The baby is crying

di Adele Emmeti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** On. Rec. Start. ***
Capitolo 3: *** Com'è che si fa? ***
Capitolo 4: *** Dovrei chiamare...un... ***
Capitolo 5: *** Ci state? ***
Capitolo 6: *** Ci pensi su... ***
Capitolo 7: *** Dondolava... ***
Capitolo 8: *** Sotto la culla ***
Capitolo 9: *** Liberatemi ***
Capitolo 10: *** Uno specchietto ***
Capitolo 11: *** Indizi ***



Capitolo 1
*** On. Rec. Start. ***


Tuuuut...tuuuut...tuuut.

Click.

«Pronto».

«Kim, sono io».

«Tesoro, che succede?».

«Niente, niente va tutto bene...tu dove sei?».

«Sono appena arrivato a Mosca, sto andando in albergo».

«Fa molto freddo?».

«Sì..fa par...o...fr... ma non ti pr..cc....e».

«Kim non ti sento».

«Co..a?»

«Kim ti sento male».

«...Ora? Ora mi senti?».

«Sì, ora sì».

«Bene, tu hai messo a dormire il cucciolo?».

«...sì».

«Eh eh come si è comportato oggi?»

«Al solito».

«Ehi, ti sento...abbattuta, sei sicura che va tutto bene?».

«Kim...ho deciso che...che faccio quella cosa che ho detto».

«Quale cosa?».

«Quella del registratore».

«Ohh cazzo...cazzo Lilith, non ricominciare con questa storia ti prego».

«No ascolta...ascoltami io devo farlo».

«Ne abbiamo già parlato Lily, te l'ho già detto: è una follia! È solo una follia! Fatti un tisana, mettiti a letto a leggere qualcosa e dormi serena! Domani sarà...».

«Kim devo farlo! Lo sento di nuovo!».

«Cazzo...porc...Lilith, non farmi incazzare. Tu non senti niente. Ti ricordi cosa ha detto il dottor Fent? È solo stress, nient'altro. Solo stress. Hai bisogno di riposo, ora te ne stai un mesetto a casa, con il piccolo, gli stai vicino e te lo tieni stretto. Poi torno io e tutto andrà come è sempre andato, ovvero bene».

«No Kim...no ti prego».

«Lily...ascoltami. Mettiti a letto e dormi, andrà tutto bene».

«....ok. Ok Kim, a domani».

«A domani tesoro. Buonanotte».


…..

…....

«Fanculo tutti. Mi chiamo Lilith Bane, ho trentadue anni, e vivo a San Francisco. Mio marito Kim è un giornalista...è sempre fuori e...mi lascia spesso sola. Abbiamo avuto un figlio, Thomas, che dorme di sopra. Quando racconto quello che succede qui nessuno mi crede...sigh, nessuno mi crede...nemmeno quando piango, e quando mostro le foto. Così ho deciso di registrarmi, sì, voglio registrare tutto. Accenderò questo registratore ogni volta, così quando mi diranno che sono una pazza...lo accenderò e mostrerò il contrario. La nostra telecamera è guasta, per questo registro. Appena sarà pronta passerò ad usarla. Ora...ora mi metto nel letto, e lo lascio acceso. Sentirete pian piano tutto, così capirete che pazza non sono. No. E gli assistenti capiranno. Mio marito capirà! Capirete tutti...dal primo all'ultimo....buon ascolto».

Salve a tutti, e grazie per aver scelto di leggere la mia storia, sia che vogliate continuare che fermarvi qui. Avrei dei piccoli consigli di lettura: essendo il brano interamente dialogato, senza descrizioni o voci narranti, successivamente noterete come le parole si rimpiccioliscano quando i protagonisti parlano a bassa voce, e si ingrandiscano quando alzano il tono. Ci sono molti puntini di sospensione, che rappresentano il tempo che passa o il silenzio: vi consiglio di fermarvi davvero ai puntini e far passare un secondo, in modo da comprendere le mie intenzioni.

Scusate se la forma delle frasi non è sempre ''aulica'' ma sto cercando di rendere il tutto molto realistico, e nella realtà parliamo molto peggio rispetto a quando scriviamo.

Grazie ancora, buon proseguimento!


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Capitolo 3
*** Com'è che si fa? ***


Click

«frusshhh...frussh...tic tic...salve a tutti, eccomi. Iniziamo pure...cosa volevo dire...ah sì: giorno numero uno. Ho riascoltato la registrazione di stanotte, non c'era niente.

E...che dire...in effetti è andato tutto bene. Lui dormiva. Ha dormito fino alle quattro. Poi si è svegliato e ha pianto, gli ho fatto il latte, l'ha preso. E poi è stato in silenzio.

Sembrava normale. Lo so, sono la madre...non dovrei dire certe cose ma...ma se foste al mio posto sono sicura che fareste lo stesso.

Sarò più chiara, ecco...sediamoci. Allora, Tommy è nato un anno fa circa, ha undici mesi. Mio marito Kim, mi è stato vicino per i primi tempi, poi è partito, come sempre. Gli ho detto spesso -è meglio non averne figli se devo crescerli da sola!- oppure -mi aspetto che i tuoi viaggi diminuiscano, siamo una famiglia-. Eppure nulla è cambiato ma...si sa, gira che ti rigira chi la prende a quel posto sei sempre tu eh eh, povera imbecille. Ad ogni modo, son passate alcune settimane, sembrava andare tutto bene. Io e Tommy avevamo trovato un equilibro, e io lo amavo per carità! Sono la madre...lo amavo e...lo amo tuttora...qualsiasi cosa esso sia. No aspettate...cancellate le ultime parole. Tommy è mio figlio. Su questo non ci sono dubbi. Però è qui che nasce il problema....ecco...

Tommy, a volte....o Signore...Tommy è strano. E...mi viene da piangere soltanto a parlarne. Ecco...io ero contenta di averlo avuto, di aver partorito e di averlo fatto nascere. È stato subito amore, l'ho amato con tutta me stessa, come una madre ama il figlio prima ancora di concepirlo, sì, lo amavo prima ancora di sapere di essere incinta, insomma, i figli si amano a prescindere da tutto per la miseria! Ma poi...oh mio Dio...poi è successo che...beh Kim dice che l'ho sognato, ma è successo che un giorno, mentre ero distesa a letto...e...leggevo una rivista...io...ho sentito dei passettini. Sì dei passettini, rapidi, fuori dalla stanza. La porta era socchiusa, io ero girata di spalle. E sono sobbalzata! Ho detto -chi c'è?- e poi mi sono sollevata, mi sono messa seduta. Ho pensato che fossero i bambini di Magda, oppure il cane di Jim, ma...insomma quei passettini si ripeterono più in là, verso il fondo del corridoio.

Allora mi alzai...chiamai ancora, mi dissi -ma che diavolo può essere tanto veloce- e...poi ho aperto la porta. Ho pensato -cazzo chiunque sia potrebbe andare da Tommy!- e sono corsa da lui. Ma...Tommy non era nella culla.

Ehh...sigh...ehh...e allora mi sono spaventata. Mi sono spaventata da morire, sono morta quasi. Sono uscita dalla camera e sono corsa al piano di sotto. Ma non c'era nulla, non c'era nessuno...non...niente...sono...sono rimasta immobile. Poi di nuovo: tump tump tump tump passettini sulla moquette. Mi voltai di scatto. Erano di sopra. Salii saltando due gradini la volta. Arrivai in camera di Tommy. Mi fiondai sulla culla e...era di nuovo lì. Era dentro. Agitava le gambine. Lo presi in braccio quasi in lacrime, lo strinsi forte.

E poi pensai: ma di chi diavolo erano i passi?

E mentre facevo questo toccai i suoi piedini: erano bagnati.

Lo scostai da me.

Lo rimisi nella culla.

Rimasi a fissarlo. Non capivo.

Accesi il walkie-talkie, e me ne andai, socchiudendo la porta.

Scesi al piano di sotto, lentamente, cercando di capire il senso di tutto.

Arrivai in cucina. Stavo cercando di ricordare per bene la direzione dei passi, quando posai la mano sul ripiano in marmo e...ritrassi la mano. Era bagnato. Dell'acqua era colata dalla bacinella del porta bicchieri, lo faceva spesso perché era crepata da un lato...e molta ne era colata per il mobile e finita a terra. Io...io non so cosa ho pensato in quel momento. Ho pensato solo -è qui che Tommy si è bagnato-. Ma poi ho sbarrato gli occhi. Cazzo Lily...cazzo...tuo figlio ha undici mesi...undici per la miseria!!

Come ha fatto a camminare sull'acqua? Perché aveva i piedini bagnati? Chi ce l'ha portato? Come è tornato nella culla? E poi ho raccontato la cosa a Kim, a mio marito, e lui si è messo a ridere. Dice che faccio sogni ad occhi aperti, che mi invento le storie per farlo tornare presto, che lo faccio preoccupare per cazzate. Che dovrei ingoiare le fottute medicine!

E...ohhh....sono stanca io...sono così stanca...ma la storia è ancora lunga...se tutto si fosse concluso con quei rapidi passettini sulla moquette e i suoi piedini bagnati....se solo si fosse chiusa quel giorno...non starei qui a registrarmi.

E...in effetti....

driiiiiiiin

.driiiiinnnn

Sì! arrivo!....tumb tumb tumb tumb. Creeeek

-ciao Lily-

Mamma ho da fare.

-le hai pagate le bollette? Sono tutte qua, dove hai la testa? Sono tutte fuori nella buca-

uff...che altro vuoi?

-fammi entrare, dov'è Tommy?-

aspetta...tumb tumb tumb tumb....è di sopra...sta dormendo gli ho già dato il bib...».

clik

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Capitolo 4
*** Dovrei chiamare...un... ***


click.

«anf...anf...anf...ok...ok...anf...anf...anf...sono corsa a prendere il registratore...sento...ho sentito qualcosa di nuovo. È come un...come un latrato. Proviene dalla cameretta di Tommy. Non ci sono ancora entrata...lo faremo...lo faremo insieme e...mio Dio...mio Dio ho paura. Ho molta paura. L'ultima volta sogghignava...sì Tommy sogghignava, non ve l'avevo detto? ok...ora entro pian piano...e...anf...anf...ho il fiatone...

ok..sono alla porta e...grrrrrnt grrrrrnt grrrrrnt... lo sentite? Lo avete sentito? È lui...è lui che lo fa...ora...ora cerco di avvicinarmi....

gneeeek...

grrrrrnt grrrrrnt grrrrrnt

Tommy...tesoro...è la mamma....

...sono io...amore

grrrrrnt grrrrrnt grrrrrnt

Tommy...è la mamma

grrrrrnt grrrrrnt grrrrrnt

...OH...oH mio Dio...Tommy....Tommy!

Tutum. Tump.

Ahhhhhhhhhhhhh....ahhhhhhhhhh

Tump. Tump. Tump. Sono sono corsa giù...devo chiamare...devo chiamare Magda....

ti ti ti...ti ti ...ti ti ti

Magda!! Magda sono Lily! Vieni presto! Vieni ti prego Tommy sta rigurgitando sangue! Sì sì lo vomita dalla bocca! no...no non è ferito Magda...

Magda lo sta sputando dappertutto non me lo sono inventato!!

e...sì? Allora vieni? Vie...vieni Magda? ok...ok ti aspetto. Sì, sì vado a controllare. Clik.

ok...Magda dice che devo tenerlo sollevato e ora...saliamo...e...anf...anf...anf...

Tommy...amore...Oh mio Dio....Mio Dio...

punf punf punf...grrrrrnt

… … …

NON...NON C'è Più NIENTE...COME è POSSIBILE? Come cazzo è possibile?? era tutto sporco qui...era tutto sporco! Come cazzo è possibile! Maledizione!!! maledizioneeeeee!

-Lily!...sono io! Salgo di sopra!-

No...no aspetta! Aspetta Magda.

-cosa? Eccomi ci sono quasi!-

No no! No Magda...ecco...

-Lily...fammi vedere, dov'è Tommy?-

No Magda...ecco...mi ero...

-ma qui non c'è niente...Lily è tutto pulito-

No...è che prima...prima faceva uno strano verso, era come un grugnito...sì grugniva...e sono entrata di corsa e quando mi sono avvicinata l'ho visto a pancia in su che vomitava sangue dalla bocca...era tutto qui intorno alla culla...era tutto intorno e gli colava mentre roteava...roteava la testa te lo giuro Magda roteava la testa e grugniva e vomitava sangue!

-ok...ok Lily...allora ascoltami...io non voglio farlo tu lo sai...-

No Magda mi devi credere...mi devi credere per favore...ohhhh mio Dio...

-Io non voglio chiamare tuo marito, e non voglio chiamare gli assistenti...ma tu mi costringi Lily-

No...noo....sig...sig...nooo ti prego Magda...non chiamare nessuno ti prego

-Ma come faccio Lily? Eh? Come faccio? È assurdo quello che racconti lo capisci? È assurdo!-

lo so...lo so hai ragione. Sig...sig...lo so...

-e quindi? Che vogliamo fare? Non è la prima volta Lily...non è la prima volta-

Lo so...ora prendo le medicine, non le avevo prese stamattina ecco...ecco perché, lo giuro è per quello...sig...è per quello.

-Le prendi davvero?-

Sì...le prendo te lo giuro.

-Ok...ora vado allora. Passo domani...-

Sì...ciao....

… … …

ma perché? Eh? Perché mi fai questo Tommy? Perché lo fai alla tua mamma? Vuoi farmi diventare pazza? No..no tu mi hai fatto diventare pazza...ora lo sai che faccio? Ora vado da quel pezzo di merda di Mike e gli dico che mi serve la telecamera, quel fottuto bastardo se la tiene da un mese ormai cazzo! Un mese! Ora vado...eh? Vado...tu fai il bravo qui...vado e torno...

tump...gneeeek...booom.

… … …

uhmppp...uhmp...uhmpppp.....

uhc ter fine des gutn

uhc ter fine des con

uhc ter fine des rej

uhmppp...uhmppp...uhmpp...

ihhhhhhhhhh ehheheheheheheheheheehehehehehehehehe

… … …

clang clang clang gneeeeek

eccomi tesoro...eccomi...

booom...ahhh il registratore è rimasto acceso...bene, bene! Quello stronzo mi ha detto che la telecamera non l'ha riparata! Vi rendete conto?? dice che gli deve arrivare un pezzo! Ma io lo so perché è ancora rotta! Lo so! È perché Kim gli ha detto di non darmela! Ecco perché! Pensa che sia una stupida? Pensa che sia tanto imbecille??

devo trovare i soldi per comprarmela...Kim mi passa giusto il necessario. Sono tutti contro di me...tutti!!

sono stanca...sono...così stanca.

Giuro di aver visto quel sangue per la miseria. Lo giuro...ma perché tutto questo? Perché? Forse dovrei chiamare qualcuno non so...qualcuno di esperto in cose...cose come queste...in...possessioni o...

non lo so...mi vengono i brividi solo a nominare certe cose.

Pensate che...dopo la storia dei passettini, tornò mio marito per una decina di giorni circa. E tutto sembrò essere tornato alla normalità. Tommy era tranquillo, era dolce, era così carino...

poi un giorno...lo presi per allattarlo...Kim era uscito da poco.

Mi misi qui, sul divano dove sono ora, e me lo portai al seno.

Era tranquillo...era sereno...

poi...

...sentii come un morso.

Lo scostai e guardai in basso, vidi del sangue, sbandai e me lo allontanai.

Cazzo aveva cinque mesi! I neonati a cinque mesi non hanno denti!

Lo allontanai e lo sollevai...

ad un tratto tremò come preso da una scossa e poi allargò la bocca e gli vidi...gli vidi dei denti affilati come lame dei denti appuntiti come spilli gli vidi dei denti da squalo! E li stringeva! Li strofinava! Li digrignava sporchi del sangue della mia carne!

Urlai e lo lasciai sul divano!! urlai all'impazzata mi sentirono fino in fondo alla strada! E mentre urlavo quello continuava a tremare con le convulsioni sul cuscino! Tremava come se stesse per esplodere! Ve lo giuro ho pensato che esplodesse!!

Sono uscita fuori gridando e tirandomi i capelli...piangevo e strillavo e quasi mi sono uscite le tonsille! Ero sopraffatta dall'orrore! Dallo sgomento! Ero impazzita! E Kim era lì vicino...mi corse incontro pensando che ci fosse successo qualcosa...riuscii a biascicare due parole...tra le lacrime e allora lui corse dentro...e quando lo prese....quando lo prese era...Tommy era normale, piangeva e...e non aveva i denti da squalo...né tremava...né...stava per esplodere.

Da allora iniziarono tutti a pensare che stessi impazzendo. E la cosa continua.

Ora...ora vado a vedere come sta e poi...poi dormo.

Ho bisogno di dormire.

Sono...sono così sola...

...».

click

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Capitolo 5
*** Ci state? ***


click

«frshhhh...frshhhhh....toc..toc..salve, salve a tutti. Sono in auto, forse l'audio è disturbato dalle auto, magari poi dopo riascolto e se vedo che la cosa...è pessima la cancello. Le registrazioni fatte fino ad ora non le ho ancora riascoltate. Eppure...di tempo ne ho avuto.

Ecco io...io volevo dire che...uhmmm...nulla, sono dal mio psichiatra, sono davanti al suo studio, oggi è giovedì per cui...

e ci sono venuta perché...perché ho bisogno di sapere se effettivamente...quello che vedo è reale o no. Io...io non so più cosa sia reale e cosa sia una mia visione, non so più se è il mio cervello...o se è il mondo, che è impazzito. E mi vuole sotterrare. Sì, credo che ci sia qualcuno che complotti contro di me, credo che ci sia tutto un piano per farmi scoppiare le cervella, per farmi arrivare al punto di impiccarmi...o di ficcarmi un colpo in testa...non lo so...non so più nulla ma...ma credo che venire qui, oggi, sia stata una buona mossa.

Sì, credo di aver fatto bene. E parlo con questa calma, e questa rassegnazione che sentite, perché lo sono calma...e rassegnata. Sono...placida, come un mare dopo la tempesta, sono...easy, sono light.

Ad ogni modo, volete sentire l'ultima?

Bene, ieri notte ero a letto, erano più o meno le due, considerate che io ho il sonno leggero quindi mi basta poco per svegliarmi...cioè anche un sospiro più forte mi sveglia, voglio dire basta poco e forse anche per questo dormo male. Va beh comunque stavo lì, sotto alle coperte, al caldo. Ad un tratto...(ero rilassata)...ad un tratto, dicevo, sento dei colpetti provenire da...da non so dove. Dei colpetti rapidi.

Ho subito iniziato a tremare. Sì, a tremare, perché ormai questo faccio dalla fottuta mattina alla fottuta sera. Tremo.

Allora spalanco le orecchie, abbasso le coperte di poco e mi metto ad ascoltare. I colpetti si fermarono, quasi che pensai di essermeli sognati. Poi ripresero...e mi rimisi ad ascoltare.

Alla fine...si fecero più intensi. Avevo il cuore che batteva come un tamburo, sapete com'è...sembrava un treno, lo sentivo ancora di più battere dall'orecchio sul cuscino.

I colpetti si avvicinarono dalla porta, verso il letto. Ma non avevo ancora capito da dove diavolo provenissero, se da terra...da lato...da sopra.

Alla fine...mio Dio...alla fine...mi volto e...con la coda dell'occhio...

vedo qualcosa sotto al soffitto.

Sì c'era...qualcosa sotto al soffitto per la miseria...

sono saltata e subito ricoperta con le lenzuola.

Dio mio...Dio mio...perché...perché a me? Che ti ho fatto?

Comunque...i colpettini cessarono. Quel qualcosa era rimasto là sopra, immobile.

Io ero di pietra, ero un pezzo unico, mi sentivo il petto esplodere, credo di non aver nemmeno respirato per paura che mi vedesse.

Poi...poi...ho sentito come un...come un mangiucchiare, come un rosicchiare...e poi un cedere di intonaco su di me, sul letto...a terra. Quel coso che strisciava sul soffitto stava mangiucchiando il muro, vi rendete conto? Stava usando i denti per scavare...capite?

Allora...pensai che avrei dovuto fare qualcosa. Non per il soffitto, fanculo al soffitto! Ma perché dovevo capire cosa fosse...

allora lentamente feci un primo movimento...mi voltai...ad occhi chiusi...dal lato opposto, dove c'era il lume sul comodino. Lentamente ruotai ancora un po'...sempre con il cuore a mille e il respiro mozzato. Poi allungai il braccio con molta attenzione, senza fare alcun minimo rumore. Lasciai uscire le dita e poi la mano e tastai il buio alla ricerca dell'interruttore.

Quando quel qualcosa si fermò, ed iniziò ad ansimare.

Io restai immobile. Mi aveva vista. Aveva visto che ero sveglia.

Stavo sudando freddo.

Mi veniva da piangere.

Quel qualcosa ansimava sempre più forte.

Volevo morire ve lo giuro, volevo morire in quel momento, la paura di vedere cosa fosse era tale che avrei preferito crepare in quel letto!!

Alla fine accesi.

Aprii gli occhi.

Guardai.

… … …

era Tommy.

Aveva la testa rigirata di 360°.

Masticava l'intonaco e lo sputava.

Mi fissava.

Tommy era sotto al soffitto e mi osservava masticando l'intonaco.

Ho urlato fino a farmi scoppiare i capillari nel cervello.

Ho urlato fino a sentirmi le corse vocali sfibrarsi.

Mi sono gettata dal letto e buttata fuori.

Sono corsa al piano di sotto e sono uscita nel porticato.

Piangevo e mi tiravo la faccia, quell'immagine mi stava scavando la carne, quell'immagine mi aveva sbattuta a terra con la testa contro l'asfalto e investita con la stessa forza...di un camion...ero morta dalla paura e me l'ero fatta addosso. Avevo i pantaloni bagnati.

Mi chiusi in macchina allora. E respirai in un sacchetto di carta per combattere il panico.

Alla fine rimasi gettata sul sediolino, come uno straccio...e non chiamai nessuno. Sì, perché se tanto l'avessi fatto...una volta dentro avremmo trovato tutto in ordine e normale, tutto candidamente regolare...come se niente fosse accaduto, ed io sarei passata come la solita pazza ritardata, che si inventa le cazzate perché bisognosa di attenzioni...o distrutta dalla depressione post-partum. E mi sarei trovata in casa la lunga sfilza di assistenti sociali, psicologi e amici pettegoli.

Decisi di farmi i cazzi miei. Di starmene in silenzio.

Tanto ormai...la questione è una sola: o sono per davvero folle e psicopatica fino a dentro il midollo...o qualcosa ha a deciso di portarmi alla fine, di uccidermi, di sotterrarmi ancora calda, di sventrarmi la ragione e farne cibo per cani...

Sono maledettamente straripante di marciume.

Passai l'intera notte in auto, pensai a ripensai ai suoi denti aguzzi e taglienti come piccole punte di trapano...a quegli occhi scavati e bui come due pozzi...pensai che non poteva essere umano qualcosa del genere...no...non poteva essere nato dal mio ventre, non poteva essersi nutrito del mio sangue e poi del mio latte.

Che cazzo avevo partorito? Il figlio del demonio?? Un esperimento mal riuscito? Un covo di possessioni??

Il giorno dopo...attesi che Magda tornasse da scuola, aveva accompagnato i figli. Scesi subito dall'auto quando la vidi, e le andai contro. Le dissi -Magda torni da scuola? Vieni ti offro un caffè...sono uscita presto per gettare un po' di buste piene-. E lei accettò, entrammo in casa e le dissi -mentre accendo il gas andresti a prendere Tommy? Così gli preparo il latte-...e Magda accettò.

Pensavo che avrebbe urlato...che avrebbe trovato qualcosa di anomalo o di vagamente strano, almeno.

Nulla. Non disse A.

Scese con Tommy, dolcemente adagiato nelle sue braccia, come se avesse dormito beato per l'intera notte. Quando lo guardai, con difficoltà, pensai che non avrei più voluto passare un minuto da sola con lui.

Ma presto Magda fu costretta ad andarsene...ed io rimisi Tommy nella culla, lasciandolo rapidamente...avevo come...come un senso di rifiuto. E la cosa mi angoscia, credetemi, mi angoscia molto.

Va beh, ora è meglio che vada o faccio tardi. Ho pensato di tenere acceso il registratore durante la seduta, ma non so se potrebbe accorgersene. Magari vado in bagno e lo accendo...lo lascio in tasca e metto la giacca rivolta verso di lui, il più vicino possibile.

Capiremo insieme se sono da rinchiudere o no.

Ci state?»

click.

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Capitolo 6
*** Ci pensi su... ***


Click.

«frrrssshhh....toc toc toc toc toc...frsshhhh....pump.

-Eccoci, tutto bene?-.

Sì, sì...tutto bene.

-Il bagno era un po' in disordine, mi scusi, il paziente precedente si è sentito male-.

Mi spiace.

-Va bene allora...dove eravamo rimasti. Ah sì, mi diceva di sentire e vedere cose che...che poi in effetti non sono reali, insomma mi conferma che le allucinazioni sono ancora presenti-.

Sì, se vogliamo chiamarle così...

-Lei crede...che non lo siano?-

Io...non credo nulla. Credo solo che te lo senti quando una cosa è reale e quando...non lo è. Ed io ho sempre sentito, dentro di me, che fosse tutto reale.

-Cosa è successo, di così anomalo da spaventarla? Mi ha già raccontato che il suo bambino le sembra piuttosto strano, che ha comportamenti strani, che spesso sembra un altro, ma in che senso sembra un altro?-

Beh...nel senso che il momento prima è un dolce neonato tranquillo, e il momento dopo è come...come impossessato.

-Impossessato? Può spiegarmi a parole sue, quale sia il significato della parola impossessato?-.

Impossessato...per me...significa...che qualcosa di...di diverso...entra nel suo corpo, entra...non so...dalla bocca, o dagli occhi...e poi lo comanda come se fosse il suo. Insomma capisce cosa intendo, parlo di possessione classica, di quella che si vede nei film.

-Capisco. Quindi lei crede...che il suo bambino sia impossessato. E cosa crede che lo ''possegga''?-.

Non lo so...vorrei tanto saperlo, me lo chiedo giorno e notte...me lo chiedo continuamente...ma non so comprenderlo, non so darmi una spiegazione, non so dire neanche perché o...come sia successo! È successo e basta...è successo dopo che arrivammo dall'ospedale, quando tornammo a casa...anzi è successo dopo qualche settimana, quando Kim era già andato e...io lo trovai nella culla con due occhi rossi che schizzavano da un lato all'altra all'impazzata senza freno come una furia...di qua e di là che mi spaventai e iniziai a piangere e lo portai dal medico ma...ma quando arrivammo era tornato normale.

-Capisco. Mi scusi se torno su un vocabolo da lei usato ma, si è appena riferita alla partenza di suo marito affermando: Kim era già andato. Perché mi dice...andato? E non...magari...partito?-.

Beh perché...era...andato nel senso di andato via, dileguato.

-Dileguato? Mi dica...e mi corregga se sbaglio, non è che forse affermando che suo marito era ''andato'', si riferisce al fatto che egli sia come...''scaduto''? Nel senso...è come se, essendo egli sempre lontano e assente nei momenti più difficili...è come se ormai non riuscisse più a rappresentare l'immagine consona del marito e del padre che lei si aspetta. Come se suo marito non fosse più...''buono'' per i ruoli che invece avrebbe dovuto rivestire-.

...Io...io non credo che...insomma il problema non è mio marito...il problema è mio figlio.

-Sì, sì...la capisco, però ci pensi su-.

-La vedo confusa. Continui pure con il racconto. Cosa ha notato ancora di strano in suo figlio, dopo il ritorno a casa? Mi disse che il periodo in ospedale fu molto stressante e pesante, vuole tornare su questo?-

Fu pesante ma non stressante. Non...non ero stressata e depressa come tante madri che vengono qui a lamentarsi, non è questo il mio problema glielo ripeto, non avevo la depressione post-partum. Quando Tommy è nato, ricordo che nel reparto maternità...ci furono dei casini...che si introdussero degli estranei, forse degli zingari o...non so chi...io ero a letto, avevo appena allattato Tommy, e stavo risposando, era tardi...sentimmo delle guardie correre lungo i corridoi e qualcuno urlare degli ordini. Mi spaventai perché pensai che ci fosse un incendio...o un allagamento, insomma qualcosa del genere ma poi...poi pensai che se così fosse stato sarebbero suonati gli allarmi e sarebbero partiti i dispositivi di sicurezza...

-Dunque ricorda che vi fu trambusto, e poi lei si alzò?-

Sì, mi alzai e mi affacciai...ma avevo diversi punti perché feci il cesareo, e non mi reggevo in piedi. Riuscii a fare pochi passi e poi...poi dovetti tornare indietro. Dopo poco passarono le infermiere e chiesi notizie, mi dissero che erano...appunto...entrati degli estranei da non si sa dove, e che erano riusciti ad arrivare al nido...che li avevano presi e portati fuori ma che non avevano toccato nessun bambino e...e...

-Capisco. Bene dunque può confermare che il tentativo di correre da Tommy nel momento in cui lei percepì che poteva essere in pericolo...c'è stato-.

Certo che c'è stato! Per la miseria, mi spaventai a tal punto da svenire quasi! Ma lei scherza?

-No, affatto. Questo dimostra che non c'era un odio di fondo alla nascita del piccolo, che lei non provava avversione a prescindere verso il frutto del suo corpo-.

Avversione? Ma di cosa parla? Io amavo Tommy prima ancora di concepirlo. L'ho voluto con tutte le mie forze!

-E allora mi dica...perché mai suo figlio, un neonato, una piccola creatura indifesa e inerme, dovrebbe essere per lei motivo di timore e minaccia-.

Questo non l'ho mai detto.

-Ma lo pensa. Mi ha raccontato che Tommy ha cercato più volte di morderle il seno durante l'allattamento, che sembra impossessato e sembra diventare un altro. Non è che...forse...dire che suo figlio sembri ''impossessato'' è un modo esagerato per sottolineare dei suoi normali atteggiamenti capricciosi, che lei...mal riesce a sopportare, a tal punto da definirli ''possessioni''?-

...Crede che io non sopporti mio figlio e mi inventi queste ridicole storie per farmi compatire e giustificare?

-No, dico che forse...dovrebbe riflettere sul fatto che usa dei termini fin troppo azzardati-.

Mi ascolti, io non sono una pazza, né una maniaca afflitta da manie di protagonismo o carenze di attenzioni, quando mio figlio è nato, pensai che fosse la cosa più bella che mi fosse capitata nella mia vita, pensai che avrei finalmente cresciuto il prodotto del mio amore con tutte le cure e le premure che non vedevo l'ora di dargli, e dal primo momento in cui l'ho visto in sala parto sporco e sudicio, alla sera prima di uscire dall'ospedale quando successe quel trambusto con gli zingari e...

… …

e...

-E cosa?-

No...no è che...ho ricordato...

ho ricordato che alle cinque la mia vicina deve tornare a casa e Tommy resterebbe solo. Le dispiace se vado? E torno poi...magari tra una decina di giorni.

-Va bene...non si preoccupi, cerchi solo di non dimenticare di assumere le medicine che le ho prescritto-.

Ok...la ringrazio...alla prossima allora eh? Buona...buona serata.

Frshhh......frshh.......tum tum tum tum tum tum …

tum tum tum tum....

clack...bammm

.sono...sono in auto...e...

e soltanto adesso mi è tornata in mente la storia degli zingari.

Ho bisogno di aggiornarmi...di cercare...di cercare qualcosa...

ho pensato che forse...forse...ho capito cosa è successo...».

click

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Capitolo 7
*** Dondolava... ***


Click

«shhhhhhhh....shhhhhh...toc toc...pumf. Sono in auto...scusate per il casino.

Mmooooo.....oorrrr...

Oggi...è stata una giornata assurda, una delle tante. Sono le...le tre e mezza, ho lasciato Tommy da mia madre.

E...non so da dove iniziare.

Sto andando in ospedale, vi spiego perché, anzi no, vi dico prima cosa ho visto stamattina.

Non potete capire...non so come spiegarvelo.

Sto ancora tremando sono terrificata, ecco il termine, terrificata, ho i brividi, i brividi. Sono forse anche disgustata, forse...forse eheheh no, no. No devo dirvela: stavo andando da mia madre, a portare Tommy, e stavo guidando, come adesso. C'era traffico, quel cazzo di traffico! E stavo sudando, cazzo se sudavo.

Poi ho preso velocità, la strada era libera, libera finalmente, quando...insomma...ho sentito toccarmi dietro la schiena, come se qualcuno con un dito mi avesse picchiettato, ma un picchiettio veloce sapete...come quando c'è qualcuno che per gioco ti chiama e poi si nasconde per farsi cercare, capite? Sì, così.

Allora sbando, e...insomma guardo nello specchietto...e...

non so che dire, sono terrificata, e lo so che ormai penserete che sia pazza, e che forse l'avete sempre pensato, anche se...cazzo sto parlando da sola! Parlo con un registratore! E non so nemmeno se qualcuno mai ascolterà! Sig...Sob...scusatemi, scusatemi se piango ogni volta...sig...sob...scusate se ogni volta esplodo, ma non ne posso...davvero più io non ne posso più! Non ce la faccio più!

Snifff...snifff comunque, dicevo, ho guardato nello specchietto...sniff...e...

Ho visto Tommy seduto dietro, nel sediolino, che...faceva dondolare la testa e aveva la lingua di fuori. Ma era...cazzo era lunga, vi rendente conto??...mio Dio...era lunga fino al petto! Era lunga a punta come un cazzo di serpente! Cioè...dondolava con la testa da un lato all'altro e teneva questa lingua lunga appuntita di fuori, e poi due occhi grossi come quelli di un gufo! E...sorrideva anzi no...sghignazzava sì, sghignazzava fissandomi nello specchietto.

Ahahah ma vi rendete conto? Vi rendete conto di cosa stava facendo?

E io che ho fatto? Cazzo ho sbandato! Sono finita sul marciapiede! Mi sono fatta un male alla schiena che...e...e poi mi sono buttata fuori! Urlavo e piangevo, mi ero presa un colpo...un colpo assurdo! C'erano due donne e un signore che mi sono venuti incontro, quello mi ha sollevata, le donne mi hanno chiesto -che è successo?-, -stai bene?-, -ti sei fatta male?- e poi una ha sentito qualcosa e si è avvicinata all'auto. Intanto mi ero alzata e non volevo guardare dentro, tenevo gli occhi chiusi e continuavo a inorridire, sì, inorridire! Mi ha fatto SCHIFO! SCHIFO!!

E poi la signora mi ha preso per una mano e ha iniziato a scuotermi, diceva: -signora suo figlio piange! Sta dietro che piange! Non la smette più! Faccia qualcosa!-.

E io ho fatto qualcosa: l'ho spinta, sono risalita e correndo a più non posso...mentre lui strillava, sono arrivata da mia madre e gliel'ho fatto prendere. Non le ho detto dove andassi...non le ho detto niente. Le ho detto solo: torno stasera!

E stasera quando torno quanto potete scommetterci che mia madre mi dirà: -ha dormito come un angelo! Che angioletto dolce! Il mio pisellino! Il pisellino della nonna sua-

CAZZO! Solo con me è il demonio! Il Demonio!

Povera me...povera me finirò rinchiusa, me lo sento, finirò in qualche cesso di cella. Con la camicia di forza...

Ok, ok ci siamo, sono arrivata in ospedale...crrrriiiiiik, brrrrrruuuuuummm.

Ora, metto il registratore in tasca, spero che si senta qualcosa. Ok? ok...andiamo.

Click..bbbbbam.

Tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump...

gneeeeeek....

tump tump tump tump...

frssssh.....frshhh.....

… …

ehmmmm...salve...salve!

-buongiorno, mi dica-

avrei bisogno di parlare con una dipendente, non devo far visita a nessuno.

-una dipendente?-

sì, sono un'amica...devo chiederle delle cose. Si chiama Liz, è del reparto maternità, è un'infermiera.

-non so, non...so se è disponibile, dovrei chiedere-.

Sì, è molto urgente, davvero.

-potrebbe essere impegnata in questo momento, non dipende da me-

sì, sì lo so...ma ci provi la prego, è urgente, devo parlarle, mi serve un minuto, solo un minuto.

-va bene, aspetti...-

tic tic tic tic tic tic tic tic...

-Ehi c'è una signora che vuole parlare con Liz, del materno...sì, sì. È fuori? Ah, ok. Sì ok. Ok ciao-

Non c'è?

-Sì, c'è. Sta per arrivare la aspetti in sala d'attesa-.

Grazie mille! Grazie...

Tump tump tump tump tump tump...

… …

Oh...Liz...Liz!

-Sì? Mi dica-.

Non mi riconosci? Sono Lilith, ho partorito undici mesi fa, abbiamo parlato tutta una notte di quando giravi con un gruppo di cantanti jazz.

-Ah, sì, sì mi ricordo, come stai cara? Come sta il piccolo? Era un maschietto vero?-

Sì, sì ecco è proprio di lui che volevo parlarti, hai due minuti?

-Certo, sediamoci pure...ecco...raccontami-

Grazie, allora...ecco, ti ricordi di quella sera in cui, ci furono delle persone che entrarono nel nido, degli zingari dicevano, ma io non li ho mai visti...ti ricordi?

-Ricordo...qualcosa, di molto vago-

Ecco...e...se non sbaglio interveniste tu e Carlos, quel ragazzone alto messicano, lavora ancora qui?

-Carlo? No...no è andato via poco dopo-

Davvero? Mi spiace...comunque, dicevo...quella sera entrarono degli zingari, e li trovaste dentro alla stanza dei bambini, dove c'erano le culle, vero?

-Non ricordo bene...penso di sì, ma non ricordo. Perché mi chiedi questo?-

Volevo sapere se, per caso, ricordi di qualcosa...di un rito...di qualche gesto, anche di una minima parola, di qualsiasi cosa che possano aver fatto questi zingari, insomma...perché erano entrati? Come erano entrati? Che ci facevano lì? Mi dicesti che erano venuti anche altre volte...che nessuno li aveva visti passare...eh?

-Io...non saprei. Ricordo di averli visti nel nido a parlare...forse cercavano oggetti di valore, soldi-.

In un nido? Pieno di culle di neonati?

-Sì, sai com'è, sono dei disperati, magari hanno pensato che avessero braccialetti, collanine o cose del genere-.

No...no Liz questa è davvero una cosa anomala, insomma, insomma Liz a quale disturbato o pezzente viene in mente di inoltrarsi nel nido di un ospedale...così, per cercare oro?

-E allora sentiamo, cosa sarebbero venuti a fare?-

Ma non lo so! Lo chiedo a te! Forse cercavano...un bambino, il figlio di qualcuno, forse volevano farci qualcosa ma poi...essendo stati scoperti, sono stati costretti a interrompere e sono fuggiti.

-Cara, credo che tu stia volando troppo con la fantasia, saranno stati tre drogati, con le visioni, che magari pensavano di essere altrove-

Quindi erano tre? Erano giovani?

-Ma non lo so...sì, forse, non ricordo-.

Erano davvero zingari? O erano americani? Come erano vestiti? Che lingua parlavano?

-Non lo so...non lo ricordo, mi spiace, non ricordo niente-.

Ma...è importante, è molto importante.

-Perché è così importante? È successo qualcosa al bambino?-

Beh...

...no, no Tommy sta bene.

-E allora? Perché ti interessa così tanto?-

È che...ascoltami Liz...ecco...credo...anzi sono quasi convinta...che quella sera sia successo qualcosa, che quella gente...abbia fatto qualcosa, capisci? Penso che abbiano recitato qualche...ecco...

… …

forse penserai che sono pazza ma...intendo...qualche maledizione, o non so...qualche formula di quelle che fanno loro, tra di loro, che si sentono per televisione, sai, si sente spesso di questi pazzi, dei sata...satanisti...ecco...non so come spiegarmi

-Sì, sì ho capito cosa intendi ma...cioè...insomma stai dicendo che dei satanisti sarebbero entrati a fare una maledizione sui bambini? È questo che vuoi dire?-

Sì. sì è questo, penso che abbiano fatto questo. È importante, devi dirmi tutto quello che ricordi.

-Ok, ok Lilith...io...non ricordo nulla, e se non ti dispiace, dovrei tornare dentro. Non prendertela davvero non....-

Ma...Liz...

-Davvero non ricordo nulla e...e ho da fare, molto da fare...scusami-

Liz...Liz ti sto chiedendo un aiuto...

-Ciao Lilith, bada al piccolo, vedrai che non è niente-

… …

Non...non è niente? Che vuoi dire? Che ne sai tu? Come fai a sapere che ''è qualcosa''?

-Ciao...-

Tump tump tump tump tump tump.

frshh......frhhhhh....

Aspetta....aspetta! no...non chiudere la porta. Rispondimi! Rispondimi Liz! Apri questa porta!

… … stronza....che stronza

frshh......frhhhhh....

Tump tump tump tump tump tump....

.

clack...bumm

Sono in auto. Che stronza, c'è di mezzo anche lei...mio Dio...c'è di mezzo anche lei...li ha fatti entrare lei! Non posso crederci...

e ora? Come faccio...non posso mica accusarla...mica la posso denunciare...ho bisogno di testimoni...ho bisogno disperatamente di un testimone

devo farmi venire in mente altre idee...devo pensare...pensa Lilith pensa cazzo...

uff...

vi terrò aggiornati....».

Click

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Capitolo 8
*** Sotto la culla ***


Click

«fshhhh......fshhhhhhhhhhhh …. tumb.

Ehmmm … ecco, è da un po' che non registro, sì, da qualche settimana.

In realtà è tornato mio marito, sì Kim è tornato, più o meno dieci giorni fa, mi ha fatto una sorpresa e …

... niente sono stata con lui, siamo stati tutti insieme, io lui e Tommy, poi anche mia madre è stata più presente, mio fratello è venuto a trovarci, è stato con noi tre giorni. Siamo stati al lago, abbiamo pescato, c'è stato bel tempo, un sole forte ma non faceva caldo, sì, insomma, poi siamo stati anche in giro a fare spese, ho il televisore nuovo in camera, il frigo nuovo, Kim mi ha persino portato un braccialetto d'oro, molto carino, con dei ciondoli … molto carino, sì.

E poi è andato via. È partito ieri sera verso le otto, l'ho accompagnato all'aeroporto, cioè l'abbiamo accompagnato io e Tommy. È stato molto triste, ho anche pianto, non volevo che partisse, volevo che restasse un altro po', con lui sapete...va tutto liscio,è tutto sereno e tranquillo, come se...come se fossimo una famiglia normale.

Ecco normale.

E ora...ora non so. Sono sola. Fa freddo. Sono annoiata e al contempo angosciata, ho paura che ricapiti qualcosa e...

… … …

va bene sarò sincera.

Credo che Kim sia tornato perché avvertito da mia madre e da Magda del fatto che stavo dando i numeri e raccontavo storie strane. Quando è tornato non mi aspettavo nulla, non mi aspettavo di trovarlo dietro alla porta, insomma ero presa dalle mie ricerche, ero piena di pensieri, sbattevo da una parte all'altra e la notte … la notte erano incubi, incubi di tutti i tipi, incubi tremendi...deliranti, ho sognato di morire e di rinascere per morire più e più volte, ogni volta allo stesso modo ma con più dolore, con più sofferenza, con più lacerazioni, come se ogni trapasso non fosse abbastanza forte, o non fosse abbastanza pesante insomma come se ogni volta che morissi non fosse abbastanza. Mi svegliavo sudata con il rimbombo di voci e imprecazioni nelle orecchie, come se qualcuno mi avesse parlato per ore, come se qualcuno si fosse messo lì, accanto a me a bestemmiarmi accanto mentre tenevo gli occhi chiusi. Ho sognato l'inferno, ho sognato un muro di catrame nero e delle mani che cercavano di uscire disperatamente, ma ogni volta una ghigliottina calava a picco e le mozzava.

Stavo impazzendo per la miseria...stavo impazzendo.

E poi è sbucato Kim, capite, Kim che voleva controllare che non stessi per fare qualche passo azzardato. E non essendo pronta, ho preferito far finta che fosse tutto ok, che andasse tutto bene. Se avessi saputo che stava tornando avrei riascoltato le registrazioni, cercato qualche prova reale e gliela avrei sbattuta in faccia! Ma noè piombato dal nulla, non ho fatto in tempo a nascondere tutti i libri presi in biblioteca, tutti i fogli con gli appunti, tutte le ricerche fatte su riti e procedure sataniche, e roba del genere. Ho arrabattato tutto di gran corsa, fingendo che avessi il fornello acceso, sono corsa in cucina, ho raccolto tutto e buttato nel mobile delle pentole.

Kim lì non ci andrebbe nemmeno con una pistola puntata in testa.

Appena è partito, ieri, siamo tornati a casa, io e Tommy.

E in auto mi è risalita l'angoscia, continuavo a guardarlo nello specchietto, tenevo l'orecchio teso e ascoltavo ogni minimo gemito, stavo più tesa di una corda di violino. Un verso e sarei sbandata, mi sarei schiantata, avrei ammazzato qualcuno.

Una volta a casa l'ho portato nella culla. Si era addormentato.

L'ho guardato rigirarsi un po' e mentre ero lì, così …

ho visto per terra qualcosa di incrostato. Prima ho toccato con la punta della scarpa, poi ho visto che andava via a scaglie, era scuro, era raggrumato. Mi sono allora avvicinata e … che dire era … insomma ho capito subito che era sangue.

Sì, era sangue.

Allora ho fissato meglio la macchia, poi ho alzato lo sguardo e ho iniziato a sondare il pavimento alla ricerca di qualche altra macchia, cioè … che senso aveva quell'unica chiazza in quell'angolo? Da dove era colata? Dal soffitto?

E a questo pensiero sono trasalita.

Ho alzato allora la testa, lentamente, in corrispondenza del sangue, con le mani strette a pugno, fottuta di terrore...

e non c'era niente.

Nulla, su tutto il soffitto.

Ma nel riscendere con gli occhi ho visto qualcosa intorno al davanzale.

L'ho raggiunto in pochi passi e appurai che in effetti … era rivestito da macchiette sporadiche, qua e là. Era sangue, gocce di sangue rappreso, che dovevano starci da un po', insomma da almeno due o tre giorni. Vidi che le macchie di susseguivano, andavano verso l'armadietto dei giochi.

Feci un respiro profondo, mi dissi: che cazzo devo vedere ancora?

Allora mi sono fatta coraggio, mi sono avvicinata, ho allungato la mano, afferrata la maniglia dell'anta...

ho spalancato....

è uscito un puzzo soffocante, mi sono fatta indietro e ho messo la mano davanti alla bocca per trattenere un conato. Poi ho guardato meglio e … c'era della roba, della roba strana, della carne sfatta, come delle budella, della pelle, delle ossa.

Ho guardato meglio, mi sono avvicinata, ho fissato il tutto cercando di trovarci un fottuto senso. Insomma, ho aperto meglio l'anta per far entrare più luce e alla fine ….

alla fine ho capito.

C'erano degli uccelli sventrati! Tipo piccioni, o qualcosa del genere.

Erano aperti sul petto, svuotati, avevano tutti la testa mozzata ma mozzata … come a morsi, non tagliata, proprio strappata!

Cazzo … che vita, non è vita questa no, non è vita …

c'erano tre o quattro uccelli fatti a pezzi nell'armadietto dei giochi! E tutto sangue intorno, tutte piume … zampe, ossa … uno schifo … uno schifo tremendo! Sono corsa giù piangendo, ho avuto un attacco di panico, ho preso di fretta una busta di carta per respirarci dentro.


Ero tornata nell'incubo.

Ero ripiombata nell'inferno!!

Ero rifinita da sola con quel demonio maledetto!!!

...

Ho ripulito tutto, preso e buttato nel cassonetto fuori, ho pulito piangendo disperata, ho strofinato quasi fino a bruciare la moquette, ho smontato tutto l'armadietto e senza nemmeno controllare che si svegliasse o meno, ho urlato contro il nulla e contro di lui e ho chiesto di farsi avanti perché l'avrei ammazzato! E poi mi sarei ammazzata! Avrei ammazzato entrambi! Una volta per tutte!

...ma lui non ha aperto un occhio. È rimasto immobile, senza emettere un gemito, a dormire beato.

L'ho fissato nella culla, sporca di sangue, detersivo e lacrime.

E ho pensato: l'ha fatto mentre c'era il padre, l'ha fatto durante la notte forse, o mentre pensavamo che dormisse. Quando diavolo ha trovato il tempo di afferrare quei piccioni e addentarli? Come ha fatto a non sporcarsi? Come ha fatto senza denti? Ma in che dimensione vivo? Sono sveglia o sto sognando? È tutto reale o finzione? Ed è stato allora che mi è venuta l'idea di controllare sotto alla culla.

L'ho fatto istintivamente, l'ho fatto come se lo sapessi, come se sapessi tutto.

Ho alzato i bordi in plastica e ho visto …

era tutto lì sotto.

Tutine sporche, bavette, un panno che non trovavo, della carta, persino una lama, un coltello di Kim che aveva portato con sé e che non ha più trovato prima di partire.

Era tutto buttato lì alla buona e richiuso con cura.

Aveva usato quelle cose, come se sapesse camminare, muoversi, spostarsi, come se potesse scendere le scale, aprire i cassetti e l'armadio, ha fatto tutto senza che né io, né Kim, né alcun altro se ne accorgesse...senza che il mondo intero intorno a lui, si accorgesse di un fottutissimo nulla.

Sono rimasta senza parole.

Senza fiato.

Ho tirato fuori la roba e l'ho guardata, l'ho passata tra le mani …

ero … ero allibita.

Avevo in casa un entità pensante, cosciente, consapevole, intelligente, un essere con volontà e raziocinio, in grado di fingersi neonato a tratti, di farmi passare per matta, di ammazzare e divertirsi con le prede, per poi cambiarsi, togliersi i panni e nasconderli sotto alla culla.

Un'entità tanto furba, da indurmi a pensare di aver perso la testa, di avere tutti contro, di essere rimasta sola nella mia follia.

Sono in casa, con un bastardo, impossessatosi del corpo di Tommy, che sta giocando un gioco strano, un gioco perverso, che mi sta conducendo alla morte, lenta e dolorosa. Che si sta divertendo, giorno dopo giorno, a sfilarmi via il senno e la coscienza.

E mentre io realizzavo il tutto, egli dormiva, o fingeva di farlo, consapevole del fatto che l'avessi appena scoperto.

Mi sono alzata allora, ho gettato a terra quella roba e gli ho detto: Se sei riuscito a sventrare dei piccioni e ad occultare i cadaveri sei anche in grado di capirmi quando parlo. Sai bene che delle tutine sporche di sangue non convincerebbero nessuno che sei il figlio del diavolo, piuttosto che io sia una pazza disposta a sporcare i vestiti del suo bambino pur di dimostrare qualcosa. Se questo è quello che vuoi, accetto la sfida.

Sono scesa di sotto, ho rovistato tra le carte accumulate e ho trovato un numero che avevo messo da parte, il numero di un esperto di possessioni e fenomeni paranormali, un certo Ray Johnson.

L'ho chiamato e gli ho spiegato a grandi linee la storia e … ha accettato di venire.

Dovrebbe arrivare a breve, anzi, sarà qui tra due ore e quindici minuti.

Metterò il registratore acceso in camera e registrerò tutto, anche contro la sua volontà.

È arrivato il momento di affrontare la cosa.

Ora torno a sistemare le mie carte, ho fin troppe domande da fargli.

A tra poco».

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Capitolo 9
*** Liberatemi ***


Click

«fshhhhh.....fshhhhh.....tu..tum....

tac tac tac tac tac....fshhhhhhhh....tump

Ecco...allora, l'esorcista è arrivato, l'ho visto svoltare nel vialetto...per adesso metto il registratore in tasca, poi lo sistemerò nella stanzetta dietro alla radio...

driiiiiiiin

è lui. Tac

tump tump tump tump tump tump tump tump

cnock....gneeeeee....

Buongiorno.

-Buongiorno a lei. La signora Lily?-

Mi dia del tu.

-Ti ringrazio, fai lo stesso-

Prego....gneeeeeeee....cnock.

Prego accomodati.

-Sì-

Ti porto del tè freddo...o un whisky .

-No no, nulla grazie, davvero-

...Va bene...allora...mi siedo.

-Sì. Bella zona questa … piena di verde!-

La scegliemmo proprio per questo, Kim ed io.

-Suo marito lavora all'estero?-

Sì, lavora per un'impresa che costruisce grandi infrastrutture … ponti, strade … e li chiamano da tutto il mondo.

-Deve essere dura-.

Sì, in effetti è raramente semplice.

-Posso immaginare … -

Ma non importa. Ormai so cavarmela. Cos'è che volevi spiegarmi meglio?

-Sì, allora Lily, come ti dicevo al telefono, io non sono propriamente un esorcista. O meglio, non sono quel tipo di esorcista di stampo religioso, a cui generalmente si affida il Vaticano per indagare su presunti casi di possessione, non sono neanche un prete, né un mistico a dirla tutta. Sono piuttosto ateo. Diciamo semplicemente, che da generazioni la mia famiglia si occupa dello studio dei fenomeni metafisici, paranormali e non razionalizzati dalla scienza, tramite antichi volumi, testi ed addestramenti rigorosamente segreti, tramandati di padre in figlio.

Nello specifico, sono circa trent'anni che io soltanto della stirpe ho messo a disposizione i miei studi e le mie conoscenze al servizio di chi ne avesse bisogno, facendo dell'esperienza un'arma di soccorso e misericordia-.

Capisco.

-Il suo è un caso molto particolare … mi diceva di aver scattato delle foto-.

Sì, ho scattato delle foto … eccole ...sono le immagini dei piccioni che ho trovato nella cameretta del bambino. Sono le uniche che … potrei proporre come testimonianza, visto che in altri casi fotografarlo in stati di … trasformazione … mi è risultato impossibile. Come dire, sa … quando si vedono certe cose l'ultimo pensiero è quello di cercare la fotocamera.

-Certo, è vero. Ha ragione-

Ma sono anche consapevole del fatto che se le mostrassi a chiunque altro dicendo che sia stato Tommy, mi farebbe subito arrestare eheh ...

-Sì, il dramma di chi vive queste esperienze è l'incomprensione degli altri-.

Esatto, è proprio così … insomma io sono sola come vede, nessuno ha mai notato nulla di anomalo, e Tommy si trasforma solo … solo in mia presenza. Rischio quotidianamente di essere presa per pazza, anzi quasi sicuramente è questa l'idea che tutti gli altri hanno di me, di una povera pazza esaurita. Ho smesso di chiedere aiuto quando ho capito che continuando a farlo mi avrebbero … mandato gli assistenti sociali a casa, mi avrebbero tolto Tommy e imbottita di psicofarmaci …

e ne ho già presi abbastanza di quelli, mi creda. Mi creda …

...

-Interessante-

Cosa?

-Questo … sono degli squarci-

Sì, morsi e squarci.

-E' come se ...-

Se?

-Come se li avesse aperti per cercarvi qualcosa. Forse il cuore, o il fegato. Difficile da intuire in tale massacro-.

Sì, lo vedo. Cosa può significare?

-Beh, in molti tipi di riti si offre il cuore ancora pulsante di una vittima sacrificale. In questo caso, è possibile che, non potendo chiedere il sacrificio a dei seguaci, l'eventuale presenza … si procuri da sé … il sacrificio vitale-.

Quindi … mio figlio starebbe praticando dei sacrifici?

-Non suo figlio Lily. Ma ciò che lo possiede-.

-Lily, voglio che tu inizi a pensare a Tommy come ad un bambino perdutosi. È una piccola anima del cielo che ha lasciato la tua mano per un istante, e non riesce più a trovarla. Vaga terrorizzato in un limbo privo di luci, suoni e odori, mentre qualcun altro usa i suoi occhi, le sue mani e il suo respiro per sopravvivere-.

Sigh … sob …

-Non piangere Lily. Non è questa l'arma più adeguata per ricondurlo a casa-.

Lo so … lo so ma … tutta questa maledetta storia, tutto questo dolore e questa follia … mi hanno quasi portata ad odiarlo! … quasi portata a pentirmi di averlo fatto nascere … quasi portata a volerlo vedere morto!! … quante torture dell'inferno meriterebbe una madre del genere?

-Ascoltami … Lily ...guardami.

Andrà tutto bene. Andrà-tutto-bene.

Adesso andiamo da lui, cercherò di comprendere la natura del suo male, lo affronteremo … e Tommy sarà libero, tornerà l'innocente bambino sorto dal tuo grembo, il frutto del tuo amore, tornerà a tenderti la mano e tu l'afferrerai per non lasciarla mai più … mai più Lily, te lo prometto-.

sniff sniff

-Vogliamo andare?-

Sì, seguimi sniff sniff.

Fshhhhhhh … fshhhhhhhhhhhhhhh …..

tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump…

di qui … ecco …

gneeeeeeekkk …. tump tump tump tump tump ….

prego. Entra pure.

tump tump tump tump

sniff sniff … Tommy è nella culla. Dorme … o almeno credo …

… …

C'è … qualcosa che non va?.

-Non ci sono specchi in questa stanza, o mi sbaglio?-

Sì, non ce ne sono … ce n'era uno nel cassetto, nel kit per bimbi ma non l'ho più trovato, chi sa dove l'ho lasciato … la mia testa ormai è andata ehehe …

… …

Ray … percepisci qualcosa? Perché non entri nella stanza?

- Dicevi che … erano come zingari quelli che entrarono nel nido quando partoristi?-.

Sì, beh … è quello che mi hanno raccontato, erano le voci che giravano nel reparto.

-Tu non hai mai visto nessuno girare intorno casa tua, in questi giorni? Nemmeno dopo aver parlato con l'infermiera?-

Avrei dovuto? Mmmm … no, non mi sembra di aver visto nessuno in giro.

Ma … hai percepito qualcosa? C'è qualcosa che ti turba? Non hai nemmeno attraversato la soglia.

tump tump tump tump tump tump tump tump …

-Sondavo l'aria. Oh … è davvero un bel bambino … posso toccarlo?-

Fai tutto quello che reputi opportuno … tutto.

-Ok, ciao piccolo … che succede? Non vuoi proprio aprire gli occhi? Sei già un ragazzone-.

Mio Dio … lo so è perfettamente normale ma … ti assicuro che non è sempre così, non ti sto mentendo credimi.

-Sembra sereno … non ha segni sul corpo, il battito è leggero-.

Lo so … è perché ci sei tu, è perché non vuole smascherarsimaledizione …

-Tranquilla Lily, tranquilla … non è la prima volta che ho a che fare con queste cose. Posso avvicinarmi e recitare delle formule? Ho bisogno di verificare le sue reazioni-.

Fai pure … io mi sposto qui … ecco...

tump tump tump tump tump tump tump tump

fshhhhhh …. fshhhhhhh … toc toc … toc …

-C'è qualcosa dietro alla radio?-

Ehmmm ...no no! Stavo solo mettendo un po' di ordine.

Drriiiiiiiiinnnnnnnn

Il campanello … questa deve essere Magda.

-Chi è Magda?-

La mia vicina di casa … vado a vedere che vuole e la faccio andare via. Torno subito.

-Va bene-

tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump …


… …


-… Sono senza parolemaledetto bastardo … cane schifoso ...ero convinto di averti rispedito nella fogna fingi di dormire? Sei diventato persino bravopersino convincente.

Parla. Dì qualcosa. Hai una bella favella, facci ascoltare.

Palesati pezzo di merda. Stai mandando al manicomio quella povera donna.

Palesati!!

come ti ho scacciato una volta posso farlo una seconda. Sei capitato male eh eh ...malissimo-.

BUUUUUUUM

-Pensi che sbarrare la porta serva a qualcosa???

Che il rito cominci …

amane garath forsune! Amane forath betane! Rinth! Forth esha hel! Esha hel!-

Tu tu tu tu tu tu

- amane garath forsune! Amane forath betane! Rinth! Forth esha hel! Esha hel!-

Tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu

-Gabath re nsha hal per hal to dahaar!-

Ma che sta succedendo!? Ray! Perché la porta è chiusa? Apri la porta! Apri la porta Ray!!!

-Gabath re nsha hal per hal to dahaar!-

Ray!! Apriiiiiiii!!

-Gabath re nsha hal per hal to daha … a … a...

arghhhhhh coff coff arghhhh coff ahhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

BOMMMMM BOMMMMMMMM ahhhhhhhhhhhhh


.


Ray … che è successo? Ray??? Cos'è stato quel botto? Mio Dio … oh mio Dio ….Ray cosa è successo??? Vado a prendere qualcosa per sfondare la porta!!

tump tump tump tump tump tump tump

… …

… … …

tump tump tump tump tump tump tump

Ho … ho trovato un'accetta!!

Toc toc toc toc toc toc crashhhhhhh …

crashhhhhhh crashhhhhhh … ah … oh … oh Dio … Ray … Ray!

Bummmm … ah … Ray! Ray svegliati! Svegliati!

Ciaff ciaff ciaff devo chiamare l'ambulanza … l'ambulanza …

tump tump tump tumptic tic tic tic tic

Ehm pronto … c'è un uomo che si è sentito male … non so … una botta o un infarto … non lo so … sì, è Nixon Streen quattordici … va bene … non so cosa è successo! Va bene … li aspetto.

Tic … mio Dio … sigh sob … ma perché … perché l'hai fatto? Perché?! Sigh Sob … voglio morire … voglio farla finita … voglio farla finita … voglio liberarmi … liberatemi … liberatemi … sigh sob … liberatemi …



driiiiiiiiiinnnnnnnnn

tump tump tump tump tump tump tump …



Sì, è qui … è steso a terra … mi sembra morto.

Tump tump tump tump tump tump


… …


Allora?

-Ragazzi passate di lì. Sì signora, mi spiace ma … non c'è più battito-.

Mio Dio …

-Sa dirmi cosa è successo?-

No, la porta era chiusa e bloccata, ho sentito un forte tonfo … ho preso l'accetta e ho sfasciato la porta … e quando sono entrata era già così.

-Non aveva assunto nulla prima? Non aveva dato segni di malessere?-

No, non aveva preso nulla … era in ottima forma. Per quanto ne so.

-Era suo padre?-

Sigh sob … no … non era mio padre … era un amico.

- Capisco. E' quasi certo che sia stato un infarto, ma sarà meglio attendere una conferma ufficiale … ha bisogno che le chiami qualcuno?-

No … no grazie.

-C'è un servizio di assistenza gratuito in ospedale, per casi come questo …-

Non importa, la ringrazio ...

-Le lasciamo la giacca e il resto, avviserà lei i parenti?-

Sì … sì, li avviserò io.

Tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump …

Passerò più tardi allora …

-Come preferisce, l'importante è contattare la famiglia e far in modo che raggiungano l'ospedale il prima possibile-

Va bene …

tump tump tump tump tump tump tump

fshhhhhhh … fshhhhh … toc toc

piccola anima del cielo che hai lasciato la mia mano per un istante … dammi la forza.

Ovunque tu sia ».

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Capitolo 10
*** Uno specchietto ***


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«fsshhhhhh … fshhhhh … toc toc

Ehmmm …

… … fshhhh

Ok, sono … sono appena stata a casa della sorella di Ray. C'è stato il funerale, è stato cremato. La sorella è un tipo molto … semplice. Mi ha chiesto se fossimo davvero amici, o qualche altra cosa.

Io … ehmmmm … le ho detto che era venuto a darmi una mano e quando … quando ha intuito di cosa si trattasse, mi ha detto che le bastava così.

Mi ha detto -mi basta così, non importa, grazie-.

E poi sono tornata a casa.

Tommy è da mia madre, le ho detto che … avevo bisogno di un po' di silenzio.

Kim mi ha chiamato. Vuole capire cosa sia successo, perché ci fosse quell'uomo a casa nostra, perché sia morto … a casa nostra.

Gli ho detto che era un amico di mio padre, che lo avevo incontrato davanti casa e che gli avevo parlato del bambino … e che era tanto curioso di conoscerlo.

E sono morti entrambi.

Mio padre e Ray intendo … per cui nessuno dei due può smentire tale amicizia.

Eh Eh … eh …

Ray è morto al piano di sopra, proprio in corrispondenza del punto in cui mi trovo seduta io ora, sul divano … di sotto. È morto per aiutarmi, per cercare una soluzione, per liberarmi dal male. È morto da solo … mentre parlavo con Magda.

Un minuto prima … gli offrivo un tè … il minuto dopo l'ho visto andarsene sulla barella dell'ambulanza. Sig sob … sig sob …

Poco fa ho ascoltato la registrazione e … sono inorridita. Inorridita.

Sembra che ci sia davvero qualcosa, che non mi sia inventata tutto, che non sia una pazza. Potrei far ascoltare tutto questo a Kim, ma … purtroppo nella registrazione parla solo Ray, insomma … c'è solo la sua voce. Dice cose … strane ma … non c'è nulla di davvero schiacciante.

Potrei avergli chiesto io di farlo, potrei avergli chiesto di fingere. E poi potrebbero usare la registrazione contro di me, sì … insomma … si sente un forte botto, come un colpo violento. Perché Ray è saltato di un metro, ha sbattuto contro il muro e poi è morto. I medici dicono che sia stato un infarto perché non ha traumi … non so come sia possibile ma … non ha davvero traumi … ma in verità o è stato sbattuto contro il muro, o è stato sollevato in aria e poi rilasciato … insomma …

io credo …

credo che l'abbia ucciso Tommy.

Sì, Tommy gli ha … gli ha fermato il cuore. Ormai ne sono sicura.

Sembra che Ray avesse riconosciuto in lui qualcosa … lo ha riconosciuto appena entrato in camera. Avevo notato un atteggiamento particolare, in effetti. Avevo notato in lui un'improvvisa aurea di terrore. Lo avevo intravisto nello sguardo.

E poi … da quanto si sente, sembra che lo avesse già affrontato, che l'avesse già scacciato addirittura. Insomma … credo di poter dire che Tommy … sia stato impossessato da uno spirito … o un demone … il quale passa da persona a persona. Dunque … Tommy non è malvagio, non è malvagio il mio bambino ma l'entità che ne ha fatto la sua casa.

Era vero ciò che diceva Ray. Il mio piccolo fiore ha lasciato la mia mano … si è perso e qualcun altro sta usando il suo corpo.

Ma c'è di più.

Quando vennero a prenderlo, mi lasciarono la sua giacca e il suo cappello. Mi chiesero di portarli alla sorella. Prima di fare tutto questo … ho dato un'occhiata a quello che c'era nelle tasche … e ho trovato questo …

un diario.

È un diario di ciò che Ray studiava e osservava nei diversi casi in cui si è ritrovato. Sono tutti riportati per bene, con data, luoghi e nomi. C'è scritto cosa gli è stato raccontato dai richiedenti, cosa pensa che sia stato realmente a provocare il male e cosa ha effettivamente riscontrato in ciascuno caso.

E … l'ultimo è proprio il mio.

C'è scritto solo qualcosa di quello che gli avevo accennato per telefono, e qualche commento sulla mia buona fede. Qualche supposizione … c'è scritto anche che potrebbe essere una mia invenzione.

Ma ciò che mi ha sconvolto, non è stato tanto questo quanto … il racconto di un'altra storia, scritta alcune pagine prima.

È la storia di una bambina di nome Katy, e dei genitori, entrambi impazziti dopo averla vista strappare a morsi la testa di un piccione … ed emettere dei rantoli animali, come quelli di una tigre.

Leggo dal diario: Katy è violenta, cammina sui muri, ulula e si si infligge tagli sulle piccole braccia, nonostante abbia solo quattro mesi. Inizialmente Rose e Roger hanno provato a chiedere aiuto, ma dopo averla vista sanguinante, hanno smesso di cercare attenzione e l'hanno invece nascosta il più possibile, per paura di essere accusati di maltrattamenti. La voce di Rose mi è parsa sincera, la sua disperazione è profonda e ho deciso di incontrarli. Studierò il caso.

E poi c'è la descrizione del rito: il rito è durato all'incirca dodici ore. Quel qualcosa che la possedeva era particolarmente forte. Ho tentato inizialmente con diverse formule. Ma Katy non rispondeva a nulla, dormiva.

Dopo circa cinque ore, le prime parole del rito di purificazione di Serth, la colpirono come lame affilate. Si svegliò d'improvviso e voltò il capo verso di me. Aveva degli occhi di serpente spalancati, era cianotica e digrignava dei denti affilati, che teoricamente non avrebbe nemmeno dovuto avere. Una forte puzza di letame avvolse la stanza. Ha pronunciato frasi in lingua a me sconosciuta. Non avevo mai visto nulla del genere, né mi ero mai imbattuto in creature simili. Iniziò a levitare tremando e dimenandosi in modo scomposto a tratti …

poi dice … che iniziò a ridere … : rideva di gusto, rideva con voce di uomo, allargando la bocca e strizzando gli occhi. Il suo riso rimbombava nei vetri delle finestre e fu allora che capii di essere ben lontano dalla fine. C'era qualcosa che mancava al rito, qualcosa che avrebbe dovuto accompagnare le parole, qualcosa che l'avrebbe terrorizzata fino a paralizzarla. Cercai tra la mia roba ma né crocifissi, diademi, acqua santa, o reliquie sembravano turbarla. Ad ogni singolo oggetto estratto, le sue risa crescevano, sempre più forti, sempre più ciniche e malate.

Chiesi ai genitori se avessero un accendino per provare ad intimidirla con il fuoco, e la madre mi indicò una borsa appesa ad un appendiabiti, appena fuori dalla stanza. Nello svuotare tale borsa, ne uscirono diversi oggetti, tra cui uno specchietto. Inizialmente non lo notati, ma poi vidi che questo vibrava ed infine si ruppe, con un colpo netto al centro. Sollevai lo sguardo verso Kate, ancora vibrante in aria. Aveva smesso di ridere e mi fissava come se cercasse di non farmi intuire che l'avesse rotto di proposito. -uno specchio!- urlai. -portatemi tutti gli specchi che avete!-.

Kate assunse un'aria preoccupata. Si girava e rigirava, come ansiosa di qualcosa.

Mi portarono cinque o sei specchi di ogni tipo, ma non feci in tempo ad avvicinarglieli che li fece scoppiare nel centro. Notai che un grosso frammento era schizzato sotto la culla, mi avvicinai, allora, fingendo di non averlo visto. Kate mi fissava ridacchiando. Era convinta di avermi disarmato. Diedi allora un calcio improvviso alla culla e questa sbatté contro il muro, Kate abbassò lo sguardo e mentre io recitavo le frasi del rito, ella si specchiò nel frammento a terra.

Udii distintamente uno sfrigolio come di acido muriatico sulla pelle, risalire dalla gola della piccola e poi un boato intorno. Cadde ma la presi in tempo. I genitori mi vennero incontro e gliela misi tra le braccia. Cacciava bava e gli occhi oscillavano freneticamente da un lato all'altro. Continuai fino all'ultima parola, per ore, e, finalmente, anche la bava e il tremore cessarono. Kate riempì i polmoni d'aria, aveva il viso sofferente, gli occhi arrossati, era sudata e sciupata, ma finalmente leggera.

e poi continua parlando dei genitori, del recupero della piccola, del fatto che nei giorni successivi sembrava essere tornato tutto alla normalità.

Non so.

Questo caso sembra molto simile al mio. Un neonato impossessato, dei genitori presi per matti, cadaveri di piccioni, rito di liberazione … e inoltre ricordo bene che Ray mi chiese se ci fossero specchi in casa, se ne avessi nella cameretta …

insomma … sono quasi certa che le storie siano identiche, che questa Kate sia stata impossessata dalla stessa … creatura che domina ora Tommy.

Inoltre ho capito perché Ray era rimasto impalato davanti alla porta della stanza: aveva le mani in tasca mentre si avvicinava … e in tasca aveva …

uno specchietto.

Probabilmente lo portava dietro da quella volta.

Ed è rotto … è rotto al centro e manca un pezzo

era nella sua mano destra quando lo trovammo.

Probabilmente, prima di entrare … Tommy gliel'ha rotto … Ray ha capito chi ci fosse in lui e … appena mi sono allontanata, ha provato ad avviare il rito.

Senza purtroppo riuscirci. Il rito è stato interrotto subito, dopo i primi minuti. Qui si parla di ore … di ore di agonia e lotta.

È come se la creatura fosse tornata più forte di prima, sicuramente più astuta.

Adesso non mi resta che …

non so …

forse dovrei prendere Tommy, portarlo a casa e … avvicinargli uno specchio. Anzi no, forse dovrei farlo da mia madre … sì da mia madre, così che se Tommy emettesse anche solo un gemito anomalo lei potrebbe sentirlo … e se una volta vicino, lo specchio si rompesse, potrei farle prendere altri specchi e dimostrarle come si rompano a contatto con lui. E se questo funziona … lo mostrerò anche ad altri.

Terrò il registratore in tasca.

Se questa volta riuscirò a farmi credere … avrò qualcun altro dalla mia parte e forse riusciremo a trovare un metodo per … per salvare Tommy …

per salvare me …

A dopo».

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Capitolo 11
*** Indizi ***


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«tump tump tump tump tump tump tump tump

-Lily, ti faccio un caffè?-.

No mamma, grazie, dov'è Tommy?

-È di sopra, giocava sul letto prima-.

Come è stato?

-Buonissimo, come sempre-.

ok. Senti vado a controllare se dorme.

-Aspetta, Lily senti ma … insomma per quella storia del tuo amico, di quello che ha avuto l'infarto in casa tua, non ho ancora ben capito chi fosse-.

Mamma, era un amico di papà, ok? Me lo presentò una volta, tre o quattro anni fa, andammo a casa sua a bere qualcosa e parlammo per un intero pomeriggio, lo ricordavo bene.

-Io non ho mai sentito parlare di quell'uomo-

Se ne sarà dimenticato, lo sai com'era … tump tump tump tump tump

-No … no Lily … aspetta! E quindi l'hai visto davanti casa e l'hai fatto entrare? Dopo averci parlato una sola volta anni fa? Lily! Mi ascolti? Rispondimi almeno!-

Mamma … lo vedevo spesso in zona, al … supermarket … alla posta! E poi gli ho parlato di Tommy e aveva la curiosità di vederlo, così l'altro giorno è entrato in casa e l'ho portato su, che c'è di male? Mi ha detto ''ehi come sta il piccolo? Vorrei tanto vederlo'', e l'ha visto, è chiaro? Cosa potevo saperne io che soffriva di cuore?

-Mah … non riesco ancora a crederci-

tump tump tump tump tump …

gneeeeeek ….

tump tump tump tump tump …

Ok … è sul letto di mia madre, è disteso.

Dorme, o almeno credo.

Procedo …

fshhhhhhh fshhhh … fshhhhhhh fshhhhhhh

fuuuuuush fuuuush …

tesoro … amore della mamma … apri gli occhi … apri questi occhietti …

guarda qui …

amore ...

amore …

uff …

non succede niente … non apre gli occhi, né si muove.

Ok sai che ti dico? Te li apro io … eh? Te li apro io.

Fsshhh … fshhh …

ecco …

guarda qui … anf anf …

guarda …

tump tump tump tump tump tump tump

gneeeeek

-Lily, ora che ci penso in effetti … Oh mio Dio Lily! Lily! Cosa stai facendo!! Nooo!-

mamma tranquilla … non sto facend …-Ferma! Ferma!!- ma non sto fac …

bum fshhhhh fshhhhhh …. fshhhhh ma sei pazza! Ma che cazzo fai?

-Che faccio io? Perché hai quella lama insanguinata in mano!? Dove l'hai colpito?? Lily! Chiamo l'ambulanza!-.

Non l'ho colpito! Cazzo! Non lo vedi che non ha niente! Non ha niente addosso!

-Di chi è quel sangue?-.

Ma … è il …

-È il tuo?? per la miseria Lily! È il tuo sangue??-.

Sì … è il mio … non me n'ero accorta …

-Cosa hai combinato?-.

Avevo uno specchietto in mano e … non mi sono accorta che …

-Quello è uno specchio? Povero tesoro mio … povero amore mionon è uno specchio!-

Sì che lo è cazzo! Lo era! Si è rotto mentre … non lo so … era intero prima … quando l'ho preso era intero e ora è rotto! Mi sono tagliata io … da sola!

-Lily tu sei pazza! Tu sei pazza!! ma che volevi fare? Eh? Che diavolo volevi fare?-.

Niente! Non volevo fare niente! Ho preso uno specchietto per specchiarmi ed era rotto! Così mi sono ferita! Tutto qui!

-No … no … io chiamo Kim, poi chiamo qualcuno bravo, altro che quel dottore da strapazzo, e ti faccio dare una sistemata … tu non stai bene Lily-.

Mamma … mamma per cortesia … non farmi arrabbiare … mamma! Mamma! Non devi chiamare nessuno! Sto benissimo! -no, no, ora chiamo tutti-, non devi chiamare nessuno!

Tump tump tump tump tump tump tump tump

Bum

Mamma … ascoltami … -ridammi il telefono- ascoltami per l'amor del cielo, -ridammi subito il telefono-, ascoltami cazzo!!

-Tu mi metti paura lo sai? Lily mi metti paura-.

Non voglio metterti paura ma tu stai cercando di togliermi mio figlio!

-Tu eri su di lui! Gli tenevi la testa ferma con la mano e con l'altra sollevavi un pezzo di vetro insanguinato!-

Non gli tenevo la testa! Stavo cercando di aprirgli gli occhi!

-Gli occhi?-

Sì! dovevo … volevo vedere se fossero ok … ieri erano arrossati.

-Tu sei pazza … e sei pazza se pensi che possa credere a queste storie! Dammi il telefono!-.

No! lasciami!!

fshhhh fshhhh tump fer … ferma! tumpFerma! fshhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Mamma! Ok … ok ascolta ... io … anf anf … io ora me ne vado, ok? Così … ti calmi, io mi calmo e poi torno … tra un po'.

-Tra un po'?-.

Mamma … io sto bene, credimi, se chiami Kim finiranno per venire gli assistenti sociali! È questo che vuoi per Tommy? Vuoi che finisca adottato? Eh? Mamma … vuoi che ce lo portino via??

-No … non ce lo porterebbero mai via-.

eheheheh certo … perché hai ragione, a voi no … ma a me sì.

Che razza di madre sei? Non mi vieni incontro … non credi alle mie parole e sei convinta che voglio uccidere mio figlio.

-Dopo la sua nascita non è stato semplice. Lo sai, lo sappiamo tutti, non è mai semplice-.

Appunto, non è semplice. Ma non sono una psicopatica! Facciamo che … che resto un po' sola e mi rilasso un po'.

-Sì, ottima idea, stai un po' per conto tuo … schiarisciti le idee e torna quando sarai serena. A Tommy ci penserò io-.

Ok … ok io … vado …

tump tump tump tump tump tump tump tump tump sbammmmmm

tump tump tump tump tump tump tump tump tump … gneeek bum.

Fshhhhhh fshhhhhhhhhh

sono in auto.

Esperimento fallito. Non avevo idea che lo specchio mi si fosse rotto in mano.

Non mi ero accorta della ferita … l'ha rotto senza che nemmeno lo notassi.

Ad ogni modo … nello specchio ha guardato, ne sono certa, ma … nulla è successo.

nnnnnvvvrroommmmmm …..

forse … forse bisogna pronunciare delle frasi perché abbia effetto. Sapeva che non potevo conoscerle, sapeva che il mio era un ridicolo tentativo e sa … dunque … che qualcosa ho scoperto, che dall'ultima volta che mi ha stravolto la vita, ho intuito quale possa essere la soluzione.

chiunque esso sia … ora sa che ho intrapreso la giusta strada per cacciarlo.

La cosa mi spaventa non poco.

Sono certa che cercherà di limitarmi quanto più possibile per cui … per cui proverò a stargli lontano e … a trovare una soluzione, insomma … devo cercare una pista valida, devo …

...

devo parlare con la famiglia della piccola Kate.

L'indirizzo è scritto sul diario di Ray … fsh fsh fhs fhs fhs

peeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee -stai attenta cazzo!-

stronzo … fhs fhs fhs fhs fhs … ecc … eccolo! Eccolo l'ho trovato!

Via Malcom … via Malcom … via Malcom … dove diavolo è … maledizione …

vicino al tribunale … dovrebbe essere lì!

Vrooooooooooommmmmmmmmmmmmmmmmmmm

via Union … via Carlton … via Notch … via Malcom! Via Malcom! Eccoci … numero 71.

ok … trovata, parcheggio ...

vrrrrrooooooooooooom.

Fshhhhh fshhhhhhhhhhhhh poc poc poc

è una villetta ben tenuta circondata da alberi e siepi … c'è un cancelletto basso nero, l'auto è nel cortile. Sembra tutto abbastanza sereno, se non fosse per questo tempo cupo, per il cielo bianco che minaccia pioggia e questo vento gelido che ogni tanto sale.

Fiu … ho il cuore a mille, sono agitata. Potrebbero cacciarmi. O potrebbero negare tutto.

Mio Dio … la porta d'ingresso è nera, c'è una ghirlanda appesa … potrebbero essere ospitali.

Che mi tocca fare … ok, ok devo farcela.

Clack …. stump.

Un bel respiro …

tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump.

Drriiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnn

Apri … apri ti prego …

clock gneeeee …

-Salve-.

Ehmmm … salve … io …

-Posso fare qualcosa?-.

Io … ecco, ehmmm … mi chiamo Lilith Bane. Sono … o meglio … ero un'amica di Ray Johnson e … ed è stato tramite lui che ho saputo della vostra esistenza.

-Un momento … un momento la prego-.

Sì, sì lo so bene che forse ora la sto importunando e che … sono piombata dal nulla ma …

-Dov'è Ray?-

Ray … è morto. È morto due giorni fa.

-Cosa? C … cosa??-

Sì, è morto in casa mia.

mentre compiva un rito.

-Oh mio Dio … Oh mio Dio …-.

clock

No! no la prego! Non mi chiuda la porta in faccia! Devo parlarle! La prego!maledizione …

clock

-Salve-.

Oh grazie al cielo! Salve!

-Chi è lei?-.

Ho parlato con sua moglie, sono … mi chiamo Lilith Bane, ero un'amica di Ray.

-Cosa vuole da noi? Perché è venuta qui?-.

Mi ascolti, lo so che è assurdo e … che probabilmente avrete sperato di non dovervi mai più imbattere in questo tipo di cose ma … ho bisogno del vostro aiuto!

-Mi spiace, non … non possiamo aiutarla, con permesso-.

No! Aspetti! Mio figlio ha lo stesso problema che ebbe Kate! Lo stesso! Sto vivendo un inferno! Sto morendo ogni giorno! Sono disperata e non so a chi rivolgermi! Ho contattato Ray qualche giorno fa! È venuto da me ed ha avviato il rito ma … ma è morto mentre cercava di liberare mio figlio! È morto! E sono rimasta da sola di nuovo! Vi prego!

-... non … -.

-Roger falla entrare … mio Dio falla entrare-.

-Aspetta …-.

-Roger falla entrare! Sig sob-.

-Stai un po' zitta!-.

-Mi ascolti noi … noi non vogliamo più … -, no la prego! Ascolti lei me … se Ray non vi avesse aiutati e vi avesse chiuso la porta in faccia, cosa avreste fatto? Cosa ne sarebbe stato di Kate?

-Abbassi la voce … io … io-, la prego … mi faccia entrare, ho bisogno di informazioni, di qualsiasi informazione, ne va della mia vita e di quella di mio figlio.

-Ok … entri-.

Grazie!

tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump tump

-Si accomodi … lì … sul divano-.

Grazie …

-Rose siediti lì-

Allora, voglio essere breve e non recarvi troppo disturbo. Mio figlio Tommy ha undici mesi, da un po' di tempo a questa parte, ha iniziato a fare strane cose. L'ho visto addentare il mio seno, camminare sotto il soffitto, l'ho sentito correre per la casa e per le scale, ho trovato piccioni squartati nel suo armadietto dei giochi …

-Oh mio Dio sigh sob-

E tante altre cose, che mi hanno portata inizialmente a credere che fossi pazza, sì, ancora adesso tutti credono che sia pazza. Poi a credere che avessi qualcosa di … demoniaco in casa. Così ho contattato Ray e lui è venuto. Ha iniziato il rito nella sua cameretta, mentre dormiva, io mi sono allontanata per pochi minuti e … quando sono tornata, la porta era chiusa a chiave, sbarrata. Ho sentito un forte tonfo, sono corsa a prendere un'accetta e l'ho sfasciata … Ray era a terra. È morto e i medici l'hanno fatto passare per infarto ma io … io sono sicura che stia stato colui che abita mio figlio.

-ohhhhhhhh sigh sob … nooooo … sigh sob ...-

-Rose, non piangere … Rose … -

Lo so, è … è stato assurdo. Surreale. È tutto surreale ma … dopo la morte, mi è rimasto in casa un diario, dove appuntava tutto. Eccolo … fshhhhhhh fshhhhhhhh

l'ho sfogliato e ho letto della vostra storia per cui … ho pensato che voi possiate aiutarmi. Ci ritroviamo nelle stesse condizioni e …

tump tump tump tump tump tump tump -mamma!-

-Kate! Torna di sopra! Torna sopra vengo dopo!-

-Dov'è Lilo?-

-te lo prendo tra un attimo! Sali sopra!-

...tump tump tump tump tump tump tump

era lei?

-Sì. Mi ascolti, noi abbiamo vissuto questa storia molto tempo fa. Sono passati quattro anni-.

Sta bene? La piccola … sta bene ora, vero? È così bella …

-Sta bene. Le dicevo che è passato molto tempo e che abbiamo cercato tutti … di rimuoverla dai ricordi. Lei viene a sviscerare il nostro equilibrio in questo modo, ci dice di sapere tutto, mentre noi la conosciamo da nemmeno dieci minuti. Avrebbe potuto chiamare, contattare qualcuno di noi prima … avvisarci della cosa … lei così … ci sta tirando dentro … verso un vortice che non avremmo mai voluto riscoprire!-.

-Roger! Non lo vedi come sta soffrendo? Non lo vedi che è disperata! Noi eravamo come lei! Eravamo sull'orlo del suicidio … entrambi. Nessuno voleva crederci, non avevamo prove e finimmo quasi per passare per dei degenerati violenti!-.

È lo stesso destino che mi spetta purtroppo … e forse è persino troppo tardi per me.

-In cosa possiamo aiutarla?-.

Avrei bisogno di qualsiasi informazione, informazioni sul rito, sulle pratiche, su cose che Ray avrebbe potuto dirvi, magari prima o dopo la liberazione, di qualsiasi cosa ricordiate o sappiate. Devo cercare di capire quanto più possibile, devo trovare l'origine di tutto questo, il perché, il come, devo capire da dove è partito questo male e cosa posso fare per debellarlo.

-Noi sappiamo molto poco di tutto ciò … in quei giorni, ogni ora sembrava rintoccare la fine. Da un istante all'altro tutto peggiorava. Inizialmente pensammo ad una malattia, che la facesse tremare e contorcere, per quanto quel piccolo corpo potesse. La facemmo visitare, ma i medici non riscontrarono nulla di anormale ed iniziammo a pensare … che ci fosse qualcos'altro. Poi la sentimmo parlare con una voce da uomo, forse da animale, e ruggire. La vedemmo persino scrivere sui muri con una penna, ma non come potrebbe fare un bambino, no! Con una grafia da adulto, ed era in una lingua sconosciuta, con lettere sconosciute … e significato del tutto incomprensibile-.

-Non c'è bisogno di scendere nei particolari Rose, vuole sapere qualcosa del demonio, non di Kate-.

Demonio?

-Sì, così lo chiamavamo. Era un demonio. Gli misi un crocifisso in fronte e lo sentii friggere, ma non lo disturbava, anzi … sogghignava e si passava la lingua sulle labbra-.

-Signora Lilith, nemmeno Ray sapeva bene cosa fosse. Comprese dell'importanza dello specchietto durante il rito, lo usò pronunciando delle frasi che non sapremmo dirle ma … fu qualcosa di improvvisato. Il giorno dopo ci disse che avrebbe studiato il caso e che ci avrebbe aggiornati-.

-Sì, poi non lo sentimmo più. Ma fu meglio così-.

Capisco ma, deve pur esserci stato qualche cosa … non so … il riferimento a qualcuno, a qualche posto, a qualche luogo, ad un oggetto, a qualsiasi cosa! Possibile che non vi siano indizi di alcun tipo?

-A dirla tutta … c'è una cosa che mi rimase impressa. Una mattina … ero in cucina, stavo lavando i piatti e Kate era accanto a me, nel passeggiano, quando in televisione apparve un servizio su di un villaggio, a est, andando verso le campagne, prima del confine, dove vivono solo contadini e vecchi allevatori di bestiame. Nel servizio dicevano che era un villaggio abbandonato da anni, che nessuno mai vi aveva fatto ritorno, e iniziarono, allora, a raccontarne la storia. Presi il telecomando per cambiare e … non ci riuscii. Nel senso che … cambiavo canale, ma immediatamente dopo il televisore tornava sul servizio del villaggio. Ho tentato una decina di volte, cambiando e ricambiando, ma da solo, senza che toccassi nulla, rimetteva sul 15 ed arrivai persino a spegnerla.

Mi voltai e … si riaccese.

Sempre su quel canale.

Rimasi esterrefatta. Guardai allora per un attimo Kate e notai che … aveva gli occhi rivolti verso il servizio. Cioè … Kate, una bambina di tre mesi che non avrebbe nemmeno potuto focalizzare i contorni delle cose … stava guardando il servizio, sprofondata nella culla, con la testolina piegata da un lato e la bavetta ancora sporca di latte. Non potei spegnere né cambiare canale fino alla fine del programma.

Mi misi a sedere e guardai con lei-.

Cosa raccontavano? Cosa dicevano del villaggio??

-Dicevano che … circa vent'anni fa, dei terribili eventi sconvolsero i suoi abitanti, i quali vennero quasi decimati. Che i superstiti decisero di andarsene e che nessuno di loro vi tornò mai, neppure per raccogliere le cose lasciate. Che nonostante il campanile della chiesa fosse crollato e la campana giacesse ancora a terra perché mai spostata, all'una e un quarto di notte, la si può tuttora sentire suonare. Non vi sono testimoni che vogliano raccontare o descrivere i motivi di tale rovina e distruzione. La collina affianco è ricoperta di croci di legno costruite alla buona, e impalate nel terreno di gran fretta. Si diceva che all'epoca, i cadaveri non vennero nemmeno sotterrati a dovere, per la fretta che gli abitanti ebbero di fuggire-.

ricorda per caso il nome di questo villaggio?

-… Castorhill … non potrò mai dimenticarlo.-

Ti ti ti ti ti

-Cos'è stato?-.

Oh … ehmmm … il mio cellulare … è scarico, scusatemi. Lo spengo subito.

Fshhhhhhhh fshhhhhhhhhhhhhhhhhh toc toc toc …

dicevamo?».

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