Dark-La parodia napoletana.

di ____Overboard
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ogni riccio un capriccio. ***
Capitolo 2: *** Barboncini in casa mia (?) ***
Capitolo 3: *** Uscirò con il riccio seccsi. ***
Capitolo 4: *** Uscirò con il riccio seccsi. 2 ***
Capitolo 5: *** Devo smetterla di fare pensieri perversi su Harry. ***
Capitolo 6: *** Mi tingeresti la camera di rosso Harreh? ***



Capitolo 1
*** Ogni riccio un capriccio. ***


Anche questo sabato sera ero andata a ballare in una discoteca di Napoli.
Il mio nome è Bo,lo so che è una merda,ma devo accontentarmi.
Era appena mezzanotte e la festa iniziò ad affollarsi. Intravidi subito il mio gruppetto di amiche sedute su uno dei divanetti all’angolo della casa. Non ho mai avuto un ragazzo e sinceramente non so il perchè. Sarà per l’aspetto..ho un corpo minuto,dei lunghi capelli castano scuro, degli occhi celesti e due poppe che fanno invidia a quelle della Minaj.
Mentre vagabondavo per la casa immersa dalla puzza di alcool, notai un gran pezzo di gnocco apparire sulla soglia della cucina. Aveva un sorriso brillante e abbagliante sorrisi timidamente quando capii che mi stava fissando, ma dalla smorfia del suo viso, probabilmente avevo l'aspetto di un topo morto con la paralisi.
Mi irrigidii quando vidi che si stava avvicinando.

La musica truzza che pompava nelle casse sembrava il mio cuore battere quando il ragazzo riccio mi fece ombra dalla balla rotante da discoteca, che stranamente un ragazzo teneva in casa.
Spostai i miei occhi su tutta la lunghezza del moro, finchè la sua voce mi fece prendere un colpo.
"Balla con me." Disse a mo’ di ordine per poi attirarmi a sé senza lasciarmi rispondere. Sentii la presenza di una mano di grandezza disumana sulla mia schiena che mi costrinse contro il suo corpo. Per evitare di finire frantumata contro il suo corpo muscoloso, come quello di un dio greco, appoggia una mano sul suo petto ma il ragazzo senza nome l’afferrò e tentò a tutti i costi di portarla dietro il suo collo. Stufa della sua prepotenza me lo scrollai di dosso per poi alzare lo sguardo verso di lui. Sulla sua faccia vi era un ghigno divertito mentre i suoi occhi di falco percorrevano il mio corpo. 
"Comm t chiam ciaccarè?"
"B-Bo." Balbettai. 
Il riccio aggrottò le sopracciglia confuso.
“Come bo?”
“Bo” ripetei con convinzione.
“Ma io voglio sapere come ti chiami!” sorrise il moro. Credo che il riccio pensasse che mi fossi dimenticata il nome e quindi con il suo sorriso voleva darmi un po’ di conforto.
“BO” urlai nella disperazione di quel momento. Fanculo a mia mamma.
“MA M STAJ PIGLIANN P'CUL? TU NUN SAJ CHI SONG IJ!” urlò a sua volta il riccio.
“ ALLORA DIMMELO” risposi a tono.
“Harry.” Sorrise calmo. “E tu?” cambiò improvvisamente umore. 
“BO,B-O ”
Il moro capì il mio disagio quindi si avvicinò al mio orecchio. Chiusi gli occhi per trattenere le lacrime che si stavano formando nei miei occhi ma li riaprii nel preciso momento in cui premette il suo bacino contro il mio. Il riccio iniziò a ridere per la mia reazione. Del resto, non mi era mai successa una cosa simile, cosa pretendeva?! Che mi abbassassi subito a fargli un pompino? Beh si, magari dopo.
"Mi piaci." Sorrise "Si ccussì...bllell" 
Cosa? Gli piaccio? E’ la prima volta che me lo stento dire. 
Il suo sguardo si posò sulle mie poppe.
Alzai le mani contro il suo petto per spingerlo via, ma improvvisamente lui mi afferrò i polsi.
“Ora, ora.” Sussurrò lui al mio orecchio.
“Hem..sarà mezzanotte e mezza..” risposi titubante.
Il riccio sorrise divertito, per poi spostare le mie braccia lungo il mio corpo. Lasciò il mio polso sinistro e spostò la sua mano lungo il mio sedere. Sussultai quando sentii la sua mano infilarsi nella mia tasca e cercare il cellulare. Prima di portarlo fuori dai jeans strinse saldamente il mio fondoschiena. Dalla mia bocca uscì un grugnito simile a quello del maiale. Un ghigno divertito e mezzo spaventato comparve sulla sua bocca.
Rimasi in silenzio, cercando di non fare più rumori animaleschi mentre Harry scriveva il suo numero. Sentii un bip qualche secondo dopo e capii che si era mandato un messaggio dal mio cellulare.
Stu strunz m spenn pur ri sord? Glieli avrei fatti pagare. Un respiro caldo mi solleticò il collo quando rimise il cellulare al suo posto. Iniziai a ridere finchè capendo il motivo, il riccio di sposto. L'aria quasi mi mancò mentre Harry premette nuovamente il suo corpo contro il mio. Il profondo gemito che emise dal fondo della gola mi colse di sorpresa perché non immaginavo che esistesse un’altra persona al mondo capace di fare grugniti come i miei. 
"A vuò frnì chitemmuò?" Supplicai debolmente. 
Sentii il suo petto vibrare quando rise. Le sue labbra carnose si avvicinarono al mio orecchio ancora una volta. Gli tirai uno schiaffo in pieno viso. Capii dalla sua espressione che non se l’aspettava. "Chitebbiv,ma si scem?"
Feci una strana espressione.
Improvvisamente appoggiò le sue labbra sul mio collo e i suoi ricci mi solleticarono la guancia. Appena provai a muovermi per spostarlo, iniziò a succhiare con prepotenza.
"Chitammuò" Lo supplicai.
Stavo per pisciarmi sotto dalla paura.
Harry si fermò un secondo,si guardò attorno.
Come niente fosse, Harry si riattaccò al mio collo.
Iniziai a sentire dolore non appena i suoi denti sfiorarono la mia pelle.
Il riccio smise di mordermi, passò la sua lingua sul mio collo ormai dolente e poi mi soffio.
Il moro si allontanò di qualche passo da me. 
Sobbalzai quando il riccio si avvicinò nuovamente a me.
"Si'a'mij" Disse percorrendo il mio corpo con il suo sguardo per poi voltarsi e andare via.
"Afangul" Imprecai.

Cercai di attraversare il salotto senza schiacciare due ragazzi che facevano una gara di puzzette. Chivebbiv.
Raggiunsi le miei amiche che non si erano spostate minimamente dal divanetto all’angolo.
"Oh,ammò ma ch tien ogg?" Chiese Zoe, preoccupata.
"I-Io.."
Lucy si alzò improvvisamente correndo al bagno.
“Sta fatta.” sorrise Zoe.
Senza dire una parola, spostai i miei lunghi capelli dal collo, mostrando loro il grande livido che ormai si era formato. 
"A Miserij" Charlotte spalancò la bocca. 
“me l’hanno fatto. Un ragazzo riccio.. Harry. Quello della storia che mi avete raccontato qualche tempo fa.” Sospirai fissando un punto indefinito, finchè non intravidi nuovamente il moro dall’altra aprte della sala.
Mi fece un occhiolino per poi lasciare la casa. Finalmente se ne era andato.
Mi voltai di nuovo verso le mie amiche. La bocca di Charlotte si aprì per commentare ciò che era appena successo ma si richiuse subito dopo, non appena una mosca le entrò dentro iniziò a correre,anche lei al bagno.
Lucy,invece, tornò dal bagno serena.

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Capitolo 2
*** Barboncini in casa mia (?) ***


Non appena il taxi si fermò a qualche metro da casa mia, aprii velocemente la portiera per poi scappare senza pagare un solo centesimo.
Il taxista nel frattempo era sceso anche lui per strada e iniziò a rincorrermi, gridando parole del tipo 'baldracca assì t pigl t'accir',ma continuavo a scappare,con noncuranza.
Non appena riuscii a seminarlo, entrai in casa mia e poi salii nella mia camera senza salutare nessuno.
Andai davanti allo specchio e in modo sensuale mi tolsi i vestiti di dosso, per poi gettarli nel cesto dei panni sporchi.
Afferai una maglietta a cazzo e me la misi,sempre a cazzo.
Da piccola volevo fare la principessa,ma senza pantaloni..aro m'avviav? presi un paio di pantaloncini vecchi di cent'anni e li indossai.
Entrai in bagno e preparai il necessario per lavarmi i denti. Afferrai lo spazzolino e me lo ficcai in bocca per poi fargli un pompino. A quella parola mi venne in mente Harry e consecutivamente spostai i miei capelli dal collo che quel riccio aveva scambiato per un lecca,lecca. 
Sciacquai la bocca piena di una sostanza biancastra comunemente chiamata sbor..hem..dentifricio.
Con passo felpato,aspetta un momento i piedi non hanno le felpe (oppure si?) in questo caso protrebbero avere anche i maglioni,quindi si direbbe a passo maglionato? potrei mettere ai piedi i maglioni che mi manda mia nonna.. okay,BASTA.
un suono mi fece sussultare,era la suoneria di quella scassarola più comunemente chiamata cellulare.

Afferrai il telefonino.                                                                                                                                                                                               Notai che il messaggio era da parte di un numero sconosciuto.

*Sai, forse dovresti chiudere le tende prima di spogliarti. Ah,ammò cambiat chell mutand e merd. Comunque grazie per lo show, amore. H x*

Adesso guardava anche i miei show gratis.

Il ragazzo era appena salito in macchina e con un ghigno aveva sgommato via come quel tizio figo di Fast and Furios,solo che quello andava via con tutte le sue baldracche (?)
Sospirando al pensiero del guaio in cui mi ero cacciata, chiusi la tenda e andai a sognare qualche scena erotica.
***

"Buongiorno, Bo."
“Hmmm..Harry smettila,tanto non te lo faccio un pompino..”
Appena mi accorsi della cavolata che avevo appena detto a mia madre mi alzai di colpo mentre lei iniziò a ridere.
Ma che cazzo?
Mentre mi alzai per seguirla in cucina, mi ricordai dell’enorme livido sul mio collo, così lo coprii.
Mi bloccai improvvisamente alla vista di un barboncino seduto su una sedia vicino al tavolo. 
"Oh Bo, questo bel ragazzo era in piedi fuori da casa nostra,mentre faceva complimenti al culo di una ragazza,e così,l'ho invitato ad entrare."
Sorrise amabilmente mia madre,mi accorsi che però,quel ragazzo era Harry.
"Uè Harry." Mi costrinsi a dire.
"Cià ammò" Sorrise schiacciando un'occhio
"Tien o ticchij ammò?"
Gli dico prendendolo per il culo.
Lo sento sbuffare,decido finalmente,di chiedere spiegazioni a quella putt..zocc..baldra....MAMMA,si,MAMA,come COOKIE MAMA solo che le sue frittelle,facevano cagare anche i babbuini.
"Che buone queste fritt..."
Harry non finisce la frase che inizia a vomitare su tutto il tavolo della cucina.
Decisi di chiedere spiegazioni a mia madre più tardi,o meglio MAI.
Vidi Harry ancora seduto al tavolo così mi avvicinai a lui e mi sedetti sullo sgabello al suo fianco.
Sussultai quando sentii la mano calda di Harry salire lungo la mia coscia: lo allontanai subito, sentendolo ridere silenziosamente. Avevo come l'orribile sensazione di non essermi lavata bene la patata il giorno prima,nah impossibile,nel mio intimo,c'è CHILLY. Nel frattempo mia madre era occupata ai fornelli. Stava cercando di non far scoppiare la cucina, come l’ultima volta.
"Mmmm." Muggì Harry con fare da mucca arrapata,aspetta ma le mucche si arrapano (?) OKAY,BASTA.
Allungò il suo collo verso di me, trasformandosi in una  giraffa.
Quando Dio distribuiva le doti agli animali, lui era primo in tutte le file.
"Perchè sei venuto qui?" Sussurrai arrabbiata.
“Veramente non sono ancora venuto ma..se vuoi, provvediamo subito” disse il riccio ghignando, per poi farmi un occhiolino.
Che puorc,u maronn.
"Voglio portarti fuori domani sera." Disse.
Rabbrividii al pensiero di non avere abbastanza tempo per depilarmi interamente.
"N-non credo sia il caso insomma.." Balbettai.
"Oh, sarebbe bellissimo, non è vero, Bo?" Disse mia madre intromettendosi nella conversazione.

"Perchè non mi hai chiamata invece di venire qui?" mi girai scazzata verso il riccio.
"Perchè avresti detto di no." Sussurrò con calma.
"E cosa ti fa credere che non dirò di no ora?" Gli chiesi con fare ovvio.
"Bene, io devo andare. Grazie per le frittelle signora Ellis." 
"Chiamami Heather." No,okay Harry è mio u.u
"Bo, accompagnalo alla porta." Oh, finalmente aveva capito che..cosa? No aspetta, a me Harry fa paura, è violento, potrebbe stuprarmi, uccidermi, gettarmi in un pozzo e poi dare la colpa al trattore..
"Harry,m-ma tu conosci Michele Misseri?" Balbetto.
"Certo! è la mia immagine del profilo di facebook,non mi aggiunge più nessuno,però..." disse pensandoci su.
Non appena la porta della cucina si chiuse, il riccio mi spinse contro il muro bloccandomi i polsi con una mano.
Cercai in ogni modo di staccarmi da lui, ma fu tutto inutile. Le sue mani erano troppo grandi e forti e grandi..forti, grandi. Si dice che la misura del pene equivale alla misura della mano e beh, se è vero credo di aver scoperto il motivo per quei la canzoni dice che il cobra con è un serpente. Il cobra è il pene di Harry,mmmh.
Avvicinò nuovamente la sua bocca al mio collo, come la sera precedente, e iniziò a succhiare sullo stesso punto facendomi provare dolore.
"Dovresti lavarti più spesso." Disse col fiato corto.
M'inchiodò dolorosamente i polsi al muro prima di premere forte i suoi fianchi contro i miei.
Ma chi gli sembravo, Gesù?
Harry si lasciò sfuggire un profondo gemito dalla gola.
Come fa a godere facendo un succhiotto a qualcuno? Boh.. si dimmi? Oh, BASTA.
Prima che me ne rendessi conto, Harry si staccò da me e si recò di fianco alla porta d’ingresso.
"Ci vediamo domani sera, Bo. E lavt ammò"
Mi fece un occhiolino prima di andarsene. Immediatamente corsi nella mia camera per cercare la ceretta.

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Capitolo 3
*** Uscirò con il riccio seccsi. ***


Il giorno seguente andai a casa di Zoe con le ragazze per chiarire una volta per tutte la questione “Harry”. Dopo aver racconta loro tutta la storia nei minimi dettagli.

Lucy iniziò a girare lentamente sulla sedia, e dall'espressione che aveva in volto supposi che stava rincoglionendo.Sta diventando vecchia,sisi.
"Che farai?” Mi chiese Zoe seduta sul lavandino del bagno,intanto vediamo arrivare Charlotte,quasi completamente addormentata.
"Scusate, sono in ritardo, che mi sono persa?"
Mi guardò in attesa di una risposta, ma vedendo che questa non arrivava (probabilmente si era persa), fu Lucy a spiegarle tutto.
"Niente di importante, Bo sta venendo stalkerata da un figo assurdo,e ci stava spiegando tutto mentre cagava.” rispose tranquilla.
“e uno spione. Ieri sera mi a spiata dalla finestra mentre mi cambiavo.” Conclusi dopo aver ritrovato la risposta perduta.
“Fortunatamente non è quì ora,sentissi che puzza.” Sospirò Lucy sventolandosi una mano per tornare a respirare normalmente.
“Sta sera usciranno insieme. Lui l’ha costretta.” Aggiunse infine Charlotte.
“Che cooooooosa?!” urlò improvvisamente l’ultima arrivata mentre un sorriso comparve sulle mie labbra. Solo io potevo avere delle amiche così.

***

Ero sul gabbinetto del bagno,stavo facendo una cagata assurda,si era un'attacco di diarrea.
"Bo,vieni un secondo!" Urlò mia madre dal piano di sotto.
"Oi Mà t'agg ritt ch non m'è romp o cazz quann stong n'do cess. C' spaccimm vuoj?"
"Niente,niente" ch t pozzn ittà sott a nu tram.
Improvvisamente sentii un rumore piuttosto forte.


Afferrai il telefonino e aprii il messaggio che avevo appena ricevuto.
Da: Harry
Io e te pappa fuori. Vedi di mettere delle mutandine e dei vestiti decenti. H x
P.S Lavt nu poc.
Sbuffando aprii l’armadio per tirare fuori il pezzo inferiore di un mio vecchio costume in stile animalesco,Grrr o rawwwwr,è lo stesso.
Mi misi un jeans una maglietta e lasciai i capelli abbastanza boccolosi,decisi di truccarmi con un filo di matita.



Lessi il messaggio che mi era arrivato.
Da: Lucy
Io e le ragazze abbiamo scoperto un nuovo video di porno. Appena puoi te lo facciamo vedere. Divertiti.

Un piccolo sorriso si aprì sul mio volto alla consapevolezza che finalmente avrei visto dei nuovi video,con nuovi rumori,mmmh.
"Bo! Scinn c sta Herrrriii.” Urlo mia madre.
“Chitammuò,aspett” urlai a mia madre mentre stavo scendendo le scale.
Improvvisamente però, non vedendo l’ultimo gradino, caddi a terra di botto.
"U Maronn ch'è succies?" Sentì mia madre allarmata.
"Oi Mà fatt ri cazz tuoij" risposi scocciata,avviandomi verso la porta.

Aprii la porta trovandomi di fronte una figura alta, con delle fossette che incorniciavano il sorriso che si allargò sul suo volto e dei capelli più ricci del solito. 





*C'è nessuno?*

Haloa,bellezze,dfghsydh è il mio primo spazio autrice e sono emozionata (?) Come vi sembra la storia? Vi piace? Vi prego di lasciarmi qualche recensione,mi importa davvero sapere cosa ne pensate.
Anyway,Grazie a tutte le ragazze che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite, vi sono molto grata,un grazie ancora più enorme alle ragazze che hanno recensito e ancora grazie alle silenziose.
è tutto.
Continuo a due o più recensioni.


Des.xx

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Capitolo 4
*** Uscirò con il riccio seccsi. 2 ***


Harry avanzò verso la mia esile figura imbarazzata davanti alla porta, per poi lasciare un bacio bavoso sulla mia guancia.
"Jammucenn." Affermò il riccio per poi prendere la mia mano con la sua. Essa era grande e calda,come le zucchine della nonna,mi piace la zucchina,la zucchina,ah ah.
Forse avevo giudicato troppo presto Harry, e mi ero lasciata trascinare da quelle leggende metropolitane. Streghe, licantropi, vampiri..
Arrivammo alla sua auto, quando Harry lasciò la mia mano per aprire la portiera.
"Sagl'ammò." Indisse indifferente, mentre con passo deciso raggiunse il suo posto. Passo deciso non entrò. (?)
Senza troppe storie, salii sul veicolo. Mi voltai per osservare l'interno dell'auto: era stranamente pulita per appartenere ad un maiale come Harry. Mi terrorizzò il pensiero di essere ora sola con lui.
"Ammò,ja nun fa accussì." Harry ghignò.

“Chitammuò stong rint'a machin d'un c m po ccir.”
Le sue iridi verdi mi osservarono per qualche secondo prima che lo spostasse verso la cintura, per poi allacciarsela. Dopo aver fatto lo stesso, spostai lo sguardo su Harry mentre accendeva la macchina. Mi rivolse un ghigno, facendomi un occhiolino prima di partire.
Dopo averlo osservato per una ventina di minuti buoni, finalmente se ne accorse e mi rivolse un sorriso divertito. Divenni subito rossa in viso, così abbassai la testa cominciando a fissare le mie dita cicciose.
Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle e di pollo, e tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle e di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.
"Quanti anni hai?" ruppi il silenzio.
Nello stesso modo in cui si lancia a terra il vaso di porcellana di mia nonna, io lanciai un'occhiata al suo viso, in attesa di una risposta
"Vint."
"E da quanto tempo hai vent’anni?” chiesi imbarazzata. Finalmente avrei scoperto la verità sul suo conto. Vampiro o Licantropo?
“Boh”
“Dimmi” deglutii.
“No, intendevo boh” sorrise.
“Ho capito, infatti ti ho detto ‘dimmi’”
“Minchia Bo, intendevo dire NON LO SO “
Si volto sbuffando. Lo stesso feci io, per poi accorgermi del fatto che non aveva risposto alla mia domanda.
“Come fai a non sapere da quanto tempo hai vent’anni?” domandai preoccupata. Mi avrebbe uccisa..
“Che palle.. allora, sono nato il primo febbraio, marzo, aprile..mm.. di, dovrebbero essere passati più o meno 40 giorni dal mio compleanno. Contenta?”
Alla sua risposta fui sollevata finchè non mi avvisò che eravamo arrivati.

Harry dopo aver notato il mio esile corpicino mezzo gelato, mi chiuse sotto una delle sue grandi braccia.
Presi un respiro profondo mentre l'odore delle sue ascelle mi stava facendo morire.
"Ho capito che io devo lavarmi,ma tu Harry mi deludi" Non mi diede retta e girammo un angolo e mi resi conto che eravamo al porto.
No Harry, fammi capire.
Devo vestirmi in modo sexy, devo cambiare i miei amati mutandoni e devo venire a mangiare fuori a cena con te e tu dove mi porti? AL PORTO.
 Una ringhiera era l'unica barriera che ci separava dall'acqua profonda.
Ci fermammo fuori ad un ristornate e Harry allontanò il braccio dalle mie spalle, facendomi bruscamente voltare verso di lui per guardarlo in faccia. Sussultai quando le sue lunghe dita spostarono i capelli dal mio collo. La sua bocca si piegò in un sorriso mentre sfiorava il segno ancora ben visibile sul mio collo.
"T'naggia fa nat." Sussurrò.
"Chitebbiv,non." Indietreggiai ma prontamente il riccio mi riavvicinò a se.
"Magari dopo." Sorrise.
***

Appena entrammo nel ristorante in cui Harry aveva prenotato, ci sedemmo al nostro tavolo. La cameriera ci porse i menù, poi prese le ordinazioni delle bevande e si allontanò velocemente, come se avesse paura che per la fame, ci saremmo mangiati lei e tutto il ristorante.



Il riccio rivertitoafferrò il menù e iniziò a leggere i pasti offerti, mentre io, afferrai il cellulare dalla mia borsa.
Alzai il menù di fronte a me, nascondendomi mentre aprivo il messaggio.
Nella mia mente si creò l’immagine di quand’ero piccola e andavo alla scuola elementare. Per non farci copiare, la maestra ci faceva alzare gli astucci. Pff, patetica. Tanto copiavamo lo stesso.
Da: Zoe
Come sta andando? Dai noi benone, abbiamo trovato dei video travolgenti. Uno si è vestito da uccello, un altro da gorilla. E la cosa più eccitante è che ci stiamo mangiando i pop corn! xx
Stavo per rispondere quando il mio riparo fu abbassato sul tavolo.
Gettai velocemente il cellulare nella borsa prima di alzare la testa, incontrando lo sguardo di Harry.
“Non stavo facendo niente,nun è ver ch guard un uccello e un gorilla che fott...”
Il riccio iniziò a scuotere la testa divertito, per poi chiedermi cosa volessi ordinare.
“Nun teng famm" Risposi bruscamente.
"Decidi o deciderò io per te."
“E chi si mamm?”domandai con fare ovvio.
Rimasi in silenzio mentre richiamava la cameriera. La sua coda di cavallo ondeggiò mentre si precipitava al nostro tavolo per scrivere velocemente il nostro ordine.
Probabilmente in una seconda vita, la donna/cameriera si sarebbe trasformata in una puledra, o una bistecca, chi lo sa.
Parlando di bistecche di cavallo, sono felice che si sta creando una legge per vietarle. Non è giusto uccidere dei poveri animali.
"Posso portarvi qualcos'altro?"
Il suo sguardo terrorizzato si fermò su Harry, per poi spostarsi su di me, con aria compassionevole.
E se lei fosse come l’anziana signora portoghese in casa di Edward a non ricordo dove? Quando era in luna di miele con Bella?
Lei sa tutto di Harry, sa che è un vampiro °-° Si, lo sa.
"No, grazie." Sorrisi timidamente, rispondendo alla sua domanda.
Ci lasciò poi da soli. Harry piegò leggermente la testa di lato mentre i suoi occhi fissavano il mio viso.
"Ti spavento?"
Stavo per dirgli cosa pensavo ma per fortuna, prima che aprissi la bocca mi bloccai.
Non volevo davvero fargli sapere che mi spaventava a morte. Ero sicura che avrebbe usato quest'informazione a suo già enorme vantaggio.
Il mio silenzio fu la conferma di cui aveva bisogno. Mostrò le sue fossette quando mi sorrise.
"Bo,ti hanno mai fatto un ditalino?” chiese diretto.
“Beh si, mia madre, quando ero piccola, me li faceva molto spesso. Al sugo, al pesto..di tutto ci metteva dentro,persino il parmigiano regiano,un volta.."
Il riccio ghignò divertito, anche se non avevo ancora capito il motivo della sua risata.
I ditalini sono una pasta buonissima, non vedo il motivo di deriderla,e poi aveva bloccato il mio interessante racconto,bastardo.
“No, intendevo dire se qualcuno di ha mai toccata. Se qualcuno di ha mai messo le dita dentro la patata”
"C-cosa?" Risposi in confusione e anche imbarazzata.
Lui senza dire niente mise la mano sul mio ginocchio, da sotto al tavolo. Sobbalzai quando alzò di poco la presa. Come sempre il riccio rise alla mia reazione, per poi avvicinarsi con la sedia.
Quando le sue dita sfiorarono il mio inguine mi alzai di scatto.
"Aggia i n'to bagn." Esclamai imbarazzata.
Il riccio iniziò a ridere profondamente, mentre mi dirigevo verso i bagni senza nemmeno prendere la borsa. 
"Pulizz't buon ammò” Harry disse alle mie spalle.




HALOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

sciao bele,sono tornata con un nuovo capitolo,sono contenta che la storia vi piaccia,dato che la state recensendo in molti,vi amo sempre più fhsdg,anyway,continuerò se il capitolo arriva ad almeno quattro recensioni dsfjhgh.
vi ame,
Des.xx

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Capitolo 5
*** Devo smetterla di fare pensieri perversi su Harry. ***


Afferrai saldamente il lavandino, appoggiandovi tutto il mio peso finché esso non cadde a terra.
Dopo essermi guardata attorno per accertarmi che nessuno stesse guardando, lo presi con forza e lo nascosi dentro la cabina bagno.
Tornai di fronte lo specchio, dove prima vi era il lavandino. Portai una mano alla chiappa destra per cercare il cellulare. 
"Afangul.”imprecai.
L'avevo lasciato nella mia borsa, al tavolo, con Harry il micione,meow.
Sussultai quando mi resi conto di non aver alcun mezzo di comunicazione per avvisare le mie amiche. Volevo scappare da Harry, ero terrorizzata da lui e dalle sue enormi mani, enormi occhi, enorme bocca, enorme ca..viglia.
"Non posso farcela." Dissi a me stessa. Dovevo smetterla di pensare ad Harry e di fare sogni perversi su di lui.
Guardai di nuovo la mia immagine riflessa nello specchio: certo che anche io possedevo un’enorme bocca. E si sa.. da grandi cose, derivano grandi responsabilità. (?)
Cominciai a camminare avanti e indietro per il bagno vuoto, creando una specie di cerchio, Banca Mediolanum,si costruisce intorno a voi.
Dopo una decina di minuti, quando sentii il rumore di uno sciacquone, mi fermai finché una donna uscì da uno dei tanti bagni.
La strana figura si avvicinò a me.
“Banca Mediolanum, costruisce intorno a te” disse facendo riferimento a quei dieci millimetri di pavimento consumato a furia di girarci intorno.
Iniziai a guardare male la donna, la quale spaventata, scappò via. Bene, adesso avevo solo due opzioni:
Tornare da Harry e aspettare che mi uccida,e che mi butta al porto, oppure andare altrove.
Da piccola pensavo che la parola altrove fosse una parolaccia. Poi, vedendo il meteo, scoprii che non lo è.
Soleggiato ovunque, pioggia altrove. Figo.
Naturalmente optai per la seconda scelta.
Andai verso la finestra e iniziai a salire sul davanzale, finchè la porta del bagno si apri e la figura della cameriera apparve sulla porta.
“Dov’è il lavantino? E perché hai una gamba fuori dalla finestra?” domandò confusa la cameriera, guardandosi intorno.
“Ecco io..avevo caldo e quando ero entrata il lavandino già non c’era. Cerchi qualcuno?” le domandai cercando di cambiare discorso il prima possibile.
“Bo”
“Oh, allora cosa fai qui?”
“La sto cercando”
“Ma chi?” ridomandai spazientita.
“Bo”
“Mi prendi per il culo?”
“Senti, sto cercando una ragazza che si chiama Bo. Tu chi sei?”
“Bo” risposi capendo. Non vedevo l’ora di raggiungere i 18 anni e cambiare nome..che so, Peppa,come peppa pig..
“Mi prendi in giro ragazzina?”
“No, io sono Bo, la ragazza che cerchi.”
La cameriera sospirò sollevata.
"Il ragazzo con cui stai mi ha chiesto di controllarti. Aveva paura che tu fossi caduta nel cesso"
"D-dov'è lui?" balbettai.
"Sta aspettando fuori la porta. " Sussurrò spaventata.
La cameriera, dopo aver guardato attentamente la mia figura in bilico tra il bagno del ristorante e la natura selvaggia del porto, realizzò che ero in quell’assurda posizione per scappare dal riccio.
"Vai. Gli dirò che ormai sei caduta dentro, e se vuole rivederti deve venire a cercarti nelle fogne. Vai”
"Grazie." Le sorrisi riconoscente.
Uscii dalla finestra per poi voltarmi giusto in tempo per vederla mentre usciva dal bagno.
"Ah,cett cett,ma a chi vuò piglià p cul bucchin." Sentii una voce profonda gridare dall'altro lato della porta, dalla quale qualche secondo dopo spuntò Harry.
Gli occhi scuri di Harry fissarono i miei. Il suo sguardo furioso si tramutò velocemente in un ghigno e mi resi conto che tutto ciò era un divertimento per lui. Una caccia. Harry Edward Cull..ehm Styles che di styles aveva solo il c...ollo,si,il collo, era appena tornato all’attacco.
***

Corsi velocemente per il lungomare per cercare di scappare da Harry, il quale si trovava poco dietro di me.
"Bo!"
Ignorando le urla del riccio, aumentai il passo fin quando la strada davanti a me terminò. Mi bloccai per poi voltarmi indietro per trovare Harry che rallentava, ghignando divertito dal fatto che non vi era alcuna via di figa,ehm volevo dire fuga.
Indietreggiai fino a colpire la ringhiera.
"Dove credevi di andare, amore?" 
Mentre il riccio si avvicinava sempre più a me, io cercai di creare più spazio possibile tra noi due, spingendomi quindi verso la rete.
Improvvisamente il cancello dietro di me si aprì e caddi in acqua!
Il contatto tra l’acqua congelata e la mia belle calda creo in me una serie di brividi per poi placarsi quando il mio corpo espulse una sostanza giallastra dalle parti basse, comunemente chiamata pipì.
"Bo!" urlò preoccupato il moro per poi buttarsi in acqua e cingermi la vita con un braccio per riportarmi in superficie. Iniziai a dimenarmi dalla sua presa, come fanno i peschi fuori dall’acqua.
“Come mai in questo punto l’acqua è più calda?” domandò curioso e confuso allo stesso tempo, ma vedendo che facevo finta di niente, andrò avanti a parlare.
"Credo che questa sia la volta in cui ho fatto bagnare più velocemente una ragazza al primo appuntamento."
“Coglione è stata l’acqua a bagnarmi, non tu”
“Invece si, sono stato io.”
“No”
“Si”
“No”
“No”
“Si”
“Va bene, hai vinto tu. Sono stato io a farti bagnare” ghignò soddisfatto.
“Esatto e..oh, al diavolo” risposi per poi scappare ‘nuotando’ via da lui.
Iniziai a muovere contemporaneamente mani e braccia riproducendo la figura di un gagnolino. Harry, accorgendosi della mia incapacità nel nuoto, strinse forte i miei fianchi. 
"Montami” Sussurrò duramente.
“Dovresti farlo tu,non io!” risposi sconcertata.
“No, intendevo dire aggrappati a me, così ti aiuto” rispose ridendo il riccio.
Seguii le sue istruzioni, per ritrovarmi poi sopra di lui. 
"Harry, ho freddo." Sussurrai.
“Mannò?! siamo solo nell'acqua gelata.” rispose sorridendo con fare ovvio.
Sbuffando, mi aggrappai più forte ad Harry mentre quest’ultimo mi portò sulla terra ferma addosso a lui.
“Comunque mi piace sempre quando le ragazze stanno sopra."
Dalla mia bocca uscì un verso disgustato. Non ero il tipo da ridere alle battute sconce della gente anche se quando ero da sola o con le mie amiche guardavo porno a tutto spiano.
Improvvisamente Harry mi fece rotolare sotto di se. 
"Ma preferisco averle sotto di me." Concluse ghignando per poi soffiare sulla pelle scoperta del mio petto, facendomi chiudere gli occhi. Qualche secondo dopo sentii il riccio ridere alla vista della pelle d’oca che si era formata su di me. 
Sobbalzai quando delle labbra bagnate premettero sulle mie.
"Bo..ti puzza l’alito" Harry morse il mio labbro per poi alzarsi sbuffando. 
Mi porse la sua giacca, che afferrai immediatamente per poi portarmela alle spalle.
Dopo averlo ringraziato, tornammo al ristorante per recuperare le mie cose. 
Appena entrammo, tutti si girarono verso di noi.
“Beh, cosa avete da guardare? Avevamo caldo” esclamò Harry, per scansare gli sguardi dei presenti in sala.
“Non mi rubare le battute!” lo trafissi con lo sguardo, per poi uscire dal ristorante, dopo che il riccio ebbe pagato anche per me, ovviamente.
***

Harry mi riportò a casa con la sua auto, accompagnandomi a piedi fino alla porta di casa.
Mentre cercai le chiavi dentro la borsa, esse caddero a terra per cui fui costretta a mettermi a 90° per raccoglierle. Appena mi rialzai, Harry provò a baciarmi, ma per fortuna mi spostai in tempo, lasciando che le labbra del moro finissero sul legno freddo della porta.
Ghignando il riccio mi spinse contro la parete per portare poi le sue mani ai miei fianchi. Appoggiò nuovamente le sue labbra sulle mie. Il bacio non durò a lungo, perché lo scansai con le mie braccia.
"Oh andiamo, qui quella che ha l’alito puzzolente sei tu, non io”Disse scherzosamente.
Mi allontanai quando le sue dita sfiorarono la mia guancia.
"Ma se ti laverai i denti, la prossima volta lo rifaremo" Ammiccò.
Purtroppo non potevo dire nulla riguardo le sue parole, perché ero consapevole di non essermi lavata i denti per più di 10 giorni.
Mi tolsi la sua giacca per poi allungarla verso di lui.
"Lavamela amore. Puzza d’ascelle”ah bene ricapitoliamo,si invia messaggi spendendomi soldi,mi dice che mi puzza l'alito e ora? mi fa lavare anche le sue cose,ma chitebbiv,vuoi pure che mi abbassi a fergli un pom.. niente.




SCUSATEMI TANTISSIMO.

Dovete assolutamente scusarmi per il ritardo çç
Ho avuto davvero tantissime cose da fare e il capitolo fa schifo,lo so.
Ma..vi prometto che se continuerete a seguirmi i capitoli si

faranno sempre più lunghi e divertenti.

Vi aspetto alla prossima.



-Continuo a 5 recensioni c:


-Des.xx

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Capitolo 6
*** Mi tingeresti la camera di rosso Harreh? ***




*** 

"Scusa?"
"Salve, posso aiutarla?" Sorrisi alla donna di fronte a me.
“Certo che no, l’ho appena chiamata per divertimento, sa com’è.” Rispose seccata la donna.
"Comunque.. stavo cercando il nuovo album dei Pink Floyd.” Proseguì la donna.
“Dovrei averne ancora uno.”
“Sa, mia figlia li adora e volevo regalarle il CD per il suo compleanno."
“Ma quando?” domandai seccata, ma allo stesso tempo divertita.
“Oh, sabato fa la festa e..”
“Ma quando gliel’ho chiesto!” Improvvisamente iniziai a ridere e dall’espressione della donna, fui costretta a fermarmi.
"Mi segua." Ripresi con aria professionale, dopo un finto attacco di tosse.
Dopo aver dato il CD alla donna, iniziai a vagare per il negozio in cui lavoravo. Non appena sentii la campana della porta, mi girai di scatto per aiutare un nuovo cliente.(mlml)
Riconobbi subito quell’ammasso di capelli ricci. Che minchia ci faceva Harry quì? Mi serve un piano!
Senza farmi vedere dal moro, mi buttai a terra per cercare di nascondermi. Iniziai a strisciare come un serpente cercando di non fare rumore.
"Bo?"
Iniziai a strisciare più velocemente, muovendo ritmicamente il sedere, finché un paio di converse bianche si fermarono proprio di fronte a me. 
"Cià ammò." Sulle sue guance spuntarono le sue solite fossette.
Con un colpo mi tirò se e con una faccia divertita iniziò a parlare.
"Cosa stavi facendo a terra?"
"Sai il pavimento si sentiva solo e.."
Lui ridacchiò: era chiaro che non aveva creduto alla mia bugia.
"Perchè non hai risposto al mio messaggio?"
"Mi hai domandato se mi fossi lavata la patata 'sta mattina." Risposi, disgustata.
"E non ho ricevuto una risposta, così ho pensato che non ti fossi lavata.” Ridacchiò.
Mi lasciai sfuggire un lamento. Questo era tutto quello a cui pensava? Che ero sporca e puzzolente? Beh,forse..
Mi voltai per allontanarmi da lui, ma Harry mi afferrò per un polso. Mi attirò indietro contro il suo corpo, le sue labbra lasciarono un bacio sulla mia bocca.
Provai a spostarlo ma fallendo. Almeno adesso avrebbe capito che i suoi modi di fare mi davano fastidio. Infondo oltre a chilly usavo Garnier, per prendermi cura di me.
"Bo?"
Steve ci interruppe, con grande fastidio di Harry.
"T’appost?" Chiese.
"T'appost o frat."
Dalla sua espressione capii che aveva appena smesso di cagare. 
"Piermariapia ha bisogno di aiuto alla cassa."
La presa di Harry si strinse sul mio polso, così lo guardai in viso.
"Ascimm n'ata vot." Quasi ordinò.
"Harry." Lo avvertii.
Il riccio sorrise beffarso a Steve. Che stesse testando(tastando mlml) il suo comportamento? 
"Tu andare via. Questo no tu posto, tu no avere passaporto zio." Steve gli disse direttamente.
Ad Harry quelle parole non piacquero, ma sbuffando se ne andò via arrabbiato, dopo aver sussurrato un ‘a dopo’ 
"T’appost?”
Sbuffando tornai a lavorare, ignorando le ripetizioni di Steve.
***

"IScusate ragazze ma devo proprio andare a mangiare fagioli adesso..”
Prima che Steve finisse di parlare, gli feci un cenno di approvazione col capo. 
Girai la testa all'indietro quando sentii un rumore alle mie spalle.
"Steve? Credevo fossi andato a cagare?"Ma mi bloccai dopo aver visto del sangue sul suo viso.
"Cos'è successo?" Gli chiesi allarmata avvicinandomi a lui, prima che mi fermasse.
"Nun t'preoccupà." Sorrise debolmente. "Hoi cagato troppo.."
Annuendo confusa e schifata me ne andai.
***

Appena uscii dal negozio per tornare a casa mia, sussultai non appena vidi una macchina familiare. Da essa uscì Harry,chivemmuort, il qualche mi propose un passaggio.
Appena mi vide titubante mi afferrò e mi trascinò nella sua auto. Voleva per caso rubarmi?
Spostai lo sguardo sulla sua mano, sporca leggermente di rosso. 
"Hai ritinteggiato la casa di rosso?” domandai curiosa.
“Cosa?” il riccio aggrottò la fronte.
“La tua mano! E’ sporca di rosso.” Gli feci notare.
“Non è niente!” sorrise. Stava mentendo.
“Harry,voglio ritinteggiare la mia camera,dammi la pittura.” Gli imposi. Infondo mi ci voleva una ritoccata a quella topaia che chiamavo 'casa'.
“Bo, non ce l’ho quella stramaledetta pittura.”
“Ti ho detto di darmi la pittura Harry,VOGLIO QUELLA PITTURA.”
“Dio mio Bo, ho picchiato Steve, non ho ritinteggiato casa mia. Okay?” urlò frustrato.
“Chitemmuort tu e la pittura..”farfugliai entrando in macchina.

NON AGGIORNO DA QUASI TRE MESI.

Haloa racazze zeczi..come sempre dovete scusarmi per i miei assurdi ritardi.. (non mentali,per carità) l'estate mi ha travolta in pieno,troppe novità. MA LA SCUOLA IS BACK.
e di conseguenza ANCHIO SONO BACK.
Vi prometto che se anche questa volta riuscirete a perdonarmi,FARO' LAVARE LA PATATA A BO.
NON E' POCO.

Vi ame tutte,
Des xx

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