Wretched and Divine

di KurtAfuckingA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Compleanno ***
Capitolo 2: *** Orgoglio e Pregiudizio ***
Capitolo 3: *** Appuntamento ***
Capitolo 4: *** Dubbi e Riflessioni ***



Capitolo 1
*** Compleanno ***


Wretched and Divine

Capitolo 1: Compleanno

28 Febbraio 2013.
I più intelligenti e acculturati studenti giapponesi erano stati invitati a svolgere un complicato test per reclamare, dall'imperatore stesso, i due migliori studenti del Giappone, ovvero un maschio ed una femmina.
La capitale, Tokyo, era stata scelta per ospitare l'evento.
Molti erano entusiasti, i genitori degli alunni partecipanti in primis, tra questi i signori Yagami.
Il figlio di quest'ultimi, Light, era forse il ragazzo più tranquillo del corso.
Era sicuro, al cento per cento, che sarebbe arrivato primo con il massimo dei voti. Perciò decise di non farsi prendere dal panico e dall'agitazione, prese carta e penna e cominciò dapprima a leggere la consegna del compito appena consegnatogli, poi compilarlo.
I minuti passavano, e purtroppo c'era chi a metà prova si arrese perché sconfitto dall'ansia, chi non mollava gli occhi dal pezzo di carta, chi non riusciva a stare fermo e chi, come Yagami, se la prendeva con tranquilla serietà.
Allo squillo della campanella, il ragazzo si alzò in piedi e consegnò la prova, più soddisfatto che mai.
«Hey, com'è andata?» Sayu lo accolse con un sorriso a trentadue denti.
«Una meraviglia, ovviamente.» rispose Light ottimista.
«Oh tesoro...» la signora Yagami strinse il figlio in un caloroso abbraccio, mentre il signor Yagami gli concedeva delle pacche paterne sulle spalle.
Insomma, era il suo compleanno e di certo si sarebbe regalato degli ottimi risultati!

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Capitolo 2
*** Orgoglio e Pregiudizio ***


Wretched and Divine

Capitolo 2: Orgoglio e Pregiudizio

7 Marzo 2013.
Ad una settimana dagli esami, Light si stava preparando psicologicamente per la premiazione dei migliori studenti giapponesi.
Si sistemò la solita cravatta rossa un'ultima volta, quando il capo dello stato giapponese fece il suo ingresso.
«Benvenuti, benvenuti.» disse con un leggero sorriso tra gli applausi degli spettatori.
L'imperatore giapponese tenne un lungo discorso riguardo alla vita scolastica, sociale e di quanto fosse importante per il mondo diffondere la cultura con strumenti come libri e computer di ultima generazione.
Un'ora più tardi, l'atmosfera si fece sempre più silenziosa e curiosa.
Il governatore si schiarì la voce.
«Lo studente che ha ottenuto il migliore dei voti, con un punteggio di 99 su 100, è...»
Tutti avevano il fiatto sospeso.
«Light Yagami.»
Le urla della famiglia Yagami interruppero il silenzio che regnava, mentre Light a testa alta raggiungeva il palco, dove gli vennero consegnati un attestato e i più sinceri complimenti dall'imperatore in persona.
Era orgoglioso, certo, ma se l'aspettava.
«La studentessa che ha ottenuto il massimo dei voti, con un punteggio di 100 su 100 è... Amy Yamiko. Complimenti!»
Questo il ragazzo non lo aveva previsto. Light ha sempre sottovalutato il genere femminile, e il fatto che una fanciulla lo avesse superato gli seccava, e non poco.
L'imperatore invitò la ragazza a salire, così i due migliori studenti del Giappone si strinsero per la prima volta la mano.
Amy Yamiko era sicuramente di origine occidentale, i lineamenti del viso ne erano la prova.
Era piccola di statura, aveva la carnagione chiara e pallida, gli occhioni verde smeraldo, i capelli lunghi e corvini che le ricadevano sulle spalle scoperte.
«Congratulazioni.» gli disse con un leggero e sincero sorriso.
«Grazie, anche a te.» ricambiò freddamente Light, mentre cercava di regalarle il sorriso più finto che poteva fare in quel momento mentre il suo orgoglio mutava lentamente in invidia.

It's Kurt time!
Salve a tutti!
Wretched and Divine è la prima fanfiction su Death Note che scrivo e spero che non sia venuta ad canis cazzum come temo...
Il titolo della storia è dovuto al nome dell'album dei Black Veil Brides e per altri motivi che si capiranno traducendo e proseguendo con la storia.
Per altre curiosità sulla storia o su di me basta andare sul mio profilo e leggere la presentazione!
P.s.: una piccola recensione? (:

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Capitolo 3
*** Appuntamento ***


Wretched and Divine

Capitolo 3: Appuntamento

Aprile 2013.

«Hey Light. Light..? Light, mi stai ascoltando?» Ryuk, lo Shinigami, era beatamente spaparanzato sul letto di Light, mentre questi stava cercando di studiare.
«Non adesso, Ryuk.» chiarì il ragazzo.
Lo Shinigami assunse un'aria offesa, e incrociò le zampe.
«Bene. Vorrà dire che non ti svelerò una cosa importante che ha a che fare con il Death Note.» disse la creatura in tono saccente.
Light si voltò di scatto.
Altri segreti sul Death Note?
«Parla.» gli ordinò deciso.
Ryuk ridacchiò.
«Perché non dai appuntamento alla Yamiko? Sai, ho visto che nel giardino di casa sua è piantato un melo...»
Light si diede una manata sulla fronte.
«Ryuk, a volte sai essere un tale idiota. Comunque non trovo nulla di interessante in quella ragazza. È intelligente, certo, ma non è il mio tipo.» rispose in modo serio, spostandosi distrattamente un ciuffo di capelli sulla fronte.
Lo Shinigami non fu molto d'accordo.
«Ma se l'hai incontrata solo alla premiazione!» esclamò il dio della morte. «Sei solo orgoglioso, Light. Hai paura che in qualche modo ti faccia fare la figura dello stupido se vi incontraste una seconda volta.»
Light rise di gusto.
«Davvero, Ryuk? Credi che sia per questo? Allora le chiederò di uscire, anzi, credo che lo farò proprio ora.» Yagami prese il cellulare dalla tasca, digitò il numero della ragazza e cliccò il bottone per le chiamate.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
«Pronto..?»
«Ciao Amy, sono Light. Light Yagami.»
«Ciao, hai bisogno di qualcosa?» chiese gentilmente Amy dall'altra parte del telefono.
«Oh.» fece Light fintamente sorpreso «Nulla di particolare. Ti andrebbe di uscire? Da secchioni universitari...» fece ironicamente.
Lei rispose quasi subito.
«Certo, mi fa piacere! Dove e quando?»
«Al parco, verso le cinque. Va bene?»
«Okay, a domani, Light.»
Misero fine alla loro conversazione.
«Sei contento, adesso?» chiese Light alzando gli occhi al cielo. Ryuk si limitò a ghignare, eccitato.
«Ora dimmi quella cosa riguardo al Death Note.»
Lo Shinigami cominciò a sghignazzare.
«Ah! Ti ho fregato! Stavo solo scherzando!» esclamò lo Shinigami.
Se avesse potuto, Light avrebbe scritto il nome di Ryuk sul suo quaderno omicida.

It's Kurt time!
Ad una settimana dalla pubblicazione della storia, eccomi con il terzo capitolo (un po' breve, forse)!
Sto cercando di mantenere il carattere dei personaggi come quello del manga/anime originale, quindi mi farebbe un piacere se scriveste un commento riguardo a questo punto.
P.s.: finalmente la scuola è finita! In questo modo potrò dedicarmi molto di più alla fanfiction e pubblicare un capitolo alla settimana circa!
Ciao. c:

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Capitolo 4
*** Dubbi e Riflessioni ***


Wretched and Divine

Capitolo 4: Dubbi e Riflessioni

Aprile 2013.

Il giorno dopo Light si preparò per l'appuntamento, raccomandandosi con Ryuk del fatto di non dover parlare durante l'incontro, altrimenti Amy li avrebbe scoperti.
Si fece una doccia calda e rilassante, l'acqua che scorreva sul suo corpo e il vapore ad avvolgerlo, come a purificarlo da tutti i suoi errori commessi.
Ghignò a quel pensiero: non sarebbero bastati nemmeno tutti gli oceani della Terra per poterlo liberare completamente da tutti i suoi omicidi.
Non provava senso di colpa, aveva fatto tutto a fin di bene. O almeno, le sue erano delle buone intenzioni, prima che il Death Note lo mandasse alla pazzia.
Mosse la testa violentemente, come per scacciare quei cattivi pensieri che ormai lo perseguitavano, uscì dalla doccia, mise un asciugamano bianco attorno al bacino. Poco dopo essersi asciugato indossò una maglietta nera a maniche corte e un paio di jeans.
Verso le quattro uscì di casa, volle assicurarsi di essere puntuale, dato che le donne ai suoi appuntamenti erano sempre in ritardo.
Quando raggiunse il parco si sedette con grazia su una panchina.
Attese.
«Ciao Light.» al suonare delle cinque Amy gli si presentò davanti.
E anche stavolta non si aspettava tale puntualità.
Light si era sempre mostrato impassibile alle ragazze, per lui prima di tutto c'erano il Death Note, la giustizia e lo studio costante. Ma di fronte a quella figura mozzafiato femminile, per poco non perse le sue capacità intellettive e fisiche.
Forse era da troppo tempo che non usciva e non vedeva una ragazza che non fosse sua sorella Sayu.
Portava una camicietta bianca semi-trasparente a maniche corte e un paio di pantaloncini di jeans.
«Ciao Amy.» la salutò Light alzandosi.
La ragazza inclinò la testa di lato, per osservarlo meglio.
«Tutto bene?» chiese.
«Mai stato meglio. Vogliamo andare al bar qui vicino?»
«D'accordo.»
Light la prese a braccetto e l'accompagnò nel locale.

«Dimmi, Amy, hai origini europee?» chiese Light mentre sorseggiava del caffè.
Amy posò delicatamente la tazzina di tè per rispondere.
«Sì, mia madre è inglese. Si è trasferita qui in Giappone tre anni prima che io nascessi.»
«Capisco... E sei mai stata in Inghilterra?»
«Certo, ci vado più o meno ogni estate, dopo la fine dei corsi.»
Amy era una ragazza davvero molto intelligente, simpatica e dolce. Light non pensava fosse così.
Così come? Per lui tutte le ragazze erano sgualdrine stupide senza dignità, e la Yamiko di certo non sarebbe stata l'eccezione. Nessuna ragazza sarebbe stata il primo dei suoi pensieri, e allora perché stava fantasticando sulla personalità della fanciulla che aveva di fronte?
Patetico.
Chiacchierarono per un po', discutendo sui loro risultati al campionato dei migliori studenti del Giappone, si alzarono e raggiunsero nuovamente il parco.
Camminavano lungo un vialetto, mentre Light scalciava sassolini sul suo percorso.
«E tu, Light, come procede il caso Kira? So che hai preso il posto di L dopo che è deceduto.» fece lei con nonchalance. Light rimase di stucco. Come faceva a saperlo?
Quella ragazza non era stupida, decisamente.
Con un'alzata di spalle il giovane si limitò a dire: «Be'... È top secret.»
La bruna si avvicinò pericolosamente a lui, poggiando la sua mano destra sul petto. Fissò quegli occhi color nocciola adesso sorpresi, e non si stupì quando vide passare un lampo rosso nelle sue iridi. Con una mossa attaccò le sue labbra rosee e carnose all'orecchio destro del suo interlocutore (eccitando il suo es più animalesco), per poi dirgli in tono provocatorio:
«Non per me, Kira.»
Silenzio.
Light sgranò gli occhi, mentre Ryuk se la spassava allegramente.
Come poteva averlo capito? Quale passo falso aveva commesso per farsi scoprire?
Decise di assumere un comportamento normale per non creare sospetti.
«Non so di che cosa tu stia parlando.» mentì spudoratamente indietreggiando, mentre cercava segretamente di prendere il quaderno dalla tasca e scrivere il nome della Yamiko.
Amy rise.
«Pessima mossa. Scrivi pure il mio nome, Light. Fallo.»
Se mai lei lo avesse riferito alla polizia, magari con le rispettive prove data la sua grande intelligenza e intuizione, sarebbe stata davvero la fine.
Effettivamente Light si rese conto della buffonata che stava per commettere. Come faceva Amy Yamiko a sapere dell'esistenza del Death Note? Ne era in possesso anche lei? Questo farebbe della ragazza un secondo Kira. In tal caso, Light sarebbe stato un completo nervo scoperto, dato che di lui ne conosceva il nome e il volto.
Il suo cervello cominciò a combinare ipotesi su ipotesi, mentre senza dare a vedere fingeva di guardare l'ora, cercando poi di scrivere il nome della sua nuova "rivale" sul foglietto contenuto nell'orologio da polso.
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.
"Amy Yamico"
11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20.
"Incidente stradale"
21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30.
"Investita da un pirata mentre attraversa la strada, ore 18: 37"
31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40.
Niente.
Non era successo niente.
Nessun'auto passò per i successivi trenta minuti.
Non poteva essere. Era impossibile che quello fosse un nome falso, durante la cerimonia era stata dichiarata con quel nome e quello doveva essere.
"Perché non funzione su di lei? Dannazione. Ryuk aiutami!"
Light stava per impazzire.
Amy gli rivolse un sorriso capace di incantare qualsiasi creatura di sesso maschile, poi, dopo avergli dato una carezza sul viso, dichiarò:
«Light Yagami, io sono immune al Death Note.»

It's Kurt time!
Salve salvino, sono riuscita a stupirvi almeno un pochino? Ho fatto la rima!
Bando alle cose serie e tornando alle ciance, colgo l'occasione per ringraziare l'utente KakashiLoveRabbits per aver recensito gli scorsi capitoli (gentilissima, e ha pure dei bei gusti musicali \m/).
E niente, spero che la storia cominci ad essere accattivante.
Al prossimo capitolo! :3

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