The lost one

di parveth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i can't never talk to him ***
Capitolo 2: *** on the sickbay ***



Capitolo 1
*** i can't never talk to him ***


C'era anche Hayley mentre visionarono il video che mostrava la loro morte in diretta e lei era fuggita sconvolta non tanto per aver aver visto la propria quanto per quella di Rush.


Ora era davanti a Tj pronta per essere psicanalizzata, non che avesse qualcosa in contrario ma non ne aveva una gran voglia sebbene si fidasse della dottoressa e sapesse che quello che le avrebbe detto non sarebbe uscito da quella stanza.

Tj: "allora, come va?"


H: "non male, a parte il cibo forse. Vado d'accordo con Eli e Chloe e mi sembra di far bene il mio lavoro con lei dottoressa"

Tj: "certo ma dimmi: qualcosa ti preoccupa?"

H: " in realta' no ma..."

Tj: "coraggio."

H: " vede: io vorrei tanto andare d'accordo con Rush mi piacerebbe essergli amica"

Tj: "ma lui non te lo permette, non lo fa con nessuno del resto"

H:  " io non so se sia una sorta di sfida tra due caratteri diversi, sta di fatto che vorrei fargli capire che se ha bisogno io ci sono"

Tj la guardo' per un attimo:  quella ragazza doveva essere o estremamente pazza o estremamente sensibile per voler fare amicizia con uno come il professore che sembrava avere la stessa sensibilita' di un pezzo di marmo tuttavia si era accorta di com'era fuggita dopo il video in fondo non erano certo tutti uguali e se lei aveva deciso cosi...

"Ho capito che non la pensavi come gli altri quando abbiamo visto il video"

"non se ne sara' nemmeno accorto"


"Forse, comunque le tue intenzioni sono buone anche se ti tocchera' avere molta pazienza temo"


"Sono sicura che se e quando ci riusciro' saro' piu' serena"


"te lo auguro".


Il giorno dopo mentre Hayley era impegnata in infermeria Rush e Young scesero su un pianeta per studiare un velivolo alieno ma solo il colonnello ritorno'  "Rush non ce l'ha fatta, c'e' stata una frana e lui e' caduto"  disse rivolgendosi a tutti, Hayley era li' poco distante poiche' nel frattempo aveva svolto i suoi compiti e subito senti' le lacrime pungerle gli occhi, non era possibile...certo gl'incidenti capitano ci mancherebbe ma guarda caso, proprio mentre erano soli e proprio al professore che, come aveva pensato anche Camile era stato l'unico a tenere testa al colonnello e agli altri militari.


"Non e' vero! Ce l'ha lasciato lei, io lo so!!!"  urlo' davanti a tutti mentre afferrava Young e lo scuoteva con violenza  "lui ha sempre fatto di testa sua e a lei questo non andava giu' vero caro colonnello dei miei coglioni?? Non poteva sopportare di avere qualcuno che le tenesse testa e cosi l'ha lasciato su quel pianeta, spero che quando torneremo la mettano in galera per il resto della vita mi fa schifo!!!"  disse sputandogli in pieno viso e andandosene prima che qualcuno avesse la forza di fare o dire qualcosa.


Si rifugio' nel suo alloggio e rimase stesa sul letto a piangere rifiutandosi di mangiare per tutta la giornata  comincio' a prendere a pugni il cuscino e ad urlare senza smettere di piangere,
ora non avrebbe piu' potuto chiarire niente con lui neanche volendo....

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Capitolo 2
*** on the sickbay ***


Passarono ore prima che Hayley riuscisse a calmarsi e a scendere in mensa non per mangiare, ancora non ci sarebbe riuscita si sentiva ancora lo stomaco troppo chiuso per ingoiare qualcosa che non fosse in forma liquida e quando gli altri se la videro arrivare pallida e con gli occhi arrossati non ebbero il coraggio di spiccicare parola anche se i militari la guardavano come se volessero spararle a vista e i civili con un misto di paura ed ammirazione: d'altronde era comprensibile una simile reazione, lei non era di quelle cui solitamente piaceva mettersi in mostra e se ne stava spesso in disparte se si esclude il lavoro che svolgeva per TJ quindi la sua crisi isterica aveva avuto un notevole impatto sui compagni.


"Posso entrare?"  chiese Eli una volta che ritorno' nel suo alloggio, lei annui' "devi mangiare qualcosa non puoi continuare cosi"


"Non ce la faccio"



"Anche io lo stimavo nonostante non avesse un buon carattere ma non ci possiamo fare niente..."


"E' questo che mi da' piu' ai nervi: io avrei voluto scambiarci qualche parola in piu', essergli amica e per colpa di quel figlio di puttana non posso piu' farlo!" disse scoppiando nuovamente in lacrime appoggiandosi a lui  "sei stata grande poco fa"  "grazie".


Anche TJ era rimasta sbalordita dalla reazione della sua assistente nonostante le confidenze fattale durante la loro conversazione: non avrebbe mai immaginato che potesse esplodere cosi',  la verita' era che Hayley per quanto avesse rispetto dell'autorita' odiava che ce ne si potesse approfittare come facevano i militari con loro, d'altra parte erano loro quelli armati ma cio' non li autorizzava a fare il bello ed il cattivo tempo su quella nave, era ora che cominciassero tutti ad alzare la voce altrimenti non avrebbero resistito neanche un mese altro che un anno.


All'improvviso avvistarono una navicella aliena e dato che non rispondeva alle loro comunicazioni comiciarono ad attaccarla con le poche armi a disposizione e non smisero neppure quando capirono che Chloe era su quella nave e non da sola.


C'era anche Rush e tornarono insieme: il professore racconto' che l'avevano rapito sul pianeta e che sulla navicella era stato sottoposto ad esperimenti, gli avevano letto nella mente con i loro congegni, nel bel mezzo del racconto arrivo' Hayley che dovette trattenersi a stento dal correre ad abbracciarlo  "Venga in infermeria professore dopo quello che ha passato e' meglio che la visiti"  disse in tono professionale.


"Io sto benissimo" protesto' lui.


"Ceeerto! anche io starei benissimo se facessero esperimenti su di me come no, senta: a noi serve il suo cervello e se lei sta male non ci puo' essere utile per cui poche storie e venga con me!"  disse in tono cosi' perentorio che lui non pote' fare altro che seguirla.


"Si stenda sul letto"  disse prendendo lo stetoscopio per auscultarlo, quando vide i lividi che aveva sul torace impallidi'  "io e il colonnello abbiamo avuto un vivace scambio di opinioni"  ironizzo' Rush tenendo sollevata la maglietta  " lo sapevo che doveva essere successo qualcosa del genere!  Beh mai vivace quanto quello che ho avuto io con lui al suo ritorno"  ringhio' lei mentre l'esaminava  "che vuoi dire?" chiese lui incuriosito   "oh niente, gli ho solo urlato dietro e sputato in faccia davanti a tutti"  disse Hayley con noncuranza   "stai scherzando..."  comincio' lui quando entrarono Eli e Camile " possiamo?"  "certo, io torno tra poco, vado a prendergli da mangiare e guai a voi se si muove da qui intesi?"  disse severamente chiudendo la porta.

"Le conviene darle retta o la prendera' a sberle prima o poi"  disse Eli.


"Quella abbaia ma non morde" rispose Rush sistemandosi meglio.


"Io non ne sarei cosi' sicura"  commento' Camile porgendogli la Kino che aveva filmato e registrato  il litigio tra Hayley e Young:  Rush rimase senza fiato, mai avrebbe pensato che qualcuno sulla nave prendesse cosi' le sue difese ne' tantomeno che lo facesse quella ragazza cui nessuno a vederla avrebbe dato due lire,  "dobbiamo unirci, farci sentire: i militari devono smetterla di approfittarsi di noi, ha visto lei che fine ha fatto solo perche' ha alzato la testa, ma se lo facciamo tutti non potranno controllarci a lungo".


Poco dopo Hayley era di ritorno con un vassoio "bene ragazzi adesso fuori, il professore deve riposare "    "a dopo"  li salutarono Eli e Camile.


"Ho visto la Kino...grazie"  disse Rush.

"Oh, si figuri"  rispose lei arrossendo lievemente mentre gli posava il vassoio in grembo e guardandolo mentre mangiava  "non avrei mai creduto che...."   "...che qualcuno la difendesse? Beh ne abbiamo gia' parlato di questo"   "ma quando?"   "guardi che quella volta dei cioccolatini ero ubriaca mica rincoglionita, ricordo benissimo di aver detto che ci tengo a lei e ora ha anche le prove mi pare"  "si ma..."  "ma cosa? Guardi che io sono una che lotta per quello in cui crede anche a costo di fare a botte"   "e credi in me?"   "assolutamente si e gliel'avevo gia' detto, quindi non le pare che sia il caso di smetterla di fare il sostenuto almeno con la sottoscritta e di provare a parlare come due persone normali?"


Rush la guardo' riflettendo:  in fondo lei l'aveva difeso davanti a tutti e fregandosene persino dei militari forse doveva darle una possibilita', forse lei era davvero l'unica sulla nave che potesse comprenderlo  "d'accordo ma non parlare troppo altrimenti finiro' per irritarmi e non disturbarmi mentre lavoro a meno che non sia qualcosa che mette tutti in pericolo" concesse  "ci provero' ma lei non mi aggredisca appena metto due parole in fila"  rispose Hayley cominciando a riordinare l'infermeria "dove va?? A meno che non debba andare in bagno non si deve muovere da li almeno fino a stasera, se ha bisogno di qualcosa me lo dica e glielo porto ma non si azzardi ad alzarsi"  proruppe lei vedendo che si stava accingendo a scendere.


"Saresti stata un'ottima soldatessa" disse lui rimettendosi a letto.


"No, grazie io sono contraria alle armi, ritengo che si debba fare a botte solo per un validissimo motivo"


"Se avessi avuto una pistola avresti certamente sparato al colonnello"


"Forse, ma solo per validi motivi appunto e in un posto che, se colpito l'avrebbero sentito urlare fino alla Terra anche senza pietre"  ghigno' lei dandogli le spalle.


Rush represse una risata ma quello basto'  a farla voltare  "ma guarda, allora e' capace di ridere"  disse Hayley avvicinandosi e punzecchiandogli il fianco con un dito "ferma li'!"  rispose lui bloccandole la mano  "cos'e', si vergogna?" disse mentre gli pizzicava gentilmente il fianco con l'altra mano e lui ormai incapace di stare serio scoppiava a ridere contorcendosi lievemente sotto le sue dita "ora basta!"  disse duramente prendendole le mani  "d'accordo, ma non neghi che si e' divertito"   "Quanto farmi leggere nel cervello dagli alieni"   "attento a come parla o potrei metterle qualcosa nel caffe'"  disse lei tranquilla facendolo sussultare.


"Cosa sono la tua cavia? Mi tieni qui per torturarmi? Bell'infermiera"  rispose lui posando la tazza.


"Non lo farei mai, voglio solo farla sentire meglio e a quanto pare ci sono riuscita"


"Ma...."


"Le risate sono le migliori medicine"  rispose lei soddisfatta.


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