Dormi amore....Viaggio All'Inferno

di BlackPearl_uaooo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non mi perdonerà mai ***
Capitolo 2: *** La partenza ***
Capitolo 3: *** No... Trunks.... ***
Capitolo 4: *** E un momento dopo... siamo nell'aldilà ***
Capitolo 5: *** Gli Inferi ***
Capitolo 6: *** La decisione di Pan ***
Capitolo 7: *** La prima notte all'inferno ***
Capitolo 8: *** Dimmi che non è un sogno ***
Capitolo 9: *** Di nuovo insieme.... ***
Capitolo 10: *** Incontrarsi di nuovo ***
Capitolo 11: *** I don't wanna miss a thing ***
Capitolo 12: *** Muro d'Acqua ***
Capitolo 13: *** Nuovo incontro ***
Capitolo 14: *** How is the Paradise? ***
Capitolo 15: *** Sezione Autori Di Grandi Stragi ***
Capitolo 16: *** Nelle segrete ***
Capitolo 17: *** La Verità ***
Capitolo 18: *** La scommessa ***
Capitolo 19: *** Che c'è di peggio? ***
Capitolo 20: *** La prima prova ***
Capitolo 21: *** Catturati! ***
Capitolo 22: *** La seconda prova ***
Capitolo 23: *** Inferno Bianco- Prima parte ***
Capitolo 24: *** Inferno bianco- Seconda parte ***
Capitolo 25: *** In cima alla montagna ***
Capitolo 26: *** Un angelo ***
Capitolo 27: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Non mi perdonerà mai ***


Biru

Capitolo Uno:

Non mi perdonerà mai....

 

E Trunks la guardava.

La sua Pan.

Era così bella quando dormiva. Gli sfuggì un sorriso quando le guardò le labbra. Era così bella.

E il giorno seguente l'avrebbe dovuta lasciare, forse per sempre.

Il ragazzo dai capelli viola scosse la testa.

Aveva sempre detto che non sarebbe mai diventato come suo padre. No... quel Vegeta che aveva abbandonato la madre, che se n'era andato pensando solo a se stesso e non alla sua famiglia. Non sarebbe mai diventato come lui.

E invece eccolo qui, a guardare l'amore della sua vita dormire placidamente, dopo una notte d'amore, e a sperare che quel momento non finisse mai... ma sarebbe finito presto, il cielo cominciava a schiarirsi.

Che ore erano? le cinque e mezza.

Pan emise un gemito e si mosse verso di lui.

E' come se avesse capito, pensò Trunks.

Pan si avvicinò a lui e lo strinse, socchiudendo gli occhi.

"Dormi amore" disse Trunks con voce dolce "Dormi che qui ci sono io"

"Trunks..." disse Pan "non mi lasciare mai ok?"

A Trunks arrivò il cuore in gola. "Amore..."

Cominciò a cullarla fra le braccia e a cantare...

"This time, This place
Misused, Mistakes
Too long, Too late
Who was I to make you wait
Just one chance
Just one breath
Just in case there's just one left
'Cause you know,
you know, you know

That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore

On my knees, I'll ask
Last chance for one last dance
'Cause with you, I'd withstand
All of hell to hold your hand
I'd give it all
I'd give for us
Give anything but I won't give up
'Cause you know,
you know, you know

That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore


So far away
Been far away for far too long
So far away
Been far away for far too long
But you know, you know, you know

I wanted
I wanted you to stay
'Cause I needed
I need to hear you say
That I love you
I have loved you all along
And I forgive you
For being away for far too long
So keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go....."

 

Pan si addormentò. Trunks sorrise.

Era davvero la donna della sua vita.

"Tanto" pensò mentre una lacrima gli scendeva su una guancia "non mi perdonerà mai...."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** La partenza ***


Eccomi qui con un nuovo chappy!!! Sono nuova come autrice e sono un po' emozionata...però... continuerò questa storia spero vi piaccia!! E lasciate un commentino pliiiiiiiiiis!!! _______________________________

Trunks prese la sua maglietta abbandonata in fondo al letto. Si infilò i jeans cercando di non fare rumore. Vide alcune luci in giardino.
Erano arrivati. Erano loro.
Si mise il giubbotto e stava per uscire volando dalla finestra quando ci ripensò. Andò alla scrivania, strappò un foglio di carta e prese una penna, Doveva scriverle qualcosa. Doveva. Non poteva lasciarla così, senza una parola.
Scrisse: "Pan, amore mio, perdonami"
Ecco. E ora? che scrivere?
Non poteva certo dirle che stava per affrontare la folle impresa di riportare suo padre in vita. E non era come le altre volte. Le sfere l'avevano riportato in vita già troppe volte. Il Drago non l'avrebbe aiutato.
Ma sua madre era sull'orlo della pazzia. Non mangiava più, non dormiva più... non poteva lasciarla morire così.
Così lui e Bra avevano deciso di tentare quella follia. Profanare gli Inferi. Prendere l'anima di loro padre, il suo corpo. Unirli e riportarli sulla Terra. Un'impresa impossibile, ma dovevano provarci. Per Bulma.
E il suo migliore amico, GOten, si era offerto di accompagnarli.
Trunks guardò Pan che dormiva.
Il problema è che non poteva dirlo a nessuno. Tutti sapevano che c'era una maledizione su chi osava portare via un'anima dagli Inferi senza permesso. E anche su chi sapeva della profanazione e non aveva fatto nulla per impedirlo. Insomma una condanna ai colpevoli e... ai complici.
Per questo nessuno di loro tre aveva detto nulla. Per non mettere in pericolo le persone che amavano.
Trunks la guardò: la persona che più amava al mondo...
Rilesse le poche parole che avea scritto.
Aggiunse un "Ti amo da morire. Trunks"
Poi saltò giù dalla finestra e raggiunse i suoi amici.
Lo stavano aspettando....

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E ta-dan! Ecco il secondo chappy!!!
Un po' malinconica sta storia, eeeeh?? Dai dai lasciatemi un commentino e abbiate pietà è la mia prima storia!!!
Baci
BlackPearl

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Capitolo 3
*** No... Trunks.... ***


CIAO RAGAZZE VI RINGRAZIO TANTISSIMO PER LE RECENSIONI!!! VI GIURO, ERO EMOZIONATA!!! COME HO GIà DETTO, è LA PRIMA FF E SONO UN PO' NERVOSA!!! Però le vostre recensioni mi hanno veramente spronato ad andare avanti... infatti ecco il terzo chappy! Ringrazio: angela3, LORIGETA (leggo sempre tuuuutte le tue fanfic, sei geniale!), miss miyu 91 e  sexxxychichi!!! GRAZIE GRAZIE!!! Mi raccomando, continuate a seguirmi e fatemi pubblicità che sono piccola e nuova (come Calimero che era piccolo e nero... si vabbè però alla fine era solo sporco.... scusate sto delirando!!!! X-D)... Ah, già volevo anche dire che sono un'incapace al computer e non riesco a cambiare l'HTML... Magari prima o poi capirò....
Bene ora vi lascio alla lettura, proverò a fare chappies luuuunghi e particolareggiatissimiii!!!
Baci
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Quella mattina Pan si alzò tardi... Lei e Trunks avevano fatto mooooooolto tardi quella notte e, beh, si meritava una bella dormita. Alle 11 e mezza di quella domenica soleggiata, Pan aprì gli occhi. Cercò con lo sguardo il suo amore dall'altro lato del letto, ma non lo trovò...
"TRUUUNKS!" lo chiamò alzandosi sui gomiti sul letto. Nessuna risposta.
"Uff ma dove cavolo sarà andato?" pensò la ragazza. Aveva fatto un brutto sogno e voleva abbracciarlo.
Si alzò col lenzuolo bianco avvolto addosso e guardò se era in bagno...
"Trunks!! Uffa, ma dove cacchio è quello stupido?"
Passò davanti alla scrivania e vide il foglietto. Riconobbe subito la calligrafia di Trunks, lo prese e lo lesse: "Pan, amore mio, perdonami. Ti amo da morire. Trunks"
Il suo cuore le balzò in gola. Cos'era successo??
"Oh mio Dio.... Trunks!" disse con gli occhi pieni di lacrime. Prese il telefono e chiamò Bulma.
"Scusami se ti disturbo Bulma, tuo figlio è da te?"
Dall'altro capo del filo, arrivò una voce triste e spenta: "No non c'è... sono due giorni che non viene a trovarmi..." Pan sentì un singhiozzo "e se è per questo, ieri sera per cena non è venuta nemmeno Bra... di solito viene a trovarmi a casa tutte le sere, poi torna al college per dormire...Scusa, Pan..." si mise a piangere.
"No, Bulma, non fare così...DAi cerca di farti coraggio"
"Si... ci proverò... ma sapere che non vedrò più vegeta...non ce la faccio....Scusa devo andare"
Pan chiuse la telefonata. Bulma era davvero depressa. Non poteva dirle del biglietto. Cavolo dove era finito Trunks? Perchè quel biglietto? Eppure a Pan non sembrava che andasse così male... Si ovviamente la morte del padre era stata un duro colpo, ma insomma aveva una donna che lo adorava, un buon lavoro, dei veri amici.... Ce la poteva fare a superare quel lutto... perchè quel biglietto? Sembrava uno di quei biglietti che lasciano i disperati prima di suicidarsi...
Le lacrime le salirono sugli occhi e le mancò il respiro.
"Amore mio... Trunks... Oh mio Dio"
Chiamò casa Son. Rispose Goku.
"Nonno, scusa posso parlare con zio Goten?"
"Pan, tesoro!!! Finalmente hai chiamato! Da quando convivi con Trunks non ti fai più sentire!! Cioè... da sei mesi, già!!! Urca come vola il tempo!!"
"Nonno...." disse Pan fra le lacrime "Trunks è sparito e mi ha lasciato un biglietto nel quale mi chiede di perdonarlo... Nonno ti prego aiutami...."
Non sentì risposta al telefono. "N-nonno?"
Dietro di lei Goku le disse: "Sono qui, tesoro"
Lei lo strinse forte e si mise a piangere.
"Nonno... è sparito.. guarda mi ha lasciato questo.. che faccio? nonno... mio Dio... non so che fare..."
"Calma calma Pan... adesso troviamo una soluzione. Goten non c'è ora è uscito prestissimo stamattina..."
Pan si ricordò di una canzone.. Far away... gliel'aveva cantata Trunks quella notte cullandola!! O magari l'aveva fatto poco prima di andarsene...il suo Trunks...."Oh mio Dio" disse "nonno io devo trovarlo...subito... non posso stare senza di lui"


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Ed ecco qui il terzo chappy! Spero che recensirete in molti!!! Baci baci
BlackPearl

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Capitolo 4
*** E un momento dopo... siamo nell'aldilà ***


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E un momento dopo... siamo nell'aldilà

 

 

E un istante dopo, erano nell'aldilà. Bra, Goten e ovviamente Trunks. Erano riusciti, dopo un'eternità di tentativi e milioni di onde energetiche, a fare una crepa nella parete dimensionale fra i due mondi. Ed erano riusciti a passarci. Prima Trunks, poi Bra, aiutata dai due ragazzi, e infine Goten. Si erano dati molto da fare per richiudere il passaggio... Nessuno poteva uscire dagli Inferi (a parte loro, ovvio). Rabbrividirono al pensiero di ritrovare sulla Terra un Cell resuscitato, o un Baby, o un altro dei tanti feroci nemici che nella loro vita avevano affrontato e sconfitto.   

Una volta chiuso il passaggio, guardarono di fronte a loro. L'altro mondo. L'aldilà. Il posto dove tutti nella storia sono passati e tutti nel futuro passeranno. Era così bello a vedersi, l'aldilà. I tre ragazzi erano lungo una infinita strada simile a un serpente che, a quanto aveva raccontato Goku una volta, portava al palazzo dove le anime venivano smistate tra Inferno e Paradiso..... Sotto la lunga strada, nuvole d'oro. I ragazzi sapevano che là sotto, c'erano gli Inferi. Tutto ciò che di peggio si può immaginare. Rabbia, malvagità, vendetta, disperazione, cattiveria, egoismo, malinconia, era tutto ciò che si poteva provare laggiù.

Bra rimase senza fiato a quella vista. In 20 anni di vita, non aveva mai visto un luogo così... come poteva definirlo... sospeso. Ecco sì, era sospeso. Sospeso fra terra e cielo, luce e buio, giorno e notte, un luogo senza tempo, senza spazio, dove le leggi mortali non valevano. Un luogo dove tutto era assoluto, nel quale non si poteva usare la logica, il cervello, la razionalità. Bra, immersa in queste considerazioni, storse il naso. La logica era sempre stata il suo forte. Nessuno era più razionale di lei, tutti sapevano del suo proverbiale sangue freddo. Qui invece era tutto diverso. Dove lei non poteva controllare nulla. Dove poteva solo comportarsi come un topo in un'immensa villa di campagna, stare nell'ombra e nascondersi, fuggire e rubare. La ragazza strinse i pugni. Prima trovavano suo padre, prima potevano andarsene da lì.

Goten era a bocca aperta fra i due fratelli. "Non ci posso credere..." sussurrò "Siamo nell'aldilà". Il ragazzo aveva sentito un sacco di volte i racconti di suo padre, ma niente era paragonabile a questo. Era così... infinito. Si sentiva come se fosse stato per 28 anni, per tutta la sua vita, in uno sgabuzzino strettissimo e ora fosse riuscito a uscire. Sentì di respirare per la prima volta. Come.... di rinascere. "Vorrei restare qui per sempre..."

Trunks guardò l'aldilà, inespressivo, come se non lo toccasse nemmeno. Digrignò i denti e guardò il mondo davanti a lui con disprezzo. Era come se fosse colpa di quel posto se aveva dovuto lasciare la sua Pan. "Schifoso posto di merda.... mi hai portato via mio padre, l'hai messo a marcire negli inferi, fai impazzire mia madre.... e ora ci porterai a fondo nelle tue profondità più oscure... e magari non ne usciremo manco vivi....". Poi sospirò. No, non doveva essere pessimista. Doveva portare a casa sua sorella e il suo migliore amico. E suo padre. "E lo farò fosse l'ultima cosa che faccio....." Strinse i pugni. Pregò nella rabbia qualunque divinità di aiutarlo, non per lui, ma per la sua famiglia.

All'improvviso, dopo quella che era sembrata un'eternità, Trunks fece un passo. "Dai, muovetevi ragazzi, prima andiamo, prima torniamo a casa". Bra si stupì di aver pensato una cosa molto simile: certo che si assomigliavano molto i due fratelli. Goten sembrò destarsi da un sogno "Si arrivo" disse. Poi insieme a Bra seguì Trunks sul bordo del Serpentone.

Trunks mise un piede sul bordo.

"Siete pronti?"

Bra annuì vigorosamente, Goten sorrise.

"Ok" disse Trunks "Andiamo"

E detto questo, i tre si buttarono giù.

 

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Ed ecco il quarto capitolo!!! Piaciuto? A me si, sono abbastanza soddisfatta!!! :-) Recensite raga, per favore, lo sapete che ne ho taaaaaaaaanto bisogno!!!!

E ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno recensito.... vi adorooooo!!!!

Ci vediamo al prossimo chappy.......

Baci

Fede....... alias BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Gli Inferi ***


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Quinto Capitolo:

Gli Inferi

 

Trunks, Bra e Goten scesero volando oltre il Serpentone. Superarono la coltre dorata e Trunks si innervosì non poco perchè non vedeva nulla in mezzo a tutte quelle nuvole. Quando finalmente tutto quell'oro sparì, Trunks si guardò intorno e... rimase senza fiato, immobile a mezz'aria. Anche Bra e Goten si erano fermati immobili a bocca aperta. Ciò che apparve davanti a loro non può essere descritto con semplici parole. Tutto era diventato scuro e fumoso, di quel fumo che puzza e fa lacrimare gli occhi, e, davanti ai loro occhi, milioni di dannati scontavano la loro pena, infastiditi dai demoni degli Inferi, a volte torturati brutalmente. Qui i dannati mantenevano il loro corpo. "E' strano" pensò Trunks "Goku mi aveva detto che le persone diventano spiriti bianchi quando arrivano nell'aldilà" poi però guardò bene le torture dei demoni "penso che a chi è condannato agli Inferi venga ridato il suo corpo, per fargli sentire ancora di più il dolore....."

Bra mise una mano davanti alla bocca. Poi distolse lo sguardo e si strinse a Goten. "Ma come possono essere così... crudeli?" chiese al ragazzo. Goten e accarezzò i capelli, ma non le rispose, il viso improvvisamente divenuto serio.

"Trunks..." disse in un soffio il ragazzo "che cosa facciamo?"

"Troviamo mio padre. Subito."

"E come faremo?"

"Io chiederò ai dannati, ai demoni, a chiunque mi saprà dire qualcosa. Io correrò tutti i rischi. Per favore voi state nascosti e al sicuro ed entrate in azione solo se sono in difficoltà. Non posso permettermi di mettere a repentaglio le vostre vite. Mi capite vero?"

"Trunks" sbuffò Bra "siamo tutti un po' nervosi per questa impresa che potrebbe costarci le chiappe, ma vedi di non fare l'eroe che io di fratello ne ho uno solo. Anch'io voglio fare la mia parte e penso anche Goten"

"Ma certo, amico mio" intervenne Goten "pensi che ti avremmo lasciato tutto il divertimento??"

Trunks si sforzò di sorridere, ma gli riuscì male.

"Coraggio, fratellone, abbiamo passato momenti peggiori...."

"Mah.... in questo momento non mi ricordo...." rispose sarcastico Trunks.

In quel momento un demone li vide. In effetti non erano difficili da vedere, così a mezz'aria sopra la valle infernale, ma quasi mai un demone o un dannato si preoccupavano di alzare la testa sopra di loro. Era insito nella loro condizione guardare in basso. Ma questa volta un demone li aveva visti, mentre si stiracchiava fra una frustata e l'altra.

Trunks fu più veloce della voce del demone. Gli andò vicino in una frazione di secondo e in un attimo lo aveva portato su con lui con la bocca tappata. Poi i tre ragazzi col prigioniero si nascosero dietro un monte per non farsi vedere dal mondo degli Inferi.

"Senti orrendo ammasso di spazzatura infernale, noi dobbiamo sapere una cosa e tu ce la dirai se non vuoi fare una brutta fine.... Il nome Vegeta ti dice niente?" ringhiò Trunks.

Il demone, che faceva tanto il gradasso coi suoi dannati, ora era tutto rannicchiato su se stesso e tremava come una foglia. "S-sì... ne ho sentito parlare.... Stirpe sayan, non è vero?"

"Sì" risposero in coro i tre ragazzi.

"Ecco io non so dove sia.... ne ho sentito parlare perchè so che ha creato un sacco di problemi ai demoni che lo sorvegliavano. Voci dicono che ne abbia uccisi 400....."

"Noi dobbiamo sapere DOVE si trova!" tuonò Trunks

"E-ecco io non lo so.... sul serio... non lo so... lo cambiano spesso di posto.... i-io non so niente.... Ma forse... potete chiedere a un demone che conosco.... Si chiama Sulfureo e sta alla sezione AUTORI DI GRANDI STRAGI.... Lui lo saprà.... D-di s-sicuro....."

"Dov'è questa sezione?"

"Per di qua, superate due valli con due montagne e sarete lì....."

"Grazie" sussurrò Trunks, prima di dargli una botta in testa e legarlo e imbavagliarlo con i suoi stessi stracci di demone.

Bra prese la mano del fratello. "Sulfureo, ha detto? Lo troveremo"

"Sì" sorrise Goten "e poi risaliremo sopra le nuvole dorate con vostro padre"

"Ce la faremo" "Ma certo" "Questo è sicuro" "Lo distruggo, quel Sulfureo" "No lascialo a me!"

Trunks sospirò guardando i due ragazzi bisticciare. Come potevano essere così spensierati? Si sentiva così pesante.... carico di troppe responsabilità.... Aveva messo in pericolo la vita di sua sorella e del suo migliore amico, aveva lasciato a casa sua madre sola e disperata, e soprattutto aveva lasciato Pan....

"Basta, voi due!" sbottò "Troviamo quel demone" e volse lo sguardo verso la montagna da superare, con gli occhi che lanciavano scintille di fuoco.

 

 

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Voilààààà ecco completato il quinto chappy!!! Voi non immaginate nemmeno quante idee mi frullano in testa!!! E' come se con questa mia prima storia, mi si fosse sbloccato il cervello e ora ho miliooooooni di trame in mente..... WOW seguite le mie storie e per favore..... lasciate un commentino.....

Ah per i ringraziamenti: scusate ora non ho tempo di farli uno per uno, ma veramente, un GRAZIE dal profondo del cuore a chi legge la mia storiae ungrazie doppio, anzi triplo a chi lascia una recensione!!!!

 

Baci Baci

Fede..... BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** La decisione di Pan ***


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Sesto Capitolo

La decisione di Pan

Pan guardò l'orologio. Le quattro e mezza di pomeriggio. Il sole splendeva fuori dalla bellissima casa di Goku, dove l'avevano portata i nonni per non farla stare sola.

La ragazza era disperata. Fissava il telefono nella speranza che qualcuno chiamasse. Aveva chiamato la polizia, gli ospedali, i vigili urbani, aveva cominciato a viaggiare in macchina per i dintorni, nella speranza di trovarlo, insomma aveva fatto tutto ciò che era umanamente possibile per cercarlo. Non sapeva più cosa fare. Tutti gli agenti con cui aveva parlato non avevano ricevuto nessuna segnalazione, denuncia, non avevano trovato nessun corpo, nulla di nulla, però le avevano assicurato che avrebbero fatto il possibile. Gli ospedali vicini non avevano nessun paziente che corrispondesse alla descrizione di Trunks.

La ragazza mise nello stereo i cd con la canzone "Far Away". La ascoltò. Era dolcissima e sembrava calzare a pennello a quella orrenda situazione che la stava consumando.

Pan si coprì il viso con le mani. Le spalle furono scosse da singhiozzi. Poi il suono del suo pianto si diffuse in tutta la casa. Subito Chichi e Goku, che erano sempre stati con lei, si precipitarono a vedere. Anche i genitori di Pan, Gohan e Videl erano presenti, ma erano entrambi al telefono con tutti gli amici e uffici pubblici a cui potevano dare una descrizione di Trunks. Chichi le si avvicinò e la abbracciò.

"Coraggio tesoro, bisogna essere forti in queste situazioni. Vedrai che andrà tutto bene."

Goku si sedette vicino a lei sul divano, così che la ragazza stesse in mezzo fra i suoi nonni.

"Su Pan, smettila di piangere e tirati su. Trunks è forte e intelligente, vedrai che  starà bene"

All'improvviso squillò il telefono. Pan spalancò gli occhi rossi e afferrò con violenza la cornetta.

"P-pronto? T-Trunks?" balbettò la ragazza.

"No, sono Danielle. Scusami chi sei? Sto cercando Goten.....Stamattina non è venuto a scuola e alle quattro avevamo un appuntamento.... E' un ragazzo impossibile!!!"

"Scusami, Danielle, io... non so dove sia. Lasciami il tuo numero, ti richiamo appena lo trovo!"

Dopo aver segnato il numero, Pan si girò verso Goku con le lacrime agli occhi e disse: "Nonno... è sparito anche Goten!"

Chichi si agitò: "G-Goten?? Io non l'ho sentito oggi.... Dev'essere uscito prima che mi svegliassi.... e poi pensavo fosse andato a scuola.... e a pranzo fuori.... ci va spesso, ha un sacco di amiche......oddio..... Goteeeeen!!!!!!!!!!!!" e scoppiò a piangere. Goku, con la faccia improvvisamente seria la prese tra le braccia. "Andrà tutto bene amore. Li troveremo. Tutti e due."

Nanche un minuto dopo, suonò il campanello.

Pan andò ad aprire.

"Bulma!!!! Che ci fai qui?!?" chiese Pan preoccupata, non voleva che sapesse della scomparsa del figlio, forse non avrebbe retto la notizia, nelle sue condizioni.....

"Stavo cercando Bra" disse con gli occhi spenti e opachi "non la vedo più da un po' e non risponde al cellulare.... Sapete dove sia?"

Pan si mise una mano sulla bocca; sentiva che era scomparsa con gli altri.... sussurrò: "Non è possibile.....No... anche Bra...."

"Come scusa?" disse Bulma

"Oh mio Dio.... ma cosa può essere mai successo?" sussurrò Pan

Gohan accorse dall'altra stanza per vedere chi fosse alla porta e vide Pan sconvolta.

"Pan! Bulma! Cosa è successo ancora?"

"Papà...." Pan si precipitò tra le braccia di Gohan "non so più che fare... dimmi che devo fare... io devo fare qualcosa...Non posso rimanere con le mani in mano.... devo trovarli...."

Così Gohan scoprì anche di Bra e in due minuti tutti in casa lo seppero. Bulma fu fatta accomodare e cercarono di incoraggiarla il più possibile.

Dopo un po' di tempo, Pan si alzò dal divano e dichiarò: "Vado a cercare le sfere del Drago. Gli chiederò di riportarmi Trunks, Goten e Bra"

 

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Uff.... che soooooooonnooooooo!!! Sono le 10 di sera ma io sono stanca come se fossero le due!!!!

Sigh... anche stasera i ringraziamenti non posso farli uno per uno..... scusatemi, il prossimo chappy vi ringrazio a tuuuuutte tutte una per una!!! Ora vado a nanna.... Recensite mi raccomando!!!

Baci baci

Fede.....BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** La prima notte all'inferno ***


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Capitolo Sette:

La prima notte all'Inferno

Ciao ragaaaaaaaaaaaa!!!! Eccomi qui con un nuovo capitolo.... a proposito di capitoli, come mio solito, ho fatto un casino sui capitoli della mia storia (perchè?perchèèèè?).... si erano mescolati tutti, ora fortunatamente sono riuscita a rimetterli nel giusto ordine, solo che ora appare: capitolo 1, 2, 4, 4, 4, 6....

E il tre e il cinque ce li siamo persi per stradaaaa?? Cioè ci sono, ma sono chiamati capitolo 4 e capitolo 4.... Insomma i chappies ci sono tutti, e in ordine, ma hanno i numeri sballati!!!! Uffa ma perchè in questo sito non ti chiedono mai: "Salvare le modifiche?"??? No, no te le salvano automaticamente, così se tu fai qualche casino, è già salvato e in rete!!!! Ma che bello!!! Scusatemi, non volevo dire nulla di male a questo sito... anche perchè è il mio preferito fra tutti!

A parte la mia incapacità al computer, vi volevo dire una cosa: ma lo sapete che questa ficcy è nata come one-shot? Volevo solo fare una cosa un po' triste e lacrimosa da un chappy solo, senza pretese, e invece eccomi qui a scrivere il settimo capitolo!!! WOOOOOOW!!!!!!!!!!! Mi raccomando leggete e recensite, lo sapete quanto ne ho bisogno!!!!!

A questo proposito, vorrei ringraziare una per una tuuuuutte le persone che recensiscono questa mia storia (la prima di una lunga serie, spero):
miss miyu 91,

trunks4ever,

sexxxy chichi,

jolly24,

PiNk_ViDeL,

flyvy.....

Grazie grazie grazie a tutti vi adorooooooooooo

E ovviamente grazie anche a chi legge la ff senza recensire.... però, dai, mi rivolgo a voi che mi leggete senza recensire, per favore, spendete 2 minuti per darmi consigli!!!! Io sono assetata di consigli!!! Il mio stile e la mia scrittura devono CRESCERE!!!! E senza di voi, come posso farlo?

Quindi mi raccomando, recensite..... Mi fate FELICE!!!!

Ah un'ultima cosa poi la smetto di rompere le balle e vi lascio leggere:

DEDICO QUESTO CAPITOLO A GAIA,

CHE MI HA MESSO FRA I PREFERITI!!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

TI VOGLIO BENEEEEEEEE!!!!!!!!

 

E ora come promesso, bando alle ciance, via alla.... storia!

 

 La prima notte all'Inferno

La notte scese negli Inferi. Troppo presto, pensò Trunks. Ma alla fine, concluse, siamo nell'aldilà, qualunque cosa può capitare, qui. La notte scese, ma quasi nessuno se ne accorse, tutti presi come erano a torturare o essere torturati. Non che ci fosse una grande differenza, da giorno infernale a notte infernale: il "giorno" se così si poteva chiamare, era scuro e fumoso, come quei giorni terrestri in cui sta per arrivare un temporale e tutto diventa cupo e freddo. La "notte" infernale era molto simile, solo più scura: alcuni demoni addetti accendevano lanterne color smeraldo e fuochi verde brillante, tanto che tutte le valli degli Inferi si coloravano di una luce verde fredda e intensa. Gli occhi dei tre ragazzi non erano abituati al buio, e poi erano stranamente stanchi e affaticati, perciò si fermarono in una delle grotte vuote della montagna.

Trunks scelse la grotta più adatta, nel versante della montagna che dava sulla valle che ancora dovevano superare, in modo che, alle prime luci del mattino (se così si poteva chiamare), potessero ripartire subito senza dover scavalcare la montagna. Si fermarono, tutti e tre, con le auree azzerate, silenziosi, e si accucciarono nell'anfratto naturale della roccia.

"Trunks" disse Bra "secondo me era meglio non fermarci. Siamo stanchi, ok, e si vede poco, ma devo forse ricordarti che ogni momento passato qui è un secondo in più di preoccupazioni per nostra madre? E per Pan! Non pensi a Pan?"

A quel nome Trunks perse il controllo: "Non penso a Pan? NON PENSO A PAN? Ma come ti permetti? Certo che penso a lei, e a nostra madre, certo che voglio tornare a casa il prima possibile.... Ma ci hai visti? Siamo stravolti e abbiamo solo volato per un po'.... Dev'essere quest'atmosfera infernale: indebolisce al fine di rendere peggiori le torture e le pene dei dannati!"

"ME NE FREGO DELL'ATMOSFERA! IO SONO FORTE E CE LA POSSO FARE! TI COMPORTI COME UNA FEMMINUCCIA!!"

"CHE COSAAA? MA COME TI PERMETTI?? IO HO LA RESPONSABILITA' SU DI VOI, SU QUESTA MISSIONE!!!! COME FAREMO AD AFFRONTARE I DEMONI CHE CI IMPEDIRANNO DI RIPRENDERCI NOSTRO PADRE? DOBBIAMO AVERE ENERGIA!"

"SEI SOLO UN EGOISTA, ECCO COSA SEI! NON PENSI ALLA MAMMA? PRIMA NOSTRO PADRE, POI NOI DUE.... LEI E' SOLA! MORIRA' DI DOLORE! DOBBIAMO ANDARE AVANTI, DOBBIAMO MUOVERCI!"

"SEI SOLO UNA STUPIDA! SE ANDIAMO AVANTI ORA, SARA' COME ANDARE TUTTI AL SUICIDIO!!! SEI UN'INCOSCIENTE!"

"E TU UNA FEMMINUCCIA!"

"BAMBINA IMMATURA! CHE MI E' VENUTO IN MENTE DI PORTARTI CON ME?!?"

A quelle parole, gli occhi di Bra si riempirono di lacrime.

"Trunks..." disse in un soffio "ma vaffanculo" e volò via.

Goten guardò Trunks, poi la ragazza che si allontanava, poi di nuovo Trunks.

"Hai davvero esagerato" e volò via per cercare di fermare e calmare Bra.

Trunks rimase solo. Una folata di vento gelido entrò nella grotta ed entrò sotto la maglietta di Trunks. Lui si sedette e si strinse le ginocchia al petto. Si strinse così forte da far diventare bianche le nocche delle mani. Era solo. Gli occhi gli diventarono lucidi, ma vietò a se stesso di piangere. Era SOLO.

"Amore mio....Pan....." sussurrò.

"Non so che stai facendo, dove sei, se sei preoccupata per me, amore mio, ma ti prego, sappi che ti amo. Ti amo tantissimo. Non riesco a stare senza di te. Senza i tuoi occhi, senza le tue mani che mi sfiorano il viso, senza i tuoi rimproveri, senza le nostre notti d'amore..... Pan.... mi manchi....Chissà se mi perdonerai....."

Guardò il cielo nero illuminato solo da qualche riflesso delle torce verdi.

"Chissà dove è andata a cacciarsi quella scema di mia sorella..... E Goten che la segue! E certo, tanto quando si tratta di ragazze, quello dimentica pure il suo migliore amico! Ma bene, bravi, lasciatemi da solo, tanto io ce la posso fare da solo.... Domani mattina andrò da Sulfureo, scoprirò dov'è mio padre, e lo porterò a casa..... e tornerò dalla mia Pan...."

Con il viso di Pan nei suoi pensieri, il ragazzo si addormentò.

Intanto, Goten aveva raggiunto Bra e l'aveva afferrata per un braccio.

"Dai, Bra, fermati!" le disse.

Lei si girò verso di lui, gli occhi pieni di lacrime: "Lasciami in pace...."

"Bra, ti prego, ascoltami"

"Cosa vuoi? Sei venuto perchè mio fratello non aveva voglia di scomodarsi e ha mandato te?"

"No no.... l'ho detto a Trunks che ha esagerato... che non doveva dirti quelle cose..... ma siamo tutti stanchi e nervosi.... dai ti prego..." la tirò verso di lui.

"Davvero la pensi così?"

"Massì certo, ha esagerato, ma non voleva.... è nervoso.... le manca Pan....."

"E a te manca Danielle?" le chiese Bra avvicinadosi a lui.

"Ecco... io...."

I loro visi erano vicinissimi, quasi si sfioravano. Goten non resistette più di un paio di secondi. 

La baciò. Così, a mezz'aria, coi piedi che penzolavano nel vuoto.

Bra ricambiò il bacio, che si fece sempre più tenero e appassionato.

Poi Goten si staccò da lei, lasciandola con la bocca leggermente dischiusa.

"Vuoi dormire con me stanotte?"

 

 

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Et voilà!!!! Finito il settimo chappy!!! Come sono cattiva l'ho stoppato proprio nel momento clù....(chissà se clù si scrive così?? E dire che faccio francese da.... 7 anni!!!)Peròòòòò......Vado come un treno in questo periodo!!!! Come andrà avanti questa storia? Si sta ingarbugliando sempre di più!!!!

Dai dai resistete, tanto io aggiorno spessissimo!!! 

E intanto che aspettate il seguito, RECENSITEEEEEEEEE!!!!! 

Bacissimi issimi

Fede...... BlackPearl_uaooo     

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Dimmi che non è un sogno ***


Capitolo Otto:

Dimmi che non è un sogno

 

Il cuore di Bra perse un battito.

"Vuoi dormire con me stanotte?": la domanda di Goten continuava a ripetersi all'infinito nella sua mente, mentre fuori dalla sua mente la ragazza non riusciva a dire una parola. Si sentì avvampare: forse era arrossita. Sperò di no.

"Goten, io..." cominciò, ma non riuscì a continuare. Le parole le morivano in bocca. Così lo baciò. Gli accarezzò i capelli disordinati con una mano, mentre l'altra era appoggiata al petto del ragazzo. Goten la strinse forte, la prese in braccio e la portò volando fino a un'altra grotta sulla montagna, non tanto distante da quella dove riposava Trunks.

Le loro bocche non si staccavano mai, nemmeno quando il ragazzo la adagiò sul freddo pavimento della grotta. Bra si alzò in ginocchio e anche Goten si mise in ginocchio davanti a lei. Lei gli gettò le braccia al collo, continuando a baciarlo teneramente. Lui le cingeva la vita sottile, assaporando più che poteva quel momento che, se ne accorgeva solo ora, aveva aspettato da tanto tempo.

"Goten...... tu non immagini nemmeno....da quanto tempo......io......"

"Ssssst..... Non parlare, Bra.... a volte le parole non servono a niente..."

Bra si distese sul pavimento della grotta e Goten, unito a lei con la bocca, seguì il suo movimento.

"Dimmi che non è un sogno..."

"No Bra... non lo è...." e cominciò a slacciarle la camicetta.

 

                                **** **** ****

 

Trunks si agitava nel sonno. Stava vivendo un sogno vivido e così intenso da sembrare quasi reale.

Era a casa, nella nuova casa sua e di Pan, dove erano andati a convivere sei mesi prima.

Il ragazzo era confuso. "Ma dove sono finito.... gli Inferi... mio padre.....". Si fermò a guardare il salotto. Era piccolo, ma non gli mancava nulla. Era perfetto così com'era. Proprio come Pan. Si sedette sul divano fresco e morbido, mentre la luce calda del sole entrava dalla grande finestra. Si rilassò, accoccolandosi e affondando sempre di più nel divano. 

"Trunks!!! Sei tornato!!" gridò Pan entrando in salotto.

"Pan! Amore mio! Ti giuro che non potevo davvero dirti nulla, mi dispiace, l'ho fatto per...."

"...per fare in modo che la maledizione non colpisse anche me... giusto?"

"Pan come fai a saperlo? Ora la maledizione...."

"Ehi Trunks.... tranquillo.... nessuno di noi sarà colpito dalla maledizione. Nè tu, nè io, nè Bra, nè Goten.... nè nessun altro che ha saputo della vostra missione. E vostro padre è tornato a vivere. Dovresti vedere Bulma, è fuori di sè dalla gioia...."

"Davvero? Ma è meraviglioso!! Ma io non mi ricordo di aver trovato mio padre.... Pan.... come sono tornato qui sulla Terra?"

"Tranquillo, Trunks, va tutto bene, non pensare a questa brutta storia... dimenticala.... pensa al futuro... La sai la novità?"

"Cosa?"

"Trunks, amore.... sono incinta"

"Oh mio Dio, Pan, è fantasticooo!!!! Sei incintaaaaa!!!! Presto avremo un bambinooooo!!!!! Ma è meraviglioso!!! Ma è... è...."

"E' un sogno, Trunks..."

"Cosa? No Pan ti prego.... DIMMI CHE NON E' UN SOGNO...."

Il viso di Pan diventò all'improvviso serio e triste "Sì lo è. E' tutto irreale, Trunks. Sei negli Inferi. Stai dormendo. Forse, non tornerai mai più qui da me. Non avremo mai quel bambino che tanto vuoi. Non mi canterai più dolci canzoni per farmi addormentare la notte..."

"Pan... no, ti prego... non dirmi queste cose.... io tornerò...."

"No, Trunks... tu non tornerai... nessuno di voi tornerà.... Io rimarrò a piangervi per tanto tempo, poi mi risposerò e avrò una famiglia. Diventerò madre e poi nonna.... Tutto questo senza di te.... Con un altro uomo... un altro.... con cui dividerò il mio letto"

"Pan.... no...."

"Mi hai abbandonata... abbandonata per sempre senza spiegazioni per partire per un'impresa folle...."

"Amore, no...."

"Si, è così... tu mi hai lasciata. Ed ora io ti dimenticherò. Addio per sempre, Trunks"

Il salotto intorno a loro divenne sfocato, fluttuante... Il viso di Pan si allontanava sempre di più....

"Noooooooooooooo Paaaaaaaaaaaan!!!! IO TI AMOOOO!!!!!!!!! Noooooooooooooo!!!!!!!!!!"

Trunks si svegliò di soprassalto.

"Pan...."

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Noooooooooooooo che cattiva che sono! Certo che Trunks non sta passando proprio un bel periodo… Non vi arrabbiate, ora per lui andrà meglio!!!! Mentre mi pare che i due giovinetti qualche grotta più in là se la stiano spassando… Hi hi hi hi hi……

Mi raccomando recensite, recensite!!!!!!

Giaaaaanni le recensioni sono il profumo della vitaaaaa!!!!

Hi hi hi hi hi hi…

Baci baci

Fede…… BlackPearl_uaooo

 

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Capitolo 9
*** Di nuovo insieme.... ***


Capitolo Nove:

Di nuovo insieme

 

Allora ragaaaa oggi capitolo in verde… Verde speranza che la mia storia vi piaccia (e continui a piacervi nei prox chappies)… Volevo dirti che il mio unico scopo quando scrivo è farvi provare dei brividi, appassionarvi,  entusiasmarvi, impressionarvi, turbarvi, trascinarvi… insomma FARVI PROVARE EMOZIONI!!!!!!!! Ditemi, ci sto riuscendo? Rispondete nelle rece, pliiis!!!!

I ringraziamenti: jolly24, miacaracara, miss miyu 91, PiNk_ViDeL, LoveDolphin, trunks4ever (Ma tu sei veramente la mia Chiaretta?? Tesorooooo!! ), flyvy (che dire…tu sei e resterai per sempre il mio guru!!! Ti adoroooo!!), lou86 (grazie cara ti voglio tanto tanto bene ci sentiamo su msn…bacio) ……Vi adoro grazie del sostegno!!! E’ grazie a voi che sono sempre felice di iniziare un nuovo capitoloooooo!! Grazieeeeee!!!!

 Ah, già… volevo dedicare questo capitolo a LoveDolphin, la mia gemellina con cui riesco pure a comunicare telepaticamente!!!! LoveDolphin, grazie per tutte le cose belle che mi hai scritto, continua a seguirmi! Ci saranno un sacco di colpi di scena (beh non ho ancora le idee totalmente chiare, però non ti preoccupare, i colpi di scena ci saranno… sennò mi annoio!!!)

Ora… la storiaaaaa

Kiss Fede

 

 

Capitolo Nove:

Di nuovo insieme

 

“Ma secondo te glielo dobbiamo dire Bra?”

“Ma sei stupido? Certo che no! A parte che si sentirebbe un po’ a disagio tra i due piccioncini… a parte quello, noi lo abbiamo fatto! Io sono vergine, mi ucciderà! Capito, testone??”

“Si si ho capito, ma tanto prima o poi lo scoprirà e… ecco…non sono molto abituato a mentire a Trunks… lui è il mio compagno, da tutta la vita…”

“Bene allora vai a dormire con lui domani notte!”

“Dai Bra ti prego…”

“Uffaaa non ti fai nessun problema a dire una boiata dietro l’altra ai tuoi per coprire tutte le cacchiate che fai… E allora perché non… omettere una piccola cosa a un tuo amico?”

“Ma Bra…”

“Zitto non vedi che si sta svegliando! E mi raccomando, non una parola o ti uccido!”

“Bra…”

“Che vuoi ancora?”

Un sussurro: “Ti amo…”

A Bra mancò il respiro.

Trunks aprì gli occhi.

“Ragazzi…”

“Trunks…ecco io volevo dirti…” cominciò Goten ma fu zittito da un velocissimo e silenzioso calcio di Bra.

“Trunks” cominciò Bra accucciandosi vicino al fratello ancora disteso “mi spiace per quello che ti ho detto ieri. Ti va di fare pace?”

Trunks la abbracciò.

Bra guardò stupita Goten con la faccia di chi si chiede: “Ma che cavolo sta facendo?”

“Scusami Bra” disse Trunks sciogliendosi dall’abbraccio “è che ho avuto un incubo terribile stanotte… Avevo bisogno di un abbraccio”

Gli occhi severi di Bra si addolcirono per un attimo e lo abbracciò di nuovo: “Tranquillo va tutto bene… Era solo un brutto sogno… presto torneremo a casa e riavrai la tua Pan…”

A quel nome Trunks sgranò gli occhi e strinse più forte la sorella: “Bra… mi manca da morire…”

Vedendolo soffrire, Goten si avvicinò a lui e si unì all’abbraccio.

E rimasero abbracciati così per un po’, tutti bisognosi di affetto, calore, amicizia… Forse erano gli Inferi a trasmettere sensazioni negative, ma avevano tutti bisogno di non sentirsi soli…

Un po’ di tempo nella grotta a parlare, e venne presto mattino.

Era tempo di rimettersi in marcia verso la dimora di Sulfureo.

Ma ora sentivano di stare meglio.

Forse era perchè Bra ripensava a quel “Ti amo”, forse perché Goten aveva quasi capito di aver trovato la donna della sua vita, forse perché Trunks aveva fatto pace con i due amici più importanti della sua vita…

O forse…

Erano semplicemente felici di essere insieme.

Di nuovo insieme.

 

 

 

>>>>>>>>> Fine chappyyyyy!! Che tenera che sono stata oggi!!

Sarà che sono felice, ma mi è venuto un capitolo dolce dolce… Oh cacchio! Ma è cortissimo!!! Ma mi è venuto cortissimo questo capitolooooo!!! Scusatemi prometto che il prossimo sarà moooooooooolto più lungo!!!

UUUUh ma mi è già venuto in mente il seguito!!!! Cavolo ma sono veramente vulcanicaaaaa X-D

Seguitemi! Il prossimo chappy avrà un colpo di scena!!!!!

Baci bacissimi a chi ha letto e… a chi recensirà!

Fede…. BlackPearl_uaooo

 

 

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Capitolo 10
*** Incontrarsi di nuovo ***


Capitolo Dieci:

Incontrarsi di nuovo

Ciao bellissime!!! (e bellissimi, anche se probabilmente saranno pochi i ragazzi a leggere la mia ff... di solito siamo noi ragazze che adoriamo le storie romantiche...) Uffa ma quanto sono brava ad andare fuori tema?? Qui c'è un nuovo chappy da scrivere!!! E allora muoversiii!!! Come al solito, ringrazio tutti quelli che seguono la mia fanfic e un mega super ultra bacio a chi l'ha commentata!

Ora vi lascio alla storia... Vediamo dove è andata a finire Pan!!!!

 

Pan vide il Drago Shenron apparire davanti a lui. Aveva impiegato meno di una settimana per rintracciare e recuperare tutte le sfere. La forza dell’amore… o semplicemente il suo carattere tenace e determinato. Una sola settimana era passata dalla scomparsa di Trunks, Goten e Bra e lei stava per ritrovarli.

“Qual è il tuo desiderio?” tuonò il Drago.

“Io vorrei essere portata nel luogo in cui adesso sono Trunks, Bra e Goten!”

“La tua è una ben strana richiesta… ma io non giudico. Io esaudisco! Se questo è il tuo desiderio, sarà fatto. Potrai stare in loro compagnia… Ma attenzione: puoi trascorrere là solo un’ora, poi tornerai qui, fra i vivi. Un’ora sola…”

Pan fece in tempo a dire: “Cosaaaaa? Fra i viviiii??” che subito si sentì teletrasportata fin un altro luogo. Un turbinio di luci, e la Terra era scomparsa. Fu quasi scagliata al suolo dal turbine spazio-temporale del Drago, e infatti, si fece male cadendo.

Le ginocchia sanguinavano, le faceva male un polso, probabilmente slogato. Ma senza vacillare si alzò in piedi e cominciò a gridare: “TRUUUUUUUNKS!!!!!! TRUUUUUUNKS! GOTEEEEEN! BRAAAAAAAAA!!!!!!!!! TRUUUUUUUUNKS!”

Poco distante, in una grotta, un ragazzo dai capelli viola udì quel grido. Anche Goten lo sentì.

“Hai sentito, Trunks?”

Il cuore di Trunks era in tumulto.

“Pan…” sussurrò, prima di sparire in una frazione di secondo, volando verso la voce. Goten e Bra si guardarono e lo seguirono.

“PAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!!!!” gridò Trunks, volando più veloce che poteva.

Pan lo sentì: “Truuunks! Dove sei?”

“Amore…” disse una voce dietro di lei.

Pan si girò.

“Trunks!”

Gli gettò le braccia al collo piangendo.

“Allora è vero! Sei davvero nel mondo dei morti! E negli Inferi, per di più! Amore che cosa è successo, come sei morto??”

Trunks le sorrise teneramente. “Amore…io non sono morto. Almeno… non ancora. Sono in missione. Devo… ecco non te lo posso dire… la maledizione delle anime… ecco…”

“Trunks! La maledizione delle anime dell’aldilà! Vuoi RIPORTARE IN VITA VEGETAAAAAAA????? MA SEI IMPAZZITO???”

“Amore ascolta… mia madre è depressa, sull’orlo della disperazione, non potevo lasciarla così… Siamo venuti a cercare mio padre. Mi dispiace non avertelo detto ma avevo paura che ti accadesse qualcosa per colpa della maledizione… Perdonami”

E la baciò. Un bacio lungo e tenero, alla cui vista Bra e Goten si guardarono pieni di desiderio.

Poi Trunks si staccò “Ma Pan come hai fatto a trovarmi??”

“Ho cercato per una settimana le sfere del Drago. E ho espresso il desiderio di farmi portare da te” poi sgranò gli occhi come se si fosse ricordata una cosa “TRUNKS! Ho solo un’ora di tempo! Poi devo tornare! Il Drago ha detto UN’ORA!!!”     

“Oh, no! Un’ora! Dai, amore, non ti preoccupare, ti ho spiegato perché siamo qui e ora sei più tranquilla… Di’ a tutta la famiglia che stiamo bene, che siamo in missione… segretissima ovviamente…Ehi ma… hai detto UNA SETTIMANA?? Ma noi siamo scomparsi solo da ieri!!”

“Veramente è una settimana, bello! Cos’è, il tempo vola quando stai lontano dalla tua fidanzata??”

“Amore no… è veramente passato un giorno e una notte qui…”

Pan assunse un’aria pensierosa poi cominciò a parlare velocissima “Si vede che qui il tempo scorre più lentamente che sulla Terra… se un giorno qui equivale a una settimana là… allora oddio! Trunks! Il Drago intendeva un’ora di qui o un’ora terrestre? Se fosse un’ora terrestre, allora potrei passare solo qualche minuto qui con te!!! Amooooooore nooooooo io voglio stare con teeeeee!!!!”

Gli gettò le braccia al collo e cominciò a baciarlo.

“Pan… Amore… non sai quanto mi sei mancata… è stato il giorno più lungo della mia vita…”

“Vorrei vedere, è durato una settimana!” disse Pan ridendo.

“Dico sul serio… Amore io ti amo… Da morire…” il suo tono divenne serio e Pan smise di sbaciucchiarlo e cominciò a starlo a sentire.

“Pan…”

“Si Trunks?”

“Mi vuoi sposare?”

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Oooooooooooh che bella fine per questo chappy dalle

mille sorprese!!! Vi è piaciuto? Ditemelo!!!!

Ps- TRANQUILLI LA STORIA NON E’ FINITA, ANZI!!!! VI ASPETTANO ANCORA UN SACCO DI COLPI DI SCENAAAAAAAAAAA!!!!!!

Baci baci

Fede........BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** I don't wanna miss a thing ***


Capitolo Undici:

I don't wanna miss a thing

 

Trunks si accasciò vicino a Pan, stremato. Mancavano solo cinque minuti allo scadere dell’ora. Fortuna che il drago aveva concesso loro un’ora degli Inferi, così avevano potuto sfogare almeno un po’ di tutta la voglia d’amore di quella settimana che erano stati divisi. “Cazzo, quanto la amo…” si ritrovò a pensare Trunks.

Pan aprì gli occhi dopo un minuto di riposo.

“Amore non possiamo riposarci, non possiamo dormire, fra cinque minuti saremo lontani…di nuovo…”

“Ssssst… non parlare ascolta…

 

I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure

I Don't wanna close my eyes
I Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing

Laying close to you
Feeling your heart beating
And I'm wondering what you're dreaming
Wondering if it's me you're seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we're together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever

I Don't wanna close my eyes
I Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing

I don't wanna miss one smile
I don't wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time
Baby, baby

I Don't wanna close my eyes
I Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing.......”

 

“Trunks ti amo da impazzire…io…non… voglio… andare via…”

“Pan amore mio… torneremo presto insieme… Non so quando, ma ti giuro che torneremo insieme…”

“Non dirmi così… io mi rimetterò a cercare le sfere, staremo un’altra ora insieme…”

“No no Pan… Devo trovare mio padre. Ci metterò il tempo che mi serve e poi… tornerò… aspettami…”

“Certo che ti aspetterò, stupido, non posso stare senza di te…”

“Ehi Pan…” disse Trunks alla ragazza, che si stava rivestendo.

“Si?”

“Appena tornerò, ci sposeremo”

Alla ragazza le si illuminarono gli occhi però cercò di mostrarsi disinteressata.

“Non mi importa del matrimonio… voglio solo che torni tutto intero… ti prego Trunks, stai attento, non fare cazzate… Io non posso vivere senza di te…”

“Lo so, me lo hai già detto!!” scherzò il ragazzo

“Stupidoooo!!!!”

“Aspetta Pan devo dirti ancora una cosa…”

“Dimmi amore…”

“Devi giurarmi… che se io non dovessi tornare… ti troverai un altro e ti sposerai…”

“Non lo dire manco per scherzo… Non potrei. Mai. Piuttosto zitella a vita!!! Quindi vedi di tornare se non vuoi condannarmi a una vita di pettegolezzi e tazze di the!!!” sorrise Pan.

“Amore… grazie che ci sei. Grazie che ti ho trovata”

“Trunks… stai attento. Mi raccomando fai di tutto per tornare a casa…. Ciao Trunks”

Pan stava come sbiadendo davanti a lui.

“Amore… ciao”

Pan gli sorrise e lo salutò con la mano, poi scomparve del tutto.

Trunks rimase a guardare il punto dove prima c’era Pan per alcuni minuti, nell’assurda convinzione che magari si erano sbagliati e che sarebbe riapparsa.

“Ciao” ripeté.

Poi uscì dalla grotta. Doveva trovare suo padre al più presto, doveva ritornare dall’unica ragione della sua vita.

Poco distante lo aspettavano Bra e Goten che appena lo videro subito d’istinto si distanziarono arrossendo.

Trunks sorrise e pensò: “Ma pensano che sia stupido? Si vede lontano un chilometro che stanno insieme. Massì facciamo finta di essere così coglioni da non averlo capito… Magari mi posso divertire!!!! Hi hi hi hi hi”

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Ecco qui l’11 chappyyyyyyyyyy!!!!!!!!!

Ho finalmente ripreso la song-fic che è dal primo capitolo che non si vede!!!!!

Recensite e ditemi se sbaglio qualcosa…

Ma anche no! Se vi è piaciuto, allora DOVETEdovete assolutamente recensire… sono le recensioni che mi fanno andare avanti con la storia!!! 

Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!! Buon Halloween e buona vacanzina del 1° novembre… La vita è sempre bella quando il giorno dopo è festa e non c'è scuola…

E RICORDATEVI CHE IL 6 NOVEMBRE è IL MIO COMPLEANNO VOGLIO GLI AUGURIIIIIIIII!!!!!!!!!!!

Baci baci

Fede……. BlackPearl_uaooo

 

 

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Capitolo 12
*** Muro d'Acqua ***


Capitolo Dodici:

Muro d’Acqua

 

Ma ciao bella genteeeeee!!!!

E anche oggi aggiorno! Lo sapete che con la mia storia ho raggiunto (e superato.. wow) le 50 recensioni?

Sono troooooppo felice!!!

Voi non immaginate quanto…

Eh sì, questo sito mi dà tante soddisfazioni… ma è anche una delle cause di questa mia grave dipendenza da computer… Praticamente appena ho cinque minuti liberi attacco il computer e comincio a scrivere chappies e chattare con gli amici!

UUUUUH voi mi state drogandooooo!!!

Vabbè basta dire boiate, meglio passare ai ringraziamenti e poi iniziare a scrivere…

Un enorme GRAZIE a:

lou86

miss miyu 91,

PiNk_ViDeL,

LoveDolphin,

sexxxychichi,

jolly24,

miacaracara

Grazie a tutti voi!!!

Vi adorooooo!!!

E grazie a chi mi ha messo fra i preferiti!!!!

Ora vi lascio al nuovo capitolo… BUONA LETTURA!!!!!

Capitolo Dodici:

Muro d’Acqua

 

I tre ragazzi stavano per superare la seconda e ultima montagna prima della “Sezione autori di grandi stragi” dove si trovava Sulfureo. Oltrepassarono volando la cima e si aspettavano di trovarsi davanti un’altra valle e invece… un’enorme distesa d’acqua, ma non un semplice lago, l’acqua era come un muro verticale davanti a loro e continuava a destra, a sinistra, in alto e in basso a perdita d’occhio. Un enorme muro d’acqua. E il muro d’acqua aveva anche colori diversi: più era in alto, più era chiaro, trasparente e puro come il cristallo, più si andava in basso, più l’acqua diventava scura, fangosa e putrida come quella della peggiore delle paludi.

Goten si lasciò sfuggire un: “Ma cosa cazzo…” ma non riuscì a finire la frase, era troppo stupefatto.

Trunks ridusse gli occhi a due fessure chiedendosi come avrebbero potuto superarlo senza respirare.

Bra si strinse al fratello: aveva sempre odiato l’acqua. Non si sentiva a suo agio nell’acqua, lì, senza appoggi, senza supporti, senza punti di riferimento. Si era sempre sentita persa in mare, le bastava un’ondata un po’ più grossa delle altre per farla spaventare. Ora che aveva imparato a volare era tutto più semplice, perché non aveva paura di affogare. Al minimo problema si alzava in volo e riprendeva il controllo. Ma… adesso? Come poteva superare quel muro d’acqua che sembrava non avere fine? Senza respirare per di più…

Così Bra ruppe il silenzio: “E adesso che facciamo?”

Trunks rispose: “O questa è veramente la strada ce ci porterà da nostro padre, oppure quel demone schifoso che ci ha indicato questa direzione ci voleva mandare alla morte”

“Tanto non credo che abbiamo scelta… ci toccherà superarlo” intervenne Goten.

“Lo credo anch’io… Allora sentite cosa ne dite di beccare un altro demone e convincerlo con le buone maniere a dirci come superare l’acqua?”

“D’accordo… vediamo in giro… guarda” e indicò un essere viola molto simile a Junior ma più piccolo “lì c’è un dannato! E’ solo! PRENDIAMOLO!!”

“ADDOSSOOO!!!!”

“AAAAAAAAAH ma chi cazzo siete voi??”

“Stai calmo dobbiamo solo chiederti una cosa!”

“Vedi noi dobbiamo sapere cosa c’è dietro questo muro d’acqua…”

“C-c’è la sezione autori di grandi stragi, mio signore… io vengo da lì… dovevo portare a termine un incarico del mio demone… mi aveva detto che se lo avessi servito in questa commissione forse mi avrebbe lasciato stare per un po’… è per questo che mi sono così spaventato vedendovi.. sono ancora un po’ sconvolto, mio signore… voi non immaginate nemmeno cosa può…”

Trunks lo prese per il bavero.

“COME HAI FATTO?? COME HAI SUPERATO IL MURO?!”

“E-e-ecco io…”

“HAI UN CORPO, PER SOFFRIRE DI PIU’ FORSE, QUINDI RESPIRI! Dimmi come hai fatto!!!!”

“Vedete io ho mangiato una pastiglia che mi ha dato il mio demone… Praticamente ti permette di vivere senza respirare per mezz’ora…”

“Quanto dura la… traversata?”

“I più veloci la fanno in mezz’ora, mio signore… io ho dovuto mangiare un’altra pastiglia a metà strada…”

“Senti… hai ancora delle pastiglie?”

“Trunks” intervenne Bra “non intenderai mica…”

“E’ l’unico modo, Bra!” poi tornò a rivolgersi al dannato “Allora, quante ne hai?”

“Io… ancora due credo… no aspetta tre…”

“Perfetto…”

“Anzi quattro, mio signore!”

“D’accordo… allora adesso tu ce le darai, non è vero?”

“S-sissi si certo mio signore!!!”

“E piantala di chiamarmi mio signore!!! Mi dà ai nervi!!!!” sbottò Trunks.

“Si certo come vuole, mio… ehm… come desidera”

Il dannato diede le pastiglie a Trunks, poi si inchinò e disse: “Vi giuro che non dirò niente… ma vi prego non distruggetemi…”

“Va bene va bene saremo buoni, ma… stai attento: se dirai qualcosa a qualcuno noi lo scopriremo e ti verremo a prendere… e poi… rimpiangerai l’Inferno”

Goten sentì un brivido lungo la schiena: il suo migliore amico sapeva essere tremendo quando voleva. Quello sguardo di ghiaccio poi… Goten ringraziò di non essere al posto di quel povero disgraziato che stava per mettersi a piangere.

“NON DIRO’ NULLA VE LO GIURO!!!”

“Va bene, va bene… puoi andare” lasciò andare il colletto dell’esserino, che subito scappò via.

“Bene, sappiamo che al di là di questo c’è nostro padre, e abbiamo un modo per attraversarlo. Qualche domanda?”

“Si una!” disse Goten “abbiamo qualche speranza di sopravvivere?”

“Stavo per fare la stessa domanda…” disse Bra.

 Trunks si sedette su una pietra lì vicino e fissò il muro d’acqua.

Sospirò.

“Aspettatemi qui. Andrò solo io”

“Ma stai scherzando?!?!”

“No no no non ci pensare nemmeno?”

“Da solo? Ma sei matto?”

“Noi ci siamo!”

“Ragazzi, ragazzi… ci ho pensato e non possiamo andare tutti e tre… A parte che non so se ci basta una pastiglia a testa, perché magari ci vuole più di mezz’ora e noi non possiamo rischiare di morire affogati… a parte questo… se mai riusciremo a portare a termine la missione, non ci sarebbero pastiglie sufficienti per il ritorno… se troviamo mio padre saremmo in quattro… e rischieremmo di restare per sempre bloccati oltre questo muro”

“No… Trunks…” Goten e Bra si resero conto che aveva ragione.

“Si Bra. Andrò da solo. E’ l’unico modo purtroppo. Voi aspettatemi qui. Vado e torno”

“Trunks… in bocca al lupo amico mio!”

“Fratellone… fai attenzione…”

“Non vi preoccupate ragazzi. Ce la farò. Voi intanto immagino che saprete benissimo come trascorrere il tempo… vero Goten?”

“Trunks ti giuro te lo volevo dire… è colpa sua!!!”

“Ma sentitelo, l’uomo!!! Te lo avrei detto prestissimo, fratellone… davvero…”

“Dai non vi preoccupate… Ma lo sapete per quanto tempo io e Pan siamo stati insieme segretamente senza che nessuno lo sapesse? Solo dopo un sacco ve lo abbiamo detto!!!!!! Hi hi hi hi!”

“Ehm… allora ci perdoni?”

“Massì certo! Dai vi saluto prima vado, prima torno… Ci vediamo ragazzi…”

“Ciao Trunks…”

 

_fine chappy_

 

 

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Capitolo 13
*** Nuovo incontro ***


Capitolo Tredici:

Nuovo incontro

 

Ma bonsoir, mademoiselles et messeurs!

Uhm… parlo un po’ in francese è che domani ho l’interrogazione e… Uff scusatemi parlo sempre troppo! Grazie a tutti quelli che hanno recensito lo scorso chappy!

E buona lettura!!!!

Questa volta il chappy è scritto con il meraviglioso lilla dei capelli di Trunks!!!!

<<<<>>>>

 

Trunks ingoiò la pastiglia e si diresse verso il muro d’acqua, sentendosi addosso lo sguardo preoccupato dei suoi due migliori amici.

Per istinto cercò di prendere un profondo respiro prima di entrare in acqua ma scoprì con orrore di non farcela più. Il naso era completamente chiuso e non riusciva a respirare nemmeno dalla bocca. Il cuore accelerò il battito, si sentì soffocare, sgranò con tutta la sua forza gli occhi celesti in uno sguardo di puro terrore.

“Oddio…” disse senza fiato.

Cominciò a tossire, a tastarsi il petto, non respirava non respirava, si sentiva soffocare.

“Trunks!!!” gridò Bra vedendolo accasciarsi a terra.

“Va tutto bene?” chiese Goten sopra di lui.

Trunks li guardò con un’espressione terrorizzata.

“A..iu…to..”

“Sta calmo Trunks è l’effetto della pastiglia… Adesso ti abitui…”

Trunks tentò di calmarsi. Notò che riusciva a stare benissimo anche senza ossigeno. Si calmò. Chiuse gli occhi.

“Ecco bravo fratellone… rilassati…”

Dopo un po’, Trunks disse: “Ok sto bene. E’ tremendo l’effetto di quella pastiglia. Ora sto bene. Vado”

“Ok Trunks” disse serio Goten “mi raccomando stai attento”

Il ragazzo dai capelli viola annuì.

Poi si tuffò attraverso il muro d’acqua.

Cominciò a nuotare con forza, sbattendo i piedi e muovendo le potenti braccia. Nuotava velocissimo. Cercava sempre di stare più in alto possibile, per stare nell’acqua limpida e vedere dove andava.

Per un quarto d’ora, nulla cambiò. Continuava a nuotare, nuotare, nuotare, più veloce che poteva. Sperò di aver superato la metà strada. Secondo quello che aveva detto il dannato, il tragitto durava mezz’ora, per i più veloci. E lui era MOLTO veloce.

Stava per sbadigliare sott’acqua per la noia della nuotata, quando all’improvviso vicino a lui l’acqua si mosse tutta, in un tumulto di bolle. Qualcuno, dall’alto, era caduto in quell’enorme massa d’acqua.

All’inizio Trunks non capì chi era caduto, e in effetti non gliene importava nemmeno tanto, preso com’era a nuotare per conto suo.

Ma il suo sguardo guizzò per la curiosità verso il corpo che affondava sempre più giù e, d’un tratto, sbarrò gli occhi.

Il corpo caduto era di una ragazza, una ragazza bellissima, dai lunghi capelli biondi e il vestito bianco ampio. La carnagione era bianchissima, i piedi scalzi, gli occhi ancora aperti che chiedevano aiuto, pieni di terrore.

Trunks non ci pensò due volte. Deviò il suo percorso e si gettò verso la ragazza. Ma lei era affondata un bel po’ e si allontanava sempre si più. Trunks nuotò più veloce che poteva mentre lei chiudeva gli occhi.

All’improvviso, cominciarono ad apparire di qua e di là alghe lunghe e scivolose, piante acquatiche che afferravano tutto ciò che gli capitava a tiro… e che avrebbero potuto essere trappole mortali se riuscivano ad acchiappare un malcapitato viaggiatore. La ragazza fu imprigionata dalle alghe e dalle piante, che senza volere la legarono e chiusero tra le loro spire.

Trunks raggiunse la ragazza e cominciò a strappare e tagliare le alghe, con tutta la forza che aveva e dopo alcuni minuti riuscì a liberarla.

Ormai aveva perso i sensi.

Trunks velocemente la riportò dove l’acqua era pura come il cristallo, si guardò a destra e a sinistra e capì che non poteva tornare indietro. Troppo tempo. Sarebbe affogata.

Allora le schiuse le labbra e le fece ingoiare la seconda delle pastiglie.

La ragazza rimase ancora un attimo esanime, poi aprì gli occhi ed ebbe la stessa reazione di Trunks alla pastiglia. Cercava di gridare, si teneva la gola, roteava gli occhi, credeva che sarebbe morta.

Stringeva le braccia di Trunks, poi le lasciava andare, come in agonia. Il suo sguardo di terrore chiedeva pietà al ragazzo che la sorreggeva.

Lui, dal canto suo, non faceva nulla per tranquillizzarla, ma nuotava più veloce che poteva: aveva perso tempo per salvare lei, sentiva che l’effetto della sua pastiglia stava per finire, e poi doveva anche portare all’asciutto la ragazza, doveva aiutarla.

 Dieci minuti dopo, il ragazzo cominciò a sentire i primi sintomi del ritorno della respirazione. Si sentì svenire, poi sentì i polmoni che si riattivavano, cominciò a trattenere il respiro, con la ragazza svenuta in braccio a lui.

Finalmente, dopo quelli che parvero attimi interminabili, uscì dal muro d’acqua e ricadde al suolo.

Stette alcuni minuti fermo lì, a riprendere fiato, a riscoprire la respirazione, a proteggere la ragazza stringendola a sé.

La adagiò per terra, cercando di appoggiare la testa a una roccia per non farle andare il sangue al cervello, poi si accasciò a terra, tenendosi il petto e gemendo di dolore e di fatica.

Non si accorse di addormentarsi. Si svegliò dopo pochissimo, guardò l’orologio e vide che aveva dormito per 10 minuti.

Si sentì meglio. Respirò a pieni polmoni l’aria che puzzava di zolfo. Ora che riusciva di nuovo a respirare, provò uno smisurato senso di sollievo, come se fosse appena uscito dal peggiore dei propri incubi.

Rivolse lo sguardo verso la ragazza. Non aveva ancora ripreso i sensi. La guardò meglio. Sembrava un angelo. Forse, pensò sorridendo, lo era davvero. Un angelo caduto.

Senza rifletterci molto, le tirò uno schiaffo.

La ragazza si svegliò di soprassalto.

“Ma sei pazzo?”

“Scusa, eri svenuta. Non sapevo come svegliarti. Mio padre faceva sempre così quand’ero piccolo”

“Ricordami di complimentarmi con tuo padre”

“Ehi! Io ti ho appena salvato la vita!”

“Si certo, salvandomi dall’affogare solo per il piacere di soffocarmi con una delle tue droghe! Cosa mi hai fatto??”

“Quella pastiglia serviva per non farti respirare sott’acqua! IO TI HO SALVATO!”

“Va bene, va bene, scusa, vuoi che mi inginocchi davanti a te per ringraziarti?”

“Senti tu brutta mocciosa…”

“Hai ragione” disse la ragazza cambiando espressione “Scusami. Sono sconvolta. Non volevo dirti quelle cose. Chi sei non l’ho ancora capito, ma so che non vuoi farmi del male…”

“Sono un ragazzo che è venuto nel regno degli inferi per trovare e riprendersi il proprio padre. E tu chi diavolo sei?”

“Sono l’assistente di un angelo. Sai, cose del paradiso. Ma non sono ancora un angelo, devo superare il tirocinio…”

“Hihihi cadere negli Inferi non mi pare che ti faccia guadagnare molti punti…”

“SONO INCIAMPATA!”

“D’accordo, d’accordo, scusami… non volevo offenderti. A proposito, io sono Trunks. Tu come ti chiami?”

“Mi chiamo… CRYSTAL!”

 

 

 

 

Wooow un nuovo incontro!!! (ma che scema che sono, mi sto stupendo del mio stesso capitolo!)

E’ bello scrivere i capitoli, così, di getto, guidati solo dalla fantasia (e dall’italiano, eh!)….

Che succederà al nostro eroe?

Subirà il fascino… angelico di Crystal?

Ma è troooppo innamorato di Pan!!!!

O forse….

_TUTTO QUESTO E ANCORA DI Più NELLA PROSSIMA PUNTATA_

Seguitemi!!!!

Non ne resterete delusi!!!!

E intanto….. lasciatemi un commentino…. Pliiiiiiiis!!!!

Baci baci

Fede……BlackPearl_uaooo

 

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Capitolo 14
*** How is the Paradise? ***


Capitolo Quattordici:

How is the Paradise?

 

Ragaaaaaaa!!!

Cavolo ce n’è voluto di tempo prima che mi decidessi a mettermi qui a scrivere!!! Ho avuto un po’ di impegni e poi dovevo “ponderare” bene su ciò che è successo nello scorso chappy!

Ora passiamo ai ringraziamenti, che sono

DO-VE-RO-SI:
lou86 (ci sentiamo su msn, cara… ti voglio bene)

PiNk_ViDeL (preferisci Pan o Crystal?),

miss miyu 91 (stessa domanda: Pan o Crystal?),

miacaracara (non ho ancora deciso…perhaps, perhaps, perhaps…),

trunks4ever (LEGGI LA SCRITTA IN GIALLO),

Bea (avevi mai recensito la mia storia? Forse non ti conosco ancora… però grazie, continua a seguirmi),

LoveDolphin (caaaaraaa!!! La mia gemellina!!! Senti ma perché non ci sentiamo un po’ su msn? Se ti va dammi l’indirizzo…)….

Grazie vi adoro… è grazie a voi che continuo a scrivere felice… veramente… non so se riesco a trasmettere con queste poche righe tutta la mia riconoscenza, ma… davvero… GRAZIE. DAL PROFONDO DEL CUORE…

 

DEDICO QUESTO CAPITOLO ALLA MIA MIGLIORE AMICA, CHE LEGGE QUESTA FANFIC CON IL SOPRANNOME DI trunks4ever, MA IN REALTA’ E’ UNA PERSONA SPECIALISSIMA A CUI IO VOGLIO UN MONDO DI BENE… Grazie che ci sei… ALLA PROSSIMA CIOCCOLATA AL RHUM, CHIARA!

 

Ed ora… buona lettura a tutti!!!!

 

 

“Che bel nome… Crystal”

“Grazie. Lo stesso non posso dire del tuo. Assomiglia a trans…”

“Ehi! Io ti faccio un complimento ed è così che mi rispondi??”

“Scusa, è che ho il vizio di dire tutto quello che penso”

“Beh non è un vizio… però potresti essere più delicata!”

“Uff… però tu ti lamenti sempre…”

“Lasciamo perdere, ok? Senti io ho da fare, te che conti di fare? Come tornerai lassù?”

“Lassù… tipico dei vivi. Perché lo chiamate lassù?”

“Mah, non saprei, penso che… EHI! La pianti di cambiare discorso?? Allora cosa farai?”

“Non so tornare a casa da sola. Perché non ho le ali. Me le daranno solo quando sarò un angelo completo. Posso rimanere con te?”

“CON MEEEE??”

“Si, finché non andrai via da qui anche tu. Così mi accompagnerai a casa.”

“Ma…”

“Che c’è? Forse ti sto antipatica?”
“Ma no, no, figurati… E’ che pensavo ai pericoli che…”
“Chissenefrega dei pericoli! Ne correrò molto meno stando con te, che avventurandomi in queste terre maledette da sola”
“D’accordo” sospirò il ragazzo “puoi stare con me”

Trunks si alzò da terra, poi tese una mano a Crystal per aiutarla ad alzarsi. Lei strinse la mano possente e si alzò agilmente, facendo ondeggiare i boccoli biondi.

“Grazie”

“Di nulla. Senti hai problemi con la respirazione?”

“No, ha ripreso normalmente. Spero non ci siano effetti collaterali.”

“Sinceramente non lo so. Ma se ce ne saranno, lo scopriremo presto”
“Fantastico. Per farmi preoccupare sei un genio”

“Poi sono io quello che si lamenta sempre…”

“Andiamo?” lo interruppe la ragazza.

“Sì, sì...”
Si incamminarono attraverso la valle. Trunks propose di volare e portare in volo Crystal, ma lei lo fulminò con lo sguardo e disse che ce la poteva fare benissimo da sola a camminare e che se voleva, poteva volare via. Ovviamente, Trunks non lo fece; non voleva lasciarla sola all’Inferno. Era tanto orgogliosa e testarda, ma in realtà Trunks sapeva che non aveva alcun potere e che da sola non avrebbe resistito cinque minuti in mezzo a demoni sanguinari.

Così si rassegnò a camminare. In fondo, erano quasi arrivati alla “Sezione Autori di Grandi Stragi”.

“Com’è il Paradiso?” chiese ad un certo punto Trunks

Crystal lo guardò stupita. “Cosa?”

“Com’è il Paradiso?”

“Bello. No, bello mi sa che è troppo poco. E’… è… ecco non so spiegare. Qualsiasi mia descrizione non farebbe giustizia ad un posto del genere”
“Ma almeno dimmi qualcosa!”

“In Paradiso le anime riprendono il loro corpo e… ecco… trovano la serenità. Non so come spiegarlo, ma ognuno capisce ciò che ha sbagliato e non desidera più beni terreni, ma si dedica a ciò che più adora fare. Le famiglie si riuniscono e stanno insieme per l’eternità. Le persone che avevano perso una persona cara la ritrovano, ovviamente se questa è in Paradiso, e vivono felici con chi amano. Le persone sole possono conoscere la gente, fare amicizia ed innamorarsi. Chi ha sempre ricercato ricchezza, gloria o successo, capisce quali sono le cose veramente importanti della vita. Chi invece si è dedicato per tutta la vita agli altri continua a farlo nell’aldilà. Alcune persone possono diventare angeli custodi. Chi…”

“Va bene, va bene, basta, non voglio più sapere nulla. Se sarà destino, un giorno lo scoprirò anch’io, il Paradiso”

“Cosa ti fa credere di esserne degno?”
“Mi sono sempre comportato bene, ho sempre difeso chi amo, non ho mai fatto cattiverie, ho ammazzato solo quando non potevo fare altrimenti…”
“Beh allora continua così, forse ci rivedremo un giorno…”
“Senti ma… in Paradiso si mantiene il corpo del momento della morte?”
“Mi chiedi se i bambini, i vecchi..? No, no, non c’è differenza d’età in Paradiso. Tutti sono più o meno sui venticinque anni terrestri, e rimangono così per sempre, nel pieno delle forze”
“E’ fantastico!!!!”

“Già…”
“Tu sei nata angelo?”
“No” disse la ragazza facendosi scura in volto.

“Scusa, non voglio chiederti cose che ti rendono triste”
“No. Non ti preoccupare. Sono morta a sedici anni.”

“Oh mio Dio…”
“Già. I miei genitori e mia sorella sono ancora vivi, in fondo non sono morta che 5 anni fa… terrestri, ovvio. E sto cercando di diventare un angelo custode per tornare a proteggere la mia famiglia, fino alla loro morte… quando torneremo tutti insieme”
“Crystal, io…”
“Non ti dispiacere, sono felice. Lo sai? A volte gli angeli custodi possono apparire ai loro protetti. Io vorrei tanto farlo. Per calmare i loro cuori. Il loro tormento. Per fargli ritrovare la serenità dopo 5 anni di sofferenza. Mi manca poco per diventare angelo custode. Sto diventando esperta in tutto. Ancora qualche sforzo e potrò vedere la mia famiglia”

“Sei… sei una ragazza speciale, Crystal”
“Grazie Trunks. Anche tu lo sei. Ma ora muoviamoci, tu devi ritrovare tuo padre e io devo tornare in Paradiso. Dobbiamo sbrigarci!”
“Sì sì… andiamo” annuì il ragazzo fissando i suoi occhi blu e profondi come il cielo e chiedendosi se lui avrebbe avuto tutto la sua forza interiore, in una simile situazione.

Pensò: “E’ davvero speciale…”

 

 

 

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

NULLA E’ STATO ANCORA DECISO! ANCORA NON SI SA CHI, ALLA FINE, TRUNKS SCEGLIERA’!!! ORA E’ ANCORA TROPPO ACCECATO DALL’AMORE PER PAN… E FORSE LO RESTERA’ PER SEMPRE, NON PERMETTENDOGLI DI VEDERE NESSUNA RAGAZZA ALL’INFUORI DI LEI… OPPURE NO?

PERHAPS, PERHAPS, PERHAPS…

Intanto lasciate tante recensioni, dicendomi se ho qualcosa da migliorare e, ovviamente, chi preferite come dolce metà di Trunks!!!

Baci Baci

Fede…… BlackPearl_uaooo

 

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Capitolo 15
*** Sezione Autori Di Grandi Stragi ***


Titolo

Capitolo Quindici:

Sezione Autori Di Grandi Stragi

CIAO RAGAZZI..... SCUSATEMI SE NON HO AGGIORNATO PER UN PO', MA IL MIO COMPUTER HA AVUTO UN VIRUS E HO DOVUTO FORMATTARLO E RICOMINCIARE TUTTO DA CAPO... FORTUNA CHE SONO RIUSCITA A SALVARE LA MIA PASSWORD DI QUESTO SITO, SENNO' "BLACKPEARL_UAOOO" NON SAREBBE PIU' ESISTITA... ORA VI LASCIO ALLA LETTURA, GRAZIE MILLE A TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO E A CHI RECENSIRA' QUESTO!!!!

BACI BACI

FEDE

 

 

Trunks si mosse veloce come un felino in un anfratto della roccia. Crystal lo seguì e si acciucciò dietro di lui. Davanti a loro, l'enorme bocca di una grotta. Una grotta che aveva qualcosa di affascinante e insieme spaventoso; era scura e buia ma si vedevano chiaramente degli scalini che scendevano giù, giù nelle più orrende profondità dell'inferno. Si vedeva un filo di fumo grigio scuro salire da quei gradini e c'era odore di bruciato e zolfo. Sopra l'entrata della grotta, un'incisione primitiva di demoni, dannati e uccisioni. E una scritta: "Sezione Autori Di Grandi Stragi". Tutto era lugubre e terrificante, ma aveva un non so che di magnetico, che risvegliava nel ragazzo istinti di caccia e di sangue.

Trunks sospirò e si fece coraggio. Se voleva salvare suo padre, quello era il cammino. Aveva paura, ma avrebbe preferito morire cento volte piuttosto che tornare a casa senza nemmeno aver provato a salvare il padre, dopo tutto quello che aveva sofferto Pan per la sua scomparsa.

"Crystal, sei sicura di voler venire con me?"
"Si. Andiamo"
"Fai attenzione a tutto. Non ti esporre. Stai sempre dietro di me. Se avessi bisogno d'aiuto, ricorda che io sono sempre qui vicino a te. Ti proteggerò."
"Ok. Grazie"

"Hai paura, vero?" le chiese il ragazzo sentendola parlare a monosillabi e con la voce bassa.
"Un po'. Tu?"
"Eh insomma, cerco di non pensarci"
"Andiamo?"
Trunks annuì all'angelo, poi camminando rasente alla parete rocciosa della montagna, arrivò all'imboccatura della grotta. In un anfratto della roccia, stava nascosto un demone a guardia dell'entrata. Trunks lo prese per il collo e con una mossa di arti marziali lo fece svenire.

I due cominciarono a scendere i gradini. Crystal ebbe l'impulso di prendere la mano di Trunks, ma lo represse: non voleva mostrarsi debole in quel momento. Continuarono a scendere lungo la scalinata, nel buio, aspettando che gli occhi si abituassero alle tenebre. Poi all'improvviso una luce verde illuminò la fine della scalinata, poco distante da loro. Si schiacciarono alla parete della grotta, cercando con le mani un piccolo nascondiglio. Trunks trovò un piccolo anfratto ci spinse dentro Crystal e poi cercò di entrare, ma lo spazio era troppo piccolo. Crystal però non si arrese, lo tirò a sè e stringendosi, riuscì a nasconderlo dentro l'anfratto insieme a lei. Trunks non aveva spazio per le braccia; per stare più comodo, le alzò sopra Crystal, stringendola a sè. Il petto del sayan respirava insieme a quello di Crystal, mentre una gamba della ragazza era fra quelle di Trunks. Crystal si sentì avvampare. Fortuna che era buio, e che nessuno l'aveva vista arrossire come un pomodoro. Girò la testa, mentre i suoi capelli andavano a muoversi sul viso di Trunks. Il ragazzo sentì il profumo dolce e delicato dell'angelo. Sembrava lavanda, o qualcosa di simile, Trunks non lo sapeva con certezza. Pan non amava i profumi dolci, anzi li odiava, preferiva i profumi freschi e maschili. Pan...

"Se mi vedesse così, mi ucciderebbe" pensò il ragazzo.

Trascorsero circa un minuto immobili in quella posizione, ma nessuno passò loro davanti verso l'uscita. Forse quella luce che avevano visto era solo un riflesso.

Passò un altro minuto. Nessun rumore, nessun movimento.

Poi Trunks decise di uscire. Con molta fatica, riuscì a divincolarsi da quella posizione, ritornando sulla scalinata. Offrì una mano a Crystal per aiutarla ad uscire, ma lei non la prese e uscì da sola.

Ricominciarono a scendere i gradini. Arrivati alla base della scalinata, videro che davanti a loro era tutta parete rocciosa a parte un piccolo buco della grandezza di una porta, che oltrepassarono.

Entrarono da quella strana porta e si ritrovarono in una specie di balcone interno, sotto il quale si estendeva un'ampia valle sotterranea con milioni di dannati e demoni, ma non si distingueva quasi nulla a causa delle tenebre, del fumo e delle grida. Per scendere nella valle, dal balcone, sulla destra, partiva un'altra lunga scalinata.

Crystal era terrorizzata, sembrava non volersi più muovere.

Trunks la prese per mano e la costrinse a camminare. Scesero lungo la seconda scalinata, arrivando a fondo valle.

Trunks disse: "Tutto ok, Crystal?"
Nessuna risposta.

Trunks sbarrò gli occhi e cercò intorno a lui. Poi la vide.

Un demone grande e grosso l'aveva afferrata per il collo, le aveva messo una mano sulla bocca e stava cercando di strozzarla. Trunks si avventò su di loro. Liberò dalla stretta del demone Crystal, che cominciò a tossire. Poi stese a terra il demone con un pugno. Ma in demone si rialzò e cominciò a gridare, urlare come un pazzo, ruggire di rabbia, attirando l'attenzione di altri demoni, anche più grossi di lui.

In una attimo furono tutti su di lui. Un demone afferrò Crystal per i polsi, mentre tre demoni cominciarono a colpire Trunks, tenuto fermo da altri due.

Crystal si mise a piangere: "Basta, vi prego... Lasciatelo in pace..."
I demoni si misero a ridere, mentre due le si avvicinavano cominciando a toccarle i capelli e le gambe.

"N-no... no..."
Trunks a quella vista diventò una belva; colpì con una testata un demone, poi un altro. Con un calcio atterrò un terzo demone, poi cominciò a colpire selvaggiamente i tre demoni intorno a Crystal.

"SCAPPA, CRYSTAL!!!!"
Crystal cominciò a correre, poi udì un grido e si voltò.

Quattro demoni erano intorno a Trunks, per terra privo di sensi. L'avevano colpito alla testa.

"No, Truuunks!!"
Corse verso di lui, ma appena lo raggiunse, fra le risate sguaiate dei demoni, uno di loro la colpì alla testa e anche lei, come Trunks, cadde a terra priva di sensi.

 

 

>>>>>>>> CAVOLO CHE NE SARA' DI TRUNKS E CRYSTAL?? RECENSIIIIIIIITEEEEE PLIIIIIIIISSSS!!!!

FEDE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Nelle segrete ***


Title

Capitolo Sedici:

Nelle segrete

A' regààààà (oggi mi è venuto un saluto in romano... stranoooo)!!! Comunque raga in questo capitolo, c'ho una novità... ma una novitàààà!!!!! Leggeteloooooooo!!!!!!!! Ci si becca in fondo!!!!

I

I

I

I

V

Sulfureo aveva gli occhi fissi nel vuoto e sentiva le voci dei demoni prostrati sotto il suo trono, ma in realtà non li sentiva. Cosa poteva importargliene a lui, di due dannati ribelli? Potevano risolverla loro quella situazione, anche con il loro quoziente intellettivo minore dello zero. Perchè lo scocciavano con quella cosa noiosa? Bla bla bla.... quelle voci erano solo un ronzio fastidioso di elogi, scuse e ruffianerie. Li avrebbe puniti a dovere per averlo disturbato.

"E' così, mio signore, abbiamo trovato questi ragazzi all'entrata della valle.... Mio signore, abbiamo dovuto colpirli"
"Sì è così mio signore, non abbiamo avuto scelta... Hanno cominciato loro... Ci hanno colpito duramente... Era legittima difesa"

"E poi non potevamo immaginare che... insomma che...."
"Ecco noi non potevamo pensare che..."

Sulfureo girò lo sguardo verso di loro, scocciato.

"La prossima volta che venite qui, imparate prima a parlare"
"CI SCUSI MIO SIGNORE! Siamo SCONVOLTI!"

"Da cosa, stupido essere inferiore?"
"Beh ecco loro sono.... sono...."
"COSA SONO, IDIOTA?"
"Sono... sono VIVI"

Sulfureo drizzò le orecchie a punta.

"Vivi?"
"Si mio signore, sono creature viventi. Non sono dannati, nè tantomeno beati, perchè non hanno l'aureola. Sono VIVI"

"Venuti da dove, idiota?"
"Non lo so, mio signore, Ci dev'essere un varco dimensionale aperto. Se fosse qui, alcuni dannati potrebbero scappare.... Quali sono gli ordini, mio signore?"
"Sguinzaglierò demoni per cercare il varco nella mia valle sotterranea. Se non è qui, poco mi importa di sapere dov'è. Mi basta non avere problemi con gli esseri superiori. Se fosse da un'altra parte, non è un problema mio"

"Saggia scelta, mio signore"
"Trovate il varco. E portatemi i prigionieri. Dove sono ora?"
"Nelle segrete del suo palazzo, mio signore!"

"Li voglio vedere. Subito. Portateli qui"
"Si mio signore"
"Ah, una cosa..."
"Si, signore?"
"Non strapazzateli troppo. Devono essere ancora in grado di parlare quando li porterete davanti a me. Devo interrogarli."
"Ma certo mio signore...."

****************

 

Trunks fu il primo a risvegliarsi.

La testa gli faceva male come se stesse per spaccarsi in due.

Si guardò intorno. Erano prigionieri.

In una segreta. Sporca e puzzolente.

Cercò con gli occhi Crystal.

Eccola.

I demoni l'avevano buttata in un angolo della cella, senza preoccuparsi di niente. La faccia era schiacciata sul pavimento, ciocche di capelli immerse in una pozzanghera di liquido che Trunks preferì non identificare.

Si trascinò vicino a lei, si mise in ginocchio e la prese fra le braccia.

"Crystal? Crystal?"
Non si svegliava.

Così le tirò uno schiaffo.

Lei si svegliò di colpo e gli tirò un ceffone. Trunks si toccò la guancia con la mano, sorpreso.

"La pianti di schiaffeggiarmi??" urlò la ragazza.

"Scusa" disse massaggiandosi la guancia e prendendo nota mentalmente che gli angeli non sono così delicati come uno si immagina.

"Dove siamo, Trunks?"
"Imprigionati in una cella sporca e puzzolente. Non so quanto siamo stati privi di sensi. Non so cosa ci faranno"
Crystal si strinse a lui. "Oh mio Dio.... cosa facciamo? Ce l'hai un piano, vero?"
"Mi sono appena svegliato! Dammi un minuto!" rispose scocciato, scostandosi da lei.

"Scusa" disse Crystal, mettendosi seduta.
Trunks si girò verso di lei. "No scusa tu. Non dovevo reagire così. Sai, essere imprigionato in una cella tre metri per tre non mi mette di buonumore"
"Claustrofobia?"

"No no non è quello. E' che non so come uscire di qui"
Passò mezz'ora senza che niente accadesse, senza che nessuno dei due parlasse.

Poi Crystal parlò: "Chi ti aspetta a casa?"

"Come?"
"Chi ti aspetta a casa?"
"La mia famiglia. Mia madre, mia sorella, i miei amici e..."
"La tua ragazza?"
"Sì. La mia ragazza"
"Come si chiama?"
"Pan"
"Uhm... non è un brutto nome. Lo sai che in greco antico pan vuol dire TUTTO?"
"No non lo sapevo. Ma è azzeccato. Lei è tutto per me"
Crystal sorrise. Ma non era un sorriso felice. Era triste e malinconico.

"Che c'è?"

"Niente..."
"No dai adesso mi dice cos'hai"
"E' che..."

"Che cosa?"
"Uffa è difficile da dire, ok?"
"Cosa?"

"La pianti di interrompermi?"
"Uffi però io volevo solo sapere cosa...."
Crystal lo interruppe. Con un bacio.

Un bacio dolce e fresco che sapeva di zucchero e menta.

Un bacio casto, a fior di labbra.

Gli occhi di Crystal erano chiusi, come a cercare di gustare a pieno quella sensazione, gli occhi di Trunks invece erano aperti e sgranati dalla sorpresa.

Crystal si staccò quasi subito e chiese:

"Credi nel colpo di fulmine?"

I

I

I

I

I

V

 

Come vi sembra?

NEL PROSSIMO CAPITOLO TRUNKS SCEGLIERA'.... NON PERDETELO!!!!

Intanto che ci siete....

....Recensioncina, vero?

BACI BACI
Fede.... :-D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** La Verità ***


Title2

 

Capitolo Diciassette:

La Verità

"Volevo dirti che mi piaci tanto. Ma tanto tanto."

Le parole di Crystal risuonarono nella cella ed arrivarono a Trunks come lame taglienti.

"Mi piace il modo in cui cammini, il modo in cui ti passi le dita fra i capelli, il modo in cui respiri, come sbatti gli occhi quando sei preoccupato.... Mi piacciono le tue spalle, adoro sentirmi tra le tue braccia, adoro le tue labbra, adoro il tuo profumo... ma più di tutto adoro i tuoi occhi...."

"Crystal, io... non so cosa dire."
"Comincia dicendo se ricambi o no"
"Vedi io..."
"Ti piaccio?"
"Sì sì, tu mi piaci tantissimo, sei bella, intelligente e forte, ma... IL MIO CUORE APPARTIENE A PAN. Le è sempre appartenuto e le apparterrà per sempre. Mi dispiace. Io non posso vivere senza Pan. Perchè lei è... è la mia vita."
"Hai ragione. Scusa se ti ho messo in imbarazzo"

Detto questo, Crystal si alzò per andarsene, poi si ricordò di essere in una piccola cella puzzolente e così decise di andarsi a mettere in un angolo, a guardare il muro, dando le spalle a Trunks. Piccole lacrime cominciarono a scenderle sul viso. Lui.... le piaceva così tanto.... Ma perchè l'amore esisteva se doveva far soffrire così tanto?

Trunks non sapeva cosa fare. Non voleva vederla così!

Le andò vicino. Le mise una mano sulla spalle e sentì un suo brivido.

"Va' via.... per quanto tu possa andare lontano in questo buco puzzolente"
"Crystal ti prego.... Tu sei una ragazza davvero speciale, credimi, sei straordinaria.... Troverai la persona giusta, ti innamorerai perdutamente e quella persona ti amerà con tutta sè stessa e....."
"Basta"
"Crystal..."
"Basta Trunks. Non voglio sentirti. Le tue sono solo stupide frasi di circostanza..... Vorrei solo che tu per una volta parlassi di me come parli di Pan" due lacrime le rigarono il viso "Lo sai che ti si illuminano gli occhi quando parli di lei? Sei veramente innamorato.... E Pan è davvero la ragazza più fortunata del mondo..."

"Mi dispiace"

"Anche a me"

Seguì un lungo silenzio, che fu rotto da Trunks con un:

"Possiamo restare amici?"

Crystal sorrise con amarezza, stette un attimo in silenzio e poi scoppiò a piangere dicendo: "Lo vorrei tanto"

Trunks la abbracciò teneramente, accarezzandole i capelli.

La ragazza continuava a piangere.

"Scusami... ho rovinato tutto.... ti prego, restiamo amici"
"Certo, Crystal... Non devi nemmeno chiederlo"
"Grazie Trunks.... Ti voglio bene"

Lo guardò sorridendo.
"...Come a un fratello però, eh?"
Anche Trunks sorrise e le passò una mano sulla testa.

"Sei sicura di volermi come fratello? Ho una sorella che a volte mi darebbe fuoco...."
Crystal si mise a ridere.

"Sul serio! E' talmente piccola e immatura! Ha 20 anni e ne dimostra 5!"
"Ma poverina!"
"Massì scherzo.... in fondo la adoro"
Crystal sorrise.

Trunks le disse: "Benvenuta in famiglia, sorellina"

All'improvviso la porta della cella si aprì.

Trunks vide un demone con un grosso fucile e si mise davanti a Crystal per proteggerla.

Il demone sparò. Nessun esplosione, solo un sibilo.

Trunks si accasciò a terra.

Sembrava morto.

Crystal sbarrò gli occhi e cominciò a gridare: "TRUUNKS!!! TRUUUNKS!!"

Poi vide che il suo petto si alzava e si abbassava regolarmente. Cercò la ferita e trovò una siringa.

"Ma cosa...."
Un dardo soporifero la colpì e in pochi secondi cadde a terra addormentata.

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V

 

Ecco la scelta di Trunks... in fondo (ma anche in cima) sono una romanticona!!!!! Eh eh l'avevo scelto fin dall'inizio di farlo rimanere con Pan, ma volevo creare un po' di SUSPENSEEEEE!!!! Credo di averti fatta contenta, martynka, è rimasto fedele a Pan.... Mi sembravi un po' arrabbiata per lo scorso capitolo....E anche tu, consigliere Matteo... sei contento? Seguimi e scoprirai un sacco di colpi di scena.....

E gli altri? Contenti? Incavolati? Ditemeloooooo in una recensioncina! Che vi costa? Lo sapete che sono il mio paneeeeeeeee!!!!

Ho ancora tantissimo da migliorare, sono solo una dilettante!

Aiutatemiii!!!!! Per favoreeeeeee!!!!

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e quelli che recensiranno! Ah e ovviamente tutti coloro che hanno avuto la voglia e il coraggio di arrivare qui in fondo!!!!

Baci baci

Fede..... BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** La scommessa ***


TItle

Capitolo 18:

La scommessa

 

Sulfureo osservò i suoi tirapiedi trascinare i corpi addormentati dei due ragazzi e ghignò compiaciuto. Poi disse dolcemente: "Svegliateli"

I quattro demoni si guardarono per un attimo. Cavolo, gli avevano dato una dose di sonnifero da cavallo, avrebbero dovuto dormire per qualche ora.

Sulfureo parve indovinare cosa passava per la mente dei demoni in quel momento, infatti disse: "SU-BI-TO!"

"Sissignore, subito, signore" dissero in coro i tirapiedi.

Uno di loro agguantò uno strumento di tortura abbandonato lì vicino, era un'asta di ferro con un'estremità incandescente, come quelle che usavano i cowboy per marchiare il bestiame.

E, con uno scatto deciso, senza nemmeno un ripensamento, affondò il metallo incandescente nella schiena di Trunks.

Il ragazzo si svegliò gridando di dolore, ancora intontito dal sonnifero, con le lacrime agli occhi.

"AAAAAAAAAAHHHHH!!!! Brutto... stronzo..... t'ammazzo...." si toccò la schiena nel punto dove aveva sentito dolore e sentì la carne bruciata e sanguinante "AAAAAAAAAAHHHH..... chi è... il figlio di puttana.... che.... gliene farò pentire...."

Poi vide che il demone sopra di lui si avvicinava alla gamba di Crystal con il ferro incandescente.

"NON CI PROVAREEEE!!!!"

Una sfera di energia dalla mano di Trunks esplose sul petto del demone, facendolo schiantare contro il muro. Trunks strisciò, mugolando di dolore, vicino a Crystal, coprendola con il suo corpo da eventuali attacchi.

"Se la... toccate.... vi... ammazzo...."
Gli altri demoni indietreggiarono, Trunks li minacciava con un'altra sfera di energia.

A quel punto, Sulfureo parlò:

"Buonasera, vivente"
"Vaffanculo pezzo di merda!" gridò Trunks.

"Piacere, io sono Sulfureo. Cosa ti porta qui?"
"Sicuramente non la tua faccia da culo"
Sulfureo fece scaturire delle fiamme nere dalla sua mano, poi le indirizzò verso Trunks.

Trunks si sentì trafitto da mille pugnali, bruciato da mille lingue di fuoco, colpito da mille scariche elettriche. Gridò di dolore come mai aveva gridato in vita sua.

"BASTAAAAAA...."
Il dolore finì. Sulfureo fece morire le fiamme nere dentro la sua mano. Poi si esibì nel più innocente dei suoi sorrisi e disse:

"Così va meglio. Spero che tu abbia capito chi comanda. Chi sei?"

Trunks non rispose, sconvolto dal dolore. E poi era troppo orgoglioso per piegarsi.

Lo osservò meglio. Non era come gli altri demoni. Era bellissimo. Era alto e muscoloso, i suoi lunghi capelli biondi e lisci si scontravano con gli occhi grigi come la nebbia d'inverno. Aveva labbra carnose, incorniaciate da una mascella pronunciata e un naso perfetto. I denti erano bianchi e perfetti, solo i canini erano troppo pronunciati per appartenere a un essere umano. La carnagione era chiarissima, quasi bianca; aveva un viso da ragazzo, innocente, perfetto. Solo gli occhi erano diversi. Erano.... Trunks non sapeva nemmeno come descriverli. Erano... malvagi. Sembrava che ghignassero. Sulfureo portava una lunga tunica nera, con le maniche larghe, con una cintura stretta in vita.

"Ti. Ho. Fatto. Una. Domanda."

Sulfureo preparò un'altra fiamma, indirizzandola questa volta a Crystal, che ancora dormiva tranquilla.

"NOOOOOO! La prego, non la colpisca!"

"Bene così va MOLTO meglio. Rispondi alla mia domanda e forse vi risparmierò"
"Sono un terrestre della nobile stirpe dei sayan. Mi chiamo Trunks. Sono venuto qui per..."
"Per?" lo incalzò Sulfureo.

"Per una faccenda personale"

"Quale faccenda personale, SE MI E' CONCESSO?"

"No, non le è concesso!"

"Perdonami, temo di non aver capito..." disse dolcemente alzando il braccio fiammeggiante contro Crystal.

"No no... la prego.... Sono venuto qui... per salvare mio padre...."
"Tuo padre?"
"Sì. Lo devo riportare sulla Terra. E' la mia missione."
Sulfureo si mise a ridere. Una risata gelida e agghiacciante.

"Ahahahahah! Sciocco terrestre! La tua... missione!!!"
"E' così" disse Trunks con gli occhi che lanciavano saette "fosse l'ultima cosa che faccio, riporterò in vita mio padre"
Sulfureo smise di ridere e squadrò Trunks sogghignando.

"Sei determinato. Divertente...."
"Cosa c'è di divertente, SE MI E' CONCESSO?"

"Adoro la disperazione. Che ci posso fare... adoro quando la gente gioca il tutto per tutto.... e PERDE" concluse sorridendo dolcemente.
"Chi ha detto che perderò?"
"Io."
"Scommettiamo?"

"Ahahah... Voi viventi.... così pieni di speranza.... di illusione.... complimenti.... Vorresti davvero scommettere con me, signore degli inferi?"
"Di solito il Bene vince sul Male"
"Non sempre, mio giovane amico.... Anzi diciamo quasi mai.... Lo avresti dovuto scoprire insieme al fatto che Babbo Natale non esiste... Molto tempo fa.... vabbè pare che tu non lo sappia ancora.... Comunque questa cosa mi diverte. Finalmente qualcosa di diverso dai soliti dannati che piangono e chiedono pietà tra le torture. Facciamo una scommessa?"
Schioccò le dita e un demone gli portò una pergamena e una penna d'oca.

"Allora...." cominciò a scrivere "Io Sulfureo signore degli Inferi mi impegno a riportare in vita il padre di... uhm.... com'è che ti chiami? Ah sì Trunks.... Trunks.... come si chiama tuo padre?"
"Vegeta, principe dei Sayan"
"Oh lo conosco. Mi ha dato non pochi problemi. Va bene, scriviamolo... il padre di Trunks, Vegeta, principe dei Sayan.... se..... Trunks riuscirà a superare le tre prove che io gli proporrò. In caso contrario, lui mi offrirà la sua anima... per sempre"

"La mia anima?"
"Sì la tua anima. La tua eternità. Qui. All'inferno. Con... me" ghignò Sulfureo.
"La mia...."
Sulfureo firmò il contratto. Poi lo porse a Trunks.

"Allora, firmi?"
Trunks rimase impietrito quando gli offrirono la penna d'oca.

La sua anima... In quel momento molti volti gli passarono nella mente: Pan... Bra... Goten... Sua madre... suo padre.....

Prese in considerazione l'idea di non firmare. Firmare un contratto del genere? COl signore degli Inferi, poi? Ma secondo lui era stupido? Poter tornare a casa, rivedere Pan.... Che bello.... Era felice al solo pensiero....Ma tornare a casa senza nemmeno averci provato? Come un codardo, un vigliacco? No.... quello mai. MAI. Come avrebbe potuto guardare ancora la madre negli occhi? Non ce l'avrebbe mai fatta. Doveva riportarle l'amore della sua vita. Prese la penna. Stava per firmare, quando sentì la voce di Crystal.

"Trunks.... no...."
"Mi dispiace Crystal" disse Trunks e.... firmò. La penna succhiò il suo sangue dal braccio e scrisse in rosso.

Sulfureo, leccandosi il suo braccio sanguinante, sussurrò: "Patto firmato col sangue.... Nessuno lo può rompere"
Trunks restituì la pergamena con una smorfia di dolore e una vago senso di nausea.

Aveva scommesso con il signore degli inferi.

La vita di suo padre.... contro la sua.

Gli venne da vomitare, ma si trattenne.

Crystal lo abbracciò da dietro e gli sussurrò all'orecchio:

"Andrà tutto bene.... Usciremo vivi da qui. Con tuo padre. Io ti aiuterò."
Trunks vide davanti a lui il volto di Pan. Cosa avrebbe detto se lo avesse visto?

Trunks emise un gemito e due lacrime gli rigarono il viso.

Aveva firmato la sua condanna eterna.

I

I

I
I

V

Oddio ma che mi è preso? O_O

Ma ci sarà o no un lieto fine?? Cavolo non so.

Per ora, come vi sembra?

Per favore lasciatemi una recensioncinaaaaaaaa..... Vi prego ne ho assoluto bisogno... Ringrazio in anticipo tutti quelli che lo faranno.... Scusatemi ora sono di fretta, però nel prossimo capitolo vi ringrazio uno ad uno...

Baci baci

Fede

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Capitolo 19
*** Che c'è di peggio? ***


TItle

 

Capitolo 19:

Che c'è di peggio?

 

Prima di cominciare a scrivere, vorrei ringraziare tutti quelli che seguono e recensiscono la mia storia, perchè è grazie a quelle persone (non mi stancherò mai di dirlo) che sono felice ogni volta che scrivo un nuovo capitolo. Penso alle persone che lo leggeranno, mi chiedo cosa penseranno, temo di deluderli, poi leggo le vostre recensioni e sembrate contenti della mia storia e io sono stra-felice... Un enorme bacio a:

martynka miacaracara, MARTY_CHAN94, trunks4ever,

Lenus, _s4kur3ll4_, Bea, LoveDolphin, Kristhal90,

PiNk_ViDeL, sexxxychichi, miss juve, Matteo,

flyvy, lou86, jolly24, aky_chan, miss miyu 91.....

 

E adesso... buona lettura!

 

 

Trunks abbracciò Crystal. La strinse.

"Crystal... cosa ho... fatto..."

Crystal piangeva in silenzio nel suo abbraccio.

"Stai calmo. Ce la faremo."
"Hai ragione" disse Trunks sciogliendosi dall'abbraccio e riassumendo un espressione coraggiosa "Non devo essere debole. Supererò le tre prove..... E tornerò a casa."
"Sì, sì, è così che devi pensarla...."

"Andiamo. Prima superiamo ste prove, prima torneremo a casa"
Sulfureo ghignò. "Lo sai che ti renderò la vita difficile? Che le prove saranno pressochè impossibili? Che non tornerai MAI PIU' a casa?"

Trunks si alzò da terra.
"Non mi conosci ancora, Sulfureo."
"No, su questo hai ragione.... però ti conoscerò presto.... Conoscerò le tue paure più profonde, vedrò nei tuoi occhi il terrore, ti sentirò gridare dal dolore e dalla disperazione..."

"Chiudi il becco. Tu non vedrai niente di tutto questo. Io vincerò"
"Va bene allora vieni.... Prepariamo la tua prima prova...Vieni...." scese dal suo trono e gli offrì il braccio, che Trunks non prese.

"Non ti hanno insegnato l'educazione, giovane vivente?" sorrise seducente il demone.

"Abbiamo due concezioni diverse di buona educazione"

"Questo è sicuro. Ora seguimi."

Si avviò verso una porta di ferro battuto, tutta intarsiata e decorata di bassorilievi.

Prese una chiave dall'impugnatura decorata come la porta e la infilò nella serratura.

Entrò, passando una mano fra i lunghi capelli dorati.

Trunks lo seguì, con Crystal dietro.

"Questa è la mia stanza speciale. Qui dentro posso creare tutto ciò che la mia mente immagina. Mi serve per le torture speciali e per le mie notti.... in compagnia"
"Che schifo" si lasciò sfuggire Trunks.

Subito una fiamma nera lo lambì per qualche secondo.

"La buona educazione Trunks, la buona educazione...."

Il ragazzo si contorse dal dolore. Quando la tortura finì, rimase per un attimo senza fiato, senza respirare, come se gli fosse venuto un infarto. Crystal lo sorresse.

"Qui" proseguì Sulfureo "tu affronterai la prima prova...Ma prima... ti mostrerò il tuo... premio in palio"
Sulfureo schioccò le dita e dal nulla apparse Vegeta.

Trunks non credette ai propri occhi quando vide Vegeta davanti a lui, vivo. Cioè.... non proprio vivo.... ma.... in carne e ossa. Eccolo lì. La persona per la quale aveva intrapreso quel viaggio maledetto. La persona che, senza saperlo, l'aveva separato da Pan. La persona per la quale stava giocando il tutto per tutto.

Trunks sorrise. Era bellissimo rivederlo. Poi però guardandolo meglio, il suo sorriso si spense. Suo padre era in una condizione pietosa. Era sporco e la polvere si mescolava al sangue. Aveva gli occhi pesti e il labbro spaccato. Era pressochè nudo, a parte uno straccio grigio che dai fianchi scendeva fin sulle ginocchia. Si potevano contare migliaia di ferite ancora da guarire sul suo corpo muscoloso. Era incatenato alle mani e ai piedi.

"Papà..." sussurrò Trunks.

"Trunks..." soffiò Vegeta, venendogli incontro.

Lì, nella stanza speciale di Sulfureo, padre e figlio si stavano rincontrando. Si vedevano, si toccavano, si sentivano, oltre la Morte.

Trunks abbracciò Vegeta, che però era talmente debole da non riuscire a stare in piedi. Caddero entrambi sulle ginocchia.

Crystal, che osservava la scena, si mise una mano davanti alla bocca, per contenere la commozione. Sulfureo le rivolse uno sguardo disgustato e fece roteare gli occhi.

"Papà... non sai quanto ci sei mancato... la mamma non può vivere senza di te...!"

Vegeta non rispose subito. Aveva gli occhi spenti. Sembrava in uno stato di trance. Infatti non si allontanò come al solito dai contatti umani bofonchiando, ma si abbandonò nell'abbraccio di Trunks, e chiuse gli occhi, sussurrando: "Anche voi mi mancate..."

"Cosa... cosa gli avete fatto??!" disse il ragazzo a Sulfureo.

"Benvenuto all'Inferno, baby.... dove pensavi di essere?"

"Figlio di puttana!"
"Forse non hai ancora imparato la lezione...."

Una fiamma nera gli scaturì dalle mani e colpì padre e figlio abbracciati. Trunks urlò, Vegeta cadde a terra, come privo di sensi.

"PAPA'!!!" Trunks si accucciò e prese il padre fra le braccia, poi alzò lo sguardo verso Sulfureo e gridò: "VA BENE HO CAPITO LA LEZIONE, ORA BASTA, NON LO TOCCARE PIU'!!"

"Come... si dice?"

Trunks non rispose.

"Ho detto... COME SI DICE?"

"Per... favore!" sussurrò il ragazzo, violato nel suo orgoglio.

Il signore dei demoni sorrise con cattiveria.

Poi fece una smorfia di disgusto: "Se penso che poteva essere un MIO dannato in eterno... e invece.... quel suo... amore nato per quella donna e per suo figlio.... l'hanno salvato" si rivolse a Trunks "lo sai che sarebbe dovuto rimanere qui ancora una decina d'anni terrestri? Poi la sua pena sarebbe finita e sarebbe salito in.... Paradiso" gli faceva schifo persino pronunciare quel nome. A causa del nervoso che provava ogni volta che pensava a.... quel posto, Sulfureo si avvicinò a Vegeta, lo prese per i capelli e gli rifilò un calcio nello stomaco.

Vegeta cadde in ginocchio, subito sorretto da Trunks, che digrignava i denti dalla rabbia.

"Così va meglio... Allora perchè non pensiamo alla tua prima prova? I saluti al tuo... premio li hai già fatti e ora... beh non ti resta che dirgli addio!"
"Cosa?"

"Tu non uscirai vivo dalla prima prova..."
"Questo lo vedremo!"
"Lascia che ti spieghi meglio.... la tua prima prova consisterà in...." e qui fece una pausa, come fossero in tv e lui volesse creare suspence "un percorso a livelli. Per la precisione, affronterai piano piano, una prova per volta, tutto il percorso, fino alla linea d'arrivo. Ma non ci arriverai mai. La mia mente l'ha forgiato in modo che tu possa crollare molto prima della meta. Ovviamente, noi ti osserveremo. Mi piace così tanto veder soffrire le persone....."

"Sei disgus..." Trunks si bloccò. Non gli andava di ammetterlo, ma non poteva mostrarsi arrogante. Il dolore provato era superiore a tutto il male che aveva provato nella vita, e la stessa fiamma avrebbe colpito anche suo padre, se lui avesse fatto qualche commento poco fine.

"Hai detto qualcosa?" sorrise Sulfureo.
"....Nulla...."

"Bene...." il sorriso si trasformò in ghigno. L'aveva piegato. La cosa cominciava a divertirlo davvero.... a eccitare il suo animo perverso... "Stavo dicendo, ora entrerai nella stanza speciale, mentre noi ti spieremo da sopra. Ti vedrà il tuo paparino e la tua ragazza, ricordati di fare bella figura..."
"Non sono la sua ragazza, testa di cazzo" intervenne Crystal.

"Allora non volete capire...."

Sulfureo alzò la mano infiammata, ma Trunks si mise davanti a lui, un po' per distrarlo da Crystal, un po' per chiarimenti.

"Non mi fido. Chi mi dice che mio padre e Crystal non correranno pericoli mentre io sono la dentro e non posso proteggerli?"

"MA TE LO DICO IO!!! Come, non ti fidi di me?" sussurrò Sulfureo, mettendo un finto broncio molto sensuale.

"No"

"Mi spiace. Ma non hai scelta. Non la ucciderò, tranquillo. E tuo padre... beh è già all'inferno, CHE C'E' DI PEGGIO?" aggiunse ridendo.

 

 

 

 

Devo ammettere che questo capitolo non mi piace per niente... Non sapevo nemmeno se pubblicarlo.... Voi che siete arrivati fino qui in fondo, per favore non siate severi nelle recensioni... Mi è venuto un po' male... Ma prometto che i prossimi saranno meglio!!!!!!!

Baci baci

Fede

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** La prima prova ***


Title

 

Capitolo Venti:

La prima prova

Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito lo scorso chappy... che per me rimane abbastanza bruttino... spero che questo sia un po' meglio... Almeno sto uscendo dalla crisi di questi giorni!!!! Dai ora vi lascio leggere! Baci baci Fede

 

Trunks sentì la porta chiudersi alle sue spalle. Cavolo... cosa mai doveva aspettarsi da quella prova sovrumana? E se avesse dovuto lottare? Era un po' fuori allenamento... Da quando era morto suo padre, non aveva più messo piede nella gravity room...

Il ragazzo si strinse nelle spalle. Chissenefrega di ciò che avrebbe trovato. L'avrebbe affrontato. E sconfitto. Niente l'avrebbe più allontanato da suo padre. Dalla sua famiglia. Da Pan.

Mosse il primo passo nel buio più completo. Dove doveva andare? Non lo sapeva. Ad un certo punto sentì che i suoi piedi venivano afferrati, e cadde all'indietro per lo strattone. Ma quella cosa non l'aveva trascinato neanche per un metro che già lui se ne era liberato. Diventò super-sayan. Dopo tanto tempo... sentì la potenza dei sayan scorrere nelle sue vene. La luce dorata illuminò ciò che era intorno a lui.

Beh... forse sarebbe stato meglio non farlo.

Illuminò milioni di zampette nere. Milioni di occhi gialli. Milioni di addomi pelosi.

Era circondato da milioni di ragni.

No.... come aveva fatto Sulfureo a... capire... a scoprire.... l'incubo della sua prima infanzia... i RAGNI.

Stava per gridare, poi si ricordò che lo stavano guardando. Crystal. Suo padre. Non avrebbe dato a Sulfureo la soddisfazione si vederlo terrorizzato.

Anche se dentro di lui, già non capiva più niente. La visione orrenda di milioni di ragni aveva risvegliato quella paura infantile, quel terrore che negli anni aveva dimenticato....

All'improvviso centinaia di ragni giganteschi gli saltarono addosso. Lui provò a volare. Ma non ci riuscì.

No...

Non poteva volare....

Ne respinse alcuni con delle sfere di energia. Altri con calci, pugni.

Ma sentiva ragni salirgli lungo le gambe, ragni coprirgli la schiena, ragni nascondersi fra i capelli.

In una scarica di energia che liberò lungo il suo corpo, li uccise tutti, ma non fece in tempo a ripredere fiato che altri cento lo attaccavano.

Cominciarono a morderlo, graffiarlo, avvelenarlo con le zampette cosparse di sostanze irritanti. La sua schiena era ormai piena di punture. Un enorme ragno alto almeno mezzo metro gli inflisse un duro colpo, mordendolo su una gamba.

Gli occhi di Trunks saettavano nella stanza alla ricerca di qualcosa, mentre tentava di scacciarli.

Sulfureo aveva detto che era una prova a livelli, no? Allora questo livello doveva finire. Ci doveva essere una porta. Una porta da qualche parte.

Dopo un po' che correva nel buio di quell'enorme stanza, la trovò. Una porta.

Provò ad aprirla... Niente da fare. Era chiusa.

Doveva trovare la chiave....

Cominciò a correre, scacciando più ragni che poteva, col fiato corto, mentre gli odiosi esserini gli infliggevano morsi e graffi. All'improvviso si scontrò contro qualcosa di molto grosso.... Un enorme essere mostruoso fu illuminato dalla sua aura di super-sayan. Era un enorme mostro a otto zampe. Lo stesso che aveva sognato all'età di 4 anni. Lo stesso che l'aveva così traumatizzato da renderlo aracnofobico.

"No.... non tu..."

Il ragno aprì le fauci in un ghigno. Poi parlò, con voce roca e sgraziata: "Ti ricordi come finisce il tuo sogno, vero?"

Sì, Trunks se lo ricordava bene. Il ragno lo aveva mangiato vivo.

"E ora finirà nello stesso modo...."

Trunks rimase un attimo paralizzato. Non sapeva se i suoi nervi ce l'avrebbero fatta.

Poi disse: "Tu. Sei. Solo. L'incubo. Di. Un. Bambino."

"Il tuo incubo vorrai dire" disse il mostro mentre si avvicinava a lui con le otto zampe nere e pelose.

Tutti i ragnetti che tormentavano Trunks lo abbandonarono. Lasciandolo lì, davanti all'incubo della sua infanzia.

"Quel bambino non esiste più. Sono cresciuto. Non mi fai più paura, ora"

Il mostro ghignò. Poi lo attaccò.

Gli saltò addosso, immobilizzandolo con le otto zampe.

Poi con le tenaglie sulla bocca tentò di soffocarlo.

"N-no...."

Il ragazzo lanciò sfere d'energia dalle mani immobilizzate, aumentò la sua forza, cercò di liberarsi dalla morsa. Non riusciva a respirare... era la fine.

Poi pensò a tutti coloro che lo aspettavano alla fine di quelle prove. Avrebbero sofferto della sua morte? Sì, si rispose. Alcuni avrebbero sofferto molto.

No....

Non si sarebbe arreso alla prima difficoltà.

Era adulto, ormai, non aveva più incubi, nessuna paura.

Con un colpo di reni, si rovesciò, liberandosi la gola. Tossì. Riprese a respirare.

Il mostro si preparò ad attaccarlo di nuovo, alle spalle.

Ma un secondo prima che gli saltasse sopra, Trunks si girò con un'onda energetica in mano. Il buio completo fu rischiarato per un attimo dalla luce azzurra dell'onda.

Lo colpì proprio nella pancia, nel suo punto più debole, nella sua parte scoperta.

L'onda lo trapassò da parte a parte.

Il mostro si riversò su un lato. In un lago di sangue nero. Nero come la sua anima, nero come l'aria, come le pareti della stanza, nero come il buio che lo circondava.

Ma era morto.

Trunks vide qualcosa brillare sotto la pancia del mostro.

LA CHIAVE!!!

Corse a prenderla, facendo strage di ogni ragno che gli sbarrava la strada.

La prese, la strinse nel pugno, corse fino alla porta.

Infilò la chiave nella serratura.

Dalla porta socchiusa entrò uno spiraglio di luce. Trunks diede un'ultima occhiata all'incubo dal quale stava uscendo ed entrò nella stanza dopo.

Un nuovo incubo, si disse, sta per cominciare.

Si chiuse la porta alle spalle. Quando si girò, rimase senza fiato.

La luce della stanza quasi lo accecò.

Era in una meravigliosa stanza da letto, stile orientale. Le pareti erano rosa e dorate, il pavimento turchese incastonato di gemme. Nel mezzo della stanza, un grande letto a baldacchino con le tende chiuse.

Tutto sembrava uscito da una fiaba de "Le mille e una notte".

Il ragazzo pensò che, molto probabilmente, c'era una donna nel letto. E pensò che avrebbe dovuto... resistere alla tentazione.

Ma se era questa la prova, allora non c'erano problemi. Lui non avrebbe mai tradito Pan. Per lui era inconcepibile anche solo baciare qualcuna che non fosse stata Pan.

Si avviò tranquillo verso il letto e aprì una tenda con una mano.

La donna nel letto... era Pan!!!!

"PAN! MA COSA...?"

"Ssst.... amore mio non parlare... Vieni qui da me...."

"Pan ma cosa... perchè sei... ma come hai..."

"Ssssst.... Trunks amore mio.... finalmente siamo di nuovo insieme.... Non sai quanto mi sei mancato...."

La ragazza si spogliò seducente, poi abbracciò nuda Trunks, allibito, confuso ed eccitato.

"Pan... ti prego... devo continuare la prova...." disse, mentre Pan lo baciava sul collo.

Lei gli sussurrò in un orecchio, fra un bacio e l'altro: "IO sono la prova...."

"Che vuoi dire?"
Lei si staccò dal suo collo e lo fissò.

Poi disse: "La vedi quella porta laggiù? Ecco, è chiusa a chiave. E la chiave.... è proprio qui"

Si indicò il petto.

"Cosaaa?"

"Qui, vicino al mio cuore. La sento ad ogni battito. Per passare al prossimo livello, devi uccidermi"
"No...."
"Sì, invece, Trunks.... Dovrai uccidere la persona che più ami al mondo....."

"No...."
"Infatti perchè dovresti? A noi non serve altro che questo letto... E il nostro amore... Baciami Trunks"
E mentre si faceva baciare distrattamente, Trunks pensava.

Quella non era la vera Pan, lui lo sapeva.

Lei era viva sulla terra. E anche fosse morta, sarebbe andata in paradiso. Non all'inferno.

Quella lì non era Pan....

Ma... aveva l'aspetto di Pan... I suoi occhi... I suoi capelli... Il suo corpo...

Con che coraggio l'avrebbe uccisa?

Il ragazzo staccò le labbra da Pan e disse: "Sulfureo, sei proprio un figlio di puttanaaaaaa!!!!!!!"

"Tesoro... ma che dici.... dai vieni.... facciamo l'amore...."
"Mi dispiace. Non posso. Tu non sei la MIA Pan...."

Preparò un'onda energetica.

Ok. Era ora di lanciarla.

Meno tre, meno due, meno uno....

Trunks non ce la fece.

Non poteva colpirla.

"Amore" disse "mi dispiace ma devo farlo"
Provò a rilanciarla, ma ancora una volta gli occhi di lei non glielo permisero.

"Non guardarmi così.... Pan ti prego girati.... Ti prego"

"Ma Trunks.. amore.... che ti prende... io ti amo"
"No no no non è vero tu sei solo un'illusione, una stupida, stupidissima illusione fatta da quel gran figlio di puttana...."

"Amore.... ti prego.... guardami...."

"NO IO NON TI GUARDO!!!"

Con uno scatto la scaraventò di schiena sul letto, preparò una sfera di energia e mirò alla schiena.

Poi... la colpì...

Tra le lacrime, andò a cercare la chiave in mezzo al lago di sangue che aveva provocato.

"Pan... perdonami..." disse, muovendo il corpo senza vita alla ricerca della chiave.

La voltò, mettendola supina. Aveva ancora gli occhi aperti.

Il cuore di Trunks perse un battito. Era straziante.

Poi trovò la chiave. Proprio accanto al cuore, come aveva detto.

La prese e corse verso la porta. Infilò la chiave, girò la maniglia ed uscì.

Si chiuse la porta alle spalle con un gemito. Avrebbe preferito mille volte rifare i ragni, piuttosto che uccidere la sua Pan.

Si guardò intorno. Era entrato in una di quelle che nei Lunapark e nelle fiere di paese chiamano.... GALLERIE DEGLI SPECCHI.

La sua immagine era riflessa milioni di volte in milioni di specchi.

Il suo viso era allungato, dimagrito, ingrassato, tirato, storpiato in tutti i modi possibili.

Il ragazzo era in all'erta, scattava a ogni minimo movimento, che poi scopriva di aver prodotto lui stesso muovendosi in uno degli specchi. Rimase in posizione di difesa, in attesa del mostro di turno, per alcuni minuti. Quei minuti servirono per calmarlo, e per autoconvincersi che aveva superato brillantemente le prime due stanze, che Pan non era Pan ma solo un'illusione. Si chiese quante ce n'erano ancora.

Rimase in attesa di qualcosa.

Poi, visto che non arrivava nessuno, si avvicinò a uno specchio. La superficia convessa lo rendeva leggermente più magrolino e lui si disse che non sarebbe stato male con qualche chilo in meno. Uff, doveva riprendere assolutamente ad allenarsi....

All'improvviso, l'immagine di se stesso gli parlò: "Ciao Trunks"

Trunks gridò e fece un salto indietro.

Poi si riavvicimò allo specchio, credendo fosse stata un'allucinazione.

"Ciao Trunks"
No, non era un'allucinazione.... La prova era lì, negli specchi.

"Sei arrivato fino a qui Trunks... Bravo... è perchè rivuoi indietro tuo padre.... o è per qualche altro motivo?"

Un altro specchio dietro di lui parlò: "Sì è così.... tu non sei venuto per tuo padre... Che te ne frega di lui... Per te potrebbe marcire all'inferno dove si trova, quell'orrido verme che non ti ha mai dimostrato un minimo d'affetto..."
"Sì..." continuò un terzo specchio "in fondo se lo merita l'inferno, no? Nemmeno tu sai quanta gente ha ammazzato...."

"MIO PADRE" tuonò Trunks "E' CAMBIATO! SI E'... SI E' PENTITO!"
"Pentito? Andiamo, Trunks, non sei sicuro nemmeno tu... come potresti essere sicuro di una cosa che in fondo al tuo cuore sai che è falsa?"

"Io...."

"Sì, Trunks.... E' così.... Perchè sei venuto allora? Per non vedere soffrire tua madre, vero?"

"Lei... soffriva tanto, non è vero, Trunks?"

"Così hai voluto renderla felice, vero?"
"Ecco io.... devo riportarle l'uomo che ama...." fece Trunks.

"Ma sei veramente felice di riportarle Vegeta? Non vorresti avere tua madre... tutta per te?"
"Immaginati la scena, Trunks... Bulma ritorna a casa dopo un giornata in laboratorio e chi trova a casa? Suo figlio Trunks! Che gli sta preparando la cena... La accoglie amorevolmente con un bacio...."

"E poi... cenano insieme, felici, senza nessun'altro che si impicci nel loro rapporto...."
"E magari dopo cena...."
"Insomma dovranno pure passare il tempo, no?"
"Si ritrovano insieme nello stesso letto.... Bulma è bellissima, ha un corpo da favola, e..."
"BASTAAAAAAAAAAAAAA!!!! SONO TUTTE SCIOCCHEZZE!!!!!!!!"

Trunks cominciò a correre nel labirinto di specchi.

"Non ti scaldare Trunks, noi ti stiamo solo ricordando ciò che ti perdi se fai il bravo ragazzo..."

"Per esempio con quella Pan... insomma lo sai che non è la donna della tua vita.... In fondo al tuo cuore lo sai... Non è lei che stai cercando..."
"VOI MI STATE SOLO CONFONDENDOOO!!"

Il ragazzo correva più veloce che poteva, ma i suoi riflessi lo seguivano come ombre.
"Ma no Trunks, no... pensaci bene... se non avessi Pan, quante ragazze potresti portarti a letto?"

"Tante, tantissime, Trunks..."
"Rosse, more, brune e bionde..."
"Bionde, Trunks... ti ricordi? A te piacciono tanto le bionde...."

"Ti dice niente una certa Marron?"

"La tua ex... ti eri veramente innamorato di lei, vero?"
"Non pensi mai a tornare con lei?"
"Dai a noi puoi dirlo... In fondo non siamo che la tua voce in uno specchio...."
"IO NON PENSO QUESTE COSE!!!" gridò Trunks svoltando a un angolo del labirinto.

"Massì che le pensi... eccome... il tuo inconscio elabora pensieri che neanche immagini, Trunks...."
"Come per esempio quelli su Crystal..."
"Lei ti piace da morire, vero?"
"E' così bella... e forte... e angelica... e così tremendamente sexy...."
"Quei boccoli biondi.... quelle labbra carnose... quella tunica bianca che la rende così pura e semplice...."
"Come può quella sciocca terrestre e per giunta mora a reggere il confronto con un angelo?"
"Un angelo così bello per di più..."
"STATE ZITTIIIIII!!!!!!!!!!"

Trunks correva nel labirinto di specchi, perso, fuori di sè, con gli occhi sbarrati. Continuava a sbattere da una parte all'altra, lungo le pareti di specchi, non capiva più ciò che era reale e ciò che invece era riflesso.... E poi quelle voci. Quelle voci lo confondevano e gli annebbiavano il cervello.

Continuavano a dire cose orribili, ma sembrava potessero scrutarlo nel profondo della sua mente, nel profondo del suo cuore.
E correva.... correva senza sosta, in quel labirinto che sembrava non finire mai.

Gli specchi sentirono i suoi pensieri: "Trunks, ascoltaci.... Questa prima prova non finirà mai... è solo un modo per ucciderti... Una stanza dopo l'altra, senza fine.... Nella migliore delle ipotesi, ne uscirai impazzito...."
Trunks sentiva che la ragione lo stava abbandonando. Tremava di confusione e rabbia, non sapeva cosa fare. Il suo cuore batteva a mille.

"Andiamo Trunks... fermati e parla con noi...."
"LASCIATEMI IN PACEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!" gridò il ragazzo.

Gli specchi continuarono a sondare ogni piccolo pensiero della sua vita, soffermandosi su quelli... meno degni di un eroe. Pensieri che Trunks aveva nascosti nel suo inconscio e non sapeva manco di aver pensato. Ma ogni volta che gli specchi parlavano, lui si sentiva sempre più colpevole, insicuro, indegno delle persone che lo amavano e della missione che aveva cominciato...

Il ragazzo arrivò alla fine del labirinto. Si trovò davanti alla porta. Chiusa ovviamente.

"E te pareva...." sussurrò il ragazzo strattonandola.

Gli tirò qualche pugno, più per sfogarsi che per aprirla davvero.

All'improvviso una voce dentro uno specchio gli gridò: "LA CHIAVE CE L'HO IO!!!!!!"

Lui si girò e lo vide. Un altro se stesso riflesso nello specchio gli mostrava la chiave con fare canzonatorio.

"E io sono qui.... e tu sei lì... e la chiave è qui....."
"OH SMETTILA, PEZZO DI MERDA! COME FACCIO A PRENDERE LA CHIAVE STAVOLTA?"

"Dovrai sottoporti a.... un nostro esamino...."
"Che tipo di esamino?"
"Entra nello specchio. Se riuscirai a resistere per un minuto con noi, la chiave sarà tua"
"Come faccio a entrare?"
La sua immagine riflessa appoggiò la mano al vetro. "Metti la mano nella stessa posizione della mia e ci scambieremo di posto...."
"Va bene" disse Trunks, appoggiando il palmo allo specchio.

Come aveva detto il riflesso, Trunks diventò l'immagine nello specchio e il riflesso acquistò una forma.

Dal momento in cui fecero scambio, Trunks cominciò a sentire un sacco di voci nella sua testa.

Voci che dicevano cose orrende, perverse, malvagie.

Le voci continuavano a tormentarlo nella sua testa....

Passò un minuto.

Trunks era al limite della pazzia.

"ALLORA ADESSO MI FAI USCIRE??"
"Sai," fece il riflesso in carne e ossa "mi sa che ora con la mia chiavetta me ne uscirò dalla porta e fingerò di essere te.... Perchè alla fin fine io SONO TE."
"NOOOOOOO NON ERA NEI PATTI!!! SCHIFOSO BASTARDO!" gridò Trunks in preda alla disperazione, con le voci perverse che lo tormentavano nella sua mente.

"IO.... NON... RESTERO'... QUIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!"

Diventò super-sayan, e con un'onda energetica distrusse lo specchio.

Ne uscì poco dopo, stordito e confuso.

Vide l'altro se stesso davanti a lui.

Gli strappò di mano la chiave.

"QUESTA E' MIA!"
Il riflesso scomparve, mormorando queste ultime parole: "Non ti libererai mai di noi.... perchè siamo i tuoi istinti più nascosti.... i tuoi desideri più turpi.... Pensa un po' più a te stesso e meno agli altri.... E sarai felice"
Trunks ebbe la forza di mormorare: "Sì, certo, felice come mi sono sentito in questi ultimi minuti... Ma sparati, riflesso del cazzo.... Io sto bene così come sono"
Si avviò verso la porta, infilò la chiave nella serratura, girò la maniglia e uscì.

Si accorse di essere uscito dalla stanza speciale di Sulfureo.

Crystal gli venne incontro abbracciandolo. Vegeta gli si avvicinò, un po' più in forze. Forse mentre lo guardavano avevano sospeso la sua dannazione.

"Ti sei comportato come il degno figlio del Principe dei Sayan" gli disse serio, gli occhi neri che scintillavano.

"Grazie papà..." Trunks lo guardò intensamente.

Crystal lo strinse più forte: "Sei stato grande Trunks...."

Dietro Vegeta e Crystal, si avvicinò Sulfureo.

"Molto bene, giovane terrestre. Mi hai molto stupito. Sei riuscito a superare la prima prova...."

E Trunks ce la fatta! La prima prova è superata!
Ma molto ancora lo aspetta prima di poter tornare a casa.....

Mentre aspettate il prossimo parto della mia mente rimbambita, perchè non mi lasciate una recensioncina? Per favore, lo sapete che io ne ho tanto bisogno per migliorarmi....

Grazie a tutti quelli che sono arrivati qui in fondo e a chi recensirà questo capitolo... velato di pazzia.

Baci baci

Fede

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Catturati! ***


Title

Capitolo Ventuno:

Catturati!

 

Ciao a tutti!! Sono tornataaaaaa!!! E scusatemi se ci ho messo così tanto per aggiornare, questa settimana mi mancava l'ispirazione! Come al solito un bacio a tutti quelli che hanno recensito il capitolo scorso e... BUONA LETTURA!

Vegeta e Trunks erano seduti vicini, con la schiena appoggiata al muro. Trunks sembrava turbato. Gli ci voleva un attimo per riprendersi dalla prima prova, e una vocina dentro di lui si chiedeva come sarebbero state le altre prove, vista la difficoltà della prima. Vegeta era accanto a lui, immobile, silenzioso, ma la sua spalla toccava quella del figlio, e il solo contatto era sufficiente per calmare Trunks.

Crystal era seduta davanti a loro due a gambe incrociate e stringeva la mano di Trunks fra le sue.

Dopo un paio di minuti in quella silenziosa posizione, il ragazzo si alzò in piedi e disse: "Grazie Crystal, ma ora sto bene. Ce la posso fare. Vado da Sulfureo"
"Di già? Aspetta, devi riposarti almeno un po'!"
"No. Prima affronto le prove, prima torniamo a ca....."
Non riuscì a finire la frase perchè un demone entrò nell'ampio salone che precedeva la stanza speciale. Trunks, Vegeta e Crystal alzarono lo sguardo.

Il demone chiamò il suo signore con voce stridula.

Sulfureo fece capolino da una delle porte del salone, quella porta che portava alla Stanza d'osservazione, dalla quale poteva seguire ciò che accadeva nella stanza speciale.

Il signore dei demoni si avvicinò lentamente al suo sottoposto, ancheggiando, facendo fluttuare i lunghi capelli biondi, penetrandolo con il suo sguardo malvagio. Il povero malcapitato demone che gli era inginocchiato di fronte e lo guardava dal basso rimase pietrificato da quello sguardo, come al solito, anche se una piccola parte di lui era, come sempre, affascinata dal suo aspetto. Era così... etereo. Se non lo avesse conosciuto, non avrebbe mai pensato che potesse essere un demone.... Era così BELLO. Il suo volto sembrava di una bambola, una bambola fatta da un abilissimo falegname.... Un falegname che però aveva incastonato la notte negli occhi della sua bambola, gettando un velo di tenebra sopra il suo capolavoro.

"Cosa vuoi, lurido verme?"
"Signore... abbiamo catturato due esseri umani... e sono VIVI, come quello prima... Che ne facciamo?"
A quelle parole Trunks drizzò le orecchie.

"Portatemeli qui......" gli sussurrò suadente Sulfureo.

Pochi minuti dopo, sotto gli occhi atterriti di Trunks, apparvero sulla soglia, trascinati da quattro demoni, Goten e Bra.

"SORELLINA! GOTEN!"
"Truuuuunks!!!!"
"Che ci fate qui?"
"Eravamo venuti a cercarti.... ci siamo procurati delle pastiglie per il muro d'acqua e...."

"TRUNKS PERCHE' SEI IN QUELLO STATO? CHE TI HANNO FATTO??"

"Lascia perdere..."

All'improvviso una scarica di fuoco nero attraversò i tre ragazzi, facendoli gridare di dolore.

"NON MI PIACE ESSERE IGNORATO" scandì lentamente Sulfureo.

Ritirò il fuoco.

I tre caddero in ginocchio. I demoni avevano lasciato i prigionieri per non essere toccati anche loro dal fuoco nero.

"Bene bene" continuò il bellissimo dannato "allora vi conoscete.... chissà perchè, lo immaginavo...."
"Sei Sulfureo, non è vero?" lo interruppe Bra.

"E NON MI PIACE ESSERE INTERROTTO"

Le lanciò un'altra scarica di fuoco nero, ma Goten ci si parò davanti, prendendola in pieno.

"GOTEEEN!" gridò Bra, prendendolo fra le braccia mezzo svenuto.

"Stavo dicendo" riprese Sulfureo "vi conoscete? Siete venuti tutti insieme a salvare quel Vegeta? Deve essere veramente importante per voi....."
"E' NOSTRO PADRE!" gridarono insieme i due fratelli.

"Ah ecco.. forse me l'avevi già detto..." disse Sulfureo con lo sguardo perso nel vuoto "allora, sinceramente non mi importa di voi, ho delle prove da studiare.... Cosa ne dite di guardarlo anche voi mentre vende la sua anima al diavolo? Dai che se mai superasse le prove lascio liberi anche voi.... "

"Ma chi cazzo ti credi d'ess..."

Trunks tappò la bocca alla sorella e le sussurrò: "Zitta Bra. Non bisogna provocarlo."
Poi si rivolse a Sulfureo, che li osservava divertito:

"Sono pronto per la seconda prova...."

 

 

 

Ragaaaaaa!!! Finalmente ho finito questo mini capitolo! Cavolo non sapete quanta faticaaaaaa!!!!! Spero che vi sia piaciuto.... grazie a tutti quelli che sono arrivati qui in fondo e un grazie particolare alla mia dolce sorellina che ha dato un bel po' di nuove idee a una povera ragazza senza ispirazione....

Baci

Fede.... BlackPearl_uaooo

ps- recensiteeeeeeeeeeeeeeee.........

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** La seconda prova ***


TITLE

 

Capitolo 22:

La seconda prova

Ciao ragazzi!!! Eccomi di nuovo qui! Ora non farò più passare due settimane da un chappy all'altro come l'ultima volta... noooo rischio che vi passi la voglia di leggere! E quindi eccomi qui, in un nuovo capitolo, spero decente, che vedrà Trunks affrontare la seconda prova... Di cosa si tratterà mai? Per saperlo, continuate a leggere! ^_^

Grazie a tutti quelli che mi seguono... vi adoro! E il prossimo capitolo vi saluto uno a uno (oggi vado un po' di fretta!!!!)

Allora non mi resta che augurarvi..... buona lettura!

Ah già... una cosa IMPORTANTE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE ANCHE UN COMBATTIMENTO. Ora, non so quanto possa essere violento da uno a dieci, non credo sia terribile.... però se vi dà fastidio, non leggete questo chappy.

Baci baci

I

I

I

I

V

Trunks sentì la porta chiudersi alle sue spalle. Di nuovo. Gli sembrava di aver già vissuto quella scena... Era sicuro che da un momento all'altro da quel buio sarebbero usciti tanti orrendi ragni...

Poi si riscosse dai suoi pensieri. Doveva andare avanti. Per suo padre, per Goten, per Bra.... per Crystal.

Respirò profondamente.

La seconda prova stava per iniziare.

Luci si accesero dal nulla, illuminando un'ampia sala. Al suo centro, un ring. Non uno di quei ring per la boxe, con le corde, ma di quei ring di mattonelle di pietre che tante volte Trunks aveva visto nei tornei di arti marziali.

La seconda prova allora era un combattimento.

Si voltò da una parte all'altra per cercare il suo avversario, ma non c'era nessuno oltre a lui, in quella stanza.

All'improvviso la voce seducente di Sulfureo, un po' storpiata da un altoparlante, riempì il salone: "Trunks... non cercare il tuo avversario... non è ancora arrivato...."

"E adesso puoi anche parlare al megafono? Uff queste prove stanno diventando un po' una farsa..." ribattè Trunks, ridendo nervosamente.

"Ti passerà la voglia di ridere, quando VEDRAI il tuo avversario...." e scoppiò a ridere.

Trunks non capiva perchè aveva così sottolineato col tono la parola "vedrai", però era nervoso. Sapeva che chiunque fosse stato il suo avversario, sarebbe stato difficile sconfiggerlo.

All'improvviso lo vide apparire.

Cavolo, quello era BROLY!!!!!

Il sayan più crudele e senza scrupoli che avesse mai affrontato....

Ed era più in forma che mai. I suoi muscoli pulsavano, il sangue nelle sue vene ribolliva. Camminava lentamente verso di lui, con un orribile ghigno sulla faccia, più eloquente di qualsiasi parola. Lo avrebbe ucciso.

Trunks si mise in posizione di difesa. Lui, invece, era molto fuori forma. Anzi, diciamo pure che era veramente nei casini. Inspirò profondamente. Doveva farcela. La sua forza di volontà era l'unica sua arma contro quell'ammasso di muscoli e cattiveria. Se si faceva prendere dal panico, era perduto. Ce la doveva fare.

"Coraggio" si disse.

"Ehi, Trunks" disse Sulfureo dalla stanza d'osservazione "credevi che sarebbe stato così semplice? Ora viene il bello..."
"Ma cosa...?" cominciò a dire Trunks, poi si zittì. La vista gli si stava annebbiando. Cominciò a vedere solo macchie di colore, poi tutto nero.

Non diceva nulla, ma si vedeva che era agitato. Si teneva in viso con le mani e tremava.

Goten, Bra, Crystal e Vegeta lo vedevano mentre scopriva con orrore di essere diventato cieco.

"SULFUREO COSA MI HAI FATTO?!?!?"

"E' semplice" disse il dannato in un sussurro "da cieco sarà molto più difficile battere Broly. Questa è la tua prova"

Il cuore di Trunks batteva così forte che sembrava volessa schizzare via dal petto. Ma non parlò. Non voleva dare la soddisfazione, nè a Broly nè a Sulfureo, di vederlo spaventato.

Il ragazzo poteva sentire i passi pesanti di Broly che, lenti, si avvicinavano a lui.

Poi, all'improvviso, dall'altoparlante sentì una voce, diversa da quella di Sulfureo.

"Trunks!"

"PAPA'!!"
"TRUNKS CE LA PUOI FARE CAPITO? CE LA PUOI FARE! DEVI BATTERLO! RENDIMI FIERO DI MIO FIGLIO!"

"Pa...pà..."

"COMBATTI TRUNKS! COMBATTI!"

Dall'altoparlante si diffuse un'altra voce, quella di Sulfureo: "Piantala Vegeta!" e un grido di dolore fece capire a Trunks che suo padre era stato colpito con il fuoco nero di Sulfureo.

"LASCIALO STARE, SULFUREO!" gridò il ragazzo cieco.

Poi si girò, nella direzione dalla quale venivano i passi. Doveva combattere. Aveva ragione suo padre. Non poteva arrendersi. Non si era mai arreso in tutta la sua vita, perchè farlo ora? In fondo era solo Broly. Mica gente come Cell o MajinBoo.... SOLO Broly.

E poi aveva altri quattro sensi. Non lo avrebbe visto, ma odorato, ascoltato, toccato, sentito....

"Broly! Sono qui! Ti aspetto!"
Broly rimase silenzioso, mentre i suoi passi risuonavano nella sala. Poi ad un tratto, silenzio. Ma Trunks sapeva che non si era fermato. Si era alzato in volo.

E gli arrivò alle spalle, assestandogli un colpo terribile sul collo, che lo fece stramazzare al suolo. Poi un calcio allo stomaco, uno alle ginocchia, un pugno in pieno volto. Trunks era già a tappeto, senza forze, ma trovò il coraggio di rialzarsi.

E di gridare, con lo sguardo cieco fisso nel vuoto: "Non mi hai ancora sconfitto, Broly! IO TI BATTERO'!!!"

Trunks sentì un sibilo vicino a lui, uno spostamento d'aria e quando un enorme braccio si stava per posare sul suo stomaco, lui trovò la forza di fermarlo.

Broly ringhiò. Trunks sentì il ringhio e colpì il punto da dove proveniva, prendendolo di sorpresa, tirandogli un pugno in piena faccia. Sentì il sangue sporcargli la mano.

Broly cadde pesantemente a terra, ringhiando.

Trunks sorrise, tenendo le orecchie bene aperte.

"Te l'avevo detto...." sussurrò Trunks "Io ti batterò...."
Con un urlo disumano, Broly si rialzò e andò verso di lui. All'ultimo momento Trunks si scansò, facendolo rotolare a terra.

Broly era fuori di sè. Si sentiva dal tono del suo ringhio, e al ragazzo pareva quasi di vederlo, con gli occhi iniettati di sangue e lo sguardo omicida.

Broly si alzò in volo e andò a colpirlo nel basso stomaco, facendogli sputare qualche goccia di sangue, facendo cadere a terra. Poi il malvagio sayan lo raccolse da terra prendendolo per i capelli e ridendo sguaiatamente continuò a colpirlo con l'altra mano.

Trunks era sull'orlo dello svenimento.... Non ce la faceva più.

Poi pensò alle parole di suo padre. Non si stava comportando come il degno figlio del principe dei sayan.... Riprese forza, alzò le braccia e fermò l'ennesimo colpo di Broly, poi si liberò dalla mano nei capelli e, rimanendo sospeso in aria, gli diede una potente testata.

Broly cadde al suolo. Trunks gli saltò addosso, tastandolo con le mani e cercando i punti più buoni per colpire. Cominciò con una scarica di cazzotti al petto e allo stomaco, poi lo colpì in faccia e la sua mascella fece uno strano rumore. Forse era riuscito a rompergliela. Broly ringhiò e contrattaccò.

Per alcuni minuti, continuarono a distribuire calci e pugni e riceverne altrettanti.

Poi Broly si fermò e si allontanò silenzioso da Trunks, alzandosi in volo.

Trunks rimase lì in piedi, in silenzio, tentando disperatamente di captare qualsiasi rumore, che poteva fare per lui la differenza fra la vita e la morte.

Sentì che Broly stava preparando una sfera d'energia. Stavano passando dalle semplici arti marziali agli attacchi micidiali dei sayan.

Non riuscì a evitarla. La sfera lo colpì in pieno. E per poco non lo uccideva. Ma Trunks ne aveva passate di peggio e aveva un alto grado di sopportazione. Si rialzò dopo il duro colpo e cominciò a lanciare palle d'energia alla cieca, senza sapere dove fosse Broly, così, sperando di colpirlo.

E non si fermò finchè non sentì un gemito alla sua destra. Si precipitò in quella direzione continuando a lanciare sfere d'energia, poi arrivato proprio davanti a Broly gli saltò addosso colpendolo con micidiali calci e pugni.

Broly parò un buon numero di colpi, ringhiando e ululando, ma non riuscì a contrattaccare, perchè Trunks era troppo veloce. Per alcuni minuti, si limitò alla difesa.

Dopo un po' Trunks si fermò un attimo per riprendere fiato e Broly ne approfittò per attaccarlo. Un tremendo colpo allo stomaco, che ancora una volta gli fece sputare sangue.

Trunks cadde pesantemente al suolo, continuando a rotolare per un bel po', quasi svenuto.

Sentì Broly ghignare.

"Bastardo...." pensò.

Poi in un urlo sovrumano Broly si avventò su di lui, ma Trunks fece in tempo a preparare in una mano un'onda energetica...

Quando Broly gli fu sopra, lui gliela lanciò in pieno petto. E anche se non vedeva nulla, sentì che quello era il colpo decisivo. Broly non se lo aspettava, e l'aveva colpito in pieno petto. Come minimo, aveva un buco di 10 centimetri di diametro nel petto. E magari l'aveva colpito al cuore.

"Speriamo bene...." pensò il ragazzo.

Broly stramazzò al suolo.

Per qualche minuto, non si sentì più nulla.

Allora Trunks si fece coraggio e camminò in direzione del punto dove aveva sentito il suo avversario schiantarsi al suolo. Sentì il suo respiro irregolare. Lo toccò. E si sporcò le mani di sangue. Forse ce l'aveva fatta. Forse aveva vinto.

Ad un tratto, una mano di Broly si strinse attorno al collo di Trunks e con un colpo di reni rovesciò il ragazzo, portandolo sotto di lui.

Aggiunse l'altra mano per stringere meglio il collo del ragazzo, ringhiando come un pazzo.

Trunks, preso alla sprovvista, non sapeva che fare, cercava di allargare la stretta sul suo collo per respirare. Poi capì che era inpossibile smuovere quelle braccia d'acciaio dalla loro morsa.
Nell'ultimo sprazzo di energia, gli lanciò un'onda energetica all'altezza del collo, della gola. Un'onda talmente forte che fece scivolare all'indietro Trunks.

La stretta di Broly si allentò fino a che le braccia non caddero a terra.

Calò il silenzio, rotto solo dal respiro affannoso di Trunks e dai suoi colpi di tosse.

Poi Trunks cominciò a vedere delle luci, delle macchie sfocate di colori. Si tenne la testa, cercando di distinguere quelle macchie.

Tra le macchie, arrivò qualcuno che lo strinse. La voce di Bra lo tranquillizzò, mentre sentiva che qualcuno lo sollevava e qualcun'altro gli accarezzava i capelli.

"Bravo fratellone.... ce l'hai fatta"

La voce di Bra fu l'ultima cosa che sentì, prima di svenire.

 

 

Alloooooora..... vi è piaciuto questo chappy? Ho esagerato? Oppure no? Ditemelooooo in una rece... PLIIIIIIIS!!!!

Baci baci

Fede

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Inferno Bianco- Prima parte ***


titel

Capitolo Ventitre:
Inferno Bianco

Prima parte

Ciao ragazzi!!!! E così... questa fic si sta inesorabilemente avvicinando alla fine... Siamo arrivati alla terza prova del nostro eroe prima di poter tornare alla sua bella casuccia!!!!

Intanto un inchino alla giapponese per tutti coloro che mi seguono e un abbraccione per tutti quelli ke recensiscono... graaaaaazie!!!!! ^_^

Un bacio a:

LoveDolphin, martynka miacaracara,Dragonball93, trunks4ever,

Lenus, _s4kur3ll4_, MARTY_CHAN94, Bea, Kristhal90,

Matteo, sexxxychichi, Videl '95, miss juve, miss miyu 91,

PiNk_ViDeL, flyvy, lou86, Ainim93, jolly24, aky_chan .....

 

Trunks si risvegliò dopo una decina di minuti, fra le braccia di Crystal. Goten e Bra erano intorno a lui, e lo guardavano preoccupati. Vegeta era poco lontano, con la schiena appoggiata alla parete e la testa all'indietro, gli occhi chiusi.

"Truuuuuuuunks!!!!!!" gridò la ragazza e lo strinse a sè.

"Ciao Crystal....Goten... Bra...."

La sorella lo baciò sulla guancia.

Goten gli prese una mano e gliela strinse.

Vegeta aprì gli occhi.

"Trunks..."

"Papà...."
"Sono fiero di te"
"Grazie... papà..."

Trunks si mise seduto. Crystal non accennava a staccarsi. Lo stringeva così forte che tutti i colpi che aveva preso ricominciarono a fargli male.

"Crystal..."
"OH TRUNKS! Ho avuto così tanta paura! Eri così ridotto male... ho pensato che... saresti morto..." concluse stringendolo ancora di più fra le braccia.

"Sì ma ora lasciami...."
"Oh SCUSAAAA!!!!!!"

"Va tutto bene, Crystal, sto bene"

"Ma sei tutto acciaccato... pieno di lividi... insanguinato.... Dobbiamo dire a Sulfureo che non puoi ancora affrontare l'ultima prova... Devi riposarti...."
"NO. Crystal, davvero, sto bene, posso affrontare l'ultima prova..."
"Ma..."
"Niente ma. Voglio tornare a casa. Il prima possibile"
Crystal non rispose, ma il suo viso parlava per lei. Era visibilmente preoccupata. Si torturava le dita, torceva le mani, a volte si mordeva un labbro.

Trunks rimase un attimo a guardarla, poi distolse lo sguardo.

Bra e Goten stavano zitti, in attesa di una sua parola.

Fece un bilancio delle ferite e dei lividi e capì che erano tutte ferite superficiali, guaribili in un paio di giorni. A parte un dolore tremendo allo stomaco, che credeva fosse dovuto ai troppi colpi in quel punto. Ma il ragazzo non si scoraggiò.

Tenendosi lo stomaco con una mano, si alzò in piedi.

"Vado da Sulfureo"

Nè Goten, nè Bra, nè Crystal osarono replicare. Nemmeno Vegeta parlò, ma la sua consueta smorfia si distese in un piccolo sorriso, quasi impercettibile. Ma non per Trunks, che aveva imparato negli anni a notare ogni sua espressione, essendo un padre di poche parole.

"Auguratemi in bocca al lupo..."
I ragazzi intorno a lui aprirono la bocca sorridendogli preoccupati, ma non fecero in tempo a parlare perchè Sulfureo apparve davanti a Trunks.

"Sulfureo... sono pronto"
"Già... pronto..." disse il dannato fissandolo da capo a piedi "non avrei mai creduto che saresti arrivato alla terza prova... complimenti"
"Grazie"
"Ma tanto quest'ultima prova non la supererai... troppo provato il tuo fisico ... troppo turbata la tua mente ...PERDERAI"
"Questo lo dici tu. Ho fatto troppo per scivolare prima del traguardo...."
"A-ah. Il tempo ci dirà chi di noi due ha ragione. In fondo, è SOLO una scommessina, no?"
Trunks lo guardò intensamente, sperando di poterlo fulminare con gli occhi.

"Vieni, Trunks, ti porto nel luogo dove affronterai l'ultima prova"

"Come non sarà nella stanza speciale?"
"Sì, però... sarà ancora più SPECIALE"
Trunks rimase zitto, seguendo Sulfureo fin davanti alla porta decorata della Stanza Speciale.

"Vedi Trunks... quando aprirò questa porta, non vedrai una stanza, un salone.... Quello che ti apparirà davanti è un intero monte, anzi la base del monte e tu.... beh dovrai scalarlo. Nel gelo. In un gelo artico che nemmeno ti immagini"
"Tutto qui?"
"Tutto qui, dice lui! Aspetta, giovane terrestre, non ho ancora finito.... Lo scalerete tutti, il monte, tutti e tre"
"Tre? Io, Goten, Bra, Crystal e mio padre... siamo in cinque"
"Ma perchè non mi lasci finire? Vedi... Bra e tuo padre non scaleranno la montagna. Perchè saranno in uno stato.... definiamolo comatoso.""
"COSA?"
"Tu porterai tuo padre e il moretto porterà Bra"
"Ma...."
"E se arriverete in cima alla montagna, un varco dimensionale vi riporterà sul serpentone, tutti e cinque, senza gente in coma e la scommessa l'avrete vinta voi. Ma in caso contrario..... Tutto chiaro?"
"Sì"
"Ah ancora una cosa...."

Sulfureo aprì la porta. Una zaffata di vento polare investì i ragazzi, facendoli rabbrividire.

"Non avrete la vostra forza di supersayan. Sarete semplici terrestri....."
Detto questo li spinse al di là della porta.

Dal punto di vista dell'ambiente polare, la porta era messa sospesa in aria, così quando le cinque persone la oltrepassarono, caddero per qualche metro prima di atterrare su un cumulo di neve.

Trunks fu il primo a rialzarsi in piedi.

Cercò nella neve i suoi compagni. Goten e Crystal stavano cercando anche loro Bra e Vegeta. Con molta fatica, i tre trascinarono Bra e Vegeta su una sporgenza rocciosa senza neve, per fermarsi un attimo e valutare la situazione.

Davanti a loro si stagliava una montagna altissima, completamente ricoperta di neve e ghiaccio, tranne in alcuni punti scoperti, dove si poteva vedere il grigio scuro della roccia.

Per fortuna, il cielo era terso, di un azzurro intenso, e non c'era traccia di tempesta in arrivo. Trunks sperò che il bel tempo durasse, ma una vocina gli diceva che era una speranza vana. Ma anche col bel tempo, era un'impresa ardua: la temperatura era sotto zero di almeno dieci gradi e loro erano vestiti leggeri. Senza contare che erano semplici terrestri, ora.

"Trunks non mi sento più le dita dal freddo... E siamo entrambi senza i nostri poteri. Cosa facciamo?"
"C'è da chiedere? Scaliamo la montagna. Con loro due sulle spalle."
I due ragazzi guardarono Bra e Vegeta. Da quando avevano attraversato la porta, erano caduti in quello strano sonno di cui Sulfureo aveva parlato. Si vedeva solo il lieve alzarsi e abbassarsi del loro petto, in un flebile respiro.

Goten prese Bra fra le braccia, entrambi seduti, e la strinse per scaldarla.

"Pensi che soffrano il freddo?" chiese il moro al suo migliore amico, che intanto aveva preso Vegeta sulle spalle.

"Non lo so... spero di no.... Il problema è che se non ci sbrighiamo moriremo tutti assiderati..."
"Trunks...." lo chiamò Crystal.

"Sì, Crystal?"
"Se volete vi posso aiutare a portare gli altri due..."

"Grazie, ma... no. Tu devi pensare soltanto a salire e non morire di freddo. Al resto pensiamo noi. Tranquilla"
"Ok..."
Goten si mise sulle spalle Bra.

"Fortuna che pesa poco" disse, e Trunks non potè fare a meno di sorridere.

"Eh io invece..." rispose Trunks sistemandosi sulle spalle Vegeta, ridendo.

"Pronti?" chiese Crystal.

"Pronti" risposero all'unisono i due amici.

"Vedrete che ce la faremo" disse Trunks.

Detto questo cominciarono a camminare, a salire, a salire lungo uno stretto sentiero....


Recensite per favoreeeeee!!!

Arrivederci al prossimo chappy!

Bacio

Fede

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** Inferno bianco- Seconda parte ***


bjgl

Capitolo Ventiquattro:
Inferno bianco

Seconda parte

Ciao ragaaaaaaa!! Allooora molto velocemente...

Un grazie alla mia sorellina che mi ha ispirato per quest'ultima prova e grazie anche a Ceska Maneska , che si è aggiunta a chi legge la mia ff con ben due recensioni negli ultimi due chappies! E ovviamente grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie (potrei andare avanti per tutto il giorno...) a chi mi segue e mi sostiene! Vi adoroooo!!!!

Ora vi lascio leggere in santa pace... ci si risente in fondo.... bacio

 

 

Sì, forse Trunks si era un po' sopravvalutato.

Aveva creduto di aver vinto ormai, di essere a un passo dal ritorno a casa, ma.... forse si era sopravvalutato.

Ed era lì, dopo solo venti minuti di scalata, sdraiato per terra, sul sentiero ghiacciato, ansimante. Goten, vicino a lui, stava anche peggio. Il loro fiato si condensava in piccole nuvolette di vapore, nel freddo clima della montagna.

Non si erano mai immaginati che i poteri di sayan li rendessero così diversi dagli esseri umani. Si sentivano così deboli.... non avevano più fiato, nè forze.

"Ti... ti...ricordi, Tr.. unks?"

"Di... che?"

"Quando eravamo piccoli.... prendevamo sempre.... in giro..... i terrestri.... perchè non sapevano fare..... ciò che sapevamo fare noi....."

"Già...."

"Ora capisco come si sentono"

Crystal stava zitta. Si sentiva stupida e inutile. Li guardava soffrire e patire il freddo e la fatica, e non poteva fare nulla. Che essere inutile. Che razza di angelo sarebbe diventata, se non poteva aiutare nemmeno la persona che... amava?

Crystal si morse un labbro.

"Ehi Crystal... c'è... qualcosa che ti preoccupa?" chiese Trunks "a parte... vabbè... il freddo?"

"Niente, non ti preoccupare! Sto bene, solo non vorrei vedervi faticare così..."

"Ecco allora" intervenne Goten "perchè Bra non la porti un po' tu..."

E qui ricevette una gomitata dal suo migliore amico.

"Ahia!"

"Non si fanno fare certi lavori a una signora!" lo rimproverò Trunks ridendo.

"Uffa...." brontolò il moretto con un finto broncio, rimettendosi in spalla la sua ragazza "ma quanto mangia tua sorella??"

"Fidati... pesa più mio padre" disse Trunks con una smorfia di fatica "Dai rimettiamoci in cammino"

"Uff..." si lamentò Goten.

Dopo un'ora di marcia, il sentiero sparì. Davanti a loro, un enorme bosco. Il sentiero si perdeva al suo interno.

"Quanto vorrei... sa... per... volare...." disse Goten ansimando.

"Vado in avanscoperta!!!!!" gridò Crystal.

"No...Crystal... potrebbe essere pericoloso...." ansimò Trunks.

"Tranquillo! Faccio due passi e torno!"

"Ma..." cominciò a ribattere Goten.

"Eddai amico, lasciala in pace! Non sei mica suo padre!" rise Goten.

Crystal trattenne il respiro. Il ricordo della sua famiglia, la sua morte, il lutto, le lacrime riuscivano ancora a toglierle il respiro.

E Goten si beccò un'altra gomitata da Trunks.

"Ahia! Ma che ho detto di male ora?"

Crystal mosse un paio di passi veloci per allontanarsi un attimo da loro. Aveva paura di piangere e non voleva farsi vedere.

"Dai va bene vai, però stai qui vicino! Capito, Crystaaaal?" chiese Trunks.

Ma la ragazza non lo stava più a sentire.

Si addentrò nel bosco.

Dopo pochi minuti, si fermò, per guardarsi intorno. Era in una radura. Alberi luccicanti di bianco curvavano i loro rami sotto il peso della neve. Sembravano quasi... stanchi. Come sull'orlo di cadere, sotto l'enorme peso della neve.

"L'inferno ti fa sembrare tutto brutto...." pensò Crystal "o forse sono io..."

Tolse con una mano la neve da un grosso sasso e ci si sedette sopra. Per un attimo non fu in grad di pensare nulla di razionale: immagini su immagini si accavallavano nella sua mente. Sua madre, suo padre, sua sorella.... La sua famiglia. Distrutta. Prostrata. Annientata dal dolore. Ed erano stati così felici.... Il paradiso. Gli angeli. Il tirocinio. La possibilità di rivedere i propri cari.... fino ad arrivare a... Trunks. Conosciuto da così poco, e già innamorata. Lui impegnato, lei cotta, lui vivo, lei angelo....

E senza sapere il vero motivo, Crystal si mise a piangere.

Un pianto a dirotto, orribile, angosciante.

Tutta la radura risuonò del suo pianto.

"Mamma...Papà.... Vicky...."

Cadde in ginocchio, lei mano tenevano la testa, gli occhi pieni di lacrime.

E si accasciò così, per terra, in un mezzo svenimento che sapeva di sonno e tristezza.

 

 

******

 

 

"Goten perchè non torna, porca d'una vacca?"

"Calmo Trunks in fondo è andata via nemmeno da mezz'ora..."

"Le è successo qualcosa. Lo sento. Forse è in pericolo...."

"Trunks... guarda laggiù" e dicendo così Goten indicò col dito l'orizzonte. Enormi nuvoloni neri si avvicinavano alla loro montagna. Nuvoloni neri che sembrava urlassero: "Tormenta! Tormenta!"

Ma anche se fosse stato così, Trunks non li avrebbe ascoltati. Era troppo preoccupata per Crystal. Una amica che diventava ogni minuto più cara per lui. Una sorellina da coccolare e proteggere. Una ragazza con la quale la vita era stata parecchio ingiusta.

Sussurrò: "Crystal non ti preoccupare... ti proteggerò io"

"Come, Trunks?" disse il moretto, con il suo sguardo buffo e ingenuo che tanto piaceva alle ragazze.

"Niente niente.... dobbiamo andarla a cercare, Goten"

"Sì andiamo. Prendi Bra, è più leggera, io porto un po' Vegeta...."

"Grazie, amico. Ti devo un favore"

"Uno solo?? E scusa accompagnarti all'inferno, passare un muro d'acqua senza respirare, farsi catturare dai demoni, scalare una montagna e portare tua sorella come li chiami??"

"Va bene... Ti devo MOLTI favori. Volevi farmi sentire in colpa?"

Goten sorrise.

"Figurati. Lo sai che lo faccio perchè ti voglio bene"

Detto questo il moretto prese in spalla Vegeta.

Trunks stava per prendere in braccio Bra, ma la voce di Goten lo fermò:

"Ehi Trunks.... trattala coi guanti. Lo sai che è la donna della mia vita!!!"

"Bleah. Goten queste sdolcinatezze risparmiatele per quando potrà sentirle!"

I ragazzi si incamminarono ridacchiando.

Si addentrarono nel folto della foresta.

"Ehi Trunks.... puff..... ma senti.... quando c'è una tormenta.... nelle foreste si sta più al sicuro?"

"Penso di sì Goten.... Gli alberi ti proteggono, no?"

"Uhm.... e i fulmini?"

"Uffa NON LO SO!!! Chissenefrega! Quel che sarà sarà. Ora troviamo Crystal..."

Continuarono a camminare per un bel pezzo, e cominciò a nevicare.

Con i loro vestiti leggeri, i due ragazzi stavano morendo di freddo.

"Ehi Goten.... fortuna che abbiamo dei begli stivaloni... almeno i piedi... almeno i piedi sono al caldo!!!"

"Sììììì caaaaaldooooo!!!!! Sole, forno, termosifone, cappotto, cioccolata, pantofole ricoperte di pelliccia, mare, spiaggia, belle ragazze...."

"E questo col caldo che c'entrerebbe?"

"Eh Trunks... te lo spiegherò quando sarai più grande!!!"

"Bah-ah-ah... Battutona.... Ricordati che stai con mia sorella ora...."

"OOOOPS!!! NON GLIELO DIRAI VERO? QUELLA MI AMMAZZA! E se potessero sentire anche in questo stato comatoso?? QUELLA MI AMMAZZA!!!!"

"Wow certo che con Bra c'hai proprio un coraggio da leone.... E' proprio così tremenda con gli uomini?" disse Trunks ridendo sotto i baffi.

"Ssssssshhh! Vuoi che uccida anche teeee??? Il mio destino è segnato, ma almeno tu salvati!!! Rimangiati tutto!!!!"

Non si capiva bene se Goten scherzasse o fosse realmente preoccupato.

Fatto sta che dopo pochi secondi scoppiò anche lui a ridere.

"AHAHAHAHAHAH!!!!"

"AHAHAHHAHAHAH!!!!!!!!"

"Dai dai un po' di serietà.... dobbiamo ritrovare Crystal, no?"

Goten fece in tempo a pronunciare queste parole fra le risate che Trunks si fermò, ammutolito, con lo sguardo sbarrato.

Goten guardò in direzione di dove guardava Trunks e.... la vide!

Il moretto sentì Trunks gridare: "CRYYYYYSTAAAAAAL!!!", per poi vederlo appoggiare Bra a terra e correre verso il corpicino congelato di Crystal.

Era azzurra dall'ipotermia, le labbra viola, i boccoli biondi pietrificati dal freddo.

Non respirava.

Sembrava.... Morta!

 

 

 

Ed ecco qui la fine della seconda parte del capitolo! Ma adesso ditemi voi, faccio una terza parte o comincio un nuovo chappy? UUUUh mi è venuto in mente un titolo.... Mi sa tanto che qui termina il capitolo: "Inferno bianco"....

Ci vediamo al prossimo chappy!

Lasciatemi tanti commentini!!!

Ciao ciao

Bacio ^_^

Fede

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** In cima alla montagna ***


Titoloooo

Capitolo 25:

In cima alla montagna

Uffaaaa, non sapevo che titolo mettere!!! Cioè insomma alcuni titoli ce li avevo, ma davano troppi indizi su ciò che accadrà nel capitolo! Invece questo... non vi dice nulla vero? Che titolo scontato... ma è questo il suo scopo! Ora vi lascio leggere... Ci si becca in fondo bacio!

 

Una grotta trovata sulla strada verso la cima della montagna.

Un bagliore che proviene dal suo interno.

Il bagliore di un fuoco.

"T... Trunks....." sussurrò con voce roca una ragazza dai capelli biondi.

Trunks e Goten, mezzi nudi davanti al fuoco, si voltarono verso un fagotto di vestiti, magliette e giubbotti, che lasciavano scoperto solo il volto della ragazza.

Il fuoco vicinissimo a lei illuminava quel viso stanco e provato, ma comunque bellissimo.

Bra e Vegeta erano appoggiati alla parete interna della grotta, a poca distanza da un fuocherello.

"T... trunks..." Crystal si sforzò di parlare, ma aveva solo un filo di voce.

"Crystal! Non parlare...."
La raggiunse in un attimo.

La abbracciò, la strinse a sè e le sfregò le manine nelle sue.

"Andrà tutto bene, Cry.... ti abbiamo trovato in tempo"

"Mi dispiace Trunks... da quando mi hai salvato non ti ho procurato nient'altro che guai...."
"Ehi, Crystal....Ascoltami bene. Io ho trovato un'amica specialissima, una persona meravigliosa, una seconda sorellina.... Salvarti da quelle acque è stata una delle scelte più furbe che io abbia mai fatto"

"Grazie Trunks...." così dicendo abbandonò la testa sul suo petto e si riaddormentò, mentre Goten le massaggiava le gambe per riattivare bene la circolazione.

Rimasero così per un bel pezzo.

Poi anche Goten si addormentò, vicino alle gambette dell'angelo.

E alla fine, vinto dal tepore del fuoco e dalla stanchezza di molte ore di cammino nella neve, anche Trunks si addormentò, appoggiato alla parete, con Crystal stretta fra le braccia.

Goten fu il primo a svegliarsi, a causa di un brivido di freddo che gli aveva attraversato la schiena.

Aprì gli occhi e vide tutto buio. I fuochi si erano spenti.

Dalla piccola entrata della grotta (dell'altezza massima di un metro) entrava neve e gelo.

Il ragazzo si alzò, sfilò una t-shirt dalle mani di Crystal e se la infilò, poi si avviò verso l'entrata della grotta. Arrivato lì, cominciò a prendere la neve entrata con le mani e a costruire un muretto di neve. Piano piano il muretto crebbe, fino a coprire completamente l'uscita. Il vento gelido non c'era più.

"La grotta è enorme col soffitto alto. Ci sarà abbastanza ossigeno per tutta la notte. Ma l'importante è che la tormenta non entri, o moriremo congelati" pensò Goten.

Poi prese un po' di legna dalla catasta che avevano raccolto, la mise sulle braci ancora tiepide e fece in modo che prendesse fuoco.

Il fuoco illuminò i volti sereni di Trunks e Crystal. Abbracciati, dormivano beatamente.

Goten pensò alla sua nipotina Pan e pregò che Trunks non provasse nulla per quell'angelo.

"Chissà se ascoltano le preghiere anche dall'inferno?" si chiese con la sua solita ingenuità.

Decise di tenersi la t-shirt, in fondo Cry era al caldo fra le braccia di Trunks, lui invece era al freddo mezzo nudo....

Si sedette vicino a Trunks.

Stese le mani verso il fuoco, di nuovo vivo e sentì un brivido.

"Sole- spiaggie- caldo- termosifoni- cappotti- guanti- sciarpe- stufe- pizzaaaaaaaa....."

E pensando a queste cose, il moretto e il suo stomaco gorgogliante si addormentarono.

 

*********************************************

 

Trunks si svegliò di soprassalto. Un rumore l'aveva svegliato.

"Ma dove? Cosa..." disse ancora mezzo addormentato.

Poi vide Crystal fra le sue braccia e ricordò. Il fuoco era ancora acceso, anche se in via di spegnimento, segno che non era passato molto tempo. A meno che qualcuno (cioè Goten, visto che c'era solo lui oltre a se stesso e Crystal) non si fosse alzato per ravvivarlo. E subito dopo ne ebbe la conferma: il moretto si era alzato e aveva anche chiuso l'entrata della grotta.

"Grazie, amico" disse a un Goten dormiente con la bocca spalancata.... e russante. Russava come una locomotiva, come... come... non gli veniva nemmeno in mente il paragone.

Così capì che era quello il rumore che l'aveva svegliato.

Si mosse per alzarsi, ma era difficile senza svegliare Crystal rannicchiata sul suo petto.

Le accarezzò la testa e con molta delicatezza la scostò, appoggiandola a terra, su un cuscino di foglie.

Si sedette più lontano da loro due e cominciò a cantare a voce bassissima, quasi un sussurro:

"....I never felt alone

I was happy on my own

And who would ever know

There was something missing

I guess I didn't see

The possibility

It was waiting all the time

But it never crossed my mind

Till you opened up my eyes

Now all I think about is

YOU

You in my life

In my dreams

In my heart

I know it's true

That I belong with you

Because of YOU

In my world

In my arms

I have everything and now

I can't imagine what I'd do

Without YOU.....

I never thought

That..."

Trunks smise di sognare Pan e si zittì.

Aveva sentito un rumore.

Si girò preoccupato, e capì che era solo Crystal.

Le sorrise.

"Cry..."

"Ti prego non smettere. E' bellissima questa canzone..."

Trunks sorrise di nuovo, leggermente arrossito perchè qualcuno l'aveva sentito.

"Sai di solito io non canto mai.... Oggi... è che..."
"Non è una cosa di cui vergognarsi. Sei bravissimo"

Lui arrossì violentemente, poi chiese: "Come stai?"

"Beh diciamo che sono stata meglio prima... ma anche peggio. Fortuna che mi hai trovato. Sarei morta se non fosse stato per te...."
"Gli angeli possono morire?"
"Sì. ma solo nell'aldilà. Se sono sulla terra e, per esempio, vengono coinvolti in un'esplosione, non gli accade nulla, perchè non hanno un corpo. Qui nell'aldilà, invece abbiamo un corpo, e come tale, può essere distrutto"
"Ma se morissi nell'aldilà..."
"Sarebbe per sempre. Di solito non succede mai, perchè in Paradiso non ci sono cose pericolose da fare o toccare, però... se una piccola stupida ragazzina angelo inciampa dal serpentone e cade all'Inferno... Qualche rischio c'è sempre" concluse ridendo.

"Avresti potuto scomparire....per sempre.... non posso crederci..."
"Coraggio.... Le prove sono quasi finite e una volta tornata in paradiso, sarò al sicuro da qualsiasi pericolo!"

"Meno male... Ma ora dobbiamo muoverci. Più tempo passiamo su questa montagna maledetta, più i nostri corpi si indeboliranno e rischieranno di ammalarsi... O peggio.... Vado a svegliare Goten, così ci rimettiamo in cammino!"

"Lo sai che il tuo amico russa come un trombone?" disse Crystal ridendo.

"Come un trombone! Ecco un paragone azzeccato!" sorrise Trunks.

Si accucciò vicino al moretto.

"Goten.... Goten sveglia.... Dobbiamo andare!"
"No mamma ancora cinque minuti...."
"GOTEN! IO NON SONO CHICHI!"

"Ma urli come lei..." disse il moretto aprendo gli occhi e sorridendo.

"Spiritoso. Dai alza le chiappe!"

Con molta fatica e molti grugniti, il ragazzo riuscì a far alzare Goten.

Dopo pochissimi preparativi, erano pronti per partire.

"Senti, Cry" disse Trunks mentre Goten liberava l'entrata dalla neve "sei sicura che riesci a camminare da sola? Hai sfiorato l'ipotermia, ieri sera...."

"No, no, ce la faccio benissimo, voi dovete portare già Bra e Vegeta...."

"Ok, ma qualsiasi cosa, chiamami ok? Lascio Vegeta a Goten e porto voi due ragazze... tanto siete leggere...."
"Grazie, ma non ce n'è bisogno, davvero" sorrise Crystal con affetto.

*********************

 

Il sole era alto nel cielo.

Erano in cammino già da quattro ore, quando all'improvviso scorsero la cima. Era un bellissimo terrazzo di roccia e neve, dal quale probabilmente avrebbero goduto di una vista straordinaria.... e sopra di esso, più nulla. La montagna era finita. Ce l'avevano fatta....

Ancora dieci minuti di camminata e sarebbero arrivati alla loro meta, al loro obbiettivo, alla fine delle loro fatiche....

"TRUNKS! GUARDA!"

"HO VISTO GOTEN! SIAMO ARRIVATI!"

"CE L'ABBIAMO FATTA!"
"YU-UUUUUH!!!"
"Sììììììììììììììììììììììì!!!"

I tre ragazzi saltellarono per quanto i loro corpi stanchi poterono reggere, poi ricominciarono a camminare, con rinnovata energia e il sorriso sulle labbra.

Arrivarono sulla terrazza.

Davanti a loro un portale dimensionale, incorniciato da un arco riccamente decorato, dorato e argentato.

Al di la' dell'arco dimensionale, si poteva vedere il serpentone, luminoso e bellissimo come mai era sembrato prima ai tre ragazzi.

"Ce l'abbiamo FATTAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!" urlò Trunks.

"Amico mio, siamo dei grandi!!!" disse Goten.

"Ragazzi GRAZIE!!!!!" aggiunse Crystal.

I due ragazzi si voltarono sorridendo verso di lei.

"Ma che dici...."
"E' stato un piacere..."
"Ti vogliamo bene, Cry!"

I tre si abbracciarono, Bra e Vegeta sdraiati davanti al portale, ancora in coma.

Fu un abbraccio lungo e intenso, che valeva più di mille parole.

"Che scenetta toccante..." una voce lugubre si sentì alle loro spalle.

L'abbraccio si sciolse, si girarono verso la voce.

Sulfureo era lì in piedi di fronte a loro, il bellissimo viso distorto dalla rabbia.

"Sulfureo"
"Trunks"
"Abbiamo scalato la montagna. Abbiamo superato la prova. Ora devi lasciarci andare."
Il signore degli Inferi rise. Una risata malvagia e rabbiosa che raggelava il sangue.

"Che hai da ridere?"
"Vedi... io non ho MAI perso.... voi non uscirete vivi da qui..."

"Hai promesso! Giurato! abbiamo firmato un contratto di sangue!!!"

"Ehi... sono il Signore del Male.... Secondo te sono leale nel rispettare i patti?" chiese Sulfureo preparando una palla di fuoco di dimensioni esagerate.

"Che vuoi fare?"
"Ti ucciderò, poi ucciderò i tuoi amichetti.... Così capirete che non si può andare contro Sulfureo! Addio Trunks"

L'enorme palla di fuoco nero si staccò dalla mano di Sulfureo, che la rivolse verso Trunks.

E la lanciò.

"NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!"

Tutto accadde in pochi decimi di secondo.

Crystal si mise fra la palla di fuoco nero e Trunks, e fu presa in pieno.

Un boato.

Un lampo di luce verde.

Poi più nulla.

"CRYYYYYYSTAAAAAAAAAAAAAL!!!!!!!!"

 

 

 

 

 

 

WOOOW che colpo di scena, non trovate? ^_^

Se vi è piaciuto, non perdetevi il prossimo capitolo!!!

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il capitolo precedente, ma per favore recensiteeeee!!! Sennò non riesco a essere felice di scrivere...

Se qualcuno vuole sapere qual è la canzone cantata da Trunks (è poco conosciuta), allora sappia che è di Tara Mac Lean e si intitola YOU. Ho trovato anche un video di questa canzone su YouTube, solo che ha come protagonisti Lamù e Ataru.... L'indirizzo è: http://www.youtube.com/watch?v=tyxLW9uWu8E&feature=related

La canzone è una meraviglia, dolce come non mai, vi consiglio di sentirla... E poi Lamù e Ataru sono due personaggi che adoro, forse la prossima fanfic la faccio proprio su di LORO!!! Continuate a seguirmi!

Comunque credo proprio che vi lascerò in pace prima di Natale... questa fic sta volgendo al termine, mancheranno un capitolo o due e un epilogo (forse).... quindi per Natale sarà finita!

Seguitemi nelle prossime puntate....

e non ne resterete delusi.... Speroooooo!!! ^_^

RECENSITE,

fatelo per me...

Bacio

Fede

 

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Capitolo 26
*** Un angelo ***


sfhtej

Capitolo Ventisei:

Un angelo

 

Ciao ragazzeeee (e ragazzi, anche se pochi!)

Purtroppo non sto ricevendo più tante recensioni, ma finirò questa storia per chi ancora la apprezza e la segue!

Questo è l’ultimo capitolo, poi ci sarà un epilogo e poi.... beh ci saranno altre storie!

Intanto ora leggete!!!!

 

 

 

“Noooooooooooooooooooooooo!!!!! Crystaaaaaaaal!!!!!!!!!!”

Trunks continuava a gridare sul corpo senza vita di Crystal, mentre Sulfureo se la rideva allegramente.

“TU!!! Brutto schifoso figlio di puttana!!! TE LA FARO’ PAGARE!!!!!!!” gridò il ragazzo con Crystal fra le braccia.

Goten si scagliò contro il signore dei demoni.

“Muoriiiiiiiiiiiiiiiii!!!!”

Ma si ricordò troppo tardi di essere stato trasformato in un semplice terrestre.... e ricevette un durissimo colpo di Sulfureo, che lo fece cadere a terra bocheggiando.

“Goteeeen!!!”

Trunks si alzò in piedi.

“Ora basta, Sulfureo. Affronta me. Te la farò pagare per tutto il male che ci hai fatto....” disse avvicinandosi minacciosamente a Sulfureo.

Ma all’improvviso un lampo di luce bianca accecò tutti.

Quando i presenti riuscirono a riaprire gli occhi, videro tre angeli.

Erano bellissimi.... inimmaginabili.

Uno di loro era il classico angelo biondo con gli occhi azzurri profondi come il mare, mentre l’altro era più asiatico, con dolci occhi a mandorla e lunghi capelli fini e lisci neri, il terzo infine era più scuro di pelle, sembrava indiano o sudamericano, con i capelli ricci e crespi e meravigliosi occhi verdi smeraldo.

Ma, qualsiasi descrizione non renderebbe giustizia ai tre angeli, che erano semplicemente.... perfetti.

“Basta così” esordì l’angelo asiatiso.

“Abbiamo visto abbastanza” continuò l’angelo biondo.

“Sulfureo... hai tradito un patto di sangue. Non hai mantenuto la parola. Ora pagherai per le tue azioni.”

“Finalmente affronterai le conseguenze della tua malvagità....”

Tutto era molto solenne.

La loro voce era profonda e non si capiva esattamente da dove venisse.

La luce che sprigionavano costringevano Sulfureo a mettersi una mano davanti agli occhi per non essere accecato, mentre i ragazzi si erano già abituati alla luce.

Sulfureo gridò: “Sono il signore dell’Inferno! Che vi aspettavate??”

L’angelo scuro di pelle parlò: “Il tuo compito è tormentare le anime dannate, e punire quelle che hanno commesso degli errori fino alla loro purificazione e ascesa al cielo.

Mi pare che tu abbia un tantino abusato di questo potere.

Le anime non si vendono nè si scommettono. Ma soprattutto, se le hai perse, è imperdonabile che tu non rispetti i patti. Persino qui, Sulfureo, vigono delle regole, decise dal cielo, che non possono essere in alcun modo infrante”

E l’angelo biondo: “Per questo ora avrai la tua punizione. Per tutto ciò che hai commesso.”

“E che vorreste farmi??” gridò Sulfureo, isterico, il bellissimo viso storpiato dalla paura, i fluenti capelli biondi abbandonati sul viso.

“Faremo in modo che tu non possa più nuocere....” disse l’angelo asiatico, poi si rivolse a Trunks “L’anima di tuo padre verrà via con voi. Ha già pagato abbastanza e quando morirà, salirà in paradiso.... Mentre per quanto riguarda l’apprendista angelo custode, non c’è motivo perchè paghi di una colpa di Sulfureo... E il sacrificio vale più di qualsiasi tirocinio...”

Detto questo alzò il braccio verso di lei e la investì di un forte raggio di luce bianco che quasi accecò Trunks, che la teneva tra le braccia.

Il corpo di Crystal si alzò dal suolo, ondeggiando nell’aria, sprigionando luce.

I suoi capelli biondi sciolti e sporchi ritornarono puliti e si legarono in una bellissima treccia.

I suoi occhi chiusi e bagnati di pianto si aprirono, brilllando di nuova luce.

La sua tunica bianca sporca e strappata divenne un bellissimo vestito lungo, senza maniche, stretto sotto il seno da una fascia dorata, bianco e luccicante d’oro.

E dalle sue spalle, nacquero due bellissime ali bianchi, enormi, che nel loro primo battito lasciarono cadere polvere dorata.

Nell’aria si sentiva un dolce profumo di gelsomino.

“Crystal....” riuscì a sussurrare Trunks.

“Grazie Trunks. Grazie a te, ora rivedrò la mia famiglia. Sei stato la prima persona da quando sono morta che mi abbia fatto sentire.... di nuovo viva. Ti amo e ti amerò per sempre. Quando sarai disperato o angosciato, ricordati che un angelo ti guarda sempre dall’alto e non ti abbandonerà mai....”

“Addio Crystal....”

“No, non mi dire addio. Noi ci rivedremo. Io sarò il tuo angelo custode, oltre che della mia famiglia. Chiamami quando avrai bisogno, e io sarò lì con te”

“Grazie.... Ti voglio bene”

“Tua per sempre....” sorrise l’angelo “Ma ora permettimi di riportarvi a casa....”

“Crystal...”

In un lampo di luce, scomparvero.

Quando riaprirono gli occhi erano tutti e cinque sulla Terra.

Sull’erba.

Nel giardino di casa.

E Goku, Chichi, Bulma, Crili, Iamko e tutti gli altri gli stavano correndo incontro.

Trunks sorrise. C’era anche Pan.....

 

 

 

 

 

 

La storia è finita, andate in pace... Scherzoooo!!! Vi aspetta ancora l’epilogo... dove ringrazierò tuuuuuutti quelli che mi hanno seguito con una dedica personale a ciascuno!!! Grazie vi adoroooooooooooooo!!!!!!!!

 

Fede

BlackPearl_uaooo

 

 

 

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Capitolo 27
*** Epilogo ***


fykh,bn

-Epilogo-

 

“Papààààààà!!!!!”

“Papinooooo!!!”

Trunks mugugnò nel sonno mentre i due pestiferi gemellini gli saltavano sul letto.

“PAPA’!!!!”

“Si sono sveglio, sono sveglio....”

“Papi è il primo di settembre, ci devi portare all’asilo!!!”

All’asilo?, pensò Trunks.

Poi bofonchiò: “Chiedete alla mamma... ai nonni... allo zio...”

“Nonno Gohan e nonna Videl sono in vacanza in Egitto, nonno Vegeta e nonna Bulma sono in seconda luna di miele e... zio Goten è a Parigi con zia Bra!”

“Chiedete a Goku e Chichi...”

“LA MAMMA HA DETTO DI CHIEDERE A TE! SEI IL NOSTRO PAPA’! Ed è il nostro primo giorno d’asilo.... daaaaai”

Trunks sbuffando si alzò dal letto.

Asilo... i suoi angioletti avevano già quattro anni.

Ripensò un momento a quando aveva scoperto di stare per diventare padre.

Pochi mesi dopo il viaggio all’Inferno, Trunks aveva chiesto a Pan di sposarlo. E due anni dopo il fatidico “sì”, ecco la notizia: Pan era incinta!

Figurarsi poi la felicità dei due neo genitori quando scoprirono che si trattava di due gemelli...

Gli stessi bellissimi gemelli che ora stavano dritti e sorridenti davanti a lui, aspettando che li accompagnasse all’asilo.

Un maschio e una femmina.

Vegeta e Crystal.

Il giorno e la notte.

Il bianco e il nero.

Come tutti i gemelli, tutto erano tranne che... gemelli.

Entrambi i capelli neri, entrambi lo stesso volto fiero dei sayan, in entrambi lo stesso spirito di guerrieri.

Per il resto, erano assolutamente opposti.

E forse era per questo che si piacevano così tanto e giocavano tanto insieme. Si... si completavano.

Trunks sorrise al pensiero.

Erano così belli.

Così forti e coraggiosi.

Così teneri.

“Ehi amore....”

Rise al ricordo della reazione di Vegeta (senior!) quando gli avevano detto che avrebbe avuto due nipotini e uno di loro avrebbe portato il suo nome. Aveva detto con indifferenza: “Sì, va bene” e poi l’avevano trovato seduto sul letto in camera sua con gli occhi lucidi.

“Ehi Trunks!! Ma mi senti??”

“Pan! Scusa ero sovrappensiero”

Pan sorrise e gli scoccò un bacio sulla guancia.

“Buongiorno, amore” gli disse continuando a sorridere.

“ ’Giorno, amore...”

“Dai alzati, dobbiamo portare i bimbi all’asilo.... E’ il loro primo giorno! Alza le chiappe!”

Trunks mugugnò.

“Bambini, aspettate il papà e la mamma giù nell’ingresso.... Arriviamo subito”

I bambini si tuffarono giù per le scale.

Intanto nella camera di Trunks e Pan, i due eterni innamorati si scambiavano qualche bacio.

Pan sorrideva come non mai.

“Com’è che sei così felice?”

“Nascerà in primavera!!!!” disse lei con un sorriso malizioso.

“Eh? Cosa hai detto?”

“Oh nulla! Così, sono felice! Non so perchè! Non c’è un motivo!!!” disse Pan alzandosi dal letto e uscendo saltellando dalla camera.

“Sai cosa mi ricorda?” le disse Trunks a voce alta “l’ultima volta che sei stata così felice senza motivo era quando eri incint....” si zittì un attimo.

Poi corse giù per le scale e gridò emozionato:

“PAAAAAAAAAN!!!! TI AMOOOOOOO!!!”

 

 

 

 

 

E così siamo giunti alla fine della mia fanfic

(finalmente! Direte voi....)

Vabbè però se a qualcuno è piaciuta (illusa!, ndvoi)

Vorrei solo dire... grazie!

Grazie a chi mi ha commentato (con bellissimi complimenti, fra l’altro, grazie, non merito così tanto...)

Grazie a chi mi ha dato idee per andare avanti nella storia (grazie sorellina adorata)

Grazie a chi mi ha sostenuto e chi mi ha seguito fino alla fine

Grazie a chi mi ha messo fra i preferiti

Grazie grazie grazie a tutti voi:

 

 

 

LoveDolphin,

Martynka,

 miacaracara,

Dragonball93,

trunks4ever,

Lenus,

_s4kur3ll4_,

MARTY_CHAN94,

Bea,

Kristhal90,

Matteo,

sexxxychichi,

Videl '95,

miss juve,

miss miyu 91,

PiNk_ViDeL,

flyvy,

lou86,

Ainim93,

jolly24,

aky_chan .....

 

 

....E grazie in anticipo

a tutti quelli che continueranno

a leggermi nelle prossime fanfic!!!

Eh eh eh! Mi faccio pubblicità!!!

Ne ho già in mente un casino, di storie nuove!!!

Continuate a seguirmi, spero di

non deludervi!!!!!

 

Ancora grazie

Vi adoro tutti

 

Federica, alias

BlackPearl_uaooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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