Kiss

di giadacolfer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pigiama party ***
Capitolo 2: *** Deposito ***
Capitolo 3: *** Camera da letto ***
Capitolo 4: *** Bollente ***
Capitolo 5: *** Natale ***
Capitolo 6: *** Pavarotti ***
Capitolo 7: *** Gioco della bottiglia ***
Capitolo 8: *** Chiarezza ***
Capitolo 9: *** Bisessuale ***
Capitolo 10: *** Litigio ***
Capitolo 11: *** Angolo di paradiso ***
Capitolo 12: *** Solo ***
Capitolo 13: *** Football ***
Capitolo 14: *** Born This Way ***
Capitolo 15: *** Billsx3 ***
Capitolo 16: *** Coristi ***
Capitolo 17: *** Matrimonio ***
Capitolo 18: *** Cucinare ***
Capitolo 19: *** Fiera ***
Capitolo 20: *** Video ***
Capitolo 21: *** Palco ***
Capitolo 22: *** Scale ***
Capitolo 23: *** Gita In Macchina ***
Capitolo 24: *** Volo ***
Capitolo 25: *** Panico ***
Capitolo 26: *** Confessioni ***



Capitolo 1
*** Pigiama party ***


 Saalvee! Prima fanfic che traduco e sono in ansia! Ahahahah :) Spero che vi piaccia sul serio e ringrazio davvero tanto l'autrice americana per avermi concesso di tradurre la sua stupenda storia <3 Io stessa l'ho letta migliaia di volte ed ogni volta è come rileggerla di nuovo da capo <3 Mi auguro di cuore che piaccia anche a voi, anche perchè la trovo un'idea davvero originale e appassionante



 Kurt grugnì, tentando di trascinare Blaine fuori dalla porta della festa. Blaine piagnucolò, aggrappandosi allo stipite della porta."Ma io voglio restaareeee!” protestò, piantando i talloni per terra."Finn può restare”.

“Sì, è perché Finn “si è dimenticato” di essere l’autista designato e ha bevuto qualche drink e adesso non può guidare.” Si sentì un tonfo dall’interno e Rachel che iniziava a ridacchiare."E ad ogni modo pare che abbia appena perso conoscenza ed è un peso morto quando è privo di sensi, quindi può semplicemente rimanere qui e respingere le avances di Rachel quando si sveglia.”

Kurt alla fine riuscì a staccare il ragazzo ubriaco dalla porta e iniziò a tirarlo non troppo delicatamente verso la sua auto. Blaine stava per iniziare a lamentarsi di nuovo quando vide la luna e cominciò a cercare di afferrarla. Kurt alzò gli occhi al cielo e riuscì a trascinare Blaine fino alla macchina, dove armeggiò con le chiavi. Aprendo la portiera, si voltò verso l'altro ragazzo, sorprendendolo mentre cercava di togliergli la maglietta, ancora. “No, Blaine,”disse Kurt con tono severo, staccando le sue mani dalla propria T-shirt."I miei vestiti rimangono addosso. E anche i tuoi”.

Blaine mise il broncio, ma gli permise di condurlo all’interno dell’auto e di allacciargli la cintura. Kurt inserì la sicura della portiera, prima di chiuderlo dentro e di dirigersi verso il lato del guidatore. Sentì un fracasso provenire dall’interno della casa e la voce di Quinn mentre urlava qualcosa a proposito di scimmie. Kurt scosse la testa e, non per la prima volta quella sera, si diede una pacca sulla spalla per non aver bevuto. Scivolò nel sedile del guidatore e guardò Blaine che stava stuzzicando il cruscotto con troppo interesse, considerando che quello non stava facendo niente in risposta.

Kurt aprì il finestrino del passeggero mettendo in moto il suo Navigator."Blaine,” disse con tono severo al ragazzo in preda alle risatine accanto a lui."Quel finestrino è abbassato, così tu puoi rimettere. Se senti che stai per vomitare, infila la testa fuori dal finestrino. Non mi fermerò per lascirarti l’opportunità di provare a gettarti fuori dalla mia auto. Non eviterò, inoltre, di strozzare una persona ubriaca se del vomito finisce dentro la mia macchina. Capito?” E Blaine annuì come il petulante bimbo di tre anni che sembrava essere.

Naturalmente, la prima volta che Blaine infilò la testa fuori dal finestrino, Kurt accostò immediatamente per assicurarsi che stesse bene, arricciando il naso e dando piccole pacche sulla schiena del ragazzo in preda ai conati.

Kurt spense il motore e controllò l’ora. L’una e quattordici. Ok, se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare a quest’ora, sarebbe stato in grossi guai. Se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare a quest’ora con una persona ubriaca, sarebbe stato seriamente in grossi guai. Se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare con una persona gay ubriaca, beh, probabilmente gli  avrebbe impedito di uscire di casa fino al compimento dei suoi 25 anni. L’impresa richiedeva scaltrezza.

"Blaine - Blaine!" disse al ragazzo affianco a lui, che era rimasto a guardare con aria assente fuori dal finestrino, borbottando sottovoce qualcosa a proposito dello zucchero filato "Adesso facciamo un gioco,ok?”

E ora aveva la completa attenzione del ragazzo ubriaco."Adoro i giochi!” esclamò con tono entusiasta."È passa la patata bollente? Perchè sono bravo in quel gioco!”

Kurt sospirò e si chiese di nuovo perché amava quell’idiota. "No, non è passa la patata bollente. È -" cercò velocemente un buon titolo e si accontentò della verità."Si chiama ‘Tienti lontano dal grande e spaventoso uomo addormentato con un fucile da caccia’. Dobbiamo essere molto silenziosi, così lui non si sveglia e ti spara, ok?”

Blaine annuì ripetutamente finchè Kurt lo fermò."Ok,” disse, saltando fuori dall’auto e aprendo la portiera di Blaine per slacciargli la cintura. Incrociò le dita e sperò che funzionasse.


Grazie a qualche miracolo, Blaine riusciva ad essere più silenzioso da ubriaco piuttosto che da sobrio - forse perchè non si metteva a cantare canzoni all’improvviso. Riuscirono ad arrivare fino alla sua stanza senza incidenti e Kurt chiuse la porta dietro di loro, dopo aver controllato velocemente il corridoio per assicurarsi che la porta di suo padre e Carole fosse chiusa.

Si girò, trovando Blaine che saltava sul suo letto ridacchiando come un matto. Sorrise semplicemente e si sedette sul divano per guardarlo. Era nelle volte come quella che avrebbe voluto davvero vedere dei video di Blaine da piccolo.

Il ragazzo finalmente si stancò di essere un bambino di tre anni e si fece  serio. Si stese sul letto e con un gesto invitò l'altro a raggiungerlo. Kurt con riluttanza si alzò e si sedette sul letto accanto a lui."Possiamo giocare a Verità o Penitenza?” chiese.

Kurt arricciò il naso.”No, dolcezza, ci abbiamo giocato abbastanza alla festa-"

“Mi hai chiamato dolcezza.” Blaine sembrava anche troppo compiaciuto da questo nomignolo affettuoso."Credo che anche tu lo sia. Dolce e soffice  e- e bellissimo.”

Kurt sentì il fiato bloccarglisi in gola perchè per caso Blaine aveva appena detto che era bellissimo?

IL ragazzo doveva aver visto la faccia di Kurt, perché sospirò e si sedette in modo malfermo, aggrappandosi alla sua spalla in cerca di equilibrio. Ed era probabile che fosse fuori di sé a causa dell’alchool, ma c’era qualcosa nei suoi occhi che Kurt non riusciva a decifrare, qualcosa che gli diceva che il ragazzo era più conscio in quel momento che da sobrio ."Kurt, non m’ ric’rderò niente di tutto questo domani. È semplicm’nte il modo in cui sono fatto. Quindi- quindi ho bisogno di dirtelo adesso, perché so quanto il fatto che sembri che io non mi accorga che tu sia totalmente ‘nnamorato di me ti renda triste." Kurt respirò emettendo un sibilo. "Non t’ preoccupare, non me ne accorgo quando sono su- sobrio. Proprio come non mi accorgo che anche io sono innamorato di te."

E Kurt pensò che qualcuno doveva avere corretto il suo punch dopotutto, perché era impossibile che Blaine fosse lì, steso sul suo letto, a confessargli che lo amava. Era impossibile.

“Quindi mi sveglierò domani e non mi ricorderò nulla di tutto questo. E probabilmente continuerò a rimanere un idiota e non riusc-non sar- non penserò ai tuoi sentimenti. Ma ho bisogno che tu sappia che il Blaine qui dentro,” si portò  una mano malferma al petto,"ti ama. Tanto. E un giorno, un fantastico giorno, si sveglierà e realizzerà che voi due sarete così felici. Ma fino ad allora, occorre che tu abbia coraggio.”

E prima che capisse cosa stava succedendo, Blaine si avvicinò a lui e Oddio, sta per baciarmi.
 
Le loro labbra si toccarono. E Kurt avrebbe voluto piangere, perché quello non era come si era immaginato che avrebbe voluto che fosse il suo primo bacio con Blaine, ma al contempo era così perfetto. E quando alla fine avrebbe capito come stavano le cose, avrebbero avuto un’altra occasione e Kurt si sarebbe assicurato che quella avrebbe rappresentato la vera perfezione .

Blaine si allontanò, sorrise buffamente e cadde all’indietro addormentato.

Kurt sbattè semplicemente gli occhi. Ancora una volta, non proprio come se lo era immaginato. E non come aveva previsto che la serata sarebbe terminata; stava per mettere Blaine sul divano ma lui era così  adorabile steso sul suo letto che non riuscì a resistere. Riflettè per un lungo momento se raniccchiarsi semplicemente accanto a lui e al diavolo le conseguenze il mattino dopo … ma no. Con un sospiro riluttante e un ultimo sguardo al ragazzo addormentato, spense la luce e si diresse verso il divano.

La stanza era silenziosa, fatta eccezione per il rumore del respiro di Blaine, e Kurt immaginò che un giorno quello stesso suono sarebbe stato ripetuto nella loro stanza, tranne per il fatto che sarebbe stato davvero accoccolato accanto a lui. Fino ad allora, Kurt avrebbe potuto solo aspettare fin a quando l’ignaro ragazzo avrebbe capito come stavano le cose.

Forse, un giorno, gli avrebbe raccontato cos'era successo quella notte. Per il momento, avrebbe potuto semplicemente lasciare che si torturasse chiedendosi se avesse fatto qualcosa di imbarazzante oppure no.

E  Kurt scivolò nel sonno con un piccolo, speranzoso sorriso sulle labbra.
 
 Beh, spero che vi sia piaciuta e che vorrete tenermi compagnia per i prossimi 233 capitoli (e non sto sparando un numero a caso, ho davvero altre 233 one-shots in serbo per voi) :D Spero vivamente che ciò non vi inquieti <3 Klisses

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Capitolo 2
*** Deposito ***


Rieccomi di nuovo a voi :D Innanzitutto, un migliaio di grazie a tutti quelli che hanno già messo le mie storie tra seguite, preferite o ricordate e un grazie speciale per le bellissime recensioni che avete già trovato il tempo di lasciarmi J Per una traduttrice alle prime armi è un onore <3.

Un grazie ENORME alla mia adorata e stimata futura beta Ari_92 (scommetto che molti di voi sapranno chi è ;) le sue fanfic sono qualcosa di spettacolare!) che ora è sommersa dagli impegni, ma che in futuro sarà una collega preziosa :) Grazie per aver sopportato i miei scleri vari

E per ultima, ma non meno importante,vorrei dedicare questo (come molti altri capitoli da qui a questa parte) alla mia chrogliettina sofipaulcolfer <3 L’unica che è riuscita  a reggere il mio sguardo spiritato ieri sera senza correre a gambe levate <3

E senza ulteriori indugi (o meglio sproloqui) vi lascio alla lettura del secondo capitolo di Kiss <3

 

 

Deposito

Quando le ragazze ridacchianti se ne furono andate rapidamente, Blaine si voltò verso Kurt e non riuscì a non fissarlo per un momento. Sembrava che il ragazzo fosse appena uscito da un film anni Trenta. Su chiunque altro, Blaine avrebbe pensato che apparisse stupido. Su Kurt- beh, Blaine non riusciva a capire come non potesse essere sexy, soprattutto con quella voce…Forse c’era semplicemente qualcosa che non andava con lui quel giorno.

E a proposito di Kurt- “Stai bene?”

Kurt si fermò."Sì, perché?”

"Facevi tutte quelle facce strane durante la canzone.”

Kurt sembrava offeso. "Erano le mie espressioni sexy”

E Blaine non riuscì a non inarcare un sopracciglio perché sul serio?"Kurt, sembrava che avessi una specie di colica.” Nel momento in cui la frase uscì dalla sua bocca, Blaine si fece piccolo piccolo, perché in quel momento sembrava che Kurt fosse pronto ad esplodere.

“Grandioso! Come possiamo salire sul palco alle Regionali apparendo sexy ai giudici se io ho l’ esperienza e la sensualità di un cucciolo di pinguino?”

E in quel momento Blaine non era davvero sicuro di cosa pensare."Troveremo una soluzione,” riuscì a dire

“Tipo cosa?” Kurt alzò un sopracciglio."Non ho sex appeal. Non attraggo le persone e questa è la ragione per cui sono ancora solo. Posso conviverci, Blaine, ma non voglio salire su quel palco e mostrare al mondo intero che è così che stanno le cose”

Blaine spalancò e richiuse la bocca alcune volte."Kurt … aspetta. Dici sul serio?”

“È probabile che tu sia felice di esibirti incurante dei tuoi sentimenti ma io non lo sono-"

“No, non fare così. Pensi seriamente di non attrarre le persone? E questo ti sta bene?”

“Beh, cos’altro posso fare, Blaine?” sbuffò Kurt."Dovrei stare qui e deprimermi ogni giorno perché potrei benissimo rimanere solo per sempre? Ci ho provato, diventa seccante in fretta. Solo perché tu puoi ottenere chiunque tu voglia, non significa che siamo tutti così fortunati.” E con orrore di Blaine, Kurt stava trattenendo le lacrime."Dovrei andare.”

Blaine allungò un braccio e afferrò la mano di Kurt non appena si girò per andarsene."Kurt. Aspetta, per favore.”

Trascinò Kurt verso il palco e si sedette accanto a lui.

“Kurt, mi dispiace di aver toccato un tasto dolente, ma hai frainteso tutto. Non esiste possibilità al mondo che tu rimanga solo per il resto della tua vita e non esiste modo che io possa ottenere chiunque io voglia. Infatti, non ho ancora ottenuto nessuno che abbia voluto. Lo sai. Ma non stiamo parlando di me, stiamo parlando di te e del fatto che pensi di non essere attraente.”

Blaine osservò Kurt mentre pareva ranicchiarsi su sé stesso. Si morse il labbro per un momento prima di pensare oh,al diavolo e afferrare la sua mano, accarezzandone il dorso delicatamente.

“Kurt, io- io non riesco neanche a trovare le parole per dirti quanto tu ti stia sbagliando. Sei una persona talmente incredibile e non c’è niente di te che non sia attraente”. Kurt mormorò qualcosa sottovoce che aveva tutta l’aria di essere “facce da cucciolo di pinguino,” e Blaine sospirò."Anche mentre stavi facendo quelle facce, c’era qualcosa che era ancora così attraente di te, perché si trattava di te, Kurt. Hai il senso dello stile più impeccabile che abbia mai visto e ogni volta che ti vedo rasenti dannatamente la perfezione. Ma anche quando passo a prenderti la mattina e sei mezzo vestito e i tuoi capelli sono un disastro, sei ancora meraviglioso."

E in quel momento Kurt lo stava guardando come se non lo avesse mai visto prima e Blaine non era in grado di dire se fosse un buono o un cattivo segno, ma continuò comunque perché si teneva quelle cose dentro da così tanto tempo e doveva dirglielo subito.

“E non farmi iniziare a parlare dei tuoi capelli. Sono a dir poco - wow. Ma soprattutto, ci sei semplicemente tu, Kurt. La tua personalità, il tuo senso dell’umorismo, il modo in cui hai una risposta per ogni cosa, il modo in cui nessuno ti vede scomposto a meno che tu non lo voglia, il modo in cui hai dovuto sopportare idioti come me per tutto questo tempo e il modo in cui semplicemente non ti accorgi di quanto attraente tu sia.Perché, Kurt, non parlo col cuore in mano esponendomi così con chiunque e ho bisogno che tu capisca quanto sei meraviglioso.”

"Quindi, Blaine, con uno sconnesso sproloquio  di meravigliose parole, mi hai appena detto essenzialmente che ti piaccio?"

E Blaine deglutì a vuoto perchè quello era esattamente cosa aveva appena fatto. Ma era troppo tardi per rimangiarsi tutto ormai, quindi sollevò semplicemente la testa e annuì.

Kurt sorrise. E Blaine iniziò a picchiarsi mentalmente per non averlo fatto prima se significava che Kurt avrebbe sorriso in quel modo. Era così preso  dal suo dibattito interiore che  quasi  non colse la confessione di Kurt.

"- e pensavo che non avrei mai avuto una possibilità con te dopo  tutta la faccenda di Jeremiah, ma Wes aveva detto che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che  tu capissi come stanno le cose e-"

"Aspetta, aspetta!" Blaine alzò una mano  sconcertato."Lo sapevi?"

"Ci speravo. Wes e David dicevano di saperlo per certo, ma David pensava che  sarebbe stato necessario che qualcuno a cui tengo stesse per morire prima che tu confessassi tutto. Anche Wes  credeva che probabilmente mi avresti confortato, ma sperava che non sarebbe stato così drastico. Quindi ... oh, David deve dei soldi a Wes ora"

"Hanno scommesso su di me?"

Kurt lanciò uno sguardo al viso di Blaine e decise che cambiare argomento sarebbe stata una buona idea."Ma ehi, ora  tutto è venuto a galla. E stiamo insieme adesso ... vero?"

Vedendo l'espressione esitante di Kurt, Blaine si affrettò a rassicurarlo sul fatto che stavano davvero insieme, prima di ricordarsi come quell'intera conversazione fosse cominciata.

"Per quanto riguarda le cose sexy,"Blaine  agitò le sopracciglia e Kurt lo colpì."Ahi! Ad ogni modo, ciò che stavo dicendo prima di essere interrotto così bruscamente,"Kurt  gli fece la linguaccia."È che tutto quello di cui hai bisogno è un pò di ... pratica."

E in quel momento a Blaine si seccò la bocca perchè Kurt lo stava davvero guardando come se gli volesse saltare addosso e-?

Oh. Kurt lo stava baciando. Okay.

Woah. Dov'è che Kurt aveva impararto a baciare in quel modo?

Kurt si staccò e guardò Blaine come per dirgli sono abbastanza sexy adesso?

"Chi ti ha dato il permesso di smettere di farlo?" quasi ringhiò Blaine, lanciandosi su Kurt che, ridendo, si lasciò spingere più indietro, così che si ritrovarono mezzi stesi sul palco.

Il secondo bacio fu persino più travolgente del primo, probabilmente perchè Blaine riuscì a ricambiarlo quella volta. Kurt gli stava mordendo il labbro inferiore e poi la lingua di lui era nella bocca di Kurt e lui stava letteralmente gemendo e quel suono era il miglior suono che Blaine avesse mai sentito provenire da lui. A nessuno dei due importava il fatto che fossero su un duro palco di legno mentre avrebbero potuto essere su un divano o un letto, erano semplicemente persi l'uno nell'altro.

Stavolta fu Blaine a interrompere il bacio e a sdraiarsi accanto a Kurt, che aveva lo sguardo annebbiato. Iniziò a far scorrere le dita tra i suoi capelli e Kurt mugolò e si girò verso di lui -

"Okay, ufficialmente la cosa più sexy che abbia mai visto"

 

Blaine emise una specie di guaito stridulo (anche se, se glielo avessero chiesto in seguito, avrebbe negato strenuamente) e saltò su giusto per trovare una delle ragazze di Crawford fissarli in modo contemplativo.

"Ho dimenticato la borsa." disse, indicando inutilmente la borsa che teneva in mano."E il vostro autobus partirà tra circa un minuto, quindi se non volete che gli altri ragazzi entrino e vi trovino così, fareste meglio ad uscire adesso."

Kurt e Blaine si alzarono goffamente in piedi, borbottando  dei ringraziamenti mentre raccoglievano le loro cose e si affrettavano in direzione della porta, la ragazza sorridente che camminava dietro di loro.

È probabile che lei avesse esultato un pò quando la mano di Kurt trovò quella di Blaine, ma a chi importava?  Il sex appeal recentemente scoperto di Kurt avrebbe potuto far loro vincere le Regionali e gli aveva certamente fatto vincere un fidanzato.

 

 

Perché in fondo siamo un po' tutte delle ragazze di Crawford, no? Anzi, io probabilmente invece di interromperli mi sarei tuffata a bomba fra di loro e avrei approfittato della situazione (*undapper thoughts mood on). Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vorrete recensire, mi farebbe un infinito piacere.
Alla prossima <3

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Capitolo 3
*** Camera da letto ***


Rieccomi, pronta per il terzo capitolo di Kiss J Speravo solo di rallegrarvi la giornata nell’ultimo gleedì di quest’anno, che segnerà la fine di un’era L Un’era MERAVIGLIOSA <3 Premetto che io vedrò la puntata stasera e vi prego, niente spoiler se per caso aveste la buon’anima di recensire il capitolo J Senza ulteriori indugi, vi lascio alla lettura e ringrazio di nuovo l’autrice di questa magnifica storia, la mia futura beta e, ovviamente, la mia chrogliettina <3 Bacii

 

 

Camera da letto

"È inutile, Blaine." Kurt si alzò da dove lui e Blaine erano seduti di fronte allo specchio e camminò avanti e indietro per la stanza."Non riesco a essere sexy perché ... perché non ne so un bel niente di sesso."

Blaine non era sicuro di aver sentito bene all’inizio. Di certo il McKinley aveva fatto educazione sessuale almeno una volta? Ma- oh, ovviamente non per gli adolescenti gay. Il cuore  di Blaine si riempì di comprensione  per il ragazzo color rosso acceso di fronte a lui e cercò freneticamente qualcosa da dire ma riuscì solo a constatare l'ovvio: "Kurt, stai arrossendo."

Kurt strizzò gli occhi e  partì per la tangente: "Ho provato a guardare quei filmacci ma li trovo solo deprimenti e non posso non pensare che sono stati bambini e che hanno delle madri. Oddio, cosa diranno le loro madri e perchè farsi un tatuaggio lì?" Premette le labbra insieme come se stesse cercando di non piangere e oh cavolo, stava piangendo-

"Beh, forse dovremmo sederci e parlarne. Ti dirò quello che so."

Dalla faccia di Kurt sembrava che Blaine si fosse appena offerto di dimostrargli ogni atto sessuale possibile sul suo letto."Non mi interessano i dettagli sconci." Prese un respiro tremolante e poi scosse la testa. "Io sono romantico. Per questo mi piacciono i musical di Broadway, perché  lo sfiorarsi delle dita lì è il massimo del sexy." Arrosiva ancora ogni volta che pronunciava la parola 'sexy' e Blaine lo trovava assolutamente adorabile in quel momento e- aspetta. Ho appena pensato che il mio migliore amico è adorabile?

"Kurt," disse piano, trascinandosi verso dove Kurt era crollato su una sedia, depresso. Allungò delicatamente una mano per toccare la sua. "Dovrai informarti prima o poi"

"Non oggi." Kurt lo guardò e in quel momento stava davvero tentando di ricacciare indietro le lacrime. "Oggi ho imparato abbastanza, grazie. È meglio se te ne vai." 

E allora a Blaine restava una decisione da prendere: fare cosa era facile per Kurt o cosa era giusto? Osservò il ragazzo seduto di fronte a lui che sembrava piccolo e sconfitto e realizzò alcune cose proprio lì, in quel momento . Alcune avrebbero avuto bisogno di essere analizzate in seguito, ma capì di fatto di essere piuttosto innamorato di quel ragazzo (e per qualche ragione ciò non lo stupì tanto quanto avrebbe creduto) e di avere bisogno di aiutarlo.

"Kurt," disse Blaine dolcemente, sollevando una mano non appena il ragazzo tentò di interromperlo. "Ti prego, lasciami parlare. Se vorrai ancora che io me ne vada quando avrò finito, lo farò. Ma prima c'è qualcosa che ho bisogno di dirti."

Attese finchè Kurt alla fine annuì, portandosì le ginocchia fin sotto il mento e apparendo così vulnerabile che Blaine avrebbe solo voluto stringerlo fra le sue braccia e non lasciarlo mai andare. Invece, inspirò profondamente e per la prima volta in vita sua, iniziò a condividere le sue dolorose esperienze con qualcuno.

"Sai che non ho mai avuto un ragazzo. E l'unica cosa a cui sono arrivato che più si avvicina a quel genere di cose  è baciare altre persone giocando al gioco della bottiglia." Blaine fece una smorfia, ricordando l'episodio di Rachel Berry e riuscì a strappare a Kurt un piccolo sorriso.Incoraggiato, il ragazzo proseguì.

"Non avevo mai capito niente che avesse a che fare con le relazioni. Fino a qualche mese prima che tu arrivassi alla Dalton, ne avresti saputo più tu di me perchè almeno tu conoscevi il romanticismo. Io non ne sapevo assolutamente nulla. E poi la Dalton organizzò una giornata di Educazione Sessuale e, dato che è una scuola maschile, non parlarono solo di quello che consideravano sesso normale. Parlarono del sesso gay."

E in quel momento Kurt sembrava pietrificato e Blaine non riuscì a trattenere una risata prima di spiegarsi precipitosamente.

"Non ridevo di te, lo giuro. È solo che- sembravi esattamente me la prima volta che lo menzionarono. Wes pensava sul serio che stessi per svenire." Ridacchiò di nuovo. "Ma rimasi ad ascoltare e alla fine ..." disse lasciando in sospeso la frase "Beh, non mi spaventò così tanto."

"Anche tu eri spaventato?" si lasciò sfuggire Kurt, coprendosi poi la bocca con la mano.

Blaine si protese verso di lui e gli spostò delicatamente  la mano."Lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa tu voglia, ok? Sì, ero spaventato. Non sapevo niente di ciò che avrei dovuto fare. Cioè, conoscevo all'incirca le meccaniche, ma com'è che avrebbe dovuto essere piacevole? Chi faceva cosa? Tutti quei generi di pensieri mi scorrevano in testa come immagno a volte capiti anche a te. E non volevo conoscere le risposte perchè se non fosserò state ciò che avrei voluto sentire ... beh, non avrei esattamente potuto cambiare ciò che ero."

 E Kurt si era seduto a schiena dritta e stava annuendo nello stesso modo in cui Blaine aveva annuito quando tutto questo gli era stato spiegato per la prima volta.Finalmente, qualcuno lo capisce.

"Ma ancora non ero arrivato a capire tutto. Ne sapevo un po' di più, ma non cosa aspettarmi. David si vanta delle sue ‘conquiste’,” Blaine arricciò il naso e rabbrividì,"ma non avevo mai sentito nessuna persona gay parlare delle sue esperienze. Quindi, ho fatto alcune ricerche su internet e poi- beh, sono andato da Kevin.”

Kurt inarcò un sopracciglio con uno strano sguardo negli occhi e per caso quella era gelosia?    "Chi è Kevin?”

“Un ragazzo che si è diplomato l’anno scorso. Mi ha fatto fare un giro per la Dalton quando ero nuovo e confuso. Vive col suo ragazzo Nick. Sono andato da lui e,” e in quel momento era il turno di Blaine di arrossire,"Glihochiestocomera."

“Scusami?” chiese Kurt.

“Gli ho chiesto com’era.” Blaine si stava fissando le dita, il viso di un rosso fiammante. Sentì l'altro ragazzp ridacchiare e poi una serie di dita erano sotto il suo mento sollevandogli la testa fino ad incontrare gli occhi di Kurt.

“Blaine, se potessi, avrei fatto la stessa cosa. Beh- se conoscessi qualcuno e fossi abbastanza coraggioso e non diventassi rosso acceso ogni volta che dico la parola sesso.” E naturalmente, Kurt arrossì alla fine della frase. Anche se quello avrebbe potuto avere a che fare con la frase seguente che si stava preparando ad uscire dalla sua bocca:”Quindi, cosa ti ha detto lui?”.

E in quel momento erano entrambi rosso acceso e Blaine era dolorosamente consapevole del crampo al ginocchio che aveva per essersi inginocchiato davanti a Kurt per così tanto tempo. Alzandosi in piedi,si mosse in direzione del letto di Kurt con quest'ultimo che lo seguiva. Ci mise più tempo possibile per mettersi comodo e sospirò quando realizzò ancora una volta che Kurt stava evitando di guardarlo neglio occhi.

“Ha detto che è fantastico. Certo, un po’ strano all’inizio e decidere chi è che sarà a … uh, decidere cosa fare può essere disorientante, ma una volta che ti inserisci nel meccanismo complessivo, apparentemente è magnifico. In realtà non mi hanno detto niente di più di questo perché non appena abbiamo iniziato a parlare di sesso, Nick ha iniziato a lanciare a Kevin certi sguardi e ho pensato che forse fosse ora che scappassi prima di assistere a qualcosa in prima persona.” Sorrise, poi tornò di nuovo serio."Anche se abbiamo parlato di qualcosa di più che semplicemente quello. Abbiamo parlato anche di sentimenti e Nick ha detto che non significa niente se non ami una persona. Ha detto anche,” e Blaine fece una pausa per assicurarsi che Kurt stesse ascoltando,"che il sesso e tutto ciò che conduce ad esso è incredibilemente romantico.”

Blaine era piuttosto sicuro che Kurt avesse smesso di respirare. Alla fine, riuscì a ritrovare la voce per squittire un “Davvero?”

“Mmh-mh.” Blaine sorrise."Hanno detto che quando sei con qualcuno che ami, le parole a volte non bastano. Ma le azioni,” si fermò per un istante per raccogliere internamente tutto il suo coraggio,"possono dire esattamente ciò che le nostre parole non riescono a dire.” E fece scivolare delicatamente la sua mano in quella di Kurt.

Il ragazzo scorse la scintilla di speranza che si accese negli occhi dell'altro quando la sua mano si chiuse con esitazione attorno a quella di Blaine.

“E vale anche per tutte le cose della vita, in realtà. Un sacco di cose non possono essere espresse a parole. Per esempio, se io volessi dire ‘Credo che tu sia un amico eccezionale’, probabilmente farei questo”. Blaine sollevò la sua mano libera e la posò sulla spalla di Kurt. IL ragazzo sorrise ma in lui guizzò un lampo di delusione  e no, quello non è quel che intendevo dire!

"Se volessi dire ‘Mi dispiace di essere stato così stupido ultimamente,’ beh, probabilmente farei questo.” La sua mano si spostò verso il basso fino al braccio di Kurt in corrispondenza del bicipite e lo strinse delicatamente. Sentì il ragazzo inspirare rapidamente.

“E se volessi dire ‘Sono stato un idiota totalemente inconsapevole e avremmo dovuto avere questa conversazione tanto tempo fa,’ forse farei questo”. Blaine inspirò profondamente e spostò la sua mano fino ad accarezzare dolcemente il viso di Kurt. In quel momento sapeva che l'altro non stava respirando ma neanche lui lo stava facendo e avrebbe fatto meglio a fare qualcosa prima che entrambi avessero un collasso, o per mancanza di ossigeno o per terrore.

“Ora vorrei che mi mostrassi tu qualcosa. Se volessi dire,’Mi dispiace di averci messo così tanto, ma finalmente ho realizzato di essere innamorato di te e spero anche tu provi lo stesso,’ cosa farei?” Blaine sapeva che quello era un grosso rischio, ma non poteva prendere quella cosa a Kurt,doveva partire da Kurt.E in quel momento stava inziando a farsi prendere dal panico e forse aveva interpretato male i segnali dopotutto e il ragazzo lo avrebbe respinto e gli avrebbe detto che erano solo amici-

Ma la mano di Kurt si stava muovendo con esitazione fino ad accarezzare il suo viso e c’era uno velo luccicante di lacrime trattenute nei suoi occhi quando sussurrò,"Probabilmente farei qualcosa del genere.”

E Kurt si sporse verso di lui e premette le labbra contro le sue.

Il cervello di Blaine fece appena in tempo a gridare “finalmente!” prima che tutto si fermasse e lui si perdesse nella sensazione delle labbra di Kurt sulle sue e le mani di Kurt fra i suoi capelli e Kurt-

Kurt si allontanò delicatamente e, non appena gli occhi di Blaine si aprirono, potè vedere subito il dubbio interno invadere il viso di Kurt e aveva bisogno di fermarlo, quindi lo attirò di nuovo verso di sé per un altro di quei fantastici baci.


Poco dopo, Kurt e Blaine erano stesi sul letto semplicemente a guardarsi negli occhi.

“Quindi,” propose Blaine con esitazione,"Immagino che questo faccia di noi una coppia?”

Kurt sorrise con quel suo solito adorabile sorriso e fece scorrere le dita tra i capelli di Blaine. E anche se era così carino, c’era qualcosa nei suoi occhi di così selvaggio e ribelle e-

“Kurt, tu sei sexy.”

Kurt sorrise."Ci avevo sperato,” disse."Voglio dire, Mercedes mi diceva sempre così quando eravamo nei Cheerios. Ero vicinissimo a dover anche tirar fuori quei video.”

E prima che Blaine potesse chiedere quali video?, perché gli sarebbe davvero davvero piaciuto vederli, Kurt lo stava di nuovo baciando e Blaine non poteva discutere con una cosa del genere.

 

 

Angolino di quel povero diavolo della traduttrice:

 

Si,Blaine,anche noi vorremmo vedere quei video T.T  4 minutes non ci basta più, vogliamo un cofanetto con gli interi filmati dei suoi allenamenti coi Cheerios :Q__

Un applauso anche a Blaine che alla fine è arrivato alla realizzazione a cui noi eravamo arrivate da un pezzo: KURT E’ SEXY. PUNTO.

Sperando di non aver perduto quel briciolo di dignità che mi rimaneva, vi saluto e appuntamento alla prossima :D

Piccolo spoiler: cosa non dareste per vedere il secondo Kliss, prima che quella maledetta pianola rossa interrompesse  tutto? E se il secondo bacio non fosse così dolce e innocente come il primo? :D

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Capitolo 4
*** Bollente ***


Riecchemee :D Ahahah :) In uno dei giorni più importanti dell'anno (il compleanno del mio amato Chris <3), ecco a voi il quarto capitolo di Kiss. Piccolo avvertimento per i deboli di cuore: preparatevi del ghiaccio, un ventilatoretto, costruitevi direttamente un igloo, non so ... sta di fatto che mentre lo scrivevo avevo delle vampate che neanche menopausa xD. Stavolta dedico l'intero capitolo a Chris, il mio angelo, come regalo di compleanno. Quel ragazzo(quell'uomo, ormai) è la mia fonte di ispirazione costante, il mio eroe <3 Quindi buon ventiduesimo compleanno, signor Colfer <3 Altri due anni e ci potremo sposare <3 *non linciatemi, altre aspiranti mogli Colfer (o come dico io, chrogli)*

Siccome mi sto dilungando, finirò i miei monologhi a fine pagina altrimenti mi abbandonate qui T.T Buona lettura :D

Bollente

"Che fai?"

Kurt alzò la testa quando Blaine entrò nella stanza,indicando con un gesto le paillettes sul tavolo di fronte a Kurt.

"Sto decorando la bara di Pavarotti." rispose Kurt, osservando più attentamente Blaine. Perché sembrava così…nervoso?

"Beh,sbrigati." E prima che Kurt potesse dirgli quanto indelicato suonasse, Blaine proseguì. "Ho trovato una canzone perfetta per il nostro duetto e dovremmo provare.”

"Spara" disse Kurt, sollevando un sopracciglio e implorando fra sé e sè ti prego niente Pink,ti prego niente -

"Candles, di Hey Monday."

Kurt sbattè le palpebre. "Sono colpito.Di solito sei così Top 40."

"Beh," disse Blaine, sedendosi accanto a Kurt e evitando il contatto visivo. "Volevo qualcosa di un po’ più…emotivo”

Il cervello di Kurt si bloccò per un secondo mentre tentava di ignorare l’adorabile esitazione nella voce di Blaine. Poi – aspetta,emotivo?Con me?

Kurt guardò Blaine con il suo miglior sguardo da ‘vuota il sacco’ nel momento in cui pose la domanda che avrebbe potuto determinare la natura del loro rapporto per sempre. "Perché hai scelto proprio me per questo duetto?"

E Kurt non aveva mai visto Blaine così nervoso prima e improvvisamente una piccola parte del suo cervello che di solito riusciva a zittire se ne uscì con un:’Ti sta dicendo che ti ama,idiota.’

Mentre Kurt era impegnato a intimare al suo cervello di tacere,Blaine aveva iniziato a parlare."Kurt,arriva un momento." Esitò ancora e in quel momento Kurt avrebbe solo voluto gridare vai avanti! "In cui diciamo a noi stessi,’Oh,eccolo là!Cerco uno così da una vita’."

E in quel momento Kurt non riusciva neanche a respirare e osava sperare? No,non ancora,non per finire di nuovo in pezzi -ma quella era la mano di Blaine?Sulla mano di Kurt?

Il cervello di Kurt si bloccò di nuovo e per poco non mancò il resto della confessione di Blaine.

"Vederti cantare 'Blackbird' l’altro giorno, mi ha davvero aperto gli occhi. Su di te."

Fa qualcosa! Urlò Kurt internamente ma era come congelato,intento a fissare quel ragazzo bellissimo di fronte a lui che finalmente stava aprendo il suo cuore in un modo che Kurt aveva solo sognato facesse.

"Tu-tu mi emozioni,Kurt."

E allora Kurt potè sentire la sua faccia aprirsi in un sorriso ed era davvero possibile essere così felici e avere un momento così bello?

 "E questo duetto sarebbe solo una scusa per - per passare più tempo con te."

In quel momento Kurt sapeva di sognare,specialmente quando Blaine si avvicinò,alzandosi leggermente dalla sedia per afferrare il viso di Kurt e baciarlo

Paradiso.

Kurt non riusciva neanche a ricordare quando avesse iniziato a ricambiare quello stupendo,stupendo bacio.Non riusciva a ricordarsi di aver sollevato la mano per afferrare a sua volta il viso di Blaine.Ma all’improvviso,tutto troppo presto,Blaine si staccò con l’espressione più fanstastica di sempre in faccia e Kurt sapeva che doveva essere la stessa riflessa sulla sua.Lo abbiamo appena fatto sul serio?

Wow.

Blaine arrossì-Blaine!Che arrossiva!-e ridacchiò,poi sembrò ricordarsi e balbettò, "Dovremmo provare.”

E Kurt non sapeva nemmeno da dove gli uscisse perché non era mai stato il tipo da frasi sdolcinate ma tutto ciò che sapeva era che le labbra di Blaine erano fantastiche e voleva di più. "Credevo lo stessimo facendo."

Si fissarono a vicenda per un altro secondo,poi all’improvviso si lanciarono l’uno contro l’altro di nuovo,entrambi sporgendosi verso quel bacio con un completo senso di bisogno come per dire dove cavolo sei stato per tutta la mia vita?

Il primo bacio è sempre quello che resta nei ricordi delle persone per sempre,ma Kurt era piuttosto sicuro che anche  il secondo non fosse niente male,forse persino meglio.Certo,non c’era paragone.Il primo era meravigliosamente dolce ed esitante,due persone che alla fine si trovavano l’uno nell’altro.Il secondo-beh,Kurt non aveva mai desiderato qualcuno per così tanto quando quel qualcuno si trovava proprio lì con lui.Quello era un bacio.

Blaine gemette contro le sue labbra e intrecciò le dita nei capelli di Kurt e Kurt riusciva a malapena a respirare perché era lui ad aver provocato quel suono.A sua volta,avvolse le braccia attorno al collo di Blaine e anche se era totalmente paralizzato e non aveva idea di cosa stesse facendo,si lasciò semplicemente andare.

Le loro labbra si muovevano le une contro le altre come per scoprire ogni singola cosa della bocca dell’altro.Kurt si allontanò per un secondo e Blaine piagnucolò davvero alla perdita di contatto prima che Kurt spingesse Blaine all’indietro e gli si sedesse sopra a cavalcioni,attaccando di nuovo le sue labbra avidamente.E improvvisamente Blaine iniziò a mordicchiare il suo labbro inferiore e Kurt non riuscì a trattenere il gemito che gli sfuggì dalle labbra,inducendo Blaine a stringerlo più forte,spostando le sue mani dai capelli di Kurt fino ai suoi fianchi e avvicinandolo a sé.

Kurt schiuse la bocca con esitazione, deliziato quando Blaine fece lo stesso e in quel momento potè assaporare Blaine e in qualche modo era esattamente come lo aveva immaginato.Blaine non poteva nemmeno essere descritto.E in quel momento la lignua di Blaine era nella sua bocca e Kurt semplicemente si perse nelle sensazioni che causò.Dopo un po’,Kurt restituì il favore e sentì Blaine  sciogliersi sotto di lui.Kurt non riuscì a trattenere il sorriso che gli attraversò il volto perché era lui a far sentire Blaine così.Mordicchiò il labbro di Blaine,poi spostò la sua bocca più in giù,baciando la linea della mascella di Blaine e spostandosi verso il suo collo.Sentì il respiro affannoso di Blaine quando attaccò la sua bocca al collo di Blaine,mordendolo delicatamente mentre lo baciava.

“Oddio-Kurt,dove lo-dove lo hai imparato?”

Kurt non aveva assolutamente alcuna esperienza nel baciare qualcuno,ancor meno in ciò che coinvolgeva le lingue,e Blaine aveva detto che neanche lui aveva mia baciato qualcuno(esclusa Rachel,ma Blaine riusciva a stento a ricordarselo essendo stato sotto l’effetto dei fumi dell’alchool).Dunque o uno dei due stava mentendo,o baciare era semplicemente una di quelle cose che sai fare e basta.A Kurt non importava quale fosse il caso,tutto ciò che sapeva era che quello era qualcosa a cui avrebbe potuto benissimo abituarsi.Baciò un’ultima volta il collo di Blaine prima di tornare sulla sua bocca,baciandolo di nuovo velocemente finchè Blaine decise di restituire i favore.E in quel momento l’unica cosa che Kurt poteva fare era gettare la testa all’indietro e non riusciva neanche a parlare perché era così bello.Dopo un po’,non riuscì più a resistere e mosse la testa fino a catturare la bocca di Blaine di nuovo perché adesso quella era anche la sua bocca.

Alla fine,i loro baci divennero meno urgenti finchè Blaine con molta riluttanza si staccò.Kurt sospirò e appoggiò la testa sul petto di Blaine,prima di realizzare esattamente dove era seduto.

“Oh cavolo,Blaine!Mi dispiace,non avrei dovuto saltarti addosso così,non so-“

“Kurt,giuro che se ti scusi per una cosa del genere,romperò con te su due piedi.Era la cosa pià fantastica che abbia mai sperimentato e ne aspetto pienamente di più in futuro.” E Blaine era così adorabile con i capelli scompigliati e le guance arrossate,ma le sue labbra gonfie e la pelle segnata di rosso dicevano tutt’altro.Blaine Anderson era sexy.E il modo in cui stava guardando Kurt lo fece sentire esattamente allo stesso modo.

“Quindi stiamo insieme adesso,vero? Perché ho sempre immaginato che mi avrebbero fatto una proposta,non  assalito-“

Blaine sorrise compiaciuto e sollevò di nuovo una mano fino al viso di Kurt,zittendolo con successo.”Beh,in questo caso.Kurt Hummel,mi concederesti l’onore di diventare il mio ragazzo?”

Kurt  alzò semplicemente un sopracciglio e attirò verso di sé il suo ragazzo(ragazzo!) per un altro bacio.

Naturalmente,Blaine decise che sarebbe stato divertente staccarsi a quel punto e domandare innocentemente,”Quindi staimo insieme adesso,vero?Perchè ho sempre immaginato che mi avrebbero risposto quando lo avessi chiesto,non assalito-“

Kurt ringhiò sul serio a ciò che disse e afferrò la cravatta di Blaine,attirando con uno scatto il suo viso verso quello di Kurt.

Non lasciarono quella stanza per molto tempo.



Angolo di ciò che rimane di non liquefatto della traduttrice:




Ebbene? Se alcune di voi sono ancora allo stato solido, i miei complimenti ù.ù
Volevo semplicemente ringraziare tutti coloro che leggono la mia fanfic o l'hanno messa fra seguite, ricordate o preferite. E anche chi la legge semplicemente in silenzio. Spero sul serio che apprezziate il mio lavoro perchè ci metto l'anima e mi faccio delle paturnie assurde. Grazie di cuore anche alla mia beta  Ari_92 che mi ha passato il capitolo senza nemmeno una virgola spostata (ti adoro!) e alla mia co-chrogliettina sofipaulcolfer, come al solito <3
Grazie anche a chi avrà volgia di recensire, perché ogni vostra singola parola, anche negativa che sia, mi riempie il cuore <3
Alla prossima!
giadacolfer

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Capitolo 5
*** Natale ***


 

Ehilà :D  Come ve  la passate? Io benissimo, visto e considerato che ho delle persone così fantastiche a seguirmi e una beta moooolto paziente ed incredibilmente brava nel sopportare gli scleri e i discorsi che faccio <3 Quindi un grazie enorme a lei, a tutte/i voi e in particolare a chi recensisce, perchè vi giuro che non potreste rendermi più felice :)
Ecco a voi, proprio nei giorni prima delle vacanze estive, il capitolo di Natale! Ahahah, ma a chi non andrebbe un duetto Klaine anche quando c'è un sole che spacca le pietre? 

 

 

 

Natale

 

 

Kurt amava dormire. Perché dormire significava fare sogni fantastici come quelli, in cui Blaine lo seguiva per la stanza, cantando con lui Baby It's Cold Outside. E invece di balbettare e di sembrare un idiota, Kurt riusciva davvero a restare calmo e ricambiare i flirts di Blaine come non sarebbe mai riuscito nella realtà.

Poi Kurt, sedendosi accanto a Blaine, sbatté l’alluce contro il lato del divano, e all’improvviso capì;questo non è un sogno. Blaine lo stava davvero seguendo per la stanza e Kurt fu vicinissimo a sclerare, finché non si rese conto che era il suo turno di cantare.

"Say, what's in this drink?"

Anche se per caso Blaine avesse notato la lieve esitazione nella voce di Kurt, non ci aveva prestato attenzione, recitando la sua battuta di rimando. Fortunatamente Kurt conosceva quella canzone a memoria (ed era possibile o meno che avesse sognato ad occhi aperti di cantare quel pezzo con lui un paio di volte), quindi riuscì a continuare automaticamente, tentando di capire se Blaine si stesse semplicemente calando nella parte o se stesse davvero flirtando con lui, finchè-

"Your eyes are like starlight, wow."

E fu quel wow che colpì Kurt e all’improvviso, in un modo o nell’altro, senza alcuna esperienza su cui basarsi, capì che Blaine era tanto interessato a lui quanto lui lo era a Blaine. E in quel momento si stavano appoggiando allo schienale del divano, Kurt stava cantando - "I ought to say no, no, no sir," – e Blaine si stava spostando più vicino per intonare la sua parte e Kurt sapeva di dover fare qualcosa subito. Quindi quando Blaine si avvicinò e appoggiò la testa contro la sua, Kurt terminò il verso e voltò rapidamente la testa per baciarlo sulla guancia.

Blaine si irrigidì, mancando il  verso seguente mentre la musica echeggiava nella stanza, fissando Kurt con un’espressione indecifrabile. Kurt riusciva quasi a vedere il suo cervello elaborare l’accaduto- Cosa significa?Si sta solo calando nella parte? Lui…potrebbe?

Kurt gli fece l’occhiolino e si avvicinò con nonchalance al pianoforte,cantando, "I really can't stay - "

E in quel momento Blaine sembrava aver realizzato la stessa cosa che Kurt aveva capito poco prima. Lo seguì fino allo sgabello del pianoforte dove si era seduto e si protese verso di lui,mentre cantavano insieme la parte-".. it's cold outside!"

E quando Blaine si sporse in avanti per suonare le note sul pianoforte,girò la testa e baciò a sua volta Kurt sulla guancia,un pò più vicino all’angolo della bocca.

Entrambi i ragazzi sostennero l’occhiata di fuoco che passò tra loro,poi le labbra di Kurt  si incurvarono in un sorriso mentre si alzava di nuovo in piedi e iniziava a condurre l’ormai reale inseguimento per la stanza. "I've got to get home -" Col cavolo,non vado da nessuna parte. Rimarrò proprio qui.

 

Kurt sentì il braccio di Blaine scivolargli attorno alla vita quando si incrociarono vicino al caminetto,e scherzosamente lo  scrollò via,assicurandosi di mantenere il contatto visivo affinché Blaine capisse che si trattava solo di una farsa. Il bacio comunque-quello era decisamente vero.

E Blaine provava decisamente lo stesso,a giudicare dal suo sguardo mentre cantava, "I thrill when you touch my hand," permettendo alla sua mano di sfiorare lievemente  quella di Kurt. L’espressione fervente nei suoi occhi causò un brivido lungo la spina dorsale di Kurt,perché quello era Blaine,e stava cantando a lui. Kurt.Per poco non mancò il verso successivo,preso com’era dall’emozione e dalla passione del momento,ma riuscì a riprendersi in tempo.

Ora si stavano sporgendo l’ uno verso l’altro da una parte all’altra del divano ed erano di nuovo così vicini che Kurt non riuscì a resistere, baciando di nuovo quel viso perfetto,proprio sull’estremità della bocca di Blaine,facendolo incespicare leggermente sul suo verso.

"I really can't stay - " "Get over that hold out!"

E poi Blaine indicò con un gesto il divano e Kurt inclinò la testa;lo farò se tu lo farai. Blaine acconsentì con un sorriso,e abbiamo avuto sul serio queste conversazioni con lo sguardo per tutto questo tempo e non l’abbiamo mai notato?

Kurt si lasciò sprofondare sul divano vicino a Blaine,accavallando le gambe mentre cantavano il verso finale,ancora in perfetto tempo con la musica.

"Oh but it's cold outside!"

La musica si affievolì fino a cessare e gli unici rumori nella stanza erano il suono del fuoco scoppiettante e il respiro di due adolescenti nervosi che si stavano guardando negli occhi, scrutandosi a vicenda per accertarsi che ciò che avevano visto durante la canzone fosse ancora lì e non si fossero sbagliati. Che i loro sentimenti,che prima consideravano non corrisposti,fossero davvero riflessi nella persona seduta di fronte a loro.

Kurt sollevò un sopracciglio e Blaine lo imitò,ripetendo il cenno con la testa di poco prima;lo farò se tu lo farai.

E poi finalmente le loro labbra si incontrarono.

 

Kurt aveva immaginato quel momento molte volte in passato ma quello non era niente di paragonabile a ciò che aveva sognato. Niente di paragonabile al bacio con Brittany,che sembrava avesse tentato di risucchiargli la faccia,o al bacio con Karofsky- Kurt ricacciò indietro quel ricordo,perché quella non era una cosa a cui pensare mentre stava ricevendo il migliore primo bacio della storia. Quello era-beh,chiamatelo cliché,ma- del tutto indescrivibile.

Assolutamente,completamente indescrivibile.

Kurt  si staccò con riluttanza,aprendo gli occhi per poi trovarsi di fronte un Blaine visibilmente confuso che stava facendo la stessa cosa. I loro sguardi si incontrarono un’altra volta ,cercando di nuovo quella conferma che era facilmente decifrabile su entrambe le loro facce. Kurt appoggiò la fronte contro quella di Blaine,intrecciando le dita con le sue e lasciandosi sfuggire dalle labbra una lieve risatina. Ed era una prova di come si conoscessero bene il fatto che Blaine non chiedesse perché stesse ridendo,o se aveva qualcosa fra i denti. Sospirò,semplicemente soddisfatto,e sollevò l’altra mano per accarezzare il viso di Kurt.

Dopo qualche istante,fu la volta di Blaine di allontanarsi con riluttanza,facendo scorrere la mano sul viso di Kurt in un modo che gli fece venire i brividi,prima di lasciarlo andare e schiarirsi la gola.

“Beh,sei di certo meglio tu di come sarà quella ragazza.”

Kurt sorrise.”Spero vivamente di sì. E spero che non le mostrerai la performance completa.”

Blaine in risposta gli fece l’occhiolino.”Non preoccuparti,piccolo,quella è riservata solo a te.”

Kurt sentì un altro brivido percorrergli la schiena e si sporse in avanti,posando di nuovo le labbra su quelle di Blaine,sentendo il sapore del suo ragazzo sulle labbra-Un momento.

"Blaine," disse piano Kurt ,allontanandosi  quel tanto che bastava per riuscire a parlare,con le labbra ancora appoggiate alle sue.”Questo ci rende una coppia?”

E poté sentire Blaine ridere,il respiro infrangersi lievemente contro le sue labbra.”Beh,non bacio chiunque in quel modo,quindi spero vivamente di sì.” E con ciò,premette di nuovo le labbra contro quelle di Kurt,ed entrambi i ragazzi sorrisero nel bacio,perché avevano finalmente trovato qualcuno che li rendesse felice.

E avrebbero potuto rimanere così per sempre,fino a quando non sentirono il suono di una porta che si apriva,poi un rantolo. Kurt si staccò e alzò lo sguardo, giusto in tempo per vedere il retro della testa del professor Schuester che stava rapidamente sparendo,mentre si lanciava letteralmente fuori dalla stanza.

“Faresti meglio a seguirlo,” disse Blaine,districandosi con riluttanza dalla presa di Kurt per lasciarlo andare.

Kurt sospirò,sporgendosi per un altro rapido bacio prima di alzarsi ed andare a cercare  il suo vecchio professore del Glee,lasciando Blaine a fare una silenziosa danza della vittoria per la stanza. Che avrebbe del tutto negato se a qualcuno fosse capitato di vederla. Perché Blaine Anderson era sempre un tipo composto.

Ed era anche completamente ignaro del fatto che Kurt stesse facendo la stessa cosa nella hall d’ingresso e si stesse chiedendo come contattare la ragazza che avrebbe dovuto esibirsi con Blaine e convincerla a ritirarsi .Fatto che avrebbe del tutto negato se a qualcuno fosse capitato di saperne qualcosa. Perché Kurt Hummel era sempre un tipo scaltro.

Ma entrambi i ragazzi avevano qualcosa in comune. Un sentimento in rapida crescita per il loro più-che-migliore-amico.E nessuno dei due ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo.

 

 


 

 

 

Angolo della traduttrice:

Un saluto all'Iphone della  mia chrogliettina sofipaulcolfer,a cui ormai ho consumato l'energia vitale <3

E a lei per non farmi pagare la sua bolletta della luce,che per ricaricarlo sarà ormai alle stelle xD

Alla prossima per un pò di gioco della bottiglia!!




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Capitolo 6
*** Pavarotti ***



Ehilà :D Eccomi di nuovo  a tartassarvi,mie care :) Un rapido ringraziamento a tutte voi e ci risentiamo a fine capitolo :) Enjoy <3






Pavarotti




Kurt terminò la canzone e si asciugò le lacrime dal viso in maniera drammatica prima di andarsi a sedere accanto a Blaine. E in quel momento Blaine doveva provare ad ignorare il fatto che ci fosse un bellissimo ragazzo seduto di fianco a lui che era emotivamente distrutto e come aveva fatto a non accorgersi prima di quanto fosse bello? Ci volle tutta la concentrazione di Blaine per fare attenzione al resto della riunione dei Warblers, che fortunatamente fu breve. Evidentemente, dopo l’esibizione improvvisata di Kurt, nessuno aveva abbastanza energia per discutere dei costumi e presto Wes dichiarò l’incontro concluso.


Mentre gli altri Warblers uscivano in fila dalla sala, Kurt si diresse verso il registratore. Blaine si attardò rimanendo nella stanza finché l’ultimo Warbler non se ne fu andato, poi fece un passo verso Kurt, che si voltò nella sua direzione con un sorriso carico di dolore.


“Stai bene?”


E a quella domanda, la diga cedette di nuovo.


“Ti sembra che io stia bene, Blaine? No, non sto bene, sto soffrendo. Ho perso uno dei miei compagni più vicini oggi, qualcuno che capiva me e la mia passione. Qualcuno che cantava con me a qualunque ora del giorno e che ascoltava le mie lamentele a prescindere- ”


A quel punto, Blaine tentò di intervenire perché anche lui c’era per Kurt-


“E ora se n’è andato! E ora ho una morte sulla coscienza e non so cosa fare! E’ come se avessi ucciso il talento di Rachel Berry.”


“Kurt,va tutto- ”


“Non dirmi che va tutto bene, Blaine Anderson! Pavarotti era uno dei pochi che notavano il mio talento qua intorno, l’altro è quello che mi mette sempre in ombra in ogni dannata gara!”


Al diavolo, pensò Blaine.
Se Kurt vuole un po’ di approvazione e comprensione, diamine ne otterrà un po’.


“E io- mmph!”


Blaine fece un passo avanti e unì la sua bocca a quella di Kurt.


Il bacio fu breve e dolce, ma entrambi i ragazzi si separarono senza fiato. In più, Kurt aveva smesso di parlare e sembrava frastornato, con una mano premuta delicatamente sulla bocca. Ciò permise a Blaine di dire qualche parola mentre Kurt si riprendeva
.


“Mi dispiace per la tua perdita, Kurt, davvero. Ma non è la fine del mondo. Hai il diritto si soffrire, sì, ma non pensare mai di aver perso l’unico che ti notava. Perché io ti ho sempre notato. E probabilmente ci ho messo un sacco di tempo, ma alla fine ho notato più della tua semplice amicizia. Ho notato tutto quello che voglio in un fidanzato e spero che tu provi lo stesso.” Blaine si sedette, tutto il suo spirito combattivo sparito. Se Kurt lo avesse respinto adesso-


Ma Kurt si era seduto accanto a lui e gli aveva preso la mano, con un dolce sorriso che gli attraversava il viso. ”Certo che provo lo stesso, idiota.” Ma le parole erano dette senza alcun risentimento. ”Stavo solo aspettando che ti svegliassi e lo notassi. E se occorre che un uccellino muoia e che io soffra per catturare la tua attenzione, beh, così sia.”


A Blaine non sfuggì il piglio scherzoso del sorriso di Kurt. "Intendi che- ?"


“Certo, sono un po’ scosso. Ma è solo un uccellino, Blaine. Ho cose più importanti a cui pensare.”


E prima che Blaine potesse protestare, Kurt premette di nuovo le labbra contro le sue e qualsiasi questione in sospeso avesse con il suo neo-fidanzato svanì in quel bacio.

Piccoli scleri della traduttrice:

 Volevo ringrazare per l’ennesima volta tutti quelli che mi seguono o che hanno il buon cuore di recensire :3 Vi adoroo,Klainers <3

Un grazie enorme alla mia beta Ari_92,che in questi giorni ha pubblicato il primo capitolo della sua nuova stupenda ff.

Ecco il link per chiunque fosse interessato: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1083635

Un baciooo a tutti e a presto!!

Prossimo capitolo:just a little BICO!

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Capitolo 7
*** Gioco della bottiglia ***


Hoooola :D Scusate l’attesa un po’ più lunga del solito,ma ecchemeee <3. Vi lascio subito al capitolo senza dilungarmi troppo,ma lo vorrei dedicare alla mia mitica prof di spagnolo che oggi io e la mia chrogliettina abbiamo scoperto essere una gleek e anche una fan del Rocky Horror,con una passione per Sue Sylvester e un amore smodato per la sua versione di Vogue. Mi amorrrrr <3

 

 

 

 

 

 

Gioco della bottiglia

"E’ ora del gioco della bottiglia!"

Kurt gemette non appena una Rachel palesemente ubriaca afferrò una bottiglia e quasi cadde a terra. Gli altri ragazzi esultarono e la seguirono, formando una sorta di cerchio asimmetrico. Kurt sospirò e si sedette di fianco a Rachel, rallegrandosi un po’ quando Blaine collassò vicino a lui, accasciandosi leggermente contro la sua spalla. Gli rivolse un sorriso sghembo, lievemente guastato dal fatto che fosse sbronzo, poi indirizzò la sua attenzione verso il gioco già in corso. Kurt, con riluttanza, fece lo stesso. Impiegò qualche istante per esaminare il resto del cerchio di persone, cercando di capire chi sarebbe stato davvero disposto a baciare fra i presenti. Il numero fu presto calcolato: solo uno. Naturalmente.

Naturalmente, l’intera serata sarebbe stata migliore se Blaine non si fosse subito diretto verso l’alcohol nell’istante in cui questo venne distribuito. Tornando indietro con un bicchiere colmo di qualcosa dall’odore molto forte, aveva colto lo sguardo interrogativo di Kurt e aveva scrollato le spalle con fare impacciato. “I ragazzi della Dalton non hanno molte opportunità per divertirsi, quindi cerco di sfruttare ogni occasione che mi si presenta." Kurt inarcò un sopracciglio, con una domanda sulla punta della lingua-questo vuol dire che non riesci a reggere l’alcohol? – ma Blaine era già stato trascinato in una conversazione da Brittany,che voleva sapere se anche lui fosse un delfino. Kurt sospirò semplicemente e decise di godersi la compagnia di Blaine prima che si ubriacasse del tutto.

 E si ubriacò. A metà della festa, Kurt si ritrovò seduto da solo, a osservare quel ragazzo adorabile farsi strada tra la folla,barcollando leggermente e cantando Teenage Dream a pieni polmoni. Cosa che fece sorridere Kurt. Anche se Blaine sembrava totalmente diverso quando abbassava la guardia e si divertiva, un sacco di cose non cambiavano affatto. Blaine catturò il suo sguardo e ammiccò allusivamente prima di essere trascinato in pista da una piroettante Quinn. Kurt sbatté le palpebre. Quello non era previsto. Sorrise all’ormai distratto Blaine prima di sospirare e affondare la testa fra le mani. L’unica sera in cui lui e Blaine evadevano dalle restrizioni della Dalton e a Blaine importava più di un barile d’alcohol che di lui. Splendido.

E ora erano costretti a giocare al gioco da festa alcolica più cliché del mondo. Un boato di acclamazione si sollevò quando Brittany incollò le labbra a quelle di Sam. Kurt evitò di lanciare un’occhiata di solidarietà a una Santana palesemente irritata, prima di osservare furtivamente il ragazzo ubriaco di fianco a lui, solo per poi sorprenderlo a fissarlo di rimando. Blaine, a dire la verità,iniziava a sembrare un po’ meno sbronzo,fortunatamente (Kurt non era esaltato all’idea di portarlo a casa sua e stava già cercando di trovare il modo di portarlo da lui in quello stato senza che suo padre se ne accorgesse - non avrebbe potuto portare a casa sua Blaine ridotto così), e gli rivolse un altro sorriso Blaine-esco. "Ti stai divertendo?" chiese, strascicando ancora un po’ le parole.

“Non quanto te, ” disse Kurt, alzando un sopracciglio nel notare lo stato in cui era ridotto il suo amico, di solito perfettamente composto. Blaine ridacchiò un po’, poi tornò serio.

"Scusa, per tutto. Ora mi sento meglio, ma avrò dei terribili postumi domani. Mi terresti lontano dall’alcohol,per favore?”

"Volentieri, "rispose scherzosamente Kurt, con il primo autentico sorriso della serata, beandosi del sorriso di rimando di Blaine.

“TOCCA A ME!” Un urlo proveniente dalla parte opposta per poco non rese Kurt sordo e il ragazzo sussultò quando Rachel si sporse in avanti per far girare la bottiglia. Stropicciandosi l’orecchio per cercare di riacquistare l’udito, si chiese chi sarebbe stata la fortunata vittima che avrebbe sperimentato la Berry-passione. Forse Finn, e poi magari avrebbero smesso di struggersi l’uno per l’altro e Finn avrebbe smesso di fare le ore piccole uccidendo mostri in quel suo videogioco-

"BLAINE!" giunse il grido squillante di Rachel; i ragazzi ridevano e al contempo sembravano dispiaciuti per il Warbler, le ragazze erano combattute tra la compassione per Blaine e quella per Kurt.

Kurt si irrigidì,sapendo che la maggior parte degli occhi nella stanza erano puntati su di lui.”Beh, sarà…straordinario!” cinguettò, continuando a fissare Blaine, che a sua volta sembrava essersi irrigidito. C’era un’espressione di panico nei suoi occhi e Kurt venne un po’ consolato da questo -non vuole farlo più di quanto lo voglia Rachel -

"Blaine Warbler, preparati a farti sconvolgere!”

Okay, magari voleva farlo molto meno di Rachel. Kurt non riusciva a sopportare la vista di Blaine che si piegava in avanti verso una Rachel in attesa. Sentì una mano sulla spalla ma si rifiutò di aprire gli occhi, presumendo che Blaine avesse solo perso l’equilibrio mentre si accingeva a baciare una ragazza.

Non sei qui, si sforzò di ripetersi mentalmente Kurt, è solo un sogno-.

E sì, doveva essere un sogno, perché ora un paio di mani era sul suo viso e un paio di labbra era sulle sue.

All’inizio, Kurt si convinse che Rachel si fosse scordata quale ragazzo avrebbe dovuto baciare e spalancò gli occhi, aspettandosi di dover spingere via la ragazza ubriaca. Invece, vide una massa di ricci che decisamente non era Rachel.

 Blaine. Blaine ti sta baciando.

Prima che Kurt potesse cercare di capire cosa stesse succedendo, Blaine si allontanò e si voltò verso una delusa Rachel.

“Scusami,Rachel,ma,in tutta coscienza,non potevo baciarti mentre provo dei sentimenti così forti per il mio amico-ma-si spera-non-più-solo-un-amico,qui presente. Grazie per avermi dato l’opportunità di condividere finalmente con lui ciò che provo. Ora ce ne andremo e magari pomiceremo nella sua auto prima che lui mi porti a casa-ammesso che provi lo stesso, cosa che scopriremo fra poco. Arrivederci a tutti.”

Kurt stava ancora tentando di elaborare il discorso improvvisato di Blaine -lui piaceva a Blaine?-prima che lui lo prendesse per mano e per poco non lo trascinasse fuori. Non appena Kurt e Blaine misero piede fuori  dalla porta, sentirono l’ultima frecciatina di Santana ”Arrapante!Dateci dentro, ragazzi bianchi!”


Uscire nell’aria fresca della notte fu la scossa di cui entrambi avevano bisogno; Blaine sembrò perdere l’ultima traccia di sbronza e Kurt finalmente assimilò tutto ciò che era successo quella sera. Si fermò ad alcuni passi dalla sua auto e si voltò per guardare Blaine che lo stava nervosamente osservando di rimando, come se il suo cuore trapelasse dal suo sguardo.


 “Quindi quello là dentro era il tuo modo di dirmi che ti piaccio?Ti sei ubriacato,poi hai baciato la persona sbagliata al gioco della bottiglia e hai annunciato a tutti che ti piaceva quella persona prima di dirlo alla persona stessa?”

Blaine sembrò avvilirsi.”Mi dispiace così tanto,Kurt,ho provato a trovare un modo per dirtelo ma non era mai il momento giusto e-

"Blaine, questo è l’esatto contrario di ciò che mi sarei aspettato da parte tua.” Kurt fece una pausa,vedendo Blaine abbassare la testa.”Ed è questo che lo rende così fantastico.”

Kurt adorava vedere la confusione attraversare il viso di Blaine.”Quindi…non sei arrabbiato?”

In risposta,Kurt attirò Blaine verso di sé e lo baciò di nuovo. Questa volta durò di più di quella del gioco della bottiglia e quando Blaine iniziò ad approfondire il bacio,Kurt si allontanò arricciando il naso.

“Per quanto sia stupendo,hai bisogno di colluttorio prima di proseguire. Odio il sapore di alcohol, troppi ricordi imbarazzanti. E poi ci troveremo un posto più romantico dell’esterno della casa di Rachel Berry,perché voglio continuare.” Kurt si rese conto delle ultime parole che uscirono dalla sua bocca un attimo dopo e scosse la testa. Qualcuno ha per caso corretto il mio drink o qualcosa del genere?

Blaine aprì la portiera del passeggero dell’auto di Kurt,in cui aveva messo la sua borsa,e tirò fuori una bottiglia di colluttorio. Svitandone il tappo, notò lo sguardo di Kurt e sorrise. “Immaginavo che ne avrei avuto bisogno se avessi voluto tornare a casa senza che mi facessero delle domande.” Kurt camminò fino all’altro lato dell’auto, mentre Blaine usava il colluttorio, e inserì le chiavi per mettere in moto, attendendo che lui salisse. Non appena uscì dal vialetto di Rachel, il braccio di Blaine scivolò attorno alle sue spalle e Kurt sorrise all’idiota seduto accanto a lui.

Forse l’alcohol non è così male, pensò fra sé e sé, due secondi prima che Blaine fosse colto dai conati e si sporgesse fuori dal finestrino per vomitare. Kurt sospirò e accostò, prevedendo un sacco di altre fermate durante il tragitto verso casa.

Nonostante tutto, in fondo, non era stata una brutta serata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della derelitta:

Ed ecco,per la seconda volta,un Blaine intento a vomitare l’anima fuori dal finestrino dell’auto di Kurt xD Poor Navigator <3

Tanto amore anche per questa Santana versione Klainer e per la preziosissima e fedele bottiglia di collutorio che assicurerà un po’ di divertimento a quei due :)

Alla prossima!Recensite! Bacii <3

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Capitolo 8
*** Chiarezza ***



Ecco l’ottavo capitolo di Kiss :3 Scusate l’attesa più lunga del solito, ho avuto parecchi impegni. Quindi vi lascio al capitolo,troverete i miei scleri a fine pagina ;)


Chiarezza

 

"Sì,sono gay. Gay al 100%. Grazie per avermi chiarito le idee,Rachel. Ehi,mi puoi tenere il posto per un secondo?”

Kurt rimase stordito quando Blaine si voltò per uscire, lanciandogli uno sguardo mentre se ne andava. Quello non era uno sguardo da “Parliamo e capiamo cos’è andato storto”, né uno da “Mi dispiace, torniamo amici”. Era uno sguardo da “Muovi il culo e seguimi,adesso.”

Kurt rivolse qualche parola di conforto a Rachel, che corse via alla svelta per scrivere la sua canzone, lasciandolo libero di seguire Blaine fin dove si era diretto all’esterno del locale e stava appoggiato contro la sua auto. Raggiungendolo, Kurt provò a decifrare lo sguardo che gli aveva lanciato prima. C’era dell’irritazione (dopotutto, non avevano ancora fatto pace dopo il loro litigio), del rimorso, ma anche qualcos’altro che Kurt non riusciva a interpretare. Se non ne fosse stato sicuro, avrebbe giurato che si trattasse di desiderio...

"Kurt."

Kurt si riscosse dai suoi pensieri e si accorse di aver raggiunto l’auto di Blaine.

"Um, ciao."

Blaine lo scrutò per qualche secondo, poi sospirò e lo condusse verso una panchina.

"Senti,io odio litigare con te, quindi mettiamo le cose in chiaro. Mi dispiace di essere rimasto così sulla difensiva, ma penso ancora quel che ho detto. Solo perché ero confuso, non significa che tu potessi giudicarmi. Capisco che fosse abbastanza stupido, insomma, era Rachel Berry dopotutto, ” Blaine sorrise e Kurt finalmente intravide uno scorcio del vecchio Blaine, che non aveva più visto da prima della festa. "Ma non importa. Era uno di quei momenti difficili per me,che so anche tu  hai avuto e, invece di litigare, avrei dato qualsiasi cosa per avere il tuo sostegno.”

Kurt abbassò lo sguardo, sbattendo le palpebre per ricacciare indietro le lacrime di vergogna. “Blaine,mi dispiace così tanto. Non c’è niente che io possa dire per scusarmi e ho provato a trovare le parole giuste fin da mezz’ora dopo la nostra discussione, quando ho messo da parte la mia plausibile rabbia e ho capito che casino avevo combinato. Puoi essere chiunque tu voglia ed io avrei dovuto sostenerti. Immagino che l‘idea di perdere l’unica altra persona apertamente gay che conosco mi abbia sc-sconvolto un po’ e…” la sua voce si incrinò e una lacrima gli solcò la guancia,ma si affrettò ad asciugarla.

Blaine, però, se ne accorse e avvolse Kurt fra le sue braccia, avvicinandolo a sé.”Lo so,e dopo essermi calmato ho capito le cose dal tuo punto di vista. Posso capire perché tu abbia perso la testa. Diciamo solo che siamo entrambi dispiaciuti,abbiamo entrambi  reagito in modo eccessivo, ma che ora va tutto bene.”

Kurt ricacciò indietro le lacrime e sollevò la testa per sorridere a Blaine. “Affare fatto.” Aspettò un attimo, poi chiese-“Allora, com’è stato baciare Rachel da sobrio?”

Blaine fece immediatamente una smorfia e Kurt iniziò a ridere. “Kurt,era come se si fosse lanciata su di me piangendo o qualcosa del genere. Quella ragazza è talmente bisognosa che lo trasmette anche attraverso i baci.”

Kurt, però, aveva sentito una fitta quando Blaine aveva detto ‘bisognosa’ e allora aveva riabbassato lo sguardo, mordendosi il labbro. Blaine lo guardò e si affrettò a rassicurarlo. “Kurt,tu non sei bisognoso. Non lo sei, ” ripeté, mentre un’altra lacrima solcava il viso di Kurt.“Sei una persona meravigliosa e spiritosa, così incredibilmente indipendente ma che a volte ha bisogno di qualcuno con cui parlare. Tutti ne abbiamo bisogno.”

Kurt percepì la sincerità e il peso di quelle ultime poche parole e si ricordò di quando, poche settimane prima, aveva trovato Blaine steso sul suo letto, intento a fissare con aria apatica il soffitto. Dopo qualche ora di silenzio in cui Kurt era semplicemente rimasto seduto con lui, zitto, Blaine aveva iniziato a parlare e così lui aveva scoperto che erano passati due anni dal giorno in cui era stato picchiato e chiuso nello sgabuzzino del bidello per tutto il weekend, fatto che aveva causato il suo trasferimento alla Dalton. Avevano pianto entrambi e dopo quel giorno, era come se si trovassero sullo stesso piano. Basta con Blaine il mentore,basta con Kurt la vittima. Soltanto due ragazzi che avevano entrambi passato le pene dell’inferno ma che ora avevano l’un l’altro come amico.

Kurt appoggiò il braccio su quello di Blaine, che sorrise di rimando.”No,Rachel è il tipo di persona che salta addosso a qualunque ragazzo solo per sentirsi amata. Tu invece - beh, sei il tipo di persona che sa ciò che vuole e cerca di ottenerlo. Sai perfettamente chi sei e non cambieresti per nessuno. E… Dio,Kurt,non hai idea di quanto vorrei essere così.”

 

E ora era il turno di Blaine di trattenere le lacrime che si stavano concentrando nei suoi occhi.

Kurt lo circondò con un braccio a sua volta, tracciando delle lievi carezze circolari sulla sua schiena.

“Ho sempre pensato di sapere chi fossi, ma il tempo passava e io non ero in grado di trovarmi un ragazzo,non riuscivo a trovare nessuno che mi vedesse come qualcosa di più del tizio che canta. E naturalmente ho iniziato a dubitare di me stesso. E poi è arrivata Rachel ed era la prima persona che voleva davvero baciarmi ed uscire con me-“ Kurt meditò su quanto quella affermazione fosse incredibilmente errata,ma se lo tenne per sé, mentre Blaine continuava a sfogarsi. “-e pensavo, beh, che forse questo avrebbe potuto, non so, rendermi etero o qualcosa del genere?” Blaine rise amaramente.”Ma è stupido perché avrei dovuto essere a mio agio con ciò che sono. Sono gay. E anche se sono gay e solo,questo mi rende comunque gay.”

“Non sei solo, Blaine.”

Blaine sorrise. “Lo so,Kurt.Non sto dicendo che non sei un ottimo amico-”

“No,Blaine.Non sei solo.”

E Kurt lo stava guardando con così tanta intensità che Blaine avrebbe dovuto essere cieco per non notarlo. Kurt sentiva ancora la necessità di spiegarsi, perché Blaine era stato all’oscuro di tutto fino ad allora,dopotutto.

“Se pensi che Rachel Berry sia l’unica persona che ti abbia mai voluto,sei un idiota,Blaine. Tralasciando il fatto che la prima volta che hai incontrato Santana,lei ha chiesto dove fosse la tua versione etero per lei,ho visto il modo in cui incanti le cameriere al Bel Grissino. E la barista al Lima Bean pende dalle tue labbra.”

“Kurt, sono tutte donne.”

Kurt sollevò un sopracciglio. “Ottimo spirito d’osservazione, Sherlock.” rispose scherzando, dando una leggera gomitata nelle costole a Blaine. “Sì,sono tutte donne. Un’altra cosa che non noti, però, è il modo in cui i Warblers più piccoli che stanno facendo i conti con la propria sessualità ti ammirano,e non solo come mentore. Ho sentito alcune conversazioni su quanto tu sia incantevole, Blaine.”. Blaine a quel punto  sollevò la testa di scatto, guardando Kurt con aria incredula.”E non l’ho detto solo per vedere quella espressione sulla tua faccia,anche se era piuttosto divertente. E’ la verità. Ci sono state anche alcune volte in cui dei ragazzi mi hanno nervosamente chiesto cose come il tuo colore preferito,le tue aspirazioni nella vita,come prendi il caffè,il tuo libro preferito,il tuo secondo nome,il tuo luogo preferito,se io e te uscivamo insieme e,in una strana occasione,in che posizione ti piace dormire.”

“E tu cos’hai risposto?” Blaine tentò di non arrossire per la domanda a proposito del fatto che loro uscissero insieme.

“Blu, comporre canzoni per una compagnia teatrale mentre lavori come avvocato indipendente, cappuccino medio, Il buio oltre la siepe anche se lo negherai a vita, Darren, Italia, non ancora e spaparanzato a pancia in giù, cosa che fa davvero male alla tua pelle.”

“Wow…mi conosci davvero bene.”

Kurt sorrise e aspettò che assimilasse ciò che aveva detto.

Non ancora?

Blaine alzò lo sguardo esterrefatto fino ad incontrare quello consapevole di Kurt.

“Come ho già detto,Blaine,non sei solo. Nessuno di noi due lo è. E spero davvero che d’ora in poi lo saremo molto di meno.”

E l’espressione sul suo volto era così perfetta che Kurt avrebbe voluto baciarlo.

Beh, allora perché non lo fai?

Allora lo fece.

Quando si allontanò, leggermente senza fiato, Blaine intrecciò le dita con quelle di Kurt e mormorò piano, ”Argento, esibirsi a Broadway, latte macchiato scremato, Orgoglio e Pregiudizio, Matthew, Parigi, sì, usciamo insieme e raggomitolato in quell’adorabile modo in cui ti piace dormire.”

 

Kurt si limitò a sorridere e premette la fronte contro quella del suo ragazzo.


 

 

 

 

 

 

 

 

Antro della traduttrice:

Ehiii :D Ok,spero che vi sia piaciuto perché, personalmente, questo l’ho amato dalla prima volta che l’ho letto :3   Ora,i ringraziamenti,dovuti come al solito.

-Alla mia beta, Ari_92, che sopporta i miei scleri, i miei dubbi e le mie cavolate. Non so più cosa fare per ringraziarti, chiedimi un organo, uno a scelta, e te lo spedirò.

 

-Alla mia chrogliettina, per il supporto morale e le foto di domenica (sai di cosa parlo ù.ù)

 

-A voi, carissime/(i)? Mi chiedo sempre se c’è anche qualche maschietto, chissà :D Ne sarei onorata. Ad ogni modo ragazzi, ragazze, whether you’re gay, straight, orange, purple, dinosaur, I don’t care (see what I did,here? :D). Ciò che importa è ringraziarvi tutti, dal primo all’ultimo, a chiunque segue e in particolare a chi recensisce, perché adoro le vostre recensioni <3

Alla prossima! Tanti Klisses

              giadacolfer

 

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Capitolo 9
*** Bisessuale ***


Nuova settimana, nuovo capitolo! :D Vi sono mancata? *si illude bellamente*. Preferisco risparmiarvi le mie paturnie, almeno fino a fine capitolo.

Enjoy, if you can! :D









Bisessuale

"Ah, non chiedere il bis, potrebbero capire bisex.”

Kurt rimase a fissare Blaine mentre quest’ultimo si allontanava furibondo dal tavolo, cercando di capire cosa diamine fosse accaduto. Certo, aveva reagito in modo eccessivo, ma anche Blaine lo aveva fatto. Non riusciva ad accorgersi che Kurt non stava cercando di cambiarlo, ma stava solo cercando di fargli capire chi era?

Ovviamente no.

Kurt osservò il caffè bevuto per metà sul tavolo, poi prese una decisione. Chiaramente c’era qualcosa di più sulla faccenda che Blaine non voleva lasciar trapelare e Kurt avrebbe maledetto sé stesso piuttosto che rimanere lì e lasciare che il suo amico fuggisse in quel modo. Afferrando la sua borsa, si alzò alla svelta e seguì Blaine fuori dalla porta. Aspettandosi di doverlo inseguire fino alla sua auto, si fermò sui suoi passi quando invece vide Blaine accasciato su una panchina là fuori. Non alzò lo sguardo quando Kurt si sedette accanto a lui, continuando piuttosto ad osservare cupamente il parcheggio.

Kurt gli concesse un momento, poi parlò. “Presumo che abbiamo entrambi reagito in modo eccessivo, vero?”

Blaine non diede segno di averlo sentito.

Kurt inarcò un sopracciglio. “Hai sul serio intenzione di rimanere qui seduto e ignorarmi?

Nessuna risposta.

“Uff!” Kurt si passò una mano fra i capelli con rabbia."Blaine, non fare così!Dovresti comportarti da amico…”.

“Sì?” Ora Blaine si era alzato, puntando un dito inquisitore verso Kurt.“E anche tu avresti dovuto comportarti come tale!Ma tutto ciò che hai fatto è stato dirmi che dovevo cambiare ciò che ero…”.

“Non è affatto ciò che ho detto!Blaine, credo solo che tu abbia bisogno di rifletterci seriamente.”

“Cosa pensi che abbia fatto fino adesso? Non è che io abbia molto su cui basarmi,Kurt. Ho un bacio, ricevuto da ubriaco da una ragazza, che è stato piacevole e non ho proprio niente con cui paragonarlo. Lo sai che non ho mai baciato un ragazzo finora, diamine, non ho mai baciato qualcuno che fosse sobrio, finora. Tutto quello che so è che l’altra sera ho baciato una ragazza e mi è piaciuto e se non fossi così incavolato adesso,probabilmente canterei una canzone a riguardo. E se è stato piacevole, allora che cosa faccio adesso? Lo so che non sono l’unico ragazzo gay che ha affrontato questi problemi,Kurt. Allora perché è così grave? Se Wes o David si svegliassero un giorno e pensassero di poter essere gay,non ci arrabbieremmo con loro e non diremmo loro di sbrigarsi e di capirlo,né diremmo loro che solo perché ad entrambi piacevano le ragazze in passato, allora non possono essere ugualmente attratti dai ragazzi. Li aiuteremmo ad affrontare la situazione e daremmo loro tempo. E questo è cosa avrei voluto da parte tua. Voglio il tuo sostegno, voglio che tu mi dica che andrà tutto bene a prescindere da cosa io decida,e probabilmente sono gay,Kurt.Sono confuso,però,e non ho nessuna esperienza su cui fare affidamento e non so cosa cavolo fare!”

Ormai Blaine stava camminando avanti e indietro per il marciapiede, passandosi le mani fra i capelli. Kurt rimase seduto, osservando l’amico palesemente arrabbiato dare sfogo ai suoi sentimenti mentre i suoi stessi pensieri scorrevano velocemente. All’inizio avrebbe voluto alzarsi e urlargli contro a sua volta,dicendogli che non era l’unico a lottare coi suoi problemi al momento,ma si trattenne non appena ebbe osservato il ragazzo visibilmente angosciato che stava girando in tondo nel parcheggio. Blaine aveva bisogno di qualcosa per chiarirsi le idee e Kurt ne ebbe una. Niente con cui paragonarlo, eh?

Raccolse tutto il suo coraggio, si alzò e camminò verso il suo amico ancora in procinto di blaterare.

Fermandosi di fronte a Blaine, lo afferrò per le spalle per fermare il suo vagare senza sosta.

“Kurt, cosa diavolo vuoi?Lasciami in pace e basta!”

“No, ” disse semplicemente Kurt, prima di avvicinarsi per baciarlo.

Dopo qualche istante della sensazione più meravigliosa della sua vita, Kurt si allontanò. Meglio non spingersi troppo oltre, era un esperimento, dopotutto.

“Allora,ora hai ricevuto un bacio da sobrio da un ragazzo. Lo so che non hai ancora ricevuto un bacio da sobrio da una ragazza, ma- uh,beh,forse può aiutarti a capire.” Kurt deglutì, la fiducia in sé stesso stava sparendo rapidamente. “Non lo so, forse- credo- forse dovrei andare-”.

Blaine posò un dito sulle labbra di Kurt prima di rimpiazzarlo con le sue.

Quando si separarono, Blaine inarcò le sopracciglia. “Okay, non credo più di essere omosessuale.”

Kurt sentì il suo cuore sprofondare e cadere da qualche parte nel parcheggio.

“Ma non sono neanche eterosessuale,o bisessuale.”

E ora Kurt stava solo aspettando la solita battuta perché Blaine, nonostante il suo fascino e le sue maniere da gentiluomo, era davvero un buffone.

“Sono Kurt-sessuale.”

Sì, eccola lì.

 

 

 

 

 

                                                                                  Bunker della traduttrice:

Lo ammetto, farò il mio coming-out: ebbene sì, anch’io sono Kurt-sessuale ù.ù Out and proud! Ahahahah ma in fondo chi di noi non lo è?

Ditemi che avete visto Darren ai MMVA :’D Del genere,quando  l’intervistatore ha menzionato il fatto che è fra i People’s Sexiest Men Alive lui ha risposto :  “Oh,non so,ci sono un sacco di uomini sexy in giro*CHRISCOLFERCHRISCOLFERCHRISCOLFER*” :D Seriously,Darren?

Millemila ringraziamenti a Ari_92,che è una beta fantastica ma soprattutto un’autrice sublime!SUBLIME!

Per chiunque non conosce le sue storie,consiglio di correre a leggerle immediatamente,altrimenti rischia di essere raggiunto a casa dalla sottoscritta e picchiato a colpi di mazza chiodata. Con amore <3 Lo  faccio per il vostro bene <3

E graziegraziegrazie a tutti voi che seguite, perché siete davvero tanti e soprattutto siete meravigliosi :’)

Le vostre recensioni mi fanno sciogliere ogni volta :3

Alla prossima, sweeties <3

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Capitolo 10
*** Litigio ***


Litigio

Era tutta colpa di David.

Se gliel’avessero chiesto, sarebbe stato indeciso fra il negare qualunque coinvolgimento nella faccenda e il prendersene ogni merito. Dopotutto, era l’occasione che tutti stavano aspettando da quando Kurt era comparso alla Dalton. Ma…beh, David era un idiota. Un idiota davvero, davvero gigantesco. E se qualcuno avesse potuto far sì che il momento più lieto per Kurt e Blaine fosse al contempo uno dei peggiori, quel qualcuno sarebbe stato decisamente David.


"David, cosa cavolo stai facendo?"

David s’irrigidì, poi si stampò un sorriso forzato sul viso e si voltò verso un Kurt visibilmente arrabbiato.

“Kurt!Amico mio, che progetti hai per una così splendida giornata?Perché stavo pensando…”.

"David."

David deglutì a vuoto e serrò la bocca.

“Ho sentito delle voci per la Dalton che vorrei smentire. Davvero tanto. Dopotutto, non si può mai credere a un pettegolezzo alla Dalton. C’è sempre una parte di verità, ma alle persone piace cambiare la versione dei fatti. Quindi pensavo, perché non risalire alla fonte? Dunque sono venuto da te, David. Per farti una domanda specifica, per cui apprezzerei davvero una risposta. Stai piazzando scommesse sul fatto che io e Blaine ci metteremo insieme?”.

"No! Kurt, no! Non farei mai qualcosa di così stupido."

Kurt aggrottò la fronte. "Davvero?"

“Davvero. Dopotutto, tu e Blaine state già insieme, solo che non lo sapete. Sto piazzando scommesse su quando finalmente lo capirete e vi bacerete.”

“Stai facendo cosa?”

Sia Kurt che David si voltarono per trovarsi davanti un Blaine palesemente sconcertato che evidentemente aveva sentito senza volere la loro conversazione.

“Sta piazzando scommesse su quando ci baceremo. Riesci a crederci?”

Blaine sbuffò, ridacchiando. “David, sul serio?Non hai niente di meglio da fare?”

“Come puoi riderci su, Blaine? E’ una totale violazione della nostra privacy!” David sospirò di sollievo quando l’ira di Kurt si diresse temporaneamente verso Blaine.

“Kurt, devi ammettere che è po’ divertente…”.

Divertente? Credi che sia divertente? Presumo che tutto questo sia un grande scherzo per te,l’idea che  ciò succeda è semplicemente ridicola,vero?”.

A quel punto Blaine stava iniziando a perdere la pazienza.“Kurt,credo che il fatto che David scommetta su di noi sia divertente….Non credo che l’idea sia uno scherzo. Credo sia una discorso serio che io e te dobbiamo fare prima o poi- "

“Allora perché non l’abbiamo già fatto,Blaine? Cos’è che ci mette così tanto tempo?” Kurt si avvicinò e piantò un dito in mezzo al petto di Blaine.”Sai dannatamente bene cosa provo. Qual è il problema, troppo spaventato per affrontare i tuoi sentimenti?”

“Forse volevo aspettare finché fossimo entrambi pronti, Kurt”. La voce di Blaine si stava alzando per sovrastare quella di Kurt e alcune persone stavano iniziando a guardare nella loro direzione. David tossicchiò nervosamente e tentò di sgusciare via, finché Kurt non afferrò il suo blazer e lo trascinò indietro.

“Oh no, tu non vai da nessuna parte. Sei tu la causa di tutto questo,puoi benissimo restare.”

“Kurt,sul serio. Ne stai facendo un grosso problema, mentre potrebbe essere tutto molto semplice.”

“Oh giusto, quindi ora i miei sentimenti non possono essere importanti?Dovrei lasciar perdere e indossare una maschera come fai tu?”

“E’ un colpo basso, Hummel”disse Blaine a denti stretti.

“Qual è il problema, Anderson? Non vuoi confessare i tuoi sentimenti dove altri ti possono sentire?Troppa paura di…”

“Va bene, Kurt.Vuoi che confessi. Confesserò” Ed ora era Blaine quello a parlare a un centimetro dal volto di Kurt.“Non hai idea di quanto tu sia esasperante. Le altre persone sono autorizzate ad avere delle opinioni che contano. La mia opinione conta, Kurt! Posso ridere di qualunque cosa io voglia, posso parlare di qualunque cosa io voglia e posso impiegare tutto il tempo che voglio per capire i miei dannati sentimenti! Ne abbiamo già parlato e lo sai che ho bisogno di tempo per capire. E con il modo in cui ti stai comportando adesso, non so se potrei stare con te. Pensavo che fossi qualcuno che comprendeva la pressione che si ha nel cercare di trovare sé stesso ed essere quella persona. Pensavo che fossi davvero comprensivo. Dici di tenere a me,ma non me la bevo adesso!”

Kurt aveva fatto un passo indietro alla sfuriata di Blaine, ma si riprese rapidamente giusto per urlare a sua volta.”Sai una cosa,fanculo!Non ho bisogno di questo!Pensavo che anche tu fossi diverso,Blaine.Pensavo che ci tenessi davvero a me, per un po’ avevo sperato che provassi lo stesso. Sono pazzo di te, Blaine. E David ha ragione, in pratica siamo stati una coppia, sei tu l’idiota che non l’ha capito. Sei tu quello che non ha fatto la prima mossa. Rimani fermamente nel ruolo di mentore Blaine, mentre io non ho più bisogno di un mentore. Ciò che voglio è un ragazzo e voglio che sia tu. Tu, Blaine Darren freaking Anderson. Quindi fa qualcosa a riguardo!”

“E perché dovrei, Kurt?” Blaine era diventato rosso e stava stringendo i pugni, guardandolo in cagnesco."Perché dovrei essere io quello a fare sempre la prima mossa, eh? Siamo entrambi ragazzi e anche se tu sei meno virile di me, questa non è una relazione convenzionale. Non hai mai pensato che magari ho aspettato che tu facessi la prima mossa? Dopo tutto quello che hai passato,volevo che le cose accadessero a tuo tempo,Kurt!Per essere sicuro che tu fossi pronto. Neanch’io ho alcuna esperienza su cui basarmi, e tu sei impossibile da capire la maggior parte delle volte, quindi volevo che tutto partisse da te così che fossimo entrambi sicuri riguardo al punto in cui ci trovavamo e che fossimo a nostro agio con il nostro rapporto. Ma sei hai bisogno che io faccia l’uomo,allora va bene!”

“Oh no, non vorrei crearti troppo disturbo.” Le parole di Kurt erano cariche di sarcasmo. A quel punto una folla aveva ormai circondato i due ragazzi urlanti, ma nessuno dei due se ne accorse. David rimase lì accanto con aria imbarazzata, indeciso fra l’andare a chiamare un insegnante prima che la rissa iniziasse o il piazzare scommesse sull’esito.

“Beh allora, dannazione, fa qualcosa per risolvere il problema!Perché non riesco a passare un altro secondo a litigare con qualcuno così testardo come te!”

“Va bene!” urlò Kurt, afferrando il viso di Blaine! “Consideralo risolto!”

E lo spinse verso di sé fino a far incontrare le loro labbra.

I mormorii nella stanza cessarono immediatamente, non appena tutti si misero ad osservare i due ragazzi baciarsi. Dopo qualche secondo, tutta la rabbia scivolò via da entrambi e le braccia di Blaine si avvolsero attorno alla vita di Kurt, mentre le mani di quest’ultimo si intrecciarono fra i suoi capelli.

David tossicchiò, poi inizio con calma a disperdere la folla. Quando finalmente i due piccioncini si separarono, la maggior parte dei ragazzi se n’era andata ma nessuno dei due lo notò né se ne preoccupò. Si accorsero, tuttavia, di quando David gemette con rabbia e lanciò il suo quaderno in terra.

“Qual è il problema, David?” chiese pigramente Blaine, facendo scorrere le dita tra i capelli di Kurt.

“Wes ha appena vinto 100 dollari. Ha scommesso che voi due non sareste mai stati in grado di ammettere i vostri sentimenti come dei comuni essere umani e avreste finito per urlarvi contro prima - beh,prima che accadesse proprio quello.”

Kurt inarcò le sopracciglia. “Beh, è tipico di Wes.” Emise improvvisamente un rantolo quando le labbra di Blaine raggiunsero il profilo della sua mascella.“Ehm - beh, è stato un piacere parlare con te-ehm, David.Noi-noi adesso ce ne andremo e….”

Senza finire la frase (cosa per cui David gli fu davvero grato), Kurt afferrò la mano di Blaine e lo trascinò fuori dalla stanza. David raccolse il suo quaderno e, senza voltarsi, si rivolse alla stanza vuota. “Cavolo, mi chiedo come abbia fatto Kurt a scoprire che stavo piazzando scommesse”.

Qualche secondo dopo, un timido Wes entrò nella stanza.”Amico,è il compleanno della mia ragazza la prossima settimana,lo sai che mi servono I soldi. E poi, la tensione sessuale era così intensa che qualunque cosa li avrebbe fatti cedere. In questo caso,si è trattato di te.”

E facendogli l’occhiolino, Wes prese i suoi soldi e trotterellò via.

David sospirò.

 

 

 

 

 

 

 

Parla la demente:

Saaaalve :D Vi è piaciuta un po’ di angst? A me UN SACCO :D Era una goduria da tradurre, ahahah :3

Spero sia piaciuto anche a voi e che il mio lavoro sia…non so, decente? xD Confido nella mia beta Ari e nel fatto che lei non menta nel suo betaggio solo per non urtare i miei sentimenti <3 Ahahah, a proposito, spero che si stia godendo le sue vacanze *fa ciao con la manina e la Darren’s puppy face*

Un grazie a chiunque ha la buon’anima di leggere le mie traduzioni e le mie paranoie a fine capitolo,soprattutto. Tanto amore a chi recensisce e a chi recensirà <3 Vi abbraccerei uno per uno <3

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Capitolo 11
*** Angolo di paradiso ***


Salve salvino,gente! Sì, sono in modalità Ned Flanders ù.ù Scusate l’immenso ritardo,ma ieri sera il mio computer dava di matto e non ho potuto pubblicare prima ç__ç Capitemi,è estate anche per me. Vi lascio a questo capitolo, più lungo del solito e piuttosto fluffoso <3

 

Ad Anastasia,

che è sempre dolcissima e disponibile e

mi sopporta nelle chiacchierate notturne

su scleri vari

 

 

 

Angolo di paradiso

"Let's run away and don't ever look back, don't ever look back!"

Kurt non si era mai sentito tanto una ragazzina adolescente quanto in quel momento. Un ragazzo stupendo gli stava cantando una canzone d’amore e lui credeva di poter seriamente svenire da un momento all’altro. E non c’era dubbio che la canzone fosse diretta a lui. Infatti, Blaine non aveva interrotto il contatto visivo con lui per più di un secondo, indicandolo direttamente mentre cantava; "You make me feel like I'm living a teenage dream."

Forse era il fatto che Kurt spiccasse come un pinguino all’Equatore, come aveva detto a Blaine poco prima- anche se i ragazzi che si erano sfilati i blazer e stavano indossando soltanto i loro vistosi gilet rossi spiccavano molto di più, osservò Kurt – ma sapeva di avere la totale attenzione di un ragazzo che aveva appena incontrato. Un ragazzo dall’imprecisato orientamento sessuale, gli ricordò il suo cervello senza essere di alcun aiuto. Per quel che ne sai, è solo un’altra situazione come quella con Finn.

Kurt non riuscì a trattenere il sorriso che gli attraversò il volto quando Blaine cominciò ad intonare la strofa seguente. Di certo il suo cuore stava battendo velocemente e quello era un occhiolino? Sapeva di essere l’unico che non si stava facendo trasportare dalla musica- e come poteva un glee club essere così popolare?- ma non gli importava. Per lui, il resto della stanza aveva cessato di importare o addirittura di esistere. Tutto ciò che c’era erano lui e Blaine.

"Yeahhh!"

Woah. Kurt non riuscì ad evitare di sorridere e quando Blaine incrociò il suo sguardo, un sorriso simile al suo gli si dipinse sul volto. Per quanto la canzone fosse fantastica, Kurt sarebbe stato contento se si fosse sbrigata a terminare, così da poter parlare con il ragazzo e conoscerlo meglio.

E quando Blaine cantò, "Don't ever look back, " fu come se i suoi occhi avessero penetrato direttamente l’anima di Kurt e avessero visto il dolore che aveva sofferto. Sembrava che gli dicessero ‘ehi, anch’io ci sono passato, ma guardami adesso’. E senza sapere come, Kurt capì che Blaine aveva affrontato le stesse cose.

"Let you put your hands on me in my skintight jeans, be your teenage dream tonight."

I Warblers terminarono con uno scrosciante applauso, ma Blaine e Kurt avevano occhi soltanto l’uno per l’altro. Blaine interruppe per primo il contatto visivo, voltandosi con riluttanza per congratularsi con il resto dei Warblers e scusarsi prima di dirigersi verso Kurt.

"Ti va di parlare?"


Se anche Kurt non si fosse sentito una ragazzina adolescente prima, di certo si sentiva così adesso. Lui e Blaine stavano camminando mano nella mano lungo uno dei corridoi della Dalton. Appena avevano messo piede fuori dell’aula canto, d’istinto avevano entrambi preso la mano dell’altro, prima di scambiarsi un’occhiata leggermente perplessa. Nessuno dei due, però, aveva abbandonato la presa e ora stavano camminando in confortevole silenzio.

I pensieri di Kurt scorrevano a un miglio all’ora. Deve essere gay, i ragazzi etero non prendono per mano gli altri ragazzi in questo modo. Potrebbe essere solo amichevole, magari? Ricorda, Kurt, eri abituato soltanto agli ignoranti uomini di Neanderthal al McKinley, sembrano molto più comprensivi qui. Ma se è gay, non c’è possibilità che non abbia già un ragazzo,lui è così-

 “Eccoci, ” disse Blaine, riscuotendo Kurt dai suoi pensieri.  Alzò lo sguardo fino a vedere una piccola rientranza nella parete della sala, dotata di un soffitto a cupola e di un tavolino che affiancava una finestra affacciata sui cortili della Dalton. Kurt si sedette accanto a Blaine e si prese un istante per osservare le distese di erba ed alberi, voltandosi di nuovo verso di lui un momento dopo e vedendolo sorridere per l’espressione di pura meraviglia dipinta sul suo volto.

"Scusa, " disse Kurt, arrossendo lievemente. "È solo che non ho mai visto niente del genere.”

"Quindi, che scuola frequenti?"

"McKinley, " rispose Kurt senza riflettere. "Cioè, la frequentavo-“

Blaine sollevò una mano, sogghignando. "Risparmiatela,’novellino’.È piuttosto ovvio che sei qui per spiare.”

Kurt chinò il capo. "Non per mia scelta. I ragazzi nel mio glee club sono un po’ stufi di me e mi hanno detto di venire qui e fare qualcosa di utile, quindi - eccomi. Mi dispiace.”

Kurt sentì un paio di dita sotto il suo mento, che lo sollevarono fino ad incontrare lo sguardo incredulo di Blaine.“Ti hanno detto questo?”

Kurt annuì. "Il nostro glee club è come una famiglia,e con questo intendo che litighiamo di continuo e non ci apprezziamo a vicenda tanto quanto dovremmo. Rachel ottiene tutti gli assoli, probabilmente l’hai già vista prima, ” Blaine annuì.“E Finn duetta sempre con lei. Il resto di noi rimane in piedi sullo sfondo e ondeggia a tempo di musica, anche se abbiamo tanto talento quanto ne hanno loro. Mercedes ogni tanto riesce ad ottenere qualche nota da urlare a squarciagola per fare da corista a Rachel, anche se i suoi assoli sarebbero fantastici. E ho sempre voluto vedere Puck e Santana fare un duetto che spacca, ma il professor Schue non sa come cambiare le meccaniche del gruppo."

"E tu?" chiese Blaine.

"Beh, io sono un controtenore -"

"Sul serio?". Le sopracciglia di Blaine saettarono verso l’alto. "E non ti sfruttano come stella di punta? La Dalton non ha un controtenore da tre anni, moriamo dalla voglia di averne uno. Cavolo,se tu venissi a scuola qui,ci sarebbero delle audizioni per i ragazzi che vorrebbero duettare con te invece che con me."

"Non sai neanche se sono davvero bravo." rise Kurt.

"Beh, e se cantassi qualcosa per me?"

E ora era la volta di Kurt di inarcare le sopracciglia. “Qui?” squittì.

“Solo se ne hai voglia.” Blaine gli accarezzò distrattamente il dorso della mano col pollice e solo allora Kurt si accorse che si erano tenuti per mano tutto il tempo. Qualcosa, in quel gesto, riuscì a calmarlo e quindi guardò Blaine dritto negli occhi cominciando a cantare.

"One song glory, one song before I go

Glory, one song to leave behind"

Kurt vide Blaine boccheggiare quando iniziò a cantare e il riconoscimento nei suoi occhi per poco non lo fece scoppiare a piangere. Nessuno al McKinley conosceva quella canzone tranne Rachel e lei non gli avrebbe mai suggerito di cantarla. Un piccolo sorriso comparve sul suo volto mentre proseguiva.

Find one song, one last refrain

Glory, from the pretty boy front man"

Kurt fece l’occhiolino a Blaine mentre cantava quell’ultimo verso, facendo leggermente arrossire il ragazzo più grande. Kurt si impresse nella mente quell’ immagine per poterla rievocare in seguito.

"Who wasted opportunity

One song, he had the world at his feet

Glory, in the eyes of a young girl

A young girl, find glory"

 

La mano di Blaine stava ancora stringendo forte la sua.

"Beyond the cheap colored lights

One song, before the sun sets

Glory, on another empty life

Time flies, time dies

Glory!"

Kurt cantò con intensità l’ultimo verso mettendoci tutto sé stesso,chiudendo gli occhi e lasciando che ogni preoccupazione gli scivolasse di dosso. Quando l’ultima nota finì di echeggiare nella stanza, li riaprì e vide che Blaine lo stava fissando a bocca aperta. Kurt gli concesse qualche secondo prima di sventolargli una mano davanti alla faccia. “Era davvero così terribile?”

Blaine sbatté le palpebre. “Stai scherzando?”disse, con voce leggermente roca.“Era la cosa più fantastica che abbia mai sentito. Hai così tanto talento,Kurt.”

E ora Kurt riusciva a sentire gli occhi riempirsi di lacrime. Sbatté furiosamente le palpebre per scacciarle, ma Blaine se ne accorse.

“Non te l’ha mai detto nessuno, vero?"

Kurt scosse la testa e una lacrima gli sfuggì prima che potesse evitarlo. Blaine sollevò una mano per asciugarla prima di stringerlo in un abbraccio. “Beh, avrebbero dovuto, ” mormorò Blaine.“Hai una voce splendida, Kurt, e, per quel che ho potuto vedere, una personalità stupenda a cui abbinarla.”

Kurt si allontanò. "Le persone non sono così di supporto per quelli come me, al McKinley."

"Sei l’unico dichiarato della tua scuola?” Blaine si irrigidì subito. "Mi dispiace, non avrei dovuto presumere che-, voglio dire -”.

Kurt rise. "Sì, Blaine, sono gay. E sì, sono l’unico. Alle persone del McKinley non piace ciò che non comprendono e di certo non comprendono me. Di solito mi vesto un po’ più alla moda di così,anche se non dovrei prendermi la briga,i miei vestiti si rovinano in ogni caso -"

"Rovinano? Come?" L’espressione ignara di Blaine scoraggiò Kurt. Forse mi sbagliavo a pensare che anche lui avesse affrontato cose del genere.

"Lanci nei cassonetti. Granitate in faccia. Solite cose."

Blaine fischiò. "Lanci nei cassonetti, sì. Nella mia ultima scuola non c’era una macchina per granite, quindi sono riuscito ad evitare quella particolare cattiveria, perciò la maggior parte dei miei vestiti ne è uscita illesa.”

"Quindi sei.."

"Sono gay anch’io, sì. Ma ho smesso di  dover affrontare tutta quella merda  da qualche anno ormai. La Dalton ha una politica di tolleranza zero verso il bullismo.”

"Davvero?" Gli occhi di Kurt si spalancarono. "E viene imposta?"

Blaine annuì. "Ma difficilmente ce n’è bisogno,gli studenti sono meravigliosi. Nella mia prima settimana qui, camminavo ancora sulle uova aspettandomi di essere spinto contro un armadietto o cose del genere. Wes -che il capo membro del nostro Consiglio- mi ha picchiettato sulla spalla per chiedermi qualcosa e io sono letteralmente corso via. Quando lui e David mi hanno trovato, mi stavo nascondendo proprio qui.” Blaine si prese un istante per guardare fuori dalla finestra, poi rivolse la sua attenzione di nuovo a Kurt."Mi hanno preso sotto la loro ala e non so ancora dire se sia stato una bene o un male. Qualche settimana dopo gli ho confessato di essere gay e hanno usato quella rivelazione per cercare di scoprire chi di loro fosse più attraente."

"Chi lo è?" chiese Kurt, sorridendo.

"Wes, di gran lunga. Ma non gli ho ancora risposto. Se mai scoprissero che sei gay, aspettati la stessa domanda.” Blaine rise e a Kurt si mozzò il fiato in gola all’udire quel suono meraviglioso. “Ma ad ogni modo, questo posto è fantastico. Ti direi di trasferirti qui, ma la retta è esorbitante e so che non è alla portata di tutti.”

Kurt annuì e il suo sorriso svanì. "Mi piacerebbe. Sarebbe bello avere qualcuno attorno che mi capisce.

"Beh, io non vado da nessuna parte, Kurt. Ti darò il mio numero e Lima non è lontana da qui. Ci possiamo incontrare a metà strada per un caffè, se ti va?"

"Blaine, mi stai chiedendo di uscire con te?” Kurt indossò la sua miglior espressione mezza scherzosa, aspettandosi che Blaine ridesse e ci scherzasse su a sua volta, anche se non si sarebbe mai davvero davvero opposto ad un appuntamento con Blaine-

"Forse." Blaine lo stava osservando intensamente e Kurt si sentì mancare il fiato.”Non ho mai incontrato qualcuno come te Kurt, e-beh, credi nell’amore a prima vista? Perché in questo momento mi sento un idiota, ma tutto quello che voglio è passare più tempo con te e, oh cavolo, non posso credere di averlo appena detto-“

"Blaine!" disse Kurt, ridacchiando, perché un ragazzo gli aveva appena chiesto di uscire. “Mi piacerebbe molto uscire con te.”

Blaine tirò un sospiro di sollievo.

“Per quanto riguarda l’amore a prima vista, ” Kurt vide un lampo di panico negli occhi di Blaine e la stretta sulla sua mano si fece quasi impercettibilmente più salda. " Beh, non ne ho mai saputo niente prima d'ora. Tutto quel che so è che quando mi hai cantato quella canzone-non negarlo,” aggiunse quando Blaine cercò di interromperlo, “So che lo hai fatto. Ad ogni modo, non avevo mai provato qualcosa di così forte per qualcuno prima.”

"Avrei davvero voglia di-" Blaine si interruppe, mordendosi il labbro.

"Baciarmi?"

Blaine annuì, continuando a fissare Kurt negli occhi. Kurt racimolò tutto il suo coraggio, accarezzando la mano di Blaine col pollice.

“ Allora perché non lo fai?"

E ora non riusciva a staccare gli occhi dalle labbra di Blaine che si stavano avvicinando e-

Oh. Eccoti qua. Ti ho cercato.

Kurt fece scorrere una mano sul viso di Blaine prima di interrompere il bacio con riluttanza “Nonostante sia stato davvero fantastico, ci conosciamo a malapena. Ci serve più tempo.”

"Mm, " annuì Blaine. "Beh, mentre ci conosciamo meglio, ti andrebbe di diventare il mio ragazzo?"

Kurt sentì il cuore balzargli in gola. "Volentieri, " balbettò.

Anche Blaine sembrava un po’ sconvolto e per un momento i due ragazzi si osservarono semplicemente, ritrovandosi negli occhi dell’altro.

"Andiamo, allora, ” disse Blaine, riprendendosi per primo e alzandosi in piedi, trascinando con sé Kurt.“ Voglio mostrare al mio adorabile fidanzato tutta la Dalton, poi portarlo a prendere un caffè. Va bene per te?"

"Molto bene." Kurt sorrise, pensando già al messaggio che avrebbe mandato a Mercedes. Non ci avrebbe mai creduto.

 

 

 

 

Angolo-angoletto-angolino della traduttrice :

 

Beh,piaciuto?  :3 Fatemi sapere

Le canzoni del capitolo sono : -Teenage Dream (Capitan Ovvio mood on,scusate ma dovevo specificarlo)

-One Song Glory,dal musical RENT

Ho cambiato un po’ il formato del capitolo rispetto ai precedenti, sinceramente l’incolonnamento a metà non mi piaceva molto J Spero apprezziate ugualmente,se non di più.

E…niente J Vi ringrazio sempre per l’enorme affetto e la partecipazione che mi dimostrate ogni volta e ringrazio chiunque segue,legge e recensisce J

Un grazie enorme alla mia beta,di nuovo, _Ari92,che da poco ha aperto anche una pagina autrice su FB J Mi raccomando, fateci un salto e leggete le sue fanfic! Sono dei capolavori!!

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Capitolo 12
*** Solo ***


…Ehm… Sa-cough cough-salve…? Ehm… C’è nessuno? Ehi, ma cos-WAAAAA, WAAAAAA, NO, VI PREGOO, NOO *evita le pietre che le vengono scagliate addosso* NOO, VI PREGO, PIETA’ DI ME, PIETAA’, IO CI HO PROVATO AD AGGIORNARE PRIMA, CI HO PROVATOO, NON UCCI-AHI-NON UCCIDETEMI! EHI, TU CON LA FIONDA, SI’, TU! Gran mira-AHI! Se mi lasciaste spiegare, magari! Tregua? Ok? Bene, vi lascio il capitolo in cambio della mia incolumità, vi dico solo che l’ambientazione è nella puntata di San Valentino della seconda stagione, durante l’esibizione di Silly Love Songs.Tutto qua- AHI! Maledette fionde ò_ò


Solo

Nonostante l’ultima performance che i Warblers avevano eseguito si fosse rivelata un completo fallimento per Blaine, gli era piaciuta l’idea di esibirsi per un pubblico più generico. Di certo le persone sembravano lasciarsi trasportare dalla canzone- le coppie si scambiavano effusioni, mentre i single si stavano semplicemente godendo la compagnia di altra gente. Dovremo ringraziare Kurt per tutto questo, dopo, convenì Blaine, azzardando uno sguardo verso quest’ultimo per vedere come se la stava passando. Ciò che vide per poco non gli fece mancare la strofa seguente.

Kurt lo stava osservando a sua volta, con uno sguardo carico di dolore. Nell’istante in cui i loro occhi rimasero incatenati, Blaine riuscì a notare che stava trattenendo le lacrime per il tempo sufficiente a terminare l’esibizione. E all’improvviso tutta la cnversazione che avevano avuto quel pomeriggio acquistò un senso nella mente di Blaine.

Gli piaci, idiota. Ora la domanda è, perché il fatto che lui stia male ti fa stare così male?

E finalmente, la sensazione di calore che Blaine aveva provato ogni volta che Kurt lo aveva guardato nelle ultime settimane sembrò avere un senso. Quel che aveva creduto di provare per Jeremiah non era nient'altro che una cotta; un frutto della sua immaginazione paragonato a quel che provava per Kurt. Blaine l’aveva semplicemente ignorato, continuando a considerarsi il mentore di Kurt e costringendo i suoi sentimenti ad agire di conseguenza. Riflettendoci su, i segnali erano palesi. Il modo in cui il suo cuore perdeva un battito quando la mano di Kurt sfiorava la sua durante le prove. Il modo in cui discuteva con chiunque altro per le stazioni radio al punto da farsi venire la faccia blu ma faceva tranquillamente ascoltare a Kurt qualunque cosa volesse. E ogni volta che Kurt stava male - come in quel momento - Blaine faceva i salti mortali pur di farlo sorridere di nuovo. Si era innamorato del ragazzo a cui avrebbe dovuto fare da mentore.

Kurt non ha più bisogno di un mentore, continuò a tormentarlo quella voce. Hai confessato a Jeremiah ciò che provavi, perché non farlo con Kurt?

Sì, decise Blaine quando la canzone giunse alle strofe finali. Subito dopo aver terminato l’esibizione e sistemato le loro cose, avrebbe preso Kurt da parte e gli avrebbe detto tutto.

La canzone si concluse con uno scrosciante applauso e Blaine si voltò per complimentarsi con gli altri Warblers, com’ era solito fare dopo ogni performance. Dopo aver dato una pacca sulla spalla a Wes, si girò giusto in tempo per vedere Kurt sparire velocemente tra gli altri Warblers e dirigersi verso l’uscita. Mentre superava il tavolo delle New Directions, Mercedes fece per alzarsi in piedi e cercare di fermarlo, ma lui si divincolò alla svelta dalla presa della ragazza ed uscì, lasciandosi sbattere la porta alle spalle.

Blaine, borbottando, informò Wes che sarebbe tornato di lì a poco e decise di seguire Kurt.

"Fermo dove sei, signor Anderson."

Blaine si fermò sui suoi passi quando Mercedes gli si parò davanti, sbarrandogli il passaggio.

"Te lo giuro, Blaine, se hai fatto soffrire il mio Kurt non esiterò a farti a pezzi. Che gli è successo?”

"Non ne sono sicuro, Mercedes, ma credo di sapere come sistemare le cose. Mi lasceresti andare, per favore? Se lo faccio soffrire,sei più che autorizzata a darmi la caccia."

Mercedes lo squadrò in faccia per un secondo. “Fai davvero sul serio con lui, vero?” Blaine annuì e sul viso della ragazza apparve un enorme sorriso. “Beh, che fai ancora qui? Vai a dirlo al mio Kurt!”

Si sedette di nuovo di fianco a Rachel, che alzò i pollici in direzione di Blaine. Almeno ho il loro sostegno, pensò fra sé Blaine mentre spalancava la porta, guardandosi attorno in cerca del ragazzo.

Non ebbe bisogno di cercare lontano. Abbandonando il viale, si diresse verso l’albero sotto cui era seduto Kurt, con le gambe  piegate sotto al mento. Blaine si sedette affianco a lui con esitazione, non sapendo se volesse restare solo. Ma anche se volesse,non lo lasceresti qui,vero? Zittendosi mentalmente, Blaine azzardò un’occhiata verso il ragazzo, che aveva lo sguardo perso oltre il parcheggio. Dovrei dire qualcosa o lasciarlo semplicemente solo coi suoi pensieri?

"Puoi parlare, sai?

Blaine sobbalzò e si voltò verso Kurt che ora lo stava guardando. E in quel momento il fiato gli si mozzò in gola, perché Kurt aveva gli occhi arrossati e il viso in fiamme. Sembra così vulnerabile dopo aver pianto, pensò Blaine, prima di prendersi mentalmente a schiaffi. Kurt ha pianto, idiota. Fa’ qualcosa!

"Stai bene?" Blaine sapeva di suonare stupido ma non era riuscito a trovare nient’altro da dire. Datti un contegno, Blaine. Dove sono le tue maniere da gentiluomo quando ti servono?

Kurt ridacchiò amaramente. "Sì, sto bene." Tirò su col naso e si asciugò gli occhi.

"Mi dici che c’è che non va?" domandò Blaine.

Kurt sospirò. "Immagino di essere solo un po’ stufo del Giorno della Consapevolezza dei Single. E dopo tutto quel che è successo negli ultimi giorni, beh, mi sento un po’…”

"Solo?"

"Mm." Kurt alzò un sopracciglio. "Oh già, immagino che tu stia ancora pensando a quel che è successo con Jeremiah.” Blaine fu sul punto di dirgli che non era affatto così che stavano le cose ma Kurt proseguì. "È solo che è mi fa star male vedere tutte le coppiette felici delle New Directions sedute lì. Ho sempre saputo che non avrei mai trovato nessuno al McKinley, ma avevo alimentato qualche speranza per la Dalton, sai? È una scuola interamente maschile con una politica di tolleranza zero verso il bullismo e il primo ragazzo che ho incontrato lì è gay . Quindi pensavo che forse avrei davvero trovato qualcuno e non sarei rimasto solo. Ma, naturalmente, ecco un altro giorno di San Valentino da single.” Kurt sospirò di nuovo. “Dio, devi pensare che sono un idiota.”

"No, Kurt, affatto.” Blaine circondò delicatamente le spalle di Kurt con un braccio, attirandolo a sé. “Sono io l’idiota. Ed era ora che finalmente lo capissi.”

Kurt si voltò per osservare di nuovo Blaine e le loro teste si ritrovarono più vicine. "Che intendi dire?" chiese Kurt e Blaine fu sul punto di sciogliersi per quanto la sua voce era risultata tremante e per quanto le sue labbra erano vicine e- no. Scosse la testa.

Ovviamente, Kurt fraintese il gesto. “Se non ne vuoi parlare, va bene.”

“Oh no, voglio farlo. È solo che – uff, scusa. Ad ogni modo.” Blaine si passò una mano sul viso, ignorando le risatine di Kurt.

“Non ti ho mai visto così agitato, Blaine.”

Blaine lo guardò ironicamente. "Oh, zitto tu. Io qui sto cercando di essere romantico e tu ti prendi gioco di me."

"Romantico?"squittì Kurt e il sorriso scomparve dal suo volto.

"Faccio davvero schifo in queste cose." gemette Blaine. "Ok, mi piacerebbe chiederti di far finta che questi ultimi minuti non ci siano mai stati, ma naturalmente vorrai rinfacciarmelo a vita quindi andiamo avanti e basta ." Allontanandosi leggermente, spostò il braccio che circondava le spalle di Kurt e prese entrambe le mani del ragazzo.

"Kurt Hummel, sono stato un gigantesco idiota. Ho passato tutto questo tempo ad inseguire quel che pensavo fosse una storia d’amore, mentre invece l’ho sempre avuta davanti agli occhi." Inspirò profondamente, fissando Kurt negli occhi, che stavano iniziando a riempirsi di lacrime, magari per il giusto motivo stavolta. “Sono alla Dalton da due anni e per la maggior parte del tempo mi sono sentito al sicuro e basta. I Warblers mi accettano ed è fantastico. Nessun bullo che mi tormenta ed è assolutamente fantastico. Sono stato… tranquillo. È stato facile. E di certo non cambierei scuola. Ma mi è sempre mancato qualcosa."

Kurt trattenne il respiro e Blaine riuscì a sentire le sue dita tremare.

"E poi sei arrivato tu. Ed è cambiato tutto. Avevo qualcuno con cui passare ore a parlare di RENT e Wicked. Finalmente potevo proporre dei film Disney per le nostre serate cinema ed essere sicuro di avere almeno una persona che mi avrebbe appoggiato. E da quando Wes e David finalmente si sono arresi e hanno ammesso che gli piacciono i Maghi di Waverly, posso parlare di quanto incantevole sia David Henrie con qualcuno che non vuole soltanto parlare di Selena Gomez."

"Ma soprattutto, avevo qualcuno che potessi chiamare migliore amico. Qualcuno che capisse cosa si prova a sobbalzare ancora quando l’anta di un armadietto sbatte.”. Kurt mormorò qualcosa e iniziò ad accarezzare il dorso della mano di Blaine col pollice. “Eri tu quello che mi ha stretto e mi ha detto che sarebbe andato tutto bene nel giorno del secondo anniversario del mio trasferimento alla Dalton, quando non volevo alzarmi dal letto. Durante la mia intera permanenza in quella scuola, solo una persona mi ha visto piangere e sei tu, Kurt, e mi hai consolato e fatto capire va bene mostrare i miei sentimenti a volte."

"Tu fai lo stesso per me, Blaine. E probabilmente dovrai farlo fra poco.” Kurt ridacchiò, mentre una lacrima gli solcava la guancia. Blaine sorrise e la asciugò con delicatezza.

"Con piacere, anche se spero che fra poco non avrai voglia piangere. Perché ho realizzato un paio di cose là dentro e probabilmente dovrei rendertene partecipe prima di esplodere.”

Kurt inarcò un sopracciglio. "Non vorremmo che accadesse, ” scherzo Kurt. "Quindi,qual è la novità?"

Blaine aveva scandagliato il suo cervello negli ultimi dieci minuti in cerca del modo perfetto per dirlo a Kurt, ma tutto quel che era riuscito a formulare si dissolse non appena ebbe osservato il bellissimo ragazzo di fronte a lui.

"Kurt… Credo di amarti."

E tutte le cose romantiche e le frasi fatte che avrebbe potuto dire potevano andare al diavolo, perché niente avrebbe potuto far illuminare di più gli occhi di Kurt. Tuttavia, Blaine sapeva che il ragazzo amava il romanticismo e voleva rendere il tutto il più perfetto possibile.

"Credo di aver finalmente realizzato che tutto ciò che sei è tutto ciò che ho sempre cercato e-”

Oh. Okay. Saltare il romanticismo andava benissimo se questo era il risultato. Le labbra di Kurt erano sulle sue e le sue mani erano nei capelli di Blaine e, oh, wow, le labbra di Kurt sono davvero morbide e… morbide… e- Il cervello di Blaine abbandonò qualsiasi pensiero coerente una volta strette le braccia attorno alla vita di Kurt. 

Dopo un tempo neanche lontanamente sufficiente, Kurt si allontanò e fece scivolare via le mani dai capelli di Blaine, allacciandole dietro al collo del ragazzo. Il disappunto di Blaine si placò presto, non appena Kurt si riavvicinò, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo e sospirando soddisfatto. Blaine lo strinse più forte e gli lasciò un bacio sulla nuca.

FLASH!

"Rachel, ti avevo detto di togliere il flash!"

Kurt sollevò la testa, mentre Blaine sbatté velocemente le palpebre, cercando di far sparire le macchie nere che gli appannavano la vista. Si voltarono contemporaneamente trovandosi davanti una Rachel imbarazzata, una Mercedes irritata e una Santana che ammiccava allusivamente. Il resto delle New Directions gironzolava dietro di loro, fingendo di dirigere la sua attenzione ad altre cose come il cielo o gli alberi, tranne Brittany che sembrava sinceramente interessata ai fili d’erba su cui era seduta.

"Uhm, ciao ragazzi?" Mercedes diede una gomitata a Rachel, mentre Santana afferrò la macchina fotografica, lamentandosi del fatto che la foto non fosse neanche venuta bene.

"Ciao a tutti.” Kurt aveva stampata in faccia la sua migliore espressione da bastardo e le ragazze indietreggiarono di un passo. Rachel iniziò a borbottare qualcosa sul fatto che gli Oscar sarebbero iniziati di lì a mezz’ora e avrebbe fatto meglio a tornare a casa, riprendendo l’apparecchio fotografico dalle mani di Santana e battendo una rapida ritirata. Lauren trascinò via un Puck sorridente - Blaine decise di non voler sapere che gli stava succedendo - e il resto del gruppo formulò le sue scuse e se ne andò in fila, lasciando Mercedes e Santana (e Brittany,ancora intenta a parlare con il prato).

"Scusami, ragazzo bianco. Non volevamo violare la vostra privacy. Ero solo venuta ad assicurarmi di non dovere fare a pezzi uno stronzo, ” Blaine trasalì, “e poi Rachel ha detto di volere una foto e gli altri ci hanno semplicemente seguito. Mi auguro che non abbiamo rovinato troppo il vostro momento.”

"Lo avete fatto." Kurt fulminò Mercedes con lo sguardo, poi si addolcì."Ma è tutto okay, vi voglio bene lo stesso."

Mercedes sorrise. "Sono felice per voi. Tieni d’occhio il mio Kurt, Anderson.”

E ora rimaneva solo Santana.“Pensavo solo che voi due dovreste sapere che siete sexy. Intendo, molto sexy,” Il suo sguardo si poso su Brittany che stava canticchiando sottovoce, avvolgendosi una ciocca di capelli attorno alle dita. “E- ne riparleremo, Hummel.”

"Si può fare." Kurt sorrise. "Ora voi due andatevene da qui e lasciate in pace me e il mio ragazzo.”

Santana ammiccò e fece alzare Brittany in piedi, agganciando il mignolo al suo e dirigendosi verso la macchina. E finalmente erano di nuovo soli e subito Kurt si raggomitolò di nuovo contro il petto di Blaine. Quest’ultimo iniziò ad accarezzargli i capelli, canticchiando piano Teenage Dream. Kurt ridacchiò.

"Credo che ora sia la nostra canzone. Oh, e ad ogni modo, ti amo anch’io."

 


 

Dalla trincea della traduttrice:

Vi avverto che ho un casco,  non mi ferirete con le vostre pietre ç__ç

No,  seriamente,  spero davvero che  non mi  detestiate troppo,  ma sul serio ho fatto il possibilie.  

Spero che il capitolo ne sia valsa la pena.  

Spero che le mie traduzioni di cacca non rovinino i capolavori  che sono queste one-shots.  

Spero che il taglio sulla fronte che la pèietra di prima mi ha lasciato smetta di sanguinare.

Spero di essermi fatta perdonare.

Spero di-AHI!  Ok,  ok, l a smetto ç_ç

Del capitolo, che dire? Ho amato le New Directions, ho amato  Blaine, ho amato Kurt <3 È uno dei miei preferiti :3

Ora, per chi ancora sta seguendo i miei sproloqui, sento il bisogno impellente di lasciarvi  il link di una delle one-shots più sconvolgenti che abbia mai letto.  Personalmente,  credo che sia una delle cose più geniali  che  siano mai state scritte e  la mia beta concorda cone me.  

Si tratta della one-shot della simpaticissima Thewarblers, Blackbird singing in the death of night. Ecco il link

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1151379

Fatemi sapere quali sono state le vostre reazioni, vi prego :’D

Per qualsiasi commento, cirtica, lamentela,  sassata,  lasciatemi pure una recensione e cercherò di non piangere. Le leggerò con l’elmetto,sì ù.ù

Vi voglio bene lo stesso, sassate o non sassate <3 AHI!

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Capitolo 13
*** Football ***


Ehi :D Ehi, visto? Sono stata puntuale :D Puntualissima :D Ebbene sì, il giorno dopo la pubblicazione di The Land of Stories, pubblico io ù.ù

No, seriamente  … a settembre andrò a Londra, spero davvero che io e la mia chrogliettina riusciremo a trovalo in qualche libreria T__T   Beh, buona lettura, spero che il capitolo vi piaccia ^__^

Alla mia chrogliettina,

che è in campeggio ma spero riesca

a leggere il capitolo <3

Football

 

"Il McKinley vince!"

Kurt gridò, saltellando sugli spalti e battendo le mani estasiato. Burt stava urlando a pieni polmoni e Carole stava piangendo mentre suo figlio veniva sommerso dal resto della squadra in un abbraccio di gruppo, con le ragazze delle New Directions che correvano verso di loro. Di fianco a lui, anche Blaine stava esultando e alzando il pugno in aria.

Kurt si voltò verso quest’ultimo e venne prontamente travolto da un abbraccio. Blaine conosceva a malapena la squadra ma l’entusiasmo era contagioso e se rendeva Kurt così emozionato, anche lui voleva prenderne parte. Kurt si allontanò e prima che Blaine ragionasse su ciò che stava facendo, lo baciò. Sentì il respiro incerto di Kurt infrangersi contro le sue labbra prima che il più piccolo si rilassasse sotto al suo tocco, rispondendo al bacio. Consapevole del luogo in cui si trovavano, Blaine si allontanò leggermente per guardare Kurt negli occhi e ciò che vide lo spaventò e lo esaltò allo stesso tempo. Poté vedere Kurt deglutire e inclinare la testa per avvicinarsi di nuovo e –

– un grido si sollevò dalle tribune dietro di loro e poi qualcosa di bagnato stava gocciolando lungo il suo viso.

Blaine si congelò sul posto cercando di capire cosa stava succedendo. Kurt si staccò immediatamente da lui e si voltò per individuare il colpevole, un giocatore di hockey seduto un paio di tribune dietro di loro. "Qual è il tuo problema?” urlò, puntandogli un dito contro. "Mi hai tormentato abbastanza, non puoi permettermi di avere un secondo di felicità?" Blaine osservò Burt per capire cosa stesse accadendo, solo per poi vederlo uscire dalle tribune e dirigersi verso il giocatore teppista e suo padre per affrontarli. Carole stava di nuovo piangendo e frugando nella borsa in cerca di qualcosa – Blaine non riusciva a spiegarselo.

Fu solo quando Kurt si voltò di nuovo verso di lui e Blaine vide il ghiaccio viola colargli lungo la faccia che realizzò l’accaduto. Si erano beccati una granitata.


"Blaine, mi dispiace così tanto."

Kurt non aveva proferito parola negli ultimi dieci minuti. Avevano velocemente abbandonato le tribune sotto gli occhi attenti del McKinley High e si erano diretti verso il bagno più vicino. Sotto la violenta luce a neon, Kurt aveva prima aiutato Blaine, lavandogli delicatamente via la granita dagli occhi e dai capelli, prima di rivolgere la sua attenzione allo stato in cui lui era ridotto. Blaine lo aiutò come poté, ma Kurt era un esperto in queste cose – cosa che gli spezzò il cuore.

Diamine, quando Kurt aveva menzionato le granitate, Blaine se le era immaginate un po’ fredde e fastidiose. Quelle cose erano dannatamente dolorose. Gli occhi gli bruciavano a causa di qualunque sostanza fosse contenuta in quella putrida bevanda, i suoi vestiti erano in tutta probabilità completamente rovinati (francamente, come riusciva Kurt a sopportare tutto questo con un guardaroba così costoso?) e puzzavano terribilmente. Ma il peggio era vedere Kurt vergognarsene così, come se fosse stato lui la causa di tutto.

"Kurt, non è colpa tua."

"Si che lo è!" gridò Kurt, sbattendo una mano contro il bordo della superficie di ceramica."Non avrei dovuto essere così sciocco da portarti qui. Quegli idioti la preparano per me e anche qualsiasi ragazzo con cui guarda caso mi trovo in quel momento se la beccherà. Sono stato così ingenuo da pensare che avrebbero potuto semplicemente ignorare il fatto che io fossi qui, ma naturalmente non– ”

"Kurt," lo interrupe Blaine dolcemente, poggiandogli una mano leggermente appiccicosa sulla spalla. "Ero a conoscenza del rischio che venire qui avrebbe comportato, anche se tu non ci avevi pensato. E ho deciso che sarebbe valsa la pena di correre il rischio. Passo il tempo a nascondermi fra le mura della Dalton e un giorno sarà tutto finito e io sarò vulnerabile al resto del mondo. Non posso restarmene qui, impreparato. Cose come questa accadranno nella vita reale e se un giorno voglio avere un ragazzo,” entrambi arrossirono a quella affermazione prima che Blaine continuasse, “ho bisogno di essere pronto. E ne è valsa la pena. La partita è stata fantastica e amo passare del tempo con te e la tua famiglia. Quindi non devi essere dispiaciuto, okay?”

Kurt annuì e si distaccò, arricciando il naso una volta resosi conto dello stato in cui la maglietta di Blaine era ridotta.“È davvero necessario che tu la lavi prima che si macchi di più.”

"Anche tu dovresti," disse Blaine, indicando con un gesto gli abiti di Kurt.

Quest’ultimo abbassò lo sguardo e per poco non ebbe un infarto. "Ohmiodio, è di Ralph Lauren!" urlò, togliendosi la sciarpa che gli avvolgeva il collo e immergendola subito in acqua fredda. “Quegli uomini di Neanderthal me la pagheranno! Appena esco da qui – ”

Blaine cinse Kurt con le braccia, finché il ragazzo smise di tremare e la sua rabbia si smorzò. "Non voglio che tu ti avvicini a quegli idioti. Inoltre, tuo padre si stava avviando nella loro direzione, credo che abbia tutto sotto controllo." Indietreggiò di un passo per permettere a Kurt di continuare a lavare la sua sciarpa e si tolse la maglietta rovinata, esaminandone le macchie.

"Questa roba viene via sul serio?" chiese.

Kurt alzò lo sguardo. "A volte, ma probabilmente non … da … quella.”

Blaine inarcò un sopracciglio ed era sul punto di chiedergli una spiegazione, quando vide che il ragazzo più piccolo aveva abbassato lo sguardo fino ad osservare il suo torace scoperto. Sentendosi alquanto in imbarazzo, Blaine incrociò le braccia al petto.

"Non farlo!" squittì Kurt, prima di coprirsi la bocca con la mano.

Blaine sogghignò per il modo in cui Kurt arrossì rapidamente, prima di risparmiargli l’imbarazzo ed iniziare a lavare la sua maglietta. Lavorarono entrambi in silenzio per un po’ di tempo, fino a quando Blaine si voltò verso Kurt.

"Quindi, Kurt, quanto spesso – "

Ma la domanda gli morì sulle labbra perché Kurt aveva le mani serrate attorno al bordo del lavandino, con le lacrime che gli solcavano il viso. Blaine lasciò cadere la maglietta nel lavandino con un umido plop prima di allungare una mano e attirare Kurt fra le sue braccia. Il ragazzo iniziò a singhiozzare contro la sua spalla e Blaine gli accarezzò dolcemente la schiena, cullandolo leggermente e lasciandosi dondolare a sua volta. Dopo qualche minuto si udì un lieve toc alla porta e Kurt si distaccò, asciugandosi gli occhi.

La testa di Burt spuntò da dietro la porta prima che scorgesse suo figlio. Entrò immediatamente nella stanza ed abbracciò Kurt, mormorandogli qualcosa nell’orecchio. Blaine rivolse la sua attenzione alla sciarpa di Kurt per rimuoverne le macchie (al diavolo la sua maglietta, era rovinata), lasciando ai due un momento da soli e tentando di ignorare il fatto che il padre di Kurt avesse appena sorpreso suo figlio fra le braccia di una adolescente gay mezzo nudo.

Dopo qualche minuto, Burt si schiarì la gola e Blaine constatò che avrebbe potuto voltarsi senza pericolo. "Dunque, ho fatto una chiacchierata con quel giovanotto e suo padre. Guarda caso il tuo vecchio preside si trovava nelle tribune dietro di noi e li ha trascinati via per una discussione come si deve, qualcosa riguardo lo stabilire il futuro del ragazzo al McKinley. Anche se prima che ci raggiungesse, ho casualmente menzionato qualcosa a proposito del fatto che non sarebbe uscito vivo dalle superiori, ovunque andasse, se avesse di nuovo creato problemi a mio figlio. Quindi – uh, non devi preoccuparti di lui.”Inizio modulo

Kurt roteò gli occhi. "Papà, non era necessario minacciarlo di violenza fisica. Ho già avuto a che fare cose del genere prima.” Ma l’espressione sul suo volto fece capire a Burt quanto in realtà apprezzasse l’interesse.

Burt si schiarì di nuovo la gola. “Sì, beh. Avete bisogno del nostro aiuto per qualcosa, ragazzo, o -?”

"No, abbiamo tutto sotto controllo, papà. Grazie. Che ne dici se tu e Carole tornate a casa? Blaine ed io rientreremo alla Dalton fra poco, abbiamo quasi finito qui."

Burt annuì, circondando di nuovo suo figlio con un braccio prima di voltarsi verso Blaine. Prima che quest’ultimo avesse il tempo di accartocciarsi su sé stesso, Burt gli aveva afferrato una spalla e aveva borbottato un rapido “Abbi cura di mio figlio.” Blaine annuì e mormorò “Sempre.”

Non appena Burt ebbe abbandonato la stanza, Kurt rivolse a Blaine uno sguardo indecifrabile prima di prendere la sciarpa ed esaminarne i danni. “Beh, questo è il meglio che riusciremo ad ottenere qui. Posso metterla a lavare comunque, quando torniamo alla Dalton. Com’è la tua maglietta?”

"Rovinata."

Kurt sospirò."Te ne comprerò una nuova.”

Blaine scosse la testa. "No, non lo farai, idiota. È solo una maglietta.” E prima che Kurt potesse ribattere, cambiò velocemente argomento. “Vuoi parlarne?”

"Della tua maglietta?" Kurt se ne uscì con una risata leggermente nervosa. "Non molto, eccetto per il fatto che devi smettere di comprare vestiti in misto poliestere a buon mercato, te l’ho detto un milione di volte – "

"Non della mia maglietta.”

Kurt sospirò. "Non qui. Oltretutto, dobbiamo ritornare alla Dalton prima del coprifuoco.” Dopo aver radunato le loro cose, i due ragazzi si diressero verso l’auto di Blaine che fortunatamente era ancora intera e non era stata deturpata o rigata. Il viaggio di ritorno verso la Dalton fu in gran parte silenzioso, con la musica di Blaine che echeggiava dolcemente in sottofondo. Kurt guardava fuori dal finestrino e Blaine lo lasciò solo coi suoi pensieri, sapendo che il ragazzo avrebbe parlato una volta pronto.

Dopo aver posteggiato nel parcheggio degli studenti, Kurt tirò fuori una giacca di scorta dal sedile posteriore e la porse a Blaine. Notando l’espressione perplessa sul volto dell’ amico, Kurt gli rinfacciò, "Hai davvero voglia di spiegare a qualche insegnante perché stiamo tornando appena prima del coprifuoco e tu non indossi una maglietta? O a Wes e David, per quel che importa?”

"Touché,” rispose Blaine, infilandosi la giacca e prendendo i suoi vestiti bagnati e quelli di Kurt dal sedile posteriore, prima che entrambi si avviassero verso la Dalton.

Senza neanche discuterne, si diressero verso la stanza di Kurt, sapendo che Wes li avrebbe torturati fino ad ottenere delle risposte, per poi infuriarsi per la spiegazione data.

Non appena ebbero varcato la porta, Kurt prese la sua sciarpa ed andò in bagno, presumibilmente per applicare dello smacchiatore istantaneo o qualcosa del genere. Blaine osservò la sua maglietta prima di sospirare e gettarla nel cestino dell’immondizia. Aprì la cerniera della giacca di Kurt e la appese all’attaccapanni, poi si sedette sul bordo del letto ed aspettò.

"Credo che così possa andare bene." Kurt uscì dal bagno e si bloccò poco dopo alla vista di Blaine. "Oh. Sei di nuovo a torso nudo."

Blaine ammiccò, poi diede dei colpetti sul letto accanto a sé invitando Kurt a sedersi.

"Stai bene?"

Di norma, Kurt avrebbe sviato la domanda con una risposta di circostanza. Osservando Blaine, però, capì di dover dire la verità.

"No, a dire il vero. Avevo sperato che l’odio fosse finito. Che il fatto che io me ne fossi andato sarebbe bastato a farli smettere di cercare ferirmi più di quanto non abbiano già avuto occasione di fare … Ma non posso fare niente a proposito di quel che è successo, devo solo continuare ad andare avanti. Coraggio e tutte quelle cose.” Kurt fece un sorriso piccolo ma genuino.

"Parole da autentico guerriero,” scherzò Blaine, attirandolo verso di sé e posandogli un bacio sulla nuca. Un istante dopo, entrambi i ragazzi si irrigidirono. Oh,  giusto, pensò Blaine, ci siamo baciati, là. Probabilmente dovremmo parlarne …

Kurt si distaccò e si voltò per ritrovarsi faccia a faccia con Blaine.

"Mi ha davvero fatto piacere che tu ci sia stato stasera."

"Non avrei voluto essere da nessun’altra parte."

Blaine contemplò le labbra di Kurt per un istante prima di decidere. Al diavolo parlare.

Oh, sì, le labbra di Kurt erano deliziose. E a giudicare dall’espressione di Kurt quando Blaine si distaccò, anche le sue lo erano. Fatta eccezione per il fatto che –

"Sai ancora di granita all’uva."

Kurt rise. "Sì, passa dopo un paio d’ore. Ma sono certo che non ci faremo più caso, dopo un po’.” Ed ora era il suo turno di fare l’occhiolino a Blaine.

Blaine sogghignò. "Mi piace il tuo modo di ragionare, signor Hummel."

 

 

 

 


 

Hey Mr  Arnstein … here I aaaaaam:

Piaciuto? :)  La quantità di fluff è pressocchè  insostenibile, ma non me ne lamento <3

Volevo ringraziare infinitamente la mia beta, che è sempre più adorabile <3 ( Giadrianna is on, sì sì ù.ù)

E migliaia di grazie anche a voi, ragazzuole e/o ragazzuoli <3  Le vostre recensioni… bah, senza parole <3__<3

Love and butterfly kisses,

                                            giadacolfer

 

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Capitolo 14
*** Born This Way ***


L’altra volta mi sono vantata di essere stata puntuale. Sì. Ecco. Ehm. Ok. Ho una buona ragione, però :3 It was my biiirthdayy, yay :3

Vi lascio al capitolo, o miei amici immaginari <3 Spero ci siate ancora, non vi fate sentire da una vita, ma vi ringrazio comunque se avete la pazienza di sopportarmi e non inseguirmi con una spada da samurai.

Alla me di un anno fa.

Non entrare in un fandom.

Conserva quel poco di igiene mentale.

Ma ricorda:

gay is better ù.ù

Born This Way

Kurt si precipitò giù per le scale, finendo tra le braccia di Mercedes e ridendo estasiato. Finalmente, era a casa. Salutò il resto del Glee, percependo quel leggero brivido che lo aveva percorso ogni volta, quel giorno, al pensiero di abbandonare i Warblers – o, per la precisione, di lasciare Blaine. Kurt scacciò quel pensiero e si guardò attorno eccitato, osservando la sua famiglia.

“Prepariamoci alle Nazionali!”

"Non ancora." Kurt inarcò le sopracciglia verso Mercedes, che aveva il suo sorriso compiaciuto da diva stampato in faccia. Di certo aveva pianificato qualcosa, avrebbe dovuto aspettarselo. “Perché c’è un motivo se ci siamo incontrati qui, oggi. C’è qualcuno che vorrebbe salutarti, Kurt.” Spostò lo sguardo leggermente oltre la sua testa e Kurt si voltò così velocemente che avrebbe giurato di essersi rotto il collo. Lassù, camminando verso di lui, c’era Blaine.

Blaine.

Alla vista del suo ragazzo il cuore gli balzò in petto e non riuscì a trattenere il sorriso che comparve sul suo volto quando il giovane si fermo a pochi passi da lui. Per chiunque altro lì presente, Blaine era un tipo tutto affari e formalità. Ma Kurt riusciva a vedere il sorriso che il ragazzo riservava appositamente a lui e  nei suoi occhi leggeva molto di più. La felicità per il fatto che Kurt fosse finalmente a casa sua, ma anche quanto fosse sinceramente turbato all’idea di perderlo. E la rassegnazione al fatto che d’ora in poi avrebbe visto il suo ragazzo solo nei week-end, ma andava bene. Avrebbero fatto funzionare tutto questo e Kurt sapeva di avere la stessa espressione impressa sul volto mentre cercava di tenere a bada le sue emozioni.

"Kurt, ci mancherai alla Dalton. Sei stato un’aggiunta preziosa per i Warblers e ci hai resi una squadra migliore. Mi rattrista vederti andar via, ma sappiamo tutti che è quello che vuoi veramente. E io ti vedrò ancora dopo la scuola e nei week-end,” Kurt sorrise, essendo pienamente a conoscenza del fatto che Blaine lo avrebbe atteso a casa sua quel pomeriggio, "ma gli altri no, perciò volevano salutarti."

"E ringraziarti, Kurt." intervenne inaspettatamente Wes,da dietro di Blaine. Kurt sorrise a quel ragazzo che aveva reso la sua vita così incredibilmente strana, ma che era una parte della Dalton quasi tanto fondamentale per lui quanto lo era Blaine. David era al lato opposto, nella solita formazione da Warbler.

"I walked across the empty land,

I knew the pathway like the back of my hand,"

Kurt inspirò bruscamente, perché nessun altro dei presenti aveva idea del significato di quella canzone. Lui e Blaine avevano passato qualche serata insieme nella sua stanza dopo che quest’ultimo aveva confessato i suoi sentimenti e gli aveva finalmente svelato il suo passato e gli eventi che lo avevano indotto a trasferirsi alla Dalton. Kurt gli aveva permesso di piangere sulla sua spalla, poi lo aveva preso per mano e in silenzio lo aveva condotto alla scalinata in cui si erano incontrati per la prima volta. Riposizionandosi proprio come allora, Kurt aveva iniziato a cantare quella stessa canzone.

"I felt the earth beneath my feet,

Sat by the river and it made me complete,

Oh simple thing, where have you gone?

I'm getting old and I need something to rely on,"

Non appena la band iniziò ad affiancarli (per la meraviglia di Kurt, che non aveva mai sentito i Warblers cantare con un accompagnamento), il ragazzo notò il modo in cui Blaine stava strizzando gli occhi e capì che stava lottando per non piangere tanto quanto lui.

"So tell me when you're gonna let me in,

I'm getting tired and I need somewhere to begin."

Kurt osservò meravigliato il modo in cui Blaine corse giù per le scale e raggiunse il pianoforte, la gioia che scaturiva da entrambi i loro volti, perché quello era qualcosa che Kurt amava veder fare a Blaine e lui lo sapeva.

"And if you have a minute, why don't we go

Talk about it, somewhere only we know,"

 A chiunque altro stesse guardando, sarebbe sembrato che Kurt si stesse semplicemente godendo la canzone, ma il ragazzo stava sfruttando ogni briciolo di forza che aveva in corpo pur di non piangere a dirotto.

"This could be the end of everything,

So why don't we go somewhere only we know?

Somewhere only we know,"

E ora Blaine aveva abbandonato il pianoforte e si stava dirigendo proprio verso Kurt, prendendogli le mani, e quest’ultimo riuscì a vedere le lacrime affiorare nei suoi occhi e non gli importava di tutti gli stupidi omofobi del McKinley, quello era il suo ragazzo e lo avrebbe mostrato al mondo intero.

Mentre la melodia dei Warblers iniziava a sfumare, Kurt ricevette molte pacche sulla spalla. E poi se n’erano andati, Finn si era posizionato proprio davanti a lui a braccia aperte e Kurt si era abbandonato fra di esse, sapendo che il peggio doveva ancora venire. Doveva ancora salutare Blaine. Strinse Mercedes in un rapido abbraccio prima di voltarsi per fronteggiare di nuovo il suo ragazzo.

"Somewhere only we know,"

Kurt notò il modo in cui Blaine stava tremando e avrebbe voluto semplicemente stringerlo tra le sue braccia e non lasciarlo andare mai più. Inclinò la testa di lato, cercando di respingere le lacrime che sapeva stessero per arrivare senza che avesse potuto fare niente a riguardo.

"Somewhere only we know."

Ed ora una lacrima stava scorrendo lungo la guancia di Blaine e, prima che Kurt si rendesse conto di quel che stava facendo, si avvicinò e la asciugò delicatamente, lasciando indugiare la mano sulla guancia del ragazzo per un momento, prima di stringerlo in un abbraccio.“Non ti dirò mai addio,”sussurrò prima di distaccarsi, mantenendo la presa sulle braccia di Blaine.

Le labbra del ragazzo stavano tremando e tutto ciò che Kurt avrebbe voluto fare era far sparire il suo dolore e dargli qualcosa con cui farsi ricordare.

Fissando Blaine dritto negli occhi, Kurt sussurrò "Ti amo.” Dopodiché si avvicino e lo baciò dolcemente.

Non c’era stato niente di passionale, quello era un bacio tra due persone che sapevano che il loro amore sarebbe stato a un passo dall’essere impedito da qualcuno, ma che si amavano comunque. Si trattava di due persone che si erano trovate l’un l’altra per così poco tempo e ora si sentivano come se venissero separate di nuovo. E si trattava di due persone che stavano scoprendo per la prima volta cosa si provava a baciare qualcuno che amavano, ad avere un bacio che contasse.

Blaine si distaccò per primo, fissando Kurt negli occhi come se stesse cercando di imprimerseli nella memoria. “Ti amo anch’io,” sussurrò,accarezzandogli il viso con la mano.“Davvero, davvero tanto.”

"Ci vediamo oggi pomeriggio?" Che è troppo lontano. E poi dovrai tornare a casa.

"Certo, piccolo." Blaine sorrise, prima di avvicinarsi per baciarlo dolcemente un’altra volta. Distaccandosi, lanciò un ultimo sguardo a Kurt prima di voltarsi. Kurt lo guardò andare via, sentendo le lacrime scorrergli sulle guance prima che Mercedes lo stritolasse di nuovo in un abbraccio e i suoi pensieri tornassero di nuovo alle New Directions.

Casa.

 


Pagoda della traduttrice:

*beve un po’ d’acqua per reidratarsi* Il mio povero cuoricino <3

Alzi la mano chi avrebbe voluto che la puntata finisse così? *alza manina*

*si da della ritardata perché anche se chi sta leggendo ha alzato la manina lei non può saperlo*

*si prende a schiaffi*

*si ricorda di essere nel bel mezzo di uno sproloquio*

Oh, giusto :3 Volevo semplicemente ringraziare tutti voi <3 Mi fate venire voglia di cavalcare il monopattino *stile Colfer* e raggiungervi tutti per abbracciarvi *__* Ultimamente però siete un po’ meno attivi, non vorrei avervi deluso ç___ç

Alla prossima e spero di sentire qualche vostra impressione ^__^

Se avete bisogno di chiedere qualche info non siate timidi e mandatemi pure un MP.

Un bacione a tutti,

giadacolfer

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Capitolo 15
*** Billsx3 ***


 

Ehilà :D Solo due giorni di ritardo, lo considero un record personale <3 Perdonatemi, davvero, ma è estate e si fa quel che si può :3 Ho delle cose da dirvi ma ve le risparmio a fine capitolo.

Una cosa ve la anticipo: GRAZIE <3

 

 

 

Billsx3

 

 

 

"Ragazzi, direi che siamo pronti per le Regionali."

Il resto dei Warblers esultò, accalcandosi attorno a Blaine e dandogli delle pacche sulle spalle, discutendo entusiasti dell’imminente esibizione. David e Wes furono i primi ad andarsene, accennando qualcosa riguardo al fatto di dover perfezionare la scaletta (e con David che aveva espresso la sua opinione su quanto l’assolo di Blaine sarebbe stato fantastico, con dei salti mortali all’indietro sullo sfondo, a uno sgomento Wes). Gli altri si erano dispersi a frotte, fino a quando non erano rimasti che pochi di loro. Thad e Nick abbassarono lo sguardo sul pavimento, poi lo alzarono verso Blaine e Kurt che stavano ancora parlando e batterono rapidamente in ritirata.

"Sembrava che ti stessi facendo coinvolgere dalla canzone, Kurt” Blaine si riaggiustò il blazer e sorrise al neo-Warbler.

"Beh, non è come nelle New Directions, ma fare parte di un coro a cappella ha un certo fascino." Kurt sorrise, poi parve rendersi conto che erano rimasti gli unici. “Naturalmente, certe cose non cambiano mai.”

Blaine si guardò intorno, notando i fogli sparsi per la stanza e Nick e Thad che si stavano rapidamente dileguando. La porta si chiuse con un tonfo secco e lui sospirò. “Fanno sempre così. Tranne per il fatto che l'ultima volta si trattava di stelle filanti. Milioni e milioni di stelle filanti. E io, da solo.”

Kurt inarcò un sopracciglio. "Non riesco a immaginarmi un numero dei Warblers che richieda stelle filanti.”

"Era il compleanno di David. E la sua richiesta è stata quella di farci esibire in Boom Boom Pow."

"Stai scherzando, vero?" Sembrava che Kurt non riuscisse a crederci. "Voi ragazzi avete talento, ma di certo non avete potuto improvvisare così dal nulla, no?"

"No, per le feste di compleanno il festeggiato può richiedere una canzone con una settimana di anticipo. David ha richiesto, e cito testualmente:’Boom Boom Pow, con chiunque tranne Blaine a cantare la parte principale, e stelle filanti’.”

"Chi l’ha cantata? Ma soprattutto, chi ha cantato la parte di Fergie?"

"Thad ha cantato la parte di Will, Nick ha fatto il rap e… beh, Fergie non era considerata una parte principale, quindi - ”

Kurt iniziò a ridere. "È un classico! Non avrei mai pensato che la tua estensione vocale riuscisse a raggiungere note tanto alte."

Blaine sospirò. "Ti esibisci una volta nella parte di una ragazza e nessuno te la fa passare liscia – “

"Blaine. Guarda con chi stai parlando. Mi esibisco in molte più parti femminili che maschili. Diamine, ho fatto Lady Gaga ed ero meglio di tutte le altre ragazze. Non mi importa in che genere tu canti, è solo che non avrei mai creduto che tu potessi raggiungere certe note. Dovrai farmela sentire un giorno … quando non saremo bloccati a pulire tutto questo caos."

Blaine constatò che i fogli non si erano alzati in piedi e avevano camminato fuori dalla stanza come aveva sperato che facessero e sospirò di nuovo. “Okay, diamoci da fare.”


Dopo qualche minuto trascorso a raccogliere fogli in confortevole silenzio, Kurt emise un rantolo dall’altra parte della stanza. “Blaine Anderson, sei nei guai!”

Blaine abbandonò sul tavolo i fogli che teneva in mano e si affrettò a raggiungerlo “Oh, merda.”

Kurt era in piedi accanto al divano su cui era seduto all’inizio del numero. Lo stesso divano sul cui schienale Blaine aveva camminato e che ora recava i segni delle sue impronte.

"È vintage." balbettò Blaine.

"Vado a prendere qualcosa per pulire. Tu resta qui e riordina i fogli e fa’ in modo che nessun altro entri qui e lo veda."

Kurt si precipitò fuori e Blaine raccolse frettolosamente il resto dei fogli, sistemandoli in ordine sul tavolo. Notò vagamente che alcune pagine erano del saggio di storia di Wes e le mise da parte, il resto della sua mente occupata a domandarsi ansiosamente se la sua famiglia avrebbe potuto permettersi di comprare un nuovo divano vintage alla Dalton e se sarebbero stati in grado di portarlo dentro e prelevare quello vecchio senza che il corpo insegnanti se ne accorgesse-

"Okay!" Kurt entrò slittando nella stanza, col fiatone. "Smacchiatore per tessuti in pelle, dovrebbe funzionare."

"Fallo tu, credo che io lo rovinerei ulteriormente."

Kurt roteò gli occhi, ma stappò la bottiglia e applicò delicatamente parte del contenuto sul divano. Blaine chiuse gli occhi, temendo l’esito dell’operazione.

"Puoi guardare."

Blaine socchiuse con esitazione una palpebra, poi sospirò e collassò sul divano “Sei fantastico. Grazie.”

"Lasciami solo rimettere a posto questo.” Blaine udì il suono dei passi di Kurt svanire oltre la porta, tenendo gli occhi chiusi e lasciandosi trasportare dai suoi pensieri. Come accadeva da qualche giorno ormai, la sua mente lo portò subito a Kurt. Dopo la loro esibizione di Baby It's Cold Outside, era cambiato qualcosa fra loro e doveva ancora capire di che si trattava. Non era una cosa brutta, soprattutto dato che significava che Kurt ora voleva passare più tempo con lui, cosa che Blaine apprezzava notevolmente.

Due sere prima, Kurt si era presentato alla sua porta, aveva tolto il suo libro di testo dalla scrivania e lo aveva rimpiazzato con popcorn, La Bella e la Bestia, Rapunzel e La Sirenetta – segretamente uno dei loro preferiti. Si erano stesi sul suo letto e avevano cantato insieme ai personaggi, ignorando Wes e David che bussavano alla porta e volevano entrare a guardarli con loro. Blaine si era svegliato il mattino seguente e si era ritrovato stretto fra le braccia di Kurt, con il petto del ragazzo come cuscino. Dopo aver calmato il suo cuore che aveva iniziato a battere selvaggiamente, era sgusciato via dalla stretta di Kurt e si trovava in bagno quando il ragazzo si svegliò.

Perché sei scappato? Si chiese Blaine per quella che gli parve la milionesima volta. Ti sei già svegliato in quel modo con David prima d’ora, ci avete riso su e basta. Quindi perché era diverso con te e Kurt?

"Un penny per i tuoi pensieri?"

Blaine sobbalzò, spalancando gli occhi giusto per ritrovarsi Kurt di fronte. Si portò una mano al petto mentre il controtenore ridacchiava. “Non farlo mai più, Kurt!”

"Scusa," disse lui, senza apparire affatto dispiaciuto. Si lasciò sprofondare sul divano accanto a Blaine, sedendosi un po’ più vicino di come normalmente avrebbe fatto. Il ragazzo si annotò mentalmente quello e il modo in cui la mano di Kurt era poggiata mollemente accanto alla sua gamba, aspettando solo di essere presa …

"Quindi," Blaine ruppe il silenzio in fretta, cercando qualcosa di cui parlare.

"Mm?" Kurt lo guardò, poi rise. "Non sono abituato a vederti senza parole. Che succede?”

"È solo che – Non lo so." Blaine sospirò, poi si alzò di scatto e iniziò a camminare nervosamente per la stanza.

"Blaine? Che c’è che non va?" Anche Kurt si alzò in piedi rimanendo accanto al divano, indeciso se seguire il ragazzo oppure no.

Blaine si fermò tanto alla svelta quanto aveva iniziato, osservando i cortili fuori dalla finestra.
"Non so cosa sto facendo, Kurt."

Sentì Kurt raggiungerlo e poi un braccio che lo circondava. Il ragazzo non disse nulla, si limitò a guardare fuori dalla finestra e ad aspettare che Blaine parlasse.

"Sono un disastro." disse alla fine. "Quando sono là coi Warblers, appaio come il ragazzo più posato e composto del mondo. Lo so che è così, me lo dicono tutti. Ma non appena i riflettori si spengono, non sono più Blaine il Leader dei Warblers. Sono Blaine che non riesce a parlare dei suoi sentimenti e fa cose come macchiare mobili vintage e poi sclera a riguardo. Sono Blaine che canta le canzoni della Disney mentre si allena e impiega quasi un’ora per sistemarsi i capelli ogni mattina ma non lo ammette con nessuno … tranne ora. Merda."

Kurt rise, mentre Blaine si accartocciò su sé stesso per l’imbarazzo. "Altri segreti imbarazzanti?"

"Sono sicuro che riuscirei a farmene venire in mente un paio." Blaine sospirò. "Uno di questi è il fatto che blatero quando sono nervoso. Come adesso."

Kurt continuo a ridacchiare, stringendo Blaine e avvicinandolo a sé.“Ciao, Blaine-Che-Blatera, mi chiamo Kurt. Perlopiù conosciuto come Kurt il Sarcastico Ragazzo Nuovo,” Blaine ridacchiò ricordando che Wes aveva soprannominato Kurt in quel modo durante la sua seconda settimana alla Dalton, "ma per i miei amici sono Kurt che parla davvero troppo di sentimenti e ancora di più di vestiti. Sono Kurt che chiama sua padre ogni due sere solo per sentire la sua voce, e se pensi che un’ora per i capelli sia grave, beh, questo Kurt impiega più di un’ora nei suoi rituali di idratazione ogni mattina e non lo ammette davvero con nessuno, tranne ora perché si fida di Blaine-Che-Blatera. Non sei un disastro, Blaine, sei umano.”

Ed ora Blaine era rimasto leggermente senza parole perché nessuno lo aveva mai capito quanto Kurt.“Io – io non so cosa dire, Kurt.”

Il ragazzo lo condusse dolcemente verso il divano più vicino e lo fece sedere, continuando a circondargli le spalle con un braccio.“Ti è concesso essere te stesso. Le persone possono ammirare e rispettare Blaine il Leader dei Warblers, ma tu piaci alle persone per quel che sei, Blaine. Perché credi che Wes e David ti irritino fino a farti perdere la calma? Sanno che in quel modo vedono il vero te, e sebbene io disapprovi i loro metodi, credo che quel che fanno sia positivo. Hai bisogno di capire che puoi essere te stesso e alle persone piacerai per quello. Io ho incontrato Blaine il Warbler la prima volta, quando sono venuto a spiarvi, ma il Blaine che mi ha consolato dopo la vicenda di Karofsky e mi ha portato fuori a pranzo, quello era il vero Blaine.”

Blaine fece una smorfia ricordando quell’episodio. Era riuscito a perdersi con Kurt, continuando a guidare in cerchio finché finalmente non si erano arresi, si erano recati al drive-in più vicino e poi avevano mangiato nel parcheggio. Blaine si era scusato per tutto il pomeriggio finché Kurt gli aveva semplicemente intimato di tacere.

"Per chiunque altro, non sarebbe stata una cosa importante, ma tu ti sei comportato come se il mondo stesse per finire o mi avessi rotto l’asciugacapelli o qualcosa del genere.” Blaine sollevò un sopracciglio a quel paragone, ma rimase zitto mentre Kurt proseguiva.

"Voglio che tu capisca che va bene essere te stesso e alle persone piace il vero Blaine. A me di certo piace. Infatti –” Blaine vide Kurt deglutire e mimare qualcosa con le labbra che aveva tutta l’aria di essere coraggio “Diciamo che amo il vero Blaine.”

Amo. Amo? Lui – cosa?

Apparentemente Blaine stava impiegando troppo tempo per capire, visto che Kurt sospirò. L’unica cosa che Blaine seppe, dopo, è che un paio di mani avevano delicatamente afferrato il suo viso e un paio di labbra erano sulle sue.

Oh. Amo. Giusto.

Kurt si distaccò e Blaine aprì gli occhi. “Ehi, aspetta, che fai? Ancora...”

Il ragazzo proruppe in quella sua solita risata cristallina, mentre Blaine si rese conto di quel che aveva detto e arrossì. “Questo è il Blaine che mi piace vedere,” mormorò, premendo di nuovo le labbra contro le sue prima che Blaine se ne potesse lamentare. Il ragazzo si limitò a scrollare le spalle.

Se è Blaine fuori controllo ciò che vuole, sarà quel che otterrà. Mordicchiò leggermente il labbro di Kurt e si beò del gemito che provocò. Essere umano ha i suoi vantaggi.

 

 

 


Giada entra slittando, col fiatone, dopo aver fatto i mortali sullo sfondo:

Gotta love Rambling!Blaine <3 Ahahahah vi giuro, mi sono fatta delle risate traducendo :’D

E Kurt, beh … KURT! Gotta love him, too <3 Gotta love Klaine! Gotta love everyone! Gotta love Ryan Murphy, mostly <3

Cooomunque *Franklin mood on* ho una notizia da darvi : HO UN PROFILO TWITTER :D

Sì, basilarmente l’ho fatto per la Box Scene *cerca di non pensarci  per evitare di liquefarsi sul posto a causa di quei due minuti di pura perfezione*, ma ci pensavo già da tempo. Mi trovate qui col nome giadacolfer  e … niente. Se volete contattarmi o avete qualcosa da chiedermi mi trovate ^__^

Un grazie enorme di nuovo a tutti, siete adorabili e supercomprensivi :3 Non vi merito :’)

Siccome sono buona(?), piccolo spoiler sul prossimo capitolo: ambientazione 2x16. Post-Misery. Non dico altro.

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Capitolo 16
*** Coristi ***


Siccome io vi adoro e voglio vedervi felici (se le mie traduzioni ci riescono, in tal caso mi stupirei O.o), ecco l’aggiornamento, in anticipo di un giorno :D A fine capitolo ho alcune cose da dirvi, intanto…Enjoy :D

Alla perfezione.

                                                                                                                                                                                                    Trema.

C’è un nuovo sceriffo in città.

E il suo nome è Chris Colfer.

Coristi

 

 

 

 

"Posso essere molto sincero con te?”

Blaine sbatté le palpebre, cercando di capire perché Kurt sentisse addirittura il bisogno di chiederlo. Sapeva di poter essere sempre onesto con lui, no? Ma non sembrava nervoso questa volta, al contrario, c’era una determinazione nei suoi occhi che non vedeva da molto tempo.

"Perché lo sento veramente. Non era niente di nuovo. Senti, Blaine, i tuoi assoli sono mozzafiato." Blaine percepì il fremito di emozione che gli attraversò il corpo, a quella parola, e lo accantonò mentalmente, per tornarci su in un secondo momento. "E sono anche numerosi."

"Kurt, è il consiglio che decide chi canta gli assoli. Sbaglio o colgo un po’ di gelosia?” Blaine avrebbe voluto afferrarlo per le spalle e confessargli che, se avesse potuto scegliere, avrebbe scavalcato l’intero maledetto consiglio e piazzato lui sotto i riflettori, ma che non poteva. Infatti, stava giusto per farlo quando il ragazzo trillò di nuovo.

"No, cogli tanta gelosia. Vedi, Blaine,” e qui Kurt sospirò. "A volte i Warblers non sembrano un gruppo. Sembrano i coristi di Blaine."

Quest’ultimo sbuffò divertito, non riuscendo a trattenersi. “È il nome più orribile che abbia mai sentito e mi rifiuterei di fare parte di un gruppo che vuole attribuirsi un nome del genere."

Kurt inarcò un sopracciglio. “Blaine, che succede quando a qualcuno vengono presentati i Warblers da queste parti? Riceve il solito ‘Questi sono i nostri Warblers e questo è il nostro leader solista, Blaine.' Credi che qualcuno conosca il nome di qualunque altro ragazzo in questo gruppo? Restiamo in piedi sullo sfondo e fingiamo di essere gli strumenti musicali più disparati, mentre tu canti a pieni polmoni di fronte a noi. E sì, è sexy,” Blaine sbattè le palpebre. Mi ha appena definito sexy? "E sì, ci aiuta a vincere, ma il resto di noi non si sente esattamente importante nello schema generale delle cose. Io no di certo. Forse non ottenevo assoli al McKinley, ma ottenevo qualcosa. Un verso di una canzone, un passo di danza, qualcosa che aiutava le persone ad accorgersi che non ero solo un altro blazer nella schiera di- beh, blazer. Sono Kurt. Sono una persona. Ho visto l’espressione sui volti delle New Directions l’ultima volta alle Regionali, Rachel doveva incoraggiarmi a sorridere e il signor Schue sembrava deluso – all’inizio pensavo fosse meravigliato da quanto fossimo fantastici e che ci ritenesse una minaccia per loro – e lo siamo, ma dopo un po’ ho capito che era deluso dal fatto che stessi semplicemente ondeggiando a tempo di musica, voleva qualcosa di meglio per me. E anche io, Blaine. Gli altri Warblers probabilmente ci sono più abituati di me, ma non credo che dovrebbero esserlo. Tutti meritano un’occasione per mostrare e sfruttare le proprie abilità.” Kurt sprofondò sul divano, col respiro leggermente affannato dal suo discorso.

Blaine si limitò ad osservarlo. Certo, sapeva che Kurt non si stava inserendo tanto facilmente quanto gli altri Warblers, e non si sarebbe mai aspettato che lo facesse, ma non aveva realizzato che per lui significasse così tanto. E - e quel discorso. Era così - eccitante. Kurt non si entusiasmava più per le cose ultimamente e Blaine in quel momento aveva visto il ragazzo che aveva conosciuto il giorno in cui erano andati al McKinley e avevano affrontato Karofsky. Il Kurt che aveva cantato Don't Cry For Me Argentina con talmente tanta intensità, incurante di quanto lo facesse risaltare. Kurt risaltava. E Blaine lo amava per questo.

Woah. Cosa?

Ma più Blaine ci pensava, più acquistava un senso. Tutti gli sguardi, le conversazioni – tasselli che erano sparsi prima di tornare al loro posto, e ogni pensiero che aveva mai avuto su Kurt ora si stava incastonando nel suo cervello per creare una grande immagine che era stato troppo cieco per vedere, prima di allora.

Sono innamorato di Kurt Hummel.

Blaine sorrise, continuando ad osservare il ragazzo. Ora ho solo bisogno di dirglielo e- oh merda. Come lo faccio?

Tutto quello che Blaine sapeva era che doveva dirglielo. Quel giorno. Proprio in quel momento. Perché sarebbe potuto impazzire se quei pensieri fossero rimasti in circolo nella sua testa per troppo tempo. Cercando di trovare le parole perfette, aprì la bocca per parlare.

"Kurt- "

"Blaine- "

E poi risero entrambi. “Prima tu,” disse Blaine, sedendosi sul pavimento di fronte a Kurt e ignorando l’espressione sorpresa negli occhi del ragazzo, perché di solito si sarebbe seduto su una sedia come una persona normale. Ma a Blaine non importava, perché era felice adesso.

L’altro ragazzo scivolò giù dal divano per unirsi a lui sul pavimento e ora erano seduti così vicini che le loro ginocchia si sfioravano – Kurt a gambe incrociate come al solito, Blaine sulle ginocchia.

"Blaine, pensavo davvero ogni parola che ho detto prima, ma probabilmente non avrei dovuto essere così duro con te al riguardo. Come hai detto tu, non è una tua scelta e io non posso essere invidioso dei tuoi assoli, perché la tua voce è veramente fantastica." E Blaine sentì di nuovo quel fremito di emozione e il suo cuore cominciò a battere forte. È possibile che Kurt provi lo stesso?

"Credo di volere soltanto un po’ di quel riflettore puntato anche su di me. Ma se i Warblers pensano davvero che tu sia il migliore, allora va bene. Anche io penso che tu sia il migliore."

L’altro ragazzo sollevò un sopracciglio, perché c’era talmente tanto significato nascosto dietro a quella parola, e il leggero rossore che tingeva il viso di Kurt era la prova che stavolta Blaine l’aveva colto sul fatto.

"Oh, ora lo sono?” disse lentamente, incrociando lo sguardo di Kurt.

Il viso del ragazzo aveva ormai raggiunto una tonalità rosso acceso, tuttavia continuò a guardare Blaine negli occhi mentre qualcosa di non detto aleggiava tra loro.

"Sì, lo sei." E in quel momento lo sguardo nei suoi occhi sembrò raddoppiare in intensità e Blaine dovette deglutire per mandare giù nodo che gli si era formato in gola. “Quindi, cosa volevi dirmi, prima?”

Ma il ragazzo non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi o quel viso o quelle - labbra...“Io- uh- ”

E prima che potesse rendersi conto di quel che stava facendo, si stava sporgendo verso Kurt, una mano sul suo braccio e l’altra che andava a posarsi sul suo viso. Colse lo sguardo negli occhi del ragazzo ed entrambi seppero ciò che stava per succedere –

"Hey, Blaine, ho – oh, merda! Scusate, ragazzi!"

Blaine grugnì esasperato e si allontanò a malincuore da un Kurt allibito, voltandosi giusto per vedere Wes in piedi sulla soglia che si stava coprendo gli occhi e la bocca con le mani. Poteva sentire David dal corridoio; “Wes, che c’è che non va? Blaine non è lì – oh, sei entrato e hai visto di nuovo Thad con la sua ragazza?” Il ragazzo alzò una mano in direzione di David, continuando ad osservare i due ragazzi irritati.

“Te lo giuro, Blaine, non ne avevo idea, volevo solo- ”

"Wesley. Hai tre secondi. Uno- "

E Wes era sparito, sbattendo la porta dietro di sé. Blaine riuscì a sentirlo borbottare qualcosa, poi il suono della risata di David, che fortunatamente stava svanendo lungo il corridoio. Imprecò sottovoce, poi si voltò di nuovo verso Kurt, che aveva la stessa espressione di qualcuno a cui è stata rubata la sua collezione di Vogue.”Lo capirà,” mormorò, prima che l’espressione sul suo viso si addolcisse guardando Blaine.

"Sì, lo farà.” Blaine sorrise e fece scorrere la mano lungo il profilo della mascella di Kurt, osservando la rabbia defluire dal suo viso, mentre un brivido percorreva il suo corpo. “Ma adesso, beh - dove eravamo?”

Kurt sogghignò per la frase smielata. “Proprio qui, suppongo.” E impedendo ulteriori possibili interruzioni, si sporse verso di lui e lo baciò.

Hey, stavo per farlo io! Blaine si zittì mentalmente, concentrandosi piuttosto sul fatto che Kurt lo stava baciando...

Ma per quanto il loro primo bacio fosse fantastico, Blaine non riuscì a trattenersi.

Allontanandosi, osservò severamente un Kurt alquanto deluso. “Penso che dovresti sapere che in testa mi ero preparato un intero discorso, in cui ammettevo i miei sentimenti e ti dicevo quanto meraviglioso tu fossi, e ora non lo sentirai mai.”

E ora il ragazzo sembrava davvero deluso. “Non puoi dirlo comunque?” propose.

Blaine sogghignò. “Nah, questo è più divertente.” Baciò di nuovo Kurt, che glielo concesse con piacere.

 

 

 

WOAH. AKA Note della traduttrice:

Ebbene sì, ho trovato la frase-tormentone di questa ff. Woah. Il Woah è l’emblema di Kiss, ricorrerà in molti dei capitoli a venire e di solito preclude sempre qualcosa di fondamentale. Quindi… Woah :D

Ora, cose (un briciolo più) serie. Il capitolo si commenta da solo, secondo me. Che dire? I Warblers li amo, Wes in particolare e poi, beh, Kurt versione oratore <3 J’adooore <3 E il povero Blaine che si spreme per fare 2 + 2 e capire di amare il nostro Drama Queen, che peraltro ha tutte le ragioni, e alla fine ha anche il coraggio si staccarsi da quelle labbra e fare il demente, as usual <3

Ho l’ansia per il prossimo capitolo, che è di ben otto pagine e non so come farò con l’imminente partenza per il Trentino , ma ci proverò ù.ù Tanto sono regolare come Darren su Twitter con gli aggiornamenti (shame on me). E a proposito di Twitter, per eventuali informazioni (o insulti, che accoglierò senza ribattere), mi trovate qui .

Grazie mille a tutti voi e in particolare a FrancyCrissColfer, hhhhbk e Soul Sister, che mi lasciano sempre un parere e sono l’adorabilità fatta a persona.

E ad anastasianapp un particolare saluto :D Stasera hai qualcosa da leggere, spero di tirarti un po’ su xD

Un bacione a tutti e grazie per non avermi già bruciata viva per gli sproloqui <3

Kiss,

giadacolfer

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Capitolo 17
*** Matrimonio ***


Figliuoli e figliuole, ce l’ho fatta. Capitolo 17, puntuale come la morte.. Ed è il capitolo più lungo che abbia tradotto, finora :D Quindi spero tanto che vi piaccia.

Se ve lo state chiedendo, alla luce degli ultimi spoiler Klaine, sì, è stata una pugnalata nello stomaco tradurlo. Ma: 1) Sono una masochista patentata, 2) Mi anche fatta stare meglio, in un certo senso. Perché Klaine is endgame, e non c’è niente che i RIB possano fare a riguardo. Beh, questo capitolo me l’ha ricordato.

Preparate l’insulina e procedete pure alla lettura *-*  *A fine capitolo devo dirvi alcune cosette*

 

Alla mia beta e alle sterpazzoline,

due tipi diversi di meravigliosi e pucciosi esemplari.

Non ti sto dedicando il capitolo del matrimonio a caso, sappilo ù.ù

Matrimonio

 

 

 

 

Kurt sorrise, contemplando l’edificio pieno di persone. Gran parte degli invitati era seduta ai loro tavoli, a chiacchierare allegramente e ad osservare Rachel e Mercedes mentre cantavano a piena voce What Is This Feeling. Lasciare il microfono nelle mani delle New Directions era stata probabilmente l’idea migliore, visto e considerato che permetteva di risparmiare denaro per la luna di miele e al contempo consentiva al gruppo di allenarsi per le Regionali. Il resto delle New Directions stava ballando con gli altri invitati o si stava preparando per esibirsi nel proprio numero.

Lo sguardo di Kurt si posò sulla coppietta felice che stava ancora ballando in mezzo alla pista, e il suo sorriso si ampliò. Non riusciva a ricordare l’ultima volta che aveva visto suo padre così felice e Carole appariva assolutamente radiosa mentre il suo neo-sposo la faceva volteggiare dolcemente. Eccetto un paio di pause per parlare con gli invitati e una in cui Burt era misteriosamente sparito per qualche minuto, mentre Kurt ballava con Carole, la coppia era rimasta sulla pista da ballo tutta la sera, evento a cui il ragazzo non avrebbe mai pensato di assistere. Insegnare a suo padre a ballare, sebbene doloroso ed estenuante, aveva certamente dato i suoi frutti per i neo-sposini. Kurt applaudì assieme al resto del pubblico quando le due dive terminarono la loro esibizione e fecero un inchino, lasciando libero il palco per il prossimo gruppo. Sapeva che di lì a poco sarebbe giunto il suo turno e iniziò mentalmente a preparare la sua esibizione, facendo del suo meglio per non pensare al fatto che non aveva quel qualcuno di speciale a cui dedicarla. La tua famiglia e i tuoi amici sono sufficienti, si disse con fermezza, ricordandosi la canzone che Finn gli aveva dedicato poco prima…

Non appena Santana e Brittany salirono sul palco, iniziarono a cantare Come Away With Me. Come attirati da una calamita, tutti cominciarono a formare delle coppie per ballare il lento. Kurt sospirò, col sorriso che svaniva a poco a poco nell’osservare le coppie ondeggiare sulla pista da ballo. Era sempre stato così, quando si trattava di formare coppie per le New Directions. Kurt rimaneva sempre tagliato fuori, ad osservare le persone scegliere i rispettivi partner e non avendo nessuno con cui condividere quel momento. Di solito lui e Mercedes avrebbero risolto la cosa al meglio, formando una coppia insieme, ma lei era distratta da uno dei cugini di Finn che al momento le stava circondando la vita con le braccia e la stava facendo volteggiare lentamente sulla pista. Rachel ondeggiava fra le braccia di Finn e, quando si avvicinarono a lui, lei alzò lo sguardo e catturò quello di Kurt, facendogli l’occhiolino prima di allontanarsi col suo ragazzo. Kurt sbatté le palpebre, poi si convinse che la ragazza fosse semplicemente felice e tornò a dedicarsi ai suoi mesti pensieri.

Ma prima che il party di autocommiserazione di Kurt potesse proseguire, un paio di mani leggermente callose si posarono sui suoi occhi. Il ragazzo emise uno squittio, mentre una voce rise. “Indovina chi è?”

Kurt si irrigidì. No, non può essere

Le mani vennero rimosse e Kurt si voltò giusto per ritrovarsi davanti il ragazzo della Dalton."Blaine! Cosa stai -" Kurt si irrigidì di nuovo, non appena ebbe squadrato propriamente il suo amico.

Blaine si era finalmente sbarazzato del blazer e indossava uno smoking con una cravatta argentata. Certo che è vestito così, è un matrimonio, si disse Kurt, ma ciò non impediva al suo amico di avere un aspetto maledettamente fantastico. Certo, gran parte era dovuta al fatto che – gli occhi di Kurt si posarono sui capelli di Blaine che, invece di essere coperti di gel, erano - ricci. Non ricci in disordine, ma – oh, wow.

"Kurt?" Blaine allungò impacciatamente una mano per tastarsi i capelli "Stanno male?"

Kurt si riscosse dallo stupore. “No, no! Affatto, sono – ” cercò una parola che non lo facesse apparire una ragazzina stracotta, poi si arrese. “Incredibili. Hai un aspetto fantastico, Blaine.”

Quest’ultimo arrossì e si grattò la base del collo.“Grazie. Anche tu, Kurt.” Gli occhi del ragazzo indugiarono sul controtenore per un altro secondo, come per assimilarne la vista, poi Blaine incontrò di nuovo il suo sguardo e sorrise. “Quindi, questa è tutta opera tua.” Indicò con un gesto il ricevimento.

“Beh, a dire il vero le New Directions hanno aiutato ad allestirlo, ma sì, l’ho organizzato io. Ti piace?” prendere

Blaine gli prese la mano e la strinse, rispondendo, “Lo adoro. Hai fatto un lavoro meraviglioso.”

Il cuore di Kurt sobbalzò, quando il ragazzo gli prese la mano, e il controtenore si sforzò per impedire al rossore di tingergli il viso. Dall’espressione divertita su quello di Blaine, aveva ovviamente fallito. “Quindi, che ci fai qui?” riuscì a balbettare.

"Mercedes mi ha mandato un sms ieri, dicendomi che sarei dovuto venire a dare un’occhiata al frutto del tuo duro lavoro qui. E volevo vedere te, naturalmente.” Il ragazzo sorrise e Kurt sapeva che la sua faccia avrebbe potuto competere con un pomodoro, ma non gli importava. Blaine era venuto per vedere lui.

"Ad ogni modo, sarei dovuto arrivare prima, ma ho avuto un incontro d’emergenza coi Warblers – a quanto pare una delle nostre canzoni violava il copyright, quindi non potevamo riarrangiarla e Wes ha dato di matto, prima che tirassimo fuori la scaletta di riserva e riuscissimo a calmarlo un po’. Sono arrivato qui e Finn mi ha detto che non potevo entrare -"

"Lui cosa?" Kurt si voltò per guardare male il suo fratellastro, l’effetto rovinato dal fatto che Finn gli stesse dando le spalle, ballando con Sam e Puck mentre Artie cantava Don't Blame It On The Boogie, accompagnato dai passi di danza di Mike. Venne distratto per un secondo quando Mike fece un salto mortale giù dal palco, giusto per applaudire fragorosamente, poi tornò a dedicarsi al problema in questione.

Blaine ridacchiò. “Non era colpa sua. Non ci hai mai presentati, dopotutto, e io non avevo un invito da mostrare al tizio all’entrata, quindi lui ha acciuffato Finn, quando gli ho detto che conoscevo la famiglia, e lui ha risposto che non aveva idea di chi io fossi. Gli ho detto che eravamo amici e ha esitato per un attimo – credo che volesse accertarsi che nessun presente potesse rovinare la giornata -" Kurt ringraziò mentalmente suo fratello per avere sorvegliato la situazione e Blaine per il tatto che aveva dimostrato. “Ma poi è uscito tuo padre e mi ha riconosciuto, quindi mi ha lasciato entrare e – beh, eccomi qua.” Scrollò le spalle e Kurt realizzò che si stavano ancora tenendo per mano.

"Beh, sono felice che tu sia riuscito ad entrare. Sarebbe bastato mandarmi un messaggio o qualcosa del genere.”

Blaine sollevò un sopracciglio. “L’ho fatto.”

Kurt frugò nella tasca con la mano libera per prendere il cellulare, per poi sbloccarlo e vedere 1 Chiamata Persa: Blaine. 1 Nuovo Messaggio: Blaine. Aprendo il messaggio, lesse ad alta voce, “Fuori dal ricevimento, grossa guardia del corpo che minaccia di sbattermi fuori. Vieni a salvarmi?” Kurt rivolse a Blaine uno sguardo imbarazzato. “Scusa.”

Il ragazzo ridacchiò. "Poco male. È stato più divertente sorprenderti così, in ogni caso.” Esitò per un attimo, facendo vagare lo sguardo per la stanza, poi lo posò di nuovo su Kurt. “Allora, ti va di – ”

"Kurt!" Mercedes li raggiunse di corsa. “Scusate l’interruzione, ragazzi – ciao, Blaine – ma Artie ha quasi finito e tocca a te.”

Kurt sgranò gli occhi. “Scusa, Blaine, torno fra un minuto. Mercedes, gli terresti compagnia?” Senza attendere risposta, lasciò andare con riluttanza la mano del ragazzo e si diresse velocemente verso il microfono, mentre gli applausi della folla per Artie iniziavano a sfumare. Si stava facendo tardi e gli invitati avevano iniziato a sciamare, ma c’erano ancora parecchie persone ad ascoltare la musica.

“Ciao a tutti!” disse Kurt, guadagnando il centro del palco e riposizionando il microfono sull’asta, mentre Artie si portava giù palco con la sedia a rotelle "Spero che stiate tutti passando una splendida serata, specialmente la coppietta felice che non ha lasciato la pista da ballo nemmeno un attimo questa sera – e non sto parlando di Sam e Quinn.” Tutti quelli che conoscevano il Glee club risero. “Ma seriamente, a papà e a Carole, spero che sia stata una serata magica per entrambi. Dato che è il mio turno di monopolizzare il microfono – e siamo riusciti a strapparlo dalle grinfie di Rachel ,” un altra risata dalla folla riunita, “vorrei dedicare una canzone alla mia nuova famiglia e a tutti i miei amici presenti qui stasera.” Gli occhi di Kurt saettarono verso Blaine, che era in piedi accanto a Mercedes, sorridente. Gli rivolse a sua volta un sorriso rapido ma sincero, poi fece un cenno alla band, che iniziò a suonare.

"Three little birds, sat on my window.

And they told me I don't need to worry.

Summer came like cinnamon, so sweet,

Little girls double-dutch on the concrete."

Kurt abbassò lo sguardo su Burt e Carole, che gli stavano sorridendo di rimando, una lacrima che scorreva lungo la guancia di Carole. Il ragazzo sorrise e le mandò un bacio, sapendo che era uno dei suoi gesti preferiti, prima di proseguire.  

"Maybe sometimes, we've got it wrong, but it's alright

The more things seem to change, the more they stay the same

Oh, don't you hesitate."

E ora il suo sguardo era posato su Blaine, che lo stava osservando a sua volta con un’espressione indecifrabile sul viso. C’era un lieve sorriso ad incurvargli le labbra e Kurt si sentì come se non avesse mai visto quel ragazzo prima, o qualcuno che gli somigliasse.

"Girl, put your records on, tell me your favourite song

You go ahead, let your hair down

Sapphire and faded jeans, I hope you get your dreams,

Just go ahead, let your hair down."

Il resto delle New Directions era riunito, a ondeggiare leggermente e ad osservare Kurt mentre si esibiva. Riusciva a vedere l’ammirazione negli occhi di Rachel e sapeva, nonostante il loro continuo battibeccare, che il rispetto reciproco per il talento l’uno dell’altra era alle stelle.

"Maybe sometimes, we've got it wrong, but it's alright

The more things seem to change, the more they stay the same

Oh, don't you hesitate."

Lo sguardo di Kurt continuò inevitabilmente a trovare quello di Blaine durante la canzone e, mentre riversava il suo cuore nelle parole, fece del suo meglio per cantare con gli occhi, per mostrargli quanto intendesse davvero ciò che stava cantando e che fosse rivolta a lui. Non era una canzone d’amore, ma sperava che il ragazzo cogliesse comunque il significato nascosto dietro di essa. Non avrai mai le palle per dirglielo diversamente, si disse, cantando con intensità gli ultimi versi della canzone.

"Oh, you're gonna find yourself somewhere, somehow."

Appena ebbe cantato l’ultima parola, l’intera sala proruppe in un applauso. Kurt arrossì e fece un lieve inchino, prima di iniziare a ridere. “Okay, Tina, porta il culo quassù!” Abbandonò velocemente il palco, ricevendo abbracci dal resto del gruppo prima di tornare verso Blaine e Mercedes. A sua volta la ragazza lo strinse rapidamente in un abbraccio, sussurrandogli “Sembra fantastico, Kurt. Buona fortuna!” Poi si diresse di nuovo verso il resto delle New Directions, che stava ballando insieme alla versione di Tina di I'm Yours.

Kurt li osservò per un secondo, prima di voltarsi di nuovo verso Blaine. Prima che potesse capire cosa stava succedendo, il ragazzo lo aveva stretto in un abbraccio. “È stato incredibile, Kurt,” mormorò direttamente nel suo orecchio, provocandogli un brivido lungo la spina dorsale, prima di lasciarlo. Kurt sapeva di essere arrossito e si sedette rapidamente per evitare che il tremolio alle gambe diventasse evidente. Blaine si unì a lui e per un po’ di tempo si limitarono a chiacchierare, osservando gli invitati ballare attorno a loro.


"Kurt, Blaine."

Kurt alzò lo sguardo e vide suo padre e Carole, in piedi di fronte a loro. Si alzò rapidamente per abbracciarli entrambi, prima di voltarsi di nuovo verso Blaine, che si era alzato in piedi assieme a lui.

"Blaine, hai già conosciuto mio padre. Questa è sua moglie, Carole. Carole, questo è Blaine, il mio amico della Dalton.”

"È un piacere conoscerti, Blaine.” Carole sorrideva radiosa, mentre stringeva la mano al ragazzo, e Kurt sapeva che era dovuto soprattutto al fatto di essere stata definita la moglie di Burt. Blaine sorrise, stringendole la mano a sua volta.

"Siamo solo venuti qui per ringraziarti, Kurt. Questo matrimonio è stato talmente splendido per entrambi. Tuo padre ed io siamo molto fieri di ciò che hai fatto.”

Kurt si sentì mancare le parole, mentre suo padre annuì. “Sì, Kurt, hai fatto un lavoro coi fiocchi qui, oggi. Significa molto per noi.”

“Prego,” riuscì a sussurrare Kurt. La mano di Blaine trovò di nuovo la sua e lui la strinse, sforzandosi di trattenere le lacrime. Carole parve accorgersene e si voltò di nuovo verso Burt, allungando una mano per un altro ballo, al quale lui acconsentì di buon grado.

Non appena se ne furono andati, Blaine lo circondò con un braccio e lo strinse a sé, lasciandogli un momento per riguadagnare il controllo delle sue emozioni. Kurt si distaccò un minuto dopo, con gli occhi lucidi.

“Grazie,” sussurrò, notando che Quinn e Sam stavano salendo sul palco, con la ragazza che intimava ad ognuno di formare delle coppie per ballare un lento.

"Kurt, ti va di ballare?" Kurt guardò il ragazzo, che lo stava fissando nervosamente ma che aveva allungato la mano con fare deciso. Sorrise.

“Mi piacerebbe molto,” rispose, prendendogli la mano e avviandosi verso la pista da ballo. Trovarono un posto per loro, lontano dagli occhi indiscreti del pubblico in generale, mentre Quinn iniziava a cantare. Kurt non si era ancora reso conto di che canzone si trattasse, sapeva solo che le sue braccia erano attorno al collo di Blaine e quelle del ragazzo erano attorno ai suoi fianchi e loro erano insieme. I loro sguardi erano rimasti incatenati tutto il tempo e Kurt era perso nei bellissimi occhi di Blaine. Il cervello del ragazzo iniziò ad assimilare le parole della canzone, mentre Sam e Quinn cantavano insieme il ritornello.

"It's your love

It just does somethin' to me

It sends a shock right through me

I can't get enough,"

Blaine si leccò inconsciamente le labbra e Kurt non riuscì a reprimere un brivido a quel gesto. Vide gli occhi del ragazzo scurirsi e deglutì, prima di sporgersi verso di lui -

"And if you wonder

About the spell I'm under

It's your love"

Blaine lo raggiunse a metà strada, sussurrando l’ultimo verso della canzone un secondo prima che le loro labbra si incontrassero.

Non ci fu nessun grido di acclamazione o commento. Sam e Quinn erano persi l’uno negli occhi dell’altra sul palco e tutti gli altri stavano guardando o loro o il proprio partner, quindi Blaine e Kurt riuscirono ad evitare interruzioni al loro momento perfetto. E fu davvero perfetto, pensò quest’ultimo facendo scorrere le mani fra i capelli di Blaine e attorcigliandone delicatamente le ciocche fra le dita.

L’applauso al termine della canzone interruppe il loro momento, comunque, facendoli dividere. Kurt sospirò, rimuovendo le mani dai capelli dell’altro ragazzo e unendosi con riluttanza all’applauso, con Blaine che lo seguì poco dopo, prima di prendergli la mano e attirarlo con sé verso un tavolo. Kurt si sedette di fronte a lui, rifiutandosi di lasciargli la mano, che ora stava stringendo la sua al di sopra del tavolo.

Blaine inspirò profondamente. “ Kurt, ti andrebbe di –” Fece una pausa.

“Sì.”

Il ragazzo sollevò un sopracciglio. “Scusami?”

“Beh, suppongo che stessi per chiedermi di diventare il tuo ragazzo. Perché io non permetto  a nessuno tranne al mio ragazzo di baciarmi in quel modo, quindi è meglio se lo rendiamo ufficiale alla svelta prima che io venga etichettato come una specie di donna scarlatta.”

Blaine iniziò a ridere, allungando la mano libera per stringere quella di Kurt. “Va bene, allora, consideralo ufficiale.”

Kurt dubitava che fosse possibile sorridere più di quanto non stesse già facendo, mentre lui e il suo ragazzo finivano per chiacchierare del più e del meno. Eccolo lì, seduto al matrimonio di suo padre, in compagnia di tutti i suoi amici e della sua famiglia, e ora del suo fidanzato. Avrebbe potuto quel giorno andare meglio di così?  


"Okay, ora lasceremo il microfono a disposizione del pubblico!” Rachel era salita sul palco dopo un altro paio di canzoni, dato che aveva scelto di essere la presentatrice della serata.“Quindi, se c’è qualcuno che vuole dedicare una canzone alla coppietta felice o al proprio partner all’interno della propria coppietta felice, questa è la vostra occasione.”

Blaine lasciò andare le mani di Kurt e si alzò in piedi. “Raggiungi i tuoi amici,” disse semplicemente, dirigendosi verso Rachel. Il ragazzo sollevò un sopracciglio, ma si alzò senza protestare e raggiunse le New Directions.

"Kurt!" Finn gli batté una mano sulla spalla. “Non ti ho visto molto stasera, come va?”

“Gran bel lavoro qui, amico,” Puck sollevò il pugno chiuso e Kurt ricambiò il gesto, colpendolo col proprio.

"Grazie a tutti, è stata una serata meravigliosa, vero?” Sapeva di sembrare fin troppo allegro e il resto del gruppo se ne accorse abbastanza rapidamente.

“Di che si tratta, Hummel?” chiese Santana, agganciando il mignolo a quello di Brittany. “Capisco che sia normale essere allegri a un matrimonio, ma è strano. Sembra quasi che tu –”

Si interruppe a metà frase, fissandolo. Kurt la supplicò con gli occhi di tacere e lei lo fece, rivolgendogli un rapido occhiolino.

"Cosa intend- "

"Signore e signori, vorrei presentarvi il nostro primo volontario della serata!” Rachel passò il microfono  a Blaine, mentre gli invitati applaudivano educatamente.

“Chi è quel tizio?” chiese Artie mentre Finn sgranava gli occhi.

“È un amico di Kurt, a quanto pare. L’ho fatto entrare circa un’ora fa."

E ora tutti gli occhi erano di nuovo su Kurt, che si limitò a zittirli, tenendo gli occhi fissi sul palco.

“Ciao a tutti. Mi chiamo Blaine Anderson e vorrei semplicemente iniziare congratulandomi con la coppia in questione. Burt e Carole Hummel, vi auguro tutto il meglio per il vostro futuro e la vostra famiglia, Finn e Kurt.” Quest’ultimo notò l’enfasi con cui aveva pronunciato il suo nome e sorrise, vagamente conscio del fatto che Mercedes gli era sgattaiolata accanto e gli aveva dato una gomitata nelle costole. Le rivolse un rapido sorriso e vide i suoi occhi spalancarsi, consapevoli di ciò che stava succedendo. Nel frattempo, Blaine aveva raggiunto la band e aveva preso una chitarra da uno di loro.

"Ad ogni modo, questa canzone si chiama Not Alone e vorrei dedicarla a qualcuno di molto speciale; il mio ragazzo.” Finn si voltò così rapidamente che per poco non cadde, ma Kurt non lo stava guardando, scegliendo piuttosto di tenere gli occhi su Blaine. “Questa è per te, Kurt.”

Il mormorare delle New Directions venne sovrastato quando Blaine iniziò a suonare. Kurt sgranò gli occhi. Blaine suona?

"I've been alone, surrounded by darkness

And I've seen how heartless the world can be,"

Kurt aggrottò la fronte, cercando di capire di chi fosse la canzone che stava interpretando, prima di realizzare. L’ha scritta Blaine?

"And I've seen you crying, you felt like it's hopeless,

I'll always do my best, to make you see,

Cause baby, you're not alone

Cause you're here with me

And nothing's ever gonna bring us down,

Cause nothing can keep me from loving you,"

Kurt sentì affiorare le lacrime, mentre Blaine lo fissava, cantando con tutto il cuore. Non si era mai sentito così speciale in vita sua.

"And you know it's true

It don't matter what'll come to be

Our love is all we need to make it through,"

Mentre Blaine cantava, Kurt sentì le lacrime iniziare a scorrergli lungo il viso, ma non poteva importargli di meno. C’era qualcuno lassù che stava cantando una canzone per lui. Si trattava di due ragazzi che desideravano semplicemente un’occasione per essere felici insieme e, in qualunque altro posto, li avrebbero guardati dall’alto in basso o odiati per ciò che erano. Ma lì dentro, tutto quello che Kurt sapeva era che Blaine teneva a lui e lui teneva a Blaine e le cose stavano così.

"I still have trouble

I still trip and stumble

Trying to make sense of things sometimes

I look for reasons

But I don't need 'em

All I need is to look in your eyes

And I realize,"

E quando Blaine raggiunse quella nota, la folla si alzò in piedi per applaudire, Kurt più fragorosamente di tutti. Era il suo ragazzo, quello lassù.

"It don't matter what'll come to be

You know our love is all we need

To make it .. through."

L’applauso fu scrosciante, mentre Blaine restituiva la chitarra, asciugandosi di nascosto una lacrima dalla guancia e ringraziando debolmente la folla, per poi raggiungere di nuovo Kurt, che era ancora in lacrime. Prima che Blaine potesse dire qualcosa, il ragazzo gli aveva preso il volto fra le mani e lo aveva baciato, incurante di chi li stesse guardando. Blaine si allontanò per primo, asciugando delicatamente le lacrime dal viso di Kurt con i pollici. “Possiamo conoscere il tuo ragazzo, adesso?” Rachel, come al solito, doveva intromettersi. Kurt si limitò a sospirare e fece un passo di lato, permettendo alle New Directions di interrogare Blaine. Sapeva che Rachel era sul punto di dare di matto quando scoprì che era un Warbler, fu solo Mercedes che intervenne e le scoccò un’occhiata di avvertimento a farla indietreggiare.

In tutto quel caos, Finn sgattaiolò accanto a lui e gli mise una mano sulla spalla. Kurt si voltò verso il suo fratellastro, preoccupato per quel che avrebbe detto, ma il sorriso stampato sul suo volto placò ogni timore. “Sono felice per te,” disse, battendogli la mano sulla spalla prima di allontanarsi. Kurt sorrise, ma il sorriso svanì velocemente, non appena vide suo padre e Carole osservarli dall’altra parte della sala. Carole gli sorrideva radiosa, ma era Burt quello che lo preoccupava. Rimase in attesa per quel che gli parve un anno, finché Burt annuì. Kurt si aprì in un enorme sorriso e mimò con le labbra un parliamo dopo.

Alla fine i membri delle New Directions si allontanarono, visto che Rachel si ricordò che uno di loro avrebbe dovuto cantare e prese il microfono, iniziando a sgolarsi sulle note di All I Know of Love, facendo sì che il resto del gruppo iniziasse a ballare e lasciando Kurt e Blaine a loro stessi.

“Kurt, c’è qualcosa che ho bisogno di dirti.”

Kurt inarcò un sopracciglio, ma indicò con un gesto il tavolo e si sedette di nuovo assieme a Blaine, che gli prese la mano.

“Non voglio ancora dire che sono innamorato di te, perché voglio sapere che quando lo dico, lo intendo completamente. Voglio che accada più avanti, quando festeggeremo gli anniversari, perché voglio che questa relazione duri. Siamo il primo ragazzo l’uno dell’altro e so che ci tengo davvero troppo a te per desiderare di ferirti. Quindi non voglio dire che sono innamorato di te, ma voglio che tu sappia che sono piuttosto sicuro che io stia iniziando ad amarti.”

E Kurt riuscì a sentire affiorare di nuovo le lacrime e le parole mancargli completamente,“Anche io, Blaine,” Poi ridacchiò fra sé e sé. “Smetteresti di farmi piangere una volta per tutte?”

"Solo perché l’hai chiesto così gentilmente." Blaine ammiccò, poi alzò lo sguardo, mentre Finn e Puck salivano sul palco.

"Okay, stiamo per concludere la serata, così l’adorabile coppietta può tornare a casa e darci den- ”

"Okay, Puck!" Finn afferrò in fretta il microfono dalle mani dell’amico. “Ciò che quell’imbecille del mio amico stava cercando di dire è che questa è la nostra ultima canzone per stasera e vorremmo che i nostri amici delle New Directions – e le loro aggiunte – ci raggiungessero qua sotto e si unissero a noi.” Finn rivolse a Kurt una rapida occhiata e li indicò con un gesto, mentre il resto del gruppo si avviava verso il palco. I due ragazzi si alzarono in piedi e li seguirono, unendosi a loro, con Kurt che sorrideva per il fatto che Finn avesse incluso Blaine.

"Quindi speriamo che abbiate passato una fantastica serata, e la mia ragazza vorrebbe che aggiungessi che ci piace fare cose di questo genere, dunque se mai vi servisse intrattenimento gratuito, chiamateci.” Finn apparve impacciato per un secondo, poi rivolse un cenno alla band perché iniziasse a suonare un’ultima volta.

"Please wait for me, for I shall return,

My love for you will forever burn,

Though we must part

There's no reason to cry

Just say so long

Because lovers never say goodbye."

Kurt rise per la ridicola scelta di canzone, prima di unirsi al resto del gruppo, mentre Finn e Puck abbandonavano i loro microfoni e lasciavano il palco. Kurt si ritrovò con le braccia strette attorno a Mercedes e Blaine, quando il resto del gruppo formò una lunga fila ondeggiante e cantò a squarciagola l’ultima strofa.

"Just kiss me dear, and hold me tight

For you know this is not our last night

Though we must part

There's no reason to cry

Just say so long

Because lovers never say goodbye."

Kurt sorrise al finale perfetto per una serata assolutamente perfetta.


 

Parla la povera tizia:

Ok, grazie alla mia beta e a questi capitoli, l’amore per Finn Hudson sta tornando più potente che mai :’) È adorabile quando non è con Rachel ( non voglio offendere eventuali Finchel, ma quando sono insieme il 99% delle volte è dramma -.-’’). E anche Santana è un fottuto genio :’D

Le canzoni del capitolo sono:

Rachel e Mercedes: What Is This Feeling - Wicked

Brittany e Santana: Come Away With Me - Norah Jones

Artie (con Mike che balla): Don't Blame It On The Boogie - Michael Jackson

Kurt: Put Your Records On - Corinne Bailey Rae

Tina: I'm Yours - Jason Mraz

Quinn e Sam: It's Your Love - Tim McGraw ft. Faith Hill

Blaine: Not Alone - Darren Criss ( se non la conoscete, vi fagociterò vivi ù.ù)

Rachel: All I Know of Love - Barbara Streisand

Finn e Puck: Lovers Never Say Goodbye - The Flamingos

Due cose che per me sono importantissime e su cui avrei bisogno di un vostro parere:

1)    Le canzoni. Vorreste che aggiungessi le traduzioni anche di quelle o vi trovate bene anche così? Capisco se c’è qualcuno che non se la cava con l’inglese e ne avrebbe bisogno, quindi non esitate a farmelo sapere, in tal caso. Per questo capitolo è andata così, ma vedrei di risolvere in quelli seguenti (sì, ci sranno ancora taaante canzoni :D)

2)    I dialoghi. Come avrete notato, spesso alcuni capitoli prendono spunto dalle puntate del telefilm e naturalmente l’autrice li riporta in inglese. Quindi io ho due scelte: o tradurli da lì, o seguire il doppiaggio italiano di Glee (che è sempre spesso orribile diverso). Nello scorso capitolo, ad esempio, ho preferito seguire il doppiaggio, in altre occasioni ho preferito seguire l’inglese, insomma, di volta in volta decido cosa fare e cosa mi pare più giusto. Se per caso, però, una delle due scelte vi infastidisse, basta dirmelo. Per me non cambia assolutamente nulla, quindi non esitate ad avvertirmi ;)

Ora la smetto, perché mi sto davvero dilungando xD Domani parto per il Trentino per circa una settimana, quindi potrei avere qualche ritardo col prossimo capitolo. Spero che me lo perdonerete, dato che sono stata puntualissima stavolta e il capitolo è lungo tre volte il normale.

Grazie come sempre <3

Klisses,

Giad

 

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Capitolo 18
*** Cucinare ***


I’m baaaack. I brought my pencil! Niente sproloqui stavolta. Solo…leggete :)

 

       

Alla mia Putena,

preparati a passare due settimane degne di nota.

Noi ritroveremo l’esatto punto in cui Chris Colfer è stato.

E leccheremo quella ringhiera.

It’s LONDON, bitches <3

Cucinare

 

 

Blaine canticchiava, vagando qua e là per la sua stanza e preparandosi per la giornata. Dall’altra parte della stanza, Wes gemette, seppellendo la testa sotto le coperte.

“Blaine, sono contento che tu sia felice. Sono contento che tu e Kurt abbiate aperto gli occhi. Lo sono davvero. Solo – non potresti essere felice ad un orario normale della giornata? Non alle – che ore sono, comunque?”

“Le sette,” rispose Blaine euforicamente.

“Di sabato?” Wes fece capolino da sotto le coperte, sgomento. “Wow, ti ha ai suoi piedi. Di solito non riprendi conoscenza prima delle dieci. Neanche io. Siamo persone normali.”

Blaine si limitò a fargli l’occhiolino e iniziò a far scorrere un pettine fra i suoi capelli ricci. Wes lo osservò per un secondo, poi rimase paralizzato quando, invece di recuperare il gel, Blaine posò semplicemente il pettine e si allontanò. “Cosa diavolo…?”

“Oh, a Kurt piacciono ricci.” Blaine sogghignò per l’espressione sul viso di Wes, prima di afferrare la sua borsa. “È meglio che vada. Ti auguro una meravigliosa giornata, Wes.” Rise per il borbottio proveniente dal groviglio di coperte, prima di varcare la porta.

Non appena ebbe lasciato la sua stanza (sbattendo la porta per fare un dispetto a Wes), il suo telefonò squillò. Blaine controllò di chi si trattasse e sorrise quando Kurt apparve sullo schermo. “Ehi, Kurt. Ti stavo raggiungendo proprio adesso.”

“A dire il vero, a proposito di quello. Finn ha annullato tutto.”

Blaine si fermò nel corridoio. “Oh, cosa è successo?” Lui e Kurt avevano in programma un doppio appuntamento con Finn e Rachel per vedere una produzione amatoriale di RENT al centro di arti sceniche locale – niente di speciale, ma era comunque sembrato un modo divertente di passare il sabato.

“Hanno litigato di nuovo.” Blaine riusciva a percepire l’esasperazione nella voce di Kurt mentre lo informava dell’ultima lite fra suo fratello e la sua melodrammatica ragazza.

“Non voglio nemmeno sapere qual era il motivo, stavolta. Quindi, andiamo lo stesso o facciamo qualcos’altro?” Blaine proseguì il cammino verso la stanza di Kurt.

“Beh, io ho un’idea. Ci vediamo all’entrata principale?”

“Certo.” Blaine cambiò rotta, imboccando una rampa di scale.“Ci vediamo fra qualche minuto.”

“Okay.” Kurt riattaccò e Blaine ripose il cellulare in tasca, chiedendosi cosa avesse in mente il suo ragazzo. Quello era solo il loro secondo appuntamento e fino ad allora nessuno dei due era andato come l’avevano programmato. Il loro primo appuntamento avrebbe dovuto implicare un film e un po’ di shopping, ma non appena erano entrati nel centro commerciale si erano imbattuti in una Quinn in preda al panico che aveva implorato Kurt di aiutarla a trovare un vestito per il ballo. Blaine e Sam erano stati trascinati controvoglia con loro, mentre i due entravano e uscivano con disinvoltura da ogni negozio del centro commerciale, prima di trovare finalmente il vestito per Quinn.

A quel punto, il film era già a più di metà dalla fine e tutti erano esausti, quindi Kurt e Blaine erano tornarti alla Dalton e avevano messo su qualche film Disney. Blaine aveva sperato per un appuntamento degno di essere definito tale, quella volta, ma dato che Kurt lo stava aspettando all’entrata, sperò che avesse un piano di riserva.

Perché Blaine aveva un piccolo secondo fine. Amava passare semplicemente del tempo in compagnia di Kurt, ma bramava il momento perfetto per il loro primo bacio. Sapeva che Kurt era un inguaribile romantico e, dopo tutte le sue disavventure, voleva assicurarsi che si trattasse di qualcosa che avrebbe potuto ricordare piacevolmente. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. A proposito di Kurt -

E naturalmente eccolo lì, impeccabile come al solito. Blaine saltò gli ultimi gradini e abbracciò il suo ragazzo, posandogli un bacio fra i capelli. “Ehi tu,” sussurrò, sorridendo quando Kurt rabbrividì fra le sue braccia.

“Ciao,” disse Kurt, allontanandosi e baciandolo sulla guancia. “Pronto?”

“Certo.” Blaine lo prese a braccetto e si diresse verso la porta.

Kurt rise e lo tirò per il braccio, facendolo voltare. “Neanche per sogno, signor Anderson," disse, spingendolo verso una porta che il ragazzo non aveva mai varcato. Entrarono in un corridoio un po’ meno elegante del resto della Dalton e Blaine aggrottò la fronte. “Kurt, dove stiamo andando?”

“Vedrai.” Il ragazzo continuò a guidarlo lungo il corridoio e, una rampa di scale più tardi, giunsero davanti a una porta con un cartello SOLO STAFF AMMESSO: VIETATO L’INGRESSO AGLI STUDENTI. Blaine si schiarì la gola nervosamente e indicò il cartello.

"Kurt, ho una fedina penale perfetta fino ad ora e se qualcosa del genere ci finisce sopra, perdo la mia posizione da Warbler.” Kurt si limitò a ridere di nuovo e spalancò la porta, spingendo dentro un Blaine che opponeva resistenza.

“Ciao, Maria!” Kurt salutò l’unica persona presente nella stanza, una cuoca filippina che era seduta su una sedia, apparentemente in loro attesa.

“Ciao ragazzi. Allora, Kurt, ti prenderai cura della mia cucina, vero?”

“Lo faccio sempre, Maria.” Il ragazzo le si avvicinò e la baciò sulla guancia, facendola arrossire. “Ora molla gli ormeggi e lascia me e il mio ragazzo da soli. È il tuo giorno libero, ricordi?”

Maria rise, afferrando la sua borsa. Superò un Blaine alquanto stupefatto, rivolgendogli un sorriso prima di dirigersi verso la porta e chiudersela alle spalle. Kurt si voltò di nuovo verso il ragazzo, giusto per trovarlo in piedi accanto alla porta e, con un sospiro esasperato, lo raggiunse e lo prese per mano.

“Andiamo, non morde”. Kurt lo condusse verso il bancone ornato da diversi attrezzi da cucina che Blaine a malapena riconobbe. Le uniche volte in cui aveva messo piede in una cucina erano durante le lezioni di Economia Domestica nella sua ultima scuola e a casa, quando voleva qualcosa dal frigo. Non riusciva a capire perché diamine si trovasse in una cucina mentre avrebbe dovuto trovarsi ad un appuntamento col suo ragazzo. Kurt aveva chiaramente colto l’espressione sul suo viso e aveva sospirato. “Noi cucineremo, Blaine.”

“Noi – cosa – perché?”

Kurt rise di nuovo (sembrava che lo facesse spesso alle spese di Blaine, constatò quest’ultimo) e raggiunse il frigo. “Perché è divertente,” disse come se quello spiegasse ogni cosa. “E a me piace divertirmi. Non ti piace divertirti, Blaine?”

“Mi piace divertirmi, Kurt. Divertirsi significa – non so, andare al cinema. Andare al ristorante. Visitare un parco a tema, ehi, quello sarebbe divertente, facciamolo la prossima volta!” Blaine fissò il vuoto per un momento prima di tornare alla discussione. “Divertirsi non significa cucinare.”

“Beh, per me sì, Blaine. Faresti un tentativo? Per me?”

“Oh, no, non fare così, signorino! Niente occhi da cucciolo.” Blaine chiuse gli occhi alla svelta, ma non riuscì a resistere senza sbirciare dopo qualche secondo di silenzio. Kurt era in piedi di fronte a lui e – quegli occhi...

“Va bene!” sospirò il ragazzo. “Ma la prossima volta scriviamo una canzone.”


"Kurt, dove sono le uova?"

"Nel frigo, Blaine."

"Non le vedo!"

Kurt sospirò e raggiunse il ragazzo che stava rovistando nel frigo. Allungò una mano e tirò fuori la confezione di uova, passandola ad un imbarazzato Blaine prima di tornare ad occuparsi della sua terrina. Ciò lasciò Blaine al problema successivo: come rompere un uovo. Rimase in piedi a fissare la confezione per circa un minuto finché Kurt si voltò. “Blaine, ho bisogno di quelle uova - oh per l’amor del cielo!” Afferrò la confezione dalle mani del ragazzo e la aprì, rompendo con destrezza tre uova in una ciotola. Blaine si limitò ad osservare mentre il suo ragazzo le sbatteva rapidamente prima di versarle nella sua terrina.

“Che ne dici di andare a prendere la farina dalla credenza, allora? Dovrebbe trovarsi in un sacco con su scritto ‘farina’, è troppo difficile per te?” Kurt sogghignò al di sopra della sua spalla, poi continuò a mescolare le uova mentre Blaine grugnì scherzosamente.

“Sei solo fortunato perché sei carino.” Blaine si diresse a grandi passi verso la credenza e trovò il sacco di farina, leggermente aperto. Osservò la polvere bianca e improvvisamente ebbe una perfida idea.

"Oh, non ha niente a che fare con la fortuna, questo bel figurino richiede un sacco di - AHH! BLAINE ANDERSON!"

Blaine ridacchiò mentre Kurt cercava disperatamente di togliersi la farina dai capelli e dal retro del collo. Appoggiò il sacco sullo sgabello e strinse il suo ragazzo in un abbraccio. "Ora sì che è divertente,” disse, baciando dolcemente Kurt sulla guancia.

"Mm. Immagino di sì. Credo che dovrò accertarmene per conto mio.” E prima che l’altro ragazzo potesse elaborare ciò che stava succedendo, si ritrovò una manciata di farina fra i capelli e sulla faccia.

"Tu piccolo -!” Blaine allontanò un ridacchiante Kurt con una spinta e prese un’altra manciata di farina. “Sei definitivamente morto!” Kurt lanciò un’occhiata alla sua mano e scappò via, con Blaine che lo inseguiva lasciando cadere farina qua e là. Lo bloccò in un angolo fra due panche e sollevò minacciosamente la mano con la farina sopra la sua testa. “Ora, se me lo chiederai molto gentilmente, potrei risparmiarti l’umiliazione.”  Notò uno sbaffo di farina sulla guancia di Kurt e pensò che fosse molto probabilmente la visione più adorabile che avesse mai avuto del suo ragazzo.

"Forse questo ti farà cambiare idea.” Kurt afferrò un uovo dal bancone e lo ruppe sopra la testa di Blaine.

Blaine si irrigidì, percependo il tuorlo colargli lungo la faccia e il retro del collo. Anche Kurt si immobilizzò, impallidendo. “Blaine, mi dispiace così tanto, ho esagerato – ” Kurt ammutolì quando sentì l’uovo colargli lungo la testa, impallidendo ancor di più mentre pensava al danno che ciò avrebbe causato ai suoi capelli.

Blaine lo lasciò andare e fece un passo indietro, portando in alto le mani. “Okay, ora siamo pari. Non c’è bisogno di - KURT HUMMEL, METTI GIÚ IL LATTE!” Se la diede a gambe, lasciandosi dietro una scia di tuorlo d’uovo e farina, mentre Kurt lo inseguiva con il cartone del latte, versandolo accidentalmente a destra e a manca. Non appena Blaine riattraversò la stanza correndo, scivolò su una chiazza di latte e cadde con forza a terra sbattendo la schiena, sentendosi mancare il fiato.

"Blaine!" Udì un tonfo, poi Kurt gli fu accanto, dopo aver abbandonato il cartone di latte sul pavimento. “Ohmiodio, Blaine, stai bene?”

Il ragazzo annuì e si indicò il petto con un gesto, cercando di riprendere fiato mentre Kurt si scusava ripetutamente. Non appena riuscì a parlare di nuovo, Blaine cercò di interromperlo ma Kurt non sentiva ragioni.

“Oh, merda, e se hai sbattuto la testa? Hai sbattuto la testa? E la schiena, potresti aver riportato un trauma, riesci a respirare? Ti fa male quando respiri? E senti formicolare qualche arto? Sei –”

"Kurt!" gridò Blaine, zittendo finalmente il suo ragazzo. “Sto bene. Non c’è niente che fa troppo male e va tutto bene.”

Kurt sospirò di sollievo. “Okay. In questo caso, i tuoi capelli hanno un aspetto terribile.”

Blaine non gli stava prestando attenzione. I suoi occhi erano ancora fissi sullo sbaffo di farina sulla guancia di Kurt, proprio accanto alla sua bocca. Cose romantiche, lo torturò la vocina nella sua testa, lui è qui, è bellissimo, è tuo, fallo e basta!

"Kurt," e Blaine riuscì a rendersi conto di quanto la sua voce fosse diventata bassa e roca. “Sono steso sul pavimento di una cucina accanto al mio splendido ragazzo che ha uno sbaffo di farina sulla guancia proprio qui –” Blaine toccò il punto esatto col dito, osservando gli occhi di Kurt chiudersi. “- e stiamo perdendo tempo a parlare?” Gli occhi del ragazzo erano ancora chiusi e Blaine si sollevò facendo leva sui gomiti per baciare il punto ricoperto di farina. Lo sentì inspirare bruscamente proprio accanto alla sua bocca e tremare affianco a sé e poi all’improvviso si ritrovò di nuovo steso per terra e Kurt era praticamente sopra di lui e – oh wow. Wow.

A Blaine occorse qualche istante per recuperare la voce dopo che Kurt si distaccò, poggiando la testa sul suo petto. “È stato – wow.” La sua voce si incrinò leggermente e lui arrossì.

"Mm." Kurt concordò, tracciando dei disegni immaginari con le dita sul petto di Blaine e percependo i brividi che quel gesto provocò. “Blaine, dobbiamo finire i muffin, poi pulire la cucina prima che Maria torni e mi uccida e non mi lasci mai più tornare qui, e poi – beh, possiamo tornare nella tua stanza per un po’. Va bene per te?”

“Se non possiamo saltare tutta l’altra roba, allora immagino di sì –"

Kurt rise, alzandosi in piedi e allungando una mano per aiutare Blaine.”Andiamo, mi hai detto che quelli al cioccolato erano i tuoi preferiti!”

Blaine sorrise, attirando a sé il suo ragazzo per un rapido bacio. “Ero già tuo alla parola cioccolato.”

 

 

 

 

MEEEEEEEH:

Bene, ora che ho la vostra attenzione, ho delle cose da dirvi (you don’t say?)

Il capitolo si commenta da solo per l’amount di fluff :3 Ricorda molto la scena Quick del cacao già pesato, ma senza CockBlock!Finn :D

Vi devo dare tre notizie:

Non so quando il prossimo capitolo arriverà. Non lo so davvero. Sono molto presa con gli ultimi compiti delle vacanze but, most importantly, dall’8 al 22 settembre sarò a Londra e di certo non potrò tradurre/aggiornare da là. Potrei quindi mancare per qualche settimana. Mi mancherete e spero che non vi dispiaccia :( È l’occasione di una vita, per me <3

La mia bellissima e amata Ari, alias Ari_92, ha scritto una meravigliosa one-shot Klaine, una future fic estremamente adorabile :’) Vi sfido a trattenere le lacrime (di gioiosa commozione, naturalmente ù.ù), è puro amore e fluff <3 La trovate qui. Mi dicono che Giadrianna è poco on, insomma B|

Ho un profilo su Ask.fm. Sì, lo so, sta spopolando a vista d’occhio, ma è davvero adorabile, ne sono praticamente dipendente. Per chi non lo sapesse, si tratta di una sorta di Twitter(?) in cui, sia che voi abbiate un profilo a no, potete fare delle domande a chi ne ha uno (e naturalmente, se ne avete uno, potete anche riceverne). È in forma anonima se non siete iscritti, mentre se un profilo lo avete potete scegliere se restare anonimi oppure no. Quindi, se volete farmi qualche domanda, dalla più seria alla più assurda, vi aspetto qui :)  Qui invece, come sempre, trovate il mio Twitter.                                                                                                              


Just….thank you <3 Ci sentiamo se quando torno da Londra :)

 

Giad

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Capitolo 19
*** Fiera ***


Le mie genuflessioni per farmi perdonare per l'assenza a fine capitolo. Scusate davvero per il ritardo, spero di compensare con questo adorabile capitolo.

Auguri, Zof <3

Who can say if I've been changed for the better

because I knew you

I have been changed for good <3

Foto

"Kurt, stai bene così."

Blaine si chinò per evitare la t-shirt che gli era stata lanciata contro. “Sul serio, si tratta solo di scendere in cortile. Non è che stiamo andando in un posto particolarmente elegante.”

La testa di Kurt spuntò da dietro l’anta del suo armadio. “È una fiera, Blaine. Il che significa che ho bisogno di trovare il completo perfetto, cioè una combinazione di ehi-sono-qui-per-divertirmi e sono-troppo-grande-per-queste-cose-sono-solo-stato-trascinato-qui-dal-mio-ragazzo-sovraeccitabile.”

“È una fiera, Kurt. Una fiera! È ovvio che vuoi andarci tanto quanto me!”

Il ragazzo, finalmente vestito, comparve da dietro l’armadio. “Beh... sì.” Gli rivolse il suo solito sorriso alla Kurt prima di afferrare la sua tracolla, ignorando completamente le pile di vestiti sparsi ovunque.

Blaine gli offrì il braccio. “Andiamo, signore?”

“Sei patetico,” rispose Kurt, alzando gli occhi a cielo ma prendendogli la mano.

Il ragazzo si protese verso di lui per lasciargli un rapido bacio sulla guancia. “Il mio scopo è soddisfare.”
Kurt non riuscì ad evitare che un lieve rossore gli tingesse le guance a quel contatto ravvicinato e Blaine sorrise per quanto era adorabile. Lui e Kurt uscivano ufficialmente da una settimana ormai e per il momento quello era il massimo a cui si erano spinti, per quanto riguardava i baci. Invece di saltare dritti al punto, i due ragazzi si erano seduti e avevano discusso su quali erano i loro sentimenti riguardo al lato fisico del loro rapporto. Avevano concordato sul fatto che, dato che erano entrambi inesperti, ci sarebbero andati piano e sarebbe toccato in gran parte a Kurt dare il via libera, considerato il suo passato. A parte quello, sarebbero stati solo una normale coppia di adolescenti.

Mentre camminavano, Blaine iniziò a canticchiare pigramente. “Che cos’è?” chiese Kurt. Invece di rispondere, il ragazzo iniziò a cantare:

"Baby, let's cruise,"                                                                                            “Tesoro, salpiamo,”

Kurt si unì immediatamente a lui; "Away from here,"                                                   “Lontano da qui,”

"Don't be confused,"                                                                                          “Non essere confuso,”

"The way is clear."                                                                                                “La via è libera.”

Entrambi i ragazzi si rivolsero un sorriso prima di cantare insieme, in perfetta armonia come al solito.

"And if you want it, you got it forever,                                                             “E se lo vuoi, lo avrai per sempre,

This is not a one night stand, baby."                                                            Questa non è l’avventura di una notte, tesoro.”

Un brivido percorse la schiena di Blaine mentre Kurt cantava l’ultima parola, stringendogli un po’ più forte la mano.

"Yeah, so let the music take your mind                                                    “Sì, quindi lascia che la musica si impossessi della tua mente

Just release and you will find,                                                                   Lasciati semplicemente andare e lo scoprirai,

You're gonna fly away, glad you're goin my way,                                             Volerai lontano, contento di seguirmi,

I love it when we're cruisin' together -"                                                              Adoro quando salpiamo insieme –“

"E questi qui sono due dei Warblers della nostra Accademia Dalton!"

Kurt e Blaine si irrigidirono, osservando il loro preside e tre uomini dall’aspetto ufficioso che avevano appena svoltato l’angolo nella loro direzione. Il signor Matherson sorrideva radioso e gli uomini erano a metà fra lo stupito e il confuso.

“Questo è Blaine Anderson, il nostro leader solista e tenore, e Kurt Hummel, il nostro nuovo acquisto e primo controtenore nel giro di tre anni. Miei cari, questi sono i signori Criss, Colfer e Hamilton, dal consiglio di amministrazione.”

“È un immenso piacere fare la vostra conoscenza, signori” Come al solito, Blaine divenne Mister Cortesia, lasciando andare la mano di Kurt per stringere quelle dei tre uomini, con Kurt che lo seguì subito dopo.

“Avete delle voci splendide, e quella canzone è una delle mie preferite in particolare, una meravigliosa scelta.” Disse uno degli uomini, sorridendo ai ragazzi.

“La ringrazio, signore,” rispose Kurt, afferrando di nuovo la mano di Blaine.

"Beh, sarà meglio che vi lasciamo andare alla fiera! Non vorremmo farvi perdere il divertimento!” I due gruppi si scambiarono i loro saluti e Kurt e Blaine si diressero verso il corridoio che conduceva all’entrata principale. Non appena furono fuori dalla portata di orecchio, Kurt inizio a ridacchiare- “Tocca sempre a noi, vero?”

Blaine sogghignò- “È solo che siamo fantastici fino a questo punto.”


La fiera era proprio come il resto della Dalton – enorme. Kurt osservò a occhi spalancati quelle che sembravano milioni di giostre e bancarelle. “Non mi ero mai reso conto che il cortile fosse così grande!”

"Beh, certo che no, ti rifiuti di uscire qui per praticare qualunque genere di sport.” Blaine gli diede una scherzosa gomitata fra le costole. “Da dove vuoi iniziare, giostre o bancarelle?”

“Meglio andare alle giostre prima, passerò ore fra le bancarelle, lo sai.”

“Posso convocare un sostituto per fare shopping con te?”

Kurt si limitò a inarcare un sopracciglio. “No, a meno che tu non voglia che quel sostituto diventi permanente. Andiamo, ci sono gli autoscontri laggiù. Lo so quanto ti piace spaccare le cose.”

Ben presto i ragazzi ebbero completato il giro delle giostre. Blaine aveva stracciato Kurt agli autoscontri due volte, prima che quest’ultimo riuscisse a convincerlo a provare un’altra giostra. Dopo di quella, erano saliti sulla giostra a seggiolini volanti, fatto tutti i giochi a premi – Kurt ora era il proprietario semi-orgoglioso di una rana di peluche mentre Blaine, per la sua felicità (e sgomento di Kurt), aveva vinto un fucile a compressione della Nerf, e ora erano diretti alla ruota panoramica.

Non ti è permesso farla dondolare, okay, Blaine?”

Blaine non rispose finché la sbarra di metallo non passò sopra le loro teste e venne bloccata davanti a loro. “Neanche per sogno. L’unico modo in cui la ruota panoramica è divertente è se la scuoti.”

Kurt si voltò per fissare il suo ragazzo, a bocca spalancata. “Stai scherzando, vero? Guarda la sbarra su questo coso, scuotila troppo forte e potrebbe cedere!”

“Tesoro, non c’è nulla di cui preoccuparsi. “ E questo parve placarlo, nonostante Blaine sospettasse che fosse dovuto in gran parte al fatto che quella era la prima volta che lo aveva chiamato con un termine affettuoso del genere e Kurt se lo stava ripetendo fra sé.

Almeno fu così, finché la ruota non iniziò a muoversi.

“Fammi scendere da questo coso!” piagnucolò Kurt. “Non mi sento al sicuro e- BLAINE ANDERSON NON FARLA DONDOLARE!”

Blaine si limitò a sorridere e avvolse un braccio attorno al suo ragazzo, continuando a scuotere il seggiolino. “Ma è divertente! E comunque, lo sai che ti terrò al sicuro, Kurt.”

“Sei tu che mi stai facendo sentire in pericolo, smettila di fare così!”

“Non si romperà.”

“Sta cigolando! E – perché ci stiamo fermando?”

“Così possiamo fare salire altra gente.” Blaine si concesse un momento per godersi il panorama attraverso il cortile e vedere chi riusciva a riconoscere da lassù.

“Non mi piace quassù, Blaine.”

Blaine si voltò e si ritrovò davanti il suo ragazzo, a occhi serrati. “Kurt, per favore, apri gli occhi. È un panorama magnifico e giuro che non la farò più dondolare. Sei al sicuro con  me.”

Kurt socchiuse un occhio e squittì quando si rese conto di quanto in alto si trovavano. Prima che Blaine potesse rassicurarlo, Kurt si era rannicchiato contro di lui, nascondendo la testa sul suo petto.

Blaine ridacchiò e si lisciò i capelli. “Okay, non sei obbligato a guardare. Saremo scesi entro pochi minuti, poi puoi andare a fare shopping, va bene?”

Kurt annuì ma rifiutò di muoversi da lì fino a quando la ruota non si fu fermata per farli scendere. Non appena furono scesi, Kurt si voltò e immobilizzò Blaine con un’occhiata. “Non hai il permesso di raccontare niente di tutto ciò ai Warblers. Altrimenti gli racconterò ciò che hai detto di loro, di ciascuno di loro, quando eri ubriaco alla festa di Rachel.”

“Affare fatto.” Rispose rapidamente Blaine. “Pranzo?”

“C’è uno stand per cibo a basso contenuto di grassi e che non sia fritto?”

“Um… Andiamo a scoprirlo.”

Le opzioni di Kurt per cibo non-fritto erano gelato e popcorn, per suo orrore. “Andiamo, Kurt, vivi un po’!” Blaine rise, addentando il suo hot dog. “È solo cibo dopotutto e - QUELLO È UNO STAND DI RED VINES?”

Prima che Kurt potesse chiedergli quale fosse la cosa affascinante a riguardo, il suo ragazzo stava correndo attraverso il cortile verso uno stand affollato. Kurt si fece strada fra la folla, raggiungendo finalmente il suo ragazzo che stava saltellando come un bimbo. “Kurt, Red Vines!”

“Cos’è tutta questa storia con le Red Vines? A dire il vero non ne ho mai mangiata una.”

Blaine si irrigidì. “Okay, smetterò ufficialmente di parlarti.” Si voltò dando la schiena a un Kurt stupefatto, facendosi strada fra altri eccitati studenti della Dalton per prelevare un paio di pacchetti di Red Vines e poi tirare fuori il portafoglio. Dopo aver pagato le caramelle, si voltò per andarsene, ignorando completamente l’altro ragazzo.

"Blaine, mi stai seriamente ignorando per delle caramelle?"

“Non sento parlare nessuno, ma se qualcuno per caso mi stesse ponendo delle domande sulla miticità delle Red Vines, gli risponderei che le Red Vines sono le caramelle migliori che esistano e l’unico modo che questo qualcuno avrebbe per farsi ascoltare da me ora come ora è se questi provasse una Red Vine e mi dicesse quanto fantastica essa sia.” Detto ciò, Blaine allungò uno dei pacchetti di Red Vines vagamente in direzione di Kurt. Quest’ultimo sospirò e ne estrasse una dalla confezione.

“Spero tu ti renda conto che sto infrangendo la mia regola di ‘niente-caramelle’ per – oh wow!”

Blaine sogghignò, voltandosi per fronteggiare il suo esterrefatto ragazzo. “Fantastica, eh?”

Kurt annuì, troppo preso a masticare la caramella. Blaine sorrise, agganciando il braccio a quello del suo ragazzo e conducendolo verso le bancarelle, preparandosi ad affrontare un lungo pomeriggio.


Tre ore, quattro sciarpe, un cappello, un mazzo di fiori (offerti a un Kurt che arrossiva imbarazzato da un Blaine in posa drammatica), un paio di bottiglie di prodotti per capelli (“Questo è per te, Blaine. Ti libereremo da tutto quel gel, fosse l’ultima cosa che facciamo.”) e altri svariati acquisti di cui Blaine aveva perso il conto dopo, avevano finalmente terminato il giro delle bancarelle e Kurt stava iniziando a rallentare.

“Vuoi sederti per un po’?” chiese Blaine, facendosi scorrere un paio delle borse di Kurt lungo il braccio così da poter prendere anche l’altra mano del ragazzo. Kurt gli rivolse un sorriso colmo di gratitudine.

“Certo. Ma le panchine sono laggiù in fondo.” Gemette Kurt, osservando la zona ristorante in lontananza, dove erano sedute parecchie persone. La maggior parte della folla era sciamata col passare del tempo, lasciando i ragazzi della Dalton e le loro famiglie a godersi la quiete. “Non voglio camminare – questa è pioggia?”

Blaine alzò lo sguardo, mentre le prime gocce di pioggia iniziavano a cadere. “Pare di sì.”

“Non posso bagnarmi i capelli!” Kurt tentò di usare le borse con i suoi acquisti come scudo per la sua chioma, ma fallì non appena la pioggia iniziò a picchiettare insistentemente sui due ragazzi. Blaine rise, lasciando a terra le borse e iniziando a girare su se stesso.
“Andiamo, Kurt, è divertente!”

Con riluttanza Kurt posò le borse a terra accanto a quelle abbandonate da Blaine e afferrò la mano del suo ragazzo. Questi gli fece fare una giravolta ed entrambi risero quando furono sul punto di cadere. Blaine afferrò Kurt per la vita per trattenerlo e quando Kurt lo prese per le spalle, si ritrovò faccia a faccia col suo ragazzo. La risata morì sulle labbra di Blaine, mentre osservava Kurt leccarsi le proprie inconsciamente, prima di –

“Ahhh!” squittì Kurt non appena la pioggia divenne improvvisamente scrosciante, inzuppando all’istante i due ragazzi.

“Andiamo,” gridò Blaine per sovrastare il rumore, afferrando la mano di Kurt e trascinandolo attraverso il cortile, nonostante le sue proteste per aver abbandonato le borse. Aveva visto qualcosa che avrebbe voluto fare prima e che ora avrebbe funto da riparo perfetto. Spingendo Kurt dentro, si chiuse la porta alle spalle.

"Una cabina per foto?” Kurt percorse con lo sguardo lo spazio ristretto, mentre Blaine si lasciò cadere di peso sulla piccola panca. “Non l’ho mai fatto prima.”

“Neanch’io, ma avrei sempre voluto farlo. Vieni a sederti.”

“Ehm… Blaine, non – ehm, non c’è spazio.”

Blaine sorrise alla vista del rossore che stava tingendo il viso del suo ragazzo. “Sì che c’è,” disse dandosi dei colpetti sulla coscia e sogghignando quando il rossore si espanse con più evidenza. Quando si accorse che Kurt non si stava muovendo, afferrò il suo ragazzo per la vita e lo attirò verso il basso. Kurt squittì e a sua volta avvolse un braccio attorno al collo di Blaine.

“Eccoci qua, comodi e tranquilli.” Blaine gli fece l’occhiolino, mentre il rossore svaniva lentamente dal viso di Kurt.

“Quindi, come lo facciamo?" Blaine cercò di ignorare l’involontario doppio senso mentre si sporgeva in avanti e premeva START sullo schermo.

“Oh, forte, così scegliamo gli sfondi e altri effetti e poi vengono stampate qui. Ed entrambi possiamo avere delle copie.”

“Facciamo assolutamente quella con l’effetto pellicola da film!" Kurt armeggiò con le opzioni sullo schermo, scegliendo quella pellicola da film vecchio stile effetto seppia. Le loro facce apparvero sullo schermo e nessuno dei due ragazzi riuscì a trattenere il sorriso che spuntò sui loro volti, vedendosi insieme.

"Arrenditi, siamo semplicemente adorabili.” Blaine ammiccò e posò un bacio sulla nuca di Kurt, osservando la sua versione digitale fare lo stesso.

“Okay, farà dei multi scatti basandosi su un timer, quindi dobbiamo solo – ehm, cosa facciamo, Blaine?”

“Non lo so, saremo carini?” Blaine rivolse un rapido sguardo al timer, poi baciò la fronte di Kurt e la prima foto venne scattata. Kurt arrossì di nuovo e allontanò scherzosamente il suo ragazzo con una spinta. Click.

“Sei davvero adorabile, lo sai?” Blaine alzò lo sguardo verso il suo ragazzo, la differenza di altezza accentuata dal fatto che Kurt fosse ancora seduto sulle sue gambe. Kurt abbassò lo sguardo, facendo scorrere un dito lungo il profilo della mascella di Blaine. Click.

“Anche tu.” Il ragazzo si sporse verso il basso, stampando un bacio sul naso di Blaine, che chiuse gli occhi a quel contatto. Click.

Ed ora erano vicinissimi l’uno all’altro, a fissarsi semplicemente negli occhi. Il rumore della macchina fotografica – e il fatto che si trovasse persino lì- venne completamente dimenticato. “Ciao,” sussurrò Kurt. Blaine percepì un brivido lungo la schiena quando il respiro di Kurt si infranse contro le sue labbra. “Ciao,” sussurrò di rimando, godendosi il brivido che percorse la schiena dell’altro ragazzo in risposta.

Blaine riusciva a scorgere la domanda nascosta dietro lo sguardo di Kurt e sorrise, notando distrattamente la macchina fotografica che stava continuando a scattare occasionalmente sullo sfondo. “Ti ho detto che stava a te, piccolo. Decidi tu. Nessuna pressione,” esalò. Ma ti prego, ti prego, scegli quello che io voglio che tu scelga…

E parve che i suoi desideri inespressi stessero per divenire realtà, dato che Kurt si stava avvicinando e le sue labbra erano proprio lì. Oh, wow. La mente di Blaine non riusciva nemmeno ad assimilare quella sensazione fantastica, quindi si limitò a scollegarsi e lasciò le sue labbra fare il resto.

Dopo qualche istante di puro paradiso, Blaine si distaccò, premendo la fronte contro quella del suo ragazzo. Sapeva che lo stesso sorriso ebete che Kurt aveva stampato in faccia era sicuramente rispecchiato sul suo viso.

"Ehm, wow?" balbettò Kurt dopo un secondo, continuando a sorridere.

"Già. Wow." Ripeté Blaine, allungando una mano per accarezzare il viso del suo ragazzo.

Avrebbero potuto restare così tutto il giorno e lo stavano appunto prendendo in considerazione finché una campanella suonò nella cabina, annunciando loro che le foto erano pronte. Kurt ridacchiò e si spostò, sporgendosi in avanti per prelevare le due strisce con le foto. “A dire il vero mi ero dimenticato di –” Si bloccò.

"Kurt?" domandò Blaine, allungando il collo per cercare di scorgere le foto. Il ragazzo si sporse di nuovo all’indietro e le allungò verso Blaine affinché riuscisse a vederle, senza riuscire a spiccicare parola.

Nelle prime foto i due ragazzi facevano gli idioti ed erano adorabili. Blaine ridacchiò. Il suo sguardo scorse verso il basso e all’improvviso capì cosa aveva lasciato il suo ragazzo senza parole. Le altre foto rappresentavano Kurt e Blaine uno di fronte all’altro, che si fissavano intensamente. In quella successiva si stavano baciando, mentre nelle ultime erano appoggiati l’uno all’altro e sorridevano. Alzò gli occhi per fissare Kurt, incredulo.

"Il nostro primo bacio…” esalò.

"Ora possiamo davvero ricordarlo per sempre.” Kurt sbattè gli occhi rapidamente, cercando di trattenere l’ondata di emozioni. Blaine stava facendo lo stesso, mentre avvolgeva le braccia attorno alla schiena del suo ragazzo, affondando il viso nell’incavo del collo di Kurt.

“Ti amo, lo sai?” gli sussurrò Kurt nell’orecchio, provocandogli un brivido lungo la spina dorsale, sia per quel contatto che per le sue parole.

"Ti amo anch’io." Blaine alzò la testa per baciare di nuovo il suo ragazzo.

Kurt sospirò quando si distaccarono, prima di alzarsi in piedi con riluttanza. “Credo che abbia smesso di piovere e dobbiamo andare a prendere le mie borse prima che si rovinino del tutto."

Blaine gemette scherzosamente uscendo dalla cabina, per poi raccogliere le borse e dirigersi verso la Dalton con Kurt. Entrambi stringevano la propria copia delle foto, Kurt chiedendosi quanto velocemente sarebbe riuscito a caricarle sul computer e inviarle tramite e-mail a Mercedes e Blaine cercando di studiare il nascondiglio perfetto dove Wes non sarebbe riuscito a trovarle, prima che si ricordasse di un’altra cosa.

"Oh, Kurt? C’è una fiera in città il prossimo weekend. Credo dovremmo andare anche a quella."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della...seh, vabbè:

*si genuflette* Lo so che dovrei tacere, ma ho davvero bisogno che voi  capiate quanto io mi senta  una persona orribile in questo momento.

Scusatemi davvero per l'attesa, ma dopo il ritorno da Londra ho dovuto riassestarmi a scuola e fra una cosa e l'altra  più di un mese è volato  e la ff è passata in secondo piano. Giuro che da adesso in poi aggiornerò MOLTO più di frequente, ci dedicherò ogni momento libero, ma sappiate che il motivo per cui impiego così tanto tempo è perché ci  tengo a fare un buon lavoro (o quanto meno del mio meglio), piuttosto che lasciarvi capitoli tradotti di fretta.

Spero di essermi fatta perdonare con questa piccola palla di adorabilità che è stata questo capitolo. Assieme a Wedding è uno dei miei preferiti, al momento. E soprattutto sappiamo tutti quanto abbiamo bisogno di fluff dopo la 4x04, che a volte continuo a sperare di essermi sognata.

Fatemi sapere cosa ne pensate ;)  

Un grazie enorme alla mia beta  Ari_92, che fra l'altro ha iniziato a pubbllicare un paio di settimane fa la sua nuova long Klaine, "Never look back", a cui straordinariamente faccio da beta. Quindi tutti qui ,miei prodi, perché vi assicuro che ne vale la pena. 

Un grazie enorme a chi ancora non crede che io sia morta nello scorso mese e che continua a seguirmi  e un abbraccio a chiunque recensisce. Troppo dolci, troppo.

Se voleste farmi qualche domanda, mi trovate sul mio Ask :)

Twitter:  qui

Ask: qui

Klisses,

                 Giad

 

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Capitolo 20
*** Video ***


Video

 

 

To my Klaine

Please come back.

Please.

 

 

 

Ti prego dimmi che sei libera per una seduta di shopping di emergenza – Kurt

Kurt premette il tasto INVIA e attese, fissando lo schermo. Come previsto, la risposta giunse vibrando qualche attimo dopo.

Ci vediamo là fra dieci minuti, ragazzo bianco. Occasione speciale? ;) – M

Terapeutica. Ci vediamo dopo – Kurt

Afferrando la tracolla, Kurt uscì dalla sua stanza e scese le scale. “Esco per un po’, papà.” Udì una risposta ovattata provenire dal salotto mentre apriva il portone di casa e si dirigeva verso il suo Navigator. Proprio mentre stava per uscire dal vialetto, il suo cellulare vibrò.

E’ meglio per Mercedes che non mi dia buca, pensò sbloccando lo schermo. 1 Nuovo Messaggio: Blaine. Il cuore gli balzò in gola aprendo il messaggio.

Quando sarai pronto a parlarne, io sono qui. Mi dispiace se le cose si sono spinte troppo in là a causa mia. – Blaine

Kurt lanciò il cellulare sul sedile accanto a lui e si concentrò sulla guida. Non pensare a Blaine, non pensare al disastro, non pensare…

Kurt sospirò. Certo che ci stava pensando. Non aveva smesso di farlo da quando Blaine era uscito dalla sua stanza un’ora prima diretto a casa per il weekend. Kurt non si era mosso dalla sedia per un pezzo, limitandosi a tenere lo sguardo fisso nel vuoto e pensando a quanto si era reso ridicolo nei giorni precedenti. Non importava cosa Blaine avesse detto o fatto. Kurt se l’era cercata.

Certo che non sei sexy. Non lo sarai mai...


"Okay, Kurt. Facciamo shopping da due ore e non ti ho mai visto comprare così tanta roba prima d’ora. Adesso ci sediamo e prendiamo un caffè prima che prosciughi la tua carta di credito, e parliamo di cos’è che ti ha turbato così tanto. Okay?”

Fidati di Mercedes. “Sì, signora,” rispose Kurt mentre lei lo spingeva dentro Starbucks, forzandolo a sedere ad un tavolo e dirigendosi verso la cassa per ordinare per entrambi. Non per la prima volta quel giorno, Kurt costrinse la sua mente ad evitare di pensare a Blaine, mentre Mercedes si sedette di fronte a lui.

"Vuota il sacco."

Kurt oppose resistenza per circa un secondo, poi si arrese. “Mi sono reso ridicolo, ‘Cedes. Abbiamo fatto un numero sexy e io ho sono stato un completo disastro e poi Blaine ha tentato di darmi delle lezioni –”

“Lui cosa? Sul serio, ragazzo bianco, non dovresti essere al settimo cielo in questo momento? Vorrei averlo io un ragazzo che mi desse lezioni sexy...”

No, Mercedes. Ha cercato di insegnarmi come essere sexy, espressioni facciali e altra roba. E io ho fallito miseramente, non posso credere di averci addirittura provato. Scommetto che probabilmente ora starà ridendo di me.”

Kurt alzò lo sguardo dal tavolo e si accorse dell’espressione sconcertata sul volto di Mercedes. “Ma Kurt... tu sei sexy. Perché mai dovrebbe pensare che tu non lo sia?”

“Ascolta, tu sei la mia migliore amica. Mi fido delle tue opinioni la maggior parte delle volte, soprattutto quando si tratta di moda – e quelle scarpe ti stanno d’incanto, tanto per dirla tutta. Ma… solo, non su questo. Ci ho provato, Mercedes! Le facce, i gesti, non sono semplicemente in grado.”

Mercedes scosse la testa e lo colpì lievemente sulla spalla. “Non puoi provare, ragazzo bianco. Dimmi, Blaine era sexy?” Diamine, sì. Kurt sapeva che la risposta gli era dipinta in faccia e Mercedes gemette esasperata. “Okay, faccia da ebete, lo prenderò come un sì. Quindi, che cosa faceva?”

Kurt faticò a trovare le parole. “Lui – solo – era – non lo so! Lo era e basta.”

“E questa è la risposta, Kurt. Non ci ha provato.” Mercedes sorrise e gli prese la mano. “Non puoi cercare di essere sexy, lo sei e basta. Tu lo sei, Kurt, quando non ci provi.”

Kurt scosse la testa e in quel momento riuscì ad accorgersi di essere sul punto di singhiozzare. “Grazie ‘Cedes ma non riesco a bermela. Io – è meglio che vada.” Afferrando le sue borse, si alzò e si precipitò fuori dal negozio mentre Mercedes tentava di fermarlo.

Se si fosse voltato, avrebbe visto Mercedes tirare fuori il suo cellulare, apparentemente pronta ad uccidere.


Blaine era steso sul suo letto a fissare il soffitto, il suo saggio di storia che giaceva dimenticato accanto a lui mentre il ragazzo ripercorreva mentalmente gli ultimi giorni. Aveva scelto l’idea del sexy perché voleva vincere le Regionali, ma voleva anche offrire a Kurt una possibilità per brillare. Aveva la voce più straordinaria che Blaine avesse mai sentito e il moro voleva scoprire se quella voce fosse in grado di essere sexy. Dopotutto – beh, Kurt era bellissimo, adorabile, meraviglioso, stupendo… Blaine scosse la testa e tentò di concentrarsi sul problema in questione. Kurt era in grado di cantare praticamente qualsiasi cosa, se fosse stato capace di essere sexy allora avrebbero fatto faville alle Regionali.

E non appena avevano iniziato il loro numero, Blaine aveva sorriso perché la voce di Kurt era sexy. Quando si era abbattuta su di lui la testa aveva iniziato a girargli e si era voltato giusto per vedere – cosa?

Blaine sospirò e tirò il cuscino verso il soffitto. Non riusciva a capire perché Kurt si fosse messo a fare quelle facce imbarazzanti, ma aveva proseguito con il numero cercando di ignorarlo. E poi – Blaine gemette – aveva tentato di insegnargli come essere sexy?

"Sul serio, Blaine?” Si sedette portando le gambe oltre il bordo del letto. “Cosa ti ha fatto pensare di essere un esperto? E ora probabilmente ti sei fatto odiare da Kurt e –”

Interruppe la sua auto-ramanzina quando il suo telefono iniziò a squillare. Kurt? Afferrandolo rapidamente, sentì il cuore sprofondargli nel petto quando lesse il nome. Mercedes. E’ ovvio che Kurt gliel’avrebbe raccontato…

“Pronto?”

“Ragazzo bianco, ci vediamo al McKinley fra due ore.”

La linea cadde. Blaine fissò il suo telefono per un secondo prima di sospirare. Tanto vale renderla una morte veloce, dopotutto.


Blaine entrò nel familiare parcheggio e si rese conto che l’auto di Mercedes era già lì. Estraendo il suo cellulare dalla tasca per chiamarla, notò che c’era già un messaggio da parte sua.

Aula canto.

Si chiese per un attimo come facesse ad essere sicura che lui sapesse dove andare, prima di ricordarsi che era lì che si erano conosciuti il giorno in cui era venuto ad aiutare Kurt. Afferrando la sua tracolla, smontò dalla macchina e si diresse verso la scuola, cercando di non pensare al fatto che fosse sabato e la maggior parte delle scuole fosse dotata di misure di sicurezza. Stava anche tentando di non pensare a come Mercedes probabilmente avrebbe organizzato una specie di elaborato sistema di tortura per essersi comportato male con il suo ‘ragazzo bianco’. E poi finì per pensare a Kurt. Naturalmente. Svoltò lungo il corridoio in direzione dell’aula canto e vide Mercedes ad attenderlo fuori dalla porta.

"Anderson."

Blaine si limitò ad annuire, diffidando della propria voce in quel momento.

“Seguimi.” Mercedes iniziò ad allontanarsi dall’aula canto e Blaine la seguì, incerto su ciò che stava accadendo. Ha pagato qualche giocatore di football per occuparsi di me? O forse mi rinchiuderà da qualche parte. O-

"Blaine." Si rese conto di aver quasi sorpassato la stanza in cui Mercedes era entrata e la seguì alla svelta, osservando i trofei sparsi ovunque. “Questo è l’ufficio della vostra coach di cheerleader?”

"Già. Ovviamente nessun membro del Glee dovrebbe entrare qui, ma niente viene chiuso a chiave durante il weekend eccetto le entrate principali – e come studente di arti ricreative posso richiedere l’accesso – quindi possiamo entrare. E, grazie alle abilità investigative di Kurt," Il cuore di Blaine fece una capriola all’udire il nome dell’altro ragazzo e il moro tentò di mantenere un’espressione neutra, “abbiamo anche accesso al suo computer.” Mercedes si voltò verso il portatile sulla scrivania e lo girò nella loro direzione, aprendo un file nominato ‘Gare Cheerleader – Porcellana’

“Porcellana? Pensavo fossero le Cheerios”

“Lo sono.” Mercedes gli rivolse una rapida occhiata e Blaine notò che la rabbia iniziale che aveva covato nel corridoio aveva sfumato in qualcosa che sembrava – ironia? “Porcellana è il soprannome che lei dà a Kurt.” Prima che Blaine potesse cercare di capire perché conservasse un video di Kurt sotto il file gare cheerleader, Mercedes aveva cliccato sul primo video e sullo schermo era apparsa l’immagine di una banda in pompa magna, che stava suonando – 4 minutes? Un paio di cheerleaders stava ballando sulla scena – Blaine roteò gli occhi – prima che una voce che il ragazzo riconobbe come quella di Mercedes iniziasse a cantare. Poi le cheerleaders si separarono aprendo un varco e a Blaine balzò il cuore in gola.

Perché quello era Kurt. In una divisa da cheerleader. Ed era – sexy. Blaine si schiarì la gola nervosamente, mentre Kurt camminava verso la telecamera, la sicurezza che brillava nei suoi occhi. E poi gli si seccò la bocca perché – wow. Kurt era un cheerleader? E quella voce

La mente di Blaine era un ammasso sfocato, mentre guardava il resto del numero, continuando a fissare lo schermo anche dopo che Kurt ebbe eseguito gli ultimi passi e la folla ebbe finito di esultare. Mercedes tossicchiò leggermente per attirare la sua attenzione e lui voltò di scatto la testa verso di lei-

“Quello – è stato – io-”

“Già, è quel che pensavo anch’io, Anderson. Ammettilo, era sexy.”

Blaine annuì, continuando a diffidare della propria capacità di formulare parole di senso compiuto. Mercedes doveva averla presa come riluttanza ad ammettere la verità e aveva sospirato. “Devo mostrarti il resto dei video?”

“Sì! Cioè, no, non devi. È solo che – wow.”

Perché Mercedes aveva aperto di nuovo la cartella e cliccato su 'Football - Single Ladies' e Blaine non riusciva ad elaborare un pensiero coerente. Si limitò a guardare, perché quale ragazzo era in grado di muovere i fianchi così?

Mercedes sogghignò e Blaine si accorse di essere arrossito. “Allora, dirai al mio Kurt che ti dispiace?”

“Non credo che abbia voglia di vedermi ora come ora, Mercedes – AHI!”

Mercedes ritirò la mano dal retro della sua nuca. “Sei davvero un idiota, Blaine Anderson. E poi non hai scelta. Questo è lui."

"Mercedes?" La voce di Kurt giunse dal fondo del corridoio, sempre più vicina all’ufficio, e Blaine fulminò Mercedes con lo sguardo.

“Siamo qui dentro, Kurt.”

“Siamo?” Kurt oltrepassò la porta, con lo sguardo puntato sul suo cellulare e il cuore di Blaine fece una capriola quando il ragazzo notò che i capelli di Kurt erano in disordine e… sexy. “Non mi avevi detto che avresti portato qualcuno – oh.”

E Blaine detestò lo sguardo negli occhi leggermente arrossati di Kurt ed il modo in cui la sua espressione mutò quando lo vide, anche se tentò di rimediare alla svelta. “Ciao, Blaine. Cosa state facendo voi due qui den –” Si immobilizzò.

Mercedes aveva fatto un passo laterale scoprendo il portatile che stava ancora riproducendo il video di Single Ladies e Kurt impallidì. Blaine fece immediatamente un passo avanti e gli afferrò un braccio, mentre il ragazzo sussurrava, “Perché, Mercedes?”

“Perché avevo  qualcosa da dimostrare. Lo so che ora mi odi, ragazzo bianco, ma ne parleremo dopo e spero che fra noi andrà tutto bene. Abbi cura di lui, Anderson." Con un’ultima occhiata eloquente verso Blaine, Mercedes si allontanò placidamente, canticchiando 4 minutes fra sé e sé.

Ci fu un movimento fulmineo e Kurt aveva chiuso il portatile, interrompendo il resto della canzone. Fissò Blaine per un momento, prima che la rabbia prendesse il sopravvento. “Ok, l’hai visto. Avanti, ridi di me. Dimmi che non sarò mai sexy e che non avrei dovuto provare. Dimmi che mi sono reso ridicolo. Avanti.”

Ma Blaine non riusciva a muoversi, a parlare, perché faceva sul serio? Kurt lo pensava veramente? Sapeva che tutte le parole del mondo non avrebbero convinto Kurt di avere torto, quindi Blaine fece l’unica cosa che rientrasse nelle sue possibilità. Attraversò la stanza con un paio di falcate, sollevò il mento di Kurt e premette le labbra contro le sue.

All’inizio, Blaine era esitante riguardo a quanta passione impiegare, conscio delle esperienze passate di Kurt. Ma non appena Kurt si sciolse in quel bacio, sollevando le mani fino al viso di Blaine, il ragazzo fece scorrere le sue fra quei meravigliosi capelli. Approfondì il bacio e non riuscì a trattenere il lieve gemito che gli sfuggì dalle labbra quando le mani di Kurt gli accarezzarono la mandibola. Per quanto volesse rimanere così per sempre, Blaine sapeva che Kurt meritava una spiegazione e con riluttanza si staccò dalle sue labbra.

"Kurt, sei così sexy. Non ne hai idea, e non posso credere di non essermene accorto prima. Ma ora che l’ho fatto, potrei dirti un milione di modi in cui riesci ad essere sexy. I tuoi occhi, i tuoi capelli – specialmente quando sono così, la tua voce, tutto di te. E riesci comunque ad essere bellissimo e adorabile e tutto quanto e, Kurt, sei semplicemente magnifico e mi dispiace così tanto per –”

I suoi sproloqui furono interrotti dalla meravigliosa sensazione delle labbra di Kurt sulle sue.

Quando alla fine si separarono, Kurt appoggiò la fronte contro quella di Blaine e lo guardò dritto negli occhi. “Se ha detto tutte quelle cose solo per un po’ di azione, si è cacciato in un altro guaio, signore.”

Ma dall’espressione sul suo viso Blaine capì che stava solo scherzando e dunque il ragazzo si lasciò scappare un sorriso provocatorio. “Maledizione! Mi hai smascherato!”

Kurt proruppe in quella sua stupenda e sexy risata e attirò Blaine a sé per un altro bacio, prima di interromperlo rapidamente.

“Mi dispiace Blaine, ma non posso farlo.”

Blaine sentì il cuore sprofondargli nel petto prima che l’altro continuasse.

“Ci stiamo baciando nell’ufficio della mia ex coach. Non è molto appropriato. Casa mia?”

Blaine si limitò a fissarlo per un attimo prima di afferrargli la mano e trascinarlo praticamente fuori dalla porta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino-angoletto-uccio  della weirdo:

Hey, what’s up sexy? You wanna com ov- NO!

Salve :D

Non so voi, ma queste OS sono un toccasana <3 Rivoglio la mia Klaine, la rivoglio più forte di prima e la rivoglio ORA. Ho sofferto a sufficienza, anzi anche troppo (il mio troppo corrisponde alla durata di Don’t Speak)

Commenti sulla OS? Potrei anche tentare di farne, ma ho già sbavato a sufficienza traducendo, eventuali scleri li lascio a voi.

Sì, vi ho fatto aspettare un po’, ma vi prego di essere comprensivi. Non immaginate (o meglio, non tutti) quanto abbia da fare ultimamente ç___ç

Per chi invece è sulla mia stessa barca (e no, per una volta non parlo di ship), beh…keep holding on <3

Grazie a tutti coloro che seguono/ricordano/preferiscono e un mega-abbraccio a chi recensisce perché, guys, you have me melting  :’)

Un ringraziamento speciale alla mia fantavigliosa beta, Ari_92 <3 You’re the blue to my red e la valvola di sfogo di ship quantomeno inconsuete  (waiting for my Krett).

Chi mi cerca mi trova su Twitter e/o Ask :)

Alla prossima e spero che queste OS servano a tirare su di morale un po’ tutti.

Perché, lo sapete… ETERNITY <3

Klisses,

          Giad

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Capitolo 21
*** Palco ***


Palco

A Babbo Natale:

Sono stata buona quest’anno.

Quindi bando alle ciance a ridammi la mia Klaine.

In alternativa, un Chris Colfer.

Un Chris Colfer sarebbe perfetto.

 

 

 

 

"So come on and raise your glass, for me!"

Blaine chinò la testa e sorrise, mentre il pubblico esordiva in un applauso. Mantenne la posizione finché il sipario non fu calato davanti a loro, come da tradizione, permettendo alla sua mente di divagare nell’attesa.

Sapeva che Misery e Raise Your Glass erano delle trascinatrici di folle, ma l’esibizione decisiva sarebbe stata senza dubbio Candles. I Warblers avevano discusso sul rischio di far cantare un tale numero come duetto fra due ragazzi, considerando la giuria, ma l’avevano portato avanti comunque. Era ovvio che ci fosse della chimica fra loro due e c’era la possibilità che i giudici giungessero alla conclusione che lui e Kurt uscivano insieme.

Quindi, perché non lo state facendo?

Il sorriso svanì lentamente dal volto di Blaine, mentre il ragazzo ripensava alla settimana passata. Quando aveva chiesto a Kurt di duettare con lui, era stato seriamente sul punto di iniziare a tremare, ma era davvero determinato a pronunciare quelle parole che gli frullavano in testa da quando lo aveva visto esibirsi in Blackbird.

E poi, quando Kurt aveva posto quella fatidica domanda – “Perché hai scelto proprio me per questo duetto?” – Blaine aveva percepito ogni briciola di coraggio abbandonarlo e aveva mormorato qualcosa a proposito delle loro voci che si incastravano perfettamente, cercando di ignorare lo sguardo negli occhi di Kurt quando l’aveva fatto. Era durato solo per un secondo, Kurt si era ricomposto in fretta, ma Blaine si era sentito male, quasi come se avesse preso a calci un cucciolo. Probabilmente peggio. Decisamente peggio. Perché Kurt per lui significava molto più di un cucciolo.

Non appena il sipario iniziò a calare, Blaine prese una decisione. Quando tutto questo sarà finito e avrai scambiato tutti i consueti abbracci con gli altri, andrai a cercare Kurt, lo prenderai da parte e gli dirai la verità. Digli perché hai scelto lui per il duetto.

Il sipario sfiorò la superficie del palco e i Warblers eruppero nel loro solito caos post-esibizione. Blaine sentì due palle di cannone colpirgli la schiena e si voltò trovandosi davanti Wes e David, circondandoli poi entrambi con un braccio. “Grande performance, ragazzi,” disse, sorridendo agli altri Warblers che lo avevano raggiunto per congratularsi con lui e assicurarsi di ricevere il proprio elogio. Ma per tutto il tempo, Blaine aveva perlustrato il gruppo in cerca di Kurt.

Quando finalmente lo individuò, non riuscì a trattenere un sorriso. Il ragazzo era circondato a sua volta da un gruppo di Warblers e Blaine non lo vedeva così felice da un bel po’ di tempo. Permise al suo sguardo di indugiare su di lui giusto per un secondo di troppo e Kurt alzò lo sguardo, puntandolo direttamente nel suo.

L’istante che avevano condiviso era stato elettrico. Blaine non riusciva a muoversi, non riusciva a parlare. Tutto ciò che vedeva era Kurt e sapeva cosa fosse inevitabilmente sul punto di succedere.

Sorpassando Wes e David spingendoli da parte, Blaine si diresse verso Kurt, che a sua volta lo stava raggiungendo facendosi strada in mezzo alla folla di Warblers sparpagliati fra loro. Incontrandosi a metà palco, si osservarono per un altro istante prima che Kurt sollevasse una mano tremante e sfiorasse il viso di Blaine.

Quel contatto riportò entrambi alla realtà e prima che Blaine riuscisse a trovare le parole, Kurt si era piegato verso di lui e l’aveva baciato.

Non si accorsero dei Warblers attorno a loro che erano ammutoliti. Non notarono le New Directions raggiungere il palco per prepararsi e fermarsi sui propri passi. Avevano occhi solo l’uno per l’altro, e un unico pensiero: finalmente.

Blaine si staccò per primo, portando una mano al viso di Kurt per riflettere il gesto dell’altro ragazzo. Kurt stava ancora tremando, ma l’espressione nei suoi occhi era così perfetta che Blaine avrebbe voluto piangere. Puntò lo sguardo in quei bellissimi occhi e sussurrò quelle parole che aveva tanto atteso di pronunciare.

"Tu mi emozioni, Kurt. E questo duetto è stato solo una scusa per passare più tempo con te."


 

 

 

Let’s have a few words:

Ehilà :) Sì, lo so, è molto corto, ma nonostante ciò molto INTENSO *punta il ditto*

No, davvero. Natale si avvicina e io non posso far altro che pensare ai miei Klaine che cantano Baby It’s Cold Outside flirtando spudoratamente. O Let It Snow :’). E confido in White Christmas quest’anno, e nel fatto che qualcuno ce li restituisca più forti di prima.

Un grazie a chiunque dedica un po’ del suo tempo a queste OS <3 E una mega-abbraccio natalizio a chi recensisce, perché YOU MOVE ME.

Alla prossima! Klisses,

                          Giad

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Capitolo 22
*** Scale ***


 

Alla mia adorkable beta <3

Aka la donna con cui tirerò su un allevamento di pappataci

Che sopporta i miei doppi sensi senza battere ciglio

E mi riempie di suoi capolavori

I love you, my red **



Scale

"Beh, non farà coming out per ora."

Blaine osservò il giocatore di football allontanarsi giù per le scale, cercando di riacquistare un respiro regolare in modo che Kurt non notasse quanto in realtà si fosse spaventato. Per un secondo, una serie di ricordi della sua vecchia scuola gli balenò davanti agli occhi e – no, Blaine. Non ora.

Si voltò e vide Kurt sedersi sulle scale, apparentemente col cuore infranto, e Blaine non riusciva a sopportare quella vista. “Che succede?” chiese, sedendosi accanto a lui e cercando di catturare il suo sguardo. “Perché sei così sconvolto?”

L’istante dopo, si prese a calci mentalmente. Certo che ha il diritto di essere sconvolto, si disse, quell’idiota l’ha baciato contro la sua volontà e poi l’ha completamente negato. Prova tu ad affrontare una cosa del genere senza essere sconvolto. Eppure pareva esserci davvero molto di più di quanto Kurt lasciasse trasparire.

Il ragazzo alzò lo sguardo puntandolo su di lui, con le lacrime che gli solcavano le guance, e Blaine avrebbe semplicemente voluto stringerlo in un enorme abbraccio, ma esitò, incerto sul fatto che Kurt avrebbe risposto positivamente a quel contatto. “Perché fino a ieri non avevo mai ricevuto un bacio. O perlomeno – uno che contasse.”

Blaine si morse il labbro, soppesando mentalmente le opzioni a sua disposizione. Avrebbe potuto portarlo da qualche parte per pranzo e avrebbero fatto il possibile per dimenticare l’intera situazione, e Kurt avrebbe iniziato a sentirsi meglio. Oppure avrebbe potuto fare la cosa giusta e parlarne seriamente con lui, nonostante ciò significasse aprirsi con un ragazzo che aveva appena conosciuto. Ci sarebbe riuscito?

Coraggio, Blaine.

Quella vocina gli riecheggiò in testa per un secondo, ma fu sufficiente.

"Kurt, non è ancora successo."

Kurt si bloccò con la mano a mezz’aria prima di riuscire ad asciugarsi gli occhi, volgendo nuovamente lo sguardo verso il ragazzo. “Blaine, non ho mentito, sai? Lui può anche negarlo, ma pensavo che avresti creduto a me.”

“Kurt, io ti credo. So che ti ha baciato. Ciò che sto dicendo è che non ha contato nulla.” Blaine sospirò e si passò una mano fra i capelli, prima di racimolare tutto il suo coraggio e poggiarla delicatamente su quella di Kurt. Quando il ragazzo non si ritrasse a quel contatto, Blaine lo prese come un gesto d’incoraggiamento e proseguì. “Chi hai baciato, prima d’ora?”

"Brittany." Blaine inarcò un sopracciglio, mentre Kurt si affrettò a spiegare. “È una ragazza nel nostro Glee club ed è una delle cheerleader. Stavo cercando di convincere mio padre di essere etero, così avrebbe passato più tempo con me, mentre Brittany voleva ottenere un record perfetto. Quindi ci siamo baciati dove sapevo che mio padre ci avrebbe beccati, cosa che ovviamente ha portato ad uno strano ed imbarazzante momento. Inutile dire che ora mio padre sa che sono gay al 100%. Niente che io voglia sperimentare di nuovo.” Kurt borbottò fra i denti qualcosa riguardo allo sciroppo, con un’espressione disgustata in volto.

Amo imparare a conoscerlo. Blaine non riuscì a trattenere un sorriso all’immagine del ragazzo palesemente gay seduto accanto a lui che baciava una ragazza. “Quindi, perché quello non conta?”

“Non lo so. Perché è una ragazza? Perché non ha significato niente?”

“Perché non ha significato niente. Kurt, un bacio è un vero bacio solo quando entrambe le persone lo concedono di loro spontanea volontà.” Fissò Kurt negli occhi, sperando che capisse, nonostante il suo cuore stesse facendo le capriole a causa di quanto vicini erano i suoi occhi... e le sue labbra... Concentrati, Blaine!

“Karofsky ti ha baciato.” Kurt sussultò e gli strinse la mano, mentre Blaine iniziò a tracciare col pollice delle circonferenze sul dorso della sua. “E ti farà stare male per un po’, lo so. Ma ciò che ha fatto è stato cercare di rubarti qualcosa con la forza. E tu non gliel’hai concessa. Non gli hai concesso il tuo cuore o la tua anima. Non gli hai dato il tuo permesso.”

Kurt sembrava speranzoso in una maniera titubante, quindi Blaine continuò a parlare di cose che lui stesso aveva sognato. “Un giorno, condividerai quel momento con qualcuno. Forse sarai tu a baciarlo, o sarà lui a baciare te. Non importa. In ogni caso, quando vi bacerete ed entrambi avrete scelto di farlo, sarà fantastico, Kurt. Quando baci qualcuno, dai una parte di te stesso a questa persona- una piccola, sì. Ma comunque una parte. E quando questa persona ti regala una parte di sé a sua volta, è questo che lo rende così speciale. Non si tratta del gesto, ma di ciò che c’è dietro. Quello sarà il bacio che conta. Anche io non vedo l’ora che quel momento arrivi per me- ”

“Aspetta.” Lo interruppe Kurt, con un’espressione adorabilmente perplessa. “neanche tu hai mai ricevuto un bacio?”

Blaine sorrise. “Non uno che contasse. Ho giocato il mio buon numero di volte al gioco della bottiglia, dopotutto.” Continuò a fissare Kurt negli occhi e colse una sorta di movimento nel suo sguardo, come una nuvola carica di pioggia che scivola via lentamente. “Ma quando accadrà – ”

Coraggio.

“Quando accadrà, spero che succeda con qualcuno che sia meraviglioso e fantastico quanto te, Kurt.”

E ora la speranza brillava talmente tanto nei suoi occhi che Blaine riuscì a malapena a sostenere il suo sguardo, eppure non fu in grado di distoglierlo. Sapeva che Kurt lo voleva tanto quanto lui, ma esitò comunque. Questo è per entrambi. Attraversa questo confine e non potrai più tornare indietro. Sei in grado di convivere con questa consapevolezza?

Blaine abbassò di nuovo lo sguardo sulle labbra di Kurt, leggermente dischiuse come in un tacito invito.

Diamine, sì

Avvicinandosi lentamente – per dare a Kurt tutto il tempo di tirarsi indietro – Blaine annullò lo spazio che li separava e unì le loro labbra.

Fu molto rapido. Blaine era dolorosamente consapevole del fatto che fossero seduti nel bel mezzo di una scuola pubblica e che in qualunque istante un gruppo di giocatori di football avrebbe potuto spuntare da dietro l’angolo. Quindi si staccò dopo qualche secondo, osservando Kurt aprire delicatamente gli occhi, con un’espressione meravigliata.

“Allora è questo che si dovrebbe sentire,” esalò, e Blaine avrebbe solo voluto baciarlo di nuovo perché era così bello quand’era felice. Si accontentò di circondarlo con un braccio e baciarlo sulla guancia.

Sapeva che il loro non sarebbe stato un finale alla ‘e vissero per sempre felici e contenti’. Dopotutto, erano in Ohio. E doveva ancora addirittura chiedere a Kurt se volesse una relazione e probabilmente avrebbero proceduto con calma per molto, molto tempo, e frequentavano scuole diverse e tutto e- Blaine si interruppe, abbassando lo sguardo su quel bellissimo ragazzo che ora gli aveva poggiato la testa sulla spalla.

Dimentica i brutti pensieri, Blaine, e dagli tutto ciò che hai per renderlo felice.

“Vieni con me,” disse, alzandosi e porgendo la mano a Kurt. “Ti offro il pranzo.”


 

 

 

 

 

 

 

Angolo della superstite:

Sì, perché, contrariamente a quanto possiate pensare, sono ancora viva :’D

No, davvero, mi scuso per l’ennesima volta, la rapidità non è il mio forte.

Non vi annoierò con lamentele su scuola, vacanze e tutto, l’importante è che finalmente sia riuscita a pubblicare…fiù.

Spero vi sia piaciuto davvero perché io lo trovo dolcissimo. E, proprio come la mia beta ha detto, è un po’ deprimente pensare che nell’episodio Blaine si sia limitato ad offrirsi di portarlo a pranzo… ma lo amiamo comunque <3

Non vi faccio promesse con il prossimo perché, contrariamente a questo, è piuttosto lungo e pieno di pazzia Wevid e fluff (ma dai? :’D) Klaine.

Grazie a tutti quanti, siete meravigliosi. Ogni seguita/ricordata/preferita e soprattutto ogni vostra recensione è un colpo al cuore :’) Grazie davvero <3

A presto! Klisses,

                Giad

 

Ask: http://ask.fm/giadacolfer

Twitter: https://twitter.com/giadacolfer

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Capitolo 23
*** Gita In Macchina ***


PERDONATEMI ILL DISGUIDO CON L’HTML
SONO UNA BEOTA CHE NON SE NE ERA ACCORTA

 

A Kurt e Blaine:
Come what may, I will love you.
Since 2011.

                         

 

 

 

 

Gita in macchina

 

 

 

“Andiamo, andiamo, andiamo!” Wes stava saltellando sulla soglia della stanza che lui e Blaine condividevano.

“Wes, calmati!” Blaine perse definitivamente la pazienza. “Posso praticamente garantirti che Kurt non sarà pronto quando noi saremo usciti di qui e David è ancora di sotto a sistemare gli ultimi dettagli. Abbiamo tutto il tempo e, per quel che importa, non stiamo andando da nessuna parte! Non c’è niente per cui essere in ritardo. Stiamo facendo i bagagli per starcene seduti in un’auto due giorni di fila. Possiamo semplicemente rilassarci.”

Wes rimase folgorato dall’improvvisa crisi di nervi di Blaine, prima di sedersi sul letto con aria imbronciata mentre l’altro ragazzo continuava a preparare i bagagli. Quando David aveva proposto una gita in macchina per il weekend, Wes aveva iniziato a saltellare qua e là e aveva immediatamente invitato Blaine, che con riluttanza aveva accettato, conscio del fatto che rifiutarsi di andare sarebbe stato più doloroso dell’andare stesso. A quanto pare si trattava di un rito annuale per loro e i due ragazzi amavano coinvolgerlo nelle loro attività, il che ogni volta implicava loro due seduti sui sedili anteriori che parlavano delle ragazze più disparate e di quanto fossero sexy, mentre Blaine tentava di dormire in quelli posteriori.

Ma quest’anno, mentre se ne stava lamentando con Kurt, fu colpito da una meravigliosa idea quando questi disse, “Perché non inviti qualcuno che venga con voi e ti mantenga sano di mente?”

Blaine aveva sbattuto le palpebre un paio di volte, poi un sorriso gli era lentamente apparso in volto mentre fissava Kurt. Non appena l’altro ragazzo si era reso conto di cosa volesse implicare, aveva cercato di fare marcia indietro. “Voglio dire, sono certo che Thad o Nick sarebbero più che disposti ad unirsi a voi –”

"Kurt. Per favore?"

Blaine era consapevole di avere degli occhi da cucciolo infallibili. Tutti quanti glielo dicevano. E in quanto tali, di solito si sentiva in colpa ad usarli, perciò venivano riservati a occasioni speciali come quella. Aveva osservato Kurt sciogliersi letteralmente sotto il suo sguardo prima di accettare – naturalmente sempre con riluttanza.

“Blaine, non stai nemmeno facendo i bagagli!” Wes decise di cinguettare di nuovo, strappandolo dai suoi pensieri. Gli rivolse un’occhiataccia prima di lanciare gli ultimi vestiti nella borsa e dirigersi verso il bagno.

“Aspetta, Blaine. C’è una condizione quest’anno.”

Blaine si congelò sul posto. Odiava le condizioni di Wes.

“Partiremo tutti quanti lasciando qui qualcosa di cui di solito sentiamo il bisogno. Probabilmente hai notato che non ho portato il mio martelletto,” Blaine rivolse al cielo una silenziosa preghiera di ringraziamento per quel piccolo miracolo. “David ha lasciato il suo CD di Selena Gomez, quello con le foto dentro.” Un altro miracolo. “Tu e Kurt partirete senza prodotti per capelli.”

Cosa?

Blaine si rigirò di scatto su sé stesso, inchiodando Wes con uno sguardo omicida. “Non puoi fare sul serio!”

"Oh sì, sono serio. Puoi sopravvivere un giorno senza gel. A dire il vero non hai scelta, perché l’ho nascosto. Quindi nyahh!” Wes tirò fuori la lingua e Blaine roteò gli occhi, prima di rendersi veramente conto di ciò che aveva detto. Si voltò di nuovo verso il bagno, aprendo il suo solito armadietto e scoprendolo vuoto. Inspirò profondamente e represse la rabbia, conservandola per la gita, quando sarebbero rimasti bloccati insieme e Wes non avrebbe avuto altra scelta se non quella di subirne le conseguenze. Afferrò il suo spazzolino da denti e lo lanciò nel borsone, prima di entrare di nuovo nella stanza.

"Beh, in questo caso, sono pronto.” Wes lo studiò con diffidenza, ma saltò su dal letto, afferrando il borsone di Blaine.

“Prendi la chitarra e andiamo!” Blaine sorrise al sovreccitabile ragazzo, prima di afferrare la custodia dello strumento e seguirlo fuori dalla stanza e giù per le scale principali. Non appena scorse David rabbrividì, sapendo cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

"WESLEY!"

"DAVID!"

I due ragazzi sfrecciarono l’uno verso all’altro, incontrandosi a metà strada nella hall in un abbraccio che pose a ciascun presente dei dubbi sulla sessualità dei membri del Concilio. Blaine si limitò a sogghignare, conscio del fatto che si trattasse di una tradizione della Gita In Auto Annuale. Poi sorrise, perché Kurt lo stava raggiungendo, portando con sé un borsone e adocchiando i due ragazzi con un misto di trepidazione e scherno.

"Non stare neanche a fare domande. Sono così lontani dall’outing che ancora sono convinti che gli piacciano le ragazze.” Blaine volse lo sguardo verso Kurt con un’espressione fintamente orripilata.

“Che cosa terribile. Almeno avranno noi accanto per educarli, durante questo weekend.” Kurt sogghignò prima che Blaine lo circondasse con un braccio in una rapida stretta.

“Allora, ho saputo che hanno depredato anche te, vero?”

Kurt lanciò un’occhiataccia a David. “Il massimo che sono riuscito ad estorcergli è che uno degli altri Warblers ha la nostra roba, uno di quelli che è tornato a casa per il weekend. Non gli credo, ma non volevo strangolarlo in tua assenza.”

“Ragazzi, andiamo!”

Blaine rabbrividì per l’urlo che riecheggiò nella hall e lui e Kurt raggiunsero rapidamente Wes e David, che li stavano aspettando spazientiti sulla soglia d’ingresso. Poco prima di averli raggiunti, a Blaine tornò in mente un’altra tradizione e si sporse verso Kurt. “Tappati le orecchie,” sussurrò, ficcando rapidamente due dita nelle proprie. Kurt gli rivolse uno sguardo stranito, ma lo imitò. Appena in tempo.

“AAAAAAARRIVEDERCI DALTON!”

Gli altri studenti rabbrividirono e fecero delle smorfie, mentre i due ragazzi si precipitarono fuori dalla porta, con Kurt e Blaine al seguito ad un passo estremamente più moderato. “Come diamine hanno fatto quei due ad entrare nel Concilio dei Warblers?” chiese Kurt, osservando i due ragazzi che stavano litigando su chi dovesse guidare per primo.

Blaine scrollò le spalle. “Perché sono abbastanza fuori di testa da incutere timore?”


"Io spio, col mio piccolo occhietto, qualcosa che inizia con la... ehm... S!”

“Strada.”

“Accidenti, Kurt, sei troppo bravo in questo gioco!”

"Wes, è da mezz’ora che giochiamo a Spia. Hai scelto ‘strada’ tre volte, ‘albero’ cinque e lo so che non hai visto una tartaruga, prima. Arrenditi e basta.” Kurt sospirò, cercando di stiracchiarsi nello spazio ristretto dell’abitacolo. Erano in viaggio da due ore e aveva già mal di testa a causa di Wes e David. Quest’ultimo aveva vinto la lotta su chi avrebbe guidato per primo e di conseguenza aveva scelto il CD (che al momento stava riproducendo a tutto volume i Backstreet Boys, lo scheletro nell’armadio di David), lasciando Wes imbronciato a cercare di giocare con i due ragazzi disinteressati seduti dietro.

Kurt sospirò, voltandosi verso Blaine che si era addormentato circa un’ora prima. Invidiava al ragazzo la capacità di dormire in un’atmosfera tale ed evitare la pazzia. Osservò per un attimo l’alzarsi ed abbassarsi ritmico del petto di Blaine, la sua bocca leggermente spalancata. Un braccio penzolava sul sedile e la testa era appoggiata contro il finestrino e sembrava così sereno e –

"Io spio, col mio piccolo occhietto, qualcosa che inizia con la O!”

“Wesley, ti giuro che se è orologio di nuovo –”

“Ovvio. E ottuso, ora che mi ci fai pensare.”

Kurt inarcò un sopracciglio in direzione del ragazzo che si era appena voltato per guardarlo. “Anche se vorrei davvero non chiedertelo, dimmelo e basta. Cosa è ovvio?”

“Che ti piace Blaine.”

Kurt sussultò deglutendo e tentò di trovare una scusa. Ti stavi solo assicurando che stesse dormendo e non fosse morto… stavi guardando fuori dal suo finestrino… stavi - 

"È tutto a posto, lo sappiamo da un po’, ormai.” Cinguettò David, senza distogliere lo sguardo dalla strada. “E non abbiamo detto nulla a lui.”

"O a chiunque altro," Aggiunse Wes, con un’espressione sorprendentemente seria. “E... beh, se mai volessi dirglielo, rimarresti probabilmente piuttosto contento del risultato. Tanto per dire.”

Con ciò, Wes si girò di nuovo in avanti ed iniziò a parlare con David di una certa attrice di nome Bonnie Gruesen e di quanto fosse splendida e Kurt si voltò ad osservare di nuovo il ragazzo addormentato. Volevano forse dire che Blaine – no. Non poteva lasciarsi andare a false speranze. Si trattava di Wes e David, dopotutto.

Preso com’era dal suo dibattito interiore, Kurt per poco non si accorse che Blaine stava aprendo gli occhi. “Ehi, Kurt. Quanto ho dormito?”

“Oh, ehm... circa un ora. Credo.”

Blaine si stiracchiò leggermente e si stropicciò gli occhi. “Mmh, okay. Ehi, tutto bene?” Kurt era consapevole del fatto che i suoi occhi fossero lievemente annebbiati e scosse la testa, cercando di scrollarsi la sensazione di dosso.

“Sì, è solo... mal di testa.”

Blaine emise un sibilo di solidarietà. “Fanno quell’effetto, mi dispiace.” Guardò fuori dal finestrino e il suo volto si illuminò. “Ragazzi, siamo a un quarto d’ora dalla prima fermata.”

“Evviva!” Wes batté le mani dal sedile anteriore e Kurt rise sbuffando. “Facciamo un gioco finché non arriviamo. Io spio –”

“No, credo sia il mio turno.” Intervenne Kurt, deciso a divertirsi un po’ a loro spese. E forse a far recepire un messaggio a Blaine. “Chi indovina vincerà... non so, qual è un buon premio?”

“Vincerà un favore da parte tua?” Suggerì Blaine.

Kurt approvò annuendo, poi sorrise perfidamente. “Okay, io spio, col mio piccolo occhietto, qualcosa che inizia con la A.”

"Animali!"

"No."

"Antilope!"

"No."

"Agricoltura?"

"No."

"Ashley Tisdale?"

"Ti piacerebbe, David."

Ancor prima di aver raggiunto la prima fermata, Wes e David erano arrivati ad implorare Kurt per conoscere la risposta. Blaine si era arreso dopo dieci minuti e ora ridacchiava alle buffonate dei suoi amici mentre Kurt si rifiutava per l’ennesima volta di rivelargliela.

Dopo aver parcheggiato la macchina, David serrò le portiere e si voltò per fronteggiare Kurt. “Non ti lascerò uscire da quest’auto fino a quando non ci avrai detto la risposta!”

Kurt si limitò ad osservarlo, per poi far scattare la serratura e aprire la portiera. Uscendo dall’abitacolo, sentì il ragazzo dire, “Beh, cavolo, non ci avevo pensato.”  


"STATE ZITTI!”

Wes e David si interruppero per un attimo, fissando Blaine che si trovava sul sedile anteriore, poi proseguirono.

“Invece no.”

“Invece sì.”

“Invece no.”

Blaine sospirò e cominciò a sbattere la testa contro il finestrino, prima di sentire una mano posarsi sulla sua.

“Non dargli soddisfazione.” Kurt gli rivolse un sorriso, sebbene tirato, poi riportò la sua attenzione sulla strada.

"Non so come hai fatto a convincerli a farti guidare. Ci provo ogni singola volta che andiamo da qualche parte, e si rifiutano. David normalmente è troppo protettivo verso la sua bambina per lasciare che qualcuno, a parte Wes, la guidi–”

“Kurt! È Australia?”

"Wes, non siamo neanche lontanamente vicini all’Australia. Siamo in America. E prima che tu lo possa chiedere, no, non è America.” Wes sprofondò di nuovo nel sedile, deluso, mentre Kurt rivolse nuovamente la sua attenzione a Blaine. “In risposta alla tua domanda, diciamo solo che di quando in quando condividere una stanza con David ha i suoi vantaggi. Molto di quando in quando.” Blaine sollevò un sopracciglio per la risposta criptica, ma scrollò le spalle e si lasciò sprofondare nel sedile, cercando di rilassarsi ascoltando il suono della voce di Kurt, che stava cantando assieme alla radio Born This Way.

"Invece no!”

"Invece sì!”

"Invece n-"

"RAGAZZI! Almeno vi ricordate per che cosa stavate litigando?"

David e Wes si voltarono l’uno verso l’altro, con delle espressioni egualmente perplesse. “No,” disse Wes lentamente, “ma so che David si sbagliava!”

“Invece no!”

“Invece sì!”

Blaine tornò a prendere a testate il finestrino.


"Dovremmo giocare al Gioco dell’Alfabeto!”

Blaine gemette ad alta voce in risposta. “David, succede sempre la stessa cosa ogni volta. Giochiamo, Wes vince, tu rimani imbronciato per il resto del giorno perché sei stato tu a vedere per primo il Dairy Queen e lui non avrebbe dovuto contarlo per sé. Ogni volta.”

"Cos’è il Gioco dell’Alfabeto?"

Kurt capì che non avrebbe dovuto chiederlo quando Blaine alla sua sinistra gemette di nuovo frustrato, stringendo il volante in una morsa d’acciaio, e Wes e David si scambiarono degli sguardi scandalizzati. Passò i successivi cinque minuti ad ascoltare una versione sintetica delle regole, una integrale, correzioni da parte di David e una rissa, finché Blaine minacciò di accostare e scaricarli in mezzo alla strada (fatta eccezione per Kurt, ovviamente). Finalmente certi che Kurt sapesse come giocare, iniziarono.

"Okay, quindi A come quella là, Blaine? Oh, e B, e C? Giusto?"

Blaine scoppiò a ridere. “Wes, sembra che tu abbia concorrenza.”

Con orrore di Wes, Kurt era parecchio avanti e a dire il vero aveva raggiunto la Q molto prima che Wes superasse la J. Quando Kurt arrivò alla X Wes era vicino alle lacrime, David si era arreso e Blaine stava ridendo come un matto.

“Ooh, Zebra Crossing! Significa che ho vinto?”

Wes sbattè la testa contro il sedile di fronte a sé, facendo sobbalzare Blaine in avanti. “Sì, Kurt, hai appena battuto Wes alla sua ragione di vanto."

Kurt rise sarcasticamente . "Il Gioco dell’Alfabeto è la ragione di vanto di Wes? Non abbandonare la tua occupazione quotidiana, almeno sei bravo col martelletto.”

Blaine scoppiò in una nuova risata isterica, mentre Wes prese a borbottare sediziosamente nel sedile posteriore.


"Uh, Blaine, sei sveglio?"

"Sì?" Blaine sollevò la testa insonnolito, cercando di adattare la vista all’oscurità e riuscendo alla fine a distinguere Kurt, che sembrava mortificato.

“Scusa, non mi ero accorto che ti fossi addormentato.”

“’utto okay. Avrei dovuto svegliarmi adesso comunque. Volevi chiedermi qualcosa?” Blaine sapeva di avere un aspetto disastroso e sapeva che, anche se stanco, Kurt era ancora perfetto. Maledetti quei due per avermi portato via il gel, domani sarà orribile.

“A dire il vero non ci avevo pensato prima… guideremo tutta la notte?”

“Uh uh.” Blaine sbadigliò e si stropicciò gli occhi. “Wes e David si daranno il cambio fra qualche minuto, perché Wes non riuscirà a tenere gli occhi aperti ancora per molto, e io dovrò sedermi davanti per assicurarmi che lui non si addormenti. Poi mi metterò io al volante e continueremo a fare a turno. David ha organizzato tutto prima che partissimo. Va bene per te rimanere sveglio quando guido io?”

“Certo,” rispose Kurt, sorridendo. Il cuore di Blaine fece una capriola alla vista di quel sorriso che fino ad allora, durante quella gita, era stato riservato solo a lui. “Significa che dovrei dormire, ora?”

“Probabilmente è una buona idea.” Blaine picchiettò Wes sulla spalla. “Dormi un po’, okay? David può guidare da qui.” Rivolse un rapido sorriso a Kurt mentre l’auto accostava, prima di saltare sul sedile anteriore che David aveva appena abbandonato.

Mentre Wes si rannicchiava in quello posteriore e Blaine rivolgeva la sua attenzione alla strada e a David, Kurt si sporse in avanti. “Buonanotte, Blaine,” sussurrò.

“Notte, Kurt.” Blaine non riuscì a trattenere un sorriso, grato che nessuno lo avesse notato.

O almeno così pensava. Dieci minuti erano passati quando il ragazzo si voltò per gettare un’occhiata ai due sul sedile posteriore. Wes era rannicchiato con la testa ciondolante sul petto e Blaine fece una smorfia pensando a quanto male gli avrebbe fatto il collo, il mattino seguente. Poi rivolse la sua attenzione a Kurt e dovette sforzarsi per non boccheggiare senza fiato in maniera troppo evidente.

Kurt era bellissimo persino nel sonno. La sua testa era appoggiata leggermente al finestrino, con una mano posata dolcemente contro la guancia, l’altra abbandonata sul sedile accanto a lui. Gli occhi erano chiusi delicatamente e aveva un piccolo sorriso stampato in faccia. Blaine riuscì a malapena a distogliere lo sguardo, ma sapeva di doverlo concentrare sulla strada. Con riluttanza, gli lanciò un’ultima occhiata e poi si voltò giusto per ritrovarsi davanti il ghigno di David.

“Sei ottuso quanto lui.”

"Cosa intendi dire?” Per prudenza Blaine mantenne un’espressione neutra e lo sguardo fisso in avanti.

“Intendo dire che è palese che lui ti piace e non ne ha idea. Proprio come tu non hai idea di quanto piaci a lui.”

No, non è vero. È solo David che sta facendo lo stupido.

"Sono serio, sai?”

"Beh, sarebbe la prima volta.” Blaine cercò di evitare che le mani gli tremassero alle eventualità che avevano iniziato a formarglisi in testa.

“Solo... ascolta, sono stanco. Adesso guidi tu, svegli Kurt per tenerti cosciente e forse potresti cogliere l’opportunità di discutere di alcune cose importanti. Io e Wes non interferiremo ulteriormente, a parte per il fatto che ti dirò che abbiamo avuto una conversazione simile con lui, mentre tu dormivi, oggi pomeriggio.” David sbadigliò e accostò l’auto. “Te lo lascio svegliare.”


"Kurt..."

Kurt gemette frustrato e scansò infastidito la mano che gli stava scuotendo delicatamente la spalla. “V’i via. È pr’sto.”

Udì una risatina familiare e rimase paralizzato. Socchiudendo una palpebra, vide Blaine in piedi accanto a lui, affianco alla portiera aperta. Bel lavoro, Hummel. Davvero raffinato…

“Mi dispiace, so che vorresti dormire, ma tocca a me guidare e ho bisogno di qualcuno che mi tenga d’occhio. Se non ti va, posso chiederlo a Wes –”

“No, va bene.” Kurt si stiracchiò, sentendosi scricchiolare le spalle, e smontò dalla macchina, permettendo a David di scivolare riconoscente sul sedile. Salì rapidamente su quello anteriore, cercando di ritornare al tepore dell’abitacolo mentre Blaine scivolò su quello del guidatore e si rimise in strada. Kurt si stropicciò gli occhi e osservò il cielo fuori dal finestrino, notando le tenui sfumature di rosso. “Che ora è, comunque?”

“Le tre. Il sole sorge fra due ore. A me tocca sempre il turno all’alba, che è fantastica in questi posti.” Blaine sorrise e Kurt notò quanto fosse adorabile, con gli occhi stanchi e i capelli ricci e – aspetta.

"Kurt?"

"Tu – I tuoi capelli.”

Blaine portò immediatamente una mano alla sua chioma, con un leggero rossore sulle guance. “Lo so, sono terribili, vero? Non posso credere che quei due non mi abbiano lasciato portare il gel.”

"Ovunque David l’abbia nascosto, mi assicurerò che rimanga lì.” Kurt sollevò con esitazione una mano per toccare quei ricci, attorcigliandosene uno attorno ad un dito. “Blaine, sono fantastici.”

“Davvero?” Kurt non riuscì a non notare l’enfasi con cui pronunciò quella parola e all’improvviso capì perché David aveva organizzato in quel modo i turni di guida.

“Sì.” Kurt sorrise a Blaine, che stava evitando il contatto visivo, rosso in viso. Ma aveva un sorriso accennato sulle labbra e  Kurt venne distratto da un pensiero. Forse era ora di –

“Kurt, dobbiamo parlare di una cosa.”

Kurt riportò di scatto lo sguardo su Blaine, che lo stava guardando a sua volta, e le parole gli morirono in gola. Il suo sguardo era intenso.

“Ehm, sì. Ma credo che forse prima dovremmo accostare,” Kurt indicò con un gesto la strada e Blaine ridacchiò leggermente prima di seguire il suo consiglio, lasciando il motore acceso così da restare al caldo. Non appena si voltò, Kurt notò che il suo sguardo si era leggermente affievolito e stava lasciando spazio alla paura. Allungò un braccio e prese la mano di Blaine, stringendola delicatamente. “Di che cosa volevi parlarmi?”

Blaine inspirò profondamente. “Kurt, c’è una cosa che devo dirti e se mi fermo ora non lo farò mai, quindi ho bisogno che tu mi ascolti e basta, okay?” Kurt annuì e gli strinse di nuovo la mano. “Okay. Allora, David mi stava parlando, prima, e ha detto alcune cose che mi hanno fatto sperare, ma che soprattutto mi hanno fatto capire che meriti la verità. Qualunque cosa accada, ho fiducia nel fatto che la nostra amicizia sia abbastanza salda da superare ogni cosa, quindi te lo dirò e basta e se tu – beh, sì. Non ci sono obblighi. Ad ogni modo,” Blaine esitò per un attimo, poi saltò dritto al punto. “Kurt, sei fantastico. Da quando sei arrivato alla Dalton, ho semplicemente adorato passare del tempo con te. Sei stato il mio migliore amico, la mia oasi di sanità quando questi due diventato troppo matti. Abbiamo così tante cose in comune e così tante non in comune, e sento che con te posso parlare di qualsiasi cosa. E all’inizio, non mi ero reso conto di quanto spettacolare tu fossi.”

Kurt sentì il cuore sciogliersi in una tiepida poltiglia informe mentre Blaine proseguiva il suo discorso, fissandolo dritto negli occhi.

“Sei la persona più splendida che abbia mai incontrato, sia dentro che fuori. Illumini la stanza ogni volta che varchi una porta. Ogni volta che mi sorridi, il mio cuore fa una capriola. Come adesso,” aggiunse quando Kurt non riuscì a trattenere il sorriso involontario che gli era spuntato sul viso. Blaine gli prese la mano e se la portò tremando sul petto, mentre Kurt inspirò bruscamente a quel contatto improvviso. Riusciva a sentire il battito del cuore del ragazzo palpitare irregolarmente contro la gabbia toracica. "Lo senti? È a causa tua.” Blaine ritrasse la mano, ma Kurt lasciò la propria esattamente dove il ragazzo l’aveva appoggiata, beandosi del modo in cui i suoi occhi si illuminarono quando se ne rese conto.

“Mi rendi così felice, Kurt. E non ho mai provato niente del genere prima, quindi dovrai perdonarmi per essere stato un ottuso per tutto questo tempo e non essermi reso conto di quanto io abbia perso la testa per te.”

Kurt sapeva che Blaine aveva smesso di parlare e ora stava aspettando una risposta, ma il ragazzo era senza parole. Cercando di trattenere le lacrime, prese la mano di Blaine con quella non occupata e se la portò al petto.

“È l’effetto che fai tu a me.”

Per qualche istante rimasero seduti lì, con le mani sui rispettivi cuori. Kurt non riusciva a pensare a nessun altro posto in cui avrebbe voluto essere in quel momento, mentre si limitava a fissare Blaine negli occhi.

Poi Wes iniziò a russare dal sedile posteriore e il loro momento venne infranto. Blaine rimosse la mano con riluttanza e Kurt fece lo stesso, rivolgendo nel frattempo un’occhiataccia al Warbler che aveva interrotto il loro momento perfetto. Poi una perfida idea si fece strada nella sua mente. “Blaine, so che dovremmo davvero parlarne ancora, e lo faremo, ma prima mi potresti aiutare a imbrattare le loro facce?”

Blaine lo fissò per un minuto, prima di scoppiare a ridere. “Naturalmente.”


Blaine sorrise, osservando i primi raggi di sole infiltrarsi dalla parte anteriore dell’auto e farsi strada attraverso il parabrezza. Era la parte del viaggio che ogni volta attendeva con più ansia. Wes e David rimanevano sempre privi di conoscenza sul sedile posteriore e lui di solito aveva la strada tutta per sé per osservare il sole sorgere al di là delle colline.

Solo che questa volta, alcune cose erano cambiate. Si trovava sul sedile del passeggero, con le due figure russanti su quello posteriore che sfoggiavano entrambe occhiali scuri, verruche, barba e baffi, e c’era una mano intrecciata alla sua.

Si voltò a guardare Kurt e il suo sorriso si ampliò. Il ragazzo sembrava esausto e i suoi capelli erano un completo disastro – cosa di cui Blaine non l’aveva ancora avvertito – ma aveva un aspetto a dir poco mozzafiato, nella luce mattutina. Kurt catturò il suo sguardo con la coda dell’occhio e un sorriso gli incurvò le labbra. Lasciò rallentare la macchina e si fermarono in mezzo alla strada, alternando lo sguardo fra il sole nascente e il bagliore con cui esso illuminava il volto dell’altro. Blaine sapeva che momenti come quello erano rari in mezzo agli squilibri mentali della Dalton e si limitò a godersi quell’attimo di quiete che aveva la possibilità di condividere col suo neo-ragazzo.

Oh. Aspetta.

"Kurt?" Blaine infranse con delicatezza il silenzio attorno a loro, mentre Kurt si voltò verso di lui. “Probabilmente avrei dovuto chiedertelo circa un’ora fa, ma vorresti diventare il mio ragazzo?”

L’altro semplicemente sorrise e gli strinse la mano. “Certo che lo voglio, idiota.”  

Si godettero il loro silenzio ininterrotto per un’altra manciata di minuti, finché –

"BLAINE ANDERSON! KURT HUMMEL! COSA AVETE COMBINATO ALLA MIA FACCIA?”

Blaine catturò lo sguardo di Kurt e i due scoppiarono a ridere.


"Mi sento disgustoso!"

Kurt sospirò e si appoggiò allo schienale della sedia, arricciando il naso alla sensazione disordinata e appiccicaticcia dei suoi capelli sulla fronte. Li scansò un paio di volte con uno scatto della testa, prima di arrendersi e di sbuffare.

Accanto a lui, Blaine stava imitando i suoi stessi gesti. “Ragazzi, siete pessimi..”

"Noi siamo pessimi? Blaine, siamo appena stati obbligati ad entrare in una tavola calda alle 6 del mattino con degli occhiali disegnati a pennarello sulla faccia. Non hai nessun diritto di lamentarti.” Wes gli rivolse un’occhiataccia dall’altra parte del tavolo, con ancora attorno agli occhi i segni del pennarello che aveva rapidamente sfregato via. David si limitò a fissare il contenuto della sua tazza di caffè in silenzio, dato che era stato svegliato dall’amico isterico venti minuti prima e ancora non aveva completamente elaborato la cosa.

Kurt giocherellò un altro po’ con la colazione nel suo piatto , punzecchiandola, prima di arrendersi e bere il suo caffè. “Allora, a che ora saremo di ritorno alla Dalton?”

“Attorno alle cinque, probabilmente.” Blaine mandò giù l’ultimo sorso del suo caffè, inclinando poi il collo per scrocchiarselo. Kurt fece una smorfia a quel suono. “Ci fermeremo a pranzo per il solito picnic, dove questi due mi stresseranno per farmi suonare la chitarra, così potremo cantare delle canzoni, e poi torneremo alla Dalton e non li rivedremo per i successivi due giorni che impiegheranno a dormire.”

“Dormire?” David alzò lo sguardo con aria assente, cogliendo l’unica parola di cui gli importasse, e Kurt rise.

"Sì, David, puoi tornare a dormire non appena saremo di nuovo in macchina. Guiderò io –” Blaine e Kurt gemettero frustrati nello stesso istante, “finché non avremo raggiunto la fermata per il picnic, poi puoi guidare tu per il resto del tragitto.” Un altro gemito da parte dei due ragazzi, fino a quando Kurt si rese conto che in questo modo lui e Blaine sarebbero rimasti soli sul sedile posteriore per buona parte del viaggio. Si sporse verso quest’ultimo per bisbigliargli quella nuova consapevolezza nell’orecchio, guadagnandosi un’occhiata agitata da parte di Wes, mentre Blaine sorrise. “Qualunque cosa voi stiate tramando, non lo voglio sapere. Adesso siamo pari.” Rivolse loro un ultimo sguardo nervoso, poi si alzò e abbandonò sulla tavola un paio di banconote. “Andiamo.”


"Ehi, Kurt, non abbiamo mai veramente indovinato la tua parola.” Dopo un’altra ora di sonno, David era resuscitato e si era ora voltato verso Kurt sul sedile posteriore in cui lui e Blaine stavano tranquillamente parlando. Quest’ultimo alzò lo sguardo, infastidito dall’interruzione, ma Kurt si limitò a sorridere.

 “Va’ avanti, allora.”  

Mentre David passava in rassegna una serie di parole che iniziavano con la ‘A’, Blaine lasciò che la sua mente lo riportasse a qualche ora prima, ad una situazione molto più piacevole in cui lui e Kurt erano seduti nel silenzio e confessavano i propri sentimenti l’uno per l’altro –

“Ce l’ho!” Blaine interruppe David e si sporse velocemente verso Kurt per sussurrargli la risposta nell’orecchio. Il ragazzo sorrise, provocando quella – ora deliziosa – capriola del cuore di Blaine, e annuì.

David gemette esasperato. “Non è giusto! Qual era?”

"Non te lo dico." Rispose sogghignando, mentre David lo fissò a bocca spalancata per qualche secondo prima di farfugliare indignato e voltarsi per lamentarsene con Wes.

"Allora, cosa mi chiederai?” Blaine si voltò di nuovo verso di lui e approfittò di quel momento di privacy per prendere la mano del suo ragazzo e stringerla delicatamente, beandosi del leggero rossore che gli  tinse le guance a quel gesto.

"Ci penserò e te lo farò sapere più tardi,” disse Blaine. “Ormai è ora di scendere comunque – WES! Hai sorpassato l’ incrocio DI NUOVO!”


"You make me feel like I'm living a teenage dream,"

Kurt e Blaine si scambiarono un sorriso prima che quest’ultimo proseguisse con la canzone, strimpellando la chitarra. Fino ad allora, Wes e David erano riusciti a convincerlo a cantare I'll Make A Man Out of You (mentre entrambi rivolgevano delle smorfie allusive a Kurt, che li aveva bellamente ignorati), Silly Love Songs (a cui tutti avevano preso parte come coro) e ora Teenage Dream. Kurt non era un ottuso... beh, non più. Sapeva che era un contorto tentativo da parte loro di far aprir loro gli occhi e far loro ammettere i propri sentimenti.

Se la prenderanno quando lo scopriranno. Kurt ripensò alla conversazione che aveva avuto con Blaine riguardo al rivelare a Wes e a David che ora uscivano insieme. Avevano entrambi rapidamente convenuto che, sebbene le loro intenzioni fossero buone, nessuno dei due meritava ancora di saperlo e lo avrebbero scoperto prima o poi. Quindi restò lì seduto e permise al suo ragazzo di dedicargli una serenata, godendosi il momento.

"Let you put your hands on me in my skintight jeans,

Be your teenage dream tonight."

Blaine terminò la canzone e ripose la sua chitarra nella custodia prima che Wes e David potessero fare altre richieste.

"Rimettiamoci in marcia, okay? Siamo a tre ore dalla Dalton e mi piacerebbe fare una doccia il prima possibile.”

Kurt saltò in piedi alla svelta. “Doccia! Andiamo, andiamo, andiamo!” Trascinò David in piedi e gli cacciò in mano le chiavi, ignorando le risatine del suo ragazzo. I quattro raccolsero velocemente le loro cose e tornarono in macchina, Kurt e Blaine di nuovo sul sedile posteriore mentre Wes e David battibeccavano sulla musica. Mentre i due non stavano prestando loro attenzione, Blaine si sporse verso Kurt e gli posò un bacio sulla guancia, ritirandosi velocemente. Kurt percepì il rossore propagarsi sul suo viso e inclinò la testa, con un sorriso sulle labbra.


"Tutto bene, Kurt?”

Blaine, che stava dormicchiando contro il finestrino, scattò in allarme a quelle parole. Si voltò verso il suo ragazzo, che si stava massaggiando la spalla con una smorfia dolorante.

"Sì, tutto a posto. Ho soltanto dormito in una brutta posizione.”

“Vuoi un massaggio?” Blaine aveva visto l’espressione sofferente sul suo viso e le parole gli erano uscite di bocca prima che potesse rendersi conto di ciò che stava dicendo. Il ragazzo fece saettare gli occhi verso di lui e fu sul punto di declinare la sua offerta quando l’auto intercettò un dosso e la sua spalla entrò in collisione col finestrino, strappandogli un gemito di dolore.

"Okay. Grazie."

Kurt si spostò in modo da fronteggiare il finestrino e Blaine si slacciò la cintura di sicurezza scorrendo più vicino a lui sul sedile. Esitò per un attimo, prima di far scivolare le mani sotto il colletto di Kurt e posarle sulle sue spalle.

Come fa ad avere la pelle così morbida? Le sue mani rimasero immobili per un secondo, assimilando la sensazione della pelle di Kurt sotto le dita, prima di ricordarsi che cosa avrebbe dovuto fare e iniziare a massaggiargli le spalle. “Va bene così?”

“Mm.” Kurt, di fronte a lui, sospirò, lasciando ciondolare la testa. “Magnifico.”

Blaine sorrise, continuando il suo massaggio, mentre l’altro ragazzo si rilassava lasciandosi scivolare sempre più verso di lui. Dopo un po’, Blaine si fermò, lasciando le mani poggiate sulle sue spalle. Kurt sospirò beato, poi si voltò per guardarlo in faccia.

“È stato fantastico, grazie.”

Kurt si bloccò. Blaine sapeva che lo stesso pensiero stava attraversando la mente di entrambi. Le sue labbra sono così vicine...

"Sai, devi ancora chiedermi un favore.” Le labbra di Kurt si mossero quasi impercettibilmente quando sussurrò quelle parole, ma Blaine ne colse ogni dettaglio. Gli ci volle qualche secondo per comprendere cosa Kurt intendesse, ma un sorriso gli incurvò le labbra non appena ebbe capito.

“Baciami.”

“Con piacere.” sussurrò Kurt prima di sporgersi verso di lui.

Gli occhi di Blaine si chiusero dolcemente, mentre il ragazzo si perdeva nella sensazione delle labbra di Kurt sulle sue. Sentì le braccia dell’altro circondargli il collo e sollevò una mano per portarla alla sua guancia. Kurt approfondì leggermente il bacio e il moro ricambiò, facendo scorrere una mano sulla vita dell’altro.

Fu Blaine il primo a ricordarsi di dove si trovassero, separandosi con riluttanza da Kurt quando si rese conto che l’auto aveva smesso di muoversi. Si concesse un ultimo sguardo al ragazzo prima di voltarsi e ritrovarsi davanti dei sorridenti Wes e David, verso cui sollevò un dito minaccioso.

"Non potete tornare alla Dalton e sbandierare in faccia a chiunque che è grazie a voi se ci siamo messi insieme. Non potete raccontare ad anima viva di questo episodio. Non potete scriverlo su Facebook – metti subito via quell’iPhone, David. Se lo farete, finirete nei guai. David, sai che ho del fango su di te e di conseguenza anche su Wes. Sapete entrambi di cosa sto parlando. Quindi labbra cucite, giratevi e fate i bravi bambini per il resto del viaggio. Quando saremo pronti, lo renderemo pubblico.”

Blaine si voltò meravigliato verso il suo ragazzo, che stava fulminando con lo sguardo degli attoniti Wes e David dopo il suo discorso.

“D’accordo,” David parlò dopo qualche secondo di silenzio. “ma credo che ci meritiamo una qualche forma di ringraziamento per avervi fatto notare l’attrazione fra voi – ECCO COS’ERA! Attrazione!”

Kurt applaudì. “Congratulazioni. Purtroppo, o per fortuna, Blaine ha già incassato il suo favore, ma posso farvene uno simile se vi va.”

Blaine si voltò di scatto per guardare di nuovo in faccia il suo ragazzo, mentre David disse con voce strozzata, "No, è a posto così. Ora io –” Si interruppe a metà frase e si voltò di nuovo, riavviando l’auto.

Blaine inarcò un sopracciglio e Kurt si sporse verso di lui per sussurrargli, “Non preoccuparti, non lo avrei fatto,” prima di avvicinarsi per baciarlo rapidamente. Blaine sorrise perché potremo farlo ogni volta che ne avremo voglia, e prese la mano del suo ragazzo, accarezzandone delicatamente il dorso col pollice. Il cartello d’accesso di Westerville apparve in lontananza e Blaine sospirò contento, pensando alla doccia che lo attendeva alla Dalton. Che gita, penso fra sé e sé.

"Oh, Wes, David," Blaine catturò l’attenzione dei due ragazzi seduti davanti. "Grazie."

 

 

 

 

 

Non sono sicura di meritare ancora un angolo della traduttrice:

Scusate. Non c’è nient’altro che possa aggiungere, perdonatemi davvero per l’attesa. Voi siete meravigliosi/e e non ho davvero scusanti per questo ritardo. *manda abbracci*

Spero, però, che il capitolo sia valsa l’attesa. Uno dei miei preferiti <3 E il più lungo, finora (woo oo!). Ho un debole per i Wevid, lo ammetto, in particolar modo in questo capitolo. What’s not to love? Voglio dire, sono stati i Cupido più adorabili e mentalmente instabili del mondo :’)

Sui Klaine lascio la parola a voi, io sono un attimino sovrastata dai feels, anche perché DUE ANNI, GENTE! Oggi è il Klaineversary, due anni dal primo, mitico, impareggiabile Kliss. Quindi quale modo migliore per celebrare se non offrirvene uno nuovo di zecca? :D

Mi auguro che non mi detestiate, mando a tutti un grazie enorme ed un abbraccio e se vi va di lasciarmi un commento ne sarei più che onorata (segno che non mi volete del tutto arsa al rogo per la mia inettitudine, sebbene lo comprenda pienamente .-.)

Klisses,

Giad

 

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Capitolo 24
*** Volo ***


 

Roses are red
Violets are blue
Ari, you’re my soulmate
and I love you

Volo

 

"Warblers! Ascoltate!"

Il gruppo di ragazzi esausti sparsi per la sala d’attesa dell’aeroporto interruppe con riluttanza il suo chiacchiericcio e si voltò verso degli egualmente stremati Wes e David. “Sono stati tre giorni di performance e di soggiorno meravigliosi e congratulazioni vivissime a tutti, abbiamo reso la Dalton orgogliosa di noi. Il volo per Port Columbus è di cinque ore,” Wes fece una pausa per permettere al grugnito di protesta collettivo di essere udito, apparentemente tentato di unirsi a sua volta al coro, poi proseguì. “Suppongo che tutti abbiate i vostri biglietti e i passaporti, in caso contrario resterete qui perché non ho intenzione di accorrere in vostro aiuto. Sì, Thad, i tuoi li abbiamo noi. Non preoccuparti.” Wes rivolse un’occhiata severa al Warbler imbarazzato che aveva la mano a mezz’aria.

Kurt sospirò, scuotendo delicatamente la spalla di Blaine e invidiando al suo ragazzo la capacità di addormentarsi ovunque. Era così carino, raggomitolato contro la sua spalla, ma doveva fargli attraversare il controllo doganale prima che perdessero il volo. “Blaine,” gli sussurrò nell’orecchio, sorridendo quando il ragazzo socchiuse una palpebra e alzò lo sguardo su di lui strizzando gli occhi.

“Siamo arrivati?” 

Kurt ridacchiò, scrollandolo dolcemente dalla sua spalla. “No, dobbiamo attraversare il controllo di sicurezza. Poi possiamo salire sull’aereo e tu puoi tornare a dormire.”

"Mm. M’kay." Blaine sbadigliò prima di alzarsi e afferrare il suo borsone. Gli altri Warblers stavano già attraversando il gate della sicurezza con i loro bagagli a mano quando Kurt e Blaine li raggiunsero, il primo sorreggendo il secondo per il gomito per evitare che inciampasse sui suoi piedi.

Per miracolo l’intero gruppo riuscì a superare il controllo senza far scattare alcun allarme o farsi confiscare alcunché. Probabilmente era dovuto al fatto che Wes aveva dichiarato che avrebbe di buon grado cacciato fuori a calci dai Warblers chiunque avesse provocato qualche ritardo – voleva tornare a casa tanto quanto loro. Per quanto esibirsi a Los Angeles fosse stata un’esperienza fantastica, tutti erano stanchi morti e la Dalton li avrebbe riattesi a lezione lunedì – era già tanto se erano riusciti ad ottenere tre giorni di permesso per l’esibizione. Nessun altro club scolastico avrebbe mai ricevuto un’opportunità del genere ma, dato che lo zio di David era un prestigioso ex-alunno ed era anche straricco, la scuola aveva concordato sul fatto che lasciar esibire i Warblers al suo matrimonio sarebbe stato un onore per l’istituto e dunque accordato il permesso ai ragazzi.

Kurt trascinò Blaine verso il loro gate e lo fece sedere. “Vado a prendere qualcosa da mangiare, vuoi niente?”

"Mmh... qualsiasi cosa scegli tu. Grazie, cucciolo.” Gli occhi di Blaine erano già mezzi socchiusi, per cui il ragazzo non colse l’espressione causata da quell’ultima parola sul viso di Kurt. Questi si voltò e si diresse verso il bar cercando di trattenere un sorriso ebete. Era la prima volta che uno dei due si rivolgeva all’altro con un vezzeggiativo. Kurt li aveva sempre trovati cliché esageratamente sdolcinati e una perdita d tempo e... oh, al diavolo, li amava. Era ovvio.

Fermandosi ad una paninoteca, Kurt ordinò il solito per sé e per Blaine, sorridendo del fatto che sapeva esattamente ciò che l’altro prendeva abitualmente, e si diresse nuovamente verso il gate, sorpreso di trovare il suo ragazzo sveglio e nell’atto di sfogliare una rivista. Blaine sembrava ancora stanco morto e lui era consapevole di non essere in condizioni tanto migliori, ma non riuscì a non sorridere a lui, che era splendido nonostante tutto. Dopo esserglisi seduto accanto, Kurt gli passò il panino e addentò il suo. Mangiarono in relativo silenzio, cercando di ignorare il resto dei Warblers che stava generando un caos come conseguenza alla stanchezza.


"...A tutti i passeggeri di prima classe su questo volo, prego dirigersi ora verso il gate d’imbarco.”

Kurt e Blaine afferrarono i loro bagagli e si alzarono in piedi, fra i borbottii e le occhiatacce del resto dei Warblers. Il viaggio era stato organizzato a settembre e tutti i biglietti del gruppo erano stati pagati per gentile concessione dello zio di David. Come succedeva spesso con un coro, però, due nuovi membri si erano uniti al gruppo e quando si era avvicinato il momento di partire e sebbene non volessero lasciare indietro nessuno, David non se l’era sentita di chiedere a suo zio di pagare altri due biglietti, nonostante il fatto che per lui si trattassero di semplici spiccioli. Quindi Blaine aveva immediatamente chiamato i suoi genitori che erano riusciti a comprare i biglietti per lui e per Kurt, così che gli altri Warblers potessero comunque partire. Quello di cui Blaine si era scordato era che, quando i suoi viaggiavano, lo facevano con stile. Quando si era ritrovato i biglietti di prima classe fra la posta, Kurt era andato in estasi – “Spazio per le gambe, servizio come si deve, una fila tutta per noi e niente Wes e David!”

Persino nel loro stato catatonico, Kurt e Blaine riuscirono comunque a sfoggiare dei ghigni soddisfatti mentre salutavano con la mano gli altri ragazzi e allungavano i loro passaporti all’addetto all’imbarco. Lungo il corridoio dell’aereo, la mano di Blaine trovò automaticamente quella di Kurt e il ragazzo sorrise, stringendola delicatamente. Da quando Blaine era finalmente giunto alle sue conclusioni e gli aveva chiesto di uscire, i due avevano lentamente iniziato ad esplorare il loro rapporto. Kurt aveva scoperto che tenersi per mano era uno dei suoi passatempi preferiti e Blaine era più che felice di assecondarlo. Era anche a posto a suo agio col fatto che Kurt non fosse ancora davvero pronto a spingersi oltre un bacio sulla guancia, e Kurt lo amava per questo.

Non che non volesse, pensò Kurt fra sé e sé per la milionesima volta mentre si facevano strada lungo la fila di sedili verso i loro posti, voleva solo renderlo speciale. Nessuno dei due aveva ancora avuto un primo bacio come si deve e Kurt voleva davvero che fosse un momento che non avrebbero dimenticato. Si sedette accanto al finestrino, posizionando il suo bagaglio sotto il sedile di fronte. Blaine lo imitò sedendoglisi accanto, prima di appoggiarsi subito contro la sua spalla e alzare lo sguardo su di lui, esausto.

"Sei così carino quando sei stanco.” Kurt fece scorrere le dita fra i ricci di Blaine – era talmente stremato che si era scordato di mettersi il gel e lui di certo non gliel’avrebbe fatto notare – e sorrise.

Blaine sbadigliò. “No, sei tu quello carino. Sei il tipo di stanco ‘oh, sai, potrei schiacciare un pisolino adesso, ma starò bene anche senza’. Io sono il tipo ‘guardami, non riesco a stare seduto per più di cinque minuti senza addormentarmi addosso alla persona accanto a me’” Kurt ridacchiò per i lamenti causati dalla stanchezza del suo ragazzo. “E non mi è mai dispiaciuto così tanto per Nick che deve dividere la stanza alla Dalton con Thad. Pensavo che avesse ingigantito la cosa per tutti questi anni, ma il suo russare è tremendo.”

"Beh, ne avevi, di altre opzioni. Il fatto che hai deciso di cambiare il primo compagno di stanza che ti era stato assegnato è un tuo problema.”

“Kurt, sai benissimo perché – ”

“Blaine, è tutto a posto, sto scherzando.” Kurt fece scorrere delicatamente la mano lungo la guancia di Blaine, tracciando la linea della sua mandibola e memorizzandone ogni dettaglio. “Apprezzo che tu lo abbia fatto, davvero.”

Kurt e Blaine avevano iniziato ad uscire insieme due settimane prima della partenza, un paio di giorni prima che l’elenco dei compagni di stanza venisse stabilito. Per questo motivo David aveva pensato che fosse una buona idea metterli in stanza insieme, così avrebbero potuto avere dei ‘momenti flirtosi, felici e sexy in santa pace e senza interruzioni da parte nostra’. Non appena Blaine aveva scoperto chi fosse il suo partner aveva intimato a David di modificare l‘abbinamento.

Kurt ripensò a quando aveva scoperto che Blaine aveva cambiato stanza. In un primo momento si era sentito devastato. Blaine non vuole rimanere con me? Poi David l’aveva rintracciato e gli aveva rivelato le motivazioni del suo ragazzo – “Kurt, ha detto che non voleva che ci fosse alcun tipo di pressione su di te, o su entrambi, riguardo allo spingersi più in là di quanto foste pronti. È uno di quei gesti nobili fino a dare il voltastomaco che devi aspettarti da Blaine.” Kurt sorrise prima di tornare con la mente al presente. 

"Beh, sapevo che la prima domanda che tuo padre ti avrebbe fatto sarebbe stata chi fosse il tuo compagno di stanza, e vorrei rimanere il tuo ragazzo per un altro po’ prima che lui mi dia la caccia con un fucile.” Blaine mise su un lieve broncio con tanto di labbro inferiore sporgente e Kurt per poco non si sciolse per il coefficiente di adorabilità di quel gesto.

“No, la prima cosa che mi chiederà sarà se ci siamo divertiti. La prima cosa che Finn chiederà sarà chi è stato il mio compagno di stanza. Giuro che a volte sembra un gay represso, fa tante di quelle domande.” Kurt sogghignò, poi si sporse verso il suo ragazzo e lo baciò sulla fronte. “Ma apprezzo quanto impegno ci stai mettendo per fare le cose con calma. Davvero.”

Blaine gli sorrise di rimando e i due chiacchierarono finché il resto dei passeggeri non fu salito – David rivolse loro un’occhiataccia perfida lungo il tragitto verso la classe economica – e l’aereo iniziò a rullare lungo la pista. Blaine sollevò la testa dalla spalla di Kurt ed entrambi si voltarono verso il finestrino per osservare il sole sorgere accompagnato dal frastuono dei motori pronti a decollare dalla passerella. Le loro mani si intrecciarono mollemente non appena l’aereo decollò da terra, guadagnando quota e stabilizzandosi. Quando tutti gli edifici furono spariti dalla loro vista Kurt rivolse la sua attenzione alla TV inserita nel sedile di fronte a lui, mentre Blaine sfoderò la sua doppia presa per auricolari. Durante il loro primo volo insieme avevano scoperto che, nonostante potessero facilmente guardare lo stesso film contemporaneamente, era più divertente farlo insieme – principalmente perché comportava l’accoccolarsi l’uno contro l’altro per vedere lo schermo. Kurt scelse Burlesque e Blaine inserì gli auricolari nella presa, passandogli l’altro paio e ritornando alla sua posizione iniziale contro la sua spalla non appena il film iniziò.


Burlesque era ormai finito e Blaine era profondamente addormentato sulla spalla di Kurt. Questi si prese un momento per osservare il suo ragazzo meravigliosamente perfetto prima di afferrare delicatamente la sua borsa ed estrarre il suo iPod. Spulciò la sua playlist, decidendo che cosa ascoltare, prima che l’assistente di volo catturasse la sua attenzione per domandargli cosa i due avrebbero gradito per pranzo. Ritirò dell’insalata di pollo per entrambi dal carrello, poi scosse delicatamente Blaine per svegliarlo.

“Blaine, tesoro, è ora di svegliarsi.” Non appena ebbe pronunciato quella frase, Kurt rimase paralizzato. Tesoro? Per qualche ragione, però, era sembrata una cosa giusta da dire e fortunatamente Blaine non ci aveva fatto caso.

Il ragazzo si mosse, accarezzando col naso l’incavo del collo di Kurt e mormorando parole sconnesse. Kurt convenne che quella era, se possibile, la cosa più adorabile che avesse mai visto, ma con riluttanza si allontanò così che Blaine non avesse altra scelta se non quella di raddrizzarsi sul sedile.

"Okay, sono sveglio. Ehi, cibo!”

Kurt roteò gli occhi. “Sì, Blaine, cibo. Cibo dell’aereo. Il che significa nessun valore nutrizionale o sapore. In pratica cartone. Goditi il tuo cartone.” 

Blaine scoppiò a ridere. “Sei così adorabilmente sarcastico,” disse, non appena riuscì a riprendere fiato. Kurt alzò un sopracciglio, ma con un lieve sorriso ad incurvargli le labbra.

"Riconoscilo, sono uno stronzetto sarcastico e ormai sei nella mia trappola.”

"Con molto piacere." Kurt, a quell’affermazione, sentì un calore improvviso invadergli le guance e cercò alla svelta qualcos’altro da fare, sforzandosi di mangiare quel che si ritrovava nel piatto. Sentì Blaine ridacchiare e poi iniziare a mangiare a sua volta.

Cinque minuti dopo, Kurt si era arreso e aveva allontanato il piatto da sotto il suo naso, e ora stava fissando inorridito il suo ragazzo. “Come fai a MANGIARE quella roba?”

“È buona!” Blaine alzò le mani come per scusarsi, sollevando coltello e forchetta. “Posso mangiare la tua, se non la vuoi tu?”

Rabbrividendo, Kurt sospinse il suo piatto verso un impaziente Blaine, che vi si avventò sopra in un battibaleno. Ora che la stanchezza iniziava a dissiparsi Blaine stava tornando in sé, ne era una chiara indicazione il fatto che mangiasse di tutto. Compreso il cibo da aereo al sapore di cartone, a quanto pareva.

Almeno era carino.


"Thad, non ci scambieremo di posto. Va’ via e di’ al resto dei Warblers che non sono già venuti a chiedercelo, se ne è rimasto qualcuno, che siamo perfettamente a nostro agio qui e voi potete pure rimanere stipati laggiù.”

Thad mise su il broncio e strisciò via sconsolato, mentre Blaine disegnò meticolosamente una X sul pezzetto di carta di fronte a sé. Kurt la osservò per un secondo, poi disegnò un O. Blaine gemette frustrato. “Sul serio, non so come riesci a incastrarmi ogni volta ma non è giusto.”

Kurt si limitò a sogghignare. “Sono un mito, dolcezza.” Un secondo dopo si coprì la bocca con la mano, apparentemente scioccato. “Oh, merda, non avresti dovuto sentirlo. Voglio dire – ”

“Kurt, va tutto bene.” Blaine allungò una mano ed abbassò delicatamente quella che Kurt teneva sulla bocca, cercando poi di trattenere un sorriso. “Penso che vada bene chiamarci in qualunque modo vogliamo. Dimostra che ci tieni a me e- beh, a me piace.”

Il sorriso esitante di Kurt svanì immediatamente non appena Blaine aggiunse, “Non trovi anche tu, tesoro?”

“Cavolo, pensavo che non mi avessi sentito.”

Blaine ridacchiò, continuando a tenerlo per mano. Kurt accarezzò il dorso della sua tracciandovi pigramente una serie di circonferenze col pollice e alzò lo sguardo su di lui per fargli una domanda, ma le parole gli morirono in gola.

Perché Blaine lo stava guardando come se fosse il sole. I suoi occhi erano due fiamme ardenti e Kurt rabbrividì fissando lo sguardo nel suo.

“Ciao,” sussurrò Blaine.

“Ciao a te,” rispose Kurt sussurrando a sua volta, sentendo i battiti del suo cuore accelerare alla velocità di un razzo. Inspirò tremante, abbassando lo sguardo sulle labbra di Blaine che erano così invitanti...

Kurt deglutì, facendo scorrere inconsciamente la lingua sulle proprie. Blaine emise una sorta di ringhio gutturale e Kurt sentì ogni traccia di fermezza andare in frantumi appena prima di sporgersi verso Blaine e premere avidamente le labbra contro le sue.

E fu allora che si rese conto che il romanticismo non era una cosa che andava cercata. Il momento perfetto lo era davvero quando due persone lo rendevano tale. Nessuno dei due aveva pensato che sarebbe accaduto a quindici chilometri d’altezza, su un aeroplano. Infatti, se prima qualcuno avesse chiesto a Kurt se avrebbe voluto che il suo primo bacio avvenisse su un aereo, avrebbe storto il naso. Ma ora aveva capito che non era importante. Non era Parigi, non era una cena a lume di candela, non era nemmeno il Bel Grissino. Ma erano Kurt e Blaine ed era perfetto.


Stiamo per atterrare su Port Columbus. Prego assicurarsi che il vostro sedile sia correttamente posizionato, il vostro tavolino estraibile sia ben riposto e che la vostra cintura di sicurezza sia allacciata e prepararsi all’atterraggio.”

Kurt rise quando Blaine mimò con le labbra l’annuncio dell’altoparlante.“Hai preso troppi aerei,” disse, giocherellando con una ciocca di Blaine mentre quest’ultimo si sporgeva verso di lui. Era diventata la loro posizione abituale durante le precedenti settimane e ancor di più nelle ultime cinque ore. Purché Kurt non facesse battute sulla loro differenza d’altezza, erano entrambi contenti così.

“Mm. Hai dei capelli così morbidi,” mormorò Blaine, giocherellando a sua volta con i capelli alla base del collo di Kurt.

“Siamo così carini, non trovi anche tu?” Blaine sorrise e gli lasciò un bacio sulla mandibola.

“Già. Talmente tanto carini che il resto della prima classe pensa che siamo pazzi. Ma segretamente ci invidiano.”

“Assolutamente.” L’aereo iniziò a perdere quota in previsione dell’atterraggio e Kurt sospirò, mentre Blaine si raddrizzò con riluttanza sul sedile, allontanando la mano dai suoi capelli. “Non posso credere che ora dobbiamo tornare a scuola.”

“Lo so, credo che ci meritiamo una vacanza. Abbiamo dovuto sopportare loro,” Blaine indicò col pollice la classe economica, “per tutto il weekend. Quindi restiamo su questo aereo e aspettiamo che riparta per qualche posto esotico, okay?”

Kurt sorrise. “Certo. Sai, in un certo senso amo gli aerei, adesso. Soprattutto la prima classe.”

“Affare fatto. Ma solo con te, cucciolo.”

 

 

 

 

 

 

Olà Olà:

Salve a tutti!

Queste OS sono un toccasana per me e spero anche per voi, ora che non abbiamo molte occasioni di vedere insieme quei due cuccioli çWç
Chi ha letto gli spoiler però sa che la speranza è l’ultima a morire :D Speriamo nella clemenza dei RIB. Ciò non toglie che Kurt e Blaine in questo capitolo sono adorabili, che B è un puppy narcolettico e Kurt un campione di tris facilmente corruttibile dai nomignoli <3

Un grazie a tutti coloro che non mi danno per morta quando non aggiorno, a chi segue/ricorda/preferisce e a chi recensisce, in particolare a
P e r l a e September_39 che hanno sorvolato sulla mia tempestività nel rispondere, mi scuso di nuovo :’D

E, last but not least, alla mia beta aka soulmate aka moglie aka compagna di vita aka orso poeta aka scrittrice di capolavori che mi hanno causato la perdita del raziocinio.

Fra l’altro ha da poco iniziato a pubblicare una fanfiction di cui mi considero un po’ la madrina (?), un crossover Klaine/Harry Potter ambientato nel quarto libro/film, durante il Torneo Tremaghi…e credetemi, è seriamente meravigliosa. Quindi tutti qui a capire quanto sono fortunata ad avere una chicca-cacca del genere <3

Come al solito, qui il mio Twitter  e il mio ask.

Un bacio a tutti e Klainers…Don’t Stop Believin’ <3

Giad

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Capitolo 25
*** Panico ***


11.05.2012

Best. Day. Ever.
Best. Choice. Ever.
Best. Wife. Ever.

Panico  

 

 

Kurt osservò Santana sparire lungo il corridoio, poi si voltò verso Blaine. “Blaine, perché gli hai dato una spinta?”

Poi rimase paralizzato, perché il ragazzo si era accasciato con la schiena contro gli armadietti e lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi vitrei. Aveva il respiro corto ed affannato e teneva i pugni serrati.

“Blaine!” Kurt fu sul punto di afferrarlo per le spalle, poi si bloccò, rendendosi conto di ciò che stava accadendo.

È intrappolato nei ricordi. Sta avendo un attacco di panico.

“Blaine, ascoltami.” Kurt si sforzò di mantenere un tono di voce calmo e fermo, restando in piedi a qualche passo dal ragazzo in preda al panico. “Ascolta. Non sei là. Sei al McKinley. Sei con Kurt. Sei al sicuro qui, Blaine, te lo assicuro. Nessuno ti farà del male, non glielo permetterò. Fai un respiro profondo.”

Blaine prese un respiro boccheggiante e Kurt capì che stava funzionando.

“Così, tesoro. Fanne un altro. Bravo, stai andando benissimo, Blaine. Un altro respiro.”

Kurt si sentiva tremare le mani mentre osservava il ragazzo sforzarsi di riacquistare la calma. Continuò a parlargli finché il suo respiro non tornò regolare. I suoi occhi tornarono limpidi e si concentrarono su di lui. In un primo momento ci fu confusione, poi realizzazione seguita da paura e vergogna che per poco non spezzarono il cuore di Kurt. Allungò un braccio con esitazione e toccò la spalla di Blaine.

E fu tutto quello che servì per far cedere la diga. Il ragazzo rabbrividì da capo a piedi, poi scivolò a terra con la schiena contro gli armadietti e le lacrime che gli scorrevano copiosamente sulle guance. Kurt s’inginocchiò immediatamente accanto a lui, circondandolo con un braccio e permettendogli di piangere finché ne avesse sentito il bisogno.

Alla fine si rivelarono necessari solo un paio di minuti. Blaine riacquistò rapidamente il suo autocontrollo, asciugandosi gli occhi e voltandosi verso Kurt. “Mi dispiace così tanto, non avrei mai voluto che assistessi a una cosa del genere.”

“Perché no?” Kurt riusciva a comprendere quanto fosse imbarazzante perdere la calma di fronte a qualcun altro, ma Blaine era il suo ragazzo. E dopotutto lui stesso aveva pianto innumerevoli volte di fronte al moro.

“Kurt, io sono quello che è sempre sotto controllo. Sono il mentore di quelli che sono stati vittime di bullismo. Sono il ragazzo-immagine dei Warblers. Tutti quanti me lo ricordano quando vengono a parlarmi dei loro problemi. ‘Vorrei essere forte quanto te, Blaine’. Sono stanco di sentirmelo dire perché non è vero.” Kurt provò un terribile senso di colpa, sapendo di essere stato una delle persone ad avergli rivolto quelle stesse parole. Lo strinse a sé un po’ di più, mentre il ragazzo proseguiva. “Non ho ancora superato i miei cavolo di problemi. Ho cercato di affrontare un tizio grosso il doppio di me perché mi aveva rivolto un insulto che tu hai dovuto sentirti dire ogni singolo giorno. Ho proprio... perso il controllo. Dopo aver passato tre anni della mia vita a sentirmelo dire, uno potrebbe pensare che abbia smesso di darmi fastidio, ma no. Ho ancora addosso le cicatrici del mio passato. Non appena succede qualcosa del genere, mi riporta indietro e- ” La sua voce si incrinò.

“Ssh, va tutto bene.” Kurt gli accarezzò la schiena per tranquillizzarlo. “Blaine, hai attraversato le pene dell’inferno e nessuno si aspetta che tu ‘ci metta una pietra sopra’ così facilmente. Credi che io non debba affrontare gli incubi e i ricordi come te? È naturale che sia così. Ma il modo in cui gestiamo le cose è diverso ed è questo che rende noi così diversi. Tu ti tieni tutto dentro, mentre io ne parlo. Ne parlo con te, e ora sto iniziando a pensare di non essere stato abbastanza chiaro e di non averti fatto capire che anche tu puoi parlarne con me.”

“Certo che l’hai fatto. È solo che io sono fatto così.” Blaine sospirò. “Kurt, credi davvero di riuscire a stare insieme a una persona del genere?”

Kurt si sentì raggelare. “Blaine Anderson, spero per te che tu ora non stia cercando di rompere con me, cavolo!” Blaine evitò il suo sguardo e Kurt non ci vide più dalla rabbia.

“Non pensarci neanche! Mi rifiuto di lasciarti essere talmente stupido!” Balzò in piedi e iniziò a percorrere a grandi passi il corridoio da una parte all’altra. “Blaine, sei una persona meravigliosa e ogni giorno passato insieme a te è una benedizione per me. Sì, i tuoi ricordi ti perseguitano ancora e fai fatica a parlarne. Va bene così. Puoi lavorarci su e io voglio aiutarti. Voglio esserci quando piangi ed essere io ad asciugarti le lacrime. Un giorno voglio poter ascoltare ogni singola storia del tuo passato, bella o brutta che sia, e voglio che anche tu senta le mie. Ho intenzione di restare con te per molto, molto tempo, Blaine.”

Arrivato a quel punto, aveva smesso di camminare e si era inginocchiato di fronte al ragazzo basito. “Non stiamo insieme da tanto, Blaine, e so che non ci siamo nemmeno baciati ancora, o fatto niente di simile, ma credo di amarti e ho cercato il modo giusto per dirtelo e non è questo ma hai bisogno di sentirmelo dire. Ti amo adesso e ti amerò domani e spero dannatamente tanto di amarti ancora fra vent’anni. Voglio stare con te fin quando mi sarà possibile, e anche se non possiamo renderlo legalmente ufficiale, finché entrambi vivremo. E forse non sarà quello che tu vuoi in futuro e ce ne preoccuperemo quando si presenterà il momento, ma è questo quello che voglio. Voglio te, Blaine, e l’intero bagaglio che ti porti dietro perché è quello che ti rende ciò che sei.” Fece una pausa, fissando la figura immobile di fronte a sé. “Beh, di’ qualcosa!”

Blaine si alzò sulle ginocchia, afferrò il viso di Kurt e lo baciò.

Kurt inspirò bruscamente contro le sue labbra e Blaine si allontanò rapidamente. “Kurt, mi dispiace, pensavo –”

“Taci e fallo di nuovo.”


 

“Beh. Sarà meglio entrare.” Kurt si staccò con riluttanza da Blaine, che era stretto fra le sue braccia, sempre sul pavimento. “Forza, signor Calmo, Composto e Controllato.”

Facendogli l’occhiolino, Kurt aiutò Blaine a rialzarsi e i due si incamminarono verso l’auditorium; Blaine stringeva la mano di Kurt carico di orgoglio e camminava a testa alta. Solo che questa volta non era finzione. Con Kurt al suo fianco, si sentiva alto quattro metri, nonostante le sue cicatrici.

 

 

 

 

Note dell’involtino di feelings:

Saaalve :)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perché fra quelli che ho tradotto finora è il mio preferito, sebbene sia corto. Per dirla alla Cooper, è INTENSO u.u

Un grazie a tutti come al solito, in particolare a SaraGleek,  September_39 e iwashere che hanno recensito lo scorso capitolo  *w*

Se per caso vi aspettaste un accenno o un commento al finale di stagione… non ne avrete. Mi rifiuto.

È invece mio dovere di moglie egregia augurare per l’ennesima volta oggi un buon anniversario a mia moglie aka mia beta aka Ari_92 aka donnah che mi sopporta dall’11 maggio scorso e che non so come riesce a sorvolare sulla mia awkwardness e ad amarmi. You take my breath away,hun. God bless that MP <3

 

E un saluto a sofipaulcolfer e a Supermassiveblackhole_1 perché sì. Siete delle cavAAAlle bellissime <3

 

Klisses,

 

Giad

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Capitolo 26
*** Confessioni ***


A Chris Colfer
Quella tutina te la brucio

 

 

 

Confessioni

 

 

“Non credo di essermi MAI reso tanto ridicolo in vita mia, il che la dice lunga, molto lunga, visto che ho cantato in alcuni parchi a tema.” Blaine grugnì esasperato, facendo vagare lo sguardo sulle decorazioni che fino a qualche giorno prima aveva trovato tanto adorabili. “Non riesco a credere di essermi immaginato tutto.”

Blaine era talmente preso nel suo stato di­ depressione che per poco non colse l’espressione sul viso di Kurt. “Ok posso chiederti una cosa? Perché tu ed io siamo sempre stati del tutto sinceri l’uno con l’altro. Noi – usciamo insieme... cantiamo duetti romantici... sai come bevo il caffè... Dovevo pensare che non significasse niente?”

Blaine lo guardò, stupito. Possibile che intendesse davvero -?

"Che vuoi dire?”

Kurt prese un respiro profondo e Blaine scorse tracce di vulnerabilità fare capolino dietro la facciata coraggiosa che il ragazzo ostentava. “Ho creduto che il ragazzo a cui volevi chiedere di uscire per San Valentino... fossi io.”

Blaine non riusciva a muoversi. Il suo cervello vorticava, cercando di elaborare la confessione che aveva atteso per così tanto tempo, ma che si era convinto non sarebbe mai arrivata. Le parole che frullavano in un remoto angolo della sua testa ogni volta che Kurt gli sorrideva o rideva, o per il modo in cui i suoi occhi si illuminavano quando era elettrizzato per qualcosa, c’erano sempre state. Ma le aveva scacciate via, ben sapendo che l’altro non lo avrebbe mai visto in quel modo. E ora aveva scoperto che non era così. Kurt provava lo stesso per lui e Blaine si sentiva il cuore sul punto di scoppiare. Poi guardò il suo amico e si accorse del modo in cui il suo labbro stava tremando leggermente e i suoi occhi erano puntati verso il basso e si rese conto di essere rimasto in silenzio troppo a lungo e che Kurt pensava che lui lo stesse rifiutando.

“Vieni con me.” Blaine gli afferrò la mano e lo trascinò praticamente fuori dal Lima Bean. Non appena furono usciti, lo fece girare su sé stesso e attirò a sé il ragazzo tremante per abbracciarlo. Le facciate di Kurt non duravano mai molto quando le emozioni affioravano in superficie e Blaine sapeva che avrebbe avuto un crollo da un momento all’altro se lui non avesse fatto qualcosa per evitarlo.

Il tremore di Kurt si placò e Blaine lo tenne stretto per un altro istante prima di allentare con riluttanza la presa e lasciarlo andare. Guardandolo negli occhi, capì che era giunto il momento. Se non avesse dato qualcosa a Kurt, lui si sarebbe arreso e Blaine non avrebbe mai più avuto un’altra occasione. Ora o mai più. Prendere o lasciare. Poteva riuscirci?

Blaine, hai passato tutta la tua vita a scappare da chiunque potesse scavalcare i muri che ti sei costruito attorno perché avrebbe potuto ferirti. Ora hai l’occasione di rendere entrambi così tanto felici e vorresti  sprecarla per via di quella tua vecchia paura?

"Kurt, sono un perfetto idiota che non coglie i segnali e lo riconosco tranquillamente. Non ho idea di cosa sto facendo, do solo l’impressione che sia così. Fuori c’è un adolescente aperto e fiero che canta, beve caffè e fa da mentore agli altri. Dentro c’è un ragazzo che ha troppa paura di lasciare entrare le altre persone perché è stato ferito in passato. Ma Kurt, tu ne vali la pena ed è ora che lo faccia.”

Blaine si accorse che Kurt iniziava a commuoversi e gli prese la mano con delicatezza.

"Mi sembra di cercare uno così da una vita, Kurt. Quando ti ho visto su quelle scale per la prima volta, il cuore ha smesso di battermi per un secondo perché pensavo che fossi un angelo. Letteralmente.” Blaine rise di sé. “Ma quando mi hai sfiorato il braccio e mi hai rivolto la parola, ho capito che per qualche strana ragione eri reale ed eri lì e mi stavi parlando. E tutto quello che volevo era passare più tempo con te. E poi quando ho scoperto cosa stavi affrontando alla tua vecchia scuola, avrei solo voluto proteggerti da tutto ciò. Ma quando ho capito che non ne ero in grado, ti ho dato tutto quel che potevo, cioè me stesso. Quando sei venuto alla Dalton ero così felice, non solo perché avrei potuto passare del tempo con te ma perché mi sembrava di poterti offrire quel supporto che mi ero ripromesso di darti. E ti ho osservato leccarti le ferite e trasformarti nel meraviglioso, sarcastico, talentuoso e appassionato ragazzo che sei. E a un certo punto lungo il tragitto, devo essermi innamorato di te.”

"Blaine," sussurrò Kurt, con un’espressione carica di speranza. Sembrava incapace di formulare una frase e si limitò a fissarlo, sbattendo rapidamente le palpebre per scacciare le lacrime.

“Quella per Jeremiah oggi è stata la cosa più stupida che abbia mai fatt­­o. Credevo che se avessi rivolto la mia attenzione a qualcun altro, sarei riuscito a distoglierla da te. Perché mi ero convinto tanto tempo fa che tu mi vedessi soltanto come un amico e volevo rispettarlo. Ma anche mentre cantavo a lui, sapevo che la persona a cui avrei voluto farlo eri tu. E posso dire di pentirmi delle cose passate quanto mi pare, ma tutto quello che voglio fare ora è costruire un futuro. Con te.”

Una lacrima scivolò lungo la guancia di Kurt e Blaine sollevò una mano per asciugarla, continuando a guardare il ragazzo negli occhi. La paura che gli aveva attanagliato lo stomaco fino a qualche momento prima si era dissolta. Anche se tutto quello non avesse portato a niente, anche se fossero rimasti amici, Kurt avrebbe saputo che qualcuno lo amava.

“Blaine – io – io non so cosa – proprio non –” Kurt si arrese e si sporse in avanti, premendo le labbra contro quelle di Blaine. Il ragazzo fu colto alla sprovvista dal bacio, ma rispose rapidamente, attirando Kurt verso di sé e circondandogli la vita con le braccia. Approfondì il bacio, sentendo Kurt ricambiare, e poi avvertì un paio di mani afferragli la faccia e pensò che sarebbe potuto morire da un momento all’altro perché quello era Kurt e stava baciando lui.

Kurt si staccò, allontanando lentamente le mani dal viso di Blaine e facendole scorrere fino a cingergli la base del collo. “Non riuscivo a trovare le parole adatte, quindi spero che fosse decente.” Aveva un accenno del solito ghigno alla Kurt agli angoli della bocca, ma l’effetto era attenuato da quanto sembrava incredibilmente felice.

“Un leggero ribaltamento di ruoli, non trovi? Quando si tratta di emozioni, di solito sei tu quello eloquente e io incespico sulle parole.” Blaine tracciò delle carezze circolari sulla schiena di Kurt e sorrise quando lui rabbrividì.

“Mmh, beh, per quanto tu sia carino quando perdi l’uso della parola, diciamo che questo Blaine mi piace.” Kurt si sporse di nuovo per baciarlo rapidamente ed entrambi sorrisero l’uno sulle labbra dell’altro. Blaine si allontanò per primo, sorridendo felice all’altro ragazzo.

“Beh, io amo questo Kurt.”

 

 

Angolo della reduce:

Sono un attimo debilitata dalle foto della festa di compleanno di Chris… avvisare no?
Ad ogni modo colgo l’occasione per fargli gli auguri qui, perché di certo li leggerà u.u E dirgli che è seriamente la mia fonte di ispirazione continua, in ogni momento <3

I commenti al capitolo li lascio a voi, trovo che questa autrice avrebbe dovuto soppiantare i RIB tanto tempo fa durante la seconda stagione e scrivere gli script al posto loro. Quante soddisfazioni!

Grazie a chi legge/segue/ricorda/preferisce come al solito e in particolare a September_39, SaraGleek e firecat per aver recensito lo scorso capitolo *w*

E tutto il mio amore incondizionato alla mia santa moglie/beta delle quali sopracciglia non saprei fare a meno. You are perfect to me, pookie pook <3

Un bacio a tutti e a presto,

Giad

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