Darkness and Light.

di PeacEneri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio o Fine? ***
Capitolo 2: *** Il nuovo arrivato. ***
Capitolo 3: *** Primo incontro. ***



Capitolo 1
*** Inizio o Fine? ***


Prologo

Fine o inizio?


POV  esterno.

 
Le ali gli facevano male, terribilmente male, se fosse stato per lui si sarebbero fermati all’istante ma non potevano perche` dopotutto stavano scappando, fuggendo via perche` il loro amore e` la cosa piu` importante.
Il piu` piccolo rallento` il battito cosi` da trovarsi indietro.
Era davvero stanco.
«Piccolo non fermarti, siamo quasi arrivati.» disse il moro senza voltarsi, non voleva rischiare di entrare in una nuvola e bagnarsi tutto.
«Zayn ma io sono stanco.» protesto` il ragazzo.
Zayn si fermo` aspettando che quest’ultimo lo raggiungesse.
«Vieni qui.» disse semplicemente allargando le braccia.
«Cosa vuoi fare?» chiese il biondino che in un battito d’ali si ritrovo` di fronte a lui.
«Questo.» rispose e abbraccio` il ragazzo facendogli appoggiare la testa sul petto.
Riprese a battere le ali cosi` da trasportare tutti e due.
Il battito delle ali di Zayn, la brezza e il battito del cuore erano davvero rilassanti se messi insieme.
Il respiro del biondo comincio` a farsi piu` pesante.
«Niall?» chiamo` Zayn.
«Mmmh.» rispose il biondo.
«Non ti addormentare.»  disse Zayn con una punta di divertimento nella voce.
La risata di Niall riempi` il silenzio.
Zayn strinse il ragazzo piu` forte, sapeva che sarebbe passato molto tempo prima che avrebbe potuto riabbracciarlo.
Sapeva sin dall’inizio che scappare sarebbe stato inutile suo padre non gli avrebbe mai permesso di andare via e di fuggire con Niall, appartenente ad una razza completamente diversa dalla sua..
Eppure ora si trovavano vicinissimi all’ Ellehris e Zayn cominciava davvero a sperare, cominciava davvero a credere di essere al sicuro.
Ma dentro di se sapeva, ne era certo, suo padre li stava osservando e molto presto sarebbe andato a prenderlo, a trascinarlo via dalle braccia del suo vero amore.
Delle labbra calde gli si posarono sul collo.
«A cosa stai pensando?» gli sussurro` stringendosi di piu` al moro.
«A niente amore, a niente.» rispose.
Non voleva togliere le speranze a Niall, voleva che fosse felice almeno per quel poco di tempo che gli restava.
All’improvviso una forte luce li investi`.
Niall alzo` la testa dal petto di Zayn e si guardo` intorno alla ricerca della fonte.
Quando vide cio`  che avevano davanti spalanco gli occhi.
Un immenso giardino, che galleggiava nel nulla era apparso davanti a loro.
C’erano uccellini che volavano attorno alle cime degli alberi piu` alti, cascate d’acqua che si infrangevano su enormi laghi.
Gli umani lo avrebbero chiamato paradiso.
Loro lo chiamavano salvezza.
Zayn aumento` il battito d’ali mentre la speranza si faceva largo nel suo petto.
Ma all’improvviso gli uccellini non cinguettarono piu`, anzi emisero un grido acuto e si immersero nell’oscurita` degli alberi.
La luce che poco prima accarezzava il volto dei ragazzi si spense facendo posto a immense nuvole, il silenzio fu rotto da un tuono, e poi un altro e un altro ancora.
Si alzo` un forte vento, che li  fece indietreggiare.
Zayn strinse ancora piu` forte Niall.
All’improvviso dal nulla apparvero due vortici, cosi` diversi ma cosi` simili.
Uno era di un’accecante luce bianca, nulla a che vedere con la benevole luce che emanava l’Ellehris.
L’altro era nero, un nero infinito che ti dava la sensazione di sprofondare nel nulla.
Il vento separo` i due ragazzi.
Niall afferro` la mano di Zayn, ma il vortice bianco lo attiro` a se.
Il moro cerco` di allontanarsi battendo le ali, ma ogni volta che avanzava il vento lo spingeva ancora piu` indierto.
«No Zayn! NO! Io non voglio dimenticarti!» urlo` Niall che ormai era nel vortice, ma aveva ancora un braccio teso verso l’altro ragazzo.
«Ci rincontreremo Niall! Te lo prometto!» urlo` Zayn ma di lui ormai non si vedeva piu` niente.
I vortici sparirono cosi` come erano apparsi.
Il cielo era di nuovo limpido e il sole era tornato a splendere.
Te lo prometto.. Queste parole galleggiavano ancora nell’aria anche se
dei due amanti non c’era piu` traccia.



Angolo Autrice:

Saaalve bella gente!
Allora questa e` la prima Long che pubblico da sola, e spero vivamente che piaccia.
Perche` ho scelto proprio la Ziall? Perche` quei due insieme sono l'amore *--*
Ovviamente niente batte la Larry.. (Larry shipper For evah!)
Lasciando da parte i miei deliri, mi piacerebbe ricevere qualche recensione, perche` vorrei sapere se devo continuare o no (cosa che molto probabilmente farei lo stesso .. ma dettagli)
(Speriamo) A presto!
Qui vi lascio il link di una mia OS Larry.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1096550&i=1
Much Love Irene xx

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Capitolo 2
*** Il nuovo arrivato. ***


Capitolo  Uno.

Il nuovo arrivato.

 

POV esterno.


Una luce accecante, che trasmetteva calore e gioia era tutto cio` che vedeva. Le uniche sensazioni che provava erano speranza e euforia. Ma all’improvviso la luce spari` si sentirono delle grida e una calda voce che urlava parole sconnesse, pian piano la voce divenne sempre piu` vicina, stava per sentire cosa diceva.

Niall spalanco` gli occhi, era da quando suo padre lo aveva mandato sulla terra che faceva quell’incubo, ma non era mai riuscito a scoprire cosa dicesse quella voce.
Si mise a sedere, era sudato, ormai ci aveva fatto l’abitudine. Sapendo che non sarebbe piu` riuscito ad addormentarsi,  ando` in bagno e si guardo` allo specchio. Ovviamente essendo un angelo non poteva avere le occhiaie ma se fosse stato un comune mortale le avrebbe avute, e anche grandi come il Gran Canyon.
In teoria non avrebbe avuto neanche bisogno di dormire ma mantenere le sembianze umane gli costava tanta fatica.
Guardo` l’orologio che aveva al polso, segnava le 7e30, se voleva arrivare in orario a scuola doveva sbrigarsi.
La scuola, per Niall era uno spreco di tempo, ma suo padre insisteva che doveva integrarsi con gli altri adolescenti per poterli proteggere.Fissò il suo riflesso, i capelli biondi erano bagnati all'attaccatura vicino la fronte, molto probabilmente perchè aveva sudato. Due paia di occhi azzurri risposero allo sguardo.
Rimase a guardarsi allo specchio e a vagare con la mente, finchè un suono acuto non lo riportò alla realtà. Andò in camera cerando la fonte del suono, era la sveglia, erano le 7e55.
 «Merda. »soffiò Niall a denti stretti. Aveva fatto tardi.
Si precipitò all'armadio e infilò i primi vestiti che gli capitarono sotto mano. Guardò nuovamente la sveglia. Mancavano 3 minuti al suono della campanella e lui non sarebbe mai riuscito ad arrivare in tempo. Misurando la stanza a grandi passi Niall cominciò a pensare..
Come faccio? In teoria potrei volare, ma sono qui in incognito.. Papà ha detto che potevo trasformarmi solo in caso di estrema importanza.. Si fermò di botto.Beh questo è un caso di estrema importanza, e poi se volo in alto nessuno mi vedrà.
Fece una corsa fino al retro di casa e li senza perdere tempo spiccò un salto. Dal nulla sulla schiena gli apparvero due ali di un bianco luminoso, ricoperte di piume.
Un battito d'ali e si ritrovò alla stessa altezza delle nuvole.
Un'altro battito d'ali e aveva già percorso metà della distanza per arrivare a scuola.
Guardò di sotto e intravide il cortile sul retro, si avvicinò, era vuoto, non che si aspettasse di vedere qualcuno, mancavano due minuti al suono della campanella. Appena i piedi toccarono il suolo le ali scomparvero. Corse fino l'ingresso principale. C'era ancora qualche studente, si avviò a passo veloce fino alla sua aula, aveva il fiatone. Maledette sembianze umane. Entrò in classe, d'istinto guardò verso la cattedra. La professoressa non era ancora arrivata, dopotutto non aveva fatto poi così tardi. Appena si sedette al suo posto la campanella d'inizio ora suonò. Cercò di recuperare fiato, la milza gli faceva un male cane. La professoressa entrò, parlò con qualcuno fuori dalla classe. Guardò uno a uno i ragazzi seduti, si sistemò gli occhiali.
«Ragazzi, avrete un nuovo compagno di classe. »disse e il suo tono di voce fece capire che lei non ammetteva che gli studenti si trasferissero a metà anno, ma dopotutto non era lei che decideva.
«Siate gentili e dimostrate un pò di maturità. »continuò soffermando lo sguardo sulle ultime file.
«Signor Malik entri pure. »disse alla porta aperta.
Un ragazzo apparve sulla soglia, era bello, davvero bello.
Aveva la pelle ambiata e gli occhi color nocciola, i capelli neri come la pece e le labbra carnose. Mentre le ragazze trattenevano il fiato e i ragazzi cominciarono a borbottare, dentro di Niall scattò qualcosa.
Non attrazione, odio o simpatia no, niente a che vedere con i sentimenti umani. Era la sua anima angelica, che gli fece capire che il ragazzo che era appena entrato aveva qualcosa di malvagio. Lo seguì con lo sguardo, e quando il 'signor Malik' si abbassò per posare lo zaino una catenina sgusciò fuori dal collo della maglietta. Il ciondolo era un cerchio e all'interno c'era un drago che sputava fiamme nere.
Ma qualcosa non gli tornava, non vedeva ne la testa, ne la coda del drago, a dire il vero non vedeva neanche il resto del corpo.
Aguzzò la vista e si accorse di essersi completamente sbagliato, l'unica cosa che poteva avere una vaga connessione con un drago erano le ali membranose e aperte che occupavano il centro e delle alte fiamme nere circondavano le ali.
Niall impallidì.
Quello.. quello è il loro simbolo. Ma cosa ci fa uno di loro qui?
La professoressa ricominciò a parlare, ma per Niall la sua voce era soltanto un suono lontano.
Non possono avermi trovato, non qui, sono anni che vivo in questa città e non ho mai dato motivo di far sospettare della mia vera natura..
Un pensiero gli fece ghiacciare il sangue nelle vene.
Non.. non può essere stato il volo di stamattina, era una distanza brevissima e poi sono sicuro che nessuno mi abbia visto. No, deve esserci un'altra spiegazione, magari è solo una coincidenza, forse non sanno nemmeno che mi trovo qui. O forse il ragazzo non sa neanche cosa significa, e ha quel ciondolo solo perchè gli piace.
Ma uno schiocco di dita lo allontanò dai suoi pensieri. Si guardò attorno, la classe era insolitamente silenziosa. Fece vagare lo sguardo sui suoi compagni, tutti erano bloccati in posizioni assolutamente bizzarre. Un ragazzo aveva la bocca spalancata, molto probabilmente stava sbadigliando, un altro aveva un dito nel naso. Guardò la professoressa, aveva la bocca semi aperte e il lungo dito che finiva con un'unghia laccata di rosso indicava un punto sul libro che teneva aperto sulla cattedra.
Il tempo si era fermato.
Senti` un rumore provenire dalla prima fila, dove c’era il nuovo arrivato.
Malik aveva sbuffato.
Le persone ferme per colpa del tempo non potevano sbuffare.
«Lo sapevo sei un angelo delle tenebre!» disse Niall e alzandosi rovescio` la sedia.
Il moro si giro` e guardo` con occhi sgranati il ragazzo che aveva appena urlato e che ora lo fissava.



Angolo autrice:

Saaalve! 
Ho solo una cosa da dire .. WOOOW!
7 recensioni dico ben SETTE recensioni!
Siete fantastici!
Spero che anche questo capitolo vi piaccia e se potreste lasciarmi qualche recensione anche qui!
Detto questo vi saluto alla prossima!

Much Love Irene xx

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Capitolo 3
*** Primo incontro. ***


Capitolo Due.

Primo incontro.


 

POV Esterno.

Se qualcuno fosse entrato in quell’aula avrebbe trovato la scena comicamente inquietante, tutta la classe, compresa la professoressa, era paralizzata come se stessero giocando a fare le statue.
Anche i due ragazzi che si fissavano  erano paralizzati, non per colpa del tempo ma per lo shock.
Il biondo aveva il fiatone come se avesse appena finito di correre una maratona.
Malik invece non si aspettava di trovare un altro angelo in quella citta`.
Dopotutto era andato li` per poter stare in pace e non dover piu` seguire gli ordini del padre.
Il moro pian piano si riprese dallo shock e comincio` ad osservare Niall.
Avevo il tipico aspetto dell’angelo della luce, e il fatto che il tempo per lui non si fosse fermato ne era la conferma.
Un ghigno si apri` sul suo volto e in un battito di ciglia fece schioccare le dita.
La voce della professoressa riparti`, ma il tutto fu cosi` veloce che Niall non si mosse di un millimetro.
«Horan, cosi` diavolo ci fa li` in piedi?» domando` la professoressa, la sua voce era diventata acutissima, come ogni volta  che si arrabbiava.
Una risata collettiva riempi` la classe.
Niall si guardo` in torno spaesato, cosa che fece aumentare di piu` le risa.
«Insomma signor Horan si sieda! O la spedisco dal preside!» urlo` la professoressa cercando di sovrastare le risate.
Solo in quel momento Niall si rese conto del fatto che il tempo era ripartito e si butto` a sedere sulla sedia.
Nella sua testa cominciarono a vorticare mille pensieri.
Cosa ci faceva li` un angelo delle tenebre?
Possibile che fosse li` per lui?
Sicuramente si era accorto che era un angelo della luce.
Perche` quel ragazzo gli era cosi` familiare?
La paura gli attanaglio` le viscere.
Non voleva piu` avere a che fare con il mondo degli angeli, amici o nemici che fossero.
Si prese la testa tra le mani stringendo forte i capelli.
Doveva uscire da li`, si sentiva troppo osservato.
Lancio` uno sguardo veloce verso l’altro.
Infatti, lo stava fissando, ignorando la voce della professoressa e le occhiatacce che gli rivolgeva.
«..l’arte greca viene solitamente divisa dagli studiosi in quattro eta`, arcaica…» disse la professoressa.
Per la seconda volta in quel giorno, Niall si alzo` di scatto e fece rovesciare la sedia.
«..classic-SIGNOR HORAN!» urlo` la professoressa «Cosa diavolo sta combinando?»
«Devo andare in bagno» rispose Niall e detto questo si catapulto` fuori dall’aula senza aspettare la risposta dell’insegnante.
Corse per i corridoi e invece di dirigersi verso il bagno come avrebbe dovuto fare se ne ando` ne cortile dietro la scuola.
Appena si ritrovo` all’aperto respiro` a pieni polmoni l’aria, si sentiva meglio ma aveva ancora una strana sensazione addosso.
Chiuse gli occhi e respiro` di nuovo profondamente.
Era tutto cosi` calmo, non sentiva assolutamente nessun rumore.
Spalanco` gli occhi.
Era tutto cosi` calmo, troppo calmo.
Guardo` in alto, c’era un uccellino fermo, immobile, nel cielo.
«Oh no, ti prego, non ancora.» gemette.
«Bene, bene, bene.» disse una voce dietro di lui «e cosi` qui c’e` un altro angelo, devo confessartelo, non me lo aspettavo proprio.»
Malik aveva cominciato a girare attorno a Niall, che era rimasto fermo sul posto.
Quella voce gli fece venire i brividi, era cosi` familiare, gli sembrava di averla gia`sentita da qualche altra parte, ma non riusciva proprio a ricordare dove.
Uno scatto e le facce dei due ragazzi si trovarono a pochi centimetri di distanza.
«Come ti chiami?» soffio` il moro sulle labbra dell’altro.
Niall degluti` rumorosamente.
«N-niall.»
«Oh, piacere Niall, io sono Zayn.» ghigno` l’altro.
Non sembrava minimamente intenzionato a muoversi da quella posizione.
«E quanti anni hai, Niall?»
«Diciasette.»
«Oh, non prendermi in giro, sai benissimo a che eta` mi riferisco.»
Neanche il ghigno sulla sua faccia accennava a voler sparire.
Niall degluti` rumorosamente, ancora.
Non poteva rivelargli la sua vera eta`, semplicemente non poteva.
Nessun angelo sano di mente avrebbe rivelato la propria eta` ad un altro angelo, amico o nemico che sia.
L’eta` era una cosa estremamente intima e soprattutto poteva salvarti in molte battaglie.
Si`, perche` dalla propria eta` dipendono i propri poteri, solo dopo che hai superato una certa eta` puoi padroneggiare determinati poteri.
E Niall non voleva assolutamente rendersi vulnerabile, soprattutto non con quell’angelo delle tenebre.
Non diro` niente, perche` mai dovrei dirgli quanti anni ho?
Dopotutto ne dimostro molti di piu` di quanti ne ho in realta`, non verra` mai a sapere che ho solo 1917 anni.
Zayn inarco` un sopracciglio e contemporaneamente si raddrizzo`.
«1917 anni. Beh, hai ragione, solo. Sei piuttosto piccolo.»
Niall spalanco` la bocca, se fosse stato possibile la mascella avrebbe toccato terra.
«Ma come cazzo hai fatto? E` impossibile che tu sappia gia` leggere nel pensiero! Avrai al massimo qualche anno piu` di me!»
Ed ecco che il ghigno ricomparve sul viso del moro.
«Chi lo sa, magari e` come dici tu, o magari no.»
Niall era fuori di se dalla rabbia, si era fatto fregare come un fesso, e ora quello sbruffone si permetteva anche di prenderlo per il culo.
«Oh e allora sentiamo, quanti anni avresti?»
«Non sono cosi` scemo da venirlo a dire a te.»
Gli fece l’occhiolino.
Se prima Niall era rosso, ora lo era ancora di piu` e non solo per la rabbia.
«E ora, scusami biondino, ma devo andare a sbrigare faccende piu` importanti, ma non ti preoccupare, ci rivedremo presto.»
Detto questo, spari` in un batter d’occhio, senza lasciare nessuna traccia di se.
Niall sbatte` un piede per terra.
«Oh, perfetto! Ora si sa anche smaterializzare!»
Ma se fuori sembrava totalmente furioso, dentro di se le ultime parole del moro gli rimbombavano in testa.

Ci rivedremo presto.
 

Angolo Autrice:

Ehm.. *schiva pomodori, ortaggi e intere insalate*
E` quasi un anno che non pubblico, lo so!
Lo so, scusatemi!
Sono una persona terribile!
Scrivere questo capitolo e` stato un parto, una gravidanza (anche perche` sono quasi nove mesi HAHAHA-no.)
Seriamente vi chiedo scusa, ma non riuscivo proprio a scrivere.
Se c'e` qualche errore e` perche` non sono riuscita a trovare nessuno che mi betava il capitolo, ancora scusa.
Pero` mi farebbe davvero piacere sapere se c'e` qualcuno che legge ancora la storia.
Non e` che mi lascereste una recensioncina-ina-ina? *occhi da cucciolo*
Vi saluto, e spero di aggiornare presto! (Hahahah ma chi prendo in giro)

Irene.

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