It's a war; an hearts' war.

di _klausmikaelson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1.


«La Korea,minaccia ancora gli Stati Uniti; l'esercito si prepara per prevenzione di un possibile attaco» la voce del presentatore echeggiò nelle orecchie di Miley.
Non ne poteva più di tutte quelle stronzate che ogni persona ripeteva in quel periodo;tutti parlavano di guerra,di esplosioni,fusione nucleare,ma a lei importava poco e niente.
Al contrario Taylor,sembrava preoccupata al sentire tutte quelle previsioni sulle guerre,e le notizie provenienti dalla Korea.Taylor non era come Miley. Taylor era soltanto una corazza,che racchiudeva un anima impaurita.
«Sono tutte cazzate!» affermo Miley per la centesima volta.
Si passò una mano fra i capelli,biondi e corti,poi guardò Taylor con sguardo arrabiato.
«Ok,Taylor,so che tu hai le tue fobie e tutto,ma lo sai che non c'è da preoccuparsi» tentò Miley di spiegare «Ogni paio d'anni succede semp..».
Non fece in tempo a finire la frase che Taylor sbattè un bugno sul tavolo,su cui erano poggiate le tazze con latte e cereali.
«Miley,sono libera di credere a ciò che voglio.Non voglio stare qua' a sentire i tuoi ideali da americana convinta,supersicura che l'America sia invulnerabile da qualsiasi cosa» la ammonì Taylor,«E tanto per la cronaca,pomeriggio sono al club degli animalisti,non mi cercare».
Erano così le sorelle Williamson. Così simili fuori,così diverse dentro.
Taylor prese la borsa appesa alla sedia,l'mp3 e senza lasciare a nessuno l'opportunità di ribattere uscì di casa,sbattendo fragorosamente la porta.
 
Le due sorelle Williamson,un nome una garanzia. Tutti le conoscevano nella piccola città quale era Clarksville,in Tennessee.
Sia Miley che Taylor avevano sperimentato ogni tipo di avventure degne di essere chiamate con quel nome.
Chi non si ricorda la fuga nei boschi di Taylor,quando aveva solo 14 anni? Oppure il recente bagno nella fontana in piazza di Miley,per una scommessa.
Ovviamente non avevano mai combinato danni,o guai punibili penalmente,avevano solo voglia di libertà,si a modo loro,ma di pura libertà.
A una certa età,tutti ne hanno bisogno e loro sapevano sfruttare i momenti al meglio dellle loro possibilità. D'altronde chi a 16 e a 17 anni non ha mai disubbidito ai genitori o fatto qualcosa di folle?
 
Il suono della campanella d'entrata al liceo Beckingslay di Clarksville,quella mattina sembrava ancor più fastidioso dal punto di vista di Miley. Lei odiava la scuola,e tutto ciò che richiamasse lo studio. Il suo sogno era di fare musica,di fare carriera attraverso i mezzi che la natura gli aveva donato; l'istruzione a ben poco sarebbe servita,secondo il suo pensiero.
«Ehi,Jes,novità?» chiese Miley attraverso i suoi Ray Ban mentre saliva le scale per arrivare in classe.
«Niente di che Miles,so solo che il tuo ex,Jeff ci sta provando con Taylor?» disse Jessica,arrossendo sulle guance.
«Oh,Taylor Nethile,è una sgualdrina,massimo una settimana.» rispose Miley senza prestare reale attenzione a ciò che Jessica tentava di dirle.
«In realtà Miley...ecco io non so come dirtelo...». Miley bloccò Jes,con il braccio,alzò gli occhiali e la guardò dritta nei suoi occhi,che facevano di tutto per schivare quelli azzurri di Miley.
«Tu non mi starai dicendo che,Jeff,ci sta provando con mia sorella?Vero?» esordì Miley,diventando nera di rabbia.
Jessica abbassò lo sguardo. 
«Miley,non te la prendere,è solo un ragazzo.» 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***



Non poteva credereci. Tutto ciò era una cospirazione dell'universo contro di lei; tutte le azioni cattive che aveva fatto da bambina,i gelati rubati,le bambine colpite con la fionda, le stavano tornando contro per una strana legge del Karma.
Si,secondo Miley,stava andando proprio così.
«Tu,lurido bastardo» gridò Miley,al ragazzo dai capelli neri di fronte a lei «come ti sei permesso di frequentare una ragazza,che per l'altro e mia sorella,a meno di due settimane dalla nostra rottura?».
«Ti posso spiegare tutto baby» disse Jeff fresco come una rosa.
«Non azzardarti mai più a chiamarmi baby» ribattè prontamente Miley,tirando uno schiaffo sulla guancia del ragazzo. Era un colpo talmente ben assestato e forte,che le cinque dita della bionda rimasero ben colorate sulla pelle dell'altro.
«Sai una cosa?» rispose Jeff senza esitare nemmeno un secondo sullo schiaffo appena ricevuto.«Ho fatto proprio bene a mettermi con tua sorella.Lei non ha un carattere di merda come il tuo. A mai più rivederci.» e girò sui tacchi senza degnare di uno sguardo Miley,rimasta ferma davanti agli armadietti dove si trovavano.
«E  se ti chiedono qualcosa: io non sono mai stato il tuo ragazzo.»
Miley non si aspettava di certo una reazione del genere,e le lacrime cominciarono lentamente a rigare il suo viso.
«Dobbiamo alleviare le tensioni» una voce maschile diceva,echeggiando da un aula «Il nostro pianeta non è pronto a sostenere un'altra guerra. I consumi e l'inquinamento saranno a livelli esponenziali e non ci possiamo certo permettere di sprecare le poche risorse a noi rimaste».
Taylor e tutto il gruppo degli animalisti,guardavano Jake,il loro leader,durante una delle riunioni pomeridiane del club. Oltre ad occuparsi di salvaguardia degli animali,il club si importava dei problemi sociali,e soprattutto quelli riguardanti la Terra.
Tuttavia la mente di Taylor era già su un altro pianeta,un pianeta dove lei e Jeff erano già fuori a mangiare una pizza,nel ristorantino italiano in centro.
La loro relazione era cominciata mentre Jeff stava ancora con Miley,ma Miley non se ne era mai accorta. Non era stato un vero e proprio tradimento,visto che due giorni dopo aver appurato la cosa Jeff aveva rotto con Miles.
Ed era stata una sera in cui Miley era malata a far interagire Taylor e Jeff per la prima volta.

-FLASHBACK.-
«Amore,mi sento male,vado a dormire sul serio». Bofonchiò Miley a metà cena.
«Ok,vai a riposare,ce la vedremo noi a sistemare tutto». Si diedero un bacio,poi Miley andò al piano di sopra,lasciando così Taylor e Jeff da soli.
«Stasera non era nel pieno delle su energie,si vedeva» sorrise Taylor dall'altro lato del tavolo «non mi ha insultato neanche una volta».
Jeff,rise di gusto al sarcasmo di Taylor. «A volte non la sopporto proprio,nonostante in certi momenti provi tenerezza» disse Jeff,mentre portava i piatti verso la lavastoviglie.
«Io proprio non capisco tutta la sua gelosia nei miei confronti,non frequento nessun'altra raga...» non terminò la frase che scivolò sul tappeto che c'era sul parquet,cadendo sopra Taylor.
Gli occhi azzurri di lei incrociarono quelli cioccolato di lui.
Jeff,appoggiò i piatti,che per fortuna non avevano danni,accanto a lui, e tentò di appoggiarsi sui gomiti.
«T-taylor,non ti avevo mai vista da vicino. Tu,i tuoi o-occhi. Sei perfetta».
Taylor arrossì alle lusinghe di Jeff,che si trovava perfettamente sopra di lei.
"Si vive una volta sola" pensò Jeff. Avvicinò il suo viso al collo di Taylor,e diede una serie di baci,che terminò in uno dato proprio sulle labbra. Le loro lingue iniziarono a giocare,e come in una danza,i due,si strinsero più forte.
Inutile dire,che nessuno terminò di sparecchiare la tavola.

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