Casa è alle spalle, il mondo è avanti

di _Luthien_
(/viewuser.php?uid=2239)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Faramir ***
Capitolo 2: *** 2- Bilbo ***
Capitolo 3: *** 3- Aragorn ***
Capitolo 4: *** 4- Legolas ***
Capitolo 5: *** 5- Frodo ***
Capitolo 6: *** 6- Aragorn ***



Capitolo 1
*** 1- Faramir ***


Personaggi: Faramir             Prompt: Ucccidere il Re    

 



So di essere una delusione per te, padre.
So che avresti voluto che Boromir vivesse ed io morissi.
Non è accaduto.
Mi dispiace, avrei voluto lo stesso, solo per vederti felice.
Ma in realtà, so cosa devo fare per renderti fiero.
Quello che vuoi ora, più di ogni altra cosa, è tenerti il tuo trono.
Dominare su Gondor, come la nostra famiglia ha fatto dalla caduta della gente di Dúnedain.
Quindi c’è solo una cosa da fare, per poter rendere reale questo tuo sogno.
Uccidere il legittimo Re.
Voci dicono che l’erede di Isildur si è rivelato.
Ebbene, padre, non avere timore.
Questo Aragorn, di cui tanto si è parlato, non siederà mai sul trono, non lo permetterò.
Farò ciò che desideri, nella speranza che tu possa guardarmi come un padre dovrebbe guardare il proprio figlio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2- Bilbo ***


Fatta per il Prompt Days indetto da Pseudopolis Yard    http://pseudopolisyard.blogfree.net/
Personaggi: Bilbo
Prompt: Vile
 
Sei un dannato, stupido Hobbit, Bilbo Baggins.
Era ora che qualcuno te lo dicesse, e poco importa se quel qualcuno sei proprio tu.
Anni fa sei capitato in una certa situazione, con un certo Gollum, e non hai potuto fare a meno di prendere il suo anello.
E ti è piaciuto.
Oh, ti è piaciuto così tanto che per tutti questi anni te lo sei tenuto stretto, nonostante percepissi che ci fosse qualcosa di sbagliato in lui.
Ed ora guarda. Guarda cosa è costretto a fare Frodo per un tuo stupido errore.
Andare al Monte Fato e distruggerlo. Con Sauron vivo e vegeto (più o meno) che tenterà di annientarlo. Di annientare tutti loro, tutta la Compagnia.
Ed è solo colpa tua.
Stupido Hobbit.
La verità, dolorosa, triste e amara verità, è che sei stato un codardo. Un vile.
Perchè se tu avessi dato retta alle tue sensazioni, al tuo cuore, avresti dato a Gandalf quell'anello anni fa e nulla di tutto questo starebbe succedendo ora, sotto i tuoi occhi. A tuo nipote, per di più.
Stupido Bilbo.
Codardo Bilbo.
Non ti meriti gli elogi, il rispetto e l’amicizia degli elfi e degli Hobbit.
Sei solo un vile.
Ed ora, non ti resta che pregare che Frodo sia coraggioso come tu non lo sei mai stato.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3- Aragorn ***


Scritta per il Prompt Days indetto da Pseudopolis Yard  http://pseudopolisyard.blogfree.net/
Personaggi: Aragorn
Prompt: Dovere
 
Grampasso ha sempre adorato essere un Ramingo.
È una specie di stato brado, un modo per essere sempre libero.
Lo dice la parola stessa: può andare, venire, fermarsi, partire.
Può fare quello che vuole.
Nessun obbligo.
Certo, questo non vuol dire che non abbia una morale o un codice etico.
L’ha eccome, in fondo era stato cresciuto tra gli elfi.
Da Ramingo, però, Grampasso si è sempre sentito libero.
Ma quei tempi sono così lontani ora.
Ora non è più nei boschi, ma a Gondor, nella sua bellissima capitale.
E deve affrontare una battaglia.
Quella per la sopravvivenza della Terra di Mezzo, per la sconfitta dell’esercito di Sauron.
Ma anche la battaglia con se stesso, con la sua coscienza.
Sa cosa deve fare.
Solo, non è sicuro di volerlo.
Ma quando Grampasso guarda Legolas e Gimli, pronti a lanciarsi in una missione probabilmente suicida, capisce.
Non è più Grampasso.
È Aragorn, figlio di Arathorn, legittimo Re di Gondor.
E non importa se non è convinto di voler essere Re, se ha paura di non esserne in grado, se non crede in se stesso.
È il suo dovere.
È quello che deve fare.
E lo farà, senza alcun dubbio.
Perchè è questo che gli ha insegnato sua madre: non abbandonare mai chi ha bisogno di te.
Così sia, Aragorn, Re di Gondor.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4- Legolas ***


Prompt: Mare
 
Guardavano il Mare.
Il grande, immenso, esteso Mare.
Era meraviglioso. Non sapeva nemmeno come si sentiva di fronte ad una tale bellezza.
Da un lato, il mare lo faceva sentire piccolo, insignificante, come se nulla di ciò che aveva fatto nella vita fosse stato importante.
Dall’altro, stare di fronte a quella distesa lo faceva sentire potente, come se nulla potesse fermarlo.
Ma qualcosa c’era. Non era più un ragazzino, non era più giovane, anche se l’età non aveva molto valore per quelli come lui.
Abbassò lo sguardo, Legolas, verso quello che, dopo insulti, scontri e battaglie, era diventato il suo migliore amico.
“Saremmo dovuti venire a vedere il mare molto tempo fa. Con loro. Tutti insieme.” gli disse Gimli
“Siamo tutti insieme. Loro non sono fisicamente qui, alcuni ci hanno lasciato. Ma la Compagnia vivrà per sempre. Sono con noi, amico mio. Lo saranno sempre.” rispose Legolas cingendogli le spalle con un braccio.
Ed entrambi sapevano che era vero.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5- Frodo ***


Prompt: Dove qualcuno compie un errore (grammaticale o non) e qualcun altro lo corregge.


“No, no, no ragazzo mio. Devi fare più attenzione. Questa è la parola che scriverai più volte nella tua vita, non la puoi sbagliare. Vedi? Baggins, con due g”
Il piccolo Frodo annuisce convinto verso suo zio, concentrandosi. È la prima volta che provava a scrivere qualcosa.
Quella mattina era andato a giocare sulla Collina e i suoi amici gli avevano detto che loro sapevano già scrivere il proprio nome e cognome.
Frodo si era vergognato moltissimo, poiché lui ancora non ne era capace.
Ma, d'altronde, gli altri avevano una mamma, mentre lui no.
È la mamma che ti insegna a scrivere, ancora prima che tu vada a scuola.
È il papà che ti insegna come comportarti da piccolo Hobbit, prima che te lo dicano in classe.
Frodo però non ha una mamma e un papà, quindi ha abbandonato presto la collina ed è tornato a casa sconsolato.
Suo zio ha dovuto fare molte domande, prima che il piccolo cedesse e gli rivelasse il motivo del suo dispiacere.
Zio Bilbo si era subito offerto di insegnargli a scrivere, e non solo.
Gli aveva detto che da grande sarebbe diventato uno scrittore. Uno scrittore!! Frodo era così eccitato dall’idea.
Con questo sogno nel cuore, scrisse di nuovo “Frodo Baggins” e questa volta senza errori.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6- Aragorn ***


Odore: Erba tagliata
Personaggi: Aragorn
 
Sprono il cavallo ad andare ancora più veloce, anche se so che sta dando il massimo.
Mi allontano velocemente, lasciandomi alle spalle quella che, ormai da molti anni, chiamo casa.
Non che non lo sia, o io non sia felice.
Lo è, ed io lo sono.
Allora perché scappo? Perché ho usato uno dei vari passaggi segreti del palazzo per andarmene? Perché non ho avvisato mia moglie che mi sarei allontanato? I consiglieri saranno preoccupati.
Io non lo sono, invece; Faramir è un brav’uomo, sarebbe stato un ottimo Reggente, se io non fossi arrivato. Si occuperà lui di tutte le questioni, mentre io sono via.
Fermo il mio destriero per voltarmi indietro, solo per qualche istante.
Minas Tirith è lontana, una città bianca e spendente all’orizzonte.
Dovevo andarmene, non resistevo più.
Amo fare il Re, anche se all’inizio è stato un ruolo difficile da accettare.
Non credevo di meritarlo, così come non credevo di meritare l’amore di Arwen, o la lealtà e la fiducia della Compagnia.
Mi hanno fatto ricredere su molte cose, quella strana accozzaglia di razze che ora chiamo amici.
Sono soddisfatto del mio operato, sono soddisfatto della mia vita e innamorato di mio figlio.
La corte, la posizione, la famiglia; ho tutto.
Ma c’è una cosa che manca, qualcosa di leggero e soave, qualcosa di incommensurabile ed etereo, qualcosa che non posso trovare quando indosso la mia corona.
L’odore di erba tagliata.
È qualcosa di così piccolo e banale che non ci si pensa mai.
Ma io ero un Ramingo, vivevo giorno per giorno, cambiavo luogo in continuazione.
Che fossero foreste, o campagne, o villaggi, c’era sempre quell’odore nell’aria: l’odore dell’erba tagliata di fresco.
Quando sono diventato Re, quando mi sono trovato costretto a passare gran parte delle mie ore nel palazzo, quell’odore particolare e a volta fastidioso, è diventato sinonimo di una libertà che ormai avevo perso.
Nonostante il mio ruolo, dentro Re Elessar vive sempre Aragorn, il Ramingo.
“Solo un paio di giorni. – mi dico – Starò via solo un paio di giorni. Giusto il tempo di andare in qualche luogo di provincia dove nessuno può riconoscermi, e sentire ancora quel profumo, perché non l’ho perso. Né intendo perderlo mai.”

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1871930