Cronache di una Luna di Miele

di _Astrea7469_
(/viewuser.php?uid=422953)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just Married- part 1 ***
Capitolo 2: *** Just Married- part 2 ***
Capitolo 3: *** Tutti insieme appassionatamente ***
Capitolo 4: *** L'attacco del Mostro Meringa nauseato ***
Capitolo 5: *** E' l'uomo per me! ***
Capitolo 6: *** Battaglia navale ***
Capitolo 7: *** Ciambelle, croissant, miele e sushi ***
Capitolo 8: *** Questa è sfiga, donna! ***
Capitolo 9: *** Gente che viene, gente che va ***
Capitolo 10: *** Prime idee matrimoniali ***
Capitolo 11: *** Dovere, volere ***



Capitolo 1
*** Just Married- part 1 ***


.
 

Era una calda giornata di sole. Neppure una nuvola oscurava il cielo.

Certamente il matrimonio che si sarebbe celebrato quello stesso pomeriggio sarebbe stato perfetto.

- Oh, Lily, sei magnifica! - sospirò raggiante Alice dopo aver visto la sposa riemergere dalle esperte mani del parrucchiere dopo ore ed ore di messa in piega.

- Grazie Alice, oggi deve essere tutto magnifico - sorrise di rimando Lily Evans.

Tra poche ore, infatti, la suddetta Lily, colei che a scuola era nota per la sua ferrea moralità ed i suoi alti scopi, sarebbe giunta a nozze proprio con quel tale James Potter, rinomata icona sportiva e di costume di Hogwarts, che tante volte era stato rifiutato da colei che quello stesso giorno sarebbe diventata la Signora Potter.

Lily ancora non riusciva a credere alle proprie orecchie ogni volta che pronunciava il suo nuovo nome.

Lily Potter.

Mai, mai in tutta la sua vita, avrebbe immaginato una cosa del genere.

Eppure, eccola lì, pronta con 6 ore di anticipo per farsi mettere la fede al dito dall'ex tanto odiato Potter.

- Wow, Lily, sei uno schianto! Adesso che James ti vede ci resta secco, puoi giurarci! - esclamò Mary, la sua migliore amica (insieme ad Alice), appena entrata nella stanza.

- Mary! Non dire così, porta male! - esclamò allarmata Alice.

- Porta male? Perchè? - chiese con la voce intrisa dal panico la futura sposa.

- Lascia perdere Lily, è Alice che è fissata... -

- Fissata un corno, Mary! Se vuoi che qualcosa non accada, non nominarla, è la prassi! Adesso non mi stupirei se arrivata all'altare, la nostra Lily si vedesse costretta a celebrare il funerale di James, anzichè il suo matrimonio!-

Silenzio.

Alice aveva appena finito di esporre la sua teoria, quando si accorse dell'espressione agitata di Lily.

- Oddio, Lily, no! Ehm, non volevo dire questo! - cercò di rimediare Alice.

- Davvero è probabile che James vada all'altro mondo poichè Mary ha detto che gli avrei fatto venire un infarto? -

- Ma no...Certo che no! Insomma, è impossibile! -

- Bhe, mica tanto impossibile, Alice. Ora che mi ci fai pensare, non è così che è rimasta vedova tua zia Lucille? -

- Sì, ma Mary, non credo sia il momento migliore per parlarne... -

- Come no? Sei tu che hai tirato in ballo l'argomento! -

- La mia era solo una constatazione! E' normale che mi venga in mente una cosa del genere dopo che tu te ne sei uscita con quella tua frasona... -

- Stai dando a me la colpa di tutto? Guarda che io lo dicevo tanto per dire, non volevo mica fare riferimento a quella leggenda che diceva che qualora una sposa avesse parlato della morte del futuro coniuge poco prima del matrimonio, quest'ultimo sarebbe morto! -

- Se vogliamo essere precisi, la leggenda vuole che se una sposa immagina la morte del futuro marito, poco prima delle nozze, quest'ultimo scappi con qualcun'altra, lasciando la ragazza sull'altare, a morire di crepacuore. -

Mentre Alice e Mary discutevano su tutte le possibili varianti di questa interessante teoria, Lily era in iperventilazione.

Ci vollero dieci minuti prima che quelle due se ne rendessero conto ed altri quindici prima che la futura sposa si riprendesse.

- Cacchio, Lily, avevano ragione in quei film babbani a dire che le spose, prima del matrimonio diventano isteriche -

- Io non sono diventata isterica Mary! Siete voi che mi fate agitare come se avessi un alveare sotto la gonna! - rispose concitata Lily.

- Interessante analogia - disse Mary prima di essere interrotta da una conciliante e pacata Alice:

- Tesoro, quello di cui parliamo noi sono solo delle leggede metropolitane. Stupide superstizioni che qualche sciocco ha messo in giro dopo essersi ispirato a fatti veri che, al più, capitano una volta ogni 1000 matrimoni. Non ti preoccupare! -.

Questo discorso sarebbe dovuto suonare fiducioso, se solo Lily non avesse saputo che c'era una probabilità su 1000 che lei si fidanzasse con James Potter, una possibilità su 1000 che lei accettasse di sposarlo e sempre una possibilità su 1000 che lei venisse a conoscenza di queste stupide leggende poco prima del matrimonio.

Queste erano le nozze della probabilità su 1000: cosa le avrebbe dovuto dare la certezza di non ritrovarsi, a fine giornata, sopsata con un cadavere?

****************

James era ad un passo dal boccino, il boccino che avrebbe segnato la vittoria della finale dei Mondiali di Quiddich. Tutta la folla era in delirio. Cori e cori urlavano a gran voce il suo nome. "James, James, James".

Con un'incredibile acrobazia era riuscito a schivare un bolide particolarmente veloce. Il cercatore dell'altra squadra era molto più distante di lui dall'ambita meta.

"James, James, James!"

La folla continuava a chiamare ad una voce il suo nome. Ora anche un terribile vento aveva iniziato a colpirlo tanto da farlo oscillare sulla scopa, rischiando di farlo sfracellare al suolo.

Ma il boccino era così dannatamente vicino!

"James, James!JAMES!"

Il vento continuava a scuoterlo senza tregua, ma ormai aveva la vittoria in pugno.

"JAAAAAAMESSS!"

Tra pochi secondi avrebbe sentito il freddo metallo del boccino sotto le dita, prima di percepire il flebile sbatacchiare d'ali di quell'esserino.

Ancora un secondo e...

"Porca miseria, James, SVEGLIA!!"

Una secchiata d'acqua aveva riportato James Potter alla realtà: non c'era nessuna partita di Quiddich, nessuno boccino e nessun fan delirante, solo le mani di Remus che lo scuoteva poderosamente, il piagnucolio di sottofondo di Peter e Sirius con un secchio d'acqua in mano.

Promemoria per me: mutilare Sirius per qesta sua trovata geniale, pensò James, ancora intontito dal sonno.

- Ragazzi, non ci crederete, stavo facendo un sogno meraviglioso, capite? Ero... -

- Sì, bell'addormentato, il sogno ce lo racconti un'altra volta se non vuoi che questa giornata si trasformi nel tuo peggior incubo - disse sbrigativo Sirius, mentre si abbottonava i pantaloni.

E fu allora, vedendo Sirius imprecare contro la sua patta, Remus intento a cercare una delle sue scarpe persa chissà dove e Peter che combatteva anche solo per infilarsi i calzini senza rotolare in giro per la stanza, che ricordò: quello era il giorno del suo matrimonio. E non di un matrimonio qualsiasi, ma del suo con Lily Evans. LILY EVANS, porca miseria!

Quella che per 7 anni non lo aveva mai degnato di uno sguardo!

Immediatamente, un sorriso sornione tipico di chi crede di avere la vittoria in pugno comparve sulle labbra del ragazzo.

- Incubo? Quale incubo? Oggi mi sposo la Evans! -

- Ti correggo - disse Sirius mentre si chiudeva la camicia del suo abito da testimone - Ti sposi la Evans se riesci ad arrivare al tuo matrimonio prima che questo cominci -

Silenzio. James stava utilizando tutte le sue ancora addormentate facoltà mentali per capire. Poi la scintilla arrivò:

- Ma che?... - guardò l'orologio - Oh santissima miseria! Sono le 13, 30! Io tra mezz'ora devo sposarmi! Perchè nessuno mi ha svegliato! -

I tre amici iniziarono a protestare contemporaneamente.

- Ah, basta, è inutile stare qui ad incolparvi di tutto: tanto lo so che è colpa vostra! Presto, dove cavolo è finito il mio smoking? -

20 minuti dopo erano tutti pronti.

Sirius perfetto nel suo completo color notte sulla quale spiccava un'indecente cravatta con le paperelle, rimediata dopo essersi ricordato di aver dato fuoco alla cravatta che avrebbe dovuto indossare; Remus impacciato nel suo completo nero e classico sulla cui giacca troneggiava una macchia di stufato di rognone, appropriatamente coperta da una spilla di James su cui lampeggiava la scritta "FORZA LEONI, TIRIAMO FUORI I CO***ONI"; Peter, strizzato in un terribile abito da cerimonia color semolino, appartenuto chissà a chi o a cosa, che rischiava di esplodere da un istante all'altro.

E poi James, l'unico che era riuscito a ricostruire pedissequamente il suo guardaroba (dopo aver tirato giù lo smoking dal lampione in fondo alla strada), pur senza essere stato capace di aggiustarsi i capelli in maniera dignitosa e approppriata.

- Perfetto - disse col fiatone James, mentre, insieme agli altri, correva all'auto affittata per l'occasione - Abbiamo 10 minuti per arrivare al mio matrimonio, sposare la Evans, avere decine e decine di bambini e invecchiare insieme in una casetta in riva al mare -

- Blea! Ti prego, amico, risparmiami i dettagli delle tue fantasie da coppietta felice - fece Sirius, disgustato.

- Ah, sta zitto tu, cagnaccio! E apri l'auto -gli rispose James, una volta arrivato di fronte la macchina.

- Scordatelo! Tu sei lo sposo, tu tocchi le chiavi che stamattina abbiamo fatto vomitare a Peter! -

Peter arrossì - Ieri sera sembrava una cosa intelligente, ingoiare le chiavi dell'auto: così non le avremmo perse! -

- Già, peccato che poi avresti anche dovuto pensare a come evacuarle, queste benedette chiavi - constatò Sirius.

- Ok, ragazzi, basta così! - intervenne Remus strappando le chiavi dalla busta di plastica in cui le aveva riposte James e aprendo le portiere dell'auto con le suddette chiavi.

- Remus! Tu sì che sei un vero amico! Quando avrò il mio primo figlio lo chiamerò Harry, ma puoi star sicuro che se dovesse nascere una bambina la chiamerò Remusina in tuo onore! - disse James saltando al posto di guida.

- Speriamo ti nasca un maschio, allora - commentò Remus mentre si puliva di soppiatto la mano contro il tornito braccio di Peter.

- Ok - disse James quando tutti furono saliti - Partiamo! -

Niente. Tutti rimsero in attesa, ma non accadde nulla.

- Ehm, James? Dovresti mettere in moto, credo... -disse timido Peter.

- Io? Ma io non so guidare! - gli rispose con gli occhi spalancati James.

- Come non sai guidare?? - urlarono gli altri in coro.

- Credevo che quest'auto si sarebbe guidata da sola. Io non ci capisco niente di tecnologia babbana! Sirius, guida tu -

- Io? Io non so guidare le auto. So andare in moto, ma sono cose diverse!- rispose agitato Sirius.

Fu in quel momento che Remus capì che quella giornata sarebbe stata molto, molto lunga.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Just Married- part 2 ***


Gli invitati al matrimonio dei Potter stavano tutti, lentamente, confluendo nell'ampio giardino assolato in cui si sarebbe svolta la cerimonia.

 

Tutto era pronto, perfetto nel proprio posto. Non mancava praticamente nulla.

 

- Lily, rilassati ok? Non è una tragedia...- disse Alice, rossa in volto.

 

-Già, sono cose che capitano.- fece Mary, reprimendo le risate.

 

-Cose che capitano ? COSE CHE CAPITANO? A QUANTE RAGAZZE, NEL GIORNO DEL LORO MATRIMONIO, CAPITA DI RITROVARSI SENZA VESTITO?- strillò Lily.

 

Infatti, pochi minuti prima, andando ad indossare il suo abito da sposa, Lily si era resa conto di uno spiacevole inconveniente: la zip non veniva più su.

 

-Coraggio Lily, vedrai che è solo perchè non lo hai mai indossato, che sembra che non ti entri...- biascicò Alice, mentre tentava di chiudere il vestito alla sua migliore amica.

 

-L'ho provato 14 volte, dalla sarta, prima di questo giorno!- pianse Lily.

 

-Lily, per carità, non piangere, ti sbrodoli tutto il trucco!- la redarguì Mary.

 

-E chi se ne frega del trucco, se dovrò sposarmi in mutande!- urlò disperata Lily, accasciandosi su di una sedia, con il volto sepolto tra le braccia.

 

-Bè, non voglio fare quella che dice "Te l'avevo detto", ma te l'avevo detto di non acquistare un abito così aderente-

 

-Grazie Mary, tu sì che sei una vera amica che sa sempre come risollevarmi il morale nei momenti tristi!- rispose acida Lily, mente il rimmel le rigava le guance.

 

In quel momento, entrò nella stanza della sposa Marlene, la terza damigella insieme ad Alice e Mary.

 

-Ok, Lily, ho parlato con Madama McClan- disse Marlene, togliendosi la giacca.

 

-E...?- chiesero le altre tre in coro.

 

-E dice che è dovuta andare a Stoccolma per un'urgenza: pare che l'ambasciatrice inglese si sia ritrovata con i pantaloni alle caviglie durante una cerimonia pubblica e...- ma Marlene non fece in tempo a terminare la frase che i singhiozzi di Lily riempirono la stanza.

 

-Marlene, ti sembra questo il momento per i pettegolezzi? Non sei riuscita proprio a trovare un sarto in grado di aggiustarle il vestito?- urlò Alice, con le dita nelle orecchie, per farsi sentire dall'amica e sovrastare i lamenti della sposa.

 

- E' un fine settimana, Alice. Non c'è più nessuno, in giro, neppure a cercarlo con un radar- urlò, di rimando, Marlene.

 

-Un rada-cosa?-

 

-Lascia perdere, Mary, aggeggi babbani. Oh, ma insomma, Lily si deve sposare, dobbiamo trovare una soluzione!- constatò Alice, mentre copriva la disperata figura di Lily con una coperta, per riuscire a parlare senza doversi sgolare.

 

-Ehm... Non per allarmarvi ragazze, ma gli invitati sono già quasi tutti arrivati.- disse Mary.

 

-Oh, dannazione! Ok, Marlene, tu va' ad intrattenere gli invitati e se trovi James, che non ti venga in mente di dirgli niente del vestito, chiaro!- proruppe con fare militare Alice.

 

-Agli ordini! Se James fa domande su Lily, gli spacco la faccia, ricevuto!-

 

-NO! Per l'amor del cielo, Marlene, no!- troppo tardi, Marlene era già corsa fuori.

 

-Ah, come non detto.- si rassegnò Alice, prima di continuare- Mary, tu cerca di consolare Lily e di trovare un modo per far stare su quel benedetto vestito, io vedo di contattare qualche sarto babbano- detto ciò, sparì oltre l'uscio, probabilmente smaterializzandosi.

 

Mary, rimasta sola con la piangente Lily, dopo averle tolto la coperta di dosso, disse - Su con la vita, Rossa! Possiamo sempre dire che questa è una scollatura un po' troppo provocante- e indicò la schiena di Lily, con la cerniera chiusa fino a metà.

 

-Certo, una scollatura che rischia di esplodere e di lasciarmi nuda nel bel mezzo del mio matrimonio!-

 

-Wow, suppongo sia la stessa cosa che è accaduta alla nostra ambasciatrice a Stoccolma!-

 

-Mary, chi se ne frega di ciò che è successo alla nostra ambasciatrice?!-

 

-Niente, era solo per dire. Nervosetta, eh? Ti va un cicchetto, così, giusto per distendere i nervi ?-

 

-Sì, Mary, un cicchetto al cianuro!-

 

-Mamma, quanto sei esagerata! Ecco, beviti un po' di Whiskey Incendiario- Mary mise in mano a Lily un bicchiere di tal bevanda, mentre lei per prima buttò giù un bel sorso d'alcol.

 

-Ah- fece schioccare la lingua Mary, seguita a ruota da Lily.

 

-Non c'è niente di meglio, in un matrimonio come si deve! Senti Lily, toglimi una curiosità: come diavolo hai fatto ad ingrassare in 2 giorni, abbastanza da non entrare più nel tuo vestito da sposa?-

 

-Non lo so, giuro che non lo so!- pianse Lily, mentre mandava giù un altro lungo sorso.

 

Mary, vedendo la sua migliore amica con le lacrime che avevano disegnato neri solchi di rimmel su tutto il volto e il bicchiere di Whiskey che si riempiva e si svuotava fin troppo velocemente, rimase profondamente commossa da questa situazione.

 

-HO TROVATO!- urlò Mary sorridente, mentre buttava giù l'ultimo sorso dell'alcolico.

 

-Niente da fare, sarebbe impossibile far arrivare fin qui un sarto babbano, con tutti gli incantesimi lanciati per tenerli alla larga.- disse Alice sconsolata, ricomparendo nello stesso punto in cui era stata avvistata l'ultima volta.

 

-Alice, ho trovato! Ricordi che Lily aveva ordinato un vestito da damigella in più per Marlene, temendo che sporcasse il suo?-

 

-Sì...- disse guardinga Alice.

 

-Bè, problema risolto! Il vestito di ricambio di Marlene andrà perfettamente a Ciccia-Lily!- rispose affabile Mary.

 

- Ciccia...Ciccia-Lily?-

 

-Zitta, Lily, stiamo parlando di cose serie! Allora, cosa ne dici Ali?-

 

-Dico che potrebbe funzionare...- rispose Alice, dopo aver ponderato seriamente la questione - Ma i nostri abiti sono color glicine-

 

-No problem ,amica mia. Siamo streghe: punta la bacchetta sul vestito e coloralo di bianco, no?-

 

-Giusto...Giusto! Oh, Mary, stampati bene questo istante nella mente perchè non capiterà mai più: SEI UN VERO GENIO!- disse felice Alice, abbracciando Mary.

 

-Sapevo che l'avresti detto- rispose Mary.

 

-Ehm, scusate se vi interrompo, ma il vestito della sposa non dovrebbe essere diverso da quello delle damigelle in qualcosa di più del colore?- attirò l'attenzione Lily, asciugandosi gli occhi con la mano guantata.

 

Alice sembrò interdetta, ma ancora una volta Mary dissipò ogni dubbio

 

-Tranquille, ragazze. Ci basta trasfiguarare qualche posacenere in volant e fiocchetti ed attaccarli al vestito. Nessuno capirà mai che il tuo vestito non è quello originale!-

 

-Oh, Mary! E' un'idea perfetta!- esultò Alice, abbracciando ancora Mary.

 

Fu allora che Lily capì che il suo costoso vestito di seta color avorio sarebbe stato sostituito da una discutibile mutazione genetica originata da posaceneri trasfigurati e un ex vestito di tulle color glicine.

 

E mentre Mary ed Alice creavano il suddetto vestito, Lily riscoppiò a piangere.

 

*************

 

-Allora, James, metti il piede sinistro sulla Frizione e schiaccialo lentamene...-

 

-Come, così?-

 

-James, quello è l'acceleratore! La Frizione è quella a sinistra, per Morgana!-

 

-Questo è a sinistra...-

 

-GUARDA DAVANTI!! ...E no, questa è la Frizione, quello è l'acceleratore James. ACCELERATORE!-

 

-Aaah, tu parli della nostra sinistra! Credevo di quella di chi ci viene contro!-

 

James Potter, dopo lunghe discussioni, era riuscito a mettere in moto l'auto e stava provando a guidarla, sotto l'efficente ausilio di Sirius che, seduto al posto del passeggero, leggeva al guidatore i comandi base da un libro che aveva sgraffignato da una libreria babbana lì vicino.

 

Contemporaneamente, nei posti dietro, Remus aveva le mani affondate nei capelli e Peter rischiava di strozzarsi con la cintura di sicurezza.

 

-Ok, adesso devi mettere la prima- lesse Sirius.

 

-La prima cosa?- chiese James, le mani incollate sul volante e il volto rivolto ai suoi piedi.

 

-GUARDA DAVANTI, TI HO DETTO, RAZZA DI CERVIDE RINCRETINITO!- fece Sirius, sterzando all'ultimo minuto ed evitando di andarsi a schiantare contro un tir -Devi mettere la prima marcia.-

 

-Ok- rispose James che, di conseguenza, si mise a sbattere i piedi sui pedali.

 

-AAAAAH! MA CHE DIAMINE FAI? VUOI UCCIDERCI TUTTI?? FRENA QUELLE TUE ZAMPACCE!- strillò Sirius, aggrappato al cruscotto, a causa della tarantella creata da James.

 

-Mi hai detto tu di marciare!- protestò il neo automobilista James.

 

-Queste sono le marce!- disse Sirius indicando il cambio manuale.

 

-Aaaah...capisco. Bello...- disse James, guardando, invece, fuori dal finestrino un cane che s'inseguiva la coda.

 

Sirius tirò uno scappellotto all'amico. -TIENI I TUOI OCCHI PUNTATI SULLA STRDA!!-

 

-Perfetto, moriremo tutti- disse Remus, rassegnato.

 

-Ah, Rem, non ti ci mettere anche tu, ok?- rispose disperato Sirius.

 

-Già, Remus, sei molto poco fiducioso. Guarda come fila bene questa autonobile !- disse allegro James.

 

-Automobile! Si chiama automobile!- si lamentò Sirius.

 

- Poffe Gugulala Ghe- biascicò Peter, col volto reso viola dalla pressione della cintura sul collo.

 

-Sai, hai ragione, Pet: Sirius, cosa ne pensi di iscriverci ad un corso per Auror, l'anno prossimo?- chiese James.

 

-Farò tutto quello che vuoi, basta che mi fai uscire vivo da qui- disse con gli occhi spalancati e lo stomaco sottosopra Sirius.

 

-Grazie Sirius, sei un vero amico!- esclamò James che abbracciò di slancio l'amico.

 

-PORCA MISERIA, JAMES! PENSA A GUIDARE!- urlò quest'ultimo, soffocato dalle effusioni del guidatore.

 

-A proposito- disse d'un tratto James -Ma chi tiene il volante?-

 

-Lo sto tenendo io- disse rassegnato Remus che, nel frattempo, aveva afferrato il volante ed evitato che la loro auto finisse in qualche burrone.

 

-Ah ah, finalmente!- sospirò Peter, che finalmente era riuscito a liberarsi dalla cintura di sicurezza -Sapete, mi sa che devo andare in bagno...-

 

-Te la tieni, Peter! Questo non è davvero il momento!- urlò rabbioso Sirius mentre legava James al suo posto con del Magiscotch.

 

-E ora tieni gli occhioni a calamita sulla strada!- disse esasperato Sirius all'amico.

 

-Certo, Felpato, bastava chiedere. Solo...ti sei reso conto che, mentre mi legavi qui, il tuo libro è volato via dal finestrino?-

 

Sirius spalancò gli occhi.

 

-Nooooo!- urlò affacciandosi dal finestrino e cercando di ritrovare con lo sguardo le istruzioni dell'auto.

 

-Ragazzi, ieri ho bevuto 5 litri di Burrobirra, devo davvero andare in bagno...-

 

-Non ora Peter, NON ORA!-

 

-Moriremo tutti- disse Remus.

 

****************

 

Una mezzoretta dopo, riusciti a scampare all'attacco di una dozzina di pecore al pascolo, James e amici riuscirono ad arrivare incolumi (più o meno) al luogo del matrimonio.

 

- James, se mai un giorno dovesse venirmi in mente di metterti di nuovo delle chiavi di un auto in mano, uccidimi- disse sconvolto Remus, schizzando fuori dall'auto.

 

-Ma cosa stai dicendo? Sono andato benissimo!- rispose risoluto James.

 

-E perchè abbiamo attraversato in circolo per 15 minuti un campo da golf babbano?-

 

- Era tutto calcolato Remus, tutto calcolato!-

 

-Sì, certo. Sirius, diglielo anche tu che...Sirius?- Remus non finì la sua frase dopo aver visto le condizioni di Sirius.

 

Fino a pochi istanti prima, infatti, il diretto interessato, era un pozzo di sudore, in maniche di camicia e con la cravatta a mo' di fascia per capelli, mentre adesso era il solito, affascinante, perfetto Sirius Black, che sembrava essere uscito dalle pagine di Playboy piuttosto che da un auto per poco finita in un fiume.

 

-Come diamine hai fatto a ricomporti così in fretta?- chiese Remus, con gli occhi e la bocca spalancati.

 

-Oh oh, mio caro giovane amico- disse Sirius mentre si aggiustava i gemelli in oro della camicia - Ad un matrimonio bisogna essere sempre in grado di far colpo su qualche cugina formosa- e detto ciò, si avventurò nel branco di donzelle scalpitanti alla vista di quell'elegante figura dagli occhi grigi.

 

-Pf, il tipico Sirius e...dov'è Peter?- chiese Remus, guardandosi intorno.

 

-Oh, ha detto qualcosa riguardo alla sua vescica ed è corso in bagno...- rispose James - Comunque, come sto?-

 

-Bene-

 

-E i capelli?-

 

-Sembra che ti sia esploso un petardo in testa-

 

-Perfetto !- rispose felice James che saltellò al centro del giardino in cui si sarebbero celebrate le nozze.

 

-Oh, Marlene...Ehy, Marlene!- chiamò Jams, dopo aver visto un'alta figura mora muoversi fra gli invitati.

 

Marlene, per tutta risposta, si girò, lo riconobbe, spalancò gli occhi e allungò il passo.

 

James la seguì e le posò una mano sulla schiena -Marlene, cavolo, sei sorda? Senti mica sai se Lily ha...-

 

Ma non sapremmo mai cosa avrebbe dovuto avere Lily poichè Marlene, terrorizzata all'idea che James potesse scoprire le condizioni dell'abito di Lily, si girò di slancio e gli appioppò un cazzotto sul naso, prima di correre ai ripari.

 

James urlò ed il suo naso iniziò a sanguinare.

 

-James, che cavolo fai lì a terra, sporco di sangue?-chiese pacato Sirius che si ritrovava a passare di lì, con due affascinati signorine sorridenti, una per braccio.

 

-Argh. Marlene ha tentato di uccidermi...Porca miseria, credo che mi abbia rotto il naso!- si lagnò James.

 

-Katia, tesoro, saresti così gentile da andare a recupermi un goccio di pozione aggiusta ossa?- fece Sirius, rivolto ad una delle sue vallette.

 

-Certo, Sir!- cinguettò l'interessata che sparì all'orizzonte all'istante.

 

-Mpuà! Ho il vestito pieno di sangue! Devo trovare Remus e farmelo smacchiare prima che inizi il matrimonio...A proposito, dammi le fedi, devo farle vedere a Peter che ancora non le ha viste-

 

Silenzio.

 

-Eri tu che dovevi prendere le fedi!- disse agitato Sirius.

 

-No...No...NO!-

 

-Le avevi lasciate sul pavimento, vicino al water...dovevi prenderle tu!-

 

-NO!! Hai dimenticato le fedi!-

 

-Ti ho detto che era tuo compito prenderle!-

 

-Oh, andiamo, non cercare scuse, Sirius. Ti perdono solo perchè sei il mio migliore amico e perchè quando ci siamo impantanati nelle sabbie mobili con l'auto tu sei sceso a spingere, nonostante ci fossero dei coccodrilli-

 

-Nonostante ci fossero cosa?-

 

-Non è questo il punto! Mi servono degli anelli, subito, altrimenti la Evans...Oddio, altrimenti Lily mi ammazza. MI AMMAZZA DAVVERO!-

 

-Ok, Ramoso, il tuo geniale amico Sirius ha la soluzione- Sirius si tolse dall'anulare il suo personale anello d'oro -Tu puoi prendere questa come fede, ora te ne rimedio una per Lily-

 

-Sei sicuro? Il tuo anello è più grande di una fede...e sopra c'è inciso un disegno osceno- fece notare James.

 

-Oh, quello ! Lascia perdere, è solo un promemoria personale. Vado a trovare un anello per la sposa- e detto ciò, Sirius e valletta scomparvero, risucchiati dalla folla.

 

******************

 

-Come diamine ti è venuto in mente di far bere Lily?? Lo sai che con l'alcol perde tutti i suoi sensi inibitori!- urlò concitata Alice.

 

-Quanto la fai lunga, Ali! Io bevo da quando ero piccola così e sono sempre stata perfettamente padrona di me.- affermò sicura di sè Mary, proprio mentre un'ubriaca Lily cadeva indietro con la sedia, rimanendo con il sedere all'aria e la gonna a scoprirle le mutande.

 

-Ok, forse un po' d'effetto l'ha avuto, il Whiskey...- fece Mary.

 

-Un po'? UN PO' ??- sibilò Alice.

 

Proprio in quell'istante Marlene corse nella stanza della sposa e si chiuse a chiave la porta alle spalle, col fiatone.

 

-Ho preso a pugni James. Credo di averlo ucciso per davvero-

 

Mary ed Alice rimasero a bocca aperta mentre Lily leccava delle gocce di Whiskey dalla moquette.

 

-Mar, sei sicura? Non è mica come quella volta in cui credevi di aver ammazzato Minus e in realtà lo avevi solo ferito a morte?- chiese Mary.

 

-Non lo so, ma per tutto il sangue che ha perso, tra poco sarà a concimare begonie.- rispose Marlene, torcendosi le mani.

 

Alice sospirò esasperata -Devo smetterla di affidarti un qualsiasi tipo di compito! Finisce sempre a cazzotti!-

 

-Forse hai ragione, ma non c'è tempo per parlarne, devo scappare in Messico e darmi alla macchia!-

 

-Nessuno scapperà da nessuna parte qui, chiaro! Mary, dammi uno dei tuoi filtri anti-sbornia...-

 

-Quelli mi servono per mantenermi lucida dopo il ricevimento!-

 

-Dovevi pensarci prima di ubriacare la sposa! Marlene, aiutami a tenere Lily-

 

23 minuti dopo, la marcia nunziale partì.

 

Le tre damigelle, Mary, Alice e Marlene, sfilarono, distrutte, prima di laciare spazio alla sposa, ora ripresasi dagli effetti dell'alcol e, di conseguenza, in grado di sentirsi una meringa, con tutto il tulle ed i volant che le sue presunte amiche avevano aggiunto al "Piano B del vestito da sposa".

 

Tuttavia, fu di scarsa importanza il giudizio di Lily nei confronti del suo vestito: l'uomo che la guardava aveva gli occhi annebbiati dall'amore e dalle ossa del naso che si stavano ricomponendo.

 

La cerimonia fu breve e leggera, abbellita dal provvidenziale intervento di Sirius con una nuova fede per la sposa: un enorme anello di diamanti, pesante quanto il cervello di un vitellino, estorto a viva forza dalle grassocce dita di una sua "conquista" e ristretta a dovere tramite magia.

 

Le promesse degli sposi furono sbrigative ed eloquenti: se Lily giurava di onorare James nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finchè morte non li avesse separati, James giurava di esserle fedele e di ricordare e festeggiare il suo compleanno, anche quando questa data sarebbe coincisa con qualche importante partita di Quiddich, purchè non si trattasse di una partita decisiva, come, in fondo, erano tutte le partite di Quiddich agli occhi di James Potter.

 

Il ricevimento si svolse come tutti lo avevano immaginato: a James venne consigliato di tenersi stretta Lily e a Lily venne ricordato il diritto al divorzio; Remus lesse un discorso agli sposi e scoppiò a piangere come un neonato; Peter si buttò a pesce sui cocktail di gamberi e li finì nel giro di pochi istanti; Alice e Frank furono gli unici a ballare come una felice coppia d'anziani innamorati; Sirius rischiò di mettere incinta più di un'invitata, ma riuscì a sfuggire a tutti i mariti/fidanzati gelosi in circolazione; Mary si sbronzò per bene e addescò un impaurito ragazzo che costrinse a seguirla in bagno e Marlene si rovesciò sul vestito tutto il rovesciabile e si innamorò perdutamente di almeno 3/4 della componente maschile degli invitati.

 

Il lancio del bouquet vide quest'ultimo finire nella ciotola del punch, quindi Lily fu costretta ad assegnare un bouquet immaginario alla ragazza più prossima alle nozze, che si rivelò essere una vecchia prozia di James, con ben 6 matrimoni alle spalle e prossima al 7.

 

Il matrimonio di James e Lily, quindi, fu un successone, ma il vero clou della serata venne raggiunto dal taglio della torta.

 

-Lily, amore mio, sei bellissima!-

 

-Grazie James, è la dodicesina volta che me lo dici, ma grazie.-

 

-Dico davvero, sembri un grande bignè alla panna montata-

 

-James, possiamo sorvolare sul mio vestito?-

 

-Come vuoi, ma era in senso positivo. Comunque, non puoi immaginare quali incredibili sorprese ti attendono nella nostra Luna di Miele, tesoro-

 

-Ero un po' agitata alla prospettiva di lasciare a te la gestione del Viaggio di Nozze, ma vederti così tranquillo non fa che accrescere le mie paure. Che cos'hai in programma? Un Rally dell'India? Una maratona sull'Oceano Atlantico in sella alla tua scopa?-

 

-Non scherzare, Lily, Remus non me lo avrebbe mai permesso...-

 

-Cosa centra, adesso, Remus?-

 

-Come cosa centra? Il parere dei ragazzi conta. Devono pur decidere come passare le prossime due settimane!-

 

-Come passar...COSA?? I Malandrini verranno in Luna di Miele con noi??-

 

-Perchè ti agiti tanto, amore; sono i miei migliori amici, è logico che vengano con me nel viaggio che collaudererà il nostro matrimonio!-

 

-Vuoi dire che collaudererà il tuo funerale !-

 

E fu così che, la foto del taglio della torta del matrimonio dei Potter, raffigurò la sposa intenta a strangolare il suo nuovo marito.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tutti insieme appassionatamente ***


Subito dopo la fine dei festeggiamenti per il matrimonio tra James e Lily Potter, i due coniugi e gli imprevisti Malandrini partirono per la Luna di Miele dei due sposini.

 

-Oh, andiamo, Lily, tesoro, non fare così!- piagnucolò James.

 

-Così come, Potter?- rispose Lily, braccia conserte e sguardo fisso sulla strada che scorreva fuori dal finestrino.

 

Dopo lungo penare, infatti, Remus, Sirius e Peter erano riusciti a convincere James a non rimettersi nè ora nè mai alla guida di un qualsiasi veicolo a motore di origine babbana. In cambio, però, James si era fatto giurare da tutti e tre i suoi amici che, nel caso fosse morto in una partita di Quidditch, il suo feretro sarebbe stato imbalsamato all'ingresso di Hogwarts, al di sopra di un piedistallo recitante

 

"James Potter.

 

 

Amico mitico,

 

Marito prestante,

 

Terrore degli autovelox."

 

-Così...così...acida!-rispose James alla domanda della moglie, ponderando accuratamente la questione.

 

E così, James imparò una cosa fondamentale sulle mogli: mai, mai definirle con aggettivi negativi.

 

-Cooosa? Cosa sentono le mie orecchie? Io acida? IO? TU inviti i tuoi amici nella NOSTRA Luna di Miele e IO sarei quella ACIDA?- urlò rabbiosa Lily.

 

In quell'istante, contemporaneamente, i Malandrini arrossirono.

 

Remus lo fece perchè era pienamente consapevole del suo dubbio ruolo in quell'auto guidata da Sirius.

 

Peter perchè doveva ancora una volta andare in bagno a vuotare la sua vescica.

 

Sirius perchè sapeva che se Lily stava prendendo male questo apetto del suo viaggio di nozze, di certo non avrebbe gradito tutto il resto.

 

E James arrossì perchè, vedendo sua moglie urlare e strepitare, con i capelli color fuoco che fuoriuscivano dall'acconciatura, la bava sputacchiante ognidove e gli occhi di un procione idrofobo, ebbe come la sensazione di essersi sposato troppo, troppo presto. E che magari gli sarebbe convenuto andare a convivere con Lily, prima di metterle una fede al dito.

 

-Lily, rilassati, è solo per due settimane...-tentò di placarla James.

 

-DUE SETTIMANE?- Gli occhi di Lily minacciavano di caderle fuori dal volto, per quanto aveva strabuzzato lo sguardo.

 

-Ragazzi, sentite, se siamo così di disturbo ce ne andiamo...-

 

-Come Remus?-

 

-James, non per dirlo, ma qui la situazione è un tantino troppo calda per i miei gusti, come ha detto Lunastorta. Quindi, è meglio se fermo tutto e io, Peter e Remus scendiamo- disse Sirius.

 

Alchè James, a dir poco terrorizzato alla prospettiva di ritrovarsi da solo, per due settimane, con una versione più sexy del Diavolo della Tazmania, allungò una gamba dalla sua postazione di dietro, fino a pigiare con forza sul piede di Sirius poggiato sull'acceleratore.

 

-RAMOSO, CHE CAVOLO FAI!-

 

-Zitto Sirius, che non ti venga in mente di fermare quest'auto- James bloccò da dietro le braccia di Sirius -Nessuno di voi scenderà da quest'auto!-

 

-Magnifico, ho sposato Psycho...-

 

-JAMES, PORCA MISERIA, CI ANDIAMO AD AMMAZZARE!!-

 

-Giuralo Sirius!-

 

-LO GIURO, GIURO TUTTO QUELLO CHE TI PARE!-

 

-Perfetto- con un sorriso, James tornò a sedersi normalmente al suo posto, lasciò andare Sirius (che riuscì ad evitare all'ultimo di schiantarsi contro un gufo che volava basso) e Remus potè sopravvivere all'infarto che era sopraggiunto in quei brevi attimi di terrore.

 

-Io davvero non capisco come tu possa aver portato con te i tuoi amici, James!-

 

-Se posso sollevare una questione- disse Peter - Perchè devo stare seduto tra voi due?-

 

Se Sirius era al posto del guidatore e Remus a quello del passeggero, i due sposini si erano accaparrati rispettivamente le altre due uscite e, quindi, a Peter era toccato il posto tra questi ultimi.

 

-Peter, sto cercando di parlare di cose serie con mio marito, puoi evitare di scassare le balle?-

 

-Ehy, non sei stata per niente carina con Peter!-

 

-Ma senti da che pulpito! Voi lo trattate sempre come un Gargoylle!-

 

-Non è assolutamente vero! Dimmi tre torti che abbiamo fatto a Codaliscia, sentiamo-

 

-Fingendo che chiamarlo in quel nome non sia un torto, lo avete tenuto chiuso per due giorni in un armadio perchè vi eravate dimenticati di lui, avete nascosto le ceneri del criceto di Marlene nel suo succo di zucca...-

 

-Voi avete nascosto cosa nel mio cosa?-

 

-...e proprio ieri sera gli avete fatto ingoiare le chiavi di quest'auto! Vuoi che continui?-

 

-A...Ma che...Allora, 1. non ce l'eravamo dimenticati, avevamo solo dimenticato il posto dove lo avevamo chiuso; 2. non scoprirà mai che ha bevuto le ceneri di un ratto...-

 

-L'ho appena scoperto, a dire il vero...-

 

-...e 3. all'inizio noi...Ma poi, chi te le ha dette queste cose?-

 

-Me le ha dette la mia amica Clarisse al matrimonio e le ha sapute da una fonte attendibile.-

 

-E chi sarebbe questa fonte?-

 

-Sirius.-

 

-Eeeh?- chiese intontito Sirius, sentendosi chiamato in causa. Decisamente, guidare a mezzanotte era un'attività che richiedeva un livello di lucidità mentale che un Sirius non avrebbe mai raggiunto.

 

-Felpato! Come hai potuto spiattellare i nostri più oscuri segreti ad una tizia con un nome così stupido!- chiese esterrefatto James.

 

-Io non ho detto un bel niente a nessuna...-

 

-Oh, sì che l'hai fatto- disse Lily - Mi è stato riferito che l'hai urlato mentre tu e Clarisse pomiciavate sotto il tavolo dei cocktail!-

 

-Oooh. Ok, è probabile che lo abbia rivelato io- si rese conto Sirius.

 

-E tu urli queste cose private con una tipa che si chiama come mia nonna?- chiese James.

 

-"Una rosa chiamata con un altro nome avrebbe comunque lo stesso dolcissimo odore"- rispose teatrale Sirius.

 

-E tu pomici con una donna che conosci da circa 15 minuti sotto un tavolo da cocktail?- chiese Remus

 

-Carpe diem- rispose il guidatore.

 

-E tu vai a dire in giro che ho ingoiato le chiavi dell'automobile?-

 

-Tu hai ingoi...AAAH- Sirius strillò e, disgustato, tolse le chiavi dal quadro, lanciandole dal finestrino, mandando l'auto in testacoda.

 

E così passò la prima notte di nozze dei coniugi Potter: Lily che vomitava per il trambusto, con James che, nauseato, le reggeva la fronte, Peter, faccia a terra, che cercava le chiavi dell'auto e Remus che tentava di impedire a Sirius di darsi fuoco alla mano.

 

************

 

Dopo una lunga, lunghissima notte, che aveva costretto Remus a guidare a 1 Km/h un trabiccolo babbano, dopo aver pesantemente sedato un Sirius ed una Lily in lacrime e con i nervi a fior di pelle, un James iperattivo e, ancora una volta, legato alla sua postazione con del Magiscotch e un Peter terrorizzato, essendo stato inseguito per diversi metri da un Sirius armato di crick, la comitiva giunse integra alla prima tappa di questa "Vacanza".

 

-Ok, siamo arrivati. Ora, James, tu mi prometti di comportarti da bimbo buono e io ti libero. Lo prometti James?-

 

La mummia James annuì vigorosamente.

 

-Bene- Remus, con un colpo di bacchetta, liberò il sorvegliato speciale.

 

-Ora, Sirius e Lily, mi promettete di comportarvi da persone equilibrate e pacate?-

 

-Remus, ti prometto quello che ti pare, basta che mi ridai la mia bacchetta-

 

-Concordo con Miss Potty la Pazza.-

 

-SIRIUS! Ok, eccole- Remus porse le bacchette ai passeggeri di dietro.

 

-Peter, giurami che ti sei calmato e ti faccio uscire dal bagagliaio-

 

-NON RESPIROOOO- un urlò soffocato provenì dal retro della macchina. Quell'urlo proveniva da Peter o da ciò che di lui restava.

 

-Lo prenderò per un sì- Remus aprì lo sportello del bagagliaio e una sferica figura umana sgusciò via all'istante, esattamente come un topo fugge veloce quando gli si punta contro una pompa per innafiare.

 

-Bene, ho fatto il mio dovere. Ora, se permettete, vado a dormire. Non svegliatemi per le prossime 36 ore.- Remus tirò fuori dal taschino della camicia un cappello in stile Sette Nani e poggiò la testa sul cruscotto.

 

-Avanti, Lunastorta, non si può dormire in una giornata bella come questa!- fece su di giri James.

 

-Ramoso, sta diluviando- constatò Sirius, mentre un fulmine squarciava il plubeo cielo e uno spaventatissimo Peter correva a rifugiarsi nel bagagliaio.

 

-Bhe, ma non significa niente! Dove andiamo noi c'è sempre il sole! Capito amore? C'è sempre il sole!- ripetè James.

 

-James vuoi rinchiudermi in un ospizio, dì la verità...- chiese timorosa Lily.

 

-Naa, non quel "c'è sempre il sole", l'altro! Dai, tasoro, che lo sai!-

 

-James, secondo me non lo sa-

 

-Felpato, tu non hai mai fiducia, vedrai che ci arriva-

 

-Mi fai sentire una deficiente così, sai?-

 

-Bhe, se non riesci ad indovinare neanche una cavolata del genere...- fece Sirius.

 

-Già, lo indovinai persino io- fece Peter dal bagagliaio.

 

-Anch'io lo indovinai- fece Remus dal sonno.

 

- Volete che vi ci mandi io in un bel posto dove c'è sempre il sole? James, non lo so. Se me lo dici è bene, se no ti affatturo i tuoi amati gioielli di famiglia e mi risparmio un po' di gravidanze-

 

-Perchè? Se io non ho il caveau di casa mia de-affatturato, tu non puoi avere bambini?-

 

-James, credo che tua moglie si riferisca a ciò che porti nelle mutande-

 

-...Continuo a non capire, Sirius. Lily, voglio subito mettere in chiaro una cosa con te: sono ricco, è vero, ma non così ricco da potermi permettere di nascondere diamanti e collane vicino al mio sedere. Spero che tu capisca-

 

-Oh, santi numi!-

 

-Ora capisco perchè vi siete sposati- osservò a mezza voce Sirius.

 

************

 

Era stata un'impresa ardua ma finalmente James era riuscito a capire a quali gioelli si riferisse sua moglie e Lily aveva capito qual'era il posto in cui c'era sempre il sole: la prima tappa della loro Luna di Miele era una crociera nel Mediterraneo.

 

-Moriremmo tuttiiiiii- pianse angosciata Lily.

 

-James, lasciatelo dire, sei un emerito deficiente!- disse Sirius, cercando di staccarsi dalla camicia la piangente Signora Potter, ora avvinghiata a lui come una cozza ad uno scoglio.

 

-Come potevo saperlo che lei odiava il mare?- rispose laconico James, con una mano nei capelli.

 

-Ragazzi, lo sportello del bagagliaio è bloccato!-

 

-Pet, stiamo cercando di risolvere un problema, ok? Lily, porca miseria, lasciami in pace!-

 

-Sirius, non trattare così mia moglie-

 

-E tu allora, vedi di tenere tua moglie a distanza di sicurezza da me: ha un gomito piantato proprio sopra il mio ca...-

 

-NIENTE PAROLACCE IN QUEST'AUTO!- urlò Remus nel sonno.

 

-...Sopra il mio caro apparato genitale!- concluse a denti stretti Sirius.

 

-Lily, potresti evitare di violentare il mio migliore amico, per cortesia?- chiese pacato (una volta tanto) James.

 

-E qualcuno potrebbe venire a farmi uscire? Ho bisogno di usare un bagno e sto scomodo!- ripetè piagnucolando Peter.

 

-Tra un momento, Pet, tra un momento. Lily, cara, vedrai che ti divertirai!- tentò James incoraggiante.

 

-Sì, mi divertirò un mondo ad entrare a far parte del fondale marino di un qualche caratteristico isolotto mediterraneo!-

 

-Visto, è questo lo spirito giusto!-

 

-James, era in senso ironico-

 

-Oh. Davvero? Ne sei sicura?-

 

-LILY, STACCATI O GIURO CHE TI TRASFIGURO IN UN CETACEO!- urlò Sirius, dopo l'ennesimo colpo basso della moglie del suo migliore amico. E per colpo basso, s'intende esattamente ciò che si legge.

 

-Sirius, sei un grandissimo cafone! Ti sembra questo il modo di parlare con me? Un'adorabile ragazza fresca fresca di matrimonio?- rispose offesa Lily.

 

-Ragazzi, calmiamoci...-tentò James.

 

-Calmiamoci un corno! Diglielo alla meringa gigante che ti sei sposato!-

 

-COME OSI DARMI DELLA MERINGA!-

 

-Guardati in giro: metà auto è occupata dalla tua gonna!-

 

-QUESTO E' IL VELO, RAZZA DI CAFONE TROGLODITA!-

 

-Ragazzi, non sento più le gambe e devo fare i miei bisogni...-

 

-CAFONE TROGLODITA A ME?? MA SE E' TUTTA LA SERA CHE NON FAI CHE SCASSARE LE BALLE A TUTTO E TUTTI!-

 

-Ok, ora ho solo bisogno di muovere le gambe.-

 

- Trentatrè trentini entrarono dentre Trento tutti e trentatrè trotterellando!-

 

Sirius e Lily restarono allibiti.

 

-James, ti senti bene?- chiese timorosa Lily.

 

-Già, amico, hai sbattuto la testa?-

 

-Sotto questo palazzo c'è un povero cane pazzo. Date un pezzo di pane a questo povero pazzo cane.-

 

-Oddio, l'abbiamo perso...-

 

-Fantastico, mio marito deve rinchiudersi in un manicomio dopo nemmeno 24 ore di matrimonio...-

 

-Tranquilli, non sono pazzo- rispose James. E sarebbe stato molto più credibile se, nel cercare di schiacciare una mosca, non si fosse dato un cazzotto in fronte.

 

-Lily, secondo me sta davvero male...-

 

-Non sto male! L'ho fatto per farvi smettere di litigare. E quindi tre tigri contro tre tigri e li vuoi quei Kiwi? Per non parlare di She sells seashells!-

 

-Hai ragione Sirius, lo abbiamo perso. James, amore, mi riconosci?-

 

-Certo che ti riconosco, Lily! E riconosco anche Remus, Sirius e quella zebra gigante che ci spia dal cruscotto...-

 

-Quale zebr...AAAAH!- Sirius e Lily si abbracciarono, terrorizzati, notando che, effettivamente, sul cruscotto c'era una zebra gigante che, bagnata fradicia per la pioggia, li spiava.

 

-Sirius, lo vedi anche tu, vero...-

 

-Sì, Lily...-

 

-Perfetto. Siamo stati drogati tutti e due.-

 

-E tra pochi minuti saremmo morti-

 

-Come siete esagerati! Vi presento Zappy, la mascotte delle Crociere Magiche! Lei ci accompagnerà alla passaporta che ci condurrà alla nostra crociera!- disse esaltato James.

 

-Oh, quindi non sono pazza!-

 

-Quindi non dovrò cercare di sedurre le infermiere di nessun manicomio!-

 

-No e no. Avanti, andiamo! Signora, se vuole offrirmi il suo braccio. Sir, fa scendere Remus...-

 

-E' incredibile come riesca a dormire in ogni situazione...- pensò ad alta voce Sirius, mentre si alzava il cappuccio dell'impermeabile, preparandosi ad uscire sotto la pioggia.

 

- E' incredibile come riesca a dormire quando tra poche ore dovrà condividere il letto con Peter!- puntualizzò James.

 

-Dovrò dividere cosa con chi?- biascicò Remus nel sonno, mentre un rivolo di saliva bagnava l'accendisigari e un Sirius zuppo di pioggia tentava di estrarlo possibilmente vivo ed integro dall'autoveicolo.

 

-Bene, e ora è il momento di far uscire Peter- disse James, una volta sceso dall'auto ed aver riparato lui e sua moglie con un ombrello.

 

James si avvicinò al bagagliaio e l'aprì, permettendo a Peter di uscire e di respirare.

 

-Bene Pet. Ora va' e spargi nel mondo i tuoi continui bisogni corporali!- comandò in tono biblico James, mentre Lily cercava di togliere una lumaca dalla sua scarpa.

 

-Oh, non ti preoccupare, James, ho trovato la toilet presente nel porta bagagli- rispose tranquillo Peter, riparandosi dalla pioggia con dei fazzolettini di carta.

 

-Quale toilet?- chiese con gli occhi spalancati il signor Potter.

 

-Oh oh-

 

-Ough. Lily, amore, non guardare dentro il bagagliaio per nessuna ragione al mondo!-

 

-Perchè non dovrei gu...AAAAH!-

 

E così, Sirius il Fradicio, Remus il Dormiente, James l'Accoppato dalla moglie, Lily la Piangente e Peter l'Ammanettato (titolo sopraggiunto a seguito de "il Pestato a sangue"), riuscirono a prendere la famosa passaporta di Zappy la Zebra e s'imbarcarono incolumi (all'incirca) sulla celebre nave delle Crociere Magiche, muniti tutti di buste di plastica contenenti i loro effetti personali, dal momento che, come è ovvio immaginare, utilizzare le valigie sarebbe stato medicalmente sicuro quanto leccare un water pubblico.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'attacco del Mostro Meringa nauseato ***


E' verità universalmente riconosciuta che un James Potter dotato di facoltà di decisione, sia una mina vagante per l'intero globo.

Lily Potter, tuttavia, comprese in pieno questa grande verità solo dopo essersi imbarcata sulla celebre nave Calipso delle ancor più celebri Crociere Magiche.

-Wow, questo posto è davvero magnifico!- disse estasiato James, sul ponte, mentre leggeva il programma delle attività che comprendeva persino partite di Quidditch tra i passeggeri.

-Già, che bella visuale...-gli fece eco Sirius, osservando rapito le cinguettanti hostess della nave.

-James, devi sapere una cosa...-iniziò Lily, torcendosi le mani.

-Che cosa c'è amor...AAAH!-

-Cosa c'è da urlare?- chiese Lily, interdetta.

Si dà il caso, infatti, che James Potter non guardasse sua moglie in faccia e con una luce degna di questo sostantivo, dalla cerimonia di nozze.

Adesso, l'aspetto della donna che aveva sposato, però, era leggermente mutato: l'ingombrante abito da sposa era stropicciato e sporco di fango sull'orlo, il trucco dei suoi occhi era completamente sbavato, aveva qualcosa dalla dubbia origine tra i denti e l'aria salmastra le aveva fatto arriciare tutti i capelli. Inutile dire, quindi, che agli occhi di James, sua moglie era la cugina più giovane di Maga Magò.

-Allora? Ti ho chiesto cos'hai da urlare?- ribadì Lily.

-Eeeehm...Niente. Niente amore. Dicevi?- disse James spostando l'allibito sguardo altrove.

-Devo dirti una cosa...-

-Aspetta. Ma qualcuno ha visto Peter?-

-Io sì, ha biascicato qualcosa su "influenza intestinale" e "non dovevo mangiare l'impepata di cozze prima di imbarcarmi" o cose simili- rispose Sirius disinvolto, avviandosi lungo il ponte, con fare suadente.

-Ah, capisco. Eh, il solito Peter!-disse con bonaria ironia James, come se stesse parlando del suo figlioletto prediletto.

-Aspetta- continuò poi -Tu dove stai andando, Felpato?-

-Io? In bagno-

-Ma quello non è il bagno delle signore?-

-Lo so- Sirius ammiccò e procedette sicuro verso le sue conquiste.

-James, adesso possiamo parlare?- chiese Lily, ancora più agitata, mentre un gabbiano le volava in cerchio sulla testa.

-Certo amore. Solo...Perché non ti metti prima i tuoi occhiali da sole?-

-Perché?-

-Ehm...- James si stava imponendo di pensare più veloce di quanto mai avesse fatto nella sua vita, neppure quando era stato beccato in flagrante mentre rubava disgustato biancheria intima alla McGranit, neppure quando era stato intercettato dalla professoressa Sprite mentre tentava di districare la zip dei mantaloni rimasta incastrata nei capelli di una ragazzina seduta di fronte a lui (fu difficile, in quell'occasione, spiegare che non era ciò che sembrava); James Potte s'impose di pensare con tutte le cellule che componevano quel suo scheletrico corpo occhialuto.

-...Perché...Perché...Ho letto su una rivista scientifica che il 50% delle donne con gli occhi verdi che li espone direttamente al sole, in questa precisa latitudine, in quest'ora precisa, ha molte probabilità in più di essere affetta da...Incontinenza oculare!-

-Incontinenza oculare?- disse più che diffidente Lily- Perché mi suona tanto come una misera, miserissima frottola?-

-NON LO E'! GIURO! ESISTE DAVVERO L'INCONTINENZA OCULARE!- tentò di asserire, con fare offeso, James. Tuttavia, le sue pupille tremavano come chihuahua, sintomo della balla che aveva appena sparato.

-James, le palle dei tuoi occhi sembrano palline da Flipper, non prendermi in giro!-

-Flipper? Chi è questo Flipper?...Oh per tutti i Merlino dai denti d'oro, è il tuo amante vero?-

-Oddio, non essere cretino e rispondi alla mia domanda!-

-Stai cercando di evitare di rispondermi! Oh, Lily, perchè lo hai fatto? Posso cambiare! Dammi un paio d'anni e giuro che diventerò un perfetto Gentiluomo e una perfetta Gentil Lady!-

-La vuoi finire?!-

-Dì la verita: è perché non so andare in bicicletta, vero? Certo, nessuno vuole un uomo che non è capace neppure di vincere un Tour de France!- James guardò disgustato il suo riflesso in un oblò - Ti capisco Lily, ti capisco. Ecco, va' pure a buttarti tra le braccia di uomini migliori di me, uomini come Remus. Io terrò qui solo questo tuo calzascarpe per ricordarmi di te...-

-LA VUOI FAR FINITA! IO NON TI HO TRADITO E NON LO FARO', SE LA FINISCI SUBITO CON QUESTA PANTOMIMA!-

-Ok, tesoro- disse James facendosi piccolo piccolo.

-Bene- Lily tentò di ricordarsi cosa stava dicendo prima di essere interrotta dalle farneticazioni di suo marito -Ah, già, Incontinenza oculare! Be', mi sembra chiaro che è una balla...-

-Non è vero!-

-...ma il sole mi sta davvero accecando, meglio se mi metto gli occhiali da sole. E già che ci sono, meglio se mi metto la crema solare per non scottarmi-

-Giusto, giustissimo tesoro! Anzi, perché non mettere anche un bel cappello, eh? Così da ripararti da tutti i raggi del sole, eh?-

-Oh, buona idea!- disse Lily.

Dopo essersi incremata ben bene il volto ed aver indossato un cappello a falda larga e grandi occhiali scuri, Lily sembrava la Donna Meringa in incognito, venuta per papparsi tutti i presenti.

-Come sto, amore?-

-Eeehm- una vocina molto simile a quella di Sirius non faceva altro che urlargli Oddio, butta in acqua questa cosa, chiunque essa sia e scappa! , mentre la sua ragione (munita di voce alla Remus) gli imponeva Dille che sta bene, dille che sta bene, dille che sta bene..., coprendo i fastidiosi pensieri marchiati Peter's voice che gli dicevano Queste scarpe in pelle e gomma piuma sono comodissime.

-Lily, sei molto...molto sexy- Promemoria per me si disse James non utilizzare mai più questo termine.

-Oh, grazie! Ma vedi, c'è una cosa che devo dirti prima che la nave salpi...-

-Aaah, che dormita!- fece Remus, stiracchiandosi dall'angolino in cui era stato abbandonato dal fascinoso Sirius.

-Dormito bene, Remus?-

-Oh, sì, Lily, grazie per l'...AAAAH- Remus, dopo aver spostato lo sguardo sul blob/ sposa che era Lily, cadde svenuto.

-Bha, non li capirò mai i tuoi amici...Comunque, io...-

-Jaaaamesss!- Peter arrivò piangendo, con una mano sullo stomaco

-Oddio, Codaliscia, cosa ti è successo?- chiese protettivo James, interrompendo per l'ennesima volta sua moglie.

-Ero rimasto incastrato nel bagno!- pianse Peter, tra le braccia di James.

-Oh, povero il mio topo preferito! E come ti hanno fatto uscire?-

-Ho urlato finché un gruppo di anziani non ha chiamato la sicurezza, credendo che in bagno ci fosse un Opossum in procinto di partorire, e loro mi hanno attaccato uno sturalavandini in testa, per farmi uscire!-

-Su, su, non piangere. Alla fine sei uscito, è questo che conta...-

-No, non hai capito il problema! Nell'estrarmi con lo sturalavandini, mi hanno tirato un sacco di capelli, guarda!- Peter allungò una mano piena di ciò che sembravano filamenti di pannocchie di mais, ma che, evidentemente, dovevano essere i suoi capelli - Ora quale donna di basse pretese mi vorrà?!- E Peter tornò a piangere.

-Sì, sì, molto interessante- Lily s'interpose tra i due, facendo finire Peter col busto incastrato in un oblò -James, devo dirti che io...-

-James, codice rosso, CODICE ROSSO!- Sirius arrivò con la velocità di una scheggia, facendo volare Lily tutta Panna in mezzo ad un gruppo di terrorizzati seienni.

-Codice rosso? Oddio, non dirmi che hai dimenticato a casa i miei boxer con su scritto "JAMES RULEZ": quello è un punto fondamentale del mio matrimonio!-

-No, quelli sono al sicuro...Codice rosso: qui sulla nave c'è Betty la Pazza!- disse sconcertato Sirius.

-Betty la Pazza, Betty la pazza...No, non dirmelo, voglio indovinare...E' per caso una venditrice porta a porta di scarafaggi a grappolo?-

-No, è quell'isterica che hai lasciato al quarto anno dicendo che eri affetto da Panciopeptide acuta e che ti rimanevano solo pochi giorni di vita...Dai, abbiamo inscenato addirittura il tuo funerale con un fantoccio di cera!-

-...Oddio, quella con gli occhi da isterica, che mi accarezzava sempre la pancia e che rideva come uno di quegli aggeggi babbani per fare il cammè?-

-Si dice caffè...E sì, è lei! Cosa diavolo facciamo, adesso?- chiese Sirius, guardandosi circospetto intorno.

-Non lo so, Sirius, non lo so davvero...Trovare una propria ex malata di mente nella propria Luna di Miele è il mio più antico incubo ricorrente-

-Ma non era ritrovarti a correre in campo, nudo, durante la finale dei Mondiali di Quidditch?-

-Be', sono entrambe due gran brutte situazioni...-

-JAMES POTTER!-

-AAAH!- Ramoso e Felpato urlarono terrorizzati nel vedere un enorme ricciolo di panna con cappello procedere verso di loro come un pistolero del vecchio West. Poi capirono che si trattava di Lily.

-Oh, amore mio. Sei tu...che piacere vederti- disse incerto James mentre Sirius cercava di nascondersi dietro di lui, dopo aver imbracciato una ramazza lasciata lì vicino.

-Devo parlarti urgentemente!- disse per l'ennesima volta Lily.

-Sì, tesoro, ma noi...-

-SOFFRO TERRIBILMENTE DI MAL DI MARE E VOMITO ANCHE L'ANIMA IN QUESTE SITUAZIONI!!-

L'intera nave era rimasta ammutolita dopo la terribile confessione urlata da Lily Potter.

-...Forse era meglio se lo dicevo a bassa voce...- disse Lily, intimidita.

-Ramoso, non per fare il rompi bolide- sussurrò Sirius all'orecchio dell'amico- Ma vedo parecchie nubi, all'orizzone della tua Luna di Miele.-

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** E' l'uomo per me! ***


Dopo la sconcertante rivelazione di Lily in merito alla propria fobia, la suddetta venne fatta accomodare nella suite ordinata per la Luna di Miele.

-Pronto, Alice?- chiese Lily, parlando al telefono fatto installare in ogni cabina a mo' di souvenir vintage.

-PRONTO? LILY? QUI ALICE, PASSO!- urlò Alice dall'altra parte del ricevitore.

-Ma che ca...Alice, non sono sorda smettila di strillare come un'orca assassina!- protestò Lily.

-OH, CERTO...cioè, scusa. Allora, come stai tesoro?- chiese adesso apprensiva Alice.

-Uno schifo, un vero schifo. Mi sento come, come...-

-Come una comune sposa in ansia per la sua prima notte di nozze?-

-No, come una persona che si è riempita di purghe per tutta la notte e che, al mattino, deve fare colazione con budino alle prugne.-

-Wow, sei davvero la regina delle analogie, Rossa-

-Mary?- chiese Lily, sentendo una nuova voce al telefono

-Oh, sì, dimenticavo, c'è qui anche lei...Saluta, Mary- disse Alice.

-Certo, e perchè non "Dai la zampa" o "Fa' il morto" ?- disse in risposta alla signora Paciock, Mary.

-Oh, fa' quello che ti pare. Ma scusa, Lily, npn capisco il tuo problema, sii più chiara-

E così Lily spiegò alla sempre più emotivamente coinvolta Alice ed alla sempre più ciucca Mary gli avvenimenti verificatisi in quel breve, ma significativo intervallo che andava dalla fine della cerimonia di nozze fino all'inizio della conversazione.

-Oddio, James è un vero, un vero...-iniziò Alice, irata.

-...Cazzone avariato?- suggerì Mary.

-Non volevo dirlo con questi termini, ma sì. Oh, tesoro, mi dispiace così tanto!-

-Ah, lascia stare Alice, risparmiati la compassione per quando l'effetto del sedativo sarà svanito e la mia mente sarà abbastanza lucida da cercare uno svago per non farmi uccidere mio marito.-

-Giusto- intervenne Mary - E poi, se ti va, ti mandiamo un bel sacco si canapa per occultare il cadavere!-

-Oh, Mary, smettila di scherzare!-

-Sì...scherzare...certo...-

-Comunque, ragazze- prese nuovamente la parola Lily - Cosa dovrei fare, secondo voi?-

-Versare del veleno nel cocktail caraibico di James e poi aggiungerci molto zucchero. Vedrai che non se ne accorge-

-MARY! Comunque, secondo me devi parlare a tu per tu con tuo marito. Sei sua moglie, è un dato di fatto, e questa dovrebbe essere la vacanza che coronerà la vostra relazione spirituale e fisica-

-Alice sta cercando di farsi affibbiare la direzione de "La posta del cuore" della Gazzetta del Profeta-

-Oh, Mary, sta', zitta! Il punto è, Lily: dì a James cosa ti dà fastidio e vedi di fargli trovare una solzione!-

-Oppure trovati un amante. Non ci credo che su una nave da crociera non c'è neanche un mozzo che faresti etrare volentieri nella tua Jacuzzi...-

-MARY!- urlò un ultima volta Alice, prima che la comunicazione s'interrompesse.

********************

-Oddio, oddio, oddio, oddio, oddio...-

-James, mi stai facendo venire il mal di testa.-

-Oddio, oddio, oddiiiiiio...-

-James, ti vuoi fermare?!-

-OOOOddio, Oddiooo, Oddi-oddi-oddio...-

-JAMES FINISCILA!- strillò esasperato Remus, frenando la marcia circolare frenetica di James e, allo stesso tempo, i suoi esercizi vocali di dubbio gusto.

-Tu non capisci Rem, non capisci!- disse isterico James - Non solo ho sposato una torta nunziale con gambe, braccia e la capacità di dare di stomaco, ma l'ho anche portata in un posto in cui vi è anche una maniaca sessuale che a breve pretenderà di chiudersi con me in qualche tugurio ed approfittare della mia vitù- concluse come una colleggiale spaventata, il Signor Potter.

-Ok, problema risolto! Il vostro bellissimo ed aitante amico Sirius ha appena trovato la soluzione!- disse il suddetto, facendo la sua gloriosa entrata in scena scendendo dalle scale principali del salone della nave, accompagnato da fantastiche fanciulle più simili a Bond Girl che a semplici turiste.

-E cosa avrebbe di grazia trovato, Mr Modestia?- ironizzò Remus, con i suoi modi di fare da comare centanaria.

- Semplice, usciremo da questo problema col vecchio, ma sempre eterno metodo del "Chiodo scaccia chiodo"!-

-Wow, sei un genio amico! E chi sarà il povero disgraziato a cui affibbiamo Betty la Pazza?-

-Peter-

Silenzio.

-Come, scusa? Devo avere del pus di bubotubero nelle orecchie...-

-No, James, hai capito benissimo. Peter, il nostro Codaliscia-

Ancora silenzio.

Cinque minuti dopo, Peter cercava di buttarsi in mare, mentre quattro guardie cercavano di trattenerlo sul ponte, Remus cercava di consolare un James in lacrime e con gli occhiali appannati e Sirius, be', Sirius faceva il Sirius: era avvinghiato ad una delle sue accompagnatrici, mentre gli risucchiava la faccia e non si fermava lì.

-Buuu, non dovevo fidarmi di uno come il mio migliore amico/unico fratello!- pianse James, terrorizzato all'idea di finire tra le mani di colei che già un tempo rappesentò uno dei suoi più acuti incubi.

-James, non vorrei agitarti, ma se continui a piangere in questo modo finirai del tutto disidratato.-gli fece presente Remus.

-Già, e poi sembri Lily- precisò Sirius, staccandosi da una delle sue "amiche" mentre il personale placcava a terra l'aspirante kamikaze-Peter.

- Cosa, sembro Lily? Ho i capelli rossi e sono un gigantesco ammasso di tessuto bianco?-

-No, James, mi riferivo al comportamento-

-Buuuu, guarda! Sono sposato da appena un giorno e già ho preso da mia moglie tutti i suoi difetti!-

-Signori, ehm...cosa ne facciamo del vostro amico?- intervenne un aitante responsabile della sicurezza che si era occupato di salvare/fermare Peter.

-Gli dia una o due zollette di zucchero ogni tanto e vedrà che starà bene- rispose spiccio Sirius.

- Lo liberi pure, non è pericoloso, è solo...ehm...traumatizzato- disse educatamente Remus.

-Mi dica che non sono grasso!- pianse James.

-Bene, ragazzi, lasciate andare il signore. Per qualsiasi problema, non mancate di comunicarcelo...E, no, non è grasso, Signor Potter. Buona giornata- e con questo, il responsabile si congedò.

-Be', è stato gentile- fece notare Remus.

-Io non l'ho sentito, ero perso nei suoi grandi occhioni blu- sospirò James, rimasto piacevolmente colpito dalla rassicurante affermazione dell'uomo sul suo fisico.

-Fantastico, ha preso moglie da sì e no 24 ore ed ha già cambiato sponda: Lily deve essere una vera ciofeca di moglie!- concluse Sirius, dopo aver mandato momentaneamente via le sue vallette.

-Ah, credo che abbia una specie di esaurimento nervoso. Vado nella sua stanza a vedere se riesco a trovare tra la scorta delle pozioni, qualcosa che possa farlo rinsavire. Tu, Sirius, occupati di slegare Peter- ordinò Remus, adducendo a Codaliscia, legato con polsi e caviglie dietro la schiena, come un trofeo di pesca.

-Uffa, ok- sbuffò annoiato Sirius, mentre con un elegante movimento di bacchetta concedeva la libertà al suo amico.

-Bene, e ora che Remus non c'è...Via con il mio piano!- e Sirius proruppe nella sua risata malvagia, tanto simile al latrato di un cane allo stadio terminale di una terribile e dolorosissima malattia ai bronchi.

Ovviamente, Peter si fiondò ad abbracciare James, col cuore in gola, mentre James debellava dal suo vocabolario personale la parola DIETA.

 

***********************

Il motivo per cui Mary ed Alice si erano ritrovate con il telefono sbattuto in faccia dalla loro migliore amica risiedeva in un palestrato torace color mogano e in un paio di zigomi ben definiti.

Mentre Lily era al telefono, infatti, qualcuno bussò alla porta e la sposa andò ad aprire al servizio in camera che aveva chiamato, nonostante la nausea ed i pesanti sedativi che aveva ingerito sotto ferreo ordine di Remus.

Il cameriere che gli si parò davanti, tuttavia, la lasciò a dir poco senza parole.

Brian Goodrich era un venticinquenne afro-americano, virile con il suo 1,90 d'altezza e con un paio di occhi scuri come pozzi e dolci come gattini.

Immediatamente, Lily, perse la concezione del tempo, dello spazio e del suo status di donna con un marito nuovo di zecca.

-Ha chiamato, Signora?- chiese cordiale Brian, con il suo accento americano e la sua voce bassa e profonda, terribilmente sexy.

A Lily sembrò che la stanza avesse preso a girare.

-Ehm, Signora, si sente bene?- chiese incerto Goodrich, mentre Lily Potter, in vestaglia color fragola, fissava estasiata il corpo muscoloso e prestante di quel bel giovanottone che si era presentato nella sua stanza.

In realtà, la mente di Lily era ossessionata da tre voci: quella di Alice che le ripeteva "Parla dei tuoi problemi con James"; quella di Mary, che, tra un signhiozzo ed un'altro, le suggeriva "Trovati un amante! Non ci credo che non c'è neanche un bel maschione in tutta la nave"; quella di James che le diceva, per qualche strana ragione "Lontra marina !".

Mentre queste tre voci rimbombavano nella mente di Lily, quest'ultima aveva iniziato a gorgogliare risate isteriche, spaventando non poco Brian.

-Signora, vuole che chiami aiuto?- chiese l'uomo preoccupato, posando una mano sulla spalla della donna.

Questo neutro, e tuttavia incancellabile contatto fisico, riaccese gli ormoni di Lily, da tempo assopiti, oscurando completamente la parte razionale del suo cervello, ossia quella piccola parte del suo subconscio, con la voce di Remus Lupin, che le suggeriva "Sei mezza drogata dai farmaci, indossi una discutibilissima giacca da camera rosa com un chewingum e porti una fede al dito da neppure ventiquattro ore: reprimi i bollenti spiriti e manda via Big Jim".

Quando Remus entrò nella suite matrimoniale del suo migliore amico, non avrebbe mai e poi mai immaginato di trovarsi di fronte una Lily dall'aria famelica, che stava mettendo all'angolo un povero cameriere della nave.

Quando Lily vide entrare Remus nella sua suite, non avrebbe mai pensato di odiare a tal punto l'indiscreta presenza di qualcuno.

Quando Brian Goodrich vide un uomo sulla porta della suite in cui si trovava, mentre era schiacciato in un angolo, con un lampadario in mano e con una pazza che lo puntava a vista, non avrebbe mai immaginato che quel tale sconosciuto, con un sospiro di rassegnazione, senza proferire parola, se ne andasse, lasciandolo nelle mani di colei che aveva tutta l'aria di una violentatrice incallita.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Battaglia navale ***


Mentre Remus si accingeva a contattare la sicurezza e, quindi, a salvare dalle calienti fauci di Lily Potter un sempre più traumatizzato ragazzo di servizio, il resto dei Malandrini si accingeva a combinarne un'altra delle loro.

 

-Allora, tutto chiaro?- chiese Sirius, facendo capannello con James e Peter.

 

-Sì...Ok, no, non ho ascoltato neppure una parola- ammise infine James.

 

-Come?... Ma tu? ...E io...? Ah, lasciamo stare: Peter distrae Betty la pazza, tu indossi questa finta gobba e quest'occhio di vetro, mentre io ordino un cocktail al bar. Dopodiché, io passo e verso "accidentalmente" una delle bavande sul vestito della pazza e tu, James, butti quest'ultima in mare. Peter, poi, si occuperà di corrompere la sicurezza e di far sparire tutte le prove e gli effetti personali. Tutto chiaro, ora?- terminò per la seconda volta Sirius.

 

-Sì...ma scusa, io annego Betty la Pazza, Peter rischia Azkaban occultando le prove e tu bevi alcolici?- fece notare James, acuto fino al midollo solo in situazioni di pericolo e/o finali di Quidditch.

 

-Cosa stai dicendo? Io ho fatto il piano. Sono la mente. Hai idea di quanto complicato sia fare la mente? E' tutto un continuo pensare e ragionare e anticipare le mosse del nemico e mangiare per non essere mangiati...-

 

-No, Sir, quella è una partita di Scacchi, non una mente- fece James, laconico.

 

-Be', evidentemente sono la stessa cosa...Non lo sai che gli scacchi sono come la vita?-

 

-Intendi a scacchiera, di legno o marmo e con una regina che ti martella sulla testa?-

 

-Sì, una cosa del genere-

 

-Se posso dire una cosa- intervenne Peter -Non sarebbe molto più semplice se James si trasformasse in Animagus, per passare inosservato?-

 

-Certo- fece Sirius -Ottima idea! Perché non è venuta a me? In fondo, come potremme non passare inosservato un enorme cervo con un metro quadrato di corna su una nave da crociera nelle acque del Mediterraneo...Peter, ma sei scemo?-

 

-Era una proposta...- disse Peter, che solo alla fine aveva capito che il discorso di Sirius era ironico.

 

-E fra l'altro- intervenne James -Fra le tante cose, io sare qui in Luna di Miele, e ho come la sensazione che Lily se ne accorgerebbe se passassi tutto il tempo trasformato in animale-

 

-Credevo che a Lily piacessero gli animali. E che lei sapesse che tu sei un Animagus!-

 

-Peter, nessuno si trasformerà nè in cervo, nè in mangusta nè in nient'altro chiaro?! Ora, tira fuori la tua bacchetta e preparati a buttare in acqua una donna!- tagliò corto Sirius.

 

-FERMI!!- urlò all'improvviso James.

 

-Oddio, Ramoso, mi hai fatto saltare le coronarie, che vuoi?- domandò il fratello.

 

-Dobbiamo decidere i nomi in codice!-

 

-Nomi in codice? Perché dovremmo utilizzare dei nomi in codice? Non dobbiamo neppure comunicare!-

 

-Che cos'è un nome in codice?-

 

-Vedi, Peter, un nome in codice è...un codice per chiamarsi senza che gli altri lo sappiano. Tipo Mocciosus che è chiamato Piton, capisci?-

 

-James è inutile che gli spieghi queste cose, tanto non dobbiamo avere un nome in codice.

 

-Perchè no, Sir? E se mentre cerco di buttarla in acqua ho bisogno d'aiuto, come faccio a contattarvi?-

 

-Non ci contatti, infatti. Ho già un piano B: tu ti butti in acqua con lei e speri vivamente che nessuno squalo si decida a farsi un bagnetto del Mediterraneo. Quando sarà notte, vedremo di corompere il capitano della nave e soprattutto Remus per fare marcia indietro e venirti a recuperare. Tu, nel frattempo, potrai dedicarti alla pesca di perle! Come puoi vedere, il mio piano fila come l'olio-

 

-Già, o come una tessitrice orba, Sir-

 

-Sento forse del sarcasmo nelle tue parole, fratello?-

 

-Uff, non sia mai. In ogni caso, appoggio il tuo piano suicida/omicida solo ed unicamente se mi concedi i nomi in codice. Me li concedi Siriuccio, amore del mio cuoriciuccio?-

 

-James, ti concedo quello che ti pare, basta che non ti azzardi mai più a chiamarmi in quel...quel modo!-

 

-Yuppi!- esultò James.

 

-Io voglio essere 1QY882@- propose Peter.

 

-Eh? Scordatelo, non impiego 15 anni della mia vita per ricordarmi un codice che sembra partorito dalla Gringott- puntualizzò Sirius.

 

-Non vi preoccupate, ragazzi, ho già tutto in mente...-

 

-Ma sono io la mente!- si lagnò Sirius.

 

-Sì, sì, sei tu la mente- concesse James -Comunque, Peter, tu sarai Mamma Orsa, Sirius, tu sarai Doggy e io sarò Aquila virile-

 

-Cosa? Io Doggy e tu Aquila virile ? TU?-

 

-Non voglio essere un'orsa...e neppure una mamma!-

 

-Se vuoi possiamo arrivare al compromesso Doggy GiraCiambelle-

 

-Sono troppo giovane e bello per fare la mamma!-

 

-Mi spieghi dove sarebbe il compromesso?

 

-Be', nel fatto che il nome non piace a nessuno dei due-

 

-Oh, misericordia, James, ora capisco perché tua mamma dice sempre che finirai ammazzato prima dei 25 anni-

 

-Tranquillo, farò in modo di trascinarti con me-

 

******************

 

Dopo aver distribuito i nomi in codice (Peter, Sorcio-Approccio; Sirius, Cucciolone-Beverone; James, Incornato-Ricercato), il trio di ragazzi si apprestava ad entrare nell'enorme salone da festa della nave ed intercettare Betty la Pazza, meglio nota come Elisabeth Scintilla, valletta ed intrattenitrice delle serate della crociera.

 

-Wow, Elisabeth Scintilla...Questo sì che è un nome in codice! Sirius, posso chiamami Jimmy Scintilla?-

 

-James siamo qui per liberarci di una pazza, non per emularla- fece notare Sirius.

 

-Non significa niente...Comunque, è bello grande qui, eh?- disse James, guardandosi intorno e spostando lo sguardo sulla luce soffusa che permeava la sala, sugli eleganti tavoli e sulle pareti di cristallo -Sai a chi sarebbe piaciuto tutto questo? A Lily. A proposito, qualcuno ha visto Lily?-

 

-Bho, probabilmente starà dicendo il suo rosario della buonanotte insieme a Remus, sai come sono fatti- rispose Sirius, ignaro del fatto che, in quello stesso istante, Remus e altre persone stavano cercando di immobilizzare in una vasca da bagno a forma di conchiglia una famelica Lily che brandiva le brache del povero Brian Goodrich, lasciato semi-svenuto e semi-nudo in un angolo della suite.

 

-Già, dev'essere come dici tu- concordò James.

 

-Ehm, scusate, ragazzi...Ma come faccio a buttare in acqua Betty la Pazza se siamo dentro un salone?- disse Peter.

 

Dopo che Sirius ebbe superato lo shock di sentir pronunciare da Peter una frase sensata, dovette rendersi conto di tre nuove e sconvolgenti verità:

 

1. il suo piano aveva la pecca di essere stato pensato e strutturato all'aperto, non in un salone-sala da ballo;

 

2. Peter e James non avevano ben capito i loro ruoli, se entrambi erano convinti di dover affogare la ragazza;

 

3. aveva appena notato di avere una minuscola ma persistente macchia di Martini sul polsino della sua giacca.

 

Decisamente, tra queste tre consapevolezze, la peggiore era la macchia di Martini.

 

Tuttavia, Sirius non ebbe tempo nè di far chiarezza nè di dipanare ogni dubbio nella mente dei suoi amici, perchè Betty la pazza fece il suo ingrsso in scena, avvolta in uno sfolgorante abito rosso e con due orecchini simili a tappi di bottiglia.

 

-Oh mio dio...Ma tu sei James Potter! Ma non eri morto di non ricordo quale malattia?- chiese Betty, con i suoi tipici occhi da folle assassina.

 

James s'impose di pensare con la velocità di un boccino...e di sopprimere le risate al pensiero di un cervello-boccino che svolazzava nel suo craniuccio per poi librarsi alto nel cielo, fuoriuscendo da un suo orecchio.

 

-Ehm...Sono il suo fantasma! Buuu! Vendicamiiii!- ululò James, facendo ondeggiare mani e busto, in un'imitazione molto poco fedele di uno spettro.

 

Sirius si schiacciò una mano in fronte per la disperazione.

 

-Non puoi essere un fantesma. Altrimenti dovresti essere recluso nel luogo della tua morte- gli fece presente la pazza (ma non fessa) Betty.

 

-Già, giusto, giusto, giusto...E' che, ehm, vedi, in realtà...in realtà...Oh, eccone una buona: in realtà sono il fratello gemello vivente di James Potter.-

 

-Ah sì? Non sapevo che James avesse un fratello. Come ti chiami?-

 

-Ehm...Potter James?-

 

-Il fratello di James Potter si chiama Potter James?-

 

-Sì. Siamo una famiglia molto tradizionale, i nostri nomi sono gli stessi da quindici generazioni.-

 

-Ok, mi avete rotto- intervenne Sirius, vedendo Peter intento ad ordinare tovagliolini e resosi conto che nessuno dei suoi amici ricordava abbastanza del suo piano per poterlo mettere in atto.

 

Detto ciò, agguantò per un braccio Peter e lo scaraventò, insieme a Betty la pazza, in uno stanzino adiacente ai tavoli che, solo in seguito, si scoprì essere uno sgabuzzino per le scope e le tovaglie di riserva.

 

-Ah, se non esistessi dovrebbero inventarmi!- si vantò Sirius, soddisfatto del suo intervento.

 

-Oppure dovrebbero fare qualcosa per inventarti con un cervello più attivo: quanto ossigeno credi ci sia lì dentro, per due persone?- chiese James.

 

-Fratello, sono un mago, non Nostra Damus, cosa vuoi che ne sappia?! Quei due hanno le loro bacchette e Peter è un Grifondoro: se non aveva abbastanza coraggio da rischiare la morte con una psicopatica che faceva da stalker al suo migliore amico, be', era meglio che non entrava in questa Casa-

 

-Mh, il tuo ragionamento mi ha convinto-

 

-Certo che ti ha convinto! Insomma, io sono la mente! E sai cosa ti convincerà ancora di più? Salire sul palco e rimpiazzare la valletta Betty, nel suo numero di trucchetti babbani con tale Mago Bietolino- disse Sirius, leggendo il manifesto dello spettacolo serale che stava per essere messo in scena.

 

-Eeeh? Cosa? Ma questo è la mia Luna di Miele! Scusa, non puoi farlo tu?- chiese indignato James.

 

-Certo che no!-

 

-Cosa, perchè no?-

 

-Per tre motivi:

 

1. hai dimenticato la tua parte nel mio brillante piano, rendendolo inutilizzabile;

 

2. ho una terribile macchia sulla manica della giacca e mi rifiuto di farmi vedere così;

 

3. speravo di non dovertelo dire mai, ma tu hai una presenza scenica migliore della mia.

 

Divertiti!- e Sirius uscì di scena di tutta fretta.

 

James non fece in tempo a seguirlo che, subito, un paio di energumeni scimmioni sollevarono James dalle braccia e lo infilarono in un attillato abito pailettato argenteo.

 

Un istante dopo, il suddetto stava riscutendo numerosi applausi dopo essere stato fatto accomodare in una scatola da un ciarlatano con baffi posticci ed essere stato segato esattament in due, ad altezza ombelico.

 

In quello stesso istante, James ripeteva a sè stesso: Se non dovessi tornare più intero come prima, promemoria per me: disintegrare Sirius ed il suo inguaribile ed impareggiabile senso dell'estetica.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Ciambelle, croissant, miele e sushi ***


La mattina seguente, il risveglio fu problematico per tutti.

Inutile dire che i vari beveroni fatti ingurgitare a Lily Potter per far sì che si calmasse, portarono con sè gli effetti di un post-sbornia decisamente niente male.

-Ooooh, la testa- si lamentò Lily, portandosi una mano alla fronte mentre con l'altra cercava di darsi la spinta per uscire dalla vasca da bagno in cui aveva dormito, rimanendo molto poco piacevolmente incriccata.

-Ma che cavolo è successo ieri sera? Dove sono tutti?- il tempo di porgersi questa domanda che vide ai piedi della vasca Remus Lupin, in posizione fetale e con un evidente livido a coprirgli tutto lo zigomo destro.

In un primo momento, la mente di Lily era invasa solo da un intontimento molto simile a quello che sopraggiunge dopo essere scesi da delle montagne russe con tanto di doppio giro della morte, ma non appena si rese conto che nella sua mano sinistra ancora stringeva un paio di boxer, la situazione iniziò a sembrarle strana.

Perchè non ricordava niente della notte precedente?

Perchè aveva un paio di mutande maschili strette in pugno, a mo' di trofeo?

Perchè aveva passato la notte in una vasca da bagno a forma di conchiglia, vestita solo di una vestaglia color fragola?

Perchè Remus Lupin, con gli abiti sgualciti e un profondo strappo su una manica, stava dormendo sul pavimento della sua suite matrimoniale?

E soprattutto, ma dove cribbio si era andato a cacciare James?

Queste domande iniziarono a girare vorticosamente per la testa di Lily, tanto da costringerla a sedersi a terra, mentre un allucinante idea cominciava a farsi strada nella sua coscienza: e se la notte appena trascorsa fosse stata spesa tutta insieme a Remus Lupin? E se per spesa s'intendesse spesa con tutti gli annessi e connessi che implicano una notte trascorsa tra un uomo e una donna?

-Oh, per la miseria...- biscicò Lily, prima di alzarsi troppo in fretta, chiudere Remus dentro il bagno ed accomodarsi sul letto matrimoniale.

-...Cacchio...Non ditemi che...che ho tradito James con Remus!-

****************

-...Cacchio...Non ditemi che...che le ciambelle per la colazione sono finite!- disse sconvolto James, dopo essersi tolto l'imbarazzante abito succinto della sera prima ed aver rintracciato Sirius.

-Temo di sì, amico mio. Ma non temere, hanno i croissant- ammiccò Sirius, indicando un paio di ridanciane donzelle poco distanti dal tavolo della colazione dei due e decisamente poco vestite.

-Voglio la mia ciambella!- disse imbronciato James, mettendo il muso ed incrociano le braccia, nella sua tipica espressione da moccioso viziato di cinque anni.

-Ah, non capisci...Che cosa te ne fai di una comunissima ciambella quando puoi avere un cornetto caldo?- gli chiese Sirius.

-Le ciambelle sono affidabili: con loro non dovrai mai chiederti "che cosa ci sarà mai al loro interno, crema o marmelata? O forse sono vuoti?". No, sai subito cosa c'è dentro, sono oneste le ciambelle- gli rispose ancora immusonito James.

-Ah, James, mio caro giovane ingenuo amico, quando imparerai che ciò che conta non è il ripieno, ma il sapore? Non dirmi che preferisci il sapore della tua ciambella a quello di un inaspettato croissant?- replicò Sirius, convinto che James avesse capito che "ciambella" era Lily e "croissant", ragazze sconosciute da avventura passeggera.

-Certo che preferisco il sapore della ciambella! Ovvio! Insomma, posso assicurarti che preferisco nettamente inzuppare la mia ciambella di un qualsiasi altro croissant-

-Davvero? Qualsiasi altro croissant? Ne sei sicuro, non starai esagerando?-

-Oh, no, nient'affatto! Non c'è storia tra una bella ciambella sostanziosa e un croissant sbricioloso: le ciambelle s'inzuppano con molto più piacere-

-Dici sul serio? Hai capito, la nostra cara Lily...E chi l'avrebbe mai detto che la vostra vita sessuale fosse così accesa!-

-Lily? Che cosa c'entra adesso Lily? Io no...Oooh...OH! Non dirmi che tu stavi...?-

-Scusa, non stavamo parlando di Lily e di altre avventure extra coniugali?-

-No! Io..NO!-

-James, scusa, ma che hai capito, allora, per tutto questo tempo?-

-A questo punto niente! Scusa, se tu parli di ciambelle e croissant, io penso alla colazione!-

-Lo vedi che sei proprio tardo?! Io ti indico quelle belle signorine e tu pensi alla colazione...Ah, meno male che hai Ciambella-Lily che ti fa felice, altrimenti dovrebbero solo rinchiuderti da qualche parte e gettare via la chiave-

-Ehm...A proposito...Sai, non ho ancora inzuppato...-

-Certo che non hai ancora inzuppato, James, il tuo caffè non è ancora arrivato e non hai ancora iniziato a fare colazione. Certo, eh, che qui il servizio è un tantinello scadente...-

-No, Sir, non hai capito...Dicevo, io e Lily...Ancora non...- James iniziò a lanciare occhiate eloquenti al suo migliore amico.

-James ti senti bene? Vuoi che chiami un medimago?- chiese Sirius preoccupato, vedendo James muovere il volto come una mantide religiosa.

-No, ti stavo dicendo che...tra me e Lily...be', ancora tutto tace-

-James, se la finisci di parlare come le parole crociate, forse riusciamo a capirci...-

Proprio in quell'istante, un cameriere mise di fronte ai due un grosso piatto di ciambelle e due caffè.

-Oooh, quindi tu e Lily ancora non avete combinato niente...- dedusse, finalmente, Sirius.

-Gffià- rispose James, con la bocca piena di dolci.

-Oh mio dio, non avete ancora fatto niente? NIENTE?- chiese allibito Sirius, quasi urlando.

-La vuoi smettere di strillare?- chiese rosso in viso James, dopo essere riuscito a mandare giù tutto ciò che aveva in bocca - Avevamo deciso di aspettare per il matrimonio...Lei aveva deciso di aspettare- precisò, infine.

-Oddio...Non sentivo una roba del genere dai tempi di Elisabetta I...E LEI NON ERA NEPPURE SPOSATA!!-

-Sirius, vuoi finirla di strillare come se ti stessimo per far limonare con Gazza in persona? E vedi di non fare tante storie: Lily era la mia ragazza...è mia moglie, che cosa avrei dovuto dirle?-

-Ehm, non so, che è dai tempi di Robin Hood che le ragazze non credono più alle cinture di castità?-

-Quanto sei idiota...Ah, ho bisogno di un consiglio sensato e lucido, il consiglio dell'unico uomo su questa nave che mi conosca abbastanza bene da sapere cosa sia più giusto fare in questa situazione: devo trovare Zappy la zebra!- concluse James, con fare profetico.

-Ok, andiamo, ma ho come la sensazione che ci stiamo dimenticando qualcosa...-

-Bha, forse dovevamo ricordarci solo di divertirci-

-Sì, dev'essere senz'altro così-

E James e Sirius si avviarono alla ricerca di Zappy la zebra, dimentichi del tutto del fatto che Peter Minus fosse rinchiuso da quasi 10 ore in uno stretto stanzino con una donna tutt'altro che pacifica come Betty la Pazza.

*******************

-PRONTO? QUI-ALICE-PACIOCK-PASSO!-

-Alice, mi hai fatto saltare un timpano, sono Lily!-

-Oh, ciao tesoro, come va? Qui con me c'è anche Marlene, dì ciao Marlene!-

-Ciao Sposina! Come butta? Hai già fatto cadere ai tuoi piedi tutti gli uomini della nave?-

-E' proprio questo il punto, ragazze: credo di aver sedotto un uomo...-

-Be', l'ultima volta che ho controllato, sedurre il proprio marito non era un reato, vero Alice?-

-Vero, Marlene. E, comunque, esiste un solo uomo degno di questo nome, ed è il mio pucci-pucci Franky-

-Wow, aveva ragione Mary a dire che sei da voltastomaco quando parli di tuo marito-

-Questo non è assol..-

-RAGAZZE VOLETE STARMI A SENTIRE? HO BISOGNO DI VOI! L'uomo che ho sedotto è Remus Lupin!-

Silenzio.

-Ahahahah, bello scherzo, Lily, per un attimo ci avevo quasi creduto. Però, essere sposata con James ti ha riacceso il tuo senso dell'umorismo-

-Non è uno scherzo, Marlene! Stamattina mi sono svegliata in una vasca da bagno e...- Lily raccontò brevemente alle amiche gli avvenimenti di qualche minuto prima.

-O...Mio...Dio...-

-Grazie, Marlene, i tuoi commenti sono sempre illuminanti-

-Ehi, non prendertela con me; sei tu quella che si è fatta rivoltare come un calzino da uno dei migliori amici di tuo marito-

-Non c'è bisogno di ricordarmelo, grazie. Ma, Alice, non mi dici niente?-

-Dunque, dunque, dunque, analizziamo i fatti-

-Alice, perchè hai tirato fuori un cappello da Sherlock Holmes?-

-Silenzio, Marlene! Sto esponendo la mia ipotesi. Ipotesi: siamo sicuri che ciò che tu hai dedotto sia la verità?-

-E adesso perchè fumi una pipa?-

-Zitta Mar! Continua Alice-

-Grazie Lily. Come dicevo, trovo improbabile che Remus faccia una cosa del genere-

-Lo so, ma non ci sono altre spiegazioni!-

-Chi non ha altre spiegazioni?- chiese una nuova voce, dalla cornetta.

-Mary?-

-Oh, ciao Rossa. Che si dice in crociera-landia?-

-Lily ha consumato la sua prima notte di nozze con Remus Lupin-

-Marlene!-

-Che c'è? Tanto lo avrebbe saputo comunque...-

-Wo, wo, wo, frenate un attimo: Lily, la nostra sessualmente imbranata Lily, con Remus, Mr "è immorale un semplice atto carnale privo di sentimento"? Impossibile, non ci credo neanche se lo vedo con i miei occhi-

-Visto Lily? Anche Mary è d'accordo con me.-

-Voi dite, quindi che non è successo niente?-

-Se non lo sai tu, figlia mia...-

-Marlene, non le sei d'aiuto-

-Ma è la verità!-

-Ok, Ali, Mar, calmatevi. Lily, te lo dirò in maniera che anche un cefaloide possa capirlo: tu stai a Remus come un vasetto di miele sta a un piatto di sushi. Sono entrambi generi alimentari ma nessuno penserebbe neppure per sbaglio di mischiarli.-

-Lo so, lo so, lo so, avete ragione! Ma, allora come si spiega la sua presenza qui? E perchè io ho le sue mutande in mano?-

-Le hai ancora in mano? Buttarle in un cesto dei panni sporchi no, eh?-

-Per una volta sono d'accordo con Marlene, scusa tesoro-

-Niente, Alice, ormai sono abituata ad avere amiche che mi dammo addosso...-

-C'è un metodo sicuro per sapere se quelle mutande sono di Remus. Sopra c'è scritto: Pasticcino Cioccolatino ?-

-Ehm...No, direi decisamente di no...-

-Allora non sono di Remus-

-Scusa, Mary, ma perchè su un paio di mutande dovrebbe esserci scritto quello che neppure io dico al mio amore Franky?-

-Quando erano a scuola, James e Sirius, per non ricordo quale idiozia, hanno requisito tutta la biancheria di Remus scrivendoci sopra queste cose-

-Ah...capisco...Ma...tu come fai a saperlo?-

-Diciamo solo, Ali, che se Lily è sessualmente sveglia come un gufo a mezzogiorno, io lo sono come un serpente a sonagli pronta a mordere-

-O mio dio...-

All'improvviso, Remus Lupin uscì fuori dal bagno.

-Argh, che mal di testa! Neanche mi fosse finito un bolide a tutta velocità...- si lagnò.

Lily, non sapendo cosa fare, riattaccò subito. -'Giorno Remus...-

-Giorno Li...AAAAH, ODDIO FERMA, NON MI FARE DEL MALE!-

-Remus, ma che ti prende? Ah, lascia stare, piuttosto...sai dirmi cosa diamine è successo qui ieri notte?-

-Ieri notte...Vuoi dire che non ricordi nulla?-

-Evidentemente. Ma, prima di ogni cosa...questi boxer non sono tuoi, vero?-

-No, i miei sono al sicuro dove dovrebbero essere, grazie- rispose piccato Remus.

-Oh, grazie al cielo! Allora non ho consumato con te!-

-Tu non hai cosa con chi?-

-Lascia stare...Piuttosto, ti decidi a dirmi cosa è successo ieri notte?-

-Sei sicura di volerlo sapere?-

-Ovvio...perchè me lo chiedi?-

-Perchè so che non ti piacerà-

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Questa è sfiga, donna! ***


Nonostante le continue ed assidue ricerche dell'intrepido James e del fedele compare Sirius, Zappy la zebra risultò introvabile.

Cosa strana, fra l'altro, poiché scorgere una zebra su una nave da crociera doveva essere facile come individuare un Piton in una pubblicità di shampoo per capelli.

-James, ti dico che non c'è- si lagnò per l'ennesima volta Sirius, con le braccia ciondolanti.

-Deve esserci, Sirius! Non capisci? Tutto il mio matrimonio dipende da quel quadrupede!- esclamò concitato James.

-No, tutto il tuo matrimonio dipende dalla tua innaturale ottusità nel non capire che stai andando incontro alla morte- fece notare Sirius, sempre più scocciato e sempre più musone.

-Spiegati meglio- disse James, portandosi pollice ed indice al mento, in posizione "Lavori in corso: genio attivo".

-Se si esclude il fatto che mi fanno male i piedi e che se non ci fermiamo entro i prossimi 5 minuti giuro che ti stampo 5 dita sulle gote, conosco Lily (purtroppo) fin troppo bene da sapere che non deve aver affatto preso bene il fatto che suo marito l'abbia snobbata per questi primi giorni di Luna di Miele-

-Ma cosa stai dicendo!- disse James -Lily adora le crociere...-

-Veramente aveva detto che soffriva di mal di mare-

-...Questo è poco rilevante. E poi, sono certo che non se l'è presa perché non abbiamo passato neppure un minuto insieme per tutta la durata di questi primi due giorni, lei...- James si bloccò, facendo dilatare le pupille. Mentre Sirius iniziava a temere che il suo migliore amico stesse avendo un ictus, nella mente di James riaffiorò un ricordo...

Flashback paraculo di James:

-Ragazzi, secondo me è davvero un'idea geniale! Insomma, cosa c'è di meglio di una gita in montagna?- chiese James, con un dilatato sorriso sulle labbra, mentre allargava caloroso le braccia, come a voler abbracciare tutto il panorama.

-Certo, fantastco, veramente magnifico, una pacchia...IO TI AMMAZZO! AMMAZO TE E TUTTA LA TUA DINASTIA!- strillò Sirius, correndo, seguito a ruota da un sudato Remus che trascinava per le caviglie un pallido Peter Minus che, inevitabilmente, sbatteva la sua capoccia contro tutti massi che ricoprivano il selciato.

Ciò che James amava definire come "gita in montagna", in verità, altri non era che una scorrazzata notturna nel cuore della Foresta Proibita.

E se, in un primo momento, Sirius, Peter e persino Remus si erano trovati concordi nel considerare tale iniziativa come "infallibilmente eccitante", dovettero ricredersi quando James imbastì un illegale torneo di poker con i centauri e, sorpresa delle sorprese, stravinse il piatto, sotto lo sguardo allibito di tutti i presenti e quello preveggentemente in lacrime di Remus, prima che il suo mezzo umano sfidante scoprisse che, in realtà, Potter aveva barato. Inutile spiegare, quindi, perchè i Malandrini stessero correndo a gambe levate in mezzo alla Foresta Proibita, seguiti a ruota da un gruppo di centauri incacchiati neri ed armati di fionde, archi e rami appuntiti.

-Ragazzi, non prendetevela con me! Il vostro atteggiamento indulgente è stata la spinta propulsiva che mi serviva per farmi azzardare l'azzardo!- si giustificò James, schivando per un pelo una freccia con la punta di fuoco, che si conficcò nello zaino di un agitatissimo Sirius, il quale, col fiato corto, urlò e prese a correre al doppio della velocità, quasi fosse un giocattolo a molla.

-Di che diavolo stai parlando?!- si arrabbiò Remus che, nonostante fosse allo stremo delle forze, non poteva assolutamente resistere all'impulso di fare la ramazina ad uno dei suoi migliori amici. -Sei TU lo screanzato che ci ha messi in questo pasticcio, TU l'unico e vero artefice della nostra imminente decapitazione e TU hai la faccia tosta di far cadere le colpe su noi altri?-

-Certo! Voi mi conoscete: avreste dovuto sapere che avrei fatto qualcosa di immensamente stupido che ci avrebbe cacciati nei guai. Sono profondamente deluso da voi tutti- disse rammaricato James, prima che Remus lo tirasse giù, evitando che l'ennesina freccia gli forasse il cervello e creasse un apertura per il difettoso terzo occhio interiore del ragazzo.

-Sei impossibile!- ringhiò Remus, esausto e felice di essere finalmente giunto in prossimità del Lago Nero. In lontananza, videro la sagoma di Sirius correre con le braccia in alto, urlante, prima di tuffarsi a mo' di palla da bowling nella torbida pozza d'acqua. Quando riemerse, con lo zaino spento, le alghe sulla divisa ed i capelli attaccati al viso, i suoi due amici svegli ebbero l'impressione di vedere una trasposizione pseudo umana del Polpo Gigante.

-Be', tutto è bene ciò che finisce bene!- disse James, stiracchiandosi, pronto a tornare in camera sua per riposare un paio d'ore prima dell'inizio delle lezioni (alias: ore di sonnellino sui banchi).

Ma, prima che i suoi migliori amici potessero prenderlo per la collottola, shakerarlo come un milk shake ed infilarlo di testa nel tronco cavo di un albero, una minacciosa figura si stagliò furibonda contro l'occhialuto Grifondro.

-JAAAMEES!- ringhiò la misteriosa figura, in una perfetta imitazione di un incrocio tra la McGranitt e un ghepardo.

-Oh, ciao Lily...amore della mia vita- ansimò James, riconoscendo l'ombra che, senza troppi complimenti, si stava avvicinando a loro a passo di marcia.

-Dove diamine sei stato, eh? Si può sapere, eh? Che cosa hai fatto senza di me per tutto questo tempo, eh, eh, eh? Perchè non mi rispondi? RISPONDIMI!-

James, terrorizzatò, urlò, ricordandosi che aveva promesso alla sua ragazza che avrebbe passato la sera con lei, ma che poi avea cambiato programmi, dimentico degli impegni presi.

Il ragazzo urlò forte, e continuò ad urlare ancora, quando Lily cacciò la bacchetta di tasca e senza troppi complimenti trasformò la testa del suo fidanzato in una mongolfiera.

-AAAAAAH-James stava ancora urlando.

-Oh, grazie signore! Finalmente dici qualcosa! Non hai aprto bocca per 15 minuti, iniziavo a temere che fossi morto...o che stessi dormendo in piedi come Peter- fece Sirius, con una mano sul cuore. -A proposito, dov'è Peter?-

I due amici si guardarono negli occhi.

-Oddio, Peter!- e immediatamente corsero via, a liberare l'amico dimenticato.

-Ma dimmi, James- disse correndo Sirius -Perché stavi urlando prima?-

-Mi sono ricordato dell'ultima volta che ho lasciato sola Lily senza avvertirla...e ho capito una cosa-

-Cosa?-

-Sono morto-

 

***************

Inutile girarci troppo intorno, Lily era il ritratto della logorrea.

Erano quasi 3 ore che tormentava Remus con i suoi improvvisi attacchi di ansia, dispiacere e rabbia. Attacchi che, ormai, Remus aveva bellamente iniziato ad ignorare, preso dalla contemplazione della fantasia del copriletto della suite.

Il licantropo non faceva di Lily una vera e propria colpevole, poiché sapeva bene che questo suo atteggiamento era causato in primis dalle fantomatiche idee geniali di uno dei suoi migliori amici e, in secondo luogo, perché la ragazza stava cercando in lui conforto, ristoro e consiglio per la strana e traumatica piega che avevano preso gli eventi su questa nave.

Tuttavia, tutto ciò non bastò a far eludere a Remus l'insistente convinzione che Lily Evans in Potter fosse una gigantesca rottura di pluffe.

-Cioé, mi hai capito? Non è che io me la sia presa perché non ha passato neppure un minuto con me, su questo trabiccolo infernale, mentre ero sotto l'effetto di chissà quale strano principio attivo delle pozioni che mi avete fatto bere, durante la mia Luna di Miele...no, figurati se mi arrabbio per questo...-le mani di Lily strinsero convulsamente il braccio magrolino di un apatico Remus -Ciò che mi infastidisce è che questa storia stia diventando assurda! Non credo che si possa avere più sfiga di così nel proprio viaggio di nozze!-

Povera illusa, come si vede che sta a stretto contatto con James solo da pochi anni. Vedrai, vedrai quando sarai tu a dover ingurgitare i suoi panini ai sottaceti, quanta sfiga ti cadrà addosso pensò Remus, senza, tuttavia, muovere alcun muscolo facciale.

-E d'altronde- continuò spedita Lily -è dal matrimonio che sono perseguitata dalla sfiga-

Lily, tu non sai neanche che cos'è la sfiga! Non finché nessuno ti becca in mutande nel campo di Quidditch della scuola, legato ad una delle porte.

-E' da quando mi ha rivelato la sua "geniale" idea di fare comitiva per il viaggio di Nozze-

Povera ragazza, prima sposa un cervide dalla dubbia sanità mentale e poi gli affida l'arduo incarico di occuparsi del programma dei loro primi giorni da coppietta. Magari James le ha tirato troppe volte il Boccino in testa, per renderla così ingenua.

-No, aspetta...Ecco, la sfiga è cominciata da quando il vestito da sposa che avevo ordinato si era inspiegabilmente ristretto!-

-"Inspiegabilmente ristretto" dice. Dice lei stessa a Sirius "Puoi andarmi a ritirare il vestito da sposa da Madama McClan?" e non si aspetta catastrofi immani...Sì, decisamente deve aver ricevuto troppi colpi alla testa, prima non era così credulona- pensò e (senza rendersene conto) espresse ad alta voce, Remus.

Gli occhi di Lily divennero pungenti come spilli e velenosi come cobra -Cos'è questa storia??-

Remus, ridestandosi dal nuovo tono di voce, si rese conto di ciò che aveva detto. Immediatamente iniziò a maledirsi -Ehm, io? No, niente...Tu non hai fame?-

-SIRIUS BLACK HA RISTRETTO IL MIO ABITO DA SPOSA?!-

-Non lo ha fatto apposta...lui voleva comprare un gelato e poi...be', lo sai come vanno queste cose, no? La situazione gli è sfuggita di mano e...puff! Il tuo vestito non era più...ehm...tuo-

-IO LO AMMAZZO! E QUANDO AVRO' FINITO CON LUI, AMMAZZERO' TE CHE NON MI HAI DETTO NIENTE, PUR DICENDO DI ESSERE MIO AMICO, E JAMES, CHE E' COSI' IDIOTA DA TROVARSI AMICI CON L'INTELLIGENZA DI UN CACTUS CONGOLESE!-

Remus, evitando accuratamente di far notare a Lily che in Congo non ci fossero cactus, si alzò di scatto e corse via come un disgraziato che aveva un intero esercito alle spalle.

Si fermò solo quando, credendo finalmente di averla seminata, si appoggiò ad una porta del salone principale, cercando di regolarizzare il respiro ed il battito cardiaco.

All'improvviso, sentì provenire dallo stanzino una serie di colpi simili a testate ed un mugolio sommesso...Un più che noto, mugolio sommesso.

-Peter?- chiese Remus, aprendo incauto la porta.

In quello stesso istante, una scarmigliata Betty la Pazza si fiondò su Remus, riempienogli il volto di graffi e urlandogli contro parole così veloci da sembrare maledizioni in qualche strana lingua pre-colombiana.

Quando Betty se ne fu andata (dopo aver assestato un bel calcio nelle parti intime di un dolorante Remus) ed aspettato che tutte le occhiate curiose si spegnessero, Peter fece la sua entrata in scena, vestito solo di un sacco di utah, con i capelli rasati in modi improponibili e tinti a ciuffi con tutti i colori dell'arcobaleno.

Prima che Remus potesse anche solo formulare un pensiero coerente di fronte quella visuale, Minus ribattè -Non chiedermi che cavolo è successo, perchè non lo so neanch'io...-

Fine del breve dialogo tra i due.

In quello stesso istante, James e Sirius si avvicinarono trafilati ai restanti Malandrini.

-Finalmente vi abbiamo trovati!- sospirò James -E io che credevo che Betty ti avesse fatto a pezzettini e mischiato alla zuppa di mare delle cucine-

-Lei avrebbe potuto farmi questo?-

-...Questo l'hai detto tu, Peter.-

-Comunque- fece Sirius (era incredibile come Sirius e James non si scomponessero troppo nel veder Peter tramutato in una hippie versione di Tom Sawyer e Remus come uno appena scampato allo sbarco in Normandia) -dov'eri finito, Rem? Ci hai lasciati senz'alcun preavviso-

La risposta di James anticipò ogni replica da parte del lupo mannaro -Tranquillo, dedurrò la tua ubicazione da una serie di particolari del tuo viso- e James, vedendo lo sgardo da pesce lesso dell'amico, per qualche strana ragione se lo figurò mentre imbastiva un combattimento di galli illegale insieme a pirati coreani -Ok, a me va più che bene la mia deduzione, andiamo a mangiare?- e James si avviò verso il suo tavolo, seguito da un Sirius che, non si sa come, quando, e...ok, il perchè si sapeva, aveva rimediato una squinzia tutta sorrisini ed abiti che lasciavano nulla all'immaginazione.

Peter e Remus si limitarono a seguire l'amico senza prestare troppa attenzione a ciò che stavano facendo, ancora stravolti per le differenti, ma petulani nottate appena trascorse.

-Bene, io voglio la zuppa di mare- disse James.

Peter, sentendo ciò e ricordando la frase dell'amico di poco prima, per poco non si strozzò con dell'acqua che, alla fine, sputò in faccia a Remus.

-Oddio, Remus, scusa, mi discpiace, non volevo, perdonami, è stato un incidente, io...-

-Sì, ho afferrato il concetto, Peter- Remus non sarebbe voluto apparire così cinico nei confronti di un povero disgraziato che aveva passato una folle notte a fare chissà cosa e chissà con chi, ma, dopo essere sopravvissuto alla valanga linguistica di Lily, un altro discorso più esauriente dei monosillabi avrebbero certamente condotto ad una dolorosa morte il suo interlocutore.

Aspetta un po'...aveva detto Lily...-O MIO DIO!- scattò Remus, facendo saltare sul posto, spaventata, "l'amica" di Sirius.

-Ehi, rilassati, Lunastorta, se non ti va che prenda la zuppa di mare ordinerò altro...-

-No, James, nessuno se ne frega un accidenti della tua zuppa di mare, è che Lil...-

-Be', sappi che è molto inopportuno, da parte tua, snobbare una zuppa, Remus. Nessuno ti dà il diritto di crederti migliore di lei.-

-Giusto, Jams. Magari, che ne sai, le seppie con cui lo hanno preparato erano tutte laureate all'università dei fondali marini...magari avevano anche famiglia-

-Oh, spero di no, Sir, non potrei vivere sapendo che la mia zuppa conteneva un padre di famiglia. Un padre di famiglia laureato, per di più!-

-James, è della tua famiglia che dovresti preoccuparti! Lily ti sta cercando come un princippattolo cerca una fulgida volpe nei giorni di caccia-

-Rem, parla come mangi, analizzare le analogie mi manda in pappa il sistema nervoso, lo sai...-

-JAMES, QUELLA PSICOPATICA DI TUA MOGLIE TI STA CERCANDO PERCHE' HA SAPUTO DEL VESTITO DA SPOSA E VUOLE FARTI A PEZZETTI, LO CAPOSCI!-

-...Parli della mia Lily?- chiese James, con l'aria di uno che non aveva ascoltato neppure una sillaba di quanto detto.

Prima, però, che Remus implodesse, Peter-testa arcobaleno-Minus, disse -Mi sa che stia crecando di dire che Lily è un po' nervosa...credo-

-"UN PO' NERVOSA CREDO???" "UN PO' NERVOSA CREDO???"- l'espressione di Remus, così simile a quella di un cane affetto dalla rabbia e prossimo ad una crisi epilettica, traumatizzò non poco la signorina rimorchiata da Sirius, che si fiondò altrove, in cerca di qualche bel ragazzo con amici più tranquilli.

-James, ti sta dicendo da due ore che Lily ha intenzione di tagliarti le palle, se non l'avessi capito- sbuffò scocciato Sirius.

Qualche barlume di comprensione saettò nei pigri occhi foderati di prosciutto di James.

-Chi? Lily?- fu la sua intelligente risposta.

Remus, già indignato per la "volgare" spiegazione di Sirius, quasi perse la testa con quell'affermazione. Iniziò a domandarsi seriamente se non avesse avuto bisogno di un cardiologo, oltre che di uno pscicologo mooolto competente, alla fine di quell'avventura.

-Naah, è impossibile. Lily non farebbe mai del male a nessuno. Lei è la ragazza più dolce, più responsabile, più bella-bella del pianeta Terra e della Luna (sugli altri corpi celesti non mi esprimo), perché dovrebbe fare qualcosa di violento?-

A sentire queste parole di James, gli altri Malandrini rimasero con la bocca spalancata, con la mascella che toccava l'orlo della tovaglia.

-James, sicuro di stare bene?- chiese Remus.

-Mica hai passato anche tu del tempo con Betty la Pazza, vero?- chiese agitato Peter.

-Dì la verità, che droghe ti sei fatto mettere nel bicchiere? Lily è una pazza-folle-omicida-suicida-torta-alla-panna che ha passato metà della sua vita a cercarti in giro per il mondo con una mazza chiodata, da dove è uscita questa idilliaca visione che hai di lei?- domandò, esperto, Sirius.

-Da nessuna parte, e non credo che ci fossero droghe nel bicchiere...non nel mio, per lo meno. Lily sa avere un carattere irruento, violento, da spavento e un sacco di altre cose che finiscono con -ento, ma, cavoli, mi ha sposato! Se quella donna non avesse avuto una pazienza sovrumana, ora starei ancora ad aspettarla all'altare-

Proprio quando James finì il suo monologo, prima che Remus scoppiasse a piangere, Sirius lo iniziasse a sfottere e Peter continuasse a...Petereggiare, la figura di Lily comparve da dietro l'angolo, spolverando una delle classiche entrate in scena da lotteria della fortuna di quart'ordine.

-Oh, James!- sospirò commossa -Ciò che hai detto è assolutamente dolcissimo!-

-Ehi, Lily! Quindi...hai sentito tutto? Anche la parte in cui ti davo della ninfomane?-

-Tu non mi hai dato della ninfomane-

-Davvero non l'ho fatto? Oh, sia lodato il cielo...Cioé, volevo dire...Certo, perché avrei dovuto dirlo?-

-Ah, lascia stare. Per quanto tu e questo branco di babbuini-bambacioni dei tuoi amici possiate farmi incavolare, so che ci sarai sempre tu a dirmi e pensare cose meravigliose come quelle di poco fa, e tanto mi basta-

-Lily, sei veramente la migliore moglie che un James Potter potrebbe desiderare-

-Che scemo...E comunque, sai che mi è persino passato il mal di mare?-

-Ah sì? Wow, che bella notizia...Peccato che adesso scatta la secnda parte del viaggio e dobbiamo prendere una passaporta per tornare in Inghilterra ed assistere al festival di Bloodysbury!-

-COSAA??-

E così, con Sirius che rimorchiava allegramente, Peter che si avventava sulla zuppa di pesce di James, Remus che chiedeva in giro pozioni contro gli attacchi cardiaci e i coniugi Potter che davano spettacolo con le loro urla, l'avventura marittima della strana brigata volse al termine.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Gente che viene, gente che va ***


Capitolo dedicato a Bellini_Elison, quell'anima pia che recensisce tutti i miei lavori e che segue le mie storie anche dopo aggiornamenti quantomeno saltuari.

Un giorno ti daranno un premio Nobel per la Pace, contaci ; )

 

Il concerto di Bloodysbury altro non era che un incontro tra maghi e streghe britannici (ma anche di altre zone del mondo) con la profonda passione per la musica. Esso era stato concepito come riunione informale tra maghi che, altrimenti, si sarebbero quasi certamente persi di vista alla fine degli anni di Hogwarts e reincontrati solo grazie a qualche indiscreto problema fiscale di fronte un amministratore del Ministero della Magia, ed era stato condito ed abbellito sotto la guida ispirante dei mastodontici concerti che infiammavano nel contesto giovanile babbano.

Tutto ciò, quindi, permetteva di conciliare l'attitudine babbana al dedicare un paio di giorni solo ed esclusivamente al contatto uomo-musica, alla predisposizione magica di dare sfoggio della propria eccentricità.

-Wooow, questo posto è mitico!- sibilò estasiato Sirius, concetrando la propria attenzione sull'immenso campo occupato da centinaia e centinaia di maghi in tenuta da camping.

-Sì, e guarda che tecnologie superiori contornano questo posto!- disse stupefatto James.

-Eeeehm...James, sai che quello è un bagno pubblico mobile, vero?- chiese incerto Remus.

-Certo che lo so...adesso...Ma è comunque un aggeggio di un potenziale futuristico alle stelle!-

-Se lo dici tu...-

-BAGNOOOO!- urlò Peter, fiondandosi nell'oggetto di venerazione di James e liberando i propri continui ed impellenti bisogni corporei.

-Oh, no! Sacrilegio! Peter ha profanato il bagno del futuro!- urlò contrariato James.

-Be', sai com'è, è un cess..-iniziò Sirius, per poi essere interotto dal solito zelante -NIENTE PAROLACCE!- di Remus, a cui rispose con un eloquente gesto delle dita che sconvolse non poco il lupo mannaro, il quale assunse un'espressione da "Giusto cielo, che maleducato" molto da Nonna di Tweetty il canarino.

-Ancora non capisco perché devo essere io a portare le valigie- sopraggiunse Lily, stremata, con i capelli scarmigliati e moltissimi bagagli al seguito.

-Be', ma tu sei di origini babbane, sei quella che già conosce i campeggi, quindi è giusto che tu ti occupi della parte amministrativa e logistica della faccenda, mentre noi ci beiamo di quest'esperienza a noi completamente sconosciuta- le rispose sorridente James.

Sirius Black sapeva benissimo che le motivazioni di James erano quasi sempre sensate come un piatto di sterco di bue e sapeva altrettanto bene che, nel caso Lily avesse preso bene questa divisione dei ruoli, probabilmente questo sarebbe stato il primo lampante segno della fine del mondo, ma preferì non proferire verbo e crogiolarsi comodamente in disparte nell'assistere ad una sfuriata degna del peggior spirito malefico degli inferi attuato dalla moglie del suo migliore amico al suo ottuso migliore amico.

Remus Lupin sapeva che il discorso di James avrebbe risvegliato l'istinto (neanche troppo assopito) omicida di Lily, ma, come mago di origini babbane, sapeva bene che se avesse osato mettere in tavola i suoi dubbi e dissensi, le conseguenze sarebbero state:

il trasporto a suo carico di tutto lo scatolame di vestiti, libri e cianfrusaglie varie dei partecipanti a quella Luna di Miele congiunta;

Lily lo avrebbe comunque semi-ammazzato di botte per non averlo detto fino ad allora;

sarebbero accadute altre disgraziate conseguenze, poiché, come è scientificamente dimostrato, chiunque faccia da facchino ai Malandrini+Lily Evans, è destinato a patire pene dell'inferno che, ormai persino Satana in persona riterrebbe troppo sadiche.

In base a ciò, quindi, preferì tacere.

Peter Minus, pur occupato a tutt'altro genere di attività, era riuscito ad accettare il fatto che Lily avesse lo spirito di un Chihuahua dedito all'assunzione di caffeina e, perciò, sapeva bene che contraddirla o contrariarla o...be', in realtà tutto e niente sarebbe stato fin troppo per la pazienza di quella donna.

Lily Evans, ben cosciente di avere un carattere non proprio dei migliori, ma non abbastanza critica nei suoi stessi confronti per cercare di migliorarlo, sapeva che avrebbe finito col lasciare suo marito in un letto di sangue, a seguito del suo comento maschilistico.

L'unico che sembrava non riuscire mai a cogliere le cose più ovvie, persino quando quest'ultime gli ballavano davanti al naso con delle mutande in testa e delle scarpe di pelo di gnu, era James Potter.

Infatti, per lui fu una grande, grossa e sconvolgente sorpresa ritrovarsi con entrambi gli occhi neri, un bel po' di valigie accatastate sul suo coccige, una moglie furente ed un branco di amici ridenti peggio di un branco di iene.

***********

Ora che aveva "sistemato" la questione con suo marito, Lily poteva godersi l'ambiente. In fin dei conti, quella in cui si trovava era la manifestazione magica più imponente al mondo, preceduta solo da interminabili Mondiali di Quidditch, con la sostaziale differenza che se il Quidditch altri non era che uno sport farlocco dove vinceva sostanzialmente quello che per prima rischiava di rompersi l'osso del collo stando seduto in posizioni quantomeno equivoche a cavallo di una scopa, il concerto di Bloodysbury era comunque una manifestazione culturale all'insegna della pace, dell'amore e della magia, come recitavano i volantini sparsi ovunque.

Così, con uno scintillante sorriso sulle labbra, iniziò a girare senza meta per l'affollato prato, ignara che un paio di occhi la stessero seguendo da lontano.

-Lily?- esclamò l'uomo col cappucio, scorgendo la vermiglia chioma della ragazza.

-Credevo si fosse sposata!- esclamò ancora assorto.

-"Credevo si fosse sposata", ma che razza di rammollito sei, eh?- gli fece il verso una voce interiore.

-Oh, sta zitto! Non è colpa mia se Lily ha perso la testa per quel...quel...quel...-commentò disgustato l'uomo.

-Quel coglione faccia-da-cervo intendi?- lo aiutò la voce interiore.

-Sì, non mi veniva il termine-

-Eh, fosse l'unica cosa che non ti viene...-

-Come, scusa?-

-Oh, niente, niente, parlavo con l'eco presente nel tuo cervello...Sai, è così bello altisonante che a volte sembra di stare quasi in compagnia-

-Oh, nessun problema, me lo dicono in tanti, sai, una volta...-ma il racconto dell'uomo alla voce nella sua testa venne bruscamente interrotto da una coppia di fidanzatini adolescenti che, presi dai loro bollenti spiriti, si erano aggrappati alla figura incappucciata, facendogli volare via il mantello...e mostrando in tutta la sua deprimente figura...SEVERUS PITON.

-AAARGH! TEPPISTI!- urlò infuriato Piton contro i ragazzi che lo ignorarono bellamente -Adesso la mia oscura identità non è più oscura!-

-Non ti preoccupare, continui ad essere marginale quanto un muro di cartongesso- gli rispose Severus Interiore.

-Oh, ma questo non è assolutamente vero! Ricordi quella volta in cui stavo per essere investito dall'Espresso di Hogwarts? Be', in quellaoccasione addirittura una persona si fermò a chiedermi come stavo!-

-Wow, hai sfiorato i limiti della popolarità, Severus. Sono quasi emozionato-

-Eh, te lo avevo detto io, uomo di poca fede!-

-Sì, già, come no...Senti, hai intenzione di rimanere qui impalato a fare da parafulmini o vuoi provare a raggiungere Lily?-

-Credo che opterò per la prima opzione...Mi fanno male i piedi, sai...-

-Oh, be', se ti fanno male i piedi...Dì un po', ameba con un calamaio al posto del cuoio capelluto, chi ti ha trasmesso il gene dell'intraprendenza, un comò?-

-Ehi, non trattarmi così! Ricordati che sono io il vero Severus!-

-Pff, che dio ce ne scampi e liberi se io voglio farmi passare per il principe degli sfigati che non riesce a farsi portare rispetto neppure dalla propria proiezione mentale-

-Io ho moltissimo rispetto! Tutti i miei amici Mangiamorte mi vedono come un dio!-

-Certo, sei visto come un "dio" da un gruppo di perdenti a cui piace spruzzare in cielo figure di teschi e vantarsi in giro per mezzo mondo della loro "Società segreta". Ho conosciuto punk band più motivate di loro. E se tu non mi stai guardando, sappi che sto alzando gli occhi al cielo con fare esasperato-

-Oh, insomma, finiscila! Sono qui in missione, te lo sei dimenticato?-

-E tu chiami "missione" il fatto di essere stato sbattuto fuori dalle scatole per spaventare un centinaio di adolescenti in piena tempesta ormonale?-

-Be', per il mio curriculum potrebbe rappresentare qualcosa...-

-Sì, in un'altra vita magari. Senti, o vai tu a parlare con Lily o ci vado io...E potrebbe "casualmente sfuggirmi" il fatto che al quarto anno ti sei fatto tatuare il suo nome sulla natica sinistra...-

-Aaaah, non oseresti!-

-Severus, stiamo parlando di me. Quello che non ha il fegato neppure di spegnere la sveglia, tra noi due, sei tu-

-Ok, ok, messaggio recepito, vado a parlare con Lily! Uff, che fatica gestire peronalità multiple-

 

******************

-Allora, Sirius, che te ne pare?- chiese James, dopo essersi ripreso da contusioni varie.

-Fantastico! Emozionante! Travolgente! E sì, neanche il concerto è male- rispose l'amico.

L'attenzione dei due amici, in quel momento, infatti, era completamente assorbita dall'acconciatura di Sirius.

Non appena si era reso conto dell'eccentrico glamour del posto, infatti, aveva iniziato a lagnarsi dei propri capelli "anonimamente lisci" e, un po' per amicizia, un po' per far cessare quel lamento costante ed opprimente, James aveva concesso i propri servigi da coiffeur al giovane Black.

-Hai proprio ragione, questo taglio ti mette in risalto gli zigomi e si sposa perfettamente con il tuo incarnato!- commentò civettuolo James.

-L'hai detto! E poi...oh, guardami! Mi bacerei da solo, sono troppo figo!- si atteggiò Sirius, specchiandosi nella tenda da campeggio in cui si trovavano.

In quel momento, entrò Peter, sporco di terriccio fin sui capelli (ancora color arcobaleno) e con pala e piccone nelle mani: sembrava il cugino più grasso e più stupido di Dotto dei Sette Nani.

-Ragazzi, capisco il bisogno di Sirius di cambiare look, ma perché devo essere io da solo a montare la tenda?- chiese affaticato.

-Scusa, ti sei già dato da solo una risposta nella stessa domanda: giacché io e Sirius siamo occupati, chi credi che si debba occupare della tenda, quel comitato addetto alla costruzione delle tende per gli spettatori del concerto? Non essere ridicolo- lo rimbrottò James.

-Ho io una domanda per te, Codaliscia: perché sei qui, anziché fuori a costruire l'ala nord della tenda?- rincarò la dose Sirius.

-Oh, no, ragazzi! Fuori fa buio, io ho freddo e in lontananza si sentono degli ululati non ancora identificati, non fatemi tornare fuori da solo- pigolò Peter.

-Uff, Peter, sei una lagna unica!- disse scocciato Sirius, avvolgendosi un bigodino per la notte intorno al ciuffo.

-Dai, su con la vita, non c'è niente di cui aver paura, sono sicuro che l'ululato appartenga solo ad uno scoiattolo- cercò di ridimensionare i termini James.

-Uno scoiattolo mannaro?- chiese esitante Peter.

-Mmh, sì, probabile. Buon lavoro!- e Sirius spinse fuori dalla tenda Peter.

Un istante dopo Lily fece il suo ingresso.

-Ehi, come mai Minus ha tutta l'aria di star per essere squartato da uno zombie? Prima l'ho salutato e lui mi ha risposto "Vade retro, spirito dell'oltretomba!"-

-Ah, lascia perdere, sai com'è Peter, no? Ha una così fulgida immaginazione!- fece James, abbracciando la moglie.

-Già, di sicuro starà imbastendo qualche giochino divertente da fare con i suoi nuovi amici- disse Sirius, indicando fuori dalla finestra un Peter urlante che correva fuori dall'ingresso, con le braccia in aria e uno stormo di gufi intento a picchiargli pericolosamente ogni angolo di pelle e cristallino.

-Già, è uno spasso...Sirius, perché hai un bigodino in testa? E James, tu perché indossi un basco alla francese?- chiese Lily, accorgendosi della situazione insolita.

-Oh. Non è niente, cara, solo scherzi tra ragazzi- rispose James, mentre Sirius gli sussurrava all'orecchio -La ragazza fa troppe domande: avvolgila in un tappeto e buttala giù da un dirupo!-

-Se lo dite voi, mi viene spontaneo non credervi. Ma sono troppo stanca per discutere, prendo la mia pozione per il sonno e filo a letto.-

-Brava, è questa la ragazza che ho sposato!-

-Bleaaah, risparmiatevi le smancerie! Piuttosto, Remus ha detto di aver lasciato i tuoi sonniferi sulla mensola nel bagno...o era nel bagno sulla mensola?-

-Lascia stare Sirius...E comunque non sono sonniferi, è una semplice pozione per dormire!-

-Sì, certo, così come i lassativi sono delle semplici pozioni per andare di corpo- e Sirius batté un cinque con James.

-Ah, siete insoportabili! Meno male che tra di voi c'è quella santa anima di Remus...Approposito, ma dov'è Remus?-

Il silenzio calò nella sala mentre tutti i presenti si guardavano negli occhi.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Prime idee matrimoniali ***


Speciale 10° capitolo: Flashback

 

Quel giorno un tiepido fuocherello scoppiettava allegro nel camino della Sala Comune dei Grifondoro, facendo apparire, così, lontana e surreale l'aria gelida che sferzava le fronde degli alberi della Foresta Proibita.

A godere di quel piacevole tepore vi erano quattro brillanti studenti, probabilmente i più noti ed idolatrati della loro generazione: James, Sirius, Peter e Remus, meglio noti come Malandrini.

Ma, al di là del buffo e leggermente puerile soprannome, ciò che legava questi quindicenni gli uni agli altri, non era solamente l'attitudine al cacciarsi nei guai, al popolare gli incubi della professoressa McGranitt ed ad essere delle costanti eterne di ogni punizione mai assegnata, ma era anche la completa fiducia.

Completa fiducia basata anche e soprattutto sulla garanzia della non-presenza di alcun segreto a dividerli.

- Sapete una cosa?- disse d'un tratto James, sollevando l'occhialuto sguardo da un'accurata miniatura di Severus Piton, con tanto di fumetto recitante "Sono un moccioso mangia moccio e mi chiamo Mocciosus" -Quando avrò finito la scuola sposerò Lily-

Questa sentita confessione fu seguita da sguaiate risate provenienti dai suoi migliori amici e da un po' di malumore proveniente dal suddetto ragazzo.

-Che avete da ridere, eh? E' perché ho gli occhiali, eh?-

-No, Ramoso, è perché Lily Evans ti considera alla stregua di un piattino di porridge- rispose ironicamente pacato Sirius, colui che amava definirsi come il suo migliore amico, il suo stesso fratello spirituale, ma che era il capo assoluto del club "Sfottiamo James Potter fino alla morte per le sue cotte impossibili che lo rendono peggiore di quei principi stereotipati delle favole babbane che, peraltro, fanno parsimoniosamente vomitare".

Sì, un giorno di questi avrebbe dovuto decidersi a cambiare nome della lobby.

-Ma che cosa state dicendo? Lei mi ama!-

Nuove ed acute risate accompagnarono l'affermazione del giovane Potter.

Peter Minus cadde rovinosamente a terra, trascinandosi dietro gran parte della tappezzeria della poltrona sulla quale era seduto prima di deridere uno dei suoi più fidati amici.

-Fratello, dovresti fare il comico, sai? Non ridevo così tanto da quando ricoprimmo Peter di catrame e piume e lo buttammo nel bagno delle ragazze-

-Ehi! Quello non fu divertente, ho ancora residui di catrame sul sedere...e fa male!-

-Sì, be', è divertente comunque. Molto divertente. Ah, lo sapevo, dovevamo farti più foto!-

-Sirius, già, lo scherzo del catrame e delle piume è stata una delle nostre migliori opere...Ma non cambiamo discorso: Lily mi ama! Certo, lei non lo sa ancora...-

-Oh, James, la tua logica non smette mai di sorprendermi- prese la parola Remus -Sei completamente incapace di capire quando buttare quel tuo testone su di un libro per un esame imminente, ma riesci a cogliere sentimenti che neppure i suoi possessori sanno di avere. Sono stupito!-

-Remus, innanzitutto il professor Ruf aveva detto "Domani ci saranno gli esami", ma non aveva mica detto "Ehi, James, ragazzo mio è meglio se studi le ultime 30 pagine degli appunti di Remus perché ho intenzione di chiederti quello, al compito di domani che farò fare proprio qui, proprio domani, proprio a questa classe e proprio alle persone che si trovano qui in questo momento, te compreso". Insomma, cosa sono io, Nostra Damus? Come faccio a capire degli avvisi così sibillini?-

-...Certo...logica stringente...-

-Appunto! E in secondo luogo, non ho capito veramente niente di quello che hai detto da "riesci a cogliere" in poi. Vuoi parlare in maniera chiara senza che io abbia bisogno di uno staff di interpreti per capire persino quando hai bisogno di andare in bagno?-

Sirius anticipò la risposta dello stizzito Remus -James, quello che il nostro sempre più secchione amico stava cercando di farti capire è che le uniche circostanze in cui riesci ad usare la testa sono quando prendi uno stupido boccino (e dubito che serva cervello per fare una cosa del genere, anche un orango col pollice opponibile ci riuscirebbe) e quando tiri testate a Mocciosus (con grande coraggio, lasciami dire, poiché vai incontro a potenziali contagi oleosi per i tuoi capelli). Per il resto sei una marmotta ottusa peggio di un bagno del secondo piano. Come pretendi di sapere quello che sta nella testa di Evans senza che neppure lei lo sappia?-

-Già, e Evans sa tutto...- se ne uscì fuori Peter con una delle sue frasi che, inspiegabilmente, facevano assumere ad i suoi interlocutori espressioni molto più simili a "Perché non gli abbiamo tappato la bocca con una mela, come una bella porchetta, anziché lasciarlo libero di dire cretinate?" al posto di "Oh, ti prego, continua ad illuminarci con le tue interessantissime teorie della quale siamo fortemente attratti spiritualmente e fisicamente".

Dopo aver ignorato il commento di Peter, James riprese la sua difesa a spada tratta -Sentite, voi potete sfottermi quando volete...-

-Credi che questo sia un consenso in piena regola, Remus?-

-Direi di sì, Sirius. Insomma, è ancora nel pieno possesso delle sue facoltà mentali.-

-Grandioso!-

-...potete sfottermi quanto vi pare, ma che il cielo strafulmini Peter se Lily Evans non mi ama!-

Inspiegabilmente, una lingua di fuoco sgusciò lontana dal camino e si aggrappò ai calzoni di PeterMinus che iniziò subito ad urlare come un'amabile donnina dei film Western in cerca del suo rude uomo/salvatore.

-Oh...be', quello non era un fulmine...-

-James?-

-Sì, Sirius?-

-Posso chiederti un favore?-

-Certo Sirius!-

-Bene. Se mai dovessi aver voglia di giurare sulla presenza di sentimenti differenti alla sopportanzione da parte di Lily Evans nei tuoi confronti e volessi giurare su i me...-

-...Sì?-

-...Be', non farlo! Avrei intenzione di vivere un po' di più di 15 anni. Perlomeno vivere senza che qualche pazzoide fenomeno atmosferico mi perseguiti peggio di un maniaco armato d'ascia!-

 

N.d.A.:

questo breve capitolo è uno "stacchetto" di ricordi dei Malandrini sulle prime pseudo-proposte di matrimonio di James.

Avrei una semi intenzione di organizzare così ogni 10 capitoli della storia, ma mi piacerebbe avere un vostro parere in merito.

Grazie della vostra attenzione e sappiate che il capitolo vero e proprio arriverà tra pochissimi giorni :)

Astrea

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Dovere, volere ***


L'improvvisa scomparsa di Remus aveva gettato tutti nello sconforto, e non poco.

-Oddio, oddio, oddio...abbiamo perso Lunastorta! Oddio, oddio, oddio- continuava a ripetere James, mani tra i capelli e piedi intenti a farlo camminare in circolo veloce come una trottola impazita.

-James, ho il mal di mare solo a guardarti, puoi fermarti?- chiese esasperata Lily, dopo il 3452° giro di tenda attuato da suo marito.

-Non credo che tu abbia colto la gravità della situazione...- James si parò di fronte la sua sposa e le strinse le braccia - NOI.ABBIAMO.PERSO.REMUS! - ed iniziò a shakerarla con energia, quasi come se fosse una bomboletta spray o credendo che, agitando in quel modo quella povera donna, Remus potesse saltare fuori da una delle sue orecchie.

-Be', ragazzi...- iniziò Peter, infilando un cappellino di paglia decorato con fiori finti e ciliegie di plastica per occultare i segni delle zampette di pipistrello sul suo cranio già di per sé abbastanza spelacchiato -Io non la farei così lunga...Insomma, cioè...voglio dire...Remus è un mattacchione, ci avrà fatto uno scherzo...-

Sirius Black guardò Minus insistentemente negli occhi -Cosa hai detto che è Remus?-

-Ehm...un mattacchione-

-Bene- Sirius voltò la testa in direzione di James -Fratello, Codaliscia è inesorabilmente diventato cretino; iberniamolo ed aspettiamo che le future generazioni abbiano inventato un rimedio contro la stupidità acuta per scongelarlo- poi, tornando a rivolgersi al suo amico col cappello -Si può sapere cosa trovi di così "mattacchioso" in Remus?...Il fatto che non sappia raccontare le barzellette? Il suo irresistibile spirito ironico nel fare battute in antiche rune che tanto poi nessuno capisce e che fanno ridere solo lui? Cioè, dico...Remus! Ci sono Gargoylle di pietra più spiritosi di lui e tu lo definisci "un mattacchione"?-

-Be', ha un'ironia un po' particolare...-

-Sì, quanto un'Ape Frizzola su per il naso!-

-Ragazzi, finitela!- li rimbeccò Lily, dopo essersi ripresa dagli scossoni di magnitudo 9.00 di suo marito.

James le dette man forte -Sì, infatti, non siamo qui per decidere se Remus può o non può essere mattacchione, perché sappiamo bene che l'ultima parola spetta a me, leader indiscusso della risata...E, a questo proposito, no, direi proprio che Remus non può essere chiamato "mattacchione"...-

-Ah! Visto, Peter?-

-...ma sì, ha un senso dell'umorismo tutto suo, quindi "particolare"-

-Ah! Visto, Sirius?...AHI! Mi ha tirato il suo bigodino nell'occhio!-

-No, non è vero...l'ho solo tirato in un posto particolare-

-LA VOLETE FINIRE, UNA BUONA VOLTA?-

-Oh, sì, certo Lily, scusami. Dicevamo...smettiamola con questi discorsi, anche perché, Peter, dovrai comunque uscire fuori a cercarlo.-

-Nooo, perché mandate me, eh? Lo sapete che non sono bravo! Impiego 5 giorni per trovare i miei regali di Natale sotto l'albero, come potrei trovare Remus?-

-Be', mio caro rattesco amico, questo potrebbe essere un buon esercizio per acuire le tue capacità investigative-

-Ma perché non potete andare tu o James?-

-Perché James deve restare qui, nel caso Remus ritorni e io devo restare al coperto nel caso l'umidità mi rovini i capelli o qualche mia ex saltata fuori dal nulla mi faccia ramanzine infinite-

-E Lily? Perchè non mandiamo Lily?-

-Sei impazzito? Io sono una signora! Non è bene che io me ne vada in giro di notte, tutta da sola. E poi devo controllare questi due: insieme sarebbero capaci di far saltare in aria la tenda anche solo fissandola!-

-Fiiigooo-

-No, James, non è figo!-

-Uff. ma io non voglio andarci!-

-Troppo tardi, addio Peter, attento alle lumache carnivore-

-A che cosa?-

Ma nessuno rispose a Peter Minus, immediatamente sbattuto fuori dalla tenda, in balia della notte e di fantomatici insetti con manie omicide.

 

************

-Non so, un po' mi dispiace di aver mandato Peter da solo...No, ok, non è vero!- concluse James.

Infatti, lui, Sirius e Lily, pur sostenedo fortemente di non aver premeditato nulla, si erano immediatamente attrezzati per imbastire un abbondante tavolata di dolci da Mielandia e Idromele di Madama Rosmerta.

Probabilmente, il loro incoscio, li aveva spinti a togliersi di torno la principale causa della loro straordinaria magrezza : Peter "Lo Mangi, quello?" Minus, l'amico scroccone di cibo di turno, capace di togliere un boccone agli altri anche quando questo è stato appena digerito.

Ah, l'ingordigia genera mostri!

-Uh, non mangiavo così tanto dal funerale di mio zio Alphard!- esclamò estasiato Sirius, buttando giù una quantità impossibile di teste di Cioccorane in un unico boccone.

-Oh, qui da voi i funerali sono associati ai banchetti?- chiese curiosa Lily.

-No, è solo che mio zio non era prticolarmente ben voluto e quando morì la famiglia Black tenne una grande festa di ringraziamento-

-Oh. Wow-

-Sì, mangiammo e bevemmo per quasi una settimana...te lo ricordi James?-

-Eh, come no! Io entrai col mantello dell'invisibilità e mi sbronzai così tanto che al terzo giorno iniziai ad andare in giro per casa Black completamente nudo e con solo una foglia di fico a coprire le mie intimità-

-Fortunatamente gli altri miei parenti erano abbastanza ciucchi da non accorgersi di niente e per scambiarti per un adorabile angioletto a grandezza naturale-

-Già! E Remus non faceva altro che venirmi dietro con un asciugamano urlando "Ti ripeto che c'è gente che ti sta guardando! Copriti almeno il posteriore, per l'amor del cielo!"-

Lily, sentendo citare il suo amico Remus, prese la parola -Ragazzi, dico sul serio, forse dovremmo iniziare a domandarci anche noi dove caspiterina si sia andato a cacciare Remus-

-Ok, dopo il dessert-

-Questo è il dessert, James-

-Ok, allora dopo questo-

-No, dopo un corno, dobbiamo discuterne ora! E se fosse in pericolo? E se avesse bisogno d'aiuto? Non ci pensate a ciò, vero?-

-Certo che ci pensiamo, per chi ci hai presi? Infatti abbiamo mandato Peter a cercarlo!-

-Ah, be'. Se avete mandato Peter Minus, lo stesso Peter Minus che non sa utilizzare la sua bacchetta neppure per aprire una bottiglia di Burrobirra, perché mi preoccupo?-

-Ecco, appunto, te l'ho detto-

-Guarda che, il mio, era senso ironico, Sirius-

-Ah...ne sei sicura?-

-Sì!-

-Ok, ok, facciamo come dici tu, amore, parliamo della scomparsa di Remus. Sospetti?-

Il silenzio più profondo calò sui giovani presenti nella tenda.

-Proposte?-

Ancora il silenzio più assoluto.

-Idee?-

Il silenzio si poteva tagliare con un coltello.

-Qualsiasi cosa da dire?-

Il silenzio ea diventato pesante come un macigno e persistente come l'odore di frittura in una friggitoria di terz'ordine babbana.

-Bene, Lily, abbiamo fatto come dicevi tu e i risultati hanno fatto schifo. La morale è : mangiamo!-

Ed il banchetto riprese da dove si era fermato, non senza uno sguardo di pura disapprovazione lanciato da Lily agli indirizzi di quegli ingozzatori incalliti di suo marito e del suo migliore amico.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1891108