Continua pure a sognare..

di LisaHarrison
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione. ***
Capitolo 2: *** 27 Settembre 2011 ***
Capitolo 3: *** 30 Settembre 2011 ***
Capitolo 4: *** 3 Ottobre 2011 ***
Capitolo 5: *** 4 Ottobre 2011 ***
Capitolo 6: *** 8 Ottobre 2011 (Parte 1) ***
Capitolo 7: *** 8 Ottobre 2011 (Parte 2) ***
Capitolo 8: *** 10 Ottobre 2011 ***
Capitolo 9: *** 26 Ottobre 2011 ***
Capitolo 10: *** 27 Ottobre 2011 ***
Capitolo 11: *** 28 Ottobre 2011 ***
Capitolo 12: *** 5 Novembre 2011 ***
Capitolo 13: *** 9 Novembre 2011 ***



Capitolo 1
*** Prefazione. ***


PREFAZIONE.

Il principe azzurro non esiste. 
Il destino è stronzo.
La vita fa schifo.
E' stato del tutto inaspettato vedere, giorno dopo giorno, crollare le fondamenta di questi miei pensieri.
E notare la misantropia, che mi accompagnava sempre in tutto, affievolirsi pian piano fino a sparire, è stato incomprensibilmente strano.
Avevo davvero bisogno di qualcuno che mi facesse stare bene. 
Forse potrò essere felice..




Lisa, quindicenne castana con occhi profondi, è sempre in cerca di nuovi mondi. 
Vestita bene e curante nell'aspetto, si ritrova spesso sulle nuvole a sognare, ticchettando le unghie lunghe e curate sul suo cellulare touch screen. 
E' serena e solare, ma anche lunatica e testarda.
Ferita e debole a causa dell'ingiusto fato che le ha portato via Federico, simpatico e tenerone, con il quale aveva un legame speciale, ha solo un grande sogno: essere felice.
Per fortuna con lei ci sono le amiche che la aiutano nei momenti difficili:
Ester, molto schietta e realista, è come una sorella maggiore per lei. Si conoscono da circa 10 anni, e ogni anno la loro amicizia si rafforza sempre di più. Sono nella stessa classe di un liceo scientifico.
Jasmine, paranoica problematica, è quella che riesce a consolare meglio Lisa, e a tenerla con i piedi per terra. 
Poi ci sono loro: 5 ragazzi dalle voci inconfondibili. Ma di loro non vi dirò nulla, perché sapete già tutto.
I personaggi si evolveranno durante la storia, e con essi il loro carattere, i loro pensieri, e le loro abitudini.
Inoltre potrebbero entrare in gioco altri personaggi, di piccola o grande importanza.

Questa storia non va a capitoli, ma bensì a "date".
Ogni data racconta un pezzo di storia. Proprio come se fosse un diario.
Lisa racconta le sue giornate più significative e importanti, con anche i suoi pensieri e le sue sensazioni. 
Potranno esserci date con svariate righe di racconto, oppure date con anche un solo semplice pensiero.
Spero vi piaccia l'idea.
I racconti potranno essere fatti non solo da Lisa, ma anche da altri personaggi. In questo caso sotto alla data e al titolo ci sarà scritto "Dal diario di.." se invece non c'è scritto nulla, è sottinteso che sia Lisa a raccontare.

Vorrei anche puntualizzare che la Lisa del racconto, non sono io. 
Lei si è presa la mia vita (luogo, tempo, età, aspetto fisico ecc.), ma il suo modo di agire, e i suoi pensieri, non sono i miei. 
Come è anche vero che il resto dei personaggi è inventato: nessun Federico è morto nella mia vita.
Perché Lisa? Perché anche parte del carattere è il mio. E questo è il mio sogno, lasciatemi sognare.

Spero che vi piaccia e che non vi annoierete :)


Non mi dispiace se mi lasciate una recensione piccola piccola :)

Continua pure a sognare..

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Capitolo 2
*** 27 Settembre 2011 ***


27 Settembre 2011 - Addio Federico.


Non mi sono mai piaciuti i funerali.
Non sapevo mai come comportarmi, cosa dire alla gente in lacrime, come cercare di consolare qualcuno.
Non sapevo che cosa mettermi. Eppure io sono sempre stata una che in fatto di vestiti ne sapeva un bel po'.
Di solito non mi uscivano lacrime. Ma di solito i funerali a cui ero stata erano di novantenni morti di vecchiaia, e non ero neanche troppo legata a loro.
Ma questa volta era diverso. Questa volta si trattava del mio migliore amico, un diciassettenne straordinario, con cui avevo un rapporto speciale, e a cui volevo un mondo di bene. E gliene volevo ancora, nonostante il fato se lo fosse portato via.
Era speciale. Mi sentivo una principessa con lui.
Mi proteggeva come se fossi la sua sorellina minore.
Ed ora non c'era più.
Non avevo ancora realizzato bene la cosa, ma il mio viso era rigato di lacrime.
"Addio Fede, mi mancherai" pensai.



Continua pure a sognare..

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Capitolo 3
*** 30 Settembre 2011 ***


30 Settembre 2011 - What makes you beautiful


-Lisa?-
Mi girai e vidi Ester che sbraitava per avere la mia attenzione.
-Lisa, tutto bene?- chiese preoccupata.
-Si, tranquilla, sto bene..- dissi poco convinta.
Mi fissò dubbiosa, ma poi mi lasciò stare, comprendendo il mio stato d'animo.
Erano passati pochi giorni dal funerale di Federico, ed io ero distrutta.
Tra l'altro continuavo a sperare che fosse tutto un sogno, che lui sarebbe tornato. Il mio cuore non ne voleva sapere di accettare tutto questo.
Quella mattina ero andata a scuola nonostante non stessi troppo bene. Era solo agli inizi, e io ne avevo già le palle piene.
Sentii il suono della campanella che indicava la fine della quinta ora.
Uscii dal portone e mi andai a sedere sulla panchina dove ero solita incontrarmi con Fede il venerdì pomeriggio all'uscita di scuola. Stavamo a chiacchierare per circa 20 minuti, e poi mi riaccompagnava a casa in motorino.
Lo aspettai per un bel po' sotto la pioggia che picchiava sulla mia testa.
-Lisa.. andiamo a casa..- sentii alle mie spalle la voce di Ester.
Non la guardai neanche, scoppiai a piangere.
Lei si sedette vicino a me, mi abbracciò, e infine mi prese la mano, come era solita a fare quando stavo male.
Sapevo di dover reagire. Ma non ce la facevo. Volevo Fede.
Abbracciai la mia amica: -Ci vediamo domani, Ester..- la salutai senza un grazie nè nulla, e andai a casa fradicia.
Mi dispiaceva averla lasciata in quel modo, ma lei avrebbe capito.
Mi misi qualcosa di asciutto, degli stivali da pioggia, presi le mie Winston blu, ed uscii di casa.
Avevo il brutto vizio del fumo da un paio d'anni. Avevo iniziato in seguito ad un litigio con Fede, e lui ci era rimasto davvero malissimo. Poi avevo smesso, ma solo per ricominciare appena dopo la sua morte.
I miei non lo sapevano.
I miei non sapevano nulla di me. Li tenevo all'oscuro di tutto.
Mi sedetti sul prato e ricominciai a lacrimare.
Poi mi accesi una sigaretta.
Inspirai forte.
Basta. Dovevo reagire.




-Ehi, tutto bene?- Jas entrò in camera mia tutta sorridente.
-Si, dai..-
-Posso farti ascoltare una cosa? Credo che ti piacerà..-
Sapevo che cercava di distrarmi..
Accese il computer: -Praticamente c'è sto tipo strafigo che ha partecipato all'x-factor inglese, fondando poi una band con altri 4 ragazzi del programma. Guarda che tipo, si chiama Zayn!-
Fissai lo schermo del computer per qualche secondo rimanendo paralizzata alla vista di tanta bellezza.
-Alloraaa?!-
-Eh.. è un bel ragazzo..- non distolsi lo sguardo.
-Ora sentiti il loro primo singolo..- Jas aprì youtube.
Le prime note mi ricordavano un'altra canzone: -Ma cos'è, quella di Grease?-
-No..- rise: -ma anche io ho pensato la stessa cosa quando l'ho sentita la prima volta..-
"You're insicure, don't kow what for.." proprio il tipico accento inglese, ma non era Zayn a cantare.
"Everyone else in the room can see it, everyone else but you.." ecco un altro bel visino e tanti bei riccioli ribelli...
"Baby you light up my world like nobody else, the way that you flip you hair.." il ritornello era davvero carino..
-Ecco, ora canta Zayn!- a Jas brillavano gli occhi.
"So co-come one, you got it wrong.."
Ascoltai tutta la canzone, ma ero sicura, dopo il secondo ritornello, che quei 5 ragazzi avrebbero lasciato il segno nel mio cuore..
Le mie sensazioni erano cambiate in meno di 2 minuti: prima c'era il dolore, ora solo tanta voglia di vivere.
-Allora? Che ne pensi?- chiese Jas.
-Uhm.. la canzone è molto bella, le loro voci sono così indescrivibilmente stupende, e quei 5..- indicai il pc: -sono dei fighi assurdi!- risi.
-Sapevo che ti sarebbero piaciuti!- mi abbracciò forte.
Era da tanto che non mi sentivo così bene, e il merito era tutto loro..
-Allora che ne dici se il 3 ottobre ce ne andassimo allo SHU, a Sant'Ambrogio, a farci fare un bell'autografo da ognuno?-
La guardai stupita: -Ma che dici? Saranno qui a Milano?-
Lei annuì con la testa.
Mi sentii svenire: -Si, ti prego, ti prego andiamoci..-
-Ti farà bene, vedrai..- mi fece l'occhiolino: -vengo a prenderti dopo scuola, e ci fiondiamo lì!-
-Oh chebbello, davvero? Graziee!- la abbracciai.
Quando Jasmine tornò a casa, mi misi ad ascoltare quella canzone per ore, senza stancarmi mai.
Me la imparai a memoria, e poi andai a cercare su wikipedia ogni dettaglio su di loro, quei 5 ragazzi che mi avevano fatto sorridere dopo tanto tempo..
Mi misi a guardare alcuni video strampalati, comprese le loro esibizioni ad x factor.
Erano 5 pazzi, ma io sentivo già qualcosa nel cuore che stava per farmi esplodere di gioia.
Sapevo come sarebbe andata a finire: mi sarei innamorata, avrei avuto momenti di gioia e di orgoglio, ma anche tristi e deprimenti, pieni di sofferenza.
Sarei riuscita a resistere anche dopo ciò che era successo?
Non mi importava.




Continua pure a sognare..



Due paroline per farmi sapere cosa ne pensate? Grazie :)

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Capitolo 4
*** 3 Ottobre 2011 ***


3 Ottobre 2011 - Sciao bela!


-Corri! O arriveremo quando i bracciali saranno già finiti!- dissi io, appena fuori da scuola.
-Calma! Non voglio correre!- supplicava la povera Jasmine che si era già fatta i chilometri per venire a prendermi a scuola.
Mi aveva spiegato che c'erano pochissimi bracciali, e senza quelli, la possibilità di entrare nel locale dove si stava per svolgere la signing session, era davvero bassa.
Scendemmo di fretta le scale della metro e ci fiondammo sul treno un secondo prima che chiudesse le porte.
Iniziai a fantasticare presa dall'agitazione.
Feci il conto delle fermate che mancavano: da Lambrate a Sant'Ambrogio.. dunque.. Piola, Loreto, Caiazzo, Centrale, Gioia, Garibaldi, Moscova, Lanza, Cadorna, e Sant'Ambrogio.. 10 fermate.
Ci sarebbero voluti circa 20 minuti.
Continuavo a spostare il peso da un piede all'altro, facendo talvolta qualche passo.
Dovevo calmarmi ma non ci riuscivo.
-Ti vedo in ansia, non pensavo ti fossi già affezionata a loro in questo modo!- disse Jas.
-Lo sai come sono, mi basta poco..- le sorrisi.
Sentii poi la vocina della metro: "Sant'Ambrogio, fermata Sant'Ambrogio, treno per Assago Forum".
Io e Jas ci scaraventammo fuori dal treno e salimmo di corsa le scale, dirette alla fermata della 94.
La vedemmo passare: -Mapporca!- urlai.
-Calmati, prenderemo la prossima, tanto aprono alle 15.00, manca più di un'ora e mezza!- cercava di tranquillizzarmi Jasmine.
Arrivammo alla fermata, e, in preda all'agitazione, mi accesi una sigaretta, cercando di calmarmi.
-LISA!- mi rimproverò Jas .
-Che c'è?!- risposi seccata sapendo già cosa stava per dirmi.
E disse esattamente ciò che io avevo previsto: -Mi avevi detto che avresti smesso..-
-Lo so, mi dispiace, ci sto provando..- ero davvero dispiaciuta, sapevo di starla deludendo..
Dopo 5 minuti arrivò un'altra 94, e riuscimmo a salire nonostante l'autobus sembrava volesse esplodere dalla marea di gente al suo interno.
Contammo 4 fermate, e poi scendemmo.
Notammo subito lo SHU club. Anzi, più che notare lo SHU, notammo le circa 800 ragazze che lo circondavano.
Alcune amiche di Jasmine erano andate lì alle 8.00 di mattina, e ci avevano tenuto il posto, così ci imbucammo nel mezzo della fila.
Una volta ricevuto (da un tipo senza capelli) il famigerato bracciale con la scritta in bianco "BRING 1D TO ITALY" su sfondo rosso, andammo al bar di fronte a mangiare qualcosa, nell'attesa che aprissero le porte.





-Ragazze indietro, entrate 20 alla volta!- sbottò il pelato.
-Stooop!- urlò l'altro omone mettendo la mano davanti a me.
Saremmo state nel gruppo a seguire, io mi stavo letteralmente sciogliendo, ero emozionatissima!
E la cosa strana, è che quel sentimento aveva preso il sopravvento su di me solo il giorno prima.
Quell'attesa mi aveva distrutta, ma grazie ad essa il mio sentimento era cresciuto ancora di più.
-Okay, ti do la macchina fotografica che tu sei più alta, fai tante foto, ti prego!- dissi a Jas in preda all'eccitazione.
-Ci provo, ma se svengo e si rompe la macchina, non è colpa mia!- rise nervosamente: anche lei era emozionata, ma forse non quanto me..
-Potete entrare.- disse l'uomo togliendomi la mano da davanti.
Sentii le urla alle mie spalle, ma io non dissi nulla, la mia bocca non emetteva alcun suono: la mia voce si strozzava in gola, e il mi cuore cercava di non cedere a quella valanga di emozioni.
Dentro era buio. C'erano delle luci in lontananza, e sulla parete uno schermo che proiettava la pagina di twitter, dove tutte le directioners che purtroppo non erano potute venire, stavano twittando.
Che cosa fantastica!
La fila intanto avanzava, c'eravamo quasi.
Mi ritrovai di fronte a Niall, il quale mi fece un sorriso timido, che mi sciolse letteralmente il cuore: i suoi occhi azzurri davano serenità, era bellissimo, ed io rimasi pietrificata imbambolata a fissarlo.
Sarei potuta rimanere così per ore, ma Niall fece l'autografo e passò la foto (che ora è incorniciata in camera mia) a Liam.
Quest'ultimo scrisse subito il suo nome, e, prima di passare a Zayn, alzò lo sguardo verso di me, face un piccolo sorriso e disse: -Ciao!- con un entusiasmo che ancora adesso ricordo.
I suoi capelli ribelli erano dello stesso colore dei suoi occhi, marroni, caldi e rassicuranti.
Mi spostai davanti a Zayn che, dopo aver fatto uno scarabocchio sulla foto, mi disse: -Sciao bela!- alzando tutte e due le sopracciglia.
I suoi occhi color caramello creavano un contrasto stupendo con i suoi capelli nero carbone.
Mi prese la mano, la sfiorò appena, e, mentre mi spostai davanti a Louis, mi guardò triste, come se non volesse lasciarmi andare. Io lo guardai allo stesso modo, ma quella stupida guardia di sicurezza disse: -Avanti, muoviti.- e dovetti lasciare la mano di Zayn.
Mi ritrovai davanti a Louis, tutto arzillo con un bel sorriso birichino da bimbo che vuole giocare.
Lo fissai alcuni istanti e poi lasciai i suoi occhi azzurri per immergermi in quelli grigio-verdi di Harry.
Mentre lo fissavo come una babba, mi sorrise e disse: - Ciao bellissima, grazie di essere qui!- con un bell'accento inglese che io adoravo letteralmente!
Lo fissai un'ultima volta, guardai gli altri di sfuggita, presi la foto autografata, e uscii, spinta dall'uomo in giacca nera.
Restai ancora per un po' imbambolata a ripensare a ciò che era successo con Zayn.
Forse me l'ero sognato...
Poi mi ricordai di Jas e la vidi poco distante da me.
-Hai fatto le foto?-
-Scusami ero davvero troppo in delirio! Scusa..- mi guardò dispiaciuta.
-Non fa nulla..-
Ci saremmo volute fermare per vederli uscire, ma era già tardi, e con tutta quella gente la missione sarebbe comunque stata impossibile, così tornammo a casa.
Eravamo così felici e tra le nuvole, che sbagliammo fermata della metro e finimmo a Udine, una fermata dopo Lambrate, dove noi saremmo dovute scendere.
Quella sera ripensai tanto ai loro occhi, ai loro visi, alle loro voci, al loro accento..
Quello sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.
3 Ottobre 2011.
E fu lì che finì la vita vera, di una normale adolescente Milanese.
Tutto diventò un sogno, che sperai sarebbe durato per sempre..


Continua pure a sognare..


Questa cosa è accaduta veramente :3
Ok se non vi fa vomitare, o momitare come dice mio cugino di 5 anni, lasciatemelo un commentino, grazie :)

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Capitolo 5
*** 4 Ottobre 2011 ***


4 Ottobre 2011 - "103"



-Harrison, i compiti?-
Mi svegliai dal mio mondo.
-Harrison?- ripetè la prof.
Avrei dovuto dire: "prof, non li ho fatti, ero troppo impegnata a sbavar dietro a 5 fighi che ho incontrato ieri. Molto meglio che fare i suoi stupidi compiti." se avessi detto la verità.
-Ho lasciato il quaderno a casa, mi scusi..- mi misi una mano in fronte da disperata, per sembrare credibile.
Sapevo di essere una brava attrice, e infatti la prof, sbuffò, ma ci credette.
Suonò la campanella dell'intervallo.
-Ohi ma poi com'è andata ieri?- chiese Ester.
-Non ti immagini neanche,- feci un sospiro sognante: -dal vivo sono anche più belli!-
Ester sembrava davvero contenta di vedermi felice. Era da tanto che non le sorridevo in quel modo. Era da tanto che non sorridevo in quel modo a chiunque...
-Jas mi ha scritto che dopo ci viene a prendere perché deve dirti una cosa importante..- disse.
-Okay..- mi chiesi cosa potesse volermi dire, ma non mi venne nulla in mente.
-Dai, andiamo alle macchinette a prender da mangiare..- continuò Ester.





Fuori da scuola c'era Jas che ci stava aspettando.
Salutai Ester, e mi avviai verso casa con Jasmine.
-Ti sei per caso connessa su twitter ieri sera?- chiese.
-No, ero troppo impegnata a farmi film mentali!- scoppiai a ridere.
-Non avevo dubbi, altrimenti avresti saputo che Zayn cerca questa ragazza..- aprì lo zaino e tirò fuori un'immagine di me allo SHU di fronte a Zayn, mentre lui mi sfiora la mano.
-Che??- tirai su un solo sopracciglio, confusa.
Prese il suo cellulare dalla tasca dei jeans e mi fece leggere un messaggio di twitter: "Zaynmalik: Ciao Italia! Siete state fantastiche ragazze, spero che ritorneremo presto!".
Poi Jas schiacciò il tasto con la freccia in basso: "ZaynMalik: Ragazze italiane! Sto cercando questa ragazza http://t.co/BrQ7kf532
.. devo parlare, lei mi ha rubato il cuore!".
Jas aprì il link e c'era la stessa foto che lei aveva in mano.
Schiacciò ancora la freccia in basso: "ZaynMalik: Aveva un numero sulla sua mano sinistra, lei sa qual è. Voglio incontrarla a quel numero civico di Corso 22 Marzo, a Milano."
Poi ancora: " ZaynMalik: Sabato 8 Ottobre, alle h 15.00. Aspetterò un'ora e poi tornerò in hotel se lei non sarà lì con me :)"
Guardai la mia mano sinistra: c'era scritto 103, un po' sbiadito ormai. Me lo ero scritta durante la verifica di matematica per suggerirlo ad una mia compagna.
-Visto?! Sono troppo felice per te!- saltava Jasmine.
Non potevo essere io. E poi come aveva fatto a ricordarsi il numero 103 scritto sulla mia mano?!
Una serie di emozioni si stava facendo viva in me: felicità, disperazione, meraviglia, incredulità, speranza, e qualcos'altro che non riuscivo a spiegarmi, ad esprimere.
-Ehi? Ci sei?-
Ero imbambolata.
-Ommioddio Jas!- dissi con voce strozzata.
Mi uscirono le lacrime ed abbracciai forte la mia amica.
Lei non era invidiosa, ma solo molto felice per me. Per questo la adoravo.
-E se fosse uno scherzo?- mi sciolsi bruscamente dall'abbraccio.
-Non lo è, lo sai anche tu. Non può essere così stronzo..-
Ci abbracciammo di nuovo.
Ero già in ansia.
Era martedì, avrei avuto 4 giorni per prepararmi psicologicamente e fisicamente.
Volevo essere al meglio. Volevo piacergli. 




Continua pure a sognare..

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Capitolo 6
*** 8 Ottobre 2011 (Parte 1) ***


8 Ottobre 2011 (Parte 1) - Proprio come nei sogni



Quel sabato arrivò in un baleno. 
-Harrison, i compiti?-
-Li ho, questa volta li ho!- 
Ovvio che erano copiati, ma erano pur sempre qualcosa! Grazie Ester!
La mattina passò con estrema lentezza, ma alla fine anche la campanella delle 12.25 suonò.
Corsi a casa, mangiai in fretta, e poi mi preparai, ancora in preda all'agitazione.
Mi ci volle circa un'ora.
Shampoo e balsamo alla cannella, e bagnoschiuma alla vaniglia, il mio preferito da sempre.
I capelli vennero fuori più lisci del solito. Oh grazie!
Era Ottobre, ma faceva un caldo disperato, così decisi di mettermi uno dei miei vestiti preferiti.
Presi Laura (sì, do i nomi ai miei vestiti!) e ci abbinai delle ballerine nere poco serie.
Applicai il mascara sulle ciglia sia sopra che sotto, mi spruzzai il "Flora" di Gucci un po' dappertutto, e spazzolai i capelli per poi lasciarli sciolti.
Presi la borsetta a tracolla, ci misi dentro cellulare, portafogli e sigarette, e uscii di casa.
Ero in anticipo di almeno mezz'ora, ma almeno ebbi il tempo di prepararmi psicologicamente.
In preda all'agitazione, mi accesi una sigaretta.
Quel numero sulla mia mano era ancora lì, un po' scolorito. 103. 10-3. 3 Ottobre! 
Che caso! Neanche a farlo apposta..
Era stato quel numero a permettere a Zayn di darmi un appuntamento. Adoravo quel numero.
Poi pensai anche ad un'altra cosa. 3-10. 10 Marzo. Compleanno di Fede.
Mi uscì una lacrima.
No. Non ora.
Guardai l'orologio: 15.05. Stavo cominciando a pensare che fosse tutto falso, uno scherzo fatto ad una povera cretina ingenua: io.
-Sciao bela!- sentii alle mie spalle uno strano accento inglese. Era lui.
Mi asciugai la lacrima solitaria, e mi girai lentamente, per vivere al massimo quel magnifico momento.
-Ciao!- risposi ancora con la voce spezzata.
Ma lui non sembrò farci caso per fortuna: -Ti ricordi di me?- sorrise.
La mia voce tornò normale: -Come potrei non ricordarmi di te?- avrei voluto aggiungere "Sei la mia ragione di vita", ma tacqui.
Lui mi prese la mano sinistra a fissò quel bellissimo 103.
Poi notò la mia sigaretta nell'altra mano.
-Oh.. tu fumi..- 
Oh cazzo! E se non gli piacevano le ragazze che fumavano? Non mi ero documentata se fumasse o meno!
-Ehm.. si.. è un problema?- chiesi preoccupata all'idea di essermi completamente giocata la mia possibilità.
-No, affatto..- tirò fuori dalla sua felpa una sigaretta e mi chiese l'accendino.
Aaah! Sollievo!
-Ehm, Zayn..- ero timidissima.
-Si?- mi guardò con uno sguardo irresistibile.
-C'è un bel parco non lontano da qui, ti va se ci andiamo?-
-Certo!-
Camminammo meno di 5 minuti, poi arrivammo al Parco di Porta Vittoria, e, senza accorgermene, forse l'abitudine, lo portai alla panchina: la panchina mia e di Fede.
Non me ne resi subito conto però.
-Senti bellezza, io non so ancora il tuo nome..- mi spostò una ciocca di capelli da davanti agli occhi, e io arrossii.
-Lisa. Lisa Harrison.-
Fu allora che riconobbi la "L" e la "F" incise sulla panchina.
E allora le lacrime non attesero un momento, una dietro l'altra cominciarono a rigarmi il viso, rovinando la mia felicità.
Zayn mi guardò allarmato: -Oddio che succede? Non stai bene? Lisa dimmi che succede?!- era preoccupato e sconvolto.
-No, non ti preoccupare.. non è nulla..ora mi passa..- singhiozzai.
Lui non disse più nulla, aveva capito che non mi andava di parlarne. Mi abbracciò, e mi tenne stretta finchè non smisi di piangere.
-Vuoi che ti riporti a casa?- chiese sottovoce.
Attesi 2 minuti.
-No.- mi ricomposi: -fai finta che non sia successo nulla.. ti prego-
-Va bene.- mi abbracciò ancora.
Iniziammo a parlare, proprio come se nulla fosse successo. Era riuscito a farmi sorridere, a farmi star bene, nonostante io non stessi affatto bene.
Passammo un pomeriggio fantastico. Era qualcosa di surreale..
Prese a squillargli il telefono: -Scusa, devo proprio rispondere..-
Gli feci un cenno, e lui si allontanò di qualche metro, mentre io mi arrotolavo i capelli tra le dita, nervosa.
Poi guardai l'orologio: le 18.15.
Zayn tornò a sedersi vicino a me.
-Senti Zayn, è stato bellissimo, ma è davvero tardi, io devo tornare a casa, mi spiace..-
Non volevo farlo, ma mamma era stata chiara: "Non più tardi delle 18.30!" aveva detto.
-Oh- si rattristò.
-Mi dispiace, io vorrei restare ma mia madre si arrabbierà se..-
-No, okay, non preoccuparti!-
-Mi dispiace..- avevo un'espressione davvero dispiaciuta.
-Promettimi però, che ci rivedremo.. per favore..- mi guardò con occhi da cucciolo.
Annuii sorridendo e mi alzai dalla panchina, feci per andarmene, quando..




Un commentino piccino piccino? Grazie :)

Continua pure a sognare..

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Capitolo 7
*** 8 Ottobre 2011 (Parte 2) ***


8 Ottobre 2011 (Parte 2) - Inaspettato. 




Zayn mi afferrò la mano, mi trasse a sè, e mi baciò.
Fu dolce e tenero quel bacio che mai mi sarei aspettata.
Mi prese le labbra tra le sue, mi diede tanti piccoli baci e poi infine un lungo bacio che sembrò non finire mai.
Iniziò a vibrarmi il cellulare; di scatto mi ritrassi e lo tirai fuori dalla borsa.
-Si mamma, 5 minuti e sono lì!- mi affrettai a dire.
-Si si, volevo solo chiederti se hai le chiavi, perché noi stiamo uscendo..- fu la sua risposta.
Riattaccai subito dopo aver risposto di si.
Poi mi rivolsi a Zayn: -I miei stanno uscendo..!-
-Perfetto, perché ho un'idea da proporti..-
"Beep" sentimmo ad un certo punto, e un furgoncino ci si fermò davanti.
Sbucò dal finestrino una testa bionda.
-Ehi Zayn!- disse il biondo.
Ci avvicinammo un poco, e allora riconobbi quel biondo, IL BIONDO. Niall Horan.
-Niall!- salutò Zayn.
Poi si rivolse a me: -Che ne dici di una pizza?- sorrise.
-Va benissimo, ma alle 23.00 devo essere a casa, perché se mia madre torna e scopre che non ci sono, poi sono cavoli miei..!- risi.
Si aprì la portiera scorrevole e salimmo, accolti con un bel "ciao" dai ragazzi al suo interno.
Mi guardai intorno.
Alla mia sinistra c'era Niall.
Notai che c'erano posti anche dietro, e mi girai.
Vidi una testa ricciola con gli occhi chiari, sorridermi, poi vidi altri due begl'occhi su un faccino tenero con l'espressione di chi vuole giocare.
-Ciao! Io sono Harry e lui è Louis! Tu come ti chiami?- disse il ricciolo.
-Io sono Lisa- risposi sorridende - Lo so come vi chiamate!- 
Poi mi rigirai completamente in avanti e, nello stesso istante, un'altra testa castana si girò verso di me dal sedile anteriore.
-Quindi saprai anche che io sono Liam?- sorrise lui.
Io annuii.
Poi mi rigirai da Zayn: -Dove stiamo andando?-
-Niall ama la pizza- disse -quindi direi che stiamo andando a mangiare la pizza!-.
-Bhè diciamo che lui ama tutto il cibo, più che altro!- si intromise Louis ridendo.
-Si ho capito, ma intendevo in che pizzeria?- continuai.
-Non lo so, in realtà noi pensavamo di chiedere a te..!-
-Qual è la migliore?- aggiunse Niall.
Ci pensai un secondo: -Spontini!-
Il tipo che guidava la macchina cercò sul navigatore la via da me indicata.
Ci mettemmo circa 10 minuti ad arrivare, e molto (ma molto) stranamente, trovammo subito il posto per sederci.
-Ti piace, Niall?- chiesi alla vista del suo piatto quasi vuoto.
-Non ho parole per descriverla, è così deliziosamente deliziosa!- gli brillavano gli occhi.
Ero felice gli fosse piaciuta. Un punto in più per l'Italia.
-Si, è buonissima!- disse Louis, ed Harry e Liam annuirono.
Poi guardai Zayn: -A te piace?-
-Si!- sorrise.
Niall mi fissava.
Dopo un po' disse: - La finisci quella?- indicando la mia pizza nel piatto.
-No..- iniziai a ridere sapendo già cosa mi avrebbe chiesto.
-Posso..-
Prima che finisse la frase gli porsi il piatto.
Gli altri si misero tutti a ridere.
Poi fu Harry a fissarmi: -Aaaaah! Ma mi ricordo di te! Tu eri quella con lo sguardo triste! Io non riuscivo a capire perché! ..Perchè eri triste?-
Guardai Zayn e lui fece lo stesso. Sorridemmo.
Harry ci fissava confuso. Come anche gli altri.
-Zayn mi ha preso la mano prima che la sicurezza mi spingesse verso Louis.. ecco, semplicemente non volevo che quel momento finisse e così..- confessai.
Zayn mi prese la mano sotto al tavolo, ma nessuno lo notò.
-Capito.. infatti mi eri rimasta impressa, eri l'unica..- finì Harry.





Mi accompagnarono a casa con il furgoncino, e Zayn scese con me per lasciarmi al portone.
-E' stato bello- disse.
-Bellissimo.- continuai io.
-Spero di rivederti molto presto..- aggiunse.
Mi prese le mani e mi baciò.
-Vai così Zayn!- urlò Harry dal furgoncino.
-Che scemo!- rise Zayn, continuando a fissarmi.
Lo salutai, poi infilai le chiavi nel portone.
Appena in casa, mi buttai sul letto e sognai di poterlo rivedere.
Chiusi gli occhi e sprofondai nel sonno.



Continua pure a sognare..

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Capitolo 8
*** 10 Ottobre 2011 ***


10 Ottobre 2011 - Ora è ufficiale.



Presi lo zaino e uscii dalla scuola.
Appena fuori, mi ritrovai davanti agli occhi un'immagine stupenda: un bellissimo ragazzo alto e moro, che mi salutò con la mano e mi sorrise.
Gli corsi incontro e lo abbracciai. Ero così felice di vederlo!
-Ciao piccola- mi sussurrò nell'orecchio.
Mi stampò un lieve bacio sulle labbra.
Ester mi guardava confusa.
-Lui è Zayn!- dissi sorridente.
Poi mi rivolsi a Zayn: -E lei è Ester-
Si strinsero la mano mentre Ester probabilmente si stava chiedendo se lui fosse davvero lo Zayn che ogni giorno era presente in ogni mia frase e in ogni mio pensiero da quel fantastico 3 Ottobre.
-Ester.. si, è lui.- risposi ai suoi pensieri.
Zayn sembrava impaziente..
-Che ci fai a Milano?- gli chiesi poi.
-Sono qui per te, ovviamente.-
Chettenero..
-Vieni a casa con me?- sorrisi.
Lui annuì con la testa.
Salutammo Ester, per poi fare il tragitto verso casa mia, mano nella mano.
Quando arrivammo, si guardò intorno per qualche minuto, poi guardò me con uno sguardo furbetto, e mi strinse tra le sue braccia forti e rassicuranti.
Ci sedemmo sul divano e ci baciammo a lungo.
Poi andai a prendere il computer e lo accesi.
Zayn mi fissava curioso, metre io sorridevo.
Aprii la pagina di twitter e scrissi: "@ZaynMalik I like your eyes."
Lui mi osservava. Cacciò fuori il suo Blackberry dai jeans e digitò velocemente. "@LisaHarrison_ Sei bellissima."
Immaginai la reazione delle altre directioners alla vista di quel tweet.
Zayn mi mise il braccio intorno al collo e ci puntò l'obbiettivo del cellulare addosso. Sorridemmo.
Altra notifica: "@LisaHarrison_ would you be my girlfriend?" con allegata una foto. Quella appena fatta.
-Si.- pronunciai con una lacrima che mi rigò il viso. Lo scrissi anche su twitter.
Misi le mani intorno al collo del mio ragazzo e lo baciai.
Restammo in silenzio per un po', e infine fu lui a parlare.
-Senti.. non voglio rovinarti la felicità del momento ma.. sai, l'altro giorno, sulla panchina..- disse piano, come avesse paura.
Subito il mio sorriso sparì in una smorfia di dolore.
Si affrettò subito a dire: -No aspetta, lascia stare, non ho detto nulla, non importa, tranquilla..- e mi abbracciò forte.
Ma ormai la prima lacrima era già scesa.
-No Zayn, ora ti dico cosa è successo.-
Gli raccontai del mio migliore amico. Volevo e dovevo togliermi quel peso, e andare avanti. E avevo bisogno del suo aiuto.
Mi fidavo di lui, ed ero pronta a qualsiasi cosa pur di rimanere al suo fianco.
Io già lo amavo. Lui lo sapeva? Non ancora..



Continua pure a sognare..

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Capitolo 9
*** 26 Ottobre 2011 ***


26 Ottobre 2011 - Love me, or leave me at London.


Tornando da scuola, lo trovai a casa mia.
I miei occhi si illuminarono: -Zayn!- corsi ad abbracciarlo.
I miei genitori erano andati a mangiare dai nonni e così eravamo soli.
-Quanto mi sei mancata, piccola.- mi diede una marea di bacetti mentre io ridevo.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli come piaceva a me, e io mi divertivo a giocare con il buco sul ginocchio dei suoi jeans.
-Allora, hai voglia di venire a Londra con me?- sussurrò.
-Davvero?- chiesi sorpresa e già supereccitata al pensiero.
Lui annuì.
Sorrisi come un'ebete e lo baciai.
-Quando partiamo?-
-Alle 18.30.-
-Oggi?!- chiesi ancora più sorpresa.
-Sì!- si alzò dal divano su cui era seduto: -Dai, andiamo a far la valigia..- mi prese per mano e andammo a rovistare nel mio armadio.
Io prendevo i vestiti e Zayn li metteva in valigia.
-Questo si, questo mi serve.. i jeans chiari.. il maglione rosa..- stavo prendendo i vestiti che mi sarebbero bastati per circa sei mesi!
-Lisa, mi sa che non avrai il tempo di mettere tutta questa roba!- Zayn mi porse gli ultimi 20 capi che gli avevo passato.
Allora rimisi tutto dentro l'armadio e stavolta presi davvero solo il necessario.
Vide la mia maglietta con la bandiera del Regno Unito: -E questa?-
-E' figa!- risi.
C'era scritto "Love me, or leave me at London".
La osservò alcuni istanti, poi la rimise nell'armadio.
-Ehi!- protestai -Perché no?-
-Non ti servirà.-
-Che ne sai?- alzai leggermente la voce.
Ma lui restò tranquillo: -Perché non ti lascerò a Londra. Non ti lascerò proprio, direi.- sorrise calmo.
Arrossii e lo guardai contenta.




Arrivammo in aeroporto prima del previsto, e così ci fermammo al bar a leggere qualche giornale di gossip e a fare merenda.
-Guarda qua!- indicai con il dito una foto che ci ritraeva abbracciati: -Il cantante Zayn Malik degli One Direction sembra aver trovato una ragazza che fa per lui. Ora vi chiederete: E' una modella? Una ballerina? Una cantante? No. Lei è una normale 15enne Milanese che frequenta un normale liceo scientifico. Il cantante l'avrebbe incontrata durante una signing session, il 3 ottobre, e le avrebbe dato appuntamento grazie ad un numero scritto per caso sulla mano della ragazza. Non è romantico? Qui le foto dei due durante il loro primo appuntamento.- lessi.
Zayn ascoltava interessato.
Sentimmo risuonare nel bar una vocina che annunciava la partenza dell'aereo per Londra.
-Andiamo- disse il moro.
Una volta sistemati sull'aereo, ricominciammo con la nostra lettura.
-Oroscopo- voltai pagina.
-Io sono acquario.- disse.
-Aquario: novità in vista in una settimana intensa che ti coinvolge se sai ascoltare le influenze delle stelle! Cogli l'occasione per dare il meglio di te e stare in compagnia, se lo vuoi. Non trascurare però la tua dolce metà, se ne hai una..-
Sorrise: -Non trascurerò la mia dolce metà- mi diede un bacio sulla guancia: -tu invece di che segno sei? Aspetta, non dirmelo.. 22 Novembre.. scorpione?!-
-Non puoi indovinarlo..- dissi.
-Perché no?-
-Perché sono una cuspide!- sorrisi.
-E che segno è??- mi guardò confuso.
Scoppiai a ridere al modo in cui alzò un sopracciglio solo: -La cuspide non è un segno! E' un mix di due segni! Vuol dire che sono nata mentre il segno stava cambiando! Io sono per 1/4 scorpione, e per 3/4 sagittario..-
Mi guardò più storto di prima e io risi ancora.
-Sei strana!- alla fine sorrise anche lui.
Poi disse: -Comunque, mi sono accorto che in realtà non ti conosco per nulla..-
-Cosa vuoi sapere?-
-Non lo so, anche le cose più insignificanti, tipo qual è il tuo colore preferito, o che sport fai, se sei una malata di shopping come tutte le altre..-
-Si, lo sono. Mi dispiace per te, ma sono una malata di shopping! Specialmente se mi devo sfogare per qualcosa! .. Il mio colore preferito è il viola, e.. pratico nuoto e tennis..-
Passammo tutto il viaggio a raccontarci cretinerie del genere, fin quando una vocina ci annunciò che stavamo atterrando.
Il tempo era volato.. (D'altronde eravamo su un aereo! Ok Pessima -.-").
Eravamo arrivati.




Entrammo in casa stanchissimi.
La villa era enorme, a due piani, con tanto di giardino, piscina e tavolo da ping-pong. Ovviamente la piscina era vuota, essendo Ottobre.
I ragazzi erano tutti svegli, e al nostro arrivo ci accolsero con un "ben arrivati!".
Ci aiutarono a portare i bagagli in camera di Zayn, al piano superiore, e poi mi fecero fare un giro turistico.
Ognuno aveva la propria stanza, con bagno incorporato, mentre al piano terra c'era un soggiorno enorme con 3 divani bianchi disposti intorno ad un mega-televisore.
Anche la cucina era grande, e c'era un tavolo enorme, per circa 12 persone.
I colori del piano terra si basavano sul contrasto creato tra il bianco della tappezzeria e il marrone cioccolato fondente del mobilio
Dopo aver dato la buonanotte a tutti, io e Zayn ce ne andammo in camera sua.
Le tende bordeaux alle finestre mi piacevano, probabilmente quella stanza anche con il sole era poco illuminata.. il che dava un effetto misterioso..
-Vado a farmi una doccia..- presi il beauty-case e mi infilai in bagno.
Chissà che si aspettava da me..
Erano passate un paio di settimane dal nostro primo appuntamento.
Mica sperava già di..
Io ero completamente in ansia.
Passai 20 minuti sotto l'acqua a farmi domande di ogni tipo.
Asciugai i capelli e li sistemai.
Tolsi quel poco di mascara che rimaneva, e tutta la matita sbavata, rimanendo nuda in viso, senza trucco.
Quando aprii la porta, senza far rumore, Zayn era già nel letto con gli occhi socchiusi.
Mi misi sotto le coperte dandogli le spalle.
Mi strinse a sè.
Sentivo il suo respiro dietro l'orecchio, e mi voltai appena per baciarlo.
-Buonanotte principessa- mi appoggiò le labbra sulla guancia destra e prese a toccarmi i capelli, come piaceva a me.
Mi sentivo protetta.
-Buonanotte Zayn- gli risposi infine.
Spensi la lieve luce che proveniva dalla mia lampada, e chiusi gli occhi.
Ma non stavamo un po' correndo?





Continua pure a sognare..

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Capitolo 10
*** 27 Ottobre 2011 ***


27 Ottobre 2011 - Migliore amica?


Mi svegliai ritrovandomi sola.
O forse no: Zayn aprì la porta del bagno di scatto, ed io mi spaventai.
Aveva un asciugamano in vita, e si stava passando un altro asciugamano in testa.
Quando capì che lo stava fissando, sorrise: -Buongiorno piccola.-
-Buongiorno- sbadigliai, e poi mi stiracchiai.
Mi alzai dal letto, mi infilai la sua felpona, presi le sigarette che trovai sul comodino, e uscii sul balconcino a fumare.
Zayn mi raggiunse subito dopo essersi vestito.
Vidi che nel giardino sotto c'era qualcuno.
Era Liam, con una ragazza.
-Chi è la riccia?- chiesi a Zayn.
-Lei? Oh lei è Danielle, la ragazza di Liam.-
La fissai per un po' finchè i due non scomparvero dentro una macchina.
-Che si fa oggi?- chiesi sorridente.
-Avevo intenzione di portarti..- Zayn fu interrotto da un tuono: -Cambio di programma, ci toccherà stare a casa..- mi guardò dispiaciuto.
-Non preoccuparti, non fa nulla.. così conoscerò meglio i ragazzi!-
Poi sentimmo le prime gocce di pioggia bagnarci, e rientrammo.
Scendemmo in soggiorno, mano nella mano.
-Ciao!- salutammo.
C'era Niall stravaccato sul divano a mangiare patatine, e Harry che leggeva una rivista, mentre Louis rideva e scherzava con una bella chioma castana.
In quel momento ci fissarono tutti.
-Ciao Lisa!- salutarono in coro.
La ragazza si sciolse dall'abbraccio di Louis e venne da me: -Ciao, io sono Eleanor!- sorrideva.
-Lisa- ricambiai.
-Bene, si è fatto tardi, io vado..- Eleanor diede un bacio sulla quancia a Louis, ed uscì.
-Chi gioca a Mario kart?- urlò Harry.
-Iooo!- urlarono tutti.
E così ci mettemmo a giocare.
-Non ti azzardare a superarmi!- urlò Niall.
Io mi misi a ridere. Meno di 5 secondi ed ero davanti a lui.
-Lisa!- buttò con forza il telecomando sul divano e venne a farmi il solletico, mentre Zayn ci guardava ridendo.
-Basta Niall, ti pregoo!- non respiravo più: -Basta, basta!- ridevo.
Poi finalmente me lo scrollai di dosso.
-Sai, avevo proprio bisogno di un'amica a cui fare il solletico quando non fa quello che le dico!- mi strizzò l'occhio.
-Amica?- sorrisi.
-Migliore, amica.- sorrise a sua volta.
Mi girai verso Zayn e vidi il suo sguardo attento.
Migliore amica. Quelle parole mi continuavano a girare nella testa.
Spostai lo sguardo su Harry che continuava a giocare a Mario kart da forever alone!
Migliore amica.
No Lisa, non ora.
Troppo tardi..
-Lisa?- Niall mi guardò preoccupato.
Zayn aveva capito tutto: -Niall ti spiego dopo..- mi prese e mi trascinò in camera.
Chiuse la porta alle sue spalle e mi prese un fazzoletto di stoffa, per asciugarmi le lacrime.
-Vieni qui..- mi abbracciò per cullarmi tra le sue braccia.
-E' tutto apposto, ci sono io..-




-Zayn, finalmente, come sta?- Niall si precipitò su Zayn non appena entrò in soggiorno.
-Non bene.. è.. è distrutta. Non riesce a superare la cosa..-
-Che cosa?- chiese il biondo.
-Ha perso da poco un caro amico, il suo migliore amico. Erano legati da una vita..-
Niall rimase in silenzio per alcuni secondi, fissando le scale.
-Che possiamo fare?- si intromise Louis che aveva ascoltato seduto sul divano con Harry.
-Deve dimenticarlo..- propose il riccio.
-Non sarà facile..-
-Ma se lei non volesse dimenticare?-
-Allora non andrà mai avanti..-




-Ti va un gelato, bella?- Niall mi pizzicò il fianco e io scattai nella direzione opposta a causa del solletico.
Lo guardai con gli occhi sorridenti.
-Gelato!- annuii.
Ci eravamo abbuffati di pizza, ma non ne avevamo ancora abbastanza.
-Zayn?-
Si girò lentamente, pensandoci.
-No, non mi va il gelato.. andate voi..- disse infine.
-Harry?-
-Nàà, esco con Carolina tra poco..-
Lo guardai non capendo un tubo: -Chi è Carolina?-
-E' quella italiana?- chiese Zayn.
-Ma quella di Roma?- disse Niall.
Harry annuì.
-Harry esce con un'italiana?- sbottai.
-In questo periodo si..- disse Zayn
-Che significa?- non capivo.
-Che cambia ogni circa 3 giorni..- continuò lui.
-Ma questa volta è diverso.. lei è.. speciale..- Harry arrossì.
-See lo dici sempre...- rise Niall: -Comunque.. il gelato?- mi guardò impaziente.
-Andiamo.-
Ci incamminammo verso la gelateria.
C'era poca gente.
-Per me un cono Bacio e Nocciola..- dissi.
-Io una coppetta tutto vaniglia- aggiunse Niall.
Vaniglia..
Ci sedemmo sulla panchina più vicina.
-Com'è?- chiese il biondo con la lingua incollata al cucchiaino.
-Buono- sorrisi.
Niall indicò una scritta sulla panchina: "Mangia il gelato e non ti preoccupare del resto."
Scoppiai a ridere, e Niall con me.
Lessi un'altra scritta: "Fede mi manchi".
No. Non di nuovo.
Spostai subito lo sguardo negli occhi di Niall.. così azzurri..
Anche lui mi fissava: -Tutto apposto?-
-Si- dissi cercando di non strozzare la voce.
Niall spostò lo sguardo a terra: -Zayn mi ha detto che fumi.. perché fumi?- mi guardò triste.
Non risposi, e lui non aggiunse altro.
Guardai lo schermo del cellulare e notai la data: 27 ottobre 2011.
Era passato esattamente un mese dal funerale.
Mi alzai per andare a buttare il fazzoletto nel cestino.
-Aspetta Liz, mi butti questo per piacere?- mi tese la mano con la sua coppetta vuota.
Mi fermai, senza girarmi.
Liz..
Mi accasciai a terra.
-Ommioddio, Lisa!- Niall mi si avvicinò subito, e mi tirò su.
Poi li vidi, i suoi occhi preoccupati, e lui vide i miei, pieni di dolore e di lacrime.
Mi fece sedere su una panchina, ma io non ero lì, stavo vagando in un mondo pieno di ricordi, in un tempo passato, un tempo felice.
-Lisa? Lisa?- chiamava Niall preoccupato.
Tirò fuori il cellulare e compose un numero: -Zayn, Zayn.. Lisa.. stavamo.. il gelato.. la coppetta.. lei è .. a terra..- non riusciva a controllare la voce.
-Niall che succede, calmati, Niall!- urlò Zayn dal telefono.
Niall fece un lungo respiro e raccontò l'avvenuto.
-Forse involontariamente le hai ricordato Federico in qualche modo.. state li, non vi muovete, stiamo arrivando. Accarezzale i capelli, le fa piacere..-
Niall chiuse la chiamata.
Sentii le sue mani nei miei capelli, ma ai miei occhi non c'era lui seduto vicino a me.
C'era Federico.



Continua pure a sognare..



Mi lasciate un commentino please? :)

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Capitolo 11
*** 28 Ottobre 2011 ***


28 ottobre 2011 - E' colpa mia.



-Lisa..-
Mi voltai di scatto.
-Che stai facendo?- disse severo.
Mi rigirai mentre sentivo le prime lacrime rigarmi il viso, continuando a riporre i vestiti in valigia.
-Lisa..?- fece un passo verso di me.
Non risposi. Non sapevo cosa stavo facendo. Stavo scappando? Da cosa?
Mi prese una mano, violento, e mi costrinse a girarmi.
Lo guardai terrorizzata. Allora allentò un po' la presa.
Vidi i suoi occhi lucidi, e lui vide i miei.
-Perché?- mi chiese.
-Non è colpa tua. Non è colpa di nessuno di voi. E' colpa mia.- continuai a fissarlo piena di dolore.
Mi lasciò andare.
-Puoi portarmi all'aeroporto, o chiamarmi un taxi, per favore?- riuscii a dire.
Lui fece un cenno con la testa e uscì sul terrazzo a fumare. L'avevo ferito.




Avevo salutato tutti a casa, ma Niall e Zayn avevano insistito per venire in aeroporto.
-E' stata colpa mia, scusa..- disse il biondo.
Gli occhi blu più belli dell'universo erano tristi a causa mia.
Avevo spiegato loro cosa era successo quella sera: gelato alla vaniglia, il preferito di Fede, la scritta sulla panchina, e Niall che mi aveva chiamato Liz: Liz mi chiamava Fede.
-No Niall, non è colpa tua. Io ti voglio bene..- lo abbracciai.
Poi andai da Zayn. Lo guardai piena di scuse, ma lui non volle alzare lo sguardo. Era triste e deluso.
Gli presi una mano. Allora si decise a guardarmi.
Con l'altra mano mi afferrò per un fianco e mi baciò con foga.
-Se hai bisogno di me, chiamami, ci sarò sempre per te..- mi accarezzò una guancia.
Gli lasciai la mano, e lasciai così anche Londra..




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Capitolo 12
*** 5 Novembre 2011 ***


5 Novembre 2011 - Ma quale principe azzurro?



-Stupida, ma che hai fatto?- mi rimproverò.
-Che ho fatto?- chiesi.
-Te lo sei lasciata scappare.- disse freddo.
-Di chi parli?-
-Del tuo principe azzurro, sciocchina.- sorrise.
-Lui non è il mio principe azzurro.- abbassai lo sguardo.
Mi guardò con una faccia da "sottuttoio".
-Devo andare, Lisa. Ora ascoltami: non dimenticarmi, ma non piangere ogni volta che ti ricordi di me, altrimenti ti chiederò di dimenticarmi.-
-Non lo farò mai.-
-Ma devi continuare a vivere la tua vita, anche se io non sarò al tuo fianco fisicamente, io ci sarò con l'anima.-
-Si..- dissi poco convinta.
-Promettilo.-
-Promesso.-
-Ciao Lisa..-
-Ciao Fede.-






Mi svegliai , ripensando al mio sogno.
Il mio principe azzurro... Nàà..
Mi vestii di fretta e andai a scuola.
-Ciao cicci!- mi sorrise Ester.
-Buongiorno..- 
-Tutto ok?- cercò il mio sguardo, che era assente.
-Ho fatto un sogno..- le raccontai del mio sogno.
-Che ne pensi?- chiese.
-Non lo so.. forse ho fatto male a.. lasciarlo..- dissi titubante.
Lei scoppiò a ridere: -Dici?!- 
-Dai Ester! Sono seria! ..Lui mi manca..-
-Ma io non ho neanche ancora capito perché lo hai lasciato..-
-Eh.. non lo so neanche io.. forse non ero pronta a ricominciare.. sentivo di tradire Fede in un certo senso..-
Ester mi guardò seria: -Lisa, Fede non era il tuo ragazzo. Eravate migliori amici.-
-Lo soo, ma sento che in qualche modo sto cercando di rimpiazzarlo, e lui non se lo merita.-
-Chi non se lo merita, Zayn o Fede?-
-Entrambi. Fede non si merita di essere rimpiazzato, Zayn non si merita di essere un modo per coprire l'assenza di Fede.- iniziai ad arricciarmi i capelli tra le dita: segno di stanchezza, in questo caso.
Ester lo notò: -Sei stanca?-
-Si..-
-Ce la balziamo? E' sabato, facciamo un po' di shopping, ci tiriamo su..- accennò.
-Andata.. prima però facciamo colazione, sto morendo di fame..-
E così ci fermammo al nostro bar preferito.
-Cosa farai?- chiese Ester mentre mangiava la sua brioche.
-Non lo so..-
-Lo chiamerai?- 
Non risposi, fissavo il cappuccino. Presi il giornale di gossip che era abbandonato sul tavolo di fianco ed aprii ad una pagina qualunque. Alla pagina sbagliata. Anche Ester notò l'articolo, e mi fissò per vedere la mia reazione.
C'era scritto: "Cantante dei One Direction lasciato da una quindicenne Milanese."
-Lei deve essere malata, non c'è altra spiegazione- lesse Ester ad alta voce. Commento di una directioner.
-Ha ragione Ester, io sono malata..-
-Tu non sei malata, Lisa, sei solo ferita. Ora hai la possibilità di ricominciare..-
-Avevo.. non credo che Zayn mi vorrà più vedere..- dissi triste.
Ester sorrise: -Stupida, lui ti ama.-





Continua pure a sognare.. 

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Capitolo 13
*** 9 Novembre 2011 ***


9 Novembre 2011 - Numero inesistente.




-E se poi non mi vuole?- 
-Provaci. O lo rimpiangerai per tutta la tua vita.-
Jasmine ed Ester mi fissavano in attesa.
Guardai prima Jas, e poi Ester.
Presi in mano il cellulare e composi il numero. Subito misi il vivavoce.
-Vodafone messaggio gratuito, il numero selezionato è inesistente o momentaneamente non disponibile, se desidera informazio..-
Premetti il rosso.
Guardai di nuovo prima Jas e poi Ester.
Abbassai lo sguardo e sentii il dolore diffondersi in ogni parte del mio corpo.
Era finita. Per sempre.
Che stupida. 






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