Polk

di _demibluevato_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Personaggi e Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***



Capitolo 1
*** Personaggi e Prologo ***


Ecco a voi il banner di questa nuova fanfiction.
Questa ff su Justin Bieber è ispirata al film Hancock, di Will Smith, ovviamente con alcuni cambiamenti LOL
E' una SPECIE di triangolo questa storia LOL, ma non vi dico nient'altro, sapete già troppo e rischio di uccidervi hahahahahaha che idiota ._.
Ecco a voi i personaggi principali di questa storia.


(per vedere la foto clicca sul nome) Polk = Justin Bieber 
AVVISO: In questa ff Justin Bieber non si chiamerà così, bensì Polk :)
Melody Smith: Vanessa Hudgens
Chaz Collins: Taylor Lautner


Dal prossimo capitolo inizia la storia.
PS: spero in una vostra recensione.
Vorrei sapere se vi piace l'idea di una ff del genere.
Be', adesso vado.
Oggi pubblico il primo capitolo.
Baciiiiiii :*

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Capitolo 2
*** 1 ***



Spazio autrice
Lo so che l'ho messo all'inizio ma volevo solo dirvi che non ci sarà solo il punto di vista di Polk(Justin)
ma anche quello di Melody(Vanessa) e Chaz(Taylor)
Buona lettura.
PS: Leggete la fine c:










 

A tutte le unità, codice 3. Inseguimento sull'A11. Soppiatto via est. Numero di sospettati: 3
Riechiesta assoluta di rinforzi.
Attenzione stanno sparando. Stanno sparando!




 

Mi sento muovere, ma non ho intenzione di svegliarmi.
Mi scuote ancora.
E ancora,
e ancora.
"POLK!"
Mi tolgo il cappello da davanti agli occhi pigramente e lo fisso assonnato. "Che vuoi?"
Punta le braccia verso gli schermi di quel negozio di elettronica "I cattivi" mi dice con far ovvio.
Fisso gli schermi e vedo cosa sta succedendo, poi punto gli occhi di nuovo su quel bambino "Cosa vuoi? Un cioccolatino? Levati dai piedi!"
Il bambino si gira sbuffando e se ne va "Coglione"
Lo fisso incredulo "Cosa?"
"Mi hai sentito!"
Mi siedo comodamente su quella panchina e cerco di essere il più sveglio possibile.
Odio chi mi chiama coglione!
Prendo gli occhiali da sole e li indosso.
Vedo una ragazza, bella, alta, dai capelli biondi, con un paio di jeans attillati e una camicia un po' scollata.
Le do' uno schiaffo sul suo lato B.
Questa si gira scioccata "Coglione!" e se ne va.
Fanculo.
Prendo da sotto la panchina un'altra bottiglia di Vodka, fisso di nuovo gli schermi, e, pigramente, spicco il volo verso l'inseguimento.
Sono ancora sotto effetto della Vodka. Si vede da come volo.
Mentre continuo a volare tra i palazzi di New York un gruppo di gabbiani mi viene addosso. "Levatevi schifosi uccelli del cazzo!" 
Continuo ad imprecare togliendomi le piume dalla bocca.
Continuo a volare evitando l'eliccotero della polizia e, finalmente mi trovo nel luogo dell'inseguimento.
Senza rendermene conto vado a sbattere contro uno dei cartelli stradali dell'autostrada, e quest'ultimo cade distruggendo due auto della polizia.
Continuo finché non arrivo al furgone contenente i tre ladri.
Grazie alla mia forte potenza, tolgo un pezzo di tetto del furgone e lo lancio via, sedendomi in uno dei sedili posteriori.
Ma questi non sono americani.
Asiatici del cazzo!
Questi iniziano a parlare in un linguaggio e me sconosciuto, ed io, ovviamente, non ancora sobrio, cerco di essere il più calmo possibile.
"Hei calmatevi, calmatevi" dico gesticolando con le mani.
Loro che continuavano a parlare in giapponese, credo, il rumore dell'elicottero e quello delle sirene del cazzo della polizia, non aiutavano per niente.
"shhhh" dico mantenendomi la testa con le mani "heii ragazzi" cerco di chiamarli ma sembra che nemmeno loro capiscano quello che dico io.
"Hei! Non mi interessa quello che avete fatto" dico cercando di iniziare un discorso sensato anche se non sono molto sobrio "Non me ne frega un cazzo! Tre maschi, una macchina, niente donne. Ok, non mi metto a giudicare. Se non accostate e non vi arrendete subito senza fare casino" continuo mettendomi una mano sulla testa per il troppo dolore "vi giuro che lo faccio." indico quello seduto sul posto di passeggero "la sua testa va a finire nel culo dell'autista e" indico quello difronte a me "la tua testa va
nel suo culo" indica quello seduto sul posto del passeggero "e tu, caro mio, hai pescato l'uomo nero" indica l'autista "perché vai nel mio culo" indico me.
Quello difronte a me inizia a parlare, ovviamente nella sua lingua, ed io non capisco un cazzo.
Due di loro iniziano a spararmi ovviamente non facendomi nemmeno un graffio. Che teste di cazzo!
Alcuni colpi mi rompono gli occhiali mentre altri... Oh no, non dovevano farlo.
Punto con l'indice destro la pottiglia di Vodka tutta rotta e faccio segno di no con la testa guardandoli con rabbia. 
Con i piedi rompo il pavimento del furgone e, rompendo anche parte dell'autostrada, lo faccio frenare nel peggiore dei modi.
A causa della frenata brusca, tutti e tre sbattono contro il vetro davanti del furgone.
Inizio a volare portandomi anche il furgone. Per farli spaventare di più rilascio per un secondo il furgone poi lo riprendo.
Urlando mi rivolgo a quei tre sfigati "Konichiwa"
"Non siamo giapponesi" mi risponde terrorizzato uno "mettici giù"
"Aah allora parlate la mia lingua eh?" dico ironizzando la frase "adesso si eh?!"
Senza rendermene conto un elicottero della polizia si avvicina a noi e, a causa dei fari, mi copro il viso con entrambe le mani lasciando cadere il furgone.
Prima di uno schianto, volo il più veloce possibile verso il furgone e lo prendo.
Urlo più incazzato che mai "Mi avete rotto gli occhiali!"
"Mi dispiace! Prendi le mie Ray B-" faccio sbattere il furgone contro un palazzo per farli zittire, ma l'unica cosa che ricevo sono urla più forti di prima.
"Mettici giù" urla disperato un altro.
"Cosa?" avvicino la mano libera al mio orecchio "vi metto giù?"
Annuiscono tutti e tre terrorizzati.
Va bene, faccio come dicono loro.
Mi avvicino al Capitol "Io sono davvero bravo di giù! Sono il campione di giù" Urlo sempre incazzato. " E VA BENE!"
Lancio il furgone in alto, poi con un calcio lo faccio atterrare sulla punta dell'antenna del Capitol, poi volo via.
La prossima volta imparano a non rompermi la bottiglia di Vodka.




 

***



 

"Il cosiddetto atto eroico di Polk, ha provocato un danno di milioni di dollari, distruggendo parte dell'autostrada.
La cifra dovrebbe essere di circa nove milioni di dollari. E se non erro, questo sarebbe un nuovo record
per il nostro eroe. Sembra essere molto timido, perché scompare sempre senza lasciare dichiarazioni."




 

Continuo a mangiare le noccioline ascoltando il telegiornale. Ovviamente mi insultano come fanno ogni fottuto giorno.


 

 

"Con tutte le crepe e i danni che continua a fare" inizia il commissario della polizia di New York" è meglio non avere un eroe come 
lui! New York starebbe molto meglio se se ne andasse e ci lasciasse fare il nostro lavoro"



 

Inizio a bere la decima, credo, bottiglia di Vodka in quella giornata.


 

" Non mi ha mai chiesto il distintivo" continua urlando come un pazzo indemoniato, e che palle! "non ha mai collaborato
con noi sotto alcuna veste, MAI!"
tutti i clienti di quel bar continuavana guardarmi con disprezzo,
che andassero a fanculo "ZERO! Non mi dispiacerebbe se andasse da un'altra parte! Magari Los Angeles!
Che lo sopportino loro per un po'"
si gira ed urla ancora più di prima "Che diavolo ci fate con quel Autogru? SPOSTALA!"
ma non riesce a calmarsi per un po'? "Quella cosa non serve!" uno urla "E come la togliamo quella cosa da là sopra?"
ma che cazzo? Una camomilla no eh?



 

Una vecchietta, che mi ha altamente rotto il cazzo, continua a fissarmi con disgusto "Se non la smetti di guardarmi, infilo il mio piede nelle tue chiappe"
Finalmente si gira.



 

"Questo Polk" ancora il cazzone del commissario "deve avere una qualche missione e usa la nostra città per punirsi, per dei motivi 
che sa soltanto lui"
smette il servizio a quella testa di cazzo di un commissario e, ovviamente, si parla del furgone.
"Più tardi, parleremo di come è stato rimosso il furgone dall'antenna"



 

Mi odia tutta New York, è sicuro!



***


Continuo a 4 recensioni c:

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Capitolo 3
*** 2 ***



Ecco il secondo capitolo trallallero trallallà c: ekjwrhf
Buona letturaaa
(leggete lo spazio sotto cc: )






Punto di vista di Chaz
 
“Io credo che in prima pagina dobbiamo mettere il cibo avariato della mensa” dico sicuro di me.
“Naah, non saprei. Sembra troppo da shock” interviene John.
“Bene” dico sedendomi comodamente “illuminami” gli faccio cenno con le mani di parlare.
“Sinceramente non lo so” scrolla le spalle.
Okay, perché ho deciso di fare il giornalino scolastico? Ogni giorno me ne pento sempre di più.
“Non vi capisco” dico alzandomi dalla sedia “pensate sempre ai pettegolezzi o altre cose ridicole e non vi rendete conto di cose più importanti”
“Tipo… il cibo avariato in mensa?” ridacchia uno.
“Esatto! E se non ci ribelliamo arriverà il momento che uno o più di noi può sentirsi male e sarà troppo tardi”
So che non mi stanno ascoltando per niente, anzi, sento anche un ‘sfigato’ da parte di uno di loro.
“E va bene” prendo la cartella e mi avvio verso l’uscita dell’aula “fate come volete voi. Vedrò tutto domani sui giornalini.” apro la porta “Buona giornata” dico chiudendo bruscamente la porta.
Dio che nervi!
Mi avvio verso l’armadietto, lo apro e ci infilo tutti i libri che non mi servono a casa. Appena lo chiudo la campanella di fine lezioni suona, e in meno di un attimo tutti escono dalle classi scappando da quell’inferno.
Appena esco da scuola Melody si avvicina a me “Hei idiota” mi dice scombinandomi i capelli “com’è andata?” sorride.
Le scrollo delicatamente le mani dai miei capelli e li aggiusto “Benissimo… seh, una meraviglia” dico ironicamente.
“Perché? Cos’è successo?”
Scrollo le spalle “Naah, sempre le solite cose. Non sono mai d’accordo con me.”
Annuisce e mi mette un braccio attorno al collo “Lo sai che sono sempre d’accordo con te, vero?”
Sorrido ed annuisco “Lo so. E’ quello che fanno tutte le migliori amiche, giusto?”
Ci pensa su poi annuisce “Be’, credo di sì” ridacchia.
Sorrido e ci avviamo verso il mio motorino “Hei Melody, ti andrebbe di venire a mangiare da me? Cody ne sarebbe felice”
Melody annuisce “Certo che vengo.”
“Hai l’auto opp-“ mi interrompe “Sì, ho l’auto. Ci vediamo fuori casa tua?”
Annuisco e prendo dalle tasche un mazzo di chiavi “Arrivi prima tu quindi entra” gliele porgo “Vado a prendere un caffè e vengo”
Annuisce e mi da un bacio sulla guancia “Ci vediamo a casa coglione” se ne va avviandosi verso la sua macchina.
Indosso il casco, accendo il motore e salgo sul motorino, poi mi avvio verso la strada.
***
Dopo aver preso il caffè esco dal bar e prendo il cellulare.
“Dannazione! Non ho i soldi sul cellulare” sbuffo e mi avvio verso una cella telefonica.
Scrivo il numero di mia madre e dopo tre squilli risponde.
“Pronto?”
“Heilà mamma. Sono Chaz”
Anche se non posso vederla sento il suo sorriso.
“Hei piccolo. Come va?”
“Bene…” prendo un respiro “mi manchi”
 
 
Nessun punto di vista
Tiene saldamente stretta in una mano una tazza di caffè, mentre l’altra è sul volante del camion.
Appena crede di aver due secondi avvicina la tazza verso la sua bocca e ne beve un sorso, abbandonando lo sguardo dalla strada.
E’ un attimo. Appena volta lo sguardo verso la strada vede un gatto e gira subito il camion evitandolo.
Per lo spavento la tazza con il caffè gli cade da mano e arriva sotto il pedale del freno lasciando cadere tutto il liquido sul tappetino.
Come se il peggio ancora deve arrivare, il camion si trova in discesa.
L’uomo cerca in tutti i modi di arrivare con la mano sotto il freno per prendere la tazza, ma allo stesso tempo deve mantenere il volante.
Sceglie il peggiore dei modi. Si abbassa verso il pedale e con entrambe le mani cerca di togliere la tazza riuscendoci.
Alzandosi soddisfatto, rimette le mani sul volante e… oh, è troppo tardi.
 
 
Punto di vista di Chaz
 
“Come va a casa? Cody sta bene?”
Annuisco anche se non può vedermi “Sì, sta bene! Oggi viene Melody a mangiare a casa”
“Ohw, ormai quella ragazza fa parte della famiglia, vero?” ridacchia.
Arrossisco “Dai mamma smettila… e poi sì”
Ridiamo insieme.
Mentre continuiamo a parlare del più e del meno giro la testa per vedere la strada e… oh dio.
“Ehm mamma” dico con voce terrorizzata “devo andare. Ci sentiamo la prossima volta!” cerco di essere più veloce possibile.
“Perché? Non vuoi parlare con me?” sento un tono triste.
CAZZO MAMMA STO PER ESSERE INVESTITO DA UN CAMION
“Cazzo mamma, ciao!” Stacco ma il camion è troppo vicino per scappare.
Così decido di racchiudermi e chiudo gli occhi sperando in un miracolo.
 
 
***
 
 
Dopo pochi secondi di terrore, decido di aprire gli occhi e noto che sono ancora vivo. Poi, un tonfo rumoroso mi sa sobbalzare.
Esco dalla cabina telefonica e vedo un camion tutto ammaccato e al centro noto una persona.
“Polk!” dico incredulo vedendo la scena.
C’è una marea di gente che lo circonda ed inizia ad insultarlo
“Non sei buono”
“Combini solo guai”
“Quando cerchi di fare atti eroici distruggi mezza città”
“Coglione”
“E ti definisci eroe?”
 
 
Arrivano insulti sopra insulti e la cosa che noto? Polk che lo guarda indifferente!
Batto le mani al cielo facendo voltare tutti.
“Mi vedere?” dico indicandomi “Sono vivo! Se Polk non fosse arrivato in questo momento sarei steso per terra con una pozza di sangue che mi circondava il cadavere”
Finalmente si stanno zitti e ascoltano “Ok, avrebbe potuto salvarmi in un altro modo senza distruggere il camion ma… Mi ha salvato la vita comunque! E…” mi avvicino a Polk “Devo ringraziarti perché adesso posso tornare da mio fratello a casa”
Mi guarda incredulo. Forse non se lo sarebbe mai aspettato.
“E tutti voi” indico la gente che ci circonda “dovreste ringraziarlo”
Tutti si guardano poi si girano e se ne vanno dicendo “che idiota!”
Scuoto la testa la testa deluso dagli abitanti newyorkesi poi mi volto verso il mio salvatore “Grazie mille, davvero” gli sorrido e lui mi guarda ancora confuso “cosa posso fare ricambiare quello che hai fatto?”
Inarca un sopracciglio “E io che cazzo ne so?”
Cerco di non dare retta all’ultima frase e mi presento “Sono Chaz. Chaz Collins” gli porgo la mano e dopo un po’ di esitazioni l’afferra “Polk”
Annuisco anche già sapevo il suo nome “Non credo che sia un granché, ma per ringraziarti, ti andrebbe di venire a mangiare a casa mia?”
Mi guarda un po’ titubante poi cerco di convincerlo “Dai su, mi farebbe piacere”
Dopo averci pensato per qualche secondo annuisce.
“Io sto con il motorino. Tu mi segui, ehm…” dico nervosamente “in volo”
Annuisce, così vado verso il motorino e appena mi metto in viaggio balza in aria e mi segue.

 
 
Busso il campanello di casa e dopo pochi secondi Melody apre la porta.
“Come mai tutto que-” il suo sguardo passa dal mio alla persona che si trova alle mie spalle ed impallidisce subito “Che ci fa qui?” sbotta infastidita.
La faccio spostare ed entro invitando anche Polk “Mi ha salvato la vita e per ringraziarlo l’ho invitato a mangiare qui”
Lei si ferma e mi guarda confusa “No, aspetta…” mi punta l’indice contro “ogni volta che ti salva la vita tu lo inviti a mangiare?” rido falsamente.
Scuoto la testa “Senti ormai è qui. Quindi adesso vado a preparare la tavola e si mangia” mi avvio in cucina “Ah!” mi giro verso Polk “Ti piacciono gli spaghetti col sugo?”
Mi guarda ed annuisce “Perfetto!” e scompaio in cucina.
 
Questa sarà una giornata interessante.

***

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