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di weareonedirectionJH
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Welcome home. ***
Capitolo 3: *** perfect day. ***
Capitolo 4: *** Wake up. ***
Capitolo 5: *** Surprise? ***
Capitolo 6: *** Happy birthday to me. ***
Capitolo 7: *** Happy birthday to me. Part 2: ***
Capitolo 8: *** You're my last kiss: ***
Capitolo 9: *** good morning. ***
Capitolo 10: *** Love? ***
Capitolo 11: *** Hello babe ***
Capitolo 12: *** per sempre? ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


                                                                                                                                            Prologo:

Io sono Jenna e sono innamorata del mio migliore amico.
Da quanto?
Contando che ci conosciamo da quando avevamo dieci anni, diciamo che la mia cotta è iniziata quando avevo quindici anni ed ora ne ho diciotto, quindi sono passati ben tre anni.
In questi tre anni sono successe tante cose, ho provato a parlarne con lui, ma ogni volta che ci provavo lui tentava sempre di cambiare argomento.
Un giorno però, la mezzanotte del 31 dicembre dell'anno scorso ci baciammo, per la prima volta. Un bacio bellissimo, pieno di sentimenti e passione.
Ricordo questo bacio come se fosse ieri; finito questo bacio ci guardammo negli occhi e ci sorridemmo dolcemente, poi lui mi strinse forte a sé.
Il giorno dopo ci vedemmo e ne parlammo, io gli spiegai che lui a me piaceva e lui mi disse che ricambiava.
Esatto, gli dissi semplicemente che mi piaceva, non volevo spaventarlo dicendogli 'ti amo da un anno, ho sempre desiderato questo momento' , preferivo dirgli un 'ti amo' più avanti, ma non ne ho avuto tempo.
Perché? Beh, semplice:
Dopo circa tre mesi, lui mi disse che doveva andarsene in Irlanda per un po' di tempo, perché suo nonno stava poco bene; così mi disse che forse era il caso di lasciarci, perché pensava che il non vederci ci avrebbe allontanati.
Io ribattei, gli spiegai che io non mi sarei mai dimenticata di lui e che l'avrei aspettato, tutto questo lo dissi con le lacrime agli occhi.
Lui aveva gli occhi lucidi, gli tremava la voce, stava per piangere anche lui, ma non cambiò idea. Mi strinse a sé e mi sussurrò un 'ti voglio bene, ci vediamo quando torno' poi mi baciò la fronte.
La mattina seguente partì e io andai all'aeroporto per salutarlo, ma anche se avrei voluto baciarlo non potevo, mi aveva lasciata, ora ero solo la sua migliore amica.
Ti voglio bene, mi dispiace di averti lasciata. Spero che la nostra amicizia non cambi, sei unica. Ci vediamo quando torno, chiaro? Questo era il messaggio che mi aveva mandato appena ci salutammo.

Ogni fine settimana ci chiamavamo e parlavamo al telefono per ore, ci raccontavamo tutto quello che c'era successo durante la settimana.
Con Niall facevo finta di stare bene, di aver superato la cosa, ma la mia migliore amica sapeva bene che non avevo superato un bel niente. Lei sapeva della cotta che provavo per lui, sapeva che mi piaceva da circa un anno, così stava sempre al mio fianco, pronta a consolarmi e a farmi divertire.

Passarono circa tre mesi, dopodiché Niall mi scrisse questo messaggio: è morto, è morto poco fa. I medici gli avevano dato solo tre settimane ed ha resistito per tre mesi, ha combattuto fino alla fine. Sto malissimo Jenna, ho bisogno di abbracciarti, ho bisogno di guardarti negli occhi ed ho bisogno che tu mi dica che va tutto bene anche se sappiamo entrambi che non è così. Ho bisogno di te.
Appena lessi questo messaggio scoppiai a piangere, e senza pensarci due volte lo chiamai.
Lui mi rispose in lacrime ed io cercai di consolarlo, ma senza riuscirci troppo.
Quando finimmo di parlare al telefono, corsi da mia madre e le chiesi, quasi supplicandola, se potevo andare da Niall, in Irlanda, ma lei mi scoppiò a ridere in faccia.
Mi rispose con: Mi dispiace piccola, so che è il tuo migliore amico, so che ci stai male ma non abbiamo i soldi per arrivare in Irlanda.
In quel momento dei soldi non me ne fregava niente, anzi, in un momento ho pensato di andare addirittura in bici; ma sappiamo tutti che sarebbe stata solo una pazzia.



Dopo un mese, ovvero oggi, Niall mi scrisse il messaggio più bello dell'anno: Pomeriggio prendo l'aereo e torno. Preparati, ti abbraccerò così forte da non farti più passare il sangue(?). Ti voglio bene piccola mia, ci vediamo tra pochissimo.







Vi prego, ditemi cosa ne pensate di questa storia. Se vedo che nessuno la mette nelle seguite o ricordate o se nessuno fa recensioni, la cancellerò. Un bacio.

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Capitolo 2
*** Welcome home. ***


                                                                                                                             Welcome home.

 

 

 

Appena lessi quel messaggio corsi da mia madre, e le dissi: Maaaamma, oggi torna Niall. L'abbracciai felice.
Lei mi strinse a sé, dopodiché mi guardò negli occhi. Sono felice che torni, so che ti è mancato tanto. Poi ti accompagno all'aeroporto, se vuoi. Mi disse sorridente.
Sei gentile, ma preferisco andarci da sola, tanto è qua vicino l'aeroporto. Grazie lo stesso, mà. Ricambiai il sorriso e tornai in camera mia, per avvisare la mia migliore amica, Sophie.
Le mandai un messaggio, non amavo chiamare le persone.
Notiziona: Niall torna questo pomeriggio, devo vederti. Anzi, vieni da me tra qualche ora, così ci andiamo insieme all'aeroporto, per te va bene? Ti giuro, sto impazzendo. Asvgsue.
iniviai il messaggio.
Sophie, al contrario di me, non amava mandare messaggi, ma bensì chiamare. Infatti dopo nemmeno due minuti, mi chiamò.
O mio dio, sono così felice. Ma com'è il vostro rapporto? Solo amicizia, giusto? Come lo saluterai? Oddio, oddio, oddio. Appena digitai il pulsante verde, iniziò a parlare.
Si, siamo solo amici, ovviamente. Lo abbraccerò, credo. Non so come lo saluterò, sarà tutto spontaneo, insomma è il mio migliore amico. Le risposi dopo esser scoppiata a ridere.
Si giusto, domande stupide, scusami. A che ora vengo da te? Posso venire adesso? Non riesco ad aspettare da sola, ti prego. Mi chiese tutta felice.
Si certo, volevo già dirti io di venir qui adesso, se sto da sola rischio d' impazzire. Scoppiai a ridere.
Okay, allora adesso vengo. Il tempo di darmi una sistemata e arrivo, a dopo. Attaccò.
Guardai il cellulare, erano le 14.02 e decisi di scrivere un messaggio a Niall, per informarmi meglio sull'orario del suo arrivo.
Ciaaaaaaaaao, tu non puoi neanche immaginare quanto sono felice! A che ora pensi di arrivare? A che ora parti da lì? Ti voglio bene, idiota del mio cuor. :3 Gli scrissi.
Poco dopo mi rispose: Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao anche a te, piccola mia. Parto di qua verso le 15.30 , quindi arriverò circa per le 16.40. Sono felice anch'io di tornare, mi sei mancata un casino. Ah, un'ultima cosa, stasera vieni a mangiare da me.
Amavo quando mi chiamava 'piccola mia' e mi ha anche detto che gli sono mancata un casino, dio mio.
Alle 16.30 sarò all'aeroporto. Sei sicuro che posso venire a mangiare da te? Insomma, i tuoi saranno stanchi per il viaggio, se vuoi puoi venire tu da me, non ci sono problemi. Risposi al messaggio.
No tranquilla, i miei rimarranno in Irlanda per ancora due settimane, per sistemare varie cose del nonno. Sarò solo a casa, quindi non ci saranno problemi, puoi anche rimanere a dormire, se ti va.
Ti prego rimani a dormire, non amo dormire a casa da solo.
Certo che mi andava, era passato un casino di tempo dall'ultima volta che c'eravamo visti, era ovvio che volevo stare più tempo possibile con lui.
E' ovvio che voglio a rimanere a dormire, avviso subito mia madre. Ci sentiamo più tardi, ti voglio bene. E così feci, andai da mia madre e l'avvisai.
Mamma, stasera mangio e rimango a dormire da Niall, i suoi ritorneranno dall'Irlanda tra due settimane e quindi è a casa da solo. Le dissi.
Si, non ci sono problemi. Ah, vedete di non fare cose sconce, o se le fate prendete le giuste precauzioni. Mi fece l'occhiolino.
Mamma, ti prego. Siamo solo migliori amici, niente cose sconce, e ti prego non fare più l'occhiolino dopo aver detto una frase del genere. Scoppiai a ridere dall'imbarazzo.
Rise anche lei, ma le nostre risate furono interrotte dal citofono. Andai ad aprire, era Sophie.
Ciao sop! L'abbracciai.
Ciao! Ciao anche a lei. Disse a mia madre.
Sono passati un sacco di anni da quando mi conosci e mi dai ancora del lei. Scoppiammo a ridere tutti.

 

Presi Sophie per mano e la portai in camera mia.
Alle 15.30 prende l'aereo e ha detto che dovrebbe essere qua per le 16.40. Le spiegai con un sorriso a trentadue denti.
A che ora andremo all'aeroporto? Mi chiese.
16.30, non vedo l'ora di vederlo. Ah, poi dato che è casa da solo perchè i suoi staranno ancora due settimane in Irlanda mi ha invitato da lui per cenare e anche per dormire. Dici che ci sarà imbarazzo tra noi? Le chiesi un po' preoccupata.
No, stai tranquilla. Se ti ha invitato vuol dire che vuole vederti e stare più tempo con te, quindi non penso proprio che ci siano silenzi imbarazzanti. Secondo me io non dovrei venire all'aeroporto, insomma. Non la feci nemmeno finire la frase che la interruppi.
Tu ci vieni all'aeroporto, sei una sua amica e come non ha visto me per tutto questo tempo, non ha visto nemmeno te. Le dissi secca.
Si, questo è vero, ma il mio numero ce l'ha e non mi sembra che mi abbia mandato un messaggio avvisandomi che sarebbe tornato. Mi disse.
Magari perchè sapeva che te l'avrei detto io. Le spiegai sorridendole.
O magari no. Senti, mi dispiace, io non ci vengo, lo vedrò domani.
Così si concluse la nostra conversazione.
Io sapevo che avevo ragione, insomma lui sa che l'avrei detto a Sophie, quindi era per questo che non l'ha avvisata. E' vero, magari poteva mandarle un messaggio, ma si sarà dimenticato. Pensai.

 

 

 

Le ore passavano, erano le 16.00, così decisi di prepararmi.
Presi il mio maglioncino preferito, i jeans e le Vans e andai in bagno. Mi truccai e salutai mia madre.
Mi raccomando. Mi disse.
Mi raccomando? Mi raccomando cosa? Mi mise ancora più ansia come se già non ne avessi abbastanza.
Presi l'mp3 e mi misi le cuffie nell'orecchi, pensando che la musica in quel caso era l'unica cosa che mi poteva tranquillizzare un po'.
Mi vibrò la tasca, presi il cellulare e vedi che c'era un messaggio.
Buona fortuna, stai tranquilla. Ti voglio bene. Era Sophie.
Le risposi con un: Grazie, ti voglio bene anch'io. Poi ti racconto tutto.
Quando le inviai il messaggio guardai l'ora, erano le 16.15, ma fortunatamente ero praticamente arrivata all'aeroporto.
Entrai, c'erano un casino di persone e io non sapevo da che parte andare, quando ad un certo punto vidi un ragazzo, dai capelli biondi tinti e che si guardava intorno. Era lui.
Feci un bel respiro e corsi verso di lui.
Niall. Urlai correndo.
Lui si giro.
J-Jenna. Disse facendo un sorriso gigantesco.
Ci abbracciammo, come nei film. Sembravamo due bambini che avevano trovato una bancherella dei dolciumi, eravamo felicissimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche qua vale la stessa cosa del capitolo precedente, ovvero: se nessuno metterà queste storia nelle seguite\ricordate\ecc. O se nessuno farà recensioni la storia verrà cancellata, questo perchè non voglio continuare una storia che non interessa a nessuno.

Ciao a tutti. C:   

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Capitolo 3
*** perfect day. ***


                                                                                                                                           Perfect day:

                                                                                                   *scena piscina*                                                                      

 

 

Come stai piccola mia? Mi chiese stringendomi a sé.
Ora sto benissimo. Mi lasciai stringere.
Mi sei mancata così tanto. Mi disse guardandomi negli occhi.
Amavo i suoi occhi color oceano.
Mi sei mancato tanto anche tu. Abbassai lo sguardo, non riuscivo a guardarlo per troppo tempo negli occhi senza baciarlo.
Ora andiamo a casa mia e aiutami a disfare i bagagli. Mi diede una piccola spinta.
Non sai disfarteli da solo? Gli chiesi stuzzicandolo.
Stasera vuoi cenare? Mi chiese.
Certo. Risposi sconcertata.
Perfetto, allora mi aiuterai a disfare i bagagli, se no niente cena per te. Rise.
E' una minaccia? Risi anch'io.
Si, esatto. Mi sorrise.
Ci incamminammo a casa sua, e per tutto il tragitto ridemmo e scherzammo.


Io porto le valige in camera mia, tu chiudi la porta e poi vieni a darmi una mano, perfavore. Disse facendomi un dolce sorriso.
Si, va bene. Mi feci scappare una piccola risata.
E così feci, mentre lui salì le scale, io chiusi la porta e subito dopo lo raggiunsi in camera sua.
Allora, cosa mi racconti? Insomma, hai passato così tanto tempo in Irlanda, avrai fatto nuove conoscenze, no? Gli domandai mentre iniziai ad aprire la valigia.
Si, effettivamente ho conosciuto nuove persone. Ho conosciuto il vicino dei miei nonni, ho conosciuto vari medici e le commesse del supermercato. Rise.
Dai, io ero seria. Cioè nessun nuovo amico o amica? Chiesi quasi infastidita dalla mia stessa domanda. Speravo tanto che mi rispondesse di no, soprattutto per 'l'amica' .
No, nessuno. Cioè ho incontrato qualche mio vecchio amico, ma nessuno di nuovo. E tu? Mi chiese, anche se non sembrava molto interessato alla risposta.
Io cosa? Sapevo cosa intendeva.
Tu hai conosciuto qualcuno di nuovo? Qualche ragazzo? Mi chiese secco.
No, nessuno. Risposi.
Il fatto che mi avesse chiesto in modo così freddo se avevo conosciuto qualche ragazzo mi piaceva, magari era geloso, magari io gli piacevo ancora o almeno ci speravo.
Meglio così. Sussurrò. Pensava che non l'avessi sentito e così stessi al gioco.
Eh? Cos'hai detto? Gli chiesi, fingendo di non aver capito.
Niente, niente. Cosa vuoi mangiare stasera? Pizza, va bene? Mi chiese dolcemente, continuando a disfare la valigia.
Si, certo che va bene. Sorrisi anch'io.
Okay, ora basta disfare le valige. Mi disse alzandosi e venendo verso di me.
Cosa vuoi fare? Chiesi quasi spaventata.
Abbiamo una piscina gigantesca in giardino a nostra disposizione, usiamola. Mi prese in braccio.
Oddio, tu sei pazzo. Mettimi giù. Urlai ridendo.
Tra poco ti metto giù, tranquilla. Rise.
Corse giù per le scale con me in braccio e andò verso la porta, che aprì.
Siamo sempre più vicino. Rise ancor più forte.
Dopo ti ammazzo, preparati. Risi insieme a lui.
Eccoci, eravamo davanti alla piscina.
Prendi fiato piccola mia. Mi disse prima di buttarmi in acqua.
Subito dopo avermi buttato in acqua si buttò anche lui.
Ora ti uccido. L'avvisai ridendo.
Oh beh, che paura. Cercò di stuzzicarmi e ci riuscì.
Mi aggrappai alle sue spalle e cercai con tutta la mia forza possibile di buttarlo sott'acqua, ma niente, non riuscivo a mandarlo giù, e fu così che la situazione si capovolse.
Sei proprio scema, non riesci nemmeno a mandarmi sott'acqua, non ti vergogni? Mi chiese ridendo e prendendomi da sotto il seno per alzarmi e ributtarmi sott'acqua.
Subito dopo mi fece prendere aria e io, facendogli piccoli pizzicotti sulle mani, cercai di liberarmi.
Mi fai male. Urlò.
Mi dispiace, piccolo mio. Lo imitai, continuando a fargli pizzicotti ed a tirare calci per cercar di liberarmi.
Subito dopo ci riuscì e nuotai fino all'altro lato della piscina, lui mi seguiva.
Continuammo a giocare in acqua per circa un'ora e mezza.
Inizio ad aver fame. Mi disse in un momento di tranquillità.
Tanto per cambiare. Risi.
Vado ad ordinare la pizza, tu come la vuoi? Margherita? Mi chiese uscendo dalla piscina.
Si, grazie. Risposi seguendolo e avvolgendomi in un asciugamano.

 

 

 

 

 

 

Finito di cenare decidemmo di guardare un film in camera sua, così mi sdraiai sul letto.
Horror? Mi chiese lui.
Ma anche no. Risposi. Odiavo i film horror e lui lo sapeva benissimo.
Lui rise. Io non ho intenzione di guardare un film romantico.
Allora mi sa che non guarderemo nessun film. Dissi.
Dai ti prego, guardiamo un film horror. Se avrai paura potrai stringere forte, anzi fortissimo il mio braccio. Ci stai? Mi chiese facendo gli occhi da cucciolo.
Già quando lo guardavo negli occhi normalmente mi scioglievo, poi si mette a fare anche quelli da cucciolo. Pensai.
Si, va bene. Risposi sbuffando.
Grazie grazie grazie, ti voglio bene. Mi abbracciò.
Mise il film: iniziava con una bambina che si perdeva in un bosco, quando ad un certo punto si sentirono dei passi, i passi di un uomo. Era uno stupratore assassino, credo.
Non ricordo molto, so solo che decisi di chiudere gli occhi e poco dopo mi addormentai sul petto di Niall.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere, ci tengo.
Un bacio a tuuutti C:

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Capitolo 4
*** Wake up. ***


                                                                                                                              Wake up:


Quando mi svegliai, non ero più sdraiata su Niall sul divano, ma ero in un letto, il suo letto.
Non mi accorsi subito, ma Niall era sdraiato di fianco a me, eravamo davvero molto vicini e lui era terribilmente dolce mentre dormiva.
Mmh. Mugolò. Mi ero mossa troppo, l’avevo svegliato.
Scusami. Mi tirai su dal letto e mi sedetti.
Per quanto amavo il fatto che eravamo in un letto abbracciati l’uno all’altro, dovevo alzarmi, era troppo imbarazzante per me.
Rimani qua con me, dai. Farfugliò lui, afferrandomi dalle spalle e facendomi sdraiare nuovamente.
Io risi e gli feci fare, lui mi strinse forte a sé e mi fece un dolce sorriso tenendo gli occhi chiusi.
Stemmo in quella posizione per una decina di minuti, dopodiché ci alzammo e andammo in cucina per fare colazione.
Dormito bene? Mi chiese.
Sisi, tu? Avevo dormito più che bene, ero stata fra le sue braccia per tutta la notte.
Certo.  Sorrise.
Cosa significava quel ‘certo’? mi domandai, ero confusa. Insomma, significava che gli era piaciuto dormire con me o che aveva semplicemente dormito bene? Continuavo a farmi un milione di domande.
Mi hai portata tu nel letto? Lo so, feci una domanda stupida, ma volevo uscire da quel silenzio imbarazzante.
Ovviamente si. Rise.
Non dovevi, potevo dormire sul divano. Gli dissi abbassando lo sguardo sulla mia tazza di latte.
No, volevo dormire con te. Non so che espressione fece, ero troppa impegnata a guardare il latte che c’era nella mia tazza, ma subito dopo a questa sua risposta cercai il suo sguardo e quando lo trovai divenni rossa come un peperone.
Ti ho fatta arrossire. Rise. Adoro quando le tue guancie vanno a fuoco. Si avvicinò a me.
Questo mi fece arrossire ancor di più.
La tazza è più interessante di me? Rise.
Ovviamente non lo era, ma dato che era completamente spiaccicato a me e continuava a fissarmi con i suoi grandi e dolci occhi blu, io non riuscivo a ricambiare il suo sguardo da così vicino.
Vedo che sei diventato più sicuro di te. Lo stuzzicai, cercando di cambiare argomento.
Effettivamente lo era diventato seriamente, qualche mese fa non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi dopo quello che era successo, forse era troppo imbarazzato per farlo.
Si, è vero. Mi rispose a tono. E vedo che tu non sei cambiata per niente.
Non capivo se era un complimento o un’offesa, quindi non gli risposi.
Permalosa come sempre, io scherzavo. Vieni qui. Aprì le sue grandi braccia.
Non me la ero presa. Sorrisi e andai dal lato opposto, ignorando le sue braccia pronte ad accogliermi in un caloroso abbraccio. Lo feci apposta, sapevo che dopo aver fatto questo, lui sentendosi in colpa, avrebbe fatto di tutto per farmi ridere; e infatti così fece.
Appena mi allontanai da lui, iniziai a camminare più veloce, sentendo i suoi passi accelerare dietro ai miei.
Dove credi di andare?! Vieni qui. Disse cercando di restare serio.
Io mi misi a correre, cercando di scappare da lui. Anche se non vedevo l’ora che mi prendesse fra le sue braccia.
Presa. Scoppiammo a ridere entrambi, mentre continuava a solleticarmi i fianchi.
Ti prego, basta. Cercai di dire fra le risate.
L’hai voluto tu. Continuava divertito.
Fortunatamente la mia ‘punizione’ durò poco, dato che il mio telefono iniziò a squillare.
Devo rispondere. Dissi continuando a ridere.
Annuì sbuffando e mi lasciò.

Pronto? Risposi. Era Sophie.
Tutto okay? Mi chiese.
Si,si.
Sei ancora da Niall?
Me lo chiese, ma aveva capito che ero da lui, dato che le avevo risposto in modo freddo e senza raccontarle tutto immediatamente.
Si, ci siamo svegliati poco fa. Sorrisi.
Vabbè mi racconti dopo, o domani. Ciao, ti voglio bene. Attaccò senza nemmeno darmi il tempo di risponderle.
Chi era? Mi chiese Niall quasi infastidito.
Era Sophie. Sorrisi.
Ah, mi dispiace se ieri non l’ho invitata qua, ma volevo passare del tempo da solo con te, come ai vecchi tempi. Mi eri mancata così tanto.  Ammise.
Tranquillo, non se l’è presa, l’ha capito. Gli sorrisi.
Menomale. Comunque io e te non abbiamo ancora finito. Rise correndo verso di me.
No, ti prego. Urlai ridendo e cercando di scappare.







Stavo tornando a casa, quando ad un certo punto mi vibrò la tasca.
Stasera facciamo qualcosa? Niall xx.
Per me va bene, cosa vuoi fare? C: Gli risposi. Ero felicissima al solo pensiero di passare un’altra serata con lui.
Puoi venire ancora da me, o se preferisci possiamo andare a mangiare da Nandos.
Nandos va benissimo, ci sentiamo più tardi. Xx.Risposi e misi il cellulare nuovamente nella tasca.
Entrai in casa e andai verso il soggiorno, dove c’era mia madre.
Ti sei divertita? Mi chiese.
Si, certo. Sorrisi, forse un po’ troppo.
Sono felice per te. Mi faresti un favore? Mi serve della pasta per la cena. Mi chiese,andando direttamente al punto.
Okay, vado a prendertela. Ah, io non mangio a casa. L’avvisai andando a prendere i soldi.
Va bene. Mi diede i soldi e mi salutò.







Se non è chiedere troppo, potreste mettere la storia nelle seguite o magari recensirla? Peeeerfavore.
Grazie per tutti quelli che continuando a leggerla. C:

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Capitolo 5
*** Surprise? ***


                                           Surprise?



Suonò il citofono e urlai a mia madre che ero pronta, sapendo che la persona che aveva suonato al citofono era Niall.
Entra pure. Come stai? Riuscì a sentire mia madre parlare con lui anche dal piano di sopra.

Tutto bene, tu? Domandò a mia madre. Ciao piccola. Aggiunse urlando, per esser sicuro che lo sentissi.
Mi metteva in imbarazzo quando mi chiamava in quel modo davanti a mia madre, chissà lei cosa pensava. 
Ciao. Urlai anch'io per rispondere al saluto, e finalmente pronta, scesi da loro.
No ma tranquilla, vestiti con dei vestiti normalissimi, non farti carina per me. Mi disse lui ironicamente, sapendo che questo suo commento mi avrebbe infastidita.
Io tentai di farmi carina per lui, eccome, soltanto che ero vestita con una semplicissima felpa e con dei jeans, niente di elegante e sexy.
Muoviti, andiamo a mangiare. Dissi, ignorando il commento di poco fa.
Arrivederci signora Rose. Salutò mia madre con un dolce e bellissimo sorriso.
Ciao ma'. La salutai anch'io.
Divertitevi. Ci salutò, facendomi un piccolo occhiolino, che molto probabilmente Niall notò.
Perchè quell'occhiolino? Mi chiese scoppiando a ridere, dopo esserci incamminati verso il ristorante.
Perchè crede che ci sia ancora qualcosa fra noi, non vuole capire che siamo solo amici. Gli risposi non molto convinta.
Magari ha ragione, forse c'è qualcosa di più fra noi. Mi rispose lui quasi sottovoce, io non risposi.
Comunque, prima scherzavo. Mi sorrise, interrompendo il silenzio che c'era stato tra noi.
Prima? Quando? Chiesi, avendo paura della risposta. Non volevo che mi rispondesse con “riguardo al commento di prima, ovvero: 'che magari tra noi c'è qualcosa di più che una semplice amicizia' è ovvio che siamo solo amici”.
Riguardo a come sei vestita, sei bellissima anche così, non c'è bisogno che ti metta un vestito che ti scopra le gambe, sei sempre bellissima. Mi disse diventando rosso.
Dalla mia bocca uscì solo un 'suono': aww.
Grazie, sei gentile. Aggiunsi, sorridendo.Figurati. Arrivammo da Nandos, era pieno di gente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finimmo di cenare, e per smaltire tutto quello che avevamo mangiato, decidemmo di fare una passeggiata nel parco vicino.
Sei stata bene stasera? Mi chiese dolcemente.
Quando sto con te, io sto sempre bene. Ammisi. Non so con quale coraggio dissi quella cosa.
Dolce lei, anche per me è lo stesso. Mi strinse in un caldo abbraccio.
Ti voglio bene. Dissi mentre ci abbracciavamo.
Lo so. La nostra dolce conversazione fu interrotta, non eravamo soli in quel parco.
Che dolci piccioncini. Urlò un tizio avvicinandosi a me, era palesemente ubriaco.
Ei, allontanati un po', amico. Lo avvisò Niall.
Se no che mi fai? Mi vuoi picchiare? Sei uno scricciolo, ti ucciderei se solo tu provassi a toccarmi. Il tizio ubriaco divenne terribilmente serio mentre parlava con Niall, intanto mi afferrò il polso.
Non toccarla. Lo spinse via, liberandomi dalla stretta del brutto tizio.
Ti prego Niall, andiamocene. Cercai di allontanarlo.
Per quanto Niall fosse arrabbiato, il tizio era seriamente il doppio di lui, se avrebbero iniziato a picchiarsi, quello che avrebbe perso sarebbe stato decisamente Niall.
Niall mi ascoltò, mi prese per mano e ci allontanammo insieme.
Mi dispiace se ho reagito così, è solo che .. Lo interruppi.
Non ti devi dispiacere, lo hai fatto per me, cercavi di proteggermi. Sei stato dolce, non ti preoccupare. Strinsi la sua mano.
Esatto, ci stavamo ancora tenendo per mano.
Sono seriamente uno scricciolo? Mi chiese lui, sembrava serio.
Io scoppiai a ridere. Beh, rispetto a lui lo eri, ma eri uno scricciolo sexy. Gli feci l'occhiolino per prenderlo un po' in giro. Anche se ovviamente, pensavo davvero che fosse sexy.

 

 

 

 

 

 

Scherzammo e passeggiammo ancora per circa un'ora, dopodichè decidemmo di andare a casa di Niall per rilassarci un po'.
Mancano circa tre giorni al tuo compleanno, non sei felice? Mi domandò lui.
Onestamente? Mi ero completamente dimenticata del mio compleanno, non so perchè, ma lui mi faceva quell'effetto.
Oh si, certo che sono felice. Sorrisi.
Ho organizzato un sorpresa per te, ti piacerà, almeno spero. Ammise lui.
Una sorpresa? E me lo dici così? Ora non dormirò per tre notti intere, ti prego dimmi qual'è la sorpresa. Spero non sia una festa a sorpresa, sai che le odio. Cercai disperatamente di capire di che sorpresa di trattasse.
No tranquilla, nessuna festa a sorpresa. Rise.
Allora di cosa si tratta? Sophie sa qualcosa? Chiesi.
No, lei non sa niente, per ora. Ma l'avviserò. Mi sorrise, sapendo che mi avrebbe fatta incuriosire ancora di più.
Perchè mi hai detto che mi farai una sorpresa se non volevi dirmelo? Sapevi che avrei reagito così. Gli domandai, sperando di riuscir a capire qualcosa.
Esatto, sapevo che avresti reagito così. Adoro quando diventi curiosa, sei dolcissima. Sorrise dolcemente buttandosi su di me, abbracciandomi.
Eravamo praticamente sdraiati, lui era sopra di me, che mi abbracciava dolcemente. In quel momento l'avrei baciato, ma ovviamente non lo feci, non potevo farlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciaaaaaaaao a tutti. Per favore, recensite questa storia, vi preeego.
Un bacio. 

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Capitolo 6
*** Happy birthday to me. ***


Happy birthday to me.


Fui svegliata dalla vibrazione del mio cellulare, erano le dieci.
Buongiorno migliore amica, buongiorno splendore. Eccoti che invecchi ogni giorno di più e diventi sempre più bella. Ti auguro tutto il bene di questo mondo perché te lo meriti, ti voglio bene. Buon compleanno. Pronta per il grande giorno? xoxoxo
Era Sophie, ovviamente.
E’ stato il più bel buongiorno di sempre, grazie mille. Se sono pronta per il grande giorno? non vedo l’ora di scoprire qual’era la grande sorpresa. Ti voglio bene. X Risposi al messaggio.
Lei non è mai stata una persona molto dolce, quindi il fatto che mi abbia scritto quel messaggio significava tanto per me.
Quello però non era l’unico messaggio che avevo nel cellulare, ne avevo un altro:
E’ ufficialmente il giorno del tuo compleanno, finalmente. Volevo venire a farti gli auguri di persona, ma avevo paura di svegliare tua madre e anche te, quindi ti ho scritto questo messaggio. Non vedo l’ora di vederti e soprattutto farti veder quella sorpresa, ricordi? Ovviamente si. Lol. Un abbraccio e BUON COMPLEANNO. Sei unica piccola mia.
Questi erano gli auguri di Niall, me gli ha inviati a mezza notte precisa; a quell’ora mi ero già addormentata, per quello non gli avevo risposto subito.
Grazie mille, ti voglio bene. Sei dolcissimo. A che ora devo esser pronta per la grande sorpresa? Lol
Risposi.
Ogni dieci secondi guardavo il cellulare, nella speranza che mi avesse risposto, ma niente.
L’ansia mi stava assalendo. Andai in bagno, mi sistemai un po’ e poi scesi in cucina.
Amore mio, buon compleanno. Mi abbracciò mia madre appena mi vide.
Grazie mamma, grazie. Tentai di liberarmi dall’abbraccio.
Oggi cosa farai? Mi domandò lei.
Lo faceva apposta?!
In realtà non lo so ancora, Niall mi ha detto che mi ha fatto una sorpresa ma non so cosa sia, non so niente. Risposi in modo un po’ annoiato per via della situazione.
Uh, una sorpresa. Sussurrò lei.
Feci finta di non averla sentita, non avevo intenzione di riniziare quella infinita conversazione, dove lei ogni volta sosteneva che io e Niall eravamo più che amici. Mi creava molte illusioni.


Feci colazione con la mia tazza di latte, poi tornai in camera e riguardai lo schermo del mio cellulare. C’era un messaggio:
Alle sei vengo a prenderti, vestiti in modo carino. Era Sophie.
Speravo fosse Niall, onestamente.
In modo carino? Cosa intendi? Lol. Le risposi.
Oddio, Je. Facciamo così, oggi sarà una giornata di shopping. Ti serve un vestito, un bel vestito.
Okay, okay. A che ora ci vediamo?
Alle quattro vengo da te e andiamo in centro, prenditi un po’ di soldi, non essere tirchia, oggi è il tuo compleanno. Devi spendere soldi per te stessa(?).
Sophie stava decisamente impazzendo all’idea di vedermi con un vestito, ma posso anche capirla, non ho mai messo un vestito da quando ci conosciamo.
Scesi nuovamente in cucina e avvisai mia madre.
Tu ti metterai un vestito? Gli si spalancarono gli occhi.

Se trovo un bel vestito, me lo metterò. Risi.
Per Niall, vero? Divenne più seria.
No mamma, per me. Forse era una frase fatta, ma lei voleva sentirsela dire e così l’accontentai.
Brava bimba. Mi abbracciò.
Cercai di liberarmi dalla sua forte stretta. Non fraintendiamoci, io le voglio bene, solo che non mi piace molto il contatto fisico, tranne con Niall, stranamente mi piaceva stare fra le sue braccia, potevo starmene per ore e ore.





E' Sophie. Urlò mia madre.
Arrivo. Urlai anch'io e andai verso la porta d'ingresso.
Mi feci abbracciare da Sophie e poi andammo in centro, alla ricerca di un vestito.

Entrammo in un primo negozio, dove provai all'incirca quattro vestiti, Sophie continuava dirmi che ero bellissima, ma io non mi sentivo tale.
Peccato, stavi davvero bene con l'ultimo vestito. Mi disse lei, uscendo dal negozio a mani vuote.
Non mi piaceva. Ammisi.
Non ti preoccupare, sono sicura che in questo negozio troviamo il vestito perfetto per te. Mi rassicurò, spingendomi leggermente verso la mia destra.
Entrammo nel secondo negozio, provai due vestiti e uscimmo a mani vuote.
E siamo a due. Risi.
Nessuno ha detto che sarebbe stato facile trovarne uno, cioè uno che ti piaccia. Si unì alla mia risata.
Entrammo in un terzo negozio, forse questo era quello giusto.
Provati questo. Mi porse un vestito.
Sembrava abbastanza corto, ma 'elegante', con una leggera scollatura e di color celeste. Adoravo quel colore.
Andai in camerino e lo provai. Non era cortissimo, mi arrivava alle ginocchia ed ora abbastanza largo sui fianchi, mi piaceva.
Mi piace, mi sta bene. Non trovi? Divenni improvvisamente più sicura di me.
Oddio Jen, sei seriamente bellissima. E' questo il vestito perfetto. Disse seria.
La sua serietà mi fece ridere dall'imbarazzo.
Grazie. Lo compro? Le domandai un po' impacciata.
Certo, certo. Ma non abbiamo ancora finito, serve una piccola cintura nera e delle scarpe. Credo che si stesse divertendo a vestirmi come più le piaceva.
Confido in te, valle a cercare, intanto mi cambio. Sorrisi.
Nono, non puoi cambiarti. Io vado a cercare il tutto e poi te lo provi con addosso il vestito, quindi non cambiarti. Andò alla ricerca degli accessori.
Ci mise circa cinque minuti.
Tieni, mettitela. Mi porse un sottilissima cintura nera.
Me la legai intorno alla vita. Il vestito era ancora più bello di prima.
Ora mettiti le scarpe. Me le porse.
Erano carinissime e soprattutto non avevano un tacco altissimo.
Dovresti ringraziarmi, ti ho preso queste scarpe, perchè so che cammini come un dinosauro con dei tacchi troppo alti. Rise.
Grazie, grazie mille. L'abbracciai.
Sei bellissima, davvero. Ora vai alla cassa e compra tutto, poi andiamo a casa tua, così ti do una ultima sistemata. Mi sorrise dolcemente.
















Ciao gente, spero vi piaccia questo capitolo c:
Perfavore, potreste mettere questa storia nella seguite o ricordate? O magari recensite. Vi prego, ci tengo davvero tanto a sapere la vostra opinione.
Grazie mille per chi lo fa, e grazie per chi continua a leggerla silenziosamente(?).

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Capitolo 7
*** Happy birthday to me. Part 2: ***


                                                                                                                 Happy birthday to me part 2:
Ero pronta, finalmente.
Sei bellissima. Ora vieni con me. Mi disse Sophie, porgendomi la sua mano.
Dove? Chiesi, ma non abbi risposta. Afferrai la sua mano e mi lasciai trascinare.
Mi stai portando ad una festa? Le chiesi nuovamente quando salimmo in macchina.
Lei non mi rispose nemmeno questa volta.
Okay, ci rinuncio. Dissi, prima d'iniziare ad abbandonare tutti i miei pensieri, guardando fuori dal finestrino.
Era passata circa un'ora e ancora Sophie non parlava.
Siamo arrivate. Mi disse, finalmente.
Finalmente. Risi.
Lei mi sorrise soltanto. Ora scendi dalla macchina, inizia ad incamminarti, io arrivo. Mi disse sorridendomi ancora una volta.
Ehm, si okay, ma dove vado? Le chiesi un po' preoccupata.
Sempre dritto, devi seguire il ponticello. Mi sorrise, indicandomi la strada con il dito.
Okay. Ma tu dove vai? Le chiesi incerta.
A parcheggiare. Mi disse in attesa che io scendessi dalla macchina.

Quando scesi mi incamminai verso il ponticello. Capì immediatamente dove mi trovavo, ero nel posto in cui io e Niall ci baciammo la prima volta, era qua che avevamo festeggiato capodanno. Un posto appartato, fuori dalla città. Era una semplicissima villetta sul lago, circondata da alberi.
Continuai a camminare lungo il ponte, quando vidi una persona in lontananza, era lui.
Niall? Domandai.
Non ricevetti risposta, ma sapevo che era lui.
E' tutto il giorno che non ti fai sentire. Gli ricordai.
Lui mi sorrise dolcemente, arrossendo leggermente. Questi sono per te. Sei bellissima, ti stanno bene i vestiti, sembri una principessa. Mi porse dei fiori.
Divenni rossa anch'io, potevo capirlo dal fatto che sentivo le mie guance andare a fuoco.
Grazie. Dissi, con la voce quasi tremolante.
Lui fece un cenno con la testa, era stato dolcissimo.
E' stata un'ottima aiutante Sophie. Mi disse quasi ridendo. Era ovvio che volesse tentar di cambiare argomento.
Aiutante? Eh? Non capì subito, ero ancora stordita dal complimento di prima.
Lei non verrà, ci saremo solo io e te stasera. Mi disse, tornando serio.
Ah si, giusto. Ottima attrice, vero. Ormai dicevo cose senza senso.
Non riuscivo a capire il motivo per cui lui aveva scelto proprio quella casa, dove ci baciammo per la prima volta, forse gli piacevo, o almeno lo speravo.
Lui sorrise, capendo che io ero un po' stordita dal momento.
Dai, entriamo in casa. Mi prese per mano e intrecciò le sue dita fra le mie.
I miei battiti in quel momento aumentarono, non mi aspettavo che lui facesse una cosa del genere.

Mi aprì la parta e mi fece entrare, dopodiché entrò lui, come un vero gentiluomo.
Le luci erano tutte spente, c'erano solo delle candele messe al centro della stanza, e solo quando mi avvicinai vidi che c'era un mini tavolino.
Non so che faccia feci, so solo che Niall se ne accorse.
Sei sorpresa? Rise.
Beh si, non me l'aspettavo. Ammisi. Mangiamo qui? Così? Domandai incuriosita.
Si, mangeremo così, renderà il tutto più magico. Sorrise sicuro di sé.
Uh, fantastico. Vedo tante cose buone, se non vieni qui a sederti mangerò tutto io. Cercai di scherzare.
Lui sorrise e senza pensarci due volte si unì a me.
Appena mi sedetti, e prima di iniziare a mangiare mi tolsi le scarpe per essere più comoda.
Ed ecco che hai appena distrutto la magia. Rise, prendendomi in giro.
Sono seduta su un tappeto, perchè mai dovrei continuare a tenermi le scarpe? Risi anch'io.
Lui non mi rispose, rise soltanto.





Quando finimmo di mangiare, mi venne spontaneo lasciarmi andare sul tappeto, quindi mi sdraiai.
Ti è piaciuta la cena? Mi chiese lui, unendosi a me, sdraiandosi al mio fianco.
Si, è stata fantastica. Ho mangiato tantissimo. Ammisi, girando la testa verso di lui per sorridergli.
Sono felice che ti sia piaciuta, ma ora tiriamoci su, se no vomitiamo tutto. Rise leggermente alzandosi e porgendomi le mani per aiutarmi ad alzarmi.
Grazie. Dissi, afferrando le sue mani e finendo fra le sue braccia.
E' un piacere. Ci guardammo intensamente negli occhi per qualche secondo, ma poi io cedetti e mi liberai dalla sua stretta, andando verso la grande porta scorrevole che dava sul lago.
Guardai un po' fuori da quella porta, il panorama era fantastico, riuscivo a vedere numerosissime stelle in cielo, cosa che in città non potevo vedere, al massimo riuscivo a vederne tre o quattro.
Vieni. Mi prese la mano.
Mi feci portare fuori e lo seguì fino a quando si sedette sul piccolo muretto che c'era lì e così mi sedetti anch'io.
Aspetta qui, arrivo subito. Mi avvisò lui.

Io così feci.
Eccomi. Arrivò con la sua amata chitarra in mano e il suo meraviglioso sorrisone.
Era da tantissimo tempo che non suonava la chitarra davanti a me, saranno passati circa tre anni.
Io non riuscì a dire niente, ero senza parole e lui accorgendosene, incominciò a suonare.

Ed io iniziai a non capire più niente.

In quel momento, sentivo solo il mio cuore battere, come se stessi facendo una maratona, e la sua voce, accompagnata da una dolce melodia suonata con la sua meravigliosa chitarra.
Cercai di mantenere la calma, per concentrarmi meglio sul testo di quella canzone e sulla sua fantastica voce.

Adoravo quando suonava la chitarra, adoravo la sua semplicità.

You’ve never loved yourself
half as much as I love you
you’ll never treat yourself right darlin’
but I want you to
if I let you know
I’m here for you
maybe you’ll love yourself
like I love you.

Mentre cantava questa strofa mi guardava intensamente negli occhi, e un brivido passò lungo la mia schiena, stavo per mettermi a piangere davanti a lui.
Appena finì di suonare mi fiondai su di lui, stringendolo forte a me e sussurrandogli allo orecchio almeno un milione di 'grazie'.
Cercai di trattenermi ma non ce la feci, una lacrima rigò il mio viso, cadendo sulla sua spalla.
Ehy tutto bene? Mi domandò lui preoccupato, accarezzandomi dolcemente i capelli.
Si, scusami. Sorrisi, ritornando alla mia posizione iniziale. Un'altra lacrima scese dal mio viso.
Non scusarti, ti sei commossa, è fantastico. Mi asciugò la lacrima con il pollice, accarezzandomi dolcemente la guancia.
Le pensi davvero quelle cose? Gli domandai, abbassando lo sguardo.
Certo, non te le avrei mai cantate se no. Mi tirò dolcemente su la testa, per far incrociare il nostro sguardo.
Hai detto 'magari ti amerai anche te, come io amo te', lo sai questo? Gli domandai, trattenendo le lacrime.
Si, lo so. Mi disse seriamente, guardandomi intensamente negli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tadataaadaaa. Niall è così dolce in questo capitolo ascgsw.
Comunque, che ne pensate? Perfavore, lasciatemi qualche recensione, vorrei davvero sapere la vostra opinione.
Un bacio, e grazie per averla letta c: 

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Capitolo 8
*** You're my last kiss: ***


                                                                                                          You're my last kiss:

                                                                            


Questo significa che tu mi. Mi fermai, non riuscendo a dire quella parola magica.
Era stata una questione di secondi, poco dopo sentì le sue labbra premere sulle mie, e delle gocce iniziarono a bagnare i miei capelli.

Proprio ora doveva iniziare a piovere eh?! Disse quando si allontanò da me.
Io risi.

Vuoi rimanere qua fuori a bagnarti? Vieni, entriamo. Mi disse scherzando, porgendomi la sua mano.
Entrammo in casa correndo.

Sei completamente fradicia, in camera ci sono due mie magliette, puoi prendertene una se vuoi. Mi disse gentilmente, come se si era completamente dimenticato del bacio che c'era stato poco fa.
Grazie, vado a cambiarmi allora. Gli sorrisi prima di entrare in camera.



Sei bellissima anche con le magliette giganti. Mi disse dolcemente avvicinandosi a me.
Grazie. Sorrisi arrossendo, non capendo se ora mi vedeva come la sua ragazza o no.
Sei arrossita, che amore. Mi disse, accogliendomi in un caloroso e dolcissimo abbraccio.
Io non ho capito una cosa però. Gli dissi, ancora fra le sue braccia.
Dimmi. Cercò di allontanarmi leggermente per guardarmi negli occhi.
Ora stiamo insieme? Gli domandai senza togliere lo sguardo dai suoi occhi. Non so come ero riuscita a farlo, ma dovevo sapere.
Se tu vuoi essere la mia ragazza, si. Sorrise.
Non gli risposi, lo strinsi a me.

Vuoi essere la mia ragazza? Mi domandò lui, non avendo ricevuto nessuna risposta.
Si, certo. Risi.
Sentì anche lui ridere e poco dopo sentì le sue mani sui miei fianchi.

Posso ritenermi un ragazzo fortunato ad averti. Mi iniziò a fare il solletico.
No, ti prego. Iniziai a ridere ed a contrarmi tutta.
Non puoi scappare, mi dispiace. Disse ridendo.


 

 

Scherzammo e ridemmo per tutta la serata. La serata più bella di tutta la mia vita.
Ero finalmente la ragazza del mio migliore amico, il ragazzo che ho sempre amato.

Ora però non lasciarmi più, per nessuna ragione, anche se dovrai partire per altri mesi.Okay? Dissi seria.
Non ti lascerò mai più, amore mio, prometto. Sorrise, mostrandomi il mignolo.
Un 'aww' uscì dalla mia bocca e subito dopo intrecciai il mio mignolo al suo.

Patto del mignolo. Disse lui ridendo.
Era così dolce.

Ma dobbiamo dormire qui? Domandai io, vedendo che era già tardi.
L'idea non era proprio quella di dormire. Scherzò lui.
Idiota. Risi.
Lui si avvicinò e mi baciò. Quello era il nostro secondo bacio da quando stavamo insieme, ancora più bello del primo.
Formavamo una bella coppia, ne sono sicura. Scherzavamo e parlavamo come ogni giorno, l'unica differenza e che ora potevo baciarlo ogni volta che volevo, perchè lui era il mio ragazzo e non più un semplice amico.
E' vero, c'eravamo già baciati in passato, ma questa volta è stato tutto diverso. Questa volta ero ufficialmente la sua ragazza.

Se hai sonno possiamo andare in camera da letto. Sorrise. Per dormire, ovviamente. Aggiunse.
Sappiamo entrambi che non hai intenzione di dormire. Dissi ridendo.
Ma so che tu vuoi solo dormire e per me va benissimo anche così. Sorrise.

Dormiremo accoccolati tutta la notte, non la trovi una cosa dolcissima? Lo presi in giro.
Lui rise e io gli feci la linguaccia.
Si avvicinò e mi prese in braccio, come un sacco di patate, e si avviò verso la camera da letto. Una volta entrati mi buttò
brutalmente su letto.
Mi devo levare i pantaloni, di notte qua si muore di caldo, quindi se solo provi a stuzzicarmi ci metto un secondo a farti del tutto mia. Disse sapendo che lo avrei preso in giro e tentando di rimanere serio.
Ah, è una minaccia? Rimasi seria, non so come.
Stai attenta. Questa volta rimase serio pure lui.

L'idea di fare l'amore con lui mi piaceva, ma era troppo presto, non mi sentivo pronta.
Io ero ancora vergine, ma lui non lo so, non avevamo mai aperto questo argomento più che altro perchè io non volevo sapere se il ragazzo che amavo si scopava mezzo mondo.
Io avevo addosso la sua maglietta e sotto avevo solo le mutande, così decisi di infilarmi sotto le coperte.

Ora vengo anch'io sotto le coperte, fammi spazio, piccola. Mi avvisò lui prima di avvicinarsi al letto.
Così feci, mi spostai leggermente e gli feci cenno di sdraiarsi.

Appoggiati pure a me. Mi disse lui appena si mise sotto le coperte.
Avevo già intenzione di farlo. Risi.
Appena lui si sistemò sotto le coperte mi appoggiai al suo petto e misi la mia gamba sopra la sua.

Comunque grazie. Dissi seria.
E di che? Mi rispose soddisfatto.
Insomma, già era tutto perfetto, intendo la cena e i fiori. Poi ti sei messo pure a suonare la chitarra e mi hai cantato quella canzone meravigliosa, davvero, grazie. Alzai leggermente il mio viso per poterlo guardare negli occhi.
Di niente, è stato un piacere. Sorrise.
Sei proprio bravo a cantare. E mi mancava vederti suonare. Ora che stiamo insieme, suona più spesso davanti a me, amo quando suoni la chitarra. Ormai mi stavo completamente confidando con lui.
Va bene piccola mia, suonerò più spesso. Mi diede un piccolo bacio sulla testa, facendomi dei grattini sulla schiena.
Ora potevo essere totalmente me stessa con lui, e questo era la cosa più bella di tutte.



















Questi sono gli ultimi capitoli csfgah
che ne pensate di questo? Perfavore rencesite c:
Volevo ringraziare la mia recensionista(?) di fiducia lol, che in ogni capitolo scrive una recensione, grazie davvero.
che sarebbe: @sgbbrfz E grazie anche a chi l'ha messa nelle seguite e preferite c:

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Capitolo 9
*** good morning. ***


                                                                                                                                            Goodmorning.


Appena mi svegliai ci volle un po' per capire esattamente dov'ero, ma quando lo capì un sorriso enorme spuntò sul mio viso.
Ero completamente avvolta fra le sue braccia.
A interrompere quell'attimo di gioia e sdolcinati sorrisi fatti al vuoto, fu una cosa, che premeva contro il mio fondo schiena. Non ci arrivai subito, forse perchè mi ero appena svegliata, ma non ci volle molto tempo a capire cos'era.
Decisi, quindi, di svegliarlo. Ero troppo imbarazzata per rimanere a lungo in quella posizione.
Cercai di liberarmi delicatamente dalle sue braccia, e poi mi girai e mi avvicinai al suo viso, dopodiché gli diedi un leggero bacio sulle labbra.
Quel leggero bacio, fortunatamente, riuscì a svegliarlo. Riuscì a capirlo dal sorriso che si formò sul suo meraviglioso volto.
Buongiorno biondo. Sussurrai. Il tuo amico laggiù continua a premere contro di me. Dissi con aria di sufficienza.
Lui non capì subito, forse perchè era ancora nel mondo dei sogni.
Che amico? Chiese assonato.
Io non risposi, spostai solo il mio sguardo verso la sua ormai evidente erezione.
Oddio. Disse lui, alzandosi di corsa e correndo in bagno.
Io scoppiai a ridere.
Chissà cos'hai sognato. Dissi con un tono di voce alto, per far si che anche lui sentisse.
Dopo cinque minuti, quando uscì dal bagno, finalmente mi rispose.
Non ricordo cos'ho sognato, ma secondo me non è diventato duro per quello che ho sognato. Disse, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Cosa vorresti dire? Dissi scherzando con aria superiore.
Voglio dire che sei mezza nuda, che hai dormito mezza nuda praticamente su di me. Cercò di dare la colpa a me.
Faceva caldo. E poi non ho dormito su di te. Risi.
Giusto, non hai dormito su di me. Hai solo messo il tuo fantastico culo sul mio pene durante tutta la notte. Disse.
Allora scusami, non dormirò mai più mezza nuda e non dormirò mai più con il culo vicino al tuo Jerry. Dissi, facendo la finta seria.
Shh. Rispose serio, per poi scoppiare a ridere poco dopo.
Scendemmo insieme per fare colazione.








Cosa facciamo pomeriggio? Mi domandò.
Non so, però prima devo tornare a casa e darmi una lavata.
Okay, allora tra poco prendo la chitarra e le altre cose e ti porto a casa tua.
Mi sorrise dolcemente.
Grazie, poi magari in macchina ti metti a cantare. Eh? Sorrisi come una bimba solo all'idea di sentire ancora il suono della sua meravigliosa voce.
Si, certo. Si fece sfuggire una risata.




Eravamo ormai davanti a casa mia.

Grazie per il passaggio, e grazie ancora per ieri sera.Ci sentiamo dopo? Sorrisi.
Certo. Mi baciò. Ciao bellissima.
Scesi della macchina e suonai al citofono di casa, e quando mia mamma mi aprì senti il motore della macchina di Niall allontanarsi.
Finalmente a casa. Rise. Com'è andata? Mi domandò mia madre curiosa.
Bene. Sorrisi, forse un po' troppo.
Siete tornati assieme, vero? Riesco a capirlo dal tuo enorme sorriso, sono felice per voi. M
zie ma'. Sorrisi.
Immagino che l'avete fatto. Avete preso precauzioni? Divenne seria.
Vado a farmi la doccia e se chiama Sophie dille che la richiamo io. La evitai, salendo le scale per andare nel bagno di sopra.

Quando finì la doccia, presi il cellulare e chiamai immediatamente Sophie, dovevo ringraziarla e sopratutto dovevo raccontarle tutto.
Pronto? Rispose lei.
Sono io. Grazie, grazie, grazie. Ti voglio un mondo di bene. Le dissi immediatamente.
Dimmi cosa è successo, cioè dimmi tutto. Perchè io so solo che voleva farti una festa a sorpresa ma nient'altro,quindi dimmi. Disse curiosa.
Allora, appena sono arrivata mi ha dato dei fiori, poi mi ha cantato una fantastica canzone e nel frattempo suonava anche la chitarra, poi ci siamo baciati, mi sono messa una sua maglia, abbiamo dormito appiccicati e forse un po' troppo dato che quando mi sono svegliata avevo il suo coso che premeva sul mio fondo schiena. Risi.
Oddio. Rise anche lei.
E' stata la serata più bella di tutta la mia vita, davvero. E ti devo ringraziare perchè è anche merito tuo. Dissi tornando seria.
Prego. Ma, aspetta, siete tornati insieme quindi? Mi chiese, forse non capendolo prima.
Sisi, certo. Cioè, mi ha promesso che non mi lascerà mai più, nemmeno se partirà per sette mesi o di più. Dissi con un sorriso a trentadue denti.
Sono così felice per voi, davvero. Sentì dal suono della sua voce che sorrideva anche lei.
Grazie. Risposi.
Ma l'avete fatto? Disse seria.
Oddio,ti ci metti anche tu? Risi. Non l'abbiamo fatto.
Te l'ha chiesto anche tua madre, vero? Scoppiò a ridere.
Esattamente.Risi anch'io.
Ora ti devo salutare, ti voglio bene, ciaaao. Disse lei, prima di attaccare.

Appoggiai il cellulare sul comodino, ma dovetti riprenderlo subito datò che iniziò a vibrare.
Sei bellissima e sei mia. Ahhh, che bella vita che ho.xx Era Niall.
Aww quanto sei dolce. Ti voglio bene scricciolo. (non uccidermi)lol.xx Si, stavamo insieme e si, lo amavo; ma non potevo scrivergli 'ti amo' insomma, magari lo spaventavo. Preferivo dirglielo un giorno, faccia a faccia.
Scricciolo? Davvero Jen,davvero? Questa me la paghi. :P Stasera ci vediamo?
Già ho paura.lol Passi da me?
Certo, alle 20.00 fatti trovare pronta, a dopo piccola mia.xx






Anche se l'ultimo non ha ricevuto nessuna recensione, e probabilmente nemmeno questo ne riceverà, ho aggiornato lo stesso. Ormai devo finire la storia.
Grazie comunque a quelli che continuano a leggerla. Se perfavore qualcuno mi lascia una minuscola recensione sarebbe fantastico, anche se ormai non ci spero più lol.
Spero vi sia almeno piaciuto il capitolo.

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Capitolo 10
*** Love? ***


                                                                           Love?:
Come eravamo abituati a fare ormai negl’ultimi giorni: mangiammo da Nandos e poi andammo a casa di Niall per coccolarci un po’ in privato.
Come ho già detto, il nostro rapporto non cambiò poi molto da quando eravamo migliori amici, l’unica cosa che era cambiata è che ora potevo baciarlo ogni volta che ne avevo voglia.
Forse è un bene che io e lui siamo stati migliori amici per così tanto tempo, credo che questo ci abbia fatto conoscere di più; sappiamo cosa fare quando l’altro è triste,sappiamo come farci ridere a vicenda e sappiamo che possiamo fidarci cecamente l’uno dell’altro. Ci conosciamo talmente bene, che riusciamo a capire immediatamente quando qualcuno dei due sta mentendo.
In poche parole, con Niall andava tutto benissimo, l’unica cosa, è che ora passavo meno tempo con Sophie.
Non sono una di quelle ragazze che appena si fidanza si dimentica degli amici, anzi, ogni volta che io e Niall andavamo da Nandos o al parco, le chiedevo sempre se voleva venire, ma ogni volta mi diceva di no e che non voleva disturbare. Non riuscivo a farle capire che lei non mi avrebbe mai disturbata, lei è la mia migliore amica da una vita.
Passò una settimana, nella quale io e Sophie non ci vedemmo nemmeno una volta, parlavamo sempre al cellulare e mai di persona. Lei era la mia migliore amica e solitamente ci vedevamo ogni giorno.
Così, dopo quella settimana andai a casa di Sophie, per parlare e per cercare di rimediare alla settimana persa. Fortunatamente, ci riuscì.
E finalmente, uscimmo di nuovo tutti e tre insieme, come abbiamo sempre fatto prima che Niall partisse per l’Irlanda. Insieme formavamo un bellissimo terzetto.
Andammo al parco e facemmo un picnic, poi giocammo un po’ a palla, infine andammo a casa di Niall e ci facemmo il bagno nella sua meravigliosa piscina. Mangiammo una pizza,sempre da Niall e poi accompagnammo Sophie a casa,dato che non poteva rimanere a dormire da lui.
Ciao mamy,mi fermo a dormire da niall. Ti voglio bene,buonanotte. Avvisai mia madre appena tornammo a casa sua.
Fortunatamente i miei stanno via ancora per circa due mesi,così  potrai rimanere a dormire da me ancora per molto tempo. Mi disse lui,allargando le braccia per accogliermi in un abbraccio molto amorevole.
Non ti mancano neanche un po’? Gli chiesi,sapendo che era molto affezionato ai suoi,ovviamente.
Non sento la loro mancanza,ho te che mi fai compagnia ogni giorno. Probabilmente se sarei rimasto a casa tutto solo per tutto questo tempo l’avrei sentita. Mi sorrise dolcemente.
Grazie a dio che ci sono io con te. Sorrisi,mi misi sulle punte e allungai il collo verso l’alto per poterlo baciare.
Già,grazie a dio. Mi disse lui fra un bacio e l’altro.
I baci diventavano sempre meno casti, non erano come i primi che ci davamo,questi erano pieni di passione e di voglia di fare di più.
Niall mi prese per i fianchi,mi alzò e io intrecciai le mie gambe sulla sua schiena per tenermi meglio. Le nostre intimità erano ormai appiccicate l’una all’altra. Potevo sentire il suo membro sporgente, il che faceva provenire in me piccoli gemi.
Niall iniziò a camminare,per andare nella sua stanza; o per lo meno stava cercando di andare nella sua stanza,dato che non guardava dove stava andando,era troppo impegnato a baciarmi passionalmente. Infatti mi fece sbattere la schiena contro lo stipite della porta.
Una volta arrivati in camera,mi buttò sul letto e si fermò a guardarmi per qualche secondo.
Cosa c’è? Gli domandai sorpresa.
Lo stiamo per fare? Mi domandò,con un sorrisetto perverso.
Beh,suppongo di si. Mi fece venire i dubbi,insomma quella sarebbe stata la mia prima volta,mi avrebbe fatto male. Ma lui era il ragazzo giusto,lo amavo e quindi perché aspettare?
Sei sicura di volerlo fare? Stai tranquilla,non ti farò male, o perlomeno tenterò di far piano. Mi rassicurò lui.
Lo volevo fare? Mi domandai nella mia testa.
Si,sono sicura.Facciamolo.  Sorrisi.
Sorrise anche lui e si mise sul letto davanti a me. Iniziai ad avvicinarmi e lo baciai,iniziai dalle labbra,per poi scendere al collo per lasciare piccoli baci umidi e con la mano iniziai a sollevare lentamente la sua maglietta.
Sono felice di fare l’amore con te. Dissi sottovoce.
Sono felice anch’io,amore mio. Disse lui quasi gemendo.
Quando finì di parlare gli levai di colpo la maglietta,poi con le mie piccole dita iniziai a fare dei piccoli cerchi sulla sua schiena,mentre continuavo a lasciargli piccoli baci umidi su tutto l’addome.
Vieni qua.  Disse lui,prima di prendermi per i fianchi e farmi sdraiare con le gambe aperte.
Si mise fra le mie gambe, poi tirò giù la zip dei miei jeans e infine me li levò velocemente.
Afferrò le mie gambe e me la accarezzò dolcemente,lasciandomi piccoli baci e infine se le mise attorno alla sua schiena.
Io ero sdraiata,con le gambe attorno alla sua nuda schiena, mentre lui era in ginocchio sopra di me.
Si appoggiò sulla mia intimità,molto probabilmente per farmi sentire la sua erezione attraverso i suoi pantaloni,poi si mosse leggermente in avanti e indietro e questo fece uscire un gemito dalle mie labbra,il che fece spuntare un sorriso sulle sue.
Poi iniziò a baciarmi sul collo e intanto alzava la mia maglietta,fino a farmi scoprire tutta la pancia; la sua attenzione poi,si spostò su di essa, la baciò con baci piccoli e molto umidi,muovendo le sue dita in modo leggero su di essa. Intanto io,per istinto,infilai le mie dita fra i suoi morbidi capelli.
Mi guardò un attimo negli occhi e poi con un veloce movimento mi levò la maglietta,lasciandomi in mutande e reggiseno,mentre lui aveva ancora addosso i pantaloni,così decisi di ribaltare la situazione,anche se non ero molto pratica.
Ora ero io sopra di lui,iniziai a dargli piccoli baci sul collo,per poi scendere,fino ad arrivare al bordo dei suoi pantaloni,che decisi di slacciare lentamente.
A quel punto,sentì lui gemere e dire un qualcosa tipo: Sei sicura di essere vergine?Sembri molto esperta.
Il che mi fece ridacchiare.
Questo mio ridacchiare,non gli fece piacere,suppongo. Ribaltò di nuovo la situazione.
Senza troppi movimenti mi levò il reggiseno e si fermò un attimo a fissare il mio seno,il che mi imbarazzò parecchio.
Poi mi guardò negli occhi e mi fece un sorriso.
Con le sue mani iniziò a palparlo,per poi accarezzare dolcemente i capezzoli. Il che mi fece gemere,di nuovo. Infine,baciò il centro fra i due seni e poi scese lungo il mio addome,fino ad arrivare al confine delle mie mutande.
Ti sei mai masturbata? Mi chiese lui,prendendomi alla sprovvista.
Ehm no,mai. Confessai.
Allora te lo farò io.Devo preparare la tua. Lo interruppi.
Fallo e basta. Ormai ero completamente andata. E lui sorrise divertito.
Mi abbassò le mutande,ora ero completamente nuda.






Non avete la minima idea di quanto sono imbarazzata lol Ma dovevo scriverlo,per forza.
Non so se qualcuno mi lascerà delle recensioni,cioè mi farebbe piacere riceverle,vorrei capire se questo capitolo è stato troppo ‘spinto’. Se lo avete ritenuto tale,scusatemi,ma perlomeno fatemelo sapere.
Ciao a tutti. 

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Capitolo 11
*** Hello babe ***


                                                                                                                             Hello babe:
                                                                                                  
Insomma,potete immaginare benissimo com’è andata a finire.
Tutti mi hanno sempre detto che fa male la prima volta,è vero,ma non pensavo che facesse così tanto male.
Niall ha fatto di tutto per andarci piano,e ho apprezzato molto questa cosa,è stato dolce anche in un momento del genere.
Quando mi sentiva urlare diceva ‘mi dispiace,non voglio farti del male’.
Comunque,nonostante il dolore,mi è piaciuto. Non vedo l’ora di rifare l’amore con lui e poi,sicuramente, la seconda volta andrà molto meglio.
Quando finimmo di fare l’amore lui,esausto,si distese comodamente nel letto. Entrambi guardavamo il soffitto,cercando di riprendere fiato.
Scusami se ti ho fatto male,ma sapevi che la prima volta non sarebbe stato molto piacevole per te. Disse,voltando lo sguardo verso di me.
Beh,effettivamente lo sapevo,ma mi aspettavo che facesse meno male. Comunque è tutto okay ora,stai tranquillo. Ah,grazie per esserci andato piano. Dissi io,arrossendo leggermente.
E’ stato un piacere. Disse,scoppiando a ridere poco dopo per via del doppio senso.
Mi unì anch’io alla sua risata. Intanto mi avvicinai di più a lui,intrappolandolo fra le mie braccia.
Sono felice che questa era la tua prima volta. Insomma,è una cosa importante,no?
Certo che lo è.
Sorrisi io.
Questo significa che tieni molto a me.
Sorrise anche lui,guardandomi negli occhi.
Ne dubitavi per caso?
Nono. Sei bellissima piccola mia.
Mi baciò.


Quando mi svegliai mi accorsi che lui non era più al mio fianco,c’era solo un foglietto.
‘Buongiorno dormigliona,dovevo fare una cosa questa mattina e quindi sono dovuto andare. Ho provato a svegliarti per salutarti ma anche se c’era la terza guerra mondiale non ti saresti svegliata. Comunque sia,non andartene,pranziamo assieme. Xx’
Non vedevo l’ora di pranzare con lui.
Dato che lui non c’era,ne approfittai per farmi una doccia veloce.

Ciao amoree,spero che ti sei svegliata. Lo sentì dire appena entrato in casa.
Sisi,sono in bagno. Risposi.
Ti sei fatta la doccia? Mi domandò lui,quando salì le scale.
Puzzavo. Risi.
Rise anche lui,poi si avvicinò e mi diede un dolcissimo bacio.
Dove sei andato ‘sta mattina? Domandai incuriosita.
A comprare delle cose. Sorrise lui.
Cosa? Divenni sempre più curiosa.
Cose per il nostro pranzo. Appena hai finito se vuoi possiamo andare a casa tua,così ti cambi. Dobbiamo pranzare fuori e fa caldo.
Uh si,perfetto. Sorrisi io. E dove andiamo?
Sorpresa. Rise. Comunque vestiti leggera,fidati.
Io sono pronta,andiamo ora da me?
Va bene piccola.
Prese le chiavi della macchina.



Ciao mamma.
Entrai in casa.
Ciaooo.
Disse Niall,salutando mia madre.
Finalmente vi rivedo,ma immagino che pranzerete fuori,giusto? Rise lei.
Si,mi dispiace se ti sto rubando la figlia. Rise lui. Mentre io stavo andando in cameretta per cambiarmi.
Uh,tranquillo. Basta che me la tratti bene. Lo stuzzicò lei.
Sai che la tratto benissimo.
Si lo so, e sono felicissima che siete tornati assieme. Siete perfetti l’uno per l’altro.

Tentai di sbrigarmi a prepararmi,insomma,non volevo che mia madre dicesse cose del tipo: ‘Cosa avete fatto questa notte? Avete preso precauzioni? ‘ Insomma,ne avrebbe avuto il coraggio.
Mi misi un vestito estivo,che avevo preso qualche giorno fa. Era carinissimo. E poi,scesi di corsa.
Sono pronta,possiamo andare. Dissi,sperando che mi madre non gli aveva fatto il terzo grado.
Divertitevi. Ci salutò mia madre.


Ora mi dici dove andiamo? Gli domandai curiosa.
In spiaggia. Mi rispose lui.
Mangiamo in un ristorante sulla spiaggia? Chiesi sbalordita.
Non posso permettermi un ristorante con vista spiaggia,mi dispiace. Rise.
Risi anch’io,dato che mi sembrava molto strano che mangiavamo in un ristorante sulla spiaggia.







Spero di continuare il più presto possibile,ma per via della scuola e delle materie che devo recuperare non ho molto tempo per scrivere. Prometto che aggiorno il più presto possibile. C:
Comunque sia,spero vi sia piaciuto. Un bacio a tutti c:
E grazie per chi recensisce!!

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Capitolo 12
*** per sempre? ***


                                                                                                                         Per sempre,no?

                                                                           

Prima di scendere dall'auto mi mise una banda sugli occhi. Non potevo vedere niente, mi disse. Doveva essere una sorpresa,un'altra delle sue meravigliose sorprese.
Come mai mi hai fatto un'altra sorpresa? Il mio compleanno è passato,ormai. E non devi conquistarmi,sono già tua. Lo avvisai.
Lo so,lo so. Ma voglio che tu sappia quanto sei importante per me, e poi so che ti piacciono queste dolce attenzioni. Mi disse,dirigendomi da qualche parte sulla spiaggia.
Posso levare la benda ora? Gli domandai,quando ci fermammo.
Si,te la levo io. Mi disse,voltandomi verso di lui,credo.
Ora puoi girarti. Mi sorrise,quando ormai me la levò.
Quando mi voltai vidi una tela a terra,al centro c'era un cestino da picnic.
Poco dopo mi accorsi che non c'era nessun altro in spiaggia,era un posto appartato,lontano da tutti. C'eravamo solo io e lui,nient'altro.
Sei davvero dolcissimo. Grazie mille,sei meraviglioso. Saltai fra le sue braccia. In quel momento nella mia testa continuavano a girare solo due parole: 'ti amo'.
Ma non volevo dirle,avevo paura.
Lui rideva,era felice e io anche.
Vuoi fare un bagno o prima mangiamo? Mi domandò poi,tornando serio.
Fare un bagno? Io non ho il costume.
Siamo soli in spiaggia,puoi farlo anche senza. Un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra.
Idiota. Risi,prima di baciarlo.
Lo farai nuda? Mi domandò nuovamente,arrossendo leggermente.
Lo farò vestita,mi dispiace. Risi.
Rise anche lui. Eravamo sdraiati entrambi sulla tela,quando ad un certo punto lui mi abbracciò improvvisamente. Le nostre gambe erano intrecciate.
Continuavamo a ridere e a scherzare.

Dopo qualche ora che facevamo gli stupidi,decidemmo di pranzare.
Hai comprato questi panini? Gli chiesi ridendo.
Certo. Perchè ridi? Mi chiese.
Potevamo farli insieme. Non so,pensavo avessi preso qualcos'altro. Continuai a ridere.
Volevo farti una sorpresa,come potevamo farli insieme? Mi domandò facendo il finto offeso.
Io non risposi,continuai a ridere.
Lui piano,piano si avvicinò e poi mi sussurrò con un finto sguardo malvagio: Stai attenta bella.
Conoscevo quello sguardo,poco dopo mi avrebbe fatto il solletico,così mi alzai e inizia a scappare per tutta la spiaggia e lui iniziò ad inseguirmi.
Prima o poi dovrai fermarti,cara mia principessa. Rise con il fiatone.

Quando mi fermai per la stanchezza lui mi attaccò alle spalle.
Come ho già detto c'eravamo solo io e lui su quella parte della spiaggia,quindi potevamo fare tutto quello che ci pareva senza disturbare qualcun altro.
Infine mangiammo,ci riposammo un po' e parlammo,parlammo davvero molto effettivamente.



Andiamo a farci un bagno,adesso? Mi domandò lui.
Si,va bene. Sorrisi.
Davvero lo vuoi fare vestita? Almeno rimani solo in mutande e reggiseno,no? Mi chiese serio.
E se arriva qualcuno? Domandai io,preoccupata.
Nessuno può pensare che non sia un costume,comunque se arrivano dei ragazzi ti copro io. Avvertì un tono di gelosia in quella frase.
Va bene,ma vai tu avanti e non girarti.
Perchè?
Sorrise.
Non voglio che mi guardi mentre mi levo i vestiti,mi imbarazza. Risi,subito dopo che rise lui.
Ieri abbiamo fatto l'amore,come puoi imbarazzarti ora? Non risposi.
Come sei dolce. Continuò dire lui,abbracciandomi e dandomi un leggero bacio sulla fronte.
Quando finalmente si incamminò verso il mare,io iniziai a levarmi i vestiti e quando stava per entrare in mare,iniziai a correre per raggiungerlo.
Una volta dentro continuammo a fare periodi di lotta alternati con lunghi periodi di coccole e qualche palpatina che mi faceva lui ogni tanto.




Rimanemmo in spiaggia fino a sera.
E' stato uno dei più bei giorni della mia vita,grazie amore mio. Lo baciai.
Anche per me,sei fantastica e ti amo. Mi diede un altro bacio.
Quando finimmo di baciarci iniziai a realizzare che mi avesse appena detto ti amo.
Mi hai appena detto che mi ami?! Gli domandai con un sorriso a trentadue denti. Più che una risposta volevo solo una conferma.
Si amore mio,ti amo. Mi guardò negli occhi.
Io l'abbracciai talmente forte che lo feci cadere. Non potevo crederci.
Ti amo anch'io,ti ho sempre amato e sempre ti amerò. E' chiaro? Lo riempì di baci.
Lui rise,per la troppa dolcezza. Un momento,mi hai sempre amato? Perchè non me l'hai mai detto?
Hai tempi non ricambiavi e probabilmente se te l'avrei detto avrei rovinato la nostra amicizia e ora non saremo qui insieme.
Risposi io.

Hai presente quando ci vedemmo a scuola per la prima volta? Ecco,io pensai immediatamente che eri bellissima.Poi ti conobbi e ti vedevo perfetta,insomma eri e sei una ragazza semplice,bella fuori e bella dentro. Diciamo che ho sempre avuto una cotta per te,che con il tempo è cresciuta sempre di più. Fino a diventare amore. Mi confessò lui.
Perchè mi avevi lasciato allora? Quando finalmente c'eravamo messi insieme? Cercai ulteriori spiegazioni.
Come ti avevo già detto,pensavo che tu non provavi le stesse cose che provavo io per te. Avevo paura che non avendomi al tuo fianco mi avresti dimenticato e che mi avresti tradito e poi io mi sarei arrabbiato troppo con te e la nostra amicizia sarebbe finita. Avevo paura,tutto qui. E mi dispiace davvero tanto. Forse dovevamo confessare tutti i nostri sentimenti molto tempo fa. Disse con un tono molto triste.
Quindi io e te abbiamo provato gli stessi sentimenti per tutto questo tempo e solo ora siamo riusciti a dirci quello che proviamo realmente l'uno per l'altro? E' una cosa triste,se ci pensi. Lui non rispose. Ma ora non importa,non importa più il passato. Mi hai promesso che non mi mollerai mai più e io mi fido di te. Sarà per sempre no? Gli sorrisi cercando il suo sguardo.
Ecco perchè ti amo. Sarà per sempre,amore mio,per sempre. Te lo prometto.
Mi baciò.
















Tadaaaaaaaaaaa,è finita. Devo ammettere che mi dispiace davvero tantissimo che sia finita, ma ne sto già facendo un'altra: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1820286
Spero vi sia piaciuta e so che la non è una fine della madonna,ma non potevo continuarla all'infinito e quindi ho deciso di finirla con il 'ti amo'.
Vorrei davvero ringraziare tutti coloro che l'hanno letta,chi l'ha messa nelle seguite,chi nelle preferite e chi soprattutto l'ha recensita. GRAZIE,GRAZIE E GRAZIE.
Se volete leggere la mia nuova fan fiction ho messo il link sopra,spero vi piaccia c:

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