Today is the day.

di Mia_delrey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** 1. This is my life. ***
Capitolo 3: *** 2. Divorce! ***
Capitolo 4: *** 3. Life is a long trip.. ***
Capitolo 5: *** 4. Rome. ***
Capitolo 6: *** 5. New school. ***
Capitolo 7: *** 6. So... These are One Direction! ***
Capitolo 8: *** 7. I will continue to follow you if you continue to be so mysterious. ***
Capitolo 9: *** 8. Don't be afraid to me, Viola. ***
Capitolo 10: *** 9. I did it because... I love you. ***
Capitolo 11: *** 10. He isn't my boyfriend!! ***
Capitolo 12: *** 11. I have to go to Milan. ***
Capitolo 13: *** 12. I'm sorry, he is... die. ***
Capitolo 14: *** 13. H-hi, Grandma. ***
Capitolo 15: *** 14. We don't say anything to anyone, okay? ***
Capitolo 16: *** 15. Fuck you, Zayn! ***
Capitolo 17: *** 16. How are you, Vi? ***
Capitolo 18: *** 17. And, if you remember, last year... ***
Capitolo 19: *** 18. I know him. ***
Capitolo 20: *** 19. The truth. ***
Capitolo 21: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Prologue.

 
Era una mattina come le altre, piuttosto monotona. Sveglia alle sei, colazione-doccia-vestiti-trucco-scuola. La mia routine ogni mattina era la solita, come del resto quella di ogni studente. Ops, ho dimenticato di presentarmi! Mi chiamo Viola, frequento il secondo anno di Liceo a Bradford, e me la passo abbastanza bene. Mia madre e` di Siviglia, mentre mio padre e` italiano, percio` sono mezzo italiana e mezzo spagnola, di inglese ho praticamente solo la lingua e il fatto che ci sono nata. Ora starete pensando: wow, sara` una gnocca, come minimo sara` alta 1,70m, sara` magra e avra` delle curve da urlo! Beh, mi dispiace deludervi, ma non sono niente di tutto questo. Al contrario, supero di poco il metro e sessanta, sono magra, quello si, ma le mie forme... Ecco, preferirei non parlarne. Diciamo che non vado molto fiera della mia corporatura, non sono di certo quella che si puo` considerare una bomba sexy. 
Alle otto meno dieci, come ogni mattina, passo` a prendermi la mia bellissima Sarah. Alta piu` di me (Non c'e` neanche bisogno di specificarlo, tutti ormai son piu` alti di me!), capelli mossi color miele, due grandi occhioni castani, e una simpatia e dolcezza uniche! Non per altro era la mia migliore amica dai tempi delle medie! 






*Spazio dell'autrice*
Hellooo:)
Questo e' il prologo, spero che vi piaccia e che leggerete i primi capitoli. Il primo lo posto ora, gli altri da domani in poi.
Recensite, okay? Baci, ciao.xx

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Capitolo 2
*** 1. This is my life. ***


1. This is my life.

 
« Buongiorno patatina! »     esclamo`, strofinando il naso contro il mio.
« Ma come siamo cucciolose oggi! Come mai cosi presa bene? Che e` successo? » 
« Ti racconto per strada. »     le si illuminarono gli occhi, e capii che era una bella notizia.
« Ma` io vado, a piu` tardi!  -  chiusi la porta alle mie spalle  -  Allora, cosa devi dirmi? »
La mia adorabile stellina si illumino`, e i suoi occhi sembrarono addirittura ingrandirsi, quindi dopo aver fatto passare quei cinque o sei secondi che si lasciano per dare un po` di "suspence" alla persona in ascolto, alzo` la mano sinistra e mi mostro`, nell'anulare, un anello argentato tapezzato di piccoli diamantini, e comincio` ad agitare la mano, impedendomi quindi di vederlo.
« Uff, sta` ferma!  -  le afferrai la mano e lo ammirai in tutta la sua bellezza  -  Porca paletta, chi e` il miliardario che ti ha comprato quest'anello?? »
« Non indovinerai mai!  -  sghignazzo`, facendomi aspettare i soliti cinque-sei secondi  -  ...Me l'ha dato Federico ieri!! »
« Checcosa?!?! Federico, quel Federico?? »   chiesi, inclinando il collo e spalancando gli occhi. 
« Quel Federico, si. Ieri mi ha preso da parte, e dopo una dichiarazione degna del ragazzo piu` dolce della terra, mi ha dato questo. »
Ok, adesso dire che Federico era il ragazzo piu` dolce della terra era un'assoluta cazzata, l'unico momento in cui si poteva ritenere "dolce" era quando giocava a calcio, perche` sembrava colpire la palla con leggerezza per non farle male, e un giorno aveva addirittura affermato di amarla! ...Ma, se Sarah era felice con lui, non potevo impedirle di starci assieme.
Ad ogni modo, all'incrocio vicino a scuola incontrammo Andrea e Federica, l'altra coppia, ed infine la mia dolce meta`, quel ragazzo che da quasi un anno formava con me una cosa sola: Marco. Lui non mi aveva regalato nessunissimo anello, ma ero stata io a pregarlo vivamente di non farlo, dato che odiavo gli anelli! E poi ero pienamente convinta che non servisse mettersi un anello al dito per dimostrarsi amore vero, o magari amore eterno, nel caso del matrimonio. 
Arrivati a scuola, baciai Marco sulle labbra di fronte alla mia classe, e lui dopo avermi stretto la mano e avermi fatto una dolce carezza sulla guancia, ando` nella sua classe, assieme a Federico.
« Che fai stasera? »    mi chiese Federica.
« Penso che usciro` con Marco, tu? »
« Io esco con Andrea e gli altri, vengono anche Federico e i suoi amici, e me li vogliono presentare! »
« Chee coosa eccitaante! »    sbuffai.
« Magari piu` tardi ci incontriamo, ok? »    rispose, sconsolata.
« Non ti prometto niente. Sai, Marco dice che vuole farmi una sorpresa! »
« Oh mio dio, e` qualcosa di serio! Beh, allora resta pure sola con lui! »    rise.
« Johnson e Ambrosini, finitela! »    grido` la professoressa, irritata. Faceva cosi ridere che non riuscii proprio a trattenermi e scoppiai a ridere di fronte a lei, e dato che avevo una risata molto contagiosa, tutta la classe venne contagiata dal virus della risata, cosicche` la professoressa mise una nota sul registro a tutta la classe, minacciando di sospendermi se avrei fatto di nuovo una cosa del genere.
 
 
 
Una volta uscita dalla doccia, andai di fronte all'armadio e scelsi dei vestiti semplici: un paio di jeans e una felpa. Mentre mi truccavo, Chiara spalanco` la porta, facendomi sobbalzare.
« E` arrivato il tuo ragazzo!!! »    grido`, con un sorriso ebete stampato in faccia.
Chiara era mia sorella, la mia inseparabile sorellina, di due anni piu` piccola di me ma incredibilmente matura, anche se un po` pazza, e quello l'aveva preso da me! 
« Per la cronaca, si chiama Marco, e non c'e` bisogno che lo sappia tutta la via! »
« Uff, non si puo` neanche scherzare! Antipatica! »    e usci` sbattendo la porta. Sentii che salutava Marco, dicendo qualcosa tipo "E` in camera sua l'antipatica, fra poco scende!", e poi mi venne un secondo infarto, questa volta provocato dal mio dolcissimo Marco, che aveva spalancato la porta per dire: « E` arrivato il tuo ragazzo!! », muovendosi come un gay nel tentativo di imitare mia sorella, con il risultato pero` che sembrava solo una scimmia ubriaca! 
« Sei un figo Marco! »
« Oh, lo so! »    agito` la mano come per dire: "Pff!".
Poi mi guardo` mentre mi sistemavo i capelli e mi disse:  « Non c'e` bisogno che ti tormenti quel ciuffo per farlo stare giu`, sei gia` bellissima cosi, senza trucco o acconciature... »
Lo fissai per un momento, e mi sentii sciogliere: era davvero cosi dolce??? Dopo un po` cominciai a sclerare e a muovere le braccia come una pazza, tanto che Marco si mise a ridere e mi abbraccio` forte, stampandomi poi un dolce bacio sulle labbra.
« Ma come faccio a meritarmi una ragazza come te? »    mi chiese, guardandomi intensamente negli occhi. Era incredibile quel ragazzo, quando ero con lui non riuscivo a pensare a nient'altro se non a quanto era bello, a quanto lo amavo, e a quanto mi sarebbe mancato non appena se ne fosse andato. Perche` lui era parte della mia vita ormai, e non riuscivo a stare senza di lui! Lo scrissi anche sul diario dove annotavo tutti i miei pensieri.
Quella serata con Marco fu fantastica come sempre, alla fine non raggiungemmo gli altri perche` volevamo stare un po` da soli, e quando fu il momento opportuno comprammo delle paste e andammo in un parco li vicino, il nostro preferito.
« Ti ricordi come ci siamo conosciuti? »    mi chiese, prima di addentare la sua pasta alla crema. Certo che me lo ricordavo. Ricordavo ogni parola, ogni gesto, ogni emozione provata quel giorno d'estate quando, imbarazzato, dichiaro` di essere innamorato di me, ed io con sua grande sorpresa confermai lo stesso. E da quel giorno cominciammo ad uscire. Gli raccontai per filo e per segno tutto cio` che ricordavo, e lui spesso aggiunse dei particolari o modifico` qualcosa per come la ricordava lui, e parlammo per tutto il tempo di questo.
« Eravamo qui al nostro primo appuntamento. »    riflettei  a voce alta.
« Gia`, e fu una giornata fantastica ed indimenticabile, come tutte le altre passate con te!  -  fece una pausa  -  Io ti amo, Viola. »    era rosso in viso, ma non per l'imbarazzo, piu` che altro perche` cominciava a fare freschino.
« Vuoi la mia felpa? Ti congelerai, se no. »    disse infatti, sfilandosela.
« Sto bene cosi, grazie. Quello che mi hai detto mi ha riscaldato il cuore, e non ho bisogno di nient'altro. »    ci baciammo, poi lui si sdraio` sull'erba morbida e mi fece poggiare la testa sul suo petto, carezzandomi i capelli. Era bellissimo stare li`. Cosi bello, che doveva proprio essere interrotto da mia sorella che mi chiamava al cellulare.
« Oh, Dio, io la strozzo quella ragazza!! »    esclamai, furiosa. Aveva rovinato un momento magico come quello, e chissa` per cosa!! Ma, non appena risposi, capii che c'era un motivo valido se mi aveva interrotto...
« Checcosa?!?! Avrai sentito male, non e` possibile!! ... Oh mio dio. Vabbe`, arrivo. »    
« Che e` successo? »    chiese Marco, preoccupato.
Avevo le lacrime agli occhi, non sapevo come spiegargli cio` che mi era appena stato detto, non riuscivo a crederci nemmeno io.
« I miei divorziano. »    ebbi una stretta forte al cuore nel dirlo, e mi lasciai cadere fra quelle braccia muscolose sempre pronte ad accogliermi in qualsiasi momento. Poi mi accompagno` a casa.




*Spazio dell'autrice*
Ecco il primo capitolo, l'unica cosa che vi chiedo e' di recensire ed essere sincere! Ci conto eh v.v
E non preoccupatevi se ancora non si parla di One Direction, arriveranno tra un po'. L'ho fatto tanto per sperimentare, ahaha:P
Byee xx

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Capitolo 3
*** 2. Divorce! ***


2. Divorce!


 
« Come sarebbe a dire "stavo origliando"?! Ma che ti passa per la testa?? »
« No, che passa per la testa a voi, mamma!  -  esclamai, facendole spostare lo sguardo da Chiara su di me  -  Perche` mai dovete divorziare? Io credevo che voi ci voleste bene, che voi... »    non riuscii a terminare la frase, che grosse lacrime amare scesero sulle mie guance, e abbassai lo sguardo mordendomi un labbro, per tentare di fermarle.
« Non essere egoista, Viola! Noi abbiamo semplicemente capito che non ci amiamo piu`. Capita tutti i giorni che una coppia divorzi, ma non per questo smette di voler bene e di prendersi cura dei proprio figli! Io saro` sempre vostra madre, e Checco vostro padre.  -  per la cronaca, il suo vero nome era Francesco, ma ormai gli amici lo chiamavano "Checco", e cosi anche la mamma  -  Dovete stare tranquille, ok? »    quel suo accento spagnolo mi dava un po` fastidio, ma allo stesso tempo mi rassicurava.
« Si ma... Se voi divorziate non vivrete piu` insieme... E che ne sara` di noi? Cosa faremo? Dove andremo? »
« Beh, questo verra` deciso domani in tribunale, dai giudici. Dovrete venire anche voi, percio` per domani niente scuola! Siete contente? »    lo disse come si dice ad un bambino di quattro anni se vuole le caramelle.
« Poco male, tanto domani avrei avuto una noiosa assemblea di classe... »    disse Chiara, trascinandosi su per le scale.
« Avrei preferito andare a scuola! »    dicendo questo la guardai dritta negli occhi, senza sbattere le palpebre nemmeno una volta, quindi andai nella mia stanza.
Chiara si era gia` seduta sulla mia poltroncina preferita, e la sgridavo sempre per questo, ma questa volta non le dissi niente: c'era un fatto ben piu` importante per il quale dovevamo discutere, ossia il divorzio dei nostri genitori.
« E se i giudici decideranno che la mamma dovra` comprarsi un nuovo appartamento e noi due verremo divise? »    disse Chiara, a malincuore.
« Non oso pensarci. Non voglio che ci separino, cosi potremo vederci solo una volta a settimana, se non di meno! »
« Gia`, e mi mancherebbe troppo stare nella stessa casa, mi sentirei troppo sola, non ce la farei davvero a sopravvivere senza la mia sorellona testona! »    rise.
Quell'affermazione fece sorridere anche me, e risposi:  « E a me mancherebbe la mia sorellina rompiscatole!  -  la abbracciai  -  Pero` ti voglio bene, Chia`. »
« Anch'io Vi, tanto! »
Quella fu in assoluto la cena piu` silenziosa di tuuutta la mia vita!
Per tutto il tempo nessuno di noi apri` bocca, tranne che per dire cose come "Passami l'acqua" o "Puoi mettermene un altro po`?" o al massimo "Molto buono, mamma" ma niente di piu`. Come poteva spegnersi tutto il calore e l'energia di una famiglia che da sempre era stata unita piu` che mai, solo per uno stupido divorzio?? E soprattutto, perche` divorziavano?? Non aveva senso, io credevo che si amassero, credevo che ci tenessero a restare insieme, e credevo che volessero continuare ad essere una famiglia assieme a me e Chiara! Ma forse mi sbagliavo. Forse avevano finto per tutti questi anni di amarsi, e ora che eravamo abbastanza grandi per capirlo (ma non per accettarlo) avevano smesso di fingere, facendoci cosi scoprire tutta la verita`. Non me lo sarei mai immaginato da loro, mai. 
 
 
 
« Oddio e` una notizia bruttissima! »    disse Sarah la mattina seguente, sorseggiando un cappuccino al bar.
« Si, lo so. E i giudici stamattina hanno detto che io dovro` andare a stare da papa`, mentre Chiara andra` con la mamma. Quindi, come temevamo, non ci vedremo quasi mai. Saremo separate. »
« Mi dispiace tantissimo, davvero. Non ci credevo quando me l'hai detto ieri sera per messaggio! E io che avevo sempre creduto che la tua fosse la famiglia piu` unita che conoscessi! Desideravo essere adottata, e spesso credevo che i miei dovessero prendere esempio, ma ora che divorziano... Dio mio, e` terribile. »
« Gia`. Pensa che non riuscivo a crederci nemmeno io, quando Chiara me l'ha detto. »
« Oh, quindi l'ha scoperto prima lei? »
« Si, e praticamente per caso! Passava vicino alla loro stanza, e li ha sentiti. »
« Dev'essere stato un brutto colpo per lei, e` ancora in terza media... »
« Lo e` stato. Ora non so piu` cosa fare! Noi due verremo separate, vedro` la mamma pochissime volte, e dovro` stare tutti i giorni in quella casa con mio padre, senza lo spagnolo di mia madre e le scemenze di mia sorella... »    cominciai a piangere.
« So che ci soffri tantissimo, ma devi farti coraggio Vi. Vedrai che tra qualche mese ti sarai gia` abituata, e io se vuoi ti aiutero`, lo sai che ci sono sempre per qualsiasi cosa! Chiamami e posso salvarti da un discorso noioso con tuo padre, o da una possibile depressione post-divorzio, o per qualsiasi altra cosa! »
La abbracciai.    « Grazie, sei la migliore amica che si possa avere Sarah. »





*Spazio dell'autrice*
Buongiorno tesorini miei! Stamattina mi sono alzata di buon'ora (alle 10, non sono molto mattiniera LOL) e ho detto: "Beh dai, dato che non ho nulla da fare perchè non aggiorno la mia nuova fan fiction su EFP?" ..E cosi ho fatto. Come sempre, anche questa volta vi chiedo di recensire, e so che sono MOOLTO STRESSANTE ma... Beh, credo che faccia piacere ad ogni autore qui su EFP ricevere tante recensioni, no? Anche a quelli più scarsini come me! Ahaha:P ..Ora vado a magnà, che fame mamma miaa! Allora recensite eh, miraccomando! 
A presto bellissime, 
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 4
*** 3. Life is a long trip.. ***


3. Life is a long trip..



 
Quella sera, a cena, i miei dissero cio` che i giudici avevano spiegato loro dopo che io e Chiara eravamo uscite. Non c'era neanche un minimo di preoccupazione sui loro volti, non un po` di tristezza, o un senso di colpa. Niente. Ancora non riuscivo a spiegarmi il motivo per cui avevano deciso di divorziare, di mandare a monte una famiglia quasi perfetta, perche` in effetti non c'era un vero motivo! O se c'era non era un motivo abbastanza valido! "Non ci amiamo piu`", aveva detto mia madre. Come sarebbe a dire "Non ci amiamo piu`"?! Non si smette di amare una persona cosi, all'improvviso! E non la si sposa, se non si e` pronti ad amarla fino alla morte! Almeno, io la pensavo cosi.
« Quindi mi stai dicendo che dovete... Vendere la casa?! »    alzai la voce nell'ultima parte.
« Si, Viola. Dobbiamo vendere la casa e... Trasferirci. »    No, aspetta, trasferirci dove?!
« E dove dobbiamo trasferirci, mamma? »    le chiese Chiara, con quel suo faccino da angelo indifeso. La mamma guardo` papa`, in cerca d'aiuto, probabilmente non era una cosa facile da dire. Chissa` in quale parte sconfinata di Bradford avremmo dovuto trasferirci! Gia` ci immaginavo, in una casetta di periferia, isolati da tutti! Come la mamma sperava, papa` accorse in suo aiuto, e prese la parola.
« Ecco...  -  si schiari` la voce  -  ...I giudici hanno detto che tu  -  mi indico`  -  dovrai venire ad abitare con me, mentre Chiara andra` con la mamma. »    Questo lo sapevo, avrei dovuto passare il resto della mia adolescenza a contatto con un uomo tutto casa-lavoro, impedito sia in cucina che in "conversazione fra padre e figlia", che sicuramente sarebbe stato fuori casa il novanta per cento del tempo! Se questa era vita...!
« E...  -  fece un bel respiro. Oh, quindi la tortura non era ancora finita!!  -  ...Dovremo tornare nelle nostre citta` originarie. »    Mi venga un colpo! Checcosa?!?! Ma... Ma... Erano distanti chilometri tra di loro!!! E soprattutto erano troppo distanti da Bradford, la mia citta`!!! Mi alzai, trascinando la sedia in terra, e con le mani poggiate al tavolo e le braccia rigide, li fissai uno dopo l'altro, quindi esclamai: « Volete rovinarmi la vita per caso?! »    quindi corsi su per le scale per andare a buttarmi sul letto e piangere tutte le lacrime.
Incredibile, dovevo trasferirmi con papa` a Roma, non ce l'avrei mai fatta a sopravvivere. Nuova citta`, nuova scuola, nuovi amici, nuovi parenti, e nuova lingua, dato che non sapevo molto in italiano. "Life is a short trip, the music's for the sad man" diceva una canzone che a me piaceva tanto. Gia`, ma per me sarebbe stato un lungo viaggio, e molto doloroso per giunta. Dopo qualche decina di minuti passati a piangere, mi asciugai gli occhi e andai in bagno a sciacquarmi la faccia, per lavare via i brutti pensieri. Decisi di parlarne con la mia migliore amica, lei mi avrebbe dato qualche consiglio, come faceva sempre.
« Ciao Vi, come stai? »
« ... »
« Dal tuo silenzio capisco che qualcosa e` andato storto. Vuoi parlarmene? »
Annuii, anche se lei non poteva vedermi. Tirai su col naso e le raccontai cio` che mi avevano sfacciatamente detto i miei a cena.
« Oh my God. Cosa significa che ti trasferisci in Italia?! »
« Si, i giudici per un qualche balordo motivo gli hanno detto che tra meno di una settimana dovranno aver messo in vendita la casa, e dovremo esserci trasferiti nelle loro citta` di provenienza. Percio` io andro` a Roma con papa`, e Chiara andra` a Siviglia con la mamma. In pratica, devo dirti addio, Sarah. »    deglutii, per cercare di inghiottire tutto il dolore che mi stringeva il cuore, nel dire quell'odiosa parola: Addio. Dall'altra parte la sentii piangere.
« Ma... No... Com'e` possibile? Vi, tu sei la mia migliore amica, sei sempre stata tu, e non ne troverei mai un'altra che possa avere almeno un quarto delle tue qualita`. E` impossibile Vi, non ce la faro` mai! Perche` devi andartene, quei giudici non hanno un cuore?? »
« No, e quegli stronzi dei miei nemmeno, e se Chiara non avesse scoperto questa storia del divorzio non avrebbero avuto neanche le palle di dircelo! Io non voglio andarmene, Sarah. Io voglio stare qui, vedere ogni giorno te, Marco, Federica, Andrea e... Si dai, anche il tuo Federico. Non voglio partire per una citta` dove parlano una lingua di cui so al massimo dieci parole e con gente che non conosco! Dovro` fare amicizia, e all'inizio saro` da sola, non ci sara` nessuno ad aiutarmi! Come faro` Sarah, dimmelo!? »
« Non lo so! »    scoppio` a piangere, e rimanemmo a entrambe piangere al telefono per un quarto d'ora buono, e fu come se fossimo nella stessa stanza, abbracciate strette.
 
 

 
« Cosa dovevi dirmi? »    mi chiese Marco, aggiustandosi la cuffietta con una mano. L'altra mano era incrociata nella mia, e prima di cominciare a parlare la strinsi forte.
« Marco, noi... Non possiamo piu` stare insieme. »    abbassai lo sguardo, non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi mentre lo lasciavo cosi, su due piedi.
« Scherzi, vero? »    Marco aveva un anno in piu` di me, ma quando si sentiva insicuro sembrava rimpicciolirsi e tornare bambino, facendo aumentare ancora di piu` tutti i miei sensi di colpa. Avrei voluto tornare a quel giorno d'estate in cui si era dichiarato per rifiutarlo, cosi avrebbe sofferto di meno, molto di meno. Una lacrima mi percorse il viso, ma la fermai subito.
« No...  -  tirai su col naso e lo fissai, cercando di apparire seria e sicura  -  Io credo che non dovremmo piu` stare insieme. »    Minchiate. Erano tutte minchiate. E finsi cosi bene, che Marco credette che lo volessi lasciare perche` non lo amavo piu`.
« Tu... Tu mi stai lasciando? »    mormoro`. Il bagliore nei suoi occhi d'un tratto si era spento.
« Cosa? »    E` ovvio che avevo sentito benissimo. Ma, mentre se un ragazzo chiede "Cosa?" significa che non ha capito, se lo fa una ragazza significa che vuole dare al ragazzo la possibilita` di cambiare domanda o risposta. E io desideravo con tutto il cuore che dicesse "Niente" e continuassimo a camminare mano nella mano, cosi poi gli avrei detto la verita`, e cioe` che dovevo partire perche` la mia famiglia non era piu` una famiglia.
« Hai sentito. »    Conosceva bene la regola del "Cosa?" ormai.
« Ehm... Io... S-si... »    La paura di deluderlo aveva avuto la meglio sul buonsenso, e cosi non ero riuscita a dirgli la verita`. Cio` che successe dopo fu molto semplice: Marco strinse forte la mia mano, poi d'un tratto mollo` la presa, e se ne ando` con le mani in tasca, dicendomi "Finiamola qui allora, se e` questo che vuoi". 
Terribile. Davvero terribile. Agli occhi del mio ormai ex-ragazzo ero apparsa come la stronza da tira e molla, la ragazza mezzo troietta che si fidanzava col primo che capitava tanto per portarlo a letto, e se entro un anno questo non succedeva, lo mollava all'istante e se ne cercava un altro piu` "virile". No, io non ero affatto cosi! Prima di lui ero stata per anni single, in tutto avro` avuto massimo tre fidanzati! E quando mi fidanzai con lui, non fu per portarlo a letto! Non che non ci abbia mai pensato di farci l'amore, ma ancora ero piccola per queste cose. O meglio, non ero ancora pronta. Ma tanto ormai non mi sarebbe piu` servito a niente essere pronta, dato che non avevo piu` un ragazzo. 





*Spazio dell'autrice*
Rieccomi ragazze!  Cavolo, sono emozionata per le vostre recensioni, grazie mille vi adoro ogni giorno di più!!  Vi prego continuate a RECENSIRE, RECENSIRE, RECENSIRE!<3 ..Okay okay, so cosa state pensando: "Ma quando arrivano gli One Direction?!?!" Ebbene, ci siamo quasi.. So che la storia sta andando piuttosto lenta e che non aspettate altro che incrociare la strada con loro, immaginare di essere al posto della protagonista e parlare con loro, vederli,ma.. Vi assicuro che manca davvero poco! Spero che saprete aspettare..
Bacissimi, a presto.
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 5
*** 4. Rome. ***


4. Rome.



 
« Avete preso tutto? »
« Si, mamma, e` la centocinquantesima volta che ce lo chiedi! »    risposi acida, come continuavo a fare dal giorno dello svelamento del segreto. Come se non bastasse avevo anche il ciclo, percio` la dose di acidita` in me era aumentata!
« Beh, allora ci si vede! »    esclamo` papa`, spettinando Chiara e sorridendo a mamma. Ci si vede?! Ma hai la minima idea di quanto ci allontaneremo da loro, papa`? Ne sei almeno consapevole? No, certo che no, se no non diresti "Ci si vede"! E non era sarcasmo, ve lo posso assicurare, perche` mio padre pensava che il sarcasmo fosse una forma alternativa dell'orgasmo. E io dovrei andare a vivere con questo essere?? Dio mio.
Salimmo in macchina, e durante il viaggio verso l'aeroporto non aprimmo bocca. Come vi ho gia` detto, la conversazione padre-figlia non era uno sport nel quale papa` era portato, percio` mi chiese un paio di volte di aprire il finestrino, di abbassare il volume, se volevo qualcosa da bere, e se ero contenta di andare a Roma a conoscere i suoi. Ed io risposi semplicemente "Mh mh" a ciascuna di quelle domande, tranne l'ultima, che non era degna nemmeno di essere ascoltata.
Salimmo sull'aereo e misi le cuffie dell'mp3, per evitare di sentire quella vocetta odiosa dell'hostess che diceva "Buongiorno" in tre o quattro lingue diverse, o magari quella di mio padre che leggeva le notizie piu` entusiasmanti del quotidiano a voce alta.
E pensai a Bradford, e a tutto quello che ci avevo lasciato. Non avrei mai piu` rivisto Marco, l'avevo ferito a morte lasciandolo cosi su due piedi e non avevo neanche avuto il coraggio di dirgli la verita`. Non avrei piu` rivisto la mia migliore amica di sempre, Sarah, e non avrei mai piu` avuto un'amica vera e sincera come lei con cui condividere ogni cosa, anche la piu` stupida. Non avrei piu` rivisto quel gruppo di amici scemi che mi ero creata alle superiori, formato da Marco e Sarah ma anche Federica, Andrea, Federico, e qualche aggiunta di una decina di persone nel weekend. Non sarei piu` andata in quella scuola, non avrei piu` riso con i miei compagni, non avrei piu` fatto tutte le mie cazzate quotidiane con i miei amici, che ora erano diventati automaticamente personaggi del passato. Era tutto cosi triste...
 
 
 
« Ecco, siamo arrivati. »    disse mio padre, indicandomi una modesta casa gialla dentro un grande giardino. A primo impatto rimasi un po` delusa, la nostra aveva un esterno molto piu` bello! Magari pero` dentro era piu` carina. Infatti, non appena entrai, rimasi alquanto sorpresa, non mi aspettavo una casa cosi confortevole!
« Mamma, siamo arrivati! »    parlo` in italiano, e capii cosa disse, ma fu un modo come un altro per ricordarmi che ora ero a Roma, in Italia, e da quel momento in poi avrei dovuto parlare in italiano. Non ce la faro` mai! pensai. 
« Oh, Checco! Finalmente, ti aspettavamo! E` quasi pronto il pranzo!  -  cavolo, c'era bisogno di urlare?!  -  Questa dev'essere tua figlia! »
« Esatto  -  mi mise un braccio sulla spalla  -  Lei e` la mia piccola Viola. »    No. Innanzitutto, non ero piccola, e poi (soprattutto!) non ero sua! Ok, era lui l'uomo che insieme a mia madre mi aveva concepita, ma non era l'uomo che potevo chiamare effettivamente papa`, non dopo che mi aveva ferita a morte divorziando da mamma!
« Suvvia, Francesco, non e` mica cosi piccola!  -  mi sorrise  -  How old are you? »    Cominciavo ad amare quella donna, tanto che mi sembro` che i miei occhi si deformassero e diventassero due enormi cuoricini rossi. Era gentile, non mi considerava una bambina, aveva contraddetto mio padre, e sapeva parlare in inglese! 
« Almost sixteen. »    risposi, sorridendo. 
« Can you speek Italian? »    continuava a sorridere, con l'aria da dolce vecchina.
« Ehm... So so... Ma io so dire mio nome! »   sorrisi come un'ebete, convinta che fosse giusto.
« Brava, vedrai presto imparerai. Ti aiuteremo io, tuo padre, e naturalmente i professori e i compagni della nuova scuola che frequenterai. »   Anche se l'aveva detto in italiano, avevo piu` o meno capito tutto, o almeno il concetto: dovevo andare a scuola. Certo, lo sapevo, ma non mi ero sufficientemente preparata psicologicamente. Come avrei fatto il primo giorno?? Al solo pensiero mi veniva il panico e mi sentivo svenire. Probabilmente la donna, che dovetti abituarmi a chiamare nonna, capi` che non ero proprio entusiasta di andare in una nuova scuola, e mi rassicuro` dicendo: « Don't worry Viola. Vedrai che sara` facile ambientarti, nella scuola dove andrai sono tutti cosi simpatici! »   Ci sperai con tutto il cuore, sperai di trovare degli amici che mi avrebbero fatto sentire in qualche modo a casa nonostante fossi distante dai miei veri amici, in modo che a diciotto anni me ne sarei andata, con il risultato di aver imparato un po` di italiano. Avrei dovuto resistere solo alcuni mesi. Solo alcuni. Poi me ne sarei andata. 





*Spazio dell'autrice*
Sera ragazze, so che è tardi ma essendo stata tutto il giorno fuori non credevo neanche di farcela a connettermi per aggiornare. E invece eccomi qui, al buio, con gli occhi stretti e le palpebre che cominciano a farsi pesanti, a correggere le ultime cose e postare questo capitolo. Che sonno! 


Ps: Ora metto anche il capitolo 5 perchè questo è troppo corto :)

Nottee!
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 6
*** 5. New school. ***


5. New school.



 
La mattina dopo, mi alzai alle sette in punto. Alle otto mio padre mi avrebbe accompagnata a scuola. Sotto la doccia mi misi a cantare per cercare di non pensarci, ma continuava a passarmi per la testa la solita immagine in cui facevo una figuraccia davanti a tutta la scuola, o roba simile. Ma perfortuna la nonna riusci` a tirarmi su il morale, raccontandomi delle sue figuracce ai tempi del liceo, su cui nessuno l'aveva mai presa in giro, semplicemente per il fatto che anche lei ci aveva riso su. 
Ci avvicinammo ad una grassa signora con gli occhiali e un camice azzurro, e mio padre le chiese informazioni. Io non ascoltavo, ma mi guardavo semplicemente intorno. Vidi che c'erano alcuni ragazzi nel corridoio, probabilmente erano stati sbattuti fuori. Quando mi videro cominciarono a darsi di gomito e a sparlottare fra di loro, ridacchiando ogni cinque secondi. Non capivo cio` che dicevano, ma sentii qualcosa tipo "Ammazza che bona oh!". Sperai che non fossero insulti o prese in giro, perche` non era proprio cio` di cui avevo bisogno in quel momento. 
« Nome? »    disse la signora, a bassa voce.
« Come scusi? »    anche lui era distratto, dunque.
« Il nome della ragazza! »    sbuffo`.
« Mi chiamo Viola Ambrosini.  -  risposi io  -  Ho sedici anni. »    Certo, non avevo una pronuncia ottima, ma almeno sapevo come dire il mio nome e la mia eta`, e come inizio non era male. La signora annui` e scrisse cio` che le avevo detto su un foglio. 
« Bene, frequenterai la 2^D. Seguimi, ti ci accompagno.  -  sorrise, poi si rivolse a mio padre  -  Arrivederci, signore. »
« Oh, arrivederci signora. See you later Viola, I'll pick you? »
« Do not even try, Daddy. »    lo fulminai con lo sguardo, quindi mi affrettai a seguire la signora. 
« Well, this is your class. Are you ready for the invasion of italian guys? »    cavolo, ma qui tutti erano capaci di parlare inglese, pazzesco! Avevo immaginato l'Italia, senza offesa, un paese un po`... Ignorante, in questo senso. Invece ora dovetti ricredermi.
« Ehm... So so. »    cominciavo a preoccuparmi!
La signora grassottella dal viso gentile sorrise, e dopo avermi un po` consolata, busso` alla porta della "Seconda D".
« Avanti! »    sentii esclamare da dentro.
La signora, che poi scoprii chiamarsi Gina, apri` la porta e mi fece entrare. Tutti mi guardarono con espressione curiosa, come se fossi un'aliena. La professoressa aveva un'aria da strega cattiva, di certo non era simpatica! Infatti non sorrise, ma disse con arroganza: « E tu saresti...? »    Io non capii, percio` la bidella mi aiuto` un po` dicendo: « Your name, and your nationality. »    Allora drizzai la schiena, mi voltai verso la professoressa, e dissi: « Oh, yes! I'm Viola Ambrosini, I'm from Bradford. My father is italian, so I'll frequent this school now. »    sorrisi, ma lei non ricambio`. Era davvero cosi antipatica?? A Bradford i professori erano molto piu` amichevoli.
« Bene, cercati un posto libero. Intanto io ti registro nell'elenco. »    rimasi un po` perplessa, non avevo capito una mazza di cio` che aveva detto. Ma non capiva che ero inglese e non sapevo quasi niente in italiano?? Almeno avrebbe potuto parlare piu` lentamente o, che so, a gesti, in modo da farmi capire.
« A' bona, sedete qua! »    aveva esclamato un ragazzo pieno di piercing, spostando una sedia nel banco accanto al suo. Capii cosi che mi aveva chiesto di sedermi accanto a lui, e dato che non c'erano altri posti liberi, andai a sedermi. Sorrisi, e misi la mia borsa sotto il banco.
« Come mai sei qua? A'mazza oh, questa non capisce un tubo! Come faccio a rimorchiarla? »    tutti risero, e poi una ragazza dietro di me disse: « Don't worry about him, he is just a boy who think you're very beautiful! »    mi fece l'occhiolino, e io lo guardai. Poi sorrisi, e dissi: « Oh, thanks! Please can you teach me something in italian? »    Il ragazzo questa volta sembro` capire, e disse: « Ma certamente! »
La mattina passo` in fretta, e mi sentii sempre al centro dell'attenzione perche` tutti continuavano a chiedermi se conoscevo qualche parola in italiano, com'era la mia citta`, se ero mai stata a Londra, se mi mancavano i miei amici, e varie cose simili. A mensa non sapevo con chi andare a sedermi, ma poi vidi alcune mie compagne di classe che cercavano di attirare la mia attenzione sventolando le braccia. Sorrisi e le andai incontro. Mi sedetti nel posto che mi avevano lasciato, e cominciai a mangiare.
« Viola, ti va di venire ad un concerto con noi stasera? »    mi chiese Francesca, una delle piu` socievoli. Per fortuna stavo cominciando a capire qualcosa in italiano, quindi risposi: « Ok, di chi? »
« Del nostro gruppo preferito. Pensa, e` un gruppo anglo-irlandese! Sono gli One Direction, li conosci? »
« Si, li ho... Li ho sentiti nominare. »
« Ok, allora se ci dai il tuo indirizzo passiamo a prenderti alle sette! »
Le diedi il mio indirizzo, che per fortuna avevo scritto sul cellulare per non scordarlo, quindi uscii. Le accompagnai fino alla fermata dell'autobus, poi incontrai il mio nuovo vicino di banco, Alessandro, che si offri` gentilmente di accompagnarmi a casa.
All'ingresso lo salutai con un gesto della mano, quindi salii la breve scalinata in pietra e suonai il campanello.
« Eccoti, principessa!  -  esclamo` mio padre, abbracciandomi e richiudendo la porta  -  Come e` andata? I tuoi compagni sono stati gentili? »
« Stasera esco. »    risposi semplicemente, salendo in camera mia per lasciare la borsa e la giacca. 
« Oh... Dove vai? »    mi chiese.
« Uh, ad un concerto... »    risposi vaga.
Scesi di nuovo le scale e mi diressi verso la cucina, trovandolo gia` seduto a tavola.
« Ad un concerto?! E di chi? E soprattutto, con chi ci vai? »
« Uff, vuoi sapere tutto... Alcune mie compagne di classe hanno detto che stasera una band fa un concerto qui a Roma, e cosi mi hanno invitata. Vuoi sapere anche i nomi di queste mie compagne? Bene, si chiamano Francesca, Elisa, Giada, e Martina! »    e, cosi dicendo, mi diressi da mia nonna che era tutta impegnata ai fornelli e le stampai un bacio sulla guancia, chiedendole cosa stava preparando di buono per pranzo. Lei aveva risposto "Una mia specialita`!" e mi aveva fatto l'occhiolino. Mio padre era ancora senza parole, e questo mi rendeva davvero felice, perche` adoravo zittirlo! 
 
 
 
Dunque... Cosa sarebbe dovuto succedere quella sera?? Ah gia! Quel concerto. O queel concerto, come dicevano le mie nuove compagne di classe. A quanto pare adoravano davvero quel gruppo, gli One Direction! Che buffo. Era una band anglo-irlandese, nato grazie ad X-Factor UK. Mi ero informata su Google per saperlo, e dire che abitavo in Inghilterra! E loro, quattro ragazze italiane, lontane chilometri da loro, sapevano ogni cosa! Sarebbero addirittura state capaci di creare una pagina su di loro su Wikipedia! 
Beh, ad ogni modo, dopo una bella doccia attaccai l'arricciacapelli alla presa, ma mio padre, distratto com'era, irruppe in camera mia e inciampo` sul filo, distruggendo tutto. Ma per fortuna quella meravigliosa donna di sua madre venne in mio aiuto, facendo venire all'istante una sua amica che a quanto pare faceva la parrucchiera. Prima di acconciarmi e truccarmi, la signora mi chiese cosa avevo intenzione di indossare quella sera. Sinceramente ancora non ne avevo idea! E mancava solo... Oh cacchio, un'ora e mezza soltanto e Francesca e le altre sarebbero passate a prendermi!!! Dovevo muovermi. Trascinai la nonna e la sua amica Betty su nella mia stanza, e dopo aver esaminato accuratamente il mio guardaroba, creando diversi coordinati, scegliemmo un abitino molto semplice azzurro, con la gonna leggermente a sbuffo, con le tasche sul davanti. La nonna mi diede un paio di scarpe rosse tacco 12 di quando era piu` giovane e, wow, mi calzavano a pennello!! Betty mi fece i boccoli, lasciando pero` il ciuffo liscio, e mi fece un trucco non troppo pesante ma comunque che si sarebbe notato, proprio come volevo io.
« Ci saranno anche i tuoi compagni maschi, no? »    mi chiese la nonna.
« Li incontreremo dopo il concerto, a loro non piace quel genere di musica. »
« Oh, uscirete di sera con loro! Che bello! Beh, se volevi fare colpo cosi ci riuscirai! Betty e` davvero formidabile, non sbaglia mai! »
Risi. Certo che era strano: fino al giorno prima abitavo con mio padre, mia madre, e mia sorella, a Bradford, in Inghilterra. Avevo degli amici e un ragazzo, mi divertivo e stavo bene. Ora invece abitavo con mio padre e mia nonna in una specie di villetta a Roma, in Italia. Stavo cominciando a farmi degli amici ed ero gia` stata invitata ad un concerto. Non sembrava male come inizio, no? Ma forse non mi sarei mai abituata veramente alla lontananza dalla mia vecchia vita, che pensandoci bene non era poi cosi vecchia. Apparteneva solo ad un giorno prima, eppure sembrava appartenere quasi davvero ad un'altra vita! 
Alle sette in punto suonarono il campanello ed io, stranamente, ero pronta! A Bradford solitamente quando suonavano il campanello facevo aspettare Sarah, Marco, o chiunque altro fosse venuto a prendermi, almeno dieci minuti!! Brutte abitudini, lo so.
Uscii fuori e le vidi tutte e quattro, sorridenti come quella mattina, ma molto piu` belle: Francesca, che era quella alta, indossava un tubino nero davvero sexy, e aveva i capelli mossi con dei ciuffi portati indietro da una pinza argentata. Elisa, che la mattina portava gli occhiali, li aveva sostituiti con delle lenti a contatto, e indossava un vestitino sul violetto molto carino con una cintura stretta in vita. Poi c'era Giada, quella piu` bassa e robustella. Aveva indossato una gonna a vita alta con una camicia bianca e un coprispalle nero, e poi aveva una coda perfetta che le stava davvero bene. Infine c'era Martina, che mi sorprese davvero! La mattina a scuola mi era sembrata la classica ragazza sportiva, tutta code di cavallo e tute da ginnastica, ma adesso mi aveva letteralmente spiazzata! Indossava un vestito rosso con le maniche a sbuffo, stretto giu` e un po` scollato. I capelli erano piastrati ma con qualche ciocca mossa ogni tanto, e il ciuffo tirato indietro. 
« Wow, siete stupende! »    esclamai, uscendo dal cancelletto d'ingresso. 
« Per non parlare di te, Viola! Sei da mozzare il fiato, davvero! »    disse Francesca.
Camminammo una accanto all'altra, ciascuna con le braccia sulla schiena dell'altra. Sembravamo amiche da sempre! Ero impaziente di arrivare a quel concerto, da quanto mi avevano detto quei cinque ragazzi erano molto carini e avevano tutti una voce stupenda, quindi ero molto curiosa di vederli e ascoltare le loro canzoni!
E dopo mezz'ora riuscimmo ad arrivare in un punto dal quale si vedeva bene.






*Spazio dell'autrice*
Ecco subito questo capitolo, come promesso.
Ora vado perchè STO CROLLANDO. Buonanotte amori miei.

La vostra Sophia.xx

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Capitolo 7
*** 6. So... These are One Direction! ***


6. So... These are One Direction!




« Eccoli eccoli!! »    esclamo` Martina, indicando il palco. 
Mi voltai e li vidi: ce n'era uno moro, uno biondo, e tre castani tra cui uno riccio. Sembravano carini da lontano, ma avrei voluto vederli piu` da vicino...
Dopo il concerto, tutte le directioners corsero nel backstage, dandosi spinte e gomitate per arrivare prime. Mi chiedo dove la trovino tutta quell'energia!, pensai.
« Come mai corrono tutte da quella parte? »    chiese Elisa ad una ragazza li vicino.
La ragazza prese un foglio dalla sua borsa e glielo mostro`: c'era scritto "Louis =) x". Probabilmente Louis era uno dei ragazzi della band, e quello era il suo autografo.
« Nel backstage fanno autografi, vi conviene muovervi! »    disse la ragazza.
« Oh mio dio, oh mio dio, oh mio dio, ragazze corriamo!!! »    ci prese tutte per mano e ci tiro` verso quella enorme folla di ragazze impazzite. Quando finalmente riuscimmo ad entrare nel backstage, le ragazze cominciarono a parlare velocemente, cosi velocemente che ne` io ne` i ragazzi della band riuscimmo a capire qualcosa. Le pregai di parlare piu` lentamente in modo che avrei potuto tradurre tutto ai ragazzi. E cosi fecero. 
« You speak english very well! »    mi chiese poi uno dei due castani, che si chiamava Liam. 
« Oh, I'm english! »
Il ragazzo rimase molto sorpreso, mi chiese qualcosa di me e poi mi chiese da dove venivo. 
« I'm from Bradford. »    risposi sorridente, mentre le altre prendevano autografi e foto dagli altri quattro. Mi era sembrato che a sentire la parola Bradford uno di loro, il moro dallo sguardo misterioso, si era, come dire, illuminato. Ma forse era solo una mia impressione.
« Can You tell me your name? »    mi chiese.
« Viola. Viola Ambrosini. But my friends call me just Vi! »
Spalanco` gli occhi, e arrossi` leggermente. Poi abbasso` lo sguardo e disse a bassa voce:  « Oh, okay. »
Dopo aver preso autografi e tutto il resto, uscimmo dal backstage per far passare altre ragazze. Avevamo sostato li fin troppo tempo, per i miei gusti! E poi, perche` quel ragazzo mi aveva guardata come fossi un'aliena? Forse avevo qualcosa sulla faccia e le mie amiche non me l'avevano detto?? E poi, perche` quando avevo detto di provenire da Bradford aveva magicamente cominciato a parlarmi e mi aveva chiesto il mio nome?? Boh.
Ci allontanammo dalla grande piazza dove avevano dato il concerto, e continuammo a camminare "dove ci portavano i piedi". 
« Quindi... Questi sono i One Direction. »    dissi.
« Gia`. Sono fantastici, vero? »    disse Giada, e sembrava che le si sciogliessero gli occhi mentre lo diceva.
« Si, non male! Pero` uno di loro, quello moro... Zayn mi pare che si chiami. Era un po` troppo... Insistente! »
« Nah, sara` una tua impressione! »
« Sara` una mia impressione... »    ripetei. 
Dopo un po` incontrammo dei nostri compagni: Federico, Gioele, Christian, Alessandro, e Davide. Alessandro mi si avvicino`, e questa volta non sembrava il solito ragazzo che ci prova con la nuova arrivata, ma sembrava molto piu` amichevole e carino. 
« Sei... Bellissima. »    mi disse.
« Grazie. »    arrossii. 
Restammo tutta la sera con loro, e ci divertimmo un mondo! Poi i ragazzi ci chiesero se piu` tardi volevamo andare ad una festa con loro, e noi accettammo volentieri. E quando scoprimmo che a quella festa erano stati invitati anche gli One Direction, le mie strambe amiche cominciarono seriamente a dare i numeri! Ma erano cosi buffe, che non mi davano il minimo fastidio! 
 
 
 
Stavamo ballando, quando mi venne sete, e cosi decisi di andare a prendere qualcosa da bere.
« Desidera? »    chiese il barista.
Rimasi qualche minuto a pensare, indecisa su quale bevanda prendere. Non ero un'esperta di alcolici, e neanche di analcolici se e` per questo! Poi, una voce alle mie spalle, disse:  « Ti consiglio di prendere un punch. E` un po` forte, ma e` fantastico! »    Mi voltai. Oddio, era di nuovo il ragazzo moro! Zayn, un membro degli One Direction. 
« Vada per il punch! »    dissi al barista, che me ne verso` subito un intero bicchiere. Zayn prese lo stesso e mi invito` ad uscire fuori con lui, dicendo che li` dentro c'era troppo casino e dopo quel lungo concerto aveva un forte mal di testa e aveva bisogno di riposarsi. E allora perche` non va in qualche albergo a dormire, anziche` venire a rompere le scatole proprio a me?! pensai. Avrei voluto dirglielo, ma mi trattenni dal farlo.
Uscimmo nella terrazza della casa dove era stata data la festa, e poggiammo i bicchieri sul davanzale, per parlare un po`. 
« Non ci siamo presentati bene al concerto. Mi chiamo Zayn Jawaad Malik. »    mi porse la mano, con un'aria da sonofamosoepossopermettermitutto, ed io la strinsi, quasi schifata. No sul serio ma chi ti sta cercando? pensai, seccata.
« Viola... »
« Ambrosini, lo so. Di Bradford.  -  sorrise  -  "Sei di Bradford, percio` se qualcuno ti dice che non puoi fare quello che vuoi, tu devi rispondere che si sbaglia, perche` tu puoi fare tutto cio` che il tuo cuore e il tuo cervello ti dicono. Sei un ragazzo libero." Mi diceva questo molto spesso mio nonno paterno quando ero in piccolo. »
Che cavolo c'entrava?? Non lo sapevo, eppure quella frase mi colpi`. 
« S-sei... Di... Di Bradford?!?! »    riuscii a dire, con una voce un po` strozzata dall'imbarazzo e dall'immensa sorpresa. Zayn non rispose. Che ragazzo irritante!!
Lo guardai intensamente, scrutando ogni angolo del suo viso, dalla punta dei capelli al collo. Si mise di schiena al muretto, poggiandoci i gomiti, e guardo` davanti a se`, permettendomi cosi di osservare il profilo della sua mascella, cosi marcato, oserei dire perfetto. Si accorse che lo stavo guardando con insistenza, cosi si giro` e accenno` un sorriso, sbattendo le palpebre. Con il riflesso della luna i suoi occhi avevano un riflesso dorato, magico. 
« Che guardi? »    mi chiese dolcemente. Scossi la testa, mi ero davvero incantata! Ma cos'era, l'assistente di un qualche famoso agente segreto che mi seguiva come uno stalker e fingeva che gli stessi simpatica solo per riuscire ad avere delle informazioni su di me?? Beh, non l'avrei fatto riuscire nella sua impresa. 
« Niente. »    risposi secca.
« Perche` mi odi? »    diede un sorso al suo drink, senza smettere pero` di fissarmi. Mi stava davvero irritando, e sebbene continuassi a pensare Tra poco sarai a casa e Zayn Malik non sara` piu` in mezzo ai piedi., non riuscii a fermarmi: presi il mio bicchiere e glielo rovesciai addosso, dicendo:  « Perche` non mi lasci in pace?? ».
Tornai dentro per cercare i miei amici, ma trovai solo Alessandro, che mi disse che gli altri se n'erano andati, erano rimaste solo Francesca e Martina che stavano ancora ballando, piuttosto ubriache.
« Ti accompagno io a casa, se vuoi. »    disse, una volta fuori. Annuii e indossai la giacca, perche` cominciava a fare freddo. Mentre stavamo attraversando, alzai lo sguardo verso la terrazza dove avevo svuotato il mio bicchiere addosso ad un membro della band piu` amata di questi tempi. Ebbene, quel ragazzo moro e misterioso di nome Zayn, era ancora li, e divenni rossa come un peperone non appena mi accorsi che mi stava guardando. E non smise di fissarmi neanche per un secondo! Per tutta la strada, finche` non svoltai, sentii i suoi occhi dorati seguirmi e fissarmi con insistenza. Se avesse potuto, sicuramente li avrebbe staccati in modo da permettergli di seguirmi fino a casa!
« Anche tu hai ceduto a uno di loro, eh? »    disse Alessandro, camminando a testa bassa e con le mani in tasca. Lo guardai: perche` diavolo aveva detto quell'assurdita` adesso?!
« Che?! Scherzi forse? Io non mi faro` mai ammaliare da nessuno, tantomeno da quel Zayn Malik dei miei stivali! »    scossi la testa e ripresi a guardare davanti.
Arrivammo di fronte al cancello, e Alessandro mi abbraccio` dolcemente. 
« E` stato divertente stasera, no? »    disse.
« Gia`. »    sorrisi.
« Beh, allora ci si vede domani a scuola... »
« Certo, a domani! »
Aprii il cancelletto con le chiavi che mi aveva dato la nonna, percorsi il vialetto e aprii la porta d'ingresso. Poi mi voltai, lo salutai con la mano, ed entrai in casa, cercando di non fare rumore. Avevo camminato, corso, e ballato tutta la sera con i tacchi, e ora i miei piedi sentivano un disperato bisogno di stare comodi. Tolsi i decollete` della nonna e li lasciai accanto all'ingresso. Salii le scale in silenzio, entrai nella mia stanza e mi spogliai in fretta. Misi il pigiama, mi struccai, lavai bene il viso e mi coricai.
In fondo era stata una bella serata, tralasciando la tortura psicologica di Zayn.





*Spazio dell'autrice*
Buon pomeriggio! Stasera avete voglia di leggere? Spero di si, perchè è cominciata la vera storia, quella incentrata su Francesca, Giada, Elisa, Martina, Harry, Niall, Liam, Louis, ma soprattutto su Viola e Zayn. Come avrete capito sono loro la "coppia"  principale, pur non essendo una coppia. Infatti ci sono diverse tensioni tra di loro, che troverete anche nei prossimi capitoli. Continuate a recensire mi raccomando, ci tengo!<3
Baci,
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 8
*** 7. I will continue to follow you if you continue to be so mysterious. ***


7. I will continue to follow you if you continue to be so mysterious.



 
L'indomani arrivai a scuola quasi in ritardo. Mi ero alzata un po` piu` tardi perche` ero molto stanca dalla serata precedente. Per fortuna avevano chiuso un occhio dato che ero nuova, ma comunque la professoressa di diritto mi fece una lunga ramanzina, cominciando con: « Signorina Ambrosini, la lezione comincia alle otto! Cosa crede di fare arrivando in ritardo? » 
« Scusi! Non ho sentito la sveglia. »    avevo risposto io, seccata. Quindi ero andata a sedermi al mio posto, accanto ad Alessandro, e guardandoci eravamo scoppiati a ridere.
La lezione scorse veloce, a parte il fatto che la professoressa pronunciava diversi termini in latino e non ci capivo niente, dato che a Bradford non lo studiavo. 
Stavo cominciando a conoscere bene tutti i miei compagni di classe, e ricordavo tutti i loro nomi, dalla A alla Z: Alessandro, Alice, Amanda, Carla, Chiara, Christian, Davide, Duccio, Federico, Francesca, Giada, Gioele, Elisa, Lara, Luca, Ludovica, Marco, Mariella, Martina, Natasha, Paolo, Rachele, Romina, Simone, Sara, e Titty. 
Credo si sia gia` capito, che quelli con cui legai subito erano Alessandro, Francesca, Giada, Elisa e Martina. Gli altri erano tutti piuttosto simpatici, ma una che mi faceva morir dal ridere veramente era Rachele, una ragazza di colore piuttosto cicciottella, che non si deprimeva come molte per il suo peso, anzi! Ci scherzava su, e nei momenti di noia si alzava un po` la maglia e cominciava a tamburellarsi sulla pancia a ritmo, suscitando le risate di tutti!! Invece, c'erano tre ragazze che gia` da subito non mi erano particolarmente piaciute: Natasha, Romina, e Titty. Gia` dai nomi avevo intuito che fossero le solite tre ochette che si trovano piu` o meno in tutte le classi... Ma forse era solo una mia impressione. 
« Che si fa stasera? »    chiese Alessandro, mentre cercava di levare delle monetine dalla tasca dei jeans. 
« Mah, non so... Tu che dici, Vi? »    mi chiese Francesca, poggiandomi una mano sulla spalla destra. Feci spalluccce, muovendo le labbra ripetutamente a destra e a sinistra, come facevo quando pensavo. Ad un certo punto mi alzai di scatto dal banco di Francesca e andai in un angolo a fare una telefonata. 
« Ok, thank you very much, Dad. I love you! »    fu l'ultima cosa che dissi, prima di rimettermi il cellulare in tasca e tornare dagli altri.
« Stasera faccio una festa a casa mia! »    esordii.
« Beh, ma e` fantastico! E chi inviterai? »    chiese Martina, alzandosi.
« Dato che la casa di mia nonna e` davvero molto grande e ha una sala enorme, e dato che sia lei che papa` saranno fuori per dei giorni per non so cosa, invitero` piu` persone possibili!! Mi aiutate a scrivere il mio indirizzo in tanti foglietti, cosi potro` andare ad invitare gente anche nelle altre classi? »
« Ma certo! »    esclamo` Francesca, cominciando a prendere fogli su fogli.
Scrivemmo in fretta il mio indirizzo, e poi ci dividemmo in "squadre" per dare i foglietti a ragazzi e ragazze un po` in tutta la scuola, tra i piu` simpatici. Invitai anche tutta la mia classe, cosi alla fine risultammo circa una sessantina. Ci saremmo stati tutti a casa di mia nonna?? Si.
Tornai a casa assieme a Giada ed Elisa, e mi fermai a salutarle di fronte al cancelletto d'ingresso.  « Vi aspetto stasera, non mancate. Alle sette puntuali! »    dissi loro, muovendo l'indice in segno di raccomandazione. 
« Certo, stai tranquilla.  -  disse Giada  -  I ragazzi porteranno pizza e alcolici. Sicura che non dobbiamo restare ad aiutarti? »
« No, tranquille. Faccio da sola. »    sorrisi a trentadue denti e aprii il cancello, richiudendolo poi dietro di me. 
« Beh, allora ci vediamo stasera, ciao! »    esclamarono. Quindi si allontanarono, ed io percorsi lentamente il vialetto nel giardino con lo zaino in spalla. Mi voltai: non c'era nessuno. Allora cominciai a muovermi in modo strano, facendo una specie di balletto della felicita`, e roteando su me stessa come una trottola. Poi, ridendo da sola come una scema, salii gli scalini e mi fermai di fronte alla porta per cercare le chiavi. Nello zaino non c'erano. Frugai nelle tasche della giacca, ma non le trovai. Infilai le mani nelle tasche dei pantaloni, ma niente. Le chiavi sembravano essere sparite. 
« Cercavi queste? »    una voce piuttosto familiare attiro` la mia attenzione, facendomi voltare. Rimasi pietrificata. Di fronte a me, con un impeccabile completo formato da jeans scuri e felpa in stile college sopra ad una t-shirt semplice, ed infine le sue Blazer rosse, c'era lui. Teneva il braccio sinistro alzato e reggeva in mano le mie chiavi di casa. 
« S-si... Dove le hai trovate? »
« Oh, credo che ti siano cadute fuori da scuola. Passavo di li, e cosi... Solo che non ho fatto in tempo a dartele perche` sono stato travolto da alcune fans, sai com'e`. »
« Perche` mi stavi seguendo?! »
« Mi sembra ovvio, per ridarti le chiavi. »
« Si, si, certo. Dammele. »    lo raggiunsi con due passi giganti e tentai di afferrare il mazzo di chiavi dalle sue dita lunghe e affusolate, ma lui riusci` a sfuggirmi. Ci riusci` la prima, la seconda, e anche la terza volta, e quando mi stufai gridai:  « Vuoi per cortesia darmi quelle fottute chiavi?! Devo entrare in casa mia per preparare la festa!! »    me ne pentii subito. 
« Oh, dai una festa dunque. Su, su, fammi entrare. »    mi porse le chiavi, con aria da straffotente. Ero davvero allibita.
« Ma sentilo! E perche` mai dovrei farti entrare?? »    misi le braccia sui fianchi e mi piegai leggermente in avanti, fissandolo con sguardo omicida. 
« Beh, sono Zayn Malik. »    lo disse come fosse una cosa ovvia. 
« Ah giusto, dimenticavo che tu sei Zayn Malik! »    alzai gli occhi al cielo e mi decisi ad aprire la porta. Ma mentre giravo la chiave, sentii delle mani posarsi sui miei fianchi, e un lieve soffio sul collo. Rabbrividii, e spalancai la porta per fiondarmi dentro casa.
« Ma che ti salta in mente?!?! »    chiusi la porta, sbattendola.
« Oh, ma che carina questa casa! Davvero molto creativa... E come vorresti organizzarla questa festa? »    Dio, non mi stava neanche ascoltando?! Mi faceva salire i nervi a mille!!
« Che ti importa, tanto tu non ci sarai. »    incrociai le braccia, guardando altrove.
« Oh si che ci saro`, e ci saranno anche gli altri, gli ho appena inviato un sms! »    sorrise come un tenerissimo peluche. Si, ma uno di quei peluche a cui stacchi le orecchie quando sei nervosa. E io in quel momento ero piu` che nervosa!! 
« Che?!  -  sbuffai, andando in cucina  -  Oh, almeno renditi utile e aiutami con i preparativi! »    Che altro potevo dire?! Non sarei mai riuscita a buttarlo fuori! E non perche` non volessi, ma perche` come minimo avrebbe chiamato le sue guardie del corpo, o la polizia, o chissa` cosa.
Mi aiuto` a preparare tutto per il meglio, e finalmente arrivarono le sei e mezza. Le mie amiche sarebbero arrivate prima assieme ai ragazzi, e anche gli amici di Zayn, a quanto aveva detto lui. Non appena aprii loro la porta, i miei amici mi riempirono di baci, abbracci, e calorosi saluti. Ma quel sorriso smagliante che Alessandro mi aveva rivolto entrando, l'aveva subito fatto sparire non appena aveva notato Zayn seduto sul tavolo che beveva una Red Bull tranquillamente. Me ne accorsi, e cosi mi avvicinai a lui per tranquillizzarlo.  « Non preoccuparti, e` solo Zayn Malik. Sai, quello mezzo snob degli One Direction... »    girai un dito accanto alla mia testa, come per dire scemo.
« Questo lo so, ma... Perche` e` qui? »    chiese, quasi seccato dalla sua presenza.
« Si e` autoinvitato. Ma gli altri ragazzi sono simpatici, e poi cosi faro` anche un favore a loro.  -  indicai Giada, Martina, Elisa e Francesca, che ridevano e scherzavano tra di loro, tutte bellissime come sempre.  -  Non badare a lui. »    gli feci l'occhiolino, e andai dalle ragazze. Le chiesi se volevano aiutarmi a scegliere cosa mettermi, e loro accettarono all'istante. Cosi salimmo tutte quante su per le scale, seguite dall'insistente e penetrante sguardo dorato di Zayn. Le mie amiche frugarono nel mio guardaroba, e alla fine presero un miniabito rosso molto carino, e delle scarpe nere tacco dodici. Aggiustai un po` i capelli e mi truccai velocemente, quindi tutte scendemmo giu`. Fu come in un film, in quelle scene in slowmotion dove si vedono delle ragazze scendere le scale ad una lentezza allucinante, con dei movimenti di mani e capelli davvero sexy, e tutti i ragazzi che sbavano solo a guardarle. Ma in quel caso fu diverso, dato che fummo noi a metterci a sbavare di fronte a quei quattro ragazzi vestiti in modo impeccabile che ci sorridevano. Ma come facevano a stendere tutte cosi?? Eppure Zayn... Era diverso. 
Dopo non molto arrivarono gli invitati, e cosi poco a poco la festa comincio` ad animarsi. 
 
 
 
« Perche` mi hai seguita? »    sbuffai, sbattendo una mano sul tavolo della cucina.
« Volevo accertarmi che non avessi intenzione di suicidarti con un coltello da cucina. »    Ma questo ha seri problemi, allora. Zayn Jawaad Malik, stupido pakistano di Bradford, perche` diavolo fai sempre uscire parole sconnesse dalla tua fottutissima e perfetta bocca?! Ok, perfetta e` troppo. Io lo odio, percio`...
« Ah ah, molto divertente! »    ironizzai.
« Continuero` a seguirti se continuerai ad essere cosi misteriosa. »    si morse il labbro e mi guardo` intensamente negli occhi, facendomi improvvisamente avvampare. Emisi uno strano versetto e mi voltai subito, fingendo di prendere delle patatine da un mobile, e nel mentre pensavo "Io odio Zayn Malik, io odio Zayn Malik!". 
« C-che stai dicendo? »    gli chiesi poi, dopo essermi calmata.
« Guarda.  -  indico` le altre nella sala, che ballavano e scherzavano con i ragazzi della band. E Francesca stava baciando Harry.  -  Non vedi che sono tutte simpatiche e carine con loro? Perche` tu non puoi essere cosi con me? »
« Perche` io ti odio. »    lo dissi come se fosse la cosa piu` naturale del mondo.
« No, tu non mi odi. »    aveva una sicurezza davvero ammirevole, ma molto irritante!
« Oh, finiscila Zayn, non puoi sapere se ti odio o no. »
« E tu lo sai?  -  mi prese per un braccio e mi spinse contro il muro, facendomi poggiare con la schiena.  -  Se mi avvicino cosi tanto, come ti senti? »    sussurro`. Imbarazzata, ecco come mi sentivo. E piuttosto a disagio. D'istinto mi liberai della sua presa e lo spinsi lontano da me, correndo verso la porta. Ma Zayn fu piu` veloce di me e mi abbraccio` da dietro, sussurrandomi nell'orecchio:  « Pensaci bene. Non vorrei che te ne pentissi, dopo. »    quindi mi lascio` andare.
Raggiunsi le altre, e per non pensare a cio` che era appena successo mi misi a ballare e cantare con loro, come delle sceme. Dopo un po` una mano mi tiro` dalla folla e comincio` a farmi girare come fossi una trottola, gridando: « Vi, balla con me!! ». Realizzai poco dopo che si trattava di Louis. Accettai di ballare con lui, e cosi cominciammo a muoverci a ritmo di musica, sotto l'effetto dell'alcol, un po` a casaccio. Non si puo` certo dire che Louis sia un bravo ballerino! Al contrario, Liam era un ballerino davvero straordinario. Tutti gli fecero spazio nella pista (che poi era semplicemente il pavimento del salotto) e cambiarono canzone, fino ad arrivare a "Thriller" di Michael Jackson, e la ballo` davvero bene, con me e le altre intorno che provavamo ad imitarlo assieme a Niall, Louis ed Harry. Ma Zayn...? mi chiesi. Improvvisamente, mi ritrovai i suoi occhi dorati addosso. Era seduto su un divanetto che beveva un drink, e mi fissava senza alcuna espressione nel volto. Ma perche` faceva cosi?! Non riuscivo davvero piu` a sopportarlo! 
Quando fini` la festa, gli invitati se ne andarono, ringraziando per la meravigliosa serata, e cosi rimanemmo solamente io, Giada, Francesca, Elisa, Martina, Alessandro, Harry, Liam, Niall, Louis e Zayn. 
« Oh, vedo che ti sei gia` dato da fare, Harry! »    esclamo` Niall, vedendo come lui e Francesca si scambiavano occhiate. Imbarazzati, distolsero subito lo sguardo l'uno dall'altra, e poi fu come se una calamita li avesse attirati, perche` si incollarono di nuovo e presero a baciarsi. A quanto pare avevano ragione le mie amiche sul conto di Harry. 
Quando tutti uscirono, feci per chiudere la porta, ma mi accorsi che Zayn era ancora dentro, seduto sullo stesso divanetto con in mano lo stesso bicchiere di prima. Ma non sapeva divertirsi?!
« Dovresti tornare a casa. I tuoi amici se ne sono andati, ed io non ti voglio in mezzo ai piedi. »
« Continui a offendermi, eh?  -  si alzo`, poggiando il bicchiere per terra.  -  Lo fai solo per non ammettere che ti piaccio. Sarebbe molto piu` facile, invece, dirmelo. Lo fanno milioni di ragazze in tutto il mondo, ci sono abbastanza abituato ormai! »
« Beh, io non sono una di loro. Mi dispiace, ma hai sbagliato persona. Io non sono quel tipo di ragazza che corre dietro a quelli come te. Non dimenticartelo.  -  lo fissai con aria di sfida.  -  E ora esci. »
« Spero che quando cambierai idea non sia gia` troppo tardi... »    sorrise maliziosamente e, cosi dicendo, usci`. Chiusi la porta e salii le scale per fiondarmi sul letto. Avrei pulito l'indomani. 





*Spazio dell'autrice*
Sciaao bellissimee<3
Okay, okay, lo so che probabilmente ce l'avete a morte con me perchè aggiorno sempre dopo secoli ma.. Ho i miei impegni, specialmente ora che siamo in estate e non sto quasi mai a casa LOL c:  ..Beh, vi chiedo di perdonarmi con delle recensioni, spero ce ne saranno molte! Bacii
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 9
*** 8. Don't be afraid to me, Viola. ***


8. Don't be afraid to me, Viola.




 
Quella mattina non avevo alcuna intenzione di andare a scuola. Oltre che stanchissima, ero anche preoccupata del fatto che mio padre e mia nonna sarebbero tornati quella sera, ed io dovevo ancora riordinare e pulire tutto! Cosi chiamai Alessandro per dirgli di non passare a prendermi. Mi alzai verso le dieci, e scesi giu`. Con la luce del giorno sembrava tutto ancora piu` disordinato! Ci sarebbe voluta tutta la mattina, come minimo. Cominciai col mettere tutti i bicchieri in un grande bustone giallo, di quelli della spazzatura. Poi mi occupai di sigarette e roba simile. E infine presi gli avanzi di cibo da terra e li buttai nel cassonetto. Ecco, la parte piu` seccante era fnita. Ma erano gia` le undici e un quarto. Pulii tutto in fretta, sistemai divani e poltrone al loro posto, rimisi vasi e centrotavola sul tavolino in vetro, e mi guardai intorno: perfetto, tutto perfetto.
Ora bisognava solo far entrare un po` d'aria. Aprii la finestra e respirai profondamente quell'aria freschissima e piacevole della mattina. 
Salii al piano di sopra e corsi in bagno a farmi una doccia. Ero tutta sudata e polverosa, a causa di quella lunga pulita. Ed era gia` mezzogiorno passato. Ma tanto ero sola, percio` avrei avuto tutto il tempo di fare la doccia piu` lenta della storia. Aprii l'acqua, e gettai i vestiti sporchi da una parte. Quindi mi fiondai dentro, e senza accorgermene cominciai a cantare a squarciagola, mentre mi insaponavo e mi risciacquavo per la quarta volta.
Uscii e misi un asciugamano addosso. I lunghi capelli castani mi ricadevano sulle spalle, e li spostai da un lato per non farmeli sgocciolare sul viso. Guardai sullo sgabellino dove solitamente poggiavo i vestiti che dovevo mettermi una volta uscita dalla doccia, ma mi accorsi che avevo scordato di prenderli. Cosi uscii dal bagno e andai nella mia stanza. Frugai nei primi cassetti e tirai fuori un completino d'intimo azzurro e grigio, dei pantaloncini, e una maglietta larga. Tornai in bagno e trovai la porta chiusa. Ma come, l'avevo lasciata aperta. pensai. Tentai di aprirla, ma sembrava come chiusa a chiave. Il che era impossibile, dato che ero sola in casa e non l'avevo chiusa. E, a quanto ne sapevo, non ero neanche cosi smemorata da non ricordarmi se avevo chiuso la porta o no! Provai a spingerla, ma non si apriva. Sembrava quasi bloccata. Spinsi giu` la maniglia, ma sembrava non voler rispondere ai miei comandi. Feci qualche passo indietro, il rumore dei miei piedi scalzi sul pavimento in marmo rimbombava per il corridoio. Mi avvicinai a passo svelto alla porta del bagno e mi ci fiondai sopra, spingendola. Ma niente. Cominciai a stufarmi, e cosi, dopo aver preso una rincorsa maggiore, cominciai a correre verso la porta, ma questa si apri`, facendomi cadere di botto sopra qualcosa. O meglio, qualcuno.
« C-COSA CI FAI TU QUI???? »    gridai, alzandomi di scatto. 
« La finestra era aperta, e cosi... »    rispose lui, rialzandosi da terra come se niente fosse.
« ..E cosi hai pensato di entrare?! Non sei molto normale, Zayn, lasciatelo dire. »
« Beh, ne e` valsa la pena direi. Sei cosi carina con i capelli bagnati e solo un misero asciugamano bianco addosso... »    si morse il labbro, e dopo avermi guardata a lungo sposto` quegli occhi luminosi sui miei. E non appena mi resi conto che in effetti indossavo solo quello, buttai Zayn fuori dal bagno e mi chiusi dentro a chiave per vestirmi e asciugarmi i capelli. Quando ebbi finito, uscii fuori. 
« Incredibile, sei ancora qui! »    sbuffai, spingendolo da una parte per lasciarmi passare.
Scesi in cucina e mi preparai la colazione. Il moro dagli occhi dorati, ovviamente, mi segui`, e rimase in piedi accanto alla porta, a guardarmi mangiare come fossi chissa` quale creatura rara. Mi sentii un po` in colpa, e mi fece quasi pena. Cosi, imbarazzata, dissi piano: « V-vuoi... Mangiare qualcosa? »    senza guardarlo neanche una volta negli occhi. Non sapevo perche`, ma quel suo sguardo misterioso e intenso aveva un nonsocche` di.. macabro. Mi faceva paura, lo ammetto.
« Come? »    Stai facendo finta di non sentire o davvero non hai sentito? 
« Ho detto se vuoi... man-mangiare qualcosa... »
« Non ho sentito, puoi ripetere? »    A che gioco stai giocando, Zayn??
Non ce la facevo piu`, quel ragazzo riusciva ogni volta ad urtare il mio sistema nervoso. E alla fine i miei nervi cedettero.
« Ho detto se vuoi mangiare qualcosa!!! »    gridai, stringendo i pugni.
Zayn spalanco` gli occhi, quasi sorpreso dalla mia reazione, e guardo` in terra, per poi tornare con gli occhi su di me. E, con mia grande sorpresa, scoppio` a ridere, senza riuscire piu` a fermarsi. Lo guardai incuriosita, mentre rideva fragorosamente e con gusto, chinandosi e con le mani sulla pancia. Dio quanto era bello quando rideva. Oh mio dio ma che sto dicendo?!?! Viola, ho detto che Tu Odi Zayn Malik. Punto.
« Non voglio niente, Miss Yogurt andato a male. »    strozzo` la sua risata con un colpetto di tosse. Poi mi sorrise. Non sembrava piu` quel Zayn Malik che credevo, tutto fumo, tatuaggi, e Red Bull, ma sembrava un altro Zayn Malik, simpatico, dolce e gentile. Forse stavamo cominciando a diventare amici... Nah, impossibile! Le persone che si odiano non diventano amiche! Come ho mai potuto pensare una cosa del genere? 
 
 
 
« Sicuro che gli altri siano a casa? »    gli chiesi, mentre apriva la porta.
Annui` sorridente, e infatti non appena entrai venni invasa da odore di pollo, e sentii delle grida e dei forti rumori provenire dalla cucina. Mi avvicinai a passo lento, e vidi Harry in boxer che gridava "No! No!" cercando di ripararsi dietro una sedia perche` Louis gli stava tirando pugni di pop corn gridando "Yes!!". Niall cucinava canticchiando non so cosa, e Liam giocava ad un videogame, gridando ed infuriandosi ogni volta che perdeva. Ero rimasta interdetta a quella scena. Non me li sarei mai immaginati cosi... Cosi... Pazzi!! Spalancai la bocca, e dopo un po` Harry disse: « Ciao Viola! »    e si creo` un silenzio totale nella stanza. Tutti si voltarono a guardarmi, sembravano quasi intimiditi dalla mia presenza. « Scusa, non... Non sapevamo che saresti venuta a trovarci... Ora ripuliamo subito. »    sorrise, mostrandomi le fossette. La sua prima preoccupazione era stata ripulire? Non sarebbe dovuto correre a vestirsi?? No, certo, lui era Harold Edward Styles, lui poteva. Liam riprese a giocare al suo videogame, e Louis si uni` a lui, lasciando Harry a pulire da solo. Io mi avvicinai a Niall, dato che non sapevo cosa fare.
« Che canti? »    gli chiesi sorridendo, con le mani dietro la schiena.
« Mah, un mix tra Bieber, West Life, e altro... »    ondeggio` la testa guardandomi, quindi torno` ad osservare il suo pollo.
« Scusate se mi sono introdotta cosi in casa vostra, ma Zayn ha insistito e... »
« Lo so, lo so. Non c'e` problema, basta aggiungere un altro piatto e il gioco e` fatto! »
« Sei sempre cosi ottimista tu? »
« Si certo, Buon Natale! »    alzo` in aria la forchetta, sorridendo in un modo davvero buffo. Scoppiai a ridere. Aveva ragione Giada, era davvero simpatico! 
« Ma siamo a Maggio! »
« Buon Natale va bene tutti i giorni. »    replico` lui. 
Il pollo era buonissimo, e dopo pranzo decidemmo di andare a fare un giro.
« Chiamo anche le altre, ok? »
« Perfetto!  -  esclamo` Louis, tutto contento  -  E ci sara` anche Martina? »
« Certo! »    sorrisi, e gli feci l'occhiolino. 
Ci incontrammo con le ragazze in un punto prestabilito, e restammo insieme tutta la sera. Quando fu tardi, i ragazzi si offrirono di accompagnarci a casa. Ovviamente Harry ando` con Francesca, ma per gli altri era un po` un problema scegliere. 
« Ti accompagno io, Martina? »    le chiese Louis, un po` imbarazzato.
« V-va bene... »    rispose lei, e cosi si avviarono.
« Giada tu vieni con me?  -  le chiese Niall.  -  O preferisci andare con Liam? »
« Puoi andare anche con Zayn! »    esclamai io, tanto per togliermelo da mezzo.
« Ok, vado con Zayn. »    Ci rimasi un po` male, sinceramente.
« Niall, vengo io con te. »    dissi, guardando male Zayn. E notai in lui un'espressione divertita. Ma cosa ci trovava di divertente nel farmi arrabbiare?!?!
« Allora io accompagnero` te! »    disse Liam ad Elisa. E cosi, ora che le "coppie" erano formate, ci dividemmo. 
 
« Grazie Niall. »    gli dissi, sulla porta.
« Per averti accompagnata? E` un piacere per me! »
« Non solo per questo, anche...  -  abbassai lo sguardo  -  ...per avermi salvata da Zayn. »
« Per averti... Salvata??  -  rise dolcemente  -  Non e` mica un demone! »
« Oh, per me si! Lo odio, e` palloso, e mi spaventa quando mi guarda! »
« Mmh... A parer mio ti stai innamorando! »    mi diede un pizzicotto sulla guancia.
« Ma chi, io? Di lui? Ahahah, questa e` bella! Non succedera` mai, sciocco di un biondino irlandese. »    gli spettinai un po` i capelli.
« Se lo dici tu... »    lo vidi ridacchiare sotto i baffi. Mi abbraccio` e si allontano`, con le mani in tasca. 
Entrai in casa e lasciai la porta spalancata, per andare a poggiare la mia borsetta in salotto. Brutto vizio. Ma non ero l'unica ad avere dei brutti vizi...
« Hei. »    sentii sussurrare alle mie spalle. Sobbalzai, e cercai nel buio l'interruttore della luce. Ma una mano calda mi strinse il braccio, e sembrava non volerlo mollare.
« Si puo` sapere come hai fatto ad arrivare fin qui?? »
« Ho lasciato Giada sola in quella stretta e lurida via prima di casa sua, e sono corso da te. »    Oh God. Stavo per sentirmi male.
« Cosa avresti fatto tu?! Brutto lurido bastardo, come ti sei permesso di lasciarla sola!! Sei un coglione, potrebbero rapirla o peggio!!! »
Zayn alzo` una spalla, e inclino` la testa, riprendendo poi a guardarmi con quegli occhi che sembravano illuminare quel piccolo spazio in cui ci trovavamo. Gia`, ma dove ci trovavamo?? Presi l'Iphone per fare un po` di luce, e mi accorsi che eravamo accanto alle scale. Chiamai all'istante Giada, che rispose mezzo assonnata. 
« Giada!  -  esclamai, preoccupata  -  Dove sei?? »
« Dove vuoi che sia... A letto! »
« A letto?! E con quale sporco maniaco??? »
« Viola ma ti sei bevuta il cervello? Sono a letto, da sola, che cerco di dormire! Qualcosa non va? Sei... Strana. »
« No, scusami, avevo capito male. Buonanotte. »
« Buonanotte... »    riattacco`. 
Accesi la luce, e tornai da Zayn, incazzata come non mai. Lo presi per il colletto e lo guardai dritto negli occhi, sentendo le vene del collo gonfiarsi e pulsare piu` che mai per la rabbia che provavo nei suoi confronti.  
« Si puo` sapere per quale stupido motivo mi hai raccontato un sacco di balle?? Mi hai fatto morire di paura, e subito dopo mi hai fatto fare una figura di merda! »
« Non te l'ho mica detto io di chiamarla. »    rimase con la bocca mezzo aperta, fissandomi, per poi abbassare lo sguardo e bagnarle con la saliva. 
« Ma che ti ho fatto, Zayn?  -  sospirai, appoggiandomi con la schiena al muro.  -  Me lo dici? »    Improvvisamente Zayn si avvicino` a me, e mi sbatte` al muro con forza, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
« Mi hai stregato. »    disse, in un sussurro. 
Si avvicino` ancora di piu`, e cerco` di baciarmi. Provai a divincolarmi, ma senza alcun risultato: la sua presa era troppo forte.  « B-basta... »    mormorai, mentre mi baciava il collo delicatamente. Alzo` la testa, fino ad arrivare a pochi centimetri dalla mia.
« Non avere paura di me, Viola. »    disse. Quindi si stacco` da me e usci`, salutandomi con un gesto della mano sul capo, come un marinaio. Chiuse la porta alle sue spalle, e mi lascio` li, perplessa. Quella notte non chiusi occhio.





*Spazio dell'autrice*
Heilàà! 12 recensioni in tutto sono poche ma.. Per ora posso accontentarmi, Però voi continuate a recensire, mi raccomando! :)
Baci,
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 10
*** 9. I did it because... I love you. ***


9. I did it because... I love you.




 
Finalmente domenica!! La domenica mi dava sempre un nonsocche` di felicita` in piu` degli altri giorni. Probabilmente per il fatto che potevo alzarmi all'ora che desideravo e stare anche venti minuti sotto la doccia, perche` non avevo nessun bus da prendere, o nessuna lunga camminata da fare per arrivare in orario a scuola. Mi alzai verso le nove, e mi preparai in fretta: sarei uscita a prendere una boccata d'aria per schiarirmi un po` la mente.
Scesi le scale, e negli ultimi scalini inciampai; mi sarei fatta seriamente male se non mi fossi tenuta alla ringhiera! Feci un bel respiro e mi poggiai nel muro li accanto, per riprendermi dallo spavento. E mi venne d'improvviso come un flashback: rividi me al buio con la schiena poggiata su quella parete accanto alla scala, che tentavo disperatamente di liberarmi dalla presa di Zayn, che continuava a fissarmi e starmi appiccicato, e alla fine aveva detto "Non avere paura di me, Viola.", centrando in pieno il mio punto debole. Io avevo paura di lui. Ma avrei cercato in tutti i modi di non farglielo notare, dovevo essere forte. Piu` forte di lui. E dovevo ignorarlo. Quale modo migliore se non evitare di incontrarlo?? 
Mi diressi in cucina per fare colazione. Eppure, - pensai - sebbene io lo odio, non riesco mai a togliermelo da torno, finiamo sempre col ritrovarci insieme, ogni giorno... Ma non oggi. Non mi avrebbe rovinato la giornata anche oggi, no. Chiamai Francesca.
« France, hai impegni oggi? »    le chiesi.
« Ti stavo per chiamare io!! No, andiamo a farci un giro? »    esclamo` lei.
« Certo! A che ora e dove? »
« Se sei pronta passo tra dieci minuti a casa tua! »
« Ok a tra poco. »    riattaccai, e andai in bagno per lavarmi i denti. 
Trovai la porta bloccata. "Oh no." pensai. Non poteva esserci di nuovo Zayn, anche se un po` mi mancava, solo un po`. Ma riuscii ad aprire la porta, e dietro non c'era nessuno. Guardai il tappetino sul quale eravamo caduti. Che momento imbarazzante! Ecco, come da copione, ero nuovamente finita a pensare a lui! Basta, dovevo pensare solo a me, e al fatto che tra non molto Francesca sarebbe passata a prendermi per uscire insieme.
Mi lavai i denti e, guardandomi allo specchio, notai che ero bianca come un fantasma. Ecco uno dei difetti di essere inglese: pelle troppo bianca. Le mie compagne di classe al contrario erano sempre molto abbronzate, l'Italia e` molto soleggiata.
Presi fondotinta e matita nera e mi truccai leggermente, tanto per sembrare un po` piu` italiana. Dal mio accento si capiva benissimo che non lo ero, ma e` bello a volte spacciarsi per quello che non si e`. Dopo poco arrivo` Francesca, e uscimmo. Passammo tutta la mattina a scherzare e a ridere, facendo mille foto. Pranzammo in un fast food, e piu` tardi andammo a fare shopping in centro. Alle cinque andammo a casa mia, colme di buste e bustine piene di vestiti e scarpe. Non avevo mai fatto cosi tanto shopping nello stesso giorno!
« E stasera, si va ad una festa! »    esclamo`.
« Ah, e` per questo che abbiamo comprato tutti questi vestiti! »    Francesca mi fece l'occhiolino come per dire "Esatto". Salimmo nella mia stanza, e dopo un'accurata scelta di vestiti preparammo tutto l'occorrente per farci i capelli. Alle sette in punto eravamo pronte.
« Che mi dici? Ti sei innamorata in questi giorni? »    mi chiese, cosi a bruciapelo.
« No. Tu si, invece, di Harry! »    la punzecchiai.
« Si, e` cosi bello e dolce!! Non riesco a staccarmi da lui!! Mi manca gia`!!  -  fece il labbruccio, per poi tornare seria  -  Ma tu non me la racconti giusta... Con quel Zayn... Quando stiamo tutti insieme voi due state sempre in disparte... »    mi fisso`, cercando di estrarre la verita` dai miei occhi. Ma perche` aveva tirato in ballo Zayn?! Io non dovevo pensarci, cacchio!!
« E` lui che mi segue, si diverte a fare lo stalker con me, e` come un gioco per lui. Ma io lo odio. »
« Se lo dici tu... »
 
 
 
« Wow, non pensavo ci sarebbe stata tutta questa gente! »    esclamai, sorpresa, una volta entrate nel locale dove era stata data la festa.
« Gia`, a dir la verita` neanch'io. Oh guarda!  -  indico` un punto piu` avanti  -  C'e` Alex con gli altri! Raggiungiamoli! »    mi tiro` per un braccio, rischiando di farmi cadere su quelle scarpe gialle a tacco dodici! 
« Eccovi, bellissime come sempre! »    esclamo` Alessandro ridendo.
Durante la festa ballai parecchio, tanto da non sentirmi piu` i piedi, e non bevetti piu` di tre bicchieri. Francesca invece era talmente sbronza che dovettero portarla a casa Gioele e Federico, per evitare che combinasse qualche guaio come era solita fare quando si ubriacava. Anche Alex era sbronzo, e non poco! Ma lui non era pericoloso come Francesca da ubriaco, o almeno cosi avevano detto gli altri prima di andarsene. Quindi mi avevano lasciata sola con lui, a fargli da baby-sitter. Ero cosi stanca ad un certo punto, che preferii andare in un angolo a sedermi. Trascinai con me anche Alex, per non lasciarlo li in mezzo a combinare guai.
« Shei coshi belaa! »    esclamo`, toccandomi continuamente i capelli e portandoseli alle labbra per baciarli.
« Smettila, Alex, sei ubriaco. »
Comincio` a toccarmi un po` dappertutto, cercando di baciarmi. Mi abbasso` la spallina del vestito, e mi bacio` sulla spalla, mentre io continuavo a respingerlo e ripetergli che era ubriaco fradicio, riuscendo a calmarlo un po`. Ad un certo punto pero` mi prese di sorpresa, e mi spinse giu` nel divanetto, finendo sdraiato sopra di me. Si avvicino` alle mie labbra, e tento` di baciarmi. Continuavo a gridare "Basta! Basta!" ma nessuno mi sentiva, erano tutti troppo presi dalla musica e gli alcolici. Mi bacio` il collo, strusciandosi su di me e premendo con le mani sui miei polsi, per tenermi con la schiena attaccata al divanetto. E quando stava per poggiare le labbra sulle mie, un braccio muscoloso lo prese per la maglia e lo tiro` con forza verso di lui, poi gli diede un pugno in faccia, facendolo cadere a terra. Lo stesso braccio mi fece alzare e mi trascino` fuori dal locale, tenendomi forte la mano, ma senza farmi male. 
Guardai da dietro il ragazzo, incuriosita dai suoi capelli perfettamente tirati su, e la sua camicia a quadri rossi piuttosto larga nel busto ma aderente nelle braccia, e piegata sino al gomito. Eppure aveva un'aria familiare. E se...!
« Zayn!! »    gridai, una volta arrivati al parcheggio.
« Che c'e`?! Mi odi anche quando ti salvo il culo?? »    grido`. Sembrava furioso. 
Apri` lo sportello dell'auto e mi fece salire, sedendosi poi al suo posto. Parti` a tutta velocita`, saltando anche qualche semaforo rosso. Continuavo a gridargli di rallentare, ma non voleva ascoltarmi. Fu solo quando gli strinsi la mano, supplicandolo, che freno` di colpo.
« Lo sapevo che quell'Alessandro non era un ragazzo affidabile! Sapevo che era cotto di te e avrebbe finito col portarti a letto con lui! »    urlo`, sbattendo le mani sul volante.
« Zayn, calmati, ok? Non ha fatto niente, e poi era ubriaco!! »    spiegai, alzando la voce.
« Appunto, e avrebbe potuto farti qualsiasi cosa, Viola!  -  sospiro`, mettendosi a guardare fuori. Quando si volto` nuovamente verso di me, mi accorsi che aveva le lacrime agli occhi  -  Ero preoccupato per te, va bene?? »    disse.
« Perche` l'hai fatto? »    chiesi, guardandolo con tristezza.
« L'ho fatto perche`...  -  si avvicino` e mi prese il viso tra le sue mani calde  -  Io ti amo. »    mi bacio` sulle labbra, chiudendo gli occhi, mentre io li tenni spalancati: non mi sarei mai aspettata che facesse una cosa del genere. 
« Sei arrivata.  -  disse subito dopo con freddezza.  -  Devi scendere. »
Annuii e scesi dall'auto senza proferire parola. Quando fui di fronte all'ingresso mi toccai le labbra, e sentii ancora il suo sapore. Perche` mi aveva baciata?
« Buonanotte Vi! »    lo sentii parlare, dalla macchina.
« Buonanotte, Zayn. »    dissi sottovoce, entrando in casa.
Era successo, mi aveva baciata subito dopo avermi detto "Ti amo", e ancora non riuscivo a crederci. Se io lo odiavo, lui non poteva dire di amarmi. Non poteva farlo! E adesso ero davvero nei casini, come avrei fatto se l'avessi rivisto?? No no no, ora dovevo evitarlo ancora di piu`!!! Sicuramente era stato un altro dei suoi stupidi giochetti da stalker per confondermi e farmi arrabbiare, il suo divertimento preferito! Come avevo potuto pensare per un momento che fosse stato bello quel bacio? Bah. Meglio andare a dormire. 
Ma quei due non sono ancora rientrati? pensai. In effetti erano gia` le due passate, e papa` e nonna sarebbero dovuti rientrare al massimo alle otto! Provai a chiamarli.
BIP... BIP... Il cliente da lei chiamato non e` al momento raggiungibile.
Ma come? Non rispondevano neanche??
Mi coricai con la testa piena di pensieri, ma quello piu` ricorrente era in assoluto quel bacio. 





*Spazio dell'autrice*
Ssssalvee belliscimee(?)
Ho appena fatto una doccia,fatto colazione guardand America's Best Dance Crew su MTV *^* e ora sono al pc che scrivo queste cose a voi... Vi sono mancataa?? Non lo so ma a me è mancato tantissimo in questi giorni che ero al mare (mi sono anche bruciata lol) aggiornare i capitoli della mia fan fiction, scrivere un paio di righe a voi tanto per sentirvi più vicine a me, e poi leggere le vostre recensioni e i vostri messaggi dove siete sempre dolcissime! Perciò grazie mille, spero che continuiate a leggerla.<3
Baci,
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 11
*** 10. He isn't my boyfriend!! ***


10. He isn't my boyfriend!! 




 
L'indomani mattina Alessandro non venne a prendermi, cosi decisi di andare col bus. Mi diressi verso la stazione, il cielo era piuttosto cupo, e per sicurezza presi un ombrello. Infatti si mise a piovere, e tra una pozzanghera e l'altra arrivai alla stazione cinque minuti dopo che il bus era partito. Quindi dovetti andare a piedi, e ora la strada era lunga quasi il doppio! A meta` strada, tanto era forte il vento, mi si ruppe l'ombrello, spezzandosi quasi in due, e cosi arrivai a scuola con piu` di dieci minuti di ritardo, completamente bagnata.
« Signorina Ambrosini, non hai ancora capito che la lezione comincia alle otto?? »    sbraito` la professoressa.
« Scusi, ho perso il bus e stava anche piovendo! »    mi giustificai.
« Lo vedo...  -  mi guardo` schifata. Stavo gocciolando.  -  Vai in infermeria ad asciugarti e cambiarti, ci sono dei vestiti li. Altrimenti fatti venire a prendere e torna a casa, non voglio che entri in classe conciata cosi. »
« Non puo` venire nessuno a prendermi, mio padre e mia nonna sono fuori da due giorni. »
« Che gente irresponsabile!  -  scosse la testa  -  Ora capisco perche` sei cosi eccentrica e piena di te, ed e` gia` la seconda volta che vieni in ritardo, anche se ti sei iscritta meno di una settimana fa! Pff! »
A quel punto non riuscii a trattenermi. Avanzai a passi svelti nell'aula, fino a raggiungere la sua cattedra. Mi avvicinai ad un palmo dal suo viso, e le dissi:  « Se riprova solo un'altra volta a dare dell'irresponsabile a mio padre o a mia nonna, giuro che le stacco uno ad uno quei pochi capelli grigi che si ritrova!! »    mi voltai e, senza degnare nessuno dei miei compagni di uno sguardo, oltrepassai la porta. Ma venni subito richiamata dalla professoressa, che grido`:  « Non credere che per il fatto che sei di Bradford tu possa fare quello che vuoi!! »    inchiodai il passo, e chiusi gli occhi istintivamente. Mi venne subito in mente Zayn, cosi andai da lei e dissi, rimanendo sulla porta:  « "Sei di Bradford, percio` se qualcuno ti dice che non puoi fare quello che vuoi, tu devi rispondere che si sbaglia, perche` tu puoi fare tutto cio` che il tuo cuore e il tuo cervello ti dicono. Sei una ragazza libera." »    strinsi i pugni e la guardai fissa negli occhi. Lei inarco` un sopracciglio e si mise a braccia conserte.
« L'hai inventata sul momento? »    chiese, con straffotenza.
« No, me l'ha insegnata una brava persona. »    risposi secca, prima di percorrere il corridoio e varcare la porta, trionfante. Ed ero cosi fiera di me stessa che non mi accorsi che stava arrivando un ragazzo, e cosi ci scontrammo.
« Oh scusa non vole..!  -  rimasi pietrificata  -  Alex... »    lo guardai, preoccupata. Era gonfio in viso, e aveva un occhio nero. Camminava a fatica, zoppicando. 
« Di al tuo ragazzo di controllarsi! »    rispose. Mi oltrepasso` senza dire altro, ed entro` a scuola. Ma di che ragazzo parlava?! Chi era che doveva controllarsi?! Non vorra` dire... Zayn?!?! Dio, lui non e` il mio ragazzo!!! Pero`, cavolo, con un solo pugno e` riuscito a causargli tutto questo?? Povero Alex...
 
Dopo aver fatto una bella doccia calda ed essermi vestita, mi accovacciai sul letto e presi il cellulare. Nessun messaggio. Nessuna chiamata. E` deprimente guardare la schermata di blocco del proprio cellulare e vedere che non ti ha cercato nessuno. Decisi di mandare un messaggio ad Alex, per provare a chiarire un po` le cose... 
"Ti prego non arrabbiarti con me, non centro niente. Mi dispiace se Zayn ti ha fatto male, ma non sa controllarsi. Mi scuso da parte sua. Rispondi.  -Viola.
PS: Lui NON E` il mio ragazzo!"
Sapevo che non avrebbe risposto, era troppo orgoglioso per farlo, ma almeno io gli avevo scritto e mi ero scusata con lui. Almeno avrebbe capito che non volevo ignorarlo, e che non ero cosi stronza da rovinare la nostra amicizia per un malinteso.
Invece, con mio grande stupore, rispose:
"Io non sono arrabbiato, Viola. Non con te almeno. Pensavo davvero che fosse il tuo ragazzo, da come ti ha guardata e ti ha portata via l'altra notte. Ti va di parlarne a voce? Vediamoci stasera, passo a prenderti alle quattro. Ciao.  -Alex."
"A stasera, ti voglio bene.", risposi.
Ecco, sarei uscita con Alessandro e avremmo chiarito ogni cosa, si. E almeno non sarei andata in nessunissima festa per farmi salvare da un idiota come Zayn. 
 
 
 
« Scusa se stamattina non ti ho neanche salutata, Vi. E` che ero un po`, ecco... Preso male, diciamo. »    spiego` Alessandro, mentre prendevamo qualcosa al bar.
« Non fa niente. »    risposi.
« Con il tuo ragazzo come va? »    sorseggio` in silenzio il suo frappe`.
« Non e` il mio ragazzo, intesi?? »    alzai la voce, attirando l'attenzione di tutti. Pagammo e uscimmo fuori per continuare il discorso.
« Non c'e` bisogno che ti agiti, se non e` cosi non c'e` problema, basta dirlo. »
« Te l'ho gia` detto, sei tu che continui a insistere!! »
« Veramente non ti ho mai chiesto nulla del tuo ragazzo, ti ho solo chiesto se ne avevi uno e mi hai detto che si chiamava Marco ma vi eravate piu` o meno lasciati! »    Oh cazzo. Questa non ci voleva. Alex stava parlando di Marco, ed io avevo subito pensato a Zayn!!! E l'avevo aggredito per questo!!! Portai una mano alla bocca, abbassandomi fino a restare inginocchiata per terra, con i pugni stretti poggiati a terra e gli occhi gonfi di lacrime. Alessandro, preoccupato, si inchino` e mise una mano sulla mia schiena.
« Va.. Va tutto bene? »    mi chiese.
Istintivamente lo abbracciai, raccontandogli il mio segreto, parlandogli del fatto che avevo paura di Zayn, ma poi lui mi aveva baciata e cosi non sapevo se fossi in qualche modo attratta da lui o se tra noi c'era solo odio.  Alessandro mi carezzo` la testa e mi rassicuro`, dicendo che se era solo una cotta passeggera sarebbe passata in fretta, e se invece c'era qualcosa di piu`... Beh, avrei dovuto aspettare di incontrarlo di nuovo per parlarci, in qualche modo.
« Prometti che non dirai a nessuno tutto questo? »    gli chiesi, ancora con le lacrime agli occhi. Alessandro mi passo` dolcemente un dito sotto gli occhi, per asciugarmi, e disse con voce calda e da amico fidato:  « Lo prometto. »
« Ti voglio bene.  -  dissi io con gli occhi chiusi, lasciandomi cullare dalle sue carezze sui miei capelli  -  Sei il migliore amico che io abbia mai avuto. »    Non l'avevo detto per comodita`, o per fargli credere chissa` che cosa... Era vero. Lui era diventato ormai il mio migliore amico, e gliel'avevo solo fatto sapere. Tutto qui.
« Scusa ancora per come ti ho trattata alla festa...  -  disse, mentre mi riaccompagnava a casa  -  Non volevo baciarti e toccarti, ero solo ubriaco e...  -  si gratto` la testa, inclinandola un po` da un lato  -  ...Non sono riuscito a controllarmi. »
« Non fa nulla, e` passato ormai. »    risposi. Mi tornarono alla mente un sacco di ricordi di quella festa, di quando mi era saltato sopra cercando di spogliarmi, e di quando qualcuno l'aveva tirato via, facendomi alzare e portandomi con delicatezza fuori dal locale, come farebbe un padre con una figlia immatura. Perche` questo ero stata io: immatura. Ma Zayn, non so come, era riuscito ad arrivare in tempo e mi aveva salvata. 





*Spazio dell'autrice*
Ciao ciao ciaoo scusate di nuovo per il mio ritardo ad aggiornare! Piccolo difetto eheh:P
Comunque, vi sta piacendo la storia?? Spero proprio di si perchè almeno ne vale la pena di farvi aspettare ogni volta prima di continuare a leggere il prossimo capitolo! Bene ora non ho altro da dirvi, tranne due piccole richieste, le solite: recensite e continuate a leggere<3
Baci baci,
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 12
*** 11. I have to go to Milan. ***


11. I have to go to Milan.




 
« Pronto? Pronto?? Chi parla?? »    gridai, al telefono.
« Dai, riattacca, sara` uno scherzo! »    disse Elisa, morsicando il suo panino.
Feci per chiudere la chiamata, ma sentii una voce dire:  « Sei Viola Ambrosini? »
Riattaccai immediatamente l'Iphone all'orecchio e risposi:  « Sisonoio! »    tutto d'un fiato. Ci fu un attimo di silenzio, in sottofondo si sentiva un silenzio tombale, e solo qualche voce confusa ogni tanto, che rimbombava: erano al chiuso.
« Sei la figlia del signor Francesco Ambrosini e nipote della signora Luisa De Rossi? »    chiese ancora, con quella voce da agente segreto. 
« Si. »    risposi. Ma che era successo?! Li avevano arrestati, forse?
« Ecco... Sono stati coinvolti in un incidente e adesso sono ricoverati qui a Milano. »
« M-M-Milano?!?! Oh mio dio, parto subito!!! »    accellerai il passo, lasciando gli altri indietro. Non appena si accorsero che non c'ero piu` gridarono:  « Hei Viola! Non vieni con noi a pranzo? »
« No, ho da fare!! »    gridai, senza voltarmi. Le lacrime cominciavano a scendere, sciogliendomi quel poco di trucco che avevo, ed io stavo quasi correndo, immersa nei miei mille pensieri. Com'era possibile che avevano fatto un incidente?? Non potevano lasciarmi cosi!!! No!!! Continuavo a correre e piangere, senza guardare neanche dove stavo andando, cosi che venni quasi investita da una grossa auto nera che inchiodo` all'improvviso, venendomi comunque quasi addosso e facendomi cadere.
« Ti sei fatta male?? »    chiese una voce calda e roca, tenendomi la testa. Mi sembrava familiare ma non riuscivo a riconoscere di chi fosse. Aprii gli occhi e vidi un ragazzo riccio che mi portava sull'auto, e alla guida un altro ragazzo dagli occhi azzurri, che mi strinse la mano in modo rassicurante e parti` a tutta birra. Dopodiche` non vidi ne` sentii piu` nulla.
Mi risvegliai su un letto morbido, coperto da una trapunta rossa tapezzata di righe di vari colori. Mi misi a sedere e mi guardai intorno: pareti bianche, mobili scuri, vestiti e oggetti sparsi sul pavimento. Era sicuramente la stanza di un ragazzo molto disordinato. Dopo qualche minuto, scoprii di trovarmi nella stanza di Louis, per l'appunto.
« Finalmente ti sei svegliata, Vi! Credevo che fossi morta! »    mi abbraccio` di slancio, facendomi cadere di schiena sul letto, con lui sopra. Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere, rimettendoci a sedere. Dopo alcuni secondi bussarono alla porta. 
« Posso entrare? »    chiese una voce melodica. Zayn.
« Certo, io sono solo passato a vedere come stava. »    disse Louis, alzandosi e raggiungendo la porta, richiudendola poi alle spalle di Zayn, il quale si sedette su una sedia accanto al letto.
« Sei pazza a correre cosi in mezzo alla strada?! »    mi rimprovero`, puntandomi il dito contro come fossi colpevole di chissa` quale reato.
« Oh, sto benissimo, grazie. »    mi alzai riluttante, e infilai le scarpe mezzo slacciate, dirigendomi verso la porta per allontanarmi da lui. Ma improvvisamente mi prese il polso e mi tiro` verso il letto, andando a finire addosso a me.
« Non andartene, ti prego. »    mormoro`, debolmente. Adesso sembrava lui il sottomesso. 
« Perche` no? Non ho tempo da perdere a farmi rimproverare da te perche` corro per strada! »    Cercai di rialzarmi, ma Zayn mi blocco` per i polsi, e si avvicino` piano al mio orecchio destro, lasciando un dolce bacio sul lobo.
« Potremmo occupare il tempo in maniera diversa, se ti va. »    sorrise maliziosamente. Qualunque ragazza si sarebbe sciolta a quelle parole, e sarebbe ceduta a lui, ma io no. 
Avvampai all'istante, e lo spinsi via, alzandomi di scatto, nonostante la testa cominciasse a girarmi.  « Brutto pervertito che non sei al-»    Zayn mi sbarro` la strada, mettendosi a braccia conserte con la schiena poggiata sulla porta, e i nostri corpi ora erano vicinissimi. Fin troppo, per i miei gusti. 
« Io... N-non ho bisogno di persone come te! »    esclamai, spingendo con forza i palmi delle mani sul suo petto tonico. Zayn si sposto` e mi lascio` uscire, seguendomi con lo sguardo mentre camminavo a fatica verso il salotto, con una mano sulla fronte per il capogiro ed il mal di testa che cominciavano a farsi sentire.
« Oh, Viola, stai attenta! »    esclamo` Liam, vedendomi arrivare. Mi aiuto` ad arrivare al divano, tenendomi per un braccio, e si sedette accanto a me. Niall era seduto nella poltrona affianco, e mi chiese se andava tutto bene.  « Si. »    risposi. Ma in realta` non andava affatto bene. Perche` Zayn era uscito fuori sbattendo la porta dopo che gli avevo detto di non aver bisogno di lui? Non era poi un'offesa cosi grande! E poi... Mio padre e mia nonna, erano ancora in quell'ospedale, ed io ero partita per arrivarci circa una o due ore prima. Adesso sarebbero anche potuti essere gia` morti ed io ero li a poltrire per un semplice svenimento ed un lieve capogiro! No, non ero pessimista, ero realista. Il che e` diverso, totalmente diverso.
« Devo andare a Milano. »    esordii, alzandomi in piedi. Ma il capogiro riprese a farsi sentire, e dovetti sbattere le palpebre un paio di volte per riuscire a vederci dritto.
« A Milano?!  -  Niall rimase perplesso  -  E che diavolo ci fai, adesso, a Milano?? »
« Devo andare in ospedale, mio padre e mia nonna sono stati ricoverati d'urgenza dopo un grave incidente. Devo andare da loro, hanno bisogno di me. Io sono la loro famiglia. »
« Oh mio dio, mi dispiace tantissimo!  -  mi abbraccio` forte, dimenticandosi dei lividi che avevo sulle braccia, che mi fecero stringere i denti per il dolore al contatto con le sue braccia forti  -  Certo che devi andare da loro, ma... Non sei proprio nelle condizioni adatte per partire, ora. »
« Partire?! E dove? »    la stessa persona che aveva esclamato quella frase, sbatte` la porta d'ingresso, avvicinandosi a grandi passi verso di noi. Zayn era rientrato.
« Viola deve andare a Milano. »    disse Liam, sistemando qualcosa dietro il televisore.
« Oh, wow! E` davvero una bella citta`, e ci sono un mucchio di ragazze carine! »    esclamo` Harry, uscendo dal bagno con un asciugamano in vita e i ricci gocciolanti.
« Posso accompagnartici io, se vuoi. »    disse Louis, guardandomi intensamente con quei suoi oceani cristallini. Ci stava provando con me, o era solo una mia impressione?
« Sempre se a te non da fastidio. »    si rivolse verso Zayn, guardandolo con aria di sfida. I due si fissarono a lungo, e mi sembro` che diventassero improvvisamente un lupo nero e uno bianco, che ringhiavano l'uno contro l'altro, preparandosi a combattere per contendersi la lupa piu` bella.
« No, non mi da fastidio per niente. Non mi interessa di lei. »    emise uno strano rumore con il naso, alzando le sopracciglia con indifferenza. Ci rimasi di sasso, davvero. Zayn era sempre pronto a rompermi le palle, stuzzicandomi e sfiorandomi come nessuno aveva mai fatto, e mi aveva anche baciata, una volta. E ora diceva che non gliene fregava niente di me?! Com'era possibile che fosse cosi stronzo???
« Perche` adesso sei diventato un nemico?? »    gridai con le lacrime agli occhi, serrando i pugni. Riaprii gli occhi e trovai cinque sguardi sorpresi a fissarmi, ma piu` di tutti quello di Zayn, che prese le chiavi della macchina dalle dita di Louis e mi fece l'occhiolino, tornando dunque al suo solito aspetto: ombroso e riservato.
« Vieni tu con me. »    mormorai, osservandomi le nocche delle mani, ormai bianche.
Senza dire neanche una parola, Zayn mi prese per mano e mi trascino` fuori, mentre io salutavo con la mano gli altri e mimavo con le labbra un timido "Scusa" a Louis, che rispose con un occhiolino e un dolce sorriso.
 
 
 
« Cavolo, siamo da due ore in macchina, non ne posso piu`!!  -  portai indietro i capelli con le mani, sbuffando  -  Quando si arriva?? »
« Oh insomma se non la finisci di lamentarti giuro che ti butto` giu` dalla macchina e ti lascio per strada! »    cambio` la marcia e supero` una macchina, tornando poi all'interno della nostra corsia. 
« Non lo faresti mai. »    lo guardai, sorridendo.
« E perche`, sentiamo! »    rispose lui, sulla difensiva.
« Tieni troppo a me. »    Zayn sembro` irrigidirsi sul sedile, e strinse maggiormente il volante, senza guardarmi. Restammo per un'altra ora o due su quell'autostrada trafficata, Zayn guidava veloce per recuperare tempo, ma ogni duecento metri si formava una coda che sembrava interminabile, e cosi finivamo per perdere tempo ugualmente. 
Ad un certo punto, sentii una mano morbida carezzarmi la guancia. Aprii gli occhi e trovai Zayn seduto nei sedili posteriori accanto a me, che mi coccolava. Evidentemente eravamo in un'altra interminabile coda, ed io mi ero addormentata.
« Finalmente sveglia! »    sorrise, e gli luccicarono gli occhi.
« E`... E` da tanto che stiamo cosi? »    chiesi imbarazzata, cercando di allontanarmi dalla sua presa.
« Nah, al massimo venti minuti. »    V-venti minuti?! Porca miseria ero stata per venti minuti tra le braccia di Zayn a farmi carezzare guance e capelli e far immaginare qualcosa di perverso su di me alla sua mente contorta?! Restammo a guardarci in un silenzio imbarazzante, poi Zayn cerco` di prendermi la mano, ma io la ritrassi istintivamente, tenendo basso lo sguardo. Quell'irritante ragazzo mozzafiato mi prese il mento con una delle sue dita lunghe, costringendomi a posare lo sguardo sui suoi infiniti occhi dorati. Sposto` lentamente la mano sulla mia mascella, e piu` su, sino a dietro la testa. Si avvicino` a me, e tenendomi stretta una ciocca di capelli, poso` le sue morbide labbra sulle mie. Chiusi gli occhi, e un'istinto di cui non ero a conoscenza mi fece appendere le braccia attorno al suo collo, finendo quindi attaccati. Zayn premette una mano sui miei capelli, e fece scivolare piu` volte l'altra dietro la mia schiena, mentre continuavamo a stare incollati. Zayn cerco` di infilare la lingua nella mia bocca per unirla alla mia, ma glielo impedii, staccandomi immediatamente da lui.
« Scusami, io... Non so che mi e` preso. »    si porto` una mano sulle tempie, guardando in basso. Io invece rivolsi lo sguardo alla strada, e gli feci segno di tornare alla guida perche` la processione di auto stava avanzando. Restai dietro, per evitare di incontrare il suo sguardo. Ci eravamo baciati. Questa volta non era stato solo lui a poggiare le labbra sulle mie, ma anch'io avevo ricambiato! E ancora non sapevo perche`. Sapevo di odiarlo, l'avevo capito dal primo momento che l'avevo visto. Eppure lui, non so perche`, mi si era subito avvicinato come una calamita, seguendomi e stressandomi. Forse era il suo divertimento segreto, ma per me era una vera e propria seccatura! Anche se almeno mi teneva impegnata nei momenti di noia.





*Spazio dell'autrice*
Buongiorno tesorinii mi sono appena alzata, hehe come avrete capito non sono una tipa mattiniera! Bene, a parte queste cose che non centrano proprio niente...
Quando ho scritto questo capitolo ero in una situazione un pò catastrofica e cosi ho pensato di far finire in una situazione catastrofica anche Viola! Spero che vi piaccia questo capitolo e che leggerete il resto continuando a recensire e a scrivermi per farmi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto. A presto :)
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 13
*** 12. I'm sorry, he is... die. ***


12. I'm sorry, he is... die.




 
Dopo ore ed ore di viaggio, finalmente arrivammo in ospedale. Entrammo. Camminavamo uno accanto all'altra, stressati dal lungo viaggio, e scossi dall'ansia. Sebbene Zayn non fosse mio parente, ne` mio amico, sembrava sinceramente preoccupato per mio padre e mia nonna, mentre il dottore spiego` bene cos'era successo. Quando ci lascio` soli, lo guardai per un attimo, mentre si mangiucchiava le unghie, fissando il vuoto. Dio, era cosi... Maledettamente sexy! Ma era solo un semplice giudizio, questo non significava che lui mi piacesse. No, lui non mi sarebbe mai interessato, eravamo fin troppo diversi.
« Perche` hai ricambiato? »    chiese all'improvviso, voltandosi per guardarmi. Mi prese alla sprovvista, non ero pronta a rispondere ad una domanda del genere. Arrossii leggermente, guardandomi le scarpe slacciate. 
« Pe-per cosa? »    Che domanda stupida. Sapevo benissimo di cosa stava parlando. Ma cosa avrei potuto rispondere altrimenti??
« Non rispondere con un'altra domanda. »    si lamento`. Aveva ragione, mio malgrado. Spostai una ribelle ciocca di capelli sfuggita alla mia coda di cavallo dietro le orecchie, quindi alzai lo sguardo, spostando timidamente le mie iridi chiare sulle sue, ora piu` luminose che mai, di quell'oro intenso che sembrava voler trasmettere mille emozioni diverse tutte insieme. 
« B-beh... S-sei stato tu a baciarmi. »    mi morsi il labbro inferiore, torturandomi le nocche delle dita per il nervosismo.
« Si, ma tu avresti potuto schiaffeggiarmi, invece hai ricambiato, e piuttosto bene direi! Anche se ho avuto baci migliori. »    si porto` la mano al mento, guardando in alto.
Gli diedi un pugno leggero sull'avambraccio che teneva alzato, facendo cadere nuovamente il suo sguardo ipnotico su di me.
« Se volevi essere baciato meglio perche` non ti sei cercato qualcun'altra?? »    incrociai le braccia sul petto, girandomi dall'altra parte con gli occhi socchiusi. Dopo qualche secondo sentii fresco nel lato destro del collo, e un aroma di menta mi porto` in un altro universo per un attimo. Non appena tornai sulla terra, sentii delle labbra morbide premere sulla mia guancia, e il cuore mi balzo` in petto, facendomi voltare immediatamente. 
« Stavo scherzando, Vi. Non ho mai avuto un bacio piu` bello e complicato del tuo. »    sorrise dolcemente, facendomi arrossire. Istintivamente feci un passo avanti, andando a finire con la testa sul suo petto, e con le dita strinsi la sua maglia. Zayn sospiro` e poso` una mano sui miei capelli castani, facendomi rilassare con le sue morbide carezze.
« Hai i capelli cosi soffici. »    disse.
« Stai zitto. »    risposi, fredda.
« Sei bellissima. »
« Sei un'idiota. »    mi fece il versetto, prendendomi in giro, e fui tentata di spingere in avanti il ginocchio per colpirlo in quel punto, ma non ero cosi crudele.
Ci interruppe il medico, con un leggero colpetto di tosse. Fulminai ancora una volta Zayn con lo sguardo, per poi voltarmi ed incrociare i tristi e preoccupati occhi azzurri del medico. Segno che quella che doveva darmi non era una buona notizia.
« Che e` successo? »    chiesi, allarmata. Il medico abbasso` lo sguardo sulla sua cartellina, stringendovi le mani attorno. Mi avvicinai a lui, cercando un minimo segno di conforto nel suo sguardo blu, ma senza trovarlo. Lo presi per le spalle e cominciai a scuoterlo quasi con violenza, gridando:  « Cosa e` successo?? Dimmelo, lo voglio sapere!! »    finche` Zayn non mi blocco` le braccia da dietro e mi strinse a se` per farmi calmare, baciandomi sulla testa, un gesto che segretamente adoravo.
« La prego, ci dica cosa e` successo. »    chiese Zayn, gentile.
« Sua... S-sua nonna...  -  si schiari` la voce un paio di volte  -  Ha subito un grave trauma cranico e... E` in coma. »    Spalancai gli occhi, separando lentamente un labbro dall'altro. Oh mio dio, era davvero grave la situazione allora.
« E mio padre??? »    gridai, disperata.
« L-lui...  -  abbasso` lo sguardo al pavimento, per poi posarlo nuovamente su di me  -  Mi dispiace, e`... morto. »    Mi sentii crollare il mondo addosso. Quasi sedici anni passati ad insultare quell'uomo che era mio padre per i suoi mille problemi di comunicazione con me, e per i suoi mille difetti. E non gli avevo neanche mai detto seriamente quanto gli volevo bene. E ora mi aveva lasciata, senza dire niente, facendomi morire dentro. Lasciai la presa dei polsi di Zayn e scivolai lentamente verso terra, mentre lui tentava di riafferrarmi per non farmi cadere. Non ero svenuta, ero solo in stato di shock.
« V-vi... Vi lascio soli. »    il medico interruppe il silenzio, e si allontano` a passo svelto, probabilmente per evitare quel momento imbarazzante. O forse perche` aveva paura che me la prendessi con lui e lo strangolassi con le mie mani. Ma non l'avrei mai fatto. Non me la sarei mai presa con lui, certo che no. L'unica persona con cui me la prendevo e che avrei voluto morisse... Ero io. Mi sentivo cosi in colpa per non aver mai detto niente a mio padre riguardo il mio affetto per lui, e ad averlo sempre insultato invece, senza rendermi conto del dolore che gli stavo provocando. Ero stata cosi stronza in tutti quegli anni, e cominciavo ad accorgermene soltanto ora, che pero` ormai era troppo tardi.
« T-ti prendo qualcosa da bere? »    chiese Zayn, facendomi sedere su una delle poltroncine azzurre nel corridoio dell'ospedale.
« No, hai gia` fatto abbastanza. »    risposi, con voce flebile.
« Devo trasferirmi qui a Milano, devo venire a trovare mia nonna tutti i giorni. »    dissi poi.
« Qui?! Sei matta?! La tua casa e` a Roma, non puoi mollare tutto cosi! »    disse Zayn, quasi come un rimprovero. A quel suo tono mi girai di scatto, guardandolo male.
« La mia casa non e` a Roma, ma a Bradford, e poi non dev'essere uno stronzo maniaco sessuale come te a dirmi cosa fare! »    Lui rimase molto sorpreso da quel mio insulto nei suoi confronti, e subito si rabbuio`, rispondendo minaccioso:  « Ti pentirai presto di cio` che hai appena detto. Ciao. »    si alzo` e, con le mani in tasca, si diresse verso l'ingresso a passo lento. E improvvisamente mi accorsi dell'enorme cazzata che avevo fatto. Zayn mi era stato vicino, aveva fatto oltre sei ore di macchina per portarmi in quel maledetto ospedale, ed io l'avevo trattato malissimo. Cosi mi alzai e dissi, quasi in un sussurro:  « Aspetta. »    ma ovviamente lui non mi senti`. Stava per varcare la soglia, alla fine del lungo corridoio, quando mi feci coraggio e stringendo i pugni fino a farmi male gridai:  « Zayn ti prego aspetta! »    Cio` che accadde subito dopo non me lo sarei mai aspettato. 
Zayn si volto`, mi guardo` da lontano cosi intensamente che il mio cuore prese a battere fortissimo, come se volesse scoppiarmi in petto, e poi lo vidi camminare velocemente verso di me, sempre piu` veloce, e anch'io feci alcuni passi in avanti, finche` non mi corse incontro e mi abbraccio` di slancio, stringendomi i fianchi e fiondando la testa tra i miei capelli morbidi raccolti su una spalla. Inspiro` profondamente, quasi come se volesse imprimere nei polmoni il mio profumo, e quando si stacco` mi guardo` profondamente negli occhi, e disse:
« Speravo che mi chiamassi cosi. Io non ti lascerei mai, lo sai questo. Verrei a vivere con te per tutto il resto della mia vita, se potessi. Ma potro` stare con te solo due giorni, perche`... Poi io e gli altri torniamo a Londra. »    Fu un colpo al cuore. Mi ero completamente scordata della loro partenza per Londra! Proprio ora che cominciavo ad odiarlo di meno... E avevo anche stretto una bella amicizia con gli altri... Non poteva finire tutto cosi. 
« T-tu ve-verresti a vivere c-c-con me?? »    balbettai.
« Ovvio.  -  poso` le mani sulle mie spalle e si chino` fino a raggiungere l'altezza del mio viso  -  Io ti amo, te l'ho detto. »    a qualunque ragazza sarebbe venuto di saltargli addosso e riempirlo di baci fino a consumarsi, ma... Come ho gia` detto io ero diversamente normale, e cosi gli diedi un leggero ceffone, dicendo:  « Smettila, idiota. Io ti odio. »    e riprendendo a camminare verso la porta, superandolo. 
Zayn arrivo` dietro di me e mi avvolse nel suo enorme braccio muscoloso coperto di tatuaggi, sorridendo e borbottando qualcosa di tanto in tanto.
 
 
 
« Dunque e` questo il meraviglioso albergo di cui parlavi. »    Zayn poso` la sua borsa sul pavimento del corridoio principale, guardandosi intorno schifato. Certo, non era il massimo, ma cos'altro avrei potuto trovare, spendendo poco?
« Non ti lamentare. Prendi il letto o il divano? »    presi a sistemare alcune cose, e dato che non rispondeva alzai lo sguardo su di lui, inarcando un sopracciglio.  « Allora? »    chiesi, impaziente. Mi guardo` come se gli stessi chiedendo di scegliere tra vita e morte.
« Pensavo che avremmo dormito insieme...  -  disse, seriamente deluso  -  Magari avremmo-»
« Non pensarci nemmeno, stupido pervertito! Se vuoi dormire nel letto fai pure, io staro` qui sul divano. »
« Ok. »    rispose, guardandomi con indifferenza. Questo da lui non me lo sarei mai aspettato. Mi aveva seriamente messa in difficolta`!! Se mi fossi lamentata magari avrebbe pensato che volevo dormire con lui, o chissa` che altro, e questo non doveva succedere. Mi morsi il labbro e strinsi forte i pugni, mentre una vena cominciava a pulsare sulla mia fronte per il nervosismo. Ma non dovevo fargli notare che mi aveva tremendamente urtato il sistema nervoso quella sua fastidiosa indifferenza. Percio` feci un bel respiro e sistemai una coperta presa dalla macchina di Zayn sul divano, andando a stendermi, stanca morta.
« E` comodissimo! »    Balle. Era il divano piu` duro che avessi mai provato, e poi era in pelle, il che significava che mi sarei congelata dal freddo.
« Bene allora io vado a dormire, buonanotte! »    esclamo`, dileguandosi. Dio, quanto lo odiavo! Riusciva sempre a farmi incazzare, anche se magari due minuti prima avevo pensato che fosse un bellissimo ragazzo e anche piuttosto dolce! Mi faceva saltare tutti i nervi.
« Buonanotte! »    risposi, seccata, tirando su la coperta fino ai miei zigomi, ormai rossi per il freddo. Dovevo assolutamente inventarmi qualcosa per riuscire ad accaparrarmi la camera.





*Spazio dell'autrice*
Eccomi anche questa mattina con un nuovo capitolo per voi, le cose si complicanooo!! Ma Zayn e Viola sono stati quasi "costretti" a vivere insieme, e tra un litigio e l'altro chissà come andrà a finire :) Bene, vado a leggere le vostre recensioni e spero che domani quando tornerò ci saranno altre recensioni a tenermi occupata! A presto,
Sophia.xx

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Capitolo 14
*** 13. H-hi, Grandma. ***


13. H-hi, Grandma.




 
Al mio risveglio, un intenso profumo di caffe` mi invase le narici, facendomi sorridere involontariamente. Era come in un film: ti svegli e il tuo ragazzo ti porta la colazione a letto, sorridente, dopo una notte intensa, e tu imbarazzata lo ringrazi con un bacio. Ma questo non era un film, era la mia vita, e soprattutto, ZAYN NON ERA IL MIO RAGAZZO.
« Buongiorno, bellissima. »    La sua voce mattutina, piu` bassa del solito, mi fece sobbalzare. Mi voltai di scatto verso la spalliera del divano, trovandomelo a pochi centimetri dal mio viso, che mi guardava con un sopracciglio inarcato e un sorrisetto sghembo stampato sulle labbra. Era insopportabile, doveva sempre cogliermi di sorpresa?!
« Sei bellissima quando dormi. »    disse, alzandosi in piedi lentamente.
« Non dire sciocchezze, tu... »    rimasi colpita vedendolo indossare solo un asciugamano bianco in vita, nient'altro. Lo guardai per un attimo dal collo al bacino, ammirando il suo petto scolpito e i suoi particolari tatuaggi. Avvampai all'istante non appena tornai sui suoi occhi, notando che mi guardava divertito. 
« Ti piace cosi tanto il mio fisico? »    chiese, osservandosi il petto.
« N-no, che dici! Non guardavo quello! »    risposi, sulla difensiva.
« Oh, allora guardavi piu` giu`... Eheh, lo dicevo io che eri-»
« Che stai dicendo?!  -  gli tappai la bocca con la mano prima che potesse aggiungere altro  -  Sei tu l'alieno pervertito che aspetta che mi svegli per torturarmi con i tuoi stupidi scherzi! »
« Oh, ecco chi aveva finito lo yogurt! »    esclamo`, dirigendosi in cucina. Roteai gli occhi, emettendo un versetto per il suo commento dovuto alla mia acidita` quotidiana, e mi alzai riluttante dal divano. Stirai la schiena, stringendo gli occhi per una leggera fitta.  "Maledetto divano!", pensai. Presi la borsa e ne tirai fuori un completino intimo, che avevo portato nel caso avessi dovuto fermarmi. Andai in bagno, seguita dall'insopportabile sguardo di Zayn.
Feci una bella doccia calda e... Nah, non voglio fingere. La doccia fu fredda, dato che il riscaldamento era andato, e scendeva anche pochissima acqua, percio` ci misi secoli per sciacquarmi via il bagnoschiuma di dosso! Cominciavo a odiare quel posto. Ma dovevo resistere ancora un po`, dovevo farlo per mia nonna. E per mio padre. Quando tornai in cucina trovai Zayn gia` vestito, che si aggiustava un po` i capelli specchiandosi nel vetro della credenza. Lo dicevo io che era vanitoso!
« Oh, ma quanto sono bello stamattina!  -  esclamai, con una vocetta stridula  -  Wow Zayn, cosi mi provochi! »    guardai in terra, schifata da quel suo comportamento odioso.
« Davvero? »    alzai lo sguardo, rossa in viso, e me lo trovai di fronte, che si mordeva un labbro e mi fissava malizioso.
« Non capisci quando ti prendo in giro?? »    lo colpii sul torace, facendolo spostare. Mangiai qualcosa e mi pettinai, pronta per uscire.
« Hei dove vai? »    chiese, correndo verso la porta.
« Da mia nonna. »    feci per chiudere la porta ma lui la blocco` con un piede, afferrandomi per un braccio.
« Vengo con te. »    disse, sorridente. Alzai gli occhi al cielo, stufa di quel gioco da stalker che faceva continuamente con me.
Arrivammo in ospedale, e un'infermiera di nome Silvia ci indico` dov'era la stanza di mia nonna. Entrai lentamente, seguita da Zayn. Possibile che non mi lasciasse sola neanche un istante?! Uff!
« C-ciao, nonna. »    dissi, senza riuscire a guardarla negli occhi. Continuavo a torturarmi le dita, aspettando che rispondesse, ma invano. Lei era nel suo mondo magico, un mondo parallelo al nostro ma completamente bianco, e non poteva rispondermi, non ne aveva le forze. Ma io sapevo che mi sentiva, ne ero sicura. Non era morta, era ancora li con me.
Ma inevitabilmente, delle grosse lacrime amare si fecero strada sulle mie guance, fermandosi sul bordo incurvato della mia mascella. Quando tirai su col naso e abbassai lo sguardo, Zayn si accorse che piangevo, e mi strinse forte a se`, protettivo come non l'avevo mai visto.
« Io staro` qui con te finche` lo vorrai, Viola. Adesso ci sono io a proteggerti. »    Le sue parole rassicuranti mi fecero calmare, e lo ringraziai mentalmente per non avermi lasciata sola. Probabilmente sarei riuscita a deprimermi o a suicidarmi, magari.
Dopo un po` che continuavo a fissare mia nonna con le lacrime agli occhi, sentii il cellulare vibrare nella tasca dei jeans. Lo presi e guardai la scritta sul display: "Mamma". Probabilmente la notizia era gia` arrivata a Siviglia, e lei e Chiara erano distrutte. 
« P-pronto? »    risposi, tirando su col naso.
« Vi, sono la mamma, come stai? »    la sua voce era triste.
« Male mamma, sto di merda se proprio lo vuoi sapere! Mi avete lasciata tu e Chiara, sono venuta qui con papa` e all'inizio sembrava tutto cosi bello, ma adesso sono di nuovo sola, mamma, sola! ..E non venirmi a dire che mi capisci e che ti dispiace, perche` se ti fosse dispiaciuto davvero non avresti firmato quel cazzo di foglio per quel vostro cazzo di divorzio!! »    riattaccai, senza lasciarle nemmeno il tempo di rispondere. 
Poi mi arrivo` un messaggio: 
"Scusami, lo so che sono una madre pessima e che mi odi. Comunque sappi che ti voglio bene, e che ti penso sempre. Ps: Chiara ti manda i suoi saluti, dice che le manchi tanto. Baci, mamma. x"
A malavoglia, risposi, soltanto perche` aveva nominato la mia sorellina.
"Salutala e dille che mi manca da morire anche lei, e dille che le voglio bene! E scusami per come mi sono comportata, ciao. x" 
Ecco, avevo risposto. Ora dovevo affrontare un altro passo enorme, e forse anche piu` difficile: chiamare Sarah. Digitai il suo numero, che conoscevo ormai a memoria, e feci scorrere il dito sul simbolo con il telefono verde.
BIP... BIP... BIP...
« Pronto? »    rispose, con la sua solita voce adorabile. L'avevo quasi dimenticata.
« Sarah, sono Viola. »    dissi, con il cuore che batteva fortissimo.
« Chi? »
« Viola, la tua... La tua migliore amica. »    chiarii, rimanendo un po` delusa perche` non aveva riconosciuto la mia voce.
« La mia migliore amica si chiama Federica, non conosco nessuna Viola. Probabilmente hai sbagliato numero. »    Quella frase fu come un proiettile sparato dritto dritto nel cuore, forse fece addirittura piu` male. Non riuscivo a crederci: Sarah, la mia migliore amica, mi aveva gia` dimenticata, dopo solo una settimana dalla mia partenza! E mi aveva sostituita con Federica. Da non credere! Non avrei mai immaginato che lei, la mia Sarah, fosse capace di ferirmi in quel modo. 
« S-si, forse ho sbagliato numero, scusa. »    chiusi la chiamata, ricacciandomi il telefono nella tasca anteriore dei jeans, e senza dire altro uscii dalla stanza, sbattendo quasi la porta in faccia a Zayn.
« Che ti prende?! »    esclamo`, tirandomi per un braccio per farmi voltare.
« Mio padre e` morto, mia nonna e` in coma, la mia migliore amica mi ha rimpiazzato e ha finto di non conoscermi, mia madre vive la sua vita felice e spensierata senza preoccuparsi del fatto che io sono qui da sola in Italia, e tu mi chiedi che mi prende?! Svegliati, Zayn! La mia vita e` andata a rotoli dal divorzio dei miei! E non me ne frega niente se tu hai tutto il tuo successo e puoi essere felice tutti i giorni, perche` per me non e` cosi! E ora lasciami in pace e torniamo a casa, per piacere. Ho fame. »    Non rispose, ma si limito` a camminare affianco a me con le mani in tasca, verso il parcheggio. Sali` in macchina, senza neanche degnarsi di aprirmi lo sportello, proprio da vero gentleman, devo dire! Il viaggio fino al piccolo albergo fu silenzioso, e non ci guardammo nemmeno una volta. Entrammo in quella che mi sforzavo di chiamare casa, e andammo subito in cucina a cercare qualcosa da mangiare. 
« Ehm... Credo che dovremo-»
« Offro io! »    mi interruppe, correndo giu` per le scale come un matto. Ma che aveva, il verme solitario?! Eppure credevo che quello che mangiava di piu` fosse Niall, non lui! Bah. 
Ad ogni modo, lo seguii sbattendo la porta, mettendomi a correre per le scale per tentare di raggiungerlo, rischiando anche di cadere. Uscii fuori, e lo vidi gia` lontano, che camminava veloce. Ma che aveva in quella sua testa mora?! Corsi piu` veloce che potevo, finche` finalmente lo raggiunsi, col fiatone.
« Ce ne hai messo di tempo! »    sbuffo`. Avrei voluto urlargli contro e prenderlo a parolacce, ma non avevo fiato, cosi mi limitai a guardarlo male, suscitando in lui una risatina. Era riuscito a battermi di nuovo. Mannaggia.





*Spazio all'autrice*
Eccomi ce l'ho fatta finalmente ad aggiornare questa benedetta fan fiction!! Leggete, e mi raccomando RECENSITE, ci tengo sempre.<3
Baci,
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 15
*** 14. We don't say anything to anyone, okay? ***


14. We don't say anything to anyone, okay?




 
« Vuoi spegnere quel fottuto cellulare, per favore?? »    Zayn mi urlo` contro, voltandosi poi per sputare, visibilmente irritato per il fatto che lo stavo ignorando da piu` di un'ora. A pranzo non aveva fatto altro che rompermi le palle, e ora dovevo vendicarmi. Cosi, una volta arrivati in albergo, mi ero seduta sul divano e mi ero messa a parlare al telefono, senza calcolarlo minimamente. E da come si mordeva il labbro, e continuava a camminare avanti e indietro per la stretta cucina, capii che avevo fatto centro: gli dava fastidio non essere al centro dell'attenzione, essere ignorato!
« Grazie France... No, non so quand'e` il funerale, non mi hanno ancora detto niente! Pensano che io sia troppo immatura, capisci?? ...Gia`, ci mancava solo questa. Cosa? Non ti sento? Oh cacchio, smettila Zayn!! »    lo guardai: aveva preso a gridare sbattendo i piedi, come un bambino viziato quando non gli compri un giocattolo. 
Scesi di scatto dal tavolo, avvicinandomi a lui. Ok, forse avrei fatto meglio a rimanere li seduta, era fin troppo alto per me, la sua altezza mi devastava, come quella di quasi tutti i ragazzi ormai! Gli tappai la bocca con una mano, mentre era ancora intento a pestare con i piedi il pavimento in legno e a gridare stringendo gli occhi. Mi tappai le orecchie. Poi mi prese per le cosce, cogliendomi di sorpresa, e mi mise sulla sua spalla, gettando il mio cellulare ancora in chiamata sul tavolo, e trascinandomi fino alla camera da letto. Una volta etrato nella stanza poco illuminata, si servi` dei miei piedi che penzolavano sul suo petto per chiudere la porta, quindi mi getto` sul letto con la delicatezza di un elefante, facendomi rimbalzare sul morbido materasso.
Mi misi a sedere, riluttante, alzando gli occhi al cielo mentre incrociavo le braccia al petto. Zayn si tolse le scarpe e pian piano le sfilo` anche a me. 
« Hei ma che fai?? »    gridai, trascinandomi piu` indietro sul letto, dato che Zayn si era avvicinato a me carponi sul letto, fissandomi con un'espressione quasi provocante.
« Tu che vuoi fare? »    sussurro` al mio orecchio, sedendosi accanto a me. Credetti di scoppiare, dal rossore che si formo` sulle mie guance, e istintivamente lo respinsi, spingendo i palmi delle mani sul suo petto. Ma due grandi mani forti mi afferrarono con delicatezza i polsi, costringendomi a portare lo sguardo piu` su, fino ai suoi fantastici occhi che, detesto ammetterlo, mi mettevano sempre in imbarazzo.
« P-perche` mi guardi c-cosi? »    gli chiesi. Nella stanza c'era piuttosto buio, dato che stava gia` cominciando a farsi sera, ma riuscii comunque a notare i suoi occhi illuminarsi. La mia bocca si spalanco`, sorpresa da quello spettacolo, e senza quasi accorgermene dissi:  « H-hai degli occhi... Stupendi. ».
Zayn sorrise e si incurvo` fino a raggiungere il mio viso. Quando fu a pochissima distanza, le nostre labbra si unirono in un dolce bacio, e non riuscii a non ricambiare, facendolo sghignazzare, perche` effettivamente aveva ragione lui, come sempre. E cosi continuammo a baciarci, e senza quasi accorgermene mi ritrovai sotto di lui, mentre le nostre bocche continuavano a toccarsi e le delicate mani di Zayn mi carezzavano il viso. Entrambi tenevamo gli occhi chiusi, forse perche` guardandoci negli occhi sarebbe potuto succedere cio` che non doveva mai succedere. Ma ad un certo punto sentii lui fare pressione su di me, e spalancai gli occhi, trovandoci a guardarci negli occhi cosi intensamente come non avevamo mai fatto. Fece per alzarsi, ma sentii le labbra seccarsi, e rivolevo il contatto morbido con le sue. Lo tirai per la maglia e premetti le mie labbra sulle sue, facendolo restare piu` che sorpreso. 
« Allora ho ragione.  -  disse, staccandosi  -  Tu non mi odi. Tu... Mi ami. »
« Non dire sciocchezze, non potrei mai amare uno come te! »    arrossii, evitando per un istante il suo sguardo. Ma lui, al contrario, continuava a puntare i suoi occhi su di me, e rimase in quella posizione per tutto il tempo, finche` non premette nuovamente le sue labbra sulle mie, e aprii la bocca per permettere alla sua lingua di unirsi con la mia, cominciando a baciarci senza staccarci mai. Ma, se non lo amavo, perche` continuavo a baciarlo con insistenza? Perche` non riuscivo a mandarlo via a calci, o semplicemente a staccarlo dalle mie labbra? Perche` sentivo un'emozione incontrollabile che mi impediva di fermarmi? E perche` ci eravamo spogliati  e stavamo... Oh mio dio, stavamo facendo l'amore?!?! 
« Cazzo! »    ansimai, spingendolo via. Zayn si alzo` sulle braccia e si sdraio` accanto a me, esausto, tirandosi la coperta sopra. Si mise di lato e si volto` verso di me, che fissavo il soffitto con gli occhi spalancati, spaventata e sudata per cio` che era appena successo.
« Perche` ti sei fermata? Stavo per-»
« So cosa stava per succedere, ed e` fin troppo cio` che e` appena successo! Perche` non ti sei fermato?? »    sbottai, girandomi di lato anch'io per guardarlo negli occhi.
« Beh, non e` mica cosi facile! Ci stavamo baciando e, beh.. E` normale che sarebbe andata a finire cosi, prima o poi. »
« Oh, smettila! »    gli mollai un pugno sul torace, facendolo ridere.
« Non diciamo niente a nessuno, okay? »    dissi. Zayn torno` a fissarmi, questa volta serio e comprensivo. Annui`. Feci un sospiro di sollievo: se non ci aveva riso su, significava che non l'avrebbe fatto. E sarebbe stato meglio per lui.
 
 
 
« Come dici?  -  Zayn si tappo` l'orecchio sinistro per sentire meglio, e incollo` ancora di piu` l'Iphone all'altro orecchio. Il treno che passava circa ogni ora vicino all'albergo faceva un chiasso insopportabile, e faceva tremare tutto!  -  Okay okay Louis, stasera torniamo! Si, lo so... No, non le hanno ancora detto niente. Va bene, ti faro` chiamare da lei piu` tardi. Ciao. »    riattacco` piuttosto seccato, e mi rivolse uno sguardo stanco, per poi illuminarsi quando mi voltai verso di lui. Ero seduta sul davanzale della finestra con una tazza di cappuccino in mano, immersa nei miei pensieri. Abbozzai un sorriso, ma non riuscii a nascondere la mia tristezza e preoccupazione: l'avevamo fatto, per l'amor del cielo, io e Zayn!!! Avevo perso la verginita` con un ragazzo che odiavo e non ricordavo niente!!! Come potevo non essere triste o almeno un po` preoccupata?!
« Scusa. »    la sua voce melodiosa riuscii a far scoppiare la mia nuvoletta di pensieri. Lo guardai interrogativa, aspettando che continuasse. Ma, dato che non si decideva a terminare la frase e darmi una spiegazione di quella parola che aveva spezzato il silenzio imbarazzante tra di noi, mi decisi a fare il primo passo. Saltai giu` dal davanzale, poggiai la tazza, e gli andai vicino, ma non troppo per evitare che succedesse di nuovo.
« Per cosa? »    gli chiesi. Zayn arrossi` quasi impercettibilmente, ma io lo notai e non potei fare a meno di sorridere a quella reazione.
« Beh...  -  comincio`  -  Perche` ti ho... Portata a letto. »    si gratto` la testa guardando altrove, per poi tornare a guardarmi negli occhi. Mi accorsi che stavo pian piano arrossendo, perche` cominciavo a sentire sempre piu` caldo.
« Ah... P-per quello. Beh, ecco... Io non lo ricordo neanche. »    Zayn rimase a bocca aperta, letteralmente scioccato. Forse si aspettava tutto ma non quello. In pratica l'unico che ci aveva in qualche modo goduto era lui, io non potevo dire niente. Ma la parte iniziale in cui ci baciavamo, l'unica che ricordo per la cronaca, lo confesso... Mi era piuttosto piaciuta.
« Che?! Stai scherzando spero! Come puoi non ricordarla?! Cioe`, tu... Ehm... Questa era... Per te... Ehm... »    era imbarazzato, e non poco.
« Si, Zayn.  -  guardai il pavimento  -  E` stata la prima volta per me. Non sei contento? Mi hai preso la verginita` e nemmeno me lo ricordo! »    lo spinsi e andai verso il bagno, camminando lenta per il lieve dolore che mi aveva provocato.
« Oh mio dio. Viola, scusami, davvero non volevo, scusami.  -  disse, disperato. E, dato che non rispondevo, corse verso di me e mi abbraccio` forte da dietro, affondando con la testa tra i miei capelli lisci, e piangendoci su.  -  Io ti ho rovinato tutto! Sicuramente il tuo sogno per la prima volta sarebbe stato con un ragazzo meraviglioso, che ti avrebbe riempita di complimenti, regali, sorprese e coccole, e un giorno ti avrebbe colto di sorpresa e cosi sarebbe stata la notte piu` bella della tua vita! Ma io.... Sono un incosciente, un irresponsabile, non ho pensato a nulla e mi sono lasciato tentare dalle emozioni, senza rendermi conto che hai anche diversi anni in meno di me e... Ecco, non sarebbe dovuta finire cosi! »
« Non fa niente.  -  dissi, voltandomi verso di lui e prendendogli il viso tra le mani, guardandolo dolcemente negli occhi, tanto da farlo rimanere sorpreso di quel gesto  -  E` stato... Bello, anche se... Ne ricordo meno di meta`.  -  risi un poco e mi morsi il labbro inferiore, tornando a sorridergli  -  E non devi sentirti in colpa, se tu sentivi quello, allora dovevi fare come hai fatto, e come vedi io non ti ho fermato. Avevi ragione tu, Zayn, io non ti odio. E non sei cosi irresponsabile come dici, dato che hai preso le giuste precauzioni e ti sei fermato quando te l'ho detto. »    Improvvisamente il sorriso lieve di Zayn muto` in un'espressione preoccupata, allarmata, e corse velocemente in camera, disfando il letto e buttando all'aria i cuscini, frugando in cassetti e tasche dei jeans per cercare qualcosa... Ma il punto era: che cosa?
« Che cerchi? »    rimasi sulla porta, ridacchiando per come si agitava e correva da una parte all'altra della stanza.
« N-niente, io... Oh merda. N-non... Non c'e`. »    si guardo` intorno, confuso, poi guardo` me e si sedette disperato sul letto scombussolato.
« Che cosa non c'e`? Malik, spiegati meglio! »
« Sono un coglione. Un fottuto coglione, Vi. Facevi bene a starmi alla larga, sono davvero un pessimo ragazzo. »    si porto` le mani tra i capelli, continuando a fissare un punto indefinito di fronte a se`, scuotendo la testa.
« Ma che stai dicendo? Sei impazzito per caso? »    risi. Si alzo` di scatto, facendomi sobbalzare, e quasi mi venne addosso.
« Sto dicendo  -  grido`  -  Che sono uno stupido, perche` pur avendo vent'anni sono stato preso dalle emozioni come un quindicenne alle prime armi, e mi sono completamente dimenticato di usare il preservativo!! Porca puttana! »    diede un calcio allo stipite della porta, e si rinchiuse in bagno, aprendo l'acqua per farsi una doccia.
Rimasi sconcertata alle sue parole. Il mio sorriso divertito pian piano si spense, e le labbra si aprirono per far entrare un po` d'aria, che stava cominciando a mancarmi. Avevo gli occhi spalancati, e stavo cominciando a fissare anch'io il vuoto, senza nemmeno rendermi conto che stavo precipitando a terra, cadendo cosi accanto alla porta, svenuta, con un tonfo terribile.





*Spazio dell'autrice*
Heilàà lettrici! Come state? Vi è piaciuto questo capitolo?? Spero di aver fatto un buon lavoro e di aver fatto pochi errori soprattutto! Mi dispiace di esserci cosi poco, dovrei aggiornare ogni giorno ma spesso non ce la faccio perchè torno troppo tardi. Bene a presto belle, spero di riuscire a mettere il prossimo capitolo domani mattina, altrimenti mi sparo!! Nah scherzo:P
Baci baci, 
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 16
*** 15. Fuck you, Zayn! ***


15. Fuck you, Zayn!




 
« Non toccarmi! Ho detto che sto bene! »    gridai, alzandomi dal divano dove mi aveva fatta stendere. Andai in bagno e feci anch'io una doccia, per poi vestirmi e preparare le valigie. Dovevamo tornare a Roma, perche`... Zayn e gli altri dovevano ripartire.
« Forza, andiamo. »    cerco` di prendermi per mano, mentre scendevamo le scale, ma non glielo permisi: aveva gia` fatto abbastanza, e glielo feci capire fulminandolo con un'occhiata gelida come quelle che gli rivolgevo sempre ai vecchi tempi.
In macchina non ci parlammo, tranne un momento quando Zayn mi ricordo` di chiamare Louis, e ne fui ben felice, pur di non restare in silenzio per tutto il viaggio. Avevo la gola secca e le labbra asciutte, avevo bisogno di parlare un po`. E non avrei parlato di certo con l'irresponsabile e immaturo bambinetto che guidava l'auto! Se avessi avuto la patente avrei guidato io. Non mi sarei dovuta piu` fidare di lui, per niente.
« Ciao Lou, scusa se non ti ho chiamato prima! »    dissi, alzando la voce. Zayn alzo` gli occhi al cielo.
« Come stai? »    mi chiese Louis al telefono, seriamente preoccupato.
« Bene, anche se un po` shockata... E Zayn di certo non mi aiuta! »    lo guardai male, ma lui non mi calcolo` minimamente, e continuo` a stringere il volante guardando la strada.
« Mmh, lo immaginavo. Non e` uno che si lascia molto andare, con le emozioni. »    piccolo e ingenuo Louis, se sapessi quante emozioni mi ha dimostrato in questi giorni! 
« Gia`. E comunque non ha senso che continuo a soffrire. A mio padre non hanno fatto nessunissimo funerale, dato che gli unici parenti vicini siamo io e mia nonna, ma lei e` in coma e non saprebbe neanche di essere al funerale di suo figlio, e io sono minorenne. L'hanno sepolto in una parte appartata del cimitero, cosi che non desse fastidio agli altri, e ho dovuto pagare solo cento euro! Ma io mi sto benissimo, credimi, perche` d'altronde mio padre non mi e` mai stato abbastanza vicino, e mia nonna la conosco appena, percio` non mi interessa. Non ci soffro, te l'ho detto! »    ma, inevitabilmente, le solite lacrime amare che arrivavano sempre al momento sbagliato, scesero lente sulle mie guance, facendomi singhiozzare.
« Non piangere, Vi. »
« Non e` vero che non mi interessa, mi interessa eccome! Lui era mio padre, e avrei preferito morire io al posto suo! E mia nonna, si e` vero la conosco appena, e appunto per questo avrei voluto conoscerla meglio anziche` andare a parlarle inutilmente su un lettino bianco, senza ricevere da lei nessuna risposta! Ed e` possibile anche che tra qualche mese ci muoia in quello stato, ed io non l'avro` mai conosciuta veramente! »    mi stavo sfogando con Louis, piangendo, gridando, e dando pugni al finestrino.
« Evita di spaccarmi il vetro, per favore. »    disse Zayn, impassibile. Eh no, questo era troppo!
« Lou devo staccare, ne parliamo quando torniamo, okay? »
« Certo, tranquilla. A dopo. »
Riattaccai, e mi voltai verso di lui, guardandolo con odio, cercando quasi di incendiarlo con gli occhi per come si stava comportando. Sempre il solito idiota.
« Cos'hai detto?! »    gli urlai contro.
« Di non spaccarmi il finestrino, ti ricordo che non e` mia questa macchina. »    rispose, con il suo solito e odioso tono straffottente.
« Fermati! »    gridai.
« Non ci penso neanche, domani devo partire e voglio rilassarmi almeno stasera, non voglio perdere tempo appresso ad una pazza come te. »
« Ad una... Pazza? Pazza?! Io sarei la pazza?! E tu, allora?! Eh? Sei tu che mi hai preso in un momento di debolezza per portarmi a letto e mi hai trattata con dolcezza, per poi ignorarmi come sempre! E sembra quasi che tu ce l'abbia con me, perche` non mi parli piu`, anzi mi ignori completamente! Vaffanculo, Zayn! Solo perche` sei famoso non significa che tu possa fare quello che vuoi! E fermati, ti ho detto! »    gli levai le mani dal volante e girai a destra, costringendolo a frenare per evitare di finire fuori strada. Mise il freno a mano e si slaccio` la cintura. Si passo` le mani sul viso, poi mi guardo`, con un'espressione che non gli avevo mai visto prima: arrabbiata, ma anche triste, e con un misto di compiaciuto e malizioso dietro.
« Si puo` sapere qual e` il tuo problema? »    mi disse, girandosi sul sedile. Inarcai un sopracciglio. Allora non ci eravamo proprio capiti, io e lui!
« Qual e` il tuo problema, casomai! Sei tu il lunatico che mi tratta come un giocattolo! Mi vuoi a tutti i costi, poi mi usi, e quando ti stanchi di me mi butti via! E` cosi che fai! »
« Non lo farei se tu non fossi cosi...  -  mi guardo` dall'alto in basso, mordendosi un labbro  -  ...Maledettamente provocante! »    gli mollai uno schiaffo sonoro, facendogli strizzare gli occhi per il dolore.
« Ma non pensi ad altro!  -  sbottai  -  Parti. »    Zayn sospiro`, e tornando a sedersi bene e allacciandosi la cintura, mise in moto e riparti`. Il viaggio fu ugualmente silenzioso, fino a casa sua e dei ragazzi, dove loro ci aspettavano assieme a Francesca, Giada, Elisa e Martina. Avevano passato tutti i giorni insieme, da quando io e Zayn eravamo fuori.
 
 
 
« Cosa devi dirmi? »    chiese Louis, dopo che l'avevo trascinato in uno stanzino.
« Ecco... E` complicato da spiegare... »    dissi, guardando altrove fuorche` nei suoi bellissimi occhi azzurri, che sicuramente mi avrebbero ammaliato. Ero una maniaca degli occhi chiari, e mi perdevo sempre a guardarli.
« Beh, cerca di renderlo semplice! »    incrocio` le braccia sul petto.
« Io e Zayn abbiamo fatto sesso. »    dissi, tutto d'un fiato. Louis tossi` per il colpo, e quando si fu ripreso dal suo attacco di tosse, mi guardo` con gli occhi spalancati, e apri` la bocca a forma di "o". 
« W-wow! Sul serio, voi...? »    mi chiese, ancora incredulo.
« Si. »
« Eri vergine? »    chiese, a bruciapelo.
« S-si... Ma non e` quello il problema! I problemi sono due, uno non tanto grave se ci pensi, ma l'altro... Beh, e` piu` che grave! »
« Dimmi prima quello non tanto grave se ci pensi e poi quello piu` che grave. »
« Okay. Quello non tanto grave e` che non ricordo quasi niente di cio` che e` successo, tranne all'inizio, quando abbiamo cominciato a baciarci, e non riesco a capire perche`. Zayn e` rimasto davvero colpito quando gliel'ho detto. »
« E` strano, in effetti. Vabe`, l'altro? »
« E l'altro e` che... Lui ha... Dimenticato di usare il preservativo. »
« Oh mio Dio. Stai scherzando! »
« N-no, purtroppo no... »    abbassai lo sguardo, imbarazzata e preoccupata per la sua reazione. Avevo paura che mi pestasse a sangue per non aver controllato di prendere precauzioni, e chiusi gli occhi aspettando il peggio, ma sentii solo uno sbattere di porta e dei passi veloci e violenti che andavano verso la cucina. Louis era uscito spalancando la porta, ed era corso da... Zayn. Uscii di corsa dallo stanzino, scontrandomi con Harry nel corridoio che, come sempre, era in boxer, e raggiungendo i due ragazzi in cucina.
« Cos'hai fatto tu?!?! »    sbraito` Louis, spingendolo violentemente con la schiena verso il muro e afferrandolo per il colletto. Zayn rimase a bocca aperta, e con gli occhi spalancati. Poi giro` lo sguardo verso di me, che ero ferma sulla porta con la mano sulla bocca. Perche` Louis aveva reagito cosi? Perche` era subito andato a picchiare Zayn? Avrebbe rovinato una bellissima amicizia come la loro per una sciocchezza simile? Anche se, beh, non era proprio una sciocchezza.
« Ti ha detto tutto. »    affermo`, capendolo dal mio sguardo pieno di sensi di colpa.
« Certo che mi ha detto tutto! E mi ha fatto capire quanto tu sia stato irresponsabile! Come puoi dimenticarti una cosa del genere, eh?! Come puoi?!! E lei e` minorenne, santa pazienza, minorenne, hai capito?? Ma che ti salta per la testa?! »    mollo` il colletto, facendogli poggiare nuovamente i piedi completamente a terra. Le vene sui suoi bicipiti, che si erano gonfiate, pian piano si calmarono, e anche lui riprese il suo colorito normale. Io entrai in cucina piangendo e andai ad abbracciarlo.
« Non devi preoccuparti per me, Louis. Siamo stati irresponsabili, ma io staro` bene, tranquillo. Ci siamo fermati in tempo, non succedera` niente! »    Louis mi strinse forte a se`, e mi disse che dovevano prepararsi per l'indomani.
« Allora noi andiamo! »    esclamo` Francesca, prendendomi a braccetto. Giada, Elisa, e Martina, ci seguirono, e tutte e quattro salutammo i ragazzi e uscimmo, dirigendoci a casa mia per stare tutte insieme.




*Spazio dell'autrice*
Eccomi ragazze! Lo so che mi odiate ogni giorno di più per la mia leeenteeezzaaa ad aggiornare, ma non posso farci niente se ho l'estate supermegaultrastra-piena di impegni! Ehehehe voi mi capirete, spero :) Bene, questo è tutto. RECENSITE, mi raccomando c: Baci.
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 17
*** 16. How are you, Vi? ***


16. How are you, Vi?




 
« Come stai, Vi? »    mi chiese Giada, sedendosi accanto a me. Tutti con la solita domanda. Cristo Santo, un po` di fantasia!
« Bene... »    abbassai lo sguardo, graffiando il tappeto con le unghie.
« Non e` vero!  -  esclamo` Francesca  -  Anche se ci conosciamo da poco ormai ho imparato a capirti, e tu adesso non stai bene, Vi. E mi sembra normale dopo quello che ti e` successo! »    Ecco, doveva proprio farmelo tornare in mente?! Come da copione, quelle solite odiosissime lacrime scesero veloci, senza che riuscissi a fermarle.
« Dai... »    disse Martina, facendomi poggiare la testa sul suo petto, carezzandomi i capelli. Proprio come faceva... Lui. Mi spostai di scatto, guardandola con gli occhi spalancati, non appena mi torno` in mente quello che era successo con Zayn quella settimana, dal primo sguardo alla notte insieme. E non riuscii a stare li con loro senza sentirmi tremendamente in imbarazzo, cosi mi alzai e corsi nella mia stanza, sedendomi accanto al letto con la testa tra le ginocchia, senza ancora smettere di piangere.
« Vi?  -  Elisa busso` piano alla porta  -  Possiamo entrare? »    Tirai su col naso e mormorai un si tremolante. Le ragazze entrarono, e si sedettero intorno a me. 
« Mi dispiace per tua nonna e tuo padre...  -  comincio` Giada  -  Avremmo voluto starti vicino, davvero. »
« Se vuoi parlarcene, noi siamo qui. »    disse Martina.
« Gia`, sfogati pure! »    esclamo` Francesca, dandomi un colpetto sul braccio.
« Poi vedrai che starai meglio. »    disse Elisa. 
« Ed inoltre-»    comincio` Francesca, con la sua solita e spontanea allegria.
« Basta!  -  gridai. Ero stufa di tutte quelle frasi consolatorie su mio padre e mia nonna. Possibile che nessuno capisse come mi sentivo veramente? Erano davvero tutti cosi stupidi da non arrivarci? Gli unici che mi avevano capita erano stati prima di tutto Louis, e poi... Zayn. Il solo pensiero mi dava gia` il voltastomaco. Eppure non riuscivo a togliermelo dalla testa...  -  Non e` per mio padre che piango, ne` per mia nonna! E` per il fatto che ho odiato Zayn dal primo momento, e lui non so perche` ha sempre mostrato uno strano interesse per me, ma non fisico, ne` sentimentale, almeno credo. Direi quasi che avesse come una specie di legame psicologico con me. Percio` ha sempre continuato a seguirmi, non c'e` altra spiegazione. »    Francesca inarco` un sopracciglio, Martina anche, Giada ed Elisa erano mezzo sconvolte e mi guardavano confuse.
« Ah si?  -  disse poi France  -  E non hai mai considerato l'idea che forse lui avesse preso una bella cotta per te? Sarebbe piu` logico, non trovi? »
« Beh, in effetti... »    abbassai lo sguardo, imbarazzata.
« In effetti...? »    Elisa mi incito` a continuare.
« ...Il giorno della tua sbronza,  -  guardai Francesca, che arrossi` lievemente  -  Alex era ubriaco anche lui, e ha cercato di baciarmi. Zayn, non so come, e` riuscito ad arrivare in tempo, e mi ha portata via.  -  le mie quattro amiche erano incantate ad ascoltarmi. Ci mancavano solo coca-cola e pop-corn, e sarebbe stato come al cinema!  -  In macchina stava per mettersi a piangere, dicendo che era preoccupato per me, e quando gli ho chiesto perche` l'avesse fatto, ha risposto "Perche` ti amo", e mi ha baciata, facendomi poi scendere come se niente fosse, e ripartendo a tutta velocita`.  -  guardai le ragazze una ad una, ma dato che sembravano non dare alcun segno di vita, continuai.  -  Ogni giorno trovava una scusa per starmi vicino, farmi i dispetti, farmi arrossire ed incazzare con le sue solite battutine a sfondo sessuale, e poi ha finito con il farmi impazzire! Perche` io sapevo di odiarlo, e lo so tutt'ora, ma penso comunque che sia davvero un bel ragazzo e... Insomma, a volte penso di essermi innamorata! Ma sono solo sciocchezze, come potrei amare uno cosi? Pff!  -  alzai gli occhi al cielo e feci un bel respiro. Ora arrivava la parte piu` critica.  -  E quando ho saputo dell'incidente... Beh, lui mi ha accompagnata. »
« Mmh, e cosa avete fatto in macchina?? »    Certo che era proprio perversa Francesca! La guardai male, e le tirai un cuscino in faccia, pronta a continuare.
« Scema. Dicevo... C'era una fila enorme, e cosi siamo stati per un bel po` fermi. Siamo andati nei sedili di dietro, e dopo un po` che parlavamo, anche se abbiamo parlato pochissimo in realta`, non e` uno di molte parole, lui... ha poggiato le sue labbra sulle mie, e io... Ho ricambiato. Non so perche` l'ho fatto, ma in quel momento e` come se qualcosa mi abbia spinto addosso a lui. Ed era tutto cosi armonioso, se non fosse stato per la sua lingua! »
« Cioe` vuoi dire che non vi siete baciati con la lingua per tutto quel tempo, ma solo a stampo? Ed eravate cosi incollati? Oh mio dio, io non avrei resistito! Io ed Harry l'avremmo fatto almeno due o tre volte li dentro, con quel clima! »    grido` Francesca, sognante.
« Aspetta, lasciala continuare France!  -  la rimprovero` Giada.  -  Risparmiaci i tuoi sogni proibiti con Mr. Styles, per oggi! »    Quell'ultima frase suscito` una risata generale tra noi, placando un po` il clima teso e serio che si era formato all'inizio. Sospirai. Dovevo pur continuare il mio racconto, o mi avrebbero assillata per mesi interi!
« Continuo? »    chiesi, ormai assorta nel racconto. Le ragazze si ricomposero e annuirono all'unisono, in silenzio. 
« Alla fine siamo arrivati in albergo. La stanza faceva pena, sul serio! Anche se era come un piccolo appartamento, era messo piuttosto maluccio! Ad ogni modo, abbiamo passato quei giorni insieme, e ieri, mentre ero al telefono, mi ha presa di peso e mi ha portata in camera. Mi ha buttata sul letto e ha cominciato a provocarmi, poi dopo un po` che parlavamo, e ormai si era rassegnato, ma poi ci siamo scambiati un bacio. E questa volta non mi sono fermata. Gli ho permesso di baciarmi con la lingua, e cosi ci siamo baciati con foga per un buon quarto d'ora, toccandoci i fianchi. E, non so come, noi... »
« Voi...? »    chiese Martina.
« Allora?? Parla! »    sbuffo` Francesca.
« Daai, perche` non continui?? Cos'e` successo?? »    sbraito` Giada, sbattendo i pugni in terra. Elisa non commento`, si limito` solo a fissarmi. E cosi continuai il discorso per lei.
« ...Noi l'abbiamo fatto. »    conclusi, salendo sul letto e sdraiandomici di schiena.
« Oh mio dio. »    disse Elisa, impallidendo all'istante.
« Che hai tu da preoccuparti?  -  Francesca le diede un pugno sulla spalla  -  E` bello se si fa con amore! E loro, altroche` se si amano!  -  si avvicino` di piu` alle altre  -  ...Anche se lei dice di odiarlo! »    sussurro`, facendo ridacchiare Martina e Giada. Ma Elisa era ancora pallida come un fantasma, e fissava il vuoto.
« Ho un brutto presentimento. »    spiego`.
« Macche`!!  -  esclamo` Martina, alzandosi in piedi e sollevandola di peso.  -  Dai, e` tardi, andiamo a letto! Avete portato i pigiami? »
« No, non ho potuto prenderlo perche` siamo state tutta la sera dai ragazzi... »    disse Giada.
« Beh, vorra` dire che dormiremo in intimo! Tanto siamo tra donne! »    disse Francesca, spogliandosi. Qualunque ragazzo sarebbe rimasto a bocca aperta, guardandola: aveva un corpo mozzafiato! Non era ne` troppo magra ne` tantomeno grassa, era piena in modo giusto. Aveva una seconda abbondante, e un bel culo. Niente che potesse paragonarsi al mio corpo, insomma! E questo era un altro motivo per cui non riuscivo ancora a capire cosa ci trovasse Zayn in me. Era davvero strano come ragazzo, davvero strano.
 
 
 
« Haawn, buongiorno raga-»    mi bloccai e rimasi seduta sul letto. Le mie amiche non c'erano. Le coperte e i sacchi a pelo che la notte prima erano sparsi sul pavimento non c'erano piu`, tutto era in ordine. C'ero solo io, sul mio letto caldo, nella mia accogliente stanzetta silenziosa. Sbadigliai ancora una volta, quindi mi alzai e andai ad aprire la finestra per cambiare l'aria. Quindi andai a farmi una doccia. Legai i capelli e misi una canottiera semplice e un paio di pantaloncini, dirigendomi lentamente in cucina per mettere qualcosa sotto i denti. Mia madre ovviamente non c'era, come sempre era fuori per lavoro, ma al mio ingresso in cucina trovai una torta sul tavolo. Mi avvicinai, e venni sommersa di abbracci e grida: erano tutti li per me, i miei nuovi compagni di classe, anche se non sapevo bene perche`.
« Ehm... Cosa si festeggia? »    chiesi, confusa. Tutti mi guardarono per un momento, in silenzio, poi esclamarono:  « E` il tuo compleanno, sciocchina! »    e di nuovo venni sommersa dai loro caldi abbracci. Non mi avevano mai fatto una sorpresa del genere i miei vecchi amici, e nemmeno Marco l'aveva mai fatto. Forse averli persi non era stato proprio un male. 
Ad ogni modo, ero cosi presa da cattive notizie e quant'altro che mi ero completamente scordata del mio compleanno, ma per fortuna c'erano loro a pensarci! Mi ci voleva proprio una distrazione, e cosi decisi di vestirmi e prepararmi per uscire tutti insieme. Forse avrei dovuto organizzare una festa, piu` tardi. 





*Spazio dell'autrice*
Aaaaaah lo so, lo sooo, uccidetemi pure se voletee!! Non sono mai costante, aggiorno dopo secoli e so che cosi vi passa anche la voglia di leggere... Ma non ci posso fare niente:(( Fino a ieri ad esempio ero in vacanza e li è difficile trovare un punto in cui ci sia campo per la chiavetta... Perciò scusatemi, davvero mi dispiace tanto.. Ora starò per due settimane di nuovo nella mia cittadella, quindi dovrei riuscire ad aggiornare circa ogni giorno :) Bacissimi a tutte, vi voglio beneee<3
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 18
*** 17. And, if you remember, last year... ***


17. And, if you remember, last year...




 
« Auguri... »    disse Zayn, quando venne ad aprirci la porta.
« Grazie. »    abbassai lo sguardo e lo superai, entrando in casa.
« Ciao ragazzi. »    dissi, rivolgendogli un'occhiata confusa. Ma subito scoppiai a ridere quando Harry mi abbraccio` da dietro e Niall mi venne incontro correndo, e Louis e Liam mi sollevarono gridando "Happy Birthday to you" a tutto volume. Erano davvero adorabili, sempre! 
« Venite anche voi? »    chiese Giada, stampando un dolce bacio sulla guancia di Niall.
« Solo se Vi acconsente! »    scherzo` lui.
« Ma certo ragazzi!  -  esclamai  -  Con voi e` piu` divertente! »    tutti ci mettemmo a ridere, ma Zayn non sembrava tanto entusiasta. 
« Certo, pero` l'altro giorno non dicevi cosi. »    disse, freddo. Mi voltai, scioccata dalle sue parole. Come poteva trattarmi sempre cosi?! 
« C-cosa vuoi dire...? »    gli chiesi, mentre intorno a noi si era formato un silenzio imbarazzante. Per fortuna Liam era il nostro genio e riusci` a distrarre gli altri guidandoli verso la cucina per bere qualcosa, lasciando me e Zayn da soli.
« Voglio dire...  -  si avvicino` pericolosamente a me, soffiandomi sul collo.  -  ...Che siamo stati insieme in questi giorni, eppure la mia presenza non ti allietava cosi tanto. »
« Infatti, se tu mi avessi ascoltato, io ho detto che con loro e` piu` divertente, non con te. Ma tu non ascolti mai! »    Feci per andare in cucina dagli altri, ma Zayn mi fermo` per un braccio e mi fece tornare indietro, di fronte a lui come ero prima.
« No Viola, sei tu che non ascolti. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? »
« Certo che me lo ricordo, e` stato il giorno peggiore della mia vita! »    incrociai le braccia al petto. Zayn roteo` gli occhi.
« Si, si.  -  continuo`.  -  Ma hai almeno la vaga idea per cui ho mostrato un certo, ehm, interesse per te? »
« Si, lo so. »    sorrisi in modo rassicurante, avvicinandomi al suo viso fingendo di volerlo baciare. Zayn sospiro` e chiuse gli occhi, ma poi dissi:  « Perche` sei un maniaco. »    facendolo rimanere di sasso. Mi spinsi all'indietro, ridendo come una pazza, sotto gli occhi di quel ragazzo che mi credeva innamorata di lui. Era davvero uno spasso prenderlo in giro, mi divertivo un sacco! 
« Beh, allora presumo che tu non voglia sapere il vero motivo! »    chiuse gli occhi, incrociando le braccia e dandomi le spalle. "Beh, tanto non mi interessa!" pensai. Ok, non era vero, morivo dalla voglia di sapere perche` aveva avuto questo strano interesse verso di me, dato che era una domanda che mi facevo spesso. Ma non avrei douto dargli soddisfazione, per niente al mondo! Quindi... Come avrei fatto?
« P-puoi dirmelo? »    chiesi, un po` imbarazzata. Lui si giro` sorridente, come se sapesse che avrei risposto cosi. E in effetti era piuttosto scontato.
« Va bene, se proprio vuoi... Tu vieni da Bradford, no?  -  annuii.  -  ...E anche io. Frequentavi la seconda al tuo liceo, no?  -  annuii di nuovo.  -  E, se ricordi, l'anno scorso... »
 
*Flashback*
« Hei Sarah, chi e` quel ragazzo? »    le chiesi, indicando il ragazzo mezzo rasato e con numerosi piercing alle orecchie a venti metri da noi. Sarah si volto` e guardo` il ragazzo, cercando di capire chi fosse. 
« Non so come si chiama, ma credo che sia in quarta. Perche`? »
« Continua a fissarmi da piu` di un quarto d'ora! »
« Oh, stara` pensando "Ma guarda che bomba sexy che si e` iscritta in questo liceo!" »    rise della sua frase, contagiando anche Federica e gli altri seduti accanto a noi.
« E` irritante! Non distoglie lo sguardo nemmeno un secondo! Ragazzi, io vado a farmi un giro. »    mi alzai e andai a fare una passeggiata nel cortile della scuola, ovviamente dalla parte opposta di dove stava quel ragazzo. 
Stavo camminando tranquilla con le mani in tasca, calciando con i piedi un sassolino, quando mi scontrai con qualcuno. 
Alzai lo sguardo, e dissi:  « Scusa non ti avevo vi-»    ma rimasi impietrita, perche` mi trovai davanti proprio lui. Il ragazzo che mi aveva fissata a lungo. 
« Oh, si che mi avevi visto. E` per questo che stai scappando, no? Per non incontrare piu` il mio sguardo. »    disse, mentre un sorrisetto sghembo spuntava sulle sue labbra.
« I-io non... Non sto scappando. »    abbassai lo sguardo, imbarazzata. Non potevo negarlo: era cosi.
« Piacere, mi chiamo Richard. »    mi porse la mano.
« V-viola. »    strinsi leggermente la sua mano, ritraendola subito. Ma lui fu piu` veloce di me, e la afferro` di colpo, venendomi affianco e cominciando a camminare, costringendomi a fare lo stesso. Che voleva dire? Perche` mi stava portando in giro per mano come se fossi la sua ragazza? Mi fermai di colpo, tirando con forza la mano per liberarla dalla sua stretta. Richard si giro` e mi guardo` un attimo, perplesso, poi scosse la testa ridendo, e mi stampo` un dolce bacio sulla guancia destra.
« Sei davvero carina. »    mi disse. Quindi si volto` e si allontano` con le mani in tasca, calciando lo stesso sassolino che io avevo portato fino a li. Incredibile, mi aveva davvero parlato, presa per mano, e dato un bacio sulla guancia! Era cosi carino! Aveva molti piercing e un taglio di capelli un po` ombroso, da cattivo ragazzo, ma in realta` era molto dolce! Forse avevo preso una cotta per lui.
Piu` tardi, nel mio armadietto, trovai un bigliettino che diceva:  
Vediamoci alle cinque di fronte a scuola. Ti aspetto.
Richard. xx
Oh mio dio, e adesso che dovevo fare?? Andarci o lasciarlo perdere?? Se ci fossi andata, magari ci avrebbe provato con me e sarebbe finita male, ma se non fossi andata... Probabilmente mi avrebbe assillata ogni giorno e la notizia si sarebbe sparsa per tutta la scuola. E, essendo al primo anno, ed essendo sempre stata una che non ama farsi pubblicita`, preferii scegliere la via piu` comoda: uscire con Richard, e poi lasciarlo stare una volta per tutte. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto stare con uno come lui. Carino, piuttosto muscoloso, figo, e soprattutto di quarta. Sicuramente era molto desiderato e tantissime ragazze mi avrebbero invidiata, cosa che non era mai successa, e... Si, insomma, mi sarebbe piaciuto sentirmi invidiata almeno una volta. Quindi, perche` non uscirci! Tanto valeva tentare!
Arrivai di fronte a scuola all'ora prestabilita, e lui era gia` li.
« Sei venuta. »    mi abbraccio`, come se mi conoscesse da sempre.
« Sei cosi... Sicuro di te! »    dissi, mentre cominciavamo a camminare.
« Sicuro di me? Io? Per niente! »    rise. Per niente eh? E allora perche` mi aveva appena afferrato la mano? Boh.
« A me e` sembrato cosi. »
« Beh, anche tu sai il fatto tuo. E sei molto coraggiosa. Di solito le ragazze si fanno un'altra impressione di me, e cosi spesso rifiutano i miei inviti. Ci sono anche quelle che dicono di passarle a prendere perche` vogliono portarmi a letto, e... Lo ammetto, ci sono cascato un paio di volte!  -  ridacchio`, facendomi immergere nei miei pensieri. Chissa` se indossando solo le mutande era altrettanto attraente e sexy di come lo era con tutti i vestiti addosso.  -  Ma tu sei... Diversa. »    mise le mani sulle mie spalle, inchinandosi leggermente per raggiungere la mia altezza, quindi mi lascio` un dolce bacio sulla guancia e, sorridendo, si allontano`. 
« Spero di rivederti, un giorno. »    disse, senza voltarsi. Annuii, con il cuore che batteva all'impazzata. Speravo anch'io di rincontrarlo, perche` mi aveva davvero rubato il cuore. Ma, per mia sfortuna, da quel giorno non si presento` piu` a scuola, e nessuno ne sapeva il motivo preciso. E allora cosa intendeva con quella frase?
*Fine Flashback*





*Spazio dell'autrice*
Heilàà ragazzee! Rieccomi mie care lettrici, ho una piccola cosa da dirvi: Dato che sto ricominciando ad aggiornare tutti i giorni, gradirei che anche voi passaste a leggere il continuo di questa ff tutti i giorni e magari a lasciare una recensione che non guasta mai. Beh, non ho altro da dirvi, mi raccomando ci tengo!! Byeeeee
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 19
*** 18. I know him. ***


18. I know him.




 
« Non ci credo. »    mi sedetti e presi a fissare il vuoto, con la testa piena di pensieri.
« Oh si. E non e` finita qui! Ricordi un certo bigliettino trovato nella cassetta della posta con su scritto un appuntamento? »    mi guardo`, inclinando la testa leggermente a sinistra. Io lo facevo quando immaginavo qualcosa. Sembra che da quella angolazione sia piu` facile pensare!
« Ehm... Si, credo di si. »
 
*Flashback 2*
La scuola era finita da due settimane, ed io ero con Sarah e Federica in giro per la citta`. Uscivamo dalla mattina presto, facevamo colazione insieme, stavamo in giro, tornavamo a casa di una di noi per pranzare, stavamo un po` al fresco dentro casa a parlare, cantare, fare foto, o qualsiasi altra cosa ci saltasse per la testa, e poi quando c'era meno caldo uscivamo e stavamo tutta la sera insieme. A volte dormivamo anche tutte insieme a guardare film, e quelle erano le serate migliori! 
Comunque, quel giorno, due settimane dopo la chiusura della scuola, uscii presto per vedere la posta, e trovai un bigliettino scritto a mano. Era una bellissima calligrafia, e cominciando a leggerlo mi torno` in mente Richard, il bellissimo ragazzo di quarta con cui avevo avuto un mezzo appuntamento, e sperai vivamente che il bigliettino fosse suo.
Ciao Viola. Ti starai chiedendo perche` ti sto scrivendo questo bigliettino... I miei amici ti conoscono, e dato che vorrei conoscerti anch'io si sono proposti di presentarci. Percio`, se a te sta bene, incontriamoci alle sette di fronte a casa del ragazzo di Federica. Lei e Sarah passeranno a prenderti mezz'ora prima. 
Ciao,
Zayn Marco.
Ma chi era questo Marco? Boh. E perche` aveva scritto un altro nome, ora illeggibile? Comunque, avere un nuovo amico non mi creava nessun problema, percio` a quell'ora arrivai all'incontro con Sarah e Federica.
*Fine Flashback 2*
 
« Si ma... Tu che centri? »    gli chiesi, senza capire.
« Io lo conosco. »
« Chi? Marco? »    inarcai un sopracciglio.
« Certo! Chi credi che l'abbia scritto il biglietto? »    alzai lo sguardo sui suoi occhi, seriamente colpita. Quindi quel nome pasticciato era... Zayn.
« Perche` mi avevi detto che il tuo nome era Richard? »    questa domanda non gliel'avevo ancora fatta, ma forse era la piu` importante.
« Perche` non volevo che impazzissi a cercarmi per poi scoprire che ero famoso e cadere in depressione! Richard e` il primo nome che mi e` venuto in mente in quel momento, e cosi... »
« Oh, quindi e` per questo. Sai, avevo una bella cotta per te a quei tempi! »    ammisi. Zayn mi sorrise, ed io arrossii leggermente. 
« E ora non e` cosi? »
« No. »
« Ah no?  -  alzo` un po` il tono di voce.  -  E perche` allora ieri notte mi hai baciato e mi hai spinto a fare quello che non avrei dovuto fare?  -  si alzo` in piedi e alzo` sempre di piu` la voce, quasi arrivando a gridare.  -  Perche` hai fatto sesso con me se non ti piaccio?? »    sembrava furioso, lo si vedeva dalle sopracciglia ricurve e dalle vene sporgenti nel collo. Non mi piaceva vederlo cosi, mi faceva paura.
« Cos'avete fatto voi?! »    grido` Niall spalancando la porta della cucina. Mi voltai di scatto, rossissima in viso, senza riuscire ad aprire bocca per dire a Niall: "Niente, lui e` il solito idiota pervertito!", ma non era cosi. Era successo davvero, e non avrei potuto mentire a tutti per sempre. E poi, con quella pettegola di Francesca in casa, presto l'avrebbero saputo anche i vicini!
« Ecco, io... Cioe`, lui... Ehm, noi... »    abbassai lo sguardo, agitandomi dal nervosismo e torturando il gancetto della borsetta che tenevo in mano.
« Diglielo, Viola! Digli quanto ti e` piaciuto! Dillo a loro visto che a me non vuoi dirlo!  -  io non avevo il coraggio di dire niente, continuavo a guardare in terra, ma pur non vedendoli sapevo che avevo lo sguardo di tutti puntato su di me, sia di quelli che stavano aspettando una risposta, sia di quelli che la conoscevano gia`. E ormai non potevo tornare indietro. Zayn mi si avvicino` e mi strinse forte il braccio, sussurrandomi all'orecchio:  -  Che c'e`? Sei diventata muta per caso? O ti vergogni troppo di dire a tutti la verita`? »    Stavo tremando, spaventata da quel suo improvviso comportamento quasi minaccioso, e grosse lacrime cominciarono a scendere lungo le mie guance.
« Basta cosi. »    disse Louis, stringendo il polso di Zayn per fargli mollare la presa. Ma lui sembrava non voler cedere.
« Perche` dovrei finirla qui? A Vi non da alcun fastidio, vero? »    disse infatti, con quel suo solito sorrisetto odioso stampato sulle labbra. 
« Ho detto basta cosi! »    grido` Louis, tirandolo via. Fece per venire da me, ma Zayn lo stese a terra con un destro micidiale, facendoci rimanere tutti a bocca aperta. Ma che gli stava succedendo?! Quel ragazzo dolce, carino, timido e riservato era diventato rude, violento e antipatico. Si era trasformato in un... mostro.
Louis si rialzo` da terra e strofino` il dorso della mano sul labbro gonfio, guardando poi sorpreso la mano coperta di sangue. Probabilmente Zayn non era mai stato cosi, neanche con loro. Quindi questo significava che era tutta colpa mia??
Si stavano per prendere a botte seriamente, ma li fermai, mettendomi in mezzo a loro. Harry tiro` via Louis, dicendogli qualcosa all'orecchio per farlo calmare, mentre Liam sbatte` con forza Zayn al muro e gli chiese piu` volte cosa gli era preso, ma senza mai ricevere risposta, dato che Zayn continuava a fissarmi.
« Adesso basta! Non credevo che saresti arrivato a tanto, Zayn, credevo tu fossi un ragazzo gentile e responsabile, invece non sei affatto cosi! Sei come la maggior parte dei ragazzi stupidi che conoscevo a Bradford, perche` e` da li che vieni no? Tu sei Richard. Gia` da allora hai cominciato a mentirmi. Credi sia stupida? Credi che mi beva tutte le tue balle senza prendermela? Io non sono cosi, Zayn, non lo saro` mai. Se cerchi una ragazza che stia ai tuoi comodi e ai tuoi sbalzi d'umore, beh, cerca altrove. Io sono la persona sbagliata.  -  Zayn spalanco` gli occhi, distaccando leggermente le labbra, e fece un paio di passi avanti. Liam lo lascio` e si volto`, aspettando le fatidiche parole finali, che dopo qualche secondo arrivarono.  -  Non voglio rivederti mai piu`. »    quindi corsi fuori, verso casa mia. Quella sera avrei preparato le mie valigie, sarei andata a salutare la nonna, e poi sarei tornata a casa, finalmente. Certo pero` che mi sarebbero mancati i miei compagni di classe, e soprattutto quei quattro fantastici ragazzi che per colpa di uno di loro non avrei mai piu` rivisto. Era stato molto scorretto con me, e non potevo chiudere un occhio, non questa volta. 
 
 
 
« Vi, si puo` sapere dove sei?! Siamo passati a casa tua ma e` tutto chiuso, e non rispondevi al cellulare!! Che hai intenzione di fare?? »    grido` Francesca, dall'altra parte del telefono.
« Sono a Milano per salutare mia nonna l'ultima volta. E credo che dovrei dire addio anche a voi France. Tra un paio d'ore parto per Bradford. Torno a casa. »
« Come torni a casa?! Non puoi andartene cosi, Viola! Ci lasci tutti senza salutarci?? Pensavo ci tenessi a noi! »    stava cominciando ad irritarsi, ma non era colpa mia. E neanche sua, ovviamente. La colpa era solo di Zayn. Solo e soltanto di Zayn.
« Non ti agitare France, sai benissimo perche` me ne sto andando cosi, non voglio piu` vederlo quello li! Mi ha rovinato la vita!! »
« Non dire scemenze! Forse non si e` sempre comportato al meglio con te, ma non puoi dire che ti ha rovinato la vita, questo no! E comunque io e gli altri veniamo in aeroporto per salutarti, tranquilla Zayn non ci sara`. Ciao. Ah Vi! Louis ti saluta tanto. »
Riattaccai senza rispondere. Louis era senz'altro il mio migliore amico, il migliore che avessi mai avuto, probabilmente. Perche` dal primo momento in cui l'avevo conosciuto era sempre stato gentile e simpatico con me, mi aveva sempre sostenuta, e c'era sempre stato, per qualsiasi cosa. A Bradford avevo preso confidenza con i miei amici solo dopo un paio di mesi, mentre con lui ci erano voluti pochi giorni! E una cosa che adoravo di lui era... La sua spontaneita`. E il fatto che, nonostante fosse il piu` grande, non approfittasse mai di questo, rimanendo sempre quell'adorabile bambino mai cresciuto.





*Spazio dell'autrice*
Rieccomi, non ho molto tempo perciò sarò breve:
1. Vi è piaciuto questo capitolo?
2. Se recensite per favore scrivete i vostri pensieri e magari se c'è qualcosa che non vi piace datemi dei consigli che non fanno mai male
3. Vi avviso che manca poco alla fine, perciò adesso dovete stare ancora più attente o vi perderete perchè si sta incasinando un pò tutto!!
Bene, un bacio a tutte e... e ciao :)
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 20
*** 19. The truth. ***


19. The truth.




 
« Ciao nonna.  -  dissi, sedendomi su una sedia accanto al suo letto.  -  A quanto pare sei ancora in questo stato. Pensavo ti fossi almeno un po` ripresa, ma forse ci vuole un po` piu` di tempo... Sento pero` che tu mi ascolti, anche se non puoi rispondermi. Percio` voglio... Raccontarti una cosa. Quando sono arrivata qui, avevo una paura folle di andare in una nuova scuola, ed ero arrabbiata a morte con papa`, per il divorzio e tutto il resto. Poi pero` quando sono andata a scuola i miei compagni mi hanno subito accolta, e mi sono sentita davvero bene. Ho fatto amicizia specialmente con Francesca, Elisa, Martina, Giada, e Alessandro, che poi mi hanno invitata ad un concerto, la sera stessa, e questo lo sai perche` mi hai aiutato a prepararmi!  -  risi.  -  Comunque, il concerto era degli One Direction, e una volta finito siamo corse nel backstage, perche` le mie amiche volevano un loro autografo. I ragazzi si sono presentati, e sono stati subito molto cordiali con me, credo per il fatto che sono inglese. Ma uno di loro, Zayn Malik, si e` comportato diversamente. Non so perche`, ma gia` dal primo sguardo e` stato come se una parte di me sapesse gia` tutto di lui, ma in realta` non sapevo niente. Ma io l'avevo gia` conosciuto, nonna. A scuola. Avevo avuto un mini appuntamento con un certo Richard, quando ero al primo anno, ma non avrei mai pensato che quel Richard in realta` si chiamasse Zayn Jawaad Malik e facesse parte di una band anglo-irlandese ormai famosa in tutto il mondo! Quando l'ho scoperto, ti giuro, sono rimasta a bocca aperta, se me l'avesse raccontato qualcun altro non ci avrei creduto! Ma io mi fido di lui, infondo... Io so che e` un bravo ragazzo, anche se e` cosi stressante! Lo odio da morire nonna! E poi... C'e` un'altra cosa... Se fossi stata in vita non te l'avrei mai detto ma, dato che praticamente e` come se tu fossi morta e non so nemmeno se riesci a sentirmi, allora voglio dirtelo. Quando eravamo nell'appartamento qui a Milano, abbiamo passato un sacco di tempo insieme, e ad un certo punto e` successo qualcosa, non so bene cosa, e cosi noi.. L'abbiamo fatto. Mi sento in colpa, lo so che forse sono troppo giovane, sicuramente mio padre scoprendo una cosa del genere mi avrebbe cacciata di casa, ma... Ormai non posso farci niente.. E` successo. Ecco l'ho detto. Beh, ora ti lascio sola nonna, credo di averti detto tutto. »    La baciai sulla fronte e uscii a testa bassa, per prendere un bicchiere d'acqua. Mi sedetti sui sedili verdi sbiaditi di fronte alle sale di ricovero per aspettare il dottore e parlarci.
E intanto pensai a cosa stavo lasciando: quelle quattro fantastiche ragazze che mi avevano subito accolto nella mia classe, e Alessandro, che era riuscito a superare l'incredibile cotta per me ed era stato un amico fantastico, e... Mio dio. I ragazzi! Loro sarebbero stati il peso piu` difficile da lasciar cadere. Ma per salire piu` in alto, avrei dovuto farmi coraggio e spezzare i nostri legami, per sempre.
« Signorina Ambrosini? »    un'infermiera dai ricci rossi mi si era avvicinata sorridente.
« Si, sono io. »    risposi, ancora con la testa tra le nuvole.
« Ho una bellissima notizia per te! »    mi prese per mano e mi condusse nella stanza di mia nonna, la quale era seduta sul letto e sorrideva al dottore, farfugliando qualcosa. Non appena la vidi scoppiai a piangere dalla felicita` e le corsi incontro, pronta ad abbracciarla. Ma lei mi blocco`.
« No.  -  disse, senza neanche guardarmi in faccia.  -  Prima dobbiamo parlare di quella cosetta che hai detto poco fa! »    Il suo sguardo era severo, e non ammetteva repliche.
Merda, mi ha sentito. Guardai i dottori con la speranza che capissero il mio messaggio e la riaddormentassero per permettermi di scappare da quell'imbarazzante discussione, ma purtroppo per me non fu cosi.
Una volta sole, infatti, la nonna mi fece sedere accanto a lei e comincio`:
« Allora, mia cara Viola... Quello che mi hai raccontato e` davvero interessante, sono voluta restare fino alla fine senza interromperti! E` una storia molto romantica e un tempo mi sarei commossa, devo ammetterlo. Ma il fatto e` che... Proprio alla fine, quando hai parlato della casa qui a Milano, io... Non so, non ho sentito l'ultima parte perche` ho dovuto fare uno sforzo immenso per tornare qui, e percio` non ho seguito fino alla fine. Puoi ripetermelo, cortesemente? Cosi finalmente posso andarmene, per l'ultima volta. »
Feci un sospiro di sollievo. Non aveva sentito niente allora. Ma glielo dovevo dire. Non poteva morire senza sapere il mio piu` grande segreto. Lei ormai era l'unica parte della mia famiglia vicina a me, con il corpo e con la mente, ma soprattutto con il cuore. Presi tutta l'aria necessaria per quel difficile discorso, e finalmente mi decisi a parlare:
« ..Quando eravamo nell'appartamento qui a Milano, abbiamo passato un sacco di tempo insieme, e ad un certo punto e` successo qualcosa, non so bene cosa, e cosi noi..  -  ora veniva la parte difficile, e la nonna mi guardava con impazienza, come se stesse guardando l'ultima puntata di Beautiful.  -  ..Noi ci siamo innamorati. »
Non le avevo detto cio` che davvero dovevo dirle, ma non le avevo neanche raccontato una bugia. Io lo amavo, con tutta me stessa. Lo amavo piu` di quanto credevo, piu` di quanto lui potesse immaginare. Ed era stranissimo, perche` io lo amavo da quel giorno in cui un certo Richard aveva attirato la mia attenzione ed era riuscito con poco a catturare il mio cuore. Solo adesso l'avevo capito, ma forse era troppo tardi.
La nonna mi sorrise, e fu con quell'espressione che mi lascio`, poco dopo avermi detto "Non e` mai troppo tardi, piccola mia. Vai, e digli quello che provi! Segui il tuo cuore, Viola, solo lui ti indichera` sempre la strada giusta da seguire".
 
 
 
E ora mi trovavo in aeroporto, seduta su una poltroncina colorata, a guardare una coppia di innamorati farsi le coccole e baciarsi a pochi metri di distanza da me. Abbassai lo sguardo, sconfitta. Avrei davvero dovuto dire tutto a Zayn? E se poi lui si fosse solo preso gioco di me? Se mi avesse lasciata li come una stupida con un dolore incancellabile dentro? Certo, se non gliel'avessi detto probabilmente avrei vissuto con quel rimorso per tutta la vita, ma.. Sarei andata avanti, in un modo o nell'altro. Cosi avevo deciso di non dirgli niente, e di partire lasciandomi quella settimana alle spalle, anche se sapevo perfettamente che non l'avrei mai dimenticata.





*Spazio dell'autrice*
Questo è l'ultimo capitolo ragazze!! Dopo ci sarà l'epilogo (vi avviso subito: è parecchio lunghetto) e fine... Peccato, mi ero affezionata tantissimo a questa FF e ora sono triste ç_ç Ma voi continuerete a leggere le ff che posterò, vero? Ditemi di si vi prego, siete delle lettrici speciali e ci tengo tanto a voi.<3 Vi lascio, ciao bellissime!!
La vostra Sophia.xx

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Capitolo 21
*** Epilogue ***


Epilogue.



 
« Rispondi, rispondi, rispondi... »
« Ciao! Questa e` la segreteria di Sarah e Federico, lasciate un messaggio dopo il BIP! »
BIP!
« Fa niente. »    riattaccai, e sospirai. Sarah non mi aveva invitata al suo matrimonio, cosi come non mi aveva detto che lei e Federico erano andati a vivere insieme e che nel piano sopra il loro vivevano Federica e Andrea. Noi non ci parlavamo da quel giorno ormai lontano in cui ero partita per Roma. Avevo provato a parlarle, ma niente. Marco era partito per l'Australia, una vacanza-studio da quanto avevo capito, e non avevo piu` sentito nemmeno lui. Ma non avevo problemi, non ero per niente sola.
« Vi ti muovi?? L'autoscatto e` gia` partito!! »    era Francesca che gridava dalla cucina.
« Arrivo!! »    corsi dagli altri e mi inginocchiai alla sinistra della bimba mora seduta al centro sul suo comodo seggiolino, che sorrideva contenta e cercava di toccare la panna delle due torte sistemate sul tavolo con le sue minuscole e paffute manine.
CLICK!  -  La foto era stata scattata.
 
Martina's POV (Point of View):
Questa foto la faccio stampare dieci volte piu` grande e la appendo nella mia stanza!! Ah, e ne faccio una piu` piccola da mettere nell'album dei ricordi! Ormai quello di quest'anno e` quasi finito, dovrei comprarne uno nuovo! Cavolo, il mio capo sara` fiero di me, sono sicura che se faro` un bel lavoro lo esporra` in vetrina!
« Hei ragazzi, andiamo in giardino, faccio tutto il servizio fotografico!! »    gridai, spingendoli fuori con la mia solita euforia da fotografa.
 
Francesca's POV:
« Si, si, arriviamo! »    risposi, alzandomi a fatica dalla sedia. 
« Aspetta amore, ti aiuto io. »    disse Harry, tenendomi per un braccio.
« Cresce in fretta eh? »    chiese Liam, avvicinandosi mano nella mano con Elisa.
« La mia pancia e` piu` grossa! »    esclamo` Louis, infilandosi alcuni cuscini sotto la maglia. 
« Oh mio dio, la allargherai cosi! »    gridai, lanciando i cuscini sul divano. Oh mio dio, sto gia` diventando una mamma pallosa e protettiva!
Harry mi diede un bacio sul collo e mi guardo` intensamente con i suoi occhi verdi, facendomi credere di essere piombata in Paradiso. Incredibile, dopo un anno insieme mi faceva ancora quell'effetto.
 
Giada's POV:
Sono sicura che Francesca diventera` una mamma stupenda, proprio come Viola! Chissa` se un giorno anche io e Niall...
Lo guardai: fissava il pancione di Francesca con le lacrime agli occhi, e quando si accorse che lo stavo guardando sorrise, arrossendo di colpo. 
Si, lo voleva anche lui. Non importava quando, ma quello sguardo mi aveva fatto capire che quando fossimo stati pronti, anche noi saremmo diventati degli ottimi genitori. Ecco, magari tra qualche anno.
 
Elisa's POV:
Oh mio dio, possibile che devo sempre commuovermi?? Non e` un matrimonio, ne` un battesimo, e` solo un semplice compleanno cavolo! Ma che dico, non e` un semplice compleanno. Faccio bene a commuovermi, alla faccia di tutti quelli che dicono che sono una piagnucolona! Si lo sono, ecco.
« Tutto bene amore? »    Liam mi abbraccio` da dietro con una tenerezza unica, come solo lui sapeva fare.
« Si, solo che sono troppo felice, non riesco a non commuovermi in momenti cosi! »
Liam rise.
« Non sei cambiata da quando ti ho conosciuta, sei fragile.. »
Ecco lo sapevo. Anche lui ci si mette adesso.
« ..Proprio come piaci a me. »
 
Alessandro's POV:
Che bella giornata! Sarebbe l'ideale per andare al mare! L'anno scorso sarei gia` partito coi miei amici, ma ora no. E non tanto perche` le spiagge dell'Inghilterra non mi piacciono piu` di tanto, ma perche` non c'e` altro posto in cui vorrei essere adesso se non qui, con i miei amici. E, sebbene non perdonero` mai Zayn di avermi soffiato la ragazza dei miei sogni.. Beh, gli devo molto. Lui l'ha resa felice come nessun altro avrebbe saputo fare. E poi, dai, erano predestinati a stare insieme! Quasi peggio della saga di Twilight! Eh... C'est la Vie.
« A che pensi Alex? »    Chiara mi abbraccio`.
« A niente amore mio. »
 
Chiara's POV:
Il mio primo ragazzo! Il mio primo ragazzo! Non avrei mai pensato che mi sarei fidanzata grazie a mia sorella, e per di piu` con un ragazzo piu` grande di me!! E poi Alex e` cosi bello! Alto, moro, occhi profondi, muscoloso.. Nella mia scuola non ci sono certo ragazzi cosi! Ho sempre pensato che i ragazzi italiani fossero piu` belli, e ora sto insieme ad uno di loro, incredibile no??
Lo presi per mano e insieme uscimmmo fuori, dagli altri. Presi in braccio la mia nipotina e le feci fare una giravolta, mentre lei rideva divertita.
 
Harry's POV:
Non riesco a credere che tra meno di tre mesi saro` papa`. E` un emozione grandissima, che non avevo mai immaginato di provare! Certo, mi sono immaginato spesso di essere padre, ma non cosi, non con lei. Mi sono sempre immaginato con una qualche modella americana e bionda, con un figlio avuto praticamente per sbaglio, ma niente di piu`. Insomma, la mia mentalita` era piuttosto patetica. Pensavo solo alle belle donne, e al sesso. Ma lei mi ha cambiato: ora sono un ragazzo migliore, piu` responsabile, piu` dolce, piu` fedele, e piu` serio. E` stata Francesca a farmi diventare l'uomo migliore che sono ora, e sono pronto a diventare il padre di nostro figlio, che si chiamera` William, come il migliore amico che io abbia mai avuto.
« Dai Styles, unisciti a noi! »    disse Liam, facendomi segno di andare sul tappeto elastico con lui e Niall.
 
Liam's POV:
Che figo questo tappeto elastico! Era da secoli che non ne usavo uno, e ora mi sento molto piu` leggero! Anche se sono il piu` responsabile e diligente del gruppo, non significa che non possa divertirmi! Spero che lo capisca anche Elisa, dato che e` da quando sono salito qui sopra che mi guarda male!  Ahi, credo proprio che mi fara` una bella ramanzina! O forse no... Hei aspetta un attimo, ha sorriso! Ah, la mia ragazza!
« Hei Niam, fatevi scattare una foto! »    grido` Martina.
Io e Niall saltammo contemporaneamente, e lei scatto`.
 
Niall's POV:
Non riesco a smettere di ridere!! Mi sto divertendo troppo!! Ahahah, rido anche col pensiero!! Mamma, mi sta venendo la nausea, sara` meglio se scendo da questo tappeto elastico, non sono mica un bambino io! Pero` ho fame...
« Le pizzette sono pronte! »    disse la madre di Viola, uscendo in giardino con un vassoio verde in mano e il sorriso adorabile tipico di una madre felice.
« QUALCUNO HA DETTO PIZZAA??? »    Ecco, il Niall famelico era entrato in azione, come sempre. Le mie gambe si mossero e corsi verso il vassoio, saltando e gridando, mentre gli altri scoppiavano a ridere e quella povera donna spalancava gli occhi sempre piu`, come se io fossi l'angelo della morte e stessi andando ad ammazzarla. O meglio, a mangiarla, dato che siamo in tema.
 
Louis's POV:
« Lou! Lou! »    una vocina mi chiamava e qualcosa mi pizzicava la gamba, tirandomi i pantaloni. Ancora ridevo per la corsa disperata di Niall verso le pizzette appena sfornate, e cosi abbassai lo sguardo senza pensarci, e rimasi senza parole quando vidi la piccola Trisha sorridermi e continuare a dire "Lou!" con quella sua vocina delicata.
Mi inchinai e la presi in braccio, chiedendole di ripetere cio` che aveva appena detto. 
« Ripeti tesoro. »    la incoraggiai, tenendole la mano.
« Lou! »    esclamo`, come se fosse la parola piu` bella del mondo. E in effetti lo era. Non tanto perche` era il diminutivo del mio nome, ma perche` era la sua prima parola in assoluto!!
« Avete sentito?? La sua prima parola e` stata Lou!! »    gridai, in preda all'emozione. Avevo sempre adorato i bambini, ma in lei c'era qualcosa di unico ed inimitabile, che ci aveva uniti in un legame speciale, e l'aveva spinta a pronunciare il mio nome come prima parola della sua esistenza. Ero veramente orgoglioso di lei.
 
Zayn's POV:
Mia figlia la prima parola! Mi fa ancora una strana impressione pensare "mia figlia", non sono ancora riuscito bene a capacitarmi del fatto che lei effettivamente e` mia, mia e di Viola. Gia`, Viola. Dio quanto la amo. Le directioners mi ritengono molto vanitoso, ma e` solo una specie di ruolo che mi e` stato affidato dai tempi di X-Factor. Io sono "Zayn the vain", e cosi devo comportarmi. Ma non amerei mai me stesso quanto amo lei. E ora c'e` anche la mia bambina, Trisha. E` stata Viola ad insistere per darle il nome di mia madre, e` davvero un angelo sceso dal cielo per amarmi, e io cerco di ricambiare con tutto l'amore che riesco a darle!
« Zayn, tesoro, potresti aiutarmi a spostare questo tavolo? »    Mi voltai. Era la madre di Vi che mi chiamava, la mia quasi suocera. 
Non la chiamo mai "mia suocera" davanti a lei, per non farla sentire vecchia, dato che ha solo quarant'anni. E la prima volta che l'ho vista ho pensato: Cavolo, e` da lei che Viola ha preso tutta la sua bellezza! E nostra figlia invece ha preso da entrambe la parte piu` bella: i loro meravigliosi occhi azzurri.
« Trisha diventa ogni giorno piu` bella. »    disse Harry, poggiandomi una mano sulla spalla. Gliela strinsi, con le lacrime agli occhi mentre guardavo la mia bambina. Questa era la vita che volevo: ero un cantante di una band famosa in tutto il mondo, i cui componenti erano i miei migliori amici, a cui volevo un bene dell'anima. Avevo una splendida ragazza, per di piu` che proveniva dalla mia stessa citta`, dove avevamo comprato una casa dopo la nascita della bambina. E poi, appunto, la bambina. 
Lo ammetto, la mia vita era diventata perfetta.
 
Romina's POV (Viola's mother):
« Grazie, ora faccio da sola caro. Tu torna pure dagli altri. »    dissi a Zayn, sorridendogli. E pensare che avevo sempre ritenuto Viola una ragazza irresponsabile e priva di giudizio! Ma questa volta mi ha davvero sorpresa, trovando un ragazzo come lui: simpatico, gentile, altruista, e bellissimo. Non troppo casinista e sfrontato come il suo ex. Ok, questo non glielo diro` mai, o potrebbe uccidermi! Credo che le manchi tanto, e tornerebbero subito amici se si parlassero. Ma ora che lui e` in Australia... Non l'ho visto nemmeno io. Peccato, nonostante questi suoi difetti era un bravo ragazzo. Ma, devo proprio ammetterlo, come Zayn non c'e` nessuno!! Ancora ripenso a quando avevo conosciuto mio marito... Bei tempi quelli! Ero cosi giovane e spensierata, e lui anche, ed eravamo cosi felici insieme! E mi ha lasciata senza che gli avessi neanche detto addio.. Per fortuna che almeno Viola e` riuscita a passare un po` piu` di tempo con lui. E pensare che avevamo appena divorziato... Tornando indietro forse non l'avrei fatto. Anche se ora, guardando Viola e Zayn che si abbracciano, mi viene in mente che ogni cosa accade per uno scopo, non avviene mai niente per caso. Quindi probabilmente il nostro divorzio, la morte di Checco e successivamente di sua madre, sono stati degli avvenimenti che hanno permesso alla storia di Vi di continuare per il meglio e di farla essere felice, finalmente. E cosi, ora che anche la mia piccola Chiara si e` fatta una cultura a Siviglia e ha trovato un bravo ragazzo, sono finalmente felice anche io.
 
Viola's POV:
Eccoci qui. Nuova casa, vecchia citta`. Amari abbandoni, dolci arrivi. Nuove esperienze, vecchie emozioni. Tutto e` cambiato da quel giorno..
*FLASHBACK*
Salii sul mio aereo, e durante il viaggio non feci altro che pensare a Zayn. Solo a lui, e a noi due insieme. Certo, mi mancavano tantissimo anche tutti gli altri, ma.. Per lui era diverso. Senza di lui io non potevo stare, e me ne ero resa conto troppo tardi. Ripensai a quel giorno in cui l'avevo respinto a casa mia, e lui aveva detto: "Spero che quando cambierai idea non sia gia` troppo tardi..", e aveva colto nel segno. Ormai era troppo tardi, ed io ero stata una stupida a non capire subito che ero follemente innamorata di lui. Ma, una volta arrivata di fronte a quella che era la mia vecchia casa, vidi che c'era un enorme manifesto appeso in alto al cancello con su scritto "Bentornata Vi!", il vialetto era coperto di petali di rosa, e sui lati c'erano tanti palloncini. Il palloncino piu` grande era legato al manico della porta, e sopra c'era scritto APRI. Aprii la porta ed entrai: lo stereo si accese e parti` una canzone bellissima, che capii essere degli One Direction. Chi poteva aver fatto tutto questo per farmi ricordare quanto stavo soffrendo?!
Mentre scorreva la canzone, e ascoltavo con attenzione ogni singola parola, mi accorsi che sul divano c'era un altro palloncino ad elio con appeso un bigliettino. Lo presi.
"Ascolta la canzone e chiudi gli occhi. Ripensa ai momenti passati insieme, e alla fine esprimi a voce alta un desiderio, e si avverera`."
Adoravo questo tipo di giochi, cosi chiusi gli occhi e la canzone riparti`:
People say we shouldn't be togheter
Too young to know about forever
But I say, they don't know what they talk talk talking about.
Verissimo. 
La gente dice che non dovremmo stare insieme
Siamo troppo giovani per sapere cosa vuol dire per sempre
Ma io dico, che loro non sanno di cosa stanno parlando.
Cause this love is only getting stronger
So I don't wanna wait, any longer
I just wanna tell the world that you're mine girl.
Di questo pezzo mi colpi` specialmente l'ultima frase: Voglio solo dire al mondo che sei mia, ragazza. Stupenda. Chissa` se Zayn pensava lo stesso di me.
They don't know about the things we do
They don't know about the "I love you's"
But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don't know about the up all night
They don't know I've waited all my life
Just to find a love that feels this right
Baby they don't know about, they don't know about us.
Il ritornello era qualcosa di unico, aveva delle parole bellissime e con un grande significato. Ascoltai l'intera canzone fino alla fine, rimanendo ad occhi chiusi per immaginare tutte le scene assieme a Zayn, e fantasticarci un po` su.
Una volta finita la canzone, dissi a voce alta, come se dovessi farmi sentire da qualcuno:
« Desidero rivedere Zayn, scusarmi per essere stata cosi stupida e cosi egoista, dirgli che lo amo e che voglio passare il resto della mia vita con lui! »
Mi sentii abbracciare da dietro, di slancio, come se quella persona non desiderasse fare altro in quel momento. Feci un respiro profondo, e quella persona mi fece voltare, per poi incollare le sue labbra alle mie. Avevo ancora gli occhi chiusi, ma riconobbi il sapore inconfondibile di quelle labbra morbide: Zayn. Lo abbracciai forte e gli dissi tutto il discorso che mi ero preparata prima di andare in aeroporto, anche se poi avevo rinunciato all'idea di parlargli. Finalmente eravamo una cosa sola, avevamo capito di amarci piu` della nostra stessa vita, e saremo stati insieme per sempre.
*FINE FLASHBACK*
 
Dopo quella festa assieme a tutti gli altri, i giorni sono passati piuttosto tranquilli. 
Ah, ho scordato di specificare una cosa! La nostra vecchia casa, che era stata messa in vendita, fu ricomprata da Zayn, Niall, Louis, Harry, e Liam per farmi una sorpresa. Dopo il mio parto Zayn venne a vivere da me, tutte le altre coppie si trasferirono in altre case in zona, e mia madre e Chiara tornarono a Bradford, e andarono a vivere dai miei nonni. E cosi ancora oggi ce l'abbiamo, e abbiamo aggiustato il giardino in modo che Trisha possa giocarci tranquillamente, senza dover camminare tra le erbacce.
Ricordo ancora quando volevo abortire..
 
*FLASHBACK(2)*
« Francesca aiuto!! »    gridavo da cinque minuti, senza riuscire a smettere di piangere.
« Viola calmati, e dimmi che e` successo! »    esclamo` lei, facendomi zittire. Ma non riuscivo a dire niente, continuavo a piangere e tirare su col naso, e alla fine Francesca si scoccio` e disse:  « Okay ho capito, sto arrivando. »    e riattacco`, lasciandomi li seduta sul pavimento del bagno a piangere fissando pacchi pieni di assorbenti immacolati.
Sarebbe arrivata dopo poco, dato che era in vacanza dagli zii a Londra.
--------
« Cosa ti e` successo?! Perche` sei seduta in terra?! Stai male? »    mi aiuto` ad alzarmi.
Mi soffiai il naso e asciugai un po` le lacrime, quindi cominciai a parlare.
« Guarda  -  indicai il mobiletto che conteneva gli assorbenti.  -  Sono tutte nuove, non ne ho aperto neanche una. »
« Cioe` vuoi dirmi che mi hai chiamata alle sette di mattina per dirmi che non hai ancora aperto i pacchi di assorbenti?! »    si mise le mani sui fianchi, pronta a sbranarmi viva con uno dei suoi discorsi, ma il telefono squillo`. Francesca lo prese e me lo porto`, quindi si sedette sul bordo della vasca. Misi il vivavoce.
« Vi sono Giada.. »    aveva la voce roca e triste.
« Ciao Gia. »    risposi.
« Ciao Giadaa ci sono anch'ioo!!! »    grido` Francesca.
« Viola come stai? »    chiese preoccupata.
« Benino.. Perche`? »    risposi.
« Stanotte ho fatto un sogno.. Prima era una specie di flashback, poi c'era il presente e il futuro.. »
« Figo! »    esclamo` Francesca.
« ..E nel sogno ho visto te e Zayn che vi baciavate, poi avete avuto una brutta discussione, poi ho visto te piangere su un aereo, poi voi due che vi baciavate, poi te che piangevi nel bagno e infine.. »    fece una pausa. La sentii deglutire.
« Infine cosa?? »    Cavolo, le scene del sogno erano esattamente come quelle della realta`. Cos'era Giada, una specie di maga veggente?!
« ..Alla fine ti ho visto in ospedale. Con in braccio una bambina mora dagli occhi azzurri. Tua figlia. Tua e di Zayn, ovvio. »
Ci volle poco perche` Francesca collegasse tutte le tessere del puzzle e capisse cosa intendevo dirle quella mattina: il mio ciclo stava ritardando. 
« Corro subito a comprare un test di gravidanza!! »    si alzo` e corse fuori.
« Quindi era questo il brutto presentimento che avevi quella notte a casa mia.. »
« Puo` essere. Non avete usato il preservativo, vero? »
« No.. Ma non siamo arrivati "al punto", mi sembra impossibile che io sia rimasta incinta! »
« Magari invece si.. Brutto incosciente, questa me la paga!! »    grido`.
« Stai tranquilla, ci penso io. Ciao, e grazie di tutto. »    riattaccai.
-------
« Come si usa questo coso?! »    chiesi a Francesca, scrutando da ogni parte il test.
« Credo tu debba pisciarci sopra. »    rispose lei, indicando il wc.
Dopo aver finito, aspettammo i risultati. 
Incinta. 2 mesi .
« Allora? Allora? »    Dopo aver letto il risultato Francesca era impaziente di sentirmi dire che presto sarebbe diventata "zia". Ma purtroppo per lei, non fu cosi.
« Abortisco. »    risposi, fredda.
*FINE FLASHBACK(2)*
 
Eh si, essere una ragazza-madre non e` certo facile! Quel giorno avevo subito preso la via forse piu` comoda, ossia l'aborto. Ma poi Zayn, che l'aveva saputo poco dopo, era venuto a trovarmi, ed era cosi emozionato all'idea di diventare padre, che cancellai totalmente dalla mia mente quell'idea, e decisi di tenere il bambino.
E fu cosi che torniamo ad oggi, il 23 settembre, e Trisha sta compiendo un anno.
Da piccola pensavo sempre a come sarei stata da grande, con chi mi sarei sposata, quanti figli avrei avuto, che lavoro avrei fatto, come sarebbe stata la mia casa, se avessi avuto un cane.. Tutte queste cose qui. Ma ora non e` piu` tempo di pensare a come saro`, ora e` tempo di pensare a come sono, perche` questo e` il giorno che avevo sempre aspettato. OGGI E` IL GIORNO.
 
 
Trisha's POV:
(tra se` e se`)
Chissa` come saro` da grande..




 
FINE.





*Spazio dell'autrice*
Mio dio ragazze, è finitaa!! Non ci posso credere, è già finitaa!! Mi dispiace abbandonarvi così, mi ero affezionata a tutto questo... Però se volete posso postare un'altra ff :) L'ispirazione non mi manca mai, e poi ci siete anche voi che mi date qualche idea ogni tanto, quindi... Che ne dite?? Altrimenti me ne vado e sarò contenta di aver pubblicato queste due ff che anche se non sono certo tra le migliori non sono poi cosi male, dato che a voi sono piaciute.<3 Sinceramente, non so più che dire. Wow, come passa veloce il tempo! A luglio ho compiuto gli anni quindi ora sono ancora più "vecchia", oggi ho finito di pubblicare questa ff, e guardando la data di oggi.. Cacchio, è già il 2 di Agosto!! Tra un mese e qualcosa l'estate finirà :( Comunque, anche se mi mancherà questa Fan Fiction.. (Taanto ç_ç) ..Sto pensando sul serio di postarne un'altra! Sapete, ho molte "bozze" nel pc, e sarei ben felice di continuarle:3 Ma dovete dirmi voi se continuare a scrivere oppure no. Fatemi sapere, okay? Baciuss,
La vostra Sophia.xx

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