Happy marriage Prongs

di Mizar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prongs ***
Capitolo 2: *** Padfoot ***



Capitolo 1
*** Prongs ***


DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.



Happy marriage Prongs


“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
-
(E. Hobbard”)



Prongs


“Prongs, non puoi presentarti all’altare con quei capelli. Sembri una pecora!”
Sirius, disperato, s’agita attorno a me armato di pettine.
“Posalo”, dico pacatamente, togliendogli l’arnese infernale dalle mani.
“E la cravatta? Non hai il nodo perfettamente centrato.Bisogna cercare Remus!”
“Padfoot, la pianti? Lily mi sposerà comunque”, sospiro.
Lui è così.
Magari smania per ore, agitatissimo perché non sono vestito impeccabilmente e poi, a metà del pranzo di nozze, capace che si mette a ballare in mutande sul tavolo dei parenti, cantando canzonacce sconce o si trasforma in cane e comincia a scorrazzare tra i piedi dei camerieri, creando scompiglio e distruzione.
Come dice mia madre: “Quel ragazzo è un filino eccentrico”.
“Pazzo furioso”, la corregge sempre papà, che adora Sirius, ma lo conosce troppo bene.
E’ vero, il mio miglior amico è un tipo eccentrico, invadente, rompiscatole, vanitoso, eppure non lo cambierei mai con nessun altro.
Lui sa farmi ridere della vita, mi trascina sempre in guai tremendi da cui usciamo illesi per miracolo, mi rompe l’anima con i suoi finti dubbi esistenziali – ricordo ancora quando credeva fermamente di essere diventato un fantasma e pretendeva che Remus gli dimostrasse che era reale e non morto- ma se ho bisogno d’aiuto c’è sempre.
Ha passato la notte in infermeria con me, la prima volta che durante una partita di Quidditch sono caduto dalla scopa e mi sono rotto un braccio.
Mi ha sostenuto e aiutato quando cercavo di conquistare Lily- ma è meglio non ripensi a ciò che mi ha costretto a fare, convincendomi che lui era un gran esperto di donne- ed è al mio fianco anche adesso, che sto per compiere il grande passo.
Mi vuole così bene che sfiderebbe l’Oscuro a mani nude per difendermi, ma d’altronde anch’io farei la stessa cosa per lui.
E’ il fratello che non ho mai potuto avere e siamo così in sintonia che ci capiamo anche senza parlare.
Paddy per me ha sempre una parola gentile, un sorriso speciale e la soluzione pronta ai miei piccoli problemi, anche se spesso le sue idee geniali li trasformano in catastrofi, ma questo non conta.
Mi ama e cerca di proteggermi come può e io faccio la stessa cosa per lui.
Una volta, leggendo un libro d’aforismi di un filosofo babbano, trovai l’esatta definizione che descriveva il mio rapporto con Sirius.
“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci”.
Questo è ciò che ci lega.
Fondamentalmente ci accettiamo per quello che siamo, pregi e difetti, e ci vogliamo bene.
Così, con rassegnazione, lo guardo con amore anche se è qui che mi fa una tremenda ramanzina sul mio completo Armani- che ha scelto lui, ma che ora gli risulta troppo babbano- e strepita su quanto starei meglio con un bel abito da mago in velluto Borgogna con cappello a cilindro e gli sorrido indulgente, invece che defenestrarlo.
“Sarò uno sposo fantastico e tu il mio bellissimo testimone”, dico tranquillamente prendendolo sottobraccio e trascinandolo alla porta.
Lui sorride e poi s’oscura.
“Piacerò a Remus, vestito così?” sussurra apprensivo e io trattengo a stento una risata, alzando gli occhi al cielo.
E’ bellissimo eppure è così insicuro.
Non si sente mai all’altezza degli altri e nasconde queste sue paure dietro una maschera di strafottenza che solo con me abbassa.
“Sì”, lo tranquillizzo, “e comunque lo sai che Moony ti troverebbe stupendo anche se indossassi il pigiama di Snivellus”.
“Il pigiama di quello sfigato? Orrore!”
La sua veemente protesta mi strappa una risata e lui mi strizza l’occhio ringalluzzito.
Ancora sorridenti ci avviamo al gazebo nuziale che sta nel bel mezzo del mio giardino gremito di gente.
“Pronto Prongs?”
“Sì”
“Allora via, petto in fuori e pancia in dentro, e vedi di non farmi fare figuracce”, mi esorta emozionato.
Tra poco la mia vita cambierà; sarò marito e presto padre.
Questo mi porterà inevitabilmente a diventare grande e come potrei farlo al meglio se non avessi al mio fianco quel disgraziato di Padfoot?

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Capitolo 2
*** Padfoot ***


Happy marriage Prongs


“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
-
(E. Hobbard”)



Padfoot


Manca un’ora alla cerimonia e Prongs è ancora in uno stato a dir poco disdicevole.
I suoi capelli sembrano avere vita propria e, naturalmente, di tipo alieno, non trova le scarpe e gli abiti, per dirla come mia madre, non sono consoni a questo tipo di cerimonia.
E’ tutta colpa mia, lo so.
Io l’ho convinto a vestirsi come un babbano, per fare piacere ai signori Evans, ma adesso mi domando se ho fatto bene.
Sono così agitato.
Non posso crederci.
Lo sta facendo davvero!
Con quella poi!
Sì, perché James Potter, tra meno di un’ora, diverrà il felice maritino di quell’arpia urlante dai capelli rossi, e stiamo parlando della ex di Snivellus, non so se mi spiego!
Come ci si può legare per la vita a neanche vent’anni?
Lo so che detto da me, fidanzato con Remus dal quinto anno, può sembrare strano, ma lui è un nostro amico e ci conosce bene.
Sa che non deve interferire nella nostra amicizia, mentre di Lily ho una fottuta paura.
Se lei riuscisse ad allontanare James da me ne morirei.
Ok, devo stare calmo, anche se ho i brividi in tutto il corpo.
Non lo farà e Progs rimarrà mio, come è giusto che sia.
A volte penso d’essere morboso, ma lui è il mio migliore amico, il mio vero fratello, colui che mi ama con tutte le mie miserie, senza pretendere che cambi o maturi.
E’ stato il primo ragazzo che ho conosciuto sul treno per Hogwarts e, dopo lo smistamento, quando tutti guardavano a me come ad un anomalia- non s’era mai sentito di un Black a Grifondoro e nessuno si fidava di me - il primo ad accettarmi e a dimostrarmi il suo sostegno.
In questi anni mi è sempre rimasto accanto, sorreggendomi quando, a causa dei miei genitori, non ce la facevo più e incoraggiandomi ad andare avanti.
Lui mi ha sempre parato il culo.
E’ grazie a lui se al quinto anno Moony non è diventato un assassino - quando ricordo lo scherzo scemo che ho giocato a Severus quasi mi prenderei a Schiantesimi.
Lui mi ha consolato per notti intere, quando piangevo disperato perché Remus mi odiava ed è per merito suo se, alla fine, lui mi ha perdonato.
E’ a casa Potter che mi sono rifugiato, quando i miei genitori mi volevano far prendere il Marchio Nero e, infine, è a lui che ho confessato per primo il mio sentimento d’amore per Remus, sapendo che non mi avrebbe scacciato inorridito dalla mia diversità.
Come dice mia madre, io sono un abominio, ma a lui mi ama lo stesso e non s’arrabbia mai per i miei scherzi assurdi, i miei gusti balzani o i miei atteggiamenti da primadonna.
Si limita a prendermi a pugni, quando esagero, ma poi torniamo amici come sempre.
Nel mio cuore lo sento più vicino del mio vero fratello, a riprova che i vincoli di sangue valgono fino ad un certo punto.
Sospiro esasperato, guardandolo negli occhi e lui capisce cosa provo nel cuore.
Senza parlare mi abbraccia e poi mi sussurra che rimarrà sempre il mio migliore amico.
Io cerco di darmi un contegno, ma non ho bisogno di fingere.
Neppure quando mi viene la paranoia di non essere abbastanza bello per il mio Remus, che insieme a Peter e agli altri invitati ci sta aspettando in giardino.
“Lo sai che Moony ti troverebbe stupendo anche se indossassi il pigiama di Snivellus”, mi dice e io fingo un malore.
Ormai siamo davanti alla porta d’ingresso e il giardino baciato dal sole è gremito d’invitati.
Il mio cuore batte furiosamente e l’unica cosa che vorrei è filarmela il più lontano possibile, ma non posso.
James si aspetta che io sia al suo fianco in questa giornata memorabile e io lo farò, anche se sono certo che a metà cerimonia mi piglierà un infarto dall’ansia.
“Pronto Prongs?”
“Sì”
“Allora via, petto in fuori e pancia in dentro, e vedi di non farmi fare figuracce”, dico emozionato e lo sospingo verso il vialetto ghiaiato.
Presto la sua vita cambierà, ma io gli sarò vicino e mi prenderò cura di lui e, se me lo permetterà anche del piccolo Prongs in arrivo, ma questo è un segreto che per ora lui ha rivelato solo a me.

Fine

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