Giochi Pericolosi...

di Jchan Vs Vchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io non entrerei in quel castello se fossi in Te... ***
Capitolo 2: *** E la ragazza fu vestita come una Fata, ma.. ***



Capitolo 1
*** Io non entrerei in quel castello se fossi in Te... ***


Giochi Pericolosi...



Chapter Uno:
Io non entrerei in quel castello se fossi in Te...




- Diamine! Che rottura! - gemette con voce piagnucolosa la ragazza.
Sbattè la testa sul volante e restò così per qualche secondo.
- Uffaaaaaaaaaaaaaa! - Urlò al cielo plumbeo.
Si zittì subito, rendendosi conto di stare parlando da sola, anche se ultimamente aveva preso il vizio di farsi certi discorsetti stile monologo di Amleto.
- Ma al diavolo, stupida macchina anche te ti ci metti, ora?! -
Con uno scatto aprì la portiera della sua decapottabile rosa shocking.
Si diresse verso il cofano e lo aprì nervosa.
Fumo.
- Oddio, no! È un incubo, sicuramente... - Non aveva idea di che fare, figurarsi se una ragazza della sua posizione sapesse sistemare un' auto.
- Papì me la pagherà, lui e le sue macchinette da quattro soldi. - ringhiò minacciosamente.
Ritornò dentro, si sedette e prese un gran respiro.
" Calmaaaa...Sharpay, stai calma. "
Afferò la sua borsetta dorata di Chanel, dell'ultima collezione Autunno - Inverno, e cercò al suo interno il cellulare brillantoso.
Non ci volle molto, la borsa era microscopica.
- Grazie al cielo che ti hanno inventato! - esclamò osservando radiosa, il piccolo telefono.
Pochi secondi dopo l'ennesimo urlo stridulo risuonò nella desolata e solitaria strada.
Non c'era campo. Zero assoluto, nada, nisba.
- Ma perchèèèèèè???? -  disse sconsolata, appoggiando nuovamente la fronte al volante.
Aveva sbagliato cartello, distratta nel pensare a quanto le faceva male il cuore, ed era finita in una strada larga ma sperduta in mezzo ad un fitto bosco.
Anche i covoni di paglia snobbavano quel posto. Non c'era segno di anima viva. Ed era l'una di notte.
Troppo dolore, troppe crinature del cuore l'avevano portata alla decisione di farsi un giro in santa pace con se stessa.
" Altro che santa pace, era meglio se restavo a casa a piangere..."
Poi i ricordi esplosero dolorosamente nella sua mente stressata.


Troy che l' abbraccia, Troy che la bacia, Troy che canta la loro canzone con Lei.
Suo fratello, Ryan, il suo inseparabile gemello che sceglie di aiutare Lei...Gabriella.
E sotto le stelle lei divisa tra Ryan ed un ragazzo che non ama, un Zeke Baylor che non desidera.
Mentre loro...loro si sorridono, loro si amano...Loro.
Troy e Lei.


Sharpay rialzò la bionda testa con uno scatto rabbioso.
Gabriella...
Gabriella!!!
La dolce Gabriella Montez, la perfetta Gabriella Montez, la carina Gabriella Montez, la zuccherosa Gabriella Montez.
" C'è qualcosa in cui non mi superi cara la mia, Gabriella Montez?!
Canta, balla, è intelligente, generosa, altruista, bella, simpatica, carina con tutti...
E io non sono più niente.
E io sono quella cattiva, quella egoista, quella acida, menefreghista, viziata, spocchiosa. "
Un sighiozzo, poi un altro.
Una lacrima scese lentamente, bruciava tanto.
Faceva male, era acqua salata bollente sulla sua pelle perfetta.
E poi altre, mentre il sottile corpo veniva scosso da singulti, e tremò.
" E ditemi, mi vedete? La Regina di Ghiaccio si scoglie..."
No, niente Regine solo una ragazza bella, triste, che piangeva nel buio, in macchina, da sola, sperduta.
E fu in quel momento che cominciò a piovere.

......


La ragazza si svegliò un oretta dopo.
I lunghi capelli biondi le si erano appicati disordinatamente sul viso, se li scostò e si guardò intorno ancora confusa dal sonno.
Quel sonno pesante, ma rassicurante che colpisce sempre dopo un lungo, frustrante e soprattutto liberatorio pianto.
- Dove, dov'è che sono? - mormorò.
Poi tutto le tornò in mente,e scoppiò a ridere.
" Il destino si beffa di me, sembro la protagonista di un film! Ah, ah, ah. "
Quella risata le fece stare meglio, batte le mani e si scosse i vestiti.
" Basta, io sono Sharpay Evans! Mica una cretina qualunque! Cerchiamo una cavolo di caverna abitata in questo postaccio! "
Risoluta aprì la portiera nonostante fuori piovesse, sembrava che quella notte ci si fosse messo d'impegno il Signore con la pioggia.
- Iiih, le mie scarpe! I miei capelli! - gemette, ma decise di infischiarsene per una volta.
Stringendosi addosso i vestiti già zuppi, cominciò a camminare lungo il ciglio della strada sperando in una macchina passeggera, o una casa...
E finalmente lo vide.
Un grosso castello, bellissimo, forse un po' diroccato, ma ancora imponente ed altezzoso.
Delle luci di vari colori provenivano da lì.
Man mano che si avvicinava sentiva delle voci allegre, della musica rimbombare.
Era in corso una festa non c'era dubbio.
Sollevata si mosse più in fretta e poco dopo raggiunse l'immenso portone.

- EHIIIIII! C' È QUALCUNOOOOO? SCUSATEEEE! - urlò con tutto il fiato, e continuò così per un quarto d'ora.
Dopo con la voce roca e i nervi alle stelle prese a dare calci rabbiosamente alla porta, che tra l'altro se ne infischiava essendo di massiccio mogano.
- Ahiii. Bastaaa, non ne posso più. - e si accasciò contro muro accanto al portone, fregandosene della terra bagnata, del fango e compagnia bella.
- Ehi, lo so che è il massimo strusciarsi sulle porte stile barbone ma non compriamo niente. -
Sharpay si girò di scatto e i bagnati capelli ondulati le frustrarono il viso.
Di fronte a lei un ragazzo bellissimo. Capelli nerissimi, pelle bianco avorio, di una perfezione spaventosa, e poi quegl' occhi...Blu.
Non azzuri, non celesti, Blu.
Blu mare, Blu elettrico, Blu sogno.
Mai aveva visto tanta bellezza, mai si era persa in occhi simili...certo tranne con lui, con Tro...
- Beh, che fissi? Vuoi entrare?! -
Quel tono arrogante, pari al suo, la scosse.
- Certo che voglio entrare idiota! Se non te ne sei accorto, ti informo che è mezzora che urlo come una scema chiedendo di aprire. -
Lui si limitò ad' un alzatina di spalle.
- Ah si? -
- Si!!! E ora gradirei molto entrare e non stare qua fuori a prendere l'acqua come un' imbecille, tutt'al più che  i miei vestiti sono da buttare. -
- Oh povera cara... - Sharpay stava per urlare indignata ma il ragazzo la interruppe. - Entra, su. Ti presto qualcosa, e se vuoi...c'è una festa in corso...-
E sorrise, un sorriso seducente, denti perlacei, sguardo malizioso, ammaliante... ma dietro a tutto questo la ragazza rabbrividì.
Era pericoloso, oh si che lo era. C'era qualcosa di terribile dietro quel sorriso, era vagamente inquietante e minaccioso.
Una sfida ed un' avvertimento.
Sottointeso un " Una festa bellissima, si, ma potresti non volerne uscire più...".

- Mmmh, grazie. Sono curiosa. - ed entrò in quel maniero.
Il ragazzo chiuse la porta. Le si avvicinò rapido all'orecchio e le bisbigliò dolcemente: - Anche io...-.




....Continua?


Ciao a tutte, qui è Jchan, oddio questa è la mia prima Tropay, e sono molto imbarazzata ed insicura dato che non mi sento alla pari certo, con voi bravissime scrittrici di Hsm, e specie le autrici di Tropay. È che da un bel po' volevo staccare dalle mie storie, ho un mio personale account con un altro nome dedito a Dragon Ball ^^ ( Veggie X Bulma, the Best! ), e anche scrivere una storia sulla mia coppia pref. Spero non vi faccia troppo schifo, mi piacerebbe tantissimo se mi lasciaste un commentino, anche critico, per sapere se è brutta o solo da cancellare. ç_ç Scusate, sono davvero insicura. Comunque grazie a tutti per la lettura. ^____^
Ah, volevo chiedere, è IMPORTANTE, se alzassi il rating sarebbe un problema per qualcuno? Sennò lo lascio arancione...ma diciamo che avevo in mente scene forse target rosso, ma ditemi voi, vorrei che poteste leggerla tutte quante...comunque glazieeee.
Un bacione grosso, Jchan.

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Capitolo 2
*** E la ragazza fu vestita come una Fata, ma.. ***



Giochi pericolosi


Chapter Due: E la Ragazza fu vestita come una Fata, Ma...





Sharpay sentì dei brividi lungo la schiena...Inquietudine si, ma anche piacere...
Quel soffio caldo l'aveva...beh, aveva diciasette anni mica dieci, l'aveva eccitata. E parecchio.
Deglutì a fatica.
- Sentì carino, non sono in vena...i vestiti piuttosto? -
" Ma perchè mi sento così? "
- Ah, certo bionda. -
- Ehi sbaglio o ti prendi un po' troppe confidenze? Nenche ci conosciamo. A proposito io sono Sharpay, Sharpay Evans...forse hai sentito parlare di me e della mia famiglia.-
- Forse...-
" Forse?! Come osa?! Lasciamo perdere, va. "
- E tu, sai è norma presentarsi. E i vestiti?!! - ripetè irritata.
Lui rise semplicemente, e i brividi della ragazza aumentarono, era bellissimo, bellissimo...
- Lo sai, secondo me anche questa camicetta traparente non ti sta male, anzi...- e si passò sensualmente  la lingua sulle morbide labbra.
La ragazza arrossì di colpo, ma chi diavolo era questo?!
Si mise le mani davanti a copririrsi.
- Mai incontrato un idiota più grande di te, sottospecie di damerino - maiale! -
- Relax baby! Siamo un po' acide, eh? Ai ragazzi piacciono le tipe dolci... - Stava per urlare ma s'interruppe, e la fitta al cuore si fece sentire nuovamente.
Il ragazzo la osservò incuriosito, ma non fece niente. Si limitò ad un: - Ma a me no, le trovo noiose. Vieni... -
Le prese tranquillamante la mano e la condusse lungo infiniti corridoi, vuoti, eleganti, arazzi preziosi ovunque ed uno strano profumo nell'aria...qualcosa di indefinibile, dolce...caramello, zucchero filato, rosa, mille fiori? Non capiva, ma si sentì stordire ed ammaliare da quell'essenza misteriosa.
La testa le vorticò.
- Oh vedo che sei molto sensibile al Sogno Infinito...-
Sharpay sentì vagamente quello che le stava dicendo, la testa era troppo presa dalle note delicate del profumo. Sentiva nascere in se una musica, una canzone...qualcosa...
Qualcosa di diverso, non un' esuberante pezzo. Non le sue solite note allegre, frizzanti...
Qualcosa di delicato, triste, malinconico...
E le belle labbra della ragazza si aprirono da sole, e come d'incanto cominciò a cantare, con voce forte ma morbida allo stesso tempo...


Please, don't live me alone...
I cry everynight, but you don't want to listen to me...
Oh why?
My Love for You is so deep, but you still don't care...
Please, don't live me alone...
I'm so tired, maybe I...
Maybe,  I must forget your voice, your face, you.
And let go of the rope that still binds me to you.
I love you, but you hurt me.
The wounds burns, someone could save me?
You no, you don't want, you can not ...
But I love you ...
Please, don't live me alone...


Le lacrime nuovamente bagnarono quel delicato volto. E inaspettata com' era iniziata la nebbia nella sua testa, si dissolse.
- Eh? Ma cosa diamine... ?! - disse confusa.
- Hai una bellissima voce Sharpay Evans... - disse ammirato il misterioso ragazzo.
- Grazie, modestia a parte, lo so! Ma, ehi aspetta cosa succede? Cos' era quella strana sensazione? -
- Eh? Quale? E io che ne so, ti staranno per venire...-  e ridacchiò.
- Aaahhh! Sei un mostro! Cafone, maleducato e disgustoso, lasciami! - e tolse di malo modo la mano da quella di lui.
- E quanto ci vuole per arrivare, manco fossimo nel castello della regina! -
- Di ghiaccio? - bisbigliò lui.
- Come? - chiese lei.
- Oh, nulla...-


Poco dopo i due arrivarono davanti all'ultima stanza di un lungo corridoi, il ragazzo lo aprì con una chiave argentea e Sharpay spalancò gli occhi.
- Ma è bellissimo! Wow, grandioso!!! -
Corse dentro e si guardò intorno estasiata.
Quello era il guardaroba di una principessa, neanche lei aveva abiti così belli e soprattutto così tanti...il che era tutto dire.
- Vedo che apprezzi, eh? -
- Se apprezzo? Altrochè! - disse con voce strozzata dall'entusiasmo.
Si girò con un sorriso gigantesco verso il ragazzo, che se ne stava a braccia conserte appoggiato al muro.
- Ma è tutto tuo? Che te ne fai? Dove li trovi abiti così belli? Posso scegliere quale voglio? - disse saltellando.
- He, he, he, calma! Allora, in ordine...Si, tutto mio. Mi piacciono le belle cose, che sia un vestito per donna, un gioiello, delle scarpe...una ragazza...-
E qui la guardò con fare provocante ed indagatore, lei si limitò a fare finta di niente, anche se arrossì.
-  Diciamo che sono un dandy moderno...se sai cosa intendo, dove trovo gli abiti? Oh, un' amica con tanto tempo, talento e passione, e infine No. Scelgo io il tuo vestito. -
- Cosaaa? Noo, assolutamente no, ti prego fallo scegliere a me, e poi scometto che hai dei gusti orribili! -
- Ti sembro uno con dei gusti orrbili? - e fece scherzosamente una piroetta su stesso.
No, certo che no...Indossava, una bellissima camicia di seta nera, attilata, sensuale, le maniche arrotolate al gomito. Un bracciale elegante al braccio.
Sotto degli eleganti pantaloni blu scuro e delle scarpe di apparente ottima fattura, in pelle.
- Dallo sguardo direi di no! - E rise.
Sharpay strinse i pugni, ma come si permetteva...nessuno si prendeva gioco così di lei.
- Senti, fidati di me, ti farò ancora più bella...e poi anche se sono un maschietto, mi piace vestire le bambole...-
E quegli occhi blu la incatenarono nuovamente, con un delizioso broncio e cenno del cappo accossentì.

.....


Lentamente la ragazza uscì dal camerino, era bellissima.
Un abito regale, senza spalline viola, di pura seta e taffetà.. con eleganti ricami floreali, dorati. Dei  guantini a coprirle le delicate mani, un girocollo con un fiore viola al collo niveo, i biondi capelli sciolti sulle spalle ed una rosa lilà, persa tra quei fili di grano.
Era magnifica.
- Bellissima...- mormorò il ragazzo. Lei arrossì soddisfatta, aveva sempre avuto dei bei vestiti, era sempre stata bella ma mai così.
Si sentiva una...
- Principessa. - disse lui.
- Come? -
- Sembri una principessa... -
- Oh, grazie...- Grazie? Quante volte aveva detto sinceramente grazie. Ed ora, ad un bellissimo sconosciuto arrossiva, ringraziava...che strano.
- Vieni, andiamo alla festa, ti va? - disse porgendole la mano.
- Certo! Così potranno vedermi tutti...! - disse entusiasta, beh in fondo era sempre lei.
Lui non disse niente, sorrise.
Lei lo guardò, e trattene il sospiro osservando quella perfezione.
- Ancora non mi hai detto come ti chiami...-
- Ah si? Che sbadato!  Kyle, Kyle Jacobs. Al tuo servizio. -
- Lo sai che sei carino Jacobs? Sembri un principe anche tu...- Rise sincera.
- Oooh, forse lo sono... - e si diressero verso un portone immenso, dietro ad esso la festa.
L' odore dolciastro era fortissimo,  la mente di Sharpay era già persa...
Non capiva, non voleva capire...Voleva solo essere cullata, non sentire quel dolore che sembrava indelebile...
Non voleva pensare all'estate agli sgoccioli, a cosa era successo al Lava Spring, a loro...
Confusi, i ricordi offuscati...Sembrava di essere in un Sogno infinito...
- Sharpay, benvenuta nel mio regno. - disse Kyle, con un ghigno spaventoso e minaccioso.
- E si, sono un Principe ma nero, mia stupida bella ragazzina! -
Ma lei non sentì niente di tutto questo, solo le note dolci, che narravano di una amore perduto...







Continua?

Scusate, di Troy  ancora manco l'ombra, ma prima devo dedicarmi solo a  Sharpay,  sembra che si stia innamorando di Kyle, ma...
Beh, vedrete...Per il Rating ho deciso di tenerlo arancione, come mi indicato Jud, è probabile che ci siano più minorenni rispetto agli altri fandom dove scrivo e mi fa piacere che leggiate in più, ^^
Comunque grazie a tutti, sono contenta che vi sia piaciuto, non sapete quanto mi fa felice la cosa. Spero che anche questo non sia malaccio. Grazie 1000.

Ringraziamenti ufficiali a :

Grazie davvero per apprezzare la mia storia siete state tutte molto carine, grazie mille a Temperance_Booth , Brauccia,  Innamorata di lei ( Tesooo! MA-IO-NE-SE, e con questo ho detto tutto. ),  Jud_91 ( Cavolo, che onore! *\\* ),  Troyella91,  * AqUa PrInCeSs *, Chanty95, VidelBra91....grazieeeee, siete fantastiche, che commozione..ç__ç, un bacio!



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