And if I love you?

di _wallflower13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** incipit - flashback. ***
Capitolo 2: *** Our friendship ***
Capitolo 3: *** Logan ***
Capitolo 4: *** Fight ***
Capitolo 5: *** Real ***
Capitolo 6: *** Out of my mind ***
Capitolo 7: *** welcome to the 'dirty night'. ***
Capitolo 8: *** rain ***
Capitolo 9: *** relapse. ***
Capitolo 10: *** scared. ***
Capitolo 11: *** remains in my dreams tonight ***
Capitolo 12: *** let's party! ***
Capitolo 13: *** what happened last night? ***
Capitolo 14: *** doubts ***
Capitolo 15: *** broken ***
Capitolo 16: *** don't let me go. ***
Capitolo 17: *** A letter to go. ***
Capitolo 18: *** close your eyes. ***



Capitolo 1
*** incipit - flashback. ***


 Flashback.

 

-Non dovresti essere qui.- sussurro mentre si siede sul letto vicino a me, i battiti del mio cuore hanno  ripreso ad accelerare.

-Nemmeno tu Abi.- quanto lo odio quando mi chiama Abi.  Mi guarda con aria interrogativa, ma a tratti sembra voglia mangiarmi come un dolce. Il problema è che anch’io lo guardo così, lo guardo come se fosse tutto quello che desidero. Si avvicina ancora di più a me.

-Perché?- chiedo posandogli una mano sul petto e allontanandolo. Lui la stringe.

-Perché cosa Abi?- gli tirerei uno schiaffo. Non dovresti essere qui Logan, non con me. Dovresti essere con lei, a chiederle scusa per tutte le volte che l’hai fatta soffrire, non qui da me.

-Perché sei qui da me? Devi andare da Devonne.- dico secca con gli occhi bassi, fa male anche a me.

-Non ti sei chiesta perché sono settimane che messaggio con te? Passo più tempo con te che con lei ormai, tra me e Devonne è finita già da due mesi. – sento la mano avvampare e sudare sotto la sua presa, che resta però dolce.

-Ma voi due siete fatti per stare insieme.- sussurro, la musica al piano di sotto invade anche la stanza di Logan, in cui ci troviamo ora.

-Lo so che menti, lo so che sei felice se ci siamo lasciati, so che sei attratta da me.- mi irrigidisco alle sue ultime parole, lui se ne accorge e sorride.

-Ti sbagli..io voglio bene a Devonne.- dico con la voce tremante

-Questo non vuol dire che io non possa piacerti, succede.- è vergognoso, ma Logan ha ragione. Da quando lui e Devonne si sono messi insieme ho sempre provato una sorta di attrazione verso di lui, si è rafforzata ancora di più quando mi toccava fare la candela in giro perché Devonne non doveva farsi beccare da sua madre;  ma ho represso sempre questo sentimento, non è giusto insomma, che io le rubi il ragazzo di cui è ancora innamorata. Lui ricomincia ad avvicinarsi e me lo ritrovo ad un centimetro dalla mia faccia. Sento il suo respiro sulle guance. Chiudo gli occhi mentre lui comincia a baciarmi il collo, è sbagliato, è tutto profondamente sbagliato. Ma questo è l’amore: una tentazione del diavolo, e io ci sto cadendo dentro, ma non posso resistere, sono mesi che reprimo quello che provo solo per non tradire Devonne. Smette di solleticarmi il collo e riapro gli occhi, comincia a fissarmi e prima che possa protestare mi bacia. Ha un modo così dolce di baciare, ho passato tante di quelle volte a immaginarmi come fosse un suo bacio, ma è diverso da come credevo. Mi faccio trasportare quando all’improvviso mi riecheggiano nella testa le parole di Devonne “io non voglio lasciarlo Abigail, non me lo farò portare via dalla prima stronza che passa. Lui mi ama, solo che non lo capisce come si deve, non importa che mi abbia tradito con altre ragazze, lo amo e lo perdonerò.”

Lei lo ama ed è stata disposta a riprenderlo con se nonostante lui l’abbia tradita..e se io fossi solo una tante? Uno dei suoi tanti tradimenti, ci crederò in tutto questo e poi mi getterà via tornando da lei, e io avrò perso tutto. Mi stacco da lui immediatamente e mi alzo di scatto dal letto e andando verso la porta.

-Che ti prende?-  chiede

-Io sarò solo uno dei tuoi tanti tradimenti, non sarò niente di più per te. Non lo sono stata per nessuno. Sarò la tua ruota di scorta, ma io non voglio starci.- cominciano a scendermi delle lacrime Perché sono sempre così dannatamente sensibile?

-Pensi questo?Pensi che ti butterò via? Ti sbagli tu adesso. Le altre erano solo una ripicca contro Devonne. Con te è diverso, tu sei quella di cui nessuno si accorge, che si mette sempre in disparte pur di far andare avanti gli altri. Ti luccicano gli occhi ogni volta che mi guardi, ma ogni volta che io e Devonne eravamo insieme tu sorridevi debolmente e abbassavi lo sguardo. L’ho notato sai?- si alza e viene verso di me e per tutta risposta ritorno sul letto, non sto giocando a farlo impazzire, giuro. Sorride e si risiede sul letto accanto a me, tengo le braccia incrociate. Stavolta sono io che mi avvicino a lui però, sciolgo le braccia e gliele avvolgo intorno al collo, attirandolo a me. È il momento di mettere in gioco tutto, è vero sto facendo un gesto orribile verso Devonne, ma questo momento non tornerà mai più, potrei pentirmene a vita in ogni caso. Lo bacio togliendogli il respiro per minuti interminabili finchè non ci guardiamo e poggio la mia fronte sulla sua. Al diavolo Devonne e al diavolo William che ritiene che tutto questo sia sbagliato, voglio lui,  adesso.

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Capitolo 2
*** Our friendship ***


Our friendship.

 

 

Mi chiamo Abigail e ho 17 anni. Vivo in un piccolo quartiere di Manhattan da circa 10 anni ormai. I miei genitori sono separati in casa, sembrano infatti più amici che sposati. Io invece vivo per più di 15 ore nella mia stanza con il mio gatto Becks oppure esco con i miei amici. Non sono molto alta né tantomeno carina, ma una cosa che mi dicono tutti è che somiglio a Natalie Portman anche se io non la noto molto questa somiglianza, tranne per gli occhi. I miei due migliori amici sono Devonne e William, ci siamo conosciuti tutti e tre al primo anno del liceo. Devonne è una ragazza alta con gli occhi chiari e i capelli scuri, ama lo shopping e trascorre la maggior parte del suo tempo in giro per i negozi della città, all’inizio la odiavo, sembrava una di quelle con la puzza sotto al naso, ma con il tempo ci siamo avvicinate e ho imparato a comprendere i suoi vizi e i suoi modi di essere accettandoli, lei ha fatto di tutto purché diventassimo amiche. Will è un biondo con il ciuffo in aria e gli occhi scuri, non sta mai a casa sua, o è da me o a casa di Devonne. Ha la passione del disegno, passa le ore a imbrattarsi le mani di inchiostro e matita e alla fine tira fuori dei disegni meravigliosi, mi chiedo sempre cosa ci faccia al liceo. Ci conosciamo da tre anni e passiamo un bel po’ di tempo insieme, voglio bene ad entrambi come se fossero fratelli e davvero, non voglio che la nostra amicizia finisca, mai.

 

 

È il primo giorno di scuola e come al solito mia madre mi accompagna a scuola, lei e papà fanno i turni. Siamo giunti all’ultimo anno di liceo, finalmente. Devonne e Will dovrebbero aspettarmi nella piazzetta come al solito ma stranamente non li vedo ancora, saranno in ritardo. Puntuale come un orologio svizzero, Brad “Pustola”, soprannome gentilmente donato da noi compagni a causa dei suoi brufoli, viene verso di me con la solita aria da sfigato, sono quattro anni che mi corre dietro e nonostante gliel’abbia ripetuto più volte, lui non capisce e continua a seccarmi. A volte sembra anche cattivo definirlo “brutto” ma purtroppo è la verità, anche se io cerco sempre di non ricordarglielo.

-Ehy! Ciao Abigail! Come ti butta?- chiede dandomi una pacca sulla spalla. Un’altra cosa che odio di Brad è il suo essere scortese con le ragazze, sarà anche uno sfigato patologico, ma ha un modo di fare a dir poco rude.

-Tutto bene, te?- chiedo cercando di nascondere la mia riluttanza

-Tutto bene.- risponde ridendo e mostrando il suo apparecchio che porta da ormai cinque anni, mi chiedo se lo toglierà mai. Sposto lo sguardo verso la folla augurandomi che quei due ritardatari si facciano vivi e mi liberino da Brad che comincia a sparare stronzate. Finalmente li vedo che parlottano tra di loro e a tratti Will sembra anche arrabbiato, quasi come due scalatori dell’Everest arrivano di corsa vicino a me e si poggiano alla fontana ansimando.

-Altri cinque minuti e Pustola avrebbe cominciato ad innaffiarmi con la sua saliva, non la smetterà mai di sputare mentre parla.- dico acida, loro ridono.

-Bentornata a scuola anche a te Abigail.- risponde Devonne che ha ripreso un po’ di fiato. Quasi come un segugio noto subito che ha un anello argentato sulla mano sinistra, faccio finta di nulla, sarà solo un anello messo a caso, credo.

-Allora che avevate da litigare prima?- chiedo e mi accorgo che Will sbianca.

-Mmh..nulla, non ti sfugge proprio niente eh?- dice ridendo Devonne, Will continua a non proferire parola, sembra che stia tentando di cambiare discorso. Lascio passare anche perché appena apro bocca suona la campana ed entriamo.

Durante Filosofia Devonne mi scrive un appunto sulle note del suo iPhone:

 

più tardi devo presentarti una persona!;)

 

Appena lo leggo assumo un’aria interrogativa, anche se il mio cervello lavora alla risposta non ho idea di chi possa essere. Spero solo che non sia una delle sue fantastiche idee di presentarmi dei ragazzi con cui poi finisce male.

 

 

Quanto mi sbagliavo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo me:3

Scrivo dei capitoli corti anche perchè mi annoio io stessa

a leggere dei capitoli lunghi, poi mi auguro anche di 

aggiornare in fretta! 

Hope u like it;)

.g

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Capitolo 3
*** Logan ***


Cap.2- Logan

 

 

Devonne mi trascina in giro per la scuola durante la ricreazione, poi mi lascia vicino ad un distributore automatico per scomparire tra la folla. Mi guardo un po’ intorno  e vedo un ragazzo piuttosto alto e mai visto aggirarsi per gli altri distributori in cerca di qualcosa. Lo seguo con lo sguardo e lo studio con attenzione, ha degli evidenti occhi tra l’azzurro e il verde e dei capelli castani scuri che mostrano dei riflessi chiari alla luce. Ha un faccino delicato ma stupendo allo stesso tempo, potrebbe quasi essere figlio degli dei. Ha una felpa rossa e un pantalone nero, fruga nelle tasche della felpa e tira fuori qualche monetina  che inserisce nella macchinetta e tira fuori una barretta, si gira verso di me e incrocia il mio sguardo. Penso di aver cambiato colorazione nell’arco di mezzo secondo, il cuore comincia a battere velocemente e le mani mi sudano e mi sta solo guardando. All’improvviso scompare tra le persone facendomi perdere lo sguardo tra la folla, ma Devonne che fine ha fatto?

Il tempo di formulare la domanda che la vedo venire verso di me saltellando e dietro di lei c’è lui, il ragazzo di prima.

-Allora, ti presento Logan!- dice sprizzante di gioia presentandomi il ragazzo di prima, lui sorride e mi stringe la mano. Non riesco a proferire parola. E quindi mi sta presentando questo figo? La amerò in eterno.

-Lei è Abigail! La mia migliore amica!- precisa Devonne. –Quello che non ti ho detto Abigail, è che Logan è il mio ragazzo!- ed è qui che i nastri dei miei film mentali vengono bruciati con poche parole. Lui..è il suo ragazzo. E io che stavo pensando a quanto fosse carino. Ma perché lo so solo adesso?

Mi irrigidisco e con una scusa banale scappo via. Sono un misto di sensazioni adesso, sono arrabbiata con Devonne perché me lo ha detto solo ora, e con me stessa per aver pensato che lei mi stesse presentando quel ragazzo per farlo conoscere a me.  Torno in classe e mi siedo, Will entra e come se avesse già capito tutto si limita ad annuire al mio silenzio e si siede al suo posto. Al suono della campana Devonne entra in classe e mi guarda con aria di rimprovero.

-Si può sapere perché sei scappata via?- chiede furiosa sotto gli sguardi dei nostri compagni che ridacchiano

-Scusa, sai, mi aspettavo che la mia migliore amica mi dicesse le sue cose non all’ultimo minuto.- rispondo fredda

-Cosa? Quindi è questo il problema, non mi pare che il fatto che siamo amiche ti autorizzi a dover sapere ogni cosa che faccio e ogni mio movimento.- dice agitando le mani.

-Benissimo.- rispondo, mi alzo e vado a sedermi vicino a William, tanto il posto di fianco a lui è sempre vuoto. Devonne fa una faccia disgustata e si siede, mentre io distolgo lo sguardo e mi giro verso la finestra, ascoltando le risatine maligne dei compagni.

Appena suonata la campana dell’uscita esco fuori dalla classe e mi fiondo in strada, non ho voglia di sentire la voce di Devonne. Ma che cavolo, litigi già il primo giorno di scuola. Io non capisco, sono abituata a confidarle tutto quello che mi succede, lei invece mi ha tenuto nascosto di avere un ragazzo, forse sono io che sbaglio.

Lungo la strada di casa qualcuno mi chiama.

-Ehy! Tu!- mi chiama una voce maschile, mi giro e vedo che è lui, Logan. Mi giro e continuo a camminare, lui mi raggiunge e mi ferma.

-Che vuoi?- chiedo acida

-Non ci siamo presentati come si deve oggi..- risponde.

Perchè diavolo avremmo dovuto presentarci in modo civile? Penso.

-È vitale la cosa?- domando, lui annuisce. –Mi chiamo Abigail, ti basta sapere questo.- rispondo fredda.

-Bene, ti chiamerò Abi.- risponde sorridendo

-Cosa? Non ci provare. Senti non è neanche necessario che io e te diventiamo amici, chiaro?- dico ricominciando a camminare verso casa.

-Sei così acida con tutti?- chiede ridendo, ma io non rispondo. –Ok, senti siamo partiti con il piede sbagliato..ma cerchiamo di andare d’accordo..almeno per Devonne.- dice. Già, Devonne. Annuisco e gli stringo la mano, sembrerebbe una presa forte, ma in realtà è molto dolce.

-Bene Abi, sono contento di fare la tua conoscenza.- dice facendomi l’occhiolino.

-Abigail.- sottolineo. Lui sorride e dopo avermi salutato va via. Dio, che bel sorriso.

Cosa? Abigail, sintonizza il cervello. Stai delirando. Sarà, ma è un ragazzo davvero carino. Nel pomeriggio chiamo Devonne, devo ancora chiederle scusa per la mia scenata di stamattina, non ho intenzione di perdere la mia migliore amica.

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 4
*** Fight ***


Fight

 



Tra me e Devonne la questione si è risolta in meno di dieci minuti, sul serio, non avevo intenzione di tenere il muso proprio a lei. Will intanto senza farsi sentire da Devonne mi chiede cosa ne penso del suo nuovo ragazzo, non posso certo dirgli che lo trovo carino e mi limito ad esprimere un giudizio indifferente. Come temevo però Devonne passa tutto il suo tempo a scuola, e fuori con Logan, abbandonando me e Will a studiare da soli. In poche settimane ci rendiamo conto che tutto quello che prima facevamo noi tre ora lo facciamo solo io e Will e Devonne non ci caga di striscio. Mi sento davvero tagliata fuori, insomma prima mi telefonava ogni pomeriggio, ora parliamo solo a scuola, una volta uscivamo almeno due- tre volte a settimana e adesso quando le chiedo di uscire mi risponde che deve stare con Logan.

È un pomeriggio di inizio Ottobre e come di routine io e William siamo al parco a studiare chimica.

-Beh? Abigail? Ci sei?- mi richiama all’attenzione Will. Avevo la testa tra le nuvole.

-Oh scusa..senti lasciamo perdere, non sono in grado di studiare oggi.- dico secca.

-Perché?- chiede e io sbuffo. –Comunque avevo telefonato Devonne e aveva detto che per le quattro sarebbe venuta..ma sono le cinque..- certo, figuriamoci se Devonne passerebbe un po’ di tempo con noi.

-Davvero credevi che sarebbe venuta? Ormai si è allontanata da noi, facciamocene una ragione.- dico arrabbiata, lui si limita ad annuire. Dopo qualche minuto decidiamo di andarcene ognuno a casa propria e mentre sono sul portone di casa mi squilla il cellulare e rispondo.


-Ehi Abigail, sono Devonne..ma come mai non siete al parco? Will mi aveva detto che eravate lì.- dice la voce metallica di Devonne al telefono.


-Scusa sai, l’appuntamento era alle quattro, non alle cinque e trenta.- rispondo fredda


-Come scusa? Senti sono giorni che mi tratti da schifo, si può sapere che problemi hai?- chiede alzando il tono.


-Io non ti tratto da schifo, anche perché io e te ormai di tempo insieme non ne passiamo più, non avrei neanche il tempo di trattarti male.-


-Con questo cosa vorresti dire? Mi pare che a scuola con te il tempo lo passo.- risponde furiosa


-Già certo, solo mentre siamo in classe e nel frattempo non riesci a formulare una frase di senso compiuto perché sei impegnata a scrivere sms al tuo ragazzo.- la sua voce è agitata mentre la mia è calma.


-Quindi è questo il problema Abigail? Che io ora ho un fidanzato. Cos’è sei invidiosa perché l’unico che ti viene dietro è Brad?- la sua risposta e il suo tono di voce mi fanno rabbrividire, è una risposta...cattiva. Una migliore amica non lo fa,può correggerti quando sbagli, può anche giudicarti, ma non in questo modo. A quel punto chiudo il telefono e corro in casa e senza salutare mi chiudo in camera mia. Ho le lacrime agli occhi, mi getto sul letto augurandomi di venire dimenticata dal resto dell’umanità, voglio solo rimanere da sola. Mentre sono sul letto sento le zampette pelose di Becks che camminano sulle coperte per poi giungere vicino a me, si struscia con la testa sulla mia faccia asciugandomi le lacrime, gli accarezzo la schiena e lui inizia a fare le fusa accucciandosi. Nella mia testa rimbomba ancora la voce di Devonne, le sue parole mi hanno davvero ferita, più di un coltello forse, più di quando sono caduta dalla bici sbattendo la testa contro un albero. Scrivo un messaggio a Will raccontandogli ciò che è successo e mi dice che Devonne ha litigato anche con lui. Non so cosa pensare.


Dormo per diverse ore e quando mi sveglio sono già le otto di sera, ho scaricato tutta la tensione che avevo accumulato nel pomeriggio e ho anche fatto un sogno strano, eravamo al parco: io, Devonne, Will e Logan, io ero mano nella mano con Logan e Will con Devonne. Una cosa assolutamente impossibile in pratica. Scendo dai miei genitori che stanno guardando la tv.

-Tesoro, noi abbiamo già cenato, quando sono salita su per chiamarti dormivi come un sasso e non mi andava di svegliarti.- dice mia madre

-Oh tranquilla..ero troppo stanca..- rispondo massaggiandomi la testa

-Vuoi che ti prepari qualcosa?- chiede

-Se mi prepari le tue crepes magari mi tiri su il morale.- rispondo sorridendo, lei si alza e va in cucina. Mentre prepara le crepes mi chiede della mia giornata e mi tocca raccontarle del litigio con Devonne.

-Beh anch’io una volta litigai con la mia migliore amica..non ci parlammo per diverse settimane, ma dopo tanto tempo ci ritrovammo con un semplice sguardo..ci mancavamo troppo. Vedrai che se è destino vi ritroverete.- racconta mentre richiude le crepes piene di Nutella.


È vero, se è destino io e Devonne ci chiariremo e magari le cose potranno migliorare, ma sono ancora ferita e amareggiata dalle sue parole.

Mentre mangio le crepes arriva un messaggio.


Ciao Abi, sono Logan, il ragazzo di Devonne, domani dovrei parlarti di una cosa importante, ti aspetto dietro scuola alle otto in punto, Devonne non ci sarà.

 

Miseriaccia.

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Capitolo 5
*** Real ***


Real

Il mattino dopo rischio di scivolare giù per le scale dalla fretta, sono terribilmente in ritardo e appena ho finito di vestirmi esco senza neanche fare colazione. Per strada riaccendo il cellulare e c’è un messaggio, sempre da Logan, decido di salvarmi il numero, non so se sia la migliore decisione farlo, chissà poi come ha avuto il mio numero. Mi immagino Devonne che è andata a piagnucolare da lui e adesso Logan vuole mettersi in mezzo, è evidente che nessuno dei due ha capito come sono fatta realmente. Al cortile di scuola sono ancora indecisa se accettare il suo “invito” oppure infischiarmene altamente. Alla fine accetto, lui è già lì che mi aspetta.

-Che vuoi?- chiedo restando a debita distanza

-Buongiorno anche a te, mi odi sul serio allora.- dice sorridendo

-Senti andiamo al sodo chiaro? Non ho tempo da perdere.- rispondo acida.

-Ok, Devonne ieri sera mi ha telefonato e mi ha raccontato quello che è successo..dì un po’..sei gelosa di me e lei?- chiede e io scoppio a ridere. In questo momento al diavolo il suo aspetto, carino o no sento di odiarlo, cosa cavolo vuole da me? Se Devonne ha qualcosa da dirmi può farlo senza mandare il suo messaggero.

-Decisamente no, per me potete anche sposarvi, non mi riguarda, è la sua vita.- rispondo

-E perché allora vi siete dette quelle cose?- dice con tono tranquillo

-Perché lei si è allontanata da noi pur di stare con te, non dico che non debba, ne avete ogni diritto. Questo le ho detto ieri, è stata lei a dirmi quelle cose.- concludo, e me ne vado via. Lungo il percorso per entrare incontro Devonne e continuo per la mia strada sotto il suo sguardo indecifrabile, non capisco se prova rabbia o tristezza, di certo non sono stata io a darle della sfigata per sottinteso.

Will è davanti il portone di entrata ad aspettarmi.

-Hai una sigaretta?- gli chiedo. Quando sono nervosa ho questo brutto vizio di mettermi a fumare, per fortuna non lo faccio tutti i giorni.

-Ti sembro uno che fuma? Forse Emma ne ha una però.- dice disgustato. Intanto la campanella suona e la gente comincia ad affollarsi per entrare.

-Em! Emma!- fermo la sorella di Will  e le chiedo una sigaretta e lei me la dà volentieri. Prendo l’accendino e dopo aver accesso la sigaretta noto che Will mi guarda schifato.

-Che c’è?-

-Niente..pensavo solo che dovresti smetterla di fumare..non ti fa bene.- dice pensieroso.

-Sto solo scaricando la tensione Will, non ho il vizio.- ribatto facendogli l’occhiolino. Getto la sigaretta ed entro in classe, sedendomi vicino a Will.

Nell’ora di matematica Betty, che noi chiamiamo “la scema del villaggio” per quanto è stupida, decide di fare una delle sue battutine.

-Ehi Devonne! Come mai tu e la tua migliore amica non siete sedute vicine? Che c’è la tua amichetta Abigail è gelosa del tuo nuovo fidanzatino?- dice ridendo come una decerebrata. Devonne la squadra e scuote la testa e senza rispondere torna a fare i suoi esercizi sul quaderno. Ma non contenta Betty continua.

-Perché sai, io non sarei poi così gelosa di quel tizio, va tutte le sere in un pub ad ubriacarsi, la faccia da angioletto non gli serve molto a mascherare quello che fa! Dev’essere una specie di puttaniere.- continua ridendo. Devonne si gira di nuovo e irritata dalle risate di Betty si alza e va verso il suo banco.

-Ripeti quello che hai detto se hai il coraggio.- dice Devonne

-Credi che ho paura di te Dev? Per favore, un sacco di gente sa quello che fa il tuo ragazzo, frequenta motel e pub, non dev’essere uno stinco di santo, non mi meraviglio che i tuoi due unici amici si siano allontanati.- ribatte Betty, il suo tono è di sfida ma resta tranquillo. Devonne è in piedi davanti a lei inerme. La professoressa interrompe il silenzio che si era creato obbligando Devonne a sedersi. Io e Will ci limitiamo ad osservare la scena.

Durante l’intervallo Will mi prende da parte e cerca di parlarmi.

-E se fosse vero?- comincia. –Se la scema avesse ragione e Logan sta prendendo in giro Devonne?-

-E anche se fosse? Noi non possiamo farci nulla, dato che ci eliminati.- rispondo. Lui storce il naso.

-Beh vale la pena documentarsi.- dice.

-Che cavolo vuoi fare Will?- domando

-Seguirlo.- risponde deciso.

Dev’essere impazzito.

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Capitolo 6
*** Out of my mind ***


out of my mind

 

Passano diverse settimane da quell’affermazione di Will e siccome non ho notizie credo che abbia semplicemente rinunciato alla “missione”. I giorni e le settimane passano e io e Devonne non abbiamo più avuto alcun contatto, e nemmeno Logan mi ha parlato. Io e Will passiamo i nostri pomeriggi a studiare, ogni tanto lui interrompe le nostre lezioni parlando di Devonne, mi sono accorta che è incredibilmente depresso, non passa giorno che lui non parli di lei dicendo quanto le manca e quanto sia ingiusta questa cosa. Non so che fare, mi dispiace vederlo in questo stato, ma non ho intenzione di andare da Devonne a supplicarla, non credo cambierebbe qualcosa, dispiace anche a me, dopotutto era sempre la mia migliore amica, ma se era la migliore, non se ne andava, giusto?

È una domenica di Dicembre e piove a dirotto, mia madre è rimasta senza farina per cucinare, mi supplica di andare a fare la spesa, riluttante accetto. Prendo l’ombrello e dopo essermi coperta per bene esco. Il supermercato è parecchio distante e per arrivare alla metro perderei solo tempo, per cui anche sotto la pioggia vado a piedi. Entro nel supermercato e dopo aver cercato per quasi un’ora non trovo quello che cerco, chiedo anche alla cassa e dicono di averla terminata, imprecando esco augurandomi che il temporale sia finito, invano, piove più forte e c’è anche vento. Il mio ombrellino da negozio dell’usato non dura molto e si spezza lungo la strada, lo getto in un cestino e proseguo cercando di rifugiarmi sotto una tettoia con i capelli che mi colano di acqua. Mentre aspetto sento qualcuno che mi chiama, è un ragazzo, mi alzo e scorgo Logan in lontananza, anche lui è senza ombrello e corre sotto la pioggia, il temporale intanto si fa più forte tanto che il mio rifugio provvisorio è inutile dato che l’acqua arriva anche lì.

-Logan?- domando

-Chi altri sennò?- sbuffa guardandosi i vestiti tutti bagnati.

-Come mai qui?-

-Beh si, ti stavo seguendo, dovevo parlarti.- risponde, alzo gli occhi al cielo e annuisco. –Insomma..Devonne sta sbarellando, si fa dei complessi assurdi, pensa che tu stia mettendo in giro delle voci su di lei.-

-Ma è impazzita? Parlo di lei solo con Will, anzi io non parlo, è solo lui a parlare.- preciso –Comunque è il caso che io mi incammini verso casa.-

-Ma lo so che tu non dici niente, ma credimi, comincio a non sopportarla.- sbuffa camminando

-Non so cosa dirti..non sono la persona adatta ad aiutarti in questo momento.- rispondo cercando di strizzarmi i capelli, che si bagnano di nuovo a tempo record, ci rinuncio e aumento il passo, prima arrivo a casa e meglio è. Durante il tragitto mi arriva un sms da mia madre:

Torna a casa, papà è tornato e andiamo noi a fare la spesa.

Perfetto, potevi pensarci prima donna!

-Il problema è che anche gelosa in modo eccessivo.- continua pensieroso quando siamo arrivati al cancello dei miei vicini. Mi fermo e lo guardo dritto negli occhi.

-Perché lo dici a me Logan?- gli chiedo scrutando con attenzione ogni particolare dei suoi occhi.

-Non lo so..avevo bisogno di dirlo a qualcuno..- mormora

-Beh, io non sono la persona giusta con cui parlarne, hai perso solo del tempo e rischi anche di beccarti un’influenza..mi dispiace.- dico con la voce un po’ roca, se resto ancora sotto la pioggia rischio di prenderla io l’influenza. Apro il cancello di casa mia e lo saluto, ma sulla soglia della porta mi giro verso di lui e lo chiamo.

-Logan! Vuoi salire ad asciugarti?-

Che diavolo ti salta in mente Abigail? Lui è il nemico, è suo ragazzo ,che fai? Urla la vocina nella mia testa, la zittisco, sto solo offrendo ad una persona di asciugarsi perché piove a dirotto, no? No. Lui accetta e lo faccio entrare. Mentre è di sopra mi metto davanti al caminetto per asciugarmi e comincio a pensare. La verità è che non l’ho fatto entrare perché volevo che si asciugasse, in realtà volevo che non se ne andasse.

Che cosa stai dicendo scema? Riprenditi! Si batte la voce nella mia testa. Sta zitta maledizione..sono in confusione già di mio. Naah, lui non mi piace, non può piacermi. Se fosse così sarei davvero pazza. È il suo ragazzo, non posso farlo, non posso permettere al mio cervello di pensarlo. Mentre la guerra nel mio cervello si scatena Logan scende giù, a petto nudo. Un colpo per il mio debole cuore, santo cielo se è figo. Smettila! Cretina! Urla la vocina, ma mi distraggo da lei per guardare Logan. Quanto è fortunata Devonne ad averlo.

Aah basta! Devo smetterla di formulare certi pensieri.

-Grazie, rischiavo davvero una polmonite, oh, anche il temporale ha smesso.- dice osservando la finestra, Dio, i suoi occhi sono bellissimi alla luce, quando è giù rimette la maglia. –Tolgo il disturbo.- dice sorridendo

-Non disturbavi mica..- mormoro. Cosa? Disturbava eccome!

-No davvero..devo andare o mia madre mi ucciderà.- dice andando verso la porta, lo raggiungo e la apro. Non andartene. -Ciao Abi!- mi saluta al cancello, ricambio salutandolo con la mano.

 

 

Devo essere davvero fuori di testa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner.

Dico solo che a Chiara non piacerà questo capitolo.

Beh spero che agli altri piaccia <3

.g

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Capitolo 7
*** welcome to the 'dirty night'. ***


Welcome to the Dirty Night.

 

Manca una sola settimana a Natale a noi siamo ancora chiusi a scuola a guardare la neve cadere e posarsi sulle finestre, formando piccoli mucchietti bianchi somiglianti a cotone. Le cose tra me e Devonne non sono cambiate e ormai me ne sono fatta una ragione, siamo due persone lontane, non ci accomuna più nulla, siamo due sistemi distinti e separati. Will però ne soffre di questa separazione e vuole riallacciare i rapporti con lei ad ogni costo, anche al costo di mettersi nei guai, dato che sua madre mi ha chiesto dove vada tutte le sere con il motorino, è determinato a seguire Logan per scoprire se le insinuazioni di Betty sono vere. Una sera decido di andare con lui per vedere con i miei stessi occhi quello che succede in quei posti così mal nominati. Alle 23 siamo davanti al pub, abbiamo deciso di prendere la macchina della sorella di Will, lui la sa guidare e nelle strade che facciamo la polizia non c’è mai. Il quartiere in cui siamo finiti per trovare Logan è davvero lugubre e malfamato, la discoteca si chiama “Dirty night”, un nome azzeccato devo dire. All’entrata non c’è alcuna guardia, se non dei gruppetti di ragazzi che fumano erba e fanno a botte, ecco il vantaggio di non avere la polizia tra le scatole. Ad un tratto vediamo giungere una moto su cui sta un ragazzo dai tratti familiari, è Logan. Scende dalla moto e saluta i ragazzi che stavano fuori e fa anche un tiro dalla sigaretta di qualcuno. Entra nella discoteca e sparisce dalla nostra vista tra il fumo delle sigarette e le luci che si intravedono dalla piccola porta.

-Dobbiamo entrare.- sentenzio, lui sgrana gli occhi.

-Ma non dirai sul serio..- dice con la voce tremante. Decido di andare da sola ma appena apro la portiera lui mi segue, chiudiamo la macchina e ci dirigiamo verso l’entrata. Le pietruzze sull’asfalto fanno scricchiolare i miei stivali e il rumore attira il gruppo di ragazzi che stanno all’entrata, appena ci vedono ci squadrano da testa a piedi per poi ridacchiare tra di loro. Chi cavolo me l’ha fatta fare a venire qui? Penso avanzando.

-Ehi signorine, vi siete perse?- ci schernisce uno dei cinque ragazzi, ha un paio di piercing, uno sul sopracciglio e l’altro sul labbro inferiore, è completamente vestito di nero e ha i capelli spettinati.

-Ma no Carl, non vedi, quello di fianco a lei è un ragazzo!- risponde uno seduto su una moto mentre gli altri ridacchiano, il suo aspetto è simile a quello del ragazzo di prima. Io e Will cerchiamo di avanzare ma loro cinque si mettono davanti alla porta.

-Ehi, qui gli sfigati non passano.- ci bloccano. Metto in moto il cervello per cercare una scusa che li convinca a lasciarci entrare.

-Senti..il mio ragazzo è lì dentro che fa il porco, concedimi di andare lì e dirgli quattro parole davanti a tutti.- dico cercando di mantenere un tono più serio possibile, loro si scambiano diverse occhiate per poi spostarsi e lasciarci andare, ma uno mi ferma.

-Beh se dovessi lasciarlo fammi uno squillo dolcezza.- dice avvicinandosi a me, vengo investita da un tanfo di alcool e fumo.

-Ci puoi giurare.- rispondo cercando di allontanare la puzza con la mano. Intanto io e Will ci diamo una mossa ad entrare, l’aria qui dentro non è fatta da ossigeno, ma dal fumo di spinelli e sigarette. La musica house mi rimbomba nelle orecchie confondendomi il cervello e le luci non mi aiutano di certo, mi chiedo come faccia tutta questa gente a venire qui ogni sera e a non essere ancora diventata sorda. La discoteca è composta da due piani, delle scale portano al piano superiore. C’è un mucchio di gente addossata che si muove cercando di seguire la musica, mentre altri sono avvinghiati al piano bar che aspettano la loro bevanda con una sigaretta in mano. Cerco di far capire a Will che dobbiamo trovare Logan in tutta questa baraonda, i nostri sguardi cominciano a cercarlo per tutta la sala finchè non vedo un ragazzo con un giubbotto di pelle scuro salire le scale mano nella mano con una rossa. Do uno strattone a Will e faccio segno verso le scale, i due stanno salendo e quando sono arrivati su cominciano a baciarsi. È una scena alquanto rivoltante, perché si vede che in un bacio come quello non c’è amore, la ragazza apre una porta ed entrano. Will chiude il telefono e mi dice di aver fatto una foto a Logan mentre si baciava con quella lì. Usciamo in fretta dalla discoteca e ci fermano fuori quei cinque di prima. Uno mi tira per un braccio.

-Allora dolcezza, l’hai mollato il tuo fidanzatino? Eh?- chiede barcollando, mi gioco tutto che è ubriaco perso.

-Ehm, si, ora scusa ma dobbiamo andarcene.- dico cercando di allontanarmi e Will mi prende per un braccio e mi porta vicino alla macchina, ma tutti e cinque si avvicinano e uno estrae un coltello, si mette male.

-Allora dolcezza, il tuo amico torna a casa e tu resti qui con noi.- dice quello ubriaco ridacchiando come un demente. Senza farmi notare cerco di prendere le chiavi della macchina ma mentre cerco di indietreggiare verso la portiera loro si avvicinano ancora di più, accerchiandoci verso il muro, siamo in trappola.

-Sentite, non voglio mettermi ad urlare, quindi perché non risolverla in modo pacifico? Voi tornate ad ubriacarvi e noi andiamo via, ok?- propongo, so già che è un fallimento.

-Mi dispiace donzelle, rifiutiamo l’offerta.- risponde il più grosso scuotendo la testa. Come immaginavo. Due secondi di tregua e nello stesso attimo in cui Will si mette tra me e uno di loro, in quattro cominciano a strattonarlo a destra e a manca, io non posso fare nulla perché quello ubriaco mi tiene per la vita, le mie urla invadono la stradina. Qualcuno esce velocemente dalla discoteca e si unisce al miscuglio di gente che è su Will. Tutto termina in pochi secondi, della confusione provocata dalle mie urla e da calci e pugni resta solo il silenzio, disturbato dall’allarme di qualche auto lontana. I cinque tizi sono scappati e io sono seduta a terra, mentre Will è steso con la testa poggiata alla portiera della macchina.

-Tutto bene?- pronuncia la voce familiare di Logan, mi limito ad annuire. –Che ci facevate qui?- mi chiede, pensa una scusa credibile Abigail, adesso!

-Ehm..la sorella di Will..si è cacciata nei guai e siamo venuti a cercarla.- mento, lui mi aiuta ad alzarmi e tiriamo su anche Will che non è conciato molto male. Logan invece sembra l’unico ad averne prese di più, da un sopracciglio e dal labbro scende del sangue.

-Logan sei ferito..dovresti disinfettarti..- dico osservando il sangue gocciolargli sul giubbino.

-Ma bene..lo farò quando torno a casa..- risponde tastandosi le aree in cui si è fatto male.

-Ma no..forse c’è la cassetta di pronto soccorso in macchina..- ribatto e sotto lo sguardo contrariato di Will apro il cofano, trovando la cassettina bianca da cui tiro fuori del cotone e un po’ di disinfettante. Obbligo Logan a sedersi su un sedile e gli tampono le piccole ferite. Anche nella luce fioca della strada e con la testa ancora confusa dalla baraonda di prima riesco a intravedere l’azzurro cristallino dei suoi occhi, come fa ad essere così? Ha davvero i tratti di un angelo, quelli di un bambino troppo cresciuto, ma ha un carattere completamente opposto al suo aspetto, è strafottente e stronzo, è un diavolo. Betty non si sbagliava, lui viene davvero qui a tradire Devonne, ma nonostante ciò, non riesco ad odiarlo per quello che fa. Perché?

Perché non riesco ad odiarti per quello che le fai? Cos’è che fai tu a me per portarmi a non poterti odiare? Penso mentre lo medico. Mi fissa in modo strano e mentre sto per alzarmi lui mi passa la mano al lato del labbro, la guardo e c’è un po’ di sangue. Mi alzo immediatamente e getto il cotone nel primo cassonetto.

-Grazie Abi, ciao Will.- ci saluta Logan e Will si limita a fare un cenno con la mano. Ci mettiamo subito in macchina e sgommiamo via. In macchina Will mantiene il silenzio.

-Che c’è?- gli chiedo stufa del suo mutismo

-Niente..figurati..- sbraita frenando improvvisamente al semaforo.

-Se hai qualcosa da dire dilla!- ribatto e lui sbuffa

-Come fa a piacerti accidenti? Che cavolo Abigail, non solo è il suo ragazzo, è uno schifoso bastardo!- alle sue parole cerco di deviare immediatamente ma lui ricomincia –Guarda che lo so che è così, non ci guardi nessuno in quel modo, neanche me che sono il tuo migliore amico.-

-Non è così Will, chiudiamo il discorso.- concludo e lui guarda fuori dal finestrino continuando a guidare.

 

Quando sono a casa mi rifugio sotto le coperte augurandomi di scomparire. Non è possibile che lui mi piaccia, non dev’essere così, preferisco morire piuttosto.

 

 

 

 

Writer's corner

Chiara odierà anche questo capitolo.

A voi piace piuttosto?

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Capitolo 8
*** rain ***


Rain

 

 

Dopo quella sera cerco di cambiare discorso ogni volta che Will mi parla di Logan e cerca di punzecchiarmi, la verità è che non voglio pensarci, perché più ci penso e più rischio di prendermi una cotta per lui, e non deve succedere assolutamente. Arriva Natale e per la prima volta Devonne e la sua famiglia non sono con noi, passavamo sempre le feste  insieme, tutte e tre le famiglie, ma quest’anno non è andata così.

Al nostro ritorno a scuola notiamo che un sacco di cose sono cambiate. In mensa Devonne è da sola, mi limito ad osservarla da lontano intenta a mangiare una barretta ai cereali, ha gli occhi e il naso completamente arrossati.

Devono aver litigato, penso.

Logan è a scuola, contrariamente a quanto pensassi e ha un’espressione piuttosto abbattuta. Vorrei andare da uno dei due e chiedere cosa è successo, ma non ne ho il coraggio e teoricamente la cosa non dovrebbe nemmeno interessarmi. Will mi raggiunge e quando gli racconto di Devonne da sola lui resta indifferente, ma c’è qualcosa di strano nel suo sguardo, sembra quasi compiaciuto. All’uscita lo obbligo a sputare il rospo, dev’essere successo qualcosa in questi giorni di vacanze, alla fine cede.

-E va bene! Le ho mandato via posta la foto che ho scattato quella sera!- sbraita in mezzo alla strada, gli tiro uno schiaffo non solo per fargli abbassare la voce, ma anche per quello che ha fatto. –E questo perché?-

-Ma dico sei fuori? Non dovevi permetterti.- lo rimprovero

-Ehi ho fatto un favore anche a te, ora lui è libero tutto per te.-

-Ti ho già detto che non mi piace.- gli punto un dito contro –E casomai il favore lo hai fatto a te stesso.- rispondo e riprendo a camminare.

-Beh allora? Le ho fatto un piacere, ora almeno ha capito chi ha avuto vicino per questi mesi.- continua venendomi dietro.

-Ma non capisci? Non capisci che ora sta soffrendo perché ha scoperto che il suo ragazzo l’ha tradita? Non capisci quanto può esserle stato difficile lasciarlo? Non capisci niente tu, pensi solo a te stesso.- gli dico abbassando lo sguardo, vorrei davvero prenderlo a calci.

-È vero, io penserò anche solo a me stesso, ma tu invece pensi troppo agli altri, pensa a quello che stai nascondendo per lei, pensaci. I sentimenti repressi sono quelli che fanno più male, lasciatelo dire da uno che lo sa, ma ora ho smesso, ora non reprimo più nulla Abigail, lascerò passare del tempo, ma saprà quello che provo.- risponde scuotendo la testa. Nelle sue parole c’è tanta di quella verità che sembra mi abbia letto dentro per tutto questo tempo. Proseguiamo senza parlare e appena arrivata al cancello Will fa un sospiro.

-Io non so se ho fatto la cosa giusta Abigail, ma almeno l’ho fatta..- dice e va via. Le sue parole mi fanno pensare. Cosa dovrei fare? Andare da Logan e dirgli che mi sto lentamente prendendo una cotta per lui? Che vorrei passare più tempo con lui tradendo quella che per me è ancora la mia migliore amica? No, non posso. Passo il resto del pomeriggio sdraiata sul letto a pensare con le cuffie nelle orecchie, verso le sei mi arriva un messaggio da Devonne:

 

potresti venire al parco? Ho bisogno di parlarti.

 

Lo leggo più volte per capirlo e mentre mi preparo per uscire fantastico su cosa abbia da dirmi. E se avesse scoperto che Logan è stato a casa mia? Se avesse scoperto che è stato Will a mandare la foto? Dovrò inventarmi qualche scusa. È una giornata stranamente soleggiata, ma molto fredda e appena arrivata al parco cerco Devonne, la trovo seduta su una panchina, appena mi vede abbassa lo sguardo e si alza in piedi a fatica, ha ancora gli occhi lucidi e rossi. Mi avvicino ma non so cosa dire e comincia lei schiarendosi la voce.

-Ecco..ti ho chiamato qui per chiederti scusa..io..ecco..non volevo dirle davvero quelle cose..e mi dispiace un casino averti allontanata per tutto questo tempo..ma ero troppo accecata da quello che provavo per lui che..ho allontanato te e Will..- un sacco di pause fatte da singhiozzi e dopo aver pronunciato l’ultima frase scoppia a piangere, d’istinto la abbraccio.

-Va tutto bene.- le sussurro

-Mi dispiace..scusa.- mormora piangendo e bagnandomi di lacrime tutto il giubbino, ma non importa, l’essenziale è che siamo di nuovo come prima. Quando si è calmata mi racconta che è successo, anche se io so già tutto. Per tutto il tempo la ascolto senza parlare, alla fine mi limito a dirle che presto se ne dimenticherà e che tutto andrà per il verso giusto, non mi va nemmeno di raccontarle di quel pomeriggio in cui Logan è venuto a lamentarsi da lei. Dopo un po’ se ne torna a casa e io resto al parco ancora per un po’, proprio quando sto per andarmene incontro, o meglio mi scontro, con Logan. Resto impalata a fissarlo finchè lui non comincia a farsi un monologo da solo.

-Io lo so che ho sbagliato..non avrei dovuto tradirla accidenti, però non so, c’è qualcosa che mi ha indotto a comportarmi così, tu non lo sai com’è Devonne da fidanzata, è davvero ossessiva Abi! Io non la sopportavo più! Però ora che ci siamo lasciati mi sento uno schifo, perché dopotutto mi ero affezionato a lei.- mentre parla agita le mani e fa avanti e indietro. E lo so che ora queste cose dovrei dirle a lei, però sento che è a te che devo dirle, anche se magari non te ne frega niente e per te sono solo uno sporco traditore.- giuro che questa è una parte di Logan che non ho mai visto in questi mesi, sembra un bambino che è stato rimproverato dalla mamma, un’anima sconsolata che cerca riparo e comprensione. È davvero disperato e confuso.

-Io..a me interessa..perchè dopotutto siamo diventati amici..- dico mordendomi le labbra.

Davvero solo un amico? Mi suggerisce la vocina nella mia testa, me la immagino con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.

All’improvviso mi abbraccia, e io mi stringo a lui, senza un motivo apparente, senza una ragione precisa, lo faccio e basta. La mia spalla già umida si bagna di nuovo, ma non di lacrime, di pioggia. Comincia a piovere improvvisamente nonostante la giornata fosse stata completamente soleggiata. Nonostante i capelli che cominciano a bagnarsi e i vestiti che si appiccicano addosso non ci stacchiamo, ma sento che è il momento di farlo e mi stacco da lui. Alzo lo sguardo e con la pioggia che mi finisce negli occhi lo studio attentamente, se prima era confuso, ora lo è ancora di più. Gli accarezzo il viso cercando di asciugargli  la pioggia dalla guancia, alzo il cappuccio del giubbino e lo saluto debolmente con la mano, lui ricambia, anche se con qualche secondo di ritardo.

 

Appena sono a casa mi asciugo e comincio a pensare a quello che è successo, l’ho abbracciato per minuti interminabili nello stesso posto in cui un’ora prima ho abbracciato la mia migliore amica, la sua ex ragazza. Ma ero così attratta, non sono riuscita a scappare da lui, è stato come quando due calamite cercano di superare ogni ostacolo pur di unirsi. Mi stendo sul letto senza cenare e fisso la pioggia che viene giù, la stessa che prima ci bagnava i capelli e ci teneva attaccati come colla. Perché le cose cambiano così in fretta? Perché una giornata di sole si è trasformata in un temporale? Perché da un semplice sconosciuto lui è diventato quello di cui mi sono appena innamorata? 

 

 

 

 

Writer's corner

Forse Chiara non odierà questo capitolo, come può dopotutto?

No dico, non sono pucciosissimi? Plis. 

Love them.

Love me.

Love everyone.

Love.

Sto sbroccando *OOOOO*

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Capitolo 9
*** relapse. ***


Relapse.

 

 

Il giorno dopo a scuola Devonne mi implora di tornare a sedermi al banco con lei, ma siccome non mi va di lasciare da solo Will decido di unire i banchi in modo da avere tre posti vicini, nessuno si sentirà escluso almeno. Devonne è felicissima ma ogni tanto poggia la testa sul banco abbandonandosi ai pensieri, cosa che capita anche a me durante tutta la noiosa lezione di biologia. Will mi osserva di tanto in tanto e cerca di capire cos’ho, certo non posso raccontarglielo in questo momento, non con Devonne di fianco a me, tanto Will ha già capito tutto. Per tutto il tempo scarabocchio su un quaderno disegnando cuoricini colorati di nero. In mensa con una scusa lasciamo per un momento Devonne e Will mi obbliga a parlare, con la voce tremante gli racconto quello che è successo il pomeriggio precedente.

-Ora non oserai dirmi che lui non ti piace.- comincia scuotendo la testa.

-Solo una pazza lo direbbe..che devo fare ora?- piagnucolo con la voce da ritardata.

-Attendi la sua mossa!- dice facendomi l’occhiolino.

È così semplice per te. Penso. Nelle ultime ore di scuola mi metto a riflettere, Logan mi piace, è vero, non posso più negarlo ormai, neanche a me stessa. Ma se la cosa andasse avanti cosa penserebbe Devonne? La perderei di sicuro, nessuna ragazza si metterebbe con l’ex ragazzo della sua migliore amica se ci tiene davvero, e io tengo a lei. Devo allontanarmi da Logan ad ogni costo, farà male, ma devo.

Trascorrono un paio di settimane tranquille in cui io, Devonne e Will torniamo a passare il pomeriggio insieme a studiare e a raccontarci le nostre cose, anche se io ometto sempre il capitolo “Logan”, lui non mi ha cercata in questi giorni, si è limitato a rivolgermi qualche sguardo nei corridoi a scuola e a fissarmi in mensa, cosa particolarmente fastidiosa. Negli ultimi due - tre giorni Devonne sembra più contenta del solito e ha sempre la testa altrove. Un pomeriggio, mentre Will è intento a preparare pancake in cucina, Devonne si confessa con me.

-Ho ricominciato a sentirmi con Logan, non odiarmi! Prometto che non sarà di nuovo come prima, lui ha capito di aver sbagliato..insomma, vogliamo riprovarci!- dice tutta allegra, e infine mi abbraccia.

-Che si festeggia?- chiede Will con il piatto di pancake in mano.

-Mi risento con Logan!- canticchia Devonne. L’espressione mia e di Will è praticamente uguale in questo momento: amarezza e delusione. Lei ha scelto lui, di nuovo. Nonostante tutto. Dopo qualche secondo di silenzio con un muto accordo io e Will cerchiamo di fingere felicità per lei, le auguriamo che lui non la faccia soffrire di nuovo. Quando Devonne è andata via, Will si ferma a sbuffare sulla porta.

-Io non ce l’ho con lui sai? Ce l’ho con lei che ci perde altro tempo.- sbraita preparandosi ad andare via anche lui.

-Dillo un po’ a me.- dico mentre do una ripulita in giro. –Sai che ti dico Will? Lasciamo perdere, si rimetteranno insieme e non ci sarà più speranza, ne per me ne per te.-

-No, io non voglio arrendermi Abigail, lei saprà quello che provo per lei, e spero che scelga me..alla fine.- continua con tono speranzoso.

-Lo spero anch’io.- dico, e lo saluto. Resto sulla soglia della porta a guardare la pioggia che, anche oggi, bagna le nostre strade, per un momento mi immagino di vedere Logan con i vestiti bagnati che mi chiede di parlare, o che semplicemente senza dire nulla mi bacia. Chissà come dev’essere un suo bacio, me lo immagino passionale, ma forse con quel suo viso delicato e da bambino bacerà in modo dolce.

 

Se solo potessi averlo qui per un minuto, gli spiegherei le cose come stanno, e forse lui sceglierebbe me. No, nessuno sceglierebbe me. Penso, la vocina che mi rimproverava sempre ormai ha rinunciato e se ne sta in un angolo ad alzare gli occhi al cielo ogni volta che penso a lui, direi che le promesse di far finta che lui non esista sono appena andate a farsi benedire.

 

Un pomeriggio Devonne mi manda un sms con scritto che lei e Logan si sono rimessi insieme. Guardo quelle parole e ogni volta che rileggo il cuore sembra fermarsi e lo stomaco si contorce. Dovrei essere felice per lei perché se si sono rimessi insieme forse ne valeva la pena.

Ma non sono felice, stupido amore.

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Capitolo 10
*** scared. ***


Scared

 

Cosa c’è di peggio nel sapere che la persona che ami appartiene ad altri? E che quindi non si accorgerà mai di te? Non ne ho idea. Penso di aver passato le due ultime notti a piangere nel sonno.

Appena sveglia metto la mia solita maschera da ragazza felice e mi fiondo a scuola. Lui è lì, in piedi, poggiato al muretto, mentre lei seduta gli aggiusta il colletto della camicia. Mi sforzo di sorridere e sospirando mi dirigo verso di loro salutandoli con un debole gesto della mano, Logan mi guarda per un secondo mentre abbasso lo sguardo, mi fermo per un istante ma poi proseguo verso l’entrata. Devonne in classe mi calcola più del dovuto, non vuole incappare nello stesso errore di qualche mese fa evidentemente, ma ora sono io a volere che si allontani, vorrei che la smettesse di chiedermi come sto, a cosa penso e come va con i ragazzi in continuazione. Non cambia nulla, niente nella mia schifosissima vita, è sempre tutto maledettamente uguale, un innamoramento o una cotta non cambiano nulla, anzi, mi aiutano a peggiorare il mio stato d’animo. Will se ne sta per conto suo su una panchina, accovacciato con la testa poggiata sulle ginocchia. Vorrei solo andare lì e dirgli che presto lei capirà e saranno felici, ma so che non è così, ho perso la speranza ormai. Gli rivolgo uno sguardo ed entro in classe, poggio lo zaino sul banco e trovo un bigliettino con un cuoricino rosso di sopra, colorato a mano e sbavato pure. Brad Pustola entra in classe ridacchiando con la faccia da idiota e con le mani cerca di formare un cuore. Giuro che sto per vomitare. Accartoccio il biglietto e attendo che la classe si riempia per non avere gli occhi di Pustola fissi su di me. Devonne entra tutta allegra e mi chiede se nel pomeriggio mi va di uscire con lei, e accetto volentieri.

La attendo alle giostre e dopo un po’ la vedo arrivare mano nella mano con Logan.

C’è anche lui, fantastico. Sbraito tra me e me. Devonne gli lascia la mano  per un secondo e corre da me.

-Senti , c’è un problema, mia madre non sa che mi sono rimessa con Logan, e siccome la cosa non le piace mi ha interrogato su dove andassi e con chi, se ti dovesse capitare di vederla potresti coprirmi? Per favore!- piagnucola, e accetto immediatamente, dopotutto è sempre la mia migliore amica. Lei mi abbraccia e corre via con Logan, sparendo per almeno un’ora.

Gran bel pomeriggio insieme! Penso. Si fanno vivi e propongono di andare a prendere qualcosa di caldo per contrastare il freddo di fine febbraio. Come mi aspettavo passano tutto il tempo a sbaciucchiarsi mentre i miei occhi restano bassi sul mio cappuccino e sul muffin e il mio cervello è praticamente disgustato. Ad un tratto mi alzo dalla disperazione e mi chiudo nella toilette per minuti interminabili, alla fine esco e trovo Devonne che imbocca Logan come se fosse un bimbo di tre anni, le carinerie piacciono anche me, ma questo è troppo, tornerei volentieri nella toilette se non mi avessero visto.

-Uhm..devo tornare a casa! Un imprevisto!- mento e dopo averli salutati scappo via verso casa. Non ne potevo più, giuro, è stato un pomeriggio di tortura. Mi rifugio a casa tra le zampe di Becks, che sembra l’unico a capire come sto.

Il mese seguente continua così, tra uscite nauseabonde in cui mi tocca sorbirmi baci e bacini e le loro patetiche smancerie e pomeriggi di studio per le interrogazioni, in cui Logan e Devonne non fanno altro che disturbarci con il rumore delle loro effusioni. Will però è molto cambiato ultimamente, non fa più caso alla coppietta e sembra non pensare più a Devonne, sembra felice, almeno lui.

-Sai dovresti farlo anche tu..loro sembrano felici come sono.- mi suggerisce una mattina in mensa mentre di fronte a noi Logan e Devonne stanno abbracciati e  lei vizia lui come un bambino dall’espressione schifata, disgustoso. Mi giro di scatto e fingo di cercare qualcosa al distributore.  

-Non puoi andare avanti così, dimenticati di lui come ho fatto io con lei.- continua facendomi l’occhiolino

-No Will, se l’hai dimenticata vuol dire che non l’hai mai amata!- cerco di mantenere un tono basso, non si sa mai.

-Volevo dire che mi sono semplicemente rassegnato.- risponde

-Ma non eri tu quello che doveva combattere fino alla fine?Ma per piacere!- sbraito sempre sottovoce, lui scuote la testa e la poggia alla macchinetta.

-È solo che li vedo così felici e..lascia perdere.- dice e se ne va via a testa bassa. Cerco di chiamarlo ma non solo è troppo lontano, non mi ascolterebbe nemmeno. Mi giro verso Devonne e Logan, lei mi guarda e dalle sue labbra leggo che mi chiede cos’ha Will, ma mi limito a farle un sorriso consolatorio. Non c’è niente che non va, a parte voi due.

Poche settimane dopo succede una cosa strana, in mensa Logan e Devonne litigano come due forsennati, dando spettacolo al resto della scuola, che ridacchia. Più tardi chiedo a Devonne cosa sia successo e lei mi racconta che Logan sembra essersi stancato della loro relazione e che hanno deciso di prendersi una pausa. Ma non mi basta sapere la sua parte e decido di andare a parlare da Logan, scoprire il suo indirizzo risulta più difficile del previsto, mi tocca seguirlo. Aspetto un po’ per bussare, e dopo quasi trenta minuti decido di suonare, mi apre lui, con gli  occhi bassi mi fa strada dentro casa. È molto carina, piccola ma organizzata bene, la cucina è attaccata alla sala da pranzo e delle scale portano al piano superiore. Io resto vicino alla porta.

-Cosa ti porta qui?- mi chiede levandosi la maglia e restando in canottiera.

Accidenti, partiamo con il piede sbagliato.

-Uhm..ho saputo del litigio tra te e Devonne..e.-

-Senti ti prego, non cominciare anche tu chiaro? Ti ho già detto che nessuno di voi conosce Devonne quando è fidanzata, non come la conosco io, è pressante, mi telefona ogni ora, manda continui sms, mi tratta come un bambino menomato, mi mette in imbarazzo e..e tante altre cose Abi, credimi, non mi va di stare qui a raccontartele.- mi interrompe, non so cosa dire adesso, mi ero già preparata un discorso da fargli ma sono rimasta senza parole, letteralmente.

-Io..non ce la facevo più credimi, ho cercato di sopportarla.- continua

-Ma allora perché ti ci sei rimesso insieme?- gli chiedo alzando un po’ troppo il tono di voce

-Vuoi sapere il perché? Non so forse quella sera era ubriaca o cose del genere, ma si è piantonata qui fuori dalle tre del pomeriggio fino alle 6. Bussando ogni mezz’ora, telefonandomi e mandandomi sms in continuazione. Mi sono detto che potevamo riprovarci, io sarei cambiato se lei non avesse ricominciato come prima. Io ho mantenuto, lei no, penso che una pausa la aiuterà a chiarirsi le idee.- racconta avvicinandosi.

Perché lo fa? Perché si avvicina??

-P..Prova a darle un’altra possibilità..almeno l’ultima.- balbetto. Lui mi guarda male e si avvicina correndo verso di me e poggia con violenza una mano sulla porta, inchiodandomi ad essa.

-Sono stanco di essere il suo oggetto, il suo giocattolo. Forse la farò troppo lunga, e forse non sono fatto per le relazioni.- io comincio stranamente a tremare, quel suo gesto mi ha messo un po’ di soggezione.

-Ti faccio paura? All’inizio non è mai così sai, anche quelle innamorate di me si accorgono che alla fine sono una delusione, anche tu te ne accorgerai.- continua, giuro di non capire il senso delle sue parole, so solo che sta davvero cominciando a mettermi paura.

-D-Devo andare..- balbetto e cerco velocemente di aprire la porta e corro via. Lungo la strada comincio a piangere, non so esattamente per quale motivo. Saranno state le sue parole, i suoi gesti.

Lui però lo sa, sa che provo qualcosa per lui, me lo ha chiaramente fatto capire. Vorrei solo tornare lì e fargli capire che lui non è una delusione, con me non lo sarebbe, ma l’unica cosa che riesco a fare è piangere come una bambina. In serata mi arriva un messaggio che mi riaccende il sorriso.

 

 

Scusami, non volevo trattarti in quel modo. Perdonami. -Logan

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Capitolo 11
*** remains in my dreams tonight ***


Remains in my dreams tonight 

 

Il giorno seguente alzarmi dal letto e andare a scuola è uno strazio, non ne ho proprio voglia. Devonne mi invia un sms dicendo che non verrà a scuola, sta troppo male perché Logan l’ha definitivamente lasciata durante la serata precedente. Non so se provare felicità o tristezza per lei. Arrivo a scuola e trovo Will intento a chiacchierare con Charlotte, una che sta sempre al corso di letteratura, ogni tanto ridono e si fissano in modo strano, resto a guardarli da lontano, non mi va di interromperli, chissà che Will abbia davvero dimenticato Devonne, anche se proprio ora lei e Logan si sono lasciati. Nel frattempo entro un po’ in anticipo e approfitto dei corridoi ancora vuoti e silenziosi per guardare da lontano tutta la scuola, è un po’ come essere ad un museo e guardare un quadro, c’è gente che ride, qualcuno si abbraccia, altri parlano e qualcuno se ne sta per conto suo a guardare il cellulare. E io me ne sto qui, ad ammirare questo solito spettacolo, da sola, perché ci sono una marea di volte in cui mi rendo conto di stare meglio da sola, nessuna preoccupazione, nessun problema d’amore, forse sarebbe così la vita da solitari, mi chiedo come stiano e a cosa pensino quelle persone che decidono di ritirarsi in solitudine in qualche regione montuosa. I miei strani pensieri vengono interrotti dalla voce familiare di Logan, dev’essere entrato dalla porta sul retro.

-Ti godi il panorama?-

-Beh, meglio qui che lì in tutta quella confusione.- penso ad alta voce

-Ti capisco..ehm..comunque..ho lasciato Devonne.- balbetta

-Lo so..- rispondo girandomi. Ha l’espressione da cane bastonato, ma se l’ha lasciata lui perché sta così? –Perché hai quella faccia?-

-Tu..non hai idea della confusione che c’è nella mia testa..- scuote la testa. In un attimo mi rivedo davanti agli occhi quel pomeriggio in cui ci siamo abbracciati al parco, sotto la pioggia. Nei suoi occhi azzurri mi chiedo se ci sia la stessa scena. Mi abbraccia, di nuovo. Stavolta me lo aspettavo un pochino, o almeno ci ho sperato. Il suono della campana ci fa staccare e ci salutiamo, andando ognuno nelle nostre classi. Will mi chiede perché Devonne non è a scuola, e brevemente glielo spiego.

-Comunque..ti ho vista prima..con..lui.- sentenzia

-Oh..ecco..- non ho scuse.

-Io credo che tu debba smetterla di averci a che fare..pensa a come reagirebbe Devonne.- la cosa che mi da più fastidio è che così dicendo si rimangia tutto quello che ha detto settimane o mesi fa, prima per lui non era sbagliato, ora lo è. Scuoto la testa senza rispondergli.

Nel pomeriggio passo almeno quattro ore a studiare, causa ultime verifiche,e studio anche meglio grazie al silenzio che c’è in casa. I miei genitori sono dai nostri parenti per un paio di giorni, io come al solito so cavarmela da sola e di certo non potevo perdere giorni di scuola, specialmente in questo periodo. Alla fine cerco di dormire un po’, senza risultati però, verso le 19 suona il campanello. Apro la porta e vengo letteralmente investita da Logan che entra in casa e mi obbliga a chiudere la porta. Scioccata mi volto a guardarlo che spia qualcosa dalle finestre.

-Ma si può sapere che ti prende?- domando sbalordita. Lui mi guarda come se avesse visto un fantasma e stropicciandosi i capelli comincia a dire qualcosa.

-Devonne vuole vedermi, giuro che al telefono aveva un’aria minacciosa. Ha voluto vedermi al parco qui di fronte. T-tu devi aiutarmi!- l’ultima frase suona come un disperato grido d’aiuto da chi sta per cadere giù da un burrone.

-Cosa vuoi che faccia? Insomma..che male c’è nel parlare?-

-Parlare? Quella lì viene qui e mi uccide..te lo dico io! Parlaci tu per favore!- mi supplica, anche se seccata accetto. Resto a guardare dalla finestra le macchine che passano, finchè quando fa buio non vedo la macchina del padre di Devonne parcheggiarsi nel vialetto davanti casa mia. Chiudo tutte le tende in modo che non possa vedere dentro casa ed esco fuori.

-Devonne? Che ci fai qui?-

-Hai visto Logan per caso? Deve venire qui, abbiamo un appuntamento.- risponde scendendo dalla macchina, ha guidato lei ed è evidente che è fuori di se.

-No..non l’ho visto..ma perché avete questo appuntamento?-

-Perché non può lasciarmi così..e sai che ti dico? Io non voglio lasciarlo Abigail, non me lo farò portare via dalla prima stronza che passa. Lui mi ama, solo che non lo capisce come si deve, non importa che mi abbia tradito con altre ragazze, lo amo e lo perdonerò. Perché è solo mio.- giuro che questo è stato il momento in cui più ho avuto paura di Devonne da quando ci conosciamo. È davvero fuori di testa.

-Devonne calmati, va a casa ora..non credo che verrà.- lei scuote semplicemente la testa e sale in macchina.

-Io resterò qui, anche tutta la notte, se ha coraggio verrà qui ad affrontarmi.- sentenzia, e alza il finestrino. Torno in casa e vedo Logan sul divano e appena chiudo la porta si alza e mi chiede cosa ci siamo dette.

-Mi mangerà vivo.- conclude alla fine

-Se esci però ti vedrà e dovrai affrontarla.- dico a braccia incrociate. Cala il silenzio, ma penso che ora si stia ponendo la stessa domanda che mi pongo io.

-Posso restare qui?- chiede con l’espressione da bambino. Sbuffo e alla fine accetto.

-Appena se ne va sgomberi però!- lo minaccio e lui ridendo annuisce. Preparo qualcosa per la cena dato che Devonne non molla, resta lì fuori in macchina senza spostarsi o dar segni di noia. Logan sembra apprezzare la mia cucina e mangia abbastanza in fretta. Dopo mangiato Logan si ferma a guardare la tv e io intanto gli preparo il mio letto, non abbiamo una stanza degli ospiti e mi dispiace farlo dormire sul divano.

Sono proprio una traditrice. La mia migliore amica è fuori che aspetta il suo ex ragazzo per chiarire e lui è in casa mia e tra poco andrà a dormire nel mio letto. Che sto facendo?

Logan mi da la buonanotte e sale su a dormire e io prendo una coperta e mi stendo sul divano, augurandomi di addormentarmi il prima possibile.

Mi sembra di aprire gli occhi e di vedere una figura scendere dalle scale..Logan, sussurro il suo nome e intravedo un sorriso sulle sue labbra. Si siede sul tappeto accanto al divano e mi osserva.

Sei ancora più bella mentre dormi. Lo sento sussurrare, mi scosta una ciocca di capelli davanti agli occhi e si alza, per poi chinarsi su di me e poggiare le sue labbra sulle mie.

Mi sveglio immediatamente e mi metto seduta, era tutto un sogno. Che peccato, sembrava così reale. Guardo fuori e Devonne è poggiata al sedile con gli occhi chiusi, dorme come un sasso. Salgo su, forse è il caso che Logan torni a casa sua. Entro in camera e lo vedo dormire con le coperte tirate fin sotto al mento, sembra davvero un bambino. Mi fa così tanta tenerezza che non mi va di svegliarlo e mandarlo via. Mi avvicino e gli lascio un bacio sulle labbra.

Il mattino dopo la macchina di Devonne non c’è più e prima di uscire preparo la colazione, più sostanziosa del solito. Logan si stiracchia raccontandomi di aver fatto un sogno strano, ma non vuole dirmi cosa. Vorrei raccontargli il mio, ma evito, non mi pare il caso. Prima di uscire si ripromette di chiarire con Devonne, augurandosi di non venire ucciso prima di sera da parte di lei. Rido e lo lascio andare via.

 

Ripenso a questa notte, e se non fosse stato solo un sogno?

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner

Sono troppo boni per i miei gusti. Anyway, su richiesta di lucia

nel prossimo capitolo cercherò di mettere le "foto" dei protagonisti, 

oggi non c'ho tempo, sorry :c

Voi che pensate? E' stato un sogno o no?

E che avrà sognato Logan?:3

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Capitolo 12
*** let's party! ***


Let’s Party!

 

Da quel giorno passiamo un mese fatto di pomeriggi sui libri e weekend in giro a divertirci, Will e Devonne sembrano essere in una strana sintonia, tanto che ogni tanto mi domando se non stiano segretamente insieme. Il caldo comincia a farsi sentire e trascorriamo il tempo libero sdraiati sull’erba del parco. A volte mi soffermo a guardare da lontano i giochi di sguardi tra i miei due amici, ridono e scherzano, mentre io sto in disparte a scambiarmi sms con Logan. È così diverso da tutti i ragazzi che ho conosciuto. Di tanto in tanto i miei amici mi chiedono con chi parli sempre al telefono, di certo non posso dirgli che sto parlando proprio con lui, anche se Devonne sembra non pensarci più.

È l’ultimo mezzo mese di scuola e i professori ormai si rassegnano nel cercare di tenere calme le classi, tanto che ormai facciamo quello che ci pare. Proprio in questi giorni Logan mi dice che ha intenzione di organizzare una festa tra amici a casa sua, giusto per salutarci tutti prima della fine della scuola, inoltre la sua casa non è enorme per contenere tutta la scuola, quindi ha scelto un numero limitato di persone. Mi chiede aiuto sia per preparare le stanze che per gli inviti, non vuole fare qualcosa di troppo formale, anzi preferisce sbizzarrirsi inventandosi anche cose piuttosto strane e stupide. A scuola si occupa di dare gli inviti, ha deciso di portare me, Will, Devonne, un sacco di suoi amici, parte della mia classe e non so per quale strano motivo, anche Brad Pustola. Devonne sembra indifferente all’invito tanto che mi dice che non ci verrà, non vuole vedere Logan andare in giro con qualche “poco di buono”, ogni volta che fa qualche riferimento mi sento stranamente colpevole, come se tra quelle “poco di buono” ci fossi anch’io. Lo stesso giorno della festa, in preda al panico su cosa mettere mia mamma corre ad aiutarmi e approfitto del momento per chiederle anche un consiglio extra, mi sembra così difficile però aprirmi.

-Mamma..ti è mai capitato che..che ne so..ti piacesse l’ex della tua migliore amica?-

-Parliamo di qualcuno in particolare?- mi scruta attraverso i suoi occhialetti, con l’espressione di chi ha già capito tutto ma fa finta di nulla. -Beh tesoro, non è una cosa mai facile, perché a volte la tua amica potrebbe non capire, però se ti vuole bene capirà.- mi sorride, come solo una mamma può fare, le sussurro un “grazie” e torno alle mie “ricerche”. Alla fine opto per un vestitino che arriva fin sotto le ginocchia, blu scuro con dei dettagli neri che risalgono dall’orlo del vestito. Metto un paio di ballerine nere, non sopporto le scarpe alte. Mentre cerco di truccarmi in modo non troppo pesante Will mi manda un sms:

Passo a prenderti io o passa il principe azzurro? Mi concedo un sorriso per poi obbligarlo a venirmi a prendere. È evidente che nonostante sia sempre innamorato di Devonne lui è geloso di Logan in ogni caso, sembra quasi non sopportarlo. Ma come non capirlo, insomma Logan gli aveva portato via la cosa più preziosa che c’era per lui. Will viene a prendermi dopo pochi minuti accompagnato dal padre, Devonne non è con lui, quindi non verrà sul serio, la capisco. Appena entriamo in casa di Logan noto che è completamente diversa dall’ultima volta che ci sono stata, è più luminosa ed è completamente rivoluzionata negli spazi, resi adatti alla festa. Il salone è completamente sgombro e i divani sono stati messi ai lati della stanza, ci sono bicchieri e bottiglie da tutte le parti, per non parlare del cibo, sparso ovunque. Due signori distinti si dirigono verso la porta e la donna, in abito da sera si ferma per un momento ad osservarmi, ha gli occhi e capelli della stessa colorazione di quelli di Logan, dev’essere sua madre.

-Tu sei..aspetta..Abigail?Giusto?- annuisco alla sua domanda e lei sorride –Piacere, sono la mamma di Logan, godetevi la festa!- mi stringe la mano per poi salutare tutti e andarsene con il marito, è davvero una bella donna. Io e Will prendiamo qualcosa da bere, rigorosamente analcolico, voglio tornare a casa con le mie gambe. La musica è abbastanza alta ma riusciamo a capirci tra di noi se parliamo. Mentre mi guardo intorno vedo scendere Logan dalle scale, non è vestito di tutto punto come mi aspettavo, ha un semplice jeans, una maglia nera e una giacca marrone, che toglie subito e poggia su una sedia. Il mio cuore comincia a saltellare nel petto e mi sudano anche le mani, perfetto. Viene a salutare me e Will che stiamo al tavolo della cucina a sorseggiare succhi di frutta e poi va in giro per la sala a salutare le persone, prende un bicchiere e abbassa lo stereo.

-Un po’ di attenzione gente, vi ringrazio per essere tutti qui stasera, ma soprattutto devo ringraziarvi per avermi aiutato ad ambientarmi in modo perfetto in questo mio primo anno qui, non sarei mai riuscito ad integrarmi se non ci foste stati voi. Oh e un ringraziamento molto importante va ad Abigail che mi aiutato ad organizzare questa festa in modo eccezionale. Grazie.- Logan si rivolge verso di me e gli altri cominciano ad applaudire mentre io, rossa in viso, resto ferma su di lui a sorridere. –Bene, ora..divertitevi!- annuncia alla fine, per poi far ripartire la musica sullo stereo. Resto ancorata al tavolo, non mi va di unirmi a tutte quelle persone che si urtano tra di loro somigliando ad una massa di pecore al pascolo. Parte un lento, tragedia. Brad Pustola si avvicina e con il suo alito già puzzolente di vodka mi chiede di ballare, rifiuto e lui insiste. Ora gli mollo un calcio. Per fortuna Logan viene a “salvarmi” e mi prende la mano, portandomi nella sala a ballare, vorrei essere invisibile. Mi aggrappo letteralmente al suo collo e lui mi tiene i fianchi con una presa leggerissima.

-Ti stai divertendo?-

-L’ultima cosa divertente che ho visto è stata Charlotte che ha scambiato del whiskey per succo di mela .- esclamo alzando gli occhi al cielo

-Beh menomale che non hanno scambiato la vodka per acqua, ci sarebbero stati dei problemi.- sorride. Perché ogni volta mi sciolgo davanti a quel tuo sorriso? Ladro che non sei altro.

-A cosa pensi?- chiede

-Penso che tu abbia un sorriso meraviglioso.- mi poggio sul suo petto sperando di non sentire altro se non il battito del suo cuore. Mi accorgo che siamo finiti al centro della “mischia” e proprio mentre la musica sta per finire capisco che è il momento di rompere quel po’ di magia che si era creata e mi allontano da lui, cercando un posto dove nascondermi. Due parti di me si stanno letteralmente scontrando a colpi di pistola, una è innamorata di Logan e vorrebbe lasciarsi andare, mentre l’altra vuole bene alla sua migliore amica e non vuole tradirla. A me cosa resta però?

Trovo una stanza aperta ed entro, lasciandomi andare sul letto. Mi arriva un messaggio da Will:

è arrivata Devonne..

Perfetto. Immagino che con un altro lento chiariranno tutto e staranno di nuovo insieme da stasera. Qualcuno spinge la porta, la sua chioma scura fa capolino per poi entrare e chiudere la porta.

-Perché sei scappata?- chiede allargando le braccia, il suo tono non è di rimprovero però.

-Non dovresti essere qui.- sussurro mentre si siede sul letto vicino a me, i battiti del mio cuore hanno  ripreso ad accelerare.

-Nemmeno tu Abi.-

 

Beh, questo l’avete già letto.[ http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1862775 ]

 

Restiamo stesi sul letto per un po’, lui mi cinge i fianchi e si perde a baciarmi il collo.

 

-Ricordi quando ho dormito da te? Di quel sogno che avevo fatto?- annuisco, quella sera. –Beh..avevo sognato che mi baciassi..che strano.-

-Ehm..anche io ho fatto un sogno simile.- e se..? Mi giro a guardarlo. Penso che in testa ora ci ruoti la stessa domanda.

-Tu..sei per caso sceso a baciarmi?- che cosa imbarazzante, lui annuisce e scoppia a ridere –Anche io.- mi metto a ridere anche io. Quindi era tutto vero. Tra le risate ci scambiamo qualche altro bacio. Ma quando ci separiamo e vedo Devonne mi chiedo cosa devo fare ora, è vero stasera non è successo niente di male, a parte baci smielati, ma prima o poi lo scoprirà. 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner. 

Ok, su richiesta di Lucia vi posto le "foto" di qualche personaggio!

Abigail: http://i42.tinypic.com/23igdo0.jpg

Devonne: http://i44.tinypic.com/5mep29.png

Will: http://i40.tinypic.com/dd036r.jpg

Logan non credo serva xD 

Baaci. .g

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Capitolo 13
*** what happened last night? ***


What happened last night?

 

 

Il rumore di una porta che sbatte mi fa aprire gli occhi, muscoli e ossa sembrano non voler compiere alcun movimento mentre il mio sguardo vola lungo la stanza alla ricerca di qualcosa di familiare, se non avessi visto il lungo appendiabiti e il piccolo mobile di fronte a me avrei creduto di essere in Paradiso, di essere morta. È la stanza di un ospedale e io sono stesa su un letto, immobile per ragioni a me sconosciute. In testa ho un vuoto enorme, un ammasso di voci si mischiano a immagini confuse. Un uomo sulla quarantina passa davanti all’enorme finestra alla mia destra e apre la porta, da un’occhiata alla cartellina e mi osserva a fondo, tira fuori una penna dal camice bianco e scrive qualcosa.

-Allora Abigail, come ti senti?- non ha la voce roca che mi aspettavo.

-Vuota.- rispondo con un filo di voce.

-Lo sospettavo, hai preso una bella botta ieri sera, ti sei procurata un trauma cranico non molto grave.-

-Un cosa? Ieri sera? Ma..-  come si fa con un computer ricerco ogni singola cosa che mi faccia ricordare cosa ho fatto la sera precedente, ma realizzo subito di non ricordarmi più nulla. La mia mente interrompe le immagini nel momento in cui entro in una casa.

-Amnesia, tipica. Tranquilla, un paio di giorni e tornerai alla normalità, oh, qui fuori c’è qualcuno per te. A più tardi.-  il medico apre la porta per poi scomparire nel corridoio. Al suo posto arrivano Devonne e William.

-Come stai tesoro? Ieri sera siamo corsi subito appena l’abbiamo saputo..io non so cosa tu avessi intenzione di fare, ma sei stata davvero coraggiosa, anche se non è servito a molto.- racconta Devonne, anche se non ho idea di quello che stia dicendo, perché non me lo ricordo.

-Ehm..io non mi ricordo niente ragazzi, so solo che sono entrata in quella casa, nient’altro.- i due si guardano con gli occhi sgranati.

-Quindi non lo sai..- mormora Will

-Sapere cosa?- 

-Ieri sera un ladro è entrato in casa di Logan, tu ti trovavi lì, non so perché, ma hai cercato di proteggerlo e poi hai sbattuto la testa..lui si è preso due pallottole, per fortuna il tizio è stato arrestato.- racconta Devonne, non riesco a trovare delle immagini nella mia mente che confermino quello che dice, ma non credo stia mentendo, perché dovrebbe?

-Voglio vederlo.- dico cercando di scendere dal letto, finalmente i miei muscoli rispondono al mio cervello.

-Non puoi, sta seduta Abi!- cerca di tenermi giù Devonne. Abi. Solo lui mi chiama così, anche se sa che odio quando lo fa. E ieri sera mi ha chiamata di nuovo così, più di una volta. L’immagine di Logan davanti alla porta della sua camera che mi chiama “Abi” invade la mia mente. Poi niente, di nuovo il vuoto.

-Per favore.- sussurro e lei annuisce. Mi aiutano ad alzarmi e a togliermi tutti i fili ed esco dalla camera, Will mi dice che i miei genitori sono venuti a trovarmi nella mattinata ma sono tornati a casa a prendere delle cose. Mi portano davanti alla finestra che da nella camera di Logan, è completamente intubato, ha gli occhi chiusi e se ne sta lì immobile.

-Sta così da stanotte che siete arrivati, vi hanno caricati entrambi nell’ambulanza, lui ha perso un sacco di sangue, un colpo vicino al cuore e l’altro un po’ più giù dello stomaco, la prima operazione è andata piuttosto bene..la seconda devono ancora farla.- racconta Will, mi porto una mano alla bocca cercando di trattenere le lacrime. Mi prende un gran mal di testa ma cerco di resistere. Apro la porta ed entro, mi avvicino al letto tenendo gli occhi su di lui. Ha delle chiazze violacee sul volto e dei residui di sangue, sul bracci è poggiato un tubicino trasparente, attaccato al suo polso. Devonne e Will restano fuori.

-Che cosa è successo ieri Logan? Cos’è che non ricordo..- mormoro con le lacrime che mi percorrono le guance. Mi asciugo il naso e mi accorgo che mi fa malissimo, forse nella caduta ho sbattuto anche quello. Il “bip” che segna i battiti del cuore di Logan invade la camera. Ho un altro flashback, ricollego quei bip allo stesso battito che ho ascoltato la sera prima, sono poggiata al petto di Logan, lui mi tiene le mani, stiamo ballando. La porta della camera che sbatte mi fa sussultare, distraendomi dai miei ricordi. È un infermiera e mi chiede gentilmente di uscire, rivolgo un ultimo sguardo a Logan ed esco. Un altro pezzo del puzzle è stato ritrovato, quello che so è che io e Logan abbiamo ballato insieme e che ci trovavamo in una camera, la sua credo, dato che la festa si faceva a casa sua. Non è molto, ma è già qualcosa da cui partire. Devonne torna a casa e Will mi riaccompagna in camera, dice che l’infermiera era lì per portare Logan in sala operatoria per la seconda operazione, quella più difficile. Chiedo a Will di raccontarmi cosa è successo la sera prima. Mi racconta che io e Logan abbiamo ballato insieme e poi io sono salita di sopra e lui mi ha seguito in camera sua probabilmente e che dopo una mezz’ora circa io sono scesa giù perché era arrivata Devonne, noi tre siamo rimasti insieme mentre Logan era in giro per la stanza con gli altri. Alla fine tutti se ne sono andati e io sono rimasta con Logan per aiutarlo a pulire casa, era l’una di notte passata. Da lì il vuoto, via via che Will racconta le immagini cominciano ad affiorare nella mia mente. Gli unici punti vuoti sono quelli in cui io salgo in camera e quando io e Logan restiamo a pulire.

-Davvero non ricordi cosa è successo in quella camera?- mi chiede e io scuoto la testa. –N..non siete stati a letto insieme vero?-

-No.. non credo..mi sentirei diversa se fosse successo, perché..beh vedi..io sono..ecco..ancora vergine.- balbetto arrossendo. Lui scoppia a ridere.

-Il medico ha detto che quei segni sulla faccia li hai anche in diverse parti del corpo e non sono dovute alla caduta..dice che forse hai fatto a botte con il ladro prima di essere spinta.- ecco spiegato anche i segni e il dolore al naso.

I miei genitori vengono a trovarmi nel pomeriggio, ma io sono ancora preoccupata per Logan, sono ore che sta sotto i ferri. Will cerca di tranquillizzarmi e mi porta di nuovo fuori nel corridoio dove seduti su delle sedie aspettiamo l’arrivo di Devonne, ma anche di Logan. Devonne arriva e nello stesso istante i medici escono dalla sala operatoria con aria preoccupata, un’infermiera dietro di loro corre verso un’altra stanza. Chiediamo informazioni.

-È grave la situazione anche se l’operazione è andata bene, ma ha perso molto sangue e ha bisogno di una trasfusione, ma il ragazzo è AB negativo, bisogna trovare un altro AB.-  racconta, l’infermiera corre nuovamente verso il medico.

-Niente, ne AB ne 0 negativo.- annuncia. Un momento, 0 negativo è donatore universale.

-Dottore, io sono 0 negativo, posso donarglielo io il sangue.- cerco di frenare la tensione nella mia voce.

-Ma vorrai scherzare! Hai ancora un trauma cranico Abigail, dottore glielo dica anche lei!- sbraita Devonne. Il dottore allarga le braccia e quando io annuisco mi portano in una stanza con due lettini, su uno è già steso Logan, senza tubi, se non sulle braccia. Prima di stendermi sull’altro lettino mi soffermo su di lui, osservando i suoi tratti, non posso non farlo, glielo devo. Mi chino su di lui e gli lascio un bacio sulle labbra, nonostante ricordi poco, i sentimenti che provo per lui sono rimasti ancorati nel mio cuore e nella mia mente. So che probabilmente Devonne mi sta guardando, prima o poi avrebbe dovuto saperlo. Mi stendo e stringo i denti quando l’ago buca la mia pelle. Sento il sangue caldo uscire attraverso il tubicino e lo guardo scorrere verso il braccio di Logan. Dopo alcuni minuti il medico mi annuncia che abbiamo finito e ho bisogno di riposare. Mi giro verso Logan, lo vedo aprire gli occhi rivelando le iridi blu, prima di chiudere i miei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner.

Non mi dilungo troppo, il capitolo l'ho scritto 

tutto oggi, in questi giorni la fantasia mi 

aveva abbandonato. Giuro che all'inizio il 

capitolo non doveva essere così, era tutto 

completamente diverso da come l'ho scritto

alla fine xD Perdonatemi:3

.g

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Capitolo 14
*** doubts ***


Doubts

 

#Pov William

Io e Devonne ce ne stiamo qui fuori mentre aspettiamo che la trasfusione finisca. Devonne ha un’espressione indecifrabile. A volte è così difficile capirla.

-Perché hai quella faccia?- forse il silenzio sarebbe stato il miglior rimedio, ma non ce la facevo a stare zitto. Lei emette un lungo sospiro.

-Tu lo sapevi Will? Di loro due.- domanda tenendo gli occhi su Abigail e Logan. Stavolta a sospirare sono io.

-Diciamo di si.- ammetto. Sorride, ma in modo sarcastico, glielo si legge in faccia.

-Sai non ce l’ho con te, ma con loro due, con lei per non avermelo detto e con lui per essere andato dietro alla mia migliore amica, che fossero solo amici poteva anche starci.- continua a scuotere la testa. Io però continuo a non vedere dove sia il problema, insomma non stavano più insieme, poi capita alla gente di innamorarsi, perché dover rinunciare all’amore?

-Ma sai.. a volte capita tra amici e migliori amici di innamorarsi..- se Abigail stesse parlando con noi le scapperebbe un sorriso, è ovvio che alludo alla mia “situazione”. Lei si fa una risatina.

-La più grande stupidaggine, l’amore tra migliori amici, non si amano in realtà, si vogliono solo troppo bene e lo scambiano per amore. Non finisce mai bene, fidati di me, è tutta una grande stronzata.- dice secca. E così, con poche parole ho capito che se dicessi mai a Devonne quello che provo per lei mi riderebbe in faccia dicendo le stesse cose che ha detto oggi, umiliandomi. Non rispondo, anche se vorrei, non mi va di discutere, non con lei almeno, quello che ha detto mi basta. Rivolgo un ultimo sguardo alla stanza, concentrandomi su Abigail e Logan, lei ha fatto qualcosa per lui, senza incertezze, nemmeno per un secondo. Dopo qualche minuto lei se ne va, lasciandomi davanti all’enorme finestra. Mi chiedo se Devonne farebbe mai qualcosa del genere per me, come Abigail. Esco fuori dall’ospedale sedendomi su uno scalino. Sono un misto di sensazioni negative, sono scosso per quello che è successo ad Abigail e Logan e sono ferito per quello che mi ha detto Devonne. Non credevo potesse pensare una cosa del genere. Vorrei solo qualcuno con cui poter parlare adesso.

 

 

#PovAbigail

Mi sveglio nello stesso posto in cui mi sono addormentata, una sensazione che ormai mi stava diventando sconosciuta. Mi stiracchio un po’ e noto con piacere che sulle mie braccia non ci sono più aghi e tubi vari. Mi giro e vedo che non sono sola. Logan è ancora qui, è nel suo letto a dormire. Il dottore entra in stanza chiedendomi come sto.

-E lui?- chiedo indicando Logan

-È sedato, quando si è svegliato aveva ancora forti dolori, per cui lo teniamo buono, per domani dovrebbe stare già meglio.- dice sorridendo. Mi mette un po’ di tranquillità. La porta si apre nuovamente ed entra Will, il dottore esce dalla stanza lasciandoci soli.

-Come stai?-

-Sdraiata idiota, non si vede?- risponde con un piccolo sorriso, ma non ci vuole molto a capire nella sua espressione che c’è qualcosa che non va. –C’è qualcosa che devi dirmi?-

-Ehm..beh..Devonne ha scoperto tutto.- fa un lungo sospiro.

-Prima o poi sarebbe successo, ti ha detto nulla?-

-Dice di essere arrabbiata con tutti e due, con te per non averle detto nulla e con lui per essersi innamorato di te.- annuisco semplicemente. Mi aspettavo una reazione più furibonda, ma ancora non si sa, ne ha parlato solo con Will, non con me e Logan. Will continua a tenere gli occhi sulla finestra che da fuori l’ospedale.

-C’è altro?- insisto.

-Avevamo aperto un discorso e le ho detto che tra migliori amici capita di innamorarsi e lei mi ha risposto che è tutta una grande stupidaggine e che poi finisce male.- racconta, ha gli occhi lucidi. Senza dire altro mi avvicino e lo abbraccio.

-Non è l’unica ragazza sulla terra Will, e so che è l’unica di cui ti importa per adesso.- mormoro staccandomi da lui, lui annuisce.

-E con lui? Che hai intenzione di fare?- mi pone una domanda a cui non so rispondere pensandoci bene.

-Non lo so, forse stiamo correndo troppo..ha appena chiuso una storia e penso sia confuso.- Will resta ancora un po’ con me e poi torna a casa. I miei genitori restano per qualche ora anche loro per poi andar via.

Fisso il paesaggio fuori, non è un granchè, ma mi permette di pensare. Non riesco ancora a ricordare molto della sera precedente, non ricordo cosa è successo in quella stanza e cosa è successo dopo che tutti se ne sono andati. Vengo distratta dal rumore del letto di Logan, mi giro e vedo che è sveglio, mi avvicino.

-Buongiorno..- sorride

-Stai bene?-

-Quanto ho dormito?- chiede massaggiandosi la fronte.

-Un bel po’.- gli sorrido, augurandomi che non sia vittima anche lui dell’amnesia. –Ti hanno operato due volte..- alle mie parole si gira verso di me guardandomi negli occhi, cerca la mia mano e la stringe.

-Non avresti dovuto metterti in mezzo..hai rischiato parecchio.-

-Io..Logan non ricordo quasi niente di quella sera..-  prende bel respiro e comincia a parlare.

-Ti ho chiesto di aiutarmi a rimettere a posto e tu hai accettato, poi siamo saliti a pulire il piano di sopra spegnendo le luci sotto, restava solo la luce di un piccolo lume, sei scesa giù a prendere il cellulare per chiamare tua madre e non sei più salita. Ho sentito delle voci e sono sceso a vedere..ho trovato il ladro che cercava di allontanarti, stavi prendendo solo un sacco di botte, ma sei riuscita a togliergli il passamontagna.- mentre racconta continua a stringere sempre più forte la mia mano -Poi ha visto me e mi ha puntato la pistola addosso, ha sparato una volta e tu mi hai spinto, lui ti ha presa e ti ha scaraventata verso le scale e ha sparato di nuovo..- racconta, ogni tanto qualche immagine riaffiora, dando un senso alle sue parole. I suoi occhi diventano lucidi.

-Hanno dovuto farti una trasfusione..avevi perso troppo sangue..-

-Chi mi ha dato il sangue?- forse non dovrei dirglielo, penso che si sentirebbe troppo in debito con me.

-Io..- sorride nuovamente, è così bello vederlo sorridere dopo tutto quello che è successo.

-Allora devi essere un supereroe, mi hai salvato già un paio di volte.- adesso ride. L’infermiera giunge in camera separandoci, è il momento dei controlli per tutti e due. Logan sta finalmente bene e io anche. Il giorno seguente ci rimandano a casa. Will mi chiede più volte cosa ho intenzione di fare con Logan. A essere sincera non lo so, forse ci sto ripensando perché dopotutto Devonne è sempre la mia migliore amica e non voglio farla soffrire, o forse è solo il momento di lasciarla da parte e cominciare a vivere senza rimpianti. O magari io e Logan stiamo correndo troppo.

Sono piena di “se”, “o” e “ma”, sembra che tutte le certezze che avevo si siano sgretolate in poco tempo, tocca sempre a me andare a recuperare i vari pezzi. Devo parlare con Logan e Devonne, non posso scappare.

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner.

Contro le speranze e aspettative di Chiara, Logan è ancora vivo.

Non sono così crudele e.e 

Ho poco tempo perciò stringo, volevo solo ringraziare quelli che leggono

e recensiscono, spero che la storia continui a piacervi:3

Anyway, volevo lasciarvi il mio ask e facebook se mai vogliate cagarmi:3

Askhttp://ask.fm/GiadaCostabile

Facebook: https://www.facebook.com/gwenwoosh13

 

.g

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Capitolo 15
*** broken ***


Broken

 

 

Mancano ormai pochi giorni alla fine della scuola e le aule cominciano ad essere vuote e nei corridoi non si sentono più schiamazzi fastidiosi durante le lezioni. In questi giorni io e Logan non ci siamo visti o parlati per molto tempo e Devonne mi ha tenuto il muso. Will ha deciso di dimenticarla, non vuole più soffrire per lei. Io intanto devo trovare il modo di parlare con lei e cercare di chiarire le cose, non ne posso più del suo silenzio.

Un pomeriggio le do appuntamento in una piccola piazza della città.

-Perché mi hai trascinata qui?- è seduta su una panchina vecchia

-Devo parlarti..- lascio la borsa accanto a lei

-Oh sul serio? Non abbiamo niente da dirci Abigail, risparmiati le parole, so già tutto.-

-Avanti Devonne, lasciami parlare..io..non posso farci niente, ok? È successo, lui si è innamorato di me e io di lui. Mi dispiace che sia andata così.- spero solo che riesca a capirmi.

-Ti dispiace? Non credo che ti dispiaccia davvero, hai pensato solo a te stessa, come sempre.- comincia ad agitare le braccia e a fare avanti indietro.

-Cosa? Pensare a me stessa? Fino a quella sera io ho pensato solo a te, a cosa avresti potuto pensare se io mi fossi innamorata di lui. Ho pensato Devonne è la mia migliore amica, non posso farle questo! Ma alla fine non ce l’ho fatta.- cerco di spiegarle come mi sono sentita per questo tempo ma lei continua a non capire.

-Tu non dovevi innamorarti di lui, e lui di te! Questo è il problema!- Ma come può dirlo? L’amore non lo scegli, mai, e lei fa questi discorsi.

-Ma come diavolo ragioni Devonne? Credi che l’amore possa essere scelto?Arriva, da un giorno all’altro..ma tu cosa vuoi saperne dell’amore?- Calmati Abigail, non esagerare.-Tu dell’amore non sai niente, pensi di potertelo scegliere, di potergli resistere.-

-Cosa? Ma sei stupida? Solo perché tu ti sei innamorata del mio ragazzo non significa che io non capisca nulla!- ribatte

-No..non sai niente Devonne, sei così cieca da non accorgerti che il tuo migliore amico è innamorato di te.- Ho esagerato, Will mi odierà. Lei resta bloccata.

-Cosa?-

-Si, hai capito bene.- riprendo la borsa e me ne vado, lasciando Devonne su quella panchina, spero che rifletta su quello che le ho detto, anche se credo che sia finita qui tra me e lei.

Sulla strada del ritorno telefono a Will.

-Ehi..- la sua voce al telefono è più spenta del normale.

-Ho parlato con Devonne..a dire la verità abbiamo litigato..-  

-È finita eh?- sussurra, tanto che mi è difficile capirle subito.

-Si..e ho detto una cosa..a Devonne..- prima o poi lo scoprirà da solo.

-Cosa?-

-Io..beh..ho detto a Devonne quello che provi per lei.- dico tutto d’un fiato. Dall’altra parte non ricevo risposa, solo un paio di respiri profondi.

-Perché?- sembra già arrabbiato.

-Credimi non volevo, non ci ho pensato quando l’ho detto.-

-Tu non pensi mai Abigail, senti lascia perdere, ok? Non c’è nient’altro da dire, hai perso anche me.- senza dire altro riattacca. Sento gli occhi bruciare e una lacrima comincia a bagnarmi la guancia. Anche lui non vuole sentirmi adesso, comincio a pensare che il problema sono io. Asciugo le lacrime e vado verso casa a passo veloce.

Faccio un bagno cercando di lavare via anche i miei pensieri e i miei problemi, resto seduta nella vasca per più di mezz’ora. Non ne posso più di questa situazione, ora anche Will ce l’ha con me, vorrei solo scappare, essere invisibile. Quando esco mia madre viene verso di me con il telefono in mano tutta contenta.

-Hanno telefonato i tuoi zii dal Canada, vogliono sapere se vorresti passare l’estate da loro.- dice felice, anche lei vuole sbarazzarsi di me?

-Io..non lo so..-

-Sono solo tre mesi, conoscerai persone nuove, posti nuovi, ti divertirai..- cerca di rassicurarmi. –Fammelo sapere tra almeno due o tre giorni così prendiamo il biglietto aereo meno costoso!- le sorrido. È l’unica che riesce a capirmi senza troppi giri di parole. Ora devo scegliere se passare tutta l’estate in Canada, lontano da qui, oppure restare e cercare di mettere a posto le cose, con il rischio di fallire. Sarebbe una bell'idea partire, specialmente in questo momento, ma significherebbe anche scappare.

 

E non so se voglio scappare. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner


Salve belli/e <3 Sinceramente questo capitolo non mi piace,

l'ho riscritto una marea di volte e questa sembrava la meno

peggio di tutte, perdonatemi:\ 

Spero vi piaccia lo stesso!

.g

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Capitolo 16
*** don't let me go. ***


Don’t let me go.

 

 

Si dice che la notte porti consiglio, nel mio caso invece ha portato solo confusione nella mia già disordinata mente. Solo Logan potrebbe farmi cambiare idea al momento, è l’unica persona che mi tiene attaccata qui, spero di non litigare anche con lui. Tento di chiamare nuovamente Will e Devonne per parlare ma nessuno dei due risponde al telefono, ormai non vogliono più parlarmi.

Vado verso casa di Logan nella mattinata, quando apre la porta, è tutto spettinato e ha addosso il pigiama, mi sorride e mi lascia entrare. Sul tavolo della cucina c’è un piatto con un cornetto lasciato a metà e un bicchiere di latte. Nel soggiorno alcune maglie sono state lasciate sul divano e un cartone di pizza è sul tavolino. I genitori di Logan non devono essere a casa da un po’ per esserci tutto questo disordine.

-Perdona il disordine..i miei non ci sono e io non sono il massimo nelle pulizie domestiche.- come immaginavo.  –Come stai? È da un po’ che non parliamo..- è un po’ freddo e distaccato, immaginavo anche questo, dopotutto non abbiamo fatto un discorso serio da quando siamo usciti dall’ospedale.

-Sto bene..anche se ho litigato con gli unici amici che avevo.- confesso, lui resta seduto a finire di mangiare il cornetto annuendo.

-Come mai?- domanda

-Beh, Devonne ce l’ha con me per quello che è successo tra noi due e Will mi odia perché ho detto a Devonne che lui è innamorato di lei.- spiego, mettendo tutto insieme sembra che io sia un disastro nei rapporti sociali, o forse lo sono davvero?

-Wow.-  mormora, adesso mi innervosisco sul serio.

-È tutto quello che hai da dire?- sbraito

-Scusa..è che sto pensando. Tu sei venuta da me perché sono l’unico che ti rimane o perchè ci tieni davvero a me?- non capisco davvero il motivo di questa domanda.

-Ma come ti viene in mente? Ero venuta qui perché credevo di esserti mancata almeno per un po’, perché credevo in quello che ci siamo detti quella sera. E volevo dirti un’altra cosa, i miei zii mi hanno chiesto se voglio passare l’estate da loro..in Canada.-

-E tu ci vai?- domanda fissandomi

-Non lo so, ero venuta a parlartene.- voglio solo che mi chieda di restare qui, nient’altro, invece resta lì a scuotere la testa. Ma perché? Che gli prende che adesso mi allontana?

-Non posso dirti io quello che devi fare, devi decidere tu.- resto spiazzata dalla sua risposta, è vero che devo essere io a decidere, ma speravo che lui non mi lasciasse andare. Abbasso lo sguardo e vado verso la porta.

-Scusa..se ti ho disturbato.- dico mentre lui si alza e mi fissa, intanto apro la porta. –Sai qual è la cosa più triste di tutto ciò? Io ero venuta qui pensando di trovare una persona che mi tenesse con se, invece ho solo trovato un muro. È vero, in questi giorni ti ho evitato, ma volevo solo chiarirmi le idee, ho sbagliato, mi dispiace. Ma non preoccuparti, tolgo il disturbo.- gli rivolgo un ultimo sguardo e vado via. Mentre sono in strada Logan mi chiama ma io non mi volto e scompaio alla sua vista tra le varie abitazioni. Mi siedo su un muretto e comincio a piangere, devo davvero andarmene da qui, finirò solo per stare ancora più male. Cerco di calmarmi e quando torno a casa dico a mia madre di comprare il biglietto, ho deciso, partirò. Però non voglio lasciare le cose a metà, prendo un foglio e comincio a scrivere. Sembrerà una cosa eccessivamente drammatica, dopotutto parto solo per tre mesi, ma voglio che sappiano come mi sento in questo momento e che ci pensino un po’ su. Forse è la cosa giusta da fare adesso, partire, magari tutto si metterà a posto grazie alla mia partenza. Scrivo una lettera indirizzata a tutti e tre e ne faccio altre due copie. Dopo qualche ora  chiedo a mia madre di dare le lettere a Will, Devonne e Logan il mattino seguente. Io comincio a preparare la valigia, anche se non ho idea da dove cominciare.

 

Penso che inizierò lasciando nella mia stanza tutta la tristezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner

Questo capitolo è un po' più corto degli altri, perdonatemi. 

Comunque siamo agli sgoccioli della storia, mancano uno o 

due capitoli prima del finale! :\

Vi ri-ri-rilascio il mio ask:3 --------> http://ask.fm/GiadaCostabile

Hope u like it! 

.g

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Capitolo 17
*** A letter to go. ***


A letter to go.

 

 

#PovNarratrice

La scuola è finalmente finita e i ragazzi pensano già a cosa faranno di bello quest’estate. Abigail invece è in camera sua a finire di riordinare le sue cose per la partenza. Nel pomeriggio di domani partirà per Toronto, passerà l’estate dai suoi zii materni, è stata una scelta difficile ma alla fine si è resa conto che niente la teneva ancorata qui, e ha preferito scappare, lasciandosi dietro Logan, Devonne e Will, almeno per un po’, il tempo di chiarirsi le idee. Ha lasciato a sua madre tre lettere da dare ai suoi amici la mattina della partenza. Quell’ultimo giorno a Manhattan passa subito e Abigail fatica a dormire, è agitata per il viaggio e tutto quello che la aspetta in quest’estate. Stringe il suo gatto Becks tra le coperte, ha implorato sua madre di poterlo portare ma la donna non ha ceduto, tanto che anche il gatto sembra essersi accorto del fatto che per un po’ la sua padrona non starà con lui. Il mattino dopo Abigail viene svegliata più tardi del solito e a mezzogiorno suo padre la accompagna in aeroporto dove alle 15 partirà il suo volo per Toronto. Prima di raggiunge Abigail in aeroporto sua madre consegna a Logan, Devonne e Will le lettere incontrandoli tutti e tre sotto casa di Devonne. Aprono le lettere increduli, forse non si aspettavano che Abigail sarebbe partita davvero.

 

Cari Devonne, Will e Logan,

mi dispiace non avervi consegnato queste lettere di persona, ammetto che non ne avrei avuto il coraggio, quando le leggerete probabilmente sarò già partita. So che considerate il mio comportamento da codarda, sto scappando da tutti voi solo per non dovervi affrontare ulteriormente, l’ho fatto solo perché non reggerei un ulteriore confronto, e inoltre credo che tutto quello che è successo in queste settimane sia solo colpa mia, quindi penso che starete tutti meglio senza vedermi per un po’.

Devonne, mi dispiace per quello che è successo, abbiamo permesso che l’amore distruggesse il nostro rapporto, di una cosa sono certa però, ti voglio e ti vorrò sempre bene, sarai sempre la mia migliore amica anche se dovessi mai trasferirmi sulla luna. Mi dispiace solo che tu non abbia capito quello che volevo dirti qualche giorno fa, l’amore è una cosa così potente che nessuno di noi può controllarla e neanche io. Ti voglio bene.

Will, so che sono una persona che non pensa alle cose prima di farle, lo hai detto anche tu, spero che quello che ho detto a Devonne le faccia capire davvero cosa sia l’amore. Mi dispiace solo per averti trattato male e tirato nei guai qualche volta. Ti auguro di trovare una persona che ti ami come tu amavi o ami Devonne. Ti voglio bene.

Logan, scusa per averti tenuto lontano in questi giorni, avevo bisogno di stare da sola per capire cosa volevo veramente, e io volevo te, ma forse non bastava. Per quanto dura e difficile sia stata la nostra breve “storia” sono felice che ci sia stata, sono contenta di averti conosciuto e di averti avuto nella mia vita, ci voleva una svolta come te, anche se non è andata come forse speravamo. Non permetterò a me stessa di dimenticarti e voglio che tu sappia che ti amo, ora e per sempre (anche se a 17 anni un “per sempre” sembra eccessivo e banale). Vorrei solo aver trascorso più tempo con te.

Starete pensando che una lettera del genere si scrive quando una persona va via per sempre, e io parto solo per tre mesi, però avevo bisogno di scriverla, non avrei mai avuto il coraggio di dirvi tutto ciò a parole, sarei scoppiata a piangere, come sempre.

Siete la cosa migliore che mi sia mai capitata. 

Abigail.

 

Leggono la lettera e Devonne comincia a piangere come una bambina che è appena caduta dalla bici sbucciandosi un ginocchio, nemmeno gli abbracci continui di Will riescono a calmarla. Logan si siede sul muretto e stringe il foglio tra le mani fissando il vuoto. E' troppo tardi. 

 

 

#PovAbigail

Il viaggio in macchina è stato piuttosto breve e io e mio padre siamo arrivati all’aeroporto in mezz’ora. Per tutto il tempo ho tenuto le cuffie al massimo volume rilassandomi e adesso che manca mezz’ora all’imbarco il cuore comincia a martellarmi nel petto. Chissà se i ragazzi hanno già letto lettere e chissà che hanno pensato o penseranno. Nella mia mente riecheggiano parole come “codarda” e “vigliacca” , come dargli torto, sto scappando da tutti i problemi che io stessa ho creato. Chiamano il mio volo, il cuore sembra saltarmi via dal petto, è il momento di andare. Abbraccio mio padre e mia madre che è arrivata correndo come una matta per paura di non riuscire a salutarmi. Prendo il trolley e comincio a dirigermi verso l’imbarco.

 

Per un momento mi fermo e guardo indietro. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner.

Ebbene si, siamo agli sgoccioli, questo era il penultimo capitolo.

Non aspettatevi il Vissero felici e contenti per l'ultimo capitolo!

Hope u like it!;)

.g

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Capitolo 18
*** close your eyes. ***


Close your eyes.

 

I miei genitori sono ancora lì impalati ad aspettare che io parta. Mi sarei aspettata una di quelle scene da film in cui la protagonista parte e proprio mentre sta per andare via il ragazzo che la ama corre da lei a fermarla, confessandole tutto il suo amore. E invece no, la vita reale non centra nulla con i film, è tutto così diverso. Forse mi sono sbagliata su tutti loro, quella lettera non è servita a nulla, magari mi odiano più di prima. Sospiro un ultima volta e salutando con la mano i miei genitori comincio ad andare. La valigia però si è impigliata da qualche parte e non riesco a tirarla, dev’essersi rotta la ruota, dopotutto è molto vecchia.

-Abigail!- il mio nome viene chiamato da una voce affannata, deve aver corso un bel po’ per tutto l’aeroporto. Logan si poggia le mani sulle ginocchia per riprendere fiato, e dietro di lui Devonne e Will fanno lo stesso. Sono a qualche metro da me, pronuncio il nome di Logan in silenzio, quasi come volessi chiamarlo anch’io. Si avvicina e mi guarda dritto negli occhi.

-Cosa sei venuto a fare qui?- lo dico con troppa freddezza forse. Sta per aprire la bocca e parlare ma la donna che sta a “guardia” dell’imbarco lo interrompe.

-Signorina..l’aereo parte tra pochi minuti.- che poi non è vero, dicono sempre così, ma per arrivare all’aereo, trovare i posti e partire si perde quasi mezz’ora.

-Ci dia solo un momento, per favore.- le risponde Logan e lei annuisce anche se infastidita –Io..mi dispiace averti mandata via. Non partire, ti prego.- dice ancora affannato.

-Perché? Per quale ragione dovrei restare qui? Non c’è più niente che mi spinga a rimanere.-

-Non so se è abbastanza, ma io ti amo..ti basta come ragione per rimanere qui?- Vorrei prenderlo a schiaffi per tutte le notti insonni che ho passato a causa sua da quando ci siamo conosciuti. Mi sporgo a guardare Will e Devonne, si stanno tenendo per mano e sorridono, non credo che si siano accorti di essere praticamente appiccicati.

-Beh loro..hanno fatto pace e vogliono farla anche con te.- ritorno a guardare lui.

-Sei un maledetto idiota, ecco cosa sei.- alle mie parole lui annuisce ridendo. –Non ridere, e spera per te che quel biglietto sia rimborsabile.- mi avvicino  e sono io a baciarlo. Sono così facilmente condizionabile? Penso mentre lui continua a tenermi stretta a se. Intanto Will e Devonne si sono avvicinati, mi stacco da Logan e corro ad abbracciarli. Sono così contenta che potrei scoppiare da un momento all’altro dalla felicità. Solo dopo qualche minuto mi accorgo che i miei genitori sono ancora lì a guardarci sorridendo, hanno visto anche me e Logan, beh, dovrò spiegare un po’ di cose.

-Ti voglio bene, scusami per tutto quello che ti ho fatto passare.- mi abbraccia nuovamente Devonne con le lacrime agli occhi. –Solo ora capisco quello che volevi dirmi, sono felice per te e..lui.- dice continuando a sorridere. È felice per me. Non potrei chiedere altro in questo momento.

 

 

3 mesi dopo..

 

I miei zii canadesi hanno fatto un po’ di storie per il fatto che non sono partita, ma alla fine li abbiamo convinti a passare l’estate qui da noi, la casa si è un po’ rimpicciolita, ma siamo stati tutti benissimo. Io e Logan ormai stiamo insieme definitivamente, non dobbiamo nascondere quello che sentiamo perché non ce n’è motivo e lui ha chiarito anche con Devonne. Con un po’ di difficoltà abbiamo aiutato anche Devonne e Will, che hanno cominciato a prendere l’idea di mettersi insieme più seriamente, lei è un po’ più complicata da convincere, ma sono certa che prima o poi si scioglierà. Mia madre all’inizio faceva un bel po’ di domande su me e Logan, ma poi ha smesso, ha capito che la cosa è seria e non facciamo stupidaggini. Ci abbiamo provato un paio di volte a farlo, ma io non mi sentivo pronta in nessuno dei due casi e abbiamo preferito lasciar perdere, stiamo bene così, quando arriverà il momento lo saprò, anche se ho 17 anni ho ancora un blocco e Logan l’ha capito, non abbiamo fretta.

 È l’ultimo giorno d’estate, domani comincerà la scuola. Abbiamo deciso di andare tutti e quattro sulla spiaggia, mentre le nostre famiglie si divertono a fare una grigliata nella casa al mare di Devonne. Aspettiamo il tramonto tra chiacchiere, giochi, seppellendoci nella sabbia e sfidandoci a chi riesce a stare più a lungo sott’acqua. Ogni tanto mi soffermo a guardarli. Sono davvero fortunata ad averli con me, sono le persone più belle che la vita abbia potuto donarmi. Se mai dovessi cadere, sono certa che ci saranno loro ad aiutarmi a rimettermi in piedi.

Attaccato alla spiaggia c’è un enorme scoglio con una sorta di piccola grotta all’interno non molto alta rispetto al livello del mare, ci siamo tuffati una marea di volte da lì, decidiamo di salire e di aspettare lì la scomparsa del sole all’orizzonte.

-Come credete che sarà il nuovo anno?- domanda Will.

-Spero migliore di quello passato, quella stronza di chimica stava per farmi rimandare.- risponde Devonne, noi ridiamo.–Non c’è niente da ridere razza di idioti.- alla fine lei si unisce a noi.

-Io spero che Brad evapori insieme ai suoi brufoli.- intervengo

-Mia cugina fa l’estetista, che dite..gliela presentiamo?- dice Logan tra le nostre risate, non sarebbe una cattiva idea dopotutto. Il sole è quasi andato ormai e tra poco ci chiameranno per cenare, decidiamo di fare un ultimo bagno. Ci teniamo tutti e quattro per mano e ci buttiamo in acqua con le urla di Devonne come sottofondo, chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dall’energia di quel momento. Ci trasciniamo a riva e provoco Logan gettandogli dell’acqua addosso e lui ricambia prendendomi in braccio e buttandomi in mare. Alla fine lo trascino sott’acqua e lo bacio.

-Ti odio quando fai così sai?- gli dico ridendo mentre usciamo dall’acqua.

-Io invece ti amo sempre di più.- risponde abbracciandomi.

-Oh beh, io molto di più.-

 

Penso che quest’anno sarà meraviglioso. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Last Writer's corner :(

 

Beh, come avrete capito la storia è ormai finita *pianto isterico*

Voglio ringraziarvi tutti, sia chi ha recensito che chi ha letto in silenzio,

spero abbiate apprezzato ogni singola riga della storia. E spero anche che 

questo finale sia all'altezza delle vostre aspettative, beh nell'altro capitolo

volevo fare un po' la burlona, ma alla fine è andato tutto per il meglio:)

Grazie mille a tutti, un bacio, alla prossima!

.g

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