Salute, Hermione! di MORFEa (/viewuser.php?uid=10972)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le macchinazioni del dottor... ops... professor Piton ***
Capitolo 2: *** Piton alla riscossa ***
Capitolo 3: *** Sex Bomb ***
Capitolo 4: *** Preoccupazioni ***
Capitolo 5: *** Hogsmeade ***
Capitolo 6: *** Chiarimenti e un nuovo inizio ***
Capitolo 7: *** Ringraziamenti inattesi (e non voluti) ***
Capitolo 1 *** Le macchinazioni del dottor... ops... professor Piton ***
sdfghjklpoiuytrexcvbnm,
Salute,
Hermione! (che titolo
idiota!!^^’’’)
Premessa: questa storia è ambientata in
un ipotetico settimo anno che non tiene conto degli avvenimenti accaduti nel
sesto libro e dove non è presente la figura di Voldemort, ucciso al sesto
anno.
Prefazione
Le
macchinazioni del dottor…ops…professor Piton
(oddio, sono partita… il titolo in
rosa?!!!! ^_^’’’’
ndme)
Era mattina. Il professor Piton si
aggirava tra i banchi della sua classe per controllare le varie pozioni che i
suoi studenti avevano preparato come verifica .
Il ghigno dipinto sul suo viso si allargò
quando giunse al calderone di Ron Weasley.
-
Evanesco – disse,
puntando la sua bacchetta contro quella miscela abominevole – Inclassificabile,
signor Weasley –
Piton ci provava gusto a rendere difficile la vita ai
Grifoni e , ancor di più, quando questi si ribellavano al suo
volere.
- Ha qualcosa da ridire, signor
Weasley? – chiese in tono ironico, notando lo sguardo carico di odio di
quest’ultimo.
-
Nulla, professore –
rispose il ragazzo, digrignando i denti.
-
Venti punti in meno a
Grifondoro per la sua… mancanza di rispetto – esclamò l’uomo, passando
oltre.
Sì, si divertiva davvero tanto con i
Grifoni, ma l’unico ostacolo era lei.
Giunse al suo calderone. Gli diede un’occhiata e
notò che la pozione era perfetta come al solito.
Maledetta. Gli toglieva tutto il
divertimento. Lei con quella sua mente acuta, lei con la sua aria da saputella,
l ei
una Grifondoro per eccellenza, lei…
Hermione Granger.
-
Eccellente, signorina
Granger – la sputò quasi quella sentenza, tanto era
disgustato.
La ragazza all’udire il voto si raddrizzò
sulla sedia, alzando il capo e fissando il professore con aria di sfida e quel
suo solito sorriso da
so-tutto-io.
L’uomo si voltò dall’altra parte con
fatica e ritornò alla cattedra.
Si sedette e, congiungendo le dita delle
due mani, si mise a riflettere.
Non poteva andare avanti così.
Il suo orgoglio richiedeva
vendetta.
Alzò lo sguardo sulla sua classe e si
soffermò sulla ragazza in questione.
La vide discutere animamente con Potter,
mentre cercava di sistemargli la cravatta che questo era solito tenere slacciata
lungo la camicia bianca. Il ragazzo le allontanò le mani, negando con il capo;
l’amica sbuffò e si risedette sulla sedia, incrociando le braccia al petto,
quando Weasley la chiamò. Stava lottando contro il nodo, anzi i nodi , che si erano formati sulla sua
cravatta, e le chiese aiuto.
Fu allora che notò lo sguardo dolce e
affettuoso della ragazza che lanciò a Weasley, l’imbarazzo che imporporava le
sue guance, i gesti più curati e timidi, quasi non volesse avvicinarsi più del
dovuto all’amico, e l’espressione
innamorata.
Un ghigno si formò sul suo
volto.
Ora sapeva cosa
fare.
Avrebbe avuto la sua vendetta.
Fine primo
capitolo
Lo so, è stra corto, ma è l’introduzione
della storia.
Non preoccupatevi, il personaggio
principale non sarà Piton, ma bensì, Ron ed Hermione.
Solo per questa prefazione ho fatto un’
eccezione, analizzando il personaggio di Piton e le sue macchinazioni, che sono,
come avete ben capito, l’inizio dei guai di Hermione e, di conseguenza, anche di
Ron (capirete nei prossimi capitoli XDXDXD).
E’ una commedia romantica che spero vi
piacerà.
Questa ff mi è venuta in mente guardando
un episodio di DragonBall XDXDXD e presto capirete di cosa
parlo.
Grazie ai futuri
lettori
Un bacione
La vostra MORFEa
Ps: mi raccomando, lasciatemi un
commento, tanto per sapere come vi sembra ^_- e farmi
felice!
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Capitolo 2 *** Piton alla riscossa ***
ajklpwzxcvbnm,kjh
2°
Capitolo
Piton
alla riscossa
Premessa: forse Harry sarà un po’ OOC, ma
personalmente credo che sarebbe stato così, un po’ più malizioso, un po’ più
ragazzo normale, se non fosse stato per l’incombente pericolo di Voldemort. E
difatti, come ho già accennato nello scorso capitolo, questa storia è ambientata in un ipotetico settimo
anno che non tiene conto degli eventi accaduti nel sesto libro e dove non è presente la figura di
Voldemort, già ucciso.
Avviso che Harry e Ginny stanno
insieme.
****************
-
Harry devi darti una
sistemata! – esclamò Hermione, all’uscita dell’aula di Pozioni – Guarda come sei
conciato. Camicia fuori dai pantaloni, cravatta slacciata, capelli tutti in aria
– si mise ad elencare la ragazza, puntando il dito contro l’amico – Dovresti
prendere esempio da Ron. – concluse, spostando lo sguardo su quest’ultimo mentre
inciampava nelle stringhe slacciate delle sue scarpe.
Harry la guardò, divertito – Dicevi?
–
Hermione alzò gli occhi al cielo, ma non
perse la sua aria battagliera.
– E comunque…- iniziò di
nuovo
-
… alle ragazze
piaccio così – replicò l’amico, afferrando il polso di una Ginny alquanto
sorpresa che passava lì accanto.
-
Ehi ciao, Eroe!-
esclamò la rossa, baciandolo dolcemente – Come siamo sexy stamattina –
aggiunse,maliziosa, osservandolo.
Harry fece l’occhiolino ad Hermione, che
sbuffò stizzita.
Stavano per avviarsi verso l’aula di
Trasfigurazione, quando vennero bloccati dalla voce del professor
Piton.
-
Dieci punti in meno a
Grifondoro – esclamò – Non tutti apprezzano le sue performance, signor Potter.
Abbia almeno la decenza di compierle in luoghi più appartati e non in mezzo ad
un corridoio affollato. La sua solita voglia di stare al centro dell’attenzione!
–
-
A me pare che lei sia
solo geloso – borbottò questi in risposta, circondando la vita di
Ginny.
-
Ha detto qualcosa? –
chiese il professore, perforandolo con lo sguardo. Notando che lo studente se ne
stava zitto, soddisfatto, si voltò verso Hermione – La aspetto nel mio studio
alla fine della sua lezione di Trasfigurazione. Arrivederci. – detto ciò, si
incamminò dalla parte opposta, lasciando la ragazza in questione alquanto
sorpresa.
-
Ma che vorrà da te? –
chiese Ron, avvicinandosi all’amica.
-
Ah, non lo so. Oh
Merlino!!- esclamò, guardando il suo orologio da polso – Siamo in ritardo!! – e
iniziò a incamminarsi a passo svelto verso l’aula di
Trasfigurazione.
-
Ciao piccola. –
salutò Harry, baciando Ginny sul naso.
-
A dopo
–
Così dicendo, si avviarono a
lezione.
************
Al termine delle due ore, Hermione uscì
dall’aula come una furia, rincorsa da un Ron implorante che chiedeva il suo
perdono.
-
Ehi, Mione!! – la
chiamò – Non l’ho fatto apposta, te lo giuro!! Io ed Harry avevamo puntato la
bacchetta su un’altra persona, ma ti sei messa in mezzo tu e…ed è successo. –
concluse con voce affranta, mentre Harry, accanto a lui, stentava a trattenere
le risate.
-
Precisiamo una
cosa, Ronald – iniziò la ragazza, furibonda, voltandosi di scatto – Tu e
quest’altro troll volevate lanciare l’incantesimo su chi??!! –
L’amico arrossì imbarazzato – Su Lavanda.
Sai, giravano voci su un presunto tatuaggio…- rispose.
Hermione, se è possibile, si infuriò
ancora di più – E voi per questo volevate accorciare la gonna di Lavanda, più di
quanto non lo sia già?!!
-
-
Era solo per una
stupida scommessa con Seamus. Poi, non è colpa mia se si è fatta tatuare … in
quel posto…. –
-
Sulla chiappa destra
– chiarì per lui, Harry, non
perdendo il sorriso.
Hermione gli lanciò un’occhiata
inceneritrice, e, cercando di sistemare la gonna della divisa, la quale si era
ridotta a poco più di uno straccetto, con voce gelida
disse
-
Adesso, Ronald
Weasley, annulla l’incantesimo!! Non è possibile che ad ogni passo che faccio la
gonna si accorci di un centimetro!! Non ho mai sentito parlare di un incanto del
genere! –
-
Sai…Fred e George…-
spiegò Ron, con voce fievole, cancellando la magia fatta con un colpo di
bacchetta.
-
Non dirmi altro! –
sbottò – La prossima volta che vado ad Hogsmeade, li concio per le feste quei
due!! – e detto ciò, si incamminò infervorata verso lo studio di
Piton.
Ron la guardò finchè non scomparve dietro
ad un angolo, poi sospirò.
-
Devi ammettere che ha
delle belle gambe – disse Harry, battendogli una mano sulla
spalla.
Il ragazzo arrossì di
botto.
-
Non dirmi che non te
ne sei accorto! Sei rimasto dieci minuti buoni a fissarla con la bava alla bocca
– lo punzecchiò, sorridendogli.
-
Non è affatto vero! –
esclamò Ron, incrociando le braccia al petto e mettendo il muso come un bambino
- La bava non ce l’avevo!
-
-
Harry James Potter –
esclamò una voce dal fondo del corridoio – Cos’è questa storia di Lavanda e
della sua gonna?!!! –
Ginny lo stava raggiungendo a falcate con
espressione omicida sul volto.
-
Oh porca Morgana! –
esclamò Harry, prima di iniziare a correre dalla parte opposta del
corridoio.
********************
Un leggero bussare alla porta, riscosse
il professor Piton dai suoi pensieri.
-
Avanti – disse con
voce leggermente roca – Ah, signorina Granger, venga avanti. – la accolse
l’uomo, mostrandole una sedia di fronte a lui, dall’altra parte della scrivania.
-
Voleva dirmi qualcosa
di importante, professore? – chiese, sedendosi.
-
Nulla di così
rilevante. Volevo solo farle qualche domanda riguardo alla mia materia – spiegò
– Lei è l’unica studentessa di Grifondoro del suo anno ad aver raggiunto un
ottimo livello in Pozioni e io vorrei premiarla per questo donando 50 punti alla
sua casa – uno strano sorriso si delineò sulle sue labbra – Prima però vorrei
sottoporla ad un brevissimo test –
Hermione lo guardò,
interessata.
-
Procediamo allora,
professore. –
Così passarono i minuti, in cui Piton
sottopose alla ragazza una serie di domande alquanto difficili inerenti sempre
alla sua materia.
Alla fine, proferì
-
Non male, signorina
Granger – nuovamente era disgustato dalla bravura della studentessa – ora vorrei
mostrarle una pozione – i suoi occhi brillarono di una strana luce – Dovrebbe
assaggiarla ed elencarmi i vari ingredienti usati.-
La ragazza aprì la bocca, sorpresa – Ma
professore… è una cosa impossibile –
-
Nulla è impossibile
per noi maghi, dovrebbe saperlo. Se frequenterà un corso per diventare Auror o
Medimago, è necessario imparare a distinguere gli ingredienti di una pozione
anche dal solo odore, signorina Granger – spiegò l’uomo, posando l’ampolla sulla
scrivania.
Notando la reticenza di Hermione
nell’assaggiarla, aggiunse - Oh, non si preoccupi. Non avrà alcuna conseguenza
su di lei. E’ un preparato speciale. –
La ragazza allora si decise a
provarla.
Uno strano calore all’altezza del cuore
la pervase e un formicolio insistente le colpì la testa; tutto questo ebbe
termine dopo pochi secondi, quando un brivido le percorse la schiena.
Alzò il capo, mantenendo gli occhi
chiusi.
Piton la osservava,
divertito.
-
Qualcosa non va,
signorina Granger? – domandò, fintamente preoccupato.
Attese una risposta che venne dopo
qualche minuto.
-
Mi dispiace,
professore, ma non ho riconosciuto alcun ingrediente – disse,
dispiaciuta.
-
Non si preoccupi. E’
normale la prima volta. Anche se
tutti i serpeverdi a cui l’ho somministrata sono stati capaci di
riconoscere almeno tre ingredienti – disse, sorridendo malignamente – Ma fa
niente. Per i punti, ne aggiungerò comunque dieci alla sua casata per averci
almeno tentato. Può andare ora.
–
Hermione si alzò dalla sedia, salutò
educatamente ed uscì dallo studio, triste per aver
fallito.
*******************
Le porte della Sala grande si aprirono ed
entrò una trafelata Hermione.
Raggiunse con una corsa il tavolo dei
Grifondoro e si mise a sedere, riprendendo fiato.
-
Ehi, alla buon ora.
Per poco non ti perdevi il pranzo. – esclamò Ginny, servendosi una porzione di
patate.
-
Co..ciomp…sa, ti ha
d…ciomp…etto, gnam….Ton? – chiese Ron, parlando a bocca
piena.
La ragazza gli riservò un’occhiata
disgustata.
-
Nulla di che. Mi ha
fatto solo qualche domanda su Pozioni e mi ha chiesto di analizzare un filtro magico. – spiegò, ancora un
po’ giù di morale.
-
E perché?- domandò
curiosa Ginny.
-
Mah… ha detto che
voleva attribuire dei punti speciali alla nostra Casa per la mia bravura nella
sua materia. – rispose, iniziando a mangiare.
Ora i tre amici la osservavano
sbalorditi.
-
C-cosa ha fatto
Piton?! – esclamò Harry, incredulo.
-
In effetti è un po’ strano, ma tanto alla fine ci ha
attribuito solo dieci punti, avendo fallito conla
Pozione–
disse Hermione, condendo la sua insalata con un pizzico di
pepe.
-
Spilorcio! –sbottò
Harry.
-
Non è vero. Questo
suo modo ci spinge a migliorare! Anche se non sono del tutto d’acc…a…a….a-tciù!!
– starnutì.
-
Salute! – disse Ron,
porgendole un fazzoletto.
Hermione si voltò a guardarlo e una
strana luce illuminava ora i suoi occhi.
Rimase a fissarlo per qualche
secondo.
-
Ehi…Mione? – la
chiamò il ragazzo, sventolandole una mano davanti agli occhi
– Tutto ok?!
–
-
Certo, bel
fustacchione – rispose questa con voce sensuale, facendo cadere accidentalmente la sua mano sulla coscia
dell’amico e avvicinando il proprio viso al suo.
Ron la guardò stralunato e, rosso in
volto, si girò dall’altra parte.
La ragazza sorrise e si accostò al suo
orecchio.
-
Mi piacciono gli
uomini timidi – gli sussurrò, soffiandogli delicatamente
nell’orecchio.
L’amico, se è possibile, arrossì ancora
di più.
-
H-her-m… s-sic-cura
di st-stare b-bene? –
Intanto Ginny e Harry li guardavano
scioccati.
-
Mai stata meglio –
rispose, spostando con una mano il colletto della camicia del ragazzo e
avvicinandosi al collo con il viso.
-
C-co-sa s-stai
f-f-facendo, M-mione?! – esclamò sorpreso Ron, pietrificato sul
posto.
-
Marco il mio
territorio, Ron, marco il mio territorio – ripetè questa passandosi la lingua sulle
labbra.
Si allontanò dal ragazzo e osservò
soddisfatta il suo lavoro.
Ora un bella macchia rossa, circolare,
era apparsa sul collo bianco dell’amico.
Fine secondo
capitolo.
Salve a
tutti!!!
Spero che anche questo
cappy sia stato di vostro gradimento
^_^
Avete capito cosa è
successo a Herm?! Bhè… credo di sì ma… vedrete, vedrete cosa combinerà la
nostra eroina nel prox capitolo!! XDXDXDXD
In tutto sono sette
capitoli, compreso l’epilogo (che io adoro!!).
Me ancora scioccata per
le 10 recensioni…. @_@’’’
Siete
MITICI!!!!
Un GRAZIE
speciale, speciale
magicgirl
EDVIGE86
Fairydreams
MIONERON
Herm
robby
elenavidel
Lory91
Ashley
Snape
Hermionina
& anche ai soli lettori
^________________^
Bacionissimi
Vostra MORFEa
Ps: commentino? ^_-
Pps: volevo scusarmi per il mio ritardo
di aggiornamento con tutti quelli che seguivano “Quando una
pozione dà una mano a Cupido” e avvisarli che presto tornerà in carreggiata con i nuovi capitoli!!!
^_^
***********
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Capitolo 3 *** Sex Bomb ***
poitonegi
Terzo
capitolo
Sex-Bomb
Hermione camminava
tranquillamente verso il campo di Quidditch.
A quell’ora del pomeriggio
il suo Ron si stava allenando.
Passò davanti alla grande
vetrata della biblioteca e si specchiò.
Subito un’espressione di
orrore e di disgusto si sostituì a quella felice e
innamorata.
-
Oddio- esclamò –
Sembro una monaca di clausura diciassettenne!! –
Si toccò i crespi capelli e
posò il suo sguardo sul viso privo di trucco, la camicia abbottonata fino al
collo, la cravatta ben allacciata, la gonna lunga fino alle ginocchia, i
calzettoni neri che le coprivano le belle gambe e le scarpe senza un minimo di
tacco, scolorite.
Gemette,
sconfortata.
-
Ecco perché Ron oggi,
a tavola, non mi filava!-
Decisa a rimediare, entrò
nella biblioteca, chiudendosi in uno dei tanti
sgabuzzini.
Dopo qualche minuto buono,
ne uscì una ragazza totalmente diversa dalla Hermione che tutti i compagni erano
abituata a vedere.
Gonna corta che metteva in
mostra le belle gambe e anche una buona porzione di cosce, mocassini neri
ripiegati fino alle caviglie, scarpe lucidate con un leggero tacco, camicetta
più corta tanto da mettere in evidenza una parte del suo ventre piatto, e aperta
sul davanti per mettere in risalto le sue curve, il viso leggermente truccato e
i capelli mossi e ordinati.
Si ridiede un’occhiata nella
vetrata e sorrise soddisfatta. Indossò il mantello nero e la sciarpa rosso e
oro, poi riprese a camminare.
*********
Intanto, al campo, la
squadra Grifondoro al completo si stava allenando.
-
Merlino, Harry! –
esclamò Ron, affiancandolo con la scopa - Fa un freddo pazzesco, sta nevicando e
tu ci fai allenare?! La partita contro Serpeverde sarà solo settimana prossima!
–
-
Ron ha ragione, Harry
– si aggiunse Ginny – Non sarebbe meglio terminare l’allenamento adesso? Non sia
mai che per colpa di questo freddo qualcuno si ammali e non possa partecipare
alla prossima partita! –
Il ragazzo assentì con il
capo e gridò alla squadra – Ragazzi, per oggi basta così!!
–
Tutti trassero un profondo
sospiro e, con le scope in mano, si avviarono verso lo
spogliatoio.
-
Tu non vieni, Harry?
– gli chiese Ron.
-
Finisco di sistemare,
poi arrivo! –
-
Sbrigati, perché dopo
abbiamo Divinazione! –
Detto ciò, volò
via.
Giunto al suo spogliatoio,
notò che tutte le docce erano occupate, perciò si diresse in quello della
squadra avversaria.
Si spogliò, tenendo indosso
i boxer, e si gettò sotto l’acqua calda della
doccia.
Passarono i minuti, quando
sentì la porta dello spogliatoio aprirsi e
richiudersi.
-
C’è qualcuno? –
urlò.
Nessuna
risposta.
Alzò le spalle e tornò ad
insaponarsi per bene. Prima il viso, poi il petto e alla fine si chinò per
lavare le gambe. Le cosce, i polpacci e arrivò ai piedi. Se li pulì, ma notò che
non erano gli unici li dentro. Ce n’erano un altro paio. Erano belli. Piccoli e
perfetti.
“Possibile?! Quattro piedi?!
”
Quando si rese realmente
conto che nella doccia c’era un’altra persona, alzò di scatto il capo, sbattendo
contro l’acciaio della doccia.
-
Ouch!! – sussurrò.
Poi alzò gli occhi e si ritrovò di fronte un’Hermione in top e
mutande.
La osservò per qualche
secondo a bocca aperta, poi, sconvolto, lanciò un
urlo
-
Hermione!!!!!! C-cosa
ci fai qui dentro????!!!! – esclamò, coprendosi di istinto le cosiddette parti
basse.
-
Mi faccio la doccia –
rispose quella, tranquillamente, prendendo in mano il sapone precedentemente
usato da Ron.
-
Ma non potevi andare
da un’altra parte?! Sono nudo!!! –
-
Non sei nudo – gli
fece notare – E comunque non potevo occupare un’altra
doccia.
-
E perché, per
Merlino?! – domandò Ron, esasperato.
-
Semplice. Non ci
saresti stato tu. –
Questa affermazione ammutolì
il ragazzo, facendolo arrossire.
-
E… come f-facevi a
sapere che ero qui? –
-
Harry
–
“Il solito impiccione” pensò
Ron, iniziando ad osservare la ragazza “ Certo che però Hermione ha proprio un
corpo niente male…eh, sì…”
-
Cosa stai facendo?
–
-
Mi sto rifacendo gli
occhi! –esclamò senza pensare; quando si accorse di quello che aveva detto,
inorridì e cercò di rimediare – C-cioè…n-non
vol…-
-
Oh, non fare il
timidone…- disse, passandosi la lingua sulle
labbra.
Iniziò a puntellargli il
petto con le dita, mentre questi sudava freddo, cercando di
sfuggirle.
-
H-herm…Ti prego…-
esordì, prendendole le mani.
-
Cosa? – domandò lei,
innocentemente, avvicinandosi ancora di più.
-
S-senti…Non s-so cosa
t-ti s…- cercò di parlare, ma venne interrotto da un sonoro starnuto della
ragazza.
Hermione alzò il capo ed
iniziò a guardandosi intorno spaesata.
Poi notò le mani di Ron,
strette nelle sue, il corpo nudo, o quasi, di quest’ultimo vicino, troppo
vicino, a lei. Arrossendo vistosamente sia per la rabbia sia per la vergogna, si
liberò dalla morsa del ragazzo e si
allontanò scioccata, cercando di coprirsi meglio che poté.
(Cioè…quasi nulla!! Hihihi
ndron_con_la_bava_alla_bocca)
-
Perché sono qui ? –
sussurrò Hermione.
Ron aprì la bocca per
risponderle ma venne bloccato.
-
Come mai sono insieme
a te, in una doccia, mezzi nudi? –
il timbro della voce salì di
un tono.
Il ragazzo tentò nuovamente
di risponderle ma non gli fu dato il tempo
-
C-cosa ci faccio
qui?- la sua voce era vicina
all’isterico.
Gli lanciò uno sguardo
bellicoso.
-
Anzi… - aggiunse, poi
- Cosa ci fai TU qui?!! –
L’amico era
esterrefatto.
Si guardò in torno per
vedere se c’era qualcun altro con loro.
-
IO?? - esclamò, indicandosi con
l’indice.
-
Sì, TU!!! –
urlò.
-
Ma, Mione… stai scherzando vero??
–
-
Ti sembra che abbia
la voglia di scherzare???!!! –
-
Sei venuta tu, qui!!
– replicò Ron.
Hermione gli riservò
un’occhiata disgustata,e uscì dalla doccia con un – Porco!
–
Ron la seguì con lo sguardo,
stupito.
*************
Dopo essersi rinfrescato,
uscì anche lui dalla doccia.
Ritornò allo spogliatoio,
lasciando dietro di sé ombre di acqua.
“ Quella ragazza ha qualche
problema! Prima cerca di sedurmi e poi fa la finta tonta e scappa, dando la
colpa di tutto a me! Mah… chi le capisce, le donne, è bravo! ” stava pensando il
ragazzo, mentre girava per lo spogliatoio in cerca dei suoi
indumenti.
-
Ma dove è finita la
mia roba?! – esclamò, spaesato.
-
Ron – lo chiamò
Hermione, sbucando dalla porta dello
spogliatoio.
-
Mione, esci!!!! Mi
sto cambiando!! – la sua voce risultò stridula a quel
comando.
Era nudo. In mezzo alla
stanza.I suoi vestiti erano spariti. E per di più, una ragazza era lì con
lui.
-
Come sei timido! Va
bene, chiudo gli occhi! – disse, facendo come aveva detto – Volevo solo darti i
tuoi vestiti. Non so perché, ma mi sono trovata fuori con questi in mano –
spiegò, porgendoli alla ceca al ragazzo.
Non si ricordava, in realtà,
che li aveva presi apposta per vendicarsi del ragazzo.
-
Ah! – replicò solo
Ron, rivestendosi in fretta.
-
Fatto?-
-
Sì, puoi riaprire gli
occhi. –
-
Ron, ti va di
insegnarmi a volare? – domandò all’improvviso, sfoggiando uno sguardo da
cucciolo.
-
Adesso?!!!!
–
-
Sì!-
-
Ma…è orario
scolastico!! E siamo già in ritardo!! –
Ora ne era certo. Hermione
Jane Granger era veramente impazzita.
-
Ti prego, ti prego,
ti prego – lo implorò sfoggiando uno sguardo da cucciolo
bastonato
-
No – replicò
deciso
-
Peeer faavore!!
-
Oddio, no. Non mettere il
broncio. Non farlo.
-
E va bene. –
sentenziò alla fine il ragazzo, prendendo la sua scopa in
mano.
*********
-
Hermione no!!! –
esclamò Ron, avvicinandosi all’amica – Devi usare un tono più deciso, non dolce.
–
- Ma mi dispiace. E se dopo la
scopa si arrabbia? Anche gli oggetti hanno un anima!!
-
-
Su, amore della
mamma, non farmi arrabbiare… - sussurrò la ragazza alla scopa. Ma, notando che
la sua tecnica non sortiva alcun effetto, si surriscaldò. – Stupida scopa. Se
non ti alzi immediatamente da terra
ti faccio vedere io cosa significare disubbidire ad Hermione Granger. Ti
strapperò ogni singolo rametto e il tuo manico lo userò come legna da bruciare .
– rise malignamente.
L’oggetto ebbe un fremito e
subito si alzò in volo.
- Ehm…ehm… Ben fatto!
A-almeno credo. – sentenziò Ron, sorpreso. – Ora
sali.-
Hermione si sedette di
traverso e accavallò le gambe con grazia.
La gonna, molto corta,
metteva in evidenza una buona porzione di coscia.
Il ragazzo
deglutì.
-
O-ok!
–
Si passò un dito nel
colletto della camicia.
Possibile che quella ragazza
non capisse l’effetto che sortiva su di lui?
-
Ora proviamo a
volare. Prima verrai con me sulla scopa, poi andrai da sola
–
******************
La brezza serale
scompigliava i capelli della ragazza che, per il freddo, si aggrappò ancora di
più al torace del ragazzo davanti a lei.
- Ti va di fare un tuffo nel
lago? – domandò Hermione, mentre osservava entusiasta la superficie
perfettamente calma e nera del lago
sottostante.
Ron non la ascoltò, troppo
preso dalla sua lotta interna.
Saltare addosso ad Hermione
o limitarsi a… saltarle addosso.
Maledetta lei e le sue
gambe.
E i suoi
grattini!
- Vedi che bel panorama?!! –
sussurrò poi, cambiando discorso, estasiato davanti all’immensità della Foresta
Proibita – E’ uno spettacolo. -
Non ottenendo risposta, salì
ancora più in alto.
“Strano” pensò. Si sentiva
più leggero, come se fosse da solo su quella scopa. Non sentiva più la stretta
di Hermione attorno ai suoi fianchi, i suoi capelli che gli solleticavano il
collo, le labbra impudenti che lo baciavano a tradimento e la sua bellissima
voce che gli parlava e rideva come mai l’aveva sentita
fare.
All’improvviso, udì un urlo provenire dal basso,
paurosamente in basso, che lo fece inorridire.
-
PORCA MAGA MAGO’!!!!!
– esclamò, tuffandosi in picchiata nel tentativo di raggiungere la ragazza che,
intanto, si stava avvicinando sempre di più alla terra ferma o, più
precisamente, al Lago Nero.
Tre metri la separavano
dall’impatto.
Lei rideva
spensierata.
Non si era mai sentita così
libera.
Due
metri.
Ron stava volando più in
fretta che poteva.
Gocce di sudore imperlavano
il suo viso concentrato.
Un metro e
mezzo.
Sentiva il vento che le
scompigliava i capelli.
Era un peccato che Ron non
fosse venuto con lei.
Un
metro.
Chiuse gli occhi
e…
-
Ron!!! – esclamò sorpresa Hermione,
voltandosi a vedere chi l’aveva afferrata – Hai deciso di fare un tuffo anche tu
nel lago? –
Questi la guardò
stralunato.
Il cuore gli martellava nel
petto.
Il respiro era
irregolare.
E non aveva mai sudato così
in tutta la sua vita.
Iniziò a prudergli il
naso.
Era sempre così quando si
arrabbiava.
Senza mollare la scopa se lo
grattò.
Subito dopo, venne travolto
da un’ondata di acqua.
-
Ops - esclamò.
Hermione era caduta nel lago.
Notando che la ragazza non
ritornava a galla, si avvicinò con la scopa alla superficie dell’acqua,
preoccupato.
-
Mione?! – la chiamò,
timoroso.
All’improvviso una mano
sbucò dal lago e lo prese per la cravatta.
L’istante successivo, si
trovò ad annaspare nell’acqua anche lui, mentre una risata cristallina
accompagnava i suoi borbottii.
*******
-
Quella ragazza è
pazza! – esclamò Ron, varcando il quadro della Signora Grassa e rivolgendosi ad
Harry e Ginny – Ve lo dico io! – continuò, sprofondando nel divano rosso davanti
al camino.
-
Cosa hai combinato? –
chiese la sorella, ghignante.
-
Io nulla!! – si
difese – Casomai è lei che mi è letteralmente saltata addosso!!!
–
Gli altri due lo guardarono
scioccati.
-
In che senso saltata
addosso? –
-
Nel senso vero della
parola!!! Questo pomeriggio, me la sono ritrovata nella doccia, poi , non so
come e perchè, mi ha insultato e se ne andata. Dopo, non trovavo più i miei
vestiti ed è apparsa lei con quelli in mano, pretendendo che le insegnassi a
volare. Mentre eravamo sulla scopa, si è lasciata andare e stava quasi per
cadere nel lago nero quando sono riuscita a prenderla, ma alla fine siamo caduti
tutti e due comunque. Usciti da lì, rideva divertita accucciata sopra di me,
poi, tutto ad un tratto, è ridiventata seria e si è arrabbiata di nuovo!! – si
sfogò l’amico.
-
Smettila di
raccontare stronzate, Ron – lo ammonì Harry, sghignazzando – Mione non ti fila
neanche di striscio in questi giorni. E’ ancora incavolata per la storia di
Lavanda. -
Ginny rimase in silenzio,
assorta nei suoi pensieri.
-
Cosa?! Ma non ho
fatto niente! L’ho solo accompagnata ad
Hogsmeade…–
-
… dopo averlo promesso ad Hermione!
–
Ron abbassò lo sguardo,
colpevole.
-
Ho accettato solo
perché Lav era sull’orlo delle lacrime e mi dispiaceva. E poi – si riscosse – io
e Mione non stiamo mica insieme!
Perché avrebbe dovuto prendersela?!-
-
Merlino, Ron, sei
proprio cieco!- esclamò Harry,
roteando gli occhi – Era il giorno di San Valentino perchè credi che Hermione… -
-
Ron – li interruppe
la rossa – da quando ha iniziato a comportarsi così?
–
Il ragazzo ci pensò su un
attimo, poi arrossì
-
Da oggi, a pranzo,
quando mi ha fatto quel… bè… quel coso, capito no?! - e abbassò la sciarpa rosso oro che aveva
tenuto intorno al collo tutto il giorno, mostrando un macchia rossa
circolare.
-
Qui, gatta ci cova. –
borbottò Ginny, alzandosi in piedi e avviandosi verso il
quadro.
-
Dove vai?- le domandò Harry, prima che sparisse dietro
il ritratto.
-
In biblioteca.
–
Ron lanciò un’occhiata
interrogativa all’amico, che alzò le spalle.
-
Partitina a scacchi?
–
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Ginny uscì come una furia
dalla biblioteca.
Doveva trovare Hermione e in
fretta anche!
Aveva capito, o almeno
credeva che fosse così, che il comportamento della ragazza fosse influenzato
dalla pozione di Piton.
Tutto combaciava, non
c’erano dubbi. Aveva anche trovato la pozione in questione e il suo antidoto.
Girò l’angolo e andò a sbattere contro qualcuno.
-
Ouch!
–
-
Ehi! Sta più attenta!
Hai sgualcito la mia gonna! – replicò una voce
femminile.
-
Hermione?!
–
-
Sì, sono io. – disse
quella, muovendo la sua chioma di capelli - E tu sei…?
–
-
Ginny! – replicò la
rossa, indignata.
-
Ah, certo. Ginevra.
Sai per caso dov’è Ron? – a quella richiesta il suo tono da disinteressato
divenne dolce e suadente.
La ragazza le lanciò
un’occhiata di fuoco, poi prese qualcosa dalla tasca della sua divisa e
l’avvicinò alla bocca, soffiandoci sopra verso
Hermione.
-
Ma cosa…? E-e-etciù!
– starnutì.
-
E’ pepe – spiegò la
rossa, ripulendosi le mani.
-
Pepe? Ma Ginny… Che
ti è preso?! – domandò la riccia.
-
Sei Hermione?
–
-
Certo che sono
Hermione! – replicò quella sconcertata.
-
Chi è che ha
inventato la pozione del Sonno Suadente?-
-
Silver Richpull. Perché? – chiese,
infastidita.
Ginny, prima le sorrise, poi
la abbracciò di slancio.
-
Ho capito cosa ti è
successo! –
::::::::::::::::::::::
Ormai la cena era quasi giunta al termine e un professore, per
tutta la sua durata, aveva mantenuto un sorrisino divertito sulle sue labbra,
come avevano fatto notare studenti stupefatti.
Infatti Piton, il professore
in questione, non aveva mai tolto lo sguardo da una coppia di Grifondoro, Ron ed
Hermione, che avevano dato spettacolo per tutto il
tempo.
Si era divertito da matti ad
assistere ai vari sbalzi di personalità della riccia ad ogni starnuto, causato dal pepe o dai fiori che aveva,
lui personalmente, distribuito lungo tutta la tavolata; ed ogni starnuto era
accompagnato anche da o una bella litigata con il rosso, suo vicino, o qualche
approccio amoroso con lo stesso ragazzo.
Ghignò nuovamente
soddisfatto, ignorando gli sguardi scioccati dei suoi colleghi e
studenti.
-
Ti diverti, Sev? –
domandò Silente, sporgendosi un po’ alla sua destra e
sorridendogli.
-
Io, Albus? – domandò
quello, mostrando la sua faccia più
angelica.
-
Già. Chissà perchè. –
concluse il preside, con fare allusivo, avvicinando il boccale di succo di zucca
alla bocca.
Fine terzo
capitolo
Ma quanto è
lungo ‘sto capitolo?
Bè ha anche
lui un suo perché. Infatti settimana prossima non so se riuscirò a postare il
quarto capitolo perché sarò via (grazie al ponte di inizio novembre! Evvai!!) e
perciò ho voluto lasciarvi questo corposo (ben 14 pagine di word!!) capitolo,
sperando che vi sia piaciuto!! ^_^
Comunque
mercoledì posterò una nuova storiella di tre capitoli ancora sulla coppia
Herm/Ron.
E’ a stampo
comico ed è narrata dal punto di vista di Hermione.
“ Un
pomeriggio a Hogsmeade”
Cmq,
torniamo alla fic …
0_0 Grazie mille per le recensioni!!! Mi
hanno fatto taaaaanto piacere!! Grazie grazie grazie soprattutto
a:
Angelika88
Ladymarie
Lory91
robby
Fairydreams
MIONERON
Felpata95
Hermionina
LaTerrestreCrazyForVegeta
(mi sono
ispirata a quella donna dai capelli blu innamorata di Tensing che ogni volta che
starnutisce cambia personalità! ^_^)
EDVIGE86
Esther
Magicgirl
Goldbuble
Ashley Snape
Sofy
Weasley
& anche
ai soli lettori!
Bacionissimi
MORFEa
Ps:
Commentino, commentuccio? ^__________^
Pps: scusate se non rispondo ma sto facendo dei problemi di trigonometria
e … lasciamo perdere =_=’’’’
|
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Capitolo 4 *** Preoccupazioni ***
hjkjhjkjhhjkkjhhjk
Quarto
capitolo
Preoccupazioni
Era notte
inoltrata.
Ron si girò nel suo letto, borbottando
qualcosa, e con i piedi cercava di scostare le coperte che lo accaldavano.
All’ultimo colpo sfiorò qualcosa di fresco in fondo al
letto.
Senza aprire gli occhi, cercò con le mani
quella fonte e, quando la trovò, la tastò per capire cos’era. Aggrottò le
sopracciglia, sorpreso.
Erano piedi. Anzi piedini morbidi al
tocco e freschi.
Gli ricordavano qualcosa… ma
cosa?
-
Hermione!!! – esclamò
Ron, spalancando gli occhi e tirandosi su di colpo a
sedere.
-
Ronald! - replicò la
ragazza con voce sensuale, ancora impastata dal sonno.
-
Hermione! –
-
Ronald! –
-
Mione, insomma!!
- disse il rosso, cercando di
allontanarsi dalla riccia che cercava di abbracciarlo.
-
Ronnie, tesoro! –
esclamò Hermione, buttandosi al suo collo.
Il ragazzo gemette sconfortato,
abbandonandosi all’abbraccio.
Dopo alcuni minuti, Ron la allontanò di
nuovo delicatamente.
Lei lo guardò con occhi inumiditi dalle
lacrime.
-
Perché non mi vuoi? –
sussurrò la riccia.
Il rosso sussultò di fronte a quell’
espressione dispiaciuta e volse lo sguardo da un’altra
parte.
Come faceva a dirle che lui la voleva con
tutto il cuore ma che il problema era un altro?
Come faceva a dirle che era preoccupato
per lei, che non riconosceva più in lei Hermione?
La ragazza di cui si era innamorato, la
ragazza che continuava a rimproverarlo, la so tutto io, la ragazza orgogliosa e
testarda che aveva conosciuto?
Certo, questa Hermione era decisamente
più bella, più audace, ma lo spaventava con i suoi continui assalti e tentativi
d’approccio.
-
Non è che non ti voglio… - tentò di
spiegare il rosso – … ma …. –
-
Allora mi vuoi? –
domandò la ragazza con voce piena di speranza.
-
Sì, ma…
-
Non fece a tempo a finire di parlare che
Hermione si era di nuovo gettata tra le sue braccia.
-
Mi interessa solo
questo! – disse la riccia prima di assopirsi sul suo
torace.
Ron la guardò con sguardo prima
meravigliato poi pieno di dolcezza, mentre le accarezzava i lunghi capelli
bruni; alla fine si abbandonò anche lui tra le braccia di
Morfeo.
::::::::::::::::::::
Poche ore più
tardi…
-
Non credo ai miei
occhi! –
-
Che c’è, Neville? Il
tuo rospo si è fatto la fidanzata?! – replicò sarcastico
Seamus.
-
Peggio!
–
-
Piton si è lavato i
capelli?-
-
Ma quello è
impossibile! – si intromise Harry.
-
Peggio! –
ribadì nuovamente Neville.
-
Allora Ron si è
portato a letto Hermione?! –
-
Impossibile anche questo! – disse di nuovo il moro.
Ci
f urono alcuni istanti di
silenzio
-
Esatto!
–
A
q uesta risposta seguirono
cinque tonfi.
I primi di Seamus e Dean, uno
caduto dal letto e l’altro scivolato in bagno, il terzo di Harry, inciampato nei
suoi pantaloni, il quarto di Neville, per sostegno morale ai suoi compagni, e il
quinto di Ron, buttato giù dal letto da Hermione, ancora mezza addormentata.
-
Ma cosa…?
– tentò di dire il rosso, sovrastato subito da un urletto della ragazza.
- Ahh! Ragazzi!! – esclamò
Hermione, tirando su di sé le lenzuola del letto.
-
Ahh!
Mione! – strillò Ron, di rimando – Che ci fai qui? –
-
Ma Ron!
Non ricordi? – e gli fece l’occhiolino sotto lo sguardo sorpreso dei compagni di
stanza.
Le orecchie di Ron divennero
infuocate – Cosa? – replicò con voce strozzata.
-
Abbiamo
passato la notte insieme, no?-
Al rosso andò di traverso la
saliva e iniziò a tossire convulsamente.
-
Bè… ragazzi, noi vi
lasciamo soli – sentenziò Seamus con un ghigno divertito.
-
Avrete
molte cose da chiarire – continuò Harry.
-
In senso
metaforico, si intende. – concluse Dean, uscendo dalla porta della camera
ridendo.
Neville rimase ancora
paralizzato sul posto ad osservare la scena, prima di essere trascinato via dai
suoi compagni.
-
Ma non mi
sono ancora cambiato! – protestò il giovane fuori dalla porta.
-
Nessuno
noterà la differenza, credimi! – replicò Seamus.
Nella camera intanto i due
giovani fissavano la porta, stralunati; più precisamente, Ron faceva di tutto
per non spostare lo sguardo verso la ragazza che faceva mostra di sé sul letto
solo con indosso una camicia da notte ocra quasi trasparente, ed Hermione,
invece, spostava lo sguardo speranzoso dalla porta al rosso.
-
Sai,
dovremmo seguire il loro consiglio – soffiò la ragazza, scendendo dal letto e
avvicinandosi con passo felpato a Ron.
Questi, al contrario,
indietreggiava ad ogni passo che la riccia avanzava e balbettò
-
Pensavo
avessimo chiarito tutto. Di cosa vuoi parlare? –
Hermione rise e con un’occhiata
da predatrice rispose – Se vuoi chiamarlo parlare questo - e si avvicinò con il proprio viso a quello di
Ron.
Prima che le sue labbra
potessero sfiorare quelle del ragazzo, questi strillò con una voce acuta che non
gli apparteneva
-
Ma guarda
che ora è!!! Arriveremo in ritardo alle lezioni! – e schizzò via nel bagno.
Hermione rimase ferma dov’era
ancora sorpresa dal repentino cambiamento, poi si voltò verso l’orologio. Erano
le 7.50 am.
Alzò le spalle, disinteressata,
e fece per stendersi sul letto, quando la voce di Ron giunse dal bagno
-
E’ meglio
che torni anche tu in camera per cambiarti – urlò da sotto la doccia - Ci
vediamo in classe, Mione. –
-
Ma non
posso fare la doccia con te? – replicò in risposta.
-
NO! –
sbottò di colpo Ron, poi con tono più conciliante – Meglio di no –
-
Ma
l’abbiamo già fatta insieme! –
-
Sì e non
voglio ripetere l’esperienza – disse e in tono più basso, inudibile per
Hermione, continuò – Vorrei evitare di saltarti addosso! –
Svogliata, la ragazza uscì dalla
stanza.
1 ora: Trasfigurazione
-
Signorina Granger!!
– la richiamò, scandalizzata,la Professoressa
McGranitt.
-
Salve
nonna. – la salutò la ragazza, entrando in classe con ben un quarto d’ora di
ritardo.
-
N-nonna??
–
-
Oh, non
si commuova. Lo so quanto è dura la vita di una zitella. Cioè, in realtà non lo
so, ma lo immagino. Nessuno che la ama, nessuno che la chiama mamma, o meglio,
nonna,… eh sì… ma io voglio farle capire che per me lei è come una nonna, la
nonna che non ho mai avuto. Anche se lei, almeno, aveva stile, da quanto mi
racconta mia mamma. –
-
Oh,
signorina Granger, mi dispiace per sua nonna… - ma subito si riscosse – Come
sarebbe a dire che non ho stile??!!-
-
Ma si
guardi. Va in giro con gonnelloni ampi, stile serve del medioevo, e un bustino
antiquato. E non parliamo dei capelli, sempre raccolti. I colori, poi… scuri, da
arpia. Dovrebbe fare la tinta ai capelli. Si nota troppo il grigiore. Le scarpe…
senza un filo di tacco. E il trucco… o per tutte le Morgane!!! NIENTE!! –
-
Giusto,
Granger!!! – esclamò Lavanda, alzandosi in piedi
La professoressa la guardò
scioccata.
Quella era veramente Hermione
Granger?
Nella classe non era l’unica a
chiederselo.
-
Pss…Harry…pss… - bisbigliò Ron – Secondo te che cos’ha
Mione? –
Era preoccupato.
Maledettamente preoccupato per
la sua migliore amica.
-
Nulla. Ha
solo capito, anche se in ritardo, che la vita non è fatta solo di studio ma
anche di divertimento. Ora vuole solo recuperare il tempo perduto. – spiegò con
semplicità l’amico.
-
Mah…sarà!
– rispose il rosso, non del tutto convinto.
::::::::::::::::::::
2° ora: Incantesimi
-
Signorina
Granger! – esclamò indignato il professore Vitius – Cosa sta facendo? –
-
Le servono per caso un
paio di occhiali? Perché sono sicura che Harry sarebbe lieto di prestarglieli –
rispose tranquillamente, continuando il suo lavoro.
-
Mione,
cara – la chiamò Lavanda, seduta dietro di lei.
La riccia si girò, fulminandola
con lo sguardo.
Certo, lei poteva essere
cambiata ma il suo odio per la biondina era rimasto immutato.
-
Dimmi,
LavLav. Hai
bisogno di qualcosa?- ringhiò con falsa cortesia.
-
Non che
ne abbia bisogno, ma potresti passarmi il tuo fondotinta? Stamattina non ho
fatto a tempo, sai… qualcuno ha disattivato la sveglia e nascosto tutti i miei
make-up!-
-
Noooo!
Che cosa terribile… – e ghignò – Però, caaara, è mio dovere di sincera
Grifondoro dirti che neanche il fondotinta riuscirebbe a nascondere lo scempio
di faccia che ti ritrovi!-
E si girò, tornando a limarsi le
unghie con non curanza.
Ron, accanto a lei, si passò una
mano sulla faccia, mentre Harry, dal lato opposto, sussurrò all’amica
-
Hai
proprio ragione! –
Intanto il professore, che aveva
seguito la scena con filo di sadico divertimento, tossì per richiamare
l’attenzione della classe.
-
Coff,
coff! Spero, signorina Granger, che lei abbia almeno eseguito i suoi compiti
–
L’espressione della giovane si
tramutò da divertita a indignata
–
Certo che no! Avevo altro a cui pensare, vero
mio maschione? – e fece l’occhiolino a Ron, il quale si nascose dietro il libro
di Incantesimi Avanzati, facendo ridacchiare l’intera classe.
–
Signorina Granger!- la richiamò Vitius, sconcertato dal
comportamento della sua migliore alunna – Mi delude! - e in quell’istante fu
interrotto da uno starnuto da parte della ragazza – Lei non ha eseguito i
compiti per colpa di questo baldo giovanotto? –
Ron, sentendosi chiamato in
causa, cercò subito di discolparsi – Io non c’entro nulla! –
Nello stesso tempo Hermione
guardò inorridita il professore
-
Come non
ho fatto i compiti?! – esclamò con voce vicina all’isterismo – Guardi che ci
deve essere un errore, non è possibile… - e iniziò a frugare nella sua borsa in
cerca delle pergamene – Devono essere da qualche parte! Per forza! –
Dopo qualche minuto di ricerche,
si arrese all’evidenza.
Per la prima volta nella sua
vita non aveva eseguito i compiti richiesti.
Chinò il capo dispiaciuta, poi
si rinvigorì di una nuova furia.
Volse il suo sguardo
fiammeggiante verso Ron ed esclamò
-
Ron!!
Dove hai messo la mia ricerca?! –
-
Io?! Non
l’ho nemmeno toccata! – si discolpò – Non è forse che ti sei dimenticata di
farla?
Hermione si fermò a
riflettere.
In effetti non si ricordava di
aver fatto il compito, ma il guaio era che non si ricordava nulla di ieri se non
qualche frammento disconnesso in cui era sempre presente Ron.
-
No!! –
riprese a gran voce -
Invece sono sicura che l’hai presa tu per ricopiare qualcosa! –
-
Cosa?! –
replicò quello, scandalizzato – Te lo avr… -
-
Basta! –
si intromise il professore, stanco di quel siparietto – Per questa volta non
importa! Dopotutto non è mai accaduto che lei si dimenticasse di fare i compiti,
perciò chiuderò un occhio, anche per il suo comportamento. – e detto ciò,
ritornò alla cattedra, riprendendo la lezione.
:::::::::::::::::::
Ron camminava a passo lento
verso l’aula di Divinazione.
Non si preoccupava di arrivare
in ritardo, aveva solo bisogno di stare un po’ da solo con i suoi pensieri.
Era maledettamente preoccupato
per Hermione.
Anche Harry, dopo aver assistito
all’ultima uscita della ragazza, si era dovuto ricredere sulla sua salute
mentale.
Aveva detto che avrebbe fatto un
salto in infermeria a trovare Ginny, la quale si era fratturata il polso la sera
prima, e, intanto, avrebbe anche chiesto un consiglio a Madama Chips.
-
Dì alla
Cooman che sono stato morso da un serpente velenosissimo e che sono in
infermeria in punto di morte. Se la sua Vista funziona come al solito non ci
saranno problemi, in caso contrario… bè… salterete la lezione per svenimento
profe! –
-
Harry!
Non provare a fare nulla con Ginny! E’ ancora convalescente! – aveva replicato il
rosso, scandalizzato.
Ron continuò a camminare,
sospirando ogni tre passi; giunse alla statua della Strega Orba e in
quel momento si sentì afferrare ad un braccio e trascinare all’interno del
passaggio.
Una mano si pose sulla sua
bocca, impedendogli di gridare.
Fece saettare gli occhi da ogni
parte per riconoscere il suo assalitore, ma il buio lo circondava.
Poi sentì un forte dolore alla
nuca e più nulla.
:::::::::::::::::::::::::::::: fine quarto capitolo
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Scusate il ritardo, ma
come avevo avvisato, ho saltato lo scorso aggiornamento per cause di forza
maggiore (una bella gita formato famiglia in Friuli!).
Lo so questo capitolo è
un po’ cortino ma mi rifarò con l’altro!! Eh,eh,eh vedrete cosa accadrà…!
Cmq volevo scusarmi per
aver postato due volte questo capitolo! Bè… c’è stato un piccolo errore! Infatti
al posto di aggiornare la nuova fic l’ho aggiunta come quarto capitolo di questa
storia ^_^’’’ me taaaaanto sbadata!!! E alla fine, dopo aver postato la new fic
l’ho anche cancellata!! Eh… cosa fanno quattro ore di latino e
matematica il giorno di Halloween!! -_-‘’
Cmq, passiamo ai soliti
ringraziamenti (Siete super mitici!!!!!!).
Un Grazie special special super special a :
Emgi
wowermyron
Lory91
Ladymarie
Esther
Robby
Hermionina
Costy
goldbuble
& anche ai soli
lettori (che se lasciassero un commentino non mi recherebbero un
dispiacere! ^_^ ma posso capirli! Anch’io tante volte leggo storie e non
recensisco! Brutta bestia la pigrizia (soprattutto se il giorno dopo c'è
l'interrogazione di filosofia... ma lasciamo perdere!)! ù_ù Però adesso posso
anche capire gli autori, e mi sono ripromessa di recensire più storie possibili!
I commenti
danno all’autore la “forza”, o meglio la voglia, di continuare a scrivere! )
0_ò dopo questa mia
non-richiesta-perla-di-così-detta-saggezza
Vi saluto
Bacionissimi
MORFEa
Ps: commentate, mi raccomando
^_-
Pps: Ora vado a rendere il mio
account più presentabile. E’ da due anni che si trova in quello stato
^_^’’’
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Capitolo 5 *** Hogsmeade ***
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Hogsmeade
Ron poteva contare le puffole
pigmee che gironzolavano davanti ai suoi occhi nel buio più assoluto.
Quando il dolore alla testa si affievolì, si arrischiò ad
aprire gli occhi.
Quello che si trovò davanti, lo sorprese a dir poco.
Si era immaginato un
assalitore dai capelli neri, un filo di barba incolta e la corporatura grossa e
alta, un troglodita come Tiger insomma;
invece quello che vide furono due occhi color cioccolato
inumiditi dalle lacrime e dispiaciuti.
-
Scusa, Ron!
– esclamò una voce femminile – Ti ho scambiato per Gazza. Non so come sia potuto
succedere. Scusa. –
-
Hermione?!
– borbottò sorpreso, cercando di alzarsi, ma cadendo miseramente in terra.
La
ragazza annuì e gli offrì la sua mano per alzarsi.
Quando fu sicuro che le sue gambe fossero stabili, si allontanò
leggermente dall’amica e fece vagare lo sguardo intorno a sé, finchè non si
fermò su un libro abbandonato a terra.
Strabuzzò gli occhi.
-
Tu mi hai
colpito con quel libro?! – esclamò, sorpreso, cercando la risposta negli
occhi di Hermione – Ma saranno almeno mille pagine! –
-
Millecinquecento – lo corresse.
Ron
le lanciò un’occhiataccia – E per Merlino, a cosa devo questa accoglienza così
calorosa?-
Sul
volto di Hermione si delineò un sorriso malizioso.
-
Adesso lo
vedrai! – e lo prese per mano, trascinandolo con sé lungo il passaggio, non
prima, però, di aver lanciato un’occhiata malinconica al libro abbandonato a
terra.
:::::::::::::::::::::::
-
Il gatto ti
ha mangiato la lingua? – esordì la riccia con un ghigno.
-
T-tu hai …
sei … Hermione … uscire dal castello per … Oh Merlino! –
Ron
scosse la testa, come a voler riordinare la confusione che lo aveva colpito.
Rimase qualche secondo con il capo chino e gli occhi
socchiusi, poi parlò.
-
Ho bisogno
di alcool per digerire la faccenda –
Hermione sbuffò divertita, osservando l’amico alternare
occhiate a lei e al locale
“I
tre manici di scopa”.
In
quel momento, giunse Madame Rosmeta con il suo solito sorriso affabile e un
blocchetto tra le forti mani.
-
Guarda chi
è venuto a trovarmi – esclamò la donna, sinceramente stupita – I due amici di
Harry. La signorina Granger e il giovane Weasley. Cosa vi porto, cari?-
A
queste parole, Hermione esitò.
Venendo a Hogsmeade, non aveva pensato alla possibilità di
essere riconosciuti.
Si
diede mentalmente della sciocca per la sua superficialità.
Rosmeta dovette aver colto il significato di
quell’esitazione perchè il suo sorriso sfociò in una risatina allegra.
-
Non
preoccuparti, tesoro – la rassicurò, riacquistando il solito sorriso – Ne vedo
di studenti ogni giorno nel mio locale e non ho mai aperto bocca con il buon
vecchio Albus.
Anche se glielo riferissi, quel vecchio strampalato sarebbe capace di
farsi una bella risata.
Ron
scoppiò a ridere, divertito più per il nomignolo affibbiato al vecchio preside
che per altro, ed Hermione si tranquillizzò, rassicurata.
-
Bè… allora
prendiamo … -
-
Io un
firewhisky – esclamò subito il rosso, desiderando enormemente rimettere ordine
nella sua testa – mentre lei … - lanciò una dubbiosa occhiata alla ragazza - …
una burrobirra, grazie!
-
Subito,
tesoro –
-
No!
Aspetta! – la bloccò Hermione – Anch’io voglio un Firewhisky!-
-
Cosa?! –
esclamò Ron – No, tu prendi una burrobirra! –
Ci
mancava solo quella. Hermione ubriaca. Come se non fosse già abbastanza strana
in quei giorni.
-
Perché?! Io
voglio bere un Firewhisky! – sbottò la ragazza.
-
Ti fa male!
Meglio un Idromele – disse in direzione della cameriera.
-
No! Non mi fa male!
–
-
L’ultima volta che ne hai bevuto uno, anzi solo un quarto, ti sei messa a fare la
lap dance utilizzando come pali le porte del campo di Quidditch! -
le rammentò Ron.
Hermione arrossì di botto. Non ricordava nulla di quella
notte (anche se Ginny si era poi premunita a raccontarle ogni cosa) solo che era
una festa in onore della vittoria schiacciante sui Serpeverdi nell’ultima
partita e che Lavanda l’aveva sfidata a fare qualcosa di sciocco, molto
sciocco.
-
Non è vero!
– borbottò alla fine, incrociando le braccia sotto il petto.
-
Un idromele
– ripetè Ron a Madame Rosmeta, che se ne andò via sorridendo.
Poi,
si rivolse alla riccia, contrariato.
-
Ricordami
di portarti da Madame Chips al ritorno. –
Lei
si limitò a mostrargli la lingua, indispettita.
:::::::::::::::::::::::::::
-
Ron! – lo
chiamò Hermione, cercando il ragazzo con lo sguardo.
Aveva tra le mani una pila di
maglioni, magliette, jeans e pantaloni, tra cui sbucava anche un
vestito da sera nero, che non le permettevano quasi di vedere dove andava; sul
viso era dipinta un’espressione infastidita.
Quando scorse l'amico, il quale era intento ad osservare con
un insano interesse una serie di completini intimi da donna, lo raggiunse e gli
scaricò tra le mani tutti i vestiti.
Ron
si lasciò andare ad un urletto poco virile ed arrossi imbarazzato per
essere stato
colto sul fatto.
-
Allora,
adesso io provo questi completi e tu devi dirmi cosa ne pensi, ok? –
Hermione non parve aver notato l'oggetto di ammirazione del ragazzo, ma gli
lanciò un'occhiata incuriosita e preoccupata – Tutto bene, Ronald? Sei
completamente rosso. Non sarai ancora offeso per il fatto che ti ho scambiato
per Gazza, vero? Ti ho già chiesto scusa e poi sai che non l’ho fatto apposta a
tramortirti con quel libro. Mi sono fatta prendere dalla paura di essere
scoperta. –
L’amico scosse la testa in segno di diniego.
-
Non è per
quello. E’… ah-ehm… è il caldo! – farfugliò, cercando di togliersi dalla mente
la figura di Hermione con indosso quel completino intimo fatto esclusivamente di
piccoli boccini d’oro svolazzanti.
La
ragazza lo guardò ancora un po’ dubbiosa, poi afferrò un maglione e un pantalone
dalla pila che aveva consegnato a Ron e si diresse nel camerino.
-
Mi
raccomando. Sii sincero nel giudizio.
::::::::::::::::::::::::::::
-
Non così
sincero! – esclamò esasperata Hermione, tornando per la milionesima volta nel
camerino, dopo aver provato il milionesimo completo per la milionesima volta
rifiutato. - Ron, non puoi continuare a bocciare tutti i vestiti che provo –
-
Certo che
posso se non mi piacciono! –
Si
sentì un sonoro sbuffò provenire da dietro le tende
gialle.
-
Dovresti
essere onorata che ti dispendi i miei consigli ! – esordì Ron con aria
altezzosa, girovagando di fronte al camerino – Dopotutto non capita
tut...-
Si
zittì di colpo.
La
riccia era appena uscita dal camerino con indosso un nuovo completo: maglioncino
a collo alto color ocra e jeans marroncino chiaro a vita bassa. I capelli cadevano a
boccoli e ribelli sulle spalle e lungo la schiena, gli occhi color cioccolato
vagavano per la stanza in cerca dell’amico e la bocca era tirata in una smorfia
di evidente impazienza.
A
piedi nudi avanzò sul tappeto rosso della stanza e , come se fosse una
passerella, a passo di danza e con giravolte mostrò il capo al ragazzo di fronte a lei.
-
Adesso mi
dirai che sono vestiti troppo casual – esordì Hermione, alzando gli occhi al
cielo spazientita, quando finì.
-
Sei
bellissima! – sussurrò invece il rosso quando riprese l’uso della parola.
-
Come? –
chiese la ragazza con voce strozzata dalla sorpresa.
-
Sei
bellissima – ripetè Ron come un automa.
Hermione arrossì - G-grazie. –
A
quella parola, l’amico si riscosse e le orecchie gli presero fuoco.
-
Cioè… i
vestiti sono bellissimi! – balbettò, distogliendo lo sguardo.
Ma
la ragazza non si offese, anzi gli sorrise raggiante e andò a cambiarsi.
Dopo
alcuni minuti uscirono dal negozio, Hermione con una borsa in mano, che Ron si
offrì di portare al suo posto, e il ragazzo ancora leggermente rosso.
-
Ti va se
andiamo un attimo alla Gufiera? Devo spedire un gufo – disse la riccia,
prendendolo per mano.
Ubriacato da quel semplice gesto e dal suo calore, Ron
rispose con un fievole
– Ok –
Entrati, Hermione prese un pezzo di pergamena e iniziò a
scribacchiare qualcosa velocemente.
“Grazie per non aver detto nulla, Ginny.
E grazie anche per l’idea di Hogsmeade.
Grazie per non avermi obbligato a bere quell’antidoto
(nauseante).
Insomma grazie per avermi capito e avermi dato
sostegno.
Sei un’amica.
Tvb Hermione”
-
A chi
scrivi? –
Ron
si era posizionato dietro la schiena della ragazza e allungava il collo per
cercare di vedere chi era il mittente.
Hermione gli lanciò un’occhiata inteneritrice, poi, con non
curanza rispose – A Viktor –
Il
rosso quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
-
Viktor?
Quel Viktor? – chiese con voce roca.
-
Certo!
Quanti Viktor conosci? – rispose come se fosse una cosa ovvia.
-
Cioè … tu
esci con me e scrivi a quel bradipo?! – era rimasto profondamente scosso.
Cos’era quella voglia di prendere a pugni la faccia di quel
bulgaro? Quella rabbia? Quel desiderio di dire a tutti che Hermione era solo sua?
La
ragazza dovette accorgersi del cambiamento di espressione del ragazzo perché si
affrettò subito a spiegare
-
Stavo
scherzando, Ron. E’ solo una lettera per Ginny. Vedi? – disse, mostrando il
marchio di Hogwarts sulla lettera e il nome dell’amica.
-
Perciò non
sei più in contatto con Krum? – domandò, in parte sollevato in parte ancora
sospettoso.
-
Certo.
Qualche volta. Perché? – domandò con finta innocenza mentre legava la lettera ad
un barbagianni.
-
Ma non
state insieme, vero?- sibilò il ragazzo ancora rosso in viso.
Hermione scoppiò a ridere – Ma non leggi i giornali? Viktor
si è fidanzato con Eleanor Bralin, cacciatrice della squadra del Manchester.
–
-
No!! Elly?
L’unica ragazza che ha fatto carriera nel Quidditch?- esclamò Ron, scioccato -
Come ha fatto un bradipo come Krum ad accalappiarsi una ragazza come quella?! –
e mise il broncio – Tutte le fortune a lui … Non è giusto!-
Alla
riccia venne un tic al sopracciglio destro e afferrò il ragazzo per il
bavero
-
E questo
cosa significa?! –
soffiò.
-
Nulla,
nulla! – esclamò l’altro, alzando le mani in segno di resa.
Hermione gli lanciò un’occhiataccia, poi si girò di spalle e
con freddezza disse
-
Bene,
possiamo andare! –
-
La prossima
meta Madama? – domandò il rosso, aprendole la porta con un sorriso incerto.
-
La stazione
di Hogsmeade! –
-
Ma non è
dove arriva il treno 9 ¾? – chiese Ron, incerto.
-
Sì –
-
E cosa ci
andiamo a fare lì? –
-
Una
passeggiata – rispose Hermione, decisa.
Camminarono in silenzio, uno a fianco all’altro,
attraversando l’intero paese e arrivando alla stazione dopo solo una
mezz’oretta.
Ron
si guardò intorno, riconoscendo il treno della scuola fermo sui binari.
Sospirò e sussurrò
-
Dove tutto
ha avuto inizio – e ricordò il viso di una giovane Hermione sbucare dalle porte
scorrevoli dello scompartimento, dove lui si trovava con Harry, e parlare di
qualcosa circa un rospo perduto.
-
Come? – lo
riscosse dai suoi pensieri Hermione.
-
Uh?! Niente
– borbottò quello, arrossendo in zona orecchie.
Passarono qualche minuto in silenzio, passeggiando lungo la
ferrovia, e volando con il pensiero verso ricordi lontani.
-
Tutto, cosa? – chiese ad un
certo punto Hermione – Cosa ha avuto inizio? –
-
Allora mi
hai sentito? –
La
ragazza si limitò ad annuire, aspettando una risposta.
-
Bè … è su questo
treno che ti ho incontrato la prima volta, no? -
–
Già. E mi odiavi! –
-
Non è vero!
– replicò subito quello – Non ti odiavo. Mi stavi solo un po’ antipatica per
quell’aria da sapientona. Dopo però ho iniziato a conoscerti e … - si
bloccò.
Non
riusciva a continuare.
Non
trovava la forza per rivelarle i suoi sentimenti.
Come
se avesse percepito la sua insicurezza, una mano calda si intrufolò nella sua,
fredda e sudaticcia per l’agitazione.
Ron
guardò sorpreso la ragazza al suo fianco.
Lei
gli sorrise e si scusò così
– Sentivo freddo –
Calò
nuovamente il silenzio.
-
Allora,
cos’è che ha avuto inizio? –
-
Non molli
mai tu, vero? –
Ron
trasse un profondo respiro e, stringendo con delicata forza la mano ospite nella
sua, cercò di prendere coraggio.
-
Il mio
amore per te! – la mano della riccia rispose alla stretta – Non me ne sono mai
reso conto fino al sesto anno quando ho avuto paura di perderti per colpa di
Lavanda. Fin dalla prima volta, quando è nata la nostra amicizia, ti ho amata,
forse in modo infantile, ma l’ho fatto. Cercavo di attirare la tua attenzione
dandoti piccoli pretesti per litigare e neanche me ne accorgevo. Ricordo le
scenate che facevo quando tu parlavi o uscivi con un ragazzo e non riuscivo a
dare un nome al sentimento che mi rodeva il fegato, la gelosia. – volse lo
sguardo verso di lei, prima tenuto fisso verso un punto lontano tra gli alberi -
Quello che voglio dirti è che ti amo, amo tutto di te, i tuoi pochi difetti e i
tuoi molteplici pregi, la tua testardaggine, il tuo orgoglio, il tuo voler aver
sempre ragione, la tua vena sapientona, la tua generosità, il tuo coraggio, il
tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi indomabili capelli, il tuo profumo … ti amo in
ogni sfaccettatura. Vorrei urlare al mondo che sei mia, mi basta solo una parola
e lo farò – i suoi occhi brillavano di una muta richiesta di amore.
Hermione, che fino a quel momento l’aveva guardato con occhi
sorpresi, si lasciò sfuggire una piccola lacrima che scivolò lungo la guancia
fino a
scomparire tra le sue labbra.
Poi,
gli sorrise; dapprima un sorriso tremolante poi divenne sicuro e luminoso, come
solo lei sapeva farlo, e lo abbracciò, baciandolo sulle labbra. Un bacio
delicato, un soffio d’aria.
-
Ti amo
anch’io – gli sussurrò, arrossendo leggermente.
Ron
la guardò con occhi felice e innamorati e la strinse a sé, avvicinando il viso
al suo, baciandola.
Un bacio che dal semplice sfiorar di labbra si trasformò in qualcosa di
più profondo, un gioco di lingue pieno di passione.
Si
separarono dopo molti secondi, rimanendo sempre abbracciati, e calò il
silenzio.
Non
un silenzio pesante, ma un silenzio di cui ci si può ubriacare, dove ogni cosa
mai detta viene rivelata e compresa.
Il
primo a rompere questo idillio fu Ron.
-
Però …
-
-
C’è un
però? – chiese con voce tremolante Hermione, riportata alla realtà.
-
Sì. C’è un
però … -
Fine
quinto capitolo.
Scuuuuuusate!! *_* chiedo umilmente venia!!
Giuro sul mio onore di Grifondoro che non ho avuto
veramente il tempo di postare il nuovo capitolo in queste settimane!!!!!
Vi ringrazierò decentemente tutte domani o domenica
perché adesso devo scappare.
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
Ne mancano solo tre che verranno postati regolarmente
ogni sabato o venerdì!!!!!
SCUSATE ANCORA!!!!!!!!
Lasciate un segno del vostro passaggio, mi
raccomando! ^____________^
A domani o domenica.
Bacioni e grazie ancora!!
Vostra MORFEa
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Capitolo 6 *** Chiarimenti e un nuovo inizio ***
xsdjklorezxm,okmiuhbtygvrdx
Sesto capitolo
Chiarimenti & un nuovo
inizio
Ron sciolse il suo abbraccio e allontanò Hermione da sé.
Questa lo guardò confusa – Cosa c’è, Ron? Sembri
preoccupato- domandò, assumendo un’espressione triste e
timorosa.
-
E lo sono. Stiamo compiendo un grande passo e… Merlino,
non sai quanto lo voglio… ma vorrei farlo con la vera Hermione.– disse,
passandosi nervosamente una mano tra i capelli
rossi.
-
La vera?! –
-
Ti conosco da quasi una vita, e so che quella che ho
avuto davanti in questi due giorni non era la vera Hermione. Oggi ho passato un
fantastico pomeriggio con te ma voglio sapere … credo che tu sia sotto
l’influsso di qualche incantesimo o pozione.
-
La ragazza spalancò gli occhi,
colpita.
-
P-perché questa domanda?
–
Ron inarcò un sopraciglio e la guardò
scettico.
Lei abbassò il capo e, nascosto alla vista, un sorriso
amaro si delineò sul suo volto.
-
Scusa se ti ho mentito. – esordì dopo alcuni secondi di
silenzio – Hai ragione io non sono così, non potrei mai essere così coraggiosa e
audace con te; ma mi sarebbe sempre piaciuto. – Sospirò -Ammiro le ragazze che, come Lavanda,
sanno affrontare situazioni del genere senza paura, sicure di sé. Due giorni fa
mi si è presentata l’occasione di essere come loro, coraggiosa ed audace, grazie
ad una pozione. All’inizio non me ne accorgevo neanche di questo mio
cambiamento, ma poi Ginny me ne ha parlato. Ho capito che era colpa della
pozione somministratami da Piton, e
che, ad ogni mio starnuto, cambiavo personalità. –
Ron la ascoltava attento e sorpreso, mentre Hermione si
tormentava le mani in segno di evidente
nervosismo.
–
Sai Ron, ho scoperto di essere innamorata di
te dal sesto anno, quando hai iniziato ad uscire con altre ragazze, o forse
anche da prima, quando ci siamo incontrati la prima volta, come hai detto tu.
Comunque è in quel momento che ho capito anche che tu non mi avresti mai notato,
poiché sia Harry, ma soprattutto tu, non mi consideravate come una ragazza ma
come un compagno di avventure. Così, ho deciso di usare gli effetti della
pozione a mio favore, cercando, nei limiti della sua durata, di conquistarti e
dimostrarti che non sono solo la So-tutto-io, componente del trio, ma anche una
donna. In compenso devi sapere che l’
effetto era valido solo per 24 ore.-
-
Mi stai dicendo che …- iniziò Ron, stupito.
-
Sì, che
quella che hai avuto accanto oggi per tutto il pomeriggio ero io, senza alcun
effetto della pozione. – gli sorrise – Non fare quella
faccia! –
-
Ma tu oggi mi hai trasportato ad Hogsmeade con la forza,
durante l’orario scolastico – esclamò Ron.
-
Lo so –
-
E’ contro le regole!
–
-
Lo so –
-
Ma…ma…-
-
Quando assaggi il profumo inebriante della libertà, è
difficile lasciarlo – decretò – L’importante è che tu sappia una cosa, cioè che
ti amo. –
Arrossì imbarazzata per quella esplicita
confessione.
Ron la guardò, mentre un sorriso genuino gli spuntava
sulle labbra – Anch’io – disse, prima di baciarla – Però, per favore, vorrei che
tu tornassi quella di sempre. Non è vero che non sei una ragazza coraggiosa! Ti
sei dimenticata di tutte le avventure che abbiamo affrontato insieme durante il
periodo in cui c’era ancora Voldemort?! E non è neanche vero che non ti ho mai
visto come una ragazza; in effetti non sono molto bravo a parole o ad esternare
i miei sentimenti , però è sempre te che ho voluto anche se ci ho messo ben
sette anni per capirlo. Ora sono qui, ed è questo che conta. –
-
Allora non sei arrabbiato con me? –
-
No. – e la baciò nuovamente – Mmh … però dovrai farti
perdonare -
-
Giusto! – gli occhi di Hermione brillarono di una
luce maliziosa – Un’altra volta però. Ora è meglio andare – concluse,
allontanandosi leggermente.
-
E perché? – chiese Ron, mordicchiandole il
collo.
-
Domani abbiamo la verifica di Trasfigurazione
–
-
E allora? –
-
E allora, la sottoscritta non vuole prendere un brutto
voto – disse, alzandosi dalle ginocchia del suo
ragazzo.
-
Ma Mione…-
-
Niente ma! Andiamo!! – esclamò, prendendolo per una mano
e trascinandolo lungo la via della stazione.
-
Uffa! Ti preferivo prima! – replicò,
borbottando.
Hermione lo fulminò con lo sguardo. Poi
sogghignò.
-
Ah, davvero? – disse, strusciandosi contro il corpo del
rosso – Se vuoi possiamo rimediare… - gli sussurrò con voce sensuale, morendogli
l’orecchia, mentre le mani andavano ad allentare la cravatta rosso – oro del
ragazzo.
Ron arrossì vistosamente e allontanò con delicatezza la
ragazza da sé.
-
Non dovevamo andare?
-
°**************°
Colazione. Tutti i Grifoni sedevano a tavola intenti a
mangiare. Tutti meno uno. Anzi una, la quale fece il suo ingresso nella Sala
Grande in
ritardo.
Era una ragazza dal viso leggermente truccato, i capelli
raccolti in un regale chignon, la camicetta slacciata dei primi bottoni e la
gonna più corta del normale. Ai piedi portava scarpe nere con un leggero tacco
che slanciavano la sua longilinea figura. Avanzava tranquilla verso il suo
tavolo sotto lo sguardo sognante di metà della popolazione
maschile.
-
Hermione – la chiamò scandalizzato Ron, vedendola
arrivare – Mi avevi promesso che non ti saresti conciata più in quel modo!
–
-
Precisiamo Ron, tu hai parlato, ma io non ho accettato. E
poi, non ti piaccio, così? – chiese, mostrando la sua espressione più
angelica.
Harry e Ginny osservavano la scena, divertiti, mentre il
rosso arrossiva.
-
C-certo! S-sei bellissima –
balbettò.
-
E allora qual è il problema? – domandò, sedendosi e
accavallando le gambe con grazia.
Un fischio di approvazione si levò dal fondo del
tavolo.
Ron si voltò, fulminando il ragazzo che aveva avuto la
sfrontatezza di fischiare.
-
Ron – lo chiamò Hermione, inarcando con fare malizioso un
sopraciglio
– Non sarai
mica geloso?! –
Il ragazzo arrossì
nuovamente.
-
I-io?! M-macchè!! –
La bruna sorrise e si avvicinò a
lui.
-
Sei solo tu che voglio – gli sussurrò sulle labbra, prima
di tornare al suo posto.
Sul viso di Ron, si delineò un ghigno. Prese per il polso
la sua ragazza e con lei si alzò in piedi sul
tavolo.
-
Ron!!! Che fai?! – domandò, sconcertata, prima di essere
baciata davanti a tutta la popolazione studentesca e ai professori.
-
Mantengo la mia promessa, tesoro – rispose,
coinvolgendola in un altro bacio più passionale. Poi rivolse uno sguardo deciso
a tutti gli studenti della Sala Grande.
-
Chiariamo subito un concetto – urlò alla sala – Hermione
è solo MIA! –
La ragazza prima lo guardò sorpresa, poi arrossì e rise
felice e più innamorata che mai.
-
Vero -
Fine sesto capitolo.
Non è ancora finita,
raga!!!
Non perdete il prossimo cappy, l’epilogo della storia XDXDXD
Ci sarà una spassosissima sorpresa (ritorna Piton!!!)
!
Siccome adoro rispondere ai recensori e con
questa fic non l’ho fatto (me cattiva! -_-), rimedierò ora!
^______________^
D’obbligo una GRAZIE speciale a tutti, anche
ai soli lettori (me lo lasciate un commentino? Vedetela così, è come se fosse un
esercizio di battitura! ^_^).
X Hermionina: eh, eh,… lo so! Sono stata un
po’ perfida, ma bisognava creare un pò di suspense! Spero di essermi fatta
perdonare con questo cappy! ^_^ alla
prossima!
X LaTerrestreCrazyForVegeta: ^//^ Geniaccio
… non esageriamo! ^_- Mi dispiace,
ma ho fatto male i conti. Manca solo un capitolo. L’epilogo. Ç_ç (me triiiste!) Comunque … Non vi libererete così presto di me!
Anzi! Ho già un’altra fic in cantiere che … bè … possiamo considerare il seguito
di questa! La coppia dovrà affrontare un’altra divertente avventura! Ti do un
indizio: Babbani. ^_^ non è molto ma fra poco potrai leggere di persona ^__-
Grazie per i complimenti e alla prossima
! ps: Vegeta è un tale figo! Ma neanche Goku scherza!
^_-)
X robby : Eh, sì. Hermione sapeva tutto, ma
solo grazie a Ginny. ^__^E, come hai potuto leggere, ne ha approfittato ^_- Quando si assaggia la libertà è
difficile tornare come prima.
Grazie per i complimenti ^//^ al prossimo
cappy!
X PazzaWendy: Soooorry! Ma era necessario. Spero che
con questo cappy mi sia fatta perdonare. ^__^ alla
prossima.
X emgi: Grrrazzie!! Ron voleva solo chiarire
una piccola faccenda e , come hai letto, si è conclusa a fin di bene. ^_^ meno
male! Alla prossima
^__-
X io: Ti piace da morire? Spero proprio d
no! (Pessima battuta! Così non riuscirai a ingraziarti le commentatrici
Ndmycoscienza) ( ^_^’’) Grazie per i complimenti!
^__-
X Ronvin: Grrazzie! Sono contenta che ti
piaccia!! ^_^ eheh, Hermione è una
grande!! Se vuoi farti quattro risate, mi raccomando leggi l’epilogo, il
prossimo cappy! ^_- alla prossima
.
X Esther: Grazie! Anche a me piacciono molto
le fic intriganti, però mi fanno sempre stare in ansia!!! Ç_ç fammi sapere cosa pensi di questo cappy.
Alla prossima ^__-
Bacioni
MORFEa
Ps: A sabato prossimo con l’ultimo (sigh
ç_ç) capitolo!
|
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Capitolo 7 *** Ringraziamenti inattesi (e non voluti) ***
xsdjklorezxm,okmiuhbtygvrdx
Settimo ed ultimo capitolo
Epilogo
Ringraziamenti inattesi
(sigh…ç_ç siamo già all’ultimo
capitolo!!!Me tristissima…mi ero stra affezionata a questa ff!! *_*)
Piton sedeva, come
ogni domenica mattina, alla sua scrivania con un buon caffé fumante in mano e leggendo il Giornale
del Profeta.
Si stava rilassando
quando un leggero bussare alla porta lo
riscosse.
-
Ma neanche di
domenica si può stare tranquilli?! – borbottò, alzandosi dalla sedia – Se è
ancora Dobby che vuole le sue coccole mattutine, lo rispedisco alle cucine a
calci nel sedere! Lo sto viziando troppo quell’elfo.
–
Giunse alla porta e la
aprì, trovandosi di fronte alla figura di Hermione
Granger.
Mascherò lo
stupore con la sua solita maschera di
freddezza.
-
Signorina Granger,
cosa diamine vuole a quest’ora?! – la accolse
sgarbatamente.
-
Salve professore. –
salutò con timidezza – Dovrei parlarle. Posso entrare?
–
Piton alzò gli occhi
al cielo e si scostò dalla porta per farla
passare.
-
Spero per lei che sia
una questione urgente. – disse, tornando a sedersi dietro alla
scrivania.
-
No, non lo è.
Io…volevo solo ringraziarla per ciò che ha fatto! – replicò la ragazza,
rimanendo in piedi.
L’uomo strabuzzò gli
occhi.
Doveva ringraziarlo?!
E per cosa?!
-
Si può sapere per
Merlino che cosa avrei fatto per meritarmi la sua…gratitudine?!- sputò, cercando
di ricomporsi.
-
Oh su, non faccia il
modesto! – esclamò Hermione, sorridendogli calorosamente – E’ grazie a lei se
ora sono fidanzata con Ron. Si ricorda che due giorni fa mi ha somministrato
quella pozione quando sono venuta nel suo studio? Ecco, io credo che sia grazie
a quella che sono riuscita a conquistare Ron, e perciò grazie a lei. Ho
domandato in giro se anche i serpeverdi sono stati sottoposti a quel test, come
lei mi aveva detto, ma nessuno ne era al corrente; quindi devo dedurre che
l’abbia fatto per me. In quei due giorni, sono letteralmente cambiata e ho avuto
la possibilità di lasciarmi andare per una volta, mostrando veramente chi sono e
non più nascondendomi dietro ai libri. – spiegò, mantenendo la sua espressione
felice – Lei è un buon professore. Ho fatto male a considerarla cattivo in
questi anni. -
Piton rimase
letteralmente a bocca aperta.
Lui aiutarla?! Lui un
buon professore?!
Oddio! Si stava
sentendo male!
-
Non si preoccupi! Per
ricambiare al suo favore, io terrò lezioni di recupero di pozioni a tutti i
Grifoni del settimo anno, così lei non dovrà più prendersi la briga di
rimproverarli o togliere punti per spingerli a migliorare. Le prometto che
diventeranno degli studenti modello. -
gli assicurò Hermione, sorridendo.
Era un incubo.
Non c’era altra
spiegazione.
Non poteva essere così
sfigato!
-
Non è necessario,
signorina Granger – cercò di rimediare
Piton.
Sudava
freddo.
Non avrebbe più avuto
la possibilità di rovinare la vita ai
Grifoni.
Era una
disgrazia!
-
Oh, sì che lo è! –
cinguettò in risposta la ragazza – Vedrà, farò un ottimo lavoro. Arrivederci e
buona domenica – salutò, prima di scomparire dietro alla
porta.
Piton si lasciò
scivolare lungo la sedia, gemendo
sconfortato.
Maledetto il giorno in
cui gli era venuta in mente l’idea di
vendicarsi.
E ancora una volta
quella Granger aveva vinto.
Iniziò a picchiare la
testa sul mogano della sua scrivania, prima di alzarsi e raggiungere la
finestra.
Si mise ad osservare,
ancora un po’ dolorante per le botte, quattro ragazzi che si avviavano verso
l’uscita della scuola per andare ad Hogsmeade. Erano Potter, i due Weasley e
la
Granger.
Vide il moro
abbracciare e baciare l’ultima Weasley, mentre camminavano in cerchio sulla
neve, ridendo come bambini. Gli altri due li stavano guardando sorridendo, prima
che il rosso lanciasse una palla di neve alla Granger, la quale, furibonda,
iniziò a rincorrerlo per il parco.
Sorrise
inconsapevolmente.
******* Fine?
**********
Un leggero bussare
alla porta, interruppe nuovamente la sua lettura del
giornale.
-
E chi altro rompe,
ora?! – esclamò Piton, livido.
Aprì la porta e si
trovò di fronte all’elfo domestico Dobby.
-
Dobby le augura il
buongiorno, signore. Dobby vorrebbe le sue solite coccole mattutine,
signore. –
**************** FINE
*******************
XDXDXDXDXDXDXDXDXDXD
Povero
Piton!!Gliele faccio passare di tutti i colori!!
XDXDXDXDXD
Bene,
siamo arrivati al termine della mia ff…
Spero che
vi abbia divertito!!
Io ,
personalmente,
mi sono divertita un casino a scriverla.
XDXDXD
Cmq, per dispiacere di tutti (anche se spero di no ^_^), a Gennaio posterò il primo capitolo della nuova
fic, il seguito di questa.
UNA SETTIMANA DA BABBANI
Il
mio povero Ron si troverà a dover fare i conti con la cultura dei non-maghi e
non andrà tutto per il meglio! Per fortuna,
però, che accanto a lui ci sarà sempre la mitica Hermione a tenerlo d’occhio!
^_-
Ora passiamo ai
ringraziamenti!
Hermionina ( Spero ti sia piaciuto ^_-
bax)
Emgi (ma Grassie!! Eh, lo so, è l’ultimo cappy! Ç_ç ma ritornerò
presto… muahahaha!! bacio)
LaTerrestreCrazyForVegeta
(grazie
per le recensioni alle
altre storie!! Son contenta che ti siano piaciute ^________^ Effettivamente
Severus è stato un grande cupido, involontario però! ^//^ quanti compliments…
grazie!! Spero che ti sia piaciuto questo cappy!!!!
bacio)
Robby
( Non ti libererai facilmente di me! Come hai letto, è già pronto il primo
capitolo del seguito!! ^_^
besos)
Ronvin
(Spero ti sia piaciuto questo cappy! Ho spupazzato un bel po’ il povero Piton!
XDXD
kiss)
Esther
(XDXD Spero che ti abbia divertito anche questo epilogo!! Povero Sev….
Smack)
(Per
chi ha commentato il 17/12 non si
offenda se non ho riportato il suo nome, ma è andata cancellata la sua
recensione! Ç_ç)
Grazie
anche ai soli lettori.
Siete
tutti MITICISSIMI ! !
!
*_* Mi
raccomando Commentate!! Così mi fate taaaaanto felice!!!! ^______________^
BUON
NATALE A TUTTI & FELICE ANNO
NUOVO
Bacioni
MORFEa
Ps: alla prossima!
Pps: lasciatemi un commentino, mi raccomando!
XDXDXD
Ppps: Ritornerò prima di quanto possiate immaginare!! XDXD
(Aiuto!!! ndtutti)
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