PokeInazuma

di Queen Of Hurts
(/viewuser.php?uid=339062)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio del viaggio ***
Capitolo 2: *** Le stelle sono i nostri sogni ***



Capitolo 1
*** L'inizio del viaggio ***


odjowpq

LABORATORIO, TOKYO

Fogli bianchi e computer spenti e grigi riempivano il grande spazio del laboratorio del più grande esperto di Pokemon di tutta Tokyo. Il pavimento era colmo di vecchie statistiche e dati sovrapposti l’uno sull’altro. La stanza sembrava immersa nel silenzio più totale tranne per il rumore provocato da una leggera pressione sui tasti di un computer portatile. Seduto su una seggiola c’era un uomo sulla trentina dai capelli verde prato legati in una coda alta, ma vari ciuffi erano sparsi sul suo viso stanco. Gli occhi nero pece erano socchiusi per proteggere le pupille dalla forte luce proveniente dal piccolo schermo.

“Mido-chan non vieni con noi?” chiese un altro ragazzo, sempre sui trent’anni, dai capelli albini. Il verde lo guardò per un istante e fece un cenno di no con il capo. L’albino continuò a guardarlo dall’ingresso della stanza con aria preoccupata.

“Dovresti riposarti” disse.

“No Shirou, ti ringrazio per l’interesse” Shirou sospirò e, rassegnato, richiuse la porta alle sue spalle. Si incamminò verso l’esterno dove, oramai, il cielo si era tinto di un colore scuro, quello della notte.

“Se continuiamo così finiremo davvero bene”

FORESTA, CONFINI DELLA CITTA’ DI TOKYO

"Perchè a me?" la voce flebile di Masaki risuonò nel fitto silenzio del bosco. Continuava a rigirarsi nella mano quella piccola sfera luccicante dal color rosso e bianco. Era così brillante che il suo riflesso smarrito si impresse sulla sua superficie.

"Forse perchè lo conosci" alzò nuovamente lo sguardo voltandolo verso il suo nuovo 'partner' di viaggio: Kirino Ranmaru. Masaki puntò i suoi occhi elettrici nei suoi cristallo cercando di scacciare i pensieri che, in quel momento, affollavano la testa.

"Non credo, Mido-chan non fa mai favoritismi" rispose l'azzurro affranto. Guardò ancora la piccola sfera poke nella sua mano e, poi, la lanciò in aria. Al suo posto apparve un piccolo Pokemon, un piccolo e soffice Shinx. Masaki si chinò e cominciò a accarezzarli il soffice pelo azzurro e nero e il piccolo ricambiò facendo dolci fusa.

"Non so cosa ti dice il tuo modo di pensare ma...Dovremo andare" e il rosa si incamminò verso l'interno buio e fitto della foresta.

"Aspettami Kirino"

Angolo di una SPIONA

Ok lo so che è corto ma prometto che migliorerò. ADORO i pokemon e mi è venuta voglia di parlarne.

Spero che vi interessi almeno un po’

BACIONI Lola

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Le stelle sono i nostri sogni ***


gui

"KIRINO ASPETTAMI!" la voce affannata, dovuta alla grande fatica nel seguire il rosa, di Kariya sembrò rianimare la voce della foresta. Era quasi buio e il rumore delle cicale riempì il silenzio del sentiero, come a voler far compagnia all'azzurro.

“KIRINO!” urlò ancora ma senza ottenere una risposta. Kariya si sentiva debole, stanco e dolorante. Si buttò a terra per riprendere fiato e posare il piccolo Pokemon sul soffice terreno erboso.

Alzò lo sguardo sul cielo notturno. Si accorse che la notte fuori da Tokyo aveva un non so che di ‘MAGICO’.

‘Si vedono le stelle!’ pensò meravigliato mentre i suoi occhi elettrici contavano le varie stelle che incontravano per la strada. Tutto ciò poteva sembrare stano ma, per Kariya Masaki, non era così. Lui era abituato alla luce artificiale della città, quelle luci che abbagliavano i suoi occhi con potenza.

“57,58,59…” continuava a contare quei piccoli puntini gialli luminosi senza distrazioni. Mido-chan, suo tutore, gli aveva insegnato che le stelle erano pianeti posti a distanze incredibili e inimmaginabili. Ma lui, anche a questa età, credeva fermamente alla fiaba che gli leggeva la madre, la vera madre.

“Le stelle sono sogni, sono appese in cielo per farci ricordare. Dobbiamo ricordarci cosa vogliamo e crediamo” si ripeteva quando, raramente, vedeva le belle stelle gialle.

Poi le palpebre cominciarono a pesarli e, pian piano, ricoprirono la visuale di Kariya di un buio totale.

L’odore dei pini pieni di piccole brillanti gocce di rugiada, dovuto alla precedente tempesta, lo stava inebriando.

“Chissà quanti sogni mi mancan..” si fermò a 99.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quando l’azzurro si risvegliò le sue narici furono investite da un forte odore di cannella.

Aprì gli occhi e vide, seduto accanto a lui, Kirino che lo guardava con un misto di preoccupazione e rabbia. Ma fu felice di rivedere quell’irritante rosa al suo fianco.

“Idiota!” e gli mollò un buffetto sulla nuca ma senza perdere il sorriso dolce che lo caratterizzava.

“Dove siamo?”

“A casa di un mio amico, si chiama Saru. Lui è un giovane esperto di Pokemon che volevo farti conoscere per il viaggio”

Angolo di una SPIONA

Sono sempre più nei casini. Gli esami mi stanno prendendo sempre più tempo e pubblicare storie mi risulterà più difficile del previsto.

Quindi chiedo scusa in anticipo per il futuro ritardo

BACIONI Lola

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1874713