Dietro la maschera

di MELINDA_1820
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ricordi - il ballo - ***
Capitolo 3: *** Scoperte ***
Capitolo 4: *** Narcissa ***
Capitolo 5: *** Harry e Ron ***
Capitolo 6: *** Il vero Draco ***
Capitolo 7: *** Il nome ***
Capitolo 8: *** Daniel Rastaban Malfoy ***
Capitolo 9: *** Ritorno ***
Capitolo 10: *** Fai una follia ***
Capitolo 11: *** Verità ***
Capitolo 12: *** Spiegazioni ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutti! Lo ammetto, sono una fan accanita delle Dramione e dopo parecchio tempo ho deciso di cimentarmi con una storia tutta mia. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate; lo so che questo è proprio un brevissimo accenno ma se queste poche righe piaceranno metterò subito il primo capitolo.  Grazie a tutti anticipatamente. 
Mel 

 

Dietro la maschera



“ Ma-ma pappa” il mio piccolo Daniel mi chiama dal box dove sta giocando mentre io cerco di fare ordine fra i vari articoli che ho scritto per il Profeta; ora che sono ritornata in Inghilterra dovrò cercarmi presto un lavoro, un bambino piccolo non si sfama da solo.

“Piccolino mio, arrivo subito, dammi solo un minuto..” sono sfinita; fare la mamma, cercare un lavoro, occuparmi della casa, è troppo per me.

“Ci penso io, stai tranquilla, continua pure il tuo lavoro”  ecco Ginny, la mia storica migliore amica, il mio angelo. Mi aiuta con Dan e mi sostiene sempre, non so cosa farei senza di lei.
Lei che non ha mai voluto spiegazioni su Quella notte anche se sa benissimo chi è il padre di Daniel, ecco, questa è una storia lunga…

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Capitolo 2
*** Ricordi - il ballo - ***


Ciao a tutti! Ringrazio dubhe01 che ha recensito e che mi ha spronato a continuare la storia. Spero di ricevere qualche altro commentino. :) Buona lettura 
Mel


 

Dietro la maschera

Erano appena terminati i M.A.G.O quando ricevetti un gufo:

 
Festa in maschera di fine anno
stanza delle necessità
ore 20.00
PS: rendetevi irriconoscibili per essere liberi
da vecchi rancori e stupidi pregiudizi, sarà
tutto più divertente!
 

pensai immediatamente di rifiutare ma, nonostante tutto, era il mio ultimo anno, la mia ultima occasione per divertirmi con i miei amici, l’ultima occasione per essere solo una ragazza che si può divertire. Andai subito da Ginny che mi aiutò a prepararmi per la serata. Indossavo un abito grigio lungo fino al ginocchio con la gonna molto vaporosa e un paio di ballerine dello stesso colore ma, per rendermi davvero irriconoscibile, avevo tagliato i capelli cortissimi e resi lisci con l’aiuto della magia. Arrivai puntuale al luogo della festa e, quando entrai, mi ritrovai in una grande sala da ballo addobbata in modo molto raffinato; era di sicuro una festa organizzata dai Serpeverde.
È bello da parte loro organizzare una festa aperta a tutti per dimostrare che sono maturati, che non sono più soggiogati dalle stupide idee di Lord Voldemort.
Mi stavo mischiando nella folla per raggiungere il tavolo delle bibite quando fui intercettata dal braccio di un ragazzo.
“Sei bellissima, fatina” mi sussurrò all’orecchio. Mi girai per capire chi fosse ma non riconobbi nessuna faccia conosciuta eppure avevo la netta sensazione di conoscerlo da sempre. Era un ragazzo alto e magro, con capelli scuri ma con occhi chiarissimi.
“Grazie mille, anche tu non sei male.” Sussurrai arrossendo. Non era un comportamento da Hermione- so tutto io –Granger ma visto che ero in ballo era meglio ballare.
“Concedimi l’onere di farti da cavaliere allora! Sempre che tu non sia già impegnata…” disse con un sorriso sghembo.
“Mi farebbe molto piacere” ci spostammo verso la pista da ballo, mano nella mano, e dolcemente incominciammo a ballare. Ero incantata dai suoi occhi, non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo.
Durante tutta la serata parlammo di ogni cosa: delle nostre passioni, dei nostri desideri, del nostro futuro…
Capii immediatamente che era un Serpeverde, anche se non ne aveva parlato espressamente capii che la sua famiglia aveva avuto a che fare con Voldemort; nonostante questo cercai di non farmi coinvolgere dai vecchi pregiudizi, lui mi sembrava un ragazzo intelligente e dolce a modo suo con solo un brutto passato alle spalle. Ingenuamente non cercai neanche di capire chi fosse, volevo solo godermi il momento.
Avevo già bevuto parecchi drink, e lui con me, quando decidemmo di uscire dalla Stanza delle necessità per fare una passeggiata sulle rive del Lago Nero e, piuttosto euforici incominciamo a scherzare spingendoci a vicenda. Improvvisamente ci trovammo una sopra all’altro, i nostri sguardi ancora incatenati e le nostre bocche alla disperata ricerca una dell’altra.
Ci spogliammo velocemente, lui baciò tutto il mio corpo e quando ormai eravamo entrambi al limite mi guardo come per chiedermi conferma; sapevo che era sbagliato, che lui, nonostante la bella serata, era uno sconosciuto e non dovevo farmi coinvolgere ma, presa dalle forti emozioni che mi aveva fatto provare annuii ripetutamente e lui entrò in me. Si accorse immediatamente che ero vergine e mi diede tutto il tempo necessario per abituarmi alla sua presenza e poi ci fu solo passione e libidine. 

continua...

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Capitolo 3
*** Scoperte ***


Ciao a tutti! Ripeto che mi farebbe davvero tanto piacere sapere cosa ne pensate della storia, anche un breve commentino, please! 

Comunque buona lettura a tutti e buona serata! :) 

Mel

 

 

 

Dietro la maschera


Mi svegliai qualche ora più tardi stretta nel suo abbraccio, i nostri corpi coperti solo dalle maschere.
Scattai in piedi e, rivestendomi velocemente, scappai. Mi ero irrimediabilmente pentita di quello che avevo fatto, di quello che avevo provato con un ragazzo che non avrei mai conosciuto o rivisto. Preparai velocemente il baule e salutando tutti i compagni di Grifondoro mi avvicinai alla prima carrozza disponibile. Non aspettai neanche Harry, Ginny e Ron perché sapevo che avrebbero capito subito che c’era qualcosa che non andava e non ero dell’umore per dare spiegazioni. 


Sfortunatamente sulla carrozza trovai Malfoy già intento a leggere la Gazzetta di quel giorno che, appena mi vide mi salutò con un: “Ecco la Mezzosangue più fastidiosa del mondo magico! Grazie per avermi rovinato la giornata che già faceva schifo!”
“E’ reciproco Malferret quindi non disturbarmi.”

Passammo tutto il viaggio soli, in religioso silenzio e, arrivati alla stazione, non lo degnai neanche del mio saluto.
 



Qualche settimana dopo incominciai a sentirmi male, ero sempre più debole, sensi di nausea frequenti e giramenti di testa così mi feci accompagnare da Ginny al San Mungo.
Entrai nello studio del medimago Jhons che mi fece una visita accurata.
“Signorina Granger è incinta di tre settimane, le faccio gli auguri.”
Rimasi immobile alla notizia fissando il vuoto per interminabili minuti ripensando a quella meravigliosa ma dannata serata.
“Ne è proprio sicuro?” “Sicurissimo. Non ne è felice, Signorina?”
“No... è che non me lo aspettavo… cioè, un bambino è sempre un dono del cielo, ma io sono ancora giovane per questo.”
“Lo sa che nel nostro mondo non ci sono alternative.”
“Lo so, lo so. Non ne sarei stata capace in ogni caso. Però ci sarebbe un piccolo favore che dovrebbe farmi…”
“Mi dica tutto! Per un’eroina questo ed altro!”
“Ecco..è un po’ imbarazzante da dire… ma io non so chi è il padre!” arrossii e abbassai immediatamente lo sguardo ripensando al misterioso cavaliere.
“Non c’è problema, provvederò immediatamente.”
Fece roteare la bacchetta con un complicato movimento di polso e “ Il padre è…”
 
“Il padre è Draco Malfoy” caddi a peso morto sulla sedia sfinita da tutte quelle inaspettate notizie.
Com’era possibile? Io e Draco Malfoy? Malfoy era quel dolcissimo ragazzo con cui avevo passato la serata? Non ci posso credere… La mia vita è irrimediabilmente cambiata da quella notte.
 



Rimasi giorni interi chiusa in casa ripensando a ogni piccolo dettaglio della serata, cercando in ogni gesto, parola, espressione qualcosa di Malfoy. Arrivai alla conclusione che, quella sera, ero stata con Draco e non con Malfoy; potevo di vantare di conoscere lo stronzo arrogante, non il ragazzo con un brutto passato che avevo scoperto quella sera.
Ero spaventata. L’idea di aver un figlio così presto, il solo pensiero di doverlo crescere da sola dando l’amore di entrambi i genitori mi faceva venire un senso d’angoscia.
Avevo anche un altro problema: Draco doveva sapere che stava per diventare padre. 
Nelle settimane successive cercai di contattarlo in ogni modo: messaggi via patronus, gufi, arrivai persino a contattare Blaise Zabini e Theodore Nott, gli storici amici di Malfoy.
 Nessuna informazione su di lui.
L’ultima possibilità era quella di fare visita all’antico e tetro Manor.
 

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Capitolo 4
*** Narcissa ***



 

Ciao a tutti! Scusate per il ritardo ma, per scrivere questo capitolo ho fatto davvero una sudataccia! Mi sono impegnata molto e ho cercato di seguire i consigli di Dubhe01 e questo è il risultato; come sempre vi ricordo che leggere un vostro commentino mi farebbe sempre piacere! ;) 

Grazie a tutti! 

Mel

Dietro la maschera

                                                                                
Nelle settimane successive cercai di contattarlo in ogni modo: messaggi via patronus, gufi, arrivai persino a contattare Blaise Zabini e Theodore Nott, gli storici amici di Malfoy.

 Nessuna informazione su di lui.
L’ultima possibilità era quella di fare visita all’antico e tetro Manor.
 
 



Ritrovarmi davanti alla villa in cui ero stata torturata durante la guerra non fu facile ma, dopo anni, si respirava un’aria diversa.
Il giardino era molto più florido dell’ultima volta: fontane spumeggianti circondate da piccoli cespugli di rose bianche facevano bella mostra in vari punti del parco, grossi salici arricchivano con le proprie chiome il già più che verdeggiante prato e bianchi pavoni sfilavano e mettevano in bella mostra il loro perfetto piumaggio.
L’atmosfera tetra e triste che contraddistingueva Villa Malfoy durante la guerra sembrava essere sparita e io speravo fermamente che anche le idee dei suoi abitanti fossero mutate.

Seguii il sentiero di fine ghiaia bianca ma, quando mi trovai davanti all’imponente portone, esitai a bussare.
Cosa mi aspettavo di trovare li? Pensavo davvero di trovare Draco felice e contento quando i suoi migliori amici non sapevano che fine avesse fatto? E cosa gli avrei detto, nel caso?
Timorosa sollevai l’imponente battente e lo battei forte due volte.
Un vecchio elfo, che indossava una semplice ma elegante e dignitosa camiciola,si presento all’uscio e guardandomi con i suoi grossi e acquosi occhi mi disse: “ Chi è lei? Cosa volere da mia padrona?”
“Sono Hermione Granger. Non c’è il signor Malfoy?”
“Padron Lucius non vive più  qui.”

“E Draco?” “Io non sapere niente del padroncino.”
“Allora potrei parlare con Lady Malfoy?” tanto valeva tentare il tutto per tutto. Già avevo immaginato di non trovare Draco ma, magari, Narcissa mi sapeva dire qualcosa di più su suo figlio.
L’elfo tornò qualche attimo dopo e, lanciandomi uno sguardo di disprezzo, mi fece cenno di seguirlo.
Ci incamminammo lungo un corridoio, evidentemente tinteggiato di recente di un pallido azzurro cielo, dove facevano bella mostra di se dei grandi quadri di eccellenti pittori babbani; splendidi quadri di Monet e Picasso, pezzi unici di valore inestimabile.
Al termine del corridoio mi ritrovo in un salotto di classe arredato con mobili dalle tinte chiare e  ben illuminato da una grossa porta finestra che da sul giardino.
Li, elegantemente seduta su un divano di pelle bianca, c’è Narcissa Malfoy, leggermente invecchiata e dimagrita dall’ultima volta che l’ho vista durante un processo di Lucius, ma sempre bellissima.
Indossa una lunga veste di raso verde scuro con un fascia argentata in vita, delle stupende scarpe grigie impreziosite da pietruzze verdi e ha i capelli, ancora biondi, raccolti in una crocchia morbida. E’ di una bellezza ed eleganza unica.
“Signorina Granger, benvenuta nella mia casa. Qual buon vento la porta qui?” Appena mi ha visto si è alzata e si è avvicinata alla porta dove sono ancora ferma accompagnando i suoi passi con un sorriso solare e spontaneo; un sorriso che non mi sarei mai aspettata da una Malfoy. In questo momento capisco di non aver mai davvero conosciuto né questa donna né Draco; abbandonerò tutti i pregiudizi e cercherò di conoscerli momento dopo momento.
“Piacere di rivederla Signora Malfoy. Posso accomodarmi? E’ una storia piuttosto lunga.”
“Ma certo, signorina. Spero non sia niente di grave; mi sto ancora riprendendo da anni e anni di brutte notizie! Portamene qualcuna buona tu, ragazza!” esclama facendomi l’occhiolino.
“Posso offrirti del te? Oh, scusami se ti ho dato del tu, ma mi sento molto più a mio agio.”
“Non c’è nessun problema! E si, gradirei una tazza di te con il latte.”
“Devo ammettere che lei non è davvero come la immaginavo!”
“ E come mi immaginavi Hermione? Come una vecchia e rigida signorotta retrograda e attaccata alle tradizioni? Ahahaha! Devo ammettere che tutte le prove erano contro di me… ma infondo sono una Black, vivo di passioni, non scordartelo!”
“Sono piacevolmente sorpresa” sorrido e la ringrazio per il te che mi sta versando personalmente.
“Bhe, però adesso passiamo alle questioni serie… di cosa volevi parlarmi?”
“Come dicevo prima è una storia piuttosto lunga…”
“…e così sono settimane intere che cerco suo figlio in ogni luogo del mondo magico, ho chiesto a ogni suo amico, ma niente.” Raccontando la mia storia ho omesso il “piccolissimo” dettaglio della gravidanza, sto aspettando il momento migliore per sganciare la “bomba”.
“Perché ti sei data così pena nel cercare quel vigliacco di Draco?”

“Perché parla così di suo figlio?”
“Quel ragazzo che tu hai conosciuto quella sera è il mio Draco, il mio bambino, quello da cuore grande e capace di esprimere i suoi sentimenti. Purtroppo in questi anni ha mostrato solo il suo lato Malfoy, indossando una maschera per cercare di essere sempre più simile a Lucius; quel burattino non ha niente a che fare con mio figlio.” Adesso Narcissa è molto triste, abbassa il viso e si asciuga un piccola lacrima con il dorso della mano poi torna a guardarmi con gli occhi persi nei ricordi.
“Circa due mesi fa, al termine dei M.A.G.O., Draco tornò a casa irato con tutti e tutto, litigammo parecchio e lo sbattei fuori di casa dicendogli che finchè non avrei rivisto il mio vero figlio, non avrebbe potuto tornare al Manor. Mi dispiace Hermione, se non l’hai trovato è colpa mia. Perché lo cerchi?”
“Probabilmente dopo quella nottata insieme al mio cavaliere sconosciuto, sarei tornata nel mondo babbano e poi sarei andata alla Tana e avrei passato l’estate con i miei amici scordandomi di ciò che era accaduto, ma il destino non ha voluto questo. Quella notte sono rimasta incinta e solo quando l’ho saputo ho potuto scoprire la vera identità del mio amante.”
“Dio Hermione! Mi stai dicendo che diventerò nonna?” Narcissa sembra non riuscire a stare ferma, una nuova luce si accesa nei suoi occhi, sembra quasi aver riacquistato dieci anni.

“Si Narcissa. Sono incinta di Draco. Non posso mentirle, in un primo momento non ne sono stata per niente felice, quella era la mia prima volta e io ero rimasta incinta di un ragazzo con cui ci siamo insultati per anni ma un bambino è sempre una buona notizia e io voglio che questo tesoro del cielo possa conoscere anche suo padre, sempre che Draco voglia. Ormai quel che fatto è fatto, è inutile piangere sul latte versato, mi rimbocco le maniche per cercare di costruire una famiglia felice per mio figlio.” Mi accarezzo il ventre ancora piatto e sorrido debolmente a Narcissa.
“Sei una ragazza stupenda Hermione, non potevo desiderare niente di meglio per mio figlio. Vedrai che, quando tornerà, lo capirà anche lui. Intanto io ti starò vicino.” Si alza dal suo divano e si viene a sedere di fianco a me abbracciandomi teneramente come solo una mamma sa fare.



continua...
 

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Capitolo 5
*** Harry e Ron ***


Ciao a tutti! Questo è un aggiornamento lampo! In questo capitolo c'è l'incontro tra Hermione e i suoi migliori amici, vedremo che succederà...
aspetto le vostre recensioni
grazie a tutti
baci , Mel

 

Dietro la maschera

                                                                                               

Mi accarezzo il ventre ancora piatto e sorrido debolmente a Narcissa.
“Sei una ragazza stupenda Hermione, non potevo desiderare niente di meglio per mio figlio. Vedrai che, quando tornerà, lo capirà anche lui. Intanto io ti starò vicino.” Si alza dal suo divano e si viene a sedere di fianco a me abbracciandomi teneramente come solo una mamma sa fare. 



“Hermione! Sarebbe perfetto se ti trasferissi a vivere qui al Manor; io ti potrei starti vicino e potrei vivere la gravidanza con te. Ne sarei davvero felicissima e mi sentirei molto meno sola.” Questo è davvero un colpo basso! Come faccio a rifiutare la proposta di Narcissa quanto fa leva sul mio buon cuore?
“Ci penserò Narcissa, lo prometto. Verrò a farti visita tra qualche giorno.”
“Chiamami Cissi, tesoro; spero davvero che accetterai la mia richiesta!” mi abbraccia stretto e mi accarezza dolcemente i capelli e con un ultimo saluto mi allontano verso l’entrata da cui sono arrivata non più di due ore fa.
Ripercorro l’acciottolato e guardo l’immenso giardino di Villa Malfoy con uno occhio diverso; questa potrebbe essere la mia nuova casa per i prossimi mesi, forse per i prossimi anni e se Draco non dovesse tornare potrebbe diventarlo per tutto il resto della mia vita.
Probabilmente accetterò, non me la sento di negare a mio figlio anche la possibilità di conoscere sua nonna, oltretutto Cissi è una donna splendida, solare, amorevole, disponibile e generosa; assolutamente diversa da come me l’ero sempre immaginata.
Anche Draco, quella notte, si è presentato come una persona nuova, ignota; era dolce, gentile e romantico, si era aperto con me e mi aveva raccontato ogni suo sentimento più nascosto: il suo bellissimo rapporto con la madre che piano piano stava venendo meno, l’assoluta subordinazione al padre che gli stava portando via la libertà e l’imposizione di rigide regole e idee da rispettare lo stavano portando alla disperazione. Quel misterioso cavaliere era perfetto, il Draco Malfoy che conosco io è l’esatto opposto; dovrò fare chiarezza.
Nella solitudine del mio appartamento non faccio altro che pensare allo stravolgimento della mia vita: amo ogni minuto di più questo piccolo esserino che sta crescendo dentro di me e provo sentimenti contrastanti per suo padre. È tutto una grande confusione.
 

È passata una settimana dal mio incontro con Narcissa e non sono ancora tornata da lei, in compenso ho ricevuto decine e decine di gufi e anche una strillettera da parte sua.

In questi giorni però ho deciso di accettare di trasferirmi al Manor, decisione molto sofferta; è molto dura per me l’idea di dover rinunciare all’intimità della mia piccola casa ma è anche vero che in questo periodo ho davvero bisogno di qualcuno che si prenda cura di me e che mi sorregga negli attimi di confusione.

Prima di comunicare la mia scelta a Cissi ho deciso di incontrare i miei amici per raccontare tutto anche a loro.

Mando un patronus a Harry e un gufo a Ron proponendo un incontro per il pomeriggio stesso.

Mi faccio una doccia e indosso una camicetta color porpora morbida e abbastanza larga, la pancia non è ancora visibile ma non voglio che si accorgano di niente prima che possa avere il tempo di dirglielo, e un paio di pantaloncini bianchi a pinocchietto, raccolgo i capelli in una coda alta e mi materializzo davanti alla Gelateria Fortebraccio. Immediatamente un forte senso di nausea mi pervade e per riprendermi mi siedo su una delle panchine di Diagon Alley in attesa dei miei amici. Penso che incomincerò ad usare la Metropolvere, le materializzazioni sono troppo fastidiose per me.

Pochi minuti dopo vedo in lontananza Harry e Ron con al seguito Ginny venire verso di me; sono felice che ci sia anche Gin lei, sapendo già tutta la storia, mi aiuterà di sicuro a far ragionare quei due zucconi.

“Hey Hermione! Stai bene? Non hai una bella cera!” urla Ron venendo ad abbracciarmi. È sempre il solito: capelli rossi lunghi fino alle orecchie e spettinati, una polo a righe verdi e gialle e un paio di jeans sbrindellati e piuttosto lunghi, sicuramente appartenuti a George.

“Grazie Ron, i tuoi sono sempre i migliori complimenti!” dico fintamente arrabbiata, dopo sette anni la sua sensibilità pari a quella di un cucchiaino non mi tocca più e ho invece imparato a riderci sopra.

“Non farci caso, lo sai che è sempre inopportuno. Sei bellissima come sempre Herm” mi sorride complice Ginny rifilando invece uno sberlotto dietro alla nuca al fratello. Gin ha tagliato i capelli dall’ultima volta che l’ho vista in ospedale, ora porta i capelli rossi in un ordina treccia lunga fino alle spalle, molto più corta rispetto ai mesi passati; indossa un vestitino a fiori azzurri e bianchi e stringe la sua mano in quella di Harry. Quei due sono sempre stati destinati a stare insieme, un po’ come me e Ron, solo che noi due non abbiamo mai voluto seguire il destino preferendo rimanere amici.

“Ciao Mione, sono contento di vederti! È un po’ che non ti fai sentire…” sorrido colpevole a Harry e corro ad abbracciare anche lui. Lo stringo e appoggio la fronte sulla sua spalla e so che in quell’abbraccio lui mi ha già perdonato.

“Cosa ne dite di prendere un gelato e poi di spostarci in un luogo più appartato? Devo parlarvi di una questione importante.” Tutti e tre annuiscono e mentre Ginny e Ron si fiondano verso la gelateria Harry mi affianca e preoccupato mi sussurra in un orecchio “Sicura di star bene Mione? Mi sembri molto strana.”

“Sto bene Harry, sono solo cambiate tante cose nella mia vita e voglio che voi sappiate tutto.” Mi mette un braccio sulla spalla e mi spinge gentilmente verso l’entrata del negozio.

Ordino un grosso cono al cioccolato e fragola, come Ginny mentre Ron e Harry preferiscono menta e fiordilatte; pago velocemente per tutti e non facendo caso alle loro proteste per aver pagato il conto mi avvio verso un piccolo giardino poco fuori Diagon Alley. È un boschetto con grossi sempreverdi ed esili betulle con quattro panchine nella spianata centrale.

Una volta seduti su due panche, una di fronte all’altra, incomincio a raccontare, per l’ennesima volta, la storia di quella notte; racconto imbarazzata anche quello che è successo sulle rive del Lago Nero.

“Ecco perché non ci hai neanche salutato quella mattina!” Esclama offeso Ron.

“Ma chi era questo cavaliere?” prosegue interessato.

“E qui viene il dunque della storia! Fatela parlare e non interrompetela, non è facile per lei.” interviene seria Gin.

“Tu sai già tutto?” domanda arrabbiato Harry.

“Si, dimenticate che Herm è la mia migliore amica e nonostante voi siete stati insieme a lei per molto più tempo di me, è sempre più facile confidarsi con un’altra ragazza piuttosto che con due testoni come voi” Harry e Ron appaiono davvero sorpresi alla sfuriata di Gin ma non hanno il coraggio di replicare nulla.

“Quella mattina, quando sono letteralmente scappata, non conoscevo ancora la sua identità. L’ho scoperta solo in seguito quando mi sono trovata al San Mungo; stavo male da qualche settimana, frequenti nausee e giramenti di testa e ho preferito fare una visita. Non mi aspettavo di certo di essere rimasta incinta.” Interrompo il racconto abbassando gli occhi imbarazzata e aspettando le reazioni dei miei migliori amici.

“Come incinta?” esclamano contemporaneamente stupiti.

“Sono rimasta incinta quella notte, incinta di Draco Malfoy”

“Ci sta prendendo in giro sicuramente, vero Herm? Gran bello scherzo ma ti abbiamo scoperto, puoi smetterla ora!” esclama Ron ridendo sotto i baffi. Mi aspettavo di tutto ma non di sicuro che l’avrebbero presa come uno scherzo.

“Mai stata più seria di adesso. Quel che fatto è fatto, io sono qui oggi perché non voglio perdervi nonostante la mia vita stia prendendo una strada inaspettata. Non chiedetemi di scegliere tra voi e il bambino perchè finirebbe male per tutti.”

“Non riesco a capire come possa essere successo tutto questo senza che io mi accorgessi ma, nonostante tutto, tu sei e rimarrai la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto, mi fido di quello che deciderai tu, io ti starò accanto come mi hai chiesto di fare. Malfoy come l’ha presa?”

“Draco non sa niente. Ho chiesto ai suoi amici e perfino a Narcissa ma lui, dopo essere tornato a casa da Hogwarts ha litigato con sua madre ed è andato via.”

“Io… io…non riesco ad accettare questa storia! Sei incinta di Malfoy, miseriaccia!”

“Ron, capisco che sia una cosa assurda, inimmaginabile, ma è quello che è successo. Hai tutto il tempo per pensarci e per cercare di accettarmi per come sono adesso, insieme al mio bambino. Draco non centra niente; continuerò a cercarlo ma per adesso non ha niente a che fare con me o indirettamente con voi. Tu devi accettare me nelle vesti di mamma. Sarò pronta ad abbracciarti quando capirai.”

“Ora è meglio che vada, mi trasferirò da Narcissa, al Manor. Lei è una donna splendida e Villa Malfoy è completamente diversa dall’ultima volta che ci siamo stati. Vi sembrerà assurdo, ma vorrei che mio figlio conoscesse almeno sua nonna. “

“Niente di assurdo. È assolutamente da persona ragionevole, come sei sempre stata.” Harry e Ginny vengono ad abbracciarmi,mi augurano il meglio per me e per il bambino io sorrido loro e prometto che scriverò e che ci vedremo spesso.

Prima di materializzarmi al Manor passo di fianco a Ron e gli accarezzo la guancia.

Sento in lontananza “Non sei più l’Hermione di una volta” pronunciato a mezza voce e una lacrima mi scivola sul viso.

 

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Capitolo 6
*** Il vero Draco ***


 

Ciao a tutti! :) Anche con difficoltà prometto che porterò  termine questa storia! :D Spero che questo agiornamento vi piaccia e spero davvero tanto che mi lasciate un commentino! Ne ho davvero bisogno! ;) 
Baci a tutti 
Mel


 


DIETRO LA MASCHERA

- Il vero Draco-     


Mi sono trasferita al Manor già da alcune settimane e non posso non ammettere che mi trovo molto bene.
All’inizio Cissy mi stava sempre intorno e non mi dava tregua, continuava a chiedermi della mia salute, dei miei interessi in poche parole non avevo un attimo di tranquillità!
Per fortuna ha poi capito che avevamo tutto il tempo per conoscerci e affezionarci, non c’era fretta.
Invece mi sono innamorata di Villa Malfoy al primo sguardo! Il giardino è davvero bellissimo come avevo intuito dalla mia prima visita e ho trovato il mio paradiso personale nel piccolo gazebo bianco circondato dal roseto; c’è un piccolo e morbido divano, un antico scrittoio e delle grandi tende che riparano l’interno dal sole di Agosto.
Trascorro spesso il mio tempo lì, in pace con me stessa, in pace con il mondo; mi fermo spesso a riflettere, a sognare il futuro del mio bambino e ultimamente anche a cercare di capire dove si è cacciato quel rompipluffe di Draco. Sono quasi al quarto mese di gravidanza e di lui nessuna notizia dal Profeta, nessuna lettera a Narcissa.
Io e Cissy non sappiamo più dove cercarlo; lei aveva già controllato in tutte le proprietà dei Malfoy ma di lui nessuna traccia.
Stavo proprio pensando a nuove opzioni quando un gufo planò sopra lo scrittoio del gazebo.
Era una lettera di Ron:
 

Ciao Mione!
Scusai se sono stato tanto stupido quel pomeriggio!
Vorrei tanto vederti per poter scusarmi di persona.
Ron

 
Ero al settimo cielo! In questo mese avevo sofferto molto la sua lontananza; mi ero già incontrata qualche volta con Harry e Ginny a cena a casa loro e lui non era mai stato presente.
Soffrivo perché mi sentivo in colpa per aver rovinato una grande amicizia come la nostra ma poi, se ci pensavo su, ero pienamente cosciente che la colpa non era per niente mia!
Era lui lo stupido , testardo e geloso ma era il mio Ron, il ragazzo che mi è stato sempre vicino, che mi ha fatto ridere come nessun altro.
L’avrei perdonato anche fra dieci anni.

Risposi alla lettera dicendo che ci saremmo potuti vedere quel pomeriggio al Manor perché non mi sentivo troppo in forma.

Rinetrata dal giardino chiesi a Cissy il permesso per far venire Ron a Villa Malfoy.

“Che domande stupide sono Hermione? Non voglio mai più sentirti dire una cosa del genere! Questa ora è anche casa tua e non devi chiedermi il permesso per invitare i tuoi amici, sciocchina! Sarà un piacere per me conoscere il tuo amico Ron!”

Purtroppo molto spesso mi dimentico la vera natura di Narcissa e la faccio infuriare con piccole formalità che lei voleva abolire fin da subito. Cissy è proprio una Black.

“Non preoccuparti però, non vi darò troppo fastidio. Pomeriggio ho anche io degli ospiti! Mia sorella Andromeda e il piccolo Teddy! E’ troppo che non li vedo e mi manca quel piccolo tornado che mi mette sempre allegria! Non vedo l’ora di avere anche io il mio nipotino da accudire.”
Lady Malfoy è sempre più entusiasta per questo bambino, mi ha accompagnato a tutte le visite e visto che tra poco scopriremo il sesso del nascituro non voglio immaginare come sarà presa da spese folli nei prossimi mesi!

 

Verso le due del pomeriggio arriva Ron; ha fatto crescere una leggera barba che gli dà un aria più adulta, sta davvero bene.
Non fa neanche in tempo a dirmi una parola che io gli sono già corsa incontro e l’ho abbracciato più stretto che potevo.

“Mi sei mancato tanto” gli sussurro nell’orecchio.

“Anche tu Mione, perdonami, sono stato un sciocco.”

“Sei già stato perdonato! Vuoi un po’ di the con i biscotti?” Al sentire la parola cibo gli si sono illuminati gli occhi e annuisce quasi ipnotizzato alla mia domanda.

Ormai mi sono abituata al servizio degli elfi e ho anche capito che gli farei molto più male se continuassi a perseguitarli con la storia della libertà; loro stanno bene al Manor e non vorrebbero mai andarsene da qui.

Arriva Orbi, il vecchio elfo che mi ha accolto la prima volta a Villa Malfoy e ci serve del the con tanti biscottini al cioccolato che so per certo che finiranno tutti.

“Questo ppposto..mfn…mfn .. non è coffi malee, Mionee!” dice Ron come al solito parlando con la bocca piena.

“No, assolutamente. Non centra niente con il Manor del passato. Ora è una splendida casa. Per non parlare di Narcissa, è una donna splendida, gentile e sempre disponibile per me!”

“Non adularmi con troppi complimenti o il signor Weasley potrebbe credermi una santa!”

Scherza Cissy che è appena giunta nel salottino.

“E’ un piacere rivederla Ron. Come stanno Molly e Arthur?”

“Piacere mio signora Malfoy – sussurra imbarazzato Ron alzandosi e stringendo la mano a Narcissa – i miei genitori stanno molto bene, la ringrazio.”

“Ne sono felice. Ora vi lascio in pace ragazzi, Andromeda mi aspetta nell’altro salotto. Porti i miei saluti ai suoi genitori Ron!”

“Certo signora Malfoy” “Ciao Cissy, ci vediamo dopo che vengo a salutare Meda e Teddy!”

Narcissa si allontana con la sua solita elegante camminata e io torno a posare il mio sguardo sul mio amico.

“Allora? Stupito?”

“Molto! Miseriaccia! Non sembra neanche la mamma di Malfoy! … Ops, scusami Herm, cioè… non so… non volevo dire quello.” Cerca di rimediare con le guance in fiamme.

“Non preoccuparti Ron, Draco è un punto interrogativo per me. Ho conosciuto due lati diversi di lui, devo ancora capire chi è lui veramente.” Annuisce valutando le mie parole e poi si alza improvvisamente.

“Miseriaccia…miseriaccia! A quest’ora dovrei essere al corso Auror! Perdonami Mione! Devo scappare o sono finito!”

“Vai vai o Harry si arrabbierà con me che ti ho trattenuto! Ci vediamo presto.” Lo abbraccio e lui si smaterializza via dal Manor.

 

Quella sera, dopo aver avuto ospiti per tutto il pomeriggio io e Narcissa sediamo sul grande divano del salotto dedicato alla famiglia.

Io sorseggio un succo all’arancia per rinfrescarmi e Cissy liscia le pieghe inesistenti della sua bellissima veste grigia e argentata.

Decido che è il momento giusto per chiedere ciò che desidero sapere da un po’.

“Senti Cissy… ci sarebbe un cosa che vorrei chiederti… Qual è il vero Draco? Nonostante quello che mi dirai io non cambierò idea, continuerò a cercarlo per fargli conoscere suo figlio ma vorrei davvero sapere cosa si nasconde sotto quel bell’aspetto e quel caratteraccio.”

“Non potrei più essere felice di così. Mi fa sempre piacere parlare di mio figlio e non conosco persona al mondo che debba conoscerlo più di te che sarai la madre di un nuovo Malfoy.

“Draco è nato in un periodo confuso della nostra vita.
Lucius stava per diventare un mangia morte come mia sorella Bellatrix e io non riuscivo più a riconoscere l’uomo di cui mi ero innamorata.
Draco mi ha salvato. È stato tutto per me in quegli anni, quando ero sola e terrorizzata da quello che combinava mio marito.
Ero si esclusa dai suoi affari ma non ero stupida; sapevo benissimo quello che stava succedendo.
Cercavo di stare più tempo possibile cn lui, per quanto mi era permesso, perché Lucius insisteva nel volerlo lasciare solo con gli elfi, “Un Malfoy non ha bisogno di coccole, non ha bisogno di nessuno che lo consola”, ripeteva.
Draco era un babino bellissimo, intelligente e un mago potente, a tre anni aveva già dato dimostrazione della sua magia.
Era affettuoso con me e rispettoso. Non voglio dare tutte le colpe a Lucius per quello che è diventato, anche io sono colpevole; sono sempre stata una perfetta moglie purosangue, obbediente e sottomessa, non mi sono mai ribellata, mai opposta alle decisioni di mio marito e questo è il risultato.
Lucius ogni giorno ripeteva a Draco i buoni precetti per essere un Malfoy e insisteva con quella stupida storia del sangue.
Come vuoi che possa essere cresciuto Draco? Senza amore e con scemenze al posto dei veri precetti morali?
Lucius picchiava spesso nostro figlio ma soprattutto lo sottoponeva alle cruciatus fin dai primi anni di scuola poiché, sue testuali parole “Una mezzosangue è più brava di te, è più abile con la bacchetta di un Malfoy, sei la vergogna della famiglia”- sorrise orgogliosa guardandomi negli occhi e carezzandomi una mano- Tutta la vita di Draco fino a quando Lucius non è stato incarcerato è stata un vero incubo.
Ora non voglio sollevare brutti ricordi parlando della guerra ma ti posso assicurare che quel marchio che mio figlio ha sul braccio sinistro l’ha quasi portato alla follia, era per il Signore Oscuro carne da macello, niente di più che una merce di scambio per gli errori di mio marito. Lui non è un assassino.
Io non mi sono mai sentita così impotente come in quel momento; io non contavo niente, ogni mio tentativo di salvare mio figlio è andato perduto. – Narcissa si commuove e si asciuga una lacrima- Per fortuna il Ministero ha riconosciuto la sua piena innocenza e abbiamo potuto vivere un anno felici solo io e lui.
Questo Natale quando è tornato per le vacanze era tornato anche il mio piccolo Draco, quel bambino dolce e voglioso di vivere a pieno la sua vita, cavalcava ogni giorno per ore e la sera festeggiavamo con Andromeda e Teddy ascoltando le sue bellissime composizioni al pianoforte. È un ragazzo di talento e di buon cuore, purtroppo ha dovuto vivere una vita difficile e tutti gli orrori che ha visto l’hanno portato a fuggire.
Io l’ho cacciato di casa ma l’ho fatto solo per lui, per far in modo che avesse la possibilità di fare chiarezza dentro di se e di portare alla luce il suo vero animo.”

“Quella sera, il mio cavaliere, mi aveva raccontato di aver vissuto tra gli orrori, ma non pensavo che fosse una vittima fino a tal punto. Se è come racconti tu, e di te mi fido, Draco sarà un ottimo padre.”

“Ne sono sicura anche io, Tesoro. Buona notte Hermione e stai tranquilla, prima o poi lo troveremo.” 


continua...

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Capitolo 7
*** Il nome ***


Ciao! Super aggiornamento! Mai stata così rapida nel scrivere un capitolo ma mi sono ripromessa che questa storia va finita e come dice il detto
- chi lascia è perduto- ?!? Quindi devo darmi da fare! 
Un bacio a chi ha recensito gli altri capitoli e un bacio anche chi li ha solo letti! 
Mel 



DIETRO LA MASCHERA

- Il nome-




Sono già al settimo mese di gravidanza e i dolori alla schiena aumentano di giorno in giorno ma non c’è più bella soddisfazione che sentire il piccolino scalciare allegro; essì, è un maschio come buona tradizione dei Malfoy.
Da quando, tre mesi fa, ho scoperto il sesso del bambino Narcissa si è scatenata in sessioni di shopping sfrenato per comprare qualunque tipo di vestitino, cuffietta o pagliaccetto per il piccolo. Inaspettatamente qualche giorno dopo la visita mi chiese di poter andare nel mondo babbano alla ricerca di nuovi acquisti dicendo che, la moda magica, ormai, andava bene solo per una vecchia babbiona come lei.
Non mi sono mai divertita a fare compere come quel giorno! Cissy passava da un negozio di articoli per bambini a uno di grandi marche dedicato all’abbigliamento femminile; a fine giornata avevamo circa una decina di sacchetti per il bimbo e una decina firmati Armani, Valentino e Oscar de la Renta.
Nei mesi scorsi mi sono occupata a cercare una casa in cui vivere dopo il parto, d’accordo con Narcissa che condivide il mio desiderio di avere più intimità con il mio piccolo; ho trovato una piccola villetta a schiera non troppo lontana dal Manor che ho acquistato con i risparmi che i miei genitori avevano verso sul mio conto.
Lì ho già arredato la mia camera con un comodo letto matrimoniale e con mobili semplici e dai colori pastello e la camera del piccolo dipinta di blu, con un’elegante culla celeste, dono della nonna, e con splendidi dipinti magici con animali di vario genere che ha creato la mia amica Luna Lovegood.
 
Sono nel gazebo che adoro che mi accarezzo il pancione.
“Oggi sei più allegro del solito, eh Daniel?” rifletto a voce alta.
Ho già scelto il nome del bambino; si chiamerà Daniel Rastaban, un nome babbano e un nome magico, un perfetto connubio di due mondi diversi come lo siamo stati per una notte anche io e Draco.
Qualche settimana fa, osservando le stelle nel parco, Narcissa ha voluto raccontarmi la tradizione dei Black nel dare nomi di stelle e costellazioni. Cissy ci teneva davvero tanto che il suo nipotino, uno degli ultimi discendenti della grande stirpe dei Black avesse un nome tradizionale della famiglia e io chi sono per non accontentare una nonna così amorevole?
Ho pensato che Dan dovrebbe avere qualcosa anche di Draco, e quindi cosa c’è di meglio che una stella della costellazione del Dragone?
Rastaban significa "la testa del serpente" ed è una delle stelle più luminose della costellazione; ok, non sarà il nome più bello del mondo ma ha un significato importante per tutta la famiglia e io sono contenta che Daniel porti anche un nome magico.
Daniel invece è il nome che i miei genitori avevano dato al mio piccolo fratellino che purtroppo non ha mai visto la luce; sono rimasta molto segnata da questa storia anche se ai tempi avevo solo otto anni e ho deciso di ricordarlo così.
 
“Chissà cosa sta facendo il tuo papà in questo momento, piccolo!” ultimante penso spesso a Draco, mi sento sempre più legata a lui, sento sempre si più il bisogno fisico di vederlo. Ho letto da qualche parte che il bambino, durante il concepimento, instaura un forte legame con entrambi i genitori, probabilmente il mio bisogno è la manifestazione del bisogno di contatto del bambino.
“Piacerebbe molto anche a me averlo qui con noi” continuo il mio sproloquio con il piccolo.
In verità penso spesso che mi sto innamorando, come una stupida, del Draco di cui mi ha raccontato Narcissa, del Draco della festa; mi sto innamorando di un’idea, di ricordi.  Vedo in lui un giovane uomo che ha sofferto tanto ma che nonostante tutto ha retto il peso di grandi orrori, un ragazzo che ha dovuto vivere nella menzogna e con una maschera addosso per tutta la sua vita ma vedo Draco anche come un ottimo padre per Daniel, un possibile ottimo compagno di vita per me.
Che stupida a farmi queste idee! Ormai Narcissa ha quasi perso ogni speranza di trovarlo, chissà quando e se tornerà e in ogni caso, anche se dovesse rientrare al Manor non è detto che voglia crescere il piccolo e ancora meno sopportare la mia presenza.
 
 
Siamo all’ottavo mese e da circa una settimana io e Cissy abbiamo preso in considerazione di fare qualche ricerca anche nel mondo magico, soprattutto in Inghilterra e in Francia, terra di origine dei Malfoy.
Narcissa ha controllato Parigi e dintorni con una variante dell’ Homenum Revelio derivante dall’antica magia dei Black  e io ho fatto lo stesso a Londra, Liverpool e Manchester. Niente di niente. Non pensavamo minimamente che Draco si fosse stabilito così lontano da casa, ma ora non abbiamo nessun indizio per continuare le nostre ricerche, sarebbe inutile andare avanti poiché dovremmo andare alla cieca. Sono molto dispiaciuta che lui non potrà partecipare al parto ma ormai la data è vicina e io ho deciso che continuerò le ricerche dopo la nascita.


continua...

 

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Capitolo 8
*** Daniel Rastaban Malfoy ***


Ciao a tutti! Finalmente il piccolo Malfoy si fa conoscere da tutti noi! spero che questo capitolo possa piacervi e spero di ricevere qualche vostra recensione! Please! :) 
Buona lettura a tutti
baci Mel

 

DIETRO LA MASCHERA

- Daniel Rastaban Malfoy -



Si sono finalmente rotte le acque! Il principino Malfoy ha pensato bene di soggiornare dentro di me per ben due settimane in più del previsto e ora, per fortuna, sono qui al San Mungo, su un lettino, a soffrire le ultime pene prima di vedere il mio piccolo tesoro.
In sala parto ci sono il medimago Jhons, colui che mi aveva comunicato la bella notizia quasi nove mesi fa, e la sua assistente che ho scoperto solo qualche ora fa essere Lavanda Brown che negli anni oltre ad essere diventata un’ostetrica professionista è anche diventata la fidanzata di Ron e, anche se lui non ama portarla ai nostri incontri fra vecchi amici, l’ho vista qualche volta di sfuggita nelle uscite “mondane”.
“Spinga signorina Granger, manca poco, vedo già la testa!” mi incita il medimago.
Spingo con tutte le forze che mi sono rimaste urlando come un’ossessa e insultando mentalmente, in ogni modo, quel cavaliere “misterioso” di Malfoy.
Dopo pochi attimi che, invece,  mi sono sembrate ore sento un flebile strillo che piano piano diventa più forte e, alzandomi un poco, riesco finalmente a scorgere il mio piccolo fagottino urlante e sanguinante.
“E’ andato tutto bene signorina, è un piccolo mago forte e sano.” E con forti polmoni aggiungerei! Mi aspetteranno delle belle nottate!
“Grazie mille Medimago” ringrazio sincera il signor Jhons visto che il parto era durato relativamente poco.
“Dovrebbe dirci il nome del bambino ora.” Ecco finalmente il momento della verità. Ora tutti sapranno di me e Malfoy e spero sinceramente che lui non si trovi in Inghilterra in questo momento così che il patronus del ministero magico inglese non lo possa raggiungere per dargli la lieta novella. Non voglio davvero che lui venga a scoprire la nascita di suo figlio in questo modo.
“Potrei prima vedere la signora Malfoy?” sussurro nell’orecchio del medimago in modo che gli altri esperti non lo possano sentire.
Poco dopo vedo entrare Cissy più agitata che mai nella mia camera singola.
“Dimmi che è andato tutto bene cara!”
“Certo! Un bel maschietto in salute! Ti ho fatto chiamare perché volevo che fossi partecipe nel momento in cui pronuncerò per la prima volta il nome del bambino davanti al funzionario del Ministero.”
Non risponde a parole ma mi fa capire quanto è felice dal grande abbraccio in cui mi stringe subito dopo aver pronunciato quelle parole.
“Allora signorina ha scelto il nome?” interviene il funzionario.
“Si, ora sono pronta” stringo la mano a Narcissa perché ormai siamo davvero una famiglia a tutti gli effetti.
“Oggi 23 febbraio, io Hermione Granger, presento al Ministero della Magia Inglese Daniel Rastaban Malfoy, mio primogenito ed erede del grande casato dei Malfoy” leggo in tono solenne le poche righe che il medimago Jhons si era premurato di scrivermi come da tradizione per ogni nascita di un figlio legittimo.
“C’è forse qualcuno in grado di testimoniare che stiamo parlando di un figlio legittimo?” ascolto impreparata la domanda che non mi aspettavo di ricevere.
“Io, Narcissa Black in Malfoy, in qualità di nonna del nascituro.” Interviene Cissy evidentemente molto più abile con tutte le formalità del Ministero.
“Allora faccio ad entrambe le mie più sentite congratulazioni anche a nome del Ministro.” Ringraziamo e salutiamo il funzionario che scompare fuori dalla porta lasciando spazio per l’entrata dell’orda Weasley.
In una fila piuttosto scomposta vengono ad abbracciarmi e baciarmi Arthur e Molly con al seguito Ginny, George, Harry e Ron. Tutti si congratulano con me  e anche se non lo esprimono a parole si vede che i miei migliori amici non vedono l’ora di osservare il piccoletto che anche io sono ansiosa di conoscere visto che l’ho solo visto da lontano.
Nello stesso attimo in cui vedo la culla entrare scorgo anche Andromeda e Teddy sulla porta incantati a osservare mio figlio.
Quando lo prendo in braccio per la prima volta mi accorgo di quando è stata incompleta la mia vita fino a quel momento. Ci fissiamo negli occhi, i suoi sono stupendamente grigi come quelli di tutti i Malfoy, ricordo che anche il terribile Lucius aveva la stessa inimitabile sfumatura.
Mi guarda con quegli occhietti che sbattono ancora incerti e mi stringe un dito, appoggia la testa al mio seno come se volesse farmi capire che mi ha riconosciuto subito.
Gli accarezzo piano, solo con la punta delle dita, la sua guancia candida e lo osservo centimetro per centimetro per avere il ricordo più fedele possibile di questo momento.
E poi la bolla scoppia e tutti i presenti mi riportano al mondo reale manifestando la voglia di conoscere Daniel; il piccolo passa dalle braccia della nonna a quella degli “zii” ed è divertente vedere Ron davvero in difficoltà sgridato da Molly per la sua goffaggine.
 
La giornata è stata lunga e piano piano tutti mi lasciano riposare e allattare Dan in intimità. Lo coccolo fino a pochi attimi prima di cadere nelle braccia di Morfeo con l’immagine nitida di Draco fra i miei sogni di quella prima notte da mamma.
 
Con lo spuntare dei primi fiori di Maggio decido che è arrivato il momento di tornare a far visita a Zabini; se Malfoy in questi mesi ha contattato qualcuno questa persona è sicuramente Blaise.
Chiamo Narcissa che durante la gravidanza si è notevolmente avvicinata al mondo non magico tanto da chiedermi di insegnarle ad usare un cellulare per poterle chiedere dove poter trovare in questo momento il grande amico di Draco.
“Blaise sta nel vecchio Manor degli Zabini da quando sua madre si è risposta per l’ennesima volta qualche mese fa.” Sento rispondere Narcissa dall’altro lato della cornetta.
“Grazie mille Cissy, ti prometto che passerò stasera a trovarti con Dan!” mi saluta cordiale felice della mia proposta e chiudo la conversazione.
Il primo mese dopo il parto l’ho trascorso a Villa Malfoy facendo avanti indietro da lì alla mia nuova casa per sistemare gli ultimi dettagli; io e Dan ci troviamo benissimo nel nostro piccolo villino ma la nonna sembra soffrire molto la nostra lontananza e allora cerco di andare da lei spesso per non farla più sentire sola.
 
Indosso un vestitino a fiori con le mezze maniche e un leggero cardigan blu notte per ripararmi dal leggero venticello primaverile, metto Dan nella carrozzina verde scuro regalatami da Andromeda e lo copro con una copertina che ho ricamato io negli ultimi mesi prima del parto con le iniziali D.R.M. in oro brillante; in fondo rimango sempre una Grifondoro!
Passiamo da Diagon Alley a compare un vassoio di pasticcini per ingraziarmi Zabini e poi, stringendo forte al petto Dan mi smaterializzo davanti al cancello del grosso Manor.
 
La villa degli Zabini e molto più moderata, sia nelle dimensioni che nello sfarzo, rispetto a quella di Narcissa ma è comunque bellissima; un viale alberato mi conduce davanti ad un imponente costruzione dallo stile neoclassico circondata da verdeggianti pini secolari. Primi che bussi appare davanti a me lo stesso Blaise che mi osserva stupito facendo andare gli occhi da me alla testa bionda del mio bambino. Zabini è cambiato molto da nove mesi fa quando l’avevo visto l’ultima volta; ha tagliato il lungi capelli che teneva raccolti in un codino e ora li porta a spazzola conferendogli  un’aria molto più ordinata e meno aristocratica, ha messo su dei bei muscoli che l’hanno trasformato dall’allampanato ragazzo di Hogwarts in un possente giovane uomo ma il sorriso accogliente e splendente che lo ha sempre contraddistinto dagli altri Serpeverde è, per fortuna, sempre lo stesso.
“Penso che non sia il momento giusto per uscire Zabini. Noi due dobbiamo farci quattro chicchere.”
“Lo penso anche io” risponde come un automa con gli occhi fuori dalle orbite.
Mi fa strada verso un salottino nei colori del grigio dove mi accomodo in una comoda poltrona in pelle e tiro fuori dalla mia borsa incantata a dovere la carrozzina di Dan.
“Pasticcini Blaise? So che sei molto goloso.” Narcissa sa decisamente dare dei consigli eccezionali visto che l’espressione stupita del ragazzo moro si trasforma in una affamata.
Poso i pasticcini sul tavolino in mezzo a noi e dopo un cenno di Blaise, che mi fa capire che devo evitare i preamboli, inizio, di nuovo, a raccontare la storia da capo mentre lui assaggia uno dei cannoncini alla crema.
Sul suo affascinante volto passano espressioni di incredulità, malinconia e forse anche senso di colpa; al termine del racconto si alza commosso a osservare meglio Daniel che dorme placidamente dentro la carrozzina.
“E’ davvero bellissimo Hermione! Posso chiamarti così, vero?”
“Certo Blaise. Purtroppo assomiglia molto a Draco ma alla fin fine non penso che sia un male. Di lui si può dire tutto ma non che non sia bello.” Sorrido debolmente e vedo Blaise stranirsi quando mi sente pronunciare il nome di battesimo di Malfoy, mi sorride malandrino e mi versa una tazza di the senza fare altre domande.
“Ora che mi hai raccontato tutto mi sento davvero in colpa! Quando mi hai fermato al ministero molti mesi orsono, non sapevo che la questione fosse di una tale importanza e non ti ho voluto dire dove si trovava Draco per evitare che tu lo disturbassi inutilmente, sapendo molto bene il brutto momento che stava passando il mio amico.” Lo interrompo bruscamente la domanda che mi frulla in testa da mesi.
“Tu sai dov’è Malfoy” mi sorride sinceramente dispiaciuto e scuote la testa.
“Purtroppo ora no. Un anno fa Draco chiamò me e Theodore per annunciarci la sua decisione di partire per cambiare e tornare da persona nuova per dare nuovo lustro ai Malfoy e rendere finalmente orgogliosa Narcissa. Così Theo gli suggerì di trasferirsi nella sua casa in Svizzera dicendo che non c’era miglior posto per riflettere che una baita sperduta sulle Alpi.
Prima di partire ci aveva fatto promettere il silenzio più assoluto con chiunque, anche con sua madre dicendo che si sarebbe fatto sentire lui.
Sei mesi dopo Nott scoprì che Draco aveva abbandonato la baita lasciando una lettera in cui spiegava che preferiva trasferirsi nel mondo babbano per comprendere appieno il mondo che aveva a lungo disprezzato senza motivo e che aveva intrapreso gli studi di medimagia per poter essere utile a qualcun altro oltre a se stesso. Io e Theo eravamo già molto stupiti del suo cambiamento quando nella lettera ci chiese anche di fare delle ricerche sulle ragazze di Hogwarts del nostro anno con certe caratteristiche specifiche, facendoci capire fra le righe che teneva molto ad una di esse che aveva conosciuto all’ultimo ballo. Ovviamente le nostre ricerche sono terminate tutte in vicoli ciechi. Ma finalmente mi sono tolto la soddisfazione di scoprire l’identità della famosa “fata ammaliante”, sue testuali parole..” Finisce il suo monologo Zabini scoppiando a ridere di gusto.
E così anche Draco era rimasto colpito da me. Immediatamente il mio cuore incominciò una corsa sfrenata e la mia mente sfrecciò verso un futuro in cui io e lui saremmo stati insieme, impossibile in una parola.
Cercai di nascondere il mio imbarazzo andando a controllare Daniel ma Blaise tornò all’attacco.
“Già me la vedo la sua faccia quando vi incontrerete. In un primo momento si infurierà e incomincerà a sbraitare insulti come il suo solito poi però si scioglierà come neve al sole davanti alla visione ti te e di suo figlio. Bhe, forse, alla luce dei suoi cambiamenti, tutto potrebbe essere diverso, in effetti…” si gratto il mento pensieroso e si passo una mano nei capelli, probabilmente abituato a riavviarsi i lunghi ciuffi di una volta.
Daniel incominciò a strillare stanco di essere ignorato e io capii che la mia chiacchierata con Blaise era ormai finita; quando il piccolo Malfoy si mette in testa qualcosa è difficile farlo smettere, chissà da chi avrà mai preso , no?
“Grazie mille Blaise per tutto quello che mi hai detto, vorrei trattenermi ancora ma il piccolo reclama le mie attenzioni. Promettimi solo che, se riuscirai a metterti in contatto con lui non gli dirai niente di Daniel. Voglio essere io a farlo.”
“Certo Hermione, non mi permetterei mai di intromettermi in una questione solo vostra.
Sono onorato di aver goduto della tua compagnia, tornate presto a trovarmi.” Mi prende una mano tra le sue e mi fa un elegante baciamano, io gli sorrido allegra e mi smaterializzo con Dan fra le braccia nella mia piccola casa paga ma confusa dalle nuove rivelazioni del pomeriggio. 

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Capitolo 9
*** Ritorno ***


Ciao a tutti! In questo capitolo, finalmente, vedremo il famoso biondino....
Buona lettura e aspetto sempre (non demordo!! :D) nuove recensioni! 
baci Mel


 

DIETRO LA MASCHERA

- Ritorno -

POV Hermione

Dopo l’incontro con Blaise pensai tanto a Draco, al suo possibile interesse, alla voglia di rivederlo e di dirgli di nostro figlio.
Voglia di correre a cercarlo.
E un giorno lo feci davvero. Andai da Narcissa con uno zaino e Dan nel marsupio e le comunicai la mia scelta. Avrei girato l’Europa in cerca delle tracce magiche di Draco.
Passai la prima estate con mio figlio nelle montagne tedesche e sulle bellissime coste greche, andai in Russia e visitai i Balcani; ero combattuta tra la felicità nel vedere quei paesaggi nuovi e spettacolari e la delusione per non aver trovato Malfoy.



Mandai cartoline a Harry, Ron e anche a Blaise con cui mi sentivo spesso via mail, anche lui conquistato dal mondo babbano. Blaise è un ragazzo straordinario, simpatico e travolgente; avevo scoperto in lui un confidente fantastico con cui parlare delle mie “pene d’amore”. 
                                         


Era il 20 dicembre e noi ci  trovavamo all’aeroporto Leonardo da Vinci di Firenze. Luna abitava qui da qualche mese, intenta a fare una delle sue  ricerche sui Nargilli così aveva pensato di invitarmi a stare da lei per Natale.
Visitare l’Italia è sempre stata uno dei miei sogni; le città antiche, il mare, il sole e la buona cucina. Un paradiso.
Peccato che è dicembre, la neve mi arriva al polpaccio e siamo sotto zero!
 
E’ pomeriggio e io e Dan siamo nel piccolo appartamento di Luna da soli visto che lei è in giro a perlustrare così decido di uscire a fare una passeggiata nel bellissimo centro storico della città Toscana. Indosso un cappotto blu notte lungo fino alle ginocchia e una sciarpa rossa bella pesante e metto Daniel nel passeggino con una spessa coperta e un cappellino di lana con il pon pon.
Stavo passeggiando per il corso quando scorsi tra la folla allegra una chioma dal colore particolare, un biondo chiaro, quasi albino, praticamente un biondo Malfoy. Cercai di seguire quest’indizio, così da  attraversare piazza della Signoria e passare vicino al Duomo e poi puff, sparito, smaterializzato. Bhe, nel caso fosse Draco era molto probabile una smaterializzazione!
Decido di non farci caso, di godermi il pomeriggio all’insegna dello shopping natalizio e poi ne avrei parlato con Luna.
Compro per lei un paio di orecchini con perline stravanti, proprio nel suo stile, per Harry e Ron dei dolcetti italiani, per Ginny e Molly un libro di cucina e per Blaise un nuovo videogioco di guerra visto che avevo scoperto che ne era un appassionato. Come mi sarebbe piaciuto poter comprare un regalo speciale anche per quel “fantasma” di Malfoy!
Mancava il Regalo di Narcissa ma per lei non avevo dubbi; avrei comprato un bellissimo abito invernale della nuova collezione di Armani, sapevo che adorava quella marca!
A cena parlai con Luna della mia “visione” di Draco ma lei, in un modo tutto suo, mi fece capire che non ne sapeva niente.


Mi raccontò che li a Firenze c’era un’università magica molto rinomata ma disse anche che, probabilmente, tutti i ragazzi in quel momento erano tornati a casa propria per le vacanze natalizie.
Purtroppo dal Manor le notizie su Draco erano le stesse che avevo io, ciò nessuna.
 
Per il pranzo di Natale, con mia grande sorpresa, arrivò Neville, grande amico della padrona di casa che ora penso speri di diventare qualcosa di più; sarebbero uno coppia fantastica!
E, in effetti, durante la giornata hanno flirtato parecchio quei due e hanno trascorso il pomeriggio in giro per la città  mentre io mi divertivo a giocare con il mio tesoro e i suoi nuovi giochi che gli avevano regalato tutti i miei amici. 


 
Le vacanze in giro per l’Europa erano state fantastiche ma ora era tempo di rimboccarsi le maniche e cercare un lavoro.
Stavo giusto sistemando gli articoli da spedire al Profeta quando Dan mi chiamò: “ma ma, papa”
“Arrivo tesoro! Oggi ho preparato una cosa buonissima per te!”
“Non preoccuparti Herm, ci penso io a lui. Tu continua pure il tuo lavoro.” Ecco Ginny, la mia eterna aiutante! Da quando ero tornata da Firenze ci siamo viste spesso per recuperare i mesi passati lontane.
Il mio piccolino sta per compiere un anno e io voglio incominciare una carriera, rimettermi in pista e, per la felicità di nonna Cissy, il principino starà con lei.
 



 

POV Draco

È strano pensare che fra poco più di due ore sarò di nuovo a casa. Sono all’aeroporto di Firenze è mi sto imbracando per tornare finalmente a Londra dopo ben più di un anno e mezzo di lontananza.
Sto tornando perché ho affrontato gli orrori del passato.
Sto tornando perché ho abbattuto tutti i pregiudizi.
Sto tornando perché mi sento un uomo nuovo.
 
Il volo in aereo è stato piuttosto tranquillo e io ho avuto l’occasione di pensare a come sarebbe stato l’incontro con mia madre, con Zab, con Theo.
In questi lunghi mesi ho anche pensato che, per completare il mio cambiamento, sarei dovuto andare dal Trio dei Miracoli, ops scusa, da Potter, Weasley e dalla Granger, a chiedere scusa per tutti quegli anni di insulti; non penso che diventeremo amici per la pelle, ma vorrei avere un rapporto civile con loro ora che sto per tornare nella società magica.
Ho già un lavoro al San Mungo in pediatria; in questi anni ho studiato duramente nelle migliori università di medimagia e ora ne ho raccolto i frutti. Il mio professore mi ha proposto questo posto ed eccomi qui, a casa prima del previsto.
 


 

POV Hermione

Dopo un mese dal mio ritorno sono ancora qui all’aeroporto che aspetto Luna che ha deciso finalmente di andare a vivere con Neville e mostrarsi al mondo come coppia.
Neville è ancora al lavoro così sono qui io ad accogliere la mia stramba amica.


Ma quando si aprono le porte degli arrivi Luna non è la prima persona che vedo. “Granger!  Sei venuta a prendermi? Che gentile che sei stata!” mi urla Malfoy venendomi vicino. 


È bello, bello più di quanto ricordassi,con capelli più lunghi e un sorriso genuino e non il solito ghigno di famiglia. 
“Dra…Malfoy! Finalmente sei tornato!” Vorrei apparire ironica ma la mia voce esce, senza il mio permesso, più emozionata che mai.
“Anche i migliori ritornano” dice ridendo. E anche la sua risata non è maligna, è semplice e spontanea, realmente divertita.
“Hermiooone!” vedo un tornado biondo che mi abbraccia e così capisco che Luna è arrivata.
Speravo di poter trascorrere un o’ più tempo con lui…
“Vado a prendere le valigie e arrivo!” la mia amica va via e Draco mi osserva di sottecchi ancora fermo dov’era.
“Vedo che ora sei impegnata. Mi farebbe piacere rivederti presto, Granger.” Mi sorride e si allontana.
Come un automa mi giro nella sua direzione e gli sorrido anche io “A presto, Malfoy”
 
 
Quella sera rimboccando le coperte al piccolo Daniel sussurro: “Tesoro, il papà è tornato.” 
E mi addormentai con le migliori speranze per il suo futuro.


 

continua...

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Capitolo 10
*** Fai una follia ***


Ciao a tutti! Eccomi di ritorno prima del previsto ma sono stata troppo contenta delle nuove recensioni ricevute così mi sono messa sotto a scrivere questo capitolo e anche a pensare qualcosina per i prossimi. 
Spero che anche questo capitolo vi possa piacere e mi raccomando, recensite e mi renderete una ragazza super felice! 
Buona lettura 
Mel 

DIETRO LA MASCHERA

- Fai una follia -

POV Hermione   

Stavo lavorando tranquillamente al mio prossimo articolo su una piccola comunità di elfi liberi che vive nel nord della Scozia quando planò sulla pila di scartoffie davanti a me un regale e imponente gufo scuro facendo cadere tutti i fogli. 

Maledetta l’idea di lasciare aperta la finestra per far entrare il dolce profumo dei fiori che stanno sbocciando! Ora dovrò mettere a posto tutte quelle carte!
Lavoro qui al Profeta da quasi cinque mesi e sono molto soddisfatta del mio operato! E’ molto gratificante vedere i miei articoli sul giornale e mi trovo molto bene con il mio nuovo capo. Indovinate chi è? Quel fottuto imbroglione di Blaise Zabini! Siamo amici da mesi e lui non aveva neanche lontanamente accennato di essere il proprietario del più importante quotidiano del mondo magico! Nonostante tutto è un capo imparziale e lavora sodo come tutti noi; il sogno di ogni lavoratore.
Tolgo la busta dal becco del gufo che scompare immediatamente fuori dalla finestra, tolgo la cera lacca ed estraggo il foglio di pregiata pergamena.
 

Signorina Hermione Granger,
è formalmente invitata alla festa per gli ex studenti del nostro anno
che ho deciso di tenere presso casa mia, Zabini Manor,
il 23 maggio.
E’ obbligatorio presentarsi con lo stesso abbigliamento
         Sfoggiato durante l’ultima festa ad Hogwarts per rivivere
  Gli splendidi attimi che ci hanno visto riuniti
    Senza alcun pregiudizio.
    E’ gradita la conferma.
                                                           Vostro caro
                                                           Blaise Zabini
 

Nello stesso attimo in cui finisco di leggere l’invito incomincia a suonare il telefono dell’ufficio.
“Non voglio obiezioni” dice una voce conosciuta.
“Buongiorno, Boss. Come stai? Si, Sto bene anche io, grazie!”
“Non fare la sciocca! Non voglio un no come risposta, verrai alla festa.”
“Daniel non sta molto bene ultimamente e io non ho il tempo di divertirmi, sono una mamma se non lo ricordi.”
“Ripeto, Non fare la sciocca. Narcissa adora prendersi cura di lui, non sarà un problema tenerlo li a dormire. E poi so che hai già incontrato il figliol prodigo all’aeroporto; Lui verrà e tu non puoi mancare.”
Non faccio in tempo a rispondere che Zab mette giù la cornetta. Il solito arrogante Serpeverde!
La festa sarà domani, immagino che il mio invito sia stato spedito apposta in ritardo per non avere il tempo di inventarmi una scusa plausibile, e bravo Blaise, molto astuto.
 

POV Blaise





Mi sento uno stupendo, affascinante ed efficiente cupido, uno di quelli maledettamente astuti e precisi nello scoccare le proprie frecce.
Questa festa è il momento buono per far risvegliare la scintilla fra quei due testoni, chissà mai che possano diventare una famiglia perfetta prima del previsto e rendere Dan un bambino felice per merito del bellissimo Zio Blaise!
Sono perfetto! Finalmente riesco a capire perché Daphne mi ama, come potrebbe non farlo?





 

POV Draco 

“Dio Blaise! Non potrò mai ringraziarti abbastanza!”
“Calma Malfoy, vedo che ti è piaciuta la mia sorpresa per il tuo ritorno, ma non adularmi come una ragazzina sotto l’effetto degli ormoni! Ho fatto solo il mio dovere perché a cosa servono gli amici se non risolvono i tuoi problemi quando tu non ci riesci?”
“Grazie davvero Zab, potrò rivedere la “mia” fata e magari potrò scoprire la sua vera identità.”
“Lo spero per te, Dra, se no questa festa non sarà servita a niente.”
 
Finalmente è arrivata l’ora della festa, indosso già il completo blu scuro che avevo quella sera e ho trasfigurato i cappelli. Annodo la cravatta e mi smaterializzo a Zabini manor.
Il viale di ghiaia è illuminato da fiaccole che costeggiano tutto il percorso fino al grande portone dove il padrone di casa, con al fianco la bellissima Daphne sta accogliendo gli ospiti.
Mi saluta distrattamente sapendo che non voglio sprecare neanche un secondo di questa serata lontano da quella dea che mi ha ammaliato.
La cerco immediatamente mentre entro nel grande salone illuminato dai grandi lampadari di cristallo a goccia e da migliaia di candele sospese sul soffitto ma di lei nessuna traccia.
 
È passata quasi mezzora e io sono già al secondo bicchiere di whisky incendiario quando la vedo comparire sulla porta, bellissima con due anni fa con gli stessi capelli corti, con lo stesso, meraviglioso, abito grigio.
Intercetta il mio sguardo e si avvicina lentamente a me. 

POV Hermione

Sono arrivata in ritardo alla festa! E mi sono anche beccata una ramanzina da Blaise!
Daniel stranamente ha fatto i capricci, è un po’ fiacco e nervoso ultimamente e non vuole stare neanche con Cissy; sono potuta andare via solo quando si è addormentato.
Appena entro nel salone, che è luminoso e molto elegante, incontro subito il suo sguardo, lo sguardo del mio cavaliere misterioso, lo sguardo del mio piccolo Daniel, lo sguardo dei Malfoy.
Mi avvicino lentamente a lui.
Ho paura, paura che mi possa respingere, paura di venire umiliata e ferita ulteriormente dalla sua lontananza ma voglio parlargli, ballare con lui, stringerlo forte e sentirlo mio per un po’.
Quando sono ad un metro da lui non servono parole, mi prende la mano e me la bacia dolcemente, mi tira verso il suo petto e mi abbraccia.
Da lì a ballare in mezzo alla pista non è passato molto; ci stringiamo possessivi e lui mi sussurra dolci complimenti all’orecchio raccontandomi le sue avventure lontano dall’Inghilterra.
Sono ore che siamo insieme e vorrei stare così tutta la vita ma Blaise spezza l’incantesimo parlando a tutta la sala.
“Spero che vi stiate godendo la serata, miei graditi ospiti. Devo però annunciarvi che fra meno di dieci minuti sarà il momento di togliere le maschere e ogni incantesimo che avete fatto su voi stessi. Non fate i furbi, se non ci penserete voi, ci penserò io. Divertitevi negli ultimi attimi di mistero.”
Entro immediatamente in panico. Quel… Quel… dannato Zabini!
Mi separo controvoglia dal corpo caldo di Draco e corro verso i bagni. Sembro tanto Cenerentola allo scoccare della mezzanotte l’unica differenza è che io non sono una bellissima principessa!
Mi riparo in un corridoio abbastanza lontano dal grande salone e dopo poco sento i mie capelli allungarsi magicamente e la mia maschera scomparire.
Proprio in quel momento appare davanti a me Draco con i suoi stupendi capelli bianco luna e io non so più cosa dire. È arrivato il momento della verità.

“Granger, tu sei.. sei..”
“Si Malfoy, sono io.”
“Sei tu! Tu quella che mi ha riempito i pensieri negli ultimi due anni! Come ho fatto?”
“Come hai fatto a fare cosa?”
“Come ho fatto a non riconoscere i tuoi occhi! I tuoi occhi che ho visto per troppo tempo infiammati dall’ira nei miei confronti, quegli occhi così unici.”
“Io i tuoi li avevo riconosciuti, Draco. Non quella sera. Ma li avevo riconosciuti, dopo.”
“Mi dispiace tanto Hermione per tutti gli anni di insulti che ti ho rivolto, sono sincero. In questi ultimi due anni ho riflettuto tanto e ora che sono cambiato volevo proprio venire a chiederti scusa perché sei stata la mia peggior vittima per troppo tempo. Ma il destino mi è stato amico, mi ha ridato la mia musa.”
Lo fisso sbigottita da questo Draco inedito, sconosciuto ai miei ricordi invece molto simile al Draco dolce descritto da Narcissa.
“ Sei quella giusta. Quella giusta con cui ricominciare la mia nuova vita. Non spaventarti ma sono sicuro di quello che dico, sono stato richiamato dal tuo profumo quella sera e la tua immagine, le immagini di quella sera mi hanno seguito ogni momento, in ogni posto.”
“Non posso lasciarti andare via. Vieni via con me Hermione.”
“Io..io.. non posso. Vorrei davvero tanto Draco ma non posso. Ho dei legami qui.”
“Stai già con qualcuno? Bhe, mi sembra logico che tu sia andata avan..”
“No no no!” lo interrompo immediatamente. “Non legami di quel tipo. Ma non posso andare via da qui.”
“Una sola sera. Fai una follia.  Dammi una sera e una giornata per convincerti che sono quello giusto, che sono cambiato.”
Rifletto sulle sue parole, tutti i miei sogni improvvisamente si stanno realizzando. Draco è un altro uomo, un uomo di cui potrei innamorarmi e quell’uomo mi vuole con se.
Non posso lasciare Dan con Cissy per troppo tempo, io e lui siamo legati in un modo straordinario, ma una giornata me la posso permettere. Una giornata che deciderà il mio futuro.
 

 

Continua...

recensite mi raccomando! 

 
 



 

 

 

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Capitolo 11
*** Verità ***



Ciao a tutti! In questo capitolo, finalmente,sarà il momento della verità.

Spero che anche questo vi possa piacere e mi raccomando, recensite e mi renderete una ragazza super felice! 
Buona lettura 
Mel 

DIETRO LA MASCHERA

- Verità -

POV Hermione

Strinsi la sua mano e immediatamente ci ritrovammo su una splendida spiaggia desolata, sotto la luce della luna piena.
“Dove siamo Draco?” sussurro stringendogli la mano.
“Siamo a casa mia. Da quando sono tornato vivo qui, vicino a Brighton.” Mi risponde stringendomi al petto e carezzandomi la schiena lasciata scoperta dal vestito. Si toglie la giacca e me la appoggia sulle spalle.
Lo ringrazio alzandomi sulle punte e baciandogli una guancia e immediatamente un sorriso spunta sul suo stupendo viso.
“Sai, questa è la casa che mia nonna mi ha lasciato in eredità. Mi ha sempre raccontato della sua infanzia su questa splendida spiaggia e io ho sognato spesso di poter correre libero in questo luogo stupendo, ma, come potrai immaginare, le mie vacanze estive non erano proprio all’insegna del divertimento…” conclude con voce malinconica. Carezzo il suo braccio in segno di conforto e camminiamo mano nella mano per un po’, nel silenzio più totale, ognuno immerso nei suoi pensieri e impegnato ad osservare di sottecchi l’altro.
Non sono ancora pienamente consapevole di tutto ciò che è successo stasera, mi sembra ancora tutto un sogno, qualcosa di tanto desiderato da non poter essere vero. Invece sono qui con lui.
Entriamo in questa casetta piccolina ma molto graziosa, bianca e con una piccola veranda d’ingresso. Dentro è stupendamente arredata, stile moderno e vintage si amalgamano in un arredamento unico.
Draco ci serve dello champagne e, quando lui si siede sul divano con me, non posso evitare di accoccolarmi fra le sue braccia. Mi accarezza dolcemente ma non mi basta.
Mi avvicino alle sue labbra e lo coinvolgo in un bacio romantico ma che, piano piano, diventa sempre più intenso e coinvolgente.
Ci alziamo entrambi e Draco mi spoglia frenetico lasciandomi in intimo, mi prende in braccio e raggiungiamo la camera da letto. E lì la passione scoppia violenta come due anni fa.
È stato bellissimo, lui è stato molto dolce, ci siamo guardati negli occhi, accarezzati. La prima volta era tutta passione e desiderio, stanotte abbiamo condiviso qualcosa di più. Dentro quest’atto di amore sì, proprio di amore sto parlando, c’erano tutte le nostre speranze per il futuro, i sogni e i desideri repressi da troppo tempo.
Mi addormento sul suo petto sapendo di non poter trovare, in tutta la vita, posto migliore in cui abbandonarmi fra le braccia di Morfeo.
 
Sento un familiare odore di caffè nell’aria, tasto le lenzuola e non trovo il corpo caldo di Draco.
“Ben svegliata, Tesoro. Alzati che ti ho preparato la colazione.” Lo guardo sbigottita appoggiare un vassoio con caffè, biscotti e marmellate di ogni tipo.
“Immagino ti sembri tutto molto strano. Fino a ieri mi vedevi come il tuo nemico numero uno e ora stiamo condividendo questo. Sono d’accordo su tutto ma sento anche una stupenda sensazione quando mi stai vicino e sono sicuro di non poterne più fare a meno.”
Mi carezza un guancia e mi bacia dolcemente.
“Non sai invece da quanto ho aspettato questo momento. Ti devo dire tante cose, lo so. Ma godiamoci questa giornata. C’è tempo per le spiegazioni, giusto?” la verità è un buon modo per incominciare una vita insieme, no? Ma non tutta insieme!  

“Cosa ne dici di un bagno?” mi chiede Draco mentre è intento a indossare un paio di pantaloncini da mare.

“Penso che sia una grandissima idea!” Gli rispondo sorridendo a trentadue denti! Saranno anni che non faccio una nuotata come si deve!
Trasfiguro la mia maglietta in un bikini verde scuro e ci incamminiamo sulla spiaggia dove siamo ancora soli.
“Ho come l’impressione che tutto questo tratto di costa sia tuo. Mi sbaglio?”
“Sei un’insopportabile so tutto io, come potresti mai sbagliare?” ghigna rispondendo. Mi stringe per i fianchi e mi carica sulle sue spalle correndo il più veloce possibile verso il mare buttandomi dentro a peso morto.
Risalgo in superficie imbufalita sputacchiando acqua qua e la e lo schizzo immediatamente bagnando i suoi “preziosissimi” capelli setosi, sue testuali parole!
Scherziamo, giochiamo e ci baciamo sotto il sole di maggio fino a quando non vedo comparire un patronus ormai a me famigliare: la piccola lepre di Narcissa.
“Hermione, Daniel sta male, raggiungimi appena puoi al San Mungo.”
Vedo negli occhi di Draco lo stupore, la confusione ma non c’è tempo per le spiegazioni.
Daniel sta male e io non sono con lui. Mi smaterializzo immediatamente, senza una parola, senza una spiegazione.
 



 

POV Draco

Hermione si è smaterializzata senza nessuna spiegazione dopo aver ricevuto un patronus da mia madre? Qui qualcosa non quadra! Come si conoscono? Cosa mi stanno nascondendo quelle due? E chi è questo misterioso Daniel? Il suo fidanzato?
Mille dubbi mi assalgono e il pensiero che questa stupenda notte con lei sia stata solo una strana parentesi della sua vita perfetta mi colpisce al cuore. Ormai non lo posso più negare. Provavo già degli strani e ingiustificati sentimenti per quella fata misteriosa, quando ho scoperto che lei era la Granger, non ne sono rimasto deluso, anzi, piacevolmente affascinato.
E non ne posso più fare a meno ora che ho riprovato sulla pelle le sensazioni di due anni fa.

Mentre sto tornando verso la casetta sento squillare il mio telefono.
Da quando ho vissuto per più di anno tra i babbani ho imparato a usare la loro tecnologia e ad apprezzarla e sono molto più comodo!
“Pronto?” rispondo curioso al telefono.
“Sono Mallory. Draco ci servi immediatamente in reparto. Lo so che ti avevo dato una settimana di ferie, ma ci sembra un caso spinoso e vorremmo il tuo supporto.”
“Certo. Sarò lì il più presto possibile.” Chiudo la comunicazione con il direttore del San Mungo, mi cambio con degli abiti adatti, chiudo la casa e mi smaterializzo direttamente nel mio ufficio da primario in pediatria.
“Dottor Malfoy. Il bambino si trova già in ambulatorio, quando è pronto può raggiungerlo.” Mi comunica Sevina, la mia collaboratrice di fiducia, una signora sulla sessantina con molta esperienza nel campo pediatrico.
Raggiungo la stanza indicatami e trovo sul lettino un bambino di più o meno un anno con capelli chiarissimi e con un visetto tutto arrossato dalla febbre.
Mi informo sulle sue condizioni attuali e incomincio a ragionare su quale tipo di strategia attuare.
Penso di sapere quale sia la cura, anche io ho avuto gli stessi sintomi qualche anno fa quindi faccio fare gli esami necessari per comprovare la mia idea.
Mentre aspetto i risultati lo osservo meglio, è proprio un bel bimbo, con due occhi chiari, quasi grigi, molto simili ai miei. Se non fossi sicuro di non avere figli potrei pensare che questo bimbo è il mio erede!
Sevina torna con gli esiti: è proprio come pensavo, ha un’infezione molto rara al sangue ma facilmente risolvibile se si interviene immediatamente con delle trasfusioni. Purtroppo il piccolo ha un gruppo sanguigno molto raro, AB negativo, proprio come me.
Seguo Sevina verso la sala d’attesa dove ci sono i parenti del piccolo bimbo, di cui non ho neanche chiesto il nome nella fretta, e immaginatevi chi mi trovo di fronte?
Hermione e mia madre, abbracciate e visibilmente provate e preoccupate.
“Ecco, sono loro la famiglia del piccolo” mi sussurra Sevina in un orecchio e si allontana per monitorare il paziente.
Nel momento in cui vedo davanti a me le due donne incominciano a scorrermi nella mente pensieri veloci: gli occhi grigi del bambino, la prima notte con Hermione, i suoi capelli di un biondo chiarissimo, la festa di due anni fa a Hogwarts, il gruppo AB negativo proprio come me, Hermione è la madre del piccolo.
Non ci vuole un genio per fare due più due.
Io sono il padre di quel bimbo. E non ne sapevo niente prima di un secondo fa.
Hermione e Narcissa mi guardano stupite e preoccupate dalla mia reazione che tarda a manifestarsi.
Faccio dietro front e raggiungo l’ambulatorio. A dopo le spiegazioni.
Mi faccio prelevare tutto il sangue di cui hanno bisogno per le trasfusioni, comunico le istruzioni necessarie e aspettiamo che il sangue nuovo in circolo faccia effetto ripulendo quello infetto.
Non ci ho pensato due secondi a farmi togliere il sangue per quel bambino, per mio figlio.
Sdraiato sul lettino penso a quante cose ho scoperto in due giorni, a quante cose nella mia vita sono comparse sconvolgendola completamente.
 
Sento bussare alla porta e poco dopo vedo Hermione affacciarsi.
“A dopo tutte le spiegazioni, Granger. Nostro figlio sta bene.” Le dico freddo, spietato e molto arrabbiato. 

 

Continua...

recensite mi raccomando! 

 

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Capitolo 12
*** Spiegazioni ***


Ciao a tutti! Avete visto che super agggiornamento lampo?!?! Non è il più lungo dei capitoli ma è comunque abbastanza importante! E in più c'è una piccola sorpresina per voi! Spero che anche questo vi possa piacere e mi raccomando, recensite e mi renderete una ragazza felice! 
Buona lettura
baci, Mel
Alla fine la piccola sopresa! 
 

DIETRO LA MASCHERA

- Spiegazioni-

POV Hermione

Busso ala porta della sala prelievi e dopo aver ricevuto una risposta mi affaccio all’interno.
“A dopo tutte le spiegazioni, Granger. Nostro figlio sta bene.” Dice freddo e arrabbiato Draco appena mi vede.
Gira il volto da un’altra parte e non posso fare altro che richiudere la porta e tornare sconfitta in sala d’attesa.
Immaginavo che Draco non l’avrebbe presa bene ma , forse, se questa storia gliela avessi spiegata io, con calma, tutto sarebbe stato diverso.
Mi siedo su una piccola poltroncina scomoda, nell’angolo, e rifletto su cosa dire a Draco appena si sarà calmato.
Torna Cissy con un caffè bollente, vedo passare infermiere indaffarate e genitori preoccupati, tutto scorre e io sto ancora pensando.
Fino a questa mattina ero in una bellissima bolla felice, in un paradiso terrestre con l’uomo che ormai ritengo quello giusto per me, con tante speranze per il futuro e poche certezze, ma tra quelle poche c’erano i nostri sentimenti.
Ora Dan è in ospedale e Draco non mi vuole parlare. Quante cose possono succedere ancora? Quante volte può ancora essere sconvolta la mia vita?
 
Un’infermiera mi si avvicina e mi comunica che posso vedere Daniel.
Mi alzo immediatamente e raggiungo la camera indicatami. Appena arrivo alla porta riesco a vedere una scena che ho desiderato troppe volte nell’ultimo anno.
Draco è chino verso Dan, gli sta baciando la fronte e sta rimboccando le leggere coperte del lettino.
Dai suoi gesti posso già capire quanto ami suo figlio; l’ha conosciuto meno di un giorno fa e ha già fatto così tanto per lui.
Appena lui si accorge di non essere più solo mi fa segno di uscire per parlare in un posto più appartato.
Seguo Draco fino al suo ufficio e mi fa accomodare su una sedia davanti alla scrivania.
“Parla pure, Hermione. Penso di meritare delle spiegazioni ora.” Il suo tono è molto meno freddo e sembra più rilassato di prima.
“Quando ti ho incontrato sulla carrozza per l’Espresso, la mattina dopo la nottata della festa, non sapevo che fossi tu il ragazzo con cui avevo perso la verginità.
Nelle settimane seguenti incominciai a sentirmi poco bene e scoprii di essere incinta. Allo stesso tempo scoprii anche la misteriosa identità del cavaliere di quella sera.
Ero molto stupita, non pensavo che tu fossi così dolce, non sapevo che la tua storia familiare fosse così. Ti cercai immediatamente. Andai da Blaise, da Nott e infine da Cissy.  Ma nessuna notizia di te.
Tua madre mi ha sorpreso; non era proprio come pensavo, mi ha accolto a braccia aperte e mi ha chiesto di trasferirmi al Manorr per farle compagnia e per viversi suo nipote. E io ho accettato.”
“Se mio figlio non poteva avere un padre almeno potevo dargli la possibilità di conoscere sua nonna. Nei mesi della gravidanza siamo entrate in confidenza, mi ha raccontato di te,del vero Draco, mi ha fatto innamorare di te.” Vedo nei suoi occhi tutta la sorpresa. Immagino che pensasse che avessi voluto nascondere a tutto e a tutti nostro figlio. E invece è stato il contrario.
“E il 23 febbraio di un anno fa è nato Daniel Rastaban Malfoy, Daniel come mio fratello che non ho mai conosciuto e Rastaban, “la testa del serpente”. Erano tutti presenti: i miei amici, Narcissa e perfino tua zia Meda con Teddy. Ma io volevo te. Volevo vederti presente alla nascita di tuo figlio ma non c’eri. Anche prima del parto ti avevo cercato in Inghilterra e nella Francia magica, non mi davo per vinta, volevo trovarti ma non ho fatto in tempo prima della nascita di nostro figlio. E non c’è l’ho fatta neanche dopo. Io e Dan abbiamo girato tutta l’Europa cercandoti: Grecia, Germania, Italia. Niente. Sono ritornata da Blaise ma eri irraggiungibile anche per i tuoi più cari amici.
E casualmente ti ho incontrato qualche mese dopo all’aeroporto. Ero al settimo cielo però sapevo anche che non sarebbe stato facile spiegarti tutto quello che ti eri perso.
Blaise ci ha messo il suo zampino, ha fatto il cupido della situazione e noi abbiamo avuto la nostra seconda possibilità.”
“Non avrei mai voluto tenerti all’oscuro dell’esistenza di Dan ma tu non c’eri, eri chissà dove nel mondo irraggiungibile a tutti. Non ho niente da farmi perdonare, io ti ho cercato ogni istante degli ultimi due anni.”
Draco mi guarda sempre più confuso e vedo comparire nei suoi occhi il senso di colpa.

 

POV Draco


È tutta colpa mia. Colpa del mio desiderio di isolarmi dal mondo. 

Lei mi ha cercato, mi ha voluto nella sua vita, nella loro vita. 

“Ora io sono qui. Voi siete qui. Io non ho bisogno di nient’altro. Se mi volete ancora con voi, ora sono pronto; non penserò a tutto ciò che ho perso per colpa mia, voglio solo pensare al futuro

 e godermi ogni attimo della nostra vita insieme. Proviamo a vivercela insieme, giorno dopo giorno. Ricominciamo.”
La guardo fisso negli occhi, alzandomi dalla poltrona e avvicinandomi a lei.
Ha gli occhi lucidi, gonfi di lacrime di gioia. Si alza e mi abbraccia stretto, facendo scendere le lacrime trattenute fino ad ora.
Ci sediamo sul piccolo divano e ci raccontiamo tutto ciò che ci siamo persi uno dell’altro e, stretti in questo abbraccio, sappiamo che un nuovo futuro ci aspetta. 

 

Continua...

Qui c'è un piccolo video della storia che ho creato io, lo so, non è niente di che, ma mi sembrava carino condividerlo con voi! (Speriamo si veda!) 
http://img853.imageshack.us/img853/2633/igamholaemydamcnecnjds.mp4
recensite mi raccomando! 

 

 






 

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Capitolo 13
*** Epilogo ***


Sono arrivata finalmente all'ultimo e sudato capitolo passando per vari momenti di poca ispirazione e lunghi periodi di assenza dal sito. Mi scuso per questo!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito (pochi ma buoni! ), tutti quelli che hanno letto e seguito la storia e anche quelli che gli hanno solo buttato un'occhiata! :)
Spero che l'epilogo vi piaccia e che mi regaliate una piccola recensione come dono dell'Epifania! :)
Buona lettura
Mel
PS: Ho già in mente un'idea per una nuova Dramione quindi, probabilemente, prossimante mi rivedrete sul sito!



POV Hermione

Non ho mai vissuto così intensamente ogni momento come ora, ora che posso stare con Draco e Dan.

Dopo che il nostro piccolino si era pienamente ripreso dalla brutta infezione io e Draco abbiamo deciso di provare a vivere insieme a casa mia, per far abituare Daniel, piano piano, alla sua presenza.
I due sembrano intendersi benissimo infatti ogni sera, dopo il lavoro, li trovo sdraiati sul divano a guardare cartoni animati insopportabili e Draco non perde mai l’occasione di strappare una risata a Dan, rendendomi ridicola con piccoli scherzi! Sono uno spasso!

E finalmente riesco vedere gli occhi di mio figlio pieni di una sincera felicità ora che la sua famiglia è completa. Draco è un papà paziente, instancabile e affettuoso ed anche un compagno attento e dolce.

Pochi giorni dopo il nostro ritorno a casa dall’ospedale abbiamo ufficializzato la paternità di Draco al ministero con la firma sull’albo delle nascite e devo dire che un po’ mi sono emozionata perché lui sembrava così preso dal suo nuovo ruolo.

Stiamo finalmente imparando a conoscerci, senza intermediari, senza maschere, solo io e lui, occhi negli occhi.

Cissy è sempre presente e ci permette di ritagliarci dei momenti solo nostri: da semplici serate in casa a guardare un film abbracciati a lunghe escursioni nei mari limpidi dell’oceano indiano.
Infatti ho scoperto che Draco è un esperto sub e non manca mai di propormi brevi weekend sulle bianchissime spiagge delle Maldive! E io chi sono per dirgli di no?!

 





E ora sono qui, dopo tre mesi dal suo arrivo nella mia vita, nella casa sulla spiaggia a preparare una cenetta speciale per il mio amore, per proporgli finalmente di fare le cose per bene, di esporci pubblicamente come famiglia, di farlo conoscere ai miei amici.
Aggiungo le ultime candele sul tavolino della veranda e aspetto l’imminente arrivo di Draco seduta sui gradini dell’ingresso.
Appare trafelato con la cravatta mezza slacciata e biascicando parole incomprensibili che, nell’avvicinarsi riesco a riconoscere come “Sono in ritardo, sono in ritardo, scusa tesoro!”
Allora lo fermo prendendolo per un braccio e lo abbraccio tranquillizzandolo.
“Non è importante, ora sei qui. Vai a cambiarti e godiamoci la serata”
Mentre mangiamo continua a complimentarsi per i vari piatti che ho preparato ma sembra ancora molto nervoso e teso.
Accarezzo la sua mano intrecciandola con la mia e mentre sto pronunciando il suo nome lui fa lo stesso.
“Prima tu Herm, io posso aspettare.” Non me lo faccio ripetere due volte e schiarendomi la voce prendo coraggio.
“Sono tre mesi che viviamo insieme, non sono sicuramente tanti ma a me sembra una vita che ti conosco davvero. Non posso più immaginare la mia vita senza di te,  senza di te e Dan che mi prendete in giro, senza le tue coccole, senza la tua voce calda che mi da la buona notte ogni sera e i tuoi occhi in cui mi rispecchio ogni mattina. Sono orgogliosa della famiglia che abbiamo, sono orgogliosa di noi tre e vorrei che tutto il mondo possa vedere la nostra felicità.”
“Rendiamolo pubblico, incontra i miei amici, passeggiamo mano nella mano per Diagon Alley. Non ne posso più di dover controllare i miei sentimenti, di controllare il mio amore.”
Termino il mio discorso, che ho fatto rigorosamente a occhi bassi, guardandolo negli occhi e posso vedere la stessa felicità che ho nel mio cuore. Non dice niente, si alza e mi si avvicina. Si inginocchia davanti alla mia sedia. So cosa sta per fare ma non riesco a ragionare in questo momento.
“Sei riuscita ad essere più brava di me anche stasera, sei sempre stata meglio di me e non riesco ancora ad accettare di meritarti. Ringrazio Merlino per averti incontrata quella sera durante la festa, ringrazio qualunque Dio stia lassù per ogni attimo trascorso insieme. Sei perfetta, perfetta per me e so di aver incontrato la donna che mi completa, la donna della mia vita e non sono intenzionato a lasciarla scappare un’altra volta.”
“Sposami Hermione e rendimi ancora più felice di come sono adesso.”
Guardo i suoi occhi lucidi, evidentemente emozionati, so che ha un bellissimo anello fra le mani e vorrei guardarlo, davvero, ma non riesco a straccare gli occhi da quel paradiso che sono i suoi occhi.
“Si si, mille volte si” rispondo fissandolo ancora e lasciando che una lacrima scenda sul mio volto.
Dopo l’anello l’ho guardato, ovviamente, ed era bello come immaginavo ma senza paragoni in confronto al grigio delle sue iridi.
 
Le settimane seguenti sono un susseguirsi di foto su ogni giornale di gossip, di lettere di congratulazioni e di abbracci da qualunque persona del mondo magico.
Narcissa è sembrata rifiorire alla notizia del matrimonio e ha preso immediatamente in mano le redini dell’organizzazione.
Harry e Ron sono sembrati un po’ meno felici della novella e, anche se in principio hanno accolto Draco con un po’ di timore, si sono subito lasciati andare travolgendolo nei loro sproloqui sullo sport.
Ginny ovviamente non vede l’ora di poter scegliere il suo abito da damigella d’onore anche se probabilmente dovremo ritoccarlo più volte vista la sua gravidanza.
Anche Blaise e Daphne sono stati entusiasti e si sono subito offerti volontari come seconda damigella e testimone dello sposo, cosa che ci ha resi molto contenti.
 
Ora cosa posso dirvi, sono qui, in una lussuosa stanza del Manor con Cissy che mi intreccia i capelli e con il mio Dan in grembo che gioca con una piccola pallina di gomma, quasi pronta per percorrere la navata ed essere per l’ultima volta Hermione Granger prima di diventare ufficialmente  una Malfoy.
E non riesco a pensare ad altro se non che la mia vita è finalmente perfetta.
Tutto grazie ad una maschera.

                                                                                                                   

 

Fine

 
 

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