I don't want love.

di oned_love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. Fai l'amore con me ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. Vederti ancora. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3.Baciami ancora. ***
Capitolo 4: *** capitolo 4- you are irresistible ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Love me, please ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Change my mind ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- you're only mine. ***
Capitolo 8: *** maybe, i'm in love with you ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. Fai l'amore con me ***


"Hope preparati,tra 5 minuti e il tuo turno" disse la mia collega Avril.

Mi guardai intorno,sapendo che per una ragazza della mia età questo lavoro non era il massimo.

Presi il mio borsone e andai di corsa nel mio camerino,misi il mio reggicalze nero con il mio solito corpetto stretto.Feci un sospiro e mi preparai a salire sul palco,affrontando gli sguardi affamati di uomini famelici.

Le luci si spensero al mio arrivo,il mio cuore batteva a mille. Incominciai a ballare,muovendo il mio bacino con fare sensuale,pian piano mi avvicinai al palo e feci per togliermi il corpetto,ma vidi un ragazzo dalle iridi verdi smeraldo che mi fissava. Cercai di ignorarlo ma la sua presenza nel locale era insistente,appena notò il mio sguardo su di lui,mi sorrise beffardo. Il mio lavoro era far eccitare gli uomini,mi avvicinai al quel ragazzo tremendamente sexy e iniziai a ballare vicino a lui,toccando il suo torace e vidi un luccichio nei suoi occhi. Mi sedetti a cavalcioni su di lui,e la prima cosa che notai,fu uno splendido sorriso. Il mio cuore prese a battere forte,non ero abituata ad avere un ragazzo così di fronte,incominciai a muovermi sulla sua evidente erezione,e lui cercò di baciarmi,ma io lo spinsi via. Avril mi fece segno che il mio "spettacolo" era finito. E solo quando scesi dalle sue gambe,mi accorsi lo sguardo di tutti su di noi,presa dalla vergogna corsi via.

"Hey Hope,mi sa che hai fatto colpo su quel ragazzo" disse Avril sorridendomi.

"E il mio lavoro colpire i ragazzi" dissi abbassando lo sguardo.

E senza dire niente mi avviai al bar per prendere una coca,trovai lì seduto con la sua birra il ragazzo che avevo fatto eccitare.

"Ehy tu rossa,avvicinati" disse lui.

Feci finta di niente e continuai a bere nel mio bicchiere,solo quando ingoiai giù l'ultimo sorso,lui mi prese per i fianchi e mi girai trovandomi faccia a faccia con lui.

"Solo una notte,ti prego." disse guardandomi negli occhi.

"Di cosa stai parlando?" dissi io abbassando lo sguardo.

"Voglio fare l'amore con te " disse in un sussuro dolce.

"Non sono una puttana,se hai intenzione di scopare ti chiamo una mia collega" dissi perfida.

"Non voglio nessun'altro,voglio farlo con te" disse lui allacciando di più la sua presa sui miei fianchi. Decisi di mollarlo lì e andare in bagno a sciaquarmi la faccia. Non so perchè,ma quel ragazzo aveva catturato la mia attenzione,continuai a pensarlo,quando osservai la sua figura nello specchio dietro di me.

Si avvicinò pericolosamente a me,e solo quando i nostri respiri si immischiarono,lui mi baciò,cercai di divincolarmi. Riuscendoci mi girai scioccata,ma altrettanto eccitata,mi girai cercando i suoi occhi che sembravano tremendamente veri,non persi un attimo e mi tuffai su quelle labbra morbide. Il suo sapore sapeva di birra,le sue labbra scesero sul mio collo,avvolgendo una sua gamba tra le mie. Indossava dei sottili pantaloni a cavallo basso. Spinsi il mio bacino contro di lui e la sua erezione pulsò contro di me. La sua mano scivolò sotto la mia maglietta afferando un seno. In un attimo entrambi i capezzoli si indurirono fino a farmi male,con un dito mi descrisse un cerchio a quello che si trovava sotto la sua mano. La sua carezza fu deliziosamente eccitante da farmi dimenare i fianchi. Quella mossa doveva essergli piaciuta,perchè mi strinse il capezzolo pulsante tra le dita e lo tirò con forza. Ansimai è aprii gli occhi, il pizzicotto aveva suscitato in me un piacere fin nell'intimo. Abassai gli occhi verso il rilievo che premeva i pantaloni di lui,e sentii gli umori bagliarmi le gambe.

"Potresti baciarmi lì" suggerì lui in tono attentamente controllato.

A quell'idea una vampata di eccitazione mi scaldò tutto il corpo.

"Vuoi che ti tolgo i pantaloni?" dissi in un sussuro rauco.

Il ragazzo annuì,non protestò quando gli tracciai un sentiero di baci lungo l'interno della gamba. I muscoli del mio ventre si tesero e il respiro di entrambi si faceva più rapido,gli abbasai i boxer e arrivai al suo pene eretto e mi morsi il labbro vedendolo in quell'angolazione,non riuscìì a trattanere un fremito di apprensione. Solo quando stetti per manegiarlo,trovai il mio buon senso. Mi alzai e corsi via,presa da una vergogna mai vista prima,non mi ero mai lasciata andare così con un ragazzo,non ero quel tipo di persona.

Andai in camerino,presi le mie robe velocemente e senza salutare nessuno,mi avviai verso casa.

Dovevo trovare un'altra scusa da dire ai miei,non potevo dire quello che facevo per mantenere la mia famiglia.

Come here and kiss me .



* ci nascondiamo dalla vergogna *  
saaalve a tutti, noi siamo meli e annie :3 questa è la nostra prima ff in rating rosso, siamo LEGGERMENTE ineseperte su alcune cose, ma cercheremo di farle più reali possibili.
Beh, ci farebbe piacere ricevere delle recensioni, anche per capire se continuarla o no. Se volete, diteci anche il vostro parere sul primo capitolo, ve ne saremo grate :')
bieeeen, noi andiamo. :3
Più recensioni riceviamo e più presto pubblichiamo il prossimo capitolo che sarà mlmlmlmlml :P
un besos <3

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. Vederti ancora. ***


Uscendo dal locale, il vento gelido mi colpì in pieno viso come una tonnellata di mattoni. Ero confusa per quello che era successo, il pensiero fisso delle sue labbra sulle mie,il sussuro della sua voce vagava nella mia mente. Come poteva un ragazzo qualsiasi catturare la mia attenzione? Certo, aveva il suo fascino, quei occhi color smeraldo, le sue labbra a forma di cuore.. ma non potevo invaghirmi di un ragazzo, oltrettuto sconosciuto. Avevo intenzione di dimenticare quello che era appena successo.Presi il mio ipod dal borsone e iniziai a canticchiare wish you were here di Avril Lavigne.Quella donna era l'unica che riusciva a tirarmi su di morale,sopratutto ora che mi sentivo una merda.E' difficile pensare che una ragazza adolescente come me,faccia un lavoro del genere per mantenere la famiglia. Oltretutto cosa potevo fare? Mio padre era disoccupato,mia madre lavorava come badante in una casa di riposo,la paga non era ottima. In più,mio fratello disabile,aveva bisogno di cure,ma mancavano i soldi.Se avrei confessato a loro che facevo la cubista,mi avrebbero costretto a licenziarmi,ma il bene che voglio a loro supera tutto,anche se faccio un lavoro schifoso,almeno per me. Avevo intenzione anche di finire la scuola,mancava l'ultimo anno al mio diploma.

Senza rendermene conto,arrivai sotto casa. Feci un gran sospiro,preparandomi ad essere più convincente possibile.

"Dove sei stata,sono quasi le 3 del mattino" disse mia madre,seduta sulla sua poltrona avvolta dal buio della stanza.

"Si lo so mamma,mi sono fermata di più per aiutare in cucina" dissi in tono fermo.

"Piccola mia,non puoi tornare a casa a quest'ora,stai trascurando lo studio,e persino le tue amiche. Mi ha chiamato Cristal,sente molto la tua mancanza e ti vede distratta. Cosa ti succede?"

La sua domanda mi aveva lasciato senza parole,sapevo di essere nel torto.Trascuravo molte cose da quando lavoravo nel night,ma se lo facevo,era per loro.

"Si mamma,domani la vedrò a scuola e parleremo,io vado a dormire,notte" dissi andandole incontro baciandogli la guancia.

Salì le scale,buttai le mie robe sul mio letto a baldacchino,e mi preparai per farmi un bagno caldo. Feci scorrere l'acqua e mi immersi.

Dopo circa 15 minuti,mi asciugai e mi preparai per andare a letto,non avevo neanche voglia di accendere il pc per vedere se qualcuno mi aveva scritto su facebook,in un batter d'occhio mi addormentai.

 

La luce del sole filtrava nelle persiane della mia finestra,guardai l'ora e segnava le 7.15. Merda!

Presa dalla frenesia del momento,mi precipitai verso l'armadio e misi i miei pantacollant neri e la felpa del Hollister.

Scesi a due a due le scale,e sentìì mia madre borbottare qualcosa in cucina.

"Buongiorno mami" dissi afferrando un toast.

"Buongiorno Hope,tra poco passa il pullman,sbrigati" disse mia madre,mentre dava da mangiare al mio cagnolino,Oliver.

Non mi fece neanche finire di mangiare il toast,che mi spinse fuori casa e proprio in quel momento arrivò il pullman.

Salendo notai la mia amica Cristal,che mi aveva tenuto il posto.

"Ciao amore,quanto mi sei mancata" disse la mia amica abbracciandomi forte.
"Ciao dolcezza,scusami se in questo periodo non ci sono molto,ma tra il lavoro e lo studio non ci sto capendo niente. Ieri mia madre mi ha detto che mi hai cercata" dissi guardandola negli occhi con sincerità.

"Si,il tuo cellulare era spento,e non sapevo come rintracciarti" disse in tono di scuse.

"Tranquilla,dopo scuola andiamo a mangiare un gelato insieme" dissi con nonchalanche mentre vidi Stefy sculettare,avviandosi verso gli ultimi posti.

"Ma quante arie si da' quella troietta!" disse Cristal notando il mio sguardo su di lei.

"Già, sarebbe anche carina se non fosse quel tipo di ragazza che la da a tutte" dissi.

Il pullman si fermò, e mi avviai all'entrata insieme a Cristal. Peccato che non fossimo a tutti i corsi insieme, sarebbe stato molto più facile visto che la maggior parte dei corsi dovevo sopportare la versione mal'andata di nicky minaj.

"Tesoro, io mi avvio in classe, ho la verifica di epica." disse Cristal correndo per il corridoio.

Quella ragazza era incorregibile, eravamo l'opposto. Io ero alta, con i capelli rossi che mi aveva lasciato in eredità mia nonna Giuditta, occhi color nocciola e labbra abbastanza carnose. Il mio fisico era normale. Cristal, invece era bassa, mora con gli occhi azzurri. Aveva la carnagione rosea che le faceva brillare il viso. Era stupenda.

Mi incamminai verso l'aula e sentì i soliti fischi di quelli dell'ultima fila che si credevano di essere dio scesi in terra.

"Oh ma guarda, la Thenson. La solita sfigata." disse Stefy.

"Ah beh, detto da te è un complimento. Preferisco essere sfigata che darla a tutti nei bagni della palestra" dissi sputando quelle parole con aria schifata.

Lei non rispose, evidentemente l'avevo colta nel suo punto più debole. Abbassò la testa e io invece, sorrisi trionfante!

Hope 1, Stefy 0.

Segui la lezione di storia, anche se ogni tanto perdevo il filo del discorso pensando ancora a quel ragazzo. Non sapevo se l'avrei rivisto ancora, insomma, le possibilità erano poche.

"Signorina Thenson, cosa pensa del medioevo?" disse mr Brown.

"Non penso che quando andrò a lavorare sia fondamentale sapere cosa facevano gli uomini del medioevo" dissi in modo sincero e schietto.

"Visto che non interessa seguire la lezione, vada a farsi un giro fuori la porta" disse mr Brown, sbattendo la mano sulla cattedra facendo vibrare tutti i libri depositati sopra di esso.

Non ci pensai un attimo e andai fuori la porta, seguita dalle chiacchiere di Stefy, che ovviamente mi prendeva in giro.

Decisi di andare alle macchinette per prendermi un cappuccino, da lontano notai un ragazzo dalla chioma riccia parlare con una ragazza. Aveva un non so' che di familiare, ma la cosa non mi toccava esplicitamente e continuai a percorrere il corridoio.

Solo una volta arrivata, mi accorsi che il ragazzo dai capelli ricci era colui che avevo baciato la sera prima.

Caddi rovinosamente a terra, immersa nei miei pensieri non avendo notato la pianta riposta a fianco le macchinette.

Presa dalla vergogna, mi bloccai a terra non riuscendo a muovermi e solo quando alzai lo sguardo vidi una mano allungarsi verso di me. Non ci pensai un attimo e la presi. Avevo appena fatto una figura di merda, e di sicuro ero risultata goffa davanti ai suoi occhi. Non mi era mai capitato prima.

"Stavolta, non fuggi" disse lui in un sussuro che mi apparse tremendamente sexy.

"Grazie per l'aiuto" dissi non facendo caso alle sue parole.

"Io sono Harold Edward Styles, ma puoi chiamarmi Harry" disse con un sorriso da un'orecchio all'altro, e notai le sue fossette così dolci che mi venne voglia di toccarle, ma mi contenni.

"Io sono Hope, e puoi chiamarmi così" dissi ironica.

Sembrava uno di quei ragazzi figli di papà, uno di quei tipi che , secondo me, otteneva quello che desiderava.

"Cosa ci fai qui?" disse harry avvicinandosi.

"Secondo te? Cosa ci fa un adolescente in una scuola?" dissi fissandolo.

"Beh, pensavo che il tuo lavoro fosse far eccitare i ragazzi" disse lui, sorridendo beffardo.

"Non sono cose che ti riguardano, e se non ti dispiace, vorrei prendere il mio cappuccino" dissi fissando la macchinetta, decisamente ferita da quelle parole.

"Si, mi dispiace" disse avvicinandosi sempre di più, maliziosamente.

Feci dei passi all'indietro e mi trovai attaccatta al muro e con lui vicino al mio seno, non sapevo cosa fare. Lui era così dannatamente bello, penso che nessuna ragazza sarebbe riuscita ad evitarlo, ma io dovevo contenermi.

"Mi stai molestando" dissi mettendo le mani sul suo torace, provando ad allontanarlo ma era del tutto impossibile, visto che era più forte di me.

"No, voglio chiarire delle cose con te!" disse lui, fissando la mia bocca.

"Di cosa stai parlando?" dissi, temendo il peggio.

"Hai lasciato a metà il tuo lavoro, l'altra sera" disse harry, avvolgendo la sua mano attorno i miei fianchi.

"Invece no. Io non sono una puttana, mi ero solo lasciata andare, ma non penso che capiterà più" dissi sputando quelle parole in modo cattivo.

"Secondo me, hai paura" disse ironico.

Di cosa dovevo aver paura? Di certo non di lui.

"A sì? Di te? Non penso." dissi altrettanto ironica.

"Tu hai paura di venir a letto con me e di innamorarti del sottoscritto" continuò serio.

"Io non mi innamorerò di te, che sei uno sconosciuto" dissi io.

Per dimostrare le mie parole, gli presi la mano e lo trascinai nel bagno delle donne. Vedevo i suoi occhi brillare, pensava di aver vinto, ma si sbagliava.

Lui si avvicinò e mise il suo braccio attorno i miei fianchi, iniziò a baciarmi dolcemente e man mano che il bacio si approfondiva, le sue mani cadevano sempre di più fino a strizzare il mio sedere.

Presi il controllo, e iniziai a toccarlo sul basso ventre e notai la sua evidente erezione. Lo guardai , notando il suo sorriso da vincitore.

"Ricorda Harry, Hope Thenson non si innamora mai." dissi guardandolo uscendo dal bagno vittoriosa.

Hope 1, Harry 0

 

 

I can be tough
I can be strong
But with you, It’s not like that at all

 

 

 

 

Buona sera a todos <3

Come promesso, il secondo capitolo. E' stato davvero un parto, ma alla fine io e la meli siamo riuscite a finirlo.

Vorremmo ringraziare le quettro persone che hanno recensito.

Vorremmo anche ringraziare le 9 persone che l' hanno messa nei preferiti, 3 ricordate e 5 seguite. Siete davvero gentilissime! :')

Ovviamente, speriamo che ci lasciate alcune recensioni, significa molto per noi.

Noi ci dileguiamo, ahahah.

Grazie ancora.

Un bacio :*

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Capitolo 3
*** Capitolo 3.Baciami ancora. ***


Camminavo per i corridoi della scuola e non potei far a meno di pensare ad harry e alle sue dannate labbra così morbide. Era un bel ragazzo, senza dubbio ma il suo carattere così modesto e sicuro di se, mi mandava in bestia.

Chi si credeva di essere?

Io ero oltretutto più sciocca di lui avendo accettato quella scommessa, ma se voleva giocare, tanto valeva farlo.

Finalmente arrivai alle macchinette e feci per inserire le monetine per il mio cappuccino, ma sentì dei passi venire verso di me.

"Quel ragazzo è incorreggibile" pensai.

Mi girai, aspettando di trovare la chioma ribelle di harry, ma invece vidi Stefy con le sue amiche che mi guardavano con cattiveria.

Lei si avvicinò pericolosamente a me, sculettando come sempre e mi spinse verso il cestino. Ma che stronza!

"Chi ti credi di essere, come ti sei permessa ad insultarmi così in classe?" esclamò arrabbiata Stefy, dandomi un pugno in pancia.

Io mi accasciai, presa alla sprovvista. Non riuscì nemmeno ad alzarmi che lei e le sue amiche mi preserò e mi portarono nello sgabuzzino dei bidelli.

"Sei una nullità, nessuno ti vuole" proseguì lei dandomi un'altro pugno nello stomaco.

Feci per difendermi, ma le sue amiche mi tennero per le braccia e l'unica cosa che potevo muovere erano i piedi. Senza pensarci due volte, gli diedi un calcio in pancia.

Lei retreggiò e notai l' espressione scioccata sul suo viso.

"Come ti sei permessa?!, puttana" disse mentre avanzava verso di me.

Io ero bloccata e iniziai ad aver paura quando Stefy cacciò un coltellino dalla sua tasca posteriore.

"C-ccosa vorresti fare con quel coso?" Esclamai, ormai spaventata.

"La tua presenza mi da al quanto sui nervi." rispose avvicinando la lama sul mio collo.

Chiusi gli occhi quando sentì la lama graffiarmi la pelle e scendere quasi fino al seno, faceva male, bruciava tantissimo.

"Sei una malata mentale" dissi con un filo di voce, sperando invano che lei si fermasse.

Abbassai gli occhi e notai delle goccioline di sangue che cadevano a terra, le sue amiche iniziarono a guardare Stefy con uno sguardo alquanto scioccato, evidentemente non si aspettavano che la loro amica fosse così pazza.

La lama continuava a scendere e ogni millimentro che oltrepassava, sentivo la mia pelle lacerare.

Iniziai ad urlare e a tirar calci senza saper bene cosa stessi facendo perché avevo gli occhi chiusi per paura di guardare quelli di Stefy, accecati dalla rabbia.

Le amiche si allontanarono da me, sorpresi dalla mia reazione e mi fecero cadere a terra, Stefy afferrò il mio mento e sorrise beffarda.

"Se dici a qualcuno quello che ti ho fatto, non mi limiterò a farti solo questo!" sputò con cattiveria, mentre mi lasciò lì, sanguinante, in quel sgabuzzino.

Mi alzai, ma solo quando cercai di aprire la porta notai che avevano chiuso la porta a chiave, quelle bastarde.

L'alternativa era di chiamare Cristal, ma non c'era campo. Iniziai a temere di rimanere chiusa lì dentro, quindi iniziai ad urlare sperando che qualcuno mi sentisse.

 

POV.HARRY

 

Quella ragazza era tosta, sapeva il fatto suo e a me piacevano quel tipo di ragazze, anche se di questo genere se ne trovano poche.

Avrei passato più tempo in questa scuola, sicuramente sì!

Era arrivata a farmi avere un erezione e poi lasciarmi lì,come un demente, in un bagno delle ragazze.

Mi mancavano queste tipo di sfide, di solito le ragazze non se lo facevano ripetere 2 volte che venivono nel mio letto, ma lei.. lei era diversa.

O almeno speravo fosse così, ero stanco di quelle ragazze che la davano subito, senza dignità. Certo, io ero felice, insomma, sono pur sempre un ragazzo e ho delle esigenze.

Ma questa era una sfida, e l'avrei vinta.

Immaginavo il suo corpo nudo sotto di me,ansiamando il mio nome,fissandomi con i suoi occhi color nocciala,abbagliati dal piacere. Le sue mani che scendevano sul mio basso ventre,le sue labbra baciare il mio inguine. La sua lingua che leccava ogni millimetro della mia pelle. Ok,doveva smettere di pensare al suo corpo o mi sarebbe venuta un'erezione nel bel mezzo del corridoio.

Proseguì il mio tragitto finchè non sentìì delle grida provenire da una porta,mi avvicinai cauto sperando che non fossero dei ragazzi che ci stavano dando dentro.

Pian piano mi accorsi che la voce era di una ragazza. Cercai di capire chi fosse e cosa stesse gridando visto che le grida erano isteriche.

"Scusa,ti serve aiuto? " esclamai.

"Si...la porta è chiusa a chiave e non riesco ad aprirla" disse la voce della ragazza,al quanto familiare.

Provai a maneggiare la porta,sperando che i mesi trascorsi in accademia militare mi servissero a qualcosa,ma invano.

L'ultima possibilità era di sfondare la porta,quindi presi la rincorsa e con tutta la mia forza la buttai giù.

Vidi ranicchiata a terra una ragazza dalla chioma rossa e solo allora capì chi fosse.

"Hope,che ci fai qui per terra?" dissi avvicinandomi a lei.

"E' stata una mia compagnia di classe" esclamò.

"Non so cosa ti abbia fatto,ma stai sanguinando" proseguì vedendo il taglio quasi vicino al seno.

L'aiutai ad alzare,con difficoltà prese la mia mano ma poi cedette e l'afferrò.

Ci dirigemmo verso l'infermeria senza dire una parola,non sapevo cosa dire,un attimo prima stavamo per scopare e ora la stavo accompagnando dall'infermiera.

"Buongiorno, Harry, tuo padre ti cerca!" iniziò mrs meredith, ma appena vide il taglio di Hope, la prese e la portò dietro una tendina, cercai di farmi spazio per entrare ma mi fulminò con lo sguardo.

Vederla così fragile e non forte come prima, mi rendeva strano.. avevo voglia di proteggerla.

Dopo circa mezz'ora vidi Hope infasciata,ancora traumatizzata.

"Ora dimmi il nome di questa ragazza che ti ha fatto questo!" dissi incazzato.

"Ora sto bene,non devi preoccuparti,ti ringrazio per avermi aiutata" esclamò lei guardandomi negli occhi e corse via.

Quella ragazza era veramente strana e io ero più strano di lei ad andargli dietro.

 

POV.HOPE

Non mi sarei mai immaginata che Harry si interessasse a me in quel modo,mi ha aiutata.

Suonò la campanella e tutti i ragazzi uscirono dalle proprie classi,vidi Cristal venire verso di me.

"Hope,cosa hai fatto lì?" disse indicandomi la fasciatura.

"E' stata quella puttana di Stefy,mi ha minacciato con il coltello e mi ha chiusa a chiave nello sgabuzzino" risposi

"Dov'è quella testa di cazzo,adesso gli faccio vedere io" esclamò Cristal stringendo i pugni.

"No Cristal,non fare niente tranquilla,ora sto meglio" dissi abbranciandola.

Presi le mie cose nell'armadietto e andai verso l'aula di chimica.

Entrai in classe sedendomi alle prima file,cacciando fuori il libro dalla mia borsa.

"Buongiorno ragazzi"disse mrs Rose entrando nell'aula con un sorriso stampato in faccia.

"Tu,signorina Thenson ho dimenticato il registro in presidenza,mi farebbe la cortesia di andarmelo a prendere?"

Mi alzai contro voglia e uscìì dall'aula avviandomi in presidenza.

Man mano che mi avvicinavo sentivo sempre più forte la voce di Harry.

"Si,ma non ha voluto dirmi chi è stato" sentìì oltre la porta.

"Figliolo,non abbiamo prove e se lei non ti ha detto niente vuol dire che non era importante"proseguì la voce del preside.

Non potevo crederci,il ragazzo dalle iridi smeraldo era il figlio del preside,perfetto direi!.

Bussai alla porta cautamente,colta nell'imbarazzo.

"Mi scusi signor preside,dovrei prendere il registro di mrs Rose" dissi in un fiato che anche a me risultò difficile da capire.

"Oh certo,vado a prenderlo subito" rispose il preside sorridendomi.

Notai con la coda dell'occhio che Harry mi fissava.

"M-mi chiedevo se ti andrebbe di uscire stasera" mi chiese imbarazzato.

Mi aveva colto di sorpresa,mi sentivo in debito per avermi aiutata e rifiutando mi apparve una cattiveria.

"Certo,a che ora passi a prendermi?" dissi meravigliandomi delle parole che avevo appena pronunciato.

"Mi lasci il tuo indirizzo?" proseguì lui avvicinandosi.

"36 Shaftesbury Avenue, W1, a che ora passi a prendermi?" Risposi subito.

"Per le 20.00,ti va bene?" Disse lui.

"Si certo,va bene a dopo allora" esclami sorridendogli.

Uscìì dalla presidenza,ancora sorpresa dalle sue parole,non che mi interessasse,ma ero felice.

 

Finalmente suonò l'ultima campanella e mi avviai insieme a Cristal sul pullman.

Evitai di raccontargli di Harry,ero più che sicura che dopo quell'appuntamento non l'avrei più rivisto,quindi avrei fatto a meno di dirglielo.

Finalmente arrivai a destinazione ,salutai la mia amica e mi diressi verso casa notando mio fratello in giardino a giocare con Oliver.

Mi faceva tenerezza vederlo così,costretto a stare su una sedia a rotelle alla sua età,quando tutti i suoi coetanei vanno alle feste e si divertono.

"Ehy Lucas,la mamma è dentro?" chiesi.

"No Hope,è ancora a lavoro" mi rispose lui,continuando a giocare con il cane.

Entrai in casa,posando le mie robe sul divano,e mi preparai un panino al volo.

Accesi il mio pc e digitai la mia password di facebook.

Come al solito, niente di nuovo o almeno di importante che potesse catturare la mia attenzione.

Volevo trovare Harry su facebook, ma era meglio di no, non volevo peggiorare la situazione, solo un appuntamento e poi basta!

Presa dai pensieri, morfeo mi accolse tra le sua braccia.

 

Sentì dei rumori, sicuramente mia madre era arrivata a casa. Avevo la strana sensazione di aver dimenticato qualcosa.

Guardai l'ora e segnava 19:25. Porca merda.

Saltai giù da letto stile tarzan e mi fiondai in bagno a lavarmi.

Mi guardai allo specchio e avevo una faccia da ebete, iniziai a truccarmi e solo quando finì di mettermi il lucidalabbra mi avviai vicino l'armadio.

Optai per dei jeans stretti con qualche strappatura sui ginocchi e una cannottiera bianca, misi le mie blazer e mi avviai in soggiorno.

MI sedetti aspettando che il campanello suonasse, ma invece sentì un clacson bussare, evidentemente non aveva voglia di venir fuori alla mia porta.

Uscì da casa, salutando mia madre.

Harry uscì dalla sua auto e si avvicinò a me, baciandomi la guancia. Il gesto mi sorprese e non poco, cercai di sorridere, ma ero di sicuro risultata goffa ai suoi occhi.

"Sei bellissima" disse in un sussuro dolce.

Mi venne la pelle d'oca quando il suo sospiro arrivò sulla mia bocca.

"Grazie" risposi, abbassando lo sguardo imbarazzata.

Mi prese per i fianchi e mi condusse vicino la portiera, aprendola. Che gentiluomo.

Una volta in macchina, potei sentir l'odore di mela. Lo vidi sorridere di lato, e notai ancora quella fossetta.

"Dove andiamo?" chiesi io.

"Avevo optato per andare in spiaggia, avrei voglia di un picnic." mi rispose con sguardo sexy.

Annui, era una bell'idea.. ma l'idea di star da sola con lui mi metteva in ansia.

Il tragitto non fu lungo, infatti arrivammo abbastanza subito.

Scendemmo dalla macchina e lo segui all'interno della spiaggia.

Le nostre mani si sfioravano, al contatto mi venne la pelle d'oca, era il vento, sicuramente.

Stese la tovaglia a terra e ci sedemmo fissandoci, lui mi guardava serio come se mi stesse leggendo negli occhi. Era cosi dannatamente sexy .

"Non guardarmi così!" esclamaì io scocciata.

"Ti metto a disagio?" rispose ridendo.

"No, ma non mi va di rimanere a fissarci, siamo ad un appuntamento no? " dissi io, più sincera possibile.

"Hai ragione" proseguì lui.

Si avvicinò pericolosamente a me, sentivo il suo respiro mischiare con il mio.

Volontariamente appoggiai la mia testa sulla sua spalla e lui mi strinse a sè e mi baciò. Le nostre lingue si incrociavano in una danza amorosa, i nostri respiri si facevano più affannosi.

Mi afferrò e mi fece sedere su di lui, ora ero io che dominavo. La mia femminilità premeva contro il suo sesso ormai duro, la sua bocca baciava ogni parte del mio viso. Lui non poteva far altro che godere di quella tortura poggiando le sue mani sul mio sedere, affondando le mani in quella morbidezza e cercando di accompagnare i suoi movimenti.

Ormai eravamo eccitati entrambi, lui riprese il controllo e si posizionò sopra di me. Mi tolse la maglietta e iniziò a baciarmi all'incavo del collo fino a giungere il mio reggiseno, mi guardò cercando il consenso e strizzando il suo sedere, capì che poteva.

Tolto l'ultimo intraccio, la sua lingua passò ai capezzoli che si inturgidirono e inarcando la schiena, chiesì di più.

Il mio cuore iniziò a battere forte come se stesse per esplodere,lo volevo.

Harry alzò lo sguardo verso di me,si avvicinò al mio viso,sperando che mi baciasse ancora.

"Ricorda,Harry Styles non si innamora mai" mi sussurò lui.

Rimasi senza fiato,mi ero dimenticata della scommessa e mi sono lasciata andare per quelle labbra così morbide.

Si alzò e io mi rivestì.

"Non sai quanto mi è costato fermarmi adesso,ma volevo ripagarti con la stessa moneta!" continuò lui.

Mi offrì un panino e incominciammo a mangiare guardando la luna riflessa nel mare.

Vista l'ora mi accompagnò a casa e quando fummo arrivati a destinazione,lui mi prese la mano.

"Ora so dove abiti,magari qualche giorno mi trovi qui ad aspettarti" disse ironico.

"Tu provaci e io ti stacco le palle" esclamai uscendo dalla macchina.

Scesi cercando di essere più convincibile possibile,ero sicura che quel ragazzo sarebbe stato la mia rovina.

 

 

 

My Space :3

Buona sera dolcezze *-*

Questo capitolo è più lungo degli altri e io e meli, abbiamo avuto un po' di difficolta a scriverlo perché non avevamo idee, ma alla fine c'è l'abbiamo fatta :')

Vorremmo ringraziare le 9 persone che hanno recensito, le 15 persone che l'hanno messa nelle seguite, 11 nei preferiti e 6 nelle ricordate.

Siamo davvero felicissime, anche perché siamo a soli 3 capitoli <3

Bene, con questo vi lasciamo.

Vi ricordiamo di recensire, perché ci fa sempre molto piacere! Grazie Ancora <3

Un bacio :*

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Capitolo 4
*** capitolo 4- you are irresistible ***


Capitolo 4.

Sebbene provassi un attrazione speciale nei suo confronti, non potevo aver nessun rapporto con lui.

Si vedeva che era un tipo di alta famiglia, i suo vestiti tutti firmati, i suoi modi di fare, la sua macchina, ed ero convinta che dopo una sana scopata non fosse più tornato da me, per questo non volevo cedere, per la mia dignità.

Sapevo che frequentarlo mi avrebbe creato problemi, e non pochi.

Entrai in casa silenziosamente, cercando di non svegliare nessuno, ma come al solito invano poiché mio fratello giocava alla play.

"Sei ancora sveglio?" dissi sedendomi sul divano.

"Non riuscivo a dormire e poi volevo aspettarti" mi rispose lui, mettendo in pausa il gioco, guardandomi negli occhi.

Avvolte avrei voluto io avere la sua malattia, vederlo su una sedia a rotelle alla sua età mi spezzava il cuore,ma d'altronde a lui non faceva peso o almeno così faceva vedere agli altri.

Gli andai in contro e gli baciai la testa, lui era la persona a cui tenevo di più al mondo e se lavoravo al night era anche per pagare le cure per la sua guarigione.

"Come mai mi volevi aspettare?" chiesi, accarezando oliver, che dormiva beato nella sua cuccia.

"Ho visto che sei uscita con un ragazzo, io lo conosco quello lì" mi rispose lui, abbassando lo sguardo.

Mi ghiacciai, come poteva conoscerlo?

"Suo fratello e il ragazzo che mi chiede sempre i soldi a ricreazione" mi rispose lui.

Noi sapevamo che alcuni ragazzi lo prendevano in giro, che lo trattavano male, i miei erano andati in presidenza,ma con scarso successo perché sospesero i bulli, ma dopo poco rientrarono per fare cose peggiori a mio fratello.

Questo lo sapevo solo io, non voleva dirlo ai nostri genitori, ma sapere che il fratello di harry era uno di loro, mi fece rabbrividire e pensare che forse, lui, non era tanto diverso dal fratello.

Gli alzai il mento e gli asciugai una lacrima che gli scendeva dal viso .

"Non devi piangere. Tu ti fidi di me?" gli dissi io, stringendogli la mano.

"Si Hope" mi rispose lui, guardandomi.

"Risolverò io la questione ok?" risposi , cercando di mantenere la calma.

Volevo andare da 'sto ragazzino e prenderlo a calci in culo e il fatto che era il fratello di harry peggiorava ulteriormente la situazione.

Come poteva chiedere soldi ad un ragazzino disabile?

Solo ragazzini senza cuore avevano la forza di farlo.

Lo accompagnai nella sua stanza, aiutandolo a mettere il pigiama e coricarlo a letto.

"Buona notte, cucciolino" dissi baciandogli la testa, e rimboccandogli le coperte.

"Notte hope" rispose , chiudendo gli occhi.

POV HARRY.

Ancora dovevo capire come io abbia riusciuto a fermarmi vedendola nuda sotto di me.

La volevo, la volevo con tutto me stesso.

Non era un capriccio il mio, ma quella ragazza ispirava sesso.

Del buon sesso.

Parcheggiai la macchina in giardino, vedendo mio padre dalla finestra ancora impegnato dalla riunione.

Entrai in casa notando mia madre leggere un libro in salone, la salutai con un sorriso sgembo, lei ormai era abituata dalla mia condotta.

Voleva che io mi fidanzassi con una ragazza di buona famiglia, ma a me dei soldi non frega un cazzo.

Mi tolsi le scarpe all'entrata e andai direttamente in stanza.

Quando aprì la porta notai mio fratello steso spaparanzato sul mio letto guardando un giornaletto porno.

"Minchia fai, marc?" esclamai io, togliendogli da mano il giornalino e spingendolo fuori la porta.

"Heii fratellino, già di ritorno? La tipa non te l'ha data? " Disse lui ridendo.

Non gli diedi ascolto e lo cacciai fuori senza ritegno.

Forse dal mio volto si leggeva tutto,non riuscivo a cacciarla dai miei pensieri. Ormai era un chiodo fisso ma dovevo far di tutto per eliminare quelle scene impresse nella mia mente. Domani sera avevo intenzione di andare al night,sicuramente l'avrei rivista.

Mi tuffai nella doccia e poco dopo mi misi nel letto.

 

Le urla di mia madre mi svegliarono. Era la cosa che odiavo di più al mondo,essere svegliato in maniera brutale. Mi lavai i denti e la faccia e mi avvicinai all'armandio indossando un pantalone nero stretto con una maglietta bianca.

Scesi in cucina e presi la mia briosche.

"Buongiorno mamma" gli dissi sorridendo.

"Buongiorno a te Harry,hai dormito bene? sembri stanco" rispose mia madre.

In effetti non avevo dormito granchè,non riuscivo.

"Avevo mal di testa ieri sera e non ho dormito molto" esclamai uscendo dalla porta di casa.

Presi le chiavi della macchina, e mi indirizzai per andare da Louis dovevo assolutamente parlargli di Hope..

Mi faceva paura questa cosa,avevo assolutamente voglia di vederla,non mi era mai capitato con nessun'altra ragazza.

Arrivai da Louis e appena mi aprìì la porta ci abbracciammo,era tanto tempo che non uscivamo insieme.

"Ohh Harry,come stai?" mi disse Louis mettendomi una mano sulla spalla.

"Bene bro,a te invece come butta?" risposi al mio amico.

Mi faceva sempre piacere stare insieme a lui,mi rendeva la giornata allegra.

Ci sedemmo sul divano uno di fronte all'altro.

"Harry qualcosa non va?,ti vedo pensieroso" esclamò Louis.

"Insomma, ultimamente ho conosciuto una ragazza, mi ha travolto la vita." risposi io, cercando l'appoggio di louis.

"Non ci credo nemmeno se ti vedo con i miei occhi" disse lui, ridendo.

La cosa era buffa anche per me, insomma, io Harry Styles infatuato di una ragazza che fa la spogliarellista.

Iniziai a raccontare di come l'avevo conosciuta, di quello che avevamo e sopratutto della forza che avevo avuto a non farla mia.

"woow, bro. Finirai per innamorarti" disse louis

"ahahah,ma anche no. Caso mai sarà il contrario" gli risposi, prendendo le mie cose e avviandomi verso casa.

Parcheggiai la macchina nel vialetto ed entrai dentro.

Mangiai qualcosa di veloce e andai a farmi una doccia, avevo intenzione di andare al night, magari l'avrei rivista.

*

Entrai nel pub, avvolto nel buoi, mi avviai al banconde del bar ordinando un mojito.

"Hey Harry, come va?" mi disse la barista, guardandomi con fare provocante.

"Bene grazie." tagliai corto, non avevo intenzione di fermarmi a parlare con lei, volevo vedere Hope.

Bevvi in un sorso la bibita, e andai a sedermi sul mio divanetto privato.

Le luci si spensero e iniziò a suonare la musica.

La vidi.

E quando i miei occhi incontrarono i suoi, sentì qualcosa al centro dello stomaco, cose mai provate prima.

Lei mi vide, ma fece come non conoscermi e iniziò a ballare muovendo il bacino in modo sensuale, si toccò i capelli e arricciandosi una ciocca tra le dita, si tolse il corpetto rimanendo in reggiseno.

Mi faceva impazzire.

La vidi scendere dal palco,ero più che sicuro che venisse da me, invece mi ignorò.

Lei avanzò verso un ragazzo che era dall'altra parte del locale, si strusciò addosso a lui, e quando vidi le sue mani sul sedere di lei, mi salì una rabbia da sfondare tutto.

 

Dovevo star calmo, non potevo lasciar che la rabbia si impadronisse di me.

Infondo non era la mia ragazza.

Mi alzai, facendo cadere la sedia dietro e usci' fuori per prendere una boccata d'aria, accendendomi una sigaretta, non che io fossi un fumatore ma alleviava il mio 'incazzamento'.

Eppure non era di una bellezza travolgente, ma ai miei occhi era perfetta.. i suoi fianchi pieni, il suo seno, la sua bocca. Stavo impazzendo.

Rientrai piu' incazzato di prima, vedendo come si strusciava con quel ragazzo con il ciuffo a girella, doveva solo essere un coglione morto di figa.

Ero sul punto di andar lì e prenderlo a calci, ma la barista, 'marie' se non sbaglio, voleva che la notassi.

"bello, come mai così agitato?' mi chiese, mettendo una mano sulla mia gamba.

"non sono agitato dolcezza" risposti, ricambiando il gesto, mettendo una mano all'intorno della sua coscia.

Vidi l'eccitazione nei suoi occhi e in un baleno, mi prese per mano e mi portò in un camerino.

La baciai con violenza, volevo trovare il sapore di Hope ma quello che sentivo era solo un cattivo sapore di vodka.

Marie prese l'iniziativa e mise una mano sulla mia parte piu' sensibile, iniziò ad abbassare la cerniera e a toccare l'elastico dei miei boxer.

La vidi abbassarsi per farmi un regalino, ma nell'istante in cui lo fece, si aprì la porta regalandomi la visione di Hope con gli occhi lucidi.

"posso spiegarti" dissi in fretta, scansando marie.

"non devi spiegarmi un cazzo di niente" rispose lei, guardandomi negli occhi con sfida, una sfida che avrebbe perso.

In effetti non dovevo spiegargli niente, lei non era nessuno per me, solo una ragazza altamente scopabile.

"scusate, ma tolgo il disturbo" esclamò la barista.

Avevo dimenticato la sua presenza, approfittando delle'essere soli, avanzai verso di lei notando che aveva l'accappatoio.

"Sei cosi sexy" gli dissi, incominciando a baciargli il collo.

"E tu così stronzo" rispose, dandomi un calcio nelle palle.

"Io che cercavo di essere dolce" esclamai, investito da un dolore allucinante.

"Dolce? Questo lo chiami dolce Harry? Vuoi solo scoparmi, ma non te lo permetterò ok? , sei una persona senza cuore che non avrà mai una ragazza seria perché non sai amare, non ne saresti capace." sputò quelle parole con cattiveria.

La guardai negli occhi, ero sul punto di scoppiare a piangere e proprio non volevo davanti a lei. Mi alzai e usci' da quel maledetto camerino.

 

POV. HOPE

L'avevo detto, in quel momento non avevo dato peso a quelle parole, ma ora che ci ragiono forse, erano abbastanza pesanti.

Cercai di non pensarci e mi cambiai per andare a casa.

"Io vado, a domani" dissi a steph, la signora delle pulizie.

"Notte piccola, stai attenta" rispose, facendomi un sorriso dolce.

Usci' dal night, pronta ad accendere il mio ipod quando sentì dei rumori di passi.

"Ciao" disse qualcuno.

Mi girai verso la voce e notai che era il ragazzo del pub.

"Ciao" dissi tagliando corto, volevo tornare a casa.

"Mi chiamo zayn, ehmm.. mi chiedevo se mi potessi dare il tuo numero" mi chiese.

Ora che lo notavo, era un dio greco.

Santissimi numi, era alto e muscoloso, aveva un bel sorriso.. altamente provocante.

Gli presi il cellullare dalle mani e gli scrissi il mio numero velocemente.

"Devo andare" dissi, alzando lo sguardo ,incontrando i suoi occhi.

"Posso accompagnarti? Ho la macchina qui fuori e sarebbe pericoloso per una ragazza camminare a piedi a quest'ora" mi chiese, offrendomi la sua mano.

Beh, poteva essere un maniaco, assassino, ma la coscenza mi diceva che era un bravo ragazzo.

"Va bene" risposi, sorridendo.

Entrai in macchina e venni investita dall'odore di tabacco e menta, mi piacevano i ragazzi che fumavano.

Stetti in silenzio, non sapevo cosa dire.. lui era così attento a guidare, era anche bello di profilo.

Lo vidi sorridere, evidentememente aveva capito che lo stavo fissando così mi girai e guardai la strada.

"svolta a sinistra, abito lì" esclamai, preparandomi per scendere.

Feci per scendere, ma la sua mano si fermò sulla mia.

"Ci rivedremo?" mi chiese, con gli occhi luccicanti.

"si" risposi , dandogli un bacio sulla guancia.

Lo lasciai così, con il sorriso da ebete.

Entrai in casa silenziosamente e appena salì le scale mi arrivò un messaggio.

"sarai mia".


My space:)
tadaaaaaaaaaa, eccomi che aggiorno dopo un bel po' di tempo ma sono stata impegnata :C
allora, io non so scrivere scene pervy, insomma almeno ci provo lol
questa storia è basata su 'hope-harry" , ma anche con zayn non sarebbe male :)
mi farebbe piacere se mi lasciaste una recensione, e magari anche un parere sulla coppia(:
aggiornerò quando avrò massimo 6 recensioni, non sono tantee uù.
un bacio, Anna.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5- Love me, please ***


CAPITOLO 5 - Love me , please.


Sentì la sveglia sul mio comodino suonare, capì che era arrivata l'ora di alzarsi.

Cercai di recuperare le poche forze che avevo in corpo e andai a lavarmi stando

attenta a non cadere per le scale. Entrai in doccia e sentivo l'acqua tiepida

scendere sul mio corpo e incominciai a pensare quel messaggio. "Sarai mia" ,

un messaggio che mi aveva letteralmente sconvolto. Iniziai ad insaponarmi e

ogni parte che toccavo di me, mi sentivo tremendamente sporca per il lavoro

che facevo, avrei voluto darci un taglio, per me stessa.


Uscì dalla doccia e mi misi l'accappatoio , andando dritta in camera per

prepararmi. Notai il mio cellullare emettere una lucina, ben sapendo che fosse

un messaggio.

"buongiorno dolcezza, ti va di uscire oggi? ti passo a prendere io" lessì,

notando con piacere che fosse zayn. Accettai, in fondo non avevo niente di così

importante da fare,e un'uscita tra amici mi avrebbe fatto bene. Mi misi una tuta e

scesi le scale velocemente, notando mia madre radiosa piu' del solito.

"Mami, come mai così felice?" gli chiesi abbracciandola da dietro.

"Oh tesoro, mi ha chiamato il medico, hanno trovato una terapia per

Lucas, di certo non potrà guarire del tutto ma migliorerà
" mi rispose ,

girandosi e abbracciandomi.

Notai che aveva gli occhi lucidi, di felicità. Non potevo non esserlo anche io,

ma la mia preoccupazione era il quanto denaro i miei avrebbero dovuto

spendere per la cura.

"Mamma, come faremo a pagarla?" chiesi ancora.

"Tuo padre ha trovato un lavoro, ce la faremo e tu, smetti di lavorare in

quel ristorante che ti riduce uno straccio vedendo l'ora che arrivi
"mi disse,

notando un filo di preoccupazione nei miei riguardi.

"Ci penserò" risposi, prendendo il mio toast andando in giardino.

Mi sedetti sulla panchina, entrando su facebook con il cellullare. Sulla mia

home tutti gioivano per la settimana di sciopero che aveva effettuato la mia

scuola per mancanza di stipendi per i dipendenti. Solo io , ero annoiata di star a

casa senza far niente.

Decisi di chiamare Cristal, per dei pareri sull' uscita di oggi con zayn.

"quindi, mi stai dicendo che tu hai accettato di entrare nella sua macchina

e inoltre ci esci insieme?
" esclamò la mia amica, dopo avergli spiegato la

situazione.

"S-ssi" risposi, sperando che non mi facesse una delle sue ramanzine.

"Potrebbe essere un'assassino, un maniaco, uno stupratore,un pazzoide

che vorrebbe ucciderti
" disse, urlando e quasi perforandomi un timpano.

"Ma la smetti? se avrebbe voluto farmi qualcosa, avrebbe potuto farlo

ieri!
" esclamai innervosita dalla sua protettività.

"Ok, hai ragione. Sono da te tra 20 minuti" disse, staccandomi il cellulare in

faccia.

Mi sdraiai sulla panchina, chiudendo gli occhi aspettando che venisse la mia

pazza amica.

"dammi la merenda, stupida" esclamò loren , una ragazza di prima media. Mi

spinse a terra, iniziai a tremare come una foglia ,misi le mani in faccia

aspettando uno schiaffo ma non sentì niente.

"Cosa stai facendo? lasciala stare!" una piccola ragazzina mi stava

difendendo, dando un calcio sulla caviglia di loren.

Lei indietreggio',ma non si fece spaventare e spinse a terra anche la ragazzina.

Si prese la mia merenda e ando' via.

"Ti sei fatta male?" chiese lei, curandosi piu' di me che di se stessa.

"no, tu piuttosto?" risposi, sorridendole.

"no, io mi chiamo Cristal" mi disse, alzandosi e offrendomi la sua mano per

alzarmi.

"Io Hope" esclamai,prendendo la sua mano.

Camminammo fino l'entrata della scuola, così, mano nella mano.

*

"Secondo me è svenuta" sentì un sibbilio abbastanza vicino a me.

"Ma se russa!" disse una voce familiare.

Aprì gli occhi lentamente notando due teste sopra di me, presa dalla paura mi

alzai di scatto scontrandomi con la testa di Cristal.

"Aiiiii, ma sei matta?" la sentì lamentarsi.

"Scusa, scusa, scusa" dissi, abbracciandola e baciargli la fronte.

Mio fratello iniziò a ridere, e lo trucidai con lo sguardo.

"Ho capito, vado via" esclamò andando via.

Trascinai la mia amica, in camera buttandomi sul letto con aria sognante.

Aspettai che lei iniziasse con l'interrogatorio, che non tardò ad arrivare.

"Parlami di questo ragazzo" disse lei, stendendosi accanto a me.

"Oh, cri, è un normale ragazzo.. è molto carino, mi piace ma .." non riuscì a

finire la frase, non sapendo cosa mi passasse per la testa.

"Ma ti piace un'altro ragazzo! daaai, dimmi chi è" mi chiese in preda

all'euforia.

"No no , stai sbagliando non mi piace nessuno e ora se non ti dispiace,

piastrami i capelli per dopo
" dissi, con nochalanche.

Non che mi interessasse Harry, sopratutto quello che mi aveva detto mio

fratello. Certo , con lui avevo sentito delle strane emozioni, mai provate fin ora

ma non doveva attaccarmi sentimentalmente ad uno così, mi avrebbe fatto

soffrire e io non volevo.

Cristal inizio a prendere le ciocche dei mie capelli e piatrandomeli con cura,

cercandomi di non bruciarmi come era suo solito.

"Spero ti diverta oggi, è un periodo che sei strana e stanca" disse ad un

certo punto.

"Lo spero anche io" esclamai, sentendo vibrare il mio cellulare, notando un

nuovo messaggio da parte di zayn.

"Sto per arrivare, ti porto a pranzare fuori x" lessì così veloce, che mi alzai di

scatto facendo cadere la piastra a terra.

"Zuccherino, che minchia fai?" mi chiese Cri, raccogliendo la piastra e

lanciandomi uno sguardo perplesso.

"Zayn. arrivare. ora" cercai di dire, presa dall' improvvisa agitazione.

La vidi sorridere, e iniziò a frugare nel mio armadio. Estrasse un jeans semplice

e una maglietta che avevo comprato pochi giorni fa, con la scritta "love me,

please" . Arrossì al pensiero della scritta e sconcertata mi spogliai e mi misi

quello che c'era da mettersi.

Mi truccai solo con un filo di rimmel e scesi le scale per andare in soggiorno

seguita dalla mia migliore amica.

"Stai attenta, chiamami se ti sta per violentare che io vengo subito" disse

lei, preoccupatissima. Mi faceva una tenerezza assurda, e l'abbracciai.

"Non sto andando in guerra" risposi ridendo.

"Ahahaha, hai ragione. Ora vado a casa, ti raccomando" esclamò

baciandomi la guancia.

La vidi uscire e io, mi avviai in cucina notando mia madre.

"Mamma, io esco , vengo stasera" dissi, vedendola indaffarata in cucina.

"Esci con chi?" mi chiese, sorridendo.

"Un amico" tagliai corto, sentendo il clacson della macchina di zayn.

Salutai e usci di casa, cercando di camminare dritta e non fargli notare la mia

agitazione.

"Ciao"disse lui sussurando, dandomi un bacio sulla guancia. Aveva delle

labbra dannatamente morbide.

"Ciao" riposi, ricambiando il bacio.

Mi apri la portiera, come aveva fatto harry la sera in cui siamo usciti. Entrai,

investita dall'odore di tabacco e menta tremendamente buono.

"Sei bellissima" disse zayn, guardandomi negli occhi.

Arrossì alle sue parole, notando che aveva tra le mani una scatoletta.

"Aprila, è tua" disse ancora lui, sorridendomi, forse notando il mio disagio.

Presi la scatoletta titubante, aprendola notanto un braccialetto , forse d'argento

con una lettera "H", che stava all'iniziale del mio nome.

"M-ma non dovevi, io non posso accettarla" esclamai, imbarazzata piu' che

mai, dando in dietro la scatoletta.

"Certo che puoi, un regalo tra amici" disse accarenzandomi la guancia.

Prese il mio polso e mi mise il braccialetto per poi baciarmi la mano. Ero senza

parole, un ragazzo così dolce era difficile trovarlo.

Iniziò a guidare e io guardai fuori dal finestrino tcercando di trovare qualche

argomento per parlare ma qualsiasi cosa pensassi mi sembrava sciocco o banale.

"Perché lavori in quel posto?" disse lui, non spostando lo sguardo dalla strada.

"E' una storia lunga" risposi abbassando lo sguardo.

"Abbiamo tempo" esclamò, stavolta guardandomi per un secondo. Era serio,

nessun sorriso trasfigurava sul suo viso. Sembrava interessato alla mia vita,

l'unico che lo fosse.

Iniziai a raccontargli la mia 'storia' , lui stette zitto tutto il tempo. Ogni tanto mi guardava, sentivo il suo sguardo perforarmi totalmente ma stavolta senza mettermi in disagio, sembrava capirmi.

 

"Ecco perché faccio quel che faccio" fini il mio 'racconto' , cercando di non piangere e rimanere forte, come sempre.

"Mi dispiace, ma ti prego, non fare qualcosa che non ti piace, ti aiuterò io anche se non vuoi" disse tutto d'un fiato, colpita dalle sue parole.

Non ce la feci e iniziai a piangere, lui fermò la macchina in un parcheggio e mi abbraccio per quello che poteva , mi avvolse con tutte le sue braccia e mi sentì protetta.

"Non devi piangere ok? Siamo venuti qui per star bene!" esclamò lui, asciugandomi le lacrime.

Alzai lo sguardo e sorrisi.

Scese dalla macchina e venne dal mio lato, gentilmente aprendomi la portiera.

Scesi anche io, camminando affianco a lui che mise una mano attorno ai fianchi, notevolmente colpita.

Entrammo in un piccolo agriturismo con una grande scritta "italian food", pieno di verde con vista sui dei giardini pieni di fiori.

"Buongiorno, ho prenotato un tavolo per due, sono malik" disse zayn, al personale vicino l'entrata.

Ora sapevo il suo cognome, bene.

Ci indicò il tavolo e andammo a sedersi. C'era poca gente, giusto una decina. Zayn continuava a sorridermi e mi domandai se gli potessa far male la mascella dopo un po' di tempo, ma tralasciai.

"Cosa ordinate?" chiese il cameriere.

"Oh, io gli spaghetti allo scoglio" rispose zayn, poi guardandomi aspettando che decidessi.

"Anche io lo stesso grazie" dissi anche io, amante del cibo italiano.

"Arrivano subito" esclamò il cameriere, andando in cucina.

Il cibo arrivò abbastanza veloce, iniziammo a mangiare e parlammo del lavoro di zayn. Ora sapevo di piu', aveva 23 anni e lavorava in una editoria per tirocinio. Voleva diventare uno scrittore, e ora capisco il suo modo attento di osservarmi.

Mi raccontò della sua famiglia, aveva 3 sorelle e dei genitori che si amavano tantissimo e capì che era davvero un bravo ragazzo con dei valori.

Finimmo di pranzare e andamo nei giardini dove ci sdraiammo sul prato, mi accarezzò i capelli e si avvicinò pericolosamente.

"Voglio rivederti ancora, m-mi piaci" disse con voce roca, vicino al mio orecchio provocandomi mille brividi.

"Nessuno te lo vieta" risposi , mettendomi una mano sulla faccia, imbarazzata.

Si fecero le 17:00 e zayn mi accompagnò a casa, lo salutai con un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina.

Entrai in casa, ben sapendo di essere sola e mi avviai in camera.

Aprì la porta e mi trovai harry addormentato sul mio letto.



My space :3
buonasera care lettrici:)
ho postato, per la gioia di alcune il nuovo capitolo! Sono rimasta colpita per le numerossissime recensioni che ho avuto nel capitolo precedente, siete fantastiche<3
ringrazio anche chi l'ha messa nei preferiti, ricordate e seguite. Ringrazio anchele lettrici silenzione:) 
Prima ho notato che il primo capitolo ha superato le mille visualizzazioni e boh, sono felicissima!
ora io me ne vo(?) 
come al solito, mi farebbe piacere sapere il vostro parere che davvero mi aiuta a continuare(:
un bacio, Anna

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Capitolo 6
*** Capitolo 6- Change my mind ***


Capitolo 6. - change my mind.

Entrai in camera notando Harry sul mio letto, con la testa sul cuscino che dormiva beato. Notai la

finestra aperta, ero sicura di averla chiusa prima di uscire, mi avvicinai e notai che era stata aperta con

la forza. Non avevo paura , ma mi dava fastidio sapere che harry fosse entrato in casa mia senza il mio

permesso.

Andai vicino a letto, e cercai di svegliarlo. Aprii gli occhi leggermente e quando mi vide, fece un

sorrisino beffardo che mi fece innervosire ulteriolmente.

"Mi dici che minchia ci fai a casa mia?" gli chiesi, puntando un dito contro.

"Ti ho vista sai.. con quel tipo lì" mi rispose senza rispondere alla mia domanda, alzandosi dal letto e

sembrava, forse, arrabbiato e deluso.

"E' allora? qual'è il problema?" continuai a chiedere, ormai innervosita e sul punto di farlo volare via

dalla finestra a suon di calci in culo.

"Tu sei mia, ecco il problema" disse, avvicinandosi.

Pensai che mi stesse per baciarmi, invece si avvicinò e mi abbraccio con tutta la forza che aveva in

corpo, ero ancora incazzata ma lo abbracciai senza sapere il motivo.

“Avevi ragione tu!” prosegui harry, guardandomi negli occhi.

“su cosa?” chiesi, ricambiando lo sguardo.

“Mi sono innamorato di te” mi rispose, con gli occhi che luccicavano.

“Harry...” dissi in un sussuro.

Ci sedemmo sul letto, indecisa sul da farsi. Lui mi aveva detto di essersi innamorato e io non sapevo

cosa dire. Ero attratta da lui come non lo ero stata di nessuno, ma non so se sarei pronta ad una storia

seria.

“Verresti a letto con me?” Sibilò imbarazzato ad un certo punto.

“Mi sembra che a letto ci siamo già.” Risposi sorridendo, colpita da quelle parole.

“Sai cosa intendevo… Faresti l’amore,con me?” Non sapevo perché disse quelle parole, ma l'idea che

avesse detto “amore” invece di sesso, mi fece sorridere.

“Harry, non scherzare dai.” Dissi seria, con voce un po’ incrinata.

Mi alzai sistemandomi su un gomito e ripresi a parlare, ormai che c’ero sarei andata fino in fondo.

“Non sto scherzando Harry. Io sono vergine e non voglio perdere la mia verginità con uno qualunque”

Parlai lentamente e a bassa voce, lasciandogli il tempo per recepire ogni singola parola.

Rimase in silenzio un po' , facendo aumentare ad ogni secondo la mia agitazione e il mio nervosismo.

"Io non sono uno qualunque,hope.Ti puoi fidare di me, non sono quello che sembro. Voglio farti mia"

disse.

"Ho sognato di baciarti, con passione,di spogliarti e di vedere il tuo corpo completamente nudo,di
accarezzarti, prima sfiorandoti appena e poi lasciando che la mia mano ti esplorasse più decise e di saggiarti, di sentire sulla mia lingua il sapore della tua pelle, e non solo di quella.” prosegui con il respiro spezzato.

 

“Harry...” Sospirai cercando le parole giuste, travolta da un mare di sensazioni ed emozioni che non sapevo definire.

 

“Ok” dissi infine, decisa di voler fare l'amore , per la prima volta, con lui.

 

Si avvicinò al mio viso posando una mano sulla mia guancia e, ad un centimetro dalle mia labbra,

sussurrando: “Sei sicura?”

“Sì” dissi con un filo di voce.

Le nostre bocche si toccarono, ci baciammo.

Un brivido mi colse, attraversandomi in pieno, quando il bacio si fece più profondo; mi misi in

ginocchio, trascinandomi dietro anche Harry che non accennava a staccarsi dalla mia bocca, e mi

avvinghiai a lui circondandogli il collo con le braccia.

Ci staccammo qualche minuto dopo , a pochi millimetri di distanza, in attesa ognuno dell’azione

dell’altro.

Le sue mani stringevano forti i miei fianchi ma ero titubante, non ero sicura, anche se lo volevo.

Decisi di rompere il ghiaccio, ormai che ero in ballo tanto valeva ballare. Mi allontanai qualche

centimetro e sfilai la maglia.

Rimasi così di fronte a lui, alla fioca luce della radiosveglia, che comunque non poteva nascondere la

trasparenza del mio intimo, soprattutto nella zona scura dei capezzoli.

Era freddo ma i brividi che sentivo non erano dovuti alla temperatura, piuttosto all’eccitazione

dell’attesa.

Si avvicinò di nuovo a me, lentamente, guardandomi negli occhi. Deglutii nervosa e sperai che non se

ne fosse accorto.

Mi accarezzò lieve con il dorso della mano un fianco, risalendo verso l’alto, giungendo a sfiorare

appena un lato di un mio seno.

Già morivo a quel semplice tocco.

“Hope” Sussurrò fissando poi il mio seno, fasciato ma ben visibile.

“Harry” Risposi allo stesso modo, respirando appena.

E tornò a baciarmi, con foga e passione, mentre la sua mano destra raggiungeva la mia nuca e la sinistra

mi accarezzava la schiena raggiungendo i gancetti del reggiseno.

In un attimo sentii allentarsi la presa e capii che lo aveva slacciato in un secondo netto, un vero

maestro, non c’era nulla da dire.

La sua mano, lenta, fece scendere la spallina sinistra lungo il mio braccio e il primo seno fece capolino.

Interruppe il bacio e tolse la mano dalla mia nuca per sfilarmi definitivamente quell’impiccio nero; si

fermò ad osservarmi e sentii le mie guance andare a fuoco.

“Sei bellissima” Terminò salendo a fissarmi negli occhi.

“Grazie” Mi uscì un suono appena percepibile da orecchi umani.

“Sdraiati” La sua voce era bassa e sensuale, avvolgente.

Mi distesi supina e lui mi seguì mettendosi accanto a me, su un fianco, e coprendoci con il piumone.

“Vuoi davvero andare fino in fondo?” Mi chiese con una nota di urgenza nella voce.

“Sì Harry.” dissi un po' preoccupata.

“Stai tranquilla, fidati di me.” Mi mise un dito caldo sulla bocca per zittirmi.

Assentii con il capo e in un attimo lo sentii giungere al mio collo per baciarlo e giocare con la mia pelle.

Senza accorgermene portai una mano tra i suoi capelli per avvicinare il suo viso ancora di più al mio

corpo; e li strinsi un po’ troppo forte quando avvertii le sue dita percorrere tutta la linea di pelle nuda al

limite dell’elastico dei pantaloni.

Sollevai il bacino per dargli un segnale, poteva togliermeli, l’attesa era quasi frustrante.

Capì il mio gesto e, staccandosi da me, mi sfilò con decisione i pantaloni e, prima di sdraiarsi sul mio

corpo, si tolse anche la maglia.

Il contatto del mio seno, già sensibile, con il suo torace caldo accese maggiormente la mia già elevata

eccitazione.

Avevo bisogno di sentirlo, di sentirmi amata in qualche modo; afferrai il suo viso con entrambe le mani

per attirarlo verso la mia bocca.

Continuavamo a baciarci senza accennare a smettere e sentirlo eccitato mi incendiava ancora di più.

Ero così distratta dalle sensazioni che provavo che mi accorsi del percorso della sua mano solo quando

cominciò il viaggio senza ritorno al di sotto dei miei slip.

Prima di arrivare alla meta si fermò, forse pensando che avrei potuto ripensarci, ma ormai non avevo la

forza di fermarlo e ne volevo; spinsi delicamente la sua mano verso il basso e sentì le sue mani giocare

in me.

Sapeva come e cosa toccare, quando accelerare e quando rallentare, dove essere delicato e dove essere

deciso.

Mi chiesi perché non si stesse fermando, in uno sprazzo di lucidità, ma mi risposi che se si fosse

fermato lo avrei ucciso, arrivati a quel punto.

Continuava a baciarmi il viso, le labbra, il collo, lasciandomi comunque modo di respirare, e soprattutto

ansimare, in modo quasi imbarazzante.

Sentivo di essere al limite e dovette accorgersene anche lui perché scese con brama a baciare il mio

seno, aumentando la mia eccitazione e accelerando l’arrivo del momento.

Il piacere mi travolse, inaspettato e appagante come mai prima, lasciandomi quasi senza fiato.

Mi baciò le labbra dolcemente e, mentre mi riprendevo, mi sfilò gli slip.

“Se vuoi che mi fermi, dimmelo ora perché tra un attimo non ne sarò più capace temo.” Quasi mi

pregò.

“Non voglio che ti fermi.” Risposi ancora con il fiato corto.

Mi baciò ancora, questa volta più dolcemente e lentamente, sapeva, senza che glielo avessi detto, che

avevo bisogno di dolcezza e di attenzioni.

Dopo il bacio mi guardò negli occhi un lungo istante e mi sussurrò: “Solo un secondo…”

Si alzò e lo vidi armeggiare con la tasca dei suoi pantaloni.

Lo vidi sfilarsi insieme pantaloni e intimo e indugiare ancora fermo in piedi dandomi le spalle; distolsi lo

sguardo per non mettermi ancora più ansia: il momento era vicino.

Si infilò di nuovo rapidamente sotto le coperte ma, invece di tornare su di me, rimase al mio fianco per

accarezzare tutti i contorni del mio corpo, con gesti lenti ma decisamente piacevoli.

“Rilassati…” Mi sussurrò in un orecchio per poi mordicchiarlo e giocarci con la sua lingua.

Ero stanca di aspettare, mi sentivo di nuovo arsa dal fuoco dell’eccitazione, per cui lo attirai su di me;

lo sentii fare spazio anche al suo secondo ginocchio tra le mie gambe e, meccanicamente, le allargai per

accogliere il suo corpo.

“Hope tesoro, guardami.” Non mi ero nemmeno accorta di aver chiuso gli occhi in quel momento.

Li aprii subito e lo vidi fissarmi intensamente. “Se ti faccio male fermami."

Annuii, E poi lo sentii, lento, entrare in me; mi irrigidii d’istinto per un improvviso senso di bruciore

intenso e doloroso.

Si fermò all’istante e accarezzandomi una guancia, mentre si teneva con l’altro braccio, mi disse

dolcemente: “Non pensare, chiudi gli occhi e rilassati. Siamo tu ed io, non ti farei mai del male lo sai.”

Sorpresa da tutta questa dolcezza.

Feci come mi disse e lo sentii attendere lunghi istanti, vigile in attesa che il mio corpo si rilassasse di

nuovo. Poi riprese e questa volta non si fermò, rompendo ogni ostacolo.

Trattenni il respiro e afferrai un lembo del lenzuolo con la mano per sfogarmi; pian piano prese a

muoversi in me, la sensazione di fastidio continuava a essere enorme ma cercai di concentrarmi sul

resto, sul contatto con il suo corpo, sui baci che mi lasciava sulle spalle e sul seno, sul suo respiro

sempre più spezzato ed eccitato.

Accelerò il ritmo senza mai esagerare, il bruciore stava lentamente perdendo di intensità ma mi

impediva di provare reale piacere.

Ma fu comunque appagante oltre ogni limite sentirlo raggiungere il piacere e accasciarsi ansimante su di

me.

Riprese fiato e uscì lento dal mio corpo. “Tutto bene?” Mi chiese preoccupato.

“Mai stata meglio.” Gli sorrisi ed era vero, non era stato come lo avevo immaginato ma forse anche

meglio; era stato attento e affettuoso, aveva rispettato i miei tempi e mi aveva fatta sentire donna.

Rimannemmo a fissarci per un po', poi cademmo tra le braccia di morfeo.

 

                                                                                                 maybe, in my heart , i love you


 


 


 

My space:3

buuuona sera dolce fanciulle:) come promesso, ecco il sesto capitolo. Voglio precisare che io non sono

portata a scrivere scene erotiche e per scrivere questa scena mi sono ispirata totalmente ed unicamente

alla storia “fra me e te” nella sezione 'romantico” di efp. Vi consiglio di leggerla, è stupenda. :) Questo

capitolo è dedicato tuuutto ad Hope e Harry, visto che molte preferiscono questa coppia :') è un

capitolo mooolto dolcioso <3 ma tranquille, per le 'amanti' di hope-zayn, il nostro caro bad boy

ritornerà LOL

Detto ciò, come al solito,mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate in una recensione!

Se volete sapere quando aggiornerò, potete seguirmi su twitter, sono @credoinloro così ogni volta

che pubblico, vi avverto con una menzione:)

Vorrei anche ringraziare le 102 persone che hanno messo la storia nelle seguite, i 98 nelle preferite e 45

nelle ricordate:) Solo ieri il primo capitolo raggiungeva le mille visualizzazioni e ora, mi ritrovo a quasi

due mila! GRAZIE! Ringrazio anche le lettrici silenziose:)

Un bacio enorme, Anna.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7- you're only mine. ***


Capitolo 7- you're only mine.

 

Avvertimento

La storia inizialmente era a rating rosso, poi l'ho passato all'arancione visto che molte non potevo leggerlo. Sapete che io non sono portata a scrivere cose erotiche, ma c'ho provato e stando alla mia migliore amica, ho fatto la porcona ahahah :( , quindi se siete le tipiche santarelline non leggete:)

 

 

 

 

Mi sentì accarezzare la guancia da una mano morbida, mi girai trovando harry fissarmi con gli occhi lucidi e la guance un po' arrossate, che mi fece pensare ad una cosa, alla febbre. Gli toccai la fronte ma era tutto apposto, ignara di quello che davvero gli stava succedendo.

"Sei bellissima" mi sussurò vicino al mio orecchio, dove iniziò a stuzzicarlo con dei morsi , provocandomi mille brividi su per il mio corpo.

"Harry, io..." provai a dire qualcosa, ma lui mi fermò.

"Lo so, pensi che io sia un puttaniere, ma è solo la prima impressione, io non sono così. Ho dei sentimenti" disse, cercando la mia mano tra le lenzuola.

"Non ti dico di diventare la mia ragazza, ma almeno provare a conoscerci"

proseguì, alzandosi dal letto , mettendo i boxer e venire nella mia direzione. Cercai il mio intimo e lo misi, alzandomi di conseguenza.

"Da quando ti ho vista in quel posto , mi sei piaciuta all'istante" esclamò, ancora con le guance rosse.

"Sì, avevo notato" risposi ridendo, ricordando la sua erazione quando ballai con lui.

"Allora?" mi chiese, sorridendo.

Mi mise una mano attorno i fianchi e mi fece avvicinare pericolosamente a lui, potevo sentire il suo respiro confondersi con il mio.

"Va bene" dissi, avvicinandomi. Sentì il suo respiro sulle mie labbra, iniziò sfiorarmi la bocca , pian piano avvicinando le sue labbra fino a giungere alle mie dove, mi baciò con foga quasi a non farmi respirare. Potevo sentire il suo 'eccitamento' premere su di me, cosa che mi fece venire una stretta allo stomaco, per via dei brividi che mi provocava.

Mi staccai mal volentieri da lui, notando con orrore che fossero le 19:00 e che mia madre sarebbe venuta a casa a momenti.

"Devi andare" gli dissi, prendendolo per mano giungendo il salone.

"Immagino, domani ci vediamo?" mi chiese, mettendo da fuori il labbro inferiore sembrando un cucciolo indifeso.

"Certo" risposi, dandogli una pacca sul braccio facendolo smettere.

Lui si mise a ridere e di seguito io.

"Allora vado..." disse, pronunciando quelle parole in modo sensuale o almeno , cercava di esserlo.

"Sì, devi andare" esclamai aprendo la porta e facendolo uscire.

Mi guardò per un ultima volte e poi, andò via.

 

POV. HARRY.

Non credevo a quello che ero riuscito a dire, fin ora non mi ero mai impegnato con una ragazza, ritenendomi un tipo poco fedele ma lei aveva catturato la mia attenzione, era speciale.

Arrivai a casa, notando la macchina di Louis parcheggiata nel mio vialetto, cosa insolita visto che lui veniva poche volte a casa mia.

Parcheggiai ed entrai in casa notando insieme a Louis, un ragazzo al quanto familiare.

"Oh, haz.. finalmente, ti stavo aspettando da un'ora, dov'eri?" esclamò Lou, venendomi incontro sorridendo.

"Ero in giro" mentì, notando il ragazzo che si era portato dietro.

"In giro eh? Chi hai scopato oggi? " disse ridendo, dandomi una pacca sulla spalla, amichevolmente.

"Nessuno lou, davvero" dissi, non volendo dare spiegazioni in presenza di quel tipo lì.

"Ah,non ti ho presentato Zayn, è un mio amico, si è trasferito qui da poco" esclamò , sempre con il sorriso sulle labbra.

"Piacere, sono Zayn" si presentò 'l'essere', tendendomi la mano.

"Harry" dissi, scostandomi.

Vidi Louis scambiarsi un'occhiata con Zayn, pensando che io non vedessi.

"Perché sei qui?" gli chiesi, sedendomi sulla mia poltrona.

"Ho bisogno di un favore haz, so che su di te posso sempre contare" rispose, andando per le lunghe.

"Dimmi"esclamai.

"Ho bisogno che tu mi tenga queste" rispose ancora, cacciando fuori dalla tasca dei pantaloni, delle bustine contenendo della polverina bianca.

"Che cazzo è quella roba ,Lou?" chiesi alzandomi, andando contro di lui.

"Non è sua, ma mia." esclamò zayn, facendo un passo in avanti.

"Cosa dovrei farci io? E poi, non sapevo fossi un drogato lou" sputai quelle parole, trucidando con lo sguardo il mio amico.

"Non sono un drogato hazza, le vendiamo solo" disse con nochalanche , come se fosse la cosa piu' facile del mondo.

"Tu sai com'è fatta mia madre,controlla dappertutto.. anche le mie sorelline, tu invece, hai piu' privacy." prosegui louis.

"è quindi?" chiesi, sperando che non mi chiedesse quello che già immaginavo.

"potresti tenermele? Solo per pochi giorni, ti prego!" disse, scongiurandomi.

"Perché non puoi darle al tuo nuovo amico, dall'acconciatura perfetta?!" chiesi, con un accenno di ironia.

"Non posso." disse solamente, contraendo la mascella.

La cosa che mi fece innervosire di piu' era che lui, fosse uscito con Hope. Volevo proprio vedere se gli aveva detto quello che faceva, anche se, dubitavo.

"Solo per due giorni, lou." dissi infine, accentando la richiesta del mio migliore amico.

"Grazie hazza, sei l'amico migliore" esclamò lui, abbracciandomi.

 

 

POV HOPE.

"Hope, faccio io la cucina, vai a letto" disse mia mamma dopo aver cenato.

Annui, andando in camera stendendomi sul letto, ascoltando 'remember december' di demi lovato.

Mille pensieri vagarono nella mia mente, facendo capolino al pomeriggio trascorso con Zayn fino alla serata trascorso con Harry. Forse, avevo sbagliato nei confronti di Zayn, ma eravamo amici, quello che lui aveva specificato subito.

Il cuore mi diceva di continuar a frequentare harry ma la testa mi diceva altro, ovvero che mi avrebbe potuto far soffrire.

Immersa nei miei pensieri, sentì dei rumori, tipo sassolini, battere sulla mia finestra. Mi scostai dalle coperte e mi avvicinai alla finestra pensando fosse un killer, invece la mia visuale si indirizzava verso un ragazzo con cespuglio riccio per capelli. Sorrisi al pensiero di questo dolce gesto, solo nei film vedevo questo genere di cose e ora, mi ritrovavo un ragazzo bussare alla mia finestra.

"Cosa ci fai qui?" dissi, sporgendomi dalla finestra parlando piu' piano possibile.

"Volevo vederti" rispose bisbigliando.

Chiusi la finestra e scesi velocemente le scale senza far rumore. Quando aprì la porta, mi trovai di fronte harry, sorridente mostrandomi le sue fossette.

Chiusi la porta e lui, meccanicamente, si avvinghiò a me baciandomi come se non mi vedesse da anni. Io non feci altro che ricambiare il suo bacio, che sapeva di menta mettendo le mani attorno al suo collo e lui, mise le sue attorno i miei fianchi, unendo i nostri corpi.

"Harry.." dissi, allontanandomi da lui un po' accaldata.

"Sei così bella" esclamò forse un po' urlando.

Misi una dito sulle sue labbra a mo' di zittirlo, e lui aprì automaticamente la bocca cercando di succhiare il mio dito.

"Volevi fare il sexy Styles?" gli chiesi , ridendo a bassa voce.

"Vorresti dire che non lo sono?" e rispose facendo il finto offeso.

"Oh non fare tanto l'offeso harry" dissi ridendo, allontanandomi da lui, sedendomi sulla mia panchina.

Lui mi segui, ma appena si sedette mi sollevò mettendomi le mani sotto al sedere per portarmi sulle su gambe.

Incominciò a baciarmi il collo, io non feci altro che permetterglielo perché non riuscivo a fermarlo e nemmeno io volevo. Sentì le sue mani accarezzarmi i fianchi con decisione.

Si avvicinò con il bacino contro il mio e capì che se non l'avessi fermato forse, l'avremmo fatto lì, su una panchina.

"Harry, io devo andare a letto" riuscì a sussurare tra i baci che mi dava.

"Non voglio andarmene, posso rimanere?" mi chiese, non smettendo di baciarmi con gli occhi socchiusi.

"Ci sono i miei che dormono, sono cazzi se ci scoprono" risposi.

"Mi faccio piccolo piccolo" mi disse ancora, con voce da bambino.

Non feci altro che sorridere e annuire. In fondo mia madre domani andava a lavoro, lo stesso mio padre e mio fratello a scuola. Non se ne sarebbero mai accorti.

Aprì la porta silenziosamente, facendo cenno ad harry di non far rumore. Salimmo le scale e lo condussi in camera mia.

"Ora mi spieghi come hai fatto ad aprire la finestra ed entrare in camera mia" gli chiesi riguardo ad oggi, chiudendo la porta a chiave.

"Oh beh, sono un maestro in queste cose" mi rispose, prendendomi di spalle, facendomi cadere sul letto come una pera cotta.

Si posizionò sopra di me, rimasi in mobile e incominciai a pensare guardandolo negli occhi.

Harry abbassò il suo sguardo fino a giungere sul mio seno che si intravedeva dal maglia del pigiama un po' scollato. Scostò un lato della mia maglietta e mi lasciò un bacio lieve sulla mia spalla nuda, provocando in me , non pochi brividi. Continuò a lasciarmi baci, fino a raggiungere il collo lentamente mentre le mie mani scendevano per accarezzare la sua schiena.

Giunse le mani sui miei fianchi mentre lasciò un bacio dietro l'orecchio, toccando il lobo con la lingua facendomi sentire una vampata di calore nelle parti intime. Portai il braccio all'indietro, afferrando i suoi capelli, sentivo la sua eccitazione premere su di me, spinse il suo bacino verso di me e io , automaticamente gli strinsi i capelli.

"Oh hope.." sussurò tra l'incavo del mio collo.

Partendo di mia iniziativa, gli tirai via la maglietta toccando i suoi addominali perfetti, il suo torace era caldissimo.

La stessa cosa face harry, l'aiutai a sfilarmi la maglietta e poi dolcemente iniziò a mordicchiare i lati del mio reggiseno, scostandolo fino ad arrivare al capezzolo del mio seno sinistro. Iniziò a giocarci sù mordicchiandolo fino a farlo diventare duro, l'altra mano andò verso l'altro mio seno, entrando da sotto il reggiseno dandomi dei piccoli pizzicotti sul capezzolo facendomi contorcere dal piacere. Alzai debolmente la schiena per permettere ad harry di sganciarmi il reggiseno, che fece senza alcun problema.

"Sei la ragazza piu' bella che abbia mai visto" mi sussurò, arrivando vicino al basso ventre.

Mi guardò, forse cercando il mio consenso a togliere i pantaloni del pigiama. Annui, e lui , in pochi secondi tirò via quell'inutile indumento e iniziò a giocare con un dito in me, sapeva come muovere le mani, toccando il mio clitoride fino a farlo diventare duro. Ero quasi arrivata al limite, quando harry fece qualcosa che mi sorprese, mi tolse le mutande e si tuffò sulla mia intimità. Rimasi pietrificata per pochi secondi, ma poi sentì la sua lingua picchiettare il clitoride fino a darmi il massimo piacere.

Sì alzò, per ritornare a baciarmi e sentì il mio sapore tra le sue labbra, cosa che mi fece eccitare di piu'.

"Ti voglio" disse con voce rauca e sexy come non l'avevo mai sentito.

"Anche io" risposi, chiudendo gli occhi, immersa nel piacere.

Si alzò per togliersi il pantalone e rimase davanti a me in boxer, tirò fuori dalla tasca dei pantaloni, il preservativo.

"Posso aiutarti?" chiesi, arrossendo dalle mie parole.

Lui mi guardò per pochi secondi e poi prese la mia mano fino a posizionarla sopra la sua stoffa delle mutande. Il suo pene si indurì al mio tocco, abbassai pian piano i suoi boxer fino a toglierli completamente. Era lì difronte a me, rimasi interdetta per poco, poi iniziai a toccarlo notando gli occhi lucidi di harry. Iniziai a fare su e giù con la mano, vidi harry socchiudere gli occhi e prese la mia mano tra le sue, indicando come fare.

"Fermati, voglio arrivare al limite, dentro di te" mi disse, togliendo le mie mani dal suo membro e mettersi il preservativo.

Mi fece sdraiare e si posizionò sopra di me, allargandomi le gambe e pian piano sentì il suo pene entrare dolcemente in me, mi sentì meravigliosamente piena. Rimase così, immobile, per un minuto.. poi iniziò a muoversi sempre piu' forte e stavolta non provavo fastidio ma enorme piacere. Mentre si muoveva, harry si teneva con i gomiti sul letto, mettendo la sua fronte sulla mia. Cercai di non gemere, per paura che i miei potessero sentire, graffiai la schiena di harry giungendo all'apice del piacere, lui diede altri due colpi e poi, si accasciò di fianco a me, mettendo la testa sul mio petto.

Chiusi gli occhi per un po', e sentì forse, un 'ti amo' da harry, ma forse mi sbagliavo.

Rimuginandoci sopra, mi addormentai abbracciata a lui.

*

Mi svegliai notando la luce filtrare dalla mia finestra, mi girai pensando di trovare harry, invece mi trovai sola.

Feci per scendere dal letto, ma notai un bigliettino sulla mia scrivania.

"Sono andato via prima che i tuoi si svegliavano, ti chiamo io x" c'era scritto.

Sorrisi ripensando alla nottata passata insieme a lui, uscì dalla mia camera avviandomi in doccia.

Quando uscì dalla doccia, sentì il mio cellulare vibrare.

Lo presi in mano, vedendo che fosse un messaggio.

'sei una puttana, harry ti usa solo' diceva.

Feci scivolare a terra il telefono, sedendomi sul letto e con gran stupore mi uscirono delle lacrime, ero ferita.

 

 

 

 

 

My space:3

 

buuuonasera belle ragazze:)

ecco il tanto atteso settimo capitolo, e stato un parto perché non avevo idee, ma poi, la mia mente 'malata' ha trovato qualche ideuccia e ho buttato giu' qualcosa:)

Come ben sapete, hope pensa che zayn sia un bravo ragazzo, beh io non dico il contrario, ma vende droga e tutto sommato non è effettivamente un santo e questo, l'ha nascosto alla nostra protagonista. Ovviamente non voglio dire che in realtà zayn sia un drogato, per carità, ma ho avuto questa idea, quuindi:)

In piu' questo è un capitolo dedicato alla coppia hope-harry visto che molte preferiscono quella, ci sono scene mooolto pervy e mi imbarazzo da morire e mi dispiace se non sono di vostro gradimento ma è il massimo che posso fare.

Intanto spero che vi abbia incuriosito il finale:) non saprete di certo chi ha scritto il messaggio nel prossimo capitolo, ma piu' in là ^^

Come al solito , voglio ringraziare le persone che resenciscono SEMPRE e anche le 130 persone che l'hanno messa nelle preferite, i 50 nei ricordati e i 128 nelle seguite. SIETE FANTASTICHE<3

Mi piacerebbe se voi lasciaste una recensione, per sapere il vostro giudizio su questo capitolo, e ora visto la lunghezza del mio papiro, mi dileguo.

Un bacio, Anna x

 

 

 

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Capitolo 8
*** maybe, i'm in love with you ***


CAPITOLO 8

 

"Signorina Thenson, sta seguendo la lezione?"sentì il mio professore chiedermi qualcosa.

Alzai la testa dal libro e feci cenno di 'si' con la testa, ritornando poi nei miei pensieri.

Erano passati 5 giorni che non sentivo Harry e quel messaggio, forse, aveva ragione. Mi aveva usata e io da emerita cretina gliel'avevo lasciato fare.

Sentì il suono della campanella e mi alzai strascicando i piedi al suolo come se non avessi nanche voglia di muovermi, mi diressi verso il mio armadietto trovando la mia amica mettendo la roba nel suo.

"Ehi tesorino, come stai?"disse, abbracciandomi.

"Potrebbe andare meglio" risposi vaga, lasciandomi coccolare da lei

"Sei così strana in questo periodo.." mi lascio' trasalire dicendo quelle parole, non volevo che sapesse quello che mi era capitato in questi giorni.

"No, tranquilla"esclamai, lasciandogli un bacio sulla guancia e andando verso la fermata del pullman.

Quello che vidi, una volta uscita da scuola, non mi piacque per niente.

Vidi il ragazzo riccio avanzare verso di me, avvolgendo le sue grandi mani attorno i miei fianchi e baciandomi la testa.

"Mi sei mancata, piccola" disse stringendomi a se.

Cercai di liberarmi, ma la sua presa era troppo ferrea, gli diedi un calcio sul ginocchio e fortunatamente mi lascio andare.

"Cosa ti prende?" mi domandò , facendo il finto tonto.

"Cosa mi prende? Non ti fai sentire da giorni dopo quello che mi hai promesso e ora te ne vieni così?" esclamai, cercando di essere fredda.

"Ho avuto degli impegni..., ma ti pensavo sempre" rispose, prendendo la mia mano tra la sua, facendole intrecciare.

"Anche io ora ho degli impegni"dissi fredda, e mi scostai da lui prendendo il pullman.

Mi misi al mio posto e lo vidi attraverso il finestrino, mettendosi gli occhiali da sole e facendomi segno che mi avrebbe chiamata. Per quanto mi potesse far male il suo modo di fare, a me continuava a piacere e io, ero solo una masochista.

Misi le mie cuffiette e mi appoggiai al finestrino , sentendo la musica e immergendomi nei miei pensieri.

Arrivai fuori casa e vidi Harry aspettarmi nel cortile, avanzai velocemente, puntandogli un dito contro.

"Non puoi seguirmi, non puoi venire a casa mia!" esclamai, arrabbiata.

"Certo che posso, tu sei mia." rispose con nonchalance, avvicinandosi e strofinando le sue labbra contro le mie. Uno strano calore mi invase tutta, ma cercai lo stesso di mantenere la calma e lo spinsi via, con quella poca forza che avevo per farlo.

"Dici questo e poi non ti fai sentire, bel modo di dimostrarmelo!" dissi, abbassando lo sguardo, iniziando a giocare con l'orlo della mia maglietta, presa dal nervoso.

Harry avanzò di nuovo, e mi mise un dito sotto al mento, alzandomelo.

"Avevo delle cose da fare per mio padre,scusa" esclamò, sorrisendo e notai i suoi occhi leggermente lucidi.

"Dovrei crederti?" gli chiesi.

"" rispose, annullando la poca distanza che c'era tra noi con un bacio che mi fece perdere il respiro. Sfioro con la lingua il mio labbro inferiore, mordicchiandolo infine. Risi al suo gesto e misi le mani attorno al collo e lui ai miei fianchi in modo protettivo.

"Devo entrare.." dissi, indicando la porta di casa.

"Vorrei tanto venire con te, ma devo andare da un mio amico" esclamò, facendo un'espressione triste ma alquanto buffa.

"Ci vediamo stasera ok?" mi chiese, baciandomi ancora.

"" ricambiai il bacio e mi allontanai, entrando in casa.

Vidi dalla finestra la sua macchina sfrecciare sulla strada pensando al guaio che forse mi stavo cacciando, ma il guaio più bello che mi potesse capitare.

Ero sola in casa, i miei erano a lavoro, mio fratello a scuola. Ero così felice di aver un po' di tempo in solitudine, mi mancava tutto cio'.

Mi preparai un panino velocemente e accesi la televisione mettendo mtv e godendomi 'giordie shore' .

 

* * *

Mi sentì solleticare i fianchi, aprì gli occhi di soprassalto pensando che fosse Harry, intrufolatosi di nuovo a casa mia, invece era il mio cagnolino.

Sorrisi all'idea di averlo scambiato per il riccio, iniziai a coccolarlo sentendo mia madre scendere le scale e venire nella mia direzione.

"Oh, sei sveglia.." disse sorridendo.

"" risposi, alzandomi.

"Oggi io ho una cena di lavoro, tuo padre va dagli amici a vedere la partita e Lucas dorme da Loris, sarai sola quindi attenta e non aprire a nessuno" mi raccomandò mamma, aggiustandosi il vestito.

Feci cenno di si con la testa, andando in cucina con molta calma trovando mio fratello mangiare una mela.

"Cucciolotto" lo salutai, baciandogli una guancia.

"Hope, tra poco vado a dormire da Loris, non vedo l'ora" esclamò tutto contento.

"Sì lo so, divertiti e stai attento" risposi, sedendomi sulla sedia.

Sentì vibrare qualcosa nei miei pantaloni, estrassi il mio cellulare trovando un messaggio di Harry.

"Cosa si fa stasera?" lessi.

"Ho casa libera" risposi, sapendo gia' cosa mi rispondesse lui.

"Ad harry styles piace questo elemento, alle 21 son da te" sorrisi, pensando a quanto potesse esser felice come una pasqua per questo avvenimento.

 

* * *

POV HARRY.

"L'hai chiamata?" mi chiese Louis, accendendosi una sigaretta.

"Gli ho mandato un messaggio,ha casa libera stasera" risposi, incrociando il suo sguardo che lui appena optò, scoppiò in una risata.

"Avrai una notte movimentata eheh" esclamò dandomi una pacca sulla spalla.

"Con lei non è solo sesso..." dissi serio, serrando la mascella.

"Mi piace, non solo fisicamente" prosegui, avanzando verso la macchina.

"Mi piace questo cambiamento , harreh" urlò louis.

Era incorregibile quel ragazzo, ci conoscevamo da quando eravamo piccoli e il nostro legame si era ancor più unito quando mi disse di esser gay.

Certo, ero rimasto un po' sorpreso, ma in fondo è mio fratello, non di sangue ma è come se lo fosse.

Arrivai sotto casa, scesi velocemente dalla macchina e una volta entrato in casa, non ascoltai nemmeno quello che mia madre mi diceva che entrai in doccia, gia' con la voglio di essere tra le braccia di Hope.

 

* * *

POV HOPE.

Uscì dalla doccia, entrando in camera sperando di trovare qualcosa di adatto da mettere per l'arrivo di Harry. Non volevo apparire sexy, ma nemmeno una nonnetta di 90 anni. Presi un paio di leggins di jeans e una maglietta con dei cuoricini disegnati, avvicinandomi allo specchio , mettendomi un po' di rimmel.

Scesi in salone, aspettando il suo arrivo, mancava poco per le 21 e io, ero più in ansia che mai.

Nell'aspettare, accesi la televisione e mi concentrai su cio' che dicevano le persone di quella sitcom.

Sentì il campanello suonare, balzai dal divano e mi precipitai alla porta, e attesi un minuto per vedere se ero pronta e quando aprì la porta, mi trovai un bellissimo ragazzo riccio guardandomi con quel sorriso che ipnotizzava chiunque.

"Buonasera.. " disse, prendendo la mia mano e baciandola.

"Ciao" risposi solamente, con la gola secca.

Gli feci spazio per entrare e quando lo fece, mi diede una rosa rossa, un piccolo gesto che però, mi fece piacere.

"E' bellissima, grazie" La presi, alzandomi sulle punte e baciandolo. Lui avvolse le sue mani attorno i miei fianchi e mi sollevo appena, succhiando il mio labbro inferiore.

"Mi sei mancata" esclamò,guardandomi negli occhi.

Sorrisi alle sue parole e andai in cucina per mettere la rosa in un vaso, dopo averlo fatto mi ritrovai Harry a pochissimi centimetri di distanza.

"Ordiniamo una pizza?" mi chiese,premendo il suo corpo contro il mio.

Senza parole feci cenno di si, e presi il cellulare per chiamare la pizzeria.

 

* * *

Dopo cenato, ci sdraiammo sul salotto con il mio cagnolino e Harry inizio a coccolarmi. Inizio' a baciarmi il collo, mi scostò la maglietta e la bratellina del reggiseno per continuare. Ero invasa dal calore, e strinsi le mie gambre attorno al suo bacino.

"Non sai quanto ti desidero" disse, con voce bassa.

"Penso di sì" risposi maliziosamente, indicando la sua erezione.

Sorrise, e mise una mano sotto la mia maglietta iniziano a disegnare cose che solo lui sapeva.

"Andiamo di sopra?" chiesi.

Lui in tutta risposta si alzò e mi prese in braccio stile sposa e salimmo sopra.

Mi buttò sul letto con poca delicatezza e si tolse le scarpe, posizionandosi sopra di me.

"Sei così bella.." lascio' finire quelle parole in un sussurò mentre mi tolse la maglietta, strizzandomi un seno da sopra il reggiseno. Gemetti leggermente, presa alla sprovvista.

Io feci la stessa cosa con la sua maglietta, e misi una mano sui suoi pettorali perfettamente scolpiti. Cambiai la posizione e vidi il suo sguardo contradittorio quando mi misi io sopra di lui, ma quando iniziai ad armeggiare con i bottoni dei suoi jeans si rilasso' e mi fece fare. Volevo fargli cio' che lui aveva fatto a me, volevo per la prima volta,comandare.

Abbassai la cerniera dei suoi jeans e lo tolsi con il suo aiuto, misi la mano sulla stoffa dei boxer e in meno di pochi secondi, il suo pene sì indurì di più.

Premetti la mia mano e iniziai a strofinare, gesto che faceva piacere ad Harry visto che continuava a dimenarsi come un assatanato.

Le mie dita giocarono con l'orlo dei suoi boxer e una volta terminata questa tortura, gli tolsi l'intimo.

Era lì, davanti a me tutta la sua pertuberanza , ero un po' nervosa per quello che stavo per fare ma in fondo, lui era il ragazzo giusto.

Avvolsi la mano intorno al suo pene e iniziai ad andare su e giu' con estrema lentezza, vidi harry guardarmi con gli occhi lucidi e leggermente più scuri del solito. Continuai a fare questa mossa e mi avvicinai di più fin quando non toccai con la lingua la punta, la quale divenne più rossa. Iniziai a succhiare quella parte, sentendo harry gemere, con l'altra mano pompavo su e giu' e anche se avevo timore, vederlo dimenarsi sotto di me, mi dava un no so che' di fierezza.

"Ti prego, non voglio venire così" sussurò quelle parole harry e allontanò la mia mano dal suo pene.

"Voglio sentirti.." continuo' ancora, cambiando posizione.

Sentì la sua erezione sul mio basso ventre e per incitarlo gli diedi una leggera spinta.

"Tu mi vuoi morto" esclamò con un filo di voce.

Sorrisi.

Con molta falicità mi tolse i pantaloni e mutandine, si mise il preservativo e con molta lentezza entrò in me, aspettanto che io mi adattassi a tutto cio'.

Appoggiò i gomiti sul letto per non pesarmi, e mi baciò la fronte.

Mi avvinghiai a lui con le gambe per fargli capire che poteva muoversi e, lui fece.

I suoi movimenti mi fecero gemere e delle strane emozioni mi invasero, formando un nudo allo stomaco. Incominciò a spingere sempre più forte, fin quando entrambi, arrivammo all'epice del piacere.

Pian Piano uscì in me e si posiziono al mio fianco,mettendo la testa sul mio seno.

"Penso di essermi innamorato di te" biascicò harry.

"Cosa?" gli chiesi ridendo.

"Ti diverti? Hai capito benissimo invece" disse, cacciando in fuori il labbro inferiore a mo' di cucciolotto.

"Anche io" risposi.

"Cosa?" mi chiese, ridendo.

"Mi sto innamorando di te" esclamai, saltandogli sopra e baciarlo con passione.

 

 

 

 

 

My space:3

 

Ragazzuole belle, scusate l'enorme ritardo ma ho avuto tantissimi impegni. Come tutte, sto facendo le verifiche finali a scuola e i compiti mi devastano, poi ho avuto il concerto a Verona e tra preparativi ed altro ho avuto pochissimo tempo.

Avete sentito del nuovo tour negli stadi? Sono così orgogliosa di loro, e poi ora, tutte avranno la possibilità di piangere e cantare con loro sotto un palco. Credeteci sempre, anche io ero andata in Arena senza biglietto e non so chi santo mi ha fatto trovare una persona che li vendeva, ho speso tanto per la non numerata ma non c'è stato prezzo quando loro sono usciti e hanno iniziato a cantare, è un esperienza che dovete fare tutte e io vi auguro davvero di andarci:)

Passando al capitolo, so che è una schifezza assurda perché non l'ho controllato, l'ho scritto velocemente e scusatemi se trovate degli errori. Le parti 'hot' stavolta li ho fatti da sola, senza aiuto della mia migliore amica, e si vede haha. Io non sono portata per queste cose, quindi non arrabbiatevi con me lol . Mi dispiace per chi non sarà d'accordo per l'orientamento sessuale di Louis in questa fan fiction e forse, molte di voi smetteranno di seguirla, ma è puramente casuale il fatto che io sia una larry believer haha:)

Spero che il prossimo capitolo venga meglio e che la mia devota amica stavolta mi aiuti.

Per la pubblicazione del prossimo non so' quando avverrà perché non c'ho tempo nemmeno per stare due minuti sul divano:(

La scuola dovrebbe finire per il 3 Giugno, quindi finita la scuola io sarò libera e continuerò come facevo prima, ovvero un capitolo a sera.

Se volete sapere qualcosa, scrivetemi su twitter @credoinloro o su facebook 'Anna Styles (Navarra)'

E come al solito, lasciate una recensione se vi va!

Un bacio:) xx

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