La triste vita di Nana senza Ren.

di Suzume Yuzuka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutta colpa di quella maledetta polvere bianca. ***
Capitolo 2: *** Quello stereo le ricordava tante cose. ***
Capitolo 3: *** Senza quel trucco Nana non sarebbe più stata la stessa. ***



Capitolo 1
*** Tutta colpa di quella maledetta polvere bianca. ***


Tutta colpa di quella maledetta polvere bianca. 

 
“Guarda mamma, c’è la neve!” un bambino di sei anni, con i capelli marroni, gli occhi marroni, che prometteva di diventare un bellissimo ragazzo, parlò alla madre.
Nana guardò verso il cielo e un fiocco di neve le cadde dritto sul naso. Il bambino iniziò a ridere e la madre gli accarezzò i capelli.
Nana rivolse un’altra volta lo sguardo verso il cielo. Cadevano tantissimi fiocchi di neve bianchi. Nana odiava il bianco, l’unico colore che la faceva piangere. Il colore che gli aveva tolto, sei anni prima, il suo Ren. Sì, perché era colpa di quella maledetta polvere bianca se Ren adesso non era con lei, ad abbracciarla nel loro vecchio appartamento o magari in una stanza di un prestigioso hotel.
Il suo Ren, quanto le mancava. Era fuggita dal Giappone, da tutti i suoi ricordi, ma non poteva non ricordarlo: aveva ogni giorno, ogni singolo momento affianco a lei l’unico ricordo di Ren che ancora emanava respiro: Daiki. Era incinta di due settimane quando Ren se ne andò e così nessuno seppe di Daiki, nemmeno i Blast. E adesso, che vive a Vestmanna con il figlio, ogni tanto si illude che ha dimenticato Ren, ma non è vero. Ed era tutta colpa di quella maledetta polvere bianca. 
 
Angolo autrice: 
Salve a tutti, anche se non sono nuova in questo fandom, mi presento: 
Sono Suzume Yuzuka. 
Ho scelto il nome Daiki perché vuol dire "Grande Bagliore" e mi sembrava perfetto per il contesto. 
Vestmanna è un piccolo paese nelle Fær Øer, un arcipelago danese.
Mi sembrava adatto perché è un luogo quasi sperduto. 
Spero che recensiate sia questa storia che "Dimmi Ren... perché mi hai abbandonata?"
e tutte le altre negli altri fandom!
Grazie mille! 

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Capitolo 2
*** Quello stereo le ricordava tante cose. ***


Quello stereo le ricordava tantissime cose.

“Mamma, mamma! Accendi lo stereo!” urlava pieno di energia Daiki, alla mamma ancora assonnata. La mamma, Nana, si strofinò gli occhi, per poi alzarsi con fatica dal letto. Mise le pantofole ai piedi e, con passi lenti, accese lo stereo. C’era già un cd dentro e partì la canzone: Kuroi Namida. Quella canzone le fece ricordare tutti quei momenti passati con la band, con Nana, con Ren e non poté far altro che piangere. Ricordò quell’appartamento condiviso, che era come una casa per lei. Ricordo i momenti più belli con Ren: degli abbracci caldi che per lei erano meglio di qualsiasi carezza. La musica, completa di note alla chitarra, stupende percussioni alla batteria, un sottofondo creato dal basso e la sua voce che regnava sovrana, piena di energia e di voglia di essere famosa, di superare ogni barriera e chiunque.
Daiki prese un fazzolettino e asciugò le dolci lacrime della mamma: “Non piangere mamma.. La tua voce è ancora stupenda, adoro le tue ninna nanne.” E Daiki fece spiccare un sorriso sul pallido viso di Nana, che si ritrovò ad abbracciare Daiki come anni prima aveva abbracciato Ren. 


Angolo autrice: 
Ciao a tutti!!! 
Spero che questa storia vi piaccia e che recensiate! 
Ho immaginato che Nana, in questo nuovo paese, avesse una vita povera ed isolata. 
Spero che l'idea vi piaccia, baci, Suzume Yuzuka.

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Capitolo 3
*** Senza quel trucco Nana non sarebbe più stata la stessa. ***



Senza quel trucco Nana non sarebbe più stata la stessa.


Da quando Ren l’aveva abbandonata, Nana era radicalmente cambiata.
Aveva cambiato stile di vita, vestiti, modo di cantare, modo di pensarla sulla vita.
L’unica cosa che non aveva cambiato era il suo trucco.
Incredibili tonalità scure che si accavalcavano sui suoi occhi e sulle sue labbra, ormai facevano parte di lei.
Non si sarebbe più sentita la stessa senza quegli strati di trucco. Ormai si erano rintanati nella sua pelle, facevano parte di essa.
Per questo, quando Daiki le chiese di mettersi del trucco rosa, Nana si sentì come un pesce fuor d'acqua.
Si guardò allo specchio e per cinque secondi ci fu una lotta in sé stessa che sembrò durare secoli.
Alla fine, però, per amore di suo figlio, si lavò la faccia dal trucco nero e spolverò il viso con del trucco rosa.
Sembrava incredibilmente delicata.
A detta di Daiki, era come un fiore in pieno Maggio. 


Angolo autrice: 
Ecco, con questo capitolo la storia finisce. 
Spero vi sia piaciuto e di ricevere delle recensioni! 
Consiglio di leggere anche la storia "L'eco di un triste passato" 
di I'm a witch, una mia amica. E' proprio una bella storia! 
Baci, Suzume Yuzuka.

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