Una canzone per te.

di Salice_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ichigo - Save the world ***
Capitolo 2: *** Minto - Danza nel buio ***
Capitolo 3: *** Retasu - A cosa serve la guerra ***
Capitolo 4: *** Purin - Per dirti 'Ciao' ***
Capitolo 5: *** Zakuro - Girl on fire ***



Capitolo 1
*** Ichigo - Save the world ***


Angolo Autrice:
Salve a tutti, questa volta mi incontrate a inizio pagina per darvi delle spiegazioni riguardo questa mia nuova raccolta.
Si tratta di una serie di song-fiction: le canzoni utilizzate vanno a mettere in luce alcuni dei punti più importanti della personalità dei vari personaggi. Spero che l’idea vi piaccia e che troviate i miei componimenti interessanti! Se vi fa piacere, vi consiglio di leggere il capitolo mettendo in sottofondo la canzone. Per questo primo capitolo abbiamo Ichigo, accompagnata da “Save the world” degli Swedish House Mafia.

 
Ichigo – Save the world.
 
È notte fonda; la città di Tokyo dorme, nessuna luce compare alla finestra di un appartamento per illuminare la nostra via. Ma noi non riposiamo mai. Noi non abbiamo il tempo di perderci nei nostri pensieri, di fingere di avere una vita normale: anche perché noi non possediamo una vita normale. Abbiamo un compito, e posso giurare che lo porteremo a termine.
Il fumo e le fiamme di fronte a noi ci guidano sul luogo della battaglia, ed ecco che la città si sveglia, si affaccia ai balconi, lo sguardo spaventato, per assistere all’ennesimo spettacolo. Ora animiamo la folla, scaldiamo i loro cuori con la luce delle nostre armi, facciamo in modo che assistano al trionfo della Terra in prima serata. Con un balzo siamo lì, nel cielo: cinque figure stagliate contro l’immensità del cielo stellato, pronte a tutto, pronte a combattere, a soffrire, a morire per voi.
Chi salverà il mondo stanotte?
Lo salveremo noi Paladine della Giustizia, a qualsiasi costo, a qualsiasi prezzo. In questa battaglia, il rischio è alto, ma il fallimento non è contemplato tra le varie possibilità.
Lontane da casa, le armi strette in pugno, possiamo rivelare il misterioso segreto che custodiamo durante tutta la giornata. Combattiamo senza sosta, per salvarci, per salvarvi; per noi, per la Terra. Sappiamo di dover affrontare ogni difficoltà impiegando tutti i nostri sforzi, ma siamo anche al corrente del fatto che, finché rimaniamo unite, nulla potrà farci desistere dal perorare la nostra causa.
Noi salveremo il mondo stanotte.

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Capitolo 2
*** Minto - Danza nel buio ***


Danza nel buio - La Menade

Minto - Danza nel buio

Apro le ante del mio immenso armadio in cerca del tutù nero e delle scarpette da danza, rovistando fra l’infinità di abiti. La mia mano smuove una gonna e qualcosa cade a terra.
Una fotografia.
La raccolgo e non posso fare a meno di soffermarmi a fissarla senza l’ombra di un sorriso a dispiegare le mie labbra.
La foto ritrae me da piccola, intenta ad eseguire alcuni semplici passi di danza, mentre tu mi guardi applaudendo.
Un nodo alla gola sopraggiunge per soffocarmi, come un cappio che si fa più stretto ogni secondo che passa.
È possibile che ci manchino proprio le persone più vicine a noi?
Vorrei poterti stringere ancora, abbracciarti, parlarti come una volta.
Guardando quella foto che tenevo nascosta nelle profondità più remote della mia cabina armadio vedo i contorni della realtà svanire, facendosi sempre più confusi; mi sto addentrando in quel girone infernale in cui albergano i ricordi.
Vorrei che tu fossi rimasto, fratellone.
Chiedo solo di potermi perdere nuovamente nella tua presenza, nell’innocenza che ti caratterizzava da bambino, quando le nostre strade erano ancora unite.
I ricordi che ho di te danzano nel buio della solitudine assieme a me, distruggendomi lentamente, sconvolgendomi l’anima. Mi disarmano, rendendomi vulnerabile di fronte alla forza di un’assenza eccessivamente presente.
Vorrei che tu cambiassi idea, che tornassi sui tuoi passi. Mi piacerebbe che fossi fiero di me, ma purtroppo non potrò mai essere alla tua altezza, non più.
Cado in ginocchio di fronte a quell’armadio che era il nascondiglio del mio passato e le scarpette con la punta scivolano via dalle mie dita mentre il vuoto mi assale.
Soffro in silenzio, proprio perché nell’assenza di rumore può esistere la sofferenza maggiore. Non basterebbe urlare di dolore per tutta la notte a liberare il mio cuore da questo peso insopportabile.
I ricordi di quei momenti in cui tutto era semplice e felice si riaffacciano alla memoria, travolgendomi senza pietà; i miei occhi cercano una luce che non ha intenzione di venire a salvarmi, ad indicarmi la via per uscire da tutto questo dolore.
Se soltanto potessi nascondere tutta l’oscurità che intacca il mio cuore in quell’armadio, insieme alla foto di noi…

 

Angolo Autrice:

Ciao a tutti!
Scusatemi, davvero, so di essere in un ritardo imperdonabile, ma ho dato la precedenza alle mie due long e all’ultimo capitolo di “Prisma.”, che è finalmente completa.
In più mi trovo nel mezzo di un periodo non troppo roseo e l’ispirazione per questo capitolo su Minto non voleva arrivare.
Ma, come si dice, meglio tardi che mai, no?

Sulle note di “Danza nel buio” di La Menade ho voluto parlare del rapporto discordante fra Minto e il fratello maggiore Sergio.
Penso che lei soffra immensamente per la loro lontananza ma che non lo dia mai a vedere a causa del suo comportamento altero e controllato. Questa volta, ho provato a dar voce al dolore di Minto ogni qual volta il ricordo del fratello lontano torna a tormentarla.
Ora fatemi sapere che cosa ne pensate!
Colgo l’occasione per ringraziare chi segue la mia storia e tutte le persone che hanno letto e recensito il primo capitolo, davvero.
Un abbraccio forte,
Salice_

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Capitolo 3
*** Retasu - A cosa serve la guerra ***


A cosa serve la guerra - Edoardo Bennato

Retasu - A cosa serve la guerra

Personalmente, non credo di essere mai stata tagliata per la guerra.
Mentre osservo il tramonto dalla finestra di casa mia, reggendo il ciondolo da Mew Mew nella mano destra, non posso far altro che riflettere sul mio destino.
Sono entrata a far parte di questa squadra di combattenti senza avere possibilità di scelta, in base ad una decisione determinata da qualcosa di più grande di noi; non mi sono mai tirata indietro di fronte ai miei difficili compiti, ma mai come in questo momento di difficoltà ho pensato all’inutilità di tutte queste battaglie.
Non so perché, tra tante persone, la Terra abbia scelto una paladina della giustizia come me: non possiedo tenacia, né forza, né tantomeno una mente calcolatrice. Odio la violenza e sono contraria a qualsiasi tipo di scontro; come posso io combattere per la salvezza dell’umanità?
Ogni vita che viene stroncata durante questa assurda guerra, che sia aliena o terrestre, ha per me lo stesso identico valore.
A cosa serve continuare a lottare? Le battaglie non portano altro che distruzione e disperazione.
Guardo negli occhi i miei nemici, gli alieni, e mi rendo conto che loro sono proprio come me: fragili, e alla ricerca disperata di un modo per salvare i propri cari. Non ci sono differenze fra un fronte e l’altro.
L’unica differenza sta nella loro radicata convinzione che, sterminando noi umani, il loro popolo potrà rifiorire.
Questa guerra inutile mi spaventa, e ancor di più mi terrorizzano le gesta estreme che gli alieni saranno in grado di compiere con l’obiettivo di perorare la propria causa.
Vorrei poter sperare che tutto ciò sia soltanto un incubo.

 

 

Angolo Autrice:

Ciao a tutti, e perdonatemi ancora per il ritardo!
State tranquilli però: non abbandonerò la stesura di questa raccolta, mai e poi mai.
Sulle note di “A cosa serve la guerra” di Edoardo Bennato ho deciso di scrivere dei sentimenti che Retasu prova riguardo alla guerra contro gli alieni.
So che è molto breve, ma penso siano queste le maggiori preoccupazioni della Mew Focena e i suoi pensieri.
Non sono troppo soddisfatta di questo capitolo, ma fatemi sapere che cosa ne pensate!
Un abbraccio forte,
Salice_

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Capitolo 4
*** Purin - Per dirti 'Ciao' ***


Per diti ciao! - Tiziano Ferro

Per dirti 'Ciao' - Purin

È una fredda notte primaverile e io sono distesa sul letto, intenta a fissare le stelle fuori dalla finestra; tra di loro riesco quasi a distinguere il tuo profilo, il tuo sorriso dolce. Per stasera il tuo ricordo potrà bastarmi.
Sento una voragine che si apre nel petto, e so che non è per via di un amore banale, scontato; si tratta di uno di quegli amori contro i quali il tempo e la memoria non posso nulla. Quegli amori di cui, solitamente, non si parla nei libri.
Mi manchi, mamma.
Una lacrima solitaria mi riga la guancia. Che queste solitarie stille di memoria possano raggiungerti, in qualunque posto tu ti trovi in questo momento, per farti capire che sto pensando a te in questa notte di solitudine. Magari un giorno potremo rincontrarci.
Spero che, se esiste un Dio, questo possa accogliere la mia richiesta di raggiungerti. Vorrei poter abbandonare questa mia vita mortale ed essere vicino a te, non sola in questa città e con mille pesi sulle spalle e sul cuore.
Ti cerco sempre, in ogni angolo del mondo, in ogni dove, nonostante io sappia che non sei più qui; chiedo solo di poterti vedere ancora una volta, di ricevere un tuo abbraccio caldo, di quelli che mi facevano sentire protetta da tutto e da tutti. Vorrei riuscire a ricordare il suono della tua voce e il profumo che avevi sulla pelle e fra i capelli, mamma.
Sei il ricordo più bello che io possieda, e, allo stesso tempo, quello più doloroso.
Vorrei che tu potessi essere orgogliosa di me, di me che sostengo una quotidiana guerra più grande di me.
Non riesco a darmi pace; so che, se soltanto esistesse un modo per riaverti qui, farei carte false per riuscirci. E se dovessi tornare, non sprecherei nemmeno un solo istante della mia esistenza per starti vicina, godermi tutto di te, per viverti fino all’ultimo secondo, attimo, momento. Farei tutto, e basta.
Mi ritrovo spesso a guardare insistentemente il portone, immaginando di vederti rientrare in casa come facevi anni fa, bella e sorridente; e so che, se così fosse, vorrebbe dire che anche io sono morta. E tornerei da te, mamma.
Tutta la vita che valeva la pena vivere, se n’è andata con te.

 
 

Angolo Autrice:

Ciao a tutti ragazzi, scusate per il ritardo con cui mi ritrovo ad aggiornare. Mi sono dedicata interamente al completamento de “Il lato oscuro della luna” e ai primi due capitoli del suo sequel “Possiamo imparare ad amarci di nuovo”, ma tengo particolarmente a questa raccolta e non vedevo l’ora di continuarla.

Effettivamente, aspettavo il momento di arrivare a scrivere la song-fiction su Purin: secondo me la morte della madre è stato trattata nell’anime con una leggerezza disarmante, senza darle il giusto peso. Credo che “Per diti ciao!” di Tiziano Ferro sia la canzone più indicata, soprattutto per quanto riguarda il testo particolarmente toccante e struggente. Deve trattarsi di un dolore che non posso e non voglio nemmeno provare ad immaginare.
Ho visto che il precedente capitolo su Retasu ha avuto successo, e spero che anche questo su Purin possa piacervi!
Se siete arrivati fino a qui, fatemi sapere che cosa ne pensate; per me è davvero importante!
Un abbraccio forte,
Salice_
 

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Capitolo 5
*** Zakuro - Girl on fire ***


Alicia Keys - Girl on fire



Zakuro - Girl on fire



È solo una ragazza ed è in fiamme.
La camminata sicura, lo sguardo fiero; un mondo inesplorato in fondo allo sguardo, abissi nei quali perdersi e affogare.
L’amore sotto la pelle, represso e nascosto, l’odio nei confronti del mondo; odio verso se stessa.
È una ragazza che colpisce, forse per la sua freddezza, per la dose di dolore che sembra emanare mentre cammina per le strade affollate, sola.
Una persona della quale non potrai mai liberarti completamente.
Un sorriso distaccato, falso, a chi si limita a guardarla senza osservarla, senza capire quale turbamento, quale orrore si nasconda dietro quella carnagione lattea. Lei si mantiene con entrambi i piedi per terra, vive in un mondo tutto suo, ma brucia. È la sua stessa anima ad essere in fiamme.
Quella ragazza sta bruciando, sola, e nessuno sembra in grado di spegnere le fiamme che lambiscono il suo cuore di ghiaccio.
Sembra una ragazza, ma in realtà è una fiamma accesa, così splendente da bruciare gli occhi degli ignari testimoni; meglio guardare da un’altra parte, meglio evitare di essere bruciati da lei.
Tutti restano fermi e in silenzio al suo passaggio perché riescono a vedere le fiamme nei suoi occhi. Lei è la luna piena, il freddo dell’inverno che accappona la pelle; è lacrime represse, sale e zucchero della stessa tavola, lei è un boccone amaro. Perché, senza l’amaro, il dolce non è poi così dolce.
Quella ragazza è forza e determinazione, è istinto primordiale. È una persona in grado di combattere la solitudine, senza aver bisogno di riempirla con chiunque. È un albero che non si piega e non si spezza se sottoposto ai venti della vita. È ghiaccio e fuoco al tempo stesso.
Nessuno sa che è una ragazza solitaria; e questo è un mondo solitario, ma lo lascerà bruciare.

 
 
 
Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Ecco che finalmente torno ad aggiornare ‘Una canzone per te.’
Scusate la mia assenza, ma mi sono dedicata principalmente ai primi capitoli di ‘Possiamo imparare ad amarci di nuovo.’ ma non ho la minima intenzione di lasciare da parte questa raccolta.
In questo capitolo, ho deciso di parlare di Zakuro; oltre il fatto che il testo della canzone fosse scritto in terza persona, pensavo che, per descrivere la Mew Lupo, fosse necessario fare un discorso leggermente più distaccato. Ho preferito trattarla come se si trattasse di un passante che assiste allo spettacolo vivente che è lei dall’esterno; Zakuro non è il tipo da perdersi in troppe riflessioni personali, soprattutto su se stessa.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ^^
Con Zakuro termina la parte dedicata alle Mew Mew; ora cominceremo a trattare i Boys!
Un abbraccio forte,
Salice_

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