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di GraStew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** *Scoop del giorno* ***
Capitolo 2: *** "Ciao sono una tua fan e ti amo". No, non va. ***
Capitolo 3: *** *O la va o la spacca* ***
Capitolo 4: *** *Sbagliando si impara* ***
Capitolo 5: *** *Perchè le apparenze spesso ingannano* ***
Capitolo 6: *** *Di nuovo me stesso* ***



Capitolo 1
*** *Scoop del giorno* ***


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*Scoop del giorno*
-prologo-
 
 
“Scoop del giorno: il famoso attore Robert Pattinson sta per sposarsi. Sembrerebbe che lui e la sua fidanzata Sophie Smith, nota modella statunitense, ieri fossero in un prestigioso ristorante a Los Angeles e proprio qui a detta degli altri commensali lui le avrebbe chiesto la mano. L’unica cosa che noi ci chiediamo è: non sarà troppo presto? Infondo si conoscono solo da pochi mesi. Forse cupido ha fatto colpo questa volta. Non ci resta che aspettare per vedere l’evolversi della situazione”
 
Continuo a leggere queste cinque righe da dieci minuti. Lui si sposa ed io? Io sono solo una stupida ragazza  che ha il sogno di incontrarlo. 
Vorrei potergli stringere la mano e dirgli che lo ammiro e che sono orgogliosa di essere una sua fan, ma non succederà.
Sono quattro anni che lo seguo. Quattro fottuti anni che vado ad ogni premiere in cui lui è presente  ma non ho mai avuto l’occasione di fare una foto insieme o avere uno stupido autografo.
Sono così ossessionata da lui che ho chiamato il mio cane Rob. 
Non posso continuare così; devo trovare una soluzione. Mi sono trasferita a Los Angeles da qualche mese proprio per avere qualche chance di incontrarlo! 
Sbatto il pugno sul tavolo attirando l’attenzione dei presenti. Ogni mattina vengo in questa caffetteria perché ho saputo che lui ogni tanto si fa vedere da queste parti e ogni mattina compro un giornale.
A casa ho una stanza piena delle sue foto e delle sue interviste. 
Sono sicura che se lui la vedesse mi denuncerebbe per stalker all’istante. Ma io non gli farei mai del male, anzi. 
Credo di essere una ragazza innamorata di un attore. Sono l’unica? Non penso.
Sbuffo e chiudo il giornale. Non riesco a vederlo abbracciato a quella specie di scopino. 
È così brutta che al suo confronto, io, sono miss mondo. 
Non capisco come lui stia con lei. 
Michelle, mia amica e cameriera , si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla. 
«Che succede? » mi chiede gentilmente. Lei sa del mio amore sfrenato verso di lui e non mi ha mai giudicata anche se so che non è d’accordo. 
«Guarda» le apro il giornale e le faccio vedere l’articolo. 
Sta in silenzio per qualche minuto e poi si decide a parlare.
«Aspetta. Torno subito» annuisco e mi giro a guardare fuori. Stamattina il cielo è azzurro, così come i suoi occhi. “Basta. Smetti di pensare a lui”.
«Ehi» è ancora Michelle «mangia. Ti farà bene un po’ di cioccolato» le sorrido e la ringrazio. Affondo i  denti nella bontà che ho tra le mani e mi sento subito meglio. 
«Non ci pensare, davvero. Un giorno lo incontrerai» annuisco poco convinta e lei torna a fare il suo lavoro.
Finisco il mio muffin al cioccolato e mi fermo a guardare la gente che entra e che esce.
Il locale è grande ed anche se sono seduta dietro ad una colonna  ho una visuale perfetta. 
Una mamma con un bambino, un ragazzo,  un signore anziano e anche una coppia di fidanzati. Entrano sorridenti come se nulla scalfisse le loro vite. Sono allegri, felici e credo che si godano la vita per come viene. Io invece non lo faccio. 
Ho un obiettivo e non riesco a godermi gli attimi. 
Una donna ordina due cappuccini, paga e si incammina  verso l’uscita. Un ragazzo che stava per entrare  le lascia la porta aperta facendola passare per prima. È raro vedere uomini e anche donne altruiste con gli altri e con un po’ di educazione. 
Solo quando mi accorgo di chi è sbianco e il mio cuore inizia a battere alla velocità della luce.
E adesso?
 
------------- 
 
Ciao :3 Molto probabilmente sto facendo un gran cavolata a pubblicare questa storia! Sarà di pochi capitoli e qualcuno ce l'ho già pronto. Non ho mai letto storie così, però se qualcuno riscontra cose simili con altre storie, me lo dica pura :3 Devo ringraziare Alice per il bellissimo banner :3 Grazie <3 
Beh... spero che il capitolo vi sia piaciuto <3 
Un bacio
Gra

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Capitolo 2
*** "Ciao sono una tua fan e ti amo". No, non va. ***


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“ciao sono una tua fan e ti amo”
No, non va.
 
-Primo capitolo-

 
 
 
Impietrita.
Immobile.
Due aggettivi che mi descrivono alla perfezione.
Lui è nello stesso locale in cui sono io; è a pochi metri da me ed io sono bloccata.
Paralizzata, forse è il termine giusto.
Oggi è il venti maggio del duemilaquattordici.
Finalmente avrò la possibilità di parlargli.
Cerco di alzarmi dalla sedia, ma ricado perché le gambe mi tremano in modo assurdo. Michelle mi guarda fisso e mi indica lui che parla con la sua guardia del corpo, Dean.
Annuisco e respiro profondamente.
Mi preparo un discorso nella mente del tipo “ciao sono una tua fan e ti amo”, ma le parole mi muoiono in gola nel momento in cui mi trovo davanti a lui.
Dean mi guarda e mi blocca prima di poter fare qualsiasi cosa.
«Scusa, ma non è possibile» mi dice mettendo un braccio di fronte a Robert che invece continua a guardarmi. 
«Io volevo solo…» cerco di dire qualcosa ma entrambi si girano dandomi le spalle. «Io veramente…» continuo ma non mi danno retta.
Sbuffo e con le lacrime agli occhi me ne vado.
Il mio sogno è andato in frantumi.
Perché?
Perché sono così sfortunata?
Volevo solo un fottuto autografo, volevo solo chiedergli se stesse bene.
Niente! Si è girato e ha seguito gli ordini di Dean.
Il mio cellulare squilla anche se io non ho nessuna voglia di rispondere. Lo faccio solo perché potrebbe essere una chiamata di lavoro.
Leggo il nome sul display e sorrido quando vedo il nome di Jake.
Il mio migliore amico.
“Pronto” rispondo.
“Ciao tesoro. Tutto bene?” mi chiede felice.
“No, per niente”
“Che è successo?” mi domanda serio.
Lui tiene a me più di qualsiasi altra cosa al mondo. Non ha famiglia. Io sono l’unica persona su cui può contare, oltre alla sua ragazza storica.
“Ti va se ci vediamo?”
“Certo piccola. Tra venti minuti al lavoro da te, okay? Anche io devo parlarti”
“Okay. A dopo”.
Chiudo la telefonata e mi incammino verso il mio ufficio.
Sono un’arredatrice di interni.
La gente mi chiama privatamente o anche attraverso l'ufficio ed io mi occupo delle loro case. Mi piace particolarmente perché mi sento libera di usare la mia fantasia nel migliore dei modi. Ho avuto a che fare con George Clooney per la sua villa in Italia e con altri attori più o meno famosi.
È così che ho conosciuto Jake.
Lui è un avvocato di successo. Ha trent’anni ed è nato in un piccolo paesino chiamato Forks. Quando i suoi genitori sono morti ha deciso di trasferirsi qui a Los Angeles per vivere insieme alla sua ragazza, Kate.
Stanno insieme da qualche anno e tra un annetto si sposeranno.
Quando arrivo in ufficio c’è un gran via vai di gente e tutti sembrano impazziti.
«Ciao Sarah» mi dice il mio collega Taylor.
«Ciao! Che succede qui?» gli chiedo alzando un sopracciglio. Di solito è un posto tranquillo!
«Non lo sai?»
«Che dovrei sapere?»
«Oggi verrà un noto attore perché vuole affidare ad uno di noi il compito di arredare la sua nuova villa» dice tutto entusiasta.
«Un altro fanatico del lusso a cui non va mai bene niente?» mormoro sedendomi alla mia postazione.
«Non lo so, Sarah. Dicono sia Ben Affleck»
«Dicono?»
«Sì»
«Mah. A che ora verrà?» gli chiedo mentre apro il computer.
«Tra un’ora. Non sei eccitata?»
«Mh, no. Oggi non è giornata, Tay» ammetto ripensando all’occasione sprecata.
Cerco di scacciare il nodo alla gola che ho ma senza riuscirci.
«Dimenticavo che tu hai avuto già a che fare con attori famosi» brontola prendendomi in giro.
In effetti qui dentro sono l’unica ad essere riuscita ad arrivare all’obiettivo più alto ed è per questo che tutti mi chiedono consigli.
«No, solo che davvero oggi non sono in vena di scherzare» sussurro portandomi le mani ai capelli.
«Vuoi parlarne?»
Scuoto la testa sorridendo a malapena. «Passerà. Devo togliermelo dalla testa» mormoro a bassa voce.
Sebbene io lo voglia fare e anche se mi sento come una ragazzina innamorata non riesco a non pensare a lui.
I suoi occhi, la sua barbetta appena accentuata, il suo corpo perfetto mi mandano in confusione.
Averlo a pochi centimetri mi ha mandato il tilt il cervello, cazzo! Ho sprecato l’opportunità di una vita solo perché ero troppo imbambolata.
Dean avrà pensato che fossi una pazza psicopatica; Robert era dispiaciuto in viso ma ha dovuto seguire gli ordini della sua guardia.
Mi chiedo come possano essere felici se gli vietano anche di far un autografo.
«Sarah» mi sento chiamare da una delle voci più belle in assoluto.
Il mio migliore amico sorride ed io mi alzo per abbracciarlo.
«Grazie per essere qui» gli dico mentre lo faccio sedere proprio davanti la mia scrivania.
«Per te questo ed altro e poi anche io devo parlarti» mormora abbassando lo sguardo.
«Prima tu» gli indico perché il suo tono di voce non promette niente di buono.
«No, dimmi»
«Spara, Jake» insisto e lui annuisce.
«Io e Kate ci siamo lasciati»
«COSA?» gli chiedo urlando. Tutti si girano verso di noi ed io faccio segno con la mani che  è tutto okay.
«Mi sono accorto di provare qualcosa per un’altra» confessa guardandomi.
«Che vuol dire Jake? Ti sei bevuto il cervello? Tu e lei siete perfetti»
«Era quello che credevo anche io ma…» si blocca e mi fissa mentre io scuoto la testa incredula per le sue parole.
Ho sempre pensato che loro due fossero perfetti e che si completassero a vicenda.
«Ma cosa?»
«Cosa faresti se mentre facessi l’amore con il tuo ragazzo davanti agli occhi vedessi l’immagine di un’altro?» mi chiede con tono esasperato.
«Ma cosa dici? Perché non me ne hai parlato prima?»
«Non potevo»
«Per quale motivo?»
«Sei tu. Io credo di essere innamorato di te» annuncia guardandomi. Jake è il tipo di persona sincera e onesta; i suoi occhi ti lasciano spiazzata per quanto sono belli. Ed è quello che sono io adesso non per il suo sguardo ma per la dichiarazione che mi ha fatto.
«Io… io»
«Non devi dire niente, Sarah! Dovevo dirtelo» ammette lui alzandosi dalla sedia.
«Dove vai?»
«A casa»
«No, aspe…» non faccio in tempo a finire la frase che il mio capo entra in ufficio seguito da… da… Robert!
Jake va via ed io sono scioccata.
Cosa diavolo ci fa Robert Pattinson qui? Mi sento male… Mi sento svenire e devo appoggiarmi allo schienale della sedia per non cadere a terra.
«Buongiorno a tutti. Come ben sapete il signor Robert Pattinson tra qualche mese si sposerà ed ha deciso, con mia grande gratitudine, di affidarsi a noi per arredare casa sua» guardo il mio capo sorridere e Robert fare altrettanto.
Possibile che in un giorno ho avuto la possibilità di incontrarlo due volte? Questa si chiama fortuna!
«Chi di voi vorrebbe essere il suo arredatore personale?» ci chiede Andrew, il capo.
Mi guardo intorno e tutti alzano la mano incantati dall’uomo che amo.
Mi sento una stupida a definirlo così ma, è questo il sentimento che provo per lui.
Alzo a stento il braccio anche io e non so come, Robert si volta dalla mia parte e per un attimo i nostri sguardi si incrociano.
Due fulmini che si incontrano.
Terra e cielo che si uniscono.
Lo stomaco si attorciglia, le mani iniziano a sudare e il cuore batte troppo velocemente.
«Mr. Pattinson se mi permette vorrei proporle una cosa» interviene Pamela dall’ultima fila. Lui annuisce e sorride.
«Perché non si ferma qui con noi a guardare i nostri progetti? In questo modo potrà decidere chi può farle il lavoro alla perfezione».
Devo vincere!
Robert dice qualcosa all’orecchio di Andrew, il quale mi guarda aggrottando le sopracciglia. Forse si è ricordato dello scontro di stamattina e non mi vuole.
Scuoto la testa cercando di non piangere ma una lacrima traditrice scende giù. L’angoscia e lo sconforto stanno prendendo il sopravvento. Io sono così… mi lascio abbattere molto facilmente.
Asciugo la guancia cercando di non farmi notare ma quando alzo lo sguardo Robert mi fissa ancora ed io vorrei morire.
Perché è così bello?
Solo a me fa quest’effetto? Mi incanta, mi paralizza, mi rende vulnerabile.
Abbasso di nuovo lo sguardo e respiro profondamente imponendomi di non fare la figura della cogliona non appena toccherà il mio turno.
«Okay! Mr Pattinson prego venga di qua» lo incalza Andrew, lui annuisce e si dirigono verso il fondo della stanza. Perfetto, io sarò l’ultima!
Cerco di concentrarmi sul mio lavoro ma è impossibile. Mille pensieri mi invadono il cervello come ad esempio la dichiarazione di Jake.
Possibile che non mi sia mai accorta di niente? Come ho potuto essere così cieca? Cosa dovrei fare adesso? Provo qualcosa per lui o tutti i miei sentimenti sono rivolti all’attore più incantevole di sempre?
La risposta arriva all’istante con un messaggio di Jake.
Le mani mi tremano e non so neanche il perché; la situazione sta degenerando parecchio! Devo cercare di essere il più professione possibile anche perché qui a lavoro non sa nessuno del mio amore per Robert. Mi sembra strano anche dirlo ma come potrei non definirlo così?
Sento mille farfalle svolazzare dentro il mio stomaco e il cuore battere troppo velocemente. Mi volto e lo vedo sorridere e il respiro si blocca.
Possibile che mi basta un suo sorriso per farmi rilassare?
Quando qualche anno fa è successo tutto quel casino con la sua fidanzata di allora, Kristen Stewart,  stavo male per lui.
Quando poi si sono riappacificati ero felice perché lo vedevo sereno.
L’amore non è questo?
Esser felici se la persona che ami lo è?
Torno in me quando il cellulare continua a squillare ininterrottamente tra le mie mani.
“Non ora, non ora” impreco tra me e me.
La canzone “Never  think” cantata da Robert in persona spezza il silenzio e tutti si girano verso di me.
Cazzo!
Sorrido passandomi una mano tra i capelli nervosamente ed esco fuori.
Perché tutte le brutte figure toccano a me? Non posso semplicemente essere una ragazza normale con un fidanzato normale?
Rispondo al telefono ed è un amico di Jake che mi chiama per avere un appuntamento.
Gli dico l’orario e chiudo la telefonata sbuffando.
Gli ho sempre detto che deve dargli il telefono dell’ufficio ma il mio amico insiste nel dargli sempre il mio personale.
Tutti vogliono me perché dicono che sono la più brava, anche Andrew consiglia a tutti me anche se gli altri miei colleghi non lo sanno.
Quando rientro mi accorgo che Robert e Andrew sono proprio davanti la mia postazione.
“Respira, Sarah!” dico mentalmente.
«Buongiorno» mormora Robert porgendomi la mano «noi ci siamo  già incontrati questa mattina. Mi deve scusare ma la mia guardia del corpo è molto suscettibile» continua a dirmi ma io non riesco a sentire le sue parole.
Robert Pattinson mi sta parlando!
«Sarah… Sarah…» volto lo sguardo verso Andrew che mi guarda con gli occhi spalancati «tutto bene?» mi chiede il capo ed io mi ritrovo ad annuire.
«S-sì...t-tutto b-bene» balbetto vergognandomi paurosamente «non si preoccupi per stamattina. Le faccio vedere i miei progetti» mormoro abbassandomi per recuperare la cartellina.
«Quella era la mia canzone?» mi chiede all’improvviso.
Il suo accento londinese mi fa andare in tilt il cervello… devo cercare di riprendere lucidità ma come si fa quando il tuo sogno è a pochi centimetri da te?
«Sì» sussurro imbarazzata mentre gli passo qualche foto.
Robert li guarda per un attimo e poi li ripone sulla scrivania. Con gli altri c’ha impiegato più tempo… fanno davvero schifo?
«Non vuole vedere nient’altro?» gli chiedo con voce tremante.
Lui scuote la testa e si allontana insieme ad Andrew.
Guardo i miei colleghi che si scambiano occhiate facendo quasi a gara a chi sostiene maggiormente lo sguardo.
Poi, fisso Pamela che sorride a Robert.
Se potessi mi alzerei e le spaccherei la faccia sulla scrivania… L’ho sempre odiata e non siamo andate mai d’accordo; ha cercato in tutti i modi di intralciarmi nel mio lavoro sicuramente perché è troppo gelosa.
Ricambia il mio gesto con uno sguardo di sfida che io accolgo senza pensarci due volte.
«Bene, signori… Mr. Pattinson ha fatto la sua scelta»
Nella stanza si espande un brusio di voci ed io non riesco a guardare i due uomini che stanno proprio all’entrata.
Abbasso lo sguardo pronta al verdetto di Robert; il cuore mi batte troppo velocemente e sento di poter svenire da un momento all’altro.
Ansia e angoscia sono i principali sentimenti che provo in questo momento.
«Sì! Il vostro capo ha ragione, ho deciso» mormora Robert «la mia scelta è…» non finisce la frase. Sebbene io non lo stia guardando so per certo che sta sorridendo.
Sottocchio guardo Pamela che ride come una scema; poi il suo sorriso si placa e si volta a guardarmi con un ghigno sul volto.
Alzo lo sguardo e noto Robert avvicinarsi a lei e porgerle la mano.
Lei gliela stringe a imbarazzata lo ringrazia.
Non è possibile! Lui ha scelto lei… ho fallito anche questa volta!
Le lacrime iniziano a rigare il mio viso e di scatto mi alzo dalla sedia ed esco fuori attirando l’attenzione di Taylor, il mio amico.
Lui è l’unico che mi capisce, sa qualcosa ma non tutto nei minimi particolari.
Pamela ha vinto; lei starà a stretto contatto con lui mentre io sono solo una perdente. Una ragazza illusa di poter realizzare il suo sogno.
 
 
 

--------------
 
 
 

Buon pomeriggio a tutti ^^’ Povera Sarah…  è davvero sfortunata! Sta per realizzare il suo sogno ma questo sfuma come niente.
È distrutta emotivamente… riuscirà a rialzarsi? Voi cosa vi aspettate? Vi è piaciuto questo capitolo? <3
Spero di sì <3
Grazie per aver accolto bene il prologo <3 Spero di non deludervi <3
Non pubblicherò di settimana in settimana ^^’ Appena ho un capitolo pronto lo inserisco :3
Un bacio
Gra

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Capitolo 3
*** *O la va o la spacca* ***


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*O la va o la spacca*
 
-Secondo capitolo-

 
 
Ogni giornata è sempre la stessa; ogni giorno faccio sempre le stesse medesime cose: mi alzo, doccia veloce, mi vesto, scendo in caffetteria e ogni mattina aspetto che lui entri nuovamente.
Sono passate due settimane da quel giorno in ufficio, quando lui ha scelto Pamela per arredare casa sua.
Non riesco a darmi una spiegazione perché sono più che sicura che lei non sia in grado di fare il suo lavoro. Ho visto qualche suo progetto, ma sinceramente non li ho trovati buoni.
Non è originale, non è creativa; si basa sempre sulle stesse cose.
Non riesco a capire!
Eppure lui continuava a guardarmi con insistenza anche quando ci ha chiesto scusa per non aver scelto noi; lui fissava me.
Mi sono chiesta se fosse tutto frutto della mia immaginazione, m ho avuto la smentita quando il mio collega Taylor si è avvicinato alla mia scrivania ridendo.
 
«Ci sei rimasta male?» chiese guardando il mio viso triste e depresso.
Alzai le spalle come se in realtà non mi importasse un granché. «No, sono preoccupata per una situazione personale» ammisi prendendo il cellulare per leggere nuovamente il messaggio ricevuto non molto tempo prima da Jake.
Continuavo a rileggere quelle semplici parole non capendo il significato di tutto ciò che era successo: “Non badare a me. Viva la tua vita!” mi aveva scritto il mio migliore amico.
«Comunque, Sarah… hai visto come ti guardava?» mi domandò all’improvviso Tay. Aggrottai le sopracciglia non capendo a cosa si riferisse.
«L’attore, Sarah. Ti mangiava con gli occhi» esordì sarcastico il mio amico ridendo.
«Non dire cavolate» mormorai incredula per le sue parole.
«Guarda che non dico bugie, non avrei motivo. L’hanno visto tutti» ammise guardando un’altra mia collega che annuì convinta.
Scoppiai a ridere per smorzare l’atmosfera nervosa che si era creata e anche per non pensare al groppo in gola che voleva uscire per forza.
«Pensavo scegliesse te» mi confessò Taylor guardandomi negli occhi.
«Beh, come vedi non è successo»
«Già. Sei molto più brava tu di Pamela… Mah!» esclamò convinto.
«Ti ringrazio» mormorai imbarazzata.
 
 
E così mi ritrovo al solito tavolo a mangiare il mio muffin e a bere il cappuccino con doppio cioccolato. I ricordi di quel giorno mi fanno ancora male. Non avrei mai creduto possibile che mi sarebbe successa una cosa del genere.
Ho avuto l’opportunità della mia vita e l’ho vista sfumare davanti ai miei occhi. Scuoto la testa triste e malinconica mentre nelle mani tengo il solito giornale di gossip.
Un altro scoop del giorno mi fa rabbrividire istantaneamente. Dice: “Sophie Smith avrebbe chiesto al suo futuro sposo una villa con piscina, sala fitness, una SPA e tre bagni. Robert Pattinson avrebbe accettato le richieste delle fidanzata a condizione che sia lui a scegliere tutto in collaborazione con una brava arredatrice”.
Allora è vero che i soldi mandano in tilt il cervello! Questa che diavolo deve fare con tutte cose in casa?  Perfino tre bagni? Sono senza parole.
Credevo che lui fosse diverso, pensavo che lui fosse il tipo da jeans e maglietta sbrindellata e mi è sempre piaciuto per questa sua caratteristica.
Come diavolo ha potuto accettare di stare con una depravata del genere? Non capisco.
«Ehi, Sarah… tutto bene?» alzo il viso e la mia amica Michelle mi sorride guardandomi.
«Diciamo, Michy».
«Perché?»
«Siediti, un attimo». Lei annuisce e in breve le racconto tutto l’accaduto includendo anche la confessione di Jake.
«Jake ti ama?» mormora con gli occhi sgranati.
«Già» dico amareggiata.
Mi fanno piacere le parole del mio amico, ma proprio non me le aspettavo.
«E tu cosa provi per lui?» mi chiede dolcemente accarezzandomi una mano.
«Gli voglio bene, ma…» mormoro chiudendo il giornale per non guardare il viso di Robert. «Non lo so» dico scuotendo la testa confusa e amareggiata.
«Non puoi davvero pensare di non stare con nessun uomo solo perché sei innamorato di lui» brontola indicando il giornale.
Alzo le spalle e annuisco, poco convinta. Guardo l’orologio e mi rendo conto di essere quasi in ritardo. Mi alzo svogliatamente e pago alla mia amica il conto. Sto per uscire quando il  mio cellulare squilla e senza neanche guardare chi è, rispondo.
“Sarah Mackenzie?”
“Sì… con chi parlo?” chiedo ma mi pento subito perché ho appena riconosciuto la sua risata.
“Sono Robert” mi dice ridendo.
Robert Pattinson mi sta chiamando? Sento le gambe cedere per l’emozione e per l’incredulità.
“Ci sei, ancora?”
“S-sì s-sì ci sono” balbetto cercando di respirare profondamente “che posso fare per te? Come hai avuto il mio numero?” gli chiedo e lo sento trattenere un sospiro.
“Ho bisogno di parlare con te di una cosa”
“Neanche ci conosciamo”
“Tu a quanto ne so di me sai tutto. Possiamo vederci questa mattina, diciamo tra mezzora alla caffetteria dell’altra volta?” mi chiede serio.
Che diavolo sta succedendo alla mia vita? Possibile che il destino questa volta stia giocando dalla mia parte?
Possibile che sto parlando davvero al telefono con lui?
“Allora? So che ti ho messo in difficoltà. Ti farò quell’autografo, se lo vorrai ancora” farfuglia ridendo.
Perché non dovrei volerlo più?
“Va bene. A dopo” gli dico chiudendo la telefonata con il cuore che batte a tremila e con l’affanno. Sembra che abbia percorso tutta Los Angeles a piedi.
Quando mi rendo conto che ho accettato senza pensarci e che sarei dovuta andare a lavorare mi maledico. Chiamo l’amico di Jake chiedendo se fosse possibile posticipare l’incontro nel pomeriggio e ringraziando il cielo, accetta volentieri.
Continuo a pensare alla chiamata e non riesco a decifrare il perché. Cosa vuole da me? Sono pronta a non fare la figura della cretina davanti a lui?
Ritorno dentro al locale e mi risiedo al tavolo di prima. Mi guardo intorno cercando la mia amica Michelle; quando mi nota si avvicina e sgrana gli occhi.
«Che ci fai ancora qui?» mi chiede sorpresa mentre posa il blocchetto con gli ordini nel grembiule.
«Non ci crederai mai e neanche io, sinceramente. Ho ricevuto una chiamata da parte di Robert» le dico alzando un sopracciglio notando la sua faccia scioccata.
«Robert? Quel Robert?»
Annuisco mentre lei scuotendo la testa si siede al mio stesso tavolo. Per fortuna non ci sono persone al locale, gli ultimi tre stanno uscendo proprio adesso.
«E cosa vuole da te? Certo che sei proprio fortunata» commenta sarcastica.
«Non lo so, Michy. È strano ed io sono così emozionata, felice ma anche pensierosa. Mi chiedo cosa possa volere da me. Non ci credo che lui ha il mio numero!Perché poi? Non sono io la sua arredatrice» dico alla mia amica mentre sento le lacrime raccogliersi ai lati dei miei occhi.
«Piccola, forse, ha cambiato idea. Magari ha visto che Pamela non è in grado e vuole chiederti di prendere il suo posto. Secondo me è proprio così» mormora tenendosi la testa con la mano.
«Spero che sia per questo motivo. Non riesco a trovarne altri»
«Non ce ne sono. Ricordati che io ho sempre ragione» mi dice facendomi l’occhiolino. In effetti tutto quello che insinua lei poi si rivela tale.
«Ti porto qualcosa?» mi chiede alzandosi dalla sedia. Guardo l’orologio e mi accorgo che manca poco all’orario stabilito.
«Un cappuccino» mormoro.
«Due, grazie» sento dire da una voce maschile. Quel suono, il suo accento. Alzo lo sguardo che avevo abbassato precedentemente e rimango folgorata da così tanta bellezza. Indossa una maglietta semplice bianca e una paio di jeans scuri. Dio, quanto lo amo!
Sarah, rilassati.
«Ciao… Posso?» mi chiede indicando la sedia di fronte a me dove fino a poco fa c’era seduta la mia amica.
«Certo» mormoro abbassando nuovamente lo sguardo.
«Ti intimorisco così tanto?» mi chiede chiaramente divertito dal mio imbarazzo.
«Sì» dico soltanto. Possibile che il cervello non sia collegato? Farò la figura della stupida,cavolo!
Sarah, rilassati.
«Giuro che sono una persona normale, sai?» mi dice divertito. Sta proprio ridendo per la mia goffaggine.
«Solo che mi sembra strano. Ti ho sempre visto così…». Devo davvero confessargli che lo seguo da tanto e che per me tutto ciò è la realizzazione di un sogno?
«Così come? Ti prego, parla» mormora aggrottando le sopracciglia.
«Tu, secondo me, non ti rendo conto dell’effetto che fai alle ragazze. Tu non capisci che averti qui a pochi centimetri da me è un sogno che si realizza. Sono venuta a quasi tutte le tue premiere e non ho mai avuto l’occasione di fare una foto o avere un tuo autografo. Ed ora eccoti qui in carne e ossa» confesso indicandolo con il cuore in gola.
Ho davvero detto tutto questo? Lo guardo e mi osserva serio questa volta.
«Mi dispiace» sussurra.
«Per cosa? Non è colpa tua»
«Sì, però…»
Meglio cambiare argomento!
«Come mai mi hai chiamato? Come hai avuto il mio numero personale?» gli chiedo notando Michelle avanzare verso di noi. Poggia i cappuccini sul tavolo e si allontana facendomi l’occhiolino.
«Ho visto qualcosa dei lavori di Pamela e non mi piacciono»
«Allora perché l’hai scelta?»
«Non avrei voluto, solo che mi è sembrata la scelta più giusta» mormora guardandomi intensamente negli occhi. Distolgo lo sguardo perché potrei seriamente svenire da un momento all’altro.
«Non capisco» ammetto aggrottando le sopracciglia.
«Davvero non hai notato che ti guardavo?» mi chiede tranquillo mentre beve un sorso di cappuccino.
«C-cosa?»
Ovviamente l’ho notato, ma non posso ammetterlo.
«Hai capito bene. Non ti ho scelta perché mi piaci troppo. Mi attrai in un modo che non credevo possibile. È bastato uno sguardo e…»
«Okay, mi stai prendendo per il culo» dico acida.
Lui alza un sopracciglio e mi guarda serio. «Non credo proprio. Ti ho chiamata per chiederti ti occuparti tu di casa mia. Posso cercare di non presenziare e magari posso…»
Cosa diavolo sta cercando di dire?
«Accetterò ad una sola condizione» dico seria.
O la va o la spacca!
«Sentiamo»
«Tu dovrai seguirmi. Non voglio collaborare con nessun altro».
«Beh… tu mi tenti, Sarah»
Dici sì… dici sì… dici sì.
«Altrimenti non accetterai e mi lascerai alle grinfie di Pamela?» mi chiede ridendo. In effetti quest’opzione non mi piace particolarmente.
Annuisco bevendo un po’ del mio cappuccino per nascondere l’agitazione e l’ansia che mi stanno massacrando il cervello e il cuore.
«Okay… Ma sappi che sono molto esigente».
Cos’ha voluto dire? Ingoio e annuisco ancora.  Lui mi porge la mano e io gliela stringo prontamente.
Spero solo che non sia un sogno.
Robert afferra un fazzolettino e chiede una penna a Michelle che gliela porge poco dopo. Lo vedo scrivere qualcosa e poi me lo passa.
«Mi hai fatto un autografo in un fazzoletto?» gli chiedo sorridendo.
«Guarda attentamente cosa c’è scritto» mormora serio.
Mi sforzo di leggere dato che ha una scrittura orribile e quando capisco sgrano gli occhi guardandolo.
“Sink or swim” ha scritto! Lo usano per dire o la va o la spacca. La stessa cosa che ho pensato io prima. Devo solo capire il perché di questa frase.
Sto per chiederglielo quando si alza guardandomi.
«Devo andare. Il mio numero ce l’hai… è quello con cui ti ho chiamato prima. Ci sentiamo domani per accordarci» mi dice allontanandosi.
Mi lascia interdetta e con più pensieri di prima. Un’unica certezza non mi lascia tregua e fa battere il mio cuore ancora più velocemente: mi ha scelta.
 


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Capitolo corto… troppo corto, lo so. Però ho trovato questa fine e mi sembra perfetta. Spero di non farvi attendere troppo per il prossimo magari scrivendo capitoli così corti posso aggiornare spesso. Lo spero… Grazie per aver accolto bene la storia. Cosa ne pensate di questo capitolo?
Devo scappare… Un bacione a tutte <3
Gra

 
 

 
 

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Capitolo 4
*** *Sbagliando si impara* ***


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*Sbagliando si impara*
-Terzo capitolo-

 
Sono sempre stata un tipo di ragazza piuttosto timida e riservata. Poche volte, nella mia vita, mi sono lasciata completamente andare. Anche quando andavo a scuola i professori mi dicevano che dovevo parlare di più e aprirmi sia con loro che con i miei compagni. Con le ragazze mi impegnavo e qualche parola la scambiavo, mentre con i ragazzi ero una schiappa. Il mio primo bacio l’ho dato all’età di diciassette anni con un ragazzo che credevo mi volesse davvero bene e la verginità l’ho persa proprio con Jake il mio migliore amico che ora è innamorato di me.
Era una giornata afosa ed entrambi eravamo esausti dall’università e dai continui rifiuti da parte dei rispettivi partner, così dopo aver bevuto un po’ ci siamo ritrovati stretti l’uno all’altra. Non è stato sgradevole perché gli volevo bene, ma non era intenso e speciale.
Non ne abbiamo più parlato decretando che fosse stato uno sbaglio. Lui, poi, ha trovato Kate ed io nessuno di veramente importante.
Ora tutto si è capovolto; Jake ha detto di amarmi ed io non so cosa provo per lui.
«Tutto bene?» mi chiede Michelle sedendosi accanto a me. Questa volta siamo a casa mia dato che lei ha il giorno libero.
«Sì, tranquilla. Perché?» le dico sorridendo debolmente.
«Beh… sei pensierosa. Scommetto che non hai sentito neanche una parola di quello che ti ho detto» bofonchia mettendo il muso.
«Scusa» farfuglio abbassando il capo dispiaciuta.
«Non ti preoccupare. Davvero gli hai risposto in quel modo?» mi chiede scoppiando a ridere. Se ripenso a come mi sono posta nei confronti di Robert mi sento svenire.
“Mi sta prendendo per il culo”l’ho accusato!
Annuisco e sprofondo la testa contro il cuscino demoralizzata al massimo. Mai e poi mai avrei creduto di poterne essere capace, non per il tipo che sono io.
«Non è niente di che, Sarah. Alla fine lui ti ha dimostrato, scegliendoti, che vuole davvero lavorare con te. Domani sarai a stretto contatto con lui…» mi guarda sorridendo mentre lo dice « i tuoi colleghi lo sanno?» mi chiede ancora facendomi l’occhiolino.
«In realtà l’hanno saputo oggi. Pamela mi ha accusata, davanti a tutti, di aver corrotto Robert in qualche modo. Mi ha umiliata davanti ad Andrew e hai i miei colleghi, ingiustamente. Tutti gli altri hanno creduto a me per fortuna, compreso il capo». Emetto un sospiro di sollievo pensando a cosa sarei potuta andare incontro se solo mi avessero reputata colpevole.
«Stronza! C’è rimasta male perché credeva che fosse la più brava, ma per fortuna il tuo bel attore si è reso conto in tempo della grande cazzata che stava per compiere» farfuglia la mia amica guardando distrattamente il cellulare.
È fidanzata da qualche mese con un tipo che si chiama Joe. Sembra un tipo perbene, ma ancora è presto per dirlo.
«Nessun messaggio?» le chiedo alzando un sopracciglio.
«No… sta lavorando»
«Capisco. Rimani a dormire qua?» le chiedo unendo le mani come se stessi pregando «è da tanto che non chiacchieriamo la notte» sorrido aspettando la sua risposta.
«Solo se mi dici cosa provi per Jack, indipendentemente dal tuo amore sfrenato e inutile aggiungerei verso Pattinson».
Le rivolgo uno sguardo truce e posizionandomi meglio sul divano inizio a parlare. «Jake è il mio migliore amico, mi fido ciecamente di lui e sono sicura che mi proteggerebbe da chiunque. Un tempo ero innamorata di lui, ma non ero corrisposta così ho lasciato stare anche perché lui si era fidanzato con Kate»
«La ragazza che, adesso, ha lasciato per te?»
«Sì. La situazione è difficile, Micky. Mi manca da morire e ho bisogno di lui, di questo sono certa» ammetto più a me stessa che a lei.
Possibile che solo ora mi rendo conto dei miei sentimenti per lui? Mi manca tantissimo e sono stata una vera deficiente a non considerare i suoi sentimenti troppo accecata da Robert. Jake continua a mandare messaggi come se nulla fosse e vuole che gli racconti tutto.
L’ultimo mi è arrivato proprio pomeriggio. Diceva: “Ciao piccola. So perché non mi rispondi, lo so che ti ho spiazzata, ma non potevo più tenerlo dentro di me. Sentivo il bisogno di dirtelo, ma non voglio metterti fretta. A quanto ho capito, questo famoso attore, in qualche modo è entrato nella tua vita. Ricordati, Sarah, che la vita reale è diversa. Lui potrebbe darti beni materiali di ogni tipo, ma i sentimenti dove finirebbero? Sei sicura che sia la scelta giusta? Sei sicura che tu per lui vali qualcosa? Ti voglio bene e sei la mia migliore amica ed è mio dovere aprirti gli occhi. Detto ciò, fa come credi più giusto. Un bacio piccola”.
Continuo a pensare alle sue parole e anche ora che l’ho fatto leggere alla mia amica mi sento come se stessi sbagliando tutto; come se tutto mi stesse scivolando dalle mani ed io non possa fare niente per fermarlo. Sono in balia di diversi sentimenti, innumerevoli scene e parole si mescolano nella mia testa senza farmi ragione.
«Forse dovresti incontrarlo e parlarci di persona» propone la mia amica schioccandomi due dita davanti agli occhi.
«Sì, hai ragione. Domani lo chiamo» mormoro alzandomi dal divano. Mi sgranchisco le gambe e mi dirigo in cucina alla ricerca di qualcosa da stuzzicare.
«Possibile che mangi sempre? Dove le metti tutte queste calorie?» mi chiede con tono scocciato. Io scoppio a ridere facendola innervosire ancora di più.
«Dovresti, Sarah. Dopo che andrai da Robert lo chiami, okay?» aggiunge tornando seria.
«Okay, mammina» rido e lei con me.
 
 
«Quindi la tua fidanzata vuole uno stile moderno, giusto?» chiedo a Robert mentre mi fa fare il giro dell’immensa villa situata al centro di Los Angeles.
«Sì e ricordati che vuole anche una stanza per i massaggi e una per il trucco» mi dice salendo le scale.
La casa è davvero enorme ed è divisa in tre piani. A quanto ho capito al piano terra vorrebbero un tavolo da biliardo, un televisore al plasma di ultima generazione e un bar nel soggiorno, una cucina, un bagno e una camera per gli ospiti mentre nei restanti due piani tutte camere da letto, bagni e stanze piene di cianfrusaglie come attrezzi per la palestra, cosmetici e vestiti.
«Posso farti una domanda?» gli dico fermandomi qualche metro dietro di lui.
Annuisce e si siede su di un piccolo letto situato al centro di una camera. Poso il mio tablet insieme alla borsa per terra e mi accomodo di lato a lui.
Tutta questa situazione per il mio povero cuore non va bene, ma sono professionale o quanto meno cerco di esserlo.
«Perché fai tutto questo? Perché le permetti di comandare?» gli domando allargando le braccia per indicare tutto ciò che è intorno a noi.
«Io…»
«Sai quando stavi con Kristen noi fans eravamo abituate a vederti uscire di casa con magliette stropicciate e con i jeans sgualciti. Guardati adesso! Ammiro tantissimo il tuo lavoro, davvero. Credo che tu sia uno dei più bravi attori in circolazione e tu stesso l’hai dimostrato già qualche anno fa con Cosmopolis, Bel Ami e Remember me. Non capisco, Robert! Cos’è successo al vecchio Pattinson?Scusa se ti parlo così, ma sai ti seguo da tanti anni e un cambiamento così radicale non me lo sarei mai aspettata. Mi sono innamorata del ragazzo che rideva e faceva battute orribili durante le interviste o che si sputtanava davanti a tutti» mi blocco di colpo pensando all’ultima frase che ho pronunciato.
L’ho davvero detto? Che vergogna! Vorrei sprofondare nelle viscere della terra e non comparire mai più.
«Cos’hai detto, scusa?» mi chiede facendo il finto tonto.
«Beh… sei un bravo attore» cerco di farla anche io, ma non sono brava a mentire infatti il tono della mia voce mi sta letteralmente tradendo.
«No, dopo» insiste lui guardandomi.
«Hai capito, Robert. Perché ti sembra così strano? Tu non hai idea dell’effetto che provochi nelle ragazze, e nelle donne in generale. Sei intelligente, bellissimo, simpatico e con un gran talento» sussurro flebilmente ricambiando il suo sguardo e dandomi dell’imbecille.
«Io non sono così, Sarah. Lo ero un tempo! Sono cambiato e sto con la mia fidanzata perché mi piace il lusso e perché la amo».
«Se la ami come dici perché mi stai tenendo la mano?» gli chiedo trattenendo il respiro.
«Perché mi attrai in un modo che non avrei creduto possibile. Perché voglio fare sesso con te in questo momento» confessa mentre il mio cuore si ferma un attimo per poi ricominciare a battere troppo velocemente.
Che diavolo sta dicendo?
«Era questo che intendevi con o la va o la spacca?»
«Sì, Sarah. Ti voglio dal primo momento che i miei occhi ti hanno visto e non so se sarò capace a trattenermi. Non sono come credi tu»
«No, infatti. Ora baciami» mormoro senza pensarci e lui accoglie subito la mia supplica. Si appropria delle mie labbra giocando con esse, insinua la sua mano sotto la mia maglia e un brivido mi fa tremare.
La mia mano gioca con i suoi capelli, tanto agognati, e mi perdo con lui, dentro di lui.
Quando apro gli occhi mi sento spaesata e ferita per la non presenza di Robert al mio fianco. Non riesco a crederci… ho fatto sesso con lui nella sua futura casa.
Un comportamento davvero professionale! Mi maledico sedendomi per rivestirmi. Un misero biglietto fa capolino vicino la mia borsa. Lo apro e quello che leggo mi fa ribrezzo: “Esci da casa mia, per favore. Quando torno non voglio trovarti, Sarah. Se non vorrai lavorare più per me, lo capirò. Aspetto tue notizie. Robert”.
Gran figlio di… Sarah, calmati!
Mi ha usata per portarmi a letto e mi ha liquidata con un bigliettino misero e senza ritegno. Mi ha sfruttata per arrivare al suo losco scopo senza degnarmi di niente.
Dov’è finito il Robert dolce e pieno di umiltà? Dove diavolo è andato a finire il ragazzo di cui mi ero innamorata?
Con il cuore in gola e con le lacrime agli occhi esco fuori da casa sua.
Si è approfittato di me perché sa che sono innamorata di lui, perché sono così deficiente da averglielo confessato.
Amore platonico ovviamente, ma pur sempre amore.
Prendo il telefono e mentre aspetto un taxi compongo il numero di Jake, l’unico che al momento voglio sentire.
Risponde immediatamente, come sempre.
«Tesoro come stai?» mi chiede con tono neutro.
Scoppio a piangere attirando l’attenzione di qualche passante, ma al momento non mi interessa.
«Sarah, piccola, che succede?»continua a chiedermi ed io non riesco a formulare una frase sensata per via dei singhiozzi.
«Avevi ragione tu… ho bisogno di te» mormoro dopo un po’. Lo sento sospirare e questo mi fa stare ancora più male.
Come ho potuto fare sesso con uno sconosciuto? Chi sono diventata? Dov’è la vecchia Sarah?
«Vieni da me, piccola. Sono in ufficio»
«Sono quasi da te» ammetto chiudendo la chiamata. Perfino il tassista mi guarda con occhi sgranati, ma non mi ha chiesto nulla sul mio stato attuale.
Prendo dalla borsa lo specchietto e cerco di darmi una sistemata; ho il trucco sbavato e sembro un panda.
«Ehi» mormora il mio amico appena mi vede. Aggrotta le sopracciglia e si precipita verso di me abbracciandomi d’istinto. Mi aggrappo a lui e scoppio a piangere sempre più forte tanto che deve chiudere la porta.
«Calmati, Sarah. Cos’è successo?» mi chiede accarezzandomi i capelli.
Respiro profondamente cercando di placare i singhiozzi e quando ci riesco gli racconto l’accaduto, non escludendo niente.
«Ti ha ingannata e tu sei cascata come una pera cotta. Gliela farò pagare… fidati» mi dice cercando di rimanere calmo, ma so bene che sta morendo dalla voglia di andare da lui e spaccargli la faccia. Sta tremando e il cuore gli batte forte.
«Avevi ragione tu. Mi dispiace tanto, Jake» mormoro abbracciandolo sempre più forte.
«Stai tranquilla ora. Pomeriggio chiami Andrew e gli dici che rinunci all’incarico così non lo vedrai più» propone quasi con arroganza il mio amico.
Scuoto la testa e asciugo le lacrime con il dorso delle mani. «Non posso, Jake. Questo lavoro mi serve… sai cosa significa per me portare a termine questo incarico? Sono professionale e ti giuro che mai più mi farò abbindolare così da lui. Ho sbagliato e mi ha ferita. Non è la persona che credevo che fosse» ammetto ricevendo da parte sua un’occhiata arrabbiata.
«Sempre la solita testona» mi dice facendomi l’occhiolino «promettimi che qualunque cosa succederà, verrai da me» mormora al mio orecchio.
Annuisco e gli lascio un bacio sulla guancia. «Jake ho capito di aver bisogno di te più di qualsiasi altra persona. L’ho capito tardi e in modo sbagliato, ma sono qui tra le tue braccia. Perdonami per i miei sbagli»
«Oh, piccola. Non hai niente per cui scusarti. Io sono qui e insieme, se vuoi, possiamo affrontare tutto».
Gli sorrido conscia del fatto che mi basti un sì per cambiare tutto tra di noi. «Ti voglio bene, Jake. Più di quanto immagini» sussurro poggiando la testa nell’incavo del suo collo.
Lui mi stringe a se e questo mi rende felice più di ogni altra parola.
 
 
«Buongiorno» esclamo entrando dentro il mio di ufficio. I miei colleghi stanno discutendo tra loro e quando si girano mi guardano scioccati.
Aggrotto le sopracciglia non capendo il significato delle loro azioni. «Tutto bene?Che succede?» chiedo a Taylor, che è seduto a disparte.
«Andrew e Robert Pattinson vogliono parlare con te, nell’ufficio del capo» mi dice alzando un sopracciglio.
Annuisco e mi preparo psicologicamente per affrontare la situazione al meglio. Sono sicura che Robert avrà riferito tutto al mio capo. Cosa devo aspettarmi?
Busso alla porta tremante e aspetto che Andrew mi dia il permesso per entrare. Quando lo fa mi accorgo che il suo viso è rilassato e anche quello di Robert.
Che cosa gli avrà raccontato?
«Buongiorno» mormora quest’ultimo abbassando lo sguardo quando incrocia i miei occhi.
«Sarah vieni a sederti qui con noi. Dobbiamo parlare di una cosa» mormora Andrew indicandomi la sedia accanto a Robert.
Mugugno un “se proprio devo” a bassa voce e mi siedo con il cuore che batte a mille.
«Che succede?» chiedo esasperata dal silenzio creatasi.
«Robert ha deciso di darti un’opportunità di lavoro. Vuole che lavori per lui. Naturalmente verrai pagata a lavoro finito da lui in persona. Dice che sei una ragazza piena di talento ed io sono d’accordo con lui. Qui dentro non hai il successo che meriti mentre con lui puoi diventare una tra le più celebri arredatrici di case. Che ne pensi?»
Non riesco a crederci!
«Grazie, ma non mi interessa. Continuerò ad occuparmi della sua villa, ma lavorando ancora qui. Ora se volete scusarmi ho del lavoro da sbrigare» ribatto decisa e senza guardare Robert neanche di sfuggita.
Mi alzo e mi incammino verso la porta, ma qualcuno mi ferma per un polso facendomi sobbalzare.
Mi giro e Robert è a qualche centimetro da me che mi guarda con occhi tristi.
Che ha questo ragazzo? Perché si comporta così?
«Vi lascio soli» interviene Andrew, sicuramente imbarazzato per il tutto. Mi rivolge un’occhiata e poi esce lasciandomi da sola con Robert.
«Possiamo parlare?» mi chiede gentilmente.
Scuoto la testa e incrocio le braccia sotto al seno.
«Ti prego, Sarah».
Robert Pattinson mi sta davvero pregando e supplicando per parlare? Misteri della vita.
«Va bene. Che vuoi?» gli chiedo acida e risoluta.
«Ti devo chiedere scusare per ieri. Mi sono comportato come un essere viscido e senza pudore. Mi è piaciuto fare sesso con te, però. Mi sono sentito libero come un tempo. Ti prego, Sarah. Scusami» mormora avvicinandosi a me.
«Non ti credo, Robert. Mi hai ingannata e mi hai usata per arrivare al tuo scopo. Ti ho confessato i miei sentimenti, seppur platonici e tu non hai pensato neanche per un secondo che io sono una persona vera e non una stupida attrice da baciare e portare a letto a causa di uno stupido copione. Mi hai delusa. Credevo fossi diverso e invece ho capito che le apparenze ingannano. Pensavo fossi un ragazzo con la testa sulle spalle ed invece sei il classico attore montato di testa» sputo contro di lui con tutto il veleno che ho in corpo.
«Io…»
«Non dire niente. Non hai nessuna scusante per il modo in cui mi hai trattata».
Tutto il rammarico, l’amarezza e la frustrazione hanno preso il sopravvento e seppur mi dispiace vederlo così non posso accettare questa situazione. Sono una vera stupida e mi pento di essere andata a letto con lui.
Mi volto per uscire stanca di lui, del suo silenzio e del suo sguardo malinconico.
«No, aspetta…» mormora afferrandomi dal polso. Mi afferra dalla vita con arroganza e appoggia senza permesso le sue labbra sulle mie.
 
 

 __________  

 

Buongiorno a tutti :3 nuovo capitolo tutto per voi :3 Scusate per l’enorme ritardo ^^ In questo capitolo ne succedono di tutti i colori, questo perché come Open Your Heart to the Fate sarà una storia breve e quindi concentrata ^^
Cosa ne pensate? L’atteggiamento di Robert come vi sembra? E di Sarah che mi dite? :3 Jake è dolcissimo *w*
Spero vi sia piaciuto :3
Gra

 

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Capitolo 5
*** *Perchè le apparenze spesso ingannano* ***


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*Perchè le apparenze spesso ingannano*
-Quarto e ultimo capitolo-


 

Stamattina sono disgustata e amareggiata. Ho tra le mani uno dei tanti giornali di gossip che fino a poco tempo fa leggevo con piacere; sapevo attraverso di loro cosa combinava il mio attore preferito, il mio idolo. A distanza di qualche settimana mi rendo conto che l’attrazione che provo per lui non è reale. Tutto quello che credevo di sentire per Robert è svanito in un istante, come se non fosse mai realmente esistito. L’ho capito nel momento in cui si è approfittato di me per i suoi sporchi giochetti.
Mi sta facendo pentire di aver accettato il lavoro; mi sta rendendo la vita un inferno; mi sta umiliando come mai nessuno aveva fatto.
Anche dopo avermi baciata nell’ufficio di Andrew mi ha trattata come una stupida. Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
 
“Robert premette le sue labbra sulle mie come se ne avesse tutta la piena facoltà, come se gli appartenessero. Quando, lentamente, si allontanò da me un rumore sordo spezzò il silenzio attorno noi. La sua guancia si arrossò all’istante per via del mio schiaffo. Non disse niente, si sistemò la camicia, mi guardò e uscì dalla stanza con sguardo pieno di odio. Occhi che gridavano vendetta”.
 
Così è stato; i giorni a seguire sono stati davvero pesanti e lo sono tuttora. Mi fa sgobbare dalla mattina alla sera e contesta ogni mia scelta e ogni mia idea. Non riesco ad avere un attimo di privacy che mi chiama per avvertirmi di un cambiamento improvviso. So che lo sta facendo di proposito, so che della casa non gliene importa niente e sono sicura che non ami neanche la sua fidanzata, altrimenti non l’avrebbe tradita con la sottoscritta. Mi vengono i brividi solo al pensiero di noi due a fare sesso. In quel momento era quello che desideravo, ma mi ha lasciato senza forze. Mi ha sfinito e mi ha portato a chiedermi chi sono diventata.
Rigiro il giornale tra le mani e un senso di nausea mi scombussola. Guardo il titolo dell’articolo e sgrano gli occhi.
Dice: “Presunto tradimento di Robert Pattinson”. Continua: “Pare che il giovane e bell’attore abbia tradito la sua attuale fidanzata con una delle due arredatrici d’interno scelte per la villa a Los Angeles”.
Sono davvero sconvolta e impaurita da tutta questa situazione.
Una foto mostra me e Robert mentre discutiamo animatamente all’uscita di un ristorante. Risale a qualche giorno fa quando lui mi ha invitata a cena per discutere di questioni riguardanti il mio compenso. Alla fine abbiamo parlato di tutto tranne che di quello.
Ogni volta che siamo da soli è come se scatenassimo un incendio. Mi odia per averlo respinto dopo il bacio, mi disprezza perché non ho continuato ad andare a letto con lui ma nello stesso prova attrazione fisica nei miei confronti.
Ha una mente davvero perversa e mai e poi mai avrei creduto che potesse essere così.  Credo che alla base di tutto ci sia un passato difficile, sconosciuto a noi fan ma arrivati a questo punto non mi importa più.
Tra due settimane il mio lavorò sarà finito e potrò godermi la vita che ho sempre desiderato.
Il mio cellulare squilla ridestandomi, per fortuna, dai miei pensieri. Guardo il display e sorrido leggendo il nome.
«Pronto» mormoro mentre butto il giornale nella pattumiera.
«Ciao amore»sussurra Jake dall’altro capo del telefono «come stai?» continua dopo aver preso una pausa.
Ebbene sì, ho deciso di dargli un’opportunità perché aprendo gli occhi ho capito di dover pensare ai fatti quotidiani, alle persone che mi amano realmente e Jake ne è la prova vivente. Mi rispetta, mi desidera ogni giorno e mi riempie di attenzioni.
«Bene… tu? Dove sei?» gli chiedo e lo sento sorridere.
«Fuori casa tua. Mi apri?»
«Certo!» esclamo alzandomi e raggiungendo il portone. Quando lo apro un mazzo di rose rosse fa bella vista insieme ad un biglietto, però di Jake nemmeno l’ombra.
«Wow!» esclamo estasiata mentre mi piego per prendere i fiori. Li annuso e mi inebrio del loro profumo così fresco e dolce.
«Viste?»mi chiede Jake.
«Sono bellissime…»rispondo con le lacrime agli occhi.
«Sono felice che ti siano piaciute. Che fai ora?»mi chiede con tono divertito.
«Sto mettendo le rose in un vaso»
«Hai letto il biglietto?»
«No»
«Fallo!»
Faccio come mi dice e quando lo apro rimango a bocca aperta. È un invito ad un matrimonio e gli sposi siamo io e lui. Una frase dice: “Se lo vorrai sarò tuo marito. Adesso apri il portone”.
Raggiungo la porta con le lacrime agli occhi e con il cuore che batte all’impazzata. Davvero mi ha chiesto di sposarlo?
«Jake» mormoro quando me lo ritrovo finalmente davanti. Lo abbraccio con tutta la forza che posseggo e lui mi stringe forte a sé.
«Piccola» sussurra al mio orecchio mentre mi bacia i capelli «piaciuta la sorpresa?» mi chiede allontanandosi di poco giusto per guardarmi negli occhi.
Annuisco mentre le lacrime continuano a rigarmi il viso.
«Non si direbbe visto il tuo stato» mugugna lui asciugandomi il viso con il dorso della mano.
«Sono lacrime di gioia, scemo. Non me l’aspettavo» confesso tirando su con il naso.
«Beh… sai quello che provo per te da tanto tempo, Sarah. Mi conosci meglio di chiunque altra persona, forse anche meglio di me stesso. Sai cosa mi rende felice e cosa invece triste. Siamo amici da tanti anni e abbiamo passato tante situazioni insieme. Ti amo e giuro che se accetterai di diventare mia moglie ti rispetterò e ti amerò per tutto il resto della mia vita. Devi solo dire sì» confessa guardandomi negli occhi.
Voglio davvero sposarmi con lui?
«Sì, lo voglio Jake. Desidero passare il resto della mia vita con te. Sei stato il primo amore e adesso sono pronta a giurare davanti a tutti che il mio sentimento per te non è mai svanito» gli rispondo abbracciandolo.
Lui di tutta risposta mi prende il viso tra le mani e mi bacia così intensamente da farmi girare la testa. Mi spoglia dolcemente e in breve ci ritroviamo ad amarci come mai prima d’ora.
Sono felice finalmente.
 
***
 
Una nuova giornata sta per iniziare; un nuovo ed estenuante giorno agli ordine di Robert. Spero che oggi non si faccia odiare come a sempre. Non posso sopportare ancora le sue frecciatine e le sue battute squallide. L’altra volta l’ho pregato di smettere e spero con tutto il cuore che mi abbia ascoltato.
Mi rigiro nel letto e questa volta non sono da sola. Jake dorme beatamente di lato a me. Ha un aria sexy perfino così, con gli occhi chiusi e con il petto scoperto. Passo una mano su di esso fino ad arrivare al viso coperto da un leggero strato di barba.
Gli lascio un bacio a fior di labbra e mi alzo per andare in bagno, ma lui prontamente mi afferra per il polso facendomi ricadere sul letto.
«Allora sei sveglio» mormoro scoppiando a ridere contro di lui.
«Sì, mi piacevano le tue coccole. Resta con me»
«Non posso… lo sai! Devo andare a lavoro» sbuffo mentre lo dico e lui mi cinge la vita con le braccia.
«Sei con Robert –sono un pagliaccio- Pattinson?» mi chiede seriamente.
«Dai, Jake. Sto lavorando per lui, ma diventerò tua moglie. Non hai motivo di essere geloso. Okay?» lo bacio e lui annuisce.
«Va bene, piccola. Di te mi fido, mentre di lui no. Stai attenta e se hai bisogno chiamami» mi dice facendomi ridere. Mi piace che qualcuno si preoccupi per me, mi fa sentire importante e amata.
«Perché non ti trasferisci qui da me?» gli chiedo di punto in bianco.
Lui mi guarda diventando subito serio.
«Dici sul serio?»
«Certo. Mi piace svegliarmi con te accanto»
«Anche a me, piccola. Va bene». Gli lascio un altro bacio e scappo in bagno a prepararmi conscia del fatto che mi aspetta un’altra giornataccia.
 
***
 
Sono davanti casa di Robert e guardo l’orologio notando che è in ritardo di dieci minuti. Oggi devono consegnare i mobili di alcune stanze e saranno qui tra un’ora se tutto va bene. Dove diavolo è finito? Decido di chiamarlo per non rischiare di fare qualche brutta figura con gli addetti ai trasporti.
Il suo cellulare squilla, ma non risponde nessuno. Provo un’altra volta ma ancora niente; al terzo tentativo risponde una voce femminile e deduco sia la famosa Sophie.
«Cara mi dispiace… il mio fidanzato non potrà venire oggi, in compenso troverai me. Sto arrivando» dice risoluta mentre sento in sottofondo la voce di Robert imprecare contro di lei penso.  Inghiottisco e rispondo con un semplice va bene.
Stacco la chiamata e mi preparo psicologicamente ad affrontare l’arpia.
Quando arriva il solo vederla mi fa innervosire. Minigonna, top e scarpe con il tacco neanche se dovesse andare ad una sfilata. Odiosa è il termine esatto per definirla.
«Sarah, giusto?» mi chiede porgendomi la mano.
«Sì, lei è Sophie quindi»
«Sì, ma tu puoi chiamarmi Mrs Smith» mi dice abbozzando un sorriso finto.
Ma chi si crede di essere?
«Mi fai vedere la casa o rimaniamo qui imbambolate?» mugugna iniziando a camminare verso l’ingresso della villa.
«Gentilmente Mrs Smith mi dia del lei» le dico seguendola.
Come diavolo fa Robert a stare con lei? Ecco perché è diventato stronzo e menefreghista.
«Come vuole» borbotta aprendo il cancello.
Dopo un’ora siamo al punto di partenza, ossia davanti al portone. Ha voluto vedere tutte le stanze e tutte le possibili soluzioni di arredo e alla fine dopo aver scoperto che i mobili stanno per arrivare ha sbuffato sonoramente e si è seduta in cucina, unica stanza già tutta montata.
«Quindi lei è l’amante di Robert?» mi chiede all’improvviso l’oca davanti a me. Impallidisco e tossisco come se mi fosse andata di traverso l’acqua. Che le dico adesso?
«Scusi non ho capito» farfuglio in preda al panico. Sarah, calmati… Nega!
«Hai capito bene smorfiosetta. Potrai aver preso in giro Robert ma con me non hai scampo. Cosa vuoi? Soldi, un lavoro fisso? Quanto vuoi per sparire dalla vita del MIO fidanzato?» mi chiede con tono acido mentre esce dalla borsa un blocchetto degli assegni e una penna.
Aggrotto le sopracciglia e scoppio a ridere di getto per il nervosismo.
«Sta scherzando, spero. Io non voglio niente né da lei né dal suo fidanzato! Perché non si chiede il motivo per il quale Robert la tradisce sempre e costantemente? Forse lei non lo soddisfa abbastanza? A me non importa niente sinceramente! Tra qualche giorno il mio lavoro finirà e non lo vedrò più».
«Questo è poco ma sicuro. Non ti azzardare mai più a chiamarlo o a sfiorarlo, intese?»
«Altrimenti? Mi sta minacciando per caso? Non si scordi che mi deve dare del lei. Non abbiamo nessun rapporto di amicizia io e lei, quindi non mi sembra logico usare un tono confidenziale»
«Con Robert, però, siete intimi»
«Cosa vuole sentirsi dire? Sì, è vero io e Robert abbiamo fatto sesso? È questo che vuole?» le chiedo sarcastica.
«Sì, mia cara. Voglio sentirlo dire in modo da riderti in faccia»
Questa è proprio scema, oltre che gallina!
«Non le darò questa opportunità. Può chiedere direttamente al SUO fidanzato se è venuto a letto con me» ribatto ed esco dalla villa in modo da aspettare il camion con i mobili che arriverà tra poco.
Possibile che succedano tutte a me? Chi si crede di essere per trattarmi in questo modo? È solo una stupida ragazza viziata e senza cervello; una di quelle che pensa che bastino i soldi per risolvere tutto. Mi fa pena e sono triste per Robert, anzi no… è quello che si merita. Una donna che non lo ama, che non lo rispetta.
Il mio cellulare squilla e spero tanto che siano questi dei trasporti. Non ce la faccio più a stare qui e poi ho un altro appuntamento dopo quindi non posso fare tardi. Purtroppo il nome che compare sul display mi fa ribollire il sangue nelle vene e sono davvero tentata a non rispondere.
Ed è quello che faccio, stacco la chiamata ma qualche minuto dopo il suono del cellulare mi avverte che è appena arrivato un messaggio. Sbuffo e clicco il tasto per aprirlo; è Robert che mi chiede di rispondere alla chiamata in quanto è importante.
Subito dopo parte di nuovo all’attacco e sono costretta a rispondere per non insospettire l’odiosa della sua ragazza.
«Pronto» mormoro seccata.
«Perché non vuoi parlare con me? Mi odi così tanto?»mi chiede e lo sento trattenere un respiro.
«Devi risponderti seriamente Robert?»
Sbuffa e rimane in silenzio per qualche secondo. «Dove sei?» domanda serio.
«Alla villa con la tua adorabile fidanzata. È davvero così dolce… dove l’hai trovata?» gli chiedo sarcastica e lui scoppia a ridere facendolo fare anche a me.
«Che ti ha detto? Ti ha offesa?»
«Offesa è riduttivo. Mi ha accusata di essere la tua amante e di volere dei soldi da te. Me li ha offerti lei, figurati quanto è intelligente. Mi meraviglio di te… comunque, se ci tieni a saperlo non ho accettato e non ho risposto alle sue accuse» gli spiego brevemente.
Lo sento sospirare e imprecare qualcosa a bassa voce. «Scusala, Sarah. È una psicopatica! Grazie per non avergli detto niente»
«Figurati… ti odio ma non fino a questo punto. Sono troppo buona per vendicarmi di te» confesso facendolo sorridere.
«Grazie, Sarah»
«Prego. Mi spieghi perché la sposi allora?» gli chiedo arrivati a questo punto.
«Lunga storia… meglio evitare. È il mio destino…»
«Sei proprio strano sai? Il matrimonio è un legame indissolubile. È un atto d’amore, di rispetto e di fiducia reciproca»
«Anche io lo credevo, però… lascia perdere. Tu fai bene a pensarla così… quando arriverà il tuo momento saprai gestire la situazione»
«Il mio momento è già arrivato. Mi sposo» confesso trattenendo il respiro. Non devo dargli nessuna spiegazione, eppure mi sento in dovere di farlo. Forse perché lui, comunque, si sta aprendo e ha capito di aver sbagliato.
«Ah wow! Sono contento per te. Adesso devo andare. Lascia perdere Sophie, ti prego» mi chiede con tono stanco.
«Grazie… okay Robert. Alla consegna della casa però vieni tu» mormoro guardando verso l’enorme villa posta dietro di me.
«Ci sarò»risponde e chiude la chiamata.
Io e Robert siamo davvero due opposti che si attraggono. Quando siamo faccia a faccia mi prende in giro e mi tratta male, quando invece parliamo al telefono si comporta normalmente. Credo che sia stanco di tutta questa situazione, penso che vorrebbe tornare come qualche anno fa… libero e indipendente. Adesso deve dare spiegazioni a tutti e se lo conosco un pochino lui non è così. Vive in un mondo fatto di apparenze e c’è cascato dentro troppo facilmente.
Lascia che gli altri lo vedano per quello che realmente non è. Si porta a letto le donne e poi le tratta male solo perché così’ puoi ristabilire il comando della sua vita, quello che gli è stato tolto da Sophie. In realtà, le apparenze ingannano. Robert può avermi fatto soffrire, ma è pur sempre un uomo che sbaglia ed è giusto perdonarlo.
Oscar Wilde diceva che solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze.  Non voglio esserlo più e spero di riuscire nel mio intento. È più facile giudicare dalle apparenze piuttosto che ricercare il motivo di un comportamento. Ho cercato di capire Robert e forse ci sono riuscita.
Non lo odio per le lacrime che mi ha procurato perché facendo così ho scoperto l’amore verso Jake e il desiderio di vivere con lui.
Arrivati a questo punto è giusto e doveroso cambiare vita. Sposerò un uomo fantastico e sarò una donna libera da ogni pregiudizio e da ogni rapporto non reale. Vivrò la mia vita con serenità ed è la stessa identica cosa che auguro a Robert.
 
 

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Capitolo conclusivo di questa breve storia. Che ve ne pare? Troppo sbrigativo? :/ Chi mi conosce sa che questo non è un bel periodo ed è per questo che ho ritardato così tanto… scusatemi! Spero che la storia vi sia piaciuta almeno un pochino… Non so se ci sarà un epilogo o se cliccherò il tasto completa… :/ :/ vi farò sapere nel mio gruppo ^^ Grazie a tutte le persone che hanno inserito la storia nei vari gruppi e a tutte le persone che hanno recensito ^^ <3 Grazie di cuore <3 Un bacione a tutti :**
Grazia.

 

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Capitolo 6
*** *Di nuovo me stesso* ***


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Appearances 

*Di nuovo me stesso*

Epilogo

 

Sono trascorsi cinque anni da quando ho incontrato per la prima volta Sarah, la ragazza che mi ha cambiato la vita. Non stiamo insieme; lei si è sposata con Jake ed io… io ho sposato Sophie. Scelta più sbagliata non l’avrei potuta fare. Ho chiesto il divorzio esattamente un anno dopo e adesso sono felice e rilassato. In questi anni, per fortuna, ho  mantenuto i rapporti con Sarah. Mi sono comportato male nei suoi confronti, l’ho usata per il mio scopo e poi gettata via sebbene lei provasse qualcosa per me; un sentimento platonico ma pur sempre qualcosa. Ho lasciato che la mia cattiveria e il mio egocentrismo la allontanassero da me facendomi odiare a tal punto da non volermi più vedere.
Ho sbagliato e le ho chiesto scusa un miliardo di volte e alla fine, dopo l’ennesima telefona, mi ha perdonato. Adesso abitiamo a poche centinaia di metri e le volte che ci vediamo è davvero un piacere. Ho fatto amicizia con suo marito tanto da avergli battezzato anche il piccolo Simon.
Sarah è entrata nella mia vita in modo totalmente inaspettato, così come tanti anni fa, l’aveva fatto Kristen. Con lei il rapporto è davvero bellissimo, tant’è che passiamo alcune feste insieme. Siamo diventati migliori amici, cosa che non avrei mai creduto possibile. Eravamo la coppia perfetta, sfasciata per i miei capricci. La fama, la gloria mi avevano fatto diventare una persona diversa, una persona cattiva ed è grazie a Sarah che ho potuto riprendere in mano la mia vita.
Le devo tutto ed è per questo che cerco di essere un buon amico per lei. Ogni tanto quando siamo da soli a chiacchierare ritornano a galla vecchi argomenti e se una volta litigavamo adesso scoppiamo a ridere come due scemi.
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe dovuta arrivare una semplice ragazza, con una passione incontrollata nei miei confronti, a farmi cambiare nuovamente?
Le voglio bene e la ringrazio per essermi stata accanto in tutti questi anni. Anni in cui ho dovuto riscoprire i veri valori della vita e anche me stesso.
Continuo a fare il mio lavoro accettando solamente pellicole con una trama significativa e cerco di dare il meglio sia sul set, che fuori.
Spero un giorno di trovare anche io una donna degna del mio amore e che mi ami in modo incondizionato e non solo per i miei soldi.
Una donna, insomma, che non si fermi solo alle apparenze perché, come ho ben imparato da Sarah, queste possono ingannare.


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Eccoci qua, veramente, alla fine di questa storia. Spero di avervi fatto capire qualcosa e cioè che non dobbiamo giudicare solo dall’aspetto fisico, ma bisogna conoscerla una persona per dire se è buona o cattiva per noi. Io l’ho fatto con il mio ragazzo e stiamo insieme da otto anni ^^ quindi non siate superficiali.
Robert l’ha capito, Sarah anche e sono felici. Spero che la storia vi sia piaciuta. Ringrazio nuovamente tutti e vi aspetto, se vi va, nel mio
gruppo su facebook.
Un abbraccio.
Grazia. 

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