Daylight

di _Io_ Mi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One. ***
Capitolo 2: *** Chapter Two. ***
Capitolo 3: *** Chapter three. ***
Capitolo 4: *** Chapter Four. ***
Capitolo 5: *** Chapter Five. ***
Capitolo 6: *** Chapter Six. ***
Capitolo 7: *** Chapter Seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter Eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter Nine. ***



Capitolo 1
*** Chapter One. ***


 
Chapter One.


I've tried to go on like I never knew you 
I'm awake but my world is half asleep 
I pray for this heart to be unbroken 
But without you all I'm going to be is incomplete

Incomplete- Backstreets Boy
 

28 agosto.Wolverhampton, West Midlands

Mi svegliai sdraiata sul letto della mia camera.
Un letto che con un cuscino ormai era quasi nero, a causa del mio mascara affogato nelle lacrime la sera prima. Ero esausta, esausta dai troppi pensieri che finivano sempre per sfinirmi.
Lentamente mi alzai e frugai nell’armadio per trovare qualcosa da mettermi.
Misi dei jeans corti e una canottiera Arancione<-- (cliccate QUI) semplice. In fondo, come ero io.
Presi il cellulare, proprio come la sera prima.
0 chiamate, 0 messaggi.
Lo riposai nella mia borsa, poi mi resi conto di una cosa.
Quella data, 28 agosto.
Mi sedetti, ebbi un tuffo al cuore. Mi fece male, così male che quasi il mio viso non venne rigato da tante lacrime. Ma poi mi feci forza, tutta la forza che ancora mi rimaneva. Anche se era poca in fondo in fondo ce n’era ancora. Presi il mio immancabile borsone e scesi le scale.

Tesoro! Dove vai?” Mi disse la signora definita mamma.
“Non sono affari tuoi.”
Mi chiusi la porta alle spalle e mi addentrai nella meravigliosa Wolverhampton.
Percorsi le stradine colme di gente e negozi, sempre le stesse. I sorrisi delle persone che si cimentavano negli acquisti, nelle spese, nel servire i tavoli erano quasi strazianti.
Avrebbero contagiato anche la persona più crudele di questo mondo, ma con me proprio non ci riuscivano.
Arrivai alla palestra, mi cambiai velocemente a causa del ritardo, poi raggiunsi le mie compagne, tutte puttane. Avrei preferito andarmene. Però quello in un certo senso era tutto quello che rimaneva, la pallavolo era l’unica cosa che mi faceva sentire bene e con la quale riuscivo a sfogarmi. E loro erano in un certo senso l’unica mia famiglia. Erano ragazze snob del centro città, quelle ragazze con la puzza sotto il naso che ti considerano una cogliona. Mi avevano visto soffrire in questi ultimi mesi, piangere in silenzio in un piccolo angolo della palestra, fissare un cellulare che pareva l’avessero obbligato a stare zitto.
Avevano visto le mie occhiaie e la forza con cui schiacciavo un’insulsa palla.
Ma mai nessuna era venuta a chiedermi nulla. Né come mi sentivo, né se avevo bisogno di aiuto tranne nelle partite dove venivano tutte a fare le lecchine per i miei punti fatti.

Attacchi, appoggi, palleggi.
L’allenamento si concluse e mi aspettava di nuovo una giornata come tutte le altre.
Mi cambiai e uscii dall’edificio, senza neanche salutare forse le mie uniche conoscenti.
Mi addentrai nella favolosa città, cercando qualcosa che avrebbe suscitato ancora dei sentimenti in me.
Ma ormai niente era più in grado. Mi sedetti in un piccolo bar affacciato sulla piazza principale, sempre lo stesso.
“Buongiorno Mì!” Mi disse Anita, la cameriera, raggiante come sempre.
“Ehi! Sì, buongiorno anche a te” Le risposi fingendo un piccolo sorriso.
“Il solito?”
“Il solito An, il solito.”

Ormai solito era diventato l’aggettivo della mia vita da ben quattro mesi, e diventava ogni giorno più pesante da sopportare.
Aspettai la mia colazione, poi presi il cellulare dalla borsa.
Decisi di scrivere un messaggio, in fondo io non ero mai stata una ragazza debole.
Mi ero sempre fatta coraggio, e questo era un altro di quei momenti.
Messaggi. Componi messaggio.

“Ehi. Non so se ti ricordi ancora di me, ma oggi è un giorno importante per tutti e due. Forse..
Volevo solo dirti Buon Compleanno. Auguri Liam.”

Invia.Messaggio inviato. Riposi il cellulare nella borsa e fissai il vuoto.
Neanche volessi cercarlo tra l’immensa folla della città. Ma forse era così, in me la speranza ci era sempre stata e c’era ancora. La speranza è l’ultima a morire, no ?

 

Ciao Belle
Nuova FF, avete visto ?

Vi piace ?
è una SHIT ?
La protagonista si chiama Mì ! non so che nome è ma mi piace *-*
Siete riuscite ad andare al concerto dei ragazzi ?
 Io no sono sfigataaa!
Anyway qualcuno sa fare il banner o il trailer ?

Recensite Please ?!

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Capitolo 2
*** Chapter Two. ***


Chapter Two

All those crazy things we did
Didn’t think about it just went with it
You’re always there, you’re everywhere
But right now I wish you were here.

                                                                                                     -Wish you were here Avril Lavigne
 

 


Terminai la mia colazione, dopodiché mi tuffai di nuovo nell’immenso groviglio di strade per poi arrivare a casa.
Entrai, e senza fare caso a chi ci fosse salì le scale.
Mi svestii, buttai tutta la roba nel cesto da lavare e mi misi nella doccia.
Mi risciaquai come se l’acqua avesse potuto levar via tutte le preoccupazioni, tutte le angosce.
Poi andai in camera mia e misi uno dei miei completini da casa, che sarebbe: pantaloncini, felpona e capellino (cliccate QUI)
Non avevo intenzione di scendere, sarei stata come tutti i giorni chiusa nella mia camera.
Isolata dai problemi, quasi volessi sfuggirne.

Mi misi le cuffie nelle orecchie e scelsi l’impostazione “Brano casuale”. Partì It’s Alright, It’s OK di Ashley Tisdale. Perfetto, quella canzone era proprio quella che mi rappresentava in quel momento. Niente era casuale nella mia vita.
It’s Alright, OK
I’m so much better without you
I wont be sorry
Alright, Ok
So don’t you bother what I do
No matter what you say”

Le immagini scorrevano veloce nella mia testa, e ogni ricordo faceva più male di quello precedente.
Le lacrime stavano per uscire per l’ennesima volta, se non fosse stato per la voce di mia madre che interruppe quell’atmosfera straziante.
“Mì, scendi giù un attimo. Ho una cosa importante da dirti”
“Chissà, mi diranno che partono e mi lasciano a casa per un’altra volta. Non è una novità..”
Bofonchiai tra me e me mentre scendevo le scale.
“Allora?”Dissi a mia madre, picchiettando insistentemente le dita sul tavolo.
“Sediamoci”Mi disse indicando il tavolo.
Ci sedemmo poi incominciò a parlare.
Mìì senti, non è una bella cosa..”
“Senti mamma, se vuoi dirmi che tra pochi giorni ripartirete per uno dei vostri viaggi ai Caraibi e mi lascerete a casa non è una novità. Buon viaggio..”
Le dissi seccata, poi feci per alzarmi ma..
“Liam è all’ospedale tesoro, ha avuto un incidente grave e..”
Tutto quello che disse dopo non lo sentì più, presi il mio cellulare e corsi fuori.
Ma in quel momento non me ne fotteva un cazzo.
Corsi via, via da quel mondo così straziante.
Via da tutti i problemi. Scappavo, anche se forse non sarebbe servito a nulla.
“NO! NON E’ POSSIBILE! DITEMI CHE NON E’ COSI’.” Urlai, tanto ormai niente importava più.
Mi fermai al solito parco, alla solita panchina.
Poi scivolai a terra. Le lacrime erano ormai diventati incontrollabili.
In quel momento avrei avuto bisogno di qualcuno, anche solo di una persona, in grado di tirarmi su. Di ripescarmi dal tunnel senza uscita nel quale ero intrappolata. Ma ero sola, nessuno sarebbe venuto.
La pioggia si era unita alle mie innumerevoli lacrime già da un po’, ma non mi ero mossa da lì.
Forse speravo che facendo così tutto si sarebbe risolto, ma sapevo benissimo che non sarebbe stato assolutamente così.
Presi il mio cellulare e velocemente digitai il numero di mia madre.
“Tesoro, ma dove cavolo sei finita?”
“In che ospedale è Liam?”
Le risposi non prendendo in considerazione la sua domanda.
“Al St. Victoria di Londra. Ma mica avrai intenz..”
Tirai giù la chiamata.
Uscì dal parco e salì su uno dei primi taxi che passarono.
“St. Victoria di Londra, signore”
“Ma signorina, è troppo lontano saranno due ore di macchina !”

Poi si voltò.
“La prego signore, la prego”
Mi fissò per un attimo, poi mise in moto la vettura.
Forse vide, forse fu una delle uniche persone che vide realmente come stavo.
I miei occhi rossi, il mio trucco sciolto a causa delle lacrime e della pioggia, i miei lunghi capelli castani scompigliati.
Cercai di addormentarmi, ma era totalmente impossibile.
I miei pensieri erano davvero troppi.
Cosa avrebbero pensato quando mi avrebbero visto?
O meglio, sapevano di me?
Lui, si ricordava ancora di me?

“Signorina, siamo arrivati”Mi disse gentilmente l’uomo dai capelli biondo platino.
Presi dalla tasca tutti i soldi che avevo e glieli porsi in una mano.
“Tenga il resto signore, ha fatto davvero molto per me. Arrivederci”
“Vedrà che si sistemerà tutto”
Mi disse dal finestrino quando ormai ero già dall’entrata dell’ospedale.
Mi voltai per un’ultima volta e gli dissi:“Lo spero, lo spero davvero”
Dopodichè entrai.
“Buon pomeriggio, posso esserle d’aiuto?”
“Liam, Liam Payne.”
“Lei è?”
“Mi dica dov’è, la prego”
Le dissi sul punto di piangere.
Mi fissò per un attimo, forse perché anche lei come quell’autista del Taxi aveva guardato al di là dell’apparenza.
“Sesto piano.”Mi rispose sorridendomi.
Presi l’ascensore vuoto, e schiacciai il tasto.
Piano 1.Piano 2.Piano 3.Piano 4. E che cazzo più lento di così..Piano 5.Piano 6. Alleluia.
Percorsi gli innumerevoli corridoi fino a quando non vidi quattro ragazzi seduti in una sala d’attesa.
I loro visi mi erano famigliari.
Uno di loro aveva dei capelli ricci, davvero belli, e degli occhioni verdi. Stava mescolando nervosamente la piccola tazzina di caffè. L’altro aveva i capelli biondi, e degli occhi blu davvero stupendi. Guardava continuamente un punto fisso nel vuoto. Un altro ancora aveva un ciuffo alto, e degli occhi nocciola davvero intensi. E stava parlando con gli occhi lucidi con l’ultimo di quei ragazzi. Aveva una maglia a righe e anche lui degli occhi blu molto belli, ma essi avevano una strana luce, DIO gli occhi più belli che avessi mai visto. Mi avvicinai lentamente ai ragazzi, i quali per un attimo non si accorsero della mia presenza. Poi il biondo alzò i suoi occhi oceano e mi vide.
“Tu sei?” chiesero “Mì. Mina Smith.” Mi guardarono straniti, poi il riccio disse: “Mì?” Il mio soprannome come cazz..“Come scusa?” Gli chiesi perplessa.“La Mì di..Liam?” Disse con gli occhi sempre più lucidi. “DI  ma che cazzo sono un oggetto ?! non sono di nessuno… Tanto meno di Liam”Dissi scoppiando il lacrime. Il ragazzo dagli occhi oceano si alzò e si avvicinò a me, per poi abbracciarmi forte. Mi imbarazzò quella situazione, però era da tanto che ne avevo bisogno.“Non ci siamo ancora presentati! Io sono Niall..” Disse il biondo staccandosi dall’abbraccio.“Io Harry.” Replicò il riccio porgendomi la mano.“Io sono Louis.” Disse ancora il ragazzo con gli occhi più belli del mondo.“ Zayn” Concluse il ragazzo moro. “Piacere ragazzi.”Risposi fingendo un piccolo sorriso.“Forse vederlo ti farà stare meglio, vai..” Mi disse il Zayn dandomi una piccola pacca sulla spalla. “Ma.. Il dottore ha già detto qualcosa?” “No, ha detto che dovevano vedere cosa aveva.. Però ha anche detto che se qualcuno di noi avesse voluto vederlo era libero di farlo.” “Grazie..” Mi alzai lentamente da uno dei tanti seggiolini squadrati, tipici degli ospedali e aprii la porta della camera. Cavolo, non me lo ricordavo così. Forse non me lo ricordavo neanche più. Però era bello lo stesso, anche con miliardi di fili attaccati al suo corpo. I suoi capelli erano tutti scompigliati, e intrappolati in un enorme cerotto .Le sue braccia erano piene di ferite ancora sanguinanti, e la scena era la stessa sulle gambe. Mi avvicinai, gli diedi un piccolo bacio sulla fronte, poi uscì. Mi era mancato sentire la sua pelle, mi era mancato vedere i suoi occhi anche chiusi. Mi era mancato lui.

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Capitolo 3
*** Chapter three. ***


Chapter Three.

you know I'll be
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
Close the door, throw the key
Don't wanna be reminded, don't wanna be seen
Don't wanna be without you, my judgement's clouded
Like tonight's sky
Moments – One direction



 
“Allora?”Mi disse il Niall.
“Allora, non ci posso credere che sia lì..”Gli dissi rassegnata.
“Ehi ehi, vieni qua.”Mi disse il riccio avvicinandosi a me.
Mi prese per i fianchi e mi strinse forte a lui.
“Andrà tutto bene ok? Liam è un ragazzo forte, ce la farà..”
A quelle parole scoppiai in lacrime, e strinsi sempre di più quel ragazzo.
“Vado a prenderti un caffè, ti va?” Mi disse dopo un po’.
“Si, grazie mille Harry..”Gli dissi singhiozzando.
Louis mi prese per un braccio e mi fece sedere di fianco a lui.
“Allora.. Quindi tu e Liam stavate.. Stavate insieme?”Mi chiese timidamente Niall.
“Stavamo” Gli dissi mentre i miei occhi si riempirono nuovamente di lacrime. Louis si avvicinò e mi strinse forte.“Scusami, non volevo davvero! Io non credevo..” Balbettò Niall
“Oh no niall, è tutto ok”Dissi staccandomi dall’abbraccio di Louis. Dopo un po’ arrivò il riccio con un caffè in mano, gentilmente me lo porse. Poi si inginocchiò davanti a me e guardò Louis.
I due si sorrisero, e poi mi guardarono.
“Andrà tutto bene, tranquilla piccola..”mi disse Harry.
“Si rimetterà Mì, si rimetterà”concluse il Louis.

Eravamo tutti seduti sui seggiolini della sala d’attesa,avevamo parlato molto ma ora cera solo silenzio. Almeno fino a quando la mia suoneria non interruppe tutto quello. “Si mamma, ciao..” Le dissi svogliatamente.
“Tesoro, vieni subito a casa.”Mi disse lei.
“No, io resto qua mamma.”
“Ma come resti lì? E dove dormirai? Va che londra è lontana da casa nostra ! ”Strillò.
“Non lo so mamma, non lo so dove dormirò. Dormissi anche per strada, voglio stare accanto a Liam , almeno fino a quando non si sveglierà. Dimmi ciò che vuoi ma io indietro non ci torno.”
E tirai giù. I ragazzi mi fissarono, per alcuni minuti.
“Dormirai da noi..”Mi disse ad un tratto il Louis.
“No, io non voglio disturbar..”
“Tu non disturbi ok? Dormi da noi e non si discute.”
Disse ancora Louis.
“Allora grazie..”Gli dissi sorridendo, un sorriso sincero.

“DOTTORE!” Gridò Harry vedendolo uscire da una delle tante sale. L’uomo dal camice bianco si avvicinò piano piano a noi, poi incominciò a parlare.
Allora ragazzi.. Il vostro amico ha avuto un grave incidente, le sue condizioni sono molto critiche. Noi faremo il possibile..”
Scoppiai in lacrime silenziosamente, quelle parole mi distrussero. Non ce l’avevo fatta per quattro mesi, figuriamoci per tutta la vita.“NO, NON E’ POSSIBILE!” sussurrai accasciandomi a terra.
“Per ora tutto quello che potete fare e stargli il più vicino possibile. Vi faremo sapere appena sappiamo qualcosa..”Concluse impassibile, dopodiché ritornò nel suo ufficio.
Zayn e Louis si abbracciarono rassegnati, esausti.
Niall si accasciò vicino a me e mi strinse forte, le sue lacrime mi bagnarono dolcemente i capelli.
Harry rimase immobile, senza parole. Nessuno fiatò, fino a quando non si fece l’ora di andare.
“Ragazzi, chi vuole restare?”Domandò Louis.
“Voi non siete tornati da poco dal tour? Andate a riposare, resterò io..”Dissi convinta.
“Grazie Mì, ci vediamo domattina.”Mi disse abbracciandomi Harry.
“Io resto con te.” Disse Niall prendomi il braccio.
“Andate ragazzi, davvero io resto qua. Ci sentiamo, buonanotte..”
I ragazzi se ne andarono, ed io e Niall entrammo in quell’orribile stanza dove Liam era immobile.
Ci accomodammo sulle due sedie, e fissammo quel ragazzo coricato sul letto.
Tutti e due lo conoscevamo bene, da punti di vista diversi, ma lo conoscevamo.
Tutti e due avremmo voluto esprimere quello che stavamo sentendo, ma in quel momento un abbraccio valse molto più di mille parole.
“Ti va se vado a prendere qualcosa da mangiare?”
“Perché no. Grazie Niall..”
“Arrivo subito. Non muoverti.”
“E dove vuoi che vada?”
Gli risposi sorridendo ironicamente.
Uno dei pochi sorrisi che riuscì a strapparmi in quelle ultime ore. Uscì dalla porta e io rimasi lì con Liam.
Mi alzai, mi avvicinai a lui e gli presi la mano.
Quel contatto, mi era mancato. Non vederlo più, non sentirlo, era stato straziante.
“Ciao Liam. Ti ricordi ancora di me? Io non ti ho mai dimenticato. Sono passati quattro mesi che a me sono sembrati secoli. Oggi è il tuo compleanno Liam, ma non è un giorno importante solo per te sai? Ti ricordi quel 28 agosto? Avevamo a malapena tre anni. Le nostre mamme si conoscevano, ed io ero venuta da te con mia madre. Ci avevano messi in disparte per giocare, e da quel giorno siamo diventati inseparabili. ‘Migliore Amica di pannolino’ ricordi? Tu sei ancora il mio ‘Migliore Amico di pannolino’, lo sarai per sempre..”
Mi scese qualche lacrima. Appoggiai la testa sul suo petto, riuscivo a sentire il suo cuore.
Un battito in grado di farmi emozionare.
“Ehi, scusami se ci ho messo tanto ma al bar la coda non finiva più..”
Disse, poi mi guardò e mi vide appoggiata al suo petto.
Allora senza aggiungere altro appoggiò il cibo su una delle sedie, poi si avvicinò a me e mi strinse forte.
Per l’ennesima volta.
“Ssh, te l’ho già detto. Si rimetterà. Guardalo, tu forse lo consoci perfino meglio di me. È un ragazzo forte dico bene? Andrà tutto bene.”
Mi voltai verso di lui, verso i suoi profondi occhi oceano. Lui si avvicinò con le labbra alla mia fronte e dolcemente me la baciò.
“Grazie Niall, grazie davvero”gli dissi immersa nelle sue braccia.
“Dai, ora mangiamo qualcosa, Che stò morendo di Fame.”
“Esagerato”
dissi spingendolo“Si vede che non mi conosci”
Ci accomodammo di nuovo sulle sedie e mangiammo qualcosa, per poi cercare una posizione abbastanza comoda per cercare di dormire.
Niall chiuse gli occhi, e dopo neanche due minuti cadde nel sonno più profondo.
Io rimasi lì immobile, a fissare quella persona che quasi non riconoscevo più, che non sentivo più mia.
Il silenzio era diventato assordante, il buio aveva inghiottito ogni cosa.
Infastidita dal sonno che non aveva intenzione di rapirmi, mi alzai lentamente dalla sedia, e senza fare rumore uscii dalla stanza. Andai su un piccolo balconcino lì fuori. Tirai fuori dalla borsa il mio immancabile pacchetto di Malboro. Ne accesi una. Lo so, mi ero ripromessa di smettere. Ma da quando Liam se n’era andato avevo fumato ancora di più. Era come uno sfogo per me. Mentre fumavo osservai il meraviglioso spettacolo che si vedeva da quel balconcino. Londra, mi era mancata così tanto. L’ultima volta che ci ero venuta ero venuta con lui. Il mio migliore amico non che ex.

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Capitolo 4
*** Chapter Four. ***


Chapter Four.

Damn, Damn, Damn,
What I’d do to have you
Here, Here, Here
I wish you were here
Damn, Damn, Damn,
What I’d do to have you
Near, Near, Near
I wish you were here.

Wish You Were Here - Avril Lavigne







Strinsi la sigaretta nella mia mano, tanto da farla diventare un piccolo e inutile ammasso di cenere.
Ero infastidita da tutto quello che era successo.
Aveva promesso di non abbandonarmi, e invece lo aveva fatto.
Che senso ha fare delle promesse se poi non le si mantengono?
Mi accorsi delle ennesime lacrime che erano ricadute sul mio viso, ormai ci ero abituata.
“Che fai qua?” Disse una voce alle mie spalle.
“Sono uscita a fumare una sigaretta, Niall.” Gli risposi.
“Oh, fumi anche tu?”
“Si perché tu fumi ?..”
Gli dissi rivoltandomi verso Londra.
“No, Zayn fuma, E’ bella vero?” Mi disse avvicinandosi anche lui alla balaustra.
“Stupenda.” Gli risposi singhiozzando.
“Mì, so che te l’ho già detto tante volte. Ma andrà tutto bene.” 
“Lo spero Niall, lo spero davvero tanto”
“Ora però rientriamo.. Fa freddo qua fuori!”
Mi prese per mano e rientrammo da Liam.
Questa volta fui io quella che prese sonno subito.
Niall si alzò, e mi lasciò tutte le due sedie per avere più spazio, dopodiché mi coprì con una coperta.

“Buongiorno bell’addormentata” Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
Mi alzai traballante, in coma da tutto il tempo in cui avevo dormito.
“Buongiorno Niall. Ma, che ore sono?”
“Beh, sono le dieci!”
“Oh, ok.. I dottori hanno detto qualcosa?”
“Tra un po’ dobbiamo andare via perché devono fargli dei controlli.”
“Io non me ne vado da qui.”
“Ma Mì, dobbiamo! Andiamo a far due passi, così ti svaghi un po’.. Appena hanno finito torniamo. Ok?”
“Se non ci sono alternative.”
Mi misi una piccola giacchetta poi mi avvicinai a Liam  gli diedi un piccolo bacio sulla guancia e uscii con Niall.
“Allora, cosa vuoi fare?” Mi chiese quando ormai eravamo già immersi nella favolosa Londra.
“Lo chiedo io a te, Niall” Gli risposi impassibile.
“Starbucks?”
“Vada per Starbucks”
Mi mise un braccio intorno al collo e ci incamminammo.
Londra era davvero bella, era una delle poche città che amavo davvero.
Le strade erano colme di gente, ma anche se avessi camminato a testa in giù, nessuno ci avrebbe fatto caso.
L’amavo, nessuno poteva vedere come stavo veramente.
E quasi quasi riuscivo a sentirmi come tutti gli altri.
“Siamo arrivati.” Mi disse Niall, distogliendomi dai miei pensieri.
“Bene” Gli risposi.
Entrammo, 
Ci sedemmo in un piccolo tavolo appartato, con un grande finestrone che dava sul centro di Londra.
“Buongiorno ragazzi. Desiderate?” Ci disse un uomo, sulla quarantina d’anni, piombato sul nostro tavolo.
“Io un caffè, grazie..” Gli dissi.
Due cornetti, un’frappuccino e un tiramisù per me invece un caffè per lei..” Concluse Niall.
“Arrivano subito” Ci disse, poi si rituffò nel via vai di gente per arrivare al bancone.
“So che è difficile, però almeno un sorriso potresti farmelo” Mi disse Niall guardandomi negli occhi.
“Niall, guarda fuori. Guarda quanta gente che sta bene.. A volte mi chiedo perché alcune persone possono avere tutto..”
“Come fai a sapere che quelle persone stanno bene? Magari fanno come te, cercano di nascondere tutto sotto una maschera..”
“Il problema è che io non sono una grande attrice.”
Ci fu un attimo di silenzio, che subito dopo venne interrotto dal raggiante cameriere tornato al nostro tavolo.
Poi Niall ricominciò: “Hai voglia di spiegarmi cosa è successo con Liam?” Mi chiese quasi imbarazzato, come se avesse paura di farmi del male. “Si Niall, certo. Ma non qua..”“Qua vicino c’è un parco, vado a pagare.. Tu aspettami fuori!” “Ok.” Mi alzai dal tavolo e uscii fuori.
Poco dopo Niall mi raggiunse, e insieme ci incamminammo verso il parco.
“Quando vuoi..” mi disse sorridente il moro, una volta seduti su una delle tante panchine di quel meraviglioso parco.
“28 Agosto 1997. Le nostre mamme erano grandi amiche, si conoscevano dai tempi dell’asilo, e quel giorno la madre di Liam, per il suo compleanno aveva invitato delle sue vecchie amiche, insieme con i loro figli per portarli da Liam. Ovviamente in tutta quell’atmosfera di compleanno c’ero anche io. Verso sera tutti i bambini tornarono a casa con le rispettive mamme, ma io rimasi ancora lì con la mia. Io e Liam stavamo giocando in un angolo della casa; diventammo ‘Migiori amici di pannolino’.. Che cosa stupida, eh? Da quel momento diventammo inseparabili. O almeno credevo..Eravamo sempre più uniti, fino al giorno in cui mi portò a Londra.Mi disse che mi amava, che non mi avrebbe mai lasciata. Diventammo una cosa sola. Ma poi ecco che si formano i One Direction. Ma nonostante quello ad X factor continuava a farsi sentire. Non appena vi dissero la data del primo tour, è come se io fossi magicamente scomparsa. Lo venni a scoprire tramite uno stupido giornale, mi arrabbiai molto. Lui venne per chiarire, ma io ero davvero troppo arrabbiata. Se ne andò, lasciandomi lì. Sola. Senza nessuno. Come se non avessi mai, e dico mai, significato niente.” Strinsi in pugni, e le lacrime ricominciarono a scendere. Niall era rimasto immobile, a fissarmi. “Ehi, ehi.” Mi disse abbracciandomi. “Tranquilla..”
“Dimmi come faccio a stare tranquilla. La vita del ragazzo che amavo è appesa a un filo!” Gridai continuando a piangere. Restammo un attimo lì, abbracciati. Davvero tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, anche se dentro di me avrei preferito morire. “Niall, torniamo in ospedale per favore?” Gli chiesi singhiozzando. “Ma certo Mì.” Mi rispose prendendomi per la mano.
Arrivammo all’ospedale. tre ragazzi erano seduti nella sala d’attesa, proprio come il giorno prima. Questa volta però l’aria era molto più tesa, si respirava un clima di nervosismo.
Louis aveva le mani in testa, probabilmente esausto, e di tanto in tanto il suo viso veniva rigato da piccole lacrime.
Harry stava nervosamente camminando avanti e indietro per il lungo corridoio, seguito a ruota da Zayn.
Io e Niall ci guardammo straniti, preoccupati.
“Ragazzi, ma cosa è successo?” Chiesi a bassa voce. “E’ venuto il dottore, hanno visitato Liam. E..”
“E?”

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Capitolo 5
*** Chapter Five. ***


Chapter Five

Un errore perfetto, un diamante, un difetto 
uno strappo che non si ricuce. 

Un respiro profondo per non impazzire 
una semplice storia d'amore. 
Un pirata, un soldato, un dio da tradire 
e l'occasione che non hai mai incontrato. 
La tua vera natura, la giustizia del mondo 
che punisce chi ha le ali e non vola. 
Baciami ancora 
Baciami ancora.
Baciami ancora - Jovanotti

 
“Se non si sveglierà entro due giorni..”Disse il riccio.
“Se non si sveglierà entro due giorni?”Chiesi sempre più preoccupata.
“Non si sveglierà più. Mai più..”Concluse il riccio scoppiando in lacrime.
Mi voltai per vedere il viso di Niall, quello che mi trasmetteva felicità. Ma in quel momento neanche quello riuscì a farmi sentire bene. Senza dire niente mi diressi verso il balcone e uscì. Non ce la facevo più a vedere visi straziati, e lacrime. “Perché? Eh? Dimmi il perché! Non credi che la mia vita faccia già abbastanza schifo?”Gridai rivolgendomi verso il cielo.
Poi mi accasciai a terra e incominciai a piangere. Piangere, ancora ed ancora. Il mio corpo aveva una riserva di lacrime enorme. Una cosa in questo mondo sarebbe potuta andare bene? Anche una sola mi sarebbe bastata.
“Ciao”Mi disse una piccola vocina sconosciuta. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse. Era una ragazza, della mia età apparentemente. Aveva dei lunghi capelli biondi, e degli occhi blu stupendi. Era immobile dall’entrata del balcone, che mi fissava. Il viso era anche visibilmente stanco, e il suo trucco aveva ormai formato una grossa macchia sulle sue guance. Proprio come me. Lentamente si avvicinò; si sedette vicino a me.
“Piacere, io mi chiamo Veronica”Mi disse porgendomi la mano.
“Mì, piacere” Risposi ricambiando la stretta.
Allora, che ci fai qui?” Mi chiese timidamente.
“Oh, il mio il mio migliore amico ha avuto un incidente e ora è in coma. Se non si sveglierà entro due giorni, significa che non si sveglierà più. Mai più.”Le disse scoppiando di nuovo in lacrime.
Lei teneramente mi avvicinò a lei e mi abbracciò forte.
“Se ti può consolare, anche una mia cara amica è ricoverata. Però, ora sta bene.. Si è svegliata poco fa..”Mi sussurrò. “Oh, mi fa piacere.”Le risposi ricomponendomi.
“Quindi, non mollare ok? Tutti noi siamo forti in queste situazioni, stai tranquilla.. Non so se conosci Justin Bieber, sai cosa dice lui ?”Gli feci cenno di no con il capo “Never Say Never:Mai Dire Mai”La fissai negli occhi. Quei suoi occhi azzurri, che perfino l’oceano avrebbe invidiato.
“Sei sola?”
“Sì, cioè..No! Qua fuori ci sono dei suoi amici anche..”
“Vorresti dirmi che sei qua con i One Direction?”
Mi chiese iniziando a sorridere.
“Eh, in un certo senso sì..”
“Però è strano”
“Cosa è strano?”
“Manca Liam, chissà dov..”
 
Mentre stava parlando si voltò e vide che stavo di nuovo piangendo.
E’ IN QUEL FOTTUTO LETTIN D’OSPEDALE” Le risposi gridando.
Per poi tuffarmi di nuovo nelle sue braccia.
“Io..Io non volevo” Balbettò la ragazza.
No, non è colpa tua. Non potevi saperlo..”
“Ad ogni modo, Liam è un ragazzo forte. Ce la farà!”Mi disse cercando di rassicurarmi.
Restammo lì abbracciate ancora per un po’, ci raccontammo un po’ di noi.
Avevamo molte cose in comune, era davvero una persona fantastica.
“Che ne dici di rientrare? Ti faccio conoscere i ragazzi!”
“Ne sarei onorata”
Mi disse sorridendo.

“Ragazzi, lei è Daniela.”Dissi, mentre i ragazzi intenti nelle loro cose si voltarono.
“Piacere!” Dissero i ragazzi in coro, cercando di mostrare un minimo di felicità.
“E’ davvero un onore conoscervi”Rispose lei.
“Io, non vorrei disturbare! La vostra situazione è già abbastanza complicata, ci si vede!”Continuò; poi si incamminò nel corridoio.
“Ehi aspetta! Dammi il tuo numero!”Le gridai.
Lei tornò indietro, e dopo avermelo dato ritornò nella stanza d’ospedale della sua amica.
“Ragazzi, se volete uscire un po’ andate, resto io con Liam”Dissi, dopo essermi seduta di fianco a loro.
“Io vorrei fare un salto a casa se non vi dispiace, devo sistemare alcune cose.”Disse Louis alzandosi. “Vai Louis, tranquillo!”Gli risposi. Louis prese le sue cose e uscì.
“Io anche ne approfitto per andare a casa, ci sentiamo più tardi! Se ci sono novità avvisatemi”Disse il riccio, che dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia, uscì anche lui.
“Io resto con te.”Mi disse il Biondo.
“Niall, davvero non ce n’è bisogno. Mi hai già aiutata abbastanza, vai pure se vuoi”
“Sei troppo debole per farcela da sola.”
Mi disse stringendomi.
“Se non vi dispiace vado a fare due passi per Londra, giusto così per svagarmi. Non ne posso più di queste pareti bianche..”Disse Zayn anzandosi.
“Ci sentiamo Zayn, a dopo”Rispose Niall.
“E tu? Ora cosa vuoi fare?”Disse poi rivolgendosi a me.
“Starò con Liam, come sempre”
“Ti fa male continuare a vederlo così.”
Mi disse più serio che mai.
“alternative?” Gli risposi guardandolo nei suoi occhi marroni. Lui si zittì, non mi disse più niente.
“Senti, io devo andare a casa a prendermi delle cose da cambiare, ti va di venire con me?”Mi chiese dopo un po’. “Mm..Certo. Prima però fammi andare un attimo da Liam.” 
“Certo! Ti aspetto qua..”

Lo guardai per un’ultima volta, poi mi immersi in quell’immenso corridoio formato da cupe pareti bianche.
Fino ad arrivare alla sua orribile camera. Entrai lentamente, quasi come se sperassi che lì dentro quel ragazzo si fosse svegliato. Fosse lì seduto ad aspettare me. Come se niente fosse successo.
Invece lui era immobile, sdraiato sul quel letto.
Era davvero brutto vederlo lì, e faceva davvero male.
Ogni volta di più, un’ennesima freccia che colpiva il cuore ogni volta che lo guardavo.
Mi aveva abbandonato senza spiegazioni, ma io nonostante tutto ero lì.
Avevo obbligato un taxi a farmi portare dove neanche poteva, mi ero attraversata mezza Londra, solo per lui. Il motivo era uno solo, purtroppo.
Forse ancora più di prima.
Mi avvicinai, cercando di non fare rumore quasi non volessi svegliarlo.
“Liam. Ti prego, svegliati. Te lo chiedo con il cuore. Sarei disposta a mettere tutto da parte, perché io ti voglio ancora. Tu sei ancora mio. Però ti prego, apri quei maledetti occhi. Ti amo di bene, Migliore amico  di pannolino.”Gli sussurrai dolcemente.
Mi asciugai le lacrime che come sempre si erano impossessate di me, e dopo avergli dato un piccolo bacio sulla fronte, uscii.

“Andiamo, Mì?”
“Andiamo”
Gli risposi.
Mi mise un braccio intorno al collo, e insieme uscimmo da quell’orrenda struttura.
Chiamammo un taxi, che in un battibaleno ci portò davanti alla casa di Niall, data la poca distanza dall’ospedale. Mi porse la mano, per poi portarmi fino all’entrata di casa sua.
“Permesso..”Sussurrai, dopo aver messo un piede in quella stupenda dimora.
“Vieni Mì, vieni”Mi disse ironicamente lui.
“Io devo prendere alcune cose, vieni su con me?” Continuò.
“Certo..”
Lo seguii per le scale.
Quella casa era davvero stupenda, le tipiche case inglesi.
Mi avevano sempre affascinato, tanto che la mia camera vi era molto ispirata.
Vuoi entrare o rimanere lì impalata come una statua davanti alla porta?” Mi chiese Niall, che nel frattempo mi aveva portato fino in camera sua. Lo fissai per un attimo, poi mi decisi ad entrare.
Quella camera era davvero strana, proprio come il padrone. Vi erano fogli pieni di appunti di qua e di là, poster di vecchie rock band occupavano quasi ogni parete, e i colori erano abbastanza allegri.
Fa come se fossi a casa tua..”
“Cioè? Sdraiarmi e dormire?” Gli dissi ironicamente.
“Se vuoi..”
“Scherzavo Niall, scherzavo. Non credo che riuscirei ad chiudere occhio..”

Mi guardai un po’ intorno, esplorai quella camera così misteriosa che assumeva perfino una bellezza assurda.
Quando mi voltai, notai che Niall si era tolto la maglietta.
Come se io non ci fossi.
“NIALL!”Gli gridai tirandogli un cuscino addosso.
“Che c’è?!”Disse lui quasi spaventato.
Lo fissai per un attimo, finché lui non si rese conto.
“Oh, ho capito. Beh, che succede? Non hai mai visto un ragazzo dorso nudo?”
“Certo, ma..Non te!”
Gli risposi ridendo.
“Perché, sono così brutto?”Disse lui, avvicinandosi sempre di più a me.
Io lentamente indietreggiai, fino a quando non mi trovai completamente contro la parete.
Lui invece non si fermò, continuava ad avvicinarsi. Quando fummo a una distanza quasi incalcolabile gli dissi: “No, non sei assolutamente brutto. Anzi..” “Anzi?”Disse lui. Avvicinandosi. Ancora ed ancora.
Ad un certo punto, senza chiedere o dire niente, senza movimenti superflui, annullò la distanza.
Le nostre labbra si sfiorarono, fino a diventare una cosa sola.
Potevo sentire il suo respiro, vicinissimo.
Quando ci staccammo, ci fissammo entrambi, forse increduli tutti e due di quello che era appena successo.
“Niall, cosa hai fatto?”Gli urlai preoccupata, allontanandolo da me.
“Scusa, ho dovuto farlo..”Mi disse lui imbarazzato.
“Dovuto? Cosa vuol dire dovuto?” 
“Ho.. Lascia stare, sono uno stupido.” Mi rispose abbassando lo sguardo.
“Perché tutto a me? Perché va tutto male?”gridai.
Poi mi voltai, e vidi che Niall era rimasto immobile, fissando il pavimento con gli occhi lucidi.Cucciolo
Allora mi alzai dal letto, e mi riavvicinai.
“Ehi Niall.”gli dissi tirandogli su il mento un dito. “Non è colpa tua ok? La colpa è anche mia, non ti ho fermato. Ma cerca di capirmi, tu sei un bello, davvero, il tuo sorriso ..’’ “ Il mio sorriso fa schifo, ho i denti storti” una lacrima gli rigò la guancia “Hai un sorriso bello lo stesso, ma sono io..”
“Baciami, ti prego. Baciami ancora.” Mi domandò.
“Promettimi che se lo farò, dimenticheremo tutto.”
“Lo prometto”
Mi avvicinai sempre di più, fino a quando le nostre labbra non si sfiorarono di nuovo.
Non mi importava che quello che stavo facendo era sbagliato, non mi importava più di niente.
Quando ci staccammo mi abbracciò, mi abbracciò forte.
“Mi dispiace Mì.”Mi disse lui scoppiando in lacrime.
Io lo seguii, facendo diventare la sua giacca un umido fazzoletto.

“Sono uno stupido. Io morivo dalla voglia di baciarti dal primo momento che ti ho visto. E ora che l’ho fatto sento che ho sbagliato tutto.. Tu ami Liam.”
“Il problema è che non so se sono ancora di Liam..”
Gli dissi fissandolo negli occhi.
Il taxi si fermò di nuovo davanti all’ospedale, ci fece scendere e ci immergemmo di nuovo in quell’orrenda struttura bianca.
Salimmo sull’ascensore.
“Dimentichiamo tutto?”Mi chiese lui ancora con gli occhi rossi.
“Dimentichiamo tutto.” Gli risposi sorridendo.
“l’ultimo, ti prego..”Mi disse ancora lui.
“Niall ma..” Non mi lasciò finire la frase che di nuovo mi baciò.
I sensi di colpa mi pervasero. Mi resi conto di tutto quello che stavo facendo. Liam era in fin di vita, ed io ero lì a baciare uno dei suoi migliori amici. Sì, lui mi aveva abbandonata.
Ma non potevo illudere Niall, era dolce e sensibile.

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Capitolo 6
*** Chapter Six. ***


Chapter Six

Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
l'ultima notte al mondo io la passerei con te,
mentre felice piango e solo io,
io posso capire al mondo quanto è inutile odiarsi nel profondo.
Ho incontrato il tuo sorriso dolce, 
con questa neve bianca adesso
mi sconvolge, la neve cade 
e cade pure il mondo anche se non è 
freddo adesso quello che sento
e ricordati, ricordami: tutto 
questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve. 
L'ultima notte al mondo - Tiziano Ferro

 
L’ascensore arrivò al sesto piano.
“Niall! No! E’ tutto sbagliato” gridai, per poi uscire e dirigermi verso la camera di Liam.
Niall incominciò a rincorrermi, fino a quando non mi raggiunse.
Provai a liberarmi dalla sua presa, ma era praticamente impossibile.
“Niall, lasciami!”Gli gridai ancora.
Ma lui non mi lasciò, anzi, strinse ancora di più il mio braccio.
“Mì, ascoltami. Io..Non volevo, credimi. Non voglio si rovini tutto.” 
Vidi i suoi enormi occhi oceano riempirsi di lacrime. Di nuovo.
In fondo in quel momento non potevo litigare anche con una delle poche persone che mi erano vicine.
Non avrei più avuto nessuno. Mi tuffai nelle sue braccia, per stringerlo forte. Per fargli sentire tutto il mio affetto.
“Va bene Niall, va bene. Facciamo come se non fosse successo niente, ok?” 
Lui mi fissò per un attimo.
“Come vuoi tu..”mi rispose poi esitante.

Entrammo nella camera di Liam, dove c’erano già Harry e Zayn.
“Ciao ragazzi!”Esclamai.
“Ehi Mì!”Risposero in coro.
Mi sedetti di fianco a loro, per poi fissare sempre la stessa cosa.
Quel ragazzo immobile.
Harry mi si avvicinò, e mi strinse forte.
Venne seguito da Zayn, e per ultimo da Niall.
“Ragazzi, grazie davvero. Voglio dire, mi conoscete da un giorno e mi siete così vicini..”
“E’ il minimo Mì  lui è tutto per te.”
Mi sussurrò Zayn.
Si staccarono tutti.
“Vi dispiace se rimango un po’ da sola con lui? Non mi tratterrò a lungo..” 
I ragazzi mi annuirono, dopodiché uscirono dalla stanza.
Guardai la porta chiudersi, poi mi avvicinai a Liam.
Appoggiai la mia testa sul suo petto, e scoppiai di nuovo in lacrime.
“Al diavolo le buone maniere. Tu ti devi svegliare cazzo Liam! Ti devi svegliare! Qua c’è una persona che ti ama con tutta se stessa e che sarebbe anche la vita per te. Non puoi lasciare tutti così, non puoi lasciare me! Io non ce la posso fare senza te, Liam. Non ce la faccio..” 
Le mie lacrime erano ormai diventate incontrollabili.
Mi voltai verso il suo viso, e lo vidi immobile.
Poi guardai le sue gambe, anch’esse immobile.
Dopo di che  passai alle braccia. Cosa?
Le sue dita piano piano stavano cercando di muoversi, quasi volessero aggrapparsi a qualcosa.
Ma era così, voleva aggrapparsi alla sua vita, rivoleva tutto indietro.
Decisi di non agitarmi.
Mi avvicinai al suo viso.
“Liam, Liam! Ti prego! Dimmi qualcosa, dillo” 
Anche le sue gambe lentamente cercarono di muoversi.
La mia calma aveva ormai superato il limite.
“RAGAZZI, VENITE!” Gridai dalla porta.
I ragazzi mi guardarono straniti, ma subito dopo iniziarono a correre per raggiungermi.
“Cosa succede?”Mi gridò Harry sempre più agitato.
“Si è mosso, si è mosso!”Gli gridai.
I ragazzi entrarono con me, e anche loro si avvicinarono a Liam.
“Amico, riesci a sentirmi?”Gli disse Zayn.
Ci fu un attimo di silenzio.
Pieno di tensione, di ansia.
Lo si poteva percepire perfettamente.
“D-d..Dove mi trovo?”Bisbigliò il ragazzo.
Scoppiai in lacrime, non potevo crederci.
“Zayn, Harry..Niall!” Esclamò poi.“Dove diavolo siamo?”
“In ospedale Liam, in ospedale..”Gli disse Niall.
“In ospedale? E cosa ci faccio qua?”Disse sempre più agitato.
“Hai avuto un incidente, ma ora calmati.. Ci siamo qua noi.”Gli rispose il riccio.
Il suo sguardo poi si spostò su di me.
Mi fissò.
Io feci lo stesso.
Non ci potevo credere, da quanto non vedevo il suo sguardo così intenso?
Mi era mancato da morire.
Sorrisi leggermente.
“Mina? Mì, sei tu? Che..Che ci fai qua? Io..Io ti avevo lasciato là a Wolverhampton.”
Scoppiai in lacrime.
Tutti gli sguardi dei ragazzi si spostarono su di me, come se sapessero che sarei scoppiata.
Appunto Liam, mi hai lasciata là. Mi hai abbandonata.” Dissi piangendo, per poi uscire di corsa dalla camera.
Uscii dall’ospedale e iniziai a correre.

NIALL

“Liam, non c’era il caso di trattarla così.” Lo rimproverai.
Lui rimase zitto, come se si fosse pentito.
“Io..Io non volevo..”Disse poi.
“E’ stata qua giorno e notte Liam, non è mai voluta andarsene. E’ venuta qua da Wolverhampton solo perché aveva saputo che avevi avuto un incidente. E’ venuta qua nonostante tutto quello che le hai fatto. E tu quando l’hai vista tutto quello che sei riuscita a dirgli è stato ‘Io ti avevo lasciata là?’ Ma cos’è, una bambola?” Gli disse Louis  sempre più arrabbiato.
“Non so cosa mi è successo..”Disse mentre i suoi occhi si gonfiarono di lacrime. “ Si ma Liam, dovevi pensare prima di parlare Cazzo” Urlò Harry anche lui visibilmente arrabbiato
“Spero che riuscirai a trovare un modo per farti perdonare, dopo tutto. Scusate, ma io ora vado a cercarla..”Conclusi, per poi uscire dalla camera sbattendo la porta.Uscii anche io dall’ospedale. Mi guardai intorno, ma di lei nessuna traccia. Iniziai a camminare, forse avevo una mezza idea di dove poteva essere.I pensieri mi assalirono.
Quel bacio.
Cavolo, quanto avevo amato quel bacio.Lei era così perfetta in tutto, in ogni cosa che faceva. Oh per lo meno era perfetta per me.


Continuai a correre, fino a quando mi trovai davanti all’unica casa che conoscevo di quell’enorme città.
Arrivai fino alla porta per poi accasciarmi a terra.
Ero incredula di quello che mi era appena successo, di cosa mi aveva detto.
Non sapevo più cosa fare, ero forte, sì.
Però ormai non ce la facevo più.
Ad un tratto vidi un ombra avvicinarsi, sempre di più a me.
Non alzai lo sguardo, sapevo perfettamente chi era.
L’unica persona che mi avrebbe aiutato a uscire da quell’agonia, l’unica persona in grado di curare le mie ferite.
“Scusami, Niall. Era l’unico posto che conoscevo..”Gli dissi.
Lui non mi rispose, mi prese con le sue enormi braccia e mi tirò su.
Tutto quello che riuscii a fare fu guardarlo negli occhi.
Poi lo baciai.
Non seppi bene perché lo feci, ma avevo bisogno di farlo.
Lui mi sorrise, poi aprì la porta e mi condusse fino in camera sua.
Mi fece dolcemente appoggiare al suo letto, e mi coprì.
Lui si tolse la maglietta; si coricò di fianco a me e mi strinse forte.
“Dormiamo così, abbracciati. Dimentichiamoci di tutto almeno ora.”Gli dissi singhiozzando.
“Non ti lascerò mai Mì”
“Grazie Niall.”

“Ti voglio bene Niall, ti voglio davvero bene.” 
“Io ti amo”Mi disse poi lui dopo un attimo di silenzio.
Gli schioccai un bacio sulla guancia, dopodiché mi addormentai.

Non sapendo che questo era solo l'inizio.

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Capitolo 7
*** Chapter Seven. ***


Chapter Seven.
 

Che confusione intorno a me 
è quasi come dopo una bomba. 
Che confusione 
sarà perché ti amo 
forse ho sbagliato 
meglio non ci vediamo.
Che Confusione- Moreno Donadoni 


Mi svegliai per prima, e notai che Niall era ancora vicino a me.
Esattamente come la sera prima.
Mi girai, e gli salii sopra.
Si svegliò di soprassalto, trovandomi proprio sopra di lui.
“Buongiorno dormiglione.” Gli dissi dandogli un piccolo bacio sulla guancia.
Lui mi guardò assonnato, poi replicò:
“Buongiorno splendore.”E ricambiò il bacio sulla guancia.
Ci fissammo per un attimo, poi decisi di alzarmi dato l’imbarazzo.
Mi affacciai alla finestra.
“Sai Niall. A volte mi chiedo perché tanta gente può avere una vita normale ed io no..”
“Sono domande a cui non si può rispondere Mì, e tante volte è anche difficile aggiustare le cose. Ma prima o poi vanno a posto da sole, ci vuole solo del tempo..”
“Perché ha reagito così?”
Dissi mentre i miei occhi si gonfiarono di lacrime, di nuovo.
“Ha reagito così solo perché si era appena svegliato, era ancora incredulo di quello che era successo. Tranquilla Mì, è solo per quello. Lui ti ama, sei sua..”Disse. Poi spostò lo sguardo sul pavimento, quasi turbato dalle sue stesse parole.
“Niall, cosa significava il ‘ti amo’ di ieri sera?”
“Non ha importanza Mì, non ha importanza..”
Mi disse, riprendendomi a guardare e fingendo un piccolo sorriso.
Ci fu un attimo di silenzio, davvero imbarazzante.
Nella mia testa c’erano delle domande ricorrenti, delle quali non riuscivo a sbarazzarmi.
Avevo fatto male a baciarlo? A lasciarmi baciare?
Quelle due parole della sera prima cosa volevano dire? Le aveva dette preso dal momento o le pensava davvero?
“Ti do qualcosa da mettere..”Mi disse poi lui distogliendomi dai miei pensieri.
“Niall, mi sa che le tue cose non mi vanno sai!”Gli dissi per poi scoppiare a ridere.
“Ho qualcosa di mia cugina qua, scema!”Mi disse ricambiando il sorriso.
“Oh, ok.. Grazie!”
“Niente, Mì.”

Si diresse verso un’altra camera e arrivò con un top e un paio di jeans corti.
“Aveva buon gusto tua cugina!” Gli dissi sorridendo.
“D’altronde come me!”Mi rispose.
“Modesto il ragazzo!”
E ridemmo.
Mi tolsi la maglietta, forse per l’abitudine che in camera mia ero sempre da sola.
Niall mi fissò, e quando me ne resi conto arrossì di colpo.
Ehi tranquilla! Non sono mica un pedofilo!” Mi disse scoppiando a ridere.
“Si però.. Non è proprio..”
“Non è proprio?”
“Adatto, ecco. Adatto..”

Mi cambiai velocemente.
“Il bacio di ieri sera Niall, io.. Non so cosa mi è preso..”
“Non ti preoccupare, ok?”
Annuii.
Ci fissammo di nuovo per alcuni minuti.
“Vado in ospedale.”Dissi sicura.
“Ti accompagno..”
“No, tu non mi accompagni da nessuna parte questa volta. Posso cavarmela da sola, ti telefono appena ho finito.”
“Ma..”
“Niente ma. Devo andare da sola..”
“Come vuoi..”
Mi disse.
Presi le mie cose e, dopo avergli dato un piccolo bacio sulla guancia, uscii.
Ormai il tragitto lo conoscevo a memoria.
 

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Capitolo 8
*** Chapter Eight. ***


Chapter Eight
 

When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my hair
You're gonna miss me everywhere
You're gonna miss me when I'm gone
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my walk
You're gonna miss me by my talk
You're gonna miss me when I'm gone 
Whene i'm gone- Pitch Perfect


 
Devo dire che i vestiti della cugina di Niall, sono bellissimi (cliccate QUI
La stessa entrata, le stesse scale, lo stesso corridoio. Era presto, non c’era ancora nessuno.
Camera 302.
Bussai leggermente. Nessuna risposta. Bussai di nuovo. Nessuna risposta.
Mi decisi allora ad entrare.Chiusi gli occhi, presi un grosso respiro, ed entrai. Quando li aprii lo vidi.
Era lì, seduto.Che mi fissava. I suoi occhi, i suoi capelli, il suo sorriso. Mi sembrava sempre più perfetto ad ogni sguardo.
“Io.. Ho bussato..” Gli dissi balbettando.
“Lo so, Mì. Lo so..” Mì. Da quanto non mi chiamava così? Ho sempre adorato la sua pronuncia.
“Ma, perché non hai risposto?”Gli chiesi esitante. “Potevi tranquillamente decidere di andartene. Volevo vedere cosa facevi..”
“Beh, ora lo hai visto..”
risposi “Ero convinto che te ne andassi Mì..”
“Avrei potuto Liam. Dopo quello che mi hai detto ieri come pensi ci sia stata? Ma, sono qua.”
“Io, non volevo. Mi sono fatto prendere dal momento, da tutto quello che era successo..” 
Restai zitta.
Mi fece segno di sedermi di fianco a lui.
“Il dottore ha detto che oggi mi dimettono..”
“Mi fa piacere..”
“Vuoi restare con me?”
“Se restare intendi quello che tu hai fatto quattro mesi fa, non ci sto. Io resterò veramente..”

Mi guardò intensamente.
Quanto mi era mancato.
Senza dire niente lo baciai.
Sentivo il bisogno del suo contatto, del suo calore.
Le farfalle nel mio stomaco ripresero a danzare felicemente, come non era più successo.
Quando ci staccammo ci fissammo per un attimo.
Poi questa volta fu lui a baciarmi.
“Mi sei mancata, fidanzata di pannolino.” Mi sussurrò.
Io iniziai a piangere come un’idiota.
“Anche tu fidanzato di pannolino.” 
Ci abbracciammo.
Io non smisi di piangere, a volte mi sorprendevo dell’enorme quantità di lacrime che avevo.
“Non ti perdonerò così facilmente, lo sai vero?”
“Lo so benissimo. Ma avevo bisogno di un tuo bacio..”

Non risposi.
“Ti aspetto qua fuori.”
Mi alzai dalla sedia e uscii.
Lì fuori vidi l’unica persona che avrei voluto vedere in quel momento. La persona che nonostante gli sbagli era diventata fondamentale. Corsi ad abbracciarla, continuando a piangere sulla sua maglietta. “Va tutto bene.”
“Grazie Niall, grazie.” 
Lui mi fissò per un attimo, poi mi diede un lieve bacio sulle labbra.
“Niall ma che..” balbettai... ce capitemi ! “Ssh. Dovevo farlo, per un’ultima volta. Non dimentichiamo tutto, ricordiamo. Lasciamocelo solo alle spalle, se mai vorremmo ritirarlo fuori lo faremo.”Mi disse con i suoi occhi nocciola.
“Sono d’accordo Niall.”Gli risposi.
Poi scesi dalle sue gambe e mi sedetti di fianco a lui.

__________________________________
“Liam, vuoi una mano?” 
“Si, grazie amico!”

Louis si alzò di scatto, e andò ad aiutarlo.
Io rimasi lì a fissarli. Tutti e cinque di nuovo insieme.
Non avevo ancora deciso come comportarmi con Liam, sicuramente non l’avrei perdonato così facilmente.
Ma non potevo neanche ignorarlo a lungo, mi mancava troppo.
“Allora, andiamo? O vuoi restare qua?”Mi disse Louis , distogliendomi da tutti i miei pensieri.
“Non resterei ancora qua per nessun motivo al mondo!”Gli sorrisi.
Mi avvicinai ai ragazzi e insieme uscimmo finalmente dall’ospedale.
Salimmo sul primo taxi che ci si presentò davanti.
“Allora Mì, cosa hai intenzione di fare ora?”Mi chiese dolcemente Louis. “Non saprei! Non voglio disturbarvi, avete già abbastanza problemi..”
“Assolutamente! Non ci dai nessun fastidio, anzi..”
Mi rispose lui sorridente. “Se non vi dispiace passerei ancora questa notte qua, non mi va di tornare a casa..” 
“Perfetto.”
Replicò Liam sorridente.
“Starai da me.”
Liam mi prese la mano e la strinse forte nella sua. Lo guardai, lo fissai intensamente, affogai nella sua dolcezza. Poi spostai lo sguardo su Niall, quello che ancora una volta riusciva a darmi tanta sicurezza. Era con la testa appoggiata al finestrino e gli occhi lucidi... Cazzo!
"Non so Liam..” 
“Mì, te lo chiedo con il cuore..”
Mi rispose lui.
I suoi occhi si fecero sempre più grandi, fino a quando una piccola lacrima non rigò il suo viso.
“E va bene..”Gli risposi; poi gli asciugai la guancia.
“Perché non venite anche voi ragazzi? Facciamo una specie di festa tra di noi, ora che sto bene.”Propose poi emozionato.
“Va benissimo.”Rispose Louis sorridendomi
“Perché non ti fermi già ora tu, Niall?”Gli chiese Liam.
“I... IO... n..on vorrei ... d..d.Disturbare”
“Tranquillo amico
" ...oh .. Ok.”
Gli rispose alla fine Niall.
Arrivammo davanti alla casa di Liam. E i ragazzi ci lasciarono lì per poi tornare nelle proprie case. Era enorme, più grande di quella di Niall.
Ci raccontò che era di sua nonna, ma lei poi cambiò casa e lasciò questa qua a lui, per quando sarebbe cresciuto e avrebbe avuto bisogno di venire a vivere a Londra. Scaricammo le valigie, dopodiché Liam ci condusse all’interno.
Eccoci qua..” Ci disse, per poi tuffarsi nell’enorme divano del salotto.
“Già, eccoci qua.”Replicò poi Niall, sedendosi vicino all’amico.
Io non dissi niente, forse non sapevo bene cosa dire.
Ero nella stessa stanza con il ragazzo che mi aveva improvvisamente baciata, senza una spiegazione, e l’amore della mia vita.
Erano proprio lì, seduti vicini proprio come due migliori amici.Ineffetti loro sono migliori amici.
“Niall.”Disse poi Liam rivolgendosi a lui. “Posso portare Mì in un posto? Resti tu qua?”
“Oh, certo Liam. Fa tutto quello che vuoi, resto io tranquillo..” Abbassò lo sguardo, verso le sue interessantissime Air Force bianche. Lo sapevo Niall è troppo Sensibile.
“Dove andiamo Liam?”Chiesi io confusa.
“E’ una sorpresa Mì” Mi sorrise; dopodiché mi prese per mano e uscimmo di fretta da casa.
Svoltammo dietro casa sua, attraversammo tanti piccoli sentieri nascosti nel tempo dalla natura.
Le nostre mani erano ben salde a quelle dell’altro, non si volevano lasciare.
Si staccarono solo quando la sua dolcemente mi coprì gli occhi.
“Liam!”Gridai.
Lui non rispose, continuò a camminare trasportandomi con lui.
Mi fece sedere su una piccola roccia, poi sentii che anche lui si sedette di fianco a me.
Mi tolse lentamente la mano dagli occhi.
“Sorpresa.”Mi sorrise.
“Dio Liam, ma è stupendo.”
Davanti ai miei occhi il panorama era davvero indescrivibile.
Il lago cristallino rifletteva la luce del sole, le piccole cascatelle scendevano giù procurando un lieve fruscio.
Tutto era così tranquillo, che forse neanche il problema più grave del mondo avrebbe agitato le acque.
“Ti piace?”Mi sussurrò Liam, stringendomi per un fianco
“E’ davvero bellissimo.”Bisbigliai ammagliata.
“Proprio come te.”Mi disse ancora, avvicinandosi sempre di più.
“Vedo che proprio non sei cambiato..”Gli sussurrai iniziando a giocherellare con i suoi capelli.
“Neanche tu Mì, o forse sei solo diventata più bella..”
“Credimi Liam, non sono proprio quel tipo di ragazza che può essere definita bella.”
“Oh, lo sei eccome. Almeno lo sei per me, ed è la cosa che conta.”

Le sue labbra si poggiarono dolcemente sulle mie, i nostri respiri dolcemente si unirono creandone uno solo.
Riuscii di nuovo a sentirlo mio, a sentire tutto l’amore che provavo per lui.
Lo amavo, lo avevo sempre fatto, non potevo nasconderlo a me stessa.
“Non sarai perdonato così facilmente” 
“Lo so, questa volta ho esagerato
..” Disse guardando l’enorme distesa di acqua davanti a noi.
“Esagerato? Liam, mi ha abbandonato! Sapevi che già non avevo nessuno, lo sapevi. Te ne sei andato comunque, senza dirmi niente..”
Si voltò verso di me.
Mi guardò intensamente negli occhi, poi mi ribaciò.
“Sei ancora mia?” 
“Lo sono sempre stata.”

Mi baciò, di nuovo, ancora.

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Capitolo 9
*** Chapter Nine. ***


Chapter Nine.

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you’re here in my arms
Let’s make the most of the night like we’re gonna die young
We’re gonna die young
We’re gonna die young
Let’s make the most of the night like we’re gonna die young
Die Young- Ke$ha
 






Niall ci aprì la porta in boxer.
“Niall!” Gli gridò Liam.
“Mi stavo cambiando Liam, non è colpa mia se arrivate proprio nel momento in cui mi stavo per mettere sotto la doccia!” Rispose accennando una piccola risata.
Poi il suo sguardo si spostò su di me.
“Ciao Mì, tutto bene?” Mi sorrise.
“Tutto bene Horan, tutto bene.”
Liam mi prese la mano e mi trascinò con se su per le scale.
Entrammo nella sua meravigliosa camera.
“Allora Mì..” Mi disse, poi si diresse verso l’enorme armadio e vi estrasse una grossa scatola. “Questo è per te.”
L’aprii.
All’interno conteneva un meraviglioso vestito, due top, due paia di pantaloncini, un paio di scarpe con il tacco e delle pantofole.
“Dio Liam! Ma cosa è questa roba?”
“Beh ecco, volevo dartela il giorno prima di quando dovevo andarmene, ma tu non mi avevi più permesso di spiegarti.”Disse, abbassando lo sguardo.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai la guancia.
“Ma questo è il vestito..”
“Si Mì, quello è il vestito che avevamo visto insieme quando eravamo venuti qua a Londra. Sapevo perfettamente quanto desideravi averlo..”
“Liam non dovevi, grazie davvero..”
“Dovevo, dovevo eccome. E dopo ora dovrai pur metterti qualcosa addosso no?”
Gli sorrisi.
“Beh, comunque sia, ora io vado di là a sistemare le mie cose, se vuoi fare la doccia puoi farla nel bagno degli ospiti perché il bagno principale è rotto, e non credo che l’idraulico si sia scomodato a venire..”
“Tranquillo Liam, in qualche modo farò..”
“Gli asciugamani sono lì, mentre..”
“Ehi ehi! Ho detto tranquillo.. Fai quello che devi fare, io farò qualcosa!”
Mi rispose sorridendo, poi si incamminò nell’immenso corridoio colmo di stanze di ogni genere.
Stesi gli abiti sul letto, poi mi svestii e mi avvolsi in un grosso asciugamano.
Cercai il bagno, e dopo aver aperto molte porte, finalmente lo trovai.
Bussai, nessuno rispose.
Decisi di entrare, ma una volta entrata vidi che il bagno non era vuoto.
“Niall!” Gridai.
Si voltò di scatto, spaventato dal mio urlo.
“Mìì!” Rispose gridando.
Era in boxer, proprio come quando era venuto ad aprirci, ma questa volta era completamente bagnato.
“Scusa, ho bussato ma nessuno ha risposto, così sono entrata..”
“Tranquilla, mica sono nudo!”Mi sorrise.
Contraccambiai il sorriso, poi mi resi conto dello stato in cui ero.
“Ehm, Zayn.. Io dovrei..” Arrossii leggermente.
“Oh, certo! Scusami, io devo solo asciugare i capelli..”
Tirò il separé del bagno, così che ognuno dei due avrebbe potuto fare ciò che voleva.
Mi tolsi delicatamente l’asciugamano, per poi entrare nella doccia.
L’acqua mi dava un senso di tranquillità, di freschezza.
Era da tanto che non provavo tutto quello, mi mancava davvero tanto.
L’ultima volta che avevo provato tutto quello era stato a casa di Liam, a Wolverhampton. L’ultima notte che avevo passato con lui prima del litigio.
I ricordi affiorarono velocemente, e d’improvviso si trasformarono in dolci lacrime che si unirono all’acqua.
Chiusi la doccia, uscii e mi avvolsi di nuovo nell’asciugamano.
“Niall, sei ancora lì?”
“Si Mì, dimmi!”
“Avrei dovuto lasciare la mia roba da vestire dalla tua parte, me la potresti passare?”
Il separé si aprì e Niall uscì fuori con le mie cose in mano.
Non si era vestito, era come prima.
Osservai il suo fisico, i suoi lineamenti. Erano perfetti, perfetti davvero, quel ragazzo era dannatamente perfetto.
“Che hai da guardare? Ti sei incantata?”
Mi svegliai dai miei pensieri.
“Nono, è solo che..”
E’ solo che cosa? Che cosa Mì? Sei cogliona o cosa? Non vorrai mica dirgli ‘Oh si Niall, mi ero incantata davanti al tuo fisico mozzafiato.’ 
“Solo che cosa?” Disse avvicinandosi al mio viso.
“Niall, no.. E’ meglio se..”
Mi schioccò un grosso bacio a stampo sulle labbra, poi mi sorrise.
“Ti voglio bene.” Mi abbracciò.
Ricambiai l’abbraccio, incredula.
Non avevo fatto niente, non mi aveva dato il tempo di allontanarmi.
Come se non fosse successo niente se ne tornò di là, e si vestii.
“Sei bellissima, Mìì.” Mi disse, per poi chiudersi la porta alle sue spalle.
Io rimasi immobile.
Cosa stava succedendo a Niall? Lo sa che sono fidanzata con Liam, sono sua. Perché fa così?
Le domande erano troppe, e probabilmente neanche lui sarebbe stato in grado di rispondermi.
Mi vestì e uscì anche io dal bagno.

“Ehi ragazzi!” Li salutai, tutti e cinque erano riuniti nel salotto e mi guardavano scendere le scale sorridenti.
“Ciao Mìì!” Mi risposero in coro.
Arrivai vicino al divano.
Tutti quanti, tranne Liam e Niall che avevo visto solo poco prima, mi schioccarono un grosso bacio sulla guancia.
“Come ti senti?” Mi sussurrò Harry all’orecchio.
Meglio Riccio, molto meglio.” Mi sorrise; poi tornò a sedere.
“Allora, che si fa stasera?” 
“Stelle!”Gridò entusiasta Harry.
“Stelle?” Gli domandai.
“Ci sono le stelle cadenti ragazzi, e Liam ha il balcone proprio sul tetto! Da lì riuscimmo a vederle sicuramente bene!” Continuò sempre più sorridente.
Vada per le stelle.” Approvò Zayn, seguito poi dagli altri ragazzi.
“Che ne dite se chiamo Daniela?” Proposi.
Gli occhi di Zayn improvvisamente si accesero, il color nocciola divenne ancora più intenso.
“Sì, mi sembra un’ottima idea.” Mi disse sorridente.
Presi dalla tasca il cellulare e digitai il numero.
“Ehi Mììì!” Esclamò una voce dall’altra parte del telefono.
“Ehi Dani! Come stai?”
“Molto bene grazie, e tu?”
“Anche! Senti, volevo chiederti, hai qualcosa in programma stasera?”
“No, credo che me ne starò a casa a vedere un film in cui nonnetti di 70 anni hanno una vita sentimentale più movimentata della mia,come sempre..”
“Perché non vieni qua da Liam? I ragazzi hanno proposto di vedere le stelle, invece di guardare film di nonnetti con una vita sentimentale più movimentata della Tua ?! .. “
“Oh, Liam quindi si è svegliato?”
“Si, per fortuna sta bene”
Risposi, poi guardai Liam che mi sorrise.
“Meno male! Comunque sì, per me va bene! Sono lì tra dieci minuti, ok?”
“Va bene, la casa si trova..”
“So dove si trova la casa di Liam tesoro, so tutto su quei cinque ragazzi.”
Sorrisi, poi attaccai.
“Ha detto che viene!” Risposi eccitata.
I ragazzi mi sorrisero, tranne Zayn che ebbe una reazione non perfettamente spiegabile.
Ehi Zayn! Per caso devi dirmi qualcosa?” Gli sussurrai avvicinandomi a lui.
“Chi io? No no! Perché?”
“Ma no, mi chiedevo! Dato che quando ho detto che Daniela veniva non sapevo bene se stavi per morire o sputare tutta l’acqua che avevi in bocca.” Gli  rispose sorridendo; decisi di non andare oltre.
“Ehi Mìì! Vieni di là ad aiutarmi con il cibo?” Mi chiese Louis, oggi era strano, non faceva le sue solite battute, bhu.
“Si Louis, arrivo!” Mi alzai dal divano e mi allontanai per raggiungere Louis.
Iniziammo a scartare le innumerevoli prelibatezze che ognuno di loro aveva portato, ma poi Lou mi sorprese con una domanda.
“Senti Mì, per caso dovresti dirmi qualcosa riguardo a Niall?” Strappai nervosamente la carta a quella domanda.
Mi voltai e lo guardai intensamente nei suoi occhi blu; le sue braccia mi strinsero forte a sé.
Puoi dirmi tutto Mìì, non dirò niente, lo prometto.”
“Ci siamo baciati..”
“Una volta?”
“Più di una volta.”
Risposi io stringendo sempre di più la presa.
Può capitare sai? Anche a me è già successo, a volte succede semplicemente perché hai bisogno di aggrapparti a qualcosa, a qualcuno.”
“Io non l’ho fermato Lou, non l’ho fatto..”
“Mi sembra ovvio, avevi bisogno di un contatto. In quei momenti in cui Liam ancora non stava bene avevi bisogno di qualcuno. Niall ti è stato davvero vicino, e ti sei lasciata andare, non preoccuparti Mìì.”
Mi sciolsi dall’abbraccio e lo fissai di nuovo negli occhi.
“Io amo Liam, Lou.”
“Lui ama te Mì, ve lo si legge negli occhi.”
Gli sorrisi.
“Torniamo dagli altri, si staranno già chiedendo che fine abbiamo fatto e credo ci sia il rischio che Niall mangi perfino le gambe del tavolino.”
“Non sapevo fosse così affamato..”
“Non sei una directioner vero?”
Mi limitai a fissarlo, lui capì.
Il successo era stato il motivo per cui Liam mi aveva abbandonata. Feci per andare in salotto ma mi afferrò per il polso facendomi girare. Guardai il pavimento. “Sai cosa sei per me ?’’Mi disse Lui costringendomi a guardarlo negli occhi, quegli occhi in cui mi ci persi “Cosa ?’’ gli chiesi io “ Sei la mia migliore amica Mì ‘’ disse abbracciandomi “ Anche tu sei il mio migliore amico Lou ‘’  “ Ti voglio tanto bene migliore amica’’ gli diedi un bacio sulla guancia e mi staccai dall’abbraccio Ci guardammo un’ultima volta, poi raggiungemmo gli altri.
Daniela era seduta accanto a Zayn e Niall. Possibile che non avevo sentito il campanello?
“Dani!” Le saltai addosso.
“Ehi Mìì!” Mi rispose lei ricambiando l’abbraccio.
“Ma con cosa sei arrivata? Né io né Lou abbiamo sentito il campanello..”
“Vedi, Zayn aveva bisogno di una boccata d’aria. Sai com’è..” Mi rispose Harry  facendomi l’occhiolino; ricambiai con un sorriso.
“Allora, stelle?” Gridò ansioso Harry.
“Stelle!” Esclamai io.
Tutti ci guardarono con aria divertita, dopodiché salimmo la scale per raggiungere il balcone del tetto.
Era meraviglioso.
Il cielo non aveva una nuvola, era perfettamente limpido.
Colmo di stelle, una più bella dell’altra.
Ci coricammo su delle grandi coperte, ci mettemmo vicini; l’aria era davvero fresca.
“Wow, è davvero magnifico.” La voce del riccio rimbombò nell’aria.
“Stupendo.” Sussurrai.
Liam mi strinse forte, come se volesse dirmi di non lasciarmi andare.
Dall’altra parte avevo Niall, che aveva insistito tanto per stare di fianco a me.
Daniela era in mezzo a Harry e Zayn e, per ultimo, c’era Louis.
“Sei mia.” Mi sussurrò dolcemente.
“Lo sono ancora?” Lo guardai negli occhi.
Si voltò verso di me, mi baciò lievemente sulle labbra.
“Lo sei sempre stata.”
Spostai lo sguardo verso il cielo, ma nel corto tragitto incontrai gli occhi di Louis, che mi stava guardando. Mi sorrise e tornò a guardare le stelle. Era sicuramente strano, dopo ci avrei parlato.. Sicuramente!
Niall era rimasto lì per tutto il tempo, non aveva fiatato né detto una parola.
“Ragazzi, vado a prendere ancora una coperta perché ho freddo.” Disse Liam, poi si alzò e scese di sotto.
Restai un attimo in silenzio, forse quasi imbarazzata.
“Belle le stelle vero?” Bisbigliai al biondo.
“Già..”  Mi voltai verso di lui, ma lui continuò a guardare il cielo.
Puoi guardarmi mentre parlo?” 
“No, non posso..”
“Come, non puoi?”
Gli risposi confusa.
“No, non posso. Finirei per rimanerne abbagliato sempre di più.”
Rimasi colpita da quella risposta. Cosa voleva dire?
In quel preciso istante arrivò Liam con il suo carico di coperte. Ci coprì tutti, poi tornò vicino a me. Mi baciò, così, improvvisamente. Si voltò e si trovò tra le mie labbra. Il mio stomaco venne pervaso da migliaia di farfalle impazzite.
Ci voltammo verso il cielo. Bastò quello, bastò un solo attimo, le due stelle cadenti più grandi che chiunque di noi aveva mai visto sfrecciarono davanti ai nostri occhi.
Ragazzi, le avete viste anche voi?” Sussurrò Harry.
“Erano bellissime..”
“Esprimete un desiderio, su su, veloce.”
Io e Liam ci guardammo, mi baciò; capimmo al volo.
Poi mi voltai verso Niall; mi sorrise. Louis era rimasto zitto per tutto il tempo, dopo gli avrei chiesto se aveva qualcosa.
Cosa avrà espresso Niall? Sì, è un segreto, ma avrei dato qualsiasi cosa pur di scoprire il suo misterioso desiderio.
“Una vacanza!” Urlò ad un tratto Liam.
Ci eravamo spostati nel salotto, data la temperatura sempre più bassa della sera.
Avevamo scelto un film, ‘Una proposta per dire sì’, e ci eravamo accomodati uno vicino all’altro sui divani.
“Una vacanza?” Gli domandai.
“Sì, una vacanza! Tutti insieme noi sei, o sette?” Domandò, guardando Daniela.
“Dovrei parlarne con i miei, ma si potrebbe fare!” Rispose lei sorridente.
“Ma Liam, sei appena stato dimesso, non ti sembra un po’ presto?” Si preoccupò il riccio.
“Ma Harry, io sto bene! Davvero, non dovete preoccuparvi per me!”
“Una vacanza però non sarebbe una cattiva idea, ci riposeremo anche dal tour..”Disse Louis eccitato.
“Beh, in fondo non è una cattiva idea..” Approvai. “Chi ci sta?”
Liam mi prese la mano e sorrise.
“Io ci sto!” Strillò Lou.
“Siamo in due!” Lo seguì Niall.
“E vacanza sia!” Si aggiunse Daniela.
“In fondo che c’è di male?” Disse Harry.
Guardammo poi tutti Zayn, gli sorrisi.
“Certo che si!” Ricambiò il sorriso.
“Io dovrei sentire anche mia madre, non so se sia d’accordo..”
Mi ero scordata di loro, quei due giorni con i ragazzi mi avevano fatto entrare in un altro mondo.
Liam mi sorrise. “La convinco io, ok?”
Lo strinsi forte.
“Ok ragazzi! Ma dove andremo? Avete già qualche idea?”
“Perché non facciamo una vacanza itinerante?”Propose Louis.
“Intendi spostarci di tanto in tanto?” Chiesi
“Sì! Scegliamo tre posti, e ci spostiamo.. Non sarebbe una brutta idea.”
“Io propongo l’Irlanda!” Dissi emozionata. “Ho sempre desiderato esplorare le coste nord!”
“A me piacerebbe l’Italia!” Disse poi Lou.
“Miami!” Strillò Harry.
“Allora è deciso. Irlanda, Italia e Miami?”
“Si, ragazzi. E’ deciso.” Sorrisi.

“E’ meglio che andiamo a dormire, Liam stasera ci ospiti tu ?” Chiese Louis
“Non c’è neanche bisogno di chiederlo brò, ormai le camere le sapete… Rimani anche tu Daniela ?!” Chiese Liam
Daniela scosse la testa facendo cenno a Liam che non poteva stare, si avvicinò a me, mi schioccò un grosso bacio sulla guancia, poi mi sussurrò:
“Potremmo poi parlare? In privato?”
“Ma certo Dani! Ti chiamo domani e ci vediamo ok? Buona notte..”
“Perfetto, buonanotte..”
E uscì.
In casa rimanemmo io, Liam e Zayn, che si sarebbe fermato a dormire lì.
Allora ragazzi si va a Dormire”
Annuirono tutti.
“Dormi con me?” Disse poi rivolgendosi a me.
Annuii sorridendo.
Niall salì di fretta le scale, senza salutarci, e si diresse nella sua stanza. Seguito dagli altri che però a differenza sua salutarono.
Liam mi prese per mano e mi portò in camera sua.
Lentamente si tolse la maglietta, poi i pantaloni, per poi coricarsi di fianco a me.
“Oh, ma allora vuoi farmi impazzire!”
“Che ci vuoi fare! Non sono io che mi sono fatto così..”
“Pure modesto il ragazzo..” 
Mi sorrise. “Mi sei mancata, sai?” Mi sussurrò. “Non sai quanto mi sei mancato tu Liam.” 
Si mise sopra di me, dolcemente mi sfilò prima la canottiera, poi i pantaloni.
Fino a quando non rimanemmo in biancheria intima, ma anche quella ben presto sparì.
Quella notte fui sua, sua e di nessun altro.

Ciao Belle
Ma la storia vi piace ?
No, perchè vedo sempre che le visualizzazioni sono un casino, tipo lo scorso capitolo
aveva 400 e qualcosa visualizzazioni e io mi dicotra tutte queste persone neanche UNA alza un dito per lasciarmi una recensione di 11 parole ?! la tastiera non morde tranquille ;)
Comunque, io avevo pensato di eliminare la storia perchè evidentemente fa schifo e non vi piace, se ricevo almeno 1 recensione la continuo se no la elimino.
Peace&Love


 

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