Journey to hapiness

di amolefossette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The day we met ***
Capitolo 2: *** Oh, damn! ***
Capitolo 3: *** Problem solving ***
Capitolo 4: *** Dirty bastard ***
Capitolo 5: *** Are you naked? ***
Capitolo 6: *** Hide and seek ***
Capitolo 7: *** Now you know ***
Capitolo 8: *** Closer ***
Capitolo 9: *** Missed kiss ***
Capitolo 10: *** What's going on? ***
Capitolo 11: *** Take me to the sea ***
Capitolo 12: *** Complications ***
Capitolo 13: *** Regrets ***
Capitolo 14: *** Innocence ***
Capitolo 15: *** On the cover ***
Capitolo 16: *** I don't care ***
Capitolo 17: *** Me and you ***
Capitolo 18: *** Attention whore ***
Capitolo 19: *** This feels ***
Capitolo 20: *** Something has gone wrong ***
Capitolo 21: *** Unexpected ***
Capitolo 22: *** Special ***
Capitolo 23: *** Bad news ***
Capitolo 24: *** Without love ***
Capitolo 25: *** Brave ***
Capitolo 26: *** Truth ***
Capitolo 27: *** Stay ***
Capitolo 28: *** Ready or not ***
Capitolo 29: *** Hurricane ***
Capitolo 30: *** Who is she? ***
Capitolo 31: *** Best friend ***
Capitolo 32: *** Surprise ***
Capitolo 33: *** Everyday since now ***



Capitolo 1
*** The day we met ***


Ecco, il mio sogno andato in frantumi, di nuovo!
Sembra destino, Faith non deve risolvere il suo sogno!
Quanto può essere fottutamente ingiusta la vita?!
L’anno scorso non c’ero e nemmeno quest’anno ci sarò; non potrò cantare con loro sotto quel palco, non incontrerò altre directioners che, come me, vivono di loro, non incrocerò i loro sguardi e non proverò l’emozione di vedere i miei idoli dal vivo. Il concerto, che si terrà a Roma tra soli 2 mesi, è già sold-out e io non ho il biglietto. Ho fatto il possibile per procurarmelo ma ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte, non sia mai! Mi toccherà rassegnarmi, come al solito.
*DUE MESI DOPO*
Dopo lo sfogo del giorno in cui scoprì di non essere riuscita a prendere i biglietti diventai assolutamente apatica e irritabile, dopo due settimane circa però decisi di provarci comunque, sarei andata allo stadio Olimpico e, con  un po’ di fortuna, magari li avrei visti di sfuggita o avrei sentito le loro voci dall’esterno, sempre meglio di niente.
La mattina del concerto mi svegliai alle 7.00, era una afosissima mattina di giugno e quindi il clima mi permise di indossare un paio di shorts di jeans, una maglietta a mezza manica azzurra, un paio di superga blu e una collana con il segno della pace. Legai i miei capelli lunghi e castani in una treccia e mi truccai leggera, rimanendo sui toni dell’azzurro per esaltare i miei enormi occhi nocciola. Una volta che ebbi finito di prepararmi presi la borsa nera, salutai mamma e scesi dove la macchina della mamma della mia migliore amica ci aspettava per andare a Roma. Da Napoli sono circa tre ore e quindi avevamo tutto il tempo di cercare di trovare un modo per vedere i ragazzi. La mia migliore amica si chiama Asia, ha sedici anni come me ed è una directioner, è tipo la persona più pigra del pianeta ma anche la più chiacchierona, ha i capelli rossi e corti, occhi verdi e lentiggini sparse sul viso. Salita in macchina Federica, la mamma di Asia, mi salutò affettuosamente.

''Buongiorno Faith, sei davvero carina''
''Grazie Federica''

Risposi educatamente e mi sedetti vicino ad Asia sul sediolino posteriore.

''Si, non sei niente male''

Era stato Micol a parlare. Il fratello di Asia, un ragazzo alto, biondo e con gli occhi di un’ insolita sfumatura di grigio, aveva diciotto anni ed era uno dei ragazzi più belli che io avessi mai visto. Sinceramente non sapevo come definirlo, ci sentivamo continuamente, uscivamo insieme e ci era anche capitato di baciarci ma non stavamo insieme, assolutamente no. Era uno di quei ragazzi che considera le ragazze un divertimento passeggero, un qualcosa di usa e getta ed io sapevo cosa voleva da me… nonostante io mi ostinassi a mettere in chiaro che non avevo intenzione di essere la sua ragazza lui non faceva che chiedermelo e Asia era arrivata a pensare che potessi piacergli sul serio, ma io ero di un’altra idea.

''Grazie''

Risposi arrossendo e lui ridacchiò.
Il viaggio fu lungo e stancante, io e Asia alternammo l’ascoltare musica ai nostri inutili piani di riuscire ad entrare.

''Non capisco tutto questo interesse per cinque ragazzini stonati''

Esordì elegantemente Micol quasi alla fine del viaggio.

''Oh, smettila. Sei solo geloso perché Faith stravede per Harry!''

Almeno Asia riuscì a farlo stare zitto per il resto del viaggio. Arrivati allo stadio Federica ci lasciò lì davanti e andò a parcheggiare. Io e Asia ci sedemmo a terra e conoscemmo parecchie ragazze, alcune delle quali erano lì già da una notte. Mentre ero intenta a tenere una discussione con una ragazza che dichiarava che Niall fosse il più scarso della band Federica arrivò e si avvicinò a noi.

''Allora ragazze, io e Micol andiamo a ristorante, voi avete i vostri panini, mi raccomando di stare attente, ci vediamo dopo pranzo''

Non appena Federica si girò Micol mi attirò a sé.

''Fai la brava, bambina''

Detto ciò mi diede un bacio a stampo e io lo spinsi via. Salutammo entrambi e tornammo dove eravamo, dopo qualche minuto iniziò a crearsi un gran bel movimento sulla nostra destra così ci alzammo per controllare. Una folla impazzita correva verso la sbarra che separava le ragazze dall’ingresso dello stadio e subito capimmo il perché: Liam e Zayn erano lì che salutavano sorridenti le fan! Appena mi resi conto di avere davanti i miei idoli il cuore iniziò a battere innaturalmente veloce, lacrime silenziose mi scendevano lungo il viso e mi resi conto di star sorridendo come un’ ebete. Cercammo di farci spazio tra la folla e riuscimmo ad avvicinarci ai ragazzi, riuscimmo anche ad arrivare abbastanza vicino e fu allora che successe: due occhi verdi, i più belli che io avessi mai visto in tutta la mia vita, incrociarono i miei e il ragazzo a cui appartenevano sorrise dolcemente, dopodiché si fece avanti senza smettere di fissarmi, sentii le lacrime scendermi sul collo e, sempre guardando il ragazzo dagli occhi verdi, sussurrai felice.

''Ciao Harry''
 
 
 

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Capitolo 2
*** Oh, damn! ***


‘’Ciao Harry’’

Sussurrai io ,tremante e felice e senza smettere di fissarlo negli occhi. Per tutta risposta lui sfoderò il sorriso che tanto a lungo avevo sognato di poter vedere dal vivo, almeno una volta. Una ragazza urlante, la stessa che poco prima aveva affermato che Niall non fosse per niente intonato, mi risvegliò dalla mia trans dandomi una spinta leggermente troppo forte che mi fece cadere e sbattere con la testa sul marciapiede…  l’ultima cosa che ricordo è che giurai a me stessa che le avrei dato uno schiaffo in faccia, giusto per vendicare me e la voce perfetta di Niall, e poi svenni.
Mi risvegliai circa un’ora dopo, seduta sulle gradinate dello stadio e la prima cosa che vidi furono gli occhi lucidi di Asia.

‘’Oddio Faith! Come stai? Ti sei fatta male? Quante dita sono questa?’

Asia iniziò a scuotermi spaventata mentre mi sbatteva avanti agli occhi tre dita, qualcuno però le afferrò le spalle e la calmò dolcemente.

‘Non fare così, la spaventi’

Una voce che conoscevo fin troppo le parlò e lei si calmò, era stato Louis ad afferrarla e a spostarla.

‘Come ti senti Faith? Sei caduta sul marciapiede!’

Mi chiese lui premurosamente.

‘Bene, ho solo un po’ di mal di testa’

Effettivamenete ero abbastanza rintronata.

‘Woah, meglio così! Ci hai fatto prendere uno spavento!’

Stavolta era stato Niall a parlare, con la sua voce meravigliosa. Un secondo dopo arrivò Zayn e mi porse un bicchiere d’acqua, questo gesto mi fece rendere conto che stavo lì a parlare tranquillamente con i miei idoli come se nulla fosse.

‘OH CASPITA!’

Mi lasciai sfuggire un imprecazione ad alta voce e cercai di essere il più garbata possibile.

‘Che hai Faith?’

Mi chiese dolcemente Asia accarezzandomi la testa.

‘Sono qui, con i miei idoli, ti rendi conto?’

‘Si, lo so, ho superato questa fase solo dieci minuti fa’

‘Mi rispose lei sorridendomi.

‘Dato che ti senti meglio stasera vi vedremo al concerto?’

Stavolta era stata una voce diversa a parlare, più profonda e graffiata, assolutamente bellissima dal vivo, almeno dieci volte migliore che attraverso delle cuffie o uno schermo, Harry era di fronte a me e mi sorrideva aspettando una mia risposta.

‘Ehm, io, ecco noi, vorremmo ma, ma…’

‘Siamo senza biglietto!’

Concluse Asia salvandomi in calcio d’angolo.

‘Direi che il concerto lo vedrete perché ora avete i biglietti, eccoveli’

Liam ci stava porgendo due pezzi di carta, due pezzi di carta che racchiudevano il nostro sogno e che avevamo a lungo sognato. Li presi esitante e cercai di trattenere le lacrime.

‘Perfetto, grazie mille ragazzi, non sappiamo come ringraziarvi’

Asia cercò di non esternare eccessivamente la sua gioia, ma fallì miseramente dato che la sua voce era un tanto più acuta del normale.

‘Non è niente ragazze’

Disse Zayn sorridendo.

‘Non è niente?! Forse tu non ti rendi conto che avete appena avverato il nostro sogno, è tantissimo’

Disse Asia combattendo con le lacrime.

‘Ora dobbiamo andare però, ci aspetta la mamma di Asia’

Dissi io cercando di rompere l’imbarazzante silenzio. Io e Asia salutammo e ci alzammo, eravamo quasi vicino all’uscita quando qualcuno mi trattenne per un braccio, mi girai di scatto e incrociai di nuovo il suo sguardo.

‘Non so il tuo nome ma mi piacerebbe molto sapere come posso chiamarti’

Disse Harry con quella sua voce meravigliosa.

‘F-faith, mi c-chiamo Faith’

Balbettai io sentendomi sempre più stupida.

‘Faith… gran bel nome’

Disse lui lasciandomi il baccio, mi avviai verso l’uscita ma lui mi chiamò.

‘Ehi Faith, complimenti per gli occhi, sono i più belli che io abbia mai visto!’

Disse sorridendo e io, uscendo, quasi mi sciolsi.

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Capitolo 3
*** Problem solving ***


*spazio autrice*
buonsalve dolcezze,
questo capitolo è un po' più lungo dei precedenti, come promesso lol sono felice che molte di voi si stiano interessando alla storia e vi ringrazio. Fatemi sapere cosa ne pensate in una recnsione oppure  su twitter, io sono @amolefossette. Una bacio :*



Non appena uscimmo Asia mi fermò afferrandomi un braccio.

‘Faith, abbiamo un problema!’

Esordì lei facendomi preoccupare.

‘Oddio, e ora che altro c’è?’

Le chiesi io stressata.

‘I biglietti non sono per stasera, ma per il concerto che si terrà tra una settimana! Come facciamo?’

Chiese lei mostrandomi i biglietti, effettivamente la data non era quella del giorno ma bensì quella del sabato successivo, saremmo dovute tornare…

‘Tranquilla, ora ne parliamo con tua madre e si vede’

Le risposi io restituendole i biglietti e tornando a pensare a ciò che era successo poco prima. Camminavo manco fossi sulle nuvole, guardandomi intorno senza vedere realmente nulla, ero troppo felice e sorpresa allo stesso tempo. Harry mi aveva detto che non aveva mai visto occhi più belli dei miei, diamine! E io? Non avevo nemmeno detto ‘grazie’ tanto che ero rimasta colpita.

‘Faith! Asia! Ma che fine avete fatto? E’ mezz’ora che vi cerchiamo! L’appuntamento ero avanti allo stadio!’’

Federica mi risvegliò bruscamente dai miei pensieri, stava urlano e sembrava piuttosto spaventata.

‘Mamma calmati, le abbiamo trovate’

Disse Micol, che aveva un’aria annoiata e cercava di calmare la madre.

‘Mamma, non immagini cosa ci è successo! Abbiamo incontrato i ragazzi e ci hanno dato i biglietti per il concerto di sabato prossimo, non è meraviglioso?! Sono stati i sessanta minuti più belli della mia vita, loro…’

‘Calamati Asia! I biglietti sono per sabato prossimo? Non potrò riaccompagnarvi, sarò fuori per lavoro due settimane con la mamma di Faith, lo sapete’’

Federica ci ricordò che la settimana dopo lei e mia madre, Katia, sarebbero partite per Firenze, dove lavoravano i nostri padri, per due settimane a causa di un grosso progetto di lavoro, infatti io avrei dovuto stare da Asia durante tutto il viaggio.

‘E ora? Come facciamo? Non possiamo rinunciarci’

Disse Asia quasi singhiozzando.

‘Ho un’idea! E se restassimo qui? Andiamo da zia Marta e stiamo qui per una settimana, loro si vedono questo stupido concerto e domenica mattina ripartiamo’

Era stato Micol a parlare e mi aveva fissata per tutto il tempo.

‘E con i vestiti come fate?’

‘Mamma, da zia ci sono migliaia di vestiti di Asia che staranno bene anche a Faith e poi per me ci sono quelli di Tom, tuo fratello’’

‘Non lo so, devo vedere che ne pensa Katia… ora la chiamo’

Federica si allontanò mentre componeva il numero di mia madre.

‘Perché vuoi restare con noi? Hai qualche puttanella anche qui Micol?’

Chiese Asia aggressiva scrutando il fratello.

‘Non proprio…’

Rispose lui mettendomi un braccio intorno alla spalla, lo allontanai e lo guardai male. Non sapevo spiegare cosa provassi per Micol, sicuramente mi attirava dal punto di vista fisico, e non poco, ma di amore non ce n’era e di questo ne ero sicura. Federica tornò improvvisamente con un’aria indecisa.

‘Per Katia va bene, a patto che voi stiate sempre vicine a Micol e stiate attente, lo facciamo solo perché non vogliamo sentir parlare di questo concerto ancora a lungo’

‘AHHHHH GRAZIE MAMMA, TI ADORO, SEI STUPENDA’

Asia le saltò al collo abbracciandola e quando si staccò l’abbracciai anche io.

‘Grazie mille Federica, dì a mamma che significa tanto per me’

‘Va bene Faith, allora andiamo da mia sorella’

Ci mettemmo in macchina e andammo dalla zia di Asia, dopo circa un’ora arrivammo a casa di lei e rimasi con la bocca spalancata: era una villa spettacolare, non ne avevo mai vista una tanto grande se non in foto. Federica entrò seguita da tutte noi, salutò calorosamente la sorella e le spiegò tutto. Marta era una donna sulla sessantina, con gli occhi identici ad Asia e i capelli quasi grigi tenuti in una coda, era alta e robusta con una carnagione chiarissima. Nel complesso una bella signora.

‘Capisco Federica, certo che possono restare qui! Amo i miei nipoti ed era un  po’ che non li vedevo’

Disse lei affettuosamente, dopo di ciò sia Asia che Micol l’abbracciarono.

‘E tu cara come ti chiami?’

Mi chiese sorridendomi.

‘Sono Faith’

‘E’ un piacere conoscerti’

‘Anche per me e grazie per avermi ospitata’

‘Figurati cara’

Federica interruppe la nostra conversazione.

‘Non c’è motivo per cui io resti, fate le brave e state attente, ve ne tornate domenica in mattinata con il treno. Micol ti lascio la carta di credito e voglio che spendi il minimo indispensabile altrimenti ti faccio un occhio nero quando torni’

Detto ciò baciò i figli e mi abbracciò con affetto. Non appena sparì oltre la porta Micol mi strinse da dietro.

‘Sarà una settimana interessante, bambolina’

‘Lo sarà soprattutto perché per sabato ti mancheranno tutti i denti se non la smetti di rompermi le palle’

Dissi io cercando di districarmi dal suo abbraccio e, una volta che ci fui riuscita, mi avviai verso Asia e la signora Marta.

‘Mi piaci quando fai così, sai?’

Disse lui ridacchiano e per tutta risposta io sbuffai e iniziai a salire le scale. La nostra stanza era al terzo piano, veramente spaziosa e luminosa, c’era una carta da parati di un timido tono di beige e due finestre, sulla destra c’era il bagno con una vasca enorme e sulla sinistra la tv e due letti a una piazza e mezza.

‘Io dormo qui!’

Disse Asia gettandosi sul letto sulla destra. Sistemammo le poche cose che avevamo e poi scendemmo a pranzare; la sala da pranzo era qualcosa di straordinario, enorme e piena di finestra con vetrate altissimi ricoperte da tende, quel posto era veramente sorprendente. Il cibo era niente male ma il dessert era favoloso. Dopo pranzo io e Asia salimmo, Micol se ne andò in ava scoperta, o almeno così disse lui. Tornò dopo circa mezz’ora e spalancò la porta.

‘C’è la piscina! Andiamo a farci un bagno’

Urlò senza dire nemmeno ‘’ciao’’. Io sviluppai l’idea e risposi senza esitare.

‘Mi metto il costume’

Io amavo troppo l’acqua e non potevo rifiutare un’offerta simile, neanche se a farmela era stato Micol che sparì dopo un secondo.

‘Asia, me ne presti uno?’

Chiesi alla mia amica.

‘Vieni, ti porto nella stanza guardaroba così te lo scegli’

Asia mi prese per mano e mi condusse in una camera enorme, piena di vestiti e scarpe d’ogni genere.

‘Erano più che altro vestiti di mia mamma e mia zia, altri me li ha regalati lei negli ultimi anni e li uso quando vengo qui in estate’

Mi spiegò Asia notando la mia bocca spalancata.

‘I costumi soni lì, scegli’

Mi indicò l’angolo destro stracolmo di costumi d’ogni genere e colore, ne osservai un paio e poi ne scelsi uno a due pezzi, bianco a fascia con dei ricami blu sul lato destro e il pezzo di sotto dello stesso blu dei ricami. Asia mi diede anche un copricostume trasparente, un paio di bikini azzurri e una borsa di paglia. Lei invece se ne mise uno rosso e nero, a due pezzi, il pezzo di sopra a balconcino e quello di sotto a laccetti. Abbinò un paio di infradito nere e un pareo rosso corto. Dopo che ci fummo vestite mettemmo nella borsa della crema protettiva per lei, un olio per capelli, due teli da mare e una spazzola e scendemmo in piscina. Il clima era caldissimo, si sudava stando fermi a far nulla e così mi tolsi il copri costume, appoggiai la borsa su una sdraio e mi buttai in acqua senza pensarci due volte. Si stava benissimo, era rilassante ed era proprio ciò che ci voleva dopo una mattinata così piena di emozioni, ma non durò a lungo…

‘Sapessi quanto sei sexy bambina’

Micol spuntò dal nulla facendomi sussultare, mi guardava fisso e mi prese i fianchi sott’acqua avvicinandomi a lui.

‘Smettila, non ti sopporto’

‘Davvero?’

Mi chiese con voce roca e poi mi baciò. Avrei voluto spostarmi ma davvero non ci riuscii, era sempre così, lui mi baciava ed io non riuscivo a resistergli, era un’attrazione fisica forte. Poi, non appena si staccava da me, ricominciavo a vederlo come un verme e mi pentivo.

‘Smettila Micol, non romperle le palle’

Fu Asia ad interrompere il nostro bacio e Micol uscì scocciato dall’acqua. Asia si tuffò dopo essersi spalmata tre quintali di protezione solare e venne verso di me.

‘Un giorno o l’altro cederai’

Disse lei rassegnata.

‘No, non succederà, sta tranquilla’

Risposi io cercando di tranquillizzare più me stessa che lei.

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Capitolo 4
*** Dirty bastard ***



Dopo aver passato ore a mollo con Asia le mie dita erano totalmente raggrinzite e, nonostante ciò, mi ci volle tutta la buona volontà che avevo per uscire dall’acqua. Durante tutto il tempo Micol non aveva fatto altro che fare avanti e indietro tra lettino e piscina e, ogni volta che entrava in acqua, Asia si assicurava che non si avvicinasse troppo a me. Dopo essere uscite lei andò di sopra a farsi la doccia e io rimasi giù per evitare di sovraffollare il bagno, mi misi sul lettino e mi godetti il sole che tramontava ripensando, per la prima volta dopo ore a Harry, ai suoi occhioni verdi e al modo in cui mi aveva sorriso salutandomi, e poi quel complimento sui miei occhi mi aveva completamente mandata in confusione. Dopo circa dieci minuti fu Marta a chiamare me e Micol.

‘Ragazzi venite, tra un’ora si cena’

‘Oddio, già?’

Chiesi io stupita.

‘Tesoro, sono le sette e mezza’

‘Oh, è vero’

Risposi io imbarazzata guardando l’orologio che Micol aveva appoggiato sulla mia borsa. Mi alzai stanchissima e andai su in camera, Asia si stava asciugando i capelli così mi infilai nella doccia e ci rimasi per una buona mezz’ora soprattutto perché le cameriere avevano messo a nostra disposizione almeno dieci prodotti tra bagnoschiuma, oli e creme corpo e io non mi feci mancare nulla. Uscii e mi infilai l’accappatoio di Asia e poi andai in camera.

‘Faith io scendo, ci vediamo giù’

‘Va bene, vai’

‘I vestiti sai dove trovarli, prendi quello che vuoi’

‘Ok, ma usciamo? Come devo vestirmi?’

‘Certo che usciamo, andiamo fuori allo stadio’

‘E a fare cosa?’

‘Dai Faith, non fare come al solito, non cercare di pianificare tutto, magari vediamo i ragazzi’

‘Va bene’

Detto ciò uscì e io iniziai a prepararmi. Mi asciugai i capelli e li lasciai sciolti, erano molto lisci e sottili, mi spalmai della crema idratante e andai nella stanza-guarda. Appena spalancai la porta rimasi nuovamente stupita dalla quantità di vestiti che c’erano lì dentro, sorrisi perché mi fecero pensare al guardaroba di Hanna Montana. Dopo che ebbi dato uno sguardo un po’ ovunque scelsi un vestitino blu con il taglio sotto al seno , senza maniche e abbastanza largo sotto. Il problema era che, essendo Asia più bassa di me, mi andava più corto di quanto pensassi; cercai di trovarne uno un po’ più lungo ma erano tutti uguali. Mi guardai allo specchio e notai che mi arrivava molto più sopra del ginocchio così abbinai in paio di ballerine bianche e tornai in camera e mi truccai cercando di restare leggera; misi un po’ di matita blu, del mascara e un po’ di lucidalabbra senza truccare il viso. Scesi nella sala da pranzo ma trovai solo Micol seduto all’unico tavolo apparecchiato e mi sedetti con lui.

‘Dov’ è Asia?’

Le chiesi nervosa.

‘In cucina con zia, sei bellissima stasera’

Rispose lui guardandomi.

‘Micol la smetti? Siamo qui da un giorno e già voglio andarmene. Sei insopportabile, ti comporti come se io e te stessimo insieme’

‘Non potremmo? Insomma, io e te staremmo bene’

‘Si, certo. Ma vai a scoparti una delle tue troiette’

Prima che lui potesse replicare arrivò Marta seguita da Asia e si sedettero con noi; mangiammo e parlammo del più e del meno finché Marta non si alzò da tavola.

‘Bene ragazzi, io vado a letto. Se volete uscire le chiavi sono lì e potete prendere la mia macchina. Buonanotte’

Detto ciò ci salutò e sparì oltre la porta della stanza.

‘Allora? Dovete uscire?’

Chiese Micol subito dopo.

‘Si, ci devi portare allo stadio’

Rispose Asia sorridendo.

‘E perché? Avete già i biglietti’

‘Lo so idiota, ma dobbiamo andarci’

Non appena finì la frase Asia si alzò e corse verso l’uscita, io e Micol la seguimmo senza fare storie, sarebbero state inutili. Ci mettemmo in macchina e partimmo, impiegammo ben due ore ad arrivare allo stadio dato il traffico pazzesco che c’era. Quando riuscimmo ad avvicinarci all’ingresso il concerto era quasi finito, i ragazzi stavano ringraziando tutte e stavano lasciando il palco.

‘Peccato, è finito’

Dissi io triste.

‘Vieni!’

Urlò Asia e mi trascinò sul retro di un chiosco chiuso.

‘Ma che fai? Dove mi porti?’

‘Fidati’

Non molto rassicurata la seguii e ci fermammo in una strada deserta sul retro dello stadio, aspettammo cinque minuti e il cellulare di Asia squillò.

‘DOVE CAZZO SIETE?’

Era Micol ad urlare dall’altro lato della cornetta.

‘Scialla fratello, vatti a fare un giro, ci rivediamo avanti allo stadio tra due ore’

Asia sembrava seguire un piano prestabilito.

‘Ma chi vi capisce?! Vabbè, tra due ore sto là’

Rispose stizzito Micol e attaccò. Intanto eravamo lì dietro già da dieci minuti ed io iniziavo ad avere le idee confuse.

‘Ma cos…’

Non feci in tempo a farle la domanda che da una porticina così ben mimetizzata da sembrare parte di un muro spuntarono Harry e Niall.

‘Ciao ragazze’

Ci salutò Niall con il suo bel sorriso.

‘Ehm, ciao ragazzi’

Dissi io esitante e sentì il sangue imporporarmi le guancie.

‘Come promesso Harry, eccotela’

Disse Asia fissando Harry sorridente e spingendomi un po’ verso di lui.

‘Ciao splendore’

Disse Harry sfoderando uno di quei suoi sorrisi da infarto, le fossette gli scavano le guancie.

‘Ehm, ciao Harry, grazie’

Esitai io spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e ringraziano il cielo di essermi preparata un po’.

‘Entriamo? Siamo a rischio fan’

Disse Niall ridacchiando.

‘Certo, vieni Faith’

Disse Asia avvicinandosi alla porticina e tirandomi con sé. Entrate lì dentro vedemmo lo stadio e i tecnici intenti a ripulire il palco.

‘Staremmo qui un’altra settimana, ce ne andiamo domenica sera’

Disse Harry guardandomi negli occhi. Prima che io potessi rispondere ci raggiunsero Liam e Josh.

‘Ehi ragazze, Faith come va la testa?’

Chiese affettuoso Liam.

‘Non c’è male, grazie’

Risposi io arrossendo ulteriormente.

‘Ciao, io sono Josh’

Josh, il batterista, ci porse la mano e mi accorsi che Asia aveva decisamente cambiato espressione, c’era un sorrisetto ebete sulla sua faccia e non staccava gli occhi da Josh; effettivamente aveva una cotta per lui e il tutto era dimostrato dal leggero tremolio della sua mano.

‘Ciao, sono Faith…’

Dissi io aspettando invano che Asia si presentasse a sua volta.

‘E lei è Asia’

Completai io stessa.

‘E’ un piacere, Zayn mi ha detto che sei caduta oggi, come stai?’

‘Oh grazie, sto bene, niente di che in realtà’

Dissi io lusingata da tutte quelle attenzioni. Dopo di ciò cadde il silenzio e fu Harry a romperlo.

‘Vieni Faith, ti mostro una cosa’

Disse afferrandomi una mano e trascinandomi con se senza darmi il tempo di dire nulla. Salimmo delle scale e arrivammo alla sezione più alta, qui mi fece sedere sulle gradinate e si sedette vicino a me.

‘Guarda’

Disse indicandomi il cielo. Non appena alzai gli occhi capii di cosa parlava: migliai di stelle, luminosissime, ornavano il cielo e facevano da cornice ad una mezza luna pallidissima. Uno spettacolo bellissimo.

‘Wow!’

Dissi io abbastanza sorpresa.

‘Lo so, è bellissimo’

Sottolineò lui senza lasciare la mia mano.

‘Sai, mi piacerebbe conoscerti bene’

Disse Harry all’improvviso abbassando gli occhi su di me.

‘Ehm, davvero?’

Gli chiesi incredula.

‘Certo, che ne dici?’

‘Perché no! Credo si possa fare’

‘Allora posso avere il tuo numero?’

‘Ehm, certo’

Detto ciò tirò fuori il cellulare e io gli dettai il mio numero. Restammo lì ancora un po’ e passammo dal tenerci la mano allo stare abbracciati, poi Asia venne su a chiamarmi.

‘Faith, Micol è qui fuori’

‘Oh, si, arrivo’

Risposi io alzandomi di scatto. Harry mi seguì a ruota e scendemmo.

‘Allora vado’

Dissi io impacciata.

‘No, ti accompagno fuori’

Rispose lui cingendomi la vita. Uscimmo e trovammo Micol in macchina.

‘Ci vediamo domani, piccola?’

Mi chiese lui lasciandomi la mano.

‘Va bene’

Risposi imbarazzata, poi mi diede un bacio sulla guancia e tornò dentro.

‘Asia, io ti ammazzo! Dovevi dirmelo!’

Dissi io ridendo non appena ne ebbi la possibilità, per tutta risposta lei mi sorrise e salimmo in macchina

‘Chi cazzo era quel tizio?’

Esordì  finemente Micol non appena chiudemmo lo sportello.

‘Fatti tuoi?’

Chiesi io acida.

‘Oh, fatti miei e come’

Rispose lui mettendo in moto e rimase muto per il resto del viaggio.

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Capitolo 5
*** Are you naked? ***


Una volta tornate a casa Micol scese dalla macchina asbattendo la porta così violentemente che credevo se ne sarebbe caduta. Io cercai di accelerare il più possibile e riuscii a salire in camera senza essere disturbata ulteriormente da lui.

‘Mi lavo prima io?’

Chiesi ad Asia mentre lei si gettava sul letto.

‘Si, vai’

Rispose togliendosi i tacchi e gettandoli in un angolo. Entrai nel bagno e mi struccai, mi lavai, mi infilai l’accappatoio e uscii.

‘Asia, il pigiama e l’intimo?’

Chiesi io imbarazzata.

‘Oh, si, hai ragione. Devi prenderlo nella stanza-guardaroba’

Rispose lei sorridendo. Intanto io mi diressi nell’armadio gigante; appena entrata gettai l’occhio guardandomi intorno e intravidi una cassettiera sulla destra, aprii il primo cassetto e ci trovai l’intimo, presi uno slip e mi spostai dall’altra parte della stanza per il piagiama. Presi un pantaloncino celeste chiaro e un top a fiorellini, mi infilai un paio di infradito e uscii dalla stanza, non appena fui fuori vidi Micol. Sicuramente si recava nella sua stanza ma si bloccò non appena mi vide guardandomi con aria nervosa, poi abbassò gli occhi sui vestiti che avevo in mano, mi vide in accappatoio e probabilmente fece due più due…

‘Faith, sei nuda?’

Mi chiese lui e la sua aria incazzata fece spazio ad un’espressione maliziosa.

‘Micol! Lasciami passare!’

Risposi imbarazzata cercando di farlo spostare. Per tutta risposta lui rise e si spostò a destra alzando le mani in segno di resa. Io mi diressi a passo svelto verso la mia stanza ma lui mi richiamò.

‘Faith, aspetta. Chi era quel tizio?’

Chiese lui tornando serio.

‘Ti sembra il caso di parlarne ora?’

Chiesi io ironica indicandomi.

‘Ok, scusa. Ma promettimi che ne parleremo dopo’

‘Dopo? Non possiamo discuterne domani?’

‘Per favore…’

Con queste ultime parole mi convinse e gli promisi che, non appena mi fossi cambiata, lo avrei raggiunto in terrazza e ne avremmo parlato. Detto ciò se ne andò e io, finalmente, andai a vestirmi. Quando entrai in camera Asia era già in pigiama e sotto le coperte.

‘Ci hai messo una vita’

Disse lei guardandomi.

‘Si, ho incontrato tuo fratello e ha detto che vuole parlarmi’

Risposi io alzando gli occhi.

‘Non se ne parla!’ Tu, da sola con lui, no!’

Disse lei raddrizzandosi sul letto.

‘Tranquilla, ho Harry in testa, non c’è pericolo che succeda qualcosa’

Risposi io tranquillizzandola, si stese nuovamente e mi disse di stare attenta. Uscii dalla camera infilandomi la felpa di Asia e il mio cellulare, guardai anche l’orario accorgendomi che era l’una; attraversai il corridoio per arrivare in terrazza. Non appena uscii Micol si alzò dalla sedia su cui era seduto e gettò via la sigaretta che stava fumando.

‘Allora? Chi era?’

Mi chiese subito.

‘Ma che ti importa?’

Risposi io acida appoggiando i gomiti sul balcone e ammirando la vista che c’era, si vedevano migliaia di luci avvolgere una calma apparente. Roma di notte.

‘Lo sai che mi interessa…’

Rispose lui appoggiandosi a sua volta con i gomiti sulla balconata, sembrava nervoso.

‘Harry, uno dei cinque sfigati, vuole conoscermi e io anche. Contento?’

Risposi io tutta d’un fiato guardandolo dritto negli occhi. Rimase in silenzio per un po’ e io già mi aspettavo qualche battutina idiota e invece mi stupì.

‘Sei interessata a lui?’

Mi chiese con una calma disarmante.

‘Si, molto…’

Riposi arrossendo e ripensando ai quei due occhioni verdi che, solo due ore prima, mi guardavano sotto le stelle; mi persi per un po’ in quel pensiero e poi mi risveglia bruscamente, le stelle c’erano comunque ma gli occhi che mi stavano osservando erano grigi e decisamente meno felici.

‘Va bene, tanto cambierai idea’

Disse lui e il sorrisetto di sempre gli ricomparve sul viso. Si avvicinò a me e mi accarezzò una guancia, io gli scostai la mano ma lui si avvicinò a me e cercò di baciarmi dinuovo. Proprio in quel momento sentimmo il mio telefono squillare, mi allontanai da lui e lo presi, era un messaggio. Numero sconosciuto.

‘’Ciao Faith, sono Harry. Ti va se ci vediamo domani mattina alle undici fuori allo stadio? Mi farebbe proprio piacere rivederti xx’’

Lessi il messaggio e riuscii quasi a sentire il rumore dei muscoli del mio viso in mutamenteo, l’espressione ostile che avevo riservato a Micol si trasformò in un sorrisetto ebete.  Risposi velocemente.

‘’Certo, anche a me farebbe piacere. A domani  xx’’

‘Chi è?’

Chiese curioso Micol.

‘Mamma’

Mentii io. Un altro driin del mio telefono.

‘’Perfetto, buonanotte dolcezza xx’’

Mi sciolsi a quelle parole.

‘’Notte Harry’’

Risposi e mi affrettai a cambiare schermata.

‘Micol io andrei a dormire, sono esausta’

Cercai di ritornare dentro ma lui mi afferrò un braccio.

‘Tanto ne riparliamo, stanne certa’

Disse dandomi un bacio sulla guancia e poi mi lasciò andare. Mi diressi direttamente in camera senza nemmeno rispondergli e senza girarmi e quando entrai Asia dormiva beatamente. Mi misi a letto
e ripensai a quante cose erano successe quel giorno e, nonostante fossi ancora eccitata al pensiero del giorno dopo, il sonno ebbe la meglio.
Il giorno seguente mi sveglia grazie ad un raggio di sole pallidissimo che attraversò una tenda, mi alzai velocemente guardando l’orario, erano appena le dieci, e poi scesi dal letto e aprii una finestra. Faceva anche più caldo del giorno prima. Visto che era presto per vestirmi chiamai mamma.

‘‘Faith, tesoro, come stai? Tutto bene? Ieri sera ti chiamai ma risultavi non raggiungibile’’

Disse mia madre senza prendere fiato.

‘’Sto bene mamma, qui è stupendo e la zia di Asia è meravigliosa’’

Risposi io con calma.

‘’Mi fa piacere tesoro, divertiti e stai attenta. Ora vado, sono al supermercato, ci sentiamo’’

‘’Ciao mamma, ti voglio bene’’

Dissi e staccai lanciando il mio cellulare sul letto. Andai in bagno e mi lavai, dopo di che svegliai Asia.

‘Lasciami stare Faith, non abbiamo impegni’’

Si lamentò lei.

‘Oh, invece si. Ho un appuntamento con HARRY’

Dissi io, a questa parole lei balzò in piedi.

‘Come? Quando? Dove? Racconta!’

Urlò lei scuotendomi un braccio. Le raccontai tutto della sera precedente, Micol e messaggi.

‘Mi lavo e mi vesto in un baleno, tu vai di là e scegli dei vestiti sexy’

Disse lei afferrando una spazzola e correndo in bagno. Io andai nella stanza guardaroba e scelsi, dopo circa un quarto d’ora di meditazione, un jeans chiaro, un maglia monospalla bianca con un fiocco
blu in vita, un paio di ballerine blu e una borsa grande di jeans. Tornai in camera e trovai Asia alle prese con il suo shorts rosso che abbinò ad una maglia bianca e un paio di sandali blu. Io intanto pettinai i capelli e decisi di alzarli in una coda dato il caldo, misi un po’ di lucidalabbra e misi un braccialetto. Dopo che anche Asia si fu truccata mandando al diavolo i suoi capelli circa dieci volte, scendemmo a fare colazione e si erano fatte già le undici meno venti. Mangiammo in fretta, salutammo la signora Marta e uscimmo. Prendemmo la metrò e arrivammo avanti allo stadio alle undici e dieci. Ci fermammo avanti all’ingresso ma Harry non c’era.

‘Dove sarà?’

Ciese Asia guardandosi intorno.

‘Non so…’

Dissi io. A qual punto mi sentii tirare per la maglia e mi girai, era Harry.

‘Venite qui, lì potrebbero vederci’

Ci fece segno di entrare in una stradina che non avevo riconosciuto, era la stessa della sera precedente ed entrammo di nuovo nella porticina nascosta. Ci ritrovammo nuovamente nello stadio.

‘Ciao Faith, sei bellissima’

Mi salutò Harry abbracciandomi.

‘Ciao, grazie mille’

Lo ringraziai ricambiando l’abbraccio.

‘Ciao ragazze’

Ci interruppe Niall seguito da Josh.

‘Sei proprio figa, Faith’

Disse Niall ridendo,gli sorrisi e lui alzò il cinque, lo battemmo.

‘Grazie’

Risposi io ridendo.

‘Allora, dove andiamo?’

Mi chiese Harry.

‘Non lo so, sei tu che devi portare me’

Risposi io guardandolo altezzosa.

‘Ma siamo in Italia, è il tuo paese’

Rispose lui attirandomi a sé.

‘Lo so, ma non sono di Roma’

Conclusi io sorridendogli.

‘Bene, allora sarà all’avventura’

Rispose lui prendendomi per mano e dirigendosi verso l’uscita.

‘Aspetta, e Asia?’

Mi fermai e mi girai verso la mia amica.

‘Ah, sta tranquilla, ce la teniamo noi’

Rispose Josh urlando.

‘Non ti dispiace vero?’

Continuò girandosi verso Asia.

‘Oddio, certo che no!’

Rispose lei emozionata.

‘Ci vediamo all’ora di pranzo qui, Asia’

Dissi io alzando la voce cercando di farmi sentire da lei mentre Harry mi trascinava fuori. Usciti dalla porticina trovammo una macchina stupenda.

‘Oddio!’

Dissi io guardandola.

‘Lo so, è mia’

Rispose lui compiaciuto.

‘Mi piace!’

Dissi io aprendo lo sportello.

‘Anche a me’

Rispose lui sedendosi e mettendo in moto e io già sapevo che quella giornata non l’avrei mai più dimenticata.

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Capitolo 6
*** Hide and seek ***


Harry mise in moto e cominciammo a percorrere le vie di Roma, io ero intenta a guardare affascinata quella bellissima città e intanto lui impostava sul tomtom la strada per arrivare al Colosseo.

‘Ci sei già stata?’

Mi chiese con quel suo adorabile sorriso.

‘No’

Risposi io aggiustandomi il braccialetto nervosamente.

‘Va bene’

Sorrise lui e si misi gli occhiali da sole. Era una giornata magnifica, perfetta per una passeggiata, faceva caldo ma c’era un sottile vento che rendeva l’aria più fresca.

‘Allora, come mai sei qui anche se eri senza biglietto?’

Mi chiese lui improvvisamente.

‘Ehm, a dire il vero io e Asia speravamo di vedervi di sfuggita o sentire le vostre voci dall’esterno dello stadio’

Ammisi imbarazzata e probabilmente arrossendo.

‘Uhm, dovevo immaginarlo’

Disse lui ridacchiando.

‘E tua madre?’

Chiese poi guardandomi intensamente negli occhi.

‘A Napoli, è rimasta lì, non ama i viaggi in macchina’

‘Capisco, tuo padre invece?’

‘Lui lavora al nord, a Firenze per l’esattezza, con il padre di Asia’

Risposi io intreistendomi; il fatto che mio padre lavorasse così lontano mi faceva sentire incredibilmente incompleta, non poterlo abbracciare ogni qual volta lo volessi era tragico per me. Ero molto legata a lui e quando partì, circa due anni fa, mi sentì mancare qualcosa; quel vuoto è rimasto nonostante io pensavo che, col tempo, sarebbe svanito e accontentarmi solo della sua voce distorta da un cellulare o la sua immagine ad alta definizione attraverso lo schermo di un pc era insopportabile. Cercavo quindi di parlarne il meno possibile. Harry si era probabilmente accorto del mio cambio d’umore così cercò di rianimarmi.

‘Sei figlia unica?’

‘Purtroppo si, mi piacerebbe avere un fratellino’

Dissi io sorridendo alla possibilità.

‘Io ho una sorella maggiore e la adoro’

Disse lui sorridendo.

‘Lo so, so tante cose di te…’

Dissi io sinceramente e sentendomi imbarazzata.

‘E’ una tale ingiustizia che tu sappia così tanto di me ed io così poco di te!’

Disse lui prendendomi una mano.

‘Lo credi davvero?’

Chiesi io alzando leggermente gli occhi verso di lui.

‘Si, devo rimediare. Ti toccherà passare parecchio tempo con me, sempre se per te va bene’

Disse lui con un mezzo sorriso mentre i suoi occhi verdi inchiodarono i miei. Mi presi qualche secondo per rispondere.

‘Va bene’

Dissi con sicurezza ricambiando il suo sguardo, un sorriso stupendo precedette due amabili fossette. Intanto eravamo arrivati, parcheggiamo e scendemmo dalla macchina. Appena scesi lui mi prese per mano e si alzò il cappuccio della felpa.

‘Non hai caldo?’

Chiesi io ridacchiando.

‘Si, parecchio. Ma è meglio che nessuno mi riconosca’

Disse lui e ci avviammo verso l’ingresso. Il posto brulicava di turisti da ogni parte del mondo, era pazzesco il numero delle etnie in cui ci trovammo. Ci avvicinammo furtivi all’ingresso, poi Harry tirò fuori due pass, bisbigliò qualcosa al buttafuori e quest’ultimo sganciò la catenella che teneva il filo rosso legato ad un’estremità dell’ingresso e ci lasciò entrare.

‘Usare la tua popolarità per scavalcare la fila è sbagliato, Harry’

Dissi io assumendo una finta aria di rimprovero.

‘Hai ragione Faith, mi dispiace’

Disse lui mettendo il broncio e ridemmo insieme. Se il Colosseo da fuori era spettacolare dentro era ancora meglio; in pochi secondi sembrava quasi di trovarsi in un’altra epoca, quasi come una visita all’interno della storia stessa. Facemmo tutto il giro stando sempre attenti a non far riconoscere Harry da nessuno, due volte ci nascondemmo dietro a delle rocce per evitare di essere visti da alcune ragazze. Completato il giro turistico alcuni inservienti ci lasciarono uscire da una porta sul retro e ci ritrovammo alle spalle del parcheggio. Percorremmo alcuni metri a piedi e riuscimmo ad infilarci in macchina senza essere visti.

‘Wow, è stata più che altro una grande partita a nascondino’

Disse Harry non appena si sedette in macchina. Si tolse la felpa e si sistemò i capelli.

‘Già, hai ragione’

Dissi io chiudendo la portiera e liberando i miei capelli dalla coda che ormai era troppo disordinata.

‘Mi dispiace, non abbiamo fatto altro che nasconderci per tutto il tempo, magari ti sei annoiat…’

‘Hei, è stato divertente, sono stata benissimo’

Dissi io bloccando la sua frase e prendendogli una mano. I muscoli del suo viso si rilassarono e il sorriso ricomparve più radioso di prima. Intanto io cercai di domare i capelli facendo una treccia.

‘Hai fame?’

Mi chiese lui.

‘Si, ma che ore sono?’
Domandai io rendendomi conto di essere parecchio affamata.

‘Le due, lo so, è tardi’

Rispose lui e continuò vedendo la sorpresa sul mio viso. Il tempo era letteralmente volato. Mi sei in moto senza dire altro e mi portò in un ristorantino a pochi metri da lì. Parcheggiò sul retro ed entrammo in un bellissimo locale, sorprendentemente vuoto.

‘E’ un posto speciale, funziona solo su prenotazioni, è abbastanza intimo’

Mi sussurrò lui ad un orecchio stringendomi.

‘Prego, accomodatevi, salve signor Styles’

Una voce femminile molto pacata ci accolse e la cameriera bionda sulla trentina ci guidò al tavolo 18, sul lato destro della sala. Ci sedemmo e la cameriera ci diede due menù, li consultammo mentre ci versava dell’acqua.

‘Io sono Monique e sarò la vostra cameriera, chiamatemi quando volete ordinare’

Detto ciò se ne andò lasciandoci solo.

‘Prendi quello che vuoi’

Esordì Harry sorridendo. Io sollevai il menù guardando le portate, l’occhio mi cadde poi sul prezzo e mi resi conto che il piatto meno caro stava sui trenta euro. Con riluttanza scelsi un piatto di spaghetti al sugo fresco cercando di mantenermi su un prezzo ragionevole. Harry invece prese un piatto di paccheri alle vongole spendendo molto di più. Scegliemmo poi le bevande, lui prese una birra e io una coca- cola. Fatte le nostre scelte Harry chiamò Monique e ordinò, lei sorrise e portò via i menù.

‘Allora, dimmi un po’ di cose che sui giornali non scrivono’

Dissi io bevendo un sorso d’acqua.

‘Intendi quelle troppo comuni per risultare interessanti?’

Chiese lui bevendo a sua volta.

‘Si, quelle sono le mie preferite’

Risposi io sorridendogli. Lui parve stupito dalla mia risposta e posò il bicchiere.

‘In effetti non c’è molto da dire, sono rimasta pochissime le cose che non sono spiattellate ovunque su Facebook, Twitter o altri social network. Non mi sembra di avere più una vita privata e quelle poche cose cerco di proteggerle il più possibile. Però sento che di te mi posso fidare, l’ho sentito sin dal primo momento’

Disse lui tutto d’un fiato senza distogliere chi occhi da me, le sue parole mi colpirono in pieno petto e con esse arrivò la consapevolezza di cosa significassero. Lui si fidava di me, una ragazza appena conosciuta che avrebbe potuto approfittare della situazione in qualunque momento, alla quale sarebbe bastato fare due telefonate per avere cinque minuti di popolarità. Era una gran bella cosa.

‘Puoi fidarti di me’

Dissi io convinta delle mie parole, appena le pronunciai mi resi infatti conto di quanto fossero vere. Non avevo intenzione di sfruttarlo, non volevo soldi, fama o popolarità. Volevo lui, volevo perdermi nei suoi occhi verdi, volevo poter vedere quelle fossette scavare le sue guancie, volevo sentire il suo profumo, volevo ascoltare la sua voce e stringere le sue mani. Volevo lui. La cameriera mi distrasse dai miei pensieri posandomi un fumante piatto di pasta sotto il naso. Il profumo della pietanza mi ricordò quanto fossi affamata così, non appena anche il piatto di Harry fu sulla tavola, entrambi iniziammo a mangiare. Per tutto il pranzo parlammo del più e del meno; dei concerti, i viaggi, i manager, le fans e le responsabilità che derivano da tutto ciò.

‘Tu vai a scuola?’

Chiese alla fine del pranzo, dopo aver divorato un dolce al caramello.

‘Si, devo iniziare il quarto anno del liceo delle scienze umane’

Risposi io finendo di mangiare una musse alla fragola.

‘Che tipo di liceo è? Cosa studi?’

Chiese curioso.

‘Beh, più che altro tutte quelle materie che hanno a che fare con la mente: psicologia, pedagogia, sociologia, ecc…’

Spiegai io giocherellando con la forchetta.

‘Mmh, non male. E il tuo inglese perfetto dove lo hai imparato?’

Chiese lui sorridendomi, io arrossii.

‘Oh, andiamo! Non è perfetto! Non faccio che fare errori’

Risposi imbarazzata bevendo un sorso di coca-cola.

‘Invece è adorabile, hai un accento così americano’

Disse lui ridacchiano.

‘Davvero?Ti piace l’accento americano?’

Chiesi io.

‘Di solito no, ma detto da te suona bellissimo’

Rispose lui causandomi almeno dieci capovolte dell’intestino. Finimmo di bere le nostre bevande e andammo alla cassa, Harry pagò senza nemmeno lasciarmi il tempo di vedere il conto e mi cinse un fianco accompagnandomi all’uscita. Salimmo in macchina e mi resi conto di quanto mi sentissi piena.

‘Ti porto a casa, si è fatto tardi’

Disse lui spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

‘Ma Asia?’

Chiesi io ricordandomi di averla lasciata allo stadio con i ragazzi.

‘Mi ha mandato un messaggio Zayn, l’hanno riaccompagnata a casa un’ora fa’

Disse lui dolcemente.

‘Va bene, andiamo’

Risposi io mettendomi la cintura di sicurezza. Harry mise in moto e impostò nuovamente la meta scrivendo l’indirizzo che io gli dettai almeno tre volte. Ripercorremmo la via al contrario, sotto il sole delle quattro del pomeriggio e arrivammo in due ore. Quando fummo avanti casa lui scese dalla macchina e venne ad aprirmi la portiera. Asia e Micol erano all’ingresso, seduti sul dondolo, vicino al giardinetto.

‘E’ stata una giornata stupenda, sono stato bene’

Disse lui prendendomi per mano e aiutandomi a scendere.

‘Anche io sono stata bene’

Risposi guardandolo e sfoderando il mio migliore sorriso.

‘Ti va se ci rivediamo domani sera?’

Chiese lui senza staccarmi gli occhi di dosso.

‘Ok, dove?’

Chiesi felice.

‘Al mio Hotel, porta Asia, passiamo una serata tutti insieme, ti mando l’indirizzo e l’ora per messaggio’

Disse lui chiudendo la portiera dell’auto.

‘Va bene, ciao’

Risposi abbracciandolo, lui mi scostò dolcemente e mi diede un bacio sulla guancia, i nostri occhi si incontrarono mente ci allontanavamo. Lui salì in macchina e io mi diressi verso Asia, che già saltellava felice. Mentre andava via lo guardai nuovamente e lui mi sorrise.

‘Ora mi dici tutto!’

Urlò Asia correndomi incontro.

‘Già, dicci tutto!’

Sputò arrabbiato Micol e improvvisamente la mia felicità cedette il posto all’irritazione.

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Capitolo 7
*** Now you know ***


Dopo circa mezz’ora di polemiche tra me e Micol del tipo ‘’fatti gli affari tuoi’’ e ‘’lascia stare quell’idiota’’ , Asia se ne andò di sopra sbuffando,dal momento che non ero riuscita a raccontare assolutamente nulla; lasciò me e lui a discutere in giardino.

‘Ma cosa ci trovi in quell’idiota? Mi piacerebbe proprio saperlo!’

Urlò Micol mentre cercavo di mettere fine alla discussione.

‘Mi piace, come a te piacciono le troiette! Che ci vuoi fare?!’

Urlai io di rimando voltandogli le spalle ed entrando. Mentre attraversavo l’ingresso però mi afferrò un braccio con una forza superiore a quella che mi aspettassi e mi attirò a sé.

‘Non abbiamo finito di parlare’

Mi bisbigliò in un orecchio per impedire a due cameriere intente a pulire i divani di sentire.

‘Oh, abbiamo finito eccome’

Dissi io forte e chiaro liberandomi dalla sua stretta. Appena fui libera mi avviai su per le scale col forte desiderio di farmi una doccia. Cercai di salire velocemente ma, nonostante stessi
praticamente correndo già al primo piano, Micol mi raggiunse e mi chiamò per nome, io cercai di non voltarmi e continuai a salire impettita.

‘Cazzo Faith, vuoi fermarti e discuterne?’

Urlò lui esausto. A quel punto la rabbia montò come un’onda di un fiume in piena, ne avevo davvero abbastanza! Mi girai lentamente, con fare scenico e lo guardai in cagnesco serrando i pugni.

‘Discuterne? Noi? E perché mai? Ti riguarda? Ricopri un ruolo importante nella mia vita? Sei il mio ragazzo o anche solo un mio amico? Non credo, quindi fine della discussione!’

Dissi io tutto d’un fiato, le parole mi uscirono con una  semplicità incredibile.

‘Mi riguarda, Faith!’


Urlò lui con un’espressione a metà tra il sorpreso e il nervoso.

‘E perché?’

Chiesi io denti stretti cercando di mantenere la calma il più possibile. Lui continuò a fissarmi con aria estremamente sofferente e, prima che potesse pronunciare parola, Marta scese e si fermò a guardarci.

‘Ciao ragazzi’

Salutò cordiale, mi saltò subito all’occhio il suo abbigliamento; indossava un bel vestito lungo di un’insolita sfumatura di viola, aveva dei sandali argentati e una collana d’oro bianco. I capelli erano stati tinti di un castano scuro ed erano raccolti in una crocchia ordinata. Sul viso si notava una leggera mano di trucco, estremamente dettagliata. Aveva un aspetto stupendo.

‘Ciao Marta, stai benissimo’

Ricambiai il saluto e le feci notare che era davvero bella. Il suo viso fu illuminato da un sorriso dolce e si passò una mano sui capelli.

‘Davvero, Faith?’

‘Assolutamente’

Le confermai io, tornò raggiante e continuò a scendere quando la voce di Micol la bloccò.

‘Dove vai zia?’

Sembrava che si fosse svegliato dopo un lungo sonno, la sua voce sembrava impastata e stanca.

‘Esco con il mio compagno’

Ammise lei e le guancie, già abbastanza rossastre a causa del blush, le si imporporarono maggiormente.

‘Compagno?! Zia, hai 54 anni!’

Disse Micol sconvolto.

‘Micol!’

Urlai io dandogli uno schiaffo su un braccio, Marta sorrise comunque e si voltò verso il nipote.

‘Tesoro, non esiste un limite d’età per vivere’

Disse saggiamente e si avviò giù per le scale. Cadde un silenzio imbarazzante, rotto solo dal rumore delle suole dei sandali argentati che sbattevano sulle scale di marmo.

‘Senti Micol, sono stanca, vado a farmi una doccia, lasciamo stare’

Dissi dopo alcuni secondi e, senza aspettarmi una risposta, mi avviai su per le scale sentendolo borbottare tra sé. Arrivata in camera Asia si stava vestendo, aveva un jeans che sembrava molto consumato tra le mani e indossava un top rosso aderente.

‘Mi vesto per la cena, sono le otto e mezza, tra mezz’ora scendi’

Disse lei infilandosi il jeans.

‘Ok, ti racconto stasera’

Dissi sorridendole, lei mi fece l’occhiolino e uscì dalla stanza afferrando il suo telefono.

Appena chiuse la porta mi gettai sul letto sospirando e notai subito che era stato rifatto perfettamente, mi appoggiai sul cuscino e inspirai l’odore del lino pulito. Rimasi a fissare il soffitto ripensando alla giornata trascorsa con Harry, tralasciando la nota negativa del litigio con quel caprone.
 Dopo un po’ mi alzai e mi gettai sotto la doccia legando i capelli in un disordinato chignon per evitare di bagnarli. Stetti sotto la doccia solo dieci minuti, poi uscii e mi asciugai. Dopo mi resi conto che mi ero nuovamente dimenticata di prendere l’intimo e i vestiti, così mi avviai verso il guardaroba maledicendo la mia sbadataggine. Presi uno slip, un reggiseno e una tuta a mezza coscia con una t-shirt e un paio di infradito, volevo stare il più comoda possibile.
Prima di uscire controllai che non ci fosse nessuno per evitare un altro sgradevole incontro come quello della volta precedente.  Arrivata in camera mi vestii velocemente e scesi a cena.
Asia era seduta con Micol, entrambi facevano del loro per non farmi notare che stavano parlando di me, ma dal momento che smisero di parlare non appena mi videro divenne più che palese. Mi sedetti anche io e aspettammo in silenzio che ci servissero la cena. La cotoletta era piuttosto buona e le patatine ottime, ma il dolce che seguì fu spettacolare. Nonostante i pasti deliziosi, quella fu la cena più triste della mia vita. Nessuno disse assolutamente nulla finché Micol non si alzò e lasciò il tavolo, senza nemmeno salutare. A quel punto Asia fece ciò che evidentemente voleva fare da molto.

‘Raccontami!’

Disse girandosi verso di me. Io gli sorrisi e le raccontai tutto, cercando di non tralasciare nulla. Lei divenne man mano sempre più entusiasta e ascoltava impaziente; alla fine si mise ad urlare e mi guardò felice.

‘Mio Dio! Gli piaci!’

Concluse a dir poco estasiata.

‘E tu? Cosa hai fatto?’

Chiesi io ricordandomi che lei aveva passato la giornata con i ragazzi.

‘Oh, è stato stupendo! Sono stata con Niall, Zayn e Josh e siamo andati a fare un giro in macchina. Josh è stupendo, mi piace davvero’

Disse lei arrossendo.

‘Lo avevo notato’

Ammisi ridacchiando.

‘Oh, e Niall ti adora, dice che gli sei simpatica’

Aggiunse lei felice.

‘Davvero? E’ reciproco’

Dissi io ridendo. A quel punto un cameriere venne a prendere i piatti ormai vuoti così ci alzammo e ce ne salimmo in camera.

‘Sinceramente non sono stanca’

Ammise Asia non appena entrammo in camera.

‘Io nemm…’

Non riuscii a completare la frase dato che dei colpi leggeri alla porta mi interruppero. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti Micol.

‘Oh, per l’amor del cielo! Micol, ancora?’

Dissi io spazientita cercando di chiudere la porta ma un suo piede me lo impedì.

‘No, non è come credi. Puoi uscire un secondo? Devo dirti una cosa’

Mi chiese lui imbarazzato.

‘NO! VATTENE!’

Urlò Asia tirandogli un pettine addosso.

‘ASIA! STA’ ZITTA!’

Ricambiò il fratello raccogliendo il pettine e colpendola su un braccio.

‘Oh, smettetela! Vengo ma smettetela!’

Dissi io esasperata raccogliendo il pettine a mia volta e appoggiandolo sulla scrivania. Uscii con Micol chiudendo la porta della camera, scendemmo le scale e ci ritrovammo in piscina così ci mettemmo a passeggiare intorno alla calmissima distesa d’acqua. Non tirava un filo di vento e faceva molto caldo.

‘Allora?’

Chiesi io impaziente.

‘Non so da dove partire’

Disse Micol incrociando le braccia. Mi guardò e un'unica luce tenue proveniente da un faro illuminò il grigio dei suoi occhi.

‘Che cosa vuoi dirmi?’

Insistetti io desiderosa di fuggire da quella situazione imbarazzante, intanto continuavamo a passeggiare.

‘E’  complicato…’

Disse lui sedendosi sul bordo della piscina e infilando le gambe nell’acqua. Mi sedetti vicino a lui e lo imitai, l’acqua mi arrivava alle ginocchia.

‘Ci vorrà molto?’

Chiesi sarcastica sorridendo.

‘Mi piaci quando sorridi’

Disse lui improvvisamente facendomi arrossire. Per quanto Micol potesse essere odioso mi piaceva ancora.

‘Smettila di provarci e dimmi quella cosa’

Gli intimai io schizzandogli dell’acqua. Non avrei mai dovuto farlo! In pochi secondi ci ritrovammo a schizzarci senza contegno, ridendo e urlando come due bambini.

‘Sei proprio un’idiota!’

Dissi io ridendo quando mi  bagnò i capelli.

‘Non osare!’

Disse lui fingendo un’aria offesa.

‘Oso eccome!’

Risposi io in tono di sfida.

‘Ah, si? La pagherai!’

Disse lui. Ciò che accadde dopo fu così veloce che mi sorprese. In un attimo Micol fu in piedi, in un attimo mi prese in braccio e in un attimo io mi ritrovai in piscina, bagnata da capo a piedi. Mi gettò così forte che andai a finire con la testa sott’acqua e quando riemersi lui era sul bordo a ridere di gusto.

‘Micol! Ma che diamine fai?!’

Urlai io arrabbiata, mi avvicinai al bordo e gli afferrai una gamba trascinandolo nell’acqua. Cadde con un tonfo incredibile e riemerse spostandosi i capelli dal viso, un sorriso ebete stampato in faccia.

‘Scusa, dovevo vendicarmi’

Disse ridendo.

‘Ora vai tu a prendere le asciugamani!’

Dissi io schizzandolo.

‘Vado tra un po’, si sta bene qui’

Disse lui avvicinandosi pericolosamente a me.

‘Oh, so cosa vuoi fare e la risposta è no!’

Dissi io allontanandomi bruscamente da lui.

‘Non voglio fare nulla’

Dichiarò tornando serio all’improvviso e si riavvicinò a me.

‘Domani ti va di venire a pranzo con me? Parliamo per bene’

Mi chiese dolcemente, scostandomi una ciocca bagnata dietro l’orecchio.

‘Ehm, non posso. Vado da Harry’

Dissi io imbarazzata indietreggiando.

‘Oh, certo, Harry!’

Ripeté lui con una smorfia di disgusto e uscì velocemente dall’acqua, io lo seguii.

‘Ma si può sapere perché ti interessa tanto?’

Urlai io mentre lui si avviava verso l’ingresso. Si fermò di scatto e si girò.

‘Certo che sei proprio cieca Faith, e poi dite che noi maschi siamo stupidi’

Disse lui con un incredibile rancore nel tono di voce.

‘Non-non capisco…’

Balbettai io confusa.

Le parole che pronunciò subito dopo furono inaspettate quanto incredibili, mi colpirono in pieno petto e mi lasciarono assolutamente sbalordita.

‘Faith, io ti amo!’


*Spazio autrice*

Alloooora, prima cosa grazie mille per le recensioni e per l'interesse, mi fa piacere che la storia vi risulti interessante. Grazie anche a chi ha messo la storia tra i seguiti\preferiti\ricordati. Grazie a tutte le ragazze che mi dicono che scrivo bene, è una soddisfazione di dimensioni incredibil lol. Per quanto riguarda questo capitolo lo so che non c'è molto a proposito di Harry e Faith o i ragazzi in generale ma era un capitolo che dovevo mettere, è da qui che parte la vera e propria storia ;)

Comunque continuo a 5 recensioni :33

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Capitolo 8
*** Closer ***


Sinceramente non me lo aspettavo per niente, fu la dichiarazione più incredibile di sempre, rimasi stordita per almeno cinque secondi ma a Micol sembrarono ore perché sbuffò almeno due volte. Quando mi fui ripresa c’erano un sacco di parole che la mia testa stava faticando a collocare correttamente per creare una frase di senso compiuto, ma tutto ciò che riuscii a dire fu:

‘Wow’

La cosa probabilmente non piacque molto a Micol, si aspettava di più, infatti si girò e si avviò verso l’entrata ma non mi andava affatto di chiuderla in quel modo.

‘Aspetta’

Lo richiamai io. Si fermò e si girò lentamente, l’acqua gli gocciolava dai capelli e la sua t-shirt azzurra gli aderiva al petto mettendo in risalto il suo bel fisico. A quel punto mi resi conto che stavo tremando, così mi accarezzai le braccia per riscaldarle.

‘Quando te ne sei accorto?’

Chiesi io soffermando lo sguardo sui miei piedi per evitare di incrociare il suo, Non rispose subito, si sedette su una panchina e mi fece segno di raggiungerlo, io avanzai lentamente e mi sedetti vicino a lui, tenendo un po’ di distanza.

‘Quando sei venuta al matrimonio di mia cugina’

Disse lui all’improvviso giocherellando con le sue mani.
 Parlava di quattro mesi prima; quella sera Asia mi portò con sé al matrimonio di sua cugina, era da un po’ che io e Micol ci sentivamo, non ci eravamo mai baciati e, nonostante io sapessi che tipo di persona era già da allora, accettai d andare a fare un giro con lui. Il ristorante in cui si svolse la cerimonia aveva un giardinetto sul retro tranquillo e intimo, c’era una grossa fontana e un sentiero che si faceva spazio tra cespugli di fiori. Stavamo passeggiando e ci facemmo prendere dall’atmosfera, fu il nostro primo bacio. Ripensandoci io non sentii nulla di più che un’attrazione fisica, lui, a quanto pareva, si innamorò di me quella sera.

‘Sei innamorato di me da quattro mesi e te la fai comunque con le troiette?! Illuminami’

Dissi io ripensando ai recenti comportamenti di Micol.

‘Faith, loro sono solo una distrazione, nessuna conta davvero, quello è solo un tentativo di saziare un bisogno fisico’

Disse lui arrossendo, e fu in assoluto la prima volta che vidi Micol diventare impacciato.

‘Ah, capisco…’

Risposi io, non riuscendo a trovare nulla di meglio da dire. Ce ne restammo in silenzio per un po’ quando mi venne in mente la domanda fondamentale.

‘Perché me lo dici ora?’

Chiesi quasi irritata.

‘Perché voglio che tu sappia che io sono interessato a te, che io ti amo e ci sarei per te’

‘E per Harry, vero?’

‘No, volevo dirtelo da tempo, ma ora…’

‘Ora ti senti minacciato dalla presenza di un ragazzo che sembra avere interesse per me, prima ero solo la ragazza con la quale pomiciavi ogni tanto, ora invece temi di perdermi  e quindi mi metti in difficoltà. Grazie mille’

Tirai fuori tutto quello che pensavo, non mi fidavo affatto di Micol, era il tipo di ragazzo così dannatamente stronzo che se fosse stato beccato a letto con un’altra alla fine ti avrebbe fatto credere che era tutta colpa tua. Mi alzai di scatto e me ne tornai dentro, lui non mi seguì e così io me ne salii in camera senza troppe cerimonie. Asia dormiva quando arrivai in camera così, senza fare troppo rumore, mi lavai e mi infilai il pigiama. Non appena mi infilai sotto le coperte il mio telefono vibrò, era un messaggio.

‘’Domani sera alle otto passiamo a prendervi, per voi va bene? Xx’’

Era Harry, ecco di nuovo le farfalle nello stomaco e la mente che viaggia a ritmo incredibile. Scrissi il messaggio con le dita tremanti.

‘’Certo, è perfetto x’’

Risposi e appoggiai il telefono sul comodino, mi alzai ormai troppo eccitata per dormire e mi misi a frugare nella mia borsa alla ricerca del libro che mi ero portata, ‘Harry Potter e il calice di fuoco’, il mio preferito della saga. Appena lo trovai mi gettai sul letto e lo aprii alla pagina nella quale c’era il segnalibro. Il telefono vibrò ancora.

‘’Ok, buonanotte bellissima xx’’

Di nuovo il messaggio della buona notte, mi ci stavo abituando a sentirmi il cuore battere contro la cassa toracica così forte da volerla sfondare.

‘Notte Harry, a domani’’

Risposi cercando di non sembrare troppo azzeccosa. Il sonno arrivò solo dopo che ebbi divorato tre capitoli, mi addormentai proprio sul più bello, con il libro aperto e un fremito di gioia in tutto il corpo.
La mattina fui svegliata da una estasiata Asia che reggeva il mio telefono tra le mani.

‘Faith, andiamo da i ragazzi e non me lo dici?’

Chiese lei sbattendo in modo infantile le mani.

‘Te lo avrei detto’

Risposi io schermando uno sbadiglio, Asia andò ad aprire le tende e si rinchiuse in bagno per una buona mezz’ora, intanto io andai a scegliere i vestiti per la giornata. Presi un semplice fuseaux nero,
una maglia beige abbastanza lunga e un paio di ballerine nere. Tornata in camera Asia uscì dal bagno con i capelli che andavano ognuno per conto proprio e un delicato filo di eyeliner e mascara sugli occhi, indossava un jeans chiaro, un top rosa antico e dei sandali blu. Fu il mio turno di usare il bagno, mi lavai e mi vestii, poi uscii e mi pettinai i capelli lasciandoli sciolti ed evitai di truccarmi, non amavo truccarmi la mattina, lo facevo solo se lo ritenevo necessario, sentivo la pelle pesante e sporca. Scendemmo a fare colazione e di Micol non c’era traccia così ne approfittai per raccontare tutto ad
Asia.

‘Merda, merda, merda! Lo sapevo!’

Disse Asia con la solita delicatezza non appena finii di dirle cosa era successo.

‘Non me l’aspettavo’

Confessai io arrossendo.

‘Ma che ti importa? Non ci pensare, ora andiamo a fare un po’ di shopping, stasera devi essere stupenda’

‘Asia, hai un armadio più grande del mio salone e vuoi andare a fare shopping?’

‘Si!’

Rispose lei con semplicità.

‘E i soldi dove li prendo?’

Chiesi io.

‘Oh, a tal proposito volevo dirti che tua madre te ne ha spediti alcuni per posta e li ho messi nella tua borsa’

Disse lei come se fosse un  dettaglio tralasciabile.

‘Davvero? Bhè, perfetto’

Dissi io e lei si alzò di scatto recandosi verso le scale.

‘Vado a prendere i soldi, aspettami qui’

Urlò già a metà scala.

‘Va bene’
Risposi io ridacchiando, quando decideva una cosa nulla poteva smuoverla. Io ne approfittai per rileggere i messaggi con Harry e sentì di nuovo quella sensazione strana e piacevole alla bocca dello stomaco. Asia tornò in un baleno e mi passò la mia borsa, poi mi prese per mano e mi trascinò fuori. Prendemmo il bus e arrivammo in centro, i negozi erano veramente tanti, c’era l’imbarazzo della scelta così ci infilammo in tutti. Provai più vestiti quel giorno che in tutta la mia vita e ne scartammo parecchi, alcuni erano davvero orribili e altri superavano il nostro budget almeno di cinquanta euro. Fatto sta che si era fatta l’ora di pranzo e Asia aveva trovato un vestitino blu aderente che le stava da dio e io ero ancora a mani vuote.

‘Ultimo tentativo?

Mi chiese Asia sfinita indicandomi forse l’unico negozio che non avevamo ancora visto.

‘Ultimo tentativo’

Le risposi io e mi prese a braccetto conduce domi lì dentro. Cominciai subito a provare dei vestitini quando l’occhio mi cadde su un corpetto stupendo. Aveva lo scollo a cuore senza spalline, era di una bellissima sfumatura di verde acqua con  delle perline sparse qua e là. Me ne innamorai subito.

‘Asia, lo voglio!’

Dissi io indicandolo. Lei prese la mia taglia e me lo passò, quando me lo provai fui sicura che era fatto per me. Lo tolsi e mi rimisi la mia maglia. Uscii dal camerino e pagai, il prezzo era abbordabile. Tornammo a casa col bus alle due e pranzammo da sole. Dopo aver mangiato decidemmo di andarcene a prendere un po’ di sole così salimmo e ci mettemmo il costume. Non vidi Micol nei paraggi, il che mi sembrò strano, ma non mi ci soffermai più di tanto. Rimanemmo tutto il giorno in piscina e la maggior parte del tempo io massaggiai con Harry, chiamai anche mia madre e i miei nonni per salutarli. Verso le sei decidemmo di salire per iniziare a prepararci.

‘Vado prima io, così mi faccio la doccia’

Disse Asia alzandosi dalla sdraio e andando di sopra, io rimasi a brodo piscina per un’altra mezz’ora e poi mi infilai un paio di shorts e rientrai. Quando fui nell’ ingresso sentii la voce di Micol seguita da una risatina. Era la voce di una ragazza. Mi voltai e vidi Micol seduto con una ragazza bellissima, aveva un fisico invidiabile e un viso armonioso, i capelli lunghi e neri erano legati in un elegante chignon e indossava un vestito che metteva in risalto e sue curve marcate.

‘Ciao Faith’

Mi salutò Micol con un sorriso accennato.

‘Ehm, ciao’

Risposi io rendendomi conto di indossare solo un paio di shorts e il pezzo di sopra del costume, per altro abbastanza scollato.

‘Lei è Elena, una mia amica’

Disse lui ed entrambi si alzarono dal divanetto, Elena era alta almeno un metro e ottanta ed arrivava quasi a Micol.

‘Ciao’

Disse lei sorridendo e mi porse la mano, io la strinsi e ci presentammo.

‘Ciao, sono l’amica della sorella di Micol’

Dissi sentendomi assolutamente a disagio vicino ad una tale bellezza. Calò il silenzio.

‘E’ stato bello passare la giornata con te, ma ora devo andare’

Disse Elena rivolgendosi a Micol e lo baciò; fu un bacio parecchio intenso, a tal punto che io distolsi lo sguardo.

‘Ciao tesoro, ti chiamo in settimana’

Disse Micol non appena si staccarono. Lei andò via ammiccandogli e io me ne andai un po’ perplessa.

‘E’ bella, vero?’

Chiese lui seguendomi.

‘Si, parecchio’

Dissi io sinceramente, lo era davvero.

‘Tu mi piaci di più’

Disse lui bloccandomi e attirandomi a sé. Si avvicinò a me e mi baciò, lo allontanai subito e gli tirai uno schiaffo.

‘MICOL! CHE CAZZO FAI?! HAI APPENA FINITO DI SLINGUAZZARE CON LEI!’

Urlai io quasi in lacrime, come poteva comportarsi così?

‘Non me ne frega un cazzo di lei, io voglio te!’

Urlò lui di rimando guardandomi negli occhi.

‘Fai schifo’

Dissi io e poi corsi su per le scale. Mi chiusi in camera e ricacciai indietro le lacrime. Asia stava uscendo dal bagno in quel momento, era in accappatoio e i capelli erano perfettamente lisci e ordinati.

‘Vai dai, se no facciamo tardi’

Disse lei invitandomi ad entrare in bagno. Mi feci una doccia  e lavai anche i capelli, feci in fretta e uscii. Cominciai ad asciugarmi i capelli e li arricciai con la spazzola e il fono, mi infilai il corpetto nuovo e lo abbinai ad una gonna a tubino nera e dei sandali gioiello altrettanto neri, Asia mi prestò anche una pochette. Mi truccò lei usando solo dell’ eyeliner nero, del mascara e del rossetto fuxia. Mi guardai allo specchio e mi piacque molto l’effetto finale. Asia invece indossava il vestitino blu con delle ballerine rosse e una borsetta rossa. Stava bene anche lei. Scendemmo e ci sedemmo sui divanetti, mi ritrovai di nuovo a raccontare ad Asia cosa aveva fatto a suo fratello ma, prima che lei potesse dire nulla, sentimmo il rumore di un clacson. Erano arrivati. Uscimmo e Harry e Niall scesero dalla macchina.

‘Ehi belle’

Disse Niall allegro come sempre e ci abbracciò.

‘Sei un gran figo, Niall’

Dissi io ridendo e lui si alzò il colletto della camicia facendo il finto buffone. C’era una bella sintonia tra noi, eravamo già amici.

‘Ciao Faith’

Mi salutò Harry con la sua voce stupenda, nonostante ci avessi parlato parecchie volte mi faceva ancora uno strano effetto sentirla dal vivo in tutta la sua perfezione.

‘Ciao’

Dissi io timidamente avvicinandomi a lui, mi abbracciò e mi cinse un fianco.

‘Saliamo?’

Chiese Niall vedendoci un po’ presi.

‘Si’

Disse Harry ridacchiando e mi lasciò per aprire la portiera. Io e lui ci accomodammo dietro, Niall si mise alla guida e Asia vicino a lui. Partimmo e ridemmo per tutto il viaggio, io e Niall eravamo in perfetta sintonia, come se fossimo amici da sempre. Arrivammo in poco più di un’ora e l’hotel era davvero il più bello che avessi mai visto. Le cinque stelle brillavano sull’insegna e il portiere ci accolse con un sorriso. All’interno era anche meglio; c’erano luci ovunque e tappeti finemente lavorati, dei dipinti ornavano il soffitto e le pareti insomma, un hotel di lusso.

‘Bentornati signori Styles e Horan’

Disse gentile l’uomo dietro il bancone alla reception. Harry lo salutò con un cenno del capo e mi prese la mano. Salimmo in ascensore e Niall premette il tasto che conduceva al settimo piano. Arrivate al piano l’ascensore si aprì rivelando un corridoio lungo e stretto nel quale aleggiava un profumo piacevole. Entrammo nella stanza 604. La stanza era immensa, sembrava un appartamento, c’erano almeno sei porte che conducevano alle camere da letto e i bagni e il salone era pieno zeppo di carrelli del cibo, ma ciò che attirò la mia attenzione fu la mega finestra sulla destra, affacciava della città e la vista era mozzafiato. I ragazzi erano tutti lì che ridevano, seduti sui tre divani, con in mano birre e patatine. Appena ci videro si alzarono e vennero a salutarci e Asia divenne del colore dei suoi capelli quando Josh l’abbracciò.

‘Vi va di vedere un film?’

Chiese Zayn offrendomi delle patatine.

‘Va bene’

Disse Asia prendendo un sorso di birra da Liam.

‘Pizza?’

Chiese Louis sorridendo.

‘Si, ho fame’

Rispose Niall e io me lo aspettavo anche se lo conoscevo da così poco. Josh corse a chiamare il servizio in camera.

'Che vediamo?'

Chiesi io senza staccarmi da Harry.

‘C’è Hunger Games che inizia tra cinque minuti, va bene?’

Chiese Liam a me e Asia.

‘Oddio!’

Esultammo noi in coro.

‘Noia amiamo Hunger Games!’

Dissi io felice e i ragazzi trascinarono Asia sul divano. Io stavo per raggiungerli quando Harry mi bloccò.

‘Tu stai vicino a me, così durante le scene violente potrò stringerti’

Mi sussurrò dolcemente ad un orecchio. Io mi sentì mancare.

‘Harry, ho visto il film dieci volte, non ho paura’

Dissi io cercando di controllare la mia voce.

‘Ti stringerò comunque’

Dichiarò lui e la sensazione che io cuore volesse uscirmi dal petto mi invase nuovamente.

*spazio autrice*
Eccolooo, l'ottavo capitolo lol. Scusate se ho aspettato tanto, ho avuto problemi con il computer ma spero che ne sia vlasa la pena lol 
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Capitolo 9
*** Missed kiss ***


‘Non è il film più stupendo di sempre?!’

Domando io ad Harry non appena iniziano a scorrere i titoli di coda.

‘Si, non è male, mi piace’

Mi accontenta lui accarezzandomi un braccio e posando un lieve bacio sulla mia spalla. Non abbiamo fatto altro che scambiarci occhiate e abbracciarci per tutto il film.

‘Qualcuno di voi potrebbe smetterla di fare le smancerie e aiutarmi a raccogliere queste carte?’

Domanda Niall ridendo mentre regge in mano una busta piena di lattine e cerca di scuotere Louis per risvegliarlo, lui e Zayn si sono addormentati a metà film, Liam era fuori al balcone a parlare con Danielle e Asia era con Josh a fare una passeggiata nel giardino dell’hotel.

‘Ti aiuto io’

Dico io staccandomi a malavoglia dall’abbraccio di Harry che mette su un finto broncio.

‘Tempismo Niall, tempismo’

Dice Harry guardandolo sorridente, Niall fa la linguaccia e continua a raccogliere cartacce, intanto io inizio ad aiutarlo.

‘Ecco perché mi piaci, lo sapevo che mi avresti aiutato! Harry, teniamola’

Dice Niall mettendomi un braccio sulla spalla, Harry scoppia a ridere e si passa una mano tra i capelli.

‘Forse dovrei informarti di qualcos’altro’

Dico io guardando Niall con un gran sorriso.

‘Spara’

‘So cucinare’

Dico io e Niall sorride a sua volta.

‘Sei assunta’

Detto questo scoppio a ridere e continuo ad aiutarlo, Harry intanto si alza.

‘Vado a svegliare quei due’

Dice indicando Louis e Zayn, li scuote un po’ e Louis si sveglia di scatto e urla in un orecchio di Zayn che a sua volta scatta in piedi. Niall ride e Harry dice ai ragazzi di andarsene a letto, ancora un po’ storditi dal sonno Zayn e Louis se ne vanno nelle rispettive camere salutandoci.

‘Con chi dormono?’

Chiedo io vedendoli entrare in stanze diverse.

‘Ognuno ha la sua stanza, tranne Josh che dorme con Niall’

Risponde Harry e subito dopo sbadiglia.

‘Ma che ore sono?’

Chiedo io vedendolo così stanco.

‘Mezzanotte passata’

Dichiara Niall con tutta la calma del mondo.

‘Oh, merda!’

Mi lascio sfuggire un’imprecazione in italiano.

‘Che?’

Chiede Niall girandosi verso di me.

‘Niente, come faccio a tornare a casa? Non ci sono bus o treni a quest’ora e non ho soldi abbastanza per un taxi’

Dico io sedendomi sul divano e passandomi le mani tra i capelli.

‘Tranquilla, vi riaccompagno io’

Dice Harry sedendosi accanto a me e accarezzandomi una spalla.

‘Sicuro?’

‘Certo’

‘Grazie mille Harry’

Lo ringrazio e lo abbraccio.

‘Andate, altrimenti Paul chi lo sente’

Dice Niall prendendomi la busta ai miei piedi.

‘Ciao babe’

Lo saluto con un abbraccio, in quel momento entra Liam.

‘Vai via?’

Mi chiede sorridendo.

‘Si, ci vediamo Liam’

Lo saluto.

‘Ma Asia?’

Chiede lui guardandosi intorno.

‘La recupero giù, è nel giardino con Josh’

Dico afferrando la mia borsa e quella della mia amica, Harry saluta i ragazzi e poi si avvia alla porta, io lo seguo. Chiamiamo l’ascensore e, appena si apre, ci entriamo e Harry preme il bottone che porta al piano terra.

‘Sei davvero bella stasera, questo corpetto ti sta benissimo’

Dice Harry improvvisamente guardandomi negli occhi, mi stupisco che ‘abbia notato ma la cosa mi fa piacere.

‘Oh, grazie, stai bene anche tu’

Dico con sincerità. Nonostante Harry indossasse un semplicissimo jeans scuro con converse bianche e una t-shirt dei Pink Floyd stava veramente bene. L’ascensore si apre con un sonoro ‘’Drin’’ e noi usciamo nell’ingresso. Ci spostiamo sul retro e subito capisco perché Asia non saliva da oltre mezz’ora. C’era qualcosa di estremamente romantico nell’atmosfera;  saranno stati i fiori di ogni colore o forma, le panchine sparse ovunque, la fontana colorata oppure il cielo invaso di stelle, tutto rende l’atmosfera unica. Cerchiamo i ragazzi per un po’ prima di accorgerci che sono seduti su una panchina seminascosta e si stanno palesemente baciando.

‘Ehm’

Fingo di schiarirmi la voce e Asia si stacca di scatto da Josh girandosi imabarazzata, Josh invece diventa rosso all’istante.

‘Mi dispiace interrompervi tesoro ma è mezzanotte e mezza’

Dico io dolcemente e Asia spalanca la bocca, sta per dire qualcosa poi vede Harry con le chiavi dell’auto in mano, fa due più due e si rilassa. Si alzano entrambi dalla panchina ma continuano a tenersi la mano.

‘Vengo anche io’

Dice Josh guardando Asia. Ci avviamo tutti verso l’ingresso e poi usciamo dalla porta principale. La macchina di Harry è sulla destra, nel parcheggio privato dell’Hotel. Asia e Josh salgono dietro mentre io mi accomodo avanti vicino ad Harry. Mettiamo in moto e durante tutto il viaggio si sentono le risatine di Asia interrotte, ogni tanto, da qualche bacio. Io e Harry ci guardiamo imbarazzati e ogni tanto lui mi sorride dolcemente facendomi venire voglia di abbracciarlo. Arrivati a casa Josh e Asia scendono e noi rimaniamo in macchina lasciandogli un po’ di privacy.

‘Hanno legato parecchio’

Dice Harry ridacchiando, io gli sorrido.

‘Così sembrerebbe’

Rispondo ridendo a mia volta.

‘Quando ci vediamo?’

Mi chiede lui prendendomi una mano.

‘Non lo so, quando sei libero?’

Chiedo a mia volta.

‘Domani è martedì?’

Mi domanda distratto.

‘Si’

Rispondo sorprendendomi di come siano già volati tre giorni.

‘Abbiamo le prove nel pomeriggio, magari venite in hotel e poi andiamo insieme allo stadio, ti va?’

Mi chiede lui.

‘Fammici pensare, mi va di venire alle prove della band che preferisco in assoluto? Bella domanda…’

Rispondo io ironica, lui ridacchia e si avvicina a me.

‘Lo prendo per un si’

Dice a bassa voce e si avvicina di più, sembra voglia baciarmi…

*POV’S HARRY*

Ha un buon odore, un odore dolce, non so se un odore possa definirsi tale ma il suo lo è decisamente. I suoi occhioni castani sono bellissimi e mi guardano così intensamente. Voglio baciarla, mi piace tantissimo, ora lo faccio.

‘Lo prendo per un si’

Dico lentamente e mi avvicino a lei, le scosto una ciocca di capelli dal viso sistemandola dietro l’orecchio, mi avvicino ancora e chiudo gli occhi pronto a godermi quel bacio fino in fondo. Sto per farlo ma all’ultimo momento le gira il viso e mi ritrovo a baciarle la guancia. Apro gli occhi di scatto, perché? Non gli piaccio? Non mi ha voluto baciare. Lei mi guarda dispiaciuta e mi abbraccia, mi stringe e mi da un bacio nella zona in cui la mascella si attacca al collo.

‘A domani’

Dice e esce velocemente dalla macchina. Intanto Josh fa il giro dell’auto e si siede vicino a me, Asia lo saluta con la mano mentre Faith mi guarda sorridendo.

‘Faith’

Un ragazzo alto e biondo la chiama, lei si gira di scatto e poi sbuffa, lui sembra piuttosto nervoso e le urla qualcosa in italiano, da quel poco che so della lingua somiglia molto a ‘’è tardissimo’’ o roba del genere. Faith risponde e mi sembra quasi di cogliere una parolaccia nella sua frase, lui l’afferra per un braccio e deve averle fatto male perché lei sussulta. Scendo dalla macchina.

‘Ehi, calmati’

Gli dico sperando che capisca la mia lingua.

‘Harry, lascia stare’

Dice Faith mettendomi una mano sul torace, come per invitarmi ad stare lontano da lui.

‘Chi è ?’

Le domando un po’ arrabbiato, quel tizio non mi piace.

‘E’ il fratello di Asia’

Risponde lei agitata, sembra a disagio.

‘Chi sei tu?’

Chiede lui in inglese, ha una pronuncia molto italiana e i suoi occhi grigiastri mi osservano con rabbia, mi odia ma so per certo che non gli ho fatto nulla, credo...

‘Mi chiamo Harry, pìacere’

Dico io allungando una mano, non c’è traccia di allegria sul suo viso.

‘Piacere un cazzo, potevi riportarle prima’

Dice lui indicando Asia e Faith.

‘Hai ragione, non ricapiterà’

Ha dei modi pessimi ma ha ragione, è tardi. Sembra sorpreso dalla mia risposta calma.

‘Vattene adesso’

Dice e afferra Faith tirandola a sé, lei si divincola e lo spinge. La situazione non mi piace.

‘Stai calmo, me ne vado’

Dico io, non voglio litigare con lui. Faith viene verso di me e mi abbraccia, la stringo e le do un bacio tra i capelli.

‘Domani ti spiego tutto, vai tranquillo’

Mi sussurra ad un orecchio e mi sorride. Mi stacco da lei e rientro in macchina, metto in moto e l’ultima cosa che vedo e Faith che molla una sberla al tizio biondo e se ne va velocemente dentro casa.
Continuo a pensarci per un po’. E’ una situazione strana, il ragazzo sembrava più preoccupato per Faith che per la sorella… arriviamo prima del previsto, Josh non ha detto una parola per tutto il viaggio ma in compenso sorride come un ebete da quando ho messo in moto. Saliamo velocemente, la stanza è abbastanza pulita così ognuno va nella propria camera. Mi faccio una doccia veloce e mi infilo il pantalone del pigiama, fa troppo caldo così apro il balcone lasciando passare un po’ d’aria. Mi stendo sul letto e ripenso al bacio mancato chiedendomi di nuovo il motivo. Nonostante ciò mi assilla il pensiero di quel tizio, non posso aspettare il giorno seguente così decido di scoprire qualcosa. Mi alzo velocemente dal letto e vado in camera di Josh, apro lentamente per non svegliare Niall.

‘Josh, dammi il numero di Asia’

Sussurro io, Josh si alza dal lettoe viene verso di me.

‘Perché?’

Chiede curioso.

‘Voglio saperne qualcosa di più su quel tizio’

Dico io velocemente. Josh prende il suo cellulare e mi passa il numero.

‘Grazie’

Dico e vado via chiudendo la porta con calma, rientro in camera e mi stendo nuovamente sul mio letto.

‘’Ciao Asia, sono Harry. Volevo sapere perché tuo fratello ha reagito così male xx’’

Rileggo il messaggio più volte e poi lo invio. Due minuti dopo mi arriva la risposta.

‘’E’ idiota, lascialo perdere, Faith ti spiega tutto domani xx’’

Avrei voluto saperne di più ma decisi di non insistere. Mi infilai sotto le coperte e spensi il cellulare.
L’ultimo pensiero che formulai prima di dormire fu quello che veramente mi stava assillando da un po’ e che, nonostante avessi accantonato a causa del tizio biondo, tornò a galla non appena ne ebbe la possibilità: perché Faith non mi aveva baciato?

*spazio autrice*
Finalmente si sono conosciuti lol. Ringrazio tutte per le recensioni, mi rendono felicissima asdfghjk. Se volete chiedermi qualcosa potete trovarmi su twitter ( sono @amolefossette).
Aggiorno non appena arrivo a 4 o 5 recensioni. Spero vi piaccia, un bacio a tutte cc:

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Capitolo 10
*** What's going on? ***


  ‘Ma sei completamente impazzita?!’

La voce di Asia mi rimbomba nelle orecchie mentre scendiamo le scale, ci siamo svegliate da poco e ovviamente io ho voluto sapere i dettagli della sua serata con Josh e lei della mia con Harry. Le ho raccontato tutto senza tralasciare nulla, ovviamente ho dovuto includere il mancato bacio.

‘Non urlare, ci sentirà tutta la casa’

Le dico cercando di calmarla.

‘Perché diavolo non lo hai baciato?’

Mi chiede lei afferrandomi per un braccio e costringendomi a guardarla negli occhi. Pur di non risponderle mi perdo in tutt’altro; osservo il rosa acceso della sua maglietta e noto che crea un piacevole contrasto con il bianco dei suoi shorts e noto anche che indossa le ballerine nere che portavo io due giorni prima. Mi concentro sui suoi capelli rossi che sembrano essere più disordinati del solito e analizzo in modo  dettagliato le sue lentiggini, come se le vedessi per la prima volta. Tutto pur di distogliere i miei occhi dai suoi, pur di non farle capire perché non ho avuto la forza di lasciarmi baciare da Harry.

Asia è spazientita, sta per dire qualcosa ma viene interrotta.

‘Buongiorno ragazze’

Marta ci saluta cordiale mentre scende le scale, indossa ancora la vestaglia ed è palesemente assonnata.

‘Ciao zia’

‘Buongiorno Marta’

Entrambe le rispondiamo e Asia mi lascia il braccio.

‘Scendete con me?’

Domanda lei cordiale, annuiamo entrambe e scendiamo nella sala da pranzo mentre lei ci racconta cosa ha fatto la sera precedente. Nonostante sono distratta riesco a cogliere qualche parte del suo discorso e, ricollegando un po’ a casaccio il tutto, pare che sia andata a teatro con il suo compagno e poi a cena. Arrivati nella sala ci sediamo tutte e tre ad un tavolo apparecchiato e mangiamo.
Parliamo del più e del meno ma, né io né Asia, tiriamo fuori l’argomento ‘’Harry’’. Alla fine della colazione Marta si alza e ci saluta cordiale, poi se ne va sopra lasciandomi sola con Asia.

‘Mi devi spiegare’

Dice lei subito, e io me lo aspettavo.

‘Non lo so Asia, è che…’

Inizio cercando di essere più chiara possibile ma le parole restano sospese in aria, non riesco a formulare la frase, forse me ne vergogno o forse non voglio ammettere di non averlo baciato. Passano alcuni secondi, Asia tace, deve aver capito la mia difficoltà; mi lascia il tempo di spiegarlo prima a me stessa e poi mi accarezza incoraggiante una spalla.

‘Non vuoi parlarne?’

Mi domanda dolcemente e allora io cedo.

‘E’ che qualche ora prima avevo baciato Micol, lo avevo fatto anche qualche giorno prima e mi sono sentita come se non stessi dando la giusta importanza alla cosa. Conosco Harry da quattro giorni, è poco e niente e lui mi piace tantissimo, voglio fare le cose per bene. Quando stava per baciarmi mi sono chiesta come mi sarei sentita subito dopo, come avrei fatto a guardare Harry senza pensare che solo qualche ora prima stavo baciando Micol. Mi sarei sentita in colpa, mi conosco. Mi sono tirata indietro ma subito dopo avrei voluto riavvolgere il nastro e farlo. Lo so, è stupido’

Dico tutto d’un fiato, come se dirlo velocemente facesse meno male o suonasse più ragionevole. La verità è che avevo avuto paura, paura di rovinare una cosa così bella affrettandola troppo. Tutto qui, tutto molto semplice.

Asia rimane a fissarmi, sta cercando di formulare una risposta, forse non vuole peggiorare le cose.

‘Ma tesoro, non è una cosa stupida. Va bene così, ci saranno altre occasioni, hai fatto bene. Se non te la sentivi è giusto così’

Mi rassicura lei e poi mi abbraccia, mi regala uno di quegli abbracci che funzionano davvero perché sai che a stringerti è una persona che ti vuole bene davvero. Mi sento meglio dopo aver detto tutto ad Asia, tutte le mie preoccupazioni si spostano quindi su Harry e su come dirlo a lui.
Intanto io e Asia finiamo di fare colazione e torniamo in camera, io sono ancora in pigiama e quindi vado nella stanza guardaroba a prendere qualcosa da mettere.

‘Prendi il costume, ce ne stiamo in piscina stamattina’

Mi dice Asia mentre esco dalla nostra camera. Prendo un bikini a due pezzi nero, un paio di infradito rosa e un copricostume altrettanto nero però trasparente. Torno in camera e Asia è già pronta, indosso il bikini e , una volta preso creme e asciugamani, scendiamo in piscina. La giornata è molto calda, non c’è vento e si suda anche a star fermi. La piscina è stata pulita la sera prima, le sdraio sono tutte in ordine e gli ombrelloni vanno aperti. Io e Asia posiamo le borse su due sdraio e sistemiamo le asciugamani, salgo sul lettino e apro un ombrellone in modo che faccia ombra solo su una sdraio. Mi tolgo velocemente il copricostume e mi tuffo senza pensarci. In acqua sto bene, è qualcosa che non so spiegare, ho fatto 9 anni di nuoto e ho un rapporto speciale con l’acqua. La piscina a casa di Marta è qualcosa di stupendo, è enorme e c’è l’idromassaggio, mi piace davvero ma darei qualunque cosa per un giorno di mare. Mi manca il mare, nn lo vedo da mesi e comincio a sentirne una forte nostalgia.

Rimango in acqua per due ore circa quando Asia mi chiama.

‘Faith, dovremmo mangiare’

Dice lei piegando la sua asciugamano.

‘Guardami Asia’

Le dico io facendole segno di tenere gli occhi su di me, lei mi guarda e io vado sott’acqua e faccio una verticale, rimando così finché non ho più aria e quindi esco.

‘Wow, sei brava!’

Dice lei sorridendomi.

‘Si, lo so. So fare molto di più’

Le dico facendo un gesto teatrale con la mano.

‘Non ne dubito, ora esci?’

‘Tu avviati, mi asciugo e ti raggiungo’

Dico io e lei va via senza fare altre storie, sa bene che è difficile farmi uscire dall’acqua almeno quanto è facile farmici entrare. Rimango a mollo solo altri cinque minuti e poi esco, mi sdraio sul lettino e
ci rimango una mezz’ora, quando sono abbastanza asciutta da non gocciolare acqua ovunque raccolgo le mie cose, mi infilo il copricostume e rientro. All’ingresso mi aspetta una spiacevole sorpresa.

‘Ciao’

La voce di Micol mi coglie di sorpresa e mi fa sussultare.

‘Potresti per favore non apparire dietro di me all’improvviso? Voglio vivere almeno fino a sabato’

‘Perché?... ah, giusto, il concerto’

Dice lui con aria quasi schifata.

‘Si, il concerto’

Ribatto io sottolineando bene l’ultima parola.

‘Com’è andata ieri con quel cretino?’

Mi domanda lui mentre mi avvio su per le scale.

‘Ti interessa davvero?’

Gli chiedo ironica aspettandomi una risposta altrettanto ironica.

‘Ma si, te l’ho detto, tu mi interessi’

Risponde lui scrollando le spalle.

‘E ti interessa anche che io sia felice?’

Riflette per un po’ e mi guarda come stralunato, esita abbastanza a lungo da permettermi di arrivare davanti alla porta della mia camera.

‘Certo che si’

Dice dopo un po’ guardandomi dolcemente.

‘E allora smettila di fare così’

Dico io alzando la voce un po’ più del previsto.

‘Così come?’

Domanda lui con l’espressione di un bambino che vuole sapere ad ogni costi una cosa.

‘Come se io fossi… come se tu… oh insomma, così come fai tu’

Dico io non riuscendo a spiegare bene cosa volevo dire, forse solo un semplice ‘’come se io fossi tua’’.

Senza dargli il tempo di rispondere mi rinchiudo in camera. Asia si sta pettinando i capelli.

‘Te la fai dopo la doccia?’

Mi domanda allegra.

‘Si, mi infilo gli shorts e un maglia e scendiamo’

Detto ciò mi sfilo il copricostume e metto lo shorts di jeans di Asia con una camicetta che avevo preso la sera prima. Lascio le infradito al piede e scendiamo a pranzare. Micol non c’è, Marta nemmeno,
quindi siamo solo noi due. Divoriamo due piatti di pasta e un pezzo a testa di tiramisù. Dopo torniamo in camera e io mando un messaggio ad Harry.

‘’Ciao Harry, a che ora dobbiamo venire oggi?’’

Mi risponde in breve tempo.

‘’Ehi bellissima, ci vediamo alle tre all’hotel’’

‘’Va bene, a dopo xx’’

Dico ad Asia che abbiamo solo un’ora e mezza per prepararci.

‘A che ora sta il pullman?’

Le domando distrattamente mentre prendo il mio accappatoio.

‘Ci viene a prendere Josh, gliel’ho appena chiesto’

Risponde lei con aria sognante mentre s’infila un vestitino bianco che abbina ad un paio di ballerine nere. Dopo essersi vestita e truccata si guarda allo specchio aggrottando le sopracciglia.

‘Stai benissimo’

Le dico io, sul suo volto si delinea un bel sorriso e lei si rilassa.

‘Grazie, ma ora muoviti!’

Mi dice inizialmente dolce per poi iniziare a urlare. Mi spinge fuori dalla stanza. Vado di nuovo nella camera guardaroba e prendo uno shorts a vita alta azzurro e una camicetta a mezza manica piuttosto larga tutta bianca con uno scollo profondo. Torno in camera e, uscendo, prendo al volo un paio di sandali blu. Rientrata in stanza mi infilo velocemente sotto la doccia, mi faccio anche uno shampoo ed esco dopo un po’. Asciugo i capelli lasciandoli naturali e aiutandoli con un po’ di schiuma, vengono fuori dei bei ricci piuttosto precisi. Sono soddisfatta dell’effetto così esco e mi vesto. Infilo la camicetta negli shorts ma non mi piace lo scollo, è troppo eccessivo.

‘Beata te che hai il seno!’

Esclama Asia triste guardando la mia camicetta.

‘Si, ma se ne vede troppo’

Dico io e lei scoppia a ridere.


‘Usa questa’

Mi porge una fascetta bianca in merletto, è perfetta.

‘Grazie mille’

Le dico prendendola, mi sfilo la camicia e la indosso per poi rimettermi la camicetta. Va molto meglio e mi piace l’insieme.

‘Faith, stai benissimo!’

Dice Asia con tono entusiastico. Il le sorrido e inizio a truccarmi. Metto solo un filo di eyeliner blu e un po’ di mascara. Aggiungo del gloss trasparente e decido che basta così. Una volta pronte prendiamo i nostri cellulari e scendiamo ad aspettare nell’ingresso. Ci sediamo sui divanetti e ne approfitto per chiamare mamma e papà. Entrambi mi trattengono al telefono per mezz’ora e mi riempiono di raccomandazioni. Appena stacco con mamma sentiamo il clacson della macchina di Josh. Usciamo velocemente e ci accomodiamo nell’auto, Josh mette in moto ma non  prima di aver baciato Asia più e più volte. Arriviamo all’hotel in poco tempo, non c’è traffico. Arrivati scendiamo dall’auto e io mi avvio verso l’entrata ma Asia mi trattiene per un braccio.

‘Faith io e Josh non veniamo, mi porta a fare un giro’

Dice Asia velocemente.

‘Ah, ok. Ma Josh non deve provare?’

Domando io curiosa, lui fa parte della band.

‘No, non oggi. Ho una giornata libera. Proveranno in acustico o a cappella’

Dice Josh avvicinandosi a noi e cingendo Asia per la vita.

‘Va bene, divertitevi’

Dico io e do ad Asia un bacio sulla guancia. Loro due si allontanano e io mi avvio verso l’ascensore, premo il tasto che porta al loro piano e busso alla stanza della sera prima.

‘Ehi Faith’

Mi apre Louis che mi saluta con un abbraccio.

‘Ciao Louis’

Dico affettuosa, lui scioglie l’abbraccio e chiude la porta alle mie spalle.

‘Harry, c’è Faith!’

Urla lui per farsi sentire da Harry.

‘Ciao babe!’

Mi saluta Niall con entusiasmo battendomi il cinque.

‘Hei bellissimo!’

Dico io con tono ironico e lui ride.

‘Liam e Zayn?’

Domando guardandomi intorno e notando la loro assenza.

‘Sono già allo stadio’

Dice Louis sorridente. A qual punto Harry esce dalla stanza sulla destra e mi guarda con dolcezza.

‘Ciao piccola’

Mi sussurra ad un orecchio mentre mi abbraccia.

‘Ciao Harry’

Ricambio il saluto posandogli un bacio sulla guancia.

‘Allora noi andiamo, a dopo Harry’

Louis ci saluta entrambi e va via con Niall lasciandoci soli.

‘Non andiamo?’

Domando io non appena la porta si chiude.

‘Si, ma prima devi spiegarmi un paio di cose’

Dice lui e il respiro mi si blocca, devo dirgli del bacio e devo dirli di Micol.

*spazio autrice*
Non odiatemi lol, so che vi sto tenendo sulle spine ma nel prossimo capitolo si chiarirà tutto (spoiler, molto spoiler). Volevo ringraziare tutte le ragazze che si stanno interessando alla storia mettendola tra i seguiti\preferiti\ ricordati e recensendo.
Continuo a 5 recensioni :33

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Capitolo 11
*** Take me to the sea ***


‘Ehm, si, hai ragione’

Rispondo io e cerco di capire da dove iniziare il discorso.

‘Ci sediamo?’

Mi chiede lui intuendo che è una cosa lunga.

‘Si’

Rispondo e mi accomodo su uno dei divanetti, lui si siede alla mia destra e mi guarda curioso. Prendo un respiro e inizio…

‘Allora, Micol è il fratello di Asia  e mi ritrovo a passare molto tempo anche con lui; vedi, io e lui non stiamo insieme, assolutamente no, ma lui è convinto che io sia roba sua. Mi tratta come se fossi la sua ragazza: è geloso, possessivo, crede di avere il diritto di potermi baciare o anche solo toccare, è noioso e vuole sapere dove vado e con chi passo il mio tempo. Io non mi sono mai fidata di lui perché è il tipo di ragazzo che cambia spesso e volentieri le ragazze, pensa ad un'unica cosa e io non sono così, non sono quel tipo di ragazza. Ultimamente ha ammesso di amarmi ma io non provo nulla per lui, a me piaci tu’
Cerco di essere chiara e diretta, prendo poche pause e gli spiego tutto con calma. Alla fine lui mi fissa negli occhi, non sembra arrabbiato, pare stia elaborando il tutto.  Dopo alcuni secondi che a me sembrano ore mi sorride.

‘Ti piaccio?’

Mi domanda ridacchiando. Non capisco, ho appena fatto un discorso lungo e dettagliato e lui mi chiede se mi piace? Ritorno indietro e ripercorro ciò che ho detto e poi me ne accorgo: l’ho detto veramente! Sento il sangue colorirmi le guancie, abbasso lo sguardo imbarazzata.

‘Si, mi piaci’

Ammetto e, se possibile, divento ancora più rossa. Non riesco a guardalo, abbasso velocemente la testa. Lui mi mette una mano sotto al mento e mi costringe a incrociare i suoi bellissimi occhi.

‘Meglio così, perché anche tu mi piaci, mi piaci molto’

Dice lui sorridendo e io credo quasi che i battiti del mio cuore si possano sentire, una sensazione calda mi invade la bocca dello stomaco. Non ci credo, forse è un sogno, ma in quel momento non mi importa, sono felice.


*POV’S HARRY*


‘Si, mi piaci’

Le parole più che belle che potessi sperare per stasera, le piaccio, è stupendo. Cerco di guardarla negli occhi ma lei abbassa la testa, vedo le sue guancie diventare rosse così le sollevo il capo in modo tale che lei veda quanto mi piace.

‘Meglio così, perché anche tu mi piaci, mi piaci molto’

Ammetto io e sorrido, cerco di infonderle la consapevolezza che sta diventando importante. Mentre sto pensando a quanto i suoi occhi castani siano belli mi viene in mente una domanda che devo farle.

‘Micol mi odia, eh?’

Le chiedo ridacchiando, non che mi interessi davvero cosa pensa lui ma mi pare di aver colto un certo odio. Lei ci pensa un po’ su e poi mi guarda.

‘No, è solo geloso, lascialo perdere’

Dice avvicinandosi a me.

‘Non ha dei modi proprio carini’

Dico io stringendola.

‘E’ stupido’

Risponde lei con semplicità. Il mio telefono vibra, lo prendo e leggo il messaggio, è di Liam.

‘’Sono le quattro, dove sei?’’

Mi alzo di scatto facendo sussultare Faith.

‘Che c’è?’

Chiede lei raccogliendo la sua borsa.

‘Dobbiamo andare, è tardissimo.

‘Hai ragione!’

Esclama lei ricordandosi le prove. Usciamo dalla stanza e scrivo un messaggio di risposta a Liam. Prendiamo l’ascensore e, usciti dall’hotel ci infiliamo nella mia macchina. C’è un bel po’ di gente quindi indosso gli occhiali e un cappellino sperando che non mi riconoscano.

‘Sembri un’incognita’

Dice lei ridacchiando e guarda fuori dal finestrino.

‘Meglio non correre rischi’

Le rispondo sorridendo.

‘Non ti stanca questo?’

Chiede lei dopo un po’ guardandomi intensamente.

‘Questo cosa?

Le domando confuso.

‘Questo! Nasconderti, fare in modo che non ti riconoscano e tutto il resto’

Risponde senza staccarmi gli occhi di dosso.

‘A volte si, ma fa parte del tutto, è uno dei lati negativi ma ce ne sono tanti positivi che ti fanno dimenticare le seccature’

Le spiego io.

‘E quali sono?’

Mi chiede sorridendo.

‘Beh, prima cosa i ragazzi. Sono come fratelli per me, poi la musica, i viaggi, i concerti, i tour e il meglio’

‘Cioè?’

‘Le fan, le directioners che piangono e ridono e ti trasmettono tutto il loro amore. Quando vedi una ragazza in lacrime che ti dice che hai avverato il suo più grande sogno solo abbracciandola, non esiste nulla che possa farti sentire meglio’

Dico io ripensando a quanto le mie fans significhino per me e gli altri.

‘Già, deve essere meraviglioso uscire a far sorridere tanta gente’

Dice lei sognate e io mi accorgo che riesce a far sorridere me. Mi accorgo che siamo arrivati e parcheggio velocemente sul retro. Faccio scendere Faith e la prendo per mano, quando entriamo i ragazzi sono già tutti sul palco e vanno avanti e indietro.

‘Eccoli’

Urla Liam vedendoci entrare.

‘Ah, vieni Harry che iniziamo’

Louis mi invita a salire sul palco sorridendo. Salgo con Faith e la faccio sedere in un angolo del palco.

‘Scusate il ritardo’

Dico io ridacchiando

‘Tranquillo’

Mi rassicura Zayn e mi passa un microfono. Faith mi guarda sorridendo ed io non vedo l’ora di cantare.


*POV’S FAITH*


Non potrei essere più felice, sto per assistere alle loro prove, mi sento fortunata.

‘Ragazzi, vi restano da provare due canzoni da Take Me Home e due da Up All Night’’

Urla un tizio da sotto al palco.

‘Giusto, questo è l’ultimo show del tour quindi canteremo anche delle canzoni dai precedenti album’

Mi spiga Niall che è il più vicino a me, io sorrido, non chiedo altro che ascoltarli finalmente dal vivo.
‘Il tizio che ha parlato prima sta per dare il via quando i suoi occhi si posano su di me.

‘E lei chi è?’

Domanda squadrandomi odiosamente.

‘Una mia amica’

Risponde Harry freddo.

‘Non può stare qui!’

Dice irritato incrociando le braccia.

‘Lasciala stare’

Dice distrattamente Harry. Il tizio sbuffa e chiede ai ragazzi cosa vogliono cantare dall’ album precedente.

‘Rock me’

Urla Liam.

‘No, meglio She’s Not Afraid’

Dice Zayn e Louis sembra essere d’accordo.

‘Io preferireiLive While We’re Young’

Dice Niall guardando Harry.

‘A me piace più Over Again’

Dice Harry. Il tizio sbuffa di nuovo. I ragazzi ne parlano ancora un po’ ma non riscono a mettersi d’accordo, finiscono per ridacchiare tutti insieme.

‘Mettetevi d’accordo, cazzo!’

Urla nervosamente il tizio.

‘Perché non facciamo scegliere ad una directioner?’

Domanda Liam sorridendo ai ragazzi.

‘Si, Faith decidi tu!’

Dice Louis e sembra entusiasta dell’idea.

‘Io? Ma no, scegliete voi’

Dico arrossendo. Harry viene verso di me.

‘Tranquilla, scegli due canzoni da entrambi gli album, andranno bene’

Mi dice dolcemente spostandomi una ciocca di capelli.

‘Ehm,ok. Allora io dire Little Things e I Would, che ne dite?’

Chiedo nervosa, amo quelle canzoni.

‘Va bene, dai, mi piacciono’

Dice Louis e sembrano essere tutti d’accordo.

‘E da Up All Night?’

Mi domanda Liam. Ci penso un po’ su.

‘Ovviamente What Makes You Beautiful e direi, mhh… Moments, va bene?’

Domando io guardando Harry.

‘Si, è perfetto’

Mi risponde sorridendo.

‘Bene, iniziate con Little Things’

Dice il tizio e i ragazzi iniziano a cantare. Parte la voce dolce di Zayn, brividi mi attraversano e non so spiegare cosa provo, è una sensazione troppo bella per essere vera. Segue Liam con la sua voce chiara e meravigliosa e sento che collasserò per la fine della canzone. Il ritornello mi attraversa l’anima, canto silenziosamente con loro quelle parole che conosco troppo bene e che tante volte ho sognato di sentire dal vivo. Tocca a Louis e io mi sento sempre meglio, chiunque dice che la sua voce è infantile dovrebbe ascoltarla meglio. Canta Harry ora, la sua voce profonda e graffiata è il massimo, cedo. Mi accarezzo il viso e mi accorgo che è bagnato di lacrime, lacrime di gioia che non si fermano dato che la voce di Niall si diffonde lentamente nell’aria. E’ bella, molto più di come è in radio o attraverso le casse di un computer. Ora cantano tutti insieme e mi accorgo che nessuna tecnologia rende giustizia alle loro voci, sentirle dal vivo è un qualcosa di fantastico. Finita la canzone il mio applauso si diffonde nello stadio e colma il silenzio, sorrido e mi asciugo le lacrime. I ragazzi riprovano la canzone tre volte e poi fanno I Would.

‘Va bene, cinque minuti’

Urla il tizio. Harry posa il microfono sull’asta e si avvicina a me.

‘Andiamo bene?’

Mi chiede dolcemente alludendo alle prove.

‘Più che bene’

Rispondo io sorridendogli. In quel momento gli altri ci raggiungono.

‘Allora, che ne dici?’

Mi chiede allegramente Louis.

‘Siete stupendi ragazzi, davvero’

Dico io portandomi le mani al petto e loro sorridono.

‘Grazie’

Dice Niall facendo un piccolo inchino e ridacchiando.

‘Pausa finita’

Urla il tizio da sotto al palco. I ragazzi tornano al centro del palco e ricominciano. Stavolta fanno Moments e a me sembra di sciogliermi, quella canzone è la perfezione. Dopo averla fatta tre volte provano
What Makes You Beautiful e Harry mi lancia qualche sguardo durante il suo assolo.

‘Va bene così per oggi, ci vediamo sabato’

Dice il tizio odioso e va via. I ragazzi vengono verso di me.

‘Noi andiamo, voi che fate?’

Ci chiede Zayn mettendo in uno zainetto il suo cappello e la sua bottiglina d’acqua.

‘Noi torniamo dopo’

Dice Harry guardandomi.

‘Ok, a dopo’

‘Ci vediamo in Hotel’

Lo salutano affettuosi Louis e Liam.

’Ciao Faith’

Dicono contemporaneamente Zayn e Louis, Liam mi saluta con la mano e Niall mi abbraccia.

‘Allora, dove andiamo?’

Chiedo io avvicinandomi a Harry.

‘Dove vorresti andare?’

Mi domanda lui abbracciandomi.

‘Al mare, ma è tipo impossibile’

Dico io ridacchiando.

‘Non credo’

Dice lui sciogliendo l’abbraccio e guardandomi.

‘Sul serio?’

Chiedo io entusiasta.

‘Andiamoci!’

Dice lui sorridendo, gli salto al collo e lo abbraccio, lui mi prende per mano e mi trascina giù dal palco.Usciamo dallo stadio e in un attimo siamo nella sua macchina.

‘Sono senza costume’

Dico io ridendo ancora incredula.

‘Nemmeno io ce l’ho’

Dice lui alzando le spalle.

‘E le asciugamani?’

Domando io.

‘Li compriamo’

Risponde lui con semplicità. Io rido e guardo fuori dal finestrine, prendo il telefono e noto che sono già le sei ma il sole è ancora alto nel cielo. Scrivo un messaggio ad Asia e l’avverto, le dico anche che probabilmente farò tardi. Impieghiamo più o meno un’ora ad arrivare a Fregene. Ci guardiamo intorno, non c’è nessuno, è solo  martedì quindi sono tutti a lavoro durante la settimana e poi è ancora giungo, troppo presto per il mare. Harry non corre quindi il rischio che qualcuno lo riconosca.
 Arrivati Harry parcheggia e scendiamo velocemente in spiaggia, troviamo un negozietto e compriamo due teli da mare coloratissimi. Arrivati in riva al mare li sistemiamo a sulla sabbia e ci guardiamo.

‘In intimo?’

Chiedo io imbarazzata.

‘Direi di si’

Risponde lui ridacchiando e togliendosi la maglietta, io lo imito e mi spoglio. Per fortuna indosso una mutandina nera e un reggiseno altrettanto nero ma è assolutamente un caso che abbia messo un completo. Una volta spogliati restiamo per un po’ immobili in palese imbarazzo, il sole intanto sta tramontando e la vista è qualcosa di meraviglioso. Harry ha un bel fisico, addominali appena accennati e muscoli acerbi, i tatuaggi sono sparsi qua e là e lo rendono ancora più bello. Nonostante questo il suo viso resta la cosa che preferisco.
Stanca della situazione decido di prendere l’iniziativa, afferro la sua mano e lo trascino verso il mare. Arrivati ormai con i piedi nell’acqua Harry si blocca.

‘Che c’è?’

Domando io guardandolo.

‘E’ fredda’

Dice lui con il tono di un bambino.

‘Ma dai’

Scoppio a ridere e mi tuffo senza pensarci. Mi prendo un attimo per assaporare la sensazione di essere in acqua, amo il mare. Quando riemergo Harry tenta goffamente di entrare in acqua.

‘Muoviti’

Gli urlo ridacchiando e tornando sotto.

‘Ma come fai a fare il bagno così naturalmente? E’ gelida!’

Dice lui una volta che si è immerso fino alle spalle.

‘Non lo è’

Rispondo semplicemente e mi avvicino a lui.

‘Qualcosa mi dice che ti piace il mare’

Mi dice abbracciandomi.

‘Si, lo amo. E’ una delle cose migliori al mondo’

Rispondo abbandonandomi al suo abbraccio. Restiamo così per un po’ e io noto che le nostre pelli sono estremamente diverse, la sua è pallida mentre la mia è di un bel colorito dorato.

‘Sei bianchissimo’

Dico ridacchiando e toccandogli un braccio.

‘Non è vero’

Dice lui con una finta aria offesa.

‘Guarda’

Dico io avvicinando il mio braccio al suo, la differenza lo fa sembrare ancora più pallido.

‘Come osi essere più abbronzata di me?’

Domanda lui cercando di sembrare minaccioso e inizia a schizzarmi, ricambio velocemente e finiamo a giocare dome due bambini. Ad un certo punto inizia ad inseguirmi e, quando mi afferra, inizia a farmi il solletico.

‘Basta, basta’

Urlo io ridendo di gusto e cercando di farlo smettere.

‘Ammetti che non sono bianco’

Dice lui ridendo, senza smettere di farmi il solletico.

‘Si, non lo sei’

Dico io tra una risata e l’altre e lui mi lascia. Il sole è ormai tramontato, ha lasciato spazio ad una chiarissima luna piena. Io e Harry ci ritroviamo ad un centimetro di distanza, mi posa le mani sui fianchi e mi accarezza dolcemente il viso. Lo guardo negli occhi e mi sento incredibilmente completa e felice. Prima che possa rendermene conto lui si avvicina a me e mi bacia. Stavolta non oppongo resistenza, lascio che le sue labbra incontrino le mie e mi faccio trasportare dalla sensazione migliore del mondo. Mi sembra di essere una sola cosa con lui e nulla potrebbe essere più perfetto di quel momento. Si stacca dolcemente da me senza smettere di stringermi e mi sussurra ad un orecchio.

‘Sapevo che eri speciale’

 
*spazio autrice*
Finalmente si sono baciati asdfghj... questo capitolo mi sta particolarmente a cuore e mi è piaciuto scriverlo, spero sia piaciuto anche a voi.   Volevo anche consigliarvi di ascoltare ''Litlle Things'' durante il pezzo in cui Faith descrive le sue sensazioni :3 Grazie a coloro che si stanno interessando alla storia, siete davvero dolcissime.
Aggiorno a 6 recensioni :3

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Capitolo 12
*** Complications ***


‘Sapevo che eri speciale’

Le più belle parole che potesse dirmi in quel momento. Sono felice come non mai mentre mi lascio stringere da lui.

‘Anche tu lo sei’

Sussurro io accarezzandogli i ricci ormai quasi asciutti; restiamo così ancora per un po’, nessuno dei due dice nulla, ci limitiamo ad stare appiccicati con il corpo quasi completamente in acqua. Dopo un po’ ci accorgiamo che ormai si è fatto abbastanza tardi e quindi ci stacchiamo a malavoglia, Harry mi prende per mano e mi aiuta ad uscire dall’acqua. Appena sono fuori mi avvolge nell’asciugamano e mi fa sedere sulla sabbia, mi stringe nuovamente e mi bacia di nuovo. Sta volta è diverso, è più intenso e profondo, le nostre labbra hanno preso conoscenza e quindi risulta più facile. Più lo bacio è più si diffonde in me la sensazione di aver trovato il mio posto ideale.

‘Dovremmo andare’

Dico io non appena riprendo fiato.

‘Hai ragione’

Dice lui senza smettere di accarezzarmi il viso. Mi alzo e mi accorgo di essere abbastanza asciutta ma l’intimo è fradicio, comincio ad avere freddo con l’asciugamano bagnata quindi la tolgo e raccolgo i miei vestiti. Entrambi ci rivestiamo a poi ci avviamo verso l’auto tenendoci per mano. Harry mette i teli bagnati e pesanti nel cofano. Saliamo in macchina e lui mette in moto.

‘Ti riaccompagno, sono le dieci’

Dice lui mentre si aggiusta i riccioli.

‘Dio, già?’

Chiedo sorpresa prendendo il telefono, effettivamente sono le dieci meno un quarto. Arriviamo alla villa di Marta in poco più di un’ora. Harry scende dalla macchina e viene ad aprirmi lo sportello.

‘Ci vediamo domani?’

Dice non appena lo richiude alle mie spalle, mi afferra per la vita e mi attira a sé.

‘Davvero? Dove?’

‘Ti passo a prendere domani sera, ti porto in un bel posto’

Dice lui sussurrando le parole, poi mi accarezza il viso e mi bacia di nuovo.

‘Va bene, a domani’

Dico appena ci stacchiamo e mi allontano ma lui mi tira nuovamente e inizia a darmi piccoli bacetti sul viso. Improvvisamente qualcosa ci interrompe.

‘Ma che…’

Non faccio in tempo a finire la frase dal momento che vedo Micol di fronte ad Harry e non mi piace per niente il modo in cui lo sta fissando.

‘Lasciala stare!’

Urla Micol con un inglese approssimato spingendo Harry con forza eccessiva da farlo indietreggiare un po’. Micol ha un anno in meno ma è leggermente più grosso anche se Harry lo supera in altezza di almeno cinque centimetri.

‘E perché? Non sei nessuno per dirmelo’

Risponde Harry mantenendo una calma allucinante.

‘Se non la lasci perdere ti spacco la faccia’

Sputa Micol arrabbiato senza smettere di fissare Harry che sembra stia per dire qualcosa.

‘Smettila Micol!’

Urlo io frapponendomi fra loro.

‘Và dentro’

Dice lui continuando a fissarmi, metto una mano sul petto di Harry e lo spingo dolcemente verso l’auto, non voglio che litighino.

‘Và dentro un cavolo, vattene tu!’

Rispondo io, Harry sembra confuso ma sta probabilmente cercando di sforzarsi al meglio per capire la nostra lingua.

‘Lascia stare questo idiota Faith’

Micol lo dice in inglese e capisco che lo fa per farsi capire da Harry, intanto mi afferra un braccio a mi tira bruscamente verso di sé.

‘Lasciami!’

Urlo io cercando di divincolarmi ma la sua presa è forte, continua a stringere.

‘Mi fai male, cazzo!’

Urlo io sofferente e Harry deve essersene accorto perché tira a Micol un pugno che lo costringe e lasciarmi.

‘NON LA TOCCARE’

Urla Harry tirandomi a sé. Mi solleva il braccio e lo controlla, c’è un livido a forma di dita un po’ più sopra del polso.

‘Ti fa male?’

Mi chiede premuroso mentre lo accarezza.

‘No, tranquillo’

Rispondo io. Intanto Micol si avvicina nuovamente a Harry che mi sposta dietro di lui con un gesto incredibilmente veloce.

‘Lei è mia’

Dice Micol tremando, le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo, non mi aspettavo di essere anto importante per lui.

‘Non credo’

Risponde Harry nervoso e, prendendomi per mano, si avvia verso l’ingresso. Micol non ci segue, rimane lì impalato e tira un calcio ad un nanetto da giardino che si trova davanti, rompendolo in molti pezzi, dopodiché se ne va verso l’uscita borbottando. Harry mi accompagna fin dentro e poi mi lascia la mano.

‘Io devo andare, ma passo a prenderti domani’

Dice Harry nervosamente, guardandomi negli occhi.

‘Va bene’

Rispondo io e mi accorgo che la voce mi trema, sono ancora un po’  scossa.

‘Se ti tocca di nuovo me lo dici, ok?’

Mi chiede lui spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

‘Tranquillo, non lo farà’

Rispondo io abbozzando un sorriso. Lui mi sorride a sua volta e il gesto mi fa sentire più sicura, mi abbraccia e mi dà un lieve bacio a stampo, poi va via. Lo vedo entrare in macchina e mettere in moto.
Non ho affatto fame così decido di andarmene a letto,s algo le scale distrutta, apro la porta della mia stanza ma Asia non c’è, le invio un messaggio.

‘’Dove sei?’’

Appoggio il telefono sulla scrivania a mi butto sul letto sfinita, ci mancava solo che Harry e Micol si mettessero a discutere. Il telefono vibra.

‘’Ancora con Josh, torniamo tra qualche ora xx’’

‘’Va bene, divertiti’’

Mi alzo a malavoglia dal letto e metto il telefono a caricare. Vado in bagno e mi spoglio, entro nella doccia e lascio che l’acqua calda mi rilassi. Ripenso alla giornata che ho passato, al bacio, le parole di Harry, il mare e le voci dei miei idoli dal vivo. Purtroppo l’ultima mezz’ora ha guastato un po’ il complesso ma, tutto sommato, non potevo desiderare giornata migliore. Esco dalla doccia e mi infilo il pigiama velocemente. Mi butto sul letto e prendo il mio libro di ‘’Harry Potter’’, non arrivo neanche ad aprirlo che il mio telefono vibra di nuovo.

‘’Già mi manchi xx’’

E’ Harry.
 

*POV’S HARRY*


Dopo averle inviato il messaggio poso il cellulare sul letto e mi alzo, mi avvicino alla finestra ed esco fuori al balcone. C’è un po’ di vento e ne sono più che felice, in Italia il caldo sembra essere insopportabile. Mi sentirei al settimo cielo per quello che è successo oggi con Faith se non fosse stato per quel coglione. Poteva dirmi qualunque cosa ma come aveva osato strattonarla in quel modo? Era stato assolutamente esagerato e la cosa mi aveva infastidito. La vibrazione del mio cellulare mi distrae dai miei pensieri, mi avvicino al letto e lo raccolgo.

‘’Anche tu, tanto’’

‘’Buonanotte piccola’’

Non vedo l’ora di rivederla domani, la risposta non tarda ad arrivare.

‘’Notte Harry xx’’

Appoggio il cellulare sulla scrivania e mi butto sul letto; e pensare che all’inizio non volevo nemmeno restare un’ altra settimana a Roma, sono mesi che andiamo avanti e indietro e volevo solo ritornarmene a casa e riposarmi un po’, ma ora sono felice di essere rimasto. Lei è speciale, me lo sento, ho incontrato molte ragazze ma quando ho visto lei è stato speciale sin da subito. Purtroppo tra pochi giorni dovrò andarmene e già temo il momento in cui dovrò lasciarla, ma ora preferisco non pensarci affatto. Mi sento così strano, come se non volessi essere da nessun’altra parte quando sono con lei, mi piace tanto, ci tengo ormai, forse… forse mi sto innamorando sul serio.

*spazio autrice*
alloooora, questo capitolo volevo incentrarlo principalmente sui sentimenti di Harry ma poi mi sono ritrovata a scrivere altro lol, spero vi piaccia anche se è un po' corto, il prossimo sarà molto speciale e probabilmente anche lunghetto ma ho bisogno di sapere il vostro parere.
Aggiorno a 6 recensioni :3

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Capitolo 13
*** Regrets ***


La mattina dopo mi sveglio piuttosto presto, sono appena le otto e Asia sonnecchia silenziosamente nel letto affianco al mio. Mi metto a sedere sul letto e noto che il livido sul braccio è diventato di una leggera sfumatura di viola ma, grazie alla mia carnagione scura, non si notapiù di tanto. Il segno violaceo mi ricorda gli eventi della sera precedente e, il tutto, mi riporta velocemente al bacio con Harry; era stato perfetto, era accaduto in modo stupendo e non avrei potuto desiderare nulla di più romantico. Ormai le possibilità di riuscire a riaddormentarmi sono infinitesimali, così mi alzo e prendo il mio libro. Mi metto a leggere fino alle dieci e riesco a finire, per l’ennesima vola, ‘’Harry Potter e il calice di fuoco’’. Qualche minuto dopo aver finito Asia inizia a rigirarsi nel letto e si sveglia. Si gira verso di me schermando un sonoro sbadiglio e mi guarda sorridente.

‘A che ora sei tornata?’

Domando io ridacchiando della sua espressione un po’ ebete.

‘All’una’

Dice passandosi una mano fra i capelli e lasciandosi ricadere all’indietro sul letto.

‘Coma mai sei così felice?’

Le chiedo sempre più incuriosita.

‘Josh mi ha portata a conoscere i suoi’

Dice dolcemente ma con un filo di eccitazione nella voce.

‘Cosa? Già?’

Domando io stupita, si conoscono solo da quattro giorni, mi sembra presto.

‘Lo so che è presto ma me lo ha chiesto e io sono stata felice di conoscerli’

Dice con tono vago, si alza dal letto e mi abbraccia raggiante.

‘Vado a fare una doccia’

Dice e sparisce nel bagno, esce dopo nemmeno un secondo.

‘Oh, dimenticavo. Com’è andata a te?’

Mi chiede sedendosi sul mio letto.

‘Ehm, ci siamo baciati’

Dico tutto d’un fiato sorridendo al ricordo.

‘DAVVERO? DOVE? DEVI DIRMI TUTTO? COM’E’ STATO?’

Asia inizia a farmi una valanga di domande e io le racconto tutto per bene.

‘Ha detto che sei speciale?’

Domanda emozionata mentre io ridacchio.

‘Si, ma c’è dell’altro.’

Dico e il mio tono cambia improvvisamente.

‘Cosa è successo?’

Domanda cambiando espressione a sua volta. A questo punto le racconto di Micol, del livido, del modo in cui Harry mi ha protetta e della tensione che si è creata. Si porta le mani alla bocca quando le dico del pungo ma sembra molto più sconcertata dal fatto che Micol mi abbia strattonata con forza.

‘Oh Dio’

Dice non appena finisco il racconto, ha un tono piatto.

‘Che bel casino!’

Aggiunge poi leggermente più nervosa.

‘Già…’

Dico io e sospiro lentamente.

‘Ora non pensiamoci, stamattina andiamo in giro’

Dice lei tornando allegra.

‘Vogliamo andare a vedere Piazza di Spagna?’

Domando io emozionata, voglio vederla da una vita.

‘Ok, vado a lavarmi’

 Asia si alza dal letto e va a farsi la doccia. Io intanto vado nella stanza guardaroba. Visto che metto in conto qualche kilometro a piedi metto dei fuseaux che arrivano al ginocchio neri, una magia lunga bianco sporco e un paio di Superga nere. Torno in camera ed entro in bagno, mi faccio una doccia veloce ed esco. Lego i capelli in una coda ordinata, evito di truccarmi, fa troppo caldo e se dovessi sudare si sbaverebbe tutto. Asia indossa una tuta a mezza coscia aderente grigia, una maglietta rosa chiaro e un paio di Converse bianche. Sembriamo due turiste straniere  con tanto di macchina fotografica. Una volta pronte scendiamo in sala da pranzo e mangiamo un cornetto con del cappuccino, salutiamo Marta e usciamo. Prendiamo la metro e, in breve, siamo a destinazione. La piazza e grande e abbastanza affollata, non è troppo incasinata dato che è mercoledì. Facciamo una valanga di foto vicino alla fontana della Barcaccia, ci guardiamo i monumenti, ridiamo e passiamo un po’ di tempo insieme. Più tardi entriamo anche nella sala da thè Babington’s , ci sono tavoli e sedie comode, l’arredamento ricorda la fine dell’ Ottocento; Asia prende un plum cake e un thè verde, io preferisco un thè bianco e un muffin al cacao e cocco. Usciti da lì dentro ci sembra di aver fatto un salto nel tempo, ci godiamo un altro po’ la piazza prima di prendere la metro che ci riporta a casa.

‘Sono quasi le tre’

Dice Asia non appena arriviamo.

‘Oh Dio! E’ tardissimo!’

Dico controllando l’orologio, abbiamo perso completamente la cognizione del tempo. Andiamo direttamente in cucina e ci prepariamo due panini, dopo saliamo in camera e ci gettiamo sul letto, entrambe sfinite.

‘Andiamo in piscina?’

Chiedo dopo mezz’ora di riposo.

‘Faith, sei decisamente fissata con l’acqua!’

Dice Asia sorridendo disperata, io scoppio a ridere.

‘Lo ammetto!’

Dico alzandomi e prendendo il mio costume.

‘Va tu, ti raggiungo dopo’

Dice lei rannicchiandosi sul letto e, tra la mattinata passata a camminare e la serata prima passata in giro, ha tutta l’aria di volersi addormentare. Mi infilo il costume, butto due cose a caso nella borsa e scendo in piscina. Tira un leggero vento ma il sole scotta comunque, appoggio le mie cose sulla sedia e mi butto in piscina. Stare a mollo mi riporta nuovamente alla mente la sera prima, mi sento felice e completa se ci ripenso. La pace dura ben poco, Micol infatti arriva ridendo con due amici al seguito. Nessuno di loro mi nota così mi accosto maggiormente al bordo, preferisco non essere vista e non parlare con lui.

‘Stai diventando scemo!’

La voce che ha parlato non la conosco, ma deduco che provenga da uno dei due ragazzi.

‘Smettila, non è così’

Sbotta Micol arrabbiato.

‘Non è da te sbavare così per una ragazza, la maggior parte di loro muore per te e tu vuoi lei che non ti fila per niente? Perché?’

Domanda il tizio con aria nervosa. Mi sporgo leggermente per vedere Micol, è rosso in viso e sembra stia per esplodere.

‘Spiegamelo, perché io non ci arri…’

Il tizio non riesce a completare la frase perché Micol si gira di scatto e lo guarda con aria incazzata,

‘Perché io l’amo, va bene? Soddisfacente come spiegazione?’

Domanda con tono più calmo del previsto e si lascia cadere su una sdraio.

‘Non parliamone più’

Aggiunge un secondo dopo calmandosi. I due ragazzi ammutoliscono.

‘Ragazzi, volete qualcosa da mangiare?’

Domanda Marta uscendo e avanzando verso i ragazzi.

‘Ora veniamo dentro zia’

Dice Micol e si avvia verso l’ingresso, i due lo seguono. Io esco velocemente dall’acqua e mi avvolgo nell’asciugamano, mi asciugo un po’ e mi infilo il copricostume. Non voglio che Micol si accorga che ero lì così prendo le mie cose e rientro, salgo qualche gradino e aspetto che loro stiano per uscire dalla cucina. Scendo le scale facendo finta di non averli visti e vado in piscina, appoggio le mie cose sulla sdraio e mi tolgo il copricostume, loro arrivano scherzando ma Micol torna serio non appena mi vede.

‘Ciao Faith’

Mi dice senza espressione nella voce e io faccio altrettanto.

‘Non ci presenti la tua amica?’

Un ragazzo piuttosto bello, anche se non come Micol, sposta velocemente gli occhi da lui al mio copro, incrocio istintivamente le braccia sul seno. Deduco, dalla voce, che è il tizio che ha fatto sbottare
Micol poco prima.

 ‘E’ l’amica di Asia’

Dice Micol nervosamente e torna a fissarmi.

‘Piacere’

Dice il ragazzo e si avvicina a me per stringermi la mano, gliela porgo riluttante e ce le stringiamo.

‘Non mi avevi detto di avere una così bella ragazza in casa’

Aggiunge sfacciato il ragazzo senza staccarmi gli occhi di dosso.

‘Piantala Marco’

Lo zittisce velocemente Micol, io intanto vado verso la piscina e mi ci tuffo. I ragazzi si sistemano sulle sedi a sdraio e ridono e scherzano per tutto il tempo. Micol mi raggiunge in acqua quando il sole sta ormai calando.

‘Mi dispiace per ieri sera, davvero’

Dice e mi guarda negli occhi, sembra sincero.

‘Lo so’

Dico io tristemente. Lui mi afferra un braccio e lo solleva, nota i lividi sul polso e li accarezza.

‘Scusa, non volevo farti male, io non sono così, tu lo sai…’

Dice con la voce ridotta ad un sussurro. Sento lo stomaco chiudersi.

‘Già, non importa’

Dico e cerco di trattenere le lacrime. Come possiamo esserci ridotti così? Eravamo amici un tempo.

‘Io vado, scusami’

Aggiungo ed esco dall’acqua velocemente. Mi avvolgo nell’asciugamano e prendo le mie cose.

‘Ciao bellezza’

Mi saluta Marco mentre me ne sto andando, lo saluto con la mano cercando di sfoggiare un sorriso e poi me ne salgo. Arrivata in camera Asia sta dormendo, come previsto, così la sveglio dolcemente.

‘Asia, sono le sei e mezza’

Dico sussurrandole ad un orecchio e lei apre pigramente gli occhi.

‘Stasera che fai?’

Mi domanda con la voce ancora impastata dal sonno.

‘Esco con Harry, tu?’

Domando cominciando a prendere il mio accappatoio.

‘Credo che farò venire Josh qui, mi porta del sushi, non l’ho mai assaggiato’

Dice lei emozionata e io le sorrido. Mi chiudo in bagno e  mi faccio una doccia lunghissima e rilassante. Quando esco dal bagno ho i capelli liscissimi e morbidi e profumo in un modo incredibile. Decido di mettermi un pantalone nero aderente, un top senza spalline altrettanto nero con una cintura bianca e sandali argentati. Metto solo un po’ di matita e mascara, ho la pelle abbastanza arrossata dopo la giornata di sole. Una volta pronta saluto Asia e scendo in salotto, mi siedo sui divanetti ad aspettare. Dopo cinque minuti sento il motore di una macchina spegnersi, mi alzo di scatto e corro fuori, Harry è arrivato. E’ bello come sempre nei suoi jeans attillati e con una maglietta bianca a mezza manica, porta le solite converse bianco sporco.

‘Ciao piccola’

Mi saluta dandomi un bacio, non appena le sue labbra incontrano le mie mi accorgo che la cosa mi era seriamente mancata.

‘Ehi’

Dico io sorridente non appena ci stacchiamo. Mi afferra la mano e mi giuda verso la macchina, mi fa salire e sale a sua volta, dopodiché mette in moto.

‘Dove mi porti?’

Chiedo un po’ emozionata.

‘Sopresa’

Dice lui gurdandomi furbamente, io ridacchio e guardo la città scorrere velocemente attraverso il finestrino.

‘Cosa hai fatto oggi?’

Mi chiede distrattamente, mi giro verso di lui e opto per la sincerità.

‘Ho parlato con Micol, si è scusato per ieri’

Dico con calma e Harry diventa serio.

‘Mi fa piacere, non è stato bello il modo in cui si è comportato’

Dice lui con la voce piatta e sembra nervoso.

‘Mi dispiace per come ti ha trattato’

Dico io abbassando lo sguardo.

‘Ma io non mi riferivo al modo in cui ha trattato me, mi ha dato fastidio come ha agito con te’

Dice lui, alzo di scatto la testa e lo fisso intensamente.

‘Eri preoccupato per me?’

*POV’S HARRY*

‘Eri preoccupato per me?’

Mi domanda sollevando la testa e fissandomi, sembra piuttosto sorpresa.

‘Certo’

Ammetto con semplicità, lo stupore si delinea sul suo volto chiaramente.

‘Oh, ehm, non credevo di…’

Non completa la frase, arrossisce e guarda verso il finestrino. Intanto parcheggio, siamo arrivati.

‘Non credevi di essere importante? Bhè, lo sei’

Dico io e lei torna a guardarmi, lentamente un sorriso le illumina il volto. Stacca la cintura di sicurezza e mi bacia, mi bacia lei per la prima volta, mi passa una mano tra i ricci mentre l’altre la appoggia sulla mia spalla. E’ un bacio dolce e quasi timido, sembra un bacio pieno di consapevolezza, come se si fosse appena accorta di contare tanto per me. Ci stacchiamo a malavoglia.

‘Anche tu lo sei’

Mi sussurra ad un orecchio senza smettere di accarezzarmi i capelli, le do un lieve bacio sul collo e poi sciogliamo l’abbraccio. Distratta dal nostro discorso non si è accorta di dove siamo. Scendiamo dalla macchina e mi guarda emozionata.

‘Oddio!’

Dice tornando a fissare le luci splendenti del posto verso cui siamo diretti.

‘Sapevo che ti sarebbe piaciuto’

Dico ridacchiando e cingendole un fianco.

‘A chi non piacerebbe?’

Domanda lei sarcastica e ci avviamo verso il parco divertimenti Rainbow Magicland.

*spazio autrice*
ecco qui un altro capitolo, come sempre grazie a tutte le ragazze che si stanno interessando. Mi sto stranamente accorgendo di avere più visite al capito undici che al dieci, strano lol. 
Aggiorno a 5 recensioni :33

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Capitolo 14
*** Innocence ***



Già dall’ingresso intuisco che sarà una serata spettacolare, Harry mi giuda verso il bancone e chiede due ticket.

‘Ovviamente pago io’

Chiarisce lui quando il tizio all’ingresso scandisce il prezzo ad alta voce. Appena entriamo ci accoglie un’enorme insegna blu a lettere cubitali, il parco è strapieno.

‘Harry, ma se ti riconoscono?’

Domando io bloccandomi di scatto.

‘Sono qui con una mia amica, non posso?’

Domanda lui dolcemente giudandomi verso le attrazioni.

‘Ehm, ah, ok…’

Dico io balbettando, lui mi guarda intensamente.

‘Ehi, ho detto amica solo perché non voglio che la stampa ti stia addosso, sei molto di più’

Dice lui accarezzandomi e mi ritorna il sorriso. Harry mi prende per mano e ci dirigiamo verso le giostre; le facciamo praticamente tutte, dalla ruota panoramica alle montagne russe, Harry mi accontenta e fa anche le più adrenaliniche. Dopo un giro completo del parco siamo entrambi esausti e un po’ stomacati e biancastri dopo il Mystica.

‘Ho fame’

Dice Harry spontaneamente una volta ripreso il nostro colorito naturale.

‘Anche io’

Dico sorridendogli.

‘Andiamo in quel ris…’

Harry non finisce la frase perché una bambina sui dodici anni gli si avvicina emozionata.

‘Sei, sei H-Harry Styles?’

Gli chiede balbettando, Harry si piega alla sua altezza e sorride dolcemente.

‘Si, sono Harry’

Dice solamente con una pronuncia pessima, a quanto pare capisce un po’ di italiano. La ragazzina si lascia sfuggire un gridolino di pura emozione e fa segno ad altre tre ragazze di farsi avanti.

‘E’ lui!’

Urla alle amiche che corrono reggendo un volantino di un pub e una penna.

‘Puoi firmarlo?’

Domanda una ragazza porgendoglielo, Harry lo prende e sorride con calore; le ragazzine saltellano eccitate mentre lui glielo porge con la sua firma proprio sotto all’offerta sui panini al pollo. Dopo un po’ arriva anche una donna sulla trentina con una macchina fotografica. Harry deve aver capito subito perché si mette in posa tra le ragazzine e sorride buffamente, io mi scanso mentre la signora scatta due foto. La ragazzina che sembra più piccola intanto si tortura una mano.

‘Chi è?’

Domanda ad Harry indicandomi, lui fissa il dito della ragazzina e deve aver capito perché si abbassa di nuovo verso di lei.

‘Amica’

Dice gentilmente e poi si rialza. Tutte sorridono e vanno via salutandolo calorosamente con la mano.

‘Wow’

Dico io una volta che si sono allontanate.

‘Mi dispiace’

Dice Harry e mi guarda, sembra seriamente dispiaciuto.

‘Per cosa?’

Domando io sorridendogli.

‘Volevi stare con me, lo so,  ma loro sono i miei fan, io…’

‘Glielo devi’

Concludo io con semplicità e senza smettere di sorridergli.

‘E’ giusto così, non mi da fastidio’

Dico porgendogli una mano e invitandolo a seguirmi verso una pizzeria. Lui sembra sorpreso, il suo viso si rilassa solo dopo qualche secondo e segue un bellissimo sorriso, afferra la mia mano e andiamo verso la pizzeria. Entriamo e l’odore di pizza ci invade le narici, il mio stomaco inizia a lamentarsi mentre ci avviciniamo al bancone e prendiamo un trancio di pizza a testa; io prendo una margherita, Harry preferisce una wurstel e patatine. Usciamo e ci sediamo su una panchina lì vicino, scartiamo i nostri tranci e iniziamo a mangiare.

‘Bella serata’

Sospira Harry addentando l’ultimo morso di pizza.

‘Già’

Dico io che ho appena finito.

‘Sono stato bene’

Dice lui avvicinandosi a me.

‘Io anche’

Dico io e divento rossa, lui mi accarezza il viso e mi bacia. Nonostante non sia il primo bacio fa ancora lo stesso effetto, sento di nuovo la calda sensazione che mi inchiodò la bocca dello stomaco la sera prima, è una sensazione piacevole…

‘Dobbiamo andare’

Dice lui non appena ci stacchiamo e si alza, mi porge una mano e la prendo. Mentre stiamo per uscire Harry mi indica un bancone pieno zeppo di pupazzi di ogni forma e dimensione.

‘Si vincono’

Dice lui osservandoli.

‘Già, dei colpire il tasto col martello, se il martello arriva a toccare il campanellino lo vinci’

Spiego io indicando il gioco a Harry, lui continua a fissarlo.

‘Come nei film americani…’

Dice lui guardandomi, scoppio a ridere.

‘Si, come nei film americani’

Ripeto io abbracciandolo. Harry mi cinge la vita e si reca verso il gioco.

‘Uno’

Dice al tizio al bancone e questi gli passa il martello.

‘Che fai?’

Domando divertita mentre ci avviciniamo al gioco.

‘Ci provo, voglio regalarti un pupazzo’

Dice lui ridacchiando e mettendosi in posizione per colpire. Mi allontano per lasciargli spazio, mette il martello in posizione e aspetta alcuni secondi, dopodiché colpisce con forza. DINNNN, il campanellino suona rumorosamente e il bigliettaio viene verso di noi.

‘Scegliete un pupazzo’

Dice indicando una fila di pupazzi enormi. Harry si gira verso di me e me li indica sorridente. Il li fisso attentamente e poi scelgo un delfino celeste grande quanto la mia testa.

‘Quello’

Dico al bigliettaio indicandolo, lui lo tira giù e me lo porge, lo afferro e andiamo via salutando.

‘A quanto pare hai una fissa per il mare’

Dice Harry ridacchiando e mi da un bacio sulla fronte. Ci rechiamo verso l’uscita e saliamo in macchina, Harry mette in moto e io sistemo il pupazzo sul sedile posteriore. Siamo a casa di Marta in poco più di mezz’oretta. Harry ferma la macchina e scendiamo entrambi.

‘Ci vediamo domani’

Dice stringendomi a sé.

‘Che ora?’

Domando io sorridendo.

‘Domani pomeriggio alle tre, ti porto in un bel posto’

Dice lui mettendomi le mani sui fianchi e baciandomi calorosamente. Mi godo il bacio e torturo i riccioli di Harry, quando ci stacchiamo prendo il pupazzo dai sedili posteriori, gli auguro la buonanotte e vado verso l’entrata. Salgo velocemente le scale e arrivo in camera, mi strucco, mi lavo e mi infilo il pigiama. Asia dorme profondamente così, cercando di non disturbarla, mette il cellulare nel cassetto e mi infilo a letto. Nonostante sia emozionata per il girono seguente il sonno ha la meglio in pochi minuti.
 
‘Faith! Faith! Sveglia’

E’ Asia a urlare sopra di me, mentre mi scuote con forza. Apro gli occhi e sbadiglio, guardo Asia con sguardo assassino e ributto la testa sul cuscino.

‘Faith guarda!’

Asia mi  sbatte un giornale avanti alla faccia, metto a fuoco l’immagine di copertina e i miei occhi strabuzzando, mi alzo a sedere di scatto e le strappo il giornale dalle mani, leggo la didascalia e spalanco la bocca incredula.
L’immagine rappresenta due figure nella semiombra abbracciate e immerse in un bacio, a lettere cubitali e di un accesa tonalità di rosso c’è scritto ‘’HARRY STYLES E LA SUA NUOVA FIAMMA’’ , la fiamma sono io.

*spazio autrice*
colpo di scena! lol. Come sempre grazie a tutte, sono felice dell'interessamento, se volete dirmi qualcosa (commenti, complimenti, avvertimenti, consigli e, perchè no, anche critiche) scrivetemi una recensione ( che fanno tanto piacere lol) oppure contattatemi su twitter, io sono @amolefossette.
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Capitolo 15
*** On the cover ***


'Non ci posso credere’

Dico incredula senza staccare gli occhi dal giornale, lo sfoglio tanto velocemente che quasi mi ritrovo le pagine in mano e trovo la pagina dell’articolo.
 
‘‘Ieri sera, al parco divertimenti di Roma Raimbow Magicland, è stato avvistato il noto cantante della boy- band One Direction, Harry Styles. Il cantante inglese non era però da solo o con i suoi colleghi, bensì con una ragazza mora il cui nome e la cui identità ci sono tutt’ora sconosciute. Fonti ritengono di aver chiesto allo stesso Harry chi fosse la ragazza in questione e lui avrebbe risposto che è solo un’amica; i due ragazzi sono stati visti passeggiare mano nella mano e, ad un certo punto, si sono lasciati andare a delle effusioni molto più che amichevoli. Il playboy della band colpisce ancora e conquista l’ennesima ragazza passeggera. Per ora questo è tutto ma collegatevi al nostro sito o comprate il prossimo numero per ulteriori dettagli sulla nuova coppia. xoxo’’

Leggo, rileggo, scaglio il giornale lontano, impreco, sono sconvolta. Ci mancava solo questa! Sono nervosa e infastidita. ‘’L’ennesima ragazza passeggera, il playboy della band’’… Commenti squallidi, ecco cosa sono!
Asia si siede accanto a me sul letto e mi abbraccia dolcemente, il gesto mi calma un po’ ma, quando ci stacchiamo, mi alzo dal letto arrabbiata e vado in bagno. Mi lavo velocemente e, una volta uscita,
Asia mi porge il costume.

‘Oggi sarà meglio non uscire’

Dice e io annuisco, prendo il costume e me lo infilo ancora tremante di rabbia. Mentre Asia va in bagno il mio telefono squilla, lo prendo e rispondo senza nemmeno vedere chi è.

‘‘Pronto?’’

‘’Faith, cosa ci fai sulla prima pagina del giornale?’’

La voce di mia mamma mi fa spalancare la bocca.

‘’Ehm, ciao mamma. Vedi, sto uscendo con…’’

‘’Harry Styles? Il tizio della band?’’

Mi domanda ironica e io tentenno.

‘‘Ehm, si, lui…’’

Concludo io lasciandomi cadere sul letto.

‘‘Non mi fa proprio piacere che tu sia in prima pagina’’

Dice lei in modo calmo e io mi passo una mano tra i capelli.

‘‘Nemmeno a me, ma cosa posso farci?’’

Le chiedo con tono arrendevole.

‘’Magari stai, state più attenti’’

Suggerisce lei velocemente.

‘’Non sei arrabbiata?’’

Le chiedo mettendomi a sedere.

‘’Perché dovrei? Tra due mesi compi 17 anni, stai crescendo’’

Dice lei con tono piatto ma abbastanza convincente.

‘’Ah, bene…’’

Dico io non trovando nulla di meglio da aggiungere.

‘’Chiamami se ci sono problemi, ora non posso parlare, sono a lavoro. Un bacio tesoro, ti voglio bene’’

Dice lei.

‘’Ti voglio bene anch’io’’

Aggiungo e attacco. Poso il cellulare sul letto e mi alzo, metto i teli e la crema nella borsa e mi stringo il pareo di Asia intorno alla vita.

‘Io inizio a scendere’

Urlo ad Asia che è ancora chiusa in bagno.

‘Ok, porta la crema’

Urla lei dall’altra parte, prendo la borsa e chiudo la porta alle mie spalle. Mentre sto scendendo le scale mi rendo conto che la giornata può solo peggiorare.

‘Proprio te volevo vedere’

Micol mi blocca all’ultimo piano e io alzo gli occhi al cielo.

‘Si, e immagino il perché’

Dico io sarcastica e cercando di moderare la rabbia, lui diventa serio.

‘Passionali tu e quel tizio, siete su tutti i giornali’

Dice mostrandomi una copia della stessa rivista che Asia ha mostrato a me, sbuffo palesemente.

‘Puoi non sbattermelo in faccia? Sono già abbastanza nervosa senza che ti ci metta anche tu a rompermi le palle’

Gli chiedo scansandolo e continuando a scendere velocemente le scale.

‘Mi dispiace che non riusciate a pomiciare indisturbati’

Ribatte lui ridendo senza traccia di felicità e intanto siamo arrivati in piscina.

‘Non mi rispondi? Mi era sembrato di capire che avevi sempre la battuta pronta quando si parlava di quell’idiota. Da quand’è che ti baci col primo che passa poi?’

Getto la borsa su una sdraio e mi giro di scatto verso di lui, con sguardo tutt’altro che calmo.  

‘Senti Micol, le cose stanno così. Io non ho voglia di ascoltarti dato che spari stronzate a raffica, dovresti sapere poi che non tollero assolutamente che ti intrometti nella mia vita. Poi proprio tu vieni a farmi la morale? Tu che collezioni ragazze come se fossero trofei sportivi e ne cambi una ogni volta che spunta il sole? Non sei la persona adatta’

Concludo io urlando, con una tale rabbia nella voce da sorprendere anche me stessa. Micol indietreggia, la sua espressione passa da nervosa a stupita, resta lì a guardarmi per un po’ senza dire nulla, poi fa la cosa che meno mi sarei aspettata: mi bacia. Mi stringe a sé e mi accarezza i fianchi, mi bacia con dolcezza, come non mi aveva mai baciata, mi lascio prendere per un secondo ma poi lo scanso subito.

‘Mi d-dispiace…’

Balbetta lui incredulo quanto me e poi va via senza aggiungere altro. Appena lo vedo sparire oltre l’ingresso mi tolgo il pareo e mi tuffo in acqua, immergo la testa sotto e mi lascio andare in un grido liberatorio, urlo con violenza e riemergo in lacrime. Come può irritarmi tanto? Inizio a pensare che lo odio sul serio.

I miei pensieri vengono interrotti da una ristata di Asia.

‘’Ti voglio bene anch’io, ciao mamma’’

Dice lei e attacca il telefono, posandolo nella borsa. Mi sorride e si toglie il copricostume, lo butta sulla sdraio e viene in acqua.

‘Ho visto mio fratello rientrare, che mi sono persa?’

Domanda lei scrutandomi. A quella domanda ridacchio nervosa e le racconto tutto.

‘E tu?’

Mi chiede lei col fiato sospeso.

‘Ovviamente l’ho allontanato’

Sbotto io incrociando le braccia.

‘E poi? Che ha detto?’

‘Nulla, è andato via senza dire altro’

Concludo con aria annoiata, Asia alza gli occhi al cielo.

‘Ok, non pensiamoci, non pensiamo a nulla, divertiamoci un po’ adesso’

Suggerisce lei e io non me lo faccio ripetere due volte, le afferro una caviglia e la tiro giù, lei riemerge sputacchiando acqua.

‘FAITH, SEI MORTA!’

Urla ridendo e mi salta addosso, giochiamo così per tutto la mattinata. Mi scordo di Micol, dimentico l’articolo, mi diverto, sto bene con la mia migliore amica e non penso a nulla. Usciamo dall’acqua alle due passate e andiamo a mangiare, Marta ci ha cucinato un piatto di spaghetti a vongole e ci ha comprato anche del gelato. Nel pomeriggio, dopo aver passato un’oretta chiuse in camera e incollate a MTV, scendiamo di nuovo, non potendo uscire. La piscina è già occupata, ci sono Micol e Marco e sono entrambi in acqua.

‘Ehi, bellezza!’

Mi saluta Marco con un sorrido malizioso, lo saluto con la mano e mi lascio cadere sul lettino senza nemmeno guardare Micol.

‘Ciao Asia’

Marco saluta anche lei ma con meno entusiasmo, Micol esce velocemente dall’acqua e si sdraia sul lettino.

‘Vado da lui’

Dice Asia avviandosi verso il fratello, mi alzo di scatto dalla sedia.

‘No, lascia stare!’

Le dico trattenendole un braccio, le si libera dalla presa e mi sorride rassicurante, la lascio andare. Intanto mi tolgo il pareo e mi avvio verso la piscina. Mi tuffo e Marco mi si avvicina in un secondo.

‘Micol non mi aveva detto di avere un’amica così’

Dice con voce roca e si avvicina ulteriormente, io indietreggio.

‘Oh, fa niente, non mi offendo’

Rispondo io fredda, lui ridacchia.

‘Potremmo conoscerci meglio noi due…’

Mi propone mettendomi una mano sul fianco.

‘Tranquillo, io ti conosco già’

Dico acida e scanso la sua mano.

‘Che bel caratterino!’

Dice lui ridendo e avvicinandosi di nuovo a me.

‘Visto? Micol non ti ha detto nemmeno questo a quanto pare!’

Ribatto io ironica e mi allontano nuotando, lui lascia perdere ed esce dall’acqua. Appena raggiunge Micol Asia torna in acqua.

‘Allora?’

Chiedo io ansiosa.

‘Gli ho detto di lasciarti perdere’

Dice lei con semplicità.

‘E?’

Domando ancora io.

‘E ha detto che non ha intenzione di farlo’

Dice lei nervosamente, io sbuffo e improvvisamente mi intristisco.

‘Cosa ti ha detto Marco?’

Mi chiede Asia cambiando discorso, le racconto della nostra conversazione.

‘Che schifo, uno peggio dell’altro’

Conclude lei con sguardo disgustato.

‘No, tuo fratello non lo direbbe…’

La correggo io velocemente.

‘Forse no’

Ammette lei. Intanto Micol e Marco si alzano, ci salutano senza entusiasmo e se ne vanno. Io e Asia torniamo a parlottare e giocare come due bambine. Restiamo in acqua fino alle sei, dopodiché Asia mi trascina fuori affermando che mi stanno per spuntare le branchie. Usciamo e ci stendiamo sui lettini, saliamo in camera solo quando i miei capelli sono abbastanza asciutti da non bagnare ovunque. Asia entra in bagno e si lava, dopodiché vado io. Quando esco lei indossa già lo shorts a vita alta che usai la sera del mio primo bacio con Harry, un top rosa e delle ballerine nere. I suoi capelli sono pieni di gel e tirati indietro, ha truccato gli occhi col nero lasciando le labbra neutre.

‘Ma quanto puoi essere gnocca?!’

Le dico io uscendo dal bagno, lei si gira di scatto verso di me e arrossisce. Mi asciugo i capelli e Asia me li lega in una treccia a spiga, indosso una minigonna a balze di un delicato celestino e una canotta larga e trasparente di un bel rosa chiaro che lei stessa ha scelto per me. Abbino un paio di sandali bassi blu e una pochette celeste. Metto un eyeliner blu e del mascara, aggiungo un po’ di rossetto rosa e sono pronta.

‘Siamo entrambe gnocche ora’

Dice Asia mentre mi fisso allo specchio e io l’abbraccio.

‘Come farei senza di te?’

Le chiedo dolcemente.

‘Saresti persa, lo so. Ma ora andiamo’

Dice lei sarcastica trascinandomi verso le scale, scendiamo velocemente e usciamo. Harry e Josh sono appoggiati alla macchina che aspettano. Asia corre verso Josh e lui la prende, si baciano dolcemente. Io mi avvicino a Harry timidamente.

‘Harry, noi…’

Inizio io, ma lui non mi lascia finire.

‘Lo so, dobbiamo parlare Faith’

*spazio autrice*
ecco qui, aggiornato lol. Grazie a tutte come sempre, siete dolci e affettuose e la cosa mi fa taaanto piacere, se volete darmi qualche consiglio o suggerimento lasciate una recensione o contattatemi su twittah ( @amolefossette).
Un bacio, aggiorno a 5 recensioni :33

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Capitolo 16
*** I don't care ***


‘Lo so, dobbiamo parlare Faith’

Le sue parole mi colpiscono come una lama bollente, le mani iniziano a sudarmi mentre annuisco e ci spostiamo verso la piscina. Quando ci allontaniamo da Josh e Asia non posso fare a meno di notare che sono così felici e spensierati e vorrei potermi sentire anche io così. Camminiamo in silenzio e, arrivati accanto alla piscina, Harry si ferma e si gira di scatto. Per la prima volta da quando l’ho conosciuto non riesco ad intravedere la minima traccia di felicità nei suoi occhi, mi accorgo di stare tremando.

‘L’hai letto, vero?’

Mi chiede con una voce che non sembra nemmeno la sua, annuisco senza essere in grado di aggiungere altro.

‘Io anche’

Dice lui e si infila le mani nelle tasche dei jeans, per un po’ restiamo in silenzio, senza nemmeno guardarci.

‘Mi dispiace’

Dice lui improvvisamente.

‘Avrei dovuto fare attenzione, non volevo metterti in questa situazione’

Dice lui e sembra molto tormentato, cerca il mio sguardo e si avvicina leggermente ma non mi sfiora nemmeno.

‘Cosa?’

Gli chiedo io sorpresa.

‘Lo so che sei arrabbiata, non avrei dovuto farti questo…’

Continua lui ma io lo interrompo.

‘Io? Arrabbiata? Credevo lo fossi tu!’

Dico io allargando le braccia, lui strabuzza gli occhi.

‘Io? Cosa? No! Sono stato io a crearti il problema’

Dice lui alzando un po’ la voce.

‘Ma io non sono arrabbiata! A me non importa cosa dice la gente’

Spiego io ridendo, più che nervosismo che per allegria.

‘Ma ti rendi conto di quello che ti toccherà affrontare? Giornalisti, stampa, paparazzi, fan impazzite, interviste, domande indiscrete’

Spiega lui elencandole con le dita.

‘Harry, ma cosa mi importa di tutto questo se tu sei al mio fianco?’

Gli chiedo io avvicinandomi e abbandonandomi tra le sue braccia. Inizialmente sembra sorpreso e confuso, le sue braccia rimangono sospese a mezz’aria, poi mi abbraccia così forte che mi sembra
quasi di essere un tutt’uno con lui. Quando ci stacchiamo torniamo a guardarci.

‘Credevo che ti avrei persa’

Sussurra lui facendo in modo che le nostra fronti si sfiorino.

‘Ho avuto la stessa paura per tutto il giorno’

Ammetto io e lui sorride piano.

‘Non mi perderai’

Dice e poi mi bacia, è un bacio così dolce e pieno di amore, sembra voler scacciare via tutta l’ansia che ci ha perseguitato durante la giornata.

‘Ti va ancora di uscire?’

Mi chiede lui quando ci stacchiamo.

‘Magari per stasera è meglio di no, facciamo calmare le acque’

Dico io e lui mi scruta pensieroso.

‘Hai ragione, andiamo in hotel?’

Mi domanda allegro e io annuisco. Torniamo alla macchina tenendoci per mano e Asia e Josh ci accolgono sorridendo.

‘Voi uscite?’

Domanda Harry a Josh e lui annuisce.

‘Allora dovete accompagnarci in hotel’

Spiega Harry.

‘Nessun problema, amico’

Dice Josh allegramente e saliamo tutti in macchina. Durante il tragitto io mi appoggio vicino a Harry e rimaniamo in silenzio per tutto il viaggio, lui mi accarezza e io mi godo quel contatto che avevo tanto temuto di perdere. Arrivati all’hotel salutiamo Asia e Josh e ci avviamo verso l’ingresso. Appena entriamo una folla di persone armate di macchine fotografiche, microfoni e videocamere ci assale e
Harry mi copre sotto il suo abbraccio.

‘No comment’

Continua ad urlare lui ad ogni domanda che gli viene posta.

‘Signorina? Signorina? Aspetti, solo una domanda, la prego’

Una giornalista piuttosto insistente mi strattona mentre un omone con un microfono mi tira per un braccio così violentemente che sfuggo dalla presa di Harry.

‘Ora basta! Andate via!’

Urla lui infuriato riacciuffandomi e conducendomi verso l’ascensore che si chiude lasciando fuori tutti i giornalisti.

‘Iniziamo bene…’

Dice Harry sospirando, io mi giro verso lo specchio e scoppio a ridere, Hary si lascia coinvolgere. Ho i capelli arruffatissimi, la canotta è quasi tutta sbottonata e si vede la fascetta che ho messo sotto, la gonna è spiegazzata, nel complesso sembro una pazza.

‘Sei stupenda anche così’

Dice Harry attirandomi a sé e, mentre continua a ridacchiare, mi bacia con dolcezza. Mi rendo presentabile e scendiamo al piano, Harry tira fuori le chiavi della camera, quando entriamo ci sono Niall e Zayn seduti sul divano a giocare ad un videogame. Appena ci vedono entrambi posano in controller e vengono verso di noi.

‘Ehi ciao’

Mi saluta Zayn calorosamente.

‘Ciao Zayn’

Ricambio io sorridendo.

‘Ehi, bellissima’

Niall mi batte il cinque e poi ci abbracciamo.

‘Mi dispiace per quello che hanno scritto’

Dice lui quando ci stacchiamo e mi guarda triste.

‘Ah, non importa’

Dico io sorridendo  e lui mi imita.

‘Stasera stiamo con voi’

Dice Harry ai ragazzi che ci invitano a sederci sul divano. Harry e Zayn vanno verso una camera sulla destra, Zayn entra e io guardo Harry che si gira verso di me.

‘Ti dico dopo’

Dice lui a bassa voce e sorridendo, io annuisco e loro si chiudono in camera. Mi concentro sullo schermo del televisore.

‘Mario Kart? Sul serio?’

Domando io ridacchiando e riferendomi al videogioco.

‘Si, non ti piace?’

Mi chiede Niall guardandomi come un bambino.

‘No, lo adoro, ma è vecchiotto’

Dico io velocemente.

‘Vuoi giocare?’

Mi chiede lui porgendomi un volante.

‘Non lo so, ehm, sono negata’

Dico io trattenendo un sorrisino.

‘Non fa niente, ci andrò piano’

Dice lui facendomi l’occhiolino. Prendo il volante e aspetto che lui metta una partita, evito di dirgli che sono praticamente imbattibile in quel gioco per godermi la sua faccia. Quando iniziamo decido di restarmene all’ultimo posto, tanto per fargli credere che sono negata. Lui mi sorride trionfante, mi sprona a dare il massimo e passa al primo posto. Durante l’ultimo giro però recupero velocemente, lo supero e vinco.

‘Ma avevi detto che eri negata!’

Protesta lui vedendo che ha perso.

‘Mi piace farlo credere alle persone’

Ridacchio io e lui, dopo aver tenuto il broncio per due secondi, ride insieme a me.

‘Quindi sei brava con i videogiochi?’

Mi chiede lei spegnendo la tv.

‘Molto, li amavo da bambina’

Confesso io sorridendo.

‘Mi piaci sempre di più sorella’

Dice lui e battiamo il cinque, intanto io sento che stiamo diventando amici sul serio. A quel punto Harry e Zayn escono dalla stanza complottando. Entrambi vengono a sedersi vicino a noi. La serata passa velocemente, ridiamo, mangiamo una tonnellata di schifezze, facciamo battute e parliamo di tutto.

‘Quindi l’Italia vi piace?’

Chiedo ai ragazzi durante una conversazione sui vari paesi del mondo.

‘Moltissimo!’

Si affretta a rispondere Niall sorridendo.

‘Ci sono fan stupende qui’

Aggiunge Zayn sospirando.

Da lì andiamo a finire alle varie fan, alle ragazze e, non so come, alla vita quotidiana.

‘E com’è svegliarsi ogni settimana o giorno in un posto diverso?’

Chiedo affascinata, i tre si scambiano uno sguardo.

‘E’ fantastico ma ha anche dei contro, tipo lo stress o la lontananza’

Spiega Zayn gesticolando molto.

‘E com’è svegliarsi e andare a scuola? L’ho quasi scordato’

Mi domanda Niall.

‘Oh, è normale, almeno per me’

Dico io sorridendo. Il mio telefono s’illumina avvisandomi che la batteria sta terminando e intravedo l’orario.

‘Mezzanotte, devo andare Harry’

Dico girandomi verso di lui, annuisce e ci alziamo velocemente tutti quanti.

‘Grazie della bella serata, mi sono divertita’

Dico ai ragazzi, saluto Zayn con un abbraccio e do un bacino a Niall. Usciamo e scendiamo sul retro per evitare sorprese. Ci infiliamo in macchina il più velocemente possibile. Harry mette in moto e torniamo a casa senza fare spiacevoli incontri. Quando arriviamo scendiamo entrambi dalla macchina.

‘Che stavate dicendo tu e Zayn?’

Domando io afferrandogli la felpa e tirandolo verso di me.

‘Oh, niente, ho una cosetta in mente’

Dice lui sorridendo e mi bacio, io mi stacco subito.

‘Cosa?’

Chiedo con un tono a metà fra il curioso e preoccupato.

‘Lo vedrai’

Dice lui tenendomi sulle spine.

‘Ti prego’

Dico io assumendo l’espressione più convincente che riesco a mettere su.

‘Poi te lo dico’

Dice lui.

‘Dai, non farmi rimanere così’

Insisto io accarezzandogli la nuca e poi lo bacio a stampo, lui sospira.

‘Sai essere convincente’

Dice lui ed entrambi ridacchiamo.

‘Allora?’

Chiedo io nuovamente, divorata dalla curiosità.
Lui prende un bel respiro e pronuncia le uniche parole che avrebbero potuto rendere la serata ancora migliore.

‘E va bene, stavo pensando di trattenermi qui anche dopo il concerto di sabato’

*spazio autrice*
ecco qui, scusate se è corto ma sto un po' giù per la morte di Cory Monteith, mi piaceva moltissimo.
Comunque sia grazie a tutte come sempre, se volete contattrmi su twitter vi lascio il mio account ( @amolefossette )
aggiorno a 5 recensioni.

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Capitolo 17
*** Me and you ***


‘Scherzi?!’

Chiedo io quasi incredula stringendogli una mano.

‘No, ci ho pensato bene e credo che sia la cosa giusta, in fondo quello di sabato è l’ultimo concerto del tour e poi abbiamo due mesi liberi’

Mi spiega lui entusiasta accarezzandomi un fianco. ‘Harry, io…’

Cerco di trovare le parole ma non ci riesco, non ci riesco per niente.

‘Non so cosa dire’

Concludo io abbracciandolo e non riesco a frenare le lacrime. Mi stavo già preparando a salutarlo e invece lui ha deciso di restare, non potrei essere più felice.

‘E i ragazzi?’

Gli chiedo quando ci stacchiamo, lui sorride e mi asciuga una lacrima.

‘Niall e Josh restano, Louis farà avanti e indietro e Liam e Zayn resteranno solo un’altra settimana’

Mi spiega guardandomi dolcemente.

‘Oh, Asia lo sa?’

Chiedo io riferendomi alla decisione di Josh.

‘Credo che Josh glielo abbia detto’

Risponde lui distrattamente mentre si avvicina per baciarmi. Stavolta mi dimentico completamente di tutto quello che ho intorno, il bacio è così profondo e intenso che quando ci stacchiamo mi sento come se fossi rimasta in una bolla per alcuni secondi.

‘Io vado, ci vediamo domani’

Dice Harry premuroso e mi abbraccia.

‘Vengo all’hotel?’

Gli chiedo io mentre si avvia alla macchina.

‘No, vengo io alle sette’

Risponde lui sorridendo ed entra in macchina. Quando mi giro per avviarmi all’ingresso lui è già sparito. Salgo velocemente le scale e incontro Micol e Marco vicino alla porta della mia stanza.

‘Che ci fai qui?’

Domando a Micol spontaneamente, lui sta per rispondere ma Marco lo anticipa.

‘Eravamo venuti a cercare sua sorella, a quanto pare ha preso il computer di Micol’

Risponde lui e sorride ammiccante.

‘Non lo ha preso lei'

Rispondo io pensando al portatile di Micol, non l’ho visto nelle mani di Asia.

‘Oh, va bene. Forse ce l’ha zia Marta’

Conclude lui e Marco si avvicina a me.

‘Stai proprio bene’

Dice sorridendo con malizia e mi squadra da capo a piedi, ho il riflesso chiudere il bottone della camicetta ma evito. Micol sbuffa pesantemente.

‘Dopodomani ci sarà il concerto, eh?’

Mi chiede improvvisamente allegro Micol.

‘Si, sabato sera’

Confermo io raggiante e ansiosa.

‘E poi se ne andranno…’

Sussurra lui abbastanza forte perché io possa sentirlo. Ecco dove vuole andare a parare.

‘Harry resta’

Dico io velocemente e non posso evitare di sorridere.

‘Come?!’

Mi chiede lui e scosta Marco per guardarmi negli occhi.

‘Ha deciso di trattenersi, per passare del tempo con me’

Spiego io torturandomi il cinturino della gonna e guardando un po’ ovunque.

‘Resta?! Ma non ha altri impegni da cantante idiota?!’

Chiede lui con la voce tremante e le nocche così strette da essere ormai bianche.

‘No, è libero per due mesi dopo sabato’

Dico con calma e mi mordo il labbro inferiore. Micol cambia colore, sembra che sia sull’orlo di una sfuriata ma, all’ultimo momento, prende un bel respiro e aspetta ancora qualche secondo.

‘Perfetto!’

Sputa alla fine e va via velocemente, Marco lo segue sbuffando, ma non prima di avermi fatto l’ennesimo occhiolino.
Cerco di evitare di pensarci troppo e vado in camera, mi spoglio velocemente e mi lavo. Torno in camera e mi stendo sul letto. Ripenso alla bella serata e al gesto che ha fatto Harry, deve essere stata una decisione difficile ma ha scelto di restare con me. Nonostante avessi la testa piena di pensieri crollo nel giro di mezz’ora.

*la mattina dopo*

‘Faith’

La voce di Asia mi fa sussultare.

‘Buongiorno’

Aggiunge non appena apro gli occhi e mi stiracchio.

‘Stavo facendo un bel sogno’

Dico io con la bocca impastata.

‘Ah, si? Cosa sognavi?’

Mi chiede lei mentre apre le finestre, l’improvvisa e splendente luce del sole mi costringe a chiudere gli occhi.

‘Non lo so, ma era bello’

Dico io sforzandomi di ricordare ma con scarsi risultati.

‘Com’è andata ieri?’

Chiedo ad Asia ricordandomi improvvisamente della sua serata.

‘Bene, davvero bene. La famiglia di Josh è fantastica, mi hanno accolto così bene. Josh dice che gli piaccio e poi si tratterà anche dopo sabato’

Mi racconta lei felice e io l’abbraccio.

‘Lo so, anche Harry resta’

Aggiungo io felice e lei saltella.

‘Ho già chiesto a zia se possiamo restare ancora, ha detto di si. Ora devi solo chiamare tua madre’

Dice lei felice, io le sorrido e lei mi passa il telefono.

‘Ora?’

Le chiedo io incerta e lo prendo.

‘Certo, fallo subito’

Dice e io compongo nervosamente il numero.
Dopo vari squilli mamma risponde, la sua voce mi rassicura e mi chiede come sto, le dico di come stanno andando le cose e poi, molto cautamente, introduco il discorso.

‘Ehm, vedi mamma, Harry si tratterrà oltre sabato e io mi chiedevo se magari potevo…’

‘Restare?’

Conclude mamma con aria scontrosa.

‘Si’

Taglio corto io.

‘Ma non hai i vestiti’

Dice mamma cercando la scusa più ovvia.

‘Credimi mamma, i vestiti che ci sono qui mi basterebbero per un anno intero’

Dico io ridacchiando, mamma sembra incerta.

‘Ma tesoro, sei lì già da un tanto’

Dice dolcemente.

‘Mamma, per me è davvero importante ma se è un problema lo capirò’

Dico io, tra me e mia madre va sempre così, cerchiamo di venirci in contro il più possibile…

‘E va bene’

Dice lei improvvisamente e io sorrido.

‘Grazie mamma, sei fant…’

‘Ora non fare la ruffiana, prometti che starai attenta e che mi chiamerai’

Dice lei e io ridacchio.

‘Promesso, te lo giuro’

Aggiungo velocemente e mi sembra di sentirla più rilassata.

‘Ti spedirò altri soldi in settimana, ti voglio bene’

Conclude lei.

‘Anche io, ciao mamma’

Dico e attacco, Asia sembra aver capito e mi abbraccia.

‘Che facciamo stamattina?’

Mi chiede lei sedendosi sul suo letto, intanto mi alzo e mi avvio verso il bagno.

‘Non lo so’

Dico chiudendo la porta del bagno e iniziando a lavarmi. Esco velocemente e mi siedo accanto ad Asia.

‘Domani che ti metti?’

Le chiedo e lei si alza di scatto.

‘Non ne ho idea! Il concerto! Diamine!’

Dice agitata e corre verso la stanza guarda-roba, la seguo lentamente e la trovo a buttare vestiti in aria. Tutti i suoi top sono sparsi qua e là e i jeans sono ammucchiati in un angolo.

‘Questo?’

Mi chiede sollevando un pantalone aderentissimo blu, annuisco distrattamente. Asia continua a mettere sotto sopra le sue scarpe mentre mi avvicino agli shorts.

‘Io metto degli shorts, preferisco essere semplice’

Dico io analizzandone alcuni, scorro con le mani i vari modelli a mia disposizione e poi ne scelgo una decina.

‘Me ne provo qualcuno’

Dico ad Asia, lei annuisce mentre si affanna a trovare una canotta adatta. Torno in camera e mi provo un po’ di shorts finché non trovo quello giusto: è chiaro, tessuto rigido, ci sono delle borchiette d’orate sulle tasche ed è sfilacciato alla fine. Giro su me stessa e lo guardo bene, mi piace davvero tantissimo. Torno nella stanza guarda-roba.

‘Allora?’

Chiedo ad Asia mostrandole lo shorts.

‘Mi piace, ma la maglia del pigiama non è il massimo’

Dice indicando la mia canotta arancione e blu, ridacchio e mi avvio verso le maglietta. Una t-shirt nera con le maniche a sbuffo e lo scollo a V attira subito la mia attenzione, la infilo sopra alla canotta del pigiama e mostro il tutto ad Asia.

‘Mhh, non male. Scarpe?’

Mi chiede lei e io scelgo subito un paio di converse nere semplici.

‘Perfetta’

Dice non appena me le infilo e le mostro il tutto.

‘Ho la collana giusta!’

Dico tornando in camera e prendendo una collana dalla catenina lunga. Torno da Asia che mi guarda velocemente.

‘E cosa sarebbe quel ciondolo?’

Mi domanda analizzando tra le mani il ciondolo che somiglia ad un occhio triangolare.

‘E’ il simbolo dei Doni della Morte’

Rispondo velocemente. Asia ha l’aria confusa.

‘Eh? I doni di che?’

Mi domanda curiosa e io ridacchio.

‘Roba di Harry Potter, lascia stare’

Concludo io sorridendole, lei sbuffa e ridacchia; sa quanto amo i libri e, in particolare, la saga di Harry Potter.

‘Tu cosa metterai?’

Le domando velocemente, lei si limita a sorridere e se ne torna in camera con dei vestiti in mano. Intanto io cerco di riordinare un po’ il casino che abbiamo creato e metto a posto i jeans. Mentre sto piegando le magliette Asia torna allegra e indossa un jeans attillassimo blu, una canotta monospalla beige e delle ballerine crema.

‘Stai bene’

Dico io alzandomi e andando verso di lei, le faccio fare un giro completo su se stessa e poi entrambe finiamo di sistemare. Quando torniamo in camera siamo entrambe emozionate.

‘Ormai è ora di pranzo’

Dice Asia spogliandosi e mettendosi una tuta e un top.

‘Hai ragione’

Dico svestendomi a mia volta e infilandomi un copricostume. Scendiamo in sala pranzo e troviamo Marta con un uomo sulla cinquantina, alto e con i capelli brizzolati. Quando si gira noto che i suoi occhi sono di un bel blu acceso e ha un sorriso socievole. Appena Marta ci vede ci viene in contro.

‘Tesoro loro sono mia nipote Asia e la sua amica Faith ragazze, lui è Franco, il mio compagno’

Dice lei raggiante e ci sorride.

‘Salve’

Dico io con gentilezza e lui mi porge la mano, la stringo.

‘Piacere di conoscerla’

Aggiunge Asia stringendogli anche lei la mano.

‘Il piacere è mio’

Dice lui garbatamente e Marta ci invita ad accomodarci. Mangiamo non so quante pietanze, Marta sembra davvero felice e il signor Franco sembra a suo agio. Finito di mangiare io e Asia ci alziamo e salutiamo. Ce ne torniamo in camera e ci infiliamo il costume, decise a passare la giornata in piscina. Effettivamente ce ne stiamo a mollo per un paio d’ore, finché il sole non inizia a tramontare. Torniamo in camera velocemente e senza fare spiacevoli incontri. Ci laviamo a turno e poi iniziamo a preparaci.

‘Dove vai stasera?’

Le chiedo mentre si asciuga i capelli.

'Oh, Josh mi porta a cena, tu?’

Mi chiede lei passandomi la spazzola.

‘Non lo so, credo che staremo in hotel’

Dico io aggiustando una ciocca piuttosto ribelle, lascio i capelli al naturale perché mi piace l’effetto un po’ mosso. Metto un vestitino nero aderente, con le maniche in pizzo. Abbino un paio di sandali rosa confetto. ‘Non ti trucchi?’ Mi domanda Asia vedendomi stesa sul letto.

‘Mi scoccio’

Rispondo io ridacchiando, lei mi fa alzare e mi scaraventa sulla sedia. Mi trucca velocemente creando un bel contrasto sui miei occhi con i colori del rosa, mette un po’ di mascara e un filo di rossetto fucsia. Lei intanto ha optato per una minigonna bianca con una fantasia geometrica nera e un top senza spalline completamente nero. Ha messo dei tacchi argento. I capelli sono stati pettinati all’indietro e il trucco sugli occhi è parecchio scuro, mentre le labbra sono neutre.

‘Scendiamo’

Dice e io afferro la mia borsetta infilandoci dentro il cellulare e i soldi. Scendiamo e troviamo Joah con una moto.

‘E’ bellissima!’

Dice Asia appena la vede, Josh scende soddisfatto e bacia Asia dolcemente, intanto arriva anche Harry.

‘Ciao splendore’

Dice avvicinandosi a me e baciandomi con passione.

‘Io vado tesoro, a dopo’

Mi saluta Asia allegramente, si infila il casco e sparisce con Josh lasciando una scia di polvere.

‘Sei bellissima’

Dice Harry sussurrandomi le parole all’orecchio, un brivido mi attraversa la schiena.

‘Grazie’

Rispondo e ci avviamo verso la macchina, in pochi minuti siamo già sulla strada verso l’hotel.

‘Ieri ho detto a mamma e a Gemma che sarei rimasto’

Dice lui guadandomi con un sorriso.

‘Davvero? E che hanno detto?’

Domando io un po’ ansiosa.

‘Gemma sembrava dispiaciuta ma mamma era tranquilla’

Dice lui spostando lo sguardo sulla strada.

‘Oh, va bene’

Dico e intanto Harry parcheggia, scendiamo dalla macchina cercando di non attirare attenzioni e ci infiliamo nell’hotel. Una volta entrati in ascensore ci tranquillizziamo e smettiamo di guardarci intorno, arrivati al piano Harry apre con la chiave e accende la luce.

‘Ma gli altri?’

Chiedo io appoggiando la mia borsa sul divano e osservando la stanza vuota. Sembra ancora più grande ora che ci siamo solo io e Harry.

‘Non lo so’

Dice lui guardandosi intorno e avviandosi verso io televisore, c’è un bigliettino attaccato sullo schermo, Harry lo legge velocemente.

‘Sono a mangiare una pizza’

Dice lasciandosi cadere sul divano, io mi siedo accanto a lui. Tolgo i sandali e mi avvicino a lui, appoggio la testa sul suo petto e sollevo i piedi sul divano; nel giro di pochi secondi mi ritrovo aggrappata a Harry, con le dita tra i suoi ricci a baciarlo intensamente. Le sue mani mi accarezzando i fianchi e la schiena e io sono quasi del tutto sdraiata su di lui, a quel punto realizzo che siamo completamente soli. Mi alzo di scatto e mi irrigidisco.

‘Che c’è?’

Mi chiede lui confuso.

‘Ehm, noi…’

Dico senza riuscire a terminare, lui fa due più due e sul suo viso si delinea una strana espressione, l’imbarazzi si fa strada tra di noi.

‘Faith, io non…’

Inizia anche lui la frase ma, proprio come me, non riesce a finirla. Lo guardo per alcuni istanti, poi mi dico che non c’è niente di strano o imbarazzante e lo bacio di nuovo. Sta volta il bacio è impaziente e dinamico, sembra quasi violento.
Harry mi fa alzare velocemente e io continuo ad accarezzargli i capelli, senza smettere di baciarmi mi giuda in camera sua. Entriamo e chiude la porta velocemente, senza staccarsi da me, mi fa stendere e si appoggia su di me cercando di non farmi sentire il peso del suo corpo. Il mio cervello è del tutto assente, sono come in una trans mentre Harry mi accarezza una gamba scivolando sotto il vestitino, io litigo con i bottoncini della sua camicia prima di riuscire e sbottonarne uno. Mentre le sue mani corrono verso la zip del mio vestitino lui decide di dedicare un po’ di attenzioni al mio collo baciandolo con dolcezza. Butto la testa all’indietro e tormento i suoi ricci…
DINNN!
Il rumore del campanello ci fa scattare e entrambi in piedi, lui si abbottona la camicia e io mi risistemo i capelli. Ci guardiamo un secondo e ridacchiamo felici. Il campanello suona ancora.

‘Arrivo’ Urla Harry e io rido, mi da un altro bacio sul collo prima di alzarsi.

‘Aspetta’

Lo richiamo io sottovoce, lui si avvicina e gli sistemo un po’ i capelli. Mi ringrazia e va verso la porta, mi guardo allo specchio e mi accorgo, felicemente, di essere abbastanza presentabile. Mente mi aggiusto l’orlo del vestito una dolce e squillante voce femminile attira la mia attenzione. Apro la porta della camera e vado verso l’ingresso, la figura di Harry mi impedisce di vedere il viso della ragazza. Appena arrivo Harry mi sorride e si scosta: una ragazza bellissima, dai lunghi capelli castani e con un viso dolce e sereno mi sorride dolcemente.

‘Faith lei è Gemma, mia sorella’

*spazio autrice*
ecco quii :33 comunque vi ringrazio come sempre asdfghjk
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Capitolo 18
*** Attention whore ***


‘Faith, lei è Gemma, mia sorella’

I miei occhi strabuzzano, annaspo cercando di mettere su un’espressione decente, ma quello che ottengo è solo un sorriso ebete. Sono nervosa.

‘Ciao, è un piac…’

Non riesco a finire la frase perché lei mi abbraccia in modo caloroso.

‘Oh, ciao gioia. E’ bellissimo conoscerti, Harry mi ha detto che sei una bellissima persona ma non sapevo che fossi così bella anche fisicamente’

Scioglie l’abbraccio e mi afferra entrambe le mani, sembra una persona affettuosa e sincera.

‘Ti ringrazio, anche tu sei bellissima

Ricambio e mi rilasso un po’. Sbatte le ciglia e diventa rossa prima che Harry la inviti ad entrare. Ci sediamo sul divano e lei mi fa segno di sedermi accanto a lei.

‘Allora, mi piacerebbe sapere qualcosa di te. Hai origini americane?’

Mi chiede improvvisamente con sguardo curioso.

‘No, perché?’

Chiedo io stupita.

‘Hai un accento molto americano’

Mi fa notare lei e io esulto dentro di me, amo l’accento americano.

‘Come vi siete conosciuti?’

Mi chiede lei tenendomi una mano e indicando il fratello.

‘Oh, ehm, sabato mattina, allo stadio…’


Inizio io e Harry mi viene in aiuto.

‘Lei è venuta verso di me e mi ha subito colpito’

Termina lui e mi cinge le spalle, lei sorride.

‘Che cosa dolce’

Dice con una risatina.

‘Mia sorella è molto romantica, non farci troppo caso’

Sussurra Harry abbastanza forte perché anche lei possa sentire, Gemma gli da un buffetto sul braccio e lui ridacchia.

‘Sei di Roma?’

Mi chiede poi.

‘No, di Napoli ma sto qui dalla zia della mia migliore amica’

Spiego io e lei continua a mantenere un’aria interessata. Per il resto della serata continua a farmi qualche domanda su di me, mi chiede della scuola, gli amici, la musica, i film e l’Italia. Un argomento tira l’altro e arriviamo ai libri.

‘Io amo i classici, tipo Romeo e Giulietta

Dice lei e mi guarda.

‘L’ho letto, è molto bello. Piacciono anche a me ma preferisco i fantasy, tipo Hunger Games, Percy Jackson e Harry Potter. Roba così’

Spiego io e lei sorride.

‘A me piace molto Hunger Games!’

Esclama lei e iniziamo a parlare della saga.

‘Harry odia i libri’

Dice lei improvvisamente e Harry mi guarda di scatto.

‘Non è affatto vero! Leggo poco ma mi piacciono!’

La rimprovera lui un po’ offeso e lei ridacchia. L’argomento si dissolve e iniziamo a parlare di viaggi.

‘Adoro la Spagna, è un posto così vitale’

Dice lei dopo che le ho spiegato che è il paese che ho visitato di più.

‘L’anno prossimo ci tornerò con mamma, lei vorrebbe tanto vederla’

Aggiunge Gemma e Harry scuote la testa ridacchiando.

‘Sono due anni che progetta questo viaggio, ne parlano sempre e non ci vanno mai’

Mi sussurra Harry mentre Gemma prende il suo cellulare.

‘Oh, è un po’ tardi, torno in Hotel da mio marito’

Dice lei alzandosi e aggiustandosi l’orlo della gonna, ci alziamo anche noi e l’accompagniamo alla porta.

‘E’ stato bello chiacchierare, rimango qui tre giorni prima di andare in Egitto, magari possiamo uscire una sera tutti e quattro’

Dice lei abbracciandomi.

‘O anche tutti e sei; resta anche Josh che, attualmente, sta sempre appiccicato alla sua migliore amica’

Dice Harry indicandomi, Gemma sorride affettuosa.

‘Ma certo, buonanotte a tutti e due’

Dice, bacia il fratello su una guancia e va via. Io mi lascio cadere sul divano  e faccio in modo che la tensione accumulata nell’ultima mezz’ora sparisca, spero di aver fatto una buona impressione.

‘Come va?’

Mi chiede Harry sedendosi accanto a me e accarezzandomi un ginocchio.

‘Bene, spero di piacerle’

Dico mettendomi a sedere e fissandolo negli occhi.

‘Direi che ti adora, del resto come si può non adorarti?’

Aggiunge lui velocemente e facendo mi il solletico, mi piego in due e cerco di fermarlo mentre rido.

‘Solo… p-perché sai… che lo soffro… non puoi approfittarne’

Dico io cercando di essere chiara tra una risata e l’altra, lui si ferma e mi asciugo le lacrime.

‘Troverò il tuo punto debole Styles, e allora la pagherai’

Dico io cercando di assumere un’aria arrabbiata e un tono minaccioso.

‘Tu sei il mio punto debole’

Sussurra lui improvvisamente serio e si avvicina a me, mi scosta una ciocca dal viso e mi bacia dolcemente. Quando interrompe il bacio ci abbracciamo, non so perché ma lo facciamo entrambi nello stesso momento, sapevamo di doverlo fare forse. Mentre lui mi stringe sentiamo un rumore proveniente dalla porta e ci stacchiamo all’improvviso. Niall, Zayn, Louis e Liam entrano facendo un gran
chiasso e reggendo un cartone di pizza.

‘Abbiamo interrotto qualcosa qui’

Dice Zayn e tutti scoppiano a ridere, compresi io e Harry. Niall viene verso di me e mi abbraccia, i ragazzi mi salutano con due baci sulle guancie.

‘Ehi babe, ti andrebbe di fare colazione insieme domani?’

Mi chiede Niall improvvisamente, io e Harry ci giriamo di scatto.

‘Tranquillo amico, devo dirle quella cosa’

Dice Niall a Harry facendo un gesto con la testa, Harry si rilassa.

‘Va bene, a che ora?’

Chiedo io abbastanza curiosa.

‘Va bene alle undici?’

Mi chiede lui sorridendo.

‘E’ ok, puoi venire alla villa di Asia, la preparo io’

Dico ricordando l’enorme cucina che aspettava solo di essere usata.

‘Va bene, basta che sia una colazione abbondante’

Risponde Niall facendomi l’occhiolino, ridacchio.

‘Promesso’

Dico incrociando le dita e lui annuisce soddisfatto. A quel punto si alza e si stiracchia.

‘Io vado ragazzi, notte’

Dice e mi batte il cinque, si avvia verso la sua camera e si chiude dentro.

‘Andiamo anche noi’

Dice Zayn indicando se stesso, Liam e Lou. Tutti mi salutano con affetto e vanno verso le rispettive camere. Io e Harry ci ritroviamo di nuovo soli, immersi in un silenzio che sembra quasi inappropriato dopo il chiasso di poco prima.

‘Dovrei andare anche io, è tardi’

Dico alzandomi, Harry mi stringe e mi bacia ancora poi lascia che io mi alzi e mi imita. Andiamo verso la porta, scendiamo e andiamo sul retro. Ad aspettarci c’è un paparazzo che, non appena ci vede, inizia a scattare foto a raffica.

‘Potete girarvi?’

Urla e Harry sembra infastidito, ma come biasimarlo.

‘Ehi amico, lasciaci stare’

Dice Harry con calma mettendo la mano avanti all’obbiettivo.

‘Cosa ha detto?’

Mi domanda il tizio con aria confusa.

‘Non vuole che ci fotografi’

Gli dico io e lui, indispettito, scatta un’altra serie di foto. Harry mi tiene vicino a sé, cerca di coprirmi, sembra nervoso.

‘Qualche dichiarazione? Chi è lei Harry?’

Chiede il paparazzo cercando di mettere insieme le parole, il suo inglese è pessimo ma Harry deve aver capito.

‘No comment’

Dice con rabbia e questo basta a far tacere il tizio. Harry si rilassa solo quando riusciamo ad entrare in macchina e a partire, lasciando il paparazzo abbastanza felice.

‘Mi dispiace’

Sussurra lui quasi impercettibilmente, come se se ne vergognasse.

‘Non è mica colpa tua’

Dico io accarezzandogli una spalla e lui sorride.

‘Sei un angelo’

Aggiunge e io mi avvicino per baciargli una guancia, si rilassa e, per il resto del tragitto, ridiamo e facciamo battute. Siamo entrambi tranquilli e felici. Quando arriviamo scende e viene ad aprirmi la portiera, mi guarda e poi mi bacia con passione, un po’ troppa.

‘Ehi’

Sussurro io a bassa voce non appena ci stacchiamo, sono ancora un po’ stordita dal bacio.

‘Domani sera c’è il concerto’

Dico io e mi trattengo dall’urlare di gioia, finalmente.

‘Già, a proposito…’

Dice lui allungando un braccio verso i sedili posteriori, tira fuori due biglietti gialli appesi ad un laccio nero.

‘… eccoti due pass per il backstage e la prima fila, ci vediamo alle sette e mezza allo stadio, il concerto inizia alle otto’

Dice lui e io stringo i biglietti, trattengo le lacrime e lo bacio ancora.

‘Stai realizzando il mio sogno, lo sai?’

Dico io senza riuscire ad evitare che una lacrima mi scorra silenziosa lungo il viso. Lui l’asciuga e mi sorride.

‘E’ un piacere farlo se questo ti rende felice’

Mi sussurra prima di abbracciarmi, mi lascio andare tra le sue braccia e mi sento protetta e felice. Quando ci stacchiamo mi sembra passata una vita da quando ci siamo stretti e salutarlo mi risulta difficile. Dopo avermi baciato ancora una volta torna in macchina e io mi avvio verso casa, salgo velocemente e mi chiudo in camera. Sono così sveglia che mi lavo e mi infilo il pigiama in un battibaleno e mi butto sul letto, sto per prendere il mio cellulare quando noto un computer sulla scrivania. Mi alzo e mi avvicino ad esso, sopra c’è un bigliettino, lo leggo.

Asia, questo è il mio portatile, potete usarlo finché siete qui, ne ho un altro. Trattalo bene che ci tengo.
                                                                                                                                                                     Zia Marta.


Richiudo il bigliettino e prendo il portatile, mi avvio verso il letto e lo accendo, è una settimana che sono senza internet e mi piacerebbe sapere se ci sono novità. Appena lo accendo noto che ci sono ben tre tacche di connessione così apro twitter. Appena entro nel mio account noto che c’è un gran bel casino, tutti parlano della stessa cosa, i tweet si assomigliano tutti e la mia faccia è spiaccicata nei tweet che contengono foto. Avrei dovuto aspettarmelo ma non ci avevo pensato, scorro la mia Tl e leggo molti dubbi, considerazioni e opinioni su di me finché uno in particolare non attira la mia attenzione; lo leggo e, stavolta, non posso fare a meno di piangere perché mi colpisce davvero e in modo inaspettato:

Ci mancava solo che Harry si trovasse un’altra delle sue troiette alla ricerca di un po' di popolarità .

*spazio autrice*
lo so, lo so, vi ho fatto aspettare tanto stavolta, mi dispiace ma non avevo inspirazione, mi scuso tanto. Volevo ringraziare ancora una volta le ragazze che stanno seguendo la storia, mi fa piacere sapere che apprezzate il mio (duro) lavoro.
Aggiorno a 5\6 recensioni, un bacio a tutte :*

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Capitolo 19
*** This feels ***


Chiudo il PC, mi stendo sul letto.
Lacrime, risentimento, dolore, sofferenza, paura.
Non so quanti pensieri mi passano per la testa in questo momento.
Non riesco a descrivere la delusione, gente che nemmeno mi conosce che parla così di me, gente che non sa cosa provo per lui.
Lo amo? Forse, comunque sia loro non sanno nulla. Nulla.
Troietta, troietta, troietta… la parola mi rimbomba nella mente, la sento pronunciare alla gente, la vedo sui giornali, la leggo nelle espressioni delle ragazze.
Rimango un bel po’ sul letto, stesa, immobile, a contemplare il soffitto. Lascio che le lacrime mi scorrano lungo il viso, mi bagnano le orecchie e finiscono sul cuscino ma non ci bado, non le asciugo e mi sfogo. Dopo aver singhiozzato per un bel po’ mi infilo sotto le coperte e cerco di pensare ad altro, con scarsissimi risultati.
Nessuno mi aveva mai chiamato così, nessuno mi aveva mai nemmeno considerata tale. Nessuno mi aveva mai giudicata così male. La parola mi trafigge ma, quel che realmente fa bruciare la ferita, è l’idea che si è creata intorno a me. Approfittatrice, ecco cosa sono, una ragazza che non prova realmente qualcosa per Harry.
Come possono pensare che qualcuno potrebbe voler ferire quel ragazzo? Come?! Io non gli farei mai, MAI, del male. Non potrei.
Prendo il mio cellulare e mando un messaggio ad Asia.

‘’Tesoro, dove sei?’’

Aspetto la risposta mentre mi asciugo le lacrime.

‘’Siamo in discoteca, Josh mi ha portata a ballare. Torno tra un’oretta, è tutto ok?’’

Leggo il messaggio e decido che non voglio guastarle la serata, le spiegherò domani.

‘’Si, tranquilla. Divertiti J’’

Poso il cellulare sulla scrivania e vado in bagno. Mi guardo allo specchio, ho gli occhi un po’ arrossati e il viso rigato da lacrime, mi lavo la faccia e torno a stendermi sul mio letto. Torno alla scrivania, prendo un bel respiro e  riapro il PC; le cose vanno ancora peggio, la voce si è sparsa e gli insulti si moltiplicano…
La solita stronza, Harry non cambia mai.
E’ orribile, poteva sceglierla un po’ più carina.
Già la odio, giuro.
E’ una ragazza comune, cerca solo un po’ di fama. 
E’ una tortura, me la impongo perché non riesco ad evitarlo, devo sapere. Scorro e, lentamente, mi sento sempre peggio; ci sono tweet carini, ragazze che cercano di difendermi con argomentazioni tipo ‘’non la conosciamo’’ o ‘’merita rispetto’’, ma si contano sulle dita delle mani.
E se Harry dovesse badarci?! Non voglio nemmeno considerare l’ipotesi!
Decido di lasciar perdere, chiudo il PC e mi infilo sotto le coperte. Sono stanca, gli occhi mi si chiudono e li sento gonfi e pesanti, infatti crollo.


Sto guardando uno studio televisivo, è pieno di spettatori urlanti e entusiasti, probabilmente mi trovo dietro le quinte. Harry è seduto su una poltroncina al centro del palco, ha il suo bel sorriso e lo mostra a tutti. Il conduttore, seduto di fronte a lui, lo fissa come se stesse per fargli la domanda più importante della sua vita.

‘Allora Harry, dicci di lei’

Harry si passa una mano tra i capelli, la sua espressione cambia, diventa cupo e quasi minaccioso.

‘E’ stata la cosa peggiore che mi sia mai capitata, appena mi sono accorta della sua natura l’ho lasciata perdere, la detesto’

Sputa quasi mentre risponde alla domanda, è nervoso e davvero infuriato. Io mi guardo intorno e mi chiedo a chi si riferisca. Il conduttore sorride come se Harry gli avesse dato la combinazione vincente dei numeri del Lotto.

‘Cosa ti ha fatto?’

Gli chiede ancora il conduttore, sempre più impaziente. Io mi intristisco, gli sta chiedendo cose che lo fanno soffrire, ma a lui poco importa, ha il suo scoop.

‘Si è approfittata della mia fama per farsene una propria e poi mi ha lasciato’

Spiega Harry strofinando le mani sulle ginocchia, il conduttore si rivolge al pubblico ora.

‘Ma è disgustoso! Come si chiama?’

Grida con finta aria disgustata, Harry prende un bel respiro.

‘Faith’

Sputa il mio nome con un tale ribrezzo che corro verso di lui, faccio irruzione e mi accorgo di indossare degli squallidi stacci ingialliti e strappati, i capelli sono arruffati e il trucco sciolto. Come se il tono con il quale ha pronunciato il mio nome rispecchiasse il mio aspetto.

‘Harry, no! Io tenevo a te! Davvero, devi credermi!’

Urlo guardandolo, lui si alza e viene verso di me, la folla trattiene il fiato, mi guarda negli occhi e dice un'unica, sprezzante, tagliente parola.

‘Vattene!’

Mi alzo di scatto, un pallido raggio di sole illumina il mio viso, sono sudata e tremo. Scosto le coperte  e faccio un profondo respiro, era un incubo. Mi alzo dal letto, ormai convinta che non riuscirò più a dormire, e prendo il mio cellulare. Sono le dieci e cinque.
Vado in bagno e mi lavo, mi infilo un vestitino comodo e vado in terrazza, verso il balcone. Appoggio i gomiti sul caldo cemento e guardo verso la città, tutto è sveglio e in movimento, piccoli puntini schizzano sulle strade e il sole è coperto da un po’ di nuvole.
E’ il giorno del concerto.
Già, è il giorno che aspetto da tanto, con tutto quello che sta succedendo l’ho quasi dimenticato.
Respiro l’aria fresca e penso che sto bene, non potrebbe essere altrimenti, nonostante tutto sto per realizzare il mio sogno. Resto ancora un po’ in terrazza, finché mi ricordo del mio appuntamento con Niall.
Torno in camera e guardo l’orario, sono le undici, Niall sarà qui tra un po’. Appena poggio il mio  telefono sulla scrivania la voce di Marta mi fa girare la testa di scatto.

‘Faith!’

Mi chiama lei e io scendo velocemente, appena arrivo giù il bel sorriso di Niall mi fa sentire davvero felice.

‘Bonjour’

Dice lui e mi abbraccia.

‘Buongiorno’

Rispondo io in italiano.

‘Suona carino’

Dice lui e io ridacchio.

‘Ho fame’

Dice senza giri di parole, lo invito in cucina. Appena ci entriamo comincio a tirare fuori farina, uova, zucchero e latte.

‘Cosa cucini?’

Mi chiede lui incuriosito.

‘Crepes, vuoi aiutarmi?’

Gli chiedo prendendo un cucchiaio e una ciotola.

‘Si!’

Risponde lui. Iniziamo a preparare l’impasto, facciamo un gran casino, sporchiamo tutto e ci tiriamo anche la farina addosso. Alla fine riusciamo a preparare quattro crepes e decidiamo come condirle.

‘Cosa ci vuoi dentro?’

Gli domando io indicandogli le fragole, la panna, la nutella, il gelato e la marmellata. Li ho disposti sul piano cottura.

‘Mhh, una con la nutella e una con del gelato’

Risponde lui, io annuisco e mi metto all’opera. Per me ne farcisco una con le fragole e una con la nutella. Prendiamo le crepes e le portiamo in sala da pranzo, ci sediamo.

‘Allora, come sono venute?’

Gli chiedo mentre ne mangia un pezzetto.

‘Mhh, caspita, è buonissima! Devo approfittarmene più spesso di questa tua capacità di cuoca’

Dice lui e io ridacchio.

‘Magari qualche volta ti preparo qualche piatto italiano’

Propongo io e lui annuisce subito.

‘Mi renderesti davvero felice’

Dice lui ed entrambi scoppiamo a ridere. Divoriamo le crepes e ci aggiungiamo un bicchiere di succo d’arancia. Dopo ci alziamo e andiamo sulla piscina, ci accomodiamo entrambi su una sdraio.

‘Cosa volevi dirmi?’

Gli chiedo io, lui si gira verso di me e sembra nervoso.

‘Ehm, vedi, io, ecco…’

Farfuglia lui, io lo fisso con curiosità.

‘Credo che mi piaccia Asia, il che è problematico dato che sta sempre con Josh’

Dice lui tutto d’un fiato, io spalanco la bocca. Bel casino.

‘Ah, capisco’

E’ l’unica cosa che riesco a dire, lui si tormenta un unghia.

‘Te lo sto dicendo perché volevo chiederti se è una cosa seria tra loro’

Continua lui in palese imbarazzo, io mi irrigidisco.

‘Credo proprio di si, sembrano innamorati’

Spiego io con delicatezza, lui si rilassa e si intristisce, gli appoggio una mano sulla spalla.

‘Sto bene dai, vuol dire che lascerò perdere’

Dice lui e il suo bel sorriso torna ad illuminargli il volto, sorrido a mia volta.

‘Bene, mi fa piacere’

Dico e, istintivamente, lo abbraccio. Sento che possiamo essere davvero amici.

‘Sai, credo che Harry abbia trovato proprio una ragazza fantastica’

Aggiunge lui e mi da un buffetto sul braccio.

‘Modesti a parte’

Dico io e lui scoppia a ridere, sembriamo amici da sempre e la cosa mi rende felice. Continuiamo a ridere per un po’, almeno finché qualcuno non ci interrompe.

‘Oh, ma guarda un po’, un nuovo arrivato’

Micol viene verso di noi con un asciugamano sotto braccio e, ovviamente, in compagnia di Marco.

‘Ciao Micol’

Dico io nervosa tanto da sembrare piatta, rovina sempre tutto.

‘Piacere, Niall’

Dice Niall e allunga una mano raggiante e ignaro di chi ha davanti, Micol la stringe riluttante.

‘Lui è Micol, il fratello di Asia’

Specifico io mentre Niall stringe la mano anche a Marco

‘Piacere di conoscervi ragazzi, ora devo andare però, è tardi’

Dice Niall e lo accompagno verso la porta. Mentre stiamo rientrando Micol mi afferra per un braccio e mi trattiene.

‘E con questo sono due’

Sputa nervoso, gli rifilo un ceffone prima di divincolarmi e seguire Niall dentro.

‘Mi ha fatto piacere passare la mattinata con te’

Dico io prima di salutarlo.

‘Quando vuoi, carissima’

Sorride lui e mi abbraccia. Gli sorrido mentre va verso la sua auto e scompare dietro il cancello. Torno di sopra e trovo Asia buttata sul letto con addosso solo uno slip e il reggiseno.

‘Sei una svergognata’

Dico e le scoppia a ridere coinvolgendo anche me. Le racconto della mattinata con Niall, tralascio la parte in cui mi ha detto cosa prova per lei e le racconto anche di Micol.

‘Sta sempre in mezzo’

Dice lei e si innervosisce. Voglio quasi dirle di twitter ma decido che è meglio non rovinare questo giorno che è così importante.

‘Lascia stare, piuttosto scendiamo che dobbiamo pranzare’

Dico e lei annuisce, si infila una maglia e uno shorts e scendiamo. Ci sediamo con Marta e mangiamo, dopodiché ci alziamo e torniamo in camera. Il pomeriggio lo passiamo in piscina e, verso le sei, saliamo entrambe a cambiarci. Entrate in camera iniziamo a renderci conto che  mancano due ore al concerto, al nostro sogno e al giorno migliore di sempre. Siamo emozionate e entusiaste, ci laviamo e vestiamo in poco tempo, do ad Asia il suo pass e metto il mio al collo. Una volta pronte scendiamo e prendiamo il bus, arriviamo in un’oretta, poco prima che il traffico inizi a bloccare le strade. Andiamo verso la porticina sul retro e ci lasciano passare non appena mostriamo i pass, entrate c’è una folla che si muove allestendo e creando un gran baccano.

‘Ciao ragazze’

Zayn ci saluta con un mano da sopra il palco, ci avviamo verso di lui.

‘Ehi’

Ci saluta Liam e Louis ci abbraccia entrambe.

‘Ciao babe’

Mi abbraccia Niall e saluta anche Asia.

‘Ciao tesoro’

Dice Josh e bacia Asia, intanto Harry viene verso di me.

‘Ciao’

Dice sorridendo con amore.

‘Ciao’

Ricambio io e lui mi da un leggero bacio.

‘State benissimo ragazzi’

Dico osservandoli tutti vicini, indossano jeans attillati abbinati con t-shirt, canotte o camicie. Sono i cinque ragazzi di sempre.

‘Cominciano ad entrare’

Urla un tizio da sotto al palco e ci spostiamo tutti dietro alle quinte.

‘Resterete qui o andate in prima fila?’

Mi chiede Louis mentre Lou gli sistema i capelli.

‘Prima fila, dai’

Risponde Asia, io annuisco anche se preferivo restarmene lì, non voglio che qualcuno mi riconosca, preferirei evitare insulti nella serata più bella della mia vita. I ragazzi vanno verso gli specchi per aggiustare trucco e capelli, mentre Harry si avvicina a me.

‘Allora, sei felice?’

Mi chiede stringendomi a sé.

‘Felice?! Sono molto più che felice’

Rispondo io tremante e lui mi bacia, mi rilasso un po’.

‘Dovete uscire, andate sulle piattaforme’

Dice un uomo barbuto e basso ai ragazzi, Harry mi abbraccia ed esce. Auguro buona fortuna a tutti mentre mi trasferisco in prima fila con Asia. Le urla delle directioners coprono anche il suono dei miei pensieri, tutte sono felici e emozionate, sorridono e piangono di gioia. L’atmosfera è perfetta, stiamo tutte bene e stiamo tutte realizzando il nostro sogno. Ad un certo punto le luci si spengono e parte il video di apertura; i volti sorridenti dei ragazzi riempiono lo stadio sulle note di Best Song Ever e le ragazze urlano e applaudono. Dopo il video le luci si accendono e i ragazzi compaiono dal pavimento, salendo su delle piattaforme illuminate da colori diversi.

‘Ciao Romaaaaa’

L’accento adorabile e stentato di Niall rimbomba nello stadio e fa sussultare tutte di gioia, le ragazze urlano e sorridono.
‘Iniziamo’

Urla Zayn e i ragazzi gli fanno eco, le luci si spengono è il concerto inizia.

Avete presente il periodo che segue l’influenza? Quando ti senti alla grande dopo esserti  sentito uno straccio per giorni?
Avete presente la sensazione di potere che provi quando risolvi un’equazione abbastanza difficile?
Avete presente la sensazione dell’acqua che vi scorre nella gola quando avete avuto sete per ore?
Avete presente cosa si prova? Si? Ecco, sta sera è molto meglio!
Le voci dei ragazzi mi scorrono dentro, mi attraversavano il corpo mentre il cuore sembra voler uscire fuori dal petto. Tutto si ferma, si immobilizza, tutto sembra essere secondario mentre quelle voci, a lungo solo sognate, sono lì vive e presenti e ti avvolgono. Harry mi guarda ogni tanto, sorride, mi canta qualche parola e torna a concentrarsi sul pubblico.
Canto, urlo, rido, piango e mi sento finalmente completa e felice, ce l’ho fatta! Ho realizzato il mio sogno!
Il concerto è durato due ore, le due ore più incredibili della mia vita.


Alla fine torno nel backstage con le mani rosse a furia di applaudire e gli occhi un po’ arrossati, un gran sorriso stampato sul volto. I ragazzi ci raggiungono ridendo e parlando tra loro, si danno pacche sulle spalle e sorridono felici.

‘Siete stati grandiosi’

Urla Asia correndo verso Josh, lui lo accoglie fra le sue braccia.

‘Grandiosi è riduttivo’

Sussurro io all’orecchio di Harry quando mi abbraccia, è leggermente sudato e i suoi riccioli gli ricadono disordinati sul viso.

‘Grazie’

Mi dice lui sulle labbra, prima di coinvolgermi in una bacio intenso quanto passionale. Ci stacchiamo e lui va a farsi una doccia insieme agli altri, io e Asia ci sediamo su un divanetto e aspettiamo un po’ parlando del concerto. Dopo mezz’ora i ragazzi escono puliti e cambiati.

‘Andiamo a mangiare’

Dice Liam e ci avviamo tutti fuori, mentre stiamo camminando Harry mi blocca.

‘Aspetta’

Dice e inizia a baciarmi, mi accarezza la schiena e io gioco con i suoi ricci. Mi avvolge tra le sue braccia e mi appoggia al muro senza smettere di baciarmi. Quando ci stacchiamo mi guarda con amore.

‘Hai fame?’

Mi domanda lui scrutandomi.

‘Non proprio’

Rispondo io; sono già piena di emozioni, non ho spazio per il cibo.

‘Bene’

Dice sorridendo malizioso e mi trascina fuori, saliamo in macchina e mette in moto velocemente.

‘Dove mi porti?’

Gli chiedo ridacchiando e allacciando la cintura di sicurezza.

‘Vedrai’

Dice con tono ambiguo e mi sorride, io lo fisso curiosa. Dopo mezz’ora di viaggio ci fermiamo,  è buio e non capisco dove siamo.

‘Girati’

Mi dice e io mi volto verso il finestrino. Mi mette una benda sugli occhi e mi fa scendere dall’auto, mi prende a braccetto e mi conduce su una superficie morbida e calda. Mi fa togliere le scarpe e mi fa fermare.

‘Pronta?

Mi sussurra all’orecchio slacciando il nodino della benda.

‘Pronta!’

Dico io sorridendo. Quando toglie la benda avanti a me si apre un’immensa, scura e piatta distesa d’acqua, sulla sabbia ci sono i due teli mare che comprammo insieme; siamo in spiaggia, non una spiaggia qualunque.

‘La spiaggia del nostro primo bacio’

Sussurro io portandomi le mani al viso, mi giro verso di lui e lo bacio. Quando ci stacchiamo mi indica la sua destra, c’è un tavolino elegantemente apparecchiato e con due vassoi coperti sopra. Mi prende la mano e mi conduce verso il tavolino, scosta la sedia e mi fa sedere,  poi si siede a sua volta.

‘Harry…’

Dico io emozionata sorridendogli, lui ricambia.

‘Alza’

Dice lui e io sollevo il coperchio, c’è una pizza. Ridacchio, in fondo non è così formale. Iniziamo a mangiare e finiamo tutto in una attimo, dopo ci alziamo e ci sediamo sui teli mare a scrutare il mare.

‘Non lo trovi bellissimo?’

Gli chiedo io, lui mi fissa.

‘Cosa?’

Mi chiede, gli indico l’orizzonte.

‘Il punto in cui il mare si fonde con il cielo, vuol dire che anche se due cose sono opposte o appartengono a mondi opposti possono essere una cosa sola’

Spiego io e lui sorride, mi bacia una guancia e torna a fissare il mare.

‘Si, è bellissimo’

Dice e si alza, inizia a spogliarsi.

‘Che fai?’

Gli chiedo confusa quando butta via la maglietta.

‘Il bagno!’

Dice lui con naturalezza rimanendo in boxer.

‘Vieni?’

Mi chiede porgendomi una mano, esito un po’ e poi l’afferro. Mi spoglio a mia volta e, rimanendo in intimo, ci tuffiamo entrambi. Cominciamo subito a ridere, a giocare e a schizzarci.

‘Questa scena l’ho già vista’

Dico io quando mi prende sulle spalle e lui ridacchia.

‘Pensavo la stessa cosa’

Dice lui e mi butta all’indietro, atterro in acqua e, quando riemergo, mi avvicina a sé. Rimaniamo a guardarci negli occhi.

‘Ti ho portata qui per un motivo’

Dice lui tornando serio, io gli accarezzo il viso.

‘Cioè?

Chiedo fissando quelle iridi verdi e profonde.

‘Vedi, Faith, quando sono venuto qui non pensavo di conoscere una persona tanto speciale e bella come te. In realtà credevo che sarebbe stata un’altra delle solite tappe, poi sei arrivata tu; così piena di vita, solare, intelligente e dolce. Non era nei piani affezionarmi a qualcuno, ma è successo e ne sono felice, ne sono molto felice’

Dice lui e le sue mani vagano sui miei fianchi e la mia schiena, lo fisso ancora. Le parole che seguono vengono dette in italiano e mi colpiscono con tale forza che scoppio in lacrime.

‘Ti amo, Faith’

*spazio autrice*
SBABAM! Okkei, mi calmo lol. Ho aggiornatto anche se non ho raggiunto le 5 recensioni perchè domani parto per il mare s tarò via fino al cinque. Non avrò con me il computer e dal telefono mi sarà impossibile aggiornare t.t lo farò non appena tornerò promesso. Grazie ancora a chi mi segue, siete stupende <3

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Capitolo 20
*** Something has gone wrong ***


‘Ti amo, Faith’

Scoppio in lacrime, non riesco a fare altro, sorrido e sento le lacrime bagnarmi le labbra. Harry sorride a sua volta mentre mi abbraccia, mi lascio avvolgere dalle sue braccia e mi ci perdo dentro, non mi sono mai sentita così felice. Quando ci stacchiamo i suoi occhi verdi fissano i miei e io prendo un bel respiro; afferro la sua mano e la porto sul mio cuore, gli sfioro le palpebre e lui chiude gli occhi, rimango in silenzio mentre lascio che lui senta quanto forte batte il mio cuore. Quando riapre gli occhi sono felici e lo è anche il suo sorriso mentre mi accarezza il viso.

‘Ti amo, Harry’

Sussurro con voce estremamente bassa e lui mi bacia, mi bacia sorridendo e sento che non esiste un posto migliore in cui essere in tutto il mondo, il mio posto è vicino a lui. Il bacio dura tanto, è così intenso che mi dimentico tutto il resto, è il bacio migliore.
Restiamo a baciarci e a coccolarci ancora per molto, non pronunciamo parole, ce ne stiamo semplicemente vicini ad amarci ed è la migliore sensazione del mondo. Quando usciamo dall’acqua Harry mi avvolge nel teso e mi fa stendere sulla sabbia, si siede vicino a me e fissiamo il cielo.

‘Sono felice’

Sussurro io mentre mi passa un braccio sotto la testa e mi avvicina a lui.

‘Io anche’

Risponde e mi da un bacio veloce sulla fronte.

‘Quando ti sei accorto di esserti innamorato di me?’

Gli chiedo io fissandolo, lui aggrotta le sopracciglia in modo pensieroso.

‘Uhm, probabilmente quando hai detto che non ti importava di tutto il resto finché avevi me; questa cosa mi ha fatto rendere conto che è ciò che provo anche io. E tu, invece?’

Mi spiega con dolcezza prima di chiedermi la stessa cosa.

‘Oh, io credo di essermi innamorata di te da molto prima. Probabilmente ti amavo da molto prima che tu mi conoscessi’

Rispondo io imbarazzata ma lui mi fissa amorevolmente.

‘Bene, in compenso io ti amerò tutta la vita’

Dichiara e io lo abbraccio prima di lasciarmi baciare ancora. Dopo altre coccole ci alziamo entrambi, raccogliamo i nostri vestiti e torniamo in macchina. Prima di mettere in moto Harry sistema i teli sui sedili posteriori e poi parte. Durante tutto il viaggio ridiamo, scherziamo, lui mi accarezza una mano e mi sorride, è tutto bellissimo. Arriviamo in villa a breve e scendiamo entrambi dall’auto.

‘Serata perfetta’

Sussurra lui avvicinandosi a me e attirandomi verso il suo corpo.

‘Si, concordo in pieno’

Rispondo io e ci baciamo ancora, appena ci stacchiamo diventa serio.

‘Devo dirti una cosa’

Mi comunica cambiando improvvisamente tono, sono preoccupata.

‘Dimmi’ Rispondo io senza staccarmi troppo da lui, mi scosta i capelli dietro un orecchio.

‘Sai che ho intenzione di restare, ma abbiamo avuto un imprevisto’

Inizia lui e io divento tesa.

‘Continua’

Lo invito leggermente ansiosa e lui prende un respiro.

‘Vedi, ci sarà un evento di beneficenza a Londra, questo giovedì. Siamo stati invitati a cantare e dovremmo partire domani, sarei di ritorno entro sabato. Mi dispiace mol…’

‘Tranquillo, va pure’

Lo interrompo io rilassandomi, non è un problema in fondo.

‘Davvero non ti dispiace?’

Mi chiede lui un po’ sorpreso.

‘Affatto, è una buona causa’

Rispondo io accarezzandogli il profilo della mascella.

‘Sei fantastica’

Dice lui afferrando la mia mano e baciandola.

‘Sono fiera di te’

Dico io e lui mi bacia dolcemente.

‘Allora, domani ti accompagno?’

Gli chiedo non appena ci stacchiamo, lui sorride.

‘Certo, voglio salutarla per bene la mia ragazza’

Risponde lui e le mie guancie diventano rosse come non mai.

‘La tua cosa?’

Domando sconcertata e lui ridacchia.

‘La mia ragazza, sempre se lo vuoi’

Dice lui ansioso, gli getto le braccia al collo.

‘Ne sarei felice’

Rispondo trattenendo le lacrime.

‘Perfetto’

Dice prima di baciarmi.

‘Allora a domani’

Dico non appena ci stacchiamo, sorride raggiante.

‘Va bene, passerò alle due del pomeriggio, ti riaccompagneranno qui con la mia auto’

Dice lui e mi accarezza un braccio, sorrido e lo bacio ancora prima di staccarmi da lui. Rientra in macchina e va via prima che io rientri, all’ingresso c’è Asia che sonnecchia in pigiama su un divanetto,
vado verso di lei.

‘Asia? Asia?’

La chiamo e la scuoto con delicatezza, non sembra volersi svegliare.

‘ASIA!’

Urlo e lei sussulta, scatta in piedi e si guarda intorno, poi sbuffa.

‘Un risveglio meno brutale no, eh?’

Mi domanda nervosa e io ridacchio.

‘Magari se non avessi il sonno pesante come un ghiro!’

Rispondo e lei sorride prima di alzarsi e trascinarsi su per le scale.

‘Che ci facevi sul divano?’

Gli chiedo io mentre entriamo in camera e si butta sul letto.

‘Ero scesa per bere, ho sentito il motore di una macchina e ho pensato fossi tu, volevo aspettarti ma sono crollata. Com’è andata?’

Mi spiega mentre si copre con il lenzuolo.

‘Harry mi ha detto che mi ama’

Dico tutto d’un fiato e lei sussulta sorridente.

‘Oddio! Che cosa dolce! Dove?’

Mi chiede amorevole, ridacchio mentre mi spoglio.

‘Al mare, anzi, proprio nel mare’

Spiego e lei assume un’aria sognante.

‘Aw, stupendo!’

Sussurra mentre si alza e viene ad abbracciarmi, sorrido. Quando ci stacchiamo vado in bagno e mi struco, mi lavo e, tornata in camera, mi infilo il pigiama.

‘Ti ha detto di domani?’

Mi chiede lei un po’ triste.

‘Si, vieni anche tu all’aeroporto?’

Le chiedo vedendola giù di morale.

‘Si, alle due, giusto?’

Mi chiede e si risistema sotto le coperte.

‘Si’

Rispondo e mi metto anche io a letto, dopo dieci minuti di chiacchiere crolliamo entrambe.

*la mattina dopo*

‘Asia?’

Una voce maschile che ben conosco mi fa sussultare, mentre Asia non si muove nemmeno di un centimetro.

‘Asia? Ti svegli?’

Micol è chino su Asia e la scuote cercando di svegliarla, lei strizza gli occhi e li apre.

‘Che vuoi?’

Domanda al fratello con aria irritata.

‘Oggi è domenica, viene il compagno di zia a Pranzo, devi aiutarla a cucinare’

Risponde lui altrettanto scocciato e si volta verso di me, ignorando gli sbuffi di Asia.

‘Fai le ore piccole, eh?’

Mi chiede nervoso mentre io sbadiglio.

‘Anche se non mi ritirassi per giorni non rientrerebbe nelle cose di cui dovrebbe interessarti’

Rispondo io scostando le coperte e andando verso il bagno.

‘In poche parole: fatti i cazzi tuoi’

Dice Asia e io scoppio a ridere prima di rinchiudermi in  bagno, mi lavo ed esco, Micol è seduto sul letto di Asia con aria annoiata.

‘Vai pure’

Dico alla mia amica indicandole il bagno, lei entra chiudendo la porta. Sto per togliermi la maglietta ma mi blocco di scatto.

‘Ti dispiace’

Chiedo girandomi verso Micol e riabbassando la maglietta.

‘No, fa pure’

Dice malizioso e mi fissa.

‘Esci’

Dico nervosa e lo conduco fuori, quando chiudo la porta lo vedo sorridere, è proprio impossibile. Mi vesto velocemente e, quando Asia è pronta, scendiamo ad aiutare Marta. Cuciniamo, apparecchiamo, prepariamo e aspettiamo l’arrivo di Franco mentre Marta va a vestirsi. Dopo mezz’ora eccolo arrivare, raggiante e ben vestito.

‘Ciao Franco’

Lo saluta Asia e lui ricambia abbracciando entrambe, stringe anche la mano a Micol e si presentano.

‘Zia si sta vestendo, sediamoci’

Dice Micol e lo invita ad accomodarsi al tavolo apparecchiato. Dopo un po’ Marta entra in sala e Franco si volta, è bellissima: indossa un abito beige lungo e morbido, con le spalline verde acqua, ha abbinato dei sandali bassi e i capelli sono legati in una treccia. Franco si alza e va verso di lei, le bacia una mano e la fa sedere con noi. Io e Asia andiamo a prendere le varie portate e mangiamo insieme, passiamo una piacevole mattinata in fondo e ci divertiamo.

‘Noi dobbiamo andare a vestirci, è stato bello passare la mattina con voi’

Annuncia Asia ed entrambe ci alziamo, salutiamo Franco e Marta e saliamo di sopra. Mentre sto salendo le scale Micol mi blocca afferrandomi un braccio.

‘Dove vai?’

Mi chiede fissandomi, mi stacco dalla sua presa.

‘Accompagniamo i ragazzi all’aeroporto, partono per una settimana’

Specifico io vedendo il suo sorrisetto.

‘Va bene’

Dice lui cercando di nascondere la gioia e va via palpandomi il sedere. Entro in camera nervosa e mi vesto; mi infilo un vestitino a fiori con un cinturino celeste e delle ballerine rosa, lascio i capelli sciolti. Asia indossa un jeans chiaro e una t-shirt a stampa colorata, ha messo le converse rosse. Scendiamo le scale e troviamo un limousine  parcheggiata, saliamo e ci sono tutti.

‘Ciao ragazzi’

Saluto e abbraccio tutto, soprattutto Niall. Mi siedo accanto a Harry e lo bacio. Il viaggio dura poco, appena arriviamo scendiamo tutti e andiamo verso l’ingresso carichi di valigie. I ragazzi fanno il check-in, imbarcano i bagagli e poi vengono a sedersi con noi. Passiamo insieme le successive due ore, finché non arriva il momento di accompagnarli all’ingresso.

‘Mi mancherete’

Dico io e abbraccio a turno tutti loro.

‘Ci vediamo, carissima’

Sussurra Niall e mi da il cinque dopo avermi abbracciata. Anche Asia saluta tutti, io lascio per ultimo Harry.

‘Tu mi mancherai particolarmente’

Dico io e lui ridacchia, mi stringe.

‘Ci vediamo sabato’

Sussurra e mi bacia accarezzandomi il viso.

‘Ti amo’

Dico appena ci stacchiamo, mi sorride’

‘Anche io’

Risponde e va verso l’ingresso, lo vedo scomparire oltre i vetri prima di andare via con Asia. Saliamo nella macchina, che ora sembra così vuota, e torniamo a casa.
I successivi giorni li passo con Asia; vado in giro per Roma, facciamo shopping, sento mamma, cuciniamo schifezze, andiamo al mare, stiamo in piscina, litigo con Micol migliaia di volte, do parecchi ceffoni a Marco dato che mi palpa continuamente e lego con Marta.
Giovedì pomeriggio, dopo mangiato, Asia va di sopra a dormire e io scendo in piscina. Mentre sto per spogliarmi sento due voci provenire da fuori al cancello, vado verso le voci: sono Micol e Marco.

‘La devi smettere!’

Micon sputa arrabbiato e Marco gli si avvicina.

‘Piace anche a me!’

Urla e Micol lo spinge, Marco sembra una bomba a orologeria.

‘Sai cosa provo per lei’

Risponde Micol nervoso.

‘Voglio solo scoparmela, e sta certo che ci riuscirò’

Urla Marco di rimando e Micol lo colpisce con un pugno, Marco indietreggia ma si regge in piedi e si tasta il labbro: sanguina. Si avvicina velocemente a Micol e lo colpisce, lui cade e Marco gli sale addosso iniziando a colpirlo ripetutamente. Corro verso di loro.

‘BASTA! LASCIALO!’

Urlo cercando di trattenere Marco, lui mi da una spinta forte e finisco in mezzo alla strada. In quel momento non mi accorgo che una macchina sta sfrecciando velocemente; l’ultima cosa che sento è il rumore di un clacson sovrastato dall’urlo di Micol e noto anche  che il tramonto è di un bel rossiccio accesso, uno dei più bei tramonti di sempre; poi il freddo dell’asfalto e il buio totale.

*spazio autrice*
sono una stronza e non vi faccio stare in pace nemmeno per un capitolo, lo so! MUHAHAHAHAHAH. come promesso, ho aggiornato appena sono tornata e h oin ment molte sorpresine per voi (buone e cattive). Grazie a chi mi sta seguendo, vi adoro, fatemi sapere cosa ne persate e un bacio a tutte

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Capitolo 21
*** Unexpected ***


N.B. QUESTO CAPITOLO E’ NARRATO DAL PUNTO DI VISTA DI HARRY.
 

‘Siete stati grandiosi ragazzi’

La voce dolce di mia madre e anche il suo abbraccio mi accolgono appena scendo dal palco; il concerto è durato quasi tre ore, abbiamo cantato almeno due volte quasi ogni canzone, ma è per una giusta causa, quindi mi ha fatto più che piacere.

‘Alle docce’

Paul ci invita ad andare a sistemarci e andiamo tutti verso i camerini.

‘Grande assolo, Zayn’

Liam si congratula con Zayn che lo ringrazia con una pacca sulla spalla.

‘Niall, mi è piaciuto quel passo di danza, com’era?’

Louis imita uno strano saltello ritmato che Niall ha messo in scena durante Best Song Ever, scoppiamo tutti a ridere. Entriamo nel camerino e Liam va subito verso la doccia; parlo con Louis del concerto e aspetto che tutti si diano una sistemata, quando finisco andiamo tutti verso l’uscita. Le urla e le facce sorridenti delle fan ci accolgono con affetto, sorridiamo e salutiamo tutte.

‘Fermiamoci’

Dice Zayn e noi annuiamo, andiamo verso di loro e ci scattiamo foto, firmiamo autografi e parliamo con tutte loro. Una ragazzina bionda e minuta si avvicina a me timidamente mentre le amiche la spingono e la spronano a parlare. Sorrido con dolcezza e la bambina mi mostra un ritaglio di giornale; una foto nitida e gigante di Faith domina la scena e il titolo è semplice ma diretto: LA NUOVA RAGAZZA DI HARRY?

‘State insieme?’

Mi domanda tremante la bambina mentre indica Faith.

‘Come ti chiami?’

Le domando abbassandomi in modo da guardarla negli occhi.

‘Reese’

Risponde a voce bassa e si tortura le dita, le sorrido.

‘Usciamo insieme, Reese’

Le rispondo e lei mi rivolge un sorriso dolce.

‘Mi piace lei’

Aggiunge sempre indicandola e io ridacchio.

‘Vuoi una foto?’

Le chiedo e lei annuisce con vigore, tira fuori il cellulare e ci scattiamo una foto, mi saluta con la mano e torna verso le sue amiche.

‘Ora basta, dovete andare’

Paul ci richiama alla realtà e noi salutiamo le fan, loro sorridono e ricambiano tra lacrime di gioia e urla. Saliamo sul bus e ci stendiamo sui lettini.

‘Ragazzi, volevo informarvi che avete raccolto quasi cinquemila sterline, ottimo lavoro!’

Mia madre ci da la bella notizia e noi esultiamo abbracciandoci. Dopo qualche festeggiamento e parecchio casino, crolliamo e veniamo svegliati una volta arrivati a casa. Scendiamo dal bus e saluto mia madre; mentre ci avviamo verso la porta noto che Josh sembra nervoso.

‘Josh, che hai?’

Gli chiede Louis mettendogli una mano sulla spalla.

‘Ho lasciato il cellulare a casa’

Dice mentre ci avviamo all’ingresso.

‘Ora lo vedi, no?’

Domanda Zayn confuso.

‘Lo so, ma Asia si incazza se non le rispondo; è tutto il giorno che non le scrivo’

Dice lui e noi scoppiamo a ridere; questo mi ricorda che non sento Faith dalla mattina e le scrivo un messaggio.

‘’Ehi, piccola’’

Invio il messaggio ed entriamo in casa; Zayn e Louis si buttano sul divano senza troppe cerimonie, Niall annuncia che va ad ordinare un bel po’ di pizze e io, Liam e Josh saliamo nelle nostre stanze. Appena entro mi tolgo le scarpe e mi lascio cadere sul letto, un secondo dopo Josh entra spalancando la porta.

‘Ventisette chiamate perse!’

Urla gettandomi il suo cellulare, lo prendo al volo e controllo; ci sono veramente ventisette chiamate perse, tutte da Asia.

‘Chiamala’

Dico porgendogli il telefono e lui lo prende, compone il numero e aspetta.

‘’Asia, mi disp..’’

Esordisce lui ma s’interrompe, dall’altro lato sento la voce agitata di Asia.

‘‘Si, è qui’’

Dice Josh e mi guarda, mi porge il telefono lentamente.

‘Vuole parlarti’

Mi informa e io, abbastanza sorpreso, prendo il cellulare e lo avvicino all’orecchio.

‘’Harry?’’

Domanda Asia.

‘’Dimmi, Asia’’

Rispondo ansioso.

‘’Harry, sono all’ospedale’’

Inizia lei, scatto in piedi.

‘’Cosa è successo?’’

Domando e non mi accorgo di tremare.

‘’Faith è stata investita da una macchina’’

Una volta stavo facendo un gioco idiota sul palco con i ragazzi, avevamo letto un tweet e volevamo provarci; in pratica dovevamo riuscire a camminare sul bordo del palco senza cadere e in perfetto equilibrio. Liam e Louis ci erano riusciti perfettamente, Zayn era stato convincente ma Niall aveva rischiato di cadere almeno dieci volte. Quando arrivò il mio turno feci il grande errore di valutare quanto alto fosse il palco, erano almeno tre metri e mezzo. Iniziai e devo dire che non me la cavavo male, anzi, andavo piuttosto bene. Durante gli ultimi passi però sbagliai a posizionare il piede e andai giù; atterrai proprio sulla schiena, il che non fu bello, mi mancò l’aria nei polmoni e mi sembrò di non riuscire a respirare.

Ecco come mi sento ora. Come se non riuscissi a respirare. La notizia mi ha letteralmente svuotato. Suppongo di aver fatto una facci abbastanza convincente, perché Josh si alza e viene verso di me velocemente.

‘’Harry? Ci sei?’’

La voce bassa e rotta di Asia mi risveglia.

‘’Si, sto arrivando’’

Riesco a dire solo questo e poi attacco. Passo il telefono a Josh e scendiamo in salone, i ragazzi sono tutti stesi sul divano a ridere e a scherzare.

‘Ragazzi, Faith è in ospedale, è finita sotto una macchina, io vado da lei’

Annuncio tutto d’un fiato e tutti si alzano con facce abbastanza sconvolte.

‘Com’è successo?’

Domanda Niall agitato e scuoto la testa.

‘Non lo so, non so nulla’

Dico mentre Zayn e Liam si scambiano un’occhiata.

‘Io vengo’

Dice Louis e Niall annuisce.

‘Anche noi’

Dice Josh indicando se stesso, Zayn e Liam.

‘Grazie ragazzi, andiamo’

Ringrazio velocemente; afferriamo i passaporti, i soldi e andiamo verso la mia macchina, saliamo a mettiamo in moto. Arriviamo un aeroporto in poco più di mezz’ora, scendiamo e andiamo verso le porte d’imbarco.

‘Buonasera, mi serve un volo per Roma, mi serve subito’

Dico io velocemente, la signorina mi fissa sconvolta.

‘Ora? Per quante persone?’

Mi domanda incredula scrutandoci tutti.

‘Sei’

Riferisco nervoso. Lei inizia a scrivere al computer e, dopo un tempo che mi sembra estremamente lungo, alza lo sguardo.

‘C’è un aereo tra mezz’ora’

Dice e sorrido subito, i ragazzi mi danno una pacca sulla spalla.

‘E’ disponibile un unico posto, oppure c’è il volo di domani sera’

Aggiunge lei e io mi giro verso i ragazzi.

‘Ti raggiungiamo domani, vai’

Dice Louis e io annuisco, abbraccio tutti e accetto il volo. La signorina prende i soldi e il passaporto e mi passa un biglietto, saluto i ragazzi e corro verso l’imbarco. Nel giro di mezz’ora sono nell’aereo
e, dopo un viaggio che mi sembra durare mesi, atterro a Roma.

‘’In che ospedale siete?’’

Mando un messaggio as Asia e aspetto, appena arriva la risposta prendo un taxi e mi lascio portare in ospedale. Non c’è traffico così, in pochi minuti, arrivo avanti alla clinica. Pago e vado all’ingresso, c’è Asia seduta accanto a una donna ben vestita e Micol, appena mi vede viene verso di me.

‘Harry, è al terzo piano’

Dice Asia abbracciandomi, è in lacrime. Appena ci stacchiamo mi avvio verso le scale, Asia mi trattiene.

‘La stanno operando’

Dice con voce rotta dal pianto e io mi lascio cadere su una sedia. Operando? Quanto può essere grave?

‘Cosa è successo?’

Domando furioso ma cercando di controllare la voce.

‘Non so come sia finita in mezzo alla strada, una macchina l’ha presa e l’ha scaraventata qualche metro più avanti. Ha un trauma cranico e una costola rotta, anche la gamba sinistra sembrava in pessime condizioni, era svenuta e non ha dato segni di vita quando l’hanno port…’

Non riesce a continuare perché scoppia in lacrime, mi alzo e la stringo. Mi sento come se dovessi reggere un peso immenso sulle spalle, come può essere successo? Perché a lei?
Aspettiamo oltre due ore tremanti e tristi, la mamma di Faith ci raggiunge in lacrime e preoccupata, Asia le spiega tutto e lei diventa una fontana. Aspettiamo tutti in silenzio, finché il dottore  non esce e corre verso di noi, scattiamo in piedi.

‘Come sta?’

Domanda la signora e il dottore le spiega, non capisco una sola parola e la cosa mi fa imbestialire.

‘Cosa ha detto?’

Chiedo ad Asia appena il tipo se ne va.

‘Harry, è in coma’

Annuncia lei e stavolta non risco a trattener una lacrima. In coma. Non è giusto.

‘Possiamo vederla a turno, due per volta’

Annuncia e io alzo la testa, la mamma di Faith e Asia entrano per prime. Stanno dentro un bel po’, dopo entra Micol con la donna che, a quanto sembra, si chiama Marta. Dopo un’ora Asia mi invita ad entrare, appena esce Micol, entro e chiudo la porta. Appena vedo Faith mi sento sprofondare; la gamba è completamente ingessata, la testa è fasciata sulla fronte, ci sono tagli sulle braccia e ematomi violacei sul petto, le labbra sono spaccate e una guancia profondamente graffiata. Sta stesa immobile e l’unica cosa che sento è il costante e ritmato rumore che scandisce i battiti del suo cuore. Mi avvicino a lei lentamente e mi siedo, le prendo una mano e l’accarezzo con delicatezza.

‘Ciao, Faith’

La saluto come se questo potesse portarla a svegliarsi e a farle dire qualcosa di dolce; vorrei solo vedere il castano chiaro dei suoi occhi oppure quel sorriso sincero che amo tanto. Resto con lei a lungo, poi un’infermiera viene a chiamarmi, le poso una bacio sulla fronte ed esco.
Per i successivi sei giorni vado a farle visita ogni mattina, passo con lei molto tempo, le parlo e le leggo un libro che,  a detta di Asia, le piace moltissimo: Harry Potter e il Calice di Fuoco. I ragazzi la vengono a trovare nel pomeriggio e mi portano dei vestiti puliti, Asia è spesso qui, Micol non fa che piangere quando la vede e il padre di Faith rimane i primi cinque giorni, prima di ripartire per lavoro; la mamma sta ogni singola notte, non va via quasi mai. Parlo spesso con lei, la conosco un po’  e lei mi parla di Faith, ci facciamo forza a vicenda.

‘Devi riposarti’

Asia accarezza con dolcezza una spalla di Katia.

‘Ma lei…’

Protesta la signora.

‘Passerò io la notte qui’

Dice Asia amorevole.

‘Sie minorenne, non puoi’

‘Io si’

Mi intrometto io avvicinandomi a loro, entrambe mi guardano.

‘Vuoi stare tu stanotte?’

Mi domanda Asia, annuisco.

‘Certo’

Confermo io e Katia mi guarda.

‘Sicuro?’

Mi chiede squadrandomi.

‘Stia tranquilla, mi prenderò cura di lei’

Aggiungo e lei sembra tranquillizzarsi, annuisce e ci saluta, anche Asia mi abbraccia a va via con Katia. Vado nella stanza di Faith e mi sento un po’ meglio; i tagli si stanno rimarginando, la benda alla testa sembra meno spessa e i lividi sono appena accennati. Nonostante sembri stare meglio non da segni di risveglio. Mi accomodo sull’ormai familiare poltroncina e prendo la sua mano, mi addormento nel giro di pochi minuti.
Vengo svegliato dopo non so quanto da un lieve scuotere, sento che la mia mano viene stretta debolmente e spalanco gli occhi; la poca luce mi permette di vedere due occhioni castani,socchiusi e magnifici che mi osservano nella penombra.

‘FAITH!’

Urlo felice e accendo la luce, è sveglia.

‘Sei sveglia! Come stai?’

Le chiedo afferrandole entrambe le mani e stringendole, mi guarda confusa.

‘Ehm, bene. E tu?’

Mi domanda, scoppio a ridere e l’abbraccio.

‘Dormi da giorni, ti fa male qualcosa?’

Le chiedo e lei si tasta la pancia.

‘Un po’ la testa, ma cosa è successo?’

Mi chiede con aria debole e stanca.

‘Hai avuto un incidente, sei stata investita’

Dico con tono triste, lei sussulta.

‘Mi rimetterò, dottore?’

Mi domanda, sto per rispondere ma spalanco la bocca senza produrre suono.

‘Dottore?’

Domando confuso, lei mi scruta.

‘Non sei il mio dottore?’

Mi chiede con l’aria di chi non sa cosa dire.

‘No’

Rispondo sentendo montare un insolito senso di angoscia.

‘E allora chi sei?’

*spazio autrice*
ecco qui, aggiornamento veloce lol. Non so quando aggiornerò perchè domani parto per la Spagan e credo che avrò momenti livìberi solo nel tardo pomeriggio, un bacio e un  ringraziamento a tutte come sempre  :*

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Capitolo 22
*** Special ***


Il ragazzo che mi sta seduto di fronte ha un’aria sconvolta e gli occhi spalancati. Alla timida luce della lampada riesco a distinguere un bel verde acceso in quelle iridi, ha delle labbra belle e riccioli disordinati. Nel complesso è davvero un bel ragazzo, il suo viso mi è anche estremamente familiare e la voce mi pare di conoscerla, ma non riesco ad associare il suo viso ad un nome.

‘E allora chi sei?’

Gli chiedo ancora e i suoi occhi, se possibile, si spalancano ancora di più.

‘Io, ehm, sono…’

Sta per parlare quando dalla porta entra un uomo alto, anziano, con un gran paio di baffi grigi; indossa un camicie bianco candido e regge una cartellina piccola in mano.

‘Ben svegliata Faith’

Dice con voce amorevole e il ragazzo si gira verso di lui.

‘Come si sente?’

Mi chiede ancora, con lo stesso tono dolce.

‘Ho mal di testa, per il resto bene’

Rispondo e mi accorgo che ho una gamba ingessata, devo aver avuto un incidente abbastanza grave.

‘Cosa è successo?’

Domando cercando di capire il tutto.

‘Mi scusi, può uscire un momento?’

Stavolta il dottore si rivolge al ragazzo, questi si alza e va via con aria distrutta; prima di uscire i nostri occhi si incrociano ancora e sento uno strano calore alla bocca dello stomaco.

‘Riesci a metterti seduta?’

Mi chiede il dottore, faccio peso sulle braccia e mi alzo, sentendo una lieve fitta allo stomaco.

‘Faith, sei giorni fa hai avuto un incidente. Un’ auto ti ha investita e scaraventata alcuni metri più avanti, hai avuto un trauma cranico. Per ora sembri essere fuori pericolo, ma hai un ginocchio rotto e una costola incrinata in via di guarigione. Credo che ti rimetterai nel giro di un mese, ti è andata molto bene’

Il dottore mi spiega tutto con calma, fa molte pause e mantiene un tono rilassato; io ascolto e resto tranquilla, penso che ora sto bene e non a cosa sarebbe potuto succedere.

‘Chi era il ragazzo bruno?’

Gli domando ancora, rimane sorpreso per un momento ma poi torna in sé.

‘Non lo ricordi?’

MI chiede calmo, scavo nella mia memoria ma ricordo solo una piscina e una strada fredda, null’altro.

‘No, però ricordo una piscina e una casa enorme’

Ammetto nervosa, lui posa la cartellina sul letto.

‘Hai perso la memoria a quanto pare, ora hai bisogno di dormire, saprai tutto più tardi’

Quando esce rimango sola e mi stendo nuovamente, mi tasto la pancia e sento un po’ di dolore, credo dipenda dalla costola. Resto a fissare il soffitto e mi chiedo quante cose ho scordato, forse  cose davvero importanti…

*POV’S HARRY*

‘Come sta?’

Chiedo al dottore non appena esce dalla stanza, mi guarda con aria enigmatica.

‘Ecco, lei…’

Inizia a parlare ma viene interrotto dal suono di passi svelti; Micol, Katia e Asia arrivano affannati.

‘Ci hanno chiamato dall’infermeria’

Dice Katia avvicinandosi al dottore e correndo verso la stanza di Faith.

‘Aspetti’

Il dottore la chiama, lei ritorna riluttante. Il dottore inizia a spiegare una serie di cose, non colgo molte parole e non riesco a costruire frasi di senso compiuto. Aspetto nervosamente che questi finisca per andare verso Asia.

‘Spiegami’

La supplico mentre lei piange silenziosamente.

‘Ha subito un danno alla memoria a breve termine, non ricorda le cose recenti. Il dottore dice che ricorda casa di Marta e ha consigliato di lasciarla qui. Ha detto anche che tutto quello che gli verrà detto come prima cosa verrà accettato da lei come vero, ed è meglio non darle più versione né accelerare la sua guarigione’

Mi spiega Asia tra un singhiozzo e l’altro, cerco di restare calmo.

‘E’ permanente?’

Le chiedo speranzoso, lei alza la testa e mi abbraccia, la conforto mentre singhiozza.

‘Potrebbe esserlo’

Mi sussurra piangendo e sento il mondo cadermi addosso. Nelle successive due ore le facciamo visita, uno alla volta. Entra prima Katia, sta dentro quasi tre quarti d’ora e, quando esce, sembra sollevata. Dopo sarebbe dovuta entrare Asia, le avrebbe detto tutto, ma è in bagno, così entra Micol. La cosa non mi piace affatto.

*POV’S FAITH*

‘Posso?’

Micol bussa alla porta e io gli faccio cenno di entrare, siamo amici ora?

Si avvicina al letto e si siede, mi prende una mano.

‘Come stai?’

Mi chiede accarezzandola, è premuroso. Strano, tra noi c’è stato appena un bacio, o almeno così ricordo.

‘Bene, siamo amici?’

Gli domando senza pensarci, devo togliermi il dubbio.

‘Amici?’

Mi chiede lui sbalordita, apre la bocca per parlare ma poi la richiude. Sembra aver avuto un’ illuminazione mentre sorride trionfante.

‘In realtà stiamo insieme, sei la mia ragazza’

Dice e io spalanco gli occhi. La sua ragazza? Che cosa strana!

‘Io… stiamo insieme? E ci amiamo?’

Gli chiedo confusa, lui sorride.

‘Certo, hai sempre detto che mi ami moltissimo’

Mi spiega lui, ci penso un po’ su e decido di credergli. Come potrebbe mentirmi su una cosa così?

‘Oh, bene’

Concludo e lui si alza, mi bacia con passione e mi accarezza il viso. Mi lascio prendere ma, durante il bacio, apro gli occhi per controllare che nessuno entri. Non ci stacchiamo tanto presto, e io
continuo a pensare che dovrò ricordarmi di amarlo, perché per ora sento poco e niente. Quando esce mi saluta baciandomi ancora. Dopo due minuti entra Asia che mi getta le braccia al collo.

‘Faith, mi hai fatto morire! Come stai? Di me ti ricordi?’

Mi domanda ansiosa, le sorrido.
‘Come potrei scordarmi di te?’

Sorride in modo stupendo e mi abbraccia ancora.

‘Micol ti ha dato fastidio?’

Mi chiede, io rimango confusa.

‘IL mio ragazzo mi dovrebbe dare fastidio?’

Le chiedo, le strabuzza gli occhi.

‘Il tuo che?’

Mi chiede confusa.

‘Ragazzo! Non lo è?’

Gli domando toccandomi la testa, mi fa male.

‘S-si, lo è, certo’

Ammette lei e sembra arrabbiata. Non parliamo più di Micol, parliamo di noi e lei mi spiega che stiamo da sua zia quest’estate, siamo arrivate da una settima,a siamo state ad un concerto e abbiamo
conosciuto alcuni ragazzi simpatici, uno dei quali è il suo ragazzo e un altro un mio caro amico.

‘Si chiama Niall’

Mi spiega lei, io annuisco.

‘E il riccio?’

Le chiedo, lei si rattrista e mi spiega che sarà lui a dirmelo. Esce salutandomi e, dopo un bel po’, entra il ragazzo di prima. Ha gli occhi un po’ lucidi, sembra aver pianto, ed è triste.

‘Ciao’

Lo saluto allegramente, lui sorride e la sensazione di calore mi avvolge ancora.

‘Ciao’

Ricambia sedendosi, appoggia le mani a pochi centimetri dalle mie, ma non mi sfiora.

‘Come ti chiami?’

Gli chiedo e mi sembra di tornare bambina.

‘Harry’

Risponde, il nome mi sembra familiare.

‘Siamo amici o parenti?’

Gli chiedo subito, devo togliermi questo dubbio.

‘Migliori amici, io sono il tuo migliore amico’

Dice lui sforzandosi di sorridere, lo faccio anch’io. Vedendolo così giù istintivamente mi alzo e lo abbraccio, sembra rigido per un secondo ma poi si rilassa e ricambia, trema.

‘Sei il mio migliore amico ma non so nulla di te’

Dico tristemente appena ci stacchiamo, stavolta prende la mia mano e mi fissa.

‘Passeremo tanto tempo insieme, ti tornerà la memoria’

Pronuncia l’ultima parola più per convincere se stesso che me, gli sorrido e gli accarezzo una spalla con fare rassicurante.

‘Orario visite terminato’

Un’infermiera minuta spalanca la porta e ci comunica che è ora di chiusura, lui sospira e si alza. Prima di andare via mi posa un bacio sulla fronte e va verso la porta.

‘Harry?’

La mia voce lo spinge a girarsi verso di me nuovamente.

‘Ci vogliamo bene, vero?’

Gli chiedo esitante, lui mi fissa e poi parla.

‘Molto più che bene’

Conclude sorridendo, io lo guardo negli occhi e gli dico quello che sinceramente penso.

‘Sapevo che eri speciale’

Lui sorride e esce e la luce illumina una lacrima sul suo viso, dopo di ciò scoppio a piangere anche io senza saperne il motivo.

*spazio autrice*
è un capitolo strappalacrime lol. Allooora, i soliti ringraziamenti ecc... vanno come sempre a chi mi segue. Volevo dirvi che, dato che qualcuno su twitter me lo aveva chiesto, ho raggruppato tutti i miei tweet ''se fossi la ragazza di styles'' qui --> http://www.twitlonger.com/show/n_1rlo3ho (se vi va passate)
Un bacio a tutte, aggiorno a 5 recensioni c:

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Capitolo 23
*** Bad news ***


Dopo aver salutato Harry mi addormento. Mi risveglio circa un’ora dopo con la costola dolorante e uno strano senso di angoscia; seduto sulla sedia, accanto al mio letto c’è mio padre che sonnecchia.

‘Papà’

Urlo felice scotendolo dal sonno, lui strizza gli occhi e mi mette a fuoco.

‘Tesoro’

Dice sorridendo e mi getta le braccia al collo, ho una leggera fitta allo stomaco ma sono troppo felice per dargli peso.

‘Sono venuto a trovarti la settimana scorsa ma dovevo lavorare, appena ho saputo che eri sveglia sono partito’

Mi spiega, sciogliamo l’abbraccio e lui mi accarezza la testa.

‘Sono felice che tu sia qui’

Dico trattenendo le lacrime, vederlo mi fa sentire bene.

‘Ho una bellissima notizia’

Dice lui con aria enigmatica, io sorrido.

‘Dimmi’

Lo invito scotendogli una mano.

‘Ho parlato con il tuo dottore, ha detto che stai rispondendo molto bene ai trattamenti e ti rimettono domani mattina’

Conclude lui io sorrido e lo abbraccio ancora, non vedo l’ora di uscire di qui. Dopo aver chiacchierato un po’ lo saluto.

‘Io devo tornare a lavoro, ma resta mamma con te, a meno che non vuoi che resti anche io a Roma’

Mi dice lui tristemente, lo abbraccio e gli sorrido.

‘Sta tranquillo, vai pure’

Nonostante mi faccia male averlo lontano è giusto che lui continui a lavorare. Prima di andare via mi abbraccia per parecchio tempo, mi raccomanda di stare attenta e mi lascia una rivista.
Appena rimango sola inizio a sfogliarla ma qualcuno entra silenziosamente: un ragazzo biondo, con occhi di un azzurro incredibile, ha un bel sorriso e sembra impacciato.

‘Faith?’

Mi chiama e io poso la rivista; so per certo di conoscerlo, ma non so chi è.

‘Ciao’

Saluto io sorridendo nervosamente.

‘Sono Niall’

Dice lui sedendosi vicino a me; cerco di ricordare quello che mi ha detto Asia e sorrido.

‘Tu sei un mio caro amico?’

Gli chiedo esitante, lui sorride.

‘Si, lo sono’

Conclude e mi prende una mano.

‘Come ti senti?’

Mi chiede con aria premurosa, io mi metto a sedere e non riesco ad evitare di storcere il naso quando il leggero dolore alla costola si fa sentire.

‘Bene, tutto sommato. Mi ritengo fortunata’

Dico e lui mi accarezza la mano, è così dolce.

‘Ci hai fatto prendere una paura assurda’

Dice ridacchiando, lo imito.

‘Mi dispiace di essermi dimenticata di te’

Dico osservando quel sorriso e sentendo la sua risata, mi ispira tantissima simpatia; gli volevo bene, forse.

‘Tranquilla, ti rimetterai. Comunque puoi contare su di me’

Dice e stavolta mi sporgo verso di lui e lo abbraccio, lui mi stringe come farebbe un fratello e poi mi lascia andare.

‘Ti va di vedere gli altri?’

Mi chiede; credo si riferisca agli altri ragazzi che abbiamo conosciuto, annuisco. Lui sorride e esce, dopo un po’ rientra con quattro ragazzi: uno è scuro e con bellissimi occhi castani, un altro ha l’aria dolce e occhi luminosi, il terzo è bruno e ha gli occhi azzurri e l’ultimo è a braccetto con Asia, quindi deduco sia Josh.

‘Ciao Faith’

Mi saluta il ragazzo dagli occhi azzurri.

‘Liam o Louis?’

Domando io indicandolo.

‘Louis’

Risponde lui sorridendo.

‘Io sono Liam’

Si fa avanti il ragazzo dolce e mi guarda.

‘E tu Zayn’

Concludo io indicando il moro, lui annuisce.

‘Mi dispiace tanto non sapere chi siete’

Dico intristendomi, come farò a ricominciare tutto d’accapo?

‘Non dire così, non è colpa tua’

Dice Josh avvicinandosi al mio letto, Asia sembra stia per piangere.

‘Già, vedrai che ti ricorderai’

Sottolinea Louis sedendosi sul mio letto, mi sento rincuorata.

‘Grazie ragazzi’

Dico trattenendo le lacrime e loro sorridono, Asia piange e Josh l’abbraccia.

‘Ehi, non piangere’

La prego io, vederla così mi fa sentire male.

‘Non piango’

Dice lei sorridendo e asciugandosi le lacrime.

‘Ragazzi’

Il dottore spalanca improvvisamente la porta e attira l’attenzione di tutti.

‘Deve riposare’

Dice con voce ferma ma dolce e i ragazzi annuiscono.

‘Dov’è Harry?’

Domando io appena il dottore va via; tutti si scambiano un’occhiata nervosa.

‘E’ andato a farsi una doccia, vuoi che lo chiamo?’

‘Mi chiede Zayn accarezzandomi una spalla.

‘No, tranquillo’

Rispondo e sorrido.

‘Ora andiamo, devi dormire’

Dice Asia avvicinandosi a me; mi abbraccia stringendomi forte, rimaniamo così per almeno un minuto. Dopo anche Zayn, Liam, Louis e Josh mi abbracciano, Niall mi da un bacio sulla fronte e poi vanno via. Una volta rimasta sola mi stendo di nuovo e cerco di ricordare qualcosa, la testa mi fa un gran male. Da un ricordo passo all’altro e l’ultimo che mi viene in mente è una gita scolastica a Pisa, non so nemmeno di quanto tempo prima, e poi la piscina di una villa immensa. Sempre riflettendo mi accorgo che non sento affatto la mancanza di Micol, eppure dovrei, è il mio ragazzo. Nonostante tutti i pensieri che mi ronzano in testa il sonno mi porta via in pochi minuti.

*la mattina dopo*

‘Faith, tesoro’

La voce dolce di mia mamma mi sveglia con amore mentre la sua mano scuote la mia gamba buona.

‘Sveglia, sono le undici, dobbiamo tornare a casa’

Dice lei sorridendo, io mi stiracchio e scosto le coperte. Mi metto a sedere e noto che la costola non mi fa più male. Cerco di scendere dal letto e mamma mi aiuta a poggiare la gamba a terra e mi porge le stampelle; non appena mi alzo sento un dolore fastidioso al ginocchio e una rigidità assurda. Mamma mi aiuta a lavarmi e a vestirmi e, mentre io mi pettino i capelli, raccoglie tutte le mie cose in una borsa.

‘Buongiorno’

Il dottore entra nella mia stanza reggendo la mia cartellina medica e con un sorriso rassicurante.

‘Buongiorno’

Salutiamo in coro io e mia madre, a quel punto Harry entra in camera e mi sorride, sento ancora qulla sensazione.

'Ciao'

Lo saluta nervosa, lui avanza verso di me e mi abbraccia, poi saluta mia madre.

'Qualche accorgimento?'

Chiede mia madre al dottore.

‘Allora, la costola è guarita, raccomando un po’ di antinfiammatorio se dovesse sentire dolore. Per quanto riguarda la gamba, mano sforzo possibile e tra tre settimane potrai tornare a camminare. Mi raccomando; niente musica, niente televisore e niente computer, avresti subito mal di testa. Per quanto riguarda la memoria non affrettare i tempi e non cercare di ricordare ad ogni costo, non farai altro che accavallare ciò che sai. Tornerai in villa dalla zia della tua amica e ci resterai finché la memoria non sarà tornata del tutto o dimenticata completamente, e poi…’

‘Dottore? Cosa vuol dire dimenticata completamente’

Gli chiedo io interrompendolo improvvisamente, lui cambia espressione e diventa pallido. Mamma mi stringe a sé mentre io cado nella confusione più totale, Harry si sforza di capire il più possibile e tiene le braccia incrociate.

‘Vedi Faith, abbiamo studiato il tuo caso ed è molto particolare. La botta che hai preso ha danneggiato la memoria a breve termine in modo inaspettato, a quanto pare sei viva per miracolo. La parte della tua memoria che racchiude i ricordi degli ultimi due anni circa è stata, come dire, scheggiata. Puoi ricordare alcune cose e altre no, e più ne ricordi più te ne tornano in mente. Se rispondi bene potresti tornare a ricordare ogni cosa altrimenti le cose andranno diversamente’
Mi spiega lui con tutta la calma possibile, mamma si lascia sfuggire una lacrima mentre io divento nervosa all’improvviso.

‘In poche parole?’

Chiedo con un tono così arrabbiato che non sembra nemmeno il mio.

‘Ci sono buone probabilità che quei ricordi siano andati perduti’

Non appena traduce l'ultima frase in inglese la faccia di Harry sembra essere peggiore della mia.

*spazio autrice*
2 recensioni? solo? :c . E vabbè lol Comunque non vedevo l'ora di aggiornare e l'ho fatto. Un bacio a tutte come sempre e grazie :3

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Capitolo 24
*** Without love ***


Dopo la scoraggiante notizia del dottore usciamo tutti e tre in silenzio dalla mia stanza; Harry afferra il borsone con le mie cose e lo solleva nervosamente, mentre camminiamo lungo i corridoi bianchi e silenziosi mamma trascina il trolley e sembra estremamente triste.

‘Stai bene?’

Mi chiede Harry con premura, annuisco e lui mi cinge la vita con un braccio stringendomi a sé. Una volta arrivati all’auto Harry carica le borse nel porta bagagli e poi ci accomodiamo tutti. Durante tutto il viaggio nessuno dice una parola anzi, regna un silenzio teso e insopportabile. Una volta arrivato Harry porta le mie cose dentro mentre io mi guardo intorno: la villa ha un aspetto familiare, soprattutto l’ingresso e la piscina.

‘Faith!’

Asia mi corre in contro felice, spalanca le braccia e mi stringe, mi sento meglio.

‘Come ti senti oggi?’

Mi domanda aiutandomi a salire il gradino all’ingresso.

‘Bene’

Rispondo sforzandomi di sorridere, non voglio rattristarla.

‘Tesoro, ti ricordi di questa casa?’

Mi domanda mamma con dolcezza, io mi tocco la fronte e cerco di mettere a fuoco.

‘Più o meno, mamma’

Rispondo senza mentire, molte cose mi sono familiari. Mamma sorride e va verso una signora alta e robusta.

‘Lei è mia zia Marta’

Mi spiega con amore Asia e io annuisco, anche il suo viso mi sembra di averlo già visto.

‘Tua mamma cosa ha deciso?’

Mi chiede improvvisamente Asia, io la guardo confusa.

‘Deciso? Di che parli?’

Le chiedo fissandola, lei si mordicchia il labbro inferiore.

‘Non te l’ha detto? Ha intenzione di lasciare il lavoro per un po’, giusto per starti vicino’

Mi spiega lei velocemente, in quel momento mamma viene verso di noi.

‘Mamma, vuoi lasciare il lavoro?’

Le chiedo io sorpresa, non sto poi così male.

‘Si tesoro, Firenze è lontana’

Dice lei accarezzandomi la testa.

‘No mamma, io sto bene. Non puoi lasciare il lavoro’

Protesto io all’improvviso, non voglio condizionare nessuno.

‘Ma tesoro, mi sento più tranquilla se ti sto vicina’

Dice sorridendo e mantenendo la calma.

‘Mamma, per favore, non farmi sentire più malata di quanto non sia. Va e sta tranquilla, qui ci sono Asia, Harry, Micol e i miei amici a prendersi cura di me. E poi, questa è pur sempre la mia vacanza, no?’

Le chiedo io, lei mi fissa per un po’ con qria pensierosa, poi si avvicina e mi abbraccia.

‘Sei sicura?’

Mi domanda senza smettere di stringermi.

‘Assolutamente’

Le dico e le rivolgo un sorriso rassicurante, lei si rilassa.

‘Partirò dopo mangiato allora, per ora vado a comprare le pillole che devi prendere per la memoria e la pomata per l’ematoma al braccio’

Conclude lei sorridendomi e avviandosi verso l’uscita con Marta, intanto Harry scende e ci raggiunge.

‘I tuoi bagagli sono in camera tua’

Dice sorridendomi e guardandomi negli occhi, il suo sguardo mi fa sentire subito come in estasi.

‘Grazie Harry’

Dico e gli sorrido.

‘Ragazzi, io vado, Josh è qui fuori’

Dice Asia abbracciandomi e va via lanciando un’occhiata a Harry.

‘Vuoi salire?’

Mi chiede Harry premuroso.

‘Magari, grazie’

Dico io afferrando le stampelle e iniziando ad avviarmi verso le scale, Harry mi aiuta a salirle e, quando proprio non ce la faccio, mi solleva da terra. Appena arriviamo in camera mi siedo sul letto e lui si mette accanto a me.

‘Vorrei cambiarmi’

Dico io, il jeans è decisamente troppo stretto e la maglia a mezza manica mi sta facendo letteralmente morire di caldo.

‘Ti aiuto io’

Dice Harry sorridendomi dolcemente, arrossisco.

‘Harry, mi hai mai vista in intimo?’

Gli chiedo raccogliendo tutto il coraggio che ho, lui scoppia a ridere.

‘Ti vergogni? Davvero? Siamo andati al mare insieme!’

Dice lui accarezzandomi un braccio, io mi rilasso e lascio che lui mi aiuti ad alzarmi. Appena sono in piedi mi aggrappo a lui per non cadere mentre alzo le braccia e lascio che mi tolga la maglia. Nonostante abbia detto che mi ha vista in costume non posso fare a meno di provare un po’ d’imbarazzo, è pur sempre quasi uno sconosciuto per me. Arrossisco violentemente anche quando si china per togliermi il jeans, mentre io appoggio le mani sulle sue spalle. Quando sono in intimo mi accompagna in bagno e mi chiude la porta; mi lavo il viso e, a pezzi, anche il resto del corpo. Quando esco Harry spalanca il mio armadio e mi passa uno shorts di tessuto morbido e una canotta colorata. Mi aiuta ad infilarli e mi da anche un infradito da mettere alla gamba buona.

‘Grazie mille Harry, non so come avrei fatto senza di te’

Dico sinceramente non appena sono pronta.

‘Ehi, non devi ringraziarmi, sono qui per questo’

Dice lui stringendomi una mano e guardandomi negli occhi. In questo momento sento un forte impulso di baciarlo, ma poi mi ricordo di Micol e mi accontento di stringerlo a me; mentre lo abbraccio sento il calore del suo corpo e scoppio in lacrime senza nemmeno rendermene conto: mi sento uno schifo per essermi dimenticata di lui, come ho potuto? Da quello che provo quando sono con lui devo avergli voluto davvero bene, gliene voglio persino ora che lo conosco così poco.

‘Ehi, perché piangi?’

Mi chiede lui accarezzandomi la testa, io non rispondo e lui non insiste. Lascia che mi sfoghi per due minuti  buoni prima di farmi sedere sul letto, a quel punto scioglie dolcemente l’abbraccio e mi guarda negli occhi.

‘Ti va di parlarne?’

Mi chiede con delicatezza, io annuisco. Non riesco a parlare prima di aver smesso definitivamente di piangere, a quel punto prendo un bel respiro e cerco le parole giuste.

‘Mi dispiace Harry, non avrei voluto scordarti. Chissà quante cose bellissime abbiamo vissuto insieme e sento anche che ti dovevo volere un gran bene. Mi dispiace di aver perso ricordi che credo siano stati alcuni tra i più belli della kia vita, non riesco a rassegnarmi’

Dico tutto d’un fiato, tra un singhiozzo e l’altro e lui mi ascolta in silenzio. Quando finisco di parlare ha gli occhi lucidi e mi sta stringendo di nuovo a sè, mi lascio avvolgere dal suo calore e rimaniamo
così per parecchio tempo, in silenzio e l’una nell’altro.

‘Ti voglio bene’

Dico ad un certo punto e lui mi accarezza la testa mentre lo sento sorridere.

‘Anche io Faith, più che bene’

Dice e io smetto finalmente di piangere. Quando sciogliamo l’abbraccio scendiamo di sotto, c’è Micol che mi viene in contro.

‘Amore’

Dice abbracciandomi e baciandomi con intensità, troppa. Mi stacco velocemente perché sento lo sguardo di Harry addosso, infatti, quando mi volto verso di lui, la sua espressione è di puro disgusto.

‘Come stai?’

Mi chiede cingendomi la vita e allontanandomi da Harry, credo sia geloso.

‘Meglio’

Dico io sorridendo debolmente.

‘La memoria?’

Mi chiede lui nervosamente, io scuoto la testa e lui sembra rilassarsi.

‘Ci penso io a lei ora, puoi andare’

Dice Micol a Harry usando una brutalità strana; Harry non dice nulla ma annuisce arrabbiato. Viene verso di me e mi si avvicina.

‘Oggi ti va di fare un giro?’

Mi chiede accarezzandomi un braccio, io sorrido.

‘Oh, va b…’

‘No, oggi sta con me’

M’interrompe velocemente Micol posandomi un bacio leggero sulle labbra, Harry s’irrigidisce.

‘Va bene, allora ci vediamo stasera Faith, passo alle sette’

Conclude Harry abbracciandomi, mi perdo ancora tra le sue braccia prima di guardarlo andare via.

‘Finalmente’

Sussurra Micol a bassa voce guardando Harry sparire dietro il cancello.

‘Che ti va di fare?’

Mi chiede lui guardandomi.

‘Non lo so, sono stanca’

Dico io lasciando che lui mi baci ancora; provo con tutta me stessa a farmi trascinare dal bacio, ma non sento nulla di più intenso di un’attrazione fisica. Quando ci stacchiamo penso che ho dimenticato l’amore che provavo per lui ma non il bene che voglio a Harry.

‘Sai che fine ha fatto il mio libro di Harry Potter? Non c’era in camera mia’

Chiedo a Micol ricordandomi non so come del mio libro preferito, lui ci pensa un po’ su.

‘Si, credo sia rimasto in ospedale, te lo leggevo spesso quando eri in coma’

Risponde lui e mi sciolgo in un sorriso, è una cosa molto dolce.

‘Davvero? E’ una cosa premurosissima’

Dico io ridacchiando, lui sorride e mi conduce verso la cucia.

‘Hai fame?’

Mi chiede, annuisco. Micol cucina qualcosa da mangiare, quando arrivano mamma e Marta c’è il pranzo vero e proprio. Mamma va via subito dopo mangiato, dopo avermi salutato, abbracciato e lasciato raccomandazione per un’ intera ora. Il resto del pomeriggio lo passo quasi tutto con Micol; parliamo, ridiamo, e, soprattutto, ci baciamo un sacco. Sono baci stranamente insapore, così privi di sentimento che per un attimo provo l’impulso di dirglielo. Quando arriva Asia, verso le quattro, mi porta via da Micol brutalmente e finalmente riposo qualche ora. E’ Asia stessa a svegliarmi verso le sei e mezza, mi aiuta a lavarmi, a truccarmi e a infilarmi un vestitino rosso con scollo a cuore e una ballerina nera lucida al piede sano. Appena sono pronta mi ritrovo Harry sulla porta della mia stanza, mi aiuta a scendere e anche a salire nella sua macchina. Mette in moto e mi porta circa al centro di Roma, allo stadio.

‘Perché siamo qui?’

Gli domando mentre mi aiuta a scendere dalla macchina.

‘Perché è qui che ci siamo conosciuti’

Risponde lui premuroso, io sorrido.

‘Usciamo spesso insieme, noi due?’

Gli chiedo io confusa.

‘Si, una sera si e una no’

Risponde lui e io annuisco, ne sono felice.

‘Ti porterò nei posti in cui siamo stati, magari ti ricordi’

Dice lui e sembra voler convincere più se stesso che me. Mentre camminiamo una folla di ragazzine ci fermano e si avvicinano a Harry reggendo fogli, penne e una macchina fotografica. Harry è cordiale con tutte, firma autografi e si lasci scattare foto. Quando vanno via lo guardo in cerca di spiegazione.

‘Ti dirò poi, ora non è importante’

Dice tagliando corto e poi mi sorride.

‘Invece si, il mio migliore amico è famoso’

Dico io ridacchiando, lui sorride e mi trascina verso lo stadio. Non appena prima di entrare una ragazza sui quindici anni si avvicina a noi e inizia a urlare.

‘Sei una gran puttana!’

Urla istericamente rivolgendosi a me, Harry sembra aver capito perché cambia espressione e si affretta ad entrare.

‘Troietta di turno!’

Urla ancora la ragazzina e il sono sconvolta, cosa ho combinato? Appena entriamo nello stadio ci ritroviamo totalmente soli, Harry sembra nervoso e arrabbiato.

‘Harry? Ora mi spieghi!’

Dico io cercando di sembrare minacciosa, lui si passa le mani tra i capelli con fare agitato.

‘Perché quella tipa mi chiamava puttana?’

Chiedo ancora, insistendo e incrociando le braccia.

Harry smette di camminare su e giù e si gira verso di me con la faccia di chi ha un grosso scheletro nel cassetto.

*spzio autrice*
ecco qui :3 so che non sto ricevendo tante recensioni quante ne ricevevo prima ma so anche che siete al mare e vaete poco tempo o magari vi connette dal cellulare, quindi è più complicato. un bacio a tutte e a presto c:

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Capitolo 25
*** Brave ***


‘Ricapitoliamo: siete una boy band famosa a livello internazionale, tutti molto amati, avete vinto molti premi e avete appena concluso uno stadium tour. Io e te ci siamo conosciuti ad uno dei tuoi concerti e siamo diventati amici, io ero lì perché amo la vostra musica e faccio parte del vostro fandom. Giusto?’

Gli chiedo io mentre ricollego mentalmente tutto quello che mi ha detto nell’ultima ora e mezza; sono a dir poco sconvolta, com’è possibile che abbia dimenticato tutto questo? Sono così tante cose che non so come è stato possibile perdermeli tutti per strada.

‘Si. Ah, e ci chiamiamo One Direction’

Conclude lui sorridendo e io annuisco.

‘Lo so’

Dico e poi entrambi ci giriamo di scatto l’uno verso l’altro, le bocche spalancate e gli occhi ben aperti.

‘Come sarebbe a dire che lo sai?’

Mi chiede lui velocemente; mi porto le mani agli occhi e li stropiccio, mi fa malissimo la testa mentre sento come se un pezzo di qualcosa si attaccasse bruscamente al mio cervello, con un impatto forte. Per qualche secondo provo solo un dolore intenso, poi passa e mi sento stanca e affaticata.

‘Faith?’

Mi chiama Harry scuotendomi con dolcezza.

‘Harry, mi ricordavo il vostro nome, non sto scherzando. Se mi avessi chiesto come vi chiamate ti avrei risposto bene, è incredibile. So che siete una band, mi ricordo alcuni video musicali e anche delle esibizioni.’

Spiego io tra le lacrime; forse la mia memoria non è persa per sempre. Harry sorride in un modo incredibilmente radioso mentre mi abbraccia.

‘E’ bellissimo, Faith!’

Mi dice senza smettere di stringermi a sé.

‘Non ci credo, forse non è tutto perduto!’

Dico staccandomi da lui; mi asciugo le lacrime con una mano  mentre Harry mi accarezza i capelli.

‘C’è solo una cosa che non ho capito: perché mi chiamava così quella ragazza?’

Domando io scrutando Harry non appena mi calmo un po’, lui sospira nervosamente.

‘Vedi, la stampa sa bene che siamo migliori amici…’

Dice lui facendo una smorfia mentre pronuncia l’ultima parola.

‘…ma ha gonfiato la storia dicendo che stiamo insieme; le mie fan ci hanno creduto e sono molto gelose, se la prendono con te perché mi vogliono bene e credono che tu mi stia usando per avere qualche minuto di fama. Tutto qui’

Mi spiega lui fissandomi intensamente gli occhi. Sono davvero dispiaciuta per tutto.

‘Oh, mi dispiace Harry. Non puoi semplicemente dire che non siamo amici ma stiamo insieme?’

Domando io e Harry mi guarda di scatto, mi rendo conto solo dopo.

‘Cioè, volevo dire che siamo amici e non stiamo insieme’

Mi correggo io velocemente, lui sorride quasi impercettibilmente mentre io arrossisco. Cosa mi prende?

‘Si, posso farlo. Lo farò, se vuoi’

Dice lui fissandomi quasi speranzoso, io divento nervosa e mi porto i capelli dietro le orecchie.

‘Oh, non devi farlo subito se la cosa non t’infastidisce’

Dico io quasi balbettando, lui sorride con dolcezza e mi attira a sé. Appoggio la testa sulla sua spalla e lascio che il suo calore, che mi sembra così tanto familiare mi avvolga e mi consoli. Restiamo in silenzio mentre io penso che il mio migliore amico è un cantante famoso a livello internazionale, io invece ci vedo solo Harry.

‘Harry!’

Scatto a sedere mentre lui mi guarda curioso.

‘Cantami qualcosa!’

Dico io entusiasta, lui sorride e scuote un po’ la testa.

‘Il dottore ha detto che è meglio evitare di farti sentire la mus…’

‘Oh, andiamo! Non mi farà male una voce che sussurra qualche parola, voglio sentirti!’

Dico io insistendo, lui si arrende sorridendo e mi invita a stendermi sulle sue gambe. Appoggio la testa sulle sue ginocchia e lui inizia ad carezzarmi i capelli. Un attimo dopo inizia a cantare.

I’m broken
Do you hear me
I’m blinded
Cause you are everything I see
I’m dancing, alone
I’m praying
That your heart will just turn around


Le prime strofe di una canzone che mi sembra familiare mi rimbombano in testa; la voce di Harry non è come me l’aspettavo: è molto meglio, è così dolce e allo stesso tempo profonda che mi sconvolge. Ascolto più la voce che le parole e mi lascio cullare dalla melodia che la sua voce rende perfetta.

And there’s a walk up to your door
My eye turns to face the floor
Cause I can’t look you in the eyes and say
When you open his arms
And holds you close tonight
It just won’t feel right
Cause I can’t love you more than this, yeah
When he lays you down, I’m not just dying inside
It just don’t feel right
Cause I can’t love you more than this
Can’t love you more than this


Stavolta le parole mi arrivano forte e chiare; Harry sceglie il tono con cui pronunciarle in modo così particolare che sembra quasi che le senta veramente. La canzone è così incredibilmente bella che non ci faccio caso più di tanto, lascio perdere e torno ad ascoltare.

If I’m louder
Would you see me?
Would you lay down in my arms and rescue me?
Cause we are, the same
You saved me, when you leave it scarred again
And then I see you on the street
In his arms, I get weak
My body feels I’m on my knees
Praying


Scoppio in lacrime, in modo silenzioso e senza nemmeno rendermene conto. Harry continua, lascia che io pianga mentre sorride e mi accarezza il viso, asciugando le lacrime.

When you open his arms
And holds you close tonight
It just won’t feel right
Cause I can’t love you more than this, yeah
When he lays you down, I’m not just dying inside
It just don’t feel right
Cause I can’t love you more than this


Il ritornello mi colpisce ancora, riesco quasi a sentire il mio cervello che si contorce dal dolore. O forse è il mio cuore…

I’ve never had the words to say
But now I’m asking you to stay
For a little while inside my arms
And as you close your eyes tonight
I pray that you will see the light
That’s shining from the stars above


Mi alzo di scatto e abbraccio Harry, il gesto lo stupisce e lo zittisce. Resta immobile per qualche secondo prima di stringermi a sua volta a sé, mi abbraccia con amore mentre io continuo a piangere.

‘Perché piangi?’

Mi domanda mentre mi accarezza.

‘Non… non lo so’

Farfuglio io tra i singhiozzi. Lui scioglie l’abbraccio e mi guarda negli occhi, sorride con amore mentre mi asciuga le lacrime facendomi sentire subito molto meglio. All’improvviso mi guardo intorno e mi piego dal dolore, la mia testa sembra che stia per scoppiare. Immagini confuse e violente s’insinuano prepotentemente tra i ricordi che posseggo, come se volessero insinuarsi in uno spazio fin troppo piccolo per contenerli. Lo stadio mi torna in mente, una sera tranquilla e calda, Asia che mi fa entrare, Harry che mi saluta e mi porta sulle stesse scale in cui siamo ora.

‘Qui ci siamo conosciuti un po’, vero?’

Gli chiedo io non appena il dolore passa, improvvisamente com’è arrivato. Lui s’illumina mentre mi si avvicina di nuovo.

‘Si, ci siamo scambiati i numeri’

Aggiunge lui, io annuisco piano.

‘Mi ricordo’

Dico sorridendo, lui mi accarezza il viso e si avvicina a me. Un secondo prima di essere a pochi millimetri dal mio viso si blocca di scatto, come se avesse ricordato qualcosa, e si allontana tristemente.

‘Harry, ti prego scusami ma sono stanca, puoi riaccompagnarmi?’

Gli chiedo io rischiando di piangere ancora, ma riuscendo a trattenermi.

‘Non preoccuparti Faith, andiamo’

Dice rassicurandomi ed entrambi ci alziamo e andiamo verso l’uscita. C’infiliamo in macchina e Harry parte subito. Durante il viaggio nessuno dice nulla, regna un silenzio stressante e io riesco solo a concentrarmi sul mio mal di testa insopportabile. Quando arriviamo scendiamo dall’auto e ci fermiamo a guardarci entrambi.

‘Ci vediamo domani?’

Gli chiedo io quasi implorante, lui sorride.

‘Domani sera?’

Mi chiede lui sorridendo.

‘No, Micol…’

Dico senza finire la frase, lui annuisce rigido.

‘Vengo domani mattina, prima di pranzo, va bene?

Mi chiede accarezzandomi un braccio, io annuisco fiondandomi ancora una volta tra le sue braccia; mi fa sentire a casa, bene, sicura.

‘Buonanotte’

Dico staccandomi, lui mi sorride.

‘Notte’

Ricambia e si avvia verso la macchina, io vado dal lato opposto. Quando sto per entrare mi blocco, raccolgo tutto il mio coraggio e corro verso Harry. Lui sta aprendo la portiera quando si accorge che
sto correndo verso di lui con le lacrime.

‘Faith…’

Inizia a parlare ma io lo zittisco: lo bacio. Lo bacio con una passione che Micol può solo immaginare, lo bacio davvero, ci metto tutto quello che non ho detto in quel bacio, probabilmente quel bacio rappresenta tutto quello che ho dimenticato. Lo bacio per non so quanto, le sue mani sono sui miei fianchi e sembrano impazienti, gli accarezzo la nuca mentre mi rendo conto che non mi sta respingendo, mi sta ricambiando! Quando ci stacchiamo restiamo in silenzio, nessuno dice nulla, ci guardiamo e sorridiamo.

‘Faith, tesoro’

La voce di Marta mi attira, mi giro di scatto e la saluto con la mano.

‘Devo andare’

Dico ad Harry, lui annuisce e torna in macchina, sembra felice. Vado verso Marta ed entrambe torniamo dentro, saliamo e ci salutiamo avanti alle nostre camere. Quando entro nella mia mi spoglio e mi lavo, infilo il pigiama e mi metto a letto. Asia dorme profondamente così provo a dormire.
Occhi di Harry, sorriso di Harry, labbra di Harry, ho baciato Harry e mi è sembrato più vero dei baci che Micol mi ha dato…
Questi sono i miei ultimi pensieri prima di crollare.

*spazio autrice*
ok, anche io non vedo l'ora di rivederli insieme lol. mi dispiace di avervi fatto aspettare ma dovevo farlo bene questo capitolo, grazie come sempre a tutte e un bacione.

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Capitolo 26
*** Truth ***


‘Faith!’

Una voce maschile mi risveglia bruscamente da un gran bel sogno.

‘Bambina, svegliati’

Strizzo gli occhi e metto a fuoco Micol, sbuffo quasi istintivamente e ringrazio il cielo che non se ne accorge.

‘Buongiorno’

Dico sforzandomi di sorridere con amore, lui ricambia,

‘Andiamo a fare un giro?’

Dice avvicinandosi e dandomi un bacio sul collo, m’irrigidisco ma cerco di rilassarmi immediatamente.

‘Ehm, va bene ma dovrei essere a casa per l’ora di pranzo’

Dico e la mia voce si affievolisce, Micol mi scruta pensieroso.

‘Perché?’

Mi domanda nervosamente, arrossisco.

‘Devo vedermi con Harry’

Decido di evitare di dirgli una bugia, già ne ho una da nascondere e mi sento scoppiare.

‘Lo hai visto ieri’

Dice lui in tono quasi minaccioso, sento montare la rabbia.

‘E allora? Non sono mica di tua proprietà! E’ il mio migliore amico’

Protesto scattando in piedi e alzando la voce più di quanto volevo.

‘Va bene, calmati’

Dice Micol alzandosi a sua volta e prendendomi un braccio, lascio che lui mi stringa mentre trattengo le lacrime, mi sento in colpa per il bacio della sera prima.

‘Vado in bagno’

Dico staccandomi da lui e chiudendomi in bagno; mi lavo e, quando esco, Micol va di sotto e lascia che io mi vesta. Infilo un semplice vestitino bianco e metto un paio di sandali neri, prendo la mia borsa e scendo. Micol mi sta aspettando in cucina, con lui c’è Asia.

‘Lo sai come la penso, Micol. Non mi piace come ti comporti, sei stato orribile’

La voce di Asia mi arriva all’orecchio e decido di rimanere in ascolto.

‘Andiamo Asia, sai cosa provo per lei, perché non avrei dovuto cogliere l’opportunità?’

Micol sbotta e Asia sbuffa violentemente.

‘Sei un idiota! Non sei riuscito a farti ricambiare e quindi…’

Asia s’interrompe perché faccio cadere la mia borsa, Micol si gira di scatto verso di me e mi viene in contro.

‘Tesoro, andiamo’

Dice prendendomi sotto braccio e mi trascina fuori senza lasciarmi il tempo di salutare la mia amica. Appena siamo fuori mi bacia senza dire nulla, mi bacia a lungo e io spalanco gli occhi per controllare che nessuno ci veda. Già normalmente non riuscivo a farmi prendere da lui ma ora, dopo aver baciato Harry, quel poco di passione si è ridotta fino a scomparire del tutto. Quando ci stacchiamo finalmente mi sento a mio agio, sorrido forzatamente mentre ci avviamo in macchina. Saliamo e in breve siamo al centro di Roma, lui mi parla del più e del meno mentre siamo in auto ma io riesco solo a sentirmi uno schifo totale. Odio me stessa per quello che sto facendo a Micol, sembra che io lo amassi molto e mi chiedo dove sia finito tutto quell’ amore. Quando scendiamo ci avviamo per negozi, è gentile con me, mi rigala anche una maglietta di cui m’innamoro subito. Mentre passeggiamo mi tiene la mano e una signora anziana ci dice anche che siamo una bellissima coppia, mi intristisco ancora di più ma sorrido lo stesso. Dopo un po’ torniamo alla macchina e ripartiamo.

‘Micol, cos’hai provato quando hai saputo del mio incidente?

Gli chiedo fissandolo, lui ci pensa un po’ su.

‘Io ero lì quando è successo’

Dice lui mordendosi il labbro.

‘Sul serio? E com’è successo?’

Gli chiedo io sorpresa e anche un po’ arrabbiata, avrebbe potuto dirmelo.

‘Un ragazzo mi stava picchiando, tu sei corsa per togliermelo di dosso e lui ti ha scaraventato in mezzo alla strada con una spinta’

Mi spiega lui con voce flebile e occhi puntati sulla strada, annuisco mentre assorbo la notizia. Sono corsa per salvarlo? Lo amavo, è chiaro! Dovevo per forza! E allora perché non sento nulla? Perché baciare lui e come baciare un corpo morto? Perché non è come baciare Harry? Perché con Harry mi sento speciale?
Le domande mi assillano per tutto il resto del viaggio, non dico una parola e lascio che i miei pensieri m’invadano violenti. Quando torniamo a casa Harry è appoggiato vicino alla macchina e mi aspetta. Scendiamo entrambi e Micol si sofferma a darmi un bacio più intenso del previsto; ancora una volta apro gli occhi e dedico uno sguardo sofferto a Harry, ha gli occhi lucidi e le nocche quasi bianche.

‘A dopo amore’

Dice Micol non appena ci stacchiamo e, passando accanto a Harry, entrambi si guardano in cagnesco.

‘Ciao Harry’

Dico imbarazzata e dispiaciuta, lui mi guarda inespressivo.

‘Non gliel’hai detto’

Va subito al sodo mentre io abbasso la testa e la scuoto sofferente, le lacrime adesso minacciano di tradirmi.

‘Faith’

Dice Harry appoggiandomi una mano sotto al mento e sollevandolo; mi costringe ad incrociare il suo sguardo e noto che è sofferente quanto il mio.

‘Andiamo’

Dice prendendomi la mano e portandomi in macchina, appena mette in moto lascio che le lacrime scorrano perché  se le trattengo ancora i miei occhi inizieranno a bruciare. Quando arriviamo avanti ad un grande Hotel a cinque stalle mi asciugo il viso e scendo dall’auto, lascio che Harry mi cinga la vita e mi accompagni di sopra. Appena siamo in camera sua facciamo entrambi la stessa cosa: ci buttiamo uno nelle braccia dell’altra, ci baciamo ancora e senza pensare a nulla. Questo bacio è così vero e sentito che mi fa dimenticare il mio senso di colpa per qualche secondo, finché Micol non mi torna in mente. Mi stacco di csatto e allontano Harry.

‘NO!’

Urlo in lacrie, Harry è sconvolto.

‘Non poso farlo! Ho un ragazzo! Io mi faccio schifo da sola’

Urlo liberando la rabbia e lasciandomi andare ad un pianto liberatorio. Harry mi prende una mano e mi fa sedere sul divano, mi abbraccia e lascia che le lacrime bagnino la sua spalla. Mi lascio cullare dalle sue braccia e mi rifugio in quel perfetto sconosciuto che sento di amare così tanto.

‘Harry’

Sussurro staccandomi da lui.

‘Mi dispiace, sto sempre a frignare’

Dico asciugando le lacrime con un fazzoletto che avevo in borsa, Harry sorride.

‘Non devi scusarti, lo capisco’

Dice lui scostandomi i capelli dietro un orecchio.

‘Vado a prenderti qualcosa da bere?’

Mi domanda premuroso senza smettere di accarezzarmi.

‘Si, grazie, una coca magari’

Dico singhiozzando ma riuscendo a fermare il flusso di lacrime, lui annuisce e va via. Quando resto sola riesco ad osservare la stanza per la prima volta e, a quel punto, il forte e improvviso dolore alla testa torna a colpirmi come una martellata inaspettata. Tanta gente, una serata felice, videogiochi, amici, risate, la scuola, Niall, Harry, un film, Asia e Josh. Tutte le immagini mi vorticano nel cervello in modo quasi perfido, mentre i miei ricordi si aprono per fare spazio ai nuovi. Quando il dolore cessa mi ritrovo con le mani tra i capelli e una valanga di nuove immagini da incanalare, sono già stata qui. Harry viene verso di me con una bottiglia di coca-cola e me la porge, la prendo mentre lui si siede accanto a me.

‘Harry, mi hai portata qui una sera, abbiamo visto un film e c’erano anche gli altri’

Riassumo io velocemente, lui sorride.

‘Si, è vero’

Dice raggiante e mi abbraccia, lascio che lui lo faccia. Appena ci stacchiamo prendo la coca e inizio a berla, mi blocco quando vedo una cosa molto familiare sulla scrivania vicino al balcone.

‘Harry’

Dico alzandomi e poggiando la bottiglia sul tavolo, mi avvicino al comodino e riconosco l’oggetto.

‘Ah si, è tuo’

Dice Harry affiancandomi e sollevando il mio libro per porgermelo.

‘Te lo leggevo quando eri in coma’

Dice lui mentre lo afferro e accarezzo la copertina.

‘Tu?’

Gli domando sorpresa.

‘Si, io’

Dice ridacchiando, io spalanco la bocca.

‘Che c’è?’

Mi chiede Harry curioso.

‘Niente, è solo che Micol aveva detto che era lui a leggermelo, ma è a casa tua…’

Spiego io giungendo ad una conclusione, Harry sbuffa nervoso e torna a sedersi.

‘Credo che Micol mi menta’

Concludo io appoggiando il libro sulla scrivania e Harry solleva la testa per guardarmi, il suo sguardo sembra implorante. Torno a sedermi vicino a lui e lascio che lui mi abbracci, più tardi ordiniamo da mangiare e, quando abbiamo finito, mi coccola fino a farmi addormentare.
Mi risveglio sul suo letto e mi alzo di scatto, è ancora giorno quindi deduco di non aver dormito molto. Mi alzo e vado in salotto, Harry è con Zayn e stanno seduti sul divano. Saluto Zayn e chiedo ad Harry di riaccompagnarmi. In poco tempo torniamo in villa e ci salutiamo con un semplice abbraccio. Appena torno dentro sento di nuovo una sensazione di angoscia e senso di colpa. Per tutto il pomeriggio me ne sto con Asia in piscina, verso le sette torno su e mi preparo. Appena un’ora dopo sono con Micol in pizzeria e mi sento come in gabbia, costretta a vivere una storia d’amore che non sento affatto mentre lui non se ne rende conto. Quando torniamo a casa mi stendo sul letto con tutti i vestiti e ripenso a Harry e faccio una cosa folle. Mi alzo e scendo di sotto, esco e chiamo un taxi, gli dico velocemente l’indirizzo dell’hotel in cui sono stata la mattina e partiamo. Durante tutto il tragitto vivo una lotta con me stessa, una parte vorrebbe tornarsene a casa mentre l’altra vuole assolutamente fare ciò per cui è partita. Quando scendo dal taxy prendo un bel respiro ed entro.

‘Buonasera, cosa posso fare per lei’

L’uomo alla reception interrompe il folle flusso dei miei pensieri.

‘Oh, ehm, devo vedere in signor Harry Styles’

Dico cordialmente, lui ridacchia.

‘Non alloggia qui’

Dice con tono freddo e conclusivo.

‘Oh, ma io non sono una fan, sono la sua migliore amica’

Dico afferrando il motivo di tanto distacco.

‘Vada via, la prego, è già la trentasettesima ragazzina che viene oggi’

Dice sbrigativo e mi fissa arrabbiato.

‘La prego, io…’

‘Sicurezza’

Chiama due omoni vestiti di nero, questi arrivano e mi sollevano per le braccia, trascinandomi fuori.

‘Ehi, che diamine fate?’

Liam sta entrando proprio in questo momento e mi riconosce al volo.

‘Lasciatela’

Dice correndo verso la sicurezza, i due omoni mi adagiano a terra e Liam mi viene in contro.

‘Tutto bene?’

Mi domanda premuroso, annuisco mentre entriamo.

‘E’ con noi’

Dice Liam al signore alla reception, questi mi fissa sbalordito.

‘Mi scusi signorina, io non…’

‘Non fa niente’

Gli dico mentre saliamo le scale.

‘Se vuoi entrare devi usare il nome in codice, ti basterà dire che vuoi vedere il grande Gatsby’

Dice Liam facendomi l’occhiolino, gli sorrido mentre arriviamo al piano. Bussiamo alla porta ed è Niall ad aprire.

‘Faith, che ci fai qui?’

Mi domanda abbracciandomi, lo ricambio felice.

‘Harry?’

Gli chiedo velocemente, lui mi indica la seconda stanza sulla destra. Vado e busso.

‘Avanti’

Risponde la voce ovattata di Harry, prendo coraggio e spalanco la porta. Lui è steso sul letto e indossa un paio di boxer e una maglia bianca a mezza manica, la testa è china sul suo cellulare.

‘Si Zayn, è qui il tuo caricabat…’

S’interrompe non appena mi vede, si alza e viene verso di me appoggiando il cellulare sul letto.

‘Faith? E tu che fai qui?’

Mi chiede sorpreso, io mi avvicino a lui e gli prendo il viso tra le mani. Lo guardo negli occhi mentre prendo un respiro profondo e faccio quello per cui sono venuta.

‘Credo di amarti, Harry’

*spazio autrice*
ragazze, devo dirvi una cosa: le vostre scorse recensioni mi hanno commossa. sapere che vi ho coinvolte a tal punto da farvi piangere è per me una gioia grandissima, davvero. mi rendete felici, le vostre recensioni sono un dono. un bacio e un grazie sincero a tutte voi.

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Capitolo 27
*** Stay ***


‘Come?’

Mi chiede Harry sbattendo le palpebre più volte e spalancando gli occhi, il mio sorriso svanisce. E se non fossi corrisposta?

‘T-ti amo’

Farfuglio io, lui mi scruta pensieroso. Trattengo il fiato mentre riesco quasi a sentire i nostri respiri, poi Harry sorride e mi bacia. Il mio cuore fa una capovolta mentre le nostre labbra ritrovano la confidenza che credo ci sia sempre stata. Le sue braccia mi avvolgono facendo aderire i nostri corpi mentre non riesco a fare a meno di pensare che appartengo a lui. Ho dimenticato tante cose ma questo sono certa che sia vero.

‘Ti amo’

Sussurra lui non appena ci stacchiamo, sorrido sulle sue labbra e mi stampa un altro bacio.

‘Come sei venuta qui?’

Mi chiede appena sciogliamo l’abbraccio e ci sediamo entrambi sul suo letto.

‘Con un taxi’

Rispondo, lui sorride e mi cinge le spalle, mi appoggio sulla sua spalla.

‘E ti hanno lasciata entrare?’

Mi chiede scrutandomi, ridacchio.

‘Veramente mi stavano trascinando fuori di peso’

Scoppio a ridere appena lo dico, lui ridacchia.

‘E poi?’

Mi domanda sorpreso.

‘E’ arrivato Liam e mi ha fatto entrare’

Spiego, lui annuisce.

‘Gli dirò che devono lasciarti entrare quando vuoi’

Sussurra lui, gli sorrido e lui fa lo stesso.

‘Lo dirai a Micol?’

Mi domanda diventando improvvisamente serio.

‘Si’

Dico decisa e lui sorride prima di abbracciarmi.

‘Dovrei tornare…’

Dico non appena mi ricordo che è tardissimo, sollevo il cellulare e vedo l’orario, mezzanotte.

‘E’ tardi’

Dico alzandomi di scatto, Harry mi afferra la mano e mi trattiene.

‘Resta’

Dice soltanto, io lo fisso e poi torno a sedermi. Prendo il cellulare e compongo il numero di Asia.

‘’Faith?’’

La sua voce risponde quasi subito.

‘’Asia, stasera resto da Harry, va bene?’’

Gli chiedo, per un attimo sento solo uno strano silenzio.

‘’Va bene, mia zia è fuori con il suo compagno e credo tornerà tardi, non se ne dovrebbe accorgere’’

Risponde lei.

‘’Grazie’’

Le dico e lei mi saluta, appena attacco Harry mi sorride con dolcezza.

‘Dormirai qui?’

Mi domanda per conferma, annuisco sorridendo. Mi tolgo le scarpe e mi sdraio sul letto, vicino a lui.

‘Mi presti qualcosa?’

Gli chiedo fissandolo, lui mi guarda maliziosamente ma sorride subito dopo.

‘Le mie maglie sono là’

Dice indicandomi una cassettiera sulla destra; mi alzo e apro il primo cassetto, prendo una canottiera a mezza manica, bianca e abbastanza lunga da arrivare a coprirmi lo slip.

‘Vado a cambiarmi’

Dico andando verso il bagno.

‘Puoi farlo qui’

Dice Harry ridacchiando.

‘Preferisco andare in bagno’

Rispondo e lui scuote la testa sorridendo. Mi chiudo in bagno e mi tolgo i vestiti, mi lavo con un asciugamano pulita e m’infilo la maglia. Sono felice che mi copra per bene, così esco. Quando torno in camera Harry è steso sul letto e indossa solo i boxer.

‘V-vuoi dormire così?’

Gli chiedo io osservandolo, lui sorride.

‘Si, fa caldo’

Conclude lui; io annuisco e ingoio un bel po’ di saliva prima di avanzare verso il letto e stendermi accanto a Harry.

‘Sei bellissima’

Mi sussurra appena mi sdraio vicino a lui, arrossisco e gli do un bacio sulla guancia.

‘Grazie’

Dico mentre lui mi osserva.

‘E anche sexy’

Aggiunge e io mi porto istintivamente le mani sull’orlo della maglietta, lo abbasso e lui lo nota.

‘Non devi vergognarti’

Dice sorridendo, arrossisco ancora di più (se possibile).

‘Mi dispiace, ma tutta la confidenza che avevo con te l’ho dimenticata’

Dico io triste, lui mi accarezza il viso mentre mi stringo a lui.

‘La ricorderai’

Mi conforta e io gli sorrido.

‘Avevamo mai dormito insieme?’

Gli chiedo imbarazzata, lui mi fissa.

‘No, mai’

Risponde, io mi agito un po’ ma mi rilasso subito dopo.

‘Faith, devo farti una domanda’

Dice lui diventando improvvisamente serio.

‘Dimmi’

Lo incito io, mi sembra che si stia innervosendo.

‘E’ una domanda un po’, ecco, diciamo particolare’

Dice lui agitandosi, lo fisso confusa.

‘Puoi farmela, tranquillo’

Lo invito accarezzandogli un braccio.

‘Non ti offenderai, vero?’

Mi chiede ancora, io sbuffo un po’ spazientita ma sorrido subito dopo.

‘No, vai’

Gli dico, ormai sono curiosa. Lui prende un bel respiro prima di parlare.

‘Tu e Micol avete…’

Inizia ma si blocca e le parole restano sospese in aria il tempo di un secondo, poi la mia mente completa la domanda.

‘No, assolutamente no! Insomma, no!’

Dico io velocemente, lui tira un sospiro di sollievo e sorride.

‘Va bene’

Dice con voce calma e mi stringe di nuovo prima di baciarmi un’altra volta. Lascio che lui mi coccoli per tutta la sera prima di crollare.
 
*la mattina dopo*
 

Quando mi sveglio la prima cosa che vedo è il bellissimo viso di Harry; resto a guardarlo per un po’ finché non mi alzo e corro in bagno. Mi lavo velocemente il viso e anche i denti, nonostante debba fare con il dito in assenza di uno spazzolino. Appena ho fatto torno a letto e rimango ad osservarlo, è veramente un angelo e io sono fortunata ad averlo. Gli accarezzo i riccioli che gli ricadono morbidi sugli occhi e lui si muove impercettibilmente prima di sorridermi e aprire gli occhi.

‘Buongiorno’

Gli dico, lui si stiracchia e torna a guardarmi.

‘Buongiorno’

Risponde prima di alzarsi e andare in bagno. Dopo alcuni minuti ritorna e si sdraia accanto a me, noto che profuma e mi rendo conto che abbiamo avuto la stessa idea. Gli sorrido e lascio che mi baci con amore e ringrazio il cielo di essermi lavata appena sveglia. Ci coccoliamo a lungo prima di alzarci. Harry esce dalla stanza e io chiudo la porta per vestirmi. Mi sfilo la maglia e indosso i miei vestiti prima di uscire a mia volta.
In salotto ci sono i ragazza seduti intorno al tavolo e mi salutano tutti.

‘Ciao ragazzi’

Li saluto e mi siedo tra Harry e Niall. Osservo il tavolo e vedo uova, bacon, pane e persino fagioli. Harry mi scruta e sorride.

‘Puoi ordinare quello che vuoi’

Mi dice porgendomi il cellulare della camera; compongo il numero e ordino una tazza di latte, delle fette biscottate e della nutella. Arrivano in camera in pochi minuti e inizio a mangiare anche io.

‘Non è un po’ misera come colazione?’

Mi chiede Niall, io ridacchio.

‘E’ più che abbondante, di solito non la faccio affatto’

Spiego io e lui scuote la testa divertito.

‘Posso assaggiare?’

Mi chiede Louis indicando la fetta biscottata ricoperta di nutella, annuisco e gliela passo, gli da un morso.

‘Mhh, è buona’

Dice e me la restituisce.

‘Tienila, ne faccio un’altra’

Dico e lui la mangia tutta. Facciamo colazione e poi ci sediamo sul divano a guardare un po’ di televisione.

‘Harry, dovrei tornare’

Dico dopo circa mezz’ora, lui annuisce ed entrambi ci alziamo.

‘Ci vediamo, ragazzi’

Dico salutando tutti con un abbraccio e stampando un bacio a Niall. Mi salutano e io ed Harry usciamo. Arrivati giù saliamo in macchina e partiamo.

‘Sono stata bene’

Dico, lui si gira verso di me e mi sorride.

‘Io sto sempre bene quando sono con te’

Dice, arrossisco e gli accarezzo una mano. Appena arriviamo in villa scendiamo.

‘Ci vediamo domani?’

Mi chiede, annuisco.

‘Domani sera, così avrò il tempo di dirlo a Micol’

Dico, lui annuisce serio e mi abbraccia prima di tornare in macchina e sparire dietro l’angolo.

‘Mi avvio verso casa con un groppo in gola e lo stomaco ridotto ad un chicco d’uva, tale il senso di colpa. Entro e Micol è seduto sui divanetti dell’ingresso, appena mi vede scatta in piedi e viene verso di me.

‘Dove sei stata?’

Mi domanda scrutandomi, c’è già rabbia nei suoi occhi. In fondo non serve un genio per capire dove ho passato la notte.

‘Micol, devo dirti una cosa’

*spazio autrice*
allora ragazze, lo so che la parte del risveglio è poco romantica ma diciamoci la verità, è normale baciarsi a prima mattina senza nemmeno essersi lavati i denti? lol direi di no, so che è poco plausibile ma volevo che somigliasse a ciò che tutte noi avremmo fatto. Comunque un grazie enorme a tutte e un bacio.

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Capitolo 28
*** Ready or not ***


‘Dove sei stata?’

Mi chiede nuovamente Micol; mi mordo il labbro inferiore mentre mi accomodo su uno dei divanetti, lui mi imita sedendosi accanto a me.

‘Ho passato la notte da Harry’

Rispondo guardandolo negli occhi, cerco di reggere il suo sguardo. Prende un bel respiro e rilassa le mani.

‘E cosa avete fatto?’

Mi chiede senza mezzi termini, lo fisso.

‘Nulla, abbiamo dormito insieme. Tutto qui’

Dico e aspetto la sua sfuriata, so che ci sarà a breve, la sento.

‘Va bene’

Risponde solamente e mi sorride. Lo fisso incredula.

‘V-va bene?’

Farfuglio io chiedendoglielo, lui ridacchia.

‘E’ il tuo migliore amico e mi sta bene, non voglio tenerti in catene. Io ti amo e ti rispetto’

Dice avvicinandosi a me e baciandomi subito dopo. Rimango immobile, con gli occhi sbarrati, e delle labbra umide  invadenti sulle mie. Non posso crederci, come posso lasciarlo ora? Dopo questa dimostrazione d’amore? Mio Dio, mi sento soffocare. Appena ci stacchiamo ringrazio il cielo e mi alzo.

‘Vado di sopra’

Dico con gli occhi ancora spalancati, lui si alza a sua volta e sorride. A quel punto il forte e improvviso dolore alla testa torna a colpirmi con violenza; mi porto le mani
sulle tempie e faccio spazio ai nuovi ricordi: una ragazza perfetta, Micol che bacia lei, io mi arrabbio… tutto torna tranquillo e Micol mi sta accarezzando la schiena.

‘Faith, cos’hai?’

Mi domanda con aria preoccupata, tutto torna.

‘Hai baciato una ragazza qui, proprio avanti a me, poi hai baciato me su quelle scale’

Dico indicandogli le scale, lui spalanca la bocca.

‘T-ti ricordi?’

Balbetta tremando e fissandomi pallidissimo, annuisco.

‘Oh mio Dio’

Dice restando immobile, mi avvio verso le scale ma lui mi afferra un braccio e mi blocca.

‘Faith, io…’

Inizia ma rimane zitto, mi giro e lo fisso.

‘Eravamo già insieme quando la baciasti?’

Gli chiedo, lui sembra agitato.

‘No’

Risponde con sicurezza, non gli stacco gli occhi da dosso.

‘Mh, davvero? I ricordi risalgono a poco più di due settimane, ne sono certa. Stavamo già insieme, lo so’

Dico strattonandolo e correndo di sopra, lui mi blocca ancora.

‘Si, hai ragione. Mi dispiace’

Dice cercando di scusarsi. Voglio arrabbiarmi, voglio farla finita, dirgli che non sono delusa o gelosa ma solo stanca di fingere un amore che non sento. Voglio falo davvero ma non lo faccio, non ci riesco. Così lascio che lui mi abbracci e scoppio in lacrime, piango perché me sento come se fossi in una gabbia aperta e non avessi la forza e il coraggio di uscirne. Lui mi stringe.

‘Che hai?’

Mi domanda senza smettere di accarezzarmi. Non posso fare a meno di pensare che lui non è come Harry, che sa quando parlare e quando lasciar perdere. Faccio il confronto quasi spontaneamente e mi sento morire dentro.

‘Nulla, sono stanca’

Dico fingendo un sorriso; mi allontano da lui e asciugo le lacrime, gli do un bacio e corro in camera mia. Asia è stesa sul letto e legge. Non appena mi vede mette giù il libro e viene verso di me.

‘Com’è andata?’

Mi chiede sorridente.

‘Abbiamo dormito’

Rispondo impassibile, lei sembra delusa ma non insiste.

‘Faith, ho una sorpresa per te. Vestiti bene che ti porto in un posto’

Dice e esce dalla stanza. Mi lascia lì pensierosa e così faccio quello che mi ha detto. Vado in bagno e mi lavo; una volta uscita infilo un paio di jeans scuri, una camicetta blu a mezza manica e delle ballerine beige. Alzo i capelli in una coda e metto un filo di mascara. Scendo emozionata e la trovo seduta sui divanetti, appena mi vede mi trascina verso l’uscita.

‘Dove mi porti?’

Le chiedo emozionata, lei sorride.

‘A fare un, mmh, diciamo un testa d’ammissione’

Risponde facendomi l’occhiolino, le sorrido curiosa. Prendiamo la metro e arriviamo al centro di Roma, scendiamo velocemente e ci avviamo in una grande palazzo storico assolutamente ben tenuto. Appena entriamo noto ovunque dipinti e sculture che mi fanno sentire calma e in pace col mondo. Guardo meglio e noto, appesi alle pareti, cartelloni che pubblicizzano uno dei più famosi college londinesi: Oxford.

‘Che ci facciamo qui?’

Le chiedo strabuzzando gli occhi.

‘Lo vedrai’

Mi risponde misteriosa e mi trascina verso una sala d’aspetto. Lì ci accoglie una donna in tailleur con un gran sorriso.

‘Faith, non è vero?’

Mi domanda dolcemente, annuisco confusa. Asia mi lascia e la donna mi accompagna in un’altra enorme sala.

‘Buona fortuna’

Mi dice prima di lasciarmi sull’uscio. Entro e noto un tavolo lungo a cui siedono tre uomini di mezza età dall’aspetto annoiato e severo.

‘Buongiorno signorina’

Mi saluta cordialmente quello sulla destra, ha un accento molto britannico nonostante parli un buon italiano.

‘Salve’

Saluto impacciata; l’uomo al centro mi indica una sedia e io mi siedo velocemente.

‘Io sono Paul’

Spiega l’uomo a destra.

‘Lui è James e lui Rick’

Dice indicando prima l’uomo al centro e poi quello a sinistra, sorrido anche se non ho idea di cosa stia facendo.

‘E lei è?’

Mi domanda incoraggiante.

‘Faith’

Rispondo ingoiando la saliva, loro annuiscono.

‘Bene, so che lei è qui per la borsa di studio per studiare a Oxford. Abbiamo visionato il suo curriculum e lo troviamo davvero sorprendente, complimenti per la media altissima’

Dice Rick; spalanco gli occhi e annuisco incredula, ucciderò Asia più tardi. Una borsa di studio per Londra? Poteva avvertirmi.

‘Sua madre ha organizzato l’incontro solo due giorni fa. Le iscrizioni si terranno tra una settimana e lei è già in terribile ritardo, ma abbiamo deciso di provinarla comunque perché sappiamo del sui inglese’

Mi spiega il signor James con voce melliflua, annuisco senza riuscire a dire nulla di sensato.

‘Da adesso in poi parleremo in inglese, è pronta?’

Mi domanda Paul cercando di sorridere.

‘S-si’

Balbetto io e loro annuiscono. Appena iniziano mi sembra di aver dimenticato tutto quello che so dell’inglese, ascolto con attenzione e, quando tocca a me, resto alcuni secondi zitta. Sono nervosa e non so cosa dire, le parole restano bloccate nel mio cervello, le frasi perfettamente formulate non vogliono saperne di lasciarsi pronunciare. I signori aspettano in un teso silenzio, uno sbuffa ma nessuno mi mette fretta. Sono sull’orlo del panico quando penso a Harry, a come è facile parlare con lui e me lo immagino che varca la soglia e si siede di fronte a me. A quel punto prendo un bel respiro e inizio. Racconto di me, della mia vita, i miei interessi e gusti personali, gli ultimi mesi, il mio amore per l’inglese e loro mi ascoltano sorridenti. Mi fanno qualche domanda ogni tanto e cerco di essere chiara e precisa, alla fine mi alzo e vado verso di loro.

‘Signorina, è stata quasi eccellente. La borsa di studio è sua’

Mi dice il signor Rick alzandosi e stringendomi la mano, lo fanno tutti e io sorrido.

‘Grazie mille’

Dico quasi commossa, loro mi passano una cartellina contenente un certificato, dei documenti d’ammissione e un biglietto aereo.

‘Quando parto?’

Chiedo reggendo il biglietto.

‘Entro la fine di agosto, meglio se tra il venti e il ventisette’

Risponde il signor James.

‘Quanto starò via?’

Gli chiedo ancora, loro ridacchiano.

‘La borsa è valida per un anno, se vorrà restare oltre dovrà impegnasi ad avere una media alta’

Mi risponde il signor Paul con una voce a metà tra il severo e il comprensivo, sorrido e saluto uscendo. Quando sono fuori prendo un bel respiro e mi sfogo lasciando andare una risata convulsiva.

‘Io ti uccido’

Urlo ad Asia, che mi corre incontro.

‘Ti hanno presa, lo sento!’

Urla lei di rimando e mi abbraccia, la stringo.

‘Grazie’

Le dico appena sciogliamo l’abbraccio.

‘Perché non me lo hai detto?’

Le chiedo nervosamente, lei ridacchia.

‘Non l’avresti fatto’

Mi risponde, la fisso.

‘Starò lontana da te’

Dico fermandomi di scatto e guardandola, lei sorride.

‘Non credo proprio’

Dice mostrandomi il suo certificato di ammissione.

‘Dimmi che non è un sogno’

Le dico abbracciandola.

‘E’ stato Josh a darmi l’idea. Ne ho parlato con mamma e per lei andava bene, sai che odio l’Italia. Tua mamma è stata un po’ più difficile da convincere ma alla fine ha capito che è una grande opportunità e ti ha iscritta’

Spiega Asia emozionata, anche io non so cosa pensare. Ci accorgiamo che è ora di pranzo e andiamo a mangiare una pizza. Passiamo il pomeriggio per negozi, ridiamo e stiamo insieme dopo tanto tempo. La giornata mi rimette decisamente di buon umore, non penso a nulla e mi godo la compagnia della mia amica. Dopo chiamo sia mamma che papà e gli do la bella notizia, entrambi sono felici e io mi sento soddisfatta. Verso le sei prendiamo il bus e torniamo a casa. Corro di sopra e mi do una rinfrescata, metto un vestitino rosa pallido e dei sandali neri e mi arriccio i capelli. Scendo velocemente e trovo Harry che mi aspetta. Prima che possa fermarlo lui mi bacia con amore, mi lascio prendere ma, quando ci stacchiamo, sento uno sguardo colmo di odio addosso.
Mi volto e Micol mi sta fissando.

*spazio autrice*
nuovi sviluppi improvvisi lol grazie ancora a tutte, io vi amo sul serio. un bacio cc:

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Capitolo 29
*** Hurricane ***



‘Micol, io…’

Cerco di spiegarmi e inizio a parlare, ma mi blocco improvvisamente. Cosa dovrei dirgli? Che non lo amo e che, anche se una volta ero innamorata di lui, non ricordo nemmeno un briciolo di quel sentimento? Che mi sento in gabbia can lui? Che Harry mi rende felice mentre con lui sento solo un costante senso di angoscia?
Micol mi sta fissando, è arrabbiato, lo vedo. Harry mi fissa a sua volta, lui è confuso ma a breve capirà sicuramente cosa sta succedendo.

‘Torno subito’

Sussurro a Harry; lui annuisce senza dire nulla ma mi lascia la mano a malincuore. Vado verso Micol e lo trascino dentro. Non riesco a fare nemmeno due passi che mi piego in due dal dolore: mi porto le mani alla testa, pronta e preparata a quello che sta per succedere. All’improvviso i volti arrabbiati di Harry e Micol mi balenano d’avanti; stesso posto, situazione diversa. Stanno litigando, Micol mi trattiene e Harry gli da un pugno. Quando il dolore cessa sia Harry che Micol mi sono vicini, uno mi tiene la testa mentre l’altro mi accarezza un braccio.

‘Faith?’

Mi chiama Harry fissandomi preoccupato, strizzo gli occhi e metto a fuoco.

‘Sto bene’

Dico alzandomi lentamente da terra e Micol mi da una mano.

‘Cosa è successo?’

Mi chiede lui, io lo fisso.

‘Ho ricordato il vostro litigio, qui’

Spiego io, direttamente in inglese, in modo che capiscano entrambi. Harry sorride e annuisce, Micol sembra pensieroso. Decido di approfittare della situazione e raccolgo tutto il mio coraggio.

‘Micol, devo essere onesta. Io non ti amo. Ho provato a ricordare, credimi, mi sono sforzata il più possibile. Quando mi baci non sento nulla che mi faccia desiderare ancora le tue labbra. Non dipende da Harry, dipende da me. Sono io che non riesco a sentire quello che sentivo prima. Mi dispiace’

Dico tutto d’un fiato, Micol mi lascia parlare senza interrompermi. Alla fine mi fissa arrabbiato e poi sposta lo sguardo su Harry.

‘E’ colpa tua!’

Urla prima di scagliarsi addosso a lui, Harry indietreggia quando Micol gli da un pugno. Harry si tasta il labbro sanguinante e fissa Micol con odio per alcuni secondi, poi si avvicina a Micol, pronto al colpirlo.

‘NO!’

Urlo frapponendomi tra loro, Harry si ferma di scatto e mi fissa impassibile. Micol sembra stia per piangere ma non smette di avere un’espressione d’odio negli occhi. Mi giro lentamente verso Micol e mi avvicino a lui.

‘Non dovevi colpirlo’

Gli dico seria ed estremamente arrabbiata, lui annuisce. Torno da Harry e lo prendo per mano.

‘Andiamo’

Gli sussurro trascinandolo verso la macchina, lui annuisce e viene via. Appena siamo in macchina gli prendo il viso tra le mani e lo sollevo.

‘Fammi vedere’

Dico toccando il labbro, sussulta perché è spaccato lateralmente. C’è anche un livido lieve sulla guancia. Lo accarezzo e lo guardo negli occhi, non sembra arrabbiato con me.

‘Mi dispiace Harry, avrei dovuto dirglielo stamattina ma è stato così comprensivo quando gli ho detto che avevo dormito da te, non ce l’ho fatta’

Mi scuso io trattenendo le lacrime, Harry mi fissa impassibile. Dopo alcuni secondi mi solleva il viso e mi sorride piano, sento come se il suo sorriso fosse riuscito a scaldarmi completamente.

‘Non fa niente’

Dice e mi da un piccolo bacio, poi mette in moto. Durante il tragitto non diciamo nulla, ce ne stiamo in silenzio. Appena arriviamo Harry parcheggia e mi benda.

‘Che fai?’

Gli chiedo appena annoda la benda sui miei occhi.

‘Una sorpresa’

Dice lui e riesco a percepire il suo sorriso. Mi fa scendere e mi conduce lungo una discesa. Improvvisamente il suolo diventa morbido e granuloso, non ci metto molto a riconoscerlo: sabbia. Appena ci fermiamo riconosco anche il rumore familiare delle onde del mare.

‘Una spiaggia’

Sussurro io e lui mi toglie la benda, proprio come avevo immaginato.

‘Che ci facciamo qui?’

Gli chiedo sedendomi per terra, lui mi imita.

‘Tu ami il mare, no?’

Mi domanda scostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

‘Si’

Rispondo arrossendo, lui ridacchia.

‘Ho un’altra sorpresa’

Dice alzandosi e allontanandosi. Quando ritorna regge in mano una chitarra.

‘Suoni?’

Gli chiedo stupita, non lo ricordavo.

‘Da poco e poche cose’

Risponde ridacchiando, si siede accanto a me e suona le prime, familiari note. La canzone la conosco, assolutamente, e l’amo sin da subito. Le parole, appena Harry inizia a cantarle, m’investono come un uragano, e con esse il dolore.

(CONSIGLIO DI ASCOLTARE LITTLE THINGS)

Your Hand fits in mine
like it’s made just for me
but bear this in mind
it was meant to be
and i’m joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me


Ero partita per il concerto della mia vita, Asia era emozionata quanto me. Arrivo avanti allo stadio e lo incontro, i nostri occhi si fissano a vicenda, poi svengo. Mi risveglio e sono con lui, mi sorride e dice di amare i miei occhi.

I know you’ve never loved
the crinkles by your eyes
when you smile
you’ve never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
but I’ll love them endless


La sera stessa stiamo insieme, allo stadio, ci abbracciamo e io mi rendo conto che è speciale. Il giorno dopo mi porta al Colosseo, giochiamo a nascondino e mangiamo insieme. Mi vuole baciare, Dio mio quanta paura, scosto il viso e me ne pento.

I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if I do it’s you (oh, it’s you)
they add up to
i’m in love with you
and all these little things


Lo sento cantare dal vivo, la sua voce mi scava l’anima, è meglio del previsto. Ora siamo al mare, quanto è bello stare con lui, mi stringe e ci buttiamo in acqua. Lo trascino sotto e, quando riemergo, i suoi occhi brillano. Mi bacia, ne sono innamorata.

You can’t go to bed
without a cup of tea
and maybe that’s the reason
that you talk in your sleep
and all those conversations
are the secrets that i keep
though it makes no sense to me


Mi porta al luna park, ci divertiamo, sembriamo bambini. Il giorno dopo sono sulle copertine di molte riviste, le persone mi odiano ma lui dice di amarmi, sono felice. Lui parte, deve fare un concerto per beneficenza, io vengo investita.

I know you’ve never loved
the sound of your voice on tape
you never want to know how much you weight
you still have to squeeze
into your jeans
but you’re perfect to me


Mi dimentico di lui, di quanto lo amo, di cosa abbiamo passato.
Micol mi ha mentito, mi ha resa sua mentre appartenevo già a qualcun altro. Ecco perché soffrivo, ecco perché non mi sentivo vicina a lui, non lo ero mai stata. Micol non avrebbe mai potuto avermi, ero già di qualcun altro.
Forse avrò perso la memoria, ma il mio cuore ricorda.

I’ve just left these little things
slip out of my mouth
because it’s you
oh it’s you
it’s you
they add up to
and i’m in love with you
and all these little things
I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if it’s true it’s you
it’s you
it’s you
they add up to
I’m in love with you
and all your little things


Quando Harry smette di cantare mi sento come se avessi dormito per mesi, strizzo gli occhi e mi guardo intorno.

‘Qui ci siamo dati il primo bacio’

Dico con le lacrime agli occhi, Harry si gira di scatto verso di me, gli occhi strabuzzati.

‘Ti ricordi?’

Mi chiede speranzoso.

‘Tutto’

Rispondo sorridendo e lui mi bacia. Sento quello che, in realtà, non ho mai scordato. Io lo amo.
Ci baciamo a lungo, senza dire nulla. Harry sorride tra un bacio e l'altro e le mie lacrime rendono tutto molto umido. Ad un certo punto ci ritroviamo stesi, senza nemmeno rendercene conto. Le sue mani sono sui miei fianchi e s'insinuano sotto il mio vestito ma non ci bado. Le sue labbra dedicano qualche attenzione al mio collo prima che la lampo del mio vestito venga slacciata. Sento un brivido quando le sue dita disegnano figure sconosciute sulla mia schiena. Tolgo il vestitino e gli sfilo la maglia. Non riesco nemmeno a rendermi conto di cosa sta succedendo, sono troppo felice di essere insieme a lui. In breve mi ritrovo ribaltata sotto il suo corpo, non sento il peso. Harry mi bacia ancora mentre le sue mani mi slacciano lentamente il reggiseno. Arrossisco incredibilmente quando me lo sfila via, lui sorride della mia timidezza e mi accarezza il viso. Intanto ruoto e faccio in modo di slacciargli i pantaloni, lui mi da una mano togliendoseli e rimanendo in boxer. Sento un leggero panico montare ma va via appena Harry mi bacia ancora.

'Sei bellissima'

Mi sussurra guardandomi negli occhi, sorrido e lascio che mi sfili anche gli slip. Quando anche Harry toglie l'intimo mi sento incredibilmente serena e pronta, più di quanto potessi sperare di esserlo. Lascio che Harry mi renda sua, sento un dolore intenso ma breve. Subito dopo percepisco solo Harry, mi concentro sul suo bel sorriso, quelle labbra che amo e gli occhi verdi che mi rendono felice. E' questione di attimi prima che io mi senta completamente sua. 
Appena Harry si sdraia accanto a me mi giro per fissarlo negli occhi, sono belli come sempre e mi rendono serena stasera, come tutte le volte che mi soffermo a guardarli.

'Ti amo'

Mi sussurra dandomi un bacio sulla fronte.

'Ti amo''

Sussurro anche io e lascio che le sue braccia mi tengano al sicuro

*spazio autrice*
ok, è stato difficile scrivere questo capitolo, dico davvero. Non volevo apparire volgare, assolutamente, volevo però essere intensa. Spero di esserci riuscita. Fatemelo sapere e grazie mille a tutte, siete degli angeli. Un bacio.

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Capitolo 30
*** Who is she? ***


‘Dovremmo andare’

Sussurra Harry dopo avermi abbracciato per oltre un’ora. Mi giro verso di lui e gli accarezzo il viso, scosto i riccioli e mi godo i suoi occhi stupendi, sorride quando gli bacio una guancia e mi stringe a sé.

‘Va bene, andiamo’

Dico e ci stacchiamo a malavoglia. Appena siamo in piedi torno ad arrossire, sono nuda e non riesco a farne a meno. Harry ridacchia quando mi copro il corpo con le mani e si avvicina a me.

‘Non devi vergognarti’

Mi sussurra baciandomi una spalla e mi passa i miei slip. L’infilo velocemente e metto anche il reggiseno. Harry intanto è già vestito e mi passa il vestitino, lo infilo e
Harry mi prende per mano. Appena entriamo in macchina ci guardiamo e sorridiamo senza un apparente motivo.

‘Era la tua prima volta, vero?’

Mi chiede Harry, arrossisco e annuisco imbarazzata. Harry sorride e mi bacia con dolcezza, quando ci stacchiamo mi fissa e sembra preoccupato.

‘Che c’è?’

Gli domando accarezzandogli il viso.

‘Nulla, è che non ero mai stato la prima volta di nessuno’

Mi sussurra scostandomi i capelli dietro l’orecchio, sorrido.

‘E’ stato bellissimo’

Dico rassicurandolo e lui mi abbraccia.

‘Anche per me’

Sussurra e io trattengo le lacrime, sono felice di aver ricordato.

‘Ti amo’

Dico guardandolo negli occhi, lui mi sorride.

‘Io di più’

Dice ridacchiando e io gli do uno schiaffetto sul braccio. Mette in moto e torniamo in centro, c’è un po’ di traffico ma è tutto abbastanza tranquillo.

‘Hai fame?’

Mi chiede Harry guardandomi, mi accorgo di averne.

‘Si’

Dico e Harry sorride e parcheggia vicino ad una pizzeria.

‘Ti riconosceranno’

Dico appena apre la portiera, lui sorride.

‘Non fa niente’

Dice e così entrambi scendiamo. Appena mettiamo piede nella pizzeria la situazione è tranquilla, ci sono perlopiù adulti e nessuno sembra prestare particolare interesse a Harry.

‘Buonasera’

Il cameriere viene al nostro tavolo e ci porge il menù. Sia io che Harry ringraziamo e iniziamo a guardarlo.

‘Che mi consigli?’

Chiede Harry chiudendo il menù, sorrido.

‘Andrei sul sicuro, margherita?’

Gli chiedo, lui annuisce e io chiamo il cameriere.

‘Due margherite, una birra e una coca cola’

Ordino e il cameriere annuisce portando via i menù. Appena siamo soli Harry mi prende una mano.

‘Come hai fatto a ricordare?’

Mi chiede Harry fissandomi, sorrido.

‘Non lo so. Forse è stata la canzone, Little Things è la prima che ti ho sentito cantare in live. O forse il posto…’

Dico senza sapermi spiegare, Harry annuisce e mi accarezza la mano.

‘L’importante è che ora hai ricordato’

Conclude baciandomi la mano con dolcezza, sorrido.

‘Ti giuro che prenderò Micol a pugni’

Dico diventando improvvisamente minacciosa, Harry s’irrigidisce ma scoppia a ridere.

‘Si, direi che dovresti. Se vuoi posso farlo io’

Dice lui e io ridacchio.

‘Non puoi togliermi questo divertimento’

Dico e lui scuote la testa ridendo. Micol è stato scorretto e e cattivo, non posso credere che mi ha mentito su una cosa così importante.

‘Io lo sapevo, sai?’

Chiedo ad Harry, lui mi fissa confuso.

‘Sapevi cosa?’

Mi chiede guardandomi.

‘Che non ero sua, che amavo te’

Spiego, lui sorride raggiante.

‘Davvero? E quando te ne saresti accorta?’

Mi domanda ancora, ci rifletto un po’ su.

‘Sin da subito, sin da quel giorno in ospedale. Quando ti ho visto triste avrei voluto fare qualcosa per consolarti, non ti conoscevo ma ti amavo, ne ero certa’

Spiego gesticolando, Harry ascolta e annuisce.

‘E perché non me lo hai detto?’

Mi chiede accarezzandomi il viso, lo guardo intensamente.

‘Perché Micol diceva che lo amavo, che era il mio ragazzo, che ero felice con lui, e io non sapevo come…’

Le parole mi muoiono in gola mentre le pronuncio, abbasso tristemente la testa, sull’orlo delle lacrime. Harry mi mette una mano sotto al mento e mi alza il viso, costringendomi a guardarlo negli occhi verdi e profondi.

‘Non è stata colpa tua’

Conclude baciandomi con amore. A quel punto arrivano le pizze e le bevande.

‘Buon appetito’

Diciamo all’unisono e iniziamo a mangiare. Appena abbiamo finito ci alziamo e Harry paga, poi usciamo. Non riusciamo a fare nemmeno due passi perché una folla di almeno un centinaio di ragazze ci accerchia.

‘HARRY! HARRY STYLES!’

Urla una e tutte le fanno da eco, Harry e io sorridiamo vedendo tutto quell’affetto. All’improvviso guardo i volti delle ragazze, i loro sguardi si spostano velocemente da me, a Harry e alle nostre mani intrecciate; alcune sorridono, altre piangono e altre ancora sono scettiche o addirittura arrabbiate. A quel punto ripenso al giorno in cui andai su Twitter e vidi quella serie infinita di insulti e le gambe mi diventano molli. E se non dovessi piacergli? Se tutte queste ragazze mi odiassero? Mi sentirei una pessima persona.
Harry continua a salutare, a scattarsi foto e a firmare autografi; è sorridente e carino con tutte, lascia la mia mano solo quando si rivela necessario, per il resto continua a stringermi senza problemi. Saluto anche io e cerco di essere carina e apparire calma. Le ragazze non mi dicono nulla, non si esaltano né s’intristiscono al mio passaggio, mi stanno semplicemente analizzando come anch’io farei al loro posto. Dopo un quarto d’ora che siamo incastrati tra telefoni, foglietti e penne arriva un cameraman che regge una telecamera e un giornalista con un microfono.

‘Harry, Harry Styles! Puoi fermarti per qualche domanda?’

Il giornalista sembra cordiale, così Harry annuisce.

‘Pochi minuti’

Dice con gentilezza e il giornalista sorride.

‘Allora, come ti sembra l’italia?’

Gli domanda, la sua voce rimbomba nel microfono e le ragazzine sono in ascolto.

‘E’ meravigliosa, uno dei paesi migliori e le fan sono fantastiche’

Dice Harry chiaramente, il giornalista traduce e le fan urlano facendoci sorridere, sono affettuose. Il giornalista fa qualche altra domanda sul tour e sulle vacanze imminenti, le ragazze sono entusiaste e ascoltano prima di urlare o incitare Harry. Dopo un po’ arriva la domanda tanto attesa.

‘Lei chi è?’

Chiede il giornalista indicandomi, tutte zittiscono. Harry si gira verso di me, mi sorride e torna a fissare le sue fan. Harry fa segno al giornalista di avvicinarsi, gli sussurra qualcosa all’orecchio e il giornalista gli dice qualcosa a bassa voce poi Harry guarda dritto verso la telecamera e risponde alla domanda.

‘La mia ragazza’

La maggior parte delle ragazzine urla senza contegno, alcune piangono mentre altre sorridono salutandomi. Sorrido alle fan e poi sorrido a Harry e gli sussurro un grazie, lui mi cinge la vita facendo impazzire tutte e poi mi trascina verso la macchina. Ci infiliamo dentro e tiriamo un sospiro di sollievo, mettiamo in moto.

‘Dici che potrei piacergli?’

Domando ad Harry, lui sorride.

‘Ti ameranno come ti amo io’

Dice e mi prende una mano, mi sento rassicurata. Per tutto il viaggio parliamo, ridiamo e siamo felici. Appena arriviamo scendiamo entrambi e Harry mi bacia ancora.

‘E’ stata la serata più bella in assoluto’

Dichiaro accarezzandogli il viso, lui mi bacia la mano.

‘Assolutamente d’accordo’

Dichiara prima di abbracciarmi e baciarmi con amore. Appena ci stacchiamo gli sorrido e lui fa lo stesso.

‘Ci vediamo domani sera?’

Mi chiede scostandomi una ciocca dal viso.

‘Si’

Dico abbracciandolo e lui mi bacia la fronte. Ci stacchiamo e lui torna in macchina mentre io vado dentro.
All’ingresso c’è Micol, ed è ora di affrontarlo.

*spazio autrice*
ah, finalmente ho pubblicato questo capitolo asdfghj. direi che è uno dei miei preferiti lol fatemi sapere che ne pensate e ancora grazie a tutte per il sostegno, siete meravigliose. un bacio c:

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Capitolo 31
*** Best friend ***


‘Faith, ciao’

Dice Micol alzandosi velocemente e venendo verso di me, incrocio le braccia cercando di contenere la rabbia.

‘Ciao’

Dico acidamente e mi avvio verso le scale, è tardi e non voglio litigare con lui. Mi segue mi afferra un braccio, mi trattiene e fa in modo di stari d’avanti.

‘Che c’è?’

Gli chiedo minacciosa, sembra sorpreso, forse non ha ancora capito che ho ricordato.

‘Perché sei arrabbiata?’

Mi domanda con aria innocente, scuoto la testa nervosamente.

‘Perché?! Pensaci su, non hai fatto nulla che potesse farmi arrabbiare ultimamente?!’

Gli domando ironicamente e mi libero dalla sua stretta, continuo a salire le scale ma lui mi blocca nuovamente.

‘Faith, cosa è successo?’

Mi chiede con voce decisa, tanto vale affrontarlo.

‘Cosa è successo?! Non mi hai mentito, Micol? Non mi hai detto che ti amavo, che eri il mio ragazzo, che stavamo insieme e cazzate varie? Non ti sei approfittato della mia perdita della memoria per il tuo tornaconto personale? Non mi hai completamente mancato di rispetto? Non mi hai portato via dal ragazzo di cui sono veramente innamorata?’

Urlo senza fermarmi, dico tutto d’un fiato e piango perché sono arrabbiata e piena di risentimento. Non mi sono mai sentita così presa in giro, sento quasi di odiare Micol, e io non ho mai odiato nessuno. Micol mi fissa stupefatto, ha gli occhi spalancati e un’aria incredula.

‘T – tu ricordi?’

Mi domanda balbettando, asciugo le lacrime con un gesto isterico e lo fisso minacciosa.

‘Fortunatamente si, ricordo tutto’

Dico nervosa, lui ha gli occhi lucidi e sembra sull’orlo delle lacrime.

‘Sei disgustoso, non me lo sarei aspettato da te. Mi fai schifo’

Urlo io e aspetto la sua reazione, poi fa la cosa più inaspettata: viene verso di me e mi abbraccia.

‘Mi dispiace’

Sussurra e sento le sue lacrime bagnarmi la spalla, non so cosa fare, sono immobile. Lascio che lui si sfoghi per un po’, poi lo allontano.

‘Perché lo hai fatto?’

Gli chiedo, m sono calmata anche io. Lui mi fissa quasi implorante, non piange più.

‘Perché ti amo, ti amo tantissimo’

Dice lui e mi fissa. Le parole mi colpiscono come un pugno, cosa posso fare?

‘Se mi ami veramente devi lasciarmi andare’

Riesco a dire solo questa banalissima frase fatta, lui mi fissa impassibile senza dire nulla.

‘Micol…’

Sussurro io, lui comincia torturarsi le mani.

‘Credevo che ti saresti innamorata di me, un po’ alla volta’

Dice lui, sembra realmente dispiaciuto.

‘Non avresti mai potuto avermi’

Dico io dolcemente, lui mi fissa triste.

‘E perché?’

Mi domanda con passione e si avvicina a me.

‘Perché appartengo già a qualcun altro’

Concludo e lui abbassa lo sguardo, si allontana lentamente da me.

‘Scusami, ti prego’

Mi dice in fine, lo guardo e sembra davvero dispiaciuto.

‘Ti perdono’

Concludo e lui sorride appena, prima di andare verso la cucina. Io tiro un sospiro di sollievo e torno in camera mia.
Asia dorme così metto il pigiama senza fare rumore, mi metto a letto e ripenso agli ultimi tempi, è bello non sentirsi più come se dovessi raccogliere pezzi andati persi. Mi sento completa finalmente, e mi addormento felice di aver ‘ritrovato’ Harry.

*la mattina dopo*

‘Faith, tesoro’

La voce di Asia mi sveglia dolcemente. Quando apro gli occhi sta aprendo le tende e sembra agitata ma felice.

‘Buongiorno’

Dico stiracchiandomi e sbadigliando, lei mi sorride.

‘Buongiorno’

Risponde e il suo cellulare vibra. Allungo la mano per afferrarlo ma lei mi precede e prende, scrive velocemente un messaggio e lo infila in tasca. Mi alzo confusa e vado in bagno, mi lavo ed esco. Asia sta mettendo alcune cose in un cassetto e, quando mi vede, chiude velocemente e viene verso di me.

‘Allora, come stai?’

Mi chiede distrattamente, sorrido, lei non sa nulla.

‘Bene, non mi sentivo così bene dalla sera che mi portasti al Colosseo ad incontrare Harry’

Dico, lei mi fissa a bocca spalancata e poi mi butta le braccia al collo.

‘TI RICORDI’

Urla felice e io la stringo ridendo.

‘Si, da ieri sera’

Dico e le sorrido, è felice.

‘Come hai fatto?’

Mi domanda curiosa, arrossisco ripensando alla serata.

‘Credo sia stato grazie a Harry’

Concludo sognante, lei sorride.

‘E c’è dell’altro’

Dico timidamente, lei mi fissa.

‘Dimmi’

M’incoraggia, arrossisco ancora ma raccolgo il mio coraggio.

‘Io e Harry abbiamo fatto l’amore’

Dico felice e senza mezzi termini, lei spalanca gli occhi.

‘Oh Dio!’

Dice sorridendo e mi abbraccia ancora. Le racconto della bella serata, tralasciando i dettagli che mi fanno imbarazzare, le dico anche di Micol e lei sembra sollevata e felice che ho ricordato. Alla fine del racconto mi vesto e scendiamo a pranzare. Marta ha cucinato con le sue mani e il pranzo è squisito. Anche lei mi abbraccia quando le dico che ho ricordato e sembra felice. Alla fine del pranzo io e Asia torniamo di sopra, ci mettiamo il costume e torniamo giù. Appena sono in piscina mi butto in acqua e trascino la mia amica con me. Passiamo il pomeriggio a schizzarci, a giocare, a parlare e a ridere come due bambine. Mi diverto e non penso a nulla, mi sento felice. Dopo qualche ora Asia torna di sopra, dice che ha sonno, io rimango a mollo. Ad un certo punto sento il mio telefono squillare; esco dall’acqua, mi asciugo le mani e rispondo, è Niall.

‘’Faith!’’

La sua voce mi rende subito felice.

‘’Niall! Come va?’’

Gli chiedo sedendomi sulla sdraio.

‘’Bene, ho saputo che hai ricordato, mi fa piacere’’

Dice lui, sorrido spontaneamente.

‘’Grazie mille’’

Ringrazio.

‘’Ti va di venire a fare un giro in città? Devo comprare un paio di pantaloni ma sono una frana con l’italiano’’

Dice lui e ridacchia.

‘’Certo, quando?’’

Gli chiedo.

‘’Tra mezz’ora?’’

Mi domanda, sorrido.

‘’Va bene’’

Confermo.

‘’Passo tra poco, ciao’’

Mi saluta e attacca. Poso il cellulare nella borsa, mi avvolgo un asciugamano intorno, prendo le mie cose e vado di sopra. Asia non è in camera e la cosa mi sembra strana, ma non ci faccio caso più di tanto. Mi asciugo i capelli e li lascio mossi, metto un paio di shorts di jeans stando attenta a non forzare la gamba, è ancora dolorante nonostante sia in via di guarigione. Abbino una semplice canotta rossa e metto delle converse nere. Prendo la mia borsa e scendo, Niall è all’ingresso. Appena mi vede mi abbraccia e io faccio lo stesso, mi è mancato.

‘Finalmente posso abbracciarti’

Dice con dolcezza, ridacchio.

‘Si, mi sei mancato’

Ammetto e lui sorride.

‘Anche tu, cara’

Dice ed entrambi ridiamo. Ci avviamo verso l’uscita e saliamo in macchina, mette in moto e arriviamo al centro di Roma in breve. Scendiamo e ci avviamo verso i negozi, Niall è quasi irriconoscibile con quegli occhiali da sole scurissimi e i vestiti insoliti.

‘Era proprio necessaria questa camicia orribile?’

Gli chiedo mentre camminiamo, assume un’aria da finto offeso.

‘Questa camicia è la parte principale del travestimento, rispettala’

Dice serio, ma scoppia a ridere subito dopo coinvolgendo anche me. Entriamo in un negozio e la commessa sorride.

‘Buongiorno’

Dice e io sorrido.

‘Buongionno’

Dice Niall con un pessimo accento, sorrido. Intanto scelgo due paia di jeans e li passo a Niall, lui va in camerino e prova il primo, poi esce.

‘Allora?’

Mi domanda, lo osservo bene.

‘Mh, no. E’ troppo lungo’

Dico osservando il tessuto che copre le scarpe, lui ride.

‘Sono basso’

Conclude sorridendo, ridacchio.

‘Sei adorabile’

Dico e lui mi abbraccia. Torna in camerino e prova il secondo.

‘Questo mi piace’

Dice non appena esce, lo osservo e mi trovo d’accordo con lui.

‘Anche a me, ti sta bene’

Dico e sorrido, lui alza i pollici in segno di approvazione e torna dentro. Esce reggendo il jeans che ha scelto e ci avviamo verso la cassa.

‘Questo?’

Mi domanda la commessa indicando il jeans.

‘Si’

Dico e lo appoggio sulla cassa, lei lo passa e Niall paga.

‘Ho fame’

Dico quando usciamo.

‘Io anche’

Dice Niall e ci avviamo entrambi verso un bar. Ci sediamo e, quando arriva il cameriere, ordiniamo due coche e prendiamo un pacco di patatine.

‘Allora, come ti senti ora che ricordi?’

Mi chiede Niall sorseggiando la sua coca e mangiando alcune patatine.

‘Molto meglio, prima temevo sempre di dire cose sbagliate o di fare sciocchezze’

Dico sorridendo e prendo delle patatine.

‘Mi fa piacere, odiavo trattarti con distacco’

Dice e sorseggia altra coca, sorrido.

‘Aw, quanto sei dolce’

Dico mangiando altre patatine, lui sorride e assume un’espressione da cucciolo.

‘Direi che sei il mio migliore amico’

Concludo imbarazzata e sorseggio la mia coca, lui sorride.

‘E tu la mia’

Dice ed entrambi sorridiamo. Finiamo le bibite e le patatine, paghiamo e usciamo. Mentre stiamo tornando alla macchina Niall si ferma d’avanti alla vetrina di un negozio sportivo, torno indietro e vedo cosa ha attirato la sua attenzione: una maglia del calciatore Balotelli.

‘Ti piace?’

Gli chiedo ridacchiando, ama questo sport.

‘Tanto, amo il calcio’

Dice continuando ad osservare sognante la maglia.

‘Anche io’

Dico e  lui mi fissa stupito.

‘Davvero? Hai un calciatore preferito?’

Mi domanda sorridendo.

‘Amo Messi e Iniesta’

Dico sorridendo, lui sembra sorpreso. Torna a fissare la maglia.

‘Se la vuoi prendila’

Dico incoraggiandolo, lui sorride.

‘Perché no’

Dice e mi trascina nel negozio.

‘Buongiorno’

Saluto appena entra, il commesso mi sorride. Andiamo direttamente verso la maglia in questione, è della Nazionale Italiana.

‘Posso aiutarvi?’

Domanda il commesso, annuisco.

'Si, lui vorrebbe provare questa’

Dico indicando prima Niall e poi la maglia, lui annuisce e prende la taglia giusta. La porge a Niall che la prende e corre in camerino, lasciandomi la busta con i jeans. Dopo un po’ esce e la sta indossando sorridente.

‘Devi prenderla’

Dico senza pensarci, lui sorride.

‘La prendo infatti’

Conclude e torna in camerino. Esce poco dopo e ci avviamo verso la cassa, compra la maglia e usciamo.

‘Ora dobbiamo andare, è tardi’

Dice, fisso l’orario sul mio telefono e annuisco, sono quasi le nove.

‘Il tempo è volato’

Ammetto mentre ci avviamo verso l’auto. Niall mette in moto e mi accompagna a casa. Appena arrivo noto qualcosa di diverso, c’è troppo silenzio.

‘Ti accompagno’

Dice Niall scendendo dalla macchina.

‘Grazie’

Sorrido mentre ci avviamo in casa. Appena entriamo non vedo nulla, è buio pesto e non vola una mosca. Non faccio nemmeno un passo che la luce si accende rivelando un bel po’ di gente.

‘SORPRESA!’

Urlano in coro e io mi sento stordita. Mi guardo intorno e noto festoni, palloncini, luci colorate, bevande, stuzzichini e coriandoli sparsi ovunque. Ci sono mia madre e mio padre, Marta e Franco, i ragazzi, Josh e Asia, persino Micol e i miei compagni di classe e poi c’è Harry.

‘Ma c-cosa…’

Riesco a farfugliare solo questo tanta la sorpresa. Asia viene verso di me, è splendida.

‘Hai ricordato tutto tranne che oggi è il tuo compleanno’

Dice e mi abbraccia, spalanco la bocca; è vero, oggi compio diciassette anni.

‘Oh, ma grazie’

Dico rivolgendomi a tutti, sono commossa.

‘Tu lo sapevi!’

Dico guardando Niall, lui sorride.

‘Colpevole!’

Dice alzando le mani in segno di resa, rido. Harry viene verso di me e mi bacia.

‘Buon compleanno’

Dice e io mi sento in paradiso.

*spazio autrice*
questo capitolo è proprio luuungo lol. volevo ringraziarvi ancora una volta per l'interessamento, siete stupende. credo che la storia sia quasi finita comunque, spero di finirla nel miglior modo possibile.
un bacio a tutte c:

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Capitolo 32
*** Surprise ***


‘Tutto questo quando l’avete organizzato?’

Chiedo sorpresa abbracciando Harry, lui sorride.

‘Sono giorni in realtà’

Dice e io ripenso ai giorni prima, non mi ero accorta di nulla, ero troppo presa da Harry e Micol. A quel punto penso alla mattina stessa.

‘Tu stavi nascondendo qualcosa!’

Dico ridendo a Asia, lei mi guarda e ridacchia.

‘Il tuo regalo’

Dice sollevando una busta piccola, celeste chiaro e ben sigillata con un fiocco. La prendo e le do un bacio.

‘E’ da parte mia e di Josh’

Dice emozionata, apro velocemente e spalanco gli occhi: è un libro, un libro che cercavo da mesi.

‘Asia!’

Dico correndole in contro e abbracciandola forte, lei mi stringe.

‘Dove lo hai trovato?’

Le chiedo, lei sorride.

‘Josh, lo ha ordinato in Inghilterra, la traduzione l’abbiamo fatta aggiungere. Potrai leggerlo sia in inglese che in italiano, così ti eserciti’

Dice lei, sorrido e ringrazio anche Josh, è un regalo stupendo. Subito dopo salgo a cambiarmi, metto un semplice vestitino blu senza maniche e delle ballerine beige, i capelli li lascio mossi e metto un po’ di eyeliner. Scendo e saluto tutti i miei amici, non li vedevo da un po’ e sono felice, anche loro sono emozionati all’idea di stare con i
One Direction.

‘Trattateli normalmente’

Dico ad alcune mie amiche parecchio agitate, annuiscono ma non credo che rispetteranno la mia richiesta. Mi diverto molto; sto un po’ con i miei genitori, ballo, sto con i ragazzi e con i miei amici, faccio l’idiota con Niall e sto molto tra le braccia di Harry. Ad un certo punto mio padre si avvicina a me e, nel casino generale, cerca di sussurrarmi qualcosa.

‘Prendi Harry e vieni fuori da questa baldoria? Vorrei parlargli’

Dice lui e, senza darmi il tempo di parlare, va fuori velocemente. Sospiro e vado verso Harry, so cosa mio padre ha in mente.

‘Harry?’

Lo chiamo, lui si gira di scatto e mi sorride, il mio cuore manca un battito, è bellissimo.

‘Dimmi bellezza’

Sussurra abbracciandomi, lo bacio dolcemente e gli accarezzo il viso.

‘Mio padre vuole parlarti’

Dico preoccupata, s’irrigidisce di scatto ma annuisce e si lascia condurre fuori.

‘Parla inglese?’

Mi chiede Harry pallido, sorrido.

‘No’

Dico netta, lui ingoia della saliva.

‘Scherzavo!’

Dico non riuscendo a vederlo agitato, lui ridacchia e mi guarda agitato. Mio padre è seduto su una delle sdrai a bordo piscina, appena ci vede arrivare scatta in piedi e si avvicina a noi.

‘Ciao Harry, non abbiamo avuto modo di conoscerci, mi chiamo Raffaele’

Dice e allunga la mano.

‘Piacere signore’

Risponde impacciato Harry e stringe la mano.

‘Allora, tu vivi a Londra, eh?’

Gli chiede mio padre, sorrido e sospiro, sento che sta per arrivare un interrogatorio.

‘Si, signore’

Risponde teso Harry, papà sorride.

‘Ehi, chiamami Raffaele, e rilassati ragazzo’

Dice ridendo e dando a Harry una pacca sulla spalla, lui sorride e si tranquillizza. Guardo papà e gli sorrido. Dopo gli chiede un po’ di cose sulla sua vita e sulla sua
famiglia, Harry è simpatico e cordiale e si rilassa poco a poco.

‘Volevo anche ringraziarti, so che ti sei occupato di lei’

Dice papà fissando Harry, lui annuisce e io stringo la sua mano.

‘Si, è stato un piacere’

Dice Harry, mio padre sorride e si alza, lo stesso facciamo noi.

‘E’ stato un piacere Harry, mi auguro per te che la tratterai bene’

Dice mio padre e stringe di nuovo la mano a Harry, lui annuisce serio.

‘Mi prenderò cura di lei’

Dice e papà va via, ma non prima di avermi abbracciata.

‘Mi piace’

Mi sussurra all’orecchio e torna dentro, sorrido.

‘Dici che gli piaccio?’

Mi chiede Harry dopo, io annuisco felice.

‘Molto’

Confermo e Harry si rilassa e sorride con amore, poi mi bacia e io gli getto le braccia al collo. Dopo un po’ torniamo dentro, ci divertiamo e stiamo insieme agli altri, è davvero una serata stupenda.
Alla fine della festa i miei compagni vanno via, mi salutano e mi baciano, io gli comunico che non tornerò a scuola e molti sembrano tristi. Mamma è papà vanno via poco dopo, hanno il lavoro e non possono trattenersi. Micol era già sparito a metà festa e non si vede nemmeno a fine serata. Asia se ne va in camera perché Asia ha un forte mal di testa. Marta torna a letto e ci saluta mentre i ragazzi tornano tutti in hotel. Io approfitto del casino per salire in camera e prendere il certificato di partecipazione al college londinese, lo nascondo nella tasca del vestito, voglio mostrarlo a Harry; proprio lui decide di restare ancora e ci ritroviamo da soli in salotto, seduti sul divano.

‘Davvero una bellissima festa, grazie’

Dico abbracciando Harry, lui mi stringe.

‘Ora viene il bello però’

Sussurra, mi alzo e lo fisso sorridendo.

‘Cosa vuoi dire?’

Gli chiedo curiosa, chissà cosa ha in mente.

‘Devo darti il tuo regalo’

Dice e mi tira su, mi lascio trascinare nella sua macchina, mi siedo e lascio anche che lui mi metta le mani sugli occhi e mi guidi verso il regalo. Cammino al buoi per un po’, finché le mani di Harry non si aprono e mi lasciano vedere: davanti a me c’è Harry che regge una scatolina bianca e minuscola, si avvicina a me e la apre. Quando vedo il regalo gli occhi mi  si riempiono di lacrime e mi porto le mani al viso, è una collana d’oro bianco alla quale è appeso un ciondolo meraviglioso che consiste nel
nome di Harry.

‘Harry, è bellissima’

Dico senza trovare altre parole, lui la tira fuori e me la mette lentamente, la chiude e io l’accarezzo come se fosse viva, significa tanto. Mi giro verso di lui e lo guardo commossa, lui mi asciuga le lacrime e mi sorride con amore. A quel punto mi bacia con dolcezza e mi accarezza i fianchi, mi aggrappo a lui e gli passo le dita tra i riccioli. In un secondo lui stende i sediolini e mi ritrovo sotto di lui, le sue mani s’insinuano sotto il mio vestitino togliendolo del tutto. Continuo a baciarlo mentre mi libero della sua maglia e lui fa lo stesso con il mio reggiseno. Dedica qualche bacio al mio collo mentre con le mani mi tortura dolcemente, intanto io gemo e gli sorrido. Dopo un po’ anche i suoi pantaloni sono a terra, toglie in breve i miei slip e mi accarezza, affondo le sita tra i suoi capelli e lo accolgo quando mi bacia ancora. Un secondo dopo siamo entrambi nudi e lui entra in me dolcemente, mi avvolge con le sue braccia e sento il suo calore. Lo bacio e ribalto la situazione, passando sopra, lui ridacchia ma mi prende i fianchi e detta il ritmo. In breve gemo e lui fa lo stesso, veniamo insieme e lui mi sorride, mi attira e sé e mi bacia con amore. Dopo crollo su di lui, Harry mi stringe e mi bacia la fronte con amore. Restiamo così un po’ prima di rivestirci e uscire, a quel punto mi rendo conto che non gli ho mostrato la sorpresa.

‘Devo mostrarti una cosa’

Dico frugando nella tasca e prendo il certificato, Harry si ferma e mi fissa.

‘Anche io ho un regalo per te’

Dico sorridendo, Harry mi ricambia.

‘Ma non è il mio compleanno’

Dice ridacchiando, lo guardo con amore.

‘Allora è un regalo per noi’

Dico porgendoglielo, lo prende e lo legge velocemente. Alla fine solleva lo sguardo e mi  guarda con dolcezza, mi solleva da terra e mi fa volteggiare.

‘Verrai a Londra! Saremo vicini!’

Dice solamente mentre mi rimette a terra e io annuisco sorridendo.

‘E’ grandioso!’

Aggiunge e mi bacia con amore, ricambio e gli accarezzo la nuca.

‘Ti amo, non immagini quanto’

Dico appena ci stacchiamo, lui sorride e mi accarezza il viso.

‘Oh, lo immagino eccome, perché io ti amo molto di più’

Dice e mi bacia ancora, stavolta sono certa di essere in paradiso.

*spazio autrice*
allora, amo molto questo capitolo, mi è piaciuto scriverlo, avevo molte idee. questo è il penultimo capitolo, credo che pubblicherò l'ultimo dopodomani o domenica. grazie ancora a tutte, siete stupende. un bacio :3

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Capitolo 33
*** Everyday since now ***


*spazio autrice*
ciao ragazze, come sapete questo è l'ultimo capitolo. è molto strano sbarrare la casella 'completa', dio mio, mi sembra ieri che avevo in mente questo progetto lol. forse farò un seguito, non lo so, magari racconterò la loro vita a londra, se avrò tempo lo farò.
prima di farvi leggere il finale volevo ringraziarvi tutte perchè siete dei veri angeli, mi avete seguita e recensita e vi adoro, a tal punto che vi ringrazierò una per una.
Ringrazio molto chi ha recensito sempre, chi lo ha fatto a volte e anche chi lo ha fatto solo una volta, ringrazio chi mi chiedeva sempre di aggiornare e chi mi ha detto che scrivo bene, è una bella soddisfazione. Ringrazio anche chi mi ha seguita silenziosamente, grazie davvero. Ringrazio in fine chi ha messo la storia nelle preferite\ricordate e seguite, cioè:
22_gennaio 
Adri_1D_Maghi 
baby223 
Bambi Potterhead 
BeMyHarry 
Cloe__ 
deniseforever 
Giorgia Hemmings 
Giulietta Schmidt _Styles 
Hazzalove1D 
horan_01 
HugMe_Harold 
Illsetyoufree 
italian_BTR98 
Korina1234 
Legolas_ 
marty937 
Miri_98 
natalyamatsko 
peter e wendy 
Pretty98 
Tayssmile 
thefrancy4 
_summer221D_ 
FreeLove 
hikaribonnph 
NYapple 
PamSwagSelectioner_Yo 
sara cullen 91 
tayanna 
WhiteEskimo_ 
YoungfavoriteMills1D 
_love_1D 
AcquaMarina_Horan 
aleeeeee13 
AnnaDApuzzo 
BeMyHarry 
ciccina 90 
Cristina Cuman 
Frafry94 
Gioy_1D_Love 
HarrehCupcake__ 
heartbeat_F_
IgLovepn 
ily_loveme 
improudirectioner_ 
Jtp994ever 
 LiliColliins_ 
luana_amassivethankyou 
Marialucia099 
maristella_armstrong 
MichelaNavy
MuchBetter__ 
Niall_Eyes 
PamSwagSelectioner_Yo 
Ricci_Sexy 
saradordolin 
sonounabioda00 
surfs_louis 
ThanksForAllIdols 
Thinkdifferent 
totta_carlotta 
voiceontape 
we_areinfinity 
youcanfly 
Zayngivemeyourlove 
Spero che l'ultimo capitolo vi piaccia, vi mando un bacio e a presto c:




*DUE SETTIMANE DOPO*

‘FAITH SEI PRONTA?’

La voce agitata di mamma mi ricorda ancora una volta che sono in ritardo, raccolgo le mie ultime cose e le etto in borsa, prendo la felpa e mi precipito giù per le scale. Ho il volo per Londra tra due ore, alle sette di sera, e devo correre in aeroporto, sono agitata e felice allo stesso tempo, Asia mi aspetta di sotto e i ragazzi sono già in aeroporto.

‘Eccomi’

Dico a mia madre scendendo, lei annuisce e corre verso la cucina. Torna dopo un po’ seguita da papà.

‘Mi mancherai’

Dice mio padre e mi abbraccia, sorrido e lo stringo, anche lui mancherà a me.

‘Ti voglio bene’

Dico baciandolo e salutandolo, lui sorride mentre vado fuori e mi siedo in auto, Asia è dietro e mamma è già alla guida.

‘Ci vediamo dopo’

Dice mia madre, mio padre annuisce e mi fa l’occhiolino, sorrido mentre vado via e l’ultima cosa che vedo è la mia casa.

‘Oddio, stiamo partendo!’

Squittisce Asia emozionata, io e mamma ci guardiamo e sorridiamo. Per tutto il viaggio nessuno dice nulla, ci limitiamo ad ascoltare musica e, in breve, siamo all’aeroporto. Scendiamo dall’auto ed aiutiamo mamma a scaricare i bagagli, ne prendiamo uno a testa e andiamo verso l’ingresso.

‘Di qua’

Dice mamma appena entriamo e indica il banco dei check-in, imbarchiamo velocemente i bagagli.

‘Ora devi entrare’

Dice mamma con le lacrime agli occhi, le sorrido.

‘Direi di si’

Dico andando verso di lei e abbracciandola, lei mi stringe e mi accarezza la schiena.

‘Oh tesoro, mi mancherai tantissimo’

Dice piangendo, cerco di trattenere le lacrime.

‘Tu anche mamma’

Dico e lei singhiozza, scioglie lentamente l’abbraccio e asciuga le lacrime.

‘Andate, altrimenti lo perdete’

Dice sforzandosi di sorridere, annuisco e prendo il mio bagaglio.

‘Ti voglio bene’

Dico, lei sorride e mi bacia una guancia.

‘Io anche’

Dice e abbraccia Asia.

‘Chiamatemi appena arrivate’

Urla mentre entriamo, annuisco e anche lei sparisce appena ci allontaniamo. Una volta dentro siamo entrambe scosse a emozionate, passiamo i controlli di sicurezza, mostriamo i biglietti e ci avviamo nell’ala interna.

‘Faith!’

Una voce che ben conosco mi fa girare di scatto, Niall mi abbraccia con vigore e io sorrido.

‘Ciao Asia’

Dice appena ci stacchiamo e la saluta, i ragazzi vengono verso di noi. Ci salutiamo e ci abbracciamo, c’è anche Paul.

‘Harry?’

Domando notando la sua assenza.

‘E’ andato a comprare l’acqua’

Dice Liam, sorrido e annuisco. Non vedo Harry da quasi una settimana, sono tornata a Napoli per fare i bagagli e lui è rimasto a Roma con i ragazzi, voglio abbracciarlo.

‘Sediamoci’

Propone Zayn avviandosi verso delle panchine, lo seguiamo e ci sediamo tutti. Josh e Asia iniziano a sbaciucchiarsi e Niall li stuzzica, Liam è a telefono con Andy mentre Zayn e Louis parlano del loro prossio concerto.

‘Eccolo’

La voce di Paul ci avvisa dell’arrivo di Harry, appena lo vedo mi alzo e vado verso di lui. Mi nota e mi abbraccia, mi lascio avvolgere da lui e lo stringo respirando il suo profumo, è incredibile quanto mi sia mancato.

‘Ciao piccola’

Dice appena ci stacchiamo e lascia cadere la borsa che aveva in mano, mi accarezza il viso e mi bacia con amore. Restiamo incollati il tempo necessario da scatenare una delle battute di Niall.

‘Vi siete addormentati?’

Urla facendo ridere tutti, compresi me ed Harry. Ci stacchiamo e ci guardiamo, siamo entrambi felici; Harry raccoglie la borsa e mi cinge la vita mentre ci avviamo verso i ragazzi. Non abbiamo nemmeno il tempo di sederci perché una voce metallica proveniente dall’altoparlante ci avvisa dell’ imbarco sul nostro volo.

‘Andiamo’

Dice Louis e tutti ci alziamo, prendiamo le nostre cose e ci avviamo verso la porta D6. Camminiamo attraverso i settori e arriviamo al posto giusto, Paul ci indica un imbarco speciale e, mostrati i biglietti, ci lasciano passare. Raggiungiamo l’aereo dei ragazzi e ci saliamo velocemente, per fortuna non ci sono paparazzi in giro. Appena saliti ci sediamo, non è un comune aereo, i posti sono spaziosi e c’è molta distanza tra l’uno è l’altro, c’è  anche uno spazio per alzarsi e camminare, è un tipico aereo privato; quasi subito allacciamo le cinture e partiamo. Il forte rumore del motore invade l’aereo, corriamo velocemente sulla pista e poi, dopo poco, decolliamo. Le orecchie mi si otturano quasi subito, non sento nulla per qualche minuto ma, raggiunta l’altezza giusta, inizio a risentire i rumori fino a che non sento completamente.

‘Sei emozionata?’

Mi chiede Harry, è seduto alla mia destra e sorride.

‘Si’

Dico appoggiando la testa al suo petto, lui mi abbraccia e mi bacia la fronte.

‘Credi che andrà bene al college?’

Gli chiedo, lui sorride e mi accarezza il viso.

‘Andrai alla grande, ti daranno la cittadinanza inglese a fine corso’

Dice premuroso, ridacchio.

‘Esagerato!’

Dico e lo colpisco scherzosamente, lui sorride e mi abbraccia.

‘Ci vedremo spesso?’

Gli chiedo, lui mi stringe.

‘Ogni volta che potrò’

Risponde, sorrido e mi sollevo un po’, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Lo bacio come se fosse la prima volta e lui mi stringe accogliendomi a sé, lascio che il bacio mi trasporti a tal punto da scordarmi di tutto.

‘Sono felice di avere te’

Sussurra appena ci stacchiamo, siamo fronte contro fronte.

‘Io anche’

Rispondo e lui mi da un altro bacio. Dopo un po’ ci alziamo, Harry va a sedersi con Louis e Zayn, mentre io vado vicino a Liam e Niall.

‘Sei agitata per il college?’

Mi domanda Liam, annuisco.

‘Moltissimo’

Dico torturandomi le mani, lui mi appoggia una mano sulla spalla.

‘Se hai vinto una borsa di studio vuol dire che lo meriti, sta tranquilla’

Mi consolo Liam, sorrido.

‘Grazie mille’

Dico sinceramente e lui sorride  e mi abbraccia, poi si alza e va dai ragazzi.

‘Visto che ora sei anche tu a Londra potrai cucinare per me più spesso’

Dice Niall facendomi l’occhiolino e ridacchiando, sorrido.

‘Quando vuoi caro’

Dico e lui sorride, parliamo un po’ del più e del meno e, dopo un’oretta Paul ci fa notare che stiamo per atterrare. Torniamo tutti ai nostri posti e allacciamo le cinture, Harry mi prende una mano mentre atterriamo. Appena l’aereo si ferma slacciamo le cinture, prendiamo le borse e scendiamo. I nostri bagagli sono già stati presi e li stanno portando alle auto, Harry prende la mia borsa, mi avvolge nel suo abbraccio e camminiamo tutti verso l’uscita. Una volta fuori i ragazzi vanno verso  una delle due auto, io e Asiaverso l’altra.

‘Ti accompagno’

Dice Harry venendo vicino a me.

‘Sono le dieci, non serve davvero’

Dico, lui sorride e mi bacia per zittirmi, mi rassegno e annuisco. Anche Josh decide di venire. Salutiamo i ragazzi, abbraccio Niall e saliamo in macchina. L’autista parte e io mi stringo a Harry, mi sento stanca ma cerco di non addormentarmi. Il viaggio è brave, o almeno a me sembra così dal momento che ero già quasi addormentata. Appena arriviamo Harry mi scuote dolcemente.

‘Dai’

Mi invita ad alzarmi e scendiamo entrambi, appena esco all’aria aperta sento un gran freddo, Harry mi passa la sua felpa e me l’appoggio sulle spalle. Intanto Josh e l’autista scaricano i bagagli e un tipo all’ingresso del college si offre di portarli dentro.

‘Ora devo andare’

Dico a Harry, lui mi abbraccia e io lo stringo.

‘Tieni’

Dico togliendomi la felpa e porgendogliela, scuote la testa.

‘Tienila, me la dai domani’

Dice sorridendo, lo guardo.

‘Devo sopportarti anche domani?’

Gli chiedo ironica e faccio finta di sbuffare noiosamente, ridacchia e mi stringe.

‘Non solo domani, tutta la vita’

Dice lui, sorrido e gli butto le braccia al collo, lo bacio per un tempo che mi sembra lunghissimo e lo sento sorridere mentre mi accarezza i fianchi.

‘Ti amo’

Dico appena ci stacchiamo, sorride e mi da un altro piccolo bacio.

‘Io molto di più’

Conclude e, senza darmi il tepo di ribattere, mi morde il labbro inferiore prima di baciarmi ancora. Quando ci stacchiamo, alcuni minuti dopo, lo saluto con la mano ed entro nel college. Riesco a formulare un solo pensiero a quel punto, così vivo e coinvolgente che m’invade da testa a piedi e mi fa sorridere come un'ebete: vedrò Harry tutti i giorni e non avrei mai potuto chiedere di meglio.
 

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