a girl's sad story.

di ehimalik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


10 giugno 2013 - ore 10.00

Caro diario, come stai? Oggi inizia l'estate. Oggi voglio che sia una giornata diversa, voglio andare in piscina e non vergognarmi di come sono. Con me ci saranno le mie amiche supermagre e muscolose, ma non mi interessa. Oggi mi divertirò lo stesso. Oggi voglio iniziare a non pensare più ai miei chili in più.

 

 

Kat era nella sua camera a scrivere, quando le arrivò un messaggio: 'Ehi, siamo giù, muoviti o ce ne andiamo senza di te!'

Il messaggio era stato inviato dalla sua amica Charlotte, per tutti Charlie, che si era trasferita lì dalla Francia l'anno precedente; lei e Kat avevano stretto amicizia fin da subito, anche perché Katherine non aveva amici prima di trovare lei. Non era mai stata capace di mantenere le amicizie a lungo, forse perché aveva paura di legarsi troppo a qualcuno, ma con Charlie fu diverso: erano grandi amiche, non si definivano migliori amiche, ma in realtà lo erano.

Charlie era una ragazza alta, con dei lunghi capelli marroni: da poco si era tinta le punte di biondo, per seguire la moda. Lei seguiva tutte le mode. Era una fanatica dello shopping, comprava vestiti nuovi ogni settimana, e la maggior parte venivano messi solo una volta per poi finire sul fondo del suo armadio. Aveva dei grandi occhi blu, del colore del cielo, che Kat le invidiava molto. Kat invidiava tutto dell'aspetto fisico della sua amica: era ciò che lei non poteva essere. D'altronde, Charlie, fisicamente, era tutto quello che una ragazza potesse desiderare di essere; in passato, le era stato offerto anche un lavoro da modella, ma lei aveva rifiutato categoricamente perché non avrebbe mai voluto entrare in quel mondo fatto di falsità. La sua vita era meravigliosa, secondo Katherine, tranne per una cosa: era cresciuta sola. Sua mamma era morta quando lei aveva 5 anni a causa di un tumore e, a causa del lavoro di suo padre, ha dovuto trasferirsi periodicamente, di anno in anno, da un luogo all'altro, non riuscendo neppure a trovare amicizie forti da andare oltre la distanza. Alla fine, però, aveva trovato Kat, o meglio, si erano trovate a vicenda: entrambe avevano bisogno di un'amica. Dopo un anno erano diventate inseparabili, dove c'era una, c'era anche l'altra.

'Sto scendendo!'-scrisse velocemente sul cellulare e premette INVIO.

Si guardò un'ultima volta allo specchio e prese la sua borsa. "Sono pronta!"-disse tra sè e sè.

Sotto casa c'era Charlie ad aspettarla, in macchina con un'altra loro amica di nome Hayley, la classica bionda che fa impazzire ogni maschio, con la quale Katherine aveva iniziato a legare da poco, ma che si era mostrata gentile nei suoi confronti fin da quando si erano conosciute, e due ragazzi: alla guida c'era il fidanzato di Charlie, Harry, mentre il secondo tipo non lo conosceva. Era un ragazzo abbastanza alto, capelli scuri ed occhi scuri.

Kat aprì la portiera posteriore destra e salì sull'auto. Accanto a lei c'era il ragazzo che non aveva mai incontrato, che subito allungò la mano per presentarsi: "Ciao, sono Zayn, un amico di Harry!"

"Piacere, Katherine."

"Ma puoi chiamarla pure Kat!"-si intromise Charlie.

"Va bene, se a te non dà fastidio…"-disse, rivolto a Katherine, guardandola dritto negli occhi.

Gli occhi di Zayn erano così belli, scuri e profondi, sorridenti.

"No, ma va! Anzi meglio…  A me non piace il mio nome!"

"A me invece piace molto. Anche mia nonna si chiama così."

Kat gli sorrise e si girò verso il finestrino, mettendo fine alla conversazione. Le piaceva guardare gli alberi scorrere, quando viaggiava in auto, anche se il panorama della sua città era sempre lo stesso. Viveva in quel posto da quando era nata, ed era sempre vissuta nella stessa casa: ormai in quel luogo erano rimaste solo lei e sua mamma, Meredith,  mentre suo papà si era risposato e viveva a pochi isolati da lei, con un'altra moglie ed un altro figlio. Nonostante tutti i disastri che le erano accaduti in passato, lei amava la sua famiglia ed era contenta delle decisioni che avevano preso entrambi i suoi genitori. Ormai si era anche abituata ad avere ogni tanto un uomo in casa, Nick, il compagno di sua mamma: le sembrava un tipo a posto e rendeva felice Meredith, che era la cosa più importante per lei.

Arrivarono presto alla piscina e scesero tutti dalla macchina. Ognuno prese la propria borsa ed il proprio asciugamano. Entrarono e, dopo aver pagato l'ingresso, si stesero al sole. Si tolsero i vestiti, e anche Kat, seppur riluttante, decide di restare in costume. Per quella giornata, aveva optato per un bikini bianco e blu che le aveva regalato Charlie per il suo 16° compleanno, festeggiato la settimana prima.

"Ho fatto un buon regalo, ti sta davvero bene!"-disse l'amica.

"Grazie Charlie…"-rispose Kat, non del tutto convinta di quanto le potesse star bene quel costume.

Kat si staccò dal gruppo e si tuffò subito nella vasca; i suoi amici ed il ragazzo appena conosciuto la seguirono. Stettero per un po' nell'acqua, schizzandosi a vicenda e divertendosi.

Per l'ora di pranzo si distesero al sole e appena si furono asciugati, Kat e Zayn si diressero verso il bar per comprare qualcosa da mettere sotto i denti.

"Che panino vuoi?"-chiese il ragazzo.

"Mmm… Non saprei, non c'è niente che mi faccia impazzire qui…"

"Dai, pensaci con calma, intanto io ordino per gli altri."

Kat non aveva fame. Cioè, in realtà era affamata, ma si ricordò dell'immagine che aveva visto nello specchio di camera sua quella stessa mattina.

"Se non ti decidi, decido io per te!"

"Non prendo niente, grazie…"

"Bene, mi dia anche un panino Smarty"-disse Zayn al cassiere del bar, per poi lanciare un sorriso beffardo alla ragazza.

"Lo mangi tu, vero?"-chiese Kat.

"No, è per te!"

"Ma…."

"Non ti lamentare, altrimenti te ne ordino un altro!"-la sgridò, ridendo, Zayn.

"Va bene, papà!"-scherzò Kat, mentre i due andavano a sedersi ad un tavolo in attesa dei panini.

"Non mi sembra di essere così vecchio, ho solo 20 anni!"

"No, però ti comporti come lui!"

"Oh, bene, cercherò di essere più moderno allora!"-continuò a scherzare il ragazzo.

"Un panino Smarty, due Simple Fish e due hamburger grandi! Di chi sono?"-urlò una dipendente dietro al bancone del bar.

"Miei! Miei!"-rispose Zayn, facendosi spazio tra la gente in fila alla cassa-"Grazie mille!"

"Di niente…"-rispose la commessa, ammiccando verso il ragazzo, senza ricevere nessuna considerazione da parte di quest'ultimo.

Il nuovo amico di Kat uscì dalla folla e la ragazza prese due panini dalle sue mani per aiutarlo a portarli agli altri. "Vecchietto, ti aiuto prima che fai cadere tutto!"

"Ma tu sei sempre così simpatica?"-domandò Zayn, prendendola in giro.

"Certo, e posso fare anche di meglio!"-rispose lei, facendo scoppiare l'altro in una grossa risata.

Giunsero ai loro asciugamani e trovarono i due fidanzati che stavano per i fatti loro, mentre Hayley era impegnata a parlare con un ragazzo seduto vicino a lei, che fu congedato alla vista dei panini, cosa molto importante per la bionda.

"Cibo! Cibo!"-gridò Charlie per la felicità.

Mangiarono tutti insieme e, per una volta, Kat mangiò tutto il suo panino, senza vergognarsi. Nel pomeriggio giocarono a carte e verso sera tornarono a casa. La prima ad essere riaccompagnata fu Kat.

Quest'ultima scese dalla macchina, dando un bacio alle sue amiche e salutando Harry e Zayn con un semplice 'ciao' ed un gesto con la mano.

 

 

 

 

 

Spazio autrice.

Buon pomeriggio people. Lalala, oggi è il mio compleanno! 

Ok, non interessava a nessuno.

Premetto che so che questo capitolo è un po' corto, ma è solo il primo, gli altri cercherò di farli più lunghi e perdonatemi se ci sono errori grammaticali/di ortografia.

Questa è la prima FF che scrivo e sarà corta, meno di 10 capitoli, perché è una bozza, diciamo.

Mi lasciate qualche recensione? *fa gli occhi dolci*

Ok, mi dissolvo senza perdermi in inutili chiacchiere. :))

Love, G.

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


10 giugno 2013 - 17.29

Sono appena tornata dalla piscina: in fondo non è stata una giornata orrenda, ci siamo divertiti, ed Harry ha portato un suo amico di nome Zayn. Sembra un ragazzo molto simpatico ed è riuscito a farmi ridere per tutto il pomeriggio. La cosa più importante è che per una volta sono riuscita a stare in costume, senza pensare se la gente mi stesse guardando e giudicando. Sto facendo progressi, piano piano. 

 

 

Kat entrò in casa e salutò velocemente sua mamma, che si stava rilassando sul divano. Salì le scale verso la sua camera, e si buttò subito sul letto. Dopo pochi minuti, a causa della stanchezza accumulata in quella giornata, si addormentò.

Si svegliò dopo un'ora al suono del suo cellulare: NUOVO MESSAGGIO-CHARLIE. Aprì l'sms: 'Ciao tesoro, sei tanto stanca? Stasera mio papà è fuori a cena per lavoro, posso venire da te? Non mi va di stare qui da sola.'

'Certo, a che ora ti faccio venire a prendere da mia mamma?'

'Mi faccio portare dal mio babbo, casa tua è sulla strada per il ristorante.'

'Va bene, amore. A dopo.'

Kat scese in cucina per avvisare sua mamma della presenza a cena della sua amica.

"Mamma, Charlie viene a cena da noi!"

"Va bene,"-rispose Meredith-"apparecchi tu?"

"Per quattro? C'è anche Nick, giusto?"

"Sì, avvisa Charlie che è fortunata: stasera le faccio il suo piatto preferito!"

L'amica amava le lasagne fatte dalla mamma di Kat, e quando le cucinava trovava sempre una scusa per capitare a casa loro casualmente, come diceva lei, all'ora di cena.

Kat finì di sistemare la tavola e andò a farsi una doccia. Si rilassò sotto l'acqua calda, cantando. Lei amava cantare: era la sua passione e la aveva aiutare a superare sempre i momenti difficili: quando era triste, cantava; quando era stressata, cantava. Lo faceva spesso quando era sola, ma non riusciva a farlo in pubblico; per questa ragione, solo poche persone erano riuscite a sentirla, ma queste poche la avevano riempita di complimenti. Aveva una voce melodiosa, ma non aveva mai seguito nessun corso per migliorare e superare i difetti. In compenso, aveva frequentato delle lezioni di chitarra per un semestre, per poi continuare gli studi individuali su quello strumento, che da mesi non toccava più.

Si vestì e suonò il campanello: sua mamma le urlò di andare ad aprire e quando lo fece si trovò sia Charlie che Nick sulla soglia. 

"Entrate!"-disse Kat, facendoli accomodare in salotto, non prima di aver salutato l'amica con un abbraccio e l'uomo con un bacio sulla guancia.

Meredith chiamò Nick in cucina, per aiutarla a finire di tagliare le ultime cose da mettere sulla tavola. Rimaste sole, le due amiche andarono nella camera di Kat.

"Mamma mia, come sono stanca!"-si lamentò Charlie-"Chi ha avuto la grande idea di passare una giornata in piscina? Non si poteva andare a fare shopping?"

"L'hai proposto tu, eh! E poi ti ricordo che tuo papà ti ha proibito di comprare abiti nuovi fino alla fine del mese!"

"Per prima cosa, io ho proposto di passare del tempo insieme, non di andare in piscina… E poi, non ricordarmelo! Oggi è solo il dieci e non so come farò a vivere senza fare shopping!"

"Non esagerare! Al massimo ti dovrai rimettere una maglietta per due volte: oh no, che tragedia!"-la prese in giro Kat.

"Dai, lo sai che per me è un trauma!"

"Ragazze, è pronto!"-gridò Meredith dalla cucina.

Le due amiche scesero al piano di sotto per fare un grande cena, conclusa con una vaschetta di gelato rubata dal freezer e portata in camera.

 

Tra un cucchiaio e l'altro di gelato, si fece tarda sera. Charlie fu invitata a fermarsi per la notte e la ragazza accettò volentieri di restare, avvisando suo padre del suo non-rientro.

Le due amiche chiacchierarono per ore ed ore, mentre l'ospite era al computer per controllare le notizie su Facebook. Charlie entrò nel profilo di Kat e trovò una richiesta d'amicizia.

"Kat, ma cosa ne pensi di Zayn?"

"Un tipo divertente, perché?"

"Ti ha mandato la richiesta d'amicizia…Che faccio?"

"Accettala…"

"Va bene, dai vieni accanto a me che guardiamo le sue foto!"

Guardarono tutte le immagini che lui aveva caricato su quel social network e in molte compariva una ragazza con lui.

"Kat, mi dispiace, ma mi sa che è fidanzato."-disse Charlie.

L'altra rise-"A me non dispiace, cioè buon per lui!"

"Ma non ti interessa?"

"Ma no, Charlie! L'ho conosciuto solamente poche ore fa!"

"E allora?"

"Come faccio a sapere se una persona mi piace dopo così poco tempo? Lo sai che io ho bisogno di conoscere bene le persone…"

"Lo so, lo so, e per questo ho sempre pensato che tu non sia normale… Ma un giudizio fisico almeno glielo dai?"

"No, non piace giudicare le persone fisicamente!"

"Vabbeh, allora giudico io: è davvero un gran bel figo!"

Con questa frase Charlie spense il computer e si mise il pigiama, rubato dal cassetto della sua amica: si stese sul letto, accanto a Kat e si addormentò, mentre l'altra non riusciva a prendere sonno a causa dei suoi pensieri.

Dopo un po' di tempo, che a lei sembrarono ore, la ragazza ancora sveglia prese un quadernetto dal cassetto del suo comodino ed una penna e si diresse in bagno. Accese la luce, chiuse la porta e inizio a scrivere, seduta per terra, vicino alla vasca.

 

 

Stesso giorno, forse no, probabilmente è già passata la mezzanotte.

Perchè non voglio ammetterlo? Perché non voglio ammettere che quel ragazzo mi è piaciuto fin da subito? Zayn ha degli occhi fantastici, indescrivibili. Stamattina mi ha osservata con uno sguardo penetrante, come se avesse voluto guardarmi dentro, e ci è riuscito. Sono convinta che da me cerchi solo amicizia, nessun ragazzo cercherebbe altro da me. E poi ho visto le sue foto: la ragazza che compare spesso con lui è l'opposto di me, alta e magra, come tutte le altre ragazze della mia scuola, come Hayley, come Charlie.

Però stasera non voglio iniziare con i miei complessi, voglio concludere la giornata con un sorriso.

 

 

La mattina seguente Kat e Charlie si svegliarono verso mezzogiorno, grazie al profumo del caffè che la mamma di Kat stava facendo in cucina. Meredith era tornata da poco a casa per la pausa pranzo e, trovando le ragazze ancora a letto, aveva deciso di prepararli la colazione e farle alzare.

Le due amiche si diressero di corsa verso la cucina, affamate come ogni mattina.

"Avete dormito bene?"-domandò Meredith-"Io tra mezz'oretta devo tornare al lavoro… Stasera ci sarete a cena?"

"Io dovrei tornare a casa mia, se no mio papà si preoccupa."-rispose Charlie.

"Ma lo sai che non ci dai fastidio, qui!"-continuò la donna.

"Grazie, veramente, ma non mi fermo."

"Va bene, allora io inizio ad uscire perché devo svolgere delle commissioni… Kat, ci sentiamo dopo?"

"Okay, mà!"

Meredith uscì. Charlie accese il telefono e trovò tre chiamate di Harry.

"Kat, vado di là a chiamare Harry!"-disse all'amica.

 

Poco dopo, Charlie tornò.

"Mi ha detto che non possiamo vederci oggi…"

"Oh, e quindi stai un po' qui con me…Chiamiamo anche Hayley!"-propose Kat.

"Che bella idea… Facciamo i compiti?"

"Scherzi, vero? Dai Charlie, ci guardiamo un film!"

"Va bene!"

Kat prese il cellulare e inviò un messaggio a Hayley: 'Hay, Charlie è qui da me, che ne dici di vedere un film a casa mia oggi pomeriggio?'

L'amica rispose subito: 'due e mezza sono da voi, porto i popcorn e… vi devo dare una notiozona!'

'Ti aspettiamo con ansia, ma solo perché ci porti i popcorn! A dopo.'

 

 

 

 

 

Spazio autrice.

Buonaseeeeera gente. Prima di tutto ringrazio le due persone che hanno recensito il primo capitolo.

Visto che non ho molto tempo stasera, vi dico solo che il terzo capitolo sarà più bello, o almeno spero. :)

Vi lascio. Love, G.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


Hayley arrivò a casa di Kat nel primo pomeriggio, portando con sè caramelle e popcorn; la cosa più importante che voleva portare alle sue amiche era, però, la grande notizia.

Si sedettero tutte e tre sul divano e la nuova ospite iniziò a raccontare: "Ieri sera, quando mi avere riaccompagnata a casa, Zayn mi ha chiesto il numero, così glielo ho dato. Mi ha scritto subito e stasera usciamo!"-si fermò un attimo, per poi aggiungere con una grande sorriso-"Ragazze, sono contentissima!"

"Hay, ma sei abituata ad uscire con i ragazzi!"-disse Charlie.

"Lo so, ma stavolta cerco una storia seria e credo che lui possa essere quello giusto! Sono stufa di uscire con i ragazzi della nostra età che cercano solo una cosa dalle ragazze…"-rispose la prima.

"Oh, era ora!"-rispose l'altra-"Dove ti porta stasera?"

"Non lo so, ha detto che mi passa a prendere per le otto…"

"Cenetta romantica, eh?"-disse Charlie, stuzzicando l'amica e, rivolgendosi alla terza ragazza che era stata zitta fino a quel momento, continuò-"Kat! Kaaat! Kaaaat!"-sventolò una mano davanti all'amica, come per farla risvegliare da uno stato di tranche.

"Mmm?"-rispose Kat.

"Ci sei?"-chiesero all'unisono le due ospiti.

"Sì, sì! Sono contenta per te, Hay!"-disse, con poco entusiasmo.

Charlie non capiva cosa fosse successo, ma, prima che arrivasse Hayley, Kat era normale, mentre adesso le sembrava un po' triste e arrabbiata, quindi decise di lasciar cadere il discorso, mettendo un dvd nel registratore e godendosi lo spettacolo.

 

 

ZAYN'S POV

Guardo la sveglia: 06.55. Non sono riuscito a chiudere gli occhi stanotte, continuavo a pensare a lei: Hayley. Lei è così bella, e mi sono divertito molto con lei ieri sera. Non è una delle solite ragazze della sua età che cambia ragazzo di giorno in giorno, o almeno così mi è sembrata. Siamo riusciti a parlare per tutta la sera del più e del meno: scuola, amici, tempo libero ecc. 

Prendo il telefono con l'intenzione di scriverle un messaggio, ma credo sia troppo presto e, avendo paura di svegliarla, mi dirigo in cucina per farmi un caffè.

'Ciao bello!'-un nuovo messaggio mi arriva sul cellulare. Hayley. Rispondo, con il cuore che mi batte forte. 'Buongiorno, come mai già sveglia?'

Lei mi risponde subito. 'Corso di recupero a scuola: a settembre ho l'esame di matematica.'

'Oh, mi dispiace!'-scrivo, poi preso da un attimo di coraggio aggiungo-'e pomeriggio hai da fare?'

'No, ti va un gelato?'

'Certo, ti passo a prendere alle tre.'

'Va bene.'

Sono emozionato. Questa è la prima volta che mi capita di stare così per una ragazza, ma sono felice. Sono felice.

 

 

4 giugno 2013 - 10 circa.

Mi sento una merda. Ho parlato con Hayley e mi ha detto che anche oggi uscirà con Zayn. Non riesco ad essere felice per lei, per loro. Non ce la faccio. Per una volta volevo essere io quella felice, quella che pensava ad un ragazzo, quella a cui piaceva un ragazzo e veniva ricambiata. Ma non posso essere io. Non posso. Io sono solo la tipa cui piace qualcuno e non viene ricambiata. Purtroppo, credo mi piaccia Zayn, e anche tanto.

 

 

Kat si alzò dal letto, aveva fatto un bel sogno quella notte, ma non voleva scriverlo nel suo diario, voleva dimenticarlo: aveva sognato Zayn. Erano insieme ed erano al cinema, stavano guardando il film preferito della ragazza: Ho cercato il tuo nome. Ad un certo punto lui l'ha baciata e… Niente, il sogno era finito così. 

Erano ormai due giorni che aveva conosciuto quel ventenne, ma non era riuscito a toglierselo dalla testa neanche per un minuto: pensava a lui in ogni istante della sua giornata. Era una cosa più forte di lei: nonostante non lo conoscesse bene, anzi per nulla, era cambiato qualcosa quel giorno in piscina tra i sentimenti della ragazza. Era convinta che quello che provava per lui non le era mai capitato nella sua vita, ed era preoccupata di stare male per questo. In più, era convinta di non piacere a Zayn, visto il fatto che stava frequentando Hayley.

Kat si diresse verso il bagno e si spogliò per farsi una doccia: prima però, senza vestiti, salì sulla bilancia. Si odiò in quel momento: il numero su quello strumento era cambiato, e non in positivo. Decise di lavarsi, senza pensare al suo peso. Successivamente andò in cucina, ma non fece colazione. Non aveva intenzione di mangiare almeno fino a pranzo.

suonò il telefono di casa, era Charlie.

"Teeeeesoro, come stai?"-chiese l'amica.

"Bene, e tu?"

"Beeeenissimo, ma questo tuo bene non mi convince…"

"Fidati, sto veramente bene!"

"Mmm, lasciamo stare! Senti… Oggi cosa fai?"

"Compiti?"

"Scherzi?"

"No, ti ricordo che le vacanze sono iniziate da tre giorni e non ho ancora iniziato nulla!"

"Oh mamma, quanto sei secchiona! Oggi shopping, alle due e mezza in piazza?"

"Dai, ma…"

"Non mi interessa, a dopo!"-riattaccò Charlie.

Si godette la sua ultima ora di relax sul divano, leggendo un bel libro, e poi si diresse al piano di sopra per prepararsi: si infilò una canotta, un paio di jeans e le converse: si mise un filo di trucco e si diede una pettinata. Infilò un po' di soldi nel portafogli e le cuffie dell'ipod nelle orecchie. Scrisse un messaggio a sua mamma, avvertendola della sua assenza in casa nel pomeriggio, e chiuse la porta a chiave. Salì sul pullman e iniziò la sua canzone: Mai nata. Era un singolo di Tiziano Ferro, il suo cantante preferito.

 

Kat arrivò nel luogo dove si erano date appuntamento precisamente alle due e mezza, ma, come al solito, l'amica era in ritardo. Si sedette su una panchina e la aspettò. Poco dopo, Charlie si sedette di fianco a lei e le tolse la cuffia dall'orecchio destro, dicendole: "Smettila di ascoltare questa musica deprimente, dai!"

"Buon pomeriggio anche a te, e grazie per le tue solite critiche!"

"Dai, lo sai che lo faccio per te…"-si scusò l'amica, per poi proporle di andare subito in un negozio lì vicino per comprare un costume nuovo.

Charlie provò una decina di costumi, ma nessuno di quelli la convinceva del tutto. Girarono diversi negozi, con la scelta finale di uno arancione e verde. La ragazza comprò anche diversi vestiti e magliette, che sicuramente sarebbero state messe una sola volta come tutte le altre che erano nel suo armadio.

"Cosa ne dici di una granita? Fa troppo caldo oggi!"-chiese Kat all'amica.

"Dai Kat, entriamo qui dentro e poi andiamo!"-rispose Charlie.

Girarono quell'ultimo negozio, per poi fermarsi in un bar per prendere qualcosa di fresco da bere. Uscirono e si sedettero su una panchina, con in mano due granite all'anguria.

"Charlie, sono stanca morta!"

"Non sei abituata ad un pomeriggio di shopping intenso!"-disse Charlie, scoppiando in una grossa risata.

"In effetti no…"

"E poi tu non vedi il divertimento in tutto questo!"

"Beh, direi che è molto divertente camminare tutto il giorno sotto il sole…"

"Vedi? Tu non capisci!"-rise l'amica.

Continuarono in silenzio a bere le proprie granite, fino al momento in cui non videro due ragazzi dall'altra parte della strada che entrambe pensavano di conoscere. "Ehi Kat, ma quella tipa non è Hay?"-disse Charlie, indicando la coppia ferma davanti ad una vetrina.

"Sì, è lei…."-rispose Kat-"Ma non riesco a riconoscere il ragazzo che è con lei!"

"Hayley, Hayley!"-urlò la prima, mentre l'altra seduta accanto a lei sperava che non fosse con Zayn.

I due ragazzi si voltarono verso le due tipe sedute sulla panchina, e Kat ebbe l'impressione che le se stesse contorcendo lo stomaco vedendo con Hayley il ragazzo a cui lei aveva pensato nei due giorni precedenti.

 

 

 

 

 

Spazio autrice. 

Buon pomeriggio a voi, bella gente!

Tatatata *musichetta da film*: come al solito, spero che il prossimo capitolo sia migliore di questo, ma ne dubito.

Comunque, volevo dire che con l'estate speravo di aver più tempo per scrivere, ma ho più impegni del solito. :( Scusatemi!

Spero che qualche buona persona recensisca.

Love u, G.

P.s. Qualcuno mi potrebbe mandare per posta o aggiungere nelle recensioni qualche storia bella da leggere? Grazie mille!

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro. ***


"Ciao belle!"-urlò Hayley, correndo dall'altro lato della strada per abbracciare le sue amiche sedute sulla panchina.

Kat e Charlie si alzarono per salutare sia lei che Zayn. "Oh, stasera mi dovrai raccontare tutto!"-bisbigliò Charlie all'orecchio di Hayley.

"Certo, ti chiamo appena posso!"-risponde lei.

Intanto Kat andò a salutare Zayn: lui gli diede due baci sulla guancia, come si salutano normalmente due persone. Parlarono per qualche minuto del più e del meno, finchè anche le altre due ragazze si unirono alla conversazione. stettero insieme per un po', per poi salutarsi e tornare ognuno alle proprie cose.

Le due ragazze continuarono il loro giro di shopping per un'altra ora, mentre la coppia si allontanò nella direzione opposta. Kat e Charlie presero un pullman attorno alle 5, per andare entrambe a casa di Charlie.

"Che carini che sono!"-disse Charlie alla sua amica, appena arrivarono a casa.

"Chi?"-chiese l'altra.

"Ma come chi? Hay e Zayn!"

"Ah sì, sì…"

"Ma… Tutto bene, Kat? Sembri strana…"

"No, va tutto bene, non ti preoccupare… Senti torno a casa, sono stanca."

"Dai, fermati almeno a cena! Ordiniamo due pizze…"

"No, non mi va seriamente…"-disse Kat, alzandosi dal divano e dirigendosi verso la porta.

Non era stanca e non aveva voglia di tornare a casa per passare un'altra serata da sola, visto che sua mamma sarebbe andata fuori a cena con Nick. L'unica cosa che Kat voleva fare era non parlare di loro. Di loro che erano sorridenti quel pomeriggio, erano abbracciati. Si vedeva che stavano bene insieme. Sapeva che sarebbero usciti insieme, ma non avrebbe voluto vederli. In realtà Kat era stanca, ma non per la fatica di quella giornata. Era stanca del fatto che le piacesse un ragazzo e che arrivasse sempre qualcuna a portarglielo via. Le era successo altre volte, ma secondo lei con Zayn era stato diverso. Aveva tanto bisogno di parlare con qualcuno, forse con Charlie. Ma l'unica cosa che le riusciva bene era scrivere.

Andò a casa e prese il suo diario.

 

 

Stesso giorno - attorno alle 19.

Mi sembra strano scrivere qui oggi.

Non ho nessuna voglia di scrivere cose belle, come mi avevan detto di fare su questo diario. Forse perchè non ho cose belle da scrivere. Ero contenta della mia vita, ero soddisfatta di me stessa, di aver superato tutto quello che mi era successo l'anno scorso. E poi è arrivato Zayn… Mi ha stravolto, dopo solo una giornata. Lo verrei qui, adesso.

 

 

CHARLIE'S POV

Come mi sembra strana Kat in questi giorni. Non l'ho mai vista così giù di morale. Decido di chiamarla, almeno per sapere cos'ha. Prendo il telefono e digito il numero del suo cellulare.

"Ehi Kat, sei arrivata?"

"Sì, sì, sono già a casa da un po'."

"Oh bene… E adesso va meglio?"

"Cosa?"

"Beh, ho notato che in questi giorni…"

"Lo so, se vuoi domani ne parliamo… Stasera non ho voglia…"

"Certo, certo, ma ricordati che non sei obbligata a dirmi qualcosa che non vuoi dirmi…"

"Ma voglio dirtelo, veramente. Ma non ora…"

"Va bene, Kat…"

"Vengo domani mattina da te, per le 10."

"Ok, ti aspetto. A domani."-riattacco. Non so cos'abbia, ma mi sento una pessima amica, come se non riuscissi a starle accanto.

Chiamo anche Hayley per farmi raccontare tutto. Stiamo al telefono per quasi un'ora, ma non parliamo di Kat. Credo che lei non si sia accorta del suo comportamento ultimamente.

 

 

A mezzanotte rientrò Meredith. Aprì la porta della camera di sua figlia e la trovò rannicchiata nel suo letto. Le diede un bacio sulla guancia, quello che le dava quando era piccola per farla addormentare in pace, dopo averle letto una favola. Le mancano quei tempi, quando riusciva ancora a fare dei discorsi, anche non particolarmente importanti, con sua figlia.

"Ehi…"-disse Kat, risvegliandosi.

"Ciao tesoro, torna a dormire…"

"No, mamma."-disse la figlia, mettendosi a sedere.-"Ho voglia di parlare con te… Se non sei troppo stanca…"

"No, certo!"-rispose Meredith, che aveva veramente voglia di parlare con lei.

"Stasera… Beh, avevo voglia di…"

"Non dirlo, Katherine. Non dirlo. Non voglio sentirlo!"-disse la madre, piangendo.

"Ma non l'ho fatto… E ho anche mangiato…"

"Che cosa hai mangiato?"

"I cereali con il latte…"

"Quanti?"

"Mezza tazza…"

"E non l'hai fatto? Veramente?"

"No mamma, mi sono trattenuta… Ho pensato che le cose che non mi vanno male come l'altra volta… Che possa sempre succedermi qualcosa di peggio…"

"Sono fiera di te, tesoro…"-e poi le chiese quella cosa che non avrebbe mai voluto più chiederle.-"Vorresti…"

"No, no!"-disse Kat, sdraiandosi e girandosi dall'altra parte, sapendo quello che sua mamma stava per domandarle.

Meredith uscì, sapendo di aver sbagliato tutto e rovinato la conversazione con sua figlia, ma in realtà era solo spaventata, aveva paura di perdere sua figlia, come le era già quasi capitato l'anno precedente.

 

La mattina seguente Kat si svegliò dopo aver dormito solo poche ore: la conversazione con sua mamma non le era stata d'aiuto, come succedeva prima. Non aveva voglia di andare da Charlie, ma Meredith la obbligò ad uscire, inventandosi la banalissima scusa delle "pulizie estive".

Si mise dei pantaloni lunghi, anche se aveva caldo, ma le aveva sempre dato fastidio mostrare le sue gambe, secondo lei troppo grasse. Poi prese una canotta non molto aderente e per ultimo prese un paio di sandali dal suo armadio.

Salì sul solito autobus, dove fortunatamente c'era l'aria condizionata.

Arrivò dalla sua amica e Kat, finalmente, riuscì a raccontarle tutta la storia: non l'aveva mai fatto con nessuno e fino a qualche minuto prima pensava che non l'avrebbe mai detto a nessuno. Non aspettò che Charlie le rispondesse, uscì di casa senza sapere la sua opinione riguardo a quello che le aveva appena detto.

 

 

 

 

 

Spazio autrice.

Nel prossimo capitolo si capita tutto, finalmente. AHAHAH :)

Beh, comunque non ho molto da dirvi, solo che il prossimo credo che arriverà tra molto tempo, purtroppo. Vi chiedo scusa in anticipo…però, ho avuto idee per un'altra FF, quindi magari riesco a pubblicarvi presto il primo capitolo.

Adios gente!

Love u, G.

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque. ***


Passarono i giorni ed i mesi, arrivò settembre. Dopo quella sera, il rapporto tra Kat e Charlie non era cambiato, e la prima ne era contenta: non avrebbe mai voluto la pietà di nessuno.
Era giunto il momento di tornare a scuola, una tragedia per Kat. Non era mai andata d'accordo con i suoi compagni, a parte le due amiche con cui aveva passato l'estate, e certamente non aveva voglia di rivederli: era stanca dei soliti insulti da parte dei maschi, delle solite critiche da parte delle femmine, della compassione che i professori provavano per lei, dopo che la madre aveva deciso di avere un colloquio con la preside per parlare delle condizioni di salute della propria figlia.

Quest'anno, però, era contenta: aveva voglia di ricominciare un anno nuovo, si sentiva più forte, soprattutto perché era l'ultimo anno che avrebbe visto quella gente.
Charlie e Kat si trovarono fuori da scuola come ogni mattina: la prima arrivò con due caffè, che bevvero prima di entrare nell'istituto. Alla prima ora avrebbe avuto una riunione con la preside, dove lei cercava sempre di essere simpatica e di augurare agli studenti un buon anno, aspettandosi molto più impegno da tutti rispetto all'anno precedente. Le classi che avrebbero iniziato l'ultimo anno, ebbero un'altra ora di assemblea: i professori volevano mettere subito le cose in chiaro per i corsi che gli alunni avrebbero dovuto seguire.
Kat e Charlie si domandarono dove fosse Hayley, la solita ritardataria che era riuscita a saltare anche la prima ora del primo giorno; proprio in quel momento fece capolineo dalla porta. Cercò d' entrare piano piano, senza fare troppo rumore, ma ormai tutti si accorsero del suo arrivo.
"Signorina Smith, sono contenta che lei non perde le sue vecchie abitudini."-disse la preside al microfono, riferendosi al suo ritardo e facendo ridere la maggior parte dei presenti.
"Mi scusi, quest'anno non capiterà più."-rispose Hayley, sedendosi nel posto vuoto accanto a Kat.

"Non le credo, ma comunque dicevamo? Ah sì, per il corso di informatica…"-continuò la preside, lasciando perdere il discorso. Ormai la ragazza era un caso perso, ma aveva ottimi voti a scuola, quindi la sua mancanza di puntualità era un fatto che irritava solo pochi docenti.
"Eri da Zayn, vero?"-chiese Charlie, a bassa voce, per non farsi sentire da molta gente. Era seduta alla sinistra di Kat, quindi la conversazione sarebbe stata udita solo da loro tre.
"Sì, mi ha accompagnata qui prima di andare a lavorare…"-rispose Hay, contenta.
Ormai lei e Zayn si frequentavano da quasi due mesi e passavano molto tempo insieme, praticamente non si staccarono mai per tutta la durata dell'estate. Kat aveva iniziato a sopportare la situazione, nonostante provasse sempre di più qualcosa per quel ragazzo. L'unica persona che sapeva di questo sentimento era il suo diario: nell'ultimo periodo gli aveva dato anche un nome, ormai era diventato un vero e proprio amico in carne ed ossa. Aveva scritto molto su Zayn tra le pagine di quel quadernetto, senza però riuscire mai a confidarsi con la sua migliore amica Charlie: non l'aveva fatto perché si sentiva una traditrice nei confronti di Hay. Si era innamorata, e se ne innamorava sempre di più: durante le uscite di gruppo che fecero nei mesi estivi lei e Zayn parlarono, nei pochi casi in cui la ragazza di quest'ultimo era impegnata in qualcos'altro. Lui la capiva, capiva quel poco che Kat riusciva a confidargli e questo era importante per lei.
"Che carino!"-urlò Charlie, risvegliando Kat dai suoi pensieri e facendo girare gran parte della sera nella loro direzione.
"Signorina Smith, oltre a essere arrivata tardi, sta anche disturbando l'assemblea, vuole una nota al primo giorno?"-la sgridò la preside, nonostante il fatto che la colpa fosse dell'altra ragazza.
"No, certo, mi scusi…"-disse Hayley ad alta voce, imbarazzata, per poi girarsi verso la vera colpevole, continuando-"Questa me la paghi, voglio i compiti di matematica fatti per due settimane!"
"Questo è un ricatto, Hay!"-commentò Kat, ridendo.
"Dai, ma come faccio?"-si lamentò Charlie.
"Non lo so…"-rispose Hay.-"Ma se non lo fai…"
"Non intendo farlo!"-rispose l'altra.
"Bene, allora… Preside, preside!"-
chiamò la ricattatrice, alzando la mano e ricevendo risposta di parlare, guardò l'amica e disse-"E che non ho capito bene dove prendere il modulo di iscrizione al teatro…"
"In segreteria, signorina Smith. Per favore, presti più attenzione!"
"Mi scusi…"-rispose, non avrebbe mai fatto la spia, non era da lei, voleva solo mettere un po' di paura a Charlie, che si convinse a fare anche i suoi compiti di matematica.
Finita le due interminabili ore di chiacchiere di professori che avrebbero messo in pratica vari corsi e dove ognuno incitava i ragazzi a partecipare ai propri corsi, gli studenti erano liberi di andare in giro per la scuola per iscriversi a quello che avrebbero frequentato nei frequenti mesi. Le tre amiche si diressero insieme in segretaria, dove potevano ritirare tutti i moduli di iscrizione che servivano: Kat, oltre alle materie obbligatorie, decise di affrontare un corso di informatica ed uno di fisica supplementare, visto che aveva avuto difficoltà ogni anno in quella materia, mentre Charlie optò per lo stesso ed uno di cucina; Hayley, invece, nonostante l'avesse usato come scusa all'assemblea, era veramente interessata al corso di teatro. Questi erano offerti dalla scuola per far trovare un hobby agli studenti.
"Ragazze, sento che il teatro sarà il mio lavoro!"-dichiarò quest'ultima.
"Beh, se ti impegni, sei brava a fingere!"-la prese in giro Kat, facendole l'occhiolino.
Charlie scoppiò in una grossa risata, mentre la ragazza presa di mira si offese ed accellerò il passo per allontanarsi dalle sue amiche.
"Dai, aspetta!"-gridò Kat, correndole dietro e abbracciandola appena raggiunta. La stessa cosa fece Charlie e le tre ragazze uscirono da scuola così, dirette verso il bar più vicino per permettere alla ritardataria di fare colazione, per poi tornare tutte e tre nei propri letti, dopo, secondo loro, la prima faticosa giornata di scuola.


9 settembre 2013 - ore 11.15
Sono appena arrivata a casa. Sono contenta oggi, stranamente: forse è la prima volta che sono felice dopo una giornata scolastica. Domani inizio con le materie di base: un'ora di matematica e due di inglese, non sarà una mattinata troppo pesante. Ho pensieri positivi su questo anno, l'ultimo in cui vedrò certa gente. Finalmente è finita.


Kat chiuse il diario e si mise sotto le coperte. Anche se era solo settembre, fuori faceva già freddo. Schiacciò un pisolino e si svegliò per l'ora di pranzo: scese in cucina e come al solito trovò il pranzo pronto che le aveva lasciato sua mamma. Per controllare che mangiasse, Meredith le cucinava sempre qualcosa la sera prima e, quando tornava dal lavoro, controllava che avesse mangiato tutto. Ormai era un'abitudine forzata, a cui Kat si era dovuta abituare per avere la fiducia di sua mamma. Non le preparava nè tanto nè poco, il giusto, quindi la ragazza riusciva sempre a mangiare tutto, senza lasciare avanzi.

Nel pomeriggio sistemò le ultime cose per il giorno seguente: mise nella sua borsa il libro di matematica e quello di inglese, l'astuccio con le sue penne e il suo portafortuna e un quaderno per prendere appunti. Era quasi tutto pronto: mancava solo la scelta dei vestiti. Optò per una camicia in jeans e un paio di pantaloni bianchi con delle ballerine. Ora era veramente tutto pronto.
Per cena tornò a casa Meredith, seguita da Nick, che negli ultimi tempi si era fatto sempre più presente in casa: ormai Kat sapeva che mancava poco tempo alla convivenza tra i due. La mamma andò subito in cucina a preparare qualcosa da mettere sotto i denti, mentre Nick si diresse in salotto per salutare Kat.
Cenarono tutti insieme e la ragazza si chiuse subito in camera sua; i due adulti, invece, stettero in piedi a guardare la tv.

Non aveva sonno, ma sapeva che doveva dormire. Il giorno dopo sarebbe stato il primo vero giorno di scuola e voleva almeno svegliarsi senza occhiaie. Si addormentò, pensando alla giornata successiva.
Per una volta aveva pensieri positivi, ma non andò così.


10 settembre 2013 - ore 13.08
Sono appena rientrata in casa, che giornataccia. Non ho nemmeno voglia di parlarne. Il biglietto. Quel biglietto.
Non ce la faccio, ma lo devo fare per lei. Posso continuare così?


Kat andò in cucina: sapeva che doveva mangiare, ma dopo quel bigliettino solo sentirsi dire la parola 'cibo' le metteva la nausea.
Nascose il pranzo e andò in bagno, con l'idea di fare quello che aveva già fatto in passato ed era riuscita a smettere di fare.


CHARLIE'S POV
Non vedo Kat da due giorni, non si presenta a scuola e non mi risponde nemmeno al cellulare.
Ho provato a chiamare a casa, ma nessuna risposta neanche lì. Devo riuscire a parlare con sua mamma almeno, per sapere cosa è successo.






Spazio autrice.
Gente, scusate per il ritardo e per lo schifo di questo capitolo.
Devo scappare, a presto.
Love u, G.

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