I'm fallin' (would you catch me?)

di xenglishloveaffair
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** you and me Stiles you and me Scott ***
Capitolo 2: *** Little red riding hood and the big bad werewolf. ***
Capitolo 3: *** What? ***
Capitolo 4: *** "Do you think that you're a piano?" ***
Capitolo 5: *** I'm gettin' weaker every day ***



Capitolo 1
*** you and me Stiles you and me Scott ***


I’m fallin’(would you catch me?)

 
 
Sistemo velocemente il plug azzurro all’orecchio destro e mi dirgo fuori da camera mia,Londra è davvero troppo lontana dalla California no?
Non vedo l’ora di andarmene via dalla calda e colorata Beacon Hills per andare alla piovosa e grigia Londra (il sarcasmo,come farei a vivere senza?).
Scendo le scale e nel mentre lego i miei capelli rosa in una coda alta e –con una sigaretta accesa tra le labbra- seguo il mio migliore amico giù per le scale e nella camaro che se ne sta parcheggiata sullo sterrato vicino a casa nostra.
Mentre carico le valigie nel piccolo portabagagli gli rivolgo la stessa domanda che gli faccio da giorni
“Puoi ricordarmi,di grazia,perché cazzo stiamo andando in Inghilterra?Perchè io proprio non c’arrivo”
Scott sbuffa e volge gli occhi al cielo
“Senti,ne abbiamo già parlato,prima o poi dovevamo comunque tornarci no?”
 lo abbraccio e poggio la testa nell’incavo del collo e prima di parlare ci soffio un piccolo bacio “Mi mancherà da morire questo posto,Scott.E poi qui c’è anche Derek,c’è Allison,Lydia e gl’altri…Io proprio non me la sento”
 lui mi bacia una guancia e fa il giro della macchina andandosi a sedere sul sedile del conducente mentre io mi accomodo su quello del passeggero “Andrà tutto bene Stiles,siamo io e te piccola”
 “Io e te Scotty”
mormoro aprendo il finestrino giusto per poter buttare la cicca fuori dalla macchina, che abbia inizio l’avventura.
Dopo aver fatto il ceck in ed essere passati sotto i raggi x (che personalmente mi danno sempre un po’ di terrore) finalmente ci sediamo ai nostri posti sull’aereo della  British Airways.
Il viaggio dura sei –interminabili-ore e –tra il peso del capo di Scott che mi grava sulle gambe e quello dietro di noi che russa come se non ci fosse un domani- atterriamo a Londra e con mio sommo stupore,c’è il sole.
Scendiamo ed io sono costretta a inforcare gli occhiali da sole e –sempre più stupita e rincoglionita dal jetlag- vado a recuperare le valigie insieme a Scott. Un ragazzo familiare sventola un cartello con su scritti i nostri cognomi McCall e Stilinski,
la grafia è improponibile ma comunque approssimtivamente il senso si capisce.
“Brad!!”
 Il riccio ci abbraccia e ci conduce fuori dall’aereoporto di Heathrow.
“Mi siete mancati tutti e due così tanto!Tristan mi chiedeva di te l’altro giorno,sai?”
 fingo un colpo di tosse dovuto alla seconda sigaretta della giornata e trovo il mio vestito a fiori particolarmente interessante “Ah davvero?Beh…adesso non dovrà più chiedere allora” non sono mai stata così imbarazzata,insomma…Tristan che chiede di me? Torturo un po’ il mio povero plug e salgo in macchina –buttando via la cicca sul marciapiede- chiudo la portiera prima che un poliziotto possa rimproverarmi sul fatto che non sono affatto educata a lanciare un po’ dove capita le sigarette spente e mentre Scott mette in moto, io abbasso il finestrino e mi godo l’aria estiva Londinese.
Scendo dalla macchina e –dopo aver preso dalle mani di Bradley le chiavi di casa-
mi precipito ad aprire la porta “uhh qualcuno ha voglia di vedere Tristan eh?”
 il quasi sussurro di Scott mi arriva nitido all’orecchio e ringhio uno “Stai zitto coglione”
prima di far girare la chiave nella toppa e fare il primo passo nella nostra nuova-vecchia casa.
“Ehy?” dico ad alta voce affacciandomi alla porta del salotto “ciao” dico ancora,rivolta ai tre ragazzi che si sono appena girati,uno più bello dell’altro.
Li vedo fare una faccia stupita per poi alzarsi dal divano e corrermi incontro,per stringermi in un dolcissimo abbraccio di gruppo “uo,uo,fermi tutti,così me la consumate!”
Un altro coro di voci accolse Scott e finalmente ci sentiamo a casa,dopo quel disastroso viaggio in aereo dalla California,oh,come mi manca la mia amata Beacon Hills.

___________________________________________________________________
 
OILAAAAAAAAAAAA'
Questa è la mia prima fanfiction nella sezione dei TheVamps ma comunque ho già scritto in altre sezioni prima d’ora quindi…Boh,ho già un’idea di come impostare il tutto.
Ho una storia molto figa in mente poi boh….
Tanti bei cuoricini rosa a tutti <3 LOL
ps.capitolo è corto lo so,ma è giusto per il prologo,poi li farò più lunghi LOL
 
Indifference;

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Capitolo 2
*** Little red riding hood and the big bad werewolf. ***


I’m fallin’ (would you catch me?)

 
 
Apro gl’occhi e soffoco un’esclamazione di sorpresa,Tristan è sdraiato vicino a mi sotto  le coperte e mi sento  avvampare improvvisamente, il ragazzo mi  stringe a se e quando alzo il viso-aspettandomi un viso pacifico e soprattutto addormentato-trovo due occhi castani che mi scrutano, il viso del biondo è rilassato e mi  sorride,gentile “Buongiorno signorina Stilinski,dormito bene?” soffoco uno sbadiglio contro la sua spalla e mugolo un ‘sì’ assonnato.Tristan ride e si regge sulle braccia per issarsi seduto, poggiando la schiena sulla spalliera del letto “Mh,Tris?” “Si?” mormora il ragazzo, carezzandomi la guancia, avvampo e cerco di dissimulare pensando a quello che volevo dirgli “Beh … mi sono dimenticata …” mormoro imbarazzata e lui annuisce, ridendo leggermente, “Dormi ancora se vuoi,sono solo le nove, io vado a bere del the e torno su, okey?” “Portamene un po’ anche  a me, così ti faccio compagnia” mugolo, sedendomi a mia volta, e gemendo contrariata.
Essere Stiles Stilinski e non aver fatto alcuna figura di merda in dieci minuti dal risveglio è una delle cose più surreali al momento, magari oggi qualcuno lassù ha deciso di lasciarmi stare, beh … almeno lo spero.                                                                                                                                                                                                          
 Scendo le scale benedicendo i miei piedi che hanno deciso di non cedere a ogni passo e mi dirigo verso la cucina
“Porca puttana!” ecco, mi ero rilassata fin troppo, lassù mi odiano ancora.
“Ma chi cazzo ha lasciato uno skate in mezzo al corridoio?SCOOOOOTT!”
il mannaro scende giù dalle scale con una lentezza estenuante
“mh … cosa urli Stiles? Non è nemmeno mezzogiorno …”
Lo ammazzo,io giuro che se mi capita in mano qualcosa fatto d’argento lo disintegro.
“Hai lasciato il tuo skate in mezzo, di nuovo! E finchè eravamo a Beacon Hills con tutti gli scatoloni da preparare andava pure bene, ma porca miseria! Siamo qui solo da un giorno e tu già lasci la tua roba a mezzo? Giuro che se non lo metti al suo posto ti stacco le palle!”
Scott si tocca il cavallo dei pantaloni con un gesto assolutamente plateale e mi mostra il dito medio “tiè”  grugnisce dirigendosi poi in sala, gli faccio il verso e vado in cucina, da dove proviene un buon profumo di vaniglia
“Mh, quanto mi è mancato svegliarmi con il profumo di the, là in America il massimo è un fortissimo aroma di caffè. Che mi rincoglionisce sempre un casino, adesso però mi sento in pace con il mondo. Ti ho mai raccontato di quando io e Scott eravamo nel bosco vicino a Beacon Hills? Beh è arrivato un unic… mgghh”
Scott piomba dietro di me e mi tappa la bocca con la mano
“Sei per caso uscita di testa? Lui non sa niente di … beh… tutto!”
“Beh, potremo dirglielo, no?”
“No, riesco a stare a cuccia”
“Certo, come ieri sera che mi hai ringhiato e poi hai detto che hai un brutto raffreddore, tu non ti ricordi nemmeno com’è un raffreddore Scott! Poi non mi va di mentire ai ragazzi, insomma li conosciamo da quando siamo piccoli! Io … E’ come se mentissi, che so … a Allison! O a Derek –vuoto d’aria nello stomaco, quasi come se mi avessero dato un pugno- o… Io, beh… me ne vado in terrazzo”.

Ormai è da un’ora e mezza che sono in terrazzo a fumare con il mio the, e sono già a metà pacchetto da venti, pensare a Derek Hale è come tagliarsi con la limetta, dio, ma perché i miei pensieri non se ne stanno mai a freno?
“SCOOOTT!!!”
delle voci  che distinguo poco tra loro provengono dal piano di sotto. Coraggio Stiles, fai finta di niente, la tua mente sta girando completamente per conto suo, è impossibile che loro siano…
“STILES!”
soffoco un urlo mentre almeno cinque paia di braccia mi tirano su dal mio seggiolino, facendomi cadere la sigaretta.
Accidenti.
“Oddio ci sei mancata così tanto, non vi vediamo solo da una settimana e già non si può stare lontano da voi, Derek era come irrefrenabile, ha fatto le valigie quasi a tutti e ci ha fatti montare sul primo aereo e…”
“Oddio Erika frena, frena … Derek?
“Non dirmi che non vuoi vederlo? Perché si da il caso che è al piano di sotto e senta tutto quello che dici, quindi, sbrigati cappuccetto rosso”
la guardo storto per quel commento sulla mia mise completamente rossa, che ironia, proprio simpatici questi lupi.
“Oddio ma ci siete tutti?”
guardo un Isaac ancorato al braccio di Scott, che lo prega di regalargli il suo skate, poi un Boyd fin troppo felice per i miei gusti e Derek Hale,con un sorriso. Un sorriso! Uno di quelli veri, con tanto di denti perfetti in evidenza e gli occhi fatti più sottili nell’atto di avere un espressione felice,oddio, ma è un evento!Perchè non c’è nessuno che scatta foto?  
“Derek Hale sta sorridendo? A cosa dobbiamo questa felicità sourwolf? La prof Blake? Eh Derek non me la racconti giusta”
vengo stretta in un abbraccio prima di riuscire a dire altro “
Mi sei mancata ragazzina”
rimango letteralmente senza parole
“Ah si?” riesco a dire con il viso schiacciato tra la sua spalla e il suo collo.
“Mi dispiace per quello che è successo Stiles, mentre non c’eravate è scoppiato un casino, insomma …. Non te la faccio tanto lunga il fatto è che Lydia è una Banshee e la professoressa Blake ha cercato di ucciderci un po’ tutti e oddio, siamo tutti così spaventati. La vita là senza di voi poi è una schifezza, soprattutto senza di te, mi sembra di essere di nuovo solo anche se adesso con noi c’è di nuovo Cora. Mi sento come dopo l’incendio che mi privò della mai famiglia Stiles, vorrei farti capire che ho sbagliato e che sono qui per rimediare con te, ho paura. Forse  è una delle poche volte in vita mia. Ho paura di perdere una ragazzina logorroica e che non si fa mai i cazzi suoi, che  fuma anche se non dovrebbe e mi fa incazzare come nessun’altro ma che mi fa anche pensare a tutte le volte che litigavo con Laura, il nostro è il rapporto meno normale che ci si possa aspettare però… E’ così Stiles. Ora però non ti aspettare che continui non…”
non che la faccio più, mi libero dalla comoda posizione che mi consente di starmene accovacciata contro di lui e poso le mie labbra sulle sue,
ed in uno stato confusionario non noto un paio di occhi scuri che scrutano dalla porta della cucina, con un’aria triste.
A quanto pare sono solo capace a fare casino.

_______________________________________________

Oddio ragazzi, sto capitolo è un po' un casino, ma spero comunque che vi piaccia, perchè adesso sono completamente rincoglionita, mi dispiace per il bacio tra Stiles e Derek (se non capite bene chi sono i personaggi che ci ho infilato in mezzo chiedete pure, mi sono lasciata un po' prendere).
vi mando un bacio, sperando che vi piaccia ( e due, lol)

ps. per chiarimenti vari, come ho già detto, sono qui per voi

Chià;

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Capitolo 3
*** What? ***


I’m fallin’ (would you catch me?)

Per prima cosa mi scuso, sono un insensibile, è che mi dimentico. Scusate LOL.
Poi boh, spero vi piaccia perché lo sto scrivendo, cancellando e riscrivendo da mesi. E sono riuscita a finirlo solo oggi.

Come ho detto nel capitolo precedente, se qualcuno di voi (minchia, allarghiamoci, chissà se c’è anche solo UNA persona che legge) non sa chi sono i personaggi che menziono durante il capitolo chiedete pure.
Comunque parlo solo di personaggi di Teen Wolf,
quindi se cercate su Google trovate tutto subito.
Oghy.
Vi lascio al capitolo.
 
 
 
 
Lost in confusion,
Like an illusion
 
 
 
 
 
 
E’ da circa un mese e mezzo che tutto il branco è qui a Londra, e le tragedie ci hanno seguiti fin qui. Perché io, Stiles Stilinski, povera diciassettenne indifesa, non posso avere una vita tranquilla.
Eh no.
Tristan sta diventando assolutamente insopportabile. Ogni volta che Derek è qui in casa non fa altro che guardarlo malissimo, e ogni volta che parla sembra che voglia ucciderlo a legnate. Voglio dire, un attimo di contegno! Apparte che per me è una situazione stranissima. Insomma, a Beacon Hills attiravo solo l’attenzione degl’Alpha e zii psicotici che volevano uccidermi. Ma non mi ero mai sognata che un giorno bensì  due maschi sarebbero stati interessati a me. 
                                                                                                                             
Sistemo i capelli rosa in un alto chignon ed entro in sala, strofinandomi un occhio e sbadigliando. Il caos regna nella stanza. Divani rivoltati, cuscini fatti a pezzi, la tv per terra “Cosa cazzo è successo qui?” quando qualcosa, o qualcuno, mi butta per terra mi lascio scappare una colorita bestemmia “Oddio ti prego non mi uccidere, non sono buona da mangiare, sono tutta pelle e ossa non vedi? Poi sono antipatica, stupida e se mi mangiassi scommetto che faresti indigestione, poi i capelli? Insomma non ne so molto di diete ma penso che dei capelli rosa non sono il massimo da digerire. Poi…” “Stiles!” “Oddio Sourwolf sei tu! Grazie a dio. Hey ma perché i tuoi occhi sono rossi? E perché sei mezzo trasformato?Chi è morto?Oddio sono già morta e sono all’inferno?Oddio, ma perché l’inferno è così freddo? Insomma non me ne intendo tanto di inferni ma non penso che possa davvero far così freddo…” “Oddio STILES!” “Scusa…” Il lupo mi aiuta ad alzarmi e poi mi guarda attentamente “Che c’è?” “Stai bene?” “Se per star bene intendi che sono al principio di un attacco di panico, sì, sto da dio.” “Hanno rapito Bradley.” “Come?”.


Un’ora dopo siamo tutti nel loft di Derek, Tristan,James e Connor sono scioccati e penso che se qualcuno non li regge finiranno per svenire “Lupi?” non fateci caso, è da mezz’ora che lo ripetono come automi, eppure io, quando Scott mi ha detto di essere un licantropo non ho fatto tante storie. Insomma, non ricordo di esser stata mezz’ora in piedi a fissare il muro perlomeno. Stiamo –no, forse è meglio dire stanno- preparando un piano per ‘salvare’ Bradley.

Ma diciamocelo, i loro piani sono mai andati a buon fine? Almeno quando partecipo anche io non vanno ad ammazzarsi in un deposito di una banca. Beh, è la mia opinione ragazzi.

Mi riprendo dal mio stato di catatonia e tutto quello che riesco a capire è ‘banca abbandonata’ “Come sono in una banca abbandonata? Un’altra volta? Io non ci entro però, sia chiaro. Insomma, l’ultima volta hanno rischiato di rimanerci in tre! TRE! Vi rendete minimamente conto di quanti siano tre licantropi quasi morti?” incrocio le braccia sotto il seno con aria impettita e tutti mi guardano come se fossi impazzita. Derek mi guarda con quel sopracciglio alzato che ho sempre odiato. Pensavo che quella fase l’avessimo superata da un po’ Derekkino caro.
Poi uno scoppio, dei gemiti, ed il buio.
 
 _________________________________________________
HELLOOOOOOO!!!!
Comincio col dire che mi dispiace, avrei dovuto aggiornare prima.Lossò.
Spero vi sia piaciuto il capitolo e che mi cagherete, vi voglio bene ragasuoli <3
Chià;

 

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Capitolo 4
*** "Do you think that you're a piano?" ***


I’m fallin’ (would you catch me?)
 
 
Si, sono tornata! No, non mi sono dimenticata di voi ( voi?  Mitomane) e boh, spero vi piaccia (ancora con sto plurale? Chiara smettila.) Enjoy ☮.
 
 
Allora abbasso di molto il tono della voce
“Ti chiedo nuovamente scusa,
pensi di essere un pianoforte?”
 
 
Quando apro gli occhi gemo dal dolore, sono ripiegata sul mio braccio destro in un modo anormale e il mio piede ha perso la sensibilità quasi completamente, cazzo, ma cosa c’è sotto di me, erba? Mi alzo in modo di essere dritta sul busto e mi guardo intorno: erba curata, un lago a qualche metro più in là e tutti i lampioni accesi, ma che diavolo ci faccio ad Hyde Park? A quel punto mi alzo in piedi e mi guardo intorno, ma prima di poter azzardare un passo qualcuno mi si para davanti.
I capelli bianchi scintillano sotto la luce gialla dei lampioni e una pelle chiara e quasi da ragazzina fa la comparsa davanti al mio viso, so benissimo però, che quella della ragazzina è solo una maschera
“Tathiana Blackthorne… cosa ci fai qui?”
la donna mi guarda con quegl’occhi vacui, che mi hanno sempre fatto rabbrividire
“Stiles Stilinski, la strega. Non pensavo fossi così stupida.”
Apro gli occhi in un espressione scioccata
“Hey! Dovrei dirti anch’io qualcosa di offensivo… Ma voi Nephilim(*) vi credete i padroni del mondo… quindi…”
“Io non sono niente del genere.” La fisso per un lungo istante
“Ah”
faccio
“Allora mi scuso. Pensi  che sarebbe terribilmente sgarbato da parte mia se ti chiedessi cosa ritieni di essere? Un abat-jour?”
la donna rimane impassibile
“Non è per niente divertente.”
Allora abbasso di molto il tono della voce
“Ti chiedo nuovamente scusa… Pensi di essere un pianoforte?”
le guance della donna si imporporano di un rosso acceso e da sotto la veste –che, a mio avviso, si portava solo nel settecento. Lo so perché c’ero, e vestivo di gran lunga meglio di questa qui(**)- estrae una lunga lama affilata
“Atheed(***)” cazzo, cazzo, cazzo!
Concentrati Stiles, sei una strega, puoi farcela –Tathiana alza la lama angelica verso il cielo, prima di cominciare a farla saettare qua e là per colpirmi- io mi scanso e –finalmente, direi- un leggero formicolio mi invade le braccia, per poi trasformarsi in un crepitio di fiammelle azzurre sui palmi delle mani, sono talmente concentrata che non mi accorgo che la spada mi ha quasi centrato il fianco, e che qualcosa, o meglio, qualcuno si è gettato addosso alla donna che mi avrebbe voluto tagliare la gola.

Quando alzo il viso verso dove dovrebbe esserci stata Tathiana vedo un volto familiare, che –inevitabilmente- mi fa scappare un sorriso “Raphael.” Il viso del vampiro è più scuro di quello di un vampiro normale, i capelli neri e ricci gli contornano il viso in un modo così adorabile, che non ti verrebbe mai da credere che sia un vampiro bicentenario che ha ucciso per vivere. “
Odio essere ripetitiva, ma… cosa ci fai qui?”
“In realtà ero venuto qui per chiederti aiuto. Poi però un vampiro locale mi ha lasciato carico di un uccellino(****). Dios. Ci ha messo anni per uscire dalla tomba.”
Sorrido e lo abbraccio affettuosamente. Io e Raphael siamo stati insieme, per almeno vent’anni, dal sessanta a ottanta circa, poi è venuto il tempo dei capelli lunghi e spettinati, il rock, l’erba, il sesso, e le nostre strade si sono irrimediabilmente divise. Lui era più per l’indie e l’alcol.
Certo, nel corso degl’anni ci siamo rivisti, ma era un capitolo chiuso oramai e nessuno dei due ha mai voluto ri-aprirlo.
“Comunque, a cosa ti serve la mia magia, caro il mio vampiro?”
“Dei vampiri del distretto di Brooklyn sono qui e ho saputo che hanno rapito un ragazzino, se non fossero di New York non sarebbe assolutamente affar mio, ma visto che lo sono… beh, devo intervenire.”
“Un ragazzino? Umano?”
“Si, un mio uomo che è stato là dice che si lamenta un casino e non fa altro che dire ‘i miei amici verranno, e i quando arriveranno vi faranno un culo come un tram.’ o roba del genere” non trattengo una risata e con un sorrisetto sulle labbra annuisco “E’ il ragazzino che cerco anch’io.”
“Lo conosci?” “E’ uno dei miei migliori amici.”
“Accidenti Stilinski, come sei caduta in basso.”
Ride ed io gli do un pugno sul petto, per poi stringermi al suo braccio, visto che si era offerto di portarmi a casa
“Mio Dio… Da quanto tempo non vedo una moto demoniaca.(*****)” Raphael ride e mi fa segno di salire dietro di lui
“Stai vivendo una vita normale eh?”
“Beh, direi di si… sai, oramai sto anche considerando l’idea di rendermi mortale.”
Appoggiata alla schiena di Raphael lo sento sobbalzare
“E perché mai? Non puoi tornare a New York, tra qualche ventina d’anni?”
“Non lo so più… Ho paura di non riuscire a lasciare anche loro indietro questa volta…” appena finisco la frase dall’alto scorgo –non molto lontano- il portone di casa e comunico al vampiro di scendere a terra. Quando scendo dalla motocicletta Raphael mette giù il cavalletto e scende assieme a me
“Lo sanno loro… Insomma, che sei… Uhm, la figlia di Satana(******)?”
mi gratto la nuca imbarazzata, facendo volteggiare di qua e di la i miei capelli rosa –segno per il quale tutti possono riconoscermi come stregone- “Non proprio..”
“E cosa hai detto a quei poveretti?”
“Che i capelli li ho tinti e che quando ero piccola mi hanno fatto un’operazione quindi non ho più l’ombelico.”
“Dios, Genim! Ti rendi minimamente conto che quando verranno a salvare il ragazzino lo vedranno che sei una strega? E che lo vedranno anche perché.. Uhm, dovresti invocare un demone per me.”
“demone…?”
“Te lo dirò a tempo debito tesoro… Ora fai la cosa giusta mh? Te quiero pequenita.” Sorrido e lo abbraccio forte
“Ciao Raph… Ci sentiamo.”
Lui mi fa un cenno e poi parte sgommando.
Non ho nemmeno il tempo di rilassarmi un attimo e tirare un sospiro di sollievo che delle voci alle mie spalle mi colgono di sorpresa
“E questo che significa?”
Dios.
“Ragaaaazzi… Heeey…” il branco, Tristan, Connor e James mi si parano davanti, se non fossi una strega capace di polverizzarli tutti con uno schiocco di dita potrei concedermi il lusso di aver paura…. Fanculo, sti nove ragazzi mi terrorizzano in questo momento “Sei una strega, immortale? Puoi invocare demoni? Quello che cos’era? Un vampiro? Che pronuncia il nome di Dio(*******)? Ma che accidenti di persone frequenti Stiles?” Oh ragazzi… Me lo sono smesso di chiedere moltissimi anni fa… Due o tre centinaia forse … Forse proprio da quando ho conosciuto Magnus Bane(********).
“Io… Ahm… Posso assolutamente spiegare.”
“Spiega allora!” schiocco le dite e sulla mano cominciano a divampare piccole fiammelle azzurre,
gli unici due imbecilli che si avvicinano sono Tristan e Scott che fanno per allungare le dita, meravigliati
“Se non volete ustionarvi non ve lo consiglio assolutamente.” Detto questo sorrido e chiudo la mano, per poi far comparire  un frappuccino e cominciare a sorseggiarlo piano, ahhh, che goduria
“Ma l’hai pagato?” Chiede Connor “Se ti fa piacere pensarla così … Allora siete tutti così arrabbiati o potete concedermi un abbraccio?” vengo coinvolta in un abbraccio e, tra risate e pacche sulle spalle, entriamo in casa. Senza accorgerci che qualcuno, dal tetto del palazzo di fronte, ci guarda con un sorriso dolce sul volto…
 
 
 
GNAAAAAAAAAAAAAAA
(*) Nephilim: una specie di umano, che però è metà angelo, e uccide demoni, e bla bla bla. E’ chiamato anche Shadowhunter
(**)Gli stregoni e le streghe sono immortali, per chi non lo sapesse J
(***)E’ il nome di un angelo, questo nome è stato dato ad una lama angelica, è una lama forgiata dalla Sorelle di Ferro(delle donne che lavorano tutte le armi degli Shadowhunters), solo loro possono farlo :D
(****)Un uccellino è un umano che sta per diventare vampiro e si chiama così anche per i primi tempi da vampiro.
(*****)una moto demoniaca è una moto che si nutre di energia demoniaca per l’appunto e che vola… Cose normali insomma.
(******) Tutti gli stregoni e le streghe sono figli di demoni.
(*******)Come penso che già sappiate, i vampiri non possono pronunciare il nome di Dio, non possono entrare nei cimiteri e nei luoghi consacrati. Ma Raphael è un vampiro molto masochista che con il tempo è riuscito a non bruciacchiarsi facendo queste belle cose.
(********) Magnus Bane è uno stregone, per essere precisi il Sommo Stregone di Brooklyn.
 
Mi scuuuuuuuuso per il ritardo, però era bello lungo il capitolo eh? Eh?

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Capitolo 5
*** I'm gettin' weaker every day ***


I'm fallin' (would you catch me?)

 

 

 

 

 

Her hair reminds me of a warm, safe place, where as a child I'd hide,and pray for the thunder and the rain to quietly pass me by.” Stiles ama le domeniche, specialmente le mattine dove tutti sono andati allo stadio, lasciandole campo libero per tre, fantastiche, ore. E proprio mentre canta e balla sulle note di Sweet Child O' Mine (nda.per chi non sa di chi sia, shame on you!) una scintilla azzurra va a cozzare contro un divano, facendolo diventare blu, e in seguito da qualche parte di non ben definito comincia a sgorgare acqua, Stiles fa in tempo a lanciare un incantesimo che tenga intatti gli oggetti della casa che si trova sommersa completamente dall'acqua. “Cazzo.” borbotta mentre Appetite for Destruction continua a girare nello stereo, mandando note ovattate dall'acqua alle orecchie della stregona. La ragazza nuota per tutta la stanza, cercando un modo per uscire da quella cazzo di situazione, quando riconosce la sagoma della porta bianca e si spinge verso la maniglia ma -appena prova ad abbassarla e a tirare la porta verso di se per aprire e far sgorgar via quell'acqua non voluta- si rende conto che per la troppa pressione non riesce nemmeno ad aprirla di un millimetro “Porca troia, perchè tutte a me? Perchè?” le parole escono in bollicine e Stiles benedice almeno dieci volte la sua natura di stregone, che le dava il vantaggio di poter non respirare per ore.

Quando -un'ora dopo- vede i suoi amici entrare dal cancello sbuffa di sollievo e “Grazie a dio.” borbotta tra i denti, mentre dell'acqua le se insinua in bocca. “Stiles?” la voce giunge ovattata e appena vede la maniglia della porta abbassarsi si lascia andare ad una bestemmia in purgatico “Nonononononono! Scott! Non apr...” ma l'amico non la sente e la porta viene spalancata, e l'acqua si riversa fuori, facendo cadere Stiles sul divano che -al contrario suo- è completamente asciutto. Appetite for Destruction riprende il suo volume e You're Crazy risuona nell'aria “Ragazzi?” si affaccia dall'ampio divano -ritornato nero- e guarda il corridoio “Ma che cazzo è appena successo?” riesce a snocciolare Tristan, che aveva appena sputato una grande boccata d'acqua “Posso spiegare tutto... Almeno, in parte.” in realtà nemmeno lei sa bene quel che è successo... Ma cerca comunque di provare a spiegarlo nel modo più chiaro possibile. Tristan e Derek si lanciano degli sguardi ostili per tutto il tempo, ma a lei piace di più pensare che non sia per lei, ma solo perchè hanno una giornata storta. Ma leggere nel pensiero delle persone non è sempre una cosa positiva, e lei lo impara a sue spese, sentendo i pensieri che il lupo e l'umano pensano l'uno sull'altro. Porca troia pensa tutte le complicazioni devono capitare sempre e solo a me, non mi offenderei mica se Dio puntasse la sua lancetta della sfiga da qualche altra parte, una volta ogni tanto.

 


Stiles entra nella piccola 'stanza della musica' dei suoi quattro amici, si passa una mano sul viso e poi si dirige verso il computer, sceglie una base e va a posizionarsi davanti al microfono, proprio davanti allo schermo dove sarebbe comparso il testo di lì a poco.

Comincia a cantare e cerca di non pensare al fatto che di lì a poche ore avrebbe dovuto affrontare una missione suicida; se cento anni prima le avessero detto che avrebbe dato la sua vita per un umano, probabilmente avrebbe sputato in un occhio alla persona che avrebbe provato solo a accennarglielo.

Yeah I'm tired, I'm growing older
I'm getting weaker everyday, yeah
I am drowning, and you're stealing every breath
Take me away and just

La Nascosta non si accorge minimamente che qualcuno sta lì ad ascoltarla dalla porta, quindi continua a cantare, per arrivare alla fine della canzone.
Lay down here beside me in the shallow water
Beside me where the sun is shining on us still
Lay down here beside me in the hallowed water
Beside me where the silver lining stays until

The sirens calling
The sirens calling”

Appena si sfila le cuffie dalla testa, non ha nemmeno il tempo di girarsi che due forti braccia la avvolgono da dietro “Sei bravissima.” mormora la voce che Stiles non deve nemmeno riconoscere, si volta e fronteggia Tristan, che la guarda con un sorriso stampato sulle labbra carnose e lei non può fare a meno di sorridere di rimando “Grazie, è di Cher Lloyd la canzone, fai i complimenti a lei, io ho solo fatto una triste imitazione.” “Smettila di sminuirti continuamente, era perfetta... Comunque sono venuto qua per dirti che è arrivato quel tipo di ieri sera, dice che tra poco dovete andare.” “Oh, giusto, mi ero completamente dimenticata del fatto di Brad, vado a prepararmi, digli che tra un quarto d'ora sono pronta.” la ragazza fa per uscire dalla piccola saletta di registrazione, quando il batterista la trattiene per un fianco e la riporta vicino a lui “Non fare niente di stupido, ti prego.” lei sorride “Te lo prometto, adesso vado a prepararmi, ti voglio un bene che non ti puoi nemmeno immaginare Tris.” dice prima di stringersi un ultima volta al corpo del ragazzo, quando si staccano dall'abbraccio la ragazza sorride di nuovo e stampa un veloce bacio sulle labbra del biondino e poi corre via. Il batterista la guarda andare via con la bocca aperta in una 'o' perfetta.

Appena Stiles arriva in camera sua chiude la porta e ci scivola fino a che non tocca terra con il sedere “Oh mio dio.” sussurra toccandosi le labbra, per poi alzarsi e scuotere la testa “Raphael ha proprio ragione, sto diventando sempre più come loro.” borbotta, mentre cerca dei vestiti adatti per salvare il suo migliore amico. Almeno, spera di riuscire a salvarlo. Ci proverà, e probabilmente non finirà bene per lei.

Appena scende le scale (outfit) vede il vampiro aspettarla seduto per terra, a gambe incrociate “Raph!” il diretto interessato volge lo sguardo verso di lei “Sei uno schianto!” commenta dopo aver fischiato in un modo osceno, lei ride e si dirige verso l'amico a braccia aperte. Si abbracciano forte, come se non si fossero visti per settimane. Dei colpi di tosse li fanno separare, ed il vampiro ride. “Sono gelosi i tuoi amici, mh? Non vi preoccupate ragazzi, la conosco da più tempo di voi e non voglio assolutamente riprovarci con lei.” “Hey!” “Lo sai che ti trovo incantevole baby.”
Stiles ride e incontra gli sguardi dei suoi -preoccupati- amici.
Isaac e Erica sono quelli che si avvicinano per primi
“Ti prego, fai attenzione.”
mormora la bionda all'orecchio della stregona, lei sorride e passa ad abbracciare gli altri.
Derek la abbraccia e le soffia un breve bacio sulle labbra “Fai attenzione, ragazzina. Non voglio venire a raccogliere le tue interiora dai muri.” Stiles ride e allontana il lupo dal suo corpo “Ti amo tanto anch'io Hale, starò attenta.”
e quel ti amo lo trova profondamente sbagliato, perchè probabilmente non è più Derek la persona a cui vuole dirlo, e si sente tremendamente in colpa per quello.
Abbraccia Connor e James, e poi tocca a Scott, che affonda il viso sulla sua spalla, piagnucolando delle parole sconnesse tra le lacrima, alla ragazza si spezza il cuore a vederlo in quel modo “Hey Scotty, shhh, va tutto bene, torno, lo sai anche tu.” mormora nell'orecchio del lupo, prima di baciargli la guancia bagnata e asciugargli le lacrime che erano scorse sul suo bel viso “Ti voglio bene” si dicono all'unisono, per poi ridere e abbracciarsi un'altra volta. “Fai attenzione.” sente dire per la ventesima volta quella sera, e si volta verso Tristan, con un sorrisetto appena accennato;
gli avvolge le braccia intorno al collo e si stringe a lui “Fai in modo che nessuno cerchi di venire ad aiutare me e Raphael. E stai attento a qualunque estraneo, potrebbero fare male anche a te, e non me lo perdonerei mai, quando torno riprendiamo il discorso che abbiamo lasciato in sospeso in sala registrazione, sì?” lo mormora tutto al suo orecchio, e probabilmente nessuno dei presenti ha capito le sue parole, nessuno tranne un sorridente Raphael Santiago che le prende la mano, appena si stacca dall'abbraccio del biondo.
Sventola la mano che non è intrecciata a quella del vampiro per salutare e si chiude la porta alle spalle “Che inizi lo spettacolo.”


 

TADAAAAAAN

SCUSATEMI, per davvero, mi dispiace... Allora, qui si riprende il discorso della mezza relazione tra Stiles e Tristan, e i sensi di colpa che quella povera ragazza ha, baciando Derek (che, beh, è un figo tremendo, ma Tristan e pur sempre Tristan, no?) detto questo, penso che aggiornerò quando tutte le verifiche – che mi occupano quasi tutte le settimane a venire- saranno finalmente finite. Quindi mi risentirete di sicuro per il 25/26 maggio. O magari anche prima, sperando di riuscire a farcela... Vi mando un bacio :*

 


 

 

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