is there always a happy ending?

di Harry123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° capitolo ***
Capitolo 12: *** 12° capitolo ***
Capitolo 13: *** 13° capitolo ***
Capitolo 14: *** 14° capitolo ***
Capitolo 15: *** 15° capitolo ***
Capitolo 16: *** 16° capitolo ***
Capitolo 17: *** 17° capitolo ***
Capitolo 18: *** 18° capitolo ***
Capitolo 19: *** 19° capitolo ***
Capitolo 20: *** 20° capitolo ***
Capitolo 21: *** 21° capitolo ***
Capitolo 22: *** 22° capitolo ***
Capitolo 23: *** 23° capitolo ***
Capitolo 24: *** 24° capitolo ***
Capitolo 25: *** 25° capitolo ***
Capitolo 26: *** 26° capitolo ***
Capitolo 27: *** 27° capitolo ***
Capitolo 28: *** 28° capitolo ***
Capitolo 29: *** 29° capitolo ***
Capitolo 30: *** 30° capitolo ***
Capitolo 31: *** 31° capitolo ***
Capitolo 32: *** 32° capitolo ***
Capitolo 33: *** 33° capitolo ***
Capitolo 34: *** 34° capitolo ***
Capitolo 35: *** 35° capitolo ***
Capitolo 36: *** 36° capitolo ***
Capitolo 37: *** 37° capitolo ***
Capitolo 38: *** 38° capitolo ***
Capitolo 39: *** 39° capitolo ***
Capitolo 40: *** 40° capitolo ***
Capitolo 41: *** 41° capitolo ***
Capitolo 42: *** 42° capitolo ***
Capitolo 43: *** 43° capitolo ***
Capitolo 44: *** 44° capitolo ***
Capitolo 45: *** 45° capitolo ***
Capitolo 46: *** 46° capitolo ***
Capitolo 47: *** 47° capitolo ***
Capitolo 48: *** 48° capitolo ***
Capitolo 49: *** 49° capitolo ***
Capitolo 50: *** 50° capitolo ***
Capitolo 51: *** 51° capitolo ***
Capitolo 52: *** 52° capitolo ***
Capitolo 53: *** 53° capitolo ***
Capitolo 54: *** 54° capitolo ***
Capitolo 55: *** 55° capitolo ***
Capitolo 56: *** 56° capitolo ***
Capitolo 57: *** 57° capitolo ***
Capitolo 58: *** 58° capitolo ***
Capitolo 59: *** 59° capitolo ***
Capitolo 60: *** 60° capitolo ***
Capitolo 61: *** 61° capitolo ***
Capitolo 62: *** 62° capitolo ***
Capitolo 63: *** 63° capitolo ***
Capitolo 64: *** 64° capitolo ***
Capitolo 65: *** 65° capitolo ***
Capitolo 66: *** 66° capitolo ***
Capitolo 67: *** 67° capitolo ***
Capitolo 68: *** 68° capitolo ***
Capitolo 69: *** 69° capitolo ***
Capitolo 70: *** 70° capitolo ***
Capitolo 71: *** 71° capitolo ***
Capitolo 72: *** 72° capitolo ***
Capitolo 73: *** 73° capitolo ***
Capitolo 74: *** 74° capitolo ***
Capitolo 75: *** 75° capitolo ***
Capitolo 76: *** 76° capitolo ***
Capitolo 77: *** 77° capitolo ***
Capitolo 78: *** 78° capitolo ***
Capitolo 79: *** 79° captiolo ***
Capitolo 80: *** 80° capitolo ***
Capitolo 81: *** 81° capitolo ***
Capitolo 82: *** 82° capitolo ***
Capitolo 83: *** 83° capitolo ***
Capitolo 84: *** 84° capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo ***


Prologo:
Sono una ragazza di 17 anni, mi chiamo Elena,Elena Tomlinson. Ho origini italiane ma sono cresciuta a Londra, poco distante dal centro della città.
Sono la sorella di Louis Tomlinson.
Non è facile la mia vita, anzi per niente. Da quando mio fratello è diventato famoso grazie alla sua band, One Direction, non abbiamo un momento di privacy, tranne che a casa dove però mio fratello rompe sempre, discutiamo per qualsiasi cosa, anche la piu stupida. 
Ogni giorno vengono i suoi 4 amici, nonchè componenti della band. E sotto casa puntualmente ci sono sempre giornalisti, tutti a scuola vogliono conoscermi solo per Louis.
Il suo migliore amico è  Harry Styles, piu che altro è il suo 'secondo fratello', spesso rimane a casa nostra anche di sera. Questa amicizia è nata già nei periodi in cui la band ancora si formava, quando erano molto piccoli. In piu mia madre e la madre di Harry sono come sorelle, inseparabili. Quindi è normale che si sia creato un legame molto forte tra queste due famiglie.
Louis è molto protettivo nei miei confronti. Non vuole neanche che parli con i suoi amici, per paura che possa innamorarmi o chissà cosa. 
Se vede che un ragazzo qualsiasi si avvicina a me, anche solo per parlarmi, lui subito reagisce male.
Potrei elencare altre cose per cui a volte non sopporto proprio di avere un fratello, ma c'è da dire che io senza di lui non so cosa avrei fatto. C'è sempre, anche per ascoltare i miei stupidi problemi, insomma è il mio classico fratello maggiore, protettivo, forse troppo, ma dolce e comprensivo, riesce ad aiutarmi sempre, anche quando mi caccio nei guai.
La mia migliore amica è Summer, lei ha buoni rapporti con louis dato che è la ragazza di Zayn.
Bene, ora che vi ho fatto un breve riassunto incominciamo con la storia c:
----------------------
1° capitolo.
Mi svegliai la mattina presto, per colpa di quello stupido di mio fratello e del suo amico che non smettono di fare casino o di urlare come bambini per tutta la casa.
Io :"la gente dorme ogni tanto eh!"
Harry :"ti abbiamo svegliata?"
Io :"SI!"
Louis :"smettila di fare l'acida come al tuo solito!"
Io :"la smetterò quando voi smetterete di fare casino pure alle 5 di mattina!"
Harry :"scusaci!" disse prendendo un pacco di patatine e buttandosi sul divano.
Io :"quando torna mamma?"
Louis :"credo verso le 7"
Io :"vedete di mettere a posto la sala che un'altra sgridata per colpa vostra non la voglio prendere!"
Harry :"ehi calma! keep calm e goditi la vita!"
Io :"harry scendi dal divano che manca solo che lo sporcate con tutte le cose che vi state mangiando!"
Louis :"si okay, va in camera tua che hai gia rotto qui!"
Io :"a io? io me ne dovrei andare?"
Louis :"SI! io non ti disturbo mai quando resta a casa Summer, invce tu devi sempre reagire cosi!"
Su questo aveva ragione, il fatto è che non sopportavo il loro comportamento. Come se io non esistessi! quando Harry rimaneva a dormire a casa nostra io ero costretta a rimanere sveglia per tutta la notte, menomale che oggi era domenica, o altrimenti non sarei riuscita ad arrivare sveglia a scuola.
Entrai in camera mia, sistemai accuratamente il letto e i libri sparsi per la scrivania. 
Poi uscii per andare al bagno per sistemarmi e togliermi il pigiama. 
I miei occhi azzurri fissavano lo specchio del bagno mentre ero intenta a pettinare i miei capelli castani lunghi.
Io non mi piacevo, anzi. MI vedevo troppo grassa, troppo bassa, e devo ammetterlo, mio fratello era la perfezione in persona mentre io, beh io no. 
Ero piena di difetti.
Mi misi una semplice t-shirt e jeans, poi uscii dal bagno.
Appena entrai nella mia camera, notai sopra il mio letto dei capelli ricci castani.
Io :"ehm ehm.. *colpo di tosse*"
Harry :"oh, scusami.. stavo vedendo un pò i tuoi cd.." disse mentre i suoi occhi verdi mi fissavano.
Io :"t-tranquillo.."
Era strano l'effetto che faceva harry su di me. 
Non riuscivo a sgridarlo come facevo con Louis, non riuscivo a rispondergli.
Harry :"allora l'ascolti la nostra band, eh?" disse prendendo in mano il loro primo cd, Up all night.
Io :"si.. siete bravi..e poi è la band di mio fratello, quindi.." in realtà ero una directioner.
Harry :"graziie!" disse facendosi spuntare due fossette che li incorniciavano il suo sorriso.
Io gli sorrisi, mi sedetti accanto a lui e mi spostai una ciocca dietro l'orecchio.
Harry :"è d'avvero fortunato Louis"
Io :"perchè?"
Harry :"intendo, è fortunato ad avere una sorella come te" 
Mi si bloccò per un momento il respiro. Che cosa? fortunato lui ad avere me?
Io :"non credo, fosse per lui, mi cambierebbe subito."
Harry :"naah, è normale litigare tra fratelli ma questo no!"
Io sorrisi, probabilmente ero diventata rossa dato che a Harry scappò una piccola risata.
Harry :"e sei anche molto bella"
Io :"harry, no!"
Harry :"oh si! lo penso veramente! ma non dirlo a Louis, che sennò mi ammazza!"
Io :"no, tranquillo.. comunque grazie! anche se non penso proprio"
Harry :"sei troppo insicura" disse facendo sfiorare la sua mano con la mia.
Mi passò un brivido per tutto il corpo quando toccai anche se per mezzo secondo la sua mano.
Louis :"CHE STATE FACENDO?" disse quasi urlando appoggiato alla porta.
Io :"niente louis! stiamo solo parlando!"
Louis :"Elena ti si vede dagli occhi che menti!" disse puntandomi il dito contro.
Harry :"sul serio, stavamo solo parlando!"
"sono tornata a casa!" disse una voce sotto le scale.
Io :"mamma! finalmente!" scesi le scale per abbracciarla.
Mamma :"allora? come avete passato la serata?"
Io :"beh io non ho proprio dormito!"
Mamma :"avete fatto casino?" disse rivolgenosi a Louis.
Louis :"no!"
Mamma :"mi fido solo perchè conosco Harry ed è un ragazzo tranquillo"
Harry sorrise e ringraziò.
Louis :"quindi di me no?"
Mamma :"louis per favore! tu a proposito, hai studiato?"
Louis :"ehm.."
Mamma :"harry?"
Harry :"ehm.. si.. umh..sisi.."
Mamma :"ho capito, non avete studiato."
Louis :"tanto è solo l'ultimo anno!"
Mamma :"appunto! oggi pomeriggio studiate!"
Louis :"ma è il nostro unico giorno libero! poi ricominciano le prove!"
Mamma :"non mi interessa!"
Io :"ecco!"
Louis :"Elena, per favore non ti intromettere sempre!"
Mamma :"louis! non ti rivolgere cosi a tua sorella!"
Ed ecco che ricominciamo, sempre la solita storia.
Mamma :"comunque sia, oggi io e vostro padre usciamo insieme alla famiglia di Harry,tu caro puoi restare quanto vuoi!" disse rivolgendosi con voce dolce a Harry.
Harry :"oh, grazie!"
Mamma :"credo che però anche per questa sera sarete da soli a casa, io e vostro padre dobbiamo andare a trovare una parente fuori città. Quindi credo che torneremo domani sera"
Louis :"Perfetto!"
Mamma :"è un problema per voi?"
Louis :"nono!"
Mamma :"harry mi raccomando, controlla Elena e Louis e falli studiare!"
Harry :"stia tranquilla!" disse facendo un occhiolino e accennando un sorriso.
Mamma :"bene!"
Louis :"io e Harry usciamo! ci dobbiamo vedere con la band!"
Mamma :"portati anche tua sorella!"
Louis :"perchè?!"
Mamma :"la vuoi lasciare da sola?!"
Louis :"ecco.."
Io :"mi starò buona, tranquillo"
Louis :"va bene, va bene" disse sospirando.
10 minuti dopo:
Niall :"eccovi!" 
Liam :"c'è anche Elena! ciiao!" disse abbracciandomi
Io :"ciao liam!"
Louis rimase immobile a fissarci.
Zayn :"giorno ragaaaazzi!" poi si fermò a guardarmi e disse "ciao elena!"
Io :"ciao Malik!"
Niall appena mi vide corse ad abbracciarmi.
Niall :"mi sei mancataaa!" 
Io riedendo dissi :"è solo da due giorni che non ci rivediamo!"
Niall :"eh lo so!"
Louis :"ooookkey" disse separandoci dal nostro abbraccio, sempre il solito. -.-"
Sentii qualcuno afferrarmi il braccio.
Mi girai ed era mio fratello che mi trascinava in un angoletto lontana dai ragazzi.
"che c'è?"
"si può sapere perchè stai cosi appiccicata a loro?" esclamò con tono arrabbiato.
"siamo SOLO AMICI! Louis che cavolo!" esclamai io.
"perchè Harry ti guarda continuamente?"
"non lo so!" dissi con tono scocciato.
Appena mi lasciò il braccio raggiunsimo gli altri che si stavano prendendo del thè.
Ogni volta che stavo con i suoi amici mi faceva sempre scenate di gelosia, non ne potevo piu a volte!
Appena raggiungemmo gli altri, harry mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Louis rimase un pò freddo, ma subito rilassò dato che si trattava di Harry di cui si fidava.
Io :"ma come fai a sopportarlo?" dissi rivolgendomi a Harry.
Harry :"lo conosco da una vita ormai!" disse ridendo. Rimasi imbabolata a fissare quelle sue fossette e quei suoi occhi, che si illuminavano, quasi luccicavano, ogni volta che sorrideva.
Io :"già.. ehm.." balbettai.
Harry :"che prendi?"
Io :"non lo so.. non ho molta fame.. tu?"
Harry :"un panino che divido con Niall!" disse accennando un sorriso.
Niall :"ehm, caro mio Styles, tu credi che io divida una panino?"
Harry :"ehm.. si?! ehi amico! io per te lo farei!"
Niall :"ma te sei pazzo! tutto pazzo! io non lo farei mai! mi conosci bene eh!"
Harry :"sempre il solito!!" disse scherzando.
Niall :"ovvio!"
Harry :"va bene se lo divido con te?" disse Harry facendo incrociare i suoi occhi perfetti ai miei.
Io :"ehm.. si, si certo.."
Harry :"come lo preferisci?"
Io :"è uguale.."
Harry :"prosciutto e formaggio?"
Io :"si, va bene!"
Harry :"perfect!" 
Chiamò il cameriere che prese l'ordinazione, intanto i ragazzi ci raggiunsero al tavolo.
Mentre i ragazzi parlavano, Harry mi mise un braccio attorno le mie spalle, quasi abbracciandomi. Io mi irrigì, non sapevo che fare! solo al suo tocco io mi sentivo svenire nel vero senso della parola! Era un ragazzo cosi perfetto che mi sembrava quasi impossibile che si accorgesse di me. E specilamente uno cosi famoso come lui, anche se lo conoscevo da tutta la vita.
Louis :"ehm.. Haarry!" disse richiamando la sua attenzione.
Harry :"dimmi tutto!"
Louis :"tu che hai ordinato?"
Harry :"un panino! tu?"
Louis :"anche io.. ehm.. harry posso farti una domanda?" disse quasi bisbigliando. Harry si avvicinò a louis per sentirlo meglio. Io intanto cercavo di capire cosa si dicessero.
Harry sorrise, ma non capii cosa stessero dicendo, ma di sicuro era qualcosa di divertente dato che gli altri ridevano.
MI squillò il telefono.
Era un messaggio da Summer: 'ehi bella! senti siccome io oggi uscivo con Zayn, vi raggiungo! Zayn mi ha detto dove state! ;)'
Mentre leggevo il suo messaggio, sentii una dolce voce al mio orecchio.
Harry :"ma allora ce l'hai un cellulare!"
Io :"so che non è tanto moderno come telefono però sembra un cellulare, eh!"
Harry :"no intendevo dire.. pensavo che non l'avessi proprio!" disse ridendo.
Io :"aaah!"
Harry :"vuoi il mio numero?"
Io :"è vero! tu sei l'unico di cui non ho il numero!" dissi ridendo. Era quasi assurdo, dato che da quando ero piccola che lo conosco eppure non avevo ancora il suo numero eppure avevo i numeri di tutti i ragazzi della band, lool.
Io :"certo!"
Harry mi scrisse il suo numero, che salvai e poi risposi al messaggio Summer.
Appena uscimmo dal locale, camminavo vicino ai ragazzi, e ovviamente louis mi guardava sempre con il suo sguardo attento.
Harry :"ATTENTA!" disse spingendomi indietro.
Lo guardai con sguardo interrogativo.
Harry :"non volevi mica che ti investisse un motorino?"
Alzai lo sguardo e vidi Summer che stava morendo dal ridere.
Summer :"devi guardarla la strada!"
Io :"SUUMMEEER!!!!" 
Summer :"non era colpa mia, eh u.u"
Zayn :"ehi.. non mi saluti??" disse facendo la faccia da cucciolo offeso. c:
Summer :"ma certo piccolo malik!" disse abbracciandolo.
Liam :"ragazzi mi ha chiamato Paul! ha detto che ci vuole tutti allo studio perchè sennò si fa tardi per le prove!"
Io :"louis però io è meglio che torno a casa.. "
Louis :"perchè? guarda che devo badare io a te!"
Io :"devo studiare.."
Louis :"va bene dai.. però poi stai da sola.."
Summer :"ci sto io!"
Louis :"appost!" disse ironico.
Summer :"ma ehi!!"
Louis :"scherzo! comunque va bene, basta che non combini qualcosa perchè poi la responsabilità è mia!"
Io :"louis non ho 5 anni! lo so!"
Louis mi diede un piccolo bacio sulla guancia e ci lasciò andare.
Salii sul motorino di Summer mentre lei risalutava il suo ragazzo.
Zayn :"però oggi dovevamo uscire!"
Summer :"appena finite le prove passa da Elena e usciamo! ok?"
Zayn :"ok!" disse sorridendo.
Summer :"vamos!"
Mentre passavamo per le vie del centro londinese, Summer si fermò di colpo.
Io :"che succede?"
Summer :"hai visto quella maglia?! NO MA DICO, L'HAI VISTA?" disse indicando un negozio di fronte a noi.
Io :"daii! facciamo shopping un'altro giorno!"
Summer :"NO! deve essere miaa!" 
Io :"dai.."
Summer :"si, e non si discute! CHIIIARO?"
Io :"chiaro, chiaro" dissi ormai arrenendomi.
Entrammo nel negozio.
Io :"summer dai.. è meglio che andiamo.. non abbiamo temp... Ma guarda un pò quanto è carina questa maglia!"
Summer :"viiisto?"
Io :"e questi pantaloncini! sono stupendi!" dissi prendendogli cercando la mia taglia.
Summer :"visto che non è tanto male questo negozio?"
Io :"scherzi? ma perchè non ci sono venuta prima?!"
Summer :"credo che abbia aperto da poco.. ma la cosa che conta è che l'abbiamo scoperto!"
Io :"summer mentre tu ti provi la maglia io vado a provare questi!"
Summer :"certo!"
Passammo circa un'ora li dentro, c'era di tutto! dalle scarpe fino alle giacche e cappelli! Paaaradiso! c:
Mentre mi guardavo allo specchio per vedere come mi stava una felpa, vidi la faccia di Louis dietro di me.
Mi girai di scatto e sobbalzai dallo spavento.
Io :"ahhh! LOUIS! che ci fai qui?!"
Louis :"abbiamo appena finito.. e tu che ci fai qui?"
Io :"stavamo andando.. ehm.."
Louis :"a studiare, immagino."
Io :"louis ti prego non dire niente a nostra madre.."
Louis :"ovvio! o altrimenti sa che ti ho lasciata andare da sola senza esserci dato che la responsabiltà era mia!"
Io :"ah, menomale.." dissi piu sollevata.
Louis :"a patto che studi stasera! senza usare iPod, computer o qualsiasi altra cosa in tuo possesso! sono stato chiaro?!"
Io :"si.. "
Louis :"bene! e ora torniamo a casa.."
Io :"rimane anche stasera Harry a casa?"
Louis :"si.. perchè? non ti diamo fastidio, tranquilla"
Io :"Nono.. figurati.." louis sorrise, e dopo aver pagato Summer uscii con zayn, mentre io e lou tornammo a casa. Harry ci avrebbe raggiunti verso l'ora di cena.
Louis :"posso parlarti?" disse mentre mi stavo sedendo sul divano accanto a lui.
Io :"si.."
Louis :"cosa c'è tra te e.."
Io :"e?"
Louis :"Harry"
Io :"niente!"
Louis :"si vede che lui ci sta provando con te, ma io te l'ho gia detto che sei troppo giovane per innamorarti!"
Io :"louis, lo so."
Louis :"stai sempre vicino a lui!"
Io :"scusami.."
Louis :"Elena.."
Io mi girai verso di lui, gli notai gli occhi lucidi.
Louis :"scusami.. lo so che siete solo amici.."
Io :"louis, non fa niente.." in fondo stavo provando un rimorso, io ho da sempre provato qualcosa per Harry, ma gliel'ho sempre nascosto.
Louis :"sono uno stupido, lo so. Ma il fatto è che tu sei la mia sorellina e.. e non sopporto l'idea che presto te ne andrai da casa un ragazzo."
Io :"louis tranquillo!"
Louis :"ti chiedo scusa.. lo sai che il mio difetto è la gelosia, scusami tanto.."
Io :"tranquillo Tommo" dissi abbracciandolo.
In fondo anche io sarei gelosa se mio fratello si fidanzasse perchè comunque rimane sempre il mio fratello maggiore, è normale provare tra fratelli questo sentimento e lo capivo.
Louis :"i ragazzi fanno sempre soffrire le ragazze e non voglio vederti soffrire!"
Io :"tranquillo Louis.."
Lui mi sorrise, mi diede in piccolo bacio sulla fronte e poi accese la tv.
Louis :"e ora va a studiare!"
Io :"e va bene!"
Presi i libri e salii in camera mia.
Avrei provato a dimenticare Harry, sapevo che non era giusto mentire a mio fratello.
Stanca di satre sola, scesi con il libro di storia di sotto, mi misi sul divano poggiandomi sulla spalla di Louis che mangiava delle patatine che erano rimaste nel sacchetto che aveva quasi finito Harry. c:
Louis :"che studi?"
Io :"storia.. che noia!"
Louis :"ee lo so.."
Io :"ma tu non dovevi studiare?"
Louis :"si.. forse.. "
Io :"eddai! va a prendere i libri!"
Louis :"e va bene va bene, per questa volta hai ragione tu!"
Io :"bravo!"
Louis :"eheh!"
Mentre Louis salii sopra per andare nella sua camera a prendere i libri, bussarono alla porta.
Andai ad aprire, e mi ritrovai davanti gli occhi verdi di Harry e il suo sorriso perfetto.

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Capitolo 2
*** 2° capitolo ***


2° capitolo:
Io :"ciao Harry"
Harry :"ehi! posso, ehm.. entrare?"
Io :"ah si, certo! ehm scusami!" mi ero resa conto di essere rimasta immobile di fronte a lui, e poverino ancora entrava in casa. c:
Harry :"Louis?"
Io :"LOOOOUIIIIISSS!!!" urlai con tutta la voce, Harry dovette tapparsi le orecchie, lol. c:
Louis :"eccomi! arrivo!"
Non vedevo l'ora che mio fratello arrivasse perchè era imbarazzante stare sola con Harry, specialmente ora che non potevo piu fantasticare su di lui o perdermi nei suoi occhi verdi, era tutto cosi difficile.
Io :"louis?!"
Louis :"eccomi! un'attimo sto arrivando!"
Harry si sedette sul divano, sorridendomi. *no, ora non può farmi questo! rosa smettila di fissarlo, basta!* pensai tra me e me.
Louis :"eccomi Hazza! scusami per il ritardo ma stavo prendendo il mio libro di storia che non trovavo!"
Harry :"oh, tranquillo! devi studiare?"
Louis :"si dovrei, ma non lo farò"
Io :"louis?!"
Louis :"al massimo faccio solo algebra o altrimenti prenderò un'altra insufficenza"
Io :"Un'altra insufficenza? e quando l'hai presa?"
Harry :"la settimana scors.."
Louis :"zitto!"
Harry :"scusa!"
Io :"ah, bravo!"
Louis :"ehi anche tu ne hai presa una!"
Io :"ma almeno l'ho detto! bugiardo!"
Louis :"shh ti prego non dire niente a nostra madre!"
Harry :"che bugiardo!" disse con faccia sdegnata.
Louis :"eddai!"
Io :"studia!"
Louis :"e va bene! va bene!"
Ci mettemmo tutti quanti in cucina, io studiavo storia mentre Louis era impegnato nei suoi esercizi di algebra per lui incomprensibili.
Louis :"harry come si fa questa?"
Harry :"e lo chiedi a me che a algebra non arrivo neanche alla sufficenza?!"
Louis :"siamo in due fratello!"
Harry :"yeah"
Io :"non mi ricorderò mai tutte queste cose" dissi sbuffando sfogliando le pagine del libro.
Harry :"vuoi che ti aiuto?"
Io :"ehm.."
Harry :"dai!"
Senza neanche riuscire a rispondere, lui si avvicinò a me, prese un foglio dal quaderno di Louis, e una penna. 
Incominciò a leggere con sguardo attento i primi paragrafi di storia, e incominciò a scrivere.
Rimasi come una scema a guardarlo, ogni sua mossa che faceva.
Il modo in cui era concentrato nel leggere, e la sua calligrafia, qualsiasi cosa facesse lui, era perfetta, cavolo!
Harry :"ehii.. Elena! ci sei?"
Io :"ehm, si eccomi!"
Harry :"sei un pò stanca?" disse ridendo.
Io :"un pò" dissi a bassa voce.
Harry :"vedi un pò se riesci a capire la mia scrittura" disse ridendo.
Io :"ma si certo!"
Harry :"ti ho fatto un piccolo riassunto, cosi ti è piu semplice ricordare le cose!" 
Io :"grazie mille, harry!"
Harry :"ma di niente, figurati!"
Sorrisi, cercai di non guardarlo negli occhi, non potevo.
Abbassai quindi, lo sguardo sul mio foglio, e incominciai a leggere il riassunto fatto da Harry. 
Louis :"e che cavolo!"
Harry :"tutto ok, Lou?"
Louis :"ovvio che NO!"
Harry :"ma non farla se non ti ridà!"
Louis :"che cavolo! stupida algebra che serve solo a farti innervosire!"
Harry :"eh amico, quanto ti capisco!"
Louis sbuffando chiuse di colpo il libro gettandolo sul tavolo.
Harry :"bel modo di studiare!"
Louis :"eh quando ci vuole ci vuole!" disse tutto scocciato.
Harry :"bravo fratello!"
Louis :"grazie brò!"
Dato che avevo ancora fame, decisi di prendermi uno yogurt e uscii verso il giardino.
Volevo prendere un pò d'aria e sopratutto cercare di stare il piu lontano possibile da Harry.
Mentre ero seduta accanto all'albero, mi misi a guardare un pò le stelle.
Sentivo un pò di freddo, cosi rabbrividii.
Ad un certo punto sentii un calore improvviso sulle spalle.
Non mi girai, pensando fosse solo una senzazione passeggera, forse era solo perchè ero agitata, quindi non ci feci caso.
Poi sentii un respiro caldo sul mio collo, le mie mani tremarono all'impatto.
Mi giarai, ancora tremante.
Mi incrociai con gli occhi verdi di Harry, che parevano illuminarsi nel buio.
Riuscivo a vedere le sue labbra incurvarsi in un sorriso e le sue fossette sempre perfette incorniciargli il viso altrettanto perfetto.
Senza dire niente, notai che sulle mie  spalle avevo la sua felpa.
Io :"harry, grazie.."
Harry :"di niente, che fai?"
disse sedendosi accanto a me.
Io :"penso, tu?"
Harry :"louis è andato a farsi una doccia e io volevo stare un pò con te, tutto qui" disse sorridendo.
Io :"aah" non sapevo che dire, ogni volta mi si bloccavano le parole.
Harry :"ehi, tutto ok?" disse con voce rassicurante.
Io :"certo, perchè?"
Harry :"sei rossa!"
Io :"veramente?!"
Harry :"si!" disse scoppiando a ridere.
Io :"sento un pò caldo" dissi mentendo.
Harry :"dai, forse è meglio che rientriamo dentro!"
Io :"si, forse"
Harry mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi.
Facendo questo però, ci ritrovammo faccia a faccia.
Ed ecco ancora quei brividi, stupide emozioni.
Harry sorrise, spostò una ciocca dal mio viso mentre tenne gli occhi fissi su di me.
Fece incrociare le mie dita con le mie, tremavo.
Che dovevo fare ora? come dovevo comportarmi? e se louis ci avesse visti?
Sentivo i nostri respiri sempre piu vicini, i nostri nasi si sfiorarono. Tutto per un momento sembrò fermarsi, tranne il mio cuore che stava battendo a mille.
Harry si morse il labbro guardandomi.
Mi avvicinai piu a lui.
Le nostre labbra si sfiorarono per mezzo secondo, quando Louis ci vide.
Mi staccai immediatamente da Harry anche se non mi sarei piu voluta muovere, volevo rimanere vicina a lui, sentire ancora le sue labbra sfiorare le mie, avere ancora le mie dita intrecciate con le sue, era tutto accaduto cosi velocemente ma le sensazioni erano diverse, erano nuove, ecco.
Io :"l-louis" dissi balbettando.
Harry cercò di dire qualcosa ma non riuscii a dire niente sotto lo sguardo accusatorio e deluso di Louis.
Louis :"mi avevi detto che non provavi niente, che eravate solo amici. MI hai mentito?" disse deluso rivolgendosi a me.
Io guardai Harry, sarei voluta sprofondare.
Harry :"e infatti è cosi louis! non ci stavamo baciando!"
Louis :"a no?"
Harry :"no! le stavo solo dicendo una cosa all'orecchio, uno scherzo"
Louis :"va bene, ti credo, anzi VI credo."
Abbracciai Louis, era il mio modo per chiedergli scusa anche se piuttosto banale e incomprensibile dato che il senso di colpa che provavo nel mentirgli, lui neanche se lo immaginava.
Io :"scusami louis." dissi guardandolo dritto negli occhi.
Lui mi sorrise, mi diede un piccolo bacio sulla fronte, mi spostò una ciocca dal viso dietro l'orecchio, e mi sussurrò "non ti preoccupare, lo so che non stavate facendo niente di male, va a riposarti ora"
Io annuii. 
Salii svelta per le scale con le lacrime agli occhi.
Chiusi la porta della mia camera a chiave e mi buttai sul letto.
Iniziai a piangere, presi le cuffiette del mio ipod che a sua volta accesi.
Misi la musica a tutto volume per cercare di superare il 'rumore' dei miei pensieri, ovviamente fallii.
Non riuscivo a smettere di pensare al mezzo bacio con Harry, allo sguardo di Louis. 
Lui aveva ragione, non dovevo mettermi con il suo migliore amico perchè prima o poi ci saremmo lasciati e potrebbe mettere in rischio non solo la nostra amicizia ma anche quella tra Louis e Harry. E non potevo permettere che ciò accadesse.
Quindi cosa stavo facendo? Sono veramente cosi insensibile da non notare le cose piu importanti che potrei mettere a rischio? La felicità di mio fratello? 
No, adesso basta. Dovevo dimenticarlo. Harry è solo un'amico di mio fratello, niente di piu. NIENTE!
Sapevo che non sarebbe stato cosi facile, ma ci doveva essere pur un modo, anche il piu stupido.
Mentre ero persa nei miei pensieri sentii il telefono di casa squillare.
Poco dopo smise, probabilmente qualcuno aveva risposto.
Louis :"ELEEEEENA!"
Aprii sbuffando la porta, non volevo vedere piu nessuno, ora.
Io :"che c'é?!"
Louis :"è per te!"
Io :"chi è?!"
Louis :"Summer!"
Io :"arrivo" 
Scesi le scale di corsa, le volevo raccontare tutto. Forse era l'unica che poteva realmente capirmi.
Io :"summer! non sai cosa mi sta accadendo!"
Summer :"ehi! dimmi tutto!"
Io :"Harry è venuto a casa nostra e non lo so, ma mi sono ritrovata di fronte a lui.." incominciai a piangere.
Summer :"Elena? perchè piangi?"
Io :"perchè ci stavamo per baciare e ti giuro, ho provato tutti quei sentimenti che pensavo di non provare mai per nessuno!"
Summer :"amore verso un ragazzo?"
Io :"esatto. L'unico ragazzo che amo di bene è ovviamente mio fratello, ma apparte lui, non mi è mai successo!"
Summer :"tranquilla, non è poi cosi brutto innamorarsi!"
Io :"si, ma io non posso!"
Summer :"perchè è vietato?"
Io :"si! è vietato innamorarsi di uno come Harry! cavolo è un ragazzo conosciuto da tutti, probabilmente per lui sono solo un passatempo e poi, non posso!"
Summer :"che significa 'non puoi'?! perchè secondo te siamo capaci di controllare questo tipo di sentimento?"
Io :"ma non posso innamorarmi di lui! E' il migliore amico di Louis, loro sono come inseparabili, e se Harry e io ci mettessimo insieme, penso proprio che Harry prima o poi si stancherà e io soffrirò come una scema! Metterei in pericolo l'amicizia che c'è tra louis e Harry, e in piu la mia con lui. Louis è geloso di questo, non posso innamorarmi, non posso!"
Summer :"ma non puoi saperlo! perchè tu pensi sempre in negativo?"
Io :"perchè lo so come vanno queste cose.. "
Summer :"ma non puoi saperlo! e poi, è normale che Louis sia un pochino geloso, è pur sempre il tuo fratello maggiore! e Harry è il suo migliore amico quindi.."
Io :"appunto! non posso mentirgli?"
Summer :"perchè? che gli hai detto?"
Io :"che non mi piace Harry.."
Summer :"ma avanti sappiamo entrambe che non è cosi! sin dal primo momento che eravate piccoli tu lo hai sempre guardato in modo diverso, ecco."
Io :"lo so, lo so.. Ma forse è solo una cotta, ecco. E non posso permettere che questa cosa stupida rovini un'amicizia di una vita."
Summer :"questa cosa stupida?!"
Io :"SI!"
Summer :"l'amore non è una cosa stupida!"
Io :"lo so cavolo!"
Summer :"ora rilassati, e devi far capire a louis che questa cosa è piu forte di te."
Non mi ero resa conto fino a quel momento che stavo tremando e piangendo, probabilmente summer si, sentendo la mia voce.
Summer :"non piangere.." disse a bassa voce mentre  singhiozzavo.
Io :"ma che cosa mi succede?"
Summer :"ma è normale! Adesso tranquilla.."
Io :"posso provare a dire che non mi piace? che non provo niente per lui? cosi magari mi ci autoconvinco"
Summer :"prova"
Io presi un respiro profondo e poi provai la mia tattica.
Io :"Harry non mi piace! è stato un errore e menomale che non l'ho baciato! menomale che è arrivato Louis! io non provo niente per lui! NIENTE! niente di niente! è solo un conoscente!" mi sentivo il respiro mancare, non riuscivo a mentire piu di cosi, o forse non avevo mai mentito cosi tanto in vita mia. Ovvio che era tutto falso, io lo amavo e stavo lottando con me stessa solo per riuscire a cambiare i miei sentimenti. Potevo dimenticarlo una volta per tutte?
10 MINUTI PRIMA:
DALLA PARTE DI HARRY.
Louis :"Harry, per quello che è successo poco fa.."
Io :"lou lo so, perdonami. Non provo niente, è solo una amica."
Louis :"ti credo, è che mi capita spesso di essere geloso, e forse lo sono troppo. Guarda quanto sono stupido" disse facendo una risata sbuffando.
Io :"non sei stupido!"
Louis :"Haz, si lo sono. Ho dubito di mia sorella e del mio migliore amico. Sono geloso di mia sorella!"
Io :"ma è normale.."
Louis :"non se si tratta di mia sorella e del mio migliore amico."
Abbassai lo sguardo, giocando con le mie dita e la mia collana per l'agitazione. Perchè era cosi difficile mentire? Perchè non riuscivo a guardarlo negli occhi e dire 'io non la amo'?
Louis :"il punto è che ci starei male tutto qui. Un giorno sarò costretto ad accettare che mia sorella non sia piu tanto piccola, e che non potrò piu proteggerla. Dovrà affronte la vita da sola. E ovviamente si fidanzerà con qualcuno. Ma io adesso non ci riesco ad accettarlo, sopratutto se si tratta anche del mio migliore amico. Non ci riesco!"
Io :"tranquillo Lou.."
Squillò il telefono, andò Louis a rispondere.
Sentii che chiamava Elena, forse era per lei la chiamata. E se fosse qualche ragazzo? non volevo saperlo, non ora. *forse è meglio che rimango qui* dissi fra me e me. 
Perchè se fossi sceso l'avrei vista e ora dovevo togliermela dalla testa, lei e quel bacio mancato.
Ma non riuscii a resistere alla curiosità di sapere chi l'avesse chiamata. 
Era 'gelosia'? no, non poteva essere.
Eppure era una sensazione strana che mi portò a scendere le scale e senza neanche pensarci mi misi dietro la porta.
Sentii lei che quasi urlando diceva :"Harry non mi piace! è stato un errore e menomale che non l'ho baciato! menomale che è arrivato Louis! io non provo niente per lui! NIENTE! niente di niente! è solo un conoscente" 
Sentii gli occhi bruciarmi, ancora quella sensazione strana, piu forte di prima.
Mi asciugai una lacrima con la mano, perchè aveva detto quelle cose?  ero solo un conoscente? neanche un amico? niente?
Mi sentivo malissimo, ora.
Louis :"ehi Haz, che succede?"
Io :"niente louis.. "
Bastò solo guardarmi negli occhi per capire che mentivo.
Lui senza neanche saperne il motivo mi abbracciò.
Louis :"dai, dimmi che succede"
Io :"sono solo stanco, tutto qui"
DALLA MIA PARTE:
Dopo aver chiuso la chiamata con Summer andai in camera mia, ora solo un pensiero mi passava per la testa :"si può dimenticare qualcuno che si ama?"
Continuo a un pò di like!
-rosy

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Capitolo 3
*** 3° capitolo ***


3° capitolo
La mattina seguente:
Mi svegliai con il mio iPod acceso, accompagnata dalla musica.
Non mi ero neanche resa conto di essermi addormentata, non sapevo neanche che ora era.
Cosi aprii la mia finestra, e un'ondata di freddo mi fece rabbrividire. Socchiusi gli occhi ancora assonnata mettendomi una felpa.
Pioveva forte, c'erano nuvoloni neri ovunque. 
Scesi di sotto in cucina, notai che erano le 11 di mattina, ed era lunedi!
Come al mio solito mi lasciai prendere dall'ansia, la casa era praticamente vuota.
Sentii squillare il mio telefono, ma niente, non lo trovavo.
Incominciai a cercarlo sotto i cuscini, nelle tasche dei miei jeans o della mia felpa ma niente. 
Sbuffai sedendomi sul divano, oggi era proprio la mia giornata, eh!
Non mi avevano neanche svegliata! mia madre probabilmente ancora tornava o altrimenti mi avrebbe lasciato almeno un bigliettino in cucina come faceva sempre e invece oggi erano tutti spariti insieme al mio telefono.
Risentii la suoneria del mio telefono, cercai di seguirla accompagnata dal rumore incessante della pioggia.
La suoneria del telefono mi portò fino alla camera di Louis. L'aveva preso lui?! Oh beh ora mi avrebbe sentita!
Io :"louis che cavolo ci fai con il mio telefono!?"
Harry :"Louis è a scuola" disse sorridendomi.
Io :"e tu che ci fai qui?!"
Harry :"TU che ci fai qui!"
Io :"questa è casa mia se non mi sbaglio!"
Harry :"ma tu dovresti essere a scuola!"
Io :"ANCHE TU!"
Harry :"vabbè me ne esco"
Io :"perchè?"
Harry :"ti potrei dare fastidio"
Io :"perchè mi dovresti dare fastidio?" non riuscivo proprio a capirlo.
Harry :"beh sai, sono solo un conoscente per te!"
Io :"harry ma cosa.."
Harry :"oh lo sai benissimo!" disse interrompendomi e ridandomi il telefono.
Io :"harry continuo a non capirti, avete bevuto ieri tu e Louis?"
Harry :"no, e io sono serio"
Io :"ma non ho mai detto queste cose!"
Harry :"ah no? ti ho sentita ieri." disse con sguardo piu freddo del solito.
Io rimasi per un attimo scioccata, non riuscivo a capirlo.
Ci fissammo per un attimo e io ritornai indietro con la mente, forse avevo capito a cosa si riferisse.
Io :"mi hai spiata ieri?"
Harry :"n-n.."
Io :"harry, mi hai sentita parlare al telefono?"
Harry annuii, abbassando lo sguardo, come se se ne fosse pentito.
Io :"harry.. quelle cose, quelle cose che ho detto.."
Lui rialzò lo sguardo, facendo incrociare le sue iridi verdi con le mie.
Io :"non le pensavo."
Harry :"che significa? allora perchè lo hai detto? dici cose che nn pensi?"
Io :"no, ho solo provato ad autoconvincermi di quelle parole, per dim.." non riuscii a terminare la frase, forse avrei rischiato troppo se avessi svelato la verità a Harry.
Harry :"per?"
Io :"per riuscire a dimenticarti!" dissi tutto d'un fiato, chiusi gli occhi per un attimo, portandomi le mani al viso, ero sempre stata una tipa timida e non mi ero mai riuscita a dimenticare Harry e i sentimenti che ho sempre provato per lui, ma ora dovevo.
Harry :"d-dimenticarmi?"
Io :"si. Harry io non sono mai riuscita a dirtelo, scusami."
Harry :"ti va di raccontarmi tutto?"
Io annuii, diventando praticamente rossa.
Harry :"dai trnquilla" disse sorridendomi, ma ora gia mi aspettavo un suo rifiuto.
Mi sedetti accanto a Harry, mentre lui mi sfiorò la mano, mossa che non doveva fare perchè invece di tranquillizarmi mi faceva agitare ancora di piu.
Io :"harry non è semplice da spiegare, e lo so che ci portiamo qualche anno di differenza, e io ho solo 17 anni, ma io non lo so.. ho sempre pensato di provare qualcosa per te"
Harry :"cosa provi?"
Io :"mi sono innamorata di te." dissi facendomi coraggio e buttando fuori tutta la verità che ormai per anni tenevo nascosta.
Harry :"perchè non me ne hai mai parlato?"
Io :"perchè penso che tu mi vedi piu come la sorella che rompe sempre, la classica sorellina minore del migliore amico, ecco. Avevo paura che ti mi potessi deridere. Ma ora sai tutto, quindi deridimi pure."
Harry :"ehi Elena! calma! non ti avrei mai deriso! non ne avrei motivo"
Io :"grazie.. ma ora facciamo finta che non sia successo niente e torniamo alla vita di sempre, ok?" detto questo mi alzai per andarmene, ma Harry mi prese per il polso costringendomi a risedermi.
Io lo guardavo stupita del suo gesto. Aveva un sorriso bellissimo, e riecco le sue fossette, le sue fossette troppo perfette.
Harry :"Ti amo, Elena." disse sorridendomi. 
Mi mancò per un momento il respiro, non potevo crederci.
Harry Styles, proprio lui, il ragazzo di cui da tutta la vita ero innamorata ora mi confessa di amarmi?
Io :"c-cosa? c-cosa hai detto?" mi sentivo gli occhi bruciare, le lacrime sarebbero uscite da un momento all'altro.
Harry :"ti amo, mi sono innamorato di te da tanto tempo ma tu non te ne sei mai accorta. Ho fatto di tutto per fartelo capire ma tu mi vedevi solo come un amico, ma ora anche tu lo sai.." non riuscii neanche a rispondere che lui mi prese la mano, intrecciai le mie piccole e sottili dita con le sue, praticamente l'opposto delle mie. 
Mi guardò, ci guardammo. I nostri occhi si fissavano a vicenda, e piano piano un sorriso, leggero e spontaneo spuntò sul viso di entrambi come fossimo telepatici.
Lui mi spostò una ciocca dal viso, mi sorrise ancora, e ancora una volta il respirò sembrò mancarmi mentre il mio cuore batteva veloce.
Harry si avvicinò a me sempre di piu,sentivo il suo cuore battere a mille, quasi quanto il mio. Sorrisi, lui poggiando una mano sulla mia guancia mi avvicinò di piu a lui, sentii il calore delle sue labbra sulle mie, tremavo.
Mi diede il bacio piu perfetto che potessi immaginare. Provai mille emozioni insieme, pensavo di non essere neanche in grado di provare simultaneamente tutte queste sensazioni.
Non riuscivo piu staccare le mie labbra dalle sue, ma quando ne persi il contatto mi sentii quasi vuota. 
Lui accarezzandomi ancora la guancia mi fissava, sorridendomi. Un sorriso bellissimo, che non avevo forse mai visto da cosi vicino.
Tanta perfezione i miei occhi non li avevano mai visti.
Dopo qualche secondo una risata ci scappò a entrambi, solo guardandoci, senza dire niente. Forse è perchè entrambi avevamo appena realizzato di esserci baciati, insomma, fino a qualche ora fa dicevamo addirittura di odiarci!
Harry :"l'amore è strano!" disse scoppiando anche lui a ridere.
Io :"a chi lo dici!"
Harry :"però.."
Io :"però?"
Harry :"è difficile"
Io :"cosa?"
Harry :"amarci, ecco."
Io :"Harry, io ti amo e non so neanche cosa farei senza di te, senza vederti, ma forse è meglio che questo bacio rimanga tra noi.."
Harry :"vuoi essermi solo amica?"
Io :"forse sarebbe meglio di si.."
Harry :"elena, ma io non riesco a consiederarti come amica, non sai quanto ci ho sofferto, neanche Louis lo sa."
Io :"harry.. neanche io credo di riuscirci.."
Harry :"e se stassimo insieme? di nascosto?"
Io :"harry non lo so.."
Harry :"io non riuscirei a sopportare l'amicizia.."
non potevo dire che si sbagliasse perchè anche io provavo le stesse cose.
Io :"e se Louis.."
Harry :"glielo diremo quando sarà il momento, ma per ora teniamolo nascosto, tutto qui.. è meglio che non lo sappiano neanche gli altri perchè poi questa notizia finirebbe subito nei social network e succederebbe un casino, ecco.."
Io :"ok, mi fido" dissi ridendo.
Lui mi sorrise e disse :"ti ho mai detto che sei bellissima quando sorridi?"
Io :"io senza che te lo dico che il tuo sorriso è perfetto perchè credo che tu lo sappia già"
Harry :"beh si, modestamente!"
Io :"modesto il ragazzo!" esclamai scherzano, poi scoppiamo entrambi a ridere. 
Harry mi prese in braccio mentre io protestavo, scherzando, di scendere.
Io :"harry! sono pesante io! ti conviene lasciarmi!"
Harry :"naaah!" lui infatti mi sollevò con facilità, e ce ne voleva di coraggio!
Io :"ti stai uccidendo da solo, vero?" dissi mentre mi portava sempre in braccio, in cucina.
Harry :"no!" Mi diede un bacio sulla fronte, io glielo diedi sulla guancia, quando lui mi lasciò sulla sedia della cucina.
Io :"che fai?" dissi mentre lui si era diretto verso i fornelli.
Harry :"preparo il pranzo dato che ormai è un pò tardi per la colazione!" disse mettendosi a ridere. c:
Io :"già!"
Harry :"ti piacerebbe come dolce una torta al cioccolato?"
Io :"si! magari!"
Harry :"perfetto! lo chef Styles si mette in azione!" disse facendo un occhiolino. 
Io :"buona fortuna!" risposi ridendo. Poi esclamai :"posso prendere il tuo telefono?! ti prego ti prego ti preego!"
Harry :"ma certo! perchè?" disse ridendo.
Io :"perchè hai l'iPhone! cosi posso giocare con le app!"
Harry :"aaah! prendi prendi!"
Sorrisi e corsi subito a prendere il suo telefono e poi dopo qualche secondo ritornai in cucina, vittoriosa per poter usare finalmente il suo iPhone (?)
Io :"harry! niall ti ha inviato un messaggio!"
Harry :"uuh che dice?"
Io :"che oggi pomeriggio alle 3.30 ci sono le prove allo studio!"
Harry :"ok! rispondigli che va bene e ci vediamo li!"
Io :"un attimo che mi devo abituare a scrivere con questo telefono!"
Harry :"fai con calma!" disse ridendo con la sua risata contagiosa. 
Dopo essere riuscita a scrivere un breve messaggio a Niall, iniziai a giocare con Temple Run.
Io :"stupido albero!" esclamai.
Harry :"sei morta vero?"
Io :"si! questo giochetto è taroccato!"
Harry :"o semplicemente sei tu che hai perso!"
Io :"si, piu probabile!"
Harry :"dai su!" disse dandomi un piccolo bacio sulle labbra mentre continuava il suo lavoro in cucina. 
Poi con le mani sporche di farina, mi toccò la guancia, io per vendicarmi li sporcai totalmente la fronte di farina.
Finimmo con il finire la metà restante di farina riconcorrendoci con tutto il pacchetto per tutta la casa come bambini, saltando su divani, poltrone e Harry persino sui tavoli, lol 
Quando finalmente presi Harry, li saltai praticamente addosso, finendo entrambi sul divano. 
Io :"perchè sei cosi perfetto?" dissi ammirando il viso di Harry appena sotto il mio.
Harry :"sei tu ad essere perfetta, perfetta per me." 
Lo ribaciai, un bacio piu veloce del primo, ma pur sempre bellissimo. 
Era strano come fosse cambiato tutto in una sola mattinata, tutto il nostro rapporto, ma finalmente ci eravamo confidati, e mi sentivo meglio, molto meglio.
Louis :"sono tornato!!" appena sentimmo la porta aprirsi, Harry si scaraventò veloce in cucina, mentre io accesi la televisione. Il tutto nel giro di due secondi.
Louis :"ciao sorellina! dormito bene oggi eh?"
Io :"eheh si! ma pure tu che non mi hai svegliata!"
Louis :"ti eri chiusa in camera!"
Io :"e mi chiamavi al cellulare!"
Louis :"che aveva Harry!"
Io :"a ma quindi tu lo sapevi!" dissi con sguardo accusatorio.
Louis :"oooh si!"
Io :"volevate spiare i miei messaggi, vero?!"
Louis :"ovvius!"
Io :"stupidi!!" dissi lanciandogli un cuscino per scherzare. 
Lui subito si vendicò, finendo anche noi due per rincorrerci. 
Harry :"ciao bro!"
Louis :"ciao broo!!" disse dando un batti cinque al ricciolino. c:
Louis :"che stai cucinando?"
Harry :"torta!"
Louis :"questo spiega la farina sparsa per casa!" disse ridendo.
Io :"già!"
Louis si avvicinò a me per pulirmi una guancia sporca di farina.
Louis :"anche tu ti sei data alla cucina eh?"
Harry annuii ridendo.
Io :"però ho passato piu tempo a giocare con il telefono di Harry!"
Louis :"uuuuh io ci dovevo scaricare un applicazione da ieri sera ma poi me ne sono scordato! Hazza dammi subito il telefono!"
Harry :"tieni!" disse prendendolo dal tavolo. c:
Louis :"perfect!" e se ne uscii dalla cucina saltellando per casa, sempre il solito Lou. 
Io :"harry posso chiederti una cosa?" dissi a bassa voce.
Lui si avvicinò a me, io mi avvicinai al suo orecchio e gli chiesi se potevo dire ciò che fosse successo solo a Summer, lui accettò a patto che non avrebbe dovuto dirlo a nessuno,almeno solo per il momento.
Io acconsentii e salii di fretta le scale con il telefono di casa in mano, per telefonare subito a Summer.
Io :"summer, ti devo raccontare assolutamente una cosa!"

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


4° capitolo
Summer :"ehi dimmi!"
Io :"ti ricordi di Harry?"
Summer :"eh ma no!" disse ironica, io risi.
Io :"ecco.. io ehm.. e lui.. ci siamo detti tutto e.."
Summer :"E?!" disse ansiosa.
Io :"ci siamo fidanzati, però di nascosto! lo puoi sapere solo tu!" dissi a bassa voce per paura che lui mi sentisse.
Zayn :"COSA?!" disse una voce maschile dall'altra parte del telefono, io quasi mi ibbolizzai.
Io :"z-zayn? z-zayn cosa hai sentito? Summer che ha sentito?"
Summer :"ZAAAYN VA VIAAA!"
Zayn :"io ho sentito solo 'io e Harry ci siamo detti tutto' devo parlare con ELENA!"
Summer :"oddio.." 
Zayn :"elena?!"
Io :"s-si?" mi tremavano quasi le mani. Zayn non doveva saperlo!
Zayn :"continua la frase che poi non ti ho sentita piu!"
Io :"ah, menomale" dissi tirando un sospiro di sollievo.
Zayn :"nono, adesso mi dici tutto! vi siete messi insieme, eeeh?!"
Io :"NO! ASSOLUTAMENTE NO!" dissi in preda al panico.
Zayn :"e allora cosa?" disse quasi con voce delusa.
Io :"che, ehm.. gli ho chiesto scusa se.. a volte li urlo contro o.." non sapevo piu che dire, era una situazione letteralmente imbarazzante ma per fortuna zayn non sapeva altro, grazie al cielo.
Zayn :"tutto qui? uff.."
Io :"eheh si, e ora ripassami Summer!"
Zayn :"agli ordini!.. SUUUUUUMMMEEEEEEER PER TEEEEE!" disse urlando.
Summer :"stupido! io sto qui! lo so eh! non c'è bisogno che urli!"
Io :"summer? ci sei?" dissi ridendo.
Summer :"eccomi! menomale che non sa altro! comunque continua!"
Io :"ehm, il signor Malik (?) sta ancora nei paraggi?"
Summer :"naaah si è rinchiuso in bagno per specchiarsi perchè gli ho spettinato il ciuffo"
Io :"ah perfetto! allora posso raccontarti tuuutto dall'inizio!"
Summer :"vai!"
Cosi le raccontai tutto, tutto ciò che ci eravamo detti fino al bacio. Il bacio piu bllo di tutta la mia vita, credo che quelle sensazioni non le avrei dimenticate mai piu.
Zayn :"aaamooreee!"
Summer :"CHE VUOI?"
Zayn :"VIENI QUIIIIII!"
Summer :"oddio che succede?!" disse scocciata mentre mi chiese di aspettare un momento al telefono.
Zayn :"non trovo il mio peettineee!"
Summer :"arrivo arrivo! Elena, dopo usciamo e mi finisci a raccontare, ok?"
Io :"ok!" esclamai.
Summer :"ciao Styles!"
Io :"ciao Malik!"
E chiusimo cosi la chiamata.
Appena poggiai il telefono, sentii delle braccia avvolgermi i fianchi dolcemente.
Sentii un respiro caldo sul mio collo, e una piccola risata. Capii subito di chi si trattava e spontaneamente un sorriso mi comparve nel viso.
Io :"ciao Styles" dissi girandomi verso i suoi occhi smeraldo.
Harry :"ciao piccola" e mi diede un bacio leggero sulle labbra.
Io però mi staccai subito dal suo abbraccio, avevo paura di Louis, che ci vedesse.
Io :"harry dobbiamo stare attenti"
Harry :"scusami, hai ragione.."
Gli sorrisi, lui si aggiustò i suoi ricci e si sedette su una sedia della mia scrivania.
Io :"che mi metto?" dissi aprendo l'armadio.
Harry :"quello!" disse indicando un vestito rosso, abbastanza corto, non l'avrei messo mai e poi mai.
Io :"questo? per uscire?"
Harry :"ehi non vuoi venire alle nostre prove?" 
Io :"certo! ma non con questo addosso!"
Harry :"lo trovo B-E-L-L-I-S-S-I-M-O!"
Io :"beh, io no! Harry è troppo, troppo.."
Harry :"elegante? corto? appunto è perfetto!"
Io :"Eddai!" entrambi ridemmo.
Harry :"però ti ci vorrei vedere!"
Io :"harry N-O!"
Harry :"e va bene, va bene.." disse facendo la faccia da offeso, ma con me non funziona, so come è fatto Hazza. c:
Io :"che ne dici di questa maglia? è una delle mie preferite!"
Harry :"mmh, niente male! con quei leggins?" 
Io :"si! penso ci starebbero bene!"
Harry :"uhuh mettiti anche le converse!"
Io :"va bien!" risi.
Si aprii di scatto la porta, a me e Harry venne quasi un infarto, lol. c:
Louis :"BUUONGIOOORNO!"
Io :"louis mi stava solo consigliando cosa mettermi!" dissi ancora una volta in preda all'ansia.
Louis :"okok, tranquilla sistah!"
Io sorrisi mentre mi guardavo un pò allo specchio per sistemarmi i capelli.
Louis :"ehi! ma quella è la mia felpa!"
Io :"forse!"
Louis :"oh eccola! chiedere no, eh?"
Io :"quello che è tuo è mio e quello che è mio è tuo ricordi cosa ci ha detto nostra madre?"
Louis :"si, ricordo. Ma io credo che quello che sia mio sia mio. u.u"
Io :"egoistaa!"
Louis :"può darsi, ma è cosi!"
Io :"convinto!"
Louis :"io sono convittisimo!"
Harry intanto si stava trattenendo le risate. 
Harry :"elena.. ti va di uscire un pò? noi due? e dopo louis ci raggiunge direttamente alle prove! che ne pensi?"
Io :"mmh, va bene!"
Harry :"perfect!" mi prese la mano e entrambi uscimmo dalla porta principale.
Louis :"dove andate?"
Harry :"a farci un giro brò! ci vediamo direttamente alle prove! che ne pensi?"
Louis :"va bene! anche perchè io devo aspettare mia madre.."
Harry :"a dopo!!"
Louis :"ehi Harry! io ti tengo d'occhio eh!"
Harry abbassò per un momento lo sguardo, ci guardammo e lui annuii.
Lo vedevo nei suoi occhi, io stavo male ogni volta che mentivo a Louis. Ma io glielo avrei detto prima o poi, dovevo solo trovare il momento giusto, tutto qui.
Andammo verso le vie del centro di Londra, passeggiamo mano nella mano, mentre parlavamo di praticamente tutto.
Harry :"te l'ho mai detto che sei speciale?"
Io :"e io te l'ho mai detto che sei troppo dolce?"
Harry :"ti va un gelato?"
Io :"va bene!"
Entrammo dentro la gelateria, e presimo due coni.
Mentre mangiavamo i nostri gelati, incominciammo a scattarci foto, buffe e sensa senso che per il momento sarebbe rimaste solo nostre dato che nessuno poteva sapere di noi due, ed era meglio cosi.
Appena finimmo i gelati, io e Harry passeggiamo lungo il Central Park.
Senza neanche rendermene conto, mi ritrovai accanto un albero, con sopra lo sguardo di Harry, semplicemente perfetto.
I suoi occhi illuminati dalla luce del sole, che li facevano sembrare piu chiari del solito.
Ci scambiammo un piccolo bacio, e riecco ricomparire tutte le emozioni insieme.
Harry :"oh cavolo."
Io :"harry? che succede?" dissi spaventata mentre Harry si staccò dal nostro abbraccio di scatto.
Harry :"corri!"
Mi prese la mano e mi trascinò svelto fuori dal parco.
Io :"harry! che succede?"
Harry :"CORRI!" 
Corsi con tutte le mie forze per tenere il suo passo lungo e veloce.
Arrivammo praticamente dall'altra parte della città dove ci fermammo dietro un angolino piuttosto isolato.
Io :"harry.. che è successo?" dissi con il fiatone a causa della corsa.
Harry :"i fotografi, i fotografi ci hanno visti! "
Io :"COSA?"
Harry :"non possiamo piu girare per Londra cosi! ci beccheranno subito Elena!"
Io :"ma non.."
Harry :"lo so che non ci avevi pensato, e neanche io!"
Io :"ma hanno scattato qualche foto?" dissi preoccupata che ci avessero scattato una foto mentre ci scambiavamo un bacio o ci abbracciavamo.
Harry :"non lo so! ma io spero di no perchè siamo scappati subito"
Mentre io giocherellavo con le mie dita per il nervoso lui continuò a parlare :"spero che non abbiano fatto foto o sennò siamo nei guai"
Io :"non ci devono piu vedere insieme!"
Harry :"lo so lo so" poi guardò l'orologio ed esclamò :"sono le 3.. è meglio che incominciamo a raggiungere lo studio"
Io :"si, infatti"
Harry mi riprese la mano e rifacemmo un'altra corsa per raggiungere l'auto nera di Harry.
Salii, lui accese un pò di musica mentre guidò fino allo studio.
Io :"harry"
Harry :"umh?"
Io :"che succderebbe se Louis si insospettisse?"
Harry :"tranquilla Elena, glielo diremo appena sarà il momento" 
Io :"e se non capirà?"
Harry :"ma certo che capirà! magari per lui sarà difficile accettarlo ma non si può decidere di chi innamorarsi" poi Harry mi guardò e disse :"altrimenti l'amore sarebbe troppo facile no?"
Io :"hai ragione.. ma.."
Harry :"sta tranquilla"
Io :"ma la vostra amicizia.."
Harry :"non si rovinerà mai, louis è il mio migliore amico e siamo stati da sempre legati l'uno con l'altro come fratelli, non può rovinarsi per queste cose, louis ci capirà!"
Io :"speriamo.." dissi picchiettando nervosa sulla mia gamba.
Harry appena accostò, dato che c'era abbastanza sole si mise degli occhiali da sole, un paio di quegli che portava sempre, erano semplicemente stupendi.
Appena scese dall'auto si aggiustò i suoi ricci, e io rimasi a fissarlo, per ammirare tutta quella perfezione che avevo davanti gli occhi.
Harry :"vieni!" disse prendendomi la mano. Quella sua voce roca mi 'risvegliò' o altrimenti sarei rimasta a fissarlo per chissà quanto. 
Lo raggiunsi subito, lui mi mise un braccio attorno il collo, mentre giocava con le mie ciocche scure che mi cadevano sulle spalle.
Niall :"ehi ragazzi!"
Io :"ciao Niall!" dissi ancora vicina a Harry.
Niall :"ehm, che mi sono perso?"
Harry :"niente!"
Niall :"harry!"
Harry :"eh!"
Niall :"tu e elena state ins.."
Harry :"NO!" disse prima che finisse la sua frase.
Niall :"però è vero che tu Elena avete.."
Harry :"NO! NIALL!" lo interruppe ancora mentre lui lo guardò stranito, io arrossii.
NIall :"io intendevo dire che.."
Harry :"è la sorella di Louis cavolo!"
Niall :"ma la mia ultima frase era innocente!"
Harry :"niall ma cosa vai a pensare?" disse ora anche lui arrossendo.
Niall :"stavo dicendo, tu e Elena avete fame?"
Harry :"tutto qui? era questo che stavi dicendo?"
Niall :"SII! perchè cosa pensavate?"
Io e Harry ci guardammo mentre scoppiammo a ridere.
Io :"niall!" dissi con le lacrime agli occhi dal troppo ridere, abracciandolo. 
Niall :"ma se vi fate pensieri strani non è di certo colpa mia!"
Harry :"non ci siamo fatti pensieri strani!"
Niall :"nuoo!" disse con voce ironica.
Io :"comunque io si, un pochino!"
Harry :"cosa?"
Io :"ho un pochino di fame!"
Harry :"aaaaah!"
Io :"dovresti smetterla di interrompere le frasi!" dissi scherzando.
Harry :"hai ragione!" disse ridendo.
Niall cacciò da non so dove delle barrette di cioccolato offrendomene un pò.
Io :"grazie Horan!"
Niall :"cioccolato fondente o al latte?"
Io :"quello che vuoi tu! mi piacciono entrambi!" 
Niall :"allora quello fondente perchè al latte l'ho datto prima a Liam e me lo ha quasi finito!"
Io :"va bien!" dissi ridendo.
Harry :"e a me niente?" disse facendo la faccia da cucciolo.
Niall :"NO!"
Harry :"cattivo sei oggi eh!"
Niall :"tu mi interrompi mentre parlo u.u"
Harry :"eddai!"
Niall :"tu interrompere me, e tu non avere cioccolata u.u cosi funziona!"
Harry :"non ho parole!"
Niall :"pazienza!" disse facendo spallucce.
Quei due oggi mi avrebbero fatta morire dal ridere! c':
Zayn :"ssssalve guys!" esclamò zayn uscendo dalla sua auto appena parcheggiata accanto a quella di Harry.
Niall :"zayn stiamo in piena conversazione!"
Zayn :"interessante.. uh! cioccolata!" disse sfilando una barretta di cioccolata dalle mani di Niall.
Niall :"no, ehy! aspetta! ZAAAAAAAAAYN!"
Zayn :"ci si vede dentro guys!"
Niall :"Ohoh tu non ci arrivi vivo!" disse incominciando a rincorrerlo. Intanto ci raggiunse anche Liam.
Liam :"ehi! ragazzi scusatemi se ho fatto piu tardi del solito ma.."
Harry :"si come vedi stanno litigando per della cioccolata!"
Liam :"tanto io mi sono finito quella al latte senza che Niall se ne accorgesse ù.ù"
Harry :"go fratello!"
Liam :"yeah!"
Louis :"ecccomi qui!"
Io :"ciao lou!"
Louis :"buongiorrrno!"
Mi diede un piccolo bacio sulla fronte e poi ci avviammo verso l'interno dello studio dove trovammo Paul.
Paul :"di buon ora eh!"
Niall :"di sicuro sarei arrivato prima se non fosse per questo qua!" disse indicando Zayn.
Zayn :"caro Horan, io e te abbiamo un conto in sospeso, ricordatelo!"
Niall :"te lo dovrei ricordare io!"
Paul :"ehi basta! eh! dai iniziamo che poi vi devo dare una notizia!"
Liam :"uh! cosa?"
Paul :"dopo vi dico! per ora concentratevi sulle prove che oggi sono particolarmente determinanti per la vostra carriera!"
Harry :"ma cosi ci metti l'ansia!"
Louis :"è vero!"
Paul :"beh allora, state tranquilli e date il meglio di voi anche perchè dobbiamo anche finire a incidere un pezzo di una canzone quindi coraggio e mettetevi al lavoro!"
Harry :"vamos!" disse portandosi dietro Louis e Zayn che lo seguirono mentre Niall e Liam si erano gia messi ai loro posti.
Io rimasi insieme a Paul, e l aiutavo per aggiustare tutto.
Paul :"elena potresti far partire la base di Little Things per favore?" 
Io :"certo!" cavolo, adoravo quella canzone!
La feci partire, la misi al volume che mi aveva detto Paul e i ragazzi incominciarono a cantare con la loro voce angelica.
'But you are perfect to me', a quella frase Harry mi diede un occhiata mentre Louis mi sorrideva, io probabilmente arrossii, con gli occhi lucidi. Sentire le loro voci da cosi vicino metteva i brividi e ancora mi ci abituavo.
Appena finirono, io e Paul incominciammo ad applaudire, erano stati veramente bravi e se lo meritavano. 
Paul :"bravissimi, ragazzi! sono fiero e orgoglioso di voi!"
Liam :"grazie Paul!" disse con voce dolce e sincera, mentre i ragazzi annuirono e sorrisero.
Mi sedetti poi a una sedia accanto a quella di Paul, mentre mano a mano mettavamo i vari pezzi delle basi. Ne ero sicura, quei cinque ragazzi avrebbero conquistato il mondo con le loro voci perfette, anzi l'avevano già conquistato. 

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


5° capitolo
*suoneria del mio telefono*
Io :"ehm, colpa mia, scusatemi!" dissi arrossendo, mentre tutti si fermarono e Paul stoppò la base.
Io :"ecco, io beh vado, ehm fuori"
Paul fece un cenno con la testa e disse :"dovevi spagnerlo!"
Io :"lo so è che io me ne sono dimenticata!"
Harry mi guardò, e sorrise divertito.
Louis :"è la terza volta che succede!" disse poi ridendo. 
Io :"non è colpa mia!"
Harry :"chi è?"
Paul :"harry non ti interessa!"
Harry :"ma veramente.." lui si fermò subito sotto il mio sguardo e quello di Louis.
Harry :"è una mia amica! è mio diritto!"
Paul :"elena per favore va fuori e poi torni con il telefono spento!"
Io :"c-certo!"
Paul :"ragazzi ricominciate e non distraetevi!"
I ragazzi annuirono, e io chiusi la porta dietro le mie spalle.
Ok adesso dovevo capire chi è che mi aveva chiamata mentre c'erano le prove, e specialmente chi è che mi aveva fatto fare la figuraccia!
Io :"chiunque tu sia non chiamarmi a quest'ora! per colpa tua ho fatto una figuraccia quelli la prima o poi mi cacciano! chiunque tu sia, ADDIO! a mai piu!"
"ciao Elena"
Io :"oh, ehm.. ciao mamma.."
Mamma :"addio?"
Io :"nono, stavo parlando con..."
Mamma :"con?"
Io :"ehm, Louis!"
Mamma :"lo sai che non ti devi rivolgere cosi a tuo fratello! ma tu puntualmente lo sai!"
Ma che cavolo! Qualsiasi cosa dicessi ormai ci andavo di mezzo sempre io!
Io :"scusa.."
Mamma :"va bene, comunque dove sei?"
Io :"alle prove!"
Mamma :"allora ti lascio, dopo tonate a casa tu e tuo fratello!"
Io :"va bene"
Mamma :"ciao elena!"
io :"ciao mamma" dissi chiudendo poi la chiamata.
Mi stavo dirigendo verso la porta, quando il mio sguardo cadde sulla porta del bagno, ok avrei fatto una sosta li. ahahah c:
Appena uscii, un braccio mi bloccò.
Io :"oggi non è giornata! chiunque tu sia addio anche a t.." non finii la frase che i miei occhi incrociarono un paio di occhi verdi, ecco la terza figura di oggi.
Io :"ehm, ciao Harry"
Harry :"dovrei dirti addio?" disse ridendo.
Io :"hai sentito?"
Harry :"stavo a due centimetri da te, quindi.. in teoria, yes"
Io :"non pensavo fossi tu!" dissi ridendo anche io.
Harry mi abbracciò, poggiai la mia testa sulla sua spalla, mentre i suoi ciuffi di capelli mi accarezzavano la guancia.
Io :"ma non dovresti fare le prove?"
Harry :"abbiamo appena finito!"
Io :"ho rovinato tutto io, vero?"
Harry :"ma stavamo scherzando! dai!"
Poi guardai l'orologio e notai che erano solo le 4"
Io :"harry ma voi solitamente finite alle sei!"
Harry :"che ore sono?"
Io :"le 4!"
Harry si girò verso la porta dello studio e prendendomi la mano entrammo dentro.
Harry :"ma sono solo le 4!"
Louis si soffermò a guardare le nostre mani, come tutti i ragazzi.
Niall tossii, mentre louis ci fissò senza dire niente.
Io appena me ne accorsi mi staccai subito da Harry facendo finta di aggiustarmi la giacca che avevo addosso e avvicinandomi a mio fratello.
Io e Harry dovevamo stare piu attenti, nessuno doveva sapere niente.
Paul :"in realtà abbiamo finito prima perchè avete un'intervista!"
Harry :"e io non ne sapevo niente!"
Zayn :"harry, te lo abbiamo detto l'altra settimana!"
Harry :"non è vero!"
Niall :"Paul devi sapere che harry ha la memoria pari a quella di un pesce rosso."
Harry :"ti voglio bene anche io Horan!"
Niall :"modestamente, anche io mi voglio bene!" disse sedendosi sulla sedia dello studio cercando tra i cassetti qualcosa che solo lui sa cosa. c:
Louis :"neanche io me lo ricordavo!"
Paul :"oh poveri noi."
Harry :"ma dove si deve fare?"
Liam :"in uno studio qui vicino!"
Paul :"dai ragazzi veloci che siamo già quasi in ritardo!"
Io :"louis ha detto mamma che dovevamo tornare a casa appena finivi le prove!"
Louis :"dille dell'intervista! ma tanto tu vieni con noi!"
Io :"vengo con voi?" dissi stranita. Non mi avevano mai invitata a delle interviste, al massimo louis mi permetteva di assistere solo alle loro prove a patto che non combinavo danni!"
Paul :"certo che puoi!"
Io :"graziie!"
Harry mi sorrise felice che venissi, fece per prendermi la mano ma ritrasse subito la sua mano, poggiandola sulle spalle di Liam.
Io mi allontanai un pò da lui e mi avvicinai a Louis.
Louis :"brava!"
Io :"grazie, ma per cosa?"
Louis :"che non te ne stai con gli altri come fai sempre!"
Io :"e tu sei solo geloso!"
Louis :"e se anche fosse?"
Io :"sei stupido!"
Louis :"essere gelosi non significa essere stupidi."
Io :"ok, hai ragione su questo però quando la gelosia è eccessiva!"
Niall :"ehi ragazzi!"
Zayn :"vas happenin?"
Louis :"oh niente, gelosia tra fratelli!"
Zayn :"ti posso capire!"
Louis :"visto?"
Io :"non ho detto che essere gelosi è anormale!"
Louis :"ma hai detto che è da stupidi!" mentre continuavamo a chiaccherare di questo, salimmo sul loro bus.
Dopo circa 20 minuti arrivammo, ci accolsero un paio di direttori del programma per condurci all'interno dello studio.
Era abbastanza grande e spazioso, con al centro 6 poltrone, forse sapevano che sarei arrivata, gli aveva evidentemente avvisati Paul.
Io mi sedetti tra Harry e Louis, cercai di non guardare ne parlare troppo con Harry, dato che li c'erano almeno centinaia di fans dentro lo studio per assistere all'intervista piu altri spettatori visto che era a quanto pare uno di quei programmi che trasmettono la domenica pomeriggio.
X :"bentornati! vi ricordate quando nella scorsa puntata vi avevo detto che ci sarebbe stata una sorpresa? beh ecco, che qui con noi in studio ci sono i One Direction!" un applauso ci accolse quando le telecamere ci inquadrarono, riuscii a sentire le urla delle directioners fuori e dentro lo studio.
X :"e abbiamo anche un'altro ospite!" esclamò la presentatrice.
"la sorella di Louis Tomlison!" disse poi con voce squillante.
Quando le telecamere mi si puntarono addosso io riuscii solo a sorridere imbarazzata dato che quella era la mia prima intervista!
Io :"louis, ehm, chi è che vedrà questa intervista?"
DIssi a bassa voce all'orecchio di mio fratello.
Louis :"tutto il Regno Unito!" disse sorridendo.
Io :"ah, bello.."
Harry :"tutto ok?"
Io :"sai non avevo messo in conto che sarei finita in televisione!"
X :"benee!" la voce squillante della presentatrice e a quanto pare anche interivstatrice richiamò la nostra attenzione.
Si sedette anche lei su una poltrona posta davanti alle nostre.
Diede dei microfoni ad ogniuno di noi, ma io era certo che non avrei parlato,già non mi sentivo piu la voce! 
X :"alloora, ci potreste parlare del vostro tour?"
Harry :"è stato fantastico, veramente. "
Louis :"le fan sono state incredibili! siamo sempre piu soddisfatti del nostro lavoro ma sopratutto di avere cosi tante directioners in tutto il mondo!"
X :"che bello, e come vi sta andando il vostro periodo di vacanza dal tour?"
Niall :"molto bene! stiamo praticamente tutto il tempo insieme, ma comunque stiamo continuando a lavorare per i i prossimi concerti."
Zayn :"ma Niall ci costringe sempre ad andare da Nando's!" disse ridendo.
Io non potei far a meno di trattene una piccola risata che poi scappò a tutti. c:
Niall :"ma ammetti che ti piace!"
Zayn :"ma quello è ovvio!"
X :"bene ragazzi, e ora voglio fare una domanda alla nostra nuova ospite."
*ti prego fa che non sono io, fa che si riferisce a un cane o a qualsiasi altro essere vivente tranne me, elena no, no!* incominciai a pensare tra me e me incrociando le dita.
X :"Elena!"
Io :"s-si?" dissi avvicnando il microfono a me, con voce tremante.
X :"ti è mancato tuo fratello durante il tour?"
Io :"ehm, si,un pò!" dissi facendo un respiro profondo, mi faceva stranissimo parlare davanti a tutta quella gente.
Louis :"wow! è la prima cosa dolce che mi dice in questo tempo!"
X :"addirittura!" disse ridendo, poi riprese a parlare :"litigate spesso?"
Io :"spesso? naaah, ogni giorno!"
Louis :"praticamente sempre!"
Harry :"oh si, litigano per ogni cosa! se qualche sera resto da Louis, non ce una volta che non li sento strillare!" disse ridendo.
X :"beh questo è normale tra fratelli! per cosa litigate di solito?"
Louis :"calzini"
X :"calzini?"
Io :"Si! louis non li lava mai! e puzzano!"
Louis :"ma questo non è vero!"
Io :"questo lo dici tuu! comunque un'altro motivo sono i pop-corn!"
X :"pop, pop-corn?" disse sempre piu sconvolta.
Harry :"ah si questo è vero! spesso io e Lou ci mangiamo dei pop-corn e molti di essi cadono, e si facciamo un macello!" disse Harry, mentre Louis scoppiò a ridere insime agli altri ragazzi che seguivano le nostre storie litigiose (?)
X :"passiamo dai calzini e pop-corn dalle vostre relazioni! allora, chi si è fidanzato qui?"
Zayn alzò la mano, io e Harry ci scambiammo uno sguardo.
X :"Zayn! come si chiama la fortunata?"
Zayn :"Summer! è la migliore amica di Elena!"
X :"Lo sappiamo!" disse sorridendo, poi disse :"abbiamo qui molte foto di voi due insieme!"
Zayn :"veramente?" disse arrossendo.
X :"ooh si! guardate un pò lo schermo!" tutti ci girammo a guardare uno schermo verso la nostra sinistra.
Comparsero delle foto molto carine di Zayn e Summer, una in cui si scambiavano un bacio e da dove partirono degli applausi da parte di tutti, e un'altro in cui si abbracciavano. 
Zayn sorrise guardando quelle foto e poi tornammo all'interivsta.
X :"hai trovato la tua ragazza ideale, eh?"
Zayn :"sembra proprio di si!" disse con un grande sorriso sul volto.
X :"che carini che siete!"
Zayn :"grazie!" arrossii.
Liam :"uuh malik arrossisce!"
X :"e voi ragazzi? tu Harry?"
Harry :"io?"
X :"sei stato con una ragazza recentemente! è un tuo nuovo colpo di fulmine?" io guardai Harry, notai dai suoi occhi che era spaventato e preoccupato.
Harry :"n-nuova ragazza? i-io?"
X :"ehi Harry? che succede? louis tu sai qualcosa?"
Louis :"no.. Styles non mi dici niente?" disse scherzando, ma Harry si limitò a guardarlo con sguardo di chi implorava di non rivelare la verità.
Eravamo entrambi preoccupati.
Niall :"harry infatti! ci tieni segreti eeeh?"
Harry :"n-no.."
X :"guardate la foto!"
Ci voltammo verso lo schermo, e c'era una foto di Harry, e.. e me. Una ragazza e lui di schiena, quindi per fortuna non si vedevano le nostre faccie, ma solo quella di Harry che era un pò girata di lato.
Ma si vedevano chiaramente le nostre mani unite l'una con l'altra.
Speravo solo che nessuno mi riconoscesse.
Sentivo il mio cuore accellelare i battiti sempre di piu mentre mi accorsi di essere impallidita come Harry.
Louis :"uuuh chi é?" disse con un sorrisetto verso Harry, menomale che avevo i capelli legati e nessuno sospettava di nulla, per ora.
X :"Harry chi è questa nuova ragazza?"
Harry :"ehm, un'amica.."
X :"mmh, non vuoi proprio parlarcene eh?"
Harry :"preferisco di no, scusatemi."
X :"tranquillo Harry!"
Niall :"sembra tipo quell'attrice che ho visto alla televisione qualche giorno fa.."
Io guardai Niall, non somiglio a nessuna attrice! 
Niall ci guardò.
Liam :"a quale attrice?"
Niall :"non mi viene il nome.. però mi ricordo che il nome finiva con la lettera A."
Harry :"annita?" disse Harry dicendo un nome a caso.
Niall :"naaah"
Harry :"bene perchè non so chi sia!" 
I ragazzi incominciarono a ridere.
Niall sapeva qualcosa, me lo sentivo. Non toglieva mai lo sguardo su di noi, mai.
X :"dobbiamo andare in pubblicità. Ma restate a guardarci perchè tra poco arriverà un'altro ospite!"
Appena non eravamo piu in onda, mi alzai per andare verso i camerini dei ragazzi, volevo stare un attimo sola a pensare.
Niall :"Elena.." disse pggiando una mano sulla mia spalla.
Io :"ehi!" dissi sorridendo, feci per alzarmi dalla panchina su cui ero seduta ma Niall mi trattene prendendomi il braccio.
Mi risedetti accanto a lui, mentre i suoi occhi blu oceano fissavano i miei.
Io :"niall, posso farti una domanda?"
Niall :"va bene" disse sorridendo.
Io :"mi dici il nome di 'quell'attrice'"
Niall :"fidati, la conosci, e anche bene"
Mi si bloccò il respiro, ecco ora avevo la conferma che aveva capito tutto, l'attrice ero IO. e capisco anche il motivo per cui lui ha detto 'assomiglia a un'attrice' è ovvio, in quel momento in cui io e Harry facevamo finta di niente in realtà lui lo sapeva benissimo che entrambi fingevamo, ma come poteva saperlo?
Io :"Niall, come hai fatto a scoprirlo?"
Niall :"basta guardarvi negli occhi a entrambi, il modo in cui vi gurdate e sorridete arrossendo, e poi lo so che Harry ti è sempre piaciuto" disse sorridendomi, accarezzandomi delicatemente una guancia asciugando una lacrima che mi era uscita.
Niall mi abbracciò senza che io dicessi piu niente, mi tenne stretta a sè.
Io :"tu sei una persona speciale, sei riuscito a capire tutto senza che noi dicessimo niente.."
Niall :"ma avete dimostrato il vostro amore reciproco solo guardandovi"
Io :"e perchè nessuno se ne è accorto?"
Niall :"forse gli altri non si soffermano tanto a guardare questo tipo di cose, i vostri gesti. E poi, neanche voi ve ne siete resi conto prima di amarvi, anche se lo so benissimo, in fondo vi siete sempre amati ma neanche voi riuscivavate a capirlo."
A volte mi chiedo, ma Niall è un angelo? no perchè lui è l'unico che si è reso conto di questa storia e ne parla con tutta tranquillità asciugandomi le lacrime. 
Niall :"non voglio vederti piu piangere, hai capito Elena? sta tranquilla che non ne parlerò con nessuno"
Io :"grazie Niall" dissi abbracciandolo.
Niall :"però lo sapete che non potete convinvere per sempre con questo segreto, vero? guardate che finirà per rovinare tutto!"
Io :"lo so niall.. e stiamo aspettando solo un pò.. "
Niall :"sono d'accordo che voi dobbiate aspettare, ma anche se non volete dirlo ufficialmente, louis è giusto che lo sappia."
Io :"ma potrebbe non accettarlo e.."
Niall :"lo so, lo so.. ma dovete stare tranquilli comunque vada"
Io :"hai ragione" dissi sorridendogli.
Lui poi mi asciugò l'ultima lacrima che rigava la guancia e mi accompagnò verso lo studio dove eravamo prima.
dopo qualche minuto che tornammo, la nostra presentatrice - intervistatrice ci accolse nuovamente ripresentando il programma e noi.
X :"come avevo detto, oggi ci sarà una sorpresa! Sono lieta di presentarvi la ragazza di cui abbaimo parlato prima! Summer!"
Lei entrò con un grande sorriso e con un microfono in mano.
Ci salutò mentre era al centro e noi la guardavamo sbalorditi. c:
Partirono le note di Born To Die, di Lana del Rey.
La intonò perfettamente, e io glielo avevo sempre detto che ha una bellissima voce!
Tutti quanti applaudirono compresi noi ovviamente!
Zayn aveva le lacrime agli occhi, si era emozionato! :')
X :"Un applauso a questo nuovo talento! Summer!"
Summer :"grazie!"
Io :"e tu non mi dici niente?" dissi scherzosamente sossurrando.
Summer :"te l'avrei detto! ma non era niente di sicuro!"
Io :"che cosa bellissima!"
Lei rise. 
X :"qui c'è anche un'altra ragazza che duetterà con Summer! il suo nome è Ross!"
Salii sul palco dove stavamo noi una nuova ragazza, capelli lunghi fino alle spalle castani e occhi verdi.
Louis rimase a guardarla con una faccia da pesce lesso!
Io :"louis!" dissi dandoli uno schiaffo leggero sul braccio.
Louis :"che c'è?"
Io :"la conosci?"
Louis :"scommetto che si chiama Ross!"
Io :"ma no dai! chissà come lo sai!" dissi facendo la finta tonta.
Louis :"ah boh! mi ispirava questo nome!"
Appena finii l'intervista e anche il duetto con Summer e Ross, uscimmo tutti fuori per conoscere la nuova ragazza.
Ross :"piacere! sono una ragazza della vostra scuola! ci siamo visti qualche volta se non mi sbaglio!"
Io :"ah si!! avevi una faccia conosciuta!" entrambe ridemmo.
Ross :"si sono la ragazza che si era seduta vicino a te e Summer alla mensa scolastica qualche tempo fa! abbiamo fatto anche il corso di matematica una volta!"
Io :"aaaah siiii!!"
Louis :"piacere Louis Tomlison!"
Ross rimase senza parlare quando si vide i One Direction presentarsi.
Ross :"sono una vostra fan!"
Liam :"che cosa bella!"
Zayn :"una directioner tra noi, allora!"
Ross :"si!" disse sorridendo.
Io :"vi va di farci un giro?"
Summer :"in centro?"
Zayn :"no a quest'ora meglio di no in centro, non riusceremo neanche a fare un passo! e poi dovremmo andarci con la sicurezza, non c'è privacy poi eh!"
Summer :"che ne dite di una bella pizza eeh?"
Niall :"ti stimo troppo io! stavo proprio pensando alla pizza!"
Liam :"e quando mai!" disse scherzando.
Ross :"può venire anche una mia amica?"
Summer :"certo!"
Ross :"ok, ora la chiamo!"

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Capitolo 6
*** 6° capitolo ***


6° capitolo
Poco dopo arrivò Laura, questa nuova ragazza amica di Ross.
Una ragazza molto simpatica. 
Laura :"b-buonasera" disse un pò agitata, anche lei forse era una directioner.
Liam :"ehi!"
Harry :"buona sera!"
Laura sorrise, e dopo essersi presentata decisimo tutti quanti di andare prima a casa mia e di Lou e poi saremo andati in pizzeria.
*30 minuti dopo*
Louis :"elena?" disse bussando alla porta della mia camera.
Vidi louis vestuio tutto elegante con tanto di gel ai capelli (?)
Io :"lou?"
Louis :"eh?"
Io :"tu mi hai chiamata! tordo!"
Louis :"umh si, vero, ti volevo chieere.. sto bene?"
Io :"ovvio! ma posso farti una domanda?"
Louis :"ovvio sorella!"
Io :"come mai sei vestito, ehm in questo modo elegante? comunque i capelli ti stanno bene cosi!" dissi toccandoglieli.
Louis :"perchè, perchè non ti importa!" disse arrossendo.
Io :"louis?? è per Laura e Ross?"
Louis :"nono.. pff"
Io mi sedetti sopra il mio materasso del letto facendo sedere louis accanto a me.
Io :"avanti dimmi, di chi ti sei innamorato?"
Louis :"ma di nessuno!"
Io :"louis fidati, ti conosco meglio delle mie tasche e so capire quando nascondi qualcosa!"
Louis :"ok, di Ross.."
Io :"Di Ross??! veramente?!" dissi felice.
Louis mi diede una manata in faccia per non farmi parlare.
Louis :"zitta!"
Io :"oh, scusami.."
Louis :"ti prego non dirlo a nessuno capito? che rimanga solo tra me e te!"
Io :"va bene!" dissi facendogli l'occhiolino che provocò una sua risata.
Io :"e adesso tu mi aiuti un pò! alloora, che ne dici è meglio questo o questo?" dissi prendendo due vestiti, uno rosso e uno blu"
Louis :"quello rosso!"
Io :"Ok prendo il blu"
Louis :"ma!"
Io :"è cosi che prendo le mie decisioni!" intanto scoppiammo entrambi a ridere. c:
Louis :"è elegante il tuo eeeh?"
Io :"ehm, no.. non quanto te!" dissi ridendo.
Louis :"lo so che sei anche tu innamorata!"
Io :"c-che cosa?" ed ecco un'altra volta quella sensazione orrenda, la paura di essere scoperti.
Louis :"boh, di qualche tuo compagno di scuola? lo conosco? chi è questo tizio?"
Io :"no louis, non sono innamorata di nessuno!" 
Louis :"e infatti sei arrossita!"
*stupide guancie* pensai, toccando ripetutamente le mie guancie che quasi scottavano.
Per mia fortuna Niall entrò tutto saltellando in camera interrompendo le 'accuse' di Lou.
Niall :"ggente! Ross e Laura sono arrivate! però si devono prima preparare quindi muoveteviiii!" disse le ultime lettere con tono acuto.
Louis :"niall tu per caso sai di chi è innamorata?" disse indicandomi. Io stavo pregando che Niall non dicesse niente.
Niall :"ovvio che lo so! io so tutto!"
Louis :"uuh dimmi!"
Io :"niall!" dissi a bassa voce ma lui sembrò non sentirmi. Poteva veramente rivelare tutto? aveva promesso che non lo avrebbe mai fatto!
Niall :"della pizza come me!" disse facendo un sorriso a 150 denti (?)
Louis :"stupido!" disse ridendo.
Niall :"ehi io non lo so!" poi si girò verso di me e mi fece un occhiolino.
Louis :"se Niall non lo sa allora posso fidarmi!" detto questo uscii dalla mia camera.
Io :"eh!"
Niall :"ti ho salvato la vita eeeh?!"
Io :"grazie Horan!" dissi abbraccianolo. 
Intanto appena finii di prepararmi scesi di sotto, dove vidi appoggiato sul muro affianco le scale Harry.
Il mio viso si illuminò in un sorriso, accadeva sempre cosi quando lo vedevo.
Harry :"salve, principessa!"
Io :"harry non farmi arrossire ora o ci scoprono!"
Harry :"scusami!" disse ridendo, per poi accarezzarmi una guancia.
Insieme andammo verso la cucina, Harry mi bloccò con un braccio, chiuse la porta e mi diede un bacio, si uno di quegli inaspettati i più mortali si possono definire dato che mi stava venendo un mini infarto, lol.
Harry :"non resistevo alla tentazione di baciarti" disse ridendo.
Io ricambiai il sorriso, neanche io resistevo a stare lontano da lui, cosi lo riavvicinai a me ricambiando il bacio di prima sulle labbra. Lui sorrise, incrociò le sue dita con le mie, e sussurrò 'sei bellissima'
'non dire bugie' risposi.
Lui rise alla mia risposta, ma era vero! ce ne vuole per dire che io sia bella!
Harry :"credi troppo poco in te stessa, non smetterò mai di ripetertelo"
Io :"è uno dei miei difetti, lo so"
Harry :"e possiamo migliorare insieme questi tuoi difetti che ti rendono speciale" glu spuntarono le sue fossette bellissime. Lui era speciale e perfetto, non io!
Io :"tu invece pare proprio che non ne hai di difetti! cavolo sei cosi perfetto!"
Harry :"non credo proprio!"
Io :"scommettiamo?"
Harry :"ci sto!" disse facendo a sua volta l'occhiolino.
Io :"ma quanto sei stupido?" dissi scherzando ridendo.
Harry :"ti amo anche io!"
Lo abbracciai, poggiando la mia testa sulla sua spalla mentre lui mi stringeva a sè, toccandomi i capelli con un tocco delle sue mani leggero, provocandomi dei brividi lungo tutto il corpo. 
Di tanto in tanto mi dava piccoli baci sul collo, sulla guancia e sulla fronte sempre in modo molto delicato. Amavo ogni cosa di lui, i suoi modi di fare, il suo sorriso, i suoi occhi, le sue fossette e la sua voce. La sua voce rauca e perfetta. Il modo in cui riesce a intonare tutte le sue canzoni e la passione che ci mette. Tutto. Amavo tutto di lui.
Niall :"wooow! però state bene insieme!"
disse entrando insieme a Ross e Laura.
Io "c-che ci fate qui?"
Niall :"ehi tranquilla! tanto io so già todo!"
Io :"ma ross e Laura no!"
Harry rimase senza parole, poverino, lol.
Ross e Laura :"oh, tranquilla! noi non raccontiamo niente!"
Io :"promettetelo!" dissi ridendo.
Loro risero insieme a me e annuirono. 
Summer :"buuuoona sera a tutti! VAMOS!"
Io :"dobbiamo aspettare Lou!"
Summer :"VAMOS ho detto! se louis ci mette cosi tanto tempo fatti suoi! eh!"
Ross :"go summer go!"
Summer :"eh grazie!" disse con sguardo vittorioso. c:
Louis :"eccomi eccomI!"
Summer :"e di buon ora!"
Louis :"summer? tutto ok?"
Summer :"io ho fame! tu ti devi muovere!"
Louis :"zayn ha occupato tutto il bagno eh!"
Summer :"dov'è zayn ora?"
Louis :"in bagno a specchiarsi!"
Summer :"ora li metto uno specchio in coccia se non si muove!" tutta infuriata salii le scale per dirigersi verso il bagno in cui si trovava zayn.
Noi sentimmo solo delle urla da parte di Summer e Zayn che predicava.
Summer :"muooooviti!" disse spingendo zayn.
Zayn :"eh calmaa!"
Liam :"Summer? ehm, qualcosa non va oggi?"
Summer :"Io. HO. FAME! è da stamattina che non mangio! e oggi ho mangiato solo un misero panino! SOLO UNO!"
Laura :"come mai?" disse riendo insieme a Ross, poverette ci avevano appena conosciuto ma già avevano capito come funzionavano le cose in famiglia.
Summer :"chiedilo a NIall! e a Zayn!"
Niall :"ok colpevole! ho mangiato il resto del suo pranzo ma avevo fame quindi capitemi! dovevamo pure fare le prove quindi ne avevo la priorità!"
Zayn :"io? e io che c'entro scusami?"
Summer:"ooh tu c'entri sempre!"
Zayn :"convinta!"
Summer :"convintissima!!"
Liam :"ragazzii ehm, vogliamo andare che sennò si fanno le dieci e troviamo tutti i ristoranti occupati?"
Tutti annuimmo, e ci dirigemmo verso la porta d'ingresso.
Noi ragazze salimmo in macchina con Summer, mentre i ragazzi andarono in macchina con Louis alla guida.
Io :"summer sei sicura di voler guidare tu?"
Summer :"ma è ovvio! qualcuno contro??" disse con sguardo minaccioso. Noi alzammo tutte le mani in segno di difesa e dissimo 'nono, siamo d'accordissimo!' 
Summer :"BENEE!"
Io :"però basta che non vai troppo veloce!"
Summer :"baby per me la velocità è sinononimo di Summer!"
Tutte :"che?"
Summer :"ooh insomma! nel senso che io andrò sempre veloce!"
Tutte :"allora summer guidiamo una di noi sta tranquill.." non riuscimmo a finire la frase che summer stava già sfrecciando per le vie della città.
Io :"summer raaaaallleeenta!"
Summer :"mettiamo un pò di musica!"
Ross :"attenta alla signora anziaaana!"
Summer per miracolo la evitò, ma credo che la signora stesse dicendo parole non tanto carine a noi, dato che ci puntava il suo bastone contro.
Summer :"WEEE AREEEEE YOOOOOOOOOOOOOOOUNG" incominciò a urlare questa frase mentre correva.
Mi squillò il telefono, era una chiamata da parte di Harry.
Io :"si?"
Harry :"noi vi stiamo dietro e lascitevelo dire, siete un pericolo pubblico!"
Summer :"passa a me il telefono!"
Laura :"ma tu stai guidando!"
Summer :"non fa niente!"
SUmmer :"siete VOI che siete troppo lenti!"
Si sentii una voce urlare :"attenta al palo!!"
Summer :"cosa?" 
L'unica cosa che sentimmo era il rumore del palo nel parabrezza.
Summer :"MA CHE CAAAAVOLOO!"
Io :"state tutti bene?"
Summer :"genio, non abbiamo fatto un incidente, abbiamo solo colpito uno stupido palo!"
Io :"mai dire mai eh!"
Ross :"io mi sono fatta male al braccio!"
Laura :"cosa?"
Ross :"scherzavo!"
Laura :"non è divertente!!"
Ross :"stavo solo alleggerendo la tensione!"
Summer :"l'unica cosa che può fare alleggerire la mia di tensione è una pizza!"
Scesimo dall'auto per vedere il danno che si era provocato.
Niall :"dai non siete un pericolo pubblico!" disse il biondino scendendo dall'auto che si era fermata dietro di noi.
Summer :"ma ci stavate seguendo?"
Niall :"dobbiamo fare la stessa strada quindi.."
Summer :"Non fate l'impiccioni! noi vi raggiungiamo subito!"
Harry :"tutto ok?"
Zayn :"uuuh, di chi era quella macchina?"
Summer :"MIA!"
Laura :"dai alla fine si è solo ammaccato un pò qui davanti, la portiera e.. un faro si è distrutto, ma la macchina funziona ancora!"
Summer :"ooh, questo non mi fa sentire meglio!"
Laura :"ci ho provato!"
Liam :"adesso ho paura a lasciarvi da sole!"
Harry :"e se andiamo direttamente li?"
Io :"ma quella è una discoteca! tu sei pazzo!"
Harry :"che c'è di male?"
Louis :"ci sto!"
Summer :"VAMOS!"
Io ho sempre odiato le discoteche, che hanno di cosi bello? sono pericolose cavolo!
Louis :"tu elena non provare ad allontarti eh!"
Io :"ma chi si allontana! se volete io aspetto buona buona qui in macchina!"
Niall :"ma non dovevamo andare a mangiare una pizza?"
Io :"esatto! niall andiamo noi due se questi non vogliono!!" 
Harry :"NOO!" disse facendo il geloso e mettendo un braccio attorno il mio collo, ma appena vide lo sguardo di Louis Harry lo tolse subito facendo un sorriso scherzoso.
Harry :"louis scherzavo!" lui non rispose ma mi prese la mano e ci avviammo dentro il locale.
Una marea di gente, e la musica sparata a tutto volume mi invase le orecchie.
Louis :"non è male visto?"
Io :"cosa??" dissi urlando, non sentivo niente.
Louis :"NON é MALEEE!"
Io :"ME NE VOGLIO ANDAAAREE!"
Louis :"RESTA CON ME E NON ALLONTANARTI!!"
Io annuii sbuffando. Tanto non mi sarei mai voluta allontanare e confondermi in mezzo a tutta quella gente.
MI andai a sedere vicino un bancone, ma non avrei ordinato nulla, Zayn e Summer stavano ballando come due scatenati nella pista, seguiti da Niall e Liam insieme Ross e Laura.
Io a quanto pare ero l'unica asociale che non ballava o parlava con nessuno, ma non ci posso fare niente eh!
X :"ehi!" 
Sentii una voce maschile dietro di me, mi girai subito con un sorriso pensando potesse essere Lou o Harry che mi dicessero che potevo uscire ma mi ritrovai un viso completamente nuovo.
X :"come ti chiami?"
Io :"tu chi sei?"
X :"Derek, e tu?"
Io :"perchè?"
X :"non ti piacciono le discoteche vero?"
Io :"no!"
X :"dai non fare l'asociale e vieni un pò con me!" disse prendendomi per il polso. 
Io mi scansai subito.
Harry lo respinse di colpo, lui barcollò e sen andò impaurito.
Io :"grazie.."
Harry :"non ti fidare mai di questi"
Io :"lo so, vedi perchè non ci voglio venire?"
Louis arrivò subito.
Louis :"che succcede?"
Io :"oh, uno"
Louis :"UNO?"
Io :"ragazzi io vado un attimo in bagno."
Odiavo quel posto! le ragazze e i ragazzi gli avevo persi di vista, mi sciaquai il viso con l'acqua e mi ristemai un pò prima di uscire. Mi volevo godere solo un pò di tranquillità prima di tornare in quel luogo cosi caotico.
Appena riuscii dal bagno, cercai Harry, ma niente, non lo riuscivo a trovare.
Camminai verso la pista, dove vidi Summer Zayn Niall Liam Laura e Ross.
Louis :"ELENAA!"
Io :"ehi! eccoti finalmente!"
Louis :"harry non so dove sia"
Io :"come?? non sta con te?"
Louis :"no, si era allontanato verso il bancone, abbiamo preso delle bibite e poi non so dove sia andato!"
Io :"si è ubriacato vero?" dissi ormai rassegnata, non era la prima volta che succedeva.
Summer :"ragazzi, io credo di averlo visto" indicò un riccio che stava parlando con un gatto (?)
Io :"h-harry?" mi avvicinai verso di lui.
Harry :"sai che sei proprio bellino eeeh??! vuoi un pò di birra gatto?"
Io :"harry! harry!"
Harry :"e uh! ti presento la mia ragazza! però shh devi starti zitto gatto!"
Io :"ma seriamente credi che i gatti parlino?"
Harry :"è ovvio! oh louis!"
Louis :"harry è meglio se torni a casa! resti da noi, va bene?"
Harry :"mi stavo divertendo!" disse con voce squillante.
Io :"no, harry torniamo a casa"
Harry :"e va bene va bene! allora Louis! torno con la mia ragazza!"
louis :"e chi è?"
Harry :"è Elenaa!" disse baciandomi. Io cercai di scansarmi perchè era chiaramente ubriaco e Louis aveva visto tutto!
Vidi i suoi occhi diventare piu lucidi, poi si allontanò velocemente senza dire piu niente.

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Capitolo 7
*** 7° capitolo ***


Guardai avanti, cercando lo sguardo di mio fratello, poi mi rigirai indietro vedendo Harry con un sorriso sul viso di chi è soddisfatto. Avrei voluto dirgliene così tante, ma sarebbe stato ingiusto dato che lui ora non stava ragionando da Harry Styles, ma da una tipica persona ubriaca.
Lui si avvicinò ancora verso di me, cercai di respingerlo ma le sue labbra calde sfiorarono nuovamente le mie, fino a quando non le steccai di colpo infastidita.
Io :"Harry, torniamo a casa."
Harry :"mi stavo divertendo!" Protestò.
Io :"beh io no!"
Harry :"e va bene, andiamo!"
Lasciai un messaggio a Summer avvertendole di tutto, poi io e harry lasciammo il locale affollato da gente ridotta come Harry.
Guardai le due macchine, una mezza rotta contro un palo e l'altra ancora intera. Optai per la seconda, la macchina su cui erano venuti i ragazzi.
Io :"sali!" Dissi aprendoli la portiera e aiutandolo a salire.
Io non guidavo, non avevo neanche la patente, ma una volta avevo provato a guidare la macchina di mio padre, certo stavo per investire qualcuno o per distruggere un distributore di dolci, ma alla fine è andato tutto bene.
Poggiai le mani sul volante, feci un respiro profondo e poi mi girai per guardare Harry che si era addormentato sul sedile anteriore, a fianco al mio.
Gli accarezzai quei ricci spettinati, chiusi il finestrino assicurandomi che non entrasse aria fredda, poi misi in moto la macchina.
Guidai piano, e dopo un po' arrivammo finalmente a casa mia.
Io :"haarry? Dai svegliati" dissi muovendoli un braccio.
Lui mosse solo le dita e poi emise uno sbadiglio.
Harry :"è già giorno?"
Io :"no"
Harry :"e allora lasciami dormire!" Disse con voce assonnata rigirandosi di lato.
Io :"harry dai! È tardi!"
Lui sbuffò ma appoggiandosi al mio braccio uscì dall'auto; ne chiusi la portiera e entrammo in casa.
Non c'era ancora nessuno, notai un bigliettino sulla cucina, da parte di mia madre. Diceva che era fuori per lavoro, sarebbe tornata probabilmente domani. *ancora?* pensai, sbuffando alla fine del mio pensiero.
Mia madre stava fuori praticamente sempre, e non è mai successo. Specialmente per lavoro. 
Portai Harry in camera mia, lui si distese subito sotto le coperte trascinandomi con lui.
Io :"harry?"
Harry :"si?"
Io :"dormi!" Lui mi strinse ancora più a sè.
Harry :"voglio te, però"
Io :"no harry, se viene Louis è la mia fine, anzi, la NOSTRA!"
Harry :"ma ormai lui sa tutta la verità, no?" Disse con sguardo innocente.
Io :"e siamo nei guai, lo sai questo?" Dissi accarezzando i suoi ricci.
Harry :"non si può mentire all'amore."
Lo guardai negli occhi, forse quando si è ubriachi è vera la storia che su dice tutta la verità senza pensarci due volte. Beh ovviamente solo in alcuni casi.
Chiusi la luce sul comodino, e poi mi distesi sotto le mie coperte anch'io, abbandonandomi sulle braccia di Harry.
Un rumore improvviso mi fece sobbalzare, verso le 4 di notte.
Probabilmente era Louis che rientrava in casa, stava salendo le scale per raggiungere la sua camera, così mi affrettai a nascondere Harry. Li misi tutte le coperte addosso, e poi mi sdraiai come se fossi tranquilla e da sola, facendo finta di dormire. Louis vedendomi dormire mi chiuse piano la porta.
Appena sentii il rumore della porta chiusa, tolsi le coperte da Harry. Lui si stiracchiò, sbadigliando assonnato.
Aprii piano gli occhi, le sue iridi verdi erano tornate a splendere come sempre. Lui sorrise, intrecciò le sue dita con le mie cercando frettolosamente le mie mani, poi sussurrò :" che ci faccio a casa tua? Non che non mi faccia piacere stare sul tuo letto eh!"
Io :"harry eri ubriaco!"
Harry :"questo spiega il forte mal di testa che ho ora!"
Io :"eh!"
Harry :" ho un sonno! 'Notte Elena!" Disse dandomi un piccolo bacio a stampo.
Io :"notte!" Risposi.
Mi riaddormentai così, sempre abbracciata a Harry, con le nostre dita unite. Io amavo quel ragazzo, era veramente tutto per me, ma lo sguardo deluso e tradito di Lou, non mi si toglieva dalla testa. Avrei tanto voluto abbracciarlo, dirgli tutta la verità, ma poi non mi avrebbe creduta ovviamente, dopo quel bacio.
Sospirai, mi guardai un po' intorno, fissai persino le pareti della mia camera, Lol.
Poi il mio sguardo cadde su Harry, che dormiva profondamente. Ammirai il suo viso angelico e i suoi lineamenti perfetti. 
Sorrisi, guardandolo dormire così beatamente. In quel momento lo invidiavo dato che io non riuscivo a prendere sonno. 
Dopo un po' mi addormentai, finalmente!
LA MATTINA DOPO:
Harry :"buongiorno" disse con voce roca, tipica di uno che si è appena svegliato.
Io :"ciao harry"
Harry :"ehi, che succede?"
Io :"non ti ricordi proprio nulla?"
Harry :"ho solo un forte mal di testa, è grave?"
Io :"no, ti sei solo ubriacato ieri"
Harry :"io non mi sono ubriacato!"
Io :"a no? Quindi eri sano quando parlavi con un gatto?"
Harry :"mica sono cosi stupido! non ti inventare le cose!"
Io :"ma mi prendi in giro?!"
Harry :"cos'altro ho combinato ieri?"
Io :"oh beh, mi hai baciata davanti a louis!"
Harry :"cosa?!"
Io :"hai sentito bene!"
Harry :"e tu perchè non mi hai fermato?"
Io :"perchè eri ubriaco cavolo!" dissi ormai perdendo ogni speranza, lol.
Harry :"eh calma calma! non ti innervosire?"
Io :"IO. NON. SONO. NERVOSA."
Harry :"camomilla?"
Io :"harry ti prego fa il serio!"
Harry :"non ci riesco quando ho la testa che mi gira!"
Io :"se ti vede louis è la fine."
Harry :"mi nascondo, sono sempre stato bravo a nascondino, non mi trovava mai nessuno" disse con voce soddosfatta.
Io :"forse perchè non volevano trovarti!" dissi ridendo, ma Harry rimase serio.
Harry :"perchè mi offendi oggi?"
Io :"harry sto scherzando!" dissi dandoli un piccolo bacio sulle sue labbra calde.
Io :"Però puzzi ancora di alcool"
Harry :"veramente?"
Io :"si!"
Sentimmo aprire la porta, ci gelammo subito.
Io :"chi sei?" dissi balbettando senza girarmi.
Harry si mise sotto le coperte ma si vedeva tale e quale ma vabbè.
Niall :"tranquilli, sono Horan no Tomlison!"
Mi scappò una risata, e corsi ad abbracciarlo sollevata.
Niall :"harry puoi uscire da sotto le coperte, ah i tuoi ricci si vedono!"
Harry :"buongiorno!" disse con voce squillante buttandosi giù dal letto.
Niall :"ma che avete fatto a Lou?"
Io :"come sta?" dissi sedendomi sul letto insieme ad Harry.
Niall :"ha passato la notte in piedi, camminando su e giu per il corridoio, poi è uscito verso le 5 e non è tornato prima delle 7"
Harry mi strinse la mano.
Niall :"ho passato la notte qui in salotto perchè Lou non voleva rimanere da solo.."
Io :"e adesso dov'è?"
Niall :"adesso è qui, ma è ridotto proprio male! ieri siamo stati costretti a portarlo via dal locale!"
Harry :"e tutta colpa mia." disse portandosi le mani sul viso.
Io :"harry.." dissi abbracciandolo, dandoli un bacio sulla guancia.
Niall :"mi ha detto solo che si è sentito tradito"
Io :"siamo stati degli stupidi" dissi lasciandomi scivolare una lacrima.
Harry :"lo penso anche io.."
Niall :"dovete dire la verità il prima possibile.."
Io e Harry ci guardammo. Sapevamo entrambi che se avessimo detto la verità Louis non l'avrebbe presa bene, forse entrambi capimmo cosa dovevamo realmente fare.
Niall :"vi lascio soli, per ecco.. rifletterci"
Harry :"grazie niall" disse abbracciandolo.
Niall :"e di che, brò?"
Harry :"per aiutarci!"
Niall :"vi ho solo dato un consiglio! poi spetta a voi seguirlo o no!"
Harry annuii, ache io.
Quando Niall uscii dalla mia camera, io e Harry ci sedemmo vicini, lui mi prese le mani, accarezzandomi piano le dita.
Ci guardammo negli occhi, capimmo già cosa dovevamo fare.
Harry :"forse è meglio che.." la voce gli si spezzò da una lacrima. 
Io gliela asciugai, lasciandoli un piccolo bacio sulla guancia.
Io :"lasciarci.." dissi continuando la sua frase.
Harry :"già"
Io :"cosi non soffrirà nessuno.."
Harry :"io si."
Io :"harry.. anche io.. ma.. forse non è giusto il nostro amore.."
Harry :"lo penso anche io" disse facendo un respiro profondo.
Io :"amici?" dissi porgendogli la mano in segno di amicizia.
Harry :"amici" e accennò un sorriso.
Quando però vidi le lacrime rigargli il volto, mancava poco che iniziassi a piangere anche io, odiavo vederlo triste.
Io :"harry, dobbiamo farlo per Lou, per mio fratello e il tuo migliore amico. Insomma, non possiamo mentirgli.. prima o poi scoprirà tutta la verità e li entrambi lo perderemo. Non possiamo piu mentire, capisci?"
Harry annuii debolmente, poi mi abbracciò.
Harry :"hai ragione" disse debolmente vicino al mio orecchio.
Io annuii. Sapevo che quella scelta avrebbe fatto male a entrambi, specilmente a me, che ero innamorata di Harry da praticamente tutta la vita, ma si trattava anche di mio fratello.
Harry :"ora che diremo a Lou per ieri?"
Io :"diremo la verità, ehm in parte.."
Harry :"diremo che ero solo ubriaco?"
Io :"si.. se gli diciamo tutta la verità non so come potrebbe prenderla, e io non voglio che soffre."
Harry :"neanche io, hai ragione, faremo cosi." disse sorridendomi.
Avvicinò la sua mano alla mia, ma la ritrasse subito.
Quel gesto mi fece soffrire, era bruttissimo non poter piu prendergli la mano, ora dovevamo tenere le solite distanze.
Appena uscimmo dalla camera raggiunsimo Lou, che era seduto sul divano, con sguardo assolto.
Io :"Lou?"
Louis :"che vuoi?"
Io :"devo parlarti, anzi dobbiamo" dissi guardando Harry.
Louis :"siete due falsi, mi avete mentito."
Io :"louis ti prego, ascoltaci.."
Louis :"Harry è stato bello baciare mia sorella ieri?"
Harry :"Louis ti prego non fare il testardo e ascoltaci!"
Louis :"cosa avete da dire? che sono solo uno stupido? quello di mezzo?"
Io :"louis no!"
Louis :"Non voglio neanche piu ascoltarvi, Elena mi hai deluso."
A quelle parole le lacrime scesero, me le asciugai subito con la felpa che avevo addosso, notando che era anche di Louis.
Louis :"però adesso voglio sentire le vostre spiegazioni."
Harry :"è stata colpa mia, io e Elena non stiamo insieme."
Louis :"e quindi cos'era quel bacio ieri?"
Harry :"ero solo ubriaco, non mi ricordo neanche io piu cosa ho fatto!"
Louis :"dovrei credervi?"
Io :"louis si. Io e Harry non stiamo insieme."
Harry :"neanche ci sopportiamo!"
Io :"è solo un rompi scatole lui!" 
A Harry scappò un sorriso, e anche a Louis.
Lo abbracciai, volevo poter urlargli 'scusa' ma non potevo farlo. Stupido amore.
Louis :"va bene, vi credo.."
Harry e Louis si abbracciarono come i due 'fratelli' di sempre, e poi tornammo alle discussioni di tutti i giorni.
Risistemammo insieme la casa, gli sguardi di Harry erano sempre fissi su di me, ma io cercavo di non guardarlo.
Qualche ora dopo:
Mentre ero assolta nei miei pensieri, sbattei contro Harry senza neanche rendermene conto. Lui mi sfiorò la mano, ecco i soliti brividi.
Alzai lo sguardo, non dovevo guardare le sue iridi verdi, non dovevo e invece l'ho fatto. Non dovevano farmi nessuno effetto e invece era come se vedessi li tutto il mio mondo.
Io :"s-scusami, Harry."
Harry :"non fa niente.. stai portando uno scatolone piuttosto pesante, ti aiuto?" disse prendendomi lo scatolone che stavo portando in soffitta.
Io :"oh no tranquillo"
Harry :"dai vado io in soffitta, tranquilla" mi sorrise.
Io :"harry è veramente pesante quello scatolone eh!" dissi lasciandoglielo.
Harry sbuffò divertito.
Detto fatto. Gli cadde dalle mani, lol.
Io :"lo sapevo io!"
Louis che assistette a tutta la scena, incominciò a ridere e anche io e Harry.
Louis :"è meglio che vado io eh!"
Harry :"ti aiuto io brò!"
Louis :"se devi distruggere tutte le cose che ci sono dentro questo scatolone è meglio che resti qui!"
Io :"no Harry, va ad aiutarlo!" era meglio se io e lui non stavamo troppo vicini. Era difficile per me considerarlo solo come un 'amico'.
Harry :"aspettami Lou!"
Disse salendo le scale per la soffitta insieme a mio fratello.
Niall uscii dalla cucina, e mi venne ad abbracciare.
Io :"che fai?" dissi ridendo, dato che era sporco di farina.
Niall :"cucino la pizza per stasera dato che torna anche vostra madre!"
Io :"aaah! e bravo Horan!"
Niall :"eheh grazie grazie!"
Bussarono alla porta, andai ad aprire ed era Summer.
Io :"summer!" dissi correndo ad abbracciarla.
Summer :"ehi ehi che succede qui, bella gggente?"
Io la trascinai fuori, dovevo raccontarle tutto. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.
Summer :"che succede?" disse guardando i miei occhi lucidi.
Io :"io e Harry ci siamo lasciati."
Summer :"cosa? perchè?"
Io :"non potevamo piu mentire a Louis!"
Summer annuii e mi abbracciò. Li scoppiai a piangere.
Summer :"vedrai che si risolverà tutto, tranquilla."
Io :"speriamo.. sto in una situazione tremenda."
Summer :"lo so lo so, immagino.."
Io :"ho paura di perdere Harry ma non avevo altra scelta!"
Summer :"harry ti ama e tu ami lui, non vi perderete.."
Io :"dici sul serio?"
Summer :"ovvio!"
La riabbracciai sussurrando solo un 'grazie'. 

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Capitolo 8
*** 8° capitolo ***


Quando rientrai in casa, mi squillò il telefono.
Io :"pronto?" dissi rispondendo senza neanche vedere chi fosse.
Louis :"ehm, sorellina cara, potevi dirmi che la maniglia della soffitta era mezza rotta?"
Io :"e io che ne sapevo!"
Louis :"eh! intanto si è rotta e non riusciamo piu a uscire!"
Io :"ok ciao!" dissi con voce squillante.
Louis :"ehi no no! ASPEEETTA!" urlò.
Io :"che c'è?"
Louis :"ehm vienici ad aprire"
Io :"non posso crederci" dissi sospirando, ero sicura che scherzassero, era la ventesima volta che Louis faceva lo stesso scherzo per poi buttarmi l'acqua addosso quando andavo ad aprire la porta.
Louis :"muoviti che Harry è claustofobico!"
Io :"che?"
Harry :"MUOVITI!" urlò Harry.
Corsi subito per le scale, cercai la copia delle chiavi dentro il cassetto ma non le trovavo, cosi chiamai nuovamente Louis.
Io :"louis non ci sono le chiavi! non le trovo!"
Louis :"non fare scherzi proprio ora, elena!"
Io :"non sto scherzando!"
Louis :"fa qualcosa! Harry si sta sentendo seriamente male!"
Io :"apri qualche finestra!"
Louis :"non ci sono finestre, piccolo genio -.-"
Io :"senti la chiave deve avercela nostra madre che ancora torna!"
Harry :"rompi la porta!"
Io :"è di ferro! ed è una porta blindata, come cavolo faccio?"
Harry tossii, mi saliva l'ansia.
Io :"da quanto tempo state li dentro?"
Louis :"da un bel pò! da quando sei uscita!"
Io :"quindi da circa due ore?"
Harry :"si!"
Io :"louis tu cerca di distrarre Harry, tu Harry non farti prendere dall'ansia!"
Harry :"ma mi manca l'aria!" disse con voce debole.
Louis :"cerca di fare qualcosa! poi facci sapere!"
Io :"ok" dissi richiudendo svelta il telefono.
Che dovevo fare? perchè nostra madre non c'era mai a casa? sopratutto ora?
Incominciai a correre per casa, cercando in ogni cassetto la chiave, provai a chiamare mia madre ma il telefono era spento.
Bussarono alla porta, corsi ad aprire portandomi dietro uno scatolone pieno di roba cercando la maledetta chiave.
Io :"mamma finalm.."
Zayn :"mamma? i'm Zayn Malik!"
Io :"zayn!"
Zayn :"possiamo entrare?"
Dietro di Zayn c'erano tutti i ragazzi.
Niall :"dove sono Harry e Lou?"
Liam :"dovevamo provare in soffitta!"
Io :"in soffitta non ci sale piu nessuno! e comunque loro sono chiusi li!"
Liam :"c-cosa?"
Niall :"ma harry è .."
Io :"si lo so, è claustofobico! a quanto pare si è rotta la maniglia e serve la chiave che non trovo!"
Zayn :"provo ad aprirla io!"
Io :"zayn è di ferro la porta!"
Zayn :"non fa niente! salvo tutti io!"
Liam :"si zayn, convinto tu"
Zayn corse subito per le scale, e tutti lo seguimmo.
Zayn :"raaaaagazzi!!"
Io :"zayn certo che sei proprio un genio! usa il telefono"
Niall compose subito il numero di Harry.
Niall :"harry? come stai?"
Harry :"male!" disse con voce flebile.
Niall :"possibile che non c'è neanche una finestra?"
Harry :"magari ci fosse."
Louis :"niall! avete trovato la chiave?"
Niall :"No!"
Io :"louis sposta qualche scaffale, ci deve essere per forza una piccola finestra!"
Louis :"elena non c'è!"
Io :"ma ne sono sicura! me la ricordo!"
Louis :"e poi, dove dovrebbe essere?"
Io :"sposta lo scaffale, l'unico che c'è!!"
Louis :"si perchè io riesco a spostare uno scaffale con sopra 500 libri, mi pare ovvio!"
Harry :"louis, ti aiuto io?"
Louis :"no harry! non ti muovere!"
Harry :"Ok" sospirò.
Infondo mi sentivo terribilmente in colpa, se solo non avessi dato a lui quello scatolone ora non starebbe li dentro.
Zayn camminò indietro, e prima che noi potessimo dire qualcosa, prese la rincorsa e si buttò contro la porta tentando di romperla, ma ovviamente il risulato fu solo una sua caduta a terra.
Io :"zayn ma che fai?"
Zayn :"l'ho visto fare a un film poliziesco!"
Liam :"zayn la porta è di ferro!"
Io intanto provai a chiamare mia madre, sotto lo sguardo attento e preoccupato di Niall che stava seguendo tutta la vicenda in silenzio.
Sentii una voce rispondermi, finalmente!
Io :"mamma! dove sei? stai tornando? ti prego dimmi di si!"
Mamma :"tesoro sto sotto casa cinque minuti che parcheggio l'auto e sono li!"
Io :"ok!"
Quando chiusi la chiamata, corsi giu per le scale, aprii la porta d'ingresso e uscii fuori.
Io :"mamma!" urlai, buttandomi su di lei, sollevata di poterla abbracciare e rivedere.
Mamma :"ehi elena! che succede?"
Io :"dimmi che tu hai le chiavi!"
Mamma :"di che cosa?"
Io :"della soffitta!"
Mamma :"ehm si certo.. fammi entrare prima dentro però, che ho le buste della spesa che pesano."
Io :"oh si, certo.." dissi lasciandole spazio per poter entrare.
Lei poggiò le buste sul tavolo, poi poggiò la borsa sul divano e alzando lo sguardo si accorse dei visi dei ragazzi che ci guardavano curiosi, ma allo stesso tempo impauriti.
Mamma :"che succede? dov'è Louis?"
Io :"ecco, sono chiusi in cantina!"
Mamma :"sono?"
Io :"Si! lui ed Harry! si è rotta la maniglia all'interno e serve la chiave che non trovo! Harry è claustofobico, gli manca l'aria a stare li dentro e sono passate già diverse ore!"
Mia madre senza neanche pensarci due volte salii svelta le scale senza neanche rispondermi, io la seguii.
Dal suo portachiave cercò la chiave della cantina, piccola anch'essa di ferro.
Frettolosamente la inserì nella fessura della porta, la girò, e la porta si aprì.
Corsimo tutti dentro, Louis era vicino ad Harry che era appoggiato sul muro, era completamente impallidito.
Io corsi ad abbracciarlo, sapevo che non dovevo ma in quel momento sentii solo l'amore che provavo verso di lui, gli accarezzai la fronte e gli sussurrai 'tutto apposto?'
Harry annuii abbracciandomi.
Poi lo aiutai ad alzarsi, lui si appoggiò a me e a Liam, mentre Louis raccontava la vicenda al resto dei ragazzi e a nostra madre.
Io mi fermai un secondo, il mio sguardo venne attirato da una video cassetta per terra.
Io :"cos'è quella?"
Harry tossii. 
Harry :"c-cosa?" disse con voce roca.
Io :"niente, andiamo.." 
Rimasi a fissarla, ma poi cercai di togliermela dalla testa, sarà solo qualcosa di Louis, ovviamente.
Harry si sedette sul divano, i ragazzi attorno a lui mentre io andai ad aprire tutte le finestre e balconi della casa. Dopo poco si riprese e si scusò per averci fatto prendere uno spavento.
Io :"harry ma scherzi? non ti devi scusare di niente!"
Liam :"se stavi male stavi male, eh!"
Harry rise, ecco la sua risata contagiosa che mi faceva innamorare ogni secondo di piu di lui.
Scossi la testa, non dovevo innamorarmi ancora di piu, no! Eravamo solo amici ora.
Io :"harry vuoi un bicchiere d'acqua?"
Harry :"si, grazie! ma non preoccuparti, faccio io!"
Nostra madre subito lo fermò dicendo che sarei andata io.
Raggiunsi la cucina, e gli presi l'acqua con tutta la bottiglia, lol.
Harry :"ok che avevo sete ma non berrei tutta la bottiglia!" disse ridendo.
Io :"non si sa mai! non mi si creava poi di fare avanti e indietro!"
Louis :"pigra!" disse Louis ridendo.
Io :"ha parlato quello peggio di me!"
Louis :"io non sono prigro!"
Zayn :"louis mi vai a prendere la mia giacca?"
Louis :"dov'è?"
Zayn :"sulla sedia della cucina!"
Louis :"è troppo lontana la cucina, figuriamoci la sedia!" Disse poggiando i piedi sul tavolo, lol.
Mamma :"louis!"
Louis :"scusa.." e si rimise composto.
Io :"dai non sei prigro per niente!" dissi con tono ironico.
Liam :"si vede però che siete fratelli!"
Tutti scoppiarono a ridere. :')
Louis :"comunque alla fine l'avevo trovata la finestra! ma mi saranno caduti un sacco di oggetti addosso!"
Harry :"e alla fine la finestra era pure chiusa e non risucivavamo ad aprirla!"
Louis :"questi sono solo dettagli!"
Mamma :"comunque sia ora chiamo il tecnico cosi facciamo riparare la maniglia!"
Annuimmo, intanto i ragazzi andarono in garage a provare. 
Io rimasi con mia madre leggendo una rivista, e ascoltando la conversazione.
Quando il tecnico arrivò, io e mia madre lo accolsimo, offrendogli da mangiare e da bere e spiegandogli il problema. 
In meno di mezz'ora risistemò tutto, certo non era di sicuro uno dei piu economici, forse il piu caro che ci fosse in giro ma il lato positivo è che piu nessuno ora sarebbe rimasto chiuso là dentro.
La sera, dopo che i ragazzi si fermarono a cena, feci finta di andare a dormire abbastanza presto. 
Si erano fatte le undici di sera, mia madre non si vedeva in giro per il salotto quindi era già in camera sua, e louis mi aveva salutata poco prima per darmi la buona notte. Adesso avrei potuto togliermi quel pensiero che quasi non mi faceva dormire.
Chiusi pianissimo la porta, raggiunsi la soffitta in punta di piedi per non fare rumore.
Lasciai la porta semichiusa, non volevo rischiare di rimanerci dentro anche se ora si era tutto aggiustato, ma mai dire mai.
Usai il mio cellulare per farmi luce, e cercai la video cassetta che avevo visto prima.
Non era piu a terra, evidentemen il tecnico o mia mare l'aveva spostata.
Mi ricordavo bene la copertina grigia scura, antica. Dovevo trovarla o ci sarei stata con il pensiero. 
Non l'avevo mai vista prima d'ora e a cena chiesi a Louis se lui avesse qualche video cassetta ma meravigliato della mia domanda, lui rispose che possedeva solo CD e DVD.
Cercai nei ripiani dello scaffale, quando toccando alla cieca una mensola, sentii un oggetto rettangolare.
Lo presi subito, e vidi che si trattatava della misteriosa video cassetta. Se li ci avessi ritrovato qualche cartone animato di Louis avrei come minimo sclerato, lol.
Uscii svelta, andai in salotto, chiusi la porta della soffitta, scesi piano le scale, mi assicurai che tutte le porta fossero chiuse, e andai in cucina dove avevamo un piccolo televisore.
Accesi la luce, dopo aver ovviamente chiuso la porta della cucina e lessi cosa c'era scrittosulla video cassetta.
C'erano due date : 1992 - 1995. Ok non si trattava di un cartone animato per fortuna!
La video cassetta era piuttosto impolverata, ci soffiai un pò su, per togliere via quel poco di polvere e notai altre scritte sull'etichetta: Doncaster, Tomlison.
Mi accorsi di non respirare piu dopo aver letto quelle poche righe. Doncaster? Tomlison?
No, noi eravamo nati a Londra, o almeno cosi sapevamo.
E poi non ci avevano mai fatto vedere filmati del 1992 dove Louis aveva probabilmente un anno.
Misi frettolosamente la video cassetta nel lettore della televisione, con mano tremante presi il telecomando e accessi la tv.
Mi sedetti su una sedia, e aspettai che partisse la pellicola.
Comparse una scritta in bianco :'Louis Tomlison, 24 Dicembre 1992, Doncaster.'
Comparse una figura femminile, una donna alta, mora occhi come quegli di Lou, identici direi.
Si stava avvicinando a lei un'altra figura, ma dovetti spegnere subito perchè sentii dei rumori.
Sobbalzai, facendo cadere il telecomando, mossa furba per non essere vista ne sentita, direi.
*che stupida che sono!* dissi raccogliendo il telecomando e togliendo subito la video cassetta.
Mamma :"Elena?"
Io :"m-mamma?"
Mamma :"che ci fai ancora sveglia? è tardi è domani c'è scuola!"
Io :"s-stavo solo vedendo la tv.."
Mamma :"a quest'ora? e poi cos'hai in mano?"
Io :"n-niente" balbettai.
Mamma :"fammi vedere."
Con mano tremante le diedi la video cassetta.
Mamma :"come fai ad avercela?" disse con tono di rimprovero.
Io :"l'ho trovata.. "
Mamma :"DOVE?" urlò.
Io :"in soffitta!" dissi tutto d'un fiato.
Mamma :"non toccare piu questa video cassetta ne tutte le cose della soffitta, chiaro?"
Io :"mamma perchè reagisci cosi? Probabilmente era solo un video del primo compleanno di Louis!"
A queste mie parole mia madre si gelò, le vennero gli occhi lucidi.
Io :"che succede?"
Mamma :"cos'altro hai visto?"
Io :"niente.. solo una donna."
Mamma :"e basta?"
Io :"si."
Mamma :"questa la tengo io, tu va in camera tua e dimenticati di questa cassetta."
Io :"ma di cosa parlava? era un film horror? uno di quegli che non mi vuoi far vedere?" dissi con tono ironico per sdrammatizzare la situazione piena di tensione.
Mamma :"va a letto!"
Io :"e va bene.."
Mia madre prese il telefono e chiamò frettolosamente qualcuno.
Io però salii in camera mia, sbuffai e andai sotto le mie coperte.
Mi girai e rigirai, non riuscivo ad addormentarmi, ero troppo agitata.
Andai cosi nella camera di Lou.
Io :"louis! louis svegliati!"
Louis :"altri 5 minuti,mamma."
Io :"louis alzati cavolo!" 
Louis :"eh con calmino! eh!"
Io :"vieni in camera mia, ti devo parlare! veloce!"
Louis :"una camomilla Elena, per favore, ne hai bisogno." disse ancora con gli occhi chiusi.
Io :"muovitii!" 
Louis sbuffando mi raggiunse in camera mia.
Ci sedemmo sul letto.
Louis :"che c'è?"
Io :"ho trovato una video cassetta"
Louis :"yuppy, sono felice per la tua scoperta ma ho sonno"
Io :"louis non è una video cassetta qualunque! C'erano delle date e.. c'era una donna!"
Louis :"stavi vedendo pocahontas?"
Io :"NO!! era la data del tuo primo compleanno!"
Louis :"uuuu happy birthday to meee!"
Io :"louis certo che sei stupido eh!"
Louis :"quella donna era probabilmente nostra madre, smettila di farti cosi tanti problemi!"
Io :"era a Doncaster, tu sei nato a Londra."
Louis :"a Doncaster non ci siamo mai andati e capisco che vuoi visitare nuove città quindi avrai solo qualche allucinazione, ora dormi!"
Io :"credimi è cosi!"
Louis :"certo sorellona, certo, io vado, notte!"
Io :"notte.."
Ecco ora mi prendeva per pazza! Ma cavolo, perchè è cosi testardo?
Mi misi sotto le coperte, e presi il mio iPod.
Incominciai a senitre la mia musica preferita e intanto pensai che forse Louis aveva ragione, forse avevo letto male il luogo, forse non era Doncaster, e probabilmente quella donna era nostra madre.. le uniche due cose su cui però avevo dubbi erano che; primo: quella donna era tutto l'opposto di nostra madre, e gli occhi erano identici a quegli di Louis, era impressionante. Mentre nostra madre aveva gli occhi color nocciola. E secondo: la reazione di mia madre, c'era bisogno di agire cosi? di agitarsi in quel modo? le si leggeva chiaramente l'ansia e la paura negli occhi, che ora avevo io.
Ok forse avevo solo bisogno di dormire, forse era solo la stanchezza. Stavano accadendo troppe cose insieme.
Ma quegli occhi, quegli occhi non riuscii a togliermeli dalla testa.

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Capitolo 9
*** 9° capitolo ***


Io :"mi spieghi chi sei?" dissi alla donna del video.
X :"mi conoscerai presto"
Io :"dimmi almeno il tuo nome!"
X :"lo sai"
Io :"no! non ti conosco! perchè eri in quel video?"
----------------
Louis :"SVEGLIATI!"
Mi svegliai di colpo, in cerca ancora di quella signora.
Io :"Louis? louis dov'è?"
Louis :"ma chi?"
Io :"quella signora! ha gli occhi come i tuoi! Louis!" 
Louis :"stavi sognando! Muoviti che è tardi!"
Rimasi ancora un pò sul letto, toccai la mia fronte, per fortuna non avevo la febbre. 
Comunque sia non era poi cosi tanto normale sognarsi la signora che ho visto in uno stupido video per mezzo secondo.
Mamma :"Elena! muoviti!"
Mi affrettai subito a vestirmi, maglia a maniche corte, una felpa, un paio di jeans, e le mie Nike, andavano bene.
Scesi di sotto in cucina, presi solo una fetta biscottata dove ci spalmai frettolosamente un pò di marmellata fingendo di essere calma e senza pensieri, ma ovviamente non era cosi.
Louis :"ehm, elena? che hai?"
Io :"niente!"
Louis :"stai tutta agitata! almeno siediti per mangiare!"
Io :"lo sai" dissi guardandolo, ci riuscivamo a intendere anche solo con uno sguardo.
Louis :"ancora per quel video?" ma ovviamente lo stupido di mio fratello diceva i suoi pensieri ad alta voce, davanti a mia madre, beh certo, mi sembra logico.
Mamma :"Elena?"
Io :"che c'è!!"
Mamma :"basta! quel video era solo un film! uno stupido film di tuo padre!"
Io :"non è vero! c'era scritto 'Tomlison' 1992- 1995 me lo ricordo ancora!"
Mamma :"era l'anno in cui era uscito questo film e Tomlison è solo il cognome del regista."
Louis :"io non ho mai fatto un film però!"
Mamma :"mica esistete solo voi di Tomlison -.-"
Louis :"Ma noi siamo unici, eheh"
Io :"Louis, zitto"
Louis :"sei suscetibile oggi, eh?"
Io :"abbastanza!"
Mamma :"ora muovetevi e andate a scuola, prima che riperdete l'autobus."
Uscimmo di casa, l'autobus passava proprio in quel momento, salimmo su, Louis come sempre fu circondato dalle fan, sebbene fossero abituati a vederlo ogni giorno. Cosi come sempre io mi sedetti sui sedili piu indietro, asettando Summer.
Alla seconda fermata salirono altri ragazzi tra cui c'era anche lei.
Summer :"buongiorno!"
Io :"ehi"
Summer :"che succede?"
Io :"che non devo piu veere cassette o filmini."
Summer :"hai visto The Ring eeeh?"
Io :"no! ma quasi!"
Summer :"te l'ho detto che non devi vederti film horror! io non ci ho dormito per un mese! o tre!"
Io :"ma summer, non era un film horror! credo che sia un grande segreto che nessuno ci vuole dire."
Summer :"uuh, di che si tratta?"
Io :"nel video c'era una donna e io voglio sapere chi è. Poi chissà cos'altro c'era! ma mia madre è arrivata proprio sul piu bello! il video era di Doncaster, io devo tornare li!"
Summer :"ehi Elena, rilassati! magari era solo una stupidaggine!"
Io :"ti prego capiscimi almento tu.."
Summer :"ti capisco! Ma non penso che ci siano segreti nella tua famiglia, e se ci fossero non lascerebbero un video nelle tue mani"
Io :"ma infatti probabilmente era nascosto, forse quando Lou cercava la finestra della soffitta gli sarà caduto e non ci ha fatto caso."
Summer :"ah, quindi lo hai trovato in soffitta?"
Io :"si.."
Summer :"mmh, figo!"
Io :"già"
Summer :"facciamo una cosa, tu ritrovalo poi portalo a casa mia cosi non ci interrompe nessuno e lo vediamo tutto, ok?"
Io :"già, peccato che ora non so dove sia, l'ha preso mia madre.."
Summer :"ma che indizi c'erano a farti capire che quel video parlava della tua famiglia? Hai visto qualcuno che conosci?"
Io :"no, c'era solo scritto '1992-1995 Tomlison, Doncaster'.
Summer :"allora, 1992 quindi un anno dopo della nascita di Lou, giusto?"
io :"si.."
Summer :"e 1995 quando sei nata tu?"
Io :"si"
Summer :"Tomlison.. beh quindi parla di voi due, ma Doncaster?"
Io :"appunto, non capisco perchè il video è stato girato a Doncaster.."
Summer :"siete mai stati li?"
Io :"no, mai."
Summer :"forse è solo uno scherzo, su!"
Io abbassai lo sguardo, assolta dai miei pensieri, non penso si trattasse di uno scherzo.
Summer :"o forse, saranno dei vostri parenti!"
Io :"ma non abbiamo parenti di Doncaster!"
Summer :"la storia mi sta mettendo paura!"
Io :"anche a me.."
Summer :"e se tipo fossero.. fossero.. i tuoi fratelli?!"
Io :"AHAHAHHAH, basta fratelli, mi basta Louis!" dissi ridendo, insieme a Summer.
Poco dopo salirono i ragazzi, ecco la ciliegina sulla torta!
Harry :"buongiorno!" si chinò per baciarmi la guancia come faceva di solito, ma subito si ritrasse sotto lo sguardo interrogativo di Lou.
Niall :"buongiorno gente!"
Summer :"uh che ci sta dentro il panino?" disse scrutando il panino che aveva in mano Horan.
Niall :"prosciutto,pomodori, formaggio, tonno, e maionese!" disse sorridendo.
Io :"buona colazione, Niall!"
Niall :"grazie! ne vuoi un pò?"
Io :"nono, grazie lo stesso!"
Summer :"io non rifiuto!"
Niall :"no! a te no!"
Summer :"ehi! cos'è questa discriminazione?"
Niall :"l'ultima volta hai detto 'posso prendere solo un pezzetto?' e te lo sei mangiato tutto!"
Summer :"eheh"
Niall :"traditrice!"
Summer :"egoista!"
Niall :"ah, io?"
Summer :"si tu!" dissero urlandosi contro, lol.
Zayn :"buongiorno" disse dandole un bacio.
Summer :"buongiorno Malik, difendimi!"
Zayn :"per cosa?"
Summer :"picchia Niall!" disse scherzando.
Niall lo guardò malissimo.
Zayn :"no!"
Summer :"cavolo, ogni ragazzo deve difendere la propria ragazza!"
Zayn :"ma non posso! guarda che agioletto che è!" disse accarezzando i capelli biondi di Niall.
Summer :"angioletto? angioletto? fifone!"
Scoppiamo tutti a ridere. :')
Liam e Laura intanto chiacchieravano mano nella mano, Louis ci provava con Ross, facendole tutti i tipi di complimenti ma Niall non distoglieva lo sguardo da Ross.
Io :"horan, ehm *colpo di tosse*"
Niall :"yes?"
Io :"hai una cotta anche tu per Ross?"
Niall :"perchè? chi è innamorato di lei?"
Io :"oh, nessuno nessuno!"
Niall :"louis vero?"
Io :"no, pff." mentii.
Niall :"dimmi la verità!"
Io :"no, non credo!" beh in realtà si, ma non potevo dirglielo.
Niall :"ma non ha smesso di sorriderle neanche un secondo!"
Io :"fa cosi con tutte!"
Niall :"no, non è vero!"
Io :"beh una cosa è certa, a te piace Ross!"
Niall :"no!"
Io :"e allora cos'è questa scenata di gelosia?"
Niall :"sono sempre geloso delle mie amiche!"
Io :"ma non cosi!"
Niall :"e no, come secondo te?"
Io :"niall è inutile che menti, sei diventato tutto rosso!"
Lui rise, poi si avvicinò verso Louis.
Niall :"ciao, caro Louis!"
Louis :"ehi, brò!"
Niall :"come va la vita?"
Louis :"bene!" disse ridendo.
Niall :"sei innamorato?"
Louis :"no!"
Niall :"bugiardo! non devi mentire ai tuoi migliori amici!"
Louis :"niall te ne parlo dopo, ok?"
Niall :"okay.."
Harry :"liam quanto sei dolce oggi!"
Liam :"che?" disse arrossendo.
Harry :"uuuuu!" 
Liam :"harry? tutto ok?"
Harry :"ehm.. ciao Laura! anche tu sei cosi dolce oggi! siete perfetti insieme!"
Liam :"harry smettila!"
Io intantanto stavo sentendo tutto, mentre cercavo di trattenere le risate.
Harry :"siete, siete cosi cariiini! posso farvi una foto!"
Liam :"nuo!!"
Harry :"elena, falla tu!" disse facendomi l'occhiolino. Ecco che risentii il cuore battermi a mille, stupido amore.
Scattai la foto, e poi feci cenno di averla fatta.
Harry mi diede un cinque sulla mano, e poi si sedette accanto a me.
Mi sfiorò la mano, io la ritrassi subito.
Lui se la mise poi in tesca e prese il telefono facendo finta di messaggiare.
Io per scherzo, mi ci avvicinai un pò, per vedere con chi parlasse.
Harry :"che fai? mi spii?"
Io :"nono!"
Harry :"mh, bene!"
Io :"ottimo!"
Harry :"perfect."
Io :"uh!! Gemma!" dissi indicando il numero di sua sorella sul suo iPhone.
Harry :"allora ammetti di spiarmi!"
Io :"nono, pff."
Harry :"beh, perchè io non lo farei mai! Spiona!"
Io :"scommettiamo?"
Lui annuii, aspettai qualche minuto e poi presi anche il mio BlackBerry.
Harry :"con chi messaggi?"
Io :"sono affari tuoi?"
Harry :"beh, penso proprio di si!"
Io :"e io non te lo dico!"
Harry :"vuoi farmi ingelosire?"
Io :"forse."
Harry :"beh, ci stai riuscendo! Dimmi solo se stai messaggiando con qualche ragazzo!"
Io :"si!"
Louis :"ehi Elena! perchè mi hai inviato un messaggio con scritto 'stai al gioco, voglio far ingelosire un mio amico?'
Io :"louis, stupido!!"
Harry scoppiò a ridere.
Io :"ma in realtà stavo messaggiando con un mio amico italiano!"
Harry :"sisi!" disse diventando rosso dal ridere.
Liam :"amico, respiraa!"
Harry :"mi sono dimenticato come si fa!" disse continuando a ridere.
Tutti ovviamente si girarono verso di noi, io stavo morendo letteralmente dalla vergogna, lol.
Appena arrivammo a scuola, filai dritta in classe mia, c'era la lezione di storia. 
Annoiata al massimo, ne approfittai per farmi una passeggiata in bagno e stranamente il mio prof aveva acconsentito.
A volte mi capitava di pensare la fortuna che avevano Harry Liam e Niall che andavano all'ultimo anno di scuola, mentre io ancora al penultimo. Povero Louis però, che era stato bocciato un pò di volte, alle medie, un anno alle superiori e l'anno scorso, per questo li toccava ancora stare li dentro, ma anche per lui infondo era il suo ultimo anno. Ma lui la prendeva sempre in modo positivo, tanto aveva anche già un lavoro dove guadagnava moltissimo quindi non era poi un problema per lui.
Poi c'era Summer, che come me stava al penultimo anno, insieme a Ross e Laura, povere noi.
Finite le lezioni, mentre stavo posando i miei libri nell'armadietto, qualcuno mi bloccò.
Era quel riccioluto di Harry.
Io :"harry?"
Harry :"devo parlarti."
Io :"che succede?" dissi a un centrimetro di distanza da lui, riecco che i miei battiti accelerarono.
Harry :"non riesco a stare senza di te, odio questa distanza che dobbiamo tenere."
Io :"harry lo sai, siamo costretti."
Harry :"io ti manco?"
Io :"harry lo sai che io ti amo con tutta me stessa, e mi manchi ogni secondo di piu, ma sai anche che non possiamo stare insieme."
Harry :"lo so.." disse abbassando lo sguardo, poi tornò a guardarmi negli occhi.
Harry :"neanche io riuscirei piu a mentire a Louis."
Io :"neanche io."
Harry :"però un giorno glielo diremo, ok?"
Io :"ok.."
Harry :"scusami per la mia gelosia."
Io :"ehi, anche io sono gelosa di te.."
Harry :"è perchè ti amo.. io, io.. io non riesco a dimenticarti."
Io gli accarezzai i ricci che tanto amavo di lui, li diedi un piccolo bacio sulla guancia e poi scappai via, sussurrandogli anche io un 'ti amo'.
Sarebbe stato troppo difficile dimenticarlo.
Il pomeriggio, verso le 5, dopo aver studiato, non avendo niente da fare mi collegai un pò su internet.
Ero sul divano, con il pc, quando mia madre ci comunicò che la sera sarebbe arrivato finalmente nostro padre, tornato da un viaggio di lavoro.
Sia io che Lou ne eravamo felicissimi, e chissà magari lui avrebbe speigato qualcosa in piu su quella videocassetta.
Un dubbio però mi venne addosso.
Cercai su Internet i Tomlison di Londra.
Trovai dopo un pò un documento molto interessante, su tutti i bambini nati nel 1991 a Londra.
C'erano solo Mark Tomlison, Anne Tomlison, ma non c'era nessuno Louis William Tomlison.
Com'era possibile?
Io :"louis?" dissi a mio fratello seduto accanto a me che si stava vedendo la televisione.
Louis :"si?"
Io :"sei nato nel 1991 vero?"
Louis :"yes."
Io :"perchè non risulta nessun Louis Tomlison sull'anagrafe di Londra?"
Louis :"sarò figlio di un alieno allora!" disse ridendo.
Io :"louis non sto scherzando, tu non sei nato a Londra." dissi seria, e vidi i suoi occhi incupirsi, e il suo sguardo diventare piu serio che mai.
Louis :"cosa? ma come è possibile?"
Io :"non lo so.."
Louis :"e tu? tu risulti?"
Io :"ora cerco.."
Provai a cercare nell'anagrafe del 1995 di Londra il mio nome, sotto lo sguardo spaventato di louis.
"No, nel 1995 è nato solo un'altro Tomlison, Erick Tomlison." dissi spaventata io.
Louis incredulo prese il mio computer e incominciò a cercare meglio.
Louis :"non è possibile, ci sarà stato un errore!"
Io :"e se ci hanno mentito?"
Louis :"cerca l'anagrafe di Doncaster."
Io :"ci ho provato, ma qui non lo trovo."
Louis :"allora domani andremo a Doncaster, ok?"
Io :"se ci mandano!"
Louis :"ci inveteremo qualcosa."
Louis poi si alzò di colpo dal divano e si diresse verso le scale, di nascosto.
Io :"dove vai?"
Louis :"vieni con me." disse a bassa voce.
Ci dirigemmo verso la soffitta, io non volevo piu entrare li, ma volevo scoprire questo segreto, c'era qualcosa di grande che sicuramente ci avevano tenuto nascosto per tantissimo tempo.
Louis chiuse la porta della soffitta e accese una piccola lampadina che stava sopra un comodino.
Louis :"troviamo quella videocassetta."
Annuii, gliela descrissi, vidi la paura nei suoi occhi, ma c'era qualcosa che oscurava il nostro passato ed era un nostro diritto sapere cos'era.
Cercai d'appertutto quella cassetta, sugli scaffali, dietro i libri, per terra ma niente.
Io :"Louis non la trovo!"
Louis :"l'avranno nascosta da qualche altra parte. Vedi se riusciamo a trovare qualche altra cosa."
Annuii, e continuammo con le ricerche, ero felice che finalmente Louis mi credette.
Quando mi girai vidi Louis, fissare incredulo una foto.
Io :"louis?" *nessuna risposta*
Mi avvicinai di piu a lui, gli sfiorai una spalla, lui si girò verso di me con gli occhi lucidi e con mano tremante mi mostrò una foto.
C'era una donna, una donna e un bambino in braccio.
Quel bambino pareva Louis, avevano entrambi un sorriso bellissimo, la foto però era in bianco e nero quindi non riuscivo a capire bene i colori degli occhi, forse era fatta apposta cosi.
Era un pò rovinata ma era bellissima.
Io e lou ci sedemmo per terra, e osservammo insieme quella foto, senza dire niente.
Io :"louis, cosa significa secondo te?"
Louis :"quel bambino, quel bambino sono io."
Prese il suo portafoglio, dove aveva una foto di lui da piccolo seduto su una sedia del parco di Londra.
I due bambini nelle due foto erano identici. Forse quello in cui stava in braccio a quella misteriosa donna era molto piu piccolo, evidentemente la foto era stata scattata prima.
Louis :"Elena, sto incominciando a pensare che ci stanno nascondendo qualcosa." disse con gli occhi lucidi. Io gli asciugai le lacrime, avevamo paura del nostro passato, ma è possibile?
Louis :"questa donna.. è come la donna del video?"
Io :"si.. sembra lei. Però non te lo so dire con certezza perhè l'ho vista solo per mezzo secondo."
Louis :"è un bella donna" disse sorridendo, bagnando la foto con una sua piccola lacrima.
Io :"louis ti giuro, quella donna ha gli occhi come i tuoi, è impressionante."
Louis mi guardò, ancora con gli occhi lucidi.
Ci abbracciammo, dovevamo scoprire al piu presto tutto ciò che ci avevano tenuto nascosto.

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Capitolo 10
*** 10° capitolo ***


10° capitolo
 
Sentimmo dei rumori di passi salire per le scale, io e Lou ci affrettammo a nascondere la foto.
"c'è qualcuno?" una voce maschile chiese.
Louis :"è arrivato nostro padre!" sussurrò al mio orecchio, io non resistetti ad abbracciarlo, era mancato un mese per lavoro, mi mancava tantissimo.
"ma quanto sei cresciuta!" disse mio padre quando mi abbracciò.
Io sorrisi, e lo abbracciai.
Papà :"ehi louis! vieni qui!" 
Anhe louis gli corse incontro e si abbracciarono.
Papà :"anche se ero fuori dal Regno Unito ti ho visto in televisione, sono cosi orgoglioso di te!"
Louis :"grazie!" disse abbracciandolo ancora di piu.
Papà :"ma toglietemi una curiosità, perchè eravate qui in soffitta? di solito non ci salite mai"
Io :"ehm, stavamo solo mettendo un pò apposto!"
Louis :"già! non avevamo niente da fare, quindi abbiamo occupato cosi il nostro tempo!"
Mio padre mi guardò, come se avesse capito cosa realmente stessimo facendo, ma si limitò solo ad annuire, probabilmente nostra madre già gli aveva detto tutto.
Scesimo sotto, e mentre nostra madre preparava la cena io e Louis ci guardavamo in continuazione, non sapevamo se parlarne o no.
Louis :"credo che dovremo.."
Io :"si, ma se si arrabbiano?"
Louis :"non ce nulla di cui arrabbiarsi"
Io :"hai ragione" dissi sospirando.
Ci sedemmo a tavola, e nostra madre servii la cena.
Louis :"allora papà, come è andato il tuo viaggio?" disse versando dell'acqua sul bicchiere.
Papà :"molto bene, però mi siete mancati tantissimo" 
Mamma :"anche tu ci sei mancato tantissimo"
Sorrisimo, poi Louis fece finta di tossire, era il momento di prendere il discorso.
Io :"papà, siamo mai stati a Doncaster?"
Mamma :"No." rispose subito fredda e decisa.
Papà :"no, voi non ci siete mai stati." disse accennando un sorriso.
Louis :"ma siamo nati qui a Londra?"
Mamma :"ma certo che siete nati qui! ma che domande fate?"
Papà :"tesoro tranquilla" disse cercando di calmare nostra madre, io e Lou ci guardammo preoccupati, non sapevamo se era il caso di procedere con le domande oppure no.
Papà :"certo, siete nati a Londra"
Louis :"io nel 1991?"
Io :"e io nel 1995?"
Papà :"avete un vuoto di memoria, per caso?"
Louis :"oh nono, era solo per chiedere"
Io :"è strano che però nell'anagrafe di Londra non risultiamo" Mi pentii subito di aver detto quella frase, dovevo starmi zitta.
Mamma :"siete andati aleggere l'anagrafe?!"
Louis :"oh beh, ecco.. era solo per un compito in classe" disse cercando di salvare la situazione.
Papà :"ci sarà solo stato un errore, tranquilli"
Louis :"no, come è possibile?" disse cercando di rimanere il piu calmo possibile.
Papà :"sbagliano spesso le persone, no?"
Io :"ma non quando si tratta di scrivere i nomi di chi è nato quel giorno."
Mamma :"e sentiamo, dove avete visto questo anagrafe?"
Io :"ehm..su, su internet" dissi quasi balbettando avendo paura della loro reazione.
Papà :"e allora tranquilli, è probabile che hanno sbagliato, voi siete nati a Londra."
Mamma :"vorreste metterlo in dubbio?" disse quasi con gli occhi lucidi.
Louis :"oh no no!"
Io :"era solo per un chiarimento, tutto qui!"
Papà :"elena, puoi farmi un favore? non cercare piu cose in quella soffitta, ok?"
Io :"perchè te la prendi? Cosa c'è di male?"
Papà :"non sono cose adatte a voi, tutto qui. Sono cose nostre, non interessatevene."
Louis :"Elena ha trovato una videocassetta." disse tutto di colpo.
Mio padre si gelò a quell'affermazione.
Io :"Louis una fotografia."
Mamma :"che? quale fotografia? di che fotografia si tratta?"
Louis :"c'era una donna e un bambino."
Io :"e quel bambino pareva essere Louis."
Mia madre e mio padre si guardarono.
Mamma :"sarà una foto vecchia dei nonni, sapete qui abitavano anche loro quindi.."
Louis :"ma quel bambino ero io!"
Papà :"era in bianco e nero la foto?"
Io :"si."
Papà :"e allora è di sicuro dei nonni."
Louis :"ma.."
Papà :"louis apperteniamo tutti alla stessa famiglia, non è cosi strano che ci assomiliamo un pò, ok?"
Louis annuii.
Io :"sembrava tutto cosi.."
Louis :"reale, ecco."
Io :"ci stavamo preoccupando."
Mamma :"vi fate troppi film mentali."
Papà :"lo penso anche io"
Louis :"forse, ma quella videocassetta mamma? perchè non la vediamo tutti insieme?"
Mamma :"NO! non la poteve vedere! nessuno!"
Io :"PERCHE? spiegacelo!" dissi io.
Papà :"perchè non è un film adatto a voi!"
Io :"c'erano le nostre date cavolo!"
Mamma :"santo cielo! ti ho già spiegato!"
Louis :"ma che vi costa!"
Io :"già!"
Papà :"è un film che non vogliamo che voi vedete, va bene? siamo i vostri genitori e noi decidiamo"
Sbuffai insieme a mio fratello.
Papà :"andate in camera vostra."
Io e Lou obbedimmo.
Lou :"forse non è stata una bellissima idea parlarne con tutti e due."
Io :"forse avremo dovuto solo parlarne con nostro padre."
Louis :"già, sarebbe stato meglio.."
Io :"louis.."
Louis ."si?"
Io :"non credi che forse stiamo esagerando con questa storia?"
Louis :"non lo so, ci devo riflettere da solo un pò su.. tu va a dormire che è tardi.. notte, Elena." disse dandomi un piccolo bacio sulla fronte.
Io andai in camera mia. 
Finii di fare un esercizio di matematica e poi preparai i libri per domani.
Guardai la mia agenda sulla scrivania e notai che domani avrei anche avuto gli allenamenti di ginnastica artistica, e poi beh se Louis avesse voluto, saremo dovuti andare a Doncaster.
Mi arrivò un messaggio sul telefono, lo aprii ed era da parte di Harry.
'Ti va di uscire domani? come amici, ovviamente. xx'
Io risposi con un'altro messaggio di risposta :'puoi accompagnarmi agli allenamenti che ho subito dopo scuola, e poi potremo prenderci qualcosa al bar, ok? xx'
Andai a dormire, pensando a lui, a Harry. Ai suoi grandi occhi verdi in cui mi perdevo sempre, ai suoi riccioli che li incorniciavano il viso, alle sue labbra, e al fatto che mi ero innamorata della persona sbagliata.
Che situazione. Disordini in famiglia, un amore impossibile da dimenticare, e in piu ci si mettevano anche gli impegni scolastici e dello sport.
Stavo malissimo, sentivo che i miei genitori mentivano, perchè quel bambino era veramente Louis, e quella videocassetta non poteva essere un film. E poi, perchè reagivano cosi? 
DALLA PARTE DI LOUIS.
Non risucivo a dormire, volevo andare a parlare un pò in camera di Elena, ma avevo paura di svegliarla; cosi andai un pò sotto, in giardino per prendere un pò d'aria.
Mentre scendevo le scale, mi bloccai nei primi gradini dove mi sedetti per ascoltare cosa si dicessero mia madre e mio padre.
Papà :"dobbiamo chiudere quella soffitta o togliere tutte le cose che ci sono li."
Mamma :"ma perchè cavolo quella videocassetta stava li dentro? a casa nostra?"
Papà :"era nascosta! non sapevo dove metterla!"
Mamma :"ma elena non so come, ma l'ha trovata!"
Papà :"che ha visto?"
Mamma :"Non molto, per fortuna. Ho paura."
Papà :"su, tranuilla" disse abbracciando mia madre.
Mamma :"se scoprono qualcosa è la fine, capisci? io non sono pronta, voglio stare per sempre con loro ma se scopriranno tutto.."
Papà :"non se ne andranno, sta tranquilla tesoro."
Mamma :"dove ho sbagliato?"
Papà :"in niente, purtroppo la loro situazione non era tanto facile, diciamo che siamo stati noi a salvargli, non se ne andranno tranquilla."
Si sedettero poi sul divano, quando mio padre alzò lo sguardo verso le scale.
Io rotolai sul mio fianco per non essere visto, ma poi mi accorsi che mio padre stava salendo le scale.
Mi venne un'ansia tremenda, strisciai verso la mia camera, ma sentii una mano toccarmi la spalla. Chiusi per un attimo gli occhi, sapevo che ora era la mia fine.
Papà :"che ci fai ancora sveglio?"
Io :"stavo andando solo in bagno." mentii.
Papà :"Louis scendi sotto, un attimo."
Annuii, un pò spaventato. Cosa dovevano dirmi?
Mio padre mi prese il polso, portandomi con lui fin sotto, raggiungendo il soggiorno.
Mi sedetti sul divano, sotto lo sguardo di mia madre e di mio padre.
Papà :"tu sei il maggiore, hai 21 anni, ormai."
Annuii.
Mamma :"distogli tua sorella da qualsiasi idea di raggiungere Doncaster."
Io :"perchè?"
Papà :"vi prego, non andateci."
Avevo il cuore a mille, ero troppo agitato.
Mamma :"louis, lo facciamo per voi, ci fidiamo di te. Capisci che vi state facendo solo tanti film mentali?"
Io :"anche se fosse, perchè non possiamo andare a Doncaster? Tanto come dite voi, sono solo film mentali che ci facciamo!"
Papà :"louis ti prego, non insistere. Voi non andateci senza dircelo, ok? E sopratutto, non andateci da soli."
Mamma :"e per favore, smettetela di controllare l'anagrafe, è inutile, dovete fidarvi."
Io :"sono solo confuso ora."
Papà :"lo capiamo, ma tu sei il fratello maggiore e devi fidarti di noi, che vi vogliamo un modno di bene. Non andateci, non cercate prove inutili, ok?"
Io :"papà dimmi la verità, chi era quella donna?"
Papà :"una nostra amica"
Io :"quindi la foto non era dei nostri nonni?"
Mamma :"no."
Papà :"era solo una nostra amica."
Mamma :"tutto qui!"
Io :"allora spiegatemi un'altra cosa, perchè non volete che io vada a Doncaster da solo con Elena?"
Mamma :"perchè è pericoloso andare da soli in giro per le città, e conoscendovi lo so che ci volevate andare per controllare l'anagrafe anche di Doncaster ma non fatelo, e poi Louis, dove pensi di andare in giro da solo? proprio tu che fuori casa senza guardie del corpo non puoi uscire perchè un milione di fans ti verrebbero incontro?"
Papà :"già Louis, nont i ricordi cosa successe quando siamo andati poco lontano da qui? quante fans ti hanno fermato? Louis potrebe essere pericoloso."
Io :"ma io amo le mie fans! non c'è niente di pericoloso!"
Mamma :"Louis, ti prego non fare il testardo. Non andate a Doncaster, promettimelo."
Abbassai lo sguardo ed annuii.
Non potevo di certo scontarmi con i miei genitori anche se ero sicuro che li a Doncaster c'era qualcosa che riguardava il nostro passato a cui i miei genitori volevano tenerci lontani, odiavo questa situazione e la scusa delle fans era proprio stupida, sapevano benissimo che sapevo gestirmi le situazioni da solo.
Mamma :"ora va in camera tua, ok?"
Annuii ancora, diedi la buonanotte e salii in camera mia.
La mattina dopo:
DALLA MIA PARTE.
Mi svegliai, chiamata da mio padre.
Papà :"buongiorno!" disse sorridendo.
Ricambiai il sorriso, rispondendo al buongiorno.
Io :"ma che ore sono?" dissi assonnata.
Papà :"le 11 am"
Io :"le 11? ma come? e perchè mi svegli solo ora? la scuola cavolo!"
Papà :"oggi niente scuola!"
Io :"e perchè?"
Papà :"nevica! Al telegiornale hanno detto che hanno chiuso le scuole di tutta Londra per almeno tre giorni"
Io :"serio!?" 
Felice, uscii di fretta correndo verso il giardino.
Appena uscii vidi Louis che si era buttato sulla neve mentre rideva. <3
Io :"ciao Lou!" Lui mi tirò una palla di neve.
Rimasi immobile dal freddo improvviso ma subito mi vendicai, buttandomi sulla neve accanto a lui, incominciando a tirargli la neve addosso. :')
Era bellissimo mentre rideva sotto la neve, dovevo sentirmi fortunata ad avere lui come fratello. <3
Louis :"ti sei svegliata di buon ora!" disse guardandomi ridendo.
Io :"perhè tu a che ora ti sei svegliato?"
Louis :"mezz'ora fa!"
Io :"e allora!!"
Louis :"c'è sempre quella mezz'ora di differenza, però u.u"
Io :"stupido!" dissi ridendo, lanciandoli altra neve addosso.
Mamma :"ragazzi venite dentro a fare colazione!"
Louis mi aiutò a rialzarmi, mentre lui si scrollò la neve di dosso prima di rientrare a casa.
In cucina ci aspettò una tavola con cornetti e the.
Louis :"quello con la cioccolata è mio!"
Io :"oh no caro! è mio!"
Papà :"calma abbiamo preso due cornetti al cioccolato per tutti e due!"
Io :"sei un genio!"
Papà :"grazie!"
Finalmente riecco la famiglia unita dopo tanto tempo, seduti tutti a tavola a fare colazione mentre fuori nevicava. Era da tempo che non risuccedeva, e la cosa ancora piu bella è che nessuno predicava come sempre per ogni cosa, eravamo tutti sorridenti e ridavamo anche senza motivo, lol.
Appena finimmo di mangiare mia madre disse a Louis di chiamare Harry.
Louis :"ma certo che si! posso chiamare anche i ragazzi?" disse felice.
Mamma :"ovvio che si!"
Io :"e io posso chiamare anche Summer?"
Mamma :"va beene!"
Papà :"bene ci saranno almeno 10 persone in casa compresi noi!"
Mamma :" e su dai!"
Louis intantò chiamò i ragazzi mentre io Summer, che tanto stava a casa di Zayn quindi sapeva già tutto.
Dopo neanche dieci minuti bussarono alla porta.
Louis andò ad aprire, e il primo ad entrare fu zayn che urlava 'party haaaaard! Yeah!'
Papà :"ma che ha questo ragazzo?"
Mamma :"fosse solo lui a preoccuparti!"
Niall :"e in tutti i party che si rispettano c'è anche il cibo, true?!"
Io :"oh, certo certo!"
Niall :"ti adoro!" disse abbracciandomi, ma Louis fece finta di tossire geloso.
Niall :"fratellone geloso! eh!"
Louis :"ma pff."
Harry :"ciao a tutti! poi si fermò a me, dandomi un bacio sulla guancia."
Louis :"oh avanti Elena! Via, via!" disse geloso allontanando Harry, dopo però si misero a ridere.
Liam :"a patto che non ci siano cucchiai, io entro!"
Louis :" ta daaaan!" disse mostrandogli un cucchiaio per scherzo.
Liam :"amico, non è divertente!"
Louis :"ma usiamo anche le forchette eh!"
Liam :"ora va meglio!"
Louis :"ma Summer?"
Io :"eh non lo so! provo a chiamarla.."
Neanche feci in tempo a prendere il mio cellulare che sentimmo il rumore del suo motorino pericoloso.
Summer :"buongiorno gente!" disse parcheggiando il suo motorino.
Zayn :"ma alla fine sei venuta sul serio con il motorino?!"
Summer :"e non lo vedi!?" disse indicandolo.
Zayn :"ma nevica!"
Summer :"e allora?"
Zayn :"niente niente, lasciamo stare!"
Summer :"sono sicura che mi amerete!"
Liam :"uh, perchè?!" disse sorridente.
Summer :"ho preso le patatine e i popcorn!"
Zayn :"e brava!"
Summer :"e grazie!"
I ragazzi si erano già accomodati sul divano, mettendo un canale sullo sport.
Summer :"e no cari miei!"
Io :"perchè non ci vediamo un film?"
Liam :"toy story?!"
Summer :"o Glee!" 
Zayn :"uh, si!"
Cambiarono subito sul canale dove trasmettevano Glee, eravamo tutti sul divano a passarci pop corn e patatine, mentre Louis Harry e Niall stavano davanti a noi seduti sul tappeto mentre si erano preparati buste di pop corn tutte per loro.
Ma non si stavano neanche un secondo fermi, o ci lanciavano pop corn addosso per scherzo o ridevano in continuazione!
Dopo poco però si era fatta l'ora di pranzo, e dopo aver pranzato tutti insieme, dovettero ritornare tutti a casa.
Mentre salivo le scale per andare in camera mia a prendere il mio iPod incontrai Louis.
Io :"louis!"
Louis :"dimmi tutto!"
Io :"ma non andiamo..?"
Louis :"dove?" disse facendo il finto tonto, anche se aveva capito benissimo.
Io :"a Doncaster!" dissi a bassa voce.
Louis :"è meglio di no, nevica"
Io :"e allora? prendiamo il treno!"
Louis :"ti prego, non si può fare" disse abbassando lo sguardo.
Non lo capivo.
Io :"ma louis, non vuoi capire cosa sia successo in passato?"
Louis :"no, non ci tengo. Scusami." Disse scendendo in fretta le scale.
*ma che gli è preso?* pensai.
Io :"louis! aspettaa!" dissi scendendo anche io le scale inseguendolo.
Louis :"che c'è?"
Io :"io non ti capisco, che è successo?"
Louis :"credo che dovremo toglierci dalla testa questa storia."
Io :"ma è il nostro passato! perchè adesso non te ne importa piu niente?! Non ti capisco!"
Louis :"fidati, è meglio cosi."
Io :"va bene, come vuoi." dissi perdendo le speranze.
Lui mi sorrise, mi diede un piccolo bacio sulla fronte e poi si allontanò andando in cucina.
Mamma :"elena tra poco hai gli allenamenti eh!"
Io :"ma nevicaa!"
Mamma :"le scuole sono chiuse non le palestre! e poi ti fai accompagnare da qualcuno!"
Io :"mi farò accompagnare da Harry"
Louis :"da Harry? se vuoi ti accompagno io!"
Mamma :"no tu Louis devi restare con me a casa perchè mi aiuti a pulire casa! guardate che casino avete fatto stamattina in sala!"
Louis :"va bene, va bene!" disse sbuffando.
Chiamai Harry e gli chiesi di accompagnarmi, anche perchè saremo dovuti uscire insieme, come amici ovviamente.
Verso le tre mi passò a prendere con la sua auto.
Salutai mio fratello e i mei genitori, e salii sull'auto di Harry per andare in palestra.
Harry :"la palestra vicino al centro, vero?"
Io :"si, grazie Harry!"
Harry :"ma di che! poi ti avevo chiesto io di uscire!"
Sorrisi, lui si girò e mi sorrise con le sue fossette.
Harry :"te l'ho mai detto che sei bellissima?"
Io :"ehm, grazie.." dissi arrossendo. No, non era nei piani che lui continuasse a dirmi queste cose!
Harry :"mi fa malissimo questa 'distanza'."
Io :"anche a me, Harry.. ma te l'ho spiegato, siamo obligati."
Harry :"già." disse sospirando.
Appena arrivammo, parcheggiò subito l'auto davanti la palestra e mi accompagnò dentro.
Le ragazze della palestra vennero subito incontro a me abbracciandomi, e le directioners della palestra compreso la mia allenatrice, chiesero foto e autografi ad Harry.
Harry :"posso rimanere oppure devo uscire?"
Io :"nono tranquillo! se non ti scocci, puoi rimanere!"
Allenatrice :"anzi, ci farebbe molto piacere!"
Harry rise, e si sedette su una panchina.
Io andai insieme alle altre negli spogliatoi per cambiarci, appena rientrammo in palestra, Harry mi sorrise, e io lo salutai con la mano.
Allenatrice :"harry però non distrarmi Elena e le ragazze!" Harry arrossii dicendo 'nono' ridendo.
Io anche arrossii, come le altre che credo fossero completamente innamorate di lui, come me, no! io non dovevo esserlo!
Scacciai dalla mia mente tutti quei pensieri, e feci finta che Harry non mi stesse guardando.
Iniziammo con le parallele, e appena finii il mio esercizio vidi Harry gurdandomi sorridendo. Ricambiai il suo magnifico sorriso e poi camminai verso la trave abbassando lo sguardo.
Mi mancavano solo il volteggio e il corpo libero, ma durante quei pochi minuti di pausa tutte quante si avvicinarono ad Harry, io mi distaccai un pò, le guardai sorridergli, o facendosi foto con lui che era sempre gentile con tutte, ma provavo quel sentimento che non avrei mai voluto provare. Si gelosia.
Harry :"ehi Elena! che fai li tutta sola?!"
Mi avvicinai ad Harry fingendo un sorriso come se andasse tutto bene. Lui mi diede un piccolo bacio sulla guancia ma l'allenatrice ci urlò :"niente smancerie in palestra! su ragazze venite qui!" ci avvicinammo verso di lei facendo un pò di allungamenti, cosa che odiavo fare, lol.
Mentre l'allenatrice si fermò a parlare un pò con Harry, scherzando con lui.
A quanto pare l'avevano accolto bene in palestra!
Mi rifeci la coda ai capelli, e poi iniziai con il volteggio.
Qualcosa mi bloccò, forse Harry, o forse la gelosia che stavo iniziando a provare, cosa non doveva succedere, non era nei miei piani!
Presi la rincorsa ma sbagliai a poggiare le mani sul cavallo per eseguire il salto, e caddi.
Harry mi venne subito incontro.
Harry :"tutto ok?" disse aiutandomi a rialziarmi.
Io :"sisi, ho preso solo una piccola storta, succede sempre" dissi accennando un sorriso.
Allenatrice :"non caricare troppo quando salti sennò è normale che succede questo!"
Io mi sentivo al solito stanchissima, ma la nostra allenatrice era abbastanza dura e quando ci vedeva stanche non ci faceva quasi mai fermare.
Menomale che solo guardando i sorrisi di Harry mi sentivo meglio. <3
Passai 10 minuti solo a perfezionare il salto del volteggio e poi passai finalmente al corpo libero dove mi andò molto meglio rispetto a prima.
Appena finii Harry mi abracciò sussurrandomi 'bravissima'. Io gli sorrisi, gli presi la mano e mentre mi stava accompagnando fuori, l'allenatrice fermò me e le altre.
Allenatrice :"ho un annuncio importante!"
Harry si incuriosii, io mi chiedevo cosa fosse successo, cosi mi avvicinai insieme alle altre tutte incuriosite.
Allenatrice :"sabato ci sarà una gara nazionale contro le scuole irlandesi e del Regno Unito piu importanti, dovete dare il meglio di voi, perchè la squadra vincitrice poi gareggerà contro le nazioni piu forti, poi ci sarà sempre la gara individuale!"
Io guardai Harry mezza impaurita, non avevo fatto moltissime gare, e quelle che avevo affrontato non erano poi cosi importanti.
Allentatrice :"e poi beh, definiremo la squadra della nazionale, ma questo ci sarà piu avanti. Ora concetratevi per questa gara imminente, che si svolegerà alle 6 del pomeriggio a Doncaster."
Mi si bloccò il respiro quando pronunciò 'Doncaster'.
Non ci potevo credere.
Allenatrice :"partiremo sabato mattina verso le 8 con il nostro pullman, poi i vostri famigliari vi raggiungeranno direttamente li, come abbiamo sempre fatto. Arriveremo verso l'ora di pranzo e poi ci alleneremo fino all'ora della gara, ragazze dovete dare il meglio di voi!"
Annuimmo tutte,e poi ci lasciò andare negli spogliatoi. Raggiunsi subito Harry una volta essermi cambiata e lui prese il mio borsone.
Io :"harry tranquillo, non ce ne bisogno" dissi sorridendo.
Harry :"nono, tranquilla!"
Raggiunsimo l'auto, e andammo in un bar li vicino a chiacchierammo un pò su tutto.
Harry insistette per pagarmi il conto, poi appena uscimmo ci accorsimo che stava nevicando proprio in quel momento, cosi ci affrettammo a entrare in macchina. Quando rientrammo stavamo ridendo come bambini, tolsi un pò di neve dai ricci di Harry, e lui fece stessa cosa sui miei capelli.
Louis :"entrate veloci!" disse Louis che stava fuori ad aspettarci.
Harry :"io devo tornare a casa perchè ho promesso a mia madre che l'avrei aiutata oggi in casa! devo andare, ciao bellissima." disse dandomi un bacio sulla guancia e lasciandomi proprio sotto casa.
Mi salutò poi con un sorriso e un cenno di mano e infine partii con la sua macchina verso casa sua.
Louis :"come sono andati gli allenamenti?" 
Io poggiando il borse in sala, stanchissima mi buttai sul divano.
Io :"duro come sempre"
Louis :"e vabbè dai!"
Io :"e la vuoi sapere la cosa piu strana e bella?"
Louis :"certo, dimmi!" disse sedendosi sul divano accanto a me.
Io :"sabato ho una gara alle sei del pomeriggio ed è abbastanza importante, è una gara nazionale, ma poi ci sono anche le gare individuali e poi la squadra vincitrice gareggerà contro gli stati piu forti"
Louis :"Ma è bellissimo!"
Io :"si, ma la gara non si svolgerà a Londra."
Louis :"no? dove?"
Io :"a Doncaster."
Il suo sorriso subito cambiò aspetto.
Louis :"a Doncaster?!" disse incredulo.
Io :"si!"
Louis :"proprio proprio a Doncaster?!"
Io :"si.."
Louis :"ma ma "disse quasi sotto shock.
Io :"dai su, poi non è cosi terribile!"
Louis :"nono, però.." io gli sorrisi.
Salii di sopra per farmi una doccia e poi mi misi sopra le coperte del mio letto e presi il mio computer.
Mi arrivò poi un messaggio sul cell, da parte di Ross.
-----
Ehii! :) occupo un pò di questo spazio per dirvi che se volete, fatemi sapere i vostri pareri sulla storia, o se potete darmi dei consigli ne sarei felicissia cosi potrò migliore le mie storie! <3
Ora vi lascio, ciiaoo a tutte. <3

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Capitolo 11
*** 11° capitolo ***


11° capitolo
 
Lessi il messaggio da parte di Ross.
'Ehi Elena! ti va stasera di venire a casa mia? facciamo un pigiama party! ci saranno anche Summer e Laura, ok?'
Io risposi entusiasta per la proposta :'certo! ci sarò! per che ora?'
Ross 'verso le 8.30, xx'
Io :'perfect!' dissi rispondendo al suo ultimo messaggio.
Guardai l'orologio e si erano fatte già le 7.30, cosi scivolai subito dal mio letto, e incominciai a prepararmi.
Io :"maaaaammmaaa!" urlai dal secondo piano.
Mamma :"non urlare! che c'è?"
Io :"stasera vado a casa di Ross, una mia amica!"
Mamma :"e quando torni?"
Io :"penso domani mattina, anche perchè alle 4 ho l'allenamento per preparci alla gara!"
Mamma :"quale gara?" ah, vero. A lei non ho detto ancora niente.
Scesi le scale, sono sicura che avrebbe sclerato dopo che avrebbe saputo di Doncaster.
Io :"ho una gara abbastanza importante nazionale sabato."
Mamma :"di ginnastica, vero?"
Io annuii.
Mamma :"e dove si svolgerà? nella tua palestra?"
Io :"ehm, no. A Doncaster.." dissi prendendo coraggio e dicendo le parole velocemente sperando che non sentisse la parola 'Doncaster', ma il tentativo fallì miseramente.
Mamma :"A DONCASTER?" disse alzando un pò di piu la voce.
Io :"si, parto la mttina,voi poi mi raggiungete alle 6"
Mamma :"ma perchè? perchè non in una qualsiasi palestra normale?"
Io :"perchè le palestre di Doncaster non sono normali?" dissi trattenendo una piccola risata.
Mamma :"che c'entra Elena! lascia stare per favore! Comunque puoi andare"
Io :"eh, grazie!"
Mi diede un piccolo bacio sulla guancia prima che corressi su per le scale a prepararmi.
Io :"louis!" dissi chiamandolo mentre stava in camera sua.
Louis :"ma proprio mentre ascolto la musica mi devi chiamare? oh!"
Io :"uomo sta calmo!" Louis rise, e poi chiese :"che c'è?"
Io :"mi puoi accompagnare a casa di Ross? ti preeeeeeego!"
Louis :"nono" disse arrossendo, poi capii.
Io :"eddai! C'è la tua Ross! ti preeego!" Louis arrossii ancora.
Louis :"solo perchè tanto devo uscire stasera!"
Io :"uh, dove vai?"
Louis :"ti interessa?"
Io :"oh louis! una camomilla eh!"
Louis :"scusami, è che sto nervoso."
Io :"eh, me ne sono accorta!"
Louis :"beh comunque vado a casa di Zayn, dove ci sono anche i ragazzi"
Io :"a quindi neanche tu torni stasera?"
Louis :"no io torno verso le 11.30 o mezza notte!" disse sorridendo.
Io :"è troppo tardi u.u"
Louis :"ho 21  anni, e mi dici che è tardi?"
Io :"Louis, cavolo scherzavo! oggi è proprio impossibile parlare con te!"
Louis :"lo so!" 
Io :"menomale che lo sai!"
Louis :"ora, ciao"
Mi allontanai da lui, ma subito sentii delle braccia avvolgermi in un abbraccio.
Girai lo sguardo e mi ritrovai gli occhi e il sorriso di lui, scoppiammo entrambi a ridere.
Io :"che scemo che sei!"
Louis :"scusami" disse sorridendo.
Io :"ma sto scherzando! oggi prendi tutto sul serio tu, eh?"
Louis :"abbastanza!"
Io risi, poi andai in bagno per finire di preparmi.
Alle 8.5 louis mi venne a chiamare dalla mia camera.
Louis :"muoviti!!"
Io :"eccomi eccomi!"
Louis :"mamma noi usciamo!"
Mamma :"ok, Louis non fare troppo tardi stasera!"
Louis :"nono!"
Io :"e se, certo -.-"
Louis :"non è tardi!"
Io :"tanto lo so che farai piu tardi!"
Louis :"naaah"
Io :"non tornate in discoteca, ok?"
Louis :"tranquilla, oggi usciamo solo e andiamo a mangiare una pizza tutti insieme con Paul!"
Io :"bravi bravi!"
Salimmo nella macchina di Lou, e poco dopo arrivammo a casa di Ross.
Louis bussò, Ross ci accolse con un sorriso, e Louis come al solito ne rimase imbabolato come un pesce lesso.
Io :"oh Ross non ti preoccupare, fa sempre cosi!" 
Louis mi diede un pizzicotto sul braccio, tipico di quando dico qualcosa che non vuole.
Io :"ahia!" protestai.
Louis :"scusa!"
Ross :"dai entrate!"
Louis :"oh, no-no, io devo uscire con i ragazzi, l'ho solo accompagnata" disse senza smettere di sorridere.
Ross :"oookay, allora, ciao Lou!" 
Louis :"ciao Ross" disse dandole un bacio sulla guancia.
Ross arrossii, e rimase a guardarmi stranita dal gesto di mio fratello. Io intanto sentivo che ci mancava poco che io scoppiassi a ridere.
Louis :"comportati bene e torna presto domani mattina!" disse Louis a me.
Io :"certo, Lou!"
Louis sorrise, ci salutò con un cenno di mano e risalii sull'auto.
Io :"sei rimasta scioccata?" dissi ridendo guardando Ross.
Ross :"abbastanza!"
Summer :"ELEEEEENA!" disse abbracciandomi.
Laura :"ciao ELENAA!" disse scendendo le scale della casa di Ross.
Io :"ciao Lauraa!" dissi abbracciandola.
Mamma di Ross :"Ross ho preparato tutto, io e papà usciamo, non fate troppo casino!" disse scherzando.
Ross :"no mamma, tranquillaa!"
Abbracciò i suoi genitori e poi salimmo in camera sua.
Era molto grande, con un tavolino in centro  dove c'era di tutto, bevande, pizza, patatine ecc. E poi sulla parete c'era una grande televisione, infine c'erano delle brandine per dormire, ma credo che ci saremo andate mooolto tardi! lol.
Mangiammo parlando di tutto, ridendo e scherzando. Poi aiutai Ross a sistemare il tavolino e i piatti in cucina e infine andammo un pò nel suo giardino.
Io :"l'altalena è miaaa!" dissi scaraventandomi verso la sua altena.
Summer :"quella affianco è miaaaaa!"
Laura :"non posso crederci!" disse ridendo.
Ross :"uuuuh, ho un'ideona!"
Laura :"cosa? ooh no, conosco quello sguardo!"
Ross :"prendete dei bastoni!"
Io :"dove gli troviamo?"
Ross :"mmh, penso, ecco.. prendeteli dal camino!"
Laura :"e se poi i tuoi si arrabbiano?"
Ross :"naaaah!"
Summer :"ho paura!"
Io :"che ci dobbiamo fare con il legno?" dissi ridendo.
Ross :"lo uso per picchiarvi a tutte MUAHHA!"
Summer :"ODDIOOO!"
Ross :"scherzavo!! voi prendete e poi vedete!"
Laura :"simple, but effective!"
Ridemmo e poi andammo in cerca di questo legno.
Lo presimo un pò dal suo giardino, qualche ramo di qualche albero e poi dal camino.
Ross poi tornò con delle coperte e dei cuscini, e anche con delle felpe dato che faceva un pò freddo, poi prese una chitarra, delle buste di patatine e un barattolo di Nutella.
Summer :"non puoi farcii questo!" disse prendendo il baratollo di Nutella.
Summer :"Nutella is mineeee!"
Laura :"prima fammene mettere un pò sul panino!"
Summer :"poco!"
Laura ."e va bene va bene!"
Incominciammo tutte a fare il solletico a martina cosi che lei cadendo a terra dal ridere lasciò il barattolo di Nuttela che Laura prese al volo.
Summer :"BASTADDEEE!"
Ross :"MUAHAHA!"
Summer :"quella risata mi fa paura!"
Ross :"cosa? questa? MAUAHAHA!"
Summer :"MUAHHA sii!" disse con voce stridula, lol.
Io mi ritrovai con le lacrime dal ridere. :')
Ross :"comuuunque accendete il fuoco!"
Summer :"OMG! questa ci vuole bruciaree!"
Ross :"tu ti vedi troppi film!"
Laura :"facciamo un falò vero?!" disse entusiasta.
Ross :"oh, yes!"
Summer :"YEEEAH!" disse prendendo due bastoni tentando di accendere il fuoco. 
Summer :"uuuuuh figo! sembra che suono la batteria!" disse sbattendo i due bastoni per terra sentendosi tipo Josh (?)"
Laura :"la nuova batterista dei One Direction!"
Summer :"Josh però è tutto mio eheheh!"
Io :"ma tu sei fidanzata!!"
Summer :"shhh, quegli sono solo dettagli!"
Ross :"mmmh, se ti sentisse Malik!"
Summer :"ma il mio kebabbaro rimarrebe sempre nel mio corazòn!"
Io :"aww, che cosa dolce!"
Summer :"nuoooo"
Io :"cosa 'nuo'??"
Summer :"Lauraaa la mia nuteellaaaa Rosssss lo so che l'hai presa anche tu!"
Io :"veramente l'ho presa anche io!"
Summer :"oh beh, me la pagherete Tu, Tu, e TUUU!" disse puntandoci il dito contro a ciascuno, lol.
Dopo una mezz'oretta riuscimmo ad accendere il fuoco, passammo tutto il tempo a suonare la chitarra mentre Ross e Summer cantavano, poi ci univamo alle canzoni anche io e Laura, ma io ero totalmente stonata come sempre. :')
Verso la fine della serata spensimo il fuoco e rimanemmo li fuori, passammo una buon'ora guardando le stelle e parlando di tutto.
Ross :"ragazze, io credo di essermi innamorata" disse mentre guardamo tutte e quattro le stelle sdraiate sul prato.
Io :"di chi?"
Ross :"dell'irlandese" disse sospirando.
Summer :"uuuu" 
Laura :"e lui?"
Ross :"abbiamo parlato, prova anche lui gli stessi sentimenti per me, ma non stiamo ancora insieme.. Perchè sa che Louis si è innamorato di me e non vuole far soffrire uno dei suoi migliori amici.. tu Elena lo sapevi?"
Io :"eheh, si! Ma non potevo dirlo!"
Ross rise.
Laura :"io di Liam, mi piace tutto di lui, quando sto con lui boh, mi sento benissimo, come se non avessi piu preoccupazioni.. è una senzazione stranissima, ma mi piace.. Credo proprio di essermi innamorata.."
Io :"uuh ecco perchè vi tenevate per mano a scuola!"
Laura :"già!" disse ridendo. Poi riprese a parlare :"ma lui è famoso.."
Summer :"e cosa c'entra?"
Laura :"perchè poi so già che soffrirò quando starà via per i tour e concerti.."
Summer :"io allora che dovrei dire che sono la ragazza di Zayn da circa un anno? Lo so che si soffre, ma poi quando vi rivedete vi giuro che è bellissimo, provi sensazioni e sentimenti assurdi, non so se mi spiego.. insomma l'attesa poi viene ripagata molto bene direi!"
Laura :"lo so, hai ragione.." disse con voce piu tranquilla e con un sorriso sul viso.
Ross :"vi siete dichiariati tu e Liam?"
Laura :"no, cioè si.. ma.."
Io :"ma?"
Laura :"è stato lui a dichiarsi, ha detto le stesse cose che vi ho detto io prima.. dobbiamo uscire insieme domani e io gli dirò tutto.."
Io :"susu, forza e coraggio!"
Laura rise.
Summer :"però vi vedo bene insieme!"
Ross :"sii!"
Io :"è vero! sarebbero troppo carini!"
Laura :"graziiee!" disse arrossendo.
Ross :"e tu Elena??"
Io :"ehm.. nientee.."
Laura :"mmh, secondo me ci nascondi qualcosa.. insomma tu e Harry.. sempre insieme.. quegli sguardi.. Harry che quando parla con te o di te arrossisce.. "
Ross :"oh insomma! il vostro amore è evidente! pure un cieco se ne accorgerebbe!"
Io :"ma che dite!" dissi con voce acuta quasi balbettando.
Summer :" eddai! a loro puoi raccontarlo!"
Ross :"alloooraa?!" disse curiosa.
laura :"susu vogliamo sapere tutto!"
Io :"la storia però è un pò lunghetta!"
Ross :"abbiamo tutto il tempo!"
Incominciai cosi a raccontare tutto dall'inizio fino alla nostra situazione attuale.
Rimasero tutte a guardarmi con un sorriso.
Summer :"è cosi bello quando parli di lui, sai? Ti si illuminano gli occhi"
Ross :"e hai un bellissimo sorriso quando ne parli!"
Laura :"questo si che è amore!"
Sorrisi felice.
Laura :"secondo me dovreste stare insieme.. e dovreste dire tutto a Louis"
Ross :"già"
Io :"ma ho paura che si arrabbierebbe solo.. "
Summer :"naah, lo capirà! "
Io :"speriamo.." dissi sospirando, adagiandomi di nuovo sull'erba insieme alle altre. 
Io :"ah un'ultima cosa!"
Laura :"dicci!"
Io :"vorreste venire a Doncaster alle 6 del pomeriggio di sabato a vedermi? faccio una gara!"
Laura :"ma certooo!"
Ross :"ovvio!"
Summer :"senza che ce lo chiedevi! ci avresti trovate la!"
Risi, insieme alle altre. Si era fatta l'una e mezza di sera, cosi risalimmo in camera di Ross e ci addormentammo quasi subito stanchissime.
LA MATTINA DOPO:
Fui la prima a svegiarmi, erano le 10.30 am.
Andai verso il bagno senza svegliare nessuno dato che stavano ancora dormendo profondamente.
Andai in bagno, e guardandomi allo specchio, vidi delle anomalie (?) sulla mia faccia.
Mi avvicinai di piu allo specchio e vidi dei segni sopra le labbra, dei segni lunghi e neri e anche nelle guancie, quegli erano baffi fatti con la penna! 
Io :"RAAAGAAAAZZZEEE!" dissi urlando scherzosamente entrando nella camera di Ross.
Laura :"buongiorno anche a te!"
Ross :"che succede?"
Io indicai la mia faccia.
Summer :"eheh ieri sera abbiamo fatto proprio un bel lavoro!"
Ross :"siamo delle artiste nate!"
Laura :"give me fivee!"
Io :"voi me la paghereeeteee!"
Summer :"a sii?" Incominciammo cosi a lanciarci cuscini scherzosamente.
Poco dopo entrò in camera la mamma di Ross che disse 'la colazione è prontaaa!'
Andai al volo in bagno, mi sciaquai il viso togliendo i segni che mi avevano fatto le ragazze e poi le raggiunsi in cucina.
Dopo aver fatto colazione salutai le ragazze abbracciandole, dato che dovevamo ritornare a casa dopo aver ringraziato Ross e suoi genitori. c:
Fuori ci fermarono i giornalisti che si erano accorti che stavamo li.
CI fecero come al solito un pò di domande, e delle foto e poi tornai svelta a casa.
Appena rientrai vidi Louis fuori dalla porta che firmava autografi e faceva foto con delle fans. Lo salutai velocemente con un cenno di mano, lui mi sorrise e io poi rientrai in casa dopo essermi fermata a fare quache altra foto con le directioners.
Io :"sono tornataa!"
Mamma :"ben arrivata!"
Io :"graziie!"
Papà :"come è stato?"
Io :"bellissimo, ci siamo divertite molto!"
Andai di sopra a cambiarmi, mi risposai un pò e quando si fecero le 4 raggiunsi la palestra.
Il clima non era il solito li. C'era molta tensione negli occhi di tutti.
Dopo essermi preparata per gli allenamenti la nostra allenatrice ci avvertii che sarebbero stati piu duri del solito, bene, ottimo direi! Y
Veronica :"buona fortuna!" disse una ragazza con cui facevo gli allenamenti.
Io :"credo di non farcela!"
Kate :"ma scherzi? daii!"
Io :"speriamo bene, ragazze" dissi sospirando.
Allenatrice :"susu muovetevi! incominciate a fare una corsa leggera, non andate troppo veloce o vi stancate!"
Ecco la corsa. Io ci ero negata anche se mi piaceva! 
Allenatrice :"elena! su con quelle gambe! SU! veloce!"
Respirai profondamente e mi impegnai a migliorare la mia corsa.
Dopo aver fatto un pò di allungamenti incominciammo con gli attrezzi.
Sulla trave non riuscivo a concentrarmi, sbagliavo molti salti e giri.
Allenatrice :"elena che hai? Sono salti che hai sempre fatto e ora me gli sbagli? proprio ora?"
Cercai di concentrarmi facendo un salto preciso, finalmente. Continuai il mio esercizio ma l'uscita non andava bene, barcollavo appena toccavo a terra e la nostra allenatrice cercava in noi la perfezione.
Allenatrice :"NO! rifai e migliora quell'uscita!"
Io :"io non ce la faccio!" dissi ormai scoraggiata.
Allenatrice :"non voglio sentire quella frase hai capito?! Ora lo rifai, lo riprovi finchè non ti riesce perchè tra pochi giorni abbiamo la gara e tu non puoi farmi esercizi cosi!"
Poco dopo arrivò anche un'altro nostro allenatore, ancora piu severo ma che mi conosceva di piu, sapeva le mie paure e le mie distrazioni e tensioni.
Stremata dalla stanchezza terminai l'esercizio sulla trave con un salto teso.
Allenatore :"un salto teso?"
Allenatrice :"non so cosa le prende! noi contiamo su di te!"
Allenatore :"e poi tu non termini mai l'esercizio cosi! risali sulla trave e rifai!"
Risalii, con le utlime forze che non so neanche io dove le ritrovai e ricominciai tutto da capo.
Allenatrice :"spingi con quelle gambe! sono troppo molli! Forza!"
Io :"non ho la forza per spingere! non ci riesco!" 
Allenatore :"scendi dalla trave e riposati un attimo, per favore." scesi, e mi sedetti appoggiata ad un materassino.
Mary :"che succede?" disse una mia amica avvicinandosi a me.
Io :"che non ce la faccio piu, non riesco a trovare la concentrazione. Quella gara è veramente importante e io ho paura di non essere in grado ad affrontarla!"
Mary :"devi stare tranquilla ok? Vedessi noi che casini stiamo facendo!" disse sorridendomi.
Allenatore :"avanti, riprova un pò con l'uscita sulla trave"
Risalii con piu forze sulla trave, questa volta riuscii a controllare meglio i miei salti e l'uscita andava abbastanza bene, finalmente.
Allenatrice :"hai visto? se ti concentri ce la fai!"
Allenatore :"andiamo alle parallele, coraggio. Disse il mio allenatore che mi allenò da quando ero bambina.
Mi aiutò molto, e se ero arrivata alla categoria Senior lo devo anche a lui che mi ha sempre sostenuta anche quando volevo rinunciare.
Sulle parallele andò molto meglio, stessa cosa per il corpo libero, dove misero la base di One Thing per la prima volta, lol.
Ovviamente l'avevano fatto solo per alleviare un pò la tensione anche perchè sapevano che li eravamo tutte directioner ed io beh, ero la sorella di Louis, quindi conoscendo bene il ritmo della base per noi era molto semplice eseguire i vari salti con ritmo ed era anche piu piacevole eseguirgli dato che quella era la base della canzone dei nostri idoli.
Allenatrice :"e brava Elena!"
Allenatore :"sono venuti dei ragazzi per te, però non possono farsi vedere troppo" disse ridendo.
Io mi girai e appoggiati alla porta c'erano Harry Liam Louis Niall e Zayn.
Il mio volto si illuminò con un sorriso. Harry subito mostrò le sue fossette con un sorriso bellissimo appena si accorse che mi ero accorta di loro. Chissà da quanto tempo che stavano li!
Presto anche le altre ragazze se ne accorsero e la cosa fu positiva per gli allenatori perchè adesso tutti cercavano di eseguire i vari esercizi con la perfezione.
Allenatrice :"dai che manca il volteggio!" disse camminando verso l'attrezzo.
Era il mio incubo, non riuscivo a correre e quindi a darmi la spinta, facevo sempre macelli li.
Prima di partire, riguardai i ragazzi, mi soffermai sullo sguardo di Harry, sorrisi, lui ricambiò il sorriso e mi fece segno che stavo andando bene e di non aver paura.
Presi cosi la rincorsa, spinsi le mie gambe con tutta la forza che avevo, fu la prima volta che riuscii a fare un salto cosi perfetto senza errori, la prima da quando avevo cominciato questo sport, pazzesco!
Allenatore :"brava! visto?"
Sorrisi soddisfatta, poi tornai alle parallele per perfezionare alcune cose e il salto d'uscista. Non so bene il motivo ma mi sentivo piu forte ora, sarà che solo a guardare gli occhi di quei 5 ragazzi riuscivo a trovare la forza giusta per affrontare tutto.
Ne approfittai cosi di migliorare anche il mio esercizio precedente sulla trave e verso le 7.30, dopo aver finito tutto l'allenamento salutai le ragazze, andai a cambiarmi e abbracciai i ragazzi.
Io :"grazie per essere venuti!"
Niall :"ma di che!"
Liam :"su tranquilla che alla gara farai benissimo!"
Io :"grazie Liam!"
Louis :"guardarti fare quei salti mi fa perdere l'autostima!" disse ridendo.
Zayn :"è stato troppo bello quando hanno messo la base di One thing!"
I ragazzi compresa me, risero.
Abbracciai poi Harry, sentii i suo buonissimo profumo, i suoi ricci solleticarmi la guancia, e un il tocco dolce delle sue labbra sul mio viso, dandomi un leggero bacio sulla guancia.
Niall distrasse Louis, parlandogli e facendo stupidate, lol. Ma quanto potevo amare quel ragazzo che mi salvava ogni volta?! <3
Ritornammo poi finalmente a casa, le fans ci fermarono, ma fuori ovviamente c'era Paul che ci permise di gestire bene la situazione.
Tornammo poco dopo a casa, e io appena arrivai lasciai i ragazzi in soggiorno e salii svelta in camera mia buttandomi sfinita sul letto, prendendo il mio iPod e rifugiandomi nella mia musica. 
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Ehii! :D recensite se vi va! <3 ditemi cosa ne pensate della storia e magari datemi qualche consiglio per migliorarla! <3 vi voglio bene, baci. xx

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Capitolo 12
*** 12° capitolo ***


12° capitolo
 
Sentii la porta della mia camera aprirsi ma non ci feci caso pensando fosse mia madre o Louis, cosi rimasi distesa sul letto con le cuffiette.
Qualcuno mise le mani davanti i miei occhi, stoppò la musica, io mi tolsi le cuffiette e ridendo dissi :"louis smettila di fare lo scemo!"
"non sono Louis!" Disse una voce roca che riconobbi subito.
Io :"harry?"
Lui tolse le mani dai miei occhi, e le sue iridi verdi incontrarono le mie.
Harry :"Si, Sono Harry Styles in persona!" disse sfoggiando il suo sorriso unico.
Io :"che ci fai qui?" 
Harry :"mi mancavi"
Mi mancava anche lui, molto.
Io :"ah.."
Harry mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
Io :"siamo solo a-amici" balbettai allontanandomi.
Harry :"non ci riesco Elena, ti penso ogni secondo non ce la faccio piu."
Io :"harry.." dissi sfiorandoli con una carezza la guancia. Notai i suoi occhi verdi diventare sempre piu lucidi, non volevo vederlo cosi a causa mia.
Io :"harry, anche io ti amo, ti amo con tutta me stessa, ma non possiamo mentire ancora! ne vale l'amicizia tra te e Lou!"
Harry :"lo so, lo so.. Sono uno sbaglio da non ripetere,vero Elena?"
Quelle parole mi uccisero dentro. Uno sbaglio? Ma se era la cosa piu bella che mi sia mai capitata! Forse Harry aveva frainteso tutto.
Io :"harry smettila! ma cosa vai a pensare? non lo dire neanche per scherzo!"
Harry abbassò lo sguardo lasciandosi cadere una lacrima.
Io :"Harry, ehi! che ti prende?"
Dissi alzando dolcemente il suo viso.
Harry :"non lo so che mi prende! Sono confuso!"
Io :"perchè?"
Harry :"perchè non vuoi piu rischiare come abbiamo sempre fatto?"
Io :"Harry, io e Lou non stiamo vivendo una situazione facile.. e non voglio mentirgli ancora, non c'entri niente tu! Lo sai che ti amo, sei la cosa piu bella che mi sia mai capitata, ma dobbiamo solo trovare il momento giusto per dirglielo, ok?"
Harry :"che succede tra te e Lou?"
Io :"è una storia piuttosto lunga che è iniziata da quando sei rimasto chiuso in soffitta.. Ho trovato una videocassetta e c'è un segreto che ci nascondono a me e Lou, ne sono piu che sicura.. e voglio scoprire cos'è"
Harry mi guardò attento, poi mi avvolse in un abbraccio.
Poco dopo entrò in camera mia Lou, Harry si staccò subito dal mio abbraccio.
Louis :"posso restare con voi?"
Io :"io tra poco esco"
Louis :"di nuovo?"
Harry :"resto io!"
Louis :"eh bravo brò!"
Harry :"eh grazie!"
Louis :"sorella io sono sdegnato dal tuo comportamento puerile!"
Io :"Louis?"
Louis :"ya?"
Io :"ti sei mangiato un dizionario intero?"
Harry :"è vero!" disse ridendo.
Louis :"ma come siete simpatici! Harry mi deludi!"
Harry :"scusa brò!" disse facendo la faccia dispiaciuta.
Io :"vaaabbè, io esco, ciao!"
Louis :"con chi esci?"
Io :"con nessuno"
Harry :"da sola?"
Louis :"di sera?"
Harry :"poco prima di cena?"
Louis :"senza dire niente?"
Harry :"senza nessuno?"
Louis :"e.." lo bloccai prima che dicesse qualche cavolata.
Io :"mi state facendo un interrogatorio! non sono mica una criminale o una persona famosa che ha bisogno di una guardia del corpo!"
Louis :"beh in teoria.."
Io :"non c'entra niente che sono tua sorella Louis! tranquillo!"
Harry :"beh in realtà in parte c'entra!"
Louis :"già! sarai fermata di sicuro da qualcuno!"
Io :"e mi fermerò!"
Harry :"posso accompagnarti almeno?"
Io :"è arrivato il grande genio!"
Louis :"cosi è sicuro che sarete assaliti dai giornalisti e fotografi, stupido!"
Io :"voglio solo un pò uscire da sola, non posso?"
Louis :"wow, come sei scontrosa oggi.." 
Harry mi guardò per un momento negli occhi, come per chiedermi scusa per tutto, ma non era lui che doveva scusarsi, ma io. Io che non riuscivo neanche a parlarne con mio fratello. Io che soffocavo i miei sentimenti, sempre cosi finiva, ma stavolta non ci riuscivo.
Uscii di casa senza neanche avvertire i miei, andai in un quartiere abbastanza abbandonato, o meglio li sarei potuta stare completamente sola.
Avevo bisogno di pensare, solo questo.
Cercai il mio cellulare, ma mi ricordai di averlo lasciato per sbaglio a casa.
Camminavo senza meta per le strade poco illuminate di Lonra, si sentivano solo dei cani, probabilmente randagi, ma continuai a camminare, dovevo trovare una soluzione per tutto.
Sapevo di amare Harry, appena lo vedevo mi si bloccava il respiro, le gambe cominciavano a tremarmi quando mi dava piccoli baci sulla guancia, mi mancano i nostri momenti in cui stavamo insieme, senza farci troppi problemi. Quanto amavo toccargli i suoi ricci, o quando mi abbracciava tenendomi stretta a lui con le sue forti braccia, mi faceva sentire protetta, al sicuro. Ora avevo bisogno di quell'abbraccio, ma sapevo che non potevamo.
Avevo paura di perderlo prima o poi, sapevo che sarebbe successo se continuavo a rifiutarlo cosi. Ma se ci rimettessimo insieme tutto cambierebbe. Di sicuro non soffrirei piu, e neanche lui, ma Louis? Louis soffrirebbe perchè li nasconderemo qualcosa, di nuovo.
E' pur sempre mio fratello e non è giusto. Odiavo mentirgli, e non sarei riuscita a stare con un simile peso addosso.
Sarei stata male in tutti e due i modi, bene.
L'unica soluzione che trovai era quella piu ovvia ed evidente: dire la verità a tutti.
Parlare con Louis, ma perche cavolo non l'abbiamo fatto prima?
Cosi nessuno avrebbe piu sofferto, ma se Louis la prendesse piuttosto male? Il che era piu che probabile.
Ora non stavamo passando un periodo molto semplice, Louis forse si ritrovava ad avere troppe responsabilità addosso, avevamo dietro di noi un passato oscuro alla nostra vista, non sapevamo in effetti niente. Forse credavamo di saperne qualcosa ma è impossibile che non ci nasconando niente. Quella donna mi era rimasta impressa nella mente, come se fosse attaccata per sempre a me.
I suoi occhi, se ci ripenso mi ritorna in mente Louis. 
Se Louis avesse scoperto tutto, se avesse scoperto dell'amore verso Harry, e non l'avrebbe presa bene sarebbe finita. 
Louis e Harry finirebbero per litigare, si distruggerebbe un'amicizia ormai secolare, le due famiglie si separerebbero, e la band? Girerebbero un sacco di notizie e rumors su di noi, tutti mi prenderebbero a parole, ne ero sicura. Nessuno ci avrebbe accettati, magari neanche i nostri genitori.
Se due componenti di una band di fama mondiale litigassero sarebbe il finimondo.
Potrebbero anche sciogliersi, e sarebbe anche la fine del mio mondo e delle directioners.
No, non potevo permettere che ciò succedesse.
Di sicuro avrebbero impedito a Harry di frequentare la sorella di un suo compagno di lavoro, sarebbe successo letteralmente un casino.
E in piu ci si aggiunge anche l'ansia e lo stress per la gara.
La mia prima gara importante, non ero pronta, preparata. 
Trovavo nello sport la liberazione di tutti i miei problemi ma adesso essi non mi davano tregua.
E se scprissimo che i nostri stessi genitori ci mentissero? Non posso neanche piu fidarmi di loro?
Mi accasciai per terra, accanto un albero. Portai le mani sulla mia testa che a sua volta sfiorava le mie ginocchia racchiuse su di me. 
Iniziò a piovere, ma non volevo tornare piu a casa, non ce la facevo.
Incominciai a piangere, mi stava crollando tutto addosso, tutto.
Nemmeno con la scuola le cose andavano per il verso giusto, i miei voti si stavano abbassando, non riuscivo piu a studiare con la stessa concentrazione di mesi prima.
Mi sentivo male, sapevo solo che io ero uno sbaglio. 
Ero tutta sbagliata, una ragazza che non ne fa mai bene una, di qualsiasi cosa si tratti, anche della piu stupida. Stavo facendo soffrire Harry, come ho potuto?
Lasciai che i singhiozzi superassero il rumore della pioggia che batteva su di me.
Poco dopo sentii un primo tuono.
Ma non mi importava, non sarei tornata indietro.
Andai verso il fiume, dove c'erano tutte le scogliere su cui mi sedevo ogni volta che stavo male.
Quando arrivai pioveva ormai a dirotto, il cielo era pieno di nuvoloni neri, alzai lo sguardo quando una luce mi sovrastò.
Ecco un'altro lampo, ma al solito, non mi importava.
Mi sedetti sempre al solito posto, mentre guardavo il fiume scorrere impetuoso sotto la pioggia.
Poco dopo però, capii che non era sicuro stare li, avrei rischiato di cadere e solo questo ci mancava. 
Ma non risucivo a muovermi. Ero avvolta completamente nei miei pensieri.
Dopo circa cinque minuti decisi di alzarmi, misi le mani su una sporgenza di quesi massi, poggiai il piede su un'altra sporgenza per sollevarmi su, come facevo sempre. Ma quella volta era tutto piu scivoloso.
Il piede destro scivolò, cercai una presa con il piede sinistro, ma non la trovai, un masso sembrò cedere, mi ritrovavo a pochi metri dal fiume impetuoso, mi reggevo solo con le mani che anche esse stavano per cedere. Sentii le punte fine dei massi diventare sempre piu lisce e scivolose mentre le mie mani ne soffrivano. Girai lo sguardo dietro di me e non avrei mai dovuto farlo.
Vidi il fiume che scorreva velocissimo, era scuro. 
Incominciai a urlare, con le lacrime che mi rigavano le guancie, nessuno mi sentiva, avevo paura.
Urlavo lo stesso, con tutta la mia voce, stavo perdendo l'equilibrio, non sarei durata li piu di cinque minuti. 
Continuavo a muovere i piedi cercando un appoggio che non riuscivo a trovare, stavo perdendo da una mano la presa, solo l'impatto con l'acqua ghiacciata a quella distanza sarebbe stato un miracolo se fossi stata ancora viva, e anche se fosse il fiume mi avrebbe trascinata con se, sarebbe stata la mia fine. 
Sentivo il cuore accellelare, urlavo sempre piu forte quando capii che nessuno mi sentiva e che non ce l'avrei fatta.
Mentre piano piano perdevo la presa, sentii una forte mano stringere il mio polso.
Qualcuno era venuto a salvarmi.
Alzai lo sguardo verso il tale, un lampo di luce mi permise di vedere il suo viso. Gli occhi verdi si immulinarono sotto il lampo, era seriamente il mio angelo.
Io :"harry!" urlai ormai con poca voce mischiata ai miei singhiozzi.
Harry :"aggrappati al mio braccio!" urlò.
Chiusi gli occhi, mi aggrappai piu che potevo a lui, la sua grande mano prese la mia, ormai ferita da quei massi.
Finalmente risalii, cadendo per terra accanto ad Harry.
Lui mi fece sedere accanto a lui, mi abbracciò tenendomi stretta, incominciai a piangere come non avevo fatto mai prima.
Le sue mani accarezzavano i miei capelli, facendomi rilassare a ogni suo tocco.
Un grazie uscii dalle mie labbra, lui mi baciò la fronte, poggiando il suo viso sulla mia spalla.
Affondai le mani sui suoi ricci, mentre mi sfogavo piangendo a singhiozzi.
Lui continuava ad accarezzarmi, sossurrandomi che andava tutto bene e che adesso in me era rimasta solo la paura ma c'era lui, ero abbracciata al mio Harry, ora mi sentivo protetta e sicura.
Quando le lacrime mi si fermarono insieme ai singhiozzi, io e Harry ci guardammo intensamente negli occhi, entrambi spaventati dalla brutta avventura.
Io :"mi hai salvato la vita" dissi ormai quasi senza voce per tutte le urla.
Harry :"ho avuto paura, non so come ho fatto ad arrivare in tempo, non voglio neanche immaginare cosa sarebbe successo."
Io tremai al solo pensiero, lui mi riabbracciò e disse :"ma ora va tutto bene, sei qui con me, ti proteggerò io."
Ecco che i singhiozzi e le lacrime ricominciarono, ma in forma piu leggera adesso. Non erano piu lacrime di paura ma di amore e gratitudine verso Harry.
"ti amo" dissi.
Harry mi guardò e sorrise. 
"aspettavo con ansia che lo dicevi" mi rispose sorridendo.
Sorrisi a vederlo sorridere, a rivedere di nuovo quelle fossette.
Harry :"ti amo anche io, Elena".
Ecco di nuovo che il mio cuore ricominciò a battermi a mille.
Le nostre labbra si sfiorarono timidamente, come se fosse il nostro primo bacio.
Ma poi mi riavvicinai di nuovo alle sue labbra, unendoci in un'unica persona.
Il bacio piu magico e passionale che ci eravamo mai dati.
Io :"non riesco piu a stare senza di te" dissi ricadendo tra le sue braccia.
Lo sentii sorridere e ridandomi un'altro bacio mi disse :"neanche io".
Lui prese piano la mia mano, e mi aiutò a rialzarmi. Le mie gambe non avevano piu forza neanche per permettermi di restare in piedi.
Sussultai quando Harry sfiorò il palmo della mia mano.
Harry :"ti fa male?"
Annuii un pò.
Lui la guardò e notò i vari tagli che mi ero fatta poco prima cercando di reggermi.
Le sue labbra caddero proprio li, baciando delicatamente i miei tagli, con baci piccoli e veloci.
Rimasi immobile a quel suo gesto.
Harry :"fanno ancora tanto male?" disse sorridendomi.
Lo baciai di nuovo, lui mi prese in braccio, e mentre mi passavo la sua collanina tra le mani mi portò a casa.
Mi risvegliai dopo un pò sul divano, con sopra li sguardi di tutti. Mi soffermai su quello di Louis, piu preoccupato che mai mentre mi accarezzava i capelli.
Appena riaprii gli occhi, vidi anche tutti i ragazzi attorno a me. 
Zayn e Summer che si tenevano la mano seduti accanto a me, Harry e mia madre che mi portavano delle coperte e preparavano del the, e mio padre con un telefono in mano che stava avvertendo qualcuno.
C'erano anche Laura e Ross che avevano tutti i capelli bagnati, probabilmente erano appena rientrati in casa, forse mi stavano cercando.
Sbattei le palpebre degli occhi per mettere tutto a fuoco, ora riuscivo a vedere tutto bene, lol.
Mia madre appena si accorse che mi ero ripresa mi venne ad abbracciare insieme a mio padre, Zayn e Summer mi aiutarono a rialzarmi, Liam mi avvolse con una coperta che aveva preso Niall e Harry mi diede una tazza di the caldo.
Papà :"come stai tesoro?"
Io :"bene" sorrisi.
Laura e Ross mi vennero ad abbracciare.
Laura :"ti stavamo cercando!"
Papà :"io stavo per avvisare la polizia!"
Ross :"dove sei stata?"
Io :"al fiume e poi.. in giro.."
Summer :"non avevi neanche il telefono con te!"
Zayn :"siamo venuti tutti a cercarti ma non riuscivamo a trovarti.."
Niall :"già, ci siamo divisi per tutta la città, menomale che Harry ti ha trovata in tempo!"
Liam :"non immagini neanche lo spavento che ci hai fatto prendere!"
Io :"lo so ragazzi, scusatemi, veramente.. non lo neanche io cosa mi sia preso.."
Mamma :"l'importante è che ora stai bene" disse abbracciandomi con le lacrime agli occhi.
Louis :"non ti farò piu uscire da sola!" disse abbracciandomi dandomi un bacio sulla guancia.
Notai poi che la mia mano ferita era stata fasciata.
Io :"grazie per tutto.." 
Niall :"e di cosa?"
Io :"per essere venuti a cercarmi e beh, per essere qui, sempre pronti per aiutarmi".
Ci fu un abbraccio di gruppo, era chiaro che tutti si erano presi un enorme spavento.
Ero stata un'incosciente, mi sarebbe servito da lezione. Se Harry mi avesse trovata un minuto piu tardi magari sarebbe stato troppo tardi.
Papà :"sta per arrivare un medico per visitarti, per vedere altre ferite he hai e per curarti la mano."
Io :"ma è gia fasciata"
Liam :"ehm, in realtà l'ha fasciata Niall e Louis!"
Mamma :"tesoro è meglio che te le cura un pò il medico, non basta solo fasciarle" disse poggiando una mano sulla mia spalla.
Tutti annuirono e poco dopo bussarono alla porta, era il medico.
Lasciai che mi visitasse, sussultai quando passò le mani sulle mie ferite e qui mi tornarono in mente le labbra di Harry che le baciavano accuratamente.
Mi girai verso di lui che stava assistendo alla visita e mi sorrise non appena i nostri sguardi si incrociarono, ricambiai il suo sorriso e poi tornai a guardare il medico che mi medicava le ferite.
Medico :"insomma, ti sei fatta proprio male, eh?"
Mamma :"ha altre ferite?" chiese preoccupata.
Medico :"sto controllando, però quelle sulla mano sono abbastanza profonde per questo le provocheranno un pò di dolore ma niente di che, devi solo riposarti un pò, ok?"
Annuii.
Quando me le disinfettò sentii il palmo della mano bruciarmi piu forte di prima.
Poco dopo me la fasciò poi mi controllò anche l'altra che però non riportò ferite necessarie da essere medicate.
Dopo aver fatto anche i vari e soliti controlli, notò in me solo stanchezza ma per fortuna nessun danno fisico, solo una piccola storia al polso ma niente di grave.
Io :"potrò fare la gara sabato?"
Medico :"certo, tanto oggi è solo Martedi. Domani riposati, tanto per via di questo tempo le scuole resteranno chiuse, e puoi approfittarne per riposarti il piu possibile e domani resta a casa perchè è prevista un'altra forte nevicata, ok?"
Io annuii.
Mi fasciò anche il polso dell'altra mano meno ferita cosi che evitavo di muoverlo e la guarigione sarebbe avvenuta nel giro di pochi giorni.
Dottore :"hai gli allenamenti tu, vero?"
Io :"si.. ormai sono ogni giorno per preparci alla gara.."
Dottore :"domani però se ci vai evita di sforzare troppo il polso, non vorrai di certo arrivare ad una frattura, eh!"
Io :"stia tranquillo.. cercherò di restare a riposo.."
Dottore :"che sport fai?"
Io :"ginnastica artistica"
Dottore :"aah, capisco.. beh comunque evita di sforzare il polso"
Io :"va bene" dissi sorridendo.
Appena il medico ci lasciò, i ragazzi mi portarono in camera per riposarmi un pò. Poco dopo anche loro dovettero ritornare a casa e mio padre gli accompagnò con la sua auto ringraziandoli per averci dato tutto il sostegno che ci potevano dare e anche ovviamente il loro aiuto, ero molto grata a loro.
Louis passò per la mia camera, dandomi un bacio sulla fronte per augurarmi la buona notte, chiuse la luce e poco dopo mi addormentai.
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Ehii :D rieccomi qui con un nuovo capitolo! Se vi va, recensite, vorrei sapere i vostri pareri riguardo questa storia :) 
Lo so che non so scrivere molto bene, quindi vorrei migliorare un pò.. quindi se volete, datemi anche dei consigli su come migliorare! Un bacio, al prossimo capitolo xx

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Capitolo 13
*** 13° capitolo ***


13° capitolo
 
La mattina sul presto fu Louis a svegliarmi.
Louis :"buongiorno, Elena!"
Io :"buongiorno" dissi ancora con voce assonnata rigirandomi sul letto.
Louis :"tu vuoi alzare o no?"
Io :"nessuno mi obliga"
Louis :"beh, io si."
Io :"che c'è, Lou?"
Louis :"mi annoio da solo, sono sveglio dalle 5"
Io :"e perchè?"
Louis :"non ho sonno"
Io :"io però si"
Louis :"ma siccome il tuo fratello maggiore non ha sonno, io ho bisogno di compagnia!"
Io:"che pizza"
Louis :"muoviti!" disse togliendomi le coperte da dosso.
Io sbadigliai, mettendomi seduta sul letto.
Guardai la mia svegia e segnavano le 8.30.
Io :"louis questa me la paghi! per una volta che non c'è scuola!"
Louis :"e su via! non ti lamentare sorellina!"
Io :"stupido!" dissi lanciandogli scherzosamente un cuscino.
Louis :"a si?!"
Io :"si!"
Louis :"ora vedi!"
Io :"ho proprio paura!"
Louis con un grande sorriso mi incominciò a fare il sollettico, io con le lacrime agli occhi dal ridere tentavo di spingerlo via ma senza ovviamente riuscirci.
Io :"louis! smettila!" dissi ridendo.
Louis :"sono ancora stupido?!"
Io :"nono! sei il ragazzo piu inteligente!"
Louis :"ora va meglio!" disse allontanandosi da me.
Io :"lo sai che odio il solletico!"
Louis :"te l'ho detto che ti saresti pentita!" disse con sguardo furbo che ricambiai con una mia smorfia.
Scesi di sotto, e quando mi avvicinai alla cucina, Louis mi fermò.
Louis :"come sta la tua mano?"
Io :"bene" dissi guardando la mia mano fasciata.
Louis :"e il tuo polso?"
Io :"fa ancora un pò male.. ma va molto meglio rispetto a ieri.."
Louis :"non lo sforzare troppo!"
Io :"no, tranquillo!"
Louis :"poggia la mano sul tavolo perchè ha detto mamma che devo toglierti la fasciatura e disinfettarti le ferite."
Io :"noo ti prego!"
Louis :"non ti fidi di me?! Pensi che non sono un buon medico?" disse con sguardo accusatorio.
Io :"nono, è che mi fa male!"
Louis :"potevi pensarci prima che andare al fiume nel bel mezzo di un temporale!"
Io :"louis!" dissi a bassa voce.
Louis :"scusami, ma almeno pensa positivo! hai solo qualche taglio e non sei morta!"
Io :"già"
Louis :"dai" disse prendendo il kit di pronto soccorso.
Accuratamente mi tolse la fasciatura e disinfettò piano le mie ferite che bruciavano ora, molto meno.
Louis :"visto? Ha fatto tanto male?"
Io :"oggi no.."
Louis :"e ci credo! è solo grazie a un medico come me!"
Io :"si, ceeerto!"
Louis :"ovvio!" disse convinto.
Io :"non devo rifasciarla?" dissi guardando le mie ferite sul palmo e sulle nocche della mano.
Louis :"no, dovevo solo disinfettare un pò i tagli" disse sorridendomi.
Io ricambiai il sorriso e scesi dal tavolo su cui mi ero seduta.
Mamma :"ehi, già in piedi Elena?"
Io annuii :"certo, grazie al simpatico di mio fratello!"
Louis sorrise come un ebete, lol.
Mamma :"eh bravo Lou!"
Louis :"grazie!"
Mamma :"io vado a lavoro, vostro padre è già uscito, quindi resterete a casa da soli, ah Louis, ricordati che tua sorella oggi ha gli allenamenti!"
Louis :"si lo so!"
Mamma :"Elena non sforzare quel polso però."
Io :"si tranquilla" dissi con voce rassicurante ma anche esausta.
Ci salutò e se ne andò.
Poco dopo Louis prese il suo giacchetto e scappò fuori da casa.
Io :"louis, dove vai?"
Louis :"esco!"
Io :"con chi?"
Louis :"con nessuno, torno per pranzo!"
Io :"va beene" ma tanto ero sicura che sarebbe uscito con qualcuno o meglio con qualcuna. Forse Ross? 
Io :"tanto lo verrò a sapere se esci con Ross!"
Louis :"ma i fatti tuoi mai, eh?"
Io :"acido!"
Louis :"impicciona! e ora vado!" disse uscendo chiudendo velocemente la porta. Era sempre questo il nostro modo 'amorevole' di salutarci.
Mentre sistemavo un pò i miei CD sullo scaffale, sentii qualcuno bussare.
Andai ad aprire senza neanche a badare chi fosse.
Harry :"buongiorno Elena!" disse abbracciandomi.
Incontrai gli occhi verdi di Harry illuminati dalla luce del sole mattuttino.
Io :"buongiorno!" dissi illuminandomi in un sorriso spontaneo.
Harry :"sei bellissima, te l'ho mai detto?"
Io :"si.. e ogni giorno penso che tu sei un bugiardo!" dissi arrossendo scherzando, cadendo tra le sue braccia che mi avvolsero mentre il palmo e le dita della sua mano mi accarezzavano la schiena e i capelli in modo dolce.
Harry :"ti va di uscire un pò?"
Io :"harry io oggi devo andare ad allenarmi per la gara, ma se vuoi puoi restare da me!"
Harry :"posso?" disse sorridendo mettendo in risalto le sue fossette.
Io :"ovvio che puoi!"
Lo feci accomodare dentro, lui si buttò subito sul divano, poi cercandomi con lo sguardo mi domandò :"Louis?"
Io :"è uscito"
Harry :"uh, con chi?"
Io :"boh, penso Ross, ma PENSO!"
Harry :"aah, il piccolo Louis innamorato!"
Io :"è piu grane di te!" dissi ridendo.
Harry :"ma io sono piu alto!" disse con sguardo fiero.
Io :"se è per questo, tu sei pure piu alto di mia madre, ma resta il fatto che tu sei il piu piccolo!"
Harry :"shhhh!"
Ridendo uscii dalla cucina e andai a sedermi accanto a Harry.
Poggiai la mia testa sulla sua spalla, sdraiandomi sul divano, mentre lui mi dava piccoli baci sulla fronte.
Harry :"mi hai fatto prendere uno spavento, lo sai questo?"
Io annuii, capii che si riferiva ancora a ieri.
Harry :"avevo paura di perderti"
Io :"e io di morire!" dissi ridendo scherzandoci su, ma Harry rimase serio.
Harry :"sul serio, non farlo mai piu, promettimelo!"
Io :"promesso" dissi acconentendo.
Vidi le dita della mano di Harry avvolgersi sul mio polso delicatamente senza farmi male.
Harry :"come sta la tua mano?"
Io :"meglio, il polso slogato mi fa ancora un pò male e non riesco tanto a muoverlo, ma le ferite anche se bruciano un pò, stanno passando."
Harry :"Menomale"
Io :"già"
Harry :"e menomale che ti è andata cosi bene!"
Io :"lo so.."
Harry :"a che ora ci devi andare all'allenamento?"
Io :"dopo pranzo" dissi sorridendo.
Harry :"Non sforzare troppo il polso però". A volte Harry prendeva la parte di mio padre, si preoccupava sempre per me, pure per cose stupide, riempiendomi di raccomandazioni.
Mi girai verso di lui, accarezzandogli un pò i suoi ricci, quando le nostre labbra si incontrarono in un bacio bellissimo.
Ero sicura che lui era il ragazzo giusto per me. Difficile da accettarlo per le varie difficoltà, ma finalmente me ne ero resa conto. Forse un pò tardi, ci sono voluti gli anni, o meglio tutta la mia vita fino ad ora per capirlo.
Harry :"sono stato uno stupido" disse sossurrando, allontanando le sue labbra dalle mie.
Io :"perchè?" 
Harry :"a non rendermene conto prima, ti ho sempre amata e non me ne sono reso conto, ho fatto troppi errori."
Io :"ehi, Harry.. neanche io me ne ero resa conto prima, anche io ho sbagliato". I nostri sguardi si incrociarono nuovamente.
Harry sorrise abbassando lo sguardo,poi tornò a riguardarmi.
Harry :"tu cosa provi per me?"
Mi meravigliai della sua domanda. Lo amavo, questo era piu che ovvio, e lui lo sapeva.
Io :"ti amo Harry, quando tu sorridi sorrido anche io, tu sei tutto. Mi sono innamorata di ogni piccola parte di te. Dei tuoi occhi, dei tuoi ricci, delle tue fossette, della tua voce, e del tuo carattere. Non sono innamorata di 'Harry Styles dei One Direction' sono innamorata di Harry Edward Styles, anche da molto prima che tu diventassi cosi famoso. Mi ricordo che quando ero bambina e tu venivi sempre a giocare a casa nostra con Louis, il mio cuore batteva forte anche solo quando mi salutavi dicendo un semplice 'ciao Elena' e poi scappavi via correndo dietro Louis per tutta la casa. Quando hai incominciato a cantare ho subito capito che tu un giorno avretsi fatto innamorare tutte le ragazze su questo pianeta della tua voce. Sai, quando avevo solo 11 anni e Louis mi aveva detto che avevi una ragazza, una compagna della tua scuola, io sono scoppiata a piangere. Louis mi ha chiesto cosa avessi e io risposi che mi faceva solo male un pò la testa e finsi di avere persino la febbre. Ho sempre pensato che tu non mi amassi come io amavo te, per questo ho avuto paura a dichiararmi, ma non pensavo che adesso, a 17 e a 19 anni, capissi veramente il significato della parola 'amore', ho capito che non era una semplice cotta ma vero amore. Quello che oggi molti lasciano in dispiarte. Odiavo vederti triste o vederti piangere. Quando ad un certo momento della tua carriera ti insultavano e tu ti sei buttato giu, io ho pianto insieme a te, di nascosto ovviamente. Louis non ha mai scoperto niente, o almeno è quello che credo. Ho sempre pensato che noi due dovessimo essere solo amici, ma adesso una cosa mi è chiara, è difficile chiamare 'amico' chi vorresti chiamare 'amore'. Non è solo una delle tante frasi fatte, ma è quello che provo realmente, ho intenzione di parlare con Louis prima o poi, nel momento giusto. Non riesco a noscendere piu il mio amore verso di te, l'ho fatto ormai per troppo tempo e poi rischierei per perderti per sempre e non ce la farei. Ti amo Harry, ti amo con tutta me stessa." Dissi lasciando che una lacrima mi rigassse il volto.
Abbassai lo sguardo, non mi ero accorta di aver parlato cosi tanto.
Harry mi alzò il viso delicatamente, incrociando i miei occhi. Vidi le sue iridi verdi lucide, delle lacrime scendergli. Era rimasto in silenzio a sentire tutto, tutto ciò che avevo sempre sognato di dirgli, ora ce l'ho fatta, glielo avevo detto, mi sentivo molto meglio ora, mi sentivo finalmente felice. Non mi importavno piu le conseguenze di tutto questo, non potevo cambiare i miei sentimenti verso di lui, era impossibile.
Vidi che Harry voleva provare a dire qualcosa, ma non ci riusciva, finiva solo per balbettare qualcosa di incomprensibile, mentre mi accarezzava il viso.
Senza dire piu niente finimmo abbracciati, le sue forti braccia mi strinsero forte, poggiando la mia testa sul suo petto, lasciando che miei capelli cadessero liberamente sulle sue dita che li accarezzava. Sussurrò un 'ti amo, darei la mia stessa vita per te' , un singhiozzo che cercava di trattenerlo mi uscii senza riuscire a controllarlo, Harry mi strinse ancora di piu verso di lui.
Harry :"non ti lascerò mai, te lo prometto."
Io :"neanche io lo farò."
-------------------
Verso l'ora di pranzo, prima che rientrassero a casa tutti, io e Harry incominciammo a preparare un pò il pranzo, non eravamo esattamente degli ottimi cuochi, cosi ci limitammo solo a preparare della semplice pasta, poi Harry preparò dei dolcetti che li uscivano sempre benissimo.
Io :"mi stai facendo venire troppa fame!" dissi aprendo la porta della cucina avvolta dall'odore dolce dei dolci che stava preparando.
Harry :"dovrai aspettare il dopo pranzo!"
Io :"sarà difficile!" dissi avvicinandomi verso il forno.
Harry :"va viaa!" disse allontanandomi dalla teglia con i dolci.
Io :"sei cattivo!" dissi facendo la finta offesa.
Harry :"Mi dispiace piccola" disse abbracciandomi, lasciandomi un bacio sul collo.
Io :"questo significa che li posso assaggiare ora?"
Harry :"ma se ancora finiscono di cuocersi!"
Io :"che pizza!"
Harry :"vuoi una pizza? te la preparo per stasera!"
Io :"wow, non sapevo questo lato di te! hai un futuro da cuoco!" dissi scherzando, ridendo.
Harry rise buttandomi un pò di farina sul viso.
Io :"te la sei cercata!" dissi svuotandoli direttamente la busta della farina sui ricci.
Harry :"questa me la paghi!" Prese il tubetto della maionese che mi mise sui capelli.
Io :"come hai osaaatoo! i capelli no!" dissi buttandoli addosso una bottiglia di latte.
Harry mi buttò della panna addosso con lo spray, stessa cosa feci io incominciando a rincorrerlo con lo spray della panna.
Ad un certo punto inciampò sul tappeto, cascando a terra riparandosi il viso con le mani mentre rideva come un matto.
Io :"oh caro Styles, sei finito in trappola!"
Harry :"abbi pietà!"
Io :"mmh... dovrei.. forse..." mentre dicevo questo li spruzzai con il tubetto la panna con lo spray su tutto il viso.
Harry non so come, ma lancianomi un cuscino addosso si rialzò velocemente, saltandomi da dietro.
Harry :"anche tu sei in trappola!" disse afferrando lo spray che avevo lasciato cadere.
Mi resi conto che nessuno dei due aveva smesso un secondo di ridere. <3
Caddi sotto di lui, cercando di ripararmi e di lasciare la sua forte presa.
Quando finii tutta la panna sulla mia faccia,Harry lasciò cadere sul pavimento il tubetto, lasciandomi un bacio sulle labbra tutte piene di panna e farina.
Sentimmo la porta aprirsi e da dietro il divano Harry scivolò via da me, ci guardammo per un momento cercando di non ridere e mi sussurrò 'corri!' 
Sgattaiolai dietro le scale, Harry scivolando cercò di raggiungere l'altra parte della sala davanti il divano, e mentre stava camminando 'a quattro zampe' per terra, andò a sbattere contro le buste della spesa di mia madre.
Harry :"ehm, ciao signora!" disse alzandosi pulendosi dalla farina i pantaloni e la maglietta.
Mamma :"ehi Harry! ehm, che stavi facendo a terra?"
Harry :"cercavo di ehm.. trovare una via di fuga! Stiamo giocando io e Elena!"
Mamma :"ma voi due siete grandi ormai, dai!" disse poggiando le buste davanti la porta che chiuse.
Elena :"ehm, ciao mamma!"
Mamma :"che ci fate tutti sporchi di farina e panna?"
Harry :"abbiamo provato a cucinare!"
Io sorrisi annuendo.
Mamma :"ma avete fatto un casino!"
Harry :"pulisco tutto io! è stata colpa mia!"
Mamma :"ma no tesoro! Elena pulisce!"
Io :"mamma!" protestai.
Mamma :"dai andatevi a lavare che è ora di pranzo e tra poco dovrebbe tornare anche vostro padre! ah Harry se vuoi puoi rimanere a casa! Tanto oggi pomeriggio esco anche con Anne!"
Harry :"sisi, me l'aveva detto mia madre!" disse sorridendo.
Mamma :"però! che buon odorino di dolci!" disse avvicinandosi verso il forno in cui li aveva messi Harry.
Mamma :"sei un ottimo cuoco Harry! Elena prendi esempio da lui!" Harry rise e io li guardai male scherzosamente.
Salimmo entrambi al paino di sopra raggiungendo il bagno e Harry prese il suo iPhone facendosi una foto insieme a me ancora con addosso la farina e la panna sui capelli e la faccia.  Poi la postò su instangram scrivendoci 'Buon pranzo a tutti!'.
Incominciai a ridere schizzandogli dell'acqua del lavandino addosso.
Harry rise insieme a me, schizzandomi dell'altra acqua addosso.
A turno ci lavammo la faccia, poi Harry cercò di scrollarsi la farina da dosso mentre io mi chiusi in camera mia per cambiarmi.
Quando uscii vidi Harry che mi aspettava spazientito.
Harry :"ma quanto ci metti a cambiarti? Ho fame io!"
Io :"a chi lo dici! e comunque ci ho messo appena dieci minuti!"
Harry :"e ti sembra poco? andiiiaaaamo!" disse prendendomi la mano e scendendo correndo le scale.
In cucina ci accorsimo che c'era Louis che ormai rideva piegato in due dalle risate dopo che mia madre li aveva raccontato tutto.
Però nel suo sguardo vidi un velo di trsitezza, lo conoscevo bene a mio fratello e sapevo che era successo qualcosa.
Dopo aver pranzato presi Louis un pò in disparte, Harry ci salutò e mia madre lo accompagnò a casa con l'auto dato che lei doveva raggiungere anche Anne.
Io :"louis che succede?"
Louis :"niente" disse fingendo un sorriso.
Io :"louis non fare sorrisi che nascondono il dolore, ti conosco troppo bene"
Louis si sedette in giardino appoggiandosi al nostro grande albero che piantammo anni fa quando eravamo ancora molto piccoli. Era li che io e mio fratello ci raccontavamo tutto.
Io :"louis andiamo, lo sai che puoi dirmi tutto" Dissi sedendomi accanto a lui.
Louis :"sono uscito con Ross" disse abbassando lo sguardo.
Io :"e poi che è successo? non sei felice?"
Louis :"Lo ero.. Ma poi le ho parlato.. le ho detto quello che provavo.."
Mi ricordai che Ross mia aveva detto che si era innamorata di Niall, di colpo tutta la felicità che provavo prima scomparse dissolvendosi guardando gli occhi tristi di Louis.
Louis :"e lei mi ha detto che per lei sono solo un amico.. che mi vuole molto bene, con tutta se stessa, ma ama già un'altro ragazzo" la voce di Louis si spezzò a queste parole con dei singhiozzi.
Rimasi senza dire niente, anche se sapevo di chi era innamorata Ross.
Louis :"di Niall" disse prendendo fiato.
Lo abbracciai tendendolo stretto a me, mentre cercavo di farlo smettere di piangere ma inutilmente. Cosi mi limitai a cullarlo tra le mie braccia.
Louis poggiò la sua testa sulla mia spalla lasciandosi abbondonare tra le mie braccia.
Io :"Non piangere Lou"
Louis :"io la amo.. Mi sono innamorato di lei! come faccio a rimanergli solo amico?"
Io :"louis, queste cose capitano.. Lei ti vuole tanto bene, davvero."
Louis :"anche io.."
Io :"basta piangere.. troverai la ragazza giusta Lou"
Poco dopo mi arrivò un messaggio sul telefono. Mentre tenevo ancora abbracciato a me Louis che non riusciva a calmarsi sfilai il mio cellulare dalla tasca dei miei jeans.
Vidi che era un messaggio da parte di Ross.
Louis poco dopo si allontanò piano dalle mie braccia, si asciugò le ultime lacrime e poi disse con un sorriso bellissimo 'grazie per tutto, Elena'.
Lo riabbracciai sussurandogli 'di niente, Lou'. <3
Quando risalii in camera mia per prepararmi per la palestra lessi il messaggio. 
Ross:' Sto malissimo.'
La chiamai subito.
Io :"ross!"
Ross :"elena, ti giuro sto malissimo!"
Io :"lo so.. Louis mi ha detto tutto.."
Ross :"io li voglio un mondo di bene, te lo posso giurare, è un mio idolo, come i ragazzi della band, sono innamorata della sua voce da sempre, ma.. Niall, amo lui.."
Io :"lo so Ross, ma devi stare tranquilla, resterete solo amici allora! Louis capirà, anzi ha già capito!"
Ross :"si è calmato un pò? prima era distrutto e io insieme a lui.."
Io :"devi stare tranquilla Ross, poi vi parlate con piu calma piu avanti e chiarite tutto, comuqnue si, si è calmato!"
Ross :"menomale.. mi sento già un pò meglio!" disse facendo un sospiro di sollievo.
Io :"Ross, io devo andare perchè ho gli allenamenti, ci sentiamo dopo!"
Ross :"okok, ciao Elena!" disse riattaccando.
Sentii la porta bussare cosi scesi svelta le scale con il borsone della palestra.
Era Summer che mi era passata a prendere per andare agli allenamenti, oggi mi avrebbe accompagnata lei.
Io :"ciao Summer!" dissi abbraccinadola.
Summer :"come stai?"
Io :"molto meglio!"
Summer :"dai andiamo che sennò ti si fa tardi! e miraccomando non farti male oggi in palestra!"
Io :"naaah, tranquilla!" Dissi sendendomi dietro di lei sul motorino e infilandomi il casco.
Poco dopo arrivammo in palestra.
Summer mi accompagnò restando dentro l'atrio della palestra e sendendosi sugli spalti della palestra.
Intanto dentro gli spogliatoi la tensione era a mille. Oggi ci avrebbero detto ufficialmente chi avrebbe fatto parte della squadra che partirà per Doncaster.
"che ti sei fatta alla mano?" chiese una ginnasta.
Io :"una slogatura" non mi andava di raccontare cosa fosse realmente successo, probabilmente non avrebbero capito.
Kristen mi si avvicinò abbracciandomi e augurandomi la buona fortuna, anche lei era una promettente ginnasta che sarebbe sicuramente parita per Doncaster e non doveva preoccuparsi di niente. Ma io come avrei fatto con il mio stupido polso e la mia mano?
Appena entrammo nella palestra mi sentivo il cuore a mille. Le mie gambe tremavano e l'ansia saliva.
I nostri allenatori ci accolsero, incominciammo con il riscaldamento e spiegai loro il mio problema al polso, ma dovevo dare il meglio di me. L'allenamento di oggi non sarebbe stato come gli altri, ma sarebbere stato determinante per la gara e per la nostra carriera da ginnaste.
Allenatori :"ok, si incomincia!"
Dovetti incominciare con la trave, tutto andò bene, i salti e i giri erano abbastanza precisi.
Allenatore :"brava Elena, continua cosi!"
Sorrisi, mentre mi concentravo su ogni singolo movimento.
Allenatore :"ok, vai con l'uscita!"
Fissai il punto in cui la trave finiva, e immagginai nella mia testa già il salto che avrei fatto. 
Presi forza e incominciai il salto che finii preciso, senza imperfezioni, evento storico!
Allenatrice :"bravaaa! Ecco finalmente l'uscita che volevo vedere!"
Mi sentivo soddisfatta per  l'esercizio svolto, ma ora toccava alle parellele dove i movimenti con i polsi sarebbero stati determinanti.
Allenatore :"tutto ok?" disse guardando la mia faccia impaurita mentre fissavo le sbarre delle parallele.
Mi girai verso Summer che sorridendomi mi faceva segno di stare tranquilla.
Saltai sulla prima sbarra, incomiciai già a fare le prime rotazioni con il polso e sentii un dolore che piano piano cresceva ma dovevo resistere.
Appena provai il salto per passare da uno staggio all'altro cedetti, cadendo.
Mi rialzai subito con le lacrime agli occhi.
La mia allenatrice mi venne subito incontro, insieme ad alcune ragazze che non erano impegnate con altri attrezzi.
Allenatrice :"elena? che ti senti? che succede?"
Io :"non riesco a girare sulle parallele, il polso mi fa troppo male!"
Lei mi prese accuratamente il polso e mi ci mise un pò di ghiaccio.
Allenatrice :"è questo il polso slogato?"
Io annuii.
Allenatrice :"non preoccuparti, tu riposati un attimo.." Annuii e mi andai a sedere con il ghiaccio sul polso vicino a Summer sugli spalti.
Summer :"te l'avevamo detto di non sforzarlo" disse aiutandomi a reggere il ghiaccio.
Io :"ho paura per la convocazione per la gara.. non mi sceglieranno mai"
Summer :"non è vero!" protestò alla mia affermazione.
Sospirai poggiando la testa sulla sua spalla.
Dopo un pò l'allenatore mi chiamò per continuare con gli esercizi.
Cercai tutta la concentrazione per impegnarmi, dovevo dare il meglio di me stessa.
---------------
Ehilà! eccomi con un nuovo capitolo! Mi piacerebbe tantissimo avere anche dei vostri pareri su questa storia o magari anche consigli per migliorarla! <3 se vi va, seguitemi su twitter! sono: @oned_smile :) ricambio a tutte <3
Ora vado, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! <3
Ciao! xx

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Capitolo 14
*** 14° capitolo ***


14° capitolo

Quando finii l'allenamento, i nostri allenatori ci convocarono in una stanza appartata.
Abbastanza grande da far entrare almeno la nostra ventina di persone, c'erano delle sedie e una cattedra con il rappresentate della gara.
Mi si gelarono i muscoli, rimasi per un momento paralizzata dalla paura quando Lea mi prese piano il braccio portandomi a sedere.
Lea :"di che hai paura?" Lea era una ragazza come le altre che si allenava da anni nella mia stessa palestra, aveva già vinto molte gare, era una delle campionesse piu temibili tra tutto il Regno Unito, l'ammiravo moltissimo.
Io :"delle qualificazioni, e dell'ammissione alla gara, di questa convocazione e.." non riuscii a terminare la frase dato che Lea mi interruppe.
Lea :"se hai paura nella vita non concluderai mai niente, le soddisfazioni si guadagnano anche superano gli ostacoli e le proprie paure. Hai un talento, non bloccarti cosi."
Io :"grazie Lea, hai ragione" dissi sorridendogli, lei ricambiò il sorriso.
"un attimo di attenzione, prego." disse una possente voce davanti a noi capace di far tremare tutti.
L'uomo seduto sulla grande poltrona della cattedra prese un foglio, girai lo sguardo verso gli occhi di Lea concentrati sulle prossime parole del tale.
Lesse i nomi.
"Kristen, Lea, Marika, Francesca, Cassandra" Mancava solo un nome. Solo uno. E quell'uno non ero io. Non potevo esserlo. Ultimamente avevo sbagliato tutto, non riuscivo a trovare la concentrazione, avevo spregato lavoro di anni, che stupida.
Si schiarì la voce e continuò a leggere il foglio.
"e Elena."
Alzai lo sguardo verso di lui incredula, Lea mi abbracciò dicendomi 'che ti avevo detto?'.
Mi sentivo felicissima, un sorriso illuminò il mio viso, guardai gli sguardi degli allenatori verso di me, soddisfatti. Ora lo ero anche io, sarebbe stata la mia prima gara importante, finalmente tutto il lavoro di questi anni poteva essere ricompensato e avrei avuto anche io un pò di quella soddisfazione di chi da la propria anima per qualcosa e ne riceve qualcosa.
"Elena, tu sei tra le piu giovani, ora dai il meglio di te, libera la tua testa dai pensieri, rendici orgogliosi, ok?" Disse la mia allenatrice, quella che era stata sempre dura con me, quella che pensavo che non mi avesse mai capita, ma forse il suo scopo era questo; farmi arrivare a questo punto.
L'uomo di cui tutti temevano con il foglio in mano continuò:"la ginnasta che seguirà le altre a Doncaster sarà Cassandra, buona fortuna e impegnatevi. Date il meglio, qui vi giocate molto."
Lo sapevamo. Questa non era una gara come le altre. Qui se fossimo passate ci saremo sfidate con gli Stati piu potenti del mondo, qui sarebbe iniziata una nuova carriera per tutte noi.
Appena uscii dagli spogliatoi corsi ad abbracciare Summer, seduta ancora sugli spalti della palestra.
Summer :"ce l'hai fatta?"
Io :"si!" esclamai con le lacrime agli occhi.
Summer :"sono felicissima per te! allora ci si rivede a Doncaster! Comunque guarda un pò chi è venuto"
Uscii svelta dalla porta principale della palestra buttandomi sulle braccia di Harry.
Harry :"summer mi ha detto tutto, sono orgoglioso di te" disse baciandomi sulla fronte.
Summer :"tranne per il fatto che lei è una testarda! non doveva sforzare il polso e invece l'ha fatto!"
Harry mi guardò, mi prese il polso e con sguardo di chi vuole rimporoverare qualcuno disse :"avevi promesso che non lo sforzavi, devi stare piu attenta!"
Io :"ma non l'ho del tutto sforzato, solo.. ehm, in parte.."
Harry :"non ti posso lasciare un oretta da sola!" disse sherzando.
Summer :"ehm, veramente c'ero anche io!"
Harry :"mi correggo, non posso lasciarVI da sole!" disse mettendo in evidenzia le lettere 'V' e 'I'.
Summer :"oggi sei proprio simpatico Styles" disse sarcastica, io mi feci scappare una risata contagiosa. Poi insieme tornammo a casa.
Harry mi teneva per mano, in modo molto protettivo.
Summer :"siete tornati insieme quindi?"
Io e Harry ci guardammo senza rispondere, non sapevamo neanche noi la risposta.
Summer :"ok sorvoliamo questo, ragazzi miei, è inutile che lo nascondete. Voi due vi amate! si vede a chilometri di distanza!" Io e Harry tornammo a guardarci e i nostri visisi tinsero di un rosso dandoci il tipico aspetto di chi è imbarazzato.
Harry :"è vero, il la amo"
Sentii il mio cuore a mille.
Summer :"lo sapevo!"
Io :"ti amo anche io Harry" dissi abbracciandolo, lui mi prese i fianchi lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
Summer :"ehm ragazzi lo dico per voi, qui è pieno di giornalisti e fotografi, non vi consiglio di baciarvi in pubblico"
Harry :"dove?? dove sono?" disse in preda al panico.
Summer :"naaah, qui no, ma piu avanti si! vi ho solo avvertiti!"
Io :"ah, menomale!" dissi tirando un sospiro di sollievo.
Harry :"se ci beccassero sarebbe la fine!"
Summer :"esagerato! allora io e zayn?"
Io :"ma voi state insieme ufficilamente, io ed Harry.."
Summer :"sisi, lo so lo so.. a voi è piu complicato, lo so"
Harry :"specialmente perchè lei è anche la sorella di Louis.."
Summer :"ma non vedo cosa ci sia di male, non è mica una tua parente!"
Harry :"lo so,ma i manager la pensano diversamente"
Summer :"oh Harry sveglia!! Sei maggiorenne! Le tue scelte non devono mica dipendere da altre opinioni!"
Harry :"summer, lo so.." 
Io :"dai cambiamo discorso.."
Summer :"si, che è meglio.."
Harry aveva uno sguardo perso, assolto nei suoi pensieri. Capivo la difficoltà e i problemi a cui stavamo andando incontro. Però è pur vero come pensa Summer, ovvero che loro ormai sono maggiorenni, possono innamorarsi di chi vogliono, ma purtroppo quando si è famosi come nel caso di Harry non è mai facile. 
Summer :"non posso crederci!" disse quasi saltellando intorno a me ed Harry.
Io :"che cosa?"
Harry :"che succede?"
Summer :"guardate li! li davanti!!" disse prendendoci per il braccio e portandoci dietro una cabina telefonica.
Harry :"io non vedo niente!" disse spostandosi dal punto dove ci aveva condotti Summer.
Summer :"Harry stupido! non ti devi far vedere!"
Harry :"uuuuuuuuuuuh!!!" disse anche lui in preda dalla felicità. Harry mi prese la mano e mi fece sporgere leggermente dalla cabina su cui eravamo nascosti. Non credetti ai miei occhi. 
E lui non mi aveva detto niente? 
Summer :"non posso crederci! Cioè sono felicissima!"
Io rimasi paralizzata guardandolo. Mio fratello non mi aveva detto niente. Ci siamo sempre detti tutto, ma infondo ero felicissima per lui.
Mi spostai ancora meglio e riuscii a inquadrare meglio la ragazza dai capelli castani abbastanza lunghi. Vidi Louis che la baciava. Il respirò mi si fermò. Ero rimasta scioccata.
Insomma, non ne sapevo niente, non mi aveva mai parlato di questa ragazza e a quanto pare neanche con Harry, il suo migliore amico.
Vidi Summer fare una foto a loro due.
Summer :"cosi possiamo vedere meglio la ragazza" disse prendendo la foto salvata sul suo cellulare ingrandedola sempre di piu.
Harry :"non si capisce niente cosi!"
Io :"già.. se metti lo zoom cosi tanto esce sfocata.. rimettila normale"
Summer la rimise come era all'origine e tutti e tre la osservammo attentamente.
Harry :"è piu o meno dell'altezza di Louis"
Io :"beata lei che ha questi capelli!"
Harry mi accarezzò i miei. 
Harry :"i tuoi sono perfetti!"
Io :"già, proprio tanto!" dissi sarcastica. 
Harry :"hai l'autostima pari a 0! e questo non va per niente bene!"
Summer :"eh lo so, gliel'ho sempre detto ma è testarda, non mi ascolta quando le parlo di questo!"
Io :"ho semplicemente una mia idea!"
Harry :"che è sbagliata"
Sbuffai, tanto sapevo di essere piena di difetti, ma grazie a loro stavo incominciando ad accettarmi.  E' un inizio, no?
Summer :"però questa è proprio una bella ragazza!"
Harry :"non capisco il perchè non ne abbia parlato con nessuno! Nemmeno con me!"
Io :"non lo so.."
Louis :"Ciao Elena" 
Ci girammo di scatto spaventati.
Io :"ehm, ciao Lou.." dissi con voce tremante.
Louis :"che ci fate qui?"
Summer :"stavamo facendo una passeggiata"
Harry :"dietro una cabina telefonica"
Io :"per ammirarla" okay, il nostro discorso non seguiva un filo logico.
Louis :"mi spiavate?"
Summer :"momento, come hai fatto a sapere che noi eravamo qui?"
Louis :"summer, la tua borsa si vede tale e quale"
Summer :"la mia Louis Vuitton!" disse afferrandola.
Harry :"louis perchè non ci hai detto niente?"
Io :"già.."
Louis :"avete visto la ragazza che stava con me, vero?" disse con voce bassa.
Annuimmo tutti e tre.
Louis :"non ve ne ho parlato prima perchè non era una cosa ufficiale ecco.."
Io :"louis, chi è?"
Louis :"si chiama Eleanor, l'ho conosciuta diversi anni fa, si era trasferita ma ora è ritornata qui a Londra.. Elena non ti ricordi?"
Eleanor.. si! quel nome mi era famigliare! era l'ex ragazza di Louis, cioè stavano insieme tre anni fa prima che lei partisse per New York, come avevo fatto a non pensarci prima?
Io :"si, ora ricordo!"
Harry :"siete tornati insieme?"
Louis :"vogliamo riprovare a stare insieme.. appena l'ho vista giuro che il mio cuore stava battendo a mille, una sensazione che non avevo provato piu per nessuna ragazza!"
Summer :"aw, che cosa dolce!"
Louis :"però vi prego, non ditelo a nessuno. Non vogliamo farlo sapere alla stampa, o almeno solo per adesso.. Considerando anche che tra qualche mese inizia il tuor" 
Mi ricordai solo ora che non avrei rivisto Harry per un pò tra qualche mese.. ci stavo male solo a pensarci.
Io :"sono felice per te!" dissi sorridendo a Louis, che a sua volta mi abbracciò.
Louis :"però la prossima volta non spiatemi da dietro una cabina telefonica" disse ridendo.
Summer :"idea mia!"
Louis :"immaginavo!"
Summer :"ehi!"
Louis :"scherzo su!"
Summer :"BENE."
Louis :"mi fa paura!"
Io :"meglio che torniamo a casa, eh!"
Harry mi aiutò a portare il borsone della palestra e appena tornai a casa diedi la notizia della mia qualificazione alla gara ai miei genitori. Ne erano piuttosto felici ma al pensiero di andare a Doncaster li rendeva alquanto nervosi. 
Ora però dovevo lasciar perdere tutti i miei pensieri e concentrarmi sulla gara. Dovevo dare il meglio di me stessa.
Salii di sopra e intravidi un ciuffo di capelli.
Zayn :"buongiorno!"
Io :"buonasera casomai!" dissi ridendo dato che erano le 7.30 pm.
Zayn :"io mi sono appena svegliato! Summer dov'è?"
Io :"di sotto!" dissi continuando a salire le scale mentre lui le scendeva per raggiungere la sua ragazza.
Zayn :"gracias"
Io :"de nada!"
Liam :"ciao elena!" disse uscendo dal bagno.
Io :"ciao Liam!"
Liam :"abbiamo perso niall e tra poco dobbiamo iniziare le prove, Louis almeno c'è?"
Io :"sisi, niall non so dove sia, ma louis sta di sotto insieme agli altri!" dissi ridendo.
Liam :"mi tocca sempre a me recuperarli ogni volta!"
Io :"Niall lo troverai di sicuro in giro per casa!"
Liam sorrise e scendendo le scale incominciò a chiamarlo nuovamente.
Liam :"NIAAAAAAALL! vedi di muoverti che siamo in ritardo!"
Niall :"sono qui!"
Liam :"grazie grande genio! dove sei?"
Niall :"ma ci senti?"
Liam :"vabbè si fa niente, raggiungici in salotto!"
Niall :"sono impegnato ora!"
Harry :"Niall esci dalla cucina!"
Mia madre uscii sorridente e rispose :"mi sta aiutando a preparare la cena, non è un amore questo ragazzo?" disse accarezzando i capelli di Niall.
Zayn :"signora si sta mangiando della cioccolata!"
Niall :"nuo!"
Mamma :"non fa niente, rimane sempre un amore! Louis prendi esempio da lui!"
Niall sorrise divertito. c:
Liam :"mi ha chiamato Paul, dobbiamo andare allo studio, si è fatto tardi!" disse frettolosamente.
Incominciarono a correre come pazzi buttandosi sulla porta di ingresso.
Di sicuro non era il loro primo ritardo, lol.
Mamma :"tesoro mi aiuti tu a finire di preparare la cena?"
Annuii, e entrai in cucina.
Passammo il tempo a chiaccherare su come fosse andata la giornata e sulla gara. Ma ogni volta che dicevo che si sarebbe avuta a Doncaster lei diventava nervosa e mi guardava in modo protettivo. Capii che continuare insieme a Louis le nostre ricerche sul passato a Doncaster non sarebbe stato semplice.
Mia madre e mio padre non ci avrebbero lasciati un secondo da soli.
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Ehi :D se vi va, lasciate una recensione! <3 se volete seguirmi su twitter sono: @oned_smile, ricambio ovviamente! c: spero vi sia piaciuto questo capitolo! <3

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Capitolo 15
*** 15° capitolo ***


15° capitolo
 
Mamma :"tesoro puoi aiutarm ad apparecchiare la tavola?"
Io :"si, certo." andai verso il cassetto piu alto della cucina dove tenevamo i piatti.
Io :"mamma, alcuni piatti mancano" dissi prendendone solo un paio che trovai.
Mamma :"ah si, scusami. Stanno ancora dentro la lavastoviglia, mi sono dimenticata a toglierli da li."
Io :"ah va bene" dissi aprendone lo sportello e tirando accuratamente fuori i piatti.
Mamma :"Elena"
Io :"si?" dissi mentre ero impegnata ad apparecchiare la tavola.
Mamma :"li a Doncaster,appena finisci la gara torniamo a casa, non abbiamo preso un Hotel."
Io :"ma, io e lou non ci eravamo mai stati! perchè non ci fermiamo li per un weekend?"
Mamma :"non se ne parla. Possiamo andare a Manchester, oppure in Irlanda a trascorrere il weekend"
Io :"perchè spendere soldi?  per una volta che ci troviamo fuori Londra.."
Mamma :"no, li no. Ed è inutile discuterne."
Io :"non vi capisco." dissi senza controllare neanche le mie parole.
Mamma :"cosa c'è da capire? ne ho gia parlato con tuo padre, e questa è la nostra decisione. Non si discute."
Oggi mia madre i sembrava particolarmente 'fredda', ogni volta che usciva il discorso di Doncaster succedeva sempre cosi, ci dovevamo fare solo l'abitudine oramai.
Si erano fatte già le otto e mezza di sera e ancora Louis tornava a casa.
Mamma :"ma perchè dovete essere cosi irrispettosi?"
Io :"dovete?!"
Mamma :"dov'è tuo padre e tuo fratello? mica si azzardano a tornare!"
Io :"ma Louis è impegnato con la band, è normale un pò di ritardo! con tutti gli impegni che hanno!"
Mamma :"non mi interessa degli impegni! Non c'è mai a casa, e per una volta che c'è non torna in orario! mi sono stufata di questo comportamento!!"
Io :"mamma adesso calmati! lo chiamo io ok?"
Mamma :"poi mi sente tuo fratello!" disse ormai arrabbiata.
Sbuffai mentre presi il mio telefono dalla tasca dei jeans.
Composi il numero di Louis.
Louis :"pronto?"
Io :"louis, mamma è abbastanza arrabbiata. Dove sei?"
Louis :"sto per tornare, harry resta a cena da noi, dillo a nostra madre!"
Io :"ok. L'importante è che torni presto perchè sennò si sfoga su di me, e non vorrei prendermi qualche punizione per colpa tua!"
Louis :"ma non è colpa mia! Siamo stati fermati anche dalle fans e dai giornalisti oltre che fare le prove!"
Io :"lo so Louis, io ti do ragione ma nostra madre ancora lo capisce che sei un cantante di una band con degli impegni!"
Sentii la voce di Paul dall'altra parte del telefono richiamarli, cosi salutai velocemente Louis e chiusi la chiamata.
Io :"sta tornando, e oggi resta da noi Harry"
Mamma :"per Harry non c'è problema, è un angelo quel ragazzo!"
Una piccola risata mi scappò.
Mamma :"mi aiuta sempre! Cosa che Louis e tu non fate!"
Io :"ma ehi!"
Mamma :"è la verità!"
Io :"va bene se viene anche Summer?"
Mamma :"certo"
Sorrisi e la chiamai.
Poco dopo Summer bussò porta, mentre Louis e Harry ancora rientravano in casa e mia madre era piu agitata che mai, come sempre.
Summer :"buongiorno!"
Io :"buonasera casomai!"
Summer :"fa lo stesso! è qui il party? uh, che buon odorino!" disse andando dritta verso la cucina salutando poi mia madre.
Io :"per mangiare dobbiamo ancora aspettare Harry Louis e mio padre, ma tanto lui torna sempre tardi"
Summer :"ho una fame!! comunque le prove le hanno finite, ho sentito prima zayn!"
Io :"sisi, lo so.. Però sono stati bloccati dai fans!"
Mamma :"Elena, hai detto che stavano per arrivare ed è passata piu di mezz'ora!"
Summer :"arriveranno a momenti stia tranquilla!"
Mamma :"eh speriamo! Dopo mi sente!"
Io :"mamma, ti devi abituare all'idea che ormai Louis è famoso e non può sempre rispettare gli orari come faceva prima!"
Mamma :"lo so" disse lasciandosi scappare un singhiozzo, io e summer ci guardammo per un secondo insospettite dal comportamento di mia madre. Solo ora tutto era chiaro.
Non accettava il fatto che Louis fosse cresciuto cosi in fretta.
Io :"dai mamma.." dissi abbracciandola.
Mamma :"non ho-non ho niente" disse passandosi una mano sotto gli occhi per asciugarne le lacrime.
Summer :"tutti cresciamo, ed è una cosa che bisogna accettare.."
Mamma :"lo so, hai ragione. Scusatemi. Non voglio farmi vedere da Louis cosi."
Io :"dai tranquilla"
Appena finii di parlare sentimmo il campanello della porta, erano sicuramente Louis ed Harry.
Mia madre si afrettò ad asciugarsi le lacrime e sorrise.
Alla vista di Louis, le comparve un sorriso bellissimo e lo abbracciò mentre lui ci guardava un pò stranito.
Harry :"ciao summer!"
Louis :"ehi, ciao!"
Summer :"di buon ora!" disse scherzando.
Mamma :"mi avete fatto stare in pensiero!" disse però senza riuscire a rimanere seria e ridendo.
Harry :"ci scusi, ma ci hanno fermati le fans!"
Mamma :"sisi, lo so, tranquilli!"
Louis :"mi ha detto Elena che eri arrabbiata, scusami.."
Mamma :"tranquillo Lou, non fa niente!"
Louis :"comunque sta arrivando anche papà" disse posando insieme ad Harry la giacca sull'appendiabiti.
Mamma :"si sta mettendo brutto il tempo" disse guardando alla finestra.
Io :"wow! poco fa faceva persino caldo per essere inverno!"
Summer :"figo! diluvia fuori!"
Entrò totalmente bagnato nostro padre.
Mia madre lo aiutò a sistemarsi mentre noi raggiungemmo i nostri posti a tavola.
Io :"Patroclo quanto piove!"
Summer :"patroclo?!"
Io :"si! patrocloo!"
Summer :"aaaah sisi ceeeerto!"
Harry :"tutto ok elena?" disse bevendo un pò d'acqua.
Io :"ovvio! dai non ditemi che non conoscete Patroclo!"
Summer :"e agamennone!"
Louis :"aggiungiamoci pure achille và!"
Harry :"aaaah!! avete visto il film di Achille vero?"
Summer :"si! quello doppiato da marco papa! ce lo vogliamo vedere dopo cena?"
Harry :"non l'ho mai visto.. quindi si!"
Louis :"a me non dispiace rivedermelo! mi fa morire dal ridere!"
Io e summer esclamammo insieme :"PATROCLOO!"
Mamma :"tutto ok?"
Papà :"o avete qualche problema?"
Io :"non amate anche voi Patroclo?"
Mamma :"niente piu marco papa qui!" disse scherzando sedendosi a tavola insieme a mio padre.
Mentre mangiammo, mia madre esclamò :"Harry oggi va bene se dormi nella camera di Elena? perchè avevamo spostato la brandina fuori e si è totalmente bagnata e nella camera di Elena c'è un letto in piu, quindi.."
Harry diventò rosso, io quasi mi strozzai con il cibo.
Louis :"d-dormire insieme loro due?"
papà :"louis coniuga bene i verbi!" disse scherzando.
Louis :"ma mamma!"
Mamma :"non sarai mica geloso di tua sorella? E' Harry! ci possiamo fidare di lui! E poi c'è anche summer!"
Summer :"gli controllo io a questi due!" disse anche lei ridendo.
Harry intanto non smetteva di ridere mentre io arrossivo sempre di piu.
Finita la cena salii in camera mia con Harry.
Harry :”Elena non è buffo?” disse trattenendo le risate.
Io :”Un po’! Però per favore non dobbiamo far insospettire nessuno”
Harry :”tranquilla piccola” disse facendomi l’occhiolino.
Io arrossii mentre cercai di cambiare discorso.
Io :”ecco il tuo letto” dissi mostrandogli un letto che si sfilava da sotto il mio letto.
Harry :”posso farti una domanda?” disse sedendosi sul letto che gli avevo appena mostrato.
Io :”dimmi tutto”
Harry :”come mai hai due letti in una camera dove dormi solo tu?”
Io :”prima qui ci dormiva anche Louis quando eravamo piccoli, poi ha preso possesso di un’altra camera tutta sua, cosi è migliorata la vita di entrambi!” dissi scherzando. In realtà a volte mi mancava passare ore e ore la sera a parlare con mio fratello.
Harry :”ma Summer dove dorme?”
Io :”MAAAAAMMAAA!” urlai.
Mamma “che succede? Qualcuno è ferito?”
Io :”dove dormirà Summer?!” chiesi preoccupata.
Mamma :”in quel letto su cui è seduto Harry!”
Io :”e Harry?”
Mamma :”oh sentitela sbrigatevela voi!”
Io :”ma ehi!”
Harry :”io una soluzione ce l’avrei!”
Io :”oh, non voglio saperla!”
Harry :”eddai, ammettilo che ti piacerebbe!”
Io :”dormo con Summer io! Per te va bene?!” dissi rivolgendomi a Summer che aveva appena varcato la porta della mia camera.
Summer :”certo!”
Harry la guardò male, lol.
Summer :”aspetta aspetta aspetta.. adesso ho capito le intenzioni di Harry!”
Io :”anche io” grugnì.
Summer :”e lo trovo perfetto!”
Io :”summer, tu da che parte stai?”
Summer :”mi dispiace Elena, ma voglio godermi tutta la scena!”
Io :”CHE SCENA?!”
Harry :”la serata piu bella della tua vita!”
Summer :”eheh, mucho mucho!”
Io :”patroclo no!”
Harry :”oh si!”
Io :”siete dei perverti! Due perverti! Ecco! NO NO!”
Harry :”eddaaaaaaaai!” disse facendomi gli occhi dolci.
Io :”NO!”
Harry :”è testarda!”
Summer :”eh lo so, devi farci l’abitudine”
Io :”Summer non provare a dormire su quel letto!” dissi indicando il letto su cui si era seduto Harry.
Summer :”harry vieni un secondo qui!” disse mentre Harry si avvicinò a Summer.
Complottarono qualcosa a bassa voce, ne ero sicura!
Io :”Cosa. Vi. Siete. Detti.?” Dissi scandendo le parole.
Harry :”che dovremo andarci a vedere il film! Vengono anche gli altri ragazzi!”
Io :”allora perché dovevate dirlo a bassa voce?”
Summer :”esiste la privacy, no?”
Io :”ma non ce ne era bisogno?”
Harry :”per noi si! Siamo molto molto riservati!”
Gli guardai stranita, poi scesi di sotto facendo finta di niente.
Trovai Niall Liam Zayn e Louis già pronti per guardare il film, mentre mia madre metteva il dvd ritirandosi poi in camera sua.
Mamma :”chiamatemi se vi serve qualcosa!”
Niall :”ok!”
Louis :”eccovi finalmente!”
Io :”vediamoci patrocloo!”
Summer :”è un caso perso!”
tutti iniziarono a ridere.
Già all’inizio del film Niall rideva come un matto.
Liam :”niall non riesco a sentire niente!” disse dandoli un colpetto scherzoso sulla spalla.
Niall :”sto morendo!” disse la frase con molta difficoltà dato che era piegato in due dal troppo ridere.
Alzammo il volume della televisione dato che la voce di Marco Papa era coperta completamente dalle nostre risate.
Quando verso la metà del film morì Patroclo Niall io e Niall ci rimasimo cosi male che ci abbracciammo consolandoci, lol. Sembravamo un branco di matti.
Niall :”patrocloo!!”
Io :”pisolo!!”
Niall :”era troppo giovane!”
Zayn :”non dovevano scambiarlo per Achille!” disse facendo finta di piangere abbracciando Liam.
Liam :”Stava diventando il mio idolo!”
Harry :”ci mancherai!”
Summer :”Patroclo!!” disse ridendo ancora piu forte per le battute che fece poi Marco Papa in versione Achille.
Quanto posso stimare quell’uomo?
Niall :”servono altri pop corn! Mi devo riprendere dallo shock!”
Liam :”fratello anche io!”
Zayn :”mi aggiungo!”
Harry :”se proprio insistete, anche io!”
Niall :”oh!! Gli ho chiesti io!”
Zayn :”egoista sei!”
Niall :”nello no egoista, nello coccoloso” disse facendo la sua faccia da cucciolo abbracciando Zayn.
Appena finii tutto il film, i ragazzi ci lasciarono, rimanemmo solo noi quattro: Harry, io, Louis, e Summer.
Louis :”che ne dite di una partita di mezzanotte alla wii?”
Io :”ci sto!”
Harry :”sono prontissimo!”
Summer :”anche se sto mezza addormentata ci sto!”
Louis come sempre mi batteva in continuazione a Mario Kart, e finivo sempre per arrivare per ultima, ingiustizia!
Verso l’una e mezza, Louis ci augurò la buona notte e scrutò con lo sguardo me ed Harry. Non credo che li piacesse l’idea che io e Harry dormissimo insieme. Ma ehi! Non è colpa mia!
Salii sul mio letto, risposi a dei messaggi di Ross e Laura sul cellulare e poi lo spensi.
Io :”buona notte ragazzi!”
Summer si era messa accanto a me, e Harry stava nell’altro letto.
Summer :”buona notte!”
Harry :”notte!”
Dopo circa mezz’ora fui svegliata. Sentii qualcuno abbracciarmi. Mi girai piano e trovai i ricci di Harry accanto a me.
Summer si era messa nel letto di Harry. Ora capii il loro piano! Dovevano aspettare che mi addormentassi per scambiarsi i posti! Due geni, davvero!
Avrei voluto svegliargli per fare qualche ramanzina ma non ci riuscii. Mi sentivo benissimo tra le braccia di Harry, mi accorsi solo dopo qualche minuto che ero sveglia che il mio cuore batteva all’impazzata.
Io :”ti amo” sussurrai al suo orecchio, convinta che il signor Styles dormisse.
Ma ecco che vidi le sue fossette e le sue labbra incurvarsi piano in un sorriso. Sentii la sua mano stringere la mia portandola davanti a me.
Harry :”ti amo anche io Elena” disse dandomi un bacio sul collo.
Amavo i suoi baci.
Mi rigirai, e gli sorrisi.
Io :”allora sei sveglio!”
Harry :”si” disse sussurrando.
Sorrisi godendomi ogni suo particolare del suo viso. I suoi occhi e le sue fossette. Il suo sorriso che appariva chiaro e luminoso anche al buio.
Continuò a darmi piccoli baci sul collo, poi sulla guancia e infine uno sulle labbra.
Sentii nuovamente quei brividi percorrermi la schiena.
Lo abbracciai piu forte che potevo, ma ovviamente la mia potenza in confronto alla sua era pari a quella di un criceto.
Lui portò una sua mano sulla mia schiena, tenendomi stretta a lui.
Appoggiai la mia testa sul suo petto, mentre lui con l’altra mano mi accarezzava i capelli.
Ci addormentammo cosi, abbracciati l’uno all’altra. Avrei voluto fermare il tempo. Non volevo che arrivasse la mattina, volevo rimanere per sempre cosi, tra le sue braccia. 

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Capitolo 16
*** 16° capitolo ***


16° capitolo
Io :"louis, ho bisogno seriamente di parlarti."
Louis :"Cosa c'è? Hai combinato qualcosa?"
Io :"no"...
Louis :"devo coprirti per qualcosa che hai fatto che non vuoi dire, giusto?"
Io :"no, louis! ascoltami! è importante!"
Louis :"ti ascolto."
Io :"Io e Harry stiamo insieme, ci amiamo Louis. Non riusciamo piu a tenerlo nascosto."
Louis :"mi avete mentito? Elena mi hai mentito?! Si che lo hai fatto! Per tutto questo tempo? Perchè?" disse con gli occhi pieni di lacrime ma che mi guardavano con rabbia.
Io :"perchè.. non lo so! Non sapevamo scegliere ciò che era giusto!"
Louis :"non ti riconosco piu Elena, ne te ne Harry, è assurdo che non mi abbiate mai detto niente. Mi avete deluso."
Io :"Louis, ti prego"
Louis :"non voglio piu sentirti." disse uscendo di casa, sbattendo la porta con forza.
Io :"louis!" urlai con una voce soffocata dalle lacrime.
---------------------------
Harry :"Elena! ehi! che succede?"
Aprii di scatto i miei occhi, vidi Harry davanti a me, che mi guardava preoccupato mentre cercava di asciugare le mie lacrime. Ero abbracciata a lui sotto le coperte della mia stanza.
Mi accorsi di tremare sotto le sue braccia, lui mi strinse forte a sè.
Harry :"hai fatto solo un brutto sogno, non è successo niente. Non piangere."
Io :"era solo un sogno?" dissi sentendomi 'piu leggera'.
Harry annuii.
Io :"menomale" dissi ributtandomi sul mio cuscino a fianco ad Harry.
Harry :"devi stare tranquilla Elena. Che cosa hai sognato?"
Io :"niente, niente.."
Harry :"ma piangevi! mi sono spaventato, pensavo ti sentissi male o qualcosa del genere!"
Io :"ho fatto solo uno di quei brutti sogni, niente di preoccupante" dissi cercando di sorridere.
Harry :"Hai sognato Louis?"
Io :"come fai a saperlo?"
Harry :"dicevi il suo nome"
Io :"veramente?" dissi ora un pò imbarazzata.
Harry :"sì" disse sorridendomi.
Io :"beh si, ho sognato che facevamo una brutta litigata."
Harry rimase in silenzio ad ascoltarmi.
Io :"avevo deciso di dirgli tutta la verità, e lui l'ha presa molto male, mi ha urlato contro, ha detto che era deluso e se ne è andato" continuai a raccontare il sogno con sguardo perso e impaurito.
Harry mi abbracciò, aveva capito di cosa parlassi, del nostro segreto, e del nostro amore nascosto a una delle persone piu importanti per me.
Io :"è stato orribile Harry."
Harry :"ora non ci pensare piu, sta tranquilla Elena."
Mi riaddormentai tra le sue braccia.
La mattina seguente:
Summer :"SVEGLIA!"
Io :"buongiorno!"
Summer :"Ma chi è che sta russando come un elefante?"
Ci girammo verso il mio letto e vidimo Harry dormire profondamente.
Io :"ecco chi!"
Summer :"SVEGLIATI STYLES!" disse urlando al suo orecchio.
Harry :"che succede? state tutti bene?" disse allarmato.
Summer :"le mie orecchie no! Harry russi piu forte di mio nonno! E' impressionante!"
Harry :"io non russo! vero Elena?"
Io :"ehm.."
Summer :"oh, eccome se non russi! mamma mia!"
Harry :"ha parlato!"
Summer :"Io non russo! Vero Elena?"
Io :"oh ma insomma! perchè chiedete sempre a me?"
Niall :"Buongiorno!"
Io :"ciao Horan!"
Niall :"ehi Elena!" disse abbracciandomi.
Harry :"ehm, si, elena vieni qua."
Io :"harry?" dissi ridendo.
Niall :"Harry è poco poco geloso, eh?"
Harry :"io non sono geloso!"
Niall :"se vabbè, comunque Harry muoviti!"
Harry :"per quale assurdo motivo?" disse ancora seduto nel letto sbadigliando.
Niall :"Stasera abbiamo il concerto e abbiamo le prove, ricordi?"
Harry :"5 minuti.."
Niall :"dai Harry!"
Louis :"muoviti!" disse entrando in camera mia.
Harry :"mi amate oggi, proprio!"
Liam :"un'altra sgridata dai manager non la vogliamo quindi veloce!"
Harry :"come se fosse sempre colpa mia! Ad esempio, Zayn dov'è ora?"
Summer :"sicuramente in bagno"
Harry :"appunto, allora mi spiegate perchè ve la prendete tanto con me?"
Liam :"perchè lui ormai è un caso perso!"
Harry :"bene, anche io!"
Io :"Harry dai muoviti!"
Harry mi guardò :"ma da che parte stai tuuu?"
Io :"mi dispiace ma stavolta dalla loro!"
Liam :"eh brava Elena!"
Io :"grazie!" dissi ridendo.
Harry sbuffando scese dal letto, e andò verso il bagno ancora con gli occhi mezzi chiusi per il sonno.
Harry :"Zaaaaaaaayn!" urlava bussando ripetutamente alla porta.
Zayn :"un momento!"
Harry :"se facciamo tardi non date la colpa a me però!"
Niall :"harry! ancora li sei? ancora ti prepari? DAAAI!"
Harry :"Ma mi prendete in giro? C'è Zayn in bagno!"
Niall :"zayn muoviti anche tu!" disse sbuffando ormai spazientito.
Sentii i ragazzi urlare ancora per un pò mentre io aspettavo che il bagno si liberasse.
Guardai il calendario della cucina e domani avrei avuto la gara.
Avevo l'ansia a mille ma cercavo di mantenermi quanto piu calma possibile.
Harry :"stasera vi va di venire al concerto?" disse abbracciandomi da dietro dandomi un bacio sulla guancia.
Io :"ovvio" dissi sorridendogli e girandomi verso i suoi occhi.
Harry :"allora domani grande giorno!"
Disse andando verso il salotto dove avrebbe aspettato i ragazzi.
Io :"già.."
Harry :"non essere agitata!"
Io :"come fate voi non essere agitati il giorno di un concerto?" dissi piu incuriosita.
Harry :"quando facciamo concerti ci sentiamo a casa, ammetto che però prima del concerto nel backstage tutti siamo un pò agitati ma cerchiamo di restare tranquilli, fidati non è poi cosi male una volta che sei li! Tutta la tensione si scioglie"
Io :"ma almeno voi avete la certezza che andrete bene.."
Harry :"non è vero, non è questo che ci fa stare tranquilli, anzi quella certezza potrebbe diventare piu una pressione, cioè in paura, la paura di sbagliare qualcosa e di deludere tutti."
Io :"ma voi non potreste mai deludere i vostri fans"
Harry sorrise.
Io :"io invece ho questa paura, non mi sento all'altezza."
Harry :"elena, se ti hanno scelta vuol dire che lo sei. E' la tua prima gara importante, è normale essere agitata. Mi ricordo quando dovevo fare la mia prima audizione, ero nervosissimo, ma poi una volta che ero lì, sopra quel palco, tutto è cambiato. Mi sentivo piu tranquillo, capii da subito che quello era ciò che volevo fare. Mi sentivo a casa, e penso che anche per gli altri ragazzi sia stato lo stesso."
Io gli sorrisi, le sue parole erano bellissime, il modo in cui descriveva la sua passione per la musica mi colpii molto.
Louis :"Possiamo andare!" Disse spuntandoci da dietro il divano su cui eravamo seduti.
Io :"ciao ragazzi!"
Ricambiarono, e tutti e 5 i ragazzi uscirono velocemente da casa.
Summer :"Eleeeena?"
Io :"eccomi!" esclamai salendo le scale.
Appena salii le scale vidi Summer presa a mettersi un pò di matita.
Io :"si esce?" dissi sorridendo.
Summer :"ovvio, dovremo comprare qualcosa per il concerto di stasera!"
Io :"già.."
Summer :"ehi! che ti prende? Di solito sei un pò piu entusiasta quando usciamo per fare un pò di shopping!"
Io :"sono solo un pò nervosa"
Summer :"per domani?"
Io annuii.
Summer:" devi stare tranquillissima! fidati! e adesso goditi un pò di meritato riposo che poi la prossima settimana riaprono le scuole!"
Io :"oddio è vero! no!!"
Summer :"eh lo so, quindi approffiatiamo di adesso per uscire!"
Io :"hai ragione!" dissi ridendo.
Io :"però non prendere il motorino!"
Summer :"vuoi andare a piedi fino in centro?"
Io :"meglio!"
Summer :"mi offendo eh!"
Io :"ma sono io che ho paura dei motorini, lo sai!"
Summer :"cavolo Elena hai 17 anni!"
Io :"non giudicarmi!" scherzai.
Summer :"dai!" disse ridendo.
Appena uscimmo da casa, Summer mi costrinse per il motorino.
Summer :"sali!"
Io :"vai piano però!"
Summer :"si okay, però sali!"
Salii cautamente prendendo il casco.
Passai un'altro casco a Summer.
Summer :"devo per forza?"
Io :"si!"
Summer :"uffa!" disse mettendosi il casco.
Summer :"possiamo andare?"
Io :"piano, promettimi che non vai veloce!"
Summer :"oddio!" disse partendo senza il mio consenso andando a tutta velocità.
Io :"avevamo un patto nooooi!" dissi urlandole, per farmi sentire meglio.
Summer :"Stupidi patti!" disse ridendo.
Arrivammo dopo neanche 5 minuti in centro.
Io :"basta con i motorini!"
Summer :"e tu non fare la noiosa!"
Io :"ma potevamo avere un incidente andando a quella velocità!"
Summer :"non se lo sai guidare!"
Io :"oddio guarda li!" dissi indicando un negozio dove erano esposti in vetrina abiti bellissimi.
Summer :"quello è il negozio piu costoso di Londra, sei pazza?"
Io :"ma hai visto quei vestiti?"
Summer :"non ti ci puoi neanche avvicinare, costa tutto troppo!"
Io :"ma che ci costa guardare?"
Summer :"e va bene, va bene!"
Entrammo dentro il negozio, e rimasimo meravigliate per la bellezza di tutti quei vestiti.
Summer :"qui mi comprerei praticamente tutto, rispecchia il mio stile! E' incredibile!"
Commessa :"posso aiutarvi?"
Summer :"cercavamo due vestiti per andare ad un concerto, a me uno tipo di quegli che sono esposti in vetrina!"
Io :"vestiti però con un prezzo accessibile!" dissi scherzando.
Summer :"già!"
La commessa rise, e ci mostrò alcuni vestiti senza però dirci subito il prezzo.
Mentre Summer ne guardava un paio, io ne vidi uno stupendo, perfetto per me.
Era blu, che sfumava in azzurro piu chiaro verso la gonna che arrivava appena sopra le ginocchia.
Alla vita il tessuto si restringeva un pò per separare il corpetto dalla gonna che cadeva leggera sulle ginocchia.
Commessa :"una cosa bella del vestito è che non ha le bretelle e il colore è stupendo, non trova?"
Io :"già! è meraviglioso!"
Commessa :"vuole provarselo?"
Io :"magari!" dissi entusiasta.
Andai verso il camerino per provarmi il vestito, era semplicemente perfetto. Uno di quegli che avrei sempre desiderato avere.
Appena uscii dal camerino Summer esclamò :"Elena, devi assolutamente prenderti questo! ti sta benissimo! è perfetto!"
Commessa :"il colore si abbina anche ai tuoi occhi!"
Sorrisi.
Summer :"io ho trovato questo! ti piace?"
Io :"ma è stupendo!" dissi guardando il vestito di Summer, che sicuramente le stava alla
perfezione.
Commessa :"allora, avete scelto?"
Io e Summer esclamammo un 'Sì' deciso.
Quegli erano i vestiti giusti, ne eravamo sicure.
Ma ecco che i nostri sogni vennero infranti quando la commessa ci disse il prezzo.
Summer :"come non detto." sbuffò.
Io :"pago con la carta di credito!"
Summer :"Elena no, costano troppo!"
Io :"tranquilla" dissi sorridendogli.
Commessa :"Paghi tutti e due?"
Le diedi il mio documento prima di poter usare la carta di credito.
Io :"ma quanto vengono tutti e due?"
Ed ecco che la commessa ci disse un prezzo cosi alto che di sicuro non potevamo permettercelo.
Io :"uno sconto si potrebbe fare?" dissi speranzosa mentre Summer incrociò le dita sperando in una risposta affermativa da parte della commessa.
Commessa :"aspettate, ma tu sei Elena Tomlison?"
Anuii un pò stranita dalla sua domanda.
Summer :"e io sono la ragazza di Zayn Malik! ha presente? il cantante dei One DIrection!"
Io :"summer!"
Summer :"eheh!"
Commessa :"sisi! ora mi ricordo di voi! vi vedo sempre sui giornali e in televisione!"
Summer :"eh già! quindi ora ci fa lo sconto?"
Io :"summer!!"
Summer :"ci ho provato eh!"
La commessa rise.
Commessa :"facciamo un patto"
Summer :"ancora con questi patti! ahhh!"
Io :"ci dica!"
Commessa :"Mia figlia è una directioner, potreste fare un video ai ragazzi mentre dicono 'ciao Kate'?"
Io :"ma certo!"
Commessa :"e se potete portatemelo oggi pomeriggio dato che domani è il suo compleanno, e nel dvd dove c'è questo video, potete scriverci 'happy birthday Kate' e lo fate firmare dai ragazzi? in cambio i vestiti vengono a metà prezzo! Vi prego ragazze, è il suo sogno!"
Io :"ma non possiamo sfruttare i ragazzi.."
Summer :"ma si! io ci sto!"
Io :"summer!" esclamai.
Summer :"piacere!"
Io :"eddai!" dissi ridendo.
Alla fine fui costretta ad accettare il patto con la commessa e pagammo i nostri vestiti.
Mi chiamò al cellulare Louis.
Louis :"Elena dove siete? E' pronto il pranzo!"
Io :"stiamo per tornare!"
Tornammo in fretta a casa o altrimenti mia madre non si sa cosa avrebbe detto.
Liam :"avete fatto acquisti?" disse guardando le nostre buste appena rientrammo a casa.
Summer :"per il concerto di stasera!"
Zayn :"quanto avete speso?" disse ridendo.
Summer :"senti kebabbaro, noi sappiamo contrattare mooolto bene!"
Zayn :"ma cavolo quello è il negozio piu costoso!"
Disse guardando le etichette sulle scatole con i vestiti.
Summer :"già!"
Zayn sembò perdere 10 anni di vita quando cercò nel suo portafoglio la sua carta di credito e tirò un sospiro di sollievo quando la trovò.
Zayn :"per fortuna la carta di credito stavolta ce l'avevo io! Mamma mia mi stavo sentendo male!"
Summer :"esagerato!"
Zayn :"dopo l'ultima volta che mi hai finito tutti i miei soldi per comparti tutte le scarpe possibili è normale che abbia paura!"
Io :"e brava Summer!"
Summer :"la furbizia è nel mio DNA!"
Io :" comunque ci hanno fatto un bellissimo sconto!"
Summer :"tutto a metà prezzo!"
Harry :"come avete fatto?"
Summer :"ci hanno riconosciute!"
Louis :"ora è tutto chiaro!"
Summer :"Abbiamo fatto un patto con la commessa e beh dovreste farci un piccolissimo favore per una vostra fan!"
Niall :"avete fatto un patto quindi?" disse ridendo mangiando un pacco di patatine sul divano.
Io :"dovete solo fare un video salutando Kate, e autografarle il cd augurandole un buon compleanno, tutto qui!"
Harry :"voi due siete un pericolo quando uscite per fare shopping!"
Liam :"però dai questa volta non hanno fatto danni!"
Zayn :"ci vogliono solo sfruttare, pf!"
Io :"eddai ragazzi! E' per una buona causa!"
Zayn :"accettiamo solo perchè si tratta di una nostra fans!"
Summer :"e bravo il mio Zayn!" disse abbracciandolo.
Io :"perfetto vado a prendere la mia videocamera!"
Appena finiro di girare il video e autografare il cd, incaricammo mia madre per portarlo sul pomeriggio al negozio.
Quando finimmo di pranzare salii in camera mia per preparare il borsone per la palestra, oggi ci sarebbe stato l'ultimo allenamento prima della gara.
Mi accompagnò Summer, dato che doveva uscire anche con Zayn.
Appena entrai in palestra sentii le gambe tremarmi ma mi ricordai delle parole di Harry. Tutto sembrava difficile ora, ma poi la tensione si sarebbe sciolta. Dovevo solo crederci e stare tranquilla.
Allenatrice :"elena, sei pronta?"
Anuii.
Allenatrice :"oggi ti faccio scegliere da quale attrezzo partire, mi sento buona!" disse ridendo.
Optai per il corpo libero, l'unico mio punto forte.
Allenatrice :"Ok, va bene il salto! cerca però di tenere piu ritmo!"
Mi impegnai al massimo, cercando di dimostrare che ce la potevo fare.
Appena finii l'esercizio, le altre ragazze mi vennero incontro. Vidi la paura nei loro occhi, eravamo tutte terrorizzate per domani.
Cercai di tranquilizzarle con le stesse parole che mi aveva detto Harry e sembrò funzionare.
Poco dopo arrivò anche il nostro allenatore che ci rimise subito al lavoro.
Con la trave avevo sempre qualche difficoltà con l'uscita, dovevo solo perfezionare il salto e cercare di fare un esercizio pulito senza commettere errori.
Allenatore :"il tuo problema Elena, è che sei troppo insicura, te l'ho sempre detto"
Io :"lo so.." dissi ancora in piedi sulla trave abbassando lo sguardo. Ero consapevole di ciò che mi stava dicendo.
Allenatore :"ma tutti noi sappiamo che sei in grado di affrontare questo incontro molto importante domani, hai molte qualità, devi solo esserne sicura."
Io :"ma come faccio se non mi escono i salti come vorrei?" dissi buttanodmi di nuovo giù.
Allenatore :"Elena, non può uscirti tutto bene subito, le grandi ginnaste hanno lavorato per anni e anni, non si sono mai buttate giù, stessa cosa devi fare tu. Noto la tua insicurezza quando prepari il salto d'uscita. Ci stai troppo tempo ferma a pensarlo, e poi quando lo fai non ci metti la forza necessaria perchè parti già con la consapevolezza di sbagliare. QUesto è l'errore piu grande che tu possa fare."
Le sue parole mi fecero stare già un pò meglio, ci vedevo tanta verità in quel discorso che faceva a quasi tutte le sue allieve.
Passai qualche secondo per organizzare bene il salto e per prepararmi, presi tutta la forza necessaria e presi quella piccola rincorsa necessaria e tanto coraggio come non avevo mai fatto prima.
Allenatore :"ecco! questo si che era un salto pulito senza errori! brava!"
Sorrisi, soddisfatta.
Adesso mi sentivo piu forte, capii meglio le mie debolezze ma un lato di me era sicuro di dare il meglio domani. Ecco cosa intendeva Harry.
Finiti gli allenamenti ci fu un abbraccio di incoraggiamento di gruppo, per darci forza tutte insieme.
Preso il borsone mi diressi verso l'uscita della palestra e notai una macchina scura davnti a me, dove c'era appoggiato Harry sulla portiera.
Il mio sorriso si illuminò appena lo vidi li fuori ad aspettarmi e corsi incontro a lui, lasciando il borsone per terra.
Io :"grazie Harry"
Harry :"e per cosa?"
Io :"per tutte le tue parole e per i tuoi consigli, anche per essere venuto, per tutto"
Harry mi prese il volto fra le sue grandi mani, facendo incrociare i nostri sguardi per poi darmi un bacio bellissimo.
Harry :"Elena è meglio che andiamo adesso" disse allontandosi appena da me.
Io annuii.
Aprii la portiera anteriore della sua macchina, prese il mio borsone che mise nei sedili posteriori e poi lui risalii sull'auto a fianco a me.
Harry :"Elena.."
Io :"Dimmi"
Harry :"ti devo parlare di una cosa abbastanza importante."
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*commenti dell'autore*
Vi prego lasciate qualche recensione *fa la faccia da cucciolo* è veramente importante per me, anche per rendermi conto se vi possono interessare le mie storie o se c'è qualcosa che non va, accetto anche commenti negativi!
Se vi va, seguitemi su twitter e ricambio subito! o anche per chiedermi qualcosa, sono: @oned_smile <3
Al prossimo capitolo xx

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Capitolo 17
*** 17° capitolo ***


17° capitolo

Io :"Harry, non farmi stare in pensiero." Dissi incominciando ad avere paura.
Harry mi guardò con sguardo freddo, teso.
Harry :"Elena, credo che ci abbiano scoperti." ...
Mi immobilizzai. Ci hanno scoperti? Ora tutti sanno di tutto? Questo non poteva succedere, era impossibile.
Io :"Harry, in che senso?" mi accorsi di avere la voce tremolante quando dissi quella semplice frase impiegando piu del dovuto.
Harry :"Sono entrato su twitter, e ho visto che molte delle nostre fans si sono accorte del nostro amore. Ovviamente ha creato scandalo tra tutto il nostro fandom perchè tu sei la sorella di Louis."
Io :"c-come hanno fatto a sospettare di questo?"
Harry :"Hanno delle foto di noi due che camminiamo insieme o quando ti aspettavo fuori dalla palestra.. "
Io :"ma non puo' significare che siamo solo amici?"
Harry :"notano i nostri atteggiamenti e sguardi mentre stiamo insieme e Elena, anche se tentiamo di nasconderlo fidati che chi ci conosce e ci osserva bene se ne può facilmente accorgere."
Rimasi stupita dalle parole di Harry. Se sapeva di tutti questi rischi perchè ha accettato di continuare questa nostra relazione in segreto? perchè non siamo rimasti semplici amici?
Io :"Cosa succederà ora?"
Harry :"dobbiamo solo mantenere la calma, almeno finchè i manager non vengano a sapere di questo, magari li considereranno solo rumors e non succederà niente."
Distolse lo sguardo dalla strada e mi fissò negli occhi.
Harry :"Elena non voglio perderti."
Io :"neanche io, Harry. Ma ho solo paura della reazione dei manager e di.. Louis."
Harry :"Louis lo accetterà"
Io :"Harry lo so, e mio fratello e lo consco molto bene. Ma non accetterà il fatto che gli abbiamo mentito per tutto questo tempo!"
Harry :"abbiamo sbagliato, lo so."
Io sospirai e ripresi a parlare :"che facciamo ora?"
Harry :"quando stiamo fuori dobbiamo sembrare solo amici cosi che le fans non sospeteranno di noi.. e Louis, lui non sa niente. Le foto le hanno mandate solo a me, e se le vedrà su internet, il che è molto probabile, capirà che sono solo rumors, nulla di confermato. Odio questa situazione, e sopratutto odio mentire al mio migliore amico e alle mie fans ma io dei manager ho paura. "
Io :"che farebbero?"
Harry :"ci divideranno. E non dipende solo da loro. E' difficile."
Io :"allora, quando staremo fuori dobbiamo evitare di camminare vicini e dovremo sembrare solo amici, giusto?"
Harry annuii. "giusto."
Le mie mani picchiettavano sul sedile mentre quelle di Harry stringevano forte il volante dell'auto, si poteva notare la tensione in entrambi.
Appena rientrammo a casa, sembrava che tutti fossero ignari di tutto, ed era molto meglio cosi.
Louis :"ehilà! ben tornati!"
Io :"ehi Lou!" dissi abbracciandolo.
Ross e Laura erano già li, sarebbero ovviamente venute anche loro al concerto dei ragazzi.
Ross :"ehi ragazzi!"
Laura :"pronti per il concerto di questa sera!"
Zayn :"ovvio!"
Liam :"siamo nati pronti!" disse ridendo.
Summer rimase in silenzio a fissarmi. Forse sapeva qualcosa. Io e Harry ci tenevamo di nascosto mano per la mano, avrei voluto abbracciarlo ma sarebbe sembrato troppo strano ovviamente. Era tutto cosi assurdo.
Niall :"ragazzi è meglio se incominciamo a raggiungere i manager allo studio! Paul mi ha appena inviato un messaggio sul cellulare!"
Harry :"okay, allora ci rivediamo al concerto!" disse salutandoci con un cenno di mano mentre con l'altra lasciò la mia, per un attimo mi sentii incredibilmente vuota, avrei voluto urlarlo che lo amavo, avevo paura che potesse cambiare qualcosa o avevo paura che le fans avevano altre foto di noi, in cui si leggeva chiaro il nostro amore. Avevo seriamente paura e mi chiedevo se gli altri sapessero qualcosa, ma Louis di sicuro no. Almeno speravo.
Summer :"Elena, vieni un attimo qui" disse indicandomi un posto libero sul divano vicino a lei, Ross e Laura.
Mi accomodai tra di loro sotto i loro sguardi.
Io :"che succede? ho fatto qualcosa?"
Summer :"sei tu che ci devi dire che succede! Tu e Harry quando siete entrati eravate ehm.. diversi dal solito" disse guardando Ross e Laura cercando una loro approvazione. Annuirono e poi tornarono a guardarmi.
Io :"promettete che non ne fate parola"
Le ragazze mi guardarono piu preoccupate di prima.
Laura :"promesso."
Ross :"ora dicci!"
Io :"le fans incominciano a sospettare di e ed Harry."
Summer :"cosa?"
Io :"girano foto su internet di me ed Harry che camminiamo insieme o di lui che mi aspetta davanti la palestra.."
Laura :"ma girano solo su internet oppure anche nei giornali?"
Io :"credo che per adesso solo su internet"
Ross :"e dove le avete viste di preciso?"
Io :"io non le ho viste, le ha viste Harry, su twitter"
Summer :"non credo che allora arriveranno ai manager.. penseranno che siano solo rumors, ne girano sempre tanti su internet.."
Io :"lo spero anche io.."
Ross :"Louis però sembra che non sospetta di nulla.."
Io :"probabilmente non sa ancora niente.."
Laura :"o non si è ancora connesso su twitter!"
Io :"giusto.."
Summer :"ma non penso che le fans mandano delle foto a lui.. le invieranno solo ad Harry per confermare prima la cosa.."
Io :"ma lui potrebbe sempre vederle" dissi sentendomi gli occhi bruciare.
Summer :"tranquilla" disse abbracciandomi.
Io :"speriamo bene.. non voglio che Louis lo venga a sapere dagli altri"
Ross :"già, sarebbe la cosa peggiore"
Laura :"e finirebbe con il starci ancora piu male"
La nostra conversazione fu interrota dalla suoneria del mio cellulare.
Io :"pronto?"
Mamma :"Ragazze, vi passa a prendere tuo padre, io sono già li con i ragazzi, veloci perchè sta arrivando!"
Dopo aver chiuso la chiamata riferii tutto alle ragazze e per nostra fortuna eravamo già pronte. Certo, tutte tranne me che mi accorsi di avere ancora gli abiti del dopo palestra.
Summer :"tu vieni in tuta?" disse ridendo.
Io :"oh cavolo! me ne ero completamente scordata!"
Ross :"veloce! sali a preparti!"
Senza neanche rispondere corsi verso le scale, e da ragazza maldestra che ero, inciampai per la fretta sugli stessi gradini.
Summer :"tutto ok?"
Io :"sisi, sto bene!" dissi con voce poco convinta. Andai svelta in camera mia, frugai tra il guardaroba in cerca del vestito e dopo averlo trovato corsi velocemente nel bagno.
Non mi ero preparata mai tanto velocemente in vita mia.
Ok, forse il mio aspetto ora non era dei migliori dato che avevo messo il trucco tutto di fretta cosi impiegai piu tempo ad aggiustarmi che a prepararmi.
Ross :"Eleena!" disse bussando alla porta del bagno.
Io :"eccomi! sono pronta!"
Laura :"L'hai detto anche dieci minuti fa! ma che è successo ora?"
Summer :"ti serve una mano?"
Io :"nono! tutto apposto!"
Uscii dal bagno e le faccie delle ragazze dicevano tutto sul mio aspetto spaventoso.
Summer :"ok, per prima cosa è meglio struccarti perchè hai messo male la matita! ragazze a rapporto! veloci!"
Le ragazze corsero a prendere lo struccante mentre Summer tentava di aggiustarmi il resto del trucco, con la fretta avevo fatto un vero casino, devo ammetterlo.
Summer :"Ahh! abbiamo i secondi contati!" disse mentre mi toglieva la matita.
Ross :"sta per arrivare, questione di minuti! veloci!"
Io :"mi sta venendo l'ansia!!"
Laura :"no state tranquille che ce la facciamo!"
Summer :"no!! oddio!"
Io :"che succede?"
Summer :"sta ferma che sennò non tu riesco a mettere la matita!"
Ross :"su tranquille che non è successo niente! a proposito, bel vestito elena!"
Io :"grazie ross! anche il tuo!"
Summer :"ahhh Elena! Non muoverti cavolo!"
Io :"ok ora sto ferma!"
Summer :"eh!" disse mentre mi metteva nel modo piu preciso possibile la matita.
Sentimmo bussare alla porta d'ingresso, Ross scattò a correre per aprire insieme a Laura.
Io :"cavolo cavolo cavolo!" imprecai dall'ansia.
Summer :"ecco! ho finito! ora va moolto meglio!"
Io :"grazie summer!"
Ross :"Elenaa! c'è tuo padre! dobbiamo andare!" disse urlando dal piano di sotto.
Io :"arriviamo!"
Io e Summer scesimo in fretta le scale raggiungendo Ross e Laura.
Papà :"su veloci che sta per iniziare! e troveremo di sicuro casino se facciamo tardi!"
Noi ragazze annuimmo all'affermazione di mio padre e salimmo svelte in macchina.
Quando ci avvicinammo al luogo del concerto una marea di giornalisti e fans ci bloccarono il passaggio, cosi fummo costretti a scendere direttamente dall'auto mentre delle guardie del corpo ci stavano davanti.
Salutammo tutte le ragazze, Ross e Laura avevano le lacrime agli occhi perchè per loro era assolutamente una nuova esperienza andare nel backstage prima del concerto dei loro idoli, io e Summer invece li raggiungevamo quasi sempre quando potevamo, prima dei loro concerti.
La mia attenzione fu attirata da un gruppo di ragazze con un cartellone in mano in cui avevano scritto il mio nome e quello di Harry.
Summer :"Elena andiamo!" disse tirandomi per un braccio ma io continuavo a fissare quel cartellone con gli occhi lucidi.
Quando arrivammo nel backstage corsi tra le braccia di Lou, lui mi abbracciò, in uno dei nostri abbracci fraterni che adoravo.
Louis :"Elena tutto ok?"
Io :"certo!"
Louis :"perchè piangi?"
Io :"Non sto piangendo Lou!" dissi ridendo cercando di nascondere tutto.
Harry mi guardò, presto anche i suoi occhi divennero lucidi capendo tutto, ma non poteva avvicinarsi ora troppo a me, sotto lo sguardo dei manager che però avevo la sensazione che avessero visto qualcosa e sospettassero di me ed Harry.
Io :"buona fortuna ragazzi!"
Summer :"anche se ormai sappiamo già che farete un successo come a tutti i vostri concerti!"
I ragazzi risero ringraziandoci.
Niall :"oggi però ci sono piu persone!"
Liam :"niall è sempre cosi! Sono le nostre directioners!"
Niall :"ma ci sono anche piu giornalisti!"
Io :"niall tutto ok?"
Niall :"non sono nervoso, non lo sono! smettetela di guardarmi cosi! non sono nervoso!"
Liam :"amico, tutti siamo nervosi, sta tranquillo!"
Niall :"tu sei nervoso!"
Liam :"certo che sono nervoso! ma sono sicuro che andrà tutto bene perchè le nostre directioners ci supportano sempre, devi stare tranquillo Horan!"
Harry :"Devo ammettere però che sono particolarmente agitato anche io!"
Laura :"ragazzi tranquilli, siete sempre andati bene, state tranquilli!"
Ross :"noi vi amiamo, ragazzi"
Niall :"ma quanto sei dolce tu?" disse abbracciando Ross.
Io :"Harry, ricordati alle parole che mi hai detto prima degli allenamenti" dissi sorridendogli.
Harry ricambiò il mio sorriso avvicinandosi un pò di piu a me.
Io :"la tensione si scioglierà quando sarete saliti su quel palco, è li il vostro posto, la vostra seconda casa" dissi sorridendo ancora.
Harry mu abbracciò, senza pensare piu a niente.
Lo strinsi forte a me, lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.
Manager :"ragazzi andiamo! è il vostro turno!"
Summer :"buona fortuna ragazzi! e Malik, dai sempre il meglio di te, fa tremare tutti con i tuoi acuti" disse dandoli un bellissimo bacio, mentre Zayn sussurrò un 'grazie' abbracciandola prima di salire insieme ai ragazzi sul palco.
I manager uscirono dal backstage, l'ultimo rimasto era solo Harry che sembrò aspettare il momento adatto per riabbracciarmi.
Io :"buona fortuna Styles"
Ci guardammo negli occhi, quando le nostre labbra si sfiorarono, ci dammo solo un bacio veloce prima che lui sparisse dal backstage.
Harry :"ti amo Elena" sussurrò al mio orecchio prima di salire sul palco.
Raggiunsi poi le altre ragazze sedendomi insieme a loro. Il concerto stava per iniziare e puntualmente anche a me veniva l'agitazione. Amavo sentirli dal vivo, sentire le loro voci cantare insieme era magnifico. Ancora piu speciale erano le loro voci insieme a quelle di tutte noi directioners. Ogni concerto si trasformava nella giornata piu bella per tutti, era quasi magica l'atmosfera che ogni volta si creava.
Sentimmo le note di Up All Night, eccoli li, quei 5 angeli spuntarono sul palco con un sorriso bellissimo acclamati da migliaia di directioners.
Zayn :"grazie mille per tutto, per sostenerci insieme"
Niall :"siete pronte?"
In coro urlarono un si fortissimo seguito da urla. Il concerto era iniziato e i ragazzi erano piu favolosi, perfetti che mai. Mi rendevo conto di essere sempre piu orgogliosa di loro.
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*commenti dell'autrice*
scusatemi ancora se non ho piu aggiornato ma non so perchè, non riuscivo ad aggiungere nuovi capitoli :( comunque adesso ci sono riuscita e ho scritto per adesso molti altri, quindi oggi per farmi perdonare ne pubblico alcuni! Però vi prego, recensite, per me è molto importante sapere i vostri pareri, positivi ma anche quegli negativi.
Al prossimo capitolo xx

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Capitolo 18
*** 18° capitolo ***


18° capitolo
Liam :"Grazie mille per tutto il vostro sostegno!"
Questa frase provocò urla ancora piu forti, mischiate con le mie, mentre applaudivo a quei 5 ragazzi, prima che sparissero dal palco oscurato da luci scure.
Summer :"vado a raggiungere i ragazzi insieme a Ross e Laura! vieni con noi?"...
Io :"certo! arrivo!"
Mentre cercavo di raggiungerle, le persi di vista dato che mi ritrovai davanti praticamente tutte le directioner e giornalisti.
Io :"summer!" tentai di chiamarla, ma inutilmente dato che non mi poteva mai sentire.
Fan :"Ciao Elena! puoi fare una foto con me?" disse una ragazza alta piu o meno quanto me, con capelli lunghi e biondi.
Io :"ma certo!"
Dopo che un'altra ragazza ci scattò la foto, un gruppo di directioners mi vennero incontro.
Fan :"è vera la relazione tra te e Harry?"
Io :"n-non.."
Fan :"non puoi negare!" disse un'altra fan.
Io le guardai senza riuscire a dire niente, prima che delle altre mi venissero incontro.
Fan :"Sappiamo benissimo che siete fidanzati non potete negarlo! abbiamo le prove!"
Io :"ragazze.. adesso devo andare.. scusatemi.."
Paul :"Elena, vieni qui" Disse prendendomi il braccio e facendomi uscire dal punto in cui ero rimasta bloccata.
Mi portò fino al backstage, dove i ragazzi si stavano riposando prima di ritornare a casa.
Paul :"non puoi rimanere indietro da sola Elena!"
Io :"è che ho perso di vista le altre.."
Paul :"e le fans ti hanno bloccata, lo so"
Louis :"mi sà che avrai bisogno anche tu di guardie del corpo!"
Niall :"Ma Paul rimane nostro, eh!"
I ragazzi risero.
Summer :"la prossima volta ti portiamo con il guinzaglio!"
Disse scherzando abbracciata a Zayn.
Io :"addirittura?"
Summer :"eh, mi sa proprio di si!"
Laura :"sei rimasta subito in dietro!"
Mentre i ragazzi continuavano a parlare, delle voci occuparono la mia mente, quelle delle ragazze, delle fans. Sapevano tutto, e presto anche gli altri avrebbero scoperto qualcosa, ne ero certa.
Harry :"Elena?" disse avvicinandosi a me, sedendosi sulla panchina.
Niall :"ooooooh!!" passò velocemente i palmi delle sue mani davanti ai miei occhi.
Liam :"l'abbiamo persa!"
Io :"scusatemi!" dissi scuotendo la testa cercando di liberarmi dalle voci.
Louis :"tutto ok?"
Io :"si.."
Zayn :"mh, non credo!"
Io :"si, è tutto ok" dissi con un tono freddo e indeciso, neanche io credevo alle mie parole, figuriamoci loro.
Mamma :"Elena, Louis, torniamo a casa, perchè è già tardi e domani Elena ha la gara"
Io :"la gara?!"
Zayn :"sveeeglia!"
Io :"Oh cavolo, è vero" dissi portando la mia mano destra sulla fronte come stordita.
Louis :"andiamo a Doncaster!" disse guardandomi, con un sorriso bellissimo.
Io :"oddio.."
Louis :"tutto ok?"
Io :"doncaster.. gara.. fans.. urla.. oddio.."
Louis :"oh! Elenaa!"
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Mi risvegliai sul mio letto, con Louis che mi fissava.
Io :"che è successo?"
Louis :"che ne so! sei svenuta!"
Io :"cosa??" dissi in preda all'ansia.
Louis :"già.. forse è ansia.."
Io :"forse, che ore sono?"
Louis :"Le due e mezza di notte"
Io :"oh cavolo!"
Louis :"dormi, dai!" disse sorridendomi dandomi un bacio sulla fronte.
Io :"se ci riuscirò" dissi buttandomi sul cuscino.
Louis :"non pensare alla gara"
Io sorrisi mentre Louis si alzò dal mio letto.
Louis :"buona notte, Elena"
Io :"buona notte, Lou"
Sentii delle voci, di Louis che parlava con mio padre, probabilmente per dirgli che era tutto ok.
Piano piano quelle voci si affievolirono, fino quasi a scomparire nella mia mentre, mentre cercai di riposarmi, almeno per quel poco che mi rimaneva.
-----------
Harry :"sveglia!"
Aprii gli occhi, ritrovandomi quegli occhiono verdi che mi fissavano.
Io :"e tu che ci fai qui?" dissi ridendo.
Harry :"sono venuto ad augurarti la buona fortuna"
Io :"grazie mille Harry"
Harry :"e di che?"
Io :"sono fortunata ad avere un ragazzo come te" dissi a bassa voce guardandolo negli occhi, che si illuminarono alla mia affermazione.
Harry :"vai a prepararti che ti accompagno in palestra, noi ti raggiungeremo piu tardi a Doncaster"
Lasciai che le sue labbra sfiorassero le mie, prima di allontanarsi di scatto quando sentimmo Louis chiamarci.
Louis :"Elena! dai che tra poco devi partire! ti ho preparato già io il borsone!"
Io :"grazie Lou!"
Harry :"ho aiutato anche io, eh!"
Louis :"se vabbe"
Io rissi, accarezzandogli i ricci.
Harry :"Bel body" disse facendomi l'occhiolino.
Io risi, arrossendo.
Speravo solo di non deludere nessuno alla gara, dovevo dare il meglio di me stessa.
Mamma :"tesoro, sta tranquilla che tutto andrà per il meglio!" Disse fermandomi sulle scale mentre già pronta scendevo fino al soggiorno.
Io annuii, cercavo di nascondere tutta l'ansia, ma sentivo le gambe completamente tremarmi.
Io :"Louis posso fingermi malata?"
Louis :"ma sei pazza?" disse a bassa voce.
Io :"io non ce la faccio!"
Louis :"ma si che ce la fai! devi credere di piu in te stessa!"
Io :"non mi ricordo neanche come si fa a saltare! niente!"
Louis :"è solo la paura, va tranquilla, rilassati e pensa a divertirti!"
Harry :"ti stiamo vicini!"
Io :"grazie ragazzi" dissi sorridendo, mentre prendevo il borsone.
Harry e Lou mi accompagnarono fino alla palestra dove poi ci salutammo, prima che rientrassero nella macchina di Louis per tornare indietro.
Feci un bel respiro profondo, ero davanti la porta della palestra ma non mi decidevo ancora ad aprirla.
Poggiai la mano sulla maniglia, mentre sentivo il cuore battermi a mille.
*dai Elena, non tirarti indietro come fai sempre, apri quella cavolo di porta* pensai.
Prima ancora che potessi spingerne la maniglia la porta si aprii di scatto.
Kristen :"Elena finalmente!"
Io :"s-sono in ritardo?"
Kristen :"naaah, ma ti stavamo aspettando!"
Io :"ah!"
Kristen :"cos'è quella faccia? ti ho spaventata?"
Io :"nono! Lasciamo stare!"
Kristen :"dai vieni!" disse ridendo.
Allenatrice :"eccola"
Io :"salve" dissi facendo un cenno con la mano.
Le altre ragazze che si stavano tenendo allenate mi vennero incontro per salutarmi.
Allenatore :"Elena, non devi avere quella faccia peina di tensione, ma pensa a divertirti e a dare il meglio di te stessa ok?"
Io :"si.."
Allenatrice :"puoi riscaldarti un pò con noi se ti va, come va il polso?"
Io :"bene!"
Allenatore :"dai, posa la borsa e vieni un po' a riscaldarti almeno i muscoli"
Sospirai mentre anuii.
Allenatore :"iniziate con dei giri di corsa lenta"
Incominciammo a correre, quando una ragazza alla fine del giro mi fermò.
Cassandra :"ti vedo in pensiero"
Io :"beh.. credo sia ehm, normale.."
Sofia :"naah! tu non stai solo in pensiero per la gara!" La guardai stranita.
Io :"che intendi?"
Cassandra:"avanti, non fare la finta tonta, lo sappiamo tutti"
Io :"Cassandra, io.."
Cassandra :"non puoi mentire a noi se non sai neanche mentire a te stessa, ah e comunque, faresti bene a preoccuparti per la gara".
Cassandra era sempre stata una di quelle ragazze 'so tutto io' quelle con cui se le stai simpatica ti tratta bene ma se ti vede debole e ti prende di mira è la fine.
Io :"Ho fiducia in me stessa" dissi tutto d'un fiato.
Cassandra:"tu?" disse ridendo.
Io :"Cassandra, cosa c'è? perchè mi tratti sempre in questo modo?"
Cassandra :"non credo tu abbia le qualità adatte e non mi sembra neanche quasi giusto che tu sia famosa solo per essere la sorella di Louis, non lo meriteresti neanche"
Io :"cosa stai dicendo? E' colpa mia adesso?"
Kristen :"Elena lasciala perdere."
Gurdai Kristen che avanzava verso di noi.
Cassandra:"eccone un'altra" sbuffò.
Kristen :"Hai finito con questo atteggiamento?"
Cassandra :"e tu hai finito di difenderla sempre?"
Kristen :"E' una mia amica e tu non hai il diritto di trattarla cosi, non sei superiore agli altri"
Cassandra :"la tua amica potrebbe anche difendersi da sola." Disse voltando le spalle e dirigendosi verso il suo 'gruppetto di amiche'.
Io :"ha ragione"
Kristen :"non ha ragione Elena!"
Io :"dovrei difendermi da sola, ma non ne sono capace"
Kristen :"Lasciala stare, fa cosi con tutti"
Io :"grazie!" dissi sorridendole.
Lei ricambio il sorriso e disse :"allora? ti senti pronta?"
Io :"mmh.. dovrei ma no.."
Kristen :"E' normale avere paura, tranquilla"
Io :"Senti, posso farti una domanda?"
Kristen :"certo"
Io :"ma che cosa gira su di me? cosa intendeva dire Sofia sul fatto che io sono preoccupata piu per un'altra cosa?"
Kristen :"Elena, lo sai, ormai lo sanno tutti.."
Io :"anche tu, giusto?" dissi con voce tremante.
Kristen :"non capisco il motivo per cui tu ed Harry dobbiate nascondere il vostro amore, non lo capisco!"
Io :"è difficile.. non credo che i manager accetterebbero me e Harry come coppia"
Kristen :"solo perchè sei la ragazza di Louis?"
Io :"si.."
Kristen :"bah.."
Io :"cosa intendi con tutti?" chiesi preoccupata.
Kristen :"ne parlano su twitter.."
Io :"perfetto, direi.."
Kristen :"dai, tranquilla.."
Sorrisi, quando la nostra allenatrice ci richiamò.
Allenatrice :"forza che è ora di andare"
Raggiunsimo di fretta il pullman, presi i posti dietro, presi il mio iPod e le cuffiette. Partì What Makes You Beautiful, lasciai che le loro voci mi avvolgessero come in un abbraccio, mentre cercai di calmarmi.
"Elena, mi sa che ti è arrivato un messaggio!" disse una voce accanto a me, la riconobbi subito, era quella di Juliet.
Io :"ah, si eccomi!"
Juliet :"dormivi?"
Io :"quasi, questa notte non ho dormito per niente.."
Juliet :"scusami se ti ho svegliata.. ma ho notato che il messaggio era da parte di Harry e beh volevo sapere che diceva!" disse con voce squillante. Anche lei era una directioner.
Io aprii subito il messaggio :"Da: Harry. Come sta andando? siete già in viaggio? noi stiamo partendo adesso! Summer sembra agitata! non fa altro che parlare della tua gara e del fatto che è a Doncaster, non chiedemi il perchè! Ti amo piccola. xx"
Sorrisi leggendo il messaggio e Juliet quasi si commosse.
Juliet :"sapevo che voi vi amate!"
Io :"juliet per favore non dirlo a nessuno..anche se sospettano!"
Juliet :"nono tranquilla! giuro che non dirò niente del messaggio" disse sorridendomi.
Sorrisi anche io, mentre scrivevo il messaggio ad Harry. :"Tutto apposto! Noi credo che stiamo arrivando a Doncaster, sono troppo agitata! Grazie per il vostro sostegno, ti amo anche io Hazza. xx"
Juliet :"voi due siete dolcissimi!"
Io arrossii sorridendole mentre lei mi abbracciò. Juliet era una ragazza veramente molto dolce, la conosco da quando ho iniziato questo sport, e ci siamo sempre sostenute a vicenda durante qualche gara o allenamenti.
Arrivammo dopo dieci minuti già davanti la palestra.
Molta gente era già li fuori, e piano piano stavano prendendo posto negli spalti.
Io :"E' piu grande di quanto pensavo"
Cassandra :"Elena, vedremo che punteggio farai contro le americane! non avrai speranza!"
Io :"cassandra, siamo una squadra"
Cassandra :"spero di arrivare a fare la gara individuale" disse sogghignando.
Io sbuffai. Ma possibile che pensava solo a farsi notare?
Kristen :"Come ti senti?"
Io :"nervosa, ma bene!" dissi ridendo.
Kristen :"rientra tutto nella normalità!"
Io :"non ho speranza però contro le americane!"
Kristen :"credo che nessuno della squadra ne abbia molte, loro sono imbattibili.."
Io :"già.."
Kristen :"ma dobbiamo dare il meglio di noi"
Io :"quante squadre ci sono contro di noi?"
Francesca :"abbastanza!" disse raggiungendoci insieme a Lea.
Lea :"America, Russia, Romania e noi!"
Io :"non abbiamo speranze, sono delle squadre fortissime!"
Francesca :"ci mancava solo il Giappone ed eravamo finite!"
Lea:"se passiamo questa dobbiamo sfidarci con la squadra che arriverà al primo posto per avere un posto nella nazionale, non credete che sarebbe bellissimo?"
Io :"già! tutti ci conoscerebbero come la squadra 'nazionale', mamma mia.."
Kristen :"anche se poi gli allenamenti diventerebbero piu difficili"
Lea :"ma significherebbe che potremo sifdarci con le squadre piu forti al mondo, sarebbe stupendo"
Io :"entrare nella squadra di ginnastica artistica nazionale è sempre stato il mio sogno.. speriamo di farcela.."
Kristen :"stay strong and be postive, always!"
Io :"già!"
Lea :"e se come squadra non dovessimo farcela c'è sempre la gara individuale!"
Francesca :"ma ce la faremo anche come squadra! insomma, basta qualificarsi tra le prime tre"
Lea :"e poi ci siamo allenate molto, siamo arrivate fino qui, non possiamo mollare adesso"
Io :"ce la faremo" dissi sorridendo.
Mi sentivo ora piu sicura di me, anche grazie al loro appoggio.
Raggiunsimo gli spogliatoi, e mentre aprii il mio borsone notai un foglio messo sopra il mio body.
Lo presi incuriosita e incominciai a leggere.
:" Ti auguriamo una buona fortuna per la gara, tutti noi crediamo in te, ti vogliamo bene e saremo li a sostenerti.
Louis, Harry, Niall, Liam, Zayn, Laura, Summer, Ross.
P.s. Elena è stata mia l'idea del biglietto! (da Summer)"
Sorrisi, mentre una lacrima mi scivolò, riguardai ancora una volta le loro firme, non potevo crederci che sarebbero stati tutti li a sostenermi, volevo un mondo di bene, insieme formavamo una famiglia stupenda.
Ripiegai accuratamente il biglietto dentro la borsa, e presi il mio body.
Mi allacciai i miei capelli in una coda, presi dei ferretti per legare alcuni ciuffi che non ne volevano sapere di stare fermi, e uscii insieme alle ragazze.
Io :"buona fortuna ragazze"
Cassandra :"a te ce ne vorrà tanta!"
Cercai di non sentirla, mentre le altre ragazze mi abbracciarono.
Kristen :"cassandra, ancora? Siamo una squadra! lo capisci questo?"
Cassandra :"Ma scherzavo!" disse ridendo.
Lea :"ceeerto!"
Appena arrivammo nel campo gara mi bloccai, tutte noi. Non avevo mai visto tanta gente in vita mia, li a guardarci.
Tutti gli spalti erano pieni. C'erano fotografi e giornalisti nei bordi del campo, cercai con lo sguardo i ragazzi, ma non riuscivo a vederli.
"chi si rivede!"
Mi girai, e vidi Summer.
Io :"summer!" dissi abbracciandola.
Notai che dietro di lei c'erano tutti quanti, ci abbracciammo, mentre poi i ragazzi furono fermati dalle ragazze della mia squadra e anche delle altre squadre.
A pochi minuti della gara, le ragazze e i ragazzi mi salutarono dato che dovevano prendere posto negli spalti, Harry afferrandomi delicatamente il polso mi portò un pò piu in disparte.
Harry :"Dai il meglio di te, capito? E stai tranquilla, qualunque sia il risultato sarà sempre un successo" disse lasciando che le sue fossette comparissero sul suo volto perfetto.
Sorrisi, mentre lui mi abbracciò.
Sentii di nuovo le sue labbra sfiorare le mie, in un bacio bellissimo.
Harry :"ti amo"
Io :"anche io" Ci sossurrammo.
Niall :"Harry! Andiamo su!"
Harry :"ricorda, sta tranquilla"
Io :"certo!" dissi sorridendo.
Lea :"Elena! dai vieni!"
Tornai con le ragazze, ci sedemmo tutte su una panchina.
La gara era già iniziata e dopo la presentazione delle varie squadre toccò a una delle piu brave ginnaste americane a esibirsi nel corpo libero.
Io :"io ci rinuncio!" dissi continuando a guardare l'eleganza e la precisione dei movimenti della ginnasta.
Lea :"non è giusto che fanno partire le piu brave, perchè ci demoralizzano!"
Francesca :"io non ce la posso fare!"
Guardai lo sguardo di Cassandra, pieno di paura, ansia e tensione.
Io :"Cassie, tranquilla. Sei una bravissima ginnasta, non farti spaventare"
Cassandra :"dici sul serio?" disse sorridendo.
Io :"si!"
Cassandra :"scusami per prima.. è che lo sai, il mio carattere è fatto cosi.. anche tu sei una bravissima ginnasta"
Io sorrisi, lei ricambiò il sorriso.
Ero nervosissima, ma non volevo che l'ansia prendesse possesso di me. Non ora.
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ecco il 18° capitolo! per sbaglio ho aggiunto prima il 22, ma questo è il continuo del 17 <3

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Capitolo 19
*** 19° capitolo ***


19° capitolo
MI guardai intorno, cercando di distrarmi.
Vidi Summer Laura e Ross in prima fila, mentre i ragazzi erano in piedi dove c'erano anche dei signori che riprendevano la gara.
Quando Harry si accorse che lo stavo guardando lui mi sorrise, facendomi un cenno con la mano. Quel suo gesto mi ricordò quando avevo trovato delle difficoltà in palestra durante gli esercizi e lui con il suo... sorriso fu in grado di aiutarmi.
Sorrisi a questi pensieri, fino a quando i miei occhi ricaddero sulla ginnasta che stava gareggiando prima di noi, su i giudici e su le altre mie compagne di squadra che camminavano avanti e indietro nervose.
Lea :"ammetto di essere in ansia anche io"
Io :"è vero che andrai prima tu?"
Lea :"ehm, no.. "
Io :"e chi?"
Kristen :"tu"
Io :"io?"
Lea :"si"
Io :"passo!"
Kristen :"ma non puoi!"
Io :"non dopo di lei! eh!" dissi indicando quella ginnasta.
Cassandra :"è il corpo libero, avanti!"
Lea :"già infatti!"
Cassandra :"ce la possiamo fare"
Io :"forse!"
Lea :"forse no contro le americane però.."
Allenatrice :"Elena, tieniti pronta che tocca a te"
Io :"s-sono pronta.."
Mi girai poi verso le ragazze e scuotendo la testa dissi :"no, non lo sono affatto"
Marika :"coraggio"
Sospirai mentre fissavo tutto il pubblico che ci circondava.
Avevo un'ansia terribile, avevo paura di sbagliare qualcosa e di deludere tutti.
"ti sentirai come a casa quando sei nel posto giusto" quelle parole di Harry mi ritornarono in mente, mentre avanzavo verso i miei allenatori.
Allenatrice :"coraggio Elena"
Allenatore :"ti vogliamo dare fiducia, so che non ci deluderai"
Io :"e se sbagliassi qualcosa?"
Allenatore :"ricordati cosa ti ho detto proprio l'altro giorno in palestra. Devi essere piu sicura di te stessa."
Mi tolsi la felpa, lasciandola a fianco alle ragazze sulla panchina.
Lea :"buona fortuna!"
Io :"crepi.."
Kristen :"tu fai sempre del tuo meglio!"
Juliet :"coraggio" disse sorridendomi.
Le ragazze mi abbracciarono, prima che i miei allenatori mi richiamassero.
Sentivo le gambe piu pesanti del solito, per un momento mi sembrava di avere un grosso vuoto in testa, sentivo solo il cuore a mille, mentre faticavo persino a stare in piedi.
Allenatrice :"tra poco diranno il tuo nome, sei la prossima"
Allenatore :"e tu devi solo stare tranquilla e mostrare la tua grinta, ok?"
Annuii.
Giudice :"E per la squadra Londinese al corpo libero, Elena Tomlinson."
Andai verso il campo gara, sorridendo cercando di caricarmi al massimo di grinta e forza necessaria.
Sentivo tutti urlare con una serie di applausi. Cercai velocemente con lo sguardo i ragazzi ma non riuscii a vederli subito dato che la base stava già per partire.
Mi concentrai davanti a me, incominciai a correre per darmi la spinta giusta e per affrontare il mio primo salto. Chiusi per un momento gli occhi, quando mi pareva di volare, era una sensazione bellissima, che non avevo mai provato prima.
Sentivo sempre applausi, piu calorosi dopo quel salto, seguito poi da molti altri, finchè non conclusi il mio esercizio.
Non avevo commmesso errori. Era raro per me non commetterli. Sorrisi, sentendo urlare il mio nome probabilmente dalle ragazze, e godendomi per un momento quell'attimo di gloria che mi si era presentata. Ma la gara era appena iniziata.
La tensione di prima sembrò svanire quasi del tutto, quando gli allenatori mi abbracciarono non appena tornai dalle ragazze.
Lea :"sei stata bravissima!"
Kristen :"ho visto la faccia delle altre ginnaste, sembravi come una di quelle americane!"
Io :"non esageriamo dai!" dissi ridendo.
Anche alle parallele e alla trave andarono benissimo, le ragazze sono state veramente fantastiche, ed io piano piano riuscivo a riacquistare sempre piu coraggio.
Riuscivo a intravedere i ragazzi che applaudivano con un sorriso bellissimo e le ragazze a fianco a loro, anche loro che guardavano attente la gara.
Mancava solo il volteggio, quell'attrezzo che non ero mai riuscita a fare bene, o dove nell'ultimo periodo avevo trovato piu difficoltà.
Juliet :"hai paura?" disse sedendosi sulla panchina a fianco a me.
Io :"abbastanza.."
Juliet :"sei stata bravissima negli altri attrezzi, cioè non so se mi spiego ma hai ottenuto il massimo dei punteggi, non è cosa da poco!"
Io :"lo so, lo so.." dissi ridendo mentre la ringraziai per il suo sostegno.
Juliet :"guarda Harry!" disse indicandomelo.
Alzai lo sguardo e lo vidi fissarmi, non appena i nostri sguardi seppur in lontanza si incrociarono, sorrise, mostrando le sue fossette.
Giudice :"Elena Tomlinson per la squadra Londinese!"
Io mi avvicinai tremolante nel campo gara, avevo dietro di me i miei allenatori, a destra le ragazze della mia squadra sedute sulla panchina e ha sinistra i ragazzi, Ross, Laura e Summer, e poi beh mia madre che urlava il mio nome mentre mio padre mi indicava continuamente.
Feci un respiro profondo mentre fissavo l'attrezzo. Mi sentivo insicura, peggio di prima. Sapevo che qualcosa sarebbe andato storto.
Cercai di scacciare via i brutti pensieri, e mi concentrai solo sull'esercizio. Sentivo le gambe quasi molleggianti, non ne volevano sapere di iniziare a correre.
Quando però mi decisi a prendere la rincorsa, cercai di metterci tutta la mia forza, poggiai le mani sull'attrezzo appena lo sfiorai per compiere il salto, ma durante tutto questo sentii un dolore tremeno alla gamba, quindi cercai di darmi la spinta solo con le braccia.
Dopo aver compiuto il salto, appena poggiai a terra, il dolore che avevo sentito prima si riaddoppiò, facendomi cadere a terra.
Allenatrice :"Elena!"
Allenatore :"dove senti dolore?"
Io :"qui" dissi con voce bassa indicando la zona dalla caviglia fino al ginocchio.
Harry :"Elena va tutto bene, tranquilla" alzai lo sguardo quando mi accorsi che Harry mi aveva raggiunta.
Io :"tranquillo" dissi accennando un sorriso.
Allenatore :"ragazzo mi aiuti a tirarla su?"
Harry annuii, e si mise un mio braccio attorno il suo collo aiutandomi a rialzarmi.
Giudice :"succedono spesso questi infotuni, ma sicuramente non sarà nulla di grave, giusto?" disse rivolgendosi alla mia allenatrice.
Allenatrice :"si tratta solo di uno strappo muscolare, nulla di grave, sta bene!"
Giudice :"purtroppo dobbiamo considerlarla come penalità, ma il risultato è molto buono perchè nel salto c'è stata abbastanza precisione!" appena comparì sul tabellone il voto, ne fui soddisfatta e tirai un sospiro di sollievo perchè nonostante tutto era andato bene, e fu seguito da un'altro applauso.
Sorrisi mentre mi fecero sedere su una panchina dove le ragazze mi fecero posto.
Harry :"come va?"
Io :"fa meno male da seduta" dissi ridendo.
Harry :"sei un genio! Dico, ti fa male lo stesso la gamba?"
Io :"solo un pò il polpaccio"
Quando girai lo sguardo vidi Juliet sorridermi emozionata di avere Harry a pochi centimetri da lei, ma cercava di tenersi calma perchè sapeva che non poteva far capire ad Harry che lei sapeva tutto.
Allenatore :"Hai un ragazzo d'oro!"
Io e Harry ci guardammo arrossendo e sorridendo.
Allenatore :"ragazzo, puoi andare a chiamare il medico? dovrebbe essere da queste parti!"
Harry :"certo! torno subito!"
Allenatore :"grazie mille!"
DALLA PARTE DI HARRY:
Mi guardavo un pò spaesato intorno, non conoscendo la gente che avevo li davanti, iniziai a domandare chi di loro fosse un medico.
Io :"mi scusi, è un medico?"
X :"nono, sono l'allenatore della squadra americana"
Io :"oh, okay.. ehm, mi scusi!"
X :"si figuri"
Ok, perfetto. Non riuscivo a trovare un santo medico.
Io :"ehm, è un medico?"
X :"ragazzo, no lavoro per la sicurezza."
Io :"ho sbagliato, ehm arrivederci e.. buona sera!"
X :"E' giorno."
Io :"buona giornata allora!"
X :"certo che sei strano, eh!"
Bellissimo. Ora sono anche strano! Ma che cavolo, non è di certo colpa mia, i medici dovrebbero essere nelle vicinanze non sperduti in mezzo a tutti!
Louis :"Harry! Eccoti! come sta mia sorella?"
Io :"bene! dicono che non sia nulla di grave.."
Louis :"come sarebbe a dire 'dicono'?"
Io :"sto cercando un medico Lou!"
Louis :"intanto vado da lei"
Io :"vaa bene, io torno subito!"
Louis :"ragazzi venite?"
Summer :"ovvio!"
Laura :"aspettatemi!" disse scendendo gli scalini insieme a Ross e Summer su cui erano seduti.
Mi voltai e continuai a camminare cercando tra la gente, quando sentii qualcuno toccarmi la spalla richiamando la mia attenzione.
Io :"è un medico?" chiesi speranzoso.
X :"piacere, Lauren. E si, sono un medico"
Era una donna abbastanza alta, poteva avere sulla quarantina di anni.
Io :"piacere Harry Styles" dissi sorridendo porgendole la mano.
Lauren :"lo so, Elena dov'è?" disse sorridendo.
Io :"come fa sapere il suo nome?" chiesi sorpreso.
Lauren :"oh, beh, ho provato ehm.. a indovinare!"
Io :"si?" disis sempre piu stranito.
Lauren :"e poi, lo sanno tutti che è la sorella di Louis quindi!"
Io :"ah! E' una fan?"
Lauren :"io? oh no, beh mi piace ascoltare la vostra musica e.."
Io :"va bene, stia tranquilla! Comunque è meglio se andiamo da Elena!"
Lauren :"giusto"
Quella donna aveva un qualcosa di strano. Nascondeva qualcosa o forse sono solo io che mi faccio sempre un sacco di paranoie e problemi.
DALLA PARTE DI ELENA:
Vidi Harry e una donna arrivare, probabilmente aveva finalmente trovato un medico, lol.
Quella donna mi si avvicinò con occhi lucidi e con un grande sorriso.
"Elena!" esclamò abbracciandomi.
Io :"ehm, ciao..è lei il medico?" chiesi imbarazzata guardando Harry che annuii.
Lauren :"si sono io! Mi chiamo Lauren!" disse senza smettere mai di sorridere.
Allenatore :"crediamo si sia presa una storta o uno strappo muscolare sulla gamba sinistra, è probabile?"
La donna mi prese piano la gamba, visitandomela e notando che non avevo per fortuna nulla di grave.
Lauren :"ha preso solo un piccolo strappo, assolutamente nulla di cui preoccuparsi, capita sempre qui!"
Sorrisi piu sollevata.
Allenatrice :"meno male però che Elena ha finito di gareggiare per oggi, cosi non sforza neanche la gamba"
Lauren :"già!"
Mentre si stava alzando sempre sorridendo, incrociò lo sguardo con quello di Louis che era seduto accanto a me.
Lauren :"ciao Lou!" disse prendendogli le mani dolcemente facendosi scappare una lacrima.
Louis la guardò stranito, dato che nessuno di noi l'aveva mai vista prima d'ora.
Allenatore :"adesso ho capito chi è lei! aveva una faccia conosciuta!"
Lauren :"si?" disse ridendo.
Allenatrice :"allena la nazionale vero?"
Lauren :"esatto!"
I ragazzi poi si avvicinarono a Lou, mentre ridevano.
Lauren :"ciao ragazzi!"
Niall :"saalve!"
Liam :"buongiorno!"
Zayn :"non so chi lei sia, però, buongiorno anche a lei!"
La donna 'misteriosa' rise, lasciandoci andando verso le varie sedie vicino gli spalti.
Io :"ehm, Louis, chi era quella donna?"
Louis :"Non ne ho piu la minima idea.."
Niall :"secondo me è una nostra fan! potrei chiederle se ha del cibo?"
Zayn :"dici sul serio? abbiamo mangiato prima!"
Liam :"casomai sono io quello che dovrebbe mangiare qui!"
Summer :"Ma avanti! non credo che lo chiederà mai!"
Niall :"mi state sfidando?"
Ross :"Niall dai! diciamo sul serio!"
Niall :"pff."
Laura :"ho dei panini dentro la borsa che avevo preparato per il viaggio se vuoi ho quelli, aspetta.. ma.." Laura fece una faccia sorpresa quando cercando i panini non li trovò.
Laura :"mi sà che ci avevi già pensato vero?"
Niall :"molto buoni erano i panini al tonno! very good."
Ross :"Non posso crederci"
Niall :"sul serio?"
Ross :"no okay, me lo sarei aspettata ma.."
Niall :"lol"
Harry poi venne a sedersi accanto a me, poggiandosi sulla mia spalla, mentre rimanevamo in silenzio.
Harry :"sei nervosa?" disse interrompendo il mio silenzio.
Io :"abbastanza.."
Harry :"sei stata bravvissima, questo lo sai?"
Io :"no harry.. hai visto che figura che ho fatto al volteggio? ma per favore.. Non ho speranze.."
Juliet :"Elena, vuoi che ti picchio?" disse sedendosi dall'altro lato accanto a me.
Harry :"visto? Qualcuno che mi da ragione!"
Juliet rise.
Giudice :"un attimo di attenzione, prego"
Tutte le voci della palestra si azzittirono.
Giudice :"nelle qualificazioni per squadre al primo posto c'è la squadra Americana!"
Tutti gli applausi paritrono per loro, mentre dei fotografi facevano delle foto alla squadra soddisfatta.
Mentre la premievano gli applausi non finirono, neanche quegli da parte della mia e delle altre squadre, se li meritavano tutti.
Noi ragazze ci riunimmo e ci abbracciammo, sapendo che era difficile poter essere tra le prime tre, ma la speranza è l'ultima a morire, no?
Allenatori :"dai ragazze che ce la facciamo"
Giudice :"al secondo posto la squadra londinese!"
Appena sentimmo quella frase il mio cuore sembrò scoppiare dalla felicità, le ragazze urlavano, ci abbracciammo unite tra di noi, e poi abbracciammo gli allenatori che erano chiaramente soddisfatti del risultato raggiunto.
Eravamo entrate tra le prime tre squadre, ci saremo potute sfidare con le squadre piu forti, non ci sembrava vero tutto ciò che ci stava accadendo.
Anche i ragazzi si alzarono da dove erano seduti iniziando ad applaudire soddisfatti e felici del risultato che avevamo ottenuto.
Tutte noi non smettavamo di piangere dalla felicità, era veramente una situazione incredibile e le emozioni sono impossibili da descrivere. Ci sentivamo orgogliosi e soddisfatti, ce l'avevamo fatta.
Al terzo posto poi si classificò la romania; e dopo aver finito le varie foto e premiazioni tornammo ai nostri posti, i nostri allenatori ci guardavano soddisfatti, mentre noi non riuscivavamo piu a dire nulla per la troppa emozione che stavamo provando.
Adesso ci sarebbero state le classificazioni individuali, ma ormai non contavano per noi piu di tanto, l'importante è che ce l'avevamo fatta, come squadra.
Però devo ammettere che eravamo tutte ugualmente nervose per le classificazioni che sarebbero venute a momenti.
"Al primo posto, nel corpo libero.. dalla squadra londinese, Elena Tomlinson!"
Per un momento non capii piu niente. Rimasi quasi immobilizzata quando vidi le ragazze urlare abbracciandomi, le ragazze e i ragazzi alzarsi applaudendo e urlando il mio nome.
Allenatrice :"complimenti Elena!"
Io :"non posso crederci!"
Sentivo il cuore completamente scoppiarmi, le lacrime cominciarono a uscirmi senza che potessi controllarle. Non ci potevo credere. Sembrava letteralmente tutto un sogno.
 

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Capitolo 20
*** 20° capitolo ***


Appena finirono le premiazioni corsi tra le braccia di Harry e Summer.
Harry :"sono orgoglioso di te"
Summer :"bel lavoro elena!"...
Io :"grazie!" dissi abbracciandoli mentre i ragazzi e le ragazze corsero ad abbracciarmi. Non potevo ancora crederci.
Summer :"come va la gamba?"
Io :"meglio! non la sento piu!" dissi ridendo.
Summer :"come non la senti piu?!"
Io :"intendo, non fa piu male!"
Summer :"ahhh!"
Io :"grazie.." dissi abbracciandola.
Summer :"e di che?"
Io :"per sostenermi sempre"
Summer :"Non mi devi ringraziare!" disse abbracciandomi anche lei.
Louis :"e brava mia sorella!"
Niall :"sei stata bravissima!"
Io :"grazie ragazzi!"
Laura :"io mi chiedo, come cavolo fai?"
Io :"è da quando ero bambina che pratico ginnastica, ti ci abitui!" dissi ridendo.
Ross :"ho fatto taaanti video!"
Liam :"uh! anche io!"
Zayn :"solo a me si era scaricato il telefono?"
Io :"tranquillo!" dissi ridendo.
Zayn :"ma tranquilla, ho usato la macchinetta di Summer!"
Summer :"senza chiedermelo, ma vabbeh per una giusta causa!" disse dando un colpetto sul braccio di Zayn.
Poco dopo mi vennero incontro anche i miei genitori che mi abbracciavano; forse era la prima volta che li vedevo cosi orgogliosi di me.
Allenatrice :"Elena puoi venire un attimo?"
Io :"certo arrivo!"
Allenatore :"però anche insieme ai tuoi genitori"
Ci guardammo un pò perplessi ma annuimmo.
Allenatrice :"orgogliosi di vostra figlia?"
I miei genitori annuirono con un sorriso bellissimo e soddisfatto, mentre seguivamo i miei allenatori che ci portarono davanti a una cattedra dove c'era ad aspettarci quella donna tanto strana che avevamo incontrato prima.
Papà :"tesoro, ma lei è.."
Mamma :"non posso crederci. Dobbiamo allontanarci da qui."
Io :"cosa bisbigliate?" chiesi incuriosita.
Lauren :"ciao elena!" disse sorridendo, ricambiai il saluto con un cenno di mano e un sorriso.
Lauren :"soddisfatta degli obbiettivi raggiunti?"
Io :"molto!"
Allenatore :"potete firmare questo documento? permetterà a vostra figlia di entrare ufficialmente a far parte della squadra nazionale e di poter partecipare a diverse gare che poi saranno comunicate quando ci saranno."
Papà :"ma se dovesse lasciare la ginnastica?"
Io :"papà!" dissi in tono di rimprovero stupita dalla sua affermazione.
Allenatore :"ricomincierà da questo punto preciso quando vorrà, ma spero che non la lasci.."
Allenatrice :"continuerà comunque ad allenarsi nella nostra palestra di sempre, ma seguita dall'allenatore della squadra nazionale"
Mamma :"giusto.. firmiamo?"
Ero curiosa di conoscere il mio nuovo allenatore, cosi guardai piena di ansia i miei genitori aspettando che firmassero.
Vidi mio padre chinarsi al tavolino per firmare sul foglio, per poi passare la penna alla mano di mia madre che firmò a sua volta.
Sorrisi emozionata, mentre mia madre mi diede un bacio sulla fronte, mentre mio padre mi diede un colpetto sulla spalla.
Lauren :"piacere, sarò il nuovo allenatore"
La donna guardò i miei genitori come se li conoscesse, loro erano molto freddi ma anche stupiti, io ovviamente in quel momento lo ero ancora di piu. Lei? Lauren? quella donna misteriora per noi, sarebbe stata la mia allenatrice?
Mamma :"si può ritirare la firma?"
Io :"mamma ti prego!" dissi guardandola delusa, lei abbassò lo sguardo.
Allenatore :"vuole proprio?"
Mia madre guardò mio padre, poi guardarono me.
Mamma :"no, lasci perdere, rimanga tutto come qualche secondo fa"
Allenatore :"va bene!" disse piu sollevato.
Allenatrice :"è un passo determinante per la carriera di vostra figlia, non c'è motivo di avere ripensamenti, lei ha lavorato molto per arrivare fino a questo punto!"
Papà :"lo sappiamo, e infatti lasciamo tutto com'è, lasciamo la firma."
Allenatore :"sei ufficilamente nella squadra nazione!"
Allenatrice :"ce l'hai fatta Elena!"
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Louis :"Andiamo?"
Io :"dove?" chiesi sistemando le mie cose nella mia stanza dell'albergo.
Louis :"a scoprire qualcosa sulla nostra famiglia!"
Io :"louis.. ma come facciamo? ci sono i nostri genitori qui.."
Louis :"è da quando sei uscita dalla palestra che ti vedo piu strana e non è piu solo felicità che è quella che dovresti avere ancora adesso!"
Io :"ma certo che sono felice! è che sto pensando ad un'altra cosa, tutto qui"
Louis :"a cosa?"
Io :"niente Lou.." dissi scuotendo la testa facendo scacciare i pensieri di quella donna Lauren.
Louis :"Elena avanti, dimmi che succede!" disse guardandomi negli occhi. Tentai di abbassare il mio sguardo ma lui teneva le sue iridi fisse su di me, non riuscivo mai a sfuggire al suo sguardo.
Io :"Lauren, te la ricordi?"
Louis annuii.
Io :"ecco, lei conosce i nostri genitori, e beh, sarà la mia allenatrice, bello vero?"
Louis :"COSA?" disse sgranando gli occhi incredulo.
Io :"hai sentito bene.. E a quanto pare non ha buoni rapporti con loro, avresti dovuto vedere i loro sguardi!"
Louis :"ma come fa a conoscerli? dai Elena è impossibile!"
Io :"Louis non so a te, ma quella donna sa qualcosa"
Louis :"su quella videocassetta?"
Io :"ha gli stessi occhi di quella donna Lou! non riesco a dimenticarmeli!" dissi incominciando ad alzare di piu la voce facendo aventi e indietro per la stanza, la situazione in cui mi ero cacciata mi stava facendo impazzire e tutta per colpa di quella assurda videocassetta.
Louis :"calma.. ci deve essere una spiegazione logica.."
Io :"no! o forse si!"
Louis :"Elena ragiona.. molti hanno gli occhi simili e.."
Io :"Louis no cavolo! no!"
Louis mi abbracciò sossurrandomi che andava tutto bene.
Louis :"ti va di andare a cercare la verità?"
Io :"ho paura della verità."
Louis :"non devi averne. L'affronteremo insieme, non sei sola, capito?"
Io annuii.
Louis :"ti proteggerò io, servono a questo i fratelli maggiori, no?"
Sorrisi abbracciandolo, tenendolo stretto a me.
Io :"grazie Lou"
Louis :"di nulla"
Io :"però dovremo distrarre i nostri genitori.."
Louis :"ci aiuteranno i ragazzi!"
Annuii, fidandomi delle strane idee di mio fratello.
Uscimmo dall'albergo e i ragazzi e le ragazze erano sotto ad aspettarci.
Louis si guardò intorno e vide che i nostir genitori non erano per il momento nelle vicinanze.
Io :"Ci dovete fare un grandissimo favore"
Zayn :"di che si tratta?"
Summer :"uh! mi piacciono le cose segrete!"
Louis :"dovete distrarre i nostri genitori quando cercheremo di allontanarci dall'albergo"
Io :"E' per una buona causa!"
Harry :"posso venire con voi?"
Io :"Harry ti spiegherò tutto dopo, tu per ora sta con i ragazzi!" dissi avvicinandomi al suo orecchio dicendo il tutto a bassa voce.
Harry mi guardò ansioso, non gli piaceva quando non era accorrente di qualcosa, ma capii che per il momento doveva solo aiutarci.
Poco dopo arrivò nostra madre.
Mamma :"Elena, Louis, potreste venire ad aiutarmi a sistemare le valigie?"
Niall :"signora la aiutiamo noi!"
Mamma :"ma no ragazzi, devono essere loro!"
Summer :"ma Elena sarà stanca e poi vuole stare un pò con suo fratello! la aiutiamo noi!"
Liam :"e magari poi l'accompagniamo in qualche bar o pizzeria dato che dopo il viaggio non ha ancora mangiato niente!"
Zayn :"già, magari anche con suo marito!"
Mamma :"ragazzi siete gentilissimi ma.."
Ross :"niente ma! è perfetto dai!"
Mamma :"non mi sembra giusto che loro si riposano e voi dovete fare il loro lavoro!"
Laura :"oh dai! vorremmo tanto poterla conoscere meglio! Ha bisogno anche lei di riposarsi no?"
Mamma :"siete troppo gentili"
Liam :"lo sappiamo!" disse ridendo.
Mamma :"allora chiamo mio marito" disse ridendo prendendo il cellulare, Summer si avvicinò a me e disse :"missione compiuta, avete via libera fino a stasera".
Io :"Grazie mille!"
Summer :"oh, niente!"
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Io :"louis sei sicuro di dove stiamo andando?" chiesi a mio fratello che sembrava conescesse quella città a memoria, mentre eravamo seduti all'interno di un autobus da circa un quarto d'ora.
Louis :"mi sono informato"
Io :"di cosa? almeno dimmelo!"
Louis :"Se siamo di Doncaster probabilmente vivevamo in qualche casa.. su internet ho trovato una vecchia casa che apparteneva ai Tomlinson, è li che stiamo andando"
Io :"Ma sei pazzo? che ne sai se era nostra?!"
Louis :"non lo so! appunto stiamo andando li!"
Io :"ma non possiamo entrare nelle case di altre persone Lou!"
Louis :"E' abbandonata quella casa!"
Io :"A maggior ragione, non ci voglio andare."
Louis :"Elena ragiona, stiamo qui, perchè non provare a capire il nostro passato?"
Girai lo sguardo verso il finestrino. Non sapevo perchè, ma non volevo rispondere. Avevo paura del mio passato? Forse si. Volevo lasciare le cose come erano.
Louis :"sai, anche io vorrei poter lasciare le cose come sono. Ma Elena ho bisogno di sapere."
Io :"Mi leggi nel pensiero?"
Louis :"beh sono tuo fratello, so anche quello che pensi!" disse scherzando facendomi scappare un sorriso.
Io :"louis, e se distruggessimo cosi la nostra famiglia? ho paura."
Louis :"tranquilla."
Sospirai, tornando a guardare il finestrino.
La città di Doncaster è bellissima. Eppure cosi misteriosa. Forse ero io che la vedevo sotto quel punto di vista, e la cosa mi incuriosiva e mi terrorizzava nello stesso momento.
Louis :"Elena, siamo arrivati"
Presi la mia borsa mentre insieme a mio fratello scesimo dall'autobus.
C'erano davanti a noi una serie di case tutte allineate in due vie parallele, sembrava un quartiere come gli altri, tutte case nuove, decorate con fiori e giardini.
Io :"louis sei sicuro che è qui?"
Louis :"si. E' questa la via. Dobbiamo solo trovare la casa" disse con uno sguardo concentrato sulle varie case.
Percorremmo circa 1 o 2 chilometri, io non amavo molto le lunghe camminate, ok non era poi cosi lunga ma di sicuro eravamo fuori dalla via che aveva detto Lou.
Louis :"o forse era questa la via!" disse indicandone un'altra.
Io :"LOUIS!!"
Louis :"e vabbeh, tutti possono sbagliare!"
Io :"sei sicuro almeno che sia questa?"
Louis :"penso di si.."
Io :"pensi?"
Louis :"Mi stai mettendo ansia! sta zitta!!"
Io :"ah?"
Louis :"Scusami.."
Io :"non fa niente" dissi continuando a camminare, quando i miei occhi caddero su una casa malconcia.
Io :"Cavolo servirebbe farla ristrutturare eh!"
Louis :"Hanno proprio bei gusti chi ci abita!" disse ironico.
Io :"e poi guarda come è curato male il giardino!"
Louis :"già!" disse ridendo.
Io :"però meglio non commentare male le case degli altri, metti che i proprietari ci sentono!"
Louis :"si infatti, siamo appena arrivati e nemici e meglio non averli!" disse continuando a ridere.
Io :"chissà chi ci abita!"
Louis continuava a guardare mentre inciampò su qualcosa.
Io :"louis?" Dissi ridendo per la caduta, lol.
Louis :"Sto bene eh! i cartelli potrebbero tenerli attacati a qualcosa!"
Disse rialzandosi.
X :"che cosa cercate qui?" Disse una voce alle nostre spalle.
Louis :"una casa abbandonata, figo eh?"
X :"piacere, Boris." disse un uomo sulla settantina porgendoci la mano.
Boris :"non siete di queste parti, vero?"
Io :"come lo fa a sapere?"
Louis :"sembriamo tanto imbranati vero?"
Boris :"ragazzo si, oltre quello, nessuno viene a cercare case abbandonate e sopratutto quando ci è davanti a quella piu vecchia. Quindi si, siete un pò imbranati" disse ridendo.
Io e Lou ci girammo indietro verso la casa alle nostre spalle.
Io :"E' questa la casa piu vecchia?"
Boris annuii, poi avvicinandosi alla spalla di Louis disse :"non vi consiglio di entrarci."
Io :"Perfetto, andiamocene." dissi prendendo il polso di Louis ma lui non si mosse, piu determinato che mai.
Louis :"lei è di qui?"
Boris annuii.
Louis :"chi ci viveva qui?"
Boris :"una donna e un uomo. Forse erano sposati, si credo di si. Mi ricordo che c'erano dei bambini. No, c'era solo un bambino." disse con gli occhi fissi su quella casa facendo tornare i ricordi.
Io :"e poi?"
Boris :"Ho visto la donna, e aspettava un'altro figlio. Poi non l'ho piu vista. Non ho visto piu nessuno sinceramente."
Io :"louis incomincio ad avere paura, andiamocene."
Louis :"perchè ci ha detto di non entrare?"
Boris :"non si sa che fine abbiano fatto dopo quella notte che ho visto quella famiglia. E poi, io non ci entrerei e basta."
Io :"li conosceva?"
Boris :"ero giovane io, e li conoscevo di vista. Ero quello che consegnava i giornali ogni mattina e quindi li vedevo ogni mattina. "
Louis :"quindi sa qualcos'altro in piu?"
Boris :"no. so solo che la donna era molto simpatica! Mi offriva sempre il caffè! poi c'era un bambino di circa due anni nell'ultimo periodo che aveva i suoi stessi occhi, stava sempre in giro per casa con una scodella sulla testa! era molto simpatico!"
Louis :"come si chiamava?" chiese quasi con gli occhi lucidi.
Boris :"non lo so. Non si sa molto su di loro, si erano trasferiti da poco.. non so da dove venissero sinceramente." disse incrociando le braccia sul petto.
Boris :"so solo che io non riuscirei piu ad entrarci li dentro." riprese a parlare indicando la casa.
Io :"perchè?"
Boris :"ci entravo spesso quando mi offrivano un caffè, ed era bellissima la casa, cosi allegra! facevano spesso barbecue fuori in giardino, facevano video, ridevano sempre. Ora è tutto cosi brutto li dentro. Non ci entrerei mai. Sarebbe troppo triste. Beh ragazzi, io vado, buona fortuna con la vostra esplorazione, ciao"
Io e Louis lo salutammo ringraziandolo per averci detto ciò che sapeva.
Io :"louis, voglio entrare."
Louis :"cosa? ma avevi detto che.."
Io :"Sento che qualcosa li ci appartiene. Louis ti prego."
Louis :"so che quella storia ti ha un pò sconvolta per questo dici questo.."
Io :"forse.."
Louis :"ma voglio entrare anche io, coraggio."
Louis mi prese per mano, cercammo di farci forza a vicenda prima di spostare quella porta rimasta stranamente aperta.
Era tutto sporco e pieno di polvere, era passato sicuramente piu di un decennio da quando era abbandonata.
Sfiorai il grande tavolo del soggiorno, e quando alzai la mia mano era grigia per la polvere.
Louis :"c'era pure un camino, figo!"
Io :"E' tutto cosi buio.."
Louis :"Elena rimani qui, io salgo di sora!"
Io :"NO! sola non ci voglio stare!"
Lasciai che dei brividi mi percorsero per tutta la schiena.
Louis :"allora facciamo a cambio! dobbiamo capire chi era questa famiglia!" Disse da una stanza che probabilmente era la cucina.
Louis :"Che schifo!"
Io :"Louis che c'è?!" chiesi spaventata.
Louis :"Pane andato a male! Che schifo!"
Io :"Che odore terribile, chiudi!" Louis chiuse lo sportello della dispensa.
Io :"ma cavolo non potevano ripulire la casa?!"
Louis :"bah! Allora, saliamo sopra dato che hai paura!" disse dandomi un colpetto sulla spalla.
Io :"non ho paura!"
Louis :"e allora sta qui!"
Io :"no vengo con te."
Louis :"e allora hai paura"
Io :"e tu sei un testardo!"
Sorrise arrendendosi alle mie 'accuse' e salimmo le scale che scricchiolavano sotto i nostri piedi.
Si aprii davanti a noi una stanza enorme con un corridoio lungo e molte porte.
Una porta era ancora aperta, entrai li, senza dire niente a Louis che passeggiava tranquillamente per il corridoio come se per lui fosse normale trovarsi in una casa abbdandonata.
Quella stanza pareva essere la camera da letto.
C'era un grande letto, con un comodino con agli angoli ormai ragnatele o cose varie.
Non mi piaceva stare li dentro, metteva troppa ansia eppure una strana energia mi spiengeva a continuare con la perlustrazione della casa.
Aprii il cassetto del comodino, che era vuoto.
Cosi andai verso il grande armadio, quando ne aprii le ante, tutta la polvere mi venne in faccia, tanto da farmi tossire piu volte.
Louis :"tutto apposto?"
Io :"Si! ma dovrebbero pulire un pò questa casa!"
Louis :"già! peccato che non ci vive nessuno genio!"
Io :"sempre il solito.." Dissi a bassa voce anche se tanto sapevo che mi aveva sentito.
All'interno dell'armadio allineati e in ordine c'erano una serie di vestiti, tipo quegli antichi, e sotto a tutto c'era un grande album.
Io :"louis!!"
Louis :"che succede?"
Io :"vieni qui! ti prego!"
Lo sentii quasi ridere, ma che si rideva? Ovvio, credeva che avessi paura! Ancora!
Girai lo sguardo toccando la copertina rossa dell'album, avevo quasi paura ad aprirlo senza Lou.
Sentii un rumore fortissimo alle mie spalle, mi girai di scatto e mi accorsi che si era chiusa di colpo la porta, di scatto urlai. Si okay, sono una fifona, ma cavolo stare li dentro non era bello!
Io :"LOUIS!"
*nessuna risposta*.
Incominciai a tremare, buttandomi contro la porta, urlando per la paura.
Louis :"BUU!" disse aprendo di scatto la porta.
Io :"Stupido!! Sei stato tu eh?"
Louis fischiettò incominciando a ridere.
Io :"louis mi hai fatto spaventare!"
Louis :"era questo il mio intento!"
Io :"Stupido!"
Louis :"eddai! stai un pò agli scherzi!"
Io :"stavo per avere un infarto."
Louis :"esagerata!"
Io :"non sono esagerata!"
Louis :"dai, scusami" disse abbracciandomi.
Io :"dovrei perdonati?"
Louis :"una brava sorella farebbe questo!"
Io sbuffai.
Louis :"cosa hai trovato?"
Io :"questo" dissi andando a prendere l'album, louis si sedette per terra accanto a me.
Louis :"chi lo apre?"
Io :"tu"
Louis :"nono, meglio tu"
Io :"che c'è hai paura?" chiesi per ripicca.
Louis :"no! Apro io! dammi l'album."
Le sue dita tremavano mentre accarezzava la copertina dell'album, nessuno dei due sembrava avesse il coraggio di aprirlo.

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Capitolo 21
*** 21° capitolo ***


Quando Lou si decise ad aprire l'album, la prima foto che trovammo era quella di due ragazzi, forse potevano avere si e no 18 anni in quella foto, era una ragazza abbracciata ad un ragazzo e si trovavano appoggiati su una ringhiera di una nave.
Mi agghiacciai quando riconobbi quegli occhi.
Io :"l-lou"...
Louis :"cosa c'è?" chiese piu preoccupato.
Io :"è quella donna!" dissi indicandone il volto ornato da capelli che le scompigliavano il viso e da un sorriso che avrebbe fatto invidia a chiunque, come quello di Lou.
Louis :"Sul serio? E' lei?? siamo nella casa giusta?"
Io annuii debolmente mentre tenevo gli occhi fissi si quella foto.
Louis sfiorò delicatamente la pagina per voltarla e scoprire una nuova foto.
Qui c'erano loro ancora da ragazzi, la donna vestita di bianco, e l'uomo con giacca e cravatta.
Louis :"probabilmente cui si stavano sposando" disse sorridendo continuando a sfogliare l'album.
Una foto mi colpii, un primo piano di quella donna.
Io :"Louis è impressionante."
Louis :"non è cosi brutta! anzi è molto bella questa donna!"
Io :"no, stupido!" dissi colpendogli il braccio.
Louis :"ahia" esultò facendo una smorfia.
Io :"intendo dire che siete identici! è impressionante la somiglianza!"
Louis :"assomiglio a una donna?" chiese offeso.
Io :"no!" esclamai ridandogli un colpetto sul braccio.
Louis :"Oggi sei manesca!"
Io :"se mi ascoltassi magari!"
Louis :"Okok, ti ascolto" disse facendo segno di arresa.
Io :"Quella donna ha i tuoi stessi occhi, il tuo stesso sorriso, persino lo stesso colore di capelli, si sa che i figli maschi assomigliano sempre alle madri!"
Louis :"aspetta aspetta aspetta, cosa stai dicendo?"
Io :"siete identici!" dissi con voce quasi ovvia, come faceva a non accorgersene?!
Louis :"intendo l'ultima frase che hai detto."
Io :"che i figli maschi assomigliano sempre alle madri?"
Louis :"lei non è mia madre!"
Io :"incomincio a sospettarne."
Louis :"ma sei impazzita? vorresti dire che non sono i nostri genitori con cui abbiamo vissuto per tutto questo tempo?"
Scossi la testa.
Io :"non ne sono piu cosi sicura."
Louis :"non-non so cosa dire.." disse confuso.
Io sorrisi lievemente e risposi con voce flebile :"neanche io a dir il vero.."
Louis :"ma non possiamo basarci su delle semplici foto, dire queste cose poi.."
Io :"non mi sto basando su delle semplici foto, è questo il punto."
Louis :"e su cosa allora? non abbiamo altre prove!"
Io :"io si!" risposi con sicurezza, una sicurezza che non avevo mai avuto prima.
Louis rimase a fissarmi negli occhi aspettando che continuassi a parlare.
Io :"quella videocassetta che ci faceva proprio a casa nostra? Il comportamento dei nostri genitori? Perchè proprio Doncaster? e sopratutto, come mai non siamo nati a Londra o almeno cosi dice l'anagrafe? E il comportamento di Lauren? strano che ci non ci ha mai visto reagisca in quel modo, no?"
Louis :"magari è una donna molto espansiva.." disse con voce insicura quasi come se cercasse di convincere persino se stesso delle sue parole.
Io :"no Lou, penso che anche tu abbia questa sensazione.. Lauren c'entra qualcosa, e guarda caso è molto simile a questa donna, certo forse un pò piu invecchiata rispetto a qui che ne aveva 18 di anni ma ha gli stessi tuoi occhi Lou.."
Louis :"Cosa cerchi di dire?" chiese quasi con timore e paura.
Io :"E se Lauren fosse nostra madre?"
Louis :"no, questo è impossibile"
Io :"perchè?"
Louis :"non è come lei nella foto.. hanno qualcosa di diverso, non possono essere la stessa persona.."
Io :"non lo so.."
Louis :"sta tranquilla.. non passiamo a conclusioni affrettate.. ora siamo solo un pò confusi"
Disse poi riguardando l'album che aveva tra le mani.
Io :"continua" dissi incitandolo a sfogliare nuovamente pagina.
Trovammo tutte foto del loro matrimonio, del loro viaggio di nozze ma niente che ci facesse capire che loro avevano figli.
Louis :"aspetta, guarda" disse tornando indietro di una foto.
Io :"cosa?"
Louis :"qui sembra piu ingrassata!"
Io :"avrà mangiato molto durante il viaggio di nozze" dissi con totale indifferenza, forse Louis aveva ragione, non dovevo farmi film mentali cosi lasciai perdere le mie idee.
Louis :"e se fosse incinta? segno che ha avuto dei figli"
Io :"O un figlio, che ne sappiamo noi?"
Louis non mi ascoltò rimanendo convinto delle sue idee e continuando a guardare le altre foto.
Io :"ma aspetta" qui si vedeva chiaro che era incinta.
Louis :"te l'avevo detto io!"
Io :"questo però forse non prova niente.."
Louis :"certo che sei strana tu!"
Io :"non lo so nemmeno io a cosa credo.."
Louis :"tranquilla, comunque potrebbe essere una famiglia qualunque."
Io :"già.." dissi sospirando.
Louis continuò a girare le pagine, nelle prossime foto c'era sempre quella donna, con un'altra donna simile a lei, probabilmente la sorella, e due uomini.
La donna piu alta teneva in braccio un bambino da poco nato.
Louis :"questo però non spiega niente dai.."
Girammo la pagina e c'era sempre la donna con il bambino tra le braccie e un uomo.
Io :"LOUIS!" dissi alzando la voce senza neanche accorgermene.
Louis :"che?"
Io :"E' è quella foto! ne sono sicura!"
Louis :"che? quale foto?"
Io :"quella che avevamo trovato in soffitta! E' quella!!" esclamai.
Louis :"dai.."
Io :"te lo giuro!"
Louis sembrò quasi non credermi e continuò a sfogliare le varie pagine.
Nell'ultima c'era la foto probabilmente piu bella dove i due sposi mostravano sorrisi bellissimi, c'era un bambino, piu o meno di due anni che teneva la mano della madre e una bambina o un bambino piccolo che era tenuto in braccio dall'uomo.
Lou :"Sono finite le foto.." disse richiudendo l'album.
Io :"nono aspetta, guarda la scritta sul retro."
Louis girò l'album sul retro e lesse la scritta anche lui incredulo.
"Album della famiglia Tomlinson."
La scritta con il tempo si era un pò rovinata, la sfiorai, poi guardai louis.
Io :"è solo una concidenza vero?"
Louis :"certo.." disse abbassando lo sguardo.
Io :"non sei convinto" dissi preoccupata, non lo ero neanche io.
Louis :"Elena non lo so, non voglio piu saperne."
Io :"ma adesso cos'è questo atteggiamento?"
Louis :"mi stai confondendo le idee!"
Io :"ah, io?"
Louis :"si! i tuoi film mentali potrebbero rovinare la nostra famiglia, te ne stai rendendo conto? Siamo finiti anche per venire qui di nascosto!"
Io :"ma se sei tu che sei voluto venire!"
Louis :"per pura curiosità!"
Io :"no! è una cosa che riguarda me e te quindi non puoi uscirne fuori e lavartene le mani cosi! non puoi!"
Louis :"scusami" disse uscendo dalla camera e lasciandomi praticamente sola, insieme a ricordi che forse non appartenevano neanche a noi, o forse si.
Io :"Louis aspetta" dissi uscendo di fretta dalla camera.
Louis si voltò.
Io :"mi dispiace"
Louis :"anche a me, scusami" disse abbracciandomi.
Io :"sto veramente rovinando la nostra famiglia?"
Louis :"No" disse sorridendo. "ero solo nervoso e non sapevo quello che dicevo, scusami.."
Io :"perdonato" dissi ridendo piu sollevata.
L'abbracciai, lui mi tenne stretta a sè, come uno di quei abbracci fraterni che per quanto puoi odiare a momenti tuo fratello, non riusciresti a vivere senza di lui.
Poco dopo mi squillò il telefono.
Io :"pronto?" dissi senza nemmeno guardare chi fosse a chiamarmi.
Harry :"amore sono io!"
Louis :"cosa?"
*il vivavoce cavolo!* pensai accorgendomi del tasto che avevo premuto involontariamente.
Mi senti quasi impaurita, rimasi quasi congelata sotto lo sguardo di Louis.
Harry :"Elena ci sei?"
Io :"s-si"
Louis alzò poco di piu la voce :"Harry penso che tu mi senta!"
Harry :"ehi brò!"
Louis :"la tua cara Elena ha lasciato il vivavoce aperto."
Harry :"c-cosa?"
Louis :"o fidanzata? o amante? o cosa? cosa cavolo siete? sposati? no avanti per farmi capire, cosa avete fatto?"
Harry :"amico niente!"
Louis :"ho sentito come vi siete chiamati!"
Ci furono 10 secondi di silenzio, i 10 secondi piu lunghi della mia vita.
Harry :"Louis, non siamo.."
Io :"no, siamo amici" dissi interrompendo Harry, anche se sapevo che lo faceva per evitare casini, faceva male quando diceva che non eravamo fidanzati, faceva malissimo.
Louis :"ma allora perchè vi siete chiamati cosi?"
Harry :"è per scherzo, tutto qui.."
Io :"già, ci chiamiamo cosi per scherzo"
Harry :"noi ci odiamo lo sai!"
Louis :"va bene, scusatemi.."
Harry :"no scusami tu se ti ho fatto, ehm.. infuriare cosi.."
Louis :"nono, è che sono solo nervoso, niente di che, veramente.."
Harry :"okay, non fa niente tranquillo"
Sorrisi e tolsi finalmente quel vivavoce che stava per rovinarmi la vita.
Harry :"am.. ehm, elena, volevo dirti che sto per passare a prendervi in macchina, ho scoperto una cosa piuttosto interessante."
Io :"va bene!"
Harry :"però mi dovreste dire dove siete" disse ridendo.
Io :"già scusami! siamo in una casa sperduta.. in un posto sperduto, fuori dal mondo ecco!"
Harry :"devo ammettere che sei bravissima a dare indicazioni!"
Louis rise e mi fece segno di passargli il telefono.
Louis in circa dieci secondi chiuse la chiamata, avendo già dato le indicazioni necessarie per raggiungerci.
Louis :"ricordami di non chiedere mai indicazioni a te!" disse ridendo.
Io :"ah ah ah, divertente!"
Louis :"antipatica!"
Io :"non ricominciamo con gli insulti" dissi ridendo, scendo le scale, Louis mi seguii.
Mi affacciai fuori alla porta di quella casa vecchia e abbandonata, quando sentii un rumore provenire dalle scale.
Io :"Louis?" esclamai voltandomi di scatto.
Louis :"ho fatto un casino.." sentii la sua voce provenire da ancora sopra le scale.
Io :"lou ma non eri sceso?"
Louis :"e poi sono risalito perchè qualcosa ha catturato la mia attenzione"
Io :"cioè?" dissi affacciandomi sulle scale.
Louis :"Un'altra porta ancora aperta."
Appena risalii le scale notai oggetti d'appertutto, sembravano persino decorazioni natalizie.
Io :"ma che hai combinato?" dissi cercando di trattenere le risate mentre lui si rialzava dal pavimento.
Louis :"ho preso questo scatolone" disse indicandolo :"ed era troppo pesante cosi sono scivolato insieme a tutto quello che c'era dentro"
Lo aiutai a rialzarsi e a recuperare gli oggetti sparsi per tutto il corridoio.
Mi chinai per raccogliere delle decorazioni natalizie, che alcune si erano distrutte.
Io :"hai rotto delle decorazioni" dissi ridendo.
Louis :"ora capisco la scritta 'fragile' sullo scatolone!"
Io :"sei un genio!"
Louis :"ci sta di tutto! persino coperte!"
Io :"saranno cose di natale!"
Louis :"persino una videocassetta! Questa famiglia l'ordine proprio non lo conosceva!"
Io :"aspetta! cos'è che hai detto?"
Louis sgranò gli occhi quando si accorse che aveva una di quelle videocassette in mano.
Io :"non posso crederci! l'abbiamo trovata!"
Louis :"Ma impossibile che nostra madre l'abbia portata qui!"
Io :"no aspetta, non è la stessa" dissi leggendo la scritta sulla custodia bianca.
Louis :"cosa dice?" disse avvicinandosi a me.
Io :"Natale 1993"
Louis :"prendila" disse con un pò di timore e paura.
Io :"non possiamo prenderci cose non nostre lou!" dissi riposandola nella scatola.
Louis :"oh ma dai! nessuno se ne accorgerà! saranno tutti morti!"
Io :"LOU!"
Louis :"se qualcuno ci vivesse, non lascierebbe la casa in queste condizioni non credi?"
Io :"ma che ne sai se qualche famigliare ci viene!"
Louis prese la videocassetta e se la mise nella tasca grande della sua giacca.
Io :"ma mi ascolti quando parlo?"
Louis :"Elena, fidati di me, nessuno se ne accorgerà"
Io :"però non farti vedere con la videocassetta o sono guai ok?"
Louis :"tranquilla sorella!"
Sentimmo poi dei rumori provenire dal piano terra, la grande porta d'ingresso di ferro ormai arruginito e legno consumato aprirsi facendo un rumore tremendo.
Io :"ecco lo sapevo!"
Louis :"Oddio la lascio qui allora!"
Io :"no louis! prendila! ormai l'hai presa!"
Louis :"e se qualcuno se ne accorto e ora vuole uccidermi?"
Io :"ma che dici! non siamo mica in qualche film giallo o horror!"
Louis :"Ma.."
Io :"non essere paranoico! scendiamo le scale senza far troppo rumore e basta!"
Louis annuii tenendosi stretto la giacca con la videocassetta.
Louis :"hai la leggerezza di un elefante comunque!" disse sossurrando al mio orecchio.
Io :"perchè?"
Louis :"stai facendo un rumore per scendere queste scale! menomale che dovevamo stare in silenzio!"
Io :"non è colpa mia se le scale scricchiolano!"
Notammo la porta aprirsi completamente e una figura nell'ombra entrare in casa.
Il tizio di cui non vedevamo il viso accese la luce provocando un urlo di terrore da parte di me e Louis.
Harry :"AHH! chi siete voi! chi sono io?" disse prendendoci in giro.
Io :"harry! non è carino!"
Harry :"no sul serio, sentendo le vostre urla mi sono spaventato"
Louis :"ma dov'era la luce?!"
Harry :"l'interruttore era a fianco la porta, non mi dire che non l'avete trovato"
Louis :"discroso imbarazzante"
Io scesi subito le scale andando incontro ad Harry e aprendo di nuovo quel portone rumoroso per uscire da quella casa.
Io :"non mi lascerò piu trascinare in nessuna casa abbandonata mai piu!" dissi rivolgendomi a Louis.
Harry :"ma se Louis mi sembrava piu spaventato di te!"
Louis :"non è vero!"
Harry :"urlavi come una ragazza" disse ridendo poggiando una mano sulla spalla sel suo amico.
Un cane ci venne incontro, appena riuscii a chiudere quel portone.
Louis :"aahh!"
Harry :"bobby a cuccia!"
Io :"louis sul serio, urli come una ragazza!" dissi ridendo senza riuscire piu a smettere.
Boris :"scusatemi, ma il cane è mio! e tu ragazzo come facevi a conoscerne il nome?"
Harry :"era sul serio Bobby?"
Boris :"si!" disse guardandolo male come fosse una specie di mago.
Harry :"figo! comunque, piacere Harry"
Boris :"piacere, io sono Boris"
Harry :"che nome carino!"
Boris :"grazie ragazzo!"
Harry :"e di che!"
Boris :"e cosi alla fine siete entrati eh?"
Io :"sono stata costretta" dissi alzando le mani in segno di difesa.
Louis :"ma avanti che volevi anche tu!"
Boris :"è una tristezza stare li dentro, vero?"
Io :"a me metteva piu terrore"
Boris :"solo perchè non avete mai visto questa casa prima, era splendida"
Louis :"bah, comunque il pane andato a male potevano anche toglierlo"
Harry :"ecco cos'era la puzza che sentivo passando per la cucina!"
Boris :"ragazzo, nessuno ci è piu entrato, quindi non meravigliarti troppo"
Harry :"ma nessuno fa niente per ripulire la casa?"
Boris :"nessuno se ne è piu interessato, è diverso, adesso vado che sennò se si mette a piovere è la fine, ciao ragazzi"
Salutammo Boris e ci incamminammo verso la macchina di Harry.
Harry :"ho scoperto una cosa"
Disse con lo sguardo concentrato sulla strada con le mani che stringevano il volante dell'auto.
Louis :"cosa?" chiese incuriosito.
Harry :"mentre i ragazzi facevano distrarre i tuoi genitori portandoli a prendere una pizza e un gelato io mi sono fermato all'ospedale"
Io :"cosa? perchè?"
Harry :"tranquilli non mi è successo nulla" disse ridendo.
Louis :"e perchè sei andato proprio li?"
Harry :"per controllare se eravate nati li, ma non era esattamente l'ospedale di Doncaster ma di un paese vicino, mi ha incuriosito molto però perchè questo ospedale dicono tutti che è il piu conosciuto"
Louis :"ma se noi pensiamo di essere nati a doncester non possiamo essere nati li.."
Harry :"in effetti nessun Louis Tomlinson è nato li, ma è nata una Elena Tomlinson."
Io :"ma non ha senso! forse non ero io!"
Harry :"elena può essere possibile.. non è poi cosi lontano da qui, sarà nemmeno una mezzoretta di macchina, può essere! E' sempre in provincia di Doncaster quindi.. E poi corrisponde anche alla tua vera data di nascita"
Io :"almeno su questo non ci hanno mentito"
Harry :"ma non passiamo a conclusioni affrettate, dobbiamo informarci meglio.."
Louis :"cosa intendi?"
Harry :"che molto probabilmente può trattarsi veramente di Elena, corrisponde a tutti i suoi dati"
Io :"ma non è possibile.." dissi confusa.
Harry :"ma non allarmiamoci, ripeto, ci dobbiamo informare meglio.. domani abbiamo tutta la giornata quindi non c'è nessun problema!"
Louis :"Ma abbiamo solo un giorno di tempo.. Sempre se i nostri genitori ce lo permetteranno"
Io :"magari a questo punto inizio a pensare a quello che ti ho detto prima, non saranno loro i nostri genitori"
Louis :"già.. anche io.."
Harry :"non passiamo a queste conclusioni dai!"
Io :"un momento, ma tu come hai fatto a sapere di questa storia?"
Harry :"sono andato insieme a Summer, e me ne ha parlato, tranquilli non ne faccio parola con nessuno"
Io :"tranquillo, io mi fido di voi!"
Louis :"Ma dov'è adesso Summer?"
Harry :"si è fermata poi con Zayn e i ragazzi! Sennò i vostri genitori si sarebbero troppo insospettiti"
Louis :"giusto.. oh Harry, fermati al nostro albergo perchè sono distrutto.. stanno già tutti li?"
Harry annuii.
Io :"ma io non ho sonno o fame! dai Lou!"
Harry rise e disse :"Io e Elena allora ci facciamo un giro e poi torniamo!"
Louis :"ehi brò, non tornate troppo tardi"
Harry :"tranquillo" disse facendo l'occhiolino.
Io rimasi zitta, un pò sorpresa dal cambio di programma di Harry. Ma cosa gli era saltato in mente?
Appena Louis raggiunse l'albergo, Harry girò con l'auto prendendo l'autostrada.
Io :"Harry ma cosa ti è saltato in mente?"
Harry :"volevo stare un pò con te!" disse fermando l'auto.
Io :"Harry se ci scoprono è la fine e poi non conosciamo neanche la città!"
Harry :"tu non la conosci, ma io si, e conosco un posto bellissimo"
Io :"come fai a conoscerla?" dissi spostandomi sui sedili anteriori accanto a lui.
Harry :"ci sono venuto con mia madre e mia sorella quando ero piccolo, è un posto bellissimo"
Io sorrisi, anche lui, mostrando le sue fossette.
Io :"Ma sei sicuro di andare di notte? cioè se ci vede qualcun.."
Harry mi zittì con un bacio, poggiando piano le sue labbra sulle mie, un piccolo brivido mi percorse la schiena quando entrai in contatto con le sue labbra calde.
Harry :"mi sei mancata" disse staccandosi per un secondo da me, per poi tornare a biaciarmi, mentre io poggiai le mie mani attorno il suo collo, avvicinandolo di piu a me.
Harry :"sei bellissima" disse senza neanche allontanare le sue labbra dalle mie.
Io :"non dire stupidaggini" dissi ridendo mentre lui continuò a lasciarmi baci lungo il collo fino ad arrivare alle mie labbra.
Harry :"sperò che riusciremo presto a dire tutta la verità, specialmente a Louis"
Io :"anche io lo spero" dissi riavvicinandomi a lui, lui mi abbracciò, poggiai la mia testa sull'incavo del suo collo, mentre le sue mani mi avvolgevano in un abbraccio che mi faceva sentire al sicuro.
"ti amo" dissi al suo orecchio.
"ti amo anche io" Rispose lui stringendomi ancora piu forte a sè.
Sorrisi, mentre tornai a perdermi nei suoi occhi verdi.
Le sue labbra toccarono ancora le mie, fino a unirle completamente in un bacio bellissimo.
Mi lasciò poi un bacio sulla guancia sorridendo.
Harry :"andiamo?"
Io :"certo!" Dissi allacciando la cintura dell'auto.
Restai per quasi tutto il tempo a fissarlo, in tutta la sua bellezza e perfezione, probabilmente si accorse che lo stavo guardando perchè si girò verso di me sorridendomi.
Mi arrivò poi un messaggio sul cellulare da parte di Summer.
Summer: divertitevi tu e Styles, e poi ricordati che la tua migliore amica ha proposto questa idea ad Harry, merito mio!"
Io sorrisi leggendo il messaggio e mentre le rispondevo dissi ad Harry :"avevate programmato tutto eh?"
Harry :"si! mi ha detto Summer che avrebbe distratto i tuoi genitori e se avessero chiesto di noi si sarebbe inventata qualche scusa, non ho idea di cosa dirà ma vabbè!"
Sorrisi, dando un bacio sulla guancia di Harry e riposando poi, una volta inviato il messaggio, il cellulare nella tasca dei miei jeans.
Harry fermò la macchina ed eclamò :"eccoci qui!"
Sorrisi cercando di capire dove ci trovavamo, poi aprii lo sportello dell'auto, e uscimmo dalla macchina, Harry mi abbracciò chiedendomi di chiudere gli occhi.
Io :"harry se non mi sbaglio siamo sopra qualche montagna o collina, o in qualche campagna! non vorrai buttarmi di sotto?"
Harry rise e disse :"sta tranquilla"
Senti ad un certo punto una vampata di vento freddo, davanti a me sentivo quasi il vuoto, mentre sul mio collo sentivo il respiro di Harry.
Harry :"apri gli occhi"
Eravamo ancora su quella collinetta, ma ecco che davanti a me apparve l'intera città di Doncaster, le luci, le stelle, tutto era visibile da li, ed era bellissimo.
Harry mi abbracciava da dietro tenendo le sue mani intorno a miei fianchi, mentre mi lasciava piccoli baci lungo il collo.
Poi mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio facendomi voltare verso di lui mentre tenendomi per mano mi portò indietro, al centro della collinetta su cui eravamo.
Harry :"non è un posto bellissimo?" disse sedendosi sull'erba.
Io :"E' quasi come fosse magico" dissi io mentre avevo lo sguardo all'insù per guardare le stelle sorridendo.
Io :"non avevo mai visto tante stelle in vita mia"
Harry sorrise, ci sdraiammo sull'erba, l'uno accanto all'altra, poggiai le mia testa sul suo petto, mentre mi accarezzava piano i capelli e canticchiava little things.
Harry :"te l'ho già detto che ti amo?"
Io :"si, ma anche io te l'ho già detto ma te lo ripeterò sempre, ti amo Harry."
 

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Capitolo 22
*** 22° capitolo ***


Si era creato uno dei momenti perfetti di sempre, sembrava quasi come se in quel momento la mia vita si fosse fermata accanto a lui, o forse ero io che non volevo che il tempo passasse, era letteralmente tutto perfetto.
Riuscivo a sentire il suo respiro caldo a contatto con l'aria fredda, sul mio collo, mentre le su braccia mi avvolgevano i fianchi.
Io :"sei pefetto, lo sai?"...
Harry :"No" disse ridendo :"tu lo sei" .
Sorrisi, notai le sue fossette incorniciargli il viso a mio avviso perfetto, letteralmente perfetto.
Allungai la mia mano verso la sua guancia, mentre avvicinai le sue labbra alle mie facendole combaciare un bacio bellissimo.
Persi il contatto con lui per qualche secondo, mi girai verso la mia spalla su cui era prima appoggiato lui, e lo vidi alzarsi verso di me.
Alzai lo sguardo, incrociando i suoi occhi verdi, mente con le sue mani teneva le mie, piccolissime rispetto le sue.
Harry :"Sei bellissima" .
Scossi la testa.
Harry :"non sai di esserlo, ma lo sei, Elena sei perfetta cavolo!"
Sorrisi, sentendo una vampata di calore invadermi il corpo, probabilmente ero diventata piu rossa di un peperone.
Harry riappoggiò le sue labbra sulle mie, non lasciandomi neanche che rispondessi ai suoi complimenti.
Sentii il vento freddo sbatterci contro, facendomi rabbrividire mentre le dita di Harry stringevano i miei polsi, sembrava quasi che lui non lo percepisse il freddo mentre io mi sentivo quasi congelare ma mi trovavo anche a combattere con il mio cuore che andava a mille.
Harry :"hai freddo?" chiese premuroso.
Io :"un pò.."
Sentii Harry rialzarsi, lasciando le mie mani, ma io di colpo lo fermai.
Io :"Non andartene" .
Harry :"vado solo a prendere la mia giacca per te, e torno" disse lui sorridendo lasciandomi un bacio sulla guancia.
Io :"sul serio, non fa niente.. voglio quasi cheil tempo si blocchi, non andartene" ripetei io.
Lui sorrise, forse un pò stranito dalla mia frase insolita ma non ci diede troppo peso.
Sorrisi quando i miei occhi trovarono il contatto con le sue iridi verdi e le mie dita si rintrecciarono con le sue.
Harry :"sai, neanche io vorrei che questo momento finisse"
Annuii, mentre continuavo a giocare con la sua collana intrecciandola nelle mie dita, girando e rigirando il ciondolo a forma di aereoplanino di carta.
Io :"Ti amo Harry"
Quasta volta fui io a non lasciarlo rispondere, facendo combaciare le mie labbra con le sue.
Notai dopo un pò un improvviso e brusco distacco tra di noi, lui si alzò di scatto, allontandosi subito da me e rotolando al mio fianco sull'erba.
Io :"che succede?" chiesi preoccupata notanod i suoi occhi fissare quasi il vuoto.
Harry :"non possiamo restare qui"
Io :"perchè?"
Harry :"Qualcuno ci sta seguendo"
Io :"non vedo nessuno.. non farmi preoccupare" dissi io, alzandomi in piedi mettendomi di fianco a lui cercando di concentrare il mio sguardo nella direzione in cui lui guardava.
Io :"Harry, io non vedo nessuno.."
Harry :"Prima ho visto qualcuno, ne sono sicuro"
Io :"no ti prego.."
Harry :"tranquilla, non succederà niente"
Io :"e se fosse qualche fotografo?"
Harry :"shh, non pensiamo negativo, magari era solo un gatto" Disse di risposta lui, voltandosi davanti a me.
Io :"sicuro?"
Lui annuì, ma notai paura nel suo sguardo.
Mi lasciò un altro bacio, prima di afferrare la mia mano e condurmi verso l'auto.
Io :"Harry non mentirmi, chi hai visto?"
Harry :"ho sentito solo rumori e ho visto un ombra, non so cosa sia o chi sia stato, ma prevenire è meglio che curare" rispose lui stringendo il volante tra le dita.
Io :"sono d'accordo con questo, ma ho solo paura che ci abbiano scoperti, Harry già sospettano di noi, se escono anche le foto è la fine!"
Harry :"non succederà nulla, non ora!"
Io :"lo spero.."
Harry :"tranquilla piccola" disse lui, girandosi verso di me baciando la guancia e poi tornando a guardare la strada.
-
Appena ritornammo in Hotel, Harry mi aprii piano la portiera dell'auto, cercando di non fare troppo rumore.
Io :"tutti gia dormono?"
Harry mi zittii.
Harry :"shh! non si sa mai!"
Io :"giusto!"
Harry :"vieni, ti accompagno in camera"
Io :"oh, no forse è meglio di no.."
Harry :"perchè?"
Io :"nella mia camera c'è Louis, se è ancora sveglio potrebbe vederci e no, è meglio di no.."
Harry :"giusto, a questo non ci avevo pensato.."
Sorrisi, dandoli un ultimo bacio sulle labbra prima di aprire la portiera dell'Hotel che cigolando causò un gran rumore.
Harry :"Elena!"
Io :"scusa! non è colpa mia, giuro!" dissi in mia discolpa.
Harry entrò insieme a me, mentre mi strinse delicatamente la mia mano, arrivando sul ciglio delle scale.
Io :"forse è meglio che prendiamo l'ascensore" dissi indicandolo.
Harry :"dai sono poche scale!"
Io :"potremo fare piu rumore se saliamo con le scale!"
Harry :"ammettilo che sei solo pigra" disse lui ridendo.
Io :"no! ma che c'entra! pff"
Harry :"sisi"
Io :"eddai!" risposi dandoli un colpetto sul braccio.
Harry si guardò bene intorno, poi allungò un braccio verso di me, cingendomi i fianchi, facendomi incontrare di nuovo quel pozzo verde nei suoi occhi.
Era impossibile rimanere concentrata e attenta quando mi trovavo a fissare quei suoi occhi, o quando lui mi accarezzava i capelli, era capace di farmi perdere il senso della realtà.
Io :"non-non è il momento, Harry potrebbero vederci.."
Harry sembrò non darmi retta, lasciandomi piccoli baci sul collo, per poi sfiorare piano le mie labbra.
Sentivo ancora quei brividi per tutta la schiena, mentre lui stringeva forte la mia mano. Ecco, anche in quel momento avrei voluto che il tempo si fosse fermato per sempre li, un momento in cui tutto sembrava perfetto proprio come poco prima sulla collina.
Harry :"ti amo" sussurrò, ancora con le labbra vicino le mie, mentre sorridendo, mi accarezzava la guancia delicatamente con le dita.
Io :"ti amo anche io" Una delle frasi piu sincere che avessi mai detto. Lo amavo e non mi importava piu della realtà, del pericolo che correvamo ogni secondo se qualcuno ci avesse visto.
Niente.
Adesso non contavano piu cose piccole cose, non avremo permesso a nessuno di distruggerci.
Non volevo piu allontanarmi da lui, avevo finalmente capito che era lui la persona di cui avevo bisogno o come dicono tutti, la mia anima gemella.
Qualcuno che sapevo benissimo che senza non avrei potuto vivere. Qualcuno che completava letteralmente la mia vita.
DALLA PARTE DI LOUIS:
Non riuscivo a prendere sonno, sapevo che non avrei dovuto mangiare pesante la sera prima, ma ovviamente mia madre e i ragazzi insistevano con il polpettone.
Mi sedetti sul letto, guardando la mia sveglia sul comodino a fianco.
Segnava le 12.30.
Guardai l'altro piccolo letto a fianco al mio, ed era vuoto.
*com'è possibile che Elena non sia ancora tornata?* Pensai.
Presi il mio cellulare, tenevo gli occhi a stento aperti, mentre guardando sullo schermo notai un messaggio.
Lo aprii, ed era da parte di Eleanor.
Eleanor :"Buona notte Lou. Mi manchi xx"
Sorrisi al messaggio, era brutto dover amare qualcuno in segreto, non poterlo dire a nessuno per paura di essere giudicato o criticato.
Non che non volessi dirlo alle mie fans ovviamente.
Avrei voluto raccontare a loro tutto, avrei accettato anche gli insulti ma sapevo che rendere una di queste notizie pubbliche cosi di colpo, non potevo farlo.
I miei manager di sicuro avrebbero detto qualcosa in contrario.
Ne avevo parlato con Eleanor e entrambi volevamo mantenere la cosa in segreto ancora per un pò.
Sapevo solo di amarla ed è questo che conta, ma tenere tutto nascosto fa malissimo.
Ma ne eravamo obligati, almeno per il momento, ovviamente entrambi eravamo accorrenti dei rischi, e degli ostacoli che avremo dovuto affrontare.
Un'altro pensiero che mi girava per la testa era quella casa che avevo visto insieme ad Elena, cosa c'era che non andava? Ci tenevano veramente qualcosa nascosto? Non credo che sarei riuscito mai ad accettare la situazione se fosse stato vero.
Ma da una parte volevo anche autoconvincermi che tutto andava meglio, ma non era cosi.
In piu, Harry sembrava sempre essere pensieroso, e magari pensava che non me ne sarei mai accorto ma sentivo che anche lui mi nascondeva qualcosa.
Perchè tutti questi misteri? Perchè non può essere semplicemente piu facile?
Soffrivo tanto per questa situazione con El, ma nessuno sembrava invece accorgersi di come mi sentissi veramente.
Eccetto le mie fans, loro sembravano accorgersi che qualcosa non andava.
Non riuscivo piu a essere spensierato, avrei solo voluto urlarlo al mondo intero ma non potevo.
Ero costretto a rimanere in silenzio, almeno per il momento, ma cavolo era difficile per me.
Ne erano al corrente solo i ragazzi, Summer e mia sorella di tutto questo, eppure nella mia frase 'sto bene' in realtà non era piu sincera.
Non stavo bene.
I miei genitori mi nascondevano qualcosa.
Harry mi nascondeva qualcosa, cosa che non aveva mai fatto.
Io ero costretto a nascondere qualcosa.
In realtà non capivo neanche io cosa stesse succedendo, mi sentivo solo molto confuso.
Uscii un pò fuori dalla mia stanza, probabilmente prendere un pò d'aria non mi avrebbe fatto di certo male.
Non vidi nessuno in giro, quindi probabilmente tutti dormivano, eccetto Elena che ancora tornava, e questo mi preoccupava anche molto.
Pensai così di scendere un pò nel cortiletto dell'Hotel, forse avrei potuto rilassarmi un pò, anche se la parola 'tranquillità' ormai aveva perso significato, per me.
I ragazzi dormivano ancora, i miei genitori anche, quindi probabilmente nessuno si era accorto dell'assenza di Elena.
Pensai di chiamare Harry, almeno avrei potuto parlare un pò con lui, ma mi fermai davanti alla sua porta, pensando che se l'avessi svegliato sarebbe stata letteralmente la mia fine, lol.
Andai di conseguenza da solo, scesi la prima rampa di scale quando sentii dei rumori provenire dal salotto al piano terra.
Piu che altro sentii due voci parlare, così incuriosito mi avvicinai ancora di piu scendendo le scale.
Riconobbi al voce di Elena, mi sentii piu sollevato e con un sorriso e felice di rivederla scesi piu velocemente l'ultima rampa di scale ma qualcosa a cui ancora non riuscivo a credere era davanti a me.
Harry e Elena insieme.
Erano proprio loro, gli avevo appena visti baciarsi, abbracciati, mentre Harry le teneva la mano.
No, non era possibile, proprio loro no.
Sarei voluto scendere, chiedere spiegazioni ma ciò che sentii dentro era qualcosa di strano. Delusione? Dolore? Entrambi. Mi avevano mentito.
Le persone a cui credevo ciecamente mi avevano tenuto nascosto tutto questo.
Non era possibile. Non potevo e sopratutto non volevo crederci.
Perchè l'avevano fatto?
DALLA MIA PARTE:
Io :"Harry è tardi.. meglio che andiamo a dormire" dissi ridendo io, staccandomi un pò da lui.
Harry :"Notte piccola"
Io :"Notte styles" Dissi lasciandogli un bacio sulla guancia, mentre lui lasciò la mia mano.
Harry :"hai deciso di andare con le scale?" disse ridendo lui poggiandosi al muro.
Io :"sì! ho paura di rimanere chiusa li dentro!" dissi indicando l'ascensore.
Harry :"ma dai!"
Io :"giuro! Una volta mi è successo e dato che tutti dormono nessuno mi potrebbe aiutare a sbloccare l'ascensore, non se ne parla!"
Harry :"se lo dici tu! Io ho deciso di prenderlo"
Io :"e poi dici a me che sono pigra!"
Harry :"in effetti su questo hai ragione, per quanto riguarda la pigrizia sono imbattibile!" disse ridendo aprendo la portiera dell'ascensore.
Io :"Notte Styles!" risposi io ridendo, mentre lui fece il gesto di mandarmi un bacio da lontano salutandomi, mentre incominciai a salire le scale.
Entrai nella mia camera e notai che Louis dormiva, o almeno credevo, dato che era girato di spalle.
Io :"sono tornata Lou!" susssurrai io, ma non ottenni nessuna risposta.
Mi avvicinai di piu a mio fratello, volevo aggiustarli un pò le coperte come facevo sempre, e come faceva sempre lui con me.
Mentre gli aggiustai con cura le coperte, notai una lacrima scivolare sul suo cuscino.
Odiavi vederlo triste e specialmente quando non ne capivo il motivo.
Io :"perchè piangi?" sussurrai.
Lui aprì piano i suoi occhi chiari, asciugandosi con la mano il viso.
Louis :"Non ho voglia di parlarti, scusami"
Quella frase mi spezzò il cuore.
Io :"l-louis mi hai sempre detto tutto.."
Louis :"ma tu a quanto pare non l'hai fatto con me, vero Elena?" disse continuando a parlarmi senza girarsi.
Sentii letteralmente una fitta al cuore, incominciai quasi a tremare alle sue parole.
Io :"l-louis cosa intendi per.."
Louis :"Lasciami stare, va a dormire, ho sonno."
Io :"Louis.."
Questa volta lui non mi rispose, notai che anche a me le lacrime rigavano il mio volto, uscii di scatto dalla mia stanza, mi appoggiai senza forza sul muro, scivolai verso il pavimento, senza piu neanche avere la forza di trannermi in piedi.
Incominciai a singhiozzare senza nemmeno accorgermene. Le lacrime scivolavano con facilità lungo il mio volto. MI sentivo un enorme senso di colpa addosso.
Possibile che lui sapesse tutto?

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Capitolo 23
*** 23° capitolo ***


"non è possibile, non può essere" continuavo a ripetermi con le mani che mi coprivano il viso.
"non può essere cavolo!" ormai stavo parlando praticamente da sola, incominciando a darmi la colpa di tutto.
Niall :"Ehi! Elena!" disse il biondino vedendomi a terra accanto il muro....
Alzai appena lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime, sentendo la testa che mi girava.
Niall :"cosa è successo?" chiese, sedendosi accanto a me.
Io :"sa tutto.."
Non servirono altre parole, Niall capì tutto.
Mi sentii stretta dal suo abbraccio.
Io :"grazie.."
Niall :"Come ha fatto a scoprirlo?"
Io :"non lo so.. non ne ho piu la piu pallida idea.. ma ho paura di perdere mio fratello"
Niall :"non succederà"
Io mi limitai a scuotere la testa in segno di disaccordo.
Niall :"Non piangere ti prego.."
Io :"ho rovinato tutto! sono un disastro!"
Niall :"Non è vero, non sei un disastro!"
Io :"si invece!" dissi in modo esasperato, urlando senza neanche accorgermene.
Niall :"calmati.."
Io :"come posso essere calma in situazioni del genere?" replicai in modo brusco alzandomi di scatto.
Niall :"domani gli spieghi tutto"
Io :"Non c'è niente da spiegare, ho sbagliato! io e Harry abbiamo sbagliato!"
Niall :"ti prego non piangere.." Disse lui, avvicinandosi a me per riabbracciarmi di nuovo.
Niall :"vai a riposare ora.."
Io :"Non credo di riuscirci"
Niall :"lo so, ma devi provarci.."
Annuii, salutando Niall che si stava incamminando stanco verso la sua stanza.
Rimasi a fissare il vuoto, mi sentivo tremendamente sola.
Ero come immobilizzata, l'unica cosa che continuava a 'muoversi' erano le mie lacrime, non riuscivo a fermarle, non potevo.
E intanto rimasi lì, lasciando che il dolore mi divorasse, che i sensi di colpa mi assalissero.
Mi diressi verso la mia camera, poggiai la mano sulla maniglia fredda, non trovando neanche piu le forze per aprire una semplice porta.
Sapevo che Louis non mi avrebbe piu rivolto parola, sapevo che non si sarebbe piu fidato di me, e questo faceva male.
Incominciai a singhiozzare, non riuscendo in alcun modo a placare le lacrime continue.
Di colpo la porta si aprii, sussultai spaventata vedendo Louis con occhi spenti.
Louis :"entra" disse in modo freddo, senza neanche guardarmi piu negli occhi, proprio come degli estranei.
Io :"n-non fa niente" indiettreggiai.
Louis :"Non voglio discutere in piena notte, va bene? Sono molto arrabbiato con te, mi hai deluso ma non voglio vederti piangere fuori dalla porta."
Accennai un sorriso, asciugandomi le lacrime mentre mi feci strada all'interno della camera.
Io :"Mi dispiace.." non ero in grado di dire altro in quel momento.
Louis scosse la testa, sedendosi sul lettino parallelo al mio.
Io :"Louis te ne avremmo parlato!"
Louis :"Basta elena. Ne ho sentite troppe oggi, basta."
Io :"ti prego"
Louis :"Non so se sarò mai in grado di perdonarti, e adesso non voglio discuterne"
Quella frase faceva malissimo.
Mi girai, cercando di nascondere le mie lacrime.
Louis :"Ma toglimi una curiosità, da quanto tempo va avanti questa storia?"
Non sapevo che dire, non trovavo piu neanche la voce.
"da qualche mese" fu questa la mia risposta. Ma il mio amore verso di lui c'era sempre stato, e questo lui non lo sapeva, non poteva saperlo.
Louis :"bene. Allora le fan avevano ragione." Ecco che il mio cuore tornò a battere ancora piu forte.
Io :"l-le fan?"
Louis :"Ti pare che non me sono accorto di ciò che dicono su twitter e dovunque ormai? Credi che io sia cosi tanto stupido Elena?"
Io :"No." dissi scuotendo la testa.
Louis :"come hai potuto farmi una cosa del genere? cavolo, spiegami almeno il perchè non ne avete parlato!"
Io :"Per evitare che succedesse questo!"
Louis :"Elena perfavore!"
Io :"perchè non capisci?"
Louis :"ah, sarei io ora a non capire? Senti, non mi va di sentirvi, non voglio spiegazioni da voi. Mi avete mentito."
Io :"Louis smettila! non è cosi! Te ne avremo parlato!"
Louis :"e quando? Forse me ne avreste parlato quando vi sareste sposati no?"
Io :"louis ti prego!" dissi esasperata.
Louis :"Basta, ti prego, basta. Buona notte."
Io :"notte.." dissi con flebile, mentre spensimo le luci e mi addormentai con ancora le lacrime sul viso.
-------------
I miei occhi furono costretti ad aprirsi appena i raggi del sole penetrarono dalla finestra della stanza andando sbattere completamente sul mio viso.
Sbattei piu volte le palpebre che non ne volevano sapere di aprirsi, mentre sentivo gli occhi completamente gonfi e pesanti.
Mi sfiorai la guancia con il dorso della mia mano, sentendola ancora bagnata a causa delle lacrime della sera precedente.
Tirai un lungo sospiro, prima di uscire dalle mie coperte che fino a quel momento mi stavano facendo sentire quasi 'protetta'.
Ora avevo paura persino ad affrontare la giornata.
Notai che Louis non c'era, probabilmente era meglio cosi, almeno non ci sarebbero stati altri sconti da appena svegli.
Entrai nel piccolo bagno della stanza per sciaquarmi un pò il viso, e vestirmi.
Cercai di coprire con un pò di trucco le occhiaie, mentre sentii il mio cellulare squillare.
Io :"pronto?"
Summer :"Elena sono io! E' successo un contrattempo e Zayn mi ha detto che deve partire per andare a trovare dei suoi zii, ci volevamo fermare un'altro giorno a Doncaster, ma i tuoi genitori hanno detto che per motivi di lavoro non possiamo e dobbiamo ritornare a casa, tu preparati le valige e scendi sotto"
Io :"ok arrivo subito" dissi riattaccando la chiamata mentre mi infilavo una maglietta bianca e un jeans.
Mentre saltellavo per la camera per allacciarmi i lacci delle converse, mi affrettai a sistemare le ultime cose dentro la mia valigia.
Un lato di me non voleva lasciare Doncaster, li c'era ancora qualcosa che dovevo scoprire e sia io che Louis lo sapevamo benissimo.
Ma dall'altro avevo nostalgia di casa.
Mentre mi preparavo a scendere Harry mi venne incontro prendendo le mie valige.
Lo guardai stranito dal suo gesto inatteso.
Harry :"lascia che ti aiuti"
Io :"no" dissi riprendendo le valige.
Harry :"che succede?"
Lo guardai, con occhi lucidi, e senza che io potessi dire niente sembrò avermi già capita.
Harry :"è successo qualcosa di brutto?"
Io :"abbastanza.."
Harry :"prima che i ragazzi si sbrigano per ripartire raccontami tutto" disse sedendosi accanto il muro della stanza.
Io :"Louis sa tutto" dissi di colpo.
Lui rimase quasi paralizzato a fissarmi.
Harry :"come ha fatto saperlo?" disse a bassa voce dopo essersi ripreso.
Io :"non ne ho idea, ma lo sa"
Harry :"e che ti ha detto?"
Io :"credo che non mi rivolgerà piu la parola.."
Harry mi abbracciò tenendomi stretta a se, sentendo le sue lacrime bagnarmi la mia guancia.
Harry :"Spero che ritornerà tutto come prima.."
Io :"harry, che faremo?" Gli chiesi io, gurdandolo negli occhi.
Harry :"Io so solo che ti amo. Ti prego non lasciarmi, ti prego."
Io :"Anche io ti amo"
Harry :"supereremo anche questo.."
Io scossi la testa.
Io :"potremo non farcela questa volta.." dissi io abbassando lo sguardo.
Harry :"Non è vero, tutto si supera"
Io :"non questo tipo di cose.. sto perdendo mio fratello.." dissi, lasciando che i singhiozzi si impossessassero nuovamente di me.
Harry :"non puoi perderlo, non voglio neanche io perdere il mio migliore amico, e tu non perderai mai tuo fratello, te lo prometto"
Io :"non puoi prometterlo, Harry"
Harry :"mi assumerò la responsabilita, è stata colpa mia"
Io :"non è vero, la colpa di tutto questo è stata anche mia"
Harry :"non avrei dovuto tenere questa nostra relazione nascosta"
Io :"neanche io avrei dovuto però adesso se le fan scopriranno tutto che succederà?"
Harry :"questo non so dirtelo.."
Io :"cosa significa?" chiesi piu preoccupata.
Harry :"che potrebbero andar male le cose.. specialmente con i manager.."
Io :"è un disastro.."
Harry :"la cosa che conta è che ti amo, lo giuro. Ti resterò sempre accanto qualsiasi cosa succeda."
Quelle parole mi entrarono nel cuore, facendomi sorridere.
Sentii la voce di nostro padre chiamarci dal piano di sotto, così Harry prese la mia valigia facendo finta di non sentire le mie proteste sul fatto che portasse lui la mia valigia.
Papà :"dai veloci"
Summer :"elena!" disse abbracciandomi.
Summer :"senti, siccome Zayn deve ripartire per andare a trovare i suoi famigliari resto ancora un pò con lui, ritorno insime a Niall Liam Laura e Ross!"
Io :"ti prego torna il prima possibile" dissi io.
Summer :"che succede?"
Io :"devo raccontarti una cosa importante" dissi salutandola prima di salire in macchina.
Summer :"tranquilla, entro domani sarò a casa!"
Io :"va bene!" dissi sorridendo io, mentre Harry mi fece cenno di salire in macchina dato che mio padre e mia madre ricevevano incontinuazione chiamate provenienti da Londra.
Squillò il telefono di Harry, era una chiamata da parte di sua madre, così scese subito dall'auto mentre mio padre era indaffarato anche lui con il suo cellulare.
Louis non si faceva ancora vedere ma sarebbe arrivato a momenti dato che dovevamo urgentemente ripartire.
Mamma :"Elena che aspetti a salire in macchina? veloce"
Io :"oh no, aspetto Harry"
Mamma :"sali, Harry sta parlando al telefono e arriva" sbuffò mia madre.
Per ora ero l'unica nei posti posteriori dell'auto, e mentre fissavo il finestrino alla mia destra, sentii che qualcuno era salito sull'auto.
Io :"Harr-" mi bloccai vedendo che non era Harry. Era Louis.
Louis :"Non sono Harry, mi spiace." disse senza guardarmi negli occhi.
Stavo rovinando ancora tutto.
Io :"forse è meglio che si siede Harry vicino a te"
Louis :"No."
Io :"come no?"
Louis :"In realtà non vorrei neanche stare qui in mezzo a due bugiardi, sai com'è."
Abbassai lo sguardo, fissando le mie converse.
Nessuno piu disse niente, e il momento si stava facendo veramente imbarazzante.
Poco dopo risentii la portiera dell'auto sbattere mentre si chiudeva ed era Harry, neanche lui fiatò.
Vedere Harry e Louis cosi distaccati, che non si parlavano neanche piu, che non ridevano o facevano chiasso come sempre, faceva malissimo.
Giocai un pò con le dita delle mie mani, in imbarazzo per quella situazione.
Mamma :"ci siete tutti?" *nessuna risposta*
Papà :"vostra madre vi ha fatto una domanda!"
Harry :"si, ci siamo tutti"
Mamma :"ecco! Harry si che è educato! non è nemmeno mio figlio eppure risponde! voi invece?"
Louis :"mamma, per favore"
Mamma :"Louis non rispondere in questo modo"
Papà :"non incominciamo già con i litigi che neanche siamo arrivati a londra" disse mettendo in moto l'auto.
Guardai fuori dal finestrino mentre sentivo la mia musica con le cuffiette cercando di uscire almeno mentalmente da quella situazione.
Misi la riproduzione casuale sul mio iPod, mossa inadeguata visto che certe canzoni non era il momento opportuno per sentirle.
Infatti, mi capitò la canzone 'Cascada' che amavamo io e Lou.
Gli occhi cominciavano a bruciarmi mentre la sentivo, cercavo di togliermi dalla testa tutti i miei pensieri, ma il mio inutile tentativo fallì miseramente.
Nella mia mente comparvero di colpo i momenti in cui io e Louis ridevamo, ci prendevamo in giro scherzosamente o litigavamo su cosa vedere alla tv.
Mi ricordai anche della prima sera in cui mi accorsi che quella semplice cotta per 'harry' era amore.
Proprio quando lui venne a casa nostra, facevano casino urlando per tutta la casa e mangiando pop corn sul divano come al loro solito, e io scleravo come sempre.
Eppure non riuscivo a distogliere lo sguardo sugli occhi verdi di Harry.
Era la mia piu grande condanna.
I ricordi mi fecero venire un sorriso eppure anche un grande vuoto.
Era passata già una buon ora di viaggio, mancava ancora un bel pò, i miei genitori parlavano a bassa voce tra di loro, mentre mi presi coraggio e mi girai verso Louis e Harry.
Harry si era addormentato poggiandosi sul finestrino, stessa cosa Louis, che era quasi appoggiato sulla mia spalla, forse beh non l'aveva fatto di proposito eppure quel suo gesto mi regalò un altro sorriso.
Notai che anche lui aveva gli auricolarialle orecchie, curiosa di non so cosa, presi il suo iPod per vedere quale canzone stava ascoltando.
Mi si fermò il respiro quando notai che era la nostra canzone.
La canzone che cantavamo sempre.
Anche lui probabilmente aveva messo la riproduzione casuale, aveva le guance bagnate anche lui da delle piccole lacrime che asciugai piano con il palmo della mia mano.
Io :"scusami Louis, scusami per tutto." sussurrai, pur sapendo che lui non mi avrebbe sentita.
Eppure posso giurarlo che incurvò nel sonno le sue labbra in un sorriso, un sorriso bellissimo.
Sorrisi anche io, lasciando che un'altra lacrima attraversasse il mio viso.
Poco dopo anche io mi addormentai come loro, poggiandomi sulla finestra dell'auto.
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Mamma :"Ragazzi! sveglia!"
Papà :"tutto questo sonno a cosa è dovuto? Eh? ve lo diciamo sempre di andare a letto presto! ma voi mai! mai a sentirci eh?"
Mamma :"dai tesoro, non esagerare ora"
Papà :"oh, ma io dico le cose come stanno!"
Io :"un modo piu carino e genitile per svegliare qualcuno non esiste vero?" dissi io tenendo ancora gli occhi chiusi.
Louis si stava strofinando il viso con le mani, tentando di costringere i suoi occhi a rimanere aperti, mentre Harry sembrava essere ancora nel mondo dei sogni.
Mamma :"tesoro, devi svegliarti anche tu, siamo arrivati"
Io :"eh certo! Con Harry tutta dolce vero?"
Mia madre mi rispose con un'occhiataccia, mentre Harry si stiracchiò ancora addormentato.
Louis :"buongiorno gente"
Papà :"ormai è quasi sera"
Louis :"oh, beh, bello!"
Mentre stavo scendendo dall'auto, mi arrivò una telefonata.
Io :"pronto?"
Summer :"Ehilà! ho chiamato prima mentre eravate ancora in viaggio ma tua madre ha detto che dormivate ancora! buon risveglio eh!"
Io:"dove stai?" chiesi ridendo.
Summer:"In Hotel, sto preparando le valige mentre litigo con i ragazzi, bello eh?"
Io :"che hanno combinato?"
Summer :"Mi rubano le cose dalla mia valigia tanto per farmi innervosire, sai come sono fatti!" Non riuscii neanche a rispondere che la sentii urlare.
Summer :"NIAAAAALL VIENI SUBITO QUI! LASCIA QUEL CAVOLO DI VESTITO O TI FINIRA' MOLTO MALE!"
Io :"Summer?" la richiamai, continuando a ridere.
Summer :"giuro che questi non ci arrivano neanche a Londra se non la smettono! beh comunque, Zayn è ripartito" disse con voce un pò piu seria.
Io :"Quando ritorna?"
Summer :"tra una settimana mi ha promesso che sarà di ritorno, verrà direttamente a Londra ovviamente"
Io :"dai che una settimana passa in fretta!"
Summer :"sai bene che non è cosi! Tu senza Harry per una settimana non credo ci riusciresti" arrossii a quella sua frase.
Io :"Summer ma che dici!"
Summer :"Eh schiocchina sciocchina (?)" disse imitando la mia voce acuta.
Io :"dai vado che devo ancora rientrare in casa" dissi ridendo.
Summer :"ciao bella! a domani!"
Richiusi la chiamata mentre rimisi il mio cellulare dentro la tasca dei miei jeans.
Entrai in casa, salendo subito verso le scale per arrivare in camera mia e poggiare la valigia.
Sentii poi qualcuno bussare alla porta della mia stanza.
Io :"E' aperto!" urlai, mentre tiravo fuori uno dopo l'altro i miei vestiti dalla valigia.
Harry :"volevo solo salutarti" disse Harry sorridendomi.
Io :"torni a casa?"
Harry :"sì. Non mi sembra il caso di rimanere qui, Louis continua a evitarmi.."
Io :"speriamo che passerà tutto" dissi abbracciandolo.
Harry :"passerà tutto molto presto, sta tranquilla. Ci vediamo domani" disse lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra, allontanandosi poi dalla mia stanza.
Quella sera non scesi neanche a cenare, la fame era completamente sparita.
Rimasi sul mio letto a sentirmi la musica, mentre messaggiavo con Summer, Ross e Laura.
*dalla parte di Louis*
Appena finii di cenare, salii subito in camera mia, mi sentivo distrutto e stanco anche se avevo praticamente dormito per tutto il giorno.
Forse a distruggermi era proprio al brutta situazione che si era creata. Mi mancava mia sorella, mi mancava scherzare con Harry come sempre.
Mi mancava tutto, eppure ogni volta che ripensavo a quello che era successo mi veniva una fitta e un vuoto dentro, non riuscivo ancora a spiegarmi il perchè mi avevano tenuto tutto nascosto.
-------------
*dalla mia parte*
La mattina seguente, mi svegliai abbastanza sul tardi, erano circa le 10.15 di mattina, quando mi ricordai che Summer sarebbe dovuta venire a momenti insieme ai ragazzi mentre io ero ancora in pigiama.
Scesi di corsa le scale, trovando al pian terreno Harry, mia madre e Louis che giravano per la stanza come fossero in ansia per qualcosa.
Io :"buongiorno.." Dissi cauta mentre scendevo le scale.
Notai gli occhi luci di mia madre fissarmi.
Di corsa arrivò mio padre, urlando di risalire in macchina.
Io :"mamma che succede?"
Harry :"Summer ha avuto un incidente questa mattina presto"
Mi sentii crollare il mondo addosso.

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Capitolo 24
*** 24° capitolo ***


Io :"come? Cosa è successo?" incominciai a urlare fiondandomi verso la porta urlando con tutta la voce che avevo.
Mamma :"tesoro calmati, non è nulla di grave, vai a prepararti che la raggiungiamo a Doncaster"
Harry :"già, ha ragione, stai tranquilla" disse con voce tremolante e insicura....
Io :"ma mi prendete in giro?? avete capito di chi si tratta vero? la mia migliore amica sta in ospedale a chilometri da qui, non so neanche quali sono le sue condizioni fisiche e voi mi rispondete cosi?" urlai in preda alla collera, alla pura, all'ansia e al timore.
Mamma :"Elena, in questi casi bisogna solo mantenere la calma, è inutile agitarsi in questo modo!"
Non riuscii neanche a rispondere che corsi verso le scale, e in meno di cinque minuti ero già pronta.
Harry e Louis senza rivolgersi parola, erano impegnati a prendere le ultime cose per il viaggio, mentre mia madre stava sempre attaccata al telefono per sapere qualche notizia.
Io :"andiamo" dissi aprendo di fretta la porta della casa.
Harry mi seguì, mentre Louis mi precedette entrando in macchina.
Mia madre avvisò mio padre, mentre anche lei si preparava a entrare in macchina.
Harry e Louis si misero di dietro, non volevo piu rivivere quella situazione del giorno prima, gli sguardi freddi di Louis.
Picchiettavo nervosa sul cruscotto dell'auto, mentre mia madre andò a tutta velocità verso l'autostrada.
Mamma :"Prima ho sentito il papà di Summer."
Alzai lo sguardo e le feci cenno di continuare a parlare.
Mamma :"ha detto che il colpo è stato molto forte, ma lei non ha riportato danni gravi."
Io :"come sta?" chiesi con un filo di speranza.
Mamma :"è sveglia, cioè per quanto ho capito non è in coma, è svenuta solo sul colpo ma ora sta bene, ma ovviamente deve rimanere in ospedale ancora per qualche giorno."
Annuii, tirando un sospiro di sollievo.
Mamma :"ma non è finita qui, quando ha fatto l'incidente ha rotto la vetrata di un negozio!"
Harry :"cosa?" disse lasciandosi scappare una risata e poi aggiungendo :"classico di Summer."
Io :"e ora?"
Mamma :"dovrà 'ripagare' il danno"
Louis :"tipo con i lavori forzati?"
Harry :"in carcere?"
Mamma :"nono, ci si è avvicinato di piu Lou."
Louis :"sono un genio!"
Io :"tipo i servizi sociali?"
Mamma :"non proprio, ma dovrà frequentare qualche accademia di ginnastica, non ho capito molto bene, ma è costretta"
Io :"ginnastica artistica?"
Mamma :"da quanto ho capito, si!"
Io :"wow!" dissi piu felice, ricordandomi che però lei non aveva avuto una bella esperienza con la ginnastica, infatti l'aveva lasciata molti anni fa.
Poco dopo arrivammo a Doncaster, dove correndo ci vennero incontro Laura e Ross, che ci indicarono la strada per raggiungere la stanza di Summer.
Laura :"è stato proprio un bello spavento!" esclamò, mentre ci faceva strada per i corridoi dell'ospedale.
Io :"verso a che ora è successo?"
Ross :"verso le 8 di mattina, ma non fatene parola con Zayn, non so il perchè, ma summer non vuole dirglielo."
Harry :"ma è un suo diritto saperlo!"
Laura :"forse non vuole farlo preoccupare dato che è fuori città"
Louis :"Ma in qualche modo prima o poi lo verrà a sapere.."
Laura :"probabilmente. Ma voi non fatene lo stesso parola.."
Io :"va bene.."
Appena ci avvicinammo alla sua stanza, la sentimmo urlare contro qualcuno.
Summer :"non osate avvisare mia madre!"
X :"ma signorina, è sua madre!"
Summer :"Lei è con Zayn!!"
X :"e allora?"
Summer :"se lo fa, lei finisce sulla mia lista nera!"
X :"ma signorina.."
Summer :"stia zitto!! e tu, porta il cibo!"
X :"ma non può mangiare ora! ha appena avuto un incidente e deve riposare!"
Summer :"sto benissimo e se fosse per me già me ne sarei andata da qui!"
Papà di Summer :"Summer ora calmati, non lo diremo a zayn ma tua madre deve saperlo"
Summer :"Non ti ci mettere anche tu! se lo sa mia madre lo saprà anche zayn! stanno insieme! lo vuoi capire o no?"
Papà di Summer :"io ci rinuncio".
Io :"ehm, summer?" dissi entrando cauta nella sua stanza.
Summer :"levatevi tutti ora!" disse indicando i medici e facendomi segno di avvicinarmi.
Summer :"papà, vale anche per te! su! fuori!"
Io :"hai appena avuto un incidente e già scleri?" dissi ridendo.
Summer :"Sono loro che mi fanno sclerare!"
Io :"perchè non vuoi dirlo a Zayn? o perlomeno a tua madre.."
Summer :"perchè no! Non voglio fargli preoccupare, e dovete rispettare la mia scelta!"
Io :"Summer lo so, ma.."
Summer :"niente obbiezioni!"
Tirai un sospiro, per poi cambiare discorso.
Io :"mi hai fatto prendere veramente un colpo!"
Summer :"ma non è successo niente!"
Io :"questo lo dici tu! fare un incidente in motorino non è cosa da poco, sei fortunata che ti è andato tutto bene ma non è cosa da poco, stavo per morire di infarto io!"
Summer rise.
Summer :"ti prenderai un altro colpo quando scoprirai che mi tocca ricominciare con la ginnastica in un posto a Londra dove ci vanno quegli che devono pagare per qualcosa!"
Io :"lo so, me lo hanno detto! ma dai almeno non ti hanno messo a fare i lavori forzati!"
Summer :"mannaggia a quella stupida vetrata in mezzo alla strada" disse protestando.
Sorrisi.
Io :"va tutto bene?"
Summer :"sì. Non mi sono rotta nulla, credo"
Io :"il cervello AHAHHA"
Summer :"naah, quello è indistruttibile!"
Io :"se ci fosse!"
Summer :"ehi!"
Io :"dai scherzo, ma se tu fossi stata attenta, non sarebbe successo niente!"
Summer :"non incominciare con le ramanzine!"
Io :"ma stavolta le meriti! Te l'ho sempre detto di andare piano con quel cavolo di motorino, potevi rischiare la vita, lo sai vero?"
Summer :"si, ma non è successo quindi!"
Io :"summer!" dissi sbuffando perdendoci le speranze. Ma tanto sapevo che lei aveva capito la lezione.
Summer :"magari la prossima volta starò piu attenta, contenta?"
Io :"ora va meglio!" dissi ridendo insieme a lei.
----------------
Passai la giornata in ospedale, le raccontai cosa era successo tra me, Harry e Lou, ma lei mi rassicurò dicendomi che Louis avrebbe capito e ci avrebbe perdonati. O almeno così speravamo entrambe.
Tornammo a Londra direttamente il giorno dopo, quando lasciarono sul pomeriggio Summer uscire.
Zayn sarebbe tornato il giorno seguente percè doveva rimanere ancora con la famiglia, mentre la madre di Summer era già a casa e la inforamrono di tutto, anche se summer non ne era comunque d'accordo. Non voleva che la notizia dell'incidente si diffondesse, non doveva mai arrivare a Zayn.
La cosa ancora piu strana era che però la madre di Summer già sapeva tutto, era stata informata dall'ospedale il giorno dell'incidente; ed era proprio questo che preoccupava Summer.
---
Io :"summer puoi prendere i cd che ho lasciato in sala?" dissi urlando dalla mia camera, mentre summer si alzò dal letto su cui era seduta per scendere di sotto.
Quel giorno Summer sarebbe rimasta a dormire da me, con Louis le cose sembravano non cambiare, non ci rivolgevamo parola, io ed Harry non potevamo piu farci vedere insieme, e Summer era molto in ansia per l'indomani, il giorno in cui sarebbe tornato Zayn dal suo viaggio.
Mentre sfogliavo una rivista di moda seduta sul mio letto, sentii la porta aprirsi e vidi Summer con il suo cellulare in mano che saltellava per casa.
Io :"che succede?" domandai.
Summer :"ho ricevuto quella e-mail!"
Io :"Cosa?!"
Summer :"si! ti ricordi quando abbiamo fatto domanda per l'università di Cambridge?"
Io :"non posso crederci!" dissi incredula alzandomi di scatto.
Summer :"credici invece!"
Io :"leggi l'email!"
Summer annuii, riaccendendo il suo cellulare.
Summer :"la informiamo che la sua domanda è stata accettata, ha tutti i prerequisiti per accedere all'università, potrà recarsi a cambridge tra due mesi quando ricomincieranno i corsi, concluderà il suo ultimo anno qui facendo regolarmente l'esame di maturità a fine anno che segnerà la fine del Liceo. Congratulazioni. -La direzione."
Io :"Non posso crederci!" continuai a dire con le lacrime agli occhi per la felicità.
Summer :"neanche io! ci pensi? il nostro sogno si sta per realizzare! ormai ci stavo perdendo tutte le speranze!"
Accesi subito il mio telefono per controllare anche la mia posta elettronica, e notai anche io di aver ricevuto la stessa Email di Summer.
Eravamo ufficialmente iscritte a Cambridge.
Non potevamo crederci, era un sogno che diventava realtà.
Passammo tutta la notte a pianificare tutto, senza porci problemi, fino a quando una domanda mi venne in mente. Probabilmente ci avrebbe causato tutti i nostri problemi futuri.
Summer :"che succede?"
Io :"non abbiamo pensato a una cosa. Cambridge è lontana, dobbiamo stare un anno fuori Londra.."
Summer :"e allora?"
Io :"Harry? o Zayn?"
Vidi la felicità nei nostri sguardi sparire in un secondo.
Summer :"Non ci avevo pensato a questo.. "
Io :"dovremo lasciare anche i ragazzi, io mio fratello.."
Summer :"non lo so.. non so che rispondere.. Non mi sento pronta però di lasciare Zayn.. non ce la farei.."
Io :"ho paura che questa non sarà una scelta facile.."
Poco dopo crollammo nel sonno, tormentate però dalla domanda :"università o Londra?".
Continuo al prossimo capitolo!
-rosy
------------
Okay, so che questo capitolo non è molto bello ed è corto, ma volevo chiedervi scusa se non ci sono stata in queste due settimane, ma non ho trovato proprio il tempo materiale per scrivere, scusatemi ancora :(
Spero che comunque vi sia piaciuto il capitolo, anche se lo so, non è un granchè..
Lasciate qualche recensione se vi va :D
 

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Capitolo 25
*** 25° capitolo ***


Il giorno seguente mi svegliai o meglio decisi di alzarmi, di prima mattina.
Ero piu che sicura che Summer stesse ancora dormendo, ma sopra il suo cuscino dove aveva dormito trovai un biglietto: "Stavi dormendo quindi non ti ho svegliata. Sono fuori a correre, a dopo! ti voglio bene. -Summer".
Come le si creava di correre di prima mattina non lo so, ma sapevo che quando lo facev...a, molto spesso era per rilassarsi in un periodo difficile, pieno di decisioni importanti.
Scesi in cucina, mentre Louis stava preparando la sua colazione.
Esitai ad entrare, avevo paura di lui, forse.
Louis :"Elena entra, non ti mangio eh!"
Io :"Buongiorno"
Louis :"buongiorno"
Rimasi un pò stranita dal fatto che lui mi stesse rivolgendo parola.
Da quel momento però cadde il silenzio, nessuno di noi due aveva piu il coraggio di parlare; proprio come due amici che dopo una brutta litigata non sanno piu come attaccare bottone o trovare un argomento senza un pò di esitazione.
Louis :"stiamo lavorando per una nuova canzone sai?"
Io :"ah? come si chiama?"
Louis :"non ho intenzione di dirtelo!"
Faceva sempre così. Ogni volta che c'era una nuova canzone in arrivo, lui voleva fare sempre il misterioso con me.
Sorrisi.
Louis :"posso solo dirti che è un gran pezzo!"
Io :"cosi mi rendi curiosa!"
Louis :"eh lo so!" disse poggiando una tazza di latte sul tavolo.
Io :"louis posso farti una domanda?" chiesi io, sedendomi al mio posto con lui a fianco.
Louis :"vai"
Io :"come mai da un giorno all'altro sei ehm.. cosi? intendo, come se niente fosse successo?" mi pentii subito della mia domanda, parlo sempre troppo, sempre.
Louis :"preferivi che ci comportassimo come due estranei?"
Io :"no, certo che no"
Louis :"io non dimentico lo sai, ma cercherò di accettare la situazione, sei pur sempre mia sorella e lui il mio migliore amico, non posso distruggere tutto così."
Io :"Quindi è tutto finito?" dissi con un sorriso.
Louis :"non lo so, ma cerchiamo di ricominciare da capo.. Certo, non so se riuscirò a perdonarvi, forse ci vorrà del tempo ma.."
Io :"Louis lo sai che la nostra intenzione non era mentirti"
Louis :"bastava semplicemente dirmi le cose in faccia invece di nascondervi per tutto questo tempo, solo questo."
Io :"hai ragione.."
Louis :"la cosa che però mi sta facendo soffrire di piu, è che ripenso a quando mi negavate tutto, e ci sto male pensando che invece voi mi tenevate all'oscuro."
Io :"Non volevamo, non era nostra intenzione. Il punto è che avevamo paura che ti arrabbiassi con noi, l'abbiamo fatto per evitare questo.. e anche noi ci soffrivamo"
Louis :"perchè mi sarei dovuto arrabbiare?"
Io :"non lo so.. pensavamo che tu non volessi che.."
Louis :"non è vero." disse interrompendomi, prevedendo ciò che stavo per dire.
Lo guardai stranito dalla sua risposta.
Louis :"avevo solo paura di perdervi, forse ero solo geloso"
Io :"Lo sai che non sarebbe mai successo"
Louis :"ora lo so" disse sorridendo e poi riprese a parlare :"ho capito anche che l'avete fatto diciamo con la buona intenzione, ne ho parlato anche con Harry."
Il mio cuore cominciò a battere a mille. Ero felicissima nel sentire quelle parole.
Lo abbracciai di colpo, era da tempo che non lo facevamo e mi era mancato.
Summer :"buongiorno ragaaazzi!"
Io :"buongiorno summer!" dissi vedendola entrare in cucina dopo la sua corsa.
Louis :"giorno!"
Summer :"vi siete finalmente chiariti?" chiese sorridendo.
Annuimmo.
Summer :"ah quindi avete già parlato dell'università?"
Louis :"quale università?"
Summer :"oh, che situazione.."
Io :"summer!"
Summer :"no no niente di cui preoccuparsi!" disse cercando di rassicurare Louis.
Io :"te ne avrei parlato ovviamente. Ma non è ancora nulla di sicuro.."
Summer :"che significa 'nulla di sicuro'?"
Io :"summer, non ne abbiamo neanche parlato con i nostri genitori.."
Louis :"e nemmeno con me!"
Summer :"tu che c'entri!" disse scherzando.
Louis :"si dà il caso che io sia suo fratello, sai com'è."
Summer :"uh beh, scusaci!" disse alzando le mani in segno di difesa.
Louis :"qualcuno mi spiega meglio questa storia?"
Io :"ieri ci è arrivata un e-mail in cui l'università di Cambridge a cui avevamo fatto domanda molto tempo fa, ci ha confermato che ci sono due posti per noi, per concludere l'anno lì e prendere il diploma, e poi continuare gli studi lì"
Louis :"Ma è lontana.."
Io :"è questo il punto.."
Summer :"ma abbiamo ancora un mese per pensarci su!"
Io :"tu che ne pensi, summer?"
Summer :"non lo so.. io ci andrò, e ovviamente vieni anche tu! è sempre stato il nostro sogno!"
Louis :"e le vostre famiglie? noi? I vostri ehm.. "
Summer :"ragazzi?"
Louis :"si esatto" disse guardandomi come se questa parola che riguardava anche me, non gli andava proprio giù.
Abbassai lo sguardo.
Summer :"non lo so neanche io.."
Io :" e tantomeno io"
Louis :"ne dovreste parlare anche con gli altri.."
Summer :"in fondo l'università non è poi cosi tanto lontana.."
Io :"insomma.. vicina non è.."
Louis :"tu elena ci andrai?"
Io :"sì. Insomma devo ancora decidere. Ma è il mio sogno andarci con la mia migliore amica e beh.. si, vorrei.."
Louis :"la scelta è vostra.. " affermò sospirando.
Summer :"ha ragione"
Annuii anche io.
Io :"ragazzi io vado a prepararmi.. oggi ci sono gli allenamenti.."
Summer :"uh, con quella li?"
Io :"lauren? si.."
Louis :"certo che è strana quella donna.."
Io :"magari è solo moolto affettuosa!"
Louis :"bah!"
Summer :"dai vai a prerarti che far tardi al primo allenamento con questa, non sarebbe molto opportuno"
Louis :"ah Elena! Stamattina ha chiamato Harry, ti passa a prendere lui e poi ha detto di dirti che ti offre il pranzo"
Io :"grazie Lou!"
Louis :"niente" disse abbassando lo sguardo.
Era chiaro che per lui iniziare a pensare a una relazione tra me e Harry non era molto facile, ma già dal fatto che ne parlasse era buon segno. Forse incominciava ad accettare la cosa e di questo ne ero molto felice e sicuramente anche lui.
Summer :"e stasera stiamo tutti un pò insieme a casa mia!"
Io :"perfect" esclamai felice salendo di fretta le scale dirigendomi verso la mia camera.
Mi preparai in pochissimo tempo e nervosa ritornai in sala.
Si, ero nervosa perchè stavo per rivedere Harry.
Okay, lo vedevo sempre ma da quando era successo quel che sappiamo, io e lui eravamo molto piu distaccati, e anche lui in un certo senso mi era mancato moltissimo.
Louis :"da cosa è dovuta tutta questa agitazione?" Chiese avvicinandosi a me.
Io :"per l'allenamento" mentii.
Louis :"non credo. E' per Harry vero?"
Mi girai a guardarlo stranita.
Io :"come fai a saperlo?"
Louis :"è normale" disse ridendo.
A volte sembrava che lui possedesse il potere di leggermi nel pensiero.
Louis :"mi fido di Harry,so che non ti farà soffrire e che ti ama con tutto il suo cuore, me lo ha detto lui stesso. Credo di star incominciando ad accettarvi, non siete poi cosi male come coppia"
Avevo le lacrime agli occhi.
Io :"se è solo un sogno, non voglio svegliarmi mai piu."
Louis :"no, non lo è" disse sorridendo.
Io :"è tutto cosi strano e perfetto. Ho sempre sognato questo."
Louis :"so cosa si prova a non sentirsi accettati, e non voglio che voi vi sentiate così."
Io :"che succede Lou?" chiesi preoccupata notando gli occhi tristi di mio fratello.
Louis :"vorrei rendere ufficiale la mia relazione con El, ma non posso farlo."
Io :"perchè?"
Louis :"Eleanor vorrebbe ma io.. io non lo so, significherebbe dire addio alla nostra privacy, incomincerebbero gli insulti e non so se sono pronto ad affrontarlo.."
Lo abbracciai.
Io :"sei forte Lou. Vedrai che anche tu ci riuscirai."
Louis :"grazie.. Lo spero anche io" disse con un sorriso.
Poco dopo bussarono alla porta.
Louis :"vai" disse sorridendo, :"è sicuramente Harry".
In pochi secondi ero già davanti la porta con il cuore che minacciava di uscire dal petto per quanto batteva veloce.
Aprii la porta, trovandomi un paio di occhi verdi su cui mi perdevo ogni volta.
Fu spontaneo per entrambi abbracciarci, finalmente.
Lasciai che Harry mi 'cullasse' con il suo abbraccio, mentre mi sembrava che per un momento il mondo si fosse fermato lì.
Un piccolo bacio di Harry sulla guancia mi riportò 'in vita' nel mondo reale, e staccandomi dal suo abbraccio mi girai per un secondo per vedere mio fratello.
Il mio cuore si riempì di gioia nel vederlo sorridere.
Harry :"andiamo?" disse anche lui sorridendo, mostrando le sue fossette.
Annuii, mentre egli tese il suo braccio sinistro verso di me, facendomi avvicinare a lui, abbracciandomi.
Louis :"a dopo! e buon allenamento"
Io :"grazie Lou!"
---
Quando ci trovammo in macchina entrambi per la troppa felicità inziammo a ridere senza neanche capirne il motivo.
Harry :"giuro, sono il ragazzo piu felice del mondo."
Io :"anche io sono troppo felice, ho rischiato di perdere mio fratello, non oso immaginare come sarebbe stata la mia vita senza di voi" Dissi girandomi verso Harry.
Harry :"non voglio neanche pensarci. Ma finalmente è tutto finito" disse avvicinandosi a me, lasciandomi un bacio leggero sulle labbra.
Harry :"mi sei mancata"
Non riuscii a controllare una lacrima che mi scivolò velocemente sulla guancia.
Harry :"che succede?" disse asciugando la lacrima con la sua mano.
Io :"è tutto così perfetto. Giuro sembra un sogno."
Harry :"lo stavo pensando anche io, ma la cosa piu bella è che si tratta della realtà."
Io :"non dobbiamo piu nascondere a Louis la verità, sento che niente ormai potrà dividerci"
Harry :"ti amo" sussurrò Harry al mio orecchio.
"ti amo anche io Harry" fu la mia risposta, mentre lui mi lasciò un altro bacio sulla guancia.
Harry :"dai andiamo che sennò si fa veramente tardi" disse ridendo mettendo in moto la macchina.
Sorrisi anche io, poggiandomi sullo schienale del sedile.
Appena arrivammo, scesi agitata dall'auto, forse ero nervosa per il nuovo allenamento, ma non credo che sia solo questa la causa.
Stavo vivendo un periodo ricco di novità, e la cosa peggiore è che non sapevo proprio come gestirle.
Harry :"Elena" disse richiamandomi, appoggiato allo sportello dell'auto.
Mi girai verso di lui, notandole sue fossette e il suo sorriso che mi facevano innamorare ogni giorno di piu, e gli occhi piu chiari del solito.
Io :"dimmi" dissi avvicinandomi con voce flebile.
Harry :"Buon allenamento" rispose lui, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.
Sentii poi, un braccio afferrare con delicatezza il mio polso.
Harry :"avevo dimenticato di dirti una cosa" sussurrò.
Io :"sarebbe?" dissi con dolcezza, guardandolo negli occhi.
Harry :"ci sarà una sorpresa per te"
Io :"una sorpresa?" dissi sentendo el mie guancie andare a fuoco.
Harry fece segno di sì con la testa.
Harry :"spero possa piacerti"
Io :"mi piacerà sicuramente" risposi prontamente io, dandogli un bacio sulla guancia, per poi andare svelta verso la palestra.
C'erano compagne nuove, volti nuovi, e anche atteggiamenti diversi.
Insomma direi che l'aria della palestra era cambiata.
Lauren :"oh eccoti! ti aspettavo con ansia" disse la giovane donna venendomi incontro.
Io :"mi scusi per il ritardo è che.."
Lauren :"non giustificarti, lo so già"
Io :"come? cosa sa?"
Lauren :"hai un ragazzo, vi ho visti prima" disse sorridendo.
Arrossì.
Lauren :"spero ti renda almeno lui felice" sospirò la donna.
Io :"in che senso scusi?"
Lauren :"dammi del tu. Comunque niente, indendo dire.. cioè.."
La guardai stranita e poi di colpo cambiò discorso.
Lauren :"andiamo che sennò si fa troppo tardi"
Io :"okaay.." risposi seguendola.
Gli allenamenti furono abbastanza duri, come al solito, ma oramai ci avevo fatto l'abitudine. Era Lauren a incuriosirmi. Perchè se ne usciva sempre con qualche osservazione strana sulla mia vita? Eppure ero sicura di non averla mai vista prima.
Lauren :"sei veramente molto brava, ti faccio i miei piu sinceri complimenti" disse lei, sedendosi su un gradino della palestra, mentre io mi preparavo a scendere dalla trave concludendo il mio allenamento.
Io :"grazie!" risposi, sedendomi accanto a lei.
Lauren :"come sei stata tutto questo tempo con loro?"
Io :"con i miei genitori?"
Notai lo sguardo di Lauren incupirsi, abbassando lo sguardo e rispondendo :"s-si"
Io :"non saprei rispondere.. cioè nessuno mi ha mai posto domande del genere.. beh comunque bene"
Lauren :"tu e tuo fratello avete trovato quella videocassetta?"
Ecco che mi si gelò il sangue.
Io :"c-cosa?"
Lauren mi sorrise.
Come era possibile? mi sentivo agghiacciata. Cosa c'entrava lei in tutta questa storia?
Io :"posso farti una domanda?" domandai.
Lauren annuì.
Io :"chi sei tu?"
Lauren :"nessuno mi ha mai posto questa domanda" disse ridendo, ripetendo la mia frase precedente.
Io :"come fai a sapere della videocassetta?" richiesi, rimanendo seria.
Lauren :"ho provato a indovinare"
Io :"non è vero, dimmi chi sei, ho bisogno di saperlo" dissi quasi implorando.
Lauren :"tesoro, lo saprai molto presto, ma adesso non è il momento" rispose con voce dolce la donna accarezzandomi una guancia ormai bollente.
Io :"mi sto confondendo"
Lauren :"l'importante è che ti ho ritrovata" Disse abbracciandomi.
Sentivo il cuore accellerare sempre di piu, ne ero sicura, lei c'entrava qualcosa. Aveva tutte le risposte alle domande mie e di Lou.
Appena raggiunsi gli spogliatoi della palestra mi affrettai a chiamare Louis.
*Louis andiamo, rispondi!*
*Louis!*
Pensai, mentre sentivo il rumore che il telefono emette quando squilla.
Poco dopo partì la segreteria.
Louis non lasciava quasi mai il cellulare spento, solo quando lavorava o faceva concerti in giro per il mondo. Ma del resto mai.
Presi il cambio dal mio borsone, e mentre finivo di abbottonare la mia camicia, sentii il mio telefono squillare.
Mi affrettai a rispondere.
Io :"pronto?"
Louis :"Elena scusami eccomi! dimmi tutto!"
Io :"E' successa una cosa strana.. ti racconterò a casa!"
Louis :"mamma e papà oggi comunque non sono normali!" disse con voce sempre piu ansiosa.
Io :"che intendi dire, Lou?"
Louis :"sono agitati e nervosi. Ho sentito nostro padre che ordinava a nostra madre di far sparire la videocassetta"
Io :"credo che siamo arrivati a scoprire la verità." risposi seria.
Louis :"cosa? che intendi dire?"
Io :"lauren sa tutto"
Louis :"come fai a saperlo? magari è solo una donna un pò.. ehm strana"
Io :"no Lou, sa veramente tutto! E' a conoscienza della videocassetta!"
Louis :"no, non è possibile!"
Io :"te lo giuro è così. Ti racconto tutto dopo"
Louis :"va bene, a dopo!"
Disse riattaccando.
Uscii correndo dalla palestra, mentre i tuoni e lampi illuminavano il cielo completamente scuro.
Notai la macchina nera di Harry, parcheggiata davanti la palestra.
Appena egli mi vide uscire, corse subito verso di me, togliendosi la giacca per poi usarla come ombrello sopra le nostre teste.
Io :"harry finirai per ammalarti se rimani con questo tempo cosi!"
Harry :"ho dimenticato l'ombrello, non voglio che ti ammali" disse baciandomi la guancia.
Salimmo in fretta nell'auto.
Harry :"volevo portarti a pranzo fuori, ma con questo freddo e tempo credo sia meglio tornare a casa" disse lui, scuotendosi un pò i capelli che rilasciavono goccioline di acqua per tutta la macchina.
Harry :"ma la sorpresa ci sarà lo stesso" continuò, girandosi verso di me, sorridendomi.
Io :"mi dici di cosa si tratta?" chiesi come un bambino curioso nel giorno del suo compleanno.
Harry :"naah, altrimenti non sarebbe piu una sorpresa!" rise divertito.
Io :"mi rendi troppo curiosa però!"
Harry :"era questo il mio scopo"
Io :"stupido!" dissi ridendo anche io, accendendo poi la radio della sua auto.
Harry :"uh lascia qui! stanno facendo la nostra canzone!"
Alzai il volume, cantando insieme a lui sulle note di Kiss You.
Dopo circa 20 minuti eravamo già a casa, ritardammo di piu dato che molte strade erano bloccate dalla pioggia.
Varcando la soglia di casa, vidi Louis seduto sul grande divano della sala che mi aspettava con ansia.
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2 ORE PRIMA
Dalla parte di Louis:

Quando rimasi da solo in casa, decisi di rilassarmi e guardare un pò la partita in sala.
Poco dopo però sentii il mio cellulare squillare.
Io :"pronto?"
Niall :"ehi brò! "
Io :"Horan! dimmi tutto!"
Niall :"non riesco a contattare harry, forse non c'è campo con questo tempo, è lì con te?"
Io :"mmh no"
Niall :"tua sorella?"
Io :"nemmeno"
Niall :"dove sono?"
Io :"Harry ha accompagnato Elena all'allenamento, devo riferire qualcosa?" chiesi incuriosito.
Niall :"lo scopriranno dopo, ora lo dico a te"
Io :"okay dimmi tutto"
Niall :"un paparazzo ha fotografato Harry e tua sorella insieme e beh vorrebbe pubblicare la foto nei giornali e su internet, senza il loro consenso"
Io :"cosa? non può farlo!"
Niall :"lo so, mi ha avvertito Zayn che si trovava nelle vicinanze quando è successo.."
Io :"sai la via dove c'è lo studio di questo?"
Niall :"si!"
Presi un pezzo di carta a caso e una penna per segnarmi l'indirizzo.
Presi il mio giubbino piu pesante e caldo, e mi diressi all'esterno.
Poco dopo raggiunsi l'edificio del paparazzo e senza badare al fatto che non avevo neanche preso l'appuntamento, citofonai.
X :"chi è?" rispose una voce femminile e autoritaria.
Io :"Vorrei parlare con il vostro direttore, perfavore"
X :"ha preso un appuntamento?"
Io :"no"
X :"mi dispiace, ma è molto impegnato in questo momento"
Io :"La prego mi faccia entrare, è urgente e inoltre fa freddo qui fuori, vuole farmi congelare?" dissi ironico.
X :"E' molto impegnato e non può ricevere clienti senza appuntamento"
Io :"non sono un cliente, sta violando la privacy di mia sorella"
X :"non capisco cosa vuole dire"
Io :"se mi fa entrare magari espongo il mio problema" dissi ormai scocciato.
Sentii sbuffare e poi il rumore del portone aprirsi.
Spisni la porta verso l'interno e salii le scale.
Davanti la porta mi aspettava probabilmente la stessa signora con cui avevo avuto una discussione tramite citofono poco prima.
X :"Ma lei è il signor Tomlinson?"
Annuii.
X :"perchè non me lo ha detto subito?"
Io :"non sarebbe cambiato niente"
X :"l'avrei fatta entrare senza fare questioni"
Io :"sono come tutti gli altri e non voglio fare favoritismi, qui si tratta però che il vostro direttore, o meglio colui che vuole pubblicare una foto, vuole violare la privacy di Harry Styles e di mia sorella."
X :"come si chiama sua sorella?" disse prendendo un foglio.
Io :"Elena Tomlinson."
X :"okay, venga con me"
La seguii lungo un corridoio che mi portò verso un'altra grande stanza, molto spaziosa e abbastanza accogliente.
Infondo alla stanza, c'era una scirvania su cui dietro c'era seduto un uomo sulla cinquantina di anni.
Segretaria :"il signor Tomlinson vuole parlarle riguardo delle foto su sua sorella Elena Tomlinson" Disse leggendo velocemente il foglio su cui aveva scritto le informazioni.
L'uomo esclamò :"prego si sieda."
Mi accomodai su una di quelle poltrone in pelle davanti la sua scrivania.
L'uomo fece segno alla segretaria di uscire e chiudere la porta.
Appena rimanemmo soli, sentii nuovamente il mio telefono squillare.
"lo spenga" sclamò l'uomo.
Ubbidì, spegnendo il telefono facendolo scivolare lungo la tasca dei miei jeans.
"inanzitutto presentiamoci, sono Tom, tu Louis giusto?"
Annuii, stringendoli la mano.
"Piacere."
Tom :"bene, di cosa volevi parlarmi?"
Io :"ho saputo che vuole pubblicare a breve una foto che ritrae mia sorella e Harry Styles insieme, è vero?"
Tom annuii.
Io :"può evitare di farlo?" chiesi, cercando di rimanere in modo piu calmo possibile.
Tom :"perchè dovrei?" disse facendo una risata fastidiosa.
Io :"perchè loro non hanno acconsentito."
Tom :"molti paparazzi procedono così, è la vita! Fattene una ragione"
Io :"potrei anche denunciarla di violamento alla privacy"
Tom :"facciamo un patto." disse un pò piu spaventato ma con il tono sicuro e deciso.
Io :"tipo?"
Tom :"non pubblicherò la loro foto, ma tu dovrai fare qualcosa in cambio per me."
Io :"cosa dovrei fare?"
Tom :"deve darmi dell'altro materiale da pubblicare, qualcosa di nuovo."
Io :"ma ritorniamo alla stessa situazione iniziale!"
Tom :"mi dispiace ragazzo, ma è così che vanno gli affari."
Rimasimo qualche secondo in silenzio, ripensando a una frase che mi aveva detto Eleanor.

Flashback:
Elanor :"non voglio che rendi pubblica la nostra storia se non vuoi, so che ci staresti male e ci soffriresti. Io ti amo, ed è questo quello che conta."
Louis :"Ti amo anche io. Fa male dover stare così nascosti.. ma rendere pubblico tutto questo significherebbe anche dire addio alla nostra privacy."
Eleanor :"lo so, non preoccuparti"
Louis :"tu cosa vorresti fare?" dissi intrecciando le mie dita con le sue, mentre i suoi occhi scrutavano i miei.
Eleanor :"non lo so, a me piacerebbe uscire allo scoperto e non avere piu segreti, ma dall'altra parte non voglio perchè tu ci staresti male, e voglio la tua felicità."
Louis :"ma così ci soffri tu.. I giornalisti non fanno altro che farti domande pur di sapere la verità."
Eleanor :"non preoccuparti per me" rispose lei dolcemente, accarezzandomi una guancia.
Fine flashback.

Tom :"allora? cosa ha deciso signor Tomlinson?"
Io :"accetto il suo patto."
Tom :"oh, bene" rispose lui soddisfatto, rifacendo di nuovo quella risatina fastidiosa.
Io :"bene.. vorrei fare uno scambio: mi ridia la foto che ha scattato a Elena e Harry e io le darò una mia e della mia ragazza."
Tom rimase sbalordito ma sorrise soddisfatto, porgendomi la foto e io prendendo dal mio portafoglio una mia e di Eleanor abbracciati.
Tom :"però, siete proprio una bella coppia" disse sorridendo guardando la foto.
Io :"grazie" dissi riprendendomi la foto di mia sorella.
Appena uscii dallo studio accesi il mio telefono e notai una chiamata da parte di mia sorella e la richiamai subito.
Successivamente composi il numero di Eleanor per comunicarle la novità.
Elanor :"Lou!" eclamò felice.
Io :"ehi! ti disturbo?"
Eleanor :"ma no figurati! sto aiutando mia madre a pulire casa!" disse ridendo.
Io :"ahahah bene! Eleanor.. senti.. ho deciso di rendere ufficiale la nostra relazione.." dissi tornando serio.
Eleanor :"veramente?" disse felice.
Io :"si! ho dovuto dare una nostra foto a un paparazzo.. poi ti racconto meglio di persona!"
Eleanor :"finalmente potremo uscire allo scoperto!" esclamò con entusiasmo.
Sorrisi, e ripresi a parlarle :"per te va bene?"
Eleanor :"ma certo! ma lou.. per te?"
Io :"sì, credo sia stata la scelta giusta" affermai sicuro.
Quando chiusi la chiamata con lei, chiamai Zayn.
Io :"ehi zayn!"
Zayn :"ehi ciao!"
Io :"dove sei?"
Zayn :"aspetto l'aereo! a causa di questo tempo arriverò però in ritardo.."
Io :"l'importante è che vada tutto bene il viaggio! comunque grazie mille per avermi avvisato della foto"
Zayn :"non c'è di che! Ho visto quel paparazzo quando sono tornato qui a Doncaster per poi prendere l'aereo"
Io :"grazie mille Zayn!"
Zayn :"di nulla Louis!"
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DALLA MIA PARTE
2 ORE DOPO

Corsi tra le braccia di mio fratello appena rientrai in casa, mentre Harry sistemò la sua giacca dietro l'appendiabiti.
Harry :"ecco dov'era l'ombrello!" disse prendendolo.
Louis :"oh si! stava a fianco al divano!"
Harry :"ho notato!" disse ridendo.
Louis :"sorellina poi mi devi raccontare tutto!"
Io :"ovvio!" dissi sorridendogli, mentre ero avvolta tra le sue braccia.
Poco dopo arrivò mia madre.
Mamma :"Elena! cosa ti ha detto durante l'allenamento?"
Io :"chi?"
Mamma :"ooh! lo sai bene chi! Lauren!"
Io :"niente.." dissi mentendo.
Mamma :"non è vero, parla!"
Io :"mamma niente! Mi ha chiesto solo come andava! e mi ha fatto i complimenti!" dissi alzando le mani al cielo in segno di difesa.
Mamma :"se, certo. Come no!" e mentre urlava per conto suo, ritornò in cucina dove probabilmente si trovava mio padre.
Louis :"te l'avevo detto che oggi sono piuttosto strani" disse mio fratello ridendo.
Io :"già, ma non sono gli unici ad essere strani."
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Holaa! scusatemi se ci ho messo tempo a pubblicare questo capitolo ma a causa della scuola non sono riuscita ad aggiornare, così ho approfittato di oggi che sono dovuta rimanere a casa a causa della forte pioggia, lol.
Spero che la storia vi stia interessando, se vi va lasciate dei commenti, e se c'è qualcosa che vorreste che migliorasse fatemelo sapere e cercherò di migliorare :)
Scusatemi in anicipo se ci sono errori nella scrittura. <3

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Capitolo 26
*** 26° capitolo ***


26° capitolo

Era tutto così strano, niente seguiva un senso logico, io non ricordavo niente ma credo che questo rientri nella normalità.. insomma, nessun essere umano è in grado di ricordare ogni singola cosa della propria infanzia, o perlomeno non quando si è ancora in fasce.
Louis :"Elena, credo di non sentirmi bene"
Io :"louis?"
Vidi il viso di mio fratello trasformarsi in un colore chiaro, lui si accasciò tra le mie braccia tremando.
Io :"louis che ti succede?" chiesi in preda al panico.
Louis :"gira tutto" rispose portandosi una mano alla nuca.
Io :"louis fermati" dissi a mia volta, notando che tentava di alzarsi.
Louis :"non ho la febbre vero?"
Io :"no, non credo.. stavi bene fino a poco fa! sarà solo un calo di zuccheri, tranquillo"
Poco dopo louis alzò la sua testa di scatto dalla mia spalla, seguii il suo sguardo gelido notando i miei genitori uscire dalla soffitta.
Mia madre aveva gli occhi tristi come mio padre, non erano piu quelli di una volta.
Sempre felici, solari, gioiosi, a ripensarci non gli avevo piu sentiti ridere da un bel pò di tempo.
Louis :"mamma per favore, abbiamo bisogno di sapere la verità. "
Mia madre scosse la testa in preda alla disperazione, mio padre prese in mano la situazione.
Papà :"questo discorso è chiuso proprio in questo momento."
Io :"ma ci prendi in giro? abbiamo fatto una domanda, è nostro diritto avere una risposta"
Dissi alzandomi di scatto, costrigendo Louis ad alzarsi con fatica insieme a me.
Papà :"la verità potrebbe far male, è meglio non saperla a volte."
Louis :"vivere nell'oscurità di tutto è peggio."
Papà :"non puoi giudicare se non conosci i fatti"
Mamma :"tesoro adesso basta" disse rivolgendosi a mio padre.
Io :"mamma, io mi fidavo di voi, e adesso?"
Mamma :"ti prego.."
Louis :"vogliamo sapere la verità!" disse avventandosi su mio padre, mentre io e mia mamma ci misimo in mezzo tra i due per bloccare un'imminente rissa.
Papà :"louis oggi non esci di casa, non mi interessa se dovevate andare a casa di Summer o altro, ma tu non esci di casa."
Louis :"ti sembra questo il momento di dare delle punizioni? non so neanche se devo piu chiamarti padre."
Papà :"louis adesso basta!" sbraitò lui.
Mamma :"louis stai esagerando"
Louis :"sarei io quello che esagera? io?" disse tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi.
Io :"louis calmati dai.." cercai di prenderlo per un braccio per allontanarlo dai nostri genitori.
Lui però si scansò con forza, non l'aveva mai fatto.
Louis :"lasciami." rispose freddo dal mio gesto.
I miei occhi increduli dalla sua reazione lo fissarono, prima di ritornare sugli sguardi di mia madre e mio padre.
Louis :"dicci soltanto una cosa"
Papà :"cosa?"
Louis :"chi siamo?"
Papà :"sei il fratello di Elena, come già sapete."
Louis mi guardò accennando un sorriso, come per dire "te l'avevo detto", poi tornò a parlare.
Louis :"siete i nostri veri genitori?"
Mia madre si sentii quasi mancare, mentro mio padre si portò le mani ai capelli sbuffando.
Io :"dateci questa risposta, almeno questa, vi prego"
Avevo un disperato bisogno di saperlo.
Mio padre guardò mia madre, si scambiarono dei cenni prima di tornare a gaurdare noi.
Mamma :"siete sicuri di voler sapere la verità?"
Io e mio fratello annuimmo, mentre Louis mi strinse forte la mia mano gelida.
Mamma :"voi avete una storia complicata dietro, un passato che farebbe male a chiunque."
Papà :"ed è per questo che non ve lo abbiamo voluto dire"
Mamma :"l'abbiamo fatto solo per il vostro bene" disse incominciando a singhiozzare dalle lacrime mentre strinse forte la mano di mio padre.
Papà :"siamo orgogliosi di voi e siamo sicuri che quando un giorno saprete tutto, sarete in grado di superarlo"
Mamma :"dovete solo essere forti".
Io e Louis non riuscivamo a crederci e nemmeno a parlare, rimanemmo ad ascoltare in attesa della loro risposta alla domanda posta precedentemente da Louis.
Papà :"per noi ormai voi siete dei figli, e rimarrà così per sempre."
Io :"c-cosa significa?" chiesi io, senza piu forze.
Mamma :"non siamo i vostri genitori naturali."
Sentii il mondo cadermi addosso, tutto perse vita, colore.
Tutti si fermò.
Nè io, nè mio fratello trovammo il coraggio di parlare.
Non erano i nostri genitori.
La nostra infanzia era oscurata, invisibile a noi.
Tutto ciò a cui abbiamo creduto era solo una bugia.
Non avevamo genitori, o meglio non sapevamo chi fossero.
Eravamo ora solo io e Louis, due fratelli che porteranno con loro un segreto enorme che dopo tanti anni non è stato ancora svelato.
Tutto, tutto era solo frutto di una bugia. Niente di quello che avevamo vissuto era vero.
Mi sentivo delusa, amareggiata, tradita e abbandonata. Non avrei potuto avere piu certezze su nulla, l'impensabile era accaduto ed era incosciamente la cosa che sia io che mio fratello piu temevamo.
Louis :"non ho parole." fu l'unica cosa che riuscì a dire, prima di buttare giù tutto ciò che gli capitasse per la strada.
Guardai un'ultima volta con gli occhi pieni di lacrime, delusione e dolore quelle due persone che fino a poco fa chiamavo 'mamma e papà', ora li sentivo di colpo degli estranei, non riuscivo piu a riconoscermi.
Era come se stessi vivendo una vita parallela, questo non sarebbe mai dovuto succedere.
Non riuscì nemmeno a dire qualcosa, andai di corsa in camera mia dove chiusi la porta sbattendola con rabbia.
Mi buttai sul letto, presi il mio telefono, il mio iPod e le mie cuffiette, il mio portafoglio e una felpa.
Non volevo passare altro tempo in quella casa.
Chiusi la porta della mia camera alle spalle, correndo scesi le scale, sentivo ancora la voce dell'uomo, mi rifiutai di ascoltarlo.
"dove vai?" fu la sua domanda.
Io :"non vi interessa!"
"a noi ci interessa!" rispose una voce femminile.
Io :"no! lasciatemi stare vi prego!"
Eppure non posso nascondere la voglia che sentivo di abbracciarli, di stringerli forte a me come facevo da bambina quando avevo qualche problema, loro riuscivano a consolarmi, la risata di mio padre era come un'ondata di gioia che mi travolgeva, la voce dolce di mia madre non l'avrei piu dimenticata. Eppure loro non sono i miei genitori, mi si era stravolto tutto. Non riuscivo a capire piu nulla, non sapevo neanche chi io fossi.
Sentii qualcuno stringermi forte da dietro prima che potessi girare la maniglia della porta di casa.
Louis :"sono tuo fratello" disse quasi per rassicurarmi.
Io :"almeno questo è rimasto uguale" sorrisi io tra le lacrime, stringendo le mani di mio fratello.
Louis :"scopriremo la verità insieme, di me puoi fidarti e ci sarò per sempre, è una promessa."
Mi stava parlando come se già sapesse che io non sarei piu voluta ritornare in quella casa.
Io :"come fai a sapere che me ne sto andando?"
Louis :"perchè me ne sto andando anche io, affitterò una camera in qualche albergo, se decidiamo di tornare, dobbiamo farlo insieme"
Io :"hai ragione" dissi sorridendo per poi stringerlo tra le mie braccia.
Io :"ti voglio bene Lou"
Louis :"anche io te ne voglio, tanto."
Poco dopo entrambi uscimmo da quella casa, lui decise poi di andare per questa notte a casa di Eleanor, non aveva preso neanche i soldi sufficienti per pagarsi l'albergo.
Io preferì rimanere da sola, salutai Lou, per poi dirigermi verso il parco che visitavo sempre da bambina. I ricordi a volte fanno male ma sono inevitabili.
Mi sedetti su una panchina, allacciai la mia felpa lasciandomi trasportare dalle lacrime.
Presi il mio portafoglio per vedere almeno quanti soldi avessi, ma a mia sfortuna non mi sarebbero bastati neanche per cenare.
Avrei passato la notte fuori, forse piu di una, ma ormai non riuscivo piu a vedere un futuro, mi sentivo indifesa.
Aprendo il portafoglio trovai anche una foto di famiglia, e di colpo i ricordi mi piombarono in mente, causandomi una voragine nel cuore che portò ad altre lacrime.
Lacrime di solitudine, nostalgia del passato, dolore, delusione e paura.
Appoggiai la mia testa sullo shcienale della panchina chiudendo gli occhi cercando di addormentarmi e non pensare piu a nulla.


*"mamma!" "Louis!"
La voce squillante di una bambina mi svegliò. Era di colpo giorno, ero seduta su una panchina, avevo gli stessi indumenti con cui mi ero addormentata poco prima.
La giovane donna si avvicinò alla figlia che la chiamava e solo poco dopo riconobbi che la donna era quella che consideravo mia madre e la bambina di neanche sei anni ero io.
Notai in lontananza un bambino, poco piu grande della bambina, che giocava a pallone con un ragazzino dagli occhi verdi.
Erano Louis ed Harry.
E mio 'padre', seduto accanto a me mentre leggeva il giornale.
Mi alzai dalla panchina su cui ero seduta e mi avvicinai alla bambina e alla donna.
Misi una mano sulla spalla della bambina che sarei dovuta essere io, ma lei non si girò e continuò a parlare con la madre.
Così provai a chiamare il nome di mia 'madre' ma inultimente dato che nemmeno lei si girò verso di me.
Loro non potevano ne sentirmi ne vedermi.
La bambina abbracciò la madre dandole un fiore che aveva appena raccolto, e la donna a sua volta baciò sulla guancia la bambina stringendosela a sè.
Ricordavo quel giorno.
Era il compleanno della mamma.
Poco dopo il ragazzino dagli occhi verdi si avvicinò alla bambina la quale arrossì abbassando lo sguardo.
Il ragazzino sorrise, mentre la bambina gli regalò un altro fiore che aveva appena raccolto per lui.
Sentii gli occhi bruciarmi dalle lacrime rivivendo quella scena.
Sembrava tutto così strano ma allo stesso tempo 'reale'.
Louis si avventò subito tra i due ragazzini prendendo per il braccio la sorellina geloso, guardando male il suo migliore amico Harry.
Louis :"e a me non mi hai fatto niente?" chiese facendo il finto offeso.
La ragazzina gli diede anche a lui un fiore. Aveva preso un fiore per tutti.
Lousi :"ora sì che si ragiona!"
Poco dopo il padre chiamò i figli insieme alla madre dicendo di tornare a casa sennò si sarebbe fatto tardi per pranzo.
Tutta la famiglia se ne andò, lasciandomi sola.
Urlai per farmi sentire, quanto sarei voluta ritornare in quel momento, ricominciare tutto da zero.
"elena!"
Finalmente qualcuno si accorse di me, il cuore mi battè a mille ma poco dopo la visione del parco di giorno si oscurò, scomparsero tutti.*
"elena! mi senti? elena!"
Riaprii gli occhi, avevo tutti i brividi lungo il corpo, ero ancora sulla panchina del parco, era notte, e al mio fianco non c'era piu quell'uomo che chiamavo papà, ma Harry.
Io :"ti ho sognato sai? eri bambino, io ero bambina e anche Louis, eravamo ancora felici, tutti quanti. Io ti regalavo un fiore e tu sorridevi, mio fratello faceva il geloso come sempre"
Harry :"amore va tutto bene?"
Io :"no harry, non so piu chi sono."
Harry :"ci hai fatto preoccupare troppo! perchè tuo fratello e tu non siete venuti a casa di summer? e perchè non avete risposto al telefono? e che ci fai tu qui?"
Non avevo la forza di parlare ma mi limitai ad abbracciarlo.
Io :"harry non te ne andare, promettimelo."
Harry :"non me ne andrò mai, promesso. Ti riaccompagno a casa"
Io :"no!" dissi fermandolo.
Harry :"non vorrai passare la notte qui?" disse sorridendomi, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Io :"non voglio piu entrare a casa, quella non è piu casa mia, Harry. Ti prego non portarmi lì, non ci voglio piu andare."
Harry :"che è successo?" chiese preoccupato.
Io :"loro non sono i miei genitori" quella frase mi causò un'altra fitta al cuore, portando altri singhiozzi e lacrime.
Harry :"Ma.. non è possibile.." rispose lui sconvolto, spiegandosi ora la mancanza mia e di Lou.
Harry :"la sorpresa che ti volevo fare te la farò vedere domani, oggi resta da me, non voglio assolutamente che tu rimani qui a congelare"
Acconsentì, mentre Harry mi prese in braccio portandomi verso la sua macchina.
Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, mi sentivo a casa.
Si, quella parola che ho sempre creduto di avere ma non era così.
Era tra le braccia di Harry che ero al sicuro, era una delle poche certezze che mi rimanevano.
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Come prima cosa vi auguro un buon natale anche se in ritardo ahahah <3 e un felice e sereno anno nuovo.
Vi chiedo scusa se è passato tanto tempo dall'ultimo aggiornamento ma spero che comunque questo capitolo via sia piaciuto. <3
Secondo voi che succederà ora? fatemi sapere  cosa ne pensate e ditemi anche come fare a migliorare meglio il mio modo di scrivere o la struttura della storia..
Al prossimo capitolo xx

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Capitolo 27
*** 27° capitolo ***


Quando riaprii gli occhi mi ritrovai avvolta finalmente dal calore delle coperte, mi sentivo a casa.
Con un pò di speranza accesi di scatto la luce sperando che al mio risveglio ero ancora nella mia vecchia camera, che non avevo veramente perso i miei genitori e che si trattasse quindi tutto di un orribile sogno, ma non fu così.
La leggera luce della lampadina non illuminò le pa...reti della mia stanza, non si trattava di un sogno. Era tutto così terribilmente reale, ancora.
Avevo una strana sensazione addosso. Come se fossi intrappolata in una sorta di mondo parallelo, mi sentivo abbandonata, non sentivo di avere piu l'affetto e l'amore che solo due genitori possono darti, mi sentivo priva di una parte di me, come se il mio passato fosse volato via e si fosse disperso nell'universo. Non sarebbe piu tornato indietro, non si sarebbe trattato mai di un sogno, nulla sarebbe piu tornato come prima e questo dovevo accettarlo.
Mi guardai intorno, prima che il rumore della porta aprirsi catturò la mia attenzione.
Gli occhi verdi di Harry mi guardarono preoccupati mentre si avvicinavano verso di me.
L'unica cosa che riuscì a fare era abbracciarlo con le poche forze che mi rimanevano, continuando a sfogarmi per mezzo delle mie stesse lacrime.
Harry :"ti prego non piangere, mi fa male vederti così"
Io :"harry è piu forte di me"
Harry :"ti va di raccontarmi cosa è successo precisamente?"
Io :"basta solo dirti che non ho piu una famiglia, mi rimane solo Louis, non sappiamo piu nulla del nostro passato, non so chi sono, mi sento abbandonata, non riesco a spiegartelo" dissi interrompendo la frase con altre singhiozzi.
Harry :"ho parlato con mia madre, sta chiamando i tuoi genitori per capirci meglio, mi sto seriamente preoccupando"
Io :"come sta Lou? lo hai sentito?"
Harry scosse la testa. "non risponde" fu la sua risposta.
Io :"harry sto malissimo"
Harry :"Lo so, ti prego non piangere" Rispose lui, tenendomi stretta fra le sue braccia.
Poco dopo entrò Anne nella stanza.
Anne :"tesoro, qui c'è il signor Tomlinson che vorrebbe parlare con te" disse porgendomi il telefono.
Io :"sicuramente non farà neanche di cognome Tomlinson" risposi sbuffando.
Harry si sedette a fianco a me, mentre prese il telefono, porgendomelo.
Mi scostai subito da lui, e di scatto allontanai il telefono, non ero pronta a parlare con loro, forse l'avrei fatto, ma non ora.
Harry ripassò il telefono ad Anne, che lo richiuse senza neanche piu rispondere a qualsiasi persona che stava dall'altra parte della cornetta del telefono. Proprio così, ora non sapevo neanche piu chi fossero in realtà quelle persone che consideravo 'genitori' fino a qualche ora fa.
Anne si accomodò al mio fianco, abbracciandomi.
Anne :"mi hanno raccontato tutto, mi dispiace moltissimo, non me lo sarei mai aspettata"
Harry :"mamma, ma possibile che tu non ne sapevi proprio niente?"
Anne :"quando abbiamo conosciuto la loro famiglia tu eri nato da qualche mese, Louis poteva avere al massimo due anni e Elena era neonata.. si erano appena trasferiti nel quartiere, così insieme a te siamo andati a dare il benvenuto e loro ci hanno offerto un caffè. Nonostante la differenza di età tu e Louis avete subito stretto amicizia così abbiamo iniziato a frequentare questa famiglia.. non ho mai avuto il sospetto che loro fossero adottati, era una famiglia normale"
Io :"quindi in realtà noi ci siamo trasferiti? non siamo mai nati a Londra?"
Anne :"no. O perlomeno, così mi è stato raccontanto."
Io :"anne, per favore puoi dirmi tutto ciò che sai?" chiesi con voce debole.
Anne :"Certo, anche se so molto poco. Tua 'madre' mi ha detto che vi siete trasferiti da doncaster a Londra per motivi di lavoro, teneva molto a voi e sono sicura che ci tiene molto ancora e lo sarà per sempre" rispose anne con occhi lucidi abbracciando il figlio, e prendendomi la mano.
Io :"non capisco perchè ci ha mentiti per così tanto tempo, sul serio non riesco a capacitarmene"
Anne :"non posso risponderti a questo, non mi hanno voluto raccontare molto ma da quello che mi hanno detto per telefono tu e Louis provenite da una famiglia di Doncaster, non so altro.."
Io :"è assurdo, io non posso ancora crederci.. sul serio, è tutto troppo strano."
Anne :"lo so tesoro, qui sentiti a casa ok? ci siamo io e Harry con te, questa è anche casa tua ora, e puoi restarci finchè vuoi"
Io :"grazie mille" risposi abbracciandola.
Anne :"ma di nulla, questo è il minimo che posso fare! vuoi mangiare qualcosa?"
Io :"non so, non mi sento di mangiare.."
Harry :"ehy guarda che ci sono le creps con la nutella!" rispose con entusiasmo facendomi l'occhiolino, beccandosi un colpetto scherzoso sulla testa da parte della madre.
Anne :"ovviamente non pensare che cuciniamo solo schifezze! dimmi tu cosa ti posso preparare!"
Io :"vada per le creps!" risposi ridendo.
Anne :"va benissimo, allora vado a prepararle e ve le porto!"
Harry :"grazie mammina! Ti voglio tanto bene!"
Anne :"Fai poco il ruffiano Harry, sono tre giorni di fila che mangi schifezze, da domani di addio ai dolci!"
Harry :"aspetta.. cosa?"
Anne :"hai sentito bene!" disse la donna ridendo, chiudendo poi la porta della camera del figlio.
Harry :"non la sopporto a volte!" mi disse scherzando.
Io :"ci tiene alla tua salute!" risposi io ridendo.
Harry mi fissò sorridendo, facendomi arrossire.
Io :"harry ehm.. perchè continui a fissarmi?" chiesi imbarazzata.
Harry :"sei bellissima quando sorridi"
Io :"è solo grazie a voi"
Harry :"questo ed altro per la mia principessa" rispose lui, avvicinandosi alle mie labbra.
In un secondo mi sentii travolta da un'ondata di passione, amore e felicità, che solo i suoi baci riuscivano a trasmettere.
Harry :"ti amo" riuscì a sussurare durante quella frazione di secondo in cui si staccò dalle mie labbra.
Io :"io di più" risposi a mia volta.
Lui intrecciò le sue dita con le mie, mentre con l'altra mano giocavo con la sua collanina a forma di aereoplanino.
Lui avvicinò le nostre mani incrociate al suo cuore, lasciandoci un piccolo bacio.
Harry :"non voglio piu vederti triste perchè tu sei tutto ciò che ho"
Quelle sue parole mi riempirono di gioia e felicità come non mi era mai successo prima, facendomi dimenticare per un momento tutto ciò che stavo passando.
Un rumore ci fece allontanare di scatto.
Harry :"oh, mamma" il suo colorito si trasformò in un rosso acceso, e di conseguenza non riuscì a trattenermi dal ridere.
Anne :"ecco le vostre creps" disse posandoci il piattino sul comodino con sguardo accusatorio lasciandosi scappare un sorrisetto.
Anne :"ricordatevi che siete ancora a casa mia!"
Harry :"mamma!" fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di scoppiare anche lui in una risata imbarazzata.
Anne :"io vado che è tardi, notte a entrambi!" disse la donna lasciandoci un bacio a tutti e due sulla fronte.
Io :"sei proprio fortunato ad avere una madre come lei" Dissi ad Harry non appena Anne lasciò la stanza.
Harry :"lo so, è vero" rispose lui sorridendomi, dandomi un bacio sulla guancia prima di infilarsi anche lui sotto le coperte accanto a me.
Io :"harry sei sicuro che non sono un disturbo?"
Harry :"ma scherzi vero? sei sempre la benvenuta qui!"
Io :"grazie Harry"
Harry :"non ringraziarmi" disse la sua voce roca, poggiando la sua testa sulla mia spalla mentre mi avvolse in un abbraccio.
Ci addormentammo così, abbracciati. In qualche modo mi sentivo di nuovo a casa, anche se al solo pensiero mi ritornavano in mente i miei 'genitori' così cercai di scacciare tutto, sussurrai un 'buonanotte' ad Harry e crollai nel sonno, cullata dalle sue braccia.
IL GIORNO SEGUENTE:
Harry :"buongiorno piccola!" esclamò la voce roca di Harry accendendo la luce della camera che mi fece inzialmente bruciare gli occhi.
Io :"buongiorno Styles" risposi assonnata io, accolta dall'odore di cornetti caldi che Harry mi stava portando su un vassoio.
Io :"harry ma non c'è ne era bisogno!" loro stavano facendo così tanto per me e io non sapevo proprio come ricambiare.
Harry :"ammettilo che è romantico! Ho sempre sognato di poterlo fare" rispose lui ridendo mentre si sedette accanto a me poggiando il tavolino sulle coperte.
Presi un cornetto che bagnai con il latte caldo nella mia tazza, mentre Harry accese il suo iPhone.
Harry :"wow! 33 chiamate perse da Summer!"
Io :"cosa?" risposi ridendo accendendo il mio telefono.
Io :"io 45, tra cui 33 sempre di Summer e le altre di Louis" dissi mostrandoli il telefono ridendo.
Harry :"richiamali dai!"
Composi il numero della mia migliore amica per spiegarle tutto.
Io :"ehy summer!"
Summer :"eh finalmente! pensavo che eri morta!"
Io :"nono tranquilla ma quasi!"
Summer :"poco sarcasmo e raccontami cosa è successo perchè tu e il simpaticone di tuo fratello mi avete fatto stare in pensiero fino a due secondi fa!"
Io :"è che è successa una cosa terribile ieri sera.." risposi io, sentendo di nuovo il dolore che per un momento era scomparso, o almeno in parte.
Summer :"elena non farmi preoccupare" rispose seria.
Io :"io e Louis abbiamo avuto una discussione con i nostri genitori e indovina? non sono nemmeno i nostri veri genitori" al solo dire quella frase mi sentii di nuovo il mondo crollarmi addosso.
Summer :"ho sempre saputo che i tuoi genitori erano una sorta di pinguini-rinoceronti!"
Io :"summer non sto scherzando, è successo veramente, non ho piu una famiglia, loro non sono i miei genitori, e io in quella casa non ci voglio piu ritornare"
Summer :"dove sei?"
Io :"da Harry.."
Summer riattaccò, girai lo sguardo e vidi gli occhi di Harry fissarmi, mentre la sua mano mi accarezzava le spalle, come per darmi il coraggio a raccontare di nuovo quella orribile vicenda. Era come se lui riuscisse a percepire le mie sensazioni, era qualcosa di incredibile.
Chiamai succesivamente anche Louis.
Louis :"elena! come stai? dove hai passato la notte? se sei stata fuori casa me la pagherai eh!"
Io :"no louis tranquillo! mi ha ospitata Harry!"
Louis :"cosa? cioè gentile da parte sua ma non è che ora posso stare tanto tranquillo!"
Io :"scemo! come va a te?"
Louis :"bene, bene.. anche se nostra 'madre' mi sta chiamando in continuazione ma io giuro che non ce la faccio a risponderle"
Io :"ieri nostro 'padre' voleva parlare con me, ma neanche io ci sono riuscita, non posso ancora crederci.."
Louis :"fidati nemmeno io.. sorellina io vado, oggi pomeriggio ci vediamo ok?"
Io :"certo, va benissimo!"
Harry :"stasera però ti devo far vedere la mia sorpresa!"
Io :"mi dai un indizio?" chiesi curiosa.
Harry :"eh no!"
Io :"per favoore!"
Harry :"senza che mi fai gli occhi dolci tanto non te lo dico!"
Io :"non fare il dispettoso dai!"
Harry :"Niente da faree!"
Io :"ti prego!"
Harry :"naaah!"
Gli voltai cosi le spalle incrociando le braccia al petto e mettendogli il broncio.
Sentii Harry ridere, mentre incominciò a farmi il solletico.
Io :"oh, questo non dovevi proprio farlo!"
Harry :"e adesso che mi fai?" rispose lui in tono di sfida continuando a farmi il solletico.
Presi così il cuscino del letto e incominciammo la nostra lotta.
Poco dopo qualcuno suonò alla porta.
Io :"scommetti che vado prima io?"
Harry :"bene, che la sfida abbia inizio!"
Il ragazzo mi spintonò fuori dal letto aprendo la porta della camera incominciando a correre verso le scale.
Io :"non vincerai questa volta Styles!"
Mi alzai di scatto raggiungendolo quasi subito, poco prima che riuscisse ad aprire il portone.
Fu solo una questione di secondo prima che Harry si ritrovò a terra piegato in due dal ridere mentre io aprii vittoriosa la porta.
Lo sguardo di Summer era un misto tra un 'ma che mi trovo in un manicomio?' e :'non voglio sapere cosa stavano facendo, meglio fare finta di nulla'.
Summer :"buongiorno!" disse abbracciandomi.
Summer :"harry si saluta!"
Harry :"eh buongiorno! mi sono ucciso il gomito!" disse Harry guardandomi male.
Io :"o beh, tu hai osato sfidarmi!" dissi alzando le mani al cielo ridendo, porgendoli poi una mano per aiutarlo a rialzarsi.
Summer :"come stai?" mi chiese sendendosi sul divano del salotto di Harry.
Io :"al solo pensiero malissimo, come ieri.. ma se mi distraggo va molto meglio, ma comunque sento un vuoto ormai.."
Summer :"quando me lo hai detto io non ci potevo letteralmente credere, è surreale"
Io :"credo che nessuno si potrebbe mai aspettare una cosa del genere.. è stata una delusione enorme.."
Summer :"dai ora cerca di non pensarci.. vedrai che si sistemerà tutto!"
Io :"speriamo.."
Summer :"vuoi sapere una bella notizia?"
Io :"dimmi!"
Summer :"ho litigato con zayn!"
Io :"aspetta.. perchè è una bella notizia?!"
Summer :"era per farti sentire meglio! insomma a entrambi stanno succedendo cose specevoli, non sei la sola dai!" disse ridendo.
Io :"summer seriamente che succede tra te e zayn?" chiesi preoccupata. La loro storia durava da piu di un anno, non potevano lasciarsi proprio ora!
Summer :"si è arrabbiato perchè non gli ho raccontato la storia dell'incidente che ho fatto.. e beh dice che gli nascondo le cose e bla bla bla"
Io :"e tu che gli hai detto?"
Summer :"gli ho spiegato che l'ho fatto per non farlo preoccupare ma lui continua a insistere che le cose gliele devo dire.. e sai un'altra bella cosa?"
Io :"no, cosa?"
Summer :"ieri sera ha portato un suo amico che non doveva portare! insomma, era uno che conoscevo da almeno 5 anni e che mi è smepre venuto dietro, ieri l'ha detto davanti a Zayn pensando che io non fossi fidanzata, ha persino tentato di baciarmi! immagina la reazione di zayn!"
Io :"oddio.."
Summer :"la cosa che però non sopporto di lui è che non vuole sentire spiegazioni! a me Lucas, ovvero l'amico di zayn, non mi piace! non mi è mai piaciuto! quando ha cercato di baciarmi io gli ho tirato pure uno schiaffo! ma zayn non vuole sentirne e mi accusa di averlo tradito davanti ai suoi occhi quando penso che lui stesso sappia che non è vero!"
Io :"ma hai provato a chiare la cosa con loro tre?"
Summer :"si! ma zayn niente, non vuole saperne.."
Io :"vedrai che si sistemerà tutto.. insomma si è solo trattato di un fraintendimento.."
Summer :"non capisco perchè fa cosi! come se avesse voluto trovare un futile pretesto per litigare! giuro non lo so che gli è preso!"
Io :"se ti fa soffrire non gli finirà bene!"
Summer :"ci sto veramente malissimo"
L'abbracciai, dicendole che sarebbe andato tutto bene.
Ne ero piu che sicura che le cose tra lei e Zayn si sarebbero risolte, insomma erano sempre stati uniti, non poteva finire tutto così.
E questo lo sapevano benissimo sia Summer che Zayn, ne ero piu che certa.
Durante il pomeriggio uscii insieme a Harry, Summer, Eleanor e Louis.
Passeggiammo un pò per il centro di Londra, girammo per i negozi, passammo il tempo a ridere e scherzare, cercando di menticare le nostre brutte esperienze del giorno prima.
Ma negli occhi di Lou c'era sempre quel velo di tristezza anche mentre rideva, non era piu quello di sempre e probabilmente neanche io.
Quella esperienza ci aveva completamente buttati giù, ma io e Lou ci saremo rialzati e avremo affrontato tutto insieme, era la nostra promessa da fratelli e la manterremo.
Io :"louis.." dissi sedendomi accanto a lui su una panchina mentre Harry parlava al cellulare con Liam e Summer e Eleanor erano intente a fissare una vetrina di scarpe.
Louis si girò, non disse niente e mi abbracciò.
Lo tenni stretto a me mentre incominciò a nevicare. Quella stessa neve ci fece ritornare ricordi in mente a entrambi, non sapevamo neanche se saremmo stati abbastanza forti da superare tutto ma in due ce la dovevamo fare, in qualche modo.
Louis :"menomale che ho te"
Lo strinsi ancora piu forte a me, io ci sarei sempre stata per lui e lui ci sarebbe sempre stato per me.
Io :"Lo supereremo insieme, non resterai mai solo, è una promessa."
Louis :"me lo giuri?"
Io :"te lo giuro, non ti lascerò mai"
Louis :"ti voglio bene"
Io :"anche io te ne voglio, tanto".
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Verso le 6 pm tornammo a casa, io tornai insieme ad Harry che mi aveva invitata a cena da lui e poi mi avrebbe svelato questa sua sorpresa che mi incuriosiva sempre di piu.
Tornati a casa, sistemammo i nostri acquisti dello shopping al centro e aiutammo Anne con la cena.
Verso le 8 pm accesimo la televisione, mentre la madre di Harry serviva la cena in tavola.
Io :"non vi ringrazierò mai abbastanza per la vostra ospitalità!"
Anne :"questa considerala sempre come casa tua, non devi ringraziarci assolutamente di nulla"
Sorrisi, mentre iniziammo la nostra cena come una vera famiglia.
Harry :"buona cena a todos!"
Io ed Anne risposimo in coro un grazie anche a te, prima dilitigare per il canale da vedere.
Harry :"ma sul 6 ci sono i Simpson!"
Anne :"harry è piu importante il telegiornale dai!"
Harry :"io voto per i simpson! tu elena?"
Io :"ehm.."
Harry :"non dirmi che voti per il telegiornale!"
Io :"vada per i simpson!" dissi ridendo assecondando Harry.
Anne :"io voto per il telegiornale, mi spiace ragazzi!"
Harry :"la maggioranza vince!"
Anne :"Harry sta zitto dai!"
Harry :"ehi!"
Anne :"solo cinque minuti! è importante aggiornarsi!"
Harry :"eh certo! così i simpson gia sono iniziati!"
Anne :"dai Harry non fare il bambino!"
Harry mise il broncio mentre Anne mise sul 2, dove era appena iniziato il telegiornale.
X :"notizia dell'ultimo minuto, neanche una mezzora fa, una rissa si è scatenata nei pressi del Covent Garden a Londra. Ad essere stati coinvolti sono due ragazzi tra cui il giovane cantante della boy band One Direction"
Harry :"COSA?!"
Io :"non posso crederci!"
Anne rimase sconvolta con il telecomando in mano, con lo sguardo fisso sullo shcermo del televisore.
X :" qui possiamo vedere le immagini della rissa, ecco beh in questa foto la ragazza insegue il ragazzo con un bastone, beh in quest'altra è il ragazzo a inseguire la giovane ragazza con una.. padella.. ah già ho dimenticato di dirvi che stavano svaligiando un negozio di cucina nei dintorni, in quest'altra foto possiamo vedere invece la ragazza che ruba un'auto di non ne abbiamo idea di chi sia, qui il ragazzo buca la ruota dell'auto rubata, un ultimo aggiornamento ci dice che l'auto appartiene al primo ministro dell'Inghilterra, il che rende la cosa ancora piu grave del previsto!
In quest'ultima foto vediamo i due picchiarsi a vicenda, mentre la polizia tenta di fermarli.
Una vera e propria rissa tra giovani che non si concluderà nel migliore dei modi.
Per adesso hanno arrestato la ragazza e il ragazzo che dovranno anche ripagare i danni causati, la situazione non si sta svolgendo nei migliori dei modi. Quando avremo altri aggiornamenti ve lo comunicheremo.
Anne chiuse sconvolta il televisore mentre Harry si alzò di scatto prendendomi la mano e prendendo il suo e il mio giubbino appesi accanto alla porta.
Anne :"dove andate?"
Harry :"a trovare quei due in carcere!"
Io :"oh, dovranno darci molte spiegazioni!"
 

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Capitolo 28
*** 28° capitolo ***


28° capitolo
 

Harry :"puoi prendere il mio cellulare? è sul comodino" disse di fretta Harry mentre saluatava Anne e si avviava verso la sua macchina.
Io :"certo!"
Preso il telefono lo seguii.
Salimmo in macchina e senza lasciar passare neanche un secondo ci avviammo a gran velocità verso il carcere di Londra.
Io :"non posso ancora crederci che stiamo andando in carcere" dissi sospirando mentre mi buttai sul sedile.
Harry :"in realtà neanche io, ma Zayn queste sciocchezze deve evitarle"
Io :"ma dai, hanno solo scherzato probabilmente!"
Harry :"se li mantengono in carcere e non li lasciano subito siamo nei guai" rispose Harry con sguardo freddo.
Io :"non capisco.. perchè?"
Harry :"Elena, Zayn è un cantante! abbiamo un concerto tra 3 giorni, uno dei piu importanti, poi c'è anche la stampa, inssoma non è il massimo"
Io :"ma figurati se li lasciano in carcere! non hanno mica ucciso qualcuno!"
Harry :"gli inglesi sono severi sotto certi aspetti"
Io :"Harry mi preoccupi se dici cosi!"
Harry :"eh, io già lo sono!"
Io :"dai su tranquillo, che vuoi che sia!"
Harry si girò per un secondo a guardarmi, come se avessi detto la piu grande cavolata di sempre.
Harry :"lo so che è stata per una stupidaggine, ma ti ripeto che se li tengono in carcere è la fine"
Io :"ma in caso non potreste spostare il concerto?"
Harry :"Non possiamo spostarli"
Io :"e se un giorno capita che vi ammalate come fate?"
Harry :"eh, speriamo che non capita e se capita beh.. ci arrangiamo in qualche modo"
Io :"ma li spostano!"
Harry :" è gia tutto programmato, non si può spostare!"
La voce di Harry si faceva sempre piu nervosa, mentre stringeva con tutta la sua forza il volante.
Io :"ma scusa cosa è prenotato? non me ne avevi parlato.."
Harry :"tutto.. il luogo del concerto, i biglietti, l'aereo, il pullman"
Io :"ma in questo caso l'aereo no"
Harry :" pensi che raggiungiamo la Svizzera a piedi?"
Io :"La Svizzera? Harry non mi avevi parlato di un viaggio in Svizzera!"
Harry :"non ne ho avuto modo.." rispose lui, abbassando sempre di piu la sua voce.
Io :"ma ne hai avuto il tempo!"
Harry :"Non mi sembra che questo sia il momento giusto per discuterne"
Io :"ma mi prendi in giro? Cosa significa questa risposta?"
Harry :"Elena calmati, non ne ho avuto modo ok?"
Io :"va bene, come vuoi tu" risposi fredda, con tono deluso.
Harry :"mi dispiace, scusami.."
Io :"Harry non capisco solo il motivo per cui non me lo hai detto, tutto qui.."
Harry :"avevo paura"
Io :"ma di cosa?"
Harry :"che tu mi lasciassi o cose del genere"
Io :"harry ma sei impazzito? Ma posso secondo te lasciarti per un concerto?"
Harry :"appunto.. hai detto bene, per un concerto forse no ma.."
Io :"Harry frena l'auto."
Harry :"è tardi!"
Io :"harry adesso ti fermi e mi parli"
Harry fermò di colpo l'auto accostandola al bordo dell'autostrada.
Uscimmo entrambi dalla macchina, sedendoci a terra, guardando ogniuno gli occhi dell'altro.
Io :"Harry, che succede?"
Harry :"non si tratta solo di un concerto"
Il mio cuore sembrò scoppiare, mentre le mani di Harry sembravano cerchassero disperatamente le mie, prime di stringerle. Come se volesse impedirmi di scappare.
Harry :"ce l'hanno comunicato qualche giorno fa, dobbiamo promuovere il nostro album e staremo via per un pò"
Io :"per quanto tempo?"
Harry :"cinque mesi"
Io :"cinque mesi?" balbettai, mentre sentii una lacrima bagnarmi le guancie.
Harry :"ti prego non fare così" quasi mi implorò lui abbracciandomi.
Harry :"Mi fa male vederti piangere, soprattutto se è per me. Ti prego"
Io :"Harry ma sono cinque mesi!"
Harry :"lo so, sono tanti.. ma questa è la mia vita, sarà spesso così.. mi dispiace" disse chinando il capo, lasciandosi scivolare anche a lui delle lacrime.
Io :"Lo so.."
Harry :"Io ti amo, sarei disposto a tutto per te, ma non voglio che soffri"
Io :"no! Harry no ti prego!" Dissi prevedendo già la sua domanda.
Harry :"elena ascoltami.. se preferisci che ci lasciamo per soffrire di meno io.."
Io :"no harry ti prego!" dissi tenendolo stretto a me, abbracciandolo con tutte le mie forze.
Harry :"nemmeno io voglio lasciarti, sei una delle cose piu importanti che ho"
Io :"lo supereremo ok?"
Harry :"hai ragione" disse sorridendomi, prima di avvicinare le sue labbra alle mie per un bacio, uno dei piu significativi.
Il nostro non sarebbe mai stato un addio.
Harry :"mi prometti che ci sentiremo ogni giorno? ti chiamerò tutte le sere dopo i concerti e ti racconterò tutto, va bene?"
Io :"va benissimo" dissi riabbracciandolo di nuovo prima di tornare in macchina.
Quando ci trovammo all'entrata del carcere io ed Harry rimasimo a fissarlo senza deciderci di scendere dall'auto.
Io :"è la prima volta che ci vengo e tu?"
Harry :"stessa cosa"
Io :"mi fa strano"
Harry :"fa troppo strano anche a me" disse rimandendo a fissare oltre il finestrino l'edificio.
Io :"scendi prima tu"
Harry :"oh nono, prima le signore"
Io :"per stasera facciamo uno strappo alla regola"
Harry :"nono, vai prima tu"
Io :"oh ma avanti Harry dai!"
Harry :"tu eddai!"
Io :"Non possiamo mica spaventarci di entrare dentro un carcere, insomma è una cosa ehm.. normale no?"
Harry :"normale proprio non direi!"
X :"ragazzini che ci fate qui dentro? Avete scelto un posto sbagliato per la luna di miele"
Io e Harry ci girammo di scatto arrossendo, vedendo un poliziotto che ci bussava al finestrino che Harry poco dopo abbassò.
Harry :"ehm, dobbiamo fare visite"
X :"questo non è l'orario per le visite, la gente qui dorme"
Io :"ma per favore!" dissi ridendo.
X :"mi prende in giro signorina?"
Io :"no, mi scusi.."
X :"bene, e ora andatevene a casa"
Harry :"la prego abbiamo bisogno di fare una visita urgente"
X :"non sarà mica per Zayn e Summer?"
Io :"esattamente, lei è proprio un genio eh?"
Harry :"come ha fatto a saperlo?"
X :"oggi era pieno di giornalisti, non sarete mica due di loro?"
Harry :"veramente sono un amico di Zayn, nonchè cantante della sua stessa band"
X :"ma aspetti lei è.."
Harry :"Harry Styles, esatto"
Io :"e io sono Elena! la migliore amica di Summer!"
X :"a lei non la conosco"
Harry :"è la sorella di Louis Tomlinson!"
Io :"e la migliore amica della fidanzata di Zayn, oh ma avanti non mi riconosce?"
X :"bah vabbeh, andate" disse sospirando il poliziotto.
Io e Harry ci affrettammo a scendere dall'auto e scortati dall'uomo entrammo dentro il carcere.
Io ed Harry ci tenevamo la mano, mentre dei brividi percorsero i nostri corpi.
Io :"Harry scappiamo ti prego"
Harry :"lo vorrei fare tanto anche io"
X :"ma siete proprio dei fifoni eh?"
Io :"oh io no! lui!" dissi indicando Harry scherzando.
Harry :"ah io?"
Io :"scherzo dai!"
X :"ecco la cella di Summer e Zayn"
Harry :"vedo la cella, ma dove sono loro?"
X :"Ma la cella è aperta!" urlò.
Harry :"non posso crederci, svegliatemi da questo sogno"
Un'intera banda di una dozzina di guardie iniziarono a correre verso tutti i corridoi mentre a noi ci fecero accomodare al freddo al giardinetto del carcere.
Summer :"EEELEEENAA!" eccheggiò la voce di Summer da dietro i cancelli.
Io :"summer! ma siete scappati? ma siete pazzi?"
Harry :"deve essere per forza un sogno, Harry svegliati cavolo!" disse la frase dandosi dei pizzicotti sulle guancie da solo.
Poco dopo però arrivarono le guardie che presero per prima Zayn.
Summer :"Zayn sei sempre il solito oh!"
X :"signorina lei venga con me"
Summer :"ci si vede dentro il carcere"
Dopo una decina di minuti finalmente ci diedero l'opportunità di parlare con loro due.
Summer :"come si usano questi cosi?" disse prendendo uno di quei telefoni che si usano per parlare tra un carcerato e non, separati da una parete di vetro.
Zayn :"è come un telefono normale!"
Summer :"smettila di fare il perfettino della serie so tutto io!"
Zayn :"oh non è colpa mia se non sai usare un telefono!"
Harry :"zayn mi spieghi che cavolo fai?" Disse Harry prendendendo anche lui la sua cornetta del telefono dalla nostra parte.
Zayn :"non è stata colpa mia!"
Summer :"abbiamo iniziato a farci solo dei dispetti e poi beh.. è andata a finire male, ma mica tanto dai!"
Io :"ma no infatti, siete solo in carcere!" risposi ironica.
Summer :"beh non era previsto!"
Io :"ma vi hanno detto quando uscirete?"
Summer :"domani mattina, finalmente! E' un inferno dover condividere la stessa cella con Zayn! E' per questo che eravamo scappati prima!"
Zayn :"ammettilo che non è poi cosi brutto!"
Summer :"dimmi che scherzi ti prego!"
Harry :"Zayn menomale che esci domani mattina"
Summer :"no! menomale lo dico io!"
Harry :"è che con il tour per promuovere l'album sarebbe stato un casin.."
Zayn :"zitto Harry!"
Harry :"che ho detto?"
Summer :"che tour?!"
Zayn cominciò a grattarsi la testa nervoso.
Zayn :"ecco perchè ti ho detto di stare zitto!" disse rivolgendosi ad Harry.
Harry :"ehi amico scusami eh! ma avresti dovuto dirglielo prima alla tua ragazza"
Io :"Harry, veramente a me lo hai detto poco fa"
Harry :"zitta tu!"
Summer :"sapevo io che ne avevi combinata un'altra delle tue! Vergogna!"
Zayn :"Ehi Summer, ti spiegherò tutto promesso!"
Summer :"beh sarebbe ora!"
X :"ragazzi il vostro tempo per parlare è scaduto mi dispiace"
Io ed Harry ci alzammo salutando Zayn e Summer che si trovavano dal lato opposto alla lastra di vetro che ci divideva.
Ne io ne lui inzialmente fiatammo, poi dopo un pò decisi di accendere la radio.
Solo poco dopo mi accorsi che la strada che stava facendo Harry non avrebbe portato a casa sua.
Io :"una informazione, dove stiamo andando?"
Harry :"non posso dirtelo"
Io :"ma questo è un rapimento!"
Harry :"elena dai! ti sto portando dalla mia sorpresa!" disse ridendo.
Io :"è vero! me stavo completamente dimenticando! ma quindi dov'è che andiamo?"
Harry :"non posso dirtelo!"
Io :"eddai, almeno un indizio!"
Harry :"in un posto"
Io :"certo che sei bravo a dare gli indizi" dissi ironica.
Harry :"non è piu una sorpresa se te lo dico no?"
Io :"ma dai! vale lo stesso la sorpresa!"
Harry :"tanto non ho intenzione di dirtelo"
Io :"eddai!"
Harry :"è inutile che insisti, non te lo dico!"
Io :"uffa!"
Harry :"tra poco lo scoprirai dai!"
Io :"ma devo stare con la curiosità per tutto questo tempo?"
Harry :"si tratta solo di qualche minuto prima di arrivare!"
Io :"è tanto! avanti dimmi qualcosa!"
Harry :"certo che le sorprese non fanno proprio per te eh!"
Io :"eeddai!"
Harry :"mi dispiace ma no, non te lo dico"
Io :"sei crudele"
Harry :"eh lo so" disse ridendo girandosi verso di me, frenando l'auto.
Si avvicinò per baciarmi, prima di sossurrare :"ora ti azzittisci?" disse continuando a ridere.
Io :"sei uno stupido eddai!"
Harry riaccese l'auto e ripartì con piu velocità.
Io :"mi lasci con troppa curiosità"
Harry :"non hai pazienza eh?"
Io :"eggià!"
Harry :"tra poco ripeto che lo scoprirai"
Io :"e io continuo a ripeterti che sei crudele"
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Scusatemi se è un pò corto come capitolo ma non ho avuto molto tempo per scrivere anche perchè sta per arrivare mio padre per festeggiare in famiglia il capodanno <3
A proposito, auguri di buon anno a tutti!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo <3

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Capitolo 29
*** 29° capitolo ***


Io :"Harry quanto manca?"
Harry :"siamo quasi arrivati!"...
Io :"ma è la stessa frase che mi hai detto mezz'ora fa!"
Harry :"veramente solo cinque minuti fa"
Io :"fa lo stesso"
Harry :"abbi pazienza!"
Sbuffai alla sua risposta, girandomi verso il finestrino alla mia destra.
Le chiome degli alberi sembravano cadere, oscillabdo a destra e a sinistra con forza e velocità, mentre in maniera molto ravvicinata si sentii un tuono che fece sobbalzare me ed Harry.
Harry :"si sta mettendo proprio brutto il tempo"
Io :"non sarà pericoloso andare in giro con i tuoni?" Chiesi preoccupata.
Harry :"beh se lo si può evitare è meglio ma ora non possiamo tornare indietro, siamo praticamente arrivati!"
Io :"io non ti ho mai detto di tornare! Ormai sono troppo curiosa e lo sai!"
Harry rise, mentre rallentò la velocità dell'auto.
Io :"che fai rallenti ora? Non arriveremo neanche per il prossimo anno a destinazione!"
Io :"non lamentarti dai! Preferisco andare piano dato che c'è un imminente temporale"
Io :"prudente da parte tua, quindi non dovrei oppormi.. ma cavolo non resisto più dalla curiosità! "
Harry ci rinunciò a rispondermi, mentre un'altro tuono ancora più forte del precedente attirò la nostra attenzione.
Io :"okay, forse è meglio che vai piano con questa auto"
Harry sorridendo rispose :"ecco" con voce ovvia.
Dopo qualche minuto fermò l'auto.
Io non esitai neanche per un momento a scendere dalla macchina, ma mentre ero intenta ad aprire lo sportello dell'auto Harry mi bloccò per un braccio.
Harry :"aspetta un attimo" mi disse sorridendomi, prima di prendere dal cruscotto dell'auto una benda scura.
Io :"devo indossarla?" Chiesi indicandola.
Harry annuii, appoggiandola sui miei occhi, terminando con un piccolo nodo dietro.
Harry :"quante dita sono?"
Io :"ehm.. due?" Risposi provando a indovinare.
Harry :"okay non ci vedi, comunque sono 4"
Io :"genio"
Harry :"vieni con me" disse facendo una piccola risata, prendendomi la mano.
Appena uscimmo dall'auto un'ondata di freddo ci colpii, provocandomi dei brividi.
Poco dopo sentii del calore sulle mie spalle e supponendo che si trattasse della giacca del riccio, gli dissi :"Harry rimettiti la giacca che con questo tempo ti ammali sicuro e poi come gli fai i concerti?"
Harry :"non preoccuparti per me!"
Io :"dai! Non fare lo stupido!"
Harry :"non sono stupido se mi preoccupo per te" rispose lui, lasciandomi un bacio sulla guancia prima di esultare dicendo :"eccoci qui!"
Mi aiutò a slacciare la benda e mi guardai attorno, tenendo stretta la mano di Harry.
Il mio cuore si riempii di gioia nel vedere la sua sorpresa. Era una casa tutta per noi, ci trovavamo in ub salotto molto accogliente con tanto di camino e coperte calde sui divani, i quali avevano di fronte un televisore enorme.
Io :"Harry non posso crederci!" Dissi io, portandomi le mani sul viso.
Harry :"ti piace? È una piccola casa tutta per noi, il nostro posto" mi disse sorridendo.
Io :"amo tutto questo! Harry, grazie mille"Gli saltai addosso, stringendolo forte a me, cone se fosse il mio tesoro, qualcosa che non avrei mai abbandonato.
Harry :"sono felice che ti piaccia! Ci ho messo un pò a preparare tutto e ad arredare la casa, ma ne è valsa la pena!"
Io :"ti amo Harry. Grazie mille per tutto, grazie! "
Harry :"figurati principessa"
A quella sua risposta arrossii, sentendo le mie guancie sempre più calde. Probabilmente ero rossa peggio di un pomodoro, ma speravo che eri non se ne accorgesse.
Harry :"perché sei arrossita?" Chiese ridendo. Detto fatto, che figura!
Io :"per come mi hai chiamata.."
Harry :"beh tu sei la mia principessa!"
Io :"e tu il mio principe"
Harry :"per sempre."
Io :"per sempre. "
Mi avvicinai alle sue labbra, ci scambiammo un dolce bacio, prima che lui mi prendesse di sorpresa in braccio.
I suoi occhi verdi sembrava che brillassero, mentre il suo sorriso metteva in risalto le sue stupende fossette.
Amavo tuttp di lui, qualsiasi suo gesto, il suo carattere, la sua voce, anche i suoi difetti. Mi portò sul divano, porgendomi una delle calde coperte.
Harry :"arrivo subito" mi sussurrò all'orecchio.
Poco dopo tornò con due tazze di cioccolata calda che poggiò sul tavolinetto bianco vicino il divano, dirigendosi verso il camino dove buttò della legna che era affianca alla parete del camino.
Spense infine la luce prendendo il telecomando del televisore.
Si sedette accanto a me sotto le coperte abbracciandomi.
Quel momento era qualcosa di unico e perfetto in ogni suo piccolo dettaglio.
Poggiai la mia testa sulla sua spalla mentre con una mano mi avvolgeva i fianchi, tenendomi stretta a lui.
Harry :"hai qualche preferenza riguardo i film?" Mi chiese Harry, cambiando i canali del televisore.
Io :"scegli tu!" Gli risposi, dandogli un bacio sulla guancia.
Optammo alla fine per un cartone, 'lily e il vagabondo', il nostro film di animazione preferito.
Lo guardammo abbracciati, sotto la calda coperta che avvolgeva il divano mentre sorseggiavamo la nostra cioccolata calda.
Circa un'oretta dopo finii il film, e un pò mi dispiaceva perché era finito uno dei momenti più semplici ma speciali con il ragazzo che amavo.
Io :"è stato bellissimo" sussurrai ad Harry, lui di risposta sorrise dandomi un bacio sulla fronte aggiungendo :"potremo rifarlo ogni volta che vuoi"
Io :"ora dovremmo aspettare cinque mesi.."
Harry :"non pensiamoci, godiamoci questo momento dimenticando tutto, tutti i nostri problemi, ansie e preoccupazioni, vedrai che sarà bellissimo"
Io :"hai ragione, dovremmo provarci! " gli dissi sorridente.
Harry :"concordo" rispose lui, lasciandomi un altro bacio.
Poco dopo squillò il mio cellulare.
Lo presi dalla tasca dei miei jeans intenta a rispondere.
Era Louis.
Io :"ehi fratellino!" Risposi ridendo.
Louis :"ehi sorellina! Come va?"
Io :"benissimo, a te?"
Louis :"alla grande! Abbiamo appena finito la cena dalla famiglia di Eleanor!"
Io :"wow! Come è andata? "
Louis :"benissimo, sono tutti molto simpatici! Mi sento in Famiglia con loro.. ti ha fatto vedere la sorpresa harry?"
Io :" oh ma quindi tu sapevi tutto!"
Louis :"ebbene si!"
Io :"comunque si, è bellissima la casa che ga preso, è tutto perfetto qui!"
Louis :"sono felice che stai bene e che va tutto alla grande! Ci sentiamo domani! Notte!"
Io :"notte Lou!".
Dopo che riattaccai il telefono, sia io che Harry ci alzammo dal divano, dirigendoci a turno versonil bagno.
Io :"harry però io non ho il pigiama! " dissi io, mentre mi avvicinavo verso il bagno.
Harry :"tranquilla! Io ho pensato a tutto!"
Lo guardai incuriosita mentre lo vidi tornare con una maglia e un pantalone di un pigiama.
Harry :"ne ho preso uno anche per te!"
Io :"non posso crederci! " dissi incominciando a ridere mentre lo ringraziavo. La sua capacità organozzativa mi stupii veramente quella sera.
Dopo che mi cambiai fu il turno di Harry.
Lo aspettai seduta sul bordo del letto della camera mentre stavo su twitter con il mio cellulare.
Harry :"eccomi!" Disse quasi strillando sul bordo della porta.
Io :"ma sei bellissimo in pigiama!" Esclamai io, non riuscendo a trattenere le risate.
Harry :"amo la mia maglia, ha i cupcake, li adoro!"
Io :"concordo! Dai vieni qui!" Dissi scherzosamente prendendolo per il braccio mentre lo feci sedere accanto a me.
Presi il mio telefono e ci scattammo a vicenda delle foto, mettendo anche l'auto scatto per farci delle foto buffe in due, come ricordo per quella serata stupenda.
Harry :"oh no, elimina questa!" Disse mentre Riguardavamo le foto scattate precedentemente.
Io :"ma perché! Questa è una delle piu belle!"
Harry :"ma guarda i miei capelli!"
Io :" sono bellissimi come sempre!"
Harry :"ma daaai! Gli ho tutti scompliati!"
Io :"ma zitto!"
Harry :"no u.u"
Io :"a tuo rischio e pericolo!" Gli dissi ridendo mentre incominciai a fargli il solletico.
Harry :"ti prego, bastaa!" Disse la frase interrompendosi ogni secondo dal ridere, ormai sfinito.
Io :"e va bene dai!"
Dissi rotolando verso la sua destra sdraiandomi accanto a lui. Egli a sua volta si alzò, trovando i suoi occhi davanti i miei.
Harry :"pensavi che non mi sarei vendicato?" Mi disse il riccio, cominciando a farmi il solletico mentre io non riuscivo neanche a replicare dal troppo ridere.
Ci ritrovammo di colpa uno di fronte all'altro, riuscii finalmente a bloccarlo mentre lui mi attirò a se facendo combaciare le sue labbra con le mie.
Ricambiai il suo bacio, mentre lui incominciò a lasciarmi piccoli baci lungo il collo, arrivando fino al bordo delle mie labbra per poi darmi un altro bacio pieno di amore e passione.
Era una situazione nuova per me, sentivo il mio cuore battere a mille.
Lo baciai anche io sul collo con piccoli e veloci baci fino ad arrivare a mia volta alle sue labbra.
Capii le sue intenzioni, ma io mi sentivo insicura, non mi era mai successo così tentao di sfuggire alle sue forti braccia che mi abbracciavano.
Harry si stese accanto a me, prendendomi la mano.
Harry :"scusami, se non ti senti pronta
lo capisco, tranquilla"
Io :"harry è che.. insomma sono inesperta, è la prima volta per me e.. ho paura di non so cosa.. "
Harry :"ehy elena guarda che è normale! Devi stare tranquilla, ci sono io con te"
Io :"tu sei la persona giusta, sono innamorata di te, so di non dover avere paura" dissi guardandolo, mentre quelle parole uscivano dal cuore con la piena sincerità. Mi fidavo di lui e lo amavo.
Lui mi sorrise mentre io gli diedi un bacio sulle labbra passando poi alla sua clavicola salendo verso il collo.
Harry :"elena sul serio.. io non voglio che lo fai senza sentirti pronta"
Io :"tu sei la persona giusta, mi fido di te e si, mi sento pronta".
Harry :"sei sicura?" Mi chiese con voce dolce quasi sossurrando, prendendo la mia mano.
Io annuii.
Harry mi portò accanto a lui, sossurrandomi solo di stare tranquilla.
Presi i lembi della sua maglia, mentre lui la mia senza allontanare le sue labbra dalle mie.
Mi sentivo inesperta, non sapevo cosa e come fare, ma lo sguardo rassicurante della persona che amavo mi dava tutta la sicurezza necessaria.
Harry :"sei sicura di quello che fai?" Disse afferrando i miei polsi.
Io :"sono sicura, tu sei la persona giusta, la persona che amo con tutta la mia vita, sono sicura,sì." Risposi con sicurezza.
Harry sorrise, facendo sfiorare i nostri nasi, mentre mi lasciò un ultimo bacio sulle labbra.
Un forte dolore mi pervase poco dopo, mentre harry mi sussurrava di stare tranquilla, dandomi piccoli baci sulla guancia.
Quel dolore Si attenuò sostituendolo al piacere.
"Ti amo" sussurrò Harry.
"Anche io" risposi.
Unimmo le nostre dita, ormai eravamo come una persona sola, sentivo però di star facendo la cosa giusta, era lui quel ragazzo che stavo amando con tutta me stessa,era lui quello giusto.
Harry feramandosi, lasciò le mie mani scostando i miei capelli dal viso.
Mi baciò sulla fronte, poi sui lati delle mie labbra passando a tutto il corpo causandomi dei leggeri brividi che attraversarono la mia schiena.
Harry si soffermò su una zona del mio collo, mordicchaindo la mia pelle.
Io agganciai le mie mani attorno al suo collo, mentre gli lasciavo anche io dei piccoli baci lungo il suo corpo. Mi sentivo ora piu a mio agio e sicura di ciò che stavo facendo.
Continuammo così, fino ad addormentarci l'uno accanto all'altro.
La mattina seguente mi svegliai sentendo il respiro caldo di Harry sul mio collo, le sue dita incrociate con le mie e il suo braccio che avvolgeva i miei fianchi. Cautamente mi girai verso di lui che ancora dormiva dandogli un leggero bacio sulla guancia. Senza far troppo rumore scesi dal letto riprendendo i miei vestiti. Mi diressi verso bagno per una bella doccia. Dopo averla finita, andai verso il lacandino su cui sopra si trovava uno specchio, in uno dei mobiletti accanto ad esso trovai una spazzola con cui mi pettinai accuratamente i capelli. Mentre facevo ciò, spostandone una ciocca dal collo, notai un piccolo segno rosso. Lo sfiorai con le dita con leggerezza ricordando ciò che era successo la sera prima.
Mi tornarono in mente i suoi baci e le sue parole, facendomi comparire un sorriso.
Interruppi i miei ricordi aprendo l'acqua del lavandino per rilavarmi il viso, come per risvegliarmi da un sogno per ritornare alla realtà.
Mi finii di preparare indossando i vestiti del giorno precedente.
Andai verso la cucina dove frugai un pò nel frigo che a mia sorpresa era ben assortito di un pò di tutto. Preparai su un vassoio dei cornetti, e due tazze di latte con fette biscottate alla marmellata. Non sono mai stata brava in cucina quindi questo era il meglio che potessi preparare.
Ritornai verso la camera da letto accendendo la luce per svegliare Harry.
Harry :"buongiorno principessa" disse strofinandosi gli occhi con voce roca di chi si è appena svegliato.
Io :"buongiorno!" Gli risposi lasciandogli un bacio sulla guancia.
Harry :"grazie mille per la colazione!" Disse sorridendomi mentre prese un cornetto.
Io :"buona colazione!"
Harry :"anche a te piccola".
Amavo quando mi chiamava con dei soprannomi, e puntualmente arrossivo sempre.
Harry rise alla mia reazione, mentre io mi sedetti accanto a lui mentre riaccendevo il mio cellulare.
Io :"Harry ho tre chiamate perse da Anne, la richiamo?"
Harry :"probabilmente avrà provato a chiamarmi.. poi appena mi preparo la chiamo io! A proposito, che ore sono?"
Io :"dieci e mezza" dissi guardando una piccola sveglia che stava sul comodino.
Harry :"è ora di preparsi!" Disse sbuffando. Harry :"mi passeresti quella maglia e quei jeans su quella sedia?" Chiese facendomi fli occhi da cucciolo.
Io :"e va bene!" Risposi a mia volta alzandomi.
Harry :"grazie amore! " sorrisi, porgendogli i vestiti.
Harry mi lasciò un bacio sulla guancia prima di correre in bagno a preparsi.
Andai verso il salotto per rimettere a posto le ultime cose.
Mentre ripiegavo accuratamente le coperte, Sentii un leggero bacio lungo il collo che mi fece percorrere dei piccoli brividi.
Mi girai incrociando gli occhi verdi di Harry, mentre egli allungando le sue braccia verso di me, mi abbracciò.
Non avrei più voluto staccarmi da quel abbraccio e al solo pensiero che mancavano due giorni perché lui partisse, mi distruggeva. Ma come aveva detto Harry, non avremmo dovuto più pensare almeno per un giorno ai nostri problemi, così scacciai subito i miei pensieri.
Harry :"Ti amo Elena" mi sussurrò all'orrecchio illuminando il suo viso con unp dei suoi sorrisi mentre io risposi :"Ti amo anche io Styles".
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Oookay, questo capitolo so che è un pò diverso dagli altri ma spero vi sia piaciuto grazie mille per quelle persone che seguono la mia storia, è veramente importante per me
Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 30
*** 30° capitolo ***


30° capitolo

Harry :"dobbiamo andare amore" disse il riccio.
Io sbuffando risposi :"non possiamo rimanere altri 5 minuti?" chiesi facendo gli occhi dolci.
Harry scosse la testa.
Harry :"fidati vorrei, ma tra meno di un ora ho le ultime prove"
Io :"va bene.." dissi con tono basso prendendo la mia giacca.
Harry :"ehy piccola ci torneremo ogni volta che vorrai" disse lui, prendendomi per il braccio facendomi voltare verso di lui.
Lo tenni stretto a me, avvolgendoli le braccia attorno il suo collo, non volevo lasciarlo andare.
Non volevo neanche pensare a quando non ci saremmo piu rivisti per mesi, mi sarebbe mancato troppo, ogni cosa di lui, non ce l'avrei fatta.
Avvolsi le mie dita nei suoi ricci, mentre lo baciai come non avevo quasi mai fatto.
Mi staccai da lui per riprendere fiato dicendogli :"grazie per tutto, ti prego non te ne andare" quelle parole mi uscirono spontaneamente.
Harry :"piccola lo so, anche io ti amo tanto e vedrai che supereremo anche la distanza"
Io :"me lo prometti?" chiesi senza controllare le lacrime che uscivano, affondando il mio viso tra le sue braccia.
Harry :"è ovvio che te lo prometto, non devi dubitarne"
Io :"harry, ma tu girerai praticamente per tutto il mondo.."
Harry :"e allora? cosa intendi dire?" mi chiese lui, guardandomi preoccupato.
Io :"che ne incontrerai di ragazze di ogni tipo"
Harry :"è vero, probabilmente ci saranno moltissime ragazze ovunque, ma io ho occhi solo per te"
Quelle parole mi fecero tornare il sorriso, ma poco dopo quel poco di gioia scomparve.
Io :"e se ti innamorerai di qualcuna me lo dirai? mi farebbe meno male saperlo direttamente da te che venirlo a scoprire da sola, ti prego non mentirmi"
Harry :"non accadrà mai, io non ti nasconderò mai nulla, ma non accadrà mai. Elena io sono innamorato di te, tu sei quella giusta e ormai ne sono piu che sicuro. Fidati di me, io ti amo con tutto me stesso, non devi aver paura" disse il ragazzo, prendendomi le mani e stringendole nelle sue.
Ci scambiammo un ultimo bacio prima di chiudere la porta di quella piccola casa.
Harry :"a proposito, questa è una copia della chiave della casa, un'altra copia la tengo io" disse lasciandomi un bacio sulla guancia prima di aprire lo sportello dell'auto.
Misi la chiave della casa dentro la tasca dei miei jeans, mentre lo raggiunsi in auto.
Per tutto il viaggio non fecimo altro che ridere, felici.
Avevamo passato una serata bellissima, io con il ragazzo della mia vita, sapevo che insieme avremmo superato la distanza, ora ero certa che ce l'avremmo fatta.
Arrivati a casa di Harry, lo aspettai insieme ad Anne che si cambiasse per le prove.
Anne :"sai, sono felice che Harry abbia incontrato una ragazza come te" disse la giovane donna, mentre puliva il tavolo della cucina.
Io :"e io sono felicissima di aver conosciuto meglio suo figlio!"
Anne :" e pensare che Harry da piccolo si era già preso una cotta per te!"
Io :"cosa?" chiesi ridendo curiosa.
Anne :"si! spesso la sera veniva da me e mi raccontava ciò che facevi, quanto fossi bella, insomma ti descriveva in ogni dettaglio, ma non ha mai avuto il coraggio di dirtelo anche perchè eri la sorella del suo migliore amico quindi aveva anche paura a dimostrarti i suoi veri sentimenti"
Io :"una volta mi aveva parlato di una cosa del genere, quando per la prima volta ci siamo dichiarati ma.. wow non pensavo che.."
Anne :"fosse vero?"
Io :"no, cioè non pensavo che si fosse preso una cotta seria per me fin da bambino"
Anne sorrise abbracciandomi.
Anne :"prenditi sempre cura di lui"
Io :"lo farò" risposi con sicurezza sorridendo alla donna.
Anne :"ne sono felice" disse sorridendomi mentre mi sistemava un pò i capelli dietro le spalle.
Anne :"e questo?" chiese la donna indicando un punto divenuto un pò piu scuro nel collo.
Io :"oh, niente di che, mi sono fatta un pò male" dissi mentendo, arrossendo ma Anne aveva già capito e sorrise nuovamente.
Anne :"quindi, ti è piaciuta la sorpresa di Harry? E' da tanto che ci lavora!"
Io :"è stata bellissima!"
Anne :"ne sono felice!"
Harry :"eccomi! sono pronto!"
Anne :"Harry stasera resti un'utlima volta prima di andartene?"
Harry :"certo mamma" disse abbracciandola.
Anne :"ma dovete proprio partire dopodomani?" chiese la donna gurdando negli occhi il figlio.
Ovviamente è impossibile abituarsi alla mancanza di un figlio per mesi.
Harry abbassò la testa accennando un leggero 'sì'.
Harry :"Elena vieni che andiamo" disse il ragazzo, avvicinandosi a me e prendendomi la mano.
Io :"ciao Anne!" esclamai salutando con la mano.
Mano nella mano con Harry ci dirigemmo verso lo studio di registrazione.
C'erano solo Niall e Liam seduti su una delle panchine del corridoio dello studio, mentre il biondo giocava con il suo telefono.
Harry :"salve ragazzi!"
Niall :"ehi brò!"
Liam :"ciao styles!"
Niall e Liam :"oh, ciao Elena!"
Io :"ciao ragazzi!"
Harry :"gli altri ancora arrivano?"
Liam scosse la testa.
Liam :"Zayn e Louis dovrebbero arrivare a momenti, spero"
Harry :"speriamo" sospirò Harry sedendosi accanto ai ragazzi, facendom cenno di sedermi con loro.
Liam :"come è andata ieri?"
Io :"anche loro sapevano della sorpresa?" chiesi ridendo.
Harry annuii sorridendo, mentre mi diede un piccolo bacio sulla fronte rispondendo ai ragazzi :"E' andata benissimo!"
Io :"Mi è piaciuta molto la casa e tutto ciò che aveva organizzato Harry!"
Niall :"Ma che dolci che siete!"
Liam :"ah, l'amore!"
Niall :"i giornalisti non vi hanno trovati?"
Harry :"no, cioè perlomeno non gli abbiamo visti ma non pensiamo!"
Niall :"speriamo di no!"
Liam :"in effetti la vostra relazione non è ancora pubblica quindi.."
Niall :"liam credo che ormai l'abbiano capito tutti che si amano"
Liam :"ma finchè non ci sono le prove certe!"
Niall :"fidati, le prove le hanno!"
Harry :"le nostre fans sono peggio dell'FBI, sanno ogni cosa!"
Io :"è vero!" risposi ridendo.
Poco dopo sentimmo la porta dell'ingresso dello studio aprirsi, sentimmo la voce di Eleanor e la dolce e famigliare risata di mio fratello.
Mi alzai di scatto, correndo tra le braccia di Lou.
Lo strinsi forte, mi era mancato.
Louis :"ciao sorellina!"
Non risposi, volevo solo abbracciarlo piu forte che potevo.
Non avrei rivisto neanche lui per molti mesi. Certo, ormai capitava la stessa situazione ogni anno ma faceva sempre male.
Io :"ciao eleanor!" esclamai non appena lasciai Louis.
Elanor rispose dolcemente ricambiando il saluto.
Summer ."elena vieni con me!" disse prendendomi per il braccio.
Io :"e tu da dove spunti?" chiesi scherzando.
Summer :"dalla porta!"
Io :"ma non ti ho vista!" esclamai ridendo.
Summer :"stavi abbracciando Louis e beh, lasciamo stare questo! non cambiare discorso!"
Io :"aspetta, quale discorso?"
Summer :"ce ne andiamo da qui"
Io :"cosa? dove? quando? sei pazza?!"
L'ultima non era proprio una domanda, lol.
Summer :"ce ne andiamo a Cambridge, i ragazzi partono, io ho deciso di prendermi una paura da Zayn, non voglio continuare a stare qui" disse a bassa voce per non farsi sentire dal moro.
Io :"come vi siete lasciati?" chiesi incredula.
Summer :"zayn mi ha nascosto del viaggio, si lamenta per ogni cosa, è ipergeloso, io non lo so.. abbiamo deciso entrambi di prenderci una pausa"
Io :"ah, ma quindi non vi siete proprio lasciati!"
Summer :"si Elena, ci siamo lasciati!"
Io :"ma non ufficialmente!"
Summer :"per noi si, e non voglio piu continuare a vivere qui a Londra, ti prego capiscimi"
Io :"summer, ma il punto è che si tratta di trasferirci e non possiamo prendere una decisione così importante così, su due piedi"
Summer :"i miei genitori sono d'accordo perchè si tratta di una università, e poi quando ci ricapita piu una occasione del genere?"
Summer :"chiedi ai tuoi genitori e decidiamo! però in fretta!"
Io e Louis ci girammo di scatto verso Summer.
Louis :"summer?"
Summer :"perchè mi guardate così? cosa ho detto? cioè ho detto semplicemente di chiedere ai tuoi genit.. aaah! ora ho capito, scusatemi, vi prego!"
Io e Louis le sorrissimo come per dirle che era tutto a posto.
Summer :"beh però guarda il lato positivo, non devi neanche chiederlo!"
Io :"summer.."
Summer :"Non sto migliorando la situazione vero?"
Io :"no, esattamente" dissi facendo un cenno con la testa.
Summer :"scusami elena! è che non so cosa dire, mi viene l'agitazione e parlo parlo parlo e non capisco quello che dico!" disse la frase tutta d'un fiato, tipico di Summer quando entra in agitazione.
Successivamente il manager richiamò i ragazzi per iniziare le prove e le registrazioni dei brani musicali, e io summer attendemmo fuori, mentre Eleanor se ne dovette andare prima per lavoro.
Summer :"allora?" chiese attendendo qualche minuto di silenzio.
Io :"cosa?" anche se già sapevo cosa intendeva.
Summer :"la decisione per Cambridge spetta solo a te"
Io :"io, io non lo so.."
Summer :"elena è sempre stato il nostro sogno! io non ti capisco a volte!"
Io :"è che dopo tutta la mia vita, cambiare città e cambiare tutto.. non è semplice.."
Summer :"Lo so, ma bisogna pur saper voltare pagina prima o poi.."
Io :"lo so.."
Passammo un quarto d'ora circa di silenzio mentre la mia testa sembrava espolodere per tutti i pensieri che la sovraccaricavano.
Io :"andiamo a Cambridge" dissi tutto d'un fiato, arrivando a questa conclusione.
Sapevo che questa frase avrebbe cambiato drasticamente la mia vita, ma ormai ne ero piu che sicura. Avevo bisogno di voltare pagina.
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Ehilà! come vi sembra il capitolo? c:
Buona befana a tutti lol <3
Domani si ricomincia la scuola e oddio credo di non potercela fare, le vacanze sono passate troppo in fretta, ingiustizia!
 

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Capitolo 31
*** 31° capitolo ***


Summer :"sei sicura?"
Io :"Sì" risposi con convinzione.
Summer :"bene" sorrise, poggiando la testa sullo schienale di una delle sedie su cui eravamo sedute....
Io :"non dovremmo chiamare l'università per confermare la nostra partecipazione?"
Summer :"oh, nono, partiamo domani mattina"
Io :"cosa?!"
Summer :"ho già prenotato tutto, tranquilla!"
Io :"cioè ma quando hai prenotato tu?"
Summer :"ieri" disse alzando le spalle.
Io :"ma non ne avevamo neanche parlato.."
Summer :"sapevo già la tua risposta, fidati che ti conosco troppo bene io!"
Sospirai poggiando anche io la testa sullo schienale della sedia.
Io :"i ragazzi partono dopodomani.."
Summer :"elena, partono dopodomani presto, non gli avresti neanche visti"
Io :"oggi quindi è l'ultimo giorno che.."
Summer annuì.
Un immenso vuoto mi colpì.
Avrei dovuto parlare con Harry e con mio fratello.
Dovevo salutarli, e avrei dovuto passare mesi senza piu vederli. Faceva male questo.
Summer :"ma che fai piangi?" chiese notando una lacrima scivolarmi lungo una guancia.
Io :"nono" dissi scuotendo la testa, e asciugandomi la lacrima con il dorso della mia mano.
Summer :"oh! stiamo per andare a Cambridge! il nostro sogno! non puoi piangere!"
Io :"lo so lo so, io sono felicissima di andarci ma è tutto così difficile.."
Summer :"lo so che è per Harry e tuo fratello, ma loro tra poco partiranno con gli altri in tour, tra qualche mese torneranno!"
Io :"non sono pronta a dire addio.. e se perdessi Harry?"
Summer :"elena, i ragazzi protano solo problemi fidati! devi andare avanti!"
Io :"si, lo so.."
Summer sorrise abbracciandomi.
Summer :"sei pronta a cambiare un pò vita?"
Annuii asciugando le ultime lacrime.
Summer :"io inizierei con una tinta ai capelli, mi voglio far bionda! tu che ne dici se gli scurisci un pò i tuoi capelli?"
Io :"li faccio diventare neri?" dissi prendendo una ciocca dei capelli castani scuri.
Summer :"sì! ci staresti benissimo!"
Io :"si! mi piace l'idea!" esultai sorridendo.
Summer :"oggi pomeriggio sta un pò con Harry o con tuo fratello e poi parla con loro, verso le sei ti passo a prendere a casa e andiamo dal parrucchiere, che ne pensi?"
Io :"bella idea!"
A interrompere la nostra conversazione fu il rumore della porta dello studio aprirsi seguito dalle risate dei ragazzi.
Harry si avvicinò a me, prendendomi per mano, facendomi girare verso i suoi occhi.
Risi al suo gesto, anche se appena incrociai i suoi occhi, i miei si riempirono di dolore a malinconia nel pensare che quello sarebbe stato il nostro ultimo giorno.
Io :"harry ti va di pranzare fuori oggi?"
Harry :"certo! per che ora?"
Io :"subito!"
Harry :"uh, va bene!"
Sorrisi, mentre i ragazzi mi guardarono come se fossi di colpo impazzita.
Io :"che c'è? non posso passare un pò di tempo con il mio ragazzo?" chiesi con voce ovvia.
Niall :"si certo, ma.."
Liam :"tutta questa fretta?" disse non riuscendo a trattenersi dalle risate.
Louis mi guardò preoccupato, sapeva che c'era qualcosa che nascondevo.
Io :"louis per questo pomeriggio ci sei? mi accompagni dal parrucchiere insieme a summer ed Harry?"
Louis :"oh si certo!"
Zayn e Summer per tutta la discussione si fissavano, senza guardare altrove, solo i loro occhi reciprocamente.
Summer :"beh adesso io vado! Elena ci vediamo alle sei!" disse facendo un respiro profondo prima di andarsene, dando un'ultima occhiata a Zayn.
Uscimmo io e Harry poco dopo dallo studio.
Harry :"dove vuoi andare per pranzo?"
Io :"scegli tu! il tuo ristorante preferito!"
Harry :"indifferente" disse alzando le spalle.
Io :"eddai!"
Harry :"va bene da Nando's?" chiese sorridendo, mentre mi avvolgeva la vite con le sue forti braccia.
Io :"ma certo, speravo in questa risposta!"
Harry :"potevi dirlo subito!" rise, soffiando sul mio collo.
Io :"volevo vedere se ci arrivavi!" esclamai scherzando, prendendoli la mano.
Harry :"senza che andiamo in macchina tanto è qui vicino!"
Io :"si hai ragione!"
Dopo una camminata di qualche minuto lungo i marciapedi londinesi arrivammo a destinazione.
Arrivati, ci sedemmo nei tavoli e chiamammo il cameriere per prendere le ordinazioni.
Tutto ciò che accadde dopo era sicuramente un qualcosa che avrei tenuto con me, e nei miei ricordi per quei mesi.
Le risate, le discussioni stupide come al nostro solito, i discorsi che non seguivano un filo logico.
Amavo i suoi occhi, il suo sorriso e le sue fossette. Amavo ogni singola cosa.
Concludemmo la nostra giornata con una passeggiata al parco dove Harry mi invitò a sedermi su una delle panchine.
Harry :"ho bisogno di farti vedere una cosa" mi sussurrò.
Scostai una ciocca di capelli dal mio viso dietro l'orecchio, mentre guardavo con curiosità i movimenti di Harry.
Lui con un sorriso estrasse dalla tasca della sua giacca un cofanetto con una collannina.
Il mio cuore battè a mille mentre le mie mani tremolanti afferrarono la scatoletta rossa.
La mia vista si annebbiò dalle lacrime nel vedere una collannina al suo interno bellissima.
Harry sorridendo si mise accanto a me, spostò tutti i miei capelli da un lato, mentre mi mise con cura la collanina.
Io :"harry è bellissima"
Harry :"guarda dentro il ciondolo" disse sorridendomi, a un centimetro dal mio viso.
Presi il ciondolo a forma di cuore e lo aprii.
Aveva al suo interno una piccola foto di me e Harry, con inciso su un lato del cuore :"I love you with all my heart"
Incominciai a piangere dalla felicità.
Le lacrime mi uscivano in un modo incontrollabile.
Io :"ti amo, ti amo, ti amo" dissi buttandomi tra le sue braccia.
Harry :"ti piace?"
Io :"scherzi? mi piace tantissimo! grazie mille Harry!"
Harry :"non piangere piccola"
Io :"scusami" dissi sorridendo, asciugandomi con la mano le lacrime.
Harry :"ti amo tanto anche io" disse baciandomi.
Poco dopo mi arrivò una chiamata sul telefono.
Louis :" ehi sorellina!"
Io :"lou!! ciao!"
Louis :" è venuta summer ha detto che avete una sorpresa per noi" disse ridendo.
Io :"oh si!" risposi ridendo mentre Harry mi guardava incuriosito sorridendo, tantando di sentire la telefonata.
Louis :"cooomunque, dove sei? così ti vengo a prendere e ti porto dal parrucchiere, summer ha detto che ti aspetta li sennò farete tardi"
Io :"perfetto!"
dissi riattaccando la chiamata.
Harry :"cosa ci nascondete?"
Io :"oh niente, lo scoprirai!" dissi facendogli l'occhiolino sorridendo.
Harry :"non fare la misteriosa dai!"
Io :"eheh!"
Harry :"eddai!"
Io :"lo scoprirai" dissi dandoli un bacio sulla guancia prima di prenderlo per la mano mentre vedemmo la figura di louis avvicinanarsi.
 

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Capitolo 32
*** 32° capitolo ***


Arrivati dal parrucchiere, Harry e Louis si sedettero su una di quelle ploltroncine per i clienti, mentre Summer mi accolse abbracciandomi.
Summer :"pronta?" mi chiese con entusiasmo.
Io :"ovvio! non vedo l'ora di vedere le loro facce!"
Harry :"ma che vogliono fare?"
Louis :"brò, non ne ho idea! " rispose il suo migliore amico ridendo, alzando le mani al cielo.
X :"summer e elena potete accomodarvi" disse una ragazza sulla ventina, che lavorava lì.
Guardai un'ultima volta il mio aspetto riflesso sul grande specchio della stanza, prima di seguire la giovane donna.
DALLA PARTE DI HARRY:
Louis :"brò che mi dici?" chiese con voce squillante Louis.
Io :"che domani sarà una giornata difficilissima.." risposi a bassa voce sospirando.
Louis :"per la partenza vero?" Annuii.
Louis :"a me ogni anno è così.. non è mai stato semplice lasciare diciamo la mia famiglia, specialmente mia sorella.."
Io :"e se poi non dovesse andare bene con Elena?" chiesi con voce tremante.
Louis :"conosco mia sorella, e quando tiene a qualcuno lei non lo lascerà mai andare, neanche cascasse il mondo" mi rispose sorridendo.
Io :"speriamo sia così.."
Louis :"mi sento uno stupido"
Io :"cosa? perchè?"
Louis :"non mi sono mai reso conto che voi due eravate perfetti insieme, ho sempre pensato che vi odiaste a vicenda, e ora vi completate"
Io :"farei di tutto per lei" dissi sorridendo.
Louis :"lo so" rispose Lou, dandomi una leggera pacca sulla spalla.
Passò un'oretta e ancora si vedevano le due ragazze.
Io :"louis, sto incominciando a preoccuparmi!" 
Louis :"ti immagini che ora arrivano con metà testa rasata?" disse ridendo.
Io :"lo pensi sul serio? lo farebbero?"
Louis :"Ma non penso! stavo scherzando! al minimo si saranno fatte una cresta colorata!"
Io :"louis!"
Louis :"sarebbe figo!"
Io :"si in effetti!" risposi, non riuscendo a trattenere le risate.
La risata di Louis invece si bloccò di scatto, non appena girò casualmente lo sguardo verso la grande finestra dietro le nostre poltrone.
Strinse le dita contro il suo palmo, con uno sguardo teso e occhi lucidi, pieni di colpo di tristezza.
Io :"louis?"
Louis si voltò di scatto verso di me, distogliendo immediatamente lo sguardo dalla finestra.
Io :"ehi, lou! che succede?" chiesi preoccupato nel vederlo così.
Louis :"indovina chi è passato"
Io :"non so.. io non ho visto nessuno.."
Louis :"io sì. Era mio padre, sempre se lo si può definire così."
Io :"e lui ti ha visto?"
Louis :"penso di si, ha girato subito lo sguardo verso di me, ma non volevo incontrare di nuovo i suoi occhi, e mi sono rigirato di scatto, non so neanche se mi ha riconosciuto"
Io :"lou dai.. cerca di non pensarci"
Louis :"non è semplice Haz.."
Io :"Lo so.."
Louis :"ma non voglio farmi rovinare le ultime giornate a Londra prima del tour da lui"
Io :"ecco!"
Louis :"è meglio non parlarne con Elena"
Io :"no infatti, meglio di no"
DALLA MIA PARTE:
Appena finimmo, ci permisero di specchiarci.
I miei capelli castani erano diventati di un colore nero luminoso che mi cadevano morbidi sulle spalle.
Ero piu che felice del mio risultato, non sembravo piu io, era un passo per ricominciare da zero.
I capelli di Summer erano diventati biondi, sostituendo il suo colore scuro precedente.
Non riuscivamo a smettere di sorridere neanche per un secondo.
Io :"non vedo l'ora di vedere le facce di Harry e mio fratello!"
Summer :"andiamo!" 
Ci avviammo piano verso la zona delle poltroncine per i clienti che aspettavano il loro turno.
Harry stava sonnecchiando sulla poltrona mentre louis era intento a mandare un messaggio sul cellulare mentre ascoltava con le sue cuffiette la musica.
Summer finse una tosse per prendere la loro attenzione.
I due ragazzi alzarono gli occhi verso di noi, louis si tolse immediatamente le cuffiette dalle orecchie mentre diede un colpetto sul braccio di Harry, che ci guardava incredulo.
Louis :"caspita!" esclamò.
Harry :"bel cambiamento!" disse alzandosi e girandomi intorno per ammirare la mia nuova acconciatura e colore.
Louis :"summer stai proprio bene così! e anche tu elena!"
Summer :"grazie Lou!"
Io :"ti piacciono?" chiesi, rivolgendomi a Harry che continuava a fissarmi con i suoi occhi verdi.
Harry :"scherzi vero? li adoro! ti sta proprio bene questo colore! mi piace!"
Sorrisi, dandoli un leggero bacio sulle labbra.
Io :"grazie Styles!"
Summer :"piccioncini non fate smancerie che stiamo in un luogo pubblico!"
io ed Harry ci allontanammo arrossendo, mentre tutti e quattro scoppiammo a ridere.
Dopo qualche minuto io e Summer andammo verso la casa per pagare, prima che Harry fermò la mia mano con i soldi.
Harry :"te lo pago io" esclamò sorridendo, prendendo il suo portafoglio.
Io :"harry ma non c'è ne è bisogno!"
Harry :" e non si discute!"
Louis :"io ed Harry vi paghiamo tutto, quindi tenetevi i vostri soldi!" ci urlò Louis, prima che Summer riposò il suo borsellino.
Summer :"grazie ragazzi!"
Louis :"non c'è di che!"
Io :"ragazzi sul serio non cè bisogno!"
Summer :"elena zitta!" disse dandomi un colpetto sul braccio.
Summer :"meglio così no?"
Io :"summer!" esclamai scoppiando a ridere.
---
Durante la sera ci raggiunsero anche i ragazzi, per concludere la giornata con una passeggiata lungo la spiaggia, dopo qualche oretta di viaggio in auto.
Io e Summer avevamo deciso di comunicare così il nostro viaggio e trasferimento.
Ma quella sarebbe stata anche la notte piu dolorosa, e sia io che summer lo sapevamo.
Organizzammo un falò un riva al mare, Niall portò la sua chitarra, Io ed Harry stavamo abbracciati, mentre lui mi dava ogni tanto dei leggeri baci sulla fronte e sulla guancia.
Quella sera arrivarono anche Ross e Laura.
Laura e Liam e Ross e Niall cantavano attorno il fuoco, mentre Summer e Zayn che si erano seduti accidentalmente vicini non facevano altro che spingersi a vicenda, o scambiarsi occhiatacce.
Louis e Eleanor invece stavano preparando dei panini per la cena.
La serata si concluse nei migliori dei modi, tra risata, scherzi, musica e storie raccontate da noi. O almeno fino a quel momento.
Summer mi guardò come per aspettare un mio consenso.
Io annuii lievemente, mentre mi strinsi sulla mia felpa che mi teneva al caldo tra le braccia di Harry.
Summer :"abbiamo bisogno di dirvi una cosa" disse Summer con voce seria.
Niall smise di ridire per poi guardarla preoccupata da quel tono serio che aveva usato.
Louis :"chi?"
Io :"io e Summer" risposi io.
Gli occhi di Harry che sembravano brillassero la notte, mi gurdarono con curiosità.
Summer :"un pò di tempo fa abbiamo ricevuto la proposta per studiare a Cambridge.. e beh in realtà era solo qualche settimana fa quando sono arrivate le lettere e noi.."
Io :"abbiamo deciso di andare.."
Harry :"cosa? quando?"
I ragazzi non distoglievano lo sguardo da noi.
Persino Niall lasciò il cibo che aveva tra le mani.
Summer :"partiamo domani.. e abbiamo voluto trascorrere quest'ultima serata nel migliore dei modi, la nostra ultima serata qui a Londra" concluse Summer con un pò di malinconia nel dire quella frase.
Harry :"quando partite?" chiese facendosi coraggio.
Io :"domani mattina" gli sussurrai. 
Lui mi strinse tra le sue braccia, come se non volesse lasciarmi andare.
Louis continuava a fissarmi senza riuscire a di nulla, con gli occhi pieni di lacrime.

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Capitolo 33
*** 33° capitolo ***


Arrivati dal parrucchiere, Harry e Louis si sedettero su una di quelle ploltroncine per i clienti, mentre Summer mi accolse abbracciandomi.
Summer :"pronta?" mi chiese con entusiasmo.
Io :"ovvio! non vedo l'ora di vedere le loro facce!"
Harry :"ma che vogliono fare?"
Louis :"brò, non ne ho idea! " rispose il suo migliore amico ridendo, alzando le mani al cielo.
X :"summer e elena potete accomodarvi" disse una ragazza sulla ventina, che lavorava lì.
Guardai un'ultima volta il mio aspetto riflesso sul grande specchio della stanza, prima di seguire la giovane donna.
DALLA PARTE DI HARRY:
Louis :"brò che mi dici?" chiese con voce squillante Louis.
Io :"che domani sarà una giornata difficilissima.." risposi a bassa voce sospirando.
Louis :"per la partenza vero?" Annuii.
Louis :"a me ogni anno è così.. non è mai stato semplice lasciare diciamo la mia famiglia, specialmente mia sorella.."
Io :"e se poi non dovesse andare bene con Elena?" chiesi con voce tremante.
Louis :"conosco mia sorella, e quando tiene a qualcuno lei non lo lascerà mai andare, neanche cascasse il mondo" mi rispose sorridendo.
Io :"speriamo sia così.."
Louis :"mi sento uno stupido"
Io :"cosa? perchè?"
Louis :"non mi sono mai reso conto che voi due eravate perfetti insieme, ho sempre pensato che vi odiaste a vicenda, e ora vi completate"
Io :"farei di tutto per lei" dissi sorridendo.
Louis :"lo so" rispose Lou, dandomi una leggera pacca sulla spalla.
Passò un'oretta e ancora si vedevano le due ragazze.
Io :"louis, sto incominciando a preoccuparmi!" 
Louis :"ti immagini che ora arrivano con metà testa rasata?" disse ridendo.
Io :"lo pensi sul serio? lo farebbero?"
Louis :"Ma non penso! stavo scherzando! al minimo si saranno fatte una cresta colorata!"
Io :"louis!"
Louis :"sarebbe figo!"
Io :"si in effetti!" risposi, non riuscendo a trattenere le risate.
La risata di Louis invece si bloccò di scatto, non appena girò casualmente lo sguardo verso la grande finestra dietro le nostre poltrone.
Strinse le dita contro il suo palmo, con uno sguardo teso e occhi lucidi, pieni di colpo di tristezza.
Io :"louis?"
Louis si voltò di scatto verso di me, distogliendo immediatamente lo sguardo dalla finestra.
Io :"ehi, lou! che succede?" chiesi preoccupato nel vederlo così.
Louis :"indovina chi è passato"
Io :"non so.. io non ho visto nessuno.."
Louis :"io sì. Era mio padre, sempre se lo si può definire così."
Io :"e lui ti ha visto?"
Louis :"penso di si, ha girato subito lo sguardo verso di me, ma non volevo incontrare di nuovo i suoi occhi, e mi sono rigirato di scatto, non so neanche se mi ha riconosciuto"
Io :"lou dai.. cerca di non pensarci"
Louis :"non è semplice Haz.."
Io :"Lo so.."
Louis :"ma non voglio farmi rovinare le ultime giornate a Londra prima del tour da lui"
Io :"ecco!"
Louis :"è meglio non parlarne con Elena"
Io :"no infatti, meglio di no"
DALLA MIA PARTE:
Appena finimmo, ci permisero di specchiarci.
I miei capelli castani erano diventati di un colore nero luminoso che mi cadevano morbidi sulle spalle.
Ero piu che felice del mio risultato, non sembravo piu io, era un passo per ricominciare da zero.
I capelli di Summer erano diventati biondi, sostituendo il suo colore scuro precedente.
Non riuscivamo a smettere di sorridere neanche per un secondo.
Io :"non vedo l'ora di vedere le facce di Harry e mio fratello!"
Summer :"andiamo!" 
Ci avviammo piano verso la zona delle poltroncine per i clienti che aspettavano il loro turno.
Harry stava sonnecchiando sulla poltrona mentre louis era intento a mandare un messaggio sul cellulare mentre ascoltava con le sue cuffiette la musica.
Summer finse una tosse per prendere la loro attenzione.
I due ragazzi alzarono gli occhi verso di noi, louis si tolse immediatamente le cuffiette dalle orecchie mentre diede un colpetto sul braccio di Harry, che ci guardava incredulo.
Louis :"caspita!" esclamò.
Harry :"bel cambiamento!" disse alzandosi e girandomi intorno per ammirare la mia nuova acconciatura e colore.
Louis :"summer stai proprio bene così! e anche tu elena!"
Summer :"grazie Lou!"
Io :"ti piacciono?" chiesi, rivolgendomi a Harry che continuava a fissarmi con i suoi occhi verdi.
Harry :"scherzi vero? li adoro! ti sta proprio bene questo colore! mi piace!"
Sorrisi, dandoli un leggero bacio sulle labbra.
Io :"grazie Styles!"
Summer :"piccioncini non fate smancerie che stiamo in un luogo pubblico!"
io ed Harry ci allontanammo arrossendo, mentre tutti e quattro scoppiammo a ridere.
Dopo qualche minuto io e Summer andammo verso la casa per pagare, prima che Harry fermò la mia mano con i soldi.
Harry :"te lo pago io" esclamò sorridendo, prendendo il suo portafoglio.
Io :"harry ma non c'è ne è bisogno!"
Harry :" e non si discute!"
Louis :"io ed Harry vi paghiamo tutto, quindi tenetevi i vostri soldi!" ci urlò Louis, prima che Summer riposò il suo borsellino.
Summer :"grazie ragazzi!"
Louis :"non c'è di che!"
Io :"ragazzi sul serio non cè bisogno!"
Summer :"elena zitta!" disse dandomi un colpetto sul braccio.
Summer :"meglio così no?"
Io :"summer!" esclamai scoppiando a ridere.
---
Durante la sera ci raggiunsero anche i ragazzi, per concludere la giornata con una passeggiata lungo la spiaggia, dopo qualche oretta di viaggio in auto.
Io e Summer avevamo deciso di comunicare così il nostro viaggio e trasferimento.
Ma quella sarebbe stata anche la notte piu dolorosa, e sia io che summer lo sapevamo.
Organizzammo un falò un riva al mare, Niall portò la sua chitarra, Io ed Harry stavamo abbracciati, mentre lui mi dava ogni tanto dei leggeri baci sulla fronte e sulla guancia.
Quella sera arrivarono anche Ross e Laura.
Laura e Liam e Ross e Niall cantavano attorno il fuoco, mentre Summer e Zayn che si erano seduti accidentalmente vicini non facevano altro che spingersi a vicenda, o scambiarsi occhiatacce.
Louis e Eleanor invece stavano preparando dei panini per la cena.
La serata si concluse nei migliori dei modi, tra risata, scherzi, musica e storie raccontate da noi. O almeno fino a quel momento.
Summer mi guardò come per aspettare un mio consenso.
Io annuii lievemente, mentre mi strinsi sulla mia felpa che mi teneva al caldo tra le braccia di Harry.
Summer :"abbiamo bisogno di dirvi una cosa" disse Summer con voce seria.
Niall smise di ridire per poi guardarla preoccupata da quel tono serio che aveva usato.
Louis :"chi?"
Io :"io e Summer" risposi io.
Gli occhi di Harry che sembravano brillassero la notte, mi gurdarono con curiosità.
Summer :"un pò di tempo fa abbiamo ricevuto la proposta per studiare a Cambridge.. e beh in realtà era solo qualche settimana fa quando sono arrivate le lettere e noi.."
Io :"abbiamo deciso di andare.."
Harry :"cosa? quando?"
I ragazzi non distoglievano lo sguardo da noi.
Persino Niall lasciò il cibo che aveva tra le mani.
Summer :"partiamo domani.. e abbiamo voluto trascorrere quest'ultima serata nel migliore dei modi, la nostra ultima serata qui a Londra" concluse Summer con un pò di malinconia nel dire quella frase.
Harry :"quando partite?" chiese facendosi coraggio.
Io :"domani mattina" gli sussurrai. 
Lui mi strinse tra le sue braccia, come se non volesse lasciarmi andare.
Louis continuava a fissarmi senza riuscire a di nulla, con gli occhi pieni di lacrime.

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Capitolo 34
*** 34° capitolo ***


Rimasimo in silenzio, nessuno di noi trovava le parole giuste da dire.
Solo dopo qualche minuto, la voce di Harry interruppe il profondo silenzio che si era creato.
Harry :"quindi, oggi è il nostro ultimo giorno?" chiese con voce tremolante e piena di dolore.
Io annuii, cercando di trattenere le lacrime e appoggiando la mia testa sul suo petto percependo il suo caldo respiro sul mio viso, mentre le sue dita si intrecciavano con le mie.
Ross :"ci mancherete tanto ragazze" eclamò con voce flebile la nostra amica Ross abbracciata a Niall.
Laura annuii, mentre si strinse a Liam.
Ross era riuscita a trovare il suo vero amore, sapeva di essere sempre stata innamorata di Niall anche se mio fratello la amava.
Alla fine Louis dopo aver incontrato Eleanor sembrava essere veramente felice, la stessa cosa vale per Laura e Liam, loro si sono sempre amati e l'hanno sempre saputo, non avevano solo avuto il coraggio di dichiararsi in precedenza.
Summer e Zayn continuavano a farsi occhiatacce, ma si amavano.
E anche se potevano insultarsi ogni secondo dopo un litigio, in realtà sapevano di non poter vivere l'uno senza l'altro.
Certo, forse non lo ammetteranno mai a causa della loro testardaggine ma loro lo sapevano, anche molto bene.
E poi ci siamo io ed Harry.
Noi che ci eravamo innamorati l'uno dell'altro da anni, ma non abbiamo mai trovato il coraggio per dichiararci, proprio come Laura e Liam.
Ora lui era diventato parte essenziale di me, il mio cuore, qualcosa che mi teneva in vita.
Passerei ore ad ammirare i suoi occhi, a perdermi in essi; o ad accarezzare i suoi ricci, intreccinandoci le mie dita.
La sua risata l'avrei riconosciuta tra tante, era particolare e speciale.
L'ho sempre amato, era lui la persona di cui avevo bisogno.
Era lui quello giusto e non l'avrei lasciato per nulla al mondo.
Eppure sapere che quella sarebbe stata la nostra ultima sera mi uccideva.
Harry si girò verso di me.
Con un sospiro disse :"mi mancherai troppo piccola"
Io :"anche tu" dissi stringendolo a me.
Presto si fecero le 11,30 pm e Summer mi fece cenno di incominciare a salutare, con aria triste anche lei.
Sapevo che per Summer nonostante tutto, lasciare Zayn sarebbe stato troppo doloroso, glielo vedevo negli occhi.
Mi alzai, tenendo la dita di Harry intrecciate con le mie, come non volessero lasciarsi mai piu.
Summer :"buona fortuna ragazzi per tutti i vostri concerti e viaggi, andrete come sempre alla grande" disse summer, sorridendo debolmente cercando di nascondere le lacrime.
Io invece non sono mai stata brava trattenerle ed esse uscirono di scatto dai miei occhi senza che io potessi controllarle.
Io :"ci vedremo tra un pò" esclamai, scoppiando in un pianto incontrollabile.
Harry :"Elena, non piangere, verremo a Cambridge appena ci è possibile, te lo prometto"
Sorrisi ad Harry, mentre Louis si buttò tra le mie braccia.
Nessuno riuscì a dire nulla, i singhiozzi sostituirono le nostre lacrime.
Louis mi strinse forte a sè, le sue lacrime bagnarono le mie guancie, mentre mi afferrò la mano destra.
Mi infilò un braccialetto, lo ricordavo molto bene.
Io :"louis, questo è il braccialetto che ti avevo regalato al tuo decimo compleanno" dissi sorridendo, mentre lo osservavo con sguardo stupito.
Louis :"lo so. Ho sempre tenuto molto a quel braccialetto, mi ha sempre portato fortuna e ora voglio che la porti a te, tanta fortuna. E soprattutto che ti ricordi sempre di me quando lo indossi."
Io :"louis tu saresti sempre stato nei miei pensieri, ovunque e in qualsiasi circostanza"
Louis :"ti voglio bene piccola"
Io :"ti voglio tanto bene anche io Tommo" e dopo questo lo abbracciai forte.
Salutai tutti i ragazzi, Laura e Ross.
Cercavamo tutti di trattenere le nostre lacrime o chi come me, non ci riusciva.
Odiavo gli addii, fanno sempre soffire.
Harry :"amore, non voglio che il nostro sia un addio chiaro?" Mi sussurrò, sentendo il suo caldo respiro sul mio collo.
Mi girai verso di lui, verso i suoi occhioni verdi. 
Ci sorrisimo a vicena, fino a poggiare la mia fronte sulla sua, mentre mi congiungeva le sue mani con le mie.
Harry :"ti amo"
Io :"anche io Styles"
Harry :"non piangere"
Io :"stai piangendo anche tu"
Sentii il suo cuore battere a mille, seguendo lo stesso ritmo che ormai aveva anche il mio.
Harry :"ti dirò solo un arrivederci"
Io :"arrivederci Harry" sorrisi, baciandolo con un tocco leggero sulle sue labbra calde.
Lui si staccò da me, per poi baciarmi con passione, un miscuglio con il dolore dell'addio, ma con la voglia e la speranza di rivederci presto.
Era proprio questo che amavo di lui. La sua speranza, la sua determinazione e la sua voglia di sorridere sempre.
Guardai Summer che fissava Zayn. Si osservavano entrambi con le braccia conserte.
Nessuno dei due voleva fare il primo passo, ma i loro occhi dicevano tutto.
Avevano uno sguardo teso entrambi, ma stavano male. Non volevano lasciarsi.
Summer :"beh noi andiamo" disse prendendomi per il braccio interrompendo il silenzio.
Zayn :"fermati" disse con voce fredda e sicura, mentre afferrò il polso di Summer.
Summer :"Zayn, cosa vuoi?"
Zayn la attirò a sè, Summer cercava inutilmente di 'scappare' da quella situazione, ma le forti braccia di Zayn la avvolsero, tenendola stretta a sè.
La baciò.
Summer si staccò quasi subito da lui.
Summer :"no Zayn, ti prego"
Zayn :"non posso stare senza di te"
Summer :"Zayn, adesso non ci vedremo piu, se non raramente o in occasini speciali, non possiamo restare insieme"
Zayn :"possiamo farcela"
Summer :"No Zayn, ti prego."
Summer stava letteralmente scoppiando.
Andai verso di lei, mentre lei mi corse tra le braccia.
La abbracciai forte, non aggiunsimo niente.
Era inutile chiedere cosa fosse successso, le si leggeva negli occhi.
E' come se l'anima di Zayn fosse legata a quella di Summer da un filo di ferro o acciaio.
Non lo si può distruggere tanto facilmente, anzi non lo si può proprio distruggere.
Ma faceva male quando erano costretti a lasciarsi.
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Summer :"lo amo ok? ma non possiamo tornare insieme!" mi disse sedendosi sulle gradinate della sua casa con le mani davanti il viso.
Io :"lo so Summer, anche lui ti ama" risposi, poggiandole una mano sulla schiena.
Summer :"perchè dobbiamo soffrire così tanto? perchè non può essere semplicemente tutto piu semplice? ora lui si scorderà sicuramente di me durante questo tour e io rimarrò sola, tanto a chi importa no?"
Io :"summer smettila di dire così. Non rimmarrai sola, ci sono i ragazzi, e io. Su di me puoi contare sempre ok? Zayn non vorrebbe vederti così, nemmeno lui se ne andrà mai, vedrai che risolverete tutto"
Summer :"non è semplice come credi"
Io :"non ho mai detto che sarà semplice, ma non è neanche impossibile. Tutto passa"
Summer :" ne sei sicura?"
Io :"al mille per mille" risposi ridendo.
Summer :"grazie" disse sorridendo, prendendo la mia mano.
Io :"e di cosa?" chiesi sorridendole.
Summer :"di tutto, comunque vuoi rimanere a dormire da me? domani mattina ci dobbiamo alzare all'alba!"
Io :"all'alba?" chiesi sbuffando mentre Summer apriva la porta della sua casa.
Summer :"oh si!"
Io :"ti preeego!"
Summer :"abbiamo l'aereo alle 7,30 am"
Io :"ma ma ma sei impazzita?!"
Summer :"ehi dobbiamo arrivare presto li!"
Io :"ma ma ma!"
Summer :"niente 'ma'! Domani ci alziamo alle 5"
Io :"non credo di potercela fare" dissi buttandomi sul suo divano.
Summer :"hai ragione, meglio le 4 e mezza"
Io :"di male in peggio!"
Summer :"mi dispiaaaaace!"
Io :"summeeer guarda quanto è bello questo vestito!" dissi prendendo un giornale che aveva sul tavolino davanti il divano.
Summer :"oh si! amo guardare le foto dei vestiti da sposa! Ogni sera immagino al mio vestito perfetto, al mio giorno perfetto"
Io la guardai sorridendo.
Summer :"che ne pensi di creare un libro dove stampiamo o incolliamo foto di abiti da sposa che piu ci piacciono? ci potrebbero tornare utili in futuro no?"
Io :"oh si! io incomincio a cercare su questo, tu cerca su internet!"
Summer :"corro subito a prendere il pc, tu intanto cerca e ritaglia!"
Annuii, mentre ero intentata a sfogliare curiosa le pagine del giornalino, immaginando anche io il mio giorno perfetto.
Poco dopo tornò summer con due bicchieri di cioccolata calda, altri due giornali e un computer portatile.
Oh non chiedetmi come abbia fatto a portare tutta quella roba insieme, non lo so anche io.
Summer :"hai trovato qualcosa?" chiese sedendosi accanto a me.
Io :"yes! guarda un pò!" dissi mostrandole le mie foto.
Summer :"uh, questo mi piace! adoro gli abiti a 'sirena', sai quelli che ti stanno un pò stretti ai fianchi, sono bellissimi"
Io :"concordo!"
Passammo tutta la notte a immaginare quel giorno perfetto, tutti i minimi dettagli.
Giravamo su tumblr a cercare qualsiasi tipo di vestito, incollavamo le foto sul nostro libro, accompagnando il tutto da risate e scherzi che ci facevamo a vicenda.
Finimmo per addormentarci sul divano, sentendo sul nostro iPod la nostra playlist di canzoni preferite.
Il giorno seguente sarebbe stato una giornata impegnativa, forse un pò faticosa dato che ci toccava svegliarci presto e probabilmente le nostre ore di sonno non superavano le quattro o cinque ore.
Ma sarebbe stata anche la nostra giornata piu importante.
Quel giorno avrebbe cambiato per sempre la nostra vita.

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Capitolo 35
*** 35° capitolo ***


Summer :"SVEGLIAAAATIII!"
Io :"che ora è? dove mi trovo? è tardi? oddio!" chiesi in preda al sonno.
Summer :"certo che è tardi! sono le cinque di mattina cavolo!"
Io :"Non posso crederci che mi hai sul serio svegliata a quest'ora!"
Summer :"eheh!"
Io :"non ce la faccio summer!" dissi richiudendo gli occhi e ributtandomi sul divano.
Summer :"mi spiace ma devi alzarti"
Io :"ma l'aereo è tra piu di due ore!"
Summer :"ora che arriviamo all'aereoporto e che ci sbrighiamo si fa tardi, muoviti!"
Io :"se riuscissi a tenere gli occhi aperti almeno!"
Summer :"sei tu che ti addormenti tardi la sera eh!"
Io :"SUMMEEER!"
Summer :"okay okay, calma! che scorbutica che sei di prima mattina!"
Io :"facci l'abitudine, sarà così ogni mattina in cui mi sveglierai quando è ancora notte!" dissi indicando la finestra tenendo gli occhi socchiusi dal sonno.
Summer ."ma quanto siamo esageraate!"
Io :"summeeeeeer!"
Summer :"ti vado a fare un caffè così ti svegli meglio và!"
Io :"grazie.."
Summer :"ehi! non ti riaddormentare in mia assenza!"
Io :"contaci!"
Summer :"elena ti ammazzo eh!"
Io :"uffaa!"
Summer :"niente caffè!"
Io :"no dai! scusa scusa"
Summer :"ecco, ora va meglio!"
Io :"summer, come fai a essere così.. insomma, sveglia?"
Summer :"ci sono abituata e ti ci abituerai anche tu!" disse rispuntando dalla cucina puntandomi un attrezzo da cucina.
Io :"non penso che ci riuscirò mai!" dissi cercando di trattenere le mie risate alzando le braccia verso l'alto in segno di difesa.
Summer :"senti un pò, vi siete salutati tu ed Harry?"
Io :"ehm si, in che senso?" chiesi confusa dalla sua domanda.
Summer :"intendo, vi siete salutati come si deve?"
Io :"ieri sera quando stavamo con gli altri, summer c'eri anche tu!"
Summer :"che scema che sei!" concluse ridendo, prendendo il suo telefono.
Io :"perchè?"
Summer :"se quel cretino non mi risponde potrei non rispondere di me!" esclamò Summer, appoggiandosi alla porta della cucina.
Io la guardavo incuriosita, non capendo cosa stesse facendo o pensando.
Summer :"avaaaanti!" urlò ancora, con il telefono all'orecchio.
Io :"summer ma cosa stai facendo?" chiesi avvicinandomi a lei, prima che mi respingesse con un braccio.
Summer :"shh mi amerai dopo di questo"
Io :"summer mi incurioscisci!"
Summer tentò di non ascoltarmi facendo l'indifferente, chiudendo la chiamata con aria stufata.
Summer :"mi concedi di uccidere il tuo fidanzatino?"
Io :"cosa?" domandai ridendo.
Summer :"dovrebbe rispondere ad un cavolo di telefono!"
Io :"ma starà dormendo.."
Summer :"se non ti saluta come si deve noi da qui non ce ne andiamo."
Io :"summer.."
Summer :"mh?"
Io :"ho seriamente paura di perderlo con questa distanza che tra poco ci separerà"
Summer :"non penso proprio, lui ti ama veramente e tu ami lui, ed è per questo che pretendo un saluto come si deve!"
Sorrissi, sperando dentro di me che Harry rispondesse alla chiamata di Summer e che venisse da me, un'ultima volta prima di dirci addio per un pò.
Intanto il tempo passò, e Harry non si fece sentire.
Certo, la mia vivacità o quel poco che potevo averne all'alba del giorno era del tutto scomparsa, mentre Summer tentava di fare di tutto pur di non farmi pensare a lui.
Summer :"hai preso tutto?"
Io :"si! certo, la maggior parte della mia roba è ancora nella mia ex casa però ho l'indispensabile" risposi accennando un sorriso, prima di chiudere la borsa.
Summer :"Arrivati lì faremo tutto lo shopping necessario, tranquilla!"
Io :"ma già ci hanno assegnato le stanze?"
Summer :"non mi hanno specificato nulla.. dobbiamo solo presentarci lì per le 12 am"
Io :"speriamo di farcela in tempo!" 
Summer :"se tu ti muovessi magari!"
Io :"non è facile per me cambiare i miei orari mattutini di colpo eh!" 
Summer :"devi farci l'abitudine con me! quante volte te lo devo ripetere?"
Io :"e quante volte te lo devo dire che non sarà semplice?" domandai ridendo insieme a lei.
Mancava un'ora prima della partenza, Harry non aveva ancora risposto ne ad una chiamata ne ad un messaggio, cercavo di far finta che non mi importasse niente, ma in realtà ero pessima a nasconderlo.
Summer :"andiamo?" esclamò di colpo summer, prendendo le poche valigie che avevamo preparato.
Annuii.
Appena ci chiusimo la porta alle spalle, ci guardammo e sorridemmo.
Avremo ricominciato tutto di nuovo, insieme.
Adesso si apriva una nuova vita davanti a noi, la cosa forse ammetto che ci spaventava un pò, ma le novità inizialmente fanno sempre un pò paura, è normale.
Aspettammo il taxi che ci avrebbe portati all'aereoporto per un 5 minuti, mentre io mi ero persa completamente nei miei pensieri mentre fissavo le scure strade di Londra di prima mattina.
Summer :"a che pensi?" chiese sedendosi accanto a me, sulla panchina mentre aspettavamo.
Io :"che è strano"
Summer :"cosa?" chiese sorridendomi.
Io :"Harry non mi è venuto neanche a salutare come dici tu.."
Summer :"Ma quello starà dormendo! Ma quando lo rivedremo non la passerà liscia che sia chiaro eh!"
Io :"e se avesse un'altra e non ha piu tempo per me?" chiesi guardandola negli occhi.
Summer :"Ma sei scema o cosa?"
Io :"è che.. non lo so.."
Summer :"basta con le paranoie! dai!"
Io :"si, hai ragione.."
Summer :"pensiamo ad altro, mmh.. quali materie potremmo fare?"
Io :"quali sono?" chiesi incuriosita.
Summer :"mi avevano dato il dèpliant, ma l'ho perso!" disse portandosi una mano sulla fronte.
Io :"dai vedremo direttamente li!"
Summer :"si infatti, emozionata?"
Io :"da morire.. e tu?"
Summer :"tantissimo. Ma sai una cosa? sono felice di star per cambiare vita, finalmente"
Io :"e io sono felicissima che ci sei tu con me a cambiare tutto" dissi sorridendole.
Summer mi abbracciò, prima di balzare giù dalla panchina.
Summer :"ecco il taxi!" disse urlando presa dalla felicità.
Salimmo dopo neanche due secondi a bordo, prima di fare un bel respiro e vedere le nostre strade in cui eravamo vissuti piano piano allontanarsi.
Dopo circa 20 minuti arrivammo all'aereoporto di Londra.
Mancava un'ora prima che il volo partisse e quindi avevamo tutto il tempo per iniziare la fila per le ultime pratiche prima del volo.
Ormai mancava una sola ora prima di andare via dalla nostra vecchia vita, ci sembrava tutto così lontano, le nostre preoccupazioni si offuscavano piano piano nella nostra mente.
Vedevo un mondo nuovo davanti a noi.
Stavo ricominciando insieme alla mia migliore amica, cosa avrei potuto chiedere di piu?
Summer :"andiamo al bar!" disse urlandomi, trascinandomi all'interno dell'aereoporto non appena arrivammo.
Summer :"non ho fatto colazione io!"
Io :"io sto apposto!" 
Summer :"eddai prenditi pure tu qualcosa, sennò mi sento sola!"
Io :"va bene!" dissi ridendo, mentre la seguii.
Quel giorno l'aereoporto di Londra era abbastanza pieno, nonostante l'orario.
Dopo aver fatto la fila, prendemmo due cornetti con il cappuccino e ci sedemmo attorno un piccolo tavolo.
Parlammo dei nostri sogni, cosa avremmo fatto una volta arrivati lì. 
Sognavamo ad occhi aperti una nuova vita migliore della prima.
E questo era bellissimo.
Trascorremmo il tempo a girare per le edicole, piccoli negozietti e cose varie che s i trovavano all'interno dell'aereporto, prima che una voce al megafono richiamasse la nostra attenzione.
X :"tra 15 minuti parte il volo per Cambridge, si prega i gentili passegeri di iniziare le pratiche di imbarcazione in maniera ordinata, vi ringraziamo per il vostro ascolto e attenzione".
Summer :"ci siamo, sei pronta?"
Io :"sono pronta" 
Anche se in quel momento pensai al fatto che il distacco dalla mia vecchia vita non sarebbe stato semplice, i ragazzi, Harry e mio fratello già mi mancavano terribilmente.
Mentre io e Summer ci incamminavamo a passo svelto verso la fila, sentii delle braccia avvolgermi di colpo la vite, il mio corpo attratto da quello di qualcuno dietro di me.
Harry :"douve vuoi andare senza salutarmi?"
Era lui. Era Harry.
Mi girai di scatto verso il suo viso perfetto, prima di scoppiare in lacrime mentre il mio cuore sembrava volesse uscire dal mio petto.
Mi buttai tra le sue braccia, lasciandomi cullare da esse.
Harry mi dava piccoli baci sulla fronte, prima di passare al mio labbro che mordicchiò per qualche secondo, prima di lasciarmi e guardarmi dritto negli occhi.
Harry :"menomale, sono arrivato appena in tempo" disse sorridendomi, con voce dolce.
Io :"ti amo Harry"
Harry :"anche io piccola, non ti avrei mai lasciata andare così."
Si trattò di una frazione di secondo prima che le nostre labbra si incontrassero nuovamente.
Il suo calore invase il mio corpo, mentre le sue mani accarezzavano dolcemente i miei capelli.
Notai una lacrima che scendeva lungo le sue rosee guance.
Gliela asciugai con il dorso della mia mano, lo gurdai sorridendogli, prima di scoppiare in lacrime nuovamente anche io.
X :"si prega i gentili passeggieri di fare la fila per le pratiche di imbarcazione per l'areo diretto a Cambridge. Mancano 7 minuti".
Summer :"odio dover interrompere queste cose, ma Elena dobbiamo andare" disse con un pò di malinconia avvicinandosi a noi.
Io annuii, mentre Harry si allontanò un pò da me, senza lasciare la mia mano.
Le nostre dita erano ancora saldamente incrociate, mentre ci accompagnava verso la fila.
Dopo aver consegnato le nostre valigie e svolto le nostre ultime pratiche per il volo era arrivato il momento.
Harry mi guardò, cercando di essere felice e sorridendomi.
Le sue fossette. 
Le sue labbra che si incurvavano ai lati in un sorriso perfetto.
Le sue piccole rughe ai lati degli occhi.
Amavo ogni cosa di lui, ogni singola cosa.
Mi prese il viso tra le sue mani, mi baciò ancora, un'ultima volta prima di lasciarmi.
Le nostre dita fuorono le ultime a staccarsi, era come se fossimo uniti da qualcosa di indistruggibile.
Ora la distanza ci stava piano piano dividendo fisicamente, costringendo le nostre dita a mollare la presa piano piano.
Io e Summer eravamo su una scala mobile, mentre Harry con il viso all'insù ci fissava, prima che scomparisse piano piano.

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Capitolo 36
*** 36° capitolo ***


Summer :"ehi, stai bene?" mi chiese mentre ci sedevamo nei seidili dell'aereo.
Io :"si, credo di si" risposi girando lo sguardo verso il finestrino, lottando per non far uscire le mie lacrime.
Avevo lo sguardo di Harry fisso nella mente, i suoi occhi che mi fissavano.
Stavo per impazzire, ed erano passati solo 10 minuti circa dal nostro addio.
Summer :"no, non è vero, è per Harry giusto?"
Io :"sì. Mi manca terribilmente"
Summer :"su, sono passati solo 10 minuti!" 
Presi tra le dita il ciondolo della collana che mi aveva regalato Harry.
Io :"ma so che questi 10 minuti diventeranno ore, giorni e mesi."
Summer :"lo rivedrai presto, e sarà uno degli incontri piu magici e memorabili di sempre"
Disse con voce dolce, poggiando la mano sulla mia spalla.
Io :"dici sul serio?"
Summer :"ma certo!" esclamò asciugandomi le lacrime con la mano.
Sorrisi.
Io :"grazie" 
Summer :"e ora rilassiamoci e godiamoci il viaggio!"
Presi il mio iPod, e le diedi una cuffietta, mentre l'altra me la misi nell'orecchio.
Io :"ti va di ascoltare un pò di musica?"
Summer :"ovvio!" esclamò con vivacità, prendomi dalla mano la cuffietta.
Passammo così il viaggio, finendo per addormentarci entrambe, cullate dal suono della musica.
X :"stiamo per effettuare l'atterraggio nei pressi di Cambridge, si prega i gentili passeggieri di allacciarsi bene le cinture di sicurezza, grazie per l'attenzione"
Quella voce mi svegliò di colpo, insieme a Summer che mi urlava nell'orecchio.
Summer :"OOOOH!! MA TI SVEGLI?!"
Io :"buongiorno a tutti!" dissi con voce acuta, stiracchiandomi.
Summer :"eh! alle 11.00!"
Io :"dove siamo?" chiesi strofinandomi gli occhi, seguito da uno sbadiglio.
Summer :"in aereo! OHH SVEGLIAA!" disse continuando a urlare, mentre mi passava velocemente delle mani davanti gli occhi.
Io :"sono sveglissima!"
Summer :"eh, si vede!" rispose ironica.
Non feci neanche in tempo a contrabbattere, che le hostess che passavano barcollando per gli stretti corridoi ci fece cenno di allacciare le cinture.
Dopo aver fatto ciò, ci ritrovammo qualche minuto seguente, a destinazione.
Summer ed io eravamo agitatissime, non sapevamo da dove incominciare per prima.
Era un nuovo posto, stavamo andando in una delle piu prestigiose università del Regno Unito,
stavamo per realizzare il nostro sogno e tutto questo ci sembrava ovviamente irreale.
Scese dall'aereo, ci dirigemmo verso il grande aereoporto per ritrare le nostre valige che avevamo imbarcato insieme a noi, per poi uscire correndo come due pazze che non vedevano piu la luce del Sole da anni.
Lanciammo le nostre valige sull'asfalto per poi saltellare d'apperutto, ridendo felici.
Summer :"Non mi sembra ancora vero!" esclamò riprendendo fiato.
C'era una piccola fontana lì vicino, dove mi appoggiai distrutta dopo tutta la nostra corsa.
Quella giornata era bellissima. C'era un Sole e un cielo limpido, non ne avevo mai visto un tempo del genere dove abitavo.
Io :"sarà bellissimo ricominciare da capo" esclamai anche io, prendendo un pò d'acqua dalla fontana.
Summer :"aspetta!" disse quasi urlando.
Corse verso la sua valigia che avevamo lasciato a terra insieme alla mia.
Estrasse dalla tasca posteriore una piccola borsa, da cui prese con attenzione la sua macchina digitale.
Summer :"questo momento è da ricordare!" Accese subito la sua macchinetta.
Summer :"sorridi!" Disse incitandomi, sorridendo anche lei, mentre mi scattava una foto.
A mia volta, presi la sua macchinetta facendo una foto a lei.
Summer :"ora ci serve solo qualcuno per farci scattare una foto a entrambe!"
Io :"c'è un vecchietto lì!" 
Summer :"sei sicura che.."
Io :"sono sicurissima che sarà un bravissimo fotografo!"
Summer :"ma.."
Senza rispondere, andai verso il signore sulla strada con la macchinetta in mano.
Io :"ciao! ehm.. mi scusi, potrebbe farci un favore?" chiesi con voce dolce, indicando anche Summer.
X :"certo! siete nuove eh? studentesse?"
Io :"già! è dato che è il nostro primo giorno qui, vorremo farci una foto ma non abbiamo nessuno che ce la può fare.." dissi con voce bassa, gurdandolo con occhi da cucciolo.
X :"se volete faccio io!"
Io :"perfetto!"
X :"che bello! non ne ho mai fatta una!" Disse il signore, guardando la macchinetta che aveva tra le mani.
Summer :"oh beh, perfetto"
Io :"sarà bravissimo vedrai!"
Summer :"potrei ucciderti"
Io :"ma non vorresti mai!" 
Summer :"lo credi tu!"
X :"ragazze scusate, ma come faccio a scattare?"
Summer :"il tasto in alto a destra!"
X :"oh, grazie! beh sorridete!"
Io e Summer sorrissimo, cercando di trattenere le risate.
X :"fatto! credo.."
Io :"grazie mille!" dissi con voce squillante, riprendendo la macchinetta.
X :"non c'è di che!"
Summer salutò il signore con un cenno di mano, per poi prendere curiosa la macchinetta per vedere la foto.
Summer ."wow! l'ha fatta bene!"
Io :"te lo dicevo io! ha la faccia di un fotografo!"
Summer :"sa farle meglio di te però!"
Io :"ehi!"
Summer :"oh, è la verità!"
Io :"oddio io però sono uscita male!" 
Summer :"ma chee!"
Io :"guarda che facciaa!" dissi indicando la foto, ridendo.
Summer :"ma per favore!"
Io :"non contraddirmi!"
Summer :"Ma va va!"
Io :"summer comunque sono le 11.45 pm, forse è meglio che andiamo verso l'Università!"
Summer :"ma poi arriveremo in anticipo! e non è bello come primo giorno!"
Io :"sempre meglio che in ritardo!"
Summer :"non se ne parla! facciamoci un giro no?"
Io :"basta che non facciamo tardi!"
Summer :"si vede che sei una secchiona comunque!"
Io :"zittaa!" dissi ridendo, incominciando a rincorrerla.
Dimenticammo per un momento tutti i nostri problemi, dubbi e paure.
Pensavamo solo a divertirci e a rilassarci ed era questo che contava, o almeno per il momento.
Non sapevamo in realtà dove andare, non conoscevamo per niente quel luogo, eppure non ci ponevamo nemmeno il problema di chiedere informazioni a qualcuno.
Piu tardi però si fecero le 12.00 am, così io e Summer prese dall'ansia di far tardi, incominciammo a chiedere a qualsiasi persona indicazioni per l'Università.
Io :"summer sono le 12.15!" urlai senza fiato, mentre la seguivo correndo lungo le strade.
Summer :"non mi mettere l'ansia eh!"
Io :"ti giuro, non ce la faccio!"
Summer :"ma come! abbiamo fatto appena 100 metri"
Io :"Non sono allenata per queste cose!" Risposi, mentre quasi mi mancava l'aria.
Summer :"se c'è una cosa che dobbiamo fare, è iscriverci in palestra ok?"
Io :"domani ci penseremo!"
Summer :"possiamo fare anche oggi pomeriggio eh!"
Io :"summer per favore rallenta!" chiesi quasi implorandola, mentre riprese a correre piu veloce di prima.
Summer :"si sta facendo tardi! vuoi arrivare tardi il primo giorno?"
Io :"ma ma ma!"
Summer :"e non dire quella frase che odio!"
Io :"quale? Te l'avevo detto?"
Summer :"ecco! l'ultima che hai detto!"
Io :"ma io te l'avevo detto!"
Summer :"lalalaa non ti sento!" disse incominciando a correre ancora piu velocemente.
La persi di vista, dato che non riuscii a tenere il suo passo, ma poco dopo mi arrivò una sua chiamata.
Io :"summer dove sei?!"
Summer :"sono davanti l'Università!"
Io :"io non so neanche dove mi trovo!"
Summer :"devi essere piu veloceee!"
Io :"aiutami!" dissi in preda all'ansia.
Summer :"tranquilla, ho scoperto che la strada è tutta dritta, tu continua a correre andando sempre avanti, non ti perdi!"
Io :"quanto tempo ci resta?"
Summer :"ehm.. in realtà solo 5 minuti, ma non credo che ce la fai a venire entro questi minuti.. quindi beeeh! siamo in ritardo!" disse giungendo ad una conclusione.
Chiusi la chiamata, incominciando a correre piu veloce che mai.
Il primo giorno ed eravamo in ritardo.
Bell'inizio!

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Capitolo 37
*** 37° capitolo ***


Arrivai finalmente davanti una grande costruzione.
Cambridge.
Tirai un sospiro di sollievo prima di passare per un grande cancello della scuola.
Si aprii un giardino enorme, quasi mi ci perdevo, e dovevo ancora trovare Summer.
Io :"SUUUUMMMEEER!" urlai in attesa di una sua risposta, ma niente.
Vicino a me c'erano una marea di studenti, della mia stessa età.
Probabilmente anche loro avevano fatto domanda a Cambridge per concludere il Liceo in 'maniera diversa' o chi come me, voleva cambiare vita.
Sorrisi, mentre la luce del Sole mi abbagliò per un momento gli occhi, non permettendomi di vedere una figura dai capelli biondi avventarsi su di me urlando.
Summer :"ELEENAA!"
Io :"summer! eccoti finalmente!"
Summer :"è stata bella la corsa vero?"
Io :"se, certo!" risposi ironica.
Summer :"beh comunque sono andata a prendere le chiavi della nostra camera!" disse eccitata mostrandomi il paio di chiavi facendolo svolazzare per aria.
Io :"oddio che bello! e già hai visto la camera? com'è?" chiesi emozionata.
Summer :"no! aspettavo te scema! vieni!" disse prendendomi la mano e conducendomi all'interno della struttura.
Era immensa. Mi ci sarei sicuramente persa.
Alzai lo sguardo verso il soffitto, poi verso le scale, le aule immense.
Era tutto nuovo, e mi piaceva, mi piaceva veramente molto.
Summer :"eccoci!"
Io :"oddio!" dissi arrivano davanti la porta.
Summer infilò le chiavi nella serratura, mentre io felice saltellavo ridendo come una scema, insieme a lei.
Summer :"pronta?"
Io :"prontissima!"
Quella che si aprii davanti a noi era una camera stupenda.
Aveva due letti a castello, una tv appesa alla parete, con di fronte un divano preceduto da un mobile basso.
Lateralmente c'era una piccola cucina.
Il bagno, un piccolo salotto, la zona cucina, e un piccolo studio.
Era bellissima.
Summer :"e' stupenda! però è un pò piccola non trovi?"
Io :"scherzi? c'è tutto qui!" dissi sendendomi sul comodo divano.
Summer :" si questo è vero!"
Sorrisi, mentre distrutta restai a riposarmi un pò lì mentre Summer continuava l'esplorazione della camera.
Summer :"uh c'è pure un piccolo balconcino! siamo state fortunate!"
Io :"ma che cosa carina!"
Summer :"qui c'è praticamente tutto!"
Passammo una mezzoretta per sistemare la nostra roba, e le piccole valige.
Mandai un messaggio ad Harry :"siamo arrivati, è tutto bellissimo qui. xx"
Passò solo qualche minuto prima di ricevere una sua risposta :"andate a esplorare un pò tutta la zona, stasera ti chiamo. xx"
Sorrisi al suo messaggio, mentre Summer mi spuntò da dietro le spalle.
Summer :"che stai facendo?" chiese con voce squillante.
Io :"ho avvisato Harry per dirgli che siamo arrivati!" risposi sorridendo, riposando il cellulare nella borsa.
Summer :"beh, vieni che andiamo a farci un giro!" Annuii, lasciandomi trascinare da Summer verso l'esterno della camera.

X :"piacere, io sono Travis" disse un ragazzo presentandosi a me e Summer, tra i corridoi dell'edificio.
X :"e tu sei?" disse ammiccando un sorriso a Summer.
Summer :"piacere, Summer!"
X :"bel nome! siete nuove?"
Io :"comunque piacere Elena!" dissi guardandolo male, mentre non distoglieva nemmeno per un secondo gli occhi da Summer.
X :"piacere" rispose distrattamente.
Io :"dai Summer, andiamo!"
Travis :"se vi va, posso farvi fare un giro, sono del secondo anno e beh conosco già molto bene questa scuola, c'è d'avvero da divertirsi qui!"
Io :"e da studiare!"
Summer :"elena non fare la secchiona, per favore!" disse a bassa voce Summer, dandomi un colpetto sul braccio.
Non so perchè, ma quel ragazzo non mi suscitava molta simpatia.
Trevis :"che materie pensate di fare qui?"
Io :"ancora ci pensiamo"
Summer :"in realtà dobbiamo ancora pensarci bene, ma oggi pomeriggio al primo incontro con i professori e gli alunni nuovi vedremo!" rispose con entusiasmo, senza distogliere lo sguardo anche lei da lui.
Travis :"stasera c'è una festa per inizio quadrimestre, vieni?"
Summer :"una festa? ma certo!"
Travis :"benissimo, ma viene anche lei?" disse indicandomi, arricciando il naso.
Rimasi tesa di fronte al suo sguardo, lui non piaceva affatto.
Summer :"ma certo che viene!" Rispose con entusiasmo e felicità Summer, sorridendo prima a me e poi a lui.
Trevis :"e il tuo ragazzo?" chiese a Summer.
Summer :"ehm, non vanno molto bene le cose tra di noi, anzi non lo si può nemmeno piu chiamare 'il mio ragazzo'."
Travis :"Zayn Malik giusto?"
Io :"come fai a saperlo?" chiesi mettendomi in guardia.
Travis :"si chiama internet quel sito in cui ci sono ogni giorno mille news e pettegolezzi, tu dovresti saperlo bene"
Io :"in che senso scusa?"
Travis :"avanti, è da tempo che ci sono foto di te e Harry insieme, ormai tutti lo hanno capito che state insieme"
Io :"travis, non sono fatti che ti riguardano!" esclamai infastidita.
Travis :"sei un pò acida eh?"
Summer :"Travis però non devi rivolgerti a lei così" disse Summer, cercando di calmare un pò la situazione di tensione.
Sorrisi a Summer, prima di rimetterci a camminare.
Io :"summer che ora è?"
Summer :"Sono le 13,40!"
Io :"ho faaaamee!" dissi lamentandomi, mettendo il broncio.
Summer :"Trevis c'è un bar qui?"
Travis :"una vera e propraia zona pranzo!"
Summer:"e che aspettiamo ad andarci? Abbiamo fame!" protestò Summer.
Trevis :"ma anche subito!"
Travis prese la mano di Summer, incominciando ad andare a passo svelto verso la sala pranzo.
Io :"aspettatemii!" 
Summer :"trevis aspettiamo Elena!"
Travis :"vabbeh" disse sbuffando.
Summer si avvicinò a me e sussurrò al mio orecchio:"che te ne pare di lui?"
Io :"io gli sto antipatica, lui non mi suscita molta simpatia, insomma.."
Summer :"però è prematuro giudicare, secondo me dobbiamo solo conoscerlo meglio!"
Io :"già" risposi sospirando.
Trevis :"di che parlate?" chiese avvicinandosi a noi, dopo aver riposato il suo telefono.
Io :"nulla"
Summer :"su cosa volevamo mangiare, che ci sta di buono?" chiese aprendo la porta della sala.
Lì incontrammo moltissimi studenti, riuniti attorno i tavoli riotondi disposti nel centro della sala, che aveva ai lati un bancone dove venivano ritirati i vari cibi ordinati in precedenza.
Quel posto mi piaceva sempre di piu, c'era veramente tutto.
Io :"Summer io vado che ho fame! vieni?" chiesi intenzionata per prendere il nostro pranzo tanto atteso dopo il viaggio.
Summer :"ovvio!" esclamò prendendomi per il braccio e portandomi velocemente verso il bancone.
Prese le pietanze, ci avviammo con i due vassoi in mano verso un tavolo.
Summer :"ne trovi qualcuno libero?"
Io :"no.. tu?" dissi cercando di scrutare attenatemente ogni parte della grande stanza affollata da studenti.
Notammo Travis farci dei segnali seduto su un tavolo.
Summer :"grande Travis! ha trovato un tavolo!"
Io :"ma dobbiamo stare proprio con lui?" chiesi sbuffando.
Summer :"dai Elena! E' un modo per conoscerlo meglio! dobbiamo pur far amcizia qui!"
Io :"ma.."
Summer :"asocialeee"
Io :"per adesso sono semplicemente una persona molto affamata!"
Summer :"l'avevo intuito!"
Io :"non ci sono altri tavoli liberi?" chiesi con un pò di speranza.
Summer :"ne vedi qualcuno?" chiese sarcastica ridendo.
Io scossi la testa sconfitta.
Summer :"ecco!"
Io :"e va bene! vada per Trevis!"
Summer :"perfect! devi solo provare a conoscerlo meglio, ci proverai?"
Alzai le spalle. :"è che non mi suscita simpatia" risposi prontamente.
Summer :"Ma magari lo troverai divertente e simpatico"
Io :"e va bene, proverò a conoscerlo meglio!"
Summer :"benissimo! così si che va bene!"
Io accennai un sorriso, mentre ci dirigemmo a passo svelto verso il tavolo dove ci attendeva Travis.

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Capitolo 38
*** 38° capitolo ***


Travis :"buon pranzo allora" disse ammiccando un sorriso e un'occhiatina a Summer, mentre prese il suo panino, e io il mio vassoio con le cose che avevo preso precedentemente.
Summer ."è d'avvero buona questa roba!" esclamò Summer prendendo un pacco di patatine.
Travis :"in fondo qui il cibo non è tanto male" rispose sorridendendole.
Summer :"già! è d'avvero bello qui"
Travis :"ora lo è ancora di piu" 
Summer :"perchè?"
Travis :"ho conosciuto te"
Mi strozzai quasi con il cibo, rimanendo stupita dalla sua risposta.
Summer :"trevis.." disse arrossendo.
Travis le sorrise.
Summer :"sei dolcissimo"
Travis :"anche tu lo sei"
Io :"bleah" dissi quasi disgustata, non c'era niente da fare, Travis non mi piaceva.
Summer :"tutto apposto Elena?"
Io :"oh, si certo"
Trevis :"se hai qualche problema dillo, eh"
Io :"sto bene"
Travis :"questa ragazza è strana" disse a bassa voce ridendo, ma lo sentii comunque.
Summer :"forse è solo un pò agitata per il posto nuovo, insomma è una ragazza timida è normale, dovreste conoscervi meglio, tutto qui!"
Trevis :"bah, sarà.. senti posso chiederti una cosa?"
Summer :"cosa?"
Trevis :"ti volevo chiedere se per caso, ehm, vorresti il mio numero, così ci sentiamo meglio per la festa di stasera"
Summer :"ehm.." esitò Summer, girando il suo sguardo verso di me, imbarazzata e in cerca di una mia risposta.
Io :"io non mi fido di questo quà"
Summer :"trevis non preoccuparti, magari potremmo venire direttamente noi, basta che ci diamo un punto di incontro!"
Trevis :"ma non l'hai capito che volevo trovare un pretesto per avere il tuo numero?"
Summer sospirò, prima di strappare un foglietto dal bloc-notes e scrivere il suo numero.
Trevis :"fantastico" esclamò prendendosi il foglietto.
Avrei dovuto farle un bel discorsetto, Summer ormai sembrava quasi stregata dagli occhi di Travis, tanto che mentre lui parlava, dicendo pure la cosa piu stupida, arrossiva spesso e gli sorrideva. Non poteva innamorarsi di lui, non era quello adatto.
Travis :"beh, ci sentiamo stasera ok?" disse alzandosi dalla sedia su cui era seduto, e avvicinandosi verso Summer per darle un bacio sulla guancia.
Appena si allontanò mi fiondai subito verso di lei.
Io :"Summer ma sei impazzita?"
Summer :"cosa c'è?" chiese confusa.
Io :"e se è un maniaco? e se poi ti perseguita? e tu sarai poi costretta a cambiare numero di cellulare, ma non basterà perchè lui saprà dove trovarti ormai, e dopo sarai costretta ad affittarti un'altra stanza, ti perderai le chiavi che hai lasciato dentro la borsa nella tua vecchia stanza insieme al cellulare che ritroverà Trevis e poi? e poi sarai costretta a ricomprarti un'altro cellulare, ma come facciamo a comprarcelo dato che non abbiamo con noi neanche sufficienti soldi? siamo solo studentesse!"
Summer :"wow, potresti farci un film!" esclamò Summer ridendo.
Io :"io sono seria!"
Summer :"mi piacciono i film seri, non quelli noiosi, ma quelli che rispecchiano un pò le cose vere" continuò, scherzandoci su.
Io :"summer sul serio, quel ragazzo non mi piace!" quasi urlai, indicandolo, ma per fortuna lui era troppo lontano per sentirmi.
Summer :"elena so dove vuoi arrivare"
Io :"a cosa?"
Summer :"tu vorresti che tutto tornasse come prima tra me e Zayn, quindi non mi permetti di frequentare altri ragazzi giusto?"
Io :"brava! giusto!"
Summer :"beh ti sbagli. Elena bisogna andare avanti nella vita, se si vive sempre nel passato si finisce per morire."
Io :"ma tu ami ancora Zayn e lui ama ancora te"
Summer :"non posso negare questo infatti. Io lo amo ancora va bene? ma ormai è impossibile tornare come prima, bisogna andare avanti"
Io :"non con Trevis!"
Summer :"mi spieghi cosa hai contro quel ragazzo?"
Io :"Non mi convince!"
Summer :"a me sì, sembra un ragazzo simpatico e poi siamo solo amici, non fare la gelosa ora!"
Io :"Ma io non sono gelosa"
Summer :"elena.."
Io :"sul serio"
Summer :"beh, comunque sia, non devi esserlo!"
Io :"va bene.."
Summer sorrise, prima di alzarsi anche lei, prendendomi per il braccio e portandomi verso l'uscita della sala da pranzo.
Summer :"cosa pensi di metterti stasera?" mi chiese mentre ci incamminavamo per i corridoi.
Io :"non lo so" sospirai.
Summer :"beh in realtà neanche io.. non ho nulla di adatto.."
Io :"potremo andare a farci un giro qui nei dintorni e vediamo un pò cosa c'è, magari nulla di molto costoso, ci sono i saldi!" Dissi sorridendo, cercando di essere convincente.
Summer :"perfetto!"
Io :"che ore sono?"
Summer :"le tre"
Io :"dobbiamo sbrigarci per l'incontro con i professori!" dissi già incominciando a correre per i lunghi corridoi di Cambridge.
Summer :"Elena la vita va presa anche con un pò di relax dai!"
Io :"non voglio essere in ritardo anche ora!"
Summer :"certo che sei proprio una rompi scatole" Disse sbuffando, raggiungendomi in un attimo.

Davanti a noi c'erano molti studenti, probabilmente con la nostra stessa età, ipotizzai.
Io :"ehm, mi scusi, è qui l'aula per l'incontro con gli insegnanti?"
X :"si! siete anche voi ragazze nuove?"
Io e Summer annuimmo.
X :"oh! piacere Alex!"
Io :"Elena!" 
Summer :"Summer, piacere!"
La ragazza sorrise.
Alex :"dobbiamo anche scegliere le materie che ci interessano, voi avete qualche idea?"
Io e Summer ci guardammo, beh in realtà non ne avevamo molte.
Summer :"certo!"
Io :"ma veramente.." Summer mi diede un colpetto sul braccio per farmi stare zitta.
Summer :"abbiamo le idee ben chiare! e tu?"
Alex :"diciamo di si, ma con l'incontro adesso mi schiarirò un pò le idee per decidere meglio" rispose sorridendo la ragazza.
Alex :"oh, a proposito, vi presento la mia amica Juliet!" disse con entusiasmo chiamando la sua amica.
Era una ragazza alta e bionda, a differenza di Alex che a sua volta era un pò piu bassa rispetto a lei, e mora.
Juliet :"piacere!" disse mostrandoci un sorriso allegro e porgendoci la mano.
Poco dopo un professore uscì dall'aula e si avvicinò a noi studenti.
Prof. :"benvenuti ragazzi nella nostra università, spero che darete il meglio di voi con gli studi e vi auguro anche un buon divertimento e soggiorno qui" ci disse sorridendo, lasciandoci poi libero il passaggio per entrare nell'aula.
Eravamo circa un 100 studenti che dovevano concludere l'ultimo anno di Liceo proprio come noi.
Si sentiva un mormorìo continuo, gente che rideva, altra che invece si mostrava piu preoccupata o chi come me e Summer iniziava già a discutere sulle materie da frequentare, no le idee chiare proprio non le avevamo e ora dovevamo scegliere lì su due piedi.
Passammo un oretta insieme a un gruppo di professori che ci mostravano e spiegavano le varie materie di cui si interessavano, dandoci poi un foglio da compilare con i nostri dati e con i corsi da frequentare, e lì iniziava il vero problema.
Io :"facciamo latino?"
Summer :"te lo scordi!"
Io :"filosofia?" 
Summer :"si, filosofia si" 
E misimo una crocetta su filosofia, una materia decisa.
Io :"lingua spagnola?"
Summer :"naah, meglio italiano"
Io :"ma lo spagnolo è bello!"
Summer :"facciamo come seconda lingua l'italiano eddai!"
Io :"uffaa"
Summer :"pensa ai bei viaggi a Milano o Roma!"
Io :"io propongo Venezia!"
Summer :"Milano!"
Io :"Venezia!"
Summer :"ritorniamo alle materie, allora lo facciamo si o no?"
Io :"ma lo spagnolo?" 
Summer :" e basta con questo spagnolo!"
Io :"e vada per l'italiano!"
Summer :"perfetto!" Esclamò, mettendo una crocetta sulla seconda lingua italiana.
Io :"fisica la mettiamo?"
Summer :"bleah!"
Io :"magari è interessante"
Summer :"solo per i laboratori di fisica e chimica!"
Io :"va bene!"
Summer :"che ne pensi di letteratura?"
Io :"abbiamo già messo filosia dai!"
Summer :"uh! facciamo medicina e infermieristica?"
Io :"ma sono complicate.."
Summer :"eddaaaai ti preego!"
Io :"solo se ci mettiamo scienze!"
Summer :"No ti prego! scienze no!"
Io :"eddai! ci abbiamo messo la fisica e la chimica, non ci potrà mica cambiare la vita!"
Summer :"però medicina e infermieristica ce la mettiamo"
Io :"va bene, e sociologia?"
Summer :"si, mi piace!"
Io :"summer ma io non sono sicura per la filosofiaa.."
Summer :"dai non fare storie!"
Io :"dai lasciamola, a proposito delle storie! storia ce la mettiamo?"
Summer :"quella fa parte delle materie obligatorie insieme all'inglese e alla matematica purtroppo!"
Io :"che pizzaa"
Summer :"eh! a chi lo dici!"
Prof. :"ragazze avete fatto?"
Io :"si!" dissi guardando prima Summer in cerca di conferma.
Prof. :"ah, perfetto, allora adesso vi do un foglio con gli orari dei corsi che avete scelto, in futuro potreste aggiugerne anche altri se ve la sentite ovviamente"
Summer :"prima vediamo come va con questi corsi!"
Prof. :"giusto, ma questo è ovvio"
Ci portò di fronte ad un piccolo tavolo e ci consegnò due fogli con tutti gli orari.
Avevamo il primo corso di medicina alle 5, così io e Summer ci affrettammo per andare nella nostra camera per procurarci qualche quaderno e penna per prendere gli appunti.
Summer :"che pizza però iniziare già da oggi i corsi!"
Io :"eddai non sarà poi così male il primo giorno!"
Summer :"chissà come funzionano!"
Io :"infatti! sono curiosa anche io!" dissi con entusiasmo, mettendo il quaderno dentro una piccola borsa.
Ci dirigemmo poi in cerca dell'aula.
Missione non facile dato che c'enerano a centinaia quasi, e i corridoi erano pieni di studenti di ogni età.
Notammo però dei manifesti appesi alle pareti, tutti trattavano dello stesso argomento: la festa di quella sera.
Forse era un modo per permettere agli studenti nuovi di socializzare con nuova gente e rompere la timidezza oppure erano soliti a organizzare feste i fine settimana, questo l'avremmo scoperto sicuramente piu tardi.
Entrando dentro la nostra aula, notammo uan alta e lunga scalinata, ogni scala aveva dei posti a sedere con dei piccoli banchetti.
Io e Summer presimo quegli centrali così da non essere troppo vicine ai professori ma nemmeno troppo lontane da non sentire la lezione.
Presto quella stanza si riempì di studenti, notammo anche le ragazze Alex e Juliet che frequentavano quindi il nostro stesso corso.
Qualche minuto dopo il chiasso che si era creato si interruppe con l'entrata del professore.
Aveva un piccolo microfono posto sulla scrivania e un computer.
Prof. :"salve ragazzi, per i nuovi studenti che non hanno ancora il computer scolastico possono richiederlo dopo all'ufficio di accoglienza"
Summer :"un computer? che figo!"
Io :"non si sono mai sentite queste cose nella scuola che frequentavamo" dissi increudula.
X :"professore, mi scusi posso farle una domanda?" chiese un ragazzo sulla nostra età.
Prof. :"certo, il tuo nome é?"
X :"Alexander"
Prof. :"dimmi Alexander"
Alexander :"a cosa ci servono i computer?"
Prof. :"sei nuovo eh? comunque vi serviranno per prendere appunti per ogni materia piu velocemente, fare compiti e ricerche, ogni studente ne possiede uno"
Alexander :"okay, grazie mille"
Prof. :"nulla, e adesso attenzione perchè iniziamo la lezione"
La lezione durò circa un'ora, cercai di trascrivere piu informazioni possibili sul mio quaderno che poi avrei ricopiato sul computer.
Finita la spiegazione il professore ci salutò, lasciando la stanza e in massa tutti gli stuendenti uscirono frettolosamente dalla classe.
Summer :"ma dov'è l'ufficio di accoglienza?" chiese a me, ed a Alex e Juliet che ci raggiunsero subito.
Juliet :"dovrebbe stare piu avanti, sulla destra" rispose, leggendo una specie di piccola cartina dell'università.
Io :"dove hai preso quella cartina?"
Juliet :"me l'hanno data quando ho visitato la scuola con Alex, ma penso che potete richiederla insieme al computer!"
Summer :"si! dovremmo farlo, è utile vero?"
Io :"assolutamente si! Guà per ritrovare la classe ci stavamo perdendo e rischiavamo di nuvo di fare ritardo!" dissi guardando Summer che ricambiò il mio sguardo accusatorio rispondendo :"ed ecco a voi miss puntualità!"
Scoppiammo tutte a ridere, mentre ci affrettamo a raggiungere insieme ad altri studenti l'ufficio per ritare il nostro portatile.

Dopo aver ritarato i computer, io, Summer, Alex e Juliet ci dirigemmo verso il bar della scuola per parlare un pò e conoscerci meglio, mentre cercavamo di usare quei nostri nuovi computer.
Alex :"ci andrete voi alla festa di stasera?"
Io :"si! ne stanno parlando anche tutti!"
Juliet :"già! non vedo l'ora che arrivino le nove!"
Summer :"sarà divertente!"
Io :"a dire il vero io non sono un tipo da feste ma magari è utile per fare un pò di amicizia con i nostri nuovi compagni di studio"
Alex :"in fondo non sono poi così male, fidati!"
Summer :"oggi però non fare la timida!" Mi disse Summer.
Io :"ci provo.."
Juliet :"Elena, fidati anche io sono come te, ma poi è anche bello conoscere nuova gente no?"
Io :"si, questo si"
Alex :"facciamoci qualche domanda per conoscervi meglio, dai! mmh, siete fidanzate?"
Summer quasi si impallidì per un momento nel ricordare Zayn ma subito ritornò in sè :"no" rispose.
Alex :"e tu elena?"
Io :"si, ma ormai non potremo vederci piu tanto spesso" risposi mordendomi il labbro inferiore cercando di trattenere qualche lacrima nel ricordare Harry.
Juliet :"posso farti una domanda stupida?" disse ridendo.
Io :"certo, dimmi!"
Juliet :"ho visto che il tuo cognome è Tomlinson quando hai firmato il foglio per il computer prima, ehm.. non è che sei imparentata con Louis Tomlinson?"
Alex :"si riferisce al cantante dei One Direction se non lo sapessi, è una fan, scusala" disse ridendo.
Io :"sei una fan?" chiesi anche io ridendo sapendo bene la risposta e immaginando la sua reazione.
Summer incominciò a trattenersi dalle risate.
Juliet :"ehm, si.." rispose arrossendo a voce bassa.
Io :"piacciono anche a me" risposi sorridendo.
Non volevo dirle subito che ero in realtà la sorella di uno dei suoi idoli, non volevo che mi guardasse sotto un'aspetto diverso, meno gente sapeva di me e meglio era.
Ma prima o poi avrei dovuto dirglielo.
Juliet :"veramente?" chiese con occhi che brillavano.
Io annuii sorridendo. :"qual'è la tua canzone preferita?"
Juliet :"Story of my life, la tua?"
Io :"io ne ho molte, ma se devo scegliere è Moments"
Juliet :"ah, si! amo anche io quella canzone!"
Alex :"voi due avete una faccia strana" disse indicando me e Summer.
Alex :"non è che nascondete qualcosa?" chiese guardandoci con sospetto.
Summer sorrise, cercando di evitare il suo sguardo e abbassando gli occhi verso il suo caffè.
Juliet :"Alex dai!"
Alex :"mmh.. Elena, tu nascondi qualcosa e anche tu Summer, su dai dite!"
Summer :"li conosciamo" confessò senza aggiungere altro guardandomi, non sapendo cosa rispondere, Juliet sbarrò gli occhi incredula.
Juliet :"siete stati a qualche loro concerto vero?"
Io :"oh si, in molti, e tu?"
Juliet :"wow, beate voi.. Io cercherò di andare ad uno del loro tour, sono i miei idoli e farò di tutto pur di vederli anche solo per poco tempo"
Summer :"realizzerai il tuo sogno, vedrai!"
Juliet :"grazie mille" disse con un enorme sorriso sulle labbra.
Alex :"noi ora dobbiamo andare" disse guardnasi l'orologio sul polso :"allora ci rivediamo per la festa?"
Summer :"certo!"
Juliet :"allora a dopo!" esclamò, alzandosi dalla sedia insieme a noi.
Ci salutammo prima di tornare io e Summer nella nostra stanza per posare i computer e le borse, e per prepararci a uscire per un pò di shopping prima della festa di quella sera.

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Capitolo 39
*** 39° capitolo ***


Summer :"che ne dici di questo?" chiese indicandomi un vestito sull'azzurro.
Io :"carino!"
Summer :"scherzi? Elena è stupendo!"
Io :"ma non penso che i vestiti siano adatti a me, summer lo sai!"
Summer :"ma è bellissimo cavolo!"
Io :"provalo tu! magari a te sta bene!" dissi ridandole il vestito.
Summer :"dici sul serio? posso provarmelo io?"
Io :"certo! non fanno esattamente per me i vestiti lo sai"
Summer :"ma stasera c'è la nostra prima festa, dai!"
Io :"ma non voglio cambiare" dissi sorridendole.
Summer :"assolutamente no, ma vestiti insomma.. in modo elegante, dai!"
Io arricciai il naso.
Summer :"e su! non è poi cosi male!"
Io :"ma guardami, con il fisico che mi ritrovo i vestiti non sono proprio il mio forte Summer!"
Summer :"o stai zitta, o stai zitta. Ogni fisico è bello così com'è!"
Io :"summer.."
Summer :"Elena, abbiamo detto che da questo momento avremmo iniziato una vita nuova, quindi dimentica le tue paure e preoccupazioni del passato!"
Io :"fosse semplice.."
Summer :"ti fidi di me?"
Io :"certo"
Summer :"bene, allora ascoltami e segui il mio consiglio" disse sorridendomi, io annuii mentre Summer si diresse verso il camerino e io frugavo un pò tra la roba per cercare qualcosa di giusto da indossare quella sera.
Summer :"come sto?" disse sbucando dalla tenda del camerino qualche minuto di poco.
Mi voltai subito, sorridendo nel vederla, stava benissimo.
Io :"summer stai benissimo cavolo!"
Summer :"dici?" chiese dubbiosa guardandosi allo specchio.
Io :"te lo posso anche giurare!"
Summer :"a me piace tantissimo, ma sicura che mi stia bene?"
Io :"al mille per mille!"
Summer sorrise abbracciandomi, afferrando poi un vestito.
Summer :"questo vestito ti starebbe benissimo, devi provarlo assolutamente!"
Il vestito era di un rosa sfumato, lungo come quello di Summer.
Era stupendo.
Io :"sicura che.."
Summer :"che ti ho detto prima?" chiese sbuffando.
Io :"hai ragione, ora lo vado a provare!"
Summer :"ammettilo che ti piace!"
Io :"naah, non mi piace. Lo amo!"
Summer :"perfetto! ti aspetto qui, va a provarlo!" esclamò ridendo.
Mi infilai dentro il primo camerino che trovai libero, mettendo accuratamente il vestito, senza rovinarlo come al mio solito.
Appena mi guardai allo specchio capii che quello era l'abito giusto, mi piaceva moltissimo.
Summer :"hai finito?" mi chiese in ansia.
Io :"si! ora esco!" risposi io, da dentro il camerino.
Appena uscii Summer mi venne subito incontro, girandomi intorno per osservare meglio il vestito.
Summer :"questo è assolutamente l'abito giusto!"
Io esultai felice, mentre ci dirigemmo verso la cassa dopo aver tolto i vari abiti da acquistare.
Io :"questi due" dissi sorridendo, poggiando gli abiti sul bancone della cassa.
X :"perfetto" rispose la giovane donna togliendo le targhette ai vestiti.
Dopo aver pagato, io e Summer uscimmo dal negozio, piu felici che mai.
Summer :"prossima tappa?"
Io :"il negozio di scarpe, dobbiamo trovarne ancora un paio!"
Summer :"giusto! hai ragione!"
La nostra giornata di shopping si concluse infine con una merenda al bar, per poi ritornare verso l'Università.

Summer :"che ore sono??"
Io :"le 7 pm!"
Summer :"ufaaa!" disse, sentendola sbuffare.
Io :"quanto manca per la festa?"
Summer :"inizia alle nove.."
Io :"nooo ultime due ore di pace!"
Summer :"che?"
in realtà a me dato che non mi piacciono le feste di questo tipo, mi sono sempre sentita fuori luogo, ma sapevo che Summer ci teneva, per questo ci sarei andata.
Io :"nulla, è solo stanchezza" risposi io, buttandomi sul letto.
Summer :"vedrai che ti divertirai!" mi disse, facendomi un occhiolino, accendendo poi la tv.
Io :"ci sarà tanta gente?"
Summer :"nah, siamo solo in cinque"
Io :"sul serio?" chiesi con un briciolo di speranza.
Summer :"ma secondo te? siamo tutti noi studenti di Cambridge, piu di un mille e qualcosa"
Io :"che..?"
Summer :"che pensavi?" mi chiese ridendo.
Io :"speravo piu che altro.."
Summer :"eddai!"
Io :"però non lasciarmi da sola!"
Summer :"ma sei scema? no che non ti lascio da sola!"
Io :"ecco! ma deve venire per forza anche quello?" chiesi facendo una smorfia.
Summer :"Travis?"
Io annuii.
Summer :"elena, dai! prova a conoscerlo meglio, io non lo trovo poi così male, anzi.."
Io :"no!"
Summer :"elena ne abbiamo gia parlato"
Io :"ma a me non piace per niente.. ha qualcosa che tiene nascosto, si vede!"
Summer :"meno film!"
Io :"non sto scherzando!" esclamai alzandomi davanti a lei.
Summer :"Elena dai!" esclamò esasperata.
Io :"anche tu devi prima conoscerlo meglio!"
Summer :"lo so"
Io :"e non puoi dire subito se ti piace o no!"
Summer :"io non ho detto che mi piace"
Io :"ma lo pensi!"
Summer :"Elena no! semplicemente lo trovo attraente, insomma è un bel ragazzo, anche simpatico ma no, nulla in confronto a ciò che provo per Zayn!" disse la frase senza pensarci, urlando, e in meno di un secondo.
Io :"visto?" dissi io, incrociando le braccia al petto.
Summer :"visto cosa?"
Io :"non hai ancora dimenticato Zayn"
Summer :"per favore dì meno cavolate"
Io :"summer ti prego ascoltami!"
Summer :"ti ascolto" rispose sbuffando.
Io :"fa' le cose con calma, conoscilo meglio prima" 
Summer :"Elena sul serio, non è come pensi, lui non mi piace"
Io :"ma prima hai detto che lo trovi attraente"
Summer :"che c'entra"
Io :"quindi ti attrae"
Summer :"non so dove vuoi arrivare"
Io :"vuoi uscire con lui vero? frequentarlo?"
Summer :"è un amico Elena! un semplice amico!"
Io :"va bene" dissi alzando le mani al cielo, in segno di arresa.
Summer sorrise, alzandosi poi dal divano, incamminandosi verso il bagno.

Rimasi ancora un pò sdraiata sul divano a guardarmi un film in televisione mentre mangiavo un pacchetto di patatine che mi ero portata dal viaggio.
Summer :"uh, buone!" esclamò sfilandomele dalle mani, mentre si sedeva accanto a me.
Io :"eh, lo so!"
Summer :"va a prepararti dai!"
Io :"mi devo solo fare una doccia, ci metterò un attimo"
Summer :"ma se ci metti trant'anni solo per asciugarti i capelli!"
Io :"ognuno ha i suoi tempi!"
Summer :"Elena fidati, se non vogliamo arrivare in ritardo va già da adesso così poi ci mettiamo i vestiti che abbiamo preso, non vedo l'ora!"
Io :"e va bene, va bene!" risposi io, alzandomi faticosamente dal divano e dirigendomi verso il bagno.
Io :"però aspetta" dissi d'un tratto io alle spalle di Summer.
Summer :"si?"
Io :"lasciami un pò di patatine per quando ritorno"
Summer :"certo!"
Accosentii soddisfatta aprendo la porta del bagno.
Summer :"contaciii!" esclamò dall'altra parte della porta.
Io :"e infatti ci conto!"
Summer :"aspetta e spera!" rispose lei, ridendo.
Scossi la testa ridendo, per poi aprire l'acqua della doccia.

Appena uscì dalla vasca, presi dei vestiti momentai, una felpa e un paio di leggins neri.
Summer :"Eleeena, hai fatto?" chiese urlando.
Aprii la porta del bagno e risposi :"mi mancano solo i capelli da asciugare!"
Summer :"e ti pareva! Vieni qua, porta il phon, te gli asciugo io dai!"
Io :"arrivo!"
Presi il phon dal cassetto sotto il lavandino, e andai verso il piccolo salotto.
Qualche mezzoretta dopo eravamo già pronte, e mancava poco tempo per le nove, Summer era piu agitata e felice che mai.
Io :"prendo i vestiti?" chiesi felice, quella parte iniziale di preparazione per la festa mi piaceva.
Summer :"vai!" 
Andai a passi veloci verso la porta della stanza dove avevamo lasciato a fianco, poggiate sul muro due grandi scatole.
Summer :"chi va per prima?"
Io :"tu!"
Summer :"facciamo così, andiamo entrambe!" disse cercando un compromesso.
Ci dirigemmo verso il bagno, e a turno ci aiutammo a infilare bene i nostri due vestiti.
Summer :"sei perfetta!"
Io :"tu lo sei!"
Summer :"ma zitta!"
Io :"guardati! sei bellissima, ti sta alla perfezione"
Summer :"anche il tuo El, è magnifico. E ovviamente chi è stata a consigliartelo?"
Io :"tu!" dissi indicandola, per poi scoppiare entrambe a ridere.
Passammo il tempo a sistemarci meglio, sia i capelli e sia il trucco.
Ecco, un'altra cosa che non mi è mai piaciuta è truccarmi. Cioè mi piace mettere un pò di matita, ma in modo leggero, diciamo che non sono mai stata una fanatica di trucco.
Io :"summer mettimene poca di matita!" Esclamai io, mentre Summer mi aiutava a metterla bene.
Summer :"eddai! per una serata un pò di trucco non guasta su!"
Io sbuffai.
Summer :"si lo so che non fanno per te queste cose, ma ehi, vedrai che ci divertiremo!"
Io :"si.."
Summer :"e fai un bel sorriso!" 
Sorrisi, spontanemanente. Summer era sempre in grado di farmi tornare il buon umore.
Summer prese poi la sua macchinetta fotografia che amava, e incominciò a scattare altre foto prima della nostra prima festa.

Io :"Summer! ti squilla il telefono!" esclamai andando a prenderlo.
Summer :"rispondi tu!" rispose lei, mentre era in bagno a finire di aggiustarsi il trucco.
Presi il suo telefono, e vidi comparire sullo schermo il nome :"Travis". 
Feci un respiro profondo per stare calma evitando di essere almeno per una volta acida con lui.
Io :"pronto?"
Travis :"Ehi, Elena. Summer è li?"
Io :"si"
Travis :"potresti, ehm.. passarmela?"
Io :"okay"
Andai verso il bagno, mostrando il telefono a Summer che lesse il nome del ragazzo.
Summer :"ciao Travis! dimmi!" esclamò lei con voce squillante e felice.
Io mi appoggiai alla porta, aspettando che finissero di parlare e per non disturbare.
Appena riattaccò il telefono Summer corse dall'altra parte della camera.
Io :"che ti doveva dire?"
Summer :"passa a prenderci, tra qualche minuto è qui! tu sei pronta?"
Io annuii, mentre presi il mio cellulare.
Summer :"perfetto".

Fu solo una questione di pochi minuti prima che qualcuno bussasse alla porta.
Travis :"ho portato anche un mio amico, Matteo"
Matteo :"piacere" disse sorridendo. Era un ragazzo abbastanza alto, biondo con degli occhi azzurrissimi. Aveva un bel sorriso, tese la mano verso Summer e me.
Io :"piacere, Elena" risposi alla stretta di mano.
Summer :"Summer! Sei italiano?"
Matteo :"si! Sono il migliore amico di Travis, però sono venuto qui in Inghilterra per studiare a questa università"
Io :"figo!"
Matteo :"si!" rispose ridendo, prima di dirigerci verso il grande giardino di Cambridge dove si teneva la festa.
Andammo anche insieme alle nostre due amiche che avevamo conosciuto lì, ma già appena uscimmo fuori, tutta la massa di gente, rumori, musica a tutto volume cominciò a farmi venire il mal di testa non facendomi capire piu nulla, motivo per cui le feste non facevano per me.
Cercavo però di divertirmi, seguivo Summer, Travis e le due ragazze insieme a Matteo con cui stavo facendo amicizia.
Ci sedemmo tutti quanti attorno un tavolino, Matteo e Travis erano andati a prendere dei vassoi con tutti i tipi di pietanze a nostra disposizione.
Summer :"allora? che ne pensi di questa festa?"
Io :"pensavo peggio!" risposi ridendo.
Summer :"te l'avevo detto io!"
Io :"non ho detto che amo le feste eh!"
Summer :"ma ti stai divertendo!"
Io :"non è male" dissi facendo spallucce.
Summer :"ma zitta!!"
Scoppiammo entrambe a ridere, in fondo non era poi così male stare lì, non avrei mai pensato di trovarmici bene in mezzo a tutta quelle gente che nemmeno avevo mai visto.
Quando finimmo di mangiarci e bere qualcosa, Summer mi portò verso la 'pista da ballo', al centro del giardino, dove avevano allestito tutto per bene.
C'era un dj che metteva i pezzi musicali piu belli, e tutti quanti che ballavano in ogni modo possibile.
C'era chi era veramente bravo, o chi improvvisava, ma tutti si stavano ugualmente divertendo.
Ci lasciammo tutti quanti trasportare dalla musica, tutto sembrava andare per il verso giusto.
Ci fermavamo qualche volta solo per bere o per mangiarci qualcosa che trovavamo a vista.
Travis :"Summer, io devo allontanarmi un secondo, ma ritorno subito!" urlò al suo orecchio, facendosi poi praticamente sentire da tutti nonostante la musica a tutto volume.
Summer :"va bene!" rispose urlando anche lei per farsi sentire da Travis.
Lo vidi andare verso il Dj, per poi scomparire tra la folla e riapparire qualche minuto dopo.
Travis si avvicinò a Summer, misero un lento.
Ecco perchè si era avvicinato al Dj. Ma era il suo momento, Summer sapeva ciò che faceva, ora dovevo solo lasciarli un pò da soli e accettare che Travis si era chiaramente innamorato di lei, e Summer beh, lei non lo so. Ero piu che certa che amasse Zayn, ma forse cercava solo di dimenticarlo e infondo era giusto così.
Ballarono abbracciati, lui teneva le mani sui suoi fianchi, lei dietro il suo collo. Ma Summer era felice, non smetteva neanche per un secondo di sorridere.
Sentii poi qualcuno toccarmi la spalla.
Mi voltai verso questa persona, e vidi gli occhi azzurri di Matteo.
Io :"ehi, ciao!"
Matteo :"senti, volevo chiederti se magari ti andasse di fare una passeggiata mentre i due piccioncini ballano, se ti va ovviamente" mi chiese con un rossore sulle guance, schiarendosi piu volte la voce.
Io :"certo, va bene"
Matteo sorrise, e io lo seguii per uscire dalla folla.
Passammo un pò di tempo a passeggiare per i lati piu nascosti del grande spiazzale fuori.
Lui mi parlò un pò di se, di cosa gli piace fare, i suoi gusti, un pò di tutto, stessa cosa feci io.
Evitai però di parlare della mia famiglia, anche se lui mi parlava anche dei suoi genitori, ciò che faceva con loro, dove vivevano, come passava la sua vita in Italia.
Non mi sentivo intimidita o in difficoltà a parlare con lui, come spesso mi succedeva con chi conoscevo da poco, poteva essere veramente un buon amico.
Stanchi di camminare ci sedemmo sotto un alto albero, continuando a parlare e a chiacchierare.
Si sentiva in lontananza ancora la musica che probabilmente avevano alzato ancora di piu, gurdai l'orologio e si era già fatta la mezzanotte.
Io :"Matteo, io dovrei andare.." 
Matteo :"va bene, se vuoi ti accompagno da Summer"
Io :"certo, grazie mille" risposi sorridendo.
Quando ritornammo dove ci eravamo lasciati prima con Summer la gente sembrava aumentare ancora di piu, si sentiva odore di Alcoll e fumo, portando l'aria ad essere quasi irrespirabile.
Summer ci raggiunse poco dopo sedendosi su un tavolino seguita da Travis.
Travis :"ehii, dove siete stati?"
Io :"abbiamo fatto un giro nei dintorni!"
Summer :"ti va di ballare?"
Io :"per adesso no, mi sento distrutta.. Summer ma non è meglio che torniamo in camera?"
Summer :"scherzi? dai!"
Travis :"non mi dire che ti stai annoiando!"
Io :"ma nono, non è per questo, solo che è tardi.."
Travis :"Ma dai!"
Accennai un sorriso, guardando poi verso Summer.
Summer :"la festa non è ancora finita, daii ti prego!"
Io :"vuoi rimanere ancora un pò?" Summer annuii speranzosa.
Io :"va bene dai" risposi sorridendole.
Travis :"matteo, ci pensi tu a fare un pò di compagnia a Elena?"
Matteo annuii.
Summer :"sicura che non vuoi venire a ballare?"
Io :"sicura! non ti preoccupare Summer, va e divertiti!" le dissi io, sorridendole.
Summer annuii, ricambiando il sorriso e urlando un :"a dopo!".
Matteo tornò con due bicchieri con del drink, e un piccolo vassoio di altre pietanze che c'erano nei banconi.
Io :"grazie mille" 
Matteo :"e di cosa!"
Bevemmo i nostri drink mentre continuammo i nostri discorsi che avevamo lasciato prima.
Matteo era veramente un ragazzo adorabile e anche dolce, un buon amico, ed ero felice di averlo conosciuto, stavo bene con lui.
Dopo un pò decisimo di unirci anche noi a ballare, passammo però il tempo a ridere anche quasi senza motivo, non eravamo entrambi in grado di ballare, quindi eravamo peggio di due rimbambiti che cercavano solo di imitare in malo modo gli altri, ma ci divertivamo anche così.
Rimisero poi un altro lento, io mi allontanai dal gruppo, ma Matteo mi fermò trattenendomi per il braccio.
Matteo :"dove vai?"
Io :"vado a sedermi" risposi.
Matteo :"ti va di ballare ancora?"
Io :"ma è un lento" dissi facendo una piccola smorfia.
Volevo evitare di farlo, anche perchè mi faceva solo ancora pensare di piu ad Harry.
Tutte quelle coppiette che si scambiavano baci, si tenevano stretti, mi faceva pensare a lui, e mi causava un vuoto incolmabile non averlo vicino in questo momento.
Non volevo rattristarmi in un momento così, quindi scossi la testa per scacciare via i pensieri e annuendo a Matteo.
Quella sera mi sarei dovuta divertire, dimenticare i miei problemi. Harry l'avrei subito chiamato a festa finita, mi mancava terribilmente la sua voce.
Matteo poggiò le sue mani sui miei fianchi, io non sapevo come comportarmi.
Mi sarei voluta allontanare, ma a tratti non vedevo piu il viso di Matteo, ma quello di Harry. Era stranissimo, non mi era mai accaduto.
vedevo Harry davanti a me, e poco dopo Matteo e viceversa.
Non ci stavo capendo piu nulla.
Ma i suoi occhi verdi, le sue fossette e i suoi ricci erano stupendi, e anche solo per qualche secondo lo vedevo li accanto a me, a posto di Matteo.
Era come se Matteo mi ricordasse terribilmente lui.
Matteo :"tutto bene?" mi chiese, facendomi ritornare alla realtà.
Io :"sì, va tutto benissimo" risposi mentendo, sorridendo. Ancora un pò stonata per l'accaduto.
Matteo mi sorrise, continuando a ballare lentamente seguendo le note della canzone.
Si avvicinò poi piano piano verso di me.
Rimasi paralizzata.
Vedevo Harry, di nuovo.
Vedevo le sue labbra, i suoi ricci, vedevo il mio Harry.
Mi avvicinai così a lui, illudendomi, credendo non si trattasse piu di un'immaginazione. Era Harry, lo vedevo.
Ma di colpo ritornai alla realtà.
Scossi la testa mentre ero sul punto di baciarlo.
Lui non era Harry. 
Tutto ritornò normale, si trattava ancora della mia immaginazione.
La cosa stava diventando insostenibile.
Io :"Matteo, scusami, ma non posso." Dissi, allontanandomi da lui e correndo poi, per uscire via da tutta quella folla di gente.

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Capitolo 40
*** 40° capitolo ***


Summer :"ehi, che succede?" mi chiese Summer raggiundomi davanti la scalinata dell'ingresso di Cambridge.
Io :"Sono solo un pò stanca, ho bisogno solo di riposarmi"
Summer :"ti ho vista correre lasciando Matteo da solo che ti cercava, cosa succede?"
Io :"te l'ho detto"
Summer :"e io so che non è vero, smettila di pensare ad Harry"
Io :"cosa?"
Summer :" ti pare che non ti conosco? ti sbagli di grosso!"
Io :"lo so.." risposi abbassando lo sguardo.
Summer :"Mi spieghi perchè non riesci a divertirti?"
Io :"lo vedo ovunque, Summer! ovunque!" dissi con voce tremante, portando le mie mani sul mio viso.
Ero in preda a una crisi, non era certamente un pianto dovuto alla stanchezza, ma piu un pianto nervoso, di angoscia.
Summer :"cosa?" mi chiese dolcemente Summer poggiando una mano sulla mia spalla.
Io :"lo vedo ovunque, non so cosa mi stia succedendo, so solo che non è normale tutto questo"
Summer :"significa solo che ti manca"
Io :"ma è una cosa opprimente! stavo bene qualche minuto fa e ora.."
Summer :"raccontami bene cosa è successo."
Io :"Io e Matteo stavamo ballando, si è avvicinato di colpo a me, cercava di baciarmi e di colpo ho visto Harry, poi di nuovo Matteo e così mi sono allontanata da lui e mi stavo sentendo malissimo, così volevo solo stare da sola" dissi le parole frettolosamente agitando le mani al cielo sempre piu nervosa e agitata nel ricordare ciò che mi stava succedendo. 
Summer mi fissava, non sapeva probabilmente piu che dire, o forse aveva tante cose da riferirmi ma non sapeva da dove cominciare.
Io :"sono pazza vero? sto impazzendo?"
Summer scoppiò in una piccola risata. 
Summer :"No elena, sta tranquilla"
Io :"come faccio a superare ciò che mi sta succedendo?"
Summer :"ci vuole solo tempo"
Io :"ti capita mai di vedere Zayn ovunque?"
Summer :"a volte" rispose, ammiccando un sorriso.
Abbracciai Summer, avevo bisogno solo di questo.
Summer :"sta tranquilla Elena"
Io :"vorrei poterlo essere, spero solo di abituarmi all'idea che mi immagino cose che non esistono"
Summer :"meglio dire allucinazioni!" disse ridendo.
Risi anche io, la situazione stava diventando quasi piu leggera, in maniera strana e ambigua, ma lo stava diventando.
Io :"forse sarà meglio che vada a riposarmi, poi chiamo Harry"
Summer :"prima però va da Matteo, è preoccupato per te"
Io :"Summer digli che deve stare tranquillo, che sono stata bene in sua compagnia e che lo ringrazio per questa serata in sua compagnia. Ma ora sono molto stanca, tu riferisci questo e domani gli parlo meglio di persona."
Summer :" va benissimo"
Io :"grazie mille Summer"
Summer :"figurati!"
Dopo esserci salute io andai verso la mia camera, buttandomi sfinita sul letto, controllando poi il mio cellulare.
Passati un paio di minuti che avevo trascorso fissando lo schermo del mio cellulare in attesa di una sua chiamata invano, mi decisi a togliermi il vestito per infilarmi il pigiama.
Andai poi verso la cucina per cercare qualche snack, trovai un pacco di crackers che finii in pochi minuti mentre da sotto le coperte guardando un film che in realà nemmeno stavo seguendo.
Mi stavo per addormentare quando sentii la vibrazione del mio cellulare sul cuscino e subito dopo la mia suoneria.
Sobbalzai, speravo fosse lui.
Io :"pronto?" risposi, senza neanche aver visto chi fosse stato a chiamarmi.
Harry :"ehi piccola" la sua voce roca mi fece sorridere come non avevo mai fatto, sentivo il cuore a mille, mi era mancata la sua voce, terribilmente.
Io :"sono felicissima di sentirti!" esultai io, mi sentivo veramente felice, avevo bisogno di sentirlo.
Harry :"mi manchi tanto"
Io :"anche tu Harry, non sai quanto" non avevo intenzione però di dirgli cosa mi era successo un'ora fa, probabilmente mi avrebbe presa per pazza.
Harry :"come stai? come è andata la festa?"
Io :"bene, tutto alla grande"
Harry :"Elena?"
Io :"dimmi!"
Harry :"sei sicura? perchè dal tuo tono di voce sembra che c'è qualcosa che non va, sei sicura di esserti divertita?"
Io :"ci puoi scommettere! qui è tutto grandioso!" sul fatto che era tutto grandioso non c'erano dubbi, ma beh quella sera non si era conclusa nei migliori dei modi.
Harry :"allora sono molto felice che ti sia divertita!"
Io :"e a te come è andato il viaggio per il tour?"
Harry :"oh, bene, ora stiamo in Francia, poi andremo in Austria, sta andando tutto alla grande, se solo tu fossi qui con me" notai malinconia nella sua voce.
Io :"anche io vorrei averti qui con me, Harry"
Harry :"posso farti una domanda? però devi rispondere sinceramente"
Io :"certo, dimmi tutto!"
Harry :"hai conosciuto qualche ragazzo interessante?"
Io :"cosa intendi?"
Harry :"qualcuno che ti ha colpita? ti prego rispondi sinceramente"
Io :"eddai non fare il geloso ora!" dissi ridendo.
Harry :"okay lo ammetto, lo sono. Ma i ragazzi mi hanno messo in testa questa cosa e io non faccio altro che pensarci!" Sentii di sottofondo la risata di Niall.
Io :"Harry nessuno qui è come te"
Harry :"quindi posso stare tranquillo?"
Io :"certo Harry!"
Harry :"e Summer ha conosciuto qualcuno?"
Io :"cosa?" chiesi facendo finta di non capire, di colpo stavo sudando freddo. E ora cosa dovevo rispondere?
Zayn :"hai capito bene!" disse Zayn.
Harry :"ha detto Zayn che hai capit.." 
Io :"si Harry, l'ho sentito, so cosa ha detto" risposi, facendomi prendere dall'ansia.
Zayn era ancora innamorato di Summer, si vedeva.
Analizzai così la situazione:
se gli avessi detto la verità avrebbe sofferto, e questo non volevo che accadesse.
Se però avessi mentito non mi sarei nemmeno sentita con la coscienza apposto, non era giusto mentire ad un amico.
Summer era ancora alla festa, non avrei nemmeno avuto il tempo di avvertirla, così presi in mano io la situazione.
Io :"Harry, mi passi Zayn?"
Harry :"certo"
Dopo qualche secondo sentii la voce di Zayn :"ciao Elena"
Io :"ciao Zayn, allora, se io ti dico la verità tu mi prometti che la prenderai bene?"
Zayn :"dimmi" rispose con tono freddo e nervoso.
Io :"Summer ha conosciuto un ragazzo, si chiama Travis, ma è solo un amico. A me lui non piace per niente, e lei lo sa; ne abbiamo parlato a lungo, e mi ha confermato che lo vede solo come un amico, niente di piu, insomma mi hai capito, non gli interessa come ragazzo"
Zayn :"sicura?"
Io :"sicurissima"
Zayn :"menomale" rispose, tirando un sospiro di sollievo.
Io :"sta tranquillo"
Zayn :"è un pò difficile stare tranquilli quando la ragazza che si ama non ti parla nemmeno piu e sta a chilometri da te"
Io :"lo so Zayn, so che vi amate ancora, e so anche che ritornerete sicuramente insieme, insomma vi amate, voi non potetreste stare separati per tanto tempo, avete bisogno l'uno dell'altro"
Zayn sospirò, rispondendo con voce flebile :"grazie Elena", poi ripassò il telefono ad Harry che mi diede la buonanotte.
Spensi così il telefono e mi addormentai.

Summer :"ehi, eleeena"
Io :"Summer?" dissi, aprendo gli occhi.
Erano le 3,30 di notte.
Summer :"sono tornata!" disse con voce allegra. 
Io :"come fai a stare così sveglia a quest'ora non si sa" risposi assonnata.
Summer :"è stato bellissimo! un vero peccato che ti sei persa il resto della festa!"
Notai che Summer non era lucida in quel momento.
Io :"Summer quanto hai bevuto?"
Summer :"qualche biccherino!"
Io :"non mi pare"
Summer :"oh, calma ragazza!" disse con voce squillante, ridendo e barcollando per casa, appoggiandosi alle pareti, era chiaro che non ragionava.
Io :"Summer vieni a riposarti, è tardi e domani abbiamo lezione"
Summer :"oh, io non ho per niente sonno!"
Io :"non fa niente, devi comunque riposare" dissi io, accompagnandola verso il letto.
Si addormentò subito per effetto di tutti quei drink che si era sicuramente bevuta. Nemmeno io ne avevo mai bevuti tanti in vita mia, ma quella sera mi ero lasciata trasportare e la conseguenza era il forte mal di testa.
Mi addormentai subito dopo anche io, avevo bisogno di un pò di riposo per affrontare al meglio la giornata seguente.

Summer :"Elena!" sentii Summer chiamarmi, alzai appena la testa.
Summer :"mi sento malissimo"
Io :"cosa?" dissi alzandomi subito dal letto, andando verso di lei.
Summer :"forse durante la festa ho esagerato con quei drink" disse lei, portanosi una mano sulla fronte, mentre era impallidita.
Summer si alzò poi di scatto andando verso il bagno.
La accompagnai a passo svelto, stava proprio male ma almeno così avrebbe capito che non doveva esagerare con quei drink della festa.
La assistetti reggendole i capelli quando era necessario, mentre rimaneva piegata in due in bagno.
Si stese poi sul pavimento sfinita.
Summer :"grazie" disse debolmente lei.
Io :"e di cosa" risposi io, mentre le legavo i capelli per evitare che sudasse.
Summer :"mi sento uno schifo, non ricordo quasi piu niente della festa"
Io :"ti eri proprio ubriacata eh?"
Summer :"a quanto pare si, ma perchè Travis non mi ha fermata?"
Io :"mi sentirà quel ragazzo!"
Summer :"che ore sono?"
Guardai l'ora che segnavano le lancette del mio orologio.
Io :"le 6 meno 10"
Summer :"mai piu feste così" disse poggiando la testa contro la parete del bagno.
Io :"concordo!"
Summer :"la prima lezione a che ora è oggi?"
Io :"alle 8"
Summer :"non ce la posso fare.."
Io :"Non preoccuparti, non fa niente, stamattina resta qui a riposarti!"
Summer annuii.
Summer :"appena mi sento, mi farò una doccia"
Io annuii, mentre la riaccompagnai a letto.
Aspettai che si addormentasse, e senza fare rumore andai a vestirmi per poi andare a lezione.
Presi il mio portatile, il cellulare e il mio paio di chiavi, lasciai un biglietto a Summer per non svegliarla, avvisandole che sarei tornata per le 2.00 pm a casa, quando sarebbero finite le lezioni del giorno.
Ci misi anocra un pò a ritrovare la classe, i ragazzi che vedevo, la maggior parte almeno, avevano tutti un'aria stanca, tutti assonnati, altri parlavano allegramente della serata.
Matteo :"Elena!" sentii gridare il mio nome, cos' mi girai.
Io :"ehi"
Matteo :"come stai?" chiese avvicinandosi premuroso a me.
Io :"bene dai, solo un pò di sonno"
Matteo :"mi hai fatto preoccupare ieri sera, ma Summer mi ha detto che eri solo stanca e di stare tranquillo" disse sorridendomi.
Io :"e infatti era così, avevo bisogno solo di un pò di riposo. Senti, ma cosa è successo a Summer durante la festa?"
Matteo :"oh, io non lo so giuro" 
Io :"Non era con te?"
Matteo :"no.. Alla fine me ne sono andato anche io, Travis è stato tutto il tempo con Summer, e io mi annoiavo da solo, poi ero anche stanco, per questo sono ritornato in camera"
Io annuii e dissi :"Travis ora dov'è?"
Matteo :"l'ho lasciato che metteva un paio di libri nell'armadietto della scuola, dovrebbe avere lezione di matematica"
Io :"matematica? perfetto, anche io"
Mattteo :"io ho chimica, non ho proprio voglia!"
Io :"dai su, forza e coraggio!" dissi io, mentre mi allontanavo per andare a lezione.

Arrivata in classe, Travis era già seduto al suo posto, il professore non era ancora arrivato, così ne approfittai per parlargli.
Io :"ehi, Travis"
Travis :"ciao, hai visto Summer?"
Io :"sta male a causa dell'alcool della festa"
Travis :"oh.." disse sorridendo, ricordando probabilmente la serata.
Io :"cosa le hai fatto?"
Travis :"Io nulla!"
Io :"perchè non l'hai fermata?"
Travis :"perchè non volevo"
Io :"quindi hai lasciato che si ubriacasse per far sì che non capisse piu nulla?" dissi con tono accusatorio.
Travis :"wow, non ti credevo così intelligente"
Io :"perchè Travis? Che motivo avevi?"
Travis :"ti dico solo che ne è valsa la pena"
Io :"Sei uno stronzo!" Gli urlai contro, facendo rigirare tutti gli altri studenti che piano piano riempivano la grnade stanza.
Travis :"calma, la vita è sua mica tua!"
Io :"lei non ragionava! come, come cavolo hai potuto ridurla così? Ma ti rendi conto?"
Travis :"bacia benissimo la tua amica comunque" In quel momento la rabbia che provavo era immensa.
Io :"Travis, te lo ripeto per l'ultima volta, cosa le hai fatto?" dissi alzando di piu il tono della voce.
Travis :"non siamo andati oltre i vari baci, sta tranquilla"
Io :"tranquilla? mi dici anche di stare tranquilla sapendo che Summer ha adesso vicino un tipo come te che se approfitta quando sta ridotta così? quando non può ragionare?"
Travis :"senti, adesso puoi andartene per favore?"
Io :"finchè non inizia la lezione non vedo perchè dovrei andarmene!" risposi io, con tono ancora piu arrabbiato.
Travis :"mi stai infastedendo"
Io :"non mi piaci per niente, sappilo"
Travis :"vuoi sapere allora come è andata la storia?"
Io :"magari!"
Travis :"dopo che te ne sei andata abbiamo continuato a ballare, lei voleva raggiungerti in camera, ma io l'ho semplicemente convinta, così lei stessa mi ha proposto un altro drink e poi però sarebbe ritornata in camera. Dopo quel drink però siamo andati oltre, l'ho convinta a rimanere, abbiamo continuato e beh, dopo un pò lei non ragionava quasi piu, così non ha nemmeno reagito quando mi sono avvicinata a lei per baciarla, direi anche che le è piaciuto dato che abbiamo continuato per molto"
Io :"come ti sei permesso a baciarla in quelle condizioni?"
Travis :"sono innamorato di lei, e devo farle dimenticare il suo ex ragazzo"
Io :"non provarci neanche"
Travis :"cosa vuoi? infondo è stato un bene che lei sia rimasta con me, perchè in quelle condizioni non sarebbe stata capace di fare neanche un passo da sola"
Io :"non passare adesso come l'innocentino che tu ne hai approfittato, anzi l'hai anche incoraggiata tu a farla bere ancora di piu per poi poterti avvicinare a lei, giusto? ti pare che sono stupida? le ho capite le tue intenzioni"
Travis :"non metterti tra noi due o te ne pentirai"
Io :"sto tremando dalla paura, guarda" risposi ironica.
Travis si alzò, avventandosi su di me, facendomi sbattere contro un'altra sedia.
Io :"ma sei scemo o cosa?"
Travis :"Elena, non metteri contro di me, te ne pentirai sul serio"
Lo guardai con orrore e disgusto, allontanandomi il piu possibile da lui, incominciavo ad avere paura di quel ragazzo, ma non potevo farne parola dell'accaduto con Summer, ma sicuramente l'avrei messa in guardia, in qualche modo.

Durante la lezione non feci altro che pensare a ciò che era successo.
Non potevo ancora crederci.
Travis si era comportanto non male, di più. Si era approfittato di Summer, e pretendeva ora che io non mi mettessi tra loro due? Allora non aveva proprio capito un bel niente.

Finita l'ora di matematica, uscii svelta dalla stanza, non volevo incontrare Travis.
Piu furiosa che mai, andai verso il cortile per prendere un pò d'aria.
Sentii qualcuno toccarmi poi la spalla.
MI voltai e incontrai lo sguardo di Matteo.
Io :"Matteo, scusami, ma non è il momento"
Matteo :"che succede? ti vedo strana.."
Io :"Sapevi cosa ha fatto Travis a Summer ieri sera? si è pure permesso di alzare il tono, di avventarsi su di me facendomi quasi cadere, ma ti rendi conto?"
Matteo :"c-cosa?" chiese increudlo.
Gli raccontai tutta la storia a partire dalla festa.
Matteo :"il carattere di Travis è un pò così, quando vuole qualcosa, deve ottenerla in tutti i costi, ecco perchè non vuole avere ostacoli"
Io :"ma Summer con lui è in pericolo!"
Matteo :"no Elena, lo so che il suo carattere è un pò così, ma sa controllarsi quando deve"
Io :"a me non pare si sia saputo controllare"
Matteo :"Lo so, ha sbagliato. Ma magari l'altra sera era ubriaco pure lui, non ragionava.."
Io :"no fidati, lui ragionava benissimo"
Matteo :"Mi dispiace per l'accaduto.."
Io :"non devi dirlo a me, è Travis che si deve scusare assolutamente con Summer"
Matteo :"lui ha un orgoglio immenso, non chiede quasi mai scusa"
Io :"allora sarà peggio di lui"
Matteo :"posso darti un consiglio?"
Io :"dimmi"
Matteo :"non voglio che tu ti metta contro di lui, ci sono delle volte in cui non si controlla e non voglio che ti succeda qualcosa, quindi ti prego non dirgli piu nulla"
Io :"ma a me non mi interessa! Sul serio, se è per proteggere Summer questo ed altro!"
Matteo :"Elena lo sto dicendo per te, ti prego"
Io :"no, Matteo. Io non me ne starò qui senza fare nulla, Summer è la mia migliore amica, devo proteggerla"
Matteo :"Elena ascoltami!"
Io :"non posso" dissi cercando di andarmene, ma lui mi trattenne per il braccio.
Matteo :"ci parlerò io, va bene?"
Io :"lo farai?"
Matteo :"promesso"
Sorrisi, e lo ringraziai.
Dopo altre due lezioni, finalmente fu l'ora di pranzo, quando vidi le due ragazze che avevo conosciuto il giorno prima con Summer.
Parlammo un pò del piu e del meno, mangiandoci un panino e andando insieme poi alla lezione di medicina.
Finite tutte le lezioni della giornata, ritornai nella mia camera per accettarmi che Summer stesse bene.
Io :"Ehi, Summer! Sono tornata!" esclamai, poggiando la borsa sul tavolo della cucina.
Summer :"ehi Elena!" rispose lei, mentre era indaffarata a cucinare.
Io :"che cucini di buono?"
Summer :"pasta al forno, ti piace?"
Io :"ovvio che mi piace!"
Summer :"ah Elena!" disse lei, avvicinandosi al tavolo, con due piatti di pasta.
Io :"dimmi tutto!" risposi io cercnando di mostrarmi il più allegra possibile, per non farle capire ciò che era successo.
Summer :"Prima che tu te ne andassi, mentre Travis era andato a salutare dei suoi amici, io ho conosciuto una ragazza che a quanto pare è l'ex di Travis, si chiama Miley, mi ha chiesto di vederci oggi pomeriggio, vuoi venire anche tu? ci facciamo un giro nei dintorni!"
Io :"certo, va benissimo!"

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Capitolo 41
*** 41° capitolo ***


Dopo aver mangiato, accesi il mio pc per iniziare a lavorare sugli appunti presi in classe.
Io :"Summer sei sicura che non vuoi copiarli?"
Summer :"sicuraa!"
Io :"però stasera dacci un'occhiata!"
Summer :"quando sarà il primo esame?"
Io :"tra due mesi"
Summer :"e allora ne avrò tutto il tempo!"
Io :"ma non ridurti all'ultimo!"
Summer :"e su! oggi voglio solo riposarmi!"
Io :"e va bene, ti concedo una piccola vacanza"
Summer :"tanto me la ero già concessa da sola!" rispose ridendo, buttandosi sul divano con in mano un panino che si era appena fatta.
Sentii il mio telefono squillare, era un messaggio.
Lo aprii, e lessi il nome di Travis. Summer mi aveva dato il suo numero perchè ci teneva che l'avessi anche io.
Mi si bloccò il respiro, cosa voleva ancora?
Summer :"chi è?" chiese avvicinandosi.
Presi svelta il telefono, e in preda all'ansia risposi :"Harry".
Summer :"uh, va bene"
Non volevo dirle cosa era successo qualche ora prima, non volevo che ricordasse ancora la sera precedente, e soprattutto non volevo che venisse a sapere del nostro scontro.
Ma in qualche modo avrebbe dovuto capire che Travis, aveva intenzioni ben diverse da quelle che si poteva immaginare lei, e io dovevo metterla in guardia.
Con le parole però non mi dava retta, però forse con il tempo se ne accorgerà.
O almeno ci speravo.
Lessi il messaggio, e diceva: Ciao Elena. Non dire nulla a Summer del nostro piccolo litigio di oggi o di cosa ti ho detto. Ti avviso."
Quel ragazzo mi metteva sempre piu terrore.
Ma almeno su un punto eravamo d'accordo: non raccontare nulla a Summer del nostro litigio.
Io risposi con : non le ho detto niente, ma sfiora soltanto Summer e saranno guai per te!"
Travis rispose poco dopo: non ti conviene metterti contro di me, ti ritroveresti in pericolo e comunque non le farò niente"
Non so fino a che punto la sua risposta potesse essere attendibile, ma ci speravo che almeno avesse capito che non doveva farle assolutamente niente, e che si doveva dimenticare ciò che era successo la sera scorsa.
Speravo che anche Summer se ne dimenticasse, speravo che tornasse tutto alla normalità e finisse questa storia che, anche se appena iniziata, stava completamente degenerando.
Io :"Summer, vado a farmi una doccia, a dopo!"
Summer :"buona doccia!" esclamò ridendo.
Era il mio modo per rilassarmi.
Sentire l'acqua su di me, mi faceva stare bene, non so spiegarlo.
Volevo poter dimenticare tutto l'accaduto, e pensare invece a cose positive e non piu a Travis e al suo carattere orribile.
Quando uscii dalla doccia, mi avvolsi in un accapatoio, e uscendo per prendere i miei vestiti, mi ricordai a lampo che alle 3.00 pm avremo avuto un'altra lezione, la lezione di infermieristica.
Io :"Summer! alle 3.00 abbiamo lezione!"
Summer :"CHE?"
Io :"dai preparati!"
Summer :"ma come? quando? perchè?"
Io :"su! poche storie e prepaaaarati!"
Summer :"che pizza"disse sbuffando.
Io :"dai, è interessante questa!"
Summer :"che abbiamo?"
Io :"medicina!"
Summer :"ma io non ho studiato gli appunti che ci avevano dato!"
Io :"allora fallo adesso! prendi il mio pc e vedi la cartella intitolato con il nome della materia, sta tutto li!"
Summer :"grazie mille, ti adoro!"
Io :"anche io, ma ora studia!" risposi ridendo, mentre mi affrettavo a raggiungere il bagno per prepararmi nel minor tempo possibile.
Summer :"certo che è pesate l'università! lezioni ad ogni ora! non si possono mettere delle lezioni appena si finisce di pranzare! eddai!"
Io :"così è!"
Summer :"ma io non riesco a ricordarmi tutti questi nomi di ossa o qualsiasi cosa essi siano!"
Io :"con la memoria nemmeno io riesco, ma basta capire il concetto!"
Summer :"è quello il punto!" rispose spazientita.
Io :"dai, se vuoi te lo spiego!"
Summer :"intanto vado a lavarmi e vestirmi, tu parla che ti sento dal bagno!"
Io :"va bene!" esclamai, sedendomi sul divano dando un'ultima lettura ai mei appunti.
Mentre si preparava le leggevo gli appunti, cercando di spiegarglieli nel modo piu chiaro possibile, mentre per quanto riguarda tutti quei nomi da imparare a memoria fu piu difficile, ma infondo nulla di impossibile da fare.
Appena finì di prepararsi, uscimmo di fretta dalla nostra camera dato che erano le 2.50 pm.
Non badammo a tutta la fila lungo ai corridoi, correvamo come due impazzite o come due ragazze che perdono l'autobus ma esso non intende fermarsi.
Arrivammo giusto in tempo alla nostra aula, il professore non era ancora arrivato e ne approfittammo per ripassare.
Summer :"Mi stai facendo studiare troppo!"
Io :"così si fa!"
Summer :"Naah, basta!"
Io :"te li ricordi ora i nomi?"
Summer :"piu o meno, anche se questo proprio non riesco a memorizzarlo" disse indicandomi un nome sullo schermo del pc, che in effetti non ricordavo neanche io.
Io :"io ci rinuncio con la mia memoria!"
Summer :"allora siamo due casi persi!"
Io :"disperati direi!" risposi ridendo, mentre prendemmo posto nell'aula.
Durante la lezione io e Summer ci mandavamo in continuazione bigliettini di nascosto, dove scrivevamo soprattuo che non stavamo capendo nulla di ciò che diceva il professore riguardo tutti quei nomi complicati, o dove Summer mi raccomandava soprattutto di prendere gli appunti.
Per un'altra metà della lezione, inziammo perfino a giocare a tris o all'indovina la parola.
Infondo tutti gli studenti presenti nell'aula non stavano capendo nulla, parlavano o usavano i cellulari di nascosto, o giocavano con il computer o altri ancora si addormentavano sul banco; insomma una classe modello.
Dopo la decima partita a tris proposi di cambiare gioco, stava praticamente vincendo semrpe lei! conosceva tutti i trucchetti per bloccare il mio tris, che ingiustizia!
Io :"summeeeer! eddaaai!" dissi a bassa voce scherzando dopo l'ennesima volta di sconfitta.
Summer :"nessuno mi può battere!"
Io :"ma così è ingiusto! non ho nemmeno una possibilità!"
Summer :"eheh, mi dispiace!"
Professore :"ragazzi, mi state sentendo?" chiese con il microfono rivolgendosi a tutti noi.
"certo!" risposimo in coro, con un tono un pò sarcastico o altri che addirittura sbadigliavano, ma il professore stava diventando in viso rosso di rabbia.
Professore :"vi converrà sentirmi invece di dormire! E comunque, facciamo un primo esame direttamente la prossima volta sulle cose che abbiamo fatto, certo non sarà uno di quelli ufficiali come quelloc he avrete tra due mesi, ma influirà sulla vostra valutazione, quindi vi consiglio di starmi a sentire!"
Summer :"e ci mancava anche un esame anticipato!"
Io :"senza toglierci neanche quello dei prossimi due mesi!"
Summer :"comunque ho fame!"
Io :"ma abbiamo da poco finito il pranzo!"
Summer :"lo so, ma questo qui seduto vicino a me, ha un panino con il salame e mi sta venendo troppa fame!"
Io :"così però me la fai venire anche a me!"
Summer :"usciti di qui, ci prendiamo uno di quei panini? gli ho visti al bar!"
Io :"va bene!"
Summer :"Ora, parlando di cose piu serie oltre il cibo, hai scritto gli appunt?"
Io :"si!" risposi, mostrandole il computer.
Summer :"perfetto!"
Io sorrisi, ritornando a scrivere le ultime cose che il professore diceva, in attesa che finisse l'ora.
Appena terminò la lezione, tutta la bolgia di studenti uscì di corsa, come avevo promesso a Summer, andammo al bar per prenderci un panino.
Ci sedemmo successivamente su uno di quei piccoli tavoli ritondi, mentre Summer parlava al telefono con questa ragazza di nome Miley.
Summer :"oggi te la faccio conoscere!"
Io :"ah si! me ne avevi parlato stamattina!"
Summer :"verrà qui tra poco!"
Io :"perfetto!" dissi, dando un morso al mio panino. Amavo il salame, anche a Summer piaceva, infatti a volte passavamo i pomeriggi a cucinare, lei di solito faceva sempre le Creeps, io inesperta in cucina, mi limitavo a prepare i panini.
Miley :" ciao ragazze!" esclamò una ragazza alta, dagli occhi azzurri e con un enorme sorriso.
Portava i capelli corti e sul biondo.
Summer si alzò per andarle incontro e presentarci.
Io :"Piacere, Elena!" dissi, stringendole la mano.
Miley :"piacere tutto mio!"
Era una ragazza molto simpatica e solare.
Passammo qualche ora in giro per il cortile della scuola a parlare, a scherzare e ridere su tutto.
Raccontavamo un pò della nostra vita, cosa ci piaceva fare, i nostri hobby, sport, gusti musicali ecc.
La cosa che piu mi faceva incuriosire è che lei era la ex di Travis, magari lo conosceva bene, compreso il suo carattere complicato.
Summer :"ragazze, io rientro un secondo a scuola che devo andare a comprarmi una bottiglietta d'acqua, voi aspettatemi qui!"
Miley :"va benissimo!"
Io :"restiamo qui!"
Summer :"faccio subito!"
Miley :"sta tranquilla!" esclamò.
Senza che io le dissi niente, Miley prese subito il discorso.
Miley :"cosa è successo stamattina?"
Io :"stamattina? in che senso?"
Miley :"mi hanno raccontato che tu e Travis avete litigato apertamente davanti a tutti.."
Io :"ah, si.."
Miley :"quindi lo conosci anche tu?"
Io annuii.
Io :"ma vorrei non averlo mai conosciuto, mi fa paura quel ragazzo"
Miley :"No.." rispose, ridendo.
Io la guardai senza capire.
Miley :"lui non è un ragazzo pericoloso o un bullo, nulla di tutto ciò. Solo che ha un carattere così, è testardo. Viene da un passato difficile, dove ha conosciuto in famiglia poco amore, e quindi ora si comporta così, da prepotente. Ma cosniglio a Summer di allontanarsi da lui.. perchè finirà per soffrire"
Io :"ecco! quello che cerco di dirle io!"
Miley :"noi ci siamo lasciati proprio a causa del suo carattere, poi lui è uno che ci prova sempre, ma quando si innamora farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole e a volte può essere così.."
Io :"immaginavo.."
Miley :"ma io preferisco solo esserli amico, perchè non riesco proprio a concepire il suo carattere, poi mi ha tradita diverse volte, ma lo fa con tutte. Poi noi due credo che già abbiamo capito quali sono le sue intenzioni in un rapporto, Summer se ne deve accorgere, e anche subito."
Io :"lo so.. ma non mi ascolta quando parlo di questo! O almeno, mi ascolta ma mi dice di stare tranquilla che a lei, lui non piace.. ma come faccio a stare tranquilla dopo quello che è successo?"
Miley :"Lo so, so quello che è successo la scorsa sera, è stato orribile, ma tipico di Travis."
Io :"ecco perchè non mi piace per niente quel ragazzo"
Miley :"ed ecco perchè Summer lo deve capire"
Io :"esatto"

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Capitolo 42
*** 42° capitolo ***


Quando Summer ci raggiunse, io e Miley cercammo di fare finta di niente, cambiando totalmente discorso.
Durante la sera, faticai a prendere sonno.
Summer :"Elena, hai finito di rigirarti continuamente sul letto?"
Io :"non ho sonno" dissi alzandomi.
Summer :"Elena sono le 2.00 pm di notte, lo vuoi capire che è tardi? dormi"
Io :"ma non ho sonno!" 
Sentivo una grande ansia e agitazione addosso. Ripensavo a Travis e a quanto potesse essere pericoloso, e inoltre Harry quella sera non mi chiamò.
E' vero che aveva un concerto ma per mezzanotte aveva finito. Erano le due di notte. Perchè non chiamava?
Summer :"guarda che lo so che è per Harry"
Io :"non è vero" dissi mentendo.
Summer :"El, avrà avuto sicuramente qualche contrattempo sta tranquilla, ti chiamerà domani"
Io :"sono in ansia! Cosa gli è successo?"
Summer :"io non lo so.." disse alzando le mani.
Io :"e nemmeno io! appunto sono in ansia!"
Continuavo a vagare per la stanza facendo avanti e indietro, sentivo tante piccole fitte attravesarmi il corpo, segno che ero troppo nervosa.
Continuavo a mordicchiarmi le unghie, o a giocare con le mie dita, mi sedetti sul divano, mi ritrovai con lo sguardo perso, forse dormivo in piedi, fissavo la parete scura senza capirne il motivo.
Guardavo sempre il mio cellulare, Harry non mi rispondeva neanche ai messaggi, mio fratello tantomeno.
Summer :"sei ancora sveglia?" mi chiese avvicinandosi a me.
Io annuii senza distogliere lo sguardo dalla mia parete.
Summer :"hai due occhiaie tremende, va a riposarti, ne hai bisogno"
Io :"Summer?" chiesi girandomi verso di lei con gli occhi gonfi mentre continuavo a mordicchiarmi il labbro inferiore.
Summer :"si?"
Io :"perchè nemmeno mio fratello risponde?"
Summer :"Ma saranno rimasti impegnati con i fan, non so.."
Io sospirai, raggiungendo la camera.
Summer :"ora provi a dormire un pò?"
Io :"ci provo" risposi io, buttandomi sul cuscino.
Summer :"brava, buonanotte!"
Io :"buonanotte"

4.30 pm.
Il piccolo display della sveglia sul comodino segnavano le 4.30 di notte.
Ero ancora sveglia.
Avevo dormito per circa due orette scarse.
Cercai di richiudere gli occhi, ma era complicato tenerli chiusi dato che mi si riaprivano automaticamente.
Non ce la facevo piu.
La lontananza mi stava uccidendo, e ora stavo anche in pensiero.
E se li fosse successo qualcosa?
non volevo neanche pensarci.
Scossi la testa per eliminare i brutti pensieri mentre mi dirigevo di nuovo in cucina.
Cercai qualcosa da mangiare, qualsiasi cosa.
Sentivo solo un grande vuoto dentro, dovevo colmarlo con qualcosa.
Aprii il piccolo frigo, trovai un pò di latte in bottiglia, lo presi, e prendendo una tazza facevo per versarlo prima che il mio sguardo cadesse su una tazzina di caffè che avevo lasciato l'altra sera che era certamente piu invitante.
Summer :"ancora sveglia? bere il caffè quando si è agitati non è il massimo, specialmente nel tuo caso" disse Summer, affacciandosi alla soglia della porta della cucina per poi avvicinarsi verso di me, togliendomi dalle mani la tazzina di caffè.
Io :"come mai sei sveglia?"
Summer :"così"
Io :"così?" chiesi sorpresa dalla sua risposta.
Summer :"okay, sono preoccupata per ehm.. per i tuoi stessi motivi" disse lei, grattandosi il capo.
Io :"anche tu sei preoccupata perchè i ragazzi non rispondono"
Summer si morse il labbro, c'era qualcosa che non voleva dire.
Io :"che succede?"
Summer :"è che sono in ansia anche io!"
Rimasimo per un pò ancora sveglie, prima di crollare entrambe sul divano.
Il giorno seguente avevamo la mattina libera così ne approfittammo per rilassarci.
In realtà ci svegliammo entrambe per le 10 di mattina a causa della nottata insonne.
Il nostro primo pensiero fu quello di accendere subito i nostri telefoni.
Anche se Summer cercava di nasconderlo, credo proprio che in realtà anche lei fosse in pensiero.
Dopo qualche secondo mi arrivarono un paio di messaggi.
Uno era da parte di Louis, uno da Liam.
Louis:" ciao sorellinaa! scusami se non ti ho risposto prima ma è successo un pò un casino e non ho visto il messaggio. Sta tranquilla, non ti abbiamo chiamata perchè c'è stato un contrattempo ma nulla di grave. A presto, Lou xx"
Lessi anche il messaggio di Liam :"Ciao Elena! Ti scrivo a nome di Harry, il nostro bus ieri sera ha avuto un contrattempo, si è bucata una ruota e siamo rimasti bloccati per alcune ore, Harry aveva il cellulare scarico così gli si è spento, ma sta tranquilla, stiamo tutti bene. xxx"
Sorrisi leggendo quei messaggi e corsi verso Summer per farglieli leggere.
Dopo aver fatto la nostra colazione al bar di Cambridge, sfiga volle che incontrammo proprio Travis circondato da altre tipe tutte rifatte.
Summer si avvicinò a lui per salutarlo e lui le prese la mano portandola piu lontano, fors perchè non voleva incontrarmi, ma Summer lo fermò portandoselo dietro per il braccio verso di me.
Io tentai di tenere lo sguardo girato dall'altro lato.
Summer :"ehi Elenaa!" urlò Summer.
Travis mi guardò, ci scambiammo solo degli sguardi senza dirci nulla, ma valevano certamente piu di mille parole che avremmo potuto dirci.
Travis :"Summer ti va se usciamo un pò?"
Summer :"certo! Elena ti va?"
Io :"io ehm.." dissi guardando Travis in difficoltà.
Travis :"oh no amore, senza di lei, solo con te"
Amore? cosa cavolo gli saltava per la mente? Guardai Summer arrossire imbarazzata.
Strinsi i pugni, tenendo le mani lungo i fianchi, cercando di rimanere calma, ma in quel momento avevo solo una grande voglia di dire tutto a Summer.
Volevo urlargli contro.
Contro Travis.
Non lo sopportavo, non sopportavo i suoi modi di fare, non sopportavo il fatto che lui stesse vicino a Summer.
Odiavo quella situazione, dovevo proteggere la mia migliore amica, ma non sapevo come fare. Non mi credeva quando le provavo a dire che tipo era Travis.
Speravo che almeno Miley potesse aiutarmi.
Lei che sapeva chi era in realtà Travis. Forse avrebbe trovato le parole giuste da dire a Summer.
Summer :"ma non può venire con noi?" chiese sbuffando a Travis.
Travis scosse il capo :"chiedo troppo se voglio trascorrere solo un pò di tempo con te? ti porto dove vuoi"
Summer :"Una passeggiata in giro per il centro può andare bene" disse sorridendo.
Io :"Allora Summer ti aspetto in stanza" Dissi la frase senza distogliere il mio sguardo accusatorio su Travis.
Travis :"perfetto"
Summer :"sicura?"
Io :"sicurissima, però sta attenta a lui"
Summer :"ma si! ma sta tranquilla! sempre con le stesse paranoie oh!" Rispose Summer con tono scocciato. Mi faceva male vederla così, lottare contro se stessa.
Io :"va bene.." dissi abbassando lo sguardo a salutando i due.
Summer :"ehi elena, sta tranquilla sul serio" mi disse Summer facendomi rigirare.
Sapevo che avrebbe fatto la cosa giusta.
Non avendo nulla da fare tornai nella mia camera giocando con una pallina da tennis che trovai per la stanza.
Non sapendo cosa altro fare, decisi di accendere lo stereo, misi la radio, trovai la canzone giusta, una canzone che mi faceva ricordare un pò il clima estivo, una di quelle canzoni che ti spinge a ballare.
Misi a tutto volume, cominciai a creare una coreografia sul momento, non sono mai stata brava con il ballo, ma mi piaceva. Amavo la musica.
Tenendo sempre la musica alta accesi il mio pc e controllai il mio profilo twitter.
Trovai delle foto in cui mi avevano menzionata.
Ero io sulla trave, durante le gare di ginnastica.
Mi mancava quello sport. Mi mancava 'volare' su quegli attrezzi, mi mancava una parte di me che avevo lasciato a Londra, ma adesso c'era l'altra parte nuova. Forse avrei potuto ricominciare tutto a Cambridge, non volevo abbandonare un lavoro che durava anni.
Era la mia passione. Come la musica.
Iniziai così a fare una lista, ecco cosa si può fare quando si è da soli.
Avrei voluto trovare un lavoro insieme a Summer, magari affittare qualche casa o rimanere in questa, ci avremmo pensato piu in là anche in base al nostro reddito.
Avrei voluto ricominciare la mia ginnastica, e magari frequentare qualche corso di ballo.
Ne avevo voglia.
Non lo avevo mai frequentato, ma perchè non iniziare ora?
Alla radio nominarono una delle mie canzoni preferite, ricominciai così a lavorare su una coreografia buttata giù sul momento.
La trascrissi su un foglio e quando la completai notai che si erano fatte già le due di pomeriggio.
Non avevo per niente fame, ma presi una mela tanto per non rimanere completamente a digiuno e per continuare a dedicarmi alla mia coreografia. Notai che mi stavo appassionando alla musica piu di quanto potessi credere.
Mentre continuavo a lavorare sul mio ballo, qualcuno bussò alla porta, pensavo fosse Summer, così subito l'accolsi raccontandole del mio nuovo hobby.
Io :"Summer! ho creato una coreografia, e.." mi bloccai quando alzando lo sguardo incontrai gli occhi di Matteo e il suo sorriso.
Matteo :"ciao, posso entrare?" mi chiese con voce dolce.
Io :"oh, si va bene"
Quando chiuse la porta della stanza mi chiese :"cos'è questa cosa della coreografia?" domandò incuriosito.
Io :"oh niente, una sciocchezza" dissi chiudendo lo stereo.
Matteo :"no, sul serio, voglio saperne di piu" disse sorridendomi.
Io :"ma niente, è che mi annoiavo così ho cercato qualcosa da fare!"
Matteo prese il foglio con gli appunti sulla mia coreografia che avevo lasciato sul tavolo.
Matteo :"forte! potremo provare a farla in due, magari potrebbe essere divertente!"
Io :"ti piace anche a te ballare?" chiesi a mia volta.
Matteo :"dire che mi piace è poco!"
Io :"veramente?" chiesi incuriosita sorridendo.
Matteo :"sul serio!" esclamò lui, alzandosi dalla sedia, prendendomi la mano e facendomi girare su me stessa.
Matteo :"allora ti va di provare?" chiese lui, senza però nemmeno attendere una mia risposta dato che riaccese lo stereo cambiando i vari canali in cerca della canzone giusta.
Appena la trovò mi guardò per chiedere una mia conferma.
Annuii pensando potesse essere la canzone giusta per la mia coreografia e insieme iniziammo a ballarla.
Li ci volle un pò per impararla e tra risate e scherzi, ci riuscì, e cambiammo anche qualche passo per perfezionarla un pò.
Ci divertimmo molto insieme, e il tempo sembrò volare in un attimo. Lo vedevo come un ottimo amico con cui condividere una stessa passione.
Durante la nostra prova finale del balletto, prima di cadere sfiniti e distrutti per le ore consecutive passate sulla musica, Matteo cambiò a sorpresa l'ultimo passo finale facendomi finire tra le sue braccia, poggiando le sue labbra sulle mie. Io rimasi impotente a tutto ciò, quasi paralizzata.
Mi baciò, facendomi rimanere stretta a lui, prima che la porta si aprisse.
Summer :"che sta succedendo?"

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Capitolo 43
*** 43° capitolo ***


Mi staccai automaticamente da Matteo. Mi sentivo le gambe tremare, come del resto anche le mie mani. 
Non doveva succedere, questo non doveva succedere.
Gurdai negli occhi Matteo, anche lui sembrava quasi stupito e meravigliato, del resto forse non se lo aspettava neanche lui, ma nei suoi occhi c'era una specie di scintilla di felicità, che nei miei mancava.
Summer :"allora? qualcuno vuole darmi una risposta?"
Io :"io non lo so" dissi balbettando, scuotendo le mani in aria.
Mi sentivo solo confusa, non riuscivo a darmi spiegazioni io stessa, figuriamoci a comunicarle.
Non sapevo piu che dire, ne cosa pensare. Sapevo solo che avevamo commesso un grosso sbaglio entrambi, anche se Matteo sembrava particolarmente soddisfatto, non si toglieva quel sorrisetto dalle labbra, e continuava a guardarmi attendendo una mia spiegazione che però non arrivò.
Matteo :"E' stata una cosa che insomma, non avevamo previsto" rispose lui, grattandosi la nuca imbarazzato.
Summer :"ma come è possibile!" esclamò, con voce ancora piu stupita e meravigliata.
Io :"ho bisogno di prendere un pò d'aria" dissi io, con lo sguardo basso, mentre mi allontanavo da quella stanza, Matteo fece per seguirmi ma io lo bloccai.
Io :"non farlo, non seguirmi"
Matteo indietreggiò.
Corsi lungo i corridoi sotto lo sguardo di tutti.
Potevo solo immaginare i pensieri svolazzare nella mente degli altri, del tipo :" che ha tanto da correre?" oppure :"e adesso che ha questa?"
Ma non me importava, ne avevo bisogno, dovevo scappare e restare da sola, dovevo riflettere sull'accaduto.
Uscii nel grande giardino, anche se all'inizio avevo optato per una passeggiata in città, ma era meglio rimanere sempre nei dintorni.
Io :"come è possibile? Come ho fatto a lasciarmi coinvolgere così? che razza di persona sono?" mi posi queste domande a me stessa, continuando a camminare avanti e indietro, era proprio una fortuna che a quell'ora quasi nessuno rimaneva fuori, sennò mi avrebbero preso tutti per una pazza che cammina irrequieta mentre parla da sola.
Ci mancava solo questo e avevamo messo la ciliegina sulla torta.
Ritornando ai miei pensieri, in quel momento mi sentivo letteralmente confusa.
Non capivo nemmeno il perchè Matteo avesse provato l'impulso di baciarmi, perchè sì, è stata una cosa fatta d'impulso, nessuno di noi due ci ha pensato.
Ed è stato questo il nostro errore.
Ma c'era un'altra cosa che era necessario notare, e che era di notevole importanza.
L'impulso di baciarmi l'ha provato Matteo.
Io ero innamorata di Harry, solo di lui.
Non sono riuscita nemmeno a controllare quella situazione, ma era stato Matteo a farlo.
Forse lui conosceva bene le sue intenzioni, forse aveva semplicemente frainteso tutto.
Io lo vedevo come un amico, niente di più e niente di meno.
Un amico e basta.
Ma io ero innamorata di un altro ragazzo, non di Matteo, e ora avevo commesso un enorme casino.
Cosa dovevo fare? Cosa dovevo dirgli? E soprattutto, come avrei dovuto spiegarglielo?
Rimasi lì a rifletterci ancora per molto, ero completamente persa dai miei pensieri quando sentii il mio telefono vibrare nella tasca della mia felpa.
Lo presi e vidi il numero di Summer.
Risposi alla chiamata:
Summer :"Elena si può sapere dove sei?"
Io :"sto qui.."
Summer :"ma qui dove? Ti sto cercando da mezz'ora! Dai Elena è tardi!"
Io :"adesso torno" dissi con voce flebile.
Summer :"tutto okay? Matteo mi ha spiegato un pò come stanno le cose.."
Io :"non so cosa ti ha detto, ma ti racconterò io appena torno"
Summer :"va bene, a dopo!"
Io :"a dopo Summer!"
Chiusa la chiamata mi alzai dalla panchina, chiudendo meglio la mia felpa, stringendola a me, incrociando le braccia per il freddo, mentre vedevo la comune nuvoletta uscire dalle mie labbra.
Sentivo il naso congelato, le dita neanche quasi le sentivo più, faceva veramente troppo freddo e in quel momento desideravo solo di trovarmi sotto le coperte con una bella cioccolata calda tra le mani.
Appena rientrai nella stanza di Cambridge, Summer subito mi accolse con due coperte pesantissime tra le mani.
Summer :"fa freddissimo fuori e tu sei uscita solo con una felpa addosso"
Mi disse la mia migliore amica mentre mi appoggiava le coperte sulle spalle.
Un brivido di freddo mi percorse il corpo.
Io :"hai ragione, si congela fuori"
Summer :" e ci credo! Ma questo significa solo una cosa!"
Io :"che sta iniziando l'inverno e di conseguenza anche i periodi di influenze e robe varie?"
Summer :"no"
Io :"che dobbiamo iniziare a metterci quei giacconi pesanti?"
Summer :"anche, ma no! Dai!"
Io :"rinuncio!" dissi ridendo, buttandomi sul divano stremata dalle forze.
Summer :"tra poco sarà Natale!"
Io :"ah! già è vero!"
Non ci avevo pensato, ma ora quel Natale sembrava così lontano, troppe cose erano cambiate dall'ultimo Natale.
Summer :"e sai cos'altro comporta questo?"
Io scossi la testa rinunciandoci con gli indovinelli.
Summer :"che verranno sicuramente i ragazzi a trovarci! non ti mancano?"
Io :"troppo... Ma sei sicura che verranno?"
Summer :"sicurissima! O almeno, il tuo Harry verrà sicuramente! Senti un pò, mi racconti invece bene la storia di Matteo?"
Mi domandò Summer, sedendosi accanto a me.
Io :"credo che Matteo provi qualcosa per me"
Summer :"Ma dai? Adesso l'hai capito?"
Io ammiccai un sorriso.
Io :"ma non è ricambiato" conclusi sospirando.
Summer :"Sei tanto innamorata di Harry vero?"
Io :"sì. E questo non cambierà mai, ma non so come farlo capire a Matteo, gli voglio bene e ho paura di rovinare la nostra amicizia.."
Summer :"dovresti parlargli, se lui ti vuole vermante bene, non se ne andrà, fidati. Gli amici restano sempre, nella buona e nella cattiva sorte"
Io :"lo so, tu hai ragione, ma sai come vanno a finire poi queste cose.."
Summer :"ehy, ti fidi di me?"
Io :"certo"
Summer :"bene, allora domani va da lui e parlargli"
Io annuii e risposi con un :"ci proverò"
Summer mi sorrise, alzandosi prendendo poi due tazze.
Io :"che fai?"
Summer :"preparo della cioccolata, so che ti va!"
Io :"come facevi a saperlo?" chiesi ridendo.
Summer :"ti conosco troppo bene! E poi con questo freddo chi è che la rifiuterebbe?"
Io :"giusto!"
Dopo pochi minuti Summer ritornò con le due tazze fumanti di cioccolata calda.
Appena sfiorai il bordo di una di esse, le mie dita di colpo si scongelarono, liberandosi da quel freddo.
Io :"e a te come è andata con Travis?"
Summer :"uh! molto bene!"
Io :"che avete fatto di bello?" chiesi incuriosita.
Summer :"una passeggiata qui nei dintorni e abbiamo parlato del piu e del meno, per conoscerci meglio e ti assicuro che è vermante troppo simpatico, ci piacciono persino le stesse cose! Non è bellissimo?"
Io :"si.." dissi incerta, guardandola un pò storto.
Non poteva essersi innamorata veramente di Travis!
Summer :"che succede?" mi chiese Summer, notando il mio sguardo.
Io :"niente, niente" risposi scuotendo la testa, dando un sorso alla mia cioccolata calda.
Conclusimo la giornata guardando un bel film alla televisione, con almeno una decina di coperte pesanti addosso, e i riscaldamenti accessi, vi posso assicurare che non avevo mai sentito tanto freddo in vita mia. 
Ma il solo pensiero che Harry potesse ritornare, di ritrovarmi di nuovo tra le sue braccia, mi faceva star bene.
Mi faceva tornare il sorriso, risentivo nelle mie orecchie la sua voce e rivedevo i suoi occhi, le sue fossette, il suo sorriso, mentre le mie dita si intrecciavano lentamente con le sue, fino a far incontrare le nostre labbra.
Mi mancava.
Mi mancava tutto di lui, ogni singola cosa. Ogni singolo momento passato con lui.
L'indomani avrei parlato con Matteo, dovevamo chiarire questa situazione.
Prima di addormentarmi parlai come sempre al telefono con Harry, ma decisi di non raccontargli nulla di ciò che era successo nel pomeriggio, era meglio non farlo stare troppo in pensiero o di farlo preoccupare senza motivo.
Avrei chiarito tutto, trovando le parole giuste, ma non sono una ragazza che si deve preparare prima un discorso perfetto.
Anzi, forse lo sono, ma tanto poi lo dimentico e faccio sempre di testa mia.
In realtà passo la notte a pensare a cosa dirgli, ma il giorno seguente dimentico tutto dico ciò che senso, tralasciando le 'giuste parole' che avevo trovato la sera prima, quelle non servivano piu a nulla.
Quando si vuole parlare con una persona, specialmente se le vuoi bene, non servono le parole giuste da dire, perchè ti capirà, e dirai tutto ciò che sentirai in quel momento.
Quindi trovo inutile preoccuparsi tanto su cosa dire o non dire, anzi, la paura c'è sempre ma beh, si devono dire le cose che si sentono, e con Matteo sarei stata piu che sincera.
Così, rassicurata da questi pensieri chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal sonno.
Il giorno seguente fui svegliata dalle urla di Summer.
Io :"Summer, che succede?"
Summer :"ELEEENAA!" ripetè il mio nome.
Io :"Summer, che succede?" chiesi a mia volta, strofinandomi gli occhi, ancora assonnata.
Summer :"devi assolutamente venire qui in cucina!"
Incuriosita mi diressi verso la cucina.
Vidi un mazzo di rose e fiori di vario tipo con un bigliettino.
Io :"e questi?" chiesi con un sorriso.
Summer :"io non lo so! stamattina come mi sono svegliata ho aperto la porta dell'ingresso e ho trovato questi fiori con su scritto c'era anche questo bigliettino, ma non l'ho aperto perchè è roba tua!" disse indicandolo.
Io mi avvicinai verso il mazzo di fiori e presi il bigliettino.
Summer :"su dai!! leggi che sono curiosa!"
Intenta ad aprire il biglettino, chiesi a Summer :"secondo te di chi saranno?"
Summer scrollò le spalle.
Summer :"non ne ho idea.. Harry?"
Io :"mmh, non penso.. è impegnato con tutti quei concerti.."
Summer :"beh apri e lo scopriremo!" esclamò presa dall'ansia avvicinandosi a me.
Incominciai a leggere tra le riga di quel bigliettino, e diceva: .
Guardai Summer.
Ci capivamo tramite un solo sguardo e anche se quella persona non si era firmata ci venne subito un sospetto.
Io :"pensi che sia lui?"
Summer :"l'ho pensato anche io, ma potrebbe essere anche Harry.."
Io :"dici?"
Summer :"Prova a chiamarlo e vedi che ti dice?"
Io :"e se non è lui?"
Summer :"non fa nulla!"
Io :"e poi ci faccio la figura del cavolo!"
Summer :"oh, ma avanti!"
Io :"e nel caso non capisse, come glielo spiego che ho ricevuto questi fiori?"
Summer :"mica devi dirglielo! lo chiami e vedi che ti dice, se è lui, subito chiederà se ti è arrivato qualcosa!"
Io :"ora provo" risposi prendendo il mio telefono e cercando nella rubrica Harry.
Attesi una sua risposta con ansia. Speravo fosse stato lui.
Harry :"amore!" esclamò con voce assonnata anche lui.
Io :"ehi, ti ho svegliato?"
Harry :"oh nono, figurati! Dimmi tutto! E' successo qualcosa?" 
Io :"oh no! tranquillo!"
Harry :"hai ricevuto qualcosa oggi?" mi chiese con voce dolce e allegra.
Io tirai un sospiro di sollievo facendo un cenno a Summer.
Io :"si!! grazie mille Harry, ti amo Styles. Però la prossima volta metti la tua firma!" dissi ridendo.
Harry :"ti amo anche io. E la firma l'ho messa!" rispose, anche lui ridendo.
Io :"davvero? ma che sbadata! non l'avevo vistaa!"
Harry :"lo capisco, stava proprio sotto a tutta la lettera, quindi magari non te ne sei accorta, controlla meglio!"
Io :"lo farò! grazie mille ancora, Styles!" 
Harry :"e di cosa, figurati! ora vado che tra poco ho le prove con i ragazzi per il concerto di stasera, a dopo piccola"
Io :"a dopo Styles" dissi a mia volta, richiudendo la chiamata.
Io :"Summer, mi passi il bigliettino?"
Summer :"E' stato Harry quindi?"
Io :"si!" risposi sorridendo.
Rilessi attentamente il bigliettino, ma lì c'era scritta solo una frase, non era una lettera come mi aveva detto Harry, e lo ricontrollai più volte, rigirandolo tra le mie mani, ma non trovavo scritto il suo nome da nessuna parte.
Non era possibile.
Summer :"che cerchi?" mi chiese incuriosita.
Io :"la sua firma, dice di averla messa"
Summer :"fa vedere" disse prendendo il bigliettino.
Anche lei lo ricontrollò meglio, ma niente da fare. La firma non c'era.
Io :"quindi, o la firma ha dimenticato a metterla, o.."
Summer :"o questo non è da parte di Harry" disse concludendo la mia frase.
Poco dopo bussarono la porta e andai ad aprire.
C'era un postino con il braccio proteso davanti a me, mentre reggeva una bianca busta.
X :"Elena Tomlinson?"
Io :"sì, sono io"
X :"questa è per lei" rispose lasciandomi tra le mani la busta che reggeva.
La presi, e lo ringraziai, prima di richiudere la porta.
Summer :"e questa di chi è?"
Aprii la busta, e trovai una lettera.
Riconobbi la scrittura, era quella del mio Harry.
Ripeteva continuamente quando li mancassi.
Nella lettera diceva che una di quelle sere mi avrebbe dovuto dire una cosa importante, una piccola sorpresa. Così la definiva.
Lasciai che i miei sentimenti e emozioni prendessero il sopravvento su di me, le lacrime mi rigavano le guancia, sentivo il cuore battermi a mille.
Avrei riletto quelle sue frasi fino all'infinito.
C'era la sua firma alla fine < Tuo Harry xx >
Summer mi abbracciò ma mi sussurrò all'orecchio :"se questa è la sua lettera, di chi sono quei fiori?".
Io e Summer ci guardammo e insieme nominammo :"Matteo."
Io :"nono, devo parlarlgli assolutamente, ma così si complica tutto!" dissi in preda all'ansia.
Summer :"Elena calma! Magari non è nemmeno lui!"
Io :" e chi?"
Summer :"quel ragazzo che veniva a scuola nostra, ora mi sfugge il nome, ma comunque quello che ti faceva la corte! E fidati, si notava a mille chilometri!"
Io :"ma è successo almeno 2 anni fa!"
Summer :"e adesso ha deciso di dichiararsi!"
Io :"ma se non l'ha fatto in due anni!"
Summer :"oh, non è mai troppo tardi!"
Io :"sa benissimo che sono sempre stata innamorata di Harry, mi conosce da una vita, e fidati, lo sa"
Summer :"ma può essere chiunque!"
Sospirai confusa.
Io :"vado a fare colazione, vuoi venire?"
Summer :"io già l'ho fatta! avevo troppa fame!" rispose ridendo, poi concluse la frase :"ti aspetto qui!"
Io :"va bene, allora ritorno tra poco!"
Summer :"a dopo!" disse salutandomi con un cenno di mano.
Uscita dalla stanza, mi diressi verso il bar, centro di ritrovo di tutti gli studenti di Cambridge.
Presi del cappuccino, e mi andai a sedere su uno dei tanti tavolini.
Mentre sorseggiavo la mia colazione, notai che qualcuno si stava sedendo davanti a me.
Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi di Matteo.
*oh cavolo* pensai.
Matteo :"ciao!" mi disse sorridendo.
Io :"ehi" risposi, tenendo gli occhi fissi sulla mia tazza.
Adesso arrivava il difficile, non sapevo che fare e come fare, ancora.
Matteo :"ti sono piaciuti i fiori?" continuò a dire con voce dolce e curiosa, con un piccolo sorriso sulle labbra.
A quelle parole un brivido mi percosse la schiena, ecco, lo sapevo. I fiori erano da parte sua.
In quel momento la mia mente stava per scoppiare, pensava di tutto e di più, tutte le parole che mi stavo preparando a dirgli si mischiarono tra di loro, lasciandomi in uno stato confusionale, totalmente.
Rimasi a fissarlo con gli occhi sbarrati.
Matteo :"ehi.. è tutto apposto?" mi chiese avvicinandosi ancora di più al mio viso, cercando di prendere la mia mano che ritrassi subito, allontanandomi da lui e poggiandomi sullo schienale della sedia.
Mi guardò stranito, e come biasimarlo.
Non sapevo neanche io come mi stavo comportando in quel momento.
Io :"Matteo, ho bisogno di parlarti" dissi, facendo un bel respiro e riavvicinandomi di più a lui.
Matteo :"che succede?" chiese irrigidendosi dall'ansia.
Matteo :"anzi, prima che tu possa dire qualcosa, ci terrei a dirti io un'altra cosa".
Io :"certo, dimmi"
Matteo :"Ti amo, Elena"
Mi si bloccò il respiro.
Ecco. 
Lo sapevo.
Ero nei guai.
Ma dovevo dirglielo.
Io :"Io ti voglio bene, Matteo"
Matteo si allontanò di colpo da me, vidi i suoi occhi diventare sempre più lucidi, il suo labbro tremava appena.
Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai a lui.
Poggiai una mano sulla sua spalla.
Anche lui si alzò abbracciandomi.
Lo riabbracciai anche io.
Matteo :"quindi, tu non provi gli stessi sentimenti che provo io verso di te, giusto?"
Io :"giusto.." Le cose stavano diventando più difficili di quanto pensassi, non immaginavo che l'avrebbe presa così male.
Matteo annuii deluso e distrutto.
Matteo :"scusami, scusami, sul serio. Ho frainteso tutto, scusami"
Io :"smettila di scusarti, non è colpa tua"
Matteo :"di cosa volevi parlarmi?"
Io :"tu sei una persona fantastica, sul serio, e so anche che ti voglio bene, ma ecco, io ti vedo solo come un amico perchè io sono già innamorata, anche tanto, di un'altra persona, e te ne avevo parlato di Harry. Lui beh è il ragazzo che amo, ti prego capiscimi. Io ti voglio sul serio molto bene, sei importante e non voglio perderti. Non voglio che la nostra amicizia si rovini, ti prego."
Matteo :"non voglio neanche io perdere la nostra amicizia, non voglio perdere te. E se ami lui, io lo accetterò. Certo farà un pò male dato che io mi sono sul serio innamorato di te, ma è andata così, non è colpa tua, lo capisco, sul serio."
Io :"grazie mille" dissi tirando un sospiro di sollievo. Mi sentivo più 'libera' senza ancora quel peso addosso.
Finalmente tutto si era risolto per il meglio.
Io :"amici come prima?"
Matteo :"amici come prima" rispose lui sorridendomi, dandomi poi un altro abbraccio.
Dopo aver salutato Matteo, andai subito da Summer per raccontarle tutto.
Io :"ce l'ho fatta!"
Summer :"con Matteo?"
Io :"si! l'ho incontrato e gli ho detto tutta la verità sui miei sentimenti"
Summer :"e lui come l'ha presa?"
Io :"insomma.. però nessuno di noi vuole rovinare la nostra amicizia"
Summer :"giusto!"
Io :"e poi sai un'altra cosa?"
Summer :"dimmi!"
Io :"era stato lui a inviarmi i fiori, questo inzialmente ha complicato le cose, avevo paura di non so, deluderlo troppo, ma prima o poi glielo avrei dovuto dire"
Summer :"no! Hai fatto bene invece! E l'importabte e che ha capito come stanno veramente le cose" 
Io :"giusto"
Summer :"però adesso dobbiamo andare a lezione quindi preparati!"
Io :"certo! Arrivo subito!" dissi andando verso il bagno per prepararmi e vestirmi.
Per tutta la giornata non feci altro che pensare alla sopresa di Harry.
Attesi con ansia la sera per risentirlo, e per ringraziarlo ancora per la lettera.
Ero sul serio troppo ansiosa, e il tempo sembrava quasi non passare mai.
Summer :"poco in ansia eh?" disse ironica portando uno scatolone di pizza sul tavolo.
Erano le nove di sera.
Io :"sono troppo ansiosa per la sorpresa di cui mi ha parlato Harry nella lettera!"
Summer :"ehi Elena, sta tranquilla dai!"
Io :"ma lo sai come sono fatta! Poi sto con il pensiero per tutto il giorno!"
Summer :"eh lo so! E lo sa anche Harry! Ecco perchè te l'ha voluto comunicare prima, così da rendere la sorpresa ancora piu speciale che compenserà sicuramente tutta la tua ansia che hai provato per tutto il giorno!"
Io :"ma quando chiama?!" chiesi ansiosa continuando a fissare il telefono, dando un'altro morso alla pizza.
Summer :"tra un pò! a quest'ora stanno facendo sicuramente qualche concerto!"
Io :"ma io non ce la faccio piu ad aspettare!"
Summer :"eheh, si deve imparare ad avere pazienza nella vita!"

Io :"ma io non ce l'ho!" dissi in preda alla troppa ansia che mi si era accumulata durante tutto l'arco della giornata.
Summer :"anche se personalmente anche io sono troppo curiosa per la sorpresa!"
Io :"ecco!! Allora puoi capirmi!"
Summer :"ma io ti capisco! Solo che bisogna avere pazienza nella vita!!"
Rimasimo per qualche secondo in silenzio fissando entrambe il cellulare sul tavolo accanto alle pizze.
Summer :"okay, quando cavolo si decide di chiamare questo?!"
Io :"non ne ho idea!"
Neanche un secondo dopo che finì di dire la mia frase, che sentimmo la suoneria del mio cellulare.
Era Harry.

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Capitolo 44
*** 44° capitolo ***


Risposi alla chiamata, e sentii la voce roca di Harry chiamare il mio nome.
Io :"Harry, dimmi tutto" dissi io, cercando di mantenermi il piu calma possibile.
Harry :"sai che giorno è oggi?"
Io :"sì certo, il 1° Dicembre, perchè?"
Harry :"no, così. Per sapere"
Io :"ma mi prendi in giro?" chiesi ridendo.
Harry :"no è che ehm, con tutti questi concerti e, ehm impegni, ho dimenticato che giorno fosse oggi" 
Aveva però la voce di chi mentiva.
Io :"capita dai!"
Harry :"E un'altra cosa, quanti giorni mancano a Natale?"
Io :"24! Se oggi è uno!" Certo che quel ragazzo stava male a volte!
Harry :"tieni a mente questa data"
Io :"ehm, va bene..!" dissi con un pò di esitazione.
Harry :"anzi, fa il conto alla rovescia"
Io :"perchè?" 
Harry :"così non ti dimenticherai mai quanti giorni mancano per Natale!"
Io :"Harry, non ti seguo. Perchè temi che possa dimenticarmi quanti giorni mancano a Natale? E poi senza offesa, sei tu quello che non si ricordava ne la data di oggi e ne quanti giorni mancassero a Natale, quindi è a te che servirebbe un bel conto alla rovescia!"
Harry rise, poi continuò :"no fidati, tu fallo e basta"
Io :"certo che sei proprio strano qualche volta!"
Harry :"lo so, ma adesso pensa solo a Natale!"
Io :"umh, va beene.."
Harry :"ora devo andare, notte El!"
Io :"notte Haz!"
Finimmo così la nostra breve conversazione, mi girai poi verso Summer che aveva sentito tutto, nessuna dei due ci capiva niente.
Ma la cosa piu bella è che passammo tutta la notte a discutere sull'accaduto.
Summer :"secondo me c'è sotto qualcosa! Cioè, si che quel ragazzo avrà pure qualche rotella fuori posto, ma un pò di logica tutti noi la seguiamo!"
Io :"Ma cosa c'entrava chiedermi che giorno fosse oggi?"
Summer :"per il conto alla rovescia stupida!"
Io :"ma per cosa?"
Summer :"Natale Elenaa!" rispose la mia migliore amica con voce esasperata.
Io :"Ma io già sapevo che per Natale ci volevano 24 giorni! Se oggi è uno!"
Summer :"beh, forse 24 giorni d'attesa"
Io :"e per cosa?"
Summer :"forse per un suo regalo speciale, per la sua sorpresa di cui parlava nella lettera!"
Io :"dici?"
Summer :"Non ci trovo altra spiegazione!"
Io :"oddio, quindi mancano 24 giorni e chissà per cosa!" Esultai io, in prenda all'ansia, di nuovo.
Summer :"ora però non stare 24 giorni con l'ansia!"
Io :"ma 24 giorni sono tanti!"
Summer :"eh! si deve avere pazienza nella vita!"
Io :"ma zitta che neanche tu ce la faresti!!" risposi ironica, scoppiando dal ridere.
Summer :"sei una stupida! Ma ti voglio bene lo stesso lo sai!" dicendo questo mi lanciò un cuscino addosso, e ricambiai anche io al suo gesto laciandogliene uno a mia volta.
Continuammo così, tra risate e scherzi, la serata. 
Poi crollammo entrambe nel sonno.

La mattina seguente incontrammo Miley nel cortile della scuola che parlava con Travis, piu che parlare gli urlava contro.
Io e Summer ci fermammo ad osservare, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Miley :"Allontanati da lei! non torcele un pelo! Vattene via!"
Travis :"non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare, hai capito?"
Miley :"Prova a toccarla e io, io non rispondo delle mie azioni, Travis."
Travis :"ooh, guarda! Sto tremando dalla paura! Ma smettila!"
Miley :"prometti solo che non le farai del male, che non la farai soffrire"
Travis :"Dovresti saperlo che io non prometto mai niente!"
Miley :"Allora vattene via e allontanati da lei!"
Travis :"ma che sei gelosa?"
Miley :"io gelosa? Ma fammi il piacere! Ho capito che razza di persona sei, un menefreghista! Fai solo ciò che ti pare con tutti! non te ne importa niente di nessuno in realtà! E poi di colpo farai soffrire le tue 'vittime', e io dovrei essere gelosa di uno come te? Di uno che mi ha fatto passare notti insonne, di uno che mi ha portato solo tristezza e apparente felicità? Anzi illusioni Travis! Sono state solo tutte delle illusioni!" Urlò Miley con tutta la voce che aveva, spintonando il ragazzo.
Summer gli fissava impietrita.
Travis :"che ti sia chiara una cosa, io da lei non mi allontano!"
Miley :"io non so se ti sei veramente innamorato o non so cosa, ma so cosa è successo quella sera alla festa, e questo mi basta per capire le tue intenzioni!"
Travis :"tu non sai un bel niente di me e delle mie intenzioni, quindi evita di fare sceneggiate del genere per favore!"
Miley :"Sceneggiate? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?"
Travis :"Ooh, me ne rendo conto benissimo! Sei solo una gelosa che tenta di farmi allontanare da Summer ma scordatelo! non ci riuscirai!"
Miley :"io non voglio questo Travis! Io non voglio che tu non sia felice! Però mi da fastidio il tuo comportamento verso le ragazze e io a Summer voglio bene e non voglio che tu le faccia del male come hai fatto con me, lo capisci questo?"
Travis :"non le farò niente, sei contenta ora?"
Miley annuii, non togliendo lo sguardo però dai suoi occhi.
Travis :"e ora lasciami in pace"
Miley :"sta attento a quello che fai"
Travis :"senti, smettila di minacciarmi, mi da fastidio!" Disse Travis di colpo, dopo qualche secondo di silenzio tra i due, avventandosi su Miley, spingendo anche lei.
Summer ed io senza pensarci due volte ci avventammo sui due ragazzi, Summer cercò di allontanare Travis, io Miley.
Io :"calma ragazzi!"
Miley :"Calma? con quello?" disse indicando Travis.
Travis :"Lasciami in pace!"
Summer :"Miley perchè l'hai attaccato così?"
Miley :"Summer ti prego capiscimi! L'ho fatto per proteggerti! Ora puoi renderti conto di che persona hai davanti!"
Travis :"non darle ascolto Summer"
Summer guardò prima Miley, poi Travis.
Io :"Summer ragiona, hai sentito anche tu la loro conversazione!"
Travis :"Summer, dì alla tua amichetta di stare zitta, si vede che sono solo gelose e cercando di fare di tutto pur di separarci, ma tu non lo permetterai vero?"
Summer :"io.. io non so a chi credere adesso"
Io :"Summer!" la richiamai, quasi implorandola di sentirci. Lo stavamo facendo per lei, volevamo solo proteggerla, ma Travis è abile nel parlare, lui sa come dissuadere le persone, ecco la sua arma segreta, oltre il suo fascino ovviamente.
Ma con me non attaccava, Miley aveva già vissuto questa esperienza, glielo si leggeva negli occhi che voleva solo proteggere Summer, non avrebbe avuto altri interessi nell'attaccare Travis dato che ormai praticamente non si sopportavano più a vicenda.
Travis :"Summer, ti prego, dammi ascolto, lo sai che ti amo"
A quelle parole incominciò a salirmi una tale rabbai dentro, che quasi diventavo rossa. 'Ti amo'? ma scherziamo vero? Si sono conosciuti anche da poco tempo e già dice questo?
Summer :"travis, non lo so, lasciatemi pensare tutti da sola, perfavore!" Disse Summer allontanandosi dalla presa di Travis.
Travis cercò di seguirla, mentre io ero intenta a fermare Travis, non volevo che le stasse accanto ancora.
Ma Miley mi bloccò.
Miley :"Summer farà la scelta giusta, ne sono sicura, tu lascia stare per il momento"
Io :"Ho paura che creda a quel falso!" Ormai ero in preda alla rabbia.
Miley scosse la testa.
Miley :"spero che non succeda, o altrimenti si ritroverà nei casini"
Io :"eh lo so! Ma Travis è proprio bravo con le parole"
Miley :"Lo so, è questa la sua 'arma segreta', strega tutte, poi le fa soffrire"
Io :"ma cosa fa lui di preciso per far soffrire?"
Miley :"le usa Elena. Non è veramente innamorato, ha solo uno scopo e entrambe ci siamo capite. Poi sta con piu persone completamente a volte, come è successo con me, ecco perchè ci siamo lasciati. Io l'ho beccato con altre due ragazze in un pub, e non solo una volta. Mi ha fatta stare malissimo, e non voglio che Summer passi la mia stessa situazine."
Io :"neanche io voglio".

Nel pomeriggio non vidi per niente Summer.
A pranzo neanche.
Non si presentò alle lezioni, non rispondeva al telefono.
Avrei controllato a casa dopo le lezioni imminenti, mi stava facendo preoccupare. 
Incontrai Travis a lezione solo una volta, ma non mi diede notizie di Summer.
Matteo e Miley sono stati tutto il tempo con me.
Anche Matteo mi parlò del carattere di Travis che piu di noi lo conosceva.
E confermò ciò che aveva già capito Miley.
Summer non era al sicuro con lui.
E dovevamo aiutarla a superare questa situazione, ma anche io conoscevo molto bene il carattere di Summer, e non sarebbe stato facile.
Ma lei è anche una persona che usa la testa in ciò che fa.
Lei sa distinguere le cose giuste da quelle sbagliate, ma l'amore si sà, fa fare sempre brutti scherzi, poi quando ci si mette anche un ragazzo come Travis è come trovarsi in una fossa e non avere nulla per arrampicarsi sulle rocce per uscirne.
Ma Summer aveva noi, l'avremmo aiutata, lei però doveva solo accettare i nostri consigli e aiuto, darci retta, sperando che Travis non le avesse già fatto il lavaggio del cervello con i suoi discorsi e con la sua bellezza che attraerebbe chiunque.

Verso sera, finite le lezioni tornai a casa, aspettandomi di vedere Summer.
Ma di lei non c'era traccia.
Non aveva lasciato neanche un bigliettino, niente.
Non sapevo dov'era, provai a chiamare Miley, Matteo, varie volte Travis e Summer.
A rispondermi furono solo Miley e Matteo che erano preoccupati anche loro, mentre Travis mi chiuse un paio di volte il telefono dopo due squilli.
Era chiaro che adesso stavano insieme.
Ma non era da Summer sparire così.
Vagavo per la stanza sempre piu irrequieta, cercando delle possibili risposte.
Suonarono alla porta, ero sicura che fosse Summer e già avevo pronta la mia bella strigliata, dopo averla abbracciata ovviamente, con tutta l'ansia che mi aveva fatto prendere!
Ma a mia sorpresa non era lei.
Erano Matteo e Miley.
Matteo :"dobbiamo andare a cercarli"
Io :"cercarli? quindi anche tu pensi che Summer stia in compagnia di Travis?" chiesi preoccupata.
Matteo :"Sì. Sono scomparsi tutti e due, è l'unica spiegazione logica."
Miley :"spero solo che Summer non si sia fatta condizionare da Travis. Lo spero."
Io :"Appena vedo quel Travis io, io.."
Matteo :"sta tranquilla, li troveremo e tutto sarà come prima"
Senza nemmeno rispondere, presi la mia giacca dall'appendiabiti accanto alla porta d'ingresso e corsi con Matteo e Miley lungo i corridoi alla ricerca di Summer e Travis.
Chiedemmo a tutti coloro che ci capitavano davanti se avevano per caso visto Summer o Travis, tanto erano conosciuti in quella scuola, sapevano chi erano. Ma nessuno gli aveva visti.
Solo una ragazza ci diede queste informazioni :"gli ho visti passare per il giardino e uscire dal cancello principale, poi non gli ho più visti". Queste furono le sue parole e furono sufficienti per capire cosa fosse successo e la conferma dei nostri pensieri.
Summer aveva deciso di seguire Travis.
In quel momento non riuscivo piu a controllarmi, nessuno di noi ci riusciva.
Ringraziammo quella ragazza, e poi corsimo verso il giardino. Tanto prima o poi sarebbero dovuti rientrare per quel cancello!
Travis le aveva sicuramente fatto il lavaggio del cervello, ora solo noi potevamo intervenire e cercare di farla ragionare, non c'era altro modo, ma ce l'avremmo messa tutta.
Propri anche di cercarli per la città ma tanto sarebbe stato inutile, non gli avremmo trovati poi così facilmente, mentre se aspettavamo lì, prima o poi per forza gli avremmo visti. 
Passò qualche ora, intanto noi stavamo seduti sull'erba sotto un grande albero, a discutere su questa storia. A parlare di Travis e di ciò che aveva commesso nel passato, ma poi cercammo di cambiare i nostri discorsi.
Cercammo di parlare di qualcosa che ci permettesse di non pensare all'accaduto, ma intanto l'ansia e la paura salivano ogni minuto di più, di Summer e Travis non c'era ancora nemmeno l'ombra.
Era quasi mezzanotte, e Matteo e Miley tornarono indietro esausti. Io decisi di rimanere, ma entrambi mi chiesero se potevo dare loro tutte le informazioni appena i due ragazzi si fossero fatti vivi, ovviamente accettai.
Avevo troppa paura. Il tempo passava, Summer continuava a non rispondere, Travis stessa cosa.
Quella situazione mi stava distruggendo, avevo sul serio troppa paura.
Passò circa una mezz'oretta prima ch due ombre avvicinarsi.

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Capitolo 45
*** 45° capitolo ***


Mi alzai dall'erba su cui mi ero seduta, per osservare meglio le due ombre avvicinarsi e per riconoscerne meglio i volti.
Gli alberi che mi circondavano facevano da 'barriera', quindi mi era difficile riconoscere le due ombre illuminate solo da una fioca luce del lampione più vicino.
Mi avvicinai un pò di piu, nel modo piu silenzioso possibile, così da non farmi sentire.
Man mano che le ombre si avvicinavano, si sentivano anche le voci, e questo fu utile per farmi capire chi fossero.
Sentivo la risata di Summer e la voce di Travis.
Erano loro.
Tirai un sospiro di sollievo nell'averli ritrovati, ma sapendo che Summer si trovava in sua compagnia, non mi faceva pensare molto bene.
Mi stavo preparando nella mente già la prima ramanzina che avrei potuto farle, per lo spavento che mi aveva fatto prendere, ma appena si avvicinarono di piu a me, io non feci altro che correrle addosso, per abbracciarla.
Summer :"ehy ehy! che succede?" chiese stranita dalla mia faccia preoccupata ma allo stesso tempo felice.
Io :"mi hai fatta stare in pensiero Summer! Ma perchè sei sparita così, da un momento all'altro, senza nemmeno darmi un avviso?"
Travis :"non è che deve dirti ogni cosa che fa, saranno pur fatti suoi."
Il suo modo arrogante con cui si rivolgeva a me mi faceva salire il nervoso, ma cercai di controllarmi facendo un respiro profondo e rispondendogli nel modo piu educato possibile, o almeno quasi. 
Io :"Brutto imbecille che non sei altro! Ma ti sembra giusta la cosa che hai fatto? Te la sei portata via in questo modo senza nemmeno avvisare? e ora pretendi pure che io mi faccia i fatti miei?"
Travis :"intanto ti calmi, e poi lei non deve dare spiegazioni a te di ciò che fa!"
Io lo guardai tesa, mentre Summer prese in mano la situazione.
Summer :"Elena, ho sbagliato a non avvisarti, e mi dispiace se tu sei preoccupata per me, sul serio, non erano queste le mie intenzioni, tu non c'entravi niente, avevo solo bisogno di avere un pò piu di tempo per pensare da sola. Tutto qui. E tu Travis evita di reagire così, almeno evitalo con lei"
Travis :"ma le dai anche ragione?"
Summer :"sono io che ho sbagliato a non avvisare nessuno"
Travis :"non dovevi avvisare nessuno"
Summer :"non posso di certo sparire così, da un momento all'altro Travis."
Travis :"ma per stare con me, non stavi da sola."
Mentre parlavano si avvicinavano sempre di piu, mentre Travis prese il mento di Summer alzandolo vero di sè, lei gli sorrise, prima di avvicinare le sue labbra a quelle di Travis.
Ecco, tutto ciò che mi auguravo non succedesse era successo.
E non sembrava di certo il loro primo bacio di quella mattinata dato che era uno abbastanza naturale.
Summer aveva preso la sua decisione: stare con Travis.
E la cosa peggiore, è che si era innamorata di un ragazzo che in realtà non era quello che conosceva lei.
Dai racconti di Miley, e da quelli di Matteo, Travis non era chi diceva di essere e Summer si era fatta ingannare da lui.
Feci alcuni colpi di tosse per aspettare che i due si allontanassero, ma sembravano non sentirmi. Erano persi nel loro bacio che a me sembrava durare un'eternità.
Non sopportavo che Travis stesse così vicino alla mia migliore amica, perchè lei ora era in pericolo e io mi sentivo la prima responsabile di tutto.
Non avrei mai dovuto permettere che si scambiassero i numeri dopo così poco tempo, che iniziassero a frequentarsi. 
No, in realtà io non ero nessuno per decidere al posto suo, ma volevo il meglio per lei. 
Non volevo vederla in pericolo.
E ogni volta che era con Travis, lei lo era.
Sentivo gli occhi gonfi, nella mente avevo così tante cose da dire, ma non riuscivo a pronunciare parola.
Decisi così di andarmene dentro.
Avrei aspettato che Summer fosse tornata in stanza, e poi le avrei parlato, senza avere gli occhi di Travis che mi trafiggevano ad ogni suo sguardo.

Appena rientrai in camera, chiusi con rabbia la porta che emise un assordante rumore, per poi buttarmi sul letto e ricoprirmi con le coperte fino al naso.
Mi sentivo distrutta da quella situazione, stavo male per non essere riuscita a salvare Summer, non sapevo come farle cambiare idea, come farle aprire gli occhi.
Ormai ogni tentativo sarebbe risultato inutile, lei aveva già preso la sua decisione e io non potevo fare piu niente, non ero nulla in confronto alla sua coscienza.
Però non avrei mai lasciato che Travis le facesse del male.
Ma per il suo bene, avrei dovuto mostrarmi felice ai suoi discorsi mentre avrebbe parlato di Travis, forse era un suo modo per dimenticare Zayn e questo era comprensibile.
Ma perchè doveva riprovarci proprio con Travis? Perchè proprio con lui?
Sentii la porta della stanza chiudersi violentemente, e il suono che produsse mi fece sobbalzare sul letto.
Alzai lo sguardo verso Summer che era appena rientrata.
Summer :"Perchè te ne sei andata?"
Io :"non ce la facevo, scusami"
Summer :"a fare cosa?"
Io :"ero stanca"
Summer :"ma meno cavolate! Dimmi cosa cavolo hai!"
Io :"Non mi piace Travis, va bene? non voglio che lui ti stia vicino!"
Summer :"Elena, è la mia vita, decido io con chi stare"
Io :"lo so! Non ti sto dicendo con chi stare, ma dovresti prima conoscere meglio Travis"
Summer :"già l'ho conosciuto"
Io :"Allora perchè non ti rendi conto di che persona è?"
Summer :"non è chi voi credete"
Io :"Summer ti prego, ragiona! Anche Miley che ha vissuto la tua stessa esperienza può dirtelo! Perchè non ci ascolti?"
Summer :"Perchè Travis non è il ragazzo che descrivete voi! Lui è dolce, buono e sensibile. Lui non è quel tipo di ragazzo che si fa tutte, non è chi credete."
Io :"allora come spieghi la storia di Miley?"
Summer :"non lo so!"
Io :"appunto"
Summer :"lasciami sbagliare se sto sbagliando" mi disse lei, con voce piu calma.
Io :"Summer.."
Summer :"da quando siamo nate che cerchi sempre di non farmi commettere errori, e io ti ringrazio per questo, però ti prego, Travis è veramente importante per me"
Io :"Lo so perchè lui lo è"
Summer :"Per Zayn? No Elena, con lui le cose non stavano andando bene, e io, io credo di non volerlo, ha sbagliato, abbiamo sbagliato entrambi forse, ma non mi, non mi manca.." Le tremò la voce mentre pronunciava quelle ultime parole.
Io :"Non voglio che tu sia in pericolo, se ti dovesse succedere qualcosa io non so che farei"
Summer :"El, non mi succederà nulla" 
Io :"starai attenta con lui?"
Summer :"certo, grazie mille per tutto"
Io :"per cosa?"
Summer :"anche questa volta hai cercato di proteggermi e ti ringrazio, però adesso lasciami sbagliare"
Io :"potrebbe essere l'errore piu grande quello che stai per commettere e io ho paura"
Summer :"ma almeno mi insegnerà qualcosa"
Io :"Summer ti prego"
Summer :"so quello che faccio, so che devo stare attenta, ma con chiunque bisogna stare attenti"
Io :"So che starai attenta, mi fido di te"
Summer :"ti voglio bene"
Io :"ti voglio bene anche io"
Ci abbracciammo, io la tenni stretta a me.
Tengo troppo a lei, è la mia migliore amica e non voglio che le succeda mai niente.

I giorni passarono molto velocemente, tranne durante le ore di lezione ovviamente.
Travis e Summer continuavano a frequentarsi ma stavo imparando ad accettarlo anche se rimanevo sempre allerta, mentre io e Matteo diventammo buoni amici, ci aiutavamo a vicenda anche nello studio, o andavamo insieme a Travis e Summer a prenderci una merenda fuori e Summer portava sempre con sè la sua macchinetta che ormai era diventata parte di lei, e scattava continuamente un sacco di foto, alcune buffe, altre strambe, o altre ancora sembravano proprio delle foto artistiche, si divertiva infatti a fotografare paesaggi e animali. Tutto ciò che trovava.
E in quei mesi ne facemmo di camminate!
Visitammo dei parchi famosi, facemmo una gita al lago e una al mare nonostante fosse inverno.
Impiegavamo così i nostri pomeriggi.
Quando faceva bel tempo studiavamo anche all'aria aperta tutti insieme, stesi sul prato di Cambridge.
Il 23 Dicembre io, Miley, Summer e Travis uscimmo in comitiva.
Le strade della città erano ornate di luci di vario colore, si vedevano persino dei babbo natale davanti i negozi che regalavano caramelle ai bambini e si facevano foto con loro.
Le vetrine dei negozi erano decorare con altre luci, piccoli alberi di Natale e le tipiche stelle natalizie.
E' proprio vero, il Natale cambia tutti.
Tutta la gente che vedavamo passare era allegra, e anche noi lo eravamo.
A volte ci bastava solo uno sguardo e scoppiavamo a ridere, così, senza un motivo.
Gli sconosciuti ci avrebbero presi per pazzi, e forse non avevano tutti i torti, ma a noi piaceva essere così.
Ad attirare l'attenzione mia e di Summer furono una trentina di alberi che si trovavano in un angolo della strada piu grande, erano tutti in vendita per gli ultimi acquisti prima di Natale.
Io e Summer subito corsimo a vedere.
Ci mancava ancora l'albero e quella sembrava l'occasione ideale per cercarne uno.
Alla fine però rimasimo per circa un ora lì, eravamo indecise su quale albero prendere dato che ci piacevano tutti.
Summer voleva a tutti i costi quello piu grande, ma io continuavo a ripeterle che probabilmente non ci sarebbe entrato nel nostro piccolo appartamento.
Summer :"oh ma avanti! E' perfetto!"
Io :"ma è troppo grande!"
Summer :"ed è bellissimo per questo! Eddai ti preeeeeego!"
Io :"e va bene!"
Summer :"Grande!"
Matteo :"ragazze ma come avete intenzione di portarvelo?"
Travis :"io posso andare a prendere la mia auto!"
Io :"ma non credo ci entri.."
X :"ragazzi ve lo portiamo direttamente noi, lo ritroverete stasera davanti la vostra porta di casa!"
Summer :"fate anche il trasporto!?"
X :"certo!" rispose l'uomo.
Summer :"ma allora è perfetto!"
Dopo aver preso l'albero, continuammo con gli acquisti, comprando palline, nastri, e decorazioni varie, ovviamente non poteva mancare la grande stella di Natale.
Era tutto perfetto.
Quella giornata era sul serio, veramente perfetta.
E la concludemmo nel modo piu degno possibile: una bella cioccalata calda per tutti!
Quando ritornammo a casa, io e Summer ci ritrovammo davanti la porta una grande scatola.
Summer :"E' l'aberoooo!!! ELENAAA!" disse in preda alla felictà.
Io aprii quindi subito la porta dell'appartamento poggiando le due grandi buste piene di decorazioni.
Nel giro di un'ora l'abero era già pronto.
Era tutto colorato, ricco di decorazioni, proprio come piaceva a noi.
Summer non perse occasione per scattare nuove foto, ci divertimmo a farci foto mentre preparavamo il nostro albero, ma gli imprevisti di certo non mancano!
Infatti mentre lo stavamo ancora montando, Summer non mi aveva detto che aveva passato la cera sul pavimento per pulirlo e io, di ritorno dal bagno, caddi in pieno sulle grandi scatole delle decorazioni però per fortuna l'albero, anche se traballò, riuscì a mantenersi in piedi.
Summer da quel momento non smise un secondo di ridere e nemmeno io.
Misimo allo stereo tutte le canzoni natalizie e quelle che piu ci piacevano a tutto volume, mentre ci divertimmo a preparare anche la cena e il dolce per la vigilia.
Summer :"a proposito della vigilia! Manca poco per la grande sorpresa di Harry!"
Io :"è vero! Oddio adesso mi ritorna l'ansia!"
Summer :"io ce l'ho per te!"
Io :"non vedo l'ora che arrivi Natale!"
Summer :"a chi lo dici!"
Conclusimo la giornata del 23 dicembre con un bel film natalizio sul divano mentre gustavamo la nostra cena.
Il giorno seguente, tutto era in festa.
Ovunque si andava, la gente rideva, scherzava, e si riempiva di pacchi regalo le braccia.
Decorammo anche Cambridge: tutti noi studenti decorammo l'albero piu grande con le varie decorazioni natalizie, e ci riunimmo intorno ad esso per festeggiare l'imminente Natale.
Ho sempre amato il Natale per lo spirito che creava in tutti noi.
Non importa se quell'anno non fosse andato nei migliori dei modi, nella mia vita era cambiato tutto.
Esattamente un anno prima stavo con i miei 'genitori', con mio fratello, riuniti attorno l'albero.
Ora loro non c'erano, Louis era a chilometri e chilometri da me, avevo perso la mia famiglia con quello che avevamo scoperto, eppure non ero sola.
E probabilmente questo fu uno dei piu belli Natale di sempre!
Tutto attorno a me era magnifico, e anche se sentivo la nostalgia di casa, come per Summer che per la prima volta non lo stava passando in famiglia, nessuna delle due sarebbe voluta stare in un altro posto.
Lì ora era la nostra casa.
Non avevamo rimpianti, anzi, a Cambridge c'era tutto quello che desideravamo anche se alcune persone ora erano lontane da noi.
Mi mancava Harry, mi mancava mio fratello e mi mancavano i ragazzi.
Mi mancavano tutti da morire.
Ma speravo di rivederli al piu presto.
In quel momento mi arrivò un messaggio proprio da mio fratello.
Rivedetti il suo sorriso, le sue braccia che mi avvolgevano in un caldo abbraccio.
E anche se passavamo giornate a litigare, nessuno poteva stare senza l'altro.
E' questo il rapporto che c'è tra fratelli.
E' normale litigare, però non si può immaginare una vita senza di loro.
E io non potevo immaginarla senza mio fratello.
Summer :"El, amo questo Natale"
Io :"anche io, ti giuro, è perfetto"
Summer mi abbracciò, e io ricambiai l'abbraccio, passando la serata del 24 tutti insieme, a ridere e scherzare, come se si fosse aperta ai nostri occhi una nuova vita.

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Capitolo 46
*** 46° capitolo ***


Summer :"E' Natale!!! SVEGLIATI!" 
Quando riaprii gli occhi vidi Summer saltellare ovunque per casa con due cuscini in mano, oh non chiedetemi da dove abbia preso il secondo dato che i nostri cuscini erano contati.
Ma probabilmente se lo sarà fatto prestare da qualcuno per colpirmi ancora meglio per farmi svegliare.
Mi strofinai un occhio con il palmo della mano prima di sbadigliare assonnata senza nemmeno capire che giorno fosse.
Summer :"E' NATALEEE!!!" continuava a urlare buttandomi addosso i cuscini per aspettare che mi svegliassi completamente.
Solo dopo qualche secondo capii che era il 25 Dicembre, il sonno scomparve totalmente, il cuore mi prese a battere velocissimo.
Era Natale.
Ed era il 25 Dicembre, il giorno anche della sorpresa.
Ma soprattutto era Natale!
Come dico sempre, amo questa festa per lo spirito che regala. Quando mi ricapita piu di vedere Summer alle 5 del mattino saltellare piu sveglia del solito per casa con due cuscini in mano pronta a colpirti in qualsiasi momento mentre si sente un buon odore dei dolci che stava gia preparando.
Mi alzai a mia volta dal letto, incominciando a ridere e sorridere mentre scleravo insieme a Summer per tutta la casa.
Certo, sembravamo due ragazze dai comportamenti completamente anormali soprattutto per nostra età, ma il Natale deve essere visto così per tutti, non deve essere solo goduto dai bambini mentre gli adulti sono troppo occupati per preparare il pranzo o cose varie.
Odiavo pensarla così, doveva essere una festa per tutti, quindi perchè non sclerare come due bambine? A chi importava? Quel giorno sarebbe stato bellissimo, entrambe ce lo sentivamo.
Summer :"oddio e oggi c'è anche la sorpresa di Harry!" urlò la mia migliore amica dall'altra parte della stanza.
Io :"Summer mi credi che ho troppe emozioni dentro e che sto per esplodere? Cioè oddio!" Parlavo quasi senza un filo logico, dentro di me sentivo tutto in subbuglio, non riuscivo ne a 
pensare ne astare tranquilla, figuriamoci a parlare senza urlare!
Non smettevo un secondo di ridere, ero troppo felice.
Uno di quei giorni in cui senti le farfalle d'appertutto, la voglia solo di sorridere, la felicità e la gioia.
Sentivo tutto questo, mischiati anche con l'ansia e la nostalgia di chi purtroppo non era con me in quel momento.
Avrei voluto anche mio fratello e i ragazzi intorno.
E invece loro erano a kilometri da me, non ci avrei mai fatto l'abitudine.
Ma questo era un giorno speciale, non si poteva pensare alle cose brutte ma solo a quelle belle.
Così presi il mio telefono e chiamai tutti i ragazzi per gli auguri, tranne Harry che non rispondeva.
Aveva il cellulare spento e i ragazzi rispondevano che lui non era con loro, che era uscito poco prima che io chiamassi per fare compere per il pranzo di Natale.
Louis con entusiasmo mi comunicò che avrebbe fatto di tutto per venire a trovarmi, anche se durante le festività lui sarebbe stato impegnato, sarebbe venuto il 3 o il 2 Gennaio.
Questa notizia non fece altro che aumentare ancora di piu la mia felicità di quel momento, sul serio sembrava un giorno perfetto.
Bussarono alla porta.
Summer si buttò su di essa mentre aveva lasciato la pentola sul fuoco e io goffamente cercavo di controllare la situazione, ma no, in cucina io sono proprio negata!
Io :"ma come si spegne questo ora" bonfocchiai sotto voce davanti ai fornelli.
Sentii la porta dell'ingresso aprirsi, e la voce di Matteo e Travis incombere nel soggiorno.
Mi avvicinai a loro abbracciandoli insieme a Summer che però lasciò un bacio sulle labbra a Travis.
Ci scambiammo tutti quanti gli auguri mentre sentimmo Summer imprecare contro i fornelli.
Summer :"ma chi cavolo ha lasciato che tutto si bruciasse?"
Io :"oh, cavolo. Ti giuro ero convinta di averlo spento!"
Summer :"hai alzato la fiamma!"
Io :"Summer scusami io non ci so fare e mi sono lasciata distrarre e insomma.."
Matteo :"dai state tranquille che vi aiutiamo noi, che cosa succede?"
Summer :"qualcuno qui ha bruciato parte del pranzo! avevo fatto le lasagne!"
Io :"ed era anche il mio piatto preferito!"
Summer :"questa me la paghi!" disse ridendo cercando in tutti i modi di essere seria senza un buon esito.
Travis :"uh! io le so preparare!"
Matteo :"ma se te l'ho insegnato io!"
Travis :"ma che c'entra scusa! Sempre io so farle, va viaaa!" disse con tono scherzoso Travis puntandoli un cucchiaio addosso.
Summer :"lasciatelo fare su!" 
Travis :"non te ne pentirai!"
Matteo :"con Travis non ne sarei tanto sicuro!" disse a bassa voce.
Travis :"Senti tu, sei bene quali sono le mie doti!"
Matteo :"e di certo non sono culinarie!"
Travis :"ma cosa puoi saperne tu!"
Matteo :"devo ricordati il pranzo durante il ringraziamento?"
Travis :"okay afferrato, allora aiutami tu, ma ehy ragazze, se qualcosa va storto prendetevela con lui eh!" disse alzando le mani in segno di difesa.
Summer :"ma povero!"
Io :"in fondo voleva solo aiutare!"
Matteo :"oh grazie ragazze per difendermi!"
Travis :"ma dai!"
Matteo :"lascia fare all'esperto!"
Travis :"Se, l'esperto!" rispose ironicamente.
Quei due continuarono a discutere per un'altra buona ora, mentre io e Summer ci preparammo la nostra colazione.
Squillò poi il telefono di Travis.
Travis :"e chi è ora?" chiese avvicinandosi al telefono con le mani sporche di tutta quella roba che quei due stavano preparando.
Dopo aver chiuso la chiamata, Travis con sguardo deluso ci disse :"ragazze vi devo lasciare, però vi potete tenere il genio della cucina" disse indicando Matteo scoppiando poi a ridere mentre lui lo guardava male.
Summer :"perchè te ne vai?" chiese alzandosi verso di lui, andandoli vicino.
Travis :"era mia mamma, è venuta a trovarmi quindi devo passare il pranzo con lei, ritornerò nel pomeroggio e magari potremo uscire un pò, ti va?"
Summer :"certo" 
Travis :"allora a dopo" rispose con voce piu dolce chinandosi a baciarle la guancia.
Quando Travis si chiuse la porta alle spalle vidi Summer con sguardo perso, così mi avvicinai a lei.
Io :"Summer, che succede?"
Summer :"ho solo un ricordo in mente"
Io :"lo stai pensando?" chiesi, capendo perfettamente a chi si riferisse.
Summer continuò a fissare il vuoto mentre gli occhi le diventavano piano piano sempre piu lucidi toccandosi la guancia su cui Travis l'aveva baciata.
Summer :"basta, non voglio pensarlo, non voglio pensare al Natale scorso" disse scuotendo la testa.
Io :"giusto, pensiamo ad altro!"
Matteo :"ehm, ragazze, perchè non parte il forno?"
Summer :"Ma non eri un maestro in cucina?" domandò ironica.
Io :"lo chef!" continuai ridendo.
Matteo :"ooh vedrete e capirete quando mangerete! Comunque non è colpa mia se il forno non parte!"
Summer :"devi solo aspettare qualche minuto e quando si incomincia a riscaldare metti la teglia dentro!"
Matteo :"certo, era ovvio!"
Summer lo riguardò, lui ridendo disse :"Non per farmi degli auto-complimenti, ma fidatevi che vi piacerà! Sono un esperto in lasagne!"
Io :"vedremo!" 
A interrompere la nostra chiacchierata fu il bussare alla nostra porta.
Summer :"Travis si è dimenticato qualcosa?" si chiese Summer, rigurdando un pò la stanza in cerca di qualche oggetto che appartenesse a lui per restituirglielo subito.
Passarono un paio di secondi da quando Summer aveva aperto la porta, e la sentivo ripetere un :"non ci posso credere", così lasciai per un secondo la cucina dirigendomi verso l'ingresso incuriosita quando incrociai i suoi occhi.
Ed è in quel momento che ci potrei scommettere su, il cuore mi si era completamente fermato.
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime, vidi il suo sorriso e le sue soffette sempre piu evidenti, mentre avevo però la vista appannata dalle lacrime.
Anche i suoi occhi erano pieni di lacrime, i suoi occhi verdi ora erano completamente lucidi, mentre si avvicinava verso di me, per stringermi forte in un abbraccio.
Ero impotente di fare tutto.
Non riuscivo a parlare dall'emozione, sentivo solo dei singhiozzi.
Inalai il suo profumo, mi era mancato.
Lo strinsi ancora piu forte a me, lui lasciò cadere la sua borsa sul pavimento per avvolgermi con le sue forti braccia e alzandomi, avvinghiai le mie gambe al suo bacino, mentre la punta del suo naso sfiorava la mia.
Accarezzai i suoi ricci, mentre lui sfoderava un altro sorriso.
Mi era mancato troppo.
Non attesimo altro tempo, le nostre labbra si incontrarono per uno di quei baci che era rimasto ormai solo nei miei ricordi.
Harry :"buon natale amore" sussurrò lui staccando appena le sue labbra dalle mie.
Lo tenni stretto a me, non volevo lasciarlo andare più.
Quando mi fece scendere, Harry incontrò lo sguardo di Matteo.
Summer si era avvicinata a lui, aveva uno sguardo perso e spento, capii il perchè.
Ma sfrozò un sorriso stringendo la mano di Harry.
Matteo :"Piacere Matteo"
Harry :"Piacere, Harry. Il ragazzo di Elena" rispose guardandomi.
Matteo :"lo so."
Io :"gli ho parlato di te" dissi io, cercando di intervenire in quella situazione piuttosto imbarazzante.
Harry :"tu sei un suo amico?"
Matteo :"sì. Sono il migliore amico di Travis" 
Harry :"scusami, ma chi è Travis?"
Summer guardò Matteo ricordandosi che i ragazzi non sapevano nulla della sua storia.
Cercò di avvisare Matteo ma fu troppo tardi.
Matteo :"il ragazzo di Summer" rispose con voce ovvia dando per scontato che lo sapesse.
Harry :"c-cosa?" chiese guardando Summer che abbassò automaticamente lo sguardo imbarazzata.
Io :"ecco, è una storia lunga" balbettai.
Harry :"ma quando Zayn ti aveva chiesto se c'era qualcuno per Summer tu hai risposto di no.."
Io :"è che prima non erano proprio fidanzati, c'era solo un interesse.. e non volevo far allarmare Zayn"
Summer :"cosa?"
La situazione si stava facendo insostenibile.
Matteo :"io non sapevo che non ne eri a conoscenza.."
Harry :"no, non lo ero" rispose guardandomi.
Io mi morsi il labbro inferiore cercando di prendere la mano di Harry.
Summer :"Harry ti prego, non ne parlare con Zayn"
Harry :"va bene, ma prima o poi dovrà pur saperlo"
Matteo :"scusatemi se mi intrometto,ma se è il tuo ex ragazzo perchè hai paura che venga a sapere di te e Travis?"
Harry :"perchè Zayn la am.."
Summer :"cosa?!" chiese con voce piu acuta interrompendolo.
Harry :"hai capito bene, Summer, non fa altro che pensare a te!"
Summer :"veramente..?"
Harry :"posso garantirtelo. Ieri sera mentre preparavo le valige per venire qui, Zayn stava seduto sul suo letto con le vostre foto in mano. Gli ho chiesto cosa stesse facendo, e lui mi ha mostrato le vostre foto. Summer, non l'avevo mai visto così per una ragazza."
Summer rimase in silenzio, mentre le vedevo gli occhi riempirsi di lacrime. Ma subito cercò di cambiare tono di voce e espressione.
Summer :"ormai è una storia conclusa."
Harry :"Summer, perchè non lo capisci che lui ti ama ancora? Avrebbe fatto di tutto per venire qui insieme a me e vederti"
Io :"perchè non lo ha fatto?"
Harry mi guardò stranito dalla mia domanda.
Matteo :"beh, forse sarebbe stato troppo ehm, difficile rivederla" mi rispose Matteo.
Harry :"piu o meno"
Summer :"ma dai, vuoi farmi credere che lui durante il vostro viaggio in tutto il mondo per il tour, non abbia incontrato nessuno?"
Harry :"gli faccio anche io queste domande e sai come mi risponde?"
Summer :"no, come?"
Harry :"nessuno è come lei."
Summer abbassò lo sguardo.
Summer :"io non pensavo questo.."
Harry :"Zayn non è un tipo che dimentica tanto facilmente"
Summer :"lo so.. e nemmeno io.. Però ci sto provando"
Matteo :"sarà meglio che io vada allora.."
Io :"non vuoi rimanere a pranzo con noi?"
Matteo :"oh no, non preoccuparti" rispose guardando prima Harry e poi me.
Matteo :"qui sono di troppo" disse a bassa voce.
Io :"Ma cosa dici Matteo!"
Matteo :"scusatemi" concluse lui, uscendo dalla nostra stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
Summer :"ma oggi è Natale e per un giorno non voglio pensarci!" rispose lei concludendo il discorso precedente e prendendo dal forno la teglia di lasagne.
Harry :"mi posso unire?"
Io :"ma che domande!" risposi con voce ovvia io, dandoli un piccolo bacio sulle labbra.
Summer :"a una condizione!"
Io ed Harry :"quale?" 
Summer :"Niente smancerie!"
Io ed Harry scoppiammo a ridere, e risposimo in coro :"Va bene!"
Harry :"ma posso tenerle la mano?"
Summer :"e va bene va bene!" esclamò alzando gli occhi al cielo.
Harry rise, stringendomi forte la mano come non volesse piu lasciarla.
Ci sedemmo a tavola e mentre Summer stava prendendo da bere, Harry mi lasciò piccoli baci sulla guancia, poggiando la sua testa sulla mia spalla mentre disegnava cerchi immaginari sulla pelle della mia mano.
Summer :"BLEAH! Vi ho visti! Harry fuori da questa casa!" esclamò con tono scherzoso.
Harry :"nemmeno i baci sulla guancia sono concessi?"
Summer :"è già tanto se vi concedo di tenervi la mano!" rispose Summer scoppiando a sua volte a ridere trascinando anche noi.
Passato il pranzo, Summer ricevette una chiamata da Travis per fare una passeggiata nei dintorni, così presimo l'iniziativa anche io ed Harry dato che stava facendo bel tempo, anche se ovviamente l'aria era gelida.
Camminammo mano nella mano per tutte le strade illuminate della città, mentre Harry mi parlava di quanto li fossi mancata, delle esperienze del tour e dei ragazzi.
MI raccontò anche di Louis, e di come a volte diventasse isterico quando i ragazzi lasciavano in disordine gli alberghi anche se il primo casinaro della situazione era lui.
Ci sedemmo poi su una panchina prima di procedere con la nostra passeggiata.
Mi prese la mano, attorcigliando le sue dita con le sue, fissandomi negli occhi.
Harry :"sei bellissima"
Io :"non credo proprio, qui quello perfetto sei tu."
Harry :"mi sei mancata troppo"
Io :"non dirlo a me! c'è stato un periodo in cui ti vedevo ovunque, letteralmente"
Harry :"è successo anche a me! menomale, non sono l'unico pazzo allora!"
Risi, avvicinandomi di piu a lui.
Harry :"però non ti ho fatto ancora vedere il mio regalo"
Io :"cosa? per me è gia un regalo che tu sia qui!"
Harry :"aspetta" disse a bassa voce lui, estraendo dalla tasca della sua giacca un cofanetto e una bustina.
Incominciai a tremare, sentendo migliaia di brividi percorrermi tutto il corpo, mentre l'aria fredda mi sbatteva addosso.
Harry prese per prima il cofanetto.
Lo presi tremolante, non riuscivo piu a controllare neanche un centimetro del mio corpo.
Harry guardava ogni mia singola mossa sorridendo, mettendo in mostra quelle sue fossette che amavo.
Era un piccolo anello, con incisa la data del nostro primo bacio.
Ed ecco di nuovo le lacrime che mi rigavano il volto, sentivo il labbro inferiore tremare, mentre Harry mi infilava l'anello al dito.
Harry :"volevo rendere ufficiale la nostra relazione, non voglio piu tenerla nascosta Elena. Io ti amo, e lo griderei al mondo intero, non me ne importa piu dei paparazzi e giornalisti. Se sto con te, tutto andrà bene. E' un annello di fidanzamento. Ti amo." sussurrò, baciandomi.
Io :"non pensavo ti ricordassi quella data.." chiesi quasi sorpresa.
Harry :"come posso non ricordarla? è stato il giorno che non dimenticherò mai. E aspetta, c'è quanche questo."
Presi la bustina che mi porse, la aprii e trovai un braccialetto argentato, con incisa la frase "I never let you go" non mi avrebbe mai lasciata andare. Ecco cosa significava la frase.
Io :"harry è bellissimo, sul serio" dissi a mia volta lasciandomi infilare al polso il braccialetto.
Mi protesi verso di lui, afferrandogli delicatamente i polsi, poi i suoi ricci.
Lo baciai.
Quel bacio che avevo voglia di dargli da tutto il tempo, quel bacio che mi aveva fatto soffrire quando sapevo che era a Kilometri da me, ma ora era qui.
Harry :"tu mi farai uscire pazzo" confessò sotto voce lui.
Io :"è una sfida allora" risposi sorridendogli, riavvicinando le mie labbra alle sue.
Harry :"ti amo Elena"
Io :"ti amo anche io Harry"

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Capitolo 47
*** 47° capitolo ***


Il Sole che poco prima illuminava il cielo ora si era oscurato, lasciando il posto a una muraglia di nuvoloni neri e grigi sopra le nostre teste.
Harry alzò il naso all'insù per osservare meglio le nuvole sopra di noi, mentre eravamo ancora mano nella mano.
Lui mi reggeva per i polsi, e io mi ero affiancata ancora di più a lui, possiando la mia testa sulla sua spalla.
Harry :"sarà meglio andare, il cielo non promette niente di buono"
Io sbuffai implorandolo a rimanere ancora un pò, tanto piu freddo di come faceva non poteva esserci.
Harry :"tra poco ci sarà sicuramente una tempesta" Rispose paziente Harry attorcigliando le sue dita con le mie per poi alzarsi dalla panchina.
Io :"pioggia?" domandai mentre lo seguivo.
Io :"che pizza, a Natale non dovrebbe piovere!" protestai a mia volta.
Harry :"eh lo so!"
Mentre ci incamminavamo per la strada dell'università, sentimmo dei fiocchi di neve scenderci addosso.
Harry rise voltandosi verso il cielo, mentre io esclamai :"la neve è piu accettabile, meteorologo, oggi non ha azzeccato!" rivolgendomi ad Harry.
Harry :"ma pensiamo al lato positivo!"
Io :"NEVE!" esclamai felice abbracciando Harry che mi prese a sua volta in braccio.
Io intrecciai le mie braccia attorno il suo collo, mentre lui mi lasciava piccoli baci prima sulla punta del naso, poi sul collo e in seguito sulle labbra.
Udimmo poi dei tuoni sempre piu vicini, così fummo spinti a correre per raggiungere in fretta casa.
Harry :"al mio tre, corriamo piu veloce possibile"
Io :"anche se non mi va molto di correre con questo freddo, ma va bene visto il tempo!" Notai.
Harry :"okay perfetto, vediamo quanto sei veloce!" Ammiccò.
Io :"uh, è una sfida?"
Harry :"forse!" rispose, alzando le spalle.
Io :"perfetto!" dissi sfidandolo.
Poggiammo entrambi un ginocchio sulla fredda neve quasi a sfiorarla, mentre Harry gridò il via dopo il conto alla rovescia.
Inizialmente ero in testa io, che sfrecciai il piu veloce possibile sulla neve mentre Harry faceva piu fatica a camminarci su.
Dopo un pò sentii il riccio chiamare il nome dietro di me.
Io :"Harry! Che succede?" chiesi quasi ridendo, vedendolo a terra sulla neve, ma poi mi avvicinai subito preoccupata.
Harry :"credo di aver preso una storta!"
Io :"cosa? Vieni, ti aiuto" dissi preoccuata porgendogli la mano, ma mentre lui stava per afferrarla la ritrassi.
Io :"non è uno di quei soliti trucchetti per buttare a me a terra?"
Harry :"ma ti pare! Amore ti prego, fa malissimo la caviglia" tagliò lui il discorso.
Così gli porsi nuovamente la mano per aiutarlo a rilazarsi, ma non appena la afferrò, mi sentii trascinare giù, sprofondando sulla neve.
Harry scoppiò a ridere, altro che caviglia slogata, stava correndo piu veloce di prima!
Io :"Questa me la paghi!" urlai per farmi senitre da lui, cercando di trattenere le rise per potermi rialzare con più facilità o altrimenti se fossi scoppiata a ridere insieme ad Harry non avrei mai trovato la forza per rialzarmi.
Lo persi poi completamente di vista nella foschia invernale, così proseguii da sola il tragitto verso casa.
Quando bussai alla porta del mio appartamento,ad aprirmi fu Summer che mi accolse anche lei ridendo con un asciugamano che mi diede in mano per asciugarmi dall'acqua.
Io :"Quell'imbroglione è qui vero?"
Summer :"ti sei fatta battere nella corsa eh?"
Io :"Ha imbrogliato!" esclamai in mia difesa.
Summer :"e tu ti sei lasciata far imbrogliare! Elena ma cosa ti ho insegnato per tutto questo tempo?"
Io sospirai sconfitta, mentre entravo a passi svelti in casa, per cercare il mio ragazzo.
Lo ritrovai uscire dal bagno ben rivestito con una camicia a quadri, un paio di jeans e le sue converse bianche.
Io :"imbroglione che non sei altro!" dissi a mia volta scaraventandomi contro di lui.
Harry :"chi è il campione qui?"
Summer :"Styles!"
Io :"ti sei coalizzata con lui?" chiesi a Summer pontando un dito contro Harry.
Harry :"il talento è talento!"
Io :"Sei un imbroglione!" esclamai verso di lui, mentre lui mi accolse ridendo in un abbraccio, tenendomi stretta a lui, togliendomi tutto il freddo da dosso.
Avvicinò le sue labbra alle mie, mordicchiandomi giocosamente il labbro inferiore, per poi avvicinare definitivamente le sue labbra alle mie.
Harry :"sono perdonato?" chiese staccandosi appena da me.
Io :"forse!" sospirai riavvicinandolo a me, non riuscendo a stare lontana da lui.
Summer :"ne avete ancora per molto?" chiese sorridendo, incrociando le labbra al petto.
Harry mi diede un ultimo bacio prima di lasciarmi andare, sentendo un sospiro di sollievo da parte di Summer.
Summer :"Avere due fidanzatini in casa non è proprio il massimo, mi avete fatto venire il diabete per quanta dolcezza emanate ogni secondo che vi vedete!" imprecò Summer.
Io risi, mentre Harry con occhi dolci si avvicinò a Summer chiedendole perdono, e lei davanti alla sua faccia da cucciolo non resistette e acconsentì.
Harry :"missione compiuta!" esclamò dandomi il cinque, tornando poi sul divano.
Summer :"voi due me la pagherete presto, mooolto presto!"
Harry scoppiò a ridere girandosi verso di me.
Summer :"ricorda che posso cacciarti da qui ogni volta che voglio!" lo richiamò Summer.
Harry :"non puoi resistere alla mia faccia da cucciolo"
Summer :"non provare nemmeno a farla!" esclamò.
Harry :"vedi?" esclamò con sguardo furbetto sorridendo.
Summer gli rifece il verso come per ripicca.
Mi chiedevo se prima o poi quei due sarebbero mai andati d'accordo.
Quando Harry tornò a posare lo sguardo su di me, io mi distesi sul divano abbracciata a lui, poggiando la testa sui suoi jeans, mentre avevo il viso rivolto all'insù, i miei occhi fissavano i suoi, il suo sorriso e le sue bellissime fossette.
Lui mi accarezzava i capelli, quasi a sfiorarli, attorcigliandone le varie ciocce intorno alle sue dita.
Anche io facevo sempre così con i suoi ricci ribelli, era un nostro modo per dimostrarci affetto, e mi era mancato.
Una delle cose che mi erano mancate terribilmente, ma ora era qui con me, non mi sembrava quasi vero.
Chinò poi leggermente la sua testa per permettermi di baciarlo sulle labbra, risentimmo Summer sbuffare ma presto ci rinunciò. 
Passammo il pomeriggio abbracciati a guardare un film che ci aveva consigliato Summer mentre lei stava al telefono per ore e ore con Travis.
Ad Harry parlai anche un pò di lui, del fatto che non mi piaceva che lui stesse con la mia migliore amica ma lo stavo imparando ad accettare, infondo poteva essere simpatico, molto infondo!
Non gli parlai però della rissa tra di noi durante la lezione universitaria.
Se solo avessi detto ad Harry ciò che stava succedendo, lui si sarebbe quasi infuriato e volevo evitare di rovinare il nostro momento, infondo io stavo bene ed era tutto passato. Non ne avevo parlato nemmeno con Summer.
Ma speravo che Travis fosse seriamente diverso rispetto al ragazzo che si era mostrato davanti ai miei occhi.
Gli parlai della nostra amica Miley, delle persone che avevamo conosciuto a Cambridge fino a quel momento, di come era la vita lì, e lui mi parlava di mio fratello e dei ragazzi della band.
Mi raccontava i loro concerti, interviste, le loro fan che li sorprendevano sempre.
Io :"Harry, mi mancano i ragazzi, come stanno?" chiesi con voce malinconica.
Harry :"stanno bene amore. Anche a loro manchi, mancavi a tutti noi. Vedessi come stava tuo fratello! Spero tanto che riesca a venire, vuole tanto poterti riabbracciare" 
Io :"Mi manca terribilmente anche lui"
Harry notò i miei occhi farsi lucidi e mi abbracciò forte.
Harry :"lo rivedrai presto, lui è sempre vicino a te"

Durante la sera Summer mi prese in disparte portandomi lontana da Harry, nell'altra stanza.
Io :"Summer che succede?" chiesi stranita.
Summer :"stasera ho un appuntamento con Travis, vado a cena fuori con lui!"
Io :"wow! Sono felicissima per te! Però come ti dico sempre, sta attenta!"
Summer :"ma non è di questo che voglio parlare! Voglio parlare di te ed Harry!"
Io :"oh.. Summer scusami se ultimamente stiamo praticamente sempre attaccati, ma è che non ci siamo visti per così tanto tempo.." 
Summer mi interruppe dicendo :"Ma che! Non sono arrabbiata scema! Io scherzavo prima! E' normale che dobbiate recuperare tutto il tempo perduto! ed è per questo che ho pensato ad una cosa!"
Io :" a cosa?" chiesi incuriosita sorridendo.
Summer :"vi organizzo una bella serata insieme che te ne pare?"
Io :"veramente?" esclamai.
Summer :"certo! Però dobbiamo far uscire Harry, magari lo mandiamo a fare una passeggiata con Matteo così si conoscono meglio dato che l'ultima che si sono visti non è andata poi molto bene.. Ho già avvisato Matteo, non che lui ne fosse tanto felice ma alla fine gli ho detto che era per te che doveva farlo ed ha accettato"
Io :"Ma non pensi sia rischioso per Harry andare in giro per Cambridge? E se lo riconoscono?"
Harry :"gli faremo indossare qualche suo cappellino e degli occhiali da sole se necessario ma lui è abituato a certe situazioni, saprà come gestirle!"
Io :"Lui si, ma Matteo no!" notai.
Summer :"Ma quelli sono fatti loro! Adesso pensiamo a sistemare bene la casa per voi due!"
Sorrisi, andando poi verso la sala dove mi aspettava Harry.
Io :"Styles ho una cosa da dirti!"
Harry :"oh si dimmi!" Esclamò girandosi verso di me.
Io :"Matteo vorrebbe conoscerti meglio, dato che è un mio amico e insomma vuole far amicizia anche con il mio ragazzo, ti va di uscire con lui?"
Harry :"con Matteo?"
Io :"sì! così vi conoscete meglio!"
Harry mi guardò stranita, non pensava che potevo mai fargli certe proposte, ma Harry era disposto a far amicizia con lui conoscendolo meglio, chi mi preoccupava in realtà era Matteo.
Non volevo stesse male a causa mia.
Io :"e poi stasera abbiamo un appuntamento!"
Harry :"tu e Matteo?!" chiese ancora piu stranito con voce acuta e infastidito.
Io :"ma no scemo! Io e te!"
Harry mi sorrise dandomi un piccolo bacio caldo sulle mie labbra.
Summer :"però devi tornare qui per le otto e mezza!"
Harry :"va benissimo!" esclamò piu felice il mio ragazzo, alzandosi dal divano e andandosi a preparare per uscire.
Summer gli fornì degli occhiali da Sole, un cappotto che non fosse il suo così da diminuire le possibilità di essere riconosciuto anche se tanto se ne sarebbero prima o poi accorti e Harry lo sapeva.
Però amava stare con le fan e avrebbe trovato qualche metodo adatto per aiutare anche Matteo nella possibile incasinata situazione che si sarebbe venuta a creare.
Aspettamo che Matteo passasse e che uscissero dalla nostra stanza per organizzare io e Summer i vari spostamenti e la camera.
Summer mi mostrò, disegnando su un foglio, tutte le varie idee che le erano venute in mente, e devo dire che mi piacevano un sacco!
Non persimo tempo e iniziammo così a spostare tutto, ad arreddare la camera rendendola completamente una stanza nuova, almeno per quella sera.
Accesimo lo stereo a tutto volume per accompagnarci nel nostro lavoro, ci divertimmo moltissimo a cambiare tutto, Summer prese anche delle rose e vari tipi di fiori che sparse d'appertutto, spostammo i quadri cambiandoli con altri, come i mobili che spostavamo da una stanza all'altra.
Senza nemmeno accorgercene si fecero le otto e mezza, l'ora dell'appuntamento.
Mi andai a preparare piu agitata e nervosa che mai.
Come se fosse la prima volta.
Ma infondo lo era, era il nostro primo appuntamento dopo la lontananza quindi era comprensibile una tale agitazione.
Quando Harry fece riento a casa si sistemò i capelli con la sua famosa mossa che ogni volta rimanevo a fissare quasi stregata, era perfetta anche quella ai miei occhi.
Poi restituì gli occhiali a Summer spiegandole che alla fine le fan lo avevano riconosciuto ma Matteo l'aveva pesa bene dando che visse un pò di momento di fama, anche a lui chiesero le foto, mentre Harry ne faceva altre con le fan.
Summer rise, mentre andò ad aprire a Travis.
Io ero nell'altra stanza a giocherellare nervosamente con le dita delle mie mani e con i miei capelli, aspettandolo.
Mi accolse da dietro, avvolgendo le sue braccia attorno la mia vite, lasciandomi un umido bacio sul collo.
Poi si staccò da me girando per la stanza con un sorriso bellissimo e luminoso sulle sue labbra.
h: "e quindi è questo il tuo famoso appartamento?" osservava ogni minimo dettaglio come se dovesse essere alla mia altezza, senza un minimo difetto.
io: "si,io e Summer l'abbiamo arredata a modo nostro" risi nel ripensare tutti quei strani cambiamenti che avevamo fato insieme
h: "è molto carina,ma secondo me non è abbastanza"
io: "perchè?" chiesi stranita
h: "è vuota,senza diciamo" fece una pausa per cercare un aggettivo adatto "fredda"
io: "e sentiamo un po',cosa consiglia il mio architetto?" andai verso di lui legando le mie braccia intorno al suo collo
h: "questo" mi diede un lungo bacio passionale come quello che mi diede il giorno in cui ci siamo dichiarati.
Mi staccai per riprendere fiato per poi ricominciare nella nostra "danza".
Era difficile da alzati vista la sua altezza sproporzionata rispetto alla mia taglia piccola,così mi fece distendere delicatamente sul piumino del mio letto,che parve gelido a contatto con la mia pelle.
Si distese lentamente su di me reggendosi sugli avambracci per non darmi troppa pressione anche se mi sentivo protetta dal suo grande e caldo torace.
Continuava a baciarmi su tutto il viso per poi scendere sul collo dove mi lasciò dei segni violacei,ruotava i fianchi in modo da farmi ansimare. A differenza della scorsa volta questa era del tutto inaspettata,o almeno per me visto che Harry non ha esitato che uscissero tutti dall'appartamento.
I rapporti a distanza sono tra i più dificcili o forse i più duri che ci possano essere però quando ci si ritrova è così bello che si creano momenti indimenticabili come ben presto lo sarebbe diventato questo.
Mi rasserenai nel sentire la porta di casa chiudersi e le voci di Summer e Travis farsi più lontane.
I miei muscoli però erano ugualmente contratti e tesi contro il corpo di Harry.
Fece lui il primo passo togliendosi scarpe e camicia per poi passare a me,mise le sue calde mani sotto la mia maglietta
lasciandomi delle carezze lente e soffici.
Le mie mani si posarono sui suoi ricci scompigliati e dato il gemetto che uscì dalla sua bocca sicuramente gli è piaciuto molto.
Passai alla sua schiena dando dei piccoli baci in verticale fino a quando Harry non prese in mano la situazione togliendomi del tutto la maglia e lasciandomi
dei bollenti baci sul mio petto,mentre mi baciava fece scendere la mano sui miei slip neri giocherellandoci aumentando la mia
voglia nei suoi confronti.
I suoi movimenti diventavano più veloci quasi disperati,sentivo il suo membro premere sul mio stomaco così decisi di slacciargli
la cintura dei pantaloni,continuò da solo togliendosi i boxer per poi tornare frettolosamente da me.
Quando fece scendere i miei slip per le mie gambe buttandoli in aria come aveva fatto con tutti gli altri indumenti,le mie guance andarono a fuoco.
Gli scappò una risatina per poi darmi un bacio mentre le sue mani allargavano le mie gambe.
Lasciò dei baci bollenti sulle mie cosce per poi passare più internamente.
Finito il suo lavoro cacciò una bustina di profilattici dalla tasca dei pantaloni per poi entrare in me.
Fu il regalo più bello che mi potesse fare per Natale.

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Capitolo 48
*** 48° capitolo ***


Sbattei piano le palpebre, e quando misi a fuoco la mia visuale, scorsi il viso di Harry accanto al mio, le sue fossette che sprofondavano in un sorriso da lasciar tutti senza fiato.
Harry :"sei bellissima" sussurrò con voce roca.
Io arrossii, ero la ragazza piu felice del mondo in quel momento.
Io :"non posso ancora credere che stia succedendo veramente" dissi, persa nei miei pensieri.
Harry :"cosa intendi?" chiese inclinando il viso leggermente verso sinistra.
Io :"è che uno perfetto come me, stia con una come me. Non so se mi spiego!"
Harry :"tu sei perfetta per me. Le tue imperfezioni ti rendono perfetta, perchè non vuoi capirlo?"
Lo amavo. Lo amavo con tutta me stessa.
Io :"Ti amo Harry. Ti prego, non lasciarmi mai."
Harry :"facciamoci una promessa" disse lui, con tono piu serio. Prese il mio viso portandolo verso il suo.
Io annuii.
Harry :"resteremo sempre uniti, io ci sarò sempre per te. Non ti lascerò mai sola"
Io :"concordo. Resteremo sempre uniti. Non ti lascierò mai solo, ci sarò sempre anche io Harry."
Harry :"ti amo" disse lui, senza aspettare nemmeno una mia risposta, bloccò la mia voce con un bacio.
Io :"ti amo anche io Harry" dissi a mia volta, staccandomi da lui per poi tornare a baciarlo.
Amavo il contatto delle sue labbra con le mie, come le sue guancie diventassero calde di colpo, e rosse. Come le mie.
Amavo afferrare i suoi ricci.
Amavo perdermi nei suoi occhi, perchè racchiudevano il mio mondo.
Io amavo lui. Con tutta me stessa.
Quando ci distesimo nuovamente sul materasso, Harry prese le lenzuola per aggiustarle sopra di noi, poi avvolse le sue braccia attorno i miei fianchi, io posai la mia mano sulla sua, mentre lui giocherellava con le mie dita mentre sentivo il suo caldo e profondo respiro sul mio collo.
Mi cullò con la sua voce, poi mi sussurrò all'orecchio una frase che non dimenticherò mai per quanto mi fece star bene in quel momento.
Harry :"I'm a half a heart without you." Sussurrò.
Lo strinsi ancora piu forte a me, non trattenni le lacrime.
Sentivo il cuore a mille, e incontabili brividi che mi percorrevano velocemente tutto il corpo.
Harry continuava a lasciarmi umidi ma dolci baci sul collo, poi sulla spalla e infine sulla mia guancia.
Ci addormentammo così, abbracciati.

Summer :"OOOOOOOOOH!" esclamò.
Harry aprii gli occhi di colpo e anche io.
Harry :"Summer! Ehy!" esclamò imabarazzato.
Summer :"io dormo in sala! ADDIO!" urlò, scappando per l'altra stanza.
Dopo un pò Harry ricadde nel sonno, io restai lì ad osservarlo dormire. 
Gli accarezzavo i ricci, la pelle, e gli sussurravo anche io delle frasi. Soprattutto quelle che piu mi piacevano delle loro canzoni.
E posso giurare di averlo visto sorridere nel sonno.
Mi prese poi la mano, probabilmente incosciamente, la strinse forte, e io restai li, poggiando la mia testa sul suo petto e sul suo avambraccio, riprendendo anche io sonno.

I giorni seguenti prima di capodanno li passammo sempre insieme, anche con Summer e Matteo.
Travis venne solo qualche volta ma non conobbe mai bene Harry.
Ci aveva visto un paio di volte di sfuggita, dato che di solito stava con Summer solo fuori dalla camera sapendo che c'eravamo io ed Harry.
Tutte le giornate passarono magnificamente, degne di essere per sempre ricordate con un sorriso.
Io ed Harry stavamo recuperando tutto il tempo perso insieme, mentre Summer stava imparando, come del resto anche Harry, a sopportarlo meglio, anzi, a sopportarci meglio!
Ma presto la notte del 31 Dicembre si avvicinava sempre di più, avevano organizzato un grande cenone di capodanno in uno dei piu grandi saloni di Cambridge ed io non stavo nella pelle per parteciparci insieme a Summed ed Harry!
Costrinsimo il povero Styles ad accompagnarci in tutti i negozi della città e fuori città per trovare l'abito giusto, e poveretto, dopo le prime 3 ore stava dando di matto.
Harry :"Ragazze avete fatto?" chiese Harry girando avanti e indietro per il lungo corridorio dell'ennesimo negozio davanti ai camerini.
Io :"Ho quasi finito!"
Summer :"Anche io!"
Io :"ma non penso che questo mi stia bene" sbuffai, osservandomi allo specchio. Non riuscivo a trovare l'abito giusto.
Anche se a dire il vero io e Summer ne trovammo altri di capi d'abbigliamento che ci interessavano ma niente di adatto per la festa.
Harry :"ma stai benissimo così! Mi piace molto questo!"
Io :"harry, il mio vestito non ancora lo vedi, come fa a piacerti?" chiesi cercando di trattenere le risate.
Harry :"E' che lo do per scontato! Dai fatti vedere!"
Tanto l'avevo capito che era impaziente che io concludessi i miei acquisti, eppure ci trovavamo solo ai vestiti!
Summer :"Mi sono innamorata di questo? che ne pensate?" chiese uscendo dal camerino poco prima di me.
Era un abito con dei piccoli accenni di pizzo neri, stretto lungo i fianchi e scendeva elegante lungo tutto il corpo.
Era lungo fin poco sopra le ginocchia.
Io :"E' stupendo!"
Harry :"ti sta bene!"
Summer :"Harry di te non so se fidarmi!" 
Harry :"perchè?!" chiese sorpreso.
Summer :"ormai stai dando di matto, ci diresti che ci stia bene persino la camicia di notte di mia nonna per capodanno!"
Harry alzò le spalle :"Non è vero!"
Io :"Styleees!"
Harry :"State entrambe benissimo, sul serio"
Harry mi prese per mano facendomi ruotare su me stessa per guardare meglio il mio vestito che portava solo una piccola scollattura su una spalla, era rosato, della lunghezza come quello di Summer ma non era molto attillato, era più a gonna, cadeva liberamente sfiorando le mie ginocchia.
Solo il corpetto stringeva di più i fianchi, ma non troppo. Non ho mai amato le cose troppo attillate su di me a causa di tutti i complessi sul mio fisico che mi faccio ogni giorno.
Harry :"sei bellissima piccola" disse con voce dolce Harry, dandomi un bacio sulla guancia.
Io :"ti stai facendo perdonare!"
Harry sorrise, poi Summer intervenì :"Ora andiamo a pagare!"
Harry ci accompagnò alla cassa, ma Harry fece segnale alla commessa con la mano.
X :"i vostri abiti sono già pagati" rispose, esaminando noi due e i prezzi, poi Harry che estraeva il suo portafoglio.
Io :"nono! Fermo!"
Harry :"era inutile chiedervelo se avessi potuto pagare io, quindi faccio da solo!"
Io :"ma non c'è bisogno sul serio! Non voglio Harry. Hai già speso tanto per tutti quei regali, per il viaggio, dai!"
Summer :"ma per me va benissimo! Vai così Haz!" esclamò Summer dando una pacca sulla spalla ad Harry e a me un colpo al braccio per farmi stare zitta.
Io :"ahi!" Esclamai.
Summer :"shhhh!"
Harry rise per la buffa situazione per poi pagare il conto alla commessa.
Quando uscimmo dal negozio, per Harry fu come uscire dal carcere dopo 40 anni.
Harry :"ariaa!" Esclamò felice, inspirando profondamente l'aria dell'esterno.
Io :"eddai che non ti abbiamo portato alla tortura!"
Harry :"peggioo!"
Summer :"ma zitto! O niente piu stima su di te!"
Harry :"significa che se mi continuo mi cacci fuori di casa?"
Summer :"oh, yes."
Harry :"allora mi sto buono"
Io :"bravo cucciolo!" dissi ironicamente scompigliandogli giocosamente i capelli.
Harry fece una smorfia raggiustandosi il ciuffo ribelle e tirando la cerniera del cappotto.
Summer :"bene, qual'è la prossima tappa?"
Harry :"casa!"
Io :"scarpe!" esclamai.
Harry :"state scherzando vero?"
Summer scosse la testa sorridendo.
Harry :"no vi prego, ditemi che state scherzando!" disse quasi implorando.
Il riccio guardò prima me poi Summer.
Harry :"Eddai!" 
Entrambe intonammo un :"no" deciso, incamminnandoci per il prossimo negozio.
Poi però tornai un attimo indietro da Harry, gli lasciai un bacio sulla guancia.
Io :"lo sai che ti amo"
Harry di tutta risposta mi baciò forte sulle labbra, premendo le sue con le mie.
Lasciai che le mie buste cadessero a terra, per congiungere le mie braccia al suo collo.
Amavo quel nostro contatto. E soprattutto amavo il sapore delle sue labbra premute sulle mie.
Harry sembrava adorasse mordicchiarmi il labbro inferiore, per poi sentirsi trasportare ancora piu vicino a me dalle mie braccia.
Summer si schiarì la voce.
Summer :"Elena!"
Io mi staccai da Harry ridendo.
Io :"arrivo!"
Harry ci seguii, tenendomi la mano.
Summer :"voi due finirete per sposarvi secondo me!"
Io ed Harry ci guardammo.
Sorrisimo a vicenda, senza aggiungere altro.
Entrambi sapevamo di amarci veramente.
Summer :"Oh! non prendete però la cosa sul serio! Elena tu sei ancora una diciassettenne! Vacci piano!"
E fu quella la frase che ci fece scoppiare a ridere, Harry era piegato in due dalla frase di Summer, mentre io non riuscivo nemmeno piu a respirare.
Summer :"dicevo sul serio!" poi aggiunse :"Oh ma andiamo! Fate i seri!"
Notando che non riuscivavamo piu a ricomportci, Summer prese in mano la situazione prendendomi per il braccio e conducendomi verso il primo negozio che si trovava di fronte a noi.
Passammo lì praticamente tutto il pomeriggio fino a sera, anche ovviamente girando le altre varie botique e negozi di ogni tipo.
Conclusimo la giornata con una pizza fuori prima del cenone dell'indomani.
Stavolta pagammo noi ragazze, mentre Harry ci offrì il gelato. 
Sì esatto, il gelato a Dicembre, mentre fuori eravamo quasi sotto lo zero, ma a noi piaceva essere così!

31 Dicembre.

Harry :"amore, sei pronta?"
Io :"quasi!" urlai io dal bagno, mentre lui attendeva fuori la porta già pronto per uscire.
Summer :"Elena! Dai! Manca poco! Travis e Matteo stanno per venire!"
Io :"che ore sono?"
Summer :"ti basta sapere che mancano 10 minuti prima della festa! Su!"
Sbuffai indaffarata con il vestito che aveva deciso di fare il difficile, proprio quella sera!
Io :"non va le cerniera!"
Summer :"ma come! Aspettami che arrivo!"
Harry :"se vuoi posso aiutarti io!"
Summer :"no caro, vado io!"
Io :"daii vi prego!" urlai io, andando in panico.
Summer si catapultò di fretta nel bagno, e mi aiutò nella mia lotta contro le cerniere.
Io :"ecco perchè le odio! Si rompono quando non devono!"
Summer :"nah! Ci devi solo prendere la mano!" rispose lei con voce piu serena e tranquilla aggiustandomi il vestito.
Poco dopo si sentii bussare qualcuno alla porta.
Summer :"oddio sono arrivati!"
Io :"per un soffio! Appena in tempo!" esclamai sollevata.
Harry :"vado io!"
Io e Summer intanto uscimmo dal bagno, mentre scorsimo i due ragazzi dalla soglia della porta, mentre Harry gli accoglieva in casa.
Erano Matteo e Travis come da programma.
Summer subito andò a salutare Travis, mentre Matteo mi salutò sotto lo sguardo attento di Harry che per quanto cercasse di fare l'indifferente non faceva altro che essere geloso notando gli occhi di Matteo puntati su di me.
Matteo :"wow! stai proprio bene vestita così!"
Harry :"oh sì, concordo!" Disse lui intrufolandosi nel discorso.
Io :"grazie mille!"
Harry :"l'ho aiutata io eh!"
Diedi un bacio sulla guancia di Hary per tranquilizzarlo della situazione, mentre Matteo accennò un sorriso. 
Matteo :"posso abbracciarti?" mi chiese con sguardo attento verso Harry.
Io :"certo Matt!" Notando però l'atteggiamento di Harry e conoscendolo, mentre abbracciai Matteo, tenni stretto il braccio di Harry, che si unì anche lui all'abbraccio.
Un abbraccio in tre insomma!
Harry :"amo gli abbracci!" disse soddisfatto.
Io risi, tenendo le sue grandi mani tra le mie dita.
Summer :"andiamo?" Tutti annuimmo e ci incamminammo verso il grande dove si sarebbe tenuta la festa.
Tutta Cambridge era lì e non solo.
Un gruppo di ragazzi alti e robusti, con certi avambracci in grado di distruggere pietre al solo tocco, si avvicinarono verso Travis salutandolo.
Io :"chi sono questi?" chiesi a Summer vedendo il gruppo di ragazzi che non avevo mai visto prima d'ora.
La mascella di Matteo si contrasse, stringendo le mani in due pugni freddi.
Tenendo le braccia tese lungo il corpo per mantenere il suo autocontrollo mentre dentro ribbolliva di rabbia, si vedeva da un miglio di distanza.
Harry :"ehi amico, che succede?" chiese Harry dando una pacca sulla spalla a Matteo.
Matteo :"Non li sopporto a quelli, sono loro che hanno mandato sulla cattiva strada diciamo, Travis."
Summer :"che?"
Matteo :"le sere a volte lui esce con loro, e fidati quei ragazzi sono pericolosi e temuti da tutti in città. Ma Travis non c'entra niente con loro, solo che ormai è da troppo tempo che è entrato nel gruppetto del sabato sera e insomma, quando è con loro non posso stare tranquillo un attimo. Ma lui me l'ha confessato, non si trova piu molto bene con questi qua. Li causano troppi problemi"
Summer sgranò gli occhi incredula dalla storia che aveva appena raccontato Matteo.
Summer :"Travis non me ne ha mai parlato"
Matteo :"perchè è un lato di lui che non piace a nessuno. Loro e tutti i loro amici sono temuti da tutti. E lui quando è con loro si comporta in modo strano, quasi fosse succube del loro comportamento. E' orrenda come cosa, lo so"
Travis prese per mano Summer conducendola verso quei ragazzi, io la scortai insieme a Harry e Matteo.
Travis la presentò ai ragazzi, ma Summer tagliò subito il discorso spaventata da ciò che ci aveva riferito Matteo poco prima.
Summer :"io vado a sedermi su quel tavolo laggiù"
Travis le disse qualcosa che noi non fummo in grado di sentire per tutto quel baccano, ma che portò a un velo di tristezza sul volto della mia migliore amica.
Io :"Summer tutto okay?" le chiesi mentre raggiungevamo il tavolo.
Summer :"certo" Rispose lei, ma sapevo che c'era qualcosa che non andasse.
Harry ricevette poi un messaggio sul suo cellulare.
Harry chinò il capo sullo schermo del cellulare, per poi sgranare gli occhi e imprecare :"merda".
Io :"Harry?"
Harry si alzò subito dal tavolo.
Ma che stava succedendo?
Summer lo guardò ancora piu stranita.
Io lo seguii, e appena ci fummo allontanati dal tavolo lui si girò a guardarmi.
Harry :"sta arrivando"
Io :"chi? Harry chi?"
Harry mi zittì con un bacio. 
Harry :"Lo vedrai presto"
Lo guardai ancora piu stranita inclinando il capo.
Harry mi trascinò verso di se, sentendo il suo corpo completamente sul mio, mi strinse forte avvinghiandomi con le braccia attorno ai fianchi, sentivo il suo cuore battere quasi su di me.
Sentivo la sua agitazione, ma fui completamente distratta dalle sue labbra che premevano sulle mie.
Dimenticai praticamente tutto.
Misero un lento, tutti erano scesi sulla pista da ballo.
Harry non mi lasciava nemmeno per un secondo.
Si soffermò poi a mordicchiare la parte laterale del mio collo, fino a farmi sentire quasi un piccolo ma piacevole dolore.
Sentivo le sue labbra sulla mia pelle, che mi provocavano tanti piccoli brividi lungo tutto il mio corpo.
Io :"ti amo Harry, ti amo da impazzire" dissi quasi ansimando dai suoi baci intensi.
E lo amavo. Non mi stancherò mai di dirlo anche se l'avrò già ripetuto tante volte.
Ma voglio che sappiate che ero completamente stregata da lui. 
Era l'uomo della mia vita. E io, la ragazza piu imperfetta del mondo, ne ero piu che sicura che con lui avrei raggiunto la felicità.
Harry :"ti amo anche io piccola, piu di quanto immagini" bonfocchiò lui, con voce roca, dandomi altri baci.
Harry :"I'm a half a heart without you" intonò sulle mie orecchie.
Sorrisi. Amavo quella frase.
Io :"amo quando lo dici"
Harry :"allora te lo ripeterò all'infinito"
Io sorrisi nuovamente, perdendomi nei suoi occhi, per poi dargli un utlimo bacio sulle labbra.
Tutta l'atmosfera fu interrotta dalle grida di Summer contro Travis che aveva dei bicchieri in mano.
Summer :"Smettila Travis! Smettila di trattarmi così!"
Travis :"non fare la bambina Summer."
Summer :"mi tratti continuamente male Travis!" Disse lei con voce che le si strozzava in gola.
Io ed Harry corsimo subito verso i due.
Harry :"cosa cavolo le hai fatto?" disse Harry andando verso Travis prendendolo per il colletto della camicia.
Travis :"Non voglio che lei stia vicina ad altri ragazzi" rispose serio. Poi continuò :"Harry, non metterti contro di me. Tu sei il ragazzo di Elena vero? Ti hanno parlato della discussione tra me e lei e come è finita? Beh, io l'avevo avvertita" disse rivolgendosi ad Harry con un sorriso beffardo.
Harry :"Ehi, ehi, ehi! Che storia sarebbe questa amico?" Rispose Harry, voltandosi a guardarmi in cerca di spiegazioni.
Summer :"Mi aveva semplicemente chiesto la strada per il bagno Travis! Gli stavo solo rispondendo!" esclamò esasperata Summer, rispondendo alla prima affermazione di Travis.
Travis :"e a me da fastidio!"
Summer :"ultimamente mi tratti continuamente male, non mi lasci neanche un pò di privacy! Mi controlli sempre su tutto! Perchè fai così?"
Travis si scaraventò addosso a Summer, per baciarla, ma sembrava quasi violento. Forse aveva bevuto troppo alcol. 
Matteo aveva ragione, la presenza di quel gruppo di ragazzi gli faceva veramente male.
Summer lo respinse.
Summer :"va via Travis!" Urlò.
Travis le prese i polsi, per impedirle di scappare, Harry cercò in tutti i modi di aiutarla buttandosi addosso a Travis che chiaramente non stava piu ragionando, stessa cosa cercò di fare Matteo, ma entrambi vennero buttati a terra da quel gruppo di ragazzi amici di Travis.
E solo in quel momento riconobbi una voce famigliare, prima di vedere Travis a terra.
Zayn :"sta lontana da lei, non toccarla."
Harry alzò lo sguardo verso Zayn, in segno di riconoscienza, poi anche lui andò verso Travis, che tentò di aggredire Zayn.
Summer era rimasta pietrificata, immobile.
Nessuna di noi si aspettava che Zayn fosse lì.
Nessuna di noi immagginava una tale discussione ovviamente.
Anzi, una vera e propria rissa.
Harry allora corse in difesa di Zayn attaccando Travis.
Harry :"tu cosa cavolo hai fatto alla mia ragazza? Guardami!" Urlò in preda alla rabbia. 
Travis :"Allontanati Styles." Rispose Travis con tono freddo, ripulendosi con il dorso della mano il labbro sanguinante.
Harry :"Dimmi cosa diamine le hai fatto Travis!" Urlò ancora una volta Harry.
Travis allora lo attaccò, colpendolo in viso, poi sullo stomaco facendolo piegare in due a terra dal dolore.
Subito accorsi verso Harry urlando dalla paura.
Io :"Harry! Harry stai bene?" gli urlai spaventata aiutandolo a rialzarsi e prestandogli un fazzoletto per tamponare il sangue.
Harry :" Me la pagherà Elena. Lui non doveva nemmeno sfiorarti!" 
Io :"Harry ti prego stanne fuori, non voglio che ti faccia del male"
Harry :"sto bene"
Io :"no! Ti prego Harry!"
Ed ecco che ora i due sfidanti erano Zayn e Travis.
Summer cercava disperatamente di immettersi nella loro battaglia, prima che anche Zayn cadesse a terra.
Egli però si rialzò subito, ributtandosi contro Travis.
Zayn :"Stalle lontana!" urlò ancora una volta, prima di colpirlo.
Gli amici di Travis allora subito andarono verso Zayn per bloccarlo, ma fece ancora in tempo a prendere in pieno Travis, provocando urla diffuse per tutta la stanza.
Travis :"Questo non dovevi farlo. Non dovevi metterti contro di me giovanotto."
Zayn era pronto per sferrare un altro attacco, prima che tutti quanti i presenti nella stanza intervenissero per separare i due litganti.
Summer guardò entrambi afflitta.
Summer :"mi avete delusa! Ma come cavolo avete potuto?"
Travis cercò di avvicinarsi a lei, ma fu trattenuto da Matteo, mentre Zayn la raggiunse.
Io ed Harry gli seguimmo, Summer era in preda alle lacrime, lacrime di dolore, rabbia e delusione.
Zayn :"Insomma Summer, non ti ho ancora dimenticata!"
Summer :"Zayn, guardati! Sei ricoperto di sangue! Cosa posso aspettarmi da uno conciato così?"
A quelle parole Summer lasciò Zayn, che rimase sul portico di Cambridge, mentre l'aria gelida sbatteva contro il suo viso.
Lui socchiuse gli occhi, candendo sulle scale, ricoprendosi il viso con le mani.
Harry cercò di avvicinarsi a Zayn ma egli lo respinse via.
Zayn :"ti rpego Harry, volgio stare da solo"
Stessa cosa accadde a me, quando cercai di raggiungere Summer che non stava tornando nel salone ma in camera sua.
Summer :"Elena, ho bisogno di stare sola. Ti prego" Disse lei continuando a guardare avanti.
Io mi bloccai, quandi sentii le mani di Harry poggiarsi sulle mie spalle.
Harry :"dobbiamo lasciarli da soli"
Io :"ciò che sta succedendo è assurdo" dissi io, fissando il vuoto.
Harry :"elena ti prego, perdonami"
Io :"non farlo mai più Harry."
Harry :"va bene. Ma in quel momento dentro di me sentivo solo rabbia, perchè non me ne hai mai parlato?"
Io :"per evitare questo, Harry!" risposi io, scoppiando completamente in lacrime, cadendo tra le sue braccia e sfogandomi con lui.
Passò un'ora,erano le 11.00 pm, mancava poco alla fine dell'anno, che si stava concludendo nei peggiori dei modi, in tragedia.
Mi arrivò un messaggio sul cellulare, mentre io ed Harry ci trovavamo in corridoio seduti appoggiati alle pareti, cercando di capacitarci della vicenda.
Era da parte di Summer, mi aveva detto di correre immediatamente verso la nostra stanza. Così corsi, senza nemmeno dare il tempo ad Harry di raggiungermi che rimase ad aspettarmi.
Io :"Summer! Che succede?" chiesi spaventata vedendola completamente in lacrime sul pavimento circondata da fazzoletti ovunque.
Summer mi diede il suo telefonino dove c'era un messaggio di Travis.
Solo a sentirlo nominare, ora provavo solo rabbia e rancore nei suoi confronti, ma lesis il messaggio.
Da Travis :"Summer, tra di noi non può piu funzionare, soprattutto che ora ci si mette in mezzo anche quel Malik. Addio."
Summer :"capisci? Mi ha lasciata per messaggio! Non ha avuto neanche il coraggio di venire qui e di dirmelo in faccia!"
Senza dire nulla, la abbracciai, tenendola stretta a me, mentre lei si sfogava con le lacrime, come non aveva mia fatto prima d'ora. Non l'avevo mai vista piangere distrutta in quel modo.
A volte le parole non servono. Non c'erano parole per quel momento orribile.
Doveva adesso solo sfogarsi ed io ero lì.
E ci sarie sempre stata.
Sentimmo poi bussare alla porta. Erano le 11.30.
Summer si era calmata, anche se cercava di parlare il meno possibile per evitare un'altra crisi di pianto.
Ed io cercavo in tutti i modi di distrarla.
Quando andai ad aprire alla porta vidi Harry preoccupato.
Harry :"come stai?" domandò a Summer capendo che era successo qualcosa di molto grave da quel messaggio che ricevetti poco prima.
Summer :"ragazzi ho bisogno di uscire un pò, vi prego"
Io :"ti accompagniamo io ed Harry!"
Summer :"si, grazie mille. Ma Zayn dov'è?" 
Harry :"al telefono non risponde, non si trova.. Ha bisogno di stare di solo, così mi ha detto"
Summer :"E' meglio se non lo incontro"
Io :"tranquilla, non c'è" dissi a Summer tranquillizzandola accompagnandol fuori, nell'immenso giardino di Cambridge.
Passeggiammo lì in attesa della mezzanotte per salvare quel poco che ne rimaneva della serata.
Harry poi ci lasciò per poco tempo quando ricevette una chiamata sul cellulare da parte di Anne per fare gli auguri al figlio e lui cercò di nascondere tutto l'accaduto per evitare di far preoccupare la madre.
Si allontanò da noi per quei pochi secondi. 
Quegli attimi che giuro su tutto, che non scorderò mai piu e che credo rimarranno nella mente di tutti.
Ciò che io e Summer vidimo erano tante sagome di uomini.
Al centro c'era Travis, circondato da tutti i suoi amici di prima.
In quel momento quella piccola pace che si era creata scomparve.
Summer non ci vide più dalla rabbia che si scaraventò contro Travis, aveva bisogno di sfogarsi.
Egli cercò di allontanarla per difendersi, usando troppa forza per farla cadere a terra.
Summer rimase spaventata dalla mossa di Travis, che subito scatenò un putiferio.
Gli amici di Travis accorsero in suo aiuto contro Summer, io cercai di aiutarla a uscire da quella situazione, lei si rialzò subito colpendo Travis sul viso, che preso dalla rabbia, estrasse dalla tasca di uno dei suoi amici una pistola.
Ed è in quel momento che tutto si fermò.
Egli la puntò addosso a Summer che incominciò a singhiozzare. 
Implorai il nome di Harry per chiedere aiuto. Urlavo come faceva anche Summer.
Dalla paura.
Incredule.
Summer :"ti prego, fermati" furono le uniche parole che riuscì a pronunciare. 
Ma Travis non stava capendo più niente a causa dell'alcol e della vicenda nel complesso che fece pressione sul grilletto contro Summer.
Fu una frazione di secondo, ma fu come vivere la vicenda a rallentatore.
Io corsi davanti a Summer, facendole da 'muro', per prendere io l'imminente proiettile, per eviatare che le facessero del male. E fu solo una frazione di secondo prima che uno sparo si diffuse nell'aria.
Sentii le urla, qualcosa che mi penetrò, un fuoco dentro, prima di cadere a terra.
Summer :"Elena!" urlò.
La sentivo piangere, di nuovo. Travis e gli altri scapparono impauriti lasciando cadere a terra la pistola con cui ero stata sparata.
Sorrisi vedendo Summer che stava bene.
L'avevo salvata.
E dopo un attimo sentii anche la voce di Harry, urlare.
Urlavano con tutta la forza che avevano in corpo.
Harry mi prese la testa poggiandola sulle sue ginocchia, non riuscivo a capire più niente, girava tutto. Cercavo di parlare ma dalla mia bocca sentivo solo il sapore aspro del sangue.
Mi stavo spaventando.
Ma vedere gli occhi di Harry puntati su di me, era come se mi tranquillizzassero e proteggessero.
Harry :"Amore ti prego resisti, stanno arrivando"
Lottavo per tenere gli occhi aperti, Summer stava con il telefono in mano mentre urlava dal dolore che stava provando per l'accaduto.
Harry :"tieni gli occhi aperti Elena! Devi sentire sempre la mia voce, non perderla mai!"
Ma no che non l'avrei persa, la sua voce è come se in quel momento mi stesse cullando, tranquillizzando.
Harry :"ti prego, guardami!"
Poi urlò di nuovo :"resisti, non lasciarmi, ti prego"

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Capitolo 49
*** 49° capitolo ***


Quella sera la passammo tutti quanti con Elena.
Summer era distrutta come tutti noi, non riusciva a dire piu nulla, non voleva parlare.
Stava immobile su una delle sedie dell'ospedale dentro la stanza di Elena.
Louis soffocava le sue lacrime, poggiato sulla spalla di Summer mentre cercava di riposare. 
Erano almeno 4.30 di notte, anzi, ormai quasi giorno. 
Io non riuscii a prendere sonno prima di loro, ero rimasto per tutto il tempo a guardarla.
Sembrava dormisse tranquillamente, e la ricordavo mentre dormiva accanto a me nel nostro appartamento quando le mostrai la mia sorpresa.
Era felice quel giorno. E lo ero anche io, ovviamente.
E ora vederla lì su quel letto, con la pelle di un colorito bianco quasi chiaro e pallido, con quelle macchine mediche attorno che emettevano un piccolo rumore ogni secondo, eppure mi davano la certezza che lei fosse viva.
Mi addormentai con questi pensieri, soprattutto ricordi.

"Styles!" Mi sembrava di sentire la voce di Elena, lei mi chiamava spesso così quindi mi aprii gli occhi di scatto, con il cuore a mille. 
Io :"Elena! Amore!" quasi urlai, svegliandomi di soprassalto.
Quando misi però a fuoco la vista, mi accorsi di stare ancora in quella stanza. Non era un sogno come speravo, quindi.
Summer :"Harry, sono io, Summer"
Io :"oh.. Scusami pensavo che fossi.."
Summer :"lo so Harry"
Accennò un sorriso stanco e triste. 
Io :"dimmi"
Summer :"Sono arrivati Liam, Niall e anche quell'individuo.." disse con una smorfia che mi fece sorridere. Capii subito a chi si riferiva, Zayn.
Io :"gli ha avvisati Lou?"
Summer :"si.. "
Io le sorrisi, poi mi alzai dalla sedia, diedi un piccolo bacio ad Elena su quelle labbra fredde al mio contatto e le sussurrai :"buongiorno amore", per poi uscire da quella stanza per salutare i ragazzi, avevo bisogno di vederli.
Summer rimase a guardare tutti i miei movimenti, tirando sù con il naso, e chiudendo gli occhi per trattenere ancora una volta le sue lacrime quando salutai Elena.
Non appena vidi lungo il corridoio un gruppetto di ragazzi, capii che erano loro, così corsi verso parte della mia band, lasciandomi trasportare dai loro abbracci.
Niall mi abbracciò forte subito, venendomi lui stesso incontro seguito dagli altri che scoppiarono in lacrime come me.
Liam :"E' incredibile quello che è successo" disse lui, passandosi una mano sui suoi capelli, con gli occhi gonfi dalle lacrime.
Niall :"Orribile"
Zayn non disse parola. Lui era lì e non aveva sentito nulla, sapevo che si sentiva in parte responsabile ma non lo era affatto.
Non era di nessuno la colpa.
Io :"Zayn, andrà tutto bene me lo sento" gli dissi avvicinandomi verso di lui, mentre mi accolse in un abbraccio.
Zayn :"Scusami fratello, scusami"
Io :"non c'entri niente tu, sul serio"
Zayn :"E' a causa mia che Travis ha reagito in quella maniera, e io mi ero completamente allontanato quando è successo.."
Io :"lo so Zayn, sul serio, devi stare tranquillo"
Zayn :"ma come posso?"
Io :"lo so.." dissi a mia volta abbassando lo sguardo.
Niall :"Louis dov'è?"
Io :"non lo avete incontrato per le scale o l'ascensore?"
Liam scosse la testa.
Io :"sinceramente non lo so.. vado a cercarlo"
I ragazzi annuirono, mentre furono accolti da Summer, che tentava in tutti i modi di non incrociare gli occhi di Zayn.

Io :"Lou?" lo chiamai, uscendo nel balcone del reparto.
Louis come mi aspettavo, era lì.
Lo raggiunsi, stava affacciato alla finestra proprio come qualche ora prima.
Io :"lou, tutto okay?" ma che domanda stupida. Ovvio che no.
Louis mi guardò con occhi pieni di dolore, poi si rigirò e tornò a guardare di fronte a sè senza rispondermi.
Io :"scusami, domanda inadeguata.."
Louis :"mi sento perso, ho perso tutto Harry!"
Io :"non è vero" cercai di dirgli, infatti non lo era.
Louis mi guardò in attesa che continuassi.
Io :"Tua sorella non l'hai mai persa nè la perderai, hai noi che ti stiamo vicino, le directioner e.."
Louis mi zittì.
Louis :"finchè non so che lei per certo si salverà io mi sentirò perso"
Io :"Anche io Lou" ed ecco che risentivo di nuovo i singhiozzi mentre un raggio di quella fioca luce di Sole mi colpì sul viso.
Louis mi abbracciò. 
Per quanto cercassi di essere forte per aiutare gli altri, in realtà dentro stavo morendo.
Io :"Lou, ho bisogno di lei, di sentire la sua voce" confessai in lacrime.
Louis :"Ciò che posso dirti, è che si riprenderà, me lo sento. Una specie di simbiosi o telepatia tra fratelli" disse lui con tono un pò piu felice, strappandomi un sorriso.
Io :"Louis sono arrivati gli altri ragazzi!" dissi a mia volta cercando di farlo distrarre e di autodistrarmi.
Louis :"allora adesso rientriamo così li saluto!"
Feci un cenno di approvazione con il capo, e rientrammo.
Niall e Liam non c'erano.
Vidimo solo Zayn e Summer seduti su due sedie davanti la stanza chiusa.
Zayn si trovava però dal lato opposto della fila di poltroncine, mentre Summer guardava di tutto eccetto che lui, stessa cosa cercava di fare Malik anche se si soffermava a guardarla finchè lei non rigirava lo sguardo verso di lui come per fulminarlo.
Louis :"ehi ragazzi" Disse Tomlinson, cercando di sciogliere il ghiaccio che si era creato tra i due.
Io :"con tutte le sedie che avevate poi vi siete messi uno di fronte all'altro!" notai sorridendo della buffa situazione.
Summer nel sentire la mia osservazione scalò di un posto verso sinistra mentre Zayn verso destra così da non trovarsi piu di fronte.
Io :"ragazzi, io scherzavo eh!"
Summer :"avevi ragione Harry, grazie mille" rispose lei fredda senza voler incontrare lo sguardo di Zayn che sembrava le rifacesse il verso.
Louis stava cercando di trattenersi dalle risa, certo che quel momento avremmo dovuto filmarlo e rivederlo poi per un milione di volte, magari facendolo rivedere alle loro nozze.
Louis :"secondo me, tra poco si baciano questi due" mi sussurrò lui.
Io :"naah, Summer è determinata, non cederà"
Louis :"scommettiamo che Zayn va lì e la bacia?"
Io :"secondo me ancora no, quanto scommettiamo?"
Louis :"un caffè"
Io :"hai proprio paura di perderle tu le scommesse!"
Louis :"tu hai sempre un sesto senso per queste cose, non si sa mai!"
Io :"affare fatto" dissi a mia volta, stringendoli la mano per confermare il nostro patto.
Louis :"allora se entro stasera non accade ciò hai vinto tu, sennò io e il caffè lo offri a me!"
Io :"perfetto"
Zayn :"che cosa bonfocchiate voi due?"
Summer :"ma fatti gli affari tuoi per una volta!" lo rimproverò.
Zayn :"ah, ora mi sgridi pure?"
Summer :"posso fare ciò che voglio!"
Zayn :"se, certo" rispose buffando, incrociando le braccia al petto.
Louis :"stanno iniziando bene! Amico, preparati a perdere, semrpe così capita e poi puff! scatta la scintilla!" esclamò, mimando le sue parole con le mani.
Io :"naah per adesso si stuzzicano soltanto, ma non si bacieranno oggi, è troppo presto, tra qualche giorno forse!"
Louis :"nah! io dico oggi!"
Io :"vedremo!"
Summer e Zayn ci guardono insospettiti dalle nostre chiacchiere. 
Louis :"beh? che avete da guardare? Piuttosto impegnatevi a chiarire!"
Summer :"oh, io con lui non chiarisco un bel niente"
Zayn :"non c'è niente da chiarire"
Io :"eh, giusto!"
Summer e Zayn mi riguardarono male, dato che mi intromisi impropiamente nel discorso.
Louis :"maleducato!" mi rimproverò Louis dandomi una pacca sulla spalla.
Io :"ma sh!"
Louis rise, era bello rivedere un pò di colore allegro in quella stanza per quanto trste potesse essere.
Ed era come se sentissi Elena ridere, perchè se ci fosse stata anche lei nella situazione, in questo momento starebbe a terra dale risate, conoscendola.
Sorrisi a quell'immagine, quanto avrei voluto vederla veramente ridere ancora una volta.
Louis :"ma Niall e Liam dove sono?"
Summer indicò la porta chiusa della stanza, facendosi ritornare un velo di tristezza di nuovo sul suo viso e anche su quello di Zayn.
Quando io decisi di entrare nella stanza mentre Lou aspettava seduto un imminente bacio tra Summer e Zayn cercando di distrarsi da tutto quel dolore che provavamo solo nel guardare quella stranza priva di felicità, vidi Niall in lacrime completamente, mentre Liam cercava di farsi forza per se stesso e per Niall.
Io :"ciao ragazzi" dissi a bassa voce, avvicinandomi poi a Elena che giaceva su quel letto immobile essattamente come l'avevo lasciata poco prima.
Le presi la mano, sedendomi accanto a lei.
Liam :"non riesco a vederla così" confessò.
Niall :"nemmeno io, è ingiusto"
Io non risposi, se solo avessi aperto bocca, sarebbero usciti solo singhiozzi.
Non riuscivo a non pensare al fatto che c'era la possibilità di perderla per sempre. E io non volevo. Non potevo stare senza di lei. La amavo e avrei fatto tutto il possibile per farla guarire.
Eppure mi bastava guardarle il viso per rasserenarmi, era lì vicino a me, e nessuno me l'avrebbe mai potuta portare via, neanche quella cosa orribile che colpisce inaspettatamente: la morte.
Non l'avrei permesso neanche a lei.
Elena si sarebbe risvegliata, me lo sentivo anche io come Louis.

Nel pomeriggio Louis rimase tutto il tempo con Elena facendomi anche compagnia, mentre le raccontavamo della giornata e della scommessa che avevamo fatto, ci avrei scommesso che se solo avesse potuto sarebbe scoppiata a ridere dicendo che eravamo solo due stupidi che scommettevano su certe cose, ma in fondo poi ci avrebbe appoggiati facendo l'arbitro del nostro gioco, nessuno di noi doveva sotrcere informazioni parlando direttamente con Summer su Zayn o cose varie.
Summer :"ragazzi" ci interruppe nella nostra conversazione Summer che si era appoggiata alla soglia della porta.
Louis :"Yes?" pronunciò con accento insolito, non di certo quello inglese ma piu tipo quello di un francese che parla inglese, facendoci sorridere.
Summer :"ha chiamato il vostro manager, avete un'intervista importante su diretta mondiale tra beh.. 30 minuti!"
Io :"CHE?" quasi urlai incredulo.
Summer annuii con la testa non riuscendo a trattenersi dalle risa.
Summer :"sinceramente non so come farete però beh vi conviene correre!"
Niall :"Summer! Dove hai messo la mia giacca?"
Summer :"credo sulla sedia!"
Niall :"ma che significa credo?! Non la trovo!" disse in preda al panico.
Io andai verso la finestra per guardare almeno in che condizioni mi ritrovavo.
Avevo i capelli tutti spettinati, occhi stanchi e lucidi da quella sera, e ancora i vestiti per capodanno.
Almeno i vestiti potevano essere in un certo senso adatti per l'intervista, ma il mio aspetto trascurato lasciava desiderare.
Io :"Zayn! Passami qualsiasi cosa che usi per i capelli!" urlai, scaraventandomi fuori dalla stanza mentre i ragazzi goffamente cercavano di prepararsi.
Zayn :"Chiedi a Lou! Ho prestato a lui l'unico pettine che uso per il ciuffo che ho ora!"
Io :"LOUIS!"
Louis :"amico un attimo di pazienza!"
Io :"ragazzi non possiamo tardare su!"
Liam :"Non è colpa nostra se ci avvisano tardi eh!"
Io :"ma al nostro manager non credo che importi!"
Summer stava morendo dalle risate cercando inutilmente di rilassarsi mentre assisteva alla scena di 5 ragazzi in preda a una crisi che cercavano con i pochi mezzi che avevano di sistemarsi per andare su tutte le televisioni e radio.
Summer :"vi serve una mano?"
Zayn tentò di chiamarla ma poi ci ripensò, tornando ai suoi capelli.
Nel giro di cinque minuti eravamo già tutti pronti, così mentre i ragazzi si preparavano per uscire, Summer si risedette sulla poltroncina della camera di Elena, le avrebbe fatto compagnia lei per quel pomeriggio e io sarei tornato non appena l'intervista sarebbe finita.
Andai però prima da Elena, lasciandole un piccolo bacio sulla fronte per salutarla.
Io :"torno presto amore, qui c'è Summer!"
Salutai anche Summer, per poi raggiungere il resto della band.

Arrivammo di appena due minuti di ritardo, e per fotuna, non ci era andata poi tanto male vista la situazione! E anche il nostro manager capii.
Mentre ci intervistarono chiedendoci del tour e di come fosse iniziato, una degli intervistatori, interruppe le domande chiedendoci con nostro grande stupore :"Ragazzi noto in voi qualcosa di strano oggi.. avete degli occhi spenti e non vispi come sempre, Harry cerca di sorridere a stento, anche Louis forza i sorrisi. Ragazzi, che vi prende? E' successo qualcosa?"
Niall :"sì, purtroppo è vero"
Liam :"ma speriamo passi in fretta"
intervistatrice :"ma cosa è successo? Problemi con il tour, lavoro o vita privata?"
Harry :"vita privata"
Intervistatrice :"se vi va, potete parlarne"
Louis emanò un profondo respiro guardando me e i ragazzi per avere un nostro consenso per parlare dell'accaduto.
Louis :"Purtroppo mia sorella sta male.."
Intervistatrice :"oddio! E cosa è successo? Influenza? ne gira molta in giro!"
Io accennai un sorriso per la sua osservazione ma scossi tristemente la testa.
Io :"ha avuto un brutto incidente e.." non riuscii a concludere la frase che sentii nuovamente i singhiozzi e le lacrime.
I ragazzi mi abbracciarono forte, mentre le stesse persone e manager che erano presenti lì furono accolti da grande stupore e tristezza.
Intervistatrice :"ci dispiace tanto ragazzi, sul serio. Harry, so che magari ora la domanda può sembrare fuori luogo ma girano voci su una tua presunta relazione con la giovane Elena Tomlinson nonchè sorella di Louis di cui stavamo parlando, giusto?"
Louis annuii, e io con lui.
Io :"girano molte voci su di noi, però nessuno di noi ha mai reso tutto pubblico e ora me ne sto pentendo perchè ho paura che sia troppo tardi" sentivo la voce strozzarsi in gola, mentre sentivo il mio corpo tremare.
Avrei voluto che ci fosse anche Elena quando l'avremmo detto, ma ora lei non poteva esserci.
Io :"Io la amo. Amo Elena, e sì, avevamo deciso di renderlo pubblico senza tenerci piu nascosti dalle telecamere perchè a volte questa cosa ci sottopone a troppo stress,ansie e stanchezza. Noi stiamo insieme, è la mia ragazza e la amo."
sentii Niall abbracciarmi. 
Tutti erano rimasti in silenzio dalla mia confessione.
Niall :"ricordo ancora quando gli avevo scoperti, dovevo starmene zitto però, ero l'unico a sapere di loro" disse Niall sorridendo, ricordandosi le prime volte in cui ci aveva visti insieme.
Intervistatrice:" E nemmeno Louis che è suo fratello lo sapeva?"
Louis scosse la testa, guardandoci. Stavamo rivevendo il passato e questo ci faceva sentire Elena ancora piu vicina a noi.
Louis :"me l'avevano tenuto nascosto per un bel pò, ma poi la verità viene sempre a galla no?"
Intervistatore :"E tu Zayn? In giro si sente parlare della rottura tra te e Summer" subentrò nel discorso un signore.
Zayn abbassò lo sguardo, si vedeva che ci soffriva troppo per quella storia, non lo avevo mai visto così per una ragazza.
Zayn :"Che dire, ho sbagliato io o forse entrambi, alla fine in un rapporto si è sempre in due.. Ma comunque sono stato uno stupido che l'ho lasciata andare via così, e la amo, nonostante il fatto che lei si stia rifacendo una vita in cui purtroppo credo di non essere piu partecipe" Anche Zayn fu accolto da delle lacrime.
Liam che si trovava vicino a lui gli diede una pacca sulla spalla per dargli coraggio.
Intervistatore :"insomma, questo non è proprio un bel periodo a quanto mi sembra di capire"
Liam :"esattamente"
Intervistatrice :"purtroppo non abbiamo piu molto tempo a disposizione, ma auguro ad Elena di riprendersi subito, e vedrete che sicuramente ce la farà!" Louis sorrise riconoscente alla frase della signora, mentre passava per darci un abbraccio.
Quando ci congedarono dalla grande stanza piena di telecamere e intervistatori, il manager ci accolse, preparandomi già a una sua imminente sfuriata sulla mia relazione con Elena.
Ma lui mi abbracciò forte, per farmi coraggio. Non mi sarei mai aspettato una reazione del genere, sul serio, ma ne fui molto grato e infatti lo ringraziai per il suo gesto.
La sera io e Lou la passammo come due cretini a urlare per l'ospedale mentre le infermiere ci ordinavano di stare piu zitti. Ma cavolo non è colpa mia se Louis non rispetta le scommesse!
Summer e Zayn non si erano ancora baciati e il tempo era scaduto! E lui continuava a insistere che aveva comunque vinto perchè erano li li per baciarsi dato che quando siamo tornati erano a un centimetro di distanza, ma vi sembra giusto? Non dicevano questi i patti!
Io :"Brutto mascalzone! Impostore che non sei altro!"
Louis :"non partire in cascetta se hai perso!"
Io :"Ma non ho perso! Sei tu quello che perso!"
X :"ragazzi basta, sono le 11.30 di notte, volete fare un pò di silenzio?" ci disse un uomo in camice bianco.
Io :"Glielo dica di non insistere!"
Louis :"Io? Io starei insistendo? Pagami il mio caffè!"
X :"se proprio insistete ve lo offro il caffè e poi la smettete!"
Io :"facciamo una cosa, ora andiamo da Summer e chiariamo okay?"
Louis :"ma lei non lo ammetterà!" 
Io :"oh fidati che se è successo qualcosa lo dice!"
Louis :"vado io!"
Io :"oh no caro, vado prima io e non rompere!"
Louis :"me la paghi Styles!"
Io :"Tomlinson!"
Louis si girò a farmi una smorfia prima di sgattaiolare via lungo i corridoi.
I ragazzi avevano deciso di prenotare un albergo vicino l'ospedale, e a dormirci eravamo solo io, Lou e Summer.
Summer :"ragazzi ma che avete?" 
Io :"Summer chiarisci i nostri animi!"
Louis :"che?"
Io :"zitto Tomlinson!"
Louis :"beh, scusa!"
Io :"scuse accettate!" poi tornai a Summer :"Una domanda innocente"
Summer :"dimmi!"
Io :"Tu e Zayn vi siete baciati? Entro queste ore non prima ne dopo? Cioè dopo tecnicamente è impossibile perchè è il futuro ma insomma"
Louis :"oh ma andiamo! Vi siete baciati oggi si o no?"
Summer ci guardò stranita incrociando le braccia al petto.
Summer :"ma di che diamine parlate?"
Louis :"Abbiamo fatto una scommess.."
Io :"zitto!" dissi interrompendolo tirandoli un colpetto sul braccio.
Louis :"ahi!"
Summer :"voi avete fatto cosa?"
Io :"Non è come pensi!"
Summer :"oh, mi sa di aver capito bene! E comunque non sono fatti che vi riguardano, specialmente per le scommesse!"
Louis :"ti prego Summer dicci solo si o no!"
Summer :"no! Non intendo baciarlo quindi non fate piu scommesse di questo genere e metteti l'anima in pace, per favore!"
Io :"visto? Ho vinto!"
Louis :"vieni dai che ti offro il caffè!"
Io :"oh, e bravo Louis!"
Louis :"solo per questa volta, non accadrà piu!"
Io :"se non scommetti contro di me!"
Louis :"Harry ho sempre vinto io con le scommesse!"
Io :"non tocchiamo questo tasto che sennò qui non si finisce piu!"
In fondo quella discussione che terminò con risate e un pò di felicità, ci aiutò a entrambi a vivere meglio quella situazione e a distrarci un attimo, ma si sà, non bisogna mai abbassare la guardia e ciò che avvenne dopo cancellerà anche quel poco di felicità e distrazzione.
Era l'una di notte, ricordo bene quell'orario. 
Io mi ero addormentato come gli altri dentro la stanza di Elena dopo averle raccontato di tutta la giornata, e del fatto che finalmente avevamo reso pubblica la nostra relazione.
La amavo, e desideravo solo di vederla riaprire quei suoi occhi, ma ora sentivo come una speranza in piu, beh solo fino a quel momento.
Sentimmo delle voci di medici che si urlavano e chiamavano tra di loro, mentre uno di loro teneva premuto il pulsante rosso accanto il letto di Elena. 
Ci alzammo di soprassalto, increuduli, spaventati, senza capire nulla della situazione.
Io :"Cosa succede?!" urlai ai medici alzandomi subito seguito da Summer e Louis.
X :"Arresto cardiaco" disse uno con velocità, mentre portavano di corsa Elena fuori dalla stanza seguiti da un assordante e acuto rumore sul macchinario.
Guardavo. Non riuscivo a parlare ne a muovere un muscolo.
Louis si lasciò cadere a terra in lacrime, io imprecavo urlando ai medici di dirmi qualcosa, mentre sentivo una parte di me morire lentamente.
Summer correva per tutti i corridoi in cerca di Elena, ma a noi ci ordinarono di non muoverci.
Vedevo persino i medici in lacrime. Elena non rispondeva.
Era in coma, ma il suo cuore aveva smesso di battere per qualche secondo.
E per qualche secondo io non vivevo piu. 
Mi sentivo debole, senza forze, ma proseguii per i corridoi, con Louis che urlava con le lacrime.
Tutto si era capovolto. Tutto si stava trasformando in un inferno.
X :"Ragazzi" ci disse un medico avvicinandosi a me, Louis e Summer.
Summer :"come sta?" disse piangendo a singhiozzi.
Eravamo spaventati, letteralmente.
X :"Dobbiamo intervenire, operare sul cuore o altrimenti non ce la farà.."
Elena stava per morire, e io non sapevo cosa fare. 
Mi sentivo inutile. Sentivo il mondo cadermi addosso, ancora una volta.
X :"e purtroppo non possiamo fare piu niente"
Summer :"cosa? come sarebbe a dire?"
X :"manca un medico per sala operatoria, non possiamo intervenire."
Louis :"dov'è il chirurgo?" strillò Louis.
X :"E' fuori città, l'abbiamo chiamato, ma dovrebbe gestire un intervento via telefono, il che è impossibile perchè noi qui abbiamo dei compiti specifici in sala operatoria non possiamo seguire gli ordini di un chirurgo perchè ne mancherebbe comunque uno"
Io :" e cosa ci resta da fare?" chiesi completamente in lacrime sentendomi quasi svenire.
X :"nulla signor Styles. Purtroppo non possiamo fare piu niente, ci dispiace"
Louis :"e la lasciate morire così? Ma scherzate? E' mia sorella cavolo! non posso lasciarla morire!"
X :"Non possiamo fare altro!" ci ribadì il medico con freddezza ma debolezza, mentre delle lacrime rigarono anche il suo volto.
X :"ragazzi mi dispiace, lei era molto giovane e certamente non lo meritava, vorrei tanto poter fare qualcosa ma manca un chirurgo non possiamo fare più nulla, non ci resta che aspettare"
Io :"cosa significa 'era'? Elena non deve morire! La prego! Faccia qualcosa! Qualsiasi cosa!" Urlai sentendomi il cuore cedere.
Summer :"mi offro io!"
X :"cosa?" chiese il medico.
Summer :"Operiamo subito, io non sono un chirurgo ma sto studiando per esserlo e se magari posso stare in collegamento con il chirurgo che avrebbe dovuto operare forse.."
X :"Lei non si rende conto! E' troppo complicato! Ha mia operato in vita sua?"
Summer scosse la testa.
Ma io mi fidavo di lei.
E anche Louis.
Louis :"Se Summer ci proverà almeno diamo ad Elena qualche speranza"
X :"potrebbe morire durante l'intervento"
Io :"e se non operiamo dobbiamo comunque aspettare che muoia.. non abbiamo altre scelte!"
Louis :"la prego, operate"
X :"Ragazza vai nella stanza 14 al piano terra, di che ti ha mandato il dottor. Cox, prendi il camice, guanti, cuffie e mascherine. Lavati le mani per almeno quattro minuti come dice il regolamento, poi sali di fretta in sala operatoria, subito!"
Summer annuii, ci guardò, il tempo che noi potemmo annuire con il capo prima di procedere, lei subito corse giù per le scale, e nel giro di dieci minuti io e Louis vidimo il lettino di Elena andare verso la sala operatoria.
A circondarla c'erano come dei tubi per farla respirare e dei medici attorno a lei. Era straziante quella visione. Se in quelle ore aveva riacquistato un pò di colorito sul viso, ora lo aveva del tutto perso. Io e Louis la seguimmo tenendole la mano, promettendole che sarebbe andato tutto bene.
Summer avrebbe sostituito uno dei chirughi piu esperti in zona, avrebbe operato via telefono, la cosa piu pazza e mai sentita che si potesse fare per un intervento al cuore così delicato. Ma era quella l'unica possibilità, e noi saremmo stati disposti a tutto pur di salvarla.

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Capitolo 50
*** 50° capitolo ***


Erano passate due ore, che presto diventarono 4, fino a 5. 
Il via vai lungo i corridoi si era arrestato, niente si muoveva, tutto sembrava essersi paralizzato, come se le lancette di un orologio fossero state congelate, e quindi impossibilitate a muoversi regolarmente.
In realtà persimo il conto del tempo trascorso, era come vivere in un minuto lungo e interminabile.
Io :"lou" pronunciai il suo nome a voce bassa, soffocato dalle lacrime.
Louis :"Haz, hai paura?"
Io :"da morire." confessai.
Louis :"anche io, ho troppa paura"
Io :"pensi che.."
Louis scosse la testa, piano piano le nostre speranze stavano svanendo, stava passando troppo tempo.
Io :"e se non si risvegliasse più?" incominciai a piangere tra le braccia di Louis, tentava di darmi forza, ma non ci riuscì, dato che la forza non l'aveva neanche per lui. 
Louis :"Non ci voglio pensare Harry. Pensiamo al fatto che quando mia sorella uscirà da quella stanza operatoria, vedremo Summer tutta sorridente vittoriosa per il suo primo intervento in diretta con uno dei medici più famosi, e Elena che ridirà di noi per esserci preoccupati così tanto"
Io :"e sicuramente ci chiederà perchè piangiamo, noi le diremo che avevamo appena finito di vedere uno di quei film strappalacrime mentre la aspettavamo"
Louis :"E magari se adesso chiudiamo gli occhi e gli riapriamo ci ritroveremo all'università, con Elena che corre per casa mentre si prepara per uscire sgridandoci di muoverci e non di rimanere a poltrire sul divano"
Io :"e poi mi avvicinerò a lei, e le chiederò scusa di aver pianto così tanto"
Louis :"questo lo farò anche io"
Io :"Louis la sento molto vicina"
Louis :"anche io, è come se a volte sentissi le sue braccia attorno a me, come faceva sempre, mi stringeva forte a sè.. mi ripeteva continuamente che io la faccio sempre arrabbiare, ogni giorno litigavamo come fratelli per cose futili, e poi ci riabbracciavamo la sera. Prima di addormentarci, mi ricordo che io le raccontavo sempre qualcosa, le parlavo di voi, della band, e le cantavo sempre le nostre canzoni, le piace little things, così ogni sera gliela cantavo e lei si addormentava con il sorriso. Poi quando abbiamo scoperto della nostra famiglia e siamo andati via da casa, la mia vita con lei mi è mancata da morire. E' la mia sorellina cavolo, farei di tutto per vederla qui vicino a noi, chiederle scusa per tutto, abbracciarla forte, dirle che non potevo chiedere sorella migliore, che le voglio un mondo di bene" 
Louis scoppiò in lacrime come non capitava mai, nessuno di noi l'aveva letteralmente mai visto così.
Io :"lou.." lo abbracciai, mentre lui pianse sulla mia spalla, non riusciva a trattenersi più e tutte le lacrime che si stava tenendo dentro ora stavano uscendo a dirotto, ed era giusto che fosse così, se si sente il bisogno di piangere bisogna farlo, trattenersi fa solo star ancora più male di come già non ci si senta.
Louis :"Harry!" esclamò Louis, strattondandomi per un braccio quando mi addormentai.
Alzai di fretta lo sguardo, vedendo dei medici uscire dall'ascensore, Summer era l'ultima a uscire, quando si abbassò la mascherina che le copriva metà viso e si lasciò accasciare a terra piangendo.
Io e Louis ci avviammo correndo verso di lei per raggiungerla, Louis la aiutò a rialzarsi da terra, lei era completamente in lacrime e presto lo diventammo anche noi.
Io :"c-come è andata?"
Louis :"è viva? Summer, sta bene?"
Summer con i singhiozzi e sorridendo ci annuii, Elena era viva. 
Il mio cuore iniziò di nuovo a battere a mille, mi risentivo di nuovo vivo, Elena era salva.
Louis pianse abbracciando Summer che distrutta non riusciva nemmeno a dire una parola.
Io :"Summer sul serio non finiremo mai di ringraziarti" dissi tra le lacrime abbracciandola forte.
Louis :"io ti devo tutta la mia vita!"
Summer :"ora pensate che Elena sta bene e che presto si risveglierà! Tutto era causato da un problema che aveva nella parte destra del cuore lacerata, i medici l'avevano troppo sottovalutata la ferita e questa cosa avrebbe potuto ostacolare pesantemente il suo risveglio ma ora è qui, con noi"
Io :"Non posso crederci sul serio!" esultai, senza smettere un secondo di sorridere. Mi sentivo al settimo cielo, letteralmente.
Louis :"possiamo vederla?"
Summer :"per ora è sotto osservazione per il post operatorio, domani torna in reparto!"
Summer sorrise, felice. Quelle lacrime di prima erano di gioia, aveva salvato la sua migliore amica dalla morte, e oltretutto, aveva anche fatto con pieno successo il suo primo intervento chirurgico assolutamente anticipato rispetto ai tempi di studio, ma ci era riuscita.
Quella sera tutti ci addormentammo felici e sereni, sollevati da quella situazione che stava per concludersi nei migliori dei modi, o perlomeno sapevamo che Elena non avrebbe piu rischiato la morte, e questo per noi era già tantissimo.
Summer tornò per quella sera nel suo appartamento di Cambridge, aveva bisogno di riposo, mentre io e Louis rimasimo nella stanza di Elena aspettando di vederla.
La mattina dopo quando mi svegliai, notai la sedia vicino la mia vuota, così mi alzai per vedere che ore fossero. 
Erano le 8 del mattino, in quei giorni avevamo a stento dormito per un paio di ore, ma quella mattina mi alzai con il sorriso come mi immaginai che avessero fatto anche Louis e Summer.
Summer e i ragazzi ,che intanto ci avevano raggiunti dall'albargo, aspettavano Elena fuori, così corsi a raggiungerli.
Appena uscii fuori dalla stanza, i ragazzi avevano tutti gli occhi lucidi non piu dalla tristezza, ma dalla felicità.
Un medico si avvicinò a noi, sorridente anche lui. Cavolo quel giorno sarebbe stato quello piu atteso, il piu speciale di tutti.
Zayn :"come sta?" chiese impaziente, sorridendo anche lui.
Summer lo notò, sorridendogli di nascosto per non farsi vedere neanche da lui, mentre si raccoglieva i capelli in una coda.
Niall :"ma è ancora in coma?"
Liam :"tra quanto si risveglierà?"
Niall :"E' fuori pericolo vero?" 
Il medico sorrise a tutte quelle domande a cui non gli avevano dato nemmeno il tempo di rispondere, poi prese a parlare :"L'intervento è andato nei migliori dei modi, crediamo proprio che passerà nella storia! E per quanto riguarda la ragazza, è uscita dal coma, ma non sappiamo quando si risveglierà definitivamente, da ieri non ancora si sveglia ma è comprensibile, rientra tutto nella normalità. Ma è assolutamente fuori pericolo, anche se abbiamo rischiato abbastanza"
Neanche il tempo che riuscimmo a rispondere felici al medico, vidimo il lettino di Elena trasportato da dei medici, mentre la riportavano in stanza.
Tutti noi ci ammassammo su di lei, cercando di parlarle, per vedere una sua reazione.
Una dottoressa però ci informò dicendoci :"ragazzi non sappiamo se può sentirvi, non sappiamo neanche quando si risveglierà ma speriamo presto" ci disse sorridendo.
A turno entravamo nella sua stanza, le parlavamo, le raccontavamo tutto di quella sera, Niall le stava già proponendo una cena in pizzeria tutti insieme, Louis le cantava little things, mentre Niall lo accompagnava con la chitarra. Ci aggiunsimo anche noi altri, ognuno cantava la sua parte proprio come nella canzone originale, e lo giuro, Elena aveva sorriso.
Appena finì la canzone aveva lievemente sorriso, ma era già tantissimo.
Io :"Ragazzi!" urlai avvicinandomi a Elena, chiamandola, cercando di svegliarla ma poi fu intule, i medici ci spiegarono qualcosa riguardo le contrazzioni involontarie dei muscoli, ma io posso giurarlo, aveva sorriso.
E anche se non mi credevano per il momento a me non importava perchè io l'avevo vista con i miei occhi e presto avrei rivisto i suoi e sentito la sua voce, me lo sentivo.
Nel pomeriggio i ragazzi e Summer andarono a prendere dei panini rimanendo a mangiare al bar, io rimasi con Elena, non mi allontanavo un secondo da lei.
Passarono diversi minuti, poi mezz'ora, da quando ero solo in reparto.
Le parlai, le raccontai dei miei ricordi e pensieri su di lei, mentre giocavo con le sue dita, incrociandole alle mie, come facevamo sempre.
Sorrisi anche a quei ricordi, mi mancava terribilmente.
Avvicinai poi le mie labbra al suo orecchio per sussurrarle :"I'm a half a heart without you".
A quella frase, la mano che tenevo sulla sua inerte, di colpo si mosse.
Sentii la mia mano stringersi.
Ora, o stavo diventando pazzo o veramente Elena si stava muovendo.
Ruotai subito i miei occhi sui suoi che erano rimasti immobili a prima. Non riuscivo a capire, forse stavo diventando veramente pazzo.
"Harry" Era la sua voce cavolo, era lei.
Io :"amore mio, Elena!" esclamai sentendo le lacrime scivolarmi lungo le guance, piano la mano di Elena si alzò, fino a sfiorarmi la guancia per asciugarmi le lacrime.
Subito la abbracciai forte, senza smettere di piangere.
Elena :"Harry" continuò a dire con voce debole, senza riaprire ancora gli occhi,e muovendo piano quelle labbra che erano rimaste immboli per così tanto tempo.
Io :"Amore, sono qui" dissi cercando di sciugarmi le lacrime, ma i singhiozzi mi impedivano quasi di parlare, le strinsi forte la mano mentre lei aprii piano quei suoi occhi mi erano tanto mancati. 

DALLA PARTE DI ELENA:
Mi sentivo strana. Per tutto quel tempo era come se avessi vissuto da un'altra parte, ora rivedevo tutti.
Prima ne sentivo solo le voci vagamente, e mi capitava di sentirli piangere, mi sentivo malissimo ogni volta.
Avevo lottato tanto contro me stessa per riaprire i miei occhi, per fare anche solo un piccolo movimento, sentivo che era successo qualcosa, ma in quel momento riuscivo a stento a parlare, figuriamoci a chiedere spiegazioni.
Vedevo prima in maniera sfocata poi sempre piu chiaramente, Harry, il mio Harry. Sorrisi.
Lui avvicinò le sue labbra alle mie. Finalmente potevo risentirne il contatto, quanto mi erano mancate.
Sentivo poi il bruciore di tanti tagli d'appertutto sul mio corpo, ero in una stanza d'ospedale. 
Così d'un tratto mi tornò in mente l'ultima immagine che ricordavo.
Ero in ambulanza. Sentivo come se qualcosa mi stesse soffocando, non riuscivo a respire in quel momento, poi ricordavo le urla dei meidici e niente più. Tutto era finito lì nella mia mente.
Harry :"amore, grazie al cielo sei qui, riesci a sentirmi?"
Io :"Ti amo" riuscì a dire.
Vidi le sue fossette, le sue labbra incurvarsi in un sorriso bellissimo.
Il sorriso che tanto amavo.
Io :"non piangere più"
Harry :"sei qui piccola" continuò a dirmi, tenendomi stretta a sè, come se avesse paura che si trattase solo di un sogno e in realtà anche io sentivo quella paura, ma di nuovo mi sentivo anche viva, piano piano tornai ad avere il controllo sul mio corpo che prima mi sembrava quasi estraneo a me.
Notai dall'altra parte della finestra della mia camera un grande corridoio dove sulle sedie c'erano giacche e borsoni.
Poco dopo notai Louis, e poi tanti medici.
Era mio fratello. 
Sentivo il cuore a mille.
Louis :"Elena!" esclamò a sua volta venendomi incontro.
Io :"louis!" urlai dalla felicità.
Louis :"oddio elena, sei qui, io non posso crederci, ci hai fatto preoccupare tantissimo!" disse in preda alle lacrime. Non avevo mai visto mio fratello così emotivo.
Io :"sto bene Lou" sorrisi, per tranquillizzarlo.
Harry :"oh se solo sapessi cosa è successo ieri sera non ci crederesti mai!"
Io :"cosa è successo?" chiesi ridendo. Mi sentivo sul serio benissimo. Come se mi fossi solo risvegliata da una lunga dormita che a quanto pare era durata giorni.
Louis :"Summer ti ha salvata letteralmente la vita" Quelle sue parole provocarono un subbuglio di emozioni in me, non sapevo cosa mi fosse successo, ma sapevo che ero qui quasi per miracolo, non potevo crederci.
Non riuscivo ancora a parlare molto bene, facevo fatica, mi faceva male tutto.
Mano a mano che riacquistavo la sensibilità, sentivo sempre piu dolore, ma vedere tutta la mia famiglia lì, mi faceva star bene. 
Piano piano si avvicinarono cauti anche i ragazzi, Niall corse ad abbracciarmi, seguito subito dopo da Liam e Zayn.
Nessuno riusciva a smettere un secondo di parlare, io cercavo di seguirli nei discorsi mentre un medico mi visitava, ma parlavano così tanto veloce che non riuscivo a capire. 
Forse ero distratta da tutta quella ambigua situazione, mi sentivo un'enorme confusione, avevo bisogno di capire quanto tempo in realtà fosse passato, cosa fosse successo in quei giorni.
Harry non mi lasciava mai la mano e io tentavo di tenerla stretta, non volevo neanche io lasciarlo andare.
Vedere la mia migliore amica in lacrime mi sembrava strano in quel momento, anche gli altri erano in lacrime e non capivo il perchè.
Io :"c-che succede?" quasi balbettai.
Summer :"E' che siamo troppo felici che tu sia di nuovo qui"
Io :"ma in realtà non me ne sono mai andata!" notai sorridendo.
Niall :"ma non ci rispondevi mai quando ti parlavamo!" disse facendo la faccia da offeso, e gli occhi da cucciolo.
Io :"ma non lo facevo a posta!"
Niall rise accarezzandomi la fronte e i capelli.
Liam :"ma ci sentivi?" chiese speranzoso e curioso.
Io :"io non lo so.. ho dei ricordi vaghi, sul serio, non lo so.."
Harry :"sono così felice di sentirti parlare" confessò Harry guardandomi negli occhi.
Io :"vi sono seriamente così tanto mancata?" chiesi ridendo, arrossendo.
Summer :"ma certo stupida! Avevamo paura di perderti, ci hai fatto vivere un incubo!"
Io :"ma cosa è successo piu precisamente?"
Zayn :"Ricordi di Travis che.."
Io :"si quello me lo ricordo" risposi risentendo tutto quel dolore di quel momento, le luci, le voci, Harry che mi reggeva il capo, le lacrime, l'ambulanza.
Liam :"fino a dove arrivano i tuoi ricordi?"
Io :"quando stavo parlando con Harry, gli avevo detto di prendersi cura di Summer, e poi non ricordo piu nulla"
Harry mi sorrise, inseme a Summer.
Summer :"non osare farci piu prendere questi spaventi eh!" mi disse lei asciugandosi una lacrima e abbracciandomi forte.
In quel momento, ricordai una voce.
Summer che quasi mi urlava di aprire gli occhi. 
Mi portai una mano sulla testa sentendone una fitta.
Harry :"che succede?" chiese allarmato.
Dottore :"Elena, signorina, tutto bene?"
Io :"sento un dolore forte alla testa"
Dottore :"E' normale, capita dopo il risveglio, stia tranquilla e si riposi"
Io :"ricordo Summer che mi diceva di aprire gli occhi!"
Summer :"cosa? Veramente? Mi hai sentita?"
Io :"non lo so.. credo di si!"
Liam :"e poi cos'altro ricordi?"
Io :"nient'altro.. a si, ricordo delle voci vaghe.. io non lo so..."
Il dolore alla testa aumentava.
Dottore :"per ora è meglio se riposa.. E' ancora sotto shock, è normale"
Zayn :"ma per le voci che sentiva?"
Dottore :"oh quello è vero, a volte lo sentono!"
Sorrisi.
Harry :"allora ti lasciamo riposare, a dopo amore" mi sussurrò Harry lasciandomi un bacio sulla guancia.
Mi addormentai, e quando mi risvegliai notai dall'orologio appeso sulla parete che era passata un'ora.
Sentivo delle urla provenire dall'esterno della mia camera, c'era una dottoressa vicino a me che mi controllava la pressione e cose del genere.
Io :"la prego posso uscire e vedere che succede?"
Dottoressa :"ma saranno battibecchi tra ragazzi signorina!"
Io :"no! Sento la voce della mia migliore amica! La prego mi faccia andare!" Feci per alzarmi, ma la donna mi fermò.
Dottoressa :"non può alzarsi signorina, non si deve affaticare troppo!"
Io :"la prego!" la implorai.
Dottoressa :"facciamo così, prendi una sedia a rotelle per ora, ma non esca da qui"
Io :"ma io posso camminare!"
Dottoressa :"per i primi giorni non deve assolutamente affaticarsi, ha subito due interventi, si è appena risvelgiata dal coma, non può"
Io :"va bene ma devo uscire!"
La dottoressa sorridendo per la mia testardaggine mi diede una di quelle sedie che ci sono negli ospedali a rotelle, mentre mi aiutava a staccare la flebo che avevo sul braccio.
Dottoressa :"poi però torni presto"
Io annuii e andai svelta.
Aveva ragione, non avevo ancora pieno controllo del mio corpo dato che facevo anche fatica con le braccia, ma mi sentivo molto meglio dopo la mia dormita.
Quando uscii vidi Summer tirare uno schiaffo a Zayn, con Travis vicino.
Summer :"Non voglio piu vedere scenate del genere, mi hai capito?" urlò a Zayn.
Io :"ragazzi che succede?" mi meravigliai a vedere Travis vicino, e d'istinto andai verso Harry come per protezione da quella situazione, ma poi mi intromisi tra Summer e Zayn.
Io :"mi spiegate che succede?"
Zayn subito andò contro Travis senza neanche darmi una risposta, come fece anche Summer, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.
Travis si portò le mani davanti al viso, mentre Summer raggiunse Zayn, urlandogli contro, di andarsene.
Io :"ragazzi vi prego!" dissi singhiozzando, sentendo le lacrime riempirmi gli occhi.
Summer :"non farti vedere piu qui Travis! E tu Zayn va via per favore!"
Io :"qualcuno mi risponda!"
Travis mi si avvicinò, lasciandomi un bacio sulla guancia e sussurrandomi :"sono felice che stai bene" sorridendomi.
Harry lo squadrò nervoso, contraendo la mascella.
Zayn :"stalle lontanto" disse freddo Zayn.
Io :"mi spiegate che avete?"
Travis se ne andò senza neanche rispondere.
Io :"Summer, Zayn, ma che vi prende?"
Summer urlò ancora contro Zayn.
Summer :"e tu non provarci mai piu!"
Io :"ma a fare cosa?"
Ma in quel momento nessuno sembrava volesse rispondermi, quando arrivarono dei medici a dividere i due litiganti.

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Capitolo 51
*** 51° capitolo ***


X :"oh, ma Summer! ti avevo già parlato di queste cose in sala operatoria ricordi?"
Harry sembrò riconoscere subito quel dottore in camice bianco.
Summer :"dottor Cox.."
Louis :"cosa ha combinato in sala operatoria?" chiese ridendo.
Summer cercò di zittirlo con un colpo sul braccio.
Louis :"ma perchè mi devi picchiare sempre?" chiese con voce dolce facendo il finto offeso.
Niall :"ci dovete fare l'abitudine! L'ha fatto con me tante tante tante tan.."
Liam cercò di zittirlo, prima di scoppiare entrambi a ridere.
Summer :"io non lo stavo mica picchiando a questo qua" disse Summer con indifferenza, guardando Zayn.
Il dottor Cox incrociò le braccia attorno il petto, alzando un sopraciglio e sogghignando un sorriso.
Cox :"ricordi quando durante l'operazione della ragazza non facevi altro che parlarmi di Zayn? Zayn giusto?"
Summer arrossì, poi si girò verso Zayn che stava sorridendo felice.
Summer :"tranquillo, non stavo dicendo cose molto belle!"
Cox :"continuava a ripetere che non ti sopporta e che voleva picchiarti"
Zayn alzò le spalle.
Zayn :"immaginavo"
Summer :"ma io non lo farei mai eh!" cercò di ridere Summer, mentre io la guardai storta.
Cox :"l'hai appena fatto" notò lui.
Summer :"gli ho tirato solo uno schiaffo, ma mi stava importunando!"
Cox :"ah, si?"
Summer :"SI!" urlò.
In quel momento tutti noi eravamo presi dalla conversazione.
Zayn :"ma per favore! E' stato un incidente!"
Cox :"cosa ha fatto?"
Summer :"il ruffiano! Lui è un ruffiano e basta! Mi aveva chiesto di aggiustarli il colletto della camicia, e io da brava ragazza ho accettato, ma poi mentre stavo rialzando il viso, Zayn si è tipo girato di colpo e... BUM!"
Niall :"Bum?"
Louis :"Ho vinto quella scommessa?" chiese speranzoso.
Harry :"ormai il tempo è scaduto!"
Louis :"zitto, non rovinare i momenti dolci!"
Harry :"tu volevi solo vincere la scommessa!"
Louis :"ma zitto tu! non è assolutamente vero!"
Summer :"ad ogni modo, stava cercando di baciarmi! Ma ecco che io gli ho tirato uno schiaffo, niente di piu"
Cox :"e ci mancherebbe!"
Zayn :"glielo dica!"
Summer :"e tu, invece eh?"
Zayn :"io cosa ho fatto?" chiese stranito.
Summer :"stavi attaccando Travis non appena ha messo piede qui!"
Zayn :"Ma con quale faccia si ripresenta qui?"
Io :"tutti abbiamo bisogno di essere perdonati" Interruppi il discorso, lasciando tutti quanti come a bocca aperta per la mia osservazione.
Summer :"stava per ucciderti e tu.."
Io :"non ho detto che lo perdono, o tantomeno che lascierò passare tutto, ma ora non facciamoglielo pesare troppo"
Harry :"ma scherzi vero?"
Io :"Harry, ciò che ha fatto è stato gravissimo, anche per lui, e lo riconosco. Ma ora non mettetelo in mezzo sempre, pagherà con la giustizia"
Liam :"se non mi sbaglio l' hanno messo ai servizi sociali"
Louis :"invece tutti quei suoi amichetti che possedevano la pistola sono stati arrestati anche per altri precedenti"
Io :"appunto, ci sta pensando già la giustizia, noi rimaniamocene fuori"
Summer :"in parte hai ragione ma.."
Io :"lo so, so che non è semplice da dimenticare e probabilmente non lo dimenticheremo mai"
Summer :"ecco"
Cox :"ma ritornando a te Summer, ricorda la nostra conversazione!"
Zayn :"mentre tu operavi Elena ti sei messa a parlare?" chiese ridendo.
Cox :"oh, questo è normale. Sono state 5 ore ragazzo, a volte aiuta a concentrarsi di piu! E sai una cosa? mi ha raccontato tutta la vostra storia!"
Summer :"Dottor Cox!" lo richiamò.
Cox :"non era mica un segreto!" disse facendo spallucce.
Summer :"ma!"
Cox :"ssh!"
Summer sbuffò, mettendosi a sedere.
Cox :"e con questo abbiamo chiuso il discorso!"
Non appena i dottori se ne andarono, insieme agli altri ragazzi organizzammo una specie di breve fuga da quel corridoio.
Volevamo andare in terrazza, anche se ovviamente era preferibile che io non uscissi, ma per cinque minuti cosa volete che sia?
Summer mi portava con la sedia a rotelle lungo il corridoio, fino a trovarmi davanti un'enorme terrazza soleggiata che faceva da contrasto con il buio di quell'ospedale.
Sorrisi alla luce del Sole, infondo ne avevo percepito la mancanza.
Harry mi sorrise vedendomi felice, forse neanche ci poteva credere che mi ero risvegliata, aveva paura che fosse tutto un sogno. Ecco cosa mi ripeteva sempre, ma per fortuna era tutto vero.
Mi prese il viso tra le mani, per poggiare le sue calde labbra sulle mie, dopo essersi piegato per arrivare alla mia altezza.
Io gli avvolsi le braccia attorno il suo collo, affondando le mie dita sui suoi ricci, inspirando il suo profumo.
Harry :"ti amo piccola"
Io :"ti amo Styles"
Niall :"ooooh! I piccioncini!"
Sorrisimo all'osservazione di Niall, mentre Louis ci gurdava sorridendo, felice anche lui.
Quel pomeriggio passò così, tra chiacchiere e risate, uno di quei pomeriggi che stava scomparendo nelle menti di tutti durante quei giorni difficili.

Il giorno seguente:
Quando mi risvegliai, trovai Summer accanto a me, mentre nelle altre due sedie c'erano solo le giacche di Louis e Harry, che però non erano lì in quel momento.
Summer :"buongiorno!" esclamò Summer.
Io :"buongiorno!" risposi ancora assonnata.
Ogni volta che ti addormenti mi viene l'ansia, ho sclerato con gli altri medici perchè avevo bisogno di svegliarti, ma mi hanno ordinato di fare la brava insomma!"
Io :"perchè ti viene l'ansia?" chiesi ridendo.
Summer :"ho paura che poi non ti risvegli più.. Quando sei stata in coma è stato orribile, sul serio"
Io :"Summer.. " Accennai un sorriso, mentre lei mi abbracciò forte.
Summer :"mi sei mancata così tanto!"
Io :"anche tu mi sei mancata, in qualche modo era come se riuscivo a sentirti, ma non ricordo quasi nulla perfettamente, tutto sfocato"
Summer :"i medici hanno detto che è normale" disse sorridendo, sedendosi accanto a me sul lettino.
Io :"infondo anche tu lo sei diventata!"
Summer :"E' stato fighissimo!" esclamò lei ricordando l'intervento.
Io scoppiai a ridere immaginando tutte le scene.
Ma poi il viso di Summer si incupì.
Summer :"anche se verso la metà dell'intervento ci stavi per lasciare, quella è una parte che vorrei rimuovere dalla mia mente" osservò, mentre una lacrima le rigò una guancia.
Io inclinai il capo. 
Io :"non stava andando bene?"
Summer :"sì, stava andando tutto alla grande, ma poi a un certo punto le macchine hanno emanato quel suono stridulo che, ti giuro, è stato orribile" Disse, avvicinando le sue mani alle orecchie, come per smettere di sentire, o meglio ricordare quel suono.
Io :"ehi, Summer.. ma ora grazie a te sono qui" notai sorridendo.
Summer :"però ti prego non farlo mai piu!" esclamò.
Io mi protesi per abbracciarla forte, per tranquillizzarla.
Io :"E' stato un brutto momento, lo so.. Ma ora ciò che conta è che stiamo tutti bene!" le dissi con voce fioca.
Summer :"finchè non ti vedo nel pieno delle tue forze non sto bene!"
Io :"oh ma io sono già nel pieno delle mie forze!"
Summer mi sorrise.
Io :"ti voglio bene, sul serio"
Summer :"anche io scema" Non appena si lasciò andare tra le mie braccia, scoppiò in lacrime.
Io :"perchè piangi?"
Summer :"non lo so Elena, giuro. Ma sento stanchezza, dolore, tutto dentro"
Io la lasciai sfogare, ne aveva bisogno. 
Dopo un paio di minuti si calmò, asciugandosi le lacrime.
Summer :"scusa.."
Io :"non devi chiedermi scusa di nulla!"
Summer :"non dovevo farmi vedere da te così.."
Io :"ma scherzi vero? Anzi, io ti dovrei ringraziare per tutto"
Summer :"lo rifarei ancora, però tu non metterci del tuo! Non metterti mai piu davanti a uomini con pistole! Io opero soltanto, sia chiario!"
Entrambe scoppiammo a ridere.
Io :"sta tranquilla, non voglio rifinire in coma!"
Summer :"io però voglio operare! E' stato troppo bello!"
Io :"sarà il tuo lavoro vuol dire!"
Summer :"se, magari!"
Io :"perchè?"
Summer :"è difficile!"
Io :"i sogni si raggiungono, devi solo volerlo"
Summer :"oh, io lo voglio"
Io :"e allora ce la farai!"
Summer :"speriamo!"
Io :"Si! tu metticela tutta, il talento ce l'hai! Hai superato un intervento del genere che da quanto ho capito è stato molto complicato!"
Summer rise.
Summer :"non ci posso ancora credere che sia andato tutto bene, sul serio! Sono troppo felice di questo! A proposito! Tu non sai cosa ha fatto Harry!"
Io :"cosa?" chiesi sorridendo.
Summer :"ha reso pubblico tutto, finalmente! Sapessi quanti messaggi di auguri hai ricevuto!"
Io :"veramente?!" chiesi, sentendo il mio cuore battere a mille.
Summer non fece neanche in tempo a rispondermi, che dalla porta della stanza entrarono Louis ed Harry con quattro vassoi, ciascuno ne portava due, e non chiedetemi come non abbiano fatto a farli cadere, questo rimarrà ancora un mistero!
Fatto sta che stavano portando quattro colazioni che emanavano un odore delizioso, uno di quelli da farti venire una fame da lupi.
Harry :"buongiorno principessa!" mi disse Harry, dandomi un veloce bacio sulle labbra.
Louis :"buongiorno sorellona!" esclamò con la sua voce squillante, abbracciandomi, e dandomi un bacio sulla guancia.
Harry :"guarda che abbiamo qui!" esclamò, dandomi un vassoio.
Summer :"ragazzi, vi adoro!"
Louis :"modestamente!"
Io :"grazie mille, sul serio!"
Passammo una buona mezz'ora a fare colazione tutti insieme, quando poco a poco arrivarono anche gli altri ragazzi, che portandosi anche loro vassoi con la colazione, si unirono a noi.
Fu un risveglio bellissimo, eravamo finalmente tutti insieme a ridere e scherzare come ai vecchi tempi.
Persino Zayn e Summer stavano cercando di 'tenersi a bada', quasi si scambiavano qualche parola, ma non anadavano olte. Comunque un buon inizio, no?
Parlammo anche dell'intervista che avevano svolto il ragazzi qualche giorno prima, io ed Harry non la finivamo di scambiarci occhiate e sorrisi, felici per essere finalmente usciti allo scoperto, senza dover avere piu la pressione di doverci nascondere sempre.
Lo amavo, lo amavo con tutta me stessa.
Poggiai la mia testa sulla sua spalla, mentre lui giocherellava con le mie ciocche di capelli, provocandomi piccoli brividi che mi percorrevano tutta la schiena.
Liam :"quei due sono troppo dolci!"
Niall :"concordo pienamente!"
Io ed Harry sorrisimo, prima che la nostra pace e armonia che si era creata in quella stanza, fu interrotta da una infermiera dell'ospedale.
Infermiera :"Elena Tomlinson, può venire con me? Dobbiamo fare degli esami finali"
Louis :"poi la dimetterete?" chiese speranzoso.
Infermiera :"se andranno bene probabilmente tra qualche giorno"
Liam :"perchè? che dubbi ci sono?"
Io guardai piu preoccupata l'infermiera per tanta esitazione e freddezza, quasi pessimismo.
Io :"mi scusi, ma io sto bene" ci tenni ad affermare, mentre Summer e Louis mi aiutavano a mettermi nella sedia a rotelle.
Io :"quando potrò tornare a camminare?" chiesia ancora alla giovane donna.
Infermiera :"non appena i medici diranno che potrai, ma prima devi fare questi esami urgenti"
Harry cercò di seguirmi tenendomi per mano, ma a fine corsia, prima di poter prendere l'ascensore, l'infermiera lo fermò.
Infermiera :"tornerà tra poco, voi dovete aspettare qui" 
Harry annuii, scontento per non potermi seguire, ma si mostrò ugualmente sorridente davanti a me.
Poggiò le sue labbra calde sulle mie per un veloce bacio, sussurandomi che sarebbe andato tutto bene e che non mi sarei dovuta preoccupare di nulla, anche se vedevo piu ansia e tensione nel viso di Harry che in me.
In fondo io stavo tranquilla, il peggio era passato.
Ci salutammo con un cenno di mano sorridendoci a vicenda, mentre le portiere dell'ascensore chiudendosi, ci divisero.

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Capitolo 52
*** 52° capitolo ***


Mi fecero tutti gli esami piu possibili, e io rimanevo ancora spaventata per un semplice prelievo del sangue.
Dottore :"signorina, stia tranquilla!"
Io :"non voglio guardare!"
Dottore :"si chiuda gli occhi"
Io mi girai dall'altro lato, aspettando con ansia che finisse tutto. 
Io :"finito?"
Dottore :"quasi"
Esitai un pò prima di rispondere, poi l'uomo in camice bianco esclamò :"Abbiamo finito!"
Io :"veramente?"
Dottore :"visto che non era poi così doloroso un prelievo?"
Io tirai un sospiro di sollievo.
Io :"ne ho sempre avuto paura!"
Dottore :"lei è ancora giovane, ma deve sapere che le paure ci sono per essere affrontate, non si può ritirare sempre indietro da esse"
Io :"wow.." dissi meravigliata. Non pensavo che quel giorno avrei sentito frasi tanto filosofiche.
Io :"però lei ha ragione"
Dottore :"eh, lo so!"
Io :"con gli esami abbiamo finito?"
Dottore :"hai già fatto la tac?"
Io :"si!"
Dottore :"allora sì, puoi tornare nel tuo reparto"
Io :"menomale!"
Cox :"Ehi tu! aspetta!" era il dottore che avevo visto prima, non capivo se voleva chiamare me, ma nel caso mi girai lo stesso.
Io :"chiama me?"
Cox :"e chi pensi che possa chiamare?"
Io :"non so! Tutti gli altri?" dissi con voce quasi ovvia.
Cox :"quindi vuoi dire che non vuoi la bella notizia?"
Io :"ehi, no! Aspetta! Che cosa? Io non ho mai detto di no! Mi dica tutto!"
Cox :"oh beh, fa niente"
Io :"la scongiuro!" esclamai, spingendo a tutta velocità le ruote della sedia a rotelle su cui ero seduta.
Cox :"abbiamo qui tutti gli esami di stamattina" disse il medico porgendomi un pacco di fogli.
Io :"posso ricominciare a camminare e a rifare tutto?" chiesi speranzosa.
Cox scosse la testa con un sorrisetto sulle labbra, non riuscivo proprio a capire cosa ci fosse da ridere dato che sentivo una grande delusione e tristezza in me stessa.
Io :"non sono andati bene?" chiesi spaventata.
Cox :"Crediamo che sia necessario che tu rimanga qui per un bel pò"
Io :"cosa? Ma io sto bene!" protestai.
Cox :"è molto grave"
Io :"Cosa?" chiesi con voce tremante, mentre mi torturavo il labbro inferiore.
Il dottor Cox incominciò a ridere, io non riuscivo proprio a capirlo.
Io :"ma non si può sapere che succede?" chiesi con ormai le lacrime agli occhi.
Cox :"Sono bravo come attore, vero?"
Io :"ma come!!" quasi urlai, però molto più sollevata.
Cox :"stai benissimo, certo, le difese immunitarie sono un pò basse ma è normale, quindi appena esci copriti bene!"
Io :"Quando potrò uscire?" chiesi con felicità.
Cox :"domani mattina, però devi riprendere prima a camminare"
Io :"ma non ci vuole nulla!"
Cox :"questo lo dici tu! Non provarci da sola"
Io :"ma so come si cammina!" esclamai stranita, non riuscivo a capire tale preoccupazione nei miei confronti.
Cox :"dopo tutto questo tempo, non è mai semplice, fidati di me"
Io :"ma del resto va tutto bene?"
Cox :"tutto alla grande, gli interventi sono ben riusciti, ma se ti dovessi sentir male o qualcosa che non va, non esiatare a dirlo"
Io :"sto benone!" urlai dalla felicità, abbracciando il medico.
Lui mi riabbracciò, ma poi gli dissi :"niente più scherzi la prego, stavo per avere un infarto!"
Il dottor. Cox rise, come me. Mi sentivo felicissima, e non vedevo l'ora di comunicarlo ai ragazzi e alla mia migliore amica.
Non appena le porte dell'ascensore si aprirono, corsi subito come una freccia lungo il corridoio per cercare gli altri.
Stranamante non trovai nessuno, così presi il mio cellulare dalla tasca e composi il numero di Summer.
Nemmeno il tempo di chiamarla che mi spuntò dalle spalle.
Summer :"Ehi!" urlò al mio orecchio, sobbalzai per lo spavento.
Io :"Summer! Eccoti! Ho buonissime notizie!" dissi con un enorme sorriso che nemmeno riuscivo piu a controllare.
Summer :"quale?" domandò incuriosita e fremendo dalla felicità anche lei.
Io :"Oggi pomeriggio riproverò a camminare e domani mattina esco!"
Summer :"oddio! non ci credo! Menomale! Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene!"
Io le sorrisi, mentre lei si chinò per abbracciarmi forte.
Summer :"Ora El devo tornare a Cambridge perchè sono arrivate delle persone e.."
Io :"chi?" chiesi, interrompendola. Notavo che nel suo sguardo c'era qualcosa che non andava.
Summer :"El, non posso dirtelo, mi hanno detto di non dirtelo.."
Io :"ma lo sai che puoi dirmi tutto!"
Summer :"E' per il tuo bene, sul serio. Te lo dirò quando tornerò e ne parlerò con gli altri ragazzi, promesso."
Io :"va bene.." dissi un pò stranita, Summer non mi aveva mai tenuto nascosto nulla e sospettavo di conseguenza in qualcosa di grave, dato che nemmeno gli altri ragazzi c'erano.
Summer :"allora a dopo!"
Io :"Summer, ma gli altri ragazzi dove sono?"
Summer :"Rimane Harry con te, gli altri stanno con Louis per questi ospiti"
Io :"ma che succede?"
Summer :"te l'ho detto El, te ne parlerò in seguito! Ciao!" esclamò lei. 
Io :"A dopo!" Aspettai che prendesse l'ascensore, per poi andare nella mia camera.
Harry :"Amore!" sentii la voce roca di Harry dietro le mie spalle.
Io :"ma che sta succedendo?"
Harry :"ora non ci pensare, i medici dicono che non ti devi stressare troppo, quindi non preoccuparti di nulla"
Io :"ma così mi fate preoccupare!"
Harry mi strinse forte a sè, chiudendosi la porta della mia camera alle spalle.
Harry :"non c'è nulla di cui preoccuparsi, sta tranquilla, sul serio"
Io :"ma allora non capisco perchè tutto questo mistero... Lo sguardo di Summer sò riconoscerlo, ed era preoccuapata."
Harry :"ma tu non devi esserlo" mi sussurrò lui, quella sua voce sembrò avere un effetto 'calmante' su di me.
Sorrisi, lasciandogli un bacio veloce sulle labbra, mentre lui si chianava verso di me, prendendomi in braccio e portandomi sul mio letto.
Poi si sistemnò accanto a me, prendendomi la mano.
Harry :"Ho incontrato Summer prima, mi ha riferito tutto, sono troppo contento! Finalmente tutto è finito!" disse lui, sorridendomi con quelle sue fossette che amavo.
Io :"lo sono anch'io, è come se fosse finita tutta quella paura e tensione, è tutto diverso ora"
Harry :"tutto sta pian piano tornando alla normalità, ma una cosa è cambiata ancora di piu"
Io :"cosa?"
Harry :"la paura di perderti mi ha fatto capire che io senza di te, non posso stare"
Quelle sue parole mi provocarono tali emozioni dentro di me, che non riuscivo a smettere per un secondo di sorridere mentre lo ascoltavo.
Harry :"Ti amo"
Io :"non immagini neanche quanto ti ami io, Styles" Risposi a mia volta, avvicinando le mie labbra alle sue, mentre lui mi prese il viso tra le sue mani, portando i nostri occhi ad incrociarsi.
Harry :"Non te ne andare mai più, ti prego"
Io :"ma io non me ne sono mai andata" gli confessai, cercando di non farlo piu pensare a tutti quei brutti momenti.
Harry :"hai ragione, ma se fosse successo io.."
Io :"non ci pensiamo adesso, il peggio è passato"
Harry senza neanche rispondermi, mi abbracciò forte, per poi lasciarmi piccoli baci sul collo, mentre io affondavo le mie mani sui suoi ricci.
Harry :"sei speciale"
Io :"no, sei tu ad esserlo" 
Sentii le labbra di Harry sulle mie, il suo calore su di me, i suoi respiri sul mio collo, mentre i suoi ricci mi solleticavano le guancie che ci potrei scommettere, stavano andando completamente a fuoco.
Chiusi gli occhi, come per godermi quel momento magico.
Lui mi morse un labbro giocosamente, mentre sorrideva felice.
Ridevo anche io, mi stava facendo provare emozioni di cui avevo bisogno per continuare a vivere, letteralmente.
Dopo una mezz'ora di risate e chiacchierate, mi addormentai poggiata sulla spalla di Harry, mentre lui canticchiava Half a Heart.
Sapeva che amavo le parole di quelle canzone, come del resto tutte le altre.

Sentii la fioca luce che rifletteva sulle finestre della camera sbattermi contro, quasi esortassero i miei occhi ad aprirsi.
Non mi ero neanche accorta di essermi addormentata, ma in compenso ora mi sentivo nel pieno delle mie forze, pronta per ricominciare a mettermi in piedi.
Ma poco dopo, nella mia mente tornò il pensiero che mi aveva torturata fino a poco prima di cadere nel sonno:Ciò che stava succedendo, che mi tenevano nascosto.
Mentre sbadigliavo allungando le braccia all'indietro per stirarchiarmi, notai la porta aprirsi.
Harry non c'era, quindi probabilmente si era alzato prima di me e ora era lui, o almeno così pensavo.
Louis :"sorellina" mi disse Lou, con sguardo quasi sofferente, quasi cupo.
Non lo avevo mai visto così dopo il mio risveglio dal coma.
Io :"Lou, che succede?" Chiesi, sporgendomi dal bordo del letto e allungando le braccia per abbracciarlo.
Louis :"niente El, è che devo dirti una cosa"
Io :"ma dimmi tutto! Tranquillo!"
Devo ammettere che però, tutto quel clima di mistero che si era creato dalla mattina mi spaventava.
Io :"lou, sul serio. Sai che puoi dirmi tutto" dissi di nuovo notando il suo silenzio, guardandolo negli occhi.
Louis :"Sono arrivati i nostri 'genitori'" disse freddo, guardando il vuoto. Non riuscendo neanche a guardarmi negli occhi.
Prounciò la parola genitori con uno sbuffo, disegnando nell'aria due virgolette per racchiudere quella parola.
Io :"perchè sono venuti? Loro non hanno saputo piu niente di noi.."
Louis :"E nè si sono piu interessati"
Io :"in realtà siamo stati noi ad andarcene" risposi a mia volta, sentendo una grande tristezza e vuoto dentro. Perchè in realtà mi mancava casa, mi mancava quel cliam famigliare che ormai non sarebbe tornato piu.
Scossi la testa per scacciare via i pensieri.
Io :"ad ogni modo, perchè sono qui?"
Louis :"dovevano firmare delle carte per i vari interventi e per dimetterti.."
Io :"ma non potevi farlo tu che sei maggiorenne?"
Louis scosse la testa. :"ti pare che non ci ho provato fin dall'inzio? Ma tu sei minorenne, serve la loro firma per forza."
Io :"dai, Lou.. Non è successo nulla"
Louis :"vogliono vederti" lui contrasse la mascella.
Io :"cosa?" inclinai leggermente il capo. Non ero pronta a rivederli. Per quanto sentissi ancora un legame con loro, era strano. Non li rivedevo dal giorno in cui abbiamo scoperto la verità sul nostro conto, ovvero l'adozione. Non mi sentivo propio pronta.
Io :"no Louis" dissi fermandolo.
Louis :"El, lo so.."
Io :"non mi sneto pronta, dì loro che un altro giorno ci vedremo e.."
Louis :"non se ne andranno di qui se non possono vederti, Elena! Sono preoccupati per te"
Rimasi senza parole. Ma allora mancavano anche a Louis che per una volta non stava dando contro a loro.
Beh, almeno in parte.
Non li stava neanche difendendo, ma nemmeno attaccando.
Rivederli così, di colpo, in questi momenti, non è mai semplice, e questo lo riconoscevo anche io.
Io :"Va bene, prima o poi si dovrà pur superare questa situazione" dissi a bassa voce, sorridendoli.
Louis mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia, era il suo modo di salutarmi, e io sorridevo felice ogni giorno che lo faceva.
Mio fratello era veramente importante per me, non potevo immaginare una vita senza di lui, come per Harry, la mia migliore amica e i ragazzi.
Confesso di sentirmi agitata.
Giocherellavo continuamente con le mie dita, nervosa.
Mi mordicchiavo le unghie, cosa che non devo fare, dovevo togliermi assolutamente il vizio, così a volte mi mettevo dello smalto e la tentazione spariva, ma ora non ne avevo a mia disposizione. 
Non riuscivo a stare un secondo ferma, finchè i miei respiri piuttosto irregolari non si bloccarono del tutto quando la porta della mia stanza si aprii.
Era una donna alta e mora, che ho sempre definito come mamma, seguita dall'uomo che per me ha rappresentato un papà.
Ricordai quanto era difficile che papà stesse a casa con tutti noi dato che era sempre impegnato con il lavoro, sorrisi al pensiero che infondo ora erano piu uniti, anche se mi feci subito prendere dall'ansia e quasi paura e terrore. Ero incapace di gestire le mie emozioni e soprattutto quella situazione, così tutto ciò portò a un mio repentino distaccamento.
La donna si avvicinò a me prendendomi cautamente la mano in attesa di una mia azione che non arrivò.
Rimasi immobile, incapace di agire.
Io :"sto bene" riuscì a dire, mentre sentivo i loro occhi su di me. Anche loro si trovavano in uno stato di imbarazzo e difficile, ma insomma, era comprensibile, no?
L'uomo disse :"non so cosa avremmo potuto fare se.. se insomma non fosse andato bene" Vidi delle lacrime rigargli il viso.
Così senti anche le mie, lottare per uscire dai miei occhi. Mi morsi un labbro sentendo i respiri e la mia voce soffocarmi in gola.
Non ero in grado di parlare in quella circostanza.
Eppure avevo così tante cose da dire!
La donna sussurrò :"ma per fortuna è andato tutto bene"
L'uomo poi riprese a parlare. Seguivo con gli occhi la loro conversazione.
:"So che la situazione che stiamo passando non è semplice, e so anche cosa pensate ora tu e tuo fratello, ed è normale, perchè siamo stati noi a sbagliare, dovevamo parlarvene prima, ma voglio dirvi che siamo sempre una famiglia noi, qualunque cosa accada. Voi siete sempre i nostri bambini, io vi comprendo e capisco, ma voi cercate di capire anche noi"
Ed ecco che la situazione che piu temevo, ovvero riprendere quel discorso, ritornava a galla.
Sentivo gli occhi scoppiarmi dalle lacrime. 
Mia 'madre' mi abbracciò forte, uno di quegli abbracci di cui non ne sentivo calore da tempo dato che sono quegli abbracci tra madre-figlio.
Io :"io non ho mai smesso di volervi bene" confessai io, dissi la frase di getto, era quello che sentivo.
Mio 'papà' mi sussurrò con voce rilassata e che poteva infonderti tranquillità :"nemmeno noi"
Mia 'madre' era completamente in lacrime come me.
'mamma' :"Tu sei, eri, e resterai per sempre la mia piccolina"
Ed ecco che a quelle sue parole crollai, non riuscendo piu a trattenere completamente del tutto le lacrime, fino ad arrivare ai singhiozzi.
Ero felice di sentirli lì vicino a me, anche se solo qualche minuto prima non ce l'avrei fatta a rivederli. Era tutto così strano. Ma ripensandoci, ciò che io e Lou ci portavamo dietro era delusione e rancore, ma se solo ci fossimo provati a immedesimare nei nostri genitori, forse le cose tra la nostra famiglia sarebbero andate meglio, ma non si può dire che la situazione da cui eravamo 'usciti' io e Louis fosse semplice, anzi.
Quella notizia che per giunta stavamo anche indigando noi, è stato proprio un brutto colpo, aveva devastato tutti. Fino a portarci ad un allontanamento del genere.
Sentimmo bussare alla porta.
Io :"avanti!" esclamai, tirando su con il naso e asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
Era mio fratello. Anche lui con gli occhi lucidi, anche lui si trovava nella mia stessa situazione. Per quanto potesse sembrare 'freddo' e 'distaccato' in questa situazione rispetto ai rapporti con i nostri 'genitori' dentro si nascondeva un amore per la famiglia che non poteva di certo passare in secondo piano.
Si unì al nostro braccio. 
Creammo così un abbraccio-famiglia, in questo modo gli chiamavamo.
Per un momento mi sentii di nuovo nella mia casa di Londra, con Louis ed Harry che facevano chiasso con urla e risate in sala davanti ad una partita o videogame, mentre io sgridavo mio fratello per il troppo rumore, mentre cercavo o di studiare o di parlare al telefono con Summer, cosa impossibile con quel rumore che i due facevano, ma che ora mi mancava terribilmente.
Ci sentimmo tutti quanti immersi in un clima prettamente famigliare, a casa. 
Creod che fu proprio il simbolo di quell'abbraccio il nostro perdono. Ma attenzione, non accettazione. 
C'è differenza.
Da quel momento in poi rialacciamo i rapporti con loro perchè rimanevano sempre e comunque la nostra famiglia, e ci legava un legame così forte da essere indistruttibile di fronte a tutto.
Ma l'accettazione è un'altra cosa, e ci voleva tempo per quella.
Dovevamo accettare il fatto di essere stati abbandonati nel passato dai nostri genitori naturali, in cause oscure ovviamente, ma in qualche modo era così.
Ora però non volevamo piu portare rancore dentro di noi, ma solo la felicità di non aver perso quella parte della nostra famiglia che ci ha permesso di diventare ciò che siamo oggi.

Anche con loro, incominciai piano piano gli esercizi per camminare, aveva ragione il dottor. Cox, non era affatto semplice, anzi.
La prima volta che mi misi in piedi sentii la testa girarmi e fu necessario farmi risiedere sul mio letto della camera per potermi riprendere.
Poi però divenni il piu determinata possibile, volevo tornare alla vita di prima, anche con piu forza rispetto al passato, una nuova Elena quasi.
Tutti quanti mi aiutarono a farmi tornare ad avere quel passo che avevo sempre tenuto, senza farmi barcollare o cose del genere. 
Ci vollero diverse ore prima di aver concluso meglio i nostri esercizi di riabilitazione. Serviva solo tanta tanta tanta buona volontà, e in quel momento ne avevo da vendere. Dovevo asoslutamente uscire da quel posto.
Dovevamo tutti noi dimenticarci del passato e andare avanti, avevamo adesso una nuova esperienza sulle spalle, ma esse arricchiscono il nostro bagaglio di vita, no?
Beh, io penso che le esperienze aiutano a crescere, ci fanno diventare piu forti.
Tutto era andato bene, anche se tutti noi ce la siamo visti brutta, ma ora non era piu necessario pensarci. 

Il giorno seguente tornai a casa, Summer mi affiancava, mentre apriva la porta della mia camera di Cambridge.
Mi ordinò di chiudere gli occhi, così feci ciò che aveva detto sorridendo, incuriosita dal suo ordine.
Quando riaprii gli occhi, essi diventarono lucidi dalla vista appannata per tutte quelle lacrime di gioia e felicità che sentivo in quel momento. 
C'erano le ragazze del college che io e Summer avevamo conosciuto, Liam, Niall e Zayn mi vennero incontro, tutti ben vestiti come se fosse una serata di gala. Avevano messo la musica a praticamente tutto il volume. 
Si era creata una mini-pista da ballo nella camera mia e di Summer, non potevo ancora crederci. C'erano festoni, palloncini, e una tavolata di pasticcini e dolci vari, anche con del salato.
Io :"ragazzi è fantastico, grazie mille, grazie mille per tutto!" dissi a mia volta vedendo i tre ragazzi avvicinarsi a me.
Niall :"vieni" ammiccò, facendomi un occhiolino e porgendomi il braccio.
lo seguii, e mi portò davanti ad una piccola fila di persone, dove c'era nel centro Harry, anche lui vestito tutto elegante, come quella sera della sparatoria.
Sorrisi, andandoli incontro. 
Harry mi prese per i fianchi dolcemente, poi tutti presero a ballare.
Harry :"dovevamo concludere il nostro ballo" mi sussurrò all'orecchio.
Io :"ti amo, grazie mille per tutto"
Lui sorrise con quelle sue fossette che mi incantavano ogni volta, baciandomi. Uno di quei baci indimenticabili. 
Harry :"ti amo anche io, lo giuro" sussurrò,staccandosi appena dalle mie labbra per riprendere fiato.
Dovevo tutto a loro, avevano organizzato tutto questo, e io nemmeno avrei mai potuto immaginare che volessero ricreare addirittura una festa del 31 Dicembre, come per dimenticare del tutto la precedente.
Passammo poi allo champagne a fine festa, dove Summer richiamò tutte le attenzioni di noi presenti battendo un cucchiaino su un bicchierino che teneva in mano.
Summer :"diciamo insieme :"Anno nuovo, vita nuova!" esclamò.
Tutti quanti noi la seguimmo urlando :"Anno nuovo, vita nuova!" Alzando in aria i nosti bicchieri,sorridendo a piu non posso, finalmente felici e pronti a ricominciare nei migliori dei modi il nuovo anno.

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Capitolo 53
*** 53° capitolo ***


Sul serio, sentivo dentro di me un'energia positiva, come se tutto quello che mi era accaduto facesse parte solo del passato, ne erano rimaste solo le cicatrici. Ne sfiorai un paio che avevo sul braccio, bruciavano appena al mio tocco.
Alzai lo sguardo e incrociai e immediatamente gli occhi di Harry, verdi smeraldo in grado di ipnotizzarti, e se non si voleva rimanere intrappolati da quel suo sguardo non lo dovevi rimanere a guardare per piu per tre secondi, il che era letteralmente impossibile.
Harry :"a cosa pensi?" mi chiese, con voce roca, al mio orecchio.
Ci vollero quelle sue parole per farmi ritornare nel mondo reale, distogliendomi dai miei pensieri, ma come sempre, mai dire lìultima parola.
Mi immersi di nuovo in essi, non appena le sue labbra mordicchiarono giocosamente le mie, inclinai il viso leggegermente verso sinistra mentre Harry mi lasciava baci umidi sul collo, aggrovigliando le sue dita con le mie, portandole verso di sè. Potevo sentire il suo cuore battere a mille,andava perfettamente al ritmo con il mio, sembravamo in simbiosi
Harry bonfocchiò qualcosa a bassa voce che non potei udire a causa di tutto quel chiasso che c'era sia fuori che dentro la mia mente.
Sorrisi vedendo le sue fossette sprofondare nella sua pelle rosea, sfiorai il suo naso con il mio, socchiusi gli occhi godendomi al massimo quel bacio che non resistetti a dargli. 
Mi faceva sentire al sicuro quando mi stringeva con le sue forti e possenti braccia, sentivo i suoi muscoli contrarsi su di me, mentre il suo petto vibrava al suono della sua voce roca, quasi amplificandola.
Amavo il suo contatto, amavo sentirlo vicino a me.
Girai lo sguardo verso la mia destra, mentre Harry mi cingeva la vite.
Vidi Summer appogiata su un tavolino della sala, Zayn sullo stipite della cucina, entrambi a braccia conserte, e questo non era per niente normale: Da quando in qua due tipi come Summer e Zayn nel pieno di una festa facevano gli asociali?
Zayn se ne stava tutto imbronciato da solo, Summer sembrava si sforzasse di non girarsi verso di Zayn, facendo finta di tenersi impegnata con il cellulare, per poi ripoggiarlo su una delle mensole che aveva vicino annoiata.
Anche Harry si accorse dell'ambiguità nei loro comportamenti.
Harry :"vedi? non possono stare da soli"
Io :"perchè allora non si riavvicinano?"
Harry :"perchè entrambi hanno troppo orgoglio dentro di sè"
Io :"ma non possono permettere di distruggere un rapporto così"
Harry :"non lo permetteranno" mi ammiccò Harry.
Io sospirai, poggiando la mia testa sulla sua spalla.
Io :"lo spero anch'io, erano una coppia perfetta"
Harry :"concordo"
Io :"io senza di te non potrei stare" dissi, dando piena voce a ciò che sentivo dentro di me, senza ripensarci due volte.
Harry :"fidati, nemmeno io. E' come se la mia vita fosse legata alla tua, sul serio, a volte diventa insopportabile come cosa!"
Lo guardai quasi in modo stranito, sorridendo per ciò che stava dicendo.
Harry :"intendo, senza di te mi sento perso, e non riesco a fare nulla se non ci sei tu con me, è come se avessi perso parte della mia stessa autonomia vitale, non so se mi comprendi!"
Io :"La stessa cosa vale per me" gli dissi, sorridendo, seguita dalle sue labbra che si incurvavano armoniosamente in un sorriso dolce e affettuoso.
Mi accarezzò con il dorso della sua mano una guancia, poi mi scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Passò i suoi avambracci sui miei, fermandosi con un sussulto quando sfiorò una delle mie piccole cicatrici di quando ero stata sparata, vicino la spalla.
Ritrasse subito la mano, io la ripresi, riavvicinandola a me.
Io :"non avere paura" gli sorrisi.
Harry :"fa troppo male" il suo sguardo si incupì, perdendosi nel vuoto.
Io :"le cicatrici sono il passato" gli ricordai.
Harry :"un passato che è ancora così vicino" notò a sua volta.
Io scossi il capo a tutta risposta.
"Il passato è passato" risposi con convinzione.
Harry :"Elena, cavolo, ho rischiato di perderti, ti rendi conto? Cosa avrei mai potuto fare io? Non lo so cosa ne sarebbe stato di me, di tuo fratello, Summer e.."
Io :"non è successo, nulla è successo"
Harry :"stava per succedere" notai i suoi muscoli contrarsi, come la sua mascella. 
Quel magico sorriso che avrei fissato per ore e ore stava scomparendo.
Io :"ehy Harry, come ha detto Summer, anno nuovo vita nuova, ricordi?"
Harry :"ma come potremmo mai dimenticare tutto questo?"
Io :"semplicemente pensando che tutto è andato per il meglio e che abbiamo un'intera vita davanti"
Harry :"un futuro migliore che potrà cancellare questo passato?"
Io :"esattamente" 
Harry mi sorrise, ricambiai anche io a mia volta.
Harry :"ma il mio futuro sarà migliore se ci sarai tu al mio fianco"
Io :"beh, io non me ne andrò mai, perchè sono legata a te come se fossi la mia piu grande dipendenza, una dipendenza di amore, che mi porta felicità, sto bene anche con me stessa quando sono con te, non so spiegartelo"
Arrossii a quelle mie parole che mi erano uscite spontaneamente dalla mia bocca.
Quella sera non c'era piu nulla di razionale a parlare, ci stavamo dichiarando tutto ciò che portavamo dentro, e andava bene così.
Harry :"Tu mi farai uscire matto, te l'ho già detto" mi rispose Harry, lasciandomi baci su una spalla appena scoperta, risalendo verso il mio collo, per poi soffermarsi sulle mie labbra.
Mordicchiai stavolta il suo labbro inferiore, intrecciando le mie dita sui suoi ricci, Harry sorrise ai miei gesti, stringendomi ancora piu forte a se.
Potevo sentire il suo cuore battere come se si fosse fuso con il mio, come se in quel momento fossimo una persona sola. 
Io e lui.
Era quello il mio posto, era lì che dovevo stare. Avevo trovato la felicità nelle sue braccia.
Misero allo stereo la canzone di Michael Jackson :"Earth Song", sorrisi non appena la sentii, mi piaceva moltissimo.
Strinsi forte la mano di Harry, mentre lui mi mise un braccio attorno il mio fianco, facendomi ruotare su me stessa, sentivo la sua risata dolce vicino a me.
Il suo respiro caldo sul mio collo, e il suo sorriso nonostante le poche fioche luci.
Harry :"sei bellissima"
Io :"sei tu ad esserlo, e non mi stancherò mai di ripeteterlo"
Harry non mi rispose, inarcò solo le sue labbra in un sorriso, per poi avvicinarsi ancora di più a me, inspirai il suo profumo, abbracciandolo come fosse la prima volta.
Io :"mi mancavano i tuoi abbracci forti"
Harry :"non sai quanto a me mancavai tu"
Io :"sono felice di una cosa però"
Harry :"di cosa?" mi domandò, mentre continuavamo a ballare.
Io :"che in qualche modo mentre ero lì in ospedale, siamo riusciti a riunirci tutti, a stare tutti un pò insieme come un tempo"
Harry :"Questo è piaciuto anche a me, ma era meglio che tu non stavi lì in pericolo di vita"
Io :"lo so, ma comunque bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto!"
Harry inarcò un sopraciglio.
Harry :"non capisco come tu riesca a trovare tutta questa forza per trovare questi lati positivi, sul serio, è stupefacente"
Io :"in ogni cosa che facciamo ci sono i lati belli. Bisogna solo aprire gli occhi per vederli, non è poi così difficile"
Harry :"ma in certi casi lo è ancora di piu.."
Io :"è vero, ma pensa.. Se affrontassimo la vita oscurando i lati belli e scoprendo solo quelli negativi cosa ne ricaviamo? "
Harry :"Hai ragione su questo, ma non riesco spesso a essere così.. è un comportamento che ammiro di te, sai?"
Io :"wow, mi fa piacere!" dissi, sorridendo.
Finita la canzone, notammo entrambi Matteo entrare nella stanza, probabilmente era stato informato anche lui della festa.
Harry lo scrutò, scortandomi per qualsiasi passo che facevo.
Io :"Harry aspettami qui, io vado a salutarlo e torno"
Harry :"no, vengo con te"
Io :"Harry?"
Harry :"che c'è? Non posso?"
Io :"non ho detto questo, ma mi devo spostare solo di qualche metro, non c'è bisogno..."
Harry sbuffò, e senza distogliermi gli occhi da dosso, andò vicino al tavolino dove era appoggiata Summer.
Io :"Ehi!" esclamai, avvicinandomi verso Matteo che sorrise e mi abbracciò non appena mi vide.
Matteo :"Menomale! Sono così felice che tu sia bene! Ora è tutto finito?"
Io :"certo, per fortuna!"
Matteo :"non immagini quanto sia contento!"
Sorrisi, poi vidi gli occhi di Matteo fissare dietro la mia figura, dove c'era Harry, gli sorrise, ma il mio ragazzo rispose solo con un cenno di mano freddo.
Non capivo perchè si comportava così anche con Matteo.
Io :"Travis come sta?" 
Matteo roteò subito le sue iridi chiare verso di me stranito.
Matteo :"vuoi veramente saperlo? Cioè.."
Io :"sì, perchè?"
Matteo :"non se la passa molto bene, gli manca Summer ed è ancora scosso per ciò che è successo.. Ha paura di avervi persi per sempre"
Io :"Beh, lui non mi ha mai sopportata, forse si riferiva a Summer"
Matteo :"fidati, lui è un ragazzo molto strano, ma ci teneva a stare con voi"
Io esitai a rispondere. Faceva ancora male pensare al fatto che per poco ci sarebbe finita Summer in ospedale se non fossi intervenuta in tempo, era in pericolo in quel momento.
Io :"l'importante è che Travis abbia smesso di frequentare tutta quelle gente lì.."
Summer si avvicinò a noi.
Summer :"ho sentito ciò che vi dicevate, su Travis"
La guardai stranita, forse anche a lei mancava, o forse era solo preoccupata.
Mi mise le mani sulle spalle affettuosamente, mentre continuava a parlare con Matteo.
Summer :"Non so se riuscirò mai a perdonare Travis"
Matteo :"lo so, infatti non è venuto per questo motivo"
Summer :"in che senso? Non voleva incontrarci?"
Matteo :"esattamente, è cambiato totalmente"
Io :"in che senso?"
Matteo :"in senso positivo. Anche se boh, come se non fosse piu il ragazzo di prima. Rimane sempre in casa, mi fa male vederlo così.."
Io :"digli che è tutto finito"
Summer :"ma che io non posso perdonarlo"
Matteo :"fidati Summer, Travis questo lo sa molto bene"
Summer annuì.
Io :"non voglio che ora per colpa mia voi non possiate rimanere almeno amici" cercai di chiarire.
Summer :"non posso perdonarglielo, mi dispiace"
Io annuì, la capivo, ma comunque mi rattristava il fatto che Travis adesso stesse passando quel momentaccio.
Matteo :"credo che prima o poi si sentirà un pò meglio e gli ritornerà l'umore, spero"
Summer :"anche io lo spero per lui" confessò Summer.
Matteo sorrise.
Matteo :"si è veramente pentito, e sa già che niente tornerà come prima, ma se c'è un modo per fargli ritornare il sorriso beh, quel modo sei tu" disse a Summer.
Summer :"non posso fare niente io.."
Matteo :"gli basterebbe solo vederti, un qualsiasi cosa, purchè si tolga dalla testa che voi lo odiate o cose del genere, mi assilla sempre con questa storia!" Esclamò Matteo, passandosi una mano sul suo ciuffo di capelli.
Summer :"io non lo odio, ma non posso perdonarlo, è diverso"
Matteo :"lo so, e lo sa anche lui" ribadì Matteo.
Summer :"ci devo pensare per rivederlo ancora"
Matteo :"Hau tutto il tempo, lui è sempre lì che ti aspetta" 
Io :"Spero solo che abbia imparato la lezione"
Matteo :"credo proprio che non ci ripenserà due volte a tornare con quelli là.."
Io :"menomale!"
Summer :"su questo sono d'accordo con Travis"
Ci fu un silenzio per qualche secondo.
Io :"volete qualcosa da mangiare?" dissi, per interrompere quello stato di tensione.
Matteo :"che ci sta di buono?" chiese sorridendo.
Summer :"oh, abbiamo di tutto!" esclamò con piu felicità.
Matteo :"perfetto!" esclamò per tutta risposta, facendosi accompagnare al nostro 'bancone' in cucina.
Lì incontrammo Zayn che vedendo Summer restò a guardarla, senza riuscire a muovere un muscolo.
Niall arrivò saltellando per la stanza, portandoci un pacco di patatine di tutti i gusti.
Niall :"come va la vita qui?"
Io :"non ci si può lamentare!" risposi ridendo e continuando a dire :"A te?"
Niall :"finalmente posso dire che va bene!" esclamò, dandomi un abbraccio, capendo a cosa si riferisse.
Liam stava preparando del caffè, sclerando contro la macchina del caffè.
Niall :"tutto okay amico?" chiese Horan, ridendo, avvicinandosi verso Liam.
Liam :"non funziona! Non scende il caffè!"
Harry :"Liam non fa niente, dai!" disse Harry, ridendo anche lui, mentre si avvicinava a noi.
Liam :"ci sto rimanendo veramente male!" rispose scherzosamente il ragazzo, mettendo il broncio.
Summer :"faccio io!"
Manovrò la macchina del caffè e con pochi gesti, il caffè cominciò a scendere sulle tazzine.
Liam :"ma come! Oh ma dai! Ci sto lottando da un'ora!"
Summer :"Summer risolve sempre tutti i problemi!"
Liam :"ma non è giusto così!"
Summer :"non fare il cascettaro ora!"
Liam :"no!" 
Harry :"dov'è il mio caffè?" chiese, scoppiando a ridere per la buffa scena di prima.
Liam :"ecco a te!"Cercò di rispondere cordialmente il moro, per far notare a Summer la sua professionalità.
Summer :"Liam, resta il fatto che non sai far partire una macchinetta per il caffè!"
Io :"a proposito, me ne fate uno anche a me?"
Summer :"Faccio io!"
Liam :"eh no! Stavolta tocca a me!"
Io :"beh, mettetevi d'accordo su!"
Niall :"se volete faccio io!"
Liam:"Horan, la questione ormai è personale!"
Alla fine, vinse Summer ma come succede quasi sempre, nemmeno a lei partì piu la macchinetta del caffè.
Io :"Ragazzi, credo sia arrivata l'ora di prenderne una nuova!"
Summer :"non può essere, dai!"
Liam :"allora? chi è che non lo sapeva fare?"
Summer :"devi averla manomessa tu! Ammettilo!!"
Liam :"io non ho fatto proprio nulla!" disse in sua difesa Payne, alzando le mani al cielo.
Alla fine ci rinunciai con il caffè e tornammo tutti quanti in sala, per goderci al meglio le ultime ore della nostra festa di 'capodanno'.

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Capitolo 54
*** 54° capitolo ***


Summer :"SVEGLIAAA!" mi urlò all'orecchio.
Brontolai un pò dal sonno.
Summer :"scusami, ma mi mancava farlo!"
Sorrisi con ancora gli occhi chiusi.
Alzai gli occhi, e mi ritrovai sul divano, con Harry a fianco che russava, Niall appollaiato su uno dei tappeti a terra come Liam, Zayn dormiva beato sul pavimento appoggiandosi a un cuscino.
Mi strofinai gli occhi assonnata.
Io :"ma che è successo?" chiesi, mentre mi alzavo piano dal divano, notando tutto quel casino.
Summer :"Oh beh, alla fine ieri la festa è finita mooolto tardi"
Io :"che casino!" dissi io, portandomi una mano sulla fronte, continuando a guardare tutto l'appartamento nel pieno del suo caos.
Cuscini, cibi e bevande, cose varie, tutto rovesciato a terra, per non parlare della zona cucina.
Ma infondo ho amato fino all'ultimo quella festa.
Summer :"dai, poteva andare peggio, almeno le finestre e le pareti sono ancora intere!"
Io :"beh, questo si!" 
Summer :"Hai fame?"
Io :"un pò!"
Summer :"pure io!" esclamlò Summer sedendosi anche lei sul divano.
Rimasimo in silenzio in attesa di una reazione dell'altra per preparare la colazione.
Summer :"ho proprio fame!" sospirò.
Io :"a chi lo dici!"
Summer :"ci vorebbe una bella colazione!"
Io :"concordo!"
Summer :"già!"
Io :"si!"
Rimasimo ancora in attesa, picchiettando sui cuscini del divano.
Certo che eravamo proprio pigre!
Summer :"e beh? Ti vuoi alzare o no per fare questa colazione?"
Io :"sei proprio sicure che vuoi che sia io a preparla?"
Summer :"a mali estremi, estremi rimedi! Non ho voglia di alzarmi"
Io :"ma sei stata sveglia fino ad adesso!"
Summer :"ma non avevo voglia di far niente, non giudicarmi!"
Io :"dai ti prego!"
Summer :"l'ho sempre preparata io, eddai!"
Io :"se non ci vai tu, ci vado io!" la volevo prendere come una specie di minaccia dato che io ero pessima in cucina.
Summer :"E' questo il mio intento" notò Summer ocn sguardo furbo.
Io :"sul serio? Vuoi questo?"
Summer :"Si! Sul serio!"
Io :"non ci vuoi ripensare meglio prima?"
Summer scosse il capo.
Liam :"Se fossi in te, casa Summer, andrei io" disse con voce roca e assonnata Liam con la guancia schiacciata sul tappeto.
Io :"non ha tutti i torti!"
Summer :"e va bene! Vado io! Ma solo perchè voglio mangiare qualcosa di decente!"
Io :"EHI!"
Summer :"eh! Ti voglio bene lo sai!"
Liam :"ringraziami!"
Io :"grazie Payne, mi hai risparmiato di alzarmi!"
Liam :"eh, modestamente!"
Summer :"Liam, questa me la paghi!"
Liam :"ehi, guarda che ti ho salvato la vita!"
Summer :"su questo hai ragione!"
Io :"EHI!" esclamai nuovamente, dando un colpetto scherzoso sul braccio di Liam.
Poi rotolai giu dal divano, troppo pigra per mettermi in piedi e sforzarmi di alzarmi da quei morbidi cuscini.
Andai verso Harry che stava vicino a me, con il braccio che gli penzolava dal divano.
Mi scostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lasciandoli cadere liberamente sulle mie spalle, mentre accarezzai la guancia rosea di Harry.
Io :"Buongiorno Styles" Gli sussurrai.
Harry aprii gli occhi con estrema delicatezza, rimasi lì a guardarlo come se avessi una divinità davanti a me.
Harry :"buongiorno piccola" sussurrò con voce roca e assonnata, mentre mi lasciava un leggero bacio sulla fronte.
Liam :"Malik, Horan, mancate solo voi, svegliatevi!" urlò il moro.
Niall :"che ore sono?" brontolò.
Liam :"l'ora che ti alzi!"
Niall :"abbiamo qualche impegno?"
Liam :"oggi no!"
Niall :"E allora non vedo perchè dovrei svegliarmi" disse con voce ovvia.
Harry :"in fondo sei già sveglio se parli, quindi apri gli occhi e alzati!" disse scherzosamente Harry ridendo.
Niall gli buttò un cuscino addosso, che Harry prese al volo rilanciandoglielo.
Niall :"Sono troppo stanco!"
Io :"ma se ti sei appena svegliato!"
Niall :"E allora?"
Io :"beh, in teoria.."
Niall :"a me non piacciono le teorie!"
Io :"a proposito, ma dov'è mio fratello?" chiesi stranita, guardandomi intorno, non vedendo Louis da nessuna parte.
Summer :"Louis non è come voi scansafatiche! E' uscito stamattina sul presto a correre con la sua ragazza, tornerà tra un pò!"
Io :"Ma come gli si crea a uscire di mattina? io non lo capisco!"
Summer :"ripeto, non è come voi scansafatiche!" esclamò Summer, aprendo il frigo.
Io :"fidati, esce solo in queste occasioni sennò dorme come se non ci fosse un domani!"
Summer :"non parlare male di tuo fratello in sua assenza!"
Io :"ma che fai lo difendi?" chiesi ridendo.
Summer :"gli voglio bene io! E poi stamattina mi ha preparato il caffè e aiutata a mettere qualcosa a posto, anche se beh, non abbiamo alla fine concluso molto però almeno!"
Niall alzandosi andò verso Zayn, dandogli una pacca sulla spalla per farlo svegliare.
Zayn :"buongiorno" disse con ancora gli occhi chiusi, sembrava il piu assonnato di tutti noi messi assieme.
Summer stranamente si avvicinò a Zayn, tutti pensammo in positivo, ma invece lo sgridò :"Ma ti sembra il caso di dormire anche tu fino a tardi? Alzati!"
Zayn :"oh ma insomma, scommetto che tutti voi vi siete alzati ora!"
Harry :"beh, in effetti è così!"
Zayn :"e allora perchè te la devi prendere sempre e solo con me?"
Summer :"non contraddirmi e alzati scansafatiche che non sei altro!"
Zayn sorrise, ormai 'gettando le armi' con Summer.
Dopo aver finito tutti quanti la colazione, cercammo di sistemare tutto, o almeno il piu possibile.
Per tutto il tempo Zayn non smetteva di guardare Summer che apparentemente lo ignorava, e quando notava che era osservata da lui, si mordeva un labbro come per trattenersi. A volte mi chiedevo cosa passasse a quei due per la testa, perchè non si chiarivano una volta per tutte. Si amavano, era inutile comportarsi così.
Harry mi ricordava sempre che avevano troppo orgoglio dentro di loro che quasi bloccava il loro riavvicinamento.
Finito di aggiustare l'appartamento, decisi di farmi una passeggiata nei pressi di Cambridge.
La mia migliore amica, il mio ragazzo e i ragazzi mi avrebbero raggiunto in seguito, dopo essersi preparati.
Mentre attraversavo i corridoi, parecchia gente mi fermò, chi mi parlava del party della sera precedente, chi non mi aveva ancora vista dopo l'incidente e chi mi parlava dell'errore di Travis, e del loro spavento a riguardo.
Quando raggiunsi l'atrio dell'edificio, sorrisi rivedendo tutti i volti conosciuti a Cambridge, mi era mancato quel posto. 
Mi fermai a leggere dei manifesti che trattavano di un evento di ginnastica artistica. 
In quel momento la mia mente vagò, ritornando a Londra, nella mia vecchia casa.
Ricordavo Lauren, gli allenamenti duri e faticosi, Harry che restava a guardarmi mentre aspettava che terminassero, i miei compagni di ginnastica, le gare.
Mi spuntò un sorriso sul volto.
Erano dei corsi che si sarebbero tenuti direttamente nella palestra di Cambridge per rappresentare la nostra scuola.
Probabilmente non sarei riuscita a fare più niente, avevo perso totalmente la forma necessaria, anche se mi sarebbe piaciuto risalire sulla mia trave, o volare su quelle parallele.
Mentre ero intenta a leggere quel manifesto, intravidi una figura piu che conosciuta vicino a me.
Gli occhi che mi avevano guardata quasi con compassione e dolore qualche giorno prima. 
Occhi di chi aveva, e stava soffrendo.
Sentii il mio cuore fermarsi.
Non so dire se quella che sentivo era paura, ma vederlo lì, davanti a me, da sola, mi faceva ritornare in mente quella sera del 31 Dicembre.
Travis :"Elena.."
Mi girai cauta, accennando un saluto con la mano.
Cercai fare qualche passo indietro, lui tentò di raggiungermi, ma capendomi, si fermò dov'era sospirando.
Travis :"volevo chiederti scusa personalmente e.."
Io :"Travis, non c'entrano le scuse"
Travis :"lo so che non si può risolvere niente con delle semplici scuse, ma è l'unica cosa che posso fare e ti giuro, non avrei mai voluto fare del male a te e Summer, non so cosa sia successo quella sera, te lo giuro che non lo so. Ma non ero io in quel momento"
Io :"quante volte si sono verificati episodi simili?"
Travis :"Diverse volte, non così gravi però.. era la prima volta che impugnavo una pistola.. "
Io :"e stavi sempre con quei ragazzini?"
Travis :"sono anche piu grandi di me.. comunque sì"
Io :"Allontanati da loro, ti stanno cambiando in peggio"
Travis :"Per colpa loro ho fatto cose di cui mi sono pentito, ecco perchè anche il mio carattere nei confronti delle ragazze era cambiato.."
Io :"è anch eil motivo per cui hai perso Miley?"
Travis annuì. :"E Summer" continuò, con tristezza.
Io :"lei ti vuole bene"
Travis :"ma non mi ama"
Io :"Travis.." 
Lui scosse la testa.
Travis :"glielo leggevo negli occhi.. io l'ho amata, ma lei non provava la stessa cosa che provavo io per lei.. fin da subito"
Io :"cosa intendi?" chiesi sorpresa da quella sua osservazione.
Travis scosse le spalle. 
Travis :"niente, lasciamo stare. Questa è una cosa che riguarda solo me e lei.. e gliene parlerò io quando si deciderà a parlarmi"
In quel momento sentii delle grandi mani e avambracci attorno la mia vite.
Girai il mio sguardo e incontrai gli occhi di Harry, che guizzarono subito su quegli di Travis contraendo la mascella nervoso.
Io :"Harry, ti prego, va tutto bene"
Harry si scostò da me, senza togliere gli occhi da dosso di Travis.
Travis :"Harry, puoi dirmi tutto ciò che vuoi o fare, hai ragione, ho sbagliato" disse Travis alzando le mani, in sua difesa. Non avevo mai visto questo suo lato.
Harry sembrò serrare i pugni, contraendo i muscoli, poi si girò verso di me e sembrò rilassarsi, notando le sue dita distendersi nuovamente.
Harry si avvicinò a Travis, tendendoli la mano.
Travis sorrise, stringendogliela.
Harry :"Travis, questo non significa che ti ho perdonato, perchè è una cosa che richiede tempo, ma accetto le tue scuse purchè tu capisca la gravità di ciò che hai commesso."
Travis :"lo so Harry. Non pretendevo di essere perdonato perchè so che quello che ho commesso non ha giustificazioni, ma ne sto pagando le conseguenze e sto cambiando rispetto a prima"
Harry sorrise. 
Harry :"Bene, di questo sono felice" esclamò, tornando vicino a me.
Sorrisi anche io, felice che quella situazione si fosse calmata, e non solo momentaneamente.
Ero orgogliosa di Harry e di come ragionava. 
Lo guardai, lui si girò verso di me mostrandomi le sue adorabili fossette, mentre io gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra.
Sentimmo il grande portone dell'ingresso aprirsi, notai la figura di Lou con tutto il cappotto coperto di neve.
Corsi subito verso Louis, Travis probabilmente non lo conosceva molto bene, e gli ci volle un pò per mettere a fuoco il ragazzo dato che lo aveva visto solo una volta in ospedale.
Harry glielo presentò, spiegandogli che era mio fratello dato che quando aveva fatto visita all'ospedale non ne aveva avuto molta occasione di parlargli.
Io intanto corsi tra le braccia di mio fratello, come una bambina che corre tra le braccia del padre.
Lou mi accolse con le sue calde e famigliari braccia, stringendomi forte a sè.
Io :"come è andata con Eleanor eh?"
Louis arrossì.
Louis :"tutto bene!" esclamò felice, continuando ad abbracciarmi.
Poi lo portai verso i due ragazzi.
Mio fratello salutò subito Harry dandogli una pacca sulla spalla, mentre poi si soffermò su Travis.
Louis :"Sei quello.."
Travis abbassò lo sguardo imabrazzato dalla situazione.
Travis :"Si, sono chi pensi.. ci siamo visti in ospedale.."
Louis :"Come hai potuto?" disse Louis, mentre gli occhi gli si stavano chiaramente riempiendo di lacrime per quanto lui volesse trattenersi.
Probabilmente sentiva tanta rabbia addosso, come era successo anche ad Harry, ma conoscevo mio fratello, sarebbe stato in grado di controllarsi a dovere.
Travis :"Mi dispace per tutto quello che sia accaduto e.."
Louis :"ah? Ti dispiace? Stavi per uccidere mia sorella!" quasi urlò.
Harry :"Louis, è tutto a posto, calmati" cercò di mettersi tra i due.
Io :"lou, per favore" quasi lo supplicai.
Travis :"ti prego Louis, lasciami finire" 
Louis guardò sia me che Harry, e notando i messaggi che i nostri sguardi cercavano di mandargli, come fece prima Harry, si rilassò.
Louis :"Parla" ripose con tono freddo. 
Travis sospirò, facendosi coraggio e sicurezza.
Travis :"Ciò che ho commesso è stato imperdonabile, inconcepibile e altamente pericoloso, me ne rendo conto. Ho fatto l'errore piu grande della mia vita stare con quel gruppo di ragazzi in grado di portarti solo sulla cattiva strada. E so che ne tu, ne Harry e ne gli altri mi perdonerete mai, e lo capisco perchè non mi perdonerò mai neanche io, però è giusto che ti dica che io mi voglio scusare con te, anche se delle semplici scuse non bastano.
Mi dispiace Louis, scusatemi per tutto, ma mi sono amaramente pentito e ne sto pagando le conseguenze."
Louis :"Tu però mettiti nei miei panni, stavo per perdere mia sorella"
Quelle sue parole mi provocarono una grande voragine nel petto.
Louis :"però, possiamo provare a.."
Travis :"A?" chiese con un mezzo sorriso e speranza di essere almeno in parte perdonato.
Louis :"a ricominciare da capo, anche se non so se riuscirò mai a perdonarti, mi dispiace"
Travis annuì. :"lo capisco" disse a sua volta.
Poi si avvicinò a Louis come per abbracciarlo, mio fratello non si allontanò con il suo contatto, significava che stava cercando di ricominciare sul serio da zero. Ed ero felice che piano piano quel brutto periodo da cui eravamo appena usciti stava passando.
Passammo il pranzo tutti insieme nel nostro appartamento, Summer preparò le lasagne, il mio piatto perferito.
Finito il pranzo, i ragazzi si buttarono a peso morto tutti insieme nel divano, quasi lo stavano per sfondare, per gurrdare la televisione, senza far mancare ovviamente qualche litigata per la scelta del programma da vedere,
mentre io e Summer pulivamo la cucina e i vari utensili.
La nostra calma e tranquillità si interruppe con un suono del campanello. Erano precisamente le 2.15 pm, orario insolito per delle visite nel nostro appartamento dato che era ora di pranzo a Cambridge.
Summer andò ad aprire, io la seguii sotto gli occhi curiosi di tutti i ragazzi.
Alla porta c'era Travis.
Summer rimase a fissarlo sorpresa, Zayn stava per alzarsi per andargli di nuovo incontro ma i ragazzi lo fermarono appena in tempo.
La mia migliore amica tentò di chiudere per come poteva la porta per non permettergli di entrare, ma si oppose la sua resistenza bloccandola.
Travis :"Summer ti prego ho bisogno di parlarti"
Summer :"Travis, vattene!"
Travis :"ti prego!"
Summer :"Entra, parla e poi te ne vai subito" disse fredda.
I ragazzi chiusero la televisione, rimanendo come me, a osservare e ascoltare il discorso tra Travis, piu determinato che mai, e Summer.
Travis :"smettila di mentirmi"
Summer :"Dimmi che cosa vuoi adesso"
Travis :"So che tu non vuoi vedermi piu dopo quello che è successo, ma in te non c'è mai stato quel che provo io nei tuoi confronti"
Summer :"non capisco a cosa ti riferisci"
Travis :"Io ti amo" 
Vidi gli occhi di Zayn riempirsi di dolore e rabbia a quelle parole di Travis.
Summer non rispose.
Travis :"Ecco cosa intendo."
Summer :"io e te ci siamo lasciati, e mi hai lasciato così, di colpo, mi hai fatta soffrire"
Travis :"ma non mi amavi Summer!"
Summer :"sta zitto, se le cose non le conosci non parlare!"
Travis :"sono solo realista. Tu non mi hai mai amato."
Summer :"Io ti volevo e ti voglio ancora bene, ma non posso perdonarti ciò che è success.."
Travis la interruppe.
Travis :"Tu mi vuoi bene, e io ti amo. C'è differenza Summer. E tu questa cosa me l'hai tenuta nascosta, ma io l'ho capito fin da subito anche se speravo di aver intuito male."
Summer :"Sta zitto, non sai quello che dici"
Travis :"Summer ma a chi vuoi prendere in giro? Potrai anche prendere in giro me e gli altri e non te stessa!"
Summer non gli rispose, rimase solo a guardarlo.
Travis :"Finiscila con questa storia! Anzi FINITELA!" 
A quell'ultima parola, gli sguardi di Zayn e Summer si incrociarono per un momento.
Travis :"Summer, si vede lontano un miglio che tu ami Zayn, non fate gli stupidi pieni di orgoglio" Gli occhi di Travis si riempirono di lacrime, per la prima volta.
Anche per quegli di Summer e Zayn accadde la stessa cosa.
Travis :"ho fatto di tutto per riaverti, ma io non sono Zayn, e non potrò mai sostituirlo, questo l'ho capito purtroppo tardi, avevo bisogno di parlartene anche se ora so di averti persa per sempre."
Summer lo abbracciò per tutta risposta.
Summer :"Ti voglio bene Travis"
Travis :"ora va da lui e niente lacrime"
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Ehilà! Spero che vi stia piacendo la storia <3 fatemi sapere nelle recensioni cosa ne pensate, e anche dove potrei migliorare! baci. xx

 

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Capitolo 55
*** 55° capitolo ***


Summer :"Ma tu sei scemo!"
Travis :"possibile che devi sempre rovinare i momenti piu belli?" sospirò Travis ridendo.
Mi girai verso Zayn, anzi, in realtà tutti noi ci girammo verso di lui, e possiamo giurare che il suo sguardo non era piu quello a cui eravamo abituati ad assistere.
Aveva quel mezzo sorriso sulle labbra, la luce negli occhi.
Sorrisi nel vederlo così, gli diedi un colpetto sulla spalla come per dire di farsi avanti.
Zayn sorrise capendo il mio gesto, tutti noi aspettavamo quel giorno da chissà quanto tempo. Sapevamo che Summer e Zayn si completavano a vicenda, non potevamo stare separati per piu di qualche mese.
Ma come sappiamo Summer è una ragazza imprevedibile, in grado di ribaltare completamente le situazioni da come ce le aspettiamo, o almeno a volte.
Anche se in quel momento sembrava essere proprio una di quelle volte di cui stavo parlando.
Summer si staccò subito da Travis, porgendendoli la mano. Travis le sorrise, captando i suoi gesti. 
Summer :"grazie per avermi capita" sussurrò Summer, quasi per non farsi sentire dagli altri,o meglio da Zayn.
Travis :"L'ho capito fin da subito, anche se speravo mi sbagliassi, ma purtroppo.." confessò alzando le spalle con sguardo perso e malinconico.
Summer rimase a guardarlo, poi si riavvicinò a lui, dandogli un abbraccio che Travis accolse volentieri.
Travis :"perdonami per tutto"
Summer :"Travis adesso ci vuole solo del tempo, prova a metterti nei miei panni"
Travis :"Lo so Summer, fidati. Nemmeno io sono riuscito ancora a perdonarmi"
Summer ammiccò un sorriso, come per dirgli di stare tranquillo.
Travis :"Sarà meglio che vada ora" Disse d'un tratto Travis, girandosi verso di noi che come tante spie stavamo a sentirli.
Alla soglia della porta Travis diede un ultimo bacio sulla guancia a Summer, prima di salutarla.
Non appena la porta d'ingresso gli si richiuse alle spalle, Summer venne subito verso di noi.
Zayn cercò di avvicinarsi a lei, con le guancie che sembravano avessero preso a fuoco.
Tutti noi ci aspettavamo un riconcigliamento del loro rapporto, ma Summer ancora una volta ci stupì.
Deviò subito il suo sguardo, non soffermandosi su di Zayn, come se niente fosse successo.
Eppure vedevo qualcosa in lei di diverso, come se stare lontano da Malik significasse una sorta di sofferenza.
Harry e tutti gli altri rimasero meravigliati quanto me, anche se in fondo sentivo che sarebbe andata così.
Summer non avrebbe 'rincorso' Zayn, ma forse era la volta buona che fosse lui a riavvicinarsi a lei.
Harry poi mi prese in disparte, avvicinandosi verso di me.
Mi portò vicino al bagno, chiudendo la porta del piccolo corridoio d'ingresso.
Io :"Harry? Dimmi!"
Harry :"dobbiamo fare qualcosa"
Io :"cosa proponi?" domandai incuriosita, felice per la sua iniziativa.
Harry :"mmh, non so, non ho idee!"
Io :"ma come non hai idee?"
Harry :"Aiutami!"
Io :"devo pensare!" esclamai a mia volta, sedendomi in un angoletto del muro che collegava le varie porte delle varie stanze.
Harry :"pensato?" mi chiese nemmeno 5 secondi dopo sedendosi accanto a me.
Lo riguardai strano.
Io :"No! Devo pensare a un piano infallibile!"
Harry :"già.. Che ne pensi di qualcosa di dolce? Tipo una poesia da parte di Zayn per Summer?"
Io :"Questo piacerebbe a me se me la facessi tu!" dissi scherzando.
Harry rise arrossendo.
Harry :"Se me lo dicevi prima! Però hai visto che bella idea?"
Io :"E' una bella idea, ma appunto piacerebbe a me.. per Summer non credo"
Harry :"Perchè?" chiese deluso.
Io :"ci vuole qualcosa di piu.. non so.. ma forse di piu adatto, non deve essere una cosa troppo sdolcinata!"
Harry mi guardò confuso.
Harry :"vuoi una cosa dolce che allo stesso tempo non sia dolce?"
Io :"Esatto!"
Harry :"scusami, ma non capisco!"
Io :"dobbiamo pensare a qualcosa che faccia ancora piu effetto!"
Harry :"una canzone?"
Io :"nah, non ci siamo!"
Harry :"una cena? Così almeno attutiscono anche la fame!"
Io :"qualcosa di simile, qualcosa per loro due.."
Harry :"un viaggio?" disse quasi esasperato tentando a indovinare.
Io :"Sei un genio!"
Harry :"veramente?"
Io :"Ecco! un viaggio credo sia perfetto!"
Harry :"Ma sono un genio io!"
Io :"però non un semplice viaggio"
Harry :"ed ecco che arrivi tu che mi devi rovinare il momento!" disse a sua volta, incrociando le braccia al petto con sguardo imbronciato.
Io :"un viaggio che sia BOOM!" cercai di mimare la cosa con le braccia, come a imitare uno scoppio.
Harry mi guardò ancora piu stranito.
Io :"Hai capito?"
Harry :"posso essere sincero?"
Io :"Devi essere sincero!"
Harry :"Sei incontentabile e complicata a volte! Ma anche questo mi piace di te" mi disse lui, bloccandomi le braccia con un caldo e dolce bacio.
Sentii anche le mie guancie andare a fuoco, succedeva ogni volta che mi baciava in quel modo così dolce e spontaneo.
Io :"Ho trovato!" esclamai successivamente al bacio.
Harry :"Ti ho ispirato eh?"
Io :"Stupido!" esclamai ridendo, colpendolo sul braccio scherzosamente.
Harry :"tornando a noi, a cosa hai pensato?"
Io :"Un centro benessere! Stanno troppo nervosi e agitati, almeno così si rilassano e scoppierà la famosa scintilla! Non sono un genio io?"
Harry :"Uffa! Ci volevo andare io al centro benessere!"
Io :"non ti credere che li faccia andare da soli!"
Harry inclinò a la testa, segno che mi stava ascoltando interessato.
Io :"Intendo, andiamo anche noi!"
Harry :"questo mi piace!"
Io :"maa! Dobbiamo trovare un posto adatto!"
Harry sbuffò.
Harry :"ma un centro benessere vale l'altro su!"
Io :"No! Ed è qui che ti sbagli! Ognuno ha qualcosa di diverso, dobbiamo trovare quello giusto!"
Harry :"e come pensi di fare?"
Io :"So a chi chiedere" ammiccai un sorriso, facendogli un occhiolino.
Lui sorrise mostrandomi le sue fossette, poi mi prese per mano.
Harry :"ora torniamo dagli altri sennò chissà cosa poi vanno a pensare e si preoccupano!"
Io incominciai a ridere a piu non posso, specialmente per la faccia che aveva fatto.
Harry :"ma che c'è!"
Io :"niente, cammina!" dissi a mia volta, interrompendo le parole dalle mie risate che non controllavo piu.
Harry :"Bah! Io non ti capisco a volte!"
Io :"Shh! Non pensarci più!"
Harry :"e va bene, va bene!" esclamò ormai arrendendosi.
Non appena uscimmo da quella seconda parte di corridoio delimitata da una porta piena di foto che aveva messo Summer fin dal nostro primo ingresso a Cambridge, tutti i ragazzi incominciarono con qualche battuta come già ci aspettavamo.
Io :"abbiamo solo dovuto parlare di una cosa importante!"
Niall :"già! Parlare eh?"
Liam :"E non teneteci le cose nascote! Siamo una famiglia noi!"
Harry :"ve lo spiegheremo tranquilli tutti!"
Summer :"ELEEENA!" disse con voce quasi accusatoria.
Io :"Summer non posso dirti nulla questa volta!"
Summer :"ma come?"
Io :"dai Summer!"
Summer :"e va bene, se proprio non posso saperlo.."
Io :"scusami" cercai di dirle, trattenendomi dal dirle la verità.
Summer :"non fa niente" disse lei a sua volta facendo spallucce, con sguardo imbronciato.
Io l'abbracciai, richiedendole di perdonarmi.
Summer :"scusa accettate, ma solo perchè immagino sia una cosa tra te e Harry!"
Harry ci raggiunse, mettendomi le mani lungo le spalle.
Io :"Ora io ed Harry dobbiamo ehm, fare una cosa"
Harry :"ma torneremo subito!"
Zayn :"voi due siete troppo misteriosi!"
Liam :"concordo!"
Summer :"non so cosa state combiando, ma adoro il mistero!"
Harry rise, come me.
Io :"bene, allora ci rivediamo tra un pò!"
Louis ci guardò con aria sospetta, lasciandoci poi andare, avvicinandosi ad Harry, probabilmente gli sussurrò qualcosa che non riuscì a sentire. 
Harry gli fece cenno di stare tranquillo.
Louis :"non fate tardi!" poi concluse.
Io :"sta tranquillo fratellone!" dissi scherzosamente scompigliandogli i capelli come ero solita a fare.
Louis :"nuooo!" imprecò ridendo.
Harry :"dai andiamo!" mi disse lui, prendendomi la mano.
Con un cenno di mano salutai tutti, uscendo poi dall'appartamento.
Harry :"allora, quali sono le tue idee? A chi chiediamo?"
Io :"Miley!"
Harry :"la vostra amica?"
Io :"esatto! Vieni!"
Esclamai.
Harry :"che stanza è?"
Io :"non lo so" confessai, dopo un dieci minuti che giravamo per tutte le stanze di Cambridge.
Harry :"ma come non lo sai!"
Io :"Sta tranquillo! Deve essere qui da qualche parte!"
Harry :"io non ci posso credere!"
Dopo un pò, decisimo di fare una pausa al bar.
Harry :"ma non hai neanche una minima idea?"
Io :"forse si.."
Harry :"ecco!"
Io :"o forse no.."
Harry sbuffò.
Harry :"la prossima volta ci portiamo una cartina della scuola!"
Io :"ma non risolverebbe i miei dubbi!"
Harry :"ma almeno in minima parte si, dai!" scherzò lui, ordinando due tazze di caffè.
Mentre stavamo facendo il nostro 'spuntino', sentii una volce femminile chiamarmi.
Miley :"Elena! Come stai?"
Mi girai subito riconoscendo la voce, correndole vicino.
Io :"Miley! Eccoti!"
Harry si avvicinò verso di noi porgendo una mano a Miley in segno di saluto.
Miley :"il ragazzo di Elena?" chiese lei sorridendo.
Harry :"sì!" esclamò sorridendo, poi mi guardò per darmi un veloce bacio sulle labbra.
Miley :"ma siete dolcissimi insieme!"
Io arrossì, poi Harry mi fece cenno di mettere il nostro piano in atto.
Io :"Miley, volevo chiederti una cosa"
Miley :"certo, dimmi tutto!"
Io :"allora, ricordi la storia di Travis e Summer?"
Miley annuì.
Io :"ecco, ora si sono lasciati perchè Summer ama Zayn anche se ancora non lo ammette apertamente. Quindi, io ed Harry stiamo cercando un modo per far sì che possano riallacciare almeno i rapporti"
Miley :"giusto! E a cosa avete pensato?"
Io :"che ne pensi di una giornata al centro benessere? Non è un luogo perfetto?" chiesi sorridendo speranzosa.
Miley :"come no! Perfetto!"
Harry :"conosci magari qualche posto adatto?"
Miley :"ne conosco alcuni, ma ce ne è uno appena fuori città, giusto un paio di orette, ma lo si può raggiungere anche in treno, è piu economico!"
Io :"D'avvero? "
Miley :"Sì! E' uno dei miei preferiti, e poi ha un'aria così romantica! Da quanto ho capito dalle vostre intenzioni è perfetto! Solo che è un pò distante perchè si trova in montagna, non troppo in alta quota ma comunque la vista da lì è pazzesca, sul serio, ve lo consiglio!"
Harry :"non sappiamo come ringraziarti!"
Io :"infatti! Grazie mille, sul serio!"
Miley :"io ci devo andare dopodomani, vi va di venire con me?"
Io ed Harry ci guardammo per decidere al volo ma subito acconsentimmo senza neanche pensarci sù.
Io :"sarebbe grandioso!"
Miley :"perfetto! Allora si parte! Passo io a prendervi va bene?"
Harry :"perfetto!"
Miley :"ora devo andare, però un momento, mi puoi dire il numero della tua camera? Sennò finirò per perdermi!"
Harry :"potevi chiederglielo tu prima!" mi disse Harry, ricordando la nostra esperienza 'avventuriera' all'interno del grande edificio di Cambridge.
Io :"la mia camera è la numero B531"
Miley :"grazie mille! Allora passo verso, ehm, le 11 am?"
Io ed Harry esclamammo insieme :"Perfetto!"
Miley poi ci salutò con un abbraccio ad entrambi, prima di andare via.
Harry :"di una cosa volevo parlarti!" mi disse Harry, mentre camminavamo lungo i corridoi.
Io :"di cosa?" chiesi, giocando con le tasche della mia felpa.
Harry :"Ho letto un manifesto qualche giorno fa riguardante la ginnastica artistica, ti ho pensata subito, non pensi che potrebbe essere l'occasione giusta per ricominciare?"
Io :"Non lo so.. Credo che.. non mi sento pronta"
Harry :"perchè?"
Io :"Harry è da troppo tempo, non riesco più.. Non voglio fare figuracce proprio ora.."
Harry :"perchè dovresti? Elena dai!"
Io :"Harry, sul serio, non so fare piu nulla! A mala pena una semplice capriola! Neanche quella!"
Harry :"devi solo rimetterti in allenamento"
Io :"non lo so.."
Harry :"E' il tuo sogno?"
Io annuì.
Harry :"Allora seguilo, non puoi arrenderti proprio ora che ne hai l'occasione!"
Mi voltai verso Harry sorridendogli.
Lui ricambiò il mio sguardo, prendendomi il volto tra le mani.
Avvicinò poi le sue labbra alle mie, ne sentì il caldo e morbido contatto, brividi ovunque, amavo quella sensazione.
Era come se ogni volta il mio cervello si bloccasse.
Harry :"Io credo in te, ma tu dovresti credere di piu in te stessa" mi sussurrò Harry, poggiando la sua fronte sulla mia non appena le nostre labbra si staccarono.
Io :"Ti amo Harry. Lo giuro"
A quelle parole vidi il suo sguardo illuminarsi, come se fosse la prima volta che le pronunciavo. 
Era sempre la prima volta per noi, in qualsiasi cosa. In una carezza, in un bacio o in un semplice abbraccio. 
Le nostre emozioni non cambiavano mai, ed era come se mi creasse dipendenza, come se, io avessi bisogno di lui per stare bene, è tutto quello che ho sempre cercato.
Harry :"Ti amo anche io" Disse con voce roca.
Non riuscì a rispondere, dato che istantaneamente le sue labbra ripresero a baciarmi e il mio cervello ad andare di nuovo in stand-by.

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Capitolo 56
*** 56° capitolo ***


Summer :"Ma tu sei scemo!"
Travis :"possibile che devi sempre rovinare i momenti piu belli?" sospirò Travis ridendo.
Mi girai verso Zayn, anzi, in realtà tutti noi ci girammo verso di lui, e possiamo giurare che il suo sguardo non era piu quello a cui eravamo abituati ad assistere.
Aveva quel mezzo sorriso sulle labbra, la luce negli occhi.
Sorrisi nel vederlo così, gli diedi un colpetto sulla spalla come per dire di farsi avanti.
Zayn sorrise capendo il mio gesto, tutti noi aspettavamo quel giorno da chissà quanto tempo. Sapevamo che Summer e Zayn si completavano a vicenda, non potevamo stare separati per piu di qualche mese.
Ma come sappiamo Summer è una ragazza imprevedibile, in grado di ribaltare completamente le situazioni da come ce le aspettiamo, o almeno a volte.
Anche se in quel momento sembrava essere proprio una di quelle volte di cui stavo parlando.
Summer si staccò subito da Travis, porgendendoli la mano. Travis le sorrise, captando i suoi gesti. 
Summer :"grazie per avermi capita" sussurrò Summer, quasi per non farsi sentire dagli altri,o meglio da Zayn.
Travis :"L'ho capito fin da subito, anche se speravo mi sbagliassi, ma purtroppo.." confessò alzando le spalle con sguardo perso e malinconico.
Summer rimase a guardarlo, poi si riavvicinò a lui, dandogli un abbraccio che Travis accolse volentieri.
Travis :"perdonami per tutto"
Summer :"Travis adesso ci vuole solo del tempo, prova a metterti nei miei panni"
Travis :"Lo so Summer, fidati. Nemmeno io sono riuscito ancora a perdonarmi"
Summer ammiccò un sorriso, come per dirgli di stare tranquillo.
Travis :"Sarà meglio che vada ora" Disse d'un tratto Travis, girandosi verso di noi che come tante spie stavamo a sentirli.
Alla soglia della porta Travis diede un ultimo bacio sulla guancia a Summer, prima di salutarla.
Non appena la porta d'ingresso gli si richiuse alle spalle, Summer venne subito verso di noi.
Zayn cercò di avvicinarsi a lei, con le guancie che sembravano avessero preso a fuoco.
Tutti noi ci aspettavamo un riconcigliamento del loro rapporto, ma Summer ancora una volta ci stupì.
Deviò subito il suo sguardo, non soffermandosi su di Zayn, come se niente fosse successo.
Eppure vedevo qualcosa in lei di diverso, come se stare lontano da Malik significasse una sorta di sofferenza.
Harry e tutti gli altri rimasero meravigliati quanto me, anche se in fondo sentivo che sarebbe andata così.
Summer non avrebbe 'rincorso' Zayn, ma forse era la volta buona che fosse lui a riavvicinarsi a lei.
Harry poi mi prese in disparte, avvicinandosi verso di me.
Mi portò vicino al bagno, chiudendo la porta del piccolo corridoio d'ingresso.
Io :"Harry? Dimmi!"
Harry :"dobbiamo fare qualcosa"
Io :"cosa proponi?" domandai incuriosita, felice per la sua iniziativa.
Harry :"mmh, non so, non ho idee!"
Io :"ma come non hai idee?"
Harry :"Aiutami!"
Io :"devo pensare!" esclamai a mia volta, sedendomi in un angoletto del muro che collegava le varie porte delle varie stanze.
Harry :"pensato?" mi chiese nemmeno 5 secondi dopo sedendosi accanto a me.
Lo riguardai strano.
Io :"No! Devo pensare a un piano infallibile!"
Harry :"già.. Che ne pensi di qualcosa di dolce? Tipo una poesia da parte di Zayn per Summer?"
Io :"Questo piacerebbe a me se me la facessi tu!" dissi scherzando.
Harry rise arrossendo.
Harry :"Se me lo dicevi prima! Però hai visto che bella idea?"
Io :"E' una bella idea, ma appunto piacerebbe a me.. per Summer non credo"
Harry :"Perchè?" chiese deluso.
Io :"ci vuole qualcosa di piu.. non so.. ma forse di piu adatto, non deve essere una cosa troppo sdolcinata!"
Harry mi guardò confuso.
Harry :"vuoi una cosa dolce che allo stesso tempo non sia dolce?"
Io :"Esatto!"
Harry :"scusami, ma non capisco!"
Io :"dobbiamo pensare a qualcosa che faccia ancora piu effetto!"
Harry :"una canzone?"
Io :"nah, non ci siamo!"
Harry :"una cena? Così almeno attutiscono anche la fame!"
Io :"qualcosa di simile, qualcosa per loro due.."
Harry :"un viaggio?" disse quasi esasperato tentando a indovinare.
Io :"Sei un genio!"
Harry :"veramente?"
Io :"Ecco! un viaggio credo sia perfetto!"
Harry :"Ma sono un genio io!"
Io :"però non un semplice viaggio"
Harry :"ed ecco che arrivi tu che mi devi rovinare il momento!" disse a sua volta, incrociando le braccia al petto con sguardo imbronciato.
Io :"un viaggio che sia BOOM!" cercai di mimare la cosa con le braccia, come a imitare uno scoppio.
Harry mi guardò ancora piu stranito.
Io :"Hai capito?"
Harry :"posso essere sincero?"
Io :"Devi essere sincero!"
Harry :"Sei incontentabile e complicata a volte! Ma anche questo mi piace di te" mi disse lui, bloccandomi le braccia con un caldo e dolce bacio.
Sentii anche le mie guancie andare a fuoco, succedeva ogni volta che mi baciava in quel modo così dolce e spontaneo.
Io :"Ho trovato!" esclamai successivamente al bacio.
Harry :"Ti ho ispirato eh?"
Io :"Stupido!" esclamai ridendo, colpendolo sul braccio scherzosamente.
Harry :"tornando a noi, a cosa hai pensato?"
Io :"Un centro benessere! Stanno troppo nervosi e agitati, almeno così si rilassano e scoppierà la famosa scintilla! Non sono un genio io?"
Harry :"Uffa! Ci volevo andare io al centro benessere!"
Io :"non ti credere che li faccia andare da soli!"
Harry inclinò a la testa, segno che mi stava ascoltando interessato.
Io :"Intendo, andiamo anche noi!"
Harry :"questo mi piace!"
Io :"maa! Dobbiamo trovare un posto adatto!"
Harry sbuffò.
Harry :"ma un centro benessere vale l'altro su!"
Io :"No! Ed è qui che ti sbagli! Ognuno ha qualcosa di diverso, dobbiamo trovare quello giusto!"
Harry :"e come pensi di fare?"
Io :"So a chi chiedere" ammiccai un sorriso, facendogli un occhiolino.
Lui sorrise mostrandomi le sue fossette, poi mi prese per mano.
Harry :"ora torniamo dagli altri sennò chissà cosa poi vanno a pensare e si preoccupano!"
Io incominciai a ridere a piu non posso, specialmente per la faccia che aveva fatto.
Harry :"ma che c'è!"
Io :"niente, cammina!" dissi a mia volta, interrompendo le parole dalle mie risate che non controllavo piu.
Harry :"Bah! Io non ti capisco a volte!"
Io :"Shh! Non pensarci più!"
Harry :"e va bene, va bene!" esclamò ormai arrendendosi.
Non appena uscimmo da quella seconda parte di corridoio delimitata da una porta piena di foto che aveva messo Summer fin dal nostro primo ingresso a Cambridge, tutti i ragazzi incominciarono con qualche battuta come già ci aspettavamo.
Io :"abbiamo solo dovuto parlare di una cosa importante!"
Niall :"già! Parlare eh?"
Liam :"E non teneteci le cose nascote! Siamo una famiglia noi!"
Harry :"ve lo spiegheremo tranquilli tutti!"
Summer :"ELEEENA!" disse con voce quasi accusatoria.
Io :"Summer non posso dirti nulla questa volta!"
Summer :"ma come?"
Io :"dai Summer!"
Summer :"e va bene, se proprio non posso saperlo.."
Io :"scusami" cercai di dirle, trattenendomi dal dirle la verità.
Summer :"non fa niente" disse lei a sua volta facendo spallucce, con sguardo imbronciato.
Io l'abbracciai, richiedendole di perdonarmi.
Summer :"scusa accettate, ma solo perchè immagino sia una cosa tra te e Harry!"
Harry ci raggiunse, mettendomi le mani lungo le spalle.
Io :"Ora io ed Harry dobbiamo ehm, fare una cosa"
Harry :"ma torneremo subito!"
Zayn :"voi due siete troppo misteriosi!"
Liam :"concordo!"
Summer :"non so cosa state combiando, ma adoro il mistero!"
Harry rise, come me.
Io :"bene, allora ci rivediamo tra un pò!"
Louis ci guardò con aria sospetta, lasciandoci poi andare, avvicinandosi ad Harry, probabilmente gli sussurrò qualcosa che non riuscì a sentire. 
Harry gli fece cenno di stare tranquillo.
Louis :"non fate tardi!" poi concluse.
Io :"sta tranquillo fratellone!" dissi scherzosamente scompigliandogli i capelli come ero solita a fare.
Louis :"nuooo!" imprecò ridendo.
Harry :"dai andiamo!" mi disse lui, prendendomi la mano.
Con un cenno di mano salutai tutti, uscendo poi dall'appartamento.
Harry :"allora, quali sono le tue idee? A chi chiediamo?"
Io :"Miley!"
Harry :"la vostra amica?"
Io :"esatto! Vieni!"
Esclamai.
Harry :"che stanza è?"
Io :"non lo so" confessai, dopo un dieci minuti che giravamo per tutte le stanze di Cambridge.
Harry :"ma come non lo sai!"
Io :"Sta tranquillo! Deve essere qui da qualche parte!"
Harry :"io non ci posso credere!"
Dopo un pò, decisimo di fare una pausa al bar.
Harry :"ma non hai neanche una minima idea?"
Io :"forse si.."
Harry :"ecco!"
Io :"o forse no.."
Harry sbuffò.
Harry :"la prossima volta ci portiamo una cartina della scuola!"
Io :"ma non risolverebbe i miei dubbi!"
Harry :"ma almeno in minima parte si, dai!" scherzò lui, ordinando due tazze di caffè.
Mentre stavamo facendo il nostro 'spuntino', sentii una volce femminile chiamarmi.
Miley :"Elena! Come stai?"
Mi girai subito riconoscendo la voce, correndole vicino.
Io :"Miley! Eccoti!"
Harry si avvicinò verso di noi porgendo una mano a Miley in segno di saluto.
Miley :"il ragazzo di Elena?" chiese lei sorridendo.
Harry :"sì!" esclamò sorridendo, poi mi guardò per darmi un veloce bacio sulle labbra.
Miley :"ma siete dolcissimi insieme!"
Io arrossì, poi Harry mi fece cenno di mettere il nostro piano in atto.
Io :"Miley, volevo chiederti una cosa"
Miley :"certo, dimmi tutto!"
Io :"allora, ricordi la storia di Travis e Summer?"
Miley annuì.
Io :"ecco, ora si sono lasciati perchè Summer ama Zayn anche se ancora non lo ammette apertamente. Quindi, io ed Harry stiamo cercando un modo per far sì che possano riallacciare almeno i rapporti"
Miley :"giusto! E a cosa avete pensato?"
Io :"che ne pensi di una giornata al centro benessere? Non è un luogo perfetto?" chiesi sorridendo speranzosa.
Miley :"come no! Perfetto!"
Harry :"conosci magari qualche posto adatto?"
Miley :"ne conosco alcuni, ma ce ne è uno appena fuori città, giusto un paio di orette, ma lo si può raggiungere anche in treno, è piu economico!"
Io :"D'avvero? "
Miley :"Sì! E' uno dei miei preferiti, e poi ha un'aria così romantica! Da quanto ho capito dalle vostre intenzioni è perfetto! Solo che è un pò distante perchè si trova in montagna, non troppo in alta quota ma comunque la vista da lì è pazzesca, sul serio, ve lo consiglio!"
Harry :"non sappiamo come ringraziarti!"
Io :"infatti! Grazie mille, sul serio!"
Miley :"io ci devo andare dopodomani, vi va di venire con me?"
Io ed Harry ci guardammo per decidere al volo ma subito acconsentimmo senza neanche pensarci sù.
Io :"sarebbe grandioso!"
Miley :"perfetto! Allora si parte! Passo io a prendervi va bene?"
Harry :"perfetto!"
Miley :"ora devo andare, però un momento, mi puoi dire il numero della tua camera? Sennò finirò per perdermi!"
Harry :"potevi chiederglielo tu prima!" mi disse Harry, ricordando la nostra esperienza 'avventuriera' all'interno del grande edificio di Cambridge.
Io :"la mia camera è la numero B531"
Miley :"grazie mille! Allora passo verso, ehm, le 11 am?"
Io ed Harry esclamammo insieme :"Perfetto!"
Miley poi ci salutò con un abbraccio ad entrambi, prima di andare via.
Harry :"di una cosa volevo parlarti!" mi disse Harry, mentre camminavamo lungo i corridoi.
Io :"di cosa?" chiesi, giocando con le tasche della mia felpa.
Harry :"Ho letto un manifesto qualche giorno fa riguardante la ginnastica artistica, ti ho pensata subito, non pensi che potrebbe essere l'occasione giusta per ricominciare?"
Io :"Non lo so.. Credo che.. non mi sento pronta"
Harry :"perchè?"
Io :"Harry è da troppo tempo, non riesco più.. Non voglio fare figuracce proprio ora.."
Harry :"perchè dovresti? Elena dai!"
Io :"Harry, sul serio, non so fare piu nulla! A mala pena una semplice capriola! Neanche quella!"
Harry :"devi solo rimetterti in allenamento"
Io :"non lo so.."
Harry :"E' il tuo sogno?"
Io annuì.
Harry :"Allora seguilo, non puoi arrenderti proprio ora che ne hai l'occasione!"
Mi voltai verso Harry sorridendogli.
Lui ricambiò il mio sguardo, prendendomi il volto tra le mani.
Avvicinò poi le sue labbra alle mie, ne sentì il caldo e morbido contatto, brividi ovunque, amavo quella sensazione.
Era come se ogni volta il mio cervello si bloccasse.
Harry :"Io credo in te, ma tu dovresti credere di piu in te stessa" mi sussurrò Harry, poggiando la sua fronte sulla mia non appena le nostre labbra si staccarono.
Io :"Ti amo Harry. Lo giuro"
A quelle parole vidi il suo sguardo illuminarsi, come se fosse la prima volta che le pronunciavo. 
Era sempre la prima volta per noi, in qualsiasi cosa. In una carezza, in un bacio o in un semplice abbraccio. 
Le nostre emozioni non cambiavano mai, ed era come se mi creasse dipendenza, come se, io avessi bisogno di lui per stare bene, è tutto quello che ho sempre cercato.
Harry :"Ti amo anche io" Disse con voce roca.
Non riuscì a rispondere, dato che istantaneamente le sue labbra ripresero a baciarmi e il mio cervello ad andare di nuovo in stand-by.

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Capitolo 57
*** 57° capitolo ***


Lo guardai negli occhi, sentendo il mio cuore battere a mille.
Ogni volta mi faceva questo effetto.
Harry :"sei tutta rossa!" notò scherzando.
Portai il palmo della mia mano destra sulla guancia, sentendola quasi andare a fuoco.
Io :"non so perchè!"
Harry :"E' questo l'effetto che ti faccio eh?"
Io :"Zitto, scemo!" 
Harry :"ehi, guarda che è inutile che lo nascondi!"
Io :"Harry te lo scordi che ci vieni con me a quel centro in montagna!"
Harry :"no dai! Questo no! Ti prego!"
Io :"mi dispace!" dissi con aria soddisfatta cominciando a camminare.
Harry :"ti prego!" implorò seguendomi.
Io :"mmh fammi pensare"
Harry :"menomale!" disse ancora lui, continuando a seguirmi.
Io :"penso che ti invierò un messaggio non appena arriverò e ti farò sapere com'è!"
Harry allora mi prese il polso bloccandomi e facendomi girare verso di lui.
Harry :"vediamo se cambi idea" mi sussurrò con voce roca.
Stavo per protestare quando mi bloccò il respiro con un bacio lungo, dolce e passionale che mi diede.
Harry :"allora?" domandò, staccandosi appena da me.
Io :"me la pagherai Styles, lo prometto!"
Harry rise, soddisfatto.
Io :"ora muoviamoci prima che si faccia troppo tardi!"
Harry :"concordo! Ma camminare è noioso"
Io :"oh no, non mi dire che vuoi.."
Harry mi interruppe dicendo :"Esattamente! Chi arriva per primo paga la cena di stasera!"
Io :"ma tu non paghi mai se mangi da noi!"
Harry :"in realtà avevo pensato di andare in un ristorante!"
Io :"e se dovessi perdere?"
Harry :"mi paghi la cena! Perfetto no?"
Io :"mi sà che oggi ordinerò tante cose dato che non la pagherò!" esclamai in tono di sfida istigando Harry.
Harry :"Vedremo!" Disse per tutta risposta con un sorriso in grado di sciogliere chiunque.
Ci strinsimo la mano come due veri sfidanti, poi ci preparammo in fondo al corridoio in posizione giusta.
Io :"prima che partiamo, non valgono trucchetti!"
Harry :"e va bene! Tranquilla!"
Io :"Perfetto!"
Harry :"3..."
Io :"2..."
Harry :"1..."
Io :"VIA!" urlai, scattando subito sulle mie gambe, correndo al massimo della mia velocità.
Harry non so come, ma mi superò dopo qualche secondo.
Io :"Styles!" urlai per richiamarlo mentre lui sguizzava veloce davanti a me.
Si girò appena per assicurarsi che io stessi dietro a lui, e capendo le sue intenzioni, corsi ancora piu veloce chiudendo gli occhi e concentrandomi al massimo.
Nella mia mente ritornai nel mio campo di gara.
Quando eseguivo il Volteggio durante ginnastica chiudevo sempre gli occhi per prendere tutta la carica necessaria.
Stessa cosa stavo facendo ora, mi mancava terribilmente la ginnastica artistica, eppure ero piu che convinta che ormai non ce l'avrei piu fatta.
Quest'ultimo pensiero cercai immediatamente di scacciarlo, mentre mi affrettavo a raggiungere il mio ragazzo.
Harry :"Quanto manca?" chiese affannosamente.
Io :"un pò! Gira a destra!" gli urlai, prendendo la curva a detsra, superandolo di qualche centimetro.
Harry :"non è così facile tenere il tuo passo! Prima eri piu lenta uffa!" sbuffò.
Io :"mi dispiace Styles!" risi.
Harry allora prese la sfida ancora piu sul serio, aumentando il suo passo velocizzandolo come non aveva mai fatto, sul serio non lo avevo mai visto correre così veloce. Voleva proprio darmi filo da torcere!
Harry :"permesso!" esclamò a tutti gli altri studenti del college che ci guardavano straniti.
Mi stava superando ancora!
Lo vidi persino saltare superando un paio di borse di studenti appena arrivati che si trovavano lungo il corridoio, per non parlare poi delle scale.
Lì non riuscì piu a tenere il suo passo veloce, affaticandomi ulteriormente. Non ero abituata a salire le scale in meno di un due secondi.
Harry :"Poco allenata eh?"
Io :"Non cantare vittoria!" gli urlai, salendo a mia volta gli scalini.
Arrivati sul nostro piano, prima di raggiungere la camera, aumentai anche io il passo e velocità fino a raggiungerlo del tutto.
Harry :"non puoi superarmi proprio ora eh!"
Io :"questo lo dici tu!" gli dissi con tono di sfida.
Louis :"ragazzi ma che fat..."
Io :"Lou! Spoooostati!" urlai a mio fratello.
Sentivo le gambe cedermi per la nostra gara di corsa, ma resistetti per ancora qualche secondo prima di raggiungere la camera prima di Harry.
Niall :"gara di corsa?" chiese divertito Horan che era poggiato sullo stipite della cucina.
Io non avevo neanche piu il fiato per rispondere, così annuii con il capo.
Harry :"questa sera offro io, ho capito!"
Io :"mmh, fammi pensare a cosa ordinare!"
Harry :"ma poi voglio la rivicincita!"
Summer :"woow! Sei stato battuto Styles!"
Liam :"e da una ragazza!"
Harry :"che a quanto pare è piu allenata di me!"
Summer :"Chi? Elena?" disse ironicamente ridendo.
Zayn :"amico, mi sà che sei tu quello fuori forma che si deve allenare!"
Harry :"riavrò la mia vittoria!"
Io :"però ammetto che tenerti testa non è semplice!"
Summer :"un giorno di questi voglio battermi contro Styles anche io!"
Harry :"accetto la tua sfida, ma prima voglio un pò d'acqua!"
Louis che era appena rientrato nel nostro piccolo appartamento di Cambridge, stava letteralmente scoppiando dal ridere.
Io :"Caro fratellone, correre fa bene alla salute!"
Louis :"ma vi dovevo fare un video! Assolutamente! Eravate troppo divertenti!" Esclamò.
Zayn :"peccato che me lo sono perso!"
Louis :"Amico, sul serio, è un peccato!"
Zayn rise, seguito da Lou.
Niall prese un bicchiere d'acqua ad Harry, mentre Summer storceva informazioni sulla gara da ciò che aveva visto Louis, scoppiando anche lei dal ridere.
Harry :"le nostre gare sono mitiche!"
Io :"Assolutamente!"
Niall :"Elena, ma perchè non ritorni a fare sport?"
Quell'osservazione di Niall mi fece nuovamente ritornare tutti quei pensieri che avevo cercato di allontanare.
Io :"perchè non ce la farei"
Summer :"ma perchè devi dire sempre così?"
Io :"è la verità, non posso"
Harry :"ti fidi di me?"
Io :"certo!"
Harry :"riprovaci"
Summer :"concordo, devi assolutamente riprovarci"
La mia migliore amica si avvicinò verso di me dandomi un colpetto scherzoso sul braccio facendomi ritornare il sorriso.
Liam :"E poi pensaci, non hai nulla da perdere! Se ci provi ritornerai magari a gareggiare ed a vivere il tuo sogno, e se non ci provi non potrai mai saperlo se sei ancora in grado di farcela!"
Zayn :"concordo pienamente con ciò che ha detto Liam"
Louis :"E' sempre stato il tuo sogno fin da quando eri bambina, vuoi veramente buttare tutto così?"
Io :"mi fa tornare in mente il mio passato e questo non va bene" 
Louis :"il tuo passato è anche il mio, e fidati sono felice di questo"
Mi girai meravigliata verso di Louis per la sua affermazione.
Louis :"Sono felice perchè ho avuto un passato felice anche se comunque dietro una grande bugia e segreti che nemmeno noi sappiamo"
Io :"e non ti fa male ricordarlo?"
Louis :"prima sì, ora no. Il passato fa parte di noi, l'ho capito da quando abbiamo rivisto i nostri 'genitori' "
Sorrisi.
Io :"hai ragione"
Summer :"non puoi fuggire da esso"
Harry :"e nemmeno cercare di evitarlo"
Avevano ragione, non si può scappare dalla notra vita, o ancora di più, da noi stessi.
Io :"a che ora c'è il primo incontro oggi?"
Tutti sorrisero felici capendo la mia scelta finale.
Summer :"alle 5 pm"
Io :"e dopo tutti a mangiare fuori!"
Niall :"Bellissimo programma!"
Io :"Ah! Summer poi ti devo parlare di una cosa!" mi rivolsi a Summer guardando prima Harry per avere una sua conferma.
Summer :"dimmi!"
Io :"vieni!" esclamai, facendola uscire dal nostro appartamento insieme ad Harry.
Harry :"hai impegni per dopodomani?"
Summer :"ehm no, credo di no!"
Io :"che ne pensi di andare in montagna?"
Summer :"ma è una bellissima idea!" esclamò felice.
Harry :"ed è in un centro benessere!"
Summer :"Anche meglio!"
Harry poi prese il suo telefono compondendo un messaggio. 
Poco dopò notai un messaggio sul mio telefono.
Lessi il messaggio da parte di Harry.
Da Harry:
'Non diciamole di Zayn, non vorrei che poi possa cambiare idea. Diciamo a Miley di parlare in disparte con Zayn e di informarlo di tutto, fidati andrà tutto alla grande! xx'
Chiusi il messaggio cercando di non far capire a Summer nulla.
Io :"ritornando a noi, partiamo sulla mattina io, te, Harry e Miley? Che te ne pare?"
Harry sorrise.
Summer :"che è proprio una bellissima idea!"
Io :"beh allora è perfetto!"
Summer :"Assolutamente!" Esclamò felice abbracciandoci.
Io ed Harry ci guardammo di nascosto con sguardo d'intesa e complice, dandoci poi un silenzioso batti-cinque.

Le 5 pm arrivarono in fretta, io ero piu agitata che mai.
Ero già pronta da piu di mezz'ora anche se sentivo brividi su tutto il corpo dal nervoso e ansia.
Sarei ritornata in una palestra dopo tanto tempo, dopo tutto ciò che era successo.
Ricevetti un forte e grande abbraccio da tutti che mi incoraggiavano ad andare dopo uno dei miei soliti attacchi di panico, poi Harry mi richiamò dicendo che era ora per accompagnarmi.

Arrivati davanti una grande palestra di Cambridge mi immobilizai quasi dalla paura.
Io :"Harry non ce la faccio, non me la sento" Dissi in preda nuovamente al panico.
Harry :"vai! Tranquilla!"
Io :"no, voglio tornare dagloi altri!"
Harry :"vuoi veramente mollare così?"
Esiatai a rispondere. Certo che non volevo mollare, ma io essendo una persona troppo emotiva sapevo che non ce l'avrei mai fatta.
Harry :"ehi" mi sussurrò, alzandomi dolcemente e delicatamente il mento, portando i miei occhi davanti alle sue iridi verdi.
Mi diede un dolce bacio, accarezzandomi una ciocca di capelli e una guancia.
Harry :"Vai traquilla, provaci"
Sentii in quel momento come una scarica di adrenalina, la voglia infinita di entrare in quella palestra.
Io :"mi vieni a prendere?" gli chiesi.
Harry :"certo! Ora devo andare solo a cercare Miley per comunicarle di Zayn, e poi vengo a vederti come ai vecchi tempi, ricordi?"
Io :"Grazie mille, sul serio" dissi spontaneamente abbracciandolo, tenendolo stretto a me, come se lui potesse darmi la carica necessaria per affrontare quel pomeriggio.
Quando entrai dentro, tutto era enorme, quasi nulla in confronto a quella palestra che frequentavo.
Una ragazza alta con una coda alta di capelli biondi e lunghi, insomma una di quelle ragazze in grado di mandarti l'autostima sotto terra, mi si avvicinò.
:"sei Elena Tomlinson?" mi domandò con voce delicata.
Io :"ehm, si! piacere!" dissi sorridendo.
:"Io sono Megan, piacere!"
Io :"piacere Megan!" sorrisi.
Megan :"Ti ho già vista da qualche parte sai? Studi qui a Cambridge?"
Io annuii.
Megan :"Ah! Ecco! Io anche, hai mai fatto ginnastica?"
Io :"sì, a Londra, dove vivevo prima" risposi sorridendole, mentre altre sue amiche ci raggiunsero.
Due allenatori si avvicinarono verso me ed una ragazza mora, probabilmente nuova come me, per darci il benvenuto.
Poi ci dissero di andarci a cambiare, così tutte noi andammo verso i nostri spogliatoi.
Lì ebbi l'opportinità di conoscere anche altre ginnaste che semnbravano tutte molto simpatiche. 
Molte già frequentavano il corso da tempo, mentre altre ancora erano arrivate da poco.
Mi raccontavano che gli allenamenti erano abbastanza duri ma sempre divertenti e pieni di soddisfazioni.
Non appena rientrammo in palestra tutte quante ci allineammo lungo una linea, presentandoci a vicenda con gli allenatori.
Per mia fortuna quindi non ero l'unica ad essere considerata 'quella nuova', mi avrebbe messa altrimenti troppo in imabrazzo.
Ci divisero in gruppetti per i vari attrezzi.
A me capitò proprio la trave, il mio attrezzo preferito che ora mi metteva solo una grande ansia e paura.
Risentii le parole di Harry nella mia mente che mi ridiedero coraggio.
Mentre mi preparavo a salire sulla trave fui accolta du un flashback.
Era il mio primo giorno di ginnastica, avevo circa 5 anni.
La trave fu un attrezzo che avevo sempre desiderato fare, ma per salirci mi ci volle del tempo.
Ricordo le prime gare, le prime vittorie e delusioni.
Le fatiche nei giorni pesanti di allenamenti, fino a quando non si intensificarono ancora di piu aumentando le ore.
Ma adesso, avrei rifatto esattamente tutto da capo, ed ero pronta a ricominciare.
Salii quindi su quella trave, fino a trovarmici in piedi.
Sentivo le gambe tremare, l'allenatore se ne accorse.
Allenatore :"So che tu già hai esperienza, coraggio! Sei una brava atleta e puoi fare sempre di più! Ti ho vista in qualche gara, mi ricordo di te e del tuo nome!"
Sorrisi, cercando di fare un respiro profondo.
Allenatore :"inizia con un esercizio semplice"
Pian piano incominciai a sentirmi al mio agio.
Risentivo quella sensazione di volare su quella trave come in passato.
Allenatore :"Vai! Spingi solo un pò di piu con le gambe mentre esegui il salto! Riprova!"
Riprovai piu volte, fino a fare quello finale, con una delle mie uscite che avevo provato per anni e che avevo portato in gara.
Megan :"Vai alla grande!" si complimentò la ragazza bionda.
Io mi sentivo al settimo cielo, letteralmente. Mi sentivo viva lì.
Certo, la stanchezza si faceva subito sentire, soprattutto per chi, come me, non era piu allenato da tempo.
Mentre stavo finendo il mio esercizio alle parallele, notai con lo sguardo una figura maschile appoggiata sulla grande porta della palestra.
Era Harry.
Sorrisi, felice, ma non appena mi distrassi, persi l'equilibrio non afferrando piu la sbarra piu alta.
Allenatore :"Signorina Tomlinson, a cosa pensava?"
Io :"oh a niente, ora rifaccio!"
Allenatore :"e stavolta sta piu attenta!"
Mi rigirai verso Harry, che mi sorrise, con sguardo preoccupato, così gli feci subito cenno di stare tranquillo e che stavo bene.
Lui mi risorrise piu sollevato, continuando a guardarmi.
Sapere che lui era lì con me mi aiutava tantissimo, anche se non dovevo lasciarmi distrarre.
Così mi diedi una spinta con le gambe per ritornare a fare il mio esercizio lasciato precedentemente.
L'allenatore che mi stava seguendo cercava di aiutarmi, aggiustandomi meglio le varie posizioni e il busto durante i salti.
Qualche cosa ovviamente dovevo aggiustarla, ma nel complesso era andato tutto molto bene.
Finito l'allenamento, andai verso gli spogliatoi per prerarmi ad uscire, quando notai una ragazza bionda parlare con Harry, avvicinandomi la riconobbi subito, era Megan.
Harry girò subito lo sguardo verso di me, venendomi incontro mentre Megan lo seguiva.
Non appena Harry mi lasciò un piccolo bacio veloce sulla fronte, la ragazza fece una faccia stupefatta.
Megan :"E' il tuo ragazzo?" mi domandò.
Io annuii sorridendo verso Harry.
Megan :"oh beh, non lo sapevo" 
Harry :"non ti preoccupare" disse lui, facendo cenno con la mano che era tutto a posto.
Non appena mi diressi verso l'uscita, mi accorsi che Harry non mi stava piu seguendo dato che era stato bloccato nuovamente da Megan.
Cercai di stare il piu tranquilla possibile, notando anche lo sguardo del mio ragazzo verso di me.
Megan :"ammetto che sei veramente molto attraente" riuscii a sentire questa frase di Megan detta ad Harry, che cercò allora di venire verso di me sapendo che avevo sentito tutto.
Harry :"beh, grazie" 
Io :"Harry ora dobbiamo andare" cercai di incitarlo, non avevo mai provato tanta gelosia in vita mia.
Megan :"Ciao Elena!" esclamò Megan passandomi vicino, con tale indifferenza riguardo l'accaduto. 
Non riuscivo a capire il perchè del suo comportamento.
Non appena uscimmo, Harry si voltò verso di me.
Harry :"lo sai che ho occhi solo per te" mi sussurrò con voce roca avvicinandosi alle mie labbra.
Io :"Megan in confronto a me è troppo" confessai timidamente.
Harry :"non mi interessa, tu sei perfetta così come sei"
Io sorrisi, baciandolo sulle labbra, tenendolo stretto a me.
Harry :"oh, prima che mi dimentichi! Ti devo raccontare il piano attuato da me e Miley!"

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Capitolo 58
*** 58° capitolo ***


Io :"racconta!"
Harry :"allora, quando ci verrà a chiamare Miley, tu e Summer andrete con lei. Io mi fingerò malato, così mi giustificherò dicendo che vi raggiungerò piu tardi, ma in realtà prenderò Zayn e con la mia macchina vi raggiungiamo così da trovarci lì nello stesso momento! Grande idea eh?"
Io :"perfetta!" esclamai felice, baciandolo sulle labbra calde.
Harry :"Sarà perfetto"
Io :"non vedo l'ora!"
Harry :"io non vedo l'ora di stare con te" mi confessò a bassa voce.
Io :"Harry?"
Harry :"mh?"
Io :"mi prometti una cosa?"
Harry :"certo"
Io :"non lasciarmi mai, ti prego. Io ho bisogno di te, per sempre"
Harry :"ma come puoi pensare una cosa del genere? Elena, pensavo lo sapessi che per me sei essenziale"
Sorrisi, sollevata da quelle parole.
Harry :"e amo quando fai la gelosa" confessò ancora, a bassa voce, ammiccando un sorriso.
Io :"ma io non sono gelosa!"
Harry :"giuri?"
Io :"non posso.."
Harry :"ecco!"
Io :"e che ci posso fare! Lei è di gran lunga migliore di me!"
Harry :"per me non lo è. Non voglio nessun'altra"
Io :"ti amo" gli dissi, avvolgendo le braccia attorno il suo collo, lui si chinò verso di me, prendendomi in braccio.
Io :"harry non ti conviene! Sono abbastanza pesante!" 
Harry :"naah!"
Io :"dai! Non fare il testardo!"
Harry :"dove la porto principessa?" mi disse con tono altezzoso, sorridendo, alzando lo sguardo verso l'alto, come se stesse sull'attenti.
Io :"Dove vuole lei, nostra maestà!"
Harry :"giardino?" sorrise Harry.
Io :"accetto!"
Harry :"perfetto!" e fu così che incominciò a camminare a passo veloce verso il giardino, poggiandomi sull'erba fresca.
Io :"non vorrei averti spezzato la schiena!" esclamai ridendo.
Harry :"ma che!" sorrise lui, stendendosi accanto a me.
Rimasimo per un pò a guardare il cielo, perdendoci nei nostri discorsi e pensieri senza senso, o senza un nesso logico.
Incominciammo persino a immaginare le varie forme delle nuvole sopra di noi.
Harry :"io vedo una specie di... non lo so.. uffa!"
Io :"ma dai! Sembra un cagnolino!"
Harry :"dici? A me sembra solo un ammasso bianco!"
Io :"ci vuole un pò di immaginazione! Dai!"
Harry :"riprovo, ehm... sembra una mucca!"
Io :"mucca?" chiesi sorridendo.
Harry :"Si! anzi, un agnellino!"
Io :"questo si!"
Harry :"visto? Sono bravo anche io!"
Risi per la sua voce buffa, abbracciandolo, tenendolo stretto a me.
Harry :"sei speciale" Mi sussurrò all'orecchio.
Io :"Non immagini neanche quanto tu lo sia per me"
Harry mi lasciò piccoli baci sulla fronte, mentre attorcigliava le sue dita con le mie.
Io :"Sai cosa mi sta venendo in mente?"
Harry :"cosa?" chiese incuriosito, girando lo sguardo verso di me.
Io :"Sarebbe una pazzia prendere un cane?"
Harry :"un cane?" chiese meravigliato.
Io :"Si!"
Harry :"o magari anche un gatto!"
Io :"ma io voglio un cane!" protestai.
Harry :"un cane va benissimo! Anche se io volevo un gattino"
Io :"scemo! Vorrei prenderlo insieme a Summer, ci stavo in realtà già pensando da un pò"
Harry :"E' una buonissima idea!"
Io :"ma non sono sicura che qui a Cambridge ce lo facciano tenere.."
Harry :"ieri ho visto un chiuaua girare per i corridoi, quindi!"
Io :"sul serio?"
Harry :"te lo garantisco! Era piccolo piccolo!"
Io :"non a caso è un chiuaua!"
Harry :"dettagli!" esclamò lui.
Io :"in ogni caso, che ne pensi tipo di ehm.. uno shiba?"
Harry :"uh si! Mi piacciono! Sembrano dei gatti giganti!"
Io :"Harry!"
Harry :"è vero!"
Io :"quindi che dici?"
Harry si alzò subito dall'erba, prendendomi la mano per aiutarmi a risalire su.
Harry :"dico che ci conviene andar a cercare subito uno shiba!"
Io :"ma dove?"
Harry :"chiama Summer e avvisa che la cena la faremo verso le nove"
Feci come mi aveva detto Harry, quindi presi il telefono dalla tasca dei miei jeans e composi il numero di Summer.
Io :"Summer?"
Summer :"Ehi elena! Dimmi! Come sono andate le prime lezioni?"
Io :"Tutto bene! Poi ti racconto meglio dopo, senti.. io ed Harry dobbiamo fare una cosa, quindi arriveremo un pò piu tardi per la cena, tipo verso le nove!"
Summer :"cosa dovete fare? Eh!"
Harry :"dille che sono cose nostre!"
Io :"non so se hai sentito, ma ha detto di dirti che.."
Summer :"Si! Ho sentito!" mi zittì, poi riprese a parlare :"E tu digli che siete proprio antipatici!"
Io ed Harry risimo, poi lui prese in mano la situazione.
Harry :"me la passi un attimo?"
Acconsentì, porgendoli il telefono.
Harry :"Ehi Summer! Di a tutti di raggiungerci nella pizzeria del centro della città, Zayn sa come arrivarci... Si, va bene, a stasera!"
Chiusa la chiamata, ripesi il mio cellulare.
Io :"bene, dove iniziamo?"
Harry :"seguimi!"
Mi prese per mano, trascinandomi a passo veloce fuori dal college, dove ci attendeva una grande auto scura.
Mi misi nel secondo sedile anteriore, a fianco ad Harry.
Vidi le sue mani strette al volante, mentre io ero intenta a mettere un pò di musica dalla radio.
Harry :"Elena nella mia giacca che ho lasciato nei sedili posteriori ci dovrebbe essere il mio cellulare, me lo puoi prendere per favore?"
Io :"certo" dissi a mia volta, allungando la mano verso la sua giacca da dove estrassi dalla tasca il suo telefono.
Intanto Harry già si era messo in guida, mentre canticchiava una canzone che stavano trasmettendo alla radio.
Io :"eccolo!" esclamai, rimettendomi al mio posto.
Harry :"la password è 230710"
Sorrrisi, capendone il motivo.
Sbloccai il suo cellulare, accedendo ad internet.
Io :"provo a cercare degli allevamenti di shiba?"
Harry :"esatto!"
Mi misi subito all'opera con le ricerche.
Ne trovai due, il piu vicino distava almeno una ventina di chilometri.
Io :"perfetto, adesso ricordati la via dove si trova, poi vai nella mia applicazione del navigatore e metti la via, così sappiamo dove andare!"
Io :"ci provo!"
Dopo un due minuti era tutto pronto.
Sbagliammo comunque ugualmente per un paio di volte la strada dato che da raggiungere non era affatto semplice per tutte quelle vie minuscole che spesso neanche il navigatore ci segnava, ma alla fine riuscimmo ad arrivare a destinazione.
Harry :"dovrebbe essere questo, giusto?"
Io :"si! Credo di si!" esclamai felice.
Harry tirò un sospiro di sollievo, uscendo dall'auto, e aprendo la mia portiera permettendomi di seguirlo.
Ci avvicinammo al grande cancello che dava su una casa molto bella e spaziosa.
Non appena Harry suonò il piccolo citofono, una dozzina di cuccioli ci vennero incontro.
Un'anziana donna ci venne incontro aprendoci il cancello, permettendo a tutti i piccoli shiba di saltarci addosso, erano sul serio adorabili!
Harry ne prese in braccio uno che non fece altro che leccargli la faccia, poi saltò su di me incominciando a moridicchiare la mia giacca.
Risi per il buffo verso acuto che faceva, rimanendo ipnotizzata dai suoi occhi.
Erano color nocciola, ma sul serio, ci si poteva perdere osservandoli.
Erano bellissimi.
Tutti quanti erano stupendi, ma quel cucciolo mi colpì particolarmente.
Harry :"amo questi piccoletti!" disse con tono allegro, mentre ne aveva addosso almeno la metà.
Io :"sono troppo dolci!"
X :"Ne volete uno?" chiese sorridendo.
Io :"sì, ne vorrei prendere uno per fare un regalo alla mia migliore amica, un cane tutto nostro" dissi sorridendo.
X :"avete già pensato al cucciolo?"
Io :"questo!" dissi indicando con gli occhi il cucciolo che tenevo tra le braccia.
X :"E' il più vivace tra tutti, vi avverto!"
Harry :"wow, un cucciolo trasgressivo! Mi piace!"
X :"volete un caffè intanto che ne parliamo!"
Io ed Harry annuimmo, e mentre tenevo il cane tra le braccia, entrammo dentro quella grande casa che fino a pochi minuti fa avevo ammirato da dietro il finestrino dell'auto.
La signora fu gentilissima con noi, ci offrì di tutto, quasi quasi avevamo già fatto una mezza cena!
X :"Siete sicuri dell'acquisto?"
Io :"assolutamente!" dissi soddisfatta, mentre sorridevo al piccolo cane che avevo tra le braccia, che giocava con la mano di Harry mordicchiandone le dita giocosamente.
X :"E' molto piccolo, l'ultimo della cucciolata, eppure fa per 4!"
Io :"mi piace!"
X :"crescerà però un pò nei prossimi mesi, anche se per ora ha le dimensioni di un cane di piccola taglia"
Io :"Per ora noi viviamo in un college, ma comunque appena potremo, affitteremo una casa piu grande vicino la scuola"
X :"perfetto! Anche perchè è un cane che ha bisogno di molto spazio, specialmente nel suo caso"
Harry :"E' così tanto pestifero?" chiese Harry ridendo.
X :"credetemi, lo è. E non poco!"
Io :"ma se è così adorabile! Vero piccolo?" dissi, rivolegendomi al cucciolo. Mi guardava con due occhi a cui non si poteva mai dire di no, e con quel musetto irresistibile.
X :"beh, vi auguro solo una buona fortuna! Potete portarlo subito"
Io :"perfetto!"
Quando la signora si alzò dal divano su cui era seduta, andò verso il grande portone, sia io che Harry la raggiungemmo.
Le chiesi succesivamente il prezzo, pagando per il cucciolo.
X :"Arrivederci!" ci sorrise, mentre metteva i soldi dentro il suo portafoglio.
Io ed Harry la salutammo con un cenno di mano, prima di andare subito verso l'auto.
Harry :"beh, benvenuto in famiglia!" esclamò sorridendo, rivolgendosi al cucciolo.
Diciamo che però il viaggio non fu uno dei migliori, notammo infatti che il piccolo shiba non era abituato ai viaggi in macchina.
Impiegando il doppio del tempo dell'andata, arrivammo ugualmente in orario, o almeno quasi.
Erano le 9,12. Non eravamo poi così in ritardo,su!
Harry :"prima di raggiungere gli altri, è meglio che porti il piccoletto a casa!"
Io :"concordo!"
Harry mi accompagnò nella mia stanza all'interno di Cambridge.
Non appena aprii la porta, il cucciolo mi scivolò immeditamente dalle mie braccia, correndo con quelle sue piccole zampette verso il divano, iniziando a mordicchiarne tutti i cuscini.
Harry :"ehi piccoletto! Non sono commestibili questi!" cercò di fermarlo Harry, inutilmente.
Io :"forse ha solo fame!" 
Harry :"prendiamo qualche vaschetta di cibo, o scatole, intanto mettiamo dell'acqua!"
Annuii, andando subito a prendere tutto il materiale.
L'anziana signora che ci aveva accolti prima, ci diede anche una busta di croccantini adatti al piccoletto.
Io :"Va bene la vaschetta della torta che vi siete mangiati ieri?"
Harry :"certo!" rispose Harry, indaffarato ad inseguire il cane che scappava d'appertutto.
Harry :"sai, forse aveva ragione quella signora, è pestifero!"
Io :"naah! Secondo me è solo perchè è un posto nuovo, prima o poi si calmerà! Forse è anche la fame!"
Harry :"eh, speriamo!" disse a sua volta Harry che era inciampato su un cuscino che aveva fatto cadere il cucciolo impazzito.
Io :"Harry, ma quella non è la tua felpa?" Chiesi, vedendo il cane mangiucchiarsi una felpa bianca.
Harry :"ehy ehy ehy! Dai piccoletto, lascia ti prego!" Implorò Harry.
Io :"Arriva la pappa!" Esclamai, facendomi sentire dal cucciolo, che al suono dei croccantini cadere sul contenitore sgattaiolò subito verso di esso, lasciando la felpa mezza manguicchiata di Harry sul pavimento.
Harry :"povera felpa!"
Io :"dai, si ricuce!"
Harry :"piccolo pestifero!" esclamò, ridendo.
Risi anche io, mentre Harry mi aiutava a riempire l'altro contenitore con dell'acqua.
Finito tutto, lasciammo il cucciolo mangiare in casa, mentre noi ci dirigevamo per il ristorante.
Summer :"finalmente siete arrivati!" Esclamò Summer vedendoci arrivare.
Niall :"ci avete messo un pò eh?"
Louis :"ritardatari! Ho fame!" esclamò mio fratello, mentre ci veniva incontro per salutarci.
Non vedevo l'ora di dare a Summer la notizia, ma poi ci ripensai. La sorpresa sarebbe riuscita ancora meglio non appena avrebbe visto a casa il piccolo shiba, la razza che lei aveva sempre sognato di avere.
Zayn :"che prendete di buono? Io e Liam abbiamo già deciso!"
Liam :"confesso, non resistevamo così abbiamo preso delle patatine e bruschette!"
Harry :"avete fatto bene!" esclamò ridendo, sedendosi al suo posto, a fianco a me.
Ordinammo tutti la nostra cena, l'atmosfera era fantastica.
Tutti i tavoli erano disposti a semicerchio, lasciando posto ad una grande pista di ballo, dove persone di tutte le età si scatenavano nei loro passi di danza.
Noi non ci pensammo due volte, buttandoci tutti quanti in pista.
La prima canzone che misero fu Smooth Criminal del Re del pop Michael Jackson.
Rimasimo li a divertirci fino a mezzanotte circa, a concludere la nostra serata al ristorante fu il conto tanto atteso da Harry, che avendo perso la scommessa doveva pagare tutto.
A turno, tutti noi scommettemmo su un possibile prezzo che sarebbe venuto fuori, Harry si tenne sul basso, sperando perlomeno che avesse ragione.
Liam aveva il compito di svelarci la somma.
Liam :"Non è nessuno dei prezzi che avete detto!"
Harry :"In senso positivo o negativo?"
Liam :"direi assolutamente negativo! E' piu o meno il doppio della somma di tutte le cifre che abbiamo detto tutti insieme!"
Harry :"c-cosa?" Poveretto, si era sbiancato del tutto.
Niall :"oh caspita!" esclamò Niall spalancando gli occhi nel leggere la cifra.
Zayn :"abbiamo proprio esagerato questa sera!"
Summer :"direi proprio di si!"
Liam :"dai, propongo di dividerci tutti il conto"
Harry :"ora si che va meglio!" disse Harry tirando un sospiro di sollievo.
Io :"te la lascio passare!"
Harry :"grazie, amore!" Disse ironico lui, io gli sorrisi, dandoli un piccolo bacio sulle labbra. Sentii le sue sorridere a contatto con le mie.
Conclusimo poi la serata con una passeggiata in città, per poi accompagnare i ragazzi nel loro hotel, mentre io e Summer tornammo nella nostra Università.
Harry :"poi fammi sapere cosa dice!" mi sussurrò all'orecchio Harry, prima di lasciarmi.
Io :"Summer, non vedo l'ora di tornare a casa!" Dissi entusiasta.
Summer :"ti sei annoiata?" chiese stranita.
Io :"assolutamente no!"
Summer :"e allora perchè non vedi l'ora di tornare a casa?"
Io :"eheh!"
Summer :"eddai dimmi! Non voglio segreti lo sai!" protestò.
Io risi, senza aggiungere altro, lasciandola nella sua curiosità.
Non appena entrammo dentro Cambridge, corsi sulle scale, mentre Summer mi seguiva sempre piu stranita per la mia eccessiva energia e vitalità.
Non appena Summer mi raggiunse, la bloccai non permettendole di aprire la porta prima di me.
Io :"aspetta! Entriamo insieme! non devo perdermi la tua reazione!"
Summer :"ma cosa nascondi qui?" Chiese con ancora piu di curiosità.

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Capitolo 59
*** 59° capitolo ***


Summer :"oddio!"
Io :"Tutto okay?" chiesi ironica, facendo finta di nulla.
Summer non appena sentii la mia voce corse ad abbracciarmi felice.
Summer :"non ci posso credere!" poi urlò emozionata, prendendo in braccio il cucciolo.
Summer :"sul serio non ho parole! Ha già un nome? Quanti anni\mesi ha? E' uno shiba vero? Oddio io amo gli shiba! Non trovi che sia bellissimo? E poi guarda il suo musetto! E' così dolce! Lo amo!"
Summer parlava velocemente, senza capire neanche lei cosa stesse dicendo, ma era felice.
Io :"no, non ha ancora un nome!" Risposi, ridendo per la reazione di Summer.
Summer :"che te ne pare di Lullu?"
Io :"Lullu?" chiesi stranita.
Summer :"o toby!"
Io :"Toby mi piace di piu!"
Summer :"no aspetta, forse è meglio Panna!"
Io :"Summer, è un maschio!"
Summer :"oh beh allora, Biscotto!"
Io :"non ti viene in mente altro?" le chiesi ridendo.
Summer :"in questo momento non ricordo neanche il mio nome!"
Io :"sei così pacioccosoo!" dissi al cucciolo, accarezzandolo.
Summer :"sii! E' bello in carne, tutto morbidoso! Lo adoro troppo!"
Io :"un batuffolo!"
Summer :"ci sono!"
Io :"no ti prego, non dirmi che lo vuoi chiamare Batuffolo!"
Summer :"ma no! Pff!"
Io :"e allora a cosa hai pensato?"
Summer :"a Ciccio!"
Io :"Ciccio! Mi piace! E' buffo e originale, come lui!"
Summer :"allora aggiudicato?"
Io :"aggiudicato!" sorrisi felice.

Il giorno seguente, a svegliarci fu Harry che bussava alla nostra porta.
Io :"sei sicura che è lui? Non si sveglia mai così presto" dissi con voce tipica di chi si è appena svegliato di colpo, notando che erano le sei e mezza del mattino.
Summer :"ne sono piu che sicura!"
Sorrisi, sperando che avesse ragione.
Summer :"oh! Hazza!" esultò Summer alla porta.
Sgattaiolai subito fuori dal letto, andando contro Harry.
Harry :"buongiorno piccola" mi sussurrò lui, accogliendomi fra le sue braccia.
Io :"come mai così presto?" gli chiesi, senza nascondere la mia felicità nel vederlo.
Harry :"avevo voglia di vederti" confessò lui.
Summer :"ed io e Summer abbiamo voglia di cercarci un lavoro!"
Io :"un lavoro?"
Harry :"un lavoro? Voi due?" chiese sorpreso, ridendo insieme a me.
Summer :"certo!"
Io :"e come ti è venuto in mente?" chiesi con tono scherzoso, ma anche sorpreso.
Summer :"abbiamo parlato di comprare una nuova casa o almeno di affittarla, con quali soldi se non lavoriamo?"
Io :"ma non avevamo mai raggiunto questa conclusione!"
Summer :"e ora l'abbiamo raggiunta!"
Certo che la mia migliore amica non faceva altro che stupirmi ogni giorno di piu con le sue uscite!
Harry :"se volete vi posso aiutare nel cercarlo o.."
Summer :"tranquillo Hazza! Dobbiamo cavarcela da sole!"
Io :"e se non dovessimo trovarlo?"
Summer :"se ci impegniamo ce la facciamo!"
Harry stava per rispondere qualcosa, quando la sua attenzione fu catturata dall'arrivo goffo e simpatico di Ciccio.
Harry :"Piccoletto!"
Summer :"come facevi a sapere di lui?" chiese sorpresa Summer, rivolgendosi ad Harry.
Harry :"oh beh, ho accompagnato Elena io, abbiamo fatto tutto insieme!"
Summer :"e tu non mi dici niente eh? Mascalzone!"
Harry :"ehi! Io non potevo dirti nulla!" protestò Harry, alzando le mani in alto in segno di difesa.
Io :"poveretto, capiscilo! Colpa mia!"
Summer :"ma è stata la sorpresa piu bella di sempre!"
Io :"visto? Sono un genio!"
Harry :"però è anche grazie a me se l'abbiamo trovato!"
Io :"ma l'idea è stata mia!"
Harry :"ed io ti ho aiutata!"
Io :"continuo a dire che l'idea è stata mia, caro Styles!"
Harry :"senza di me non l'avresti preso!"
Summer :"beh su questo ha ragione!"
Io :"ma andiamo! Da che parte stai tu?" 
Summer :"posso essere sincera?"
Io ed Harry risposimo in coro:" Si!"
Summer :"dalla parte di Ciccio!"
Harry ed io :"cosa?!"
Summer :"beh, senza di lui la sorpresa non ci sarebbe stata! E' lui la mia sorpresa!"
Io :"ma!"
Harry :"ma andiamo!"
Io :"ma ma!"
Harry :"però non ha tutti i torti!"
Io :"si, ma.. Uffa Summer!"
Summer :"E' la verità!"
Harry poi mi venne incontro, spingendomi giocosamente da un lato, per poi afferrarmi al volo, poggiando delicatamente le sue labbra carnose sulle mie.
Summer :"che bacio trasgressivo!" scherzò Summer.
Harry :"ehi! Non giudicare il mio nuovo stile!"
Io :"originale! Mi piace!"
Harry :"visto?" disse rivolgendosi a Summer, che fece spallucce.
Harry :"pronte per domani?" chiese con entusiasmo poi.
Summer :"non vedo l'ora!"
Io :"nemmeno io! Sarà tutto grandioso!"
Io ed Harry ci scambiammo un'occhiata di complicità che per fortuna Summer sembrò non notare.
D'un tratto Ciccio prese ad abbaiare, scondinzolando verso la porta.
Summer :"Ciccio! Buono!"
Nemmeno il tempo di continuare a parlare che bussarono alla porta.
Harry andò ad aprire, trovandosi il nostro Niall con due grandi vassoi che poggiò subito sul tavolo.
Niall :"vi ho portato la colazione! Wow! C'è un nuovo arrivato?" esclamò felice, prendendo in braccio Ciccio.
La meta di quest'ultimo non era solo conoscere Niall, ma arrivare al cibo. Infatti tentò piu volte di arrampicarsi sulla sedia, per poi ricadere goffamente a terra.
Harry :"Hai proprio fame, eh piccoletto?"
Summer andò subito verso il piano cucina, dove estrasse da uno dei cassetti sottostanti la grande busta di croccantini.
Summer :"ecco la tua colazione!" esclamò Summer, facendogli scivolare sul recipiente che avevamo usato la sera prima.
Niall :"dovreste comprarli una bella ciotola direi! Ma aspettate, questo non era quello della torta?" chiese, riferendosi al recipiente che usavamo come ciotola di Ciccio.
Harry :"Amico, mi sa proprio che hai ragione!"
Ciccio intanto corse verso Summer felice per aver ricevuto il suo pasto.
Summer :"non avevamo altro!"
Io :"dovevamo pensarci in effetti a questo!"
Harry :"non guardarmi brutto El! Che ne sapevo io!"
Io :"oggi ci penseremo!"
Summer :"già! Tanto dobbiamo uscire per cercare almeno qualche cartello o cose del genere!"
Niall :"per cosa?" chiese incuriosito, sedendosi a tavola, preparando le nostre colazioni.
Summer :"cercare lavoro! E anche una nuova casa!"
Niall :"ma questa non va bene?"
Summer :"il punto è che se trovassimo una casa sarebbe tutto piu semplice e comodo, ovviamente qui in zona!"
Io :"io vorrei un motorino!"
Harry :"no!"
Io :"perchè?" chiesi, meravigliata dalla sua negazione 'fredda' e convinta.
Harry :"non voglio che tu salga su uno di quei cosi"
Summer :"andiamo Harry!"
Niall :"Ha ragione! Tanto a che ti serve? Hai tutto qui vicino!"
Io :"ma sarebbe bello poter averlo! Anche per muovermi piu velocemente"
Summer :"essere piu indipendente?"
Io :"ecco!"
Harry :"sono pericolosi, questo no" Mi disse Harry, con voce piu cauta e calma, avvolgendo le sue possenti braccia attorno i miei fianchi.
Summer :"tranquilla, se vuoi salire su uno di quelli, salirai sul mio!" mi bisbigliò Summer.
Harry :"te lo scordi! Tu Summer non l'hai neanche!"
Summer :"ma Elena ha ragione, sarebbe comodo averne uno!"
Niall :"ragazze sentite, ci sono i taxi, io e i ragazzi con le auto, tu Elena hai anche tuo fratello, insomma, non vi servono!"
Summer sbuffò.
Io :"oggi siete particolarmente protettivi!"
Harry :"non voglio ti succeda piu nulla" mi sussurrò con voce roca il mio ragazzo all'orecchio, dandomi un paio di piccoli e umidi baci sul collo.
Io :"non mi succederà piu nulla Harry, sta tranquillo" gli sussurrai a mia volta, girandomi verso di lui e lasciandogli un bacio sulle labbra.
Niall :"sono troppo dolci quei due!"
Summer :"ma fate seriamente?" chiese Summer, alzando un sopraciglio con le braccia incrociate al petto, mentre Niall sembrava quasi essersi commosso.
Io ed Harry ci staccammo, scoppiando totalmente a ridere per la reazione di Summer.
Summer :"non immagino quanto sarete sdolcinati in luna di miele!"
Niall :"luna di miele? Oh! C'è ne vuole!"
Harry mi guardò, quando incrociai il suosguardo illuminarsi in un sorriso perfetto il mio cuore prese a battere a mille.
Summer :"oh calma! Io ed Horan scherzavamo eh!"
Niall :"non pensateci adesso!"
Ci bastò una frazione di secondo per arrossire immediatamente, prima di ridere contemporaneamente.
Io :"tempo al tempo!"
Harry :"giusto!"
Summer :"ora va meglio!"
Niall :"molto meglio!" esclamò, tirando un sospiro di sollievo.
Summer :"ora si mangia?"
Niall :"aspettavo questo momento!"
Harry :"wow! Horan quanta roba hai preso?"
Io :"che profumo!" esclamai, sentendo il buonissimo odore che emettavno i cornetti ancora caldi presi da Niall.
Summer :"vado a preparare intanto del caffè!"
Io :"per me del cappuccino! Ti preeeego!" la implorai.
Summer sbuffò. :"E va bene!"
Harry :"per me il caffè macchiato!"
Niall :"mi aggiungo, per me orzo!"
Summer :"oh e basta!"
"per favooore!" implorammo tutti in coro, mostrando le nostre facce piu dolci.
Ovviamente però poi la aiutammo nel lavoro.
Nel mentre, arrivarono anche il resto dei ragazzi che si erano svegliati.
Io :"fratellone!" esclamai, sedendomi sulle gambe di Lou, mentre prendeva il suo caffè quotidiano.
Louis :"sorellina!" Il suo sorriso era in grado di emanare così tanta gioia e felicità che mi faceva sentire bene.
Sentii le sue braccia stringermi forte, mentre mi dava piccoli baci sulla guancia affettuosi, proprio come facevamo da piccoli.
Io gli saltavo sempre addosso per essere coccolata dalle sue braccia.
Summer :"voglio avere anche io un fratello maggiore! Sono troppo dolci quei due!"
Liam :"facciamo finta che sia io!"
Summer :"Payne! Dolce lui!" esclamò a sua volta Summer, abbracciandolo.
Facendo questo però, Summer non notò che Liam era seduto proprio accanto a Zayn, e i loro sguardi inevitabilmente si incrociarono.
Dovevamo far sì che il ghiaccio tra quei due si rompesse, io Harry e Miley avevamo un piano infallibile e ormai mancavano poche ore prima di poter metterlo in atto.
Finita la colazione i ragazzi furono impegnati in una intervista televisiva, mentre io e Summer ci diedimo alla ricerca di una nuova casa e di un lavoro.
Affissi per le strade trovammo annunci di parecchie case, tutte però troppo costose.
Io :"Summer, forse è meglio pensare prima al lavoro.. per adesso tutto sembra inacessibile per il nostro baget"
Summer :"lo so, hai ragione" disse lei, portandosi la cannuccia del suo frappè alle labbra.
Io :"avevo letto che cercavano due ragazze disponibili per lo Starbucks, però non so quanto ci potrà far guadagnare" sospirai a mia volta.
Summer :"l'ho letto anche io.. Ma non è neanche a tempo pieno, a mala pena ci basterebbe per pagare le varie tasse della casa, non possiamo sostenerci un acquisto o addirittura un affitto"
Io :"esatto.. questo è il punto.. però se magari ci proponessimo per questo lavoro ugualmente? almeno è sempre qualcosa e poi non ci accuperebbe neanche troppo tempo, insomma come un secondo lavoro!"
Summer :"non è male come idea, ma è il primo lavoro che ci manca!"
Io :"infondo per noi minorenni non si può parlare di lavori da cui trarre un notevole profitto, bisogna accontentarsi!"
Summer :"questo si, hai ragione! Possiamo provare a fare domanda, non è una brutta idea!"
Io sorrisi e risposi :"hai il numero?"
Summer :"sì! L'avevo preso un pò di tempo fa quando l'avevo visto per sicurezza, ma poi mi ero completamente scordata di avercelo dopo tutte le cose che sono successe"
Io :"e allora che aspettiamo?" domandai con entusiasmo, finendo il mio frappè che tenevo tra le mani.
Summer non perse tempo, e estrasse subito il suo cellulare dalla tasca della giacca.
Compose il numero, sentivo l'ansia e la curiosità salirmi.
Io :"squilla?" chiesi.
Summer annuii, sorridente, prima di sentire una voce dall'altra parte del telefono.
Summer :"salve, mi scusi, siamo due ragazze interessate per il lavoro da voi proposto"

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Capitolo 60
*** 60° capitolo ***


Quando Summer riattaccò la chiamata mi fece cenno di alzarmi subito dalla piccola poltroncina su cui ero seduta per seguirla fuori dal bar.
Io :"Che ha detto?" chiesi con entusiasmo e curiosità.
Summer :"dobbiamo raggiungere lo Starbucks e oggi siamo in prova!" esclamò lei, sorridendo, abbracciandomi forte.
Io :"Oddio menomale! Il nostro primo lavoro!"
Summer :"e non è neanche male! Cioè cavolo! Mi sarebbe sempre piaciuto lavorare lì!"
Io :"e poi già è qualcosa! Ci avevo perso le speranze!"
Summer :"Mai perdere le speranze!" mi ricordò lei.
Io :"giusto!" risposi felice, sorridendole.

Aspettammo l'autobus che ci avrebbe portate dall'altra parte della città,dove c'era lo Starbucks.
Summer :"ecco perchè volevo un motorino!" sbuffò, sedendosi su una panchina.
Io :"a chi lo dici!"
Summer :"ma tu non lo sapresti portare!" scherzò.
Le diedi un colpetto sul braccio ridendo e rispondendole :"ci vorrei sempre provare!"
Summer :"sappi che se finisci di nuovo in ospadale non so se mi faranno rioperare! Il dottor. Cox ed io ultimamente non ci capiamo!"
Sentii come dei brividi percorrermi lungo la schiena, scrollai quindi le spalle per scacciarli via.
Io :"non riesco a immaginarmi se qualche fosse andato andato male ed io.."
Summer :"ehi, io stavo scherzando! E' andato tutto bene, non pensare ora ciò che sarebbe potuto succedere perchè non è successo" mi disse con voce rassicurante.
Io sospirai, sorridendo.
Io :"Hai ragione, ormai è intuile pensare al passato!"
Summer :"ecco!"
Mi arrivò un messaggio sul cellulare.
Era da parte di mio fratello:
'Ehi sorellina! Abbiamo appena finito l'intervista, ti va se ti passiamo a prendere e andiamo a prenderci qualcosa da mangiare?'
Sorrisi leggendo il suo messaggio, sentendo una voglia incredibile di abbracciarlo per tutte quelle volte che lui era troppo lontano e non potevo.
'Lou, non posso  Io e Summer forse abbiamo trovato un lavoro e quindi dobbiamo presentarci a chi ci dovrebbe assumere, scusami fratellone!'
Inviai il messaggio, e nel mentre, sentii Summer chiamarmi facendomi cenno di salire sull'autobus che era appena arrivato.
Io :"Summer" bisbigliai al suo orecchio.
Summer :"mh?"
Io :"perchè mi fissano?" 
Summer :"chi ti fissa?" 
Io le feci cenno di girarsi.
C'era un gruppo di giovani, forse poco piu piccoli di me o miei coetanei con cellulari in mano, e altri che mi fissavano sorpresi.
Summer :"E' inquietante!" confessò.
Io :"ho qualcosa di strano?" chiesi spaventata.
Summer :"nah! Stai a posto! Forse è solo una nostra impressione!"
Io :"può darsi, beh ora sono piu tranquilla" confessai, sendendomi piu comoda sul sedile del grande autobus rosso.
Arrivate al centro della città dove eravamo destinate, una folla di persone ci vennero incontro.
Io :"Summer? Che succede?" chiesi con ancora piu ansia.
Non ero mai stata così lontana dall'università, era la prima volta che visitavo il centro.
Summer :"non lo so! Giuro!"
La folla di ragazze e ragazzi non ci lasciavano quasi passare.
X :"Sei tu Elena?" mi chiese una ragazza quasi urlando, per farsi sentire da tutto quel chiasso.
Io :"Si!" annuii stranita dalla domanda, quella ragazza mi conosceva, ma io potevo giurare di non averla mai vista.
X :"E tu Summer vero?" chiese un'altra ragazza.
Io :"Summer? Che sta succedendo?" 
Summer :"Al mio tre scappa!"
Annuii, mentre delle ragazze mi stavano chiedendo anche alcune foto.
Non riuscivo a capire piu niente, era la prima volta che succedeva una cosa del genere.
Summer :"1,2,3, corri!" mi urlò Summer.
Incominciammo così la nostra corsa, seguite da delle ragazze che urlavano i nostri nomi, giornalisti che spuntavano dal nulla con macchine fotografiche enormi.
Riuscimmo ad arrivare dentro lo Starbucks senza nemmeno saper come, ma almeno eravamo riuscite a fuggire sane e salve.
Io :"ma cosa è successo? Non c'erano mica i ragazzi intorno! Non capisco il perchè c'erano anche giornalisti!"
Summer :"E' la prima volta che veniamo qui, e Harry ha dichiarato di essere fidanzato con te quando eri ancora in coma, adesso ti hanno riconosciuta"
Senza neanche trovare fiato per rispondere, tutto tornò chiaro.
Mi affacciai alla grande finestra del negozio dove vedevo giornalisti e fan che ora riconobbi subito.
Sorrisi pensando al fatto che loro amassero i ragazzi così tanto da riconoscerne persino le ragazze.
Ero felice per i ragazzi, che avevano raggiunto tutto quel successo. 
Adesso potevo capire una minima parte di ciò che intendevano loro con la frase :"dopo questi anni, non ci siamo ancora abituati a tutto questo".
Era veramente una situazione strana, a volte anche difficile da sostenere.
Io :"una volta mi era capitata una cosa del genere, ma io ed Harry non eravamo ancora insieme"
Summer :"ti avevano riconosciuto come sorella di Lou?"
Io annuii.
Io :"però a Londra non è mai successo come ora.."
Summer :"tu a Londra ci vivevi, è normale. Nemmeno a me era mai successa una cosa del genere perchè ormai ci conoscevano tutti, ma qui è la prima volta che ci vedono"
Io :"giusto.."
Summer :"e poi El, devi aspettartele certe cose.. soprattutto ora che Harry ha reso ufficiale la vostra relazione"
Io :"speriamo vada tutto bene" sospirai.
Summer :"ma sicuramente!" mi incoraggiò la mia migliore amica.
A interrompere la nostra chiacchierata fu un signore dal viso simpatico.
X :"Siete Elena e Summer? Le ragazze che hanno chiamato prima?"
Summer ed io :"Si! Piacere!" risposimo in coro, stringendo la mano al signore.
X :"bene, io sono il vostro datore di lavoro, potreste iniziare oggi come vi avevo già detto, così poi deciderò se assumervi"
Io :"per noi va benissimo, fino a che ora?"
X :"fino alle 6.00 pm"
Summer :"Perfetto!"
X :"bene, allora iniziate subito!" esclamò il signore, accompagnandoci nel retro del nogozio facendoci conoscere gli altri dipendenti che cercavano a loro volta di spiegarci meglio i nostri compiti. 
Per ora dovevamo solo portare ai vari tavoli le varie ordinazioni.
Summer :"sembra fico!"
Io :"mi piace questo posto!" dissi con convinzione, prendendo su un vassoio due bibite che un tavolo di due ragazze aveva ordinato.
Summer :"io devo andare a servire due vecchi però!"
Io :"io quelle ragazze la in fondo!" 
Summer :"facciamo cambio?" mi pregò.
Il nostro datore di lavoro ci interruppe :"non perdetevi però in troppe chiacchiere! E niente cambi! Ogni clienete equivale all'altro, sono tutti importanti per noi!"
Io :"bella cosa! Giusto!"
Summer :"Vado vado!" disse a sua volta, correndo verso il suo tavolo.
Stessa cosa feci anche io, andando verso le due ragazze.
Mentre scambiavamo qualche parola e opinioni io e Summer dietro il grnade bancone dello Starbucks, sentimmo urla e schiamazzi provenire da fuori.
Un ragazzo che lavorava lì ci tranquillizzò spiegandoci che era normale, succedeva spesso, ma non ci spiegò il motivo dato che fu richiamato a lavoro.
Datore di lavoro :"Signorina Tomlinson, ha un nuovo tavolo, il 14 con queste ordinazioni" mi disse il mio capo, dandomi un foglietto pieno di bevande, uscii così dal retro del negozio andando verso il bancone da cui mi ero allontanata poco prima.
Non alzai neanche lo sguardo per quanto ero concentrata a non far cadere nulla dal vassoio pieno.
Io :"ecco a voi" dissi distrattamente, mentre sistemavo tutto in ordine.
:"Elena?!" sentii dire alla mia destra. 
Alzai lo sguardo verso la voce, notando Liam.
Io :"Liam?!" dissi a mia volta, prima che scoppiassero tutto il resto dei ragazzi a ridere per la situazione inaspettata.
Niall :"e da quando lavori qui?"
Louis :"ecco che lavoro intendevi!"
Io :"ma perchè non mi avete detto che venivate qui?" chiesi ridendo.
Zayn :"sorpresa!"
Io :"ma se voi non sapevate neanche che c'ero! Che sorpresa!" dissi ironica.
Harry :"ci vedremo allora ancora piu spesso se lavori qui, noi come sai ci veniamo sempre" ammiccò il mio ragazzo, facendomi l'occhiolino, subendosi un colpetto sul braccio da parte di Lou, mio fratello.
Summer :"Elena vieni che hai altri tavol... Ragazzi? Che diamine?" 
Ragazzi :"Ciao Summer!"
Summer accennò un saluto stranita con la mano.
Summer :"ora si spiegano le urla di prima!"
Niall :"si! Erano le nostre directioners" disse con un sorriso, tornando poi alla sua bibita.
Summer :"prima è successa una cosa simile a noi! Penso che ci abbiano proprio riconociute!"
Harry :"E' vero! Come ho fatto a non pensarci!"
Io :"a cosa?"
Harry :"la prossima volta evitate luoghi troppo affollati, almeno per il momento" ci consigliò con sguardo piu serio.
Io :"Harry guarda che non è successo nulla, sul serio. Anzi, è stato divertente scappare da tutti!" 
Summer :"Si! Assolutamente!"
Liam :"ma noi veniamo spesso accompagnati dalle nostre guardie del corpo"
Zayn :"non è sicuro stare in luoghi troppo affollati, è vero"
Summer :"si, ma voi siete ragazzi di fama mondiale, noi siamo semplicemente delle comuni ragazze, anche se la situazione è nuova per noi rispetto a quanto succedeva a Londra, sappiamo cavarcela, tranquilli!"
Louis :"giusto" sorrise mio fratello.
Io :"ragazzi noi andiamo, a dopo!"
I ragazzi ci salutarono con un cenno di mano, mentre io e Summer ci dirigevamo verso l'altra parte del negozio.
Presto si fecero le 6.00 pm, così che le nostre ore di lavoro giunsero al termine.
Summer :"Elena io vado un attimo a parlare con il nostro datore di lavoro così vediamo un pò che dice, tu aspettami!"
Io :"certo!" risposi a mia volta, dirigendomi verso i banconi.
Passai poi per i bagni per darmi una rinfrescata al viso.
Mentre cercavo di rendere il mio aspetto un pò piu presentabile, notai sul grande specchio del bagno l'immagine riflessa di Harry.
I suoi forti avambracci mi avvolsero i fianchi, facendomi roteare verso di lui, per poi sentire il contatto con le sue labbra contro le mie.
Harry :"niente male come lavoro, mi piace"
Io :"anche a me, mi ci trovo molto bene, ma speriamo che abbiamo ottenuto il posto!"
Harry :"ma sicuramente!"
Sorrisi, alzandomi sulle punte dei piedi per arrivare alla sua altezza e lasciargli un bacio vicino le labbra, mordicchiandone poi quella inferiore come facevamo spesso quando ci ritrovavamo insieme.
Quei semplici gesti erano in grado di mandarmi il cervello completamente in tilt, era lui a provocarmi questo effetto.
Harry :"Ha detto Lou che stasera vorrebbe uscire con te, una serata tra fratelli"
Io :"veramente?" gli chiesi, mentre sentivo il mio cuore accellelare i battiti, e i miei occhi illuminarsi.
Io :"l'ha detto veramente?" ripetei.
Harry annuii sorridendo.
Harry :"ti vuole tanto bene"
Io :"anche io gliene voglio"
Lui mi abbracciò forte, sentii il suo odore incombere su di me.
Summer :"woow! Elena ti avevo detto di aspettarmi, non di spassartela con Styles!" mi richiamò Summer con voce abbastanza alta, mentre apriva la porta del bagno.
Io ed Harry ci fecimo prendere dalle rise, anche di imbarazzo dato che ci aveva colti in fragrante.
Summer :"scherzavo su! Venite dai!"
Harry :"allora ci vediamo direttamente domani mattina" sentii la voce roca di Harry al mio oreccio.
Io :"a domani Styles" gli dissi, mentre le nostre labbra si incontravano e riunivano di nuovo.
Summer :"bleah!"
Io ed Harry esultammo in coro :"Summer!"
Summer :"non mi piacciono le smancerie!"
Harry ed io ci guardammo immaginando già la giornata di domani, ovviamente tutto all'insaputa di Summer.
Summer :"voi due nascondete qualcosa,me lo sento!"
Harry :"chi noi? no!"
Io :"ma figurati!"
Harry :"io sono solo un pò stanco"
Io :"anche io!"
Summer ci guardò stranita dai nostri atteggiamenti complici.
Summer :"mmh, va bene".

Appena tornammo a casa, verso le 8.00 pm mi venne a prendere Louis. Ero emozionata e felicissima di poter stare con mio fratello di nuovo dopo tanto tempo.
Passare un momento tra fratelli.
Summer :"A dopo ragazzi, non fate tardi che domani si parte!" disse con entusiasmo Summer.
Io :"tranquilla!"
Louis :"non te la riporto tardi!"
Ciccio ci venne incontro per salutarci, e mentre io e Louis lo accarezzavamo affettuosamente, Summer mi ricordò che dovevo ancora preparare la valigia, ma l'avrei fatto appena sarie tornata a casa.
Usciti da Cambridge, Louis mi accompagnò alla sua auto.
Louis :"avevo bisogno di passare del tempo con te" mi confessò mio fratello, mettendo in moto la macchina, mentre io sistemavo la cintura di sicurezza.
Io :"anche io Lou, mi hai resa felicissima" gli dissi, lasciandogli poi un bacio sulla guancia.
Lui mi sorrise, prima di poggiare le sue mani sul volante e partire.
Io :"dove siamo diretti?" chiesi con curiosità e felicità.
Louis :"in un posto che sicuramente ti piacerà!"
Io :"Mmh... non lo so!"
Louis :"vedrai!"
Io :"però lo sai che io quando sono curiosa poi divento insopportabile!"
Louis :"fidati sorellina, lo so molto bene!"
Io :"ecco! Allora non lasciarmi nella curiosità!"
Louis :"bisogna imparare ad aspettare nella vita!"
Io :"non fare il moralista ora!" sbuffai scherzosamente.
La mezz'ora di viaggio passò molto velocemente con Lou, e arrivammo presto in un luogo che sembrava all'apparenza scuro dalla notte.
Louis :"eccoci qui!"
Io :"dove siamo?" chiesi entusiasta e curiosa.
Louis mi fece strada, dove sentii presto le mie converse affondare sulla sabbia.
Io :"non ci posso credere!"
Louis :"te l'ho detto che ti sarebbe piaciuto!"
Eravamo al mare. Era da tantissimo che non andavamo al mare io e lui.
Louis si mise a correre come un pazzo per tutta la spiaggia, stessa cosa feci io, che lo seguivo sentendo scariche di felicità percorrermi tutto il corpo.
In quel momento di divertimento, nella mia mente tornarono i ricordi.
FLASHBACK:
Louis :"Elenaa! Sei piu lenta di una lumaca!"
Io :"zitto!" urlai con la mia voce stridula, andandoli incontro.
Mamma :"Ragazzi dai, non litigate sempre!"
Louis :"ma è una schiappa!"
Io :"Louis!" urlai infastidita.
Louis :"scusa eh! Ma è vero, nella corsa sono piu veloce io!"
Papà :"ragazzi perchè non venite un pò sotto l'ombrellone? Ora fa caldo e stare sotto al sole tutto il tempo non fa molto bene!"
Io :"ma non possiamo farci un ultimo bagno?"
Mamma :"Okay, ma l'ultimo e basta, poi dovete asciugarvi un pò e infine dobbiamo tornare a casa!"
Louis :"mamma ma non ti annoi mai a fare quelle cose con le parole?"
Mamma :"le parole crociate?" chiese lei, seduta sulla sdraio con una penna in mano e le parole crociate sulle gambe esposte al Sole.
Papà :"vostra madre vuole sempre tenere allenata la mente!"
Mamma :"dovreste farlo anche voi!"
Io :"ma io non so farle!"
Louis :"ed io voglio diventare un calciatore da grande, o magari un cantante famoso, uno di quelli che tutti ricorderranno sempre! Non una specie di genio delle parole crociate!"
Guardai mio fratello, per dispetto avrei dovuto dirgli qualcosa di 'brutto' o contro i suoi sogni e prospettive del futuro, ma piu lo guardavo piu ero orgogliosa di avere un fratello come lui. 
Papà :"Louis, ormai hai 10 anni, dovresti pensare a un lavoro piu sicuro, piu possibile da raggiungere con lo studio e.."
Louis :"io voglio raggiungere i miei obiettivi" protestò con freddezza, era molto maturo per la sua età.
Mamma :"dai ragazzi andate a fare un ultimo bagno che poi dovete asciugarvi e tornare a casa"
Io e mio fratello non ci pensammo due volte, così corsimo veloci a tuffarci nel mare.
Dopo circa dieci minuti, nostro padre ci fece cenno di rientrare subito in spiaggia.
Io e Louis anche se sbuffando e di malavoglia ubbidimmo.
Vedevo una donna osservarci, era alta, mora, occhi azzurri, e anche abbastanza giovane, molto di piu rispetto ai nostri genitori. Poteva avere circa sulla ventina o trentina su per giù.
Nostra madre ci passò immediatamente i vestiti tenendo lo sguardo fisso sulla donna, mentre nostro padre risistemava le varie borse.
Louis :"chi è quella signora?"
Mamma :"Louis ora non è il momento di fare domande" lo sguardo di mia mamma si girò presto verso quello di mio padre che le fece cenno di raggiungere la macchina, la misteriosa donna di cui non ne sapevamo l'identità non fece in tempo a notarci che noi ce ne andammo via subito.
Da quel giorno sorvolai tutta la vicenda, dimenticandomi presto di quella donna.
FINE FLASHBACK.
Louis :"tutto okay?" mi chiese Louis notando il mio sguardo perso nel vuoto. 
Io :"niente Lou, mi sono solo tornati dei pensieri in mente" gli sorrisi.
Louis :"lo so che potrebbe essere una pazzia ma ti va di fare un bagno come facevamo da piccoli?"
Io :"ma è notte" notai ridendo.
Louis :"questo è il bello!" sorrise lui.
Mi tolsi velocemente le scarpe, stessa cosa che fece lui, e ancora con i vestiti che avevamo addosso, mio fratello mi prese in braccio iniziando a correre verso l'acqua salata del mare, prima di concludere con un bel tuffo. 
Presto riemersi in superficie, come mio fratello, cercando di mettere i capelli dietro il collo per scostarli dal viso.
Io :"tu sei pazzo!"
Louis :"naah!" sorrise lui, incominciando a schizzarmi l'acqua addosso. Ovviamente mi rivendicai, incominciando a tuffarci, ed a fare giochi del genere, proprio come ai vecchi tempi.
Amai tanto quel momento, che sicuramente avrei sempre ricordato con un sorriso.

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Capitolo 61
*** 61° capitolo ***


Io :"louis, grazie di tutto" gli dissi forse nel momento piu inaspettato, dopo un lungo silenzio e sorrisi, mentre eravamo sdraiati sulla riva ad osservare le luci che la luna proiettava sul mare scuro.
Louis :"sei tutto ciò che ho, che rimane. Tu e la mia band."
Io :"Io e i ragazzi ci saremo sempre"
Louis :"e non so come ringraziarvi per questo"
Poggiai la mia testa sulla sua spalla, mentre lui si portò una mano dietro il mio collo, rimanendo in questo modo abbracciati l'uno con l'altra.
Louis :"è il bellissimo il mare di notte, vero?"
Io :"perfetto"
Louis :"ti ricordi quando andavamo a pesca al lago?"
Io :"e come dimenticarlo!" risi.
Louis :"già, sarebbe impossibile!" continuò lui.
Io :"ti voglio bene, Lou" sospirai.
Louis :"anche io, sorellina"
----------
Io :"Summer? Sei sveglia?" le chiesi, avvicinandomi verso il suo letto, mentre ero intenta ad infilarmi le ciabatte togliendo le scarpe.
Summer :"mh?" rispose, con voce assonnata e con una guancia schiacciata sul cuscino.
Io :"sono tornata! E' andato tutto alla grande!"
Summer :"sono felice per te, ma hai già preparato la valigia?"
Io annuii.
Summer :"wow, conoscendoti la tua pigrizia non te lo avrebbe permesso" rise con voce assonnata.
Io :"e intanto anche io ti stupuisco eh?"
Summer :"è vero, lo ammetto!"
Io subito mi infilai stanca sotto le coperte, e accesi il mio telefono trovando tutti messaggi da parte di Harry a cui risposi subito.
Passammo l'intera notte a parlare ininterrottamente di come sarebbe stato l'indomani, fino a renderci conto che alla fine mancavano realmente poche ore prima della nostra partenza.
Dormimmo entrambi per circa 4 ore, ed è inutile che descrivo come eravamo ridotti il giorno seguente.
A mala pena ci reggevamo in piedi dalla stanchezza, ma eravamo comunque troppo eletrizzati per il viaggio.
Come da programma Harry ci raggiunse nella nostra stanza.
Harry :"buongiorno piccola" mi sussurrò con voce roca mordendomi il labbro inferiore scherzosamente.
Io :"buongiorno Styles" gli sussurrai, anche io ancora troppo assonnata.
Summer :"voi due sembrate due zombiee!" 
Harry :"grazie, cara Summer!" esclamò ironicamente.
Summer :"ve lo giuro! Non è per offendere! Ma cavolo, sembrate che abbiate dormito si e no 3 o 4 ore!"
Io ed Harry ci guardammo prima di scoppiare a ridere.
Summer :"Elena va a finire di prepararti che tra poco passa Miley! Mi ha inviato un messaggio prima!"
Annuii, scappando verso il bagno.
Applicai un pò di trucco per nascondere le occhiaie dovute alle poche ore di sonno, mi passai anche un pò di matita e lucidalabbra.
Raccolsi poi i miei capelli neri in una coda alta, mentre tentavo di svagliarmi del tutto buttandomi schizzi d'acqua in faccia, di solito funzionava sempre.
Summer :"Elena? Sei pronta?"
Uscii dal bagno, raggiungendo i due in soggiorno.
Harry :"fingo di avere un pò di tosse influenza va bene?" mi sussurrò all'orecchio mentre Summer era intenta a vedere una pubblicità sui biscotti con una canzoncina in grado di entrarti in testa, e che Summer quindi canticchiava sempre.
Io :"bravissimo, però non farti scoprire"
Harry :"nah, tranquilla, guarda che ho qua" mi disse a sua volta con sguardo soddisfatto di se stesso.
Mi portò nel corridoio che congiungeva le altre stanze.
Io :"cos'hai?" chiesi curiosa di sapere cosa si era inventato.
Harry estrasse una piccola borsa di acqua calda che si portò alla fronte. Con un leggero sussulto per il calore opposto della sua pelle, la lasciò per qualche secondo prima di toglierla e mettersela sotto la giacca.
Io :"Sei tutto rosso! Hai le guancie tutte rosse!" risi.
Harry :"toccami la fronte e vediamo se funziona" mi disse a bassa voce per non farsi sentire da Summer che stava ancora canticchiando la canzone della pubblicità.
Subito sentii la differenza notevole di temperatura sulla mia pelle contro la sua.
Io :"se non sapessi nulla, crederei veramente che tu abbia preso una bella influenza!"
Harry :"ora mi basterà solo tossire un pò ed è fatta!"
Io :"perfetto!" gli sorrisi, lasciandoli un bacio sulla guancia e prendendolo poi per mano conducendolo verso il soggiorno dove ci attendeva Summer, o meglio, attendeva con ansia l'arrivo di Miley per partire.
Summer :"tutti pronti?"
Io :"certo!"
Harry tossì un paio di volte, mentre io fingevo uno sguardo preoccupato verso di lui.
Io :"Harry? Stai bene?"
Harry :"in realtà no, mi sento girare tutto"
Summer :"Oh! Ehi Harry! Non puoi ammalarti proprio ora!"
Portai il palmo della mia mano sulla sua fronte.
Io :"credo abbia preso l'influenza" dissi a Summer, accompagnando il finto malato verso il divano dove si sedette senza forze.
Summer :"Harry ti prego!" supplicò avvicinandosi a lui, sentendo anche lei il calore della sua fronte.
Harry :"mi dispiace" disse debolmente, interrompendo la sua breve frase con altri colpi di tosse.
Il piano stava andando alla perfezione, ed intanto arrivò anche Miley che già sapeva ovviamente tutto.
Miley :"tutti pronti? oh Harry, tutto okay?" 
Harry :"ragazze vi raggiungerò piu tardi, adesso vado a prendermi una tachipirina e cerco di riprendermi"
Io :"pensi di riuscire a venire?"
Harry annuii e continuò :"Almeno spero"
Ammiccai un sorriso, dandogli un bacio sulla guancia per salutarlo e per poi surrargli all'orecchio :"Hai mai pensato di avere una carriera come attore di Hollywood?"
Harry rise, cercando però di non farsi vedere dagli altri.
Adoravo quelle sue fossette che gli incorniciavano ogni volta il viso.
Miley :"dai Elena! Andiamo!"
Annuii, lasciando la mano di Harry e dirigendomi verso le due ragazze.
Zayn sarebbe arrivato a momenti e dovevamo sbrigarci ad allontanarci.
Presimo l'autostrada con la macchina di Miley per raggiungere la nostra meta piu velocemente senza imbatterci nel traffico.
Summer :"siamo arrivate?"
Miley :"Summer siamo partite 10 minuti fa!"
20 minuti dopo:
Summer :"siamo arrivate adesso?" chiese impaziente.
Miley :"no, manca ancora qualche ora!"
Summer :"Eddai!" sbuffò, lasciandosi andare contro lo schienale del sedile anteriore.
1 Ora dopo:
Summer :"Adesso siamo arrivati vero?"
Io :"Summer, mettiti l'anima in pace!" dissi scherzando.
Miley :"dammi il cinque Elena!"
Summer :"Oh! Ma dai!"
15 minuti dopo:
Summer aprii la bocca come per dire qualcosa, ma Miley subito la interruppe.
Miley :"Sh! So cosa stai per chiedere!" rise Miley.
Summer :"E allora rispondimi!"
Miley :"che ne dite se ci fermiamo in questo autogrill?"
Io :"accetto!"
Summer :"oh! Ma mi volete rispondere?"
Io :"siamo quasi arrivate!... Credo!"
Summer :"ma come sarebbe a dire 'credo'?"
Miley :"intanto prendiamoci almeno qualcosa da mangiare qui!"
Summer :"questa idea mi piace, lo ammetto!"
Io :"stesso!"
Uscite dall'auto, mentre Miley prnedeva tre cornetti con tre cappuccini, e Summer ci dirigeva verso il bagno dell'autogrill, mi arrivò una chiamata dal cellulare da parte di Harry.
Harry :"amore!" esclamò felice.
Io :"Harry! Sei stato bravissimo prima! Dove state ora?"
Harry :"In autogrill!"
Io :"bello! Anche noi! Aspetta, cosa?" mi girai, e vidi Harry dietro di me con il cellulare in mano.
Io :"Oddio!" esultai. 
Miley si girò con il vassoio in mano, diventando rossa dalle risate per la situazione.
Si catapultò subito verso il bagno per bloccare in tutti i modi Summer, mentre Zayn raggiungeva il suo amico.
Io :"dovete andarvene da qui!" dissi correndo verso i due ragazzi.
Zayn :"perchè?"
Harry capii subito, e senza nemmeno dire nulla prese per il braccio Zayn per incitarlo a correre verso l'esterno e correre via lungo la strada con la loro auto.
Miley :"pericolo scampato!"
Summer :"che pericolo?" domandò lei, uscendo con tutta tranquillità dal bagno.
Io :"I cornetti! Mi erano caduti i cornetti dalle mani, ma sono riuscita a riprendergli in tempo."
Summer :"oh! Menomale allora! Si mangia?" chiese lei speranzosa andando verso il tavolo.
Quando finimmo di mangiare, ripresimo il nostro viaggio andando diretti verso il centro benessere tanto atteso.
Summer :"Scommetto che è quello laggiù!" indicò felice.
Miley :"giusto! Adesso possiamo dire di essere arrivate!"
Io :"finalmente!"
Summer :"menomale!"
Miley sorrise, parcheggiando la sua auto.
Portammo le nostre piccole valigie con noi mentre l'attenzione della mia migliore amica fu catturata da un'auto nera.
Summer :"ma quella non è l'auto del tuo ragazzo?" mi chiese lei sorridendo, felice che ce l'avesse fatta.
Io :"evidentemente è riuscito a venire! Menomale!"
Summer :"Sono troppo felice oggi!" esclamò, prendendo un passo piu veloce che io e Miley fecimo fatica a seguire.
Raggiunsimo nel giro di un minuto l'interno dell'enorme costruzione.
Ci accolse una signora che subito ci riconobbe, dandoci le nostre chiavi della piccola stanza in cui avremmo soggiornato.
Io, Miley e Summer ovviamente avevamo una nostra camera e Zayn ed Harry la loro.
Per messaggio io ed Harry ci comunicammo le nostre camere e notammo che la loro era a fianco alla nostra. 
Io :"non ci posso credere! Dai!"
Miley :"E' destino!" eslutò lei, leggendo il mio messaggio.
Sentii un paio di forti avambracci avvolgermi i fianchi, mi girai voltando lo sguardo all'indietro, incrociando un paio di occhiali scuri da sole e le labbra carnose incorniciate da un paio di fossette ai lati che affondarono in un sorriso.
Summer :"uh! Eccoti Harry!"
Ma non appena Summer salutò Harry, al suo fianco comparve Zayn, il quale a sua volta tolse con maestria i suoi occhiali da sole.
Summer e Zayn rimasero a fissarsi increduli, ma lo sguardo di Summer era decisamente diverso da quello di Zayn.

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Capitolo 62
*** 62° capitolo ***


Summer riprese la valigie che avevamo appena posato davanti la nostra camera dirigendosi a passi veloci via dal corridoio.
Io :"Ma dove vai? Summer aspetta!" Quando riuscii a raggiungerla gli altri ormai erano lontani.
Summer :"io con lui non intendo starci!"
Io :"Ma provaci almeno!"
Summer :"era tutto un vostro piano eh?" disse con tono arrabiato, rivolgendosi anche ad Harry che mi aveva appena raggiunta.
Harry :"pensavamo che magari.."
Summer :"no! Voi non pensavate a nulla!" urlò ancora, interrompendolo.
Io :"dai Summer.." cercai di frenare quella situazione.
Summer :"no! Non capisco cosa vi sia passato per la testa!"
Harry :"l'abbiamo fatto per te!"
Summer :"Sapevate benissimo che io non avevo nessuna intenzione di vederlo, volevo approfittarne di questa vacanza per stare lontana da tutti questi problemi e voi mi portate il problema davanti a me!"
Io :"non è come credi, non puoi scappare sempre da lui"
Summer :"Ma io non scappo infatti! Semplicemente lo evito!"
Io :"Tutti noi crediamo che voi due state sbagliando!"
Summer :"non sto sbagliando! Cavolo perchè non mi capite?"
Harry :"ti stiamo solo chiedendo di provare a stare con lui per qualche giorno, almeno per tornare a guardarvi in faccia! Non potete buttare all'aria tutto il vostro rapporto!"
Io :"posso capire che non volete magari piu frequentarvi come prima, ma almeno tornare ad essere amici mi sembra piu che giusto"
Summer puntò lo sguardo prima su di Harry mentre parlava e poi su di me.
I suoi occhi che un attimo prima erano felici e 'luccicanti' dal suo ottimo umore, ora erano pieni di rabbia e confusione. Mi stavo sentendo terribilmente in colpa, e anche Harry; eppure sapevamo che la cosa non sarebbe finita là, che ci sarebbe stato qualcosa di buono dalle nostre azioni e idee.
Harry ed io ci scambiammo degli sguardi che parlavano piu di mille parole dette al secondo.
Summer :"sapete cosa c'è? Io non mi lascio rovinare la vacanza da lui, io resto, ma senza di lui"
Io :"Summer non possiamo cacciarlo"
Summer :"se ci tiene tanto a rimanere che se ne stia con Harry, non con noi!"
Harry annuii, guardandomi per poi accennarmi un sorrisetto. Ovviamente i suoi piani non erano ancora arrivati al termine.
Summer tornò così indietro, dando di spalle a Zayn che era rimasto a parlare con Miley, entrambi stupiti ancora una volta dalla reazione di Summer.
Harry :"Zayn per ora non vuole vederti" disse a bassa voce a Zayn.
Zayn :"lo immaginavo" sosprirò.
Summer :"ragazzi aspettatemi alla Hall, intanto mi cambio, tu Elena hai già il costume?"
Io :"Si! Ho messo solo i vestiti sopra!"
Summer :"okay perfetto, io allora vado a cambiarmi e vi raggiungo!"
Harry :"okay, allora a tra poco!"
Summer :"a tra poco!" ci sorrise, ignorando del tutto Zayn che teneva lo sguardo basso.
Io e gli altri così camminammo piano verso il lungo corridoio, prima di arrivare al piano di sotto pieno di persone di tutte le età che come noi, erano appena arrivate.
Miley :"E' sempre così affollato qui, ma è comunque un luogo molto rilassante" ci rassicurò Miley, sedendosi su una poltroncina.
Io :"già mi piace! E' bello quando c'è tanta gente perchè beh.. è piu movimentato!"
Harry :"per me l'importante è che ci sei tu" mi sussurrò con voce roca.
Girai lo sguardo verso di lui, sorridendogli.
Io :"ti amo, lo sai?" 
Harry non rispose, ma le sue labbra al contatto con le mie valevano come risposta.
Zayn :"bleah"
Io :"sei proprio come Summer!"
Lo sguardo di Zayn cambiò drasticamente al sentire il nome della mia migliore amica.
Harry :"Zayn, devi farci l'abitudine ora che sei con noi!"
Miley :"o potreste contenervi con le smancerie!"
Harry :"le ho solo dato un bacio!"
Miley :"amico, stiamo scherzando, siete dolcissimi"
Io :"sono così fortunata ad avere uno come lui" confessai, guardandolo negli occhi, mentre mi teneva per i fianchi.
Zayn :"sai, la vita a volte ci fa incontrare persone che in realtà sono sempre state vicino a noi"
Harry :"ed è proprio il nostro caso" disse lui, prendendomi per mano, mettendo in mostra le sue fossette.
Zayn :"e poi, può portartele via, dimenticando tutto il vostro passato insieme"
Io e gli altri rimasimo ad ascoltarlo, senza intervenire. 
Zayn fissava il vuoto, mentre le parole sembravano uscirgli così come passavano per la sua mente.
Zayn :"e finirete per non parlarvi piu, vi rimarranno solo i ricordi. E come se non bastasse sai che non ti amerà mai piu come prima, e per cosa? Nemmeno noi lo sappiamo, lo giuro"
Harry diede una pacca sulla spalla del suo amico per confortarlo.
Miley :"anche se non conosco da moltissimo Summer, so che anche lei ti ama"
Io :"e non ha mai smesso di amarti"
In quel momento, vidimo la figura slanciata di Summer venirci incontro.
Si sforzò di accennare un sorriso per educazione a Zayn, eppure mentre quest'ultimo girava lo sguardo altrove, potevamo giurarci su che Summer lo fissava con gli occhi di chi ha paura dell'amore.
Ad ogni modo, le vacanze sono fatte anche per rilassarsi, giusto?
Infatti la nostra prima meta fu una piscina con l'idromassaggio, il massimo per iniziare al meglio la nostra breve vacanza in montagna.
Come sottofondo c'erano una di quelle musiche rilassanti tropicali, ognuno di noi aveva il sorriso stampato sul viso nonostante tutti i problemi.
Harry :"la scelta di venire qui è stata la migliore"
Io :"concordo pienamente"
Summer :"lo ammetto, per una volta avete avuto una buona idea!"
Miley :"modestamente, l'idea di questo posto è stata mia!"
Zayn :"ma l'hanno comunque organizzato Harry ed Elena! eheh"
Miley :"shh, non togliermi parte del mio merito!"
Io :"ognuno ha il suo merito, è tutto perfetto perchè siamo noi qui, in questo momento"
Summer si schiarì la voce di proposito facendomi capire che non era del tutto d'accordo, riferedendosi a Zayn.
Io :"dai Summer!"
Summer sbuffò, poggiando il capo sulle mattonelle del bordo piscina.
Per il pranzo, andammo in un ristorante vicino al nostro centro benessere e per tutto il tempo percepivamo tutti noi un clima diverso.
Summer non smetteva un secondo di ammirare Zayn, sul serio, sembrava fosse piu un'ammirazione che aveva verso di lui.
Zayn si mordeva le labbra quando lei passava vicino a lui, anche se non di proposito, eppure erano ancora molto freddi tra di loro, purtroppo.
Io, Miley ed Harry però non ci arrendavamo nel nostro piano, si vedeva lontano un miglio che loro si completavano, non potevano stare da soli.
Il Sole splendente della mattina scomparve, lasciando posto a nuvole scure e cupe che incombevano sopra di noi, eppure continuava a fare caldo nonostante fossimo in pieno inverno.
Io :"tempo strano, troppo strano!" Dissi ad Harry che mi cammniava a fianco.
Eravamo diretti per il grande giardino del ristorante non appena finimmo il nostro pranzo.
Harry :"Prima faceva un Sole splendente, ora piove, non ti poni qualche domanda?"
Io :"in che senso?" chiesi incuriosita fermandomi davanti a lui.
Harry :"Quando qualcuno commette qualcosa di inaspettato, fuori dalla normalità per intenderci"
Io :"e a cosa penseresti?"
Harry :"prova a pensarci"
Portò il suo braccio contro il muro, bloccandomi con il suo corpo.
Le nostre labbra si incontrarono in un bacio che mi fece venire brividi lungo la mia schiena, una sensazione che amavo con lui.
Sentivo il suo cuore battere a mille, come il mio. Sembrava che fossero addirittura sincronizzati.
Io :"ti amo Harry, so che sono scocciante dato che te lo ripeto sempre, ma è piu forte di me, come se non fossi mai ingrado a dimostrartelo del tutto"
Harry :"fidati, me lo dimostri ad ogni tuo sorriso, sguardo. E ti amo tanto anche io, piccola"
Amavo quando mi chiamava così.
Lo abbracciai forte, come d'impulso. Dentro di me sentivo una paura immensa di perderlo.
Harry allora mi strinse lungo i fianchi verso di lui, facendomi sentire al sicuro tra le sue braccia.
Io :"Se io non fossi con te, credo che mi sentirei persa"
Harry :"la stessa cosa vale anche per me"
Io :"E mi dispiace il fatto che per Summer e Zayn sia lo stesso e non lo capiscono"
Harry :"a proposito, ecco cosa intendevo prima con le cose inaspettate"
Io :"pensi che Summer e Zayn.."
Harry :"lo spero" sorrise.
Portò il suo braccio dietro il mio collo, poggiando la sua mano sulla mia spalla.
Raggiunsimo così l'esterno del locale, notando che già era scoppiato un temporale, eppure questo non ci fermò.
Certo, forse conoscendomi io sarei già rientrata dentro per paura di ammalarmi o cose del genere, ma non ora, non ora che ero con lui.
Corsi lungo il grande giardino, godendomi ogni singola goccia che mi cadeva addosso, mentre Harry ridendo mi inseguiva, lasciandomi puntualmente baci lungo il collo per soffermarsi poi alle labbra.
Mi prese poi in braccio, fancendomi girare, sentendo tutto il vento fresco venirmi addosso, la sensazione piu bella che io abbia mai provato.
Il suo sorriso, le sue labbra, le sue piccole rughe che gli si formavano vicino gli occhi quando sorrideva, le sue fossette. La sua risata, la sua voce. Tutto sembrava essere essenziale per me, e lo era, ne ero piu che certa.
Quando mi riposò a terra, dai miei occhi scesero delle lacrime, ma non di tristezza, bensì di felicità.
Harry :"perchè piangi?" mi chiese lui, con occhi lucidi a sua volta.
Io :"è la pioggia, tranquillo" mentii.
Harry :"conosco queste lacrime, le sento anche io. Mi sento al settimo cielo"
Io :"come se riuscissi a toccare il cielo con un dito, è una sensazione unica" 
A quelle mie parole lo tenni ancora stretto a me, come se non volessi piu lasciarlo andare.
Anche lui fece lo stesso, accerazzandomi piano i capelli, mentre sentivo il suo respiro caldo sul mio viso.
Harry :"aspetta, Elena! Guarda!" esclamò, soffermando il suo sguardo altrove.
Lo seguii, e da dietro un albero notammo Summer abbracciata a Zayn.
Fu in quel momento che finalmente mi sentivo ancora piu completa, e fu anche in quel momento che Harry non riuscii piu a trattenere le sue lacrime dalla gioia.
Quella giornata non l'avremmo piu dimenticata, mai piu.

Nella sera, stanchi dal viaggio, Harry, Miley, Summer, Zayn ed io ci aggiravamo lungo il centro benessere senza però riuscire a fare nulla, neanche parlavamo, quasi.
Ma nonostante la stanchezza, nessuno voleva saperne di andare a dormire a quell'ora.
Io ed Harry per privacy di Summer e Zayn non dissimo nulla di ciò che avevamo visto.
Summer però rimaneva ancora in un certo senso distaccata da Zayn.
Quando quest'ultimo cercò di avvicinarsi a lei, lo respinse.
Summer :"Zayn, ti prego"
Zayn :"Summer.."
Summer :"ho bisogno di tempo" tagliò subito il discorso.
Io e gli altri rimasimo ad osservargli a dovuta distanza per lasciargli liberi nel loro sfogo, almeno si stavano parlando.
Zayn :"Io ti amo Summer, lo sai"
Summer esitò, e questo fece star male molto Zayn, capendolo dai suoi atteggiamenti e espressioni del volto.
Zayn :"non so cosa pensi tu di me, sei un mistero lo ammetto."
Summer :"non lo so neanche io cosa penso di te."
Zayn :"io invece lo so"
Summer :"Zayn complichi le cose così, voglio esserti amica"
Zayn :"amica? Cavolo Summer ma proprio non capisci? Non voglio essere solo un tuo amico così da permettere a qualcuno di portarti via da me definitivamente!"
Summer :" ma cosa stai dicendo?"
Zayn :"la verità Summer! Io farei di tutto per non perderti, ma capisci che è troppo difficile per me esserti solo amico"
Summer :"se non ti sta bene possiamo anche concludere il nostro discorso qui" rispose fredda, ma i suoi occhi dicevano il contrario.
Se solo il suo orgoglio, anzi quello di entrambi, avesse permesso un abbraccio già sarebbero molto piu vicini, e soprattutto felici. 
Questo lo capimmo entrambi.
Miley si fece venire così un'idea lampo.
Miley :"Ragazzi, dovete chiarirvi una volta per tutte" disse lei, avvicinandosi verso i due litiganti.
Zayn :"non riesco a parlarle mai come vorrei" confessò il moro.
Summer :"e come vorresti? Sentiamo" 
Zayn :"vorrei poter stare da solo con te,anche urlandoci contro tutta la verità perchè questa storia sta facendo male a tutti"
Harry :"Summer, perchè non fai come propone Zayn?"
Summer scosse la testa.
Summer :"non ci sarebbero occasioni,e poi non ho niente da dirgli"
Io :"non è vero Summer, potrai anche mentire sui tuoi sentimenti a noi, ma non a te stessa"
Summer abbassò lo sguardo, capendo di aver colpito in pieno ciò che provava. 
L'abbracciai forte, come per farle coraggio, ed è in quel momento che Miley prese in disparte Summer e Zayn, mentre io ed Harry incerti sulle intenzioni di Miley gli seguivamo.
Bastò solo un momento per sentire il rumore di una porta di legno chiudersi, portando con se all'interno i due.
Summer :"Miley! Apri questa dannata porta!"
Miley :"ora potete chiarirvi!"
Summer :"Miley ti sto supplicando!"
Harry :"Miley, forse è meglio se.. aprissimo"
Miley :"vi fidate di me? Vedrete che questa volta chiariranno sul serio, ora possono parlarsi con tutta la tranquillità che cercavano"
Io :"e se questo peggiorerebbe solo la situazione?"
Harry :"no questo no, al massimo si potranno prendere a parole, ma almeno si saranno liberati di tutto."
Passò circa una mezz'ora, prima che Miley ci diede la buonanotte, non sentendendo piu le forze necessarie per rimanere sveglia.
Io ed Harry rimasimo ancora in giro per il grande residence, anche se non ci vedevamo piu dal sonno anche noi.
Harry :"Amore io proprongo di andare a dormire come Miley, non riesco piu a tenermi sveglio" Sbadigliò Harry.
Io :"Accetto.. ma un momento, Summer e Zayn gli hai piu visti?"
Harry :"in qualche modo saranno pur usciti da quella stanza!"
Io :"sei sicuro?" chiesi preoccupata.
Harry lo era quanto me, così ci diressimo verso quella porta di legno che nascondeva l'esito della loro discussione.
Decidemmo di aprirla senza pensarci due volte, pensando che ormai Summer e Zayn fossero arrivati all'esasperazione e aspettavano solo il momento per essere liberati, ma a quanto pare ci sbagliavamo di grosso.
Richiusi immediatamente la porta arrossendo, riuscendo a dire solo uno 'scusate', prima di vedere Harry completamente rosso anche lui, piegando in due dal ridere.
Io :"io non ci posso credere che.."
Harry :"oh si! Hanno proprio chiarito!"
Io :"non ci posso credere!" continuai a dire.
Harry :"l'amore trionfa sempre" rispose lui con tono piu serio, lasciandomi un bacio sulla guancia.

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Capitolo 63
*** 63° capitolo ***


Io :"che figura però!" esclamai arrossendo.
Harry :"oh! Noi cosa ne sapevamo! E poi, tu sei entrata! Non è mica colpa mia!"
Io :"ma io scusami, cosa ne potevo sapere?"
Harry :"bussavi!"
Io :"Harry, sono chiusi la dentro, cosa serviva bussare? Pensavo fosse ovvio che volessero uscire!"
Harry :"intanto però non chiudere la serratura, così almeno possono uscire quando vogliono!"
Io :"tranquillo, ci avevo pensato, ma il punto è... se ne sono accorti che ora chiunque può aprire la porta? E se li vedono?"
Harry :"oh ma dai! Non sono poi così scemi, lo capiranno!"
Lo guardai pensierosa e dubbiosa.
Io :"Non credo che in questo momento stiano pensando a questi problemi"
Harry :"ma chiunque ci penserebbe! Beh, almeno a me non piacerebbe essere visto quando.."
Io :"Ma andiamo! A nessuno piacerebbe!"
Harry :"ecco la mia proposta, andiamocene in camera nostra e poi domani si vedrà!"
Io :"cioè intendi aspettare fino a domani per vedere loro cacciati dal residence o ancora qui dentro?"
Harry :"ma non verranno cacciati!"
Io :"basta! Io li avverto!"
Harry però mi bloccò per un braccio.
Io :"ma sei pazzo?"
Harry :"meglio che non ci intromettiamo, o altrimenti ci odieranno a vita! E' per il loro rapporto! Il loro amore!" disse con convinzione, senza però convincermi.
Io :"Dobbiamo avvisarli!"
Harry estrasse il suo cellulare dalla tasca dei jeans e digitò velocemente un messaggio di testo.
Harry :"ho scritto a Zayn, appena potranno lo leggeranno e tutto si sistemerà"
Io :"dici che lo capiranno in tempo?"
Harry :"sta tranquilla" sussurrò lui, mentre cercava la mia mano.
Il tempo di dirigerci verso le nostre stanze che alle nostre spalle comparvero Summer e Zayn.
Harry :"oh! Guarda chi si rivede!" esclamò, dando una pacca scherzosa sulla spalla di Zayn.
Summer :"Elena, domani mattina ti racconto tutto" mi sussurrò la mia migliore amica all'orecchio.
Harry :"Voglio sapere anche io!"
Summer :"naaah, tu no"
Zayn :"poveretto!"
Harry :"non è bello da parte vostra escludermi, sapete?" scherzò.
Zayn :"grazie per il messaggio amico!" esclamò tutto sorridente rivolgendosi ad Harry.
Summer :"Elena per te va bene se per questa sera condividi la stanza con Harry?"
Io :"e tu dove vai?" chiesi insospettita.
Zayn prima guardò Summer sorridendole e poi me.
Zayn :"da me"
Harry :"Amico sono felice per voi!"
Io :"io lo sapevo che tutto si sarebbe risolto tra voi!"
Summer :"non tutto è finito" avvertì Summer.
Zayn le diede un colpetto scherzoso sul braccio, per poi prenderla per mano per accompagnarla alla sua stanza.
Harry :"beh, devi ospitarmi a quanto pare!"
Io :"con molto piacere! basta che non ti metti a russare!"
Harry :"senti chi parla!"
Quando aprii la camera, notai che Miley non c'era, così mi venne d'istinto prendere il telefono e vedere i suoi messaggi che mi aveva lasciato.
Io :"Miley non c'è, ha detto che siccome ha incontrato una sua amica, è andata in camera con lei per questa sera" comunicai ad Harry, mentre leggevo il suo messaggio.
Harry :"mmh, perfetto!" Esclamò lui, incominciando già a mettere in disordine la piccola camera.
Io :"Harry, poi pulisci tu se fai casino!" lo avvertì.
Harry accese la televisione, invitandomi a sedermi vicino a lui.
Io :"ma non sei stanco?" gli chiesi, avvicinandomi verso di lui, mentre lasciai che le sue labbra incontrassero in un bacio veloce le mie.
Harry :"Lo ero" confessò lui, prendendomi in braccio.
Io :"Harry!" esclamai, ridendo per la sua azione inaspettata.
Harry :"sei bellissima anche quando sei stanca, è possibile?" Non riuscivo mai a capacitarmi dove lui trovasse questa bellezza in me, io proprio non mi piacevo.Io :"io su di te non commento, sei perfetto!"
Harry rise, mentre le sue guance si tingevano di rosso come se non avesse mai ricevuto complimenti in vita sua, il che è letteralmente impossibile.
Sentivo il calore del suo corpo incombere su di me, mentre mi poggiava sulle calde e soffici coperte.
Io :"ti sei stancato a tenermi in braccio eh?" chiesi scherzosa, mentre lui mi dava baci su tutto il collo.
Harry mi zittì poi bloccando le mie labbra e la mia voce, mentre le nostre lingue sambravano danzassero a ritmo dei nostri cuori che a vicenda potevamo sentirci data la nostra minima distanza.
Io avevo perso completamente il controllo di me sotto i suoi baci e abbracci.
Feci qualche passo indietro lungo il materasso, trascinando Harry con me.
Harry mi scostò una ciocca di capelli dal viso, mentre si stese vicino a me.
Lo vidi sorridere nonostante la poca luce che illuminava i nostri volti.
Harry :"Elena, voglio che tu sappia una cosa"
Io :"cosa?"
Harry :"che non voglio perderti, che voglio restare per sempre con te"
Io :"Harry, io sono tua, non mi perderai mai, te lo prometto"
Harry :"Sono tuo, e tu sei mia. Dillo a chiunque cercherà di dividerci"
Sentii parte della mia pelle bruciare sotto le labbra di Harry, mentre avvicinai le mie dita sui suoi capelli.
Fu solo una questione di pochi secondi prima che la situazione si ribaltò, trovando il viso di Harry sotto il mio.
Lasciai a mia volta baci veloci sul suo collo, come se avessi una disperata voglia di lui.
Sentii le sue mani afferrarmi i polsi, mentre insisteva per potermi dare lui un seguente bacio sulle labbra.
Harry :"Elena, tu in qualche modo mi stai facendo scoprire una parte nuova di me"
Io :"E' ciò che stai facendo tu a me" dissi con il sorriso sulle labbra.
Harry :"E' come se io stessi letteralmente impazzendo"
Io :"non voglio farti diventare matto!" scherzai, ridendo.
Harry :"Ma io già lo sono, di te."
Io :"ti amo" dissi quelle parole nel modo piu sentito possibile.
Harry a quelle mie parole si alzò sui gomiti, afferrando la mia nuca per avvicinarla a sè, in un bacio diverso da tutti gli altri.
Tutti erano bellissimi per me, ma quello giuro che non lo dimenticherò mai.
Harry giocherellò poi che la spalline della mia maglia, prima di sfilarla, stessa cosa che feci anche io con la sua, ritrovando i nostri indumenti a pochi metri da noi.
Ora c'eravamo solo io e lui, mi sentivo al posto giusto nel momento giusto.
Sentii la sua voglia nei miei confronti, questo fece aumentare anche la mia.
Harry però non voleva lasciare quasi mai a me il comando della situazione, infatti mi fece stendere sotto il suo corpo, mentre egli si teneva poco alzato sui suoi avambracci, mentre io afferrai la sua collanina che portava sempre per avvicinarlo ancora di piu a me.
Non appena staccò le sue labbra dalla mia pelle sentivo la voglia di risentirlo ancora.
Harry emanò una piccola risata, mentre io non gli permisi ancora di renderlo del tutto soddisfatto, volevo aumentare il momento e la sua voglia.
Quella sera avrei voluto avere io il comando della situazione su di lui.
Ribaltai la situazione completamente, ritrovandomi sopra la sua figura, mentre tracciavo linee immaginarie lungo il suo corpo con i miei baci focosi e veloci.
Arrivai al suo collo che mordicchiai giocosamente, mentre lo sentivo gemere sotto di me.
Sorrisi, capendo il suo umore in quel momento.
Mi allontanò però dal suo corpo con le sue braccia, rimettendosi sopra di me, mentre faceva roteare i suoi fianchi su di me, ora ero nuovamente io sotto il suo controllo.
Tracciò con il suo pollice delle piccole linee dolci e delicate sulla mia guancia fino a scendere sempre di piu, accompagnando il tutto da baci in grado di farmi rabbrividire dal paicere ogni suo tocco.
Quando lo sentii entrare in me, percepì meno dolore di sempre, ma solo del piacere.
Amavo ogni singola parte di lui.
Velocizzò pian piano i suoi movimenti, mentre le nostre labbra a stento si staccavano.
Sentivo le sue mani strette alle mie, come a non volerle lasciare piu.
Le sue azioni divennero sempre piu lente con il passare dei minuti che si susseguivano tra loro.
Sforzai di tenere gli occhi aperti per osservare i suoi.
Erano di un verde lucido, come brillassero nel buio.
Gemetti dal piacere, inerme.
Ero sotto il suo completo controllo, non riuscivo piu a controllare nessuna singola parte di me stessa.
Quando sentii infine il suo corpo rotolare via da me, mi girai verso di lui, che aveva lo sguardo prima perso ad osservare il soffitto, ma poi si fermò sul mio.
Harry mi sorrise, emanando un respiro profondo. 
Nessuno di noi disse piu niente in quella notte, non c'erano parole per descrivere i nostri sentimenti.
Egli poi sollevò il suo braccio leggermente, per accogliere tutto il mio corpo e stringerlo a sè, trasmettendomi tutto il suo calore. Mi accovacciai accanto a lui sentendomi protetta dalle sue braccia, fino a perdermi nel sonno.

LA MATTINA SEGUENTE:
Harry :"Buongiorno amore" sentii la sua voce bassa e roca sul mio orecchio, mentre percepivo le sue labbra baciarmi la mia fronte.
Aprii piano gli occhi, sbattendo piu volte le palpebre per mettere a fuoco il viso di Harry.
Sorrisi, mentre sbadigliavo assonnata.
Harry rise e disse :"confesso di essere rimasto ad osservarti dormire per un bel pò ieri sera, non riuscivo a prendere sonno, volevo rimanere sveglio per guardarti"
Sentii le mie guance andare a fuoco.
Io :"come hai fatto a non dormire non si sà!"
Harry :"non avevo sonno!" si giustificò, alzando le spalle.
Io :"io però adesso ho fame!" protestai con tono scherzoso.
Harry mi passò un paio di pantaloncini e una maglietta bianca mentre si rivestiva a sua volta.
Quando entrambi fummo pronti, mi prese nuovamente in braccio.
Io :"allora non l'hai proprio imparata la lezione di ieri sera eh?"
Harry :"eh.. un pò di mal di schiena ce l'ho, ma non ti preoccupare!" esclamò ridendo.
Io :"Stupido!" risi a mia volta, dandoli un colpetto sul braccio.
Bussarono alla porta, così Harry fu costretto a lasciarmi facendomi scivolare dalle sue braccia con maestrìa, e mentre mi risistemavo, lo seguii fino a raggiungerlo alla porta.
Era Summer che mi prese il braccio trasciandomi fuori dalla stanza.
Summer :"harry te la riporto tra un attimo!"
Harry :"state tranquille, fate con calma!" esclamò, mentre a passi veloci si dirigeva verso la cucina per preparare la colazione.
Summer :"Elena, avevi ragione, anche se odio dirlo e lo sai!"
Io :"Devi assolutamente raccontarmi tutto! In ogni singolo dettaglio!"
Summer :"in ogni singolo dettaglio no eh! Ci vuole anche un pò di privacy!"
Io :"scema!" esclamai ridendo.
Summer :"non scherzo! Coomunque, all'inizio l'ho preso a parole, prima Miley per averci chiusi lì, e poi Zayn ovviamente"
Io :"immaginavo!"
Summer :"ma quello stupido sai che ha fatto? Non ha risposto a neanche uno dei miei insulti, ma mi ha baciata non appena ho finito di parlare praticamente a vanvera!"
Io :"che cosa dolceee!"
Summer :"Io non volevo riallacciare i rapporti con lui, mi ero autoconvinta di non provare piu niente per Zayn, ma mi sono resa conto che mi sbagliavo di grosso. Travis e tutti voi avevate ragione, e l'ho capito solo ieri"
Io :"meglio tardi che mai!"
Summer :"dico seriamente! Non volevo ribaciarlo ma è stato spontaneo farlo! L'ho ribaciato, e appena si allontava da me sentivo un vuoto tremendo dentro, così ero costretta a riavvicinarmi a lui. Mi ha confessato di amarmi ancora dopo tutto questo tempo, gli uscivano le lacrime nel dire quelle parole, Elena mi credi se ti dico che è stato perfetto?"
Io :"Summer! Sono troppo felice per te!" Esclamai, abbracciandola forte.
Summer :"lo amo Summer, l'ho amato fin dall'inzio e non ho mai smesso di amarlo. Amo persino i suoi difetti, tutto. In Travis cercavo lui, mi sono illusa di poterlo dimenticare, ma non ci sono riuscita."
Io :"te l'ho sempre detto, non si può dimenticare una persona che è stata così tanto importante per noi in tutto questo tempo, diventano automaticamente una parte di noi"
Summer :"già. Ma comunque lo odio!"
Io :"ma non hai detto che lo ami?" chiesi ridendo per la sua esclamazione improvvisa.
Summer :"Lui è il mio disastro Elena! Mi sta rendendo come dipendente di lui! E non è possibile! Non riuscivo a fare a meno dei suoi baci e del contatto con lui ieri sera, non ci riuscivo. E se mi rifarà soffrire? E' stato tutto uno sbaglio? Sto sbagliando?"
Io :"Summer, tu sei stata male senza di lui per tutto questo tempo, c'è un motivo!"
Summer abbassò lo sguardo, aspettando che proseguissi.
Io :"Anche Zayn ha sofferto, e si vedeva lontanto un miglio che vi amate. Summer, anche se per te lui sarà un disastro rimarrà sempre quella persona che amerai con tutta te stessa, ed è sempre stato così!"
Summer :"Ma è pur sempre un disastro!"
Io :"il tuo disastro Summer, è parte di te"

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Capitolo 64
*** 64° capitolo ***


Summer rimase a fissarmi con gli occhi sgranati contro i miei, sorpresa dalla mia frase.
L'aveva colpita, era quello che provava, glielo si leggeva in faccia.
Summer :"è difficile però"
Io :"cosa è difficile?"
Summer :"ammettere che hai ragione, è quello che sento, fa parte di me"
Io le sorrisi.
Summer :"mi sento una stupida per tutto quello che abbiamo passato!"
Io :"non sei tu la stupida! Entrambi cercavate di allontanarvi senza ottenere un buon esito. Zayn ha fatto di tutto per fartelo capire, ma i vostri caratteri non vi hanno fatto aprire prima gli occhi per rendervene conto che stavate lottando una guerra senza uno scopo"
Summer :"in fondo se lo perdessi, sarei infelice"
Io :"esatto, lottavate per allontanarvi eppure sapevate che ciò era impossibile, strano vero?"
Summer :"e tu queste cose come hai fatto a capirle?"
Io :"non ci vuole un genio per capirle! Lo dicevate voi stessi con le voci dei vostri occhi! I vostri sguardi raccontavano tutta la verità, quasi la urlassero"
Summer :"eppure noi non siamo riusciti a capirlo"
Io :"oh, voi l'avevate capito fin dall'inizio solo che non volevate ammetterlo e avete continuato per la vostra strada"
Summer :"ma sbagliando si impara giusto?"
Io :"giustissimo!" esclamai sorridendo per poi abbracciarla.
Harry uscii dalla porta per dirigersi verso di noi e avvolgermi in un abbraccio lungo i fianchi. 
Sussultai ai suoi tocchi.
Harry :"dato che domani ripartiamo, che ne dite se stasera usciamo un pò tutti insieme?"
Summer :"Miley ha detto che per motivi di lavoro deve tornare prima" sospirò Summer, leggendo sullo schermo del suo cellulare.
Io :"ma come? Mi dispiace!"
Harry :"beh allora usciamo solo noi quattro, tanto so che le cose tra te e Zayn, Summer, vanno bene no?" disse con voce allegra il mio ragazzo, rivolgendosi a Summer che a sua volta alzò dubbiosa e sospettosa un sopracciglio.
Summer :" e tu come fai a saperlo?"
Harry :"tranquille non vi ho spiato o cose del genere! Ma Zayn poco fa mentre voi parlavate mi ha chiamato e mi ha raccontato tutto, complimenti però!" esclamò ancora una volta Harry, dando una pacca scherzosa sulla spalla di Summer.
Io :"l'amore trionfa sempre!" e mentre pronunciai quella frase, Zayn ci raggiunse a passi svelti, prendendo la mano di Summer.
Harry :"ohw!"
Io :"visto quanto sono dolci?" dissi ad Harry, tenendomi stretta a lui fra le sue braccia.
Harry :"sapevo che si sarebbe risolto tutto!"
Summer :"Zayn, però tieniti a freno con le varie smancerie! Non voglio finire come Elena ed Harry!"
Io ed Harry :"Cosa?"
Zayn :"la penso come te" sorrise, dandole solo un veloce bacio sulle labbra.

Nella mattina, ci raggiunse anche Miley, e ovviamente le raccontammo tutte le novità, e lei giustamente sembrava piu che felice e soddisfatta nell'essere riuscita nel suo piano.
Passammo tutta la mattinata nel centro benessere provando di tutto, per un risultato ottimo: buon umore assicurato, relax e allontanamento da tutti i problemi.
Harry :"questa si che è vita!" esclamò, sdraiandosi comodamente su un'amaca del giardino del posto.
Io :"a chi lo dici! Venire qui è stata la scelta migliore che potessimo fare" risposi a mia volta, mentre ero sdraiata sull'erba vicino alla mia migliore amica e Miley.
Zayn :"solo che sarà un vero peccato ripartire e lasciare tutto questo bel posto"
Summer :"prima o poi anche le vacanze finiscono!"
Io :"io propongo di iniziare a programmare le vacanze estive!"
Zayn :"purtroppo ce ne vuole ancora del tempo!"
Io :"lo so però intanto!"
Summer :"ma se ancora finisce questa!"
Harry :"ma sta per finire!" esclamò con voce malinconica.
Io :"ecco!" risposi, facendo da eco all'affermazione di Harry.
Miley :"intanto godiamoci fino in fondo questa"
Summer :"Sì, hai ragione!"
Zayn :"Summer, hai un pò d'acqua?"
Summer :"Si! Ho due bottigliette"
Zayn :"me ne passi una che ho sete?"
Summer annuii, prendendone una dalla sua borsa e porgendogliela a Zayn, il quale la avvicinò alle sue labbra facendo finta di bere, o almeno di dimostrarne l'intenzione e poi subito buttò l'acqua verso noi ragazze stese sull'erba.
Summer :"Zayn! Ti uccido!" urlò Summer, mentre io e Miley ci alzammo di scatto andando verso Zayn per aiutare Summer.
Harry intanto stava piegando in due dal ridere sull'amaca, così decisi di prendere dalla borsa di Summer la seconda bottiglietta, svuotandone metà verso Harry e il restante verso Zayn.
Miley :"Vai così Elena!"
Summer :"dammi il cinque sorella!"
Harry :"ora vi faccio vedere io!"
Egli corse velocemente verso una fontana afferrando la bottiglietta che era rimasta sull'erba, mentre Miley ne prendeva una che aveva nella sua borsa, stessa cosa che feci anche io.
Non appena Harry tornò trionfante con la bottiglia piena d'acqua dalla fontana, mi venne praticamente addosso buttandomela dall'alto a modo di doccia.
Io :"Di le tue ultime parole!" esclamai, gettandogli a mia volta l'acqua addosso.
Zayn :"Fratello ti difendo io!" esclamò Zayn, gettandomi l'acqua addosso mentre cercavo di rincorrere con la bottiglietta in mano Harry.
Summer :"non osare toccare Elena!" gli urlò Summer ridendo, mentre faceva il bagno a Zayn con l'acqua gelida che aveva preso anche lei nello stesso momento dalla fontana.
Miley :"Summer! Vengo in tuo aiuto!"
Zayn :"nuoo!" urlò Zayn, scappando da me, Summer e Miley armate di bottigliette d'acqua. 
ormai tutti noi eravamo praticamente bagnati fradici.
Harry :"Amico continua a correre che se ti prendono sarà la tua fine!"
Zayn saltò una siepe tentando di seminarci, senza riscirci, dato che Summer era quasi riuscito a bloccarlo, se solo Harry non fosse corso in aiuto a Zayn.
La situazione che si creò fu tipo questa: due ragazzi che correvano veloci per scappare da tre ragazze armate di bottigliette d'acqua.
20 minuti dopo:
Harry :"mi si sono asciugati almeno i capelli!" 
Io :"a me neanche! Il Sole sembra essere scomparso proprio ora!"
Miley :"su dai! Un pò d'acqua non fa male!"
Zayn :"almeno ci siamo rinfrescati un pò! Anche se avrò la mia vendetta!"
Harry :"oh beh anche la mia!"
Miley :"vedremo ragazzi, vedremo!"
Harry mi sorrise, mentre mi accolse tra le sue braccia.
Sentivo le sue labbra avvicinarsi piano alle mie, quando si staccarano di colpo per poi percepire un'ondata di acqua fredda cadermi sulla testa.
Io :"HARRY!"
Zayn :"mossa fantastica!"
Summer :"tieni questa!" esclamò Summer rivolgendosi a me e porgendomi la sua bottiglietta d'acqua che subito versai verso Harry per vendetta. Egli rise, mentre i suoi ricci bagnati mi accarezzavano le guance, per poi sentire la pressione delle sue labbra calde sulle mie.
E fu in quel momento, quando almeno tre bottiglie d'acqua gelida vennero versate su entrambi.
Harry :"traditori! Da te fratello non me l'aspettavo!" esclamò ridendo.
Zayn :"mi hanno convinto loro lo giuro! Fratello perdonami!"
Harry :"No fratello!"
Zayn :"amico eddai! ti offro la cena stasera!"
Harry :"non basta!"
Zayn :"e cosa vuoi che faccia?" chiese esasperato.
Harry :"esigo le tue scuse piu sincere amico!"
Zayn :"beh scusa!"
Harry :"non era sincero!"
Zayn :"S-c-u-s-a!" ripetè, scandendo le parole.
Harry :"ora può andare, ma la cena la paghi lo stesso!"
Zayn :"Eddai!"
Harry :"vado a cambiarmi, adioss!" disse soddisfatto, prendendomi per mano e conduncendomi all'interno della struttura verso le nostre stanze per metterci vestiti asciutti e puliti.
Zayn :"Styles mi avrai nella coscienza!"
Harry :"casomai il contrario!!"
Summer :"shh Zayn, è tutto finito!" disse in tono scherzoso Summer, abbracciando Zayn come per calmarlo.

Io :"che ne pensi di questo?" chiesi ad Harry, mostrandogli un vestito azzurro.
Harry :"mi piace!"
Io :"o è miglio piu una maglietta tipo questa?" gli chiesi ancora, prendendone una dalla mia valigia.
Harry :"provati il vestito! Tu che ne dici di questa maglia e questi jeans?"
Io :"mi piacciono molto! Però mettici anche una camicia aperta!"
Harry :"okay, grazie mille! Tipo questa?" mi chiese, mostrandomene una a quadri.
Io :"si! è una delle mie preferite!"
Harry :"oh perfetto!"
Io :"vado a cambiarmi, torno tra un attimo" dissi ad Harry, lasciandogli un veloce bacio sulla guancia mentre mi dirigevo a passi svelti verso il bagno.
Appena finimmo entrambi di cambiarci, andammo a chiamare anche gli altri, mentre Miley ci aspettava alla Hall per salutarci prima di partire qualche ora prima di noi.
Miley :"fate buon viaggio domani!"
Zayn :"anche tu stasera!"
Summer :"grazie mille per la vacanza!"
Miley :"da rifare! Mi sono divertita troppo!"
Io :"concordo pienamente!"
Ai nostri brevi discorsi seguii poi un caloroso abbraccio di gruppo, prima che Miley lasciasse la stanza.
Summer :"bene ragazzi, tutti pronti?" chiese Summer, avvolgendosi nel suo cappotto.
Zayn annuii, avvolgendole un braccio attorno il collo.
Ci dirigemmo tutti e quattro verso l'esterno, dove ci attendeva l'auto nera di Harry parcheggiata appositamente davanti il portico.
Harry :"tutti in macchina!" esclamò, aprendo le portiere posteriori dell'auto permettendoci di salire.
Summer e Zayn erano seduti dietro, mentre io ero a fianco a Harry.
Harry mentre poggiò le mani sul volante, mi guardò sorridendo, per poi avvicinarsi a me per poggiare le sue labbra sulla pelle del mio collo.
Summer :"niente smancerie!" ci ricordò Summer con voce squillante.
Zayn :"non voglio prendermi il diabete a questa età!"
Io ed Harry ci staccammo ridendo, mentre egli accese il motore dell'auto.
In meno di dieci minuti raggiungemmo il locale dove avremmo mangiato la sera.
Harry :"eccoci qui" annunciò con voce allegra parcheggiando l'auto con molta cura, ne era sempre fissato.
Io :"ho una fame incredibile!"
Summer :"non sei l'unica!"
Io :"perfetto! allora muoviamoci!"
Zayn :"se mr.Styles si decidesse a decidere un parcheggio!"
Harry :"ragazzi mi ci vuole concentrazione!"
Zayn :"ci scusi!"
Harry :"ma tu oggi mi odi?"
Zayn :"no!" disse con fare ironico.
Harry :"oh! io lo sapevo!"
Zayn :"ti odierò ancora di piu se ci fai aspettare altro tempo per mangiare!"
Harry :"se mi fanno una multa per un parcheggio sbagliato poi la paghi tu!"
Zayn :"ma ti possono mai fare una multa? tutti sono parcheggiati come noi! E' legale amico!"
Harry :"non dare mai nulla per scontato!"
Io :"Harry va benissimo il parcheggio che hai trovato, ora andiamo!"
Harry :"e va bene va bene!"
Finalmente raggiungemmo il locale, dove ordinammo pizze, bruschette e patatine fritte, addio alla dieta per quella sera! O perlomeno anche a qualsiasi lontana idea legata ad essa.
Finita la cena (pagata stranamente da Harry e Zayn nonostante le loro lamentele e discorsi riguardo all'ingiustizia o qualsiasi cosa stessero dicendo) raggiungemmo il parcheggio. 
Scorsi sul muro davanti l'auto di Harry un divieto di sosta che nessuno aveva notato prima.
Io :"e quel cartello rosso da quando è comparso?"
Zayn :"oh diamine!"
Harry :"che succede?"
Zayn :"oh tranquillo, cammina e non guardare il muro!"
Harry :"e perchè non guardare il muro?"
Summer :"non fare troppe domande!"
Harry :"cos'è questo foglio?" chiese sospettoso, raccogliendolo dal parabrezza della sua auto.
Io :"speriamo non sia la multa, speriamo non sia la multa" mi dissi sotto voce incrociando le dita.
Harry :"Oh ma andiamo! E' una multa!"

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Capitolo 65
*** 65° capitolo ***


Io :"Tesoro sta calmo, non è successo nulla" cercai di dirgli, avvicinandomi a lui, mentre gli sfioravo il braccio.
Harry :"io ve l'avevo detto!"
Io :"e noi siamo stati degli stupidi a non ascoltarti, scusaci"
Zayn :"ma che diamine?!"
Summer :"Elena da che parte stai?"
Mi girai verso di loro ammiccando uno sguardo.
Loro capirono che dovevano solo stare al gioco per almeno tranquillizzare Harry dandogli ragione.
Harry :"in fondo sono cose che capitano, giusto?"
Io :"ma si! Certo! A tutti capita almeno una volta nella vita!"
Harry :"ma a me non era mai successo da quando ho preso la patente! Sono sempre stato molto attento!" piagnucolò.
Zayn :"ma nessuno è perfetto Haz, su!"
Harry continuava a tenere in mano incredulo la sua prima multa mentre era appoggiato sulla portiera della sua auto.
Harry :"vi riaccompagno a casa e la vado subito a ripagare, non voglio avere debiti o cose simili, già per me è tanto una multa! Mi ha ferito nell'animo!"
Summer :"esagerato! Sai quante ne ho prese io!"
Zayn :"ma tu neanche guidi"
Summer :"sta zitto, è per consolarlo!"
Zayn :"amico, ti ricordi l'anno scorso? anche io l'ho presa una volta, non ne ho fatto però una tragedia, l'importante è solo ripagarle"
Harry :"si però non sarebbe successo se avessi parcheggiato con piu calma!"
Io :"e la prossima volta ti daremo tutto il tempo che vuoi, ora saliamo in macchina che domani ci aspetta un viaggio"
Harry subito ci riaccompagnò nel nostro residence, mentre egli sfrecciava di nuovo via per togliersi subito il peso della multa da poco ricevuta.
Io :"ragazzi, io vado in camera, mi sento distrutta, a domani!"
Summer :"notte Elena!"
Zayn :"ma non lo aspetti ad Harry?"
Io :"in camera. Ve lo giuro non mi reggo in piedi"
Summer :"e' comprensibile, neanche io mi reggo piu in piedi!"
Zayn :"allora notte Elena!"
Io :"notte! A domani!"
Mentre ero intenta ad aprire la porta della mia camera, la mia migliore amica mi ricordò che domani alle 8.00 pm dovevo farmi trovare in piedi e pronta poichè saremmo dovuti partire.
Non appena entrai nella stanza, mi buttai immediatamente sul materasso, tolsi a mala pena la giacca che mi coricai completamente vestita.
Certo, la mia idea era quella di ripiegare bene i vestiti e di rimetterli in valigia per poi prendere il pigiama, ma la stanchezza si era già completamente impossessata di me, tanto che non feci nulla di tutto ciò, ma mi addormentai subito così com'ero.

La mattina seguente:
Mi risvegliai sentendo la voce roca di Harry chiamare il mio nome.
Mi girai verso la voce, trovando a neanche un centimetro da me il viso di Harry.
Harry :"dormito bene?" mi chiese lui sorridendomi.
Io :"Che scema,non mi ero neanche messa il pigiama" notai ridendo.
Harry :"figurati! Ieri tutti noi abbiamo fatto nuove esperienze a quanto pare" rise ancora.
Io :"già!" sorrisi, mentre giocavo distrattamente con le sue dita.
Sentimmo bussare alla porta, io ed Harry ci guardammo sgranando entrambi gli occhi, notando che nessuno di noi due era pronto.
Harry :"Summer ora ci ammazza!" gridò, mentre andava velocemente ad aprire la porta sembrando il piu naturale e tranquillo possibile.
Summer :"Summer ora vi ammazza, hai detto proprio bene!" esclamò con sguardo severo con le braccia incrociate sul petto.
Harry :" ma io stavo scherzando!"
Summer :"io no!" continuò a dire con un sorriso da sguardo assassino.
Io :"Summer so che sarai arrabiata al massimo ma Harry mi ha svegliata solo ora, non è colpa mia!"
Harry :"ma non sapevo l'orario!"
Summer :"siete due stupidi!" ci rimproverò, colpendoci scherzosamente sulle nostre nuche.
Zayn :"dai perdonali!" disse Zayn, raggiungendo Summer, mettendo i suoi avambracci lungo i fianchi di Summer.
Harry :"Già! Perdonaci!"
Summer :"se vi sbrigate in dieci minuti!"
Harry :"corriamo!"
Io :"camminiamo velocemente, non mi va di correre!" sbuffai.
Summer :"Elena, sarai la prima a finire sulla mia lista nera se non ti muovi!"
Io :"e va bene!" dissi ormai arrendendomi.
Harry si andò a cambiare in bagno mentre io in camera, così da poter fare il tutto piu velocemente.
Summer :"Elena mi auguro che la valigia tu l'abbia già sistemata!"
Io :"ehm, si cioè ho quasi ehm, finito, diciamo!"
Zayn :"ora assisteremo alla sfuriata di Summer" annunciò.
Summer :"Summer, sta calma, sul serio, Summer sta tranquilla o Elena ed Harry finiranno male, molto male, e non vogliamo che accada, sta tranquilla Summer cara" comntinuò a ripetersi Summer, facendo respiri profondi e tenendendo gli occhi chiusi come per concentrarsi, mentre gesticolava con le mani.
Io :"io ho paura!" esclamai, mentre saltellavo per la stanza per infilarmi le scarpe
Summer :"conto fino a 10, se non siete pronti non tornerete piu a casa!" Avvertì con voce minacciosa.
Zayn :"uhuh posso tenere io il conto?"
Summer :"mia l'idea ed io tengo il conto!"
Zayn :"e va bene va bene!" sbuffò, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi alla porta.
Summer :"1...2...3.."
Io :"Styles a che punto stai?"
Harry :"sono quasi pronto!"
Io :"oh non mi batterai mai!"
Tenevamo sempre in qualsiasi situazione un'aria di sfida.
Harry :"io non ci scommetterei!"
Zayn :"ragazzi intanto che continuate a parlare Summer è arrivata già a 8!"
Io :"Santo cielo!" Ero pronta quando sentii Harry correre dall'altra parte della piccola stanza verso Summer per poi urlare :"Ho vinto io! Che bravo che sono!"
Io :"noo!" Esclamai, andando verso Harry come per spostarlo e arrivare prima di lui, immaginatevi una di quelle scene a rallentatore dei film.
Zayn :"e il vincitore è Styles, Elena arrenditi!"
Summer :"alla fine è comprensibile, sarebbe strano se una donna ci impiegasse meno tempo di un uomo per prepararsi"
Io :"ohw, allora sei dalla mia parte!"
Summer :"volevo conosolarti sul fatto che Harry è piu veloce di te, in fondo è anche un dato di fatto, quindi.."
Io :"ma!"
Summer :"e ora muoviamoci!"
Scesimo alla hall, e consegnammo le nostre chiavi, mentre trascinavamo le nostre valigie fuori dal centro benessere.
Harry :"è stata però proprio una bella vacanza!"
Zayn :"da raccontare in tour, lo devo proprio ammettere!"
A quelle parole, la felcità che avevo fino a poco prima svanì, e anche il viso di Summer parve incupirsi.
Non dissi nulla, ma afferrai solo la mano di Harry, mentre lui, come se avesse letto nei miei pensieri, mi fece girare verso di sè per regalarmi un bacio caldo sulle labbra.
Harry :"manca ancora tanto tempo" sospirò, sorridendomi.
Passarono due ore di risate, musica a tutto volume, mentre sgranocchiavamo patatine, dolci e robe varie in macchina, a dispiacere dei ragazzi, i quali come sempre, sono fissati con la pulizia e l'ordine delle loro auto.
Arrivammo a Cambridge con le menti libere e rilassate, avevamo a pieno centrato lo scopo della nostra piccola vacanza d'altronde! 
Nessuno sembrava pensare al prossimo viaggio che avrebbe visto come protagonisti i nostri ragazzi, ancora una volta.
Ma se si pensa sempre a ciò che accadrà, alla fine delle vacanze e alle relative partenze, non si gode al meglio il presente e i momenti felici. Ora Harry era lì con me, perchè pensare al giorno in cui se ne andrà?
Scacciai ancora una volta i miei brutti e nostalgici pensieri, scuotendo la testa e prendendo per mano Harry, che sorrise al mio tocco.
Harry :"Elena! Tutto bene?"
Io :"tutto alla grande!" Esclamai, sfoderando uno dei miei sorrisi per convincerlo.
Louis :"sorellina!" urlò mio fratello venendomi incontro mentre si affrettava a scendere le scale di Cambridge.
Io :"fratellone!" esclamai, gettandomi tra le sue braccia.
In quel momento sentimmo altri forti rumori provenire sempre dalle scale, era questa volta Niall che imprecava contro il nostro cane.
Summer :"piccolino! Vieni dalla mamma!" esclamò Summer, chinandosi verso il cucciolo che lìaveva raggiunta correndo goffamente su quelle sue piccole zampette.
Liam :"Niall, possibile che ti fai scappare sempre il cane?" domandò ridendo.
Niall :"non è colpa mia! Corre come un matto, mangia come un matto, abbaia come un matto, morde tutto come un matto, lui è un matto! Liam!"
Liam :"esagerato! E' tanto adorabile!" 
Io :"ma noi adoriamo questo matto!" risi, mentre lo prendevo in braccio.
Harry gli accarezzò dolcemente la testa, facendoli i grattini tanto amati dietro le orecchie.
Zayn :"in fondo è tanto buono!"
Niall :"ma spiace ma non farò mai piu il dog sitter per il resto della mia vita! Mi stava mangiando persino il telefono! Capite? Diamine è piu affamato di me!"
Louis :"a me ha mangiato solo il pigiama, ma nulla di che, è un cucciolo Niall!"
Niall :"quel cane ce l'ha con me! Mi fa paura!"
Udimmo gli abbai del piccoletto, quasi volesse rispondere all'accusa.
Si dimenò tra le nostre braccia per scendere e correre verso Niall, che poveretto, indietreggiò spaventato.
Il cane si alzò su due zampre, mentre con quelle anteriori graffiettava le braccia di Niall per fagli capire che voleva solo essere preso in braccio.
Liann :"niall non ti ucciderà! Rilassati!"
Niall si chinò verso il piccoletto che a sua volta gli saltò addosso leccandogli tutta la faccia mentre scondinzolava e abbaiava felice.

Optammo poi per una sosta al bar dell'università per chiacchierare un pò tutti insieme e dare la notizia di Summer e Zayn.
Liam :"io ci avrei scommesso! Lo sapevo!" Esclamò, mentre si avvicinava alle labbra una tazza di caffè caldo.
Zayn :"siamo stati solo troppo orgogliosi e testardi per risolvere la situazione ancora molto prima"
Summer :"per una volta devo darti ragione, ma non farci l'abitudine!"
Zayn :"non posso farmi mai un'abitudine con te, sei troppo imprevedibile!"
Ammise, avvolgendole un braccio dietro le spalle.
Louis :"tu ed Harry vi siete comportati bene, vero?" si rivolse verso di me, mentre sorseggiava il suo cappuccino.
Io :"ti pare? Puoi stare tranquillo con noi!"
Summer :"as essere sinceri, hanno dormito insieme le ultime due notti"
Louis :"avevate detto che non stavate nella stessa camera!" esclamò con voce accusatoria puntandoci il dito contro, per poi scoppiare tutti a ridere per la buffa scena venutasi a creare per l'imbarazzo e le guancie mie e di Harry tinte di un rosso acceso.
Mi nascosi giocosamente dietro il braccio del mio ragazzo mentre sentivo lo sguardo di mio fratello puntato su di me.
Louis :"Non voglio pensare male eh!"
Niall :"caro Tomlinson, loro si amano, lo si può vedere da lontano un miglio!"
Louis :"lo so, e sono felice di questo, perchè loro sono felici"
Io ed Harry ci scambiammo dei sorrisi, mentre Styles mi lasciò un bacio sulla fronte.
Louis :"e poi, lo so che Harry non farebbe mai del male a mia sorella"
Liam :"questo lo possiamo confermare tutti!"
Summer :"beh tutto è bene quel che finisce bene, no?"
Tutti in coro :"giusto!" esclammamo, sorridendo felici.

Nel pomeriggio tornammo nella camera mia e di Summer per trascorrere altro tempo insieme.
Ero avvolta tra le braccia di Harry mentre eravamo seduti sul divano, quando il suo cellulare squillò.
Era un numero che non aveva salvato e che neanche io conoscevo.
Avevamo acceso lo sterep a tutto volume, di conseguenza Harry fu costretto a uscire dalla stanza per poter rispondere,mentre io continuavo a chiacchierare con gli altri.
DALLA PARTE DI HARRY:
Risposi dubbiosamente alla chiamata, non sapevo proprio chi potesse essere, quel numero non l'avevo mai visto prima d'ora.
Pensai che si potesse trattare magari di una fan, ma come faceva ad avere il mio contatto? Non avevo mai reso pubblico il mio numero.
Io :"pronto?"
X :"ciao Harry, hai intorno la tua ragazza per caso?"
Io :"chi sei?" chiesi infastidito.
X :"ma come? Non mi riconosci?" aveva una voce tanto acuta, e ridacchiava sotto voce.
Stavo per rispondere di no, quando d'un tratto misi a fuoco la voce della ragazza.

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Capitolo 66
*** 66° capitolo ***


DALLA PARTE DI HARRY:
Mi si bloccò il respiro. Era proprio lei, non l'avevo riconosciuta agli allenamenti di Elena.
Io :"M-megan?" balbettai il suo nome incerto sul da farsi.
Megan :"ci hai messo un pò per indovinare eh?"
Io :"E' passato così tanto tempo che non ti avevo riconosciuta" mi passai una mano tra i miei capelli emanando un respiro profondo.
Megan :"Stai con quella adesso?"
Io :"non voglio che chiami così la mia ragazza" 
Megan :"Harry, ho bisogno di parlarti quindi se non hai impegni ci vediamo?"
Io :"in realtà non credo sia una buona idea, scusami"
Megan :"perchè no? Fatti trovare sotto al bar" Non mi diede neanche il tempo di rispondere che mi chiuse il telefono.
*non è possibile* pensai.
Corsi subito via giu per le scale, per togliermi subito il pensiero di quell'appuntamento inaspettato con lei. 
Megan è stata la mia ex ragazza, ma parlo dei primi anni di Liceo e si sa, a quell'età nessuno di noi due era maturo come oggi, e io non ero molto preso da lei, a differenza sua, che alludeva spesso a concetti come il matrimonio, cosa che mi faceva rimanere sveglio giorno e notte. 
Prendeva troppo sul serio tutto, non ero pronto a tal punto da convivere con lei, era solo una piccola cotta, non vero amore.
Ora amavo Elena, l'ho sempre amata, e questo Megan lo sapeva, ed è per questo che ha voluto complicare tutto.
Mentre ero preso dai miei pensieri, sentii il mio nome pronunciato dalla voce femminile che poco prima sentivo al telefono.
Megan :"Ciao, Harry"
Mi sforzai di sorridere, evitando di agitarmi eccessivamente, mentre presimo posto.
Io :"di cosa vogliamo parlare?"
Megan :"di noi" pronunciò quella frase scandendo bene l'ultimo pronome.
Io :"non abbiamo niente da dirci Megan"
Megan :"Non riesco piu ad andare avanti senza di te"
Io :"dovresti invece"
Megan :"mi è impossibile, perchè io non ti ho mai dimenticato. A differenza tua."
Io :"Megan, eravamo troppo giovani, non poteva andare avanti per molto"
Megan :"quindi mi confermi ciò che mi hai detto anni fa? Che non provavi nulla di serio?"
Io :"Avevo una cotta per te, Megan eravamo al primo anno di Liceo, non sapevo neanche cosa significasse amare"
Megan :"finchè non è arrivata Elena vero?"
Annuii piano, per evitare una possibile reazione negativa di Megan.
Megan :"Harry apri gli occhi! Sei cambiato da quando stai con lei, pensi che ti ami veramente?"
Io :"sì, è reciproco. Stiamo bene insieme"
Megan :"è pazzesco sai?" Si alzò di colpo dalla sedia su cui era seduta, con gli occhi lucidi di chi sta per scoppiare in un pianto.
Mi alzai subito anche io per raggiungerla.
Megan mi scansò subito, cominciando a parlare velocemente, come per liberarsi di ciò che aveva dentro.
Megan :"Ho fatto di tutto per te, tutto! E lei cosa ha fatto? Nulla! Harry ti sta manipolando! State insieme da neanche un anno e tu ne stai uscendo completamente pazzo! Io mi sono innamorata di te quando ancora il mondo non ti conosceva, quando eri solo un ragazzino, e ora lei si fa avanti? Ora che sei diventato famoso? Harry non ti riconosco piu"
Quelle parole non avevano alcun senso. E' vero, ero completamente perso di Elena, ma lei non poteva star con me solo per la fama, ne ero piu che sicuro che stava mentendo Megan.
Megan :"Ogni volta che uscivamo insieme tu proponevi sempre di andare a casa di Louis per poi continuare a fissare quella! Harry come diamine hai potuto? Come ha potuto lei portarti via da me?"
Io :"Megan, te l'ho spiegato, non mi sono mai preso gioco di te, quando ci siamo messi insieme era perchè ero comunque attratto da te, pensavo di amarti, ma poi con il tempo mi sono reso conto di non sentirmi ancora pronto per una storia duratura, era troppo presto per me"
Megan :"non dire sciocchezze, tu hai sempre avuto gli occhi per Elena, smettila"
Io :"con lei ho capito cosa significa amare, ma ero già piu grande e consapevole di ciò che facevo, noi eravamo solo ragazzini"
Megan :"hai sottovalutato i miei sentimenti per te. E non immagini neanche cosa ho provato quando ti ho rivisto qui a Cambridge"
Io :"Megan, ti prego" mi avvicinai a lei, chiudendo gli occhi per qualche secondo mentre le accarezzavo il braccio per calmarla.
Megan :"sei veramente sicuro di amarla?"
Io :"sì, ne sono sicuro"
Megan :"bene, allora mi devo far da parte, giusto?"
Io :"Megan, aspetta"
Lei si voltò verso di me, facendo ondulare la sua lunga coda alta che portava.
Io :"Io ti voglio bene e sei stata importante per me, ma devi andare avanti, devi trovare anche tu l'amore, un ragazzo che ti saprà amare sul serio"
Megan mi strinse forte nel suo abbraccio.
Megan :"spero solo che ti renderai conto di ciò che ti ho detto prima" 
Quella frase mi fece male, perchè io su questo non potevo darle ragione. Non poteva mettere in discussione la relazione tra me ed Elena.
Dopo questa sua frase si allontanò da me, e mentre cercavo di scacciare tutti i miei pensieri, decisi ci di uscire fuori a prendere un pò d'aria, ne avevo sul serio bisogno.
Trovai una panchina all'ombra, sotto uno degli alberi piu grande, dove spesso io ed Elena passavamo i pomeriggi a chiacchierare del piu e del meno, o a guardare le nuvole per indovinarne le forme. Risi al pensiero di quei ricordi, del suo sorriso, della sua espressione così naturale che non poteva trattarsi di una maschera come pensava Megan.
Mi fidavo di lei, e sicuramente non mi mentiva riguardo i suoi sentimenti.
DALLA MIA PARTE:
Avevo bisogno di respirare un pò d'aria fresca, così optai per una passeggiata nel giardino di Cambridge, approfittandone per cercare anche Harry, il quale non si era fatto più vivo dopo la chiamata che aveva ricevuto.
Cercavo dovunque i suoi ricci e i suoi occhi, con la speranza che non fosse successo nulla di grave, ma dentro Cambridge regnava solo il caos.
Gente che correva per i corridoi rincorrendosi, altri che parlavano delle loro vacanze, altri ancora della mancante voglia per ricominciare le lezioni. Incontrai tutti, tranne Harry.
Arrivata nel giardino la luce del Sole mi abbagliò, fenomeno strano visto che eravamo nel pieno inverno.
Socchiusi quindi gli occhi, portando una mano all'altezza della mia fronte per ripararmi dal Sole e continuare le mie ricerche.
Scorsi proprio sotto l'albero una chioma scura di ricci scompigliati e ribelli, sorrisi a quella visione.
Io :"Ehy Harry!" esclamai con felicità, raggiungendolo.
A sua volta aprii le sue braccia in un abbraccio, accogliendomi vicino a sè.
Io :"Chi era prima?" chiesi incuriosita, giocando con i suoi ricci che ero solita ad arrotolare lungo le mie dita, mentre gli lasciavo baci sulla guancia e lui mostrava le sue fossette.
Harry fece spallucce.
Harry :"non preoccuparti" mi sorrise, evitando la mia domanda mentre i suoi occhi sembravano incupirsi, non erano quelli allegri di sempre, di conseguenza decisi di tralasciare per poterlo vedere piu felice senza toccare quel misterioso argomento.
Io :"Sorridi Styles! Eddai!" quasi implorai per rivedere le sue fossette sprofondare nelle guance rosee.
Harry mi acconentò sorridendo, ma non era abbastanza, non era ancora un sorriso sincero.
Così incominciai con il solletico, buttandomi quasi su di lui che si dimenava sotto i miei tocchi come un bambino.
Harry :"ti prego!" disse ridendo come un matto quasi a farsi uscire le lacrime agli occhi.
Io :"Adesso mi fai un bel sorriso?"
Harry :"ti amo" mi disse, in modo flebile, all'orecchio.
Io :"ti amo anch'io, però non voglio vederti triste, specialmente senza riuscirne a capire la causa, non saprei altrimenti come aiutarti"
Harry :"mi aiuti solo standomi vicino" mi sorrise. E ve lo posso giurare, era il sorriso piu bello che potei vedere.
Mi abbracciò forte, quasi non volesse lasciarmi andare.
Le parole in quel momento non servivano, erano futili.
I nostri sguardi semravano scambiarsi piu di mille righe di frasi di tutti i tipi.
Potevo sentire il battito del suo cuore, andava velocissimo, a ritmo con il mio dopotutto.
Le nostre labbra si incontrarono in un caldo e dolce bacio, mentre sentivo le grandi mani di Harry sfiorarmi i capelli.

Harry :"posso chiederti una cosa?" sussurrò, sedendosi a fianco a me.
Io :"certo, dimmi tutto"
Harry :"però devi rispondere sinceramente e guardandomi negli occhi"
Io :"nessun problema" risposi con sincerità.
Harry mi sorrise, prendendomi per mano mentre giocherellava con le mie dita che erano inizialmente il punto d'incontro con il suo sguardo, che poi si spostò sui miei occhi.
Harry :"sono ciò che desideravi? Il tuo vero amore?"
Io :"sei tutto ciò che ho sempre desiderato, e sì, sei il mio vero e unico amore"
Harry :"mi ami per quello che sono? Intendo, non per la fama o.."
Io lo interruppi. :"Toglito dalla testa!" esclamai, dandoli un colpetto scherzoso sul suo capo.
Harry sorrise sollevato, ma ancora in attesa delle mie parole, per sentirselo dire. 
Io :"Ti amarei anche se tu in questo momento ti trovassi sotto un ponte o in America, o in Belgio, o dove ti pare. Anche se fossi il presidente dell'America o un vagabondo. I miei sentimenti non cambiarebbero per te."
Vidi il verde degli occhi di Harry scacciare quella malinconia, insicurezza, e oscurità, lasciando posto al suo luccicchio, ed a un verde acceso e vivace.
Harry :"avevano ragione, mi stai facendo uscire pazzo, pazzo di te. Ma non mi sono pentito di nulla, di aver scelto te, di aver incontrato il tuo sguardo, di averti sorriso per la prima volta, o del nostro primo bacio fino ad oggi. Non mi pentirò mai di tutto questo"
Io :"lo so Harry, e neanche io mi pentirò mai di tutta la nostra storia, perchè tu sei quel principe azzurro che tutti sognano, quel ragazzo che di colpo entra nella tua vita stravolgendola. Il punto è che tu ci sei sempre stato, hai stravolto la mia vita fin da quando ero bambina, ed oggi l'hai totalmente cambiata, migliorata, tutto grazie a te, a noi"
Harry non aggiunse altro, mi guardò, come nessuno aveva mai fatto fino ad ora, e mi baciò di nuovo, fu il primo di un susseguirsi di baci che trasmettevano il nostro più sincero amore.
Io :"non pensavo di poter amare qualcuno così... così tanto" gli confessai.
Poi continuai dicendogli :"avevo perso le speranze sul vero amore"
Harry :"stessa cosa vale per me, ma io fin dal primo momento sapevo che eri tu"
Io :"ripeterei tutto da capo, te lo giuro"
Harry :"stesso" mi sorrise nuovamente.

Louis :"ehi ragazzi!" udimmo la voce squillante di mio fratello alle nostre spalle.
Harry :"bro!" Si alzò per salutarlo con un colpetto sulla spalla.
Io :"Lou!" esclamai, gettandomi tra le sue dolci e famigliari braccia.
Louis :"ci stavamo preoccupando io e i ragazzi, non rispondevate più, sembravate scomparsi!"
Io :"naaah! Tranquillo!"
Louis rise, per poi continuare a dirci :"tutti parlano di una festa stasera, vogliamo andare? Almeno ci teniamo un pò occupati e non siamo costretti a cucinare a casa!"
Harry :"anche se in realtà a casa cuciniamo al massimo giusto il pranzo e la colazione" rise Harry.
Io :"hai ragione! Passiamo le serate in qualche festa, ristoranti e pizze, mi piace questa alimentazione del tutto salutare!" dissi ironica.
Louis :"al diavolo le diete! E' vacanza!" esclamò con entusiasmo, mettendo in mostra i suoi più bei sorrisi in grado di far sorridere chi non ne ha più la forza.
Io ed Harry accettammo l'invito, dopo di esserci assicurati che gli altri sarebbero venuti con noi. 
O tutti o nessuno, giusto?

La sera Summer ed io sembravano in piena di una crisi per trovare gli abiti adatti per la serata.
Io :"vestiti troppo festosi no, in fondo è una semplice festa qui a Cambridge!"
Summer :"Si infatti! El che ne pensi di questo?"
Era un abito azzurro che sicuramente le sarebbe andato alla perfezione.
Io :"E' molto bello questo!"
Frugando ancora nel mio armadio, mi capitò tra le mani la gruccia con un abito corto fino a poco sopra le ginocchia. Lo adoravo, ma al solo tocco mi si irrigidirono le ossa e gelò il sangue.
Summer :"el? tutto okay? Sei sbiancata di colpo! Ti senti male?" chiese preoccupata Summer, mentre sceglieva le sue scarpe.
Io :"no, sto bene" scossi la testa con la voce ancora tremolante.
Avevo tra le mani quel vestito del giorno della sparatoia, quel giorno in cui per un attimo tutto si era offuscato. 
Sentii una fitta lungo le zone delle tempie, stavo risentendo quel dolore, gli occhi di Harry che lottavano per non piangere, le grida di Summer, lo sguardo spaventato di Travis, l'ambulanza e poi il vuoto più totale.
Dei brividi presero a percorrermi lungo tutto il corpo, sentendo le mie gambe quasi cedere.
Avevo avuto seriamente paura quel giorno. Paura di perdere tutto ciò che avevo, la mia vita.
Delle mani toccarono le mie spalle, e con un sussulto mi girai.
Harry :"scusami El, non volevo spaventarti"
Io :"no tranquillo, ero solo assolta nei pensieri"
Summer :"Hai trovato un vestito?" mi chiese Summer, già pronta.
Io :"ehm, si, eccolo" presi un altro vestito che neanche guardai, che dava sul violetto.
Summer :"wow! E' quello che piace a me, ma tu sempre non lo vuoi mettere perchè non lo ritieni del tuo stile! Mi stupisce questa tua scelta!"
Io :"oggi proverò qualcosa di nuovo vuol dire" sorrisi, alzando le spalle, sembrando il più naturale posisbile, nascondendo tutti quei pensieri che mi turbarono così tanto da farmi persino perdere la congizione del tempo.
Harry :"ma con questo vestito vanno anche dei tacchi!" mi provocò Harry, quasi per mettermi alla prova.
Io :"purchè non siano troppo alti!"
Summer :"hai detto che oggi proverai qualcosa di nuovo quindi.. ti presto un paio delle mie scarpe e non si discute!"
Io :"ma non so neanche camminarci!" protestai.
Liam :"ragazze non voglio mettervi ansia ma arriveremo a festa finita di questo passo!"
Summer :"oh io sono pronta!" Poi mi mandò uno sguardo-frecciatina, come per dire che la colpa era mia, ma io le indicai le scarpe che mi stavano dando problemi.

In un 10 minuti ero pronta del tutto, e ci diressimo insieme a tutti gli altri ragazzi verso le scale per raggiungere il giardino di Cambridge dove si sarebbe tenuta la festa.
Lasciammo il nostro cane in camera non potendolo portare con noi alla festa, con la sua cena e la sua cuccia ben sistemata da Niall, che sembrava avesse fatto pace con il cucciolo, o almeno andavano un pò più d'accordo, o beh.. si dai! Bisogna essere ottimisti!
Summer :"forte!" esclamò, alla vista del giardino in festa. Tutti gli studenti e non, stavano lì, a ballare, mangiare e bere vicino i banconi ben assortiti.
Notai poi che Summer alzò la mano in cenno di saluto, così seguì il suo sguardo in direzione di Matteo e Travis.
Sentivo ancora il ricordo vivo della mia penultima festa a cui avevo partecipato, cioè a quella di capodanno e a quel vestito che mi era capitato nelle mani qualche minuto prima.
Ma per mio grande sollievo Travis non era più circondato da quel gruppetto di amici pericolosi con cui condivideva solo brutte esperienze.
Harry come d'impulso mi venne davanti, prendendomi per mano.
Travis si avvicinò cauto a lui per salutarlo come un semplice amico, mentre Matteo mi sorrise, salutandomi con un cenno di mano.
Quando finimmo con i saluti, Harry mi trascinò al centro del grande giardino di Cambridge.
Harry :"ti va di ballare?" mi sorrise, dandomi un piccolo bacio sulla guancia.
Annuii a mia volta ricambiando il suo sorriso, e avvicinandomi di più a lui, lasciando la sua mano per congiungere i polsi dietro il suo collo, mentre sentivo le sue mani posarsi dolcemente sui miei fianchi.
Io :"Harry, sai questo posto mi fa ricordare tante cose, ma ti dirò solo quella bella"
Harry :"dimmi" mi sentii rispondere, nonostante la forte musica e urla accompagnate da risate di tutti i presenti.
Io :"la mia prima festa di Cambridge, non è in effetti una bella cosa perchè quel giorno mi mancavi terribilmente, però la cosa bella è che ti vedevo ovunque, ti sentivo vicino nonostante la distanza" 
Sentii a quel punto le labbra rosee e carnose di Harry sulle mie, quasi a bloccarmi i battiti per qualche secondo tali erano le emozioni di quel momento.
Harry :"e la cosa brutta è quell'incidente, vero?" distolse per un attimo il suo sguardo dal mio, quasi come per eliminare subito quel brutto ricordo.
Io annuii debolmente.
Io :"Non pensiamoci più adesso" 
Harry :"concordo" sospirò al mio orecchio, mentre mi strinse ancora di più a sè. 
Sentii le sue labbra andare lungo il mio collo, poi la mia clavicola e infine le labbra su cui si soffermò, quasi come per assaporare ogni singolo momento di quel bacio e della nostra festa. 
Strinsi forte la sua mano, portandola tra di noi per poter giocare con le sue dita come amavo sempre fare.
Lo sentii sorridere, mentre avvicinandosi mi sussurrò: D'ora in poi questa sarà la nostra canzone, ti piace?
La canzone su cui stavamo ballando era 'A Thousand Years' di Christina Perri, sorrisi quando lo sentii pronunciare la sua frase.
Io :"A Thousand Years, sì, la trovo perfetta, sarà la nostra canzone"
Il viso di Harry fu contornato dalle sue fossette, mentre si avvicinò ancora una volta alle mie labbra, sentendo la mia guancia bagnarsi di una piccola lacrima che però non sembrava provenire dai miei occhi, anche se poi fu seguita anche dalle mie.
Allontanai per un momento le mie labbra dalle sue per asciugargli quella piccola lacrima che stava rigando quel suo viso meraviglioso.
Io :"sei bellissimo Harry, hai degli occhi meravigliosi" gli confessai, mentre mi soffermai sui suoi occhi che parevano essere un oceano con l'eccezione di non essere blu, ma verde. Un verde non come tutti gli altri, un verde luminoso, un verde che dovrebbero ancora inventare, un verde bellissimo.
Vidi le guancie di Harry arrossirsi sempre di più.
Io :"scusami, ma lo penso veramente"
Harry :"beh, grazie per il complimento allora" mi sorrise, poi riabbracciandomi mi sentii dire sempre da lui :"io amo le tue mani. Sono così piccole rispetto le mie, ti danno un'aria di fanciullezza, la mia piccola che crescerò io"
Sorrisi. Sorrisi con tutta la felicità che avevo in corpo.

Finita la nostra canzone, ci dirigemmo verso i lunghi banconi coperti da un telo bianco, quasi invisibile sotto quegli innumerevoli vassoi pieni di pietanze e robe varie.
Harry si allontanò un attimo da me, perchè fu chiamato da Liam per fare quattro chiacchiere e scherzare un pò insieme a mio fratello, Niall e Zayn che poco dopo gli raggiunse, mentre Summer si era soffermata a parlare con Miley e le altre due ragazze che conoscemmo il primo giorno a Cambridge.
Sentii chiamare il mio nome mentre assaggiavo un dolce che stava nel bancone.
Mi girai alla mia sinistra e vidi Matteo.
Io :"ehi!" 
Matteo :"ti piace la festa?"
Io :"è bellissima, e a te?"
Matteo :"concordo! Bellissima!"
Sorrisi, mentre mi chiese se potevo passargli la bottiglia dell'acqua che stava a fianco a me, sulla mia destra.
Matteo :"El hai una cosa tra i capelli?"
Io :"non ho ferrettini o cose varie.. quindi no"
Matteo :"ma a me sembra di vedere una cosa scura.."
Io :"oddio cosa? Non farmi questi scherzi! Ho la fobia degli insetti! Ti prego!" 
Matteo :"nono! Sta tranquilla!" rise lui.
Matteo :"ci penso io, tu sta ferma, è solo un insetto!" disse con naturalezza, come se avere un insetto sulla testa non ti gli avrebbe mai dato alcun tipo di problema.
Poggiò il suo bicchiere in cui aveva versato l'acqua sul bancone, per poi sporgersi alla mia destra facendo svolazzare l'insetto.
Io :"tolto?" chiesi con l'ansia a mille.
Matteo :"si! Fatto!"
Io :"grazie mille!" esclamai, tirando un sospiro di sollievo.
Mi bastò però solo rigirare lo sguardo che notai una grossa falena sulla mia spalla.
Urlai nel vederla, non ci potevo far niente, ne avevo proprio la fobia.
Iniziai quasi a saltellare senza un fine per toglierla, mentre con la mano cercavo di scacciarla via, ma non accennava un movimento.
Matteo :"tu in campagna proprio non ci potresti stare" rise.
Io :"Matteo ti prego, aiutami!" implorai.
Matteo :"niente ansia, guarda, è semplice!" mosse la sua mano velocemente vicino alla falena che subito volò via, a differenza di come fece con me.
Rabbrividì al pensiero dell'animale su di me.
Matteo :"eddai! Che vuoi che sia!"
Io :"lo so lo so, io amo la natura, ma quando mi capita qualche insetto addosso io non riesco più a tenere autocontrollo!" ammisi, ridendo.
Matteo :"io sono cresciuto in montagna, nella campagnia dei miei nonni quindi" alzò le spalle, mostrando tutta la sua tranquillità e naturalezza.
Io :"grazie, comunque" dissi, allontanandomi subito dal posto per evitare che qualche altra falena mi cadesse addosso.
Matteo :"dovevo farti una foto o un video! Ti posso assicurare che eri troppo divertente!"
Io :"non prendermi in giro però!" scherzai, mettendo il broncio.
Matteo :"nono scusami, scherzavo!" ammise, senza mai smettere di ridere.
Salutai poi Matteo e raggiunsi Summer,salutando poi le altre ragazze con cui stava parlando.
Harry :"buonasera!" sentimmo alle nostre spalle. 
le altre salutarono subito Harry, mentre egli mi avvolse lungo i fianchi.
Summer :"dov'è finito quel mascalzone di un Malik?"
Harry :"sta arrivando!" rispose ridendo, mentre avvicinava le sue labbra calde sulla mia guancia che sentii andare a fuoco, come se fosse sempre la prima volta.
Era questo l'effetto che mi faceva provare ogni singolo istante, e mi rendeva sempre più felice perchè mi accorgevo che l'amore che provavo per lui era quello giusto, quello vero di cui avevamo parlato prima. Ed ero felice che fosse lui quello giusto, non potevo desiderare altro, lui mi completava, in ogni singolo dettaglio.

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Capitolo 67
*** 67° capitolo ***


Harry mi sussurrò qualcosa all'orecchio, ma non riuscii a capirlo a causa della forte musica e chiasso che ci circondavano.
Harry notò la mia espressione quasi completamente speasata dalle sue parole e sorrise divertito.
Io :"ma cosa mi hai detto?" chiesi incuriosita.
Vidi i suoi occhi brillare sotto quella poca luce fioca delle lanterne.
Harry :"voglio mostrarti una cosa" ripetè nuovamente al mio orecchio.
Io :"e cosa?" domandai con piu curiosità.
Harry :"vieni". Mi prese la mano, trascinandomi fuori da tutta la calca di gente ormai quasi ubriaca a fine serata, o presa da scariche di adrenalina sfogandosi nei loro migliori passi di danza.
Raggiungemmo la zona piu periferica del grande giardino dove c'era una piccola ma ampia e spaziosa collinetta, quasi non c'entrasse niente quella parte di giardino con il resto, non l'avevo mai visitato e tantomeno sapevo come Harry fosse arrivato a scoprirla.
Salii lungo la collinetta trascinandomi con se, mentre io mi guardavo intorno pensando che questo fosse veramente uno di quei posti magici, fuori da quelli quotidiani, uno di quei posti che puoi condividere con la persona che ami e che resterà vostro per sempre.
Harry si stese su quella ormai quasi sciolta neve, io con lui.
Poggiai il mio capo sul suo petto, mentre egli mi accarezzava dolcemente i capelli, respirando lentamente e profondamente.
Harry :"non è bellissimo?"
Io :"bellissimo non renderebbe l'idea, è perfetto"
Harry :"prima stavo passeggiando con gli altri per tutto il giardino, tanto per distaccarci un pò dal chiasso della festa, quando Niall ha subito notato questo posto, dovevo assolutamente fartelo vedere"
Io :"è perfetto" ripetei, mentre alzai gli occhi verso il cielo per vedere le stelle brillare sopra di noi.
Harry poi protese un braccio verso le mie spalle, trascinandomi verso di sè.
Sentii il tocco delle sue labbra sulla mia fronte, chiusi per un momento gli occhi, così da poter sentire solo il battito del mio cuore a mille, le nostre dita che giocherellavano tra di loro, le nostre labbra incontrarsi con la voglia di non staccarsi mai più, i suoi ricci che mi solleticavano la guancia sinistra, i suoi avambracci che mi spingevano verso di sè, il calore del suo corpo contro il mio, potevo sentire solo noi.
Quando sentii Harry allontanarsi un poco da me, un freddo mi invase, come se quella bassa temperatura invernale quando c'era lui non l'avevo per niente percepita, e ora mi sentivo quasi come se fossi spoglia.
Le nostre mani non si allontanarono neanche per un secondo dalla nostra posizione iniziale, ma le ciglia di Harry sembravano volessero svolazzare verso l'alto, come le sue iridi che parevano brillare quanto le stelle.
Harry :"guarda" mi sussurrò, puntando un dito verso il cielo.
Alzai anche io lo sguardo verso l'alto, e notammo decine, presto centinaia se non di più, di tante piccole luci rosse.
Sorrisi, era la prima volta che assistevo letteralmente a una 'pioggia' di lanterne, non ne avevo mai viste così tante in vita mia.
Io :"è bellissimo" sussurrai.
Harry si voltò verso di me, sorridendomi, mentre le lanterne continuavano a viaggiare sempre piu in alto nel cielo.
Allungò la sua mano verso la mia guancia, lasciando che i nostri nasi si sfiorassero e le nostre labbra si incontrarono nel piu bel bacio di sempre.

Raggiungemmo dopo una mezzoretta gli altri alla festa, Niall, Liam e Louis stavano appoggiati ad uno di quei grandi baconi sommersi di bevande mentre sorseggiavano qualcosa dai loro bicchieri e scherzavano tra di loro, appena ci videro ci salutarono subito con un cenno di mano.
Harry mi stringeva ancora forte a sè mentre ci immergevamo sempre di piu in quell'atmosfera tanto chiassosa di festa.
Harry in realtà era un tipo da festa, gli piaceva trascorrere del tempo con i suoi amici con la musica sparata a tutto volume, a me invece un pò meno, però quella festa l'amai fino all'ultimo.
Niall :"dovete provare assolutamente tutta la roba che c'è qui, è fenomale! anche se stiamo sul serio svuotando tutto il bancone solo noi" rise Niall, mentre prendeva altri salati e dolci dai vassoi dietro di lui.
Io :"Lou che roba è?" chiesi a mio fratello, avvicinandomi al bicchierino che teneva in mano.
Niall :"il mio è analcolico quindi!"
Harry rise, dando una pacca sulla spalla di Niall, mentre Liam e Louis risposero che si trattava di champagne.
Harry :"c'è dello champagne?" chiese sorpreso, mentre anche lui cercava un bicchiere per sè.
Io :"bleah"
Liam :"non ti piace?"
Io scossi la testa disgustata.
Louis :"Si lo so, ha gusti strani!" rise mio fratello, avvolgendo un braccio attorno il mio collo.
Io :"Harry non dirmi che piace anche te!" esclamai, arricciando il naso.
Harry :"Dovresti provare!" Esclamò, mostrandomi il suo bicchiere.
Io :"ma manco morta!"
Louis :"te lo concedo solo per questa sera!" mi avvertì Louis ridendo.
Niall :"oppure puoi provare la mia di bevanda, tanto è analcolica, penso che Lousi te lo possa concedere!" Esclamò, guardando Louis che abbassò subito lo sguardo ridendo.
Io :"vada per Niall"
Liam :"e ti perdi lo champagne? Ma!"
Niall :"è intelligente come me! Visto?" rise Niall, prendendomi un bicchiere.
Harry rise, prendendomi tra le sue braccia, mentre avvicinava il suo bicchiere alle labbra.
Louis :"You and I.." canticchiò Louis sorridendo, guardando i ragazzi.
Harry, Liam e Niall canticchiarono insieme a Louis completando la sua frase, mentre io assistevo al loro piccolo e inedito concerto personale.
Niall :"manca però la voce di Zayn eh!"
Liam :"senza i suoi acuti non è piu lo stesso" rise Liam.
Io :"In effetti non lo vedo, dov'è?" chiesi.
Niall :"ci ha lasciati poco prima che tu arrivassi per andare a ballare insieme a Summer, saranno ancora lì perchè non abbiamo piu visto nessuno dei due" rispose, indicando tutta la folla di gente ballare sulle note di tutte le canzoni che man a mano stavano mettendo.
Io :"che dolci!"
Liam :"già! E tu Lou quand'è che vedi la tua ragazza?" 
Louis :"ha detto che domani mi chiamerà e io la raggiungo con l'auto, ma per sera sarò di nuovo qui a Cambridge" sorrise Louis.
Harry :"uuh!" fece da eco il mio ragazzo.
Vidi le guance di Lou tingersi di un rosso intenso mentre i suoi occhi brillavano al buoio.
Niall :"sembra una di quelle relazioni a distanza in cui il ragazzo raggiunge la ragazza ee... l'amore!"
Liam :"comunque in questa settimana dobbiamo andare a Londra per incontrare il nostro manager e fare delle ultime prove prima del nostro primo concerto dopo le vacanze invernali, Elena vuoi venire?"
Io scossi incerta il capo, guardai poi Louis che fece un mezzo sorriso capendomi.
Io :"non me la sento ancora di tornare a Londra" confessai.
Harry :"sta tranquilla staremo via solo per un giorno"
Mi lasciò poi un bacio sulla guancia che allontanò di nuovo tutti i miei brutti pensieri.
Perchè per ora sarebbero stati via solo per un giorno, ma tra poco si trattava di mesi.
Per cercare di distrarmi cambiai immeditamanete discorso.
Io :"Niall comunque è veramente buona questa roba" risi, finendo tutta la bibita che sapeva di arancia e un pò anche di limone, quasi potesse dare quel tocco di frizzante saporito.
Niall :"visto? Ti devi fidare sempre del tuo caro dolce amico Horan!"
Liam :"ora si vanta!" scherzò il moro, dando un colpetto sul braccio di Niall.
Harry :"vuoi assaggiare adesso un pò di champagne?" rise Harry, notando il mio bicchiere vuoto.
Io :"preferivo piu la bibita di Niall però già che ci siamo!"
Louis :"non prenderci l'abitudine!" mi avvertì cauto mio fratello.
Liam :"certo che sei proprio troppo premuroso eh!" 
Io :"diglielo liam!" risi.
Louis :"E' mia sorella, io sono il fratello maggiore, è il minimo!"
Niall :"Grande Tomlinson" 
Sorrisi alla scena e nel vedere tutti i ragazzi sorridenti, mentre provavo a sorseggiare un pò di quello champagne sotto gli sguardi incuriositi e ansiosi della mia risposta degli altri.
Io :"però non fissatemi che mi sento in soggezione" scherzai.
Liam :"allora?"
Louis :"per una volta fammi capire che hai un pò di buon gusto!"
Harry :"con un ragazzo così pensi che lei non abbia buon gusto?" scherzò Harry, provocando le risa di tutti noi.
Louis :"intendevo nel cibo idiota! E comunque non vantarti troppo che qui un certo fascino ce l'ho solo io eh!" lo sfidò Louis.
Liam :"uoo!"
Niall :"rissa!" rise.
Harry :"naah, lo lascio nelle sue convinzioni!" scherzò ancora Harry, avvicinandosi al suo amico come per provocarlo a rispondere.
Io :"comunque avevate ragione, non è poi così male come credevo!"
Liam :"visto?"
Harry :"te l'avevo detto!" esclamò Styles, intento a prendere una manciata di patatine sulla mano.
Zayn :"eccovi qui!" esclamò Zayn, mentre teneva per mano Summer.
Summer :"Buona sera!" esclamò lei a sua volta.
Zayn :"che ore sono?" domandò.
Louis estrasse il suo cellulare dalla tasca per guardare l'orario, poi esclamò :"Le 2 meno un quarto am"
Summer :"Elena mi dispiace dirtelo ma dobbiamo tornare noi, domani mattina ci aspetta anche una giornata lavorativa!"
Io :"già è vero!" esclamai. "e domani pomeriggio anche gli allenamenti!" continuai a dire, ricordando a poco a poco tutti i miei impegni.
Harry mise il broncio scherzosamente, prendendo un mio polso quasi per impedirmi di andare.
Io :"voi rimanete ancora un altro pò, ci vediamo domani noi"
Harry :"no, credo che anche noi tra un pò torneremo, notte piccola" mi sussurrò Harry, lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra.
Io :"notte Styles!"
Dopo che salutammo entrambe gli altri, mi diressi insieme alla mia migliore amica all'interno della nostra stanza universitaria.
Summer :"bella serata vero?" mi disse con tono felice, mentre apriva la porta della camera.
Io :"bellissima! Poi le hai viste anche tu quelle lanterne?" le chiesi, mentre il piccolo shiba ci venne incontro scondinzolando felice.
Summer :"Si! è stato tutto perfetto, io e Zayn stavamo praticamente ballando sotto le lanterne! Tu ed Harry invece?" mi chiese con tono incuriosito, mentre sistemava le coperte del suo letto e si toglieva le scarpe che ormai cominciavano a far male, stessa cosa che feci anche io.
Io :"mi ha portata su una collinetta, in una zona che non conoscevo del giardino, e ci siamo distesi per terra, guardando poi tutte le lanterne" mentre lo raccontavo rivivevo la scena, rivedendo gli occhi e il sorriso di Harry, la sua voce roca che risuonava ancora nelle mie orecchie, e il mio cuore che prese a battere a mille, come un treno in corsa, per giunta in ritardo per il suo arrivo alla stazione.
Summer :"Woow! Ti brillano gli occhi! Deve essere stato grandioso!"
Io :"te lo posso assicurare, lo è stato!" esclamai,dopo aver raggiunto il bagno.
Summer :"appena hai finito in bagno dimmelo!"
Io :"sisi! Un attimo che mi finisco di lavare i denti e arrivo!"
Summer :"si tranquilla, fai con calma! Io non ho neanche piu la forza di raggiungere il bagno!"
Io :"io ho un mal di testa incredibile però!"
Summer :"che hai bevuto?" chiese sospettosa.
Io :"champagne e una bevanada analcolica di Niall, per giunta molto buona!"
Summer :"champagne? tu?" chiese incredula e retorica.
Io :"alla fine non è così male come mi aspettavo!"
Summer :"te l'ho sempre detto io!"
Io :"ma puzza quella roba!"
Summer :"ma che puzza e puzza! E' semplicemente l'odore dello champagne, ammesso che possa essere definito odore dato che neanche si sente!"
Io :"bah, sarà! Ma non mi attirava per niente all'inizio!"
Summer rise, e poi rispose :"lo immaginavo!"
Io :"And we danced all night to the best song ever!" iniziai a canticchiare, mentre mi preparavo per lasciare il bagno a Summer.
Summer :"You know I know.." canticchiò l'assolo di Lou, mentre entrava nel bagno che avevo appena ceduto.
Io :"Summer io vado già a letto che non mi reggo piu in piedi!" le dissi, infilandomi già sotto le coperte, mentre il nostro cane si acciambellò sulle mie gambe sopra il piumone.
Summer :"certo tranquilla! Anche io appena finisco vado a letto! Notte El!"
Io :"notte Summer!" esclamai, chiudendo la luce e cadendo subito tra le braccia di Morfeo.

Mi svegliai dal rumore della porta sbattere, guardai il letto a fianco il mio e Summer era girata dal lato opposto che dormiva. Forse si trattava solo di un'allucinazione o avevo sentito un rumore di fuori, così richiusi gli occhi.
Fu solo questione di qualche secondo prima di sentire persino il ruomore delle poltrone trascinate lungo il pavimento della camera.
Aprii definitivamente gli occhi e vidi che erano le 4.00 am. Sbuffai per essermi svegliata ancora con tutto quel sonno che avevo addosso.
Liam :"Niall fa meno casino però!"
Niall :"devo sistemare il divano o vuoi dormire per terra?"
Sentii le voci dall'altra parte della nostra camera dei ragazzi.
Harry :"Summer e Elena se si svegliano ci ammazzano dai!"
Louis :"Naah!"
Zayn :"per me basta che prendiate questo divano che non mi reggo piu in piedi!"
Harry :"si ma come ha detto Liam, fate piano!"
Liam :"grazie amico!"
Per quanto però si sforzassero a essere silenziosi, anche chi aveva il sonno profondo, eccetto Summer che pareva dormire tranquillamente e indisturbata, poteva sentirli.
Sentii poi anche un pò di sete, così ne approfittai per alzarmi e vedere anche come erano conciati i ragazzi notturni, o meglio, della mattina presto.
Harry emise un gridolino spaventato quando gli toccai silenziosamente le spalle.
Harry :"E-Elena! oddio vi abbiamo svegliate?"
Io :"No tranquilli, Summer sembra dormire profondamente"
Zayn sorrise, avvicinandosi nella stanza dove c'erano i nostri letti per salutare Summer, che tanto se non si era svegliata prima, non si sarebbe svegliata neanche adesso.
Io :"menomale che dovevate tornare tra un pò!"
Louis :"ci eravamo persi Liam e Niall!"
Io :"ma come?" chiesi ridendo, mentre mi avvicinavo al piano cucina per prendere un pò d'acqua.
Harry :"nonostante fosse tardi era ancora pieno di gente e quindi ci siamo un pò persi di vista, cioè piu che altro loro abiamo perso di vista!" esclamò, indicando Niall e Liam.
Niall :"io ero andato solo a cercare quella bevanda che mi piaceva!"
Liam :"e io avevo fame, quindi un pò di cibo, non è stata colpa nostra!"
Louis :"io ci rinuncio!" esclamò ridendo mio fratello, mentre si lasciò andare comodamente sul divano, anche lui sfinito dal sonno e dalla stanchezza.
Io :"beh allora io ritorno a dormire, a domani!" dissi, vedendo Zayn tornare verso i ragazzi.
Tutti esclamarono in coro un :"notte, a domani!" 
chiusi la loro luce della stanza e mi diressi verso la mia.

IL giorno seguente:
Dopo la mattinata di lavoro allo Starbucks, anche se io dormivo quasi in piedi ma dettagli, Harry e Zayn ci passarono a prendere per riaccompagnarci a Cambridge, mentre mio fratello era già partito dalla città per raggiungere la sua ragazza come ci aveva già annunciato la serata prima.
Anche i ragazzi sembravano dormissero in piedi per le loro ore piccole, ma erano pur sempre piu svegli di me. Summer invece stava in splendida forma, pensai di invidiarla veramente tanto quel giorno, mi serviva un pò della sua energia per affrontare ora un pomeriggio di allenamenti.
Io e Summer poi ci fermammo nell'auto dei ragazzi dato che erano usciti sulla strada per salutare le loro fan che avevamo incontrato.
Io :"però quanto sono dolci" affermai, vedendoli fare delle foto insieme.
Summer :"ci sta però una biondina che ci sta chiaramente provando con Zayn! E sembra pure la piu grande!"
Io :"Summer calma, è solo una fan!"
Summer :"si ma.."
Io :"dai!"
Summer :"mi sento piu sicura se scendo! Guardaa!" continuò a ripetere.
Io :"Summer sta ferma!" risi, bloccandola per non farle aprire la portiera dell'auto.
Summer :"ma tanto mica sono gelosa o cavolate varie, solo voglio aiutare Zayn a.. a.. gestire la situazione!"
Io :"quindi sei gelosa!" confermai.
Summer :"no no no!" ripetè come per convincere piu se stessa che me.
Dopo una decina di minuti i ragazzi, dopo aver salutato le loro fan, rientrarono nell'auto, e Summer non fece altro poi che tartassare di domande il povero Zayn.
Summer :"carina la biondina vero?"
Zayn :"sono tutte belle" rispose con naturalezza, sorridendo.
Summer :"ah? Ma la biondina ammettilo che aveva qualcosa di speciale!"
Zayn :"certo che è speciale! E' una nostra fan!"
Harry :"tutte le nostre fan sono speciali, senza distinzioni!" confermò Harry, mentre era intendo a guidare l'auto.
Summer :"ma quella biondina non me la racconta giusta!"
Zayn :"Summer ti prego!"
Summer :"ma come hai fatto a non accorgertene! Pendeva dalle tue labbra Zayn!"
Io :"fidati, ci ho provato a spiegarglielo!"
Harry rise, guardando i posti posteriori dallo spiecchoetto retrovisore, dove si vedeva chiaramente Summer guardare male il povero Zayn, che non capiva ancora il motivo per tutta quella sua gelosia improvvisa.
Summer:"non è la prima ragazza bionda che vedo!"
Zayn :"di certo non è l'unica ragazza bionda sul pianeta, Summer ma cosa stai dicendo?"
Summer :"scusa" chiese poi, poggiandosi sulla spalla di Malik.
Zayn :"tranquilla, sei adorabile quando ti ingelosisci!"
Quando Harry prese la seconda curva, già ci trovavamo davanti alla grande costruzione di Cambridge, oggi piu popolata del solito, forse perchè la gente stava incominciando a tornare dalle vacanze invernali, che io non volevo assolutamente che finissero, perchè poi sarebbe stata la volta degli addii, e già tutti quei pensieri facevano male dalla mattina alla sera.
Ucite dall'auto non potemmo far altro che notare il forte sole che batteva su di noi.
Io :"Guardate che tempo! Sembra quasi estate!" Mi girai verso Harry sentendomi il respiro mancare.
Sotto quel sole sembrava una di quelle divinità che vengono raffigurate nei libri scolastici, i suoi occhi brillavano come non mai sotto quella luce del sole, le sue labbra erano piu rosse e piene del solito, i il suo sorriso era ancora piu luminoso del sole stesso.
Era perfetto in ogni suo lineamento. Rimasi a guardarlo, finchè egli non si girò verso di me, e lì potrei assolutamente giurare di non aver più sentito il mio cuore battere.
Sembrava uccidermi con un solo sguardo, come fosse la prima volta. Con lui per me era sempre la prima volta anche se in realtà sarà stata la millessima volta che gli sfioravo le labbra mordendo il suo labbro inferiore giocandoci, o perdendomi nei suoi occhi di quel verde intenso capace di catturare chiunque e di infondere sicurezza, armonia.
I suoi capelli sotto quella luce sembravano essere più chiari del solito, i suoi ricci sempre ribelli, quasi a coprirli parte della sua fronte, e le sue fossette che sembravano essere messe ancora più in evidenzia sotto quel Sole che pareva essere il Sole caldo d'agosto.
Harry mi abbracciò, tenendomi stretta a sè, mentre ero in cerca delle sue labbra per poterle baciare di nuovo.
Ed ecco mille emozioni, brividi e sensazioni in arrivo.
Ero poggiata sulla portiera ormai chiusa dell'auto scura di Harry, mentre le sue braccia mi bloccavano una qualsiasi via di fuga da lui, e a me andava bene così, non sarei mai scappata da lui.
Soffermò i suoi baci e le sue labbra sulla base del mio collo, per poi salire verso le mie labbra.
Come ho sempre amato fare, iniziai a giocherellare con i ricci ribelli di Harry, arrotolandoli nelle mie minute dita rispetto le sue, mentre sentivo le mie guancie andare a fuoco e i nostri cuori battere a ritmo e in sintonia tra di loro.
Ciò che vedevo erano i suoi sorrisi, le sue fossette, le sue labbra, la punta del suo naso che solleticava il mio, e i suoi piccoli ricci laterali che sfioravano e solleticavano le mie guancie.
I suoi occhi erano chiusi leggermente con naturalezza, come presto fecero i miei, per goderci ogni singolo momento di quei baci sotto quel Sole che ci scaldava e splendeva.
Zayn :"ma guarda questi!" scherzò Zayn.
Io ed Harry ci allontanammo un poco ridendo, mentre lui mi teneva sempre lungo i fiachi con una mano e con l'altra si appoggiava alla portiera come all'inizio.
Summer :"però che bellini che siete! Vi ho fatto anche delle foto!"
Solo ora notai che Summer portava al collo la sua macchinetta da cui non si seprava mai, l'avrà sicuramente portata però Zayn perchè prima durante il nostro turno di lavoro non l'aveva con sè.
Zayn :"sono uscite benissimo! Stupende!"
Harry :"ne voglio stampata una!" esclamò Harry.
Zayn toccò un pulsante dalla macchinetta istantanea di Summer che subito stampò la foto,anche se venne in bianco e nero.
Harry :"grazie!" disse a sua volta, con un sorriso a trentadue denti.
Summer :"abbiamo messo noi l'effetto in bianco e nero perchè ci sembrava più romantico, ma ne abbiamo fatte anche di foto a colori non vi credete eh! Noi siamo esperti fotografi!"
Zayn :"che romantici che siamo! vero?" chiese a Summer, avvolgendole un braccio attorno al collo.
Summer :"concordo!" esclamò felice, baciando il suo ragazzo sorridendo.

Dopo aver pranzato, Harry mi aiutò a preparare la borsa per la ginnastica, e dopo in meno di qualche minuto eravamo già di nuovo a camminare mano per la mano lungo i corridoi per raggiungere la palestra.
Harry sembrò tirare un sospiro di sollievo quando, arrivati in palestra, notò che c'erano per il momento solo ragazze che non conosceva, come se avesse il timore di incontrarne qualcuna, anche se probabilmente si trattava solo di una mia impressione.
Harry :"ti passo a prendere dopo, va bene piccola?" 
Io :"certo, va benissimo!" sorrisi, dandoli un piccolo e veloce bacio sulle labbra, prima di correre negli spogliatoi dato che già si stava incominciando a fare tardi, e non sarebbe stato l'ideale dato che si trattava solo del secondo giorno di allenamenti con la nuova squadra.
Notai Harry sorridermi, saluntandomi un'ultima volta con un cenno di mano, prima di andare via.

"Elena non hai dormito bene questa notte?" mi chiese la mia allenatrice mentre stavo facendo il mio esercizio sulla trave, notando la mia poca forza.
Io :"mi sono svegliata alle 4 di notte, non è stata proprio una bella dormita!" risposi, mentre mi impegnavo a recuperare quel poco di forze che mi rimanevano.
Allenatrice :"fai una buona uscita e poi passa all'ultimo attrezzo"
Non ce la stavo facendo con la trave, figuriamoci con le parallele che avevo saltato come primo attrezzo dato che richiedeva troppe forze nelle gambe e braccia che proprio non mi sentivo di avere.
Allenatrice :"concentrati su!"
Non risposi, ma feci qualche passo indietro inquadrando bene il mio obiettivo nel finire in modo perlomeno decente l'esercizio.
Chiusi per un attimo gli occhi, e nella mia mente mi tornò quell'immagine angelica e perfetta di Harry di qualche ora prima.
Cercai di prendere tutte le forze che avevo e mi impegnai nel mio salto per l'uscita.
Allenatrice :"bene, brava. Visto che serviva solo un pò di concentrazione?"
Io :"a volte non è facile prenderla però!" dissi, alludendo a quell'immagine di Harry che era stamapata sulla mia mente e sui miei ricordi.
Quando mi stavo preparando per le parallele, vidi Megan venirmi incontro tutta sorridente, con il suo cellulare in mano. Il che era strano perchè durante gli allenamenti nessuna se lo portava in palestra, però ci sorvolai a quel dettaglio.
Megan :"come è andata la festa ieri sera?"
Io :"tutto benissimo!"
Megan :"ne sono felice! C'ero anche io, ti avevo vista ma tu non mi hai vista"
Io :"ah no.. non ti ho proprio vista, scusami!"
Megan :"non preoccuparti, in fondo c'era tanta gente! E Matteo?"
Io :"Matteo?" chiesi stranita.
Megan :"ma si! il compagno inseparabile di Travis! Frequenta il mio corso di matematica per questo lo conosco!" mi disse Megan, poi continuò :"siete ottimi amici?"
Io :"si!" risposi, mentre aggiustavo la mia coda con delle mollette.
Megan :"ieri vi ho visti, ti ho sentita urlare per la falena!" esclamò ridendo. Arrossii perchè non pensavo che il mio urlo si fosse così tanto sentito.
Io :"si! E' che ne ho la fobia!"
Megan :"ho notato!" scherzò Megan. 
Si avvicinò poi l'allenatore a interropere il nostro dialogo.
Allenatore :"Elena meno chiacchiere e più esercizio!"
Io annuii, mentre mi preparavo a salire sulle parallele sotto lo sguardo di Megan, intenta a scrivere qualcosa sul suo cellulare.
Finiti gli allenamenti e uscita dallo spogliatoio, Harry era già arrivto e mi stava aspettando.
Quando però mi avvicinai a lui, egli a sua volta mi sussurrò solo un :"ciao" quasi distaccato.
Io :"Harry?" chiesi stranita dal suo comportamento inusuale.
Aveva gli occhi di un verde più scuro rispetto a stamattina, quasi spento, e la mascella contratta, le labbra non tendevano neanche ad un accenno di sorriso.
Io :"Harry va tutto bene?"
Harry mi guardò come se avessi già dovuto conoscere la sua risposta.
Harry :"alla grande" mi rispose, quasi in tono ironico.
Lo fermai subito, mettendomi davanti a lui, impedendogli di continuare a camminare.
Io :"Harry dimmi che succede"
Harry mi guardò con occhi pieni di dolore e delusione.
Sentivo il mio cuore stringersi in una morsa di dolore. Non riuscivo a capire cosa fosse successo, ma sapevo che Harry stava male, e ora lo ero anche io.
Mi avvicinai alle sue labbra per tranquillizzarlo e rassicurandolo che tutto sarebbe andato bene, qualsiasi cosa si trattasse.
Ma le sue labbra rimasero fredde. Sentivo una sua lacrima rigargli il viso.
Non riuscivo a capire cosa potesse essere successo, e non potevo capirlo se Harry non si decideva a spiegarmelo. Mi limitai così ad abbracciarlo, egli avvicinò le sue braccia lungo i miei fianchi per ricambiare l'abbraccio, ma c'era qualcosa che lo portava a comportarsi in modo diverso, quasi freddo e distaccato. 
Di colpo poi mi respinse, facendo qualche passo indietro.
Harry :"perchè mi hai fatto questo?" Fu la sua ultima frase, interrotta dalle sue lacrime. Rimasi immobile davanti a lui.
La mia mente, il mio cuore, tutto si fermò a quella sua frase.
Cosa gli avevo fatto?

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Capitolo 68
*** 68° capitolo ***


Sentivo dentro di me una specie di voragine che sembrava quasi mi divorasse. Ansie, paure e terrore. Tutto ciò mi trasmettevano i suoi occhi, il suo sguardo 'freddo', la sua mascella contratta e tesa.
La sua frase, e quella delusione nella sua voce. 
Non riuscivo a capire la causa di tutto questo. Inziai così a tormentare la mia mente, cercando di realizzare il senso di quella sua frase, ma ciò che riuscivo a percepire era solo il mio cuore battere a mille.
Io :"H-harry non so di cosa stai parlando" balbettai impacciata sulla situazione. 
Lui emise un mezzo sorriso come per dire :"lo sapevo", un sorriso distaccato, pieno di amarezza. 
Harry :"mi hai mentito per tutto questo tempo, mi hai illuso, mi hai fatto illudere di aver trovato la persona giusta per me, e poi mi hai colpito alle spalle, brava, hai raggiunto il tuo obiettivo"
Sentivo i miei occhi riempirsi di lacrime. 
Cercai di afferrargli la mano, di trascinarlo via, il piu lontano possibile.
Lo guardai negli occhi.
Io :"Harry spiegami di cosa stai parlando, come puoi andare a pensare cose del genere? che ti è preso?"
Harry :"Elena basta, il tuo giochetto è durato fin troppo a lungo"
Non avevo parole. 
Facevo fatica persino a respirare, mi sentivo morire. Posso assicurarvelo, dentro di me era come se Harry mi avesse appena uccisa. Quelle sue parole facevano male, e soprattutto mi stava accusando di cosa che non avevo mai fatto, non lo avevo mai illuso di niente, la nostra storia si è sempre basata sui nostri reali sentimenti. Io lo amavo con tutta me stessa, dove sta l'illusione secondo Harry?
Harry :"E sai cosa mi fa ancora più rabbia?" disse lui, alzando un poco la voce.
Io :"harry non urlare" 
Harry :"scusami, ma mi sono sentito preso in giro, deluso. Lo vuoi capire?"
Io :"non posso capirlo se non mi spieghi cosa diavolo ti ho fatto"
Harry scosse il capo, quasi volesse perderci le speranze.
Io :"Allora? Cosa ho fatto?" chiesi con più insistenza, avevo bisogno di capirlo.
Harry prese il suo cellulare e mi mostrò delle foto.
Harry :"Guarda un pò" rispose con tono freddo e deluso.
Non potevo crederci. 
Erano delle foto della scorsa sera alla festa, quando Matteo mi stava semplicemente aiutando a togliermi la falena dalla spalla, era ridicolo.
Io :"Harry avevo solo un insetto sulla spalla! Dai!" risi, più sollevata dato che alla fine si era solo trattato di un malinteso.
Harry :"Cosa ci trovi di tanto divertente? Matteo ti stava praticamente addosso"
Io :"Harry è pazzesco! Era solo con il capo inclinato verso la mia spalla per togliermi quella maledetta falena, niente di più!"
Harry :"non sono queste le uniche foto"
Io :"e quali sarebbero le altre? Se si tratta di Matteo, Harry è veramente ridicolo capisci? Non provo nulla per lui! Nulla!"
Harry non rispose, scosse solo il capo di nuovo, e mi mostrò altre foto.
Non potevo veramente crederci. Era la mia prima festa a Cambridge quando Matteo provò a darmi un bacio, ma la foto mostrava solo il primo momento in cui lui tentava di avvicinare le nostre labbra, ed io ero confusa, perchè al suo posto vedevo solo Harry, non Matteo.

FLASHBACK: 
Si avvicinò poi piano piano verso di me.
Rimasi paralizzata.
Vedevo Harry, di nuovo.
Vedevo le sue labbra, i suoi ricci, vedevo il mio Harry.
Mi avvicinai così a lui, illudendomi, credendo non si trattasse piu di un'immaginazione. Era Harry, lo vedevo.
Ma di colpo ritornai alla realtà.
Scossi la testa mentre ero sul punto di baciarlo.
Lui non era Harry. 
Tutto ritornò normale, si trattava ancora della mia immaginazione.
La cosa stava diventando insostenibile.
Io :"Matteo, scusami, ma non posso." Dissi, allontanandomi da lui e correndo poi, per uscire via da tutta quella folla di gente. 
FINE FLASHBACK.

Io :"Harry, non è come sembra, non ci siamo baciati, me ne sono andata, devi credermi!"
Harry :"Le foto parlano chiaro Elena! E oh, ci sta anche un'altra foto a cui proprio non puoi negare"
Io :"Harry devi credermi! Non c'è mai stato nulla tra me e lui! Sono tutti dei fraintendimenti! Degli errori! Le foto non dimostrano sempre il vero! Sono scattate solo in un momento sbagliato! Ti prego ascoltami!" 
Harry non rispose, socchiuse gli occhi come per ripararsi dalle mie parole che sembravano ferirlo, ma ora era lui a ferire me con tutte quelle accuse fondate sul nulla.
Ma l'ultima foto che mi mostrò furono come la 'goccia che fa traboccare il vaso', mi fece tornare in mente solo cose che volevo rimuovere per sempre. 
Mentre prendevo il cellulare di Harry per guardarla, sentivo il mio labbro inferiore tremare che tormentavo a furia di mordicchiarlo nervosamente con i denti, e le mie mani, quasi non riuscissero a reggere il peso di quel telefono, o di quella foto piena solo di ricordi e altri fraintendimenti da parte di Harry.

FLASHBACK:

Io :"Summer! ho creato una coreografia, e.." mi bloccai quando alzando lo sguardo incontrai gli occhi di Matteo e il suo sorriso.
Matteo :"ciao, posso entrare?" mi chiese con voce dolce.
Io :"oh, si va bene"
Quando chiuse la porta della stanza mi chiese :"cos'è questa cosa della coreografia?" domandò incuriosito.
Io :"oh niente, una sciocchezza" dissi chiudendo lo stereo.
Matteo :"no, sul serio, voglio saperne di piu" disse sorridendomi.
Io :"ma niente, è che mi annoiavo così ho cercato qualcosa da fare!"
Matteo prese il foglio con gli appunti sulla mia coreografia che avevo lasciato sul tavolo.
Matteo :"forte! potremo provare a farla in due, magari potrebbe essere divertente!"
Io :"ti piace anche a te ballare?" chiesi a mia volta.
Matteo :"dire che mi piace è poco!"
Io :"veramente?" chiesi incuriosita sorridendo.
Matteo :"sul serio!" esclamò lui, alzandosi dalla sedia, prendendomi la mano e facendomi girare su me stessa.
Matteo :"allora ti va di provare?" chiese lui, senza però nemmeno attendere una mia risposta dato che riaccese lo stereo cambiando i vari canali in cerca della canzone giusta.
Appena la trovò mi guardò per chiedere una mia conferma.
Annuii pensando potesse essere la canzone giusta per la mia coreografia e insieme iniziammo a ballarla.
Li ci volle un pò per impararla e tra risate e scherzi, ci riuscì, e cambiammo anche qualche passo per perfezionarla un pò.
Ci divertimmo molto insieme, e il tempo sembrò volare in un attimo. Lo vedevo come un ottimo amico con cui condividere una stessa passione.
Durante la nostra prova finale del balletto, prima di cadere sfiniti e distrutti per le ore consecutive passate sulla musica, Matteo cambiò a sorpresa l'ultimo passo finale facendomi finire tra le sue braccia, poggiando le sue labbra sulle mie. Io rimasi impotente a tutto ciò, quasi paralizzata. Non doveva succedere.
FINE FLASHBACK.

Quel bacio fu un errore. Non ci sarebbe mai dovuto essere. E questo anche Matteo lo sapeva dato che ne parlammo anche in seguito, e ci chiarimmo sul fatto che non poteva esserci niente tra noi due tranne che una bella amicizia, niente di più. Amavo Harry, era con lui che volevo stare, e quelle labbra di Matteo non erano quelle che desideravo. 
Io :"Harry" cercai di spiegargli tutto, ma lui era troppo deluso per sentirmi.
Harry :"Ti amavo Elena, ti amavo veramente"
Io :"Harry, io ti amo anche ora! NOn ho mai smesso di amarti dal nostro primo sguardo, mai! Sarei disposta a tutto per te, ti amo, sul serio. Nessuno potrà mai distruggere tutto questo, ma tu devi avere fiducia in me, devi ascoltarmi" Lo guardai fisso negli occhi. 
Lui schiuse le labbra come per dire qualcosa, ma non disse nulla.
Io :"Ti amo, Harry. Ti amo con tutta me stessa." 
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime a quelle mie parole.
Harry :"non doveva finire così" aggiunse, per poi lasciare la mia presa e allontarsi da me.
Crollai lungo le mura di Cambridge, mi rannicchiai su me stessa, sfogandomi con tutte le lacrime che avevo.
Forse i miei singhiozzi erano così tanto forti da attirare l'attenzione di tutti, ma non me ne importava. Non riuscivo a muovermi da lì.
La sua voce mi tormentava la mente, i suoi occhi pieni di rabbia e delusione mi distruggevano a brandelli la mia anima, e le sue parole davano i colpi definitivi per distruggermi completamente.
Era l'amore più grande della mia vita, ma anche il dolore più forte che io abbia mai provato. Mi stava lacerando. Avevo paura di perderlo,una paura tremenda, e tutto per colpa mia e di quelle stupide foto che mostravano solo ciò che volevano per distruggere tutto. 
Sentii qualcuno toccarmi la spalla, era mio fratello. Dannazione, proprio a lui non avrei mai potuto raccontare la verità su ciò che era successo con Harry. Si sarebbe solo arrabbiato a morte.
Io :"Lou, ho bisogno di stare da sola" dissi a singhiozzi.
Louis :"che cosa succede?" chiese preoccupato, tenendomi stretta fra le sue braccia.
Io lo abbracciai con tutte le mie forze, quasi come se lui potesse darmi l'energia giusta per alzarmi, e sussurrargli che andava tutto bene.
Io :"Niente Lou, ora passa"
Louis :"non ti hai mai vista piangere in quel modo"
Io :"Niente Louis, d'avvero"
Louis :"non voglio insistere, ma sono tuo fratello, ho il diritto di sapere cosa succede"
Io :"Louis ti prego, fallo per me, non chiedermelo, ti prego" ripetei.
Louis :"Però appena ti senti sai che puoi dirmelo"
Annuii. Tanto ne ero sicura che a dirlo per prima a mio fratello sarebbe stato proprio Harry con quelle foto. Harry si confidava su tutto con Louis e viceversa, non gli avrebbe mai tenuto nascosto la rottura del nostro rapporto così drastica, ma almeno forse mio fratello mi avrebbe capita e ascoltata.

Quando tornai in camera cercai di autoconvincermi che sarebbe andato tutto bene, e dovevo solo trovare un modo per dimostrare a Harry il mio amore verso di lui, anche se nulla sarebbe arrivato a compensarlo tutto. Il mio amore non si poteva dimostrare ne con le cose, ne con le parole per quanto era immenso, sincero e forte verso di lui.
In camera non c'era nessuno, Summer mi aveva lasciato un biglietto dicendomi che era uscita per delle compere con Zayn, Liam e Niall probabilmente stavano in giro con il nostro cane dato che nemmeno lui c'era. Forse in quel momento ringraziai di quella solitudine anche se dimostrava pienamente la solitudine che adesso mi portavo dentro. Il vuoto assoluto causato dalla paura.
Mi decisi così di fare un piccolo libricino con tutte le nostre foto,scrivendo sotto ad ognuna ciò che sentivo. Quasi come se ogni frase componesse una storia, la nostra storia, come tutte le nostre foto.
Ne avevo di album pieni, scelsi le migliori, e a rivederle sentivo ancora le mie lacrime rigarmi le guance e cadere su di esse, bagnando persino il mio album.
Avevo paura, una tremenda paura che lui non mi avrebbe più creduta ne ascoltata. Ma doveva. Si trattava tutto di malintesi, tutto.
Quando finii il mio album sorrisi, con più felicità, perchè tramite esso ero riuscita a fargli capire tutto ciò che provavo per lui, o almeno un quarto del mio amore verso di lui.
Lo strinsi forte verso il mio cuore. Glielo avrei dato non appena lo avrei rivisto con la speranza che l'avrebbe accettato.
Sentii la porta aprirsi di colpo, facendomi sussultare per il rumore inaspettato.
Summer :"Elena!" esclamò Summer, venendomi ad abbracciare felice. Sorrisi anche io, probabilmente non sapeva ancora nulla riguardo quella storia visto il suo umore e non volevo rovinarglielo, per il momento. Speravo solo che si calmassero un pò le acque prima di poterne parlare. 

DALLA PARTE DI HARRY:
Rabbia, delusione e dolore. Percepivo tutto in quel momento. 
Sentivo un vuoto enorme, come se il mio stesso cuore avesse smesso di battere, dato che per me era lei che lo teneva in vita.
Ora ero solo. Solo con le mie illusioni.
E se avevo sbagliato io qualcosa con lei da portarla a stare con Matteo?
Elena mi aveva negato quelle foto. 
Ma l'ultima foto dimostrava un loro bacio, e faceva malissimo.
Non riuscivo più a fidarmi ora. 
Quelle foto non sapevo neanche chi fosse stato ad inviarmele, stavo andando a prnederla dalla palestra quando mi sono arrivate da un numero sconosciuto. Mi sentivo svenire, sul serio.
Ora cammino lungo la nostra collinetta e sono seduto proprio qui, come la scorsa sera.
Tutto mi stava facendo male. Sentivo le lacrime scendere in modo incontrollabile, i singhiozzi che sembravano volessero impedirmi persino di respirare. Era tutto finito nel modo opposto di come era cominciato. 
Sentii qualcuno chiamare il mio nome, mentre tenevo gli occhi chiusi dietro le mie mani per cercare di smettere di piangere.
Speravo da un lato che fosse Elena anche se provavo adesso solo dolore e delusione, ma avevo bisogno di lei.
Megan :"Ehik, va tutto bene?"
Io :"tutto alla grande" mentii ovviamente, non accennando neanche un sorriso, ma guardando fisso in basso, verso le mie scarpe.
Megan :"Cosa è successo?" mi chiese, toccandomi di nuovo la spalla.
Io :"La storia tra me e Elena sta solo vivendo un momento di crisi" cercai di non dilungarmi molto.
Megan :"come mai?" quell'insistenza però mi infastiva. Non volevo parlarne, perchè più ne parlavo e tutto sembrava così reale. E non volevo neanche reastare più su quella collinetta con Megan. Quel posto lo volevo condividere solo con Elena.
Mi faceva star male persino quella situazione. Tentai di alzarmi, ma la mia mano fu afferrata da Megan che mi bloccò. 
Lo guardai accigliato dalla sua azione.
Megan :"mi dispiace per te e Elena, ma lo vedi come ti stai riducendo per lei? Non sei più l'Harry Styles che conoscevo, quello di un tempo."
Io :"non è vero" dissi, scuotendo la testa. Non volevo sentirle certe cose.
Megan :"Invece sì!" insistette. Non le risposi, non avevo neanche le forze per contrabbattere.
Sentii la stretta di Megan in un abbraccio.
Megan :"io te l'avevo detto Harry. Te l'avevo di stare attento con una come lei"
Io :"mi fidavo di lei"
Megan :"mai fidarsi"
Io :"l'amavo"
Megan :"ed hai sbagliato a farti prendere così tanto dai sentimenti in così poco tempo"
Io :"ma io l'amavo da una vita"
Megan si limitò solo a guardarmi, non disse nulla. Anche lei lo sapeva.
Io :"e ora mi sento così distrutto, tradito, deluso"
Megan :"Lo so, lo so" sussurrò Megan.
Sentivo le sue dita accarezzarmi la mia guancia umida dalle lacrime che avevo e continuavo a versare.
Mi diede un bacio sulla guancia inaspettatamente. Cercai di allontanarmi, come se una parte di me mi avesse messo in allerta se in quel momento mi avesse visto Elena.
E poi non erano i suoi baci quelli che chiedevo, e Megan questo lo sapeva benissimo.
Io :"Megan scusami, ma devo andare"
Megan :"Harry se vai a cercare Elena non ti conviene" 
Io :"cosa?"
Megan :"Tutti lo sanno di lei e Matteo"
Sentii il mio cuore bloccarsi a quelle sue parole.
Io :"c-cosa?" balbettai.
Megan :"matteo ha praticamente perso la testa per lei, tutto questo quando tu non c'eri, eri in tuor" sorrise, tendendo i suoi occhi puntati sui miei, mentre giocherellava con i miei ricci come faceva sempre Elena.
Quella situazione stava arrivando al limite. L'impertinenza di Megan mi infastidiva, ma in quel momento mi sentivo impotente di fare ogni cosa.
Megan :"posso darti un ultimo abbraccio prima che tu te ne vada?"
Io annuii, in fondo un abbraccio non fa mai male, soprattutto in quei momenti in cui il mondo sembra caderti addosso completamente.
Ma fu proprio in quel momento in cui, mentre mi allontavo ad abbraccio finito, Megan girò il suo volto, avvicinando le sue mani alle mie guancie che furono attirate verso di lei contro la mia volontà.
E fu solo una questione di qualche secondo prima di sentire le sue labbra premere contro le mie, mentre cercava di baciarmi, e mi fu anche impossibile allontanarmi subito e farla finita con quel bacio sbagliato, dato che mi tratteneva verso di lei.
Era come se volesse farmi rivevere con quel bacio la nostra adolescenza, lei mi amava ed io lo sapevo. Ma non amavo lei. Glielo avevo spiegato, avevo paura di farla soffrire ovviamente, ed era per questo che avevamo semsso di frequentarci anche come amici, tutto questo perchè amavo una ragazza che non mi ha amato come credevo dato che nei momenti in cui non c'ero se ne stava con Matteo. Ma infondo al mio cuore sapevo benissimo di amarla, che era la ragazza che volevo persino sposare. Elena. Megan avrebbe dovuto capirlo.
E mi resi conto che i miei sentimenti verso Elena non erano finiti neanche dopo quel bacio di Megan intenta a risvegliare i nostri sentimenti adolescenziali per me ormai scomparsi, ma per lei ancora vivi. 
Vidi infatti con la coda dell'occhio la figura di Elena, proprio ai piedi di quella collinetta che segnerà per sempre la nostra storia. Cercai di respingere immediatamente Megan, quel bacio era sbagliato, nel luogo sbagliato. Quello doveva rimanere solo il luogo mio e di Elena. Non volevo condividerlo con un'altra ragazza eccetto che Elena.
Subito cercai di divincolarmi dalla stretta di Megan, che rimase impietrita a guardare tutta la scena.
Scesi subito lungo la collinetta per raggiungere Elena, dimenticandomi completamente della storia di Matteo e stringerla tra le mie braccia, chiederle mille volte, e sossurrarle uno dei miei 'ti amo' piu sinceri che riservavo solo per lei. 
Elena mi guardò con gli occhi pieni di lacrime e dolore. 
Guardò prima la collinetta dove c'era Megan che ci guardava e poi me, per poi mollarmi uno schiaffo sulla mia guancia. 
Me lo meritavo infondo. Avevo tradito lei e il nostro posto, anche senza volerlo.
Io :"Elena ti prego" di nuovo non ricontrollavo più le mie lacrime e i miei singhiozzi. Anche lei piangeva, la mia cura era lei, solo lei.
Ed io ero la sua. Eppure ci stavamo respingendo. Tutta per colpa degli altri. Quanto avrei voluto uscirne da quella situazione.
"Harry mi hai delusa, non mi aspettavo una cosa del genere" mi sentii dire quella frase da Elena, piena di dolore, intervellata da lacrime e singhiozzi.
Cercai di prenderle il polso per bloccarla e parlarle, darle perlomeno le mie scuse, ma lei con rabbia, tanta rabbia che io non le avevo mai visto addosso, si divincolò con froza dalla mia stretta, lasciò cadere un piccolo libro che teneva tra le sue mani che provocò un forte rumore e altre sue lacrime.
Non mi disse più nulla, corse solo via, via da me, e avevo paura che sarebbe stato per sempre.
Ciò che mi rimase era solo quel suo libro finito ai miei piedi. Mi chinai per raccoglierlo, pulendolo da quella poca neve che gli era finita di addosso nella sua caduta.
Mi bastò girare la copertina per lasciarmi cadere senza forze sulla fredda neve, piangendo. 
Erano tutte le nostre foto, sotto ciascuna di esse c'erano delle frasi scritte con così tanta cura quasi da farmi capire che per lei erano come un gioiello prezioso, come il nostro amore.
Strinsi l'album al mio petto.

DALLA MIA PARTE:
Corsi nella mia camera, sbattei la porta con forza, non riuscivo a controllarmi.
L'immagine di Harry su quella collinetta con Megan mi aveva completamente distrutta, privata di ogni cosa. 
Stavo morendo dentro. Non uscivano neanche più ulteriori lacrime, ma solo urla disperate in quella visione. Era straziante, mi stava facendo del male.
E adesso avevo capito tutto, o almeno pensavo.
Tutta quella storia delle foto di me e Matteo spuntate da non si sà dove erano solo una copertura di Harry. Me le aveva mostrate per distruggere tutto il nostro rapporto, e intanto se ne stava con la sua Megan. Quanto potevo odiare quel momento. Era il nostro posto e lui mi aveva completamente rimpiazzata. Non volevo più vederlo. 
Magari la loro storia già continuava da tempo e aveva fatto tutto questo per tornare da lei. "Adesso basta" mi dissi da sola.
Non volevo assolutamente più rivederlo, ne guardarlo negli occhi. Volevo dimenticare tutto anche se sarebbe stato sicuramente impossibile. Harry era stata quella luce nel tunnel, avevo vissuto troppe delusioni e tradimenti. Prima in famiglia e poi lui, pazzesco. Il mondo mi si stava praticamente rivoltando contro. Ero sbgagliata io allora. 
Non trovavo un'altra spiegazione per tutte queste vicende. 
A interrompere i miei pensieri, fu il rumore della porta nuovamente aprirsi.
Ed era proprio lui. Quel ragazzo che avrei voluto stringere forte a me per non lasciarlo andare, ma che ora non riuscivo neanche a guardare in faccia, che il suo ricordo mi faceva male.
Io :"va via!" urlai.
Harry :"Elena diamine ascoltami!" ulrò a sua volta, venendomi incontro.
Io :"Harry va via! Allontanati! Non voglio più vederti!" Urlavo anche io, senza neanche prendere aria per continuare a strillarli addosso, mentre tentava di bloccarmi per le braccia.
Harry :"devi ascoltarmi! E poi se vorrai me ne andrò, ma devi ascoltarmi!"
Io :"Non voglio ascoltarti! Sei solo un codardo, sparisci dalla mia vita" quelle ultime parole ferirono sia me che lui. Chiuse gli occhi dal dolore, come se lo avessi appena colpito, lasciando la presa delle mie braccia. 
Io indietreggiai, andando a sbattere contro il muro.
Harry non perse tempo per riavvicinarsi di nuovo a me.
Harry :"Ho sbagliato, e lo riconosco. Ma tu non passare dalla parte della vittima dato che hai fatto lo stesso con Matteo"
Io :"Harry ho cercato di spiegartelo che non è come credi!"
Harry :"Anche io vorrei cercare di spiegartelo Elena!" alzò ancora di più la voce,non avevamo mai litigato in quel modo.
Io :"Perchè diamine Harry! Ti ho visto con i miei occhi! Eri lì che ti baciavi con lei! Come hai potuto? Spiegamelo allora! Perchè? Perchè Harry?"
Harry :"Elena ti prego, adesso calmati, è stato un errore"
Io :"Un errore? Guarda caso proprio dopo la nostra breve litigata, dopo tutte quelle foto, in quel nostro posto, con lei! Vattene via" Cercai di spingerlo, portando le mie mani sul suo torace per spingerlo via da me, ma sentii i suoi muscoli contrarsi in segno di resistenza contro i miei.
Io :"Da quand'è che va avanti questa storia tra te e Megan?"
Harry esitò a rispondere in un primo momento, e questo mi fece perdere ancora di più la pazienza, mentre la rabbia e la delusione mi divoravano.
Harry :"è stata la mia ex, ma è una storia già finita"
Io :"Si vede come è finita! Proprio nei migliori dei modi!" esclamai ironicamente.
Harry :"Elena per favore" soffiò Harry, avvicinandosi ancora di più a me.
Io :"Non mi hai neanche mai detto che lei fosse la tua ex, mi hai detto che non la conoscevi!"
Harry :"non l'avevo neanche riconosciuta!"
Io :"come puoi non riconoscere una ex?"
Harry :"è cambiata del tutto dal punto di vista fisico! Elena sono passati tanti anni!"
Io :"E questo ti piace, vero?" a questa frase la mia voce era ancora più bassa, poichè mi sentivo nuovamente soffocare dal suo sguardo e dalle lacrime, che ora rigavano anche le sue guancie.
Mi allontai immediatamente da lui, divincolandomi dalla sua presa e staccandoomi da quel muro.
Harry :"Non sono innamorato di lei Elena! Non fare la cocciuta proprio ora!"
Io :"ah io? Io sarei la cocciuta? Harry ma ti senti quando parli? Adesso vattene via" 
Harry :"non me ne vado da qui se non prima discutiamo civilmente di questa cosa"
Io :"Non abbiamo nulla da dirci." 
Harry :"Elena io ho sbagliato e lo riconosco, ma tu mi hai tradito con Matteo! Te ne rendi conto che siamo sulla stessa barca?"
Io :"io non ti ho tradito! C'è stato quel bacio, è vero, ma poi ne avevamo parlato, io non l'ho mai amato, e tu mi mancavi terribilmente! Non è il suo bacio che volevo! Harry perchè non riesci a capirlo?"
Harry :"Perchè quelle foto testimoniano non solo quel momento, ma sono dell'altra sera in cui tu hai cercato persino di inventarti altre scuse! Megan mi ha detto che ormai tutti conoscono la vostra storia, chiediti perchè!"
Io :"Non c'è nessuna storia! E questo mi dimostra che tu hai detto retta a lei e non a me, che fine ha fatto la frase 'in un rapporto la prima cosa che conta è la fiducia'? "
Harry :"abbiamo perso entrambi la fiducia, vuol dire"
Scossi la testa, speravo in un'altra sua risposta, decisamente.
Harry :"Elena, dove sta la mia roba? oggi vado in Hotel, non è la scelta migliore rimanere qui"
Io :"puoi andartela a prendere, hai lasciato tutto in bagno"
Harry annuii, prima che ricevesse una chiamata.
Harry :"pronto? cosa? che sito? Non ne voglio più sapere niente. Megan adesso basta, dimentica di ciò che è successo, va bene" quando riattaccò, lo guardai accigliata per il suo sguardo preoccupato. Andò verso il mio computer che era rimasto ancora acceso sul tavolo.
Io :"cosa stai facendo adesso?" chiesi infastidita dato che senza nemmeno chiedermelo si stava connettendo sul sito di Cambridge dedicato solo a noi studenti.
Harry :"Metti la password della tua pagina perfavore?"
Io :"cosa vuoi fare adesso?"
Harry :"Megan mi ha detto che ci sono delle cose che hai pubblicato e che dovrei vedere"
Io :"ma io non ho pubblicato proprio nulla!"
Harry :"elena ti prego, metti questa password"
Di nuovo non riuscivo più a seguirlo dato che oggi non mi ero neanche neanche connessa una volta sulla mia pagina.
Io :"ma che diamine.."
Comparvero tutte foto di me e Matteo che non avevamo tra l'altro neanche mai scattato.
Nella maggior parte sembravano esserci dei baci, ma quei baci non erano mai esistiti! 
Io :"Harry sono dei falsi! Fotomontaggi! Non sono mai esistite queste foto! Con Matteo c'è stato solo un bacio, non tutti questi! Che roba è?"
Harry chiuse il computer, poi si alzò verso di me. I suoi occhi non erano più di quel verde che tanto amavo, ma di uno scuro e lucido.
Harry :"ora sono io a non volerti più vedere."
Io :"Harry sono dei falsi!" gli urlai addosso.
Harry corse subito verso il bagno per riprendersi la sua roba.
Harry :"Smettila di mentire, smettila sul serio, che nessuno ti crede. Mi hai deluso, profondamente. Non mi aspettavo che tu fossi così." di colpo la situazione iniziale si ribaltò.
Io :"Va da Matteo! fattelo dire da lui!"
Harry :"e tu ti aspetti che vada a credere a lui? Sai che ti dico? Ti auguro tanta felicità con lui, ma tra noi è finita, non voglio più sentire spiegazioni. Megan aveva ragione. Non dovevo lasciarmi prendere in questo modo dai sentimenti."
Sentii come una vampata di calore su tutto il mio corpo, forse perchè il cuore prese a prendermi a battere a mille per la rabbia e il terrore.
Me lo aveva detto. Era finita. 
Erano foto false. Ma il suo bacio con Megan era così vero davanti ai miei occhi.
Io :"va via" riuscii solo a dire.
Harry :"tranquilla, tolgo subito il disturbo da qui e dalla tua vita, mi dispiace di essere stato un impiccio per te in questa tua storia con Matteo." Si chiuse in quel momento la porta alle spalle.

DALLA PARTE DI HARRY:
Mi sentivo uno schifo totale. Non volevo uscire dalla sua vita, ma quelle foto mi avevano ferito ulteriormente e avevano confermato tutti i miei sospetti. Elena non era più mia, ora era di quell'altro, di cui non voglio neanche nominare il nome. Ero uscito fuori in quel grande giardino ormai deserto, quando Megan mi aspettava ancora su quella collinetta, ma non mi avvicinai, lei non ci sarebbe neanche dovuta stare lì. 
Quanto avrei voluto solo poter tornare indietro nel tempo.
Megan mi venne subito incontro, mentre un gruppo di ragazzi passava, nominando il mio nome e quello di Elena. E questo mi faceva star male, perchè nonostante tutto, non dovevano toccarla, neanche nominarla con quel tono. Nessuno doveva farle del male.
Ero confuso, frastornato. Le immagini nella mia mente di Elena e Matteo insieme mi stavano uccidendo sempre di più.
Solo qualche prima avrei scommesso su tutto che la nostra storia non sarebbe mai finita, ma ora tutto si era frantumato in mille pezzi, come i nostri cuori. 
E fu in quell'attimo di confusione e dolore che Megan mi baciò nuovamente, sotto lo sguardo di quei ragazzi che mi stavano del tutto infastidendo perchè sembrava che non avessero nulla da fare se non quello di impicciarsi nei fatti degli altri.
In quel momento non ragionavo più, chiusi gli occhi, e non riuscii neanche ad allontanare Megan. Vedevo Matteo ed Elena nella mia mente, ancora. 
Anche se, davanti a quel nostro posto, Megan si tramutò in Elena. Era come se non stessi baciando Megan, ma Elena. 
Volevo fosse lei, nessun altro. Ma lei non sarebbe più stata mia e di questo dovevo farmene una ragione, in qualche modo.
Ed era l'idea di star baciando Elena come nei nostri giorni passati, come quella mattina davanti l'auto, che mi spinse a continuare quel bacio, quel secondo bacio, ancora più sbagliato del primo.
:"Ma bravo! Complimenti!" sentii esclamare dietro le mie spalle, e quello mi fece tornare alla realtà. Riaprii gli occhi, non era Elena, era Megan. 
Mi pentii subito di quel bacio, che era solo frutto di una mia illusione. Ancora un'altra illusione.
Ma presto la rabbia mi ritornò nel vedere che aparlare fu proprio Matteo.
Matteo :"Quelle foto che hanno pubblicato di me ed Elena le ho viste anche io, e sono assolutamente false se ti può interessare. Ed ero venuto qui per dirtelo, ma vedo che sei impegnato."
Io :"Matteo va via, prima che qualcosa possa andare male. Non ti voglio neanche vedere."
Matteo :"Harry, non è successo nulla con Elena"
Io :"Basta! Matteo vattene ti prego!"
Lo vedevo come un traditore, anche lui. Ma adesso anche io ero un traditore. Stavo incominciando ad odiarmi proprio come stavo odiando quel bacio che in modo allusivo avevo dato ad Elena.
Non mi controllai più, andai verso Matteo, mentre Megan sembrava ridere a quella situazione, non sopportavo neanche lei in quel momento.
Matteo cercò di bloccare le mie mosse, per poi prendersela con me, e anche io me la sarei preso con me dopo quel secondo bacio con Megan.
Ma ero confuso, solo confuso. 
Sapevo di amare solo una persona, qualcuno che mi aveva mentito e che mi aveva ferito.
Matteo :"sparisci tu dalla mia vista, non ti rendi neanche conto di ciò che ha fatto"
Io :"tu non devi venirmi qui a dire cosa devo o non devo fare"
Matteo :"le stai facendo del male"
Io :"non voglio farle del male!" gli urlai di nuovo, più a me stesso che a lui.
Matteo :"troppo tardi, proprio bravo eh?"
E fu in quel momento che arrivò Elena, seguita da Summer.
Summer :"Come ti sei permesso!" Mi urlò Summer con così tanto odio da scatenare una risata insostenibile e isterica di Megan, che proprio davanti ad Elena mi sussurrò :"ti amo" 
Io :"Megan stai veramente oltreppassando il limite"
Elena ci applaudì con le lacrime le rigavano ininterrottamente il viso.
DALLA MIA PARTE:

Io :"Harry, possiamo rimanere da soli perfavore?"
Harry :"finalmente hai detto una cosa sensata! E' una cosa che rguarda solo me e te, quindi"
Megan :"sei sicuro Harry?"
Harry :"Megan per favore, va via anche tu"
Non appena tutti se ne andarono, io ed Harry rimasimo a fissarci per qualche secondo, prima che io parlassi.
Io :"ho visto il video, vedo che non si trattava di un altro bacio sbagliato"
Harry :"che video?"
Io :"l'hanno pubblicato dei ragazzi della scuola, quello in cui Megan ti ha baciato e tu certamente non l'hai scansata. Fa male tutto questo, sai?"
Harry :"perdonami" lo disse con un tono che non aveva mai usato prima.
Io :"come pensi che possa farlo?"
Harry :"lo so"
Io :"Dobbiamo vermanete finire in questo modo tutto?"
Harry :"ti amo, Elena. Mi dispiace che stia finendo così"
Ed ecco che le lacrime si rimpossessarono di me.
Harry si avvicinò nuovamente a me. 
Harry :"Lo so che adesso c'è anche Matteo"
Io :"Non c'è Matteo! Harry io non lo amo, amo te non lui!" Quelle parole mi uscirono così spontaneamente che non le controllai.
Harry abbassò lo sguardo, per abbracciarmi.
Ma io non potevo sopportare quei loro due baci, non ci riuscivo. Faceva troppo male.
Lo allontanai da me.
Io :"Addio Harry" gli dissi.
Harry però mi bloccò, stringendomi il polso per non lasciarmi andare, così tanto forte come non mai.
Io :"Harry lasciami, mi stai facendo male"
Harry :"voglio avere un bel ricordo della nostra storia"
Io :"non ci sono più i bei ricordi"
Harry :"so che ora siamo delusi entrambi, e il fatto che tu ti sia baciata con Matteo ed io con Megan non aiuta per niente. E poi tutte quelle foto, Elena non è facile"
Non dissi più nulla, tanto sapevo che non mi avrebbe più creduta, dopo tutte quelle foto come biasimarlo. 
Ma io sapevo che nulla era vero.
Harry :"ho visto il tuo regalo prima"
Io chiusi gli occhi, per bloccare le lacrime.
Lui mi accarezzò una guancia, come faceva sempre, quasi volesse bloccare per sempre quelle mie lacrime ora piene di dolore.
Harry :"e tu rimarrai sempre il mio primo vero amore, la ragazza che volevo persino sposare" confessò lui.
Io :"c-cosa?" balbettai. Sentendo il mio cuore andare in frantumi.
Io :"ti prego Harry devi credermi io.."
Harry scosse la testa.
Harry :"basta, è andata così. Elena capisci bene che quelle foto parlano da sole, abbiamo sbagliato entrambi. Matteo ti renderà molto più felice di come possa farlo io che andrò lontano chilometri e chilometri da te per il mio lavoro. Ed io per te voglio solo un lieto fine, anche se mi hai deluso"
Io :"Harry sul serio.." singhiozzavo, le lacrime mi soffocavano.
Harry mi abbracciò forte.
Harry :"il tour ricomincia tra due giorni. Domani sarò a Londra con i ragazzi, non tornerò più qui, non mi vedrai più qui, non ti farò più star male, perchè mi rendo conto di averti fatto star troppo male con quei baci con Megan, ma devi credermi. Io immaginavo che fossi tu, non lei. Io amo te, non Megan. Ho sbagliato, e tu hai sbagliato con matteo. Ma forse doveva andare così ed io mi farò da parte. Mi hai fatto vivere momenti bellissimi, e quella collinetta rimarrà per sempre nostra. Solo nostra. Non ci doveva assolutamente essere Megan lì in quel momento, ma non si può cambiare il passato. Quindi voglio che tu quando passi per qui, non ricordi più questa brutta giornata, ma le lanterne luminose, i nostri baci, i nostri cuori battere a tempo. Voglio che tu ricorda solo la nostra storia, capito? Non piangere Elena, non farlol." mi asciugò di nuovo le lacrime. Poi continuò a parlare, tendendo sempre gli occhi fissi sui miei :"Tu vivrai sempre dentro di me, perchè io ti amerò per sempre, ma purtroppo ti rendi conto che dopo questa storia tra te e Matteo io non riesco più a fidarmi, non sarebbe come prima. Perchè so che c'è stato qualcosa tra di voi, e non rispondere, non mentirmi più ti prego. Non immagini quanto sia difficile dirti addio, perchè speravo di non dovertelo dire mai. Ma arrivati a questo punto, Elena, ci stiamo facendo del male da soli. Spero solo che sarai finalmente felice con matteo, e ti prego, non mentirgli come è successo con noi. Ed io ti chiedo scusa per quei baci, non avrei dovuto, lo so"
Io :"Harry devi credermi, quelle foto sono fals.." Harry mi zittì.
Aveva ragione, non poteva credermi dopo tutto questo. Ma odiavo doverlo perdere per tutta questa storia. 
Harry :"Elena, non riesco a crederti, mi sento confuso e ferito. Ti pare che a me piaccia dirti addio così? Ma tutti parlano ora di voi, e poi quelle foto le hai caricate tu su quella pagina, nessun altro sapeva la tua password. Ti prego, basta mentirmi, non vorrei lasciarti Elena. Ma è l'unica cosa che ci resta da fare per non soffrire ancora di più, perchè io ci sto veramente male per tutta questa storia, e so che anche tu ci stai male per me e Megan, e ti chiedo scusa. Ma adesso ci sarà anche la distanza, ed io so di te e Matteo, non è facile da dimenticare, mi segui?"
Io :"ci stiamo lasciando?"gli chiesi, sentendo di nuovo le lacrime uscire proprio sopra quelle che mi aveva asciugato prima Harry.
Harry annuii.
Lo abbracciai, probabilmente per l'ultima volta.
Harry :"ricordati però che ti amo, ti amerò per sempre, lo sto facendo solo per salvare quel che ne è rimasto di noi. Mi dispiace Elena, sul serio. "
Io :"Ti amo" gli dissi. Ma sapevo che ora lui non mi avrebbe più creduta dopo quelle stupidissime e dannate foto. 
Harry :"Ti amo anche io" Mi sussurrò. Entrambi non trattenemmo più le lacrime. 
Ci abbracciammo, poi per l'ultima volta, Harry mi prese il volto tra le sue braccia. 
Mi guardò dritto negli occhi, prima di socchiudere quei suoi occhi verdi che mi avevano fatta innamorare perdutamente di lui e del suo sguardo.
Riassaporai le sue labbra, ci godemmo quel bacio fino all'ultimo, rivivendo entrambi tutta la nostra storia, eliminando quella brutta giornata. Apprezzai il fatto che Harry volesse concludere la nostra realazione in quel modo, Rivivendola proprio come avevamo fatto all'inzio, concludendola con quel bacio che ricordava tanto il nostro primo bacio, voleva lasciarmi quel ricordo di lui e non con quello della brutta giornata appena vissuta.
Harry :"Addio Elena" mi sussurrò all'orecchio, nello stesso modo in cui ci dicevamo 'ti amo'.
E questo mi procurò un vuoto nel cuore.
Io :"non doveva finire così" sussurrai, ricordando esattamente le parole di Harry dette all'inzio di quella giornata tremenda.
Harry :"lo so, non doveva finire così" ridisse lui a bassa voce, forse pensando che non lo avrei sentito, ma lo sentii eccome.
Mi asciugò ancora una volta le lacrime prima di andarsene, poggiando le sue labbra sulla mia fronte.
Appena si staccò anche io gli risposi con la parola più brutta e dolorosa che avessi mai detto in vita mia.
"Addio Harry".

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Capitolo 69
*** 69° capitolo ***


Quando tornai indietro, sola, mi resi conto che quella situazione della separazione stava distruggendo entrambi nello stesso modo.
E' vero, abbiamo commesso errori in passato, ma adesso ne stavamo pagando tutte le conseguenze. E non so se posso giudicare la situazione sotto un aspetto positivo dato che, per puri fraintendimenti partiti con quelle foto, eravamo di fronte alla vera realtà dei fatti. Non può essere tutto sempre rose e fiori, ovviamente, ma non volevo neanche far finire tutto questo. Era lui che mi rendeva felice. Come si può abbandonare e voltare le spalle in questo modo alla propria felicità?
Ci eravamo voltati, ognuno dalla parte opposta, e ci siamo allontanati, non si sa neanche per quanto tempo dato che Harry mi aveva quasi promesso che non si sarebbe più fatto vedere per evitare altre sofferenze. Poteva trattarsi di un giorno, o di un mese, o di per sempre. Forse ci siamo solo respinti proprio quando andava tutto bene tra noi. La verità si è spogliata delle sue vesti più scure che aveva tenuto fino ad ora e ci era stata portata proprio davanti agli occhi.
La mia breve 'storia' con Matteo, se così la sì può definire, non dovevo tenerla nascosta ad Harry, e soprattutto non dovevo lasciare che Matteo continuasse a soffrirne. 
L'immagine di Harry che continuava a baciarsi con Megan mi distruggeva ancora di più.
Non so quale strana forza esterna in quel momento mi trattenne, ma fatto sta che adesso mi sentivo scoppiare.
Avrei voluto gridare, chiamare il suo nome, urlargli scusa, e buttarmi tra le sue braccia, ma non potevo.
Non potevo per il bene di entrambi, Harry aveva ragione.
Dovevo abituarmi adesso ad una nuova vita. Una vita senza di lui.
Sentivo già l'aria fredda di Gennaio venirmi contro, mi strinsi tra le mie braccia, sentendo ancora l'odore sul mio cappotto del profumo di Harry.
. In quel momento quella frase ci stava rispecchiando pienamente.
Vidi davanti a me Summer che correva per raggiungermi.
Summer :"Elena!" mi urlò, venendomi incontro.
Io non dissi nulla, perchè sapevo già che le parole sarebbero state futili quando già si conosce tutto. Anche Summer aveva visto quelle foto, sia quelle mie, sia quelle che erano state pubblicate dai quei ragazzi ficcanaso che riguardavano Harry e Megan. Quindi non dissi nulla, ma l'abbracciai forte, scoppiando in lacrime.
Summer :"Elena ti prego, non fare così"
Io :"lo rivorrei vicino a me, ho paura di perderlo per sempre, non sono pronta a ricominciare senza di lui. Questa nuova vita qui a Cambridge doveva cambiare in meglio! Non capisco dove abbiamo sbagliato"
Summer :"in nulla, Elena. Qui abbiamo veramente cominciato a vivere. Stiamo diventando più adulte e mature, queste esperienze non peggiorano la vita, caso mai la migliorano"
Io :"come possono migliorarla?"
Summer :"facendoci crescere nel vero senso della parola. Sai quante altre volte sbagliaremo e ne pagheremo le conseguenze! Ma se non viviamo queste esperienze e delusioni, come facciamo a diventare più mature?"
Io tirai su con il naso, tentando di asciugare le lacrime.
Io :"hai ragione, credo.."
Summer mi sorrise.
Summer :"e adesso torniamo dentro che sta per mettersi a piovere, o chissà magari a nevicare!" 
Sorrisi, anche se avevo uno sguardo stanco, di chi ha pianto troppo e sente ancora nuove lacrime uscire. 
Io :"preferisco la neve"
Summer :"lo so! Ma anche la pioggia non ha nulla da invidiarle!"
Io :"sarà! Ma la neve ha tutto un altro effetto!"
Summer :"hai mai provato a correre sotto la pioggia fino a svenire dalla stanchezza, ma continuare a ridere da sola felice di quella sensazione che provi?"
Io :"mmh.."
Summer :"Appena ti sentirai, sarei molto felice di accompagarti!"
Io :"ci sto!" risi, grazie a lei. 
Credo che non avrei mai potuto ringraziarla abbastanza.
Quando tornammo in stanza, Summer si prese il compito di preparare della cioccolata calda prima di incontrare il suo ragazzo.
Summer :"stasera i ragazzi non si fermeranno più qui, a Niall è diaspiciuto in sacco per Ciccio!"
Io :"mi mancherà non averli qui, ma adesso è la cosa migliore"
Summer :"domani mattina presto poi partiranno per Londra e dopodomani il tour quindi hanno preferito l'albergo"
Io :"tu e Zayn?"
Summer :"cosa?"
Io :"manterrete una relazione a distanza?"
Summer :"sì, penso proprio di sì" sorrise, mentre arrivava con due tazze belle fumanti di cioccolata calda.
Io :"grazie" sussurrai, mentre soffiavo sulla tazza bollente e fuori scoppiava letteralmente un temporale.
Summer :"figurati!" mi sorrise.
Io :"ma i ragazzi sono già in hotel?"
Summer fece spallucce.
Summer :"da quanto ne sò, vanno stasera, dopo il mio appuntamento con Zayn.."
Io :"quindi adesso sono qui?"
Summer :"Elena lo so chi cerchi, non so dove stanno adesso"
Io abbassai lo sguardo.
Io :"sto sbagliando tutto, sono proprio un disastro"
Summer :"non sei un disastro"
Io :"vorrei solo rivederlo un ultima volta"
Summer :"tu vorresti rivederlo senza un ultima volta, lo vuoi vedere e rivedere ancora"
ALzai lo sguardo verso quello di Summer.
Io :"non voglio che partano"
Summer :"ma devono Elena, è il loro lavoro"
Io :"dopo questi due giorni avrò la conferma ufficiale di tutta questa storia, e non voglio lasciare che lui scompaia dalla mia vita, mi mancherebbe troppo"
Summer :"Elena lo so, ma adesso è normale che tu ti senta così, non andare a pensare ai due giorni che successivi, non migliori le cose così"
Io :"lo so, hai ragione, scusami" dissi con voce flebile.
Summer :"smettila di scusarti! Non devi!" Stavo per risponderle qualcosa, prima che bussassero alla porta.
Summer andò ad aprire, era Zayn che sorridente abbracciò forte la mia migliore amica.
Sentii una stretta al cuore, quasi come se quell'immagine mi portasse indietro nel tempo.
Zayn la stava per baciare, ma Summer notando la mia espressione si allontanò da lui.
Summer :"non qui" sussurrò all'orecchio del suo ragazzo, venendomi subito incontro.
Summer :"se vuoi che io rimanga qui con te, dimmelo Elena, non ti preccupare" mi disse premurosa.
Io :"nono, sta tranquilla, vai con Zayn, dovete approfittarne di questi giorni" sorrisi.
Summer mi abbracciò, quasi come se volesse darmi quella forza che a me mancava.
Zayn fece qualche passo in avanti, spostando la testa di lato, accorgendosi probabilmente dei miei occhi spenti, e sguardo stanco e perso.
Zayn :"elena? Ma che succede?"
Summer :"nulla Zayn, non fare domande!"
Zayn :"no è che mi sto serimante iniziando a preoccupare dato che Elena sta così, Harry non ti dico, insomma"
Io :"Che ha Harry?"
al sentire il suo nome, sembrò quasi che mi fosse arrivata una scarica elettrica capace di farmi 'risvegliare' e riaccendere una piccola luce negli occhi.
Zayn :"Stava al bar di Cambridge, gli altri ragazzi gli avevano chiesto di fare un giro con l'auto ma lui ha rifiutato, quasi volesse restare da solo. Era così pallido che pensavo stesse male, e se si prende l'influenza ora io proprio.."
Summer gli diede un colpetto sul braccio, si vedeva che lui era rimasto ignaro di tutto,ma ora non me la sentivo di spiegarglielo.
Summer :"ti spiego dopo, va bene Elena?" mi chiese per conferma, io annuii.
Il pensiero che anche Harry stava male, mi distruggeva ancora di più. Non volevo che lui ne soffrisse, anche se questo significava che lui ci teneva, come io tenevo a lui.
Non appena Summer e Zayn se ne andarono, io presi il mio cappotto intenta a raggiungere Harry, anche se non avrei dovuto.
Scesi svelta le scale, e al piano di sotto trovai solo del caos.
Dal temporale tutti i ragazzi si erano giustamente rintanati dentro e adesso la mia ricerca del ragazzo riccio dagli occhi verdi si era drasticamente complicata.
Lo cercavo dovunque senza un buon esito.
Mi fermai così sul pianerottolo, sedendomi su una poltroncina, e prendendo il mio telefono per vedere se mio fratello era nei paraggi e sapeva tutto.
Quando mi girai però, in lontananza, ma molto chiaramente, vidi mio fratello parlare con harry, seduti anche loro su un divanetto.
Approfittando della folla, mi alzai per avvicinarmi cauta, avevo bisogno di rivederlo,e sentivo il cuore a mille dopo ogni passo microscopico che facevo.
Potevo sentire ora molto meglio le loro voci, ma avrei preferito non sentirle. 
Percepivo i singhiozzi di Harry, in quello stato non l'avevo mai visto. Era abbracciato al suo migliore amico, mentre cercava a stento di raccontargli tutto, sotto gli sguardi incuriositi di tutti i ragazzi che a volte si giravano per sentire anche loro meglio la conversazione.
Questo mi fece innervosire come non lo ero già, la gente deve sempre farsi i fatti degli altri per poi sparlarne dietro. Pensai anche che dopo che tutta la scuola vedrà le mie foto fasulle inizieranno anche gli insulti, verranno postate nei social e poi sarà la mia fine.
Ma questo adesso passava in secondo piano, perchà sentivo dentro di me aprirsi una voragine incolmabile, avrei preferito non essere mai andata a cercare Harry.
Non resistevo più a quella visione, mi sentivo impotente di tutto, avrei voluto abbracciarlo, dirgli che avremmo superato tutto insieme, di non piangere, ma non potevo. Avrei solo complicato la situazione. 
Così inditreggiai, allontanandomi da quel posto mentre sentivo le lacrime appannarmi la vista. 
Almeno con lui c'era mio fratello, e questo mi stava facendo star bene. 
Mentre cercavo di tornare indietro nascondendomi in quella folla di gente, una ragazza mi sbattè contro. 
Chiusi per un secondo gli occhi mentre lei mi sorpassava.
Speravo non fosse Megan, ma sfiga vuole che era proprio lei che in situazioni del genere avrei dovuto incontrare, e magari stava andando proprio da Harry e questo non sarei mai riuscita a sopportarlo.
Megan :"Oh, scusami" sorrise, con voce quasi acida ma di chi, di quella situazione, stava godendo particolarmente, e questo mi infastidì.
Io :" non fa niente" risposi, senza riuscire ad ammiccare il suo stesso sorriso, mi era impossibile.
Megan :"Vieni domani?"
Io :"dove?"
Megan :"ma come dove! Agli allenamenti"
Io :"ah.. non lo so" 
Megan :"beh, se non vieni non succede nulla, anzi è meglio per me, quindi"
Io :"cosa?"
Megan :"scherzo Elena! Forse te ne sarai dimenticata dopo questa storia con Harry, ma domani nominano le persone che parteciperanno alla Nazionale, e come immagini, sai quanto ci tengo a parteciparci"
Io :"mi era saltato di mente,beh ci penserò su"
Megan :"non scomodarti,tranquilla. Pensa a ciò che hai fatto al tuo ehm, ex?"
Io :"Megan, perfavore"
Megan :"sono solo realista, ma almeno si è reso conto di che razza di persona sei tu"
Quelle sue parole mi stavano facendo crollare, anche se anche questo era sbagliato, perchè non sarei mai dovuta crollare alle parole di qualcun'altro, specialmente di Megan.
Megan :"e non piangerti addosso, sai cosa c'è? è stato un bene che sia andato così"
Io :"ma cosa dici?"
Megan :"niente Elena, lascia perdere, a domani, se verrai"
In quel momento, quasi a sorreggermi dal mio imminente crollo, arrivò mio fratello che mi strinse forte a sè e mi portò via da tutte quelle persone e soprattutto da Megan che non volevo neanche immaginare cosa stesse andando a fare.
Io :"louis me ne voglio andare, sto male, non riesco più a stare qui" urlai con voce che mi sbloccava, a singhiozzi.
Louis :"So cosa è successo, ma tu provi o no sentimenti per Matteo?"
Io :"no! Diamine Louis! no!"
Louis :"scusami non volevo.."
Io :"no scusami tu, menomale che sei arrivato, non sarei resistita un momento di più in quella situazione"
Louis :"non sopporto quella ragazza"
Io :"Megan?"
Louis :"sì, esatto. Ho quella sensazione che lei centri molto in questa storia"
Io :"so che Harry riuscirà ad andare avanti, ma io.."
Louis :"sono qui con te" mi sussurrò. A quelle parole lo abbracciai con tutte le mie forze.
Io :"ho paura di perderlo"
Louis :"non lo perderai, te lo assicuro"
Io :"Sono stata una stupida Lou"
Louis :"basta Elena, dai"
Io :"Megan prenderà presto il mio posto, era questo il suo scopo, e dopo quei baci.. Oddio Lou, non ce la faccio sul serio più"
Louis :"Elena sta tranquilla, vieni, ti porto a vedere una cosa"
I miei occhi da quelli di Louis, andarono verso la finestra del salone, ripensando a quella frase.

FLASHBACK:
Harry mi sussurrò qualcosa all'orecchio, ma non riuscii a capirlo a causa della forte musica e chiasso che ci circondavano.
Harry notò la mia espressione quasi completamente speasata dalle sue parole e sorrise divertito.
Io :"ma cosa mi hai detto?" chiesi incuriosita.
Vidi i suoi occhi brillare sotto quella poca luce fioca delle lanterne.
Harry :"voglio mostrarti una cosa" ripetè nuovamente al mio orecchio.
FINE FLASHBACK.

Louis :"va tutto bene?"
Io annuii distrattamente, ma Louis mi conosceva troppo bene per sapere quando qualcosa non andava.
Louis mi prese la mano, conduncendomi verso il retro del grande edificio di Cambridge.
Louis :"mi hanno detto che questa stanza non la usano più, prima si facevano delle lezioni di musica e di ballo, ma ora niente di più, ed è un vero peccato perchè è veramente molto spaziosa e bella, non trovi?" 
Mi disse, accendendo la luce della stanza.
Mi guardai un pò intorno, e vidi una serie di scaffali pieni di libri con spartiti musicali, un grande stereo e nelle pareti delle casse nere e amplificatori.
Io :"E' bellissimo qui" sussurrai, mentre andavo in giro per tutta la grande stanza.
C'era inoltre lungo tutta la parete un enorme specchio, probabilmente usato per i passi di danza, e su uno scaffale una serie di cd.
Per non parlare poi dei violini agli angoli delle pareti, e dagli strumenti più grandi e desiderati da tutti gli amanti di musica come le più belle chittare classiche che avessi mai visto in vita mia.
Mi sedetti su uno sgabello prendendo in mano una di quelle pregiate chitarre, ed iniziai a suonare, prima con un pò di timore, una canzone che io e Louis conoscevamo fin troppo bene.
Nostro 'padre' la suonava spesso dopo cena, ci piaceva così tanto che io e mio fratello insistemmo per impararla.
Ed è così che è iniziata la nostra passione per la musica.
Anche Louis si sedette a fianco a me, canticchiando la melodia che stavo suonando, entrambi ci guardammo sorridendo.
Era la nostra canzone di infanzia.
Quanti altri ricordi ci ritornavano, ma ora parevano non fare più male, e per un momento le lacrime smisero di uscirmi. Ma non perchè non stessi male per la mia rottura con Harry, ma perchè mi stavo sfogando su quelle note, mio fratello questo lo sapeva bene, ed ecco perchè mi aveva mostrato quella stanza.
Io :"lou" dissi, interrompendo la nostra esecuzione di quel brano.
Louis smise di cantare con quel sorriso incantevole, girandosi verso di me.
Io :"sei pronto tu per tornare a Londra?"
Louis :"si, cioè credo, non lo so.."
Io :"credo di si, tu si, ma io ancora no"
Louis :"ma è normale, io non so neanche come reagirò a passare davanti la nostra casa"
Io :"ci passerai?"
Louis :"sì, voglio passarci, salutare prima del tour i nostri 'genitori'"
Io :"salutagli anche da parte mia, e dì loro che gli voglio bene" 
Louis mi sorrise, notando in lui gli occhi lucidi.
Mi abbracciò forte, rendendomi felice che mio fratello in quel momento fosse lì con me. 

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Summer :"Elena rieccoti!" esclamò lei, entrando nella nostra camera.
Io alzai lo sguardo dal mio pc, cercando di asciugare le lacrime il più possibile, fingendo un sorriso, anche se con Summer era inutile tutto questo. Infatti nonostante cercassi di nascondere le lacrime, lei mi venne subito incontro.
Summer :"ehi El, che succede?"
Io :"Summer mi sento uno schifo, uno schifo totale"
Summer prese mio pc che avevo poggiato sopra il mio letto, e cominciò a controllare cosa stessi facendo lì.
Avevo ricevuto insulti su insulti da parte di tutti. 
Le mie foto false di me e Matteo mentre ero ancora con Harry stavano girando per tutto internet, ora tutti mi conoscevano come quella che tradisce il proprio ragazzo facendolo soffrire, come quella che teneva il piede in due staffe,e altro ancora.
Summer :"basta, chiudi internet"
Io :"Summer io non sono così! non sono come le persone mi descrivono! Quelle foto sono false! Io non ho mai avuto tutti quei momenti con Matteo, devi credermi! Tra di noi c'è stato solo quel bacio sbagliato! Quello sbaglio che non doveva succedere e basta!"
Summer :"si può sapere chi ha pubblicato queste foto?" disse a sua volta, alzando di più la voce e alzandosi di scatto dal letto su cui si era seduta.
Io scossi la testa.
Io :"Non sono stata io, perchè non mi ero connessa per niente sul sito della scuola, e io non ero neanche a conoscenza di quelle foto!"
Summer :"Elena sono chiaramente dei fotomontaggi, usciti anche male! Si vede tale e quale, ma come può la gente non accorgesene? E Harry? Come ha potuto non notarlo chiaramente che quella ragazza non eri tu?"
Io :"non lo so, ho cercato di spiegarglielo, ma era su tutte le furie"
Summer subito si diresse verso la porta d'ingresso, ma capendo le sue intenzioni subito mi alzai per bloccarla.
Io :"E' inutile se vai a cercare Harry, non mi ascolta più, non mi crede"
Summer :"non può non crederti! la verità è così evidente!"
Io :"ormai non si può più tornare indietro, c'è Megan ora con lui"
Summer :"Megan! Certo!"
Io la guardai perplessa, non capendo a cosa si riferisse.
Summer :"quella ragazza mi sa tanto di falso e misteriosa! Aveva calcolato tutto ne sono più che sicura"
Io :"non conosco da molto Megan, ma Harry mi aveva tenuto nascosto che lei era la sua ex.. evidentemente dopo quei baci si è reso conto di amarla o non so"
Summer :"ma per favore! E poi, perchè era? lo è! è ancora la sua ex Elena!"
Io scossi di nuovo il capo.
Io :"ormai non credo"
Summer :"Elena, dai" 
Venne ad abbracciarmi forte, mentre io scoppiavo in lacrime tra le sue braccia.
Passammo la serata a guardare film, cercando di farmi distrarre. 
Io spensi anche il mio cellulare, non volevo neanche più ricevere chiamate, ne vedere il numero di Harry.
Mi faceva male vederlo soffrire, o vedere i suoi baci con un'altra persona, e sapevo che ce ne sarebbero stati altri. Sicuramente lui sarebbe riuscito più di me ad andare avanti.
Io ho questo difetto invece. Non riesco ad andare avanti facilmente quando perdo una persona importante per me.
Summer :"Hai sonno?" mi chiese dopo un due ore di film.
Io :"non lo so" risposi, scuotendo le spalle.
Summer :"E' l'una, andiamo a dormire dai"
Io :"dov'è Ciccio?" chiesi, tenendo lo sguardo sul vuoto, apparentemente davanti la tv che non stavo neanche più seguendo.
Summer :"non preoccuparti, tu va a dormire, io rimango sveglia finchè non tornano i ragazzi, sono stati fuori tutto il giorno"
Il mio cuore prese a bettere veloce a quella sua parola.
Io :"tornano?"
Summer :"no, non tornano Elena, sta tranquilla"
Io :"no io.."
Summer :"Elena va a dormire"
Mi alzai, non riuscendo quasi a non reggermi più in piedi.
Mi guardai indietro, il salotto vuoto completamente, e solo qualche ora prima pieno di voci e risate.
Tirai su con il naso a quel ricordo.
Summer mi capii subito, e mi stette accanto finchè non mi misi finalmente sotto le coperte. Nonostante tutto il sonno però faticavo a dormire.
Ogni volta che chiudevo gli occhi rivivevo quell'orribile giornata e sentivo una stretta al cuore, ogni santissima volta.
Dopo tutto però, distrutta e stanca crollai inaspettatamente nel sonno.
LA MATTINA SEGUENTE:
Fu Ciccio a svegliarmi, salendo sul mio letto.
Io :"ehi ciccio, buongiorno" dissi, tenendo ancora gli occhi socchiusi di fronte alla luce del sole.
Quel piccolo buon umore di prima mattina subito si trasformò in un'altra stretta al cuore quando realizzai che era tutto finito.
Non potevo ancora crederci.
Summer :"Ehi Elena! Finalmente ti sei svegliata!"
Le andai incontro bisognosa di un altro abbraccio.
Summer :"Elena ti prego, non fare così, basta piangere"
Io :"Non riesco ancora a crederci"
Summer :"lo so, è normale, ma devi essere forti. Supereremo tutto insieme, tu però devi essere forte"
Mi guardò negli occhi, anche io la guardai.
Le sorrisi, finalmente un sorriso sincero.
Io :"Grazie di tutto Summer"
Summer :"non ringraziarmi, siamo sorelle no?"
Io :"ti prego non lasciarmi anche tu" le confessai.
Summer :"ma scherzi?"
Io :"scusami è che io ho paura ora"
Summer :"non lo farò mai, promesso"
Ciccio ci venne subito incontro, scondinzolandoci e mettendosi tra di noi, mentre abbaiva felice, girando su se stesso, e poi mettendosi a pancia in sù in cerca di coccole.
Io :"Ehi piccolino"
Summer :"vado a preparare la colazione!"
Io :"hai sentito Ciccio?" 
Lui abbaiò, alzandosi svelto, e correndo verso Summer inseguendola ovunque andasse con la sua ciotola in mano.
Summer :"Stanno finendo le vacanze, pronta per ricominciare?"
Io :"devo essere sincera?"
Summer :"so già la tua risposta!"
Io :"ieri Louis mi ha fatto vedere un posto stupendo"
Summer :"D'avvero? E quale?"
Io :"Era una vecchia stanza dedicata unicamente alla musica, probabilmente prima lì si svolgevano lezioni chitarra,violino, danza e tutte queste cose"
Summer :"non l'ho mai vista!"
Io :"un giorno di questi te la faccio vedere! E' enorme, ed è perfetta per sperimentare una delle mie coreografie"
Summer :"già! Sennò qui fai casino!"
Io :"dai!" Sentii Summer ridere dalla cucina, mentre io giocherellavo con il telecomando del televisore. Per un momento ero riuscita ad allontanare, o almeno apparentemente, il dolore che ormai mi portavo dentro.
Quella voragine di vuoto che mi procurava quelle strette terribili al cuore e lungo tutto il corpo per intenderci.
Ma l'idea che Harry ora non era molto lontano da me mi faceva stare bene. Non so perchè, in realtà sarebbe dovuto essere il contrario, ma per me no. 
Sentivo quella speranza che tutto si sarebbe risolto prima del tour, ma sapevo anche che non dovevo illudermi, e avrei fatto meglio a non farlo, se solo avessi saputo come avrei reagito i giorni seguenti alla partenza dei ragazzi.
Summer :"Vuoi qualcosa?"
Io :"Si! Ho un pò di fame stamattina" dissi, alzandomi dal divano e spegnendo il televisore che stava trasmettendo una di quelle repliche di quei giochi televisivi.
Finita la colazione, io e Summer decisimo di far fare la prima passeggiata della giornata a Ciccio, io accettai poichè non c'era pericolo per il momento di incontrare da vicino Harry dato che sarebbero già dovuti partire per Londra.
Lo so è strano, perchè prima vi avevo detto che mi faceva star bene l'idea che lui fosse vicino a me, ma in un certo senso sentivo quasi la 'paura' di incontrarlo vicino, non sapevo come noi avremmo reagito, ecco tutto.
Summer mi diede un attimo il guinzaglio di Ciccio mentre giravamo per le strade adiacenti al parco, a una cinquantina di metri dall'università.
Io :"Ciccio non tirare dai!" quasi implorai verso il piccoletto che tirava d'ovunque.
Summer :"Elena resisti un attimo che sto leggendo un annuncio interessante"
Io :"che annuncio?" chiesi incuriosita.
Summer :"vendono vicino al centro della città un appartamento molto più spazioso della camera di Cambridge"
Io :"Ma se è troppo lontano da qui come facciamo ogni mattina?"
Summer :"ci organizziamo con gli autobus, e poi ho già pensato a comprare un motorino!"
Io :"che?" chiesi meravigliata dalla sua uscita.
In quel momento mi tornò in mente lo sguardo preoccupato, quasi severo di Harry quando mi avvertiva del pericolo dei motorini.
Io :"Harry non avrebbe mai voluto" sussurrai a bassa voce.
Summer era troppo presa nel leggere quei manifesti che non mi sentii.
Summer :"Cosa?" mi domandò.
Io :"nulla, nulla"
Summer :"Allora? che te ne pare? E' a buonissimo prezzo! Quando ci capita più un'occasione del genere?"
Io :"Ma.. Non ce lo possiamo ancora permettere" notai io.
Summer :"Si ma intanto possiamo sempre continuare a lavorare e guadagnare soldi e piano piano ce la facciamo, dai!"
Io :"possiamo provarci, questo si!"
Summer sorrise soddisfatta, conservando il foglietto che teneva in mano e riprendendo il guinzaglio di Ciccio.

Nel pomeriggio avrei avuto gli allenamenti, ma l'idea di vedere Megan non mi allettava molto.
Summer :"Elena vai!"
Io :"perchè dovrei? Tanto oggi andrebbe tutto male, andrà tutto male dopo ieri"
Summer :"Elena smettila di dire stupidaggini di chi non ha un cervello"
Io :"Ad ogni modo, non credo di andare" A quella mia frase, tirai un sospiro e mi sdraiai comodomante sul divano accendendo la televisione per l'ennesima volta. Ormai era diventato il mio passatempo preferito sentire voci da dietro uno schermo che poi neanche seguivo.
Summer :"E invece io dico che dovresti" disse a sua volta, prendendomi il telecomando dalle mani e spegnendo la televisione.
Io :"perchè l'hai fatto?" chiesi sbuffando.
Summer :"Va ai tuoi allenamenti! Vuoi buttare tutto all'aria così? Per colpa di Megan?"
Io :"Hai ragione, la colpa non è sua ma mia"
Summer :"Ancora? Elena tu non vuoi andare per quale santa ragione?"
Io :"Megan si infasidirebbe se mi presentassi, oggi sarebbe una giornata veramente dura, una che sto preparando da sempre, per entrare nelle nazionali, oggi potrei rovinare tutto"
Summer :"Elena appunto perchè oggi hai una possibilità per realizzare il tuo sogno per cui hai lottato dall'inizio! Devi essere lì oggi"
Io scossi il capo.
Io :"Non mi sento pronta, senza di lui non ce la faccio, non mi sento in grado"
Summer :"Stupidaggini! Sciochezze! Tu puoi fare tutto! Va lì e dai del tuo meglio! Se andrà male non fa niente, non bisogna sempre vincere nella vita, ma bisogna sempre provare, va lì e corona il tuo sogno, dimostra che ci tieni veramente, e non lasciare a Megan che si prenda la vittoria così facilmente. Lotta per ciò che vuoi"
Alzai i miei occhi verso i suoi. La abbracciai forte.
Io :"Hai ragione, devo lottare per ciò che voglio"
Summer :"ecco! Ora vai che sennò sei in ritardo"
Io :"Dov'è la mia borsa della palestra?"
Summer :"non lo so.. credo che stia in camera!"
Io annuii, correndo subito verso la camera e trovandola sotto il mio letto.
Summer :"Trovata?"
Io :"Si!" esclamai, mentre controllavo con sveltezza se c'era il mio completo che usavo sempre negli allenamenti, anche se mi ricordai che dentro la mia valigia avevo con me il mio body porta fortuna e lo presi. 
In realtà l'avrei indossato quel giorno, perchè era anche quello che anni fa mi ero preparata per questo importante giorno.
Non potevo rinunciare a tutto questo proprio ora, e Summer aveva ragione, non poteva togliermi tutto ciò che avevo, non glielo avrei permesso, non senza lottare.
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Io :"Summer, ho paura" le confessai, davanti la palestra.
Summer :"Sta tranquilla, comunque andrà sarà un successo! Ora rilassati e sta tranquilla, non pensare più a nulla. Io starò sugli spalti a guardarti insieme a quelle altre persone che vedi lì" mi indicò almeno una cinquantina di persone che probabilmente, come Summer, avrebbero assistito le varie ginnaste per questa giornata importante.
Tirai un lungo sospiro, cercando di calmarmi e pensare che avrei dovuto dare il mio meglio.
Summer :"Pronta?"
Non feci neanche in tempo a rispondere che alle mie spalle spuntò Megan.
Megan :"Oh, allora sei qui Tomlinson"
Summer :"Si! Lei è qui, qualche problema al riguardo?"
Io :"Summer.." Le feci cenno di lasciar perdere.
Summer incrociò le braccia al petto, sbuffando infastidita dall'atteggiamento provocatorio di Megan.
Megan :"Che c'è? Non hai nemmeno il coraggio di parlare eh?"
Io :"Megan non capisco perchè ti stai comportando così"
Megan :"Niente, lascia perdere. Ma sappi che sono intenzionata a vincere io quel posto nella nazionale"
Io :"anche io sono intenzionata quanto te"
Megan :"beh, allora che vinca il migliore"
Io :"affare fatto" dissi a mia volta, con tanta disinvoltura che non mi era mai stata di mio possedimento negli anni precedenti, o meglio, anche nei giorni precedenti.
Ho sempre avuto come quella strana paura degli altri, delle loro parole, dei loro sguardi fulminanti, della loro competività. Io avevo sempre paura perchè non mi sentivo alla loro altezza, ma quel giorno era diverso. 
Quel giorno la delusione verso Megan, l'amarezza, i brutti ricordi, la perdita di una persona talmente importante per me, la voglia di provare, il mio sogno a un passo da me, tutto quetso mi stava portando avanti in una cosa che non avrei mai avuto il coraggio di fare prima. 
Non sono mai stata una ragazza competitiva, e certamente non lo sarei stata neanche quel giorno, però sentivo quella scarica di adrenalina che mi invadeva tutto il corpo e quella vocina nella mente che mi urlava di salire sulla mia trave per cui avevo dedicato giornate intere della mia vita.
Entrai negli spogliatoi, sorridendo allo specchio, rivedendo quella ragazza di almeno dieci anni prima che sognava di entrare nelle nazionali, e ora era arrivata a sfiorare quel suo sogno.
Mentre chiudevo nel piccolo armadietto i beni, come il mio portafoglio, estrassi una foto che ritravera Harry ridere felice, quasi mi stesse sorridendo, con quei suoi occhi furbi ma allo stesso dolci che ti guardavano con quello sguardo fugace, in grado di farti stare bene.
Sorrisi vedendo quella foto.
"Stammi vicina, so che ci sei anche se siamo ormai lontani" sussurrai guardando la fotografia.
"Elena vieni, dobbiamo andare!" Mi girai e vidi Kristen, una ginnasta come me, che mi chiamava.
Io :"Arrivo" dissi, riposando la fotografia e chiudendo l'armadietto.
Avevo il suo sguardo impresso nella mente, e questo non sapevo se mi faceva male o mi faceva star bene, forse entrambe le cose.
Quando mi trovai davanti ad una fila di giudici e vedevo Summer incrociare le dita speranzosa e facendo il tifo per me, sentii l'ansia salirmi a mille. Avevo paura ora di fare anche solo un passo. E se avessi sbagliato qualcosa? 
Dovevo provarci. Dovevo dare il meglio di me.
Ero determinata, non potevo tirarmi indietro proprio ora, anche se sentivo la testa girarmi per la forte emozione che stavo provando.
"tutto bene Elena?" mi chiese una ginnasta che si trovava vicino a me, anche lei molto nervosa e agitata.
Io annuii incerta, mentre lei mi diede un paio di pacce sulla spalla in modo da farmi coraggio. 
Guardai i tabelloni appesi sulla parete alla nostra sinistra dove c'erano scritti i nomi di chi avrebbe gareggiato in ordine.
Io ero la quarta.
Mi sedetti sulla panchina insieme alle mie altre compagne, mentre le prime tre erano proprio quelle più brave, quelle in grado di farti calare l'autostima. 
Mi sentivo veramente scoraggiata nel vederle così abili nella trave. Il mio attrezzo. Il mio attrezzo che mi ha fatta innamorare di quello sport fin dall'inizio.
Sentivo le gambe tremarmi.
Summer faceva facce strane nel vedere quelle ginnaste, quasi sorprendendosi da come si muovevevano, ma nonostante tutto, lei mi incoraggiava in tutti i modi possibili, e questo mi faceva stare certamente bene.
"Tomlinson Elena".
I giudici mi chiamarano dai loro microfoni.
"ce la posso fare, ce la posso fare" continuai a dirmi.
Alzai lo sguardo verso gli spalti, mi parve persino di vedere Harry, mio fratello in piedi davanti tutti gli spalti a fare il tifo mentre Summer cercava di rubare a loro il posto urlando il mio nome. E tutti i ragazzi, che mi guardavano dagli spalti mentre Niall passava a tutti pacchi di patatine e coca cola a tutto spiano.
Sorrisi a quella visione, anche se quella era solo una mia immaginazione.
Mi avvicinai alla trave, chiusi gli occhi per concentrarmi al massimo, e appena presi tutte le mie forze, salii sulla grande asse.
Sentivo le gambe tremarmi per l'emozione, i primi passi furono incerti, e questo non piaccque per niente ne a me, ne ai giudici, barcolavo nei miei atterraggi dopo i salti, ma questo non servì a farmi spaventare, ma a darmi ancora più energie per dare il massimo.
E così feci. 
Eseguii tutti gli esercizi, e i vari tipi di salti che avevo provato per anni.
Dopo l'uscita, andata nei migliori delle mie aspettative, sentii applausi provenire dagli spalti e dalle mie compagne. Mi sentivo soddisfatta, finalmente, di me stessa.
Summer :"LEI E' LA MIA MIGLIORE AMICA! ECCOVI LA VERA ELENA TOMLINSON!" urlò Summer, alzandosi in piedi sugli spalti. 
Superai il volteggio con successo, ma furono le parallele invece a far crollare tutto.
"Tomlinson Elena" era la terza e penultima volta che mi avrebbero chiamata per quella giornata, ma l'ansia sembrava salire a mille ancora di più, non riuscivo più a controllare le mie emozioni e stati d'animo.
Potevo chiaramente vedere Megan ridacchiare alle mie spalle dopo la mia drastica perdita di colorito della mia pelle.
Ero nel pieno della mia ansia. Gli allenatori cercarono di tranquillizzarmi, ma le parallele si dimostravano spesso un'ostacolo per me, avevo subito infortuni nella trave e nei salti al volteggio nelle altre gare, ma le parallele mi spaventavano sempre. Forse perchè erano quelle a ricordarmi la mia infanzia.
Da piccola non riuscivo mai a concludere un esercizio lì, erano troppo alte e lontane per aggrapparmi ad esse con le braccia, ma con la crescita tutto è cambiato e sono sempre riuscita a controllare quell'attrezzo. Cadevo e mi rialzavo. Però mi rialzavo sempre. 
Ecco perchè mi facevano paura a volte. Mi facevano rivivere tutti i miei sacrifici e il mio passato.
A volte il passato può spaventare, ma mai quanto il futuro. 
E se avessi sbagliato qualcosa addesso?
In men che non si dica mi avvicinai all'attrezzo, iniziai con le varie esecuzioni dell'esercizio, e tutto stava andando bene, ogni volta che passavo da un'asse all'altra mi sembrava quasi di volare, e amavo quella sensazione.
Ecco un altro motivo per cui amavo la ginnastica. 
Ma poi qualcosa andò storto. 
L'ansia e la paura si impossessarono ancora di me.
Risentivo la voce di Harry nella mia mente, il suo sguardo mentre mi diceva 'addio', le sue labbra premere un'ultima volta sulle mie. 
Quella sensazione mi provocò brividi lungo tutto il corpo, accellerando i battiti del mio cuore.
Vedevo tutto girare attorno a me, proprio mentre stavo compiendo l'ultimo salto.
Le mie braccia cedettero, le mie gambe non erano più in grado di sostenere la spinta del salto.
Caddi dall'attrezzo proprio mentre stavo saltando.
Il mio corpo cedette a tale pressione.
Sentivo l'aria mancarmi mentre realizzavo di non aver concluso l'esercizio. Di aver perso la mia guerra contro me stessa. Di essere caduta, con me, il mio sogno.
Vici con la coda dell'occhio Summer alzarsi dagli spalti e portarsi una mano sul viso preoccupata, mentre i miei allenatori mi correvano incontro.
Ero talmente dolorante dalla brusca caduta che non riuscivo più a muovere un muscolo. Il mondo sembrava essersi fermato.
Allenatore :"Elena, mi senti?" 
Quando riaprii gli occhi, ero ancora stesa sullo stesso punto della caduta.
Mi rialzai quasi subito, mentre mi porgevano dell'acqua e del ghiaccio.
Io :"Come è potuto succedere" mi chiesi da sola, mentre Megan mi guardava. Non sorrideva però. La cosa mi sorprese, perchè adesso era chiaro che non ero più un ostacolo per lei, la mia caduta mi avrebbe fatto perdere troppi punti per ottenere quel posto nella nazionale.
Megan :"tutto bene?" mi chiese.
Io annuii, non riuscendo a capire i suoi atteggiamenti contradittori.
Allenatrice :"Tomlinson è sicura che va tutto bene?"
Io :"Sì, ho solo avuto un giramento di testa"
Allenatore :"Hai mangiato qualcosa?"
Io :"no, cioè non nelle ultime ore"
Allenatrice :"vi ho sempre detto che gli zuccheri sono importanti, certo non bisogna mangiare un momento prima della gara, ma non bisogna neanche saltare i pasti"
Io :"non posso crederci di aver sbagliato proprio nell'ultimo salto, il salto che provavo da anni ormai"
Allenatore :"non fa niente, ora non abbatterti per questo e continua la tua gara"
Io :"certo, lo so"
Allenatrice :"Ti senti pronta per il corpo libero?"
Io :"creo di si" risposi, guardando le mie mani doloranti.
Allenatore :"ti fa male qualcosa?"
Io :"nella caduta ho sbattutto nelle dita perchè cercavo di afferrare l'asse, ma nulla di che, più che altro mi fa male il fianco su cui sono caduta, ma nulla di insopportabile"
Allenatore :"sicura?"
Io :"sicura" dissi, mentre tenevo il ghiaccio sulle mie dita.
Ormai il dolore fisico era l'ultima cosa che mi sembrava di sentire, e sarebbe stata anche l'ultima cosa a bloccarmi in quel momento.
"Tomlinson Elena" mi richiamarono un'ultima volta i giudici.
Mi alzai svelta dalla panchina, sotto l'incoraggiamento anche delle mie compagne di squadra, e stranamente, anche di Megan.
Guardai verso Summer che mi faceva cenno che sarebbe andato tutto bene.
Eliminai per un momento dai miei ricordi quella caduta, e presi tutta la forza necessaria.
Mentre eseguivo l'esercizio, mi accorsi di non riuscire a smettere di sorridere, perchè stavo dando letteralmente tutta me stessa, finita la canzone, seguirono anche gli applausi da parte delle mie compagne e degli spalti. Sorrisi felice ancora una volta.
Ero soddisfatta del mio corpo libero, perchè ero riuscita a tenere lontano i miei brutti pensieri. 
Ecco cosa intendevo prima con il 'cadere e rialzarsi'. 
Tutto questo me lo insegnava proprio quello sport per cui avevo dedicato corpo e anima da tutta la vita.
Giudici :"Abbiamo qui i risultati, e abbiamo scelto quattro di voi per unirsi alla squadra delle nazionali.
E riecco l'ansia a mille.
Vidi Summer incrociare le dita, stessa cosa che feci anche io.
Giudici :"Macleod Kristen, Cooper Lauren, Smith Megan, Morris Juliet"
Vidi il mio sogno crollarmi davanti. Non ce l'avevo fatta.
Mi complimentai con tutte, ovviamente meritavano di esserci, erano d'avvero brave, ed ero felicissima per loro. Ma la delusione c'era, ero principalmente delusa con me stessa.
Guardai verso Summer che si affrettava a scendere gli scalini degli spalti per raggiungermi, mentre Megan si avvicninò a me.
Mega :"Elena, volevo dirti solo che è stata una bella gara, e mi è dispiaciuto per la tua caduta"
Io :"non preoccparti, si è stata una bella gara, e complimenti, veramente" sorrisi, mentre lei però non sembrava essere del tutto felice. 
Megan :"ho sempre preso spunto dal tuo talento nello svolgere tutti i tuoi esercizi, e penso che meritavi di esserci, e quella caduta sia stata piuttosto ingiusta nel giudicare il tuo risultato finale"
Io :"non fa niente, è andata così, comunque grazie" dissi sinceramente.
Mentre sentivo la mia vista appannarsi e il mio corpo debole nel reggere tutta quella mia delusione.
Megan mi sorrise, mentre gli allenatori si avvicinarono a me.
Allenatrice :"Elena, questa non è la fine, lo sai vero?"
Io :"non lo so a dire il vero, credo che beh.. sono delusa con me stessa"
Allenatore :"tutte voi che non avete ottenuto il posto nella squadra, non dovete arrendervi, perchè l'occasione è sempre vicino a voi"
Io :"mi dispiace per.. per non essere riuscita a realizzare il mio sogno"
A quelle parole mi sentii completamente crollare.
E notando Summer che mi aveva raggiunta, corsi verso di lei buttandomi tra le sue braccia.
Summer :"Sei stava bravissima, non hai nulla da rimpiangerti"
Io :"mi sento di aver deluso tutti"
Summer :"io non sono per niente delusa! Sono orgogliosa di te, hai lottato fino in fondo, ecco chi è la vera Elena Tomlinson"
Io :"ma ho perso, ho perso tutto quello che ho fatto fino ad ora"
Summer :"no Elena, non hai perso assolutamente nulla, sei una grande ginnasta, non avrai ottenuto il posto nella nazionale, ma di certo una sola giornata non pregiudica anni di lavoro"
Io :"Ma l'obiettivo che mi ero posta fin dall'inzio è crollato, l'ho perso, come se non avessi neanche più uno scopo per continuare a credere in ciò che faccio" In quel momento vedevo seriamente tutto più cupo davanti ai miei occhi.
Summer :"devi continuare a lottare per ciò che vuoi, ricordi?"
Io :"non so neanche più cosa voglio, forse la vita di prima"
Summer :"vuoi tornare a Londra?"
Io :"Summer, non lo so, non lo so più"
Summer mi strinse forte in un altro abbraccio.
Summer :"per me va bene anche tornare a Londra se qui tu non stai bene"
Io :"ma non voglio tornare a Londra, non ritornerà più nulla come prima, solo che.."
Summer :"Lo so, ma hai tutto il tempo per pensarci"
Annuii, mentre feci per un altro abbraccio, mentre ci dirigevamo fuori dalla palestra.
Summer essendo la mia migliore amica, è sempre stata in grado di capirmi con un solo sguardo, e quando mi propose di tornare a Londra, una parte di me avrebbe accettato, perchè mi mancava la mia palestra londinese, la vita che avevo lì, anche i miei 'genitori', ma dall'altro, sapevo benissimo che ci sarei stata ancora più male scontrandomi faccia a faccia con il mio passato, e sentivo che Cambridge era il mio posto, anche se tutto ormai sembrava andare storto, ma se fossimo tornate a Londra non avremmo comunque conlcuso nulla dato che eravamo qui a Cambridge con lo scopo di cambiare vita e di sfuggire da tutte quelle sofferenze. Ma esse sembravano perseguitarmi, stavo vivendo una delusione dopo l'altra, avevo bisogno anche di Harry in quel momento, e l'avevo perso. 

Quella sera Summer prese delle pizze con l'intento di farmi dimenticare anche questa brutta giornata, ma quella caduta del pomeriggio simboleggiava troppo per me.
La caduta di me stessa, e con me tutti i miei sogni.
La perdita di Harry, della sconfitta con lo sport, tutto segnava l'inizio di un periodo non affatto semplice.
Summer :"Non so come fai a scegliere sempre pizza e peperoni! belah!" Esclamò Summer, riportandomi alla vita reale e distogliendomi dai miei pensieri.
Io :"é buona" Dissi. :"Vuoi un pò?"
Summer scosse il capo.
Summer :"non credo possa piacermi sinceramente!"
Io :"ma non puoi saperlo!"
Summer :"ma da come la stai mangiando tu, di certo non mi inciti a provare"
Io :"in che senso?"
Summer :"Hai mangiato al massimo due pezzi, che ti prende?"
Io :"nulla, è che non molta fame"
Summer :"ancora con questa storia? Elena!"
Io :"scusami" dissi, mentre davo un altro morso alla pizza. Ma sentivo proprio la fame completamente perduta chissà dove. 
Summer :"almeno finiscine metà su, guarda come ti guarda il piccoletto!" esclamò ridendo.
Mi girai verso Ciccio seduto a fianco la mia sedia che mendicava anche lui un pezzo di pizza.
Io :"visto? A Ciccio piacciono i peperoni!"
Summer :"ma non darglieli, metti che poi gli fanno male!"
Io :"no infatti, ci manca solo questo!"
Ciccio abbaiò, quasi volesse richiedere le nostre attenzioni, o meglio, quel suo pezzo di pizza che tenevo tra le mani e mangiavo con più fatica del solito.
Io :"Ciccio mi dispiace, ma dobbiamo farlo per il tuo bene"
Summer :"già!"
Io :"comunque molte cose che si fanno per il bene di qualcuno alla fine fanno semrpe star male"
Summer :"ma figurati che Ciccio tra un pò se ne dimentica della pizza!"
Io :"non mi riferisco alla pizza, ma io ed Harry ci siamo lasciati per il nostro bene, e adesso guarda come mi sono ridotta io"
Summer :"hai pensato a lui quando sei caduta vero?"
Annuii, abbassando lo sguardo mentre giocherellavo con la pizza che tenevo tra le mani.
Nessuna di noi aggiunse altro per quella sera, forse perchè non c'erano delle esatte parole per descrivere ciò che sentivo.
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Vuoto. Solitudine. Dolore. Poca accettazione di ciò che è successo. Voglia di non preoccuparsi neanche più di se stessi.

Erano quelle le parole, le sensazioni e gli stati d'animo che potevano descrivermi meglio. 
Ero seduta sul pavimento della grande stanza che mi aveva mostrato louis due giorni prima.
Era passato solo un giorno da quando i ragazzi erano partiti per sei lunghi mesi in tour.
Summer mi aveva convinta ad andare a salutarli, anche se sapevo quanto ci avrei sofferto. 
Ma erano pur sempre parte della famiglia, insieme a Summer era tutto ciò che mi era rimasto.
Anche io volevo salutarli, ma avevo paura nel farlo.
Avevo paura che avrei realizzato, vedendoli partire, di aver perso per sempre Harry, e questo non volevo che accadesse.
Ora ero sola in quella stanza, e nella mente rivedevo lo sguardo di Harry, i suoi occhi contro i miei. 
Mi aveva abbracciata prima di salire sul loro tour bus, mi aveva anche sussurrato di smettere di piangere, che non meritavamo di stare così, che la nostra storia sarebbe per sempre rimasta dentro di lui, ma la verità è che anche lui stava piangendo in quel momento. 
Salutare i ragazzi si era dimostrato ancora più difficile di quanto avrei mai potuto immaginare.
Quel giorno non mi presentai agli allenamenti, neanche a lavoro. A proposito, oggi sarei dovuta stare allo Starbucks, ma avevo chiesto a Summer se poteva dire che avevo l'influenza. 
Non me la sentivo neanche di uscire, come se quella partenza avesse fatto crollare anche quel poco che mi rimaneva, e ora non ero più niente. Non avevo più la voglia di far niente. Ma avevo bisogno di liberarmi, sfiogare ciò che provavo. 
Così mi avvicinai allo scaffale davanti alla parete, e incominciai a cercare un pezzo di carta e una penna, e rimettendomi proprio dove ero prima, seduta per terra con la schiena contro la fredda parete, cominciai a scrivere una lettera che non sarebbe mai stata letta da nessuno, ne sarebbe stata mai spedita a qualcuno:

Ciao Harry, 8 gennaio 2014.
Ho pensato che magari potevo scriverti ciò che sento, dato che che non posso chiamarti per il momento, e non posso sentire la tua voce, e tu non sei neanche qui accanto a me.
Sono passati due giorni, e io mi sento sempre di più morire dentro.
Nello sport va tutto male, non riesco a fare più nulla, non ho neanche più la voglia di uscire, e tra poco ricominciano anche le lezioni, e non so in che condizioni ci andrò. 
Non mi sento più la Elena Tomlinson di prima, mi sento più debole, senza uno scopo preciso da raggiungere, mi sento persa. 
Ho perso me stessa, il mio sogno, e te. Soprattutto te. 
Harry, sto male sai?
Sto male a pensare che adesso ciò che mi rimarrà di te sono i ricordi di una storia all'apparenza perfetta. Ho sempre avuto paura di perderti, una sera ero anche scoppiata in lacrime pensando una vita senza di te, ma poi quando ho riaperto gli occhi tu eri accanto a me, mi sussurravi che era solo un brutto sogno. 
Ma ora? E' ancora un brutto sogno?
Ci sarai tu a risvegliarmi da tutto questo come l'ultima volta?
Sai cos'altro mi fa star male? Quelle foto. 
Harry, qui hanno cominciato a prendermi di mira con gli insulti e ci sto sul serio male.
E sto anche pensando al fatto che con quelle stupide foto ho fatto finire questa storia tra me e te. Ma non volevo, non volevo accadesse tutto questo. 
Io non sono come gli altri mi stanno descrivendo in questo momento, io amo solo te e credo che questo non cambierà mai.
So che è stupido scrivere qui, dato che in realtà tu nemmeno leggerai mai queste righe di questa lettera, ma ne avevo bisogno. Ho bisogno di scriverti, di parlarti, e raccontarti ciò che ormai sto vivendo. 
Questi primi due giorni sono stati terribili, e non so come saranno i prossimi. So solo che sto male Harry, e ho bisogno di parlarti.
Sono ripetutiva, so anche questo, e ti chiedo scussa, perchè ti sto dicendo le stesse cose almeno per dieci mila volte, ma non mi importa.
Sono le cinque di pomeriggio, quindi tra poco torna Summer. Credo che lei si stia preoccupando per me, non tocco neanche cibo, mi sento veramente persa. Ma non voglio che lei si preoccupi per me, perchè fa già tanto per me, e senza di lei probabilmente ora non so neanche in che condizioni starei, sicuramente peggio di come sto ora. Quindi non voglio far stare male anche lei. Devo solo ritrovare la vecchia Elena, quella che conosci anche tu, perchè per adesso, non sono la stessa di prima, te lo posso assicurare, non mi conosco più neanche io.
Ora sarà meglio che vada, perchè così mi faccio trovare a casa da Summer. Speriamo che a lei la giornata sia andata tutto bene, e ovviamente lo spero anche per voi.
-Elena Tomlinson. 

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Capitolo 70
*** 70° capitolo ***


Summer :"Elena, dai svegliati, è tardi"
Io :"che ore sono?" chiesi con voce bassa, e con gli occhi ancora chiusi, mentre Summer apriva la finestra della nostra camera.
Mi strofinai gli occhi con il dorso della mano infastidita dalla luce che aveva sostituito completamente il buio che prima invadeva la stanza.
Summer :"Sono le 10 di mattina! Non ti sembra tardi?"
Io :"mi hai svegliata alle 10? e pensi sia tardi? Me ne torno a dormire!" Esclamai, ributtandomi sul cuscino a peso morto.
Summer :"no! E invece ti svegli!" mi urlò all'orecchio.
Io :"Ma perchè non continui a dormire anche tu?"
Non sono sicura che lei abbia mai sentito quella frase chiaramente, poichè la pronunciai quando avevo il viso completamente schiacchiato contro il cuscino.
Summer :"non so cosa tu abbia detto, ma la mia risposta rimane sempre un no!"
Io :"che giorno è oggi?"
Summer :"L'11 di gennaio, Elena hai perso anche il conto? pazzesco!"
Io :"non ho perso il conto! Era solo per vedere se tu te ne ricordavi!"
Summer :"ma certo che me lo ricordo! Sto con il pensiero che oggi è l'ultimo giorno di vacanza! Come pensi che io non me ne possa ricordare se sono in lutto per questo?"
Io :"Io non ci torno a scuola" dissi, mentre vagavo per la stanza senza avere ancora una visuale chiara per tutto il sonno che avevo.
Summer :"Elena non so che ti prende sinceramente, ma la Elena di prima, quella sana e normale, non avrebbe mai detto 'non voglio andare a scuola o qualcosa del genere!'"
Io :"Lo so, ma io non voglio uscire da qui, Summer qui la gente ormai mi odia!"
Summer :"e adesso basta però!" esclamò lei, prendendomi per un braccio e bloccandomi mentre cercavo di raggiungere il bagno.
Summer :"non mi piaci per niente ora! Ma che diamine ti prende?"
Io abbassai lo sguardo senza rispondere.
Solo dopo un pò risposi con esitazione un 'non lo so' con tono sommesso.
Summer :"se vuoi tornare a Londra dimmelo che torniamo! Ma parla cavolo! Di qualcosa!"
Io :"non voglio andare via, sto bene, sul serio"
Summer :"Stai bene? Non ho mai sentito una cavolata peggiore! E' da quando sono partiti che tu sembri quasi una morta! Letteralmente! Non esci mai, nemmeno per andare in giardino, hai rifiutato persino di venire alla festa di ieri sera con me e Miley, cosa che tu non avresti mai fatto"
Io :"lo sai che non vado matta per le feste"
Summer :"non c'entra questo! Voglio dirti che sembra quasi che tu abbia smesso di vivere, e non è bello questo"
Quelle sue parole mi colpirono, provocandomi un vuoto dentro me stessa.
Io :"non so perchè dici così" Il mio tono ora era più spaventato.
Summer :"hai mangiato ieri a pranzo? e a cena? e l'altro ieri?" 
Scossi il capo incerta su cosa rispondere.
Summer :"No! Vedi? E questa è un'altra cosa che non va bene per niente! Hai un brutto aspetto ora! Sei pallida, troppo pallida"
Io :"forse avrò preso l'influenza, dai!" cercavo di essere il più convincente possibile, non volevo che Summer si preoccupasse così tanto, credevo di stare bene nel mio stare male.
Summer :"Ti prego Elena, devi guardare oltre Harry" Nel sentir nominare il suo nome da qualcun altro mi provocò brividi su tutto il corpo, era come se nel sentirlo nominare, capissi che tutto era vero, che era tutto successo veramente, che non era solo l'Harry del mio diario che ormai scrivevo ogni giorno.
Summer :"non voglio vederti così"
Io :"sto bene Summer!" esclamai, correndo ora verso il bagno, sentendo le lacrime che mi soffocavano persino il respiro.
Summer :"Elena apri la porta!" mi urlò dall'altra parte della porta.
Io ero poggiata al muro del bagno, mentre cercavo di soffocare le mie stesse lacrime. 
Summer :"Elena per favore!"
Non avevo neanche la forza di rispondere, come se gridarle di stare bene mi avesse fatto stare ancora più male, era quel periodo in cui non vedevo oltre ciò che riuscivo a vedere con i miei occhi e la mia mente, e di certo quello che vedevo era straziante.
Ogni giorno che uscivo dalla stanza anche solo per andare a farmi un giro dentro la costruzione enorme di Cambridge, la gente mi puntava gli occhi addosso, mi deridavano tutti, ero presa di mira. Come potevo farmi vedere dagli altri? 
Inoltre stavo facendo cose di cui mi sarei sicuramente pentita in futuro, stavo distruggendo ogni cosa di me. Persino me stessa.
Summer :"Elena apri questa porta!" urlò ancora lei.
Io :"prima dimmi una cosa, ma rispondi sinceramente"
Summer :"dimmi!"
Io :"hai parlato con Louis?" 
Summer in un primo momento esitò a rispondere, così uscii dal bagno.
Io :"allora? Louis sa tutto?"
Summer fece un bel respiro prima di rispondermi.
Summer :"sa solo lui e nessun altro, Elena non so come devo comportarmi con te, perchè non stai vivendo un bel momento, e non riuscivo ad affrontare da sola tutto questo, avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse"
Io :"Summer, è tutto come prima, io sono come prima, io sono la stessa Elena Tomlinson, di cosa hai paura?"
Summer :"Che ti stai perdendo Elena, e tuo fratello ha tutto il diritto di sapere come stai"
Io :"non mi sto perdendo! Summer perchè pensi a questo?"
Summer scosse il capo, come per frenare anche le sue di lacrime.
Summer :"Tu non ti vuoi neanche più bene, non mangi, non esci, non fai più nulla, ogni sera ti chiudi in bagno, e so che piangi lì, so che stai soffrendo, e non voglio vederti soffrire, capisci? Sono sola ad affrontare ora questo, avevo bisogno di parlarne con qualcuno, e Louis era la persona migliore"
Io :"ma non voglio che tu e mio fratello dobbiate stare a pensare ad una come me, sul serio non c'è ne motivo"
Summer :"si invece! Noi siamo la tua famiglia"
Io :"sto rovinando tutto io Summer"
Summer :"No. Elena stai solo vivendo un brutto periodo, ma ti aiuteremo noi a superarlo. Solo che non devi essere testarda e devi farti aiutare ad affrontare tutto questo"
Io :"ma non ne ho bisogno, perchè non sto passando nulla"
Summer :"vedo anche io gli insulti che girano su internet sai? Vedo anche io gli altri, non sono cieca! E soprattutto vedo te!"
Io :"loro hanno ragione"
Summer :"ecco! vedi come ti stai riducendo?"
Io :"Summer, non so cosa mi stia succedendo, ma non riesco più a capire chi sono, forse hai ragione, mi sto perdendo"
Summer :"Ci siamo noi qui, non devi sentirti così"
Io :"grazie" dissi, sorridendo.
Summer mi tenne stretta tra le sue braccia.

Quella mattina avrei provato ad affrontare gli altri, forse.
Summer mi aveva dato con le sue parole un pò più di forza, inoltre poi avevo gli allenamenti appena dopo pranzo e poi il lavoro allo Starbucks il pomeriggio. 
Quel pomeriggio ci sarei andata anche perchè ora non potevo più fingermi ancora malata.
Quindi presi il mio cappotto su cui mi ci avvolsi, era come un conforto per me.
Legai i miei capelli in una coda ordinata, sentivo quella mattina la voglia di uscire, magari mi sbagliavo, non mi avrebbero più insultata e non mi sarei più sentita osservata.
Io :"Summer io vado a fare due passi"
Summer :"io intanto finisco di sistemare la camera e poi vado a comprare qualcosa per il pranzo!" Vedevo ora nel suo volto più felicità che trasmesse un pò anche a me.
Sorrisi, prendendo le chiavi e uscendo dalla camera.
Per un pò era tutto tranquillo perchè lungo i corridoi delle stanze-dormitori, non c'erano molte persone, le cose si complicarono nello scendere le scale che conducevano alle stanze principali.
"guardate un pò chi c'è!"
Mi girai per vedere da dove proveniva la voce, ed era di Logan, il capitano della squadra di football, il classico ragazzo temuto e amato da tutti con tre mila ragazze appresso.
Io :"ciao Logan" risposi cordialmente, ma lui mi rise in faccia.
Logan :"che c'è piangi ancora dopo aver fatto la puttanella con Matteo?"
Quelle parole mi ferirono, ma io non gli risposi, e continuai a camminare, diretta verso la stanza di Lou.
"non ha tutti i torti, e poi smentisci dopo aver pubblicato quelle foto, fai proprio ridere, fattelo dire"
Era Mattew, un amico di Logan.
Io :"basta! Non le ho messe io quelle foto! E adesso le ho pure eliminate, basta con questa storia"
Piu camminavo verso quella stanza, più la gente continuava a fissarmi e a ridacchiare.
"Certo che fai proprio ridere, fattelo dire"
Sentivo ancora le lacrime lottare per uscire, ma io dovevo trattenerle. 
"E poi, il fatto che Harry abbia preferito Megan a te è comprensibile, senza che adesso te la prendi con lei"
"di certo non è cieco quel ragazzo!" ridacchiò un'altra ragazza, che si era unita a tutte quelle voci.
Quando alzai lo sguardo, trovai quello di Megan. mi guardava quasi con compassione, e con gli occhi lucidi anche lei.
Io :"che succede?" le chiesi.
Megan scosse il capo. "niente, è che non prensavo che la gente potesse essere così cattiva nei tuoi confronti"
Io scossi le spalle.
Io :"beh, lo è"
Un ragazzo poi si avvicinò a me, mostrandomi un video che aveva pubblicato un tale che aveva assistito alla gara di ginnastica dagli spalti.
Mostrava la mia caduta, anche quel ricordo servì a darmi il colpo decisivo per distruggermi da dentro.
Io :"non voglio rivedere questo video, e non è stato carino da parte vostra pubblicarlo, capita a tutti di cadere"
"certo, è vero, ma è troppo forte, vedessi le visualizzazioni di youtube!" ridacchiò il ragazzo, seguito da tutti gli altri studenti.
Io :"cosa?"
"Mi da fastidio che tu faccia l'innocentina, dopo aver tradito in quel modo il tuo stesso ragazzo che si era fatto chilometri per venire da te, ora ti permetti anche di dire che è tutto falso?" mi disse un'altra ragazza di cui neanche conoscevo il nome avvicinandosi a me.
Io :"non pensate che sto pagando già abbastanza?"
"E tu non pensi a quanto per colpa TUA stia soffrendo Harry?" Disse un'altra, sottolineando con il tono di voce più deciso e forte la mia colpa.
Io :"abbiamo sbagliato entrambi,e queste non sono cose che vi riguardano, ma riguardano solo me ed Harry"
"adesso fa pure l'arrogante! Ci manca ora che scoppia in uno dei suoi pianti per farsi venire aiutare da qualcuno" disse un'altra ragazza accompagnata dalle risa di tutte le altre del suo gruppetto di ficcanaso.
Io :"non me ne importa dei vostri insulti, sappiatelo" In realtà stavo mentendo, e credo che anche gli altri se ne accorsero dato che ormai ci stavano prendendo proprio gusto.
"ah si? ma fammi il piacere bambina che non sei altro"
Io :"basta, sul serio"
"Bambina?" disse una ragazza ridendo. :"questa è una delle più ragazze false che abbia mai conosciuto, l'unica che nega persino di aver pubblicato quelle foto sulla nostra pagina con il SUO profilo! L'unica! roba da non credere!"
Io :"basta!" urlai con tutta la voce che avevo, non ne potevo più.
A quel punto vidi Summer arrivare, con uno sguardo che solo al guardarlo avrebbe potuto uccidere per quanto fosse arrabbiata da quella situazione.
Summer :"come vi permettete? Qui i falsi siete voi che le state buttando addosso di tutto e di più! a voi nemmeno vi importa se Harry o Elena ci stiano male per questa storia! A voi vi importa solo divertirvi su di lei! Potrei benissimo denunciarvi al preside se solo non se ne fosse accorto da solo!"
"E' arrivata l'amichetta della falsa avete visto?
Summer :"Andate a quell'altro paese! Elena vieni"
Io però non seguii subito Summer perchè avevo un conto in sospeso con tutti loro.
Io :"non osate toccarla, prendetevela con me, non con lei!"
Summer :"Elena adesso basta, vieni"
Matteo :"Sta ancora girando questa storia?" chiese lui, entrando dal portone principale di Cambridge che dava sulla grande sala in cui eravamo tutti riuniti.
Io :"matteo lascia stare" dissi, avvicinandomi verso di lui, anche lui stava soffrendo abbastanza dato che tutti ci si rivoltavano contro.
"ma guardateli!" ridacchiò una.
Summer :"adesso basta!" Matteo la fermò in tempo.
Summer :"non voglio che dite più una parola riguardo questa storia!"
"Ci minaccia ora!" 
Io :"Andiamocene" dissi a Summer, che aveva praticamente perso il controllo. 
Summer :"Elena noi ce ne andiamo, qua è impossibile"
Io :"non voglio perdere l'occasione che ci è stata data per colpa loro"
Summer :"non voglio che ti continuino a far del male"
Io :"prima o poi la verità verrà a galla perchè io non sto mentendo, prima o poi tutto finirà"
Non so nemmeno dove trovai la forza di dire quelle cose.
Summer mi sorrise, vedendo in me un pò più di forza nell'affrontare quella situazione,anche se io sapevo che non sarebbe durata in me tanto a lungo. A volte la gente può veramente farti star male.

Summer :"buon appettito!" disse lei, dando la ciotola con i croccantini a Ciccio, e preparando la nostra tavola.
Io :"buon pranzo" dissi, mentre versavo un pò d'acqua nel bicchiere.
Giocherellavo con mio piatto di pasta senza riuscirne a mangiare neanche un pò.
Mi ricordai di ciò che gli altri dicevano: Non mi stupisco che Harry abbia scelto Megan, di certo non è cieco quel ragazzo.
quella frase continuava a tormenarmi, togliendomi tutto l'appettito.
Summer :"Elena mangia qualcosa dai"
Io :"si, scusami" dissi, prendendo una forchettata di pasta.
Summer aveva già finito, quando io ne avevo appena mangiata neanche una metà.
Summer :"Elena hai gli allenamenti, dai"
Io :"tanto ormai"
Summer :"tanto ormai cosa?"
Io :"la gara l'ho persa, per cosa mi alleno?"
Summer :"dimmi che stai scherzando, ti prego"
Io :"scusami"
Summer :"no! Smettila di scusarti e inizia a ragionare!"
Io :"ti ricordi quando mi hai parlato del lottare? Ci ho ragionato sù"
Summer annuì.
Io :"Ecco, prima avevo qualcosa per cui lottare, ora no. Non ho più niente, ho tutto distrutto, tutto."

Agli allenamenti le cose non andarano come avevo sperato almeno.
Le ragazze che si allenavano con me fortunatamente, eccetto per qualcuna che ce l'aveva a morte con me, mi trattavano bene e mi incoraggiavo a dare ancora il meglio che potevo negli attrezzi, ma io non ci riuscivo, mi sentivo troppo debole.
Alla trave non riuscì a fare neanche il primo salto come si deve.
Le mie gambe non avevano più la forza di fare un passo, per non parlare di quelle parallele.
La paura di cadere era ancora viva in me, come se adesso non avessi più la forza per rialzarmi.
Non conclusi neanche l'esercizio, ero un emerito distastro, e gli allenatori ovviamente se ne accorsero.
Credo che mi stessero urlando contro di impegnarmi, di non buttare tutti gli anni di allenamento in quel modo, ma io non stavo neanche a sentirli.
In quel momento, mentre vedevo le loro facce deluse per il mio comportomanto, riuscivo a vedere anche gli occhi di Harry mentre mi mostrava le foto sul suo cellulare, gli occhi dei miei 'genitori' quando mi sgridavano per qualcosa che facevo, gli occhi di mio fratello pieni di dolore quanto scoprimmo la verità sulla nostra famiglia, il primo bacio con Harry e la paura di dirlo a Lou, i miei occhi verso ora tutto ciò che mi circondava. 
Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime ogni secondo in più che passava, mentre io inditreggiavo andando a sbattere contro uno dei trampolini che usavamo per i salti, sentivo le gambe cedermi così mi aggrappai ad essi.
Allenatore :"Elena? Tutto okay?"
Io :"sì, va tutto alla grande" risposi, fingendo un grande ed enorme sorriso per poi ritornare alla realtà.
Allenatore :"Elena siamo preoccupati per te"
Io :"perchè? Io sto benissimo, sul serio, non dovete! Vi prego non fatelo! Non preoccupatevi per me"
Allenatore :"Non voglio entrare nella tua vita privata, ma ti si legge negli occhi che non stai bene"
Io :"sto benissimo e adesso mi impegno, va bene?"
Il mio allenatore annuii, allontandosi un poco da me, rinunciando a quella conversazione, tanto entrambi sapevamo la vera risposta.
Sentivo la pelle delle braccia quasi bruciare quando sfioravo gli staggi di legno delle parallele, e il dolore espandersi su tutto il mio corpo.
Allenatore :"Elena stai andando bene, non fermarti"
Cercai di sorridere a me stessa, ma probabilmente non incurvai neanche le labbra in un piccolo sorriso dato che ero concentrata su quell'esercizio come non mai.
Era come se impegnando corpo e mente, dimenticassi tutto ciò che stavo passando.
Però avevo perso quella gioia di fare ciò che stavo facendo, e questo mi faceva stare ancora più male.
Mi mancava solo l'uscita, il salto finale, ma mi bloccai proprio mentre ero pronta a farlo, forse perchè non ero abbastanza preparata per rivivere quel momento, avevo paura di ricadere.
Allenatore :"Elena che ti prende?"
Io :"non avevo abbastanza forza per fare quel salto"
Dissi, allontanandomi subito dalle parallele.
Allenatore :"Gli altri salti gli stavi eseguendo bene, perchè ti blocchi qui? Per quella gara?"
Io :"per me non era solo una questione di vincere"
Allenatore :"Elena, lo so, ma adesso non è che non devi più eseguire quel salto solo per paura!"
Io :"ultimamente ho paura di troppe cose, quando mi passerà tornerò a farò quel salto" a quella mia risposta voltai le spalle e me ne andai a passi veloci verso gli spogliatoi, non volevo più restare un secondo di più.
"Elena ma andiamo che ti prende?" mi dissi tra me e me.
Presi il mio borsone di ginnastica, e senza voltarmi a guardarmi indietro e salutare, uscii svelta dalla palestra, vivendo sempre con la speranza che sulla soglia della porta ci fosse Harry ad aspettarmi, ma non c'era, e probabilmente non ci sarebbe più stato.
Quel pomeriggio dopo aver lavorato allo Starbuck con Summer, decisi di non tornare subito a casa, anzi, volevo proprio tardare il momento in cui sarei dovuta passare nei corridoi principali di Cambridge per poter raggiungere la camera sotto gli sguardi di tutti.
Così optai per una passeggiata in giardino, per stare da sola con me stessa e riflettere su ciò che stavo facendo.
Senza neanche accorgermene, quando mi voltai mi resi conto di essere arrivata in quel posto che avrebbe preso troppi ricordi e non era il momento giusto per affrontarlo, debole com'ero.
La mia vista si appannò dalle lacrime quando vidi la collinetta, vuota.
Mi ricordai così la voce di Harry, quando mi disse che non mi sarei mai dovuta ricordare di lui e Megan, ma di me e lui che guardavamo le lanterne salire sempre più in alto nel cielo scuro.
Sorrisi a quel ricordo, per la prima volta dopo la sua partenza, sorrisi ricordandolo.
Mi sedetti su quella collinetta, sentivo il cuore battermi a mille, come la sensazione delle mani di Harry avvolgermi i fianchi, il suo respiro sul mio collo, i suoi baci, le sue labbra, i suoi occhi che mi facevano perdere il controllo di me stessa, mi perdevo ogni volta che gli guardavo.
Mi sembrava di vederlo proprio lì vicino a me.
Non sentivo da giorni nessuno dei ragazzi, forse per il momento era meglio così anche se mi mancavano terribilmente.
Harry nei miei ricordi sembrava trovarsi vicino a me, ma sapevo di aver bisogno di sentire la sua voce.
Giocherellai un pò con il mio telefono mentre stavo seduta su quella collinetta, e mi capitò tra le mani il suo numero.
Esitai un pò, rimasi a fissarlo.
Magari avrei potuto chiamarlo solo per sapere come stava, ma non potevo. 
Forse avrei potuto chiedergli di passarmi mio fratello, ma mi avrebbe potuto chiedere perchè non avessi chiamato direttamente lui. 
Avevo bisogno di sentirlo, ma non ne avevo neanche il coraggio di premere il pulsante verde, così chiusi il telefono, smettendo di fissare il suo numero che prima a quell'ora sarebbe sicuramente comparso sullo schermo del mio cellulare e mi avrebbe fatta sorridere. 
Eppure lì stavo bene. 
Avevo completamente dimenticato di stare seduta proprio dove vidi Megan ed Harry baciarsi per la prima volta, questo in quel momento sembrò non importare.
Era il mio modo di sentirlo vicino, come scrivere su quel diario.
Nella collinetta potevo vederlo, e nel diario potevo parlargli, stavo trovando un compromesso a tutta quella situazione, anche se forse sarebbe stata proprio questa la causa di tutta quella sofferenza, e del dolore e solitudine che sentivo dentro di me.
Illudersi di avere qualcuno vicino a te quando invece non è così, fa male, troppo male. Ma a me non importava, perchè quel qualcuno era proprio Harry, non volevo credere che lui non fosse più vicino a me, non volevo pensare di avere di lui solo dei ricordi.

Raggiunsi la stanza di musica, mi avvicinai alla chitarra, ne sfiorai le corde, era da due giorni che stavo persino lavorando su una melodia che spesso suonavo su quello strumento ogni giorno che andavo in quel mio posto segreto.
Ormai era diventato il mio posto. Mi sentivo bene lì, mi sentivo veramente bene.
Cercai nello scaffale il mio diario e penna, appena lo trovai, sfogliai le pagine già scritte e ne cominciai una nuova.
Accesi intanto anche la piccola radio che avevo trovato sempre su quello scaffale, vicino al diario.
Stavano trasmettendo Photograph di Ed Sheeran, così alzai giusto un pò il volume per sentirla meglio, e iniziai a scrivere.

Ciao Harry, 11 Gennaio 2014
Anche questa giornata sembra essere finita, e ne sono ancora salva, anche se è stata una delle più difficili, e non dico la più difficile perchè probabilmente quella di domani lo sarà ancora di più. Ricominciano le lezioni, e sarò cosretta a stare con tutte quelle persone che ora mi odiano, e non so neanche il perchè.
So che ti ricordi di quelle foto che hai visto in internet, sono false Harry, e so anche che non mi credi, nessuno mi crede.
Summer invece sì, mi da ragione e mi crede che sono false perchè è sempre stata con me per tutto il tempo e io tutti quei momenti con Matteo non gli ho mai vissuti, non avrei mai potuto. Io amo te Harry, solo te. 
Comunque, è bellissimo poter ancora parlare con te, sai?
Oggi a lavoro non è andata tanto male come mi aspettavo, però alcune ragazze mi hanno riconosciuta e beh, anche loro mi hanno attaccata, anche se ho cercato di spiegare che io non avrei mai voluto farti del male. Mi hanno detto che loro vogliono la tua felicità, ed io dovevo renderti felice non farti soffrire. E hanno ragione, hanno perfettamente ragione. 
Chissà se un giorno finalmente la verità verrà a galla, sono 
proprio curiosa di saperla anche io.
Tu adesso starai cantando per tantissime persone,e sono orgogliosa di voi, però vorrei che tu ti ricordassi di quella collinetta, il nostro posto, proprio come ho fatto io oggi. Sinceramente non pensavo di essere pronta per visitarla proprio ora, però ci sono capitata mentre camminavo assolta nei miei pensieri. In fondo mi ha fatto bene stare lì. Era come sentirti vicino, ci puoi scommettere, ti sentivo veramente vicino a me.
Prima alla radio stavano trasmettendo una canzone di Ed, ora trasmettono Midnight Memories e sto bagnando le pagine di questo diario con le mie lacrime mentre risento le vostre voci dopo tanto tempo. Ho il cuore che batte a mille, è bellissimo risentirvi.
Oggi volevo anche chiamarti, risentire la tua voce ma non l'ho fatto.
Non sarebbe stato giusto, lo so. 
Avete delle voci bellissime comunque. Credo che stasera sentirò le vostre canzoni prima di addormentarmi, perchè vorrei potervi sognare, così il mio ultimo pensiero sarete voi. Vorrei avervi vicino a me domani. La gente può essere veramente cattiva, non mi fanno star bene con i loro sguardi e giudizi, e forse Summer ha ragione, mi sto perdendo. Ma non voglio che ve ne preoccupiate, perchè io adesso voglio farmi da parte e non ostacolarvi mai più, non sarebbe giusto intromettermi ora con i miei problemi.
Spero che Louis non vi abbia raccontato nulla, ma non penso l'abbia fatto, neanche lui vorrebb farvi preoccupare. Però non voglio che Louis stia male a causa mia, quindi probabilmente lo chiamerò e gli dirò che sto bene e che non c'è nulla di cui preoccuparsi, tutto questo però appena prenderò coraggio. Perchè se chiamo mio fratello magari sta vicino a voi, e se vi risentirò non so come potrei starci. Si lo so, prima ho detto che ci starei bene, ma Harry mi mancate così tanto che il vostro ricordo mi sta distruggendo, ed è tutta colpa mia, non vostra, non tua. 
E' solo che vorrei averti qui vicino a me, vorrei che tu veramente stessi sentendo ciò che ti sto dicendo, ma so che non è così, e con il tempo lo capirò, ma ora voglio vivere in questa mia illusione. 
-Elena Tomlinson.

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Capitolo 71
*** 71° capitolo ***



Quella notte non presi sonno per quanto ero agitata, e Summer a causa mia neanche riuscì a dormire.
Erano le 5 di mattina quando mi trovai a girovagare per la nostra camera con Ciccio che mi saltellava addosso, almeno lui sembrava quello più sveglio tra di noi.
Summer :"Elena non mi dire che sei stata sveglia per la scuola?" 
Io :"Può essere! Perchè tu non sei agitata?"
Summer :"veramente no, più che altro scocciata che si ricomincia!"
Io :"Io sono troppo nervosa e agitata!"
Summer :"Elena stai tranquilla, so perchè stai così, ma devi far finta che quando gli altri dicono qualcosa di insensato che non esistono!"
Io sospirai, facendomi coraggio e andando a prepararmi, benchè fossero ancora le 5 di mattina e le lezioni iniziassero alle 8.
Quando stavo prendendo i miei vestiti mentre Summer preparava la colazione, mi arrivò una chiamata sul cellulare.
Sentivo il cuore battermi a mille quando vidi il numero di mio fratello illuminare lo schermo del mio cellulare.
Io :"Lou!" esclamai con felicità, non appena toccai il tasto verde per accettare la chiamata.
Louis :"Sorellina! Che vocina vivace!" disse felice lui. 
Io :"Più che altro nervosa e agitata, ma sono super felice che mi hai chiamata!" Me ne accorsi in ritardo che stavo praticamente urlando per quanto fossi felice di sentire la sua voce.
Louis :"Ma perchè non mi hai chiamato prima? Anche tu mi sei mancata tantissimo!"
Io :"Lo so Lou, scusami, avrei dovuto"
Louis :"Oggi ricominciate le lezioni?"
Io :"non me ne ricordare, stanotte non ho chiuso per niente occhio"
Louis :"Non sei l'unica a non aver chiuso occhio in questi giorni"
Io :"Nemmeno tu sei riuscito a dormire?" chiesi un pò stranita non capendo quale fosse il motivo della sua ansia tanto da tenerlo sveglio.
Louis :"Beh, no. In realtà non stavo parlando di me, ma lasciamo stare questo!"
Io rimasi per un poco in silenzio, forse avevo capito a chi aveva alluso, ma era meglio non prendere il discorso, anche se in quel momento avevo una voglia pazzesca di chiedergli qualcosa di Harry, ma non potevo.
Io :"Che fai di bello?" gli dissi, cercando di cambiare discorso.
Louis :"sono nel tour bus con i ragazzi, sai qui è mezzanotte e mezza e abbiamo appena finito un concerto! E' stato pazzesco!"
Sentii il mio cuore accellelare i suoi battiti quando realizzai che vicino a lui c'erano anche tutti i ragazzi.
Io :"wow, fantastico!"
Louis :"Elena tutto okay? Hai cambiato tono di voce!"
Io :"Lou non gridare il mio nome!" gli dissi con molta più ansia addosso.
Louis :"ah! Ho capito! Senti Elena, io e te dovremmo fare un discorsetto"
Io :"che genere di discorsetto?"
Louis :"sai di cosa parlo, Elena non vanno bene le cose che mi ha riferito Summer"
Io :"Louis ti prego non devi preoccupartene, sto bene, mi ci vuole solo un pò di tempo, e adesso preferirei non parlare di questo"
Louis :"se ti può far sentire più tranquilla, Harry non è qui con noi al momento perchè siamo fermi, e lui è voluto scendere per andare ad un bar. Comunque non che il riccioletto in questione stia meglio di te, ecco perchè già a lui ho fatto il discorsetto"
Io :"Ma di che parli?" non lo seguivo più.
Louis :"non lo vediamo sorridere da quando vi siete lasciati! E scommetto che neanche tu stai messa meglio di lui, Elena entrambi dovreste cercare di risolvere la situazione, non di soffrirne ancora di più"
Io :"Fosse semplice.. Lou qui è tremendo, sono presa di mira da tutti"
Louis :"Appena abbiamo un paio di giorni liberi vengo, va bene?"
Io :"veramente?" dissi sentendo salire ancora un pò di felicità.
Louis :"certo! Vengo a trovarti! Ora devo andare che sta venendo Harry e dobbiamo ripartire, ciao sorellina!"
Io :"ciao Lou!"
Summer :"Elena preparati!" mi incitò Summer.
Io :"Era mio fratello!" esclamai felice andandole incontro.
Summer :"dovreste sentirvi più spesso se ti fa stare così bene!" rise Summer.
Io :"Summer ma non posso fingermi malata per oggi?" le chiesi facendo gli occhi da cucciolo.
Summer scosse il capo, sembrava che i nostri ruoli si fossero invertiti, solitamente era Summer che me lo chiedeva per saltare la scuola, e invece ora il contrario.
Summer :"non se ne parla! E' il primo giorno dopo le vacanze! Dai Elena! Prima o poi dovresti sempre tornare! Ora usciamo da questa camera e affrontiamo la realtà!"
Io :"insieme?" le chiesi speranzosa, non volevo essere sola in mezzo a tutte quelle persone pronte a giudicare ogni mia mossa.
Summer :"Ma certo El! Che ti credi?"
Io le sorrisi, mentre la presi per un braccio per portarla davanti al mio armadio e chiederle consigli sui vestiti da indossare. 
Summer :"questa maglia con questi jeans starebbero bene insieme!"
Io :"E' la maglia che una volta mi ha regalato H.." 
Summer mi interruppe.
Summer :"allora prendi questa rossa, lascia perdere quella di prima" disse, mentre io tenevo la t-shirt tra le mie mani.
Io :"nono, è meglio questa" dissi indicando la maglia di Harry, forse indossarla mi avrebbe fatta sentire più vicina a lui.
Summer :"ma no sul serio, si abbina più quest' altra!"
Io :"ti preeego!"
Summer :"Oh! Tu mi hai chiesto il mio consiglio!"
Io :"e prima mi hai dato un consiglio giustissimo!"
Summer rise, vedendomi stretta a quella maglia che mi faceva ricordare tanto lui.
Quando entrai in bagno mi guardai allo specchio, cercai di sorridermi per darmi forza e carica e affrontare la giornata.
Mi vestii quasi come si sarebbe vestito Harry, e quando mi riguardai allo specchio sentivo il cuore battermi a mille, perchè era come se in un certo senso lui fosse accanto a me, e nulla sarebbe potuto andare male.
Quando tornai in camera, frugai nella mia valigia che ancora avevo finito di disfare dopo tutti quei mesi a Cambridge, e trovai ciò che cercavo. La felpa di Harry. Era di un colore blu scuro, mi ricordo che quel giorno faceva più freddo del solito, così dopo che mi venne a riprendere dagli allenamenti, me la diede. Mi ricordo come ero felice quel giorno, perchè era anche una felpa che tanto adoravo, e soprattutto era sua. Forse fu proprio una delle prime cose che condividemmo.
Potevo sentire ancora il suo profumo a distanza di così tanto tempo, ma mi faceva sentir bene, stranamente, rivivere tutti quei ricordi. Perchè erano ricordi felici e sempre così resteranno.
Ecco cosa amavo del rapporto di me ed Harry. Abbiamo da sempre cercato di nascondere la nostra relazione alle telecamere, ma in realtà con lui insieme avremmo sempre affrontato tutto.
Quando Summer mi raggiunse, mi fece tornare subito alla realtà.
Summer :"wow! Elena hai preso lo stile di Styles?" chiese sorridendo, forse perchè anche io stavo sorridendo in quel momento, cosa che probabilmente non facevo dalla rottura del nostro rapporto.
Summer :"con tanto di converse! Wow!"
Io :"ti piace?" le chiesi mostrando uno dei miei più grandi sorrisi.
Summer :"ci puoi scommettere! E' come se finalmente stesse tornando la vecchia Elena! Ti fa bene sentirlo vicino vero?"
Io :"non pensavo qualche giorno fa, ma adesso ne sono sicura, averlo vicino mi fa sentir bene"
Summer :"perfetto! Allora sei pronta per la scuola?"
Io :"ci puoi scommettere!" esclamai, prendendo la mia borsa con il pc e dei libri.
Quando uscimmo dalla camera, stranamente sentivo una forza addosso che mi permetteva di non tenere lo sguardo basso per evitare quello degli altri, perchè era come se in quel momento avessi Harry che mi stringeva la mano e mi sussurrava che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Del resto con lui vicino, era vero.
Quella mattina tutti erano diretti verso l'ufficio di direzione di Cambridge per prendere ognuno i propri orari delle lezioni, c'era una fila lunghissima di studenti e la cosa buffa è che ognuno di loro aveva facce diverse. C'era chi come Summer cercava di rimanere nell'idea che fosse ancora vacanza e non dava troppo peso al primo giorno, o chi sbuffava incontinuazione. Poi c'erano anche quelle persone che sembravano felici nel rivedere i loro compagni delle ex lezioni, chi si riabbracciava dopo le vacanze, o chi con me cercava di rilassarsi nonostante tutto quel caos.
Miley :"Ehi ragazze!" esclamò, venendoci incontro insieme alle altre due ragazze che io e Summer conobbimo il primo giorno di Cambridge.
Miley :"ho saputo quello che è successo, ho visto le foto, ma si vede chiaramente che sono fotomontaggi e se ti fa star meglio, sto indagando!"
Le due ragazze annuirono, confermandoci che ora era come se Miley si fosse trasformata in un detective pronto a fare domande anche al passante più innocente e meno sospettato. Una che ti da filo da torcere, insomma. 
Io :"se troviamo il responsabile mi libererei di un grande peso!" affermai.
Miley :"e se becco quell'individuo io non mi controllo!"
Summer rise all'affermazione di Miley, quasi non si reggeva neanche più in piedi dalle risa.
Io :"Tranquilla, è stata colpa di entrambi infondo"
Miley :"Ma megan se la poteva proprio risparmiare di fare ciò che ha fatto"
Io :"questo si" dissi, mentre destino volle che Megan stava a sentire tutto.
Megan sembrava guardarmi con occhi diversi da quando i ragazzi erano partiti. 
Megan non disse nulla, mi guardò, poi mi sorrise, così ricambiai. Le altre ragazze mi guardavano stranita.
Miley :"ma come? Ci parli ancora?"
Io :"ragazze se Harry ha scelto lei io.." Non mi ero accorta che quella malinconia che avevo allontanato per quella mattina stava ritornando.
Summer :"meglio cambiare discorso" disse alle altre, guardando i miei occhi.
Io :"no, sto benissimo, possiamo parlarne tranquillamente" dissi a mia volta fingendo un piccolo sorriso.
Miley :"no, ha ragione Summer, meglio eliminare i ricordi degli ultimi giorni e far restare solo quelli più belli"
Io :"su questo sono d'accordo" dissi, stringendomi nella felpa di quel ragazzo che mi aveva fatto completamente perdere la testa, e anche il cuore.

Summer :"abbiamo almeno la metà degli orari uguali! Perfetto! Anche più di prima!"
Io :"è vero! Pronta?" le dissi, cercando la nostra prima lezione.
Avevamo medicina insieme alle 8.30, così ci preparammo per raggiungere la classe. 
Nonostante fossimo lì da mesi, eravamo ancora in grado di perderci tra i piani di Cambridge, pazzesco!
Summer :"E' questa?"
Io :"qui c'è scritto che è la 31!"
Summer :"ma è impossibile! Qui c'è la 30 e la 32! Dove sta la 31?"
Io :"non lo so! Teoricamente dovrebbe stare qui!"
Summer :"dai che siamo in riatrdo!"
Io :"Summer non ne ho idea!" dissi a mia volta, girovagando per il corridoio del secondo piano.
Travis :"ragazze che avete?" chiese ridendo.
Summer :"ci spieghi dov'è l'aula 31?"
Travis :"Belle foto con il bel Matteo eh? Non lo controllo per qualche secondo e bum! wow!" disse avvicinandosi a me.
Io :"Travis quelle foto che avete visto sul web sono false, assolutamente false!"
Travis :"ehi calma, non volevo dirti nulla di offensivo!"
Io :"travis ti prego, qui tutti la pensano come te, o almeno la maggior parte, non voglio toccare questo discorso"
Summer :"Travis fa come dice, oggi non vuole parlarne"
Travis :"okay, va bene!" disse alzando le mani in segno di difesa.
Summer :"allora?"
Travis :"allora cosa?" chiese Travis con voce più dolce, togliendosi quel mezzo sorriso dal viso di chi ha uno scoop che deve raccontare assolutamente.
Summer :"l'aula 31! Dove sta?" chiese spazientita.
Travis :"uh beh ci state davanti"
Io :"cosa?!"
Travis :"eccola" disse indicandola, per poi andare verso di essa e spostare un cartello che copriva il numero 31.
Summer :"oh ma andiamo!"
Io :"oh! Grazie allora!"
Travis :"figurati! avete medicina giusto?"
Summer :"Sì e siamo già in ritardo!"
Travis scoppiò in una risata sonora, io e la mia migliore amica ci girammo verso di lui senza capire cosa avesse da ridere.
Travis :"Anche io ho medicina, e Summer da quando sei diventata così interessata alle lezioni?"
Summer :"prova a condividere una stanza con questa qua" disse indicandomi. "Poi ne riparliamo! Mi ha convinta persino a prendere gli appunti, orribile, veramente orribile"
Travis :"ha fatto bene invece!"
Io :"le lezioni sono importanti" dissi per discolparmi.
Travis :"concordo, Elena comunque è da un pò che non ti vedevo in giro, Matteo esce abbastanza e poi torna a casa più nervoso di prima, avanti ammettilo che c'è qualcosa!"
Io :"Travis smettila, non c'è niente! Solo amicizia lo vuoi capire? Io amo Harry, ho sempre amato lui, e sceglierei sempre lui, ora basta con questa storia perchè ne io ne Matteo ce la facciamo più!" Dissi le parole tutte veloci tra di loro senza neanche prendere mai fiato, ma mi uscirono così spontaneamente che era come se mi fossi liberata di un grosso peso ed ora mi sentivo molto più leggera. Travis mi guardò, forse anche un pò stupito per le mie parole, ma in fondo anche lui sapeva la verità, solo che gli piaceva fare lo scemo a volte, tanto per ridere delle reazioni degli altri.
Summer aprii la porta dell'aula e per fortuna il professore non era ancora arrivato, ma già molti posti erano occupati, così io e Summer fummo costrette a scegliere i posti più in alto, dove ci seguii anche travis.
Io :"ehi!" dissi a mia volta, salutando Matteo che ci aveva tenuto giusto tre posti.
Summer :"uh, grazie per i posti!"
Matteo :"figurati! Come mai tutto questo ritardo?"
Io :"Travis ci ha intrattenute a chiacchierare!"
Travis :"Matteo anche tu mi hai fatto la storia per venire oggi alle lezioni, ma stranamente sei stato puntuale, come mai? Aspettavi la tua El.."
Io :"Travis sta zitto e finirai fuori da questa aula!"
Summer :"Go Elena!" mi incitò Summer che intanto stava prendendo posto mentre accendeva il suo portatile.
Matteo guardò malissimo Travis, che a sua volta abbassò lo sguardo con un sorrisetto. "scherzavo, mamma mia quanto siete suscettibili tutti e due oh"
Summer sembrò quasi fargli il verso quando ci accorsimo che il nostro professore stava entrando nell'aula.
Professore :"Prima di iniziare la lezione vorrei dirvi un paio di cose, allora, inanzitutto stiamo organizzando degli stage per quanto riguarda la mia materia nell'ospedale di Londra" Detta la frase, si schiarì la voce mentre prendeva una serie di fogli che sfogliava distrattamente, forse già sapeva tutto il programma che doveva dirci a memoria, così si riavvicinò al microfono e riprese a parlare.
Professore :"Come dicevo, questi stage consistono in vere giornate lavorative all'interno di questo ospedale, dove metterete in pratica tutto ciò che abbiamo fatto nel programma di chirurgia, ovviamente se passate l'esame avrete dei crediti extra che vi serviranno per l'esame finale per prendere il diploma a fine anno per poi iniziare i corsi di università come avrete visto fanno i vostri altri compagni più grandi sempre qui a Cambridge. I medici londinesi vi guideranno e insegneranno altre nuove cose in base alla loro esperienza, potrete partecipare anche agli interventi veri e propri, e siete delle promesse della chirurgia magari potreste anche salvare la vita a qualcuno, chi lo sà!"
Summer :"oddio oddio oddio oggi è il mio giorno fortunato me lo sento! dobbiamo assolutamente fare questi stage, oddio Elena sto esaltata!"
Io :"lo vedo! Sarà una bella esperienza!"
Summer :"scherzi? Unica! Oddio!"
Professore :"questi stage però partiranno dal mese prossimo, le lezioni si terranno sempre la mattina, sono già tutte organizzate fino le 10.30, ma inizierete un pò prima, cioè alle 6.30 am avrete la prima lezione"
Ed ecco che partirono i lamenti da parte di tutti.
Io :"6.30? Ma siamo pazzi?"
Summer :"mi piace l'idea di svegliarmi presto!" 
Io :"anche tu stai impazzendo, fattelo dire!"
Professore :"Sh, inutile che vi lamentate se avete un'occasione del genere! Qui solo Oxford permette questi stage, noi e Oxford abbiamo contribuito per rendere il tutto possibile, ora però con l'orario dovrete abituarvi. Comunque dalle 10.30 in poi prendete un autobus, l'auto o qualsiasi altro mezzo e raggiungete Londra, saranno solo un paio d'ore in fondo, dovete essere lì per mezzogiorno e starete in ospedale fino le sette e mezza di sera, ovviamente farete delle pause questo sì, ci sono anche dei treni che coincidono con gli orari quindi potrete utilizzare anche quelli. So che sembra pesante come cosa, ma ci ringrazierete perchè è un modo per imparare la medicina in maniera diretta, cosa diversa da leggerla nei libri, mi capite no? E poi a voi giovani piace sperimentare quindi adesso sperimenterete anche questo lavoro, e portate onore alla nostra scuola!"
X :"prof mi scusi, ma le giornate in ospedale coincidono anche con le giornate in cui ci sono le lezioni?" chiese un ragazzo seduto tra le prime file.
Professore :"Già! Quasi dimenticavo! Le giornate in ospedale ci saranno dal lunedì al venerdì come le lezioni qui in sede, ma se vi verrà richiesto il vostro lavoro voi dovete essere sempre disponibili, avrete dei cerca-persone personali, e se vi chiameranno per prestare soccorso voi dovrete andare, è come lavorare, anzi guadagnerete anche un vostro stipendio al mese, insomma non potete farvi scappare una cosa del genere!"
Summer :"e chi se la fa scappare una simile occasione!"
Matteo :"Non vedo l'ora che arrivi il prossimo mese per fare il mio primo intervento!" esclamò Matteo, forse con voce un pò alta dato che il professore alzò lo sguardo verso di lui, e con un sorrisetto si avvicinò il microfono alle labbra e disse:" Entrare a lavorare in ospedale dipenderà solo da voi, non possiamo mandare tutte le persone di questo corso senza sapere quale sia la loro reale preparazione, affronterete quindi un esame scritto ed uno orale sulla materia e poi noi professori di Cambridge faremo un incontro a fine Gennaio con i professori di Oxford che hanno aderito all'iniziativa e decideremmo chi potrà andare, ma poi non è finita qui! Dovremo aspettare anche una lettera dall'ospedale di Londra dove ci comunicherà chi è stato scelto definitivamente e poi ve lo diremo, la scelta finale quindi dipende anche da Londra, tutto chiaro?"
Finito il discorso, iniziò la lezione vera e propria, e per la prima volta in quella stanza non volava una mosca, tutti sembravano essersi ammutoliti per concentrarsi al massimo a capire quelle spiegazioni di medicina.
Tutti quanti ci eravamo posti un obiettivo: Entrare negli stage di Londra.
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"Elena, di cosa hai paura?"
"di fallire di nuovo, di non averti più accanto"
Vidi il suo sorriso, mentre cercavo di avvicinarmi a lui, ma era come se mi fosse impossibile raggiungerlo.

Summer :"Elena!! Oi! Elena andiamo!"
Aprii subito gli occhi, risvegliandomi dal sogno che avevo appena fatto.
Summer :"Okay che è sabato, ma ieri mi hai detto che non ti saresti svegliata tardi e che mi avresti fatto compagnia!" Esclamò Summer, dandomi un colpo sul braccio.
Io :"ahi!"
Summer :"ben ti sta!"
Io :"che ore sono?"
Summer :"le 10!"
Io :"eddai! Pensavo fosse più tardi!"
Summer :"oh ma andiamo! io sono sveglia dalle 8.00! Ma stavi sognando ancora Styles?"
Io :"cosa?"
Summer :"sono tre notti di fila che nomini il suo nome! Chiamalo, fa qualcosa!"
Io :"ma che sei pazza?"
Summer :"già me l'hai detto un cinque giorni fa quando sono ricominciate le lezioni!"
Io :"non posso chiamarlo!"
Summer :"perchè?!" chiese ormai esasperata del mio solito discorso, mentre prendeva in braccio Ciccio.
Io :"Perchè certe cose non si possono fare"
Summer :"Non è che se non state più insieme non vi potete sentire"
Io :"Summer, non posso, con quale scusa dovrei richiamarlo?"
Summer :"no infatti, pessima idea non chiamarlo"
Io :"ma se adesso mi hai detto che avrei dovuto!"
Summer :"no ho cambiato idea! Perchè si vede che voi due siete ancora troppo legati, e magari sentirvi per telefono vi farebbe sentire ancora più la vostra distanza, poi c'è imbarazzo, e beh.. non voglio neanche che tu chiami quel riccio che già sono abbastanza in collera con lui, e Zayn questo lo sa perchè ne abbiamo parlato ieri!"
Io :"perchè sei in collera con Harry?" le chiesi, facendomi scappare una risata.
Summer :"perchè ti ha fatto passare giorni in cui non ti riconoscevo neanche più, ieri era uno di quelli, e io invece vorrei che tu fossi sempre così come sempre! Come la Vera Elena! Non come un'Elena distrutta, con gli occhi gonfi dalle lacrime! E poi, a mio parere, ha sbagliato lui a non crederti e a non darti fiducia"
Io :"no, su questo no. Come poteva darmi fiducia dopo quel bacio con Matteo?"
Summer :"E' stato un errore!"
Io :"errore o non errore avrei dovuto dirglielo, ed invece io l'ho tenuto nascosto per paura di una sua possibile reazione. Se solo gli avessi detto la verità probabilmente lui mi avrebbe creduta che quelle foto sono false"
Summer :"è andata come è andata, ma anche lui ha sbagliato."
Io :"abbiamo sbagliato entrambi" le dissi. 
I giorni senza Harry e i ragazzi sembravano delle volte non passare mai, altre volte affrontavo tutto al meglio. 
Spesso dipendeva anche dai comportamenti delle persone di Cambridge, quando ritornavano sull'argomento insultandomi ancora ci stavo veramente male, però adesso stavo cercando di andare avanti, scrivendo però ogni giorno una lettera ad Harry sul mio diario che tenevo nascosto nella stanza di musica. Aspettavo con ansia un loro ritorno, ma sapevo che non era ancora neanche passato un mese, ma solo un paio di settimane. 
Summer :"ad ogni modo, oggi tu hai visite!"
Io :"visite? io?"
Summer :"si! Tu!"
Io :"che genere di visite?"
Summer :"Ah beh, boh!"
Io :"ma come?"
Summer :"non lo so!"
Io :"ma si che lo sai!"
Summer :"e quindi?" Summer quel giorno stava più strana che mai.
Io :"e quindi se lo sai dovresti dirmelo!"
Summer :"non lo so ti ho detto!"
Io :"ma! Oggi sei incomprensibile!"
Summer :"lo so!" esclamò scoppiando a ridere, prendendo poi il guinzaglio di Ciccio.
Si girò verso di me e chiese :"Ti va di fare una passeggiata?"
Io :"mi vesto e vengo!"
Summer :"perfetto!"
Io :"oggi pomeriggio però si studia!"
Summer :"tranquilla, ho già stampato i miei appunti e ricerche!"
Io :"wow! Ti vedo molto più concentrata per questo secondo quadrimestre!"
Summer :"devo riuscire a rientrare tra quelli che andranno a Londra!"
Io :"se solo non fosse stato londra andrebbe meglio! Magari Siattle! l'ospedale è molto più grande e beh.. E' stato girato lì Grey's Anatomy no?" Seguivamo spesso quella serie quando passavamo una delle nostre serate-film.
Summer :"Anche io vorrei andare a Siattle se è per questo! Ma parliamo del tuo compleanno!"
Io :"il mio compleanno?"
Summer :"oh ma insomma! Devi fare 18 anni non è una cosa da poco!"
Io :"lo so lo so, ma manca ancora tanto!" Esclamai, mentre mi infilavo un paio di Jeans e prendevo la mia t-shirt con la felpa blu.
Summer :"E allora? Dobbiamo già incominciare a organizzare!"
Io :"Summer, mancano due mesi!"
Summer :"ma deve essere una grande festa!"
Io :"niente party o cose varie" puntualizzai.
Summer :"ma come?" disse con sguardo deluso come se avessi fatto crollare i suoi piani per la festa.
Io :"Lo sai che le feste non sono il mio forte! E poi saremo in pochi quindi"
Summer :"chi vorresti invitare?"
Io :"Te, poi potrei anche invitare Miley"
Summer :"Travis e Matteo?"
Io :"va bene, anche loro"
Summer :"e poi?"
Io :"non ne ho idea!"
Summer :"ma andiamo! Tuo fratello?"
Io :"non penso verrebbe"
Summer :"perchè?"
Io :"Summer, il mio compleano è nel mese di Marzo, loro saranno ancora impegnati nel tour, non riuscirebbero a venire, non sappiamo neanche in che giorno della settimana cade il mio compleanno"
Summer :"ma tuo fratello deve esserci! E poi ovviamente anche Niall, Liam, Zayn e.."
Io :"se riuscirebbero mai a venire certo che inviterei anche loro"
Summer :"Non mi hai fatto finire la frase!" protestò.
Io :"Non so se lo inviterei, Summer"
Summer :"perchè? Andiamo è il tuo compleanno più importante!"
Io :"lo so, è vorrei con tutto il cuore che lui ci fosse"
Sumemr :"e allora?"
Io :"ma non verrebbe, insomma non credo che accetterebbe.. e poi da ora che è Gennaio, a Marzo chissà se si trova qualcuna, andiamo!" quella frase mi riempì di tristezza, in realtà non ci avevo più pensato a questa possibilità.
Summer :"non sarebbe lo stesso per te se lui non ci fosse"
Io :"forse è meglio non fare feste"
Summer :"ma scherzi?"
Io :"così non devo stare con il pensiero di dargli un impiccio, perchè lo sarei se lui avesse finalmente trovato qualcuno in grado renderlo felice"
Summer :"non penso accadrebbe"
Io :"perchè?"
Summer :"perchè sei tu che lo rendi felice"
Sorrisi all'affermazione di Summer.
Io :"quanto vorrei che tu avessi ragione" sospirai, sedendomi sul letto, mentre mi mettevo le scarpe.
Summer :"Ma io ho ragione!"
Io scossi il capo.
Io :"avrei voluto con tutta me stessa essere io quella persona, forse lo sono stata per un tempo, ma ora non più" Sentivo sempre più una voragine dentro, un vuoto a dire quelle parole.
Summer :"Elena, a volte capita di trovare ostacoli nei rapporti, non significa che voi non possiate amarvi ancora"
Io :"se fosse così Harry già si sarebbe fatto vivo, non so più nulla di lui, non so come sta, non so dove si trova, non so più nulla di lui" 
Summer :"nemmeno lui sa più nulla di te" mi disse Summer, con voc più dolce, venendomi ad abbracciare.
Sentivo già la vista offuscarsi dalle lacrime.
Il dolore non era passato, e forse non sarebbe mai passato, come il mio amore per lui.
Summer :"forse si fa le tue stesse paranoie, per questo non ti chiama"
Io :"te lo dico io, lui si è rifatto sul serio una vita come è giusto che sia, ecco perchè non si fa più sentire"
Summer :"Non è vero, Zayn dice che sta persino peggio di te!"
Io :"vorrei sul serio poter abbracciarlo ancora, non saprei neanche che effetto mi farebbe riaverlo davanti ai miei occhi"
Summer :"Ecco perchè dovresti invitarlo al tuo compleanno!"
Io le sorrisi, poi risposi :"credo che lo inviterò, se tutto va bene".

Erano le sei di pomeriggio quando io e Summer stavamo lavorando sugli appunti di medicina presi fino a Venerdì mattina. Eravamo determinatissime a dare il meglio di noi per gli esami di ammissione.
Quando l'oroglogio segnò le sei e mezza Summer incominciò di colpo a distrarsi.
Io :"summer che ti prende?"
Summer :"ho fame! Devo alzarmi!"
Io :"ma resistiamo almeno fino a cena dai!"
Summer :"nono, sono troppo agitata!"
Io :"ma lo vedo! E' da stamattina che stai così! Che succede? C'è qualche notività ammettlo!"
Summer :"forse!"
Io :"eddai! dimmelo!"
Summer non fece in tempo a rispondere che suonarono alla porta.
Lì capii tutto. Forse era Zayn. Ecco perchè era così emozionata!
Quando Summer aprii la porta la vedi subito correre verso il suo Zayn, stringendolo forte a sè. Per un momento rividi il momento in cui Harry mi aveva fatto la sorpresa di venire a Cambridge a Natale. Sorrisi a quel ricordo e alla visione di Summer e Zayn sorridire felici.
Così mi alzai a mia volta dopo l'abbraccio tra Summer e Zayn per salutarlo, ero felice di vederlo di nuovo lì, era come se i ragazzi fossero tornati, si aveva tutta un'atmosfera che mancava a Cambridge.
Zayn :"Signorina Tomlinson!" esclamò Zayn.
Io :"Ehi Malik!" ricambiai, mentre vedevo negli occhi di Summer occhi lucidi dalla felicità, ci mancava poco che mi sarei emozionata anche io!
Zayn :"Guarda un pò chi c'è dietro!" esclamò Zayn. 
Sentii il cuore battermi a mille dalla felicità, anche io in quel momento sentivo gli occhi inumidirsi dalla felicità.
Io :"Louis!" esclamai, correndoli incontro, lasciando che le sue valige cadessero a terra, mentre lui mi teneva stretta a sè con le sue braccia.
Io :"Louis quanto cavolo mi sei mancato"
Louis :"anche tu, mi sei mancata tantissimo"

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Capitolo 72
*** 72° capitolo ***



Summer e Zayn se ne stavano abbracciati sul divano, mentre io stavo seduta sul piccolo tappeto della sala dopo aver rubato scherzosamente il cellulare a Louis.
Louis :"mi spieghi cosa ci devi fare?" chiese ridendo, facendosi spazio per avere una visuale migliore del syo cellulare poggiando il mento sulla mia spalla destra.
Io :"sto cercando di capire perchè hai così poche applicazioni!" risposi, mettendo il broncio e buffando.
Louis :"non è vero! Guarda che ho il minimo indispensabile!"
Io :"Non hai Hay Day, capisci?"
Louis :"Cosa?" mi chiese a sua volta.
Io :"Ma come! Il gioco della fattoria! Louis, fattelo dire, sei fuori moda!"
Louis :"Mi prendi in giro, vero?"
Io :"no! Mi hai delusa!"
Louis :"oh ma andiamo! Guarda che ho Twitter, un sito per scaricare musica, e instagram!"
Io :"Solo tre Lou!"
Summer :"tuo fratello è intelligente non come te che ti fai subito riempire la memoria del cellulare!"
Io :"oh ma andiamo! Non ha neanche quel gioco della fattoria!"
Zayn :"che gioco?" chiese incuriosito, alzando il capo dalla spalla di Summer.
Louis :"qualcosa con Day, boh"
Io :"Oh! Te la scarico subito!"
Louis :"ma non la userei!"
Summer :"Louis, come puoi non averla mai usata!"
Louis :"non ne avrei il tempo!" si giustificò mio fratello, mentre cercava di riprendersi il suo cellulare che però tenevo stretto tra le mani.
Io :"mi dici la tua password?"
Louis :"ma anche no!"
Io :"Louis eddai! Non è giusto questo! Tu la sai la mia!"
Louis sbuffò, prendendo il telefono e digitando la password.
Io :"grazie mille fratello!"
Summer :"però non ci hai ancora detto la password, così non vale!"
Io :"tranquilla Summer! Mentre la metteva l'ho letta!"
Zayn :"che cretino Tomlinson!"
Io :"No, sono furba altrochè!"
Zayn :"intendevo l'altro Tomlinson!" esclamò Zayn ridendo.
Louis :"lo sapevo! Me la segno signor Malik!"
Summer :"Per quanto tempo resterete?" chiese speranzosa.
Louis :"tre giorni"
Io :"ma come tre giorni! Così poco?"
Summer :"Eddai!"
Zayn :"tra cinque giorni abbiamo un concerto in Spagna, ma sempre meglio tre giorni no?"
Io :"E gli altri?" chiesi, ma Louis sapeva bene a chi alludevo. Tirò un sospiro, quasi come volesse alleggerire la cosa. Conoscevo quello sguardo di mio fratello.
Louis :"Avevano impegni, per questo non sono potuti venire, ma verranno a trovarvi presto"
Zayn :"si infatti! Magari la prossima volta! Quando le cose tra te ed Harry si sistemeranno dato che loro in realtà volevano venire, ma poi lasciavo Haz da solo e quindi!"
Louis sembrò quasi fulminare con uno sguardo Zayn che si era lasciato sfuggire parole di troppo.
Io :"ho capito, Lou tranquillo, non c'è nulla di male"
Louis :"ma detto così sembra più tragico di quanto non sia"
Zayn :"non l'ho reso più tragico, ma sai com'è fatto Harry quando si lascia con qualcuno!"
Io :"come è fatto?" chiesi.
Zayn :"oh, beh.. insomma, dipende.. Con te lasicamo stare che ha cambiato tutto"
Io :"in che senso?" chiesi, focalizzando il mio sguardo su louis. Non avevo avuto più notizie di Harry, e sapere qualcosa almeno avrebbe messo pace alle mie paure, forse.
Louis :"Di solito cerca di dimenticare le brutte esperienze, non è mai stato un tipo che non riesce ad andare avanti, è un ragazzo tosto. Ma questa volta è totalmente cambiato!"
Zayn :"si è vero, non lo riconoscevamo più!"
Summer :"ma in che senso?" Chiese Summer, mentre giocherellava con le dita di Zayn.
Louis :"nel senso che non ha nemmeno tentato di provarci con qualcuna. Siamo usciti qualche sera fa nel nostro giorno libero, ed era diverso. Prima avrebbe probabilmente cercato di attaccare bottone con qualcuna, anche solo per amicizia, lo sapete che è un tipo abbastanza solare e socievole insomma"
Zayn :"mi credete se vi dico che non ha spiccicato parola? Una bionda gli si era avvicinato, e lui non le ha nemmeno dato tanto importanza!"
Io :"forse era solo un giorno no.."
Louis :"ma smettila di giustificarlo così! Sai benissimo perchè si comporta in questo modo!"
Zayn :"non ha smesso un secondo di amarti Elena, diamine perchè non vi parlate una volta per tutte?"
Summer :"è quello che cercavo di dirle!"
Louis :"Prima però voglio capire chi è stato a pubblicare quelle foto, sul web vedo commenti su di lei che non mi piacciono affatto"
Zayn :"certa gente non ragiona, Elena non ci dare assolutamente peso"
Summer :"visto?" disse Summer, rivolgendosi a me.
Io :"Ammetto di averci dato troppo peso all'inizio, faceva male sentirsi giudicati, anche insultati così.."
Louis :"lascia perdere tutti quei giudizi"
Io :"Lo so Lou, ed è quello che sto facendo. Ho passato momenti assolutamente orribili, ma sto cercando di uscirne, sul serio. Mi sto impegnando di più nella ginnastica anche dopo la mia sconfitta, mi sento più motivata. Ora io e Summer dobbiamo anche prepararci per un esame di medicina molto importante, e poi vogliamo anche comprarci un appartamento più grande quindi dobbiamo anche lavorare allo starbucks o trovare lavori del genere"
Summer :"distribuiamo anche volantini e giornali! Carina come cosa no?"
Io :"tranne per quando siamo state sotto al sole, ma alla fine sì, è divertente!"
Louis :"mi fa piacere che stai cambiando il modo di affrontare le cose" Disse quella frase con tanta felicità che mi si riempì il cuore a vederlo sorridere in quel modo. 
Io :"fa piacere anche a me, fidati"
Sentimmo bussare alla porta.
Summer e Zayn con i loro sguardi quasi ci supplicarono di alzarci ad aprire, ma Louis mi precedette, ed io lo seguii.
In fondo era normale che Summer e Zayn non volessero perdere neanche un secondo per stare insieme.
Alla porta c'era Matteo con un quaderno in mano.
Io :"Ehi Matt!"
Louis :"ciao!" esclamò mio fratello, spostandosi un pò di lato per permettere a Matteo di entrare.
Matteo :"Ciao! El scusami non pensavo che ci fosse tuo fratello, forse è meglio che vada.."
Louis :"ehi no, è tutto apposto! So la verità, non ce l'ho con te" lo tranquillizzò mio fratello.
Matteo sorrise grato per quella frase.
Matteo :"Tra me ed Elena non c'è mai stato niente, te lo posso assicurare!" Sembrava molto agitato e imbarazzato da quella situazione, così Lou gli sorrise e gli poggiò una mano sulla spalla.
Louis :"Lo so, Elena mi ha raccontato tutto, stai tranquillo, non ti mangio mica!" scherzò Louis, trascinando in una risata tutti noi presenti nella camera.
Matteo :"Ad ogni modo, sono venuto qui perchè dovevo ridarti una cosa" Disse Matteo rivolgendosi a me e porgendomi il mio quaderno di storia"
Io :"rieccolo! Grazie mille!"
Matteo :"oggi quando è finita la lezione sei uscita velocemente e con tanta fretta da dimenticarlol così ho pensato che magari potrebbe servirti per le prossime lezioni" Disse Matteo con voce ed espressione più calme.
Quando Matteo se ne andò, Louis si avvicinò al mio orecchio.
Louis :"Elena, devo darti una cosa prima che me ne dimentichi"
Io :"cosa?" chiesi incuriosita. Le mie curiosità non avevano limiti.
Louis :"Ci vai in quella stanza di musica?" mi chiese.
Summer :"ogni giorno!" Esclamò Summer al posto mio.
Io sorrisi e risposi :"è vero, è un posto speciale per me"
Louis :"perfetto, allora andiamo lì. A dopo ragazzi!"
Summer e Zayn ci salutarono, mentre Louis prendeva dalla sua valigia una piccola busta bianca. 
Io lo guardai con sempre più curiosità mentre stringeva l'oggetto tra le sue dita e poggiava la sua mano sulle mie spalle facendomi segno di camminare.
Quando raggiunsimo la stanza, la prima cosa che gli chiesi era ovviamente cosa fosse quella busta.
Sentivo il mio cuore battere a mille e neanche capivo il perchè.
Louis mi sorrise, sedendosi sul pavimento della stanza e chiudendone la porta, proprio come facevo sempre io.
Louis :"devo darti una cosa molto importante" Sussurrò.
Io mi sedetti al suo fianco, mentre lui sembrava giocherellare con quella busta.
Louis :"Però non piangere che sennò mi trascini lo sai!"
Io :"oddio lou, non farmi preoccupare!"
Louis :"Tranquilla, non devi assolutamente preoccupartene. Tieni, è da parte di Harry. Mi ha chiesto lui di consegnartela"
Ed ecco che sentii tutto il mio corpo in subbuglio a quelle parole. La mia mente non ragionava neanche più. 
Io :"H-Harry?" chiesi a mia volta balbettando.
Louis mi fece cenno di aprire la busta, dove trovai una lettera. Era la sua calligrafia, avrei potuto riconoscerla tra mille. 
La sua scrittura particolare, quando voleva ordinata, ma solo quando voleva. Ora era una di quelle, anche se c'era qualche cancellatura qua e là. Sorrisi. Ora potevo risentire il mio cuore battere sempre più forte, prendere un ritmo incalzante mentre scorrevo con gli occhi tra quelle righe e automaticamente sorridevo. Era come se avesse letto tutte quelle mie lettere segrete scritte per lui, come se adesso toccava a lui parlarmi.

Ciao Elena, non pensare che se non ti scrivo o non ti chiamo mai tu non mi manchi, anzi.
Quando Lou mi ha detto che ti sarebbe venuto a trovare il mio cuore scoppiava di gioia perchè stavo per dirgli che volevo venire anche io. 
Poi però ci ho riflettuto e ho pensato che non fosse la cosa giusta da fare.
Anche io sto vivendo un brutto periodo, un periodo in cui non mi riconosco più neanche io. 
Mi fa male leggere tutti quei brutti commenti dopo la nostra separazione, mi fa male che gli altri ti stiano attribuendo tutta la colpa. 
Non è colpa tua, okay? E' anche colpa mia. 
Quando stavo salendo sul bus per partire, io avrei voluto darti un altro bacio prima di dirti addio. 
Anzi, non volevo neanche dirtelo addio, ma solo 'arrivederci'. La parola addio non mi piace, eppure l'abbiamo usata più volte.
Il problema è che non ce la facevo a baciarti ancora una volta dopo il mio bacio con Megan. Non mi sembrava giusto nei tuoi confronti. Mi sono sentito distrutto da quel gesto così tanto da pensare di non meritarti, di non poter riavere neanche più un tuo bacio. Mi sono sentito sbagliato in quel momento, così me ne sono andato via con questo mio desiderio. Quello di toccare ancora le tue labbra, avere ancora un contatto con te, poi probabilmente non me ne sarei più andato via. Ma l'ho fatto. Ora che ti sto scrivendo sono in Italia, tra qualche ora abbiamo un concerto, ma io dovevo scriverti questa lettera perchè dopodomani Louis e Zayn partiranno per Cambridge e avevo bisogno che tu sapessi tutte queste cose. 
Mi manchi Elena Tomlinson. Mi manchi più di qualunque altra cosa, ma so anche che dopo i nostri errori è difficile ritornare insieme, anche se lo vorrei.
Scusami ancora se non ti ho neanche chiamata, ma probabilmente se l'avessi fatto, avremmo sofferto entrambi.
Ora devo andare, spero che Louis riuscità a consegnarti questa lettera. Ti penso sempre, non dimenticartelo mai.
-Harry Styles.

Strinsi la lettera verso il mio cuore che batteva a mille per quelle frasi che aveva scritto.
Le mie lacrime probabilmente avevano già iniziato a rigarmi le guancie da un bel pò dato che Louis mi guardava preoccupato. Probabilmente non sapeva cosa Harry ci avesse scritto.
Louis :"El, tutto bene?"
Io annuii, abbracciando forte mio fratello. Ero contenta che ora lui fosse qui con me.
Io :"Lou, puoi dirgli che lui manca anche a me?"
Louis :"certo, ma fidati che già lo sa"
Io :"e anche che non è stata colpa sua, sono io che non lo merito"
Louis :"Secondo me invece dovreste parlarvi una volta per tutte"
Io scossi il capo.
Io :"non riusciremmo neanche a parlarci"
Louis :"ma perchè? Elena te lo dico sinceramente, siete degli stupidi. Soffrite quando state separati. Perchè continuare questa situazione?"
Io :"Perchè ho paura che lui non potrebbe più tornare a fidarsi di me, ed neanche io di me stessa! Lui non ha colpe in fondo, certo poteva non baciare Megan come io potevo non dare quel bacio a Matteo, ma io ho sbagliato ancora di più perchè gliel'ho tenuto nascosto, ma l'ho fatto per il suo bene, e poi con Matteo avevo chiarito la situazione, e sono uscite quelle foto che oddio, hanno risollevato un polverone tra di noi! Lou, non posso scordare con quali occhi mi ha guardata in quel momento, era uno sguardo pieno di dolore e delusione, tutto a causa mia. La colpa è mia, vedi? E non è giusto che lui si colpevolezzi così! Io lo rivorrei ancora con me, ma ho paura Lou, ho paura di farlo soffrire, ho paura di sottrarre un posto ad una ragazza che lo meriti d'avvero, magari alla sua futura moglie, una ragazza che non lo faccia stare così a causa mia"
Louis :"Cosa faresti se lui tra molto tempo decidesse di sposrare un'altra persona?"
Io :"non lo so.. Credo che accetterei"
Louis scosse il capo, per poi guardarmi negli occhi.
Louis :"Saresti felice che quella persona saresti potuta essere tu? Lo ameresti ancora?"
Che domande, certo che l'avrei amato, per sempre.
Io :"Certo che lo amerei ancora Lou. Io lo amerei per sempre."
Louis :"lo so. Ma rispondi anche alla prima domanda"
Io :"non lo so Lou, sono felice se lui lo è"
Louis :"Lui non è felice se quella persona non fossi tu, lui ti ama, ti ama con tutto se stesso come non ha mai amato nessuna, Elena perchè non lo capisci?"
Io :"anche io lo amo Lou!" Non mi accorsi di aver urlato in quel momento.
Louis :"non permettere che te lo portino via, poi potrebbe essere troppo tardi, devi cercare ciò che ti rende felice, ed è lui quella persona. Io l'ho capito tardi, ma in fondo ho sempre sospettato di voi, dai vostri sguardi, dagli occhi di Harry che si illuminavano quando parlavamo di te, persino quando ci sgridavi lui sembrava non aspettasse altro. Ti ama Elena, vi siete allontanati per una cosa che avreste potuto risolvere subito"
Io :"Ma io volevo risolvere tutto, però il modo in cui mi ha guardata mi ha fatta star male perchè avevo capito di averlo veramente tradito per avergli mentito, non sono quei baci l'unica causa"
Louis :"Harry ha reagito così per paura. Paura di perderti"
Io :"Anche io ho avuto paura di perderlo! Ma cosa potevo fare? Ho cercato di chiarire le cose con lui prima che lo beccassi con Megan"
Louis :"Lo so, anche lì però c'è stato un errore, Harry me ne ha parlato. Lui non voleva baciarla"
Io :"ma l'ha fatto"
Louis :"tu volevi baciare Matteo?"
Io :"No!"
Louis :"Però l'hai fatto"
A quella frase mi zittì. Aveva terribilmente ragione. Allora era stata colpa mia. Non dovevo permettere che quel bacio ci dividesse. Dovevo andare lì, prenderlo tra le mie braccia e non lasciarlo andare più via.
Louis :"El, non volevo con questo darti ancora più turbamenti eh! Già mi hai fatto preoccupare!"
Io :"Ti avevo detto che non dovevi preoccuparti per me" gli dissi con voce flebile.
Louis :"come potevo? Tu sei tutto ciò che mi rimane della mia famiglia"
Io :"Non dovevi Lou, vedi che sto bene?"
Louis :"non mi piace in realtà molto il tuo aspetto"
Io :"cosa?" Gli chiesi stranita. 
Louis :"Ti manca quella luce negli occhi che ho sempre adorato di te, quella voglia di scherzare continuamente e mettere da parte le lacrime"
Io :"Lou, non posso nemmeno chiamarlo, nella lettera anche lui dice che non è una buona idea risentirci se poi dobbiamo soffrire a causa della distanza"
Louis :"Aspetta che torna allora"
Io :"temo che sarà troppo tardi... Lui si stancherà di soffrire per una che sta qui a Cambridge, poi è convinto che quelle foto siano vere, che Matteo ed io ci frequentassimo, non riesco a farglielo capire!"
Louis sospirò. Nemmeno lui sapeva cosa dire, ma era convinto che prima o poi tutto si sarebbe sistemato. Lo vedevo nei suoi occhi, forse.

I giorni con i ragazzi passarono terribilmente in fretta.
Mi era mancato mio fratello, ma ci bastava anche solo poco tempo per dimenticare il passato e vivere in pieno quelle poche giornate che avevamo a disposizione, ed infondo ero felice di questo. 
Sempre meglio passare quei tre giorni insieme che non passarli affatto, no?

Louis :"Soreeeellina!" 
Sentii la vocina acuta di mio fratello all'orecchio.
Io :"Buongiorno Lou!" Esclamai, mentre mi stiracchiavo sotto le coperte.
Louis :"Scusami se ti ho svegliata che sono le 6.00 di mattina, ma ci tenevo a salutarti prima di partire"
Io :"ma scherzi? Hai fatto benissimo! Ti avrei sgridato se non l'avessi fatto!" 
Louis rise, sedendosi accanto a me nel letto.
Louis :"vuoi accompagnarci?" Mi chiese dolcemente.
Io :"certo! Un attimo solo che però non posso uscire in pigiama!" Dissi, mentre frettolosamente frugavo tra i miei vestiti.
Non badai neanche ai vari abbinamenti, presi le prime cose al volo: una maglietta bianca, un paio di leggins scuri, e la felpa di Harry, ormai era un'abitudine metterla quasi ogni giorno, e da quando lo facevo mi sentivo molto meglio.
Io :"Eccomi!" Esclamai dopo neanche un cinque minuti uscendo dal bagno.
Louis mi sorrise, poi avvicinandosi a me notò la felpa.
Io :"che succede?" chiesi un pò stranita per il suo sorrisetto spuntato sul suo volto improvvisamente. 
Louis :"la felpa non è di Harry?"
Io :"oh, si! Me l'ha regalata quando stavamo ancora a Londra" risposi, prendendo al volo le chiavi della camera che stavano sopra un mobiletto della cucina. 
Persino Ciccio sembrava già sentire la mancanza di Lou che di lì a poco sarebbe ripartito.
Louis :"Harry invece ha quel tuo braccialetto che gli hai datola sera prima che tu partissi per Cambridge, ricordi?"
Sentii un colpo al cuore quando Louis fece tornare a galla quel momento.
Louis :"scusami non volevo che.."
Io :"no Lou, hai fatto bene, mi sembrava quasi di rivederlo, mi hai resa felice con questa cosa. Ma veramente lo indossa?"
Louis :"te lo assicuro! Anche durante i concerti! Non se lo toglie mai!"
Sorrisi, risentendo ancora il mio cuore battere a mille. Allora forse avevamo ancora una speranza, forse mancava poco alla risoluzione di tutto. Mancava veramente poco per le nostre nostalgie, lontani ma vicini. E' proprio vero.

Summer e Zayn erano già fuori che si salutavano da almeno mezz'ora, non intendevono allontanarsi nemmeno per un secondo, ma come biasimarli!
Summer :"Non voglio guardarlo andare via" mi sussurrò all'orecchio, mentre Zayn dopo averci salutate saliva sul taxi che avrebbe portato i due ragazzi all'aereoporto.
Louis si girò verso di me, io lo abbracciai forte e lui ricambiò.
Io :"dì ad Harry che lo aspetterò sempre, che lo amo. Digli questo. Io lo amo, ne sono più che certa e tutta questa distanza me lo ha fatto capire ancora di più. Non si può dimenticare chi si ama giusto?"
Louis :"giustissimo" mi sorrise mio fratello.
Sorrisi anche io, mi sentivo felice. Mi sentivo legata ad Harry, forse non ci eravamo mai allontanati, forse solo apparentemente. 
Louis e Zayn ci salutarono dai finestrini dell'auto mentre Summer aveva già il cellulare in mano per sentirsi con il suo ragazzo.

A fine giornata, dopo le varie lezioni io e Summer ci stavamo preparando per l'esame di medicina quando la sentii sospirare distogliendo l'attenzione dai libri.
Io :"tutto okay?" le chiesi, alzando gli occhi dal mio libro.
Summer :"Sì, se solo Zayn si muovesse a rispondermi!"
Io :"ma sono in viaggio! non avrà potuto!"
Summer :"Viaggio o non viaggio avrebbe dovuto!"
Io :"Summer, sta tranquilla, sul serio, ti risponderà appena può"
Summer si chinò dalla sedia per prendere in braccio Ciccio, mentre tentava di tornare a studiare, anche se ormai era impossibile per il suo stato d'animo.
Io :"Non pensavi di starci così male, vero?" Chiesi, interrompendo il silenzio.
Summer mi guardò prima di rispondere, per poi scuotere il capo.
Summer :"averlo qui mi ha fatto pensare al fatto che con lui sto alla grande, ma quando non c'è mi sento come un vuoto, non so spiegartelo, ma so che mi hai capita"
Io :"ma certo che ti ho capita! Quel vuoto che senti lo sento anche io ogni giorno" Le dissi, andandole incontro per abbracciarla.
Ecco cosa provocano gli amori a distanza. Eppure quando ci si ritrova ad affrontare certe difficoltà in una relazione, si capisce che quello che provi è vero amore, e saresti disposta a tutto pur di non perdere quella persona che ami. Quella persona a cui ormai sono legati e dipendenti ogni singolo sorriso, ogni singolo motivo per essere felice, ogni singola forza che spesso in te manca, ma che è indispensabile per afforontare ogni tipo di giornata.
Io l'avevo capito ormai. 
Harry era tutto questo. Lui che mi aveva quasi distrutta dopo essersene andato, ma lui che se solo fosse tornato avrebbe rimesso insieme ogni pezzetto di me disperso non si sa dove.
La distanza fa male, ma è grazie ad essa che impariamo a conoscere cos'è l'amore e quanto siamo disposti a fare per quella persona.

Posso ricordare benissimo l'ultima settimana di Gennaio, io e Summer sembravamo essere come possedute dall'ansia e dalla paura.
Summer :"Ripetimi il capitolo 48"
Io :"Adesso?" le chiesi dal bagno mentre mi lavavo i denti.
Summer :"sì! ogni singolo passaggio per un trapianto"
Ed era così che continuava la nostra mattina prima delle lezioni, e finivano le sere prima di addormentarci.

Matteo :"voi due sembrate due secchione! Mi fate paura!" esclamò Matteo mentre io e Summer camminavamo per i corridoi di Cambridge con i fogli con i vari appunti in mano.
Summer :"sta zitto qui la cosa è seria!"
Travis :"Wooow! Sembrate possedute dalla medicina!"
Io :"Travis visto che ti fai tanto lo svelto perchè non ci ripeti come eseguiresti una rimozione di un tumore al midollo?"
Summer :"wow! Questa era difficile!" esclamò Summer, mentre si affrettava a prnedere il foglio giusto su cui c'era scritta la risposta.
Travis :"Credo, che beh.. insomma, Matteo chiedo il tuo aiuto!"
Matteo :"non lo so!"
Summer :"e voi vorreste affrontare l'esame così eh?"
Matteo :"Summer stavo scherzando! Vuoi vedere che te lo so ripetere alla perfezione?"
Summer :"bene, allora vediamo cosa sei in grado di fare!"
Tempo di un paio di minuti che io, Summer, e Travis ci scoraggiammo nel sentire Matteo ripetere alla perfezione l'esecuzione di quell'intervento.
Summer :"non ci posso credere!"
Io :"Matteo va via! Subito!" esclamai ridendo.
Matteo :"avete una bella competizione eh?"
Travis :"io mi ritiro! Nemmeno voglio fare il chirurgo io!"
Matteo :"sono sempre queste le ultime parole famose di chi diventerà un grande" disse Matteo, dando una pacca sulla spalla di Travis.

Passarono i giorni, e mancavano solo 24 ore a quell'esame che ci avrebbe cambiato tutte le prospettive sul nostro futuro.
Summer :"Mi sto per sentire male! Mi sento la febbre!"
Io :"Oddio anche io! Non riesco nemmeno a fare più nulla, non riesco a staccarmi da questi cosi" dissi, indicando gli appunti sul tavolo della mensa del college.
Janette :"Le gemelle in camice!" Esclamò Janette, una nostra amica che frequentava il corso di medicina con noi.
Era così che ormai tutta Cambridge ci chiamava. "le gemelle in camice", ma magari fosse stato così semplice poter indossare quel camice per cui stavamo tanto lottando!
Miley :"Hola!" esclamò con un grande sorriso, sedendosi vicino a Janette mentre ci lanciava due panini, uno per me ed uno per Summer.
Miley :"ansia?"
Summer :"nah! Ma che! Io non ho mai avuto l'ansia per queste genere di cose! C'è! pff" Parlò così tanto velocemente che probabilmente quasi nessuno la capì.
Continuava a picchiettare sul tavolo mentre rileggevamo per l'ennesima volta tutti gli appunti.
Matteo :"Siete pronte?" ci chiese, quasi con aria di sfida. Forse l'idea che ora stavamo tutti e tre competendo per quel posto a Londra ci stava portando a dare il meglio di noi stessi.
Io :"domani andrò male me lo sento!"
Summer :"Elena non essere così pessimista ti prego!"
Miley :"infatti dai!"
Matteo :"naah, sono sicuro che andrai alla grande!"
Io :"Ma che! Oddio non mi ricordo più nulla!"
Summer :"El calma, non agitarti ora!"
Io :"non mi ricordo nulla oddio!" Stavo letteralmente un vuoto di memoria anche se sapevo tutti quegli appunti che tanto avevo preparato a memoria.
Summer :"Nemmeno io" disse ad un certo punto, allontanando per un secondo gli appunti dalla sua visuale.
Miley :"state studiando troppo voi due! E' normale che poi vi sembrerà di dimenticare tutto!"
Janette :"E' vero! ora cercate di distrarvi e stasera rileggetevi qualcosa! noi così facciamo!"
Io :"Non ce la posso fare me lo sento"
Summer :"ce la farai!"
Janette :"So che magari per voi sarà stupido perchè beh avete contatti con loro, ma io sono emozionata perchè stasera ci saranno i ragazzi in televisione!"
Summer :"cosa?" chiese con ancora un boccone di panino.
Io :"I ragazzi? Tu sei una directioner?" chiesi sorridendo. Non pensavamo che lo fosse, ci sorprese letterelalmente e ovviamente questo ci faceva più che piacere! 
Magari lei aveva qualche notizia sui ragazzi, cosa che io non avevo dato che Harry non mi aveva ancora chiamata ne niente. Ma era normale, me ne aveva parlato nella lettera.
Janette :"Farei di tutto per vederli più da vicino! Quando sono stati qui a Cambridge con voi credevo di non poter resistere un giorno di più! Oddio non vedo l'ora che arrivi stasera!" continuò a ripetere.
Io e Summer ci guardammo sbalordite. 
Persino Miley e Matteo lo erano!
Summer :"ma perchè non ce ne hai mai parlato? Avremmo potuto benissimo farvi incontrare!"
Janette :"oh non saprei neanche come avrei reagito! Credo che non sarei riuscita neanche a spiccicare una parola!"
Io sorrisi. 
Io :"Anche per me sarebbe stata la stessa cosa se solo non fosse successo tutto ciò che è successo!"
Janette :"el posso farti una domanda?"
Io :"certo! Spara!"
Janette :"tu eri l'ex di Harry no?"
Io annuii, anche se quell'ex cercavo di rimuoverlo dalla mia mente.
Janette :"Ma allora perchè sei sempre stata nello stesso tempo così vicina a Lou? Sai ce lo chiediamo tutti qui a Cambridge, abbiamo ipotizzato di tutto! Pensavamo all'inizio fossi la tua sua ragazza, ma poi noi che seguiamo i ragazzi abbiamo visto le tue foto con Haz, e le cose non ci quadravano!"
Io :"ma io non sono mai stata la ragazza di Louis diamine è mio fratello!" Esclamai scoppiando a ridere. Solo qualche secondo dopo mi resi conto di ciò che avevo appena fatto.
Dal mio arrivo a Cambridge avevo tenuto nascosto a tutti di essere la sorella di Louis per evitare di essere trattata o vista in modo diverso dalle altre ragazze. 
Summer :"che cretina che sei Elena Tomlinson!"
Miley già sapeva tutto, come Matteo, ma la povera Janette rimanse a bocca aperta.
Janette :"Ma tu sai quante directioner ci sono qui? Lo sai che mi stai facendo andare in arresto cardiaco adesso? Cioè cosa?!"
Io :"ti prego non dirlo a nessuno, ti supplico!"
Janette :"sono stata vicina alla sorella del mio idolo, e tu me lo dici così?!"
Summer :"So che può sembrare strano, ma già per il fatto che ormai la storia tra Harry e lei è stata resa pubblica la gente ci riconosce per strada e questa cosa Elena voleva evitarla dentro la scuola, tutto qui"
Io :"Sono anche io una directioner come voi, e trattatemi come tale, non come parente dei ragazzi, ti prego"
Janette :"promesso, rimarrà un segreto! Ma puoi chiedere allora a Lou, cioè a tuo fratello, se può ehm seguirmi su twitter?"
Summer :"Ora che ci penso tuo fratello non mi segue!" Esclamò Summer.
Io :"shh, abbassa la voce ti supplico! Comunque dammi il tuo nick per messaggio" le dissi. Poveretta potevate scommetterci, stava andando in ipervenitilazione dopo quella notizia.
Janette :"oddio non posso ancora crederci! Io notavo delle somiglianze tra di voi, ma dalle foto la sorella di Louis è molto più cara di capelli rispetto ai tuoi, e sono più lunghi! Per questo non ci avevo mai dato troppo peso quando ho scoperto leggendo i nominativi della classe che hai lo stesso suo cognome, anzi ho provato giusto un pò di invidia pensando a quanto fossi fortunata ad avere il suo cognome! Ma ho conosciuto anche altra gente che ha come cognome Tomlinson ma non era parente di Louis, e invece tu! Oddio! Nemmeno i media ti avranno più riconosciuta dopo il tuo cambiamento totale di look sul serio! ma adesso che ti guardo bene hai i suoi stessi occhi, oddio mio! Non mi sembra vero!"
Miley :"Janette però respira ti prego!"
Matteo :"Questa è vera e propria iperventilazione con battiti cardiaci accellerati tanto da portarle un colorito rosso sul viso e.."
Summer :"Ti prego Matt basta ripetere medicina per ora o qui le nostre menti esploderanno!"
Matteo :"oh giusto, ma era per tenermi in allenamento!"
Io :"zitto!" esclamai scherzosamente, dandogli un colpetto sul braccio mentre ero intenta a contattare mio fratello per Janette.
Io :"Janette però mi devi promettere assolutamente di non farne parola con nessuno, non scriverlo nei social o se ti dovessero chiedere qualcosa di che non sai niente, ti prego"
Summer :"Tanto nessuno la riconoscerà rispetto le altre foto che voi conoscete come sorella di Louis, è totalmente cambiata da qualche anno fa, anzi dall'inverno scorso! L'hai visto anche tu!"
Janette :"vi prometto di non dirlo a nessuno e se sento vociferare del rapporto misterioso che c'è tra te e Louis dalle altre directioner dirò che siete solo buoni amici dato che sei stata con Harry, va bene?"
Io :"Va benissimo" le dissi, mentre inviavo il messaggio a mio fratello.
Alla fine dell'ora di pranzo tutti quanti ci alzammo, e mentre ce ne stavamo andando ricevetti una risposta di mio fratello per sms. 
Janette subito scattò al sentire la suoneria del mio cellulare.
Janette :"E' lui?" chiese speranzosa.
Summer :"Siete dolcissime comunque!" esclamò Summer vedendo le varie reazioni di Janette.
Io :"Janette, tieni d'occhio il tuo twitter" le dissi sorridendo mentre lei stava per prendersi un altro attacco di iperventilazione.
Janette :"non posso crederci oddio, non ti ringrazierò mai abbastanza, è sempre stato il mio sogno ricevere anche solo un suo follow e oddio mio!" 
Io :"però shh okay?"
Janette :"il tuo segreto è al sicuro!"
Quando prese il suo cellulare Janette quasi si mise a urlare, e probabilmente l'avrebbe fatto se solo non ci fosse stata la storia del mio segreto con tutta quella gente attorno.
Summer :"oh ma andiamo! A me ancora mi segue!" Esclamò la mia migliore amica mentre anche lei entrava su twitter.
Janette :"mi sto per sentire male"
Summer :"ma che storia è mai questa! mi conosce da una vita e guarda sto qua! Oh ma adesso mi sente!"
Io :"mi ha scritto che non ti vuole seguire perchè quando è venuto non gli hai permesso di usare il tuo pc, quindi!"
Summer :"Tomlinson 1 ora mi sente!"
Matteo :"tomlinson 1?" chiese ridendo.
Io :"io sarei Tomlinson 2!"
Janette :"è tutto così surreale! Se è un sogno svegliatemi! E stasera c'è anche il loro concerto! oddio!"
Miley :"E' tutto vero!" confermò lei.
Janette :"digli che lo amo, sul serio, lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per me, a lui e a tutti i ragazzi ovviamente!"
Io :"stasera mi chiamerà e gli riferirò tutto, sappi che loro amano le directioners, quindi anche lui ti ama" Le dissi sorridendo,mentre lei mi abbracciava forte come per ringraziarmi anche se non avrebbe dovuto. Non volevo essere ringraziata perchè io non avevo fatto assolutamente nulla.

Fu quella sera in cui mentre Summer preparava la cena, alle 9.00 pm rividi dopo quasi un mese il volto di quella persona ,dietro lo schermo della televisione, a cui la mia felicità era legata saldamente.

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Capitolo 73
*** 73° capitolo ***


Era bellissimo. Sembrava persino diverso, cresciuto dall'ultima volta.
Amavo il modo in cui si muoveva sul palco verso le loro directioners, sorrisi nel rivedere tutti i ragazzi cantare lì per milioni di fans.
E' normale che mi viene da riguardare mio fratello e pensare che non si sarebbe mai immaginato di cantare per milioni di persone in tutto il mondo. 
Il nostro massimo era fare degli spettacoli nei periodi in cui venivano i perenti a casa, e allora era lì che Lou metteva in mostra le sue doti canore. 
La sua voce ha sempre avuto qualcosa di speciale, come le voci dei suoi quattro migliori amici.
Summer venne a sedersi vicino a me mentre ero presa dal loro concerto.
Io :"Summer riesco a capire perfettamente Janette, lei vorrebbe stare lì con loro in questo momento, e anche io vorrei stare lì, vorrei poterli abbracciare, tutti loro. Vorrei poter fare qualcosa per rivedere ancora i suoi occhi, perdermi in essi e sentirmi felice fino a star male per il suo sorriso. Vorrei poter gridarli che siamo stati due scemi a lasciare che questa storia ci separasse, o semplicemente vorrei gridarli di amarlo. Proprio ora, da sotto quel palco. Forse lui non mi sentirebbe, ma io glielo rigriderò, e allora i suoi occhi forse finalmente mi cercheranno ed io riavrò finalmente la mia vita davanti, tutto ciò per cui ho lottato fino ad ora. Quanto vorrei potesse accadere veramente."
Mi girai verso Summer che mi guardava con occhi che accennavano della lucidità.
Summer :"hai detto delle bellissime parole" confessò tutto d'un tratto.
Io sorrisi.
Io :"non ho nemmeno dovuto rifletterci su per dirle, le ho dette e basta"
Summer :"se Harry ti avesse sentita, credo che ora sarebbe qui con te"
Io :"non avrei dovuto lasciarlo andare così, vero?"
Summer :"no. Forse non avresti dovuto, e nemmeno lui avrebbe dovuto, però non si può tornare indietro nel tempo"
Io :"in fondo tutto succede per una ragione, giusto?"
Summer :"esatto. E se non avremmo dovuto fare quel compito di medicina già saresti sotto quel palco, ti ci avrei portata io stessa purchè tu tornassi da lui"
Io :"potranno passare mesi, anche anni, ma io non smetterò mai di amarlo, e lo aspetterò proprio qui"
Summer mi sorrise dandomi un abbraccio forte e sincero.
Summer :"L'amore che vi lega è indistruttibile, fidati"
Io :"E se lui lo distruggesse?" Le chiesi, sentendo la mia voce tremare. E fu così che Summer tornò a guardarmi negli occhi.
Summer :"perchè dovrebbe?"
Io :"Non penso che con tutto quello che ha da fare sia disposto a star male per una come me che si trova dall'altra parte del mondo"
Summer :"tu sei disposta ad aspettarlo?"
Io :"certo"
Summer :"ti sei risposta da sola, vedi?"
Io :"ma posso anche aspettarlo, ma se lui non fosse disposto ad aspettare me?"
Summer :"vai da lui e lo baci"
Io :"cosa?" le chiesi, lasciando che una risata mi sfuggisse.
Summer :"hai sentito bene! Vai da lui e lo baci"
Io :"ma se fosse stato così semplice adesso non mi ritroverei a farti questo discorso deprimente!" Le dissi ridendo.
Summer :"L'amore è semplice, siamo noi che lo rendiamo sempre complicato, cosa c'è di difficile nel baciare qualcuno?"
Io :"il problema è CHI corrisponde a quel qualcuno"
Summer :"Non vedo dove sia il problema in realtà"
Io :"ad ogni modo, io lo aspetterò, in nessuno troverò più Harry, e io ho bisogno di lui"
Summer :"ora però lasciamo da parte l'amore e concentriamoci sulla medicina" esclamò Summer socppiando a ridere.
Passammo praticamente la notte sveglie a ripeterci i vari argomenti fino allo sfinimento, ed è inutile dire che la mattina seguente sembravamo due zombie. Proprio nella giornata decisiva!

Miley :"Wow! Elena!" 
Sussultai per il colpo che mi fece prendere con la sua voce urlante.
Io :"Miley! Ehi!"
Miley :"Allora come va?"
Io :"male vale come risposta?"
Miley :"no, infatti non vale, accetto solo un bel 'bene' deciso!"
Io :"Io e Summer abbiamo passato tutta la notte a ripassare, e adesso sento di non ricordarmi più nulla, nulla!"
Miley :"pensa al fatto che mancano ormai pochi minuti e ti toglierai ogni sorta di pensiero!"
Io :"non voglio più illudermi di passare quell'esame"
Miley :"oh ma andiamo!"
Io :"Come è success con la ginnastica, ce l'ho messa tutta e poi è andato tutto all'aria!"
Miley :"non è andato assolutamente niente all'aria!"
Summer :"ehi ragazze, scusatemi ero andata a prendermi un caffè, che succede?"
Miley :"Elena fa la pessimista e se non la smette potrei anche picchiarla!" esclamò Miley scherzando.
Summer :"Mi tremano le mani!" Esclamò Summer, mentre ci avvicinavamo sempre di più alla porta dell'aula.
Io :"no io me ne vado!" feci per andarmene quando Matteo mi bloccò per il braccio.
Matteo :"dov'è che vai?"
Io :"Non posso sostenere questo esame! Oddio sarà un altro schioffo totale"
Summer :"Elena adesso basta pensare, agisci e basta! Ci siamo preparate tanto!" Mi urlò Summer, mentre insieme a Matteo mi portavano controvoglia nell'aula.
Alcuni studenti già erano arrivati, sembravano tutti più bravi e preparati di me dai loro sguardi. Ragazzi quanto ero nervosa!
Insomma, io non ho esattamente un carattere da chirurgo, sono spesso agitata, molto sensibile, ho paura degli aghi (compreso analisi del sangue), mi faccio prendere dall'ansia, e sono la persona più indecisa su questa terra.
Ma io volevo cambiare. Volevo crescere in questo, e ottenere quello stage era il mio obiettivo. Dovevo riuscirci.
Summer :"pronta?" mi chiese facendo un gran e bel respiro.
Io :"non mi sento più le gambe"
Summer :"avanti dai!"
Io :"Summer sto male, mi sento male!" Dissi con voce flebile e tremante, tutto il risultato della mia ansia.
Summer :"non farti prendere dal panico"
Io :"ma non mi sono fatta prendere dal panico! Perchè devi dire così?" Continuavo a picchiettare sul banco.
Summer :"Elena calma!"
Io :"sono calmissima!"
Travis :"Sei la prima persona che vedo così agitata prima di ricevere un compito, solitamente la gente si agita e si fa prendere dal panico quando legge le prime domande, perchè credimi, quelle sono le cose per cui tutti ci preoccupiamo!"
Io :"Travis non mi stai aiutando così!"
Matteo :"Lascialo perdere, non sa quello che dice, vero?"
Travis :"ma ho detto la verità! Anche tu hai paura del test!"
Matteo :"ma già sta in ansia così, se le ricordi delle domande si prenderà un attacco di cuore letteralmente"
Summer :"siete due cretini, lasciatemelo dire!"
Io :"Elena calmati, andrà tutto bene,calmati" Continuavo a ripetermi da sola, mentre mi sforzavo di fare dei grandi respiri chiudendo gli occhi e ritrovando il controllo.
Travis :"ma se continua così finisce per farmi agitare!"
Matteo :"Travis tutti qui siamo agitati, dai"
Io :"Io non sono agitata! Basta con questa storia!"
Summer :"Pensa al fatto che ci ritroveremo a lavorare in ospedale, otterremo con questi stage persino degli stipendi e potremo finilalmente comprarci una bella casa"
Io :"Non ti assicuro che io lo supererò!"
Summer :"lo supererai, stai tranquilla e non farti prendere dall'ansia"
Travis :"ragazzi entra il boss" disse Travis cercando di soffocare inutilmente le sue risate. Come facesse a rimanere spiritoso in certe situazioni io ancora non lo so.
Quando entrò il nostro professore di medicina ci impiegò dieci minuti solo per consegnare a tutti noi i fogli e per avvertirci che chiunque avesse copiato sarebbe stato immediatamente escluso dallo stage, e avevamo due ore per completare tutti i questionari.
Certo, se fosse stato a crocette magari le due ore sarebbero state più che sufficienti, ma si trattavano di almeno una sessantina di domande miste. 
Pensavo di sentirmi salire la febbre quando nella maggior parte delle domande chiedevano di scrivere passo per passo le tue azioni per un determinato intervento, o ancora, domande che richidevano la sola traduzione nella nostra lingua. 
I primi cinque minuti mi ero fatta prendere dal mio solito panico quando vedevo che tutti cercavano di scrivere almeno qualcosa, e io scrivevo una frase e poi la cancellavo immediatamente.
Sentivo letteralmente di aver rimosso tutto, ma poi ricordai il motivo per cui ero lì.
Summer a volte si girava verso di me per assicurarsi che io stessi scrivendo qualcosa o perlomento che non mi fossi lasciata prendere dall'ansia, ma in realtà il panico lo vedevo negli occhi di tutti, ma almeno sapevano gestirlo.
Avevo un obiettivo, qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui rendere fiere le persone, dovevo farlo. 
Era la mia occasione d'oro. Non potevo lasciare che le mie debolezze mi sconfiggessero, non di nuovo perlomeno.
Mi avevano portato via dal mio sogno della ginnastica che inseguivo da una vita, non potevano portarmi via anche l'occasione di lavorare in uno dei più importanti ospedali di tutto il Regno Unito.
Mi strinsi nella mia felpa come per ritrovare la tranquillità e la concentrazione necessaria. 
E nell'esatto momento in cui lo feci, immaginai di sentire le braccia di Harry strigermi forte.
Sorrisi a quella sensazione, e quando riaprii gli occhi mi auto-presi a parole da sola per non aver risposto neanche a quelle domande che già sapevo senza doverci troppo riflettere, ma che solo qualche secondo mi sembravano impossibili. 
Io potevo farcela. Possiamo fare tutto, basta trovare la forza necessaria che si cela sotto le più piccole cose.
Guardai il mio orologio, era passata un'ora esatta da quando il professore ci consegnò i nostri compiti. 
Tirai un sospiro di sollievo all'idea che ne avevamo a disposizione ancora una ed io avevo già quasi finito. 
Rilessi le mie risposte continuamente, trovando sempre qualche cosa da correggere, probabilmente eseguii la stessa operazione per almeno una ventina di volte.
Sentivo la testa scoppiarmi per quanto mi stessi concentrando in quel momento. 
Summer aveva già consegnato il suo compito quando l'orologio segnava l'ora e mezza appena passata, anche Travis e Matteo avevano finito. Durante l'ultima mezz'ora la grande stanza si era praticamente dimezzata, io però non volevo alzarmi da quella sedia se prima non ero sicura di aver fatto tutto bene.
L'ultima domanda era quella a cui forse avevo dedicato più tempo. Trattava di un'operazione al cuore incaso di lacerazione in seguito ad un infortunio.
Avrò impiegato due fogli solo per descrivere passo dopo passo tutto quell'intervento. 
Probabilmente era uno dei miei preferiti in quel momento poichè era quello che allo stesso tempo più mi preoccupava e che solo la sua stesura richiedeve scelte e passaggi decisi da me stessa che allo stesso tempo se solo uno di essi fosse stato sbagliato avrebbe mandato all'aria l'intervento.
Professore :"Ragazzi è l'ora di continuare"
Scrissi il mio nome, e mentre scendevo i piccogli gradini che portavano alla cattedra del professore continuavo a rileggere il mio compito con la consapevolezza che ora non avrei potuto cambiare più nulla, ciò che era fatto era fatto e le mie decisioni erano già state decise e scelte, non si può di certo ritornare indietro. Un intervento può andare bene, salvare la vita al paziente,o trasformarsi in tragedia. La cosa bella è che la vita di una persona viene automaticamente legata alle scelte di un altro, e questa credo che sia una delle cose più difficili.
Consegnai il mio compito. 
In quel momento esatto o si sarebbe aperta una nuova strada nella mia vita, o mi sarebbe stato impedito attraversare quella nuova fase.
Quando mi rigirai feci un bel respiro e sorrisi a me stessa. Ero orgogliosa del mio lavoro, di essere riuscita a finire tutto il compito e di aver sconfitto i miei attacchi di panico, ansie e paure.
Ero pronta ora ad aspettare l'esito finale, ma per il momento dovevo solo rilassarmi e pensare positivo.
Il peggio era passato.
Uscendo dalla grande stanza che ci aveva ospitati vidi Summer appoggiata al muro opposto con le braccia conserte mentre mi aspettava insieme a Travis, Matteo e Miley.
Summer :"Oh! Eccoti finalmente!"
Matteo :"sei stata molto scrupolosa eh?"
Io :"volevo accettarmi che andasse tutto bene!" risposi ridendo avvicinandomi a loro.
Miley :"Io nell'ultima domanda stavo entrando letteralmente in panico!"
Io :"io mi ci sono troppo impegnata, speriamo bene!"
Matteo :"allora se dovessero accettarci a Londra e dovesse capitarci un caso simile ce lo fai tu l'intervento!" scherzò Matteo.
Io :"ehi aspettate! Non vorrei uccidere nessuno!"
Summer :"ma zitta!"
Travis :"Ti ci vedo in camice Tomlinson"
Io :"Veramente?"
Summer :"ma certo! ricorda che qua tutti ci chiamano le gemelle in camice, c'è un perchè no?"
Io :"eh speriamo!"
Miley :"ma si! Ora come è andata e andata!"
Io :"me lo sono ripetuta per tutto il tempo, ma spero sia andata bene, anche se temo di non essere proprio all'altezza di tutti quei medici londinesi"
Summer :"ma abbiamo così tanto da imparare lì! ne abbiamo di tempo per sentirci alla loro altezza!"
Io :"Ma qualcuno ha visto Janette?" chiesi, ero curiosa di sapere se quella notte fosse riuscita a dormire.
Miley :"L'ho vista che andava al bar della scuola, è uscita qualche minuto dopo di noi!"
Summer :"credo che dopo ieri sia diventata una delle persone più felici!" esclamò sorridendo.
Matteo :"Comunque aveva uno sguardo sereno, ci ha chiesto anche come ci è andata, e insomma dall'apparenza anche lei deve essere andata bene, credo"
Io :"A proposito, voi non vi siete impanicati all'inizio?"
Summer :"Io alle prime domande, poi mi sono sbloccata per miracolo!"
Miley :"secondo me l'hanno fatto a posta a metterci le prime domande esposte in maniera difficile"
Io :"tanto per farci impanicare un pò tutti!"
Travis :"io sono stato tranquillissimo!"
Matteo :"ma stai zitto che mi hai chiamato in preda all'ansia!"
Travis :"non ero ansioso! Volevo solo vedere se tu fossi in ansia, era un tranello!"
Miley :"se, certo!"
Travis :"e per la cronaca, sono stato tra i primi a consegnare!"
Matteo :"ecco appunto"
Travis :"cosa vorresti dire Matt?"
Summer :"che magari hai fatto più errori di tutti noi messi insieme!" rispose Summer ridendo con aria decisamente più serena rispetto ad un'ora prima.
Travis :"ma zitti che ne sapete! Lo fate di proposito per farmi venire gli attacchi d'ansia post-esame vero? ma non ci riuscirete!"
Matteo :"ci siamo già riusciti, tranquillo!" Scherzò Matteo, dando una pacca sulla sua spalla.

I giorni passarono, era circa il 10 febbraio quando quella mattina a lezione trovammo un foglio sulla bacheca.
I risultati ci avevano detto che sarebbero usciti anche prima, ma avevano tardato a ricevere la risposta da Londra così da lasciarci nell'ansia più totale. Ultimamente avevo sentito solo Lou e Niall che mi avevano chiamata per telefono, Harry ormai riuscivo a vederlo solo qualche volta tramite lo schermo di un pc o di un televisore. Mi mancava ogni giorno di più, ma stavo cercando di smettere di stare male e andare avanti aspettandolo finchè non avrebbe deciso di tornare, se solo avesse dovuto.
Il primo di febbraio mi feci coraggio per chiamarlo e fargli almeno gli auguri, e fidatevi c'è voluto veramente molto!
Sentivo il cuore battermi a mille alla sola idea di poter sentire di nuovo la sua voce, ma non la sentii.
Il suo telefono era spento, così provai a chiamare mio fratello e anche lui l'aveva spento. 
Il giorno seguente quando accesi twitter vidi che le fan parlavano di un concerto di beneficenza che si era tenuto proprio nel giorno del compleanno di Harry, ecco perchè avevano tutti il cellulare spento.
Così optai di fargli gli auguri su twitter, ma avevo ancora come quella paura dei giudizi degli altri che avevano avuto il loro culmine dopo la nostra rottura, così gli scrissi solo un messaggio per dm, ovvero nella chat di twitter. 
Non mi aveva risposto, ma era normale perchè probabilmente con tutti i messaggi che aveva non mi aveva neanche vista.
Summer mi aveva proposto più volte di richiamarlo con la scusa degli auguri, ma dopo il primo di febbraio non ne trovai più il coraggio, anche se avrei voluto con tutta me stessa poter anche solo risentire la sua voce, anche solo per un attimo.
Avevo le sue foto salvate sul mio cellulare, era un modo per sentirlo vicino. 
E poi insomma, avevo sempre il mio cellulare tra le mani, se avessi sentito la sua mancanza mi bastava guardare solo una sua foto, mi sarei accontentata. Ma la verità era che tutta quella distanza che si era creata drasticamente tra noi faceva rafforzare sempre di più il mio amore per lui. 
Ecco l'effetto della distanza che fa tra due persone. Ad ogni modo, il giorno della verità e della fine delle nostre ansie e angoscie era finito ufficialmente, con più esatezza quando sentii la voce di Summer urlare il mio nome davanti la bacheca.
Summer :"Elena! Muoviti!"
Matteo era piegato in due dal ridere per la reazione di Summer, io correndo la raggiunsi con ancora la mia colazione in mano.
Summer :"Leggi! Leggi oddio!"
Matteo, Travis e Miley mi guardavano felici senza però dirmi niente, sentivo di nuovo il cuore battermi a mille, ma questa volta per la felicità quando lessi il mio cognome.
Tomlinson Elena. Non mi sembrava vero. Era irreale.
Ce l'avevo fatta, ora potevo farcela. 
Mi girai verso Summer saltandole letteralmente tra le braccia mentre gridavo di avercela fatta.
Poi ci fu l'abbraccio di gruppo, così mi venne spontaneo chiedere se anche loro erano stati ammessi, ma dalle loro facce avrei detto proprio di sì.
Travis :"Non me lo aspettavo sinceramente!"
Matteo :"tutto merito mio che ti ho fatto studiare duramente!"
Miley :"ci ritroveremo tutti in camice a quanto pare!"
Summer :"oddio non vedo l'ora!"
Matteo :"Elena ma tu come farai con gli allenamenti?" Cavolo non ci avevo per niente pensato. Mi ero fatta trascinare così tanto dall'emozone che mi erano saltati di mente.
Io :"Ho una cosa da fare, arrivo subito" esclamai, mentre su un davanzale poggiai tutta la roba che mi ero comprata per la colazione sul davanzale del corridoio.
Summer :"lasci qui il tuo cibo?"
Io :"non toccatelo! E' la mia colazione e ritorno subito!"
Urlai come risposta mentre già mi trovavo dall'altra parte del corridoio.
Quel posto era talmente grande da sembrare un labirinto a volte, e capita sempre quando hai più fretta!
Raggiunta la palestra con un pò di affanno mi ci fiondai dentro.
Erano state prese 8 persone del nostro collage, tra qui le restanti erano Cassie, Amelie e Janette. Cassie e Amelie erano mie due compagne di ginnastica, dovevo assolutamente sapere come avremmo fatto per organizzarci.
Allenatore :"Tomlinson! Congratulazioni!"
Io :"grazie!" Esclamai capendo a cosa si riferisse.
Amelie e Cassie vedendomi mi corsero incontro, in palestra c'eravamo solo noi tre e gli allenatori dato che era ancora mattina ed eravamo fuori orario.
Allenatrice :"ti stavo per chiamare proprio ora per parlarvi"
Io :"ci sarà un modo per noi tre?"
Noi ragazze guardammo i nostri allenatori speranzosi.
Allenatrice :"Non vogliamo che voi perdiate le vostre lezioni anche perchè questa estate affronterete una bella gara"
Io :"Che gara?"
Allenatore :"di questo ve ne riparleremo durante gli allenamenti con le altre"
Amelie :"ma con Londra?"
Allenatrice :"Voi tornerete sicuramente per le 8 dato che finite di lavorare solo per le 7, e almeno un'ora di treno ci vuole sicuramente, giusto?"
Noi tre annuimmo.
Allenatore :"Ne abbiamo parlato anche con il preside e abbiamo pensato di ridurvi le ore di allenamento poichè non ce la fareste a sostenere le due ore e mezza"
Amelie :"e quindi quante ore saranno?"
Allenatrice :"per voi gli orari saranno diversi, quindi alle 8 quando tornerete cenate subito e alle 8 e venti venite qui in palestra e per le dieci meno un quarto avrete finito"
Il tempo degli allenamenti era stato ridotto di molto, ma forse avevano ragione, non ce l'avremmo fatta a sostenere tutta la la fatica.
Allenatore :"vi allenerete solo voi tre per questi orari però, perchè le ragazze finiscono per le sette"
Cassie :"solo noi tre?" chiese un pò spaesata.
Gli allenatori annuirono.
Allenatrice :"Le lezioni tanto sono solo il Lunedì, Mercoledì e Venerdì, poi per il weekend siete liberi sia con le lezioni normali scolastiche che con le nostre e potrete approfittarne per studiare le altre varie materie."
Allenatore :"ragazze so che non sarà semplice, ma con questi orari forse riuscierete ad organizzarvi meglio"
Allenatrice :"noi vi preghiamo di fare tutto il possibile!"
Io :"accetto! Ma poi dovete parlarmi meglio di quella gara!"
Allenatore :"Tranquilla Tomlinson, ve ne parleremo nella prossima lezione di oggi pomeriggio"

Finito il colloquio in palestra mi affrettai per raggiungere gli altri che mi aspettavano nella stanza principale di Cambridge.
Summer :"novità!" esclamò la mia migliore amica.
Io :"parla!"
Summer :"Iniziamo domani!" esclamò tutta agitata.
Io :"Quindi oggi farò l'ultimo allenamento" dissi, cercando di ricordarlo a me stessa.
Matteo :"come l'ultimo? Smetterete ginnastica?"
Io :"fortunatamente no! Intendo l'ultimo con le altre ragazze, poi dalle otto e venti fino alle dieci meno un quarto ci saranno degli allenamenti extra per me, Amelie e Cassie"
Summer :"oddio povera te!"
Miley :"naaah! Se la caverà dai!"
Io :"che cosa bellissima!" esclamai felice.
Travis :"Ricorda, se dovesse capitare un intervento con una lacerazione al cuore è tutto tuo!" scherzò Travis.
Io :"contaci!"
Travis :"non scherzo! Non voglio fare casini"
Io :"Summer accetti di operare con me?" le chiesi ridendo.
Summer :"e ci puoi scommettere! Chissà cosa si prova ad eseguire un intervento del genere!"
Miley :"e voi aiutate me però!"
Matteo :"eddai mi lasciate da solo?"
Travis :"tranquillo brò! Opero io con te!"
Matteo :"preferisco da solo!"
Travis :"posso mandarti in un paese che sta aspettando solo te?"
Matteo :"Vacci tu!" 
Quella mattina l'atmosfera era completamente diversa, si rideva e scherzava sempre, stavo bene, mi sentivo al settimo cielo.
Forse Harry sarebbe stato orgoglioso di me in quel momento, chissà. 
Solo qualche mese già l'avrei chiamato per comunicarli tutte le belle notizie, ma quel giorno anche se ne avevo una voglia matta non presi il mio cellulare se non per mandare un messaggio a mio fratello che mi chiamò la sera dopo un loro concerto mentre si trovavano nel backstage. 
E fu quella sera che per un millesimo di secondo udii la voce di Harry confondersi però con quelle degli altri che probabilmente stavano parlando di qualcosa. Forse era stata solo una mia impressione e non si trattava di lui, ma non chiesi nulla a Lou che intanto mi stava parlando. Preferivo rimanere con il dubbio. Fatto sta che mi bastò quel nano secondo per sentirmi completa. 
Lo risentivo di nuovo vicino a me, sentivo che lui c'era, e io l'avrei aspettato.
La sera stessa prima di andare a dormire, mi recai presso la stanza di musica per scrivere il mio diario quotidiano per Harry in modo 'indiretto' anche se le gambe quasi non mi reggevano più per la stanchezza dopo gli allenamenti.

Ciao Haz, 10 febbraio 2014
Oggi sta andando tutto alla grande! Domani io e Summer dopo le prime lezioni mattutine partiremo per Londra. 
Lo so che io tecnicamente non vorrei ritornare lì, troppi ricordi, ma andremo a lavorare in quell'ospedale e mi sento felice perchè finalmente si sta aprendo un nuovo percorso per me. 
Non sono sicura se diventerò mai un chirurgo per mestiere, ma voglio provare. Ce la metterò tutta per non deludere nessuno.
Oggi mi sembrava di aver sentito la tua voce mentre parlavo con mio fratello, Harry è stato bellissimo. Grazie mille per esserti fatto sentire in qualche modo. 
Sembravi anche tu così felice, presumo che tu ti stessi divertendo con gli altri e ne sono felicissima di questo. Sono felice di sapere in qualche modo che tu stai bene.
Non pensare che mi sono dimenticata del tuo compleanno perchè non avrei mai potuto, te gli ho ho fatti gli auguri, ma non so se li leggerai mai. Io ci spero però! Vorrei che ti ricordassi di me come io mi ricordo sempre di te, vorrei avere la certezza che anche tu ci sarai ad aspettarmi quando finalmente potremo rivederci. Ammesso che tu torni qui.
Oggi ho fatto anche gli ultimi allenamenti con le altre ragazze, Megan ultimamente è strana con me. In senso positivo però! Penso che voi già vi stiate almeno sentendo dato che sta sempre di buon umore e sono felice anche di questo. Cioè no, in realtà sarei un pò gelosa o almeno quasi se lei sa qualcosa di te in più di me, ma non voglio parlare di questo perchè poi mi ritornano in mente quei vostri baci e non voglio più pensarci.
Comunque, come dicevo, lei ha continuato a scherzare con me per tutto il tempo come se non fosse mai successo nulla, e mi fa piacere questo, anche se nello stesso tempo sono confusa da questo suo comportamento. Mi ha iniziata a guardare diversamente da quando ho ricevuto quegli insulti a scuola, per fortuna ora la vicenda sembra essersi attutita nelle menti degli altri e tutto pian piano sta tornando alla normalità, anche se mi hanno fatto vivere un momento orribile, ma sono riuscita a rialzarmi con le poche forze che avevo, o che meglio, riuscivi a darmi. Abbiamo parlato anche dell gara, si terrà questa estate, spero tanto di esserci tra gli spettatori perchè ho bisogno di rivederti. Non chiedo tanto, solo un secondo, solo per avere la certezza che tu stai bene. Non chiedo un tuo perdono, non chiedo nulla. Solo di rivederti, sentirti, sapere qualche cosa di te. 
Ora vado che domani ci dobbiamo alzare presto, notte Harry.
-Elena Tomlinson

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Capitolo 74
*** 74° capitolo ***


Io :"Summer sei sicura di aver letto bene tutti gli orari del treno?"
Summer :"Si! Ne sono sicura!"
Matteo :"Non vogliamo arrivare tardi il nostro primo giorno!"
Travis :"Ragazzi calma dai!" 
Chicchieravamo passeggiando\correndo tra i corridoi di Cambridge mentre Summer era intenta a cercare su internet gli orari del treno che ci avrebbe portati a Londra, la stazione era a pochi metri dell'ospedale, quindi ipotizzammo di poter arrivare in orario, forse.
Summer :"Si ma qui le cose dovrebbero essere più precise!"
Miley :"Non mi dire che non hai trovato l'orario giusto!"
Summer :"si che l'ho trovato, ma voi mi fate venire i dubbi!"
Matteo :"Io ho solo detto una possibile conseguenza portata da una poca cura dell'analisi degli orari" rispose con sguardo innocente.
Travis :"Ecco si è trasformato in un medico DOC ora!"
Summer :"Matteo non parlare in codice ti prego!"
Miley era piegata in due dal ridere, quando incontrammo le altre due ragazze già pronte a uscire da Cambridge per raggiungere l'ospedale. 
Amelie :"Ragazze venite con noi?"
Travis :"Matteo suppongo che noi allora dobbiamo cavarcela da soli" Disse Travis all'orecchio di matteo facendo un passo indietro.
Amelie :"oh anche loro vengono?" chiese indicando i due ragazzi.
Summer ed io annuimmo mentre non riuscivamo a trattenerci dal ridere per gli sguardi offesi di quei due.
Amelie :"Allora ripongo la domanda: Volete venire con noi?"
Summer :"Assolutamente!"
Io :"Prendete il treno?"
Amelie :"Sì, io e la mia amica abbiamo trovato un treno con giusti e buoni orari. Dicono anche che è puntuale quindi. Però parte tra poco, ma possiamo prendere l'autobus che porterà in meno di cinque minuti alla stazione più vicina, è tutto organizzato, ci siamo impegnate ieri sera ad informarci!" ci rispose la ragazza indicando la sua amica vicino a lei.
Travis :"Questa ragazza già mi piace! Lei sì che è ben informata!"
Summer :"Oh ma andiamo!"
Io :"Te l'avevo detto di incominciare anche noi a cercare prima!"
Summer :"siete degli infedeli, lasciatemelo dire!"

Presimo il treno che anche a mia sorpresa era arrivato perfettamente in orario, se non due minuti prima di quello prestabilito.
Summer ed io ci sedemmo nei due posti laterali vicini al finestrino, Travis e Matteo ci stavano dietro e si divertivano a chiacchierare con sonore risate per tutto il tempo, mentre Amelie e Cassie stavano nei due posti davanti a noi, e Miley era su nella parte opposta del nostro piccolo corridoio del treno mentre tentava di chiamare qualcuno al suo cellulare.
Summer :"Sto incominciando ad agitarmi!"
Io :"Non mi dire che hai paura dei treni!" scherzai, mentre mi godevo il paesaggio che scorreva velocemente ai miei occhi.
Summer :"ma no! Ti pare? E' che sto per realizzare un mio sogno, e se qualcosa va male?"
Io :"cosa dovrebbe andare male?" chiesi, girandomi verso di lei e distogliendo lo sguardo dal paesaggio.
Summer :"ogni cosa! Se poi divento un chirurgo ammazza tutti?"
Io :"ammazza tutti?" chiesi ridendo.
Summer :"Sì! E se non riuscissi a fare nemmeno un intervento?"
Io :"Summer ci riuscirai, e poi da oggi impareremo tantissime nuove cose, pensa a me che sono una perfetta incapace!"
Summer :"Sei riuscita a scrivere quella cavolo di domanda finale del test!"
Io :"intendi la domanda della lacerazione del cuore?"
Summer :"Sì!"
Io :"anche tu ci hai risposto!"
Summer :"e che c'entra!"
Io :"c'entra che anche io potrei essere un pessimo chirurgo e anche io ho paura"
Matteo :"io diventerò primario, me lo sento!"
Travis :"ma stai zitto!"
Summer :"Voglio proprio vederti al lavoro!"
Matteo :"Elena dovresti difendermi!" esclamò Matteo scherzando sporgendosi in avanti verso il mio posto e dandomi un colpetto nel braccio.
Io :"Matteo sarai un bravo medico, ma anche io ora sono curiosa di vederti!"
Matteo :"almeno c'è qualcuno che me lo dice!" esclamò ridendo per poi mettere il broncio verso Travis.
Janette :"Ragazzi!" esclamò la ragazza venendoci incontro mentre passava per i corridoi del treno.
Io :"Ehi Janette! Non ti avevamo vista oggi a Cambridge!"
Janette :"Ero nell'altro vagone e sono andata alla stazione in anticipo, ecco perchè non ci siamo incontrate! Ma Miley mi ha detto per messaggio che eravate qui e viho raggiunte!" Esclamò, sedendosi nel posto a fianco a quello di Miley.
La vedevamo tutti particolarmente agitata, ma del resto ognuno di noi lo era.
Summer :"oggi sarà proprio un'intensa giornata!"
Io :"Vuoi sentire un pò di musica?" le proposi porgendole il mio iPod.
Summer :"perchè no! Magari ci ricarichiamo un pò"
Io :"ecco!" esclamai, dandole una cuffietta.
Il viaggio poi sembrò passare in fretta, e quando ci ritrovammo davanti l'ospedale di Londra sentii tutti i brividi percorrermi attraverso la schiena. 
Ero tornata a Londra dopo tutto questo tempo, e per di pù avrei fatto qualcosa di grandioso. Avrei imparato a salvare vite umane, se ci fossi riusciuta. Ma da quel momento la vita di tutti noi stava per cambiare.
Ricordo Summer che mi afferrò la mano, tremava come una foglia anche lei per l'emozione.
Eravamo solo otto ragazzi che si erano ritrovati con un'occasione del genere davanti e ora ne eravamo spaventati.
Rimasimo fermi a fissare il grande edificio bianco, era sul serio enorme, più grande di Cambridge, più grande di qualsiasi altro edificio avessi mai visto fino a quel momento. C'erano medici ovunque, e proprio in quel momento si sentivano le sirene delle ambulanze arrivare.
Io :"beh ragazzi cosa aspettiamo?"
Matteo :"Abbiamo avuto questa grande occasione e ora non andiamo a prendercela?"
Tutti noi annuimmo determinati a voler cambiare, far sì che quella esperienza ci avrebbe trasformati in persone diverse, e lo fece, lo fece veramente.
Ci recammo così all'interno dell'ospedale, chiedendo informazioni a tutti i medici e infermieri su dove dovessimo andare in seguito. Loro ci indicarono l'ufficio del capo.
Summer :"Conosceremo pure il capo! Oddio"
Io :"Devo stare tranquilla, dobbiamo stare tranquilli" continuavo a ripetermi.
X :"E' così siete voi gli studenti di Cambridge?"
Tutti noi annuimmo, prendendo posto nella grade stanza.
X :"Sono il dottor Daren, piacere di incontrarvi"
Summer :"oh, il piacere è tutto nostro!" Si sentiva che era agitata dalla sua voce tremante.
Daren :"Quando abbiamo visto i vostri esami ci siamo meravigliati per la vostra preparazione nonostante la vostra giovane età. Vogliamo darvi l'occasione con questi stage di dimostrare cosa siete in grado di fare. Prenderete parte ai soccorsi immediati, aiuterete grandi chirughi e man mano che analizzeremo il vostro lavoro potremo dare anche a voi un intervento tutto vostro, insomma, da oggi inizierà un nuovo futuro per voi, siate prudenti e non sprecatelo. Non possiamo permetterci errori e io voglio essere chiaro con voi in questo, va bene?"
Matteo :"Non sprecheremo questa occasione"
Daren :"so che non lo farete. Tomlinson è stata una bella risposta la tua all'ultima domanda. Ci hai meravigliati per essere solo una diciasettenne senza esperienza in campo. Hai dato una risposta brillante e dettagliata, saresti stata in grado con quelle tue dritte di dirigere tu stessa l'intervento quasi" mi disse sorridendo.
Sentii le mie guancie andare a fuoco, non mi aspettavo che il mio capo mi dicesse una cosa del genere.
Io :"Grazie mille capo"
Daren :"chiamatemi Daren, prego"
Io :"allora grazie mille dottor. Daren"
Daren :"chi è Summer?" chiese l'uomo dietro la sua scrivania.
Summer :"io dottor Daren"
Daren :"anche tu mi hai illuminato con le tue accurate risposte. Ho una bella prospettiva per il vostro futuro ragazzi".
Noi ringraziammo ancora una volta, sentivo il mio cuore battere a mille e un insieme di emozioni esplodere dentro di me.
Daren :"queste sono le chiavi dei vostri armadietti dove troverete anche i vostri camici. Voi di Cambridge sarete guidati dalla dottoressa Cristine e dal dottor Owen. Avete domande?" attese una nostra risposta affermativa che non arrivò così ci congedò dandoci le chiavi e i nostri cerca-persone di cui ci avevano parlato a Cambridge.
Summer :"oddio che agitazione!" 
Io :"a chi lo dici!" Esclamai in preda dalla felicità mentre aprivo il mio armadietto e mi infilavo il camice.
Summer :"uei Matteo! Ti dona proprio! Sul serio, mette in risalto gli occhi azzurri!"
Matteo :"visto?" 
Travis :"non ti montare la testa!" esclamò lui a sua volta mentre si metteva il suo di camice.
Non potevo crederci che tutto questo stava accadendo veramente.
Amelie:"Anche tu Travis ci stai molto bene!"
Cassie :"secondo voi quale sarà il nostro primo caso?"
Miley :"Non so. Ma spero di fare tutto insieme perchè se mi ritrovassi da sola in questo ospedale mi perderei!"
Janette :"Non dirlo a me che ho un senso dell'orientamento pari al 0 virgola 0 per cento!"
Io :"tranquilla, anche io mi ci perderei qui dentro, ma non vedo l'ora di incontrare i nostri due medici"
Summer :"mi attira il nome Owen!" scherzò.
Matteo :"voglio già fare il mio primo intervento!"
Travis :"ehi calma spidigonzalez!"
Una dottoressa si avvicinò a noi, interrompendo le nostre chiacchiere. Aveva un cartellino con scritto il nome Cristine.
Io :"é la dottoressa Cristine giusto?" chiesi felice.
Janette :"ci hanno parlato di lei"
Cristine :"già, e vedete di comportarvi bene perchè per colpa vostra ho perso l'intervento che sarebbe rimasto nella storia! Ma daren deve sempre fare tutto di testa sua!"
Owen :"Logicamente la dottoressa Cristine è felicissima di guidarvi" disse un medico che si era avvicinato alla dottoressa Cristine e che come lei, aveva il camice di colore uguale, azzurro. E un cartellino con scritto il suo nome. Probabilmente si trattava di due chirurghi esperti.
Matteo :"Beh piacere di conoscervi allora!"
Cristine :"piacere tutto mio" disse cercando di tirarsi un sorriso. Evidentemente era infastidita per aver perso il suo intervento.
Owen :"Cristine dai" cercò di dirle, dandoli un colpetto di nascosto sul braccio anche se tanto lo vedemmo tutti quindi si può dire un 'nascosto relativamente'.
Cristine :”Owen parla tu con il capo di questo fatto, ho perso l’intervento migliore della storia!” Continuò a dire la dottoressa al medico vicino a lei. 
Noi tentammo di far finta di nulla, ma in realtà quella situazione sembrava essere veramente imabrazzante.
Tranne che per Summer probabilmente, dato che si sentiva a suo agio in tutti quei discorsi sull’intervento, vuol dire che presto anche lei ne avrebbe fatto uno che sarebbe rimasto nella storia. Il sogno di tutti i chirughi, oltre che ovviamente salvare vite umane, che è il sogno prioritario.
Il cerca persone della dottoressa Cristine suonò, e in men di un secondo ci ritrovammo tutti a correre nei corridoi dell’ospedale.
Io :”Che succede?” chiesi.
Matteo :”C’è stato qualche incidente? Qualcuno a cui noi possiamo fare qualcosa per aiutarlo?” chiese speranzoso.
Owen :”C’è stato un incidente d’auto di una coppia” Ci rispose il medico solo qualche minuto dopo, quando già eravamo all’esterno dell’ospedale mentre un’ambulanza arrivava velocemente.
E fu in quel momento che mi accadde una cosa strana.
Vidi uscire dalle barelle due persone, una donna ed un uomo, il quale aveva perso i sensi, mentre la donna continuava ad urlare il suo nome disperatamente.
Stavo male a vedere quella scena, ma sentivo dentro di me la voglia di salvare la vita di quell’uomo e vedere la donna felice per poter passare ancora il resto della sua vita con lui.
Certo, non dovevo mettermi a pensare proprio ora ad Harry con cui ero più che certa di voler passare la mia vita, avrei urlato il suo nome con tutta la mia voce pur di ritrovarlo. Mi ci rivedevo in quelle persone, e ora sentivo solo 
la voglia di salvare quella vita.
La giovane dottoressa ci fece cenno di seguirla, noi eravamo inesperti e non sapevamo ancora comportarci in questi casi, ma seguimmo il nostro istinto. Ecco un’altra cosa che un buon medico deve saper gestire.
Vidi Summer correre verso Cristine prestando immediatamente il suo soccorso, stessa cosa poi feci io per seguirla.
Portammo i due dentro la struttura, Matteo, Summer, ed io ci saremmo occupati della donna, mentre Miley, Janette, e Travis dell’uomo. Nel caso di intervenire Owen e Cristine ci avrebbero aiutati, ma ora stavano con Cassie e Amelie per effettuare delle analisi ai pazienti e discuterne con il capo.
Summer :”cosa è successo più precisamente?” chiese alla donna che dagli occhi sembreva essere in preda ad uno shock.
“Eravamo usciti per andare a trovare mia madre quando la macchina è andata fuori strada a causa di un pirata della strada, non ricordo più nulla anche se ero sveglia, comunque piacere Alex” rispose la donna.
Io :”Io sono Elena, lei è Summer e lui Matteo”
Lei sorrise, facendo poi una smorfia di dolore.
Matteo :”dov’è che sente dolore?”
Alex :”non riesco a muovere il braccio, e sento un forte dolore lungo i fianchi” rispose.
Io :”dobbiamo prenotare delle lastre” proprosi, notando il braccio della donna particolarmente gonfio.
Summer :”sì, è una buona idea, vado io, se solo sapessi dove andare, ma me la caverò” disse frettolosamente.
Alex :”siete nuovi di questo ospedale?”
Matteo :”Sì, siamo degli studenti di Cambridge” rispose, sorridendo alla donna per tranquillizzarla. Ci sapeva fare con i pazienti.
Ma si trattò solo di un piccolo secondo di pace dopo i dolori della donna che lei entrò in crisi respiratoria.
Io :”Ci serve aiuto!” Gridai, mentre Matteo cercava frettolosamente una mascherina dove attaccare l’ossigeno.
Cristine :”che succede qui?” ci chiese venendoci incontro, mentre io e Matteo davamo dell’ossigendo ad Alex.
Io :”non lo so, suppongo sia una crisi respiratoia, ma adesso la macchina segna valori regolari”
Cristine :”bella mossa ad aver applicato in modo corretto il respiratore, bravi” Si congratulò Cristine, avvicinandosi poi al paziente segnando i sintomi su un foglio.
Cristine :”il battito sembra essere normale, ma non mi piace per niente quel braccio, avete già fatto delle lastre?”
Io scossi il capo.
Matteo :”Summer sta andando a prenotarle”
Cristine :”qui servono delle lastre immediate”
Alex :”come sta mio marito?” chiese la donna, tornando a singhiozzare.
Cristine :”Deve stare tranquilla, il dottor Owen e altri tre medici lo stanno operando, ma se la caverà, starà benone, ma la prossima volta dovete stare più attenti in strada”
Matteo :”Dottoressa Cristine” Disse Matteo leggendo il suo cartellino per impararsi il suo nome.
Cristine :”che c’è?” chiese lei con disinvoltura, mentre continuava ad effettuare analisi alla paziente, probabilmente per capire la causa della crisi respiratoia.
Matteo :”credo che il bacino della paziente sia stato colpito nell’incidente portandole dolore”
Cristine :”Credo che non sia il bacino il problema” rispose.
Io :”un’emorraggia..” dissi io, cercando di ricordare le possibili cause di una crisi di quel tipo con quei dolori.
Cristine :”Ottimo lavoro signorina Tomlinson” Disse ancora, leggendo il mio nome sul cartellino.
Io :”Potrebbe trattarsi del fianco, o nella zona dei polmoni”
Cristine :”vedo che la zona del diaframma si è particolarmente ingrossata, credo che sia qui l’emorraggia che prima le ha portato quella crisi. Bisogna intervenire subito”
Matteo :”Serve una sala operatoria?”
Cristine :”E anche in fretta”
Alex :”che succede?” chiese spaventata.
Io :”stia tranquilla, abbiamo trovato il problema, e lo risolveremo.”
Cristine :”Signorina Tomlinson, non bisogna mai dare nulla per certo ai pazienti” mi disse all’orecchio così da non spaventare la donna che era già sotto shock di suo.
Cristine :”quello che intende dire la dottoressa qui presente, è che faremo tutto il possibile perché crediamo di aver individuato il problema”
Alex :”Siete sicuri che mio marito stia bene?”
Cristine :”L’intervento con il dottor. Owen stava procedendo molto bene, ed era tutto nella norma”
Alex :”cosa significa ‘era’? Sta male ora?” continuò a chiedere incominciando ad agitarsi di più.
Io :”stia tranquilla, appena sapremo qualcosa le dir..”
Non feci in tempo a finire che la paziente si ritrovò in preda ad un’altra crisi respiratoia, ancora più grave della prima. Mi ricordo di aver fatto qualche passo indietro non sapendo ancora come comportarmi.
Summer :”E’ pronta la sala per i raggi!”
Cristine :”non c’è tempo per i raggi, deve essere portatat subito in sala operatoria, e voi venite con me! Dov’è il ragazzo?”
Io :”era andato a prenotare la sala” Risposi, mentre correvamo per i corridoi di fretta trascinando la barella su cui c’era la donna che era entrata ormai sotto shock.
Summer :”è svenuta?” chiese.
Io :”Ha avuto due crisi respiratoie, e la seconda le ha fatto perdere i sensi, ma finchè i parametri vitali rimangono stabili non ci dovrebbero essere problemi, così ha detto Cristine” Le risposi, riferendole tutto, mentre ci stavamo tutti preparando per l’intervento. Il nostro primo intervento.
Summer :”Il problema qual è? Un’emorraggia?”
Matteo :”probabilmente c’è una lacerazione nel diaframma che impedisce ai polmoni di respirare correttamente” Rispose con tono sicuro, mentre si metteva i guanti.
Cristine :”siete pronti? Il paziente è pronto e noi non possiamo permetterci di perdere tempo”
Io :”siamo pronti” risposi, guardando anche gli altri e facendo un respiro profondo.
Io sono sempre stata un po’ debole di carattere, e quindi adesso vi starete chiedendo perché ho scelto la strada della chirurgia per gli stage.
Sentivo che lì sarei cambiata, e poi si trattava di uno stage, ora che ne avevamo la possibilità di imparare il mestiere non vedo il motivo per cui non avrei dovuto provare. 
La prima incisione sulla paziente la eseguì Summer con così tanta naturalezza che sembrava tutto normale per lei.
Cristine :”aspirate” ordinò ad un altro medico, mentre l’anestesista stava accanto alla paziente vegliando sul nostro lavoro.
Vedevo le mani della dottoressa Cristine muoversi velocemente, agire senza troppi scrupoli, ma erano tutte mosse allo stesso tempo studiate e che per lei erano le più sicure.
Matteo sembrava essere a suo agio mentre cercava di vedere sullo schermo della sala l’emoraggia.
Cristine :”dottoressa Tomlinson aiuti il dottor. Matteo a cercare l’emorraggia.”
Io annuii, e mentre Summer collaborava con Cristine per continuare a controllare, notai che Matteo non aveva notato un luogo rischioso su cui stava andando a cercare. 
Lo bloccai appena in tempo quando lui stava per effettuare un’incisione sicuro di aver trovato l’emorraggia che tanto stavamo cercando.
Io :”quella è un’arteria” dissi bloccandolo e prendendo in mano la situazione.
Matteo :”Oddio, non l’avevo vista sul monitor”
Io :”è ben nascosta lo so, è nascosta dal sangue dell’emorraggia. Deve essere qui vicino, ci siamo vicini” dissi io, continuando a muovermi cautamente sul paziente. 
Io :”eccola” Esclamai, mantendo gli occhi fissi sul monitor.
Summer venne dal nsotro lato con Cristine che tentarono di bloccare l’emorraggia con una serie di operazioni per noi tutte nuove che la dottoressa Cristine ci insegnò.

Alex :”è tutto a posto?” chiese, dopo essersi appena svegliata dall’anestesia alla fine dell’intervento.
Matteo :”Tutto alla grande”
Io :”e anche suo marito sta bene” dissi sorridendo.
Avevo infatti ricevuto notizie sull’altro intervento.
Cristine :”salve signora” disse la dottoressa entrando nella porta della camera di Alex con una cartella in mano.
Alex :”grazie mille per averci aiutato” sorrise la paziente al suo medico che ricambiò il sorriso. 
In quel momento potevo sentire il mio cuore scoppiare di gioia, mentre guardavo soddisfatta la nostra prima paziente, ecco quel giorno sarebbe rimasto nella storia, nella mia storia. Tanto che ve lo sto raccontando d’altronde.
Cristine :”nelle lastre abbiamo visto però una frattura al braccio, quindi adesso i dottori qui presenti, Matteo, Summer ed Elena ti accompagneranno in ortopedia, e poi se vuole può passare da suo marito” le porse una sedia a rotelle dato che non poteva alzarsi perché era ancora attaccata alla flebo e in un piccolo respiratore che l’avrebbe solo aiutata nelle prime ore successive all’intervento, anche se era già in grado di respirare autonomamente.
Rivedere i due che finalmente dopo una giornata di paure si rincontravano commossero tutti noi. Chi più in segreto come Travis o chi come me, che non si trattiene quasi mai.
Summer :”Mi piace questo lavoro, lo sento parte di me, voglio continuare a salvare vite”
Travis :”Noi abbiamo salvato oggi questa, non è grandioso?”
Miley :”entrare però per la prima volta in una sala operatoria ti fa provare troppe strane emozioni” confessò, stringendosi nel suo camice.
Cassie :”credo che questa sia stata l’occasione più bella che la vita abbia mai potuto darmi”
Janette :”Assolutamente, è bellissimo aiutare la gente, non è vero?” disse, metre vedevamo la coppia di sposini finalmente felici insieme.
Amelie :”Mi sono sentita un chirurgo oggi, come sognavo da piccola”
Summer :”Per me è stato qualcosa di grande, qualcosa che probabilmente non mi aspettavo che accadesse.
Ed è proprio vero.
L’amore di quei due gli aveva fatti riunire dopo l’incidente, il nostro amore per il nostro lavoro appena iniziato e per la vita aveva permesso loro di continuare a lottare per passarne una insieme come da loro previsione. 
E furono così le successive settimane, tra piccoli interventi di routine che ci facevano fare per ambientarci e sentirci a nostro agio all’interno dell’ospedale, per poi passare a partecipare a quelli più seri. 
Ecco come lo posso descrivere il nostro primo mese in ospedale.
Come il mese di una nuova vita, che non avrebbe cambiato solo la nostra, ma anche quella di molte persone.
Chissà se Harry sarebbe stato orgoglioso di me se solo avesse saputo dove ero arrivata, probabilmente neanche se lo immaginava che io mi trovassi lì nelle sale operatorie da circa ogni giorno di un mese. 
Chissà perché, ma io aspettavo ancora una sua chiamata. Me la aspettavo di sera, dopo i concerti e dopo il mio allenamento. Ma quella chiamata non arrivò mai.
Io però ero lì come promesso, io lo avrei aspettato.
Furono i successivi mesi a mettere però a dura prova la nsotra carriera quando ci fecero salire di livello a tutti noi per la buona esecuzione di tutti gli interventi del mese. E fu in quei prossimi mesi che avevo bisogno di risentirlo, almeno solo per una volta. Chiedevo troppo?

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Capitolo 75
*** 75° capitolo ***


Summer :”Elenaaa sai che giorno è oggi?” mi venne incontro con tanta gioia che quasi scoppiavo a ridere per la sua faccia allegra.
Io :”Cosa mi sono persa?” chiesi, mentre mi infilavo le maniche del camice e chiudevo gli armadietti.
Summer :”Ma come! Dai pensaci!”
Gurdai il calendario appeso alla parete del muro.
Summer :”E’ un mese preciso dal tuo compleanno!”
Io :”E’ il 20 Febbraio in effetti” notai, tirando un sospiro.
Summer :”esatto! E il tuo compleanno è il 20 Marzo!” Esclamò gesticolando.
Io :”Summer ci ho pensato, e non credo di voler festeggiare”
Summer :”ma perché!” sbuffò, mentre si faceva una coda.
Io :”E’ meglio andare prima che Cristine e Owen ci beccano ancora qui, siamo in ritardo” risposi, mentre controllavo il mio cellulare.
Summer :”Ormai è più di un mese che lavoriamo qui, non si arrabbiano tranquilla, possiamo continuare a parlare tranquillamente della festa che devi festeggiare!”
Scossi il capo.
Io :”sai che non posso”
Summer :”Oddio, solo per Harry? Sei seria?”
Io esitai a rispondere, perché in parte aveva ragione. E poi con tutto quello che stavamo affrontando non mi sembrava molto adeguato festeggiare.
Io :”sai cosa possiamo fare? Una cosa solo noi, anche perché il 20 Marzo lo passeremo qui in ospedale, prendiamo una piccola torta o un dolce, lo voglio passare solo tra noi, niente di più”
Summer :”ma nemmeno una serata in qualche pizzeria dopo il lavoro?”
Io :”Ho gli allenamenti” 
Summer :”non è vero! Il 20 è martedì, e martedì non hai allenamenti!”
Io :”Ma comunque non possiamo saperlo perché se ci chiamano e ci dicono di restare qui in ospedale?”
Summer :”ma ti prendi un giorno libero!”
Io :”abbiamo da poco iniziato, non penso che me lo concederebbero”
Summer :”Ma è per il tuo compleanno!”
Cristine :”Ragazze che state facendo ancora qui? Sapete che ore sono?”
Summer :”sì, ecco arriviamo”
Cristine :”Se fosse successo qualcosa, i pazienti non avrebbero potuto aspettare tanto a lungo”
Io :”Scusaci Cristine..” Dissi a mia volta.
Summer :”posso chiederti una cosa?” Chiese Summer accellerando il passo e raggiungendo Cristine sul corridoio.
Cristine :”Cosa?” Domandò, incrociando le braccia al petto.
Summer :”Hai festeggiato il tuo diciottesimo compleanno?”
Cristine :”non mi piace parlare della mia vita personale, pensavo l’aveste capito”
Io :”Summer dai”
Cristine :”oh! Ho capito! Stai cercando di organizzare una festa? Se mi inviti voglio la mia torta”
Summer :”Certo! Ma la signorina Tomlinson non vuole fare nulla”
Io :”non ho detto che..”
Cristine :”Se non vuole festeggiare sa lei!” Esclamò interrompendomi.
Io :”visto?” 
Summer :”ma non si può non voler festeggiare il proprio compleanno!”
Io :”ho dei validi motivi!”
Summer :”certo, l’amore”
Io :”non è un valido motivo?”
Cristine :”posso essere sincera? No”
Summer :”ti stimo!”
Cristine :”ti stimerei anche io se ieri non mi avessi rubato l’intervento!”
Summer :”non te l’ho rubato!”
Cristine :”il paziente Clark era il mio!”
Summer :”Ma il caso l’ho diagnosticato io, è il capo che l’ha affidato a me, questo non è rubare!”
Cristine :”non potevano affidarmi qualche incompetente? Almeno mi sarei divertita un po’”
Summer :”che intervento ci aspetta oggi? Sono di buon umore”
Io :”umore giusto per salvare vite?” chiesi ironicamente per il tono che aveva usato.
Cristine :”Il prossimo è mio”
Io :”Posso assistere almeno?”
Cristine :”dobbiamo fare un trapianto, ho bisogno della massima concentrazione”
Owen :”oh ma andiamo, anche io voglio partecipare” ci interruppe il giovane medico che ci aveva appena raggiunte.
Cristine :”E’ mio, mio e basta!” Esclamò, accellerando il passo e distaccandosi da noi.
Summer :”wow, un po’ nervosetta”
Owen :”ci tiene ai suoi interventi, la capisco”
Io :”ma non volevamo rubarglielo” puntualizzai.
Owen :”Sa che il capo probabilmente avrebbe accettato a farvi intervenire, e poi si rispecchia molto in voi, alla vostra età aveva esattamente il vostro stesso carattere, vi stima anche lei, fidatevi!”
Summer :”veramente si rispecchia in noi?”
Io :”sarebbe un onore! E’ conosciuta ovunque per la sua bravura!”
Owen :”Al massimo teme che voi possiate prendere il suo posto, e tecnicamente anche io perché siete totalmente diverse voi due dagli altri, e se oggi parteciperete a quel trapianto avete superato tutti” rise scherzando.
Summer :”e perché?”
Owen :”perché è un intervento che di solito gli studenti fanno dopo un anno, o un anno e mezzo, e se il capo si affida a voi vuol dire che in poco tempo avete già raggiunto quel grado di specializzazione”
Io :”Ora capisco tutto!” Dissi con sguardo un po’ più felice dato che venni a conoscenza di cosa pensavano di noi.
Mentre chiamavamo l’ascensore, il mio cerca persone suonò più volte.
Io :”è Matteo” dissi un po’ stranita.
Summer :”Matteo?”
Annuii, mentre Owen mi faceva cenno di raggiungerlo, probabilmente era un’emergenza.
Summer :”Vengo con te” disse. 
Owen :”No, tu vieni con me perché ho bisogno di una mano con un paziente”
Summer :”poi fammi sapere!” esclamò Summer, mentre io mi affrettavo a raggiungere Matteo che probabilmente si trovava nel retro dell’ospedale.
Optai per le scale.
Matteo :”Ehi” sentii dirmi, mentre mi toccava una spalla. 
Ero lì per scendere le scale, così lui mi bloccò.
Io :”oh eccoti! Stavo venendo a cercarti perché ho ricevuto una tua chiamata e..”
Matteo :”volevo chiederti se ti andava di operare in cardiochirurgia con me oggi”
Io :”certo!”
Matteo :”Mi hanno chiesto di scegliere un compagno dato che sarà il mio primo intervento in assoluto che dirigerò io, e Travis beh.. insomma lo sai che preferivo..”
Scoppiammo a ridere.
Io :”Hai già un intervento tutto tuo?” chiesi con un po’ di invidia, lo ammetto.
Matteo :”Già! Non è straordinario?”
Io :”paura?”
Matteo :”ci puoi scommettere, da morire. Vieni che ti faccio conoscere il paziente”
Io :”Matt, posso chiederti una cosa?”
Matteo :”certo, dimmi”
Io :”cosa ti fa credere che io sia brava in cardiochirurgia? In quel reparto non ho operato più di due volte..” Forse anche io mi stavo facendo prendere dalla paura dato che lui si aspettava forse troppo dalla mia preparazione.
Matteo :”scommetto che sarai bravissima, ti ho vista operare molte altre volte, e poi ne avevo parlato con il capo, e anche con Owen, mi hanno consigliato te, ci sarà un motivo?”
Io :”Sul serio?”
Matteo annuii, mentre chiamava l’ascensore per raggiungere il reparto al piano di sotto.
Quando le porte dell’ascensore si aprirono, nel reparto trovai un giovane ragazzo con un bel gran sorriso che ci accolse.
Matteo :”oh! Ti presento Andrew! E’ un mio collega in reparto, e anche lui come noi viene dall’università, di Oxford però”
Io :”piacere! Io sono Elena” Dissi a mia volta tendendo la mia mano in segno di saluto.
Matteo :”è nuova di questo reparto, lei e Summer lavorano sempre insieme, ne avrai sicuramente sentito parlare di queste due promesse della chirurgia”
Arrossii per il complimento dando un colpetto sul braccio di Matteo.
Andrew :”Ma certo! Anche se in reparto ho visto Summer, lavora anche lei qui a volte? Abbiamo operato insieme una volta, e finita la scuola sono più che sicuro che entrambi ci occuperemo di cardiochirurgia! Si vede che è molto portata, e ora vedremo se anche tu lo sei” disse indicandomi.
Io :”speriamo di combinare qualcosa di buono” esclamai ridendo, mentre sentii la mano di Matteo sfiorare accidentalmente la mia che ritrassi subito.
Matteo si girò sorridendomi, non avevo ben capito le sue intenzioni, ma adesso lavorare su un caso insieme, il nostro primo caso, mi agitava un po’.
Andrew :”abbiamo la fortuna quindi oggi di averti in sala operatoia?”
Io annuii sorridendo cercando di sembrare tranquilla.
Andrew :”Mi fa piacere!”
Io :”anche a me, spero solo che vada tutto bene” dissi tirando un altro sospiro.
Matteo :”niente paranoie!”
Io :”anche tu starai con noi?”
Andrew :”oh, io non posso perché sono un parente del paziente e non mi è permesso” sentii la sua voce abbassarsi.
Io :”tutto okay?” gli chiesi, avvicinandomi a lui e notando delle lacrime rigargli le guance di carnagione più scura della mia.
Matteo :”vieni, ti porto da lui” 
Annuii, prendendo la mia cartella medica che mi fu stata consegnata da un’infermiera poco prima con tutte le analisi del paziente.
Quando lo vedi steso sul lettino con prima aria stanca e occhi spenti sentii una stretta al cuore. Non mi piaceva vedere i pazienti tristi e afflitti. Mi facevo troppo prendere da questo genere di emozioni, che però poi mi spingevano a fare del mio meglio.
Andrew, il giovane medico, raggiunse il paziente, un ragazzo come lui, però aveva la carnagione come la mia, abbastanza chiara che accennava all’abbronzatura.
Ma sempre molto più chiara di Andrew.
Il ragazzo sul lettino quando incrociò gli occhi di Andrew sorrise, non pensavo che in quello stato fosse capace di farlo in quel modo.
Non mi spiegavo ancora il grado di parentela che c’era tra i due dato che fisicamente erano completamente diversi, compreso il colore della pelle e degli occhi.
Quelli del paziente erano Marroni, mi ricordavano tanto gli occhi di mio ‘padre’. Anche lui aveva quel colore eppure non ci venne mai in mente che in famiglia avevano tutti gli occhi scuri tranne me e mio fratello. Dopo quello che è successo però ora stavo più attenta persino a questo. Sembrava un’ossessione ora, avevo sempre quel disperato bisogno di ritrovare la mia vera famiglia, i miei veri genitori, e adesso volevo anche scoprire che tipo di parenti i due erano.
Per come si guardavano, parlavano, si vedeva chiaramente che si volevano tanto bene, che andavano oltre le apparenze e che avevano uno stretto rapporto di fiducia.
Sorrisi, perché non vedevo una persona così felice da tanto tempo con un’altra.
Mi girai verso che Matteo, anche lui sorrideva.
Arrivai però ad una conclusione. Andrew e il giovane paziente probabilmente erano fratellastri o qualcosa del genere, sennò non mi spiegavo tutte quelle differenze ma anche quel rapporto tra di loro.
Però ci fu una cosa che mi fece ricredere alla mia conclusione. 
Mentre Matteo controllava il dosagio della flebo e le varie macchine attaccate al paziente, compreso il respiratore, notai Andrew stringere forte la mano del paziente, che leggendo la cartella clinica si chiama Lucas.
Andrew :”oggi avrai un cuore nuovo, visto?”
Mi affrettai ad analizzare il suo caso nella cartella clinica. 
Matteo non mi aveva parlato di un trapianto, non mi sentivo pronta adesso.
Lucas :”finalmente non dovrò stare più attaccato a queste macchine, potrò abbracciarti di nuovo, mi manca averti vicino”
Andrew gli sorrise con le lacrime agli occhi, passando una mano tra i suoi capelli.
In quel momento sentii anche la mia vista appannarsi, ricordai quando io giocherellavo con i ricci di Harry, anche quel nostro momento mi mancava terribilmente.
Matteo però mi distolse subito dal pensiero distraendomi e cambiando discorso.
Matteo :”puoi analizzare dottoressa Tomlinson il caso del signor Hill?”
Io :”certo” diedi un’ultima occhiata veloce alla cartella clinica e dissi:
Lucas Hill, età 19 anni, ricoverato per un soffio al cuore all’età di 10 anni, sottoposto a continue analisi fino a scoprire una malattia eridatata dalla famiglia in un’arteria collegata al cuore che ha influito ad affaticare il cuore tanto da allargarne il soffio. Instabilità cardiaca accentuata, abbiamo cercato un cuore disponibile alle sue caratteristiche fisiche per almeno tre anni da quando è stata diagnosticata la malattia ereditaria e fino ad allora è stato attaccato alle macchine. Oggi finalmente si opera” L’ultima frase la dissi senza seguire ciò che c’era scritto nella cartella clinica, ero felice che dopo tutta questa vita di sofferenze avrebbe potuto liberarsi da quelle macchine.
Andrew :”vi prego, fate del vostro meglio” quasi singhiozzò il giovane medico compagno di Matteo.
Matteo :”faremo tutto il nostro meglio, ho con me uno dei migliori medici” Sorrise indicandomi.
Mi sentivo un’ansia e agitazione addosso incredibile.
Andrew :”avrei tanto potuto partecipare,ma ti guarderò te lo prometto, assisterò all’intervento”
Lucas :”devi stare tranquillo perché andrà tutto bene okay?”
Io :”posso fare una domanda?” chiesi ormai troppo presa dalla curiosità.
Lucas :”certo”
Io :”Siete fratelli, fratellastri? Perché avete un rapporto bellissimo, e sembrate così uniti.. Solo che allo stesso tempo così diversi fisicamente,e adesso non so se anche caratterialmente, e so anche che non sono fatti miei ma..”
Andrew mi interruppe, guardando negli occhi il ragazzo a cui stringeva la mano mentre si scambiavano un sorriso.
Guardavano anche Matteo che ricambiò il loro sorriso, poi anche lui si avvicinò a me.
Lucas :”sono il ragazzo di Andrew” disse a sua volta per rispondermi.
Sentivo il mio cuore battere a mille per quella loro rivelazione.
Io :”oddio ma siete dolcissimi!”
Andrew :”grazie” rispose arrossendo.
Matteo :”ed è per questo che faremo del nostro meglio, vero dottoressa Tomlinson?”
Io :”assolutamente sì” adesso ero ancora più convinta che avremmo ridato la vera vita al giovane Lucas Hill.
Durante la pausa pranzo Matteo mi accompagnò nella mensa dell’ospedale, dove ci attendevano Summer, Travis, Amelie, Cassie e Miley.
Raggiungemmo così il loro tavolo e subito Travis fulminò con uno sguardo Matteo.
Travis :”ho saputo dell’intervento pazzesco che devi fare a cui non mi hai coinvolto!”
Matteo :”hai visto operare Elena? Poi ne riparliamo!”
Io :”matteo io non sono sicura di..”
Matteo :”fidati di ciò che dico” mi sussurrò, mentre io diedi un morso al mio panino al prosciutto cotto e formaggio.
Summer :”io devo fare un trapianto di un polmone! Figo eh!?”
Io :”Io di cuore!”
Summer :”fanculo! Quello era ancora più emozionante!”
Miley :”io, Amelie e Cassie stiamo lavorando in ortopedia, mentre Janette so che si sta occupando dei più piccoli in pediatria credo”
Amelie :”a proposito di Janette, qualcuno l’ha vista?”
Cassie :”Mi ha detto che sarebbe venuta a pranzo con noi..”
Summer :”Magari sta parlando su twitter con Louis eh?” Disse facendo la finta offesa girandosi verso di me.
Io :”Summer se gli chiedi scusa ti seguirà vedrai!”
Summer :”mai!”
Io :”e allora!”
Summer :”ci soffro! E sai che ho fatto stanotte! Ho smesso di seguirlo così si impara!”
Io :”ma povero!”
Summer :”povero un bel niente! Quando tornerà mi sentirà per bene, mi fa soffrire quel Tomlinson!”
Io :”ma anche tu l’hai fatto soffrire quando non hai voluto prestargli neanche il tuo computer” notai, scoppiando a ridere.
Summer :”Zitta Tomlinson 2!”
Miley :”è sempre così?”
Io :”non pensavo avrebbe sofferto così tanto sinceramente”
Summer :”eh! Che ti credi? Lo consideravo come un fratello io! E ora guarda! Guardalo come non mi considera quel..”
Io :”E gli chiederò di seguirti!”
Summer :”bene!” esclamò, mentre mangiava delle patatine fritte imbevute di maionese e ketchup di Amelie.
Amelie :”summer stai finendo tutte le mie patatine!”
Summer :”shhh”
Amelie :”ma!”
Dopo aver inviato il messaggio a mio fratello, lui mi rispose dopo un paio di minuti con una risata scritta in caratteri cubitali.
Mostrai il messaggio a Summer e diceva proprio così, posso ricordarlo ancora per quanto ci fece morire dal ridere la reazione di Summer :” Lei non mi segue da ieri sera, ti pare che non me ne sono accorto io? Ho l’app per i follower HAHAHAHAH e io che pensavo di perdonarla e di seguirla! Non seguo chi non mi segue  HHAHAHAHAHAHAHAH scusami Summer! Xx”
Summer :”ma andiamo! Scherza vero? Io non so che dire! Ma dai!!”
Tutti quanti scoppiammo a ridere fino a non riuscire quasi più a respirare, e in quel momento arrivò Janette.
Janette :”ehi! Scusatemi per il ritardo ma sono stata bloccata in pediatr… che succede qui?”
Summer :”Mi è passata la fame per colpa di tuo fratello! Tomlinson 1, se la vedrà con me!”
Miley :”io direi, Tomlinson 1 Summer 0”
Io :”questa era bella!”
E neanche a farlo apposta, mi arrivò un altro messaggio da mio fratello con scritto :”Louis 1 Summer 0 HAHAHAAH xx”
Summer :”e con questo me ne vado! E’ ufficiale!” Esclamò alzandosi, lasciando il vassoio con le patatine fritte di Amelie nelle mani di Janette che ne fu alquanto felice.
Janette :”wow! Buone! Patatine fritte gratis!”
Amelie :”ehi! Quelle erano mie!”
Janette :”oh! Hai detto bene! Erano!”

Nel primo pomeriggio, alle 2.30 pm, io e Matteo ci stavamo già preparando per l’intervento.
Avevo chiamato anche mio fratello per tenerlo aggiornato su tutto ciò che stava accadendo e che dovevo affrontare e lui mi augurò la sua buona fortuna facendomi sorridere.
Io :”Oddio sto tremando” Dissi a Matteo ridendo.
Matteo :”ma no dai!”
Ci stavamo lavando accuratamente le mani prima di entrare in sala operatoria, quando Matteo si avvicinò a me sfiorandomi ancora “accidentalmente” la mia mano.
Matteo :”Sei bellissima lo sai?”
Io :”Non credo” dissi per tagliare corto il discorso che stava degenerando e 
mettendo in imbarazzo.
Avrebbe assistito anche il dottor. Charlie all’intervento, e ci avrebbe aiutati anche la giovane Cristine, mentre nella sala con la vetrata che dava sulla sala operatoria era già pronto il dottor. Andrew che però come da regolamento non avrebbe partecipato.
Cristine :”dottoressa Tomlinson, sono fiera di lei che ha accettato di partecipare a questo caso”
Io :”spero di riuscire a fare del mio meglio”
Cristine :”sarà sicuramente così. Allora, siamo tutti pronti?” 
I medici presenti annuirono, alzai lo sguardo e vidi gli occhi pieni di lacrime e di terrore di Andrew.
Cercai di sorridergli da dietro la mascherina anche se sapevo non si sarebbe potuto vedere.
Ma lui sembrò accorgersene comunque tanto che mi sorrise anche lui.
Da quel momento in poi mi concetrai come meglio potevo.
Matteo :”andrà tutto bene”
Io :”lo so, andrà tutto bene. Voglio ridargli la sua vita”
Matteo :”sarà così” 
Sentii poi la voce di Matteo autoritaria rispetto alle altre dei medici e infermieri mentre diceva ciò che gli serviva per operare.
Cristine :”credo che l’incisione debba essere qui, in modo perprendicolare verso la parte centrare, così da avere subito una visione d’insieme della zona da operare”
Io :”io credo che invece se ci spostassimo di qualche centimetro verso destra arriveremo all’arteria giusta, e da lì proseguiremo a salire”
Cristine :”Ma possiamo sempre correre il rischio di prendere l’arteria”
Matteo :”Per non correre il rischio basterà solo stare attenti, credo sia buona come idea”
Cristine :”allora credo che si possa proseguire” Rispose cauta, analizzando tutti i passaggi di Matteo. 
In quell’intervento sembrò dimostrare tutte le sue buone qualità.
Tutto stava andando bene, tutto fino a dure ore di operazione.
Io :”è in arresto” annunciai, vedendo la macchina che emetteva il tipico suono.
Mi ripetei di non alzare lo sguardo verso l’alto perché avrei incontrato quello distrutto di Andrew, ma non resistetti, venne quasi spontaneo. 
I miei occhi però non incrociarono il suo sguardo, era andato via.
Sentii un’altra stretta al cuore quando i medici tentavano di rianimarlo.
Io :”nonono, dobbiamo fare qualcosa” dissi in preda alle lacrime.
Cristine :”dottoressa Tomlinson non bisogna piangere in sala operatoria ne farsi prendere dalle emozioni”
Io :”sto bene”
Matteo :”Elena se non te la senti..”
Io :”Sto bene!” continuai a dire, mentre iniziai a usare il defribillatore senza però riscuotere successo, o almeno in parte.
Dopo le scariche notammo un’emorraggia in corso, ed è lì che riuscii a capire tutto.
Ecco perché era andato in arresto.
Io :”okay, ho capito. Abbiamo toccato l’arteria”
Mi lasciarono eseguire da sola tutto ciò che avevo in mente, sentivo le mani tremarmi, ma erano ferme e ben saldate ai bisturi e agli arnesi di metallo con cui stavo lavorando.
Matteo :”Elena..”
Cristine :”lasciala fare” disse allontanandolo.
Dopo qualche minuto sentii la macchina ritornare a fare un suono normale e Matteo venirmi abbracciare da dietro. 
Rabbrividii a quel tocco. Era tutto oggi che si comportava in modo strano.
Cristine :”potreste smettere di flettare nella sala operatoria voi due?” disse Cristine, ma con tono scherzoso.
Io non volevo assolutamente flettare con Matteo, e lui questo lo sapeva benissimo.
Cristine :”comunque bel lavoro Tomlinson”
Io le sorrisi ringraziandola, prima di uscire dalla stanza dopo ben quattro ore.
Nella sala d’aspetto ioe Matteo trovammo Andrew seduto su una sedia con le mani che gli coprivano il viso.
Io :”ehi” gli dissi, andandomi a sedere accanto a lui.
Matteo :”amico, basta piangere che c’è solo da festeggiare!” Quel sorriso sul volto di Matteo fece sorridere anche Andrew che sembrò essersi liberato da un grosso peso.
Andrew :”è andato tutto bene? Sul serio?”
Matteo :”Tutto benissimo!”
Andrew :”Quando l’ho visto andare in arresto io ho preferito uscire, non ce la facevo a vederlo morire, vi prego questo non diteglielo o mi prenderà per un fifone e ho sempre cercato di dimostrargli il contrario”
Matteo :”tranquillo. Comunque per questo dovresti ringraziare Elena che ha trovato la causa del malessere e ha risolto tutto”
Andrew mi abbracciò forte sentendolo ancora piangere, ma era sicuramente per la felicità.
Sentivo anche io il mio cuore scoppiare di gioia, felice di essere riuscita a salvare Lucas e di aver reso felice Andrew. Ecco cosa mi piaceva del lavoro del chirurgo. Salvare vite, non c’è niente di più bello.

Stavamo camminando per il corridoio per raggiungere l’ascensore quando Matteo mi bloccò.
Matteo :”Elena non ce la faccio”
Io :”a fare cosa?” gli chiesi, girandomi verso di lui sperando non dicesse ciò che pensavo.
Matteo :”Mi hai chiesto di rimanere amici, io ci ho provato. Ma non posso esserti solo amico, io credo di amarti, mi piaci”
Io :”io ti voglio bene” cercai di dirgli. Era così. Io gli volevo bene, ma amavo Harry, ho sempre amato lui.
Matteo :”So che ami ancora Harry, ma lui dopo tutto quello che ti ha fatto non dovrebbe meritarti, io in questo momento vorrei solo baciarti, l’ho sempre desiderato dal nostro primo incontro. Sei diversa dalle altre, e so quanto Harry sia stato fortunato ad averti”
Io :”Matt ti prego, non roviniamo la nostra amicizia. Sai che amo Harry nonostante tutto. Ma io ti voglio bene, un mondo di bene. Ti prego”
Matteo abbassò lo sguardo, per poi puntare le sue iridi azzurre contro le mie.
Matteo :”Pensi che un giorno potrai mai scegliermi?”
Io :”Sei una delle persone più importanti che ho conosciuto a Cambridge, non vorrei perderti mai per nemmeno tutto l’oro del mondo, ci tengo a te, ma non chiedermi questo. Sai che la mia scelta sarà sempre lui” Gli dissi, avvicinandomi verso di lui e abbracciandolo forte.
Matteo :”Lo so, so che sceglierai sempre lui”
Io :”Ti voglio bene”
Matteo :”anche io” disse con voce flebile. 

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Capitolo 76
*** 76° capitolo ***


Molti hanno paura del futuro, di quello che potrebbe accadere.
Ma nessuno di noi può prevedere ciò che succederà, per questo perchè dobbiamo aver paura di qualcosa che non è neanche reale?
Ci sono però delle situazioni future che arrivano di colpo, senza darci neanche un segnale, neanche un avviso di paura. 
Distruggono tutto, possono portarti via ogni cosa, come un uragano che stravolge tutto ciò che incontra nel suo percorso.
Spesso ci ritroviamo un attimo prima felici e poi con il mondo che ti crolla addosso? Come prevedere tutto questo? Beh, è impossibile. Non si può prevedere il futuro, e dobbiamo accettarlo purtroppo così come viene.
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Travis :"non sono convinto che Summer debba passare così tanto tempo in ortopedia comunque"
Io :"ma lei non è sempre in cardiochirurgia?"
Travis :"dovrebbe! Ma stamattina sta facendo avanti e indietro, e io devo assolutamente imparare da lei! Nelle sue tecniche, ma non so come seguirao! Mi è impossibile!" Esclamò, sorseggiando il suo caffè mentre passeggiavamo per i corridoi dell'ospedale.
Io :"deve solo trovare il suo giusto posto"
Travis :"senti, e a te come va con gli allenamenti la sera?"
Io :"bene, ma sono distrutta. Delle volte non sento neanche più le gambe per la stanchezza. Finiamo di lavorare, torniamo a casa, tempo di quindici minuti per la cena e poi subito in palestra. Ho una pressione addosso incredibile"
Travis :"però almeno stiamo imparando molte più cose qui"
Io :"su questo sono d'accordo!"
Matteo :"ehi ragazzi!" esclamò a sua volta, venendoci incontro con una cartella clinica in mano.
Io :"Ehi Matt, come sta Lucas?"
Travis :"lucas?"
Io :"oh, un paziente di cui ci siamo occupati circa due settimana fa!"
Matteo :"forse in giornata lo dimettiamo, non è grandioso?"
Io :"fantastico!" dissi sorridendo.
Da quando Matteo si era dichiarato con me, all'inzio il suo comportamento nei miei confronti era cambiato. 
Cercava di trattarmi come una semplice collega di lavoro anche se ormai lavoravamo insieme agli interventi di cardiochirurgia, e questo mi faceva star un pò male perchè avrei voluto continuare la nostra bellissima amicizia.
Il cerca persone di Travis squillò, così fu costretto a lasciarci soli, ed ecco che sarebbe iniziata un'altra imabaranzantissima situazione.
Io :"Allora, che si dice? Prossimi interventi di oggi?"
Matteo :"abbiamo un paziente di 45 anni con insufficienza cardiaca, dobbiamo operarlo nel pomeriggio"
Io :"Okay, perfetto"
Matteo :"dottoressa Tomlinson, vorrei che partecipassi anche tu, quindi potresti vedere se riesci a spostare i tuoi interventi?"
Io :"Matt, chiamami Elena ti prego"
Matteo :"okay, allora Elena? Vuoi operare con me?"
Io :"per me va bene lo sai, non ho altri interventi oggi, e poi il capo mi ha affidato il posto in cardiochirurgia quindi lavoriamo insieme!"
Lui mi sorrise, per poi distaccarsi nuovamente da me, come se si fosse pentito.
Matteo :"Hai più sentito Styles?" Sentire nominare il suo nome mi faceva sempre bloccare il cuore per l'agitazione. 
Scossi il capo. :"Ormai non lo sento da mesi, da quando se ne è andato da Cambridge"
Matteo :"dovresti richiamarlo"
Io :"vorrei"
Matteo :"e perchè non lo fai?"
Io :"perchè non sono sicura che sia la cosa giusta, ora per favore cambiamo discorso?"
Matteo :"no, ti sto parlando di una cosa per me importante, non puoi evitare sempre il discorso" Il suo tono sembrava essere mutato.
Io :"Ma non voglio riprendere questo discorso, scusami" Misi le mie mani dentro le tasche del mio camice bianco, mentre Matteo si bloccò di colpo, girandosi verso di me.
Matteo :"Non voglio vederti soffrire ancora" Ora il suo tono, come la sua espressione sembrava essersi quasi addolcita. Era la prima volta dopo quelle due settimane che mi guardava negli occhi.
Io :"Non vorrei neanche io soffrire"
Matteo :"Spero solo che lui torni al più presto, perchè se passerà un altro giorno in cui tu solo al sentir nominare il suo nome starai male io ti prometto che vado lì dove si trova e gliene dico quattro!" Esclamò, ridendo. Riecco il vecchio Matteo.
Io amavo terribilmente Harry, e lo amo ancora ovviamente.
L'ho sempre amato con tutta me stessa, e pur di starci male avrei aspettato tutta la mia vita per lui, perchè sapevo di star facendo la cosa giusta, e sapevo che per quanto ammirassi Matteo, per quanto gli volessi bene e mi facesse piacere averlo vicino, il nostro rapporto non poteva andare al di fuori dell'amicizia come lui avrebbe voluto, semplicemente perchè lui non era Harry. La persona che nonostante tutto ho sempre amato da tutta la mia vita, fin da bambina. Era diverso. Non mi sarei più lasciata baciare da nessuno se non da lui, ne cose del genere. Volevo Harry, era lui la mia seconda metà, e ogni mattina sentivo la sua voce, o almeno mi sembrava.
Ma Matteo non l'avrei mai voluto perdere per nulla al mondo, si comportava come un secondo fratello per me, gli volevo sul serio troppo bene.
Posso dire che insieme a Summer loro erano la mia famiglia, e con Louis e i ragazzi ovviamente.
Sentii le lacrime inumidirmi gli occhi a quei pensieri, così lo abbracciai forte, più forte che potevo.
Io :"Grazie mille per tutto quello che fai per me"
Matteo :"non ringraziarmi, lo faccio perchè per me sei veramente importante"
Io :"anche tu sei molto importante per me, questo non dimenticarlo mai"

Summer :"Ragazzi belli! Oggi hanno messo in vendita nuovi panini!"
Miley :"wow sembrano quelli del Mc Donald's!"
Io :"io dovrei essere a dieta" dissi scherzando, mentre prendavamo posto in mensa.
Summer :"Ma statti zitta che se ti sente Louis puoi incominciare a correre!"
Matteo :"stai benissimo così!"
Io :"come fate a dirlo!" Scherzai, mentre addentavo il mio panino affamata.
Amelie :"Ieri ho perso un paziente" disse Amelie con sguardo più testo del solito mentre Cassie le passava una mano sulla schiena per confortarla.
Summer :"Io ho rischiato"
Io :"anche io e Matteo due settimane fa abbiamo rischiato di perdere un ragazzo"
Matteo :"lucas, un ragazzo d'oro, sul serio"
Travis :"avete interventi oggi? Io sono pieno!"
Miley :"io oggi mi sento distrutta, ma sono in pediatria, è stupendo lì! Vi consiglio a tutti voi di andarci almeno per una volta!"
Io :"Summer, tu quale reparto hai scelto?"
Summer :"non lo so! Però sono indecisa, vorrei essere un neurochirurgo, ma nello stesso tempo anche un cardiochirurgo e.."
Io :"la cardiochirurgia è molto bella!"
Travis :"ma allora cosa c'entra con ortopedia?" Rise Travis.
Summer :"sto provando di tutto!"
Travis :"io volevo fare almeno una volta un intervento con te, dicono che sei una specie di genio!"
Summer :"chi lo dice?"
Travis :"tutti!"
Summer :"sul serio?" Arrossì senza mai smettere di sorridere.
Janette :"io e Summer abbiamo un intervento oggi in neurochirurgia, un intervento al midollo, una cosa abbastanza figa, vuoi unirti a noi?" propose a Travis mentre beveva il suo thè.
Travis :"Si! Perfetto!"
Matteo :"ma non eri pieno di interventi?"
Travis :"Mi organizzo mi organizzo"
Miley :"Qualcuno si vuole unire in pediatria?"
Amelie :"io!" esclamò, mentre Cassie controllava su un foglio come le avevano programmato i vari interventi.

Finita la pausa pranzo, io e Matteo stavamo camminando lungo i corridoi del reparto di cardiochirurgia, quando vidimo delle infermiere correre come se non ci fosse un domani.
Matteo :"che succede?" chiese stranito ad una delle infermiere.
Infermiera :"Ci stanno arrivando notizie riguardo un terremoto che colpirà la nostra città, dobbiamo avvisare tutto il personale.
Io :"un terremoto?" chiesi allarmata, assolutamente ignara della notizia.
Matteo :"ma è uno dei soliti scherzi?" domandò accigliato Matteo.
Infermiera :"Dottore arriveranno direttive dal capo, ma intanto evitate di stare troppo lontani dalle uscire di sicurezza"
Io :"ma noi abbiamo un intervento!"
Infermiera :"Non potete entrare in sala operatoria, è troppo rischioso"
Io e Matteo ci guardammo, iniziando a correre per il reparto in cerca dell'uomo che avremmo dovuto operare.
Egli ci guardò preoccupato a sua volta.
Lessi la cartella che avevo in mano, si trattava di un certo Charlie Wall.
Io :"ma lui deve essere operato di urgenza" feci notare a Matteo che intanto si stava guardando intorno.
Charlie :"Ma che sta succedendo? I miei compagni di stanza li hanno fatti evaquare, io ho bisogno di quell'intervento, vi prego"
Matteo :"Faremo tutto il possibile" disse con voce dolce per tranquillizzarlo, mostrandosi il più calmo possibile.
Intanto mi arrivarono chiamate di Summer.
Summer :"Elena c'è un'emergenza, dove state?"
Io :"stiamo per entrare in sala operatoria"
Summer :"è stata prevista una forte scossa di terremoto, dovete muovervi a uscire dall'ospedale!"
Io :"Summer abbiamo un paziente in fin di vita se non lo operiamo subito!"
Summer :" e preferite rischiare voi? Diamine muovetevi!"
Matteo :"Vado a parlare con il capo"
Io :"matteo aspetta qui, ti prego"
Matteo :"Elena torno subito, tu rimani qui e non muoverti da questo punto"
Io annuii, mentre cercavo di sorridere al paziente per fargli capire che sarebbe andato tutto bene.
Era passata almeno mezz'ora da quando Matteo era andato verso l'ufficio del capo dell'ospedale, così iniziavo ad agitarmi.
Si vedeva dalla finestra della camera lo spiazzale che dava all'ingresso dell'ospedale ormai pieno di ambulanze su cui caricavano ad uno ad uno i pazienti.
In alcune stanze del reparto c'era ancora qualche paziente, mentre altre camere erano completamente vuote. Non pensavo che la storia del terremoto fosse vera e tantomeno così grave, ma noi ci trovavamo lì ed io non me la sentivo di lasciare il mio paziente così.
Probabilmente aspettava questo intervento da una vita, e se non lo avessimo effettuato subito avrebbe avuto poco da vivere. Come avrei potuto lascarlo in quelle condizioni? Ma la mia scelta non avrebbe dovuto compromettere quella degli altri e loro sarebbero stati liberi di correre in salvo, ma io sarei dovuta rimanere, almeno fino a quando il paziente non fosse stato in salvo.
Charlie :"dottoressa Tomlinson so cosa cercherà di fare?"
Io mi girai verso la sua voce, distaccando gli occhi dalla finestra.
Io :"cosa intende?" Domandai a mia volta, avvicinandomi al suo lettino.
Charlie :"So che anche lei vuole lasciarmi morire qui"
Io :"no, non intendo fare questo"
Charlie :"dov'è il ragazzo che era con lei?"
Io :"Sta andando a parlare con il capo"
Charlie :"che impedirà l'intervento giusto? Qui non si rendono conto che molte persone le stanno lasciando morire per questa storia, che va a finire è pure falsa"
Io :"lo so, neanche io lo trovo giusto" gli dissi.
Charlie :"però dovrai rispettare gli ordini, ed è giusto che sia così" rispose, cominciando a poi a tossire.
Io :"signore tutto bene?" chiesi spaventata.
Charlie :"oh sì stia tranquilla dottoressa, ehm Tomlinson giusto?"
Io annuii, notando che stava leggendo sul mio cartellino. 
Matteo :"Eccomi!" Esclamò, io subito mi sentii liberare come da un grosso peso che mi stava opprimendo.
Charlie :"cosa hanno detto?"
Io :"dobbiamo lasciare l'ospedale?" chiesi preoccupata.
Matteo scosse il capo.
Matteo :"I pazienti che sono rimasti qui sono quelli che non posso essere trasferiti senza l'intervento già programmato"
Charlie :"intende dire quelli come me che hanno poche speranze di vivere senza rischiare in sala operatoria"
Matteo :"il capo dice che non vuole lasciare l'ospedale se non prima mettiamo tutti in salvo, quindi sia io che te, se accetti dobbiamo rimanere qui con la calma più possibile"
Io :"io sono d'accordo. Summer, Travis, Miley, Cassie, Amelie e Janette?"
Matteo :"Summer, Janette e Travis hanno un intervento in neurochirurgia molto importante tra poco, quindi neanche loro potranno lasciare l'ospedale, Miley, Cassie e Amelie sono in pediatria. Poi ci saranno un altri cinque medici qui che si occuperanno di tutti gli altri interventi più gravi mentre il resto dell'ospedale verrà evaquato"
Io :"allora portiamo subito in sala operatoria, non abbiamo molto tempo a disposizione, a che ora è prevista la scossa?"
Matteo :"ecco, è proprio questo di cui volevo parlarti. Sarà prevista tra circa tre ore, e appena il nostro paziente finirà in sala operatoria dobbiamo immediatamente portarlo dentro un'ambulanza già pronta per ognuno di loro e farlo evaquare, dopo di chè raggiungeremo tutti noi medici il capo ci darà la possibilità di uscire da qui, tutto questo dobbiamo farlo entro tre ore"
Io :"perfetto, allora dobbiamo solo mantenere la calma"
Tre medici già pronti con il camice per la sala operatoria ci vennero a chiamare per avvisarci che potevamo iniziare a preparare il paziente, così dopo aver portato lui dentro la sala operatoria, io e Matteo ci andammo immediatamente a preparare.
Io :"Ammetto di avere paura"
Matteo :"Elena stai calma, non ti succederà nulla, stai tranquilla"
Io :"siamo tutti bloccati qui, e io voglio salvare il mio paziente, ma ho paura"
Matteo :"non ti succederà nulla, basta che mi stai sempre vicina e non ci perdiamo mai di vista, chiaro?"
Io annuii, mentre chiusi il rubinetto con l'acqua che scorreva in continuazione dopo esserci lavati come sempre accuratamente le mani. Anche quella semplce azione era però in quelle condizioni in grado di agitarmi.
Matteo :"Elena se non te la senti.."
Io :"Sto bene" dissi con voce sicura, mentre dei medici ci aspettavano all'interno della grande stanza.
Io :"siamo pronti" dissi, nascondendo la mia voce tremolante.
Per tutta la durata dell'intervento nessuno di noi era veramente calmo.
Spesso guardavamo l'orologio per vedere quanto tempo ci rimanesse, era passata solo un'ora e a noi sembrava essere passata un'eternità.
Io :"Il punto di sutura dovrebbe essere messo lungo questa zona" dissi a mia volta, cercando di concentrarmi meglio sul mio lavoro. Forse parlare con gli altri medici riguardo l'intervento e su come agire ci avrebbe aiutati.
Matteo :"e se applicassimo un bypass vicino questa zona?" Disse Matteo, sembrava quasi come se mi avesse letto nel pensieri.
Gli altri medici annuirono in segno di approvazione procendendo con l'intervento.
Applicato il bypass al cuore i battiti del paziente tornarono normali, tirammo tutti un sospiro di sollievo per averlo salvato.
Io :"possiamo chiudere" annunciai, mentre l'anestesista preparava le procedure per risvegliare dall'anestesia il paziente.
Matteo :"ammiro come hai saputo stare calma nell'ultima mezz'ora" mi disse matteo. 
Io :"tu hai mantenuto la calma fin dall'inzio, sono io che devo ammirare te, sei un bravissimo chirurgo"
Matteo :"dici?"
Io :"ne sono piu che sicura" risposi, togliendomi la mascherina come fece lui e sorridendogli sinceramente.
Il paziente venne immediatamente trasferito dopo il suo risveglio dentro un'ambulanza che l'avrebbe portato insieme agli altri fuori Londra in un altro ospedale mentre io e Matteo, come gli altri medici che però avevamo perso vista dato che avevano prima accompagnato Charlie all'esterno, andavamo verso l'ufficio del capo a passo svelto per poter subito evaquare anche noi l'ospedale. 
Mancava ancora un'ora e mezza quando Matteo cadde da un alto.
Io :"Matt?" Esclamai preoccupata. 
Matteo :"Ho avuto sicuramente un giramento di testa"
Mi sentii anche io barcollare.
Quando lui mi vide andare contro la parete mi guardò con sguardo gelido e preoccupato.
Io :"Mancava ancora del tempo!" Esclamai sentendo di nuovo il mio cuore battere a mille e i miei muscoli irriggidirsi dalla paura.
Matteo :"Elena stai calma, stiamo arrivando all'ufficio del capo e subito usciremo da qui"
Io :"Summer dov'è?" incominciai a urlare spaventata.
Matteo :"sono sicuramente tutti in salvo, afferra la mia mano e tieniti in piedi"
Gli porsi la mia mano che lui afferrò saldamente mentre cercavamo di evitare di cadere dopo le prime scosse.
Il pavimento prese a muoversi sotto i nostri piedi mentre tentavamo di continuare a camminare verso una via di fuga.
Le scosse sembravano essersi fermate, ma quella vera dicevano che sarebbe arrivata in seguito a una forte tempesta, e dovevamo assolutamente uscire di lì.
Vedevamo la poca gente rimasta all'interno del grande edificio correre dovunque, per raggiungere il piano superiore dove c'era l'ufficio del capo però avremmo dovuto prendere o l'ascensore o le scale, entrambi sconsigliate quando c'è un terremoto in corso. 
Io :"che facciamo?"
Altri medici ci raggiunsero, erano quelli che si trovavano con noi in sala operatoria, alcuni presero rapidamente le scale, mentre Matteo chiamava disperatamente l'ascensore. 
Fu solo questione di qualche minuto prima che un'altra forte scossa tornasse a colpirci. Ormai eravamo in trappola.
Mi giravo dovunque in cerca di loro, di Summer, Travis e le altre ragazze, ma non le vedevo così spaventata volevo solo raggiungere il reparto di neurochirurgia e staccandomi dalla mano di Matteo corsi anche io lungo le scale.
Matteo :"Elena fermati!" Mi raggiunse appena in tempo prima che quello che vi ho detto prima succedesse.
Le scale erano crollate sotto i nostri piedi, Matteo ed io non ci girammo neanche per evitare di rimanere immobili dalla paura. Dovevamo solo uscire da lì.
Passando per un altro piccolo corridoio eravamo già nel reparto di neurochirurgia quando notammo che tutto già stava crollando a pezzi.
Io :"oddio" urlai con voce soffoccata, scoppiando in lacrime.
"Dovete uscire da qui!" ci ordinò un chirurgo mentre era preso a scappare insieme ad altri.
Io :"Chi è ancora qui?" Domandai in preda dall'ansia.
Non mi risposero neanche che già erano passati per il corridoio che avevamo preso prima io e Matteo.
Sentii le sue braccia tenermi forte a sè per potreggermi e un suo braccio sopra il mio capo quando la scossa più forte che io abbia mai sentito ci stava travolgendo.
Vidi per la prima volta Matteo piangere proprio in quel momento, quando mi disse che si ricordava una via d'uscita proprio alla fine del reparto nell'ala est.
Cominciammo a correre più veloci che mai mentre notammo che la corrente era saltata. Stava per iniziare quella tempesta che avrebbe invaso la nostra città e il nostro ospedale.
Sentivo le gambe paralizzate, ma continuavo a correre, non riuscivamo neanche più a fermarci, se non quando trovammo un pilastro che ci sbarrava completamente la strada, era crollato. Stava crollando tutto, e la scossa tanto attesa e temuta arrivò più spaventosa di quanto potevamo immaginarci. 
Mi girai verso Summer quando vidi in lei occhi pieni di terrore.
I pilastri che tenevano in piedi l'edificio, altri due, crollarono nuovamente, e ricordo di quel momento solo urla.
Ricordo anche di essermi girata verso la voce di Matteo soffocata dai pianti e dai singhiozzi quando uno cadde proprio su di lui bloccandolo del tutto a partire dalle gambe.
Sentii anche Travis urlare per andare verso Matteo, ma Summer lo bloccò immediatamente, il luogo in cui ci trovavamo noi distava solo qualche metro da Summer e Travis più sicuro eppure ci ritrovavamo coinvolti in quella situazione.
Posso ancora sentire nella mia testa le urla di Matteo quasi disperate, così senza pensarci neanche un attimo andavai verso di lui cercando aiuto per tirare su il pilastro di cemento da lui.
Io :"aiutatemi" gridai disperatamente. Travis e Summer a quel punto uscirono dal loro 'luogo protetto' e ci vennero incontro tentantando di alzare il pilasto che per noi sembrava quasi impossibile.
Matteo :"Non state qui, sta crollando tutto, continuate a scappare" Disse a fatica.
Io :"io non ti lascio qui"
Travis :"amico cerca di spingere anche tu verso l'alto il pilastro ti prego aiutaci"
Matteo :"non mi sento più le gambe" disse preoccupato, tornando a guardare me, mentre notavo che incominciava a perdere del sangue mentre parlava. 
Summer si portò una mano sul viso capendo che stava avendo un'emorraggia interna, e non sapevamo fino a che punto.
Io :"entrate dentro qualche stanza, portate garze, un respiratore, tutto ciò che trovate" ordinai.
Matteo mi afferrò la mano.
Matteo :"Elena corri con loro e va via da qui"
Io :"non ti lascio, hai capito? Devi resistere! Non posso perdere anche te"
Matteo :"Non mi perderai" disse Matteo, roteando poi gli occhi verso di me, e chiudendoli.
Io :"devi rimanere sveglio! Matteo!" Gli urlai.
Matteo allora riaprii a fatica gli occhi, notando quanto fosse impalidito. 
In quel momento oltre che l'ospedale, mi stava cadendo tutto il mondo addosso.
Summer :"Elena abbiamo trovato questo" mi annunciò Summer, portandomi una cassetta del pronto soccorso, mentre Travis portava delle flebo e del disinfettante per le ferite di Matteo lungo il braccio.
Io :"resisti" Cercai di dirgli.
Matteo :"Non mi sento più le gambe" ripetè spaventato.
Poi si girò verso di me.
Matteo :"ho paura Elena" quella frase non potrei mai dimenticarla.
Sentivo il respiro mancarmi per le lacrime, mentre un'altra scorsa ci colpì ancora più forte.
Travis aiutò Matteo ad applicare il respiratore su di lui, che però non sembrò servire a molto dato che aveva tutto il tocare compresso sotto quel cemento.
Sentivo la sua mano stringere sempre più forte la mia ad ogni fittà di dolore. 
Io :"Matteo ascoltami, devi resisistere, noi non ce ne andiamo da qui senza di te"
Matteo accennò un sorriso e cercò di dire uno scusami che non capivo per cosa.
Io :"perchè ti scusi? non devi"
Matteo :"scusami se mi sono innamorato di te" Quella frase mi aprii una voragine di dolore nel petto.
Io :"Non devi scusarti, Matt non devi, sono io che ti devo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me" 
A quel punto non riuscii a trattenere le lacrime.
Matteo :"Ti voglio bene" mi sussurrò con voce flebile.
Io :"anche io Matt, te ne voglio tantissimo, e per questo devi continuare a lottare e rimanere sveglio."
Matteo :"Volevo dirti oggi che dovresti andare a parlare con Harry e.."
Io :"Matt.."
Matteo :"E dirgli che lo ami, e io avrei voluto esserci quando finalmente avreste.." Non riusciva nemmeno a conlcudere le frasi per il dolore che stava provando e che noi potevamo solo immaginare.
Io :"tu ci sarai, avevo pensato di festeggiare il mio compleanno con voi, e mi raccomando, mi aspetto un bel regalo da te!"
Matteo :"cosa vorresti avere?" mi chiese guardandomi negli occhi, mentre continuava a stringere forte la mia mano.
Io :"mmh, non lo so, deve essere una sorpresa" gli sorrisi. Magari adesso poteva sentire di meno il dolore.
Matteo :"sai una cosa? in questo momento sto bene, non mi fa male niente" Cominciai a pinagere a quella sua frase perchè stava perdendo la sensibilità del suo corpo, non poteva essere vero.
Io :"Matt, ti prego rimani svelgio" lo supplicai, mentre continuavo a cercare con gli occhi gli altri.
Summer quando mi raggiunse mi mise una mano sulla spalla scuotendo la testa, mentre Travis era in preda alle lacrime nel vedere Matteo in quelle condizioni. 
Io :"ci deve essere qualcosa che possiamo fare"
Travis allora continuò a forzare sul pilastro tentando di rialzarlo, ma non servì a nulla, era impossibile.
Sento ancora una stretta al cuore quando ripenso agli occhi di Matteo quando mi guardarono ancora una volta.
Erano azzurri, mi ricordavano tanto quelli di Niall o anche quel colore quasi opaco di mio fratello.
Io :"Ti voglio bene Matt, ti voglio troppo bene, non lasciarmi ti prego"
Sentii un colpo di tosse da parte di Matteo, prima che continuasse a perdere ancora sangue.
Travis si passò disperato una mano sui capelli mentre sentii la voce flebile sussurrare un :"ti voglio bene anche io El"
Io :"ti prego non chiudere gli occhi" scongiurai piangendo, mentre la sua voce e il suo respiro si bloccarono del tutto.
Io :"Matt ti prego!" urlai ancora, scuotendo la sua mano per risvegliarlo.
Travis a quel punto crollò sul pavimento urlando dal dolore, Summer rimase paralizzata davanti a Matteo che ci aveva appena lasciati. Non poteva essere successo veramente.
Io :"Matt ti prego, non puoi lasciarci così" mi avvicinai alla sua guancia per lasciargli un bacio bagnato dalle mie lacrime.
Summer :"non può essersene andato veramente" disse sconvolta.
Travis non riusciva a parlare, si era rannicchiato in un angoletto piangendo come non mai, mentre io stringevo ancora la mano di Matteo continuando a piangere dal dolore che stavo provando. Non era possibile.
Summer mi abbracciò forte, mentre cercava di farci forza, perchè in quel momento dovevamo averla.
Erano scoccate le tre ore, e la tempesta non si era mai fermata, le previsioni erano giuste.
Presto un'altra scossa ci travolse, Travis non intendeva muoversi, sembrava essersi paralizzato del tutto.
L'unica via di fuga era il piano di sotto che dava sull'ingresso d'emergenza dell'ospedale. 
A quel punto in tutto l'edificio si sentiva solo il rumore assordante del campanello d'allarme.
La forza per continuare a correre e metterci in salvo nessuno di noi sa ancora dove la trovammo, ma la trovammo per fortuna o probabilmente ora non sarei qui a raccontare tutto questo.
Lasciai così con grande dolore la mano di Matteo, non avrei mai voltuo farlo, non ero pronta, ma eravamo tutti costretti per quanto male potesse recare a ognuno di noi coinvolti in quella terribile disgrazia.
Travis :"so che forse non sarà la cosa più giusta ma qui è tutto crollato ed è buio, non so dove sia la porta d'emergenza a questo punto quindi dobbiamo dividerci e trovarla"
Io :"Se ci dividiamo Trav come facciamo a ritorvarci?"
Summer :"Travis ha ragione, non abbiamo altra scelta, dobbiamo tutti collaborare per trovare un modo di fuggire "
Io :"ma l'altro potrebbe non trovare la porta di fuga!"
Travis :"ce ne sono più di una, quindi tu e Summer andate verso la pediatria, io andrò verso la mensa e da lì cercherò la via di fuga, stessa cosa dovrete fare voi"
Io :"è rischioso" continuai a dire.
Summer :"el non abbiamo altra scelta" Disse seria, come per riportarmi alla realtà.
Così annuii, anche se non volevo lasciare Matteo lì.
Summer notò il mio sguardo puntato su di lui, sul suo corpo ormai inerme.
Summer :"non è lui ora, è solo il suo corpo El"
Io :"Non voglio lasciarlo da solo"
Summer :"Lui ora è con tutti noi e probabilmente in questo momento ci sta urlando di scappare come ha fatto prima quando era in vita, ascoltalo per una volta" Sentivo di nuovo le lacrime appannarmi la vista, ma con il dorso della mano le asciugai immediatamente e svelte tentammo di raggiungere l'altra parte del corridoio.
Controllammo che tutte le camere fossero vuote e fortunatamente nessun paziente era presente a quell'orribile disastro, ma le scosse di terremoto non volevano lasciarci nemmeno respirareper un secondo tanto che la prossima che ci toccò subire durò esattamente per 45 secondi, la più lunga che in tutta la mia vita avessi mai sentito e di certo quell'ospedale non era antisismico e se un giorno ci fossimo mai ritornarnate non sarebbe stato più lo stesso. Ogni cosa era rasa al suolo.
Ad ogni modo quel che ricordo di una delle scosse finali è il terrore e il dolore che percepii quando battei contro uno scaffale.
Ci accorsimo che eravamo nella camera piena di armadietti di noi medici.
Sentivo Summer gridare il mio nome quando io mi accasciai a terra, prima di risvegliarmi vedendo Summer che sanguinava da un braccio.
Io :"oddio che ti è successo?" le chiesi, mentre sentivo un forte dolore sulla tempia destra per la forte botta presa.
Summer :"non preoccuparti per me! Tu piuttosto?"
Io :"tutto bene, credo. Quanto tentai di rialzarmi sentii un forte dolore al mio braccio impedendomi di muovermi per quanto potesse far male.
Summer :"fermati, aspetta"
Summer cercò allora disperatamente il suo armadietto facendosi luce con il suo cellulare.
Il suo armadietto era vicino a quello di Matteo, e quando illuminò la targhetta con il suo nome anche lei tentò di nascondere, fallendo, le sue lacrime.
Scosse il capo perchè sapeva che dovevamo continuare ad andare avanti per fuggire da quella situazione.
Io :"stai perdendo sangue" le dissi. 
Lei però non mi stette a sentire mentre cercava di aprire con la forza il suo armadietto.
Io intanto trovai sul tavolino di fronte un kit di pronto soccorso così la bloccai un attimo.
Io :"aspetta" le dissi, facendole cenno di fermarsi.
Lei si girò verso di me.
Io :"lascia almeno che ti metta a posto la ferita"
Summer :"Elena sto bene, sei tu quella che ha probabilmente un braccio rotto."
Io :"Non fare la testarda, deve essere subito disinfettata e fasciata prima che si infetti"
Summer allora si fermò ragionandoci, e si sedette accanto a me.
Con il suo cellulare puntato su di noi per farci luce io le medicai accuratamente il braccio.
Summer :"ahia fa male!" disse, mentre io le passavo del disinfettante.
Io :"Lo so, resisti che adesso passa"
Summer :"wow, non mi aspettavo un simile autocontrollo"
Io :"visto?"
Summer mi sorrise, anche se nel buio, sfiorando la mia mano come per incitarmi a non crollare proprio ora.
Quando le strinsi la fasciatura il dolore sembro attenuarsi, mentre il mio purtroppo no, e Summer se ne accorse subito, alzandosi immediatamente per continuare ad aprire il suo armadietto.
Io :"Summer sarà meglio che andiamo"
Summer :"no, dento il mio armadietto avevo una felpa e la possiamo usare per legare il tuo braccio in modo tale da tenerlo fermo"
Io :"summer non abbiamo tempo, dobbiamo essere fuori prima che arrivi un'altra scossa"
Summer :"non potresti muoverti per il dolore in queste condizioni, pensi che abbiamo altra scelta?"
Io scossi il capo dandole ragione, e quando finalmente riuscii trovare la sua felpa per tenere il mio braccio fermo legato all'estremità del mio collo, finalmente riuscimmo a uscire.
La corrente sembrò tornare per qualche minuto, ma fu solo un'illusione dato che continuavamo a vagare nel buio più assoluto mentre l'ospedale sembrava crollare in pezzi come un castello di sabbia su di noi. Un ricordo che mi sarebbe tanto piaciuto eliminare, ma si sa che è impossibile dimenticare una situazione del genere quando ti ci trovi dentro e la stai vivendo.
Io :"Summer!" esclamai sentendo di nuovo il mio cuore a mille per la gioia quando sentii una porta ancora in piedi.
Summer :"oddio! Grazie al cielo!" esclamò.
Aprimmo con forza la porta prima che la forte pioggia di bagnasse i nostri visi.
Urlammo entrambi di felicità quando sentimmo di nuovo l'aria fresca sui nostri volti e l'acqua che ci bagnava.
Subito altri medici e vigili del fuoco ci vennero incontro conduncendoci dentro un'ambulanza.
Quel momento di euforia per essere fuori da lì passò in fretta, mi sentii completamente sotto shock.
Dentro il veicolo c'erano anche Cassie, Miley e Janette.
Miley :"Oddio eccovi!" esclamò abbracciandoci forte, anche se io sussultai dal dolore per il braccio e Summer per la sua ferita, ma a nostro malgrado notammo che anche loro riortavano varie lesioni sulle braccia e gambe. Tutti quanti noi eravamo vittime di quella tragedia che purtroppo si portò via il nostro Matteo.
Aspettavamo ora dentro l'almbulanza che dava proprio sull'ospedale ormai diventato solo un ammasso di macerie Travis e Amelie, anche se il mio cuore avrei tanto voluto che in quel momento arrivasse Matteo con il suo sorriso in grado di far ritornare il buon umore a tutti, ma sapevo che non sarebbe più uscito da lei e questo scatenò in me un'altra crisi di pianto.
Summer mi abbracciò forte, mentre raccontava alle altre cosa era successo, le tre ragazze rimasero completamente sconvolte, e io ancora più di loro. Solo qualche ora prima stavamo operando insieme come sempre, stavamo scherzando, gli avevo detto anche che era un bravo chirurgo, e ora tutto si era distrutto.
Fissammo tutte noi il grande edificio in attesa di Travis e Amelie, ma ora tutti noi stavamo vivendo un altro momento di tensione. Vedevamo ancora altri medici e infermieri uscire miracolosoamente da lì, finalmente le scosse si erano assestate, ma nessuno di noi avrebbe mai potuto abbassare la guardia in quel momento.
Janette :"eccoli!" gridò con più gioia nel vedere Travis e Amelie arrivare verso di noi accompagnati dai vigili del fuoco. Travis era aggrappato alla ragazza, probabilmente era stato ferito alla gamba.
Quando fecero salire tutti e due dentro l'ambulanza Travis era talmente scioccato da non gridare neanche per il dolore della gamba mentre i medici gliela medicavano. Sembrava fissare nel vuoto verso l'ospedale.
Era terribile.
Sentivo le loro urla e gridi in testa, gli occhi di Matteo che mi fissavano, il dolore, la paura e il terrore. Niente sembrava abbandonarmi, neanche nei giorni seguenti. 
Quell'orribile ricordo avrebbe segnato per sempre tutti noi.
--------------
*mio commento riguardo la storia*

Ragazze! Da questo capitolo succederanno sul serio tante cose quindi preparatevi, e vi dirò di più, anche a me mancherà tantissimo Matteo, come vi avevo detto mi sono talmente affezionata a questa storia che ormai i personaggi, tutti quanti, sono molto importanti e significativi per me. Spero solo che la storia vi stia piacendo, e spero che continuerete a seguirla, e magari fatemi sapere anche che ne pensate perchè mi farebbe molto molto piacere, significa tanto per me.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 77
*** 77° capitolo ***


Nessuno di noi sembrava avere ancora il coraggio di ritornare in ospedale dopo quella terribile giornata.
Sospesi per un periodo di due settimane i miei allenamenti per il braccio rotto, quando ci incontravamo in giro per Cambridge i sorrisi si vedevano che erano forzati dopo la perdita di Matteo. Travis sembrava persino non essere più lui, Amelie tentava di stargli vicino per quanto le fosse possibile, eppure sembrava respingere tutti, voleva solo stare da solo.
Io chiamavo ogni sera mio fratello che mi raccontava di Harry quanto avesse preso male la storia.
Certo, una causa della nostra rottura è stata la sua gelosia per il rapporto tra me e Matteo, ma Harry non riusciva ad accettare la sua scomparsa.
Sono stati giorni difficili quelli prima di ritornare a lavorare, gironalisti ovunque ci chiedevano cosa fosse successo più precisamente all'interno di quell'ospedale, cosa avessimo veramente vissuto, ma le parole non bastavano per descrivere tutto.
Per fortuna a Londra i danni furono ridotti perchè le case erano molto più resistenti alle varie condizioni sismiche mentre l'ospedale no, si era sbriciolato in un attimo.
Dal primo giorno subito ripresero a ricostruirlo come si deve perchè avevamo troppi pazienti bisognosi di un posto in grado di garantire le giuste cure che gli altri ospedali sovraffollati non potevano dare.
Quella giornata del terremoto oltre a portarsi via il nostro Matteo, trascinò con se anche molti altri medici che tentavano di scappare proprio come noi, una tragedia, una totale tragedia.
3 Settimane dopo:

Summer :"Elena ti è arrivata l'e-mail?"
Io :"no, che tipo di E-mail?" chiesi, mentre preparavo la mia borsa per riprnedere gli allenamenti. Quello sarebbe stato il mio primo giorno dopo il disastro.
Summer :"Domani dobbiamo tornare tutti in ospedale e ricominciare da capo"
Io :"cosa?" Chiesi, lasciando cadere la mia borsa a terra.
Summer :"Lo so"
Io :"non.."
Summer venne ad abbracciarmi, neanche lei era pronta per ritornare in quel luogo, troppi ricordi erano innescati in esso.

Quel pomeriggio agli allenamenti Amelie e Cassie sembravano essere sicuramente più in forma di me, ma io non lo ero per niente.
Avevo fatto un periodo di riabilitazione per il braccio, ma non ne avevo ancora acquisito tutte le funzionalità di prima, ci voleva ancora del tempo, anche se mi avevano dato un certificato di idoneatà.
Amelie :"hai saputo di domani?" Mi chiese, mentre si avvicinanava sulla trave.
Io annuii, concentrata ad osservare quell'attrezzo.
Cassie :"io non voglio assolutamente ritornare lì" disse seria.
Amelie :"ma dobbiamo" rispose lei, guardando la sua amica.
Casse fece spallucce.
Io :"Non voglio smettere di fare il mio lavoro, ma tornare lì sarà veramente troppo doloroso."
I ricordi di Matteo mi fecero scivolare altre lacrime sulle guance che cercai subito di togliere, non volevo avere la compassione di nessuno in quel momento.
Allentatore :"Elena! Che piacere rivederti!" Sforzai un sorriso e un cenno di mano, prima di avvicinarmi a lui per salutarlo.
Allenatore :"Come va con la mobilità del braccio?" mi chiese.
Io :"insomma, sto cercando di recuperarla"
Il mio allenatore mi prese cautamente il braccio per vedere fino a che punto lo muovessi e sembrava essere soddisfatto anche se a certi movimenti che mi faceva fare sentivo ancora un pò di dolore.
Allenatore :"fa ancora male?"
Io :"un pò, ma posso sopportare"
Allenatore :"oggi prova solo la trave e il corpo libero, non fare il volteggio o le parallele, richiede troppo sforzo"
Io :"okay, proverò a fare intanto la trave" dissi con poca convinzione, e questo subito non piaccque al mio allenatore.
Allenatore :"Elena so che è un brutto momento per te, ma devi mettercela tutta per ricominciare"
Io non risposi, sapevo che aveva perfettamente ragione.
Bisogna ricominciare quando la tua vita viene rasa al suolo. Bisogna ricostruirla in qualche modo.
Tirai un bel respiro prima di salire di nuovo sulla mia trave.
Già ai primi esercizi potevo sentire il dolore al braccio farsi sempre più acuto, ma non mi fermai neanche per un momento concludendo a pieno l'esercizio e prendendomi un applauso di soddisfazione da parte del mio allenatore.
Amelie :"grande Tomlinson!" Esclamò Amelie.
Le sorrisi, mentre mi avvicinavo alle casse per impostare la musica per il corpo libero.
Ricordo che mi trovavo appoggiata contro il muro del bar di Cambridge mentre provavo a flettere il mio avambraccio con ritmo graduale per continuare a tenerlo in allenamento.
Piegavo piano anche le dita, sentivo il dolore intorno al radio, ma dovevo resistere dato che domani sarei tornata in sala operatoria.
Sentivo l'ansia a mille in quel momento, ed ero presa alla mia auto-riabilitazione del braccio quando alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Travis.
Io :"Trav, ehi" Dissi con voce cauta avvicinandomi a lui.
Travis non disse niente, ma mi abbracciò come non fece mai in tutta la sua vita. 
Quando mi abbracciava, o avevo un qualsiasi tipo di contatto con lui mi rivenivano in mente le urla, lo sparo, l'ambulanza, lo sguardo di Harry, e il mio dolore. Ma adesso questi pensieri si stavano attutendo. Non era più il travis pericoloso di una volta, anche lui aveva imparato a ricostruirsi una sua vita nuova.
Travis :"Matteo una volta mi disse che se per un periodo lui non ci fosse stato in ospedale per malattia o qualsiasi altro tipo di cose, io avrei dovuto sostituirlo" Le sue lacrime e i suoi singhiozzi gli rendevano quasi impossibile parlare, ma lui continuò facendosi coraggio. Probabilmente era la prima volta dopo la morte di Matteo che ne parlava con qualcuno.
Travis :"Matteo lavorava con te in cardiochirurgia, quindi io dovrei prendere il suo posto per sostituirlo, lavoro anche con Summer quindi insomma, ti andrebbe di lavorare con noi in cardiochirurgia?"
Io :"Sarebbe fantastico" gli dissi con sincerità, lasciando il via libera alle mie lacrime ad uscire.
La situazione era terribile, ma affrontarla con qualcuno mi avrebbe fatto solo del bene.

Avete presente quel momento in cui attraversate un luogo che vi manca, perchè è così, vi mancava terribilmente, ma mette tristezza dentro di te?
Quella sensazione di vuoto che senti anche solo per un nano secondo non appena metti piede lì e ritrovi tutto apparentemente nello stesso modo in cui lo avevi lasciato.
L'ospedale pareva essere quello di sempre, se non fosse per il colore delle mura, prima erano di un azzurro sbiadito e macchiato dagli anni, ora il colore sembrava essere più fresco, quasi acceso, come per darti un pò di vitalità e non farti sentire il peso di quell'ospedale.
Summer mi stringeva la mano per trattenere anche le sue di lacrime, io però non sono mai stata brava a trattenermi quando si tratta delle emozioni.
Sentii il mio cuore bloccarsi quando passammo per la mensa.
I tavoli erano disposti tutti in modo ordinato, il cibo fresco, l'odore dei panini appena sfornati invadeva tutta la grande stanza.

FlashBack: 
Summer :"Ragazzi belli! Oggi hanno messo in vendita nuovi panini!"
Miley :"wow sembrano quelli del Mc Donald's!"
Io :"io dovrei essere a dieta" dissi scherzando, mentre prendavamo posto in mensa.
Summer :"Ma statti zitta che se ti sente Louis puoi incominciare a correre!"
Matteo :"stai benissimo così!"
Io :"come fate a dirlo!" Scherzai, mentre addentavo il mio panino affamata.
Amelie :"Ieri ho perso un paziente" disse Amelie con sguardo più testo del solito mentre Cassie le passava una mano sulla schiena per confortarla.
Summer :"Io ho rischiato"
Io :"anche io e Matteo due settimane fa abbiamo rischiato di perdere un ragazzo"
Matteo :"lucas, un ragazzo d'oro, sul serio"
Travis :"avete interventi oggi? Io sono pieno!"
Miley :"io oggi mi sento distrutta, ma sono in pediatria, è stupendo lì! Vi consiglio a tutti voi di andarci almeno per una volta!"
Io :"Summer, tu quale reparto hai scelto?"
Fine Flash Back.

Travis :"el.."
Io :"sto bene" dissi, scuotendo il capo.
Tutti i medici che rientravano lì per la prima volta avevano tutti facce sconvolte, come il nostro capo che attraversò ol corridoio venendoci incontro.
Capo :"ragazzi, voglio congratularmi con voi per essere ancora qui"
Noi annuimmo cercando di sorridere al capo, ma nessuno in realtà ne aveva voglia in quel momento.
Capo :"so che questa è una situazione molto difficile per voi, e sappiate che lo è anche per me. Ci sono state 10 vittime in questo ospedale, noi quando abbiamo ricorstruito fin da subito questo edificio abbiamo lasciato a questi 10 medici il loro armadietto, il loro cartellino con il loro camice di lavoro. Non abbiamo voluto cancellare assolutamente nulla, ed è giusto che voi lo sappiate. Il giorno del terremoto sarà ricordato non più come il giorno della distruzione, ma come il giorno della memoria. Sarà il loro giorno, e nessuno deve dimenticarlo. Queste dieci persone non sono scomparse, sono vive nei nostri cuori e continueremo a lavorare per dimostrare loro che continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto, salvare vite. Onoreremo queste vittime, ricordate che loro vivranno per sempre con noi, dentro di noi. Non sono scomparse".
Tutti quanti ci scambiammo degli sguardi, per poi scoppiare tra le lacrime, avevamo perso persone troppo importanti, eppure sentivo che Matteo era ancora lì con noi a ricordarci di continuare ad andare avanti, a mettercela tutta per inseguire i nostri sogni. Non mollare mai la presa, tenere duro. Lui mi diceva sempre questo, e aveva ragione il capo, dovevamo rendere fieri di noi tutte quelle dieci persone vittime del terremoto, dovevamo continuare a lottare, per loro. E soprattutto per salvare vite.

Ricominciare a lavorare in ospedale non è stato per niente facile, io presi a fare gli interventi in cardiochirurgia con Travis e Summer, le altre ragazze lavoravano soprattutto in ortopedia e in pediatria, come amava fare anche Miley.
Il nostro gruppo non era più lo stesso di prima senza Matteo, ma tutti potevamo ancora sentirlo tra di noi, risentire la sua risata, la sua voce, e soprattutto la sua forza e coraggio.
In neurochirurgia io non riuscii più a metterci piede in realtà perchè mi ricordava terribilmente la paura, la morte di Matteo, il dolore.
Solo dopo alcuni giorni io e Summer tornammo lì, ci facevamo forza a vicenda, e credo che questa sia una cosa bellissima.
Nonostante tutto l'ospedale era tornato a funzionare al meglio, io davo il mio meglio per salvare vite, lo facevo anche per dimostrare a Matteo che potevo farcela, che lavorare con lui in quei mesi mi aveva insegnato molte cose.
Queste esperienze cambiano, ti cambiano come persona. Anche io mi sentivo diversa, cambiata.
Anche durante le operazioni mi sentivo così sicura di me stessa che prendevo le giuste decisioni senza pensarci due volte, avevo smesso di piangere, avevo smesso di colpevolizzarmi sull'accaduto, avevo smesso di essere così insicura di me stessa, adesso Elena stava crescendo, stava diventando adulta. Tutto sommato mancavano solo 4 giorni al mio diciottesimo compleanno, ma non avevo per niente intenzione di festeggiarlo senza Matteo, così avremmo continuato a lavorare come sempre, sarebbe stato un giorno come tutti gli altri. Ma si sà, il futuro è imprevedibile. 

INTANTO IN UNA CITTA' DELLA GERMANIA..
DALLA PARTE DI HARRY:

Niall :"Harry?"
Alzai lo sguardo dal mio cellulare spegnendo la musica che stavo sentendo tramite le mie piccole cuffiette bianche.
Niall :"Come ti senti?"
Quella frase non la sopportavo più, stavo malissimo.
Io :"Male Niall, male. Non riesco più a mentire su questo"
Vidi la sua mano poggiarsi sulla mia spalla, anche lui pareva trattenere le lacrime.
La notizia del terremoto di Londra ci era arrivata dai telegiornali, come le vittime dell'accaduto.
Ammetto di essere stato geloso, stupido e cretino a non aver creduto ad Elena, ma adesso stavo malissimo e ne stavo pagando tutte le conseguenze. 
Matteo era morto, ed io mi sentivo malissimo. 
Ricordo che quando sentii del grande terremoto mi si bloccò il cuore. Louis mi teneva sempre aggiornato su ciò che accadeva ad Elena, e sapevo che lavorava ora lì.
Sentire la parola :"vittime" mi ha fatto smettere per un secondo di vivere, letteralmente. 
Se avessi perso Elena non so cosa sarebbe potuto succedere.
Ma quando sentii che tra le vittime c'era Matteo, proprio lui, ricordo di essere scoppiato in lacrime e di aver spento il televisore senza voler senitre più nulla di tutto.
Matteo non doveva. Dovevo ancora chiedergli scusa per essere stato geloso, volevo ringraziarlo per essere stato accanto ad Elena, la mia elena, per così tanto tempo. Avrei voluto anche solo abbracciarlo per un'ultima volta, e invece niente. Era scomparso per sempre in quel modo. Come pensate che potevo sentirmi?
Niall mi abbracciò, anche solo quell'abbraccio mi fece sentir meglio.
Io :"sai cosa? Non mi importa nulla se la storia tra me ed Elena sia finita, non mi importa se lei adesso non vuole ascoltarmi. Io vado lì, io la amo. Non voglio rischiare di perderla, Niall"
Niall :"E che aspetti?"
Gli sorrisi, non mi ero mai sentito tanto sicuro in tutta la mia vita.
Non ho smesso neanche per un secondo di amarla, nonostante quella storia tra lei e Matteo, nonostante il dolore che mi aveva fatto provare. Io la amavo. Non l'ho chiamata per tutto questo tempo con l'idea che sarebbe stato meglio per entrambi, ma come si fa a star lontano da chi si ama? Si finisce per auto distruggersi. Basta. Dovevo andare lì, sentivo che aveva bisogno di me,e le avrei spiegato tutto. E se non mi avesse ascoltato beh, l'avrei solo baciata. 
Ero intento a prendere solo il mio passaporto, avevamo finito il nostro concerto, il tour era finito, ed io dovevo tornare.
Io e i ragazzi saremmo dovuti partire la settimana seguente con il nostro bus, ma io volevo partire anche subito. 
Sapevo però che avrei dovuto prima parlare con il mio manager, organizzarmi con lui, ma sarei partito il prima possibile. Dovevo partire.
Louis :"Hazza!" esclamò entrando dentro la mia stanza, mentre era seguito da Megan. Rimasi sorpreso nel vederla.
Louis :"Ha chiesto di te, beh credo che devo lasciarvi soli quindi.. a dopo!"
I miei guizzarono verso Megan. Cosa ci faceva lì?
Megan :"harry devo dirti una cosa importante, ascoltami ti prego. E poi se vuoi che sparisca subito da qui lo farò, ma devo parlarti"
Io :"vai" le dissi, facendole un cenno di mano.
Megan :"lo sai che mi sei sempre piaciuto, e quando ti ho visto lì a Cambridge con Elena la mia gelosia non ha avuto freni, e adesso me ne sto pentendo. Avrei voluto parlarti prima, ma non avevo il coraggio. Senti, avrei fatto di tutto pur di rinconquistarti, pur di poterti riavere, ma c'era Elena. Non sopportavo questa idea, così ho creato delle foto false su di lei e Matteo"
In quel momento sentivo i battiti del mio cuore accellelare sempre di più. Cosa? Non riuscivo a capire più nulla, mi aveva totalmente confuso con quella confessione.
Probabilmente avrei sentito solo rancore dentro di me, ma piu che altro mi sentivo ferito per quella bugia. Non riuscivo ad arrabbiarmi con Megan per il semplice fatto che aveva trovato il coraggio per parlarmi, ma le sensazioni che provavo in quel momento non saprei proprio descriverle, era come un mix. Tutte messe assieme in maniera disordinata.
Megan :"Harry mi dispiace. Elena ti ama, ti ha sempre amato e tu hai sempre amato lei, e mi sembrava giusto dirtelo, scusami, so che forse non riuscirai a perdonarmi tanto facilmente, e adesso sarà meglio che vada. Solo, raggiungila il prima possibile, ha veramente bisogno di te. Mi sono pentita di tutto ciò che ho fatto, mi dispiace Harry, sul serio, mi dispiace."
Sentivo le lacrime bruciarmi negli occhi, il dolore che provavo non sapevo descriverlo, mi ero allontanato dalla persona più importante della mia vita per una bugia. Non le avevo creduto, mi sentivo uno schifo, ma allo stesso tempo felice e sollevato. Ora dovevo solo tornare da Elena. 
Andai verso Megan, mi ricordo di averla abbracciata, lei ne rimase molto colpita.
Io :"io non ti odio, non potrei mai. Ho sbagliato anche io a non averle creduto, e sì, io amo Elena e tornerò da lei"
Megan :"dovresti" mi rispose sorridendo.
Io :"ma sappi che ti voglio bene, e apprezzo che tu sia venuta qui a parlarmi, altre persone probabilmente non ci sarebbero 
riuscite."

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Capitolo 78
*** 78° capitolo ***


Ciao Harry, 19 Marzo 2014

Come stai? Mi piacerebbe tanto saperlo, sai?
Matteo ci ha lasciati, ed io sto malissimo, ecco la verità.
Perchè non sei qui? Perchè non posso abbracciarti? Voglio convincermi che non perderò anche te.
Sai, lavorare in ospedale mi piace, amo salvare vite, mi piacerebbe anche dedicarmi alla scrittura però.
Chissà magari nel futuro! Ieri ho parlato con Lou, mi ha raccontato del vostro ultimo concerto, e mi ha detto che hai ricevuto una visita, era molto felice, ma non mi ha ancora detto di chi. Sono curiosa! E lo sai che io sono sempre troppo curiosa!
Comunque ovunque io vada, vedo gente felice, con la propria anima gemella, ed io? Dove sei?
Ti rivoglio qui con me. Torna ti prego. Non sento la tua voce dal vivo da così tanto tempo, i tuoi occhi non mi hanno più guardata, e mi mancano. Indosso ogni giorno la tua felpa, ti ricordi? 
Ed è come se tu affrontassi le giornate con me, mi fa star bene.
Le persone dicono che io debba andare avanti, ma come si può dimenticare chi si ama? Sono mesi che il mio amore per te non fa altro che aumentare, sono condannata a questo, forse.
Non ti riavrò più indietro, lo so. 
Ma io ti aspetto lo stesso.
P.s. Domani è il mio diciottesimo compleanno, spero che non ci siano feste a sorpresa ne niente di simile, sono stata chiara a riguardo. Mi manca Matteo, la nostra amicizia, e manchi tu. Non c'è nulla da festeggiare.
Ti amo Harry. Ed è sbagliato tutto questo, ma che ci posso fare se ti amo?
-Elena Tomlinson.

Summer :"Elena! Ehi!" Mi girai di colpo chiudendo il diario su cui stavo scrivendo, era la prima volta che mi beccava in quella stanza 'segreta' di Cambridge.
Summer :"Sono le 10.30 di sera, mi fai preoccupare se non torni! In palestra non c'eri!"
Io :"Infatti eccomi qui!" esclamai scherzando, mentre mi alzavo dal pavimento e riponevo il diario sullo scaffale.
Summer :"ti dai alla scrittura?" domandò Summer.
Io :"più o meno!" scherzai, avvicinandomi verso di lei per raccontarle della mia giornata post-lavoro.
Summer :"Emozionata per domani?" mi chiese, mentre camminavamo per i corridoi per tornare al nostro appartamento.
Io :"In realtà sì, solo che vorrei che tutto tornasse come qualche mese fa, come a Natale"
Summer :"lo so, anche io lo vorrei"
Io :"Summer, lo sai che non voglio festeggiare"
Summer :"ma nemmeno una torta?"
Io :"la torta può andare, ma niente festeggiamenti! Niente regali, niente di niente, non voglio festeggiare"
Summer :"come puoi non voler festeggiare il tuo diciottesimo compleanno?"
Io :"Da piccola ho sempre pensato a questa festa, come giorno perfetto, sai uno di quelle mattine in cui ti svegli e ti trovi uno striscione sotto casa fatto dalle persone che ami, poi il bagno di mezzanotte mi sarebbe sempre piaciuto farlo, e stare tutti insieme. Ma adesso? Adesso tutto si è infranto. Rivoglio indietro Harry, Matteo, mio fratello, e i ragazzi. Rivoglio tutti indietro. E sai qual'è il punto? E' che Matteo non potrò sul serio più rivederlo, non potrò fare più niente con lui. Amava ballare come me, ricordo che quando ci siamo conosciuti lui mi aveva colta di sorpresa mentre ballavo e abbiamo fatto una coreografia insieme. Io gli volevo bene. Sul serio. 
Harry, beh con lui ne ho visti di tutti i colori. Da bambina ogni volta lo fissavo sulle scale mentre giocava con mio fratello, ero persa nei suoi occhi e nei suoi capelli che ancora non accennavano i ricci che ha ora. Sono sempre stata segretamente innamorata di lui, ed ora l'ho perso. Però l'idea che lui è vivo, che siamo sotto lo stesso cielo, mi fa star molto meglio. Ma per Matteo non è così, lui non è più dove siamo noi. Io sono ancora sotto shock per quel terremoto, e sto malissimo Summer. Il giorno del mio diciottesimo compleanno non potrà mai più essere lo stesso che immaginavo da piccola"
Summer non disse nulla, e lo apprezzai, le domande in quel momento non mi avrebbero fatta star bene.
Mi guardò negli occhi, prima di vedere accenni delle sue lacrime. 
Così mi strinsi forte a lei, potevo ancora farlo, e ne ero grata di questo dato che già mi erano stati negati due abbracci da due persone che ora non potevano essere lì con me.
Summer :"Elena, hai sonno?"
Io :"insomma, no. Perchè?" le domandai ridendo, asciugando le ultime lacrime dopo quel discorso che avevo fatto.
Summer :"Voglio portarti in un bel posto"
Io :"che posto?" chiesi.
Summer :"so che il tuo diciottesimo compleanno non sarà come lo immaginavi, ma sono dell'idea che è sempre uno dei compleanni più importanti, ed io sono qui con te, e voglio passarlo con te, quindi adesso andiamo al mare, aspettiamo la mezzanotte e ci facciamo il bagno. Solo io e te, noi siamo qui, dobbiamo festeggiare questo perchè siamo sopravvissute a quel disastro, ne abbiamo passate tante, tu sei stata anche sparata ed io ho rischiato di perderti. Ma siamo qui, io e te. Okay?"
A quelle parole l'abbracciai ancora più forte di prima.

Erano le 11.30 pm, quando Summer si presentò con un paio di pantaloncini e una canotta, passando i mei medesimi vestiti a me, che mi trovavo stesa sfinita sul letto dopo tutti gli allenamenti.
Summer :"Pronta?"
Io :"Summer, pensi veramente che possiamo andare al mare? e come?" chiesi a mia volta, trattenendo le risate.
Summer :"Mi faccio prestare il motorino da Miley!"
Io :"cosa? Ma che sei pazza?"
Summer :"non mi dire che pensi ancora a ciò che ti ha raccomandato Harry! Lasciati andare per una volta!"
Guardai l'orario sul mio olrologio e ci pensai un attimo. 
Tra meno di un'ora sarei diventata maggiorenne, in fondo lasciarsi andare con responsabilità per una volta si poteva fare, no?
Io :"guiderai piano vero?"
Summer :"non voglio mica uccidermi! Certo! Ora vestiti subito!"
Io :"vado!" esclamai a mia volta, afferrando i vestiti e camminando svelta verso il bagno.

Erano esattamente le 11.45 quando io e Summer uscimmo da Cambridge mentre Miley dava il suo motorino alla mia migliore amica.
L'aria fresca si fece subito sentire, così mi strinsi al mio giubbino di pelle nero che riservavo per questo genere di temperatura.
Summer :"pronta?" mi chiese con un sorriso felice e soddisfatto mentre saliva sul motorino.
Io annuii sorridendo a mia volta, sedendomi dietro di lei mentre Miley ci porgeva i caschi prima di salutarci e raccomandare Summer di riportare il motorino indietro sano e salvo, ma io più che altro speravo di tornare sana e salva a casa,tuttavia per quella sera avrei messo da parte tutte le paure e avrei provato nuove sensazioni.
Summer :"Si parte!"
Mi strinsi forte a lei chiudendo gli occhi non appena sentii il vento venirmi a sbattere contro violentemente mentre Summer sfrecciava con il motorino.
Io :"Summer va piano!" tentai di dire, ma non credo mi abbia mai sentita.
In meno di dieci minuti raggiungemmo la spiaggia più vicina, mancava veramente poco al mio compleanno, così Summer ebbe appena il tempo di poggiare il motorino su una siepe di pietra che divideva la spiaggia dalla strada.
Mi prese poi per il braccio portandomi sulla spiaggia e iniziando a correre come se una scarica di adrenalina le avesse appena invaso il corpo prendendone totalmente il controllo, e anche per me era così.
E' passato molto tempo, e ho ancora quei ricordi vivi nella mia mente, e quelle sensazioni posso ancora sentirle sulla mia pelle.
La notte più bella di sempre, e probabilmente anche il compleanno. Un compleanno fuori dalle righe, un compleanno che andò oltre i miei piani, ma soprattutto un compleanno speciale proprio grazie a lei, Summer Grey.
Summer :"Quanto manca?" mi domandò, mentre eravamo sedute sulla spiaggia a guardare il mare scuro che rifletteva la luna sovrastante. Uno spettacolo bellissimo. 
Mi ricordai della volta in cui Louis mi portò proprio in spiaggia per passare un momento insieme, un momento ancora per me indimenticabile proprio come quella sera del 20 marzo.
Io :"due minuti" dissi incredula.
Summer :"come ci si sente?"
Io :"Mi sento.. strana" confessai, mentre tenevo ancora lo sguardo fisso sul mare.
Summer :"Strana? Cosa intendi?"
Io :"mi sento felice. Non mi sono mai sentita così prima. E' una strana, ma bellissima sensazione. Va anche oltre la felicità"
Summer :"c'è qualcosa che va oltre all'essere felici?"
Io :"questo momento. Ho il cuore a mille, non riesco a smettere di sorridere, ed è una felicità mai provata, sì, forse c'è qualcosa che va oltre, lo sto provando ora"
Sentivo il mio corpo tremare per l'emozione, la gioia, adrenalina, felicità, tutto insieme.
Una sensazione bellissima, sul serio.
Summer prese così il suo cellulare e mise l'opzione di fotocamera interna.
Summer :"Una selfie per immortalare i tuoi ultimi minuti da diciassettenne! Fai Ciis!"
Sorrisi come non avevo mai fatto, e la foto adesso è proprio davanti ai miei occhi, la sto osservando, sorrido ogni volta quando la vedo. Cioè praticamente sempre.
Io :"Mancano trenta secondi!" esclamai.
E fu in quel momento che Summer prendendomi per mano mi portò proprio vicino all'acqua, lasciando che essa bagnasse i nostri piedi mentre iniziammo il conto alla rovescia.
Quando arrivammo al numero 3 sentii la mia vista appannarsi, il cuore prese a battere ancora più forte.
Io :"3" dissi quasi singhiozzando.
Summer :"2" disse sorridendo, girandosi verso di me.
Io :"1" ed ecco che il mio cuore sembrava volesse scappare dal mio petto.
Summer mi abbracciò forte, stringendomi a se.
Summer :"Buon compleanno tesoro" anche lei singhiozzava come me, entrambe stavamo piangendo, piangendo di gioia.
Ve l'ho detto, è stata un'emozione unica.
Ci buttammo in quel momento in acqua, tralasciando che facesse freddo, tralasciando tutto. 
Quel giorno avremmo strappato la maggior parte delle regole.
Ragazzi, non potete neanche immaginare cosa successe quel giorno, quel giorno che rimarrà per sempre nella storia, nella nostra storia.

Summer :"Sveglia diciottenne!"
Aprii gli occhi assonnatta, sentendo i miei capelli ancora bagnati dopo le ore precedenti.
Summer :"Ancora tanti auguri! Qui al telefono c'è tuo fratello!"
Io :"Lou!" esclamai, prendendo il telefono, scoppiando di gioia nel sentire la sua voce allegra mentre mi faceva gli auguri.
Da dietro sentii tutti i ragazzi, ma non sentii quella di Harry. 
Io :"Lou, posso farti una domanda?"
Louis :"certo sorellina!"
Io :"ma Harry non lo sento" mi feci scappare quelle parole senza neanche pensarci.
Louis :"Harry non è qui in questo momento" disse lui, ma con una voce stranamente allegra più del solito.
Io :"oh, okay, beh, salutalo da parte mia" 
In realtà da quando non ci sentivamo più non avevo quasi mai fatto capire a mio fratello che desiderassi sentire la sua voce, tanto meno a dirgli qualcosa proprio a lui da parte mia, ma quel giorno era il mio girono nonostante tutto, e si poteva andare anche fuori le righe, per una volta. Certo, senza esagerare, ma mandare dei saluti non mi sembrava esagerato anche se da parte di Harry un 'auguri' sarebbe stato gradito. Cercai però di non pensarci.
Summer :"Elena dai che abbiamo le lezioni e poi l'ospedale su!"
Io :"arrivo!" le dissi, chiudendo poi la chiamata con mio fratello.
Feci appena in tempo a prendere le ultime cose necessarie per seguire le lezioni di Cambridge che Summer mi trascinò via dalla camera con il nostro cane che scondizolava e abbaiava senza sosta, magari poteva percepire l'energia positiva che si era creata in quel momento.
Sentivo di nuovo il mio cuore battere a mille dalla felicità, quel giorno sembrava aver preso uno sfondo diverso da tutti gli altri, sarebbe sempre stato ricordato.
Arrivate davanti il portone principale di Cambridge, prima che potessi uscire fuori sul grande giardino del collage, Summer poggiò le sue mani sopra i miei occhi.
Io :"che succede?" chiesi sorridendo.
Summer :"C'è una cosa per te" continuò a dire, mentre mi conduceva all'esterno.
Io :"Summer ma lo sai che non c'era bisogno di reg.." Non feci in tempo a finire la frase che liberò i miei occhi lasciando spazio nella mia vista ad uno striscione immenso, poggiato sull'erba del giardino.
Alzai il mio sguardo ormai pieno di lacrime, notando che dietro quello striscione c'erano Travis, Miley, Janette, Amelie, Cassie e ora anche Summer.
Travis :"leggi bene cosa c'è scritto" mi disse sorridendo.
Io annuii, ancora presa dall'emozione, e vidi in primo piano la scritta in rosso 'Buon diciottesimo compleanno piccola Tomlinson', con sotto tutti disegni e firme, in basso a destra c'era una piccola dedica. Diceva esattamente così: Ti vogliamo bene e vogliamo che questo giorno dopo tutto rimanga nella storia, nella TUA storia, e ti possa regalare un bellissimo ricordo. Da Travis, Miley, Summer, Amelie, Cassie, Janette, e il nostro piccolo angelo Matteo.
A quel punto scoppiai in lacrime, tentai di ringraziare tutti anche se i miei singhiozzi mi impedivano di dire una semplice parola, così furono gli altri a venirmi incontro ed ad abbracciarmi forte.
Io :"grazie ragazzi, vi voglio bene, grazie mille, è bellissimo" tentai di dire tra le lacrime.
Guardai poi verso l'alto e sussurrai :"Grazie anche a te Matt, ti voglio bene piccolo angelo".

In realtà ricordo che quel giorno le lezioni non mi andavano molto a genio per quanto ero agitata, ma anche lì ricevetti un piccolo 'regalo' dai professori.
Un bel voto ad una mia tesina che avevo portato circa due settimane fa, il che servì solo ad alzarmi ancora di più il morale.
In più il nostro insegnante di medicina si complimentò con noi tirocinanti dell'ospedale di Londra per il nostro buon lavoro, dandoci i nostri riconoscimenti. 
Ma a me non mi importava dei riconoscimenti o di qualcosa scritto su un foglio, a me importava che quel giorno tutto sembrava essere felice, tutto era diverso, non era assolutamente un giorno come gli altri che avevo progettato. 
Sentivo che tutti erano vicini a me, chi come Summer e i miei compagni che lo erano anche fisicamente, e chi come mio fratello e i ragazzi e Matteo che erano lontani di fatto da me, li sentivo comunque vicini.
E ragazzi, non c'è cosa più bella di questa sensazione.

Prima che potessi raggiungere il treno che ci avrebbe condotti come ogni mattina in ospedale, Amelie e Cassie mi chiesero di passare dalla palestra.
Rimasi sorpresa quando trovai tutte le mie compagne di ginnastica, compreso i nostri due insegnati lì ad aspettarmi solo per abbracciarmi e farmi gli auguri. 
Quel giorno non smisi di sorridere neanche per un attimo, era perfetto in ogni sua piccola parte, in ogni sorriso, in ogni abbraccio, in ogni augurio che mi davano. E pensare che io avrei voluto solo qualche ora prima ignorare il mio diciottesimo compleanno. 
E' come quando pensi ad una cosa e poi di colpo essa si rivolta dal lato opposto, e questa volta in senso positivo ovviamente.
Ero felice. Posso dire che io, Elena Tomlinson, mi sentivo sul serio felice.

Erano le 5.00 pm quando mi trovavo a passeggiare per il corridoio dell'ospedale con Summer e Miley chicchierando allegramente.
Miley :"Ah Elena! Prima che mi dimentichi! Verso le 7.00 si mangia!"
Io :"che cosa mangiamo?" chiesi ridendo sorpresa dalla sua uscita improvvisa.
Miley :"Ma come! Che domande! La tua torta!"
Summer :"miley dì chi l'ha scelta!" esclamò Summer dandole un colpetto sul braccio.
Miley :"Eh va bene, l'ha scelta Summer" disse ridendo.
Summer :"E' buonissima, e poi sono i nostri gusti preferiti, è giusto che il merito vada a me eh!"
Miley :"io ho pensato all'orario e a tutto quanto! Pensa che ha accettato anche Cristine!"
Summer :"Owen l'ho convinto io!"
Miley :"Summer basta prenderti tutti i meriti tu!" esclamò scherzando.
Io :"grazie mille ragazze!" dissi a mia volta abbracciandole.
A interrompere le nostre chiacchiere e risate fu un'infermiera accompagnata da altri due medici.
Infermiera :"Tomlinson corri insieme alle altre verso il pronto soccorso, abbiamo bisogno di medici" disse allarmata.
Io :"che succede?" domandai, mentre seguivo insieme a Summer e Miley che si aggiustavano il loro camice l'infermiera che si affrettava a chiamare l'ascensore.
Infermiera :"c'è stato un brutto incidente in autostrada, il ferito è solo uno, ma è in condizioni gravi da quanto ci hanno detto"
Io :"oddio, si sa già chi?"
Infermiera :"ti serve solo sapere che è ora un vostro paziente"
Feci un respiro profondo quando le porte dell'ascensore si aprirono per riprendere tutta la concentrazione necessaria.
Quando giunsimo all'esterno dell'edificio, l'ambulanza era già arrivata e stavano facendo uscire la barella così frettolosamente e caoticamente con i medici che andavano e venivano tanto che non riuscii ad avvicinarmi molto la mio paziente.
Miley :"Oddio non ho mai visto così tanto caos" 
Summer :"Ma io ora sono curiosa di vedere che è successo! Eddai! Noi dobbiamo avere la priorità! Il caso è il nostro!"
Io :"tento ad avvicinarmi" dissi a mia volta, prima che fui bloccata da Owen che mi diede in mano la cartella dell'ignoto paziente che ora si trovava sulla barella in mezzo ad altri medici.
Owen non appena mi consegnò la cartella corse verso l'interno dell'ospedale per cercare altri medici, io spaventata per tutta quella confusione lessi subito di cosa si trattava.
Il mondo smise di girare.
Il mio cuore smise di battere.
Le mie gambe iniziarono a cedere.
La mia testa girava.
Avevo letto il suo nome. 
No, non poteva essere lui.
Non mi interessava niente di tutta quella confusione, ora non ci vedevo quasi più dal dolore.
Scostai tutti per avvicinarmi a lui.
Era ancora sveglio nonostante fosse pieno di tubi per farlo respirare e ferite ovunque.
I suoi occhi verdi si spostarono sui miei pieni di lacrime.
Non avevo ancora realizzato la situazione.
Era proprio lui, la persona che sogno ogni notte.
La persona che tormenta la mia mente.
La persona senza la quale le mie giornate non erano più le stesse.
Harry :"Mi dispiace" mi disse singhiozzando, cercando di afferrare debolmente la mia mano mentre stava perdendo coscienza.
Urlai per il dolore in quel momento.
Io :"Harry devi rimanere sveglio, ti prego! Rimani sveglio!" 
Harry :"Ti amo Elena" sussurrò, prima di chiudere gli occhi.
I medici lo stavano portando di corsa per i corridoi dell'ospedale, io tenevo ancora stretta la sua mano mentre le mie lacrime bagnavano tutto ciò che incontravano disperatamente.
Summer e Miley erano rimaste indietro ad osservare la scena, erano quasi paralizzate per l'incredulità, e probabilmente lo sarei stata anche io, anche se in quell'istante sapevo che avevo la mia vita stretta in una mano, non potevo lasciarla andare via.
Io :"ti amo anche io Harry" Gli dissi tra le lacrime, mentre mi dissero che dovevano portarlo in sala operatoria ed io non potevo operare dato che a quant avevano visto avevo troppa conoscenza con lui, mi scambiarono per la sua ragazza, e in quel momento a me andava bene così.
Ero la sua ragazza, volevo ancora crederlo perchè io lo amavo.
Io :"ti amo Harry" ridissi ancora tra me e me, lasciandomi scivolare lungo il muro che ora mi divideva da lui.
Diedero a Summer il compito di intervenire su di lui, anche se avrei voluto esserci io in sala operatoria a stringerli anche solo la mano. Sapere ogni singola cosa, ma me lo impedivano.
Per regolamento io non potevo esserci.
Quando Travis ci raggiunse e Miley spiegò a lui tutto, mi ordinò lui stesso di trasgredire a quella regola.
Io :"Non posso farlo trav!" tentai di dire in preda al panico.
Summer mi afferrò per il braccio guardandomi dritta negli occhi.
Summer :"opererò io, tu però devi entrare, lui vuole te al suo fianco mentre lotta per salvarsi la vita, hai capito? oggi è il giorno in cui si esce fuori dalle righe, non farti vedere dal capo ed entra, non stai nemmeno disubbidendo alle regole poichè tu non farai nulla, rimarrai solo a guardare, hai capito?" Annuii, mentre Summer tentava di riprendere la sua calma e concentrazione.
Anche per lei era difficile.
Io :"ti prego salvalo" le dissi, mentre lei mi sorrise, prendendo il suo camice entrando in sala operatoria, dove già c'era Harry con tutti gli altri medici.
Io ero seduta su uno sgambello a fianco il lettino mentre stringevo forte la sua mano e tentavo di bloccare le lacrime.
Rimasi lì per le prime due ore di intervento, fino a quando non fui costretta a uscire in preda ad una crisi di ansia e paura.
I suoi parametri vitali erano scesi drasticamente, non ce la stavano facendo.
Summer :"Elena devi uscire, ti prego"
La capii perfettamente, così non obiettai, e uscii, lasciando la sua mano.

Passai le prossime quattro ore fuori ad aspettare, mentre ancora il mio pianto non si calmava.
Poco dopo anche i ragazzi arrivarono, Louis si fiondò tra le mie braccia piangendo a sua volta.
Louis :"Harry voleva venire da te, è forte, può superare tutto"
Io :"lo so che è forte, e deve superare tutto, perchè voglio dirgli che lo amo ancora" A quel punto nuovamente i singhiozzi si impossessarono di me, mentre anche i ragazzi ci venivano incontro per un abbraccio di gruppo con lo scopo di farci forza a vicenda.
Le nsotre forze crollarono, la mia sembrò rigenerarsi permettendomi di fare cose che negli anni precedenti non avrei mai fatto.
Summer accompagnata da altri due medici finalmente uscirono dalla sala operatoria. 
La mia migliore amica aveva le lacrime agli occhi, io le corsi subito incontro.
Summer scosse il capo iniziando a singhiozzare e chiedendomi scusa.
Io :"che cosa è successo? Dov'è Harry?" urlai senza neanche accorgermene.
Summer mi strinse forte a sè.
Louis :"Non può essere vero"
Niall :"non può" fece eco con voce sconvolta.
Il nostro mondo aveva smesso di girare in quell'esatto secondo.
Ore 9.30 pm.
Summer :"Elena ascoltami" mi disse, tornando a guardarmi negli occhi cercando di calmarmi.
Summer :"Harry ha una brutta complicanza sulla parte destra del tessuto cardiaco, non siamo potuti intervenire lì, è troppo rischioso"
Liam :"e ora?" chiese con poca forza sentendosi mancare.
Fu il medico vicino a Summer a parlare.
Dottore :"Abbiamo smesso di operare, purtroppo non c'è più niente da fare, ci dispiace"
Louis :"come sarebbe a dire?" urlò mio fratello verso il medico.
Dottore :"Nelle sue condizioni probabilmente non supererà la notte, dobbiamo prepararvi a questo ragazzi, ci dispiace terribilmente, ma abbiamo fatto tutto il possibile"
Summer :"La causa della forte emorraggia che abbiamo potuto arrestare solo momentaneamente si trova in una parte troppo delicata, è quella la causa di tutto e lo sappiamo, ma mi hanno ordinato di fermarmi El" 
A quel punto lei mi strinse forte, ma dai miei occhi le lacrime non uscirono.
Ero sotto shock del tutto.
Stava morendo.
E fu solo in quel momento che la mia mente rivisse una scena.

FlashBack:
Travis :"Ricorda, se dovesse capitare un intervento con una lacerazione al cuore è tutto tuo!" scherzò Travis.
Io :"contaci!"
Travis :"non scherzo! Non voglio fare casini"
Io :"Summer accetti di operare con me?" le chiesi ridendo.
Summer :"e ci puoi scommettere! Chissà cosa si prova ad eseguire un intervento del genere!"
Miley :"e voi aiutate me però!"
Matteo :"eddai mi lasciate da solo?"
Travis :"tranquillo brò! Opero io con te!"
Matteo :"preferisco da solo!"
Travis :"posso mandarti in un paese che sta aspettando solo te?"
Matteo :"Vacci tu!" 
Fine del FalshBack.

Sorrisi per un istante a quei ricordi, sentivo Matteo vicino, lo sentivo incitarmi di fare quell'intervento. Rividi la domanda sul mio compito, poi mi girai e incrociai gli sguardi di tutti.
Io :"eseguirò io l'intervento sulla parte destra del suo cuore, devo farlo io"
Summer mi sorrise, lei a mio parere già sapeva che avrei reagito così, sapeva che avrei provato a salvarlo io, sapeva che non mi sarei arresa.
Summer mi sorrise.
Summer :"allora abbiamo ancora una possibilità" sorrise agli altri che mi guardavano con un accenno di sorriso e speranza negli occhi.
Credo che in quelle ultime due in sala operatoria lottando insieme a lui per salvare la sua vita, che era anche la mia,non ero io. Avevo acquistato un coraggio, una determinatezza come non mai.
E quando finalmente tutto finì, il mio cuore riprese a battere velocmente dopo quei momenti di tensione e paura, come se si fosse finalmente liberato da un grosso macigno che lo opprimeva.
I suoi parametri vitali si erano ristabiliti. 
Summer mi sorrise complimentandosi con me, io in quel momento liberai tutto ciò che tenevo dentro, strinsi forte la sua mano piangendo, ma non più dal dolore.
Avrei rivisto ancora i suoi occhi.
Avrei sentito ancora la sua risata, la sua voce.
Lui avrebbe potuto cantare per altre miolioni di persone per tutto il mondo con i suoi quattro migliori amici.
La sua vita era salva e con essa anche la nostra.

Ricordo che quando uscii da lì, i ragazzi avevano già avuto la buona notizia e vennero tutti contro di me, mi abbracciarono forte, e solo in quel momento realizzai tutto ciò che era successo.
No, quel giorno non lo avrei mai dimenticato, ma non appena Harry si sarebbe svegliato, mi avrebbe sentita!
Oh si, avevo troppe cose da dirgli!
In quel momento tutti i miei sentimenti e le emozioni si sovrapposero tra di loro, e quel dolore in grado di portarmi in una confusione assoluta e bloccarmi persino il respiro si era arrestato del tutto.
Harry era vivo.
Continuavo a ripetermelo in testa.
Adesso dovevamo solo aspettare il suo risveglio, così io e le ragazze insieme ai ragazzi decisimo di rimanere in ospedale e di non tornare a casa.
Io poi non ce l'avrei mai fatta a lasciare Harry ancora senza coscienza.
I medici lo tenevano sotto osservazione sempre, come noi, e tutto stava procedendo alla grande.
Persino i ragazzi diedero la buona notizia sui loro account twitter, andati già in tilt dopo la nostizia dell'incidente.
Mi sentivo adesso scoppiare di gioia all'idea che Harry era di nuovo lì con me.
Rimasi così a fissarlo mentre dormiva ancora ritornando ai nostri vecchi ricordi.
Non gli avevo lasciato la mano neanche per un secondo.
Io :"Bel modo di farti rivedere, eh Styles?" gli sussurrai, passandogli una mano tra i suoi ricci scompigliati.
Io :"Me ne hai fatte passare tante, sai? Mi hai fatta soffrire, star male, mi hai fatto tutto, ma non mi hai mai impedito di amarti, non so se sia un bene o un male in realtà" sorrisi, per poi ricominciare a dire :"Fatto sta che ti amo, e mi sento felice in questo momento, ti amo Styles" 
Vidi le lenzuola bianche bagnarsi delle mie lacrime che asciugai subito, mentre mi sporsi sul suo lettino per lasciargli un bacio leggero sulla fronte.
Avrei voluto baciarlo su quelle sue labbra rosee che avevano finalmente ripreso colorito, ma mi limitai alla sua fronte in realtà.
Uscii per un secondo dalla sua camera quando notai che Travis mi stava aspettando fuori.
Io :"ehi Trav" gli dissi sorridendo.
Travis :"si vede che sei stanca, hai due occhiaie!"
Io :"veramente?" chiesi imbarazzata.
Travis :"non ti preoccupare, sei perfetta per lui" mi rispose con un accenno di sorriso indicando il letto di Harry.
Io lo seguii con il suo sguardo sorridendo.
Travis :"quell'intervento era destinato ad essere tuo, ti ricordi quando sei uscita dopo l'esame e ci hai raccontato dell'ultima risposta che hai dato? Era proprio un esecuzione per l'intervento che ora ha salvato la vita al tuo Harry, strana la vita vero?"
Io :"mette i brividi a volte" ed era vero. Sentivo i brividi su tutto il mio corpo. A ripensarci, la vita può essere piuttosto stramba.
Io :"Forse era destino" conclusi sorridendo.
Il mio cuore stava letteralmente scoppiando di gioia.
Travis allora poggiò una mano sulla mia spalla.
Travis :"so che Matteo sarebbe stato orgoglioso di te, era destino che tu avessi un talento per quel genere di interventi, nel futuro avresti dovuto salvare l'uomo della tua vita"
Io :"forse è stato proprio Matteo ad aiutarmi da lassù" dissi, spostando le mie iridi chiare verso l'alto sorridendo.
Vidi le lacrime bagnare le guance di Travis, lui subito si protese per abbracciarmi.
Travis :"va da lui" mi sussurrò.
Non appena Travis se ne andò, ero pronta per tornare nella camera da Harry, ma è lì che accadde tutto. Qualcosa che avrebbe cambiato e segnato per sempre la mia vita.
Dalla grande finestra della sua stanza che conduceva verso la porta vidi le sue mani muoversi, ed i suoi occhi aprirsi.
Quasi come un fiore che nasce dal suo germoglio.
E non so cosa mi accadde in quel momento, ma mi ritornarono in mente di colpo i giorni senza di lui, così agii d'impulso nonostante avessi pregato per tutto il tempo nel suo risvelgio. Avevo bisogno di rivederlo, ma in quel momento capii che avevo bisogno anche di sfogarmi, dentro in realtà stavo scoppiando.
Ve l'ho detto, avevo un mare immenso di emozioni sovrastanti.
Contrapposte tra di esse.
Io :"Tu! Tu che sei scomparso per così tanto tempo!" Esclamai istintivamente entrando nella sua camera.
Io :"come hai potuto? Perchè non mi hai mai chiamata? Perchè mi hai fatto vivere momenti orrendi senza di te? Ma soprattutto, perchè te ne sei andato? E' folle pensare che non ti sei fatto sentire per così tanto tempo e poi ritorni dentro un'ambulanza. Ma cosa credevi di fare? Lo spericolato sulla strada? Ti è andato di volta il cervello?" Harry rimase a fissarmi, non diceva niente, quel silenzio era strano, sul serio.
Ma vidi un accenno di sorriso nel suo volto, cercai però di non farmi confondere da quelle fossette che tanto amavo.
Io :"e adesso non farmi uno dei tuoi soliti sorrisetti! Ah! Lo vedo che stai ridendo sotto i baffi! Ma non ti permetterò di prenderti gioco di me! Mi hai fatta stare malissimo capisci? non mi hai creduta, perchè? Mi ami ancora o prima lo hai detto solo perchè eri in un momento di shock? Dimmelo! Non starti così zitto! E' snervante questo silenzio, okay? Sai cosa? Io credo di amarti, no anzi, ne sono sicura. Ma tu mi hai lasciata e te ne sei andato, scomparso! Puff! Dalla mia vita! Non so se riuscirò mai a.." Non mi fece concludere la frase che la sua voce, la sua voce roca, il suo sorriso, le sue labbra, i suoi occhi vivi e pieni di vita si incastrarono nuovamente contro i miei, ciò che sognavo e desideravo da sempre dal momento in cui se ne era andato via stava accadendo ora. 
Le sue labbra piene e rosee si incurvarono per parlare, la sua mano teneva stretto il mio braccio costringendomi a stargli il più vicino possibile.
Harry :"vuoi sposarmi?"
Io :"c-cosa?" chiesi incredula, sentendomi scoppiare di gioia e allontando tutta la rabbia di prima.
Harry :"Vuoi sposarmi Elena Tomlinson?"
Il dolore di tutti quei mesi scomparve. 
Avevo trovato il vero amore, il principe azzurro che tutti sognano.
Io :"certo che lo voglio scemo, ti amo"
Harry a quel punto si protese verso di me, io andavi verso di lui, fino a quando le nostre labbra non si incontrarono nel più bel bacio di sempre.
Harry :"ti amo anche io Elena"

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Capitolo 79
*** 79° captiolo ***


I nostri cuori sembravano battere in modo coordinato tra di loro.
Lo strinsi forte a me, mentre sentivo le sue lacrime bagnarmi il viso.
Io :"Ti amo, ti amo, ti amo quasi da star male"
Harry :"ti amo anche io piccola, perdoanmi per tutto quello che ti ho fatto passare, ma sappi che sapevo ogni cosa di te perchè mi informavo sempre tramite mio fratello, sei sempre stata nei miei pensieri e non ho rivisto in nessuna te. Ho bisogno di te, voglio te e nessun'altra"
Io :"Dici sul serio?"
Harry :"certo, non sono mai stato più serio in vita mia!"
Sentire la sua voce mi sembrava ancora incredibile.
Io :"Non è un sogno vero?"
Harry :"no piccola, non lo è" Mi rispose lui, passandomi una mano tra i capelli.
Io :"non mi far prendere più questi spaventi!"
Harry :"perdonami ancora" Mi disse, sfoggiando le sue fossette.
Non resistetti a non dargli un altro bacio sulle sue labbra piene e calde, mentre un medico entrò nella camera.
Medico :"oh, scusatemi se vi disturbo, Styles come ti senti?" chiese l'uomo con la cartella clinica in mano.
Harry :"oh, molto bene, mi fa solo un pò male la ferita qui sul braccio" disse indicandosela, per poi continuare a dire :"ma sto benissimo".
Dottore :"menomale, però dobbiamo tenerti sotto osservazione, quindi dovrai rimandare un pò i concerti campione" esclamò l'uomo scompigliando i suoi ricci e ridendo.
Harry :"fortunatamente sono iniziate le nostre vacanze quindi i prossimi concerti saranno a Luglio!"
Dottore :"per Luglio già starai più che in forma, ma se continui così per la prossima settimana potrai tornare a casa"
Harry :"oh, io mi sento già a casa" disse Harry, guardandomi negli occhi sorridendo mentre mi stringeva forte la mano.
Louis :"Hazza!" esclamò entrando.
Harry :"Tommo! Ehilà!" esclamò, mentre mio fratello era seguito anche dagli altri ragazzi.
Zayn abbracciava Summer da dietro mentre con un sorriso si godevano la scena.
Harry aveva ragione, eravamo in famiglia solo stando tutti insieme, non importa dove.
Summer :"voi due avete risolto tutto eh? Harry bello, non sai quello che ci ha fatto passare la tua bella Elena!"
Io :"Summer!"
Niall :"non parliamo di Harry!"
Harry :"ormai è tutto passato, abbiamo solo sbagliato ad ostinarci a stare lontani per tutto questo tempo"
Io sorrisi annuendo, alzando poi lo sguardo verso mio fratello.
Lui ricambiò il sorriso venendomi vicino e avvolgendo le braccia attorno i miei fianchi.
Dottore :"signor Styles, vorrei chiederle una cosa" disse l'uomo ad Harry.
Harry :"certo, mi dica"
Dottore :"Mi pò raccontare la dinamica dell'incidente?"
Harry :"non riesco a ricordare molto, però ciò che so è che ho visto una macchina venirmi contro, credo fosse fuori strada, andava troppo veloce e non sono riuscito ad evitarla, ricordo solo questo"
Dottore :"non ricorda particolarità dell'auto? La polizia me lo chiede per sporgere denuncia verso la macchina pirata"
Harry :"Era un'auto rossa, credo. Ma non riesco a ricordare più nulla"
Dottore :"Non si preoccupi, ma se dovesse ricordare qualcosa me lo faccia sapere, d'accordo?"
Harry annuii, mentre il dottore usciva dalla stanza.
Summer :"ora ditemi cosa vi siete detti!" Esclamò Summer sedendosi sul letto di Harry.
Io e lui ci guardammo sorridendo, non sapevamo se dare subito la notizia, e soprattutto come loro avrebbero reagito.
Summer :"cosa sono questi sguardi misteriosi?"
Louis :"già sorellina, cosa c'è?"
Io :"Harry mi ha chiesto di sposarlo" dissi tutto d'un fiato.
Vidi le facce dei ragazzi un misto tra uno sconvolti-sorpresi-felici.
Niall :"oddio ma è grandioso! Cioè! WOW! complimentoni!" Niall era l'unico che in quel momento fu in grado di parlare.
Louis rimase a fissarci, prima Harry, poi me, poi di nuovo Harry e successivamente ancora me.
Summer :"c-che cosa?"
Zayn :"Oh ma andiamo! Volevo essere io il primo a fare una cosa del genere!" ci scherzò su Zayn guardando Summer.
Almeno la situazione si stava lentamente alleggerendo, se non fosse per lo sguardo di mio fratello, quello ancora sconvolto di Liam e Summer che non riusciva a capire tutto questo.
Louis :"Elena ma siete ancora giovanissimi" Riuscì a dire mio fratello.
Harry così fece cenno a Louis di avvicinarsi, e guardandolo con sguardo sincero gli fece capire che lui sapeva benissimo cosa stesse facendo.
Harry :"Io amo Elena, e non ho mai smesso di amarla, sento che è lei quella giusta, sento che voglio sposarla"
Summer :"Adesso piango!" disse dopo un lungo silenzio Summer venendomi ad abbracciare.
La sua reazione improvvisa con una voce anche abbastanza buffa fece sorridere tutti noi,anche mio fratello che sembrava essere quello che meno concepiva tutta questa situazione.
Liam :"Harry ma con noi?"
Io :"lui non ci dovrà neanche pensare minimamente a rinunciare alla band"
Liam :"ma avrai una famiglia e.." Si vedeva che Liam era abbastanza spaventato. Anche gli altri ragazzi così ci pensarono su, tornando ad incupirsi con sguardi più spaventati.
Harry :"ragazzi, la band rimarrà unita ancora per molto e molto tempo, non me ne vado mica! E poi io e lei siamo abituati alla distanza, abbiamo affrontato tutto fino ad ora, possiamo farlo ancora, giusto?"
Io :"a patto che tu ti faccia sentire" gli dissi.
Harry :"promesso" Rispose lui, incorciando le sue dita con le mie, mentre mi lasciai perdere nei suoi occhi.
Summer :"evviva gli sposi allora!"
Louis ci sorrise, congratulandosi con harry, anche se cercava di evitare i miei sguardi, e questo mi faceva male.

Il giorno seguente io e tutti i ragazzi eravamo lì, per passare almeno la prima notte con Harry dopo l'incidente dato che doveva sempre essere tenuto sotto osservazione.
Era però circa mezzanotte, quando io mi svegliai a causa di forti colpi di tosse che sembravano quasi impedirmi di respirare.
Summer :"oh Elena! che ti è preso?"
Io :"nulla, sto bene" dissi.
Summer :"sicura?" mi chiese a bassa voce per non svegliare gli altri.
Sembravamo tutti degli accampati in quel reparto, e di conseguenza era sufficiente che si svegliasse uno per svegliare tutti.
Io :"Summer è solo un pò di tosse" dissi a mia volta.
Summer mi sorrise più sollevata tornando a dormire.
Io però quando mi rialzai sentii la mia testa quasi diventare pesante.
Optai per una bella influenza così andai in infermeria almeno per misurarmi la temperatura, ma stranamente, o in quel momento meglio, non avevo niente.
Quando ritornai in reparto passai prima per la camera di Harry notando che dormiva beatamente e sentendomi decisamente meglio, forse si era trattato solo di un momento no.
Notai però che mancava mio fratello, e visto l'orario pensavo che dormiva come tutti gli altri stanco dal viaggio, così andai a cercarlo.
Il tutto senza fare il minimo di rumore.
Uscii verso l'esterno dell'ospedale dove lo trovai seduto su uno scalino di marmo.
Io :"ehi lou" gli sussurrai avvicinandomi a lui.
Louis si girò verso di me con occhi gonfi pieni di lacrime, cos' ovviamente mi preoccupai subito.
Io :"Lou che succede?"
Louis :"Niente El, sul serio" disse lui, cercando di scansarsi da me.
Io :"si può sapere che ti prende?" quasi gli urlai contro, pentendomi subito.
Louis però non rispose, e ritornò a guardare davanti a sè.
Io :"E' per il matrimonio?" continuai io.
Louis :"tu che dici?"
Io :"Lou, io sono felice con Harry, so cosa sto facendo"
Louis :"Lo so."
Io :"e allora qual'è il problema?"
Louis :"Hai appena diciotto anni Elena! Sei la mia sorellina lo capisci? Come posso concepire che adesso te ne andrai anche tu?"
Io :"dove pensi che vada scusami?"
Louis :"Tu ed Harry siete troppo giovani per metter su famiglia, troppo giovani, e tu sei la mia sorellina, come faccio ad accettare l'idea che tu stia per fare il passo più importante della tua vita"
Io :"lo so che il matrimonio è qualcosa di grande, ma quando lui me lo ha chiesto nei suoi occhi ho trovato tutte le mie risposte. Ho capito che il nostro amore è sul serio forte, quasi indistruttibile, e Lou tu rimarrai sempre il mio fratellone, questo non cambierà mai"
Louis :"e tra qualche anno sarò uno zio bellissimo vero?"
Io :"e speciale soprattutto!"
Louis :"attenzione, ho detto tra qualche anno!"
Io :"lo so Lou, è troppo presto per pensare anche a questo, Harry ha una carriera davanti a sè" Gli dissi, poggiando la mia testa sulla sua spalla.
Louis :"sono felice che tu lo abbia ritrovato" confessò lui, riferendosi al periodo in cui io ed Harry ci stavamo 'perdendo'.
Io :"Abbiamo fatto solo un grande errore, e adesso ce ne siamo resi conto, sul serio"
Louis :"lo ami?"
Io :"lo amo" risposi convinta.
Louis :"Mi prometti che farai le cose con la tua testa e ragionandoci su?"
Io :"te lo prometto"
E fu in quel momento che nel viso di Louis apparve il più bel sorriso di sempre.
Louis :"ti voglio bene"
Io :"anche io Lou, tanto"
Quando ritornai dentro, vidi che Harry era già sveglio, così entrai nella sua camera.
Io :"ehi Styles" gli sussurrai, avviciandomi verso di lui.
Harry riaprii piano gli occchi sorridendomi.
Harry :"Dov'eri?" mi chiese ancora assonnato.
Io :"Ero lì con gli altri, poi sono andata a cercare Lou per chiarire la cosa e.." Non mi fece terminare la frase che tentò di alzarsi per abbracciarmi, ma io lo bloccai subito.
Io :"Sei stato da poco operato, non muoverti"
Harry :"volevo solo abbracciarti, poi tornerò subito buono" sorrise lui mettendo in mostra le sue fossette.
Io :"si da il caso che comunque non puoi alzarti ancora per nesusun motivo" gli risposi io, passando una mano tra i suoi ricci.
Harry :"Allora puoi rimanere qui con me questa notte?"
Io mi distesi a fianco a lui come aveva detto.
Io :"certo che rimango qui" gli risposi, lascianodoli un bacio sulla guancia.
Harry indirizzò le sue iridi verdi verso le mie, facendo incontrare le nostre labbra che quasi chiedevano i baci che ci furono stati negati per così tanto tempo.
Harry :"sono felice di essere ancora qui"
Io :"sai una cosa? Adesso che stiamo così, insieme di nuovo, mi sembra quasi di aver dimenticato i vecchi e brutti momenti senza di te, è strano, ma bello" gli dissi sorridendo.
Harry :"Vale anche per me, sono stato stupido a non crederti"
Io :"è tutto finito"
Harry :"non me lo perdonerò mai El, sul serio"
Io :"Harry è tutto okay"
Harry :"ho saputo comunque che a pubblicare le foto è stata Megan"
Io :"cosa?" chiesi quasi con voce stridula per l'incredulità.
Harry :"Non lo sapevi?"
Io :"veramente no" risposi scuotendo il capo.
Harry :"non pensiamoci più, okay?"
Io :"okay" gli risposi, tornando a poggiare la mia testa sul suo cuscino, mentre lui mi avvolgeva in un suo abbraccio di cui avrei tanto avuto bisogno in passato.
Io :"sei pronto a ricominciare tutto?"
Harry :"altrimenti adesso non sarei qui" mi disse sorridendo.
Io :"mi sei mancato terribilmente" dissi ancora io, spostando la mia testa sul petto, mentre lui mi accarezzava i capelli dolcemente.
Harry:"Perdonami per quei baci, perdonami" capii subito a cosa si riferisse.
Io :"ti credo Harry, lo so ed è tutto okay"
Harry :"quando ho baciato Megan era per non so cosa, ma non ho provato nulla, il punto è che immaginavo di baciare te, non lei, ma non trovo nelle altre persone te, credo che sei unica per questo, e non voglio più rischiare di perderti"
Io :"nemmeno io ho mai trovato in altri te, anche se ti ho sempre cercato senza avere mai un lieto fine" confessai a mia volta. Ed era vero. Da quando Harry se ne era andato, conitnuavo a cercare il suo viso ovunque fino a starci male. Solo per convincermi che lui ora non era più con me. Questo faceva sul serio male.
Harry :"ti darò il lieto fine che meriti Elena Tomlinson"
Io :"con te"
Harry :"ed io con te" mi rispose sorridendo, lasciandomi un bacio sulla fronte, prima che io mi sistemassi a fianco a lui e chiudere gli occhi dal sonno.
Riuscii però ancora a sentirlo quando mi baciò sulla guancia sussurrandomi un 'ti amo'.
Ti amo anche io Harry, e non ho mai smesso di farlo.

La mattina seguente io e Summer dopo essere tornare a Cambridge per le nostre lezioni mattutine tornammo in ospedale da Harry, e adesso anche lavorare mi piace un sacco, perchè sapevo che lui era lì con me, e tra l'altro ridiedero il caso di Harry a me e Summer dopo l'ultimo intervento.
La tosse insistente era già comparsa qualche settimana prima, dal terremoto più o meno, ma lì pensavo fosse normale a causa di tutti gli scarichi di auto e ambulanze, polvere e quant'altro, così adesso ero più che convinta che si trattasse di una semplice allergia, mi sembrava più che normale.
L'unica volta che mi spaventai sul serio fu quel giorno, quando dopo aver portato il pranzo ad Harry e accompagnato i ragazzi in mensa per dar loro qualcosa da mangiare per il pranzo, mi diressi verso il corridoio per cercare Summer che aveva appena finito un altro intervento.
Stavo camminando normalmente come sempre, quando fui bloccata di colpo da un susseguirsi di colpi di tosse insistenti come l'altra sera. Mi portai la mano verso le labbra e notai del sangue.
Fu a quel punto che sbarrai gli occhi spaventata e mi chiusi in bagno per sciacquarmi il viso e autoconvincermi che era tutto a posto ora.
Summer :"Elena! Eccoti!"
Io :"Ehi!" esclamai girandomi verso Summer.
Summer :"Uo, che faccia che hai! Perchè sei così pallida? E' andato male qualche cosa?" mi chiese, mentre si poggiava sul lavandino.
Io :"va tutto alla grande, solo che una stupida allergia" dissi ancora sentendo altri colpi di tosse.
Summer mi venne incontro dandomi dei colpetti sulla schiena.
Summer :"Elena cavolo dovresti farti visitare!"
Io :"sto benissimo, sul serio. Ho questa tosse da un pò, credo che nel momento del terremoto sicuramente qualche gas o qualcosa del genere mi ha provocato questa brutta allergia"
Summer :"però se continua dovresti farti sul serio controllare"
Io :"lo farò" dissi.
Summer ricambiò il sorriso, mentre si rifaceva la sua coda.
Summer :"Hai un elastico in più? Questo che ho non regge più uffa!" 
Io :"si eccolo" dissi, prendone uno che tenevo al polso, passandolo a Summer.
Summer :"avvisami se noti qualcosa di strano in questa allergia!"
Pensai di dirle cosa era successo poco prima, ma poi ci ripensai. Non volevo farla preoccupare inutilmente.
Io :"va tutto benissimo, comunque, ti stavo venendo a cercare per il pranzo così raggiungiamo gli altri"
Summer :"oh si eccomi! Sono passata da Harry prima e va tutto alla grande"
Io :"perfetto, menomale! Non vedo l'ora che torni a casa"
Summer :"sai a cos'altro pensavo?" mi disse, mentre camminavamo per i corridoi.
Io :"a cosa?" chiesi incuriosita.
Summer :"al fatto che tra poco finisce l'università, e possiamo fare una bella crociera, o una vacanza, o andare in montagna, oppure al mare scegli tu!"
Io :"allora poi decideremo!" dissi a mia volta.
Quando raggiusimo la mensa, io mi presi due panini, quelli nuovi che avevano appena portato in ospedale, mentre Summer tentava in tutti i modi di rubare le patatine fritte dal povero Niall o Janette.
Louis :"Però! Molti dicono che il cibo dell'ospedale non sia un granchè, e magari per il povero Harry è così, ma qui si mangia molto bene in mensa!"
Summer :"Harry dovrà accontentarsi di quei brodini bleah! Buon panino vieni a me! escalmò la mia migliore amica dando un morso al suo panino.
Niall :"non toccare le mie patatine" disse Niall dando un colpetto sulla mano di Louis.
Louis :"ahia! Calma tigre!"
Niall :"le aspettavo da troppo tempo!"
Io :"non te le facevano mangiare in tour?" chiesi ridendo per la scena.
Niall :"dovevamo mangiare salutare! pft! Le patatine sono salutari!"
Zayn :"beh, insomma!" Esclamò Zayn, mentre tentava di prendere un pezzo del panino di Summer che però sembrava minacciarlo anche solo con uno sguardo.
Liam :"Sai che c'è? Ora vado a prenderle anche io perchè mi ci hai fatto venire voglia!"
Louis :"bravo liam! Così le condivido con te!"
Liam :"cos? no!"
Louis :"prendi però pure un pò di ketcup che Niall lo ha finito tutto, questo qua! Sconsiderato sei!" esclamò Louis verso Liam per fare l'ordinazione e poi verso Niall per rimproverarlo.
Zayn :"mi dispiace però per Harry, niente cibo del genere per lui giusto?"
Io :"dovrà aspettare almeno ancora alcuni giorni, già dispiace anche a me!" 
Miley :"ehilà!" esclamò Miley.
La povera Janette che seguiva Miley rimase per un attimo paralizzata nel vedere i ragazzi lì.
Probabilmente già sapeva di Harry, Summer sicuramente le aveva raccontato tutto, tralasciando però il fatto che i ragazzi fossero rimasti tutti lì.
Louis :"Janette! Ehilà!" esclamò mio fratello riconoscendola.
Sembrava per lei che stesse vivendo un sogno, aveva gli occhi lucidi dall'emozione, così Louis la invitò a sedersi accanto a loro.
La nostra amica prese posto tra Niall e Louis, mentre Liam tornava con un vassoio di altre patatine.
Niall :"ecco il mio angelo custode! Dammi il ketchup!"
Louis :"niall non far scandalizzare così la poveretta!"
Niall :"ue! Piacere tutto mio!" esclamò dandole la mano.
Janette :"scherzi? Il piacere è assolutamente tutto mio!"
Niall :"io sono Niall, tu?"
Janette :"so chi sei, e volevo solo ringraziarti per tutto quello che avete e state facendo per me, a nome di tutte le directioners ovviamente!"
Il viso di tutti i ragazzi si illuminarono a quella frase e andarono tutti ad abbracciarla, stringendola forte a loro, realizzando uno dei sogni della sua vita.
Summer :"Janette cara! Posso farti una domanda?" chiese Summer dopo aver finito il suo panino.
Janette :"Certo dimmi!"
Summer :"ma solo per informazione ovviamente, una banale curiosità ehm.. Louis ti segue ancora su twitter?"
Louis :"ma che domande! Certo che la seguo!"
Summer :"Brutto stupido che non sei altro perchè non mi segui eh?!"
Niall :"se ne è accorta Summer che ho smesso anche io di seguirla?" sussurrò Niall avvicinandosi a me.
Summer :"COSA?! E PERCHE'?"
Niall :"non mi hai dato il tuo panino prima, nemmeno la coca cola, vergognati! Non ci si compra in questo modo!"
Summer :"avanti niall! Lo sai che ti voglio bene!"
Niall :"ti riseguo tranquilla!" esclamò ridendo per la sua buffa reazione.
Louis :"ah, ma quindi invece a me non vuoi bene giusto? Te lo puoi scordare il mio follow!"
Summer :"Hai tre secondi di tempo plebeo!"
Louis :"ma guarda questa!"
Liam :"devo registrare la scena! Troppo bello!" esclamò ridendo, mentre prendeva il suo cellulare.
Zayn :"summer, amore della mia vita, non ti cambia mica la vita!"
Summer :"io non concepisco il fatto che Louis si rifiuti di seguirmi!"
Louis :"ho dei validi motivi!"
Summer :"non è un valido il motivo il fatto che io non ti abbia prestato il mio pc! Mi serviva!"
Louis :"ma se stavi girovagando su facebook senza uno scopo!"
Summer :"tu credi!"
Zayn :"oh ma andiamo!"
Liam :"nono, lasciateli fare, è bellissimo questo momento!" 
Summer :"Payne spiegami cosa stai facendo con quel telefono!"
Liam :"sto registrando per far vedere tutto a Harry e farli fare due risate! Eddai!"
Liam poi si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio :"in realtà pubblicherò il video su twitter, vendetta personale per quando nn mi ha fatto vedere la partita solo perchè voleva vedersi un film di non so chi e non intendo saperlo!"
Io :"non ci posso credere" esclamai ridendo.

Dopo pranzo tornai subito da Harry che si era appena acceso la televisione della sua camera per passarsi il tempo, mentre implorava a tutti i medici che lo venivano a controllare di farlo scendere dal letto, ovviamente senza successo.
Io :"ehi Styles!" esclamai io, spuntando dalla sua porta.
Harry :"piccola, ti aspettavo!" Sorrise lui, allargando le braccia per cogliermi in uno dei suoi abbracci.
Io :"come è andato il pranzo?" gli chiesi avvicinandomi a lui, dopo avergli lasciato un piccolo bacio sulle labbra.
Harry :"posso essere sincero?" chiese ridendo.
Io :"ovvio!" Risposi ridendo io, immaginando la sua risposta.
Harry :"ho fatto a metà con un medico del reparto che mi è venuto ad accendere il televisore, dovevo pur ringraziarlo in qualche modo!"
Io :"Non ti piaceva vero?"
Harry :"voglio un bel panino!Non il brodino eddai!" protestò piagnucolando come un bambino, una delle scene divertenti di quel giorno può assolutamente essere questa, dovevate vederlo!
Io :"Tu pensa a rimetterti in forma e poi ti porto al Mc Dondald's che ne pensi?" Gli proposi sorridendogli, mentre gli passavo una mano tra i suoi capelli aggiustandoli un pò per quanto fossero scompigliati e ribelli.
Harry :"Penso che sia una bellissima idea se solo non dovessi aspettare così tanto!"
Io :"mi dispiace piccoletto!" scherzai io, mentre lui mi faceva una smorfia come per rifarmi il verso.
Scoppiai a ridere, anche se poveretto serio, lo capivo perfettamente!
Harry :"ho così tanta fame che sento odore di patatine fritte!"
Niall :"Ne vuoi una?" chiese con un pacco in mano.
Liam :"ma che sei scemo?"
Harry aveva già allungato il braccio per prenderne una, ma io subito gli diedi un colpo sulla mano.
Harry :"ahia!"
Liam :"brava Elena! Così si fa! E tu Niall vieni fuori con me!"
Niall :"Ma io volevo solo.."
Liam :"muoviti!"
Niall :"e mamma mia! Va bene, va bene!" rise Niall, uscendo dalla porta della stanza.
Harry :"ecco ho voglia di patatine fritte!"
Io :"appena uscirai da questo posto ti prometto che ti porto a fare una bella mangiata di tutto ciò che vuoi!"
Harry :"anche di pizza?"
Io :"anche di pizza!" esclamai sorridendogli.
Harry :"Io in realtà la prima cosa che voglio fare da qui non appena sarò fuori e stare con te, recuperare tutti questi mesi"
Io :"Ti amo Styles" gli sussurrai, mentre sentivo il mio cuore battere a mille. Non ancora realizzavo di riaverlo di nuovo così vicino, mi sembrava tutto un sogno. E non c'è nulla di più bello di un sogno che diventa realtà.
Harry :"anche io Elena, tanto" sorrise lui, facendo comparire quelle sue fossette che gli incorniciavano perfettamente il viso, rendendolo ancora più perfetto in grado quasi di ipnotizzarti. 
I suoi occhi verdi tornarono finalmente a guardare i miei, e questo mi rendeva ancora più felice di quanto già non fossi.

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Capitolo 80
*** 80° capitolo ***


Harry in quei giorni si era ripreso alla grande, e tra non molto sarebbe uscito dall'ospedale. 
In fondo mi teneva compagnia lì quando lavoravo in ospedale con gli altri, ma volevo che tornasse a cantare su quel palco, che la fans sapessero che tutto era andato alla grande.
E per quanto i ragazzi ed io stessa, anche lo stesso Harry, abbiamo provato a dire loro che tutto si era svolto per il meglio, finchè non avrebbero visto sul palco non ci avrebbero mai creduto.
Ma sapevo che Harry sarebbe tornato in fretta a lavoro, a cantare, e a stare con i suoi quattro migliori amici. 
E soprattutto sapevo che non l'avrei mai perso.

Io :"buongiorno amore" gli dissi, mentre mi stavo ancora infilando il camice per cominciare la mia giornata di lavoro.
Harry :"buongiorno piccola! Hai notizie per quando mi faranno uscire?"
Io :"ti ricordo che sono io a tenerti sotto controllo!"
Harry :"e quando deciderai di farmi uscire?" Chiese ridendo, giocando con le mie dita.
Io :"Ho parlato già con il capo del reparto, vogliamo solo farti fare un ultimo esame e poi sarai libero!"
Harry :"potrò di nuovo alzarmi?"
Io :"con calma, puoi fare tutto!"
Harry :"mangiare ciò che mi va?"
Io :"anche quello!"
Harry :"correre?"
Io :"Mi pare ovvio!"
Harry :"sfidarti ad una gara di corsa?" 
Io :"certo Styles, anche se perderai, sono imbattibile lo sai!" esclamai scherzando a mia volta.
Harry :"Potrò stare abbracciato a te nella nostra casa?"
A quella sua frase sorrisi, dandogli un bacio sulle labbra.
Io :"certo amore" 
Sapevo che si riferiva alla nostra casa, non so se ricordate quando vi ho parlato del regalo di Harry quando vivevo ancora a Londra, ma comunque sia, si tratta proprio di quella casa, della loro casa, e del loro piccolo angolo di paradiso.
Io :"Styles ora devo andare, torno appena finisco, va bene piccolo?" gli dissi, dandoli un bacio sulla guancia, ma lui mi bloccò per polso. Sentii il suo soffio caldo sul mio collo, poi spostandosi nel mio orecchio sussurrando :"I'm half a heart without you".
La mia frase preferita, e lui se la ricordava.
Io :"ti amo, ti amo sul serio" gli dissi sorridendo, guardandolo dritto negli occhi, mentre lui mi stringeva forte a se, poggiando le sue labbra sulle mie, facendo incontrare le nostre bocche.
Harry :"ora va, torna appena puoi che mi mancherai"
Io :"certo Styles, a dopo" gli dissi, dandoli un ultimo bacio sulla fronte prima di uscire dalla stanza.
Stavo scendendo le scale quando sentii dei forti dolori addominali che mi fecero piegare in due per la sofferenza di quel momento.
Travis :"Oh Elena! Tutto okay?" mi chiese, aiutandomi a rialzarmi.
Io :"va tutto bene, tranquillo Travi, grazie" gli dissi sorridendo.
Travis :"si può sapere che hai?"
Io :"Ma nulla! Una stupida allergia!"
Travis :"un'allergia non fa questo"
Io :"Travis sto bene, so cosa ho, non sono stupida, se non mi preoccupo io!"
Travis :"dovresti fare altre analisi El"
Io :"Non voglio rovinare questo bellissimo momento con Harry"
Travis :" e allora vedi di non farlo finire." Disse il ragazzo in camice bianco, scendendo anche lui per le scale voltandomi le spalle e lasciandomi lì con quella sua frase.
Forse mi sono sul serio comportata da stupida, anzi, senza il forse.
Fatto sta che ignorai ancora tutto, e continuai la giornata per come sarebbe dovuta continuare.

Io :"Harry alzati cautamente"
Harry :"ma che! Sono bravissimo io! So come si cammina!"
Io :"genio potrebbero farti male ancora le ferite e i punti!"
Summer :"E' cocciuto!"
Louis :"troppo, ma lo è sempre stato!" rise Louis, mentre Harry gli faceva una smorfia.
Io :"allora cosa vogliamo fare? Vuoi alzarti o no?"
Niall :"non dirmi che ora hai paura! Ci hai fatto una testa tanta con la storia che ti volevi alzare!"
Harry :" e se mi farà male qualcosa?" Mi chiese guardandomi.
Io :"non ti farà male niente se fai le cose con calma!" Esclamai, prendendogli la mano così da dargli un appoggio per i primi passi dopo l'intervento e dopo essere stato a letto per almeno due settimane.
Già, erano passate due settimane da quando Harry era tornato da me, e lo vedevo nei suoi occhi che lui aveva voglia sul serio di ricominciare tutto, dimenticare i brutti ricordi, e anche io.
E poi l'amavo, l'ho sempre amato.
Harry :"Ho paura okay lo ammetto!"
Liam :"pensa a tutte le nostre directioners che aspettano solo di vederti in piedi senza flebo o qualsiasi cosa hai addosso!"
Harry :"e magari con una bella pizza in mano!"
Io :"ecco! Dobbiamo ancora andare al Mc Donald's noi!"
Louis :"Dai Harry!"
Zayn :"siamo tutti con te, ma datti una mossa su!"
Harry mi guardò facendo un respiro profondo. 
Capivo ciò che stava provando perchè accadde anche a me dopo il coma della sparatoria.
Ma alla fine tuti gli ostacoli si superano.
Io gli sorrisi, anche lui ricambiò mostrando le sue adorabili fossette.
Noi avevamo questo potere. Ci parlavamo con gli occhi.
Harry :"sono in piedi! Pivellini che pensate non c'è l'avrei fatta!"
Liam :"e bravo Styles!"
Summer :"si, però non vale se ti reggi con la mano di Elena furbo!" 
Harry rise, io allontanai appena la mia mano da lui, e piano piano ritornò da quel giorno l'Harry Styles di una volta.
L'intervento si era concluso alla perfezione, ed Harry ora era pronto per ritornare a cantare sul suo palco. La sua seconda casa.

Eravamo nella nostra casa di Cambridge una delle sere del mese di Aprile, Ciccio giocava con Niall, i due sembravano essere in sintonia anche se erano partiti all'inizio con il piede sbagliato.
Niall :"sei un bravo cucciolo! Eh si che lo sei!"
Zayn :"Niall? Ehm.. stai bene?"
Niall :"Ma certo! Vero Ciccio? eh?"
Summer :"persino il cane ti sta guardando male!" esclamò Summer ridendo.
Io ed Harry eravamo sul divano mentre cercavamo di seguire un film insieme a mio fratello che però era troppo preso a mandare messaggi con la sua ragazza per seguire il film.
Io ero presa a fissare gli occhi di Harry, lui non distoglieva lo sguardo dai miei, quindi in fondo il film non era molto seguito da tutti.
Liam :"Sentite, io non capisco!" esclamò Liam di colpo.
Zayn :"cosa c'è che ti turba?"
Liam :"perchè non riesco a superare il livello 18 di Hay Day?"
Io :"Hai il gioco della fattoria?" Esclamai, saltando giù dal divano per andare verso Liam, facendo prendere un colpo ad Harry per le mie urla.
Liam :"ehm, si. E' bello!"
Io :"visto Lou? Te l'avevo detto io di scaricartelo!"
Louis :"ce l'ho alla fine!"
Io :"oh ma andiamo! A me non dite nulla? Proprio a me?!"
Harry :"che cos.."
Louis :"Hazz, non puoi capire, statti buono e zitto!"
Harry :"ma!"
Louis :"shhh! Sto seguendo il film!"
Harry :"stai messaggiando con Eleanor, lou!"
Louis :"e tu ed Elena vi fissavate e scambiavate cose sdolcinate come se non ci fosse un domani, quindi io ho tutto il diritto di fare ciò che voglio!"
Harry :"anche io stavo seguendo il film!"
Louis :"mhmh, e come si chiama?"
Harry :"beh, non lo so! Non l'ho mica creato io!"
Louis :"visto?"
Harry :"ma visto cosa! Tomlinson!"
Io mi girai non avendo seguito il discorso tra i due e sentendo il mio cognome.
Harry :"amore non stavo chiamando te, ma l'imbecille di tuo fratello!"
Io :"Detto bene Styles!"
Louis :"nemmeno mia sorella è dalla mia parte, mi ritengo offeso!"
Io :"ma scherzo piccoletto!" esclamai io, correndo ad abbracciarlo da dietro.
Louis :"ti perdono sorellina, ma solo per questa volta!"
Niall :"prendigli il telefono!" esclamò Niall alle mie spalle.
Io :"fatto!" scoppiai a ridere, quando riuscii a rubare il telefono dalle mani di mio fratello.
Louis :"ehi! No! Ridamello subito!"
Summer :"uoo!! fatemi leggere un pò questi due zuccherini!"
Harry :"il diabete mi fate venire!" esclamò ridendo, leggendo solo il primo messaggio tra Louis e la ragazza.
Louis :"oh! Eddai! Elena!"
Io :"E' stato Niall a darmi l'idea!"
Louis :"niall!"
Niall :"ehi ciccio! Ti va di fare una passeggiata?"
Louis :"oh no bello, non te la passi liscia!" esclamò Louis bloccando il biondo per un braccio.
Niall :"No infatti, preferisco l'acqua gassata, mi piacciono le bollicine!"
Zayn :"Ora ne vederemo delle belle!" esclamò Zayn abbracciandosi a Summer mentre spiavamo il telefono del poveretto di mio fratello.
Louis :"non fare lo spiritoso Horan!"
Niall :"eheh!" rise sotto i baffi, buttandosi poi sul divano.
Louis :"Elena, sorellina dolce mia cara, guarda un pò qui!"
Mi girai e vidi il mio Samsung nelle mani di mio fratello.
Io :"Louis!" protestai, mentre cercavo di andarlgi incontro per riprendermi il telefono.
Liam :"Uo! Vediamo un pò come se la passano Harry ed Elena!"
Io :"Summer fa qualcosa!"
Summer :"Go Liam! Prendi i messaggi!"
Harry :"me la pagherete!" rise Harry, dandomi un bacio sulla guancia mentre arrossì vedendo le facce divertite dei ragazzi mentre leggevano tutti i messaggi.
Io :"Siete impiccioni!"
Zayn :"ehi! Abbiamo fatto lo stesso con lou, toccavi pure tu!"
Io :"e se prendessi il tuo telefono Malik?"
Zayn :"che ci devi fare?"
Harry :"troppo tardi!" esclamò con il cellulare di Zayn in mano.
Summer :"eddai!" protestò anche Summer, scoppiando a ridere.
La serata passò così fino alla cena, poi Harry mi aveva presa in disparte e mi aveva chiesto di andare con la sua macchina nella nostra piccola casa a Londra per quella notte.
Avrebbe dovuto mostrarmi una cosa importante, almeno così disse.

Io :"Harry?" Lo chiamai, mentre poggiavo le chiavi della nostra casa sul tavolo della cucina.
Harry :"eccomi! Un attimo solo che arrivo subito!"
Io :"Harry che succede?"
Harry :"un attimo! Mi sto preparando!"
Io :"ma per fare cosa?" domdai incuriosita.
Era da tempo, moltissimo tempo, che non tornavamo nella nostra piccola dimora a Londra, la casa odorava di chiuso, a molti da fastidio come odore, invece a me piaceva molto.
Comunque sia, mi indaffarai ad aprire tutte le finestre per far entrare un pò d'aria, mentre visitavo tutte le stanze per controllare che fossero in ordine.
Harry :"Elena" sentii la voce di Harry chiamarmi dal corridoio. 
Cercai di raggiungere la sua voce, quando me lo trovai davanti con capelli appena pettinati e aggiustati, un sorriso sulle labbra e i suoi occhi verdi che sembravano luccicare.
Io :"Harry" gli sorrisi non afferrando subito le sue intenzioni.
Lo vidi inginocchiarsi vicino a me, estraendo una scatoletta rossa dalla tesca dei suoi jeans.
Harry :"so che già ti ho fatto la proposta, ma volevo renderla ufficiale, vuoi sposarmi?" Ci guardammo negli occhi, prima che io scoppiassi in lacrime per l'emozione. Non riuscivamo a smettere un secondo di sorridere.
Io :"certo che voglio Harry! Ti amo con tutta me stessa e voglio passare il resto della mia vita con te. Voglio che sia tu il mio lieto fine"
Harry :"ti amo tanto anche io piccola" Mi disse lui, abbracciandomi forte a sè, permettendomi di sentire i battiti dei nostri cuori accellararsi sempre di più.
Mi prese poi la mano mettendomi il suo anello, proprio adesso lo sto guardando e sto sorridendo come quel giorno.
Ha un piccolo diamantino al centro, era d'argento. Stupendo, semplice proprio come piace a me, semplicemente perfetto.
Vidi che all'interno dell'anello c'erano incise le nostre iniziali.
Il mio cuore stava esplodendo di gioia. Mi strinsi a lui, non volevo lasciarlo più andare via da me. Mai più.

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Capitolo 81
*** 81° capitolo ***


Ero seduta sul nostro divano del salotto quando inviai un messaggio a Summer dicendole in breve quello che era successo, era la prima che doveva saperlo ed io non satavo più nella pelle per raccontarglielo.
Harry :"Amore vuoi qualcosa da mangiare?" mi chiese dalla cucina.
Io :"Mh, che ci sta?"
Harry :"non ho fatto in tempo a fare la spesa in realtà, però possiamo ordinare due pizze, che te ne pare?"
Io :"è una bella idea! E magari anche nolleggiare un film!"
Sentii il respiro caldo di Harry sul mio collo, sorrisi sentendolo vicino.
Harry :"Possiamo vederlo in straming sul computer così non dobbiamo uscire per affittarlo, non voglio perdere un solo secondo di questo giorno"
Io :"vada per il film in streaming" gli dissi sorridendo, mentre mi girai appena verso di lui per baciarlo sulle labbra.
Lo sentii mordere giocosamente il mio labbro inferiore. Io risi, mi mancavo terribilmente quei momenti.
Presi il mio pc per cercare il numero di telefono della pizzeria più vicina, mentre Harry continuava a giocare con i miei capelli facendomi morire ogni volta che mi giravo con quelle sue fossette.
Harry :"ma sei su twitter?" chiese scherzando.
Io :"in realtà si! Ma ho anche trovato un numero di una pizzeria!"
Harry :"perfetto, detta!" esclamò lui, prendendo il cellulare.
Quando egli finì di comporre il numero e ordinò le due pizze, si risedette nuovamente accanto a me, cingendomi per i fianchi e poggiando il suo capo sulla mia spalla sinistra lasciando che i suoi ricci pizzicassero la mia guancia facendomi sorridere ad ogni suo movimento.
Stavamo girovagando su twitter curiosando un pò tutti i tweet delle directioners, e di ciò che dicevano sulla band.
Harry :"ma guarda che carine! Si sono sul serio preoccupate per l'incidente!" esclamò Harry, sorridendo, mentre prendeva il computer leggendo meglio tutti i tweet.
Harry :"facciamo una cosa? Una cosa che non faccio da tempo"
Io :"certo! Dimmi Styles!" Esclamai io sorridendo, sentendo la sua felicità contagiare del tutto il mio umore.
Harry :"vogliamo fare una twitcam? Loro amano le twitcam, ma saranno passati anni che non ne facciamo una"
Io :"è una bellissima idea!"
Harry così non perse tempo a twittare con il suo account avvisando dell'imminente twitcam.
Di colpo le sue interazioni letteralmente scoppiavano quasi da far impallare il pc, risi anche io immaginando in quel momento come potevano sentirsi le directioners per la sorpresa di Styles.
Harry :"Elena, hai mai fatto una twitcam?"
Io :"ehm, veramente no!" risi arrossendo. Sono sempre stata timida, e l'idea che mi avrebbero vista insieme ad Harry per tutto il mondo mi faceva venire un'ansia!
Harry :"E' divertente! Prendi pure il telefono così leggeremo più tweet che ci mandano le ragazze!"
Io :"Certo!" esclamai, aprendo il mio twitter sul telefono.
Harry :"pronta?" rise Harry.
Io :"si dai!" risi a mia volta.
Lui mi diede un piccolo bacio sulla punta del naso facendomi sorridere, mentre apriva la sua webcam.
Vedevo nei suoi occhi tutta la felicità di quel momento, passare del tempo con le sue fan lo rendeva veramente felice.
Harry :"Hi!" esclamò per salutare tutti in twitcam.
Notai il numeretto sotto la schermata aumentare sempre di più e vedevo la mia tl scoppiare, e le interazione raggiungere il culmine.
Era veramente difficile riuscire a leggere tutto, ma ci provavo pian piano.
Harry tentò di sconfiggere la mia timidezza mandandomi dei sorrisi, mentre le fan continuavano a farci continuamente domande. Soprattutto volevano sapere dell'intervento di Harry e quando sarebbe ritornato sul palco.
Io :"tornerà molto presto, già al loro prossimo concerto del tour sarà in perfetta forma! Vero Styles?"
Harry :"assolutamente si! E ragazze lei è un bravo chirurgo lo devo ammettere!" esclamò ridendo, meritandosi un mio colpetto sul braccio e le mie guance andare in fuoco.
Molte ragazze ringraziavano il proprio idolo per tutto quello che Harry aveva e stava facendo per loro.
Harry :"siamo noi che dobbiamo ringraziare voi" rispose sorridendo, concludendo dicendo :"noi vi amiamo con tutto il nostro cuore".
A quel punto non vi dico a che punto erano arrivate le interazioni!
Poggiai il mio capo sulla spalla di Harry, dicendo poi guardando alla webcam :"Vi ama veramente tanto, vi amano!" Esclamai, guardando poi negli occhi Harry che mi sorrise.
Harry :"assolutamente vero!" rispose a sua volta guardando la webcam.
Poi alcune ragazze chiedevano di salutarle così ci diedimo da fare per leggere più tweet possibili.
Io :"ha chiesto Jenny di salutarla!"
Harry :"ciao Jenny!"
Io :"ciao Jenny!" Esclamai sorridendo.
Io :"queste sono ragazze italiane! Ciao Italia!"
Harry :"Ciao Italia!"
Harry :"uh guarda! Queste invece vengono dalla Norvegia! Ciao Norvegia!"
Io :"ciao Norvegia!" e continuammo così per un'altra buona mezz'ora concludendo con una live di Harry che cantava per tutte le sue directioners una parte di Story of my life.
Quando chiudemmo la twitcam Harry era super felice per la sua live.
Harry :"mi mancava fare cose del genere!"
Io :"Hai reso felici molte persone" dissi io, sorridendogli, mentre gli accarezzavo una guancia.
Harry :"Prima del prossimo tour però voglio proporre ai ragazzi di farne una tutti insieme, insomma dobbiamo ricominciare! Come con i video diari!"
Io :"oddio li ricordo! Mamma mia, quanto tempo!"
Harry :"mancano tanto anche a me, e vorrei fare tutto il possibile per stare con le directioners"
Io :"lo stai facendo" gli risposi, avvicinando le mie labbra alle sue, assaporando ogni singolo istante di quel bacio.
Sentimmo il nostro citofono squillare, così fummo costretti a interrompere il nostro momento, mentre Harry stringendomi forte a sè si andò ad aprire alla porta.
Harry :"pizze in arrivo!" Esclamò felice girandosi verso di me.
Io balzai subito giù dal divano per prendere la mia pizza non appena il ragazzo delle consegne ce le portò.
Harry :"Ehi aspettami!" esclamò ridendo, mentre pagava al ragazzo.
Io :"ovvio!" Mentivo in realtà. Avevo troppa fame così ne presi un pezzetto. 
Harry se ne accorse, e non appena il ragazzo uscii da casa me lo ritrovai dietro di me che rideva come un matto. Una di quelle risate contagiose che non ti togli mai della testa uan volte che le senti.
Sì, un pò come le risate di Niall.
Harry :"Non mi hai aspettato" disse lui, mettendo il finto broncio.
Io poggiai la mia pizza sul tavolino in legno del salotto vicino al pc, e mi girai verso di lui sorridendogli.
Io :"non avresti resistito neanche tu alla pizza" gli sussurrai all'orecchio mentre gli lasciavo piccoli baci lungo la sua guancia.
Harry :"come faccio ad arrabbiarmi con te, però non va bene che devi essere attraente anche quando ti scusi" sorrise Harry.
Io :"ma va! Era tutta una tecnica per farmi perdonare!"
Scoppiammo entrambi a ridere.
Harry :"ti amo lo stesso, ma adesso mi devi un pezzo della tua pizza!" rise lui.
Io :"possiamo scambiarcela, ma solo un pezzo!"
Harry :"affare fatto!" esultò lui, stringendomi la mano come un vero gentiluomo.
Non optammo per un film romantico quella sera, ma per paranormal activity e poi per puntate di Grey's Anatomy, una bella serata alternativa!
Una coppia fuori dal normale, letteralmente! Ma a noi ci piaceva essere così.
Harry :"hai paura?" mi domandò lui mentre addentava la sua pizza con gli occhi fissi sullo schermo del pc.
Io :"naah!"
Harry :"oh ma neanche i.. Ma che è quel coso?! ODDIO!" urlò lui nascondendosi dietro il mio braccio.
Io :"che cretino che sei a volte!" scoppiai a ridere, anche se poi urlai anche io per la paura.
Harry :"Ah! Ride bene chi ride ultimo!"
Io :"altro che film romantici! Questo è il top!"
Harry :"già! Il top per non dormire stanotte!"
Io :"oh, ma non mi dire!" risi io.
A fine film, avevamo entrambi le lacrime agli occhi per le troppe risate che ci eravamo fatte.
Mi sembra ancora di sentire le nostre risate rimbombarmi nella mente. I momenti felici dobbiamo sempre ricordarli perchè ci fanno e faranno sempre stare bene.
Finita la pizza passammo il tempo a giocare come bambini a tutto ciò che ci veniva in mente.
Dal tris, a battaglia navale, facevamo sul serio di tutto.
Sembrava quasi di rinascere dopo il brutto periodo.
Harry :"Sarai sempre la mia piccola, ma sappi che a tris sono imbattibile" mi sussurrò Harry abbracciandomi da dietro.
Io :"a battaglia navale lo sono!"
Harry :"Shh!" Rise lui, dandomi baci lungo il collo, causandomi brividi lungo tutto il corpo.
Io :"non valgono queste mosse Styles"
Harry :"mh?" Disse lui, staccandosi appena da me e riaprendo gli occhi che aveva socchiuso facendoli incastrare perfettamente con i miei.
Ero tra le sue braccia quando mi avvicinai a mia volta ancora di più a lui, cominciando a lasciare baci ovunque, dalla sua clavicola, al suo collo, fino a soffermarmi sulle sue labbra.
Harry passò una mano tra i miei capelli, lo sentii ridere quando mi prese delicatamente in braccio.
Mi faceva sentire come qualcosa di fragile, ma prezioso. Mi faceva sentire bene, con lui, e con me stessa.
Ero felice.
Eravamo insieme, finalmente.
Stavamo rivivendo uno dei momenti che più mi erano mancati.
La nostra intimità, quel momento in cui c'eravamo solo io e lui. Nessuna paura, nessuna preoccupazione, nessuna lacrima, nessuna tristezza. Solo io e lui.
Harry :"Sei bellissima" mi disse all'orecchio, prima di giocarci a mordicchiarlo, scatenando le mie risate.
Io :"perchè ci hai messo così tanto a tornare?" domandai, ma il mio scopo non era esattamente quello di ricevere una risposta. Era confessare solo tutto ciò che mi girava in mente. Fargli capire che mi era mancato.
Harry :"perchè sono stato uno stupido" rispose lui, continuando a baciarmi con foga lungo le mie spalle.
Io :"io ti sentivo vicino in ogni momento" risposi, mentre le mie labbra si soffermarono sulla pelle del suo collo.
Harry :"sono felice di non averti perso" quasi ansimò lui tra un bacio e l'altro.
Io :"non potrebbe mai accadere"
Harry :"tu non mi perderai mai,hai capito?" Disse lui, facendomi stendere lungo il materasso.
Io :"Io resterò sempre qui ad aspettarti" risposi a mia volta, mentre la t-shirt nera di harry cadde sul pavimento.
Harry :"mi dispiace per tutto quello che hai passato a causa mia" La sua voce adesso si era fatta più bassa, e i suoi occhi si erano riempiti di tristezza.
Io così presi il suo volto tra le mani e lo guardai negli occhi.
Io :"E' tutto finito, adesso è grazie a te se sono felice, okay?" Di tutta risposta lui mi baciò, facendo incontrare le nostre labbra, fino quasi a mordicchiarle come era solito fare.
Mi strinsi forte a lui, lo abbracciai io quella volta, più che potevo, fino a sentire i battiti del suo cuore, fino ad assicurarmi che lui fosse realmente vicino a me. 
Fino a convincermi che tutto fosse realtà.
E lo era. Ero in quel momento con la persona che più amavo, e presto saremmo rimasti uniti per l'eternità.
Nonostante tutto, la mia timidezza in quei momenti c'era sempre, e lui puntualmente sorrideva.
Harry :"Sono solo io" sorrise lui, mentre continuava a baciarmi ovunque.
Affondai le mie mani nei suoi ricci, mentre lui continuava ad inumidirmi il mio corpo di baci.
Lo sentii soffermarsi in una zona ben precisa del mio collo, sentendolo mordicchiare lungo la mia pelle.
Mi strinsi a lui sorridendoli, mentre pian piano si avvicinava sempre di più verso le mia labbra che necessitavano il contatto con le sue.
Sono sempre stata succube della sua voce, dei suoi occhi, del suo sorriso, dei suoi capelli, delle sue fossette, e del suo carattere.
Lo amavo in ogni piccola parte, in tutti i modi possibili.
Lo amavo nei suoi pregi e difetti.
Io :"ti amo Harry" Gli dissi, la prima frase che avevo voglia di dirli fin da subito.
Harry :"anche io Elena, tanto" Rispose lui, tornando a baciarmi le labbra.
E fu in quel momento che le mie lacrime uscirono senza poterle controllare.
Harry a quel punto si fermò subito preoccupato dalla mia reazione inaspettata.
Harry :"amore, che succede?" mi chiese accarezzandomi la guancia per asciugarmi una lacrima che la stava rigando.
Io non risposi, ma lo abbracciai per il collo, facendo incrociare i miei polsi, e continuando a piangere sulla sua spalla.
Harry :"el, tesoro, guardami. Che succede?" Domandò ancora lui, prendendo il mio viso tra le sue mani grandi.
Io :"Ho paura di perderti ancora, ho capito che senza di te io mi sento vuota, mi sento il nulla più totale, io vivo di te Harry, e se te ne vai ancora io.."
Harry :"non me ne vado più, mai più, promesso."
Io :"lo giuri?"
Harry :"lo giuro. Ma ora fammi un bellissimo sorriso perchè oggi è un giorno felice, oggi è il giorno dei nostri sorrisi" mi disse lui sfoggiando il suo più bel sorriso, stessa cosa che feci anche io. 
Ora di nuovo il mio cuore scoppiava di gioia.
Le nostre mani tornarono ad incrociarsi, le nostre bocche ad incontrarsi, le nostre ciglia a sfiorarsi, i nostri corpi ad unirsi.
Noi eravamo come una persona sola.
Noi siamo una persona sola per quanto la distanza sia presente.
Un amore indistruttibile sotto ogni aspetto.
Io :"Harry, il mio cuore adesso appartiene a te, non fargli più del male"
Harry :"mai più piccola, te lo prometto. Il mio è tuo, solo tuo"
Nostri nasi si sfiorarono, il suo viso era sopra il mio, le mie mani dietro la sua schiena quasi come a reggerlo. Mi sentivo molto più piccola di lui, la sua figura sovrastava completamente la mia, ma il suo sorriso mi portava nei migliori dei paradisi.
Il dolore delle prime volte era svanito, ora c'era solo amore, piacere.
Quello per me era amore. 
L'amore. Una parola piena di significati. 
Ed il mio era legato alla sua anima.
Lui era il mio piccolo grande amore.
La mia metà.
Il mio :Half a heart without you.
Lo sentii entrare in me in un solo piccolo istante, lui mi strinse delicatamente i polsi dandomi baci sulla fronte, lasciando che i nostri nasi si sfiorassero e che il suo respiro mi riscaldasse in quel momento per noi magico, unico, come la nostra prima volta.
IL GIORNO SEGUENTE:
Harry :"Buongiorno piccola Tomlinson"
Io :"piccolo Styles" risposi sorridendo.
Harry :"hai visto che sole bellissimo che c'è oggi?"
Io puntai il mio sguardo così verso la finestra notando un Sole bellissimo, uno raro a Londra.
Io :"Già, è bellissimo" risposi sorridendo.
Harry :"Voglio sposarti il prima possibile, voglio avere la certezza che resteremo insieme per l'eternità"
Io :"anche io lo voglio Harry" gli dissi, abbracciandomi a lui.
Harry :"aspetta qui, vado a prenderti la colazione"
Io :"harry posso venire direttamente io, sta tranquillo!" esclamai ridendo.
Harry :"nah, voglio fare le cose per bene!" rise lui, afferrando i suoi vestiti rimasti ancora per terra dalla sera precedente e alzandosi dal letto, lasciandomi prima un veloce bacio sulle labbra.
Poco dopo si presentò con un vassoio dove su di esso c'erano due tazze colorate, una azzurra ed una che dava sul viola, con a fianco due cornetti che infondevano un odore per tutta la stanza prelibato.
Io :"wow, un vero gentiluomo inglese! Anne è stata proprio brava con te, eh Styles?" 
Harry :"vivendo con mia sorella e con mia madre ho imparato molte cose, visto?"
Io :"Dolce lui!" esclamai a mia volta, scompigliandogli i suoi ricci con una passata di mano.
Harry con la sua mossa conosciuta e amata da tutti cercò di rimetterseli in ordine ridendo, mentre mi strinse verso di lui cingendomi per i fianchi per lasciarmi un altro piccolo bacio sulla guancia.
Iniziammo a consumare la nostra colazione quando il mio telefono squillò, come quello di Harry. 
Io :"un messaggio" dissi sbloccando lo schermo del mio telefono mentre mi ripulivo le mani con un tovagliolo.
Harry :"anche a me! Che coordinazione!" scherzò lui.
Io :"è Summer, tra mezz'ora mi passa a prendere per andare a lezione, a te cosa dice?" chiesi incuriosita mentre non riuscivo a smettere di sorridere.
Quel giorno mi sentivo sul serio troppo felice.
Harry :"E' Liam, mi passa a prendere insieme agli altri per andare a registrare il nostro prossimo singolo in studio" sorrise a sua volta lui, mentre si alzava per andarsi a preparare.
Io :"State già lavorando sul prossimo album?" chiesi felice.
Harry :"certamente!"
Io :"è fantastico!"
Harry :"già! Ma a che ora avete lezione a Cambridge?"
Io :"oggi alle 9.00 perchè manca il nostro professore di biologia delle 8.00, siamo fortunati!"
Harry :"già! Ma ce la fai ad arrivare in tempo?"
Guardai l'orologio sul comodino.
Io :"sono le 6.30 di mattina, Summer probabilmente avrà passato la notte qui a Londra, se passa tra mezz'ora, quindi alle 7.00 prendiamo il treno per Cambridge e arriviamo per le 8.30 o 9 meno qualcosa, quindi si!"
Harry :"Menomale allora!" esclamò lui tirando un sospiro di sollievo.
Io :"grazie mille per ieri, è stato bellissimo"
Harry mi sorrise, dandomi un bacio lungo e dolce, prima di allontanarsi verso il bagno e prepararsi.
Stessa cosa feci io quando toccò il mio turno.
Mentre mi gurdavo allo specchio dell'ingresso una volta pronta, notai un livido violaceo sul mio collo, sorrisi ricordando alla notte passata.
Vidi le braccia di Harry avvolgermi i fianchi sorridendomi, coprendo con una ciocca dei miei capelli scuri la parte violacea.
Io mi girai verso di Harry, che mi abbracciò forte a sè.
Adesso potevo sentire i nostri cuori battere a mille, ancora insieme, di nuovo uniti.
Il mio dito con il mio anello dietro il collo di Harry durante il nostro abbraccio catturò la mia attenzione.
Sorrisi a vederlo, finalmente si sarebbe avvicinato il gran giorno, e finalmente le nostre vite sarebbero state per sempre legate l'una all'altra dopo la nostra promessa all'altare.

QUALCHE ORA DOPO:

Era finita la prima lezione, ed io e Summer stavamo camminando per i corridoi del college per raggiungere gli altri quando mi arrivò un messaggio da Harry che lei notò immediatamente.
*Da Harry: Tutto bene piccola? xx *
Sorrisi al messaggio e mentre rispondevo, Summer come avevo previsto subito inziò con le domande.
Summer :"E allora! Avete parlato del matrimonio?" 
Io :"Speriamo di sposarci il prima possibile" le dissi con un grande sorriso mentre lei mi abbracciava forte per la grande notizia.
Summer :"E l'anello è bellissimo, ora aspetto con ansia la proposta di Zayn!" rise lei.
Io :"Mi sembra di vivere in un sogno!"
Summer :"tu ed Harry siete destinati a stare insieme, lo siete sempre stati e ora mancava solo il matrimonio!"
Io :"mi sembra tutto così irreale! E' successo tutto così in fretta!"
Summer :"Quando l'amore arriva, arriva! E sta arrivando anche l'ora di prendere il treno per andare a lavoro in ospedale, siamo in ritardo bella!"
Io :"cosa? Che ore sono?"
Summer :"Le 11.30!"
Io :"siamo super in ritardo oddio! Cristine mi fa fuori!"
Summer :"Naaah!"
Io :"dici?"
Summer :"no, scherzavo. Ci farà fuori, ne sono sicura"
Io :"bell'incoraggiamento!"
Summer :"eh! La verità volevi sapere no?"
Io :"si ma.."
Summer :"al mio tre corriamo verso l'uscita e prendiamo il treno prima di perderlo!"
Io :"maa!"
Summer :"non fare la pigra e corri!" Esclamò ridendo, trascinandomi con sè.
Dopo un paio di minuti di corsa per tutta Cambridge ecco che l'odiosa sensazione si faceva risentire, la sensazione quasi di soffocare.
Mi fermai così di colpo, sentendomi l'aria mancare e ricominciando a tossire. Summer non doveva sentirlo di nuovo, non volevo farla preoccupare.
Per fortuna lei era già al piano di sotto, era molto veloce nella corsa e quel giorno ringraziai la sua velocità.
Travis :"Elena! Oddio stai bene?" chiese lui allarmato.
Io :"Trav sto bene, sono solo inciampata"
Travis :"non riesci a correre vero?"
Io :"cosa?"
Travis :"devi farti delle analisi, Elena è importante"
Io :"Travis sto bene!" esclamai spaventata da quella sensazione.
Poi continuai a dire a bassa voce :"Ti prego non dirlo a Summer, non voglio farla preoccupare"
Egli però se ne andò lasciandomi con uno sguardo serio e preoccupato. Era questo che volevo evitare. Non volevo far star male gli altri a causa mia, la mia sicuramente era una cosa stupida, un periodo di debolezza, o ero ancora scossa per il terremoto, un fatto psicologico credo. Nulla di grave pensavo. E poi, se vedo gli altri guardarmi con occhi diversi, anche io inizio a star male, ed era questo che volevo evitare. Ma in primo luogo volevo evitare di far preoccupare la mia migliore amica.
Sentii il sapore amaro in bocca, avevo avuto di nuovo un altra emorraggia, ed ero sola. A quel punto mi stavo iniziando seriamente a preoccupare.
Vidi la figura di Summer venirmi incontro quando la mia testa iniziò a girare forte provocandomi un senso di nausea terribile e disgustoso.

Era passata almeno un'altra settimana da quel fatto, le lezioni stavano per finire ed io e Summer stavamo studiando sodo per gli esami finali, avremmo preso il diploma, quelli erano mesi veramente importanti, ma che mettevano sul serio sotto pressione!
Spesso sfruttavamo i nostri ragazzi per ripetere tutti gli argomenti a loro, spesso ci guardavano come fossimo aliene, o spesso ci prendevano in giro per le cavole che dicevamo, ma infondo due risate in quei momenti non avrebbero mai fatto male!
Dimenticai finalmente la brutta esperienza della settimana scorsa, ma credo che Travis abbia raccontato qualcosa a Summer perchè ad ogni mio accenno di tosse lei era subito vigile e attenta. 
Nei a giorni a venire, i ragazzi organizzarono anche una twitcam di gruppo, avreste dovuto vedere i loro sorrisi! 
Sembravano essere tornati a tanti anni fa, ed è bellissimo.
Comunque sia, non hanno mai smesso un secondo di amare le proprie fan, e ne smetteranno mai. Ve lo posso garantire.
Io e Summer invece passavamo i pomeriggi liberi a sfogliare riviste di abiti da sposa all'insaputa di Harry, che però un giorno finì per beccarci.
Ci piaceva immaginare il nostro giorno perfetto, con la persona perfetta.
Ed io sentivo i brividi ogni volta che si nominava la parola 'matrimonio', perchè è il giorno che ho sempre sognato, e segretamente fin da piccola proprio con lui, con l'uomo che stavo per sposare.. e adesso quel giorno era talmente vicino che avevo il cuore a mille solo al pensiero.

Una sera tra quelle, passammo la cena tutti insieme come una vera famiglia, con la radio accesa dove spesso capitavano le canzoni dei ragazzi, e Niall a quel punto si agitava come un matto saltellando per tutta la casa insieme a Ciccio che lo rincorreva.
Lui allora era convinto che fosse felice persino il nostro cane per la canzone che stavano trasmettendo, ma il punto è che spesso Niall si alzava con qualche cosa da mangiare in mano o addirittura mentre mangiava ancora, quindi Ciccio lo rincorreva logicamente solo per il cibo, anche se devo ammettere che c'era una sorta di feeling tra di loro!
Finita la cena, partì alla radio 'A thousand years'. La nostra canzone.
Harry ed io ci gurdammo, senza dirci niente capimmo tutto.
Ci scambiammo dei sorrisi, poi lui mi diede la mano come per invitarmi ad un ballo.
Sorrisi con tutta la felcità che avevo in corpo.
Mi ritrovai presto tra le sue braccia proprio nel centro della nostra camera, e ritornammo con la mente a quella sera, con tutte le lanterne, le luci colorate, la festa, la musica. Ritornammo ai nostri baci, ai nostri sguardi.
Poi da quel momento ricordo solo di essere caduta a terra e di essermi risvegliata in ospedale.

Io :"che succede?" urlai piangendo spaventata. 
Sentivo dolore ovunque. La testa farsi sempre più pensate.
Harry :"amore, ci sono io qui, sei svenuta, nulla di grave, va tutto bene, calmati" Mi disse Harry, venendomi subito incontro.
Io :"cos'ho? E' per la mia allergia vero?"
Harry :"quale allergia?"
Louis :"EL! Eccoti!" esclamò.
Io :"lou" dissi io, sfinita da tutta quella situazione.
Louis :"ti stanno già facendo tutte le analisi, tra poco ci diranno cosa hai avuto, stai tranquilla e non agitarti, il tuo fratellino è qui con te" Mi disse Lou sorridendomi, stringendomi forte la mano.
Harry intanto per calmarmi mi accarezzava dolcemente i capelli, sapeva che amavo quel gesto.
Summer :"ELENAAA VIA TUTTI!" urlò Summer venendomi ad abbracciare forte.
Io :"Summer!"
Summer :"ci hai fatto spaventare!"
Io :"non era mia intenzione!" risposi sorridendo, sentendomi più tranquilla.
Presto anche i ragazzi ci raggiunsero venendomi incontro più sollevato nel vedere che stavo bene.
Con tutti loro adesso quel brutto risveglio non mi portava più paura. Infondo se non si ha paura nulla può abbatterci.
Quando il medico entrò chiese a tutti di uscire dalla stanza.
Io :"no, lo dica anche a loro ciò che deve dirmi"
Summer :"sta bene vero?"
Dottore :"è da regolamento, qui può rimanere solo il parente più stretto"
Tutti a quel punto uscirono dalla stanza facendomi segnale di far sapere subito a loro tutto.
Anche Harry fu costretto ad uscire lasciandomi la mano. Di colpo la paura cominciò a riprendere il sopravvento su di me, ma mi ripetevo continuamente di stare tranquilla. Cosa mi sarebbe mai potuto succedere? Probabilmente si trattava solo di un calo di zuccheri o di una forte allergia. Niente di più. Rimase al mio fianco solo mio fratello che mi stringeva forte la mano dandomi più coraggio.
Dottore :"Elena, le abbiamo trovato un tumore".
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*spazio autrice*
Ehilà! Fatemi sapere se vi piace o fate ovviamente anche delle critiche negative a riguardo, ma ho sul serio bisogno dei vostri pareri vi prego! ahahaha <3
Questa è una storia molto importante,quindi ci tengo tanto a sapere cosa ne pensate. 
Ho qui il trailer della storia: https://www.youtube.com/watch?v=SpxBKQ6pUNw&list=UUe0FRRsZwBx8CMcja2lL3kw
 
E questo invece è un video dedicato ai personaggi della fan fiction: https://www.youtube.com/watch?v=EwA0B_8y7NM&list=UUe0FRRsZwBx8CMcja2lL3kw&index=1 
 
A presto! baci xx

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Capitolo 82
*** 82° capitolo ***


Louis sbiancò di colpo mentre manteneva il suo sguardo fisso sul viso del medico che appariva dispiaciuto per la brutta diagnosi, ma rimaneva comunque composto e professionale. Cercai la mano di mio fratello, volevo stringerla tra le mie dita, sentire la sua presenza, ma lui di colpo era diventato assente. La sua mano scivolò dalla mia fino a quando i suoi occhi parsero due blocchi di ghiaccio gelidi in fase di scioglimento. Infatti potevo notare le sue iridi inumidirsi sempre di più, come le sue guance rigate dalle lacrime che tentava istintivamente di trattenere. Mio fratello non amava piangere davanti agli altri, si teneva tutto dentro, sempre, finchè non sarebbe rimasto da solo per sfogarsi. E lui ora era confuso, smarrito, come me. Io non avevo esattamente compreso l'ultima frase del dottore. 'Tumore'. Avevo un tumore. Un tumore dove esattamente? Mi sarei salvata? Gli occhi di Lou e del medico mi fissavano, ma entrabi con sguardi diversi. L'uomo sembrava essere comprensivo, Louis smarrito. Io ero semplicemente rimasta lì, su quel lettino dell'ospedale, immobile. "può ripetere precisamente cosa ha detto?" chiesi dopo un momento interminabile d'attesa e tensione.
"Ha un tumore signorina Tomlinson." rispose l'uomo in camice bianco.
Quindi, avevo un tumore. 
*svegliatemi da questo incubo,vi prego* pensai.

Quando il medico lasciò la stanza, io sentii un senzo di vuoto incredibile dentro di me divorarmi sempre di più.
Rimasi a fissare il vuoto davanti a me, lasciando alla paura di impossessarsi di me.
Io :"l-lou" balbettai.
Ricordo lo sguardo di mio fratello puntarsi sul mio stringendomi ancora più forte la mano e chiudendo gli occhi per bloccare le lacrime.
Harry :"Ehi! Allora?" esclamò entrando in camera.
Mio fratello scosse il capo correndo ad abbracciare il mio ragazzo in preda ad una crisi di lacrime.
Harry :"Che succede?" incominciò a chiedere allarmato mentre il suo viso sbiancò di colpo.
Summer :"ragazzi ma.."
Io :"Summer"
La mia migliore amica mi venne incontro preoccupata notando i nostri stati d'animo, anche se il mio poteva definirsi quasi 'assente' poichè ero ancora scossa da tutta quella situazione.
Summer :"el che hai?"
Io scossi il capo. :"Summer, non lo so"
Non so neanche io perchè dissi di non saperlo, ma forse nemmeno io ne ero certa per quanto strana potesse essere la situazione.
Summer :"Lou?" si girò verso mio fratello per avere spiegazioni, mentre egli si staccò dall'abbraccio con Harry e tutti i ragazzi ci raggiunsero allarmati in stanza, preoccupati probabilmente dalla reazione di mio fratello a quella notizia.
Louis :"El.." la sua frase si bloccò sul nascere.
Niall :"che ha Elena?" poggiò una mano sulla spalla di Louis quasi come per confortarlo ed incitarlo a parlare mentre io ero letteralmente paralizzata su quel letto.
Louis :"ha-ha un tumore"
E fu in quel momento che la stanza divenne assolutamente silenziosa. Quasi come una grotta, buia e silenziosa del tutto. Sentire dire la parola 'tumore' da mio fratello faceva tutto un altro effetto, come se fosse più credibile e mi avesse fatta tornare alla realtà. E fu in quel momento che ebbi la certezza di avere il così anche chiamato :'brutto male'.
Il mio mondo sembrò smettere di girare proprio in quel momento quando dissi la frase senza neanche pensarci o rifletterci : Ho speranza di vivere?
Harry mi guardò scoppiando in lacrime, correndo poi tra le mie braccia singhiozzando.
Mio fratello era distrutto, Summer non riusciva a dire nulla. Era lì, accanto a me, lei c'era, ma con la mente era come se fosse chissà dove, non era forse da nessuna parte perchè anche per lei, come per me, il mondo aveva smesso di girare.
E' buffo pensare che ti ritrovi a diciottanni a pensare alla malattia. 
Harry :"Andrà tutto bene è una promessa"
Io :"ti prego non piangere" cercai di dirgli, anche se ovviamente non sembrò sentirmi.
Zayn :"haz.."
Harry non mosse un muscolo. Era lì, piegato sul mio lettino piangendo.
Mi faceva male vederlo così, e ancora di più vedere tutti lì in preda ad una crisi: chi di pianto, chi di rabbia, chi di frustazione, chi di dolore.
O chi, come Summer, per un momento aveva smesso di vivere. Lei e mio fratello, mentre Harry non riusciva più a controllarsi.
Non lo avevo mai visto in quelle condizioni. 

Passarono due giorni, due giorni di silenzio assoluto, due giorni in cui nessuno di noi voleva ricordare la brutta serata, ma era fresca, troppo fresca, nei nostri ricordi.
Passavo le ultime due mattine a fissarmi nello specchio, scoppiando poi in lacrime.
Osservai i miei capelli, lunghi e neri che poggiavano morbidi sulle mie spalle, fissai anche i miei occhi, rivedendo quelli di mio fratello.
Cercai di sorridermi come facevo sempre ogni mattina, ma era impossibile. Impossibile fino alla seconda mattina. Il giorno del consulto medico. Il giorno fatale per tutti, il giorno decisivo.
Ricordo che l'immagine che si rifletteva nello specchio era piuttosto triste. Quando toccai i miei capelli i miei occhi esplosero in lacrime. Se avessi iniziato i cicli di chemio ovviamente sarei cambiata su tutto, avrei dovuto dire addio alla ginnastica, tranne che all'ospedale. Ci sarei andata, certo, ma non per salvare vite, ma bensì per salvare la mia, e questo mi rendeva ancora più nervosa.
Mi appoggiai al lavandino del bagno cominciando a singhiozzare per le lacrime quando sentii qualcuno mettermi le mani sui fianchi.
Ora l'immagine era bellissima, c'era il sorriso di Harry che nascondeva le sue lacrime, gli occhi erano ancora arrossati, probabilmente aveva pianto anche lui, ma sapeva fingere di essere felice, almeno per me ci riusciva.
Sorrisi anche io, un sorriso sincero che presto divenne anche il suo, facendomi girare poi verso di lui e bloccarmi i singhiozzi e le lacrime con un bacio.
Io :"Harry" dissi, staccandomi appena dalle sue labbra.
Harry :"dimmi tutto" sussurrò accarezzandomi una guancia senza mai smettermi di farmi guardare il sorriso, il suo.
Io :"Mi accarezzi i capelli? Amo quando lo fai"
Il suo sguardo si incupì appena, sapeva bene il motivo della mia richiesta e avrebbe obiettato sulle mie idee riguardo la chemio perchè sperava che non avessi mai avuto il bisogno di affrontarla, ma io non sapevo più su cosa aggrapparmi, era una cosa incontrollabile, e qualsiasi tumore fosse, la mia malattia non potevo dominarla, non ci riuscivo. Il sorriso di Harry però pareva calmarla, era la mia migliore midicina, come gli abbracci di mio fratello o della mia migliore amica. Avrei voluto guarire così, senza la chemio, solo con un bacio o un abbraccio e dimenticare poi tutto. 

Dottore :"Signorina Tomlinson da quando avverte dolori?" 
Ero seduta su un lettino con le gambe a penzoloni che non restavano ferme un attimo come le mie dita per il nervoso. 
Harry, Lou e Summer avevano avuto il permesso per entrare durante la visita.
Summer :"E' da qualche mese che sente dolori e non dice nulla,vero?"
Io :"nausea spesso.. e giramenti di testa.."
Dottore :"difficoltà a respirare giusto?"
Io annuii, girando il mio sguardo verso Harry che mi guardava immobile come per trattenere le lacrime senza dire nulla.
Ascoltava soltanto.
Summer gli aveva proposto di sedersi, ma non voleva, preferiva rimanere in piedi, vicino al muro della stanza quasi vuota.
Io :"che tipo di tumore ho?"
Dottore :"Elena, quanti anni ha?" la sua voce si era fatta più bassa.
Io :"ho da poco compiuto i diciotto anni"
Dottore :"Allora le scelte potrai prenderle tu dato che sei maggiorenne.. El la situazione non è piacevole"
Mi sentii mancare, ma rimasi a sentire.
Dottore :"ha il tumore ai polmoni, questo spiega il suo affaticamento nel respirare e le varie emorraggie"
Io :"c-cosa?" scoppiai a ridere per l'incredulità! 
Io :"ai polmoni? Io? Nah ci deve essere un errore dottore! Io sono sempre stata attenta al fumo, o a tutto il resto!"
Harry :"è vero! lei non fuma!"
Dottore :"il fumo è una delle più probabili cause, ma non è l'unica. Purtroppo abbiamo diagnosticato un brutto tumore ad uno dei polmoni mettendolo quasi fuori uso, e il tumore si sta espandendo" 
Io :"non posso crederci"
Summer :"in che senso?"
Dottore :"mantenete la calma"
Harry :"come si fa a mantenere la calma in queste situazioni?" Harry era fuori di sè, con gli occhi lucidi e pieni di dolore. Era straziante vederlo così.
Dottore :"abbiamo preso il tumore in ritardo ragazzi" Gli occhi del medico si spostarono sui miei.
Io :"Ma ci deve essere qualcosa da fare! Io devo fare ancora tante cose! Sposarmi, avere una famiglia, fare un viaggio, vivere."
Summer si alzò di scatto venendomi ad abbracciare.
Dottore :"possiamo solo provare con la chemio, ma vi avverto non potrà togliere il suo tipo di tumore.. ma semplicemente posticipare"
Harry :"posticipare cosa?" chiese in preda alle lacrime.
Io :"amore aspettami fuori, va bene?"
Mi girai verso mio fratello. Lui non era riuscito a dire nulla. Niente di niente.
Summer allora andò anche da lui che scoppiò a quel punto.
Io :"lou..andrà tutto bene" allungai la mia mano per toccare la sua.
Louis :"Non doveva succedere, non può essere reale, non può essere! Ditemi che è solo un incubo" disse con voce tremolante.
Io :"Lou!" corsi ad abbracciarlo forte, lasciando perdere la brutta notizia.
E da quel giorno tutta la mia vita cambiò.

Erano passate ben otto settimane dalla scoperta del tumore, e tra una settimana io e Summer avremmo preso il nostro diploma a Cambridge, quindi ci impegnavamo fino in fondo con gli studi.
La ginnastica artistica dovetti abbandonarla per non affaticarmi, avevo già incominciato i cicli di chemio e i miei capelli mi stavano abbandonando, così ero costretta a portare una bandana in testa rimpiangendo i miei lunghi capelli neri. Anche questo piccolo dettaglio mi portava un vuoto incredibile. A scuola tutti mi fissavano, ma non credo lo facessero epr cattiveria, forse per compassione e a me dava fastidio. 
Sentivo spesso la mancanza di Matteo, mentre Harry passava ogni istante con me nonostante piano piano stessi perdendo ogni segno di vitalità a causa delle cure.
Ero più pallida, e soprattutto più debole. Ma non avevo mai smesso di vivere.
Incominciai a scrivere un libro, un libro riguardante l'adolescenza, il primo amore,i primi problemi.. con lo scopo di aiutare chi mai lo avrebbe letto, ovviamente ammesso che venisse pubblicato!
Summer ed io studiavamo anche in ospedale dove ormai passavo la maggior parte del mio tempo attaccata a qualche stupidissima flebo su uno stupidissimo letto.
Quel giorno, era proprio una di quelle mattine, ero stata ricoverata dopo un altro ciclo di chemio quando il mio umore venne sollevato da Harry che oltrepassò la porta della mia camera.
Io :"amore" dissi a bassa voce per le poche forze. Lui mi venne subito incontro sedendosi sul letto e prendendomi la mano.
Harry :"come va?"
Io :"credo.. bene" sorrisi, sporgendomi per baciarlo.
Harry :"El, fammi un bel sorriso!" Ogni giorno mi diceva questa frase per farmi sorridere nonostante la malattia che mi stava portando via tutto.
Io però sorridevo sempre. Ed era anche un sorriso sincero!
Harry :"emozionata per il diploma?" domandò lui continuando a baciarmi.
Io :"puoi scommetterci!"
Harry :"ti amo"
Io :"anche io, tanto"
Harry mi baciò,il bacio più bello di sempre. Io gli presi il viso tra le mie mani sorridendo quando egli mostrò le sue fossette che tanto mi facevano impazzire.
Io :"Harry devo chiederti una cosa" gli dissi, staccandomi a pena dalle sue labbra, ma senza lasciargli neanche per un secondo la mano.
Harry :"cosa amore?" alzò lo sguardo verso i miei occhi accennando a un velo di preoccupazione.
Io :"Non ho più i capelli" dissi, sentendo già arrivare i singhiozzi.
Harry mi asciugò con il dorso della sua mano destra le lacrime che stavano uscendo.
Harry :"el ti ricresceranno, e saranno bellissimi"
Io scossi il capo :"non è questo il punto.."
Harry :"cosa succede?" chiese.
Io :"Io ti amo. Ti amo tanto. Ma questa malattia mi sta cambiando, non è più il mio corpo questo, non mi ci ritrovo. Sono troppo debole, le cure mi stanno togliendo le forze, non sono la stessa ragazza a cui avevi chiesto il matrimonio vero?" Dissi la frase singhiozzando dal dolore e vuoto che provavo in quel momento.
Harry sorrise appena, baciandomi, stringendomi a sè. Bloccandomi le lacrime, facendomi sentir bene anche solo con una sua mossa.
Harry :"tu sei sempre la stessa. Sei la mia Elena Tomlinson, lo sei sempre stata. E io sono con te, amo solo te, voglio te. Voglio ancora che tu sia mia moglie, e per i capelli non preoccuparti, ricresceranno in fretta! E poi non appena finirai le cure ti porterò al mare, o in barca. Ci faremo un bel bagno insieme, canteremo sotto la pioggia se inizierà a piovere, e torneremo a fare le gare di corsa. Verrò a vederti alle tue gare di ginnastica e tiferò per te. Tornerai con un sorriso che fa invidia al mondo, tornerai ad essere felice, e anche quel momento ci sarò io. E sarò tuo marito, se tu lo vorrai ancora. E magari avremmo anche una bella bambina o un bambino, è indifferente! Compreremo anche un cane, come vorresti chiamarlo? Fiamma? Magari come la fiamma del nostro amore. E che razza ti piacerebbe? Facciamo uno di quei bassotti e poi compriamo un bellissimo husky che ne dici? Abbiamo così tante cose da organizzare!" In tutto il suo discorso Harry non si accorse di piangere a dirotto. 
Io :"non importa quanto tempo mi resta, voglio passare tutta la mia vita con te"
Harry :"ci resta l'eternità El, l'eternità. Il nostro per sempre" Singhiozzò ancora più forte senza smettere mai di piangere, e incominciai così a piangere anche io.
Io :"harry ti prego, non piangere, è tutto bellissimo, una vita bellissima"
Harry :"per me possiamo anche vivere dentro uno sgabuzzino o in campagna, o dove ti pare, non mi importa, basta che ci sia tu, ti prego"
Io :"ci sono Haz, ci sono"
Harry :"Devi lottare"
Io :"stiamo lottando"
Harry :"già, stiamo lottando insieme"
Io :"vuoi ancora sposarmi? Vuoi sposare una persona come me senza neanche più i capelli?" 
Harry :"ti sposerei sempre e comunque, certo che ci sposiamo. Dobbiamo farlo subito okay?" Sorrise.
Io :"subito, sarà un giorno bellissimo" guardai il mio anello al dito. Quanto avevo desiderato quelle parole e quel momento!
Per una volta, la malattia mi sembrava quasi essere inutile, io invece mi sentivo per la prima volta forte, indistruttibile. E solo in seguito mi accorsi che mi sentivo così mentre tenevo la sua mano. Lui mi rendeva forte.
Louis :"sorellina!" esclamò mio fratello precipitandosi tra le mie braccia e salutando il riccio.
Io :"fratellone!"
Louis :"Come ti senti?"
Io :"bene!" sorrisi. "e tu?" continuai.
Louis :"va tutto bene! Sono venute qui delle persone!"
Io :"uh chi?" mi sporsi un pò per guardare oltre la porta.
Louis sorrise facendo cenno alle persone di entrare.
Con mia grande felicità notai che si trattava di Travis, Miley, Janette, Casse e Amelie, accompagnati tutti da Summer. Il nostro gruppo dello stage. Spostai lo sguardo su tutti salutandoli, ancora cercavo tra di loro Matteo, ogni volta. Ogni volta che eravamo tutti insieme si sentiva la sua mancanza, e non credo che me ne sarei mai abituata. 
Louis prima di lasciare la camera mi diede un bacio sulla fronte sussurrandomi :"dopo avvisami con un messaggio quando sei sola che devo parlarti di una cosa, va bene sorellina?" 
Io annuii salutandolo, mentre Harry mi lasciò un bacio sulle labbra seguendo poi Lou.
Travis :"Elenaaa!" esclamò seguito da tutti.
Io sorrisi. :"Ehi ragazzi! Grazie mille per essere venuti!"
Notavo nei loro occhi quella compassione, una compassione diversa però dalle altre che avevano gli sconosciuti o gli estranei. Forse perchè loro mi conoscevano veramente, e beh la malattia stava reprimendo la vecchia Elena, anche se in quel giorno io sentivo di poter quasi 'rinascere'. Non avevo paura. Non bisogna averne.
Io :"in questo momento vorrei solo potermi alzare!" esclamai sbuffando.
Amelie si avvicinò al mio letto e disse :"El, tra quanto potrai scendere da qui?" sorrise.
Io :"credo domani mattina.. solitamente dopo i cicli di chemio mi tengono qui con questo aggeggio sul braccio, ma sto imparando ad accettare la cosa. sapete come passo il tempo?"
Cassie :"no, come?"
Janette :"se ne sta con il suo piccoletto Styles eh?"
Scoppiai a ridere arrossendo.
Io :"oltre questo, mi rivedo tutti i vecchi video e foto, mi ricordo delle gare, delle corse, delle mie piccole coreografie improvvisate, dei viaggi, di Cambridge, e anche di Londra, e mi fa star bene"
Cassie :"tornerai come prima!"
Travis :"assolutamente! Sennò con chi faccio gli interventi in cardiochirurgia io?" rise.
Io sorrisi :"speriamo di tornare in forma!" sospirai. Non volevo perdere le speranze, anche se ormai i medici mi avevano ben fatto capire che non c'era quasi più nulla su cui aggrapparsi, ma io dovevo vivere. Dovevo lottare.
Non avere paura e lottare. Erano queste le mie regole di battaglia. Sono sempre state queste.

Nella sera inviai un messaggio a Lou, dopo che Harry mi portò qualcosa da mangiare per la cena dicendomi che sarebbe rimasto quella notte insieme a Summer a dormire con me in stanza. Apprezzavo tutto questo perchè rimanere soli, in quelle mie condizioni,non mi avrebbe di certo aiutata.
Louis :"el!" esclamò entrando dalla porta della camera dell'ospedale.
Io :"fratellone! allora dimmi tutto!" dissi io, passando il vassoio con il mio piatto ad Harry che rimase a sentire, seduto sul mio letto, incuriosito.
Louis :"Ho ricevuto un messaggio.. da Lauren"
Io :"lauren?" Chiesi stranita.
Mio fratello annuì. 
Louis :"si.. proprio lei"
Harry :"e cosa dice?"
Louis :"vuole vedere Elena.. e me. Vuole vederci entrambi"
Io :"perchè?" mi sentivo confusa, non me lo aspettavo.
Louis :"non lo so El.. ha detto che deve parlarci di una cosa importante.." sospirò e poi riprese a parlare sorridendomi mentre mi accarezzava una guancia. :"Ma tu ora non preoccuparti, domani ci penseremo va bene?" continuò mio fratello.
Io annuii, vedendo mio fratello dare una pacca sulla spalla di Harry per salutarlo e uscire dalla stanza.
Io :"Harry adesso sono curiosa!" esclamai.
Harry :"io più che altro sono stranito! ma non è quella tua allenatrice di Londra?"
Io :"tecnicamente si! Per questo sono stupita"
Harry fece spallucce abbracciandomi.
Harry :"Ha ragione Lou, devi riposarti e domani ci penseremo. Ti amo piccola" sussurrò baciandomi velocemente sulle labbra, alzando poi gli occhi verso la flebo che tenevo attaccata da tutto il giorno.
Seguii con gli occhi il suo sguardo sorridendo. 
Io :"non fa male Harry, non la sento neanche"
Harry :"non vedo l'ora che te la tolgano"
Io :"anche io fidati!" sorridemmo insieme, prima che le nostre labbra si incontrarono per un nuovo bacio.
Io :"comunque ti amo anche io Styles, tanto"

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Capitolo 83
*** 83° capitolo ***


"piccola sveglia!" sentii la voce di roca sussurrarmi al mio orecchio.
Io :"Ehi buongiorno piccolo Styles" risi aprendo gli occhi mentre mio fratello apriva le finestre della mia camera.
Harry :"i medici hanno detto che dovrai rimanere qui per sicurezza.." disse lui, guardandomi negli occhi e tenendomi la mano.
Io alzai le spalle. :"Tanto a casa non potrei fare altro che stare sul divano, tanto vale.." sospirai cercando di autoabituarmi a quella situazione a cui ero ormai costretta a vivere. 
Louis :"Sorellina!" esclamò mio fratello venendomi a dare un bacio sulla guancia.
Infermiera :"E' permesso?" chiese cordialmente una voce femminile bussando sulla porta della stanza.
Io :"prego" esclamai.
L'infermiera mi portò la colazione su un vassoio mentre mi aggiustava i fili della flebo.
Io :"posso toglierla?"
La donna scosse la testa.
Infermiera :"cambio solo medicinali, ma non posso togliertela, comunque, devi avere solo un pò di pazienza e te ne libererai!"
Harry :"dai infondo non la senti neanche no?" sorrise lui dandomi un bacio sulla frontre mentre reggeva la mia mano.
Io :"no ehm, però mi infastidisce! MI sento il braccio immobilizzato!" Scoppiai a ridere per la mia frase assolutamente senza senso mentre l'infermiera mi guardava accigliata come se non fossi consapevole che quella flebo per me era un beneficio poterne usufruirne con quella malattia a loro parere 'incurabile'. 
Pft, non conoscevano a quel periodo la vera Elena Tomlinson. Ero pronta a lottare fino alla fine, ad accettare tutto ciò che potesse aiutarmi, perchè io desideravo sul serio guarire e ritornare alla mia vita di sempre e al mio futuro già da me costruito parecchio tempo prima, ma si sà, non tutto è sempre semplice.
Summer :"buongiorno piccola Tomlinson!" entrò escalamando la mia migliore amica mentre l'infermiera si preparava a lasciare la stanza dopo avermi aggiustato la flebo.
Io :"Summer!" esclamai felice di rivederla.
Summer :"mmh buono! guarda che questi cornetti hanno la nutella dentro, sono buonissimi!" Esclamò inidcando la mia colazione sul vassoio portata dall'infermiera.
Louis :"summer non credo le abbiano messo la Nutella, insomma a lei no!" scoppiò a ridere.
Io :"che discriminazione è mai questa!"
Harry :"che non puoi mangiare schifezze amore" rise lui, dandomi un leggero bacio sulle labbra.
Summer :"oh.. Beh comunque sono buoni e te ne porterò qualcuno di nascosto!"
Risi alla sua affermazione e diedi un morso al mio cornetto che sfortunatamente era vuoto.
Io :"per il cappuccino mi piace!"
Louis :"sarà più latte che caffè!" rise ancora.
Io :"Tomlinson brutto fratellaccio stai zitto e fammi illudere di mangiare cose buone!"
Louis :"scherzo sorellina, quello credo sia vero cappuccino!"
Harry si sporse per sentirne l'odore.
Harry :"beh si lo credo anche io!" dedusse infine dicendolo con tono tale da farmi scoppiare nelle risate.
Louis :"Styles ti sei messo a testare gli odori ora?" rise ancora più forte alla sua domanda.
Harry :"riconosco l'odore del caffè!"
Summer :"e ci credo!" Rise a sua volta.
Io :"ciccio come si sta comportando?" chiesi sorseggiando il mio cappuccino.
Summer :"oh, ci pensa Niall quando io non ci sono! Quei due hanno sul serio feeling, è sorprendente!"
Io :"Immagino!" Risi imbevendo un pò del mio cornetto nel cappuccino.
Summer :"ho qui un video mentre si inseguono per una pallina! Guarda!" Esclamò venendo al mio lato con il suo cellulare in mano.
Ad interrompere la nostra bella mattinata fu l'ingresso di un altro medico.
Medico :"Salve signorina Tomlinson, come si sente?" 
Il mio sorriso scomparve appena. Non è esattamente la cosa migliore da chiedere a chi cerca di non pensarci, ma infondo era il suo lavoro quindi.
Io :"Bene, questa mattina mi sento bene, più rispetto alle altre volte dopo un ciclo di chemio" Sorrisi alzando le spalle e continuando a consumare la mia colazione.
Medico :"beh meglio così! E' una forte ragazza!"
Accennai un sorriso. :"grazie dottore"
Medico :"ad ogni modo, qui c'è una signora che vuole parlare con te" si spostò lateralmente alla porta e fece passare una signora sulla giovane età che riconobbi subito.
Io :"Lauren!" Mi ricordai di quello che mi disse mio fratello e la giovane donna chiese gentilmente a Harry e Summer di uscire, facendo rimanere solo me e mio fratello.
Lauren :"Elena come ti senti?"
Io :"ehm, forte, credo"
Louis mi sorrise passandomi una mano sulla schiena.
Lauren anche sorrise, prendendo le nostre mani.
Lauren :"ebbene, devo parlare di una cosa importante"
Louis :"ci dica" Disse mio fratello guardandola negli occhi come per analizzare ogni sua singola mossa, reazione o sguardo.
Mio fratello è sempre stato un tipo spesso di poche parole, ma di facile comprensione per gli stati d'animo del prossimo.
Lauren sembrò quasi bloccarsi sul punto di parlare mentre i suoi occhi chiari scrutavano i nostri;solo poco dopo riprese la sua frase scomparsa sul nascere.
Lauren :"Io.. io sono vostra zia" 
Io e Lou ci guardammo stupefatti.
Louis :"tu cosa?"
Io :"c-cosa? N-nostra zia!?"
Lauren annuii.
Pazzesco. 
Le sensazioni di quel momento si potevano facilmente comparare a quelle del giorno in cui scoprimmo della nostra adozione.
Louis :"non mentirci su questo"
Lauren :"Lou, non sto mentendo, come pensavi che vi conoscessi?"
Io :"ma.. non è possibile"
Lauren :"So che già sapevate dell'adozione, e lo so ragazzi che è tardi ora, troppo tardi, ma non è stato facile, non lo è mai stato, vivere con questo segreto"
Louis :"la prego ci dica tutta la verità"
Lauren :"lou prima dammi del tu, per favore"
Louis annuì lasciandola poi parlare.
Lauren :"bene.. Ecco, io sono la sorella di vostra madre."
Io :"d-dove nostra madre?" guardai Louis cercando la sua mano.
Lauren :"Non c'è più.."
Ci si bloccò il respiro mentre io cercavo inutilmente di trattenere le lacrime. Uno dei miei ultimi e più grandi sogni era quello di riabbracciare la mia vera madre ed il mio vero padre, almeno di conoscerli. Sapere tutto quello fu uno shock da cui ne io, ne mio fratello ci ripresimo subito.
Lauren :"i vostri genitori lavoravano in un ospedale poco distante da qui, quando quel maledetto giorno ci fu una sparatoria. E fu quel giorno che cambiò il futuro della vostra famiglia. Louis era il fratello maggiore come già sapete ovviamente, poteva avere al massimo due anni, tu El eri appena nata, piccolissima. I vostri genitori furono vittime di questa tragedia, ed io ero l'unica sorella così pensai, anzi desideravo, di tenervi io con me, ma non mi fu concesso. E sapete perchè? Perchè all'epoca ero troppo giovane e non avevo neanche un convivente con me, non potevo gestire le vostre cure dal punto di vista economico, è stato uno sconforto terribile. Ero già addolorata dalla morte di mia sorella, poi mi strapparono via anche voi e.. e beh ragazzi, non esiste sensazione peggiore. Ad ogni modo, si presentò qualche giorno dopo una famiglia, la famiglia Robins. Beh tecnicamente tu El dovresti essere Elena Robins come tuo fratello, ma io obiettai. Voi appartenete alla famiglia dei Tomlinson e non mi sembrava giusto farmi cambiare congome così partecipai persino ad una causa in tribunale per discuterne e vinsi la sentenza con la maggioranza di voti a mio favore. Voi così avete mantenuto il vostro congome originale."
Io :"e perchè ci tenevi così tanto?"
Lauren :"al congome ti riferisci?"
Io annuii.
Lauren :"beh, perchè sapevo che un giorno avrei potuto ricercarvi e poi voi fate parte della mia famiglia, non è giusto togliervi il vostro cognome."
Mio fratello si passò una mano sui capelli, mentre io sentivo il mio cuore andare a mille.
Io :"non è possibile" continuai a ripetere incredula.

Passarono altri giorni, giorni infiniti dentro quell'ospedale. Giorni che non venivano superati nemmeno dalle lancette dell'orologio che continuavo a fissare secondo per secondo.
Ricordo ancora il giorno del mio diploma a Cambridge. LO ricordo perchè oltre ad essere stato un giorno importante, fu anche il giorno in cui tornai dopo tanto tempo a Cambridge, e ne approfittai per rivisitare la mia palestra, le mie classi, la mia vecchia stanza che condividevo con la mia migliore amica, rivedere Ciccio e tutti i miei amici.
E' stato un giorno fantastico. 
Certo, per la scelta del vestito adeguato da indossare nel gran giorno ci pensarono Summer, Harry e Louis, ma a me sarebbe andato bene qualsiasi cosa.
Ero così nervosa quando mi consegnarono la mia pergamena! 
E per non parlare del lacio dei cappelli! Ragazzi, sembrava di essere sommersi da un mare di cappelli tutti blu, uguali tra di loro, lanciati in aria con tanta gioia e felicità da invogliarti a rivivere quasi tutti quegli anni di sacrifici nello studio, ma anche di piacevoli momenti.
Il punto è che quel giorno mi sentii veramente felice e soddisfatta di me stessa.
Assistette anche Lauren, e i miei 'genitori'. Mio fratello era più nervoso di me, per non parlare di Styles!
Durante il mio discorso lo vidi sorridere verso di me,Summer quel giorno era talmente agitata che cominciò a sudare freddo prima della consegna dei diplomi e mi stringeva forte la mano.
E' stato un giorno fantastico, posso ripeterlo ancora.
Eravamo tutti lì, la malattia non era invitata, o meglio c'era, ma si comportò bene per quel giorno perchè mi sentii talmente bene con me stessa che nella mia mente io mi autoconvinsi di stare bene e di avere una vita intera domani.
Questo perchè è stato quel giorno in cui ho veramente apprezzato ogni cosa che avevo intorno.
Mi giravo e ovunque potevo vedere genitori che si abbracciavano commossi, studenti felici, Summer felice, mio fratello e i ragazzi felici.
Eravamo tutti soddisfatti dei nostri sacrifici, e lo vidi come un mezzo per sentirmi soddisfatta dei miei.
Di me. Di me che stavo combattendo contro la malattia e di me, che per una volta posso dirlo, ha dato tutta la sua vita in ciò che faceva.
Quante facce che ogni giorno tenevano lo sguardo basso rividi gioiose! 
Quel giorno parve ricompensarmi tutto. 
Proiettarono al ristorante persino un video che avevano fatto i ragazzi, Summer e i miei compagni dello stage in ospedale e Cambridge, che fu a dir poco strappalacrime, ma soprattuto significativo.
La prima foto che vidi era quella di mio fratello ed io, da piccoli, per poi passare alle prime foto con Summer e con Harry.
Ci inserirono persino le gare, le mie gare di ginnastica. E già lì è inutile che vi dica che ero ricoperta letteralmente da un fiume di lacrime!
E ricordo ancora quelle braccia tanto forti da avvolgermi con amore e passione in grado da provocarmi ogni volta, come fosse la prima, brividi lungo tutto il corpo.
E la sua voce, roca ma calda, i suoi occhi verdi, i suoi ricci che gli incorniciavano e delineavano meglio il viso, i suoi lineamenti ai miei occhi perfetti, le sue mani sulle mie, il suo respiro sul mio collo. Ogni volta, era esattamente come la prima, non mi stancherò mai di dirlo perhcè lo trovo bellissimo.
Ricordo che lui, proprio quel giorno mi disse :"Voglio che anche il giorno del nostro matrimonio sia perfetto tanto questo. Anzi, lo sarà, perchè tu sarai la mia principessa, ed io il tuo principe."
"E' un per sempre?" gli chiesi a mia volta, mentre mi ritrovavo sulle sue gambe.
Lui annuii e mi sorrise. :"E' un per sempre, il nostro." Mi baciò. Mi baciò nel bacio più bello di sempre.
Fu in quel giorno che capii tutto. Fu in quel giorno che realizzai di essere abbastanza forte, come tutti noi lo siamo, per superare ogni ostacolo, bisogna solo trovare ciò in ogni piccolo gesto, o in ogni piccola parola, ciò che è certo è che la forza la si trova sempre.

Era il mese di Settembre, l'estate non la passai come avevo progettato in vacanza, ma cercai di passarci sopra.
Infondo tutti i ragazzi sono sempre stati lì in ospedale quando non avevano impegni di lavoro, Summer mi stava sempre vicina, ed io non avevo mai modo, fortunatamente di buttarmi giù.
I medici ormai avevano perso le speranze con me, il tumore non si era fermato e continuava a consumarmi tutta, ma io ero sempre lì, con loro, pronta a ridere e arrestare, almeno quelle, le mie lacrime.
Ma il mese di settembre era un mese altrettanto importante.

Harry :"piccola mia" sussurrò Harry venendomi incontro.
Io :"Ricciolino!" Esclamai ridendo per la mia buffa espressione mentre poggiai sul letto dell'ospedale un giornale che stavo leggendo.
Harry :"come ti senti?" Chiese sedendosi anche lui.
Io :"beh.. credo ehm, bene" sforzai un sorriso mentre gli stringevo la mano.
Harry :"Impegni per domani?" Sorrise lui.
Io :"impegni io? oltre che stare qui non potrei fare molto" risi.
Harry :"bene, allora domani uscirai di qui, è già tutto sistemato"
Io :"cosa?" domandai incredula.
Harry :"la mattina andiamo tutti in chiesa, poi al ricevimento e beh.. poi andiamo solo io e te in luna di miele" Sorrise lui baciandomi, mentre le sue guance si tinsero di un rosso intenso.
Io :"c-cosa?" Ed ecco che il mio cuore prese a battere talmente forte che sembrava volesse uscire dal mio stesso petto mentre mille brividi di ogni tipo mi invasero il corpo.
Harry :"Ti sposerò, come promesso, io ti sposerò" Mi strinse a quel punto forte a se.
Io :"d-diventerò tua m-moglie?" Continuai a domandare incredula.
Harry annuì. Harry :"sempre che tu lo voglia ovviamente!" rise lui.
Io :"Ma scherzi? Si che lo voglio!" Esclamai abbracciandolo forte più che potevo.
Harry :"ti amo piccola Tomlinson"
Io :"ti amo. Ti amo anche io"

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Capitolo 84
*** 84° capitolo ***


Il giorno tanto atteso era arrivato.
E quel giorno persino l'ospedale sembrava più bello del solito.
Quella mattina non servì che nessuno mi svegliasse, nemmeno mio fratello come sempre.
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte, e mi stupii quando la luce del giorno colpì i miei occhi facendoli chiudere dalla voglia di tornare a 'dormire', se così lo si può difinire.
In realtà quando accadde, e quando vidi che erano appena le 5.30 di mattina mi sentii più sollevata dato che mi incominciavo ad annoiare da sola aspettando il giorno,eppure in quel momento l'ansia salì a tre mila.
Mancavano ancora parecchie ore al matrimonio, ma si trattava solo di ore. Non più di anni, mesi, settimane o giorni. Non più di un 'forse' o di un desiderio. Ormai stava accadendo tutto. 
Era il nostro piccolo infinito ed è questo il bello.
Quel giorno sarebbe stato il giorno che avrebbe racchiuso tutta la mia vita con lui.
Non sapevo quanto futuro avessimo realmente davanti, non sapevo neanche quanti giorni sarei rimasta con lui dopo quello, ma non mi importava. Anche questo rendeva il giorno del matrimonio così speciale e indimenticabile. 
Avevo voglia di godermelo fino in fondo. 
Ed è così. Vivevo i giorni come se fossero gli ultimi, perchè spregarli pensando solo e unicamente alla malattia? Era da stupidi non godersi ancora quei momenti di gioia e felicità che mi invadevano ogni volta che scherzavo con Summer, passavo dei momenti con mio fratello, o quei brividi di piacere come se fosse la prima volta, con i baci di Harry.
Era questa la mia vita e avevo imparato a prenderla ed accettarla benissimo così, per quanto il suo cambiamento fosse stato drastico e mi avesse distrutta. 
Già, distrutta, non crollata.
Solo distrutta ma ricostruita, c'è differenza.
Harry mi stava ricostruendo pezzetto per pezzetto, stava quasi compensando tutti quei mesi della sua assenza. 
E' stupido lo so, ma desideravo tanto che lui potesse leggere quel diario che scrissi molto tempo fa per lui. 
E so che sembra strano, perchè ho sempre detto che volevo rimanesse segreto, però sapete.. quando scrivete qualcosa per qualcuno, non lo si fa mai solo per 'passare il tempo'. Lo si fa con una minima speranza di essere notati da questa, ricordati in un certo senso.
Ed è questo il punto. Il punto che spinse il mio desiderio. Eppure non gli avevo mai rivelato il luogo 'segreto' dove avevo nascosto il diario. 
Adesso però, non importava.
Rigurdai nuovamente l'orologio, erano le sei di mattina quando mio fratello venne in camera.
Io :"Lou! Che ci fai già sveglio?" chiesi sorridendo.
Louis :"Non ho dormito in realtà!" alzò le spalle con un piccolo sorrisetto sulle sue labbra.
Io :"Nemmeno io! Se solo avessi saputo ti avrei invitato a stare qui da me!" Scoppiai a ridere mentre sentivo le mani tremarmi dall'ansia.
Mio fratello se ne accorse e le bloccò con le sue guardandomi negli occhi.
Louis :"sorellina andrà tutto bene" mi sussurrò.
Io :"Non mi sembra vero" risposi, sentendo il cuore battere a mille.
Louis :"Nemmeno a me! Mia sorella che si sposa! Cioè oddio è qualcosa di.. wow!" Sgranò gli occhi ridendo.
Potresi le mie braccia per tenerlo vicino a me, lui capì il gesto e si gettò in esse stringendomi forte a sè.
Io :"grazie per ogni singolo momento che mi hai dedicato" Dissi di colpo stringendo gli occhi e poggiando il capo sulla sua spalla.
Louis :"El, sei mia sorella, ti dedicherei tutta la vita, ogni sinoglo istante di ongi singolo secondo. Ti voglio bene, e ti donerei persino la mia stessa anima pur di vederti star bene" 
Sentii i singhiozzi soffocare i miei respiri in quel momento.
Io :"Lou lotterò per restare per sempre con voi"
Louis :"mi piace questo atteggiamento! Una combattente nata sei!"
Risi appena, mentre continuavo a godermi quell'abbraccio con l'unica parte stabile della mia famiglia biologica.
Io :"Mi sarebbe piaciuto conoscere mamma e papà" ammisi, mentre sentii una lacrima rigarmi il volto.
Louis :"Anche a me.. ma ehi, loro sono sempre con noi, e sono vicini a te. Sai? Prego sempre a loro, così che possano salvare la loro bambina" Quella volta fu lui a singhiozzare ed io a stringerlo forte cercando di calmarlo.
Io :"so che ti ascoltano Lou, grazie mille" Dissi con sincerità mentre mi asciugavo con il palmo della mano un'altra lacrima.
Louis :"ma ora basta piangere su!" esclamò asciugando le mie ultime lacrime e le guance umide.
Sorrisi e lo guardai.
Io :"Lou ti saresti mai immaginato una situazione del genere?"
Lui scosse il capo.
Louis :"inizialmente no! Cioè in realtà ho sempre visto in te ed Harry una sorta di complicità ma.. ma non immaginavo un tuo matrimonio, non ci ero mai arrivato fino a questo punto! E' solo ora sto capendo quanto questo giorno sia ancora più importante tra tutti quelli che ho vissuto, sarà il Tuo giorno Elena Tomlinson" 
Sento ancora quella sua frase rimbombarmi nella mente, le sua voce, il suo sorriso, i suoi piccoli sbalzi di tono, i suoi occhi così espressivi da comunicare senza voce.
Vedo e sento ancora tutto. 
E' ancora tutto vivo in me e niente di tutto ciò morirà mai.
Mai e poi mai.
Erano circa le undici e mezza di mattina quando Summer piombò in camera con le lacrime agli occhi e stringendomi forte a sè.
Summer :"ELEEENAA!"
Io :"Suuummmeeer!" La imitai ridendo.
Summer :"Ma ti rendi conto? Ah! Io sto ancora aspettando una proposta da Malik e tu già ti sposi! Cattivella non si fa!" Scoppiò a ridere e anche io con lei.
Io :"Summer sembra di vivere un sogno, oggi mi sento felice più che mai, come non lo sono mai stata ti rendi conto?" Dissi alzando appena la voce dall'entusiasmo mentre sentivo gli occhi divenire sempre più lucidi.
Summer :"E' lo stesso anche per me! E' tutto così fantastico! E ovviamente la tua migliore amica sa come rendere tutto come avevamo sempre desiderato!"
Io :"in che senso?" sorrisi.
Summer :"ho preso tante foto, tanti schizzi che facevamo in tutti questi anni per divertirci riguardo gli abiti da sposa ricordi?"
Io annuii cercando di capire dove volesse arrivare.
Summer :"Bene! Ti ho ordinato un vestito perfetto, il tuo vestito perfetto" Scandì chiaramente le ultime parole sorridendo.
Io :"c-cosa?" balbettai sentendo la felicità superare qualsiasi infinito.
Ed eccolo lì davanti a me, mentre Summer mi prese in braccio e mi fece sedere su una sedia a rotelle spingendomi verso il bagno.
Summer :"Ci andiamo a preparare!"
Io :"Summer è tutto così.. così incredibile!"
La vidi togliermi la rossa bandana che mi ricopriva metà fronte e tutto il capo ormai spoglio, e l'immagine che vidi allo specchio mi fece rimanere tramortita.
I miei occhi diventarono lucidi e umidi, Summer se ne accorse e accennò un piccolo sorriso prima di lasciarmi un bacio sulla guancia facendomi sorridere.
Summer :"sei sempre bellissima e piacerai molto al tuo futuro maritino"
Io :"lo pensi sul serio?.." Chiesi inizialmente titubante.
Summer ammiccò un sorriso prima di mettermi le mani davanti agli occhi ridacchiando.
Summer :"tieni gli occhi chiusi okay?"
Io annuii incuriosita mentre dopo qualche secondo mi fu concesso il permesso per riaprirli.
Ciò che vidi allo specchio ora mi colpì molto di più, in senso positivo ovviamente.
Sorrisi, sorrisi veramente felice vedendo finalmente dei capelli lunghi e neri, proprio come li portavo io prima della malattia.
Io :"s-summer" balbettai con le lacrime agli occhi.
Lei per tutta risposta passò le mani sulla mia parrucca sorridendo.
Summer :"ti piacciono?" Chiese dolcemente.
Io :"sono bellissimi" riuscii a dire mentre sorridevo per la prima volta a me stessa.
Summer :"ora mettiamo il vestito e poi pensiamo all'accociuantura!"
Sorrisi battendo le mani divertita.
Passammo tutto il tempo a mettere il mio vestito e il suo, poi ci dedicammo al trucco e ovviamente in tutto questo io non potevo guardarmi ancora allo specchio.
Summer aveva detto che doveva essere una sorpresa, e non mi sono mai pentita per tutta quella attesa poichè oggi rivedo ancora riflesso allo specchio la mia immagine con l'abito dei miei sogni. 
E i miei capelli. Qualcosa che avevo perso e che mi faceva ricordare costantemente del tumore.
No, quel giorno era un giorno speciale. Anzi, lo è tutt'ora.
Vinsi quel giorno contro il tumore, come se gli avessi urlato che avrei vinto per sempre io. In qualsiasi modo.
Scoppiai in lacrime quando vidi tutto.
Summer mi aiutò ad alzarmi in piedi e potei ammirare tutto il vestito nella sua integrità.
Era bellissimo, stretto in vita e cadeva in modo leggero lungo poi i fianchi.
I capelli erano raccolti in un'accociuantura tutta particolare decorata di fiorellini bianchi.
Non riuscivo a smettere di piangere dalla gioia. Non c'è sensazione più bella!
Summer :"Okay El, mi sà che dobbiamo rivedere il trucco! Guarda!" ridacchiò lei pulendomi il mascara scivolato per tutto il viso.
Io :"non ti ringrazierò mai abbastanza" dissi infine io, stringendola forte a me come non mai.

Louis :"Vieni sorellina" Mi girai verso di lui vedendolo sorridere mentre mi prese a braccietto.
Stavo entrando in chiesa e sentivo le gambe cedermi.
Louis :"sei sicura di riuscire a camminare?" mi sussurrò mio fratello.
Io annuii sorridendo.
Io :"sono sicura, ma mi sento troppo agitata! Lui è già lì?"
Louis :"guarda un pò davanti a te" sussurrò lui sorridendo.
Alzai lo sguardo e infondo al corridoio della chiesa vidi l'uomo della mia vita che più amavo.
Mi sorrise non appena mi vide. Era bellissimo.
Il suo sorriso spontaneo e dolce, i suoi occhi illuminarsi e splendere sotto quel suo verde intenso, i suoi ricci incorniciargli perfettamente il viso, lo smocking che metteva in risalto le sue forme e i le sue braccia che sempre mi sorreggievano o mi stringevano a se.
Teneva le mani intrecciate davanti a lui, tipico di quando era particolarmente nervoso.
Mio fratello mi portò vicino a lui sussurrando un auguri con un grande sorriso che illuminò lo sguardo di entrambi.
Harry :"sei bellissima Elena"
Io :"Sei perfetto" sussurrai io, mentre lo presi per mano e guardammo entrambi verso l'altare.
Ricordo ancora i nostri voti del matrimonio.
X :"Harry vuoi prendere come tua legittima sposa Elena William Tomlinson e amarla e onorarla finchè morte non vi separi?"
Harry :"lo voglio." Sorrise guardandomi, mentre vidi i suoi occhi diventare più lucidi come i miei.
X :"E tu Elena, vuoi prendere come tuo legittimo sposo Harry Edward Styles e amarlo e onorarlo finchè morte non vi separi?"
La morte. Era presente anche noi nostri voti, ma non mi spaventava per niente.
Noi stavamo vivendo l'infinito, il nostro.
Io :"Si, lo voglio. E lo amerò anche dopo la fine dei miei giorni, lo amerò per sempre." Aggiunsi quell'ultima parte che fece rimanere Harry sorpreso, vedendo le sue guance tingersi di rosso, il suo sorriso diventare ancora più evidente di quanto già non fosse mentre mi metteva l'anello al dito.
Quando anche lui ebbe il suo, ed io il mio le nostre labbra si incontrarono nel bacio che inconorerà per sempre quel giorno. 
Il nostro infinito e il nostro per sempre.

Eravamo nell'estate del mese di Luglio del seguente anno, il tumore era peggiorato e ci ritrovammo di fornte ad una scelta.
Tentare l'intervento con il 20 per cento di possibilità riuscita o procedere con altri cicli di chemio che mi avrebbero solo indebolita.
Ero con Harry, tutto sembrava non avere peso in realtà.
Ad ogni modo, io firmai per l'operazione, volevo sul serio vivere. Vivere con tutti loro, con tutta la mia famiglia, volevo perlomeno provarci.
Atterrammo dopo un volo di circa 4 ore a Seattle, Harry non aveva chiuso occhio, come Summer e tutti gli altri, io prima di partire avevo preso il mio diario che avevo scritto circa un anno e sei mesi prima ad Harry. 
Glielo avrei dato prima di entrare in sala operatoria.
Ero pronta.
Niall :"Elena andrà tutto bene, parola di Horan" mi sorrise il biondo stirngendomi forte insieme agli altri.
Zayn diede un bacio sulla fronte di Summer stringendola da dietro mentre mi portavano sul lettino e mi attaccavano alla flebo.
Vidi Niall, Liam e Zayn guardarmi lungo il corridoio facendosi vedere sorridenti ai miei occhi mentre i medici mi portavano via con il lettino.
Summer mi stringeva la mano seguendomi fin dove le era permesso, Louis era con lauren che era voluta venire venuta a sapere dell'intervento e si era stretta a lei e ai nostir genitori adottivi mentre era in preda alle lacrime.
Io :"Lou, non piangere, ti voglio bene e staro bene" sussurrai io, guadagnandomi un suo sorriso bellissimo.
Harry mi teneva la mano mentre vedevo le sue lacrime scendergli piano lungo le guance.
"Ti amo Harry, lotterò fino alla fine, te l'ho promesso" dissi io, stringendogli ancora di più la mano.
Arrivati davanti alla porta che mi avrebbe condotta nella sala operatoria fui costretta a vedermela da sola.
Summer :"andrà tutto bene, ti voglio bene El, siamo tutti qui fuori ad aspettarti, miraccomando!" 
Io :"ti voglio bene anche io Summer, grazie per tutto"
Harry posò le sue labbra sulle mie mentre io cacciai il diario mettendoglielo nelle mani.
Harry :"E questo?" sorrise.
Io :"E' per te" riuscii a dire, prima che i medici mi portassero dentro.
Ero stesa lì, su quel lettino mentre vedevo i meidici girare intorno alla stanza preparando le luci e tutto.
Dottore :"Elena, sentirai la testa girare appena, tu chiudi gli occhi e rilassati, pensa alla persona che ami, sarà la prima che rivedrai al tuo risveglio, garantito" Vidi il dottore sorridermi dietro la sua mascherina, me ne accorsi perchè erano evidenti le piccole rughette a fianco ai suoi occhi che si formano quando qualcuno sorride.
E mi venne in mente Harry.
Vidi i suoi occhi, le sue piccole rughette, le sue fossette adorabili, le labbra carnose e rosee che si incurvavano nei sorrisi che salvavano ogni giorno le mie giornate. 
In quel momento vedevo lui.
La testa prese a girare come previsto non appena mi poggiarono la mascherina sul viso.
Vidi ancora il mio riccio.
Lo rividi, non sapevo se era per l'ultima volta, ma era lì vicino a me.
Chiusi gli occhi ricordandolo. 
Chiusi gli occhi sentendo ancora la sua voce perdendomi definitivamente in essa.
Poi il buio.

Ritrovai i suoi occhi.
Erano di nuovo davanti a me, mentre io tenevo i miei socchiusi per la forte luce.
Harry :"amore, mi senti? Siamo tutti qui" 
Era la sua voce.
Harry :"ti amo, sei qui, ce l'hai fatta, riesci a vedermi?"
A quel punto riuscii solo a muovere la mia mano per cercare la sua e stringerla forte mentre le sue labbra si posarono sulle mie come premio per tutta la nostra battaglia arrivata finalmente al termine.
Ho vinto contro il tumore.

Oggi ho ben 98 anni, è il mese di Settembre, le scuole si sono riaperte, tutti tornano a lavoro dopo le vacanze estive e in città c'è una gran pace la mattina.
Fuori vedo le foglie degli alberi cadere quasi a formare un arcobaleno per tutti i loro stravaganti colori, da quando mio marito se ne è andato, passo le mie giornate a scrivere questa storia e sono arrivata al termine.
Harry, harry è stato l'uomo della mia vita e ne ho avuto la prova.
Mi ha regalato momneti perfetti e bellissimi, indimenticabili una volta uscita dall'ospedale.
Diedimo alla luce un anno dopo due gemellini.
Un maschio ed una femmina.
Matteo e Felicitè.
Un anno fa mi sembrava di aver smesso di vivere quando lui se ne andò per vecchiaia. 
Ma oggi mi sono accorta che non è così.
Mio figlio mi ha portato con il mio nipotino fuori a fare una passeggiata al parco quando incontrai una signora canticchiare What Makes You Beautiful.
Il mio cuore parve bloccarsi.
E lo sentii.
Lo sentii vicino a me, posso ancora sentire le sue braccia avvolgermi.
Non se ne è mai andato, il suo ricordo e vivo in me, il ricordo di tutti vive in me.
Volete sapere poi come è finita tra Summer e Zayn con il matrimonio? Ebbene si sposarono anche loro, è stato bellissimo. Festeggiarono poi tutto in nave, pazzesco!
I ragazzi conquistarono il mondo per ancora molti molti molti anni, non hanno mai smesso di essere ricordati.
Sentire oggi la loro prima canzone dopo tutti questi anni mi portò tanti ricordi in mente, ma soprattutto felicità.
Mi mancano gli anni di cui vi ho raccontanto fino ad oggi, ma è grazie a questi ricordi che sto sorridendo proprio in questo momento.
Non so se mai qualcuno leggerà la mia storia, ma se ci sarà qualcuno, voglio che capisse il messaggio fondamentale.
La vita è stramba sul serio. 
Ma non perdiamo mai nulla. Ogni sconfitta è una vittoria. Una vittoria che ci porteremo per tutta la vita.
Non bisogna mai arrendersi.
E le persone che se ne vanno, non smettono mai di vivere.
Matteo, Harry, loro non hanno mai smesso di vivere in me.
Harry, piccolo riccio, mi manchi. 
Mi manchi terribilmente.
Adesso mi sto rigirando tra le mani una nostra foto, una delle prime che ci scattammo a Londra.
Voglio solo dirti che ti amo. 
Ecco ora le mie lacrime stanno bagnando tutto il foglio, ma non fa niente, dovevo ridirtelo ancora.
Mi hai fatto vivere la vita che ho sempre sognato. 
Ho vinto contro tante sfide. Grazie per tutto. Grazie per i nostri giorni, anni ed ogni nostro istante.
Semplicemente grazie per essermi stato sempre vicino.
Oh, ecco. Alla radio è partita Half a Heart.
E' bellissima. 

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E siamo arrivati al termine della storia!
Okay, ora piango. 
Grazie mille a tutte voi lettrici, vi voglio sul serio bene. 

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