But do you care about me?

di OD2005
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Devo proprio? ***
Capitolo 2: *** Le è piaciuto così tanto? ***
Capitolo 3: *** La fortuna è davvero dalla nostra parte, o ci sta prendendo in giro? ***
Capitolo 4: *** E se non gli interessassi? ***
Capitolo 5: *** Ma è davvero lui? ***
Capitolo 6: *** Che vuoi da me? ***
Capitolo 7: *** E' successo per davvero? ***



Capitolo 1
*** Devo proprio? ***


“Jamieh, svegliati” la ragazza sentì un tonfo ai piedi del letto che la svegliò da quel sonno profondo.

Per tutta risposta mugolò da sotto il cuscino.

“Jam!” urlò la madre.

La mora si sentì costretta e, in uno stato di coma profondo, si costrinse a sedersi sopra le coperte.

“Sono appena tornata, ho visto i tabelloni fuori scuola” a quell'annuncio Jam strabuzzò gli occhi e sentì un forte dolore alla pancia, cosa non molto positiva.

“Non voglio farti prediche, perché non puoi più rimediare, ma ti dico solo che come punizione accompagnerai tua cugina al concerto di cui parla tanto” si alzò e chiuse la porta alle sue spalle.

Jamieh gemette leggermente prima di buttarsi di nuovo sul letto. Era stata bocciata, lo sapeva bene, ma proprio non voleva accompagnare Nora al concerto del suo gruppo preferito. Era l'inizio della seconda settimana di vacanze e quel sabato ci sarebbe stato il concerto dei One Direction, gli idoli di sua cugina più piccola, che la mora non sopportava proprio.

Jamieh aveva 17 anni e Nora 12, quest'ultima stravedeva per la mora e l'avrebbe resa felicissima sapere che l'avrebbe anche accompagnata nel vivere il momento più bello della sua vita.

Decise di alzarsi dal letto e si raccolse i boccoli mori in una coda alta, si lavò il viso e si mise un paio di shorts con una maglia bianca semplice, mentre ai piedi indossò un paio di vans nere.

Si truccò leggermente e scese le scale.

“Jamieh, io e te dobbiamo parlare” si sentì chiamata dal padre.

“Papà, ora no. Già mi tocca andare al concerto di quei cinque sfigati, mi sembra abbastanza” sospirò la ragazza aprendo la porta per uscire di casa.

Cinque!” sentì urlare il padre, prima di chiudere la porta e incamminarsi verso casa dell'amica.

Percorse cinque isolati camminando tranquillamente con le cuffie nelle orecchie, a suono di Troublemaker.

Bussò alla porta più volte prima che l'amica non si decise ad aprire la porta.

“Finalmente, Sam!”

“Ciao anche a te, Jam” sorrise l'altra chiudendo la porta.

“Sono stata bocciata, mi tocca accompagnare al concerto Nora” sbuffò Jamieh.

Samantha scoppiò in una fragorosa risata.

Jam si buttò a peso morto sul divano e chiuse gli occhi.

“Sarà un inferno” disse “penso abbia anche il pass per il back stage, renditi conto. Dovrò abbracciarli o qualcosa di simile” continuò facendo una smorfia.

“Almeno li hai mai sentiti cantare?” chiese Sam.

“Nora mi ha fatto vedere una loro canzone su You Tube, sono tutti montati”

L'amica sorrise piena di compassione e le mise una mano sulla spalla.

Anche io sono stata bocciata” sbottò alla fine.

Jamieh scoppiò a ridere.

Di nuovo?” chiese.

Samantha aveva un anno in più di Jamieh e viveva da sola.

L'amica annuì leggermente facendo finta di esserne dispiaciuta, ma sia una che l'altra sapevano che non gliene sarebbe importato più di tanto.

Con Carl? Avete scopato come conigli anche ieri sera?” chiese Jam senza problemi.

L'amica sorrise arrossendo un poco.

Più o meno, abbiamo fatto solo preliminari tutta sera”

La solita sporcacciona!” ridacchiò tirandole un pugno sulla spalla.

Rimasero a parlare per ore, come avevano sempre fatto, finchè Samantha non si incupì.

Cosa succede, Sam?”

I-Io devo dirti una cosa”

Alzò gli occhi per scrutare l'espressione dell'amica che apparve curiosa con un pizzico di preoccupazione.

Ti ricordi Karem? Il tuo ex”

La mora annuì.

Beh, quella sera che tornai a casa ubriaca e che ti dissi che non sapevo con chi ero stat-”

TU SEI STATA A LETTO CON IL MIO RAGAZZO?!” cominciò ad urlare Jam.

Ex ragazzo...” la corresse Sam guardandosi i piedi piena di sensi di colpa.

E NEMMENO ME LO HAI DETTO!”

L'amica non rispose e rimase a guardare Jam prendere la sua roba e uscire di casa sbattendo la porta.

Jamieh era furiosa, camminava a passo svelto pensando e ripensando alla sua ormai ex migliore amica. Come poteva non averglielo detto? Erano amiche, no?

Una volta arrivata a casa salì in stanza senza salutare nessuno e si chiuse in camera, dove rimase per altri quattro giorni. Ignorava ogni messaggio e ogni chiamata di Sam, che alla fine del terzo giorno si arrese.

 

La mattina di quel sabato si sveglio di buon umore, la prima volta dopo quel maledetto lunedì.

La sera prima Nora era rimasta a dormire a casa sua e la vide dormire beata ai piedi del letto di Jam.

Sorrise e andò a farsi una doccia. Una volta finito di prepararsi, uscì dalla stanza e vide Nora intenta a vestirsi.

Buongiorno, piccola” la salutò Jam con un sorriso dolce.

Ciao, Jam. Grazie per aver deciso di accompagnarmi” sorrise felice la cugina.

-A dire la verità mi hanno obbligata- pensò.

Quando la cugina capì che non sarebbe arrivata risposta, osò continuare: “Non puoi andare con quella maglia dei Beatles ad un concerto dei One Direction!”

Va bene, la cambierò” ridacchio la mora facendo per spogliarsi.

Tieni, prendi questa” Nora le porse una maglia con rappresentati cinque ragazzi. La diciassettenne intuì fosse il gruppo che quella sera avrebbe tragicamente dovuto ascoltare.

No, io quella non la metto, mi spiace” rispose facendo una smorfia quasi impercettibile.

Andò ad aprire un cassetto e ne tirò fuori una maglia con scritto 'HIPSTA PLEASE' e la mostrò alla ragazzina.

Questa va bene?”

Già meglio. Se cambi idea, questa maglia è disponibile” disse piegandola e mettendola in borsa.

Tranquilla, non la metterei neanche morta” disse tra se e se.

Come dici?” chiese la piccola bionda.

Oh nulla, stavo solo cantando” disse.

 

Cinque minuti dopo erano in macchina tutte e due, il finestrino era abbassato e Percy Evrington, il padre di Jam, stava loro raccomandando di stare attente.

Una volta partite la prima cosa che la piccola chiese fu: “Posso mettere un loro CD?”

Jam sbuffò, quella giornata era solo iniziata, ma d'altronde era il giorno di Nora, poteva farla contenta, no?

Sorrise e annuendo mise il disco che le venne porso dalla ragazzina.

Questa si chiama Live While We're Young” disse cominciando a canticchiare.

A Jamieh scappò un sorriso, la piccola era davvero felice, ma erano solo le 10 di mattina e le sarebbe toccato aspettare altre 11 ore prima di vivere il suo sogno.

Dopo tre ore di viaggio arrivarono nel posto in cui si sarebbe tenuto il concerto.

Quali canzoni ti sono piaciute?” chiese la cuginetta.

Mmh, la prima e Kiss You erano molto allegre, poi erano molto dolci Little Things, e Summer Love, mi pare. Anche They Know About You era molto carina” rispose Jam parcheggiando la macchina nell'albergo dove avrebbero alloggiato per i prossimi due giorni.

They Don't Know About Us” la corresse Nora.

Quella, insomma” sorrise la mora.

Presero le chiavi dalla reception e salirono in stanza portandosi dietro le valigie.

Appena entrate Nora si prese il letto dalla parte della finestra e accese la TV.

Ho girato tutti i canali, parlano solo dei ragazzi” disse dopo una manciata di minuti.

Jamieh ci mise qualche momento per realizzare che per 'ragazzi' intendesse i One Direction.

 

Rimasero lì per altre sei ore prima di uscire dalla stanza e incamminarsi verso il teatro in cui si sarebbe svolto il concerto.

Nora non era più nella pelle.

 

 

Ciao pipol!

Questa e la mia 'prima' fan fiction che riporto qui lol.

Spero che come inizio vi piaccia. La storia è un po' come ai vecchi tempi, quando nessuan stava su twitter e nelle pagine facebook pubblicavano queste fanfiction si ragazza che andavano al concerto e si innamoravano. Però non voglio rovinarvi la 'sorpresa'. Ora che mi è tornato il wifi penso che quando riuscirò pubblicherò, e non penso di lasciare a metà lol

Buona attesa!

OD2005

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Capitolo 2
*** Le è piaciuto così tanto? ***


 

Jamieh prese per mano Nora e le disse: “Non lasciarmela mai, intesi?”

La piccola annuì e insieme si addentrarono nella folla. La mora sapeva perfettamente che non era leale per rispetto della altre ragazze, ma per vedere la bionda sorridere avrebbe fatto di tutto, così superarono una grossa quantità di ragazze.

Superarono tutti e arrivarono quasi all'entrata dei cancelli. Ancora un piccolo sforzo e sarebbero riuscite a toccare quel metallo freddo che stava a pochi passi dalle ragazze.

“Jam, qui va bene, riusciremo ad entrare tra i primi” disse la bionda con un sorriso sul viso.

L'altra annuì e, senza lasciarle la mano, tirò fuori dalla borsa i due biglietti che le furono consegnati prima di uscire di casa. Aspettarono 15 minuti prima di sentire due guardie urlare di stare indietro e che le avrebbero fatte entrare una per una con nessuna fretta.

-Tu non hai fretta, idiota- pensò la diciassettenne sbuffando.

Le due guardie fecero entrare due ragazze prima di Jam e Nora. Le presero i biglietti e ne strapparono una parte, poi le lasciarono entrare.

“Jam, Jam siamo dentro!” urlò contenta la cuginetta, spruzzava felicità da tutti i pori, era quasi contagiosa.

“Spiegami una cosa, dopo il concerto dobbiamo andare nel back stage, giusto?”

La dodicenne annuì prima di prenderle di nuovo la mano ed entrare.

Sentirono delle urla e appena passarono l'entrata della platea, si misero a correre per arrivare davanti. Erano attaccate alla ringhiera, di fronte al palco.

“Oh mio dio, Jam grazie per tutto quello che stai facendo, davvero!”

L'altra annuì dolcemente.

Aspettarono un ora e mezza prima che partì il video di inizio: c'era questa festa a casa di qualcuno e ogni tanto il video si fermava e compariva il nome del soggetto, successe per cinque volte. Alla fine di questo video le luci si spensero e Nora strinse la mano alla cugina. Jamieh si girò per vedere l'espressione della piccola, e si accorse che le sue piccole guanciotte rosse erano rigate di lacrime, lacrime di felicità. Non riuscì a trattenersi dal sorridere. Cinque ragazzi sbucarono dal palco e le urla si fecero più forti e molte ragazze intorno a loro piangevano.

Forse erano davvero importanti per quelle ragazze, forse era tutto vero quello che dicevano: quei cinque semplici ragazzi le avevano salvate, salvate tutte quante. Forse quelle cinque voci illuminavano la giornata di tutte quelle 20 000 ragazze presenti in quel teatro.

Lasciò la mano della piccola bionda dandole il permesso di urlare, cantare e saltare con loro. Si voltò e vide un intero teatro saltare e cantare quella canzone che diceva:

 

I wanna stay up all night and jump around until we see the sun

I wanna stay up all night and find a girl and tell her she's the one

Hold on te feeling and don't let it go

Cos we got the floor now, get out of control

I wanna stay up all night and do it all with you

Up all night

Like this all night

Up all night like this , all night

Up all night

 

Aveva un buon ritmo e a fianco a lei, la piccola Nora cantava e saltava. Durante una canzone la bionda prese una mano alla cugina e le diede una collana e un peluche, poi indicò il palco. Jamieh capì al volo e mise la collana al collo del peluche prima di puntare al ragazzo più vicino e lanciare il regalo che aveva in mano. Lo colpì in pieno. Il suo piede era sotto il peluche, il ragazzo dagli occhi neri, un ciuffo all'insù sulla testa e due paia di orecchini. Egli si chinò e raccolse il peluche, poi staccò la collana e, facendo due giri, se la mise al polso. Infine guardo Jamieh e le sorrise. Quest'ultima non si fece molti problemi, non disse niente, solamente ricambiò il sorriso e indicò la piccola a fianco a lei. Il ragazzo sul palco salutò la ragazzina e continuò a cantare. A quel punto Jamieh guardò Nora che era rimasta a bocca aperta a fissare il ragazzo che aveva appena salutato. Tempo due secondi che la piccola scoppiò in lacrime tra le braccia della cugina.

Passarono molte canzoni e poi salirono delle scale che portavano a un piccolo palco che cominciò a muoversi. Nora cominciò ad urlare e vide quei cinque ragazzi cominciare a cantare e salutare le fan sotto di loro. In quel momento la mora capì cosa fare e prese in spalla Nora che cominciò a urlare e salutare. Il riccio la notò e ridacchiando indicò le due ragazze al biondo a fianco a lui che sorrise salutandole. Quando ormai le avevano salutate, la ragazza mise giù la dodicenne, che urlò: “E' il giorno più bello della mia vita!”

Alla fine di quella canzone il palco era ormai arrivato a destinazione: c'era un secondo palco in mezzo al teatro dove i cinque ragazzi salutarono le fans provocando degli urli molto potenti. Cantarono una canzone ancora prima di cominciare a parlare. Dissero che avrebbero risposto alle Twitter Questions e allo schermo comparve una domanda: “Mimate una battaglia in stile Harry Potter?”

Un ragazzo magrolino dagli occhi azzurri e capelli mori prese posto in mezzo al palco e impugnò il microfono come fosse una bacchetta magica, poi puntò al riccio e urlò: “CRUCIO” quest'ultimo scoppiò a ridere, e a sua volta urlò: “EXPELLIARMUS!” prima di cadere a terra e fingere degli attacchi epilettici. Gli altri ragazzi si guardarono e annuirono, puntarono il primo ragazzo e urlarono in coro: “AVADA KEDAVRA!” scatenando grandi urla da parte di tutti.

Jamieh rise senza rendersene conto, mentre Nora continuava ad urlare.

La seconda domanda chiedeva se potevano farsi le treccine a vicenda. Uno di loro aveva i capelli molto corti, così cominciò a farle al riccio; il moro che aveva preso la collana di Nora, andò verso il biondo e cominciò a maneggiare i capelli, aiutato dal moro con gli occhi azzurri.

L'ultima domanda era: “Con tutti i peluche che ricevete potreste aprire un negozio, perchè non lo fate? Guadagnereste un mucchio di soldi”

Scoppiarono tutti a ridere e il riccio disse: “Ci abbiamo già pensato, sapete? Ma non credo che a noi verrebbe voglia di dar via i vostri regali” poi prese la parola il biondo: “Ci fanno sentire importanti per le nostre directioners” a questo punto tutto il teatro urlò.

Nel giro di qualche secondo tutto il teatro formò un coro di urla che dicevano: “Thank you, thank you, thank you!”

No, grazie a voi perchè, come ripetiamo sempre, senza di voi non saremmo arrivati dove ora siamo” disse il ragazzo dai capelli molto corti.

Altre urla.

Tornarono sul palco picco che li portò di nuovo sul palco principale, dove il concerto proseguì.

 

 

CIAO BELLE/I!

Nel primo capitolo ho ricevuto una recensione fugdfghjs ringrazio molto la ragazza che l'ha lasciata lol.

Sono riuscita a pubblicare il giorno dopo, visto? :)

Comunque ringrazio molto @skyljne che mi ha aiutata a diffondere la voce di questa fanfiction.

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto (sempre che vi sia piaciuto anche il primo) e ringrazio al ragazza che ha cominciato a seguire But do you care about me? Ovvero questa ff.

Lasciate recensioni senza problemi! -Ma vaa-

Grazie ragazze, pubblicherò il seguito al più presto.

OD2005

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Capitolo 3
*** La fortuna è davvero dalla nostra parte, o ci sta prendendo in giro? ***


Nora stava piangendo tra le braccia della cugina. Borbottava parole incomprensibili che nessuno capiva, ma d'altronde non era questo che importava. La cosa più importante era che aveva appena realizzato una parte del suo sogno.

“Ei, Nora? Non vorrei farti piangere di più, ma questa è solo la prima parte di questa grande serata” disse dolcemente Jamieh.

Nora alzò il viso e, tirando su col naso, annuì. Jam prese la mano alla bionda e insieme si diressero verso il palco. Salirono le piccole scale e appena arrivarono in cima Jamieh si voltò verso la platea. Un mucchio di ragazze stavano lì: alcune piangevano, altre si abbracciavano e altre ancora camminavano verso l'uscita. Immaginò per un secondo come potevano sentirsi quei cinque ragazzi che alla sua età erano già famosi e cantavano su un palco come quello. Sentì strattonarsi da Nora, così fu costretta a voltarsi.

“Mi scusi, noi abbiamo i pass per il backstage, dove dobbiamo andare?” chiese ad un buttafuori.

“Prendi quella porta e segui il corridoio, in fondo troverai un altro buttafuori”

“Grazie mille”

Così si incamminarono verso la porta indicatogli e percorsero il lungo corridoio, fino ad arrivare ad un'altra porta sorvegliata da un buttafuori piuttosto grosso di corporatura, con i capelli biondi e tagliati molto corti.

“Mi scusi, noi siamo-”

“Mostratemi i pass” disse molto sgarbatamente.

La mora aprì la borsa e tirò fuori il pass che le fu consegnato dal padre, poi lo porse all'uomo.

“Questo è un pass, voi siete due, o vedo doppio?” commentò.

“A noi ci hanno spiegato che siccome lei è minore di quattordici anni, dovevo accompagnarla”

“Devi accompagnarla, nessuno ha mai detto che potevi senza pass, insulsa ragazzina”

“E io come faccio, ora? Non posso lasciarla entrare da sola”

“Arrangiatevi”

Nora le strinse la mano a fianco a lei, poi sussurrò: “Ti prego...”

A quel punto Jamieh fu invasa dal nervosismo e cominciò ad urlare.

“SENTA, LEI NON CAPISCE. IN QUESTO MODO STA ROVINANDO I SOGNI DI UNA RAGAZZINA CHE VOLEVA SOLAMENTE ABBRACCIARE I SUOI IDOLI, OK? SE LEI NON PUO' CAPIRE ALLORA E' PROPRIO UN UOMO SENZA EMOZIONI PERCHE' QUESTO E' DAVVERO IMPORTANTE PER LEI”

E come se la fortuna volesse venirci in soccorso, la porta si aprì e spuntò una piccola ragazza che chiese dolcemente cosa stava succedendo. L'uomo diventò rosso così Jamieh si sentì chiamata in causa e spiegò l'accaduto.

“Dai, Michael, lasciale entrare, solo per questa volta” disse la ragazza rivolta all'uomo.

Dopodichè si spostò di lato e ci fece passare.

Dentro c'erano una ventina di ragazzine in lacrime che si abbracciavano.

“Loro sono altre ragazze fortunate come te che abbracceranno e parleranno con i One Direction per dieci minuti ciascuna” spiegò la ragazza a Nora.

Ci sedemmo su una sedia e dopo cinque minuti, la ragazza tornò e chiamò l'attenzione di tutti.

“Ok, lo so che questo è un momento importante per tutte voi” si lasciò scappare una risatina isterica “ma ora vi spiegherò come avverranno le cose: per prima cosa i ragazzi vi saluteranno da quello schermo e di conseguenza verrete chiamate a due a due, entrerete da quella porta” indicò una porta alle sue spalle “e passerete i vostri dieci minuti con loro” sorrise e si avvicinò a Jam.

“Ciao bellezza, senti puoi dirmi come ti chiami che così vi faccio entrare assieme?”

“Io sono Jamieh Evrington, mentre lei è Nora Evrington”

“Perfetto, vi va bene se vi faccio entrare per prime?”

“Nessun problema”

“Aspettate che vi chiami, allora” sorrise di nuovo e passò per la porta da cui fu uscita.

Appena la porta si chiuse alle sue spalle, lo schermo si accese e cinque ragazzi piuttosto attraenti comparirono.

“Ciao a tutte, pronte per il grande momento?” disse il biondo.

“Noi siamo dietro alla porta rossa!” disse il moro che durante il concerto aveva preso il peluche.

“E' verde, idiota!” lo rimproverò il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli scuri.

Il riccio rise guardandolo in modo strano, mentre l'ultimo disse: “Ci vediamo fra qualche minuto!” poi lo schermo tornò nero.

Nora si avvicinò alla mora e disse: “Jam, ho paura” quest'ultima la guardò di traverso.

“Come puoi avere paura?”

“Non lo so, io-”

Una voce all'altoparlante ci interruppe: “Jamieh e Nora Evrington?”

La bionda deglutì prima di prendere la mano alla cugina ed incamminarsi assieme verso la porta verde. Jamieh si prese la responsabilità di aprirla molto lentamente, poi la richiuse alle sue spalle.

Nora le strinse la mano fissando i cinque ragazzi seduti su un divano in mezzo alla stanza, poi scoppiò in lacrime abbracciando Jam.

“Ei!” ridacchiò lei accarezzandole la schiena per consolarla.

I cinque ragazzi si fecero scappare delle piccole risate per poi avvicinarsi alla piccola e abbracciarla. La scena faceva molta tenerezza.

Solo il ragazzo che aveva raccolto il peluche, si avvcinò a Jamieh.

“Piacere, io sono Zayn”

“Jamieh” sorrise.

“Umh, tu non sei-”

“No, non lo sono, io la accompagno soltanto” ridacchiò.

Il moro sorrise, prima di andare verso la piccola e abbracciarla a sua volta.

“Tu no?” chiese il biondo.

“Io la accompagno, tutti qui”

“Non vorresti abbracciare cinque ragazzi famosi che hanno fatto piangere tua sorella?”

“Cugina” lo corresse.

Nel giro di qualche secondo si ritrovò ad abbracciare i One Direction, non è una cosa che capita tutti i giorni.

Per ultimo abbracciò Zayn.

"Sei una tipa strana" le disse Zayn sciogliendosi da quel abbraccio.

"Grazie, bello" rispose Jamieh con sarcasmo in gola.

"Non è un'offesa, sto solo dicendo che mi piaci"

"Non mi tenti, io te l'ho detto, non sono come una di quelle ragazzine che ti cadono ai pie

di e piangono se le segui su twitter, anzi" sbottò la mora.
Lui rimase a fissarla per qualche istante.

"Mi piacciono i tuoi capelli, profumano" cambiò dolcemente discorso il ragazzo, mettendole delicatamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.

Jam fece una smorfia e si scansò. Dopodichè si volto e scuotendo la testa lentamente sussurrò: "Montati, ecco cosa siete".

"Ehi, ti ho sentita!" protestò Zayn.

La ragazza lo ignorò e guardò Nora che era intenta a spiegare a Liam (si chiamava così?) cosa provava per loro.

Non riuscì a trattenere un sorriso.

“Hai anche un bel sorriso” sussurrò Zayn all'orecchio della ragazza.

“E finiscila!” ridacchiò lei.

“Grazie per il bracciale, comunque”

“Primo: è una collana e secondo: non è da parte mia, ma di Nora”

“N-nora?”

“Si, vedi quella ragazzina lì?” indicò la cuginetta “lei è qui per voi, dovresti andare da lei piuttosto che provarci con me” sbottò.

Lui la fissò per qualche secondo e poi la superò e raggiunse la bionda che in quel momento era in braccio a Harry mentre gli altri tre le facevano il solletico.

“Mancano tre minuti” annunciò una voce all'altroparlante qualche secondo dopo.

Nora scese dalle braccia di Harry e raggiunse Jamieh.

“I-io, volevo dirvi una cosa” disse la piccola guardandosi la punta delle sue converse.

“Dicci, bellezza” disse Niall.

“Io vi amo e non è un vi amo normale. Certo, è amore platonico, ma vi amo davvero: amo le vostre voci, le vostre mani, i vostri occhi, le vostre labbra... Insomma tutto di voi. E vi ringrazio perchè mi avete salvata. Nei momenti tristi mi basta mettere un paio di cuffie e mettere in play su una vostra canzone per ritrovare al felicità. Davvero, non sto esagerando. Grazie per tutto quello che fate per noi, anche se molte volte siamo insopportabili”

Jam la guardò sbalordita, da dove aveva preso tutte quelle parole?

La piccola alzò lentamente lo sguardo e guardò uno per uno gli occhi dei suoi idoli: erano tutti lucidi e senza parole. Per primo parlò Harry: “I-io non so che dire, davvero. Noi facciamo semplicemente quello che ci viene da fare”

“Non pensavamo fosse così importante per voi” disse Zayn.

Nora fece spallucce, poi una voce all'altoparlante annunciò che il tempo era finito.

Le due ragazze abbracciarono per l'ultima volta i ragazzi, mentre Zayn trattenne la mora.

“Senti, noi siamo qui per un'altra settimana. Dove alloggiate?”

“Nel nostro albergo”

Il moro sbuffò.

“Si chiama Hotel Miley”

Poi lui le prese il braccio, le tirò su la manica della felpa e le scrisse un elenco di numeri.

“Chiamami” sorrise.

 

Ciao belle!

Ok, nessuna ha recensito lol Posso capire che magari non vi piace, anche a me molte fanfiction non piacciono ma da qui inizia un po' la storia. Spero molto vivamente(?) che almeno questo capitolo vi piaccia.

Vi prego, recensite? Mi farebbe moltissimo piacere, giuro.

Comunque grazie di farvi avanti per leggere questa merda.

Baci,

OD2005

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Capitolo 4
*** E se non gli interessassi? ***


Nora dormiva nel letto a fianco a quello di Jamieh. Durante le ore precedenti aveva pianto, riso e pensato in silenzio a quello che era appena successo, poi si decise a dormire. Erano le 3:00 am e la mora era seduta sopra le coperte a fissare il braccio con dei numeri sbiaditi scritti in pennarello verde. Stava prendendo in considerazione il fatto di trascrivere il numero su un foglio, evitando così di sbiadirlo completamente durante la notte. Così finì per fare quello che era sua solita abitudine fare per prendere delle decisioni difficili. Così prese un foglio di carta e una penna e scrisse:

 

SALVARE IL NUMERO DI ZAYN MALIK

 

PRO:                           CONTRO:

E' bello                       Piace a tutte

E' famoso                     Potrebbe essere E' un montato

Ha milioni di fans              Sono tutte accanite

Sembra dolce                 Simbolo di puttaniere

Sembra sincero

Ha degli occhi neri favolosi      Potrei perdermici Mi ci perdo

E' l'idolo di mia cugina

Ha una bella voce

E' stato lui ha notarmi per prima

Non sono la solita stupida fan

 

Jam guardò l'appunto davanti a se per un secondo, poi si arrese al pensiero che i pro erano maggiori rispetto ai contro, così al lato del foglio annotò il numero che di lì a poche ore era stato inciso sulla sua pelle. Piegò il foglio e mettendolo nella borsa decise di non dire niente alla cugina, poi andò a lavarsi il braccio.

 

Buongiorno Jam”

Si sentirono dei mugolii provenire da sotto le coperte, mentre la bionda cercava di svegliare la cugina.

Dai, Jam!”

La ragazza si mosse da sotto le coperte senza nessuna intenzione di alzarsi. Nora tentò un ultima volta di svegliarla da quello stato di coma profondo.

Ma che ore sono?”

Vorrà dire che aspetterò fuori” si sentì una voce maschile.

A quel punto la mora si mise a sedere di scatto e rimase a bocca aperta.

E tu cosa ci fai qui?” chiese sbalordita.

Non mi hai più chiamato, pensavo non te ne importasse di me quindi ho accolto l'occ-”

Si, si ho capito, ma ti sembra il caso di svegliarmi” guardò la sveglia “alle 9:30?”

A casa mia ci si sveglia con un orario molto più decente”

Appunto”

La bionda si schiarì la gola.

Scusate se interrompo la vostra litigata amorosa, ma vorrei farvi notare che qui c'è il mio idolo e non ho ancora pianto”

A quell'intervento Jamieh si buttò di nuovo sotto le coperte sfinita.

Vado ad accompagnare tua sorella a fare una buona colazione, torno più tardi”

Cugina” lo corresse Jam prima di addormentarsi.

 

Una ventina di minuti più tardi la ragazza si sveglio e guardò il letto vuoto a fianco a lei pensando fosse stato tutto un sogno, e invece no. Di colpo si sentì una stupida, se fosse stato un pedofilo? Nemmeno conosceva quel ragazzo! Scese dal letto e corse a farsi una doccia calda, si vestì ed uscì dalla stanza prendendo la borsa. Mentre scendeva di corsa le scale, andò a sbattere contro un ragazzo.

Ei, stai attenta” disse una voce piuttosto familiare.

La mora alzò la testa e incontrò il viso di Malik sorridente, poi guardò Nora al suo fianco e senza rendersene conto la abbracciò.

J-jam, guarda che lo sapevi che andavo a fare colazione” disse un po' spiazzata.

L-lo so ma nemmeno conosco questo tipo e già gli affido la tua vita”

Scusami, questo tipo è presente”

Jamieh lo ignorò e prese per mano la piccola dicendo: “Andiamo a fare un giro per Los Angeles”

Veramente pensavo di accompagnarti a fare colazione e poi fare un giro assieme...”

E Nora dove la mettiamo?”

Non ho mai detto da soli

All'improvviso un undata di calore invase il viso della ragazza e quest'ultima capì che aveva appena acquistato un colorito un po' più roseo.

Una risata invase il corridoio in cui si trovavano: “Dai, ma era quello che intendevo”

La mora cominciò a tirargli dei piccoli pugni sul petto, ma lui neanche si mosse.

E tutto quello che sai fare?”

La dodicenne si schiarì la voce ancora una volta.

Mi spiace essere di intralcio una seconda volta”

Non preoccpuarti, ti va bene se stai un po' con Lux e sua madre mentre io porto a fare un giro la tua cuginetta?”

La piccola annuì timidamente prima di seguire il ragazzo. Nel giro di cinque minuti si ritrovarono in un hotel molto lussuoso. Lasciarono la piccola a Lou Tisdale e uscirono dalla porta sul retro.

Perchè non usciamo dalla porta principale?” chiese la mora.

Se vuoi essere assalita da-”

Ok, ok ho capito”

Zayn ridacchiò dolcemente sfiorando volontariamente la mano della ragazza.

Sentimi bene, solo perchè ho accettato di uscire con te, se si può dire così, non vuol dire che io sia pazzamente innamorata di te, non è così facile, ok?” sbottò fermandosi in mezzo alla strada e voltandosi verso il ragazzo.

Ti ho solo sfiorato la mano, rilassati”

Tu volevi passeggiare per mano, ragazzo mio” rispose tornando a camminare.

Zayn fece spallucce, e senza ascoltarla le prese la mano tornando a camminare come nulla fosse. La mora sbuffò ma non si ritrasse al tocco di quel ragazzo.

Preparati” disse lui tirando su il cappuccio con la mano libera.

Ti noteranno comunque”

Almeno non darò nell'occhio”

Jamieh sorrise sotto lo sguardo fisso del moro.

Te l'ho giò detto che hai un bel so-”

Me lo hai già detto”

Prego”

Grazie” ridacchiò lei.

Perchè stava dietro a lei? Non era neanche sua fan, perchè la guardava in quel modo? E come se le avesse letto nel pensiero, lui chiese: “Credi nell'amora a prima vista?”

La ragazza venne presa alla sprovvista, non si era mai posta la domanda, non aveva mai preso in considerazione l'argomento.

Umh, no?” rispose alla fine con incertezza, ma lui non rispose.

Tu?” tentò di nuovo, ma niente.

A quel punto si voltò per capire il motivo di questo silenzio e lo vide fissare i proprio piedi muoversi e portarlo verso il posto in cui avrebbero dovuto fare colazione, un posto che sembrava non arrivare mai. Le mani ormai cominciavano a sudare e la ragazza stava morendo di fame. Dopo altri cinque minuti di silenzio, finalmente arrivarono ad un bar un po' isolato.

Io si, ci credo” disse il ragazzo una volta seduto al loro tavolo.

Jam non capì subito, ma poi collegò che quella era la risposta alla domanda che aveva causato quel lungo silenzio.

Il tuo istinto si starà sbagliando” osò rispondere dolcemente lei.

L'amore a prima vista non prevede sbagli, non è questione di istinto” rispose senza guardarla in faccia.

Z-zayn?” lui alzò lo sguardo e questo le rese più difficile pronunciare le parole che stava per dire “Vedi, io non ho mai detto che non mi innamorerò di te, solo che prima di innamorarmi, ti devo conoscere”

Lo sguardo della ragazza rimase fisso su quello del ragazzo, e viceversa. Tutti e due sapevano che non ci sarebbe stato nessun bacio perchè c'era un tavolo che li divideva, e questo dava un grande sollievo alla mora.

Buongiorno, cosa vorreste ordinare?” la cameriera la interruppe.

 

Ciao ragazze :)

Nell'ultimo capitolo ho ricevuto ben quattro recensioni! *balla*

Saranno poche, ma è la mia prima fanfiction e mi sento importante lol

Continuate a recensire senza problemi! Ahaha fatemi sapere cosa c'è che non va e cosa vi piace.

Cosa ne pensate della coppia Jayn (o Zaymieh)? Magari ditemi quale nome preferite AHAHAHAHAH

Grazie ragazze/i :)

 

OD2005

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Capitolo 5
*** Ma è davvero lui? ***


“Quando andavo alle elementari facevo sempre un gioco: ci facevamo delle domande personali e dovevamo rispondere” disse zayn guardando la mora mescolare la sua cioccolata.

“D'accordo, inizio io” si sistemò sulla sedia e alzò lo sguardo per guardare negli occhi il ragazzo. “Vediamo, come è iniziata la vostra carriera?”

“Ah, mi piace questa cosa che non sai niente di me nonostante io sia famoso” ridacchiò “Abbiamo cominciato tutti e cinque come solisti da xfactor, poi ci hanno unito come gruppo, ed eccoci qua”

Jamieh sorrise.

“Ora tocca me” disse zayn “come mai ti stai fidando di me?” chiese serio.

“I-In che senso?”

“Sono famoso, no? Non pensi che io mi stia solo divertendo, insomma, mica ero un montato?”

La ragazza fissò la sua cioccolata, prese un sorso poi disse: “Non lo so, penso che mi ispiri fiducia. Ma non sono estremamente convinta, tanto ci vediamo una settimana e poi ci perdiamo di vista, no?”

Zayn abbassò lo sguardo triste sulla cioccolata che era davanti alla ragazza.

“Già” rispose quasi come un sussurro.

“Ok, tocca a me” Jam tentò di scacciare quell'ansia che era appena caduta fra i due. Bevve l'utimo sorso di cioccolata rimsto e poi chiese: “Come mai ti chiami Zayn?”

Non lo so, ai miei gentiori piaceva, suppongo” ridacchiò “E tu come mai ti chiami Jamieh?”

“Non lo so, a mia madre piaceva, ma non capisco il motivo di quest'acca finale”

Zayn rise.

“Oh, emh... Se non ti piacciamo, come mai hai accompagnato tua cugina?”

“Sono stata bocciata e questa è la mia punizione”

“Ti sta piacendo come punizione?”

La ragazza alzò lo sguardo, sapeva perfettamente cosa voleva sentirsi dire il moro. Rimase a guardarlo in quegli occhi neri, e come aveva previsto si perse dentro. Erano davvero belli, molto belli. Gli rispose con un sorriso.

“Questo è un sì?” chiese sorridendo a sua volta.

Jamieh fece spallucce e rise.

Il ragazzo si alzò dalla sedia e le andò vicino, poi le prese la mano e la aiutò ad alzarsi. Lasciò delle banconote sul tavolo e uscirono. Come lei aveva previsto, le loro mani si incontrarono e non si divisero. Era una bella sensazione: il calore che si incontrava, le mani intrecciate.

“Cosa vogliamo fare?” chiese la mora.

Il ragazzo rimase a pensare qualche istante e la ragazza rimase ad aspettare una risposta che non arrivò mai. Si sentirono delle urla provenire da davanti a loro.

“Cazzo” imprecò “Ho dimenticato il cappuccio”

Si voltò e fece retrofront, ma si sentirono delle urla anche da quel lato così si fermarono. Una massa di ragazze li cuìircondarono, sembrava di essere in un film. Il ragazzo cercò di rassicurarla stringendole più forte la mano.

“Scusami...” le sussurrò all'orecchio.

“Tranquillo, rendile felici” sorrise lei.

Nell'istante in cui le loro mani si divisero, la tranquilliàtà in lei scomparve del tutto. Cominciò a girarle la testa e sudare freddo, soffriva di una leggera claustrofobia e raramente le venivano quegli attacchi di panico. Come se dio la volesse punire, le ragazze ciminciarono ad insultarla: “Sei una troia” “Non lo meriti” “Lo stai solo usando per la fama” “Zoccola”. La ragazza non resse scoppiò in lacrime.

Odiava quella sua stupida fobia, odiava essere così fragile, odiava essere sensibile, odiava essere bocciata, odiava essere andata a Los Angeles, odiava essere andata a quello stupido concerto, ma soprattutto odiava lui, zayn.

Un istante prima er lì in piedi a piangere silenziosamente, mentre un istante dopo si trovava a correre per le strade di LA sentendosi una stupida. Stupida ad essersi fidata di quel ragazzo montato, con troppe fans. Doveva pensarci prima, se ne sarebbe dovuta accorgere molto prima.

Arrivò in albergo e decise di non pensare alla cugina, sapeva essere in buone mani. Non aprì twitter, non guardò facebook o i messaggi, indossò semplicemente una maglia troppo grande per il suo corpicino esile e si mise sotto le coperto, dove si addormentò con le lacrime agli occhi.

Intanto, dall'altra parte della città, zayn camminava per le strade di Los Angeles con il cappuccio alzato e imprecando dandosi dell'emerito idiota.

 

Jamieh aprì gli occhi e si ritrovò il viso di Nora a due centimetri di distanza. Alzò la mano per spingerla via e si rigirò dall'altra parte.

“Ehi Jam, mi devi raccontare qualcosa”

“Non ti devo raccontare nulla, oggi t porto per Los Angeles a fare shopping, solo io e te”

“No, Jam è una cosa seria”

Sfinita la ragazza capì che non avrebbe dormito più a lungo, anzi che non avrebbe dormito proprio, così si mise a sedere sul letto stropicciandosi gli occhi verdi.

“Ieri sera è venuto a prendermi Zayn e camminando per strada mi ha fermata e ha detto Ricordati sempre che se ami noi, ami anche le nostre scelte, non fare domande, poi quando siamo arrivati qui non è voluto entrare e mi ha salutato spreando in un nostro secondo incontro. Io non capivo ma mi sono messa a dormire, poi questa mattina ho fatto un giro su twitter e ho letto i suoi ultimi tweet” le mostrò il suo cellulare che mostrava un tweet del moro:

 

Se amate noi, amate anche le nostre scelte. Sono stufo dei vostri stupidi insulti solo perchè siete gelosi, io ho scelto lei e dovete farvene una ragione, sul serio.Trattatela bene perchè per me è una persona davvero speciale. Vi amo ancora :) xx

 

Alzò lo sguardo incredula e la bionda tornò a maneggiare il suo cellulare per poi mostrarlo alla mora di nuovo. Primo nelle tendenze c'era:

 

#SorryZaynWeLoveZamieh

 

Scoppiò a ridere.

“Fanno sul serio? Noi non stiamo assieme!”

“Non è finita, aspetta. Zayn ha anche risposto a due tweet di alcune fans” tornò a mostrarle il cellulare.

 

@zaynmalik Credi nell'amore a prima vista? x34

 

@__liamslove Certo, e a volte fa male xx

 

 

@zaynmalik Ti ama? Perchè se è così dobbiamo dirle di noi due! Ahaha

 

@YouAreMyFuckingDream Io la amo, penso. Lei non credo e questo fa male, tanto male. Penso che dopo ieri mi odi.

 

Come fa ad amarmi se neanche ci conosciamo?” chiese incredula e un po' confusa.

Crede nell'amore a prima vista, ricordi?”

Jamieh non rispose, ma si limtò ad alzarsi e camminare fino alla valigia, tirò su dei vestiti e si chiuse in bagno.

 

 

 

BUONGIORNO, BELLE!

Scusatemi il ritardo ma ero prima alle terme con mia madre e poi continuavo ad uscire lol

Comunque domani parto e vado in vacanza per 9 o 10 giorni, quindi non posso ne scrivere ne aggiornare.

Comunque grazie pe rle visualizzazioni(?) e per le recensioni che pur siano poche mi fanne sentrie importante lol

Ok, grazie ancora e scusate l'enorme ritardo.

OD 2005

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Capitolo 6
*** Che vuoi da me? ***


“Jam, mi prendi quella maglia?”

“Abbiamo già comprato un casino di roba, guarda qui!” la ragazza sventolò davanti al viso di Nora la grossa quantità di sacchetti che teneva in mano “Avanti, andiamo in albergo e poi andiamo a pranzo”

“Dove mangiamo?”

“Non lo so, prendiamo una pizza?”

La piccola annuì allegramente soffiando per scacciare delle ciocche di capelli dagli occhi.

Appena arrivarono all'hotel, stavano per salire le scale quando il ragazzo alla reception richiamò la loro attenzione.

“Mi scusi signorina Evrington, un ragazzo mi ha chiesto di avvisarla che è passato”

“Zayn?” chiese eccitata la bionda.

Il ragazzo spostò il suo sguardo su un foglio che si trovava davanti a lui.

“Malik, Zayn Malik”

La mora annuì e fece cenno alla bionda di andare. Una volta entrate in camera cominciarono a mettere a posto i vestiti appena comprati, quando bussarono alla porta.

“Vado io” annunciò Jamieh.

La ragazza aprì la porta allegramente, ma il suo sorriso si spense quando vide chi si trovava dietro.

“Ora tu mi spieghi perchè hai fatto così ieri sera” chiese dolcemente Zayn.

“Lo hai visto anche tu, no?”

“No, io ho solo notato che cinque minuti prima stavi lì contro il muro e cinque minuti dopo non c'eri più”

“Soffro di claustrofobia e attacchi di panico, okay?”

Gli occhi del ragazzo si accesero e dopo alcuni attimi si spensero.

“I-io non lo sapevo, mi dispiace”

La ragazza fece spallucce e accennò un sorriso che non convinse nessuno dei presenti.

“Senti, emh, oggi ti va se usciamo tutti e tre assieme?”

La mora guardò la cugina che a sua volta la stava guardando con aria speranzosa, poi annuì debolmente prima di invitarlo dentro.

Quel giorno indossava un paio di jeans neri abbastanza stretti che si intonavano perfettamente alla maglia bianca nascosta dalla giacca di pelle. Ai piedi portava delle bleazer grigie e per finire aveva i capelli tutti spettinati che davano l'aria da ragazzo sbarazzino, così le piaceva. Aveva messo quintali di profumo, lo sentiva e le piaceva.

La ragazza aveva cominciato a pensare che forse il fatto di amore a prima vista di cui le parlava fosse vero. Quella era la seconda volta che andava da lei, e si capiva che non era stalking: era solo romaticismo. Jamieh venne invasa dai sensi di colpa pensando che lei non ricambiava i sentimenti dell'altro, non aveva mai sopportato quando dei ragazzi le confessavano ciò che provavano e lei puntuale rispondeva sempre che non poteva provare le stesse cose. Ma quella volta no, quella volta lei sentiva che lui aveva qualcosa di speciale, ed era partita col pensiero che si sarebbe potuta divertire, ma dopo la giornata di ieri decise che se voleva portare avanti quella storia, doveva per forza fare la seria, doveva cresciere per una volta. Ma perchè decise di farlo proprio con lui?

“Allora, sono adatto?” una voce interruppe i suoi pensieri.

La ragazza si accorse del fatto che era incantata a guardare il moro. Le sue guanciò avvamparono violentemente e una risatina sfuggì dalla bocca dell'altro.

“Io potrei andare con Lux? Ieri mi sono divertita... Basta che poi mi venite a prendere ad un orario decente e non quando ormai mi sono addormentata”

La mora si ricompose e rise a quell'intervento, poi fece spallucce e acconsentì.

I due ragazzi accompagnarono la terza e poi, con le mani in tasca si avviarono verso la porta sul retro.

“Il cappuccio” si affrettò a ricorde la mora.

“Tranquilla, mi sono portato dietro un bodyguard, se non ti dispiace”

La ragazza fece sapallucce.

“Sei ancora arrabbiata?” chiese preoccupato il primo.

“Non sono arrabbiata, ho paura”

Il ragazzo sospirò di tristezza a fianco a lei. Quest'ultima si sentì travolgere dai sensi di colpa: non sopportava che lui si sentisse così inutile, che lui stesse annegando nei sensi di colpa, rancore a cui tra l'altro non poteva rimediare. Così cercando di aiutarlo, decise di prenderlo alla sprovvista e tolse la sua mano dalla tasca per un secondo e prese quella del ragazzo, poi le riportò entrambi nella tasca della giacca. Lui sbuffò di sorpresa e una vampata d'aria calda uscì dalla sua bocca: aveva appena fumato. L'altra fece finta di non accorgersi della sua reazione e continuò a camminare guardandosi i piedi.

Quel giorno faceva piuttosto freddo e la ragazza si sentiva raggelare a ogni passo. Erano a giugno, e la mora soffriva di freddo molto facilmente, così si ritrovò a congelare nella sua giacca autunnale. Ogni tanto si sentiva persa da dei brividi di freddo, così Zayn tolse la mano dalla tasca e, avvicinandosi, abbracciò la ragazza nel tentativo di riscaldarla. Il suo bracciò andò a circondare i fianchi dell'altra e la sua mano andò a finire nella tasca dalla parte opposta.

Jamieh sorrise a quell'azione: tra le sue braccia si sentiva bene.

Grazie Malik” sussurrò prima di mettere anche la mano destra in tasca e intrecciare le sue dita con quelle di Zayn che già si trovavano lì.

Continuarono a camminare finchè la ragazza chiese: “Si può sapere dove stiamo andando, sarà quasi un'ora che stiamo camminando!”

Il ragazzo sorrise “Non lo so, non volevo sciogliermi da questo abbraccio, mi piace stare qui con te con il calore dei nostri corpi che si fonde”

La mora rimase senza parole: quello era un ragazzo da libro, lo sapeva per certo.

Zayn la fermò in mezzo alla strada e si staccò da lei.

Che c'è?” chiese spaventata.

Nulla, stai ferma qui e chiudi gli occhi”

D'accordo” e chiuse gli occhi girandosi dalla parte opposta.

Sentì il ragazzo allontanarsi e tornare qualche minuto dopo. Un profumo invase il suo naso e Jamieh aprì gli occhi. Davanti a se aveva una rosa rosa e un pacco di ciambelle come quelle dei simspon.

Rosa rosa, significa tenerezza”

La ragazza sorrise di impulso.

Ti piace il significato dei fiori?” chiese.

Le orecchie del moro arrossirono leggermente e il suo sguardo si abbassò. Nel giro di qualche secondo Zayn si ritrovò tra le braccia dell'altra.

Che fai, ma tutta questa confidenza?” il moro sorrise.

Grazie, scemo”

 

 

Ciao bella gente, il capitolo è qui presente! (?)

Okay no, emh la prima parte del capitolo mi fa un po' schifo eh, poi boh quando sta sola con Zayn mi piace lol

Zamieh si the way.

Comunque nulla, è un periodo un po' di merda quindi non sono al massimo della vita, scrivere il capitolo mi ha fatta distrarre :))

VI PREEEGO RECENSITEEE?

Ora vado, al prossimo capitolo bellezze! :')

 

OD2005

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Capitolo 7
*** E' successo per davvero? ***




 

Okay ragazze, io ho creato un profilo di ask se volete scrivermi qualcosa....

Comunque niente, è questo qui: http://ask.fm/Moteesh

E se volete sto scrivendo una seconda ff con una mia amica, è bellissima, decisamente molto meglio di questa.

Si chiama Like the ocean adn the land.

E' questa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2014736&i=1

 

 

Stavano seduti su una panchina a ridere, chiacchierare e mangiare ciambelle. Jamieh a ogni minuto che passava si convinceva che lui era un ragazzo da libro, mentre Zayn si innamorava sempre di più.

“Mancano quattro giorni, lo sai?” chiese la mora.

“Grazie per avermelo ricordato, idiota” le tirò un leggero pugno.

Poco dopo una bambina si avvicinò a loro.

“Ciao Zayn” disse con una vocina troppo dolce.

“Ehi, come ti chiami?” chiese lui prendendole di mano il foglio e la penna.

“Jamie”

Guardò la ragazza a fianco a lui guardò e fece una leggera risata.

Scrisse due righe, fece una foto con la bambina e tornò a posare lo sguardo su Jamieh.

“Non fissarmi” chiese Jam guardandosi la punta delle scarpe.

“D'accordo”

Il suo sguardo però non si mosse, rimase fisso negli occhi di lei. La ragazza si sentiva gelida, non capiva. Aveva una sorda di ansia dentro, sapeva cosa voleva fare lui, ma glielo avrebbe impedito. Mancavano quattro giorni e nonostante lei avesse un piccolo debole per lui, non lo avrebbe fatto soffrire. Ma quel suo istinto di baciarlo dolcemente non la abbandonava.

Un braccio la avvicinò al corpo del ragazzo moro e molto attraente davanti a lei. Jamieh non si mosse, era come paralizzata. Il ragazzo così decise di avvicinarsi lentamente senza però staccarle gli occhi di dosso. E quando mancavano giusto due centimetri, la mora ritrovò il controllo dei muscoli e si scansò.

“No, ascolta abbiamo troppo poco tempo e noi non-” la baciò.

Le due linge giocavano fra loro, si giocavano. Era forse il paragone più giusto che ci sia e lei sentiva le rfarfalle nello stomaco, così come lui. Possibile che nel giro di tre giorni si erano già innamorati l'uno dell'altra? Forse era questo la cosa di cui parlavano tutti: anima gemella. Ma non poteva saperlo, non dopo tre giorni. Ma c'era sicuramente una seconda domanda: Perchè proprio Zayn Malik, il ragazzo ricco e famoso che tutti vorrebbero?

La mano del moro era ancora intorno ai fianchi della ragazza, e con le dita le solleticava leggermente la pelle.

Quando qualche secondo dopo lui si staccò, lei aprì gli occhi e si trovò a fissare il moro.

Perchè lo hai fatto?” chiese Jam.

E perchè tu hai ricambiato?” chiese lui con un sorriso beffardo.

Jamieh lo spinse ridendo.

Non ho ricambiato” abbassò lo sguardò nascondendo un sorriso.

No? Beh allora cos'era questo?”

Il ragazzo si alzò in piedi e mimò un bacio con l'aria. La ragazza spalancò la bocca.

Non faccio così! Guardati tu, idiota!” urlò ridendo.

Scoppiarono a ridere entrambi.

Si? Come faccio?”

La ragazza capì subito e decise di istigarlo un po'.

Io non bacio l'aria, mi rovino la reputazione, pft”

Mmh, beh allora bacia qualcuno” mi guardò con sguardo provocante “qualcuno di bello”

La ragazza ricambiò lo sguardo e si avvicinò lentamente a lui.

Quando furono abbastanza vicini da chiudere gli occhi, si allontanò e disse “Accidenti, come faccio a baciarmi da sola?”

Cosa stai dicendo?” chiese lui perplesso.

Mi hai detto bacia qualcuno di bello, ma non posso baciarmi da sola”

La guardò per un secondo, poi le sorrise.

Che idiota”

Jamieh fece l'occhiolino e con un salto si voltò e prese a camminare.

Dove vai?” la raggiunse prendendole la mano.

Non rispose, semplicemente camminò con il sorriso stampato in viso, sembrava una bambina.

I due entrarono in un negozio di accessori e guardandosi in giro lei si innamorò di un bracciale; aveva un cordone e al centro c'era un cuore. Ne prese due e pagò.

Una volta usciti chiese al moro di allacciarglielo al braccio. Il suo cordone era blu. Poi gli prese la mano e tirò fuori dalla tasca un secondo bracciale e lo legò al polso di Zayn. Il suo cordone era rosso.

Che fai?” chiese perplesso.

Così non ti dimentichi di me” sorrise a trentadue denti.

Altrettanto fece lui.

Jamieh si sentì cedere le gambe sotto di lei, ma non cadde. Perchè doveva sorridere in quel modo? La faceva impazzire, troppo.

Ok ciao ragazze!

Un po' in ritardo ma ci sono. Avete visto il banner? Lol E' il primo che faccioo.

Ok, lasciate una recensione per favore :))

A presto,

OD2005.

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