Kingdom Temptation - Vol.1

di Liberty89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ghost ***
Capitolo 2: *** Witch ***
Capitolo 3: *** Search ***
Capitolo 4: *** Outside ***
Capitolo 5: *** The shadows are coming ***
Capitolo 6: *** Order ***
Capitolo 7: *** Dark dreams ***



Capitolo 1
*** Ghost ***


Titolo: Ghost
Autore: Liberty89
Genere: Malinconico, Triste, Sentimentale
Rating: Verde
Personaggi: Selphie, Kairi
Avvertimenti: Flash-fic
Note dell'autrice: Buona sera! :3 Eccomi qui con un'altra raccolta a cui pensavo da parecchio tempo. Io adoro i Within Temptation, la voce della loro cantante e i loro testi, in cui ho trovato molti riferimenti a Kingdom Hearts. Per questo ho deciso di scrivere delle fic con delle citazioni dei testi di questo gruppo, una raccolta per ogni album e il primo uscito è stato "Enter", composto da nove canzoni, ma dato che una è la versione acustica della prima e una è solo strumentale, ho scritto solamente sette fic. Detto questo, vi lascio alla prima! Buona lettura!

Ps: Un grazie speciale al mio migliore amico per avermi aiutata con la scelta del titolo per la raccolta <3

Disclaimer: i personaggi di questa raccolta non mi appartengono e la fic non è stata scritta a scopo di lucro.



Ghost

You have taken away the trust,
You're the ghost haunting through her heart.
Past and present are one in her head,
You're the ghost haunting through her heart.

Hai portato via la fiducia,
Sei il fantasma che infesta il suo cuore.
Il passato ed il futuro sono un tutt’uno nella sua testa,
Sei il fantasma che infesta il suo cuore

[Within Temptation - Restless]

Raggiunta la spiaggia si fermò e si guardò attorno. Il respiro era leggermente affannato a causa della corsa che era stata costretta a intraprendere per guadagnare il tempo che aveva perso. Osservò a lungo alla sua sinistra, scostandosi una ciocca castana dal viso e tuffandosi nel blu appena scuro della sera che stava sorgendo a oriente, dopodiché passò a destra, dove la luce del tramonto era ancora forte e bruciante, e fu lì che la trovò.
-Kairi!- chiamò a gran voce, correndo dall’amica che pareva non averla sentita. -Ehi, Kairi!- ripeté quando le fu accanto, passandole una mano davanti al viso.
-Oh, Selphie… scusa, non ti ho sentita…- mormorò la rossa, donandole una rapida occhiata per poi tornare a guardare avanti a sé, verso l’isola dei bambini.
-Vieni qui tutti i giorni, sei sicura di non volerci andare?- le domandò con una nota preoccupata.
-Sì. Ho giurato di non andarci finché non mi sarò ricordata di lui.- rispose convinta, prima di sedersi sulla sabbia calda e posare il mento sulle ginocchia, lo sguardo blu concentrato e fisso sull’isola che avevano di fronte.
Selphie sospirò e osservò l’amica con occhi tristi, chiedendosi cosa le fosse accaduto di punto in bianco per farle ricordare qualcosa che non c’era mai stato, né per lei, né per tutti i loro amici. Vedeva la sua determinazione nel voler raggiungere il ricordo inesistente di quello che poteva considerarsi un fantasma, ma vedeva anche la sofferenza che le attanagliava il cuore e l’anima, quando si alzava per tornare a casa, sconfitta per l’ennesima volta.

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Capitolo 2
*** Witch ***


Titolo: Witch
Autore: Liberty89
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Personaggi: Naminé, Marluxia
Avvertimenti: Flash-fic, Missing Moment
Note dell'autore: Eccoci qua con la seconda fic della raccolta, questa volta ambientata in Kingdom Hearts: Chain of Memories. Per chi non conosce questo gruppo o questa canzone nello specifico e volesse il sottofondo durante la lettura, non fatevi spaventare dalla voce che canta all'inizio xD Spero che vi piaccia :3 Buona lettura!

Witch

Come near me,
Enter my private chambers
I want to feel the warmth on my face,
Light-in darkness,
Lift me up from here
Give me your wings,
To flee from my ivory tower.

Avvicinati,
Entra nelle mie camere private
Voglio sentire il calore sul mio volto,
Illumina l’oscurità,
Sollevami da qui
Dammi le tue ali,
Per fuggire dalla mia torre d’avorio.

[Within Temptation - Enter]

La porta si spalancò di colpo, sbattendo con violenza contro il muro, ma tutto quel rumore improvviso non la toccò per nulla, né fisicamente né mentalmente. Avvertì i passi pesanti del nuovo arrivato, quindi si apprestò a dare l’ultima riga di colore al disegno, dopodiché sollevò il viso pallido e puntò i propri occhi blu in quelli azzurri dell’uomo che si era fermato davanti a lei.
Guardò con misurata indifferenza il suo realistico sorriso di gioia, più simile al ghigno di un pazzo che si diverte a distruggere un formicaio per il solo piacere di poterlo fare. Si chiese come potesse sorridere in quel modo, nonostante fosse privo di emozioni e sentimenti, ma si diede della sciocca l’attimo dopo: i ricordi avevano un potere incalcolabile e lei, La Strega, lo sapeva bene.
-Gioisci piccola Naminé!- esultò il Leggiadro Sicario, chinandosi sulla ragazza. -Il prescelto è finalmente arrivato ai nostri cancelli!-
A quelle parole, la sua maschera di disinteresse non poté far altro che crollare e il primo sentimento che trasparì dal suo volto fu la colpa. Una macchia viscida e nera, che sporcò in maniera indelebile la sua figura candida e apparentemente pura. Perché lei, esattamente come il numero XI, non era altro che una creatura dell’Oscurità e un rigetto. Una Nessuno.
Rapidamente la colpa si mescolò al dispiacere e alla disperazione, perché lei non poteva fare altro che pregare.
Pregare che il custode del keyblade corresse da lei il più velocemente possibile per liberarla dalle sue catene e portarla via da quella bianca prigione angosciante.

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Capitolo 3
*** Search ***


Titolo: Search
Autore: Liberty89
Genere: Triste
Rating: Verde
Personaggi: Roxas
Avvertimenti: Flash-fic, Missing Moment
Note dell'autrice: Buona sera, eccomi con la terza fic della raccolta. Ambientata a cavallo tra la fine di Kingdom Hearts: 358/2 days e Kingdom Hearts II, credo <.< Fate voi xD Ah, mi sono resa conto che per questo album non ci saranno fic allegre xD Detto questo, buona lettura!



Search

Carried away by the truculence of my world
I got lost in the search for enlightment
The blue rain
Covered my roots and I forgot where I came from

Trasportate lontano dalla truculenza del mio mondo
Mi persi nella ricerca dell’illuminazione
La pioggia malinconica
Coprì le mie radici e dimenticai da dove provenivo

[Within Temptation - Pearls of light]

Quanti giorni erano passati? Uno o due? O forse una settimana?
Quanto era passato da quando aveva lasciato l’Organizzazione e i suoi membri per andare alla ricerca di colui che aveva bisogno di lui, e di cui lui stesso necessitava per poter esistere davvero?
Sapeva solo che doveva trovarlo e s’era mosso seguendo la traccia del loro cuore, ma da qualche tempo -ore? Giorni?- la scia di quella luce forte e calda s’era fatta flebile e lontana. A fatica ne aveva acciuffato un rimasuglio e vi si era aggrappato tenacemente con la sua anima per non perderlo del tutto. Ora, però, non sapeva nemmeno dove si trovasse. Viaggiando alla cieca tra i mondi, infine, s’era perso.
Un paio di minuti prima era uscito dal varco, ma solo al termine di quelle riflessioni aveva iniziato a guardarsi in giro, accorgendosi di essere circondato da un vasto gruppo di alberi e di posare i piedi su una bozza di sentiero. Stanco e assonnato, ma deciso a non mollare, s’incamminò e dopo pochi passi, iniziò a percepire qualcosa. Una sensazione familiare, come se in quel luogo ci fosse già stato.
Senza che se ne fosse reso conto, aveva cominciato a correre, riempiendo l’aria con il rumore pesante dei suoi passi e l’affanno del suo respiro, ormai corto e in cerca di una dose sempre maggiore d’ossigeno. Corse, schivando con agilità i tronchi scuri e umidi, finché non sbucò su una piccola radura su cui troneggiava un’imponente costruzione bagnata dai raggi del sole al crepuscolo, che cadevano dal cielo occidentale senza interrompersi mai, come una pioggia torrenziale.
Nostalgia fu la prima cosa che sentì nel trovarsi davanti a quella grande villa silenziosa, che sembrava chiamarlo con affetto e voce malinconica.
Roxas capì che quella costruzione l’aveva già vista in passato, ma quando? Era stato prima della sua nascita, oppure dopo?
Crollò in ginocchio, confuso più che mai, gettandosi le mani tra i capelli biondi e giungendo alla conclusione di essersi mosso nel modo sbagliato. Rialzò lo sguardo e lo puntò sulla grande finestra della villa, andando oltre il cancello nero di ferro battuto. Quella casa, quella radura, quel mondo, sarebbe stato il nuovo punto di partenza.

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Capitolo 4
*** Outside ***


Titolo: Outside
Autore: Liberty89
Genere: Suspence
Rating: Verde
Personaggi: Riku, Malefica
Avvertimenti: Flash-fic
Note dell'autrice: Macciao! No, ok, basta <.< Buona sera a tutti! Eccomi qua con la quarta fic della raccolta, in cui ho descritto una breve scena di Kingdom Hearts Final Mix, aggiungedoci qualche momento in più. Spero che vi piaccia :3 Buona lettura!

Ps: Anche qui non fatevi spaventare dalla voce del cantante ù.ù


Outside

There's a strange kind of ambiance,
It's surrounding you
As a songstress you lure me,
Towards the truth

C'è un'atmosfera strana
Ti circonda
Come una poetessa mi seduci
Verso la verità

[Within Temptation - Deep within]

Quando riprese conoscenza, le sue orecchie furono sconquassate da un forte sciabordio, ma quando riaprì gli occhi, faticò a mettere a fuoco l’ambiente che lo circondava. Tuttavia, quando vi riuscì, non riconobbe un singolo sasso di quello che aveva davanti.
Si alzò in piedi e guardò con incredula meraviglia la cascata che gli stava intorno e che scorreva al contrario, dal basso verso l’alto, gettandosi chissà dove, e i massi appuntiti che stavano sospesi a diverse altezze, come a formare una scalinata.
Passato lo smarrimento iniziale, si girò da una parte e dall’altra con fare quasi febbricitante e chiamò gli amici, non vedendoli nelle vicinanze, però nessuno rispose al suo richiamo. Provò ancora e ancora, per poi salire su una delle rocce per poter vedere più lontano, ma quando i suoi occhi incontrarono quel castello imponente e immenso tutto il resto passò in secondo piano. L’altissima fortezza troneggiava su di lui come una montagna, al pari di una divinità pronta a giudicarlo colpevole di qualsiasi cosa avesse compiuto o anche solo pensato.
Fu una risata sommessa a destarlo dal suo stupore. Si voltò e fece un passo indietro quando vide chi o cosa gli stava venendo incontro. Una donna avvolta in un mantello nero, come le due corna draconiche che gli spuntavano dalla testa, che si reggeva a un lungo bastone sormontato da una sfera verde. Il suo viso magro dalla carnagione verdognola, era attraversato da una divertita gentilezza e da qualcos’altro che non fu capace di identificare.
-Ben arrivato.- pronunciò lei. -Come ti chiami?-
-Riku e tu chi sei?- rispose immediatamente, mettendosi sulla difensiva.
-Malefica è il mio nome, ma non devi avere paura di me, sai?- replicò, aprendo il braccio verso il castello. -Perché non vieni dentro? Devi aver fatto un lungo viaggio.-
Il ragazzo sgranò gli occhi. -Come fai a saperlo?-
La donna drago rise appena. -Io so tante cose, ad esempio, so che è la prima volta che visiti un mondo diverso dal tuo.- rivelò, gustandosi la genuina sorpresa del suo ospite, che si rilassò. -Perché non entri? Questo mondo potrebbe riservarti molte sorprese, insieme a tutti gli altri.-
Inconsapevolmente, Riku annuì e si avvicinò a Malefica, che lo circondò con quello stesso braccio, senza toccarlo, conducendolo all’interno della fortezza mentre proseguiva con i suoi seducenti e interessanti discorsi che riguardavano mondi tutti da esplorare.

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Capitolo 5
*** The shadows are coming ***


Titolo: The shadows are coming
Autore: Liberty89
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Personaggi: Re Topolino, Squall Leonhart, Sora
Avvertimenti: One-shot composta da tre flash-fic, Missing moment
Note dell'autrice: Allora, allora... buona sera :3 Questa fic è particolare perché in realtà sono tre flash distinte, ambientate tutte in KH I, collegate ognuna con una strofa diversa della canzone, che quindi troverete al completo. Spero che vi piacciano! Buona lettura!!!


The shadows are coming

[Within Temptation - Gatekeeper]

The shadows of the night,
Are unleashed again.
Where their greed begins
The end is near.
A morbid hunger for blood,
Lies in their cold black eyes
They've come to take our lives away.

Le ombre della notte,
Sono di nuovo scatenate.
Dove comincia la loro avidità
La fine è vicina.
Una morbosa fame di sangue,
Giace nei loro freddi occhi oscuri
Sono giunti per prendere le nostre vite.

Non aveva potuto lasciare altro che una lettera prima di partire.
Era quasi fuggito via, al pari di un ladro che viene sorpreso con le mani sull’oggetto del suo perverso desiderio, ma non aveva potuto fare altrimenti. I tempi s’erano fatti bui all’improvviso, sui mondi stava calando una coltre pericolosa e dopo aver visto una stella spegnersi, non ci aveva pensato due volte e aveva dato il via al suo viaggio.
Sapeva bene dove andare, chi cercare e a chi affidare l’addestramento del prescelto. Le stelle stesse e il suo vecchio maestro gli avevano indicato la strada da percorrere e Topolino aveva seguito le istruzioni alla lettera. Tuttavia, comprese la vera gravità della situazione quando in uno dei tanti mondi sparsi nell’universo s’era ritrovato circondato dalle ombre, che parevano aumentare a ogni battito di ciglia.
-Heartless…- mormorò, evocando il proprio keyblade e fissando i brillanti e freddi occhi gialli di uno Shadow, leggendovi solamente oscurità e una profonda fame di cuori.
Cuori luminosi ma deboli, a cui sarebbe bastato veramente poco per essere divorati dal buio e diventarne sudditi fedeli e ubbidienti, guidati dal primordiale istinto della sopravvivenza.
Il piccolo Re assottigliò lo sguardo e strinse la presa sulla sua arma, giurando a se stesso che avrebbe portato a termine la sua missione, prima di gettarsi sugli avversari.

***

One by one they died.
A massacre that took all night
They had no chance, it was no fight
You can't kill what has been killed before,
They died…

Uno ad uno sono morti.
Un massacro che è durato tutta la notte
Non avevano alcuna possibilità, non c’è stata lotta
Non puoi uccidere quello che è già stato ucciso,
Sono morti…

Sferzò l’aria con la lama per ripulirla dalla polvere nera che vi si era accumulata sopra durante lo scontro, dopodiché si voltò, osservando l’intera piazza.
Squall Leonhart sospirò stanco, mettendosi il gunblade in spalla. Era iniziato tutto all’improvviso con un grido che aveva squarciato il tranquillo silenzio della sera del Primo Distretto. Senza perdere altro tempo, aveva imbracciato la sua arma ed era uscito in strada per trovarvi solamente il caos: una marea scura stava travolgendo qualsiasi cosa e i malcapitati che venivano anche appena toccati dagli esserini che la componevano, svanivano in pochi secondi nel nulla e il loro cuore si tramutava in una nuova creatura, che andava ad aggiungersi alla moltitudine dell’orda.
Inizialmente sconvolto, Squall s’era ripreso in fretta e aveva abbandonato ogni remora, poi era cominciata la sua lotta, che avrebbe visto la fine solo all’alba del giorno seguente. Sì, aveva combattuto senza ripensamenti o sensi di colpa, poiché sapeva che quegli esseri non avevano più nulla di umano. Erano solamente delle bestie guidate dall’istinto che non sapevano fare altro se non divorare e portare oscurità ovunque posassero gli artigli. Degli uomini e delle donne che erano stati prima di quella sera, non era rimasto altro che un cuore corrotto, macchiato dall’inchiostro nero della malvagità.

***

With shadows on its tale.
He stepped through the portal,
Locked the door and ate the key.
With his life they took their way to freedom,
And be became the final keeper of the key.

Con ombre nella sua storia.
Egli attraversò il portale,
Chiuso il passaggio e mangiata la chiave.
Con la sua vita hanno imboccato la via verso la libertà,
E lui divenne il custode finale della chiave.

All’improvviso il suo mondo era stato invaso dal buio e dall’ombra ed era crollato.
Il suo migliore amico era stato inghiottito da una melma nera, Oscurità l’aveva chiamata, e lui stesso per poco non ne era stato sopraffatto. Si era salvato solo grazie a quella luce comparsa dal nulla, che nella sua mano aveva preso la forma di una strana chiave gigante, prendendo il posto della sua spada di legno.
Impaurito come non mai, Sora non aveva potuto muovere un passo, che si era ritrovato circondato da un folto gruppo di creature nere come la pece, chiaramente visibili in quella notte di tempesta grazie ai loro occhi gialli come stelle. Li aveva distrutti uno dietro l’altro, facendosi largo verso il Luogo Segreto dove aveva finalmente trovato lei e dove l’aveva persa l’istante seguente. Era letteralmente svanita tra le sue braccia, proprio come un fantasma, dopo essere stata travolta da un vento impetuoso, generatosi dall’interno di quella porta di legno che si era aperta di sua volontà, e che alla fine l’aveva riportato sulla spiaggia dell’isola… o di ciò che ne restava.
Con l’orrore dipinto sul viso, il ragazzo aveva guardato il pezzo di terra galleggiante su cui posava i piedi, capendo che del suo mondo non era rimasto nient’altro. Quando poi aveva alzato lo sguardo trovando una nefasta sfera viola e rossa che stava risucchiando tutto, s’era visto perduto. Aveva lottato contro l’immensa ombra nata dal terreno, dopodiché era stato trascinato via, divorato insieme alla sua chiave dalla stessa Oscurità che aveva portato via Riku e fatto a pezzi la sua amata isola.

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Capitolo 6
*** Order ***


Titolo: Order
Autore: Liberty89
Genere: Malinconico, Triste
Rating: Verde
Personaggi: Axel, Organizzazione XIII
Avvertimenti: Flash-fic, Missing Moment
Note dell'autrice: Salve a tutti! Sono tornata con la penultima fic di questa breve raccolta. Stavolta la fic si inserisce in Kingdom Hearts II Final Mix, prima di un filmato originale e che ho visto giusto pochi minuti fa xD Inoltre, può ritenersi parallela alla fic "Search". Spero che vi piaccia! Buona lettura!


Order

Do you hear these words?
Do you feel the wounds?
I'll never help you through
Cold are thy souls
I feel resentment,
They feel betrayed

Senti queste parole?
Avverti le ferite?
Non ti aiuterò mai
Le vostre anime sono fredde
Avverto il rancore,
Si sentono traditi

[Within Temptation - Grace]

Erano stati richiamati con un sussurro. Un semplice mormorio, più simile a un alito di vento, e loro si erano precipitati nella sala dei troni attraverso un varco oscuro, occupando ognuno il proprio posto e restando in silenzio, in attesa che il Superiore pronunciasse i nuovi ordini.
Axel diede una rapida occhiata ai compagni rimasti dopo le vicende del Castello dell’Oblio, rendendosi conto che erano davvero pochi, soprattutto dopo che anche lui se n’era andato. Già dal tradimento del Leggiadro Sicario, Xemnas s’era fatto più taciturno e pratico, spiegando lo stretto necessario e confidandosi unicamente col numero VII, silenzioso quanto lui, ma da quando Roxas aveva lasciato l’Organizzazione tutto era cambiato ancora, come se si fosse rotto qualcosa all’interno del meccanismo che muoveva la mente del primo fondatore.
Forse era per questo che al Soffio di Fiamme Danzanti la sala dei troni appariva ancora più vuota di quanto non lo fosse in principio. Nonostante fosse occupata da ben tredici persone, a lui era sempre sembrata vuota e fredda, ma ora che le cose erano mutate e il numero dei presenti si era ridotto notevolmente, quell’immensa stanza gli dava una macabra sensazione di morte.
-Visti gli ultimi sviluppi, c’è una sola cosa da fare.- esordì Xemnas, interrompendo il suo lungo silenzio e attirando gli sguardi dei compagni. -Non possiamo permettere che Ansem metta le mani su Roxas, quindi va eliminato.- proseguì, guardandoli uno alla volta fino a fermarsi sul numero VIII. -Axel, sarai tu a trovare Roxas e a terminarlo.-
Se non fosse stato bravo a controllare le proprie espressioni, probabilmente il rosso avrebbe mostrato una faccia sconvolta e incredula all’altro Nessuno. Si limitò ad annuire, dopodiché smise di prestare attenzione alla riunione e si perse nei propri pensieri, faticando a digerire l’ordine che gli era stato dato.
-Io? Eliminare Roxas?- pensò distrutto. -Se fossi stato qui, ti saresti fatto una magra risata… L’hai fatta grossa stavolta, e te l’avevo detto… ma non temere, ti proteggerò, come ho sempre fatto.-

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Capitolo 7
*** Dark dreams ***


Titolo: Dark dreams
Autore: Liberty89
Genere: Generale
Rating: Verde
Personaggi: Riku
Avvertimenti: Flash-fic, Spoiler!
Note dell'autrice: Salve a tutti! Eccoci giunti all'ultima fic della raccolta ambientata sul finale di Kingdom Hearts: Dream Drop Distance, quindi per chi non l'ha giocato o non ha visto i video da qualche parte sarà fonte di spoiler. Un'enorme fonte di spoiler.
Approfitto di queste note anche per fare dei ringraziamenti che di solito riservo per il fondo pagina. Ringrazio tantissimo darkroxas92, D_Cocca, Lizzie Sora e Nivees per aver inserito questa raccolta tra le fic seguite, ringrazio tanto anche chi si è limitato a leggere e ultimi ma non meno importanti tutti coloro che mi hanno sopportata quando l'ho scritta. Detto questo, vi auguro una buona lettura!


Dark dreams

Take away these hands of darkness
Reaching for my soul.
Now, the cold wind,
Blows out my candles
Feeling, only fear, without any hope

Togli queste mani d’oscurità
Che cercano di raggiungere la mia anima.
Ora, il vento freddo,
Spegne le mie candele
Sento solo paura, senza alcuna speranza

[Within Temptation - Candles]

Da quando era entrato nel cuore di Sora non aveva visto altro che buio. Nero a non finire.
Ad un tratto, però, un flebile bagliore era comparso sul fondo di quell’immenso spazio all’apparenza vuoto. Un mosaico dalla luce offuscata, che rappresentava il suo amico, assopito, circondato dai volti di coloro che più si erano legati a lui. Strinse gli occhi e i denti, deciso a raggiungere il centro di quel cuore per strapparlo alle tenebre che minacciavano di trattenerlo per sempre, quindi si spinse in avanti per aumentare la propria velocità.
Passato qualche minuto, il mosaico sembrò farsi più vicino e fu in quel momento che iniziò.
Tutt’attorno a sé, Riku cominciò a vedere delle immagini della vita del suo migliore amico racchiuse in circolari cornici colorate, simili a finestre aperte su altri luoghi e tempi. E come stelle cadenti che avevano smarrito la strada, in quel profondo nero galleggiavano tante versioni dormienti del custode castano: quello che aveva viaggiato per i mondi la prima volta, quello che aveva lasciato alla Torre del Maestro Yen Sid e quello che aveva affrontato con lui l’esame per diventare Master. Tuttavia, tra loro, l’argenteo scorse dei sinistri luccichii gialli, che poco dopo identificò come occhi appartenenti alle rappresentazioni oscure di Sora, ed erano tutte sveglie, ghignanti e armate pronte ad assalirlo.
L’attimo seguente, Riku si ritrovò a schivare rapidamente fendenti e artigli, che miravano a ferirlo nel corpo e nell’anima, per arrivare fino al cuore e distruggerlo pezzo per pezzo a partire dalle sue speranze e dalla sua forza di volontà. Il giovane custode, però, non si fece sopraffare e schivò e attaccò, menando colpi di keyblade a sua volta, deciso a proseguire, poiché dalla sua sopravvivenza dipendeva quella del suo migliore amico.

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