you can fly away with me

di doyoubelieve
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E' come se tutti vivessero di popolarità, se così si puo definire ***
Capitolo 2: *** siamo finiti già a parlare come se ci conoscessimo da una vita ***
Capitolo 3: *** quando ti ho incontrata è come se il mio cuore avesse preso un colpo ***
Capitolo 4: *** "ciao justin." ***



Capitolo 1
*** E' come se tutti vivessero di popolarità, se così si puo definire ***


E' domenica, i raggi del sole filtrano nella mia stanza facendomi svegliare lentamente,vado in bagno tutta sgobbata  e mi lavo la faccia lasciando che le goccioline cadano un dopo l'altra nel lavandino,mi asciugo e scendo in cucina per fare colazione
"Buon giorno sgobbatella" disse mio fratello con un pizzico di ironia
"Chiudi il becco idiota" risposi senza un minimo di esitazione,mi buttai a peso morto sul divano come se non avessi dormito tutta la notte 
"Dio quanto sei pigra" 
ignorai la sua solita battutina
"Ho fame" esclamai alzandomi immediatamente dal divano 
"Ho preparato i muffin" 
"Mmh hai usato la ricetta della mamma?" 
"Certo altrimenti non li mangi" rispose ridacchiando 
"Lei si che li sapeva fare non come te che sai benissimo come bruciarli" risi 
"Una volta,l'ho fatto una fottuta volta" continua sorridendo 
"E questo ti ha segnato per tutta la vita sappilo" dissi sedendomi a tavola 
"Non aspettarti nulla,non ti servo stamattina" 
"Dai ma io ho fame" 
"Alzati prenditi un bicchiere,il succo e mangia un muffn" 
"Quindi tu mi stai dicendo che mi dovrei alzare.." 
"Esattamente" 
"Giuro che pagherai quest'affronto" 
mi alzai e feci come mi era stato detto
"Questa me la paghi sul serio" dissi sedendomi
"Zitta e mangia" disse bevendo del succo 
odio quando qualcuno mi dice di star zitta, non riesco a sopportarlo sul serio, la mia mente geniale come al solito ha deciso di rispondere al fuco con il fuoco, gli alzo il gomito facendogli cadere tutto il succo sulla maglia; non era la prima volta eppure ci rimase di stucco, si alzò di scatto e respirò lentamente
"Sei.." non continuo la frase lasciandomi incuriosita 
"Vieni qui" disse abbracciandomi
potevo sentire la mia maglietta leggermente inumidita,l'odore di ananas e la sua risata, risi senza pensare a niente, per questa volta non avevo sete di vendetta,avrei aspettato il momento opportuno 
"Ecco adesso mi tocca anche pulire"ridacchiai prendendo uno strofinaccio 
"Aspetta che ti do una mano" 
amava quando scherzavamo così, lo capivo, e a dirla tutta anche io amavo i nostri scherzi, in un certo senso ci mantenevano uniti; dopo aver finito mi sentì abbastanza puzzolente da dovermi andare a fare una doccia 
"Vado a farmi una doccia,puzzo come la casa di spongebob" 
"Muoviti che devo farla anche io" 
"A gli ordini capitano" feci la mossa da militare e corsi in camera per prendere un cambio,mi spogliai e mi infilai rapidamente sotto la doccia aprì il getto d'acqua calda, amavo sentire le gocce scendere lungo il mio corpo,mi rilassava,sarei potuta rimanerci una vita ma mi limitai a 10 minuti. 
Mi asciugai velocemente per poi dedicarmi al mio punto debole, i capelli, i miei capelli erano abbastanza lunghi e ci mettevo un'eternità ad asciugarli,iniziai e proseguì per circa 15 minuti,infilai una maglietta larga e un pantaloncino,scesi di sotto  velocemente sperando che mio fratello non si fosse arrabbiato per tutto il tempo che ci avevo messo, di solito ci mettevo tipo un'ora ma lui lo odiava mi ripeteva continuamente "dovrai pagarmi l'affitto per quel bagno"ma non gli davo mai retta, un giorno di questo mi avrebbe uccisa ne ero sicura
"Amen" disse alla mia vista 
"Dai vai che puzzi" risi 
"Gne" rispose tirandomi il naso
sentì il mio iPhone squillare sul comodino, risposi senza nemmeno controllare chi fosse 
*Pronto?
hey bradipo
buongiorno anche a te emy
senti stasera c'è una festa è invitata tutta la scuola vogliamo andare? 
tutta la scuola? 
si ci sarà anche Justin ovviamente,e ti preciso che era una domanda retorica tu ci verrai e basta 
e cosa dovrei mettermi? 
oggi pomeriggio vengo da te e vediamo. 
va bene a dopo ciao brutta.
ciao 
Feci un respiro profondo, ero tremendamente preoccupata,la presenza di Justin mi scombussolava, le farfalle nello stomaco non mi avrebbero dato tregua ne ero certa, uscì in giardino e mi sedetti sulla mia panchina, al dire il vero era la nostra panchina, mia di mio fratello e dei miei genitori, dissi la mia prima parola lì e ci persi anche il mio primo dente,quando ero nervosa mi sedevo lì e da nessun altra parte.
Restai seduta per tipo 19 minuti e ancora non avevo preso una decisione anche se non ce ne era un disperato bisogno,vidi mio fratello entrare in giardino, si sedette vicino a me,entrambi rimanemmo in silenzio 
"Cosa c'è che non va?" chiese guardandomi
"Stasera ci sarà una festa.." abbassai lo sguardo 
"E?"
"Ci sarà anche il ragazzo.." 
"Mh il famoso ragazzo di cui non so ancora il nome?" chiese sorridendo 
"Esatto" ridacchiai
"Come vi siete conosciuti?"
"Beh conosciuti per modo di dire,erano appena morti mamma e papà e io ero in corridoio a piangere e lui mi 'consolò' ho amato tutte le parole che mi disse,fu molto profondo sul serio,mi aiutò molto,ma purtroppo lui non si ricorda di me.."  
"Ah capisco,pero' perché non andare alla festa? non vedo il problema" 
"Sinceramente? nemmeno io eppure sono così nervosa,ho paura di andare.. non mi sento.. non mi sento.." 
"So esattamente come ti senti" mi interruppe "hai dei bellissimi capelli biondi, occhi verdi mozza fiato, un bel sorriso, sei piena di vita quando vuoi, ascoltami bene,quando vuoi" sorrisi alle sue parole così carine "sei simpatica, tenera e sincera,e se non ti noterà lui ce ne saranno altri" a quel punto la mia vista si offuscò,lo abbracciai fortissimo. 
Mi staccai lentamente,notando che non aveva menzionato nessun mio difetto, eppure ne avevo così tanti 
"Insomma sono pigra,acida,a volte capricciosa, ne faccio una dopo l'altra, sono un disastro cioè se mi dovessi mai fidanzare con qualcuno dovrà amarmi proprio tanto se mi sopporterà allungo" 
"Si è possibile, ma credimi non ti amerà nemmeno la metà di quanto ti amo io" a quelle parole rabbrividì e lo abbracciai nuovamente, come poteva esserci tutta quella dolcezza in un corpo solo? 
Ci alzammo ed entrammo abbracciati, per poi metterci sul divano a guardare un film,entrambi sprofondammo in un sonno profondo .
Dopo circa due ore di sonno si sentì la pota sbattere, era emy ne ero sicura,era talmente delicata che riuscivo a riconoscerla ovunque
"In piedi bradipo" urlò 
aprì leggermente gli occhi solo per mandarcela,
"Ciao brutta" mio fratello porse il bugno a emy per ricevere a sua volta un pugno. 
"Aiutami ad alzarmi dai" supplicai emy porgendogli il braccio,mi tirò velocemente facendomi sussultare 
"Basta che ti alzi che dobbiamo scegliere i vestiti" ribbattè facendomi strada verso le scale,andai  velocemente in bagno per sciacquarmi la faccia.Provai mille vestiti diversi e finalmente ne trovai uno perfetto, non ricordavo nemmeno di averlo
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era davvero bellissimo,ma avevo paura di indossarlo,non mi sentivo all'altezza,all'altezza di cosa? non ne ho idea eppure ero così insicura.
"Questo assolutamente" esclamò emy entusiasta 
feci un respiro profondo e presi coraggio "Si,ho deciso,lo metto" non ebbi nemmeno il tempo di terminare la frase che vidi emy fare dei piccoli salti di gioia
"Hai dei tacchi abbinati vero" domandò ricomponendosi 
"Tacchi? scherzi?" chiesi confusa
"Si sotto questo ci vanno i tacchi" rispose con non curanza,deglutì 
"E che tacchi siano" dissi senza nessun espressione.
Ci preparammo curando ogni singolo dettaglio fino all'ora della festa,entrambe stavamo benissimo,scendemmo per farci vedere da mio fratello
"Siete bellissime,divertitevi e non tornate tardi" mi diede un bacio sulla fronte e ci avviammo velocemente alla festa,arrivate alla porta quasi non volevamo entrare,ma poi facendoci coraggio varcammo quella porta,diversi ragazzi ci guardarono ma non schifati come temevo,tra tutta quella folla cercavo justin,e quando lo vidi notai che molte ragazze gli stavano addosso ma a lui sembrava non importare
"Non pensarci adesso,divertiamoci e basta" sorrisi capendo che aveva ragione 
"Certo" 
Successivamente incontrammo diverse amiche e ballammo tutte insieme,dopo molte,moltissime canzoni, c'erano coppiette appiccicate,qualcuno che aveva alzato troppo il gomito e altri che continuavano a ballare come se nulla fosse,a me personalmente mancava l'aria e uscì un po fuori sedendomi su un dondolo,vidi un ragazzo venire verso di me,ma solo quando si appoggio ad uno spigolo poco distante dal dondolo mi accorsi che era justin,il mio cuore smise di battere in quel momento,guardava disinvolto il cielo, e poi passò immediatamente a guardarmi,abbassai subito lo sguardo,dondolandomi con i tacchi, cercai di sembrare disinvolta
"Non ti piacciono molto le feste vero?" 
mi aveva rivolto la parola? mi aveva seriamente rivolto la parola? le farfalle nel mio stomaco diventarono come dei grilli,avevo un nodo allo stomaco e il cuore batteva talmente forte che avevo paura che lo sentisse,cercai di non esitare e di sembrare tranquilla 
"Non è che non mi piacciano anzi, mi sono divertita molto,solo che non sono abituata a questo genere di cose" risposi spedita 
"Beh credo che sia normale" rispose guardandomi,cercai in ogni modo di non incontrare il suo sguardo,sapevo che mi sarei sicuramente persa nei suoi splendidi occhi
"Invece a te? suppongo che ti piacciano" 
"In realtà" si sedette accanto a me "non amo questo genere di cose, nella nostra scuola sembra quasi che sia obbligatorio che il capitano della squadra di basket debba avere milioni di cheerleaders che gli corrono dietro  e debba essere presente ad ogni festa" 
"E' come se tutti vivessero di popolarità, se così si puo' definire" risposi quasi tranquilla 
"E' esattamente quello che penso io" mi guardò quasi confuso,sorrisi diventando leggermente rossa 
"Oh comunque io sono Justin piacere" mi porse la mano 
"Allison" dissi stringendogli la mano 
"Senti posso farti una domanda?" chiese con uno sguardo all'apparenza più profondo
"Dimmi" risposi con le gambe che continuavano a tremare 
"Potrei avere.." ecco lo sapevo, mi maledì mentalmente mille e mille volte,il telefono suonò proprio in quel momento 
"Scusami,devo rispondere" 
*Emy dimmi 
dobbiamo andare via e in fretta 
va bene sto arrivando 
Mi alzai velocemente 
"Devo andare,scusa" dissi dispiaciuta 
"Non preoccuparti, ci si vede allison" sorrise dolcemente
"Ciao justin" sorrisi a mia volta 
entrai dentro, ma perché cazzo non avevo messo il silenzioso? cercai emy ovunque fino a che non la trovai
"Spero che ci sia un motivo valido,perché stavo finalmente parlando con justin" 
"Il coprifuoco allison,il coprifuoco" disse tranquilla 
"Ma vai a fare in culo,cioè io non ho finito di parlare con justin,che per giunta stava stava per farmi dio solo sa quale domanda,per un fottuto coprifuoco?" ribattei leggermente alterata  
"Esatto adesso muoviti" giuro che prima o poi l'avrei uccisa 

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Capitolo 2
*** siamo finiti già a parlare come se ci conoscessimo da una vita ***


La mattina dopo mi svegliai stanchissima,andai in bagno a lavarmi,mi infilai un pantalone e una maglia e scesi giù,mio fratello era stranamente sveglio 
"buongiorno" dissi assonnata 
"hey non sei in anticipo?" mi domandò confuso 
"no questo è l'orario in cui dovrei andare a scuola normalmente" 
"solo che tu sei ritardataria"
"esatto" ridacchiai
mi sedetti e feci colazione con caffè per mantenermi sveglia,e biscotti per addolcirmi un po,visto che la mattina appena sveglia ero abbastanza acida.
"meglio che vada" mi alzai dalla tavola rapidamente 
"va bene a dopo" 
Presi la borsa e mi avviai chiamando emy 
hey brutta dove sei? 
guarda dietro di te 
dovevo essere proprio stanca per non essermi accorta che era a pochi metri dietro di me 
"hey bradipo, devi raccontarmi ancora di ieri sera" esclamò curiosa
"beh ecco,ero uscita a prendere un po d'aria e dopo qualche minuto è arrivato anche lui,abbiamo iniziato a parlare ma qualcuno ci ha interrotto" risposi guardandomi attorno per dare un tocco di ironia a quello che avevo appena detto
"non lo farò mai più promesso" alzò le mani in segno di difesa ridendo
"sarà meglio per te" la fulminai con lo sguardo,rise nuovamente 
"avanti muoviamoci o arriveremo tardi" 
camminammo più velocemente e appena arrivammo,la scuola sembrava essere deserta,cioè non nel vero senso della parola ma era meno affollata del solito e fortunatamente la campanella non era ancora suonata 
"a prima ora abbiamo?"chiesi a emy aprendo il mio armadietto 
"italiano" 
Amo la professoressa di italiano sul serio, è tranquillissima,mette voti altissimi,ma quando spiega vorrei essere da tutt'altra parte,è seriamente noiosa.Entrai in classe e mi sedetti all'ultimo banco accanto ad emy,la professoressa non era ancora arrivata e ne approfittai per fare un sonnellino,mentre io ero impegnata a recuperare le ore di sonno la professoressa era entrata e aveva addirittura iniziato la spiegazione,persi piu' di metà lezione fino a che non sentì emy darmi dei colpi sulla gamba 
"Allison stai dormendo?" la professoressa mi guardava quasi incredula,alzai gli occhi e feci una faccia da innocente 
"No professoressa,è che ho un fortissimo mal di testa" mi passai la mano sulla fronte con la speranza che non si accorgesse che stavo dicendo un enorme balla 
"vai un po' fuori dai,appena ti senti meglio entri" rispose tranquilla 
"la ringrazio" mi alzai e uscì dalla classe.
Camminai avanti e indietro per il corridoio per tipo 5 minuti,perché annoiarmi dentro se potevo annoiarmi fuori?,mi sedetti sulla sedia del bidello che stranamente non c'era,sentì dei passi,ma non me ne curai minimamente,fino a che non sentì una voce,una voce che avrei riconosciuto ovunque,le farfalle nel mio stomaco ricominciarono a svolazzare,mi avrebbero mai dato tregua? 
"hey allison"
"ciao justin" sorrisi cercando di non diventare rossa come un peperone
"non dovresti essere in classe?" fece l'imitazione di un professore di cui non ricordavo il nome 
"io si dovrei,e lei? non dovrebbe essere in classe anche lei?" rise leggermente,fino a ritornare sorridente 
"no seriamente cosa ci fai qui fuori?"chiese guardandomi 
"ho finto di aver mal di testa e sono uscita" 
"ah bene siamo anche bugiarde,la aggiungerò alla lista delle cose che conosco di te" sorrise 
"non conosci nulla di me" sorrisi a mia volta 
"proprio per questo stiamo per parlare di te" disse disinvolto,voleva parlare di me? sul serio? era così interessato,sentivo che il cuore mi sarebbe scoppiato da un momento all'altro 
"di me?" chiesi confusa
"si,è così sconvolgente?" domandò ridendo
"no,cosa vuoi sapere?"  
"non so,cosa ti piace,come vai a scuola e no,non mi interessa se ci vai a piedi" esclamò ridendo 
"beh,adoro la musica,mi piace leggere,e a scuola vado bene" 
"avrei altre domande per te"
"è un quarto grado per caso?" dissi ironicamente,rise alla mia battuta e proseguì il suo discorso 
"no,solo mi piacerebbe conoscerti meglio,sembri quasi misteriosa" disse alzando le sopracciglia e guardandosi attorno, a quel punto non potei fare a meno di ridere della sua faccia così carina 
"non sono misteriosa" feci una piccola smorfia per poi continuare "solo che non abbiamo avuto il tempo materiale per conoscerci" 
"bhe hai ragione,ma visto che adesso posso ti farò delle domande" disse tranquillo
"va bene,iniziamo" esclamai pronta
Proprio in quel momento mi arrivò un messaggio di emy,di nuovo 
Da Emy: la professoressa sta per arrabbiarsi,entra e in fretta
"allora" lo interruppi immediatamente,mi piangeva il cuore,avrei potuto parlare con lui all'infinito senza mai fermarmi,ma non potevo rischiare che la professoressa si arrabbiasse,i miei voti dovevano rimanere eccellenti,un giorno avrei dovuto aiutare mio fratello lavorando,lui aveva trovato per fortuna un lavoro che gli faceva guadagnare parecchi soldi,ma questo sarebbe durato per massimo 3 anni e io avevo intenzione di aiutarlo costi quel che costi.
"scusa devo andare,mi dispiace tantissimo" dissi dispiaciuta 
"riusciremo a parlare prima o poi?" domandò ironicamente 
"sono sicura di si"sorrisi timidamente
"tieni" mi porse il suo iPhone "segna il tuo numero qui" a quel punto mi venne spontaneo dargli il mio,entrambi segnammo i numeri  
"ci vediamo presto allison" mi salutò sorridendomi 
"ciao justin" sventolai la mano sorridendo.
Entrai in classe velocemente,cercando di sembrare il più malata possibile 
"ti senti bene?" chiese la professoressa preoccupata 
"si non si preoccupi" risposi sedendomi al mio posto,ero brava a fingere o la professoressa era davvero troppo stupida? non avevo nessuna intenzione di testare la sua pazienza,quindi non lo avrei mai saputo.
Cercai di nascondermi tra tutti per staccare la testa a emy definitivamente 
"ma cazzo,ogni volta che sto parlando con justin,mi chiami o mi mandi un fottuto messaggio?" gli domandai con aria quasi severa
"si stava arrabbiando cosa dovevo fare?" fece una breve pausa per poi riprendere "aspetta,aspetta,aspetta cosa vuoi dire? stavi parlando con bieber?" chiese confusa e emozionata allo stesso tempo "ero in corridoio ed è arrivato lui,mi ha chiesto perché non ero in classe, e poi mi ha detto che voleva conoscermi meglio mi stava facendo delle domande ma ovviamente qualcuno ci ha interrotto,di nuovo" puntualizzai bene le due parole "ma la parte che mi ha spiazzato,è che ha voluto il mio numero" 
"Oh cazzo" esclamò sconvolta "sembrava così interessato,sul serio sono al settimo cielo" sorrisi ancora incredula "sono felicissima per te davvero,ma non farti troppi film,non vorrei che ci rimanessi male" le sue parole, le sue parole erano così maledettamente vere.Dopo la morte dei miei genitori ho costruito uno scudo intorno al cuore,ho perso così tante persone,mi illudevo e poi l'unica che soffriva ero io,mio fratello crede che la mia insicurezza sia dovuta proprio a questo,eppure non riuscivo a non essere felice.Cercavo di non pensare a tutto quello che era accaduto ma non era possibile,ormai ero andata in stembay,ancora avvolta nei miei pensieri la campanella segnò la fine della prima ora
"hey bradipo,alzati che abbiamo due ore di chimica" la voce di emy mi riportò alla vita reale "si hai ragione"sorrisi leggermente per poi fare una faccia da cucciola "mi aiuti ad alzarmi?" domandai sbattendo le palpebre velocemente "cosa ho fatto di male?" alzò le braccia al cielo per poi aiutarmi.Ci recammo a gli armadietti per prendere i libri e entrare subito in classe.Le due ore furono davvero lunghe,ma per fortuna una circolare ci avvertì che saremmo dovuti uscire tutti prima,il motivo? non ne avevo idea,appena la professoressa lesse quelle sante parole volarono gli urli più forti che io abbia mai sentito e fortunatamente la campanella suonò ancora una volta. 
"dio finalmente è finita" sospirai 
"su dai non è stato male oggi" cercò di tirarmi su 
"si oggi è stata una fantastica giornata direi" emy non rispose si limitò a sospirare.Entrambe ci avviammo verso casa 
"mangi da me?" le chiesi cercando il mio telefono nello zaino "non posso devo andare fuori città con mamma"
"domani pero' vieni a scuola vero?" domandai aggrottando le sopracciglia
"certo devo per forza"
"va bene,domani mattina però entra in casa e aspettami farò sicuramente ritardo" 
"va benissimo a domani bradipo" 
"ciao brutta" la salutai entrando in casa.Entrata in casa liam non c'era,speravo solo che mi avesse preparato qualcosa da mangiare perché non avevo assolutamente voglia di cucinare,come non detto il cibo era tutto in tavola,mangiai lentamente e mi misi sul divano a guardare la televisione,consapevole che per tutta la giornata sarei potuta stare tranquilla,senza fratello,senza compiti,dopo un'ora decisi di alzarmi prendere un  libro e leggerlo in un posto tranquillo magari in spiaggia.Mi avviai a piedi,camminai parecchio e finalmente trovai un posto tranquillo,pero' liam sarebbe dovuto venire a prendermi,in primo luogo perché non avrei fatto tutta quella strada di nuovo,e secondariamente perché non avevo la minima di dove fossi finita.Mi sedetti comodamente su uno scalino e inizia a leggere,ero rilassatissima,quell'aria mi faceva davvero bene,non faceva ne caldo e ne freddo,tirava un bel vento, il rumore delle onde mi faceva compagnia.
La mia lettura si faceva sempre piu' interessante,e eccolo un messaggio,sospirai avrei ucciso emy era ufficiale,presi il telefono e sgranai gli occhi 
Da justin: guarda dietro di te 
Mi girai lentamente e mi accorsi che justin mi stava guardando sorridente 
"non credevo che quel 'ci vediamo presto'lo avessi preso in parola" ridacchiai "che ci fai qui?" aggiunsi poi.Si sedette accanto a me 
"vengo qui quando sono preoccupato" rispose guardando il mare "e adesso lo sei?" domandai curiosa 
"si,abbastanza" continuava a guardare il mare,sembrava tremendamente preoccupato,ero in bilico,non sapevo se chiedergli o no come si sentisse infondo ci conoscevamo solo da un giorno,decisi di rischiare,non avevo nulla da perdere infondo "come mai?"dissi queste due parole quasi di corsa,ero davvero spedita. 
"manca poco al campionato e tutti contano su di me,mi piace il basket solo che tutti ci attribuiscono così tanto peso,l'anno scorso abbiamo perso,e quest'anno vogliono vincere ad ogni costo" a guardare la sua faccia sembrava quasi quale grave tragedia fosse successa,le parole dopo questo mi vennero spontanee 
"sai,penso che si gli altri ti facciano pressione,ma che tu ti stai caricando di pesi non tuoi, insomma la squadra non è composta solo da te,tutta la squadra deve dare del suo meglio,e penso che loro lo sappiano, e poi beh se non vincerete vuol dire che vi rifarete l'anno prossimo" mi guardò sorridendo,mi sentivo seriamente saggia in quel momento 
"forse hai ragione tu" mi guardò negli occhi con una faccia piu' sollevata "e tu invece che ci fai qui?" 
"sono venuta a leggere" dissi alzando il libro "conoscevi già questo posto?" mi domandò interessato 
"al dire il vero non so nemmeno come ci sono arrivata" a quelle parole rise,quella risata dio era così bello quando rideva
"quindi possiamo tornare al discorso di oggi" disse guardandomi di nuovo "certo ma stavolta spengo il telefono"
"bene allora"iniziò finalmente il discorso ma lo interruppi come mio solito "credo di poterti dire tutto io direttamente,mi piacciono i libri la musica,a scuola vado bene,ho due soprannomi 'sgobbatella' e bradipo' il mio colore preferito è il viola e ho 18 anni" dissi tutto di un fiato,non amavo le domande preferivo arrivare dritta al punto 
"no ma.. bradipo?" si poteva notare il divertimento nei suoi occhi
"si,dicono che sono pigra" ridacchiai 
"quindi tu sei il bradipo di casa?" domandò ridendo 
"beh tecnicamente lo era mio padre"sorrisi 
"era?" sembrava disorientato e confuso
"i miei genitori non ci sono piu'" pronunciando quelle parole il mio sorriso non si spense solo perse un po' di lucentezza 
"oh ehm mi dispiace io non volevo" si strofinò la nuca,evitando il mio sguardo.
"E' tutto ok" cercai di sorridere e rassicurarlo "quindi tu vivi da sola adesso?" sembrava così curioso di conoscermi,era davvero tenero "no,vivo con mio fratello" 
"immagino che sia stata dura per voi" mi guardò profondamente,era proprio lo stesso sguardo che mi fece sei anni fa,mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo 
"si ma adesso entrambi stiamo bene,mentre tu?" cercavo di cambiare discorso non amavo parlarne 
"beh i miei genitori sono divorziati e io vivo con mia madre"
Stava parlando con me ed era talmente tranquillo,penso che questa conversazione non l'abbia avuta mai con nessun altro 
"mi dispiace" abbassai lo sguardo,fissando le mie scarpe 
"ti confesso che ancora spero che tornino insieme" 
"beh puoi sperarlo,ma non è detto che succeda,insomma tra loro non ha funzionato,ma loro continuano ad amarti come sempre" mi sorrise dolcemente "sai non ho mai avuto questo tipo di conversazione con nessuno" 
"la cosa è negativa o positiva?" alzai un sopracciglio guardandolo "positiva,sul serio,ci conosciamo da meno di un giorno e siamo finiti già a parlare come se ci conoscessimo da una vita"
"hai ragione" dissi fissando le onde 
Non so se poteva essere possibile,ma il sentimento che provavo per justin era ancora più forte di prima.
"vieni ti accompagno a casa" mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi,la strinsi e mi alzai 
"grazie" dissi imbarazzata 
Dopo di che mi condusse vicino ad una macchina rigorosamente nera,senza nemmeno un graffio,specchietti perfetti,finestrini perfetti,forse era più in ordine la sua macchina che il suo cassetto dei calzini.Entrammo entrambi
"wow è bellissima" dissi guardandomi attorno
"ti piace?" 
"tanto" risposi continuando a guardandomi attorno.Mise in moto e partì a tutta velocità 
"metti la cintura dai" mi guardò per poi ritornare a fissare la strada 
"non me lo farò ripetere due volte" balbettai cercando di guardare un punto fisso della macchina "guidi sempre così veloce?" 
"non credo che tu voglia davvero saperlo" ridacchiò "rallenta ti prego" dissi leggermente spaventata. Avevo una paura fottuta come diamine faceva a guidare così maledettamente veloce? fortunatamente rallentò evitandomi un attacco di cuore.
"sei più tranquilla ora?" mi guardò notando che tremavo "diamine si,un giorno farai un incidente ne sono sicura" 
"ow mi stai portando sfortuna"disse scherzando "no dico la verità,sul serio justin,dovrai iniziare ad andare più piano quando sei in macchina,sopratutto se in macchina ci sono io" puntualizzai le parole 
"beh si muore una volta sola" rispose tranquillo 
"ah bene,bel pensiero,ma a me piacerebbe vivere allungo" sorrise senza aggiungere niente.
Accese la radio e appena sentì la canzone di Bastille "Pompeii" ridacchiai,amavo quella canzone la cantavo sempre sotto la doccia 
"great clouds roll over the hills,bringing darkness from above,but if you close your eyes,does it almost feel like,nothing changed at all? Does it almost feel like you've been here before?" justin canticchiava tutto sorridente,picchiettando la mano fuori dal finestrino 
"does it almost feel like,you've been here before?" continuai a canticchiare con lui.
Cantammo la canzone insieme e quando arrivava la parte in cui diceva "but if you close your eyes" la urlavamo fuori dal finestrino
"sembriamo due idioti" rise continuando a guardare la strada "forse un po lo siamo" risposi mettendo una mano fuori dal finestrino.Dopo aver riconnesso il cervello mi accorsi che avevamo superato la mia casa da un isolato 
"ehm justin" cercai di rimanere seria e non ridere "mh?" mi fece un segno con la testa "abbiamo superato casa mia" appena dette quelle parole non riuscì a non ridere "oh,ehm e da quanto?" stava cercando di trattenere le risate "un isolato" 
"bene adesso concentriamoci"ridacchiò "esatto su,facciamo i seri"
Dopo dieci minuti eravamo arrivati davanti a casa mia 
"beh eccoci" dissi sospirando 
"ecco beh" posò la sua mano sulla nuca "ci vediamo allison" mi salutò dandomi un bacio sulla guancia,la quale stava per andare a fuoco, ricambiai il bacio,infondo era stato lui a farlo per primo. 
"ciao justin" uscii dalla macchina e quando arrivai alla porta mi accorsi che stava aspettando che entrassi,entrai e sventolai la mano in segno di saluto,mi fece l'occhiolino sorridendo per poi ripartire di nuovo.Entrai in casa cercando di fare meno rumore possibile,salì di sopra per controllare che liam fosse in casa,stavo per entrare in camera sua quando sentì una voce dietro di me che mi fece prendere un grosso spavento 
"hey sgobbatella" mi salutò baciandomi la fronte "mi hai fatto prendere un infarto" dissi mettendomi una mano sul petto 
"dove sei stata?" chiese curioso "ho fatto una passeggiata e mi sono fermata a leggere un po" risposi tranquilla 
"Ah va bene,giù c'è la cena se hai fame" 
"non ho fame vado in camera,domani sarà una giornata lunga,buona notte" gli stampai un bacio sulla guancia 
"notte piccola" 
Entrai in camera mia e mi buttai a peso morto sul letto, justin era stato così carino con me,sembravamo amici da una vita,eppure non volevo farmi illusioni,io e lui non saremmo mai stai insieme,io avevo la mia vita lui aveva la sua,probabilmente non avremmo più parlato,forse mi avrebbe potuto anche dire di non salutarlo più,quei pensieri mi rattristavano,ma dovevo anche pensare negativamente o sarei rimasta delusa,presi il telefono per chiamare emy e mi accorsi che c'era un messaggio di justin,nella mia mente iniziarono a farsi spazio pensieri negativi,forse non voleva più avere a che fare con me? lo aprì 
Da Justin:

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Capitolo 3
*** quando ti ho incontrata è come se il mio cuore avesse preso un colpo ***


Da Justin: Sono contento di aver parlato con te,sono stato davvero bene,immagino che tu stia per andare a dormire,quindi buonanotte bradipo. 
 
le mie guance stavano andando a fuoco,gli occhi erano lucidi e le gambe non smettevano di tremare,però feci passare qualche minuto prima di rispondergli 
 
A Justin: E' piaciuto anche a me, ahahah beh buonanotte anche a te justin.
 
Mi addormentai con il telefono tra le mani,la mattina dopo feci le solite cose e quando scesi di sotto trovai emy ad aspettarmi
 
"buongiorno bradipo"esclamò sollevata al mio arrivo,diventai leggermente rossa pensando al messaggio che mi aveva mandato justin 
"buongiorno brutta" sorrisi per poi proseguire "devo raccontarti un sacco di cose dio mio" 
"non ci siamo viste per un giorno,in realtà nemmeno quello perché ci siamo viste di mattina,e già hai delle novità?" domandò sorpresa 
"Si dai andiamo ti racconto strada facendo" la presi per mano conducendola alla porta urlai "ciao amurr" prima di uscire,per far capire a liam che stavo andando via,era abbastanza inutile perché dormiva ma okay.
Ci incamminammo 
 
"cos'è che dovevi raccontarmi?" chiese curiosa 
"ieri ho incontrato justin,abbiamo parlato tanto,mi ha accompagnato a casa e ieri sera mi ha mandato un messaggio" dissi tutto di un fiato per poi porgergli il telefono con il messaggio 
Rimase immobile a leggere quel messaggio,gli occhi stavano per uscirgli dalle orbite 
"Oh cazzo" si ricompose per poi ricominciare a parlare "tu gli piaci ne sono sicura"
"non iniziare ti prego" alzai gli occhi al cielo 
"sei troppo tranquilla,non è da te,che diamine ti prende?"
"ho deciso che questo è un sogno" continuai a camminare spedita come se nulla fosse 
"scherzi?" continuava a guardarmi stupita "sono confusa" faceva bene ad esserlo,perché anche io lo ero e parecchio 
"non voglio farmi troppe illusioni,già mi sono fatta troppi film ieri,potrei seriamente vincere un oscar" 
"beh si vedrà" 
"esatto adesso gambe in spalla che tra dieci minuti dobbiamo entrare in classe" 
Arrivammo a scuola e appena attraversammo la porta,justin e i suoi amici ci passarono davanti,mi accorsi a mala pena che mi aveva fatto un cenno
 
Un cenno? scherzava? solo ieri mi aveva saluta con un bacio sulla guancia,avevamo parlato quasi come se fossimo migliori amici,avevamo scherzato e cantato, mi aveva mandato un messaggio dicendomi che era stato bene con me e il giorno dopo mi salutava con un fottuto cenno? 
 
"ma cosa diamine.." lo indicò indicando a sua volta me "non chiedermelo non lo so" risposi confusa 
"forse è perché era con i suoi amici" disse aprendo il suo armadietto 
"già,forse non sono abbastanza importante per essere salutata" abbassai lo sguardo per poi rialzarlo "giusto io non sono una cheerleader"
"sinceramente non so che dirti" mi guardò leggermente dispiaciuta 
la mia gamba iniziò a vibrare,presi il telefono dalla tasca e spalancai gli occhi, che problemi aveva? prima non mi salutava e poi mi chiamava? non riuscivo a capirlo sul serio 
"è justin cosa faccio?" 
"rispondi,anzi no lascia squillare" feci quello che mi era stato detto "no dai rispondi" disse mordendosi il labbro 
"prendi una decisione" esclamai prima di rispondere 
 
Pronto? 
 
Hey allison puoi aspettarmi davanti al tuo armadietto? 
 
Veramente io.. non lo so 
 
bene lo prendo per un si, ci vediamo tra cinque minuti
 
attaccò senza darmi nemmeno il tempo di replicare 
"cosa ti ha detto?" sembrava quasi più agitata di me  
"vuole che lo aspetti qui cosa faccio adesso?"
"aspettalo,mi inventerò io un scusa" esclamò eccitata 
"va bene,ma adesso calmati e vai in classe" ridacchiai accorgendomi che era diventata leggermente rossa 
"allora ci vediamo più tardi,dovrai raccontarmi tutto sappilo" sorrisi alle sue parole "lo so, a più tardi" 
Aspettai per circa due minuti,per poi vederlo arrivare tutto sorridente,a quella non riuscì a fare a meno di sorridere 
 
"allora signore può spiegarmi il motivo della mia attesa?" chiesi ironicamente incrociando le braccia 
"beh signorina,sono qui per domandarle se gradisce infrangere la legge insieme a me" mi porse la mano a come se fossimo nel medioevo 
 
cosa intendeva per infrangere la legge? non sapevo se avere paura o essere emozionata,quel ragazzo stava iniziando a stupirmi ogni giorno di più
 
"no seriamente justin,cosa dovremmo fare?" domandai confusa 
"quello che ho appena detto" esclamò convinto 
"cosa intendi per infrangere la legge?" chiesi ancora più confusa di prima 
"non è niente di così grave tranquilla" mi rassicurò guardandomi 
 
rimasi in silenzio senza dire una parola,il mio cervello era diviso in due parti,una parte pensava alla scuola e a i voti e l'altra pensava all'opportunità che avevo per stare con justin anche se "avremmo infranto la legge" 
 
"allora ti va di fare qualcosa di illegale?" mi porse la mano di nuovo 
"questa domanda mi suona tanto come un doppio senso" appena pronunciai quelle parole scoppiò a ridere 
"beh dipende dai punti di vista" rispose con un aria divertita negli occhi 
 
la sua mano era ancora porsa verso di me,in quel momento decisi di mandare tutto al diavolo e di seguirlo,infondo avrei perso solo un giorno di scuola,anche se non mi aveva salutata quando era con i suoi amici preferivo di gran lunga stare con lui,afferrai la sua mano e mi condusse fuori scuola,controllando sempre dietro di noi anche se inutilmente perché il corridoio e il cortile erano completamente vuoti.
 
"andiamo in macchina o a piedi?" domandò guardandomi
"come posso decidere se non so cosa dobbiamo fare?" risposi squadrandolo 
"andiamo con la macchina,non mi va di camminare" si avviò aspettando che lo seguissi 
"davvero non hai intenzione di dirmi cosa dobbiamo fare?" 
"sei troppo curiosa,vedrai più tardi" rispose tranquillo 
 
mi limitai a restare in silenzio ed entrare in macchina 
 
"si però vai piano" dissi mettendomi la cintura 
"fidati di me" ridacchiò mettendo in moto 
"morirò ne sono sicura" esclamai chiudendo gli occhi 
"metti un po di musica così ti distrai" 
"meglio di no se no sbagliamo strada di nuovo" ridacchiai guardandolo 
"si forse hai ragione" affermò ridacchiando anche lui 
 
rimanemmo in silenzio,fino a che non sentì il mio telefono squillare,liam mi stava chiamando,non poteva scoprire che avevo marinato la scuola,come minimo mi avrebbe uccisa 
 
"non rispondi?" chiese guardandomi 
"ehm si" bisbigliai 
 
Liam dimmi 
 
piccola sei in classe? 
 
no sono in bagno,dimmi tutto 
 
volevo avvertirti che la mamma di emy deve andare fuori città e che quindi emy starà da noi per pranzo,avverti anche lei ok? 
 
si tranquillo 
 
va bene ciao bradipo ti voglio bene 
 
anche io ciao brutto 
 
durante la telefonata mi accorsi che justin era più teso,la vena del collo diventò più sporgente,era geloso si poteva notare sopratutto dall'espressione del suo viso,non sbagliavo mai su questo tipo di cose,ne ero più che certa era geloso,e questo stava per spiazzarmi completamente,forse emy aveva ragione,forse gli piacevo sul serio.
 
"il tuo ragazzo?" chiese cercando di sembrare disinvolto,senza risultato 
"ti rispondo con un altra domanda,quale ragazzo sano di mente si metterebbe mai con una sgobbatella come me?" dissi ironicamente,ridacchiò per poi guardarmi
"conosco qualcuno che si metterebbe con una sgobbatella come te" 
"sarebbe?" domandai curiosa della sua risposta
"risponderò alla tua domanda con una delle cose che mia nonna mi dice spesso "si confessa il peccato non il peccatore'" 
"odio questo non sapere le cose" sbuffai prendendo il telefono e chiamando emy 
 
Pronto? 
 
hei emy sei in classe? 
 
si parla in fretta
 
oggi pranzi da me, e come avrai già capito non entrerò a scuola 
 
si me ne sono accorta,ho inventato una buona scusa tranquilla,ci vediamo all'uscita che sono di fretta ciao bradipo 
 
ciao brutta 
 
"siamo arrivati" affermò justin scendendo dalla macchina,non feci in tempo ad aprire la portiera che già lo fece lui per me
 
eravamo in un parcheggio cosa c'era di così illegale in un parcheggio? continuai a guardarmi intorno,senza trovare una spiegazione logica 
 
"adesso cosa dovremmo fare?" domandai guardandolo 
"non fare domande,seguimi" mi prese per mano e mi condusse davanti ad uno steccato 
"mh e adesso?" domandai squadrando lo steccato 
"adesso scavalchiamo"rispose tranquillo 
"e come diamine dovrei fare?" non ebbi il tempo di battere ciglio che justin mi aveva preso in braccio mettendomi sullo steccato 
"adesso devi solo saltare" disse scavalcando anche lui 
 
rimasi bloccata alla vista i tutto ciò che avevo davanti, una piscina enorme con fontana inclusa,biliardo,sdraio,e poltrona massaggiante 
 
"oh mamma" esclamai saltando "come diamine hai trovato questo posto?" proseguì guardandomi intorno 
"ero di passaggio e l'ho notato" disse togliendosi le scarpe,feci lo stesso 
"e non ti hanno mai beccato?" domandai curiosa 
"no ormai so chi entra ed esce da questa casa,vengono delle persone a pulire ed annaffiare le piante solo il mercoledì e il venerdì,sempre nel pomeriggio" si sedette mettendo i piedi a mollo nell'acqua della piscina,mi sedetti accanto a lui 
"ti avrei fatto portare il costume ma mi è venuto in mente solo stamattina"
"tranquillo"
"posso farti una domanda?" chiese spostando lo sguardo dall'acqua al mio viso 
"si dimmi"  dissi muovendo i piedi nella piscina 
"ti va di venire a vedere il campionato?" guardava di tutto tranne che me 
"tu vuoi che venga?" mi girai verso di lui 
"si" rispose con voce bassa, quasi imbarazzato
"allora verrò" feci un sorriso a trentadue denti,per poi vederlo alzare il capo e sorridere 
"vincerete ne sono sicura" proseguì 
"vinceremo finalmente quel trofeo" si agganciò al mio discorso 
"e non dimentichiamoci di tutte le ragazze che urleranno e si butteranno addosso a voi" esclamai ironicamente 
"cos'è sei gelosa?" alzò un sopracciglio guardandomi,mi alzai in piedi 
"ti piacerebbe" replicai si alzò in piedi anche lui avvicinandosi e facendomi indietreggiare potevo sentire il suo alito caldo sul mio viso,
girandomi mi accorsi che se avessi fatto un solo passo sarei caduta in acqua 
"so cosa stai cercando di fare, sappi che se cado io cadi tu" gli raccomandai con un aria di sfida 
"tu dici?" pronunciò quelle le due parole cercando di intimidirmi 
"io dico" ribattei prendendogli la mano 
 
mi spinse,cercando di liberarsi dalla presa,ma non lo mollavo,se sarei dovuta tornare a casa bagnata anche lui lo avrebbe fatto 
 
"ti avevo avvertito" ridacchiai guardandolo bagnato fradicio,senza rispondermi sparì sott'acqua,prendendomi la gamba e trascinandomi in fondo,bevvi e risalì immediatamente appoggiandomi a justin, cercai di riprendere fiato,tossì quel poco che bastava per tornare a respirare normalmente 
"stai bene?"
"si sto bene" 
 
in quel momento i nostri sguardi si incrociarono,continuò a guardarmi con quei suoi splendi occhi color miele,sembra strano d dire ma erano anche più belli del solito,allungò il collo premendo le sue labbra sulle mie,le farfalle avevano invaso il mio stomaco,il cuore stava per fuoriuscire dal petto,lo stomaco era attorcigliato,probabilmente era tutto un sogno,sarei collassata da un momento all'altro,troppe emozioni in un giorno solo
ci staccammo lentamente sentendo la porta principale sbattere,justin mi afferrò velocemente conducendomi fuori dalla piscina,afferrammo le scarpe,scavalcammo velocemente e ci affrettammo ad andare verso la macchina
"c'è mancato poco" sospirai ancora affannata 
"nel momento più opportuno direi" posò lo sguardo su di me sorridendo,arrossì leggermente abbassando lo sguardo
 
justin aprì la portiera prendendo un asciugamano e porgendomela la addossai e rimasi in silenzio,non sapevo cosa dire,cosa voleva che fossimo? amici o più che amici? ero a disagio,cosa sarebbe successo dopo questo bacio?
 
"Hey,siamo silenziose?" domando guardandomi 
"uh? ehm no solo che ecco,volevo sapere il significato di quel bacio" mormorai con lo sguardo basso
si sedette su una panchina facendomi segno di sedermi accanto a lui,sospirò guardandomi
"sai ho sempre pensato che nella nostra scuola le ragazze fossero tutte uguali,tutte alla ricerca di popolarità,con vestiti di marca,attente più al loro aspetto esteriore che interiore,poi quando ti ho conosciuta,non lo so mi hai colpito,hai tutto quello che cerco in una ragazza,sei bella,intelligente,sincera,simpatica,non so,con te provo sensazioni strane,quando ti ho incontrata è come se il mio cuore avesse preso un colpo,è strano da dire ma quando stiamo insieme ho le farfalle allo stomaco,è così che voi ragazze date una definizione a questa sensazione giusto?" chiese guardandomi 
annui sorridendo,avevo gli occhi lucidi se avrebbe continuato a dire quelle cosa sarei di sicuro scoppiata in lacrime
"ecco,beh io vorrei provarci,se tu provi lo stesso ovviamente"
stava accadendo tutto in fretta,forse troppo in fretta,esitai per poi rispondere
"
 
 
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lo so che è molto corto 
ma spero che vi sia piaciuto,
domani sera troverete il quarto,
scusate tanto per gli eventuali errori grammaticali 
non ho avuto tempo di controllare 
 
    
  

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Capitolo 4
*** "ciao justin." ***


"io,beh ecco credo che sia presto,insomma io ti conosco a mala pena,non fraintendermi piaci anche a me solo che stiamo affrettando le cose" balbettai imbarazzata 
"quindi ti piaccio anche io?" mi guardò scherzosamente 
"ti prego non farmelo ripetere" alzai gli occhi al cielo ridendo 
"invece a me piace quando lo dici,dai su ripetilo" sorrise guardandomi 
mi alzai dalla panchina e mi avviai verso la macchina 
"meglio andare, devo prendere emy" cercai di cambiare discorso
"sul serio? non vuoi dirmelo di nuovo? mh perfetto" disse aprendo la portiera e entrando in macchina 
"non mi va di dirtelo" 
"e perchè mai?" domandò guardandomi 
"diventerei tutta rossa,no non ci penso proprio" ridacchiò guardandomi arrossire 
"invece sei così carina" replicò ridendo 
sentì le guance diventare un fuoco,misi le mani davanti alla faccia per coprirmi
"basta,smettila" ridacchiai senza riuscire a fermarmi;ripresi fiato senza togliermi le mani dalla faccia "parti piuttosto" 

justin continuava a ridere senza sosta,fino a che non si decise a partire,appena tolsi le mani,mi accorsi che justin si era tolto la maglietta,"stronzo" pensai tra a me e me 
durante il tragitto cercai di non guardarlo,ma sapevo che dentro di se si stava facendo delle risate assurde

"su justin,non fare l'idiota e mettiti la maglietta" guardai fuori dal finestrino cercando di essere disinvolta 
"perchè dovrei mettermela?" mi domandò con una faccia da finto tonto
"mettila e basta su" risposi decisa 
"peccato che sia bagnata" 
"ah ok" continuai a guardare fuori dal finestrino 
pochi minuti dopo arrivammo all'entrata della scuola e c'era già qualcuno che stava uscendo
"non possiamo fermarci qui"esclamò di scatto"ci sono troppi professori abbassa la testa" feci come mi era stato detto
"puoi lasciarmi un po più avanti" dissi gentilmente 
"no vi accompagno a casa" rispose guardandomi 
"tranquillo,poi se mi becca mio fratello sono guai" dissi aprendo lo sportello 
"aspettiamo insieme allora" 
"va bene" sorrisi chiudendo la portiera 

ci fù un silenzio tombale per circa 5 minuti 

"odio il sole negli occhi" misi la mano davanti per coprirmi 
justin mi fissò sorridendo 
"cosa c'è? ho qualcosa?" domandai toccandomi il viso 
"no è solo che i tuoi occhi sono ancora più belli con la luce del sole" continuò a guardarmi negli occhi,abbassai lo sguardo imbarazzata,consapevole di essere diventata rossa
"dovrei seriamente smetterla vero?" domandò ridendo 
"no,è che non sono abituata a i complimenti,e divento subito rossa" 
"devi abituarti allora"
sorrisi senza aggiungere nulla 
"non vedo l'ora che inizino le pioggie invernali" guardai fuori dal finistrino 
"scherzi? ti piace la pioggia?" chiese sorpreso 
"si, mi piace tanto l'odore della pioggia,poi mi ricorda i film in cui le coppiette si baciano sotto un temporale,ho sempre sognato un bacio così" 
"mh capisco"
sorrise 
squillò il telefono facendoci sussultare,ed era emy come al solito 

* dimmi tutto

mi sto incamminando e vedo la macchina di justin sei lì? 

si sbrigati 

1 minuto e sono lì 

va bene* 


"sta arrivando,gli vado incontro,ci vediamo ok?"
"si però aspetta" 
"mh? dimmi" 
"me lo dai un bacio? anche solo sulla guancia"
sorrise un po' imbarazzato
"tu non ti sei rimesso la maglietta,quindi mh no" dissi scherzosamente 
"allora te lo do io" 

mi afferrò il viso dandomi diversi baci sulla guancia,sorrisi uscendo dalla macchina,salutai sventolando la mano e vidi emy a pochi passi da me, a quel punto urlai e l'abbracciai,mi ero tenuta tutto dentro per troppo tempo,durante l'abbraccio sussurrai un "mi ha baciata"  
si staccò velocemente guardandomi. 

"davvero?" chiese con un sorriso a 32 denti 
"si giuro che sto morendo,mi ha detto che vuole provarci" 
"in che senso provarci?"
"provare a stare insieme"
risposi prendedo fiato 
"e tu? gli hai detto si vero? dio sono così felice" sorrideva come se mi avesse fatto una proposta di matrimonio,quindi decisi di spegenere immediatamente il suo entusiasmo 
"non gli ho detto di si" dissi con voce quasi spenta 
"come? sei seria? tu sei disagiata" gridò con gli occhi fuori dalle orbite 
"calmati,lo conosco da poco, in quel momento ero davvero emozionata,ma voglio vedere prima come va" iniziai a camminare aspettando che lei mi seguisse 
"non hai tutti i torti ma boh io avrei detto di si" rispose con più calma 
"lo so" sospirai  
"beh tranquilla,andrà bene" mi rassicurò 
"spero di si"" sorrissi 

Dopo circa 10 minuti arrivammo a casa,spalancammo la porta e già dal salone si sentiva quel magnifico profumo di lasagna,corremmo in cucina e trovammo già i piatti a tavola e liam che ci aspettava seduto,ci sedemmo e iniziammo a mangiare velocemente,troppo velocemente 

"ragazze calmatevi,sembrate delle osesse" esclamò liam infilando un boccone in bocca 
"dio solo sa quanto amo questa lasagna" dissi bevendo un sorso d'acqua
"come fai a farla così?" chiese emy stupita 
"beh papà era italiano e uso la sua ricetta,niente di più" 
"capisco" ri
spose continuando a mangiare 
appena finito di mangiare,aiutammo liam a sparecchiare e ci mettemmo tutti e tre sul divano.
"allora come è andata oggi a scuola?" chiese liam guardandoci 
"tutto bene" emy rispose con tranquillità,non avendo nulla da nascondere,a differenza mia.
"e a te pigrona?" 
Iniziai ad essere nervosa,sudavo freddo,e le gambe non si fermavano un secondo 
"Beh ecco" mi fermai per poi preseguire "oggi è successa una cosa a scuola" 
"qualcosa di brutto?"
chiese preoccupato 
"no,per me è una cosa fantastica,non so per te" sorrisi guardandolo mentre si agitava
"non girarci intorno,sputa il rospo su." 
"ecco oggi il 'famoso' ragazzo,mi ha detto che vorrebbe"
mi fermai un istante per trovare la parola adatta "frequentrmi,si frequentarmi" 
"e allora? perchè dovrebbe dispiacermi,l'importante è che tu sia felice,il resto non conta" 

Sorrisi sentendo le sue parole,ascoltandolo mi resi conto che mio fratello era la persona più importante che avevo,quella che mi amava più di tutti,l'unica che non mi avrebbe mai abbandonato,e per questo avrei dovuto ringraziare Dio ogni giorno,non avrei davvero potuto chiedere di meglio. 

"ovviamente però,dovrà stare attento" prese il telecomando cambiando canale
sorrisi senza aggiungere nulla,anche se avevo dei sensi di colpa,visto che non gli avevo detto di aver marinato la scuola,ma un passo per volta.


La giornata passò velocemente,e il giorno dopo ero in ritardo per la scuola,anche più del solito,tanto che emy si avviò da sola senza aspettarmi,per questo mi feci accompagnare da liam.
Arrivata davanti alla porta incontrai emy con un espressione,che non avevo mai visto sul suo viso,era un misto tra preoccupazione e delusione 

"Emy cosa succede? sembra che tu abbia visto un fantasma" le domandai con uno sguardo inpaurito 
"forse è meglio non entrare oggi,facciamo un giro al centro commerciale e poi quando è ora torniamo a casa" rispose tutto di un fiato
"ti ricordo che ho saltato scuola anche ieri,mi spieghi cosa succede?" 
"non credo che tu voglia saperlo"
abbassò lo sguardo 
"certo che voglio saperlo,sto iniziando a preoccuparmi,su parla" esclamai nervosa
"beh, tutta la scuola parla del tuo bacio con justin,lui stesso ha detto che voleva solo portarti a letto,ma che non ha fatto in tempo,ora stai passando per la troia di turno" 

A quelle parole il mio cuore si divise in due,si fece in mille pezzettini,non potevo credere a quello che avevo appena sentito,sarei voluta sprofondale sotto terra.

"No,non è possibile" scossi la testa,cercando di autoconvincermi che tutto quello che stava accadendo fosse solo un sogno
"Mi dispiace tantissimo" mi mise una mano sulla spalla

Mi fermai un secondo a riflettere,sicuramente avrei fatto due chiacchere con justin,ma la delusione andava messa da parte,non mi sarei MAI mostrata debole davanti a qualcuno mai nonostante fossi completamente a pezzi,non mi sarei mai fatta buttare giù da nessuno,in tutta la mia beve vita,ho avuto troppo spesso il cuore a pezzi e non parlo di ragazzi,a volte avrei voluto solo darci un taglio,ma andai avanti lo stesso tenedo dentro tutto,perchè mi ero ripromessa che non avrei più pianto. 

Tornai sul pianeta terra,e misi un sorriso,sul volto uno dei più falsi che io avessi mai fatto.

"Entriamo." esclamai decisa 
"sei sicura? so che tutto questo ti farà a pezzi,meglio di no" stava cercando di dissuadermi ma non ci sarebbe mai riuscita
"Io non scappo emy,ho sempre affrontato tutto,ho un carattere forte e sai che non mi faccio abbattere,tanto meno da dei ragazzi o da qualche pettegola" 
"Va bene,se è questo quello che vuoi,entriamo" 


Afferrai la maniglia,con quel sorriso messo come scudo,come una corazza.Camminai per quel corridoio con emy accanto,sentivo bisbigliare,sentivo tante risatine,insulti,ma l'unica cosa che feci fu scuotere la testa sorridendo.
Quando mi ritrovai finalmente davanti justin con i suoi amici,feci una finta tosse per fare in modo che si girasse,lo avrei mangiato vivo questo era sicuro.Si girò squadrandomi.

"Sei la codardia in persona sai?" feci una faccia da arrogante,per sembrare più seria,e con più carattere
"ci conosciamo?" disse quelle parole con una sfacciataggine infinita,anche se i suoi occhi,i suoi occhi avevano qualcosa di strano,sembrava quasi mandarmi messaggi contraddittori,ma poco importava,in quel momento trattenni solo le mani,perchè stavano per darne tante ma davvero tante 

"mh, ti dirò una cosa bieber,io non sono come le altre,non sono ne ingenua ne debole,potrai anche fare l'idiota,il finto tonto,anche continuare a dire stronzate sul mio conto,ma sappi che sei ridicolo e credevo anzi ero sicura che tu fossi meglio di così,e ricorda bene le mie parole,hai scherzato con la ragazza sbagliata" a quel punto justin,gli amici e il resto della scuola tacevano.Sorrisi e scossi la testa davanti a quella scena,mi voltai e mi incamminai verso la mia classe,presi la mano di emy stringendola forte,sentivo le lacrime all'orlo,e feci di tutto per non versarne nemmeno una.
Mi sedetti ad ultimo banco accanto ad emy.La lezione iniziò,ma la mia mente era completamente vuota,o meglio stava pensando a quello che era accaduto poco prima,le uniche due parole dette da justin mi rimbonbavano nella testa.

La porta della classe si aprì interrompendo i miei pensieri.
"Oh tu devi essere il nuovo studente" esclamò la professoressa 

Ecco tipico,quasi da film,subito dopo aver ricevuto una batosta,arriva il nuovo studente che ci prova,e che fa ingelosire il ragazzo della povera ragazza indifesa,odiavo questo,non che non mi avebbe fatto piacere la gelosia di justin,ma no,non era da me. 

"Su,qual'è il tuo nome?" domandò la professoressa al nuovo arrivato 
"Tom Brown" rispose 
"Bene tom puoi sederti in quel banchetto accanto a Smith"

ti pareva,ci fosse stata una volta che mi fosse andata bene, però a dire la verità era davvero molto carino aveva capelli neri con il tipico e inimitabile ciuffo e degli occhi azzurri da mozzare il fiato,sembrava simpatico,ma se mi fossi sbagliata,e fosse stato un arrogante,lo avrei liquidato,sul serio. 
Si presentò a me e emy,senza arroganza e senza provarci,la cosa procedeva bene. 

Nel frattempo la professoressa stava facendo uno dei show migliori,rideva come un'ebete per una battuta che aveva fatto lei stessa,e il bello è che era l'unica che rideva. 

"Ma fa sempre così?"mi domandò Tom con uno sguardo divertito 
"Sempre,se la canta e se la ride da sola" 
"Ah bene mi fa piacere,e ci sono alrti professori così?"
domandò scherzosamente 
"beh più o meno,ma lei è più unica che rara credimi" risi 
Il resto dell'ora la passammo conoscendoci meglio, io emy e tom avevamo creato il triangolo delle bermuda.Tom era un burlone,il tipico pagliaccio della classe,ritirai tutto quello che avevo detto in precedenza,mi piaceva,saremmo sicuramente diventati buoni amici. 

Suonò la campanella e uscimmo tutti e tre insieme.Intanto camminando per il corridoio,non sentivo niente di niente,inprovvisamente tutti avevano perso la lingua,e di questo ne ero davvero soddisfatta.
"Mi piace questa scuola" affermò convinto tom 
"beh si al dire il vero non è male,è abbastanza accoggliente,ma le persone non sono le migliori" mi morsi l'interno della guancia
"Si me ne sono accorto" sibilò guardandosi intorno

Il cuore mi si fermò appena vidi justin in lontananza,feci un passo indietro,emy rimase in silenzio,avendo capito,mentre tom mi fissava stupito
"Cosa succede?"mi domandò preoccupato 
Scossi la testa,ripensando a questa mattina,sorrisi nuovamente 
"No nulla" sussurrai
Continuammo a camminare per il corridoio,avvicinandoci pian piano a justin,il mio stomaco si attorcigliava sempre di più ad ogni passo,per quanto potessi sembrare una tosta,non lo ero,semplicemente ero brava a fingere di esserlo. 

Abbassai lo sguardo,sentendomi gli occhi di justin addosso.

"Mi sbaglio o si sono ristretti i vestiti?" osservò tom,non capendo di cosa stesse parlando alzai lo sguardo e mi accorsi che si feriva alle mini ma davvero mini gonne delle cheerleaders,ridi di gusto,e avendone la possibilità sposti il mio sguado su justin,aveva una faccia,difficile da descrivere,sembrava un cane con la rabbia. 

Dopo quello decisi che non avrei più dovuto farmi vedere da justin.Ci diregemmo verso la classe,eravamo i primi ad essre arrivati prendemmo i soliti ultimi banchi. 

"Hey voi stasera andate a vedere il campionato?" ci domandò tom 
"beh ecco,non credo" replicai 
"è per justin vero?" 
"e tu come fai a saperlo scusa?" 
"qui a scuola ne hanno parlato tantissimo,io ho semplicemente ascoltato,e lasciami dire che non sei assolutamente come dicono" 

"immagginavo fossero state le solite pettegole" sospirai affranta,non sapevo se ridere o piangere per quanto fosse caduta in basso la gente. 
"ti confesserò che anche i ragazzi qui sono pettegoli" sghignazzò 
"davvero?" sbellicai dalle risate 
"te lo giuro" 
pronunciate quelle parole entrarono tutti in classe,la professeressa compresa.
Durante la lezione stemmo stranamente in silenzio,e parlammo solo del campionato. 
"Ci andremo tutti e tre insieme" tom cercava di convincermi in ogni modo,anche se io non volevo sentire ragioni 
"Mi piacerebbe ma no,non mi va di vedere justin" ribbattei 
"Lo so che non ti va,ma non puoi rimanere sola a casa a deprimerti,per di più non andando gli dimostrerai che stai male,e sappiamo entrambi che tu non vuoi" 
guardai emy,per un aiuto,mi fidavo ciecamente dei suoi consigli,e se mi avesse detto qualcosa io l'avrei fatta.
"io la penso come lui" contrabbattè 
Sospirai per poi dare una risposa "bene ci andremo,ma non dovrete mai lasciarmi sola per nessuno motivo" 
I loro volti si arrotondarono facendo un soriso 
"Promesso" confermarono in coro 
"ok adesso vado a mettere a posto questo libro nell'armadietto ne riparliamo dopo" mi alzai,chiesi il permesso di uscire,e mi  recai verso il mio armadietto.
Lo aprì,non feci in tempo a mettre apposto il libro che sentì una voce accanto a me,le farfalle nel mio stomaco iniziarono a svolazzare ma cercai di tenerle a bada 
"Chi era il ragazzo di prima?" 
prima diceva di non conoscermi e poi faceva il geloso,e poi ero io la disagiata. 
"Non sono affari che ti riguardano" risposi fredda infilando il libro nell'armadietto 
"Quindi ti sei trovata già un altro ragazzo? non ne avevo dubbi troia" 
Ormai la sua guancia chiamava la mia mano,era un'attrazzione fortissima,ma mi trattenni comunque da dargli un ceffone.Chiusi l'armadietto così forte da farlo sussultare. 
"Come hai detto scusa?" lo squadrai con un aria di sfida 
"Mi hai sentito benissimo" ribbattè 
"per prima cosa non azzaddarti a chiamarmi troia,perchè sai perfettamente che non lo sono,secondo io a differenza tua non dimentico le personein un giorno,e terzo anche se fosse,non sono affari che ti riguardano" 
"io non mi dimentico delle persone"
mi guardò dritto negli occhi 
"sei incoerente,sul serio" mi voltai per andare via,mi prese il polso facendomi girare verso di lui 
"E poi tutto ciò che riguarda te riguarda me" 
i suoi occhi stavano per farmi cadere in trans,ma mi libererai dalla presae borbottai un "Si certo!" prima di andare via.
Rientrai in silenzio e raccontai tutto a i ragazzi,ma nonostante tutto quello che era successo decisi di andare comunque al campionato.

Arrivata l'ora della partita entrammo in palestra e ci sedemmo,uno dei posti in prima fila,perchè giustamente avevo una voglia matta di vedere justin,ma per fortuna partita proseguiva abbastanza bene,nonostante tutto mi stavo divertendo ed eravamo anche in vantaggio,mancava poco alla fine della partita. 
"Stiamo vincendo,ma justin non sta giocando molto bene,ha sbagliato tutti i tiri liberi" disse tom continuando a guardare la partita 
"a dirla tutta,secondo me ha sbagliato,a causa vostra" replicò emy 
"in che senso scusa?" 
"prima di laciare,guardava sempre verso di te e ti trovava a parlare con tom,questa è gelosia" 
"beh poco mi importa"
pronunciai quelle parole con testa bassa,senza aggiunger nulla.

Mancavano pochissimi minuti,ed erano in parità,i ragazzi sembravano quasi non crederci più,ma all'ultimo minuto justin fece canestro,urlavano  e saltavano tutti,io mi limitai solo ad applaudire e come da copione tutte le cheerleaders si buttarono nelle braccia di justin,la mia faccia non era delle migliori 
"Adesso possiamo andare vero?"domandai con gli occhi lucidi 
"certo però ti prego,sorridi perche justin ti sta guardando" bisbigliò emy 
Sorrisi cercando di sembrare il più naturale possibile,anche se mi costava tantissimo.
Scesi velocemente dalle tribune,e mi sentì prendere per il polso
quella presa..non avevo bisogno di voltarmi per sapere chi fosse,l'avrei riconosciuta ovunque ormai. 
"Possiamo parlare per favore?" mi domando quasi implorandomi 
"non abbiamo niente di cui parlare" 
ero distaccata e fredda,anche più del solito, anche se sapevo che i suoi occhi mi avrebbero fatto sciogliere prima o poi 
"ti prego!" sussurrò 
mi liberai nuovamente dalla sua presa 
"ciao justin" 

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