non possa disturbare
nessuno. Anche perché si può rendere benissimo
l’idea anche senza essere troppo espliciti. Un bacione e a
presto!
Saretta4ever:
ma ciao! E’ vero è qualche capitolo che non ti
“vedevo” più… però
l’importante è farti viva ogni tanto! Sono
contenta che gli sviluppi della ff ti siano piaciuti. Anch’io
mi sono divertita a introdurre un po’ di
novità… adesso però devo anche
sbrigarmela a dipanare la storia… eh!eh!eh!... bè
vediamo come me la cavo con
“l’azione”… un bacio e a
presto!
babydany94:
ciao! sono contenta che la storia continui a piacerti. Non essere
sorpresa da quei due, ormai il loro cuoricino batte l'uno per
l'altro... quindi... un bacio.
|
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Capitolo 23 *** UNO STRANO MESSAGGIO ***
Ciao! Lo so, lo so ho postato
mercoledì scorso e poi più niente…
purtroppo però impegni di lavoro mi hanno tenuto parecchio
occupata! Ditemi cosa devo fare per farmi perdonare e io lo
farò… ecco cercate di non strafare
perché io scrivo di magia e non la faccio…
eh!eh!eh!
In attesa quindi di ricevere le vostre
lamentele/richieste/accidenti… (!) vi saluto e vi auguro
buona lettura.
Laura
E’ la prima volta che torno al Ministero, dopo quello che
è successo un anno fa. Il mio pensiero torna a Silente. Qui
si è scontrato con Voldemort. Una magia la loro in grado di
spazzare via l’intero edificio se avessero voluto. Ma come
c’era una calma innaturale quella sera quando abbiamo
raggiunto Silente ed Harry nell’atrio, ora
c’è agitazione e il chiacchiericcio dei maghi e
delle streghe che arrivano per lavoro o in visita.
Come concordato abbiamo utilizzato l’ingresso visitatori
perché la metropolvere, nonostante il mantello
dell’invisibilità, non garantiva un arrivo sicuro.
Il Sig. Weasley ora è davanti a noi e si sta recando nel suo
ufficio. L’espressione è quella di sempre e mentre
cammina saluta e viene salutato da diversi maghi e streghe.
Chi invece ha un’espressione decisamente cupa è
Draco. Ha preso molto male la mia decisione di venire qui e abbiamo
smesso di discutere solo all’arrivo del Sig. Weasley. Non
voleva che venissi e fino all’ultimo ha continuato a
ripetermelo. So che la sua rabbia nasce dalla paura che ha provato per
quello che è accaduto. Vorrebbe sapermi al sicuro da adesso
in poi, ma sa anche che è impossibile. La mia scelta di
combattere al fianco di Harry è irrevocabile. Come
è irrevocabile la mia decisione di essere accanto a lui ogni
volta che sarà in gioco la sua di sicurezza. E sono queste
le uniche due cose che a mia volta ho continuato a ripetergli. Alla
fine ha tentato di farmi ragionare dicendomi che ero troppo provata
fisicamente per reggere la fatica di quello che ci aspettava, ma non ha
funzionato. Ho solo un lieve senso di stanchezza, ma sono comunque
lucida e pronta ad ogni evenienza. Alla fine è arrivato il
Sig. Weasley e non c’è stato più tempo.
Se non quello di un’ultimo sguardo in cui almeno su una cosa
eravamo d’accordo: essere in ogni caso vicino
all’altro e offrire il massimo della protezione di cui siamo
capaci.
Siamo riusciti finalmente ad evitare un po’ di ressa e a
trovare un ascensore in cui c’è abbastanza spazio
per seguire il sig. Weasley senza entrare in contatto con altri.
Arrivati al piano dove ha l’ufficio, incrocia diversi
colleghi e tutti lo salutano cordialmente. Poi entriamo nel suo ufficio
che è davvero molto piccolo.
- Allora, meglio aspettare ancora un quarto d’ora, venti
minuti e poi andiamo. Non tutti gli impiegati del Ministero sono
puntuali come me.
E si mette a ridacchiare, suscitando un’occhiataccia di Draco
che fortunatamente non può vedere. Riconosco che a lui, in
particolar modo, il padre di Ron possa giustamente risultare un
po’ eccentrico e lontano dal suo modo di essere.
Però da quando ci siamo incontrati, ogni volta che
è stato necessario, si è rivolto al Sig. Weasley
con un tono assolutamente neutro e so che è già
un notevole sforzo da parte sua.
- Hermione, a proposito, Molly si chiedeva se potevi trovare un
po’ di tempo nei prossimi giorni per lei.
C’è qualcosa di cui vorrebbe parlarti…
Draco lo guarda sempre peggio e l’occhiata che lancia a me
è un invito a farlo smettere.
- Va bene Sig. Weasley. Però forse adesso è
meglio rimanere in silenzio, se entrasse qualcuno potrebbe sembrare
strano che stia parlando da solo…
- Sì giusto… è che ho la brutta
abitudine di parlare quando sono nervoso… e oggi direi che
ho buoni motivi per
- Andrà tutto bene, l’importante è
rimanere tranquilli…
Lo vedo sobbalzare leggermente alla voce di Draco. Forse non vedendolo
era riuscito ad ignorare la sua presenza.
- Sì certo… certo.
Il tempo sembra non voler passare e rimaniamo in silenzio ad osservare
il Sig. Weasley che mette a posto le pergamene che ha improvvisato da
portare a Mcgregory. Ci sono le informazioni sulla falsa
identità di Blaise e su dove si trova.
Finalmente lo vedo guardare soddisfatto lo strano orologio sulla sua
scrivania.
- Se siete pronti, possiamo andare. Mcgregory a quest’ora
deve essere arrivato.
- Va bene.
Una volta in corridoio, lo percorre tutto fino ad arrivare davanti ad
una porta che non reca nessuna scritta. Bussa e da dentro una voce
nasale risponde di entrare.
Draco mi ha per un attimo stretto il braccio e nel suo sguardo
c’era una domanda ben precisa. A cui ho annuito per
rassicurarlo. Sto bene e sono pronta.
Il Sig. Weasley ha tenuto la porta aperta giusto quegli attimi in
più per permetterci di sgattaiolare dentro. Fortunamente
l’ufficio di Mcgregory si rivela molto più grande
e ci portiamo in un angolo, lontano dalla scrivania ingombra di
pergamene e libri.
Dietro di essa c’è seduto un ometto che appare
quasi fragile. Persino il Sig. Weasley sembra un gigante in confronto.
A fare da contrasto al suo fisico minuto c’è
però un gran naso. Che rende il suo viso particolarmente
buffo.
- Ciao Arthur!
- Ciao Ian. Allora, come vedo sei sempre invaso da mille
scartoffie…
- Non credo che riuscirò mai a liberarmene in
effetti…
Ed entrambi scoppiano in una risata che appare lievemente forzata.
Spero che il Sig. Weasley riesca ad essere più naturale.
- Allora cosa ti porta qui da me?
La voce di Mcgregory è stranissima. Sembra quasi davvero che
passi attraverso il suo naso enorme.
- Mi spiace doverti disturbare, vista la mole di lavoro che hai
già, ma non sapevo a chi altro rivolgermi. In passato il tuo
aiuto si è rivelato molto utile ed è per questo
che ho pensato a te.
- Dimmi, dimmi se posso essere utile ad un collega ben venga…
Forse è perché so cosa in realtà
nasconde, ma il suo tono sembra esageratamente cordiale, quasi dovesse
mostrare che va tutto bene.
- Siamo alle prese con il solito caso di disturbo ai Babbani. Oggetti
stregati, episodi anomali.. insomma il solito atteggiamento di un mago
che si sta parecchio divertendo. Solo che non riusciamo a venirne a
capo. Abbiamo circoscritto la zona di azione, fino ad individuare un
indirizzo. Il problema è che risulta essere un babbano a
tutti gli effetti la persona che vi abita.
Sento Draco stringermi leggermente la mano e annuisco. Alle parole del
Sig. Weasley, Mcgregory si è lievemente irrigidito e il suo
sguardo ha perso un po’ di quella finta
cordialità, per lasciare spazio ad un’attenzione
maggiore.
- Perché non mandate qualcuno a controllare Arthur?
Il tono di indifferenza che tenta di avere adesso è
veramente fasullo. Ma ovviamente il Sig. Weasley finge di non
accorgersene. E prosegue cordiale.
- Oh, lo sai anche tu Ian. Dopo l’episodio di Gunther Derek,
il Ministero vuole andarci cauto con le squadre
d’esplorazione. Ancora adesso il Primo Ministro dei Babbani
lo rinfaccia al nostro! Quindi anche noi di conseguenza non vogliamo
più esporci. La prossima volta sarà inevitabile
che qualche testa salti!
E questa volta la sua risatina è genuina. Non ho la
più pallida idea di cosa stia parlando il Sig. Weasley, ma
spero vivamente che lui lo sappia davvero. Anche Draco adesso
è attento.
- Già… già, brutto affare quello.
Avete ragione a non volervi più esporre voi per primi.
Quelli del Ministero dovrebbero assumersi di più le proprie
responsabilità…
Entrambi tiriamo un sospiro di sollievo.
- Quindi cosa vorresti da me Arthur?
- Una ricerca più approfondita su questo Babbano. Tutto
porta a lui, solo che se ti facessimo una richiesta
ufficiale… bè lo sai anche te, la burocrazia
rallenta tutto.
- Sono fatti così importanti quelli avvenuti?
Il viso di Mcgregory non riesce a mascherare più il suo
reale interesse.
- Abbastanza Ian. Soprattutto ci sono già molte
preoccupazioni così, senza che qualche altro mago si
aggiunga a turbare il mondo dei Babbani.
Adesso il Sig. Weasley ha un’espressione seria.
- Giusto, giusto… va bene Arthur, lasciami pure tutta la
documentazione. Mi ci dedicherò subito.
- Grazie Ian, sapevo di rivolgermi alla persona giusta!
Mcgregory si è alzato, per prendere le pergamene. E davvero
mi rendo conto di quanto sia piccolo. Arriva a malapena al mento del
Sig. Weasley.
- Figurati Arthur, se non ci diamo una mano tra di noi.
- Ian… ti pregherei però di non dirlo a nessuno!
Se sapesse Raddeltone che non ti ho fatto una richiesta
ufficiale…
- Arthur non ne farò parola con nessuno, fidati. Piuttosto
anche tu, hai detto a qualcun altro che me lo avresti chiesto?
So che Reddeltone è il capo del Sig. Weasley
perché l’ho sempre sentito lamentarsi di lui.
- No! Meno persone lo sanno e meno rischi corriamo con Raddeltone! Non
ho voglia che sia la mia di testa la prima a saltare!
E scoppia a ridere. Probabilmente si è calato nella parte,
perché adesso appare molto più naturale rispetto
a Mcgregory, che non riesce a mascherare il suo nervosismo.
- Bene. Allora mi metto subito al lavoro…
E il tono è proprio quello di chi vuole liquidare qualcuno
il più in fretta possibile.
- Grazie Ian. Allora ti lascio. Non appena sai qualcosa fammelo sapere.
- Certo.. certo. Verrò subito da te.
Il sig. Weasley è uscito e Mcgregory si è
praticamente buttato sulle pergamene che gli ha lasciato. Non appena
finito di leggere, si alza rapidamente e si dirige alla porta. Ma non
esce. Ha estratto invece la sua bacchetta.
- Colloportus! Protego Totalum!
E’ ovvio che sta per succedere qualcosa. Come me, anche Draco
ha sfoderato la sua bacchetta. E lo sguardo che passa tra di noi
è lo stesso che tante volte c’è stato
tra me, Harry e Ron. Allerta e massima fiducia nella persona accanto.
Mcgregory è insieme nervoso e spaventato. E’ ovvio
che sta per fare qualcosa che non vorrebbe. Ma a cui non può
sottrarsi. Si avvicina ad un quadro dove c’è un
ragazzo che saluta allegro mentre vola sulla sua scopa. Non
può che essere suo figlio. Mi volto verso Draco e lui
annuisce. Per un attimo penso come siano in sintonia i nostri pensieri.
- Specialis revelio.
Ha sfiorato appena la cornice ed il quadro è scomparso. Ora
al suo posto c’è quello che sembra uno specchio.
Seppur di spalle, riesco lo stesso ad intuire la tensione e la paura
che continuano a pervaderlo.
- Mor…
La sua voce trema e si interrompe.
- Devo pensare solo a Rupert, solo lui conta.
Sento una sensazione a metà tra rabbia e dolore farsi
strada. Sto prendendo coscienza sempre più di quello che sta
affrontando l’ometto che vedo di spalle. Il ricatto che sta
subendo è il più spregevole e malvagio: la vita
di altri in cambio di quella dei suoi cari.
- Morsmordre.
E’ stata solo la velocità di Draco che ci ha
permesso di non essere scoperti. La sua mano che ha trattenuto il
singulto che mi è salito spontaneo al suono di quella
parola. Il Marchio Nero. Mcgregory ha lanciato l’incantesimo
per evocare il Marchio Nero. E il cuore mi batte furioso
all’idea di quello che potrei vedere comparire. Occhi rossi
famelici, malvagi. E cerco lo sguardo di Draco, per cercare di
scacciare la paura che sento affacciarsi. E trovo uno sguardo capace di
farlo, uno sguardo che insieme alla sua bocca sta scandendo due sole
parole: resta calma.
Lo specchio è sempre vuoto. Ma Mcgregory è sempre
lì davanti immobile. In attesa. Poi proprio al centro inizia
a vedersi un puntino nero. Sento la mano di Draco che afferra la mia,
in una presa salda. Il punto diventa una macchia e continua ad
ingrandirsi. Ora è come se dentro lo specchio ci fosse solo
fumo nero. E poi una voce nota, fa sì che la mano di Draco
stringa più forte la mia.
- Mcgregory, mi auguro che tu abbia un motivo valido per questa
chiamata. L’ultima è costata quasi la vita di tuo
figlio.
Il viso di Piton si intravede nello specchio, tra il fumo nero. I suoi
occhi sono gelidi e distaccati come li ho sempre visti.
- Lo so. Rupert, posso sapere come sta?
Sento un nodo in gola. E lacrime di rabbia che premono per uscire.
Nessuno dovrebbe essere costretto a subire tanto dolore.
- Come lo hai visto l’ultima volta. Ma se mi hai chiamato
solo per questo, non credo che starà così ancora
per molto.
Non posso guardare negli occhi Draco, perché forse ora
troverebbe qualcosa che preferisco non veda senza poterne parlare.
L’odio che sento in questo momento verso Piton, ha spazzato
via tutti i discorsi fatti con lui solo qualche giorno fa. Vedo solo il
Piton che sta infierendo su questo padre disperato.
- No! No per carità. Ho chiamato perché ho una
traccia. Ho appena ricevuto una segnalazione di un mago che si cela
dietro una falsa identità di babbano.
- Non ti è stato detto di chiamare solo per fissare gli
appuntamenti? Sembra proprio che tu Mcgregory stia diventando solo
pericoloso per noi…
- NO!NO! Ho chiamato perché volevo sapeste che mi sto dando
da fare… per carità dovete credermi.
Lo sguardo di Piton non cambia espressione. Nemmeno davanti alla
disperazione di Mcgregory. E ripenso a quella notte, al racconto di
Harry. Silente che lo supplicava. E la mia rabbia sta montando forte e
costante.
- E va bene. Fai quello che devi fare. Ma domani dovrai riferire nel
solito luogo. E vedi di portare buone notizie. Perché il
Signore Oscuro inizia davvero a dubitare che tu possa servire ancora a
qualcosa.
La reazione di Mcgregory è immediata: cade in ginocchio e lo
supplica di riferire che domani avrà sicuramente un nome da
fare, se lo sente, questa volta non lo deluderà. Mi ritrovo
a puntare la bacchetta in direzione dello specchio,
stringendola con così tanta forza da sentire male. Ma la
mano di Draco afferra la mia, stringendo con altrettanta forza e fa
male, tanto da cercare il suo sguardo per farglielo capire, ma la sua
espressione mi induce a fissare nuovamente lo specchio e
anch’io trattengo il fiato: gli occhi di Piton stanno
guardando oltre la figura di Mcgregory. E proprio nella nostra
direzione! Non può essere, il mantello di Harry
rende davvero invisibili. Eppure sembra non ascoltare Mcgregory, che
continua a giurare che porterà buone notizie, per fissare il
punto in cui siamo noi.
- Mcgregory non sono queste lagne che il Signore Oscuro vuole sentire,
quindi domani mattina alle nove, quando mi raggiungerai alle rovine di
Wind House, porta quel nome. E sii puntuale, perchè ancor
più dell’inettitudine, odio dover aspettare.
Quello che induce Draco a lasciare la mia mano ed io ad abbassare la
bacchetta è che Piton ha parlato senza mai guardare in
faccia Mcgregory. Ha mantenuto il suo tono di voce odioso e lo sguardo
gelido, ma ha continuato a fissare il punto in cui ci troviamo noi. E
il fatto che abbia specificato il luogo e l’ora
dell’appuntamento non può voler dire che una cosa:
sa che noi siamo qui.
Il sole caldo che sento sulle spalle è piacevole. Quanto
tempo era che non sentivo questa sensazione? Troppo. E rallento il
passo, perché voglio che questa sensazione possa durare
ancora qualche minuto.
Sono solo e per lo spazio che ancora mi separa dalla fine di questa
strada potrò ancora fingere di non essere Harry Potter.
Potrò fingere di essere uno dei tanti ragazzi che sto
incrociando, diretto anch’io da qualche parte.
Se sapessero gli altri che non mi sono smaterializzato direttamente a
casa di Zabini, ma ho deciso di percorrere questa strada a piedi, lo
prenderebbero solo come un gesto sconsiderato. Non capirebbero il
bisogno che ho provato di poter essere per almeno cinque minuti una
persona libera.
Sotto questo cappellino, la visiera abbassata a coprirmi il viso,
potrei essere davvero chiunque. Incrocio due ragazzi abbracciati, che
parlano fitto tra di loro, e il pensiero corre a Ginny.
Lei adesso è a Hogwarts, che tenta di non pensare a me.
Proprio come le ho chiesto. Ma so che come me non le sarà
possibile. Non c’è un secondo in cui non vorrei
averla qui, con me. E ci sono notti in cui il sonno non arriva mai e la
mia mente è piena solo di lei. Dei momenti che abbiamo
avuto, ma che sono durati un attimo: l’attimo di capire
quanto l’amassi, per poi doverla allontanare.
Se fossi davvero questo ragazzo chiunque, ora lei sarebbe accanto a me
e anche noi probabilmente staremmo parlando o ridendo o decidendo come
trascorrere questa bella giornata di sole.
Ma io sono Harry Potter e girato quest’angolo, il sole mi
sembrerà meno caldo e la vita meno facile.
Il portone è quello verde e una volta davanti suono il
campanello, ora tutti i sensi all’erta. Passa solo qualche
secondo e si apre. Eccolo Zabini, il Serpeverde amico di Malfoy, eppure
così diverso. Perché nonostante la
rivalità che comunque c’è sempre stata
tra noi, so che è vero che lui non ha mai fatto mistero di
non volersi schierare al fianco di Voldemort e dei suoi Mangiamorte.
Mi fa entrare, ma non appena richiuso il portone la sua risata si fa
subito sentire.
- Caspita come è arrivata in alto la raccomandazione di
Draco, Harry Potter in persona!
- Zabini, lieto anch’io di vederti….
Alla fine posso dire che tra Malfoy e lui, preferisco trovarmi con lui.
Quelle poche volte che ho avuto modo di frequentarlo, durante gli
incontri da Lumacorno, si è rivelato un ragazzo molto
intelligente e sempre dalla battuta pronta. La sua ironia pungente
durante quelle sere interminabili, più di una volta,
è stata l’unica cosa divertente.
- Notato qualcosa là fuori?
- No, sembra tutto tranquillo… almeno credo. Ti sei scelto
un quartiere piuttosto affollato…
- Non volevo correre il rischio di soffrire la solitudine…
sai com’è dopo i bei tempi di Hogwarts…
Dietro queste parole c’è molto di più
di quello che sembra. Gli ultimi tempi sono stati molto duri anche per
lui, credo. Quello che mi ha colpito però è
sapere che nonostante tutto l’amicizia tra loro è
rimasta. L’ultimo anno ad Hogwarts mi ero accorto che le cose
erano cambiate. Spesso lo vedevo isolarsi dal terzetto che aveva sempre
formato insieme a Malfoy e Nott. Soprattutto mi faceva specie vederlo
discutere così spesso con Malfoy. Ma ora so cosa li stava
dividendo.
- Se vuoi favorire, mi stavo godendo la mia ultima colazione qui.
La cucina reca i segni di quello che è successo e di cui mi
ha raccontato Hermione. Gli armadietti che avevano un vetro ne sono ora
privi, e alcuni sono anche vuoti. Anche i mobili portano ancora i segni
dove qualcosa ha sbattuto con violenza. Blaise deve aver capito i miei
pensieri, ma li ignora. E io decido di fare altrettanto.
- Allora gradisci qualcosa?
- Prendo un po’ di caffè, grazie.
Mi servo e mi siedo. Lui riprende tranquillo la sua colazione. Sembra
davvero che non sia per niente turbato da tutta la situazione.
- In questo momento Hermione e Malfoy sono al Ministero. Il sig.
Weasley consegnerà la finta documentazione a chi di dovere.
- Quindi pensi che riceveremo visite molto presto?
- Secondo Malfoy, prima verrà a verificare di persona questo
Mcgregory. Solo dopo riferirà a Piton.
- Mi chiedo con che scusa si presenterà…
ultimamente i venditori porta a porta riservano delle sorprese alquanto
particolari.
Aberforth Silente, non può che riferirsi a lui.
- Potresti raccontarmi come sono andate le cose?
- Quello che mi ha sorpreso è stata la sua
capacità di apparire davvero come un babbano. Non sembravo
affatto impacciato con quegli abiti. Sai forse è stato
inevitabile pensare a Silente. Non me lo sarei mai immaginato a suo
agio in altri abiti se non quelli che ha sempre indossato.
Ha ragione, fatico anch’io a immaginarlo.
- Comunque si è presentato come un venditore di
enciclopedie… ti giuro che per un attimo ho visto solo il
lato comico della cosa: Aberforth Silente che vendeva enciclopedie!
- Come hai fatto a riconoscerlo subito?
Io non so nemmeno che aspetto abbia.
- Potter quegli occhi sono inconfondibili. Lo stesso azzurro e la
stessa intensità. Impossibile non riconoscerli.
In qualcosa allora si assomigliano.
- Per il resto abbastanza diverso. Modi più sbrigativi e
meno formali. Una volta che l’ho fatto entrare, è
stato subito diretto. Mi ha detto di sapere chi fossi, sapeva quasi
tutto della mia famiglia e sapeva, ovviamente, anche della mia amicizia
con Draco.
- Ti ha fatto delle domande su di lui, giusto?
- Certo. Ma non quelle che credi tu. Voleva sapere solo si era fatto
vivo con me. Se in qualche maniera aveva cercato di avvisarmi che i
Mangiamorte mi cercavano.
- Di suo fratello non ti ha chiesto niente?
- Neanche una parola. Nei dieci minuti che è stato qui
abbiamo solo parlato della mia situazione, di Draco e della sua offerta
di unirmi ad altri che come me erano su quella lista.
Ne parla come se fosse una lista in cui sono stati annotati nomi di
persone che saranno invitate ad una festa. E soprattutto parla di
Malfoy come se niente fosse.
- Blaise posso farti una domanda?
- Harry Potter le tue domande esigono sicuramente delle risposte che
potrebbero non farti piacere. Facciamo così, ti
dirò io una cosa.
Il suo sguardo è sicuro e diretto. Non sfugge il mio.
- Sono stato e sono tuttora il migliore amico di Draco Malfoy.
Nonostante quello che era diventato e quello che ha fatto. La nostra
è un’amicizia nata e cresciuta insieme a noi. E
sai perché so che puoi capirmi? Perché se sei
qui, è perché sai cosa significa la parola
amicizia.
Quando Hermione è tornata suppongo che tu non abbia fatto i
salti di gioia per la notizia che ti ha portato. Un Voto Infrangibile
stretto con un Mangiamorte e la volontà che lui stesse con
voi, perché lei ti stava dicendo che era cambiato. E tu ti
sei trovato a fare i conti con una persona a cui vuoi molto bene e in
cui hai sempre creduto, che ti parlava di una realtà per te
impossibile.
Sta sicuramente rivivendo la realtà con cui si è
visto costretto lui a fare i conti.
- Cosa hai fatto Potter, davanti alla tua migliore amica che ti
chiedeva di credere comunque in lei?
- L’hai detto tu… se sono qui è
perché ho deciso.
- Allora hai già la risposta alle domande che vorresti
farmi.
E’ tutto strano. Io a casa di Zabini che parlo di Malfoy, del
fratello di Silente. Che bevo caffè in attesa di un tizio
che è in contatto con Piton. L’universo di Harry
Potter è così lontano da quello di quel ragazzo
chiunque che passeggiava al sole.
- Aberforth quando se ne è andato non ti ha detto nulla su
come poterlo rintracciare?
- No. Mi ha detto di riflettere su quanto mi aveva detto, e che si
sarebbe fatto nuovamente vivo lui. E’ stato chiaro sul fatto
che la sicurezza per loro era l’unica possibilità
di rimanere in vita.
Se è vero che sorvegliavano Blaise, si accorgeranno che lui
non sarà più qui. E magari penseranno che
è nuovamente fuggito. Solo che non intravedo alcuna
possibilità per evitare che le cose vadano così.
- Come mai il fratello di Silente non è con voi? Avrei
giurato che sarebbe stato il vostro alleato numero uno…
- C’erano dei problemi tra lui e Silente. Ed era sparito
all’estero. Però evidentemente è
tornato. Ed è tornato per combattere.
- Bè fossi in lui cercherei proprio te. Ormai tutti sanno
che sei tu il nemico numero uno di Voldemort.
Questo non me l’aspettavo, che pronunciasse il suo nome. E
Blaise se ne accorge.
- Ehi Potter, io sento parlare di lui da molto più tempo di
te. Credimi è come se fosse un vecchio amico di
famiglia… bè non proprio della mia.
Certo un vecchio amico dei Malfoy. In particolar modo di Lucius.
- Ho sentito solo Hermione e Sirius pronunciare il suo nome.
- Ragazza tosta Hermione… l’ho sempre pensato di
lei.
Le sorprese continuano.
- Potter, non fare quella faccia. Le ragazze sono il mio punto debole:
purosangue, mezzosangue, babbane… le adoro tutte. E quando
una ragazza possiede il temperamento di Hermione non si può
ignorare… e poi mi ha definitivamente conquistato dopo il
gancio che mi ha rifilato quando è stata mia ospite!
- Hermione ti ha picchiato?
- Uno schiaffo, un pugno e una ginocchiata che mi hanno messo ko.
Non riesco a trattenere un sorriso. Perché so la forza che
può tirare fuori Hermione sotto stress. Anche Ron ne
è stato spesso vittima.
- Un tipetto davvero deciso. E credo che Draco abbia trovato pane per i
suoi denti.
Inizio a capire dove volesse andare a parere. E dovrò
ricordarmi in futuro di questa sua capacità.
Il suono del campanello interrompe i nostri discorsi. Ci guardiamo un
attimo prima di reagire.
- Bene, è arrivato il momento di dire addio a Bryan Gordon.
- Blaise non farlo entrare. Resterò dietro la porta per ogni
evenienza.
- Okay. Niente enciclopedie stamattina.
E’ davanti alla porta ora e al mio cenno di assenso la apre.
Un’espressione tranquilla.
- Buongiorno, è lei il Sig. Gordon?
- Sì. Desidera?
C’è un lieve spiraglio nella porta che mi permette
di intravedere fuori. E vedo un signore abbastanza minuto. Quello che
mi colpisce è un gran naso però. Corrisponde alla
descrizione che mi ha fatto il Sig. Weasley. E’ Mcgregory ed
è venuto subito a controllare.
- Sono il Sig. Dalton della British Columbia. Abbiamo ricevuto la sua
richiesta per poter visionare il nostro calogo.
- Mi spiace, ma ci deve essere un errore. Non ho mai scritto alla
vostra azienda.
- Eppure ho il suo indirizzo e il suo nominativo. Lei non è
il Signor Bryan Gordon?
- Sì sono io, però le ripeto che non ho scritto
nessuna richiesta.
- Ci dev’essere stato un disguido evidentemente.
Bè ma già che sono qui non sarebbe intenzionato a
visionare il nostro catalogo? Abbiamo delle offerte interessanti.
- No la ringrazio. Davvero non sono interessato. Anzi mi deve scusare
ma si è fatto tardi per me. Tra poco ho lezione e sono
già in ritardo.
- Certo… certo capisco. Allora non mi resta che scusarmi
ancora e togliere il disturbo. Le auguro una buona giornata Sig. Gordon.
- Altrettanto a lei, Sig. Dalton.
La porta si richiude e mi guarda.
- Era lui Blaise.
- Okay dammi cinque minuti e poi possiamo andare.
E’ passata un’ombra fugace nel suo sguardo e mi
sento per un attimo vicino a lui. Da questo momento ha smesso anche lui
di essere un ragazzo qualsiasi per tornare ad essere qualcuno che
sicuramente richiederà più impegno.
- E’ una trappola!
- Vuole vederci!
- Come fai a non capire?
- Sei tu che non capisci!
- Dirò ad Harry che non deve venire…
- Hermione se avesse voluto tenderci una trappola non si sarebbe
tradito così!
- Draco tu non sei obiettivo… vuoi vedere in Piton qualcosa
che non c’è.
- Ci ha permesso di andarcene! Mi ha spinto a farlo. Ha ucciso un
Mangiamorte e si è esposto per me, perché non mi
catturassero! Cosa vuoi di più?!
- Ha ucciso Silente! Di questo te ne sei dimenticato?! Eppure non
dovresti visto che c’eri anche tu!
Mi sento ferito ed arrabbiato in egual misura. Da lei questo no. Ma se
ne è già accorta. Perché si avvicina.
- Scusami. Lo sai cosa volevo dire…
- Non ti scusare, perché lo fai sembrare ancora
più vero. La realtà di quella notte non
potrò mai cancellarla.
- Draco ti prego non volevo…
- Hermione, ormai lo sai dove trovare Piton domani mattina. Sappi solo
che ci sarò anch’io. E lo sai che gli
darò una possibilità.
- Non hai mai pensato che ti stia usando? Che ti abbia fatto credere di
aiutarti per invece spingerti da noi e usarti a suo favore?
- Smettila Hermione! Ne abbiamo già parlato…
avevi detto di aver capito. Eri disposta anche ad aiutarmi…
Abbassa lo sguardo e sento la ferita aprirsi sempre di più.
Hermione non farmi questo.
- Lo hai visto anche tu prima. Non era minimamente turbato dalla
disperazione di Mcgregory. Ha mantenuto la sua espressione
gelida… come ha sempre fatto in passato, davanti a qualsiasi
cosa.
- Ma che cazzo ti aspettavi eh?! Piton non è qui al sicuro,
circondato dai suoi amichetti! Se la vede con il Signore Oscuro.
Sono fatto così ed è bene che lei lo sappia.
Quando la rabbia esplode come adesso è difficile per me
controllarla. E l’avevo avvisata.
- Perché non se ne va allora? Perché ha ucciso
Silente?
- NON LO SO! NON LO SO MALEDIZIONE! LO CAPISCI CHE NON CE
L’HO QUELLA MALEDETTA RISPOSTA?! NON LO SO PERCHE’
HA UCCISO SILENTE MENTRE LUI LO PREGAVA DI NON FARLO! NON LO SO! CAZZO
NON LO SO!
Neanche i suoi occhi lucidi mi fermano.
- Non me lo chiedere più! Uccidimi piuttosto, ma non me lo
chiedere più. Chiedilo a lui, domani, chiedilo a lui e
lasciami in pace una volta per tutte.
Devo andarmene, perché so che in questo stato posso solo
peggiorare le cose. Ma la sua mano mi trattiene.
- Draco non è andando via che risolverai la cosa. Parlane
con me.
Mi volto e ora le lacrime ci sono. Ma invece che calmarmi, mi fanno
provare ancora più rabbia. Perché sono anche loro
colpa mia. Troppe colpe che ricadono su di me. Io la sto distruggendo.
- Hermione te l’avevo detto che sarebbe stato difficile.
Pensavi davvero che io e te avremmo potuto farcela? Non vedi che ci
facciamo solo del male?
- Non è vero e lo sai. Sono solo preoccupata per te
perché…
- Non lo capisci che è proprio questo che non voglio? Tu
devi continuare a vivere la tua vita, io non ti ho chiesto niente!
- Perché mi fai questo? Come puoi dire così?!
Come puoi parlarmi così sapendo benissimo quello che
c’è tra di noi! Quello che io provo per te!
- MALEDIZIONE, MA COME TE LO DEVO DIRE CHE NON SONO STATO IO A VOLERLO!
COSA TI ASPETTAVI CHE MI TRASFORMASSI IN UN ALTRO SOLO
PERCHE’ TI AMO?
Non posso credere di averlo detto. Non posso credere di essere in balia
così dei miei sentimenti. Lei non può avere tutto
questo potere su di me. Devo essere in grado di tornare padrone di me
stesso. Perché se glielo permetterò
sarà sempre in grado di ferirmi come ha fatto.
Me ne devo andare. E senza aggiungere altro, esco dalla sua stanza.
Dove non lo so, l’importante è andare via. Ma
sento già i suoi passi che mi raggiungono.
- Draco aspetta.
- Lasciami in pace.
La sua mano sulla spalla a trattenermi. Ma mi basta un movimento brusco
per liberarmene.
- Non credevo tu fossi così vigliacco!
Mi volto e faccio i due gradini che ci separano. E il nodo che sento
dentro lo esprimo con parole dure.
- Credi di essere coraggiosa tu vero? Ma non sei tu quella che porta
sulle spalle colpe che neanche una vita intera potrà
cancellare. Quindi vedi di non parlare di cose di cui non capisci
nemmeno il vero significato.
Basta. Basta Hermione, lasciami andare. Ma ancora la sua mano mi prende
il braccio. Quel braccio che porta il segno del suo amore per me. Un
amore che io non merito.
- Come cazzo devo fartelo capire che voglio essere lasciato in pace? TI
HO DETTO DI LASCIARMI IN PACE! FAI QUELLO CHE VUOI, CREDI QUELLO CHE
VUOI, MA LASCIAMI IN PACE DANNAZIONE!!
Sono passi pesanti e affrettati che mi fanno voltare, però
non faccio in tempo a vedere nulla, perché un pugno mi
colpisce duramente e cado. Due mani che mi afferrano per la maglietta e
mi ritrovo a fissare la faccia di Weasley.
- Brutto pezzo di merda, questa volta hai davvero esagerato!
- Ron, lascialo andare perché non è come pensi.
- Non penso proprio niente, Hermione, penso solo che adesso gli rompo
la faccia e la faccio finita.
- Bravo Weasley, ci mancavi solo tu.
- L’avevo detto che ci saremmo divertiti. Ma non immaginavo
così presto!
Weasley mi molla di colpo. E si volta.
- Ah no, non sono ancora pronto per questo Weasley, quindi puoi
continuare ad infierire su di lui!
- Ron! Perché sta succedendo ancora?
- Harry forse ti basta guardare in faccia Hermione?! Questo pezzo di
merda le stava urlando addosso! Cosa volevi che facessi? Che stessi qui
a guardare?
Nel frattempo Blaise mi si è avvicinato e tendendomi una
mano mi aiuta ad alzarmi.
- Forse è il caso di lasciar parlare Hermione.
Blaise non ha ancora inquadrato la situazione, quindi mi sento in
dovere di avvisarlo.
- Lascia stare Blaise, con lui è tutto fiato sprecato.
Potter si è messo tra di noi, e per un attimo penso che
tutti stiamo pensando la stessa cosa. Se ci fosse anche Theodore,
potrebbero essere le mure di Hogwarts quelle che ci circondano. E noi
ancora una volta avversari.
- Adesso voi due vi calmate, perché francamente inizio a non
poterne davvero più di trovarvi sempre in questa situazione.
Perciò adesso tu Ron vieni con me e Zabini tu ti porti via
Malfoy. Tra mezz’ora esatta ci rivediamo in cucina. E il
primo tra i due che fa qualche stronzata se la vede con me!
Quando i nostri sguardi si incrociano vedo che è
un’altra la sua preoccupazione. Si domanda quale possa essere
il motivo che mi ha spinto a gridare contro Hermione. Lui che ora sa
quanto sia profondo il mio legame con lei.
Ma è proprio la sua voce ad attirare l’attenzione
di tutti.
- Se mi avessi fatto parlare Ron, avrei potuto dirti che stavamo solo
discutendo. Ma adesso mi preme di più dirti
un’altra cosa: inizia davvero a stancarmi che tu mi prenda come
scusa per dargli sempre addosso. Quindi vedi di piantarla
perché se no sarò io la prossima volta a romperti
la faccia! Ci vediamo tra mezz’ora Harry.
E senza neanche degnarmi di uno sguardo, si volta per andarsene. Ma
fatto qualche gradino si volta nuovamente.
- Scusami Blaise, se non ti saluto e non ti chiedo come va, ma credo
che tu abbia capito che è l’unica maniera per
tenerti lontano dai guai.
E ovviamente Blaise sfoggia uno dei suoi sorrisi migliori. Che fa
infuriare Weasley, ma che fa bene a me.
Lei se ne è andata e io sento già che non
resisterò.
Quando bussa sono passati solo pochi minuti. Ma sono bastati
evidentemente per capire dove ha sbagliato.
- Vieni.
Sullo zigomo sta già iniziando a comparire un livido
bluastro. Ma la prima cosa che penso è quanto sia bello lo
stesso. E mi basta per capire quanto ormai sia perduta.
Si siede accanto a me. E mi prende una mano tra le sue.
- Hai un potere su di me di cui non ti rendi conto Hermione.
- Tu ce l’hai su di me. Solo che io a differenza tua ho
deciso di non combatterlo.
- Per te è più facile. Hai avuto persone intorno
a te che ti hanno insegnato l’amore. Io lo sto scoprendo
adesso. Ed è difficile lasciarsi andare. Perché
mi sembra che il mio amore ti stia facendo solo del male.
- Non volevo chiamarti vigliacco. Ero solo arrabbiata. Tu sei tutto,
tranne che un vigliacco Draco.
- Lo sono un vigliacco. Dovrei avere il coraggio di andarmene,
perché ti distruggerò Hermione. Quello che mi
porto dentro sarà sempre un’ombra su di noi.
- Sono solo scuse. Solo scuse. Ma se è così che
la pensi è meglio che tu te ne vada. Posso accettare tutto,
ma non che tu non abbia il coraggio di amarmi. Questo no Draco,
è vero, non lo posso accettare.
- Perché Hermione?
E questa volta sarà la verità. Saranno parole e
non sensazioni.
- Perché ti amo! Ti amo! Contro ogni logica, contro la mia
volontà, contro tutti, il mio cuore ha scelto te! Tu che mi
hai odiato, che hai tentato di uccidermi, che avresti voluto
distruggere il mio mondo. Ha scelto te, quando sei arrivato in quella
maledetta cucina e mi hai abbracciato. Quell’abbraccio che ha
cambiato tutto. Un attimo contro anni di odio. E mi sono ritrovata in
balia di un sentimento che avevo paura di chiamare con il suo nome. E
non sai quante volte ho tentato di capire perché. Ma non
c’è un perché. I sentimenti non
arrivano dalla ragione, e io sono sempre stata brava solo coi
ragionamenti. Ma siccome è nel cuore che ti sento, mi sono
arresa. Se il mio cuore mi dice che ti amo, non può essere
sbagliato.
Stringe di più la mia mano.
- Dirò a Potter che domani mattina non deve venire.
Potrà venire chiunque altro, ma non lui. Se è una
trappola, quella di Piton, lui non ci sarà.
- E io?
- Tu ci sarai.
- Perché?
- Perché ti amo. E non posso rinunciare a te.
- Sarà più pericoloso che non stamattina.
- Se fossi tu a rischiare, io vorrei esserci per proteggerti.
Perciò devo accettare che tu mi possa amare tanto da voler
rischiare quanto me.
Lo so quanto gli deve costare parlare così. Le sue paure
continuano ad affacciarsi, ma ogni volta si fida e continua a
riscrivere la sua vita accanto a me.
- Hai avuto il coraggio di dirlo.
I suoi occhi sono belli più che mai. Sta tornando il sereno,
dopo la tempesta. Mi sorride e quel sorriso è in grado di
farmi dimenticare tutto.
- Già…
- Lo farai ancora?
- Ti amo Hermione Granger. Contro ogni logica, contro la mia
volontà, contro tutti… e in quella maledetta
cucina ho perso qualcuno che niente e nessuno potrà
restituirmi. Ma ho trovato te. Il tuo amore. E ogni volta che lo metto
in dubbio, lo ritrovo più forte di prima. Come faccio a non
amarti? Come posso resistere?
- Draco Malfoy ti rendi conto che ho vinto vero?
Il sorriso si accentua ancora di più e quello che vedo nei
suoi occhi mi riempie di gioia.
- Starei attenta se fossi in te. Un Serpeverde non conosce la parola
sconfitta…
Ma quegli occhi grigi raccontano un’altra storia. Parlano di
me e di lui. Di problemi che si possono risolvere. Di
difficoltà che si possono superare. Di un legame che cresce
forte e costante. Di un amore che non conosce né vincitori
né vinti.
- Ho capito. Farò finta allora di aver perso io.
E ci ritroviamo sdraiati a ridacchiare mentre ci fissiamo negli occhi.
Fuori da questa stanza c’è un mondo che ci
metterà continuamente alla prova. Le sue paure e le mie
torneranno. Per tante che abbiamo sconfitto, tante altre compariranno.
Siamo due persone troppo complesse perché non succeda.
Ma l’importante è avere il coraggio di
affrontarle. E soprattutto di non
arrendersi.
Ah l’amore… incomprensibile, ma così
travolgente… okay, va bene, ho capito! Mi sono fatta
trasportare ancora dai sentimenti… ma d’altronde
vedo così bene questo Serpeverde tormentato e la Grifondoro
invece così sicura! Già Hermione mi piace sempre
di più… e spero stia soddisfacendo anche voi.
Molto spesso (in altre ff e anche in una mia precedente) molte si
lamentavano che a condurre il “gioco” tra loro
è sempre il bel Serpeverde… bè mi
sembra che adesso sia proprio lei ad averlo in pugno!! E poi il loro
rapporto si va sempre più intensificando e potrà
assumere dei connotati sempre meno rigidi… come vedete hanno
appena scoperto che possono anche ridere senza morire fulminati!!
Eh!eh!eh!....
Un bacione e buon inizio di settimana!!
Laura
Dira: come
vedi la storia procede e spero continuerai a seguirla. A presto!
Babydany94:
grazie per il sempre “bello”… non stanca
mai ti posso assicurare! Eh!eh!eh… e poi come vedi Hermione
continua a mostrar il suo carattare forte… che ragazza!
PrincipessaSerpeverde:
spero tu stia meglio! Bè il lato positivo è che
ti sei ritrovata due capitoli di seguito da leggere! Tu dirai forse era
meglio stare bene e leggerne uno alla volta, e non hai torto! Comunque
la storia si infittisce sì, almeno diventa anche
più interessante… spero! Comunque
anch’io faccio sempre attenzione perché il nome
dato al fratello di Silente è bello strano… ogni
volta lo rileggo!! A presto e un bacio.
Crazy_fra:
ma ben ritrovata!! Anche se non con le migliori intenzioni…
eh!eh!eh!... comunque tranquilla, capisco cosa voglia dire essere
straimpegnata… e ti dico che mi fa piacere anche solo un
commento ogni tanto, giusto per sapere che la storia continua a
piacere… un bacione e a presto!! Anzi, per forza, adesso hai
anche giurato!!! Eh!eh!eh!...
Kucciolaflea:
innanzitutto colgo l’occasione per ringraziarti della
recensione lasciata per “Tutto può
succedere”. Sapessi davvero come mi è piaciuto
scrivere quella ff… e sono contenta sia piaciuta anche a te!
Come sono contenta di vedere che l’impostazione data ai vari
rapporti nell’attuale ff ti piaccia… vediamo
adesso come va… un bacio e a presto.
Alaide:
guarda dirmi che ho reso perfettamente le sensazioni vissute dai
protagonisti è il complimento più bello che
potessi farmi. Sapere che “arriva” quello che
vorrei arrivasse è una grande soddisfazione! Capisco che non
sempre ci sia tempo o voglia di recensire, quindi mi accontento anche
di un piccolo giudizio qua è là! Quindi vai
tranquilla. A presto!
Mavi: grazie
per il consiglio innanzitutto! Davo per scontato che tutti lo avessero
già letto! Pe quanto riguarda la ff devo dirti che questo
Harry che sto “costruendo” inizia a piacermi molto.
Non mi sono mai concentrata più di tanto su di lui, ma
questa volta mi sta appunto prendendo! Forte il “nocivo ai
mezzosangue”… forse sotto il Marchio avrebbero
dovuto mettere le avvertenze… eh!eh!eh! Visto che ti
è piaciuta la scena iniziale ti svelo come
Ever: e
così scopro un’altra cosa di te… che
sei sensibile! Allora ogni tanto puoi capire questa mia esigenza di
sottolineare sentimenti che potrebbero anche sembrare forse
“troppo” forti. Però è anche
vero che essendo una storia di fantasia si può anche
“dipingere” la perfezione… o quasi!
Così mi piace che tutti i personaggi siano capaci di
sentimenti molto intensi ed è vero che questo li fa anche
apparire molto più maturi dei loro diciotto anni.
Però è altrettanto vero che vivono situazioni che
un “normale” diciottenne non si sogna
neanche… salvare il mondo dal cattivo di turno ti fa
crescere per forza!! Quindi vederli diversamente mi riuscirebbe
alquanto difficile, almeno non in questa ff.
Ti voglio anche confessare una cosa, quando ho iniziato a scrivere
questa ff non ci credevo molto. Mi sembrava che non fossi partita con
il piede giusto. Poi invece lungo il percorso, quando ho iniziato a
sviluppare il rapporto tra Draco/Hermione mi sono ritrovata ad
emozionarmi sempre di più. So che posso sembrare un
po’ sciocca, ma quando dici che la mia è
più “un’abilità
umana”, mi trovi perfettamente d’accordo. Quando ho
iniziato a sentire quelle emozioni, scrivere è diventato
più facile. Credo che sia anche normale. Quello che mi fa
piacere è vedere attraverso i commenti che mi lasciano (te
compresa ovviamente!) è che parte di quelle emozioni riesco
anche a trasmetterle e a farle vivere!
Non posso quindi che essere contenta che tu sia tornata a frequentare
efp… e soprattutto che tu sia incappata nella mia ff! Non
sai come sia piacevole avere scambi così
“nutrienti”, come dici giustamente anche tu. Non
c’è cosa più bella del confrontare il
proprio lavoro con altri, in fondo se decidi di pubblicare una ff vai
in cerca anche di questo! Perciò, spero che tu continuerai
nel tuo lavoro di “critica” e soprattutto che tu
tenga sempre a mente che con me
“l’assolutamente” vale sempre!
Intanto io proseguo nel dipanare la storia e nel costruire i vari
rapporti… tra cui il Draco/Harry… e speriamo che
Piton non faccia di me un’altra vittima!!! A presto.
Ada: guarda
per parte mia non credo che vedrai mai una yaoi Draco/Harry…
nulla in contrario, ma io scrivere di loro due amanti proprio no!
Proseguendo sono contentissima del tuo entusiasmo per il capitolo
precedente! Guarda l’idea di far sparire il Marchio ha
sorpreso davvero anche me! E vedo che è piaciuta un
po’ a tutti l’idea! Un bacione e a presto!
Nicichan:
cara NICO… come vedi ho imparato subito la
lezione… soprattutto perché non vorrei ritrovarmi
ad aprire la porta ad uno che non appena gli girano ti manda al
creatore! Hai visto che è riapparso Pitonuccio caro? Solo
che c’è la grifoncina che gli farebbe volentieri
la pelle… e non solo! Allora cosa devo fare? Lo salva Draco
o Sfregioman gli fa la pelle? Il lato positivo è che se lo
mando a riposo, potrai tornare ad averlo disponibile 24 su
24… così invece tra chiamate, appuntamenti
etc… è sempre fuori casa!!! Okay sto sbroccando
anch’io!!
Ps: sono contenta che trovi adorabili draco/Herm… a loro due
ci tengo veramente!!! E poi presto almeno vedrai due che
consumeranno… e si consumeranno… ah!ah!ah!.. baci
& abbracci.
8marta8:
ciao scervellata!! E io so davvero che è sempre
più così… comunque a te posso solo
rispondere una cosa: muoviti perché non vedo di invertire i
ruoli e cercare io la risposta per Hunterd!! Un bacione.
Milu: francy
dove sei? Chissà mentre scrivo tu sei qui a Milano. Comunque
visto che sei ancora viva (!) rispondo. Prima o poi
leggerai… mi sembrava più giusto che
l’unico a sapere di loro due fosse Harry, perché
ancora mi servono vivi… quando ovviamente lo
saprà Ron, la carneficina potrebbe sempre
scattare… e comunque è vero, ormai i due
“piccioncini” sono indissolubilmente
legati… un bacione e a presto!
Aurad:
eccoti accontentata. Blaise è arrivato e dal prossimo
capitolo porterà la sua buona dose di casino a Grimmauld
Place!! Sono anche contenta che ti piacciano i sentimenti descritti,
ogni tanto mi faccio qualche scrupolo… solo che come vedi la
storia tra Draco/Herm mi prende troppo e non posso che descriverla
così!! Hai centrato anche un particolare del rapporto tra
Draco/Harry a contribuire al suo equilibrio c’è
proprio la figura di Hermione! Un bacio e a presto Susy.
Bimba91:
stavi dimenticando di recensire!! No dico ma sei impazzita!! Io faccio
i numeri, faccio sparire Marchi Neri, quasi muore Hermione e tu
silenzio?! Ti è andata bene che te ne sei
accorta… okay scherzavo! Tranquilla se anche capita che non
lo fai, non succede niente, al massimo ti tengo il muso per una
settimana o per il resto della vita!! Eh!eh!eh!... ora rispondo
seriamente alla tua domanda: un confronto pacifico tra Ron e
Draco…. hai mai visto nevicare rosso? Se lo vedi fammelo
sapere e quei due riusciranno a parlarsi... no dai le cose stanno per
cambiare… Hermione come al solito prenderà in
mano la situazione… sempre le donne a dover intervenire!! Un
bacione.
Joker666:
allora la prossima volta mi porti in montagna con te, così
io mi rilasso, e tu non trovi due capitoli da leggere, che poi ti fanno
male perché ti rodi il fegato!! Sai che hai fatto un
ragionamento su Harry che non fa una piega? Non l’avevo mai
visto sotto questo punto di vista. Come vedi l’azione inizia
a farsi strada, d’altronde c’è una
battaglia da portare avanti… anche se ti confesso che
cimentarmi in capitoli dove bisogna anche introdurre parti
così un po’ mi spaventa. Non l’ho mai
fatto (anche perché questa è solo la mia terza ff
e le altre due erano proprio differenti), comunque ci provo. Non sia
mai che mi tiro indietro! Grazie per la dritta sul Manga…
l’autrice non mi diceva niente (anche perché
spesso non guardo gli autori), ma quando hai parlato di Ranma e
Lamù, mi si sono illuminati gli occhi: entrambi due miti!!
Quindi andrò a vedere quello di cui mi hai parlato.Un
bacione e a presto!
PS: ce l’hai fatta con le illustrazioni?
Ccdd: per
prima cosa ringrazio il nuovo alimentatore che ti ha fatto tornare..
eh!eh!eh! Poi la tua spiegazione sul Draco ideale mi fa sorgere
spontanea una domanda: lo ritrovi un po’ in quello che sto
descrivendo io? Per quanto riguarda dove voglio arrivare…
bè intanto che la magia è magia…
quindi anche il Marchio Nero può sparire… il
tutto supportato dal fatto che quando c’è
l’amore niente è impossibile! Poi la storia vuole
continuamente sottolineare come il rapporto tra Draco/Herm stia
diventando ormai indissolubile… e poi…
bè non è che posso dirti tutto… se no
ti rovino la sorpresa!! Un bacione.
Semplicementeme:
guarda credo che tu mi abbia detto davvero una delle cose
più belle che potessi desiderare: “parlare di
questa ff è davvero emozionante”. Allora se sono
parole scelte a caso, me ne dispiace ovvio, ma se sono
“pensate” bè credimi sono io a chiederti
di commentare tutte le volte che vorrai e come vorrai.
Perché l’attenzione con cui lo fai è un
percorso che può davvero aiutare l’autore.
L’analisi che hai fatto dei vari personaggi, per esempio, mi
aiuta veramente a capire se quello che avevo in mente per loro risulta
o meno. Così come esporre dubbi o chiedere spiegazioni
può aiutare a capire se si sta andando nella giusta
direzione. Soprattutto quello che fa piacere è che non ti
limiti a lasciare un commento passivo, ma lo rielabori attraverso il
tuo punto di vista, donando così anche a me una nuova
prospettiva. Insomma questo è un vero e proprio confronto
con me, con le mie idee e con la mia voglia di scrivere. Mentirei se
non ti dicessi che ci metto passione nello scrivere e che lo faccio
cercando di dare davvero un senso a quello che scrivo. Per cui
è ovvio che fa piacere anche sentirsi dire “bella
questa ff, aggiorna presto”, però è
altrettanto ovvio che diventa il massimo quando incontri qualcuno che
si prende la briga di andare oltre e cercare di cogliere quel
“senso”. Per cui sarò sempre disponibile
per i tuoi dubbi, per le tue critiche e per tutto ciò di cui
vorrai parlare. Grazie e a presto.
Marymatrix:
guarda Draco e Ron al Ministero insieme non ce li potevo proprio
mandare… come minimo lo demolivano con una loro maxi
rissa… eh!eh!eh! e poi arriva proprio la tua parte di ff,
perché in ogni capitolo bene o male ci sarà
sempre un po’ di azione… in fondo
c’è una “guerra” in
corso… quindi va bene l’amore, ma non
dimentichiamoci che c’è un nemico da
combattere… non mi ringraziare… come vedi io
tengo davvero a chi commenta!! Un bacione.
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Capitolo 24 *** PITON - Prima parte ***
Ciao! Prima di tutto volevo scusarmi per
il fatto che posto solo mezzo capitolo! Però preferisco
farlo perché non sapendo se riuscirò a completare
la seconda parte per domani, non volevo lasciare passare tanto tempo
prima di aggiornare la ff.
A tale proposito vi dico infatti in tutta sincerità, che in
questo periodo, causa impegni extra al lavoro (e non solo al lavoro!),
posso dedicare meno tempo alla scrittura. Questo vuol dire che (mi
impegno formalmente!) cercherò di postare almeno due
capitoli per settimana! E se proprio non ci riesco… almeno
un capitolo e mezzo…
Fatta questa premessa doverosa, cosa dire riguardo alla storia se non
che sto diventando perfida?! Come sto complicando la vita a questi
ragazzi inizia proprio a piacermi… eh!eh!eh!
Vediamo voi che ne pensate…
Buona lettura e a presto!!
Laura
Wind House, rovine immerse in un bosco, sul fianco di una montagna
spazzata da un vento quasi freddo. E’ stato Moody a
raccontarci che qui tanto tempo fa abitava una famiglia di maghi
purosangue. La loro rovina è iniziata quando il figlio
minore, dopo un viaggio all’estero, era tornato portando con
sé una moglie, che si diceva non uscisse mai dal castello.
Quando morti misteriose avevano iniziato a colpire i villaggi vicini,
la famiglia non era più riuscita a mantenere il segreto
sulla natura di quella donna: era un vampiro. Il Ministero aveva
iniziato ad indagare su queste morti e quando sono giunti alla
verità, il figlio era fuggito con la donna. Ma ormai la
famiglia si era macchiata della complicità data alla donna e
avevano pagato con l’esilio la loro colpa.
Questo posto sembra avvolto in un’atmosfera cupa. Il cielo
grigio, questo vento che non dà tregua, tutto contribuisce a
rendermi ancora più nervosa. E anche il silenzio ostile di
Ron al mio fianco non fa che peggiorare la situazione. Mi domando se
anche Draco provi il mio stesso nervosismo. Lui ora si trova
dall’altra parte delle rovine insieme ad Harry.
E’ stata una decisione di entrambi quella di fare coppia loro
due. Una decisione che credo nasca dallo stesso motivo: essere insieme
quando e se arriverà Piton, per poter intervenire nella
reazione dell’altro. Le altre coppie sono formate da
Ninfadora con Remus e Moody con Blaise. Quest’ultimo ha
espresso subito la sua volontà di esserci ed è
ovvio che la sua decisione è legata fortemente alla presenza
di Draco.
Ci siamo sparpagliati per ogni lato delle rovine e stiamo tutti
attendendo. Finora non si è visto nemmeno Mcgregory.
Mi volto verso Ron, ma il cappuccio della felpa calato sul viso non mi
permette di vedere bene la sua espressione. Così gli sfioro
leggermente il braccio, ma non si volta. Se ha deciso di ignorarmi
proprio in un’occasione del genere, credo che se
sopravviveremo, sarò io stessa ad ucciderlo. Lo tiro
più forte per la manica e questa volta mi guarda.
Gli faccio cenno che voglio avvicinarmi per vedere meglio, ma lui
scuote la testa. E ritrovo il Ron di sempre. La sua espressione che mi
guarda decisa e la sua mano che mi invita a rimanere qui, mentre mi fa
cenno che andrà lui a dare un’occhiata in giro.
Sfodera la bacchetta e si muove silenzioso nel fitto della boscaglia
per avvicinarsi di più alle rovine. Si gira verso di me, per
controllare che io sia sempre qui e questo gesto mi fa pensare che mi
conosce davvero bene. L’istinto per un attimo è
stato quello di seguirlo, di non farlo andare da solo. Questo istinto
di protezione nei suoi confronti è sempre stato molto forte
in me. Ma negli ultimi giorni la situazione si è rovesciata.
Avverto in lui sentimenti contrastanti che un po’ mi lasciano
confusa. E vorrei parlargliene, ma la rabbia che esplode in lui ad ogni
mio tentativo mi frena. Non so cosa fare. O forse lo so ma ne ho paura.
Sto cercando di mantenere la mente sgombra da pensieri che non hanno
nessuna utilità se non quella di rendermi più
nervoso. Il più indesiderato è proprio quello di
Hermione accanto a Weasley, al di là di queste rovine, anche
loro in attesa. Sono geloso? Non credo sia questo il sentimento che mi
infastidisce. E’ più la preoccupazione di non
essere io quello accanto a lei in caso di bisogno. Ma quando ho dovuto
decidere, sapevo già quale sarebbe stata la sua reazione.
Così ho seguito il mio istinto ed ora sono accanto a Potter.
In attesa.
Lui sembra nervoso quanto me. Sicuramente sta pensando che tra poco si
troverà di fronte all’assassino di Silente. E
forse si sta chiedendo cosa farà. Se questa volta
sarà capace di provare sentimenti più forti e
dove lo condurranno.
Bellatrix ha più volte sottolineato in presenza del Signore
Oscuro quanto fosse stato debole il suo tentativo di colpirla. E ha
continuato a farsi beffe di lui sostenendo che era solo uno sciocco
ragazzino, salvato sempre da altri. Ma quando non ci sarebbe stato
più nessuno dietro cui nascondersi, sarebbe stato
completamente alla mercè del Signore Oscuro.
Non credo sia del tutto vero. Potter in questi anni ha sempre
affrontato il suo destino senza mai tirarsi indietro. E so bene quanto
coraggio ci voglia per non allontanare da sé quello che si
teme di più. Per essere quello che tutti si aspettano da te.
Il suo gesto di richiamo mi distrae da questi pensieri. Mi fa capire
che è già passata l’ora. Nel suo
sguardo che scruta il mio, forse cerca una risposta.
Temo anch’io che possa non venire, ma penso anche immaginasse
che non sarei venuto solo. Sono sicuro che ci ha visto in quella
stanza, quindi sapeva che Hermione era lì, con me. Sono
rimasto sveglio tutta notte a riflettere sul perché di tutto
questo, ma non ho trovato un motivo valido. Non ho idea del
perché possa voler vederci. Sa bene cosa rischia in presenza
di Potter e dell’Ordine stesso.
Potter mi fa segno che vuole dare un’occhiata in giro e penso
non sia una cattiva idea. Così ci muoviamo fianco a fianco.
Verso le rovine. Poi improvvisamente un bagliore tra il fitto della
boscaglia attira l’attenzione di entrambi.
- Lo hai visto anche tu Malfoy?
- Sì.
Siamo immobili e attenti. Il vento scuote gli alberi e crea uno strano
gioco di luci e ombre. Poi ancora quel bagliore. Più vicino.
Sembra venire nella nostra direzione. Ora impugnamo tutti e due le
bacchette. E sento l’adrenalina scorrere veloce. Il mio
pensiero corre ad Hermione. Il bagliore sempre più vicino e
riusciamo a capire che cos’è. Una cerva argentata
e brillante, che agile corre in mezzo agli alberi e punta dritta verso
di noi.
- Ma che cavolo…
La cerva ormai è quasi davanti a noi, ma sembra non volersi
fermare. Ci scostiamo e proprio mentre passa tra noi due la voce
risuona forte e chiara.
- Potter, Malfoy dovete entrare nella Stanza delle
Necessità, insieme.
- E’ il Patronus di Piton! E’ la sua voce!
Potter mi guarda rapido e sicuro.
- E’ qui da qualche parte.
Si guarda freneticamente intorno, sembra aver perso la
lucidità di poco prima.
- Piton! Piton! FATTI VEDERE VIGLIACCO! VIENI FUORI E AFFRONTAMI!
La sua voce risuona forte e arrabbiata sopra il sibilo del vento.
- PITON! PITON!
- Potter smettila! Non servirà a niente. Dobbiamo avvisare
gli altri. Periculum!
E dalla mia bacchetta escono tre scie luminose rosse che volano alte
nel cielo. Mi auguro che Hermione le abbia viste e sia pronta ad ogni
evenienza.
Potter sta correndo nella direzione che abbiamo visto prendere alla
cerva e io mi slancio dietro a lui. Il patronus elegante e agile si
muove davanti a noi e si spinge verso nord.
La voce di Harry giunge chiara e forte, trasportata dal vento. E sta
chiamando a gran voce Piton. Subito dopo in cielo appare il segnale
concordato per avvertire di stare allerta e di riunirsi. Ron che
è più avanti rispetto a me si volta verso di me.
- Vai Ron, ti seguo.
Iniziamo a correre insieme, lui davanti e io che corro veloce per
raggiungerlo. Ma Ron è molto più veloce e presto
la distanza si allunga.
- Ron! Ron!
Lo chiamo, perché adesso una brutta sensazione mi sta
invadendo. Mi volto ma non vedo nessuno dietro di me. Le mie gambe
sembrano volare sul terreno tanto mi sto sforzando di raggiungerlo.
Quando si irrigidiscono contro la mia volontà non posso fare
altro che cadere duramente. La bacchetta che nell’urto
è volata lontana. Ma non posso muovermi.
Sto per gridare, ma mi è impossibile. Una forza, frutto
della magia, ha immobilizzato anche la mia lingua. L’unica
cosa che posso fare è cercare di guardarmi intorno con lo
sguardo.
Sento il cuore martellarmi furiosamente nel petto e il panico
invadermi. Come ho potuto essere così sciocca?
Perché non mi sono fermata, invece di continuare a correre
rendendomi un bersaglio più facile.
Mi sforzo di captare le voci degli altri, ma non sento nulla. E poi nel
mio campo visivo entra lui. Ha in mano la mia bacchetta. Si china per
depositarla accanto al mio viso.
- Dì a Draco di recarsi a Malfoy Manor. Dovrà
arrivarci in volo, perché il Signore Oscuro ha reso
impossibile smaterializzarsi in tutta la zona circostante.
Farò in modo che stanotte non ci sia nessuno. E’
giunto il momento di recuperare ciò che sa essere custodito
lì e che può essere portato via solo da lui. Dopo
è necessario che entrino nella Stanza delle
Necessità.
Voci concitate iniziano a chiamare il mio nome. Le sente anche lui. Mi
rivolge un ultimo sguardo. E poi lo vedo scomparire davanti ai miei
occhi.
Il Patronus è scomparso all’improvviso e dopo aver
perlustrato invano la zona, abbiamo deciso di tornare verso le rovine.
E stiamo correndo, quando sento le voci che chiamano il nome di
Hermione. E mi sento il sangue gelare nelle vene. Mi ritrovo a correre
veloce incurante di ogni cosa. Non esiste più nulla se non
correre verso quelle voci.
Potter corre quasi quanto me e presto arriviamo in
prossimità delle rovine e ci giriamo intorno, risalendo
dall’altra parte, dove Hermione si trovava con Weasley.
Sento la sua voce e quella degli altri che sparpagliati in diversi
punti continuano a chiamarla. Ma lei non risponde e cerco ancora di
respingere il panico che sembra volermi strappare via il cuore dal
petto. Hermione, ti prego rispondi. Ti prego fammi sentire la tua voce.
Potter adesso è passato davanti a me e sta correndo verso
Weasley.
- Ron! Ron!
- Harry, era dietro di me. Ti abbiamo sentito urlare, e stavamo
correndo per raggiungerti. Mi sono voltato e lei mi ha fatto segno di
andare. Mi sono voltato un paio di volte ed era distante, ma dietro
di…
Si è interrotto perchè adesso sono vicino a loro.
- E’ qui! L’abbiamo trovata.
Riprendo a correre e sono il primo ad arrivare. Ninfadora è
seduta accanto a lei. E’ pallida, ma sta bene. E devo fare
uno sforzo enorme per non gettarmi su di lei ed abbracciarla.
Perché è solo questo che vorrei poter fare. Ma
sono tutti qui, adesso e non posso.
E’ Weasley a farlo. Si china su di lei e prendendola per mano
le chiede come sta, cosa è successo.
- E’ stato Piton.
- L’hai visto?
La voce di Potter non nasconde la rabbia. Il suo sguardo dorato mi
sfiora per un attimo, turbato, poi lo guarda.
- Sì. Si è fatto vedere e mi ha parlato.
- Cosa ti ha detto?
- Che dovevate entrare nella Stanza delle Necessità tu e
Draco.
- Ma che storia è questa?
La voce di Lupin esprime ad alta voce ciò che le facce di
tutti pensano. Solo io e Potter ci guardiamo negli occhi e troviamo
conferma a quanto è successo.
- Io e Malfoy abbiamo visto il Patronus di Piton. Aveva un messaggio
per noi.
- Un messaggio per voi?
Per la prima volta vedo un’espressione turbata sul volto di
Moody.
- Sì. Ci ha detto la stessa cosa: che io e Malfoy dovevamo
entrare nella Stanza delle Necessità, insieme.
- Ma che cavolo significa? Harry non vorrai mica prendere in
considerazione la cosa vero?
Weasley senza tanti giri di parole ha già evidenziato il
problema. Come bisogna interpretare le parole di Piton? E poi la Stanza
delle Necessità ad Hogwarts? Io e Potter insieme?
Lo sguardo di Hermione ha catturato tutta la mia attenzione. In quello
sguardo c’è un’altra verità.
Piton le ha detto qualcos’altro. Qualcosa che non vuole dire
davanti agli altri. Non può che riguardarmi.
- Credo sia meglio tornare, e parlarne con più calma.
E’ ovvio che Piton se ne è andato. E’
inutile restare ancora qui.
Moody ha ragione. Alle sue parole però, prima ancora che
possa fare qualcosa, vedo passare uno sguardo tra Weasley e Potter.
- Harry ci vediamo più tardi.
Cazzo! Quel bastardo si è smaterializzato sotto i nostri
occhi, portando con sé Hermione. Una mano sulla spalla mi
stringe come a voler dirmi di stare calmo. E voltandomi incontro lo
sguardo di Blaise. Ma non ha il potere di farmi tornare indietro. Siamo
rimasti solo noi tre e posso parlare liberamente.
- Dove cazzo sono andati Potter?
- Non lo so. Ma è con Ron e a me basta.
- Anche prima era con Weasley e guarda che cazzo è successo!
La mia rabbia però sembra non avere effetto su di lui.
- Piantala Malfoy non le succederà niente. E poi se anche ci
fossi stato tu le cose non sarebbero cambiate.
- Si vede che non mi conosci bene, Potter!
- Non credo di esserne dispiaciuto.
Si è lievemente irrigidito. E non sono l’unico ad
essersene accorto.
- Okay basta. Credo che ci siano cose più importanti in
questo momento. Draco non credo che Weasley metterebbe in pericolo
Hermione, quindi per stavolta vedi di darti una calmata. Quando
tornerà al massimo potrete riprendere il vostro simpatico
incontro di ieri.
- Eh no, Blaise, questa storia deve finire. Non è utile a
nessuno…
- Se vuoi che finisca, Potter, tieniti al guinzaglio il tuo amichetto!
E senza lasciargli il tempo di ribattere, mi concentro su Grimmauld
Place e mi smaterializzo.
L’ho portata a casa di Bill e Fleur. E adesso siamo seduti
sul muretto che circonda la casa, il mare davanti a noi. Lo so che non
è il momento, che ci sono cose più
importanti… ma la verità è che per me
non c’è niente di più importante se non
lei. Ed è arrivato il momento di essere sincero. Ho
rischiato di perderla un’altra volta.
- Perché siamo venuti qui, Ron?
- Volevo un posto che non fosse Grimmauld Place per parlare con te.
Lì è diventato difficile da quando
c’è lui.
Per non dire impossibile. Ma devo rimanere calmo perché la
solita rabbia, quando penso a lui, è lì in
agguato. Poi la sua mano prende la mia.
- E’ vero forse negli ultimi giorni ho sbagliato
anch’io. Ho pensato solo a me stessa, senza riflettere su
quello che voleva dire per te la presenza di Draco.
Sentirla pronunciare il suo nome mi provoca la solita fitta dolorosa.
- Prima, quando eravamo lì insieme, poteva essere tutto come
è sempre stato, eppure non era così. Eravamo
lontano, Hermione. E se ho fatto la cazzata di lasciarti indietro,
è perché c’è una parte di me
che sfugge al mio controllo e mi spinge a comportamenti che non sono da
me.
- Ron perché non mi dici veramente quello che ti sta
succedendo? Anche Harry odia Malfoy, eppure sembra aver capito che le
cose stanno davvero prendendo una direzione diversa e si sta sforzando
di accettarlo…
Harry, maledizione, non sente quello che sento io, Hermione! Il cuore
che prende a battere più forte ogni volta che vedo i vostri
sguardi incrociarsi, quando penso che i vostri corpi potrebbero
sfiorarsi, che lui parla con te… che hai stretto un Voto
Infrangibile con lui. Non posso più tenermi dentro questo
sentimento che rischia di distruggermi, di distruggere quello che
c’è tra noi.
Mi volto verso di te e nei tuoi occhi dorati, quegli occhi che mi hanno
stregato ormai da tempo, c’è tutto
l’affetto che provi per me. C’è la
voglia di tornare ad essere vicini. Ci sono io, che sono sempre
importante per te. Ed è impossibile resistere. Non posso
più fingere. Non qui, in questo momento.
E le mie labbra trovano le tue. In un bacio che desidero da
così tanto tempo, da chiedermi perché sono stato
così stupido da non farlo prima.
Labbra che sono dolci e morbide come ho sempre immaginato sarebbero
state. Che mi ricordano il sapore del miele, delle tue caramelle
preferite, quelle che da Mielandia non mancavi mai di comperare nel
nostro girovagare ad Hogsmeade. Giorni in cui eravamo solo noi tre e
tutto il resto del mondo non esisteva. Giorni in cui tu c’eri
solo per me.
Ma sulle tue labbra adesso c’è anche un altro
sapore. Di lacrime. Quelle che ti rigano il volto e si perdono nel
nostro bacio.
Ti stringo il volto tra le mani e appoggio la mia fronte alla tua.
Perché ho paura che allontanandomi possa tornare quel vuoto
che ci stava dividendo.
- Perché mi fai questo Ron? Perché adesso?
- Perché non potevo più fingere, Hermione.
Perché potrei sopportare tutto, ma non perderti senza averti
detto che ti amo.
- Ron, io…
- Non dire niente ti prego. Non è una risposta quella che
voglio.
La confusione nei tuoi occhi è dolce e amara nello stesso
tempo. Ma davvero non potevo più fingere Hermione.
- Voglio solo poterti stringere e pensare che questo momento
è tutto nostro. Pensare, qualsiasi cosa accadrà,
che ho avuto questo momento in cui tu sei stata solo mia. Solo mia,
Hermione.
Ed è così, perché lo sento da come ti
abbandoni al mio abbraccio e da come batte forte il tuo cuore. In
questo momento è così: esisto solo io e il mio
amore per te.
Mamma mia già vi vedo che siete sobbalzate sulla sedia
(letto, divano… dipende da dove leggete!!) per questo bacio!
D’altronde “al cuor non si comanda” e
perché Ron dovrebbe fare un’eccezione?
Mi piace che adesso insieme al resto della storia si aggiunga anche
questa parte un pò “Beautiful” (che
ormai me lo figuro un vocabolo entrato di diritto nel gergo
sentimentale per spiegare molto bene alcune situazioni…
eh!eh!eh!).
E adesso resto davvero in attesa dei vostri accidenti!!!
Un abbraccio. Laura.
PS: scusate ma oggi sono, purtroppo, un po’ di fretta!
Buffy88:
come vedi a te stressa l’università, a me stressa
il lavoro!! Proprio adesso che ho in mente un sacco di
novità… e proprio adesso che ho Blaise tra le
mani… ah ma non mi scappa!! Come non mi scappa la voglia di
parlare d’amore…. Un bacione.
Babydany94:
allora questo “domani” come è andato? La
coppia “scoppia”… io starei tranquilla
se fossi in te… eh!eh!eh! Baci.
Joker666: ti
sei ripresa dal collasso? Proprio tu che “adori”
Ron… e poi cara ragazza sei proprio tu che te la sei
cercata… scusa chi ha parlato per prima di
“Beautiful”? Perdonami, ma vado di fretta! La
prossima volta saprò farmi perdonare… anche per
questo bacio a tradimento!! Eh!eh!eh! Un bacione e a presto!
Ccdd: cara
Camilla, hai detto parole sante… quanto mi piacerebbe essere
anche a me questa Hermione!! Con un Draco così perfetto che
mi dice “ti amo” con
quell’impeto… infatti non per niente ho scritto
ciò che il mio cuoricino (causa anche vicinanza San
Valentino) vorrebbe sentirsi dire… però senza
dover passare dal Marchio Nero… ecco questo me lo
risparmierei volentieri!!!
Comunque quando vuoi che Draco faccia qualcosa di particolare (visto
che il mio inizia ad avvicinarsi al tuo ideale) non hai che da
chiedere… un bacio.
Kucciolaflea:
guarda mi ha talmente fatto piacere il tuo ultimo messaggio che posso
quasi dire che questo mezzo capitolo l’ho postato per te!
Perché so cosa vuol dire attendere l’aggiornamento
di una ff che ti prende (sono anch’io una
“divoratrice” accanita di ff). Sono anche contenta
che ti sia piaciuta così tanto il Draco sinora qui
descritto… guarda ho perso letteralmente anch’io
la testa per per lui!! Grazie davvero per
quell”emozionante” rivolto alle mie due ff!! Un
bacione.
Bimba91:
guarda mi spiace di avere poco tempo perché avrei voluto
rispondere meglio alla tua recensione, però rimando alla
prossima volta. Per il momento ti dico solo che le emozioni che hai
provato, sono le stesse che ho provato io mentre lo scrivevo. Ogni
volta che me lo fate sapere per me è stupendo!! PS: spero
che il discorso del mezzo capitolo tu lo abbia apprezzato…
un bacione.
Bluesnaky:
non sei l’unica che pensa a questo Draco come una persona
vera… mentre scrivo spesso succede anche a me!! Deformazione
professionale? Mi sa che è più “un
amore virtuale” il mio… eh!eh!eh! come vedi la
situazione si complica sempre di più… non era
quello che volevi? Eh!eh!eh! baci a presto!
Ever: visto
il poco tempo a disposizione, ti dico solo che ho visto il tuo
messaggio tra le recensioni e ti ho scritto una mail… non
avendo ancora ricevuto risposta però (oggi 07/02) non vorrei
che ci stessimo rincorrendo a vuoto!! Ti lascio anch’io
nuovamente il mio indirizzo laura_hunterd@alice.it. Vediamo di
trovarci!!! Ci conto. A presto!
PrincipessaSerpeverde:
ma sono contenta di averti contagiato con la mia malattia…
l’amore e un po’ di sano romanticismo!! Ti
ringrazio per le belle parole e sono contenta che sia anche per te uno
dei capitoli preferiti… lo è diventato anche per
me!!! Un bacione.
|
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Capitolo 25 *** PITON - Seconda parte ***
Ciao! Eccomi con la secoda parte del
capitolo. Nel leggerla sicuramente vi farete delle idee,
però fate attenzione, perché mi sono parecchio
divertita a complicare le cose. E questo potrebbe farvi arrivare a
delle conclusioni sbagliate. Nei prossimi capitoli avrete modo di
capire anche il perché.
Come sono misteriosa oggi… comunque, per concludere (e non
annoiare più del dovuto!) c’è anche la
parte che ormai è per me irrinunciabile:
l’amalgamarsi e il continuo crescere dei sentimenti tra Draco
ed Hermione, che porta anche nuove sfaccettature nel loro rapporto.
Non mi resta che salutare e augurarvi buona lettura!
Laura.
Non appena entriamo in casa, Ron lascia andare la mia mano. Quello che
sento dentro pesa come un macigno sui miei pensieri e sul mio cuore.
Dalla cucina proviene una voce che sta parlando duramente e vorrei non
doverla affrontare. Ho paura di quegli occhi a cui basterà
un solo sguardo per capire il mio stato d’animo.
Ma non ho altra scelta. Entro e vedo un posto accanto ad uno dei
gemelli. Ed è li che mi dirigo. Cercando di avere
un’aria tranquilla. Ma faccio l’errore di guardarlo
e il mio stomaco si stringe in un nodo doloroso.
- Se c’è da tornare ad Hogwarts, Harry, puoi
contare tranquillamente su di noi! Vero George? Rivedere Gazza e
fargliela ancora sotto il naso!
- Ragazzi, Hogwarts non è più quella di una
volta! Minerva continua a fornirci notizie sempre più
allarmanti. Il nuovo Preside, nominato dal Primo Ministro in persona,
si sta rivelando una persona incapace di governare la scuola. E girano
voci sempre più preoccupanti su di lui e su alcune sue
decisioni.
La voce profonda di Kingsley interrompe la solita allegria irriverente
dei gemelli.
- Tipo?
- Sarà nominato presto un consulente esterno
perché lo aiuti nella gestione della scuola. E il nome che
circola sempre più insistentemente è una vecchia
conoscenza di voi ragazzi.
Vedo Harry che sfiora la mano dove una sottile cicatrice non se ne
è più andata.
- La Umbridge?
La voce sorpresa dei gemelli questa volta ha fatto da coro a quella di
Ron. Kingsley annuisce.
- Malfoy tu allora sei a posto. Basterà che le ricordi la
tua onorata carriera nelle sue squadre d’inquisizione e il
gioco è fatto! Sei di nuovo dentro.
- Che cosa ti brucia di più Weasley? Che alla fine vi ho
beccato o che sei stato capace di liberarti solo grazie a delle
caramelle?
- Sei solo uno stronzo Malfoy.
- Stronzo ma sempre meno ridicolo di te, Weasley.
- Non ricominciate per favore!
Harry sta guardando furibondo entrambi. E non è
l’unico, perché anche Moody e Lupin sembrano
davvero non sopportare più il loro modo di azzuffarsi.
- Harry ha ragione Ron. Capisco che la presenza di Malfoy possa
disturbarti. Ricordati che io sono stato un anno con voi ad Hogwarts e
so come andavano le cose…
Lupin adesso sta guardando dritto negli occhi Draco.
- Ma forse è arrivato il momento di riconoscere a Malfoy
qualcosa di più del beneficio del dubbio. Ha avuto
più di un’occasione da quando è qui per
dimostrare la sua volontà e mi sembra l’abbia
fatto. Nessuno ti sta dicendo che dovete diventare amici, si tratta
solo di tollerarlo sapendo che è utile alla causa. Che
può davvero aiutare tutti noi.
Sto pensando che se potessero vedere sotto la manica della maglietta,
che porta lunga per nascondere l’assenza del marchio, le
parole di Remus sarebbero superflue. Per tutti, ma non per Ron.
Perché ormai so da dove nasce tutto questa rabbia che
continua ad uscire prepotente in presenza di Draco e il macigno dentro
me, si fa più pesante ogni volta che penso a quando
dovrò affrontare l’argomento con Draco.
Saprò trovare le parole giuste per spiegargli quello che
sento?
- Mi stai dicendo Remus, che approvi l’idea che lui ed Harry
vadano insieme ad Hogwarts?
- Non ho detto questo, Ron. Hai sentito Kingsley no? Hogwarts
è pericolosa adesso. La Umbridge ha una posizione alquanto
ambigua al Ministero. La sua sete di potere non si ferma davanti a
nulla. Come la sua capacità di allearsi con chiunque pur di
ottenerlo.
Conosco Harry troppo bene per non sapere cosa sta pensando. Lui la sua
decisione l’ha già presa. Qualsiasi cosa lo possa
portare un passo più vicino a Piton o a Voldemort, lui lo
farà. Mi rendo conto di quanto sia urgente a questo punto
parlare con Draco di quello che Piton mi ha detto.
- Se Piton ci ha detto che dobbiamo entrare in quella Stanza, noi lo
faremo.
Sta fissando insistentemente Draco. In cerca della sua risposta.
- Non sarò certo io a tirarmi indietro, Potter.
- Harry non sai nemmeno cosa ti aspetta…
Ma Harry non è più disposto a tollerare nulla.
L’ho visto troppe volte quel suo sguardo. Ha raggiunto la
misura oltre la quale c’è solo la sua
volontà. E l’unica cosa che puoi decidere
è se restargli accanto o farti da parte. E infatti si alza
in piedi e con uno sguardo che abbraccia un po’ tutti noi
parla chiaro.
- Remus, non ho più intenzione di nascondermi. Non
è questo che avevo in mente quando ho accettato il mio
destino. Consumarmi lentamente alla fiamma di un’incertezza
che può solo rendermi ogni giorno più debole. I
miei genitori, Sirius, Silente… loro non si sono nascosti
davanti al loro destino. Lo hanno affrontato con coraggio e
determinazione. Ed è quello che farò io.
E’ lo sguardo di Draco che attira tutta la mia attenzione.
L’intensità con cui fissa Harry e con cui sembra
condividere questo suo sfogo. La loro volontà non
potrà mai essere così in sintonia come ora.
- Ve lo dirò una volta sola, perché voi siete
tutto ciò che mi rimane, gli unici affetti che ho ed
è giusto che lo sappiate. Da questo momento la via che
percorrerò sarò solo io a deciderla.
Perché sempre di più mi appare chiaro quello che
Silente ha cercato di farmi capire in tutti questi anni: per quanto
potessi cercare di respingerlo, o di fuggire, o di cercare
l’aiuto di altri, alla fine è da solo che
dovrò affrontare Voldemort. Nessuno lo potrà fare
al posto mio. Nessuno di voi. E che sia prima o dopo, non ha nessuna
importanza. Non farà differenza.
Adesso è proprio Remus che sta fissando negli occhi.
L’unico legame davvero forte con suo padre, con Sirius. Con
un passato che avrebbe tanto voluto vivere.
- Nessuno dei due può sopravvivere se l’altro
vive. Niente lo può cambiare. Niente. Io l’ho
già accettato, ora è a voi che chiedo di farlo.
Lascia la stanza quando ancora l’eco delle sue parole risuona
con la stessa sicurezza con cui le ha pronunciate. E come sempre
accade, il primo a seguirlo è proprio Ron. E niente come
lui, può fare bene ad Harry in questo momento. Il legame che
c’è tra noi tre è temprato da prove
molte dure.
Vorrei seguirlo anch’io, ma ora quello che posso fare per lui
è più importante. E nell’alzarmi per
uscire dalla stanza, cerco lo sguardo di Draco per fargli capire che
devo parlare con lui.
Non ho intenzione di fingere con lei. Meno che mai adesso. Tra lei e
Weasley può essere successa una cosa sola. Quello che ho
visto nel suo sguardo era molto chiaro.
- Ti ha baciato vero? Lo ha fatto e tu adesso sei confusa.
- E’ vero mi ha baciata. Ma non sono confusa…
è solo complicato.
Non mi guarda negli occhi come fa di solito. E’ incredibile!
Davvero crede di poter ingannare proprio me?
- Okay… confuso, complicato… è solo un
diverso modo per dire la stessa cosa.
- Draco, lui è Ron! Come pretendi che non sia difficile? Non
è il primo che passa…
- Giusto… quello sono io!
Lo so che sono uno stronzo. Ma uno stronzo insicuro, questa
è l’unica giustificazione che mi trovo. Come
faccio a competere con il loro rapporto?
- Draco non tentare di mettermi in bocca cose che non penso! Ti sto
solo dicendo che Ron, insieme ad Harry, sono una parte di me che io non
potrò mai fingere che non esista. Loro saranno sempre
importanti per me.
- Guarda Hermione sei tu che non capisci, perché invece io
ho già capito tutto!
- E cosa avresti capito?
- Adesso che ti ha rivelato i suoi veri sentimenti, tu non sei
più sicura di te stessa.
- Qui l’unico a non essere sicuro di sé, continui
ad essere tu, Draco!
- Perché allora hai quest’aria colpevole, cazzo!
Sei entrata in quella cucina come se stessi andando al patibolo!
- Immaginavo quale fosse il tuo stato d’animo. E non mi sono
sbagliata.
Mi guarda dispiaciuta… merda! Perché deve essere
così? Okay, okay.
- Scusami. Hai ragione. Ma l’impressione che ho
avuto è che ti preoccupassi più per lui che non
per me. E io sto male all’idea che lui possa…
possa sostituirmi nel tuo cuore. Io da lì non me ne voglio
andare.
Dannazione, ma cosa mi hai fatto Hermione? Io paura di Weasley! Di uno
che non sarebbe capace di farsi una ragazza nemmeno se gliela sbattesse
sotto il naso!
Io, Draco Malfoy, che vado in tilt non appena lui è
semplicemente nella stessa stanza con te. Potrei ucciderlo al solo
pensiero che ti ha baciato! Vorrei andare da lui e gridargli in faccia
che tu sei mia! Mia dannazione! Mia anima e corpo.
- Nessuno potrà mandarti via, Draco. Vorrei farti capire che
c’è posto per tutti e due. Perché
quello che provo per ognuno di voi è così diverso
che può coesistere. Ho detto che è complicato,
perché non voglio ferire Ron. Io non lo amo, gli voglio
bene. Ma come faccio ora a dirglielo senza distruggerlo? Pensa se poi
sapesse di noi! Di quello che provo per te…
- Se vuoi glielo dico io…
- Quello che voglio è che tu faccia finta di niente. Non
rispondere alle sue provocazioni.Tu, che sai come stanno le cose,
lascia perdere.
- Mi chiedi l’impossibile.
- Draco…
- Hermione io non sopporto la sola idea che lui ti sfiori, come pensi
possa fare finta di niente ora che ti ha rivelato i suoi sentimenti?
Ora sarà ancora più determinato ad allontanarti
da me.
- Tu sai che non può farlo. Quello che provo per te
è amore vero.
Si avvicina, mentre ha quello sguardo che mi fa sentire così
bene. Che mi fa desiderare solo di poter chiudere fuori il mondo e
vivere solo di lei.
Le sue braccia mi circondano e la sua bocca cerca la mia. Se mi
avessero detto di lei che sapeva essere così desiderabile,
avrei risposto che una mezzosangue poteva essere tutto tranne che
desiderabile. Ma ero io a sbagliarmi. E sta diventando sempre
più difficile resistere al desiderio che ho di possederla
anima e… corpo. Un corpo che, come adesso, vorrei si
fondesse al mio. Perché il bisogno di sentirla mia, di
renderla solo mia è qualcosa che ormai scorre insieme al mio
sangue e mi fa sentire vivo.
L’idea che lui provi il mio stesso desiderio è una
lama rovente che mi trafigge e mi rende furioso. Irrazionale. Illogico.
Le mie mani che scorrono su di lei, così cedevole sotto il
loro tocco, da costringermi ad allontanarmi finchè riesco ad
avere ancora un briciolo di autocontrollo. Ora anche lei è
consapevole di quanto il mio desiderio sia intenso. Mi ritrovo a
pensare che non so nulla di lei. Le sue esperienze, come sono state e
se ci sono state. Anche se mi sembra di vedere un certo turbamento,
forse un lieve imbarazzo, di fronte al mio desiderio.
Le accarezzo dolcemente una guancia per rassicurarla.
- Non volevo turbarti. Ma ti desidero, Hermione. Come non ho mai
desiderato nessun’altra. Con te, sto scoprendo
anch’io sensazioni nuove.
Il rossore che le colora ora le guance e un’espressione
così sincera la rendono mille volte più
irresistibile di tutte quelle ragazze spregiudicate con cui ho
condiviso il mio letto.
- Io… ti desidero anch’io, Draco. E’
solo che… credo che le nostre esperienze siano state molto
diverse. Tu sei il primo che desidero così…
Il rossore si è accentuato ulteriormente. E non ha idea di
cosa stia scatenando in me. Mi costringo ad inspirare profondamente per
recuperare ossigeno e riuscire ad ignorare i pensieri che ho ora su di
noi. Su quello che vorrei fare, dopo aver sigillato la porta.
- Ma credo di non essere ancora pronta… tutto è
successo così rapidamente. Non ho paura di te,
perché mi fido… però nello stesso
tempo non riesco a non pensare che so così poco di
te… so di amarti, e non so nemmeno per esempio come ti sei
fatto quella cicatrice che hai sotto il mento.
Si è accorta persino di quella piccola cicatrice. Ma non
dovrei stupirmi. Perché anch’io ho colto di lei
particolari che non avevo mai notato nonostante l’abbia avuta
sotto gli occhi per sei lunghi anni.
- E’ stato al quinto anno. Durante una partita con
Tassorosso. Sono stato colpito da un bolide e sono caduto. M.me Chips
era più preoccupata della mia gamba rotta che del taglio
sotto il mento…
- Non ne sapevo nulla. Eravamo ad Hogwarts insieme, ma era come se
fossimo su due pianeti diversi. Per me esistevi solo quando ci
incontravamo per i corridoi, o durante le lezioni di Piton…
E’ il suo nome che dal mondo in cui esistiamo solo io e lei,
ci riporta al presente. Ed a una realtà in cui Piton non
è più semplicemente il nostro professore di
Pozioni.
- Piton non mi ha detto solo della Stanza della necessità,
Draco.
- L’ho capito da come mi hai guardato.
- Mi ha detto di dirti che stanotte saresti dovuto andare a Malfoy
Manor e recuperare quello che è custodito lì e
che solo tu puoi prendere.
No! Questo non lo posso fare! Non posso toccarla ancora. Quello che ho
provato è stato devastante.
- Draco? Draco, così mi preoccupo! Di cosa si tratta?
Devo avere un’espressione tesa, perché mi stringe
forte le mani.
- Draco cosa c’è a Malfoy Manor che puoi prendere
solo tu?
Qualcosa che mi ricorderà per sempre i miei sbagli.
- Draco non c’è niente che tu non possa dirmi. Ti
prego dimmi cosa ti fa stare male così. Troveremo insieme il
coraggio di affrontarlo.
Il mio istinto mi porta sempre a ragionare come se fossi solo. Ma non
è più così, adesso
c’è lei accanto a me. E devo imparare a fidarmi. A
lasciarmi aiutare.
- Quello che c’è a Malfoy Manor è
qualcosa che non avrei mai voluto per me. Purtroppo però ho
scoperto, grazie al Signore Oscuro, che non può essere di
nessun’altro. E sono così destinato ad esserne
l’unico custode. E’ un oggetto che si è
legato indissolubilmente a me. Hermione, ho bisogno del tuo aiuto per
recuperare quell’oggetto. Per quello che rappresenta, per il
peso che esercita su di me.
Mi stringe a sé, perché è cosciente di
quanto sia davvero turbato dalla richiesta di Piton.
- Sarò con te, Draco. Ti starò vicino.
Questo posto per me sarà sempre sinonimo di
felicità. Qui ho passato momenti spensierati e in piena
libertà. Accanto a quello che si è rivelato
essere il mio giusto alter ego. Quello che mi ha permesso di non
impazzire per colpa di una madre che mi riteneva semplicemente
un’altra delle sue proprietà da esibire. Una madre
che mi voleva sempre perfetto, educato, snob ed anche dannatamente
interessato ad arrichirsi come lei.
Se non sono diventato così, lo devo all’amicizia
di Draco. Lui, che non riusciva a gestire sé stesso, per
essere invece così forte nei miei confronti. Tanto da
spingermi ad essere tutto l’opposto di quello che lei voleva
per me. Ed eccomi qui, imperfetto, irriverente, ironico, menefreghista
del mio sangue puro e del cognome importante che porto: Zabini e il
mondo ha sempre spalancato tutte le porte. Per Draco sono sempre stato
Blaise. Se c’è una cosa che non ha mai fatto
è stata quella di farmi pesare il mio cognome. Come del
resto io non ho mai fatto con lui.
Qui, eravamo sempre e solo Draco e Blaise. Se ci fosse solo
quell’albero, la luna illuminerebbe un incisione che mi
riporta ad un pomeriggio di tanti anni fa. Prima di Hogwarts, prima
dell’odio, prima che Draco tentasse di soffocare
definitivamente quella parte di sé che era libera e
sì… anche un po’ selvaggia. Prima che
diventasse il Re dei Ghiacci, nomignolo da me affibiatogli e che
l’ha sempre fatto incazzare proprio perché sapeva
quanto si avvicinava al vero.
Anche in quel lontano pomeriggio Voldemort era apparso nei nostri
discorsi, ma poi come al solito era bastato raggiungerlo e sfidarlo per
vedere chi sarebbe arrivato prima a Malfoy Manor, per farlo ritornare
semplicemente un’idea lontana e sfocata.
Due ragazzini che volavano sulle loro scope, veloci e spericolati,
senza pensieri e solo con la voglia di divertirsi. Due ragazzini che
hanno saputo fare della loro amicizia uno scudo impenetrabile. Essere
qui, con lui, adesso ne è la prova. E se potessi tornare
indietro a quel pomeriggio di tanti anni fa, forse avrei risposto
diversamente alla domanda di Draco. Davanti allo stemma di Serpeverde,
gli avrei risposto che non lo avrei abbandonato, che gli sarei rimasto
accanto. Sempre e comunque. Come un vero amico dovrebbe fare. E come ho
fatto.
- Blaise?... Blaise potrei avere l’onore della tua attenzione?
Eccolo il Re dei Ghiacci… ex… perché
ormai il sacro fuoco dell’amore lo ha definitivamente
detronizzato. E io non potrei esserne più contento. Sei
tornato libero… e magari non appena salirai sulla tua scopa
anche un po’ selvaggio. Volare è sempre stata la
sua passione.
- Ci sono, stavo pensando che era un sacco di tempo che non venivo qui.
- Già… l’ultima volta ci siamo quasi
ammazzati… te lo ricordi?
- Come potrei dimenticare? Se non ti avessi recuperato, ti saresti
spiaccicato al suolo come un pomodoro maturo! Peccato che poi, non
contento, hai cercato di fare spiaccicare entrambi! Da quella volta ho
giurato che tu, sulla mia scopa non ci saresti più salito.
- Senti o guido io, o non volo!
- Ma tentare di prendere il comando della mia scopa, mentre tentavo di
salvarti la vita, ammetterai che non è stata…
- Ragazzi, mi dispiace interrompere i vostri ricordi, ma non credo di
sentirmi molto bene…
Seduta, la testa tra le mani, lei, la Regina del Fuoco. Adoro questa
ragazza, e se non fosse che Draco mi ucciderebbe, starei già
ronzando intorno a lei.
E’ già chino su di lei, preoccupato.
- Hermione cosa c’è? Lo sapevo che non dovevi
affaticarti così. Quello che hai passato l’altro
giorno non è da sottovalutare.
- Poi magari se la lasciassi respirare…
Da quando quello sguardo è per me? Non è quello
che dovrebbe riservare solo a Weasley?
- Blaise vedi di tapparti la bocca… non vedi come
è pallida?! Hermione forse è meglio che tu non
venga…
- No, no sto bene ora. E’ stato solo un momento… e
poi non ti lascerei mai andare da solo.
- Ci sono io con lui.
- Lo so Blaise… ma è passato. Va bene…
Si è alzata in piedi, e sembra stare meglio. E’
una ragazza forte… in ogni senso direi! Ne so
qualcosa…
Draco fa lievitare le due scope accanto a loro e mi sembra di vederla
impallidire nuovamente. Però con solo la luce della luna
è forse un’impressione.
- Allora Hermione tu rimani al centro. Io e Blaise sappiamo esattamente
dove andare. Questa luna piena poi è una vera fortuna!
Sarà spettacolare volare!
Hermione è crollata di nuovo seduta a terra, come le scope.
Perchè la concentrazione di Draco è nuovamente su
di lei.
- Hermione tu non stai bene! Perché non me l’hai
detto?
- Draco…
- … Blaise devo riaccompagnarla.
- Draco…
- … aspettami qui.
- Draco vuoi ascoltarmi?
E la fissiamo entrambi.
- Non so volare. E ho anche paura. Paura di volare.
Lo so che è da bastardi, ma non riesco a smettere di ridere.
Forse se Draco non stesse sghignazzando anche lui, potrebbe tentare di
farmi smettere.
- E il coraggio dei Grifoni? L’orgoglio dei Grifoni!
- E’ più forte di me, Blaise.
- Scusa, Potter è uno tra i migliori giocatori di Quidditch
e tu non sai volare?
- Non sai quante volte ci ha provato! Ma non appena mi alzo in volo, il
terrore si impossessa di me. Davvero, Blaise, il volo non fa per me.
Draco è riuscito finalmente a smettere di sghignazzare. Ed
è tornato semiserio.
- Volerai con me, Hermione. E non ti succederà nulla.
- Dopo quello che ho sentito non ne sono così
sicura… non ho nessuna voglia di fare la fine di quel
pomodoro maturo.
- Non la farai, Hermione. Basta che tu lo lasci guidare. Giusto Draco?
Ed è inevitabile per noi tornare a sghignazzare. Questo
è lo spirito Serpeverde che c’è in noi
e che volenti o nolenti emerge davanti ad un Grifondoro con la paura di
volare.
Draco le tende una mano. Lei guarda la mano e poi lui.
- Hermione, non ti metterei mai in pericolo. Questa volta sei tu che
devi fidarti di me.
Lo sguardo che ha ora Draco però non ha niente a che fare
con il tono scherzoso di prima. E sono quasi palpabili le emozioni che
stanno passando tra loro.
Ha afferrato la sua mano e si è lasciata tirare in piedi. La
scopa accanto a lui si solleva e ci monta sopra. Poi fa salire Hermione
davanti a lui. Vedo che è tesa, però nello stesso
tempo lo sta facendo: si sta fidando di lui.
- Pronto Blaise?
- Pronto.
Hermione è praticamente avvinghiata a lui. Il viso nascosto
nel suo collo. L’ho presa in giro, ma vedendola adesso, devo
ammettere che il coraggio dei Grifoni è sempre presente.
Anche nella paura. Draco non poteva desiderare una compagna migliore. E
bisogna che glielo ricordi, prima che riesca a combinare qualche
cazzata delle sue.
- Allora Draco a chi arriva prima?
- Ovvio Blaise.
- Non ti permettere Draco Malfoy, o quanto è vero che mi
chiamo Hermione Granger, quando scendo da questa scopa te la faccio
pagare!
Sono le ultime parole che riesce a pronunciare, prima che Draco prenda
il volo. Un’espressione intensa sul viso.
Sto solo cercando di rimanere concentrata su Draco. E non pensare che
sono sospesa su di un manico di scopa, con l’aria che ci
sferza e metri, metri di vuoto sotto di noi.
C’è un braccio di Draco che mi stringe forte a
lui, mentre l’altro ovviamente tiene la scopa.
- Hermione, non ti lascio. Non succederà nulla. Prova a
guardarmi.
Ho paura. La mia paura più grande. Io la ragazza che eccelle
in tutto, la secchiona come molto spesso mi ha definito Ron, non so
volare. Quasi quasi non so nemmeno far lievitare la scopa. E adesso
dovrei staccarmi dal rifugio sicuro che rappresenta lui, per guardarlo?
Non se ne parla nemmeno!
- Hermione c’è una luna fantastica, un cielo pieno
di stelle… e ci siamo io e te che voliamo insieme per la
prima volta. Non posso desiderare altro se non vedere i tuoi splendidi
occhi sotto questa luna.
Lo so cosa sta cercando di fare. Ma lui davvero non si rende conto di
quanta paura io provi.
- Hermione, adesso ti allontani quel tanto che basta per guardarmi.
La sua voce è così carica di desiderio. Ed
è quasi ipnotizzante. La sicurezza e il desiderio che
esprime tocca corde profonde in me. Come riesce sempre a fare.
E allontano veramente il viso dal rifugio sicuro che è
l’incavo del suo collo, per appoggiare la mia fronte alla
sua. Occhi negli occhi. Un grigio in cui ho imparato a perdermi
così facilmente.
Mezzosangue. Ma la mia mezzosangue. Con gli occhi più belli
in cui mi sia mai imbattuto. Come ho potuto fare finta di niente in
tutti in questi anni.
I suoi capelli creano una cortina intorno a noi. E al suo interno
ritrovo le sue dolci labbra. Potrei anche morire dopo questo momento.
Volare, che mi ha sempre fatto sentire libero e questo bacio, che mi
regala una libertà anche più grande. Lei, la
mezzosangue, che ha spezzato le catene che mi stavano condannando ad
una esistenza dannata.
- Volare con te è un’esperienza che non
dimenticherò mai più, Malfoy.
- Neanche io, Granger.
Come non potrò mai più dimenticare la bellezza
del tuo viso illuminato dalla luna, il vento che rende ancora
più ribelli i tuoi ricci e il sorriso meraviglioso che mi
stai regalando.
La voce di Blaise mi avvisa che ci siamo, e non appena inclino la scopa
verso il basso, rituffa il viso nel mio collo.
Quando tocchiamo terra, la sento rilassarsi. Mentre per me è
l’esatto contrario. Ora che siamo qui, tutta la tensione mi
ripiomba addosso.
- Draco, andrà tutto bene. Ora è diverso, lo sai.
Adesso è lei a mostrarsi sicura. E inizio davvero a credere
che ognuno di noi due è la metà di un insieme che
ci rende completi. Le riavvio una ciocca ribelle, e le sfioro le labbra
in un bacio leggero.
- Ti amo. E volevo anche dirti che sei stata molto coraggiosa. Sei una
vera Grifondoro.
- E’ stato abbastanza facile esserlo con te accanto. Sei
l’unico Serpeverde che mi fa questo effetto…
- Perché non hai provato con me, tesoro. Magari il viaggio
di ritorno…
- Blaise, vai al diavolo.
Ma la sua presenza è altrettanto importante.
L’idea di rientrare a Malfoy Manor è meno dolorosa
con lui accanto. E quando glii ho chiesto se poteva esserci non ha
esitato.
- Draco da quando sei geloso di una mezzosangue?
Sfotti pure Blaise, ma ho capito che è il tuo solito modo
per rendermi meno difficile quello che mi aspetta.
- Da quando ho deciso che è la “mia”
mezzosangue… quindi tienitelo a mente…
Lei ci osserva e non sembra affatto turbata da quello che ci stiamo
dicendo. Forse sta scoprendo una parte di me che solo Blaise sa tirarmi
fuori: l’ironia.
- Okay, messaggio ricevuto. Allora adesso che si fa? Porta principale o
entrata secondaria?
- Piton ha detto che non ci sarebbe stato nessuno… sei
sempre dell’idea che è così Draco?
- Sì Hermione. Sono sempre più convinto che
Severus non abbia altro fine se non quello di aiutarci.
- Mi fido di te.
Grazie Hermione.
- Anch’io, caro Draco. Allora porta principale direi.
Ed è Blaise ad aprire il cancello per entrare in giardino.
Mi basta solo essere dentro di un passo per sentirmi addosso tutto il
dolore della sua assenza.
La mano di Hermione prende la mia. E mi accompagna.
Ora siamo dentro ed effettivamente non succede nulla. Niente
incatensimi che la nostra sola presenza potrebbe attivare.
- Stammi vicino, Hermione. E tu Blaise, che conosci bene questa casa,
occhi aperti.
Annuisce e poi si porta al fianco di Hermione. Ora lei è in
mezzo a noi. Con Blaise le parole a volte sono superflue.
- Dove dobbiamo andare?
- In camera mia. Di sopra.
Forse temeva quasi quanto me di dover entrare in salotto.
- Okay, muoviamoci. Meglio non perdere altro tempo.
- Krander? Pensi sia ancora qui, Draco?
- No non penso, Blaise. Credo che Bellatrix l’avrà
spedito da qualche parte. Lui era troppo fedele a… mia
madre. Nonostante provenisse dalla famiglia dei Black, non ha mai
potuto soffrire Bellatrix.
- Lo capisco… Bellatrix non l’ho mai potuta
soffrire nemmeno io!
Siamo in cima alle scale ora. Qualche passo ancora e siamo davanti alla
porta della mia stanza. Prima di entrare c’è una
cosa importante che devo dirle.
- Hermione, quando saremo dentro, non devi toccare nulla. E’
importante che tu stia lontano da tutto ciò che mi riguarda
e non credo di doverti spiegare il perché…
- Lo so. Non toccherò nulla.
- Aggiungerei soprattutto il letto…
- Blaise!
- Bè non credo che ad Hogwarts, Hermione viaggiasse con le
fette di salame sugli occhi…
- Ma come cazzo parli, Blaise?
- Tranquillo Draco, Blaise è diventato solo bravo a
camuffarsi tra i babbani.
C’ è uno sguardo complice tra di loro. E non
saprei definire come mi fa sentire. Però propenderei per una
sensazione positiva.
Ma adesso, davvero non posso più rimandare ciò
che temo. Ed apro la porta.
So che dovrebbe essere l’ultimo dei miei pensieri, ma essere
nella sua stanza, mi fa provare sensazioni stranissime. Qui
è cresciuto Draco Malfoy. Il Serpeverde, il Purosangue, Il
Mangiamorte. Ma anche il ragazzo che mi ha salvato la vita, che mi ha
baciato, che mi ha detto ti amo solo due minuti fa.
I colori verde e argento sono un po’ dappertutto.
Dall’imponente letto a baldacchino, alla coccarda che so
essere stata presa dalle tribune del campo di Quidditch, dopo una sua
vittoria contro Grifondoro. Contro Harry.
Ci sono solo due foto in tutta la stanza: lui e Blaise e lui, Theodore,
Tiger e Goyle. Non una foto con i suoi genitori.
Poi la mia attenzione si concentra su di lui. Che sta fissando uno
scrigno sulla scrivania. Si avvicina. Poi mi guarda.
- Draco ne abbiamo parlato. E’ tutto a posto. Forse lui
l’avrà anche pensato: che in mano tua sarebbe
stata nel posto giusto. Lui per primo ha visto in te il tuo desiderio
di essere diverso.
- Hermione ha ragione. Finchè sarai tu ad averla, tutto
andrà bene. Tu ora fai parte della speranza. Sei pronto per
possederla veramente. Forse Piton l’ha capito prima di te.
Le loro parole riescono a calmare in parte il battito furioso del mio
cuore. E le mie mani non tremano quando apro lo scrigno.
Un ultimo respiro e l’afferro. La sensazione che provo
è la medesima provata nell’unica volta in cui
l’ho tenuta in mano: forza e potere.
Hermione e Blaise ora la stanno fissando. So cosa stanno pensando. E
neanche io avrei mai potuto immaginarlo. Ma è successo: io,
Draco Malfoy, ho disarmato uno dei maghi più potenti mai
esistiti.
Io, Draco Malfoy stringo tra le mani la bacchetta di Silente. E lei
sembra riconoscermi come l’unico proprietario leggitimo.
Permette solo a me di utilizzarla. Quando l’ho consegnata al
Signore Oscuro, come mi ha ordinato, è diventata
un’inutile pezzo di legno. Non è stato in grado di
realizzare nessuna magia. Le informazioni raccolte su di lei si stavano
rivelando vere e per la prima volta ho visto nello sguardo del Signore
Oscuro quanto desiderasse impossessarsi di quella bacchetta.
Quando mi ha ordinato di provarla, la mia magia è risulta
ancora più potente. Quello che ho provato però
è stata una sensazione devastante. E ne ho avuto paura.
La parte oscura di me che lottava per prendere il sopravvento, ha visto
in lei un potere che avrebbe potuto portarmi quasi ad eguagliare quello
del Signore Oscuro. Avrei dovuto solo cedere e sarebbe avvenuto.
Ma l’amore mi ha salvato. Mia madre, ancora una volta mi
stava salvando da me stesso. Il Signore Oscuro per impedirmi di
utilizzare la bacchetta di Silente ha posto l’unico limite
che non avrei mai potuto valicare: la vita di mia madre. Lei, che aveva
capito essere così importante per me, sarebbe morta se io
non avessi accettato di rinunciare ad utilizzarla. In attesa che lui
trovasse un modo per farla sua. Perché si rendeva conto che
con lei, io ero diventato un avversario temibile.
In quella notte, molte cose sono accadute e tutte hanno invariabilmente
cambiato il mio destino. Dopo quella notte, la bacchetta di Silente
è rimasta sempre qui, a salvaguardia della vita di mia madre.
Lei adesso non c’è più, ma
c’è ancora il suo amore. Lo sento dentro me.
Insieme all’amore che provo per due occhi dorati, che anche
adesso mi guardano fiduciosi, perché credono in me
Questo amore ha fatto di me la persona che quegli occhi azzurri
dicevano che fossi. Adesso ne sono davvero sicuro. Come sono sicuro
della sensazione che provo impugnandola ora: sarà solo
l’amore che sono in grado di provare a guidare i miei gesti.
E non potrà esserci nulla di malvagio in loro. Mai
più.
Ho rinunciato alla malvagità nel momento in cui, aprendo gli
occhi in quella cucina, ho incontrato lo sguardo di Hermione.
L’odio e la voglia di vendetta che provavo mi stavano
definitivamente spingendo verso quel buio che avvertivo dentro. Stavo
cedendo alla voglia di impossessarmi di un potere che mi avrebbe dato
sì la possibilità di soddisfare quei sentimenti,
ma facendo di me una persona malvagia.
Ma c’era lei di fronte a me. E la sua luce mi ha investito.
L’ho sentita dentro. E mi ha
salvato.
Oh, finalmente inizia a intravedersi un po’ più di
complicità tra i due piccioncini… insomma va bene
che si amano, va bene che è un amore senza
limiti… però anche ricordarsi ogni tanto che sono
stati Granger e Malfoy, Grifondoro e Serpeverde e riuscire a
ironizzarci sopra non è male. Almeno per me…
infatti accadrà sempre più spesso. In fondo il
loro rapporto sta diventando sempre più stabile ed
è giusto che si arricchisca di tutti quei sentimenti che
l’amalgamarsi comporta: ridere, sfottersi,
giocare… fare sesso… insomma affiatarsi!!
Fatemi sapere anche il vostro parere al riguardo.
Per quanto riguarda la storia invece, sappiate che dal prossimo
capitolo ci saranno grosse sorprese!! In fondo c’è
di mezzo Hogwarts e la Stanza delle Necessità. E il fatto
che Potter e Malfoy ci debbano andare insieme…
Ma non vado oltre! Anzi vi saluto e vi mando un bacione.
Laura.
Ccdd: scusa
non è che hai letto tra i miei appunti? No perché
le due domande poste nella tua ultima recensione riguardo alla storia,
mi hanno fatto temere che fosse così!! Comunque…
la tua analisi del personaggio di Harry l’ho trovata davvero
calzante con quello che anch’io penso di lui. Un diciottenne
che lo è solo anagraficamente parlando, perché in
quanto a maturità non ha nulla da invidiare ad un adulto.
D’altronde è vero che molto ha fatto il destino a
cui è dovuto andare incontro. Condivido anche la
“noia” per l’idea di eroe buono che
incarna sino alla fine. E’ vero che
nell’immaginario, su Draco puoi scatenare qualche fantasia in
più: quindi ci sta che sia anche più aggressivo e
cattivello!! Infatti non ho ancora deciso cosa si diranno esattamente
lui e Ron quando prima o poi si confronteranno sul tema
“Hermione”… eh!eh!eh!
Sarai stata anche una piccola “omero”,
però sappi che mi ha fatto molto piacere. Condividere le
proprie idee con gli altri, per quel che mi riguarda, è una
“pratica” che mi è sempre piaciuta!
Quindi non corri il rischio di annoiarmi e di infastidirmi!
Perciò sono sempre benvenuti i piccolo
“poemi”!! Un bacio e a presto! PS: secondo me i
prossimi capitoli ti piaceranno…
8marta8: lo
so che è stato un colpo basso il bacio tra Ron ed Hermione,
però ci stai già pensando tu a fargliela scontare
alla donnola nella tua ff. Come lo tratta Hermione, basta per la mia e
la tua di ff… e poi sarei io la perfida!! Un bacione.
Buffy88:
guarda rispondo alla tua domanda su Blaise, se troverà anche
lui qualcuno, perché me la sono posta anch’io. Ma
faccio di più, e ti chiedo: tu chi affiancheresti a Blaise?
Io una mezza idea ce l’ho, però prima di dirtela,
vorrei sapere se tu un’idea ce l’hai… Un
bacione e a presto!
Ada: credo
che il tuo commento non fosse completo… anche se le poche
parole inserite davano già l’idea di come la
pensassi… resto in attesa. Un bacio.
Kucciolaflea:
bè noi nel frattempo ci siamo già
parlate… attraverso “citazioni e
proverbi”. Come avrai visto sono anche venuta a sbirciare la
tua ff e adesso ti seguirò. Sbaglio o mi hai detto che anche
tu sei nella stessa situazione di Ron? Spero però che tu
abbia qualche possibilità in più di
lui… perché, ahimè, lui proprio con
Hermione non ne ha!!! Un bacione.
Giulythebest90:
cara Giulia, potrei dire che parte di questo capitolo è per
te. Il fatto che Draco e Blaise potessero sghignazzare alle spalle di
Hermione, come se fossero “normali” amici tutti e
tre, o lo sguardo “complice” tra Hermione e Blaise,
è l’inizio dei sentimenti di cui mi hai parlato
tu. Mi trovi d’accordo che è giusto anche
sciogliere parte dei sentimenti “forti” in
sentimenti più lievi e spontanei. Che proprio
nell’approfondirsi dei rapporti ci possono stare tutti. Come
vedi non prendo mai superficialmente ciò che mi viene detto
e spero ti faccia piacere. Il tuo discorso comunque era chiarissimo.
Baci.
Marymatrix:
guarda quasi quasi, il bacio tra Ron ed Hermione, ha fatto rivalutare
anche a me il loro pairing… però non tanto da
cambiare quello Draco/Hermione! Però se
c’è una cosa che mi immagino molto forte nel
personaggio di Ron è proprio la tenerezza. E il loro bacio
non poteva che essere così… al sapore di miele!!
Per quanto riguarda l’azione, ti avevo promesso che ne
sarebbe arrivata tanta e te lo confermo. A partire dal prossimo
capitolo con la Stanza delle necessità.
Mi riservo di scriverti nei prossimi commenti il mio parere sul
capitolo di HP7 che mi hai chiesto (oggi mannaggia sono ancora
abbastanza di fretta!!!). Un bacione e a presto!
PrincipessaSerpeverde:
no, no c’entra molto che ti piacciano i vampiri…
perché piacciono molto anche a me (Hunterd, il mio nickname,
è un vampiro che mi ha davvero affascinato). Il mio Manga
preferito? Vampire Knight ( un vampiro di nome Kaname, se hai
l’occasione vai a vedere…). E le sorprese non
finiscono qui… quindi continua a leggere questa
ff… almeno fino al prossimo capitolo!!
Joker666:
hai visto? Chi di Ridge ferisce, di Ridge perisce… eh!eh!eh!
Poi tu come al solito sei sanguinaria e vuoi che finisca tutto in
tragedia. Guarda che Draco sta cercando di fare il bravo
ragazzo… non lo istigare per piacere (e soprattutto non
istigare me!!). Poi mi prende il raptus e faccio una strage di
Weasley… 100 anni di galera per il pluriomicidio non me li
toglie nessuno!! Ciao e a presto!
Babydany94:
temo che parte del tuo commento sia rimasto nella tastiera…
perciò colgo l’occasione per salutarti e aspettare
il prossimo commento. Baci.
Bluesnaky:
sono contenta che la ff continui a piacerti. E sono curiosa di sapere
il tuo parere per i prossimi capitoli che verranno, quando tutto
davvero diventerà ancora più complicato! Baci.
Lauraroberta87:
ciao omonima, i tuoi complimenti mi hanno fatto davvero piacere. E
verrò anche a vedere i tuoi lavori… comunque
logorrea è un termine che conosco molto bene, soprattutto
perché lo sono, quindi non pensare di spaventarmi se ti
dovessi dilungare nei commenti… perché io dopo lo
farei nel rispondere!! Ciao e a presto!
Raggiodiluna:
accidenti mi hai scoperto! E io che pensavo non lo conoscesse nessuno
il manuale “ragazzo dei sogni”. La
verità è che mi sono detta: è una ff?
Sì. Adoro Draco Malfoy? Sì. E allora
perché non farlo perfetto? Però dai qualche
difettuccio qua e là si vede anche… comunque
grazie per i complimenti rivolti alla ff. Spero a presto. Baci.
Ever: il tuo
commento come al solito non ha bisogno di risposte. Chiaro, limpido e
molto condivisibile dal mio punto di vista. Allora mi ritrovo a
rispondere ad alcune tue domande: il Patronus di Piton è
davvero una cerva e nasce dal suo amore per Lily (che come Patronus
aveva appunto una cerva). Mi è andata troppo bene, visto che
la scena si ambientava in un bosco… avrebbe tolto un
po’ di “bellezza” se fosse stato per
esempio una lontra (quello di Hermione…) o un cane (quello
di Ron…).
Le rovine sicuramente non potevano impressionare… volevano
solo rendere l’idea di un’ atmosfera un
po’ cupa e carica d’attesa. Attesa che motivava un
po’ tutti i gesti dei protagonisti.
E concludo unendomi al tuo sconcerto: un Harry Potter dagli occhi
dorati potrebbe farmi collassare… un po’ come un
Draco dagli occhi verdi! A presto.
Bimba91:
scusa ti accorgi solo ora che sono perfida? Dopotutto quello che faccio
passare a questi poveretti… Comunque credo di aver compreso
cosa volevi dirmi riferendoti alla “fretta” con cui
pensavi avessi scritto il mezzo capitolo: scommetto che hai ritrovato
una certa intensità solo nella scena del bacio tra Ron ed
Hermione? Se è così fammelo sapere.
Certo quando sarai tornata e dopo che avrai letto questo capitolo!! Un
bacio.
Saretta4ever:
vedo che ho scatenato la tua curiosità! Meglio
così dovrai per forza seguire la ff… scherzo!!
E’ vero ci sono un po’ di punti interrogativi nella
storia, ma come vedi un po’ alla volta vengono tutti
svelati… quindi anche nel prossimo capitolo ci
sarà una risposta! Baci e a presto.
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Capitolo 26 *** HOGWARTS E LA STANZA DELLE NECESSITA' ***
Un buongiorno a tutti! Eccomi con un
capitolo svolta. Già da oggi la storia prende una nuova
direzione e chissà cosa ne penserete...
Ci tengo a dirvi che poiché d’ora in poi il
racconto sarà molto più articolato, redigere i
capitoli sarà magari più
“faticoso”. Comunque cercherò nei limiti
del possibile di aggiornare sempre con due capitoli a settimana.
Non aggiungo altro, perché non voglio anticipare nulla,
quindi non mi rimane altro che salutarvi calorosamente e augurarvi
buona lettura!
Laura.
PS: importante, molto importante, questo capitolo è doveroso
per me dedicarlo a Marta. Che sa esattamente il perché di
questa dedica…
- Blaise, giuro che se dici soltanto una parola, mi dimentico che sei
il mio migliore amico.
Lo sguardo che ha in questo momento Draco potrebbe davvero uccidere
Blaise. Ma credo che Blaise non si fermi davanti a nulla. Soprattutto
non davanti a Draco. In questa settimana ho iniziato a capire come
funziona tra loro: Blaise passa il suo tempo a sfottere Draco e lui a
rimbrottarlo. Il tutto però maschera un affetto che davvero
non immaginavo così profondo. Della loro amicizia, ai tempi
di Hogwarts, avrei detto che nasceva dall’appartenere alla
stessa casa. Serpeverde è stata sempre
un’elitè. Capeggiata appunto da Draco, Blaise e
Theodore. Ma se di Theodore, Draco non ne ha mai parlato, di Blaise ora
che è qui non c’è
n’è davvero bisogno. Il loro comportamento vale
più di mille parole.
- Il Cappello Parlante ha sbagliato tutto. Guarda come ti stanno bene
quei colori!
- Vaffanculo!
- Hermione, tu cosa dici?
- Che questa volta rischi grosso davvero…
Draco è davvero teso. E’ stata una settimana
difficile. E quello che ci aspetta sta mettendo a dura prova i nervi di
tutti. Tutti a parte Blaise. Lui, il suo atteggiamento lo mantiene
anche ora.
- Io insisto nel dire che ti stanno bene. Peccato che non sapremo mai
come sta Potter in verde-argento…
Effettivamente è qualcosa che non avrei mai pensato di
vedere. E un certo effetto lo fa. Draco indossa la divisa di uno dei
gemelli. La divisa di Hogwarts con i colori rosso e oro di Grifondoro.
Anch’io indosso la mia. Mi guarda e fa una smorfia.
- La divisa di Hogwarts non ti ha mai reso giustizia… o
forse ero io a non farlo…
Anche questo è qualcosa a cui mi sto abituando. In questa
settimana, tutte le volte che siamo stati soli, abbiamo parlato molto.
Probabilmente il fatto di dover tornare a Hogwarts, ha scatenato in noi
il bisogno di elaborare il momento in cui ci saremmo rivisti in un modo
che ci avrebbe fatto ricordare il nostro passato da nemici.
Non ci sono parole sufficienti però per descrivere le
emozioni che ho provato nel parlare con lui di momenti passati ad
odiarci, mentre eravamo abbracciati. Con lui che ogni tanto mi baciava
o mi accarezzava. Un atteggiamento intimo che sta diventando familiare
e sempre meno impacciato.
“Non ti ho mai odiato, però, con la stessa
intensità con cui adesso ti amo”, sarebbe bastata
questa frase per cancellare il passato. Questa frase e il modo in cui
mi guarda ora.
- Se volete vi lascio soli…
- Se fosse per sempre, sarebbe meglio Blaise…
- Ridimmelo non appena Weasley ti vedrà con quella
divisa… vediamo se poi non ti servirà qualcuno
che ti impedisca di ucciderlo…
Con l’ultima occhiataccia che Draco gli riserva, Blaise se ne
va.
- Ron non dirà nulla… ho chiesto ad Harry di
parlarci.
Draco ha un’espressione scettica.
- Parlare con lui non serve a nulla, Hermione.
- Inizio a credere che sia un tratto che vi accomuna: anche parlare con
te si sta rivelando inutile…
Ron è un argomento su cui non manchiamo mai di scaldarci.
Nonostante le mie rassicurazioni, continua ad avere un atteggiamento
intransigente. E anche questa settimana hanno dato vita a continui
battibecchi. Per non parlare delle sfuriate fatte a me, per quelle
occasioni in cui sono stata da sola con Ron.
- Scusami se non riesco anche a sorridere mentre devo starmene zitto e
buono a vedere lui che ti chiede di fare questo o quello, per poter
stare solo con te!
- Sono stata sola con Ron per sei lunghissimi anni…
- E quel coglione si doveva svegliare proprio adesso?
- Draco, Ron non è un coglione. Mi sembrava che questo punto
almeno l’avessimo chiarito…
Questo è qualcosa che ancora mi da fastidio. E lo sa.
- Non lo sarà, ma lo fa. E se non la pianta lui, non lo
farò nemmeno io.
- Senti non credo sia il momento migliore per iniziare
un’altra discussione sul mio rapporto con Ron. Credo ci siano
già abbastanza problemi da affrontare.
- Ne hai parlato ancora con Potter?
- Sì. Ma anche lui continua a non immaginarsi cosa o chi
possa esserci nella Stanza delle Necessità. Quello di cui
è sicuro, è l’unica certezza che hai
anche tu: vorrebbe che noi non venissimo.
- Ha ragione e lo sai.
- E tu, come lui, sai che non vi avremmo mai lasciati andare da soli!
Ne abbiamo discusso parecchie volte e tutti insieme. Alla fine si sono
dovuti arrendere: io, Ron e Blaise andremo ad Hogwarts con loro. Non li
lasceremo soli ad affrontare l’ignoto.
Sul modo di introdurci, abbiamo intravisto una sola
possibilità: la festa di Halloween. Cioè stasera.
Ad Hogwarts è sempre stato festeggiato con una grande festa
in maschera. Questa sera anche noi saremo irriconoscibili.
Draco ha dato il meglio di sé con una pozione che ci
permetterà di mutare i nostri lineamenti in quelli di cinque
perfette vecchine con tanto di nasone e porro peloso: ossia
l’immagine della strega a cui il mondo babbano è
ancora legato. Sto pensando che essendo perfettamente uguali, almeno su
questo lui e Ron non avranno modo di attaccarsi.
E’ davanti allo specchio che si sta sistemando il nodo della
cravatta e mi viene da sorridere. Nessun Grifondoro ha mai portato la
divisa così impeccabilmente come lui. Questo è un
peccato tipicamente Serpeverde: perfezione e vanità. Lo vedo
che dallo specchio mi guarda e mi sorride a sua volta.
- Come ti senti?
Il sorriso diventa un ghigno.
- Maledettamente e odiosamente Grifondoro. Quando tolgo questa divisa
la brucio.
- Però ha ragione Blaise: con questi colori non sfiguri. Il
coraggio e l’orgoglio sono due qualità che non ti
mancano…
Si è avvicinato e le sue braccia sono scivolate intorno alla
mia vita.
- Granger non rinnegherò mai il verde-argento… in
fondo non posso negare di avere alcune peculiarità tipiche
di Serpeverde: ambizione, astuzia…
- vanità, strafottenza, arroganza…
l’elenco è lungo Malfoy, e noi dobbiamo andare!
Ma non prima che il nostro bacio ci trasporti nel solito luogo dove non
siamo nient’altro se non Draco ed Hermione. Un ragazzo ed una
ragazza che si stanno scoprendo sempre più innamorati,
nonostante tutte le difficoltà e le differenze esistenti.
- Come ti senti Harry?
- Teso Ron. Tornare ad Hogwarts era l’ultima cosa che avrei
voluto.
- Eviteremo i punti più a rischio…
Lo sa qual è la mia più grande paura.
Sarà anche suo fratello, ma rimane il mio migliore amico. E
a lui non l’ho potuto nascondere. Ginny, stasera potrei
rivederla. La sola idea mi paralizza. Lo desidero così
disperatamente e nello stesso tempo so quanto sarebbe pericoloso. Non
potrei più lasciarla andare. Non un’altra volta.
- Harry so quanto è difficile. Però preferirei
essere nella tua condizione… non vederla. Perché
vederla, ma non averla… forse è anche peggio.
Anche Ron, come me, sta convivendo con il tormento. Hermione si guarda
bene dall’avere un comportamento ambiguo con Malfoy in sua
presenza, ma è altrettanto vero che a lui basta
già il fatto che si parlino normalmente per soffrirne.
Stasera però ho bisogno che anche lui rimanga lucido e
tranquillo.
- Ron… però stasera niente cazzate. Abbiamo
bisogno di rimanere tutti concentrati su quello che stiamo facendo.
Soprattutto perché non sappiamo cosa troveremo in quella
Stanza. Davvero non so cosa pensare. Mi ci sono spaccato la testa su
quel maledetto messaggio di Piton, ma non sono venuto a capo di nulla.
- Credi a Malfoy? Al suo essere sicuro che non è una
trappola dei Mangiamorte?
- Quello che è successo a Wind House è stato
strano. Come è stato strano l’episodio al
Ministero. Non lo so Ron, te l’ho detto, più ci
penso e più tutto diventa confuso. Non riesco a trovare un
senso a niente.
E poi ora i miei pensieri sembrano impazziti. Come il mio cuore.
Sembrano voler solo pensare a lei. Quando invece dovrei solo
concentrarmi su quello che stiamo per fare.
- Okay, Harry. Tanto stiamo per scoprirlo. Penso che a questo punto
anche gli altri saranno pronti.
Ci ritroviamo tutti in cucina per un ultimo ripasso.
Un’occhiata veloce tra me e Ron è sufficiente per
evitare commenti su Malfoy e Zabini con i colori rosso e oro. Anche
perché se Zabini non dà segni di insofferenza,
Malfoy invece ha tutta l’aria di una belva in
gabbia.
Basta uno sguardo eloquente di Hermione per farmi capire che
effettivamente basta una piccola scintilla per far divampare un
incendio forse indomabile. Perciò meglio essere chiari e
veloci. Prima usciremo di qui e meglio sarà.
- Allora prima di andare meglio rivedere punto per punto. Ci
smaterializziamo ad Hogsmeade. Fuori dalla stamberga strillante.
Controlliamo che sia tutto tranquillo e poi entriamo. Lì,
berremo la pozione per trasformarci.
Fisso Malfoy, che lo fa a sua volta. Pozioni, la sua meteria preferita,
per me la più odiata.
- Quanto tempo ci vorrà Malfoy perché faccia
effetto?
- Cinque, dieci minuti. Non di più.
- Mi sembra più importante sapere in quanto tempo va
via… non potevi trasformarci in qualcosa di più
affascinante?
- La tua Blaise è irreversibile….
Blaise si sta rivelando un aiuto prezioso per Malfoy. La sua presenza,
la maggior parte delle volte, riesce a tranquillizzarlo. E spero che
anche stasera sia così.
- Okay, cinque, dieci minuti sono più che sufficienti per
controllare se il passaggio per Hogwarts è aperto e sgombro.
Il passaggio sbuca sotto il platano picchiatore, ma ormai sappiamo come
immobilizzarlo. Da lì all’ingresso di Hogwarts
dovremo stare attenti che nessuno ci veda. Una volta dentro ci
sarà la mappa per tenerci lontano da chiunque.
- Sulla mappa appare anche la Stanza?
- No. Niente stanza, niente eventuali persone all’interno.
E’ Malfoy che me lo ha domandato. E credo di sapere cosa sta
pensando in questo momento. Che se così fosse stato, avrei
potuto scoprire molto prima quello che stava facendo.
- La parte più difficile è proprio quella di
arrivare alla Stanza. Essendo vicina alla torre di Corvonero, dobbiamo
essere certi che non ci sia nessuno in giro. E’ vero che
siamo trasfigurati, ma le voci sono le nostre.
- Un po’ saranno modificate dall’aspetto che
avranno assunto i nostri visi, Potter.
- Meglio. Comunque quando saremo in prossimità del punto in
cui di solito appare la porta, o io o Malfoy faremo in modo che si
riveli.
Ormai siamo entrambi due esperti. Forse Malfoy anche più di
me. Ci ha passato praticamente il suo ultimo anno a Hogwarts.
- Quando la porta sarà apparsa, entreremo per primi io e
Malfoy. Tu Hermione dietro di noi. Ron e Blaise dietro di te.
So che odia il mio essere protettivo nei suoi confronti, adesso poi che
si è aggiunto anche Malfoy, immagino che sia ancora
più determinata a dimostrare che è in grado di
affrontare i pericoli tanto quanto noi.
Ma lei rimane pur sempre una ragazza. E credo sia istintivo per noi
tentare di proteggerla ad ogni costo.
- Se siete tutti pronti, direi che possiamo andare.
E’ Ron il primo a smaterializzarsi, non prima di aver preso
per mano Hermione, portandola con sè. E non mi sfugge la
smorfia di disappunto che appare subito sul viso di Malfoy. Quello che
sta succedendo tra Hermione e lui è qualcosa che molto
presto dovrò affrontare. Anche se non so nemmeno da che
parte cominciare. Però so che devo farlo. Non posso lasciare
che le cose tra lui e Ron vadano avanti così.
Quando compaio nel boschetto, sotto la collinetta su cui si erge la
stamberga strillante, una pioggerella fine rende l’aria umida
e fredda. Guardo verso la stamberga, ma tutto appare tranquillo.
D’altronde con un tempo così, e visto
l’orario credo che non ci sia nessuno che abbia voglia di
farsi un giro da queste parti.
In silenzio, ci muoviamo verso la casa. Sento il cuore battere forte,
ma non per lo sforzo della piccola salita. Sono i ricordi che hanno
questo potere.
Qua ho ritrovato l’affetto di Sirius, scoprendo che
c’era lui a vegliare su di me. Mi manca, ogni secondo. Mi
manca e vorrei poter oltrepassare quel velo per ritrovarlo.
Hermione, che sa sempre leggere le mie emozioni, mi è di
fianco. Mi basta questo per ricordarmi che non sono solo.
C’è lei e c’è Ron.
La porta della stamberga è ovviamente aperta. E una volta
dentro il buio è totale.
- Lumos.
La mia bacchetta, quella di Hermione e Blaise fanno luce. Malfoy ha
estratto la fiaschetta con dentro la pozione che ha preparato.
- Ne basta un sorso.
E la beve per primo. Poi Hermione, Ron, Blaise ed infine io.
- Okay, voi rimanete qui. Io vado a controllare il passaggio.
Il passaggio è abbastanza stretto come lo ricordavo.
Però è tutto sgombro. Sento che la pozione inizia
a fare effetto mentre sto tornando dagli altri. E quando sono da loro,
anche le loro facce sono diventate quelle di una vecchia strega. Naso e
porro compreso.
- Davvero quattro simpatiche vecchiette… peccato non potersi
presentare alla festa. Avevamo buone possibilità di vincere
il premio per la maschera più originale.
- Zabini, cinque simpatiche vecchiette…
- Oh Weasley, non parlo mai male delle signore… anche se
trasformate in orribili vecchiette…
La sua risatina ci accompagna mentre ci stiamo spingendo dentro al
tunnel. A chiudere c’è Malfoy. Individuo una
pietra abbastanza pesante da gettare sul nodo che bloccherà
il platano. E con grande fortuna, il mio tiro è preciso.
Siamo fuori e non riesco a non provare una grande emozione. Hogwarts,
la mia casa. Per me sarà sempre questo il ricordo che ne
avrò. Qui per la prima volta mi sono sentito parte di
qualcosa. Mi sono sentito a casa. E c’era Silente. Colui che
si è avvicinato molto ad essere un padre per me.
- Potter vogliamo andare? Non ho intenzione di rimanere qui a fare da
tiro al bersaglio se per caso quest’albero decide di
risvegliarsi!
La voce brusca di Malfoy, mi induce a muovermi. In giro non
c’è nessuno e così ci dirigiamo verso
l’ingresso, attraversando di corsa la distanza che ci separa.
Prima di aprire l’immenso portone con l’incatensimo
che tante volte abbiamo utilizzato nel nostro girovagare notturno, tiro
fuori la mappa. Ed è con altrettanta emozione che mi accingo
a vedere i nomi indicati. Ce n’è uno in
particolare che il mio sguardo cerca, nonostante glielo stia proibendo.
Weasley, Sala Grande. Intorno a lei altri nomi, ma io vedo solo quello.
Mi basterebbe prendere il corridoio di destra e potrei vederla. I suoi
occhi azzurri e limpidi, le sue labbra…
E’ una mano sulla spalla, che mi stringe in un gesto
comprensivo e insieme deciso. Lo so, Ron. Ma lasciami almeno per un
attimo cullarmi nel sogno di poterla rivedere. Solo un attimo e poi
stiamo percorrendo il corridoio di sinistra, verso le scale che portano
alla torre di Corvonero.
La mappa mostra un corridoio sgombro. E mentre lo percorriamo in
silenzio a passo svelto, mi chiedo cosa stiano provando gli altri ad
essere qui, a camminare per questi corridoi.
Nessuno di noi è più la persona che era. Guardo
Malfoy, ora al mio fianco. Ma il suo sguardo, men che meno il suo viso
così trasformato, mi possono suggerire quali siano le sue
emozioni.
Sto impedendo con tutte le mie forze che la mia mente si riempia di
ricordi. Se lo permetterò, sarò in balia di
sentimenti che forse potrei non controllare. E non posso permetterlo.
Potter accanto a me, mi guarda per un attimo. Ma come lui non
troverà nulla sul mio volto, altrettanto vale per me.
Immagino però che anche lui stia combattendo con le
emozioni. Mi volto per un attimo verso Hermione, ma trovo solo un viso
uguale a quello di Potter. Come per Weasley e per Blaise.
Potter ci fa segno di fermarci. Poi ci indica di nasconderci dietro le
armature. Sta arrivando qualcuno.
Due ragazzi e due ragazze. Travestiti e sorridenti. Lontani da tutto
quello che stiamo vivendo noi. Forse incoscienti che la vita
difficilmente potrà continuare felice se il Signore Oscuro
non sarà fermato. Ignari che è proprio da
Hogwarts che vorrebbe iniziar a ripulire il mondo magico da mezzosangue
e nati babbani. Magari è una sorte che potrebbe toccare
proprio a loro.
Riprendiamo la nostra strada e dopo due rampe di scale, imbocchiamo il
corridoio che conosco così bene. Il cuore mi batte forte. Mi
sembra di tornare a quella notte. Aprirò quella porta e
troverò ancora i Carrow, Selwyn, Greyback e tutti gli altri.
Draco, stai calmo. Non è quella notte. Non sei
più quella persona. Ora sei il ragazzo che ha saputo
conquistare il cuore di una Grifondoro. La più pura e la
più integra. Non sarebbe potuto accadere se tu ora non fossi
una persona diversa.
Il buio di quella notte non tornerà mai più. Mai
più, Draco. E il cuore rallenta. E torno a respirare. E a
pensare.
Potter continua a scrutare la mappa. E ci fa cenno che possiamo
procedere. Come sempre è successo ad Halloween, tutti sono
presi con i festeggiamenti. E difficilmente si può trovare
qualcuno in giro.
Ci siamo. In un punto di questo corridoio mi è sempre
apparsa la porta per accedere alla Stanza delle Necessità.
Sento lo sguardo di Hermione su di me. E’ una sensazione che
conosco ormai troppo bene per sbagliarmi. E se potesse parlare so cosa
vorrebbe dirmi. Che è qui accanto a me e non sono solo ad
affrontare i ricordi e le mie paure. Lo so Hermione. E adesso la mia
paura è un’altra. Ho paura per te, di quello che
potrebbe succederti. E non me ne frega niente se ti arrabbierai, ma
Potter ha ragione, devi rimanere indietro e pensare solo a te stessa.
Un rumore familiare inizia a farsi sentire. Una fitta serie di linee
scure inizia ad apparire sul muro. Si intrecciano sempre di
più e diventano sempre più numerose. Fino a
delineare un portone.
Oltre il quale ci attende un destino che non ci è dato di
conoscere se non quando varcheremo questa soglia.
E’ Potter ad appoggiare la mano. Ma il portone non si apre.
Eppure ha ragione, basta il tocco della persona che ha richiamato la
Stanza, perché si apra.
- Draco, toccalo anche tu. Provate a toccarlo insieme.
E’ la voce di Hermione che ci sussurra cosa fare.
La mia mano, insieme a quella di Potter sfiorano il portone. E subito
si sente il rumore di un chiavistello che si apre: le porte si
spalancano su un ambiente totalmente buio. Non si vede assolutamente
nulla.
Ma ci sono delle voci che adesso sentiamo provenire dal fondo del
corridoio, e non c’è tempo per pensare. Dobbiamo
entrare e basta.
Succede non appena ho varcato la soglia. Il mio viso, si sta
trasformando. L’effetto della pozione sta svanendo! Eppure la
sua durata doveva essere superiore alle cinque ore. In questo semibuio,
intravedo che anche il viso degli altri sta tornando normale. Ma poi
è buio totale. Il portone si è richiuso con un
tonfo dietro di noi.
E’ una sensazione di freddo quella che avverto. Il mio viso
è tornato normale. Non appena varcata la soglia ho sentito
subito che si stava trasformando. E non è un buon segno.
Può solo essere un incantesimo che lo ha reso possibile.
Il freddo sembra diventare più intenso. Ma presto
è un’altra la cosa che attira la mia attenzione.
Lentamente, una alla volta si stanno illuminando delle fiaccole lungo
il muro. E mano mano che la luce ci permette di vedere, si svela ai
nostri occhi una stanza immensa. Che mi ricorda l’interno di
una cattedrale visitata con i miei genitori in Francia. Strutture dallo
stile gotico, un ambiente cupo e minaccioso. E un brivido mi percorre
la schiena. E non è solo colpa del freddo che sento.
Finalmente possiamo tornare a guardarci in faccia, ognuno con il
proprio viso e le proprie emozioni.
- Hermione, fai come ti dico, e resta dietro di noi.
E’ Harry che ha parlato. Lui e Draco sono davanti a me.
Blaise e Ron dietro di me.
- Ragazzi, questo freddo mi sta entrando nelle ossa…
- Lo so Blaise. E non mi piace per niente. Non è naturale.
Ci stiamo spingendo all’interno della stanza, guardinghi e
con tutti i sensi in allerta.
Posso intuire la tensione che avvolge Draco. E condivido la sua
sensazione. E’ un freddo innaturale quello che sentiamo.
E’ questione di un attimo. Un movimento fulmineo che attira
l’attenzione di tutti e accanto ad Harry
c’è un uomo.
Alto, un fisico longilineo, è il suo viso che
però colpisce più di tutto. Due occhi neri come
la notte. In un viso dall’incarnato pallido. Capelli scuri
che scendono fluenti sulle spalle. Vestito elegantemente, una camicia
bianca e pantaloni scuri. Sembra un gentiluomo di altri tempi.
- Harry Potter…
La sua voce appare priva di intonazione. Sembra fredda, tanto quanto la
temperatura che c’è in questa stanza.
- … istinto e coraggio…
La voce è la medesima ma l’uomo di fianco ad Harry
non ha parlato. Mi giro di scatto, perché la voce proveniva
dalle nostre spalle. E quello che vedo mi paralizza.
Un uomo, che è l’immagine speculare
dell’altro. Stessa altezza, stesso fisico longilineo. Occhi
neri in un volto pallido. Lunghi capelli neri. Stessi abiti.
- Chi siete, cosa volete?
Ma non appena Harry ha parlato, i due sono semplicemente scomparsi.
- Dove cavolo sono finiti. Harry dobbiamo uscire da questa stanza.
Subito!
L’urgenza nella voce di Ron è la stessa che provo
io. Questi individui sono pericolosi. Molto pericolosi.
- Ronald Weasley…
Di nuovo quella voce. E dietro Ron uno dei due uomini.
- … passione e irruenza…
L’altro è riapparso davanti a noi. In un gioco che
non sembra annunciare niente di buono.
- Chi diavolo siete…
Ma sono scomparsi di nuovo. E come prima improvvisamente. Davanti ai
nostri occhi.
- Com’è possibile che possano smaterializzarsi!
Hermione non avevi detto che era impossibile all’interno di
Hogwarts!
- Non si stanno smaterializzando Ron... si rendono totalmente invisibili. Solo i vampiri riescono a farlo.
E’ dietro di me. Lo capisco dall’espressione di
Draco.
- Hermione Granger… è un vero piacere…
E di nuovo l’altro appare davanti a noi.
- … razionalità e conoscenza…
- Stai lontano da lei…
Quella di Draco, più che una minaccia sembra un ringhio
rabbioso. A cui però corrisponde di nuovo la sparizione dei
due.
- Draco Malfoy…
Il gioco si ripete. Davanti a lui due occhi neri.
- … freddezza e lucidità…
Gli altri due ancora alle nostre spalle…
- Okay, allora manco solo io…
Blaise non sbaglia.
- Blaise Zabini…
Davanti e dietro, come per tutti noi.
- … libertà e altruismo…
Sono scomparsi. Ma il gioco è finito. E potrebbe essere il
segnale che il vero pericolo arriva adesso.
- Ragazzi quando riappaiono, dobbiamo agire insieme.
- Harry sono vampiri, la magia non funzionerà!
Se solo avessero aperto i loro maledetti libri qualche volta, lo saprebbero! Il freddo
sembra essere meno intenso adesso. Ma la loro presenza si
può ancora avvertire. E infatti ricompaiono questa volta
tutti e due davanti a noi.
Sono perfettamente identici. In tutto. Anche le voci…
- Ragazzi, non avete deluso le nostre aspettative…
- Lazar, Lixandru avete finito di giocare con questi ragazzi?
Sul volto dei due compare un identico sorrisetto ironico.
- Ci hai chiesto tu di verificare la loro identità. Gli
ospiti che aspettavi… sono proprio loro. In carne,
ossa… e sangue.
Ed entrambi scoppiano in una risata, mentre si allontanano
l’uno dall’altro e ci permettono di vedere
l’uomo che ha parlato.
E quello che provo alla vista di due occhi azzurri che ci guardano
sereni è un vero e proprio tuffo al cuore. E insieme al mio,
sento anche lo sconcerto degli altri.
Quello di fronte a noi non può che essere Aberforth Silente.
L’unica persona che mai mi sarei aspettata di trovare qui ad
attenderci.
- Silente, a giudicare dalle loro facce, credo che li abbia spaventati
più tu di noi.
- E’ comprensibile Lixandru. Sono forse l’ultima
persona che si aspettavano di vedere stasera.
Blaise aveva ragione. Fisicamente è diverso da Silente, il
suo aspetto è più deciso e irruente, ma quegli
occhi sono identici. Persino nel modo in cui ci sfiorano. Mi sembra di
risentire lo sguardo comprensivo e affettuoso che Silente ha sempre
avuto per noi. E non riesco a trattenere una lacrima.
Che non sfugge a quegli occhi. Anche se faticano a staccarsi da Harry,
che dal canto suo è immobile. Come pietrificato.
- So che vi devo molte spiegazioni. E sono pronto a fornirvele tutte.
Prima però lasciate che vi presenti questi due signori.
I due vampiri sono rimasti ai suoi lati.
- Come ha giustamente intuito Hermione, sono due vampiri. Lazar e
Lixandru Dukaj. Però vorrei rassicurarvi circa la loro
presenza qui. Sono amici. Fidati e leali. Non avete nulla da temere da
loro.
Ci guardano con quelle iridi così nere, che so nascondere un
forte potere ipnotico. E ricordo gli insegnamenti di Lupin: mai fissare
un vampiro negli occhi. Cadresti in suo possesso senza nemmeno
rendertene conto. E nel fissare quello alla destra di Silente, mi rendo
conto di quanto sia affascinante il suo sguardo. E’
impossibile distogliere lo sguardo. Non vorrei per nulla al mondo
smettere di fissare il nero dei suoi occhi. E sento
l’esigenza di avvicinarmi a lui. Le gambe che muovono qualche
passo verso di lui, contro la mia volontà.
- Lazar! La vuoi piantare!? Gli ha appena detto che non hanno nulla da
temere da noi…
Sono due occhi grigi che mi fissano, insieme a due mani che gentilmente
mi trattengono.
- Hermione… Hermione stai bene?
- Sì… sì, è stato
solo…
- Quel cretino di mio fratello! Scusalo Hermione, ma non sa resistere
al fascino di una bella ragazza…
- Lixandru, non cercare di fare bella figura, ti ho solo battuto sul
tempo…
Mi sembra tutto così assurdo, a partire dal comportamento di
questi due vampiri. Ma la voce pacata di Silente riprende il suo
discorso.
- Ci potreste lasciare soli? Ho molte cose di cui parlare. E desidero
farlo con calma… calma che con voi sarebbe impossibile avere.
I due lo guardano scocciato. Ma, dopo averci salutato, spariscono.
- Se volete seguirmi, c’è una stanza molto comoda
in cui potremo parlare tranquillamente.
Lo sguardo però è sempre rivolto verso Harry.
Sembra proprio che non riesca a staccarsi da lui. E alla fine sembra
cedere ad un’emozione ben precisa. Perché gli si
avvicina e appoggia le mani sulle sue spalle, in una stretta affettuosa.
- Harry… non sai quanto ho desiderato questo momento.
Poterti conoscere.
Ho Draco accanto a me e credo non si sia nemmeno reso conto che mi ha
preso per mano. Ma tutto quello che è successo e sta
succedendo ha sconvolto un po’ tutti. Infatti cerco lo
sguardo di Ron e ritrovo le mie stesse emozioni. Anche Blaise per una
volta sembra non avere parole.
- Conoscere anche voi, Hermione, Ron. Voi che siete sempre stati
accanto ad Harry e lo avete sempre aiutato e sostenuto. Come solo i
veri amici sanno fare.
Rivolge poi lo sguardo anche su Draco e Blaise.
- Conoscere anche te, Draco. Che hai avuto la forza di ribellarti al
tuo destino. Un coraggio che non tutti possiedono. E tu Blaise, che non
hai esitato a compiere la tua scelta. Anche tu un amico sincero.
In silenzio accogliamo le sue parole. Che ci ricordano le parole che
aveva sempre un’altra persona per noi. Una persona che ha
sempre saputo leggere nei nostri cuori con estrema chiarezza.
E adesso queste parole ci regalano nuovamente un affetto che pensavamo
di aver perso per sempre. Ci regalano una nuova speranza.
- Albus, mi ha parlato così tanto di voi, che è
come se vi avessi sempre avuto accanto a me.
Ma è tornato a fissare nuovamente Harry.
- Sono stato uno stupido, Harry. Per colpa del mio orgoglio e della mia
stupidità sono uscito dalla tua vita. Più
passavano gli anni e più mi rendevo conto dello sbaglio
fatto. Mi sembrava però impossibile tornare. E poi
c’era Albus accanto a te. Che ti voleva bene e che vegliava
su di te. Che ti aiutava a crescere e a diventare il ragazzo che sei.
Harry è visibilmente sotto shock. Più di tutti
noi.
- Ma il destino ha voluto darmi un’altra occasione. Il
destino e Albus. Sapeva Harry di non avere più molto tempo.
Sapeva che la sua fine era vicina. E mi ha cercato. Dopo tanti anni e
tante incomprensioni, è venuto da me. E lo ha fatto per te
Harry. Perché non voleva lasciarti solo. Perché
ti voleva bene.
I suoi occhi sono lucidi mentre fissano Harry.
- Se me lo permetterai, Harry, saprò rimediare agli errori
fatti. Quello che ti aspetta è un destino che io, come Albus
prima di me, non potrò allontanare da te. Ma come lui, se me
lo permetterai, ti sarò accanto. Perché
c’è ancora molto che devi sapere prima di andare
incontro a quel destino. Ti ho già perso una volta Harry e
farò di tutto perché non accada ancora.
Stringo forte la mano di Draco, perché ho bisogno di
sentirlo vicino. Vedere Harry così è doloroso.
E’ come se fosse tornato davanti a quel velo, quando ha perso
Sirius. La stessa espressione lacerata tra la rabbia e il dolore.
Restare o andare. Spegnersi o continuare a sperare.
- Posso provarci… posso solo dirti questo. Posso solo
provarci…
E’ solo un sussurro il suo. Parole lievi di chi ha
già perso tanto, troppo. Di una persona che nonostante le
perdite, è andato comunque avanti. Di una persona che
nonostante tutto ha sempre continuato a scegliere di credere. In
sé stesso, negli altri, nell’amore.
- Grazie Harry.
E non servono altre parole. Basta il loro sguardo per capire che
entrambi sono coscienti di quanto sarà difficile
intraprendere questo cammino insieme.
Allora? Cosa ne pensate di questa novità? E sappiate che
è solo l’inizio… perché le
sorprese non sono finite.
Vi confesso che in questo momento le idee sono molte, però
per non correre il rischio di “strafare” o di
“pasticciare” il racconto, procederò con
calma e attenzione.
Altra confessione a voi che mi seguite e con cui ormai parlo di un
po’ di tutto: adoro la figura dei vampiri. Impazzisco
letteralmente. Così ecco spuntare Lazar e Lixandru,
fratelli… gemelli… e molto, molto vampiri! Ma
poiché non mi prendo mai sul serio ecco che i miei
gemellini, nonostante manterranno intatto il loro fascino
“vampiresco”, avranno però il dono
dell’ironia… e secondo voi con chi si ritroveranno
ad andare molto d’accordo? Attendo nome e cognome…
eh!eh!eh!
Un abbraccio e un bacio. Laura.
PS: perdonatemi se sono un po’ di fretta, ma davvero
è un periodo che il lavoro non mi dà tregua, e
anche la mia capacità di relazionarmi ne risente…
voi però siete sempre splendide perché due minuti
per me e per la mia ff li trovate sempre!! Sono io
l’ingrata… sigh!
Buffy88: il
pairing Blaise/Harry credo che farebbe inferocire file e file di
ragazze. Non tanto per Harry, quanto per Blaise!! No onestamente avevo
pensato a qualcuna che col suo carattere un po’ svampito e
sopra le righe, non so perché, ma mi da l’idea che
potrebbe ben affiatarsi col personaggio di Blaise. Indovinato chi
è? Nargilli… ti dice qualcosa? Ovviamente
è un pairing assolutamente di gusto personale…
vedrò se inserirlo o meno… d’altronde
qualcuna arriverà.. Blaise a piede libero rappresenta una
vera minaccia! Eh!eh!eh! un bacio
AineYukimura:
grazie per i complimenti… e per quanto riguarda
Hermione… non sai quante volte durante il corso di questa ff
avrei voluto prendere il suo posto!! baci
Beabi:
grazie anche a te per i complimenti. Mi fa piacere che il rapporto
costruito tra Draco ed Hermione ti piaccia… non sai quanto
ho faticato perché risultasse credibile il loro
avvicinamento!! baci
Kucciolaflea:
da te, che insieme ad altre, sei una presenza
“storica” in questa ff voglio assolutamente sapere
cosa ne pensi della piega che sta prendendo… baci
8marta8: non
credo di avere molto altro da aggiungere. Praticamente tra mail e sms
viviamo in simbiosi!! Eh!eh!eh! baciotti…
Aurad: parto
dalla critica che mi hai mosso… per darti ragione! Mi sono
accorta anch’io, specialmente nell’ultimo mezzo
capitolo che ho cambiato troppe volte e forse troppo rapidamente il
punto di vista. Le voci narranti principalmente rimarranno quella di
Hermione, Draco ed Harry. Ogni tanto però mi piace inserire
anche Ron o Blaise. Comunque cercherò di prestare la massima
attenzione perché si capisca abbastanza facilmente chi sta
“raccontando”. Spero che la nuova
“impronta” data alla storia ti piaccia…
ciao Susy e un bacio.
Ccdd: allora
cosa ne dici di questa visitina ad Hogwarts? Come vedi le
novità e i misteri continuano a sbucare fuori…
qui rischio di trovarmi a scrivere “i promessi
sposi” se vado avanti di questo passo…
eh!eh!eh!... comunque fammi sapere cosa ne pensi. E mi raccomando
continua a scrivere… perché io
continuerò a leggere la tua ff! un bacio e al prossimo
commento (da me o da te? eh!eh!eh!)
Giulythebest90:
come vedi un buon consiglio non rimane inascoltato… credo
che come proseguirà ff incontrerà sempre
più il tuo favore… proprio per l’idea
che mi hai espresso su come ti piacerebbe che fossero i rapporti tra i
vari protagonisti… d’altronde era anche naturale
che accadesse, perché dopo il lungo periodo che ha visto
l’avvicinarsi di tutti loro, ora si troveranno a condividere
un futuro che lo vedrà sempre più
“affiatati”. baci
Saretta4ever:
come vedi Hogwarts ha riservato un bel po’ di
sorprese… e non è finita… spero
comunque di averti fatto partecipare
“all’azione” come per il capitolo
precedente!
PrincipessaSerpeverde:
è andata sprecata l’ansia con cui hai atteso
questo capitolo oppure no? Ne valeva la pena? Un bacio
Ada: guarda
con tutte le belle cose che mi hai detto in questo commento, quasi
quasi sono contenta che l’altro è andato
sprecato!! Mi fa piacere che riesco ancora a farti piacere
così la mia ff. Sai la paura è sempre quella di
stancare… a presto e un bacio
Joker666:
sappi che il tuo commento mi ha strappato più di un
sorriso… “l’egocentrismo di Harry che
vuole la bacchetta di Silente per sé” è
davvero una chicca… però hai decisamente
ragione… lo mettiamo sempre tutte al centro
dell’attenzione… comunque visto che hai parlato di
essere sanguinaria: e se facessi vampirizzare la donnola? Secondo me tu
faresti i salti di gioia! Adesso vedo, magari lo faccio capitare nel
10.998 capitolo… quando ormai lui ed Harry sono due
vecchietti rimbambiti che ancora cercano Voldemort!! Eh!eh!Eh! muchos
besos…
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Capitolo 27 *** UNA NUOVA REALTA' ***
Salve gente! Cosa posso dire sul fatto che
aggiorno dopo una lunghissima settimana? Che ho lavorato, lavorato,
lavorato e ancora devo dare. Praticamente manca solo che faccia anche
delle donazioni di sangue e poi credo che la mia azienda non potrebbe
volere altro. Un periodo davvero massacrante! Perciò la
stesura di questo capitolo è avvenuta di sera quando sono
riuscita a non addormentarmi davanti allo schermo del pc ( e come
avrete capito è successo abbastanza di frequente…
eh!eh!eh!).
Comunque ce l’ho fatta! Così prima di lasciarvi
leggere faccio solo una piccola premessa: sicuramente troverete un
sacco di sorprese in questo nuovo capitolo. E’ ovvio che
insieme alle sorprese sorgeranno anche un sacco di domande/dubbi nelle
vostre testoline (alcune girano ancora nella mia e devo trovare una
risposta….!). Ma e’ altrettanto ovvio che molti
chiarimenti arriveranno solo con lo svolgimento della storia, quindi
abbiate pazienza.
Spero di aver reso al meglio tutto quello che la mia fantasia mi ha
suggerito e che prenderà sempre più forma nei
prossimi capitoli, ma se proprio trovate qualcosa già da
adesso che non vi è andata giù…
bè usate lo spazio apposito e lasciatemi il vostro commento.
Sperando di riuscire ad aggiornare ancora una volta prima che questa
settimana finisca, non mi rimane altro da fare se non salutarvi,
scusarmi ancora per il ritardo e augurarvi buona lettura.
Ciao. Laura.
- Granger vorrei che
ascoltassi attentamente ciò che sto per dirti. So benissimo
quali siano i tuoi sentimenti verso di me, ma segui ugualmente il mio
consiglio: fai ciò che ti verrà richiesto e la
tua prigionia qui sarà breve ed indolore…
Le sue parole erano vere. Sapeva già che avrebbe fatto di
tutto perchè Draco rinnegasse il Signore Oscuro. Piton, che
forse in Draco rivedeva sé stesso e il suo tormento, ha
scelto di essere quella persona che forse, anche lui, avrebbe voluto
incontrare sul suo cammino. Che lo aiutasse a non commettere un errore
che avrebbe rimpianto tutta la vita.
- Non sia ridicolo!
Nessuno è mai tornato per raccontare come si trascorre il
tempo prigionieri di Voldemort… mi domando solo chi stavolta
tra di voi sarà così vigliacco da uccidere una
persona indifesa…
Io gli ho risposto con parole che non potevano essere più
lontane dalla verità. Rivedo il suo sguardo e almeno in
quello non mi sono sbagliata: avevo pensato che non fosse né
crudele né minaccioso. Era semplicemente il solito sguardo
impenetrabile. Quello che per tanti anni ha sempre ostentato. Solo
poche volte ha lasciato trasparire un’emozione ed
è stato solo per esprimere fastidio, disprezzo, odio.
Pensavamo verso di noi, ma forse sbagliavamo. Forse era solo per
sé stesso. Per la parte di sé che avrebbe voluto
dimenticare, e che invece Harry gli ricordava.
- Non
è questo l’atteggiamento che ti
permetterà di lasciare questo posto incolume…
Granger rifletti attentamente su ciò che ti ho detto
perché qui vengono concesse poche
possibilità… alla prima sciocchezza non si
rischia qualche punto in meno o una punizione… qui si
rischiano sofferenza e morte…
Sofferenza e morte: due parole che racchiudono il segreto di un uomo
che non abbiamo mai conosciuto. Perchè noi abbiamo
conosciuto il professore odioso che ci angustiava con il suo
atteggiamento dispotico, il Mangiamorte che tradiva l’Ordine,
l’assassino impietoso. Non l’uomo di cui ci ha
parlato Aberforth.
E’ nella fissità dello sguardo di Harry che
ritrovo gli anni passati ad odiarlo. A sperare che prima o poi facesse
quel passo falso che inducesse Silente ad allontanarlo, riconoscendolo
per quello che pensavamo fosse: un traditore, un codardo, un nemico.
- Perché non mi ha detto la verità, Silente.
Perché nessuno sapeva?
- Perché è stato Piton a volere così,
Harry. Ed ha avuto ragione. Il fatto che nessuno sapesse della missione
che svolgeva per Silente, insieme alla sua eccezionale
capacità di occlumante, gli hanno permesso di correre meno
rischi. Il Signore Oscuro, infatti, non ha mai dubitato della sua
lealtà verso di lui e non verso Silente.
Aberforth continua ad indugiare con lo sguardo su Harry. Non gli
sarà sfuggita sicuramente la tempesta che si è
scatenata in quegli occhi verdi che sempre hanno mostrato le emozioni
provate.
- Quando Albus ha capito che era giunto il momento di recuperare un
oggetto che non doveva per nessun motivo finire nelle mani di
Voldemort, sapeva che non sarebbe sopravvissuto. Sapeva che la magia
che custodiva quell’oggetto, era magia degli Antichi.
- Antichi?
La voce sorpresa è quella di Blaise. E per un attimo induce
Aberforth a distogliere lo sguardo da Harry.
Ne so poco anch’io. Per quanto la mia curiosità ci
fosse, questi sono argomenti che si trovano in volumi custoditi nella
parte proibita della biblioteca di Hogwarts, quindi inaccessibili anche
per me.
- Gli Antichi, i maghi che per primi hanno dato vita alla Magia Oscura.
- Che fine hanno fatto?
- Nessuno lo sa con precisione. Sono diventati una forza molto potente,
ma non malvagia, come potreste pensare. Quando hanno capito che
pericolo rappresentava per il mondo la loro conoscenza, si sono
rifugiati nella più totale segretezza. Hanno assunto quella
che si può definire “una posizione
neutrale”. E non esiste minaccia che potrebbe indurli a
cambiare questa loro decisione.
- Nemmeno se qualcuno tentasse di impiegare la loro magia per spazzare
via l’intera comunità magica?
E’ la voce fredda di Draco che ha parlato. Lo osservo. I suoi
occhi grigi sono l’esatto contrario di quelli verdi di Harry:
sono impenetrabili. Nascondono qualsiasi emozione. Anche se credo sia
solo uno stato apparente. Quello che ci sta svelando Aberforth
coinvolge tutti noi in egual misura. Abbiamo solo diversi modi di
esprimerlo.
- Non considerano Voldemort una minaccia per loro. So che è
difficile da capire questa loro posizione. Però se solo
intervenissero una volta, romperebbero una neutralità che
non potrebbero più ripristinare. La loro forza impiegata sia
nel bene, che nel male, verrebbe a rompere un equilibrio che ha regnato
per secoli.
- La conoscenza fine a sé stessa non è fonte di
pericolo. E’ l’impiego che si fa di questa
conoscenza a renderla buona o malvagia.
- Esatto Hermione. Hai riassunto in un concetto molto incisivo la
posizione degli Antichi. La loro neutralità fa sì
che la loro magia rimanga solo conoscenza.
- Quella di Voldemort è Magia Oscura. Ed è
malvagia.
- La sua magia è solo una minima parte di quella conosciuta
dagli Antichi. E come vedi, Ron, è l’impiego che
ha deciso di farne a renderla malvagia. Quando ha iniziato il suo
percorso verso la conoscenza delle Arti Oscure, Voldemort voleva
già il potere per sé. Ed era disposto a tutto pur
di ottenerlo.
- Una minima parte? Questo vuol dire che Voldemort potrebbe diventare
anche più potente?
- Non è semplice impossessarsi della conoscenza degli
Antichi. Quello che è riuscito a scoprire sino ad ora lo ha
ottenuto attraverso anni di ricerca. Considera anche che Voldemort
è un mago molto dotato già di suo.
- Una volta Silente mi ha detto che mia madre mi ha salvato grazie
all’utilizzo di una magia “antica”. Era
Magia Oscura degli Antichi?
La voce di Harry trema solo leggermente.
- Sì, è l’ulteriore conferma che
è come la si impiega a renderla buona o malvagia.
- Come faceva a conoscerla?
- Questo non lo so, Harry. Forse Albus ne era a conoscenza, ma io no. E
non ho mai potuto chiederglielo. Dopo quella notte non ci siamo
più parlati. Albus si è messo in contatto con me
solo qualche giorno prima della sua morte. E lo ha fatto attraverso
Piton. E’ stato lui a venire da me. Albus non voleva
allontanarsi da Hogwarts per non destare sospetti.
- Moody ci ha detto che nessuna sapeva dove fossi.
- E’ stato più semplice di quanto tu non creda.
Ed estrae dalla tasca un semplice specchietto. Come quello che Sirius
aveva dato ad Harry.
- Come vedi Harry, non esiste distanza in grado di separare due persone
come l’orgoglio. Ed è un errore che ho pagato a
caro prezzo. Ho perso tutti quegli anni con mio fratello e con te.
Anche dai suoi occhi traspare il rimpianto di scelte che lo hanno
condotto lontano da tutti, in solitudine.
- Non esiste peggior nemico del nostro orgoglio. Riconoscere di aver
sbagliato e tornare sui propri passi è solo sintomo di
grande coraggio.
- Orgoglio… un problema tipico dei Grifondoro, almeno di
questo non mi devo preoccupare…
L’ironia di Blaise per un attimo viene accolta da un silenzio
assoluto. Poi è lo stesso Aberforth ad aprirsi in un
sorrisetto.
- Blaise, sei proprio come ti ha descritto Piton. Potrebbe crollare il
mondo, e tu non faresti una piega …
- Aggiungerei che dopo, potrebbe anche spolverarsi i vestiti per
togliere la terra…
Alle parole di Draco, sarà la troppa tensione accumulata, ma
il sorrisetto compare un po’ sulle facce di tutti. Forse per
un attimo ci è concesso di ricordarci che la vita
è anche speranza. Una speranza che ci può rendere
capaci ancora di scherzare.
- Blaise, le persone come te riescono sempre a farti ricordare che dopo
ogni notte, anche la più buia, torna sempre il giorno e la
luce. E’ una qualità la tua che non va
sottovalutata. Alle volte quando tutto sembra precipitare, servono
persone che sappiano vedere le cose da prospettive diverse…
Non so perché ma le parole di Aberforth mi fanno rivivere
quegli istanti in cui i due vampiri ci hanno riconosciuto, e per ognuno
di noi hanno evidenziato due caratteristiche. Quasi a sottolinerare che
si trovavano di fronte un gruppo ben assortito.
- Albus ha voluto che Piton mi parlasse di ognuno di voi. Voleva che
imparassi a conoscervi. Voleva che conoscessi pregi e…
difetti. E per quanto possa stupirvi, lui vi ha descritti con grande
luicidità ed obiettività. In fondo ha trascorso
molto tempo con voi. Infatti il suo giudizio, l’ho ritrovato
anche nel diario che Albus mi ha lasciato, dove parlava anche di voi.
“Anche di voi” chissà
cos’altro ha trovato in quel diario. Chissà se ha
trovato l’affetto per un fratello che se ne era andato e che
non ha più potuto rivedere.
- Soprattutto, Harry, voleva che fossi io a parlarti del
perché della sua scelta di non condividere con te
ciò di cui era venuto a conoscenza.
Forse dopo tanto dolore, Harry troverà almeno un
po’ di pace per la morte di Silente.
- Quello che non ha potuto dirti è che la sua morte era
necessaria per poter permettere a te di sopravvivere.
L’oggetto che ha recuperato e per colpa del quale non sarebbe
comunque sopravvissuto, rappresenta parte della salvezza per tutti noi.
E Voldemort non doveva entrarne in possesso.
- Cercava anche lui questo oggetto?
- Certamente, lo cercava con tutte le sue forze.
- Come ha fatto Silente a trovarlo prima di lui?
- Aveva a sua disposizione il luogo dove cercare
l’informazione su dove si trovasse ciò che
cercavano entrambi.
- Hogwarts…
Ho parlato ad alta voce senza neanche accorgermene.
- Esatto. Perché l’oggetto di cui stiamo parlando
apparteneva a Salazar Serpeverde. Il quale ha lasciato scritto nel suo
diario che prima di morire si sarebbe separato dalla sua bacchetta, per
lasciarla custodita in un luogo sicuro, protetta da incantesimi molto
potenti, che l’avrebbero resa accessibile solo ad un mago
altrettanto potente quanto lui. E come unico indizio sul luogo in cui
l’avrebbe nascosta, da buon Serpeverde, ha lasciato scritto
di cercare l’informazione in un altro luogo dove solo un
Serpeverde avrebbe potuto avere accesso.
La Camera dei Segreti. Quella che lui stesso ha creato qui ad Hogwarts.
Quella che però Harry, un Grifondoro, è riuscito
a trovare ed aprire. Questo Salazar Serpeverde non poteva prevederlo.
- La Camera dei Segreti. Lì Albus ha cercato ed ha trovato
l’indicazione su dove fosse custodita. Quando però
si è trovato sul luogo, ha capito subito che si trattava di
una magia molto potente quella che custodiva la bacchetta. Ma sapeva di
non avere altra scelta se non quella di andare avanti, anche a costo
della vita.
- Silente non era meno potente di Salazar Serpeverde. Credo che lui non
avrebbe sfigurato tra i fondatori di Hogwarts.
- No hai ragione, Hermione. Mio fratello è stato sicuramente
uno dei maghi più potenti che Hogwarts abbia visto dopo i
suoi fondatori. Ma tra gli incantesimi che ha dovuto affrontare ce
n’era uno che non avrebbe mai potuto sconfiggere e
l’ha capito subito. Per diventare il legittimo possessore di
quella bacchetta c’era un’ultima condizione:
appartenere alla casa Serpeverde. Diversamente essa avrebbe ucciso
qualsiasi altro mago fosse riuscito ad impossessarsene.
- Un po’ come per la spada di Godric Grifondoro? Solo un
Grifondoro la può trovare e usare.
- Esatto Ron. Salazar ha reso accessibile la sua bacchetta solo ad un
vero Serpeverde. Il motivo per cui questa bacchetta racchiude in
sé un potere particolare, deriva dalla sua origine:
è stata creata dagli Antichi. Il padre di Salazar
Serpeverde, era un Antico, che ha rinunciato a suo figlio quando
è giunto il momento di scomparire insieme agli altri membri
del loro gruppo. Rinunciava ad un figlio che aveva tanto desiderato, ma
che non avrebbe mai potuto veder crescere. Così, volle
donargli qualcosa di sé. Qualcosa che gli avrebbe per sempre
ricordato quanto bene gli volesse: fu così che Salazar
Serpeverde entrò in possesso della bacchetta di suo padre.
Una bacchetta creata con la Magia Oscura degli Antichi. Una bacchetta
che non ha eguali.
Il mio cuore sta battendo come un tamburo. E non posso distogliere lo
sguardo da Draco. Anche lui ora è turbato. E penso che le
domande che si sta ponendo sono le stesse che mi faccio
anch’io: Silente ha deciso volontariamente che la bacchetta
finisse nelle mani di Draco? Sapeva che Voldemort non sarebbe stato in
grado di utilizzarla? Mi sembra di non riuscire più a
ragionare. Nello sguardo di Draco le stesse parole che mi ha detto
quando siamo andati a Malfoy Manor “quando l’ho impugnata
la sensazione che ho provato è stata di forza e
potere… e ne ho avuto paura. Perché ho pensato
che con lei sarei potuto diventare potente tanto quanto il Signore
Oscuro, se non di più…”
- La mano di Silente, è per quello che era diventata
così? Per quello lui era così debole?
- Sì Harry. La maledizione che Salazar ha posto sulla sua
bacchetta ha colpito Albus. Il suo sangue si è avvelenato e
stava lentamente morendo. Ma…
Si interrompe perché il suo sguardo penetrante ora sta
fissando Draco.
- ma non era preoccupato per la sua morte. La sua unica preoccupazione
era quella che non avvenisse prima per mano di Draco. Questo non doveva
assolutamente succedere. Così ha chiesto un ultimo
sacrificio a Piton: quello di sostituirsi a Draco nel compito che il
Signore Oscuro gli aveva affidato. E gli ha anche chiesto di
proteggerti Draco. Di fare il possibile perché tu non
corressi alcun pericolo, fino al giorno in cui avresti capito
qual’era la strada giusta da seguire. Perché se
c’era una cosa di cui era convinto Albus, era che tu non
fossi il Mangiamorte che tutti pensavano fossi diventato.
Non ha smesso di fissare Draco con la stessa intensità con
cui ha guardato anche Harry.
- Se c’era una cosa che Albus era in grado di fare senza
sbagliare, era leggere nel cuore delle persone. E in te Draco, aveva
visto quello che nemmeno tu pensavi ci fosse. Coraggio e paura,
determinazione ed incertezza, buio e luce. Un cuore capace di provare
emozioni così, non poteva essere malvagio. Era un cuore che
attendeva solo un segnale, per risvegliarsi dal torpore in cui si era
isolato. Per tornare a battere per qualcosa che ne valesse davvero la
pena. Che valesse il dolore che avresti dovuto affrontare.
Lui è immobile. Come se si fosse trasformato in una statua.
Anche il suo sguardo sembra vuoto. Vorrei potermi alzare e
abbracciarlo. Per abbracciare la pena che sicuramente le parole di
Aberforth hanno scatenato in lui. Perché tanto dolore
è stato posto sul cammino di questi due ragazzi?
Sia Harry, che Draco sembrano ora vittime di un destino che sembra
accanirsi contro di loro.
- La bacchetta che Draco ha sottratto a Silente non era la
sua… era quella di Salazar Serperverde?
- Sì Blaise. Quella notte Silente sapeva che Draco avrebbe
agito. Sapeva che i Mangiamorte sarebbero penetrati ad Hogwarts.
E’ stato Piton ad avvisarlo. E con lui ha concordato come
sarebbero dovute andare le cose.
Sia il volto di Harry che quello di Draco, sono due maschere prive di
ogni espressione. Sono lontani, sono a quella notte, a quei momenti.
Rivissuti in una nuova prospettiva, quella che ci sta dando Aberforth.
- Albus ha condotto Harry con sé fuori da Hogwarts, per
permettere a Draco di agire indisturbato. Sapeva Harry che seguivi
tutti i suoi spostamenti. E non voleva correre il rischio che tu lo
affrontassi o peggio che la tua vita fosse messa in pericolo.
Il Marchio Nero che avete visto su Hogwarts, sulla Torre
d’astronomia era il segnale convenuto tra lui e Piton, per il
vostro ritorno. Era il segnale che Draco era pronto ad agire. Albus
sapeva che una volta lì avrebbe dovuto dare il tempo a Piton
di arrivare. E da quanto ho appreso dal racconto di Piton lo ha fatto
nell’unica maniera che poteva anche essere la sua unica
possibilità con te, Draco: ti ha parlato come non aveva mai
osato fare prima per non metterti in pericolo. Ha espresso la sua
sicurezza che tu non fossi capace di essere malvagio. Ti ha parlato
mostrandoti l’affetto che provava per te. Voleva che sapessi
da lui quello che pensava di te… e non meno importante
voleva che la bacchetta di Salazar arrivasse direttamente nelle tue
mani. Nelle mani di un Serpeverde.
- Lui ha la bacchetta di Salazar Serpeverde?
Nella voce di Ron c’è tutta la preoccupazione e la
sorpresa che avrei avuto anch’io se non sapessi quello che
ora so di Draco. Ma sono sicuramente la persona meno indicata per
tentare ora di tranquillizzarlo. Infatti il suo sguardo arrabbiato,
insieme a quello di Harry, mi sta fissando.
- Tu lo sapevi Hermione? Lo sapevi e non ci hai detto nulla?
- Pensavo fosse la bacchetta di Silente. Anche Draco scopre adesso che
era la bacchetta di Salazar Serpeverde. Pensavamo tutte e due che fosse
la bacchetta di Silente!
- Avresti dovuto comunque parlarcene… ragione di
più se fosse stata la bacchetta di Silente! Lui non aveva
nessun diritto di averla…
- La bacchetta di Albus, Piton l’ha consegnata a me. Albus
gliel’aveva data in custodia. Insieme al suo diario. Voleva
che arrivassero a me.
La tensione che c’è ora Draco ed Harry
è qualcosa che avevo dimenticato. Eppure l’ho
percepita molte volte tra le mura di questo castello. E guardo
Aberforth in cerca di un aiuto che Silente avrebbe saputo fornire. Lui
che aveva sempre le parole giuste per ogni situazione.
- Harry, Draco non siete più nemici. Questa è una
condizione che dovrete imparare ad accettare. Dovrete imparare a
fidarvi l’uno dell’altro. A contare l’uno
sull’altro.
Harry e Draco non mutano atteggiamento. Aberforth ora sembra cercare
altre parole per proseguire. Ma è come se sapesse che non ci
sono parole in grado di rendere meno difficile ciò che sta
per dire. Ed ora inizio ad essere preoccupata anch’io.
- C’è un’ultima cosa che dovete sapere.
Un’ultimo segreto che Albus voleva vi fosse svelato al
momento giusto. E quel momento è giunto.
Quando Albus ha trovato il luogo dove era custodita la bacchetta, non
ha trovato solo quella. Pochi sanno che Salazar Serpeverde aveva anche
la dote della Vista. Nel suo diario vi faceva riferimento solo in un
paio di occasioni. Ma la sua Vista dagli episodi descritti doveva
essere molto potente.
Insieme alla bacchetta, era custodita anche una profezia. Che ha
rivelato il suo contenuto nel momento in cui anche l’ultimo
incantesimo è stato rotto.
“Passeranno
diciotto anni prima che il Serpente cambi la sua pelle, entrando in
possesso del potere solo a lui destinato e vada in cerca del giovane
Grifone per aiutarlo a ritrovare le sue ali. Solo se questo
avverrà, il destino troverà la via per
rivelare loro come sconfiggere il nemico comune”
Solo Albus era presente quando la profezia ha parlato, ma
l’ha riportata fedelmente nel suo diario. E ciò
che ha scritto sulla sua interpretazione, almeno nella prima parte
è quello che ho pensato subito anch’io: il
Serpente e il Grifone. “Passeranno
diciotto anni prima che il Serpente cambi la sua pelle”:
Draco tu hai compiuto diciotto anni lo scorso
giugno… e solo ora sei qui, al fianco di Harry
Potter…
La mia mente è diventata una tela bianca su cui prendono
forma solo le parole di Aberforth…
- “entrando in
possesso del potere solo a lui destinato”: la
bacchetta di Salazar Serpeverde. Quando il Signore Oscuro
l’ha voluta per sé, non ha prodotto nessuna magia.
Solo in mano tua, Draco, ha preso vita. Donando alla tua magia una
nuova forza… queste sono state le parole di Piton, quando
gli ho chiesto di descrivermi ciò che aveva visto.
Non ho idea di quello che stiano vivendo Harry e Draco davanti a
ciò che Aberforth sta rivelando loro. Posso solo vedere la
tela bianca su cui le parole della profezia continuano ad apparirmi.
- “e vada in
cerca del giovane Grifone”: Harry anche tu hai
compiuto diciotto anni il mese scorso. Tu e Draco avete la stessa
età. E se sono passati diciotto anni per il Serpente, tutto
fa supporre che sono diciotto anni anche per il giovane
Grifone…
Draco ed Harry. Serpeverde e Grifondoro. Il Serpente ed il Grifone. I
loro anni, diciotto. Potere: la bacchetta degli Antichi. Frammenti che
continuano ad apparire ora sulla tela bianca dentro la mia testa.
- “per
aiutarlo a ritrovare le sue ali. Solo se questo avverrà, il
destino troverà la via per rivelare loro come affrontare il
nemico comune”. Questa parte della profezia,
Albus non ha trovato il modo di interpretarla. Era certo solo che il
nemico comune fosse Voldemort. Ma cosa siano le ali che il Grifone deve
ritrovare e come il Serpente lo possa aiutare, per questo non ha saputo
trovare una spiegazione.
- La profezia, Silente non ha mai dubitato che potesse essere un
qualche scherzo di Salazar?
- Ti da l’impressione che uno come Salazar Serpeverde potesse
disseminare di “scherzi” il luogo dove aveva
risposto un oggetto così prezioso per lui?
Ron mi guarda offeso. Ma io sono troppo presa da ciò che la
mia mente sta elaborando per preoccuparmene. Silente ha fatto tutto
ciò che era in suo potere per riunire gli elementi della
profezia e vedere se essa indicava il vero. Ed aveva ragione: la prima
parte è ciò che realmente è accaduto.
Draco ha rinnegato il suo passato e le sue convinzioni. E’
stato l’unico Serpeverde in grado di utilizzare la bacchetta
lasciata da Salazar Serpeverde. Ed ora Harry e Draco hanno un nemico
comune. Voldemort sicuramente ambisce alla morte di Draco tanto quanto
a quella di Harry. Non fosse altro perché è
convinto che solo la morte di Draco lo renderebbe il legittimo
proprietario di quella bacchetta. Ma c’è qualcosa
che non torna…
- L’altra profezia, che riguardava Harry e Voldemort, diceva
che nessuno dei due può sopravvivere se l’altro
vive. E anche Silente era assolutamente certo che stesse ad indicare
che fosse Harry a dover uccidere Voldemort.
Solo ora mi rendo conto di quello che ho detto. La mia mente ha
iniziato a lavorare nella solita maniera, dimenticandosi che
è del mio migliore amico che sto parlando. E’ di
Harry. Il ragazzo che ora mi sta fissando.
- Harry, perdonami, io non so cosa mi è preso…
è solo che tutto corrisponde…
- Sapevo che tu non avresti avuto dubbi… tu di Silente non
hai mai dubitato… ma io sì. E sai cosa penso
adesso? Che ho fatto bene. Mi ha lasciato all’oscuro di cose
per cui ho sofferto troppo. Ho passato gli ultimi tre mesi a desiderare
di uccidere una persona che credevo un assassino. E lo avrei fatto. Se
mi fossi trovato di fronte a Piton, lo avrei fatto.
Si è alzato in piedi e da come stringe i pugni, so che la
sua rabbia è sul punto di esplodere. E non si tratta
più di me o di Draco o della profezia. Si tratta di lui e di
Silente. Del loro rapporto che sembra essere rimasto in sospeso.
- Quindi adesso credo di avere tutto il diritto di essere io a non
fidarmi più di lui. E di quello che ha scritto nel suo
maledetto diario!
Né io, né Ron proviamo a trattenerlo. Sappiamo
che in questo momento niente lo potrebbe far ragionare. E credo che mai
come ora abbia il diritto di sentirsi così. Anche Aberforth
non fa nulla per impedirgli di uscire da qui. Intuisco che sia dovuto
anche al fatto che non credo ci sia un modo per lasciare la Stanza
delle Necessità così facilmente come siamo
entrati.
Guardo Draco, ma anche lui si sta alzando in piedi. Il suo sguardo mi
sfiora solo un attimo.
- Penso di aver sentito anch’io abbastanza…
Incrocio lo sguardo di Blaise, mentre Draco si richiude la porta alle
spalle. E nel suo scuotere la testa, ritrovo ciò che ho
appena pensato di Harry: anche lui ha bisogno di restare solo, per
mettere ordine in tutto quello che abbiamo saputo.
- Hermione, Ron, Blaise siete voi che dovete aiutarli. Albus era su di
voi che contava. Sulla vostra amicizia sincera verso di loro.
L’unica cosa in grado di sostenerli in questo momento
difficile. Nell’aiutarli ad accettare l’idea che
dovranno condividere ciò che il destino ha in serbo per
loro…
- Forse non ha ben compreso la situazione… stiamo parlando
di Draco Malfoy… Cristo santo abbiamo passato sei lunghi
anni ad odiarlo e a desiderare che scomparisse dalla faccia della
terra… come può aver pensato Silente che Harry
potesse accettare una cosa del genere?
- Ron, fermati a riflettere… non siete forse arrivati
insieme qui? Draco non sta forse con l’Ordine ora?
L’occhiata che rivolge a me basterebbe già come
risposta…
- Di questo ne deve parlare con Hermione, è lei che ce lo ha
portato… lei che ha creduto in lui e nella sua
“rinnovata pelle”…
- Credo Ron, che ci siano delle cose tra di voi che vadano chiarite...
se voi per primi non sarete uniti, Harry e Draco non avranno alcuna
possibilità. Non vi nascondo che è difficile
anche per me da affrontare la situazione. Avrei voluto che il mio
ritorno potesse essere diverso, ma ciò che mi ha chiesto
Albus di fare, andava fatto. Harry e Draco dovevano sapere, Albus ha
sempre creduto nella libertà di scelta. Credo vi abbia
sempre mostrato che il destino può dare delle indicazioni,
ma che dopo sta alle persone decidere cosa fare…
Con uno sguardo che racchiude anche lui sentimenti contrastanti,
Aberforth ci lascia soli.
Torno a fissare Ron.
- Quello che ha parlato sinora, non era il migliore amico di Harry
Potter, vero Ron? Quello che ha giurato di non abbandonarlo al suo
destino, ma di rimanergli accanto qualsiasi cosa avesse dovuto
affrontare con lui?
E’ il ragazzo che mi ha confessato di amarmi, quello che mi
ha regalato un bacio in cui c’era l’essenza del
nostro rapporto. Ma deve essere in grado anche lui di capire che ora
dobbiamo tutti mettere da parte i nostri sentimenti e pensare solo al
bene di Harry. E di Draco.
- Mi sa che ti ha fregato Weasley… meglio soccombere adesso,
quando puoi conservare ancora un minimo di
dignità… e pensare che sia una decisione tua
quella di accettare la situazione…
- Non pensi mai ai fatti tuoi Zabini? Per il momento non credo di avere
ancora bisogno della tua “prospettiva
diversa”…
- Guarda mi spiace deluderti, ma in questo momento qui di prospettiva
c’è n’è una sola…
ed è quella della profezia appena ascoltata…
- Perché non vai ad elargire le tue perle di saggezza al tuo
amico? Mi sembra che anche lui non sia molto d’accordo su
quello che ha appena sentito…
- Preferisco elargirle a te, mi sembra che in questo momento sia tu ad
averne più bisogno…
- Ron, dobbiamo pensare ad Harry. A come si sente lui in questo
momento. Anche tu come me, non hai mai dubitato di Silente e di
ciò che riteneva giusto per Harry. Voglio sapere se sei
sempre di questa idea. Se ti fidi di quello che ha lasciato scritto nel
suo diario, di quello che ha fatto per arrivare a questo
punto…
- Non so Hermione… ci ha taciuto delle cose che davvero
avrebbero potuto risparmiare dolore a tutti noi. Perché
tacere su Piton? Sapeva quanto Harry stesse male, l’ultimo
anno qui ad Hogwarts. I suoi dubbi su Malfoy e su Piton erano diventati
un’ossessione per lui. Ma lui gli dava solo delle risposte
blande, senza veramente rassicurarlo. Quando tutto è
successo, lo sai anche tu, lui si è sentito il vero
assassino di Silente. E’ vissuto per tre mesi con il tormento
di sapere che avrebbe potuto salvarlo e che invece non
l’aveva fatto. E adesso scopre che non era così.
- E’ la conferma che ha fatto bene a fidarsi di
Silente… che ha sempre fatto bene a fidarsi di lui, del suo
giudizio. E’ questo che dobbiamo fargli capire. Che non ha
sbagliato, che la morte di Silente, come quella dei suoi genitori o di
Sirius, non è colpa sua. Le persone fanno delle scelte e
queste scelte li portano incontro al loro destino.
- Hermione non tutti forse hanno la tua sicurezza e forza…
- Non pensare Blaise che per me sia tutto facile…
Un rumore improvviso di metallo che colpisce violentemente qualcosa,
attira subito la nostra attenzione. Insieme ad una voce che inveisce
contro qualcuno. D’istinto usciamo tutti e tre. E quello che
vediamo è l’ennesima sorpresa di questa serata:
c’è una ragazza, a giudicare
dall’aspetto più o meno della mia età,
che impugna una spada e con la quale sta tentando di colpire uno dei
due vampiri. Il loro “duellare” è
più un inseguire della ragazza gli spostamenti velocissimi
che il vampiro compie per tutta la stanza. Quello che mi sorprende
è la velocità con cui anche lei però
lo bracca. Il rumore che abbiamo sentito è il cozzare della
sua spada contro le pareti in pietra, ogni volta che sferra un colpo
micidiale, mancando solo di un soffio il suo avversario.
- Ma che diavolo sta succedendo adesso? E soprattutto chi cavolo
è quella lì?
- Sicuramente un gran bel pezzo di ragazza che è meglio
però non fare incavolare, Weasley.
- E’ una Cacciatrice. Credo che faccia parte degli Atrax.
- E tu come fai a saperlo?
Blaise ha sulla faccia la stessa espressione che tante volte ho visto
su quella di Harry e Ron: stupore.
- Zabini, hai avuto un assaggio di quanto Hermione sia sempre un passo
avanti rispetto a tutti…
- O forse ho solo dimostrato che oltre a te ed Harry, anche qualcun
altro non si è mai preso la briga di aprire un libro di
Storia della Magia o di seguire una lezione di Ruf. Sulla lama della
sua spada, c’è un simbolo che rappresenta gli
Atrax: un cerchio, attraversato da una linea curva. Il cerchio
simboleggia il sole, quindi il giorno e gli umani, che si interseca
alla linea curva che simboleggia la luna, quindi la notte e i vampiri.
Solo i Cacciatori posseggono quella spada.
- E questi Atrax cosa farebbero?
- E’ un ordine fondato secoli fa, che ha come compito quello
di mantenere l’equilibrio tra i vampiri e gli umani.
- Scusa, ma i vampiri si nutrono di sangue umano… credo sia
un po’ difficile mantenere un certo equilibrio…
Le persone giuste riescono a mantenere un equilibrio anche
là dove sembra impossibile. Nella storia del mondo magico,
queste persone sono sempre esistite. Ma credo che sia un concetto
applicabile ad ogni mondo: ovunque si crei un eccesso, ben presto si
crea anche il suo opposto. Il tutto perché torni un
equilibrio che non rappresenti più una minaccia per nessuno.
Anche nel nostro mondo in questo momento c’è un
eccesso e il suo opposto: Voldemort ed Harry. La vittoria di Harry
riporterebbe un equilibrio che in questo momento è venuto a
mancare.
- I vampiri non sempre uccidono le loro vittime, tantomeno ne fanno dei
loro simili ogni volta che mordono un umano. L’equilibrio che
preservano gli Atrax, sta appunto nell’impedire che i vampiri
prendano il sopravvento sugli umani.
Sia il vampiro che la ragazza sono così presi nella loro
lotta che non si sono nemmeno accorti della nostra presenza. Rimango
sempre più stupita dalla capacità di questa
ragazza. Non mostra alcun segno di cedimento. I suoi colpi si
susseguono con pari forza e intensità.
- E lo fa lei? Tu hai parlato di “Cacciatrice”,
suona un po’ definitivo come equilibrio…
- Ron, le mele marce esistono dappertutto…
- Mele marce?
Sento Blaise ridacchiare, e mi rendo conto di aver usato
un’espressione che Ron difficilmente può
conoscere.
- I cattivi, troppo cattivi anche per i vampiri stessi. Tra di loro
difficilmente si uccidono. Così intervengono i Cacciatori
degli Atrax.
- E perché c’è una Cacciatrice nella
Stanza delle Necessità ad Hogwarts che vuole a quanto pare
eliminare quella che non dovrebbe essere una “mela
marcia” a detta di Silente?
- Non lo so Ron, questo sul mio libro di Storia della Magia non
c’era scritto…
Non so nemmeno io come sia possibile essere qui noi tre, a
chiacchierare di qualcosa che dovrebbe invece terrorizzarci.
- Hermione ti adoro…
- Io invece spero che tu finisca sotto la lama di quella Cacciatrice,
Zabini…
- Lazar adesso la faccio finita una volta per tutte…
La caccia è finita. La lama della spada minaccia la gola del
vampiro, tenendolo inchiodato al muro.
- Ehi ragazzina, non scherzare. Se solo volessi potrei schiacciarti
come un’insignificante formica…
Effettivamente il vampiro non appare per nulla turbato. E con due dita
allontana la lama dalla sua gola, osservando con un sorrisetto beffardo
l’espressione truce della ragazza.
- Questo è tutto da vedere. E se non vuoi scoprirlo davvero,
tieni i tuoi canini lontano dalla mia gola!
La sua voce ha un forte accento straniero.
- Ragazzina, però mi sembra che quelli di Lix, non ti diano
così fastidio…
Mi sembra di vedere un lieve rossore colorarle le guance.
- Lui me lo chiede Lazar, è questa la differenza. Non me lo
ritrovo attaccato alla gola mentre sto dormendo…
- Non volevo svegliarti… mi sembrava di essere stato
abbastanza delicato…
- Certo delicato come un vampiro che attinge ad una riserva di sangue,
dopo un secolo d’astinenza…
- Bè non sarà un secolo, ma anche una settimana
è molto lunga…
Adesso il suo sguardo penetrante è puntato su noi tre. E un
brivido mi passa lungo la schiena. I suoi occhi non sono più
totalmente neri. Un alone rosso cupo circonda il nero, rendendo la sua
espressione infernale.
- Prenditela con Silente se sono dovuto rimanere chiuso qua dentro una
settimana per aspettare che questi ragazzini si decidessero a
venire… preferivi forse che come benvenuto mi bevessi uno di
loro?
Ora anche la ragazza si è voltata verso di noi. E il suo
viso dai tratti forti mi colpisce subito. Il suo incarnato è
leggermente olivastro. Ha due occhi nocciola dallo sguardo sicuro. Un
caschetto di capelli neri le incornicia il viso.
- Così è lei l’umana che ha capito
subito con chi aveva a che fare…
- Già un umana molto interessante… mentre tu
tentavi di acchiapparmi, lei aveva già capito che sei una
Cacciatrice… e ha anche riconosciuto come quello degli Atrax
il simbolo che c’è sulla tua dannatissima e
affilatissima spada… vorresti, per piacere, metterla via? Mi
sta davvero irritando…
Infatti la ragazza solo alle parole del vampiro ripone la spada nel
fodero che porta a tracolla sulla schiena. Poi si avvicina a noi,
ignorando completamente il vampiro.
- Hermione Granger, giusto?
Mi tende la mano, che stringo.
- Sono Blanca Ortiz, e sono una Cacciatrice degli Atrax, come
giustamente hai indovinato.
Poi rivolge i suoi occhi nocciola su Blaise e Ron. I quali ovviamente
dimostrano un certo interesse verso di lei.
- Tu devi essere Ronald Weasley.
E stringe la mano anche a lui.
- Ron, Ronald non lo usa nessuno…
- E tu Blaise Zabini…
Blaise non si smentisce e trattenendo più del dovuto la mano
della ragazza sorprende tutti.
- Es un placer saber a usted
- Un muchacho de los ojos del azul que habla
español…
- Mi madre ha pensado eso para saber otras idiomas que le me
servirían…
- Quizás sino él no era esto que lo utilizo que
su madre tenía en mente
- Quizás… pero yo se parecía absurdo
no escoger la ocasión para hacer un po de
ejercicio…
- Credo però non sia carino tagliare fuori dalla nosta
conversazione i tuoi amici… a proposito dove sono Harry
Potter e Draco Malfoy? Dopo tanto parlare di loro, sono abbastanza
curiosa di conoscerli…
Già che fine hanno fatto Harry e Draco? Devono essere
però qui da qualche parte… non so
perché, ma ho la certezza che non sia possibile uscire dalla
Stanza delle Necessità così facilmente come ci
siamo entrati.
La Stanza delle Necessità non ha smentito la sua natura
veramente magica. Non appena ho aperto la prima porta che ho trovato di
fianco a quella da cui sono uscito, mi sono ritrovato in un ambiente
quasi simile a quello che avrei voluto raggiungere: la sala comune di
Grifondoro. Così adesso sono seduto su una comoda poltrona,
davanti alle fiamme di un camino che sembra davvero quello che
più volte Sirius ha utilizzato per raggiungermi.
Sirius… mai come ora vorrei gettarmi dietro a quel velo per
raggiungerlo. E dimenticare tutto.
Ma come sempre è un’immagine forte a ricacciare
indietro la mia disperazione. Sono due occhi azzurro cielo che mi
guardano pieni d’amore. E mi dicono che lei mi
aspetterà, per tutto il tempo necessario. Occhi che mi hanno
strappato la promessa che sarei tornato da lei. Che non avrei
rinunciato a lei.
Quello che ho dentro è un mostro a cui non devo permettere
di prendere il sopravvento o mi trascinerà via con lui. E
non potrò mantenere la promessa fatta a Ginny. Per lei non
ci sarà nessuna speranza se io non affronterò il
mio destino.
Un destino che mi pone dinnanzi ad una nuova scelta. Una scelta che
prende una forma ben precisa non appena la porta alle mie spalle si
apre.
Quello che succede a questa stanza ha dell’incredibile.
C’è una metà che si sta trasformando in
un altro ambiente, non appena Malfoy ha messo piede qui dentro. E non
ho bisogno di sforzarmi particolarmente per capire cosa rappresenti: la
sala comune di Serpeverde. Ci sono stato una volta sola, ma il ricordo
è rimasto indelebile.
Sembra che Hogwarts stessa ci stia ponendo dinnanzi a questa nuova
realtà. Il Serpente ed il Grifone.
- Suppongo che la tua metà, Potter, sia il surrogato della
vostra sala comune…
Malfoy sta per compiere un gesto che gli ho visto fare molte volte:
accende una sigaretta e si siede pigramente su una poltrona. Rivolgo
nuovamente lo sguardo verso il camino.
- Non sembri sorpreso sulla stranezza di questa stanza… e
sul fatto che ci siamo finiti dentro insieme… non una per
ciascuno, ma una da dividere…
- Potter credo di aver esaurito la mia quota giornaliera di cose
impossibili quando mi è stato detto che Salazar Serpeverde
in persona ha “visto” che avrei dovuto farti da
balia…
E’ una sensazione strana quella che sto provando: penso che
in questo momento solo lui possa sapere davvero come mi sento.
Nessun’altro potrebbe capire che effetto faccia sentire che
un nemico odiato da sempre sembra essere destinato a diventare invece
il tuo più grande alleato.
- Potter ho avuto diciotto lunghissimi anni per imparare ad odiarti.
Prima hai infestato undici anni della mia vita sotto forma di
fantasma… aleggiavi in tutti i discorsi, in tutti i
racconti, con cui mio padre ha sempre allietato la mia
infanzia… poi c’è stato il grande
passo. Sei diventato un corpo ed un volto, qualcosa di molto reale e
ancora più facile da odiare.
- Malfoy, io ho avuto a disposizione solo sei anni per farlo, ma tu sei
stato talmente bravo, che ti garantisco sono stati più che
sufficienti.
Mi sembra quasi di vedere il ghigno che sento apparire sulla sua
faccia. Lo stesso che ho visto tante volte sul campo di Quidditch.
- Lo sai vero che ci sarà qualcuno che non ci
permetterà di lasciar correre come se nulla fosse…
- Hai paura che debba scegliere tra noi due Malfoy?
Mi volto verso di lui e i nostri occhi ingaggiano una sfida che
è iniziata tanto tempo fa.
- Ho vissuto diciotto anni di solitudine, credo che sopravviverei a
differenza tua, senza di lei…
- Saresti davvero disposto a rinunciare a lei pur di non essere al mio
fianco?
- Mi stai chiedendo di cercarti le ali, Potter?
Penso sia inutile rimandare qualcosa che è inevitabile. E lo
sa anche lui.
- Ti sto chiedendo se hai intenzione di nasconderti dietro di lei o se
hai il coraggio di dirmi cosa ti passa davvero per la testa!
Adesso c’è la stessa consapevolezza anche nel suo
sguardo di non poter più fingere.
- Penso che sono stufo e vorrei solo che questa storia potesse finire.
In un modo o nell’altro. L’importante è
che finisca.
- E’ quello che voglio anch’io. In un modo o
nell’altro, ma che finisca.
Il momento è passato. Possiamo tornare ad essere quelli che
siamo sempre stati.
Con un’unica differenza: il Serpente aiuterà il
Grifone a ritrovare le proprie ali, e poi aspetterà con lui
che il destino sveli loro come sconfiggere il nemico comune.
Spazio autrice: l’autrice è esaurita fisicamente e
moralmente. Uccisa dal troppo lavorare e dalla certezza che voi sarete
incaz…ate più di Voldemort dopo che Potter gli
è sfuggito sotto il naso in quel cimitero freddo e cupo.
Ma come Voldemort io non desisto, quindi provo a chiedere clemenza e a
sperare che il capitolo vi sia piaciuto quel tanto che basta per farvi
desistere dal venire sotto casa mia per farmela pagare.
So che una settimana è lunga (lo dice anche Lazar e un
po’ forse possiamo capirlo… in fondo quando si
tratta di ff anche noi ci trasformiamo in tante vampirette che hanno
bisogno di leggere una “dose” giornaliera per
tirare a campare… eh!eh!eh!), però diversamente
non ho potuto fare. Spero di riuscire a chiudere il prossimo capitolo
entro sabato, così da riuscire a postarlo entro sabato sera.
Se non dovessi riuscirci sappiate che lo posterò sicuramente
lunedì (la domenica è sacra e non si
lavora… il cervello è messo a completo
riposo… quindi se non è la domenica che vegeto
dal letto al divano e ritorno, sicuramente passo tutto il mio tempo
fuori casa!).
Adesso però vi devo salutare, se no continuo a scrivere e
non posto! Anche perché mi sono ritagliata dieci minuti dal
lavoro per farlo (che poi per recuperarli diventano venti…,
ancora non ho capito perché!!)
Vi chiedo scusa se non ritaglio il solito spazio per ognuna di voi, ma
spero mi crediate sincera se vi dico che spiace più a me di
non farlo, che forse a voi di non trovarlo!!
Ma la prossima volta a costo di prendere un giorno di ferie, lo
farò!!
Ma il meglio di me oggi deve ancora arrivare… ed ecco la
“chicca”: anche se siete incaz…ate come
Voldemort un salutino me lo lasciate lo stesso?
Un bacio, un abbraccio. Laura
PS: siccome non tutti conoscono lo spagnolo (io per prima, quindi se
c’è qualche errore prendetevela con il sito di
traduzione on-line che ho trovato nel web! Eh!eh!eh!) ecco la
traduzione delle battute tra l’affascinante Blaise
multilingue (fate attenzione pechè con lui ogni doppiosenso
è mooooolto pericoloso J) e della bella Cacciatrice:
- È un piacere conoscerti
- Un ragazzo dagli occhi blu che parla spagnolo
- Mia madre ha pensato che conoscere altre lingue mi sarebbe
servito…
- Forse però non era questo l’utilizzo che tua
madre aveva in mente…
- Forse, però mi sembrava sciocco non cogliere
l’occasione per fare un po’ di esercizio…
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Capitolo 28 *** SILENTE E I SUOI AMICI ***
Salve gente! Per non prolungare oltre
l’attesa arrivo a postare questo capitolo che sono le tre e
mezza… di notte!!
Quindi se troverete qualche castroneria… bè
abbiate pietà! Se penso che la sveglia suonerà
tra circa tre ore… aiuto!!
Comunque, non sono problemi vostri giustamente. Quindi che dire di
questo capitolo? Diciamo che ha il compito di chiudere il quadro delle
novità e di inziare a far intravedere qualcosa dei nuovi
personaggi. Che da adesso in poi saranno parte integrante della storia,
quindi li conoscerete sempre meglio.
Spero non vi dispiaccia, ma la mia fantasia li ha trovati di suo
gradimento e ha deciso di non lasciarli più!
Gli ultimi sproloqui senza senso (più del solito, vista
l’ora…) li rimando a fine capitolo…
Buona lettura e a presto.
Laura
Mentre eravamo intenti ad ascoltare Blaise che faceva mostra del suo
spagnolo, l’altro vampiro ci ha raggiunto senza che ce ne
rendessimo conto ed ora sta guardando con un’espressione
minacciosa il gemello. Che peraltro non appare minimamente preoccupato.
- Lix, non fare quella faccia, è la ragazzina che ha dato i
numeri come al solito…
- Senti succhiasangue a tradimento posso sempre riprendere da dove ci
siamo interrotti e…
- Okay sarà il caso che voi due vi diate una
calmata… la situazione è già
abbastanza tesa, senza bisogno dei vostri continui alterchi…
- E’ lei che fa un sacco di scene per un po’ di
sangue…
- Lo sai che Blanca odia quando fai così... senti finiamola
qui. Non è il caso di andare oltre. Questi ragazzi
dovrebbero fidarsi di noi due, Lazar e sicuramente non stiamo dando una
buona impressione…
- Lix, i vampiri non devono fare colpo sugli umani… o
meglio… non su tutti gli umani…
Quegli occhi sono davvero inquietanti. Sposto lo sguardo su Blanca e
vedo che mi strizza l’occhio con un sorriso rassicurante e si
rivolge al gemello di nome Lazar.
- Lazar, stai attento perché l’umana ha tutta
l’aria di essere una che si sa organizzare, secondo me
potrebbe essere una Cacciatrice di tutto rispetto…
- Già, Hermione, ti ci vedrei bene con quella
spada… possiedi anche tu il giusto fascino…
Lazar adesso ha spostato il suo sguardo su Blaise e sorride ironico.
- Ehi ragazzina mi sa che hai trovato un ammiratore… amico
lascia però che ti avverta: ti servirà
più di qualche parola in spagnolo per suscitare il suo
interesse…
- Tipo che dovrei farmi crescere i canini?
Il vampiro ora scoppia in una risata genuina e si avvicina a Blaise,
che per nulla turbato dal fatto che gli abbia circondato le spalle con
un braccio, non ha perso il suo sguardo ironico.
- Lixandru, credo di aver trovato un umano che capisce un po’
di sano divertimento…
- Ci mancava solo questo… Blaise mio fratello è
già un flagello per tutti noi così, senza che
arrivi qualcun altro a dargli man forte.
Continuo a pensare che tutto ciò sia solo un sogno: io,
Blaise e Ron che parliamo con una Cacciatrice degli Atrax e con due
vampiri gemelli che ancora non ho ben capito se davvero pericolosi o
meno per noi, come se fosse l’ora del the.
- Blaise non dargli retta, qui dentro serve un po’ di
divertimento… alle volte sembra proprio di stare in una
tomba!
E si esibisce in un’altra allegra risata, questa volta
seguito anche da Blaise. Questo momento me lo ricorderò per
sempre e se ne avrò mai l’occasione penso che ne
parlerò con Ruf per dirgli di rivedere tutti i suoi studi
sui vampiri. Forse quelli che ha incontrato lui erano tutti
“normali”.
Anche Ron però mi sta guardando perplesso e non posso fare
altro che ricambiare la sua occhiata. E improvvisamente sento
l’esigenza di avere accanto a me Draco. Perché
vorrei ritrovare la sua presenza rassicurante.
- Penso sia il caso di cercare Harry e Draco, è
già da un po’ che sono spariti…
- Stai tranquilla Hermione, sono in quella stanza e stanno parlando tra
loro…
E’ Lixandru che mi ha risposto. E tra i due
“fratelli” è quello che mi inquieta di
meno.
- Penso che li raggiungerò allora…
- Non ce ne sarà bisogno, stanno arrivando loro…
Infatti si apre la porta e ne escono Harry e Draco. Alla cui vista
sento una sensazione di sollievo invadermi. Vorrei poter andargli
incontro e stringermi a lui. Ed è con uno sforzo enorme che
riesco a non farlo.
Poi realizzo quello che è successo e ancora una volta mi
auguro che questi vampiri davvero non siano pericolosi per noi. Ecco
un’altro dei loro poteri che ne fa degli avversari quasi
invincibili anche per noi maghi: l’udito capace di cogliere
la voce umana anche a grandi distanze o attraverso degli ostacoli.
Anche prima, mentre Lazar combatteva con Blanca, nonostante la distanza
ha sentito quello che stavo dicendo a Blaise e Ron.
I loro sguardi ora sono puntati ovviamente su Blanca. Quello di Draco
è anche attirato dalla strana vicinanza di Blaise e Lazar.
- Ecco Harry Potter e Draco Malfoy.
Blanca, con il suo forte accento, sorprende i due ragazzi andandogli
incontro. Tende la mano ad Harry.
- Sono davvero lieta di conoscervi. Ho sentito così tanto
parlare di voi da Silente, che è come se vi conoscessi
già.
Ha stretto la mano anche di Draco, e io come una stupida ho avvertito
una fitta allo stomaco. Questo proprio non me lo aspettavo. Forse
perché per un momento ho registrato il contrasto tra loro e
ho pensato che sarebbero una coppia alquanto affascinante. Lei scura,
con la sua carnagione olivastra, gli occhi nocciola e i capelli neri.
Lui l’esatto contrario: biondissimo, pallido e quegli occhi
grigi. Che adesso, cercando i miei, mi fanno sentire una perfetta
cretina. Ha stretto la mano di questa bellissima ragazza, ma la prima
cosa che ha fatto è stata guardare me. E in un modo che non
lascia alcun dubbio.
- Io sono Blanca Ortiz. Come vedete, ho già conosciuto i
vostri amici…
- Ragazzi vi siete persi uno spettacolo… non la fate
arrabbiare perché con quella spada che porta con tanta
disinvoltura, saprebbe anche uccidere un vampiro!!
E’ Blaise a parlare e insieme a Lazar scoppiano in
un’altra risata. Se Harry rimane sorpreso, il sospirare di
Draco mi fa capire che alle stranezze di Blaise ci è davvero
abituato da una vita.
- Bene, vedo che vi siete già presentati… allora
manca ancora una persona e poi siamo al completo.
E’ ricomparso anche Aberforth. E il suo sguardo va da Harry a
Draco. Anch’io come lui mi chiedo cosa sia successo in quella
stanza da cui sono usciti insieme.
Poi un verso, che mai avrei pensato di udire qua dentro,attira la mia
attenzione. C’è un falco che sta planando verso di
noi. E sento Lazar sussurrare a Blaise che “lui”
è uno veramente strano. Lui? Un falco? Strano?
Oddio… il falco è diventato un uomo!
Un uomo che tra tutti noi, fissa il suo sguardo su di me. Insomma sono
stufa di essere sempre io quella che guardano in qualche maniera
particolare! Eppure i suoi occhi turchesi sembrano vedere solo me.
Occhi azzurri, capelli biondi, credo abbia qualche anno più
di noi. Aberforth gli si avvicina e gli mette una mano su una spalla.
- Ragazzi lasciate che vi presenti Rafail Cox. Come avrete capito
Rafail è un Animagus… direi un po’
particolare rispetto agli altri che avrete conosciuto. Comunque, visto
che adesso ci siamo davvero tutti, lasciate che vi racconti come mai
queste persone sono qui con me.
Questo Rafail mi sta già dando sui nervi. Quasi quanto Ron
il primo giorno che l’ho conosciuto. Okay distolgo io lo
sguardo, perché lui sembra deciso a non farlo.
Guardo Aberforth e mi domando che razza di persone ha raccolto intorno
a sé.
- Immagino starete pensando che non avrei potuto circondarmi di persone
più strane… però come sempre accade
è il destino a metterci le persone
“giuste” sul nostro cammino.
Non posso dargli torto. E’ stato così anche per
noi in diverse occasioni. Quando meno te lo aspetti, arriva la persona
giusta al momento giusto.
- Il primo che ho conosciuto è stato Rafail. O meglio
è lui che ha cercato me. Insieme poi abbiamo incontrato
Lazar e Lixandru. Diciamo che quando li abbiamo trovati erano
momentaneamente in difficoltà.
- Dì pure che ci hai salvato la “non
vita”…
E’ Lazar che ha parlato. E finalmente qualcosa fa distogliere
lo sguardo di quel dannato Animagus da me. Adesso guarda Lazar come se
fosse un insetto fastidioso. Forse inizio a capire perché
l’ha definito “strano”. E’
Lixandru a continuare il discorso del fratello però.
- E’ avvenuto all’incirca un anno fa. In Polonia,
il nostro paese d’origine. Qualcuno che voi sicuramente non
potete conoscere, si è alleato con qualcuno invece che
conoscete molto bene: Voldemort.
Ora, come me, anche gli altri sono attentissimi.
- Già, Voldemort sta tentando di radunare attorno a
sé il maggior numero possibile di vampiri. Li vorrebbe parte
attiva nella sua guerra. E per farlo, ha cercato l’aiuto di
una famiglia di vampiri molto potenti: i Volkov. E il modo in cui li ha
convinti a entrare nella sua guerra, da cui noi vampiri ci siamo sempre
tenuti fuori, è stata la promessa di eliminare me e mio
fratello dalla circolazione. Come ha spiegato benissimo Hermione, i
vampiri non si uccidono tra di loro. Possono odiarsi per
l’eternità, cercare di farsi tutti gli sgarbi
possibili ed immaginabili, ma non uccidersi. Questo perché
su di noi vige una maledizione sin dall’alba dei tempi: chi
uccide un proprio simile perde tutti i suoi poteri.
- Fortunamente così ogni tanto il mio compito si rivela
più facile del solito…
E’ Blanca che ha parlato, e Draco ed Harry che ancora non
sanno di lei la guardano senza capire. Effettivamente dare la caccia ad
un vampiro senza poteri deve essere molto più semplice. Ma
la mia curiosità si è già messa in
moto.
- Perché vi vogliono eliminare?
Lazar mi guarda sornione.
- Tesoro, cosa appare evidente in me e nel mio fratellino?
- Siete gemelli…
- Già… e siamo gli unici vampiri gemelli da
quando quelli come noi sono comparsi sulla faccia della terra. Hai
un’idea di cosa possa rappresentare questo?
- Un caso unico…
- Esatto… e come tutte le cose uniche anche noi abbiamo
qualcosa di speciale: il nostro contatto telepatico raddoppia i nostri
poteri. Siamo praticamente invincibili.
- Come hanno fatto allora a mettervi in difficoltà?
- C’è il rovescio della medaglia purtroppo. Se il
contatto si interrompe i nostri poteri sono dimezzati. Diventiamo
deboli come un vampiro che non ha ancora bevuto il suo primo sangue.
- E Voldemort c’è riuscito?
- Sì attraverso un rituale che è praticamente
quasi impossibile da realizzare. Lui ci è riuscito
perchè si è procurato un ingrediente che nessuno
era mai riuscito a procurarsi prima… il nostro
sangue.
- Come ha fatto?
- Chiedilo alla ragazzina…
- Lazar, non ricominciare con questa storia! Quante volte
dovrò ripeterti ancora che non ne sapevo niente?
E’ possibile che tu me lo debbe sempre rinfacciare?!
Ringrazio Dio che non vivrò l’eternità
insieme a te! Morirò e non ti sentirò
più!
- Blanca si è rivelata il loro punto debole. E la sua
presenza accanto a loro rappresenta una sicurezza per tutti e tre. E
non ultimo, anche gli Atrax sono parecchio preoccupati per la presa di
posizione dei Volkov. Mai una famiglia di vampiri si è
schierata così apertamente contro gli umani. Così
hanno deciso che più informazioni raccoglierà
Blanca, più sapranno come vanno delineandosi le cose.
E’ Silente che interviene. Blanca sembra davvero scossa. E
Lixandru lancia uno sguardo di fuoco al fratello. Ma lui non molla.
- Secondo me, lei resta per Lix, Silente… se fosse per me,
sarei già cenere a quest’ora…
Blanca sembra volerlo incenerire davvero e basterebbe il suo sguardo.
Questi due sono peggio di me e Ron quando iniziamo i nostri
battibecchi… anche se forse la loro mi sembra una faccenda
più seria.
- Comunque, Voldemort è venuto a conoscenza di qualcosa che
nessuno poteva immaginare. Blanca non ha solo sangue umano, ma anche
sangue di Lazar e Lixandru. Quello che è successo
è qualcosa che nessuno potrà mai spiegare. Nella
famiglia Ortiz scorre una minima parte del sangue dei Dukaj
perché in passato la madre di Lazar e Lixandru ha dato una
goccia del suo sangue per salvare una donna a lei cara. Come avrete
capito quella donna era una lontana parente di Blanca e quella sola
goccia non ha avuto il potere di trasformarla in un vampiro,
l’ha solo salvata dalla morte che incombeva su di lei.
Però è altrettanto vero che il sangue di un
vampiro è eterno, pertanto quella goccia ha continuato a
trasmettersi nei secoli ed è arrivata sino a Blanca.
- La quale, essendo figlia unica, ha deciso che non avrà mai
un figlio. Così mister succhiasangue, dopo la mia
morte, potrà godersi la sua eternità
libero da qualsiasi Ortiz che potrebbe ridurlo in cenere!
- Ragazzina, ci sarebbe un’altra soluzione, meno
drastica… ma tu non ne vuoi sentir parlare…
E’ ad un passo dal tirare fuori la sua spada, me lo sento. Il
tremore delle sue mani ne è la prova.
- Io ho fatto un giuramento! E ho intenzione di rispettarlo!
- Blanca, lascialo perdere dai. E tu Lazar riesci a stare zitto per i
prossimi dieci minuti? Magari così Aberforth
riuscirà a ricucire il disastro che stai facendo…
Aberforth non sembra fare caso alle loro schermaglie. Forse le
avrà già sentite tante di quelle volte che ci ha
fatto l’abitudine. E’ un po’ come per
Harry, quando io e Ron iniziamo: ormai non tenta neanche più
di fermarci, ci lascia sbollire.
- Quando siamo arrivati nel luogo dove si svolgeva il rituale, tutti e
tre erano prigionieri dei Mangiamorte. Li avevano in pugno.
- Come facevano se la magia coi vampiri non funziona?
- Il rituale che i Mangiamorte stavano compiendo non ha a che fare con
la magia. E’ un rituale conosciuto solo dai vampiri ed
infatti erano i Volkov ad indicargli cosa fare.
- E tu da solo sei riuscito a fermarli?
- Sapevo esattamente cosa sarebbe accaduto. Rafail sognava da molte
notti ciò che sarebbe accaduto. Vedeva quel luogo, vedeva
Lazar, Lixandru e Blanca. Quello che i Mangiamorte avrebbero fatto e
come lo avrebbero fatto.
Sposto lo sguardo sul biondo e i suoi occhi mi stanno fissando ancora.
Per fare sogni così interessanti, non può che
essere dotato della Vista. Oppure essere un Veggente vero e proprio.
Niente a che fare con l’unica “sensitiva”
con cui abbiamo avuto a che fare noi, la Prof. Cooman.
- Il fattore sorpresa ed un po’ di fortuna hanno aiutato me e
Rafail. Una volta che il rituale si è interrotto, per loro
due è stato estremamente facile liberarsi dei Mangiamorte e
mettere fuori combattimento i Volkov il tempo necessario per sparire.
- Detto questo, se vi chiedete il motivo per cui siamo rimasti con
Silente, la risposta è semplice: ora che su Blanca non
potrà più mettere le mani, potrebbe tentare di
catturare qualcun altro della nostra famiglia. Ai Volkov non interessa
nulla della vostra piccola guerra tra maghi, a loro interessa la sua
promessa di eliminarci. Finchè Voldemort ci
proverà, loro lo aiuteranno.
Quello che mi stupisce è vedere che dei vampiri possano
provare dei sentimenti. Questo non me lo sarei davvero aspettata.
- Tesoro non sono proprio sentimenti, per noi il nostro sangue
è qualcosa di intoccabile. Per il resto, si può
dire che alcuni di noi riescono ad avere una posizione meno
intransigente rispetto agli umani… insomma non vi ritengono
solo fonte di cibo, ma anche un simpatico diversivo con cui allietare
il tempo…
Deve avermi letto nel pensiero! E mi fornisce questa spiegazione con un
mezzo sorrisetto che voglio giudicare amico. Pensare che ci potrebbero
vedere solo come fonte di cibo mi rende molto più nervosa.
Silente scuote la testa alle parole di Lazar. E mi sorride.
- Come vedete Lazar e Lixandru sono due preziosi alleati nella guerra
contro Voldemort. E per ciò che ci aspetta, non potevamo
desiderare di meglio. Vorrei sottolineare ancora che di loro vi potete
fidare ciecamente… anche di Lazar. Nonostante il suo modo di
fare è assolutamente innocuo, almeno verso le persone
presenti…
- E lui? Anche lui è assolutamente innocuo per noi?
La voce gelida di Draco coglie di sorpresa anche me. Il suo sguardo che
sfida quello di due occhi turchesi altrettanto gelidi.
- Non credo sia tu quello più giusto per fare questa
domanda, Malfoy.
Il disprezzo con cui ha sottolineato il cognome di Draco è
palese.
- Proprio perché sono un Malfoy sono l’unico a
poterti fare questa domanda. Mi sembra che anche per voi Cox il sangue
sia qualcosa di intoccabile…
- Draco, Rafail non ha mai avuto a che fare con i suoi genitori e lo
sai…
Le parole di Silente accendono la rabbia in quegli occhi turchesi. Che
sono fissi su Draco ora.
- Volevi sentirti in compagnia Malfoy? Bastava dirlo…
è vero, i miei genitori sono due Mangiamorte. Forse i
più fedeli a Voldemort, anche più dei Malfoy.
- Draco, Rafail sicuramente entrambi rappresentate un brutto ricordo
l’uno per l’altro, però i vostri
genitori sono una cosa, voi un’altra. Non dimenticatelo. E
non vi fate confondere da questo.
Ma loro due continuano a fissarsi in cagnesco. E così
è il figlio di due Mangiamorte. Non poteva essere che una
notizia così inaspettata sul quarto uomo a chiudere il
racconto sul gruppo raccolto da Silente.
Ed ora? Quali sono le loro intenzioni?
- Ciò che Albus mi ha chiesto di fare è aiutarvi
a completare la profezia che vi riguarda. Voleva che vi offrissi il mio
aiuto e la mia protezione. Quando ho spiegato ai miei amici
ciò che mio fratello mi stava chiedendo, non hanno avuto
esitazioni nel dirmi che anche loro sarebbero stati al vostro fianco.
Aberforth ora abbraccia un po’ tutti col suo sguardo.
- So che non è facile, per nessuno di voi. Tutto sta
accadendo così rapidamente ed inaspettatamente. Ma se
rimarremo uniti, vinceremo. Combattere Voldemort non è solo
il destino di Harry. Ma è il destino di tutte quelle persone
che sanno riconoscere il male. Ed il male, mai come ora, sta dilagando
travolgendo ancora una volta innocenti e deboli. Come forse Blaise vi
avrà già detto, e come Draco saprà,
esiste una lista di maghi purosangue che Voldemort sta cercando per
riportare a sé. Albus me ne ha lasciato una copia nel suo
diario. Ed io sto tentando di rintracciarli per informarli del rischio
che corrono. E per tentare anche di spronarli ad unirsi alla causa di
chi ha deciso di combattere. Ci sono già troppe persone che
fingono di agire, quando invece non stanno facendo nulla. Il Ministero
stesso per esempio: non fa altro che rassicurare la popolazione magica
sbattendo in prima pagina sui giornali il nome di Harry Potter, come se
solo questo bastasse a tenere lontana la minaccia di Voldemort . Invece
è tempo di agire. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. E la
gente lo deve sapere. Dobbiamo fare in modo che lo sappia. In questo
anche l’Ordine può fare molto. Servono persone che
non abbiano paura di agire.
Mi vengono in mente un po’ tutti: Moody, Lupin, i Weasley,
Tonks... e penso che non potranno che essere d’accordo con
lui. Unire le forze.
- L’Ordine deve sapere di te e di loro. Non appena torneremo
a Grimmauld Place, li informerò su come stanno le cose. Devi
venire anche tu, Aberforth. E’ giusto che anche gli altri
sentano da te, ciò che ci hai detto.
- Grimmauld Place… va bene, Harry. Ma prima
c’è qualcosa che devo fare con Rafail e Blanca.
Intanto potrete tornare voi. Vorrei però che Lazar e
Lixandru vi accompagnassero. Vorrei che restassero con voi
d’ora in poi…
Non so come la prenderà Remus… vampiri e lupi
mannari non sono proprio “amici”… anche
se stiamo parlando di un lupo mannaro e due vampiri forse un
po’ particolari…
- C’ è posto per tutti. E’ una casa
grande quella dei Black…
- Già. Quando saremo nuovamente tutti insieme, dovremo
capire come risolvere la seconda parte della profezia. Sono convinto
che insieme troveremo il modo di scoprirlo.
- Silente, è meglio sbrigarsi… ci
vorrà tempo per sciogliere tutti gli incantesimi posti qua
dentro…
- Sì Rafail. Come immaginerete non è stato
semplice fare in modo che la Stanza non apparisse agli studenti di
Hogwarts…
Sto pensando che eravamo così preoccupati su come entrare ad
Hogwarts, da non pensare a come ne saremmo usciti.
- Come facciamo a lasciare Hogwarts?
Aberforth sorride alla domanda di Ron.
- Ci penseranno Lazar e Lixandru.
- Come?
- Come se fossero una passaporta. Hanno il potere di aprire un varco
temporale, attraverso cui passerete.
- Questo c’era scritto sui tuoi libri Hermione?
E’ Lazar che mi rivolge questa domanda.
- No…
- Stai per scoprire qualcosa di nuovo!
Perché ho l’impressione che non sarà
l’unica cosa nuova che scoprirò?
- Allora chi vuole provare per primo? Blaise?
- Non sia mai che dico no ad una prima volta!
Non appena anche Draco lascia la stanza e rimaniamo soli, Rafail mi
guarda sicuro.
- E’ lei, Silente.
- Ne sei sicuro?
- La sogno tutte le notti, da quasi un anno. Credi che non la
riconoscerei?
- E’ che mi sembra tutto così strano. E’
proprio grazie a lei, se lui ora si trova qui.
- Senti capisco che la cosa possa turbarti. Però sai anche
che i miei sogni non sbagliano.
- Forse doveva succedere ma qualcosa lo ha impedito.
E’ un’espressione scettica quella che mi sta
fissando.
- Silente, da quando i miei sogni sono iniziati, tutto ciò
che ho visto si stava per realizzare. Se non è successo
è perché io l’ho impedito.
E’ vero, oltre che con Lazar e Lixandru, anche altri sono
stati salvati grazie ai sogni di Rafail.
- E allora dobbiamo cercare di capire meglio il tuo sogno. Devi
sforzarti di ricordarti ogni particolare che ci può essere
utile.
- Il sogno è confuso, a diversità di altri che
faccio. Questa volta è come se lo vedessi e non lo vedessi.
Non so perché.
- Anche questo è un particolare che probabilmente vuole dire
qualcosa.
- Senti, adesso che siamo tutti insieme, avremo la situazione sotto
controllo. E faremo in modo che non accada. Qualsiasi cosa voglia dire
il mio sogno, troveremo il modo di interpretarlo.
- E’ molto importante. Quello che vedi non deve assolutamente
accadere. O sarà la fine di ogni speranza.
- Lo so Silente. Proprio per questo non pensi che sarebbe meglio
parlargliene?
- No, Rafail. Non possiamo dirglielo. L’hai visto anche tu
che c’è una fragile fiducia tra di loro. Questo
peggiorerebbe solo le cose.
- Malfoy è uno che creerà sempre tensione. Un
po’ come me.
- Entrambi state cercando di uscirne nella maniera giusta. Siete dalla
parte giusta ora.
- Io… Malfoy ancora non è detto.
- Non so, continuo a non crederlo possibile. C’è
qualcosa che ci sfugge… questa volta è diverso.
C’è una profezia che indica lui come la persona
che aiuterà Harry. Come si pone questo nei confronti di
quello che vedi?
- Io continuo a credere che è una tua speranza. Silente il
mio sogno, ogni notte, continua a farmi vedere la stessa situazione:
Hermione morirà per mano di Malfoy. Ci sono loro due che si
fronteggiano e alla fine lui la uccide. Nonostante lei lo supplichi di
non farlo, nonostante gli dica di amarlo, lui alza la sua bacchetta e
la uccide. Sotto gli occhi di Harry Potter. Anche lui è
lì con loro.
- Non posso credere che sia vero. Rafail, non possiamo permettere che
accada.
- Cercheremo di fare il possibile.
- Il possibile e l’impossibile. Harry non vedrà
morire la sua migliore amica. Nessuno dovrà più
morire sotto i suoi occhi. Nessuno dovrà più
morire per lui.
- Draco… dobbiamo… parlare…
Draco…
Ma le sue labbra sembrano non avere nessuna intenzione di lasciare le
mie.
- Draco…
Cerco di allontanarlo, ma non cede di un millimetro.
- Draco…
- Hermione, so già cosa vuoi dirmi. E le risposte sono
sì. Sì io e Potter, ne abbiamo parlato in quella
stanza. E sì pensiamo entrambi che la cosa sia assurda,
pazzesca, improponibile.
Mi tiene sempre abbracciata, ma ora mi guarda negli occhi.
- Non potete ignorare la profezia. E’ qualcosa che potrebbe
salvare la vita di Harry, anche la tua. Non ve lo permetterò.
- E come pensi di fare?
- Ho rischiato la vita, per tutti e due. E adesso me lo dovete.
Si irrigidisce. So che è un colpo basso.
- So che lo potete fare. Pensate di essere diversi, eppure per molte
cose siete così simili…
- Sarebbe?
- Orgogliosi, testardi, coraggiosi…
- Nemici. Questo sembri sempre dimenticarlo.
- Nemici non è più il termine corretto e lo sai
anche tu.
- Allora cosa saremmo ora, secondo te?
- Due persone che possono essere così intelligenti da
rendersi conto che la speranza di tutti noi è nelle loro
mani.
- Sembri convinta che quello da convincere sia io…
- Inizio da te, visto che sei tu il primo che mi è capitato
a tiro…
- E a lui cosa dirai?
- Le stesse cose…
Nel suo sguardo ora c’è qualcosa che mi mette in
allerta.
- C’è una cosa che devi sapere, Hermione. Una cosa
che io e lui sappiamo bene: la parola “amicizia”
è qualcosa che tra noi non ci potrà mai essere.
L’odio che c’è stato tra noi, ci ha
tenuto compagnia per troppo tempo. Potranno esserci tante altre cose:
sopportazione, convivenza, forse una sorta di rispetto, ma
l’amicizia, quella che rende tutto spontaneo, quella non ci
sarà mai.
I suoi occhi nascondo ogni emozione ai miei. Le sue parole fanno male
da un certo punto di vista. Perché esprimono il mio timore
più grande.
- Questa è una cosa che dovrai accettare, Hermione.
Perché diversamente sarà sempre tra di noi. Se
è vero che entrambi siamo così importanti per te,
dovrai accettare il nostro rapporto così
com’è, senza tentare di cambiarlo o di cambiare
noi.
Il destino sembra volerci vedere alleati e questo lo possiamo anche
ritenere possibile. Quello che diventa impossibile, per noi,
è dimenticarsi che lui è Harry Potter ed io Draco
Malfoy. Questo è qualcosa che creerà sempre un
abisso tra di noi.
- Anche tra di noi c’era un abisso, eppure lo stiamo
colmando. E’ potuto succedere.
- E’ diverso, e lo sai anche tu. Lui per me rappresenta
qualcosa che… che niente potrà cancellare.
- Perché non cerchi di spiegarmi?
- Perché non capiresti… questo proprio non lo
capiresti.
Il suo sguardo torna ad esprimere l’affetto che prova per me.
- Se mi ami davvero, Hermione, devi saper accettare quanto ti sto
chiedendo. Parlarne non servirebbe credimi. Accontentati di quanto ti
stiamo offrendo entrambi: un armistizio. Ma niente di più.
Non sono fatta così. Non mi arrendo così
facilmente. Forse lui ancora non ha capito. Però per il
momento posso anche fingere che mi stia bene.
- Va bene. Rispetterò il tuo desiderio. Però ad
una condizione.
- Sarebbe?
- Proverai a stabilire lo stesso armistizio anche con Ron.
- Ah no, Granger, questo proprio non me lo puoi chiedere! Cazzo con lui
è tutto un altro discorso… quello ti sbava
addosso ogni volta che posa lo sguardo su di te!
- I sentimenti di Ron nei miei confronti non sono come li hai descritti!
Mi rivolge un’occhiata truce.
- No infatti, sono anche peggio e lo sai! Mi fa stare male. E non ci
posso fare nulla. E’ qualcosa che non posso controllare.
- Ma se anche tu continuerai a provocarlo, le cose non miglioreranno
mai!
- Sei tu Hermione che sbagli in questo. O forse è la tua
ingenuità… non esiste un modo indolore per far
capire a qualcuno che non ha speranza.
- Non posso farlo ora, Draco. Perderei Ron…
- Potresti perderlo lo stesso… sarà sempre
più difficile nascondere i nostri sentimenti. Il mio
desiderio di starti sempre vicino diventa sempre più
irresistibile… e non posso sempre trascinarti via come ho
fatto prima!
E’ lo stesso desiderio che provo anch’io. Ma come
faccio a dire a Ron che sono innamorata di Malfoy? Non saprei neanche
da che parte iniziare…
Mi stringo di più a lui e dolcemente gli bacio il collo.
- Anche per me è così… ma non posso
parlare ora a Ron.
- Hermione cosa stai facendo?
Continuo a tracciare una scia di baci che dal suo collo, passando per
la mascella contratta, mi porta alla sua bocca.
- Ti sto facendo capire che sei solo tu che amo. E approfitto di questo
momento in cui posso liberamente dimostrartelo…
Se c’è una cosa che non mi stancherei mai di fare
è baciarlo. Non sono mai sazia delle sue labbra e del suo
sapore. A volte quando siamo insieme agli altri, mi basta guardarle per
sentire le sensazioni che sto vivendo ora.
Le sue mani che lentamente mi accarezzano la schiena, per fermarsi sui
miei fianchi ed attirarmi più vicino a lui. Dove scopro
tutto il desiderio che sente per me. E mi sorprende il desiderio che
anch’io provo sempre più forte per lui.
Un desiderio che mi spinge a mia volta a strusciarmi contro di lui. Un
gesto che gli strappa un gemito soffocato. Un suono che mi spinge ad
essere più audace. La mia mano si intrufola sotto il suo
maglione e mi creo un varco nella camicia, per sentire la sua pelle.
Per sentire il suo calore.
Le sue mani risalgono nuovamente la mia schiena, solo che poi mi
afferrano per le braccia e con un evidente sforzo si stacca da me.
I suoi occhi grigi velati da una passione che quasi mi spaventa tanto
è intensa. Avrò anch’io la stessa
espressione?
- Hermione, esci da questa stanza.
- E se non volessi?
- Ti manderei fuori lo stesso…
- Draco…
- Hermione se c’è una cosa di cui sono convinto,
è che non farò l’amore con te di
nascosto…
Sa che non sarei arrivata a tanto, ma credo che il suo scopo sia un
altro.
- E’ un ricatto? Perché se è
così…
Mi guarda serio.
- No. Sicuramente è più frustrante per me, che
non per te, resistere… ma siccome non è solo
sesso quello che voglio da te, non farò l’amore
con te sino a quando non dovrò subito dopo fingere che tra
noi non ci sia niente.
Questo da lui non me lo aspettavo. E mi lascia confusa. Confusa ed in
colpa. Due cose che poco sopporto.
- Va bene, allora… non c’è problema.
Tolgo il disturbo.
Senza ulteriori indugi, mi volto ed esco. Al diavolo lui, e tutti
quelli come lui, capaci di farmi sentire così.
Maledetta Grifondoro e mezzosangue… lo so che chiamarla
così non mi darà più la soddisfazione
di prima, ma sono troppo arrabbiato con lei ora. Non può
davvero pretendere di portarmi in paradiso un attimo prima per poi
dover tornare a vivere l’inferno l’attimo subito
dopo. L’inferno che sto vivendo ora. Se penso che fino a
cinque minuti fa quella mano sfiorava me con una carezza innocente e
sensuale al tempo stesso… potrei anche sfoderare la
bacchetta e vedere quella testa rossa scomparire dalle sue mani.
Che cazzo si sarà inventato adesso, che era fresco
e pimpante quando siamo arrivati, mentre ora ha una faccia moribonda.
Blaise mi ha visto fuori dalla porta e mi raggiunge. Sono state le
risate ad attirarmi qui. Però io non sto ridendo…
- Nervosetto eh?
- Che cazzo gli è successo? Stava bene cinque minuti
fa…
- Oh, Lazar ci stava facendo vedere un giochetto
interessante… telecinesi… l’unico a non
essere molto d’accordo era Weasley e sai
com’è per “sbaglio”
è stato colpito da un candelabro. I suoi fratelli ed io lo
abbiamo trovato alquanto divertente… lui un po’
meno… poi è arrivata Hermione e non sembrava
più così dispiaciuto di essere stato il bersaglio
di Lazar…
Se non fosse che adesso la sua testa è tra le mani di
Hermione, che gli sta curando il bozzo che probabilmente
avrà, permettendogli così di starle praticamente
addosso, potrei anche trovare la cosa divertente.
- Non poteva ucciderlo? Mi avrebbe fatto un grosso favore…
- Draco, non mi dire che sei geloso di lui! No dico, che fine ha fatto
il Serpeverde sicuro del suo fascino?
- Blaise, lui è il suo migliore amico… se penso
che l’ha anche baciata!
- E allora?
- Allora? Lei non vuole ferire i suoi sentimenti… e io
dovrò continuare a sopportare che quel coso le metta le mani
addosso…
- Tipo come sta facendo ora?
Sono convinto che Salazar Serpeverde vorrebbe che usassi la sua
bacchetta contro un Grifondoro. Se non le toglie quel braccio dalle
spalle entro cinque minuti, me ne frego di tutto e di tutti e lo faccio.
E lei, sa che sono qui? Probabilmente me la sta facendo pagare per
quello che le ho detto prima. O forse sono io che la voglio pensare
capace di farlo per punirmi. Cazzo ma come ho fatto a ridurmi
così?
- Blaise, come è potuto succedere? Come ho fatto a ridurmi
cosi?
- Saranno tutte le ragazze che hai avuto sinora? Pensa se tutte ti
hanno augurato che un giorno trovassi una che ti facesse patire le pene
dell’inferno…
- Io all’inferno ci stavo già… forse
non avevo bisogno anche di questo.
Adesso mi guarda più serio.
- Ehi, amico… tu sei abbastanza forte per affrontare questo
e altro. L’inferno sarai capace di lasciartelo alle
spalle… e volerai in alto…
- Già, magari con un bel paio d’ali… ci
mancava solo quella cazzo di profezia. Dimmi te se dovevo finire a
cercare le ali di un grifone. Le ali di Harry Potter in
persona…
- Questo vuol dire che lo farai?
- Voglio che finisca Blaise. Non finirà l’inferno
finchè non metteremo la parola fine. Anche se forse non
basterà… forse il mio inferno non
finirà mai.
Mio padre. Lui c’è sempre in ogni mio pensiero.
Perché ogni volta che alzo lo sguardo e vedo Harry Potter,
io vedo lui. Risento la sua voce.
E tutto ricomincia. Per quanta strada io possa fare, il solo pensiero
di mio padre mi riporta al principio. Senza pietà.
L’ultimo legame con il passato. Un legame tenace, che non mi
lascerà andare così facilmente.
- Devi avere il coraggio di affrontarlo. Questo purtroppo nessuno
potrà farlo al posto tuo. Sei solo con tè stesso
in questa battaglia.
Perché per lui devo essere così trasparente?
- E se non la vinco, Blaise?
- Io non credo. Forse è una vita che ti stai preparando.
Forse sarà meno doloroso di quanto pensi.
- Meno doloroso che perderei lei, perché ucciderò
il suo migliore amico?
Riporto così l’attenzione di entrambi su qualcosa
che ora mi fa meno paura. Perché forse è qualcosa
che sono in grado di affrontare più sicuro.
Ora è praticamente schiacciata tra il divano e Weasley,
perché quel demente è inciampato in qualche cosa,
trascinandola con sé.
Mi decido finalmente ad entrare e trovo un’allegra
combriccola. Ci è voluto poco per accettare il nuovo
arrivato. Infatti i fratelli di Weasley stanno ancora ridendo di lui e
Lazar continua a giocare con il candelabro che volteggia per tutta la
stanza.
- Malfoy, hai trovato qualcun altro che faccia il lavoro sporco al
posto tuo?
- Non mi priverei di una soddisfazione così
grande… non lascerei vostro fratello nelle mani di nessun
altro.
Il demente si è rimesso in piedi, aiutando anche Hermione.
Che mi guarda già minacciosa.
- Sai che paura, Malfoy.
- Per favore non ricominciate. Voi due nella stessa stanza siete
insopportabili! Me ne vado a dormire.
Sulla soglia lancia un ultimo sguardo sia a me che a lui.
- Consiglio anche a voi di farlo. Magari prima fatevi anche una bella
doccia fredda, così magari i vostri cervellini smetteranno
di fumare!
Il suo andare via, coincide con una risatina.
- Ragazzi, quell’umana sarebbe capace di mettere in riga
anche me…
- Già, Hermione è una vera forza!
Perché non chiedi al mio fratellino cosa succede quando la
fa arrabbiare veramente? Sicuramente avrà ancora in testa il
canto di tanti deliziosi uccellini…
Weasley diventa rosso di rabbia e mentre se ne va, li manda a quel
paese e non perde l’occasione di mandarci anche me.
Ovviamente ricambio e con gli interessi, mandandolo
all’inferno.
Nonostante tutto, credo che non arriverà mai il giorno in
cui lascerò ad un Grifondoro l’ultima parola.
Ragazze un’altra settimana da manicomio…
praticamente mi sono ritrovata a scrivere quasi sempre di
notte…
Il problema è che a leggere ci si mette poco, è a
scrivere che ci vuole parecchio. Soprattutto se non si è
veramente la Rowling… chi tra di voi scrive, probabilmente
ha un’idea di quanto ho appena affermato.
Ma bando alle ciance (= caz…te) parliamo di cose serie e di
persone serie: Draco Malfoy! Quanto mi piace fargli fare
l’attaccabrighe irrazionale. Credo però che solo
la gelosia per la bella Grifoncina abbia il potere di fargli perdere il
suo self-control non trovate?
Grifoncina che si diverte a stuzzicare… e la morale dei
Grifondoro? Mah, forse anche lei sta perdendo un po’ del suo
self-control… (che detto in inglese fa più
figo…).
Okay, adesso taglio corto prima che anche voi perdiate il vostro di
self-control e mi mandiate a quel paese. Che poi se fosse in vacanza,
magari in questo periodo ci andrei anche… eh!eh!eh!
Prima di andare a nanna (tanto ormai tardi per tardi…)
finalmente torno a fare due chiacchiere con ognuna di voi.
Un bacione, un abbraccio.
Laura.
Ccdd: ormai
tu sicuramente mi puoi capire. Anzi a proposito anche tu è
un po’ che non aggiorni la tua ff?! Come mai? Ci hai lasciato
sul più bello, era appena apparso il bel Serpeverde...
Comunque sono contenta che la mia fantasia non mi stia portando un
po’ troppo lontano, ma che aggiunga solamente più
gusto nel leggere questa ff. Oltretutto avevo bisogno di alleggerire un
po’ anche l’atmosfera ogni tanto, così i
personaggi introdotti mi permetteno anche di farlo. In attesa di
risentirci o da me o da te… un bacio e a presto.
Bimba91: tra
il fuoco e l’acqua… ecco sono due morti dolorose
secondo me… posso scegliere una bella dosa di tranquillanti?
L’idea di morire nel sonno, visto che adesso sono le 3.30 la
trovo anche abbastanza allettante… scherzi a parte come vedi
scrivo quando posso… anche di notte (non ti faccio almeno un
po’ di tenerezza?)… spero almeno ne valga la
pena… se no da domani sera vado a letto presto e basta!!
Comunque mi hai fatto una giusta osservazione… ho scritto
quella frase sul bacio di Ron ed Hermione e andando a rileggerla mi
sono resa conto che era un po’ ambigua… invece
voleva solo dire che per Hermione era più il bacio che
potrebbero scambiarsi due amici in un momento di grande
tenerezza… adesso penserai che vista l’ora sto
vaneggiando… però trovo che l’amicizia
quella con la A maiuscola tra uomo e donna, possa portare anche a dei
momenti in cui la si può esprimere anche attraverso dei
gesti molto affettuosi, senza che però diventi altro.
Ovviamente è un parere personale… però
concludo dicendo che ti sei ufficialmente fregata: i prossimi dialoghi
in spagnolo li affido a te. Così tu ti eserciti e io non mi
spacco la testa a trovare un sito per tradurre le frasi… non
esagero, ma ci ho messo un po’ a trovarne uno che traducesse
frasi e non solo parole… quindi assunta! Si presenti
domattina dopo le 9.00… eh!eh!eh! un besos… a
presto!
8marta8: non
credo sarai rimasta in piedi sino a quest’ora…
perciò sicuramente domani farò in tempo a
sentirti mille volte prima che leggerai questa risposta…
perciò ti dico solo che domani sarà una giornata
durissima!!! Baci.
PrincipessaSerpeverde:
anche a me non piacciono molto i capitoli in cui Draco ed Hermione non
si guardano nemmeno, però a volte è necessario.
Come vedi però in questo non resistono e si ritrovano
incollati come due calamite… anche se poi hanno sempre
qualcosa da dire… in fondo sono un po’ due
rompiballe… però l’amore non
è bello se non è litigarello… a
proposito di casini… hai visto che ce ne ho piazzato un
altro? Qui va a finire che al manicomio ci vado davvero…
eh!eh!eh!... Baci.
Kucciolaflea:
innanzitutto mi scuso con te perché mi sono accorta che
è un po’ che non mi aggiorno nella lettura della
tua ff… domani, coma permettendo e lavoro permettendo
rimedierò… e poi non dire che tu non ce la farai
mai… guarda che è solo scrivendo che si affina la
fantasia… magari le prime volte è difficile, poi
piano piano ci si sblocca e le idee fioriscono (scusa ma te la ricordi
la mia prima ff? Ancora che non mi hanno scritto per eliminarla dal
sito!!). Quindi mai dire mai… penna in mano e brigli
sciolte… un bacio a presto… sicuramente nello
spazio della tua ff.
Debby12: ti
ringrazio davvero tanto per i bei complimenti che mi rivolgi. Trovo che
se qualcuno ti dice che sei riuscita ad emozionarla, farla ridere e
piangere… bè di più davvero non si
possa volere. Ho visto che anche tu hai deciso di pubblicare qualcosa,
e tempo permettendo verrò sicuramente a leggere. Sono anche
contenta che ti sia piaciuta la mia ff “Tutto può
succedere”, è una ff a cui tengo molto. Allora a
presto. Baci.
Marymatrix:
trovo che il neologismo “blaisissimi” per i miei
vampiri vada benissimo, soprattutto per Lazar, che ovviamente
è quello che volevo più somigliante a Blaise.
Così almeno ho tra le mani qualcun altro che mi permette di
sfogare la mia vena ironica, altrimenti un po’ soffocata in
questa ff… come vedi purtroppo mi devo prendere comunque dei
tempi lunghi per riuscire a mettere insieme un capitolo, ma prevedo che
presto arriveranno tempi migliori… perché non
sono le idee a mancare… è proprio il tempo!! Un
bacio.
Nicichan:
veramente penso che quella morsa sia tu! Il tuo commento era
perfetto… non c’erano segni dello squilibrio
mentale che in passato ha colto entrambe… devo forse
chiamare un’esorcista?! Comunque mi allineo… e
rispondo che sono lusingata in special modo dalla tua affermazione
finale… che non importi quanto aspetti, basta leggere una
delle tue ff preferite (e qui ho ritrovato un po’ del tuo
squilibrio…). Però forse ho capito da dove arriva
tutta questa serenità… qui
c’è qualcuno che è in
vacanza… senza fare nickname… facciamo proprio i
nomi… nico, per dirne una! Allora buone notizie, ho
già parlato col mio capo e da domani sei assunta…
a proposito il tuo sangue? Che gruppo è? No sai me lo
chiedeva per le donazioni!!
Scherzi a parte, sono era un po’ che non ci
sentivamo… mi ha fatto davvero piacere
ritrovarti… spero di non mancare più
così a lungo!! Un bacione altrettanto immenso. PS: penso si
sia capito che la tipa è un’umana a tutti gli
effetti…
Ever: come
vedi mi sono abbastanza complicata la vita. Però avevo anche
voglia di uscire un po’ dai soliti personaggi. Indubbiamente
hai messo nero su bianco una delle mie paure: riuscirò a
farli entrare le mondo di HP senza stonare? Questa rappresenta una
sfida… che spero ovviamente di vincere. Infatti non ti
nascondo che da adesso in poi diventa più difficile gestire
il tutto. Però se mai provi, mai saprai se ce la farai.
Credo che ora sia davvero troppo tardi per esprimere qualsiasi altro
pensiero logico. Quindi credo che non mi sbilancerò con
altre frasi ardite circa le mie capacità… ma mi
limito a salutarti. Con te il rischio figuraccia, proprio non mi va di
correrlo… a presto.
Milu:
finalmente un’altra superincasinata come me!! Mal comune
mezzo gaudio… vedo davvero che anche tu sei messa
bene… perché non molli il fidanzato?
L’ho detto apposta… pensa se mi sentisse!! Oltre
che porto via parte del tuo tempo con la mia ff, adesso suggerisco pure
di scaricarlo… ovviamente scherzo… (non si sa mai
nel caso leggesse… eh!eh!eh!). Comunque non ti preoccupare,
visti i miei tempi, credo che il tuo commento arriverà
sempre prima rispetto al capitolo successivo… comunque se ti
piacciono i vampiri, fatti un giro su internet e vai a cercare
l’immagine del mio nick “hunterd”, e
vedrai la il “ritratto” dei due vampiri gemelli.
Posso dire che la mia passione per i vampiri sia nata con
lui… a livello di immagine!! Perché storie horror
sui vampiri ne ho sempre lette… ora sono davvero
fusa… con la tua risposta, sono arrivata alla bellezza delle
4.00… domani sicuramente sarà una brutta
giornata… speriamo almeno in qualche commento
clemente… eh!eh!eh!. Un bacione e a presto!!
|
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Capitolo 29 *** SOLO NOI ***
Salve gente!! Sono ancora viva... non la
farò tanto lunga, vi dirò solamente che dopo il
super lavoro, è arrivata una tonsillite coi fiocchi a
stroncarmi la vita! Una settimana di antibiotici e
tachipirina… insomma un vero spasso!
Posso solo dire questo a mia discolpa per il ritardo con cui arrivo a
pubblicare questo capitolo. Il peggio però ora dovrebbe
essere passato, sia per il lavoro che per la salute (e qui sto facendo
tutti gli scongiuri possibili ed immaginabili eh!eh!eh!).
Visto che è anche l’8 Marzo… W LE
DONNE!!! W NOI FEMMINUCCE… che alla fine
diciamolo… ci prendiamo un giorno solo ufficialmente, ma
anche gli altri 364 sono nostri!! Cosa sarebbe il mondo senza noi donne?
Ma parliamo di questo capitolo. Avrei potuto dargli un titolo molto
azzeccato, ossia “Harry Potter e la posta del
cuore”, però credo sarebbe stato poco
serio… e siccome in fondo è un capitolo chiave,
la serietà è d’obbligo.
Quindi, non aggiungo altro se non dirvi che ho fatto del mio meglio e
spero incontri il vostro favore…
Perciò buona lettura e a presto!
Ciao. Laura.
E’ inutile. Posso tentare di illudermi quanto voglio, ma la
verità è una soltanto: senza di lei non posso
più stare. Sono due giorni che la tengo lontano, e sono due
giorni che sto male.
Sono riuscito a litigare persino con Blaise. Ho litigato praticamente
con tutti. In primis con Potter. La mia nemesi per eccellenza. Lui e le
sue maledette ali. E’ due giorni che ci spacchiamo la testa
tutti quanti su quella maledetta profezia, tirando fuori le ipotesi
più assurde.
E intanto siamo chiusi qui dentro, come se non bastasse con due vampiri
a farci da balia. L’unica cosa positiva è che
almeno per il momento Cox non si è visto. E’
venuto solo Aberforth e la Cacciatrice. In quella che mi sembra una
vita fa, io e Blaise saremmo già stati in competizione per
vedere chi l’avrebbe conquistata per primo.
Aumento il getto dell’acqua e lascio che la sua forza mi
scorra sulle spalle, nel tentativo di portarsi via un po’
della tensione che mi attanaglia.
Anche prima in cucina, lei non ha fatto altro che cercare di incrociare
il mio sguardo e io sono stato il solito stronzo orgoglioso che lo ha
evitato.
Ma tutto per cosa? Perché mi ha chiesto di capire il suo
rapporto con Weasley… e io invece lo voglio ignorare
perché lo temo! Solo sentirle dire che non può
rinunciare a lui, anche se solo come amico, fa agitare un mostro dentro
di me capace di creare il vuoto nei miei pensieri.
Forse ora capisco il vero significato della parola possesso. O tutto o
niente. E io voglio tutto.
Devo parlare con lei. E dirle una volta per tutte che tutti devono
sapere di noi. Tutti devono sapere che lei è mia. Solo
così potrò placare questo mostro che si agita
dentro di me.
Mi asciugo velocemente e quasi finisco di indossare la maglietta
davanti alla porta della sua stanza. Busso.
Non attendo che mi risponda ed entro. Ora ogni secondo mi sembra
sprecato. Un’eternità che non la vedo e che non la
sento vicino.
E’ bello da togliere il fiato. Chissà se ne
è cosciente. Deve aver fatto la doccia da poco, i suoi
capelli sono ancora umidi e ricadono scomposti sulla fronte. Qualsiasi
cosa indossi, mi sembra che metta in risalto il suo fisico muscoloso.
Negli anni la sua trasformazione lo ha reso davvero un bel ragazzo. La
maglietta che indossa si tende sul torace muscoloso e i muscoli delle
braccia sono messi in evidenza mentre si passa nervosamente una mano
tra i capelli. Biondi e così morbidi al tatto. Potrei
restare delle ore ad accarezzarli.
E poi ci sono quegli occhi. Quando mi guardano come adesso, davvero mi
ricordano il mare agitato. Il grigio che diventa plumbeo ed
impenetrabile proprio come quando il mare non vuole rivelare la
tempesta che si agita sotto la superficie.
E proprio come il mare, la sua forza ogni volta mi travolge.
Ciò che esprimono quegli occhi annulla qualsiasi mio
pensiero. Nella mia testa c’è spazio solo per lui.
Solo per noi.
Annullo la distanza che ci separa solo con qualche passo. Ferma davanti
a lui, ora sento anche il suo profumo. Non saprei dire cosa mi ricorda,
so solo che è il suo profumo ed ogni volta che lo sento il
mio cuore inizia a battere più forte.
Il tempo sembra essersi fermato in questa stanza. Occhi negli occhi.
Oro e argento. In una muta domanda.
E’ lui che per primo mi passa un braccio intorno alla vita e
mi stringe. L’argento dei suoi occhi che mi tiene incatenata
al suo sguardo.
Come nelle spire di un serpente… è
così che ha fatto capitolare tutte le sue vittime?
Il suo sguardo si sposta sulle mie labbra e un brivido mi corre lungo
la schiena. E poi si china verso di me. Le sue labbra sulle mie, e la
magia che sempre scaturisce da questo contatto, si ripete.
Il suo bacio è duro e passionale nello stesso tempo. Sembra
quasi volermi punire con la sua esigenza. La sua lingua cerca la mia e
la tormenta.
Sembra riversare la rabbia che lo ha accompagnato in questi due giorni
nel nostro bacio.
La nostra ultima discussione lo aveva allontanato e questa volta non
volevo essere io a cercarlo. Volevo che lo facesse spontaneamente. Mi
stringe ancora più forte, come se volesse fondersi con me. A
mia volta gli passo le braccia intorno al collo e lo attiro verso di me.
Le nostre bocche che si divorano e danno vita ad una passione che sta
infiammando ogni più piccola parte del mio corpo.
Una mano scivola sul mio fianco e poi stringe possessiva il mio sedere,
schiacciandomi contro la sua erezione.
Interrompe il nostro bacio, ma sempre tenendomi stretta, mi sussurra:
- Tutti devono sapere che sei mia. Devi essere solo mia, Granger. E non
sono più disposto ad aspettare. Trova il modo, ma diglielo!
Una mano sempre a tenermi premuta contro di lui, l’altra si
perde tra i miei capelli afferrandomi per la nuca, in una stretta
possessiva.
E’ così, avvinghiati in un abbraccio che non
lascia nulla all’immaginazione, che ci trova Ron.
Ho capito vagamente che la porta si stava aprendo, che la voce di Ron
mi stava chiamando, ho sentito bene invece Draco irrigidirsi ed
imprecare.
Quando trovo il coraggio di guardare Ron, lo vedo inchiodato sulla
porta. E nei suoi occhi qualcosa che non dimenticherò
più per tutta la vita: un odio così profondo che
mi fa indietreggiare come se mi avesse colpito fisicamente.
Poi si volta e se ne va. E dentro me qualcosa si spezza, liberando un
dolore che provoca lacrime amare. Che mi fa guardare Draco e
pronunciare parole cattive. Perché quello che sento dentro
deve trovare sfogo.
- Spero che tu sia contento adesso. Era questo che volevi! Ora
sicuramente non dovrai più dividermi con nessuno!
- Non era questo che volevo… non così…
- Sei un bugiardo! E’ sempre stato questo che
volevi… umiliarlo.
- Hermione, te l’avevo detto..
Tenta di afferrarmi, ma io schivo la sua presa. E’ tremendo
quello che sta succedendo, è tremendo. Mi sento spaccata in
due. C’è lo sguardo di Ron che mi fa sentire
sporca, come se avessi commesso il più grande dei peccati.
E c’è lo sguardo di Draco che mi chiede di non
farlo. Di non allontanarlo.
- Tu non hai voluto capire… io… io ti
stavo solo chiedendo di capire.
- Anche tu hai preferito ignorare quello che ti dicevo da tempo. Non
poteva andare avanti così…
- Ti stavo solo chiedendo del tempo…
Sento la rabbia crescere. Incontrollabile. Proporzionale al dispiacere
che sento. Più mi dispiace per come gli sto parlando e
più voglio farlo. Voglio punirlo di una colpa che forse
è solo mia.
- TI STAVO CHIEDENDO SOLO UN PO’ DI TEMPO. SOLO UN
PO’ DI TEMPO, MALEDIZIONE!
- Hermione gridare non ti servirà a nulla…
Non voglio la sua comprensione. Lui non sa nulla di me. Di come mi
sento ora. Lui non mi conosce.
- VAFFANCULO.
Tenta ancora di afferrarmi.
- VATTENE MALFOY!.
- Non volevo e tu lo sai. Vuoi punirmi per qualcosa che non volevo
accadesse così.
La verità brucia. Brucia come sale sulle ferite.
- VATTENE!.
Rimane davanti a me. Lo sguardo limpido.
- Ti amo, Hermione. Non farmi questo.
Posso fare di peggio.
E lo colpisco con tutta la forza che riesco a mettere.
Uno schiaffo che lo fa indietreggiare, il viso girato.
Quando torna a posare lo sguardo su di me, il suo volto è
una maschera. Sulla guancia il segno della mia mano.
Non dice una parola. Ma il silenzio tra noi grida più di
mille parole.
Poi si gira e se ne va.
Sta distruggendo la stanza. Tutto ciò che gli capita a tiro
vola contro il muro. E tutto ciò che si può
rompere, si sta rompendo.
Un flaschback mi riporta in una cucina. Ma pensarci non fa altro che
acuire il dolore.
Ha sentito la porta aprirsi, mi ha visto entrare e richiuderla. Ma non
si è fermato. Anzi, una foto di noi tre, si infrange sul
muro a qualche centimetro dal mio viso e mi fa sobbalzare. Non
è per la paura di essere colpita, ma perché
è la nostra foto.
Pensavo di non avere più lacrime, ma invece ritornano. Non
l’ho mai visto così. E’ sempre stato il
ragazzo che al massimo della sua arrabbiatura gridava
“miseriaccia”. Non era così neanche
quando sono tornata con lui. Quando gli ho chiesto di accettarlo.
Quando l’ho tradito la prima volta.
Si è fermato e mi da le spalle. Immobile.
- Ron…
L’ho solo chiamato, ma è bastato perché
afferrasse il comodino accanto al letto e lo rovesciasse. Facendo
cadere l’altra foto che ci ritraeva.
Un Natale di anni fa, alla Tana. Un momento felice sulla neve. Io e lui.
Poi si volta. E vorrei che mi colpisse, piuttosto che guardarmi
così.
- Maledico il giorno che ti ho incontrato. Maledico il momento in cui
ti ho permesso di diventare importante per me. Ma più di
tutto maledico il momento in cui mi sono innamorato di te.
I suoi occhi azzurri sono freddi ed implacabili.
- Questo non te lo perdonerò mai. Non ti
perdonerò mai.
Sono inchiodata a questa parete. Non ho la forza di fare nulla se non
piangere e farmi colpire dalle sue parole.
- Avrei accettato tutto da te. Anche che non mi avresti mai amato.
Ogni parola è una lama che mi ferisce.
- Ma lui no. Questo no.
- Ron, io…
Fa un passo verso di me e poi si ferma stringendo i pugni, fino a
sbiancarli.
- Non devi parlare. Non dire niente. Non c’è
niente che tu possa dire che cambierà le cose.
Nella mia mente scorrono solo momenti che ci hanno visti felici. La
maggior parte ad Hogwarts ovviamente. Dove c’era anche lui.
Ma dalla parte opposta. Lui era il nemico.
- Io ti voglio bene…
Esplode in una risata che mi ghiaccia il sangue nelle vene tanto
è disperata.
- E’ per questo che stavi baciando lui. Perché mi
vuoi bene.
Fa ancora un passo verso di me.
- Perchè non mi hai detto la verità quando ti ho
detto che ti amavo? Perché hai lasciato che ti baciassi?
Perché?!
Non riesco a trattenere un singhiozzo. Rivivo quel bacio e tutta la sua
dolcezza. Perché?
- Perché… perché l’ho
desiderato in quel momento. Perché eri tu. Perché
ho fatto un errore… ora me ne rendo conto.
Sferra un pugno violento al muro, proprio all’altezza del mio
viso.
Poi appoggia anche l’altra mano e così mi ritrovo
il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Guarda nei miei occhi, sperando forse di trovare un’altra
verità, dietro a queste lacrime.
Una verità che non c’è. Potrei
desiderarlo con tutta me stessa, ma i miei sentimenti per lui non
cambierebbero. E lo capisce anche lui.
E il gesto che compie è quello che finisce di distruggermi:
un bacio… in cui le sue labbra sfiorano appena le mie.
Lo so cosa sta facendo e in un ultimo tentativo mi aggrappo alla sua
maglietta, senza cercare più di trattenere i singhiozzi che
mi scuotono.
Si libera dalla mia presa e si allontana.
- Da adesso e per sempre, tu non esisterai più. Sei fuori
dalla mia vita. Non cercarmi più Hermione. Le nostre strade
si dividono.
Non può essere. Ora si arrabbierà ancora,
griderà fino a non avere più voce, ma poi
tornerà a sorridermi. Deve essere così.
Non è vero che mi sta dicendo addio. E’ ferito, ma
poi tornerà. E’ come quando siamo stati mesi senza
parlarci. Poi mi ha perdonato.
- Addio Hermione.
E’ il rumore della porta che si chiude alle spalle che mi fa
scivolare a terra. Mi stringo forte le gambe e mi rannicchio su me
stessa.
Nella mente un’immagine fissa, quella di Ron e del suo
sorriso. Quel sorriso dolce e timido che mi ha sempre rivolto.
Quel sorriso che ho saputo cancellare per sempre. Per un amore che
inizia a presentare un conto altissimo. Un amore che mai come ora
vorrei non aver mai incontrato.
Non appena entro in casa sento subito che c’è
qualcosa che non va. E’ come se nel corso di questi anni
avessi sviluppato una particolare sensibilità nel captare
atmosfere negative.
Anche Lixandru sembra percepire qualcosa, il suo sguardo si
è fatto più attento. Per un attimo penso che sia
successo qualcosa di grave mentre non c’eravamo, ma poi
appare Lazar e parte della paura se ne va. Rimane la sensazione
però di disagio.
- Harry, la tua amica…
- Hermione! E’ successo qualcosa!
- No, è qui… tranquillo… credo
però abbia bisogno di te. Mentre non c’eri sono
successe delle cose non proprio piacevoli per lei…
Malfoy! Giuro che se ha litigato ancora con lei…
- Il tuo amico, Ron, se ne è andato. Mi ha detto di dirti
che lo puoi trovare da suo fratello Bill.
Le parole di Lazar fanno prendere vita al mio incubo più
grande… Hermione… Ron, non può essere
successa che una cosa sola.
- E Malfoy?
- Con Blaise. Mi ha assicurato che lo avrebbe tenuto lontano dai guai e
che entro sera lo riporterà qua.
- Grazie.
- E’ nella vostra stanza. E’ da quando se ne
è andato Ron che non esce di lì.
Corro su per le scale. E mai come questa volta mi sento diviso. Tra lei
e Ron. Entrambi con le loro ragioni e i loro torti. Ma comunque
entrambi sofferenti.
La stanza è in penombra. E subito non la vedo. Poi
però sento i singhiozzi.
- Hermione…
Eccola. Rannicchiata dietro la porta, quando solleva il viso quasi non
la riconosco. Non c’è più traccia della
ragazza che ho sempre conosciuto.
Ora c’è paura, dolore, sgomento, al posto della
fierezza, del coraggio, della sicurezza che ha sempre mostrato. Fragile
ed indifesa.
Mi abbasso verso di lei, mentre lei si slancia verso di me. E me la
ritrovo tra le braccia, scossa da un pianto violento. Mi sorprende
questo suo gesto. Con me non si è mai lasciata andare
così.
- Se ne è andato, Harry… se ne
è andato…
Inizio a rendermi conto dello stato in cui è la stanza. Ed
inizio ad avere un’idea di come debba essersi sentito
Ron…
- Hermione, cos’è successo?
Vorrei vederla in viso, ma me lo impedisce rimanendo abbracciata forte
a me.
- Non volevo, non volevo te lo giuro…
- Hermione, se non mi dici cosa è successo…
- Mi ha vista con Draco… io… noi… ci
stavamo baciando.
Maledetto Malfoy! Avrei dovuto spaccargli la faccia quando ne ho avuto
la possibilità. Avrei dovuto seguire il mio istinto.
- Non tornerà, questa volta non tornerà. Harry ti
prego, devi parlare con lui.
Penso a quante volte ho già provato a parlargli. Ma
l’amore non conosce parole. L’amore segue solo la
via del cuore.
- E’ andato da Bill. Almeno sappiamo che è al
sicuro.
Si ritrae di scatto e mi guarda.
- Vuol dire… vuol dire che non andrai da lui?
- Non ora, Hermione. Cosa potrei dirgli? E’ meglio se lo
lasciamo da solo in questo momento. Domani, andrò da lui.
Con più calma.
La osservo e provo ad immaginare come debba sentirsi. Divisa tra
Malfoy, quello che è stato il suo peggior nemico e Ron,
quello che è sempre stato il suo migliore amico.
- Vieni ti accompagno nella tua stanza. Credo che rimanere qui non ti
faccia bene.
Si guarda intorno e incontra il portafoto infranto a terra con dentro
la nostra foto. Quella che Colin ci ha scattato ad Hogsmeade in un
pomeriggio di qualche anno fa. Tutti e tre abbiamo
un’espressione felice. La nostra amicizia ancora salda.
Le lacrime tornano a scenderle copiose e mi guarda in cerca di un
conforto che ora non mi sento di darle. Perché mentirei se
le dicessi che tutto tornerà come prima. L’amore
lascia segni profondi in ognuno di noi.
Ma forse questo, ora, lei lo sa bene.
La prendo per mano e si lascia guidare in camera sua. Dopo tanti anni,
è lei ad avere bisogno di me. Quante volte lo ha fatto lei
con me?
Nei momenti in cui avrei voluto solo dimenticare ed essere dimenticato,
lei era lì a sostenermi, a credere in me. Lei e Ron.
Nel breve tragitto dalla nostra stanza alla sua, ha cercato di
calmarsi. E una volta lì, mi dice che preferisce restare
sola. Mi chiede che davvero nessuno possa disturbarla e capisco. Mi sta
chiedendo di tenerle lontano Malfoy nel caso volesse andare da lei.
- Non ti preoccupare. Nessuno ti disturberà. Tu
però cerca di riposarti un po’. E poi ne parleremo
con calma.
Mi rivolge uno sguardo in cui tenta di accennare un sorriso. Ma il
risultato è solo una smorfia che accentua il suo dolore.
Vorrei fare di più, ma non saprei cosa se non starle
accanto. Questa volta Ron non tornerà, ha ragione. Lo so con
certezza, perché ho provato ad immaginare Ginny nelle
braccia di un altro. E non tornerei mai da lei. Non potrei vivere ogni
momento la sofferenza di vederla con un altro.
Lei saprebbe cosa fare. Saprebbe dirmi la cosa migliore da fare. Vorrei
averla accanto e sentire il suo amore. Il suo conforto.
Ed invece sono qui diviso tra loro. Tra i miei migliori amici.
Perché anche questo? Perché?
Ha ricominciato a piangere e diventano quasi subito singhiozzi
incontrollabili. Ma non posso fare molto altro, se non rispettare
almeno il suo desiderio di essere lasciata in pace. Quando
sarà pronta sarà lei a cercarmi.
- Non torno Blaise. E ti consiglio di non insistere…
- Possiamo restare qui ancora un po’ se vuoi…
- Allora non hai capito: io – non – torno!
Lo so che non ha paura di me. Ma forse fa male. Forse questa volta non
sa quanto sia profonda la ferita.
- Pensi di farmi paura?
- No. Ma devi stare attento perché c’è
sempre una prima volta…
- Allora forza, fammi vedere.
Mi sfida con uno sguardo che gli ho visto poche volte. Lui, il re della
calma. Quello che crolla il mondo e si sposta.
- Ma vaffanculo, Blaise!
E mi volto per non dover vedere più quello sguardo. Mi
afferra per una spalla e mi strattona per farmi girare.
- Lo sai cosa ti dico? Che mi sono rotto il cazzo di doverti sempre
capire. Malfoy è tutta la vita che non faccio altro che
capirti. E lo sai cosa c’è adesso di nuovo?
C’è che mi sono rotto i coglioni di te e di tutte
le tue menate! Perciò puoi pure andartene al diavolo!
E’ a una spanna dal mio viso e mi sta sbattendo in faccia un
disprezzo che fa il vuoto dentro me.
- Chi cazzo ti ha mai chiesto niente, eh?! Chi cazzo ti ha detto di
starmi addosso?! E soprattutto chi cazzo ti credi di essere per potermi
sempre giudicare!
- Sono lo stronzo che ha sempre raccolto i pezzi del tuo smisurato ego
ogni volta che è andato in pezzi!! Senza curarsi se ogni
volta tornavi più bastardo di prima!!
- Lo sai cosa sei tu invece Zabini? Un grandissimo figlio di
puttana… e se vuoi saperla tutta, mi sono rotto i coglioni
anch’io di avere al fianco uno che si è sempre
creduto migliore di me.
Mi guarda duro. E non siamo mai arrivati al punto di gridarci in faccia
come stiamo facendo ora.
- Io sono migliore di te Malfoy. Tu in confronto a me, sei solo merda.
Lo colpisco così violentemente che sento le dita
scricchiolare. Ma non crolla. E il suo pugno mi colpisce con
altrettanta violenza.
C’è sempre una prima volta. E nel vuoto di
pensieri, i miei pugni sono l’unica cosa che percepisco.
Quelli che do e quelli che ricevo. Davanti a me non
c’è più Blaise.
C’è il vuoto che ho paura mi possa inghiottire di
nuovo. Che mi riporti da dove sono emerso così
faticosamente. Da dove lei mi ha portato via.
E nel momento in cui ho finalmente permesso a questo pensiero di
prendere forma i miei pugni smettono di colpire. Anche quelli di Blaise.
- Ho sempre pensato che sarebbe stato meglio non fare a botte con te,
amico…
Si sta pulendo il sangue che gli cola dal labbro spaccato.
Anch’io sento il sangue scorrere dal naso, ma non me ne curo.
Perché è su Blaise che sono concentrato.
- Perché Blaise? Perché lo hai fatto?
- Perché era quello che volevi sentirti dire…
perché se no tu non lo avresti mai ammesso. E saresti andato
dritto per la tua strada… a braccetto con il tuo stupido
orgoglio.
- Ho sbagliato tutto… tutto… ho fatto una cazzata
con lei.
- Perché non le dici solo la verità? Che hai una
paura fottuta che lei scelga il suo migliore amico? Che hai paura che
tu non potrai mai competere con lui? Che un bel giorno si
sveglierà e penserà “ma io che cazzo ci
faccio insieme a Malfoy? No dico Malfoy, quel gran bastardo che ho
odiato per quasi metà della mia vita!”
- Gliel’ho già detto! Ma lei non
capisce…
- Oh immagino come tu gliel’abbia detto! Magari con quella
faccia da stronzo strafottente che sai fare così
bene…
- E allora cosa dovrei fare? Cosa?!
- Per una volta nella vita, abbassare tutte le tue difese e mettere a
nudo l’anima. Davanti a lei.
Mi guarda come solo a lui ho permesso di fare.
- Basta nascondersi Draco. La tua paura, diventerà la tua
forza. Parla con lei. Dille quello che provi, dille tutto
ciò che ti fa paura e anche di più. Ma sii
sincero. Non mezze verità nascoste dalla tua arroganza.
- E se non lo farò?
- La perderai.
Ritorno col pensiero a quella sera in cui eravamo qui e lei aveva paura
di volare. Tendendole la mano, le ho chiesto di fidarsi di me,
perché io mi ero fidato di lei.
L’amore è anche questo: fiducia. Fiducia che
l’altro possa capire le nostre paure e ci aiuti a superarle.
- Blaise, tu sei migliore di me.
Un lampo ironico attraversa i suoi occhi. E compare il sorrisetto.
Quello che annnuncia il ritorno del sereno tra noi.
- Ti sbagli Draco, non migliore… solo più bello!
E poi mi tende la mano. Che afferro. E mi sento trascinare in un
abbraccio che ricambio senza imbarazzo. Un abbraccio in cui
c’è tutto l’affetto che ci lega.
- Malfoy, lì non puoi entrare.
- Prego?
- Lì non entri.
Ha scandito le parole con un tono che non ammette repliche. Questo
è quello che pensa lui.
- Potter, non rompere i coglioni adesso.
- No sei tu quello che non deve farlo.
E’ comparso nell’attimo in cui mi sono fermato
davanti alla porta della stanza di Hermione.
- Potter qual è il problema?
- Non vuole vedere nessuno.
Me lo dice gelido. E perentorio. E fa male saperlo da lui. Ma,
sinceramente non sono disposto a farmi fermare da niente. Ho intenzione
di parlare con lei e lo farò.
- Io entro lo stesso, fattene una ragione.
Mi auguro solo che lei dall’altra parte non stia sentendo.
- Sei tu che devi fartene una ragione… quando
vorrà e se lo vorrà, sarà lei a
cercarti.
Bene, Potter ha esercitato abbastanza il suo diritto di migliore amico.
Perlomeno potrà dire ad Hermione che ha provato a fermarmi.
- Facciamo così, Potter. L’unica maniera per non
farmi entrare in questa stanza è uccidermi.
Lo sguardo è cambiato. Mi osserva con occhi diversi.
- Malfoy non hai fatto già abbastanza casini?
- Forse sono qui per rimediare…
- Non so come tu possa farlo…
- Non credo tu lo voglia sapere davvero…
Si irrigidisce. Forse si rende conto che sta parlando della sua
migliore amica e di me… non proprio una coppia qualsiasi.
- Allora? Dobbiamo sfoderare le bacchette, come ai vecchi tempi?
Non risponde.
- Cosa hai fatto alla faccia?
- Sono caduto…
Coglie l’ironia e ricambia.
- Contro un pugno?
- Forse…
- Peccato non esserci…
- In tanti lo avrebbero detto…
Si rilassa e di conseguenza anch’io.
- Malfoy, se solo sento una mezza parola di Hermione più
alta del dovuto, ti vengo a prendere e finisco il lavoro sulla tua
faccia.
- Bravo, così io magari inizio sulla tua…
Mi lancia un’ultima occhiataccia, ma se ne va.
Respiro profondamente ed entro.
Dorme. E avvicinandomi al letto, vederla così, rannicchiata
su sé stessa la fa apparire ancora più fragile.
Il viso tirato e pallido, mi fa capire quanto deve aver pianto.
Saranno state anche per me le sue lacrime? O solo per lui? E’
questo che devo sapere. Ed è vero, per saperlo, devo essere
io a mettere a nudo le mie paure.
Mi siedo accanto a lei e quello che sento per lei, per questa strega
dagli occhi d’oro, è amore vero.
Stendo una mano per toccarla, per accarezzarle il viso. E nel momento
in cui sfioro la sua guancia, non sono più qui.
E’ in una casa che non conosco. Un salotto dove ci sono anche
Potter e Weasley. Tutti e tre però hanno una faccia tesa.
Sembrano in attesa.
Infatti si apre la porta ed entrano Lupin e Moody. La prima a scattare
in piedi è proprio lei. Lupin la guarda e sembra farlo con
fatica.
- E’ andato tutto bene, Hermione. Non si sono resi conti di
nulla. Oggi siamo tornati a controllare. I Sig.ri Starks stanno bene e
sono felici nella loro casa in Australia.
Potter e Weasley guardano lei e poi si scambiano occhiate preoccupate.
- Bene… bene. Grazie Remus… sono contenta che
siate stati voi ad occuparvene. Vi ringrazio davvero tanto.
C’è un imbarazzo misto a dispiacere tra tutti
loro. Lei continua a tormentarsi le mani e a tentare di sostenere lo
sguardo dei suoi due amici.
- Bene. Ora sono più tranquilla… bene…
Vorrei andarmene. Non voglio vedere. Ma nonostante i miei sforzi, non
riesco ad uscire. E’ come se fossi trattenuto a forza.
E sono costretto a seguirla lungo delle scale, fin dentro una stanza. E
qui vederla scoppiare a piangere, così disperatamente che
sento il suo dolore come se fossi io a provarlo.
Appoggiata al davanzale della finestra, si copre il viso con le mani e
piange disperata.
Vorrei gridarle di lasciarmi andare, voglio uscire da questo ricordo.
Non lo voglio vedere così, senza di lei!
La porta si apre e appare Weasley. Lo vedo restare un attimo indeciso.
Poi le si avvicina e l’abbraccia.
E sento la sua voglia di lasciarsi andare. Di trarre conforto da
quell’abbraccio che sempre l’ha aiutata nei momenti
difficili.
- Ron aiutami, perché non ce la faccio. Non ce la faccio.
Non sono forte come pensavo.
La stringe più forte e le sussurra parole dolci.
- Non sei sola, Hermione. Ci sono qui io. Non piangere ti
prego…
- Come ho fatto a fare questo ai miei genitori? Potrei morire e loro
non lo sapranno mai! Non esisto più per loro…
La fa voltare verso di lui e le scosta le mani dal viso.
- Ti prometto Hermione che li rivedrai i tuoi genitori. Sarai tu ad
andare da loro per farli tornare.
Asciuga le lacrime che scorrono copiose sulle sue guance.
- Finchè avrò vita sarai al sicuro. Te lo
prometto.
Le accarezza una guancia con dolcezza.
- Non sarai mai sola. Io sarò sempre accanto a te.
Si lascia andare contro di lui e gli circonda la vita. Anche lui torna
a stringerla.
E le due parole che percepisco nella sua mente, sono due pugnali che mi
si piantano nel cuore: protetta e sicura. Protetta e sicura.
- Quando sono con te, c’è una terza
parola…
E’ un sussurro che si insinua nei miei pensieri. Che
continuano a ripetere quelle due parole… protetta e
sicura… come faccio a competere con questo?
- Draco, non la vuoi sapere la terza parola?
Ancora quel sussurro e riesco ad uscire.
Mi sta guardando. Sono qui, sono tornato. Lei si è svegliata
e mi sta fissando.
- Amata. Quando sono con te, mi sento protetta, sicura ed amata.
Le si inumidiscono gli occhi e sembrano brillare ancora di
più.
- E per quanto in questo momento vorrei odiare tutto ciò che
ha fatto allontanare Ron, non ci riesco.
Per la prima volta nella mia vita, sento un nodo in gola. Si mette a
sedere ed ora è vicinissima a me.
- Per quanto vorrei poter tornare ad odiarti, per poter amare lui, non
posso.
Ora le lacrime bagnano davvero i suoi occhi. E rendono quel nodo ancora
più soffocante.
- Per quanto vorrei riportare indietro il tempo, non lo farei.
Perché era te che stavo baciando.
E come quella prima volta, guardarla negli occhi è vedere
dentro di lei.
- E quello che mi distrugge più di tutto è che
per quanto sto male, non posso impedirmi di essere felice che tu sia
qui.
Se parlassi ora, sono sicuro che la mia voce non sarebbe ferma.
“Devi mettere a nudo la tua anima davanti a lei”.
- Ho sempre avuto paura di lui. Di quello che c’era tra di
voi. E non sapevo come fare.
E’ vero la mia voce trema. Ma non mi fermo.
- Ed ero convinto che ti saresti accorta che era lui quello che amavi.
Che non potevo essere io.
Tutto. Fino in fondo.
- Pensavo che dandoti la possibilità di vivere entrambi, te
ne saresti accorta… sarebbe stato inevitabile.
Anche l’ultima difesa cede.
- Ho sbagliato, Hermione. Ma avevo paura di perderti. E io senza di te
non sono niente. Niente.
Eccola la mia anima. Nuda e priva di tutte quelle difese con cui
l’ho sempre protetta. Dietro a cui mi sono sempre nascosto
perché nessuno potesse ferirmi o rendermi fragile.
Ma io sono come tutti gli altri. Ho le mie paure e le mie debolezze. E
lei me le ha tirate fuori tutte. Mi ha reso fragile ed insicuro. Ed io
ho reagito nell’unica maniera che conoscevo.
Mi accarezza dolcemente una guancia.
- Tu sei tutto. E nel momento in cui l’ho capito, sapevo
anche che niente sarebbe stato come prima per me.
La sua mano sfiora il punto in cui ha colpito forte.
- Sto male al pensiero che Ron potrebbe davvero uscire per sempre dalla
mia vita. E non so se sarò mai in grado di dimenticare.
Sarà un dolore che mi porterò sempre nel cuore.
Le sue dita seguono il contorno delle mie
labbra.
- Quello di cui sono sicura però, è che non
sopravviverei se fossi tu ad uscire dalla mia vita. Sei entrato dentro
me con una forza che ha travolto tutto.
Ogni certezza, ogni pensiero, ogni sentimento.
Ha appoggiato la fronte alla mia. E le prendo il viso tra le mani. Lei
appoggia le mani sulle mie.
- Ti sei preso tutto Draco. E non hai lasciato spazio per nessun altro.
Posa le labbra sulle mie. E così sospese, lascia che
pronuncino le uniche parole in grado di salvarmi.
- Vorrei che facessi l’amore con me. Lo voglio,
perché desidero sentirmi tua. Desidero che tu mi restituisca
tutto ciò che ti sei preso e di più. Desidero che
tu mi ceda il tuo amore senza più riserve.
E’ una scarica quella che sento. Una forza che pervade ogni
mia fibra. E mi fa sentire vivo. Vivo come non lo sono mai stato.
Il modo in cui mi bacia e mi accarezza è
l’espressione del suo amore. Mi avvolge e non mi fa temere
nulla.
Desidero davvero ciò che ho chiesto. E quando le sue mani si
posano sul mio seno, non penso nulla, se non che lo amo e lo desidero.
E voglio sentire la sua pelle contro la mia. Il suo calore.
Senza imbarazzo afferro il bordo della sua maglietta e la sollevo per
sfilargliela. Le mie mani si posano su di lui e lo sento trattenere il
respiro. Un’espressione intensa ora anima i suoi occhi grigi.
Ma resta immobile. Sento i muscoli tendersi sotto le mie carezze. Che
acquistano sempre più sicurezza. Mi stringo a lui e le mie
labbra si posano sul collo. E da lì traccio una scia di baci
fino ad arrivare alla sua spalla. La sua pelle è calda e sa
di lui. Lo stesso sapore che ho imparato a conoscere dai suoi baci.
Traccio dei disegni immaginari, mentre accarezzo la sua schiena. E
sento i muscoli iniziare ad ammorbidirsi. Come se finalmente si
concedesse la possibilità di godere delle mie carezze. Come
se si fosse finalmente convinto che è reale ciò
che sta accadendo. Dalla spalla ritorno al collo. Dal collo, alla sua
bocca.
Mi scosta e cerca il mio sguardo. E quello che trova è
quello che cercava. Adesso è lui che mi sfila la maglietta.
E’ lui che accarezza la mia pelle. Che bacia
l’incavo delicato del mio collo. Le sue mani che scivolano
intorno alla vita e risalgono lentamente la schiena. E si fermano sulla
chiusura del reggiseno. Un attimo, e poi sicure lo sganciano. E lo
fanno scivolare via.
E sono esposta al suo sguardo. Che mi accarezza ancora prima che lo
facciano le sue mani. Quando si richiudono sul mio seno è
una scossa quella che sento. Accarezzano, stringono, lo torturano
strappandomi un gemito di piacere. Mi fanno desiderare di
più. E lo sente, perché non ci sono
più le sue mani, ma c’è la sua bocca
che lecca, succhia, morde.
Mi sembra che ci sia un fuoco che mi scorre nelle vene. Un fuoco che
solo lui può spegnere. Mi spinge delicatamente indietro ed
ora è steso su di me.
Il suo peso a schiacciarmi. Ma è tale il desiderio, da non
accorgermene quasi. Posso solo sentire le sue mani che cercano la
chiusura dei miei pantaloni.
Le sue dita che urgenti, slacciano e scostano il tessuto, per
permettergli di accedere. Scorrono sul bordo dei miei slip.
La sua bocca non ha smesso di baciarmi. Appassionata, vorace, cerca la
mia. E mi sto perdendo in questo bacio, quando le sue dita raggiungono
la mia femminilità. Solo per un attimo mi irrigidisco. Poi
la loro lenta esplorazione accende subito un desiderio che mi spinge ad
inarcarmi verso il loro tocco.
Accarezzano, penetrano leggermente, escono, rientrano di
più, accarezzano ancora. Un percorso che provoca una
pulsazione quasi dolorosa. Che vuole di più. Che mi spinge
ad aggrapparmi alle sue spalle, per fargli capire che voglio di
più.
Smette di baciarmi e mentre scivola su di me, continua a guardarmi. Il
desiderio di me nei suoi occhi.
Afferra i pantaloni e li abbassa. Lo aiuto sollevando i fianchi. E poi
fa lo stesso con gli slip. Ora sono completamente nuda.
Le sue carezze che risalgono le gambe, accarezzano
l’ombelico. Afferrano i seni. Ma la sua bocca si è
fermata prima. Ha sostituito la mano, nel suo percorso. Ora
è lei che accarezza, lecca, penetra. E’ lei che
sta facendo crescere una tensione che penso possa uccidermi se non
sarà presto liberata.
E’ lei che mi strappa gemiti sempre meno soffocati, fino che
diventano il suo nome, pronunciato con forza, quando finalmente la
tensione si trasforma in un orgasmo che mi travolge. Che annulla ogni
pensiero. E lascia solo questa marea che mi invade. Un piacere che mi
spinge a farlo risalire su di me, per permettermi di rovesciare la
posizione ed essere io su di lui. Per chinarmi e baciarlo con
trasporto. Invadere la sua bocca e farlo mio.
Mentre le mie mani si spingono in basso, per compiere lo stesso gesto
che le sue hanno fatto su di me. Ma non me lo permette.
Perché è lui che scostandomi, se li sfila con
urgenza. Insieme ai boxer. Ed ora il suo desiderio si mostra in tutta
la sua potenza.
E vede la paura per qualcosa che ancora non conosco nel mio sguardo. E
ci sono le sue parole a rassicurarmi, mentre mi invita a
tornare su di lui. La mia femminilità che preme sulla sua
erezione.
Mi afferra delicatamente e mi fa sdraiare sul suo torace. Le sue labbra
accostate al mio orecchio.
- Devi solo lasciarti andare al desiderio e fidarti di me. Non ti farei
mai del male.
Lo so. Lo sento.
- Ti amo, Hermione. Ti amo da impazzire.
Le sue parole che mi spingono ad andare incontro alla sua erezione. A
scivolare lenta su di lei. Per accoglierla.
- E ti desidero come non ho mai desiderato altro nella vita.
Il dolore arriva improvviso e non posso fare a meno di irrigidirmi. E
rimango immobile.
Ma le sue mani continuano ad accarezzarmi dolci la schiena, la sua voce
che continua a sussurarmi quanto significhi per lui. Quanto abbia
bisogno di me.
E il mio corpo lentamente si abitua a lui. Al suo desiderio che sento
pulsare dentro di me. E il piacere torna a scorrere nelle vene. E mi
spinge a dondolarmi su di lui.
E adesso è lui che geme. Un suono che scatena la mia voglia
di sentirlo completamente dentro di me. Di essere posseduta da lui. Di
sentire il suo desiderio invadermi.
- Ti desidero anch’io Draco. Ti amo e voglio sentirmi tua.
Le mie parole liberano la sua passione. Una passione che si mostra
quasi selvaggia nel suo sguardo.
Tenendomi stretta, rovescia nuovamente la posizione e si spinge
profondamente in me. Affonda sempre di più, con spinte che
sembrano voler raggiungere la mia anima. Che esprimono il suo bisogno
vero di possedermi.
Il ritmo che imprime alle sue spinte cresce sempre di più.
Ed è con un’ultima spinta, profonda e decisa, che
mi fa raggiungere il piacere. Lo stringo nel mio abbraccio e avvinghio
le gambe intorno a lui. Perché voglio sentire ogni
centimetro della sua pelle. Un abbraccio che, insieme ad un'altra
spinta, lo porta all’orgasmo.
E la sua voce roca e carica d’amore, che invoca il mio nome,
credo non potrò dimenticarla mai più.
Insieme alla sensazione di essere ora, davvero uniti.
Oltre ogni logica, oltre ogni difficoltà, oltre le nostre
paure. Io e lui. Per sempre.
Ragazze è un momento sempre difficile e al tempo stesso
emozionante “raccontare” di Draco ed Hermione
insieme…
Sinceramente poi vi confesso che non volevo esagerare perché
non volevo alzare il rating, per dare così la
possibilità a tutte di leggere, quindi ho dovuto meditare un
po’ su come scriverla… spero però che
il risultato non sia da buttare!
Poi è stato anche un po’ un flash scrivere di
loro, perché ultimamente mi sono buttata in
un’altra avventura che mi ha particolarmente
“presa” ed ha un pairing davvero insolito:
Hermione-Fred-George. So che adesso starete dicendo
“prego?!”, però è proprio
così… era da un po’ che ci pensavo,
anche perché i gemelli per me sono il massimo e
l’idea di vederli accanto ad Hermione ha iniziato a
“tormentare” le mie fantasie… eh!eh!eh!.
Così tornare alla Draco-Hermione mi ha procurato giusto
quell’attimo di svarione… ma poi tutto
è tornato al suo posto… e loro sono sempre il
massimo insieme!
Dovrebbe essere davvero passato il periodo incasinato e quindi spero di
tornare ad aggiornare senza far passare troppo tempo tra un capitolo e
l’altro.
Anche perché la storia ha superato il “giro di
boa” e inizierà a portarci verso il traguardo.
Certo non tanto presto, perché ancora ne devono succedere di
cose, però il “giro di boa”
c’è stato!
Ora vi saluto e mi prendo finalmente lo spazio per rispondere ad ognuna
di voi con un po’ di calma.
Un bacione. Un abbraccio.
Laura.
PS: e mentre voi magari siete in giro a godervela (giustamente, per
carità!!) io sono a casa sola soletta… e per
farmi perdonare posto… quindi siate davvero
clementi… eh!eh!eh!
8marta8:
ciao Sister!! Tu in giro a fare bagordi e io a casa sola soletta, e io
a letto con da una parte la sagoma cartonata di Draco Malfoy e
dall’altra quella dei gemelli Weasley… ma come
sto? No davvero sono messa male, troppi antibiotici…
comunque la forma sta tornando… quindi tra un po’
torno a tormentarti in piena regola… un bacione. Laura.
Kucciolaflea:
bè, visto che ci siamo parlate fino a cinque minuti fa e
visto che saprai all’istante di questo capitolo, credo che
ogni commento sia superfluo… perciò resto in
attesa di sapere come ti pare questo capitolo. Bacioni.
Elianoir:
bè se pensi di essere un po’ psicopatica,
consolati perché sicuramente siamo in due! Anzi in questo
periodo in cui sono un po’ stressata, non ti nascondo che
arrivo a fare, dire, pensare cose che non mi fanno sentire tanto
normale… eh!eh! soprattutto poi se c’è
di mezzo un biondastro che corrisponde al nome di Draco
Malfoy… comunque non ti preoccupare, come vedi posso capire
benissimo che il tempo è quello che è e che tutto
non si può fare… dimmi solo se questo Draco
continua a piacerti... un bacio e a presto!
Debby12:
come vedi ormai non ci sono più dubbi su chi Hermione ami
veramente… per le altre risposte invece ti
toccherà aspettare e leggere… come vedi la mia
vena sadica emerge sempre alla fine… eh!eh!... non mi
ringraziare per la recensione… vado sempre a farmi un
“giro” sulle ff di chi conosco… a
presto. Un bacio.
ChristinaMalfoy:
meglio tardi che mai… quindi la tua recensione arriva
graditissima. E poi posso capire benissimo il problema di chi
è preso da mille cose… ne so qualcosa!!!
Eh!eh!... mi fa piacere sapere che in generale la ff ti piaccia, e
soprattutto che non te la sia presa per niente per la profezia su Draco
ed Hermione… eh!eh! me sadica… però un
pizzico di curiosità non ha mai ucciso nessuno…
speriamo lo possa dire anche Hermione!!! Ah!ah!.. per quanto riguarda
Ron, prima o poi lo devo fare… scrivere una ff che lo
riscatti una volta per tutte!! A tante sta un po’ sullo
stomaco… e quindi mi farò sua paladina e
saprò dipingerlo vincente… e tutte voi vi dovrete
ricredere su di lui… okay mi sa che mi è tornata
la febbre… concludo qui!! Un bacione e a presto!!
Bimba91: ho
avuto la febbre, la gola in fiamme, mal di testa…
può bastare? O mi ucciderai lo stesso per aver postato
così tardi? Magari però con il capitolo appena
letto, è anche più facile perdonarmi…
insomma sto cercando di arruffianarti è vero!!
Però già ti avevo incasinato con il capitolo
precedente, poi ti faccio aspettare, insomma un fiasco su tutta linea!!
Spero che almeno a Madrid sia andato tutto bene…
così magari sei già di buon umore!! Intanto
però per mettermi al sicuro, sto già cercando una
nuova casa… meglio prevenire che curare… eh!eh!.
Besos e a presto!
Giulythebest90:
da dove inizio? Dai vampiri, che vedo con piacere esercitano sempre il
loro fascino… per quanto riguarda i loro poteri, mi piaceva
immaginare che trattandosi di fratelli gemelli, il loro legame
telepatico molto “stretto” li mettesse in grado di
usufruire dei poteri anche del proprio gemello, raddoppiando
così di fatto i poteri di entrambi. Il rovescio della
medaglia è ovviamente che nel momento in cui il loro
“contatto” viene interrotto, il loro potere non
torna “normale”, ma addirittura diventa quasi
nullo. Il loro legame telepatico, lasciavo supporre, che fosse molto
difficile da interrompere, di conseguenza l’unico che
c’era riuscito è stato Voldemort. Come? Ha
scoperto che in Blanca scorreva il sangue dei due gemelli, grazie
all’episodio della madre raccontato, e ho lasciato supporre
che grazie ad un rituale in cui appunto serviva il loro sangue per
indebolire questo contatto, alla fine fosse riuscito a metterli in
difficoltà. Quindi Blanca e i gemelli, prima non avevano
niente a che fare. Lascio supporre che si siano incontrati per la prima
volta quando tutti e tre sono stati catturati dai Mangiamorte e durante
lo svolgimento del rituale. Interrotto da Aberforth e Rafail che
salvano tutti e tre. Spero di essere stata chiara con la
spiegazione… se non è così non farti
problemi e chiedi pure. E’ un piacere per me approfondire.
L’altra cosa che mi fa piacere è che tu apprezzi
questo Draco che sa anche mostrarsi
“insicuro”… in fondo va bene che deve
sempre fare il figo… però alla fine è
umano come tutti noi. E, secondo me, il fatto che mostri anche il lato
vulnerabile non lo può che rendere più
affascinante.
Ora concludo anch’io, perché quando attacco, posso
andare avanti per ore!! Eh!eh! Un bacione.
Nicichan:
cara nico, peccato non averti risposto quando il termometro segnava
quasi 39… chissà cosa avrei potuto
dirti… forse di mandarmi la canzoa di whisky il
ragnetto…. O di venire tu direttamente a
cantarmela… ma adesso la febbre mi è
passata… anche se non sono ancora riuscita a spiegarlo ai
due neuroni che ho in testa e che ancora scorazzano liberi e senza
meta! Al mio kapò, sicuramente farà piacere una
donatrice universale… se consideri poi che manco da
mercoledì al lavoro… chissà
lunedì com’è felice di vedermi!!!
Comunque non sono ancora in formissima… infatti mi sento
più spenta del solito… o forse dovrei dire
più seria del solito… ah!ah!ah!... ma sono
tornata… e la prossima volta il capitolo non sarà
così liscio come questo… la mia mente malata
partorirà… e allora saranno guai!!! Un bacione e
a presto!! PS: prima o poi torna anche pitonuccio…
Ccdd: ehi,
ma tu sei brava! Quindi su con il morale e vola con le dita sulla
tastiera!!! Devi ancora spiegarci un sacco di cose nella tua ff!!
Intanto come vedi io vado avanti ad incasinare la mia… per
forza che poi mi viene la febbre… al pensiero di come
mettere in fila tutti sti casini!!! Eh!Eh! Un bacione e a presto!
Cecilia2day:
bè hai fotografato la situazione con enorme chiarezza, non
credo di dover aggiungere molto altro in risposta. Per quanto riguarda
Blanca, però forse posso capirti, rileggendo di lei mi sono
resa conto di aver dato un’immagine un po’ dura,
forse addirittura fredda… eh sì che
l’ho voluta spagnola… bè
vedrò di farle tirar fuori un po’ di sangue
caliente… e di Draco cosa mi dici dopo questo capitolo? Si
è riscattato? Alla fine come resistere ad una Hermione
così? A presto. Baci.
Rachi: ti
ringrazio di aver rinnovato la stima per me e per la mia ff, anche qui
nello spazio apposito. E spero che potremo continuare a confrontarci in
questa maniera assai gradevole anche in futuro. Un’ultima
cosa… accetto il correttore per le occhiaie… mai
come in questo momento ne avrei bisogno!!! Un bacione e a presto!!
Aurad: cara
Susy, ci deve essere in giro un virus che ci ha contagiate un
po’ tutte… siamo tutte sull’orlo di una
crisi di nervi (mi sa che è il titolo di un film…
forse dovrei vederlo!!!). Comunque siamo donne e niente ci
ferma… così ecco un nuovo capitolo!! E di questo
Draco che mi dici? Sono curiosa di sapere se lo vedete come
me… aspetto allora! Quando hai tempo ovviamente…
niente crisi di nervi!! Eh!eh!. Un bacione e a presto!!
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Capitolo 30 *** AVVISO ***
Innanzitutto un saluto a tutti!
Poi mille scuse per questo periodo di silenzio. Ma come sarà
capitato anche a voi, magari, c'è stato un lungo periodo
"no" per me. Quindi non ho più potuto aggiornare.
Non potevo fare neanche una previsione di quando sarei riuscita a
"tornare", così ho preferito non mettere avvisi prima che
magari non sarebbero stati veritieri.
Però ora è ufficiale: da settimana prossima
tornerò ad aggiornare la mia ff... per quelle di voi a cui
ancora interessa questa storia, ovviamente!
Perciò ora vi saluto e vi do appuntamento a settimana
prossima... per un nuovo capitolo!
Un bacione a tutte.
Laura
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Capitolo 31 *** MISSIONE SPECIALE ***
Ciao a tutti!
Faccio quasi fatica a crederci anch’io… ma sono
qui a pubblicare un nuovo capitolo!! La premessa è
sicuramente questa: sappiate che riprendere è stato un
flash… quasi mi sembrava impossibile che fossi stata io a
scrivere tutti i capitoli precedenti… la sensazione
è stata: sarò ancora in grado?
Bè io ci ho provato… e per farlo avevo bisogno
dei miei personaggi preferiti… un trio che mi piace molto
accostare (salvo l’inizio che occorreva anche lui per
riprendere la storia da dove l’avevo lasciata)…
così, in conclusione, questo capitolo fondamentalmente
è di ricongiungimento tra me e la mia
“storia”… eh!eh!
Comunque ora che ho rotto il ghiaccio… proseguirò
in ogni caso! Quindi sicuramente il prossimo capitolo ci
sarà settimana prossima!
Vediamo un po’ come va… nel frattempo vi auguro
buona lettura e vi auguro un buon week…
Un caro saluto.
Laura
E’ difficile anche tra di noi. Crede che sia qui per farlo
ragionare e fargli cambiare idea. Forse ora non è abbastanza
lucido per capire che io sono davvero amico di tutti e due. E che non
gli chiederei mai una cosa simile. Posso capire il suo dolore, come
posso capire quello di Hermione. E come ho detto a lei che non posso,
questa volta, essere io a riunirli, così voglio che sia
chiaro anche per lui.
Io sarò sempre amico di entrambi. Ma davvero ora non posso e
non credo di poter fare nulla per la loro amicizia. Quello che
è successo, il male che si stanno facendo, solo il tempo lo
potrà cancellare.
- Ron ascolta…
- Harry ascolta…
Per un attimo compare l’ombra di un sorriso, poi torna
l’espressione cupa con cui ha accolto il mio arrivo.
- Quello che è successo… le cose che le ho
detto… sono vere. Come è vero che preferirei
morire, piuttosto che tornare indietro…
- Ron non sono qui…
- Aspetta.. fammi finire. Al funerale di Silente, quando ti ho detto
che sarei rimasto al tuo fianco qualsiasi cosa potesse succedere, anche
quello era vero. E’ vero.
Rivedo un ragazzino dallo sguardo timido ed impacciato che mi chiede se
può sedersi accanto a me… ad un ragazzino
altrettanto timido ed impacciato.
Invece ora davanti a me c’è questo ragazzo dallo
sguardo duro e determinato. Lo stesso sguardo che anch’io
credo di aver avuto spesso negli ultimi tempi. Ma quello che mi sta
dicendo quello sguardo è che sicuramente molte cose sono
cambiate in questi anni, che sicuramente noi siamo cambiati…
ma che certe cose non potranno cambiare mai.
- E poi… sapevamo che non avremmo potuto condividere la
stessa stanza per sempre…
- Già… è che ogni volta che ci ho
pensato, non ho mai immaginato che mi avresti lasciato un casino del
genere… di solito uno si porta via tutto… non lo
distrugge!
- Avevo poca scelta… ho pensato che avresti preferito
ritrovare lei tutta intera …
- Non lo avresti mai fatto…
- Harry ho scoperto che il dolore può trasformare tutto in
odio. E credimi ne ho avuto paura. Per un momento ho desiderato farle
così male… avrei voluto farle provare la mia
stessa disperazione…
- Ron, tu sei quello che sei. E niente potrà cambiarlo.
- Lo credi davvero?
- Ne sono certo.
- Io no. Per questo motivo sono qui e ci rimarrò. Quello che
sento dentro, non so nemmeno io come combatterlo… come
affrontarlo.
- Sapevo che la tua era una decisione definitiva. E non ho mai pensato
di venire qui per tentare di farti cambiare idea. Sono venuto
perché volevo sapessi che anche per me niente potrebbe
cambiare le cose tra di noi…
- Ron, Harry, vanite… è tutto pronto pour
manger…
La voce di Fleur ci interrompe. Ron si volta verso di lei e fa un cenno
per dirle che abbiamo capito. Quando torna a guardarmi ha
un’espressione strana, sembra quasi malinconica.
- Ti ricordi quando Fleur non mi degnava di uno sguardo, mentre io
giuravo amore eterno per lei? E dicevo sarei morto per il dolore?
Hermione, come solo lei ha sempre saputo fare, mi aveva liquidato
dicendo che ero uno stupido ragazzino che dell’amore non
sapeva niente…
- Sta soffrendo anche lei, Ron…
- Lo so… come so che questa volta non mi liquiderebbe
dicendo che sono uno stupido ragazzino che dell’amore non sa
niente…
All’apparenza il suo sguardo sta seguendo i movimenti di
Fleur, attraverso la finestra della cucina, ma so che è
un’altra la ragazza che vede.
- Ma non mi è di nessun aiuto o conforto. Fa solo male,
Harry. Male come non mi avrebbe fatto nemmeno se mi avesse strappato
via il cuore a mani nude.
- Non ho nessuna intenzione di farmi ammazzare!
- Non sei lucida abbastanza per affrontare una situazione del
genere…
- Non ho detto sì per il motivo che credi tu.
- Ne sei sicura?
- Il vuoto che Ron ha lasciato, niente potrà colmarlo. Hai
voluto la verità e io te l’ho detta. Ma
è altrettanto vero che la parte che tu riempi è
così importante che riesce a rendere vivibile quel
vuoto… perciò non ho nessuna intenzione suicida,
se è questo che ti preoccupa…
- Non è questo che pensavo…
Non posso proseguire. Le sue labbra sono incollate alle mie e stanno
risvegliando sensazioni che ho smesso di provare solo qualche ora fa.
Quando sono riuscito finalmente ad uscire dal suo letto e dalla sua
stanza.
- Draco non ho nessuna intenzione di rinunciare a te… e
credo di averti dato sufficienti prove…
Siamo stati chiusi nella sua stanza due lunghi giorni. Il mondo fuori,
dentro solo noi e i nostri sentimenti. Messi a nudo tra dolore e
felicità, per trovare un equilibrio dopo quello che
è successo. Un equilibrio in grado di farci andare avanti.
Fare l’amore e parlare. Parlare e fare l’amore. Il
Malfoy di un tempo non avrebbe mai parlato così tanto con
una ragazza così bella nel suo letto. Soprattutto non di
sé stesso e delle sue paure.
Ma quello che sono adesso, lo sono proprio grazie a questa bella
ragazza. E parlare con lei è stato altrettanto importante
che fare l’amore. L’amore fisico soddisfa i sensi,
ma quando insieme all’amore fisico ci sono anche le parole,
come quelle che ci siamo detti, l’amore diventa completo.
Mente e corpo condividono la stessa esperienza e tutto diventa
perfetto. Ora lo so.
- Anzi lo sai… ma c’è quella parte di
te, che se anche vivessimo cent’anni, rimarrà per
sempre maledettamente Serpeverde… fredda ed
arrogante…
Buio e luce, ma ormai è solo un gioco tra di noi. Lo dice il
suo sguardo che non riesce ad essere completamente serio ed arrabbiato.
Per fingere di volermi rimproverare.
- Secondo me invece, se anche vivessimo cent’anni, tu bella
Grifoncina, non ammetteresti mai che è proprio quella la
parte di me che ti ha conquistato… in realtà mi
odiavi solo perché pensavi di non potermi avere.
- Come dice il proverbio che “chi disprezza
compra”…
- Chi lo dice?
C’è questa parte “babbana” di
lei che quando emerge mi lascia sempre un po’
spiazzato ed un bussare inequivocabile mi dice che sta per
ricevere manforte.
- Vieni Blaise…
Il bastardo è ben consapevole del suo fascino. Ma quel
sorrisetto se lo può anche togliere dalla faccia quando
guarda la mia ragazza. Anche se ho la certezza che lei ne è
completamente immune.
- Blaise, non potevi arrivare in un momento migliore… se ti
dico “chi disprezza compra”… secondo te
a chi dei due si addice meglio?
Quello che è successo ha dell’incredibile. Lei e
Blaise sono diventati due alleati inseparabili nella lotta contro di
me. E si divertono un mondo.
- Non c’è neanche da chiedere… guarda
dove lo ha condotto la sua ossessione per te! Pur di averti, si
è alleato persino con Harry Potter…
- Blaise, solo tre parole: sei – uno – stronzo.
- Forse si aspettava un po’ di solidarietà
maschile, Blaise…
- Forse mi aspettavo che il mio migliore amico mi aiutasse a conservare
un po’ di orgoglio… ma forse è troppo
impegnato a trovare il modo di fregarmi la ragazza…
- Allora non sono la sola a pensare che è un vero schianto
oggi! Mi domando io cosa vengo a fare… quale ragazza non si
fiderebbe di quegli occhi blu? Se mi trovassi in pericolo e fossi tu a
dirmelo, Blaise, ti crederei all’istante!
La cosa che ancora mi sorprende di più è che
anch’io ormai non potrei più rinunciare a questo
gioco con loro.
- Sì Blaise, oggi sei proprio uno
“schianto”… tanto che sento una voglia
irrefrenabile di schiantarti… secondo te da cosa dipende?
Dal fatto che non hai neanche provato a convincerla che era meglio non
venisse? O dal fatto che potresti piantarla di prepararti come se
dovessi andare ad un appuntamento? Guarda che tu sei davvero
malato…
Il bastardo lo conosco bene e quando c’è di mezzo
una ragazza, anche se potrebbe essere davvero in pericolo, non
può fare a meno di pensare che se è
carina…
- Innanzitutto sai meglio di me che nessuno riesce a far cambiare idea
ad Hermione. Tanto più che abbiamo deciso tutti di
abbracciare la causa di Harry Potter e quindi adesso siamo una
“squadra”… e poi se tu non hai gli occhi
blu, non sei moro, non hai un fisico aitante, non hai un sorriso
accattivante e non riesci ad avere una conversazione
brillante… non puoi pretendere che non li abbia nemmeno io!
E non puoi nemmeno pretendere che Hermione non se ne
accorga… sarà anche innamorata di te…
ma c’è un altro modo di dire che si addice alla
situazione… “anche l’occhio vuole la sua
parte…”!
E mi scoppiano a ridere in faccia. E io glielo lascio fare.
- Davvero Blaise, perché sono innamorata di Draco, ma
altrimenti sarebbe stato difficile scegliere…
- Hermione, l’ego di Blaise è già
abbastanza smisurato… non c’è bisogna
di fargli credere che avrebbe avuto una
possibilità…
- Bè magari anche più di una… dai
Draco, non fare quella faccia! D’altronde l’altra
metà di popolazione femminile ad Hogwarts che non sognava
te, chi pensavi sognasse?
- Non potevi trovare una ragazza più saggia Malfoy. Ha fatto
50 e 50 così ci ha messo a tacere…
però ho una curiosità da chiederti… e
tu sei la persona giusta.
Cosa si starà inventando ora?
- Scusa ma il tuo amico Harry Potter? Possibile che non avesse il suo
seguito?
- Blaise, lui è un’altra categoria…
Grifondoro, moro, occhi verdi, un fisico a cui non manca nulla,
vincitore della coppa Tre Maghi, mago dalle doti eccezionali,
conversazione non solo brillante ma anche intelligente…
scusa ma quale ragazza non lo vorrebbe per sé?!
Potrà essere anche uno scherzo, ma stavolta non riesco a
mandarlo giù. Questo è un argomento che me ne
ricorda troppo un altro. Ed è troppo presto
perché io possa scherzarci sopra. Blaise se ne è
accorto, forse anche prima di lei. E non indugia. Compare la sua
espressione ironica ed è pronto.
- Hermione posso solo risponderti di fare attenzione… lo sai
che ogni giorno che passa la tua lingua diventa sempre più
tagliente? Guarda che non lo chiamavano il Principe delle Serpi mica
per niente… e io speravo fosse lui che avrebbe iniziato a
parlare come un pacato Grifondoro… e non tu come una perfida
Serperverde!
Sarà l’idea che lei perfida non potrebbe mai
esserlo, sarà che la sua espressione sorpresa è
troppo buffa o che quella di Blaise che finge di essere offeso
è assolutamente improponibile, ma sono io il primo che
inizia a ridacchiare. E ci vuole poco perché loro due mi
seguano.
E per un attimo immagino un dolore che non è il mio. E ne
sono dispiaciuto. Come mai avrei pensato di poterlo essere.
Perché ora che sono in compagnia del mio migliore amico e
della ragazza che amo, non potrei volere di più.
E capisco cosa ho portato via a Weasley: la possibilità di
essere davvero felice. Una felicità che poteva essere
perfetta come la mia: lui, il suo migliore e la ragazza amata.
Mai come in questo momento è forte l’impressione
di essere “cittadina” di due mondi completamente
diversi. E’ frustrante e divertente nello stesso tempo. Come
lo è vedere un vampiro e un mago che davanti ad una finestra
non si capacitano di quello che stanno vedendo fuori.
Per fortuna c’è qualcuno in grado di capirmi e che
se la sta ridendo, come al solito del resto.
- Motocicletta… e perché dovreste usare quella?
Scusa se vi smaterializzate fate prima ed è meno pericoloso.
Non mi sembra affatto sicuro viaggiare su qualcosa che ha solo due
ruote…
- Draco, hai sentito Aberforth? Niente magia… la ragazza
è in compagnia di babbani proprio per cercare di sembrarlo
anche lei! E se all’improvviso ti compaiono davanti due
persone dal nulla, magari danno un po’ nell’occhio
che ne dici?
- Blaise non sono ancora così rimbambito… potete
smaterializzarvi nei pressi e poi arrivate a piedi…
- Non volevi sicurezza per la tua ragazza? Non c’è
niente di più anonimo a Londra di due ragazzi che arrivano
su una moto e aspettano delle amiche… e magari per ingannare
l’attesa si scambiano delle effusioni…
- Allora la prossima volta chiedo anch’io che sia Hermione ad
accompagnarmi… anch’io saprei come ingannare il
tempo con lei…
Faccio ancora fatica a pensare che Lazar possa scherzare come Blaise,
forse perché lo trovo un tantino più
minaccioso… anche se lo sguardo che rivolge sia a me che a
Draco è assolutamente ironico…
- Un vampiro senza i suoi canini cosa fa? Muore di sete?
Come faccio ancora fatica a credere che Draco possa essere
così geloso di me. Sono convinta che farebbe davvero quello
che dice anche lui con tono ironico rivolto a Lazar. L’amore
percorre strade sconosciute e avvicina persone su cui nessuno
scommetterebbe mai. Io e Draco, sono sicura, saremmo stati una
scommessa persa in partenza per la maggior parte delle persone che ci
conoscono. Però è meglio che non pensi a questo
ora… porterebbe inevitabilmente altri
pensieri… altre persone… una in particolare.
Quanto mi manca è indescrivibile.
- Hermione? Possiamo andare? Considerato che ci vorrà una
mezz’oretta per arrivare…
- Sì, certo…
Draco non è contento e lo so. Però nonostante
tutto sa che sono con Blaise e questo alla fine per lui rappresenta una
sicurezza.
- Un’ultima cosa Hermione… la prossima volta che
mi dici che hai paura di volare… ti ricorderò che
non hai avuto nessun timore a salire su quella…
- Quella, rimane per terra… la scopa vola! E noi non siamo
uccelli… non siamo fatti per volare…
- Bè ovviamente stai parlando per voi…
Tutti e tre rivolgiamo lo sguardo verso Lazar e sono sicura che io e
Draco stiamo pensando la stessa cosa… nella nostra vita
futura, se ci sarà, non ci libereremo tanto facilmente di
lui… se esiste uno spirito affino di Blaise, bè
quello è proprio Lazar. Basta poco per capirlo: basta vedere
come si stanno sbellicando dalle risate.
- Stai tranquillo, non succederà nulla. Andremo
lì, avvicineremo questa ragazza, le parleremo di Aberforth e
della possibilità che le offre e poi torneremo qui.
Abbiamo fatto l’amore per due giorni ed è stato
fantastico. Quello che mi sorprende è come sia possibile che
mi faccia battere il cuore più forte anche solo il suo
sfiorarmi. Come sta facendo ora, accarezzandomi dolcemente una guancia,
mentre io cerco di rassicurarlo.
- Blaise se le succede qualcosa e tu sopravvivi…
Ora è serio. Perché parla con Blaise, ma i suoi
occhi non lasciano i miei. E mi stanno dicendo di non provare a fargli
qualche brutto scherzo. Tipo non tornare…
- Sono morto lo stesso… quindi visto che non hai niente di
nuovo da dirmi, adesso è proprio arrivato il momento di
andare.
Blaise mi porge il casco e prima di indossarlo mi sporgo verso Draco
per un ultimo bacio a fior di labbra.
- Vado e torno.
- Okay.
E’ stato semplicemente pazzesco. E liberatorio. Una corsa
folle che sicuramente non avrebbe l’approvazione del ragazzo
che ho salutato prima. Infatti quando Blaise ha capito che non avevo
paura, mi ha fatto giurare che non avrei detto nulla a Draco e ha
iniziato a sfrecciare in mezzo al traffico. E per il tempo che
è durata, con l’adrenalina a mille, sono stata
bene. Forse dopotutto volare su una scopa o andare a folle
velocità in motocicletta può regalare le stesse
sensazioni. Forse Draco dovrebbe provare… potrebbe rimanerne
sorpreso e io non dovrei volare.
Adesso siamo fermi di fronte alla scuola, dall’altra parte
della strada, dove c’è un parchetto. Poco
più in là c’è un altro
gruppetto di ragazzini con degli scooter. Probabilmente anche loro
aspettano. Effettivamente nessuno ci sta osservando.
D’altronde appariremo davvero come una normale coppia di
ragazzi.
Sfilati i caschi, Blaise ha dato anche a me un paio di occhiali da
sole. Mi ha sorpreso ancora una volta la sua totale immersione nella
vita “babbana”. Già il fatto che sapesse
guidare una moto mi ha lasciato senza parole, e anche adesso,
osservandolo così a suo agio in piena Londra, mi rendo conto
di quanto davvero abbia fatto suo anche questo
“mondo”.
Arriva un’altra coppia in moto e poco dopo sono nella nostra
identica posizione. Anche loro seduti “a cavallo”
della moto uno di fronte all’altro. Solo che mentre il
ragazzo vorrebbe ingannare il tempo, come scherzosamente Blaise avrebbe
voluto fare con me, mi sono accorta che la ragazza continua ad
osservare di sottecchi proprio lui.
- Hai già fatto una vittima, Blaise. Se solo mostrassi un
po’ di interesse, scommetto che verrebbe qua con una
scusa…
Se la ride e lancia un’occhiata verso la ragazza.
- Non male… ma quelle impegnate sono una rogna…
Come al solito è con una presa in giro che risponde.
- Mi piacerebbe sapere davvero cosa vuoi Blaise Zabini…
Anche senza vederlo, sento su di me l’intensità di
uno sguardo che davvero colpisce.
- Cosa non ti convince?
- Sembra tutto perfetto… sei bello, sei ricco, sei
simpatico, sei intelligente, sei onesto, sei un amico fidato…
- Sono bravo a letto…
- Bè questo lo dici tu…
E ridiamo. Ed è questo che mi incuriosisce. E’
molto facile ridere con lui, però sembra quasi impossibile
raggiungere la sua parte seria. Quasi usasse la sua immancabile ironia
per tenere lontane le persone.
- E visto che il tuo ragazzo è il mio migliore amico,
sull’argomento dovrai continuare a fidarti solo della mia
parola… ma vai pure avanti, adoro quando le ragazze parlano
bene di me…
- Ecco è proprio questo… c’è
qualcosa che affronti seriamente? Qualcosa o qualcuno riesce ad
interessarti veramente?
- Bè mi sembra che qualcosa “seriamente”
la stia facendo… non ho forse accettato di abbandonare la
mia tranquilla e anonima vita “babbana”? Fatta di
giornate piacevoli ed oziose, ragazze interessanti…
- E lo avresti fatto per sempre? E’ così, senza
impegni, che avresti voluto la tua vita?
Forse per la prima volta avverto della tensione in lui.
- Sai che inizio a provare la netta sensazione che qualcuno ti abbia
parlato di me? Qualcuno che ultimamente vorrebbe per me le stesse cose
che ha lui…
- Non mi sembra che sia una cosa negativa…
- No, anzi. Però bisogna essere pronti a cambiare...
- Bè non mi sembra che lui fosse molto pronto…
però so che qualcuno gli ha dato una grossa mano…
una persona in grado di dare ottimi consigli, che però
sembrano essere ottimi solo per gli altri… e non per
sè stesso…
- Non lo sai che è così che va il mondo? I
consigli è più facile darli che
seguirli…
Quello che mi ha detto Draco di Blaise è vero. Dietro
un’apparente sicurezza, si agitano paure e incertezze. E il
suo non impegnarsi con niente e nessuno gli evita di doversi
confrontare con loro.
- Arriverà il momento che anche tu dovrai ascoltarli
anziché dispensarli…
E’ il suono distinto di una campanella a distrarmi. E lo
stesso suono fa comparire un sorriso sul viso di Blaise.
- Come ad Hogwarts… salvato dal suono della
campanella…
Eccola la solita ironia, però c’è anche
una traccia di attenzione. La stessa che anch’io ora sento.
Il momento è arrivato. Infatti iniziano ad uscire i primi
studenti. Ero così assorta nella mia conversazione con lui,
che mi accorgo solo ora che c’è molto
più movimento intorno all’ingresso della scuola:
genitori o amici che aspettano come noi l’uscita dei ragazzi.
Come deciso io osservo i ragazzi, mentre Blaise è di spalle.
Il timore era proprio quello che la ragazza lo riconoscesse e pensasse
male. In fondo tutti sanno che è il miglior amico di quello
che per il mondo magico è ancora un Mangiamorte al servizio
di Voldemort. Però era anche l’unico in grado di
riconoscerla con una certa sicurezza.
- Tu che la conosci meglio di me, questa Emily… descrivimela
un’altra volta…
- Non è che la ricordi proprio così
bene… tieni presente che non rientrava nel mio
target…
- Blaise! Apparteneva alla tua casa! L’avrai vista milioni di
volte…
- Ma non aveva l’età giusta…
- Blaise, non abbiamo tutto il giorno…
- Okay, okay… allora, un metro e sessantacinque circa,
snella, occhi azzurri, capelli biondi, delle lentiggini appena
accennate… ah, quasi dimenticavo, una seconda che
però aveva tutta l’aria di poter diventare
un’interessante terza…
- Ha ragione Draco, tu sei malato… non oso immaginare se
rientrava nel tuo target, cosa avresti potuto dirmi di lei…
- Non vorrei fare il guastafeste ma il “caro”
Draco, in un passato non troppo remoto, aveva la mia stessa
“malattia”…
- Allora hai una speranza… se è guarito lui, puoi
farlo anche tu…
Sono intenta a cercare tra gli studenti una ragazza come quella
descritta, ma riesco lo stesso a cogliere con la coda
dell’occhio, la sua espressione divertita.
- Adesso ne sono sicuro… voi due state tramando contro di
me…
- Può essere…
Centro! Nel gruppetto di ragazze appena uscito, la biondina potrebbe
essere lei.
- Blaise… girati un attimo e guarda la ragazzina bionda
vicino al portone, alla nostra destra…
Si volta per un attimo e annuisce.
- E’ lei, Hermione. E avevo ragione, la terza è
sbocciata….
Inizio a capire perché Draco dice che a volte stare con
Blaise può diventare esasperante.
- Io vado allora… in giro non mi sembra di vedere facce
sospette… però è meglio tenere gli
occhi aperti… e magari puntati verso di noi…
- Sarò anche malato… ma non fino al punto di
metterti in pericolo…
L’ho solo voluto provocare, anche se in realtà non
ho dubbi che la sua attenzione c’è tutta.
Mentre mi avvio verso di lei, che è ferma a parlare con le
amiche, continuo a guardarmi intorno ma non mi sembra di vedere
possibili Mangiamorte… anche se potrebbero essere ben
camuffati.
Mi faccio largo tra la marea di ragazzi che continua ad uscire e ormai
sono quasi di fianco a loro. Devo sicuramente cercare di non
allarmarla. E spero vivamente di riuscirci.
- Emily?
Si è girata subito e mi osserva incerta. Penso che la cosa
migliore sia farmi riconoscere. In fondo lo sanno tutti che sono sempre
stata dalla parte dei “buoni”. Così
sfilo gli occhiali.
- Ti ricordi di me? Sono Hermione Granger… ci siamo
incontrate qualche volta quando facevo parte di
quell’associazione… i Grifondoro…
Le amiche al nome Grifondoro scoppiano a ridere… invece lei
ora mi ha riconosciuto benissimo.
- Sceme… mia nonna ci tiene tantissimo a
quell’associazione… se non gli do retta e lo viene
a sapere mi fa una menata…
Si è rivolta verso le amiche, che continuano a sghignazzare
e con una performance da attrice consumata finge anche di essere
seccata che mi debba dare retta.
- Sì mi ricordo di te… scusa ma ci
siamo sempre viste di sfuggita…
- Figurati... ti rubo solo cinque minuti… vorrei chiederti
il favore di portare il programma annuale a tua nonna.
- Sì certo non c’è problema…
- Guarda l’ho lasciato in macchina… se mi segui un
attimo te lo do.
Ora che le ho chiesto di seguirmi sembra meno sicura.
- Davvero ci mettiamo poco… e poi mi conosci… lo
sai che non hai nulla da temere da un Grifondoro. Noi le salviamo le
giovani vite!
Spero che le mie parole mezze camuffate le suonino sincere. Mi volto un
attimo verso Blaise ed è ancora lì. Appoggiato
alla moto, non proprio rivolto verso di noi, si guarda intorno.
- Sì scusa… a volte con tutto quello che si
sente…
- No fai bene. Londra può essere un posto molto
pericoloso…
Ha preso coscienza che se le voglio parlare è
perché potrebbe essere già in pericolo.
- Ciao ragazze ci vediamo domani…
- Sì, ciao Emily.
Istintivamente l’afferro per il gomito e mi rendo conto che
è perché sono pronta a smaterializzarmi seduta
stante se dovesse essercene bisogno. Testimoni o meno, lo farei.
Ma ciò che succede mi coglie di sorpresa. Sto attraversando
la strada con lei, quando mi sento prendere sottobraccio.
- Hermione Granger in persona! Non sai che sorpresa… e vedo
che continuiamo a frequentare le stesse persone…
Guardo immediatamente verso Blaise, ma non c’è. La
moto è ancora lì, ma accanto ci sono due persone
che speravo di non dover più vedere in vita mia: Tiger e
Goyle.
- Già… piacerebbe sapere anche me
dov’è finito…
Ha seguito il mio sguardo. E ne sono contenta. Così ora so
che Blaise evidentemente si è accorto di loro. Guardo per un
attimo Emily, ma invece dello sguardo terrorizzato che pensavo di
trovare, vedo un’espressione decisa nei suoi occhi. Sembra
quasi volermi dire qualcosa.
- Comunque sono sorpreso… non mi sarei mai aspettato di
vedervi insieme… all’epoca sembravi
così altezzosa… così selettiva nelle
tue conoscenze…
- Lo sono ancora mi spiace… per cui sappi che non hai alcuna
speranza con me…
La sua risatina sprezzante è un suono che dovrei conoscere
bene, eppure ha ancora la capacità di farmi ribollire il
sangue. Mentre invece devo rimanere calma e cercare una via
d’uscita. Solo che non posso smaterializzarmi. Mi porterei
dietro anche lui.
- Ovviamente vi siete fatti beccare e si è
smaterializzato…
Siamo arrivati alla moto. Noto che i ragazzini di prima stanno parlando
eccitati tra di loro e guardano nella nostra direzione. Nott ha
ragione, Blaise si è sicuramente smaterializzato. Una
persona che scompare nel nulla davanti agli occhi è qualcosa
che può mandare in tilt così dei babbani.
- Theodore gli siamo arrivati di spalle… non so come abbia
fatto a vederci…
- Risparmiate i commenti per quando dovrete informare chi di
dovere…
Li vedo sbiancare leggermente, ma giuro che non provo nessuna pena per
loro.
- Allora carissima Hermione, noi ovviamente pensavamo di tornare solo
con Emily, ma come immaginerai, sarà una vera sorpresa per
Tu – sai – chi la tua presenza…
Devo pensare in fretta… sento che stiamo per
smaterializzarci anche noi…
- Voi due, pensate di essere in grado almeno di accompagnare la
ragazzina dove sapete?
- Theodore ti abbiamo già detto che…
- Aiuto! Aiutateci per favore! Ci vogliono derubare aiuto!
Le grida di Emily sono un fulmine a ciel sereno. Anche Tiger e Goyle
rimangono momentaneamente paralizzati dalla sorpresa. Quel tanto che
basta per permettere ad Emily di iniziare a correre lungo il
marciapiede.
- Che cazzo fate lì impalati? Prendetela no! Non si
può ancora smaterializzare…
Li vedo partire all’inseguimento di Emily. I ragazzini e
alcune signore ci stanno guardando. Però ci sono due signori
che ora stanno venendo verso di noi.
- Se fai la stronza, giuro che li faccio secchi ancora prima che se ne
rendano conto.
- Signorina cosa sta succedendo?
Sono perplessi, perché io non do segno di aver bisogno di
aiuto. Theodore ora mi ha passato un braccio intorno alla vita e
sembriamo tranquillamente abbracciati.
- Niente, davvero. Scusate… la nostra amica tende a fare
degli scherzi che trova divertenti solo lei…
L’espressione perplessa diventa quasi subito seccata.
- Direi proprio di sì… voi ragazzi non avete
rispetto più di niente e di nessuno…
- Ha ragione ci scusi…
- Scusare… prima fate gli stupidi e poi pensate che basta
scusarsi…
Ma fortunatamente non insistono e scuotendo la testa se ne vanno.
- Babbani, se sapessero quanto sono loro gli stupidi…
è proprio un bene che saranno relegati al rango che
meritano…
Se solo potessi lo schianterei qui davanti a tutti. Invece mi costringe
a seguirlo nella direzione dove si è diretta Emily.
- Dai cammina, vediamo se quei due sono riusciti almeno ad acchiappare
una ragazzina…
Ci stiamo allontanando dal parchetto, mi guardo intorno, ma di Blaise
neanche l’ombra. E so per certo che non se ne è
andato. Spero che sia andato dietro ad Emily.
La presa di Nott è ferrea e so che se anche tentassi non
riuscirei a liberarmi. Potrei smaterializzarmi, ma se Nott è
altrettanto deciso nel scegliere una meta, il rischio di ricomparire a
pezzi è troppo grosso.
Improvvisamente vengo trascinata insieme a Nott dentro un portone e
ancor prima si possa rendere conto, il pugno di Blaise lo colpisce
così violentemente da fargli sbattere la testa contro il
muro, perché lo vedo accasciarsi semi-svenuto.
Ma Blaise sembra non essersene accorto perché lo sta
sollevando e gli sferra un altro pugno. E un altro ancora. Sono io che
gli afferro il braccio per fermarlo.
- Blaise, basta! Non lo vedi che è svenuto?
Per un attimo mi ha rivolto uno sguardo che mi ha fatto paura. Uno
sguardo che non pensavo potesse appartenergli.
- Blaise…
Finalmente lo lascia andare e Nott si accascia definitivamente ko.
- Emily… dobbiamo pensare a lei.
- L’ho trovata è al sicuro. Tu stai bene?
E’ tornato Blaise. Infatti mi ha afferrato per le spalle e
sta cercando conferma che io stia davvero bene.
- Sì… sono solo un po’ scossa. Nott era
l’ultima persona che mi aspettavo…
Non dice niente, ma alle mie parole qualcosa è passato nel
suo sguardo: dispiacere, odio, colpa… non saprei
descriverlo.
- Già… senti però adesso è
meglio raggiungere Emily, dovrebbe risvegliarsi tra un po’,
però non si sa mai…
- Risvegliarsi? Ma sta bene? Cosa le è successo?
La paura è che quei due le abbiano fatto qualcosa.
Però qualcosa in Blaise mi dice che non è andata
così…
- Prima che tu dica qualsiasi cosa sappi che ho dovuto prendere una
decisione rapida… l’unica maniera per fermare
Tiger e Goyle era schiantarli… il problema è
stato quando Emily mi ha visto: probabilmente non ha capito che ero
dalla parte dei “buoni” e stava fuggendo anche da
me… non avevo molto tempo, dovevo tornare da te e
così…
- E così…
- Ho schiantato anche lei!
- E adesso dov’è?
- Nel primo posto sicuro che mi è venuto in mente.
- E sarebbe?
- La collina dove andavamo di solito io e Draco.
Sarà che mi sto rilassando dopo la tensione provata,
sarà che sono sollevata perché tutti stiamo bene,
ma non riesco a trattenermi dallo scoppiare a ridere. E come immaginavo
Blaise mi sta fissando.
- Scusami Blaise… tu sei stato… davvero
eccezionale… senza te… me la sarei vista
brutta…
Ora non riesco proprio a smettere di ridere…
perché più ci penso e più lo trovo
divertente.
- Ma per un attimo… quando mi hai detto… un posto
sicuro…
Penserà che sono impazzita…
- Mi è venuta in mente… la tua camera da letto!
Sento che inizia a ridacchiare anche lui. E questo alimenta altre
risate da parte mia.
- … e quello… per una ragazza… non
è sicuramente un posto sicuro!
Penso che questo è uno dei momenti che non potrò
dimenticare tanto facilmente: io e Blaise in un portone londinese, dopo
che abbiamo rischiato di finire nelle mani di Voldemort, che
non riusciamo a smettere di ridere, con Nott ai nostri piedi
sanguinante e svenuto.
E non potevo esimermi dal ringraziare voi ragazze che mi avete sempre
seguito e “commentato” per l’affetto
espresso nei vostri commenti al mio capitolo
“avviso”.
Dalla prossima volta, il nostro spazio tornerà
sicuramente…
Per il momento un bacio e un abbraccio a tutte.
Laura
|
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Capitolo 32 *** NUOVE E VECCHIE AMICIZIE ***
“A volte
ritornano”: titolo di un noto racconto del maestro
dell'orrore S. King. Lo cito nella speranza che il mio ritorno sia
più gradito di quello delle creature non proprio amichevoli
che ritornavano in quel racconto ad ossessionare dei poveri innocenti.
Ebbene sì,
per la seconda volta provo a riprendere il racconto di questa ff
sperando di riuscire a portarla a termine senza più pause
così lunghe.
Perciò nella
speranza di ritrovare nuove e vecchie lettrici, ecco un capitolo dove
si parla giusto giusto di nuove e vecchie amicizie... e abbiate
pazienza se non “sarà bello proprio come dici
tu” (stasera sono in vena di citazioni e mi
è venuta in mente questa frase della canzone “la
donna cannone”) ma riprendere dopo tanto tempo non
è facile, un po' il ritmo si è spezzato!
Comunque bando alle
ciance e allora vi auguro buona lettura.
A presto.
Laura
NUOVE E VECCHIE AMICIZIE
- E’ ancora
rinchiuso nella sua stanza?
-
Sì… e non ha voluto che entrassi.
- Non è un
buon segno…
- Infatti, non
è da lui un comportamento del genere. Perché non
vai tu? Sono sicura che con te parlerà.
- Non ci conterei
troppo… non ti sei accorta che è da quando siete
tornati che cerca di evitarmi?
- Ragione di
più perché tu non perda altro tempo.
L’effetto che
hanno su di me quegli occhi dorati mi sorprende ancora.
L’espressione che ha ora, per esempio, l’ho vista
mille altre volte: sicura di sé, di quello che
pensa… forse è perché adesso lo pensa
di me: che sono uno di cui ci si può fidare, uno in grado di
provare veri sentimenti.
E sento il bisogno di
stringerla, di sentire che a discapito di tutto e di tutti, lei
è mia. Ha davvero scelto me.
Come sempre mi colpisce
il calore della sua pelle, il profumo di vaniglia che sempre
l’accompagna. Il battito del suo cuore che sempre accelera
quando l’abbraccio, provocando di conseguenza
l’accelerazione anche del mio.
- Aveva ragione
Blaise…
Hermione Granger quando
mi guardi così, con quell’espressione curiosa e al
tempo stesso un po’ maliziosa, non sai cosa provochi dentro
di me. E non credo che riuscirò mai davvero a fartelo capire.
- Sarebbe?
- Che il ghiaccio vicino
al fuoco è inevitabile che si sciolga…
Riccioli dai riflessi
ramati che scossi dalla sua risata, coprono parzialmente un sorriso che
mai avrei pensato di poter provocare io.
- Saggio Blaise. Questo
avvalora ciò che ho sempre pensato di voi due quando eravamo
ad Hogwarts…
Incredibile, eppure ora
reale, che io e lei riusciamo a scherzare così sul nostro
passato.
- Sarebbe?
- Che lui era la mente e
tu il braccio!
Provocarmi è
diventato il suo gioco preferito. E ho scoperto che lo è
diventato anche per me. Perché il gioco finisce sempre nella
maniera che preferisco.
- Hermione Granger,
penso che tu abbia superato ogni limite…
Appare nei suoi occhi
quel fuoco che ha sciolto davvero il ghiaccio che sentivo nel cuore. Un
cuore che adesso appartiene solo a lei.
- E quindi Signor Malfoy?
- Non mi rimane che
un’unica soluzione per metterla a tacere…
Dolci, morbide,
arrendevoli. Così sono le sue labbra. Labbra che per anni mi
hanno insultato, per esprimere odio e che ora invece ricambiano con
passione i miei baci, per parlarmi solo di amore.
Ho bussato, chiamandolo,
ma come temevo non arriva alcuna risposta. Non sarà
però certo questo a farmi desistere. Ed entro. Quello che
vedo non mi piace. Un comportamento così non è
assolutamente da lui. Mi rendo conto solo ora di quanto tutta la
situazione possa effettivamente averlo sconvolto.
Mi siedo sul letto,
accanto a lui che è sdraiato immobile. Occhi spalancati che
fissano nel vuoto.
- Blaise, se non ti
conoscessi, penserei che hai un problema…
L’ironia che
ho volutamente usato per provocarlo non sortisce effetto. Lo sguardo
rimane fisso nel vuoto.
- Preferisci allora la
linea dura?
Continua ad ignorarmi.
Così non va.
-
Ehi amico vuoi proprio costringermi?
Immobile, come se non
avessi parlato.
Okay vuole proprio che
trovi il modo di farlo reagire. E c'è un modo in cui sono
molto bravo.
Entrare, sono entrato,
ma faccio appena in tempo a vedere nei suoi ricordi due tizi che
conosco molto bene, prima che mi sbatta fuori.
E finalmente scatta in
piedi ed ora ce l'ho di fronte.
-
E' impossibile per te accettare un no?
-
Non quando si tratta del mio migliore amico...
-
Non posso semplicemente essere stanco? Oppure solo un
pò pensieroso?
-
Con quello sguardo? Blaise sono io nel caso non te ne fossi
accorto...
E agito scherzosamente
una mano davanti ai suoi occhi, come a farmi riconoscere. Ma anche
questo gesto non sortisce l'effetto desiderato. La tensione che ho
avvertito entrando c'è ancora.
-
Senti credo non sia un caso che stessi pensando proprio a
loro...
-
Pensavo che non sono cambiati di una virgola... stesso modo
di parlare, di agire...
-
Perchè la cosa ti sconvolge così
Blaise? Fino a poco tempo fa anch'io parlavo ed agivo così,
eppure la cosa ti era indifferente.
-
Tu eri il mio migliore amico...
-
Ero?
Uno sguardo, che so
diventare quasi blu notte quando è turbato veramente, mi
fissa finalmente negli occhi.
-
Sei. Lo sei ancora Draco... ma quello che è
successo mi ha fatto riflettere su tante cose. Anche sulla nostra
amicizia.
Spero di riuscire a non
darlo a vedere, ma le sue parole mi provocano un brivido gelido lungo
la schiena: l'idea di perdere Blaise non l'avevo mai presa davvero in
considerazione.
-
Blaise perchè non mi dici chiaro e tondo cosa sta
succedendo?
Scuote la testa e mi da
le spalle.
-
Non ne vale la pena. Tempo qualche ora e poi mi passa!
-
Ribadisco il concetto: pensi di fregare proprio me?!
Lo afferro per una
spalla e faccio in modo che torni a guardarmi.
-
La verità su cosa mi fa stare così? Sei
sicuro di volerla sapere? Potrebbe non farti tanto piacere...
-
Non ci siamo sempre detti tutto nel bene o nel male?
E non posso fare a meno
di pensare ad un pò di tempo fa, ad una sera in cui confesso
al mio migliore amico che ho deciso di diventare un Mangiamorte. A come
lui avesse reagito dicendomi che stavo facendo la cazzata
più grande della mia vita ma che comunque questo non avrebbe
cambiato le cose tra noi. Quindi ora cosa potrebbe dirmi il mio
migliore amico da non piacermi?
-
Oggi mi sono vergognato di essere rimasto accanto a persone
così diverse da me... persone che si sono rivelate
così ottuse e malvagie.
Sentir dire da lui che
in passato sono stato ottuso e malvagio, nonostante sia la pura e
semplice verità, fa male lo stesso.
-
Mi dispiace Draco, te l'avevo detto che non ti sarebbe
piaciuto...
E come le sue parole mi
confermano, non sono stato capace di non mostrarlo.
-
Non importa Blaise... voglio sapere tutto lo stesso.
E' vero,
perchè se voglio essere davvero una persona nuova, voglio
che non ci siano più ombre con nessuno. Tanto meno con
Blaise.
-
Rivedere Tyler, Goyle, Theodore... per un attimo mi sono
rivisto ad Hogwarts con tutti voi. Sempre insieme, sempre superiori a
tutti... sempre così... dannatamente Serpeverdi!
-
Però tu non sei diventato ottuso e malvagio... tu
sei rimasto sempre Blaise Zabini, nobile gentiluomo sia con le donne
che con gli uomini!
-
Questo lo sai tu che mi conosci davvero! Il resto del mondo
magico da per scontato che sono anch'io un Mangiamorte!
Non avevo mai pensato a
questo. A come gli altri potessero vedere Blaise. Forse
perchè per me Blaise poteva solo essere com'è in
realtà.
-
E da quando la cosa ti crea così tanti problemi?
Perchè non se
li è fatti nemmeno quando la gente ha saputo che davvero mio
padre era un Mangiamorte rimasto fedele a Voldemort. E visto che la
gente ha sempre pensato che anch'io lo sarei diventato, ma lui mi
è rimasto accanto lo stesso, era abbastanza naturale che lo
avrebbero pensato anche di lui.
–
Da quando ho visto qualcuno guardarmi come se avesse
Voldemort in persona davanti. E il disprezzo che ho visto in quello
sguardo è qualcosa che difficilmente potrò
dimenticare.
Forse inizio a capirci
qualcosa.
–
Stiamo parlando di Emily vero? Hermione mi ha detto quello
è successo.
–
Sì è vero. Mi ha fatto sentire come mai
nessuno è riuscito a fare...
–
Ma ora sa che sei dalla parte dei giusti e questo dovrebbe
farti sentire meglio.
–
Non ha cambiato di molto il giudizio che ha su di me.
–
Se avesse il tempo di conoscerti meglio lo farebbe.
Non ne è per
niente convinto, lo capisco dal suo sguardo.
- Blaise i nostri
peggiori nemici ai tempi di Hogwarts si sono ricreduti su di te:
Hermione, Potter... persino Weasley sarebbe arrivato a sopportarti.
Emily non farebbe eccezione.
–
Non lo so Draco... si è scagliata con una tale
animosità contro di me che se non ci fosse stata Hermione a
calmarla non so come sarebbe finita.
–
Eppure Blaise non è la prima volta che una ragazza
ti aggredisce...
Provo a stemperare
l'accaduto ricordandogli l'episodio avvenuto tra lui ed Hermione.
–
Con Hermione è stato diverso, lei stava cercando
di liberarsi... e poi con Emily non è stato per lo schiaffo
che mi ha dato, perchè quello ci poteva anche stare visto
che io l'ho schiantata senza tanti riguardi... è stata
l'animosità che ha messo nel definirmi a parole che mi ha
colpito: snob, vanesio, superficiale, ipocrita, banderuola... e tanto
altro.
–
Forse non ti ricordi ma in passato l'hai respinta.
Questa è la
tipica battuta che lo dovrebbe far sorridere, ma stavolta non attacca.
–
Non riesco a scherzarci sopra Draco. Non so cosa
c'è di diverso in me, ma questa volta proprio non va.
Le parole di Blaise mi
fanno rivivere delle sensazioni che hanno sconvolto tutto il mio mondo.
E a provocarle è stata proprio Hermione. Ci è
riuscita superando tutte le barriere che avevo eretto intorno a me nel
tempo di un battito di ciglia. Forse ora Blaise è troppo
turbato perchè possa azzardare ad esprimere ciò
che penso del suo incontro con Emily, però sono sicuro che
le cose tra loro non finiranno così.
–
E allora perchè non vai a parlarle?
–
Per essere umiliato ancora? Dovresti sapere che tra le mie
caratteristiche il masochismo non c'è.
Un piccolo spiraglio in
cui ho intravisto il Blaise di sempre: ironico e sagace.
–
Non mi risulta esserci nemmeno la codardia.
–
C'è sempre una prima volta.
–
E vorresti che la tua prima volta fosse con una ragazzina?
Non ci credo! Blaise questa è una di quelle cose per cui
potrei menartela a vita...
–
Proprio tu! Che dovresti essere il mio migliore amico? E
sostenermi anzichè darmi addosso!
–
Devo ricordarti il sostegno che mi hai fornito tu quando ero
io a dover affrontare Hermione?
–
Tra di voi la situazione era diversa.
–
Come no! Si può dire che Hermione era pazza di me!
Infatti è per questo che ha tentato di uccidermi...
E finalmente la sua
risata sommessa cancella un pò della tensione di cui era
vittima.
–
Sai che c'è un detto babbano che recita
“l'amore non è bello se non è
litigarello”.
–
Allora io ed Hermione abbiamo un futuro roseo davanti visto
tutto il “litigarello” che c'è stato in
passato tra noi...
E adesso la sua
è una propria e vera risata. Anche il suo sguardo
è tornato a sorridere. E ci ritroviamo a ridere
sfrenatamente insieme come spesso è capitato in passato
prima che facessimo il nostro ingresso ad Hogwarts.
- Draco ogni volta che
qualcosa o qualcuno ha il potere di farmi mettere in discussione la
nostra amicizia, arrivi tu e riesci a spazzarli via semplicemente
essendo te stesso.
Ed è una
bellissima sensazione quella di aver ritrovato l'amico di sempre,
capace di dirmi la cosa per lui più seria quando ha ancora
le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
–
Non avrei dovuto darti retta.
–
Sarà la centesima volta che lo ripeti... hai
intenzione di andare avanti tutta la notte?
–
Sì, se servirà a farmi stare meglio!
–
Invece sai cosa farebbe stare meglio me? Se tu spostassi il
tuo dannato gomito dal mio fianco!
Stavo per dirle che
é lei a starmi addosso, ma la sensazione di rivivere uno dei
tanti battibecchi con Hermione mi ha fatto tacere.
- Bè adesso
non parli più eh? Ti sei accorto di essere in torto marcio
e...
Forse si è
accorta della mia tensione perchè si interrompe.
–
Cosa c'è? Hai sentito qualcosa?
–
No...
–
Ne sei sicuro?
–
Sì.
–
Ti sei improvvisamente irrigidito e dava proprio
l'impressione che...
Ecco che ricomincia...
tale e quale a lei.
–
Senti forse è meglio stare in silenzio, altrimenti
se anche ci fosse qualcosa da sentire noi non lo sentiremmo comunque...
Adesso è lei
ad irrigidirsi. Ed è inevitabile non accorgersene visto lo
spazio ridotto in cui ci troviamo. Forse è il caso di fare
qualcosa o di questo passo ci mettiamo nei casini davvero.
–
Okay, forse è il caso di darci una calmata. Per
cui inizio io, chiedendoti scusa per aver attribuito a te la colpa
della situazione in cui ci troviamo.
Sento che è
ancora tesa.
–
E farò in modo che il mio gomito giri a largo del
tuo fianco.
E mi scosto il
più possibile da lei. Anche se è buio sento il
suo sguardo fissarmi.
- Okay sono d'accordo.
Tregua accettata.
Il silenzio adesso
è privo di tensione. E mi permette di riflettere sulla
situazione in cui ci troviamo. E a come uscirne.
- I maghi...
- I vampiri...
Abbiamo parlato insieme.
- Cosa vuoi sapere dei
maghi?
- Non hanno mica la
capacità di smaterializzarsi?
- Sì... a
meno che non ci sia in atto una magia che glielo impedisca... e dato
che fino a qui ci siamo dovuti arrivare con le nostre gambe... questo
è giusto il caso.
- Giusto... e tu cosa
volevi sapere dei vampiri?
- Qualsiasi tipo di
magia è davvero inefficace nei loro confronti?
- Sì. Sono
esseri quasi perfetti.
- Almeno è
vero che non possono esporsi alla luce del sole?
- Sì... salvo
qualche rara eccezione.
- Ti prego, dimmi che
questi non fanno eccezione!
E' una risatina sommessa
che accoglie la mia supplica.
- Questi non fanno
eccezione. Quindi con loro basterà attendere l'alba,
sperando che nel frattempo non gli venga l'idea di venire a controllare
cosa c'è in questo vecchio capanno. Rimane però
il problema dei tuoi colleghi maghi, Ronald.
Per un attimo sento la
stizza tornare a farsi viva: è da quando l'ho conosciuta che
continuo a ripeterle che odio essere chiamato così. Eppure
va avanti imperterrita.
- Mi sembrava avessi
accettato la tregua...
- Infatti.
- E allora, per favore
chiamami Ron! Solo mia madre e per giunta quando è
incavolata nera, mi chiama Ronald!
- Trovo che Ronald sia
un bel nome... comunque se ci tieni così tanto... Ron... non
sbaglierò più!
Perchè poi
avrò accettato di venire qui con lei non lo so nemmeno io...
o forse lo so. Me l'ha chiesto Harry. Ma solo per questo.
- Comunque non
è vero che lo usa solo tua madre... anche Hermione ti chiama
Ronald quando è arrabbiata con te.
Ora lo so: preferisco
farmi uccidere da un vampiro o farmi catturare dai Mangiamorte
piuttosto che restare rinchiuso in un minuscolo capanno con lei fino a
domattina. Il fatto che me la ricordi così tanto
è più doloroso anche della morte.
- A dire il vero ho
sentito anche i tuoi fratelli chiamarti così...
però effettivamente forse loro lo fanno per...
- Blanca ho capito! Non
è necessario ora citarmi tutte le volte che hai sentito
chiamarmi Ronald! Chiamami semplicemente Ron e basta!
Giuro che se ribatte
esco. Così non sentirò più nulla.
Soprattutto non sentirò più quel dolore sordo che
mi accompagna da quando l'ho vista per l'ultima volta in quella stanza.
- Adesso capisco cosa
intendeva dire Hermione quando ti ha definito “facilmente
irritabile”...
E' incredibile, l'ha
fatto! Cazzo non ci posso credere!
- E devo dire che ha
ragione... è molto difficile andare d'accordo con te!
Questo è
troppo.
- Blanca tu non sai
proprio un bel niente di me! Quindi evita di dare giudizi.
- Non è un
giudizio, è una semplice constatazione...
- Tu invece non sei
normale!
- E' un giudizio o una
constatazione la tua Ron?
- Una constatazione!
Visto che siamo rinchiusi in un cazzo di capanno, circondato da vampiri
e maghi che ci farebbero volentieri a pezzetti, e tu non hai altro di
meglio da fare che constatare se sono o meno simpatico?!
- Sono stata in
situazioni anche più pericolose. E in fondo questa non
è poi così disperata come sembra. Dai vampiri
finchè staremo qui dentro siamo al sicuro: il sangue di
Lixandru continuerà ancora per molto a nascondere il nostro
profumo umano e finchè staremo dietro al mio scudo anche le
nostre voci non potranno percepirle.
Mi ero quasi dimenticato
dello scudo con cui si è presentata all'appuntamento. Con
sopra inciso lo stesso simbolo dell'immancabile spada, quando l'ho
visto ho pensato che era impossibile che lei riuscisse a sollevarlo,
figurarsi portarlo in giro. Invece ha fatto entrambe le cose con una
naturalezza che mi ha lasciato sbalordito: da questo punto di vista la
sua forza e agilità non ha nulla a che vedere con quella di
Hermione. Almeno in questo sono totalmente diverse.
- Il problema forse sono
i maghi, ma sono sicura che tu riuscirai a trovare una soluzione... o
almeno lo spero.
Impossibile
non notare la poca fiducia contenuta in quel “o almeno
spero”. E poi sarei io il difficile. Lei invece
è simpatica come una delle caramelle vomitose di Fred e
George.
- Un' idea ce l'avrei...
però richiede una buona dose di coraggio.
Ho notato che
è molto suscettibile sull'argomento coraggio. Infatti non
sopporta l'atteggiamento particolarmente protettivo che ha il suo amico
Lixandru nei suoi confronti. Sono pronto a scommettere che se adesso si
trova qui è proprio perchè sicuramente lui non
avrebbe voluto.
- Non è certo
il coraggio che mi manca... per tua informazione ho lottato contro
vampiri che avrebbero fatto accapponare la pelle anche al Cacciatore
più esperto...perciò sentiamo qual'è
questa idea!
Punto segnato.
L'acidità con cui ha risposto ne è il chiaro
segnale. Situazione di pareggio, ora si può andare avanti.
- Entrando ho fatto
appena in tempo a vedere che ci sono delle scope. E dato che ci
troviamo in una proprietà appartenente a maghi, ci
sono buonissime probabilità che siano scope in grado di
volare.
- E se non lo sono?
- Siamo fregati! E'
anche per questo motivo che occorre coraggio.
Mi sembra che ci stia
riflettendo davvero.
- Okay, mettiamo che lo
siano: come si procede?
- Prendiamo una scopa,
strisciamo fuori di qua e spicchiamo il volo a velocità
massima.
Non lo vedo, ma lo sento
lo sguardo che è tornato scettico.
- I vampiri non si
può dire che volino, però effettuano dei salti
che per altezza e lunghezza danno l'impressione che lo facciano.
Potrebbero anche riuscire a prenderci.
- Potrebbero...
però non credo accadrà. Ci basterà
allontanarci di poco dal perimetro della proprietà e poi
penso sarà possibile smaterializzarci.
- Poche certezze e molte
speranze: sperare che la scopa scelta possa volare, sperare che i
vampiri non ci raggiungano, sperare che fuori di qui ci si possa
smaterializzare...
- Coraggio vuol dire
infatti osare... non aspettare di avere delle certezze prima di agire!
- Ronald Weasley, il
coraggio fatto uomo... non sembravi però esserlo
così tanto la prima volta che ti ho visto ad Hogwarts.
Non posso ribattere con
la verità: ossia che quella sera temevo per la vita di
Hermione prima ancora che per la mia. Non ho intenzione di ritrovarmi a
parlare di Hermione con lei, che me la ricorda così tanto.
- Credo che l'importante
per te è che lo sia ora... quindi ci stai o no?
Percepisco distintamente
che sta lottando se fidarsi o meno di me. E' inevitabile pensare che lo
avrà fatto anche quando le avranno proposto me come compagno
per questa missione.
Stranamente mi ritrovo a
sperare che lo faccia: che si fidi di me. Come ha sempre fatto anche
Hermione.
- Va bene, ci sto. Dimmi
cosa devo fare.
La sua fiducia mi
provoca una scarica di adrenalina. E sento che ce la faremo.
Sì, insieme usciremo da questo casino.
- Emily capisco la tua
preoccupazione, ma vedrai che Blanca e Ron riusciranno a trovarla.
- Non ce la faccio
Hermione... e poi è successo tutto talmente in fretta. E la
nonna era a casa da sola! Non avrei dovuto lasciarla sola.
- Credo invece Emily che
tua nonna non lo avrebbe voluto sicuramente. Non per niente ha preso la
decisione migliore mandandoti a vivere tra i babbani.
Il disprezzo con cui mi
guarda non mi coglie di sorpresa: in fondo per lei non sono altro che
un ex Mangiamorte.
- Tua nonna è
sicuramente una donna molto intelligente, perciò
avrà pensato che dividervi era la soluzione migliore.
- Anche se è
vero Harry, la cosa ora non mi è di nessun conforto.
E' normale quindi che la
stessa cosa detta da me non meriti nessuna risposta, detta da Potter
sia la verità. Perciò tanto vale che mi
autoescluda dal compito “rassicurare la piccola
Emily” lasciandolo portare avanti dalla coppia
Hermione/Potter e faccia qualcosa di più concreto per tutti.
- Penso che nell'attesa
una tazza di tè farà bene a tutti.
- Buona idea... non ti
andrebbe di preparare anche dei dolcetti Malfoy?
- Certamente Potter... i
tuoi come li vuoi? All'arsenico o qualcosa di più ricercato?
Ho giusto due o tre idee che farebbero al caso tuo...
Capisco dallo sguardo
che Hermione sta per “cazziarci” entrambi. Non
trova affatto simpatico il nostro modo di interagire.
- Draco, Harry potreste
almeno per una volta soprassedere e comportarvi diversamente? Non credo
che tutto questo possa aiutare Emily.
- Hermione cara, io
volevo essere solo gentile, lui invece il solito stronzo.
Ovviamente non
è questo che intendeva, ma sa che con Potter le cose possono
andare solo così.
- Malfoy hai davvero
frainteso, volevo anch'io approfittare di questo tuo momento
“gentile”per ricavarne qualcosa di buono...
- Anch'io Potter potevo
ricavarci qualcosa di buono, ma sembra che il tuo momento non sia
ancora arrivato...
- Ragazzi davvero basta!
Se dovete fare così è meglio che ve ne andiate.
Il suo sguardo severo e
l'espressione un po' stupita di Emily mi inducono a rivolgere un ultimo
sorrisetto sarcastico a Potter, che peraltro non manca di ricambiare,
prima di mettermi a fare quello che avevo pensato: preparare una buona
tazza di tè.
- Li devi scusare Emily,
ma fanno ancora entrambi molta fatica ad accettare il fatto di non
essere più nemici giurati.
- Se devo essere sincera
è una cosa che faccio fatica a credere anch'io, nonostante
ce l'abbia sotto gli occhi... tutto mi sarei aspettata, ma non certo di
trovare lui con voi!
Simpatica la
ragazzina... forse inizio a capire cosa intendeva dire Blaise: in quel
“lui” c'era una tale carica negativa difficile da
ignorare.
- Posso capire Emily.
Eppure è proprio la presenza di Draco che ha fatto rinascere
in noi la speranza di riuscire a vincere questa guerra.
- Questo vuol dire che
avete già escluso totalmente che possa fare il doppiogioco.
Però! Non si
fa mancare davvero niente la ragazzina in fatto di stronzaggine... mi
sa che è più Serpeverde di quanto lei stessa se
ne renda conto.
- Sapessi quanto ci ho
sperato... ed invece le cose stanno proprio come te le ha descritte
Hermione: il Malfoy malvagio che tutti conoscevamo si è
trasformato in questo Malfoy buono e mansueto...
Solo l'idea della
discussione che ne seguirebbe con Hermione mi fa desistere dal
rispondere alla provocazione di Potter. Infatti è in
un'altra maniera che ho intenzione di trascorrere il tempo con lei.
- Quando lo
scoprirà la nonna ne sarà contenta: ha sempre
detto che i purosangue votati alla causa di Tu – sai
– chi la facevano sentire indegna di esserlo anche lei.
Il tè
è pronto e quando mi volto per servirlo, la ragazzina ha ora
un'altra espressione sul viso. Preoccupazione e ansia.
- Sempre che la nonna
abbia ancora la possibilità di scoprirlo.
- Sarà
così. Vedrai che Ron e Blanca presto saranno qui.
Le parole di Hermione mi
fanno ripensare a Weasley in missione con la Cacciatrice: questa
è una cosa da non credere. Cosa avrà spinto
Silente a mettere insieme quei due rimarrà per
sempre un mistero.
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Capitolo 33 *** AVVISO ***
Mi
scuso vivamente per non aver inserito questo avviso tempo fa.
Come forse avrete
già intuito ho qualche problema ad aggiornare questa ff. La
motivazione è semplice: nonostante abbia ben chiara la
storia (non è quindi mancanza di idee) non riesco a
"calarmi" nella giusta atmosfera per proseguire.
Forse ho fatto l'errore
anche di iniziare a scrivere una ff nella categoria Twilight, di fatto
così spostando la fantasia altrove.
Quello che posso
affermare con certezza, però, è che non la
lascerò incompiuta. Ci tengo troppo per non scrivere la
parola fine.
Sto solo aspettando di
ritrovare il momento adatto per ricominciare e credo che un buon
momento sarà dopo il 15 luglio! Già sento che
"vedere" rappresentato il solito Malfoy (cattivo e anche un
pò codardo...) mi farà tornare l'ispirazione per
scrivere del "mio" Malfoy che è esattamente l'opposto!!
Per non dare
l'impressione di poca serietà, sarò sincera e vi
dirò anche che mi frulla in testa l'idea di iniziare una
nuova ff in questa categoria. Questo perchè l'idea che ho in
mente è di scrivere qualcosa di più leggero e
divertente. Dato che sono già impegnata con una ff
più "seria", sento l'esigenza di avere anche la
possibilità di sfogare la mia vena ironica e allegra
attraverso un racconto meno impegnativo.
Non anticipo nulla
perchè odio l'idea che possa essere scambiata per
pubblicità, mentre volevo solo spiegare il perchè
di una ff lasciata momentaneamente incompiuta, quando (tempo
permettendo) mi metto a scriverne un'altra nelle stessa categoria.
Spero possiate capire le
mie motivazioni e magari tornare a seguire questa ff quando
l'aggiornerò nuovamente.
Diversamente, fate
tesoro delle mie scuse più sentite come autrice per avervi
deluso.
A presto.
Laura.
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