Bravery.

di harrys0ul
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One; And I will try to fix you. ***
Capitolo 2: *** Two; I’m tired of sleeping alone. ***
Capitolo 3: *** Three; Airplanes. ***
Capitolo 4: *** Four; And I'll be drunk to forget. ***
Capitolo 5: *** Five; Live or Dead? ***
Capitolo 6: *** Six; My only sunshine. ***
Capitolo 7: *** Seven; Decisions. ***
Capitolo 8: *** Eight; You'll be mine and I'll be yours. ***
Capitolo 9: *** Nine; Freedom. ***



Capitolo 1
*** One; And I will try to fix you. ***


One; And I will try to fix you.


Era ormai notte fonda; la stanza dall'albergo era illuminata dalla luce della luna, che sembrava davvero luminosa quella sera, più del solito.
Harry era disteso sul letto, fissandola. Non riusciva a dormire, così prese le cuffie e iniziò a scrollare la playlist che aveva nel suo cellulare.
'Fix You – Coldplay' senza pensarci due volte, pigiò il tasto 'play' e si abbandonò tra quelle note.



“When you try your best, but you don’t succeed
when you get what you want, but not what you need.
When you feel so tired, but you can’t sleep
stuck in reverse.
And the tears come streaming down your face,
when you lose something you can’t replace
when you love someone but it goes to waste
could it be worse?”



Una lacrima rigò il suo viso.
E dopo quella ce ne fu un'altra, e un'altra ancora.
Aveva un peso enorme da sopportare, e dopo tre lunghi anni quel peso era diventato troppo doloroso.



“Lights will guide you home
and ignite your bones
and I will try to fix you
And high up above earth or down below
when you’re too in love to let it go
but if you never try you’ll never know
just what you’re worth”



Amava quella canzone; ma in quel preciso momento, la stava odiando.
Odiando perché a cantargliela fu il suo primo vero amore, tre anni fa.
Gli aveva promesso, in quella notte d'estate, che avrebbe mantenuto il loro segreto.
Che avrebbe finto per lui. Che avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere il loro amore.
Le parole “when you love someone but it goes to waste, could it be worse?” continuavano a rimbombargli nella mente. Perché non poteva amare la persona che lo rendeva felice, come tutte le persone normali? Perché non poteva abbraccialo, stringerlo e baciarlo davanti a tutti?
Ogni volta che si chiedeva queste cose, c'era la solita risposta, “perché il tuo amore è anche il tuo migliore amico” “perché fate parte della stessa band, e i vostri manager non vogliono” ogni risposta, non faceva altro che alimentare il suo dolore.
Louis era nella stanza di fianco, insieme ad Eleanor.
Eleanor, era una brava ragazza, sapeva di Harry e Louis, e aveva accettato di fingere di essere la fidanzata di Louis perché glielo avevano imposto. Avrebbe voluto entrare in camera, prendere Louis e baciarlo. Baciarlo come se non ci fosse stato un domani. Perché gli mancava. Gli mancava il suo sorriso, la sua voce, le sue labbra sottili che si univano perfettamente alle sue più carnose. Gli mancava sentire il suo profumo su di lui. Gli mancavano le notti passate a letto, abbracciati, canticchiando la loro canzone.
Continuava a ripetersi perché una cosa che lo faceva stare così bene, doveva essere per forza sbagliata.
Cosa c'è di sbagliato in due ragazzi che si amano? L'amore è uguale.


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Hii guys! :)
E' la mia prima FF sui Larry e da come avete potuto intuire,
questo primo capitolo è basato quasi tutto sulla canzone dei Coldplay "Fix You"
Ho scritto il capitolo ascoltando la canzone,
senza riflettere più di una volta su cosa scrivere, le parole sono uscite da sole.
Spero con tutto il cuore che vi piaccia,
commentate e fatemi sapere cosa ne pensate, accetto i consigli haha
Vi abbraccio forte,
Manu ♡

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Capitolo 2
*** Two; I’m tired of sleeping alone. ***


Two; I’m tired of sleeping alone.


La pausa del tour era appena iniziata, Louis e Harry avevano deciso di ritornare nella loro vecchia casa, senza farsi notare dai manager e cosa più importante dai paparazzi.
Liam, Niall e Zayn avrebbero aiutato i due amici e mantenere il segreto.
Arrivarono fuori casa e come previsto, nessuno li aveva seguiti e per fortuna non c'era nessuna ombra di qualche fan.
Erano soli, finalmente soli.
Ritornare nella loro casa sarebbe stato come ritornare nel 2011, nel loro anno.
La casa era circondata dal verde. Un piccolo giardino all'entrata e uno immenso nel retro.
“Bentornato a casa piccolo” disse Louis rivolgendosi ad Harry, ed entrambi sorrisero ed entrarono, lasciando la porta chiudersi dietro di loro.
Si guardarono in torno, e videro che non era cambiato nulla. La casa era come l'avevano lasciata due anni fa.
Il soggiorno era immenso. C'era un divano ad angolo, davanti ad esso c'era un piccolo tavolino con sopra delle riviste. Un camino e sul lato, un grande pianoforte.
La cucina era piccola, ma ben sistemata, con una tavola giusto al centro della stanza. C'erano tre stanze da letto, due singole e una matrimoniale. Quattro bagni, uno per ogni stanza singola, uno al piano superiore, un altro al piano inferiore.
Le due camere singole, erano una di Louis e una di Harry.
Quella di Louis era la più grande, color crema sulle pareti, e pavimento di parquet.
Il letto prendeva metà stanza e su di esso c'era un piccolo peluche con scritto sulla maglietta 'Harry', di fianco c'era un piccolo comodino, con su un libro, una piccola luce e una cornice con dentro una sua foto insieme ad Harry.
Una delle pareti, dove c'era la scrivania, era decorata con foto delle sorelle, con la mamma, la band e molte di quand'era piccolo. Sulla scrivania c'era il caos totale, computer, fogli, spartiti, libri, vestiti ecc.
Di fianco alla scrivania c'era la sua piccola pianola, dove gli piaceva sedersi e suonare ogni tanto.
La stanza di Harry invece era color cielo, lo aveva scelto per ricordare il colore degli occhi di Louis, solo che quest'ultimo, non ne era a conoscenza. Era piccola ma accogliente. Il letto, prendeva metà della camera e anche lui, aveva un piccolo peluche con scritto sulla maglietta 'Louis'.
Di fianco al letto, aveva una piccola luce e una cornice con una foto insieme a Louis.
A differenza della scrivania di Lou, quella di Harry era molto ordinata. Un notebook messo sul lato della scrivania, una cornice con la foto insieme alla mamma e alla sorella, una pila lunghissima di libri e qualche spartito di chitarra.
I due ragazzi posarono le valigie nelle proprie camere, e scesero in soggiorno, dove presero posto sul divano.
“Allora cosa ti va di fare?” chiese Louis sedendosi di fianco al più piccolo.
“Guardarti, senza preoccuparmi di nessuno.” rispose Harry, accennando un sorriso, Louis ricambiò il sorriso, e si alzò, andando verso il pianoforte.
“E' da tanto che non lo suoniamo insieme, vero?” disse accomodandosi sullo sgabello e iniziando a suonare qualche nota a caso. Harry si alzò e fece capire a Louis di volersi sedere di fianco a lui, così il maggiore gli fece spazio, e iniziarono a suonare insieme.
“Seems like these days I watch you from afar, just trying to make you understand, I’ll keep my eyes wide open yeah” iniziò a canticchiare Harry, tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo, che al sentir pronunciare quelle parole, chiuse gli occhi e continuò a suonare “Don’t let me, don’t let me, don’t let me go.. ‘Cause I’m tired of feeling alone” continuò Harry, Louis smise di suonare, lo guardò e si accorse che aveva gli occhi lucidi, “no, non ti lascio andare, non più” e lo strinse in un forte abbraccio.
“Vieni con me Hazz, ho un regalo per te” Harry si asciugò il viso dalle lacrime e alzò la testa verso il ragazzo “Per me? Dici sul serio?” I due ragazzi salirono al piano superiore e si fermarono nella camera da letto di Lou.
Louis si chinò vicino alla sua valigia, “Boo, ma che regalo intendi darmi?” chiese Harry, con sguardo malizioso “Harry, ma che, no, non è quello che credi” ed entrambi iniziarono a ridere.
Dopo aver perso qualche minuto a frugare nella valigia, estrasse un piccolo cofanetto e lo porse al ragazzo.
Harry meravigliato e incuriosito dall'oggetto, aprì senza esitare il piccolo regalo.
Esso conteneva una collana, con un piccolo aeroplanino di carta per ciondolo.
“Lascia che te la metta al collo” disse Louis prendendo la collana, “Ti sta benissimo” continuò con occhi lucidi.
“Grazie Lou, è meravigliosa. La terrò sempre con me” disse Harry abbracciandolo.

“Ottima l'idea di chiamare tua madre per farci portare un pizza!” disse Louis entusiasta “Sto morendo di fame!” aggiunse, massaggiando nervosamente lo stomaco con una mano.
I due trascorsero la serata a mangiare una pizza e a guardare un vecchio film abbracciati sul divano.
“Mi sei mancato. Mi sono mancati i tuoi occhi entrare nei miei. Mi è mancato il tuo profumo. Mi sono mancati i tuoi abbracci e cosa più importante mi è mancato dormire insieme a te. Il letto era vuoto.” gli disse Harry guardandolo negli occhi e facendo creare un piccolo sorriso sul volto di Louis.
“Anche a me è mancato tutto questo, e odio questa stramaledetta situazione. Vorrei mandare tutto a puttane e vivere la nostra storia senza paure. Non voglio farti più soffrire Harry.” affermò Louis baciandogli la testa.
“Riusciremo a superare tutto questo, il nostro amore supererà anche questo. Insieme siamo forti.” concluse Harry, stringendolo sempre di più a sé.
I due, dopo due anni, dormirono finalmente insieme.
Perché in fondo, il loro letto, era fatto per due persone.

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Ciao ragazzi hfuds
Omg, 7 recensioni, grazie! Per me sono davvero tante! Hahah
Ho cercato di seguire i vostri consigli, e spero di essere stata brava :)
Lo so, in questo capitolo non ci sono stati molti momenti tra Harry e Louis,
ma ho cercato di descrivere più o meno la casa e le stanze dei ragazzi,
per farvi capire anche un po' le personalità dei due :)
Spero vi sia piaciuto, vi abbraccio forte e vi aspetto al prossimo capitolo!
Manu ♡

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Capitolo 3
*** Three; Airplanes. ***


Three; Airplanes.


Quella mattina Harry si svegliò felice. Il sole penetrava dalle veneziane quasi aperte.
Allungò il braccio verso il lato opposto del letto, in cerca di Louis, ma lui non c'era. Il letto era vuoto e il pigiama era piegato sopra il cuscino. Si chiese dove fosse finito, e mille pensieri iniziarono a girare vorticosamente nella sua mente. Se si era pentito di questa “fuga” ed era tornato a casa sua? Dalla sua Eleanor?!
Si alzò di scatto, cercando di eliminare questo suo ultimo pensiero dalla mente quando sentì un irresistibile profumo di vaniglia.
“Buongiorno” gli disse Lou, entrando sorridente nella camera.
“Che ore sono? Come mai sei già vestito?” gli chiese Harry.
“Mi sono svegliato presto per non incontrare persone al bar” rispose Louis, togliendo le scarpe e sistemandosi sul letto “Sei uscito?” gli chiese sorpreso.
“Si, dovevo prendere la colazione. Ecco un muffin alla vaniglia e un frappuccino al mio meraviglioso ragazzo” disse Louis, sorridendo e porgendogli la colazione.
“Il mio ragazzo” disse Harry sorridendo “Mi piace come suona” continuò, mangiucchiando il suo muffin.
“Voglio farmi perdonare per tutto il dolore che ti ho provocato, e per tutte le volte che hai sofferto in silenzio guardando me ed Eleanor insieme” gli disse Lou, abbassando lo sguardo verso il suo caffè macchiato.
“Hey..” disse Harry, prendendo il viso di Louis tra le mani “Ti sei già fatto perdonare, okay? Ogni volta che sorridi ti fai perdonare.” concluse Harry, baciandogli la punta del naso.

“Harry Harry Harry!!” urlavano i paparazzi, spingendosi tra di loro.
“Harry cosa hai fatto in questi giorni di pausa?” continuavano ad urlargli contro, mentre Harry, camminava tranquillo, cercando di farsi spazio tra le fan.
“Uhm, ho trascorso i giorni con la persona che amo e con la mia famiglia” accennando un sorriso.
“E quella collana? E' un regalo?” urlavano, scattando venti foto al secondo.
“Si” sorrise Harry.
“Da chi? Da chi?” chiesero alcune fan, “E' un segreto” concluse Harry, salutando le fan e entrando finalmente in macchina.

“Devi sopportare solo un altro po' di dolore e sarà finito Louis” disse Jim, il tatuatore dei ragazzi.
“Okay..” disse Lou, mordendosi un labbro.
“Come mai vuoi tatuarti questo aeroplanino di carta?” chiese Jim, curioso.
“Ha un significato importante per me” gli rispose, accennando un sorriso.

“Chissà perché i management ci hanno convocati” Liam era abbastanza preoccupato, e si sentiva dal tono di voce.
“Avete fatto qualcosa nei giorni che siete stati soli? Vi ha visto qualcuno?” domandò Zayn a Louis e Harry, e i due lo guardarono per poi scoppiare in una rumorosa risata “Ma ti pare? Siamo stati chiusi in casa per due giorni” concluse Harry.
Entrarono nella stanza dove Scott, uno dei manager, era già seduto, e da come picchiettava la penna sulla scrivania, non sembrava per nulla tranquillo. I ragazzi presero posto intorno alla tavola.
“Buongiorno, allora vi ho convocati perché ho notato un po' di cose che non vanno per il verso giusto” ruppe il silenzio “Bella la tua collana Harry e bello il tuo tatuaggio Louis” continuò, guardandoli con aria di sfida.
Harry e Lou abbassarono contemporaneamente la testa “Liam, Niall, Zayn, potete lasciarci soli per favore?” quest'ultimi obbedirono ed uscirono in silenzio dalla stanza. Harry guardò Louis e gli strinse la mano.
“Vi è dato di volta il cervello? Cosa credevate di fare con quest'altra cazzata? I tatuaggi in comune li avevate, ma non c'era la conferma, ma ora con questi aeroplanini? Credete che le vostre fans sono stupide?” disse furioso.
“Non pensavamo che lo avrebbero capito” rispose Harry.
“Devi toglierla Harry, devi toglierla per il bene della band” Harry guardò Scott perplesso, come una semplice collana e un semplice tatuaggio poteva compromettere il bene della band? Non riusciva a credere che glielo stava davvero imponendo; guardò Louis e poi un'altra volta Scott.
“Non posso toglierla, è un regalo di Louis, i-io non posso” disse con un nodo in gola, e guardò Louis, che aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
“Harry.. toglila” disse Lou con un filo di voce, quasi sussurrando.
“Lou sei serio? Loro non possono obbligarci di farlo. Avevi detto che era importante” si girò verso di lui, cercando di guardarlo negli occhi, ma Louis aveva la testa abbassata fissando le sue scarpe.
“Boo, guardami” era sul punto di piangere, sentiva le lacrime prendere posto tra i suoi occhi, e nulla le avrebbe fermate.
“Hazz hai sentito Scott, è per la band..” sentiva gli occhi di Harry scrutare ogni sua piccola parte del corpo, ma non riusciva a guardalo, sapeva che se l'avesse guardato, sarebbe ceduto, e lui, beh lui era quello forte, quello che non poteva permettersi di cedere.
“Vaffanculo Louis!” si tolse la collana e gliela lanciò addosso.
Louis sentì il cuore perdere battiti. Harry non gli aveva mai parlato in questo modo, tanto meno mandato a quel paese.
Uscì furioso dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle e fregandosene di Niall, Zayn e Liam seduti sulle poltroncine, che avevano guardato la scena perplessi.
Scott fece entrare i tre ragazzi, e andò via con un sorriso sulla faccia, lasciandoli soli.
“L'ho fatta grossa questa volta” e una lacrima scese giù per il suo viso, mentre stringeva il ciondolo di Harry tra le mani.
Liam lo abbracciò “Cosa è successo Louis?” domandò, “Ho ferito Harry, non mi perdonerà mai” liberandosi in un doloroso pianto.


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Ciao bellissime!
Grazie mille per le vostre recensioni, siete stupende.
Ho cercato di movimentare un po' la storia, e spero questo colpo di scena vi sia piaciuto.
Aspetto ancora un vostro parere :)
Se mi volete contattare su twitter sono : @harrys0ul
Vi abbraccio forte,
Manu ♡

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Capitolo 4
*** Four; And I'll be drunk to forget. ***


Four; And I'll be drunk to forget.


Harry corse via come una furia.
Non voleva né vedere né parlare con nessuno.
Era arrabbiato. Ferito. E poi un'altra volta arrabbiato.
Arrabbiato perché Louis per l'ennesima volta aveva scelto la strada facile, quella dove non doveva opporsi o lottare con qualcuno, mettendo ancora una volta Harry in secondo piano. Corse veloce verso la macchina ma fece fatica a trovare la chiave giusta per colpa delle lacrime che stavano per scendere dai suoi occhi e che gli stavano coprendo la visuale. Dopo aver speso qualche secondo in più del solito, aprì la portiera dell'auto, prese posto al volante e iniziò a piangere.
Aveva sopportato fin troppo e ora voleva dimenticare per non soffrire più.
Voleva dimenticare tutto l'amore che aveva dato a Louis.
Voleva dimenticare tutti i momenti belli che avevano trascorso insieme.
Voleva dimenticare quella notte d'estate, quando non c'erano più Louis e Harry, ma un solo corpo, che batteva a ritmo dei loro cuori e dei loro respiri.
Accese il motore e abbandonò il parcheggio di quello studio.
Decise che l'unico modo per dimenticare era bere, così andò al funky buddha, che di solito non era aperto di mattina, ma per Harry, avrebbero fatto un eccezione poiché i ragazzi erano diventati clienti fissi.
Quella mattina c'era Josh, amico dei ragazzi. “Fico” pensò Harry, “Posso sbronzarmi senza problemi
Prese posto al bancone e chiese il solito, ma in formato doppio.
“Harry hai preso già quattro di questi bicchieri, che raddoppiati sono otto, basta” gli disse Josh, togliendogli la bottiglia di alcolico dalle mani.
“Dam-mene subbbito un altro” gli ordinò Harry, battendo il bicchiere nervosamente sul banco.
“Sei ubriaco fradicio Harry, ora chiamo Louis e ti faccio veni..” Harry non gli fece finire la frase che si alzò barcollando “No-n non nominare quel nome, okay? Sto bene” gli rispose, puntandogli il bicchiere e appoggiandosi alla sedia. “Vuoi che chiami qualche altro ragazzo, tipo Liam?” gli domandò “No, mi farebbe la predica e non mi va di ascoltarlo, me ne vado da solo” disse gesticolando e andando via.
“Harry non azzardarti a metterti al volante in questo stato!” gli urlò contro Josh mentre componeva veloce il numero di Liam.
“Liam ciao sono Josh, scusami se ti disturbo ma Harry è venuto qui, era ubriaco fradicio ed è corso via appena gli ho detto che avrei chiamato te o Louis, ho paura che si metta al volante”
“Oh santo cielo, tienilo lì, grazie Josh arrivo subito”
“Harry stai qui!” gli urlò Josh mentre scavalcava il bancone, ma di Harry ormai non c'era più ombra nel locale.

Arrivò alla macchina barcollando, inserì le chiavi e si mise al volante.
“Io sono in ottimo stato per guidare, pft chi si crede di essere Josh! Poi vuole chiamare Louis, cosa lo chiami a fare? Non è mica il mio babysitter!” disse Harry sbuffando, come se ci fosse qualcuno ad ascoltarlo.
Vide Josh arrivare, così partì, mettendo il piede sull'acceleratore.
“Cazzo!” esclamò, mettendosi le mani nei capelli.
“Liam, cazzo, rispondi, Liam.. dai (..) Liam, Harry è sfrecciato via come un fulmine, non so dov'è andato, mi dispiace, ho cercato di fermalo ma mentre parlavo con te è scappato via” gli disse Josh, rientrando pian piano nel locale.
“Fanculo Harry, fanculo Louis, fanculo alla Modest” e riattaccò.

Harry sapeva che correre in quel modo sull'autostrada era sbagliato.
Harry sapeva che non doveva mettersi alla guida in quello stato.
Harry sapeva che doveva accostare, che doveva chiamare qualcuno per farsi venir a prendere.
Ma dov'era? Aveva corso così tanto che non aveva visto nessun cartello stradale.
Stava per fermarsi quando una luce proveniente dai fari della macchina di fronte lo acceca.
Un rumore assordante.
Urla.
Fumo.
Ed infine il buio.

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Ciao splendori! ♡
Eccomi quì con il nuovo capitolo e mi scuso di non aver aggiornato prima :(
GRAZIE DI CUORE a tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente, vi adoro!
Cosa dire? Harry era stanco di soffrire e ha deciso di bere e mettersi alla guida anche da ubriaco.
Scelta sbagliata amore mio.
Nel prossimo capitolo scopriremo le conseguenze di questa sua scelta..
Uhm, spero vi sia piaciuto e spero ancora in una vostra recensione
Vi abbraccio forte,
Manu ♡

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Capitolo 5
*** Five; Live or Dead? ***


Five; Live or Dead?


Harry's mind.
Tutto quello che ricordo di quella notte era una luce accecante.
Puoi un rumore assordante, delle urla e il buio.
Ricordo di aver aperto gli occhi per qualche minuto.
Delle persone urlavano il mio nome, di aver sbattuto ripetutamente le palpebre per non farle chiudere, e vedere le luci delle sirene che pian piano si avvicinavano.
Cos'era successo? Perché ero disteso per terra? E perché non riuscivo a muovermi?
L'ultima cosa che ricordo era un giovane infermiere che mi diceva “Stai tranquillo, andrà bene, ma mi raccomando, resta sveglio”.

Ora sono solo.
Solo in una stanza grande e luminosa.
Una stanza che non è la mia.
C'erano due finestre davvero grandi con delle tende bianche.
Di fronte al mio letto c'era una televisione spenta, e di fianco due porte.
Sul mobiletto c'erano dei fiori, e da quello che potevo leggere dal bigliettino, li aveva portati Gemma.
Cercai di muovermi e scendere dal letto, ma sembravo congelato e le gambe non rispondevano ai miei comandi.
Notai che nel mio braccio c'erano tre aghi differenti, con tre sacche collegate ad esse, e nel mio naso c'erano due piccoli tubicini che mi aiutavano a respirare.
L'ispezione della stanza finì quando vidi entrare nella camera un infermiere, alto e senza capelli che scrutava attentamente la cartellina che aveva tra le mani.
Non mi aveva salutato, così cercai di salutarlo io, le mie labbra si muovevano ma non usciva nessun suono.
Mi spaventai.
Cosa mi stava succedendo?
Vidi la mamma entrare in camera con un lettore dvd tra le mani.
“Salve, ho portato quello che mi aveva chiesto” porgendogli il lettore in mano.
Venne verso di me, mi accarezzò i capelli e mi diede un bacio sulla fronte “Ciao bambino mio”.
Volevo ricambiare il saluto, ma fu invano.
Li osservai mentre sistemavano la tv, e partì il dvd.
Ero io, io e i ragazzi.
Perché mia madre mi stava facendo vedere quel dvd? Perché non mi parlavano? Perché non riuscivo a parlare o muovermi?
Tutte le mie domande, ebbero una risposta appena entrò un dottore in camera.
“Buongiorno, come va il paziente?” domandò all'infermiere, e quest'ultimo gli passò la cartellina che aveva precedentemente in mano.
“Ha dato segni di vita?” domandò sfogliando il fascicolo
“No, nulla” gli rispose l'infermiere.
“Non dobbiamo lasciare che questo coma lo uccida”
C-coma?
Avevo sentito bene?
Ora ricordo.
Quel rumore che mi stordì e tutto quel fumo erano la mia macchina contro un'altra vettura.
Avevo fatto un incidente, e questo mi aveva causato il coma.
Ma da quanto tempo ero in coma? Quanto tempo avevo dormito?
Ecco perché io vedevo e sentivo loro.
Ecco perché non riuscivo a parlare e a muovermi.
Ero in quello stato tra la vita e la morte.
Non sapevo come comportarmi.
E questo mi faceva paura.

Louis's mind.
Erano due giorni che non mangiavo.
Erano due giorni che non riuscivo a dormire, perché ogni volta che cercavo di chiudere gli occhi, avevo il viso di Harry avvolto tra le lacrime, e questo mi faceva aprire una voragine nel petto.
Il mio ragazzo era in coma da due giorni e io non ero andato ancora una volta a trovarlo.
Niall, Liam e Zayn erano andati parecchie volte in questi giorni e mi avevano chiesto ogni volta di farli compagnia, ma mi rifiutavo.
Per colpa della nostra litigata aveva bevuto, e dopo si era messo alla guida ubriaco.
Era colpa mia se ora si trovava a lottare tra la vita e la morte.
Il senso di colpa mi stava consumando.
Dovevo vederlo, ma avevo paura.

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Ciao splendori! :)
Allora, sono già quì con il quinto capitolo!
Come avete potuto capire, non è la solita storia raccontata in terza persona,
ma sono dei pensieri di Harry e Louis.
Mi dispiace avervi fatto preoccupare per Harry :c
Il prossimo capitolo sarà più completo,
e vedremo se Louis sarà coraggioso e andrà a trovare Harry
Vi abbraccio tutti e grazie per le recensioni dolcissime
Manu ♡

ps. su twitter sono @harrys0ul, scrivetemi lì se volete ♡

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Capitolo 6
*** Six; My only sunshine. ***


(Salve ragazzi, ho scritto quì in cima per avvisarvi di una cosa!:)
Quando vederete scritto in corsivo, sono i pensieri di Harry e di Louis,
ovvero ciò che vorrebbero rispondere alle persone o quello che si stanno dicendo nella mente.)

Six; My only sunshine.


Era ormai una settimana che Harry era fermo in quel letto, e le sue condizioni non stavano migliorando.
I dottori avevano previsto la sua guarigione già qualche giorno fa, poiché l'incidente non aveva causato davvero dei grossi danni, e nei primi giorni, sembrava che la terapia stesse procedendo bene.. ma ora era come se Harry non sentisse il bisogno di svegliarsi da questo lungo sonno.

Forza e coraggio Louis, devi vedere il tuo ragazzo. E' da una settimana che è fermo in quel letto. Hai il diritto di andare lì. Tu hai bisogno di lui. Lui ha bisogno di te.
Si ripeté Louis, guardandosi allo specchio.
Devi andare.
Senza perdere altro tempo e rimpiangere la sua decisione, prese la collana che aveva regalato ad Harry e la mise in tasca. Scese velocemente le scale della sua abitazione e passò velocemente per la cucina
“Mamma vado a trovare Harry” si chiuse la porta alle sue spalle senza sentire cosa stava dicendo Jay.
Salì in macchina e si incamminò verso l'ospedale.

Quella settimana era stata davvero strana e faticosa per Harry.
Molte persone erano andate a fargli visita, tutte, tranne la più importante. Quella che desiderava immensamente vedere. Anne era praticamente sempre lì con lui, non lo aveva lasciato solo neanche un minuto, e Gemma, quando non aveva da studiare, era lì, insieme alla mamma.
Liam, Niall e Zayn passavano quasi tutti i pomeriggi con lui.
Ridendo e scherzando.
Paul era andato a fargli visita insieme alla moglie, salutandolo con una pacca sulla spalla, come aveva sempre fatto in questi tre lunghi anni.
Persino Eleanor era andata a fargli visita, portando un bel mezzo di fiori, e si scusò, quasi con le lacrime agli occhi, per essersi messa tra lui e Louis.

“Allora Harry, come ci sentiamo oggi?” chiese un infermiere mentre gli cambiava la flebo.
Uno schifo Sam. Perché mi sento stanco, se non mi muovo dal letto e non faccio nessuno sforzo?
“Signora, resti forte, si sveglierà” sorridendo ad Anne, e lei, ricambiò il sorriso, annuendo.

Harry's mind.
Liam, Niall e Zayn erano distesi sul mio letto, e mi facevano vedere dei video buffi, ridendo come tre imbecilli. Mi mancava trascorrere le mie giornate con loro.
Mi spezzava il cuore però, vedere i miei genitori e Gemma, piangere ogni volta che erano soli con me.
Avrei voluto abbracciarli forte e dirgli che io stavo bene.
Louis non era venuto neanche una volta, e questa cosa mi faceva più male di tutto.
Perché non veniva a trovarmi? Nessuno mi parlava di lui, e mi dispiaceva, volevo sapere come stava e se chiedeva di me.
Tutto sembrava tranquillo, quando d'un tratto, sentii profumo di vaniglia.
Mi girai verso la porta, e a sento riuscivo a credere ai miei occhi. C'era Louis appoggiato alla porta della stanza, era immobile e sembrava che avesse visto un fantasma.
“Amico, vieni avvicinati” gli disse Liam, prendendolo per la mano.
Camminava con passi lenti e incerti, e avrei giurato che stesse tremando. Aveva lo sguardo fisso su di me, con le lacrime agli occhi.
“Stai bene? Vuoi che vi lasciamo da soli?” domandò Zayn, e Louis annuì.
I tre uscirono dalla camera, e ci lasciarono da soli.
Louis prese una sedia e si avvicinò prendendomi la mano.
“Piccolo..” sospirò “Mi dispiace non essere venuto prima. Volevo venire da quando abbiamo avuto la chiamata, ma ero paralizzato. Non riuscivo a credere che tu avevi fatto un incidente e che le conseguenze.. erano così.. gravi” le sue parole erano spezzate dalle lacrime.
Non piangere amore, smettila.
“Sai.. ogni volta che venivano Liam, Zayn e Niall mi dicevo 'Su Louis, alza quel culo e vai dal tuo ragazzo' ma il senso di colpa mi diceva 'Con quale coraggio vai da lui? E' colpa tua se è in quel letto' così, quella seconda voce, mi aveva trattenuto, fino ad oggi” mi accarezzò la mano, e mi guardò con il suo meraviglioso sorriso.
“Mi dispiace così tanto” si accovacciò su di me, e si liberò in un doloroso pianto.

Ti prego Louis, smettila, non piangere, non è colpa tua, okay? Io sto bene, guardami.

“Ow, Louis perdonami, non sapevo che eri quì”
Louis alzò la testa di scatto e vide la mamma entrare in camera.
“Anne, mi dispiace così tanto” gli disse, abbracciandola.
Bravo amore, abbracciala almeno tu. “Ti lasco un altro po' da solo con lui, okay? Parlagli tanto, i dottori hanno detto che lui ci ascolta” Esatto, io vi ascolto, e vorrei tanto che anche voi ascoltaste me.
Louis annui, e la mamma uscì dalla camera.
“Uhm, allora piccolo, se davvero mi stai ascoltando, ora ti dico qualcosa che avrei dovuto dire una settimana fa a quel cazzone di Scott.” sorrisi, quando sentii chiamare Scott cazzone, diamine se lo era eccome!
“Ti amo Harry. Ti amo come non ho mai amato nessun altro ragazzo, ragazza o essere umano. Ti amo perché tu mi capisci, mi accetti per quello che sono e perché sei il mio piccolo”
sentivo il mio cuore perdere battiti ad ogni sua parola.
“You are my sunshine.. my only sunshine. You make me happy, when skies are grey. You'll never know, dear, how much I love you. Please don't take my sunshine away.” iniziò a cantare, stringendo tra le nostre mani, la collana che mi aveva regalato.
“So quanto ti piace questa canzone amore mio”
Tu sei il mio sole Louis.
“Tu sei il mio sole Louis” alzò di scatto la testa e mi guardò meravigliato.
“T-tu sei sveglio” mi urlò piangendo e sorridendo.
“Oddio sei sveglio!” mi saltò al collo e mi abbracciò forte.
Quanto mi erano mancati quegli abbracci.
“Ti amo Boo” gli sussurrai con la poca voce che avevo;
“Ti amo anche io” mi disse anche lui, baciandomi il collo.
D'un tratto vidi entrare dottori e infermieri allarmati.
Allontanarono Louis e lo vidi andare vicino mia madre e Gemma, che si abbracciavano e piangevano. Iniziarono ad urlare il mio nome e a domandarmi tremila cose. Mi toccavano per verificare i miei riflessi, e questa cosa mi dava fastidio. Odiavo quando qualcuno mi toccava, eccetto quando lo faceva Louis.

Out of Harry's mind.
“Ragazzo, qualsiasi cosa tu abbia fatto, sei stato grande” disse il primario a Louis, che intanto abbracciava Gemma.
“Cosa gli hai detto?” domandò Anne.
“Gli ho solo detto che lo amo” disse sorridendo.

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Ciao splendori ♡
Prima di tutto, mi scuso per aver messo il capitolo con tutto questo ritardo,
ma ero troppo insicura e non mi convinceva tanto.
Grazie per tutte le recensioni al capitolo 5, siete stupende!
Ringrazio anche alle ragazze che non sono larry shipper ma amano la mia FF
Allora, Harry si è svegliato, contente? ♡ haha
Mi scuso se i capitolo sono sempre brevi :c
Vi aspetto nelle recensioni.
Vi voglio bene! E vi abbraccio tutte
Manu ♡

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Capitolo 7
*** Seven; Decisions. ***


Seven; Decisions.


Finalmente dopo tre giorni di controlli, Harry venne dimesso dall'ospedale. Ad accompagnarlo a casa non furono i suoi genitori, ma Louis. Fuori all'ospedale c'erano tantissime persone.
Paparazzi, fans e chi era lì per giusto per curiosità. Quasi tutte le fans avevano con sé uno striscione con delle bellissime frasi sopra.
Harry firmò le ultime carte, mentre Paul prese le valigie e le portò fuori, dove c'era un auto che li aspettava.
Prese coraggio e uscì dall'ospedale, dove, mille ragazze iniziarono ad urlare.
“Harry, Harry, sei il nostro angelo! Siamo fiere di te!” dicevano alcune infondo alla fila.
“Harry noi abbiamo creduto in te, sapevamo che avresti vinto tu!” urlavano altre.
Si girò indietro e cercò di superare le loro grida “Grazie di cuore. Siete tutto per me” concluse mandando loro un grosso bacio.
Si fermò dinanzi alla macchina, un brivido gli percorse lungo la schiena e per poco non sentì la terra mancargli sotto i piedi.
Louis salutò ancora una volta le fans, che pur essendo felici di aver visto finalmente Harry sveglio, non invasero la sua privacy.
Si girò verso di lui e notò il suo viso diventare pallido, gli strinse la mano e appoggiò il viso nell'incavo del suo collo “Ci sono io con te ora, andrà tutto bene, fidati di me” e lo aiutò a salire nella vettura.
“Grazie per essere venuto Louis, davvero” sorrise stringendogli la mano.
“Da oggi, ci sarò sempre io al tuo fianco. Sarò il tuo angelo custode. Non voglio più nascondermi piccolo. Affronteremo tutto insieme.” gli disse Louis, accarezzandogli la testa.
Il viaggio in macchina fu più lungo del previsto, ma Harry e Louis non ci fecero peso, restarono uno tra le braccia dell'altro per tutto il tempo.
Dopo quasi un ora di viaggio, arrivarono a casa di Harry, e anche lì c'erano tantissime fans, paparazzi e tre autoveicoli della polizia.
Il vialetto di casa era invaso da fiori e striscioni. Ad aspettarlo fuori la porta c'erano Anne, Robin, Gemma, Liam, Zayn e Niall.
Harry ispirò e espirò parecchie volte, prima di fare cenno a Louis di aprire la portiera dell'auto.
Appena Louis scese e prese la valigia di Harry, le fans iniziarono ad urlare e a dimenarsi, facendo fare ai poliziotti il doppio della fatica.
Harry scese e Robin abbracciò forte Anne, e lei a sua volta abbraccio Gemma. Liam, Niall e Zayn corsero ad abbracciarlo prendendolo in braccio e dandogli delle pacche sulle spalle.
“Mi eri mancato coglione!” gli disse Zayn.
“Non fare più una cazzata del genere, non possiamo perderti” disse Liam, abbracciandolo.
Si fece spazio tra gli amici, e salutò le fans che erano lungo il vialetto e corse diritto fra le braccia della madre.
“Non sai quante volte ho desiderato farlo” sospirò “Mi dispiace averti fatto del male mamma, non volevo” stringendola ancora di più tra le braccia.
“No piccolo, non piangere. Entriamo dentro, ti va?” Harry annuì, e fece segno agli amici di seguirlo.
Prese posto sul divano, e di fianco a lui c'era Louis, seguito da Niall, Liam e Zayn, mentre Anne, Robin e Gemma erano seduti di fronte.
“Vorrei parlarvi di una cosa importante.” disse Louis tutto d'un fiato. Harry lo guardò con aria interrogativa, ma Lou non mosse ciglio.
“Mi sento al 99% in colpa per quello che è successo a vostro figlio, e non dite che non lo è, perché è così” sospirò “Ma..” disse Harry cercando di interromperlo, ma Lou lo zittì “Shht Harry, per favore”.
“Quel giorno ha bevuto fino a stare male perché io sono un deficiente. Quel giorno ci avevano imposto di nascondere ancora una volta il nostro amore. E io, da vero cazzone, avevo scelto di nasconderlo invece di lottare per lui.
Non erano solo loro ad imporci una cosa, ma ero io ad imporre una cosa ad Harry e non mi ero reso conto che lui stava davvero male. In tutti questi anni ho sempre recitato la parte di quello etero e che ama le ragazze e facendo la parte dello stronzo, lo sono anche diventato. Ho fatto soffrire la persona che amo di più al mondo e per poco non la perdevo. Io ora sono qui, a dirvi queste cose che forse non vi importano neanche, perché ho deciso di non voler fingere più.
Mi dispiace per le conseguenze che avverranno. Voglio dire a tutti che amo Harry e che sono gay.”
Harry si asciugò la lacrima che gli era appena scesa dal viso e lo baciò.
Non gli importava dei suoi genitori e di sua sorella. Non gli importava di Liam, Niall e Zayn. Aveva sentito il bisogno di farlo, e lo fece.
“Ti amo Boo” sussurrò Harry a Louis, e lui sorrise con uno dei suoi sorrisi più belli.
“Ragazzi, so che per voi la band è tutto, ma io, noi” disse prendendo la mano di Harry “Non possiamo più vivere così. Capisco che se ora io e Harry diremo la verità, qualcosa nella band cambierà” disse abbassando lo sguardo “Hey, noi saremo con voi, qualsiasi cosa accadrà” li confortò Niall, “Vogliamo la vostra felicità prima” aggiunse Liam, e Zayn sorrise annuendo.
“Per voi va bene?” chiese Harry, rivolgendosi ai genitori.
Anne si alzò, e si inginocchiò dinanzi figlio “Per me va bene qualsiasi cosa decidiate ragazzi. E' la vostra vita, e io voglio vedervi viverla nel migliore dei modi” stringendogli la mano.
“Lo stesso ragazzi. Le cose cambieranno e le fans vi vedranno sotto una nuova luce, ma non penso vi abbandoneranno.” aggiunse Robin.
Harry sorrise e guardò la sorella, che non aveva detto una parola. Si alzò, facendosi spazio tra Lou e la mamma e prese posto accanto a lei.. “Gemma..” gli disse accarezzandogli la gamba “Tu cosa mi dici?” gli domandò.
Gemma aveva l'aria di non essere mentalmente in quella stanza, infatti, scosse la testa dai mille pensieri che gli invadevano la mente e si girò verso il fratello. “Uhm, tu sei il mio fratellino, d'un tratto sei diventato l'idolo delle ragazzine, tutto il mondo ti ha conosciuto, ma no per quello che sei. Io ho sempre saputo che eri diverso, e sai una cosa? Non mi importa. Io sono fiera di quello che sei, e si, voglio che tu e Louis diciate la verità.” concluse con un dolcissimo sorriso.
Harry l'abbraccio forte, senza dire nulla.
“Allora è deciso, dopodomani, alla fine del concerto, diremo tutto” disse Louis, alzandosi dal divano “Contro tutto e tutti?” gli domandò Harry, “Per te? Si.” gli rispose Lou e lo abbracciò forte.

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Ciao splendori ♡
Grazie grazie grazie per tutte le recensioni!
Mi scuso per la lunga attesa, ma sono stata poco bene :c
Questo sarà solo un capitolo di 'passaggio' :)
Allora, ho deciso che questa storia finirà al decimo capitolo.
Non so se scriverò ancora, ma ve lo farò sapere
Si, ho cambiato nickname, prima ero somebodyytolove mentre ora sono harrys0ul
Aspetto tanti vostri pareri
Vi abbraccio forte, Manu ♡

ps. su twitter mi chiamo 'harrys0ul' se volete contattarmi, potete farlo lì :)

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Capitolo 8
*** Eight; You'll be mine and I'll be yours. ***


Eight; You'll be mine and I'll be yours.


Harry's home / 5.00 am
Harry dormiva beatamente nel suo letto, quando un rumore brusco lo svegliò. Esitò qualche minuto, pensando di averlo immaginato, ma quando stava per richiudere gli occhi, eccolo che ricomparve. Prese posto in mezzo al letto, si strofinò gli occhi e cercò di capire da dove proveniva. Dopo aver controllato ogni angolo della stanza, spostò lo sguardo sulla finestra, e vide una pietra colpirla. Si alzò di scatto e andò verso la finestra, cercando di non far rumore e di nascondersi tra le tende. E lo vide. Lui era lì, infreddolito, e stava per prendere un'altra pietra quando Harry aprì la finestra e gli sorrise “Loueh, ma che fai?” sorrise ancora Il ragazzo poso la pietra e sospirò, quasi sollevato “Posso?” gli domandò facendo segno alle scale ricoperte di fuori, Harry annuì e continuò a guardarlo.
Dannazione Louis, perché sei così fottutamente meraviglioso?
“Styles se cado da qui t'ammazzo” borbottò Louis, cercando di mettere i piedi nel posto giusto senza rovinare i fiori ad Anne, Harry lo guardò incantato con un sorriso stampato sulla faccia.
“Aspetta ti aiuto” gli disse Harry, prendendolo per un braccio “Oh grazie, pensavo che volevi restare lì imbambolato” risero.
“Attento alla chitarra!!” gli urlò Harry a bassa voce, il ragazzo si girò dal lato opposto, e vide la chitarra a penzoloni dalla sedia “Si perché quello è il posto giusto dove mettere una chitarra, vero?” sbuffo e sorrise. “Fuori si congela” disse, cercò di riscaldare le mani con il poco alito che aveva in corpo “Mi dici cosa ci fai qui alle cinque di mattina?” gli domandò Harry, prendendolo per la mano e tirandolo a sé “Volevo passare un po' di tempo con te, prima di andare a fare le prove” “E hai preso anche i cornetti?” gli chiese sorridendo, “Ovvio” sorrise soddisfatto, “Chi essere umano apre un negozio alle cinque di mattina?” domandò, “Beh, chi lavora in una panetteria e deve accendere i forni” disse Louis stringendosi di più ad Harry, “E tu hai aspettato tutto quel tempo al freddo, solo per prendermi dei cornetti?” gli chiese meravigliato, e Louis, con un grande sorriso, annui. “E se non mi svegliavo?” “Ti sfondavo la finestra a colpi di pietre, semplice” risero entrambi “shh” disse Harry, indicando la porta.
Louis si sbottonò il cappotto e si tolse il cappello, appoggiandoli entrambi sull'appendi abito di fianco alla porta. “Vieni un po' sotto le coperte, sei congelato” gli disse, spostando la coperta e picchiettando sul materasso, Louis non ci pensò due volte e si catapultò sotto le coperte, stringendosi le gambe al petto.
“Vieni quì” mormorò Harry stringendolo di più “E se entrano i tuoi?” gli domandò Lou alzando lo sguardo verso di lui, Harry fece lo stesso, lo guardò e gli diede un piccolo bacio sulle labbra “Non mi importa” e lo baciò ancora.

*drrr-drrr*
Harry si svegliò di scatto e pigiò il tasto per spegnere quell'orribile sveglia. Notò che Louis dormiva ancora con la testa sul suo petto, Dannazione Louis, perché sei così perfetto? Perché profumi di amore e di dolcezza? Oh amore, le tue labbra sono fatta per baciare. Si, baciare da me. I suoi pensieri furono rotti dal color azzurro cielo che lo stavano fissando, e quelle labbra che stava fissando pochi secondi prima, si trasformarono da una linea piatta ad un sorriso mozzafiato.
“Perché mi stai fissando?” gli chiese Louis, sistemandosi in modo da poter guardare Harry negli occhi. “Non ti fisso, ti guardo” “E' inquietante” “No, è romantico” sorrise, e fece lo stesso anche Lou.
“Harry la colazione è pronta, sveglia, hai le prove col gruppo” urlò Anne dal piano inferiore, “Arrivo!” rispose alzandosi dal letto “Io vado via” “No, non farlo” disse Harry, prendendolo per un braccio “Esci dalla finestra e bussa tra 10 minuti alla porta, faremo colazione insieme” “Con i tuoi genitori? Pessima idea” “Ti prego” fece labbruccio, e il più grande sorrise, “Va bene, ma non farmi la faccia da cucciolo che non resisto” “Aw, ti amo” gli disse Harry saltandogli al collo. “Ora vai vai” gli disse spingendolo verso la finestra “Styles mi sta per caso cacciando?” “Si, cioè no, ma devi andare. Prendi questi che non abbiamo mangiato più” disse agitando la busta di cornetti “Sei un amore quando ti agiti” confermò Louis baciandolo “Ci vediamo tra 10 minuti piccolo” e scomparì pian piano giù dalla finestra.
Harry sorrise e si avviò in bagno, si guardò allo specchio ed era felice. Finalmente felice. Si sciacquò la faccia e scese al piano terra.
“Buuuongiorno” urlò Harry dalle scale “Qualcuno è di buon umore questa mattina” disse Gemma, guardando la mamma e sorseggiando il suo thè. “Si, sono di buon umore” rispose Harry, spingendola con la spalla e sedendosi di fianco a lei. “Che bello vedere il tuo sorriso, ecco a te dei pancakes” disse Anne, posandogli il piatto fumante davanti a lui “Grazie mamma” le rispose sorridendo.

*driiiiiin*
Harry sorrise. “Vado io” fece per alzarsi, ma Gemma lo bloccò “No stai tranquillo, vado io” alzandosi.
“Buongiorno Gemma, ehm, disturbo? Harry è sveglio?” chiese Louis impacciato, Gemma uscì leggermente fuori e chiuse la porta alle spalle “Ciao Louis, vi ho sentiti prima, sei stato davvero dolce a fare quella sorpresa a mio fratello, ma camera mia è proprio di fianco alla sua, quindi la prossima volta, non lanciare nulla sulla sua finestra, okay?” sorrise “Oh.. scusa” Bravo Louis, hai fatto una figura di merda con sua sorella “Ma no, tranquillo, siete troppo carini insieme e poi, mio fratello è felice, ti prego, non farlo soffrire più” “Non lo farò, promesso” sorrisero entrambi, e Gemma lo accolse in casa.
“Guardate chi è venuto a trovarci” disse Gemma, invitando Louis ad entrare in cucina.
“Oh buongiorno Louis, vieni accomodati” disse Anne gentilmente, Louis si avvicinò a Robin e gli strinse la mano, poi guardò Harry e sorrise, “Ciao Harry” Harry si alzò e lo abbracciò “Ciao Boo”.
“Ho portato i cornetti, ma penso che con questo freddo si siano raffreddati” disse sciogliendosi dall'abbraccio
“Oh ci penso io, li riscaldo in un batti baleno” Anne prese i cornetti dal sacchetto e li mise nel microonde.
“Come mai da queste parti Louis?” chiese Robin, sorseggiando il suo caffè, “Ehm, volevo sapere come stava Harry” borbottò girandosi verso di lui, il piccolo gli accarezzò la gamba “Sto bene, grazie” e sorrise. “Siete pronti per il grande giorno?” domandò ancora Robin “Si e no, ma sono sicuro che insieme possiamo farcela” rispose Louis girandosi verso il piccolo “Io sarò tuo, e tu sarai mio” concluse Harry, stringendogli la mano.

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Ciao a tutti ragazzi ♡
7 recensioni al capitolo precedente, wow!
Volevo ringraziarvi per tutti i meravigliosi complimenti, siete dolcissime, dico sul serio ♡
Sono sempre del parere che voglio finire questa storia al decimo capitolo,
ma sono sicura che scriverò altro :D
Mi scuso con alcune di voi che mi ripetono che non c'è bisogno che vado a capo ad ogni punto,
ma a me piace! Haha è un mio stile, pft haha
Spero ancora in un vostro parere!
Vi abbraccio forte,
Manu ♡

ps: questo è il mio profilo twitter: https://twitter.com/harrys0ul se vi va, seguitemi, seguirò tutti ♡

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Capitolo 9
*** Nine; Freedom. ***


Nine; Freedom.


Le prove andavano avanti da due ore, e i ragazzi non si erano fermati neanche un momento. Volevano rendere quell'ultimo concerto del tour perfetto, ovvero indimenticabile. Dopo tre ore e mezza di prove, decisero che era ora di fare una pausa, così andarono tutti a mangiare al solito posto. Ordinarono un tavolo lontano dagli altri, e presero posto intorno alla tavola. Il pub si circondò di fans in pochi minuti, ma i ragazzi non gli diedero tanto peso, ordinarono e iniziarono a parlare del concerto.
“Siete pronti? Questa sera cambieranno tante cose” domandò Liam, imboccando la sua insalata.
“Ad essere sincero, sono un po' agitato” confessò Harry, guardando il più grande, seduto di fianco a lui.
“E' normale esserlo, stiamo sognando questo momento da tre anni, e finalmente è arrivato” sorrise poggiandogli la mano sulla gamba. “Ho paura per la reazione dei manager. E se ci lasciano? Come faremo con la band? E le fans?” domandò, girandosi nervosamente sulla sedia, cercando di guardare tutti e quattro gli amici, “Harry siamo abbastanza famosi da permetterci qualsiasi altro manager e non devi preoccuparti delle fans. Se ci amano davvero resteranno, se non ci amano allora beh, non sono mai state nostre fans” lo confortò Zayn e Louis annui e gli sorrise. “Lo direte alla fine del concerto, no? Avete già preparato qualcosa da dire?” domandò ai ragazzi, “No, diremo tutto al momento, vero Lou?” gli chiese, “Esatto” rispose il maggiore sorridendo “eee smettetela di scambiarvi sti occhietti dolci, ci sono le fans lì fuori” urlò Zayn sorridendo, facendo ridere anche gli altri quattro. Dopo due ore trascorse al pub, parlando del concerto e del più e del meno, uscirono fuori a salutare le fans, facendo autografi e foto.
“Siete emozionati per l'ultimo concerto?” chiese un fan, ed Harry sbiancò. Aveva negli occhi un ombra di terrore e Niall senza perdere tempo, mise il braccio intorno al collo dell'amico “Oh si, vi divertirete tantissimo, o almeno spero” Harry annui e sorrise. Dopo aver trascorso una buona mezz'oretta con le fan, si incamminarono verso il teatro, dove ognuno di loro si chiuse nel proprio camerino.
“Mancano due ore all'inizio dello show. Rilassatevi, a dopo” disse una voce dall'altoparlante.
Harry si svestì, restando in boxer, entrò in bagno e si guardò allo specchio, era terrorizzato. Aveva il viso bianco e sudava, non sapeva se quello che avevano programmato lui e Louis avrebbe funzionato. Si sciacquò la faccia ripetutamente e uscì dal bagno. Sistemò i vestiti che doveva indossare su delle stampelle in ordine di scena e riandò in bagno.
“Harry, sei qui?” sentì chiamare il suo nome, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille altre. Uscì dal bagno e trovò Louis, senza pensarci due volte, corse ad abbracciarlo.
“Hey, che ti succede?”
“Sono spaventato Louis, secondo te è la cosa giusta da fare?” gli domandò, guardandolo negli occhi. “Ascoltami, il nostro amore è una cosa giusta, secondo te?” “Si, certo che lo è” rispose, “E secondo te, le nostre fan devono sapere che ci amiamo e che siamo felici?” gli domandò ancora e il piccolo annui.
“Ecco, allora non c'è nulla di sbagliato” disse stringendolo contro il suo petto.
“Ora vado a prepararmi, stai tranquillo, ci vediamo dopo amore” gli disse, dandogli un dolce bacio sul naso.
“A dopo amore” sussurrò Harry.
Si tolse l'intimo e entrò in doccia. L'acqua gelida che toccò la sua pelle, lo fece gemere, ma non regolò la temperatura. Stare tanto tempo sotto la doccia lo faceva riflettere e in quel momento, gli serviva. Trascorse una buona mezz'ora sotto l'acqua, uscì, si asciugò e si vestì. Stava per uscire quando Louis entrò di soppiatto e si chiuse la porta alle spalle. “C'è un casino qui fuori, ma per fortuna nessuno mi ha visto” disse guardandolo “Vieni quì” e lo baciò. “Sei tranquillo?” gli domandò, e Harry annuì. “E' arrivato il momento” gli disse stringendo la mano, “Andiamo” uscirono dal camerino e si incontrarono con gli altri quattro amici. Si abbracciarono, come loro solito fare prima di un concerto “Siamo con voi, qualsiasi cosa accada” disse Liam.
Presero posto sulla piattaforma. Harry fece un grosso sospiro. Le luci si spensero. Guardò Louis, e gli sorrise. D'un tratto si trovarono sopra al palco e iniziarono a cantare. Le fan urlavano, le luci si accendevano e spegnevano, il fumo inondava il palco. Le due ore del concerto volarono, dopo l'ultima canzone, ovvero What Makes You Beautiful dovevano lasciare il palco, ma non lo fecero. I manager si guardarono perplessi e alcuni gli ordinavano di scendere dal palco, ma loro non ascoltarono.
“Abbiamo una sorpresa per voi” le fans iniziarono ad urlare “Visto che è l'ultimo concerto, abbiamo deciso di cantare una delle canzoni a cui, personalmente, tengo di più” Harry sorrise e raggiunse Louis “They Don't Know About Us” le fans impazzirono letteralmente, le luci si abbassarono e la base partì. Iniziarono a cantare, senza importarsene dei manager, ormai era arrivato il momento. La canzone finì, i ragazzi si abbracciarono e Niall, Zayn e Liam presero posto sulle scale, lasciando solo Harry e Louis al centro del palco.
“Sapete, questa canzone ha un significato davvero importante per noi” prese fiato “L'abbiamo scritta io ed Harry, e non vedevamo l'ora di farvela ascoltare live” le fans non urlavano più, forse avevano capito cosa stava succedendo, erano in silenzio ed ascoltavano “Sono tre anni che voi non sapete di noi. Non sapete dei nostri ti amo, non sapete del nostro amore” continuò Harry prendendo la mano di Louis.
“Ragazze, noi ci amiamo. Da tre anni ci hanno costretto a nascondere il nostro amore, ma abbiamo deciso di non nasconderci più e sopratutto non mentirvi più. Alcune di voi avevano capito, e non sapete quanto ci faceva piacere leggere i vostri commenti.”
“Grazie per creduto in noi”
“Faremo una conferenza stampa e vi spiegheremo tutto, ma dovevamo dirvelo, e cantare la nostra canzone, era la cosa migliore da fare. Vi amiamo e buonanotte”
Il teatro si formò in un coro e tutti urlavano “Larry Larry Larry / Bacio Bacio Bacio” Harry e Louis sorrisero, e accontentarono le fans. Si baciarono. Uno dei baci più belli e pieni d'amore di sempre.
Niall, Zayn e Liam si abbracciarono soddisfatti, le fans urlavano e, come per mangia scesero tantissimi coriandoli di tutti i colori.

Avevano lottato insieme e ce l'avevano fatta.
Non gli importava cosa sarebbe successo dopo.
Erano insieme, ed erano finalmente liberi di amarsi.



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Ciao splendori ♡
Ecco a voi l'attesissimo capitolo, il capito del coming out!
Che dire.. non sono molto convinta di questo capitolo, ho avuto un fottuto blocco per tutta la settimana e solo oggi sono riuscita a scriverlo.
Non nascondo che nell'ultima parte mi è scesa qualche lacrima. Sogno il coming out in questo modo, dopo aver cantato They Don't Know About Us, non chiedetemi perché.
Nell'ultimo capitolo non ci sono stati tante recensioni e un po' mi dispiace :c ma dai fa nulla, ho voi ♡
Per l'ultimo capitolo, dovrete aspettare un po', sorry not sorry lol
GRAZIE A TUTTI.
Lots of love
manu ♡

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